Fuoco e aria

di ineedmagicandsuperheroes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le fiamme sono spente ***
Capitolo 2: *** Douglas ***



Capitolo 1
*** Le fiamme sono spente ***


Le fiamme sono spente.

E' la prima cosa che penso quando la vedo: è bellissima, come sempre, ma quel vestito, di un tenue arancione, la invecchia. Sorride e sembra quasi un sorriso vero, ma io che l'ho vista nei boschi so che si è semplicemente arresa: le dicono che deve essere felice perché è sopravvissuta, perché i suoi cari non avrebbero voluto che sprecasse la sua vita a piangerli...e lei li accontenta. Magari ci crede davvero: pensa che questa sia la felicità, il massimo che può raggiungere dopo tutto quello che ha passato.

Non esiste un limite, però.

Io, che ho visto i suoi sorrisi veri, spontanei, riconosco la differenza. Nei boschi non avevamo nulla, ma era fuoco...lo eravamo entrambi.
A Capitol City, dopo aver vinto i Giochi, sembrava avere tutto quello che un abitante di Panem potesse desiderare: soldi, immunità, popolarità...amore. I suoi sorrisi, quelli che riuscivo a vedere in televisione, erano aria: più frequenti del solito, passavano più in fretta.
Adesso, a distanza di mesi dalla fine della Rivoluzione e dalla morte di sua sorella, appare vuota: un sorriso sempre stampato in faccia, come se avesse ricominciato una vita normale, da ragazza qualunque. Sae dice che l'ha fatto davvero: va a caccia, aiuta a ricostruire il Distretto, sta con Peeta. Vive o sopravvive?

In viaggio ho pensato che il Distretto 4, e in particolare la barca su cui si svolgerà la cerimonia, non sono il posto adatto per una ragazza di fuoco; non ho nemmeno preso in considerazione il fatto che potesse non esserlo più. Sarò in grado di riaccenderla? 

Mi fermerò solo un paio di giorni: sono arrivato ieri sera e mi sono sistemato in un piccolo albergo non troppo lontano dalla costa. Le strutture turistiche sono state le prime migliorie apportate a questo Distretto: tutti quelli che possono accorrono per vedere il mare. Non sapevo che anche lei fosse già qui, ma non sembra appena scesa da un treno, quindi immagino che abbia dormito qui e abbia avuto tutto il tempo necessario per prepararsi come ci si aspetta dalla celebre Katniss Everdeen.

Tra qualche ora inizierà la cerimonia, una tradizione del Distretto 4: il figlio di Finnick ha compiuto tre mesi e deve fare conoscenza con il mare. Non ho mai visto il piccolo, ma Annie ha inisistito perché partecipassi; mi ha detto che, se non fosse stato per me, non sarebbe mai nato. Credo che abbia esagerato: ero nella squadra di salvataggio che l'ha riportata nel Distretto 13, tra le braccia di Finnick, ma non sono stato io a trovarla. Non era quello il mio compito.

Aspetto di poterla incontrare da mesi, ma adesso non so come comportarmi.
Aspetto di poterle dire "E' tutto finito, ora abbiamo la possibilità di vivere la vita che desideriamo. Non avremo più paura." da quando l'ho conosciuta, ma adesso non avrebbe più senso. 
Katniss  è dall'altra parte della stanza, vicino alla porta; Annie le è subito corsa incontro e adesso sta salutando Peeta, che è entrato dopo di lei. Cerco di concentrarmi su qualcos'altro, un quadro raffigurante un tramonto, e devo sembrare un idiota perché la stanza è piena di persone e io decido di fare amicizia con una tela-che nemmeno mi piace, a dirla tutta.

-Hey, belloccio.

La cornice è carina, però.

-Gale, non avete quadri nel Distretto 2?

Mi giro: Johanna Mason mi sta guardando tra il divertito e il seccato, mentre regge un neonato appisolato, che immagino essere il figlio di Finnick. Si vede che non ha la più pallida idea di come si debba tenere un bambino: è rigidissima e lo avvolge con le braccia come se avesse paura che potesse divincolarsi dalla sua stretta, cercando però di non stritolarlo. Mi farebbe tenerezza, se non sapessi quante persone ha ucciso con le stesse mani.

-Versami del vino, da sola non ce la faccio.- Felice per la nuova distrazione, la accontento. Johanna prova ad allungare una mano per prendere il calice, ma la difficoltà con cui allontana il braccio dal piccolo è paragonabile all'esitazione con cui una persona in procinto di precipitare in un burrone lascia andare una corda per afferrare il braccio che potrebbe salvarla, ma anche farsela scappare.

-Vuoi che lo tenga io per un minuto?- Ho tre fratelli minori, non posso essere peggio di lei.

-Non sono in difficoltà- Risponde, lanciandomi un'occhiata dura. Non ha ancora preso il bicchiere.

-Mi piacciono i bambini- Ribatto. E oggi è il giorno del suo primo bagno in mare, non nel vino, penso tra me e me.

Appoggio il calice sul tavolo del rinfresco accanto a me e mi avvicino a Johanna per prendere il neonato. Allontanandomi noto il suo vestito, corto e aderente, di un bianco luminoso. Abbasso gli occhi sul piccolo, ancora addormentato: non somiglia per niente ai miei fratellini, con i suoi capelli biondi e l'incarnato chiaro di Annie.

Johanna mi sta osservando colpita. Katniss, dietro di lei, non sorride più.

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Capitolo 2
*** Douglas ***


-Gale! Vedo che hai conosciuto il piccolo Douglas...dorme ancora?- Annie si avvicina con il solito sorriso innocente, senza spostare gli occhi dal viso del suo bambino.

-Sì, come un sasso- rispondo sorridendo e tornando a guardarlo, poi ricordo che non è stata lei ad affidarmelo e che potrebbe non essere d'accordo, quindi mi affretto ad aggiungere: -Johanna voleva riposarsi un po' e io mi sono offerto di tenerlo per qualche minuto, spero che non sia un problema.

Per la prima volta da quando abbiamo iniziato a parlare alza gli occhi su di me, con l'aria un po' spaesata: -Figurati! Sembri talmente a tuo agio...potresti insegnare qualcosa a Johanna!- esclama con una risatina, lanciandole un'occhiata divertita.

-Io te l'avevo detto che non sono in grado!- risponde lei con una smorfia. 

Mentre le due amiche continuano a stuzzicarsi, mi guardo intorno: Katniss è ancora dietro a Johanna, qualche metro più in là; sta osservando un quadro, come me poco fa, solo che ne ha scelto uno decisamente migliore.
Mi chiedo cosa possa averla turbata: la mia presenza? vedermi con in braccio un neonato?

Sembra trascorsa un'eternità da quando parlavamo di figli, nei boschi del Distretto 12. Le confessavo che, se non fosse stato per i Giochi, mi sarebbe piaciuto avere dei bambini; Katniss rispondeva che non dovevo fantasticare, i Giochi c'erano e sarebbero rimasti. Immagino che non avesse mai pensato seriamente di metter su famiglia: viveva giorno per giorno, e non credeva che qualcuno potesse mettere fine all'angoscia che incombeva su tutti gli adolescenti e sui loro genitori.
Adesso gli Hunger Games sono finiti, e nel giro di un paio di generazioni diventeranno solo un brutto ricordo. 
Però non è questa la vita che avevo immaginato.

-Mi dispiace svegliarlo, ma devo dargli da mangiare subito: tra poco dovremo uscire.- Annie si morde il labbro e fissa un punto alla sua sinistra, come cercando un'altra soluzione. Dopo pochi secondi si riscuote e allunga le braccia per prendere il piccolo.

Si dirige verso un divanetto a due posti a forma di conchiglia, parlando con voce dolce e sottile a Douglas, che si sveglia e, dopo un momento di esitazione, le sorride.

Sono quasi ipnotizzato; distolgo lo sguardo solo quando Annie abbassa una spallina del vestito per allattare il suo bambino.

Johanna mi sta fissando. Di nuovo.

-Strano come qui nel 4 ogni pezzo d'arredamento richiami la pesca. Sarebbe come fare divani di carbone nel 12 o sedie a forma di ascia nel 7, non credi?- Tanto vale provare a fare conversazione.

-Hai detto che ti piacciono i bambini.- Sbotta in tono di accusa, come se non avesse nemmeno sentito la mia domanda.

-...E allora?- Non capisco dove voglia andare a parare.

Scrolla le spalle. -Non mi aspettavo che avessi l'istinto materno della prozia Margot, tutto qui.- 

Trattengo una risata: devo essere arrabbiato. Sono forte e virile e sono un soldato; non una prozia.

-Ha avuto undici figli, sai?- Aggiunge, prima di girare sui tacchi e andarsene.

Ridacchio scrollando la testa, e vedo Johanna che mi guarda con la coda dell'occhio da sopra la spalla e alza un angolo della bocca in un sorriso un po' storto.









Ho rimandato ancora il primo incontro tra Gale e Katniss, mi dispiace, ma ci tenevo ad inserire questa scena e sto già lavorando al terzo capitolo, se vi può consolare. Conto di pubblicarlo tra pochi giorni!
Per quanto riguarda il nome del piccolo Odair, ero indecisa e ho fatto un sacco di (quasi inutili) ricerche prima di restringere la lista a: 
-Atalua, divinità, protettore di pescatori e arcieri; 
-Monroe, "amante del mare";
-Douglas, "fiume scuro".
Spero che approviate la mia scelta, non è facile trovare nomi per i personaggi di una saga ambientata nel futuro e la cui protagonista si chiama Katniss ahahahah

Se avete consigli lasciate una recensione, e ricordate che mi fa sempre piacere sapere cosa pensate della storia :)

Al prossimo aggiornamento!

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