La mia strada della felicità

di Agata W
(/viewuser.php?uid=643772)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II ***
Capitolo 3: *** III ***



Capitolo 1
*** I ***


Jethro aprì lentamente la porta dell’ufficio del Direttore mentre nel cielo esplodeva fragorosamente un tuono. << Ciao Jenny >> disse richiudendosi la porta alle spalle e avvicinandosi alla scrivania. Era sera, fuori c’era un temporale spaventoso e la stanza era immersa in una silenziosa penombra.
Jenny si tolse gli occhiali e dopo averli accuratamente ripiegati e messi via alzò lo sguardo verso il suo miglior agente speciale << Ciao Jethro >> disse in tono leggermente ironico.                            
<< A cosa lavori? >> chiese lui sporgendosi in avanti per leggere i fogli che stavano sparsi sulla scrivania di lei.  << Niente di importante, le solite pratiche burocratiche, ma non credo che ti sia qui per sapere quello che sto facendo … dico bene agente Gibbs? >> rispose lei inizialmente con noncuranza e poi maliziosamente.                                                                                                                                                                                                                        
Jethro sorrise, con quel suo modo che le faceva girare la testa, si molleggiò un po’ a destra, un po’ a sinistra, spostò lo sguardo verso una parete abbassando un po’ il capo e poi, tornando a guardarla negli occhi disse semplicemente << Già >>.  Il Direttore aspettò qualche secondo e poi vedendo che Gibbs non continuava si alzò e avvicinandoglisi chiese << Di cosa hai bisogno? >> .                                                                                                                                                                                                                  

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** II ***


Intanto la pioggia era aumentata d’intensità e batteva impetuosamente sulla grande finestra dell’ufficio.                                                                                     
<< Ho pensato molto a noi … >> disse Jethro guardandola fissa negli occhi; le pupille di entrambi erano dilatate a causa della fioca luce e i loro volti erano illuminati per metà prendendo così un aspetto dolce e misterioso. << A noi? >> domandò Jenny sorridendo stupita.                                                                                      Gibbs esitò un attimo, ma poi sicuro che fosse arrivato il momento di parlare continuò << Penso che dovremmo prendere una decisione>> Jenny era un misto tra sorpresa, ironia, paura e curiosità. 
<< Una decisione? >> chiese ripetendo le parole di lui cercando di farlo continuare << Riguardo a cosa? >> ripeté più forte per sovrastare i tuoni che rimbombavano nel cielo. Gibbs infilò le mani nelle tasche dei pantaloni, indossava una felpa rossa e aveva lasciato su una sedia il suo cappotto nero.                                       << Da quando sei diventata Direttore dell’ NCIS non facciamo altro che stuzzicarci … >> fece una piccola pausa e poi avvicinandosi a lei di qualche centimetro continuò << In quest’ultimo caso ho fatto fatica a lavorare con te e tu con me, abbiamo rischiato di rovinare un’indagine e io non ho assolutamente intenzione di intaccare il mio lavoro per colpa di uno stupido gioco di incomprensioni >>
Jenny si scurì in volto << Vorrei che tu mi spiegassi meglio cosa intendi con “ stupido gioco di incomprensioni” >> disse indietreggiando leggermente.                                                                                              << Lo sai meglio di me cosa intendo Jen >> disse lui riavvicinandosi a lei di qualche centimetro.
Il Direttore sorrise, un sorriso che pareva leggermente isterico e senza indietreggiare più decise di affrontare il momento, ma soprattutto decise di affrontare quell’uomo.


Angolo autrice:
mi dispiace ma in alcuni punti non riesco ad eliminare degli spazi che non servono...spero che sia ben leggibile ugualmente :)

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** III ***


<< Jethro non so cosa intendi di preciso, ma sappi che ora devo lavorare e non ho assolutamente … >> cominciò a dire Jenny, ma lui le si avvicinò, la prese per un braccio e tirandola a se disse << Smettiamo di mentirci Jen … ogni giorno che passa e che lavoro con te aumenta la mia voglia di baciarti, di accarezzarti e di poterti dire delle belle parole come un tempo, ogni volta che arrivo in ufficio vorrei poterti salutare come ti salutavo a Parigi e non con un semplice “ Salve Direttore”. Dobbiamo trovare una soluzione … io non posso andare avanti così >> Mentre Gibbs lasciava che finalmente dopo tanto tempo quello che sentiva dentro di se uscisse fuori, gli occhi di Jenny avevano cominciato a luccicare ed i loro volti si erano lentamente avvicinati sempre più. Lei non parlò. Una lacrima le scivolò su una guancia e poi un’altra rotolò giù più velocemente. Con grande stupore di Gibbs, Jenny si avvicinò alle sue labbra e lo baciò. << Anch’io lo desideravo da tanto … >> disse poi << pensavo … pensavo che tu non … insomma pensavo che non mi volessi più dopo che me ne sono andata così a Parigi, dopo quello che ti ho fatto passare … sono una stupida Jethro, ma ora che so … ora che so che mi vuoi anche tu, non mi lascerò scappare anche quest’occasione di poter vivere felice insieme a te >> finì di dire appoggiando il viso sul petto di lui e abbracciandolo.
Gibbs non si aspettava quella reazione; pensava che si sarebbe arrabbiata e che gli avrebbe detto di non permettersi di parlare così ad un suo superiore e bla bla … e invece no, anche lei aveva bisogno di lui, anche lei lo voleva  … ma cosa intendeva con il non lasciarsi scappare anche quest’occasione? << Jen >> disse dopo essersi goduto quel caldo e dolce abbraccio << forse è meglio che mi faccio trasferire >>.  Lei alzò lo sguardo e lo guardò negli occhi stupita e divertita << Oh no!>> disse << non ci pensare nemmeno Jethro, quando me ne sono andata a Parigi e ti ho lasciato e ho intrapreso questa carriera, l’ho fatto solo perché pensavo che vendicandomi della Granouille per mio padre avrei trovato la felicità … ma non avevo capito che l’avevo già trovata. Verrò a vivere con te e non sarò più Direttore dell’ NCIS. Mi licenzio Jethro … così potremo vivere per sempre insieme … >>disse poi sorridendo mentre le lacrime continuavano a scivolarle copiose sul viso. Finalmente erano riusciti a dirsi tutto, occhi negli occhi avevano lasciato uscire i loro desideri e avevano scoperto che come un puzzle combaciavano perfettamente.
Sentendo quelle parole Gibbs  fu preso alla sprovvista. Non avrebbe mai immaginato che Jenny potesse fare una scelta così, lei era il Direttore dell’NCIS … e ora invece la vedeva come la dolce donna che aveva conosciuto quando era ancora una pivellina. << Ma Jenny tutta la tua carriera, buttata così all’aria … >> incominciò lui ma lei gli mise un dito sulle labbra e sussurrò << Ti amo Jethro, non posso desiderare di meglio che vivere per sempre con te, se tu lo vuoi >>.
Allora Gibbs capì che era veramente convinta e, felice come non lo era da tanti, troppi anni ormai, l’accarezzo e le diede un leggero baciò sul collo. Un lampo esplose nel cielo e sulla luce azzurrina che per pochi attimi invase la stanza, Gibbs lasciò andare tutto il suo amore  e la sua dolcezza che pensava di non avere più dalla morte di Shannon, ma che in realtà era stata sempre dentro di lui aspettando lei … aspettando Jenny.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2560203