Love Contract

di Hermit_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo_Il contratto ***
Capitolo 2: *** Capitolo primo ***
Capitolo 3: *** Capitolo secondo ***
Capitolo 4: *** Capitolo terzo ***
Capitolo 5: *** Capitolo quarto ***
Capitolo 6: *** Capitolo quinto ***
Capitolo 7: *** Capitolo sesto ***
Capitolo 8: *** Capitolo settimo ***
Capitolo 9: *** Capitolo ottavo ***
Capitolo 10: *** Capitolo nono (parte prima) ***
Capitolo 11: *** Capitolo nono (parte seconda) ***
Capitolo 12: *** Capitolo dieci ***
Capitolo 13: *** Capitolo undici ***
Capitolo 14: *** capitolo dodici ***
Capitolo 15: *** Capitolo tredici ***
Capitolo 16: *** Capitolo quattordici ***
Capitolo 17: *** Capitolo quindici ***
Capitolo 18: *** Capitolo sedici ***
Capitolo 19: *** Ultimo capitolo ***



Capitolo 1
*** Prologo_Il contratto ***







:) CIAOOO :)
Ora come ora mi chiedo cosa ci faccio qui,visto e considerato, che con un altra ff in corso le cose si stiano complicando anche per me ,ma...era un obbligo scrivere questa storia,non potevo resistere ancora per molto.E infatti il capitolo era pronto già da un bel po....
Ho pensato a qualcosa di diverso dal Twilight che conosciamo noi. Qualcosa che non c'entra un fico secco con sia i caratteri che con la storia in per sè di Twilight.
Bella è una ragazza dotata di poteri soprannaturali, una ragazza immortale. Quando lo vengono a sapere i Vampiri la vogliono subito con loro e stipulano un accordo con il signor Swan,padre di Bella,grazie al quale riescono a farla entrare nel loro territorio.
E iniziano così a conoscersi i nostri due beniamini,Edward e Bella. Io li amo,voi no?
Bè,mi sembra di aver detto tutto.Questo è solo un prologo,niente di grande e perciò vi chiedo di essere clementi.Dal prossimo capitolo si entrerà di più nella storia.
Baci e...recensite se la storia vi piace <3 mi affido a voi





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          LOVE CONTRACT
                                        -1. Prologo _Il contratto







Edward aspirò dalla sua sigaretta una nuova boccata di fumo. Si diceva che fosse arrogante e manipolatore, ma lui non si era mai preso la briga di zittire quelle voci.
Perchè avrebbe dovuto?
Lui era Edward Cullen, capo indiscusso di tutti i vampiri. Gli piaceva intimorire la gnete,lo faceva sentire... potente.
Fissò il signore di fronte a lui che tremava sotto il suo sguardo indagatore. Quasi gli scoppiò da ridere a quella vista.
-Cosa vuoi esattamente?- Chiese il signor Swan,ancora terrorizzato di fronte a Edward che sghignazzò impercettibilmente.
-Tua figlia.- E con queste parole sapeva di aver toccato un tasto dolente per l'uomo.
Isabella Swan,la figlia ,non sapeva nulla del contratto. Lei aveva dei poteri soprannaturali come quelli di tanti vampiri messi assieme. Fin da piccola era sempre stata allontanata da tutti perchè le davano della strana. Sua madre per prima: la temeva,e questo per la figlia era la peggiore delle disgrazie.
Si odiava per come era ,l'unica persona al mondo su cui poteva contare era suo padre,Charlie Swan; che però aveva stipulato un accordo con il padre di Edward,il quale voleva assolutamente avere la figlioletta primogenita di Charlie.
Aveva cercato di non pensarci più,per diciotto lunghi anni,a quell'accordo che aveva accettato per disperazione. Ma ora... ora quel momento era arrivato,e lui non sapeva come opporsi. -I...io....-
-C'era un accordo. Non puoi romperlo.Stasera vengo a prendere tua figlia.- Concluse il vampiro non volendo parlare ancora per molto.
Bastavano già i pensieri di charlie a irritarlo,la voce non la sopportava proprio.Punto.
Con un gesto intimidatorio della mano lo cacciò via dalla stanza e restò da solo a riflettere; quella ragazza gli sarebbe stata molto utile a tutti i suoi scopi...
Prese di nuovo il pacchetto di sigarette e se ne portò una alla bocca. Due ore e sarebbe stato lì a prenderla e portala da loro. Due ore e avrebbe avuto ancora più potere. Due ore che erano ormai un'ora e cinquantacinque.


Bella fissò il cielo scurirsi man mano che arrivava la sera,ma non nel modo che avrebbe voluto lei. C'era il tramonto,e lei odiava il tramonto.
Il tramonto era sinonimo di conforto,di amore... Lei odiava tutto questo.A lei avevano tolto tutto ;la madre,le amiche,i ragazzi ....
Concentrò la sua attenzione su un punto non ben definito in cielo ,e sospirando rese il cielo qualcosa di scuro e nuvoloso,con una pesante nebbia a contornare il tutto.Non si vedeva niente.
Ecco,quello era uno dei suoi hobby preferiti: Cambiare le temperture climatiche; a volte invertiva il sole in neve,delle volte la pioggia in grandine, si divertiva così.
-Sapevo delle tue doti ,ma non pensavo sprecassi così il tuo potere quando puoi fare cose ben maggiori che....cambiare le temperature climatiche!- Protestò una voce divertita e indignata nella nebbia. Bella non vedeva nulla se non nebbia e un frusciare di foglie dagli alberi vicino alla sua finestra dove era appoggiata per cambiare il tempo.
Sapeva solo uan cosa: quella voce era bellissima.
Per riuscire a vedere si costrinse a diminuire la nebbia lasciando spazio soltanto all'oscurità e al volto dello sconosciuto.
-Oh,grazie al cielo!- Edward finalmente riuscì a distinguere alcuni rami dell'albero e ,riuscito nella sua impresa saltò dritto in stanza della ragazza.
-Chi sei?!-
-Non credo ti sarò utile saperlo- Ghignò il ragazzo.
-Fermo lì! -Lo ammonì Bella vedendolo avanzare nella sua direzione. -Dimmi chi sei,come ti chiami e sopratutto perchè sei in camera mia!-
-Ero venuto per te...- Non ci conosciamo neanche,pensò Bella avvilita. Un miliardo di ipotesi si affacciarono nella sua mente: un maniaco,uno stalker,un ossessionato,un...
-Sono Edward Cullen, vampiro per eccellenza- Edward si lasciò andare ad un ghigno presuntuoso,sapendo della sua fama tra certa gente e Bella non sapeva se si stava o no per concretizzare il suo più grande incubo: essere presa dai vampiri e usata per le sue doti soprannaturali che servivano ,incredibilmente,anche a loro.
-Ehm...non so chi sei,m-ma ti devo chiedere di lasciare la mia stanza e di andartene via.- Parlò sicura di sè dentro e meno sicura di fronte a lui in quel momento.
-Andiamo bambolina,non fare la tonta,sai benissimo chi sono e cosa voglio da te.Anche mio padre era passato e per tua grande fortuna è morto proprio subito dopo,ma adesso ci sono io .E con me non si scherza,perciò o vieni subito qui o sono obbligato ad usare la forza.E non mi piace per niente ricorrere a simili trattamenti...-
Senza rendersene conto iniziò ad indietreggiare distrattamente ,cercando di ingannarlo premette la mano sulla maniglia della porta,ma lui,molto più veloce,la raggiunse e posò il palmo della sua mano su quello della ragazza bloccandole il polso. Infine,la trascinò vicino alla finestra.br /> In una velocità disumana la costrinse a finire dietro la sua schiena con le gambe sul busto.
-Ti prego,lasciami. Mio padre starà per arrivare e...- -Tuo padre sa già tutto.- Bella rimase interdetta per un minuto buono.Che significava che suo padre sapeva già tutto? Che la voleva lasciare andare dai vampiri?
No,suo padre non l'avrebbe mai potuta tradire così,eppure...
Bella si lasciò sfuggire una lacrima dagli occhi; perchè tutti non la volevano?Perchè le succedeva questo? Perchè?
Edward intanto la stava portando in braccio da più di cinque minuti e stava cercando di correre sempre più veloce per arrivare alla villetta il più presto possibile.Arrivato alla foresta sentì delle goccie bagnargli la spalla.Si voltò verso il cielo,e non pioveva come credeva.
-Isabella che fai?Piangi?- Si azzardò a chiedere, rendendosi conto appena adesso di averla chiamata per nome senza farlo apposta; lei,contro ogni previsione non rispose direttamente alla domanda ma con un altra : -Come fai a sapere il mio nome?-
-Non si risponde alle domande con altre domande.Dimmi perchè piangi piuttosto.- Se pensava di avere a che fare con una ragazza crudele che usava i poteri per piacere personale si dovette ricredere a forza; Isabella era una di quelle ragazze con cui bisognava parlare con calma e cautamente.
-I-io non sto piangendo,e comunque non sono affari tuoi.-
-Okay..-
Okay?! Okay?! Solo okay?! Si chiese mentalmente Bella. Cioè,va bene che lei stessa gli aveva detto che non ne voleva parlare,ma adesso quasi sperava in più interesse da parte del ragazzo. Finì quasi per offendersi .
-Dove stiamo andando?-
-Tranquilla bambolina,sei al sicuro qua dentro.- Disse Edward fermandosi di fronte ad un portone e facendola scendere dalle sue spalle.
Bella si guardò un attimo attorno in quel buio già inoltrato e poi seguì Edward all'interno della casa.
-Avanti.- Concesse Edward, -Perchè non me lo domandi direttamente?- Sapeva cosa stava girando in testa a Bella. -Non vuoi sapere che cosa ti succederà nei prossimi giorni che sarai qui?-
Isabella abbassò la testa,sì che voleva saperlo ma aveva paura di sentire quelle parole che l'avrebbero fatta star veramente male.
-Bambolina guardarmi.- Fece alzando il mento della ragazza rimasto basso. -Non ti faremo del male,tranquilla. Fino ad ora vedremo solo le tue doti e quello che sai fare mettendoti alla prova,ma non ti succederà niente. O meglio,dipende da te e da come ti comporti. So essere molto vendicativo quando voglio. Ma nel frattempo,ti posso assicurare che sei al sicuro con noi qui.-
Perchè cercava di rassicurarla?
Era strano sia per Bella che per Edward sentire parlare il ragazzo in quei termini.
Cercando di non pensare alla frase d'avvertimento di Edward, Isabella sorrise appena. Aveva un sorriso di cui ci si poteva incantare,di quelli che si vedevano raramente,pensò il moro sbattendosi una mano in fronte.
Che cosa gli stava facendo quella ragazza?





Bene ragazzi,che ne pensate? Lasciate un commentino anche alla mia storia? *_* O almeno mi fate sapere cosa ne pensate?
Comunque,non so voi ma a me non convince molto il prologo o comunque questo primo capitolo,nei prossimi capitoli mi impegnerò di più. Promesso. Adesso vi lascio e ci rivedremo spero la prossima settimana.Ciao e bacii





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Capitolo 2
*** Capitolo primo ***






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LOVE CONTRACT


-2.Capitolo primo





Bella si guardò intorno agitata. Edward l'aveva presentata a solo due ragazzi,ovviamente vampiri. Forse era questo pensiero che le metteva inquietudine mentre li guardava; sembravano gentili e simpatici, ma non voleva fidarsi completamente. Jasper era un tipo solitario,sulle sue. Emmett la guardava invece con astio,come se fosse un qualcosa che non doveva esserci in quella casa. Non sapeva che pensare.
Il pensiero del padre l'assillava, davvero lui aveva deciso di dare Bella ai vampiri? Come poteva mai farle una cosa simile?
Voleva andarsene. Via da tutto,dalla sua famiglia,dalla sua vita,dai suoi poteri...
-Isabella ti faccio vedere dove potrai stare per tutto il tempo- La voce di Edward la riscosse dallo stato di trans in cui era caduta.
Cacciò via le lacrime dagli occhi sospirando lentamente,e rivolse un sorriso di circostanza a tutti i presenti prima di seguire Edward in silenzio lungo tutto il corridoio. -Mi dispiace per Emmett. Lui è abituato a sentirsi il più invicibile di tutti,come me e tanti altri naturalmente. E poi ci sei tu,invece,che..-
-Ho capito.-Lo interruppe bruscamente la ragazza. -Non importa,li capisco.-
Calò nuovamente il silenzio,stavolta più pesante.
I due presero a camminare lungo il corridoio dove trovarono due stanze chiuse a chiave. Edward si avvicinò alla seconda e dopo due giri di serratura aprì finalmente la porta.
Bella si soffermò a fissare la prima porta. -Di chi è questa?-
-è chiusa a chiave. Isabella,- Al tono perentorio del ragazzo,Bella alzò di scatto la testa, -Non entrare mai in quella stanza. Chiaro?-
-Non... Non potrei nemmeno se volessi.- Gli disse balbettando. Quei pochi che la conoscevano sapevano della sua curiosità oltremodo irritante quando ci si metteva.
-Sì,che se vorresti ci riusciresti.- La ammonì improvvisamente serio alludendo ai suoi poteri. -A questo punto è mio dovere spiegarti che quella stanza è protetta da una barriera invalicabile. Nemmeno tu riusciresti ad aprirla con i tuoi poteri.-
Una barriera invalicabile? Allora era davvero importante quella stanza.
Bella aggrottò la fronte ma cambiò espressione in fretta: doveva mostrarsi docile e remissiva a tutto,così poi nel momento di scappare nessuno avrebbe sospettato. -Quindi... mi fai vedere la mia nuova stanza?- -Certo.- Acconsentì Edward. -Prego.- Il volto del ragazzo era come sempre strafottente,e superiore. Bella strinse i denti.
-Grazie-
La stanza era piccolina,e anche disordinata. Ma luminosa,e la finestra dava su una bellissima visuale. -Era tua?- Davvero i vampiri avevano una stanza come qualsiasi altro essere umano?
-Sì. Era mia,adesso è tua.- Le disse con tono disinteressato. -Ineffetti è un po piccolina,ma ti ci abituerai...- Bella aggrottò la fronte.
Ti ci abituerai? Voleva dire che doveva restare lì ancora per molto tempo?
-Allora? Che ne dici?- Continuò Edward.
-Dico che voglio che mi riporti a casa.Adesso.- Non sapeva nemmeno lei da dove erano venute fuori quelle parole. Fino a poco tempo fa aveva pensato di poter organizzare una sorta di piano per fuggire usando i suoi poteri,invece adesso....
-Sai che non è possibile. E sappiamo entrambi che non scapparai mai da qui.- Bella sospirò rabbiosa e digrignò i denti,ma chi erano loro per fare tutto questo? Anche se una volta tornata a casa non avrebbe saputo nemmeno dove andare,lei non voleva restare in quel posto! La libertà era la prima priorità al mondo,e loro gliela stavano sottraendo!
-Ma ti rendi conto di quello che state facendo?Chi ti dice a te che io voglia rimanere qui? Non è affatto giusto!- Cercò sconsolata di riuscire a trattenere i suoi impulsi di prenderlo a pugni,ma non servì a molto dopo la frase del ragazzo:
-Se non volessi stare con noi a quest'ora te ne saresti già andata,e credemi che tu potevi benissimo farlo,invece sei ancora qui indecisa su cosa fare e su cosa dire; evidentemente non avevi niente da perdere lì nella tua casa,se non sbaglio tua madre ti ha abbandonata e adesso tuo padre non ti vuole più. -
A quel punto Bella non riuscì più a trattenersi e con un movimento fulmineo della mano gli diede un schiaffo che gli fece voltare appena il viso dall'altra parte. La mano le tramava,e il battito del suo cuore era accellarto.
Edward era... un mostro insensibile. Per la prima volta provò davvero disgusto verso di lui.
Edward serrò la mascella, nessuno fino a quel momento si era mai permesso di prenderlo a schiaffi. Nessuno.
Strinse le mani a pugno e cercò di darsi un contegno; le aveva promesso che non le avrebbero fatto nulla e non voleva farle del male. Tuttavia una piccola lezioncina non gliela toglieva nessuno.
Le prese malamente i polsi e con una velocità supernaturale la spinse verso il muretto della stanza.
-...Tanto non mi intimorisci!- Deglutì Bella facendo leva per togliersi le mani di Edward dai suoi polsi. Aveva paura,ma non si pentiva di avergli tirato uno schiaffo. Se lo meritava. -Avevi promesso di non farmi del male.-
Edward per un attimo la fissò senza aggiungere parola,poi piano piano alleggerì la presa e Bella potè finalmente liberare i polsi.
-Che non si ripeta.- Furuno le ultime parole che le rivolse Edward prima di scomparire dalla sua vista.
Bella si accuciò a terra esausta per lo sforzo fisico e psicologico. Quel ragazzo era riuscito a ferirla per ben due volte; quando aveva parlato della sua famiglia con tanta disinvoltura e quando l'aveva presa per i polsi. A pensarci,erano proprio rossi...
Si alzò da terra e strofinandosi le mani sporche raggiunse il letto morbido,su cui sprofondò letteralmente.
Non aveva mai usato il "teletrasporto" fino a quell'oggi ma le sarebbe stato anche parecchio utile,poteva teletrasportarsi fino a fuori dalla villa.
Prese un profondo respiro e chiuse gli occhi; pensò al giardino della villa e concentrò tutta la sua attenzione lì. Dopo qualche secondo aprì gli occhi e.... niente,era ancora in quella stanza.
Sbuffò sapendo di non poter fare niente che potesse anche solo allontanarla da quel luogo.
Con Edward non riusciva ad usare i suoi poteri. Erano come... inaccessibili; ci aveva già provato ma aveva fallito miseramente. Edward era troppo forte.
Per quanto cercasse di pensarci non riusciva a prestare più di tanta attenzione al piano; pensava solo a quello schiaffo beccato giustamente ma che la faceva sentire in colpa verso di lui ...
Uscì dalla porta e rimase sorpresa di trovare due vampiri lì vicino per guardia. Li immobilizzò velocemente e continuò la sua corsa lungo il corridoio. Quasi le dispiaceva usare i suoi poteri così,ma del resto non aveva molta scelta;l'unico modo per tenerli lontani era l'immobilizzamento e poi era una tecnica abbastanza utile in certi casi.
Sentiva il terrore correre in lei più veloce delle sue gambe ,era una casa abitata da vampiri,e tutti avevano paura dei vampiri.
Si fermò con il fiatone all'estremità di una rampa di scale,non sapeva nemmeno lei dov' era la porta d'uscità da lì.Così corse di sotto e al bivio decise di svoltare a destra.
Sussultò appena scorse un'altra figura di fronte a lei. Colta alla sprovvista e terrorizzata cercò invano di immobizzarlo,lui...non riusciva,era impossibile... anche con lui non riuscì a fare nessun tipo di collegamento... era una cosa così frustante in quel momento! Era sicura di averlo già visto prima,aveva dei capelli neri e gli occhi.... oh,adesso sì che capiva perchè non riusciva a fare nessun collegamento: Era il cugino di Edward!
Capito il problema Bella decise di svignarsela,ma quel ragazzo essendo più veloce e forte di lei l'afferrò per le braccia: -Dove credi di andare tu? Non dovevi rimanere dove ti aveva portata Edward?- Bella deglutì fissandolo male;lui non ne era cosciente ma le aveva appena rovinato un piano magnifico! E tutto solo perchè era un parente dei Cullen ...
-Lasciami!-
-Oh tu non hai capito niente.Adesso vieni con me da lui e poi vedremo.-
Seppur controvoglia e strattonando le braccia di tanto in tanto dovette seguire quel cugino di cui non ricordava nemmeno il nome. Lui si fermò davanti ad una porta di color scuro e bussò parecchie volte prima di spazientirsi e aprire la porta,a quel punto il ragazzo lasciò andare Bella che fissò amaramente l'immagine di un Edward Cullen seduto alla scrivania .
-La ragazza ha cercato di fuggire prima,ti conviene fare qualcosa-
Fuggire era una parolona; lei non voleva proprio fuggire,voleva solo...uscire ,certo e a chi l'avrebbe data a bere? Si ridestò dai suoi pensieri dopo che la mano di Edward l'avesse educatamente indicata a sedere di fronte a lui.Assecondò la proposta con titubanza: pensava che sarebbe stato arrabbiato come minimo con lei.
Edward le porse un bicchiere di un liquido rosso e denso,che Bella accettò titubante nelle mani.
-Bevi.- Bella lo guardò aggrottando la fronte; e adesso che c'entrava il vino o quel che era con il fatto che stava per scappare?
-Perchè?-
-Ci deve essere sempre un perchè ad ogni cosa? Bambolina pensavo ti fidassi di noi,non puoi bere e basta una volta tanto?-
Appoggiò le labbra sopra il cristallo del bicchiere,poi le ritolse immediatamente.-Io non bevo.- Concluse sospirando e aspettando le prossime parole di Edward.
-Ok ...come vuoi. Allora,vogliamo parlare dell'atto che ti ha spinta a voler lasciare questa villa? Forse la stanza non ti piaceva,o non ti stava simpatico qualcuno?- Edward sembrava tranquillo e calmo,come se stesse facendo una conversazione qualunque.Forse era solo sicuro che Bella non sarebbe mai riuscita a scappare da lì...
.- Perchè i miei poteri non funzionano sulla tua famiglia? Non sei un vampiro come tutti gli altri?-
-Lo so bambolina,ma se ci pensi nemmeno io riesco ad usare il mio potere su di te-
-Che potere hai?-
Edward sospirò lentamente e storse la bocca,come se la cosa non gli piacesse. -Leggere nel pensiero.-
-E... c..con me non ci riesci?-
-Esatto.- Sorrise lui facendo intravedere i denti bianchissimi.
Bella deglutì un paio di volte.Poi si decise a chiedere: -Solo un ultima cosa.. quando me ne potrò andare da qui?- Non sapeva perchè desiderava così tanto andarsene,ma si sentiva malissimo in quel posto.Non conosceva nessuno,praticamente.
-Quando ci avrai aiutato a sconfiggere dei vampiri.- Rispose coinciso Edward finalmente serio. -E se riusciamo,anche dei licantropi...-
Dopo un attimo di pausa riprese a parlare. -Ci serve il tuo aiuto e poi potrai andartene dove ti pare. Ci stai?-
Bella fissò il vampiro di fronte a lei:le stava dicendo che la lasciavano andare appena avrebbe aiutato loro,era un accordo. Senza pensarci più di tanto accettò.
-E adesso... possiamo brindare,finalmente?-
Edward porse il bicchiere rosso fuoco alla ragazza che lo prese sempre guardandolo male.
I bicchieri di cristallo si scontrarono tra loro,con un sonoro suono.
Bella bevve un piccolo sorso mentre Edward scuotendo la testa lo mandò tutto giù.
Dopo aver mandato giù tutto il bicchiere decise di alzari e tornare in camera,forse le energie la stavano abbandonando perchè aveva sonno. Si sentiva improvvisamente stanca,e aveva un mal di testa terribile in quel momento. -Io torno in camera se non ti dispiace.-Disse.
Non fece nemmeno in tempo ad alzarsi che le ginocchia le cedettero e si ritrovò quasi al suolo se Edward non l'avesse sorretta in tempo.
Sorrise fissando il volto della ragazza addormentato,e ghignò sapendo che il sonnifero aveva fatto finalmente effetto.

Restò a fissarla in silenzio per tutto il tempo; era appoggiata al letto del piano superiore e dormiva beatamente. Dentro al vino che le aveva porso aveva aggiunto un sonnifero ,l'unico suo intento era di toglierle il potere. No,non era uno scemo e non era così stupido da toglierle il potere quando sarebbe servito a tutti per sconfiggere quei vampiri e i lincantropi,ma aveva limitato i poteri di Bella in quella casa.
Bella si mosse nel letto e Edward sollevò gli occhi al cielo con divertimento. Finalmente si era svegliata! -Ehi bella addormentata,sei sveglia?-
Bella si girò sempre nel letto e con uno scatto fulmineo aprì gli occhi spalancandoli.Si mise a sedere e passò una mano sulla fronte,poi guardò Edward. -Che è successo?-
-Non te lo ricordi?-
-Non me lo puoi dire e basta?-Rispose stizzita.
-Che vorresti sapere?Sentiamo.- Roteò gli occhi al cielo annoiato,ci mancava solo che dovesse raccontarle tutta la storia solo perchè non la ricordava lei..
-Voglio sapere cosa è successo,perchè sono in questo letto e perchè ci sei tu vicino a me.-
-Credi che abbiamo fatto sesso?- Bella strabuzzò gli occhi.Lei aveva cercato di fare tutti i giri di parole possibili per non arrivare a quella parola e invece lui ne parlava come se niente fosse.
Controllò velocemente come era vestita. Maglia,jeans,scarpe... sì,tutto. -Non abbiamo fatto sesso,altrimenti sarei quantomeno mezza nuda.-
-Vedo che sei intelligente,dunque.- Per un attimo Edward aprì le labbra in un sorriso,ma poi la sua espressione tornò quella di sempre. -Adesso dobbiamo andare da una parte.-
-Dove?!- Esclamò Bella sentendosi ancora intontita.
-Dobbiamo sperimentare una cosa..- Edward uscì dalla casa sempre tenendola in braccio e raggiunsero il centro del giardino. -Ti ricordi di loro?-Le indicò alcuni vampiri.
-Ah,sì...perchè?-Chiese riconoscendoli.Erano quelli che aveva immobilizzato qualche oretta fa.
-Riprova ad usare i tuoi poteri contro di loro.-La lasciò appoggiare i piedi a terra per tenersi da sola in piedi e con il mento indicò nuovamente quei due tipi.
-Cosa?! E perchè?!-Bella strabuzzò gli occhi sempre più sorpresa.Per che cavolo di motivo voleva che usasse i suoi poteri contro i suoi compagni?
-Fa quello che ti dico.Prova ad immobilizzarli un altra volta.-
Lo guardò titubante,poi spostò l'attenzione su quei due ragazzi.
Passarono diversi secondi. Edward fissò attentamente le spressioni di Isabella: indecisa,determinata,sconcertata,arrabbiata,ed infine arresa.
Bella guardò Bella con un enorme punto interrogativo in fronte. Lui sghignazzò per qualche secondo,poi ricambiò lo sguardo di Bella.-Si può sapere che cavolo hai fatto?!-Gli chiese furiosa.
-Tranquilla bambolina,mi sono solo assicurato che tu non fuggissi più.- Iniziò ad incamminarsi verso la villetta e Bella lo seguì.
-Che significa che ti sei solo rassicurato che non fuggissi più?Come fai ad essertene assicurato?-Chiese curiosa.
-In pratica da adesso i tuoi poteri non funzioneranno più qui dentro,solo fuori dalla villetta ritornerai ad averli. Quindi non potrai più fuggire,per ora.- La guidò vicino ad una stanza e la portò dentro.Era molto ma molto moderna,notò Bella,e anche luminosa.Da dei vampiri si aspettava come minimo delle stanze buie,ma poi pensò alla famiglia Cullen a cui non riusciva ad applicare nessuno dei suoi poteri e capì che evidentemente non era poi così strano.
-è la camera di mia sorella,dovrebbe arrivare a momenti.-Spiegò il vampiro.
-Perchè mi hai portata qui?-Non fece nemmeno in tempo a parlare che una ragazza snella e dai capelli sbarazzini si presentò di fronte a loro.
-Eccomi!Oh ciao,tu devi essere Isabella ..uhmm giusto?- Non aveva mai incontrato delle ragazze in quella villa ma solo ragazzi,ecco perchè fu felice di incontrarne una.
-Sì,mi chiamano Bella.- Edward automaticamente si voltò a guardarla stupefatto,non sapeva che tutti la chiamavano "Bella" così sorrise e poi si rivolse alla sorella già entusiasta:
-Fai cambiare di vestiti Bella e poi accompagnala a fare il giro della villa.-
-Scusa? Non credi che manchi qualcosa alla tua frase?-
-Per favore,sorellina.-
Bella rimase in disparte ascoltando la scena,sembravano così naturali e Edward sembrava così...diverso da come si comportava con lei.
-E io cosa ci guadagno da tutto questo?-
-Cosa vuoi questa volta?-Chiese Edward sbuffando. Ad Alice si illuminarono gli occhi per un momento:
-Sai cosa voglio,la porsche ti dice qualcosa?. È l' occasione giusta per sdebitarti dall'aiuto che ti sto dando.Dai,per favore fratellino.-
-A patto che fai tutto come si deve.-
-Non devi preoccuparti di questo!- Esclamò raggiante la ragazza,poi spostò lo sguardo su Bella e la prese sottobraccio.-Io e Bella andremo d'accordissimo.Ne sono sicura.-
-La lascio nelle tue mani.-
Edward chiuse la porta dietro di lui e uscì dalla stanza,lasciando dentro una Bella stordita e confusa ed una Alice eccitata ed emozionata.





Allora ragazze,da dove posso iniziare? Prima di tutto vi ringrazio per le bellissime recensioni,mi hanno fatto davvero tanto tanto piacere <3 :) vi adoro!! Spero di non aver deluso nessuno con questo capitolo postato anche con un giorno d'anticipo. Voglio dire,abituatevi ai capitolo corti perchè gli altri saranno della stessa lunghezza,a me piacciono così ... >_<
Se avrete notato ho cambiato il tipo di dimensione per la storia,perchè quello di prima mi è sembrato anche troppo affusolato ,fatemi sapere se vi piace,e poi ho anche cambiato l'introduzione della storia come consigliatomi da una mia amica. Inoltre,ho notato che le mie seguite della storia sono aumentate di giorno in giorno anche dopo qualche giorno dalla pubblicazione,perciò ringrazio tanto anche i lettori silenziosi o magari quelli che seguono la storia senza farsi sentire,grazie ragazzi e ragazze <3<3<3
Parlando invece della storia devo dire che mi è sembrata priva di dialoghi e piena invece di drescrizioni,e come al solito...non mi piace,be penso sia normale che non mi piaccia.Comunque quando qualche giorno fa l'ho corretta e ho riscritto alcuni punti da capo mi è sembrata almeno più presentabile,perciò eccola qua con il suo bel capitolo già pronto! Dai scherzo,bello proprio non è. Aspetto comunque il vostro parere,fatemi sapere se la storia continua a piancervi.Un bacio :*

P.S. Pronte per la scuola? Le vacanze stanno finendo! Buon nuovo anno comunque a tutte!!! Mantenete i vostri propositi per tutto l'anno e non fate come me che il giorno di capodanno ha evitato di fare i compiti per il semplice detto "quello che si fa il primo dell'anno lo si fa sempre ",voi divertitevi!<3 Baci !





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Capitolo 3
*** Capitolo secondo ***






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Due parole prima di leggere: Grazie mille a tutti! Ho tanti preferiti e seguiti ma sopratutto tante visite, ne sono contenta.Scusatemi di non aver risposto alle recensioni prima,ma il tempo scarseggia. Comunque,in questo capitolo grandi progressi!.... no,scherzavo :P Hahaha,bando alle chance,spero che il capitolo vi piaccia e che l'attesa verrà premiata come si deve. Dopo di questo,buona lettura <3








             LOVE CONTRACT


                             Capitolo secondo


-Mi sa che Edward vuole farti cenare insieme alla mia famiglia,anche se non ho capito ancora bene il perchè.- Alice scrollò le spalle mentre cercava nell'armadio qualcosa di adatto da poter prestare a Bella.
-Probabilmente per far vedere che è riuscito a prendermi,per far vedere che è più forte del padre.- Rispose lei amareggiata,facendo una smorfia con le labbra.
Alice la raggiunse subito e si accomodò vicino a lei.-Oh,no,Bella. Non dire così,Edward non farebbe mai una cosa del genere ,forse perchè ancora non lo conosci bene ma lui ...tiene molto alla sua famiglia,a suo padre anche.Gli voleva un sacco di bene.-
-Non mi sembra un tipo granchè affettuoso.- Non dopo tutto quello che era successo,riflettè la ragazza.
-Ah,comunque... ho intenzione di andare in città per cercarti qualche vestito,perchè non abbiamo le giuste misure.Quindi non ti dispiace venire con me,vero?-
-Dav...Davvero mi portate in città? Non avete paura che scappi?-
-Bella anche se volessi non riusciresti a scappare,noi siamo più veloci di te e poi i tuoi poteri non hanno effetto su di me.- Spiegò semplicemente Alice.
-Ok,ma quindi...andiamo ..proprio in città?-
Alice si rianimò in un attimo e scattò in piedi afferrando le mani di Bella,tutta entusiasta: -Sìì! Esatto!è da tanto che non esco fuori in città!Sarà bellissimo!-
Tra varie chiacchere e programmazioni giunsero alla macchina,Alice l'accarezzò manco fosse un animale da casa ed entrò dentro. Così fece Bella e si ritrovarono insieme a percorrere la stradina di quel lungo bosco,che era veramente grande,da sott'intendere.
-Dove preferisci fare compere? A Seattle o a Port Angeles?-
-Oh,ehm...io non me ne intendo.Decidi tu.-Sorrise imbarazzata Bella. La sorella di Edward si stava rivelando davvero simpatica,al contrario del fratello... -Ok,allora si va a ...Port Angeles! Tieniti pronta!Faremo un giro lungo!-
-Sì,okay. Anche se ancora non capisco...-
-Non ti devi preoccupare,Edward sa quello che fa.- Sorrise Alice girando ad una curva e fissando lo specchietto di lato per vedere le macchine di dietro.
-Lo so però.... tu sai chi parteciperà a questa cena?-
-Sì,dunque- Si fermò ad un semaforo e contò sulle dita un numero ignoto con sguardo pensieroso. Poi rivolse un altra occhiata alla strada premendo l'accelleratore per partire,e si rivolse a Bella:-Facendo i conti siamo ....Io. Edward. Nostra madre,non so se l'hai conosciuta,poi Rosalie,altra sorella e infine Emmett. Rosalie ed Emmett sono fidanzati, stanno così bene insieme. Quindi alla fine siamo in pochi,ah eee..mi sono scordata di dirti che ovviamente ci saranno alcuni umani,ma non ti preoccupare,saranno in un tavolo....a parte. Saremo in pochi a meno che non vengano anche i Volturi-
-I...Volturi? Chi sono?-
-Oh ehm,sono soltanto dei vampiri. Nulla di cui preoccuparsi!-
-...Certo-
Alice accostò la macchina e velocemente scesero dal veicolo,prima di imboccare nuove stradine piene di negozi.


Avevano passato tutto il pomeriggio a cercare nuovi vestiti,e infondo Bella doveva ammettere di essersi divertita parecchio insieme ad Alice. Stessa cosa valeva per lei, anche se erano esauste ed estremamente stremate da tutti quegli acquisti.
-Appena arriviamo a casa non mi muoverò dalla vasca per almeno qauttro ore,ci puoi scommettere.- Sorrise Alice facendo smorfie di dolore provenienti dai suoi piedi fasciati da delle scarpe evidentemente scomode.
-Io invece credo non avrò il coraggio di farmi vedere in giro con quelle robe che abbiamo comprato.-
-Come?Perchè no? Ti stavano divinamente!- In una casa piena di vampiri affascinanti in tutti i sensi,a partire da Alice dubitava fortemente che lei potesse essere anche solo lontanamente carina,ma sorvolò.
Si incamminarono verso la macchina e salirono,appogiandosi stanche sui sedili.Era ormai tardi e il cielo si scuriva man mano.
Ad accoglierle appena varcata porta di casa fu una ragazza bionda,magra e...insomma,come tutti i vampiri presenti in quella casa: bellissima. C'era poco da fare,aveva un fisichetto niente male e quel viso così solare anche se serio.
-Ma dove cavolo eri Alice?!Ti rendi conto dell'ora?!- La sgridò quella appena vide Alice,poi passò Bella e la ragazza posò i suoi occhioni color caffè su di lei. -Lei è quella ragazza coi poteri?-
-Sì,si chiama Bella,Bella lei è Rose,mia sorella.Quella di cui ti parlavo prima,più precisamente Rosalie.-
-Ah,ehm.. piacere Rosalie.- La sua sembrò più una domanda,gli occhi intimidatori della bionda la mettevano in soggezione...
-Piacere mio.-La liquidò quella ragazza,poi si rivolse a Alice: -Allora? Dovete muovervi siete in ritardissimo!-
-Sì,sì,lo sappiamo.Su andiamo Bella a vestirci.Vieni con noi ,Rose?-
-Vi raggiungero più tardi a tavola,ho altre faccende da sbrigare,se non vi dispiace.-
-No,tranquilla.Ci vediamo più tardi.-
Entrate nella stanza della sorella di Edward,Alice scusandosi andò in bagno e successivamente aiutò Bella a cambiarsi e,quanto meno a farle avere un aspetto presentabile per quella sorta di cena di famiglia....
Alice tirò fuori da una busta due paia di decolletè ,abbinate a ciascuno dei vestiti delle ragazze. Bella si affrettò a mettere quel tacco dodici ai piedi e con una smorfia si sporse a vedere come stava .
-Pronta?- Le chiese gentilmente Alice.
La verità era che no,non era pronta per niente,perchè la dovevano far partecipare ad una cena di famiglia Cullen?Non se la sentiva per niente.
-Certo. Prontissima!- Rispose invece.
Arrivarono insieme nell'atrio e quando Alice stava per spingere la porta venne fermata da Bella,deglutì :-Io devo andare un attimo in bagno,tanto so dov'è la cucina,vi raggiungo subito.-
-O...ok,ma fai presto.-
-Certo.-Le rispose Bella e cambiando traiettoria si rifugiò in quel bagno completamente isolato.
Non se la sentiva di dover vedere quella famiglia,era tutto così strano per lei.Chissà se suo padre l'aveva cercata almeno una volta o se aveva invece festeggiato la sua scomparsa....
Per altri attrettanti minuti rimase lì dentro assorta nel silenzio più completo,col solo rumore della borsettina che saltava da ginocchio a ginocchio. Un rumore la spaventò facendola quasi mancare il respiro,qualcuno stava bussando alla portadel bagno. Probabilmente si erano resi conto che mancava da parecchio tempo.
Il bussare si fece sempre più pesante e fu allora che Bella udì quella voce,quella voce che non si aspettava di sentire.
-Bella aprimi per favore,so che sei là dentro.-
Raggruppando tutto il suo coraggio si fiondò alla porta cercando di non pensare al battito del suo cuore leggermente velocizzato.-Ciao.-
Probabilmente quella parola non era adatta,perchè Edward la guardò di traverso accigliandosi. -Non sei più venuta,sicura di star bene?- Dopo una radiografia veloce la tornò a guardare negli occhi,attendendo una risposta.
La ragazza,con un sospiro lo sorpassò e si incamminò più avanti nell'atrio,poi sentì Edward farsi più vicino.
-Ehi,si può sapere che hai?-
-Niente!-Sbottò infastidita.-Smettila di chiedermelo!- Seguì un silenzio imbarazzante e solo quando giunsero davanti alla porta del salotto, Bella si fermò.
-Perchè devo mangiare insieme a voi?-
-Preferivi che ti portassi il cibo freddo in camera e che mangiassi da sola?-
-Bè...-
-Ecco,lascia stare. Non devi per forza parlare lì dentro,non hai motivo di essere nervosa. Adesso entriamo,il cibo si è già raffreddato secondo me.-
Bella lo seguì titubante dentro quell'enorme sala e infine sospirò. -Okay.- Il suo era stato solo un sussurro,ma tutti si girarono a guardala immediatamente. Non seppe se era per la voce o per essere entrata improvvisamente lì ma tutti la tartassarono di domande come non era mai stata abituata. Subito la raggiunse una signora che sembrava più vecchiotta ma che aveva l'aspetto giovanile: Esme Cullen, e mano a mano riuscì a riconoscere tutte le persone di cui le aveva parlato Alice in macchina e arrivata di fronte al ragazzo bruno e alto si fermò.
-Tu sei quella che stava cercando di scappare,se non sbaglio.- Le disse con un sorriso splendente in faccia. Era moro,e anche troppo grosso di muscolatura.
Bella sorrise imbarazzata e abbassò lo sguardo a terra.
E quindi era quello l'Emmett che stava con Rosalie. Bella coppia,pensò Bella.
Vennero interroti nuovamente da Esme ,che la invitò a sedersi. -Grazie- Rispose e si accomodò vicino a lei. Anche Edward successivamente si sedette di fianco a Bella e addentò qualche stuzzichino di tanto in tanto.
-Alice mi aveva detto che c'erano anche dei certi...volturi- Domandò interrogativa a bassa voce ad Edward.
Lui le rispose con una sguardo. -Altri vampiri.- Poi si strinse nelle spalle e ritornò a fissare la tavola.
-C'è una cosa che non capisco.... perchè ci sono gli umani all'altro tavolo?-
Edward si girò a guardarla come se lei dovesse capire tutto con una sola occhiata e la fissò complice. Rimasero alcuni minuti in assoluto silenzio.Silenzio da tomba a guardarsi in continuazione.
-No!- Si alzò dal tavolo facendo voltare tutti dalla sua parte ed Edward sospirò,capendo che lei aveva compreso tutto.
Bella li fissò seria e stravolta. -Non potete- Ripetè stavolta quasi in un sussurro. Guardò Edward un ultima volta,fissò gli altri tavoli vicino a loro e risaettò su di lui. Abbassò lo sguardo arrabbiata e stringendo i pugni corse via.
-Scusatemi.- furuno le ultime cose che disse ,prima di sparire.
Girò l'angolo della porta e si accucciò a terra al buio,prendosi i capelli fra le mani.
-Ehi.- Il suo fu un sussurro appena udibile ma che Bella sentì chiaramente. Si alzò velocemente da terra e lo guardò furiosa.
-Che vuoi?- Sibilò a denti stretti.
-Senti... non ho deciso io di essere un vampiro. è inutile che ti arrabbi!-
-Non fai niente per cambiare le cose !-
-E che dovrei fare? Sentiamo! Non dovrei più nutrirmi? bella soluzione eh! Complimenti!-
-Io non ho detto quello!Ma...cioè...come fate? Non vi sentite in colpa? Non vi sentite male? Eh?- Si pentì quasi subito di quella domanda: Edward si era rabbuiato a aveva due pozze nere al posto degli occhi.
-No.- Rispose ,invece. In un morsa d'acciaio afferrò la mano di Bella che aveva cercato di nuovo di schiaffeggiarlo,ma sta volta fece intempo a fermarla.-Voi vi sentite in colpa a mangiare la carne di qualsiasi animale morto? No,non vedo perchè dovrei esserlo io.-
-Certe cose non potete proprio capirle. Noi umani abbiamo un' anima al contrario di voi esseri spregievoli- L'aveva detto con così tanto disprezzo che quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Edward la strattonò verso di sè dal braccio che ancora aveva nella mano e si ritrovarono a pochi millimetri di distanza.Si fissaronò per qualche secondo,quasi con sfida per chi li avesse visti la prima volta.
Edward si catapultò sulle sue labbra in affanno,premendo forte labbra contro labbra,ma quel gesto durò poco; subito cercò la sua lingua con frenesia.Come un assettato di acqua,o meglio...un assetato di sangue.Un assetato di Bella.
Bella,dal canto suo,aveva risposto subito al bacio,sentendo le labbra di Edward così morbide e calde,così diverse da tutto. Così nuove ma allo stesso tempo così famigliari. Si allontanarono qualche secondo per la frenesia e si fissarono intensamente. Bella si rese conto di aver aggrappato le sue mani alla camicia del ragazzo ,così le tolse immediatamente quasi scottata e imbarazzata.
-Ero un essere spregievole anche quando ti baciavo?- Le domandò lui ancora scosso.
-Ovviamente.- Lei non era da meno ancora tutta intontita,vedendo il cipiglio di Edward alzarsi sempre di più.
-Ah sì? E allora perchè hai risposto subito al bacio?-
-Non ho risposto subito al bacio!- Si difese guardandolo male. -Solo...è stato che mi hai presa alla sprovvista!-
Alzò lo sguardo su Edward ed aprì la bocca oltreggiata. -è inutile che ti ridi in quel modo! Ho ricambiato solo per pietà!-
-è troppo ovvio quello che stai dicendo.- Commentò lui quasi con ironia,anzi... con ironia!
-Me ne torno in stanza,se permetti.- Non gli diede il tempo di rispondere che camminò subito verso il corridoio,ma notò comunque un ombra di sorriso su quelle labbra che aveva appena avuto il piacere di baciare.
Improvvisamente decise di voltarsi,con il cuore in gola. -Che farai con quella gente?-
-Per un giorno sopravvivrò.-
Bella strabuzzò gli occhi di poco,colma di felicità.Quasi lo abbracciò per l'euforia. -G..grazie.-
-Guarda che mica lo faccio per te.- Ribattè lui accigliandosi subito,ma lo sguardo di Bella era di pura felicità e gioia.Non l'aveva mai vista così. -Almeno capirai che anche noi ce l'abbiamo quella che tu chiami anima...Ho sentito il discorso con Alice,volevo davvero bene a mio padre che tu ci creda o meno.-
Bella si girò a fissarlo per qualche secondo come per analizzare la sua espressione,poi deglutì. -In realtà non ho mai pensato che non volessi bene a tuo padre,ma ..io stessa non so nemmeno cosa significhi voler davvero bene a qualcuno. Scusami davvero se ho detto quelle cose,non ti conosco e...-
-Non hai mai voluto bene a nessuno?- La interruppe lui quasi incuriosito.
-Voler bene a qualcuno cosa significa esattamente? Tante persone dicono di voler bene, e finiscono per tradire o per dimenticare..-
-Bè,avrai qualche amica o ..qualcuno di cui ti fidi veramente in città-
Lo guardò accennando un sorriso. -No,non mi fido di nessuno.- Poi accellerò il passo lasciandolo basito e si diresse da sola in quella stanza.
Chiuse la porta alle sue spalle e respirò profondamente. Non poteva credere a quello che aveva fatto,l'aveva baciato e poi si era confidata con lui!
Sulle sue labbra c'era ancora il sapore fresco di Edward, tutta colpa sua se era stata presa dal bacio! Era troppo bravo con la lingua,benchè non c'entrasse niente!
Si toccò le labbra ancora per qualche secondo,poi dandosi della stupida da sola si incamminò verso il bagno. Luogo per lo sfogo,o almeno per lei...




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Capitolo 4
*** Capitolo terzo ***






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Come vedete,c'è una nuova immagine di copertina; l'ho fatta di fretta e furia poichè quella di prima non mi piaceva. Ci vediamo di sotto. Ciaoo <3








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                             Capitolo terzo


Quella mattina Edward entrò presto nel suo studio,doveva sbrigare parecchie faccende,e non ce la poteva fare se non iniziava presto.
Si accomodò sulla sua poltrona e accese il computer rimasto spento;pochi secondi dopo una voce si fece sentire ed entrò Alice in studio.
-Ciao fratellone,alla fine ieri non sei più venuto..mi spiace per Bella.- Certo che non era ritornato,troppo indaffarato a fissare Bella dormire nel ripostiglio che le avevano dato. Scosse la testa e riguardò Alice.
-Anche a me dispiace,bè..perchè eri venuta?-
Alice mostrò la sua espressione più cucciolosa possibile mentre il suo labbro superiore veniva catturato da quello inferiore,poi sorrise. -Mi servirebbero dei soldi.-
-Per cosa?-
-Su avanti fratellino,non fare così..-
-Quando ti conviene sono fratellino e quando no fratellone?-
-No,ma che dici? Sei sempre fratellino! Allora,i soldi?-
Edward sospirò sconfitto,Alice era sempre la stessa. -Okay,ho capito.- Le disse porgendole dei soldi. -Che ti possano bastare.-
-Grazie grazie grazie!!- Dicendo questo uscì veloce dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.
Nemmeno il tempo di respirare che un'altra figura si catapultò in stanza.Edward sbuffò.
-Abbiamo un problema,fratello.- Affermò Emmett Cullen,varcando la porta dello studio.


Tutti i Cullen erano stati convocati in una stanza apparte,per parlare. Dopo le solenni parole di Emmett si erano diretti velocemente da tutto il resto della famiglia che li aspettava,e adesso erano tutti lì a parlare.
-Stanno venendo.-Incominciò Rosalie. -Tra poco saranno qui pronti ad attaccare.-
Edward percepì i pensieri di tutti i presenti,preoccupati,ansiosi,arrabbiati e anche battaglieri.
-Quindi che si fa?- Domandò Alice preoccupata.
-Ci serve il tuo aiuto,Al,riesci a vedere il futuro?- Le chiese Esme con timore,timore di cosa? Di quello che avrebbe visto Alice?
-Certo,certo...finchè posso fare qualcosa.- Strabuzzò un attimo gli occhi e poi li tenne spalancati per una decina di secondi come una posseduta.Si riscosse in fretta muovendo il capo.
-Sai dirci quanto tempo abbiamo?- Rosalie le strinse la mano.
-Io...non lo so,credo..qualche settimana.Sono già in viaggio.-
Come al solito le guerre non avevano mai fine,Edward lo sapeva bene,quasi tutti i vampiri del mondo si scagliavano contro di loro e contro i Volturi. Però in quel momento si trattava di una vera e propria banda di vampiri,e la cosa era ancora più grave,non era mai successo.
-Bene,non è tanto ma nemmeno poco.Dovremmo farcela in queste poche settimane.-
-Ha ragione Emmett,il tempo non ci manca,e poi abbiamo Bella che ci potrà aiutare.-
-E chi vi dice che sarà disposta ad usare i suoi poteri per noi?- Domandò Emmett,ad un tratto.
Mi voltai velocemente verso di lui,come se la cosa fosse ovvia. -Dovrà usarli per forza,non credo voglia farsi uccidere da quei vampiri.-


Bella era accucciata nel suo letto,non aveva la forza di alzarsi,o tanto meno la voglia. Dopo un po sentì una figura entrare nella stanza senza nemmeno bussare,si alzò velocemente e scese le scalette.
-Che succede?- Chiese ad un Edward che sembrava quasi incazzato.
-Niente.- Non la sorprese per niente la sua risposta seccata,figurarsi se andava a parlare di certe cose con lei.
-E allora perchè sei qui?- Gli chiese la ragazza sfidandolo.
Lui la guardò strabuzzando di poco gli occhi,già...perchè era lì? Voleva soltanto avvertirla di tutto quello che stava per avvenire?
-Ci serve il tuo aiuto.-Se ne uscì,improvvisamente.
-Per cosa?- Bella sembrava così ingenua mentre parlava,un angelo finito nell'inferno.
-Ti ricordi il discorso dell'altra volta sui vampiri e i licantropi? Ecco,finalmente entri in gioco tu.-
-Oh...ah...ehm..- Era sorpresa,quasi spaventata e anche delusa poichè credeva di dover usare i suoi poteri più in avanti col tempo. -Mi hai somministrato quel coso l'altra volta,i poteri non funzionano più.- Lo disse quasi come per cercare un motivo per convincere il vampiro di fronte a lei che non avrebbe voluto combattere.
Lui ricambiò lo sguardo. -Infatti esiste un modo altrettanto sbirgativo per farteli riavere-
-E...magari non funzionano più.-
-Bella,mi dispiace,è così. Arrenditi all'evidenza.- Sembrava...dispiaciuto? Possibile? Bella cancellò dalla sua testa quella ipotesi,velocemente come era entrata in testa.
-Ho capito.- Si arrese. -Cosa dovrei fare esattamente?-
-Conosci qualcosa che...potrebbe ritardare l'arrivo di quei vampiri? Stanno per raggiungerci,ricordi?-
-Sì,mi avevi parlato dei vampiri. Non pensavo attaccassero così presto.-
-Invece lo faranno,e ci servirà il tuo aiuto.- La cosa detta da lui sembrava retorica; quasi ovvia.
-E io cosa ci guadagnerei,scusa?-
Edward alzò un sopraciglio: la ragazza era sveglia,senza alcun dubbio.
-Prima di tutto riuscirai a sopravvivere. Non ti basta?-
-No,non mi basta. Potrei sopravvivere anche senza aiutare voi ma solo me stessa.-
A quel punto Edward capì di essere entrato nel pallone,e si accigliò, Bella sapeva come muovere le sue carte in quel momento più che mai,eppure..all'inizio era sembrata così indifesa.
-Va bene,ho capito.Cosa vuoi in cambio?-
-Tranne il fatto di riportarmi a casa,intendi?- Lui la guardò storto,quindi Bella fece una smorfia prima di illuminarsi in viso; -Voglio che mi porti in una libreria,allora-
Una libreria? Ma che cavolo c'entrava?
Edward non sapeva,però,che Bella non poteva resistere per più di una settimana senza leggere qualcosa anche se di piccolo. Ne aveva la neccessità,la scrittura per lei era un posto dove poteva essere qualcun altro,e non pensava a lei stessa,ecco perchè col tempo si era abituata agli scaffali pieni e strapieni di libri.
-.Bhè..se è questo che vuoi ..-
-Sì,è quello che voglio.Grazie.- Rispose lei prontamente, senza sapere dello sconcerto e curiosità di Edward.
-Bhe allora io vado,è tutto deciso. Hai qualche preferenza per le librerie?-Si alzò dalla sedia pronto a dirigersi verso la porta.
-In realtà..mi basta un posto stracolmo di libri,e grazie ancora.-
Edward si fermò un attimo a fissarla; quei sue due occhi così scuri e quella faccia da ebete stampata in viso,non l'aveva mai vista così felice come in quel momento,addirittura l'aveva ringraziato... Senza pensarci si avvicinò di nuovo di fronte a lei con passo svelto,quasi fulmineo da vampiro.
Bella trattenne il fiato per pochi secondi colta alla sprovvista,non l'aveva nemmeno visto girarsi figuriamoci pararsi di fronte a lei...
-Che vuoi fare?- Gli chiese mentre lui si chinava verso di lei.
-Questo.- Le rispose unendo le loro bocche con delicatezza. Era la seconda volta che si baciavano,e Bella sapeva perfettamente che non era un bene. Era pronta ad allontanarsi appena Edward diventasse più audace,ma ciò non fu,perchè Edward le mordicchiò piano le labbra,con dolcezza,non distogliendo lo sguardo dal suo.
E Bella non potè fare altro che rispondere.
Edward si tenne ai lati del tavolo dove era appogiata Bella come per imprigionarla,ma non era stato quello il suo primo pensiero,le prese i fianchi e velocemente la alzò per posizionarla sopra il tavolo. Però qualcosa andò storto e non si appoggiò propriamente là sopra,cosicchè cadde ,se non fosse stato per Edward che all'ultimo la sorresse a metà tra la sdraiata o l'impiedi.
Lei arrossì e si scansò subito. -Grazie.-
Edward da quello capì che il discorso era chiuso,sia per lei che per lui. Aprì la bocca per dire qualcosa,ma la richiuse immediatamente,non trovando niente da aggiungere. Si scostò e fece per andarsene proprio quandoi Bella lo richiamò con voce flebile:
-P-perchè..mi hai baciata un altra volta?-
Edward sbattè gli occhi confuso per qualche secondo,fissando tutto meno che lei. Poi,umettandosi le labbra e accigliandosi, in maniera brusca rispose: -Perchè...mi andava.- Forse fu la risposta troppo veloce o il modo in cui lo disse,fatto sta che Bella non ci credette per nulla.
-Ti ho chiesto...-
-So cosa mi hai chiesto. E io ti ho risposto.-
-Quella non era una risposta! Dimmi la verità.-
-Cosa vuoi sentirti dire da una domanda del genere? Dai,sentiamo.-
Probabilmente fece centro,perchè lei annaspò per qualche secondo. -Comunque non mi interessa saperlo.-
-E fai bene. Vedi di farti trovare pronta tra qualche minuto.-
-Come?- Chiese Bella,quasi stupita. -Andiamo davvero adesso?-
- Non vuoi più andare in libreria?-
-No certo che ci voglio andare,è solo...non pensavo che andassimo così presto..-
-Bhe..prima che cambi idea,è meglio che non fai tante scene.Torno tra poco.-
-Ah,e..grazie ancora.- Furuno le ultime parole della ragazza illuminata da un sorriso radioso mentre Edward si affrettava ad uscire.


Non sapeva nemmeno lei perchè era rimasta così delusa dalla sua risposta e perchè l'aveva aggredito in quel modo...cosa si aspettava? Che le facesse una dichiarazione d'amore? Pff,no,non voleva nemmeno quello. E allora? Quando le aveva porso quella domanda non sapeva più che dire...cosa voleva veramente? Anzi,quella di Edward era stata quasi una presa in giro,l'aveva baciata e poi aveva detto che l'aveva fatto solo perchè gli andava di farlo; forse era quello che l'aveva fatta infuriare.
Sì,era per forza quello. Con quei pensieri si iniziò a cambiare d'abiti: non poteva credere che lui la volesse davvero accompagnare fino in libreria! Sembrava un sogno che si stava per avverare! Finalmente i suoi libri,i suoi scrittrori preferiti,leggere... tutto le piaceva. E non vedeva l'ora di immergersi ancora una volta in quel mondo.
Quando sentì il bussare alla porta si voltò velocemente,era stato chiaro e tondo Edward, "Vedi di farti trovare pronta entro qualche minuto", mica era un essere soprannaturale lei.
-Ciao-
-Ciao.- Rispose.
-Quanto tempo eh!- Scherzò lei,avanzando verso la sua direzione.
-Già,proprio tanto. Non sai quanto mi sei mancata,sembra passata una vita.-
-Oh,non ne dubito.-
Arrivati alla macchina lui inizialmente non si premurò nemmeno di aprirle lo sportello,così lei lo guardò severa. Dopo pochi istanti,lui sbuffando si rialzò e andò ad aprirle la portiera in modo quasi stizzito mentre lei felice entrava e si sedeva.
-Qualcos'altro,bambolina?-
-Magari.-
Quando era felice amava scherzare,cosa che in pochi momenti faceva.
-Bene,pronta a sgommare?-
-Devi proprio?-
-Sì,credo proprio di sì.-
-E allora..sgomma.-Disse lei,semplicemente abbozzando un sorriso.
Tra le vie della città Bella si perse nei suoi pensieri. Era la seconda volta che usciva e andava in città. Quasi si sentiva meglio di quando stava a casa con suo padre, quasi,perchè se non fosse stato per il fatto che l'avessero rapita magari poteva considerare la loro compagnia addirittura piacevole ,non si sentiva ...diversa stando con loro,come invece si sentiva sempre .
-Arrivati.- Affermò Edward scendendo dalla macchina dopo aver parcheggiato. -Pronta?-
In preda all'entusiasmo si lasciò trascinare fino all'uscio di quella porta con Edward al fianco. -Non so come ringraziarti,grazie.-
-Uff..è la terza volta che mi ringrazi,non ti stanchi mai?-
-Sei così insensibile...- Commentò. -Tu leggi mai?-
-A volte,quando mi capita.Non lo faccio da un po però.- Cambiò discorso. -Vuoi restare a fissare la porta ancora per molto? Io preferirei entrare.-
Abbozzando un sorriso Bella entrò dentro quell'immenso mondo che l'aveva accomapagnata fin dalla tenera età ,seguita a ruota dal vampiro affianco a lei.





Ciaoo! Allora,cosa dire? Sono stata troppo tenera con Ed e Bella, ma non riesco proprio ad immaginarmi un Edward cattivo-cattivo è.è non so voi.... Comunque,spero il capitolo vi piaccia e vi ringrazio ancora per tutte le visite,i commenti,le preferite,le seguite e le ricordate. Siete davvero tanti ^^
Bè... non so davvero cosa scrivere. Ciao e al prossimo (spero) lunedì.Ciaoo.




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Capitolo 5
*** Capitolo quarto ***






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                             Capitolo quarto


Allo sfogliare le pagine dei libri si sentiva bene,erano la sua vera casa e ... accidenti,dov'era finito Orgoglio e Pregiudizio? Un attimo fa ce l'aveva in mano!
Sbuffò mordendosi il labbro. -Posso portare qualche libro con me?- Gli chiese da dietro lo scaffale.
Lui annuì distratto mentre aveva iniziato già a sfogliare qualche pagina di chissà che libro addocchiato per passare il tempo, sembrava davvero incuriosito.
Bella sorrise e poi ricercò con gli occhi il suo libro. Però mancava qualcosa si rese conto iniziando a leggere le prime pagine già rilette miliardi e miliardi di volte. Non era la stessa cosa di leggere il SUO di libro, a casa.
-Edward... a casa mia,c'è un libro.Posso passare a prenderlo?-
-Stai cercando di scappare?- Per un attimo sollevò gli occhi dal libro,alzando un sopracciglio.
-No..- Rispose lei alzando gli occhi al cielo. -Però mi serve proprio quello,per favore.-
Forse si stava un po troppo approfittando della bontà del ragazzo ma quel libro le serviva davvero,era l'unico ricordo di sua madre...
-Con tutti questi libri non riesci a trovare quello che ti serve?-
-A me serve quello che ho a casa,è importante Edward ,ti prego,riguarda mia madre.-
La osservò indeciso per qualche secondo. -E sia.- Sospirò infine guadagnandosi l'ennesimo sorrisone di Bella. Non poteva resisterle con quegli occhioni dolci. -Però prima voglio la ricompensa.-
-Di che tipo?-
Sembrava davvero un bambino,si ritrovò a pensare Bella,mentre sfoggiava quel ghigno dolce e si avvicinava a lei quasi con il labbro di fuori. -Non so,vedi un po te. Un bacetto forse?-
Era il suo rapinatore,quello che la aveva portata via dalla sua vita ,dalla sua casa e da tutti gli affetti e ..non poteva,anzi non doveva lasciarsi andare. Assolutamente. Tuttavia era anche vero che era comunque stato premuroso,gentile e la stava accontentando in tutto;anche se per essere precisi doveva farlo per forza per via dello scambio equo di Salvaci-La-Vita-E-Ti-Porto-In-Libreria,ma vabbè,sorvolando.
Scuotendo il capo si riscosse dai pensieri negativi accorgendosi appena adesso che i passi di Edward si erano avvicinati e che lui era vicinissimo. La faccia da bambino da vicino sembrava ancora più come quella di un cane bastonato.
Si alzò sulle punte dove un Edward la aspettava pazientemente, e aggrappandosi alle braccia incrociate di lui gli sciocchiò un bacio sulla guancia a tradimento.E poi scese giù,accennando ad un sorriso.
-E questo cosa sarebbe scusa?- Chiese indicandosi la guancia.
-Un bacio. È quello che mi avevi chiesto,no?-
Edward scuotè il capo divertito e si chinò di nuovo. -Questo è un bacio.- Disse,prima di affondare le labbra in quelle di Bella,e muoverle in simultanea.
Bella si riprese giusto in tempo, gli morse il labbro con tutta la sua forza e lo fece allontanare subito. -Ma sei pazzo?! Dio,siamo in biblioteca! Se ci vedeva qualcuno!-
Edward,capito il problema la avvicinò di nuovo a sè e la trascinò sul tavolo.
-Ma ti ho appena detto che siamo in biblioteca e tu che fai?-
-Ah,eddai,chi vuoi che ci sia? Qui è completamente deserto!- Disse sfilando da dietro la maglia di Bella.
-Non ci provare.- Lo ammonì riscendendo la maglietta che lui le aveva appena alzato. -Io rispetto i libri! Ma dico: siamo davanti a Cime Tempestose!-
Edward sospirò pesante accennando un ghignetto divertito e si allontanò per lasciare a Bella il modo di scendere. -Una mano,no eh?-
-Non vorrai sdegnare i libri spero!-
-Divertente.- Commentò afferrando qualche libro. -Piuttosto,ricordi dov'è la mia casa?-
-La tua ex-casa.-
-Come,scusa?-
-Ormai quella non è più casa tua,o sbaglio?-
-Sì,ma non per molto,mi lascerete andare dopo che vi avrò aiutato a sconfiggere questi vampiri.-
-E se non volessimo lasciarti andare lo stesso? Siamo comunque noi a decidere.-
-Cosa?!- Si voltò a guardarlo. -Ma i patti...-
-Quali patti?-
-Ma...- Sembrava quasi confusa. -Non è giusto! Non potete tenermi sempre con voi!-
-Ti disgusta così tanto l'idea di passare il resto delle giornate con noi?-
Lui sembrava davvero preso dal discorso,e lei era altrettanto. Con loro si sentiva bene,altro che disgusto! Però..rimanere lì in eterno...
-Io non ho detto questo! Solo che..non potete tenermi con voi per sempre! Mi lascerete andare per forza!-
-Non credo proprio dopo tutto quello che stai dicendo,bambolina.-
Ecco,altra cosa che odiava :bambolina,perchè la chiamava così?! -Non mi chiamare così! Nessuno ti ha dato il permesso!- Forse stava esagerando,okay..sì,stava esagerando del tutto ma.. uff,cosa gli era preso a lui da comportarsi da un momento all'altro in maniera così brutale? Adesso sembrava lanciare saette dagli occhi.
-Con o senza permesso ti chiamo come mi pare e piace! Non vedo perchè non dovrei!-
-Ma mi spieghi perchè ti sei arrabbiato così tanto da un momento all'altro?-
-Io non sono arrabbiato.-
-Oh no certo,e io sono Merylin Monroe..-
-Fai poco la spiritosa,ragazzina! Qui si parla di decidere quando e se tornerai a casa e se continui così te lo scordi che ti lasci andare via dalla mia villa!-
- Adesso non puoi negare di non essere arrabbiato!-
Edward sostenne lo sguardo per altri pochi secondi con durezza,poi la superò per dirigersi verso l'uscita seguito a ruota da Bella. Sempre in silenzio,arrivò alla porta facendole segno di entrare e tenendole la porta aperta, Bella sospirò e si sedette al suo posto.
Poco dopo,anche lui salì e si misero in partenza. In silenzio e arrabbiati.

Dopo un tempo che sembrò infinito,Edward fermò la macchina ,accostandola. -Cosa ti serve,allora?-
-Un libro,lo posso andare a prendere io?-
-...Sì.- Sospirò lui,infine. -Scendi,dai.-
-Sì,okay. E mio padre?-
-Non c'è.-
-Ah.- Ma cosa gli aveva fatto da farlo arrabbiare così tanto? Non le era sembrato di esagerare. Eppure...
-Aspettami qui. Ti aprirò la porta d'ingresso adesso.- Le disse,prima di scomparire fra gli alberi e raggiungere la finestra,fortunatamente aperta.
Dopo qualche secondo vide la porta di casa aprirsi ed entrò quasi subito pronta a guidare Edward verso la libreria. Ma si fermò quasi subito,vedendo la figura davanti a lei fissarla sbigottita.
Questa non se l'aspettava. Era un illusione,sicuramente. Edward l'aveva assicurata che non c'era nessuno,no? E allora perchè c'era suo padre fermo di fronte alla porta?!
Si fermò a contemplare suo padre per chissà quanto tempo,poi lui l'abbracciò forte stringendola a sè. -Figlia mia...quanto mi sei mancata. Sei viva e stai bene,che bello..-
-Papà?-
-Sì,Bells,sono io. Come hai fatto a scappare?- Le disse portandola verso la cucina.
-Veramente io...-
-Signor Swan.- Si aggiunse una voce. Ma dove cavolo era stato lui per tutto il tempo ?! Voleva chiedere spiegazioni,sopratutto perchè le aveva mentito prima. Vide suo padre irrigidirsi di fronte a quella voce,e girarsi.
-Edward... Ci sei anche tu.-
-Sì,una piccola scampagnata . È contento? Bella prendi quello che devi e poi usciamo.-
-Aspetta.- Sentì dire da Charlie. -Non può rimanere qui,lei?-
-No. Deve aiutarci.-
Charlie abbassò lo sguardo,poi lo rivolse alla figlia,dispiaciuto. -Bella,il prima possibile tornerai a stare con me,te lo prometto.-
-Char..papà,dov'è il libro della mamma?- Lo interruppe lei,ancora mezza frastornata. Non voleva provare niente rivedendo suo padre,non doveva provare niente.
-Il libro... ah sì,è conservato in camera tua,nel cassetto.Lo porti con te via?-
-Sì,ti dispiace? Ti serve?- Domandò,quasi dispiaciuta.
-Nono,però conservalo bene.Okay? Sai quanto è importante.-
-Certo,di questo non devi preoccuparti,papà. Anch'io ci tengo molto.-
Molto titubante si avvicinò a lui e lo abbracciò leggermente ricambiata dal padre, il quale chiuse gli occhi per qualche secondo. Poi li riaprì e sciolse la stretta lentamente. -Bella,- iniziò. -Non sei arrabbiata con me,vero? Se ho fatto quel patto tempo fa con Carlisle io... pensavo che fosse una cosa..sì,insomma..non pensavo..-
-Non..non sono arrabbiata,non ti preoccupare.-Lo disse abbozzando un sorriso e dirigendosi verso le scale.
-Papà,non devo andare a morire. Smettila di fissarmi così,non è l'ultima volta che mi rivedrai,l'hai detto tu stesso.- Cercò di smorzare quella tensione con quella battuta ironica,guadagnandosi un sorriso da suo padre.
Poi velocemente salì le scale per la sua camera da letto,mentre Edward la seguiva silenziosamente.


Si girò il libro nelle mani per qualche altro secondo girando la pagina della copertina e rileggendo le piccole scritte ordinate che giacevano in alto alla pagina.
"Alla mia piccolina,per festeggiare i suoi otto anni appena compiuti. Ti auguro un anno felice e pieno di gioia.Goditi il libro! Dalla tua mamma,abbracci." Testuali parole erano scritte in modo ordinato e chiaro,di penna nera da sua madre,tanti anni fa. Quando ancora non sapeva dei suoi poteri e non l'aveva abbandonata senza timore.
Bruscamente,una voce la riportò alla realtà: -Mi dispiace per tua madre.- Disse sempre duro fissando la strada del ritorno e guidando velocemente; non l'aveva ancora perdonata.Era chiaro. Ma poi perchè era arrabbiato? Mah,misteri della vita...
Bella si lasciò sfuggire una risata amareggiata. -Ma davvero? Non si direbbe,sai?-
-è la verità,mi dispiace davvero per tua madre. Non avrebbe dovuto reagire così,se ci teneva a te non ti avrebbe abbandonata solo perchè sua figlia aveva dei poteri, non la capisco proprio. Cosa ci sarebbe di male nell'avere dei poteri? Avrebbe dovuto,anzi,essere soddisfatta di te che hai delle doti in più degli altri,non ritorcerti la cosa contro...-
Le parole di Edward la spiazzarono molto di più della sua tranquillità disarmante. -Stai dicendo sul serio?- Chiese titubante.
-Perchè dovrei scherzare?- Per un attimo abbozzò una risata vedendo la ragazza allibita a fissarlo,era così strano sentirlo parlare con gentilezza?
-Hai riso! Quindi..mi hai perdonata?-
-Mhhh...Forse.-
-Se mi spiegheresti molto gentilmente il motivo per cui ti sei arrabbiato tanto magari potrei anche farmi perdonare,non credi?-
-Davvero non l'hai ancora capito?- Le chiese,inchiondando la macchina al semaforo rosso e quindi girandosi verso di lei.
-Sinceramente? No. Non mi sembra di aver detto chissà che di così..insomma,da farti incavolare in questa maniera.-
Edward si passò una mano in fronte. -Hai ragione. Forse.. sono io che ho esagerato,lascia perdere-
-Se ho sbagliato qualcosa puoi sempre dirmelo.-
-Non c'entri,non te ne sei nemmeno accorta. Scendiamo dai,siamo arrivati-
Bella dopo essere uscita lo seguì dentro quell'ormai familiare villetta ,entrando nella sua stanza. Sobbalzò di poco quando vide una figura nell'ombra..ah sì,la madre di Edward.
-Esme?-Esclamò appena la riconosse.
-Bella,ciao,ti aspettavo. Posso parlarti un secondo? È importante,davvero.Solo qualche secondo.-
Bella fissò il viso preoccupato della donna di fronte a lei e si sedette sul tavolino allarmata.
-Che succede?- Chiese.
-Non voglio sembrarti scortese, sei appena arrivata e.. insomma,- Disse fissando per qualche secondo i libri di Bella che teneva stretti tra le mani. -Te li ha presi lui?- Sul volto della donna comparì un sorriso dolce e tenero mentre continuava ostinatamente ad osservare quei libri.
-Be...mi aveva detto che serviva il mio aiuto e così..-
-Anche Piccole Donne?- La ignorò,la donna. -Chissà quante volte l'avrò letto quel libro..per non parlare di Romeo e Giulietta,eh sì ero proprio una romanticona da giovane.Adesso li avrò persi tutti quei libri..-
-Se vuoi..- Provò Bella, -Puoi leggerli anche tu.-
Lo sguardo della madre di Edwad si illuminò in un attimo. -Oh Tesoro,sei così gentile,ma prima preferisco che li legga tu. Ho un sacco di problemi da qui a qualche mese..-
-Ho sentito che stanno per arrivare altri vampiri appena oggi.-
- è vero, Alice che ha il potere di vedere il futuro li vede arrivare,in più Edward sente i loro pensieri sempre più vicini anche se ancora in sottofondo. Lo sapevi che sapeva leggere il pensiero?-
-Ah...Eee..sì,me l'avevano detto.-
-Non ti spaventa la cosa?-
-Mi ha spiegato che non li riesce a sentire i miei di pensieri,e comunque non ci sarebbe nulla di male. Credo almeno.-
La donna le rivolse un occhiata curiosa,poi aggrottò le sopracciglia. -Comunque,tu puoi fare qualcosa per allentare ...chessò... ritardare il loro arrivo?-
Bella fece una smorfia. Cosa poteva mai fare? -Mi piacerebbe aiutarvi..ma davvero,non mi viene in mente nulla che posso fare per farli tardare. Non credo che una burrasca li farebbe fermare,tantomeno un branco di lupi..-
-Lupi! I licantropi,anche loro stanno arrivando. Non sappiamo più come fare,però una cosa è certa: finchè ci saranno i licantropi nei dintorni i vampiri non si avvicineranno. Almeno di quello possiamo esserne sicuri...-
Prese un respiro come se stesse riflettendo su qualcosa mordendosi il labbro. -Qualsiasi cosa ci venga in mente ti faremo sapere,promesso.- Le disse Esme premurosa. -Adesso vado a dare una mano a Edward,come minimo sarà arrabbiatissimo dato che abbiamo tenuto una "riunione" di famiglia senza di lui,ma visto che ti vedo così rilassata suppongo abbiate passato un pomeriggio piacevole.-
Lei?Rilassata?
-Nono,assolutamente. Tutto il contrario semmai! Abbiamo litigato per quasi tutto il tempo!-
-Bella.- La rimproverò Esme, -Se era veramente arrabbiato non ti avrebbe portato a comprare quei libri,te lo dico io che l'ha fatto per farti contenta.-
-In realtà l'ha fatto per il patto; se io l'avrei aiutato nella battaglia lui mi avrebbe compato i libri,ecco perchè l'ha fatto. È stato costretto in pratica.-
-Questo è solo quello che vuole far credere.- Aveva ribattuto Esme prima di lasciare la stanza in un secondo preciso.
Bella si ritrovò a osservare la porta per alcuni istanti,prima di scuotere la testa.Era impossibile quello che diceva Esme,non aveva nè capo nè coda. Non aveva senso in poche parole.
Doveva concentrarsi piuttosto sulla faccenda della battaglia tra vampiri VS vampiri,i licantropi non le facevano paura. Avvertì dei brividi per tutto il corpo,se non fosse stata attenta ci avrebbe rimesso la vita!
In che casini si era cacciata? Edward l'aveva rassicurata che non le avrebbero fatto del male,ed era vero.. ma non tutti gli altri,non poteva esserne sicura al cento per cento.
Sospirò e uscì dalla porta per visitare di nuovo la villetta,non poteva stare per sempre chiusa in quella sua stanza!
Appena uscì ,di nuovo quei brividi la invasero senza motivo. Non faceva granchè freddo. Si avviò all'uscita del giardino ed entrò finalmente nella calda villa,i brividi c'erano ancora. Chissà come mai.
Era decisa a chiedere ad Alice di farle da "guida turistica" per così dire in tutta la casa,quando improvvisamente le luci si spensero e si ritrovò bloccata a metà scale.
Il buio regnava sovrano dappertutto ma non se ne preoccupò molto,infondo poteva essere un momentaneo black-out e presto sarebbe tornata la luce..: Quanto si sbagliava.





Ciao a tutti!
Grazie per le recensioni (fanno sempre piacere in caso non si fosse capito >.<) e grazie anche a tutti i lettori silenziosi! Vi piace la nuova immagine di copertina? Anche questa fatta di fretta . Chiedo perdono.
Cooomunuqe,non sapevo quando inserire la parte clou della storia cioè la parte dove si ci entra più nel vivo, ma ho deciso che ci sarà nel prossimo capitolo dato che ho già accennato qualcosa in questo,nelle ultime due righe : parlo della luce spenta...
Tranne questo...spero il capitolo vi piaccia anche perchè Edward è dolcissimo.. approposito,voi avete capito perchè si era arrabbiato? Io sììì.. (naturalmente visto che l'ho scritto io -_- ) Vabbè vabbè,vi lascio qui. Ciaoo





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Capitolo 6
*** Capitolo quinto ***






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             LOVE CONTRACT


                             Capitolo quinto


Il buio continuava a regnare sovrano,eppure non si sentiva nessuno accorrere per la casa.
Probabilmente erano tutti al piano superiore,perciò non si preoccupavano ancora del piano inferiore ma al momento l'importante era vederci qualcosa in quel buio, pensò seccata Bella portando le mani sotto al seno e incrociandole tra loro.
Un rumore di passi le fece alzare gli occhi al cielo,finalmente veniva qualcuno a vedere le condizioni della luce in modo che anche lei potesse vederci qualcosa.
In contrario alle sue aspettative sentì una mano premerle la bocca; sgranò gli occhi sorpresa quando sentì il corpo di una persona entrare in contatto con la sua schiena. Non se l'aspettava questa improvvisata. Ma quindi...il black-out? E...la luce? Tutto quella storia era causata semplicemente dallo spegnimento della luce dell'atrio?
Aggrottò le sopraciglia sempre più confusa convinta di girarsi e vedere la faccia di quel tipo dietro a lei che la stava ancora "delicatamente" tenendo stretta a sè.
-Adesso toglierò la mano dalla tua bocca,ma tu,ti prego,non urlare! Non ur-la-re -
Come in un ritornello ripetè a sè stessa:
"Bella,non urlare. Non ur-la-re"
La mano straniera liberò la bocca di Bella,con cautela. Avrebbe voluto respirare ma era ancora troppo spaventata.
Il "qualcuno" che era dietro di lei si allontanò di qualche centimetro. Lo poteva percepire chiaramente dal calore che svaniva dal suo corpo ora molto più freddo, solo adesso si rese conto che quella persona era davvero molto..molto calda. E anche gentile. Quale rapinatore,se era un rapinatore davvero, l'avrebbe lasciata in balia di gridare e chiedere aiuto?
Alla fine si fece coraggio e molto lentamente si voltò.
L'agitazione scompaginò i suoi pensieri e le offuscò la vista. Tentò di mettere a fuoco. Faticosamente.
Davanti a lei c'era un ragazzo, -come se non si fosse già capito dalla presa ferrea di prima...-, il punto era che questo ragazzo era praticamente mezzonudo,i muscoli si potevano vedere chiaramente.Era a petto nudo,in poche parole. Aveva dei capelli di cui non riuscì a distinguere il colore per colpa della poca luce,anzi, della completa inesistenza della luce. Mordeva costantemente il proprio labbro. Non sembrava innoquo vedendo come era (s)vestito ma il suo sguardo e la faccia sembravano..davvero quelli di un bambino.
Sospirò,sollevata: non era pericoloso,almeno in apparenza. Allora perchè l'aveva aggredita prima in quella maniera?
-Vedo che non hai urlato,per fortuna.- Sospira,quello.
Ed ecco che la solita Bella parte in carica: - Mi spieghi che cazzo succede qui ?!-
-Ehi,calma,non volevamo spaventarti.- Volevamo,ah quindi...non era solo lui! Erano in di più? -Comunque,io sono Quil.-
-Quil.- Gli fece eco Bella,atona come per ricevere un cenno da parte del ragazzo. Poi improvvisamente alzò la testa:
-Vo..voi siete...? -
-Sì,lo siamo.-
Continuò a bocchieggiare per qualche altro tempo, non capendo. Ma Edward non aveva detto che era più pericoloso che i vampiri entrassero e che quello dei licantropi era un caso di secondo piano? Ah,approposito di Edward...
-Appena Edward saprà che siete qui... ,oh mio Dio.-
-Ma noi non vogliamo parlare con Edward.- Se ne esce Quil,fermando di conseguenza tutti i suoi pensieri e facendo sì che lo guardi incuriosita.
-Vogliamo parlare con te,Bella.- Sospira infine.
Un altra volta,no,eddai,sono stata già sballottolata troppe volte! -So cosa stai pensando,ma noi non vogliamo costringerti a fare nulla. Vogliamo solo parlare,p-a-r-l-a-r-e-.- Allora era un suo vizio quello di sillabare lettera per lettera tutte le parole. Comunque funzionava,almeno su di lei che aveva assimilato meglio le cose solo perchè le aveva sillabate. Mbah -Perchè vorreste parlare con me?-
Si sentirono improvvisamente rumori dall'atrio del piano superiore,e vide chiaramente Quil impallidire. Ma loro non erano i più forti contro i vampiri?
-Vieni.- Disse improvvisamente prendole un braccio e trasportandola più lontano. Ma lui non sapeva che Isabella Swan era riconosciuta per la sua sbadataggine,oh no che non lo sapeva,e non sapeva nemmeno che senza la luce a illuminare il cammino sarebbe caduta sicuramente da qualche parte o avrebbe comunque fatto rumore.
Ma come poteva capirlo? L'aveva appena conosciuta,ci voleva un po di comprensione su.
-Ahiii.- Affermò Bella strofinandosi il gomito sbattuto contro l'armadio là vicino,era la quinta volta che prendeva botte al corpo e sinceramente non vedeva nulla in quel nero denso. Si stava facendo semplicemente trasportare da quel ragazzo ,tanto sapeva che non l'avrebbe fatta uscire dalla villa. E poi,anche se fosse stato? Oh no,i sensi di colpa l'avrebbero attanagliata troppo.No. Si ripetè mentalmente.
Ed ecco un abbaglio di luce fuoriuscire da una porta.
Entrando completamente nel giardino lo riconosse subito, Jacob. Se ne stava vicino alla porta della sua stanza,appoggiato stancamente alla porta.
Era davvero lui? Come aveva potuto riconoscerlo a distanza di anni,dopotutto?
A risvegliarla fu Quil che attirò l'attenzione di Jacob, il quale richiamato dall'amico riemerse dal suo essere pensieroso.
Avvicinandosi riflettè per pochi secondi sul ragazzo di fronte a lei,le ricordava qualcuno....ma chi?
-Bella?!- Appena i loro occhi si incontrarono Jacob fece un sorriso da orecchio ad orecchio sbattendo un paio di volte gli occhi quasi sbalordito di rivederla. Quindi non era solo una sua impressione, lo conosceva di già.
Bella lo fissò incerta per qualche secondo non ricoleggando il suo volto a nessuno,poi Quill messo in ombra emise un colpo di tosse facendo voltare i diretti interessati verso di lui: -Allora vi conoscevate! Perfetto,così ti convinceremo più in fretta!-
-Veramente..- Provò a dire Bella,venendo interrotta da Jacob:
-Non ci credo! Sei veramente tu!- Esclamò gioioso, -Bella Swan,la figlia del poliziotto! Ti ricordi di me,vero?-
-Ehm...- Azzardò incerta.- Jacob?-
-Non ci credo che sei veramente tu,non ci vediamo da quando eravamo bambini.-
Bambini! Ma certo! Il suo vecchio amico d'infanzia,Jacob Black. Come aveva fatto a scordarlo? Certo,era cambiato. Eccome se era cambiato! Però ..beh..
-Non sapevo fossi un ...-
-Ci mancherebbe,comunque Bella,davvero,cosa ci fai qui?- Chiese guardandosi in giro disgustato.
-Jake... TU cosa ci fai qui.-
-Ah,è vero. Ti spieghiamo tutto adesso io e Quill.-
Quill sbuffò sconsolato. -Finalmente qualcuno si è accorto della mia presenza!-
E con questo,entrarono nella stanza chiudendosi la porta alle spalle.


-Non ho capito bene. Mi state chiedendo cosa esattamente?-
Jacob sospirò piano. -Di venire via con noi.Di scappare da questo posto disgustoso. Che ne dici? Sarà molto meglio!-
-In pratica senza giri di parole mi state chiedendo di passare dalla vostra parte,o sbaglio?-
-In effetti era quello che volevamo fare, ma adesso che ti ho riconosciuta ti voglio portare via da questo posto ad ogni costo. Bella non puoi continuare a stare qui.-
Bella riflettè sulle parole del ragazzo, non sapeva nemmeno lei cosa voleva fare in realtà. In effetti,le conveniva fidarsi più di loro che di Edward&co ma..aveva tipo un qualcosa che le impediva di... cosa?Scappare?Andarsene via da loro? Andarsene via da lui? Era una cosa impossibile.
Accidenti. Perchè proprio lei doveva avere simili poteri? Non poteva capitare a qualcun altro?
-Bella,non ci guadagni niente a stare qui.- Continuò Jacob.
-Ma voi siete più forti dei vampiri secondo la leggenda,io a questo punto non servirei a molto.-
-Ma siamo comunque in pochi a confronto di...tanti,sono davvero molti. E Bella,non possiamo permetterci di sbagliare,siamo gli unici rimasti della nostra razza e ci serve anche il tuo aiuto. Ti prego.- La guardò con sguardo implorante,si vedeva quando ci tenesse,eppure..: -Ricorda che si parla di vita o di morte.-
Quelle parole la colpirono come ghiaccio freddo,era vero. Sembrava che fosse lei a decidere chi doveva vincere la battaglia,chi dovesse morire e chi rimaneva vincitore. E pensare che lei aveva sempre odiato le battaglie,i giochi di competizione, li aveva rifiutati ogni volta quando era bambina,e non tanto perchè non aveva con chi giocare ma perchè quando vinceva si sentiva in colpa per l'avversario,mentre quando perdeva si sentiva male a sentirsi perdente.
-Perchè volete fare battaglia contro i vampiri? Insomma,perchè quest'odio reciproco?-
-Li odiamo già solo perchè esistono- Grugnì tra i denti Jacob. Poi si riprese. - Comunque Bella,è davvero importante. Allora,che fai? Stai dalla nostra?-
Bella sospirò piano. -Sì,sto dalla vostra.-
Gli occhi di Jacob brillarono per un attimo mentre lui stesso si apriva in un sorriso radioso. -Bene,allora la nostra vincita è sicura.-


Bella era ritornata in villa dopo aver finito di parlare con Quill e Jacob, erano arrivati alla conclusione che con un piano tutto loro l'avrebbero portata via con loro. Piano di cui non volevano ancora parlare a lei, l'unica cosa che le era "concessa" sapere era che due giorni dopo sarebbe dovuta andare alla seconda porta d'emergenza del giardino,dove li avrebbe trovati.
Si incamminò lungo il corridoio passando per la cucina,dove si fermò per prendere qualcosa da mangiare. Era davvero affamata,non mangiava da un po ormai.
Frugando per il frigo trovò solo pane e qualche altro affettato. Così si preparò in fretta un panino che pensò bene di scaldare al micronde.
Pensò a tutto quello che era successo,e sopratutto al fatto che avesse ricontrato Jake,il suo vecchio amico d'infanzia. Non lo vedeva da una vita,e cavoli se era cambiato!
Attenta a controllare la temperatura del microonde non si accorse dei rumori provenienti al di dietro della porta. Sbuffò rumorasamente,pensando che in quella casa non si poteva avere un attimo di pace, poi svogliatamente cacciò la testa fuori dalla porta per vedere cosa succedeva.
Emmett e Rosalie si stavano scambiando effusioni in corridoio! Richiuse violentemente la porta tornado dal suo panino tutta rossa in viso; insomma,un minimo di discrezione!
Al tintinnio del microonde che segnava la cottura del panino pronto lo tirò fuori ,era caldo e la sottiletta era già praticamente liquida. Che delizia.
Altri passi irrumpero nella stanza nello stesso momento,Bella girò il viso e incontrò quello paonazzo di Rosalie. Arrossì subito. Ecco,adesso non sarebbe più riuscita a guardarla in faccia senza arrossire!
-Ciao Bella. Vedo che sei affamata.- Ridacchiò Rosalie.
-Avevo mangiato poco negli ultimi tempi.-
-Capisco. Ehm...senti..- La bionda si torturò le mani unendo pollice e indice fra loro abbasando il capo. Non aveva mai visto Rosalie così,le era sembrata una ragazza tanto forte e determinata prima,o forse si era sbagliata sul suo conto? Nahh. -Stavo dicendo... prima..per caso,nonèchehaivistomeedEmmetbaciarci?-
-Eh?- Chiese Bella confusa,non avendo capito una parola.
Rosalie sospirò. -Hai visto me ed Emmett prima per caso?-
-Ah,ehm.. sì,ma .. non tanto. Pochi secondi.-
-Non è per quello,non preoccuparti. Ma mi dovresti fare il favore di non dirlo a nessuno,qualcuno lo sa già ma...uff,siamo fratelli. Non come Alice ed Edward,siamo proprio fratelli di sangue.- Aveva una nota di tristezza la voce di Rosalie nonostante si ostinasse a tenere il mento alzato quasi con superiorità.
-Ah.- complimenti Bella,ottima risposta -Comunque non preoccuparti. Non ho visto niente.-
Rosalie si girò a guardarla:-Grazie.- Disse con un sorriso sincero dipinto in faccia. -Adesso vado,ciao Bella.-
Sentì la porta richiudersi alle sue spalle e finì di nuovo il suo panino.
Quindi adesso aveva due segreti da mantenere,lei che odiava le bugie! Ma per caso il fato era contro di lei?
Come poteva tradire così tutti questi vampiri che ormai si fidavano di lei? Pensò,e sapeva che non si stava riferendo alla solo faccenda di Rosalie:
Come avrebbe mai potuto tradire così Edward?





Ehmm....so che è corto il capitolo ma se lo dovevo pubblicare per oggi non potevo fare altrimenti,e poi..beh... non sapevo nemmeno cosa aggiungere. Eheheheh ...
Bhe,comunque... alla fine, Jacob entra in azione!! O meglio, la banda di licantropi entra in azione!! Bella ha già accettato di stare dalla loro parte anche se si sente in colpa per Edward, forse crede che i lacantropi siano più buoni ma..vedremo nel prossimo capitolo perchè ha accettao nella realtà.
Sono di fretta eppure non mi voglio dilungare troppo. Unica cosa importante: ringrazio tutte le lettrici in generale e in particolare le altre che mettono la storia tra le preferite,seguite,ricordate o quelle che recensiscono. GRAZIE.
Detto questo,ciao ragazze alla prossima! ;) aspetto nuovi commenti

P.S. Mi dispiace di non aver messo parti che Edward e Bella passano insieme,prometto che nel prossimo farò ritornare attivo il nostro Ed!! <3<3

P.P.S Cosa ve ne pare di Emmett e Rose? Uno dei miei pricnipali obbiettivi sarà mettere in mezzo tutte le coppie,quindi aspettatevi anche Jasper e Alice ma dooopo..





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Capitolo 7
*** Capitolo sesto ***






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                      LOVE CONTRACT

            
                             Capitolo sesto


Era quasi notte fonda, ma per Rosalie era come se fosse mattino. Non dormiva,non sognava e tutto era come sempre. L'unica differenza era la luce del sole che si illuminava all'alba e si spegneva al tramonto. Di conseguenza anche i suoi capelli erano luminosi al mattino e scuri di sera; Emmett le diceva sempre che il contrasto con l'ombra della notte e la luce fioca della luna donavano ai suoi capelli un profilo platinato e a tratti scuro come petrolio,ma lei non ci credeva ovviamente. Emmett la riempiva di complimenti ogni volta ma nessuno di questi veniva preso in considerazione realmente, perchè erano -dai!- fin troppi per essere tutti veri come diceva lui...
Richiamato dai suoi pensieri una figura le si avvicinò da dietro facendola sobbalzare nonstante i riflessi ormai allenati, le pizzicò i fianchi e poi le cinse le spalle da dietro.
Emmett era sorprendente nel vero senso della parola; era sempre un mistero da dove spuntasse fuori dal nulla e cogliesse impreparate le persone.
Rosalie si girò dalla sua parte roteando su se stessa e li giunse davanti alla faccia. Il ragazzo potè vedere chiaramente l'ombra della luna riflettersi sul viso della bionda che aveva di fronte e in quel momento non seppe dire se assomigliasse più ad una dea o ad un angelo.Era così bella...
Avvicinò le labbra a quelle sue sfiorandole appena; quando cercò di approfondire il bacio lei si ritrasse immediatamente quasi scottata.
La guardò stranito; non aveva mai reagito così ad un bacio.MAI. Non si era mai ritratta a lui,il loro amore era troppo forte. Perfino quando da cugini avevano scoperto di essere fratelli di sangue non si erano allontanati l'uno dall'altra; in fondo tutti credevano fossero semplicemente cugini,perciò nessuno poteva avere niente in contrario. Eppure adesso..
Rose prese un respiro profondo. -Basta. Non voglio più.-
-Cosa?!- Se prima era stranito adesso le sue espressioni erano un misto di rabbia e perplessità: per caso si era innamorata di qualche altro uomo? O magari..si era stufata di lui?
-Hai capito.- Ripetè pazientemente Rosalie. -Non voglio più continuare con questa storia,non ha un senso. Non possiamo stare assieme... non possiamo...-
-Non possiamo o non vuoi?-
Si erano avvicinati l'un l'altro,ma non ancora abbastanza da sentirsi i respiri a vicenda. Rosalie ringraziò il cielo mentalmente anche per questo,se Emmett le avesse sentito il respiro accellerato avrebbe capito tutto quello che non voleva fargli capire.
-Hai ragione. Non voglio. Non voglio più stare assieme a te.-
Emmett non si lasciò scoraggiare dal suo sguardo sicuro e dal suo tono di voce autoritario. Perchè lei aveva abbassato lo sguardo,e la voce le tremava. Non l'aveva ingannato nemmeno per mezzo secondo,e questo lo sapevano entrambi.
Chiunque non avrebbe badato a simili particolari,ma lui sì. Si avvicinò ancora di più e le prese il mento nelle mani forzandola a guardarlo negli occhi. In quegli occhi leggeva tutto,anche paura. -Dimmelo negli occhi Rose, se è la verità ripetimelo in faccia.-
Rosalie lo fissò intensamente cercando inutilmente di svincolare il suo sguardo,e quando la presa sul suo mento si fece più resistente sospirò piano. Sapeva cosa voleva Emmett: una conferma. Una conferma a quello che aveva detto. La conferma che avrebbe cambiato definitivamente tutto tra loro due.
E quello gli avrebbe dato.




Al suo risveglio Bella era stata accolta dolcemente dai timidi raggi di sole che illumivano la sua stanza; si era alzata e si era vestita molto lentamente.
Dopo essersi pettinata,nel tardo mattino aveva deciso di prendere un libro e leggerlo,per passare il tempo rilassandosi. La verità era che stava morendo di fame,non aveva ancora mangiato niente a colazione e non aveva proprio voglia di raggiungere la cucina della villetta per prepararsi qualcosa da smangiucchiare come le comandava lo stomaco da ore.
Non voleva correre il rischio di rivedere Edward,non avrebbe potuto nemmeno guardalo in faccia. E non sapeva nemmeno il perchè,anzi sì,lo sapeva il perchè, ma non voleva pensarci. Più ci pensava e più cambiava idea riguardo alla sua scelta. Se aveva deciso di andare dalla parte dei licantropi era solo perchè...Voleva più tempo per pensare,e in quel momento era sicura che stare da tutte e due le parti le sarebbe convenuto. Non era egoista,voleva solo che non ci fosse nessuno scontro e non sapeva come fermare ciò che sarebbe accaduto da lì a poco. D'altronde,lei che poteva mai fare tutta sola? Di sicuro con qualche sua parolina a ramanzina non avrebbe risolto nulla. Però,beh,voleva provarci lo stesso,anche se molto probabilmente la situazione non sarebbe cambiata più di tanto. Anzi,non sarebbe cambiata per niente.
Addio sogni di pace e tranquillità, si disse in mente.
E mentre stesa sul letto leggeva, un romore alla porta rovinò quella apparente tranquillità. Seguì con il dito l'ultima parola della frase e chiuse il libro subito.
La figura di Esme comparve dalla porta in tutta la sua dolcezza. Bella sospirò di sollievo, vedendo la porta aprirsi per un attimo aveva pensato che fosse chi meno si aspettava: Edward,ma poi si era ricomposta e ora sorrideva felice. Da una parte aveva davvero sperato fosse lui,lasciandole un senso di delusione addosso una volta approvato non fosse lui,ma non avrebbe nemmeno saputo cosa dirgli una volta che fosse entrato perciò era meglio così, si ripetè in testa.
-Ciao Bella..-
Tutta quella situazione le ricordò qualcosa:
"L'ha fatto per farti contenta", l'affermazione della donna al proposito dei libri che le aveva comprato Edward. Non ci credeva ancora ovviamente, così come le venne in mente quella frase si ricordò di tutto il resto: di solito Esme veniva da lei per avvertirla di qualcosa,o per chiederle aiuto. Quindi si fece di colpo seria.
-è ...successo qualcosa?-
-No,no,cara. Sono venuta qua per portarti una sorpresa!-
Bella guardò perplessa il sorriso a trentadue denti che galeggiava luminoso sul volto di Esme e si accigliò. -In che senso?-
-Guarda qua: ti abbiamo portato alcune cose dalla tua vecchia casa.-
Con questo la donna portò in stanza una valigiona riempita al massimo,sembrava contenere chissà quante cose.
Bella esitante si avvicinò e inginocchiandosi la aprì dalla cerniera esterna. La prima cosa che riconobbe in cima a tutto il mucchio di cose fu la fotografia dei suoi genitori ancora uniti in matrimonio, e al fianco un beauty-case con tutto il suo vecchio occorrente per capelli e viso. Sollevando il viso trovò sempre quella della donna che la guardava ancora sorridente.
-G..Grazie! Non me l'aspettavo!-
-Oh,cara,non ringraziare me.Io non c'entro nulla,dovresti ringraziare qualcun altro piuttosto. Adesso devo proprio andare,ci vediamo presto Bella.-
-Certo,ma..posso sapere chi c'entra con questa faccenda?-
-Non l'hai ancora capito?-
Capito chi aveva voluto portarle tutte le sue vecchie cose fino a là? No,non l'aveva decisamente ancora capito.
-Pensavo di darti le valigie quando saresti salita in cucina, ma visto che non arrivavi ho deciso di portartele io stessa qui. Tuttavia,sai,sono ingombranti e ne è rimasta un altra vicino al tavolo della cucina, se poi vuoi passare a prenderla... -
-Ah.. sì,okay. Non avevo fame prima,ma salirò.Promesso.-Rispose Bella.
-Perfetto,e cerca anche di mangiare qualcosina. Ciao, tesoro.-
Mentre Esme si chiudeva la porta dietro di sè Bella pensò che dai suoi modi di fare assomigliasse molto alla figura di una madre, almeno per lei era così. Si comportava esattamente come Reneè faceva con Bella quando era ancora una bambina,era inevitabile pensare che i modi di fare erano gli stessi.
Sospirando, si decise a salire le scale per la villetta. Il suo vano tentativo di tutta la mattinata per non dover più andare là dentro era fallito miserabilmente in pochissimo tempo. Ma non era detto che dovesse per forza incontrarlo,magari lui era ancora chiuso in studio come suo solito.
Arrivata in cucina il suo primo pensiero non volò alla valigia riposta su due sediole ma al suo stomaco che brontolava.
Perciò con passo svelto frugò nei vari cassetti della cucina fino a trovare un pacco di biscotti e qualche bevanda. Le serviva assolutamente qualcosa di energetico.
Quando finì tutto,prese la propria valigia con una mano e subito quella scivolò a terra con un tonfo. Bella pensò fosse pesantissima poichè conteneva molte cose ,e così, trucidandola con lo sguardo la riprese a mo' di sacco di patate e si diresse velocemente alle scale per il piano inferiore.
Non riusciva a vedere niente con quel coso grigio davanti agli occhi e per scendere le scale si era tenuta al loro fianco camminando di lato e sbirciando ogni tanto a dove metteva i piedi.
Arrivata agli ultimi scalini sospirò di sollievo e si riportò dritta. E così successe: inciampando sui suoi stessi piedi ebbe l'impressione di sbilanciarsi troppo in avanti e di cadere rovinosamente per terra. Chiuse già gli occhi per preparsi alla caduta in cui si sarebbe sicuramemente rotta il naso,o i denti,o la caviglia....
Ciò non accadde,e aprendo gli occhi incontrò quelli limpidi del vampiro di fronte a lei. Il suo incubo personale che non voleva incontrare per quella mattinata l'aveva salvata di nuovo. E lei non era ancora pronta per rincontrarlo.




Emmett si passò una mano nei capelli con fare disperato, non voleva più guardarla negli occhi dopo ciò che gli aveva detto,non ci credeva nemmeno lui e aveva paura che guardando quel costante cioccolato negli occhi di Rosalie la sua bomba carica di delusione,tristezza e furore scoppiasse d'improvviso. Eppure non poteva nè doveva lasciare lo sguardo di Rose,se voleva avere la certezza a quello che gli aveva appena detto la ragazza fosse la verità. E la avrebbe saputa solo se leggendo negli occhi della sua ragazza avrebbe letto sincerità. Perciò non doveva demordere.
Perchè Dio voleva così male a loro due? Perchè dovevano scoprire di essere fratelli proprio nel pieno della loro relazione?
-Allora Rosalie? Hai intenzione o no di continuare il tuo meraviglioso discorso riguardo alla nostra relazione?- Chiese più brusco e sarcastico di quanto volesse essere,Emmett.
Lo sguardo della ragazza si spalancò di colpo e subito dopo aggrottò le sopracciglia contrariata. -Emmett io sto parlando seriamente! Non riesci nemmeno a prendere sul serio questa questione! Non è un gioco quello che sto dicendo!-
-Cosa?! Stai forse dicendo che a me non importerebbe nulla se ci lasciassimo o no?! Ma se sei tu quella che non parla come faccio a prendere sul serio questa questione?!-
-Bhe,invece dovresti prenderla sul serio lo stesso la questione! Perchè al contrario di te, c'è qualcuno che ci tiene davvero alla nostra relazione!-
-Rosalie adesso stai esagerando; sai perfettamente bene quanto ti amo e quanto tengo a Noi, perciò non dire cavolate inutili solo per farmi arrabbiare.-
-Sai una cosa Emmett? Non lo so più nemmeno io, non so più se mi ami per davvero o se stavi solo fingendo! Non so nemmeno più cosa aspettarmi da te!-
La guardò stupito e si rabbuiò all'istante, non pensava che la sua Rosalie potesse avere simili pensieri riguardo a lui,l'aveva sempre trattata bene e aveva fatto di tutto per dimostarle il suo amore, e lei pensava che stesse solo fingendo. Dall'inizio aveva sempre pensato che lo capisse più di chiunque altro e adesso.... quelle parole erano una totale doccia ghiacciata,anzi no,peggio di una doccia ghiacciata,era come vedere l'inferno passare davanti agli occhi e sentirsi una lama affilata trapassarti per il petto.
Rosalie non era da meno,era stupita almeno quanto lui per quello che aveva detto, non lo pensava veramente, era stato solo una piccola vendetta per quel suo tono sarcastico di prima; ma non pensava che Emmmett potesse rabbuiarsi tanto e se l'avesse saputo prima non l'avrebbe mai detto. La presa che il ragazzo aveva al suo braccio si allentò improvvisamente e in quel momento Rosalie capì quanto avesse sbagliato dicendo quelle cose,non voleva che lui le si allontanasse completamente dalla vita,anche se il motivo principale del loro litigio era proprio questo.
-E..Emmett.... scusa.. io.. non volevo dire questo...-Tentennò la ragazza.
-Oh,non ti preoccupare. Sei stata chiarissima come al solito,Rosalie.-
Il tono sarcastico e freddo con cui parlò Emmett la sorprese una seconda volta e questa volta sapeva perfettamente che delle semplici scuse non sarebbero servite a niente ormai. La situazione era scesa pericolosamente in basso,non poteva nemmeno avere la forza di guardarlo negli occhi per paura di sapere cosa avrebbe letto in quegli occhi. Si sentiva... così in colpa.. -Se pensavi davvero queste cose potevi dirmele anche prima,ti pare? Almeno avrei evitato di perdere tanto tempo per te. Mi dispiace non essermene accorto prima,cercherò di rimediare; da oggi non ti dovrai più preoccupare di me. Sei libera,Rosalie.-
Rosalie sentiva i suoi occhi diventare lucidi mentre le guance pizzicavano. Quindi era davvero tutto finito? Era quello che realmente voleva? La verità era che no,non voleva quello. Non voleva lasciare Emmett in quel modo così brusco e doloroso.
Deglutì vistosamente ma proprio quando stava per chiedere perdono Emmett girò i tacchi e si diresse dalla parte opposta alla sua,era avvolto dalla luce del mattino che ormai era luminosa in cielo. Sembrava un opera d'arte.Un ritratto perfetto.
Fu tentata per un attimo di correre da lui e dirgli che l'amava e l'avrebbe sempre amato ma un attimo dopo si ricompose: lei non correva dietro ai ragazzi,era da deboli farlo,e poi era lui che aveva sbagliato tutto con quella frase piena di sarcasmo in un discorso serissimo.
Colta da un improvvisa rabbia decise di lasciarlo perdere e si avviò decisa dal lato opposto a quello del ragazzo.era colpa sua,tutta colpa sua.




Immediatamente sfuggì agli occhi di Edward e si alzò velocemente quasi scottata dalla sua presa al braccio per non farla cadere.
-Maledizione! Spero non si sia rotto niente!- Imprecò ad alta voce prendendo la valigia per l'ennesima volta.
-Lascia,faccio io.-
-No!- Ribattè Bella in meno di mezzo secondo senza ancora averlo guardato negli occhi. -Non ce n'è bisogno,non è pesante.-
-No? E allora perchè stavi per cadere con la faccia a terra prima?- Indagò Edward.
-Quello non c'entra! Sono caduta perchè ero sulle scale e ho perso l'equilibrio! E poi.. Ahi!-
Con uno scossone cadde per terra a causa della valigia,procurandosi un male tremendo al didietro. Edward sospirò piano ed afferrò saldamente la valigia di Bella,dopodichè tese la sua mano alla ragazza che accettò volentieri.
-Possibile che chiedere un minimo d'aiuto ti costi così tanto?- Le chiese mentre lei si puliva lo sporco dei pantaloni dal sedere.
-Sì,è possibile. Non volevo il tuo aiuto Edward, lascia le valigie. Chiederò ad Emmett di portarmele in camera. Non devi proccuparti.-
-Sbaglio o la tua è una scusa per non stare con me?-
-Cosa?!- Bella strabuzzò gli occhi. -Nono,non è questo,è solo che...-
-Perchè mi vuoi evitare,Bella?- Diretto e coinciso. Il solito Edward. Sta volta sembrava davvero non capire il perchè di Bella,era così tenero in quel momento.
-Non ti voglio evitare.-
-Valla a raccontare a qualcun altro. Si capisce perfettamente che mi vuoi evitare,altrimenti per quale altro motivo cercheresti in continuazione di non guardarmi negli occhi?-
Bella indugiò qualche secondo sulla risposta. Che doveva dirgli? -Non è vero... Ti sto guardando negli occhi...- Solo che quando alzò lo sguardo nei suoi si rabbuiò all'istante.
-Bella...- Alzò il suo mento col pollice per vedere l'espressione di tristezza che invadeva il viso della ragazza, poteva giurare di non riuscir proprio a capire quell'espessione. -Cos'è successo?- Si decise a chiedere titubante.
-Niente!- Con uno strattone si allontanò dal ragazzo ancora di fronte a lei. -Allora? Non dovevi aiutarmi a portare le valigie in camera?-
Edward sbuffò. -Con te è un impresa impossibile.- E si avviò al giardino con la valigia in mano mentre Bella per qualche secondo rimase a fissare la sua schiena.
Chissà che faccia avrebbe avuto una volta scoperto quello che gli nascondeva,.. Delusione?Furore? Cosa avrebbe pensato nei suoi confronti?
Riprendendosi dai suoi pensieri raggiunse il vampiro e lo affiancò mentre si dirigevano alla sua camera.





Se la scorsa volta non ho pubblicato non vi ho fatto arrabbiare,vero? Il capitolo però era completamente vuoto,quindi non mi andava proprio di pubblicare una pagina bianca,heheh... ok ok ho capito,mi scuso e spero che questo possa piacervi. Ho approfondito la questione Emmett-Rosalie se no sembrava troppo spoglio il chap ,ma nel prossimo prometto che ci saranno ben più parti dedicate a Bella&Edwrad visto che quello di oggi è stato solo un assaggino..mhmh..e abbiamo anche chiarito il perchè Bella abbia deciso da subito di andare con i licantropi. È una persona pacifica lei,che ci vogliamo fare? E poi...boh,non so che dire, è il secondo capitolo più lungo della fic fino ad adesso,anche se non abbiamo grandi progressi.
Non so davvero che dire,grazie tante per le 4 recensioni che fanno un sacco di piacere,i 53 seguiti, i 5 preferiti e i 4 ricordate. Siete troppo buoni! Ciaooo





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Capitolo 8
*** Capitolo settimo ***






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Ciao a tutte/i ,ammesso che ci siano anche i maschietti.. Comunque,spero non vi dispiaccia l'arggionamento ogni due settimane :P,sono davvero impegnata (lo si dice per dire,in realtà..^//^) hahaha,vabbè comunque,scusate per il capitolo corto ma mi devo preparare per la parte in cui si entrerà nel vivo della storia e ho un po paura,ma le idee ci sono. Dovrei soltanto scriverle,ma non è ancora il momento. Forse.
Allora,ci vediamo nel prossimo o nelle recensioni,ragazze.Spero vivamente che continuerete a seguirmi,grazie a tutte. Ciauu<3





                             

             LOVE CONTRACT


               Capitolo settimo


-Bella?- chiese una voce maschile davanti a lei. Bella sbattè gli occhi un paio di volte ancora scossa dai pensieri e fissò Edward che la guardava a sua volta quasi come se volesse scorgere qualcosa che non andava. Sembrava preoccupato.
Davvero aveva uno sguardo preoccupante?
-No,no,va tutto bene,tranquillo. Stavo solo pensando.-
-Ah,l'avevo notato.- Ribattè sarcastico lui per poi riguardarla stranito come prima.
Bella lo rifissò con rimprovero,non aveva niente! Davvero non capiva perchè si stesse preoccupando tanto! -Che c'è,Edward?- Sbottò.
-Avevi uno sguardo così assorto...e sei pallida, sembra che devi svenire da un momento all'altro. Hai mangiato?-
-H-ho appena finito in realtà.- E da dove veniva mo' tutta la sua preoccupazione? Perchè si stava preoccupando?Davvero si preoccupava per lei?! Da non credere!
Un brivido le percorse la schiena in quel momento,si sentiva...quasi importante. Anche questo da non credere,lei era molto passiva agli eventi e non le importava quasi niente di essere importante per qualcuno visto che ormai aveva perso le speranze. Invece... da non credere,davvero.
-Tu sai per caso chi ha deciso di portare qui le mie valigie?- Chiese noncurante mentre iniziava ad aprirne una dalla cerniera.
-Ehm...bo,non lo so.-
Bella si girò sospettosa e lo trovò che le dava le spalle,perciò gli si avvicinò e gli si parò di fronte:
-Non è vero. Tu lo sai,non so se ti hanno mai detto che non sai dire le bugie,Edward.- Lo accusò puntandogli un dito sul petto. Lui fissò prima il dito sul suo petto,poi strinse le labbra e prese la mano di Bella andandola ad intrecciare alla sua.
Ecco,in quei momenti Bella poteva giurare di non sentire nemmeno il cuore per quanto pulsava forte. Ma non doveva distrarsi,sapeva che in realtà Edward stava facendo tutto ciò con l'unico scopo di farla distrarre dalla sua domanda iniziale: Edward sapeva che avrebbe chiesto spiegazioni sul suo gesto e avrebbe lasciato perdere il precedente discorso. Ma,attenzione, Bella aveva finalmente deciso di non reagire come si sarebbe aspettato.
Quando era pronta a dirgli tutta la sua ramanzina si bloccò con la bocca aperta. Edward aveva appoggiato le loro mani sul suo cuore che ora si sentiva battere evidentemente più veloce. O i vampiri hanno il battito del cuore accellerato,oppure...oppure si sentiva come lei in quel momento. Impossibile,da non credere.
-Ehm..- farfugliò Bella prima di schiarirsi la voce. -Mi dovresti dire chi ha deciso di portarmi le valigie qui.- Anche se il suo tono di voce probabilmente non era deciso come avrebbe voluto ne fu felice, si era autocontrollata. Altra cosa da non credere. -Vorrei ringraziare chiunque sia stato.-
-Ringraziare? Perchè?-
-Bhe...come perchè?! Che domande fai? È ovvio che devo ringraziare chiunque abbia deciso di farmi questo favore,no?!-
-Mh.. e i libri che avevamo preso? Ti sono piaciuti o non li hai ancora letti?-
-Edward..- lo ammonì non perdendosi il fatto che avesse cercato di cambiare argomento.
-Se non ti erano piaciuti potevi dirlo prima,saremmo andati di nuovo a prenderne altri. Così anch'io ne avrei approfittato per ...-
-Edward perchè non mi vuoi dire chi è stato?-
-A fare cosa?-
Bella strabuzzò gli occhi,certo che quando ci metteva era proprio testardo Edward! Non c'era niente da fare per fargli cambiare idea!
-Eddai..- si lamentò. -Che differenza ti fa?-
-Ma a cosa ti riferisici?-
Si allontanò da lui furente di rabbia e gli diede le spalle rivolgendo la sua attenzione alla finestra. Incrociò le braccia e mise su un broncio.
-Ma che ti cambia saperlo o no?- Chiese Edward ispirando lentamente.
-Quindi ammetti di sapere a cosa mi riferisco.- Concluse.
-Bella..- Provò. Poi sbuffò. -Uffa Bella! Ascoltami!-
-Che vuoi?- Gli chiese girandosi con ancora le mani incrociate e lo sguardo arrabbiato. -Se non mi vuoi dire di chi è stata quella brillante idea,fa come vuoi. Non mi interessa più,grazie.-
- Sono stato io.- Disse d'un tratto,inaspettatamente. Si fece avanti e la guardò arrabbiato. -Contenta?-
Bella sbattè gli occhi confusa qualche secondo,quindi...l'idea di portarle le vecchie cose da casa era stata di Edward? Quasi non esplose di felicità,ma poi pensò al tono di disprezzo con cui le si era rivolto Edward e ribattè gli occhi confusa. Cos'era stato quel cambio improvviso di attegiamento?
-Edward...- Chiese per poi venire interrotta da lui che decise di uscire e sbattere la porta violentemente. Restò con la bocca aperta per qualche secondo,come cavolo si potevano decifrare i suoi strani attegiamenti se era così lunatico? Da non credere.
Fece spallucce aggrottando la fronte , replimendo il suo impulso di raggiungerlo per chiedergli spiegazioni .


Rientrò per l'ennesima volta in camera sua;era arrabbiato,anzi, furioso! Iniziò a scaraventare per terra tutto ciò che gli capitava sottomano.
Non sapeva se era per il suo orgoglio o per quella ragazzina ,ma aveva un bisogno assoluto di sfogarsi.
Forse la colpa invece era tutta sua,si odiava ogni volta che provava anche solo un briciolo di emozione verso di lei,non ne capiva il motivo e non capiva perchè se ne stesse preoccupando tanto. Più che stufo si sentiva davvero oppresso,quell' umana non rivelava mai niente a lui stando nel suo silenzio stentato e quando apriva bocca iniziavano o a litigare o a stuzzicarsi. Non che gli desse fastidio,poteva avere uno scudo in più,un altro muro alzato ma invisibile, però voleva che almeno lei si fidasse di più.
Un romore si sentì da fuori ed Alice comparì nella sua visuale. -Problemi,fratellino?- Chiese ingenuamente.
-No. Nessun problema Alice,tranquilla.- La rassicurò.
-Ma....Ho sentito un gran baccano qui dentro..-
-Non c'è nulla ti ho detto.-
Di solito suo fratello aveva un tono abbastanza pacato con lei,perciò si disse che quella non era proprio giornata per lui se era così scazzato. Decise di sorvolare:
-Allora non ti dispiace se andiamo a parlare di nuovo degli attacchi da parte dei nemici? Jasper dice di aver sentito puzza di cani qua dentro..-
Edward si girò di botto. -Non dirmi che sono già entrati..-
-Non so te,però io non mi sono accorta di nulla se sono davvero entrati come dice. Nè puzza,nè niente. È strano,non trovi?-
-Dov'è Jasper?-
-Se dovete parlare vengo anch'io. Voglio sapere che succede.-
Edward fissò di sbieco la sorella,era proprio così il suo carattere,testarda ,e non cambiava mai. -va bene,però prima mi devo rilassare con un bagno,lo raggiungo dopo. Ok?-
-Certo, fratellino! Agli ordini!- Scherzò Alice per poi dirigersi alla porta.Un secondo prima dall'aprirla si bloccò come colta da un nuovo sentore.
-Se stai in questo stato per Bella...- Incominciò.
-Non sto così per Bella.- tagliò corto lui.
Alice lo guardò con riprovero e poi scuotendo la testa uscì fuori dalla stanza.
Era la verità,non stava in quello stato per lei,e comunque era inutile pensarci,non sarebbe arrivato a nessuna conclusione. Si diresse con passo veloce nel bagno deciso a farsi una bella doccia fredda. E così fece.


-Jaspeer!- Chiamò Edward a gran voce.
-Che succede,Edward?- Chiese Emmett comparendo da dietro il corridoio. Era pallido.
-Cugino...ti senti bene? Sei pallido..-
-Sto bene! Sto benissimo! Perchè nessuno lo vuole capire?! Mai stato meglio in vita mia! E adesso lasciatemi in pace!-
Edward fissò suo cugino mentre lo sorpassava per andarsene via. Lo fissò stranito,qualunque cosa avesse era proprio grave per averlo ridotto in quelle condizioni.
-Edward,ti ho portato Jasper- Si girò verso la figura di Alice sbrizzolante che era abbracciata al suo pseudo-ragazzo,Jasper.
-Grazie sorellina,adesso volevo parlare un attimino con jasper in privato se non ti dispiace.-
-Ma mi avevi promesso che ci sarei stata anch'io! L'hai detto un attimo fa,non negarlo!- Alice sostenette lo sguardo del fratello senza abbassarlo. -Tranquillo,posso benissimo esserci anch'io,non do disturbi.Ascolto soltanto.-
Di questo Edward poteva chiaramente dubitarne,perciò volse lo sguardo a Jasper per riuscire a convinere la sua fidanzata. Il quale colse al volo la richiesta silenziosa del vampiro:
-Alice..io credo che Edward voglia parlarmi in privato,non ti dispiacerebbe aspettare qualche secondo fuori?-
-E perchè?- Alice girò la testa verso Jasper. -Perchè non posso sentire? Tanto non dico niente a nessuno! Con chi dovrei parlarne,sennò?-
Jasper fissò Edward dispiaciuto. Edward sbuffò e poi si appoggiò al muro:
-Vorrei che mi spiegassi esattamente che odore hai sentito,e di chi,e quando.-
-Okay,diciamo che stavo tornando dalla caccia ed era tutto buio in quel momento. Non so perchè ma ho sentito l'odore di cane e così mi sono diretto dove mi aveva portato e sono finito nella camera di Bella,ma l'ho vista dormire,perciò non so cosa possa significare...-
Edward lo guardò interrogativo. -Quando tutto questo?-
-Bhe..la scorsa sera.-
Non lo lasciò finire.


-Bella? Bella?- Alice correva nel giardino per arrivare nella camera della ragazza il più presto possibile.
Una volta giunta di fronte alla porta bussò tre,quattro,cinque volte senza ottenere risposta. Decise di lasciare perdere le buone maniere ed aprì di scatto la porta,Bella non c'era. Il letto era vuoto e sul tavolo era posato un libro.
Si preoccupò subito ma quando stava per girarsene e andare a riferire a Edward cosa non aveva visto nella camera, Bella uscì dalla porta del bagno. Tirò un sospiro di sollievo.
-Bella!- Gridò. -Non ti avevo visto,mi ero preoccupata!-
-Alice...ciao,ero solo in bagno..-
-Comunque devo dirti una cosa super importantissima,ascolta.-
-Cos'è successo?- La interruppè la ragazza,ansiosa.
-Non ti spaventare,ti giuro che non è niente di grave. Abbiamo solo sentito odore di cane ...o licantropi come li chiamate voi, provenire dalla tua stanza,perciò ci siamo preoccupati. Tu non ti sei accorta di nulla?-
-Bhe...mmm..no.- Abbassò lo sguardo.
-Bella?-Indagò Alice. -Sicura? Sei strana...-
-Sì che sono sicura,non è venuto nessuno in camera mia,lo posso assicurare.-
-Ma magari stavi dormendo e perciò non hai sentito niente..-
-Non credo.- Disse fermamente Bella.
Alice non potè fare altro che arrendersi al tono fermo di Bella,magari era stato tutto veramente uno sbaglio. -Comunque,non perdere mai la guardia,ricordatelo. Ciao ,Bellissima.- Il gioco di parole che Alice aveva usato la fece sorridere e poco dopo,ricambiò il saluto.
Si sedette per terra,e riflettè per qualche secondo: si sentiva tremendamente in colpa,e non sapeva per che cosa. Non sapeva se raccontare tutto o meno.
Sbuffò e si alzò pulendosi le mani. Subito dopo,si concesse di pensare ad Edward. Si sentiva così.. egocentrica riguardo a quello che era successo poco tempo fa con lui,ma non sapeva se doveva realmente andare da lui o aspettare che fosse stato lui a venire da lei. Però,in realtà era stato sempre e solo lui a raggiungerla,ed era stato così carino con lei per le valigie..
Si morse il labbro e decise di uscire per almeno chiedergli scusa.




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Capitolo 9
*** Capitolo ottavo ***






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             LOVE CONTRACT


               Capitolo ottavo


Camminando per i vari corridoi della villa,Bella non aveva incrociato nessuno,non seppe se era un bene o un male. Sì,insomma...voleva scusarsi,ma se allo stesso tempo avesse trovato una scusa per non andare da Edward l'avrebbe presa al volo.
Salì le scale il più lentamente possibile per raggiungere la camera del vampiro,ma si fermò poco prima. Delle voci avevano attirato la sua attenzione,non capiva quasi niente di quel brusìo quindi si sporse verso la stanza.
C'erano quasi tutti i componenti della famiglia Cullen. Raggruppati per discutere di....qualcosa che non riusciva a capire.
Si sporse per sentire qualcos'altro ma le voci erano basse. Troppo basse.
-....Di rapire il padre di Bella- Di rapire chi?
Con frustazione si sporse ancora di più,sbilanciandosi e cadendo rovinosamente per terra. Ops. Era una frana ad origliare,qualcuno glielo doveva dire.
Mentre si teneva il mento che pulsava di dolore per la caduta sentì tutti gli sguardi dei presenti nella stanza rivolgersi a lei.
-Bella?- Chiese timidamente Esme. -Che ci fai qui?-
-I..io..- Due braccia velocemente la alzarono da terra in un centesimo di secondo e la catapultarono nel corridoio della villa. Non aveva ancora riconosciuto chi,però.
Stava correndo in pratica,talmente andavano veloce. Poi lui si fermò di fronte ad una porta.
Aprì la porta e facendo entrare anche Bella la richiuse a chiave.
Fu a quel punto che Bella riconosse la figura di Edward davanti a lei,furioso. Aveva una camicia leggera con due o tre bottoni sbottonati,e i capelli alzati leggermente. Era... un Dio,come tutti in quella casa,daltronde.
-Ma che ti salta in mente?- Chiese furioso. -Che intenzioni avevi?- A quel punto la inchiodò al muro ringhiando leggermente.
Intanto Bella non riusciva a capire quel suo attegiamento,era sempre stato gentile con lei,bhe...quasi sempre.
-Allora?- Chiese nuovamente Edward.
-Mmmh..Volevo chiederti scusa. Per prima.- abbassò lo sguardo.
La presa di Edward si fece meno salda e più debole,mentre cercava un nuovo contatto visivo con gli occhi di Bella. -E c'era bisogno di origliare una conversazione?-
A quel punto Bella si spazientì. -Lasciami le braccia e ti dico tutto.-
Lui parve dubbioso,poi però si allontanò di qualche passo rimettendo le mani in tasca. Indifferente. -Bhe?-
-Volevo chiederti scusa e così ho pensato di venire in camera tua,ma poi ho sentito altre voci nell'atrio e mi sono avvicinata alla porta. Tutto qui.-
-Cos'hai sentito di tutto quello che abbiamo detto?-
-Ehm...niente,non ho sentito nulla,parlate così piano!.- Edward fissò le iridi di Bella per qualche tempo,avvicinandosi.
-Sicura?- Le chiese.
Bella,incatenata dai suoi occhi sospirò fortemente. -No.-
-E cos'hai sentito?- Le prese il mento.
-Che parlavate di rapire...mio padre.- Abbassò la testa guardandosi le scarpe.
Edward si girò dall'altro lato allontanandosi da lei,mise le mani fra i capelli alzando il viso verso l'alto e sospirò pesantemente dalle narici.
-Ecco..- Incominciò inumidendosi le labbra.
-No aspetta,mica dicevate sul serio!Volete davvero rapirlo?!-
Potevano fare di tutto,ma suo padre lo dovevano lasciare in pace. Non avrebbe mai sopportato il pensiero di suo padre che finiva nei guai per colpa sua. No,assolutamente no.
-Vedi Bella...-
-Edward! Ma a che vi serve mio padre?! Ci sono già io,non basta?-
-Se magari mi facessi parlare ti spiegherei i motivi per il quale lo dobbiamo fare!- Disse Edward esasperato.
-E dimmeli sti maledetti motivi,no?!- Al contrario suo,Bella era furiosa con lui,e anche delusa,molto delusa. -Anzi,no.- Cambiò idea scuotendo la testa. -Non li voglio sapere i tuoi fottuti motivi. Non mi interessa.-
Rabbiosa si diresse alla porta,girò la chiave guardando Edward boccheggiare senza mai dire veramente nulla. Magari l'aveva capito che si sbagliava,o che a lei faceva male vedere suo padre in mezzo a cose che non lo riguardavano. O magari...bho. L'unica cosa che Bella potè sperare fu che Edward cambiasse idea,sentendosi in colpa.
Mise la mano sulla maniglia vedendo Edward togliersi le mani dai capelli e rilasciarle sui fianchi. -Bella.- La richiamò calmo. -Posso spiegarti perchè dobbiamo farlo,so che capiresti. Non arrabbiarti.-
Quindi non aveva ancora cambiato idea? Si chiese Bella sconfortata.
-Fatti un esame di coscienza,mio padre non c'entra nulla e tu lo stai mettendo in mezzo senza motivo. Edward finiscila,ci sono già io,lasciatelo in pace a lui.- Si girò.
-Bella ascoltami.-
-No! Non ci possono essere motivi per rapire una persona! Non ha senso! Fai schifo,e io che credevo di aver cambiato idea su di te...!-
Edward la guardò assotigliando le labbra in una perfetta linea retta,voleva essere paziente e se solo Bella avrebbe provato ad ascoltarlo avrebbe capito tutti i motivi per cui lo spingevano a farlo,piuttosto che dare la colpa a lui.
Si avvicinò di nuovo a Bella lanciandole un occhiataccia quando cercò di parlare, e prese un respiro profondo per prepararsi a raccontarle tutto. Infondo,non voleva che pensasse male di loro.
-Ehi,tutto bene qui?- Intervenne... Emmett? Sbuffò infastidito da quell'improvvisa interruzione.
-Stavo spiegando perchè suo padre deve venire con noi a Bella.-
-Quindi...tutto bene? Vi guardate in maniera strana...-
-Sì,sì,tutto bene! Adesso posso parlarle?-
-Ehm...veramente..-
-Cosa?- Roteò gli occhi.
-Edward,- Entra in scena Rosalie guardandolo severamente, per caso aveva appeso in testa il cartellino 'Disturbatemi perchè non devo dire nulla di importante a Bella' o cosa?! -Puoi finire di parlare con Bella dopo? Adesso dovremmo finire la nostra conversazione.-
-Uff,ok,arrivo.-
Edward guardò Bella che incrociava le braccia sotto al seno. -Ti spiego tutto dopo- Non gli diede nemmeno una risposta,sembrava davvero arrabbiata.
Era normale essere arrabbiati se si viene a scoprire che le stesse persone che ti hanno portato via di casa vogliono rapire tuo padre. Ma c'era una ragione per tutto,e gliel'avrebbe spiegata quella sera stessa. Doveva solo aspettare,poco.


Bella sospirò pesantemente prima di uscire fuori da quella stanza che ormai era complice dei nuovi litigi tra lei e quel ragaz...vampiro.
Non poteva credere a quello che aveva appena sentito,volevano rapire suo padre. Non se lo spiegava proprio,lui non aveva fatto niente di male!
Sbuffò e si sedette di fronte alla finestra,ammirando il paesaggio al buio che le si estendeva davanti. La verità era che non voleva assolutamente che finesse nei guai per colpa sua,lui non c'entrava niente e l'unica cosa che voleva era metterlo nei casini..! Non se lo meritava.
Scosse la testa da destra verso sinistra come per confermare quel pensiero e in quel momento si accorse della sua immagine sulla vetrata della finestra. Il suo volto era quasi spaventoso,i capelli tutti spettinati e la maglietta piena di pieghe,non osò nemmeno immaginare la sua puzza che avrebbe avuto.
Decise di recarsi in bagno,ovviamente dopo aver afferrato soddisfatta il suo profumato bagno-schiuma al cocco che non usava da tempo ormai. Era il suo preferito.
Legò i suoi capelli in una coda alta per ripararseli dall'acqua che le sarebbe venuta addosso, era stressata e anche se sarebbe sembrato strano la doccia la riusciva a calmare meglio di un bagno che l'avrebbe solo stressata di più. Per non parlare di quando si lavava i capelli e stava là un ora intera per asciugarli. Si innervosiva in una maniera incredibile. Una doccia veloce era invece proprio quello che serviva. Sopratutto per togliersi di dosso quel cattivo odore che assomigliava a spazzatura.
Passandosi la schiuma per il corpo pensò a quante cose erano successe in quel poco tempo. Ed erano a solo l'inizio perchè non era successo ancora niente! Sveniva solo al pensiero.
Suo padre non ce l'avrebbe fatta,non doveva vivere quello,non lui che non c'entrava nulla.
Di nuovo suo padre,in testa non riusciva a pensare ad altro se non a quali motivi avesse avuto Edward per convincerla a fidarsi. E avrebbe dovuto essere convincente abbastanza,perchè era moolto arrabbiata.
Con frenesia iniziò a risciaquarsi da tutti i residui di schiuma che aveva al corpo. Posò la testa al muro che aveva dietro di lei,chiudendo gli occhi.
Quando li riaprì capì di essere davvero stanca,per quel giorno era davvero troppo,e non era ancora finito. O forse sì,ma doveva per forza farsi dire i motivi per cui reagivano così da Edward,e non avrebbe ceduto per del semplice sonno.
Uscì dalla doccia e si mise intorno al seno un asciugamano in grado di fasciarle fino alle coscie il corpo,giusto per poter applicare creme e cose varie. Era una sua abitudine,ormai.
Una volta finito si vestì con una semplice cannottiera e dei pantaloncini aderenti che usava quasi sempre per stare comoda. Sciolse i capelli sulle spalle trovandoli più lisci di prima dato che li aveva legati e quindi stretti di più. Si buttò a capofitto sul letto a pancia in su,decisa a resistere contro il sonno pur di parlare con Edward.


Quando Edward aveva finito di parlare con tutti gli altri non era andato direttamente da Bella,perchè era affamato ed era un rischio per lui restare insieme a lei con il suo costante odore di sangue. Che oltretutto era il più buono che avesse mai sentito.
Scosse la testa per scacciare quei pensieri dalla testa,anche se era sazio non significava nulla.
Aprì la porta di Bella sospirando piano,convicendosi che lei avrebbe capito e avrebbe chiesto scusa per le parole di prima, non voleva arrabbiarsi e uscire fuori di testa ma lei non gli rendeva le cose facili dal comportamento che aveva.
-Bell..- Si fermò trovandola buttata sul letto a pancia in su con braccia e gambe allargate,anche se quest'ultime erano a penzoloni dal letto. I capelli che erano disordinati sul cuscino e le labbra leggermente socchiuse. Sembrava un angelo.
Si era addormentata e stava rabbrividendo dal freddo,poteva percepire le vibrazioni della pelle da quella distanza. Non che fosse anormale per lui che aveva dei sensi più sviluppati..
Si avvicinò cautamente e dolcemente la posò sotto le lenzuola,sentendola mugugniare qualcosa di incomprensibile.
Sollevò un altra coperta per metterla sopra le lenzuola ma lei si girò dall'altro lato affondando le unghia nel suo braccio. -...Mio padre....non...- Farfugliò con la testa sul cuscino. -..Edward.- Concluse.
Si avvicinò credendo che si fosse svegliata,ma niente,teneva come al solito gli occhi chiusi. Posò la coperta e fece per andarsene ma lei si rigirò per l'ennesima volta ,ma questa volta dal suo lato. Con le braccia si attaccò al braccio di Edward senza fare pressione,con un tocco delicato. Edward sospirò pronto a sopportare quella tortura,e si sedette di fianco a Bella,nel letto.
Notando che finalmente la ragazza si era calmata si alzò su un gomito fissandola. Aveva un nuovo profumo,più delicato e pulito,ispirò profondamente godendoselo anche se il miglior profumo di quella ragazza era in realtà quello del sangue. Ma non era nè il tempo,nè l'ora di pensarci.
Giocò con i capelli della ragazza per una mezz'oretta,completamente ignaro degli sguardi che lo stavano spiando al di fuori della villa.


Nel frattempo,dei ragazzi stavano fissando la scena nascosti dal resto del mondo, erano inquietanti e chiunque si sarebbe spaventato dai loro sorrisi malvagi. Il buio nascondeva i loro corpi,e la luce della luna illuminava la loro carnagione candida e bianca come la neve.
Era da troppo tempo che stavano nascosti, dovevano agire prima o poi,anche se erano in svantaggio. Un ragazzo continuava a camminare avanti e indietro per la foresta,immerso nei suoi stessi pensieri,secondo lui persino i licantropi erano una minaccia verso di loro,ma nessuno gli dava mai ascolto.
La ragazza decise di avvicinarsi di soppiatto,mentre i lunghi capelli galleggiavano ad ogni passo. Si portò le mani in tasca,mentre un sorriso sarcastico e divertito illuminava il suo volto di una luce nera,simile ad un ombra. L'espressione seccata che aveva non batteva nessuno.
-Si può sapere che hai? È quello che hai sempre voluto e adesso fai il paranoico...pff.- Piegò la testa di lato con un espressione tranquilla,e si portò le braccia al petto.
Lui la fissò a lungo,come se potesse trovare una risposta alla domanda nel volto della ragazza. Poi sospirò profondamente. -Hai ragione.-
-Non ti nutri da una settimana.- Constatò annuendo.
-Vado a farlo adesso,allora.- Il ragazzo sorrise appena,inoltrandosi nella grande foresta usata come rifugio da molti anni. -Voglio essere nel pieno delle mie forze per domani.-
Il suo era un sussurro piano,un sussurro che i vampiri captarono anche a distanza di metri. Sorrisero,pensando anche loro al domani e a quello che avrebbero fatto. E a come sarebbero stati ignari di tutto la famiglia dei Cullen fino al momento prestabilito.




Uhm..non so che dire,finalmente ho pubblicato,e ho aspettato quasi tre settimane! Mi dispiace di non pubblicare prima,ma faccio sempre il possibile. Infatti in questo capitolo ho accennato già ad alcune parti che saranno parecchie importanti,e da adesso le cose inizieranno a scatenarsi per davvero! Iuuhuu ^.^ ! Non vedo l'ora di scrivere il prossimo,aww :3
Comunque, giusto per rinfrescarvi la memoria: ricordartevi che il giorno dopo di questo che ho scritto,Jacob e gli altri devono portare Bella con loro,proprio come diceva il piano. Ma ci sono anche questi altri vampiri che sembra vogliano fare qualcosa quello stesso giorno. Chissà cosa succederà,uhm,uhm.
Hahaha,comunque lasciando perdere questo.. Mi dispiace che ci siano state così poche recensioni per il capitolo scorso,ho forse sbagliato qualcosa? Sono comunque felicissima perchè ci sono più di 1000 persone che hanno letto il primo capitolo di questa storia e vi ringrazio, spero continuerete a seguirmi,anche se in silenzio ù.ù
Ehm...beh...per concludere,non trovate anche voi che Edward sia stato tenerissimo quando ha accarezzato i capelli di Bella???? AWWWW che dolceee :3 <3<3<3
è stato uno dei capitoli più belli che abbia mai scritto,sì,abbastanza. Ci vediamo alla prossima,vi invito come al solito a lasciare un commento a questa storia. Ciauuu

Ringrazio :
ary94
demi_lollato





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Capitolo 10
*** Capitolo nono (parte prima) ***






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             LOVE CONTRACT


               Capitolo nono (parte prima)


Ciao ragazze!! Finalmente ho pubblicato direte! Beh,non avete tutti i torti, ma non ho avuto proprio tempo. Ho scritto un bel pezzettino un mercoledì ma poi non ho ricominciato a scrivere per quasi due settimane. E poi ho scritto tutto d'un fiato il resto. E mi sento felice,e soddisfatta. Probabilmente sta storia non starà piacendo a nessuno ma... voglio resistere,magari qualcuno si aggiunge alle recensioni,la cosa che mi fa star più male è aver perso le poche persone che con costanza leggevano e recensivano questa storia,forse non piace più e questo mi dispiace un casino :( .sangue freddo,mi ripeto sempre,ahaha ^//^ comunque c'è una buonAIssima notiziaa!! Ho scritto già un gran bella parte del prossimo capitolo,quindi pubblicherò a breve! E stavolta sarò di parola giuro!! Ho lasciato anche lo spoiler a fondo pagina...!! Comunque,ringrazio tutti come sempre. Spero vi piacerà questo corto capitolo che in realtà è solo una prima-parte di quello vero,ma vabbè. Ciao e a presto!!
Un grazie speciale va a:
vio_twilight
trillwer
Vale2000










Quella mattina l'aria era afosa e stranamente umida. Sembrava voler annunciare brutto tempo. Edward se ne era andato via quella notte,mentre lei dormiva;da quel momento lei si era senita terribilmente sola anche se non si era resa nemmeno realmente conto della sua presenza. Bella si sporse per vedere fuori dalla finestrella della camera sua,constantando quanto le sue supposizioni del tempo per quella giornata fossero vere. Quella camera le ricordava vagamente il vagone di un treno,se non fosse stato per l'ampiezza delle pareti che dividevano le stanze. Era salita poche volte in treno,tuttavia le ricordava tutte: a partire dalla sua infanzia, ai periodi dell'adolescienza; adorava i treni. Scieglieva sempre il letto posto più in alto della cabina per il semplice gusto di sentire le vibrazioni del treno scuoterle il corpo. Era solita muoversi di notte ,una volta era pure caduta senza accorgersene, tuttavia non poteva rimanere con le barrerie al letto per sempre, quelle erano per i bambini.
Un lampo tuonò nel buio della notte riscuotendo Bella dai suoi pensieri,si strinse le coperte al petto intimidita e fissò fuori,il cielo era coperto interamente di nuvole ma non stava piovendo,ed era strano considerato il rombo del tuono.
La ragazza deglutì fissando l'immenso buio attorno a sè, aveva fatto un incubo con le persone a lei più care come protagoniste e si era svegliata nel pieno della notte sopraffatta da spasmi violenti di respiro. Era ancora sudata dietro il collo e la maglia aderiva completamente al suo seno e al torace. Le mani le tremavano ,e moriva dal freddo causato dalle gocce del sudore freddo. Spostò i capelli dietro le orecchie e ancora più indietro alle spalle,poi ricadde nel letto con un tonfo.
Si posò una mano sugli occhi massaggiandoli lentamente,nella testa rivide le immagini del suo sogno che prendevano vita davanti ai suoi occhi. C'era sua madre,come la ricordava ancora Bella, giovane e allegra, tendeva le mani verso una bambina incoraggiandola a sentire le acque del mare,quella bambina era lei,ed aveva un costumino striminzito con i bordi a fiorellini, i capelli lunghi mossi dal vento.
Bella fissò la donna sorridendole calorosamente e poi si fece afferrare dalle sue braccia pronta per correre tra le onde del mare. Immerse la sua testa bruna nell'incavo del collo della madre,e chiuse gli occhi ispirando il suo profumo; la brezza del mare le accarezava il viso e le scompigliava i capelli. Sorrise felicemente.
Quando riaprì gli occhi davanti a sè vide il mare farsi di un colore tetro, dapprima blu e poi di un colore nero. Le onde erano alte e il mare era in tempesta.
Bella si allontanò confusa da sua madre che ancora la cingeva, appena la guardò fu colta da un fremito di paura e terrore. Quella non era sua madre,era diabolica, sorrideva cattiva e aveva gli occhi venati dal sangue. Era un mostro.
Bella fece appena in tempo a scappare da quella donna ,che ora non riconosceva più, che si sentì afferrare da dietro. La figura della madre la portò in mezzo al mare,e con estremo terrore Isabella comprese che il rosso del mare non era dovuto solo a un colore,era sangue. La donna la immerse dentro e ogni volta che lei cercava di respirare si vedeva braccia,gambe e mani piene di sangue sommato alle lacrime che versava.
Nel suo letto,Bella incominciò a dimenarsi come un ossessa in quel momento. Solo alcune lacrime le scesero dal viso a testimoniare come si sentisse dentro quel sogno,o meglio,incubo.


Edward decise che era arrivato il momento di nutrirsi. Si diresse a passo svelto fuori dalla stanza della ragazza,non reggeva molto,le forze mancavano per la mancanza di sangue. E sentiva il costante sapore di Bella in quella casa,ma non poteva e nè voleva compiere genti estremi. Da una parte,però, sentiva che non avrebbe mai fatto del male a lei,neanche sotto tortura. E questo pensiero lo scombussolava parecchio,se non dire totalmente.
Arrivato al portone sentì dei rumori,i versi soffocati di qualcuno,come se stesse perdendo l'ossigeno. Edward si preoccupò subito,indipendetemente da cosa suggerisse di fare la coscienza si diresse a passo svelto verso quei rumori,che ora riconosceva come delle urla.
Poi riconosse la voce di Bella,che gridava a squarciagola. Un lampo gli passò negli occhi oscurandoli e facendogli digrignare i denti. Corse più forte che potette verso quel suono,sentiva gemiti,pianti e urla. Era normale preoccuparsi,ma in quel momento non pensò a niente,solo ad andare da lei.
Aprì la porta con tutta la sua forza facendola anche staccare,probabilmente. Poi si intenerì dalla scena che vide: Bella che si dimenava e urlava dal dolore. Non poteva andare da lei con il volto infiammato di rabbia.
Si diede una controllata e poi corse ad abbraciarla piano,facendola svegliare. Lei cercava di allontanarlo non ancora cosciente di niente. -Vattene- sussurrava piano e forse stordita con il volto coperto di lacrime. Poi si attaccò al suo braccio singhiozzando forte.
-Perchè...Edward...perchè? Non è giusto..- Continuava a dire.
-Shhh,calma Bella,ci sono io. Rilassati,respira forte e rilassati. Rilassati.- Ripetè scandendo bene le lettere.
-Non andartene.- I singhiozzi di Bella si erano mano a mano fermati,anche se singhiozzava ancora.
-Non me ne vado,rimarrò qui tutto il tempo che vorrai- E come avrebbe potuto andarsene,anche volendo? ,No,non l'avrebbe mai lasciata sola in quel momento. Aveva bisogno di conforto e lui era l'unico che poteva darglielo,almeno pensava.
E poi non riusciva a staccarsi da lei.
Si sdraiò al letto sdraiando anche lei e tenendola con la testa sul suo petto. -Dormi,vedrai che ti sentirai meglio.- La rassicurò. Poi vide che lei lo guardava con aria incerta,indecisa tra dormire o restare sveglia.
-Bella.- Le prese il viso con le mani,ancora rigato da alcune lacrime. Incredibile come fosse tenera quando era così indifesa,sembrava proprio una bambina di qualche anno. Le accarezzò piano una guancia. -Dormi,io non me ne vado. Te lo prometto,sai che io mantengo sempre le promesse,no?- Lei annuì. Poi si accovacciò contro il suo petto più lentamente.
-Me l'hai promesso,ricordalo.-


Nella stanza regnava ormai un silenzio innaturale. Bella faceva finta di dormire,anche se era sveglissima. Con gli occhi vagava per la stanza,anche se il buio non faceva vedere niente,le ombre degli oggetti si confondevano con il buio innaturale della stanza. Si girò su un fianco e fissò fuori dalla finestra dove intravedeva la figura di Edward in cucina. Ebbene sì,lei che lo voleva perennemente stretto a sè l'aveva mandato a portarle un bicchiere d'acqua. Ma non poteva farne a meno,la gola era secca e le labbra andavano bagnate. Ritornò alla sua posizione iniziale ma subito si ritrasse speventata. Una figura le era apparsa davanti agli occhi così vicino da confonderle il respiro con il suo e spaventarla a morte.
-Chi sei?!- Gridò forte. Fin troppo forte. Lui le mise una mano sulla bocca e la condusse in bagno chiudendo a chiave. Bella aveva gli occhi spalancati dalla paura e cercava invano di uscire aprendo la maniglia.
Si girò sconfitta e accese la luce della stanza,per vedere quel suo assalitore. Aveva dei capelli biondi chiusi in una codina di dietro e gli occhi erano scuri. Quando la guardò e sorrise malizioso vide chiaramente come i canini di quel ragazzo fossero aguzzi e lunghi. Lo guardò di nuovo negli occhi e si tenne lontana con il sospetto addosso e gli occhi impauriti.
-Sei....sei...-
-Sì,sono proprio quello tesoro,quindi adesso mi ascolterai e farai quello che ti dirò se no ti ritroverai questi bellissimi denti puntati sulla tua bellissima carne del collo.- Bella ebbe un sussulto. -Ok?
Lei annuì piano considerando tutte le sue opzioni di uscire,rassicurandosi quando pensò a Edward,lui sarebbe arrivato e l'avrebbe salvata . Giusto? Giusto?! GIUSTO?!
Quanto ci poetva mettere,infondo,per un bicchiere d'acqua?! Sarebbe arrivato sicuramente,sì,sicuramente. Pensò.
-Allora,prima di tutto finiscila di guardarti intorno in cerca di una via di fuga. Perchè non ne hai,tesoro.- Rispose coinciliante e con quel tono derisorio nella voce. Bella deglutì e prese più tempo possibile aspettando l'arrivo di Edward che sarebbe dovuto andare a salvarla.
Ad un tratto il ragazzo si guardò intorno annusando l'aria con uno sguardo improvvisamente serio. Poi scattò come una molla e afferrò dal collo Bella tenendola stretta a tal punto da farle perdere il respiro:
-Ascolta,- Le disse a denti stretti mentre lei cercava di togliergli le mani dal collo. -Adesso tu dirai a Edward che resterai qui per farti un bel bagno caldo.-
Bella scosse la testa da destra a sinistra in segno di diniego cercando di respirare meglio,la presa del biondo si fece più forte e lui si avvicinò ancora di più.
-Oh,sì,invece che lo farai. E gli dirai anche di metterci qualche oretta e di lasciarti in pace. Ci siamo capiti?- Lo sguardo di Bella era pieno di dolore,paura,disprezzo e pietà. Tutte emozioni incontrastanti.
-Bella?- Si udì la voce di Edward attutita dalla porta del bagno. -Dove sei? Non volevi bere?-
Il ragazzo la guardò minaccioso e lei deglutendo si attaccò meglio alla porta. Possibile che Edward non percisse niente di strano attorno a lui?! Col cavolo che la veniva a salvare!
-E-Edward... Mi devo fare un bagno.- Dedicò un occhiata al ragazzo, il quale le fece segno di proseguire. -Sono in bagno. Ci metterò qualche... ora.-
Poteva quasi immaginare di vederlo corrugare quelle bellissime sopraciglia folte che si ritrovava mentre guardava stranito la porta del bagno.
Sospirò forte quando sentii nuovamente la voce di Edward. -Ma... avevi sete prima,posso portati almeno il bicchiere d'acqua?-
-Edward sono nuda.- Chiarì facendolo zittire di colpo.
-Oh,beh,okay,allora io.... Va bene,ti lascio in pace. Se hai bisogno chiama. Io ci sono.-
-...Sì.-
Dopo di quel momento si sentirono alcuni attimi di silenzio,in cui Bella sperava ardentemente che lui si rendesse conto di qualcosa,che la venisse a salvare e... Niente,si sentì il tonfo di una porta che si chiudeva e poi il silenzio. Il silenzio più assoluto.





ECCO LO SPOILER DEL PROSSIMO CAPITOLO!! (ci tengo a sottolineare il fatto che pubblicherò presto entro tre o quattro giorni,perchè il capitolo è pronto ^.^):

-Lasciami andare!- Gridò non appena sentì le mani di quel viscido prenderla dai fianchi e spingere per farla uscire dalla finestra. -Edward! Edward! Aiuto! Aiutami!- Si rivolse a lui sapendo che era da poco uscito dalla sua stanza




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Capitolo 11
*** Capitolo nono (parte seconda) ***






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                Capitolo nono (parte seconda)


Bella si girò lentamente e con estrema calma verso di lui. Lo guardava intimorita e con un pizzico di paura negli occhi, ma il mento era guizzato in avanti in segno di superiorità. Non riusciva ad abbassare lo sguardo per paura che si perdesse qualsiasi movimento del suo assalitore.
-Quindi? Se pensi che io accetti di stare dalla vostra parte ti sbagli di grosso.- Era la verità,ormai per lei era deciso: avrebbe aiutato solo e unicamente i Cullen. Voleva riferirlo anche ai licantropi quella stessa sera. Non poteva tradire Edward o un qualsiasi componente della loro famiglia dopo tutto quello che le avevano dato,e a come le erano rimasti amici. Semplicemente... non poteva.
-Infatti non puoi decidere,semplicemente lo farai,mia cara. Adesso,dovremmo capire come riuscire a uscire di qui.- Fece guardandosi intorno. C'era una finestrella nascosta da un accappatoio,Bella sperò che quel ragazzo non la vedesse.
Decise di prendersi del tempo: -Come ti chiami?- Chiese con un finto tono interessato.
-Vedo che hai capito da che parte ti conviene stare,ragazzina. Mi chiamo James e.. Ah! Non ci speravo quasi più in una finestra dentro questo rottame di bagno!- Esclamò sorpreso fissando l'accapatoio che copriva quasi del tutto quella finestra.
Bella sospirò sconfitta. Ecco,questa era la fine,se lo sentiva dentro.
Mentre lui cercava di capire come togliere o aprire l'anta della finestra,dando le spalle a Bella,lei cercò di acchiappare dalla tasca le chiavi della porta del bagno. Ci pensò all'ultimo,ma a causa di un movimento brusco le chiavi scivolarono direttamente nelle mani della ragazza. Le accolse con un sorriso vittorioso e si girò a inserirle nella serratura.
-Cosa credi di fare?-
Game over.
Dopo di questo le strappò dalle mani le chiavi con un gesto stizzito, mentre lei vedeva piano piano tutte le sue speranze svanire come polvere.Puff. Ironico,vero?
-Lasciami andare!- Gridò non appena sentì le mani di quel viscido prenderla dai fianchi e spingere per farla uscire dalla finestra. -Edward! Edward! Aiuto! Aiutami!- Si rivolse a lui sapendo che era da poco uscito dalla sua stanza,ma perse le speranze quando nemmeno il tipo....James,le chiuse la bocca. Ciò significava che non gli importava se sentissero o magari..magari..non si sentiva davvero nessun rumore chiusi in quel bagno. Da subito provò a dimenarsi,seppur sapesse non servisse a niente.
-No! No! Non voglio! Non starò mai dalla vostra parte!- Quel tizio le faceva paura. Ma perchè tutte a lei? Non bastavano già quei licantropi? Beh,era anche vero che gli conosceva a loro e si era fatta ingannare da questo,ma.... non era comunque giusto! Perchè tutti dovevano obbligarla?!
-Stai zitta e sali.-
Bella indugiò qualche secondo smettendo di gridare e pensando a qualche soluzione che l'avrebbe aiutata a salvarsi.
-Giuro che se non ti muovi ti ci butto io di sotto.- La voce di quel ragazzo la fece trasalire,e goffamente si costrinse a fare un bel salto per giungere dall'altra parte. Non era mai stata brava in ginnastica.
Saltò con un balfo non goffo,ma goffissimo,cadendo quasi rovinosamente per terra. James fece in un attimo essendo molto agile e poi si ritrovò a prendere dal braccio Isabella per far in modo che non cadesse sul terreno.
Se la portò sopra come un sacco di patate e poi si mise a correre a velocità della luce. L'aveva già vista quella scena,chissà come mai. Stette zitto quasi tutto il tempo lui,mentre Bella già si stava arrabbiando.
-Dove stiamo andando?-
-Oh,lo vedrai,tesoro.- Disse con pura cattiveria.
-Non mi arriva il sangue alla testa.- Commentò dopo poco.
-Ti arrangi,problemi tuoi.-
Che antipatico,si disse Bella.
-Stiamo per arrivare.-
Bella si guardò intorno disorientata per qualche secondo,poi lo guardò con aria interrogativa e la fronte corrugata,con un dito che stava ad indicare il paesaggio:
-Questo sarebbe il posto?-
-Sì,fattelo bastare. Noi viviamo qui.-
-Ma ... questa è una foresta!- Aveva gli occhi e la bocca spalancati dall'incredibilità. Almeno i Cullen erano stati gentili con lei all'inizio.
Non si sentì arrivare nessuna risposta ma poco dopo un altro ragazzo venne fuori dai cespugli. I capelli erano delle lunghe treccine nere. Se non fosse stato per gli occhi spropositamente grandi e il fatto che fosse un vampiro,forse Bella lo avrebbe trovato addrittura simpatico,di vista.
-Oh,oh,chi si vede. Bel bocconcino,mi chiedo come abbiano fatto i Cullen a lasciarsela fugire così di fretta...- Riflettè il ragazzo. Poi le prese delicatamente la mano,porandola alle labbra e baciandola piano. Cosa che sorprese Bella; che cavolo significava quel...quel....bacia-mano?!
Lo guardò scandalizzata ma poi pensò bene a che cosa avesse fatto. Probabilmente stava controllando il suo sapore del sangue.
Bella ebbe i brividi a quel pensiero,ma non ne aveva motivo,finchè sarebbe servita a loro,sarebbe rimasta viva. Era poco ma sicuro.
Chissà quanto tempo ci avrebbero messo la famiglia dei Cullen ad accorgersi della sua "scomparsa", a quel punto forse l'avrebbero andata a cercare e l'avrebbero portata via di lì. Oh,se lo sperava. Non aveva avuto nemmeno una possibilità di scelta,la cosa che la preoccupava era sostanzialmente questa. Anche se in realtà erano tutti suoi nemici,nessuno escluso, eppure vicino ad Edward si sentiva più al sicuro... più rispettata... più amata.
Scosse la testa impercettibilmente come risvegliandosi da una lunga dormita. Probabilmente lui l'aveva trattata bene solo per non farla scappare e avercela dalla loro parte,magari...magari non gli importava nulla di lei. Quindi non doveva pensarci.
-Per oggi staremo qui. Dobbiamo trovare un altro luogo dove stabilirci, quando i Cullen si renderanno conto che non è più in casa loro,penso che andranno a cercarla. E se ci trovano... siamo fritti. Perciò dobbiamo spostarci da qui.- Concluse il ragazzo che l'aveva rapita, James.
-Cercheremo sta notte dove andare,manca ancora tanto tempo al giorno. Io rimango a controllare che Isabella non scappi.-
Dopo che tutti si furono disposti per trovare un posto dove stabilirsi e dopo che quello dai capelli neri si fosse appostato ai margini della foresta e quindi lontano da Bella,lei decise di accuciarsi di fianco ad un albero. Tanto possibilità di fuga non ne aveva.
Le sfuggì uno sbadiglio e cercò di riscaldarsi solo con le braccia,ma faceva davvero freddo, e non era in forze per usare poteri. Si sentiva davvero debole,troppo,troppo,troppo,debole.
. Il suo ultimo desiderio prima di dormire fu avere di fianco a sè Edward,che l'abbracciava e la proteggeva da qualsiasi altra persona le avrebbe fatto del male. Non sapeva cos'erano questi improvvisi cambiamenti di opinione verso Edward ma c'era qualcosa che non le permetteva di allontanarsi da lui,qualcosa che non le permetteva di ferirlo,qualcosa che lo collegava a lui.
Non era amore. Ma allora cos'era?



Ehm... lo so che è corto,ma è la seconda parte del nove. Che era composto da due parti,quindi è normale farlo un po cortino. Cooomunque,avete visto quanto sono brava a pubblicare in fretta? Yeah yeah. :*
Comunque,vi lascio lo spoiler del prossimo capitolo (che non è ancora finito quindi non prometto nulla),e vi saluto ragazzi. Ciao ciaoo!

SPOILER DEL PROSSIMO CAPITOLO :

-No,aspetta.- Strattonò il braccio dalla sua presa e si guardò intorno. -Dove mi vuoi portare?-
Lo sguardo che le rivolse Jacob la fece impallidire: era impaziente,preoccupato,forse anche arrabbiato.
-Ma... ti sembra il momento?!-
-Sì! Se mi porti via promettimi di riportarmi da Edward!-
Jacob le rivolse uno sguardo sconcertato. -Ma che dici?! -
-Solo così verrò.-






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Capitolo 12
*** Capitolo dieci ***






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               Capitolo dieci


Improvvisamente sentì una mano poggiarsi sulla sua spalla, quella persona le venne davanti e Bella si ritrovò con il respiro fermo in gola.
-Calmati,Bella,sono Jacob.- Spiega,e subito Bella si lasciò fuoriuscire un respiro lungo di sollievo. Forse non tutto era contro di lei. Forse c'era ancora un qualche modo per fuggire da quei vampiri-viscidi.
Bella volse lo sguardo intorno al paesaggio per verificare di non essere scoperti,dopotutto il ragazzo-vampiro-viscido era appostato lontano da lei.
-Jacob!- Esclamò subito dopo prendendo un grosso respiro. -Mi hai fatto prendere un colpo!-
-Lo so,lo so,ma non c'è tempo adesso. Dobbiamo andarcene.- Disse velocemente afferrandola sotto il braccio.
-No,aspetta.- Strattonò il braccio dalla sua presa e si guardò intorno. -Dove mi vuoi portare?-
Lo sguardo che le rivolse Jacob la fece impallidire: era impaziente,preoccupato,forse anche arrabbiato.
-Ma... ti sembra il momento?!-
-Sì! Se mi porti via promettimi di riportarmi da Edward!-
Jacob le rivolse uno sguardo sconcertato. -Ma che dici?! -
-Solo così verrò.-
Jacob la guardò stranito e con un espressione intensa in volto. Ma non provò ad obbiettare,si guardarono in cagnesco per qualche altro paio di minuti di silenzio; poi Jacob sospirò:
-Ne parleremo in un altro luogo,adesso si stanno avvicinando,avranno sentito l'odore di licantropi,dobbiamo andare.-
Bella acconsentì con la testa; infondo,ma proprio infondo infondo, si fidava di più o molto di più di Jacob&Co piuttosto che di James&Co.
Si lasciò trascinare per i boschi da lui che correva più veloce che poteva. Poi improvvisamente si fermò.
-Aspetta un attimo,- Disse rivolgendo il suo sguardo a Bella.
Poi improvvisamente si lanciò proprio al centro di un cespuglio verde e alto; con un balzo Bella vide tutti gli arti di Jacob trasformarsi mano a mano in quelli più scuri e pelosi di un felino. Guardò ad occhi sbarrati quella scena; ne aveva sentito parlare di come si trasformassero ma non aveva mai assistito a nessuna trasformazione dal vivo.
Si ricompose in fretta un po ancora scombussolata,poi raggiunse il lupo che ora aveva le orecchie tese e all'erta e gli occhi che scrutavano il paesaggio. Si fermò un attimo,poi ululò qualcosa. Probabilmente stava mandando qualche messaggio ad altri lupi... Ok,non ne sapeva niente in materia perciò non poteva saperlo.
Jacob parve capire e guardò Bella muovendo il capo impercettibilmente verso la sua sinistra. Voleva essere seguito,capì in quel momento. Ma non aveva paura di quei vampiri? Si chiese.
Lo seguì silenziosamente e guardò intorno a sè di tanto in tanto; dove la stava portando? E perchè non si ritrasformava in umano?
-Wuao.- Si fermò ammirando un lago brillante e luminoso che rispecchiava acqua azzurra e brillante alla luce del sole.
Era così concentrata nel fissare quel bellissimo lago che non si accorse di nient'altro attorno a lei. Le scene del suo sogno si insediarono in lei improvvisamente,facendola indietreggiare dalla paura,ma si sentì sbattere contro un petto solido e muscoloso. Dalla paura fece uscire un urlo dallo sgomento,ma poi riconosse Jacob versione uomo. Quando aveva avuto il tempo di ritrasformarsi? E sopratutto,come aveva fatto? Tutte queste domande non parvero avere una risposta.
-Hei,stai bene?- Si riprese fissando gli occhi neri e scuri come la pece di quel ragazzo, erano così diversi da quelli di Edward... Gli occhi di Edward erano più chiari, ed erano più limpidi: ti ci potevi specchiare. Inoltre, ci potevi leggere dentro tutta la verità del suo spirito,i suoi occhi non mentivano mai,aldilà dei suoi gesti. Ma tanto lui nemmeno aveva la natura di bugiardo. Gli occhi di Jacob,al contrario,erano scuri e senza fine, sembravano innocui e misteriosi.
Non seppe il perchè di simili pensieri,ma pensare di nuovo a Edward la fece sentire in un certo senso protetta e al sicuro,seppur lui non ci fosse. Anche più viva in un certo senso.
Era proprio vero il detto: "Ti accorgi di quanto è realmente importante qualcuno quando lo perdi"
-Sì,sto benissimo. Stavo solo...ehmmm...pensando. Sì. Pensando.-
Lui inarcò un sopracciglio per nulla convinto,ma Bella fu grata del fatto che avesse deciso di lasciar perdere l'argomento. -Se sei sicura va bene,andiamo.-
-Aspetta..- Lo afferrò dal muscoloso bicipite. -Mi hai promesso che mi avresti riportata da Lui.- Aveva un bisogno impellente di rivederlo. Al più presto.
-Bella,lo so... ma...ascolta,-
-No ascoltami tu! Me l'avevi promesso! Jacob,me l'avevi promesso.- Scandì bene per ultimo.
-Ti avevo promesso che ne avremmo parlato in un altro posto.-
Lei rimase di sasso; cosa significava?
-Bè,adesso siamo in un altro posto.-
Jacob volse gli occhi al cielo disperato,poi fissò Bella sospirando. -Non mi costringere a prenderti con la forza; ti ho detto che ne parleremo una volta arrivati alla base.-
-Che base?-
Jacob parve dubitare della risposta da darle,così decise di fare il vago. -Una base.-
-Ah grazie eh- Fu la risposta sarcastica di lei.
-Dai andiamo,ti spiegherò tutto più tardi. Promesso.-


Edward si era allontanato dalla stanza di Bella velocemente e senza badare ai dubbi che l'assalivano. In un secondo,così come era entrato,se n'era uscito.
Aveva sentito odori strani,lungo il suo tragitto,ma continuava a dare la colpa alla sua fame che gli inebriava i sensi e i pensieri. Aveva resistito a stento vicino a Bella.
Non si sapeva ancora spiegare perchè lei avesse deciso così,di punto in bianco, di farsi un bagno lungo ore. Forse voleva essere lasciata in pace. Ma allora c'era bisogno di mandarlo a prenderle un bicchiere d'acqua?
Edward sorvolò quei pensieri; andò a caccia,e subito dopo si sentì appagato e già molto molto meglio. Si sentì in grado di distruggere un esercito,da solo.
Raggiunta la villa si accorse subito che c'era qualcosa che non andava,tutto era in subbuglio e c'erano odori davvero estranei a quelli che conosceva solitamente. Vide subito Rosalie che parlava animatamente con Emmett affianco ad Esme,la loro sembrava più una discussione.
Si avvicinò.
-Che succede qui? Cos'è quest'odore?-
-Oh,Edward..- Esclamò subito Esme carezzandogli una guancia,leggermente. -Hanno rapito Bella. L'abbiamo scoperto poco tempo fa e..-
Edward sentì d'improvviso freddo,si staccò velocemente da loro e corse via frettolosamente,andò alla camera di Bella e spalancò la porta del bagno. Vuoto. Non c'era nemmeno l'acqua nella vasca. Si sentì così...stupido in quel momento. Sbattè la testa contro il muro e digrignò i denti arrabbiato,furioso,disperato e frustato.
Colpì un muro con un pugno così forte che finì quasi per romperlo. Stette in silenzio per qualche tempo,poi alzando lo sguardo si trovò a riflettere su cosa fare.
Sembrava accecato da una rabbia animalesca. Aveva voglia rompere tutto e ... ok,forse aveva ragione ad arrabbiarsi tanto,ma questo era esagerato. Davvero non capiva tutta questa rabbia che lo accecava.
In una parte della sua mente sapeva cos'era che lo mandava in collera, non voleva ammetterlo. Ma lo sapeva.
Le uniche cose sicure che sapeva in quel momento erano tre: l'avrebbe riportata da lui,l'avrebbe tenuta al sicuro e sopratutto l'avrebbe ritrovata. Anche andando in capo al mondo.


Bella fissò Jacob mentre camminavano per la foresta. Inciampò un paio di volte intenta com'era a fissarlo,quindi alla fine si concentrò solamente sui suoi piedi. Aveva un vago sospetto per conto di Jacob,era molto e moltissimo diverso da quando erano bambini. Era cambiato in una maniera... da rimanerci sbalorditi.
Poi improvvisamente Jacob si fermò e fece segno a Bella di fermarsi anche lei. Rimase per qualche secondo in ascolto,poi inaspettatamente si mise a ridere. Così,senza motivo,con la testa all'indietro e con le risate che riempivano l'eco silenzioso della foresta. Sembrava un matto.
-Jacob,che hai?-
Lui indicò la foresta e poi guardò serio Isabella. Volse di nuovo lo sguardo alla foresta. -Vi sento,potete uscire. O forse avete paura?- Sibilò piano e in modo minaccioso,ma anche con un ghigno vincente in faccia.
Bella non capì la situazione iniziale,con chi stava parlando Jacob? Chi era nascosto dietro la foresta?
Poi improvvisamente dalla foresta uscirono ondate di vampiri in ogni angolo. Avevano tutti gli occhi rosso sangue e fusi con il nero. Non era la famiglia Cullen,erano esseri che non aveva mai visto e nemmeno immaginato. Uno spettacolo macabro solo a fissare quelle iridi.
Jacob tirò Bella dietro di lui,seppur fossero circondati; e in un secondo Bella si rese conto che di fianco a sè aveva un lupo grande e grosso,con il pelo marroncino. Lo guardò sbalordita per l'ennesima volta,poi si riscosse e la paura precedente fece capolino. Tremava. Aveva bisogno di concentrarsi e di usare i suoi poteri... non ci riusciva, con la pelle d'oca e la mente offuscata non capiva niente. Non pensava avrebbe avuto questi problemi,era stato sempre facile per lei usare quei poteri,eppure... non aveva messo in conto il fatto di essere debole e quasi senza forze.
Si sentì il forte ululato di Jacob,lungo tutta la foresta. Dagli alberi spuntarono altri lupi,non seppe dire quanti dato che erano venuti in corsa.
Bella cercò in quei vampiri qualcuno che conoscesse... qualcuno di buono che l'avrebbe salvata.
Nessuno. Non c'era nessuno.
Sentì i passi di qualcuno veloci quanto il fulmine venire verso di lei,subito si girò e spontaneamente cercò di crearsi la sua aura di protezione. Era venuto così,spontaneo,per sopravvivere. Ma non ci riuscì.
Le si avvicinò un lupo nero,il più nero e la fece rimbalzare sulla sua schiena. Forse i lupi erano dalla sua parte,per salvarla. In quel momento era troppo intontita per badarci.
Il lupo la trascinò fino a vicino una casetta, la lasciò lì, vicino all'uscio della porta e poi se ne andò.
La prima cosa che Bella pensò di fare fu di entrare nella casa e sbarrarsi là dentro,invece la curiosità ebbe la meglio e rimase a fissare sbalordita le scene che gli si presentarono davanti, anche se era abbastanza distante da loro e c'erano gli alberi a coprire la scena.
Ma tutto sommato si vedeva bene.
La prima cosa che vide furono le corse dei vampiri. Cercavano di usare i poteri evidentemente.
I licantropi erano molto più forti e potenti di loro, ma non potevano fare molto con intere file di vampiri contro di loro, tutti i vampiri messi assieme erano il triplo dei licantropi!
Per terra,si potevano vedere delle teste staccate,occhi spalancati e bocche aperte. Riconobbe tra quelli anche la testa di James. Bella ebbe quasi un conato di vomito a quella scena;tant'è che si girò per un lungo momento per respirare fortemente. Ma non doveva vomitare,non doveva. Se vomitava le forze le sarebbero mancate sempre di più,e a lei servivano i suoi poteri. Doveva riuscire ad usarli,maledizione.
Intanto ,si rese conto, anche i lupi erano ricoperti da ferite profonde e da sangue lungo tutto il pelo. Massacravano ogni piccolo arto dei vampiri che si avvicinavano a loro,anche se nei movimenti erano un tantino affaticati. Ma sembravano avere la meglio alla fine.
Vide alcuni vampiri nascondersi negli alti rami degli alberi per poi buttarsi a capofitto addosso ai lupi. E morderli.
Tutta quella scena era... orribile..disgustosa..macabra.
Svenne con un tonfo per terra.




Uhm... dunque,inizio col dirvi che il capitolo era pronto da giovedì ma che ho aspettato fino ad oggi per poter completare il prossimo ancora. Quindi adesso che è finito,penso di aggiornare per o giovedì o venerdì,non so..vedo.
Coomunque,ho deciso finalmente di arrivare al sodo della storia,e ormai siamo quasi alla fine... sì,ma anche no. Intendo,i fatti che accadranno saranno pochi alla fine ma ci vorranno più capitoli per elaborarli. Quindi, mi spiace se dovrete sopportarmi più a lungo,hahah. Be,non crederete mica che Edward&co non si metteranno in mezzo per salvare Bella? Approposito dei deu piccioncini,penso che tra poco si accorgeranno di amarsi. Mhh...mah. Bo.
Non dico niente. Vi lascio al prossimo. Ciaooo! <3<3
Ringraziamenti:
vio_twilight
trillwer
marios


ECCO LO SPOILER DEL PROSSIMO CAPITOLO!! :

La fronte di Edward si appoggiò a quella di Bella, che chiaramente imbarazzata si allontanò di qualche centimetro. Nella sua testa si affollavano tanti pensieri: Perchè Edward era così dolce? Perchè si comportava con tenerezza? Perchè la guardava così? Perchè.. perchè improvvisamente era come se...
-Devo parlarti.- Sentenziò improvvisamente lui.





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Capitolo 13
*** Capitolo undici ***






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               Capitolo undici



Edward si catapultò fuori dalla villa. Un solo pensiero per la testa: andare da Bella. Prenderla,portarla al sicuro e... tenerla lontano da chiunque si fosse azzardato anche solo a toccarla.
Arrivò velocemente dove l'odore portava e scorse Bella per terra. Era pallida e inerme.
Corse da lei preoccupandosi subito,poi notò la scena che gli si presentava davanti: lupi e vampiri a lottare tra di loro. Senza la presenza della sua famiglia.
Edward inarcò un sopracciglio,poi fece scivolare Bella nelle sue braccia vedendola bianca come un lenzuolo,si sentì male solo a guardarla.
-Bella,Bella...eddai-
-Edward,sarà svenuta. Non deve esser stato facile per lei vedere queste scene. Che ne dici se la porto in un posto più al sicuro?- Si inserì Alice.
Edward annuì fissandola attentamente,aveva davvero creduto di averla persa in quelle poche ore che non l'aveva più con sè. Si alzò e vide che la sua famiglia si era già inserita nella lotta. Ovviamente avevano deciso di aiutare a far vincere i licantropi,poichè così se fossero usciti illesi non li avrebbero ammazzati. In quel momento stavano vincendo. Era strano che quei cani non avessero usato Bella per i suoi poteri, in quel momento Edward si chiese perfino il perchè. Ma probabilmente non erano preparati all'attacco.
Decise anche lui di unirsi a quella specie di "lotta".
Spezzò la testa a quasi dieci vampiri,aiutato dal resto della famiglia. Poteva leggere nel pensiero di tutti,questo lo aiutò molto a prevedere le loro mosse. Si poteva dire che stavano lavorando in gruppo.
Tre vampiri vennero spinti da un lupo addosso agli alberi,loro subito si ripresero e gli andarono incontro. Edward spezzò loro la testa mentre il cane ne sbranava un altro.
Adesso erano rimasti in pochi. Emmett ed Esme erano già pronti a scattare per qualunque evenienza,vicino a loro c'erano tre altri lupi.
Però, dopo alcuni secondi,evidentemente i vampiri avevano capito fin troppo bene la situazione,prefendo svignarsela piuttosto che combattere.
A quel punto tutti i lupi si ritrasformarono in umani,erano pieni di graffi da tutte le parti. Il primo a proferire parola fu Sam. -Perchè l'avete fatto?-
-Per convenienza,non ti illudere.- Rispose piccato Emmett.
Jasper e Rosalie erano gli unici ancora per terra inermi, deboli per via del sangue; si sarebbero ripresi sicuramente ma le ossa ci mettevano sicuramente più tempo per andare al loro posto. Sicuramente qualche altro giorno.
A quel punto entrò in scena Alice,chiaramente offesa per non aver partecipato a quella specie di lotta. Edward si rianimò subito pensando alla sua Bella lasciata da sol.
Aspetta... sua?! E da quando?
-Edward,vuole te. Vai.- Disse Alice riiferendosi a Bella,mezza simpatica e mezza ammiccante.
-Certo.- La fulminò.


Quando Edward scorse la figura di Bella accasciata sul pavimento ,si immobilizzò di colpo. La ragazza aveva le mani nei capelli e le ginocchia al petto.
Appena alzò la testa e lo vide... Edward si sentì improvvisamente sollevato. Le iridi marroni di Bella avevano adesso un colore più scuro per via della luce del sole. Era ancora più bella del solito.
Si alzò da terra tentennante. -Edward.. sei tutto sporco di sangue- esclamò avvicinandosi. L'espressione del ragazzo fece stringere gli occhi a Bella e lo guardò confusa. Aveva la faccia da rincoglionito, i pensieri sulle nuvole e fissava Bella come trapassandola con lo sguardo. -Edward,stai bene? Yuuuuhuuu- Continuava a ripetere .
Ah,il modo in cui diceva 'Edward'.... Dalla sua bocca usciva come una dolce melodia,era una cosa fantastica.
-Eeeeeeedwaaard...ma sei sicuro di star bene? Ti sei rimbecillito all'improvviso?-
Il modo in cui lo insultata riusciva ad essere perfino dolce se uscito dalla sua bocca.
-Edward.- Sospirò. -EDWARD! RITORNA IN TEEE!!-
aspetta... cosa?!
-Hai detto qualcosa,Bella?-
Sembrava davvero innocente,col viso dubbioso e interrogativo verso di lei; cosa che faceva infuriare ancora di più Bella.
-Ma secondo te?!- Gridò infuriata. -Ti ho chiesto se state tutti bene! E perchè hai una faccia da rimbecillito!-
Edward si toccò il viso come per capire se lei stesse dicendo la verità,poi capendo della cavolata che stava facendo lasciò subito il braccio ricadere sul suo fianco. Bella si massaggiò la fronte con disperazione e seguì con lo sguardo la figura di Edward che si allontanava di pochi passi.
Bella lo raggiunse ; il viso di Edward era cupo e aveva di nuovo la mente altrove. -Edward,nessuno di voi si è fatto male,vero?- Chiese lenta.
Edward si girò piano verso di lei,rimase per alcuni secondi a fissarla senza muovere un muscolo poi,d'impulso,la baciò.
Un bacio di sollievo,di ritrovamento, non tanto rude ma nemmeno dolce. Semplicemente il piacere di riassaporare finalmente il gusto delle labbra dell'altro. Un bacio semplice,ma significativo.
-Bella,tu non puoi nemmeno immaginare quanto tu...-
-Lo immagino,Edward. Lo so.- Rispose lei facendolo finire a metà frase. Infondo,sapeva cosa voleva dirle. Che gli mancava.. E la stessa cosa era per lei.
-Allora,come è andata? Abbiamo vinto?- Ormai il bacio era finito; Bella con non poca fatica si era staccata andandogli di fianco. -Mi dispiace non aver potuto fare niente,io... non funzionavano,ti giuro,ci ho provato ma...-
-Shh,non importa. L'importante è che tu stia bene.- Rispose facendole una carezza dolce sul viso. Bella corrugò le sopracciglia.
-Ma... non era per questo che..che..-
-Sì,ma adesso non ha più importanza.- bacio.
-Come non ha più importanza? Ma io credevo che..-
-Non credevi niente Bella,niente. Mi dispiace dirlo,ma questa volta dovrei proprio ringraziare quei cani che ti hanno messo in salvo; anche se non sono stati molto intelligenti a lasciarti lì sull'uscio.- Concluse con una smorfia.
-Be,quella è anche colpa mia. Ero curiosa di vedere come andavano a finire le cose; i poteri non funzionavano e poi ci avevano preso alla sprovvista. Non avevamo organizzato praticamente niente.-
-Lo so. Lo so.-
La fronte di Edward si appoggiò a quella di Bella, che chiaramente imbarazzata si allontanò di qualche centimetro. Nella sua testa si affollavano tanti pensieri: Perchè Edward era così dolce? Perchè si comportava con tenerezza? Perchè la guardava così? Perchè.. perchè improvvisamente era come se...
-Devo parlarti.- Sentenziò improvvisamente lui. Ecco quindi dov'era il trabocchetto: prima fingeva di tenere a lei ,e poi la cacciava via dato che la battaglia era avvenuta e il suo aiuto non era servito. Ottimo. Davvero ottimo piano.
Prima che Bella potè solo dire un unica parola,comparse Jacob tutto graffiato. Era veramente ridotto male,constatò Bella.
-Dio Jacob,come ti hanno ridotto! Ma..aspetta.. cosa significa questo?- Domandò voltandosi verso Edward. Lui la guardò dritto in faccia,mentre Jacob con un mezzo sorriso sarcastico lanciava occhiate a tutti e due,avvicinandosi.
-Abbiamo dovuto farlo; siamo tipo alleati adesso con sti cani.-
-Quindi nessuno si ammazzerà adesso.- Si rivolse di nuovo a lui, ma Jacob lo precedette:
-Non potrebbero nemmeno provarci,li ammazzeremmo in quattro e quattr'otto. Se non lo abbiamo fatto fino ad adesso era solo perchè ci avevano aiutati. Ma non li rispiarmeremo un altra volta,puoi giurarci.- In teoria si stava riferendo a Bella,ma non staccava gli occhi da Edward fissandolo con odio e sfida. Edward ovviamente ricambiava serrando la mascella a sua volta; non l'avrebbe mai capito tutto questo Bella.
-Posso parlare con te Bella,qualche secondo? Ci metteremo poco.- Questa volta si voltò dalla sua parte mentre parlava. Bella annuì,poi fissò Edward che seppur infastidito diede l'acconsenso con una mano,come se ce ne fosse davvero bisogno.
-Se hai bisogno,chiama.- Disse per l'ultima volta Edward,fissando con circospezione Jacob. Poi diede un ultima fugace occhiata a Bella,e si allontanò.
-Finalmente se n'è andato.- Commentò Jacob.
-Forse è meglio se ti disinfetti le ferite,perdi molto sangue sai,possibile che non senti male?-
-Pff. Non sono uno stupido succhiasangue,io sono umano,e provo il dolore.-
Bella sbuffò. -Ok,ok. Vieni.- Tanto era inutile cercare di non far odiare i licantropi ai vampiri,o ai vampiri i licantropi. Era una battaglia persa in partenza.
Quando arrivarono dentro la casa che in teoria doveva essere di Sam,camminarono verso il bagno e Bella cercò il disinfettante in uno dei tanti cassetti. Ancora non poteva credere di riuscire a provare una simile sensazione solo rivedendo dopo nemmeno tanto tempo Edward. Era una cosa... strana... Patetica addirittura. Si era sentita fin troppo bene,rivedendolo.
In ogni caso,scacciò quei pensieri dalla testa; non era nè ora e nè tempo per pensarci. Prese il disinfettante e ne bagnò un po su del cotone drofilo, poi lo passò su una ferita lunga e sottile. Fortunatamente,Jacob non riportava ferite gravi abbastanza da andare all'ospedale.
Quando Bella ebbe finito,Jacob tirò un sospiro di sollievo. C'era voluto tanto autocontrollo per non inveire contro di lei,ma non c'entrava nulla,e non poteva incolparla ingiustamente.
Bella si mosse per mettere le cose a posto dentro la cassetta del pronto-soccorso,a quel punto decise di parlare:
-Allora...ehm... prima avevo detto di volerti parlare.-
-Già. Mi ricordo. Cosa dovevi dirmi?-
-Ho riflettuto riguardo a quello che mi avevi detto prima. All'inizio non capivo perchè volessi tornare da quel succhiasangue,giuro, ma era perchè...Bella... ci conosciamo da quando eravamo bambini,io ti conosco molto meglio di ..di...di quello là. -
-Jake- Disse fermandolo. -So dove vuoi arrivare,ma..-
-Bella,ti renderei sicuramente mille volte più felice di quanto ti renderebbe lui per l'eternità,staremo benissimo insieme.-
-No,Jacob,non capisci. L'hai detto tu stesso: ci conosciamo dall'infanzia,siamo amici. Niente di più,niente di meno. Io.. non provo nulla.-
-Non ti sto chiedendo di provare qualcosa. Infondo ci siamo visti per caso dopo tanto tempo,e abbiamo avuto delle chiaccherate fugaci. Quindi non ti sto chiedendo poi tanto,solo di provare almeno a frequentarmi,e poi magari di mettermi a confronto con quello là. Che ne dici? Solo una cena, ormai i succhiasangue non hanno nessun diritto a tenerti ancora con loro,la battaglia è finita.-
-Uff,Jacob,non so. Ti giuro che non so che fare, tu mi piaci,ma come amico. Non voglio che cambi nulla tra di noi,siamo sempre stati amici. Perchè adesso dovremmo iniziare a frequentarci?-
Dopo aver inserito la borsa da pronto soccorso dove l'aveva trovata,aveva incrociato le braccia al seno e si era rigirata per guardarlo. Il viso di Jacob che prima era tenero e supplicante ora era arrabbiato.
-Bella,ma cosa credi? Quel.. lui, ti ha usata a suo scopo,senza riuscirci ovviamente visto che niente è stato previsto,quindi ti lascerà andare appena possibile. Io invece non ti lascerei mai andare Bella,mai. Te lo posso assicurare questo.-
-Jacob..- Venne interrotta:
-Cosa succede qui? Sono venuta per controllare che tutti stavate bene.- Disse Alice guardandoli sospettosa e fissando Jacob con odio.
-Stai tranquilla,Alice,tutto bene.- La rassicurò Bella.
-Dovrei parlarti in privato un secondo,Bella. È importante,vieni?- Rimase a fissare Jacob. Ma perchè tutti dovevano per forza parlare con lei? Prima Edward,poi Jacob e in quel momento Alice.
-Veramente noi non avevamo ancora finito.- La liquidò Jacob con disprezzo.
-Be,però possiamo continuare dopo. Alice,è importante hai detto vero?-
-Sì. Molto.-
-Va bene,vengo.- Diede un occhiata veloce a Jacob e poi si avvicinò ad Alice,allontanandosi da lui.




Non so cosa dire; non c'è niente di importante in realtà. Nessuna svolta e niente di che,tranne ovviamente i sentimenti che stanno cambiando sempre di più per Edward e Bella. Era troppo buffo Edward quando ha rivisto Bella! L'ho scritto un po di tempo fa il capitolo ma ricordo di essermi divertita molto a scriverlo.. vabbe non importa. Grazie per le recensioni di tutte,grazie davvero,siete fantastiche. Non so quando pubblicherò il prossimo; quindi vi lascio così. Ciauuu <3<3
Ringraziamenti:
marios
kkarla
trillwer



ECCO LO SPOILER DEL PROSSIMO CAPITOLO!! :

(no ok non so davvero che cosa mettere. Sono due parti insensate...-_-)-è successo qualcosa?- Chiese con evidente ansia.
Erano tutte e due andate nella cucina per parlare. Alice si era momentaneamente appoggiata ad un tavolino con aria stanca; Bella,meno sofferente,era comunque rimasta in piedi.
-No,no,non devi preoccuparti. Anzi sì,devi. Ma per un altro motivo.- Alice respirò forte e guardò Bella negli occhi. -Ho avuto una visione.- Bella strabuzzò gli occhi.
[....]
E adesso lo rivedeva, che si riavvicinava a loro con studiata spensieratezza e tranquillità. Edward non ci pensò due volte ad andargli incontro.
-Dov'è Bella?- Chiese minaccioso.
-A parlare con la tua sorellina. Pff.- Edward strinse i denti si mordicchiò le labbra per non aggredirlo,





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Capitolo 14
*** capitolo dodici ***






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               Capitolo dodici



Ciao! Prima di tutto volevo ringraziarvi per le 4 recensioni! Grazie milleee mi avete fatto felicissimaa ^^ Poooi,ci sono due notizie importantissime: 1. Ho deciso che questa storia si concluderà assolutamente entro la fine di giugno (non so quando,forse anche prima di giugno,non so ancora precisamente ma prima di luglio). 2. Nel prossimo capitolo si parlerà di nuovo di Rosalie e Emmett (finalmente). Ecco. Ho detto tutto ^^
Per il momento non ho nessuno spoiler,con l'inizio della scuola non sto trovado abbastanza tempo per scrivere dei capitoli interi,anche se sono a buon punto,ma ringrazio queste bellissime persone che hanno recensito la mia storia. GRAZIE.
kkarla
vio_twilight
marios
trillwer







-Volevo parlarti riguardo a Edward.- iniziò Alice.
Bella si riscosse dal suo torpore e ascoltò le parole di Alice. Non sapeva ancora se lo amava,o meno, sopratutto non voleva pensarci. Non in quel momento,per lo meno.
-è successo qualcosa?- Chiese con evidente ansia.
Erano tutte e due andate nella cucina per parlare. Alice si era momentaneamente appoggiata ad un tavolino con aria stanca; Bella,meno sofferente,era comunque rimasta in piedi.
-No,no,non devi preoccuparti. Anzi sì,devi. Ma per un altro motivo.- Alice respirò forte e guardò Bella negli occhi. -Ho avuto una visione.- Bella strabuzzò gli occhi.
-Da quando sei arrivata mio fratello è diverso dal solito. Prima era più freddo,arrogante in una maniera insopportable perfino per me, adesso è... diverso. Non so precisamente perchè, ma vedo una nuova luce nei suoi occhi. Ok,ti sembrerà strano; ma noi abbiamo capacità più sviluppate rispetto agli umani, quindi non dovrebbe essere una cosa 'anormale'. Comunque sia,non mi dispiace di questo anzi! Mi rende felice sapere che è cambiato..-
Durante tutto il discorso Bella era rimasta zitta, ma si riprese in quel momento; Alice però le fece segno di stare zitta. -Lasciami finire, Bella.-
-Stavo dicendo, Edward ha davvero bisogno di te. Suo padre,che sarebbe anche il mio, è morto da poco. Ti posso assicurare che tutti e due si volevano bene come non mai,passavano giornate intere a parlare nel loro studio e avevano le stesse e identiche passioni.Erano legati quasi come migliori amici,Bella, ed Edward era sempre dolce e gentile con tutti; be l'arroganza fa parte del suo carattere ma vabbe. Da quando è morto, è peggiorato tantissimo; tre volte più arrogante,a volte stronzo,anche presuntuoso. E adesso stava diventando come prima della morte del padre grazie a te. Non so come hai fatto.-
Bella strabuzzò gli occhi. -Me? Ma dai! Alice,è cambiato. Ha superato la morte del padre evidentemente. Basta,stop,fine.-
-Può darsi.- Concesse Alice.
Ci fu un silenzio di tomba per alcuni attimi.
-Che..che.. visione hai avuto? C'entra Edward?-
Finalmente Alice staccò gli occhi dal pavimento e li fissò a quelli di Bella. -Diciamo che riguarda di più te. Ho visto di quando te ne andrai via da tutti noi, e io ho paura che Edward possa ritornare quello di prima. Bella,per favore,non ti obbligo a rimanere,sarei egoista, ma almeno prima cerca di riflettere su quello che fai. Va bene?-
-è solo una visione Alice,non si sa ancora niente di cosa succederà. Comunque va bene,prometto di riffletterci se mai dovesse accadere.- Era impossibile quello che diceva Alice; semmai sarebbe stato l'Edward stesso a cacciarla via da loro. Bè,non che era così sicura.. infondo,dopo quello che c'era stato fra loro forse... . Ma non si dovevano in ogni caso escludere nessuna delle ipotesi.
Alice sorrise impercettibilmente e diede un delicato abbraccio a Bella,che ovviamente ricambiò. -Sei una delle persone più sincere che conosca Bella, sei perfetta per mio fratello.-
-Grazie,ma non credo.- La buttarono sul ridere.
Poco dopo decisero di andare dagli altri, c'era tensione nell'aria ma non ci diedero tanto peso.

Quando aveva dato a Jacob il permesso di parlare con Bella non pensava di potersene pentire così amaramente in seguito. Il modo in cui Jacob la fissava... il modo in cui le parlava... no,non era semplicemente amicizia,non si poteva chiamare così. Si vedeva chiaramente che quel cane non voleva solo essere un amico per Bella. Avrebbe dovuto insistere per non farli parlare insieme.
E adesso rivedeva quel..Jacob che si avvicinava a loro con studiata spensieratezza. Edward non ci pensò due volte ad andargli incontro.
-Dov'è Bella?- Chiese minaccioso.
-A parlare con la tua sorellina. Pff.- Edward strinse i denti si mordicchiò le labbra per non aggredirlo,quindi ritornò alla sua precedente postazione.
-Sentite un po,- incominciò un altro componente di quei licantropi che Edward non conosceva. -Non voglio litigare, l'abbiamo già fatto fino ad adesso. Ma non voglio nemmeno festeggiare la vittoria insieme a voi . Quindi,mettiamo subito in chiaro una cosa: ognuno per le proprie strade.Come se nulla fosse successo. Voi non avvicinatevi al nostro territorio e noi non vi faremo niente.-
Emmett annuì insieme agli altri. -Bene. Allora è tutto d'accordo,noi possiamo andare.- Fece cenno ai suoi compagni.
-Non posso lasciare Bella qui.- Disse deciso e un po pensieroso Edward,guardando la baita dove si trovava lei con Alice.
-L'accordo era di lasciarla andare ovunque volesse una volta che la battaglia era terminata. Quindi,non hai nessun diritto di portarla con te.- Proruppe Jacob.
-Perchè non lasci decidere a lei?-
Ci fu totale silenzio in quel momento,i due si guardavano in cagnesco. Il silenzio era carico di tensione,poi improvvisamente,la porta si aprì e da lì uscirono le due ragazze sorridenti.
Edward vide chiaramente Bella impallidire davanti alla figura di Jasper e Rosalie per terra, e li indicò tremante. -Non...non...-
-Si riprenderanno.- La rassicurò di nuovo lui. Poi si avvicinò fulmineo a lei,in modo che nessuno lo sentisse mentre le parlava:
-Devo parlarti ancora un attimo,Bella. Non qui,alla villa,è importante. Vuoi,vero?-
-Ehm..s-sì,certo.- Rispose ancora confusa dato che non l'aveva notato vicino a lei un attimo fa. -Anch'io devo dirti una cosa, ma sei sicuro di star bene?-
Edward ridacchiò. -Sì,certo. Andiamo.-
Dopo averla presa dietro le spalle,fece segno ad Emmett: -Rosalie e Jasper si stanno riprendendo?-
Emmett guardò i due corpi ancora inermi per terra. -No. Forse è meglio aspettare che si riprendano del tutto alla villa. -
-Ok. Non voglio restare un secondo di più qui.- Rispose Edward voltandosi verso Jacob che lo fulminò. Aveva una furia cieca dentro il corpo da quando aveva visto Bella salire alle spalle di quel licantropo.
-Per caso sai anche controllare i sentimenti delle persone?- Le chiese Edward sottovoce girando il collo verso di lei.

-No,non so leggere nel pensiero e nè controllare la mente delle persone. Semmai so controllare i comandi del corpo,ma non della mente,quindi le emozioni o i sentimenti no. Perchè lo chiedi? E comunque con voi vampiri o licantropi è tutto più lento.-
Edward riflettè un momento in silenzio,poi si rigirò. -Non importa. Andiamo.-
E senza aspettare una sua risposta,partì sfrecciando nella foresta.


Fece scendere Bella dalle sue spalle e ancora un po storditi entrarono in casa. Non accompagnò Bella nella sua stanza personale, dovevano parlare. E seriamente questa volta.
Entrò nella stanza che era stata lasciata aperta da prima; si sentì subito meglio. Era come tornare a casa dopo una vacanza durata mesi.
-Questa sarebbe la tua stanza?- Chiese Bella guardandosi intorno e avanzando cautamente.
-Sì,è spaziosa,vero?-
-Sì,certo. Anche molto...luminosa.- Disse stranita fissandolo curiosa.
-Già,lo so. Meglio che chiudo le tapparelle. Poco fa era buio e mi piace tenere le finestre aperte. Aspetta un secondo.-
Si parlavano quasi come fossero amici di vecchia data,senza contare che prima si erano scambiati un bacio davvero passionale. Era tutto così.. strano.
Bella si lasciò ricadere sul letto morbido e appoggiò le mani sulle ginocchia. Edward ritornò e si sedette di fronte a lei sulla sedia della scrivania. Erano a disagio. Strano.
-Che volevi dirmi?-
-Il contratto.- disse prendendo alcuni fogli dalla scrivania. Li fissò incerto e poi riniziò a parlare: -In teoria non sarebbe ancora tutto finito,e non dovrei lasciarti andare adesso, altri vampiri stanno già organizzando nuovi gruppi per venire da noi.- Scoccò un occhiata a Bella che guardò il pavimento,a disagio. -Ma... ci ho riflettuto,mi dispiace di averti portato qui e di averti fatto allontanare da tuo padre. Mi dispiace davvero; l'unica cosa che posso fare per sdebitarmi è questo.- Continuò deciso.
Bella alzò lo sguardo su Edward e vide che in una maniera fulminea strappava a metà quei fogli. I fogli del contratto. Aprì la bocca per parlare ma non le uscì niente.
Edward guardò i pezzetti di carta per terra,volse lo sguardo a Bella e poi si diresse alla porta. -Puoi chiedere ad Alice di riaccompagnarti a casa,potrai tornare da tuo padre quando... vuoi. Te lo meriti.- Il suo tono era incredibilmente freddo e addolorato,Bella si riscosse e si alzò in piedi. Non l'avrebbe lasciato andare via così,non dopo tutto quello che era successo.
-Mi piacerebbe che mi accompagnassi tu a casa.- Ribattè decisa alzandosi in piedi.
-Bella tu non capisci..-
Gli occhi della ragazza diventarono improvvisamente lucidi. -Non mi vuoi nemmeno più guardare in faccia da quando siamo arrivati. Mi dispiace per non aver fatto nulla,io..io non sapevo che sarebbe stato così...- Così come? non lo sapeva nemmeno lei.
-Disgustoso? Macabro? Rivoltante?- Le suggerì Ewdard girandosi di nuovo verso la parte di Bella. Si avvicinò. -Non devi sentirti in colpa,te l'avrò ripetuto un sacco di volte tutto il tempo.-
-E allora perchè non mi vuoi nemmeno stare vicino?-
-Bella,- Sospirò Edward quasi con tono da rimprovero. Si ritrovò ad avvicinare il viso ai capelli della ragazza ispirando a pieno il loro odore. Erano freschi e naturali. -Lo faccio per te.- Concluse.
-Da quel che ho capito mi sembra che tu stia cercando una scusa per sbattermi fuori di qui Edward!- Si allontanò di scatto fissandolo in volto con una rabbia crescente. Non poteva credere a quello che le sue orecchie avevano sentito,era davvero troppo. Edward era un attore nato,riusciva a sembrare...a sembrare perfino.. innamorato. Be,proprio bravo. Innamorato di chi poi? Di lei? Pfff.
-Bella se ti accompagnassi da tuo padre non riuscirei più a lasciari andare,è meglio se ci salutiamo qui,fidati. Ma non perchè non voglio più guardarti negli occhi,i baci che ci siamo dati..hanno significato veramente qualcosa per me,d'importante. Tu sei stata importante per me,Bella. Ed è proprio per questo che ti sto lasciando andare. Perchè non lo vuoi capire?-
-Oh,io capisco benissimo Edward. Capisco benissimo che mi vuoi fuori dalla tua vita ,senno di sicuro non ti saresti arreso alla prima difficoltà e mi avresti detto che mi avresti rivisto anche di fuori da qusta villa. Invece niente. Niente.-Fece un lungo respiro fissando il volto sicuro di Edward -E adesso,tolgo il disturbo con molto piacere. ADDIO Edward.- Aggiunse piccata,arrabbiata,delusa e... triste. Sì,triste.





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Capitolo 15
*** Capitolo tredici ***






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LOVE CONTRACT


                Capitolo tredici



Se volete rinfrescarvi la memoria riguardo a quello che era successo tempo fa tra Rosalie ed Emmett potete rileggere il CAPITOLO 7. Ah,vi avverto che questo sarà un capitolo di "passaggio" tra Edward e Bella, tranne per i loro sentimenti.
Ci sentiamo di sotto! Ciao!





Era mattino. Bella si risvegliò di colpo e ancora assonnata guardò la sveglia sul comodino. Le 4.15.
Era incredibile come non riuscisse a dormire da giorni; aveva delle occhiaie profonde ed era dimagrita parecchio. Era sempre più sciupata.
Si alzò dal letto sbuffando e andò in cucina. Nella sua vecchia cucina. Eh sì, dopo di aver salutato Edward in quella maniera distante e frettolosa si era precipitata da Alice,chiedendole di riaccompagnarla a casa,come le aveva suggerito Edward. A ripensarci, Alice era stata davvero simpatica con lei,non doveva trattarla in quella maniera così fredda e brutale. Ma tanto,era inutile pensarci in quel momento dato che forse non li avrebbe più rivisti. Anzi,sicuro.
Fino all'ultimo aveva sperato in qualche ripensamento da parte di Edward, ci aveva pensato per tutto quel tempo. Aveva pensato ad edward che la rincorreva per impedirle di partire,ad Edward che arrivava in casa sua pregandola di tornare da lui,a Edward che rivendicava il contratto,ad Edward che... le confessava il suo amore. Quella era la più assurda di tutte,ma a Bella piaceva immaginarsi come sarebbe stato mentre confessava il suo amore per lei,già lo vedeva tutto sudato che entrava trafelato in casa sua sbattendo la porta e andando a baciarla con una passione sempre cresciente; lo vedeva mentre prendeva fiato dicendo 'Ti amo piccola mia' e poi non le avrebbe lasciato il tempo di ribattere perchè l'avrebbe nuovamente baciata con un urgenza terribile.
Aww,fin troppo bello. Però lei cos'avrebbe risposto a quel punto? Lo amava davvero? Era da tanto che ci pensava,quei quattro giorni lontano da lui l'avevano portata a riflettere. Gli mancava terribilmente. Le sue labbra,il suo fisico,i suoi capelli sempre spettinati,quegli occhi limpidi... Ma più di tutto lui,semplicemente lui. Il suo modo di essere affettuoso,la sua sincerità,il suo modo di volere bene,il suo modo di consolare. Le mancava tutto di lui,persino il guscio di freddezza con cui si avvolgeva per poi abbassarlo di fronte a lei. Tutto. Tutto,tutto e solo tutto.
Era davvero innamorata?
Ci pensò mentre sorseggiava il suo latte,mentre si vestiva,mentre accendeva la tv,mentre preparava il pranzo e mentre aspettava suo padre. Era davvero innamorata? La risposta le arrivò impulsivamente dal cervello,come se fosse stata una cosa scontata:
.
In quel momento si rese conto che era davvero così: era irrimediabilmente,completamente e inaspettatamente innamorata. Di qualcuno che probabilmente per lei provava solo... cosa?
Non sicuramente amore,si rispose subito.
Bella sobbalzò quando sentì il campanello suonare. Era un suono che aveva imparato a riconoscere. A quell'ora aspettava sempre il ritorno del padre.
Andò ad aprire e come immaginava,la figura del padre in divisa blu fece capolino dalla porta. Ciao-ciao Edward,tornatene nei miei sogni,va.
-Papà.. come è andata?-
-Bene,come stai piccola mia? Non mi sembra ancora vero che sia tu, mi ero quasi abituato ad entrare e trovare nessuno ad aspettarmi.- Sorrise leggero. Bella ricambiò.
-Già. Anch'io avevo perso l' abitudine di gironzolare per questa casa,ma l'ho ripresa subito.- Concordò.
Charlie posò il cappello con la visiera da poliziotto sul tavolo. Sbottonò un po la sua divisa e poi fissò Bella. La ragazza aveva lo sguardo vacuo e fissava terra. Sospirò guardando sua figlia in quello stato pietoso,denutrito e magro,fin troppo.
-Bells,se c'è qualcosa che non va...-
-Va tutto bene.- Rispose immediatamente. -Non ho molta fame,tutto qui. Vado in camera mia.-
Iniziò ad avanzare verso le scale quando la voce di suo padre la interruppe: -Bella,io credo che dovresti almeno sforzarti di mangiare qualcosa, è da tanto che non lo fai.-
Quella frase la fece sorridere, suo padre le voleva veramente molto bene. All'inizio era stata schiva nei suoi confronti credendo che era stata lui a volerla mandare dai vampiri,ma poi suo padre le aveva spiegato come erano andate veramente le cose e lei si era subito ammorbidita. In fondo, Charlie era veramente l'unica persona che teneva a lei.
-Non ti preoccupare,papà.- Lo rassicurò subito. Poi si diresse in camera sua,e chiuse la porta a chiave.


-Edward sei.uno.stronzo. ! Ma dico, che ti è saltato in mente?! Tu non sai che faccia aveva quando è venuta da me! Oh quanto mi piacerebbe che la vedessi in quello stato! Almeno cambieresti idea su quello che hai fatto! Edward io non capisco perchè devi sempre complicare le cose: tu tieni a lei,lei tiene a te, tu vuoi che resti,lei vuole restare... e allora dove sta il problema?! Perchè l'hai cacciata via?!- Gridò Alice sbattendo le mani sulla scrivania sgualcita che apparteneva a Carlisle tempo fa. Davvero non capiva che ragionamenti faceva il fratello,si era stufata di vederlo muoversi poco e niente per poi vederlo rinchiudersi o nello studio o sul davanzale.
Aveva ancora il fiato corto e affannoso quando Edward le rispose con un tono a metà tra il "calmati,rilassati e respira" e il "non sono fatti tuoi,cerca di capirlo!": -Non l'ho cacciata via.-
Alice si drizzò. -Ah,no? Da come era arrabbiata deduco che invece sia successo proprio questo.-
-Ascolta... io l'ho fatto per lei,che diritto ho IO di separarla dal padre? Nessuno!-
-Ma appunto!! è questo che sto dicendo! Non ti sto chiedendo di rinchiuderla qua dentro e di non farla più vedere con il padre,ma potresti..chessò andarla a trovare e invitarla ad uscire come in un appuntamento! Che importa del contratto? Mica si può avere sempre o tutto o niente: puoi averla anche se vive a casa del padre,questo non ti fermerà sicuramente dall'andare a trovarla o dal frequentarla- Concluse lucidamente il discorso,ma dopo una pausetta minima il suo tono si fece malizioso e confidenziale: -Guarda che l'ho capito che è successo qualcosa tra voi due, si capisce benissimo fratellone.-
Edward sospirò adirato. -Alice.. ti pregherei di lasciare il mio ufficio immediatamente se hai finito con il tuo brillante discorso. Grazie.-
Edward volse la sua attenzione ad una pila di fogli e Alice sbuffò incamminandosi verso la porta. -Me ne vado,me ne vado. Ma sappi che non è finita qui.-
Dopo di aver visto Alice chiudersi la porta alle spalle Edward sospirò forte e si tirò i capelli più forte che poteva. Non sapeva nè che cosa fare nè da dove cominciare,non sapeva se aveva sbagliato o se aveva fatto la scielta giusta,non sapeva niente. Niente in quel momento,niente.


Emmett sospirò frustato. Era da quasi quattro giorni che non faceva altro che camminare avanti e indietro per la stanza dove si trovava Rosalie. La ragazza ancora non si riprendeva,e lui non ce la faceva più a guardarla e a vedere come la sua faccia fosse inespressiva. Il ghigno di superiorità che aveva spesso in viso adesso era scomparso e al suo posto aveva una linea diritta e rilassata di labbra rosee.
Voleva parlarle,anche solo per poco tempo,ma doveva farlo. Era stato stupido e orgoglioso,come un bambino,quel giorno che si erano lasciati. Ma non poteva fare altrimenti: Rose era così... testarda e determinata a volte che infondeva quelle sensazioni anche a lui, portandolo a ragionare come lei.
Si passò le mani tra i capelli corti e corvini,a volte rimpiageva di non avere quelle capigliature folte che poteva tirare e torturare quanto voleva se doveva sfogarsi. Una di quelle volte era questa.
Ancora non capiva perchè si erano lasciati: ok,erano fratelli. E quindi? Era davvero un reato?
Infondo,erano vampiri. Ormai il sangue non contava più come per gli umani,ormai nel corpo avevi il sangue di chi te l'aveva donato per farti restare vivo. Quindi... fratelli ormai non lo erano nemmeno più.
Doveva farlo capire a Rose quel giorno al posto di andarsene via come un bambino presuntuoso e capriccioso. E dispettoso. Rosalie si sarebbe lasciata convincere come aveva sempre fatto dalle sue parole. Invece niente,l'orgoglio era prevalso su di lui.
Sbuffò amareggiato e si portò le mani ai fianchi cercando di calmare quella rabbia che lo aveva assolto.
Ma quanto ci mettono le sue ossa a riprendersi? Si domandò con una certa ansia.
Sbuffò di nuovo. Si fermò e la guardò sospirando,iniziò a battere un piede ritmicamente sul pavimento fissandola spazientito. Si sentiva molto come un padre che aspetta la moglie nella sala operatoria quando deve nascere un bambino. Era la stessa identica cosa. I-den-ti-ca.
Un inaspettato rumore fece distogliere i pensieri di Emmett da Rose. Si guardò intorno e poi vide che in realtà quel suono era stato riprodotto dalla stessa Rosalie. La ragazza aveva mugulato appena,e lui l'aveva confuso con il suono di un topolino! Non se la poteva perdonare una cosa del genere. Assolutamente no.
In un attimo fu vicino alla sua ragazza,controllò se aveva aperto gli occhi,ma ce li aveva ancora chiusi.
-Mmm..- Miagolò ancora la bionda. Poi inaspettatamente sbuffò con ancora gli occhi chiusi.
-Rose...-
-Emmett,sei te?- Il suono della sua voce era strascicato e stanco,come una sorta di melodia ripetuta. -Mi fanno male le ossa!- Si lamentò sbuffando.
Emmett aprì il viso in un sorriso smagliante,da parte a parte,si potevano vedere i suoi denti bianchi e splendenti. Finalmente si era ripresa la sua Rose; finalmente la riconosceva per come era.
La prese in braccio senza pensarci due volte e la bionda aprì di scatto gli occhi gemendo dal dolore mentre Emmett la sollevava e le faceva fare giri velocissimi intorno a lui,tenendola in braccio. Rosalie si dimenò.
-Emmett! Fa ancora male!- Finalmente Emmett la lasciò andare con i piedi per terra. Aveva gli occhi luccicanti adesso che la guardava, sembrava la persona più felice del mondo. Rosalie sospirò guardando il volto del ragazzo che brillava dalla gioia,e fece un leggero sorriso.
In quel momento si chiese se sarebbe tornato tutto come ad un tempo,o se si sarebbero tornati ad ignorare. Non pensò al motivo del loro litigio,voleva solo stare di nuovo con lui.
-Un po di sangue ti farà stare sicuramente meglio. Andiamo a caccia insieme,come abbiamo sempre fatto?- Con questo,Rosalie capì che il ragazzo voleva tornare con lei,voleva rompere la sua barriera d'orgoglio per stare solo e unicamente con lei. Gli occhi della ragazza si inumidirono,lo guardò questa volta anche lei con la gioia nel cuore,negli occhi,e nel corpo. Senza pensarci gli saltò al collo con un balzo.
-Certo!- Esclamò.





Eccomi!!! Non è passato taaanto tempo dall'ultima volta,vero? Non ho voglia di aggiungere qualcos'altro dopo quello detto di sopra perciò... Ci rivedremo al prossimo!
vio_twilight
marios
trillwer

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Capitolo 16
*** Capitolo quattordici ***






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               Capitolo quattordici



Quella sera il clima era freddo,notò Isabella affacciandosi alla finestra. Tutto era silenzioso,persino il gufo che le faceva compagnia nelle notte insonni con il suo solito gracchiare cupo e nasale. Le possibilità erano due: o se n'era andato, o si era deciso finalmente a stare zitto.
Preferirei la prima ,riflettè Bella, almeno mi risparmerei di doverlo strangolare con le mie stesse mani.
Si strofinò le braccia l'una con l'altra e ispirò profondamente. Aveva una maglia leggera e il freddo iniziava a farsi sentire,i brividi le percorrevano lungo le braccia drizzandole i peli. Chiuse di botto la finestra, sentendosi subito dopo al caldo,e si accovacciò sotto le coperte pesanti che aveva.
Erano a malapena le otto della sera,ma il cielo era già oscurato e nero, Bella rimpianse di non poter vedere le stelle dato che c'erano i lampioni a fare luce. L'idea di poter far spegnere i lampioni per poi fissare il panorama stellare le passò in un secondo per la testa,poi si riscosse e scacciò quei pensieri. Si era proibita di usare i suoi poteri per scopi egoistici. Basta,si era detta, i suoi poteri causavano solo e soltanto guai. Avevano fatto allontanare sua madre da lei, e le avevano fatto conoscere dei vampiri e dei licantropi che la consideravano una specie di premio in palio.
Si accucciò nuovamente sotto le coperte coprendosi la faccia, quando un rumore le fece mettere i sensi all'erta. Il rumore di un rombo di un motore e di una portiera che sbatteva. Si raddrizzò subito scordandosi del freddo, e iniziò ad uscire dalla stanza per vedere a chi aveva aperto la porta Charlie. Ammirò la scena da sopra le scale,senza avere il coraggio di scendere. Era rimasta quasi delusa quando aveva constatato che non era Edward... ma che poteva aspettarsi?
Fissò le ampie spalle di Jacob con le sopracciglia aggrottate.
Che ci faceva lui lì,a casa sua,in un completo elegante tutto a suo agio mentre chiaccherava con Charlie come se fosse una cosa da sempre?! E perchè suo padre era così allegro?!
Spostò lo sguardo da uno all'altro in un tempo record fissandoli con un misto di sospetto e incredibilità. Poi,fu la volta del padre di girarsi verso di lei sorprendendola mentre "spiava",se così si poteva dire,la scena.
-Bella!- Esclamò con enfasi facendo arrossire la ragazza dall'imbarazzo. -è venuto il tuo amico a trovarti! Dice che vuole portarti fuori!-
Scese le scale lentamente fissando Jacob con attenzione, iniziava a capire il perchè di quell'abbigliamento elegante. Lui si girò verso di lei con un sorriso a trentadue denti e Bella in quello stesso instante sospirò sconfitta. Non era proprio il momento per uscire,si disse,con tutto quello che era capitato e che non aveva ancora superato.
-Ciao Jacob- Sorrise rilassata.
-Bella.- Rispose lui con un leggero inchino.
Addirittura,pensò Bella,ma non si scompose a dare voce a quel commento.
-Ehm... che ci fai qui,Jacob,a quest'ora?- Chiese timida sperando che non fosse realmente venuto per una serata fuori a cena con lei.
-Sperando che tu non abbia già mangiato,Bella,ti vorrei invitare a cena fuori. Con me.-
Bella fissò il padre che la guardava a sua volta con determinazione,poi annuì vigorosa a Jacob cercando di sembrare felice. -Mi sembra un ottima idea,non ho nemmeno mangiato oggi.Se mi aspettate vado un attimo a vestirmi meglio.-


Un attimo lungo mezz'ora,pensò Jacob con aria stanca. Charlie stava parlando insistemente di sport, rugby,football... robe varie. Inutile dire che si stava annoiando a morte.
Quando Bella entrò in cucina il suo sguardo da stanco si fece lussurioso in un attimo. Era bellissima. Come aveva fatto Edward a lasciarsela scappare? Si chiese con un ghigno compiaciuto stampato in volto. Be,l'importante era che in quel momento la poteva avere per sè.
-Sei... bellissima.-
Bella finì di scendere le scale e fissò di nuovo Jacob. Era molto più... impacciato di Edward. Lui sarebbe stato sicuramente più sofisticato ed elegante con i complimenti.
Una stretta al cuore la fece per un attimo fermare,gli occhi lucidi dalla voglia di piangere. Pensava a quanto gli mancasse,ma tanto non l'avrebbe più rivisto. Ed era tutto per colpa di Edward.
Si riscosse solo quando il padre fece alcune raccomandazioni a loro per quella sera.
Si sarebbero divertiti,pensò Bella con una rinnovata speranza,si sarebbero divertiti e si sarebbero conosciuti meglio. Da quando si erano rivisti alla foresta non avevano mai avuto modo di comportarsi o frequentarsi come "persone normali.".
Non era mai andata ad una cena con Jacob fino a quell'oggi,forse non sarebbe stato così terribile come pensava. Forse si sarebbe divertita davvero con Jacob.
Uscirono di casa e Bella si strinse nella giacchetta leggera dal freddo. -Andiamo in macchina?-
-Freddo?- La cinse in un abbraccio. -Comunque sì. Ho pensato di portarti in un ristorante cinese. Ti piace il cinese,vero?-
Bella fece uno sforzo enorme per non inventare paragoni su paragoni per il modo di fare completamente diverso di Jacob e Edward. Erano l'uno l'opposto dell'altro.
-Hmm.. sì,non mi dispiace a dire la verità. Apprezzo molto il sushi.-
Jacob gongolò mentre faceva salire Bella nel sedile di fianco al suo e accendeva il motore. -Anche a me piace molto. È una squisitezza.-
Restarono a chiaccherare di argomenti futuli per tutto il tempo,non parlarono mai di ciò che era successo pochi giorni fa. Volevano solo godersi una serata come vecchi amici,se per Jacob era lo stesso, e basta. Senza pensare ad altro.
Giunsero alla loro meta dopo dieci minuti esatti.
Il ristorante era classico,nè troppo elegante ma nemmeno troppo scialbo,pensò Bella ammirando i contorni dell'edificio. All'ingresso c'era l'insegna del ristorante decorata con la scritta a neon. Molto bello. Si ritrovò a congratulare mentalmente Jacob per quella scelta.
Dentro,sembravano esserci più cinesi che americani, c'era gente di tutte le nazioni. Be,non proprio tutte.
-Perchè non hai preso il sushi,Jacob- Chiese una volta seduti al tavolo,sistemandosi la giacchetta sulla sedia.
-Ehm...- Il ragazzo si grattò la testa imbarazzato,facendo sorridere Bella.
-Cosa? Non ti piace? -
-Ecco... Charlie mi ha detto che ti piaceva la cucina cinese,ma... .-
Fissò un attimo la donna che stava uscendo dalla cucina per portare le varie portate ai tavoli,poi fissò di nuovo Jacob.
-Quindi non sapevi ancora dove portarmi quando sei venuto a casa mia.-
-No,non lo sapevo ancora. Volevo chiederti dove preferissi andare,in realtà.
-Ah.- Non potè aggiungere altro dato che la ragazza di prima venne ai loro tavoli con due piatti fumanti. Li appoggiò e sorrise calorosamente,poi se ne andò.
-Be,fa niente. In fin dei conti,stiamo mangiando lo stesso.-
Jacob sorrise tranquillo. -Esattamente.-
Non molto tempo dopo,i loro pasti furono portati via. Era stata una bella cena,riflettè Bella,Jacob era sicuramente molto simpatico e divertente.
Non proprio il suo tipo, fece una smorfia pensandoci, ma ...un amico,sì. Certo che sì.
-Che ore saranno secondo te?- Chiese indecisa,mentre passeggiavano sulla strada del ritorno a casa. La macchina di Jacob non partiva più e lui aveva preferito accompagnarla a piedi seppur fosse notte. Ovviamente,non si poteva sperare di camminare tranquillamente a quell'ora della sera; se stesse gironzolando un serial killer? Un maniaco? Un gruppo di ubriachi?
Quando aveva esposto i suoi dubbi a Jacob, lui le aveva risposto in modo scherzoso,scompigliandole i capelli in maniera esagerata e dicendole che non doveva dimenticarsi che lui era un licantropo.
-Non so,ma è davvero tardi. E fa buio. Davvero non ricordo il motivo per cui volessi portarti a cena fuori a quest'ora. È davvero imprudente e stupido,me ne rendo conto.-
-L'importante è che arriviamo sani e salvi a casa. E poi,non lo trovo imprudente e stupido uscire fuori a cena alle otto. Infondo,è un ora normale per cenare,no? Io non lo avevo ancora fatto.- Lo rassicurò.
Jacob sorrise.
Percorsero insieme il vialetto che conduceva a casa di Bella,si fermarono di fronte al giardino e Bella si sporse per salutarlo con un bacio sulla guancia,erano amici infondo,no? Jacob però parlò prima di lei:
-Ti sei divertita,stasera?-
Isabella boccheggiò esitante. -Be..- Era ovvio di sì,ma perchè lo stava chiedendo? Davvero non capiva.
-Voglio solo sapere questo. Ti sei divertita?-< br /> -Sì.- Rispose sicura.
-Te l'avevo detto che non te ne saresti pentita. Dovevi ascoltarmi,prima. Vabbe,io vado. Ciao,Bells.-
Le diede un veloce bacio sulla guancia e si allontanò nella notte. Quello che le aveva detto che significava? Che sarebbero usciti di nuovo?
Potrebbe darsi,si disse. Ma lei avrebbe accettato di nuovo un altro invito?< br /> Proprio in quel momento sentì dei passi nell'oscurita. Un rumore di foglie spezzate. Si stava per alzare il vento,forse,era prevista una bufera.
Improvvisamente aveva di nuovo freddo, non che non ce lo avesse anche prima,ma in quel momento sulla pelle le si formarono dei lunghi brividi.
Fece per rientrare a casa,ma il braccio di qualcuno glielo impedì. Trattenne il fiato quando lo sentì stringersi al suo fragile collo come per non lasciarla avanzare.
-Sta ferma - Sibilò al buio. Mentre Bella cercava di controllare il respiro e di non morire soffocata,sentì l'uomo dietro di sè che si rivolgeva a un altra persona. -Ehi! Guarda qui! Ne ho un altro!-
Un altro di che cosa?
Bella strinse la mascella, in un lampo riacquistò la coscienza di ciò che stava per succedere. Senza nemmeno pensarci,quando la presa al suo collo si fece più forte lei mugulò piano e con la forza della mente lo fece sbattere contro l'albero vicino a casa sua.
Adesso il suo aggressore giaceva ai piedi di un albero di ciliegio. Si sarebbe ripreso in fretta,capì Bella. Se fosse stato un essere umano sicuramente in quel momento starebbe gallegiando nella semicoscienza con gravi danni cerebrali,invece...
Con il terrore negli occhi si girò verso la figura con cui stava parlando il ragazzo prima, nell'oscurità non si vedeva molto.
...Mio dio! fu il suo primo pensiero. Si tappò la bocca con le mani per non urlare dallo shock e respirò a fondo. Magari si stava immaginando tutto e quella era solo una fantasia della sua mente.
Riaprì gli occhi.
Lui era ancora lì. Non era solo una fantasia della sua mente,era DAVVERO lì.
Era proprio Edward Cullen. In carne ed ossa.
Ma la domanda principale era: Che ci faceva lì?!






Oh-oh!!! Che ci fa Edward lì? Ah quanto tempo che non ci vediamo carissimo. Finalmente Bella e Jacob possono cenare assieme,dai non ve la prendete,DOVEVO metterla sta scena: 1.Perchè non sapevo cosa aggiungere,non volevo fare le cose tutte in fretta u_u. 2.Per la mia amatissima amichetta che tifa per la coppia Jacob/Bella,anche se non credo che le cose siano andate proprio come sperava lei :P ,e 3. Perchè semplicemente dovevo approfindire il loro rapporto,non potevo non farli diventare amici.
Comunque,detto questo, mi dispiace per il ritardo nel pubblicare,non volevo che pensaste che sono rimasta la solita ritardona,ma la verità è che volevo pubblicare venerdì,non avevo voglia e mi son ripromessa di farlo sabato ma me ne sono scordata e domenica ero troppo occupata,quindi è passato anche lunedì e....eccomi qui! (Nemmeno oggi in realtà avevo molta voglia di pubblicare ,vabbè,tutti sappiamo come funziona in questo periodo dell'anno: verifiche,verifiche,verifiche. Interrogazioni,interrogazioni,interrogazioni. Ma oggi volevo festeggiare dato che ho finito tutte le mie verifiche e interrogazioni e sarò libera fino all'ultimo giorno di scuola. OH YESSS :*)
Tralasciando questo,spero in un vostro commentino al capitolo e come al solito ringrazio tutte le mie preferite/ricordate e seguite. Grazie mille,davvero. Ecco lo spoiler:


SPOILER PROSSIMO CAPITOLO:
Solo a quel punto si rese conto di un particolare a cui prima non aveva fatto caso: Con suo enorme disappunto Bella indossava un vestito color panna con ricami blu. Aderente. Era affascinante e sexy allo stesso tempo. I capelli sciolti sulle spalle le stavano una meraviglia ,ed aveva un lieve trucco sulle palpebre.
Ed era sera inoltrata,constatò Edward.
Che fosse uscita con qualcuno?
Doveva indagare.






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Capitolo 17
*** Capitolo quindici ***






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               Capitolquindici



Ed eccolo lì. Il mio sogno e allo stesso incubo che ha invaso le mie notti proprio di fronte a me. In pelle ed ossa. Non sembra vero,dovrei essere felice o triste? Arrabbiata,magari? No,eh? No.
-Bella...- Si avvicinò,il miscuglio di sensazioni che provava non si potevano descrivere a parole. Le toccò un braccio,Bella sussultò e si ritrasse infretta come scottata.
-Cosa vuoi? Che ci fai qui?-
-Io...non pensavo che..- Edward deglutì in fretta. Come poteva spiegarle che aveva approfittato della notte di caccia insieme a Felix per andarla a trovare ?
Non poteva spiegarglielo,semplicemente. Avrebbe frainteso tutto. Anche perchè quell'idiota del suo amico l'aveva aggredita proprio un attimo fa.
Ma evidentemente i piani erano andati storti,e adesso lei era ancora più incazzata di prima,e quello nei casini era proprio lui.
Fanculo,pensò guardando il volto pallido di Isabella, stupenda come sempre. Non le doveva capitare quello che le era successo,non se lo meritava. Il senso di colpa si fece nuovamente vivo in lui che,nascondendo una smorfia in viso, pensò che doveva proteggerla invece di farla andare incontro al pericolo. Le accarezzò il viso,ma lei si ritrasse immediatamente.
è ancora arrabbiata,suppose Edward sospirando.
Solo a quel punto si rese conto di un particolare a cui prima non aveva fatto caso: Con suo enorme disappunto Bella indossava un vestito color panna con ricami blu. Aderente. Era affascinante e sexy allo stesso tempo. I capelli sciolti sulle spalle le stavano una meraviglia ,ed aveva un lieve trucco sulle palpebre.
Era sera inoltrata,constatò Edward.
Che fosse uscita con qualcuno?
Doveva indagare.
-Edward,vuoi dirmi che succede?- Chiese quasi con disperazione. Quasi. -Che ci fai qui tu?-
Rialzò lo sguardo stancamente su di lei. Era agitata e nervosa,ma più di tutto anche arrabbiata.
Erano passati solo quattro giorni dopotutto.
-Perchè sei vestita così? Dove sei andata?-
Bella strabuzzò gli occhi per un attimo che sembrò non finire: non poteva crederci,tra tutto quello che poteva risponderle e anzi doveva risponderle,proprio quello che non c'entrava nulla,no!
Rimase stranulata e intontita per qualche secondo. -Be..ecco,perchè oggi quando sono... Cosa? Che sto facendo? Ma perchè mi sto giustificando con te senza motivo?! No io non capisco! Sei tu quello a dover dare spiegazioni a me,non io!- Sospirò senza fiato e con un dito indicò il ragazzo ancora inerme per terra ai piedi del tronco. -E devi dirmi anche perchè ti sei portato l'amichetto. Che tra l'altro non ho mai visto in vita mia.-
-Finchè non ti calmi non posso parlarti.-
-Io sono calma! Se solo tu mi spiegassi che ci facevate tu e il tuo amichetto a quest'ora della notte di fronte a casa mia! Perchè l'hai mandato ad aggredirmi?-
Edward sembrò risvegliarsi da un lungo letargo a quel punto. -Ti ha fatto male per caso? Quando sono arrivato io lui era steso per terra, pensavo che ti avesse fatto solo male! Non ti sei fatta male,vero Bella?-
-No,Edward no, non cambiare discorso.-
-Non sto cambiando discorso!-
Si fissarono per alcuni secondi in silenzio,pensierosi e arrabbiati. Poi Bella sospirò.
-Ho capito.- Disse alzando le mani con resa. -Non me lo dirai mai,giusto? Va bene,me ne vado a casa.-
Con queste parole fece per andarsene,ma la mano di Edward le bloccò il passaggio. Se lo aspettava,quindi non ne rimase particolarmente scossa.
-Aspetta,non ho detto che voglio che te ne vada. Voglio parlare e dirti tutto,almeno di quello che devi sapere. E parlo in generale.- Sospirò piano. -Ma non qui,e non adesso.-
-E dove allora? Quando?-
In quel momento sentirono dei versi alla loro sinistra. Felix era in piedi e li guardava furioso e perplesso allo stesso tempo. -Non intendo capire cosa sta succedendo perchè non mi interessa. Edward,la dobbiamo prendere o no?-
Edward si girò fulminandolo con un'occhiata ammonitrice. -No.- Disse secco e scocciato.
-Ho capito. Io me ne vado da qualcun altro.- Ma prima di girare l'angolo si fermò a osservare Bella. -Bel colpo,sorella. Non avevo capito che eri quella là dei poteri.- Fece un occhiolino e finalmente se ne andò.
Bella sospirò stancamente e in quel momento percepì tutto il freddo della serata addosso a lei. -Senti,perchè non entriamo in casa,mh? Sto gelando.-
-Non ci avevo fatto caso. Scusami. Entriamo,dai,ho un paio di cose da spiegarti.-
Bella annuì ormai arresa al fatto di dover stare e parlare con lui. Desiderava delle spiegazioni più di ogni altra cosa.
-Io salgo direttamente in camera tua.-Le comunicò in un orecchio.L'attimo dopo era già sparito.
Bella aprì la porta. C'era un silenzio tombale,tranne per gli orologi che ticchettavano e la leggera luce neon in cucina. Si diresse al divano dove vide suo padre dormire pesantemente. Russava.
-Papà..-
Si avvicinò al tavolo dove appoggiò la borsa, in quel momento suo padre si svegliò di soprassalto.
-Bella..- Sospirò passandosi una mano sul viso. -Sei tornata. È andato tutto bene con Jacob? L'avevo detto che era un bravo ragazzo.-
Bella si sforzò di sorridere,dopo tutto quello che le passava per la testa non aveva proprio voglia di parlare. -Sì.- Annuì. - è stato bello uscire con lui.-
Subito dopo decise di salire su per le scale,diretta nella sua stanza.
Edward era lì,appoggiato al tavolo della scrivania, come c'era da aspettarsi da uno di parola come lui. Bella non sapeva se essere sollevata o meno di tutto ciò.
-Allora,- Esordì a gran voce, -Prima che ti arrabbi di nuovo,...-
-Non sono arrabbiata.- Lo fulminò.
-No,certo che no. Volevo spiegarti solamente come sono andate davvero le cose quella sera nella villa,dato che mi sembra che tu abbia frainteso parecchie cose.-
Bella sbuffò sedendosi sul suo letto. -Cosa c'è da capire,scusa? Non serviva più il mio aiuto e quindi hai cercato un modo "gentile" per cacciarmi fuori dalla casa.- Alla parola gentile aveva fatto le virgolette in aria con le mani.
-No,non è vero. Tu non hai cercato nemmeno di chiedermi spiegazioni! Sei arrivata alle tue conclusioni da sola!-
-Be,avevo tutte le ragioni per farlo.- Dichiarò determinata. -Mi sono da sempre chiesta come mai tu mi baciassi in quella maniera. Adesso so che in realtà era solo un passatempo,e sai da cosa me ne sono accorta? Dal fatto che tu mi abbia lasciato senza rancori.-
-Ma infatti è perchè l'ho avuto un motivo...per lasciarti..! Vuoi starmi ad ascoltare o preferisci che me ne vada e che tu rimarrai per tutta la vita con il dubbio su quello che avevo da dirti?!-
Bella sospirò. -Ok. Ti ascolto,parla.-
-Oh,bene. Finalmente.- Si passò una mano tra quei suoi capelli rossicci e sospirò piano,quasi confuso. La sua voce però era determinata e sicura. -Ricordi quando ho strappato il contratto? Ecco,l'ho fatto per farti ritornare da tuo padre,non volevo gli stessi lontana.-
-Questo lo so,me l'hai già spiegato Edward. Dimmi qualcosa che non so,per favore! E arriva al punto!-
-La battaglia non è ancora finita.-
-COSA?!-
-Sì. Infatti. È per questo che non volevo frequentarti! Hai idea di cosa sono capaci per vincere? Anche di prenderti e portarti via da me,per poi ricattarmi. Non volevo succedesse questo.-
Bella abbassò lo sguardo,sentendosi infinitamente in colpa verso di lui. Era stata per tutta la settimana a pensare a quanto fosse stronzo,egoista,...e alla fine...
Sbuffò coprendosi il viso con le mani. -Scusa.- Fece un respiro profondo. -Forse dovevo davvero aspettare di chiederti delle spiegazioni,magari le cose non sarebbero andate così. Avrei trovato un modo diverso.-
Ignorò volutamente Edward che negava con la testa le sue parole,ma non poteva farne a meno,Edward era fatto così: piuttosto di correre rischi,se ne andava e ti lasciava.
-Non essere codardo,Edward. Non puoi rinunciare così facilmente a qualcosa,non puoi. Devi almeno provarci.-
-Lo sento dire proprio da te- Borbottò a bassa voce,quasi come se stesse parlando a se stesso.
Alzando la testa velocemente Bella lo guardò sopresa. -In che senso,scusa?-
Edward ignorò la domanda. -Dove sei stata stasera?- guardò la faccia spaesata di Bella e si morse le labbra per non immaginarsi Bella con qualcun altro ragazzo. -Appunto. Hai rinunciato anche tu a tutto questo,non puoi dare la colpa solo a me. Allora,chi era? Uno che conosco?-
Bella guardò il pavimento sentendosi di nuovo infinitamente in colpa. -Jacob- mormorò piano.
Edward strabuzzò gli occhi,li richiuse un secondo e poi li riaprì sentendosi infuriato come non mai. Ma non fece niente,stette in silenzio e si avvicinò alla finestra guardando fuori. Bella si sentì mancare da tutta quella freddezza e indifferenza che sprigionava il ragazzo.
-Complimenti. Sei passata dalle stelle alle stalle.-
Bella alzò di scatto il viso. -Cosa? Le stelle saresti tu?- -Beh,ovviamente.-
Bella fissò il ghigno arrogante di Edward come se stesse fissando qualcosa di bruttissimo. Quando stava con lei, Edward abbassava sempre quella barriera di arroganza e superficialità che lo avvolgeva. Invece,di nuovo,eccolo lì,il solito stronzo arrogante.
D'altronde,cosa poteva aspettarsi da un vampiro senza cuore? Beh,sicuramente non quello. Lui non era il suo Edward. Almeno,non l'Edward che voleva lei. Forse si era illusa dalla dolcezza che le aveva mostrato durante la permanenza in casa sua.
Dio,che situazione,si ritrovò a pensare.
-Se vuoi chiuderlo così il discorso ben venga. La finestra è lì,proprio dietro di te.- Gliela indicò con un gesto stizzito della mano,facendo una smorfia con le labbra.
Edward,sopreso almeno il doppio di lei,la guardò attentamente. Stava facendo la distaccata,o era solo una sua impressione?
-Bella?-
-Che vuoi?- Si girò dandogli le spalle come per nascondersi.
-Beh,prima di tutto,che ti giri e che mi guardi negli occhi mentre mi parli.-
Bella alzò le spalle con noncuranza. -Non ne ho voglia.-
-Non capisco perchè mo ti sei incazzata! Dovrei esserlo io,no,quello incazzato?!-Sbottò.
Bella si alzò di scatto in piedi guardandolo furente. -Tu non capisci niente! Non puoi venire da me e starmi a dire che non avrei dovuto uscire mai più con nessuno per tutta la mia vita mentre tu te la spassavi senza di me. Non starmi a dire quello che devo o non devo fare,ok? Io non sarei mai uscita con Jacob se tu... se tu non avessi chiuso tutti i ponti con me!-
Silenzio.
Bella si passò una mano fra i capelli e si risedette sul letto fissando accigliata un punto imprecisato della stanza. Edward aveva una sguardo vacuo,sembrava fissare il nulla,esattamente.
-Va bene,- si arrese Edward. -Ho capito,io me ne vado,la mia presenza non è gradita qui evidentemente. E io che volevo... uff,vabbe.Ciao,Bella.-
La ragazza rimase in ostinato silenzio,quindi lui giunse alla finestra e con un ultimo sospiro rassegnato si apprestò ad uscire,ma non prima di averle detto una cosa che incosciamente avrebbe fatto cambiare idea a Bella in un secondo:
-Non ti voglio impedire di frequentare Jacob, Bella. Esci pure con chi vuoi,io forse sarò già morto tra qualche mese,e sicuramente non potrò impedirti di vederti con chiunque tu voglia.-
-Morto?- Bella si voltò dalla sua parte ad occhi sgranati. -Che... cosa...?-
-Sì,Bella. Forse questa è l'ultima volta che ci vediamo.-
Dopo di questo,arrampicandosi velocemente ai rami degli alberi,scomparì nel buio della notte.



Allora... è stato un capitolo dedicato INTERAMENTE ad Edward e Bella <3 i miei piccioncini *_* no,scherzo,sono anche vostri ^^
Be comunque, in ogni caso, che vorrà dire Edward dicendo che forse morirà? Pensa sempre al peggio lui! Uff!
Vi lascio il link del mio gruppo su fb ^^ è stato creato da poco. Ecco:

Valyna EFP

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Capitolo 18
*** Capitolo sedici ***






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             LOVE CONTRACT





DUE PAROLE!
preparatevi che in questo capitolo ci saranno SCINTILLE per Edward e Bella. Hihihi :* non so se essere più imbarazzata o divertita. è un po lunghetto,è vero,ma ne è valsa la pena.
Ehm....ci leggiamo di sotto,ok? Devo davvero ringraziarvi come si deve!




              Capitolsedici



Morto?! Morto?! Che cavolo voleva dire con "morto"?!
Bella camminò avanti e indietro con aria esasperata lungo tutto il perimetro della sua cameretta.
Si fermò di fronte al computer dove la sua figura si rispecchiava nello schermo spento e opaco. Portò le sue dita al mento per riflettere.
-Magari..- Riflettè ad alta voce, -...Nooonoooo non c'entra nulla quello!-
Ricominciò a camminare per la stanza,ma poi si fermò allo stesso punto di prima con lo stesso cipiglio dubbioso:
-E se lo avesse detto unicamente per mettermi paura e per costringermi a riandare da lui? Ah-ah! Ho scoperto il suo giochetto! Che persona meschina che è,proprio come immaginavo all'inizio! Be,se crede che io abbocchi nella sua trappola si sbaglia di grosso: Non lo voglio nemmeno più vedere!!-
Nemmeno dire l'ultima parola che già si era catapultata fuori dalla porta. Oh,insomma,che ci poteva fare? Era innamorata di quell'egoista come non mai,le cose non potevano cambiare. Punto e basta.
Senza saperlo aveva fatto il suo stesso gioco,ma era tutta colpa di Edward,si disse in testa. Unicamente colpa sua.
Non poteva scordarsi quello sguardo da cane abbandonato che aveva Edward quando era uscito dalla finestra. Si era sentita come la cattiva della storia,lei,che non aveva colpe.
Poteva perdonarlo,ma lui l'aveva infastidita a tal punto che... Arghhh,non poteva nemmeno pensarci. Chi si credeva di essere per arrivare e darle ordini?! Nessuno! Ecco chi,nessuno! Solo una cosa poteva ammettere a se stessa: aveva fatto tanto la testarda perchè...voleva davvero che la convincesse dicendole di amarla. Le avrebbe detto "Ti amo" e tutto si sarebbe risolto; lei lo avrebbe guardato negli occhi che temevano un possibile rifiuto,e gli avrebbe risposto la stessa identica cosa. Ma evidentemente,Edward non provava niente per Bella. Che ci tenesse a lei era palese e chiaro come il sole,ma che l'amasse.... noo.
Bella storse la bocca al solo pensiero.
Eh,magari!
Le sarebbe piaciuto davvero tanto,ma Edward non era mai stato tipo da primo passo. Questo l'aveva capito fin da subito.
-Bella!-
Si girò intondo per vedere da dove era provenito quel suono,ma non trovava nessuno.
-Bella,eddai!- Di nuovo quel suono ovattato. Ovattato... ah,ehm,la finestra! Ma certo.
L'aprì lentamente e vide una figura non riconoscibile riuscire ad arrampicarsi fin lì sopra.
-Heylà! Quanto tempo,eh!-
-Alice?- La ragazza si stava togliendo delle foglie dal suo giubotto ma in viso aveva sempre quel suo solito sorriso sbarazzino e felice.
-Sìsì! Sono io! Mi sei mancata,Isabella.-
Si abbracciarono sonoramente mentre Bella era ancora un po sotto shock,ma poi realizzò la verità dei fatti: la giornata non era ancora finita; poteva ancora succedere di tutto.
-Vuoi sapere che ci faccio qui,giusto? Be,ecco... Ho vis..-
-Alice, oggi ho parlato con Edward...dice che forse "morirà".. in che senso?-
-Oh. Che pessimista che è,se parte da questo presupposto allora..- Fece una faccia delusa.
-Alice..ma che cos..?-
-Bella,posso dirti una cosa da amica ad amica?-
Si sedettero insieme sul divano. -Certo. Dimmi.-
Alice fece un respiro profondo. -A te piace Edward,vero?-
-Ah,ehm.....mh,sì.-
-Lo immaginavo.- sorrise impercettibilmente. -Forse mio fratello non te l'avrà detto,ma... noi ce ne andiamo in Francia,Bella. Ce ne andiamo e cercheremo di sconfiggere tutti i nostri nemici. Credo che Edward voglia partire subito per poi ritornare da te al più presto. Quindi non prendertela tanto con lui. Okay?-
Alice alzò lo sguardo verso il viso di Bella,ma lei aveva lo sguardo altrove. Sembrava su un altro pianeta.
-Quando precisamente dovete partire?- Aveva ancora lo sguardo vacuo quando lo chiese.
-Be...ehm... domani.-
Bella si alzò immediatamente in piedi. -Portami alla villa.-
-Eh?-
-Sì. Voglio parlargli! Ti prego!-
-M..ma.. piove e ..tuo padre..-
-Non importa! Voglio vederlo!-
Alice malgrado tutto ciò sorrise sorpresa e soddisfatta. -Ok. Bella lo sapevo che eri quella giusta per mio fratello-
Si ricambiarono il sorriso e subito dopo Bella si preparò per uscire fuori da casa. Pioveva e c'era un acquazzone tremendo. Una cosa si era ripromessa in quell'arco di tempo: Non poteva lasciarlo andare via così.


Quando arrivarono in quel posto erano entrambe zuppe dalla testa ai piedi, la pioggia era diventata una tempesta ed avevano tutti i capelli e i vestiti appiccicati addosso. Non ci fecero tanto caso,comunque.
Bella ammirò quasi con nostalgia o emozione la grande casa dove era abitata per qualche settimana. Era incredibile come era passato il tempo da quel giorno in cui aveva visto Edward per la prima volta. Ne erano successe di cose e,stranamente, lei non poteva far altro che pensare di aver passato le settimane più belle della sua vita là dentro. In parte anche perchè c'era Edward, le aveva fatto conoscere un mondo quasi nuovo,che non conosceva ma a cui ci si poteva abituare in fretta. Le aveva fatto provare per la prima volta cosa significasse amare, e senza di lui... probabilmente avrebbe vissuto una vita autonoma e noiosa.
-Io..vado,allora. Edward è in stanza.-
-Ah,ehm..sì,certo.- Annuì Bella, era in stato confusionale fino ad un attimo fa.
Si avviò nella casa rabbrividendo dal freddo. Quanti ricordi pensò facendo le scale che portavano al piano di sopra. Le gocce cadevano sul pavimento e i suoi passi risuonavano come un 'tick' per la casa buia e notturna.
Bella toccò la maniglia della porta che si aprì cigolando ,subito vide la figura di Edward che da impiedi fissava la finestra da cui si poteva vedere il panorama e la pioggia da quant'era grande.
-So che mi hai sentito.- Sospirò Bella infreddolita,non voleva rovinare l'atmosfera rilassante che c'era nell'aria.
Edward si girò quasi immediatamente e con un movimento impercettibile per quanto era veloce si avvicinò a Bella appoggiando un braccio al muro. Bella ebbe un sobbalzo dallo spavento.
-Volevo parlarti.-
-Sì. E stai tremando dal freddo,quindi vieni con me,ti do una coperta.-
-Edward,- lo fermò toccandogli un braccio, -è importante-
-Perchè,non è importante anche la tua salute?-
Bella sospirò e stavolta non cercò nemmeno di fermarlo quando andò a prendere una coperta per lei.
-Ecco,siediti- La circondò con la coperta e la invitò a sedersi.
Bella si riscaldò con le mani nella coperta e si girò verso di lui. -Perchè non me l'avevi detto che domani sareste partiti in un altro Paese? E perchè non..perchè hai detto che forse morirai?-
-Bella,- Sospirò poggiando la fronte alla spalla della ragazza. -..Mi mancherai. Non so perchè ti ho detto che forse sarebbe stata l'ultima volta che ci saremmo visti,mi sa che ero solo infastidito dal tuo comportamento ostile.- Fece una pausa. -Dimentica tutto. Io ritornerò e se vorrai ancora stare con me,allora..-
-Hai detto stare?- Si voltò di scatto.
Per tutta risposta Edward le sfiorò le ciocche dei capelli e con un movimento che un qualunque essere umano non sarebbe riuscito a fare le premette delicatamente le labbra con le proprie.
Non era il primo bacio che si davano,ma sembrava che fosse proprio così; almeno per Bella. Era da tanto che non assaporava le labbra di Edward e adesso sembravano così... dolci,morbide.
Bella mugugnò piano e approfondì il bacio spalancando le labbra e andando ad avvolgere il suo labbro superiore. Edward non se lo fece ripetere due volte,mordicchiò il labbro inferiore di Bella e la spinse di schiena sul letto.
-Edward...- non andartene voleva dirgli. Non poteva dirglielo,però. Non ce la poteva fare,sarebbe stata egoista senno.
-Fai l'amore con me,Bella.- Disse in un sussurro Edward.
COSA? Dio mio,pensò Bella,non volevo di certo arrivare a questo! Solo che la dolcezza del ragazzo era così... cavolo!
E mo che gli diceva? Si chiese lei andando in panico. Non poteva certo... o forse sì. No. Sì.
SI. Fine.
-Edward...io...ecco..-
La mano che Edward aveva posato sotto la sua maglietta si fermò,e lui alzò lo sguardo su di lei togliendo la bocca dal suo collo. -Lo so Bella,non preoccuparti. Però se non vuoi,io...-
-No,no,continua. Volevo solo che lo sapessi; voglio godermi il momento fino alla fine,Edward,è l'ultima volta che ci vediamo.-
Gli occhi del ragazzo di fronte a lei si addolcirono, Bella ebbe come un altro colpo al cuore. Era lui che amava,quel ragazzo che l'aveva protetta e le aveva fatto capire cosa significasse essere amati,anche se forse lui non se ne accorgeva nemmeno. Forse non provava le stesse cose per lei,o forse sì,in ogni caso lei si sentiva bene con lui. Sapeva di essere al sicuro e di essere protetta.
Edward scese con le mani al bordo della maglietta della ragazza, non aveva mai desiderato un corpo così tanto. Più che un corpo,era lei con il suo carattere sicuro e allo stesso tempo timido,che desiderava. Nessun altra,si accorse in quel momento,gli aveva mai fatto provare sensazioni simili.
Alzò la sua maglietta con lentezza e con le mani che scorrevano piano ma piacevolmente sulla sua pancia piatta. Bella ebbe dei brividi, non aveva mai visto Edward così voglioso; le alzò la maglietta facendola poi passare per la testa della bruna e buttandola a terra. Si fermò ad ammirare le forme dei suoi seni,erano prosperosi ed erano deliziosi. Si chinò a prendere in bocca un capezzolo e lo iniziò a succhiare come farebbe un bambino che vuole il latte dalla madre. Lo mordicchiò un po, e prima di passare all'altro Bella colse l'occasione per sfilargli la maglietta che gli ricopriva il petto.
Dopo di quel gesto,fu tutto un susseguirsi di gemiti, rumori al letto,urla... Ma sopratutto,dolcezza.


Poco dopo l'alba,ormai esausti, si distesero nel letto. Bella appoggiò la testa sul petto di Edward,era accaldata ed era in uno di quei momenti che pensò al freddo petto di Edward come qualcosa di positivo.
Non si pentiva di quel che aveva fatto, con chiunque altro non sarebbe stato sicuramente lo stesso. Era felice,seppur in piccolo,di aver condiviso qualcosa di nuovo con lui. Per quelle ore si era completamente scordata della partenza e delle conseguenze. Non ne voleva sapere niente,voleva rimanere in quella posizione con lui per sempre.
Sorrise liberatoria e felice, Edward era stato così dolce in un momento in cui chiunque avrebbe preferito andare veloce come un forsennato fregandosene di tutto. L'aveva aspettata, e questo era abbastanza.
Qualche minuto dopo i loro ansiti si fermarono, Edward ripensò al corpo di Bella fra le sue braccia. Il modo in cui il seno di lei si sollevava quando gemeva, al modo in cui le sue gambe affusolate l'avevano stretto a sè. Era stato magnifico.
-Come va?- La baciò tra i capelli,in fronte.
Isabella sospirò felice e si accocolò meglio a lui. Sbadigliò stanca. -Ho sonno. Ma non voglio dormire.-
-Bella.- Suonò come un rimprovero. -DEVI dormire. Per essere sempre in piena energia,come ti voglio io.-
-Uff. Non rovinare il momento,Edward. E se poi tu te vai e mi lasci qui da sola? Io che faccio?-
-Non me ne vado senza salutarti.- Giocherellò con le ciocche dei suoi capelli.
-Lo dici adesso.- Bofonchiò Bella mettendo il muso.
Edward sorrise. E tutto ritornò silenzioso.
Una ventina di minuti dopo che stavano in silenzio Edward pensò che Bella si fosse addormentata. Aveva gli occhi chiusi e il respiro regolare. Ma era sveglia. Questo lui non lo sapeva,quindi si spaventò a sentire la sua voce.
-Portami con te.-
-Eh?- sobbalzò.
-Sì.- Bella si girò dalla sua parte appoggiando i gomiti sul cuscino e guardandolo in faccia. -Voglio venire con te,in qualunque posto vai con la tua famiglia. Vi aiuterò a sconfiggerli e ce ne ritorneremo qui.- sospirò. -E se ancora vorrai staremo insieme. Per sempre.- sorrise sorniona.
Edward sospirò accarezzandole la guancia con il pollice. -No,Bella. Tu devi rimanere qui,ok? Hai ancora un sacco di cose a cui pensare; la scuola,tuo padre,la tua vita...Tutto.-
-No,Edward. Ho già deciso,mi dispiace ma ci ho pensato e non cambierò idea. Perchè per una volta non puoi accettare e basta le mie decisioni?-
-Bella..- Suonò come un lamento mentre portava gli occhi al soffito in segno di esasperazione. -Bella,Bella,Bella. Perchè non mi dai tregua? Dammi solo un motivo per cui dovrei farti abbandonare la tua vita e farti venire con me a morire.-
Bella scattò seduta in un istante,non si preoccupò nemmeno della nudità del suo corpo. -Perchè ti amo! Voglio venire con te perchè mi sono resa conto di amarti.- La sua voce si affievolì pian piano mentre abbassava lo sguardo arrossendo. Che aveva fatto? Perchè l'aveva detto? Accidenti a lei! -Questo mi sembra un buon motivo.- sussurrò con ancora gli occhi bassi.
Edward restò letteralmente paralizzato. Non sapeva cosa rispondere. Forse,si disse, anch'io sono innamorato di lei,o no? Bella era l'unica che gli faceva provare delle emozioni uniche e che non aveva mai provato con nessun'altra,ma... innamorato? Non saprebbe cosa rispondere.
-Edward,ti prego.- Bella chiuse gli occhi sospirando. Gliel'aveva detto e non poteva tirarsi indietro ormai. -Fammi venire con te,vi aiuterò, abbiamo più possibilità di vincere così.-
In quello stesso istante si sentirono dei rumori di qualcuno che bussava alla porta. Edward si destò improvvisamente da quello stato di trans in cui era poco fa e guardò Bella che intanto si stava coprendo con il lenzuolo il corpo,arrossendo.
Dalla porta entrò Emmett. -Ehi, Edw... Oh. Ciao Bella.-
-Eeeehrm... ciao.-
Emmett li guardò a disagio e un tantino malizioso,era ovvio che aveva capito cosa avevano fatto quella notte insieme.
-Emmett finiscila di fare quei pensieri. È disgustoso.- Replicò ridendo Edward.
-Sì,sì,certo cugino,tranquillo. Volevo solo avvertirvi che... ecco, abbiamo deciso di ...andare....adesso.- Diede una fugace occhiata a Bella vedendola abbassare lo sguardo sul lenzuolo con una smorfia in viso. In fondo,si disse lei,era meglio così: se lui non fosse entrato probabilmente Edward l'avrebbe rifiutata. Ed era ciò che non voleva. Non dopo una nottata passata a fare l'amore.
-Va bene, dì pure agli altri che noi arriviamo tra poco.-
Bella alzò la testa di scatto guardandolo scioccata in cerca di spiegazioni che non potevano esserci. Ma lui non le disse niente; aspettò solo che Emmett fu uscito dalla camera.
-Noi?- Domandò perplessa.
-Sarò un egoista,Bella, ma non posso fare a meno di te dopo quello che è successo stanotte e dopo delle parole che mi hai detto.-
Gli occhi della ragazza si illuminarono. Gli saltò letteralmente addosso ridendo.
Quelle parole valevano di più di ogni cosa al mondo per lei,e sentirsele dire era stato.... unico. Non si poteva spiegare a parole. Era felice e non voleva smettere di ridere. Insomma,chi se lo sarebbe aspettato?
-Quindi mi ami?- Chiese sempre ridendo.
-Mmmm...insomma,non so, Forse.- Si mise un dito sul mento in fase meditativa ma sempre con un ghigno in faccia. Non sapeva spiegarsi nemmeno Edward come in così poco tempo fosse diventato per lui essenziale vedere Bella felice e sorridente. Era una cosa nuova ma bella allo stesso tempo,forse solo lei era l'unica riuscita a rompere la sua corazza di superficialità e arroganza.
-Eddai!- Lei gli diede un colpetto sul petto.
La guardò di nuovo spostandole una ciocca dietro l'orecchio. -Uff,devo proprio dirlo?-
-Sì!- Esclamò Bella standogli addosso.
Edward cambiò le loro posizioni in modo da starle sopra mentre lei era sdraiata sotto di lui. -Mmmm...- mugognò scendendo a baciarle la pelle del collo e della mandibola con piccoli morsi. -Ti amo. Va bene così?-
Lei rise felice e finalmente liberata. L'unica cosa in quel momento che sapeva fare era sorridere,sorridere ed essere felice per tutto il resto dell'eternità. Ah,insieme a lui ovviamente. Sorrise di nuovo.
-Sì. Direi che va bene. Adesso però abbiamo altro a cui pensare.-
Lui sbuffò. -Uff. Tipo?-
-Una guerra. Dei vampiri. Dei licantropi. ...- Gli fece come sillabando e divertita da quel suo tono scocciato.
-Loro possono aspettare,noi no.-
-Non avrai intenzione....!- Esclamò appena lui le spostò dal seno il lenzuolo bianco. -Edward Masen Cullen!-
-Solo una mezz'oretta,dai.- Ghignò scendendo a baciarle la pancia.
Bella sospirò e si preparò a quel nuovo modo di fare l'amore selvaggiamente.


-Bella?- Le disse abbottonandosi i pantaloni e rimettendo la maglia.
-Sì?- Anche lei si stava rivestendo.
-Ricorda che qualunque cosa succederà in Francia...-
-Edward....- lei gli si avvicinò sfiorandogli una guancia. -Andrà tutto bene.-
Edward le sfiorò la mano con cui lei gli stava accarezzando il viso e in quello stesso istante si domandò come era riuscito a stare senza di lei per così tanti anni. Non se la meritava,si disse,era così angelica lei,al contrario suo.
Beh,mica tanto, sogghignò pensando al sesso che avevano appena fatto.
Una cosa era certa: adesso che era sua e con lui,non l'avrebbe mai lasciata andare. Mai più,si disse.






Eccomi di nuovo qui. Giuro che ho cercato di essere il più dolce possibile! Non mi è riuscito molto bene,forse, ed è uscita una schifezza. Però...beh,io sono migliorata,e questo è abbastanza. :) Sono fiera di me stessa,ma ancora di più di voi... perchè,davvero,io avrei di sicuro abbandonato tutto al primo capitolo se non fosse stato per voi e per le vostre incitazioni a continuare,commentando ed esprimendo il parere ad ogni capitolo. E,perchè no,a correggermi e a farmi notare delle cose che magari mi sono pure sfuggite... Vi ringrazio davvero.
(parlo come se fossi già all'epilogo) ma non ne posso fare a meno. Ringrazio davvero anche tutti i lettori silenziosi e con loro anche i preferiti,i seguiti e le ricordate... di nuovo:GRAZIE.Non sarà mai abbastanza.
Quindi....beh,alla prossima. Fatemi sapere!

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Capitolo 19
*** Ultimo capitolo ***






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Ehylaa!
Uhm...che dire; alla fine sono davvero riuscita a pubblicare prima di partire. E..sì,purtroppo questo è l'ultimo capitolo di questa lunga storia (beh,mica tanto! -_-). Wuao,e chi l'avrebbe mai detto che sarei riuscita a scrivere 19 capitoli? E io che mi trovavo in difficoltà già dal primo! Cavolo,sono sicura che mi verrà la nostalgia di questa storia; anzi,ho già le lacrime agli occhi!
Alla fine ho optato per un unico finale,cioè questo,e nient'altro. Sarebbe una specie di epilogo ma visto che è lungo come tutti gli altri...beh,fate finta che sia un capitolo come un altro.
Per gli interessati: la fine che volevo scrivere riguardava la guerra che si teneva in Francia; Edward moriva e..avrei fatto un epilogo con Bella da sola. Ma mi sono resa conto che è una cosa troppo lunga e difficile da scrivere,sopratutto per me che non sono ancora così brava da riuscire a scrivere un qualcosa che sia emozionante e commovente. Io non so nulla della "perdita di un amato" quindi ho preferito non rischiare. E poi è meglio con l'happy ending,no? ^^ Hahah
..Detto questo,beh,ci vediamo di sotto! Ciao!






                             

             LOVE CONTRACT


               Ultimo capitolo _ Per sempre



-Sai cosa dovresti fare adesso amico,vero?- Emmett diede una pacca ad Edward sulla spalla,amichevolmente.
-Non me lo dire,lo so.- Edward sbuffò. -è solo che.... come glielo dico? Forse non sarebbe nemmeno d'accordo. Per te è tutto scontato,no? Tanto non sei tu quello che glielo deve chiedere!-
-Dai,calmati.- Emmett aprì con cautela la porta di quella nuova casa alzando le sopraciglia con meraviglia. Era perfetta; tutto era arredato alla perfezione. Prese due valigie blu e iniziò ad avanzare.
-Wuao. Chi l'avrebbe mai detto?- Anche Edward entrò guardandosi intorno con curiosità.
Dalla macchina intanto iniziò ad uscire Alice seguita da Bella. Solo dopo uscì anche Rosalie.
-Ho sempre amato la Francia! È così romantica!- Esclamò Rosalie con entusiasmo.
-Io adoro l'accento Francese.- Sorrise Bella.
-Sì è vero!- S'intromise Alice. -E sopratutto i cappellini alla francese sono una bomba!-
-Ragazze non siamo qui per vacanza,vi ricordo che abbiamo una battaglia da vincere.- Jasper apparse da dietro il cofano con alcune valigiette sotto braccio. Alice sorrise saltandogli addosso. -Però un cappellino lo voglio lo stesso!-
Rosalie e Bella,intanto, si diressero verso la porta di casa. -Sono una bellissima coppia.-
Rosalie sorrise. -Già è vero,stanno proprio bene insieme.-
-Anche tu e Emmett state benissimo,dico davvero,sembrate dei modelli.-
-Forse hai ragione.- Rosalie non poteva non sorridere pensando ad Emmett. -Tu ed Edward,ora,molto di più.-
Isabella arrossì senza rendersene conto,ma poi la seguì fin dentro la casa.
-Come suddividiamo le camere?- Entrò nella casa Alice.
-Secondo te?- La risposta ovvia di Rosalie la fece zittire.
-Bella,sali!- Si sentì dal piano superiore.
Bella,che stava ancora curiosando in giro per quella cucina, si diresse alla scale salendo e guardandosi intorno con attenzione. Era tutto molto bello lì.
-Vieni a vedere!- Il sorriso smagliante di Edward era una cosa che ti scioglieva solo a vederla,era così luminoso,così ampio,così...raro. E quando lo rivolgeva a te era ancora più bello.
Bella sorrise e lo seguì dentro quella stanza.
-Allora? Che ne dici?- Sbalorditiva. Era perfetta,e poi lei amava i mobili classici.
Si guardò intorno e dopo un accurata analisi concentrò lo sguardo sul letto matrimoniale. Se pensava alle cose che avevano fatto quella sera...arg! Non doveva pensarci!
-Ehm..- Arrossì mordendosi il labbro. -Questa è la nostra camera?-
Edward tentennò. -Be,sì. A proposito di questo volevo chiederti....-
-Ragazzi! Che ne dite di una partita a carte? Chi perde paga penitenza!-
Edward ringhiò sospirando forzatamente.
-Cosa volevi chiedermi,Ed?-
-Ed?-
-Sì mi sembra carino! Allora,cosa volevi dirmi?-
-Ehm..no niente. Mi sono sbagliato. Sarà per la prossima.-
-Ok. Allora andiamo dagli altri! Dai vieni!- Bella sorrise radiosa avviandosi verso le scale, mentre Edward sembrava avere attorno a sè un aria cupa e nera.
Strinse tra le mani quella scatoletta che tanto aveva faticato a trovare stringendola fino a farla persino spiegazzare. Non sarebbe mai riuscito a trovare l'atmosfera o il posto giusto per proporglielo,già lo sapeva.
Sospirò sforzandosi di non rovinare quella bellissima giornata,e seguì Bella per le scale che conducevano al piano di sotto.


La partita alla fine l'aveva vinta Emmett,come c'era da aspettarsi. Tutti erano partiti in protesta,anche se scherzosamente. L'unico un po più distaccato e forse anche pensieroso era stato Edward,forse.
-Hei,che hai?-
Edward sembrò ridestrarsi dai suoi pensieri. Sorrise calorosamente a Bella e le circondò con un braccio le spalle,a mo di abbraccio. -Niente,amore,ti stai divertendo?-
-Amore? Non mi avevi mai chiamato così.-
-Lo so,non ti piace?-
-Sì che mi piace. Lo adoro.-
-Quindi ti stai divertendo,amore?- L'aveva fatto apposta ,si capiva: Bella sospirò felice.
-Certo. Siete tutti molto più divertenti di quanto pensassi,-
-Ne sono felice.-
-Ma quello che non si sta divertendo sei tu,qui.Non io.- Isabella sciolse l'abbraccio e lo fissò negli occhi. -C'è qualcosa che...-
-Niente. Piuttosto,hai fame? Ti porto da qualche parte.-
Edward si avviò alla porta senza lasciarle il tempo di replicare; lei lo seguì dubbiosa.
-Dove ti porto,madame?- Le sorrise furbo.
-Mi fido di te,monsieur.-
Si sorrisero e salutarono gli altri,promettendo di tornare presto.
Era la loro prima uscita da coppia,riflettè Bella. Arrossì senza rendersene conto.
-A che stai pensando? Sei tutta rossa.- Sghignazzò.
Bella sviò. -Credo che potremmo andare ad un mecdonald per mangiare. Che ne dici?-
Un mecdonald? Pensò Edward mordendosi il labbro, lì non era certo un luogo adatto per fare una proposta di matrimonio. Giusto?
-Ehm..pensavo sarebbe stato meglio un ristorante.-
-Naah. Non ho voglia di entrare in un ristorante,apparte che è mezzogiorno. Magari per sera ci potremmo andare,e poi non voglio sprecare soldi solo per un pranzo. Va bene così,no?-
Come poteva dirle di no? Edward sospirò. -Ok.-
Si avviarono al mec,e mentre Bella ordinava Edward preferì astenersi dal prendere qualcosa.
-Com'è possibile che non lo sentiate proprio il gusto del cibo umano? È così...buoono. Vuoi assaggiare?-
-No grazie.- Edward ridacchiò schifato. Bella rise brevemente.
-Che ore sono?-
-è ancora presto. Tanto non abbiamo niente da fare a casa. Mangia tranquilla.-
Isabella sospirò indecisa.


-Che hai detto?!- Urlò Rosalie rompendo i loro timpani ,probabilmente.
-Tu ed Edward avete...?!- Inizialmente la faccia di Alice era stupita,ma subito diventò maliziosa allo stato extreme. -Mah. E dire che pensavo che sarebbe stato più romantico con te alla vostra prima volta.-
Isabella fece una smorfia dispiaciuta. -Quindi dici che..-
-Oh no no! Non intendevo dire quello! Edward ti ama come non ha mai fatto,Bella!-
-Sì. Ti credo. Lo spero almeno.-
-Sei proprio una stupida.- Commentò Rosalie indifferente. Bella sgranò gli occhi:
-Cosa? Perchè?-
-Non puoi fargli credere di avere la situazione sottomano,bella mia. Vestiti con qualcosa di carino e seducilo. Forza. Ce la puoi fare.-
-Intendi dire come fate tu ed Emmett?- La punzecchiò Alice sorridendo maliziosamente,beccandosi una gomitata da parte della bionda.
-Forse hai ragione. È solo che Edward non mi sembra tipo da..-
-Tutti sono tipi da.-
Bella si morse il labbro dubbiosa. -Però io non ho niente di quello che dite.-
-Tranquilla! Abbiamo tutte noi! Ti possiamo aiutare!-
-Ma no,non voglio! E poi oggi Edward mi è sembrato..non so,distante. In un altro mondo.-
-Ineffetti anche a me è sembrato con la testa da tutt'altra parte.-
-Se volete posso chiedere ad Emmett se sa qualcosa. Il privilegio di stare insieme a qualcuno è questo.-
Alice si girò dalla sua parte. -Una volta odiavi dire che stavi con Emmett,cosa è successo?-
Rosalie scrollò le spalle. -Niente. Alla fine ho capito che non m'importa davvero di chi sia e di chi siamo insieme.-
Bella sorrise affabile. -Quindi posso contare su di te?-
-Certo!-
Più tardi,nel salotto a chiaccherare le tre ragazze si stavano scambiando sguardi pieni di significato.
Alice fece un cenno a Rosalie,che lo fece a Bella; e poi si alzò. Andò dal suo fidanzato e gli parlò sottovoce. Bella cercava di capire attraverso le mosse della bocca cosa si stavano dicendo,ma non recepì nulla.
Guardò frustata la cucina mordendosi il labbro. Sgranò gli occhi appena se ne accorse: Edward non c'era più,eppure cinque minuti fa...
Sospirò decidenendo di cercarlo per parlargli. Forse era meglio chiedere direttamente a lui cosa fosse successo,c'era da preoccuparsi.
Si alzò e si diresse alle scale; -Bella?- la chiamò Alice interrogativa.
-Torno subito.- Rispose sbrigativa senza nemmeno pensarci.
nel frattempo Rosalie era tornata in cucina.
-Allora?- Alice le si era avvicinata. -Bella se n'è andata di sopra. Tu hai scoperto qualcosa?-
Rosa sorrise dolce guardando le scale e poi rivolgendo il suo sguardo alla bruna. -Credo che tra poco lo sapranno tutti.- Il sorriso si fece ancora più dolce ed emozionato,aveva quasi gli occhi lucidi.
Alice aggrottò le sopracciglia,ma decise di non indagare.


Edward stava guardando fuori dalla finestra quando sentì qualcuno bussare alla sua porta timidamente. Si girò e guardò Bella entrare; al chiarore della luna era ancora più bella.
-Edward, perchè..perchè oggi sei così silenzioso e... distante?-
-Si capisce così tanto?-
-L'hanno capito tutti.- Sorrise sollevata dal fatto che lui non l'avesse contraddetta o che si fosse arrabbiato.
-Siediti un attimo.- Edward si allontanò dal balcone e Bella lo guardò interrogativa.
Si sedette sul letto con il leggero vento che proveniva dalla finestra aperta,un po intimorita forse.
Edward si avvicinò al comodino di fianco al letto,fino ad estarre una scatoletta blu scuro.
Bella fissò prima la scatola e poi Edward negli occhi,senza saper cosa dire. Poteva essere che... no,no!
La sua paura cresse però quando lui le si inginocchiò di fronte. Poteva sentire chiaramente il suo cuore battere forte e una voglia matta di gridare,ridere, buttarsi dalla finestra,scappare via,uscire dalla camera... Qualsiasi cosa pur di non guardarlo.
Edward deglutì,e poi aprì lentamente quella scatoletta; fino a mostrargliela di fronte. Non poteva parlare,non ci riusciva,e poi l'atmosfera era bella così com'era: silenziosa.
Bella sentì un groppo alla gola fortissimo,probabilmente l'emozione,pensò,o forse la sorpresa. I suoi occhi si inumidirono fissando quel dono così... delicato,brillante...bellissimo. Si coprì la faccia con le mani per nascondere probabilmente il suo sorriso e il suo pianto.
Delicatamente il ragazzo le abbassò un braccio per guardarla in viso. Sollevato si concesse un respiro che aveva trattenuto nell'attesa di un rifiuto. Quando parlò la sua voce apparì rauca. -Sposami.- Una richiesta,una supplica,una speranza. -Qui. In Francia.-
Bella deglutì abbracciandolo di slancio e nascondendo il viso nella sua maglia. Lo baciò una,due,tre volte. -Ti amo. Per sempre.- Lo baciò di nuovo.
-è un sì?-
Fissò di nuovo quell'anello brillante e sbattè gli occhi confusa, pensò a tutte le cose che erano successe in così poco tempo,a quanto... a come pensasse che l'amore per lei non sarebbe mai esistito. Adesso si trovava in Francia,per salvare i vampiri,per salvare la sua nuova famiglia,per sposarsi con Edward. E si era trovata delle amiche. Tutto era diventato così bello...da non sembrare vero. -Sì!Sì! Certo!...non c'è nemmeno bisogno di chiederlo!- Lo baciò di nuovo e questa volta Edward si alzò prendendola in braccio.
La coricò sul materasso e dalla scatolina prese quell'anello brillante e perfetto per lei. Glielo infilò con facilità. -Questo non te lo devi togliere mai.- Le parlò come se fosse una bambina di cinque anni.
Isabella sorrise. -Nemmeno quando mi faccio il bagno?.-
-Nemmeno.- Dopo di questo la baciò. Lentamente e assaporandola,godendosi il momento. E poi con maggior vigore,come se ne andasse della sua vita.
Le tolse la maglia e giocò con i gancetti del reggiseno,prima di toglierlo. Lo sguardo di Edward così bramoso la mise a disagio; cambiò posizione mettendosi a cavalcioni sopra di lui e scese a sbottonargli i pantaloni. Glieli abbassò di poco e delicatamente baciò il tessuto leggero dei boxer sentendo la sua erezione più che prorompente.
Arrivò alla punta,ma prima di poter fare qualsiasi altra cosa Edward con un movimento non umano la ritrasse sotto di sè bloccandole le mani ai lati della sua testa, sul cuscino.
-Voglio venire dentro di te.- La guardò per alcuni secondi ancora affannoso. Per poi scendere a mordicchiarle il collo.
Con un bacio languido la baciò fino alla spalla e risalì al collo. Bella ansimava.
Si fermò poco più giù dell'orecchio. -Posso?- Le chiese sulla pelle.
Ormai Edward poteva chiederle qualsiasi cosa che avrebbe risposto sicuramente in modo affermativo. Il suo tono così basso,affannoso,strascicato,roco... era... wuao. Da brividi.
Ansimò prima di rispondergli con un cenno veloce. -Certo.-
Sapeva cosa voleva fare Edward,sapeva che voleva... trasformarla. Quel pensiero non le era passato per la testa nemmeno per un secondo in realtà; però adesso che ci pensava forse sarebbe stato brutto essere l'unica a mangiare,a dormire,a... No,sarebbe stato meglio così,decise. Nulla cambiava nella sua vita più di tanto; suo padre ormai sapeva tutto. Non aveva amiche. Con la madre non parlava da anni,quindi... sarebbe stata la stessa ed identica cosa.
Edward la riguardò negli occhi,in quel momento Bella non capì cosa riuscì a distinguere Edward nella luce della luna,ma non le importò più di tanto. Non quando lui la baciò di nuovo allo stesso punto e la graffiò con i suoi denti affilati.
All'inizio adorò quei denti così aguzzi,quando la perforarono la pelle un po di meno. Ansimò dal dolore ma poi quello passò e al suo posto Bella potè giurare di sentire il sangue fluirle veloce nelle vene.
Edward si staccò e con le braccia si sorresse per guardare Bella. -Come va? Fa tanto male?-
La ragazza scosse la testa in segno di negazione senza fiato. -No.- Gli toccò i denti ancora aguzzi con le mani adorando la loro forma così canina.
Si punse un dito che portò alle labbra assaporando l'odore di sangue fresco. Chiuse gli occhi e lo gustò.
Per la prima volta.
Per la prima di una delle tante volte che avrebbe gustato il sangue.
Edward sorrise. La baciò.
Ed era uno dei primi baci che Bella sapeva si sarebbe scambiata con Edward per l'eternità.
-Ti amo.-
Edward portò il dito di Bella ancora sporco di sangue alle sue labbra. Lo baciò. -Anch'io.-
E in quella notte dove la luna era luminosa in cielo ,quell'anello tanto splendente era l'unica cosa che luccicò e si potè distinguere tra quei due. Tra i due che fecero l'amore tutta la notte.



                                  Fine....






Ehm... vorrei ringraziare col cuore tutte le persone che mi hanno seguito fin dal primo capitolo con questa storia...che... è finita. Già.
Vorrei ringraziare anche trillwer per lo spunto che mi ha dato per questo capitolo (non prendertela se non specifico! :P)
Tutte le persone che si sono aggiunte nel corso della storia,che a volte hanno commentato,ma che anche sono stati presenti come silenziosi. Mi auguro davvero che la mia storia ve la ricorderete come qualcosa di bello,qualcosa di finito e di soddisfacente. Io,almeno,la vedo così.
Mi sento un po egoista,ma l'unica cosa che mi ha portata avanti e che mi ha fatto finire l'intera storia è stato il vostro sostegno. Le vostre visite ,(sono arrivata al primo capitolo con 2527 visite!), e quindi il vostro interessamento alla storia.
Poi ci sono...mh...
-Le preferite: (20)
-Ricordate: (8)
-Seguite: (101)
E...davvero,grazie col cuore. Non potrò ringraziarvi una per una,ma... è come se lo avessi fatto davvero con questo mio grazie generale. GRAZIE <3. è davvero importante per me.

Non voglio più rompervi con ste righe strappalacrime (anche perchè qua l'unica a cui viene da piangere sono io -'_-) quindi...vi lascio. Stavolta a mai più.
Ok,potete piangere adesso. No scherzo! Hahah,ciaoo e BUONE VACANZE!




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L'ANONIMO BIONDINO (altra mia storia):
L'anonimo Biondino

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