Olè! Ed ecco anche il terzo
capitolo, o meglio, la terza parte della storia; questa è un po’ più lunghetta
della precedente, così, tanto per informare… spero che sia all’altezza delle
altre parti, perché con l’inserimento dei dialoghi mi si è un po’ scombussolato
tutto… Ma bando alle ciance, vorrei ringraziare calorosamente chi ha recensito
la mia fic, perchè mi ha resa immensamente felice ^//^
davvero, essendo la prima che pubblico su efp non sapete che gioia =)))
Ed ora lasciatemi pure rispondere alle
recensioni ^^
Cry90: “Perchè lui si sta avvicinando?” mi chiedi… be’, leggi questo
capitolo e lo scoprirai ^_- ti ringrazio per aver letto anche la seconda parte…
sono felice di esser riuscita a render bene quello che lei prova ^^ i suoi
sentimenti sono fondamentali per la storia, che diciamocelo, ruota tutta
attorno a quelli ^^ grazie ancora!! Spero che non
abbandonerai la storia! Oh, e mi raccomando… aggiorna la tua fic che io
continuo a seguirti ^^
_NovemberThree_: anche tu ti domandi cosa voglia lui… eh eh, leggere per scoprire XD comunque non fa niente se ti
sei accorta dopo dell’aggiornamento ^^ poi apprezzo il fatto che tu gradisca la
protagonista della storia, e che tu sia riuscita a comprendere perfettamente la
sua personalità. Anche a me in genere piacciono i personaggi di questo genere,
non per niente sono proprio queste le caratteristiche che ho
voluto dare alla ragazza protagonista ^^ grazie mille per i complimenti!
Maharet: eh già, che
aggiornamento veloce… ma solo perché la seconda parte era già pronta =P non
penso che riuscirò a fare così altre volte... mah XD comunque grazie mille per
la splendida recensione, sono davvero felicissima che ti piaccia il mio modo di
scrivere, non so, avevo paura che potesse risultare un
po’ pesante ^^’ tra l’altro questo, più che essere il mio modo di scrivere, è
il mio modo di scrivere questa storia,
perché non so se sono l’unica a cui accade –ma non penso proprio-, ma ogni
storia, ogni brano che scrivo viene fuori in un modo diverso… quindi mi fa
piacere in modo particolare questo tuo apprezzamento allo stile che ho adottato
qua ^^ e che dire? Ti faccio i miei complimenti per aver letto la mia logorroica riflessione sul verbo amare nel capitolo precedente… e diciamo che hai interpretato
giustamente quel maledetto verbo XD non avrei saputo dirlo meglio di te, sì,
insomma… tanti giri di parole solo per dire quello che tu hai riassunto
perfettamente in poche parole: “lei è convinta di amarlo, indipendentemente dal
fatto che si tratti di amore (poco probabile) o di un folle innamoramento”.
Passando all’argomento rice… io non sono esperta come te, purtroppo =P per ora
ho letto solo i primi libri delle cronache, è da poco che ho scoperto il
fantastico mondo dei vampiri… poi ho lì sul comodino gli altri da leggere, solo
che ultimamente sono impegnata nella lettura dei libri “consigliati” dalla
scuola -_- devo rimandare perciò il piacere delle cronache
a più avanti…
Comunque
grazie ancora per la tua recensione ^^
Eylis: no, davvero, sono
onoratissima di aver fatto una cosa come convincerti
a farti sentire… cioè, non so come dire… è davvero molto, molto appagante
sapere che grazie a qualcosa scritta di mia mano io sia riuscita a farti venire
la voglia di spendere qualche minuto per recensire ^^ (spero che questa frase
contorta renda l’idea…) sono davvero onoratissima ^^ e ovviamente anche per gli
stupendi complimenti sul modo di scrivere che, come ho detto già a Maharet lì
di sopra, è il mio modo di scrivere questa
storia. Poi le parole che hai usato per descrivere la storia, be’… sono
una musica anche loro, seriamente =) ricevere recensioni è davvero piacevole,
ma quando sono così accurate e intense lo è ancora,
ancora di più! Senza ovviamente nulla togliere alle altre, perché anche io sono una frana con le recensioni =P riguardo alle
tue quasi-speranze –se così si possono chiamare- sulla love story della fic…
mah, chi lo sa? Ci saranno sorprese finali? E chi lo dice? XD ti avverto che
nella mia mente la trama esiste già interamente, ma che non so con certezza se verrà rispettata nei dettagli… non posso ancora sapere che
piega prenderanno i personaggi e il racconto, se staranno buoni o no ^^
Ti
ringrazio ancora infinitamente ^^
Ed infine un grazie anche a __BiMbA__ per aver aggiunto la fic ai
preferiti…
Buona
lettura a tutti ^^
Tyu
PARTE 3
Tac.
Tac. Tac.
Dieci.
Undici. Dodici.
Col
tredicesimo passo lui è lì, lì, a pochi centimetri da lei, che la fissa senza
nascondere la cosa, che la fissa con vibrante curiosità.
Curiosità.
Non interesse...
Le
sue labbra carnose si schiudono leggermente. Accenna un mezzo sorriso. Si passa
una mano fra i capelli, come sempre. Reclina il capo verso di lei.
Si percepisce -talmente solida, talmente palpabile- tutta la
curiosità che prova. Si percepisce.
Curiosità...
Ancora.
E
finalmente lui parla. In un solo minimo comunissimo gesto quante sensazioni,
quante emozioni sono racchiuse. Un solo minimo comunissimo gesto.
"Tu
sei Chiara?"
Lei è
talmente impegnata a fissargli le labbra che per un attimo le pare di vedere le
parole uscire solide dalla bocca di lui, lettere scure
precise ben definite, le vede fluire fuori e spargersi nel vento, percorrere
invisibili lo spazio che li separa e trapassarle le orecchie nuovamente
percepibili.
Venti
sono i secondi che impiega per collegare bocca e cervello e smetterla di avere
visioni astratte e riprendersi dallo sconvolgimento.
Grazie
alla gomitata della sua amica, poi.
La
sua amica, già.
La
sua amica.
La
sua amica Chiara.
Chiara.
Chiara?
Chiara!
"No,
io..."
Patetica,
sicuramente appare patetica. Patetica agli occhi di lui.
Decisamente patetica.
Ma non può farne a meno.
Perchè
lui ha detto Chiara?
Perchè?
Perchè solo sei lettere sbagliate hanno la capacità di sconvolgere la mente di lei in questo modo? In questo modo patetico.
Lui
la guarda attonito, incapace di comprendere istantaneamente il proprio errore.
A
volte dà troppe cose per scontate, a volte si fida troppo del proprio intuito.
Terribilmente
umano, terribilmente normale.
"Sono
io Chiara" dice, appunto, Chiara, con fare sicuro, con un sorriso gentile.
Invidia
invidia invidia.
Invidia
perchè Chiara è così disinvolta spigliata sciolta.
Tutto
ciò che lei non è.
Tutto.
In
quel momento la odia, specie quando lui le posa lo sguardo addosso, la odia anche se non dovrebbe, no, non è giusto, non è leale,
non è corretto.
Ma.
La
odia.
Lui
odia commettere errori. Ma solo per qualche secondo,
perchè poi ama riderci sopra e non pensarci più. Ogni errore è un nuovo
avvenimento su cui parlare sorridere scherzare. E' troppo semplice ingenuo
benevolo per odiare seriamente.
Lui
ora ha compreso lo sbaglio: ha sbagliato, ma sbagliato
di poco.
Ride piano, pacca sulla fronte per evidenziare la propria
sbadataggine.
La
sua risata, seppur debole, seppur leggera, affluisce alle
orecchie di lei armoniosamente, dolcemente, sinuosamente; ascoltarlo ridere
pare la cosa più bella del mondo.
Lui è
la cosa più bella del mondo.
"Oh.
Scusate l'errore"
Il
tono che usa è divertito, sorride a Chiara, butta un'occhiata veloce a lei.
Un'occhiata
veloce le può anche bastare, dopo mesi di nulla...
"Ora
che sai che Chiara sono io... Che cosa ti serve?"
Espresse
esattamente, le parole.
Chiara
le ha espresse esattamente nel modo in cui avrebbe voluto farlo lei.
E lei
le avrebbe dette, se ne fosse stata capace.
Le
avrebbe dette, se i suoi muscoli facciali avessero accettato l'invito mentale a
riprendere le proprie solite funzioni.
Le
avrebbe dette, se lui non fosse stato lui e lei non fosse stata lei.
Ma purtroppo lei era lei. Ma per
fortuna lui era lui.
Carica
di tensione è l'attesa, l'attesa che lei sente in
maniera quasi insostenibile mentre lui si decide a confessare il motivo della
propria venuta.
Eppure
non è che di qualche millesimo di secondo.
L'attesa.
"Be',
vedi, Chiara..."
Lui
che pronuncia il nome della sua amica è una cosa inammissibile. Non dovrebbe
essere quello il nome che esce dalle sue labbra. Non.
Dovrebbe.
Invidia
invidia invidia.
"...c'è un mio amico, non so se ce l'hai presente,
Lorenzo..."
Lorenzo?
Lorenzo?
Bene,
ora lei può tirare un sospiro di sollievo. L'invidia
cala, poco, ma cala.
Ormai
è evidente che lui non è interessato a Chiara o chissà
cos'altro.
Bene.
E
poi... Poi come non sapere chi è Lorenzo?
Lorenzo,
be', è semplicemente Lorenzo, uno dei migliori amici di lui, uno dei ragazzi
più carini della scuola, nonché ragazzo brillante
soddisfatto attraente carismatico.
Lei
sa benissimo chi è Lorenzo, anche Chiara lo sa benissimo.
Chiara
lo sa meglio di lei, lo ha sempre ritenuto un ragazzo che vale la pena.
Che
vale la pena.
"...ecco, Lorenzo è un po' che ti ha notata, dice che ti
pensa e che vorrebbe chiarire alcune idee che ha in testa..."
Chiara
inizia a sorridere lusingata: non è da tutti poter raccontare d'essere pensata
da Lorenzo. Non da uno qualunque, no. Ma da Lorenzo.
Lei è
gelosa, gelosa perchè la sua amica è riuscita a trionfare,
dopo tanta attesa, mentre lei...
Lei è
destinata a vivere nell'ombra.
Perchè
d'ombra è fatta la sua anima, perchè l'ombra è l'essenza stessa del suo essere.
Ombra, solo ombra. Ombra ombra ombra.
Infatti.
Chiara
non è bella, Chiara non lo è affatto.
Chiara
non è la ragazza ideale di Lorenzo, Chiara non lo è affatto.
Chiara
non è nemmeno appariscente, Chiara non lo è affatto.
Ma
Lorenzo l'ha notata, Lorenzo pazzo -e strano-
interessante -e strano- folle -e strano-.
Lei
vuole bene alla sua amica, un bene dell'anima, ma
questa cosa non la riesce a comprendere.
Miliardi
sono le cose che lei non riesce a comprendere.
Come
Lorenzo abbia potuto notare Chiara è una di quelle.
"...lui voleva aspettare per venire a dirtelo, ma sai com'è...
Non riuscivo più a sopportarlo"
Lui è
nuovamente ironico, scherza con Chiara, scherza con
lei come se fossero migliori amici, come se si conoscessero da una vita e non
da due miseri istanti.
Lei
ritorna a fissargli la propria attenzione addosso, ritorna ad accorgersi di
quanto lui sia stupendo unico meraviglioso. Lorenzo l'aveva distratta,
l'idea di Lorenzo.
Ora
che capisce per la seconda volta che lui è lì, così vicino, ma così vicino... Ora che lo capisce per la seconda volta s'irrigidisce ancora
di più, si sente togliere il respiro. Come se lui glielo portasse via
prepotentemente, senza chiedere, senza porre richieste. No. Lui le toglie il
respiro.
E
basta.
Lui
recita ancora un paio di frasi, qualcosa su Lorenzo, qualcosa su un fantomatico
incontro, ma lei riesce solo a guardarlo; impegnata com'è a fare quella
determinata azione non riesce a compierne un'altra in contemporanea.
Ascoltarlo
vorrebbe dire morire. Morire del tutto.
E
poi.
Lui
se ne va, ed è come se portasse via con sé anche un pezzettino
di lei.