Vampire Hunter D- 3 anni dopo

di dominus canem
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo-da qualche parte in Romania ***
Capitolo 2: *** capitolo 1 ***



Capitolo 1
*** prologo-da qualche parte in Romania ***


Il castello di Carmilla era da sempre uno tra i luoghi più maestosi della Romania.Era una costruzione colossale. L’ altezza delle mura esterne che impedivano l’ accesso a chiunque tranne alla sua padrona era superiore ai 20 metri,e il fossato che girava loro intorno avrebbe impedito anche ad un vampiro di scalarle,ma chiunque fosse riuscito a superare quella soglia,avrebbe visto una tra la più belle costruzioni mai sorte su questa terra.
Naturalmente,nessuno c’ èra mai riuscito,se non senza il permesso della sua padrona,nessuno,e nessuno aveva mai osato,perché l‘aura maligna che circondava quel luogo avrebbe tenuto lontano chiunque,pensò Jean Philip de la Roche. Non ci sarebbe riuscito nemmeno lui,se del castello e delle sue mura rimanesse qualcosa di più di un ammasso di macerie. Sorrise. Sapeva chi era stato l artefice di tutto questo. D,il dampyr che in cerca di vendetta era diventato cacciatore di taglie e che a quanto sapeva,era ancora in attività . "che persona priva di senso artistico",pensò con spregio, fermandosi per un attimo ad ammirare,tra le rovine, una testa di drago che probabilmente apparteneva ad uno dei tanti gargoyle che adornavano le terrazze e le torri dell‘ abitazione .Si fermò.ad attirare la sua attenzione questa volta fu un oggetto che,abitualmente,non si trova nelle case dei vampiri."Ci Siamo!è lei!ho fatto proprio bene a venire qui." La croce d’ oro massiccio si ergeva fieramente al centro di quel che rimaneva di un’ altare.Si avvicinò alla croce,sempre più attratto dalla speciale aura che emanava.Raccolse la croce e provò ad esaminarla,ma un altro particolare aveva attirato la sua attenzione: si trovava dentro quella che ,almeno in origine,era una piccola cappella.Una chiesa cristiana." ma come è possibile che un vampiro…"non fini la frase.Un palo acuminato lo trafisse in pieno collo .l ultima cosa che vide fu una figura semischeletrica che si ergeva davanti a lui.-Tu…

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Capitolo 2
*** capitolo 1 ***


Il clima freddo e secco della Germania piaceva molto a Mayer,lo faceva sentire bene.In piu,la tundra piena di neve e il cielo coperto dal sole gli davano una sensazione di protezione che non avrebbe saputo ben definire.la presenza di nubi gli permetteva di togliersi il cappuccio,che doveva portare per proteggersi dai raggi del sole. Mayer sapeva che se un vampiro purosangue come lui si fosse esposto al sole anche se per poco, di lui non sarebbero rimaste neppure le ceneri.Non considerava l’ essere un vampiro come un difetto,anzi,andava orgoglioso della sua famiglia e della sua stirpe,ma avere una moglie umana gli aveva permesso di avere una visione più ampia delle cose. Certo,da piccolo era certo che da grande sarebbe diventato un nobile vampiro,senza macchia e senza paura,pronto a rischiare la vita per beni come la pace e l’ amore,come i personaggi dei libri che leggeva durante le serate,o quando il suo istruttore era malato o troppo indaffarato per occuparsi di lui.In quei romanzi,scritti da vampiri e dedicati ai vampiri,il nemico principale era la razza umana.Essendo quindi cresciuto con un forte rancore verso gli umani,che ha avuto culmine con la distruzione della villa estiva di famiglia e le leggi anti-vampiro,non si sarebbe certo aspettato di innamorarsi di una umana.Si mise a ridere.ripensare al passato gli aveva fatto dimenticare di essere piuttosto lontano dalla sua meta e da qualsiasi posto dove avrebbe potuto rifocillarsi.Inoltre il clima stava peggiorando,e nonostante amasse il freddo,non avrebbe gradito comunque una tempesta di neve.Si rimise in viaggio a passo svelto,svelto quanto solo un vampiro avrebbe potuto fare.conosceva la strada,L’aveva gia fatta altre volte da piccolo in carrozza con i suoi genitori, diretto verso la villa del nonno appena fuori Francoforte.ma questa volta non c’ erano i suoi genitori a fargli forza,ne tantomeno una carrozza.il viaggio da lui intrapreso era segreto e di estrema importanza,aveva potuto permettersi solo un cavallo,che in quel momento giaceva qualche miglio più indietro,ucciso dal freddo e dalla fatica.Una raffica di vento improvviso mosse il mantello pesante dal quale si era ricoperto per proteggersi dal freddo.Seta della nuova damasco ricoperta da scaglie di mante del deserto,gli era costato una fortuna e aveva sempre adempito al proprio dovere,tuttavia, dopo una nuova raffica di vento, Mayer senti il gelo penetrargli nelle ossa.Il freddo lo fece tornare al passato,quando dopo aver rapito la fanciulla ed essere riuscito a fuggire insieme a lei nella città della notte,unico luogo dove i vampiri possono convivere in pace con gli umani e i dampyr, aveva cercato di educare lei e i figli avuti insieme come suo nonno educava lui,da vero vampiro.Gli ci era voluto un po’ di tempo,ma alla fine comprese che la vicinanza alle razze che prima disprezzava aveva avuto la meglio,quindi non si stupì piu di tanto quando si ritrovò ad aiutare un contadino umano nelle faccende di routine alla fattoria,finendo non solo per rimanervi a cena ,ma anche per consentire ai propri figli di fare amicizia e di giocare assieme. He si,gli mancava molto quel posto,troppo.Gli mancavano i suoi figli,sua moglie e forse anche quegli esseri che ,dopo tre anni passati insieme,forse considerava amici.Il perdersi nei suoi ricordi gli aveva permesso di non soffrire troppo il freddo e la fatica. I vampiri sono esseri resistenti a quasi tutti i tipi di intemperie,ma Mayer era contento di essere finalmente arrivato davanti ad un villaggio.l’ attraversamento della tundra era stata una faticaccia perfino per lui.Avrebbe trascorso la notte lì,cenando davanti ad una fumante zuppa di lenticchie e poi sarebbe ripartito verso Berlino la mattina all’ alba. certo,viaggiare sotto copertura era davvero una faticaccia,ma nel vecchio mondo gli umani non erano aperti come nella Città della notte,perciò per non farsi scoprire doveva adattarsi e bersi le sue fialette contenenti sangue animale al sicuro nella stanza ."Accidenti",pensò,"adesso cominciano a piacermi anche i cibi umani.Ma dove andremo a finire?"Rise di nuovo tra se e se e bussò alla porta della locanda

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