Il Misterioso Diario di Trunks di californiababy (/viewuser.php?uid=51579)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Segreto di Trunks ***
Capitolo 2: *** La Storia di Goku ***
Capitolo 1 *** Il Segreto di Trunks ***
Il Segreto di Trunks
Ciao
a tutti! In questa mia fanfic, il protagonista è Trunks, alle
prese con un diario. Cosa vorrà farsene? E perchè decide
di srivere un diario proprio ora?
AVVISO: Ho leggermente
cambiato le età dei personaggi e la linea temporale. La
fanfiction è ambientata ai giorni nostri, nell'anno 2008. Gli
avvenimenti sono comunque gli stessi di Dragonball originale, e la mia
storia si svolge nel periodo di pace alla fine di DBZ
Elenco qui comunque l'età dei personaggi principali di questa fanfic, per rendere le cose più chiare:
Trunks: 24 anni
Bra: 18 anni
Goten: 23 anni
Marron: 20 anni
Buona lettura a tutti! ^_^
Trunks chiuse lentamente il
raccoglitore. La copertina era in pelle chiara, con inciso il suo nome
in rillievo. Era chiuso con una cordicella di spago, ormai consumata.
Con i polpastrelli passò i contorni del raccoglitore. Non aveva
scritto questo diario per lui, ma non voleva separarsene. In
fondo ci si era affezionato. Sorrise, sorpreso dal suo stesso egoismo.
Quel diario non avrebbe dovuto restare con lui, e lui lo sapeva
benissimo.
Sospirò e si alzò dalla scrivania, illuminata solamente
da una luce fioca. Quando prese il raccoglitore, si rese conto che era
molto pesante. Aveva scritto quel diario per due mesi, ma aveva avuto
così tanto da scrivere, da raccontare... già,
perchè in fondo, quello che stava facendo, non era solo scrivere
un diario, ma raccontare una storia.
Uscì dalla stanza, tentando di non far rumore e di non svegliare
la sorella, che dormiva nella camera di fianco alla sua. Tentativo
inutile: Bra aveva l'udito infallibile e, assonnata, aprì la
porta: - Cosa fai sveglio a quest'ora di notte? - chiese,
stropicciandosi gli occhi gonfi dal sonno. Che impicciona. Trunks
guardò l'orologio appeso alla parete. - Sono soltanto le due -.
La ragazza dai capelli turchini sospirò, facendo per entrare di
nuovo nella sua stanza. Ma poi cambiò idea e si girò: -
sono due mesi che scrivi quel diario... posso chiederti perchè?
-. Il fratello non rispose. Non poteva dirglielo. Era il suo segreto e,
per quanto Bra era da sempre la sua migliore amica, e per quanto i due
avessero condiviso tanti segreti, questo voleva tenerselo per se. -
Buona notte sorellina -. Le strizzò l'occhio e andò in
giardino.
Quella notte di fine novembre era particolarmente fredda, ma limpida,
le stelle brillavano nel cielo senza neanche una nuvola. Ispirò
a fondo e spiccò il volo, diretto verso un posto solitario, una
landa desolata nella quale in passato erano avvenuti tanti
combattimenti. L'abbigliamento che aveva, dei jeans e una maglietta
nera, non lo proteggeva dal freddo. Decise quindi di sbrigarsi, e
tirò fuori dalla tasca una piccola capsula, che fece esplodere a
pochi metri da lui.
L'oggetto che prese forma sembrava una grande navicella. Il portellone
era trasparente, e lasciava intravedere numerosi pulsanti all'interno.
Ci aveva messo due mesi per costruirla, e mai l'aveva provata. Il
pensiero che qualcosa potesse andare storto lo terrorizzò. Cosa
sarebbe successo se si fosse bloccata? La sola ipotesi lo fece
rabbrividire e, per un attimo, gli balenò in testa l'idea di
mandare a monte il suo piano. Pensiero che scartò subito. Doveva
rischiare. Strinse a se il diario e, entrato in quella strana macchina,
digitò alcuni tasti.
Con un rombo di motori, la navicella si alzò in cielo e, circondata da una luce azzurra, sparì.
Trunks guardò fuori dal finestrino. Una miriade di colori lo
circondava, come se si trovasse su una giostra che girava alla
velocità della luce. Le figure erano contorte, non si
distinguevano più i contorni.
Chiuse gli occhi. Quelle immagini cominciavano a dargli il mal di testa.
Quando li riaprì e guardò fuori, intorno a lui il paesaggio era più nitido. Ce l'aveva fatta!
Scese dalla navicella e strinse a se il diario, poi spiccò il volo verso Ovest
Il familiare edificio che si ergeva di fronte a lui era immerso
nell'oscurità. Una finestra era sbadatamente stata lasciata
aperta, e lui entrò. Si vergognò un po' di
quell'intrusione furtiva, non era mica un ladro! Ma in fondo,
quello era l'unico modo che aveva per portare a compimento il suo
piano.
Iniziò a vagare per i
lunghi corridoi, annusando queli odori così familiari. Si
concentrò sull'aura della persona che stava cercando. Dormiva in
una stanza lì vicino. Fece un paio di passi ed aprì la
porta alla sua destra. Eccolo! Il ragazzo giaceva nel letto,
addormentato. Si avvicinò cautamente, non voleva assolutamente
spaventarlo.
Quando si sedette sul letto, il giovane si svegliò, ma Trunks fu
abbastanza svelto da mettergli una mano sulla bocca. - Ti prego non
urlare... non voglio assolutamente farti del male -. Il ragazzo
si mise a sedere, e guardò bene l'intruso. - Ma... ma tu sei...
- Trunks annuì. - Non posso stare qui per molto tempo, quindi
ascolta attentamente. Ho scritto questo diario negli ultimi due mesi, e
voglio che lo tenga tu -. Gli porse il raccoglitore, colmo di fogli e
fotografie. - Ora devo scappare. Ti prego, non dire a nessuno della mia
visita. Addio -.
E, aperta la finestra, si librò in volo per tornare alla navicella.
Il ragazzo, rimasto a bocca aperta. Fissò il raccoglitore che il
misterioso ospite gli aveva regalato. Il giorno dopo sarebbe dovuto
tornare a casa. Bene, avrebbe iniziato a leggerlo da domani. Lo nascose
sotto il letto e, con un sospiro, tornò a dormire.
- Trunks! Ti sembra questa l'ora di rientrare? - sibilò Bra, che
aveva sentito suo fratello arrivare. - Uffa, sei la solita ficcanaso! -
la prese in giro il fratello, dandole un buffetto sulla guancia. La
ragazza sbuffò. Non sopportava che suo fratello la trattasse
così. Il ragazzo guardò l'orologio. Erano le quattro di
mattina.
- Posso dormire con te? - le chiese. Bra annuì, e lo fece
entrare nella stanza. I due si stesero sul letto, abbastanza grande per
entrambi. - Sei arrabbiata? - domando. Lei continuava a fissare il
soffitto. - No. Ma mi dispiace che tu abbia un segreto che non vuoi
dirmi... - sussurrò. Non riusciva ancora a capacitarsi
dell'atteggiamento del fratello. Trunks sorrise. Chissà, forse
un giorno glie l'avrebbe detto. Sentì la stanchezza invadergli
il corpo.
Chiuse gli occhi e cadde in un sonno profondo e senza sogni.
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Capitolo 2 *** La Storia di Goku ***
La storia di Goku
02 Ottobre, 2008
In questo periodo di pace, spesso e volentieri le nostre famiglie si riuniscono, festeggiando ogni ricorrenza.
Questa sera, c'è stata una grande festa sui monti Paoz, a casa
di Chichi e Goku, per festeggiare il ventiquattresimo compleanno di
Goten, mio migliore amico e loro secondogenito.
Papà, come al solito, non era molto contento. Non che abbia
ancora dei rimorsi nei confronti di Goku (o Kaharot, come lo chiama
lui), è solo che lui non ama stare in compagnia.
Quando però la mamma gli ha ricordato quanto fossero buoni i
manicaretti di Chichi, e l'ha minacciato di non cucinare più per
lui, è venuto con noi senza fare storie.
Durante la festa, i nostri genitorni hanno iniziato a parlare dei tempi
passati, di quando combattevano insieme. Buffo pensare che mio padre,
Junior e la mamma di Marron, un tempo, erano cattivi. Il solo pensiero
mi fa sorridere. Sono sempre stati dei tipi un po' silenziosi e
solitari, ma non li vedo proprio a cercare di conquistare il pianeta.
Io non stavo ascoltando quelle storie, ma ad un tratto, qualcosa
attirò la mia attenzione: il mio nome.
Tutti si girarono a
guardarmi e sorridevano. - Sai Trunks, tu sei un eroe - mi disse Goku
sorridendo.
Goten, offeso per la poca considerazione, sbraitò contro il
padre. - Lui un eroe? E io allora? - tutti scoppiarono a ridere.
Mi sedetti al tavolo con loro.
- Sai Trunks, tanti anni fa, quando tu non eri ancora nato, il nostro
futuro era diverso. C18 e suo fratello, C17, erano cyborg spietati
creati dal dottor Gero, e presto avrebbero distrutto la terra. Un
futuro di morte e distruzione sarebbe stato il nostro se... - si
interruppe, per guardarmi meglio. Non so perchè avevo tutti gli
sguardi dei presenti puntati addosso. C18 arrossì violentemente
e mi sorrise. Mia madre e Chichi sghignazzavano tra di loro, cercando
di non farsi sentire, e mi guardavano di tanto in tanto, tornando a
ridere subito dopo. Junior, appoggiato alla parete, mi regalò
uno dei suoi rarissimi sorrisi. E perfino mio padre mi sorrise, sorriso
che nascondeva anche una punta d'orgoglio.
- Se cosa? - chiesi impaziente. Quella situazione mi imbarazzava, non ho mai amato essere al centro dell'attenzione.
- Se tu, unico superstite, non fossi arrivato dal futuro per metterci in guardia dall'orribile minaccia -.
Sgranai gli occhi? Io dal futuro? Com'era possibile?
- So che sembra strano, ma tu, o meglio, Trunks del futuro,
arrivò da noi con una macchina del tempo, per avvisarci
dell'arrico di C17 e C18 tre anni prima, in modo che avessimo avuto tempo per
allenarci. Solo che, senza farlo apposta, con quella visita aveva
già cambiato il corso della storia. Tornò tre ani dopo
per aiutarci ad affrontarli, ma C17 e C18 non solo erano più
forti, ma anche molto più umani -.
Tutti intorno al tavolo annuirono, e mia madre mi diede una pacca sulla
spalla. - Già, io e te siamo gli unici sopravvissuti in quella
triste epoca! - e alzò il pollice sorridendomi.
- E poi cosa successe? - chiesi io. Tutti risero, divertiti per la mia curiosità.
- Oh, poi arrivò Cell.... ma questa è un'altra storia - e tutti tornarono a ridere, cambiando argomento.
Mi alzai e raggiunsi Goten, che era rimasto a chiacchierare con Bra e
Marron. Gli misi un braccio intorno alla spalla - hai sentito amico? -
gli sorrisi - sono un eroe! -.
In quel momento l'avevo presa sul ridere, ma tornato a casa, mentre
guardavo il cielo dal balcone della mia stanza, capii di sentirmi fiero
di essere un eroe. Bhe, non io, ma comunque un me stesso di un'altra
epoca.
Mi rendevo conto di come la vita dell'altro Trunks possa essere triste e vuota.
Non aver mai conosciuto suo padre, essere stato con lui solo per pochi
giorni, in un epoca che non gli apparteneva. Non aver mai avuto una
sorella, la piccola Bra. Non avere un migliore amico, Goten.
Non avere... qualcuno di speciale, come Marron...
Mi chiedevo che soddisfazione possa avere l'altro me, sapendo di essere
un eroe, ma non poter condividere la sua gioia con nessuno.
Ronnina94: grazie mille dei complimenti! Spero che ti piacerà anche il seguito ^^
Sonietta87: Non preoccuparti, scoprirai presto cosa c'è scritto nel diario e i vari pensieri di Trunks! Grazie dei ocmplimenti, ciao!
Vegeta4ever: Mi
spiace sapere che non ti piace Bra, ma non preoccuparti,
cercherò di fartela odiare il meno possibile! Non preoccuparti
del ragazzo misterioso, alla fine si saprà chi è! Baci!
Avviso per tutti... domani
partirò e tornerò tra due settimane... quindi non
aggiornerò questa fanfic per un po'...
Mi spiace molto, ma spero almeno che la mia vacanza in Grecia si piena
di ispirazioni, così non rimarrete delusi dal prossimo capitolo!
Un bacio a tutti e BUONE VACANZE!
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