quell'estate: solo io e te

di shihoshinichi99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** l'ultimo giorno di scuola 1 ***
Capitolo 2: *** l'ultimo giorno di scuola 2 ***
Capitolo 3: *** il regalo per Agasa e la tanto attesa partenza ***
Capitolo 4: *** un brutto presentimento ... ***
Capitolo 5: *** arrivederci Shinichi! ***
Capitolo 6: *** ti prego ... non lo fare! Vermouth: Ascoltala e basta! Fidati ***
Capitolo 7: *** la vera amicizia ***
Capitolo 8: *** Shinichi sarai per sempre con me ***
Capitolo 9: *** una rosa simbolo di un grande coraggio ***
Capitolo 10: *** dieci anni dopo ***



Capitolo 1
*** l'ultimo giorno di scuola 1 ***


Ciao, io sono shihoshinichi99 e questa è la prima storia che scrivo, essendo nuova di qua … vorrei anticipare che questa è una long-fic dedicata come avrete capito a Shiho e Shinichi, e so sicuramente che c’è qualcuno che dirà che tanto alla fine Conan torna grande e si mette con Ran, ma vorrei almeno sognare e comunque sperare in un vero lieto fine.
 
È sempre stato difficile credere, almeno per me ( Agasa la pensa in modo diverso) che sarei riuscita a dimenticare il passato e a crearmi una nuova vita “ricominciando da capo”. Rimane comunque difficile dimenticare del tutto visto che, su richiesta, sono spinta a creare l’antidoto alla APTX4869. Ho trovato vari rimedi, ma solo temporanei, quello definitivo è ancora nei miei sogni più remoti. Se potessi andrei avanti così, a cercare ma non trovare ciò che sto cercando, ma non posso, lui vorrebbe tornare ad essere chi è davvero, ma credo che non sia l’unica motivazione. E infatti ci azzecco sempre. Lu i vorrebbe tornare da Ran, la ragazza che dice di amare e che quasi ogni giorno chiama fingendosi Shinichi. Io cerco di proteggerlo dal pericolo, ma lui se frega, non gli interessa, lui vuole rischiare per tornare da lei e non mentirle più. Quando mi parla di lei dice che la vede triste, sola, che vorrebbe abbracciarla e dirle che lui le è vicino. Ma non è possibile a causa di questa situazione. Io ho solo paura di perderlo. Di vederlo con lei e non … con me. Vorrei dirgli ciò che provo per lui, ma ogni volta mi ripeto che se gli voglio davvero bene, lo devo lasciar andare. Ma non ci riesco, … è più forte di me.
Gli uomini in nero sono ancora là fuori da qualche parte che ci cercano e non voglio che lui vada dritto nelle loro mani…
Senza saperlo mi ero addormentata sulla tastiera del computer … l’antidoto era l’unico pensiero che avevo negli ultimi 5 anni …
Ran e Shinichi per mano che camminavano e io dietro come un fantasma. Mi volto e mi ritrovo davanti … GIN! Corro ad avvisare i due davanti a me, soprattutto lui, ma non si girano, continuano a camminare …      
 -Shinichi noooo!-  …
Poi uno sparo …
E buio …
 
-Era solo un sogno….- mi diceva qualcuno al mio fianco che mi accarezzava i capelli.
-Dottor Agasa!-
-Ho sentito un urlo…. Perché hai chiamato…-
-Non ho chiamato nessuno…- e mi girai ancora impaurita ma al sicuro tra quel lieve tocco sui capelli ramati.
-Devi andare a scuola, ti sei dimenticata? È il giorno che hai aspettato per tutto quest’anno… oggi è l’ultimo giorno di scuola!-
 “Non è vero! Esagerato!”
-E so anche perché sei felice…- “Non lo dica, la prego!!” – domani andremo in campeggio con i DB e … purtroppo Conan, che rovinerà tutto quello che organizzato per voi!-
-Ormai lo conosciamo bene il detective!- commentò lei.
-Cercherai di farlo star zitto, vero??-
-Perché io scusa?... –
Ma non fece a tempo terminare la frase perché aveva appena notato l’ora scritta sull’orologio …. Ed era in ritardo!
Fece quello che di solito fa in mezz’ora in poco più di cinque minuti … e partì contenta solamente perché era l’ultimo giorno di scuola e poi ci sarebbero stati due mesi di completa vacanza senza antidoti o altro.
 
-Ciao Ai!-
-Ciao Ayumi, come va? E gli altri dove sono?.
-Strano ma vero, sono in ritardo … ma forse solo uno ritarderà- si corresse dopo aver visto davanti a se Mitsuhiko e Genta.
-Dov’è Conan?- chiese Genta mentre Ai lo squadrava da testa a piedi chiedendosi come avesse fatto a dimagrire.
-Eccolo!- disse festosa Ayumi mentre indicava un ragazzo che correva velocemente verso di loro…
-Ehilà ragazzi… fatemi prendere fiato… come state?-
-Benissimo!- rispose sorridendo la piccola e dolce Ayumi.
-Dov’è Ai? Dovevo chiederle una cosa-
 
 Ma ormai io ero ben lontano da lui, che adesso più che mai mi ricordava Shinichi Kudo, più che altro perché non aveva gli occhiali che per la fretta aveva infilato nel taschino della camicia. Ero così imbarazzata, non sapevo perchè lo avevo fatto, perché ero corsa via appena aveva raggiunto il gruppetto. Ma ormai era fatta perché stavo entrando in quella classe che andava riempiemdosi.


grazie per averla letta, al più presto metterò il seguito, e vi prego scrivetemi quello che ne pensate...
magari la prossima sarà più corta!
 

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Capitolo 2
*** l'ultimo giorno di scuola 2 ***


Ciao sono tornata !!!
spero che la continuazione vi piaccia...
shihoshinichi99
ci vediamo sotto :)

 

2° capitolo: l'ultimo giorno di scuola 2

-Mancano due minuti al suono della campanella!- mi aveva sussurato Ayumi al settimo cielo.
-un minuto...- esultava Genta.
E come al solito il conto alla rovescia a cui stava partecipando anche la professoressa.
5
4
3
2
1
DRIIIIIN DRIIIIIIIIIIIIIIIIINNNN!
Ayumi e gli altri saltavano dalla gioia per la classe mentre io e Conan parlavamo dei lati positivi del campeggio del giorno dopo...

Fuori da scuola, sotto al solito albero dove durante l'anno ci appostevamo a fare merenda, ci stavamo salutando e dando appuntamento al giorno dopo...

-Shinichi dove sei?? Non ridere Gin !! Lasiami stareeeee....-
uno sparo
e di nuovo buio attorno a me.

Gli incubi si fanno sempre più frequenti.  Pensavo preparando uno zaino con il necessario per il campeggio. Mi pettinai i capelli e li raccolsi a treccia. E scesi giù dagli altri a fare colazione.

ciao:) mi farebbe piacere se commentasse e accetto critiche o consigli e prometto che il prossimo capitolo sarà più lungo:)
Alla prossima
shihoshinichi99

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Capitolo 3
*** il regalo per Agasa e la tanto attesa partenza ***


ecco a voi il terzo capitolo :)
3° capitolo- il regalo per Agasa e la tanto attesa partenza


Scesi le scale finendo di asciugare i capelli bagnati, andai verso la cucina e trovai di fronte a me una ragazzina bruna che mi guardava stupita …
-Ciao ma hai ancora i capelli bagnati? Dovevamo andare a prendere l’occorrente per il campeggio prima dell’arrivo degli altri … -
-tranquilla … ora li asciugo e arrivo … - risposi ad Ayumi che ormai si trovava davanti a me e teneva un phon tra le mani.
Pochi minuti dopo eravamo già pronte a uscire …
-non vorrai uscire con la coda?- mi guardava sorpresa e senza esitazione risposi - si … -
-no!- afferro gli elastici che tenevano le due trecce, che ormai arrivavano oltre le spalle, e li tolse … i capelli ramati si sciolsero e poi contenta mi presa per mano trascinandomi fuori. Da quando avevamo iniziato le medie non avevo più lasciato i capelli sciolti perché li legavo sempre con due trecce o con una coda, ma ora mi sentivo di nuovo, per modo di dire, libera come quando ero piccola anni fa, prima dell’assunzione dell’antidoto. L’ANTIDOTO! Mi sono completamente dimenticata … non ci lavoravo da mesi, bhe quasi da dimenticarlo.
-ci siamo Ai! Eccoci! Entriamo … - mi prese la mano ed entrammo.
Era un negozio  enorme e con il professor Agasa ci andavamo sempre a far spese. Ma ora eravamo lì per comprare un regalo proprio a quel signore così gentile che mi ha ospitata e accolta come una figlia e che ogni estate ci porta in campeggio. È davvero una persona unica …
-Ai giù! – mi urlò Ayumi. Infatti davanti a noi c’era proprio Agasa che prendeva il necessario per partire.
-oh no! E ora cosa facciamo? – mi chiese in un secondo momento.
- semplice cerchiamo quello che dobbiamo cercare senza farci vedere … - e le sorrisi.
Dopo circa mezz’ora trovammo il regalo perfetto e stavamo pagando ma anche il professore aveva finito e stava per raggiungerci alla cassa. Cosa potevamo fare?
-professore!- qualcuno lo chiamò. E noi sospirammo alleggerite.
-Conan! Che ci fai qui? – rispose contento.
-Nulla mi mancavano delle cose per il campeggio- rispose bugiardo più che mai, glielo si leggeva in faccia!
-Davvero! Ma tu … - ma non fece a tempo finire che Conan lo stava salutando perché ormai il pericolo era scampato visto che eravamo uscite dal negozio.
Conan ci raggiunse con una faccia che aspettava solo immensa gratitudine.
-Ma ora c’è un altro problema!- dissi io. Mi guardarono con faccia perplessa. –devo arrivare prima di lui o scoprirà che sono uscita!-
-ok … Sali – Conan mi stava indicando lo skate. Con un po’ perplessità salii e mi aggrappai a lui … “o mio Dio!” stavo pensando. In un attimo fummo a casa e stavolta potevo dirgli sinceramente grazie.
-di niente infondo il regalo è da parte di tutti! Ma sarà meglio che vada davvero a preparare il necessario se no rischio di arrivare tardi … come al solito- mi rispose e riparti verso l’agenzia.
Preparai il tutto per il campeggio e poco dopo arrivò, tranquillo come non mai, il professore Agasa che aveva con se ben tre borse piene fino a scoppiare.
Passarono un’ora nella quale finii lo zaino e ascoltavo la musica. Poi mi girai soddisfatta e mi vidi riflessa allo specchio. I capelli li avevo raccolti di nuovo quando stavamo cercando il regalo. Ma ora mi avvicinai lentamente alla scrivania e presi il pettine e, dopo aver tolto gli elastici, mi pettinai i capelli che mi accorsi erano lunghi fino al gomito. Avevo sempre tenuto i capelli corti, ma ora, di fronte allo specchio, decisi di non tagliarli mai più, solo per qualche puntatina. Li lasciai così: ramati, leggermente mossi e lunghi.
-Ai! Sono arrivati tutti! Partiamo!- Agasa mi stava chiamando.
Scesi le scale con lo zaino su una sola spalla. Aprii la porta e quando mi videro, con i capelli sciolti, tutti sorrisero e i ragazzi arrossirono.
-stai bene Ai con i capelli così … - mi disse Mithzuiko.
-benissimo … - confermò Genta.
-ma manca Conan … - dissi al professore che mi guardò come dire “il solito”.
- eccomi! Scusate il ritardo … non volevo … Ran mi ha tratten … - ma non finì la frase che rimase bloccato a fissarmi. “forse gli ricordo Ran coi capelli lunghi, per quello mi fissa in quel modo” pensai.
-wow Ai! Stai benissimo così … - continuò in seguito. “Allora non stava pensando a Ran”.
- Partiamo ragazzi!- urlò entusiasto Agasa.
Salimmo e come al solito Genta davanti e noi altri dietro. E come sempre io tra Ayumi e Conan. “Ma abbiamo una disposizione fissa” pensai ironica.
Per tutto il viaggio chiacchierai con Ayumi e dopo circa tre ore di macchina …
 

 
Se volete sapere cosa succede, vi invito a leggere il prossimo capitolo che posterò a breve …
Questo è più lungo del precedente, come promesso .. ;)
Grazie di averlo letto e alla prossima :)
Shihoshinichi99

 

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Capitolo 4
*** un brutto presentimento ... ***


Ciao di nuovo a tutti … ecco a voi la 4° parte ;)
Spero vi piaccia e ci vediamo sotto J
Shihoshinichi99

 

4° capitolo : un brutto presentimento …

Per tutto il viaggio chiacchierai con Ayumi e dopo circa tre ore di macchina arrivammo a destinazione solo che da consuetudine nessuno resiste sveglio a far niente per così tanto tempo.
Quando sentii la macchina rallentare, dal moto regolare che aveva preso, aprii lentamente gli occhi ma qualcosa pesava sulla mia testa … cercai di guardare cosa mi bloccava ma un luccichio mi accecò. Alla frenata qualcosa mi cadde sulle ginocchia … dalla forma sembravano degli occhiali. Dopo qualche secondo collegai il tutto . Alzai nuovamente lo sguardo e vidi un ciuffo scuro, abbastanza spettinato, che mi cadeva leggero sulla fronte. Guardai una seconda volta e vidi un volto familiare … quello di Conan!
Cercai di alzarmi ma non ci riuscivo perché rischiavo di svegliarlo e da come dormiva sembravano giorni che non dormiva così tranquillo e comodo.
Allora rimasi ferma con la testa appoggiata alla sua spalla e la sua leggera testa che si trovava appoggiata alla mia.
Stavo bene.
 Davvero.
Poi mi accorsi che teneva qualcosa in mano … il suo cellulare. Allora lo presi senza fare rumore e lo avvicinai però c’era un problema … la password. Allora cominciai a cercare un codice che lo aprisse ma tutto fu invano. Rimasi a provare, tanto per passare il tempo. Passò un’altra ora e ormai mi ero convinta che quel codice fosse simile ad un enigma.
Dopo qualche minuto ci fermammo, definitivamente … il professor Agasa era lì a fissarci e per non fargli capire che ero sveglio feci finta di dormire. Poi qualcuno mi svegliò scuotendomi.
-svegliatevi!!- era Ayumi preoccupata perché ero appoggiata a Conan ma il problema persisteva … lui continuava a dormire … ma poi …
-Conan andiamo!! Svegliati siamo arrivati … - erano Genta e Mitsuhiko. Conan si accorse che si era addormentato con la testa sulla mia e subito si scansò arrossendo e io gli dissi:
-Ah! Finalmente stavo scomodissima … ma sai? Sei un ottimo cuscino! – tanto per fargli vedere la parte divertente di quella situazione e infatti tutti risero e lui mi accennò un sorrisetto tipico dei suoi.
 
-Allora che volete per pranzo?- ci chiese Agasa e noi rispondemmo cose differenti e dopo dieci minuti Agasa aveva deciso e tutti eravamo d’accordo (tutti tranne Genta, che credevo in dieta ;)!).
L’attesa per il pranzo fu lunghissima e mentre i ragazzi giocavano a calcio, io e Ayumi passeggiavamo lì intorno e ogni tanto ci sedevamo all’ombra, ma Ayumi mi sembrava triste.
-Ai … ma sei sicura che … - ma non fece a tempo a finire che il mio cellulare squillò.
Sullo schermo compariva la scritta SCONOSCIUTO … e in quel momento mi irrigidii tutta, anche se non sapevo il motivo.
-Ai rispondi! Non è educato lasciarlo squillare … -
-Eh … si ora. Pronto? Chi parla?-
-Sherry, finalmente … ci risentiamo! –
-Gii iii n ?-
-Si, proprio io … -
-Che cosa vuoi Gin?-
- Quante domande … lo sai … avrai tutte le risposte … presto, molto presto – e riattacco.
Rimasi paralizzata e scossa da quella telefonata: “come fa ad avere il mio numero? Che abbia capito … tutto?”.
Ayumi mi chiese più volte se stavo bene ed io continuavo a risponderle di sì, anche se non era vero. Una parte di me diceva di localizzarlo e di non coinvolgere nessuno, nemmeno Shinichi. L’altra mi diceva di dire tutto a Shinichi e uscirne insieme. Anche se la seconda mi sembrava migliore, non la scelsi, nemmeno la prima. Mi rifugiai così nella terza soluzione: convincermi che non era successo nulla e che prima poi ce l’avrei fatta, ma non ora.
Ma una cosa continua a ronzarmi in testa: come aveva ottenuto il mio numero.
 
-Ai tutto bene?- una voce mi prese alla provvista e quando mi girai non riuscii a guardarlo negli occhi e a dirgli di sì o di no, quindi gli risposi:
-Tranquillo, non è niente forse era il riso o qualcos’altro che non riesco a digerire. Ora vado in tenda, magari mi passa … - ma so bene non ci era cascato.
 
Dopo qualche minuto, iniziai a sentirmi in colpa per non avergli detto tutto ma non volevo metterlo nei guai, forse non sapevano di lui.
-Ai … ti ho portato un thè caldo- Conan era appena entrato in tenda.
-Grazie- gli risposi secca e impaurita di cosa avrebbe potuto chiedermi.
-Ai, dimmi, cosa è successo? Perché hai questa cera cosi pallida? Dimmelo per favore … - non risposi così lui continuò – Ti ricordi la nostra promessa? Che ci saremmo sempre detti la verità in qualsiasi situazione … qualsiasi, Ai. Mi puoi dire cosa ti è successo?- mentre parlava si era avvicinato e si era seduto affianco a me.
Alzai lo sguardo e gli risposi, sapendo che me ne sarei pentita dopo, - Prima … ho ricevuto una chiamata … e … ecco … era GIN! – e senza volerlo nascosi la faccia nelle mani lasciando i capelli raccolti a treccia scivolarmi di lato.
Conan era rimasto anche lui immobile, ma dopo sentii la sua mano sfiorarmi i capelli sulla fronte e la sua voce dirmi – Tranquilla, ci sono io accanto a te e te lo prometto agiremo insieme-
E portò la mia testa ad appoggiarsi sulla sua spalla, come quando eravamo in macchina, solo che ora mi abbracciava anche.
-Tranquilla … - e dopo qualche minuto mi addormentai e dopo di me anche lui, e così crollammo sul mio sacco a pelo, ancora abbracciati ed io con la testa appoggiata sulla sua spalla.
 
Che ne dite?? Scusate è un po’ lunghino ma non riuscivo a fermarmi :)
Comunque ora inizia il bello ed entreranno in gioco altri personaggi ;)
Scrivete e recensite … mi piacerebbe sapere che ne pensate!
Alla prossima
Shihoshinichi99

 

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Capitolo 5
*** arrivederci Shinichi! ***


Ciao a tutti … sono tornata con il nuovo capitolo!!
Bhe non c’è niente che voglio svelarvi quindi leggete e ci vediamo sotto …
Buona lettura!
Shihoshinichi99

 

CAPITOLO 5 : arrivederci Shinichi!

-Tranquilla … - e dopo qualche minuto mi addormentai e dopo di me anche lui, e così crollammo sul mio sacco a pelo, ancora abbracciati ed io con la testa appoggiata sulla sua spalla.
La mattina dopo mi svegliai con il naso di Conan che mi sfiorava la fronte e il mio naso si trovava nascosto sotto il mento. Conan mi teneva ancora abbracciata a se e anche se non volevo ammetterlo mi trovavo bene con lui al mio fianco. Così dopo qualche minuto che lo guardavo, mi riaddormentai ma … il cellulare squillò.
Ci svegliammo entrambi e quando si accorse come mi teneva stretta a lui, lasciò la presa e così io potei prendere il cellulare.
Quanto avrei voluto non trovarlo perché la schermata diceva:
CHIAMATA IN ARRIVO
SCONOSCIUTO
Impallidii e quando Conan si accorse della scritta, fece cenno di passarlo a lui, ma non volli ascoltarlo e risposi.
-Pronto?- chiesi con voce leggermente tremolante.
-Buongiorno Sherry … stavi dormendo? Se sì, scusami di averti svegliata … - rispose prontamente
-GIN! Non è un buongiorno, se ricevo una chiamata da te, sai? Ma che vuoi? –ero più spaventata che mai, speravo fosse tutto finito e invece … un’altra chiamata.
-Non esagerare … e sai cosa voglio … ti manderò una mail con luogo e ora … e vedi di esserci! O … di addio ai tuoi amici … - ora tremavo e quando mi girai verso Conan, vidi nei suoi occhi, la persona che mi aveva sempre sostenuta e che non volevo perdere.
-Ok … Gin … - ma ormai aveva riattaccato e ciò mi spaventava sempre di più.
-Haibara, era davvero lui? Cosa ti ha chiesto? -
Tremavo e non riuscivo nemmeno a rispondergli.
Più lo fissavo e più sentivo la sua mancanza.
Quindi abbassai la testa, e senza che Conan mi vedesse, ricominciai a piangere … silenziosamente.
-Haibara … rispondimi! … - ma non fece a tempo a continuare che avevo alzato la testa e la scuotevo lentamente …
-HAIBARA! –
Ero uscita dalla tenda senza dire una parola, ma nella mia testa mi scusavo per tutto e lo ringraziavo per avermi protetta, ma loro volevano me e nessun’altro.
Il cellulare squillò …
-Una mail? … (la lessi con attenzione) … cosa? – una cosa in particolare i aveva allarmata … avevo letto il suo nome … scritto in grassetto … e anche in stampatello …
SHINICHI KUDO
-Nooooo! Come fai a sapere? Lui no, ti prego! … - e scoppia di nuovo a piangere.
Qualche minuto dopo, dopo aver compreso la situazione, rilessi con più attenzione, la mail. Diceva che se volevo salvarli, i Detective Boys, il professor Agasa, Ran, e via dicendo, dovevo andare al vecchio faro che, da dove mi trovavo distava mezz’ora di cammino, all 11:30. Se non fossi andata potevo considerare morto SHINICHI KUDO.
Ora ero ancora più spaventata … rimasi nella foresta, da sola, a leggere e rileggere la mail, ma non riuscivo a trovare una scampatoia se non avvertire Kudo ma forse era meglio andare all’appuntamento e farla finita però per tutta la sera non avrei dovuto parlare Conan né guardarlo.
Guardai il display del cellulare e lessi che erano ormai le 20:18 e così decisi di dirigermi verso il campo, ma il cellulare squillò nuovamente … mi irrigidii, guardai la schermata, ma fui sollevata dal leggere AYUMI …
-Pronto Ayumi? -
-Sì Ai, sono io. Ma dove sei? Siamo qui che ti cerchiamo e Conan si è chiuso in tenda e non vuole parlare con nessuno se non con te, … e quindi non sapevamo cosa fare, … Ai torna al più presto … se non per noi, … per Conan!-
-Conan non vuole parlare con nessuno? Che strano … tranquilla arrivo!-
Dopo circa otto minuti, ero al campo dove Agasa mi abbracciò per quasi mille minuti, almeno mi parvero, (era una sensazione bellissima, sentivo di essere amata), e subito Ayumi mi prese per mano e mi tirò verso la mia tenda:
-Ecco! Puoi parlare con Conan?!?-
-Ehm … ok … -
Entrai nella tenda, e trovai un ragazzino che era sdraiato sul mio sacco a pelo e aveva in mano una penna ed accanto a lui si trovava una penna.
-Kudo? Che cos’hai?-
-Era Gin, vero? Cosa ti ha detto Haibara? –
-Niente … non voleva niente, solo spaventarmi. Tranquillo non farò nulla senza … (non riuscivo a concludere la frase, perché sapevo che non era vero, e sapevo anche che anche lui l’aveva capito) … senza dirtelo –
-Sicura? Dammi il cellulare … se non hai nulla da nascondermi!-
-Ok,va bene … (aspettai che controllasse tutti i messaggi, le chiamate e forse le mail) … - ma non riprese a parlare.
Ed io cominciai a crollare, non ce la facevo più a stare in quel silenzio straziante.
-Ok Kudo! … hai vinto. C’è una mail di Gin, credo almeno sia lui che me l'ha mandata, che mi dice di un appuntamento per stasera al faro alle 11:30 –
-sapevo che mi avresti detto tutto! Grazie Haibara, so che vuoi aiutarmi, ma ci siamo dentro entrambi e non puoi farci niente … -
-Si, invece, posso andare da sola e, in poche parole, consegnarmi a loro … -
-MAI !!!!! Io non ti lascerò andare, mai … -
-Lo so che lo fai per me, ma anch’io lo faccio per te! Io … io … ho causato tutto questo e io ne metterò fine -
-No Haibara! Ti prego, non voglio che ti sacrifichi per noi, … - ma non riuscì a terminare che lo interruppi dicendogli:
-NOI?!? Io lo faccio solo per una persona, e quella persona è la stessa che vogliono far fuori per prima … ADDIO SHINICHI- e gli sorrisi come sorrido quando so che non c’è soluzione ad una cosa. Questo ne è un esempio.
Quell’addio suonò malissimo all’orecchio di Conan che mi prese un polso e mi strinse a sé così forte che avrei voluto che quell'abbraccio fosse durato in eterno, ma … non poteva essere così.
Rimasi lì, sentivo le sue mani volgermi il corpo una sulla spalla e l’altra alla vita.
Come avrei voluto non dover andare …
Abbassai la testa e mi sedetti sulle ginocchia, e lui cominciò a stringermi più forte.

Poi, dopo qualche minuto, iniziava a mollare la presa anche se sentivo ancora il suo naso sul mio collo e la sua mano sinistra muoversi dalla spalla verso i capelli, sciolti.
Iniziai a piangere, quando lui mi disse con un filo di voce:
-Non andare Shiho … -
Era la prima volta che sentivo il mio nome pronunciato da lui.
Iniziava a mollare la presa.
Mi teneva la vita e la nuca, e lentamente fece in modo di appoggiare la sua testa alla mia fronte.

Intanto fuori dalla tenda i bambini giocavano a calcio.
Le loro grida di erano così dolci e tranquille, mi ricordavano i giorni felici, che ormai mi sembravano lontani.

Chiusi gli occhi e lentamente avvicinai la mia testa alla sua e mi accorsi che non mi respingeva.
Ma mi fermai, e mi alzai.
Così fece anche lui continuando a fissarmi.
i miei occhi verdi e i suoi azzurri si univano nuovamente.
Stavo per uscire dalla tenda per dirigermi al punto di ritrovo quando … mi bloccai.
Camminai veloce verso di lui e gli diedi un bacio fuggente sulla guancia e mentre uscivo ripetei:
-Arrivederci Shinichi! –
Sapevo bene che se fossi partita verso quel faro non sarei tornata, ma volevo comunque dargli l'arrivederci perchè sapevo infondo che in qualche modo lui sarebbe sempre stato infondo al mio cuore comunque fosse andato quell' appuntamento.
Mi voltai per vedere, un'ultima volta, i suoi occhi azzurri brillare intensamente dopo aver scoperto in me una persona diversa e aver capito chi ero davvero, e sucessivamente mi allontanai verso la foresta mentre i bambini giocavano e Agasa preparava la cena.

"Sì arrivederci Shinichi Kudo"

Ma …
 
*********ANGOLO *********
Ehilààààà !!!
Piaciuto?? Ecco a voi secondo me, il capitolo più bello di tutti!
Aspetto le vostre recensioni con eventuali critiche e mi scuso per eventuali errori ;)
Alla prossima
Shihoshinichi99

 
 

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Capitolo 6
*** ti prego ... non lo fare! Vermouth: Ascoltala e basta! Fidati ***


Ciao a tutti! eccco qui il nuovo capitolo. è un po' lungo, quindi prendetevi un bel po' di tempo ;)
Consiglio di leggerlo al computer se no non si capisce un granché. :D Buona lettura :)
Shihoshinichi99

 

6° capitolo: ti prego ... non lo fare!
                  Vermouth: Ascoltala e basta!Fidati

Mi voltai per vedere, un'ultima volta, i suoi occhi azzurri brillare intensamente dopo aver scoperto in me una persona diversa e aver capito chi ero davvero, e successivamente mi allontanai verso la foresta mentre i bambini giocavano e Agasa preparava la cena.

"Sì arrivederci Shinichi Kudo"

Ma mi bloccai poco dopo perché il cellulare aveva iniziato a squillare …
-Sherry … brava dimenticali tutti, proprio tutti. Anche quel moccioso!-
-Gin? Perché mi hai chiamata?-
-Vedi, anche se inutile, volevo accertarmi che non facessi sciocchezze. Sei sola?-
-Io … sono sola-
-Bene. Allora segui queste istruzioni.-
-No aspetta, perché? Non ti basta farla finita stasera?-
-Non è chiaro? (risatina) voglio divertirmi un po’ con te, Ai Haibara, ti chiamano così giusto?
-Sì, io ora sono una ragazzina di 12 anni … -
-Lo so, ed è così che ti ho trovata!-
-Cosa intendi? Come?-
-Ti ho seguita, mentre tornavi a scuola per tutto quest’anno, anche i precedenti … mi sono divertito.-
-Eri tu che ci seguivi allora!-
-Esatto … sei molto legata a quel moccioso, ho ragione?-
-Perché me lo chiedi? Lui non centra nulla con te e l’organizzazione-
-Ahahahah … sai assomiglia molto a Shinichi se lo vedi senza occhiali … (altra risatina)-
-Non ci ho mai fatto caso, lo vedo sempre con gli occhiali … -
-Invece te, ti ho riconosciuta quando ti sei raccolta i capelli uno degli ultimi giorni … eri identica a Sherry. Allora ho fatto delle ricerche e ho trovato delle tue foto con tua sorella, avevi circa 10 anni … poi un’ altra dove avevi 13 anni-
-Dove le hai trovate?-
-Vorresti riaverle?-
-Bhe … sono mie e di mia sorella, infondo.-
-Vero, ma tu ora sei conosciuta come Ai Haibara e sei figlia unica, hai vissuto in America fino a quando i tuoi genitori sono morti e allora sei venuta qui … mi sono informato-
-Vedo … dove sei ora? Mi stai spiando, giusto?-
-Brava … torna dai tuoi amici e festeggia il compleanno del Professore. Ci vediamo dopo, Sherry!-
-No, aspetta! … - ma aveva già riattaccato.
Respirai a fondo, mi misi dritta e mi voltai verso la direzione da dove ero arrivata. Prima però controllai intorno, per sicurezza, sapevo benissimo che mi stava osservando.
 
Arrivai al campo, non era cambiato nulla.
-Ai! Vieni qui, veloce!-
-Arrivo!- e mi diressi velocemente di lei, ma davanti a me trovai non solo Ayumi, ma anche Genta, Mitsuhiko e persino Conan. Mi guardò di sbiego per pochi secondi e poi si voltò lentamente dall’altra parte. Mi sentivo così sola in quel momento, ma Ayumi mi posò una mano sulla spalla e mi ricordò che dovevo sbrigarsi con i preparativi. Sospirai e le sorrisi.
Mi diressi verso la mia tenda per prendere il regalo per il professore. Ma qualcuno mi arrivo alle spalle, ma non mi spaventai e mentre sorridevo, chiusi gli occhi. Anche lui sorrise e mi disse:
-Sei tornata indietro … vuoi una mano?-
-Davvero? Grazie mille … hai lo skate?-
-Cosa? Si, devo andare a prenderlo?-
-si sarebbe meglio … se no mi vedrà uscire con il pacchetto in mano-
-Vado e torno!- uscì di corsa e come promesso tornò dopo un minuto con quell’arnese in mano e sorridente.
-Bene … ok usciamo e mettiamo dietro la tenda. Poi saliamo e mi porti dove stiamo organizzando il tutto … puoi?-
-Va bene. Usciamo!-
Uscimmo dalla tenda e come previsto ci nascondemmo dietro la tenda aspettando il momento adatto. Ma il professore rimaneva  sempre lì, davanti alle tende. Allora diedi il pacco a Conan e gli dissi:
-Ora io lo distraggo e tu porti il regalo dagli altri  … ci stai?-
-Certo … -
Si mise il berretto, ovviamente al contrario, e mi sorrise contento. Mi diressi verso Agasa e iniziai a parlargli come previsto. Quando notai Conan lontano, sorrisi e continua a parlare con il professore.
Il cellulare squillò:
-Pronto? Chi parla?-
-Sono io Haibara! Dovevate essere qui da un bel po’! dove sei finita?-
-Arriviamo!- gli risposi con un fil di voce per non farmi sentire.
Tornai da Agasa, lo presi per mano e lo condussi verso la macchina.
-Professore, salga in macchina ... -
-Ma Ai tu non puoi guidare!-
-Tranquillo, dimentica che io ho ben 23 anni, e avevo la patente!-
-Si, ma … ora ne hai 12 e non … -
Ma non fece a tempo a finire la frase che avevo acceso il motore e premevo l’acceleratore.
Dopo pochi minuti eravamo al punto di ritrovo. I bambini sorridevano, contenti di ciò che avevano fatto e un ragazzino con un cappellino bianco e blu teneva in mano un pacchetto e, a lato, teneva il suo skate. Sorrideva. Qualcosa però mi stupì … non indossava gli occhiali. Scesi con il professore e abbassai lo sguardo. Mi avvicinai con Agasa, che pareva svenire  di fronte alla sorpresa.
 
La festa aveva già preso inizio e io senza prendere nell’occhio, mi avvicinai a Conan e da dietro gli sfilai gli occhiali dalla tasca dei pantaloni. Lui si girò e mi guardò perplesso.
-Che fai?-
-Dopo ti spiego … - gli dissi all’orecchio e gli rimisi gli occhiali. Mi sorrise, ma mi prese il polso e mi disse con un fil di voce:
-Perché non ora?- e mi tirò verso il prato che ormai era illuminato solamente dalla luna e dalle stelle.
Il silenzio di quel luogo mi impressionò molto, era tranquillo, il luogo migliore del mondo. Mi sentivo leggera e libera di poter volare grazie alla leggera brezza che soffiava.
Conan mi condusse un po’ lontana dalla musica anche se in sottofondo si sentiva ancora molto bene.
Ci sedemmo sull’erba e il silenzio riempi lo spazio intorno a noi.
-Allora … perché mi hai rimesso gli occhiali?-
-Bhe, io non posso dirtelo, ora … qui insomma- e mi girai dall’altra parte.
-Come mai?-
-Non ci senti ti ho detto che non posso … va bene, te lo dico lo stesso-
-Ah .. benissimo-
-Sai senza occhiali assomiglia molto a quel detective famoso … come si chiamava? Ah, si … Shinichi Kudo -  gli dissi guardandolo come faccio quando intendo non aggiungere altro. E lui mi sorrise in segno di aver capito.
Rimanemmo lì, molto, distesi sull’erba e poi lui mi disse, alzandosi:
-Andiamo Ai!-
-Dove scusa?-
-Vieni dai!- e si allontanò correndo.
-Aspetta Ku … Conan!- e mi diressi verso di lui.
Lo seguì per un bel po’ di tempo, finché non arrivammo ad un ruscello, almeno sembrava dal rumore.
-Conan dove sei? Conan!-
-Sei riuscita a seguirmi, bene!-
-Perché siamo qui?-
-Guarda per di là … - e indicò oltre il ruscello. Spalancai gli occhi. Era una vista bellissima.
-Dai  vieni, andiamo là!- e ci dirigemmo verso un ponticello che portava ad un prato che era completamente coperto da fiori di ogni colore e anche se di solito non mi piacciono i fiori, in quel momento quella vista mi rapì decisamente.
-Ti pace?-
-Sì … - e a sottovoce aggiunsi - Grazie Conan -
Lui mi guardava sorridendo. Poi si abbassò e quando si rialzò teneva in mano una piccola margherita.
-Vediamo quanti tipi di fiori troviamo? Dai vince chi ne trova di più!-
- Ok – sorrisi e corsi a cercarne degli altri.
Ma ad un certo punto, il telefono squillò e vedendo la scritta SCONOSCIUTO sullo schermo, diventai nuovamente seria.
-Pronto? Sei tu vero?- feci una pausa e continuai – Gin … -
-Hai capito come funziona? (risatina di qualcuno vicino) sei sola?-
-E tu sei solo?-
-Intelligente la ragazzina! Rispondimi prima te … -
-Si ,sono sola, ora te, rispondi!-
-No, non sono solo, quindi se non vuoi accelerare le cose dimmi la verità … sei sola?-
-Mi stai spiando?-
-Rispondi alla mia domanda prima!-
-Scordatelo … so come funziona, ti rispondo e riattacchi. Non mi freghi-
-Brava … allora – ma vidi comparire Shinichi dalla distesa di fiori. Impallidii. Lo avrebbero scoperto. Così quando mi vide feci segno al cellulare, lui capì subito che non doveva farsi vedere e si nascose tra i fiori.
-Con me c’è Vermouth!-
No come ha potuto. – ok, non ti credo comunque. Sai perché?-
-No, dimmi-
-Ho l’impressione di avere una pistola puntata alla testa! Ed è così! A dopo Gin e vattene, lasciami stare le ultime ore con … -
-con il tuo  fidanzatino?-
-Bhe, non è il mio fidanzato. È un mio caro amico … -
-Ma ti piace … (altre risate) non mentire! Sai che ha una pistola puntata alla testa anche lui, giusto? Senti io ti lascio stare fino all’ora prevista se ... ti dichiari a lui, stasera!-
-Ma lui non mi piace!- sentii una fitta al cuore, sapevo di non dire la verità.
-La scelta è tua … se no ucciderò lui, invece di Shinichi Kudo, che so essere tuo complice!- e riattaccò. Ma riattaccai anch’io allo stesso tempo. e rimasi per un po' a pensare alle tante risate sentite. non erano di due sole persone. erano in di più!
 
Mi diressi verso il ruscello e dopo un po’ Shinichi mi raggiunse.
-Era di nuovo … - ma non lo feci terminare.
-Si da stamattina continuano a sbagliare numero e chiamare me! (sorrisetto) Sai Conan … io ne ho 11 tipi differenti- e gli sorrisi come se la mia posizione fosse tra la sicurezza e la paura. Ed era  così.
-Ah io ne ho trovati 12- e mi sorrise ancora più soddisfatto. E mi si avvicinò e mi mostrò una rosa.
-Non sono le tue preferite! Ho vinto, giusto?-
-Sì, hai vinto tu … (e a sottovoce aggiunsi) e non loro- alzai gli occhi fino a incontrare i suoi.
-I tuoi occhi mi fanno rabbrividire ogni volta … -
DRIIIN DRIIIIIIIINNN
-Sta squillando il mio cellulare! È Ran … - stava per tirar fuori il papillon modifica voce, perché la chiamata era sul cellulare di Shinichi.
-No Conan!- gli dissi con gli occhi spalancati –non rispondere! …. Ti prego-
-Ma non la sento da giorni, da quando siamo partiti … -
-Ma non lo fare … Conan non è sicuro!-
In quel momento uno sparo si levò vicino a noi e i cellulari squillarono contemporaneamente.
-Gin!-                                                                                           -Vermouth!- anche se Conan lo disse più a  
                                                                                                       sottovoce di me.
-È finita Sherry!-                                                                          -Ciao Shinichi! Ho poco tempo, quindi ascoltami
-Perché che ho fatto!-                                                                    molto attentamente. Fai quello che ti dice Shiho!
-Gli stavi dicendo di noi!-                                                               è importante, fallo e basta. E spostatevi
-Non è vero … voglio proteggerlo, soltanto.                                  continuamente-
Non colpi telo vi prego!-                                                              - Va bene Vermouth ... - e riattaccò senza preavviso.
-Fai quello che ti abbiamo detto! O digli  ADDIO!-
E riattaccò nuovamente.
 
Cosa facciamo ora?
Lo guardai preoccupata e, dopo un po', abbassai lentamente la testa e lui mi abbracciò per farmi capire qualcosa anche se in quel momento non capii, ma era comunque tenero da parte sua comportarsi così con me, chissà perchè?

 ********** angolo autore **********
Eccomi! Piaciuto?
Scrivetemi che ne pensate... :)
Alla prossima

Shihoshinichi99

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Capitolo 7
*** la vera amicizia ***


Hi a tutti! sono tornata con il capitolo sette, scusate se ci ho messo un po' ma non sapevo bene cosa scrivere :)
leggete tutto d'un fiato e ci vediamo sotto ;)
Shihoshinichi99

 

capitolo 7 : la vera amicizia

Cosa facciamo ora?
Lo guardai preoccupata e, dopo un po', abbassai lentamente la testa e lui mi abbracciò per farmi capire qualcosa anche se in quel momento non capii, ma era comunque tenero da parte sua comportarsi così con me, chissà perchè?
Ci dirigemmo verso il campeggio, ma ormai erano quasi le 22:30 e se volevo arrivare in tempo dovevo dividermi da Conan e andare verso il faro. Ma non ci riuscivo … avevo paura, ma allo stesso tempo piena di coraggio, bastava scegliere cosa fare.
Sì, cosa fare.
Mentre camminavamo, lui davanti a me, guardavo i suoi capelli muoversi al vento, le mani in tasca e quell’aria pensierosa. Troppo pensierosa.
Mi avvicinai da dietro e, con il viso basso, gli dissi:
-Chi era al telefono?- in un attimo alzo il viso che sembrava aver ripreso vita.
-Bhe, e chi ha telefonato te?- ribatte lui, un po’ beffardo.
-Chi credi mi abbia chiamata? … Kudo-kun (dissi a bassa voce fermandomi) è quasi ora devo andare … -
-Cosa? No, non puoi andare, così … firmerai la tua condanna a morte … non lo fare, Ai … -
-Perché non dovrei andare? … tranquillo, io farai di tutto per proteggervi … proteggerti … -
-Ai … cosa intendi?- mi rispose molto perplesso e preoccupato. –Non te lo permetterò! -
Ma non gli permisi di andare avanti perché, posandogli sopra la spalla la mia mano, quasi sfiorandolo, gli feci comprendere che non avrei mai cambiato idea.
Conan riprese a camminare, mai io rimasi ferma, impalata, bloccata nello stesso punto e lo guardavo andare avanti senza di me e capii che non sarebbe mai potuta stare accanto al grande detective. Al detective dei giorni nostri.

“Addio Shinichi”

Il buio era ormai sceso su di noi e quando arrivammo al campo, sempre lui davanti e dietro che lo seguivo a distanza, il professor Agasa e i detective boys stavano ancora festeggiando e non si erano accorti minimamente della nostra mancanza.

Guardai l’orologio: 22.56.

Volevo guardare un’ultima volta i volti dei miei amici, delle persone che stavo cercando di proteggere e che ora sono in pericolo. Ayumi, la ragazzina che ha imparato a fidarsi di me dal primo momento che mi ha vista e  che ha cercato in tutti i modi di diventare la mia migliore amica, riuscendoci. Genta, il ragazzone che mangia qualsiasi cosa ma, oltre  a questo, mi ha aiutata in varie occasioni, salvandomi o proteggendomi. Mitsuhiko, quanto mi divertivo a prenderlo in giro con delle frasi di cui non ne capiva perfettamente il senso, ma oltre a questo gli sono grata per avermi protetta anche se la maggior parte delle volte era una gara con Genta. E non serve che parlo del professor Agasa che mi ha ospitata e allevata come una figlia, non lo dimenticherò mai. Lui credeva che sarei riuscita a cambiare la mia vita, a dimenticare il passato, ma non è stato così, il mio passato non sarà mai cancellato e vivrà per sempre nella mia mente e in quella degli uomini in nero.

Il vento si stava alzando e iniziava a far freddo.

Qualcuno sopraggiunse da dietro e mi posò sulle spalle una felpa. Conoscevo molto bene quel profumo. Mi girai, ma non c’era nessuno, ma notai anche qualcuno che correva in direzione delle tende. Dopo un po’ mi accorsi che le tasche della felpa pesavano leggermente e, quando controllai, vi trovai una il cellulare di Shinichi e una … pistola! Come ha fatto Shinichi a portarsi dietro una pistola? Bho, non era quello il fatto, ma non capivo il senso del suo cellulare. Lo aprii e vidi che era arrivata una mail dal cellulare di Conan:

Ai,
so che non vuoi che ti aiuti ma almeno accetta questo aiuto, potrebbe tornarti utile … fidati di me, come io mi fido di te e …
cerca di tornare perché la vita di tutti noi non sarebbe più la stessa senza di te, soprattutto la mia.
                                                                                                                                                                                                Conan

 
Cosa? Io gli mancherei? Lui si fida di me? Da quando in qua, crede a ciò che gli dico!?
Riflettei a lungo su cosa fare ma non vedevo l’utilità di portarmi dietro una pistola perché appena arrivata mi avrebbero sicuramente perquisita, in qualche modo.
Appoggiai, quindi, per terra la pistola e il cellulare, ma anche un'altra cosa avvolta in un fazzoletto,però mi tenni la felpa perché volevo averlo vicino a me fino alla fine.
 

Grazie Shinichi, ma non è il caso, mi mancherete tutti, non seguirmi ti prego, te lo chiedo per favore. E nel fazzoletto c'è la cosa che aspetti da anni ma che non ho mai avuto il coraggio di darti, scusami e ...
Addio Shinichi

                                                                                                                                                                                                       Ai 

Vicino alle sue cose gli lasciai anche questa breve mail nel suo cellulare.
Mi diressi, allora, verso il faro.

Erano le 23:14.

Ma qualcosa, mentre camminavo mi bloccò tenendomi il braccio e quando mi voltai non avrei mai pensato di trovare lei … Ayumi.
-Che fai Ayumi? Vai via, ti prego!-
-Ai, … dove stai andando?-
-Ayumi non posso dirtelo, mi dispiace e ora torna indietro, vai via di qui!-
-No! Ai, quando siamo arrivati volevo chiederti una cosa, … ma poi quella chiamata e tu che sparisci e ricompari, che non festeggi il compleanno di Agasa, questa non sei te!-
-Lo so Ayumi, ma … - ma non mi fece finire che
-A te piace Conan vero? Non … mentirmi!-
-Ayumi, non è il momento sono quasi le 23:30 e se faccio tardi … - ma non potevo terminare o la avrebbero presa di mira come con Conan.
-Rispondimi, non mi interessa dove devi andare!-
-Ayumi … (faccia triste e impaurita) io non so se mi piace Conan … e se anche fosse?-
-Ti ho già risposto anni fa, ma ora vorrei cambiare la mia risposta in questa: sarei felice per te! Perché tu sei la mia migliore amica e anche se mi piace Conan, so che a lui piaci te, e non io …. –
E mi abbracciò forte come non aveva mai fatto e dopo con affettuosità contraccambiai l’abbracciò.
-Tu sei davvero la mia migliore amica, Ayumi! Ma ora torna indietro e non seguirmi e se per caso vedi Conan, fermalo, bloccalo, non deve venire, capito?-
-Sì Haibara-san, farò come mi hai detto –
E mi salutò per l’ultima volta, sorridendomi.

“Addio Shinichi”

Ma poco dopo qualcun altro mi bloccò da dietro solo che sta volta la mano era di un adulto … rimasi pietrificata.

********** angolo autore **********
Ciao:)
bene intanto ringrazio chi continua a seguire questa storia e chi mi scrive che ne pensa o chi solamente legge ;)
attendo consigli per il pre-finale, visto che non ho molte idee e a presto!
Shihoshinichi99

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Capitolo 8
*** Shinichi sarai per sempre con me ***


Ciao, come va? ;)
ci siamo, quasi alla fine! purtroppo :(
ecco a voi l'incontro con Gin :))
a sotto :-*

 

capitolo 8 : Shinichi sarai per sempre con me

La mano gelida sulla mia spalla e quel vento che si alzava lentamente mi facevano tremare le gambe, per modo di dire.
“Shinichi è con me” pensavo e, sorridendo, ma con la testa bassa, ricordai la prima volta che lo vidi.
Sapevo che non dovevo aver paura, perché era per proteggere chi amavo e chi mi aveva protetta in tutti questi anni.
Chiusi gli occhi.
Ma nell’orecchio mi venne sussurrato qualcosa e subito riconobbi la voce. Ma appena la mano si spostò dalla spalla ai capelli, cercai di lanciare un’occhiata per affermare la mia tesi, ma qualcosa me lo impediva.
Una pistola puntata alla guancia!
Era fredda e puzzava di polvere da sparo. Era quella che poco prima aveva sparato al fiume.
Poi il tocco lieve svanì, mi girai di scatto, con i capelli lunghi che si muovevano lentamente attorno alle mie spalle, ma non c’era nessuno. Che me lo fossi immaginata? No!
 
Erano le 23:28
Il buio scendeva velocemente e ma il tempo non passava.
Alzai lo sguardo e intravidi, a qualche minuto, il faro. La sua luce mi illuminò e quando si spostò vidi in cima qualcuno con un fucile.
Uno sparo echeggiò nella foresta.
Il proiettile mi aveva mancata.
Alzai lo sguardo e vidi una donna al “comando” di quel fucile.
 
Erano le 23:32
Arrivai al faro e una voce iniziò a parlarmi lentamente e scandendo ogni parola:
-Qualcuno ti ha seguita?-
-Domanda sbagliata, al momento sbagliato- risposi noncurante della reazione che Gin avrebbe avuto.
-Ragazzina … come osi? … - ma non fece a tempo a terminare che
-Tu non sei nessuno e … hai ragione io sono una ragazzina che frequenta le medie e tu non dovresti permetterti di parlarmi così!-
-Sherry … la … tua … vita … è sempre stata nelle mie … MANI!-
E mi sparò, ferendomi la spalla.
-Aspetta! Come mai vuoi farla finita? Come mai mi hai contattato dopo tutti questi anni? Cioè non perché prima?-
-Sherry, devi sapere che i segreti compongono la nostra vita e tu non puoi saperli … ma ti risponderò comunque. (pausa, il vento soffia più forte e la ferita si fa più dolorante) vedi ho solo aspettato il momento migliore e questo lo è. Ho rovinato la tua vita solo in parte e ora la stavi riacquisendo. Non è questo che deve succedere …. Se non vuoi tornare nell’organizzazione, BENE la faremo finita per sempre! (altra pausa) non è questo che volevi sentirti dire, vero?-
-Per niente … tu ti stai prendendo la mia vita, così per divertirti, ma ti prometto che io non farò lo stesso errore, … ancora una volta!-
-Di che sati parlando?-
-Come non lo sai? Tu che sai sempre tutto? Bhe, posso solo dire … addio!-
E un ragazzo alto spuntò da dietro un albero e, puntando l’orologio verso Gin, lo colpì con l’ago anestetizzante.
Gin cadde a terra, privo di sensi.
Ma dai lati spuntarono Vodka e altri uomini, tra cui anche una donna.
-Gin hai fatto una cosa in grande, solo per me? Grazie! E Addio!-
Ma qualcuno da dietro mi afferrò prima che potessi scappare.
Era una donna. Dai capelli biondi. Mi sussurro qualcosa all’orecchio e io capii che non mi ero sbagliata.

Only a secret makes a woman, a woman.

Gin si rialzò, ancora stordito, ma sveglio.
-sei mia Sherry! (puntandomi il dico contro) Volevi farmela, eh? Dov’è il tuo fidanzato? Ti ha lasciata sola?-
-Di chi stai parlando, scusa?-
-Ma come? Quel moccioso … ah, sì! - “non dire il suo nome, ti prego!” – Conan Edogawa, il detective-
-Non è vero! È un mio amico, … - risposi preoccupata.
-Sì, certo un caro amico … per cui moriresti, persino! Lo so, Sherry, che lui in realtà è Shinichi Kudo!-
-Non è vero! Ti sbagli! Si assomigliano ma non possono essere la stessa persona!-
-Come no? E quello chi è allora?-
Mi voltai, sorridendo a malapena, e vidi un ragazzo alto, con i capelli arruffati, gli occhi azzurri e un orologio al polso. Quel ragazzo aveva la testa bassa e si avvicinava lentamente a me e Gin …
-Co … come … può essere? Vai via, Kudo-kun, …. Vai via!- gli dissi rattristata, ma allo stesso tempo furiosa.
-Mai! Perché dovrei andarmene? Ci siamo dentro entrambi!-
Uno sparo.
-Kudo-kun! Noooo… - mi bloccai a ricordare quel sogno che ricorreva sempre quando mi addormentavo, lui e Ran, per mano, io dietro, uno sparo e silenzio … la sveglia.
-Haibara, scappaaaaa …!!-
Senza accorgemene ero stata liberata, qualcuno mi teneva la mano e mi tirava verso il bosco. Guardai Shinichi mentre mi allontanavo.
Ma qualcosa mi fece comprendere che qualcosa non andava in quel detective.
Girai la testa per vedere chi mi tirava e con gli occhi grandi, capii che lui sarebbe per sempre stato con me.
In qualunque situazione.

Un altro sparo.
Troppo vicino.
Qualcosa che pesava su di me.
Il dolore lancinante.
Delle mani che mi tiravano su da terra e il calore di quel corpo, che mi stringeva.

*********** angolo **********
noooo.... perchè?? vi starete chiedendo! ;)
fidatevi e basta ... tra un po' metto il seguito :-*
e grazie a chi mi scrive che ne pensa o chi solamente legge :)
by Shihoshinichi99

 

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Capitolo 9
*** una rosa simbolo di un grande coraggio ***


oh :) siamo alla fine...
qui si conclude il tutto purtroppo :(
leggete e ci vediamo sotto.

 

capitolo 9 : una rosa simbolo di un grande coraggio

Girai la testa per vedere chi mi tirava e con gli occhi grandi, capii che lui sarebbe per sempre stato con me.
In qualunque situazione.

Un altro sparo.
Troppo vicino.
Qualcosa che pesava su di me.
Il dolore lancinante.
Delle mani che mi tiravano su da terra e il calore di quel corpo, che mi stringeva.

Mi risvegliai … e vidi un volto famigliare, che sorrideva sospirando di sollievo.
Mi riabbracciò.
E io ricambiai, quell’affetto così forte, da rischiare ogni cosa.
 
Ma arrivava qualcuno correndo, no erano in due!
-Conan corri!-
-Cosa?- e lo presero per il braccio, ed io crollai a terra, senza forze e con il braccio dolorante.
-Prendo io Ai!- diceva un’altra voce. Femminile.
 
Correvamo verso il ruscello.
Alzai la mano aprendo lentamente gli occhi e capii chi era, al volo.
-Che ci fai tu qui?- le chiesi furiosa più che mai.
-Ci ha chiamati Conan, siamo qui per aiutarvi … però ora so tutto, insomma che Conan è Shinichi e che tu sei in realtà Shiho Miyano-
-Perché Kudo-kun? Per quale motivo li hai chiamati?-
-Ho capito che da solo non ce l’avrei mai fatta, e così ho chiamato Ran e il mago qui a quattro soldi- disse ridendo.
-Mago a quattro soldi?!? Come osi?!? Vabbè, sono bravo come Shinichi Kudo, no?-
-Sei patetico … anche te Conan! Ti avevo detto che non volevo il tuo aiuto!-
-Haibara! Devi capire che questo non è solo un tuo problema, ok?-
-Ma ti avevo detto di starne fuori! Te l’avevo chiesto per fav … -
Ran si bloccò di colpo e lo stesso fece Kid. Eravamo arrivati al fiume.
-Che facciamo ora?- chiesi incuriosita e anche un po’ spaventata.
-Bhe, tu e Ran andate di là, ti porterà al punto di ritrovo dove c’è l’occorrente per curare le ferite, noi .. (sorrisetto) sappiamo che fare,… a dopo!
-Conan!- dissi all’unisono con Ran. Ci guardammo perplesse e ci dirigemmo verso il punto di ritrovo, che non sapevo nemmeno dove fosse.
Ma sentimmo un altro sparo, circa un’ora dopo.
 
Erano le 01:18
-cosa è successo?-
Nel frattempo mi ero medicata le ferite, anche con un minimo aiuto di Ran. Davvero minimo.
-Non lo so … io direi di andare a vedere … -
-Ai, non devi uscire di qua, aspettami-
Le ferite mi facevano male, ma erano in pericolo e non avrei mai permesso che gli succedesse qualcosa di grave.
 
Arrivammo ad un prato, pieno di fiori, calpestati.
Vidi in lontananza due uomini, uno coi capelli lunghi, che stendevano la mano verso un ragazzo con gli occhiali e un altro accanto a lui solo un po’ più alto e senza occhiali.
Non sapevo che fare.
Mi sentivo persa.
Li guardavo, senza fiato, sperando in meglio.
Chiusi gli occhi.
 
Silenzio.
 
Li riaprii e notai che stavano parlando.
Qualcosa, un bagliore, mi accecò. Guardai per terra e vidi l’orologio di Conan, sporco di sangue e una pistola poco più in là.
Rialzai lo sguardo e notai Conan tenersi il polso.
Presi la pistola e avvicinandomi lentamente, prendevo la mira.
Mi fermai più vicina, con la pistola in mano, ma qualcuno mi bloccò.
Non mi girai nemmeno perché sapevo bene chi era.
-Ran, lasciami andare,- mi volati sorridendo – so come si spara con una pistola, fidati-
-Mi fido, ma lì c’è una donna con un fucile e se ti vede prendere la mira, sparerà immagino.-
Guardai dove la ragazza indicava.
C’era Vermouth.
Sorrisi.
-Tranquilla, fidati- e le porsi l’orologio e le dissi di avvicinarsi e colpire con l’anestizzante entrambi gli uomini, dopo il mio sparo.
Lei annuì e si diresse verso la direzione che le avevo indicato, io guardai Vermouth e annuì lentamente con la testa. Lei abbassò la testa e tornò al comando del fucile.
 
Presi la mira.
Il braccio teso davanti a me.
Vidi Conan sospirare, Gin pronto a premere il grilletto.
Uno sparo. E Gin che cadeva a terra addormentato e Vodka insieme a lui.
Kid sospirò enormemente. Ran che correva incontro a Conan. Io impalata che li guardavo.
Ma Conan guardava verso di me. Mi sentivo stupida.
Mi girai e sorridendo mi allontanai tenendomi il braccio.
 
Come prima, Agasa ti eri sbagliato, non potrà mai essere così.
 
Qualche ora dopo 03:47, la polizia che portava via quegli uomini, io in un angolo a guardarli felice e triste, allo stesso tempo. Com’è possibile perdere tutto in un attimo non lo so.
-Haibara … non volevi salutarci, salutarmi e …. –
-Ringraziarti? Devo ammettere che ora potrei essere morta, senza il tuo intervento. Ma sei stato comunque uno stupido!-
-Eh, eh, eh … (mano dietro la testa), prego Ai-
Sorrisi sorpresa di quella risposta, ma felice.
-Perché non torni da Ran?- gli chiesi con la testa bassa stringendomi ancora di più il braccio.
-che motivo avrei?-
-Non so .. non mi chiamo mica Shinichi Kudo- risposi spiritosa, ma ancora triste e imbarazzata.
Sentii l’erba scricchiolare sotto i suoi piedi, mentre veniva da me.
-Ho vinto … – mi disse mostrandomi una rosa. – sono le tue preferite, no?-
-Sì lo sono … Ringrazia Kid, quando lo vedi, okay? –
Lui mi guardò,e mi disse curioso:
-Come hai fatto a capirlo?-
-Magia, Kudo-kun.- e sorrisi nuovamente.
 
Eravamo tornati al campo, con Ayumi, Genta, Mitsuhiko e Agasa, ma anche con la scia di poliziotti, Ran e Kaito, spaventato che lo arrestassero.
 
Tutti ridevano, quel pomeriggio, si divertivano, come sempre.
Alzai lo sguardo verso l’alto.
E sussurrai  “Grazie Akemi, di tutto” e sorrisi.
 
Da dietro, arrivò un ragazzino con gli occhiali che mi strinse delicatamente la mano e poi mi cinse le spalle con il braccio.
 
Lo sapevo che sarebbe stato un Arrivederci, Shinichi!

Appoggiai la testa sulla sua spalla e chiusi gli occhi.

-Ti amo Shiho- mi sussurrò e io dissi
-Anch'io Shinichi, da sempre-

********* angolo **********
oh :) la fine... ho cercato di fare del mio meglio spero sia bella ;)
commentate e tra un minuto inserisco una sorpresa :))
by Shihoshinichi99

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Capitolo 10
*** dieci anni dopo ***


10 anni dopo
 
-Ai! Corri!-
-Arrivo!- salutai Ayumi, che si era iscritta nella mia stessa università, e corsi verso quel ragazzo che mi chiamava da lontano.
-A domani Ai!- mi disse Ayumi mentre correvo via.
 
Arrivai al cancello della scuola e mi avvicinai camminando alla macchina della polizia, parcheggiata, alla quale era appoggiato un ragazzo con il ciuffo spettinato, gli occhi blu e quei grandi occhiali.
Mi abbracciò fortissimo e mi diede un bacio sulla guancia.
-Come va Shiho?-
-Bene, che facciamo?-
-Bhe, quello che vuoi, se non hai da studiare ovviamente … -
-É sabato Shinichi! Possiamo fare quello che vuoi!-
-Sali allora!-
Arrivammo a casa sua e i miei adorati Pesca e Akemi, mi corsero incontro, abbaiando fortissimo.
Conan mi prese la mano e mi diede qualcosa.
Una scatolina rettangolare.
Aprii la mano.
Era blu e oro.
La aprii lentamente e quasi svenni a quella vista: un anello di fidanzamento!
-Shiho, vuoi sposarmi?-
-È sleale chiederlo mentre sono in divisa scolastica … - stavo per piangere, come tutte, ma sorridevo a quella vista.
-È un … sì ?-
-Certo che sì! Grazie Shinichi!-
Lo abbracciai, poi mi prese la mano e me lo infilò.
Era semplice come lo avevo sempre sognato.
Anche quel momento lo sentivo ancora più vicino a me, mi abbracciò all’improvviso e poi mi baciò teneramente.
 
 
Mancavano pochi giorni, nei quali ero piena di esami, essendo il mio ultimo anno di università.
Qualcuno mi accarezzò i capelli ancora lunghi e raccolti in due trecce.
 
 
Gli esami erano finiti ed ero riuscita a prendere la laurea in medicina.
 
Sorrisi.
Quella giornata di Giugno ero in cerca del posto giusto dove fare il matrimonio, ma mi fermai di fronte la scuola elementare e mi vidi lì davanti quell’ingresso e quel posto vuoto di fianco a quel ragazzino con gli occhiali enormi e gli occhi blu come la notte.
Ora stavo per sposarmi con quel ragazzino.
Qualcuno arrivò da dietro e mi abbracciò teneramente.
Capii subito chi era.
-Come va, amore?-
-Bene … -
-Vuoi che ti porti a casa?-
-Ma non ho ancora trovato un posto dove festeggiare dopo il matrimonio … -
-Ci penso io, tranquilla, tu vai con Ran, Ayumi, Sonoko e Kazuha ha provare il vestito, ok?-
-Va bene, e tu? Non dirmi che? Andrai con … -
 
-Ciao Heiji!-
-Eccolo qui! Il promesso sposo, che commozione! (sorrisino e …) Ahahahah –
-Ti diverti?-
-Da matti … -
 
La sera a casa Kudo io e Conan avevamo invitato a cena tutti quanti più Genta e Mitsuhiko e purtroppo un ospite inatteso: Kaito e Aoko.
La serata fu fantastica e alla fine tutti stavano festeggiando in sala, ma io mi ero rifugiata sul pianerottolo a  guardare le stelle.
Ricordai quella sera, dieci anni prima, quando Shinichi mi aveva portata in quel prato bellissimo pieno di fiori e mi aveva dato una rosa …
-Non sono le tue preferite? Stavi pensando a quello giusto?-
-Come lo sai?!?-
-Intuizione … - e mi sorrise per farmi capire che non potevo aver segreti con lui.
 
Pausa
 
-Dimmi Kudo-kun … quando hai capito che ti piacevo?-
Beccato in fragrante !
-Bhe, non saprei … lo sospettavo da un po’ che stava diventando diverso il nostro rapporto ma ogni volta che pensavo che tu potevi piacermi, scrollavo la testa e cercavo di non pensarci più-
-Quindi, è stata come un’illuminazione?-
-Che intendi?!- mi chiese sorridendo ed enormemente perplesso.
-Bhe, se non fosse per l’APTX 4869 non ci saremmo mai incontrati … e come sarebbe andata? … -
-Ci saremmo incontrati comunque in un modo o nell’altro, era destino- mi disse guardandomi e abbracciandomi come sempre, teneramente.
-Il destino, dici?-
-Bhe, quel momento, o fatto, che … -
-Risparmiami le lezioni filosofiche Kudo!- gli dissi ridendo.
Poi lui mi prese per i fianchi e mi fece girare, poi rallentò lentamente e … mi baciò. Ancora come sempre, come mi faceva innamorare di lui ogni giorno di più.
 
 
Passarono i giorni e arrivò il giorno atteso.
Era prestissimo ed io e Ran eravamo nella mia camera a prepararci.
Lei mi pettinava, Ayumi mi truccava e Kazuha preparava il vestito e la tiara. Sonoko era fuori con Makoto che aspettava. Era tardi ed ero in ansia, anche se non lo avrei mai immaginato di esserlo il giorno più importante della mia vita.
Uscii dalla porta e Sonoko rimase letteralmente a bocca aperta. Salii in macchina con Ran, Ayumi e Kazuha, le mie damigelle, nonché migliori amiche.
 
Arrivammo giuste alla chiesa. Agasa era fuori ad aspettarmi e accanto a lui c’era Heiji.
-Ben arrivata! Pronta? Shinichi sta esplodendo, letteralmente … (risatina) No dai, ti aspetta, vado a dire di incominciare.- e corse dentro.
 
-Helià, Ai è qui, ed è un incanto, tieni la bocca chiusa ok? …  se non ci riesci, ho lo scoch …-
-Smettila Heiji! Non sei divertente … è così bella?-
-Stavo per spalancare la bocca …. Ma poi è scesa Kazuha, anche lei bellissima!-
 
INIZIA LA CERIMONIA
 
La solita canzone inizia e lentamente entrano dalla porta Ran con Kazuha, entrambe bellissime.
Poi, coperta dalla luce del sole di luglio, entra la splendida Ai, con un vestito bianco a corpetto, senza spalline, la gonna piena di sbalzi di tulle e in testa la tiara che teneva un breve velo bianco. I capelli erano raccolti a chignon con due ciocche leggermente mosse che le scendevano leggere davanti alle orecchie.
-Shinichi tieni la bocca chiusa … - sussurra Heiji a Conan e lui sorride felice.
Ai avanza lentamente a ritmo con la musica tenendo a braccetto Agasa, con i capelli grigi ed estremamente più basso di Ai.
Arriviamo all’altare e si nota che dietro c’è Ayumi che tiene un mazzo di fiori, rose bianche.
Mi avvicinò a Shinichi, ancora sotto shock e gli sussurro:
-Sono le mie preferite … - e gli sorrido dopo avergli dato un bacio sulla guancia.
Lui sorride ancor più felice.
 
FINE!
 
-Viva gli sposi!- e lanci di riso ci colpiscono fuori dalla chiesa.
 
Mentre tutti si trasferiscono al luogo prefissato, che io ancora non so, io e Conan andiamo dal fotografo.
 
Circa mezz’ora dopo, arriviamo al luogo della festa che è una villa pazzesca, con un prato bellissimo pieno di fiori e alberi lungo il sentiero.
-Meraviglioso … non ho parole.-
-Questo basta, amore- sorride e aggiunge –Visto che puoi fidarti di me?!?-
-Ma io mi sono sempre fidata di te!- controbatto e lui mi bacia la fronte.
Arriviamo dove sono anche gli altri, tutti applaudono, mi sento imbarazzata, ma lui mi tiene la mano e mi guarda con dolcezza.
Festeggiamo fino a tardi. Chiacchiero tutto il tempo con Ayumi e le altre, siamo legate, tutto qui!
Conan sempre accerchiato dai poliziotti e da Heiji, cerca di scappare per stare con me, ma non ci riesce.
 
Qualche ora dopo, tutti ancora festeggiano, ma io seduta su una panchina guardo le stelle e penso a mia sorella, all’organizzazione, a Conan, a tutto quello che mi ha portato qui.
-C’è l’ho fatta, … Ai … - dice riprendendo fiato.
Si siede di fianco a me e nota che sono immersa nel guardare quelle stelle.
-Kudo-kun devo dirti una cosa, molto importante … - ti guardo con amore e sorrido, e torno ad osservare le stelle.
 
-Dimmi, ti ascolto.-
-Ok, sei comodo?-
-Ehm, si!?-
-Bhe, io … ecco … che fatica!-
-Dai provo ad indovinare!-
-Se ti diverti? Non posso negartelo e così farò meno fatica … - ridiamo e poi incomincia …
-Allora …. Mmmmmm … sai che non ne ho idea- casca il palco … il grande detective non sa indovinare cosa devo dirgli.
-Ok, allora dovrò dirlo io … ecco Shinichi, io … sono …-
-Stai scherzando??-
-No, sono incinta di due mesi … stavo per dirtelo l’altra sera, ma poi mi sono bloccata … e … -
-DIVENTERÒ PADRE!!-
-Sei felice?!?-
-Certo!-
E mi abbracciò fortissimo, poi andai anche a dirlo alle altre, avevo aspettato di dirlo a lui prima. In meno di due minuti, lo sapevano tutti, proprio tutti.
Scartammo i regali e appena scoprii che Heiji ci aveva regalato la luna di miele a Londra, mi venne un istinto pazzesco di strozzarlo, perché per quelle settimane Shinichi non avrebbe fatto altro che parlarmi di Sherlock Holmes e co.
Ma resistetti alla tentazione e li ringraziai comunque perché era un bellissimo regalo per entrambi.
 
Finirono tutte le “congratulazioni” e finalmente tornammo a casa, solo io e Shinichi.
 
Sei mesi dopo eravamo lì ad aspettare solo il momento del parto. Avevamo già deciso di chiamarla Shiho … ma al momento del parto scoprimmo che non era solo una bambina ma erano due, due gemelline. Decidemmo allora di chiamare l’altra Akemi, in memoria di mia sorella.
 
Sette anni dopo, eravamo lì a vederle iniziare la scuola elementare insieme, a braccetto, come doveva essere. Mia cara sorellina.
Shinichi mi teneva un braccio sulla spalla e con l’altra salutava i suoi piccoli tesori, entrambe appassionate di gialli.
Mi sa che è un gene di famiglia. Pensai spiritosa come sempre.
Gli misi una mano alla vita e poi lui mi baciò la guancia.
 

È sempre stato difficile credere, almeno per me ( Agasa la pensava in modo diverso) che sarei riuscita a dimenticare il passato e a crearmi una nuova vita “ricominciando da capo”. Rimane comunque difficile dimenticare del tutto visto che, su richiesta, sono stata spinta a creare l’antidoto alla APTX4869. Ho trovato vari rimedi, ma solo temporanei, quello definitivo era ancora nei miei sogni più remoti, quando iniziò il tutto. Se potessi sarei andata avanti così, a cercare ma non trovare ciò che sto cercando, ma non posso, lui vorrebbe tornare ad essere chi è davvero, ma alla fine è stato come Agasa diceva sempre.
La mia vita è cambiata e solo grazie a te, amore della mia vita.
 

 By Ai Haibara, la ragazza che dopo tutto ha trovato la felicità nell’amore.

-Che bello ho terminato la storia di come tutto è cambiato … e ora? Dovrei pubblicarlo?? … forse, in futuro, lo farò, ma ora …-
-MAMMAAAAA, DOBBIAMO ANDARE DAI NONNI!!!!-
-Arrivo tesori!-
 
Questa è la mia vita,
lo è sempre stata.
 
Grazie Fato.


********** angolo ***********
ciao a tutti:)
è finita :( questo era l'extra di cui vi ho parlavo l'ultima volta ;)
spero che vi sia piaciuta la mia storia e direi alla prossima ! :-*
by Shihoshinichi99

p.s. Commentate, grazie anche a chi solamente legge :))

 

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