Il Misterioso Diario di Trunks

di californiababy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Segreto di Trunks ***
Capitolo 2: *** La Storia di Goku ***



Capitolo 1
*** Il Segreto di Trunks ***


Il Segreto di Trunks Ciao a tutti! In questa mia fanfic, il protagonista è Trunks, alle prese con un diario. Cosa vorrà farsene? E perchè decide di srivere un diario proprio ora?

AVVISO: Ho leggermente cambiato le età dei personaggi e la linea temporale. La fanfiction è ambientata ai giorni nostri, nell'anno 2008. Gli avvenimenti sono comunque gli stessi di Dragonball originale, e la mia storia si svolge nel periodo di pace alla fine di DBZ
Elenco qui comunque l'età dei personaggi principali di questa fanfic, per rendere le cose più chiare:
Trunks: 24 anni
Bra: 18 anni
Goten: 23 anni
Marron: 20 anni

Buona lettura a tutti! ^_^

Trunks chiuse lentamente il raccoglitore. La copertina era in pelle chiara, con inciso il suo nome in rillievo. Era chiuso con una cordicella di spago, ormai consumata.
Con i polpastrelli passò i contorni del raccoglitore. Non aveva scritto questo diario per lui,  ma non voleva separarsene. In fondo ci si era affezionato. Sorrise, sorpreso dal suo stesso egoismo. Quel diario non avrebbe dovuto restare con lui, e lui lo sapeva benissimo.

Sospirò e si alzò dalla scrivania, illuminata solamente da una luce fioca. Quando prese il raccoglitore, si rese conto che era molto pesante. Aveva scritto quel diario per due mesi, ma aveva avuto così tanto da scrivere, da raccontare... già, perchè in fondo, quello che stava facendo, non era solo scrivere un diario, ma raccontare una storia.
Uscì dalla stanza, tentando di non far rumore e di non svegliare la sorella, che dormiva nella camera di fianco alla sua. Tentativo inutile: Bra aveva l'udito infallibile e, assonnata, aprì la porta: - Cosa fai sveglio a quest'ora di notte? - chiese, stropicciandosi gli occhi gonfi dal sonno. Che impicciona. Trunks guardò l'orologio appeso alla parete. - Sono soltanto le due -.
La ragazza dai capelli turchini sospirò, facendo per entrare di nuovo nella sua stanza. Ma poi cambiò idea e si girò: - sono due mesi che scrivi quel diario... posso chiederti perchè? -. Il fratello non rispose. Non poteva dirglielo. Era il suo segreto e, per quanto Bra era da sempre la sua migliore amica, e per quanto i due avessero condiviso tanti segreti, questo voleva tenerselo per se. - Buona notte sorellina -. Le strizzò l'occhio e andò in giardino.

Quella notte di fine novembre era particolarmente fredda, ma limpida, le stelle brillavano nel cielo senza neanche una nuvola. Ispirò a fondo e spiccò il volo, diretto verso un posto solitario, una landa desolata nella quale in passato erano avvenuti tanti combattimenti. L'abbigliamento che aveva, dei jeans e una maglietta nera, non lo proteggeva dal freddo. Decise quindi di sbrigarsi, e tirò fuori dalla tasca una piccola capsula, che fece esplodere a pochi metri da lui.
L'oggetto che prese forma sembrava una grande navicella. Il portellone era trasparente, e lasciava intravedere numerosi pulsanti all'interno. Ci aveva messo due mesi per costruirla, e mai l'aveva provata. Il pensiero che qualcosa potesse andare storto lo terrorizzò. Cosa sarebbe successo se si fosse bloccata? La sola ipotesi lo fece rabbrividire e, per un attimo, gli balenò in testa l'idea di mandare a monte il suo piano. Pensiero che scartò subito. Doveva rischiare. Strinse a se il diario e, entrato in quella strana macchina, digitò alcuni tasti.
Con un rombo di motori, la navicella si alzò in cielo e, circondata da una luce azzurra, sparì.

Trunks guardò fuori dal finestrino. Una miriade di colori lo circondava, come se si trovasse su una giostra che girava alla velocità della luce. Le figure erano contorte, non si distinguevano più i contorni.
Chiuse gli occhi. Quelle immagini cominciavano a dargli il mal di testa.
Quando li riaprì e guardò fuori, intorno a lui il paesaggio era più nitido. Ce l'aveva fatta!
Scese dalla navicella e strinse a se il diario, poi spiccò il volo verso Ovest

Il familiare edificio che si ergeva di fronte a lui era immerso nell'oscurità. Una finestra era sbadatamente stata lasciata aperta, e lui entrò. Si vergognò un po' di quell'intrusione furtiva,  non era mica un ladro! Ma in fondo, quello era l'unico modo che aveva per portare a compimento il suo piano.
Iniziò a vagare per i lunghi corridoi, annusando queli odori così familiari. Si concentrò sull'aura della persona che stava cercando. Dormiva in una stanza lì vicino. Fece un paio di passi ed aprì la porta alla sua destra. Eccolo! Il ragazzo giaceva nel letto, addormentato. Si avvicinò cautamente, non voleva assolutamente spaventarlo.
Quando si sedette sul letto, il giovane si svegliò, ma Trunks fu abbastanza svelto da mettergli una mano sulla bocca. - Ti prego non urlare... non voglio assolutamente farti del male -.  Il ragazzo si mise a sedere, e guardò bene l'intruso. - Ma... ma tu sei... - Trunks annuì. - Non posso stare qui per molto tempo, quindi ascolta attentamente. Ho scritto questo diario negli ultimi due mesi, e voglio che lo tenga tu -. Gli porse il raccoglitore, colmo di fogli e fotografie. - Ora devo scappare. Ti prego, non dire a nessuno della mia visita. Addio -.
E, aperta la finestra, si librò in volo per tornare alla navicella.

Il ragazzo, rimasto a bocca aperta. Fissò il raccoglitore che il misterioso ospite gli aveva regalato. Il giorno dopo sarebbe dovuto tornare a casa. Bene, avrebbe iniziato a leggerlo da domani. Lo nascose sotto il letto e, con un sospiro, tornò a dormire.

- Trunks! Ti sembra questa l'ora di rientrare? - sibilò Bra, che aveva sentito suo fratello arrivare. - Uffa, sei la solita ficcanaso! - la prese in giro il fratello, dandole un buffetto sulla guancia. La ragazza sbuffò. Non sopportava che suo fratello la trattasse così. Il ragazzo guardò l'orologio. Erano le quattro di mattina.
- Posso dormire con te? - le chiese. Bra annuì, e lo fece entrare nella stanza. I due si stesero sul letto, abbastanza grande per entrambi. - Sei arrabbiata? - domando. Lei continuava a fissare il soffitto. - No. Ma mi dispiace che tu abbia un segreto che non vuoi dirmi... - sussurrò. Non riusciva ancora a capacitarsi dell'atteggiamento del fratello. Trunks sorrise. Chissà, forse un giorno glie l'avrebbe detto. Sentì la stanchezza invadergli il corpo.
Chiuse gli occhi e cadde in un sonno profondo e senza sogni.

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Capitolo 2
*** La Storia di Goku ***


La storia di Goku 02 Ottobre, 2008

In questo periodo di pace, spesso e volentieri le nostre famiglie si riuniscono, festeggiando ogni ricorrenza.
Questa sera, c'è stata una grande festa sui monti Paoz, a casa di Chichi e Goku, per festeggiare il ventiquattresimo compleanno di Goten, mio migliore amico e loro secondogenito.
Papà, come al solito, non era molto contento. Non che abbia ancora dei rimorsi nei confronti di Goku (o Kaharot, come lo chiama lui), è solo che lui non ama stare in compagnia.
Quando però la mamma gli ha ricordato quanto fossero buoni i manicaretti di Chichi, e l'ha minacciato di non cucinare più per lui, è venuto con noi senza fare storie.

Durante la festa, i nostri genitorni hanno iniziato a parlare dei tempi passati, di quando combattevano insieme. Buffo pensare che mio padre, Junior e la mamma di Marron, un tempo, erano cattivi. Il solo pensiero mi fa sorridere. Sono sempre stati dei tipi un po' silenziosi e solitari, ma non li vedo proprio a cercare di conquistare il pianeta.

Io non stavo ascoltando quelle storie, ma ad un tratto, qualcosa attirò la mia attenzione: il mio nome.
Tutti si girarono a guardarmi e sorridevano. - Sai Trunks, tu sei un eroe - mi disse Goku sorridendo.
Goten, offeso per la poca considerazione, sbraitò contro il padre. - Lui un eroe? E io allora? - tutti scoppiarono a ridere.
Mi sedetti al tavolo con loro.

- Sai Trunks, tanti anni fa, quando tu non eri ancora nato, il nostro futuro era diverso. C18 e suo fratello, C17, erano cyborg spietati creati dal dottor Gero, e presto avrebbero distrutto la terra. Un futuro di morte e distruzione sarebbe stato il nostro se... - si interruppe, per guardarmi meglio. Non so perchè avevo tutti gli sguardi dei presenti puntati addosso. C18 arrossì violentemente e mi sorrise. Mia madre e Chichi sghignazzavano tra di loro, cercando di non farsi sentire, e mi guardavano di tanto in tanto, tornando a ridere subito dopo. Junior, appoggiato alla parete, mi regalò uno dei suoi rarissimi sorrisi. E perfino mio padre mi sorrise, sorriso che nascondeva anche una punta d'orgoglio.
- Se cosa? - chiesi impaziente. Quella situazione mi imbarazzava, non ho mai amato essere al centro dell'attenzione.
- Se tu, unico superstite, non fossi arrivato dal futuro per metterci in guardia dall'orribile minaccia -.
Sgranai gli occhi? Io dal futuro? Com'era possibile?
- So che sembra strano, ma tu, o meglio, Trunks del futuro, arrivò da noi con una macchina del tempo, per avvisarci dell'arrico di C17 e C18 tre anni prima, in modo che avessimo avuto tempo per allenarci. Solo che, senza farlo apposta, con quella visita aveva già cambiato il corso della storia. Tornò tre ani dopo per aiutarci ad affrontarli, ma C17 e C18 non solo erano più forti, ma anche molto più umani -.
Tutti intorno al tavolo annuirono, e mia madre mi diede una pacca sulla spalla. - Già, io e te siamo gli unici sopravvissuti in quella triste epoca! - e alzò il pollice sorridendomi.
- E poi cosa successe? - chiesi io. Tutti risero, divertiti per la mia curiosità.
- Oh, poi arrivò Cell.... ma questa è un'altra storia - e tutti tornarono a ridere, cambiando argomento.
Mi alzai e raggiunsi Goten, che era rimasto a chiacchierare con Bra e Marron. Gli misi un braccio intorno alla spalla - hai sentito amico? - gli sorrisi - sono un eroe! -.

In quel momento l'avevo presa sul ridere, ma tornato a casa, mentre guardavo il cielo dal balcone della mia stanza, capii di sentirmi fiero di essere un eroe. Bhe, non io, ma comunque un me stesso di un'altra epoca.
Mi rendevo conto di come la vita dell'altro Trunks possa essere triste e vuota.
Non aver mai conosciuto suo padre, essere stato con lui solo per pochi giorni, in un epoca che non gli apparteneva. Non aver mai avuto una sorella, la piccola Bra. Non avere un migliore amico, Goten.
Non avere... qualcuno di speciale, come Marron...

Mi chiedevo che soddisfazione possa avere l'altro me, sapendo di essere un eroe, ma non poter condividere la sua gioia con nessuno.


Ronnina94: grazie mille dei complimenti! Spero che ti piacerà anche il seguito ^^
Sonietta87: Non preoccuparti, scoprirai presto cosa c'è scritto nel diario e i vari pensieri di Trunks! Grazie dei ocmplimenti, ciao!
Vegeta4ever: Mi spiace sapere che non ti piace Bra, ma non preoccuparti, cercherò di fartela odiare il meno possibile! Non preoccuparti del ragazzo misterioso, alla fine si saprà chi è! Baci!

Avviso per tutti... domani partirò e tornerò tra due settimane... quindi non aggiornerò questa fanfic per un po'...
Mi spiace molto, ma spero almeno che la mia vacanza in Grecia si piena di ispirazioni, così non rimarrete delusi dal prossimo capitolo!
Un bacio a tutti e  BUONE VACANZE!

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