Fuochi di drago

di blackjack0999
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Le winx in pericolo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Giorno di Fuoco. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Fuoco di Paglia. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Fuoco crepitante. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: Ritorno di fiamma. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6: Alte temperature ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7: Fuoco Elettrico. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8: fuoco famigliare. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9: Fuoco Gemello. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10: La preda e il predatore si incontrano ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11: In difesa di un amica. ***
Capitolo 12: *** Rinforzi e Resa. ***
Capitolo 13: *** Fuoco di drago vs fuoco voltaico. ***
Capitolo 14: *** Caldo tepore. ***
Capitolo 15: *** Ricordi. ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16: punti di Rottura. ***
Capitolo 17: *** I guai a volte ritornano. ***
Capitolo 18: *** La caduta di un predatore. ***
Capitolo 19: *** L' Ascesa di un superpredatore ***
Capitolo 20: *** sfida tra predatori ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21: La Regina dei ghiacci. ***
Capitolo 22: *** Vincolo. ***
Capitolo 23: *** Una nuova destinazione. ***
Capitolo 24: *** Pyros il regno territorio di Bloom ***
Capitolo 25: *** Lotta per la sopravvivenza ***
Capitolo 26: *** Cieli di fuoco. ***
Capitolo 27: *** Tradimento e Furia bruciante. ***
Capitolo 28: *** Seguire una traccia ***
Capitolo 29: *** vicini alla metà. ***
Capitolo 30: *** Salvataggio e ultime verità. ***
Capitolo 31: *** La furia di Shadow ***
Capitolo 32: *** Mantenere le promesse. ***
Capitolo 33: *** Fuori dall'ombra, un nuovo inizio. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Le winx in pericolo. ***


Capitolo 1: Le Winx in pericolo.
 
Nella città di Magix, all’ interno di un bar, la musica rock proveniente da una radio, allestiva l’atmosfera per i clienti, uno di questi. Seduto su un alto sgabello, davanti al bancone di legno del locale, un giovane ragazzo di diciassette anni, i capelli corti color blu di Prussia, gli occhi color dell’ argento, con indosso: stivaletti di pelle nera con fibbie, jeans, una T- shirt a maniche lunghe nera, sopra di essa, una giacca di cuoio, alle mani guanti a mezze dita di pelle nera. Stava sorseggiando tranquillamente, una bibita alla spina.
 
“Tu saresti Shadow vero?!”. Domandò una voce maschile rivolgendosi alle spalle del ragazzo, il quale sollevò lo sguardo ma non si voltò, guardando attraverso il riflesso dello specchio barocco, appeso sopra il bancone, l’ uomo che gli aveva posto la domanda.
 
Un uomo coperto da capo ai piedi da un mantello blu scuro con cappuccio calato sul volto, si avvicino sollevando quanto basta le mani, da far intendere che non era intenzionato ad attaccare briga, dopodiché si sedette sull’ altro sgabello vicino al ragazzo dai capelli blu di Prussia.
 
“Sono soltanto un’ amico è ho un da offrirti, un lavoro che potrebbe interessarti!”, disse l’uomo dal cappuccio, rivolgendosi a Shadow, il quale però non lo degno di uno sguardo, ma era ben evidente che lo stava ascoltando.
 
“Non mi avete detto chi siete?. E’ vorrei aggiungere che prima di accettare qualunque lavoro, devo informarmi bene su di esso!”, pronunciò il ragazzo dai capelli blu rivolgendosi all’ uomo, il viso di quest’ ultimo, soprattutto la parte inferiore che non era nascosta dall’ orlo del cappuccio, era ben evidente i segni di un ustione su parte della guancia, storse le labbra in un cortese sorriso.
 
“Diciamo che sono un messaggero di alcune persone molto in alto. Ecco il lavoro che dovete fare, aiuterà a preservare la pace dell’ intera dimensione magica!”, pronunciò a voce bassa il messaggero rivolgendosi a Shadow, il quale aggrotto le sopraciglia in un espressione dubbiosa, ma come sempre non lo degnò di uno sguardo.
 
“Spiegatevi meglio!”, disse solamente incuriosito il ragazzo dagli occhi argento rivolgendosi all’ uomo incappucciato, il quale si guardo intorno per precauzione, per poi chinarsi con la scusa di ordinarsi da bere, verso di Lui.
 
“Come avrai saputo. Alcune delle winx hanno avuto come dire. Un “cambiamento” per dire poco, diventando qualcosa di…  Ma non stanno portando nulla di buono, per questo ho deciso di ingaggiarla!. Per eliminarle prima che commettano altre atrocità!”, sussurrò a voce bassa ma scandendo bene le parole, per farsi sentire più chiaramente nonostante la musica Rock proveniente dalla radio, rivolgendosi a Shadow. Il quale sgranò gli occhi per lo stupore.
 
“Ve lo già detto prima. Ci pensò bene prima di accettare o meno un lavoro, se pensate che Io sia un cacciatore di taglie, fareste bene a chiedere di farlo, all’esercito della dimensione magica, invece di ingaggiare il sottoscritto!. Non uccido le persone a sangue freddo!”, pronunciò il ragazzo dai capelli blu rivolgendosi all’ uomo incappucciato, il quale lentamente tirò fuori da sotto il mantello delle foto e le poggiò sul bancone in modo che Shadow potesse vederle chiaramente.
 
Le foto raffiguravano Bloom nel suo aspetto di dragonessa, Flora nel suo aspetto di arlaune e infine, Tecna in un’ aspetto simile ad un bizzarro incrocio tra un demone e un cyborg. Quando il ragazzo dai capelli blu vide le foto. Deglutì per lo stupore per poi guardare il bicchiere e la bibita contenuta all’ interno di esso,  l’ uomo incappucciato vicino a Lui, strinse il pugno inguantato, indicando l’ ex fata del fuoco.
 
“E’ queste le chiami persone?. Sono mostri, hanno ucciso persone innocenti per saziare la loro fame di sangue. Queste persone che non voglio fare nomi, perché qualcuno potrebbe sentirci. Mi hanno chiesto di ingaggiarla perché Lei e l’unico in grado di farcela!”, pronunciò il messaggero, guardando il profilo del ragazzo dai capelli blu, il quale continuava a osservarsi riflesso nel bicchiere, ma le dita strette su di esso, era un segnale in evocabile che stava prendendo una decisione.
 
“Da come parla. Sembra che Voi l’abbiate presa sul personale!. Ho ragione?!”. Chiese Shadow rivolgendosi all’ uomo vicino a Lui, il quale guardo da un'altra parte, portandosi una mano al viso seminascosto dall’ orlo del cappuccio. 
 
“Ho perso mia figlia molti anni fa!. La mia povera figliola è stata uccisa. Mentre cercava di scappare da Bloom, senza pietà come se fosse stata la sua cena!”. Pronunciò l’ uomo chinando la testa, coperta dal nero cappuccio, Shadow quando udì quelle parole, sgranò gli occhi per poi assottigliarli guardando il bicchiere che teneva ancora in mano, il vetro del bicchiere stesso, sembrava sul punto d’infrangersi da un momento all’ altro.
 
“Mia figlia è morta giovanissima. Lei aveva tutta la vita davanti!. Dici che se la dimensione magica mandasse l’ esercito, quelle che un tempo erano le winx, non si ribelleranno?. E’ diventeranno ancora più pericolose di quanto già non siano!”, continuò l’ uomo  rivolgendosi al ragazzo il quale osservò la propria immagine riflessa nel liquido della sua bibita, per poi posare sul bancone il bicchiere e voltarsi a guardare l’uomo con il cappuccio, seriamente con decisione.
 
“Accetto il lavoro. Vostra figlia come quei innocenti che sono stati uccisi da loro. Meritano di avere giustizia. Per quanto erano le fate guardiane della dimensione magica, nulla giustifica un tale massacro!”, pronunciò Shadow seriamente rivolgendosi all’ uomo.
 
“Grazie!. Sapevo che avreste accettato, ovviamente sarete ben ricompensato. Cinquemila monete l’ una. Una bella cifra se ci pensate!”, pronunciò l’uomo rivolgendosi al ragazzo dai capelli blu, il quale scese dallo sgabello, era alto sul metro e ottanta, guardò con i suoi occhi argento l’ uomo, il quale però teneva sempre china la testa per non guardarlo negli occhi.
 
“Trentamila monete. C’ è anche la mia vita in palio!. Comincerò  domattina!”, pronunciò Shadow mettendosi le mani in tasca, l’uomo allungò la mano, il ragazzo la strinse accettando il lavoro. L’ uomo sollevò appena lo sguardo, con le labbra tirate in un sorriso di rabbia.
 
“Quando dovrai eliminare Bloom. Voglio che soffra tutte le pene dell’ inferno, come a sofferto mia figlia, solo allora quando saprò che la vita di quella dragonessa e finita. Sarò in pace con la mia anima!”, pronunciò l’uomo incappucciato rivolgendosi a Shadow, il quale sorrise prima di dirigersi verso la porta d’ingresso ma si fermo un attimo.
 
“Potete stare tranquillo. So fare il mio lavoro!”, pronunciò solamente il ragazzo prima di uscire dal locale.
 
L’  uomo incappucciato sorrise, mentre riprese le foto raffiguranti le winx, si avvicinò al caminetto e le gettò tra le fiamme.
 
“Shadow e l’unico in grado di eliminare i mostri come Voi. Il fuoco si combatte con il fuoco. Il messaggio sarà chiaro per le altre winx: Osate migliorarvi per diventare qualcosa di mostruoso e potente e farete la stessa fine!”, pronunciò l’ uomo uscendo dal locale, alcune ciocche bionde fecero capolino da sotto l’orlo del cappuccio.
 
Nota dell’Autore: Come scritto nell’introduzione questa storia e uno Spin-off che segue seppur in una storia diversa la trama della saga di Goran. Il quale ringrazio e dedico a Lui questa storia, anche grazie al suo consenso. Il misterioso Shadow e pronto ad attaccare le winx migliorate ma cosa succederà?. Scopritelo nel prossimo capitolo!. 
 
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Giorno di Fuoco. ***


Avvertenza: Winx club appartiene alla Rainbow. Janine non e mia ma appartiene alla saga ascensione di Goran the ancient che sto utilizzando con il suo consenso. Chi mi appartiene e soltanto Shadow.
 
Capitolo 2: Giorno di fuoco.
 
 
Era una giornata cocente sul pianeta dei draghi Pyros, terra e territorio dell’ unica predatrice temuta dagli altri draghi e creature che popolavano quel mondo di zolfo e magma liquida: Bloom.
 
Janine era seduta sul terreno della caverna che fungeva da tana, sua madre Bloom era uscita a cacciare qualche preda per il pranzo. La piccola draghessa era pensierosa, da un po’ di tempo voleva chiedere a sua madre di com’era suo padre?. Se era anche Lui un mezzo dragone?. E’ come mai non l’aveva mai visto in tutti questi anni?. Ma ogni volta che le veniva il coraggio di chiederglielo. Non ci riusciva, perdeva il coraggio per qualche misteriosa ragione, come se il suo subconscio glielo volesse impedire in qualche modo.
 
Un frusciò d’ali, una lieve vibrazione del terreno era il segnale che la draghessa dai capelli rossi, era tornata dalla battuta di caccia, infatti poco dopo:
 
“Janine esci fuori ho portato il pranzo!”, pronunciò Bloom rivolgendosi alla figlia, la quale uscì con un sorriso dalla caverna, la dragonessa dai capelli rossi poggiò in terra, il cadavere di un rettile simile ad una grossa lucertola.
 
Janine abbracciò sua madre con affetto, per poi iniziare a banchettare la preda. 
 
*******
 
All’ interno della navetta interdimensionale, mezzo rannicchiato sul sedile, Shadow stava dormendo con il berretto nero con la visiera, calato sugli occhi e le braccia conserte, quando hostess gli si avvicino.
 
“Signore si svegli stiamo per atterrare su Andros!”, pronunciò la donna con voce morbida e professionale rivolgendosi al ragazzo dai capelli blu, il quale aprì lentamente gli occhi, per poi sollevare con un dito, l’orlo del berretto.
 
“Grazie per avermi svegliato signorina!”, pronunciò Shadow con voce cortese seppur mezzo assonnato, rivolgendosi al hostess, la quale sorrise prima di allontanarsi per comunicare agli altri passeggeri, che la navetta interdimensionale stava per atterrare. Cosa che successe alcuni minuti dopo.
 
 ******

Mezz’ora dopo. Shadow stava passeggiando sul lungo mare, con le mani affondate nelle tasche del giubbotto di cuoio, con lo sguardo rivolto verso l’ oceano di Andros, ma in particolare alle scogliere e alle isole, per farsi un idea di dove potesse mai essere Flora.
 
Perché era certo che quello. Era il posto giusto: La sera precedente al bar, quando stava parlando con quel tizio incappucciato, guardando le foto delle winx, soprattutto quella dell’ arlaune, un tempo conosciuta come Flora, aveva riconosciuto all’ istante in sottofondo, lo splendido palazzo reale di Andros.  
  
Ad un tratto il ragazzo dai capelli blu si fermo di botto, aveva visto il castello della famiglia reale del regno, da lì sposto lentamente lo sguardo lungo l’orizzonte e fu allora che vide in cima ad una scogliera a strapiombo: Una fitta e altissima foresta, storse le labbra in un sorriso accennato.
 
“Non mi ero sbagliato!. Lo trovata!”, pronunciò tra sé Shadow prima di iniziare a incamminarsi in direzione di dove era la foresta, dentro di sé però il ragazzo dai capelli blu, poté ammettere con se stesso, che era un po’ curioso del perché, le winx sono diventate cosi e anche dal fatto che ora fanno del male?.
 
-  Di certo non te lo diranno di certo, non appena ti vedranno. Ti attaccheranno subito senza sé e senza ma! -, pensò tra sé il ragazzo dai capelli blu, mentre continuava ad incamminarsi, quando scorse in lontananza una figura di donna con i capelli di un curioso color dell’ argento e bianco avorio, stava parlando con due persone in riva al mare: Un tritone dai capelli violacei ed una giovane ragazza dalla carnagione scura e i capelli castano scuro.
 
Li osservò per qualche secondo, le venne in mente un articolo di giornale che aveva letto, alcuni anni prima: Quando le due Trix Darcy e Stormy, per motivi che il ragazzo dai capelli blu ignorava, avevano attaccato alcuni punti della dimensione magica è poi gli venne in mente una cosa importante: Prima che vennero imprigionate assieme ad altre due donne nella dimensione  Omega, avevano combattuto proprio su Andros, e nello stesso giorno una foresta, era comparsa nel nulla.
 
- Quelle due streghe non posso negare di aver desiderato di averle avute davanti. Per fargliela pagare!.  Per tutto ciò che hanno fatto, per quante vite avevano posto fine in quel periodo, ma se nessuno mi assolda. Io non posso agire di testa mia. I soldi sono importanti per Me!. E’ soprattutto per Lei!-, pensò tra sé Shadow con un innaturale calma e decisione, stringendo i pugni al punto di poter sentire le sue ossa scrocchiare e i guanti di pelle guizzare, ma poi si calmo, e si allontanò.

 ******
 Aisha aveva notato il ragazzo con il giubbotto di pelle e il berretto calato sugli occhi, che stava osservando Icy e Tritannus, ma proprio quando la fata dei fluidi, stava per avvicinarsi a Lui fingendo di stare cercando qualcuno, lo vide allontanarsi a passo spedito salendo le scale. La fata si allontano un attimo dalla strega del ghiaccio e da suo cugino con una scusa, seguendolo fino a quando non lo vide fermarsi a guardare dove era la foresta della sua amica Flora.
 
Neppure un minuto dopo il ragazzo si sistemo l’orlo del berretto per poi correre verso le mura, Aisha lo seguì con sospetto quando: lo perse completamente di vista, si guardo intorno, ma Lui non c’era, la fata dei fluidi aveva una strana sensazione, che quel ragazzo non sembrava minaccioso per Icy e Tritannus, ma aveva un sorriso freddo quando Lui stava guardando la foresta di Flora.
 
 *****
 
Shadow aveva agilmente scavalcato la cinta, ed era atterrato agilmente sulla morbida sabbia a tre metri sotto il molo, per poi incamminarsi a passo spedito verso la foresta, scorse in lontananza un cartello messo recentemente con scritto sopra:
 
La foresta e viva!. Chi n’e entra!. Rischia di non uscirne vivo. Per ordine di sua maestà, i sovrani di Andros. Non entrate la dentro! Perché appartiene a Flora come detto da quest’ultima.
 
Il ragazzo dai capelli blu, si sistemo il colletto della maglia e della tuta amplificatrice che indossava sotto ai vestiti, per non sentire fastidio al collo, aprì la giacca di cuoio dove si videro all’ interno: due fondine per pistola. Serrò un pugno è spezzo con un rapido colpo, il nome Flora.
 
“Sete di sangue infinita e minaccia così la gente innocente come fosse la padrona. Sarà l’ultima cosa che potrai fare. Flora!”, pronunciò seriamente Shadow guardando la foresta e dirigersi a passo spedito verso di essa.
 
Nota dell’autore: Shadow e giunto su Andros ed e pronto ad iniziare il lavoro con la prima della sua Lista: Flora l’arlaune. Aisha ha un brutto presentimento cosa farà scopritelo nel prossimo aggiornamento. Un ringraziamento speciale a Goran come sempre e a Tressa per aver recensito il capitolo precedente!.
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Fuoco di Paglia. ***


Capitolo 3: Fuoco di paglia.
 
Da quando Shadow aveva messo piede all’ interno della foresta, ebbe come il presentimento di sentirsi costantemente osservato. Cautamente mentre camminava si guardava attentamente intorno, scorse molti corpi di animali, alcuni ormai erano ridotti a carcasse vuote altri invece, erano integri ma coperti da centinaia di ferite.
 
Il ragazzo si avvicino ad una delle carcasse animali integre, toccò con due dita inguantate, una delle tantissime ferite sul corpo di quello che un tempo era stato una specie di cavallo, aggrotto le sopraciglia quando notò che il cadavere, era stavo privato completamente del sangue, ma non c’era alcuna traccia ne dalle ferite e tanto meno in terra.
 
“E stato dissanguato. O meglio e come se glielo avessero succhiato via dal corpo, mi chiedo se anche quella mummia che ho scorso poco prima, non fosse successa una cosa simile!. La cosa si fa più inquietante di come immaginavo!. Prima la trovo e prima porrò fine a questo inquietante spettacolo!”, pronunciò tra sé il ragazzo dai capelli blu di Prussia quando, un rumore dietro di sé attirò la sua attenzione, Shadow portò le mani alle fondine, all’ interno del giubbotto, ed estrasse due pistole nere come l’ebano con delle incisioni rosso fuoco, puntando nella stessa direzione di dove proveniva quel rumore.
 
Fu allora che il ragazzo dai capelli blu, spalancò gli occhi per lo stupore: Come se si fosse aperto un sipario, i rami dei salici che aveva di fronte a sé, si spostarono tramutandosi in viticci coperti di spine. E’ nel mezzo una gigantesca rosa rossa di sei metri d’altezza dove tra i petali del fiore, si vide la stessa arlaune conosciuta come Flora.
 
Ma la donna pianta non era la sola presente: Sdraiata sopra alle radici che fungevano da corpo dell’ arlaune, c’ era una ragazza con una pelliccia color porpora, muoveva la coda lunga pigra come quella di un gatto, entrambe le donne fissarono Shadow con tutta l’aria che Lui fosse un’ intruso, cosa che effettivamente era veritiera.
 
“Ok. Fammi indovinare!. Tu devi essere Flora vero?!”. Chiese Shadow riponendo nelle fondine le pistole, rivolgendosi all’ arlaune, la quale assottigliò gli occhi sanguigni prima di separare le labbra scure in un sorriso tetro e dolce al contempo.
 
“Oh mi conosci. E un peccato però che la tua vita finirà. Chiunque entri nella mia foresta non né uscirà vivo!. Avresti dovuto pensarci prima di entrare!”. Rispose Flora rivolgendosi al ragazzo, il quale assottigliò minacciosamente gli occhi color dell’ argento.
 
“Il mio unico pensiero e quello di porre fine al quel macabro spettacolo. Non so il perché hai deciso di diventare così. Tu non hai alcun diritto di togliere la vita a degli innocenti!”, pronunciò Shadow con rabbia rivolgendosi all’ arlaune, la quale assottigliò gli occhi dalla rabbia.
 
“Ah no?!. Devo pur sopravvivere!. Se la gente ignora le mie parole non è un problema mio. Il perché sono diventata così?. Tu non lo puoi capire!. E’ come pensi di fare a fermarmi!”, pronunciò l’ex fata della natura rivolgendosi al ragazzo dai capelli blu, il quale sorrise prima di togliersi dalla testa il berretto e metterselo nella tasca del giubbotto, per poi serrare i pugni guardando l’ arlaune e la ragazza animale.
 
“Ma sono gentile. Prima vi invito a cena. Io porto il vino e voi fate l’insalata!”, pronunciò Shadow, prima si sollevare i pugni, e attivò il suo personale incantesimo. Le sue mani sino ai gomiti del ragazzo si ricoprirono, come anche gli stinchi in un alone nero opaco, prima di cristallizzarsi in guantali d’armatura e stinchiere agli arti inferiori, fatti di metallo organico dove, sulle crepe della superficie simili a delle vene, fluiva energia di color rosso scuro.
 
“Si Balla!”, aggiunse il ragazzo dai capelli blu di Prussia con un sorriso, un attimo prima, che la parte inferiore del suo volto, si coprisse da una protezione metallica, dello stesso materiale dei guantali, con il mento a placche come una pala che proteggeva anche il collo, sembrava quasi il muso di un drago.
 
Roxy saltò con balzo felino a terra davanti all’ arlaune, guardando la sua amata Flora prima che entrambe fecero un cenno d’ intesa. Poi un sinistro sorriso tetro e dolce, si formò sul volto dell’ ex fata della natura.
 
Dal terreno fuoriuscirono delle liane e saettarono verso il ragazzo cercando di catturarlo, il quale però aprì le mani e le pistole apparvero nei palmi, dopodiché scarico una salva di proiettili magici verso le liane, che si squarciarono, dopo essere stati crivellati dai proiettili.
 
Altre liane ricomparvero più rapide delle precedenti, e i monconi dei viticci colpiti dai proiettili: Rigenerarono rapidamente le parti mancanti. Ma il ragazzo dai capelli blu alternava, schivando con agilità gli attacchi  della donna pianta,  per poi rispondere all’ attacco sparando alle liane.
 
Roxy aprì le mani e gli si allungarono le unghie, simili ora ad degli artigli e si lanciò verso le spalle di Shadow, quest’ ultimo ormai indaffarato a schivare e al contempo, sparare contro le liane generate dalla donna pianta da non pensare a Lei. Era proprio questa l’occasione che lei e Flora avevano pensato: Difendersi a vicenda!. Agì.
 
Shadow quando sentì un rumore alle sue spalle si volto proprio nello stesso istante in cui vide Roxy, saltarle addosso buttandolo in terra, le pistole del ragazzo caddero poco lontano da Lui. Prontamente si protesse il petto e il volto con le braccia corazzate, quando aveva visto la fata animale sferrare un artigliata, il metallo stridi in modo acuto nell’ impatto con gli artigli di Lei, ma stavolta toccava a Lui contrattaccare.
 
Il ragazzo dai capelli blu parò con il braccio la successiva artigliata di Roxy per poi sferrargli un colpo a mano aperta, dritto al volto di Lei, la quale inarco la testa all’indietro per il dolore, successivamente prima che la fata animale potesse avere una seconda chance di attaccare.
 
Le mani di Shadow afferrarono i polsi di Roxy e sfruttando le gambe la spinse via, si rialzo immediatamente in piedi quando ad un tratto, si senti afferrare per le caviglie e venire sollevato a terra, e pochi secondi dopo venire avvolto da spire di liane coperte di aculei.
 
“Roxy stai bene?!”. Chiese Flora, rivolgendosi alla fata animale, la quale si toccò il naso sanguinante, annuendo, l’arlaune guardò con rabbia Shadow, facendo stringere le liane, cosi facendo urlare di dolore il ragazzo.
 
“Si sto bene Flora!”. Rispose la fata animale, rivolgendosi alla donna pianta, ma ad un tratto proprio mentre quest’ ultima stava già sentendo dentro di sé il sangue del ragazzo, che stava per iniziare a salassarlo.
 
Shadow strinse i pugni, i guantali fecero fuoriuscire dagli avambracci, delle lame ricurve affilate come rasoi e incandescenti, che recisero, bruciando allo stesso tempo le liane liberandolo dalla presa di esse, atterrò in terra seppur con il giubbotto a pezzi, se lo levò di dosso, restando con la maglia, guardando con gli occhi assottigliati dalla rabbia l’arlaune e la fata animale.
 
“Ammetto di aver preso sottogamba la situazione ma stavolta. Sarò io a farvi urlare!. Come tutti gli innocenti a Cui la vita avete posto fine!”. Pronunciò il ragazzo dai capelli blu, molleggiando sulle gambe mentre le crepe che ricoprivano i guantali e i gambali diventarono roventi al punto di emanare vapori di calore.
 
Nota dell’autore: la prima parte del combattimento tra Flora l’arlaune , Roxy contro Shadow, sta entrando nel vivo, cosa accadrà ora?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!.
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: Fuoco crepitante. ***


Capitolo 4: Fuoco crepitante
 
Flora assottigliò minacciosamente gli occhi guardando Shadow, il quale aveva smesso di molleggiare sulle gambe, per poi iniziare a correre con un scatto rapido, stringendo i pugni, le lame sugli avambracci brillarono per il riverberò della luce del sole dando un’idea precisa su quanto siano affilate, utili per tranciare muscoli e tendini e carne.
 
L’ arlaune agì in fretta. I viticci si trasformarono in dionee gigantesche, quest’ ultime scattarono verso il ragazzo dai capelli blu, ma Shadow saltò proprio in mezzo tra le due piante carnivore, facendo successivamente una rotazione su se stesso in volo decapitando grazie alle lame incandescenti sugli avambracci, recidendo nettamente le bocche dentellate dallo stelo.
 
Shadow però crollo su un ginocchio ansimando, anche se era riuscito a liberarsi dalle liane della donna pianta, si sentiva un po’ debole e le girava la testa, non si sarebbe meravigliato se le liane gli avessero succhiato via, mezzo litro di sangue dal corpo. Roxy né approfittò per attaccarlo nel suo momento di debolezza.
 
La fata animale sferro un artigliata a Shadow, quest’ ultimo si parò con le braccia, seppur si ritrovo con il braccio destro, ferito poco sopra le protezioni metalliche, Roxy sferro un' altra unghiata, ad altezza della coscia del ragazzo riuscendo a lenirgli la carne, ma quando stava per colpirlo ad altezza del cuore.
 
Il ragazzo dai capelli blu, evitò l’attacco fatale di Roxy, spostandosi con il busto di lato,  deviando con il gomito destro, la mano della fata animale facendola sbilanciare, così con la lama incandescente del braccio sinistro, gli provocò un preciso taglio poco sopra l’anca, sul fianco di Lei.
 
Roxy, si tenne il fianco ferito ma quando si stava per voltare per attaccare Shadow, quest’ ultimo aveva tirato indietro la mano, facendo scomparire la lama per poi sferrargli un pugno.
 
Il violento gancio di Shadow si abbatte con violenza sulla guancia di Roxy, cosi forte come una mazza di fabbro, che letteralmente la scagliò a tre metri e mezzo di distanza, la fata animale rimbalzò in terra esamine.
 
 “Cuccia!”, pronunciò seriamente il ragazzo dai capelli blu, prima di guardare Flora, quest’ ultima con un sguardo carico di furore e rabbia.
 
“Non ho più intenzione di diventare ancora la preda!. Di perdere a causa degli altri ciò che mi è più caro!!”. Pronunciò la donna pianta rivolgendosi al ragazzo dai capelli Prussia, prima di far saettare verso di Lui, milioni di rovi con le spine lunghe affilate come lame e più acuminate degli spilli.
 
Shadow agì incanalando la sua magia attraverso i guantali e sferrò un violento pugno nel terreno, provocando un onda d’urto rovente nel raggio di due metri, bruciando all’instante i rovi che iniziavano a consumarsi come torce, facendo così soffrire ancor di più Flora.
 
“Facciamola finita con questa storia!”, pronunciò il ragazzo dai capelli blu prima di far apparire nelle mani le pistole per poi, vomitare una pioggia di piombo verso la donna pianta. Futili furono gli sforzi di Flora, di proteggersi con i viticci, perché quest’ ultimi finirono crivellati e bruciati come fossero fatti di carta, dai proiettili potenziati resi incendiari grazie anche agli incantesimi del ragazzo dai capelli blu. Circa una dozzina di proiettili si piantarono nelle radici e nel ventre della l’arlaune, la quale per il dolore emise un urlo assordante.
 ******
 
 
Intanto sul molo di Andros. Aisha, Icy e Tritannus sobbalzarono quando udirono l’ urlo assordante di dolore dell’ arlaune, si voltarono a guardare la foresta ed erano certi di vedere alcuni degli alberi, iniziare a perdere le foglie, cosa non normale per la foreste perennemente verde di Flora. Un’ idea inquietante e assurda venne in mente ad Aisha.
 
“Quel ragazzo?!”. Chiese la fata dei fluidi rivolgendosi più a sé stessa che a Icy e Tritannus, i quali si voltarono guardandola con un espressione di stupore dipinto sul volto.
 
“Quello che ci parlavi prima cugina?!”. Chiese a sua volta il tritone rivolgendosi alla fata dei fluidi, la quale annuì e continuò a guardare la foresta, la strega del ghiaccio però non era affatto convinta che una persona sola, avesse potuto far gridare così la sua salvatrice e quella di sua figlia Speranza.
 
“Si. Prima lo visto guardare la foresta di Flora con un sorriso gelido ma quando lo seguito e scomparso nel nulla!”. Rispose Aisha rivolgendosi a Tritannus, il quale guardò la foresta per poi, far comparire nella mano, il tridente, si concentro e fece comparire dal nulla, una sfera di comunicazione.
 
“Con questa dovremmo vedere senza correre rischi, cosa sta accadendo la dentro!. Ma cosa diavolo?!!!”. Chiese tra sé il tritone, sconvolto da ciò che stava vedendo e come Lui, anche Aisha, ma la più sconvolta era la strega del ghiaccio.
 
Icy sgranò gli occhi osservando tramite la sfera: Shadow tranciare a pezzi le liane coperte da aculei, ma una cosa la fece rabbrividire: Quel ragazzo stava prevalendo su Flora. Proprio sulla stessa ex fata della natura, che aveva lasciato tra la vita e la morte. Darcy, Stormy, Chimera e Cassandra. E’ certamente le avrebbe uccise se Lei e Roxy non l’ avessero convinta ha lasciarle andare.
 
“Vado ad avvisare l’esercito di Andros. Flora si e sacrificata per salvare Icy e nostra figlia. Non possiamo permettere che un tizio sbucato dal nulla la uccida!”, pronunciò Tritannus, ma Aisha lo fermo, poggiandole la mano sulla spalla del tritone.
 
 “Se andassimo Noi o l’esercito di Andros!. C’ è il rischio che Flora inavvertitamente ci attaccasse, e non sappiamo quanta abilità possieda quel tizio ma c’e una che può aiutarci. Bloom!”, pronunciò la fata dei fluidi rivolgendosi a Tritannus e Icy, i quali strinsero i pugni, avrebbero voluto  aiutare la loro salvatrice, ma Aisha aveva ragione. Quando quest’ ultima le venne una cosa in mente, accaduta alcuni giorni prima.
 
“Mi fa ricordare una lettera anonima rivolta a mio padre. C’era scritto: Che qualcuno avrebbe potato “l’erbaccia”, che era la Foresta, sarebbe scomparsa come quando era comparsa, in un solo giorno, all’ Ombra del tramonto!”, pronunciò Aisha rivolgendosi a Icy e Tritannus i quali guardarono la foresta in cima alla scogliera. Le piante si erano spezzate in alcuni punti, segno evidente che Flora stava avendo la peggio.
 
“Non perdiamo tempo Aisha.  Vai su Pyros e convinci in qualche modo Bloom di venire qui, se e voluta venire qui quando ero dalla parte dei cattivi nell’ Oceano Infinito verrà certamente qui, a salvare la sua amica!”, pronunciò Icy rivolgendosi alla fata dei fluidi la quale annuì prima di creare un piccolo portale ed entrò.
 
“Tornerò con Bloom!”, pronunciò Aisha rivolgendosi a Tritannus, il quale andò subito ad avvisare l’esercito di Andros nel caso, che la draghessa dai capelli rossi non avesse voluto venire. Icy guardò la foresta di Flora.
 
“Resisti ancora un po’ Flora!. Ti prego!”. Pronunciò Icy guardando l ’immensa foresta, che aveva preso una tonalità di colore grigiastra.
 
Nota dell’Autore: Lo scontro continua! Ma Aisha e diretta su Pyros per avvisare Bloom e sperare in un suo aiuto per aiutare Flora contro Shadow. Cosa accadrà?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento!.
 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: Ritorno di fiamma. ***


Capitolo 5: Ritorno di fiamma.
 
Su Pyros, Bloom si era svegliata dopo un breve pisolino, vicino a lei, coperta amorevolmente dall’ ala della madre, stava Janine addormentata serenamente, un accennato sorriso storse le labbra della draghessa.
 
Uscì e spalancò stiracchiandosi le ali quando, sentì nell’aria qualcosa: l’odore di fata, molto famigliare alla draghessa, e non doveva essere lontana dalla caverna.
 
Diede un altra occhiata rassicurante alla figlia per poi volare in cielo quando vide, nei pressi del lago Aisha, l’ atterrò proprio davanti. Cosa che fece sobbalzare la fata dei fluidi, la quale dapprima sembrava sconvolta ma poi sorrise con aria sollevata, seppur negli occhi si vedeva chiaramente che qualcosa non andava.
 
“A cosa devo la tua visita Aisha?. Non vi siete più fatte sentire da quanto mi hai raccontato di Tecna e di Timmy!”. Chiese la draghessa rivolgendosi alla fata dei fluidi, la quale si toccò le mani per poi guardare negli occhi di brace di Bloom.
 
“Bloom ho bisogno del tuo aiuto!. Flora e Roxy sono in grave pericolo!. Sono state attaccate da un tizio sconosciuto!”. Rispose Aisha rivolgendosi alla donna-drago, la quale la guardo seriamente.
 
“Flora e Roxy c’ è la possono fare da loro, non dovresti preoccuparti cosi tanto Aisha!. Io però ho una figlia da badare e non voglio lasciarla sola!”, pronunciò Bloom rivolgendosi alla fata dei fluidi, la quale scosse la testa per poi guardare la draghessa
 
“Lo so Bloom che hai una figlia e ti occupi di Lei, ma Flora e Roxy non ce la stanno facendo, quel tizio le sta distruggendo, rischiano di venire uccise se non intervieni subito!”, pronunciò Aisha rivolgendosi alla draghessa, la quale appena senti le parole della fata dei fluidi, che le loro rispettive amiche stavano rischiando di venire uccise.
 
“Seguimi!”, pronunciò Bloom rivolgendosi ad Aisha e insieme ritornarono alla caverna, dove Janine non appena aveva sentito arrivare la madre rimase ferma all’ingresso della caverna, sorrise vedendo Lei e la fata dei fluidi.
 
“Aisha. Io non posso più aprire portali. Devi farlo Tu!. Mentre sono via prenditi cura di mia figlia e non farla uscire dalla caverna!”. Pronunciò la donna- drago dalla folta chioma rossa rivolgendosi alla fata dei fluidi la quale sorrise.
 
“Fai attenzione Bloom. Quel tizio ha tutta l’aria di non scherzare!”, pronunciò Aisha rivolgendosi alla draghessa, la quale assottigliò gli occhi color brace.
 
“Neppure Io!”. Disse solamente Bloom rivolgendosi alla fata dei fluidi. Prima che quest’ ultima aprisse un portale per far arrivare la sua amica su Andros.
 *****
 
 
Intanto nella foresta, Flora era sfinita dalle ferite sollevò lo guardo pieno di odio nei confronti di Shadow, il quale ansimante e coperto di ferite, con una mano si teneva la ferita alla coscia che Roxy in precedenza gli aveva provocato, la mascherina metallica si apri scomparendo nel nulla, gli occhi argento di Lui guardarono quelli sanguigni di Lei.
 
“Game Over!”, pronunciò il ragazzo dai capelli blu rivolgendosi all’arlaune, la quale gemette di dolore e sgranò gli occhi quando vide le due pistole fuse in un'unica grossa pistola di calibro maggiore, puntata minacciosamente verso il petto di Lei.
 
“Ti prometto sarà molto rapida!”, aggiunse con tristezza Shadow rivolto a Flora, la quale provo a comandare le piante per un ultimo attacco, ma era troppo debole. Era ormai finita.
 
Ma proprio quando l’indice del ragazzo dai capelli blu strava per premere il grilletto, chiuse gli occhi argento per non guardare. Un ruggito fragoroso e potente riecheggiò a lungo destando la sua attenzione e quella di Flora.
 
Shadow sollevò lo sguardo, sgranando gli occhi quando vide una cometa rossa cremisi abbattersi verso di Lui, ma riuscì a spostarsi in tempo, l’atterraggio di Bloom, lo fece solamente sbalzare di qualche metro più avanti, ma il ragazzo dai capelli blu rimase accovacciato con un ginocchio solo, sollevò lo sguardo seppur pieno di dolore, proveniente dalla gamba piegata, la ferita gli faceva un male boia.
 
“Bloom..?!”. Chiese Roxy appena ripresa, parlando a fatica, la parte destra della mandibola le faceva un male atroce, possibilmente dovuto ad una frattura. Rivolgendosi alla donna drago, la quale quando vide le condizioni in cui erano le sue amiche, assottiglio minacciosa gli occhi verso Shadow, il quale si stava rialzando lentamente guardando teso la draghessa.
 
“Non so chi tu sia ma. Non la passerai liscia per aver fatto del male alle mie amiche. Non ne avrai un’altra possibilità di farlo!”, pronunciò Bloom rivolgendosi al ragazzo dai capelli blu, il quale deglutì sudando freddo, sforzando un accennato sorriso. La faccenda si faceva infuocata.
 
“Piacere Shadow!” pronunciò solamente umoristico il ragazzo dai capelli Prussia rivolgendosi alla donna drago.
 
Nota dell’Autore: Bloom e venuta in soccorso di Flora e Roxy. Cosa succederà?. Uno scontro tra lei e Shadow?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento! Alla prossima!.
 
 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6: Alte temperature ***


Capitolo 6: Alte temperature.
 
La donna- drago squadro Shadow con gli occhi color della brace, assottigliati minacciosamente verso di Lui, il ragazzo dai capelli blu, si toccò un ultima volta la coscia ferita per poi guardare la draghessa, prima che sul volto di Lui, comparve la mascherina metallica di protezione.
 
Bloom caricò Shadow, il quale anziché scappare, corse verso la draghessa, la quale stava per vomitare fuoco, il ragazzo dai capelli blu, s’ è accorse in tempo,  e fece una scivolata proprio tra le gambe della draghessa, arrivandole alle spalle, la quale, non si capì se le squame sul viso erano diventate più rosse del solito, oppure s’era accorta che Lui gli era passato tra le sue gambe, infatti il viso del ragazzo era diventato bordeaux e si volto lentamente verso la donna drago.
 
“Ecco un immagine che non mi leverò facilmente dalla testa!”, pronunciò imbarazzato Shadow tra sé, Bloom si voltò furibonda più del solito e attaccò in preda alla furia, con un violento colpo di coda, il ragazzo dai capelli blu, dovette buttarsi a terra per evitarlo, ma ora era alla sua mercé.
 
La draghessa sferrò un artigliata a destra a Lui in terra, quest’ ultimo schivo rotolandosi a sinistra, la seconda artigliata di Bloom sfrecciò a destra, e Shadow prontamente si rotolo schivando a sinistra, per poi usando le braccia si diede lo slanciò all’ indietro, per evitare una terza artigliata in mezzo, il ragazzo aprì le gambe per evitare il colpo, gli artigli affilati della draghessa, colpirono con violenza il terreno a pochi millimetri dal cavallo dei pantaloni di Lui, il quale sbiancò visibilmente e la guardo con serietà.
 
“Ehi!. I colpi sotto alla cintura non valgono eh!!”, pronunciò Shadow rivolgendosi a Bloom, la quale con gli occhi di brace assottigliati dalla rabbia, apri la bocca e stava per vomitare fiamme, il ragazzo dai capelli Prussia, era riuscito a stare mezzo accovacciato e scattare ed allontanarsi per una ventina di metri, per evitare la rovente fiammata.
 
Shadow aprì le mani facendo comparire le pistole e sparò una rapida salva di proiettili verso la donna- drago, con sorpresa di entrambi, i proiettili simili a denti di squalo o di drago, rimbalzarono contro le dure scaglie che ricoprivano Bloom., l’ espressione seria del giovane era evidente.
 
“Prendere nota: I proiettili sono inutili contro la pelle dei draghi!”, pronunciò tra sé il ragazzo dai capelli blu, prima di far sparire le pistole, mentre la donna drago, sputò delle palle di fuoco in rapida successione verso di Lui, al contempo quest’ ultimo scattò verso di Lei, evitando con schivate evasive le palle di fuoco, la distanza tra i due si stava man mano riducendo, dieci metri, cinque metri, tre e fu allora che Lui agì.
 
Shadow si diede lo slanciò per sferrare cosi, un violento pugno dritto in piena guancia incrinando alcune delle dure squame dello zigomo della draghessa, alcune ciocche dei capelli di Lei, rimasero impigliati tra le crepe dei guantali di Lui. Bloom arretrò di due passi per l’ impatto, ma anche il ragazzo dai capelli blu era caduto in terra, per il contra colpo del pugno, le nocche dei guantali si erano scheggiati, ma proprio quando Lui stava per rimettersi in piedi.
 
Bloom con un violento colpo di coda, colpì violentemente Shadow, nonostante il tentativo di quest’ ultimo di pararsi con le braccia, il ragazzo dai capelli blu venne sbalzato come se fosse leggero come una piuma, oltre il bordo della scogliera e atterrò con un urlo nelle acque dell’ oceano di Andros sottostanti.
 
******
 
Roxy era vicina alla sua amata Flora, quest’ ultima stava lentamente riprendendo le forze, come lo ben evidenziava,  il colorito della foresta, che da grigiastra torno lentamente al suo colore verde. La fata animale guardò con un sorriso Bloom, la quale però stava osservando silenziosa l’ oceano di Andros.
 
“E’ morto?!”. Chiese titubante Roxy rivolgendosi alla draghessa, la quale non proferì parola per alcuni brevi seppur interminabili secondi.
 
“Forse si. Forse no!”. Rispose Bloom rivolgendosi alla fata animale, la quale inarcò leggermente un sopraciglio, seppur carezzando con una mano la fronte di Flora, la quale guardò la donna drago.
 
“Come fai ad non essere sicura Bloom?!”. Chiese l’arlaune rivolgendosi alla draghessa, la quale si volto a guardare Roxy e Flora con serietà.
 
“Se è riuscito da solo a ridurvi così e a resistermi. E logico pensare che è uno che non morirà cosi facilmente!”. Rispose solamente Bloom rivolgendosi all’arlaune e alla fata animale, le quali si scambiarono un occhiata confusa.
 
“Seppur e uno stolto, e molto determinato. Mi ricorda me!. Prima di tutto questo!”, pronunciò solamente Bloom, toccandosi con la mano artigliata, la guancia, poté sentire chiaramente le incrinature delle sue squame, non sentiva dolore certo, e quella ferita l’aveva sentita chiaramente, dopodiché guardo Tritannus, che era appena giunto assieme a Icy.
 
“Flora come sta?!”. Chiese Icy preoccupata rivolgendosi alla donna-drago, la quale non disse nulla, ancora intenta ad fissare l’oceano, a rispondere alla strega del ghiaccio fu Roxy.
 
“Sta bene!. Ha subito parecchie ferite, chiunque fosse quel tizio, ne doveva avere di coraggio o di stupidita, per attaccarci!”, pronunciò a fatica la fata animale, seppur fosse riuscita quasi completamente a far guarire la mandibola grazie ai poteri animali, rivolgendosi a Icy, la quale sgranò gli occhi vedendo le condizioni  della donna pianta.
 
“Farò mandare un avviso di cercare quel tizio per catturarlo, anche se non sappiamo neppure chi sia!”, pronunciò Tritannus rivolgendosi ai presenti,
 
“Ha detto di chiamarsi Shadow!”, pronunciò Bloom rivolgendosi al tritone, il quale la guardò, per poi guardare Flora e Roxy.
 
“Lo cattureremo a breve. Flora hai fatto tutto per salvare la vita della mia amata Icy, e quella di mia figlia Speranza è ora che ripaghiamo il nostro debito!”, pronunciò Tritannus rivolgendosi all’ arlaune, ma quest’ ultima si era addormentata per riprendere più velocemente le forze. Il rosso colosso alato si allontano ma prima guardò il tritone. 
 
“Io non posso aprire i portali. Dovete farlo Voi!. Io ritorno da mia figlia”, pronunciò Bloom rivolgendosi a Tritannus e Icy, il tritone annuì ed aprì un portale violaceo, dove entrò la donna drago, ma prima di oltrepassare il varco, guardò con la coda dell’occhio ancora una volta l’oceano di Andros. Qualcosa dentro la draghessa le diceva, che Shadow sarebbe spuntato fuori nuovamente.
 ******
 
 
Nelle acque dell’ oceano di Andros, Shadow riemerse dalla superficie e nuoto seppur a fatica verso la riva,
 
“Avrei dovuto leggere bene il contratto prima di firmare!”, pronunciò con un sorriso forzato il ragazzo dai capelli blu, mentre si sedette sulla spiaggia e sollevò lo sguardo per vedere, sopra alla foresta, Bloom entrare in un portale.
 
“La partita tra Me e Voi non è ancora chiusa sappia telo!”. Pronunciò con un sorriso serio tra sé.
 
Note dell’autore: Shadow nonostante l’attacco di Bloom s’ è cavata, ma cosa succederà ora?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!.
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7: Fuoco Elettrico. ***


Capitolo 7: Fuoco elettrico.
 
Bloom aveva fatto ritorno su Pyros, e subito appena atterrò sua figlia Janine e venuta incontro ad abbracciarla, la donna drago ricambio l’ abbraccio con affetto, Aisha si avvicinò all’ amica.
 
“Bloom come stanno Flora e Roxy?!”. Chiese la fata dei fluidi rivolgendosi alla draghessa, la quale la guardo solamente, sfiorandosi con la mano artigliata la guancia, dove era ben evidente il segno del pugno infertogli in precedenza da Shadow.
 
“Sono da considerarsi ancora fortunate ad essere ancora vive, se non fossi arrivata in tempo, non c’e l’avrebbero fatta, quel ragazzo Shadow, sono certa che la faccenda non e ancora chiusa con lui, siamo soltanto agli inizi!”. Rispose solamente Bloom rivolgendosi a Aisha, la quale si rabbui prima di guardare la draghessa.
 
“Torno su Andros. Avviserò Stella e Musa della situazione, subito dopo anche Tecna, chiunque sia questo Shadow, non la passera liscia!”, pronunciò la fata dei fluidi rivolgendosi a Bloom, ma quest’ ultima la fermò con la coda squamosa impedendole di muoversi, gli occhi di Aisha fissarono quelli di brace della draghessa.
 
“Questo Shadow non è come tutti gli avversari che abbiamo affrontato insieme, se è riuscito da solo ad portare prossima alla morte Flora, potrebbe fare lo stesso anche con Voi, dovete essere prudenti, ho percepito in Lui un fuoco diverso ma del tutto simile al mio!”, disse Bloom rivolgendosi ad Aisha, la quale sudò freddo, non tanto per il calore della superficie di Pyros, ma dalle parole dette con un’ innaturale calma, quasi rispettosa della draghessa.
 
“Grazie per avvertimento, ti farò sapere quando sapremo qualcosa di nuovo Bloom!”, pronunciò la fata dei fluidi rivolgendosi alla draghessa la quale forzò, un sorriso per poi ritornare alla caverna assieme alla piccola Janine, la quale guardò con curiosità la madre, mentre Aisha volò per poi entrare in un portale.
 
********
Sulla spiaggia di Andros, Shadow si guardò le mani, dopo aver fatto sparire i guantali di metallo organico, trattenne un gemito di dolore proveniente proprio dalle mani, vedendo la sua epidermide lacerata, al punto di rilevare la carne viva e guizzante.
 
“Seppur la Pelle di Drago mi rende la carne più resistente dell’ acciaio, sotto di essa c’ è sempre la mia pelle!”, pronunciò tra sé il ragazzo dai capelli blu, prima di entrare in acqua, trattenendo gemiti di dolore, dovuti alle ferite, strinse di più i denti quando immerse le mani nell’ acqua e lavandosele.
 
“Per fortuna che la Pelle di Drago, ha un' altra capacità!”. Aggiunse Shadow, prima di guardare le sue mani, l’epidermide diventò del cupo colore del metallo ossidato,  dopodiché si pianto le unghie nella pelle con una mano e se la strappò, subito sotto allo strato simile alla ruggine, le ferite erano scomparse, cristallizzandosi e tornando al colore naturale della sua carnagione chiara.
 
“Che tramite la cristallizzazione dei tessuti, mi curò dalle ferite subite!”, continuò il ragazzo dai capelli Prussia quando, si zitti all’istante e ascoltò, per sincerarsi di ciò che aveva udito.
 
Un rumore attirò la sua attenzione, si voltò e vide in lontananza ad una decina di metri, Tritannus assieme a delle guardie scelte dell’ esercito di Andros, il ragazzo dai capelli blu s’ immerse per poi nuotare verso gli scogli per poi nascondersi dietro di essi.
 
“Da quanto ha detto Bloom, questo tizio deve essere qui nei paraggi, trovatelo, probabilmente sarà ferito, usate la forza se necessario!”, pronunciò il tritone rivolgendosi alle guardie, i quali annuirono e iniziarono la ricerca del ragazzo dai capelli blu, quest’ultimo sbuffo prima di immergersi.
 
- Questa è bella, Io devo rischiare la pelle per eliminare le ex fate mutate, e ora vengo braccato da un tritone su richiesta proprio da una delle fate in questione. Bah ci pensiamo dopo, ora devo andarmene da qui, sfruttando il portale degli oceani -, pensò Shadow tra sé prima di nuotare, la mascherina metallica gli protesse e funse da una sorta di maschera per respirare sott’acqua, Lui rimase sul fondale dell’oceano guardandosi intorno per precauzione se nessuno l’avesse visto.
 
***********
Aisha ritornò su Andros raggiungendo la foresta dove c’era già Icy, quest’ultima guardava preoccupata Flora, quest’ultima vegliata da Roxy, la quale incanalò in sé le abilità rigeneranti di alcuni animali per curarsi la frattura alla mandibola.
 
“Bloom diceva sul serio allora, questo Shadow ha davvero ridotto male Flora e Roxy!”, pronunciò sgomenta la fata dei fluidi rivolgendosi ai presenti, Icy guardò la spiaggia dove era Tritannus, preoccupata appunto per il suo devoto marito.
 
“Tritannus lo sta cercando assieme all’ esercito di Andros, e questione di tempo, non c’ è ragione per sapere per quale motivo questo tizio abbia deciso di attaccare Flora e Roxy, dopo tutto quello che hanno perduto e fatto per noi!”, pronunciò la strega del ghiaccio rivolgendosi ai presenti.
 
Aisha si guardò intorno in cerca di una possibile traccia lasciata dal ragazzo, quando Roxy vide seminascosta alla vista della fata dei fluidi, un giubbotto di cuoio lacerato e lo raccolse.

“Aisha questo c’aveva quel bastardo, forse dentro c’è qualcosa di utile per trovarlo!”, pronunciò la fata animale rivoltasi alla fata dei fluidi, la quale prese il giubbotto dalle mani di Roxy e inizio a frugare tra le tasche quando trovo il portafogli, non c’era né soldi ma solamente la carta d’identità.
 
“Ricky “Shadow”. Età sui diciassette anni, che strano non ce scritto altro, ma c’ é lo faremo bastare!”, pronunciò Aisha rivolgendosi a Icy, la quale annuì, fata e strega guardarono Roxy e Flora, le quali le guardarono.
 
“Voi andate, noi staremo meglio una volta che ci saremo riprese!”, rassicurò la fata animale stringendo a sé l’arlaune, Icy e Aisha se ne andarono verso la spiaggia sperando che Tritannus abbia avuto fortuna nel trovare Shadow.
 
***********
 
Tritannus stava nuotando, imbracciando il tridente, guardandosi cautamente intorno, quando udì la voce di una delle guardie.
 
“Qui da Me. C’ e una scia di sangue, una Selkie ha visto qualcuno allontanarsi verso il portale di Andros, potrebbe essere Lui!”, pronunciò la guardia, attirando l’attenzione del tritone e dell’altra guardia poco distante, i quali lo seguirono. E in lontananza videro Shadow.
 
“Eccolo lì!!”. Pronunciò l’altra guardia indicando il ragazzo dai capelli blu, il quale non appena aveva sentito le voci delle guardie si girò.
 
“Mannaggia alla miseriaccia. Pensavo di non aver già problemi con quelle!”, imprecò tra i denti Shadow prima di nuotare più veloce, ma i tritoni stavano già guadagnando si fa per dire terreno.
 
“Prendetelo dovrà darci parecchie spiegazioni riguardo a ciò che ha fatto a Flora!”, pronunciò Tritannus rivolgendosi alle guardie, le quali spararono dei raggi di energia verso Shadow, il quale seppur stupito dalle parole dette dal tritone, decise di rinviare ad un altro momento le sue personali domande, che ora doveva levarsi una spina dal fianco.
 
“Che ironia, sott’acqua a fare la caccia alla lepre, ma chi di noi e il leprotto che verrà cacciato?!”. Chiese tra sé il ragazzo dai capelli blu, ricomparvero i guantali, dalle punta delle dita incanalo l’energia elettrica, che iniziava a fluire per poi agire.
 
Shadow con un movimento rapido e fluido come se si trovasse a suo agio nel liquido elemento, fece una giravolta per poi puntare allo stesso tempo le mani e chiuse a scatto i pugni, generando così. Un  raggio ad arco elettrico, colpendo in pieno le due guardie facendole sbalzare con violenza contro le colonne di corallo.
 
Tritannus riuscì ad evitare il raggio elettrico allontanandosi rapidamente, ma  quando il tritone sparò un raggio di energia dal suo tridente, verso Shadow, Lui separò le labbra, scoprendo le zanne color argento e nuotò più velocemente verso il fondale e usando le mani come zappe sollevò una cortina che lo fece sparire alla vista del tritone.
 
Il tritone dai capelli viola sparò diversi raggi di energia negativa verso la coltre di sabbia, ma vide comparire Shadow da un'altra parte in rapido avvicinamento, con i pugni generanti di elettricità, e gli occhi ridotti a minacciose fessure, risaltati ancor di più dalla mascherina.

Tritannus roteò il tridente assumendo la sua forma mostruosa al contempo e sferrò un fendente verso di Lui ma Shadow. Agilmente evitò l’attacco e raggiunse le spalle di Tritannus, con un braccio le cinse il collo, chiuse la mano destra, comparendo i guantali, ma le crepe sulla superficie stavolta erano azzurre ed emanarono scintille elettriche, per poi sferrargli un violento quanto rapido pugno in mezzo alla schiena, sopra la pinna dorsale, folgorandolo con una rapida scossa elettrica come se avesse avuto un teaser, facendolo urlare di dolore e adagiare sul fondale dell’oceano in preda agli spasmi.
 
“Mettici un po’ di ghiaccio quando ti riprenderai pesciolino!”, pronunciò il ragazzo dai capelli blu,. Tritannus sollevò lo sguardo con fatica, ma scorse che la mascherina di Lui, era separata e capì che in realtà non era una protezione ma la sua bocca vera e propria. Shadow sorrise scoprendo i denti per poi nuotare rapidamente verso il portale.
 
- Con questo portale raggiungerò l’oceano di Zenith, voglio incontrare Nadira e Ellis, almeno le consegnerò l’anticipo che mi ha dato quel tizio per questo lavoro, ma la prossima volta che lo incontrò aumenterò un po’ di più la mia parcella giurò -,  pensò tra sé il ragazzo dai capelli Prussia oltrepassando il portale.  
 
Nota dell’Autore: Shadow e riuscito a scappare da Andros, è sta raggiungendo Zenith ad incontrare Nadira e Ellis chi saranno?: scopritelo nel prossimo aggiornamento, Aisha cosa farà?. Al prossimo aggiornamento alla prossima!.
 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8: fuoco famigliare. ***


Avvertenza: Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx appartengono a Goran The ancient. Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 8: fuoco famigliare
 
Shadow non appena arrivo sul pianeta Zenith, raggiunse immediatamente i quartieri alti, camminando con tanta fretta al punto di essersi scontrato senza volerlo, contro un giovane di passaggio che altri non era che il marito di Tecna, Timmy.
 
“Scusi non l’avevo vista!”, si scuso solamente Ricky per poi continuare a camminare nella sua direzione, svoltò vari angoli fino a quando non raggiunse una grande villa, il ragazzo dai capelli celesti sorrise e raggiunse il cancello, sul campanello c’era scritto: Dottoressa di nano tecnologia rigenerativa dottoressa Ellis Leiru.
 
Shadow suono il campanello e aspetto, lo scatto del cancello era il segnale che Lei era in casa, oltrepasso il cancello olografico ed ad aprire la porta scorrevole, c’era la dottoressa Ellis.
 
Ellis, una donna sulla trentina d’anni, di bell’aspetto, i capelli di color biondo chiarissimo,  lunghi sino poco sopra al sedere, gli occhi castani coperti da occhiali da vista a lente rettangolari, indosso una maglietta a maniche lunghe nera, dei jeans in tinta con la maglia, smalto azzurro alle unghie.
 
Lei lo accolse con sorriso radioso sul volto, ma perse subito il sorriso vedendo le condizioni del ragazzo dai capelli blu, prima di scostarsi per farlo entrare.
 
“Shadow quanto tempo. Ma cosa ti e successo?. Sembra che ti sia caduto addosso una navetta interdimensionale a pieno carico!”. Chiese la dottoressa rivolgendosi al ragazzo dai capelli Prussia, il quale sorrise guardando la donna bionda.
 
 “Vediamo se mi ricordo ancora cosa ho passato: Sono stato strizzato come uno straccio e coperto di spine da una donna pianta, che oltretutto, mi ha fatto senza offrirmi neppure da bere, un prelievo di sangue senza chiedermelo. Sono stato usato come una sorta di tira graffi, da una specie di tigre o cosa diamine era quella ragazza, che teneva compagnia l’arlaune. E dulcis in fundo. Ho rischiato di venire per poco evirato, bruciato a fuoco lento da una draghessa, ma stato usato come una sorta di punch ball dalla coda sempre di una donna drago. Non mi è mai successo. Per il resto tutto nella norma!”. Rispose Shadow con un’apparente calma, rivolgendosi a Ellis, la quale sorrise di cortesia, per poi ridacchiare in modo divertito.
 
“Si!. Vuol dire che stai abbastanza bene, se riesci a scherzarci sopra, e passato un po’ di tempo dalla tua ultima visita Ricky!”, pronunciò la dottoressa dai capelli biondo castano, rivolgendosi a Shadow, il quale sorrise prima di togliersi dalla tasca dei jeans, un assegno con la bella cifra scritta sopra: Diecimila monete e glielo porse.
 
“Tieni Ellis, e l’anticipo per il mio lavoro di cui ti ho parlato, seppur so che faccio la cosa giusta, non riesco a credere che le famose winx, siano diventate dei mostri!”, pronunciò il ragazzo dai capelli Prussia rivoltasi alla dottoressa. Lei prese l’assegno con un sorriso prima di metterlo in uno scanner.
 
“Ti ringrazio Shadow. Io sono sempre dalla tua parte come anche tua sorella,  lo fai perché Lei possa riprendersi dal suo stato!”, pronunciò Ellis rivolgendosi a Ricky,  il quale sorrise prima di guardare oltre la  porta serra.  
 
“Lei e sempre nella serra vero?!”. Chiese il ragazzo dai capelli blu rivolgendosi alla dottoressa,  la quale sorrise indicando la serra,
 
“Si è sempre lì, gli piace dedicarsi alle piante, ancora di più, se non fosse perché qui su Zenith, ho accesso ai maggiori laboratori di ricerca, troverei un posto con più verde!”. Rispose Ellis rivolgendosi a Lui, ma quando Shadow stava per dirigersi verso la serra. La dottoressa lo fermo prendendolo per un polso.
 
“Aspetta Ricky. E’ meglio che ti dai una ripulita prima, capisco che sei impaziente di vedere tua sorella Nadira, ma di certo non vorrai che ti veda cosi!”, pronunciò Ellis rivolgendosi a Shadow, il quale si guardò e sorrise, passandosi una mano tra i capelli color Prussia.
 
“Si hai ragione, posso usare la tua doccia?!”. Chiese il ragazzo dai capelli blu rivolgendosi a Ellis, Lei sorrise mentre continuava a lavorare su uno schermo.
 
“Fai come se fossi a casa tua Ricky!”. Rispose la dottoressa, rivolgendosi a Lui, il quale sorrise ed entrò nel bagno e chiuse la porta.
 
Shadow si sfilo la maglietta a maniche lunghe, la buttò in un cesto, successivamente si tirò giù, la zip della tuta amplificatrice che lo copriva e la lasciò cadere in terra assieme ai jeans, ormai lacerati in alcuni punti, l’indicatore di potenza della tuta, posto all’ altezza del cuore, era posizionato sul dieci per cento, un livello di uso molto inferiore alla percentuale richiesta per usarla appieno ossia sessanta per cento.
 
“La prossima volta né faro a meno, o trovarmi un modello più pratico!”, pronunciò tra sé il ragazzo dai capelli blu, prima di entrare nella cabina doccia, dopo essersi tolto gli ultimi indumenti. Ruotò il rubinetto dell’acqua calda e si rilasso, ignorando persino che l’acqua era quasi bollente.
 
la pelle candida nuda del suo torso, liscia e tirata dal fisico asciutto ma con una buona e tesa muscolatura, senza eccessi, spalle larghe e il girovita stretto. Alcune cicatrici segnavano l’epidermide del giovane, segni indelebili persino dalla sua abilità di cristallizzarsi le ferite, indicavano un passato che continuava a tormentarlo.
 
- Una volta che sarai guarita sorella mia, potrai riprenderti il potere che custodisco, che ti appartiene di diritto in quanto custode. L’Anima Draconica di cui fa parte la pelle del drago., Io non me lo merito! –, pensò tra sé Shadow poggiando il braccio contro la parete liscia della doccia, chinando la testa chiudendo gli occhi.
 
Non pensava a nulla, tranne al suo obbiettivo: Curare la sorella.
 
******
Aisha, Icy assieme a Stella e Musa raggiunsero la casa di Tecna e Timmy su Zenith, ma proprio quando stavano per bussare.
 
“Ragazze?. Tecna non mi aveva detto che sareste venute a farci visita!”. Pronunciò Timmy rivolgendosi alle ragazze, le quali però lo guardarono seriamente.
 
“Ciao Timmy, purtroppo però non siamo qui per una visita. Tecna dovrebbe fare una cosa per noi, entrambi dovrete sapere cosa e successo a Roxy e Flora!”. Pronunciò Aisha rivolgendosi allo specialista occhialuto, il quale sgrano gli occhi prima di aprire la porta.
 
“Entrate e raccontateci tutto!”. Pronunciò solamente Timmy, mentre la cyborg demone Tecna, comparve e poté intuire dagli sguardi delle sue amiche, che non erano lì per una piacevole visita.
 
Nota dell’Autore: Shadow e su Zenith, ma anche le winx, Icy sono lì per riferire ciò che e successo su Andros a Tecna e Timmy. Il motivi perché Ricky/Shadow viene assoldato come tutto fare e presto svelato.
 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9: Fuoco Gemello. ***


Avvertenza: Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx appartengono a Goran The ancient. Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 9: fuoco gemello.
 
Shadow uscì dalla doccia con un asciugamano legato alla vita, si guardo allo specchio e poi si guardo la schiena, attraverso la superficie riflettente, sgranò gli occhi quando vide che la pelle tesa della sua schiena, aveva preso per pochissimi attimi, un curioso riflesso argentato, variante al nero e infine torno al suo classico colore della pelle.
 
“Capisco che la pelle di drago, cura le ferite, ma mi stupisco ogni volta di quanto la pelle reagisce anche all’acqua bollente ancora adesso!”, pronunciò tra sé Ricky prima di iniziare ad asciugarsi e vestirsi: Jeans grigi, una maglietta a maniche lunghe nera che gli si aderiva al dorso, con disegni tribali di draghi. Ai piedi stivaletti di pelle nera.
 
Ellis era intenta ad i suoi esperimenti riguardanti l’uso della nanotecnologia per curare ferite o aiutare la guarigione, si volto interrompendo il suo lavoro per guardare con un sorriso Ricky, il quale sorrise sollevano la mano in cenno di saluto.
 
“Beh almeno vederti cosi, Nadira non si preoccuperà, a proposito Ricky mi sono sempre chiesta. Perché ti chiamano tutti con questo sopranome Shadow?!”. Chiese la dottoressa rivolgendosi a Lui, si mise le mani in tasca, con un espressione pensierosa sul volto.
 
“Il mio sopranome?!. Beh forse deriva dal fatto di alcune cose: Sono come un ombra compaio e scompaio senza farmi vedere. Sono sempre stato un po’ ombroso con gli altri. Ma penso derivi sul fatto che Io e Nadira, siamo entrambi nati durante un’ eclisse solare!”. Rispose il ragazzo dai capelli Prussia rivolgendosi a Lei, la dottoressa Ellis sorrise guardandolo accavallando le gambe.
 
“Forse anche dal fatto che molti dicono di vedere un apparizione spettrale al tuo fianco, ogni volta che usi le tue abilità. Ma non divaghiamo!. Lei ti sta aspettando!”, pronunciò Lei rivolgendosi a Ricky, quest’ultimo sorrise, mentre oltrepasso la soglia di una porta scorrevole e si diresse verso la serra.
 
Il dolce profumo di Orchidee, Tulipani, Rose di vario colore permearono l’aria con il loro dolce profumo, Ricky cammino nel sentiero piastrellato da candide piastrelle, inspirando la fragranza a pieni polmoni, si sentiva rilassato e dimentico per un momento la sua vita e il suo lavoro, per un po’ voleva essere solamente se stesso, e no come il tutto fare Shadow. Fu allora che la vide.
 
In piedi davanti ad una lastra di granito nero, c’era una bella ragazza della stessa età di Shadow, con i capelli lunghi blu di Prussia, seppur più chiaro dei capelli di Lui, gli occhi argento, la somiglianza tra i due era ben evidente, dato che erano gemelli.
 
“Ti vedo bene Nadira. Come ti senti ora?!”. Chiese con un dolce sorriso rivolgendosi alla sorella gemella, la quale lentamente si volto, e separò le labbra in un radioso sorriso.
 
“Sono felice di vederti Ricky. Sto bene, ancora meglio ora che sei venuto a trovarmi!”. Rispose Nadira rivolgendosi al fratello, il quale sorrise prima di sedersi davanti alla lastra di granito.
 
“Le cure di Ellis stanno facendo effetto allora. Ne sono felice, ascolta. Devo dirti una cosa molto importante!”, disse lui rivolgendosi a Lei, la quale l’ascolto prima di tossire più volte, ma quando Ricky si stava alzando, Nadira le fece cenno di stare fermo lì.
 
“Si, seppur a rilento ma sai come si dice: Chi va piano, va sano e và lontano!”, pronunciò Lei rivolgendosi al fratello, il quale sorrise, seppur celasse invano l’ evidente preoccupazione.
 
“Io non ho fretta sorella mia, però ascoltami: Una volta che sarai guarita, potrai tornare a casa, sei sempre stata tu quella importante non Io!. Potrai ritornare alla vita e i tuoi doveri di principessa ereditaria!”, pronunciò Ricky rivolgendosi alla sorella, la quale si toccò le mani delicatamente.
 
“Ricky non potrei vivere sapendo che tu sei emarginato da tutto e da tutti, sei stato privato del tuo titolo nobiliare, senza sé e senza ma!”, pronunciò Nadira rivolgendosi al fratello, il quale fece un accennato sorriso.
 
“A me non importa nulla, tranne della tua salute sorella mia!”, disse Ricky rivoltasi alla sorella, la quale lo guardo.
 
“So bene che usi a fin di bene il mio potere che ti ho fatto custodire, ti conosco bene fratello!”, pronunciò Nadira rivolgendosi a Ricky, il quale sorrise seriamente. Dubitando in pensieri riservati soltanto a Lui.
 
“Che presto tornerà di diritto a Te. L’importante e che Tu stia bene sorella mia, i nostri genitori hanno sempre visto grandi cose per te, ma io non né sono mai stato geloso, farai grandi cose lo so!”, pronunciò il ragazzo dai capelli blu rivolgendosi a Lei, la quale lo guardo tristemente.
 
“Se facessi grandi cose, non sarebbero grandi quanto sono le tue attenzioni, per me devi fare il ruolo del mercenario e della spia, per aiutarmi e te ne sono grata. I nostri genitori hanno fatto una cosa atroce, affidarti la colpa di quell’ incidente, ti hanno scacciato dalla nostra casa e dal regno, come fossi stato un criminale!”, pronunciò flebilmente Lei rivolgendosi al fratello, Ricky  guardò la sorella di sott’occhi, prima di sorridere alzando le spalle.
 
“Ormai è acqua passata, entrambi sappiamo che e stato soltanto un’ incidente, ora però dovresti riposarti Nadira, non voglio che le tue condizioni si aggravano!”, pronunciò il ragazzo dai capelli blu rivolgendosi a Lei, la quale sorrise prima di incamminarsi verso la porta della sua camera, ma si fermò un secondo per guardare il fratello.
 
“Io ti conosco bene fratello, sei una brava persona sotto a quella scorza da mercenario dagli occhi di lama. Che sei in verità: Una persona altruista, buona e generosa, per questo ti voglio bene!”, pronunciò Nadira rivolgendosi a Ricky prima di andare dentro la propria camera e chiudere la porta.
 
“Ti voglio bene anche io, sorella mia!”, pronunciò il ragazzo dai capelli blu, prima di voltarsi ed uscire dalla serra, una lacrima solitaria gli rigò la guancia, quando era nella stanza dove Ellis stava bevendosi un caffè.
 
“Esco un attimo a farmi una passeggiata, tornerò quanto prima Ellis!”, aggiunse Ricky rivolgendosi alla dottoressa, la quale annuì, guardandolo mentre il giovane dai capelli indaco usciva di casa.
 
Nota dell’autore: Il legame tra fratello e sorella è molto solido, Nadira conosce le intenzioni benevoli di Shadow nei suoi confronti, al prossimo aggiornamento!. Alla prossima!.
 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10: La preda e il predatore si incontrano ***


Avvertenza: Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx appartengono a Goran The ancient. Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 10: La Preda e il Predatore si incontrano.
 
Tecna e Timmy rimasero sconvolti e allibiti quando, seppero da Aisha e Icy di cosa, era successo a Roxy e Flora, su quanto quest’ ultime fossero state vicine a incontrare personalmente, la tetra figura della triste mietitrice.
 
“E’ Flora e Roxy come stanno?!”. Chiesero all’ unisono la cyber demone e lo specialista occhialuto rivolgendosi ad Aisha e Icy, le quali li guardarono.
 
“Stanno bene per fortuna, grazie a Bloom che ha mandato in fuga questo tizio che le ha attaccate,  però c’ è ne vorrà parecchio tempo prima che si riprendano completamente. Siamo venute subito da Te sia per informarti e vedere se puoi analizzare questi!”. Rispose la fata dei fluidi rivolgendosi alla Cyber demone, la quale sorrise eccitata prima di guardare il giubbotto di pelle, mezzo lacerato tra le mani di Icy, la quale glielo stava porgendo.
 
“Certamente!. Lo faccio subito ragazze!”, pronunciò Tecna rivolgendosi alle sue amiche, ma quando la cyber demone stava prendendo il giubbotto, il portafogli sopra l’indumento, cadde in terra, ma Timmy lo raccolse subito, ma sgranò gli occhi quando vide la foto raffigurante Shadow, lo stesso identico ragazzo che si era scontrato con lui quasi mezz’ora prima.
 
“Aspetta questo tizio lo già visto!”. Pronunciò Timmy rivolgendosi alle donne presenti, le quali lo guardarono intensamente sgomente.
 
“Davvero?!”. E’ dove lo hai già visto Shadow?!”. Chiesero tutte le ragazze all’unisono cosa che fece imbarazzare lo specialista occhialuto. il quale però da dietro le lenti, guardò seriamente la sua amata demone, le altre winx e Icy.
 
“Circa una mezz’ora fa, ci siamo scontrati mentre stavo venendo qua!”. Rispose Timmy rivolgendosi alle ragazze e alla tecno demone presente, le quali lo guardarono con sguardo serio.
 
“Dove di preciso vi siete scontrati?!”. Chiesero nuovamente le ragazze rivolgendosi a Timmy, il quale ci pensò su per pochissimi ma interminabili instanti.
 
“Per entrare nei quartieri alti, non è lontano potremmo trovarlo subito!”. Rispose lo specialista occhialuto rivolgendosi alle ragazze, le quali si scambiarono un’occhiata decisa.
 
“Andiamo, riusciremo a fermarlo!”, pronunciò Aisha rivolgendosi con un tono pieno di decisione e rabbia, al solo pensiero che quel tizio spuntato dal nulla, abbia attaccato così per nessun motivo o per un semplice capriccio le sue amiche.
 
Ma proprio quando le tre fate stavano per muoversi, Tecna usando un piccolo cavetto che gli fuoriusciva dalle scapole, analizzo minuziosamente, millimetro per millimetro la fodera interna del giubbotto di pelle, si fermò quando percepì qualcosa di rigido vicino alla tasca esterna. Sollevò lo sguardo e con un’ ala olografica fermo le sue amiche.
 
“Aspettate c'é qualcosa nella fodera della giacca!”, pronunciò Tecna prima di sfilare da una tasca segreta dell’ interno del giubbotto, un pezzo di carta, ma quando l’aprì, la demone sgranò visibilmente gli occhi.
 
“Tecna. Sei sconvolta!. Cos’e?”. Chiese Timmy con un tono saturo di preoccupazione, rivolgendosi alla sua amata demone tecnologica. La quale con mani tremanti girò il foglio di carta.
 
Tre foto, precisamente: Tecna, Flora e Bloom nelle loro nuove “Forme”, con un simbolo di un teschio e tibie sotto di loro,  e scritto solamente: Questi sono i tuoi bersagli da eliminare Shadow, una volta finito il lavoro avrai il tuo giusto compenso: Trentamila monete.
 
“Ecco spiegato il motivo perché quel tizio Shadow, ha attaccato Flora e Roxy: E’ un killer su commissione!”, pronunciò con un tono saturò di rabbia Musa rivolgendosi ai presenti,
 
“Io non ho più i miei poteri, ma penso che una di noi dovrebbe informare Bloom, se è riuscita a mandarlo in fuga una volta, potrebbe certamente farcela contro di Lui!”, pronunciò l’ex strega del ghiaccio rivolgendosi alle winx, Stella guardò le sue amiche winx, sull’eventuale ipotesi di avere tutto l’ aiuto possibile.
 
“Icy ha ragione, l’ accompagnerò io su Pyros per avvisarla!”, pronunciò Stella rivolgendosi all’ex strega del ghiaccio, la quale annuì e assieme alla principessa albina del sole e della luna, entrarono in un portale.
 
“Noi lo andiamo a cercare. Dai racconti di Flora e Roxy e di Bloom ci siamo fatti un’idea sui suoi modi di combattere di Shadow, un punto a nostro favore, Andiamo!”, pronunciò Aisha rivolgendosi a Musa, Timmy e la Cyber demone Tecna erano pronte.
 
*********
Shadow stava passeggiando tranquillamente nei pressi di un cantiere navale quando si vide comparire davanti Aisha, Musa assieme a Timmy e Tecna, quest’ultima stava sostenendosi con delle ali olografiche vampiritiche.
 
Il ragazzo dai capelli indaco riconobbe all’istante la figura del cyber demone, assottigliò gli occhi guardandola seriamente, dentro di sé però poté essere sorpreso, che Lei era con qualcuno che non la consideravano una minaccia, ma in molti anni aveva imparato a essere sempre prudente a non abbassare mai la guardia.
 
“Shadow presumo?. Ti stavamo cercando dalla tua fuga da Andros!”, pronunciò Aisha rivolgendosi al ragazzo dai capelli indaco, il quale sposto appena lo sguardo verso la fata dei fluidi e la riconobbe, la stessa donna che aveva visto insieme a quella che sembrava Icy e il tritone Tritannus sulla spiaggia, quando era andato su Andros giorni prima.
 
“E’ voi sareste?!”. Chiese a sua volta Shadow rivolgendosi alle ragazze, ma tutte loro avevano sul volto una chiara espressione bellicosa, Tecna restò sospesa a mezz’ aria grazie alle sue ali vampiritiche olografiche. Ma fu la fata dei fluidi rompere quel breve silenzio facendo un passo avanti e indicandolo con il dito.
 
“Non ti interessa chi siamo. Sappiamo tutto, che ti hanno pagato affinché Tu,  uccida le nostre amiche. Anche se penso con certezza che tu non sai neppure il motivo perché loro sono diventate cosi, come la qui presente Tecna?!”. Chiese Aisha rivolgendosi al ragazzo dai capelli indaco, il quale guardo nuovamente prima la fata dei fluidi, successivamente la cyber demone, chiuse solamente le palpebre, mettendosi le mani in tasca.
 
“Per quanto sia grande la mia curiosità sui motivi perché loro siano diventate.  Con una nuova forma”. Rispose Lui riaprendo le palpebre guardando seriamente le presenti.
 
“Ma nulla può giustificare ciò che fanno, per un capriccio non puoi privare della vita!”. Aggiunse assottigliando gli occhi ma si accorse troppo tardi che una delle fate, non aveva alcuna intenzione di ascoltarlo ancora.
 
Aisha scagliò addosso a Shadow una sfera di morfix, che colpendolo in pieno lo scaraventò superando la bassa recinzione, schiantarsi contro uno degli dei vari container del cantiere, ammaccando con la schiena la parete, prima di scivolare lentamente in terra.
 
Le due winx e la Cyber demone, lo raggiunsero ma stando a sette metri di distanza di sicurezza da Lui, con uno sguardo bellicoso sul volto.
 
“Dicci chi ti ha ingaggiato e vedremo di essere clementi con te?!”. Chiese furente la fata dei fluidi rivolgendosi con lo sguardo pieno di disprezzo nei suoi confronti, Shadow tossì come se in quel momento avesse ripreso fiato, dall’ impatto.
 
“Prima regola: Mai parlare dei miei clienti. E detto tra noi non ho visto nulla di clemente finora!”. Rispose il ragazzo dai capelli indaco con un sorriso sarcastico dipinto sul volto, mentre lentamente si stava mettendosi accovacciato.
 
“Quelli come te pensano solamente hai soldi. Scommetto che userai quei soldi per andarti a divertire in qualche spoglio Night club vero?. Mi fate schifo!. Dicci chi ti ha ordinato di uccidere le nostre amiche prima che ci arrabbiamo sul serio!”, minacciò chiara e concisa la fata dei fluidi rivolgendosi a Shadow, il quale a sentire le parole di Aisha si infuriò.
 
“Parlate di me che voglio uccidere coloro che chiamate amiche. Siete solo delle ipocrite, il motivo perché lo faccio e giusto, e siete voi a non capire!”, pronunciò il ragazzo dai capelli blu  sbattendo un pugno contro la parete del container, incrinata per l’impatto, provocando un altro bollo, si sollevò in piedi.
 
“Ti conviene arrenderti!”, pronunciò Musa rivolgendosi a Shadow, il quale pero sollevo lo sguardo verso di loro, gli occhi argento del giovane, avevano preso per un breve secondo un’inquietante riflesso violaceo rosso.
 
“E se dicessi di no?”. Chiese Shadow rivolgendosi alle signore presenti, Aisha e Musa si trasformarono nella loro forma Sirenix, Tecna atterrò preparandosi allo scontro, Timmy Sguainò la spada olografica. Il ragazzo dai capelli indaco, si tirò all’indietro i capelli, prima di sorridere.
 
Nota dell’Autore: maxi scontro le winx, la Cyber demone Tecna e lo specialista Timmy contro di Shadow. Chi vincerà?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento!. Alla prossima!
 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11: In difesa di un amica. ***


Avvertenza: Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx appartengono a Goran The ancient. Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 11: In difesa di un amica
 
“Non penserai veramente di poterci battere!. Non ti lasceremo colpire la nostra amica!”, disse Aisha prima di ricoprirsi tutto il corpo di morfix rivolgendosi a Shadow, il quale sorrise solamente in modo divertito, guardandole inclinando appena il capo, per poi alzare una mano e muovere le dita.
 
“Coraggio non essere timida!”, pronunciò Lui rivolgendosi alla fata dei fluidi, la quale con sguardo furente lo attacco subito senza pensarci due volte..
 
Il ragazzo dai capelli indaco, serrò i pugni, e i suoi arti superiori, si ricoprì del metallo organico, e si scopri finalmente di cosa erano in realtà fatte le lame che gli fuoriuscirono dagli avambracci: ossia delle piccole membrane ossee affilate come rasoi, dove fluiva l’elettricità rendendole in qualche modo, incandescenti, come se avesse avuto una sorta di serpentina vivente nel corpo.
 
Aisha evitò a fatica i movimenti rapidi del giovane dai capelli indaco e quest’ultimo seppur incassasse qualche colpo a corpo a corpo della fata dei fluidi, la protezione di morfix della fata, a suo stupore, nel scoprire che le offriva poca copertura, poiché il liquido rosato, si stava squagliando come neve al sole, quando quelle rare volte, le lame di Shadow erano arrivate a sfiorarla.
 
Musa attaccò con un’onda sonica ad altissima frequenza, cosa che fece tappare le orecchie a Shadow per il dolore e fastidio ma scorse che Aisha né stava approfittando per attaccarlo.
 
Aisha non riuscì a capire come avesse fatto Lui a colpirla nel nulla, alle ginocchia per farle perdere l’equilibrio proprio mentre stava per colpirlo con bastone morfix, Shadow scatto verso di lei, in modo che Musa se avesse dovuto continuare, l’attacco avrebbe dovuto colpire anche la sua amica. Come aveva previsto non fece.
 
Timmy non riusciva a prendere la mira della balestra, c’era sempre una delle winx nella traiettoria di tiro ma ora Lui era scoperto, avrebbe soltanto dovuto mirargli alle gambe e sparare, ma a un tratto.
 
Shadow sferrò una rapida spallata ad Aisha facendola sbattere contro Musa, e come se non bastasse, afferrò sempre la fata dei fluidi per una spalla e con una rapida proiezione la scagliò contro Timmy, facendoli cadere entrambi in terra.
 
“Esci fuori miss demone!”, pronunciò il ragazzo dai capelli indaco con un tono rispettoso rivolgendosi a Tecna, la quale si trovava sopra di Lui sostenendosi con le ali olografiche da pipistrello.
 
Tecna comparve di fronte a Lui, generando lievi scariche di energia dai polsi sino alle mani, il ragazzo guardo seriamente la Cyber demone, preparandosi al prossimo scontro quando. Vide il latteo viso di Lei guardarlo con malizia.
 
Shadow d un tratto si senti avvampare, il respiro come il battito cardiaco era più accelerato, cosa che fece sorridere in modo sensuale la cyber demone, l’idea di ricreare tramite illusione sensoriale, attorno al ragazzo a sua completa insaputa, l’atmosfera di Silansha e stata un ottima, come lei a dovuto più e più volte resistere contro le pulsioni sessuali del suoi periodi di soggiorno sul satellite citato, anche Lui avrebbe dovuto far resistere il suo equilibrio mentale, dato i continui feromoni che la demone emetteva.
 
Tecna si avvicinò con malizia al giovane ragazzo dai capelli indaco, ma attraverso gli occhi del caos, si chiedeva perché cosi tante auree di tetri colori, lo avvolgevano, gli occhi argento di Shadow, osservavano ammaliato la cyber demone in avvicinamento verso di Lui.
 
“Potresti dirmelo chi è la persona che ha ingaggiato un bell’uomo come te a dare la caccia a delle povere ragazze come noi?!”. Chiese con sensualità Tecna incarnando languidamente la schiena, rivolgendosi con un sorriso a Shadow, il quale deglutì, si sentiva accaldato ancora di più e attratto dalla demone, anche se dire tentato era la parola più giusta.
 
“Ha … Preferito rimanere nel ha nominato. Seppur glielo avessi chiesto più volte!”. Rispose Lui rivolgendosi alla Cyber demone, Tecna la quale carezza con due dita il mento del ragazzo, salendo sulle labbra esili di Lui, priva della mascherina protettiva, sfiorandogliele.
 
Timmy comprese che la sua amata stava usando la tentazione per fargli abbassare la guardia e di conseguenza fargli cadere qualunque informazione, seppur ammette si sentirsi infastidito dalla situazione.
 
“Se è cosi, peccato, ma sono certa che potresti però esserci molto servizievole se ci aiutassi a scoprire chi ti ha mandato. Lascia perdere questa idiozia!”, pronunciò la cyber demone con tono sensuale, rivolgendosi a Shadow, ma quest’ ultimo sbatte le palpebre più volte, riprendendo il controllo di sé.
 
Tecna attraverso la visione del caos, scorse un diverso colore della sua aura, comprese che c’era qualcosa di più profondo a farlo agire così. Ma proprio quando stava per continuare a tentare di sedurlo, sfiorandogli la guancia, dovette ritrarre la mano subito, sentendosi colpita dall’elettricità statica, generata dalle protezioni di Lui, i denti di Shadow, diventarono zanne color argento, il mento si ricopri di metallo organico a placche che proseguiva fino all’attaccatura del collo.
 
“Lasciassi perdere, vorrebbe dire per me, abbandonare il mio unico obbiettivo!”, disse tra i denti, il ragazzo dai capelli blu rivolgendosi a Tecna, la quale arretrò per evitare di essere attaccata da un suo eventuale attacco.
 
Aisha usò il morfix come lacci per bloccare le braccia di Shadow, mentre Musa creò un ‘onda sonora contro il corpo del ragazzo dai capelli indaco, per affaticarlo di più, mettendogli sotto pressione gli organi interni.
 
“Dovremmo farti di peggio dato come hai attaccato le nostre amiche!”, pronunciò la fata dei fluidi, tenendo saldi i lacci liquidi rosati del morfix, mentre Shadow stava cercando di resistere, crollo su un ginocchio, sentendosi indebolire ogni minuto di più.
 
-Non ce la faccio. Sorella mia perdonami .. Non riuscirò ad aiutarti come volevo!- pensò tra sé il ragazzo dai capelli blu, chinando la testa. Chiudendo le palpebre, cercando ancora una volta di resistere a non perdere conoscenza.
 
- Ricky. So che riuscirai a guarirmi. Confido in te fratellone!- pronunciò Nadira  flebilmente nella mente del fratello, Shadow spalancò gli occhi, come se avesse avuto un infusione di energia, serrò i pugni, stringendo i denti, per poi sollevare di scatto la testa.
 
Nessuno seppe come avesse fatto Shadow, a emettere un possente ruggito  ma talmente stridulo, come fossero state unghie sulla lavagna. Al punto che Musa e Aisha, dovettero tapparsi le orecchie, però così facendo fu completamente scoperta al prossimo attacco di Lui.
 
Il ragazzo dai capelli indaco, facendo forza sfruttando i lacci morfix, riuscì a spedire Aisha contro Musa, facendole scontrare e cadere in terra.
 
“Dobbiamo rallentarlo!”, pronunciò Tecna rivolgendosi alle sue amiche, le quali si stavano lentamente rialzando, mentre il ragazzo dai capelli indaco ansimava di fatica, ma lo sguardo era deciso ma proprio quando stava per avanzare.
 
Timmy salto da sopra a un container addosso a Shadow, buttandolo in terra, ma lo studente di Fonte Rossa non perse tempo, si aggrappò al collo del ragazzo dai capelli indaco, in difesa della sua amata demone.
 
“Timmy!”, urlò Tecna rivolgendosi allo specialista in questione, il quale strinse le braccia in una presa al collo di Shadow. Quest’ultimo cercò di scrollarselo di dosso, per fargli lasciare la presa ma l’occhialuto giovane si aggrappa con le gambe alla sua vita, con una salda presa.
 
“Tecna!. Fermatelo!. Non so quanto ancora riuscirò a tenerlo a bada!”, urlò Timmy rivolgendosi alla Cyber demone, la quale notò Aisha fargli cenno mentre creava del morfix e agirono.
 
“Timmy lascialo!”, pronunciò la demone tecnologica, ma Shadow emise una scarica elettrica ad basso voltaggio, che costringe Timmy ad allentare la presa, per poi scrollassero di dosso con un violento strattone.
 
Aisha afferrò con il suo potere morfix lo specialista e lo allontano, mentre Musa scagliò addosso a Shadow, un’onda sonora ad alta frequenza, che lo costrinse nuovamente a tapparsi le orecchie.
 
Tecna colpì in pieno il ragazzo dai capelli indaco con un intenso raggio di energia, che lo sbalzò all’indietro per decine di metri, facendogli sfondare una porta che divideva un magazzino con un altro.
 
“Lo abbiamo fermato!”, esultò Aisha rivolgendosi alle altre, Musa sorrise, Timmy riabbracciò la sua amata Tecna, la quale ricambiò l’abbraccio, ma rimase con gli occhi sgranati, lo sguardo puntato, dove era atterrato Shadow.
 
“Ehm. Non per rovinarvi la festa ragazze, ma a quanto pare Shadow, e come una ex che non vuole mollare facilmente il colpo!”, pronunciò la cyber demone verso i presenti, Aisha e Musa ma anche Timmy sgranarono gli occhi.
 
Fermo sulla soglia della porta, Shadow, con una ben evidente ferita alla tempia, ma con un sorriso divertito e rispettoso sul volto, ma una figura spettrale alle sue spalle, alta circa tre metri, con una lunga coda di due metri, fece gelare il sangue nelle vene a tutti i presenti.
 
“Devo ammetterlo. Come primo round non c’è male. Vediamo se continuate cosi anche al secondo round. Peccato che non ci siano spettatori paganti!”, pronunciò Shadow illuminato dalla tenue luce dei neon seppur per poco, dato che si spensero esplodendo come se fossero stati sovraccaricati d’energia. L’intero magazzino piombo nell’oscurità completa.
 
Una coppia di occhi argentati con riflessi fosforescenti di colore violacei rossi, furono le uniche cose visibili come anche vivido il colore blu elettrico delle crepe delle protezioni metalliche, da fare da sfondo: Suoni di scariche elettriche, seguite da schiocchi e dei sordi rumori di tessuti lacerati, risuonarono nel tetro silenzio come una dolce sinfonia.
 
Nota dell’autore:  Aisha, musa e Timmy gliele hanno suonate a Shadow al primo round, ma ora cosa succederà?. Che cosa raffigurerà la figura spettrale?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento. Un ringraziamento speciale a Goran per i suoi consigli che mi hanno molto servito!. Alla prossima!.
 
 
 
 
 

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Capitolo 12
*** Rinforzi e Resa. ***


Avvertenza: Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx appartengono a Goran The ancient. Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 12:  Rinforzi e Resa.
 
Su Pyros, Bloom e Janine avevano finito di cenare, si stavano riposando quando la draghessa sollevò la testa, fiutando l’aria, riconoscendo all’istante l’odore di Stella e di Icy, le quali si trovarono a centinaia di metri di distanza dalla tana di Bloom.
 
“Abbiamo visite Janine, stai dietro di me!”, pronunciò la draghessa rivolgendosi alla piccola draghetta, la quale obbedì restando nascosta dietro le ampie ali della madre, mentre Stella e Icy raggiunsero la grotta di Bloom, a parlare però fu subito Stella.
 
“Bloom devi sapere che Shadow è-”, pronunciò l’albina rivolgendosi alla sua draconica amica, la quale guardo seriamente la fata del sole e della luna e successivamente la sua ex nemica.
 
“Lo immaginavo che non sarebbe stato facile contro di Lui!”, disse solamente la draghessa, per un breve secondo Stella e Icy, le balenarono l’idea che Bloom l’avesse detto con una piccola nota di rispetto.
 
“E’ non e tutto. Abbiamo scoperto che Shadow è un killer su commissione, con il preciso ordine di fare la pelle a Te, Tecna, Flora, pensò che Roxy era come direbbe una minaccia minore!”, pronunciò l’albina con gli occhi rossi, come per esaltare la tensione nella sua voce e la rabbia che le loro rispettive amiche potrebbero essere nei guai su Zenith.
 
“Andrò su Zenith, e chiuderò una volta per tutte i conti con Shadow!”, pronunciò Bloom rivolgendosi a Stella e Icy, le quali sorrisero, quando Janine si avvicino alle due ragazze e alla donna drago.
 
“Chi è Shadow?!”. Chiese la piccola draghessa rivolgendosi ai presenti, i quali si guardarono, quando Icy guardò con uno sguardo rassicurante la piccola draghetta.
 
“Un uomo cattivo che vuole fare del male alla tua mamma e le sue amiche, ma ti prometto piccola, che la tua mamma lo fermerà, e sempre stata una forte!”. Rispose Icy rivolgendosi a Janine, la quale sorrise ma guardano la dragonessa Bloom, assottigliare gli occhi, con uno sguardo pieno di decisione, prima che quest’ultima guardasse Stella.
 
 “Stella verrà con me assieme a Icy, tenete sott’occhio Janine!”, pronunciò la draghessa rivolgendosi seriamente all’amica albina e all’ex strega del ghiaccio, la quale annuì.
 
La principessa del sole e della luna, assieme all’ex strega del ghiaccio e alla maestosa donna drago entrò nel portale seguita dalla piccola Janine.
 
**********
Aisha, Musa, Timmy e la Cyber demone Tecna, arretrarono per stare sotto la luce dei neon, e impedire a Shadow di attaccarle sfruttando l’oscurità circostante.
 
“Esci fuori e combatti da uomo Shadow!”, pronunciò furente Aisha rivolgendosi al ragazzo in questione, il quale inizio ad avanzare a passi lenti, i suoni di abiti lacerati e schiocchi erano cessati, ma non si poteva dire lo stesso di altri, più udibili ossia i passi, diventare via, via più pesanti e il suono di scariche elettriche.
 
Ma quando Shadow comparve alla luce dei neon, i volti delle fate e della cyber demone, si dipinsero di stupore e di sgomento nel vedere, la metamorfosi di Lui.
 
La sua altezza era impressionante: Dal metro e ottante era diventato, tre metri; i lineamenti del volto, erano sempre umani, fatta eccezione della mandibola ora coperta dalla pelle metallica organica, con dentellature; dal retro della testa in avanti, seguendo la curva della scatola cranica, delle corna appuntite argento, le orecchie erano diventate triangolari come quelle di un lupo, facevano capolino dalla folta criniera che un tempo erano i capelli blu del ragazzo, ora il colore predominante era il blu elettrico, seguivano fino a meta schiena coperta dalla maglietta.
 
Tutto il suo corpo, era coperto da squame miste a pelo della stessa consistenza del velluto bluastro con sfumature argentee, teso dalla massiccia e guizzante muscolatura, la maglietta ancora rimasta a coprire il torso era parzialmente lacerata lungo le cuciture risaltava appieno ogni fibra del corpo; le dita delle protezioni di metallo organico, ora più simili a degli artigli.
 
Le gambe da rettile, dalla guizzante muscolatura, risaltata dai pantaloni, parzialmente lacerati come la maglietta lungo le cuciture, gli artigli corti graffiarono il pavimento; dietro alla schiena dalla zona lombare c’era sinuosa coda lunga due metri, coperta da scaglie e pelo bluastro, si muoveva da una parte all’altra irrequieta.
 
Il risultato agli occhi atterriti delle fate, dello specialista e della Cyber demone. E che Shadow assomigliasse a un bizzarro ibrido tra un lupo e un dragone.
  
“Ma cosa?!”. Chiese sbigottita la fata dei fluidi rivolgendosi a Shadow, il quale separo le labbra scoprendo le zanne color dell’argento, prima che quest’ultimo flette le ginocchia scattando verso di Aisha.
 
La fata dei fluidi non si fece cogliere impreparata, scaglio un’onda morfix, ma il drago-uomo con un balzo felino atterrò sopra un container, deformando con tutto il suo peso, il metallo, per poi con un altro salto arrivo alle spalle di Aisha.
 
La coda di Shadow scatto fulminea come uno schiocco di frustra colpendo in pieno il fianco di Aisha, scagliandola con violenza contro la parete di un container dalla quale rimbalzò in terra con un sordo gemito di dolore.
 
- Ecco perché prima mi ha colpito alle ginocchia senza capire come avesse fatto a colpirmi dalla distanza, ha fatto comparire e scomparire la coda rapidamente , ma ora che a quel aspetto, si vede chiaramente. Ma cosa diavolo e?!- pensò tra sé la fata dei fluidi cercando di rimettersi in piedi, ma una fitta atroce alla schiena la costrinse a starsene in terra.
 
Musa si distrasse nel vedere come stesse Aisha, ma con la coda dell’occhio scorse l’uomo- draconico, eseguire un secondo movimento di coda, sparo le spesse scaglie che ricoprivano quasi del tutto la parte finale della coda verso la fata della musica.
 
La fata della musica si protesse in tempo con una cassa di risonanza, facendo cozzare le scaglie delle dimensioni di un palmo umano in terra, ma ormai era troppo tardi per evitare l’attacco di Shadow, la lama membranosa che spuntava dagli avambracci infranse lo scudo e il dorso della mano, colpì Musa facendole sbattere la schiena contro la parete.
 
“Restiamo soltanto tu ed io Miss demone!”, pronunciò il drago- uomo rivolgendosi alla cyber demone Tecna, ma tra lei e Shadow, si mise in mezzo Timmy, impugnando una spada ad energia.
 
“Non ti permetterò di farle del male, Lei ha rischiato la vita per me e diventata cosi proprio per salvarmi!”, pronunciò con voce decisa lo specialista occhialuto rivolgendosi a Shadow, il quale aggrottò le sopraciglia guardandolo negli occhi.
 
“Per salvarti?”. Chiese il drago uomo, rivolgendosi allo specialista, il quale rimase stupito dal fatto che Shadow, lo stesse osservando come se in quel momento lo stesse analizzando e valutare ciò che gli avrebbe detto.
 
“Si. Stavo morendo a causa di una  brutta malattia, Tecna lei e riuscita a salvarmi, ma la proteggerò da te!”. Rispose con voce decisa lo specialista rivolgendosi a Shadow, il quale sgranò gli occhi argento, prima di chiudere le palpebre.
 
Tecna guardò ammirata il suo amato specialista, persino attraverso gli occhi del caos vide i colori della determinazione, ma notò che l’aura che avvolgeva il drago- uomo, i colori oscuri erano rimasti, come anche quelli più interni ma vide una leggera sfumatura azzurra.
 
“Capisco. Non c’è sarà bisogno che la proteggi ragazzo, ho letto la verità nei tuoi occhi, la miss demone non è più un mio bersaglio!. Mi hanno incaricato di uccidere dei mostri e qui non ne vedo nessuno”, pronunciò Shadow rivolgendosi con un’innaturale calma e un sorriso appena accennato prima di voltarsi e allontanarsi dalla porta, dando le spalle alla tecno demone e Timmy.
 
Tecna emise un sospiro di sollievo prima di abbracciare il suo amato Timmy a sé, lo specialista occhialuto rimase a guardare allontanarsi la figura del drago- uomo, in silenzio quando.
 
Shadow, drizzo le orecchie e si scostò con un rapido balzo all’indietro di cinque metri dalle porte, non passarono neppure due secondi, le doppie porte del magazzino si piegarono come fossero pezzi di carta, lasciarono entrare una maestosa donna drago rossa con gli occhi di brace.
 
“Ragazze!”, urlò Bloom rivolgendosi alle amiche, Aisha e Musa che nel frattempo si erano un po’ riprese dalle batoste di Shadow, sollevarono lo sguardo con un sorriso pieno di sollievo, che la loro amica sia venuta in loro soccorso.
 
“Bloom!”, urlarono le winx stupite nel rivedere la loro squamosa amica, la donna drago in questione si guardo intorno quando, il suono crepitante di scariche elettriche attirò la sua attenzione e lo vide: Shadow o meglio il drago lupo-uomo che era.
 
Nota dell’autore:  La figura spettrale di Shadow, altri e che la sua metamorfosi seppur ancora incompleta. Tecna e stata graziata proprio da uomo drago con l’aiuto di Timmy. Due draghi si affrontano ad armi pari. Chi vincerà tra i due? Cosa accadrà?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!.
 
 
 
 
 

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Capitolo 13
*** Fuoco di drago vs fuoco voltaico. ***


Avvertenza: Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx appartengono a Goran The ancient. Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 13:  Fuoco di drago vs Fuoco voltaico.
 
Bloom non poté negare di essere sorpresa nel vedere Shadow, trasformato in una sorta di drago lupo, ma quando vide Musa e Aisha rialzarsi doloranti in terra, sentì montarsi dentro di sé la rabbia nei suoi confronti.
 
“Hai nuovamente osato colpire coloro che mi sono cari. Ma questa volta non né avrai più possibilità. Mai più!”, pronunciò furente la donna drago rivolgendosi a Shadow, il quale la guardo seriamente prima di chiudere e riaprire le palpebre.
 
“Non hai nulla in contrario se stiamo all’aperto a combattere, per quelli come noi, ci vuole spazio?!”. Chiese ignorando letteralmente in tono minaccioso di Bloom, la quale lo guardo ancora più furente, prima di andargli addosso per tutta risposta, placcandolo ed entrambi sfondarono una parete ritrovandosi dall’altra parte della parete all’ aperto.
 
“Tu non hai alcuna voce in capitolo!. Ti sbranerò vivo!”. Rispose furente la draghessa, da sopra Shadow, il quale assottigliò gli occhi argento, per poi afferrarla per le spalle, le poggiò i piedi sul suo ventre, proprio sotto il seno nudo di lei e la spinse via, per poi con agilità rimettersi in piedi, mentre anche Bloom era in piedi pronta a continuare ad affrontarlo.
 
“Ne dubito ti resterei sullo stomaco sai!”, pronunciò divertito Shadow guardando la draghessa, la quale lo guardo con rabbia, quando lo vide togliersi di dosso la polvere d’intonaco dal pelo squamato e guardarla, pieno di imbarazzo.
 
“Ho una domanda. Ma sia la Cyber demone, quella arlaune ed infine Tu, non ve ne siete accorte che siete praticamente mezze nude?. Non so voi ma io mi sentirei alquanto a disagio, per fortuna che i pantaloni mi sono rimasti integri! E non mi tirano sul cavallo!”. Chiese Shadow rivolgendosi alla draghessa, la quale divento bordeaux per l’imbarazzo e rabbia, prima di sputare fiamme verso di Lui.
 
Shadow evitò la fiammata con un balzo, atterrando su un container, e osservare dove era un attimo prima, il terreno bruciacchiato e i metalli dei container ridotti a pozzi di metallo liquefatto.
 
“Chiedo perdono. Non avevo intenzione di offenderti. Anche se hai un bizzarro senso dell’umorismo!”, pronunciò il drago uomo rivolgendosi a Bloom, la quale assottigliò minacciosamente gli occhi color della brace, prima di vomitare fuoco. Ma Lui aveva eseguito un balzo in alto, ed ora si trovava in verticale sopra la l’amazzone draconica.
 
Bloom fu atterrata dal peso di Shadow, trovandosi sotto la stazza di Lui, che era pronto a sferrarle un artigliata, con la membrana ossea aperta diventata subito incandescente, ma la donna drago con le gambe se lo scrollò di dosso e si rimise, in piedi.
 
Shadow d’altro canto a mezz’aria atterrò sulle braccia e le gambe, mosse la coda, poco sotto la sua punta, si aprirono delle spine, e con un movimento rapido come aveva fatto in precedenza con musa, sparò le spine affilate come lame verso di Bloom. La quale evitò la salva, ma un accecante dolore le pervase il fianco, una delle spine era penetrata per meta nella pelle squamosa di lei.
 
Shadow si guardò le ferite grondanti sangue, ma la sua abilità di cristallizzare le ferite stavano già lentamente rigenerando le ferite, Bloom con un gemito sordo di dolore s’ estrasse la squama affilata dalla ferita, ruggendo di dolore e la lasciò cadere in terra, riuscì a curarsi rapidamente. Entrambi non si erano approfittati della breve debolezza l’uno dell’altra.
 
Bloom e Shadow si osservarono a quaranta metri di distanza l’uno dall’altro, poi con un ghigno a zanne scoperte, entrambi iniziarono a scattare l’una contro l’altro, al punto di lasciare le impronte impresse nel cemento. Mentre la pallida luna piena osservava la scena, mentre i due dragoni riducevano la distanza ogni passo di più.
 
Entrambi saltarono a fauci aperte come per ruggire il loro dominio, si placcarono a vicenda in volo, ricadendo rovinosamente sul terreno, al punto di far sobbalzare lievemente i container nelle vicinanze e ricoprire il suolo da una vistosa ragnatela di crepe.
 
********
Janine e preoccupata per la madre, nota le amiche della madre e Icy osservare sgomente la battaglia, Bloom e Shadow se le stavano dando di brutto, tra artigliate, colpi di coda al punto che era impossibile il numero delle ferite sui loro corpi.
 
Le winx volevano intervenire ma erano indebolite, Stella doveva sorvegliare la piccola draghetta, Icy in quel momento le raggiunse e rimase con gli occhi sgranati vedendo il drago- lupo che era Shadow.
 
“Chi diamine e quello?!”. Chiese l’ex strega del ghiaccio rivolgendosi alle fate, Aisha guardò furente Shadow, prima di indicarlo con il dito.
 
“Quello e Shadow!. E anche noi siamo rimaste stupite nel vederlo in quello stato!”. Rispose la fata dei fluidi rivolgendosi a Icy, la quale non poteva credere ai suoi occhi.
 
“Spero che Bloom ce la possa fare contro di Lui, ha tutta l’aria di non demordere!”, pronunciò l’ex strega del ghiaccio, visibilmente tesa, vedendo la violenza dei colpi che Shadow e la donna drago si stavano scambiando.
 
“Mamma..” pronunciò flebilmente la draghetta guardando sua madre, Bloom adesso aveva colpito con violenza con un colpo di coda Shadow e l’aveva scagliato a cinque metri di distanza da Lei.
 
*********
Bloom vomitò fiamme verso di Shadow, che per evitare la fiammata, dovette esporsi a un altro possibile attacco, cosa che la draghessa fece muovendo violentemente la coda in una sferzata verso di lui.
 
Shadow afferra, trattenendo la coda della donna drago, puntando i piedi resistendo alla forza contrastante di Bloom, Lui fece appello alla sua forza e scagliò Lei, contro una pila di container, facendoli rovesciare tutti in terra, con un boato metallico da far ricordare il rombo del tuono.
 
Con la maglietta ormai ridotta a pezzi, si videro altri dettagli della metamorfosi di Shadow: sulle spalle fino alle scapole, c’erano delle piastre argentate, la criniera ricopriva fino a meta schiena, in mezzo con un sordo schiocco fuori uscirono delle ali membranose ma coperta da pelo blu cobalto, come il resto del corpo, dall’apertura alare di tre metri.
 
“Ti arrendi?!”. Chiese ansimando Shadow rivolgendosi alla draghessa, la quale ruggendo furente di rabbia lo guardo, furente di rabbia, ghignando come se il combattimento lo trovasse divertente.
 
“Affatto!”. Rispose Bloom rivolgendosi a Shadow, il quale sorriso rispettoso, e vide che la draconica amazzone, lo stava attaccando con una rapida artigliata.
 
Shadow schivò l’attacco di Bloom e prima che quest’ultima potesse eseguire un secondo attacco agi:
 
Una sua artigliata assieme alla membranosa lama ossea, le provocò uno profondo taglio alla schiena di Bloom, danneggiandogli anche un ala, come non bastasse il filo della lama ossea era satura di elettricità, aggiungendo oltre al dolore, sentì l’ala destra paralizzata. 
 
Bloom lo colpisce violentemente con la coda, facendolo allontanare ma, quando gli stava per vomitare fiamme, fu la coda irta di spine di Lui a colpirla con agilità di un balzo, sul petto, per la forza dell’impatto le fece ricacciare in gola le fiamme, risultato di farle uscire il fumo dalle narici e tossire fumo.
 
Quando Shadow stava per sferrarle una seconda artigliata, Bloom contrattacco: schivò il colpo, lo afferrò per il collo sbattendolo violentemente in terra, evitò la sua contromossa consistente in un vigoroso colpo di coda.
 
Shadow e Bloom scattarono approfittando della breve distanza tra i due per attaccarsi nuovamente. Gli artigli di Bloom lacerarono il fianco destro di Lui, e viceversa, entrambi crollarono in terra per la fatica, ma la dragona si rialzò in piedi ed era pronta a finire per sempre Shadow.
 
“Sei forte te lo concedo ma, questa e la tua fine!”, pronunciò Bloom preparandosi ad attaccarlo, quando sentì il cielo rumoreggiare e si accorse che le crepe dove fluiva l’energia elettrica di lui, brillarono di un vivido colore blu elettrico accesso.
 
Shadow sollevò lo sguardo, mentre le crepe s’illuminarono e, il crepitio di energia elettrica aumento, al punto di intravedere filamenti di fulmini e plasma, attraversagli il corpo, salendo verso la bocca, parzialmente aperta, a un tratto inarcò la schiena come se dovesse inspirare profondamente. Per poi aprire completamente la bocca e abbassare il corpo, vomitando un getto di fiammata incandescente bianco abbagliante di plasma.
 
Il raggio di energia al plasma saettò verso Bloom, la quale temendo il pericolo, lo evitò spostandosi di lato ma poté sentire chiaramente: il frizzare della punta dei suoi capelli per l’immenso calore e il suono d’impatto contro il container dietro la dragona.
 
Il container colpito inizio a liquefarsi per via dell’immenso calore generato dal getto di plasma. Shadow tossì più volte ma si preparo ad attaccare una stupita Bloom, quando.
 
“Shadow chiudi gli occhi!”, pronunciò una voce femminile, a seguire davanti a loro cadde un cilindro metallico, che Shadow riconobbe subito: una granata accecante. Si copri rapidamente gli occhi alcuni secondi prima dello scoppio, che sprigiona una luce accecante che temporaneamente accecò Bloom.
 
Shadow si volto verso la fonte della voce e vide Ellis, con indosso una tuta integrale aderente, completamente fatta di pelle nera, che gli faceva cenno di raggiungerla. L’uomo drago annui prima di correre saltando sui container, si fermò un attimo e guardo Bloom, la quale avevo ripreso il senso della vista. Lo sguardo seriamente.
 
“Adios lady!!”, pronunciò Shadow mentre ritornava al suo aspetto umano, sorrise prima di salire dietro alla moto volante di Ellis, che si rimise il casco sulla testa, e accelerò allontanandosi rapidamente con guida, adatta soprattutto per le gare da circuito.
 
*********
Janine corse abbracciando sua madre, la quale ricambiò l’abbraccio, guardando dove un attimo prima c’era Shadow, le altre winx raggiunsero la loro squamosa amica.
 
“Shadow e scappato!. Ha tutte le fortune quel pazzo!”, pronunciò furente Aisha rivolgendosi ai presenti, Stella le venne un brutto dubbio in mente.
 
“Si e trasformato rapidamente, che abbia un incanto come quello che aveva quella sgualdrina di Chimera?!”. Chiese stella rivolgendosi ai presenti, le winx s’incupirono ricordando quando avevano cercato di salvare Icy e la sua figlia speranza quando era nel grembo della madre, da Darcy e Stormy, e le loro alleate Chimera e Cassandra.
 
Quel giorno avevano perso la vecchia Flora, risorta in seguito come l’arlaune.
 
“Dubito altamente. Chimera si trasformava lentamente e l’intervallo di ritornare al suo aspetto umano era di pochi secondi, nel caso di Shadow e incredibilmente rapido. Come se decidesse di attivare e annullare la sua metamorfosi a suo piacimento, sempre se non gli comporti dei spiacevoli effetti collaterali a parte il fatto che deve rifarsi sempre il guardaroba!”. Rispose la Cyber demone, mettendosi le braccia conserte sotto il seno nudo.
 
Bloom carezzava i capelli della piccola Janine, mentre osservava il cielo, l’argentea luna piena, ora nascosta dalle nubi di passaggio. Coprendo anche le stelle. Avversa in pensieri conosciuti soltanto a Lei.
 
Nota dell’Autore: dopo una tosta battaglia finita impari tra Shadow e Bloom, un momento di tregua per entrambi. Ma cosa succederà ora?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento!.
 

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Capitolo 14
*** Caldo tepore. ***


Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx appartengono a Goran The ancient. Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 14:  Caldo tepore.
 
Le ragazze e le due dragonesse tornarono nella villetta privata, dove vivevano Tecna e Timmy, Aisha si voltò a guardare la squamosa amica con aria preoccupata, Bloom aveva dovuto camminare per raggiungere la dimora della Cyber demone, perché non riusciva a volare.
 
“Bloom come ti sentì l’ala ti da ancora problemi?!”. Chiese la fata dei fluidi rivolgendosi alla donna-drago, la quale la guardò con la coda dell’occhio mentre lentamente muoveva l’ala destra, sotto lo sguardo preoccupato di Janine.
 
“L’ala e guarita ma il senso di formicolio non me e ancora passata come anche il senso di intorpidimento!”, pronunciò Bloom con serietà mentre con le mani si massaggiava l’ala colpita in precedenza durante il suo scontro con Shadow.
 
“Se non ti passa, proverò a curartela io Bloom!”, pronunciò Aisha rivolgendosi alla squamosa amica, la quale sorrise facendo cenno di non pensarci. Stella si alzò in piedi dal divanetto guardando le presenti.
 
“Per fermare Shadow dovremmo essere prudenti ragazze. Qualunque cosa sia diventato o che possa ridiventare nuovamente!”, pronunciò Stella rivolgendosi alle amiche, Aisha guardò Bloom, quest’ultima stava coccolandosi la figlia Janine.
 
“Shadow sembra la versione maschile di Bloom, con la differenza oltre del sesso ovviamente, che somiglia a un ibrido drago-lupo umanoide; aggiungiamogli ha una varietà di lame affilate come armi; una coda spinata e dulcis in fundo; generatore elettrico su per il-”, pronunciò Icy sussurrando alle ragazze, quando sentì lo sbuffo di Bloom, l’ex strega del ghiaccio lentamente si volto verso la draghessa, la quale stava guardando l’orizzonte.
 
“Hai anche dimenticato che anziché sputare fuoco, vomita del plasma ad altissima temperatura!” aggiunse Bloom rivolgendosi a Icy, come se avesse letteralmente ignorato il paragone tra lei e la forma di Shadow. Stella guardò confusa le ragazze e con un’espressione disgustata.
 
“Aspettate. Volete dire con plasma: Che Shadow sputa sangue bollente o incendiario?!”. Chiese la principessa albina del sole e della luna rivolgendosi alle amiche. Tecna stava digitando qualcosa sulla tastiera, mentre sottili fili, uscirono dalle sue scapole, collegandosi ai computer, ma voltò lentamente lo sguardo verso l’amica dai capelli bianchi.
 
“Il plasma che dici tu Stella e quello sanguigno, ma non e quello che sputa Shadow. Ché e gas ionizzato, solo che lo ha incendiato creano una sorta di torcia al plasma!”. Rispose la cyber demone rivolgendosi alle amiche, Musa guardò con preoccupazione Bloom.
 
“Non sei preoccupata di rincontrarlo ancora Bloom?!”. Chiese la fata della musica rivolgendosi alla draghessa, la quale la guardo con la coda dell’occhio, separando le labbra in un sorriso accennato, facendo far capolino alle zanne.
 
“Affatto!”. Rispose Bloom rivolgendosi a Musa, poco lontano da loro, Timmy si avvicinò alla sua amata cyber demone.
 
“Tecna dovremmo dirglielo di cosa ti ha detto Shadow?!”. Chiese Timmy sussurrando alla sua amata cyber demone, la quale lo guardo e annuì, prima di avvicinarsi alle amiche.
 
“Si Timmy. Ragazze. Dovete sapere che Shadow non mi ha più considerato come bersaglio, quando Lui ha sentito da Timmy su ciò che gli è successo a Lui e a Me, mi ha detto che non avrei dovuto temerlo!”. Rispose Tecna rivolgendosi alle amiche, le quali si scambiarono un’occhiata sconvolta e confusa.
 
“Sembra incredibile a crederlo, però lo abbiamo visto tutti che ti ha attaccato e abbiamo visto che Roxy e Flora l’e hanno prese e quasi anche Bloom, anche se Lei gliele ha date a lui e parecchie!”, pronunciò Musa sconvolta dalle parole dette dalla cyber demone, Timmy guardò la ragazza dai capelli blu neri.
 
“Eppure e così, l’ha detto, chiaramente, è me e sembrato che stesse riflettendo prima che Bloom comparisse!”, pronunciò lo specialista occhialuto rivolgendosi ai presenti.
 
“Ragazze. Mi sono collegata al sistema di sorveglianza, ho visto che Shadow e la misteriosa persona che è con Lui, si stanno dirigendo verso i quartieri alti, ma li ho perso le tracce, ma la moto non deve avere molto carburante magico dato che i livelli di scarichi era al pari al serbatoio mezzo vuoto, se volevano fare una fuga, li avrebbero dovuti mettere di più!”, pronunciò Tecna rivolgendosi alle amiche. Le quali si alzarono, ma alcune di loro erano ancora doloranti, dal combattimento contro Shadow.
 
“Dobbiamo fermarlo prima che fugga ancora!”, pronunciò Aisha rivolgendosi alle winx ma Bloom sollevò lo sguardo.
 
“Non scapperà. Quando è stranamente tornato ad aspetto umano si e indebolito, perciò si prenderà del tempo per riposare, come anche voi del resto!”, pronunciò la donna drago prima di alzarsi in piedi, tenendo tra le braccia Janine addormentata serenamente.
 
“Dove vai Bloom?!”. Chiese Tecna rivolgendosi alla dragona in questione, la quale la guardo con gli occhi di brace prima di dirigersi verso l’esterno.
 
“A trovare Roxy e Flora, per vedere come stanno, è devo parlare proprio con la fata degli animali!”. Rispose solamente la donna-drago prima di spalancare le ampie ali, riuscendole a muovere tranquillamente, Stella apri un portale per lei e per Icy, dato che voleva tornare a casa dal suo amato Tritannus e da sua figlia Speranza.
 
********
Ricky ed Ellis erano tornati nella loro dimora, la dottoressa parcheggiò la moto e costato se nessuno li avesse seguiti, dopodiché ritorno dentro.
 
Mentre il ragazzo dai capelli indaco, ansante di fatica si sedette sulla poltrona, a un tratto gemette di dolore, artiglio saldamente con le dita i braccioli, trattenendo a stento un gemito di dolore, che sembrava interminabile poi com’era arrivato cesso.
 
“Ricky stai bene?!”. Chiese preoccupata la dottoressa Ellis rivolgendosi al ragazzo dai capelli indaco, il quale la guardo e sorrise appena ma in modo rassicurante.
 
“Sto bene. Pensò di aver soltanto bisogno di riposarmi!”. Rispose Ricky alzandosi in piedi, la dottoressa lo guardo preoccupata.

“Non è che l’anima draconica che ti avverte che hai usato troppo potere. Come mi hai raccontato tu stesso che Nadira. L’anima draconica ti permette di fare tuo i poteri dei draghi e delle viverne come se fossero parte di te, però come può aiutarti potrebbe distruggerti!”, pronunciò Ellis rivolgendosi con tono severo rivolgendosi a Ricky, il quale chiuse le palpebre.
 
“Non ho nulla da perdere. Seppur ho molti pensieri, ma mi conosci sono determinato anche se non potrei negare l’evidenza!”, pronunciò il ragazzo dai capelli blu, rivolgendosi a Ellis, la quale lo guardo seriamente ma quando gli stava per dire qualcosa, si zitti.
 
“In questi anni, sono accaduti parecchie cose. L’incidente. La malattia di mia sorella Nadira, la morte del mio migliore amico a causa di quattro baldracche, che due di queste sono le Trix Darcy e Stormy!”, pronunciò Ricky, serrando i pugni.
 
Ellis guardò i capelli di Ricky e notò chiaramente che gli si erano schiariti, passato dal color indaco, a un accesso color Blu elettrico, la dottoressa guardò il giovane.
 
“Come si chiamava il tuo migliore amico?!”. Chiese Ellis rivolgendosi a Ricky, il quale si sedette sulla poltrona, toccandosi con le mani il volto.
 
“Si chiamava Helia ma sono molti anni che non c’eravamo più sentiti, l’ultima sua notizia e stata quando ho letto il suo nome tra le persone uccise dalle Trix!”. Rispose il ragazzo dai capelli blu elettrico, mentre la dottoressa Ellis andava in cucina.
 
“Ellis. Mia sorella Nadira ti ha raccontato parte della nostra storia che eravamo entrambi, principi, ma dopo un incidente in montagna mia sorella e passata per un’ intero mese tra la vita e la morte, e la colpa fu data a me!. Immaginandosi che volessi prendermi io il titolo di principe ereditario”. Rispose il ragazzo dai capelli blu elettrico rivolgendosi alla dottoressa, la quale preparo una tisana ma lo stava ascoltando parola per parola.
 
“Siete venuti da me, di nascosto affinché io potessi curarla dalla sua malattia tramite le nano macchine, mi aiuti molto con la mia ricerca, ora riposati Ricky sei stanco!”, pronunciò Ellis rivolgendosi a Ricky, il quale sorrise prima di andare in bagno a farsi una doccia, ma si fermò a guardarla.
 
“La ricerca aiuterà molte persone, forse una certa demone cibernetica che ho affrontato poco prima, potrebbe aiutarti a concludere la tua ricerca!”, pronunciò il ragazzo dai capelli blu rivolgendosi alla dottoressa, la quale sorrise.
 
“Ci penserò!”, pronunciò Ellis solamente, e mentre guardava Lui allontanarsi,  la dottoressa con la coda dell’occhio, osservò la lastra di granito con sopra inciso il nome di Nadira.
 
Nota dell’autore: Ognuno ha pensieri differenti come nel caso delle winx, chiedendosi se Shadow cosa potrebbe fare ancora?. Cosa accadrà scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima. perdonate eventuali errori che ho tralasciato!.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 15
*** Ricordi. ***


Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx appartengono a Goran The ancient. Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Avvertenza: le parti scritte completamente in corsivo si trattano di flashback, mi sono preso in dovere di comunicarvelo per evitare confusioni grazie, vi lasciò al capitolo.
 
Capitolo 15: Ricordi.
 
Shadow/Ricky si andò a fare una doccia, sentiva la pelle bruciargli come il fuoco, almeno non provava quell’atroce dolore di poco prima, si spogliò ed entrò sotto alla doccia aprendo l’acqua calda, e rilassandosi poggiando le mani contro le piastrelle.
 
Molti pensieri tormentarono il ragazzo dai capelli blu elettrico. Cosa fare con quelle creature?. Ha capito che una di loro era diventata cosi per aiutare il suo amato. Ma le altre due?. L’arlaune e la donna drago?. Cosa avrebbe fatto?. Braccarle come animali per fargli cessare la loro sete di sangue?. Certo hanno cercato di farlo secco, però ha notato con suo stupore, la donna pianta e quella donna animale essere in serenità da sole.
 
Troppe domande si stava ponendo Shadow, ma aveva parecchie colpe da estirpare. Nadira gli ha affidato l’anima draconica perche secondo Lei, Lui se lo meritava?. Se anni addietro Lui fosse andato a Fonte Rossa, forse il suo migliore amico Helia sarebbe ancora vivo?. Il ragazzo dai capelli blu elettrico chino la testa chiudendo le palpebre. Ricordando l’ultima volta che aveva rivisto Helia.
 
*************
 
Fu per caso che Helia ricontrasse Ricky per strada, lo chiamò per attirare la sua attenzione, il ragazzo dai capelli indaco si volto e aspetto che il suo migliore amico gli si avvicinasse.
 
“Ricky!. Sono passati degli anni!. Ho provato a cercarti ma sembravi irraggiungibile!”, pronunciò lo specialista, rivolgendosi al ragazzo dai capelli indaco, il quale si mise le mani nelle tasche del giubbotto di pelle.
 
“Ho avuto delle complicazioni Helia. Scusami ma non mi va di parlarne!. Cosa mi racconti?”, Chiese Ricky rivolgendosi al ragazzo corvino, il quale lo guardo mentre stavano camminando.
 
“Anch’io e i miei amici specialisti e le winx abbiamo avuto delle complicanze con una faccenda accaduta, forse l’avrai sentito sul giornale di Bloom e Sky!”, pronunciò Helia rivolgendosi all’amico dai capelli blu indaco.
 
“SI ho letto che si sono lasciati e lei e stata abbandonata, che razza di bastardo!. E’ in più che Lei e incinta!”, pronunciò seriamente Ricky rivolgendosi all’amico dai lunghi capelli corvini, il quale rimase stupito che il suo migliore amico non abbia fatto riferimenti alla metamorfosi della principessa di Domino.
 
Helia intuì che i giornali non avessero dichiarato completamente la verità su Bloom e Sky né tanto meno hanno detto qualcosa a riguardo alla “muta” della fata del fuoco.
 
“Non sei cambiato per niente Ricky, non accetti le ingiustizie o gli sbruffoni, e un peccato che non hai deciso di venire a Fonte Rossa!”, pronunciò Helia rivolgendosi al ragazzo dai capelli indaco. Il quale gli scoccò un’occhiataccia di rimprovero.
 
“Senza offesa Helia. Ma non ho alcuna intenzione di diventare un manichino in divisa come gli studenti di Fonte Rossa. Ha proposito, Crystal la vedi ancora?!”. Chiese Ricky rivolgendosi a Helia, il quale sorrise.
 
“No. E poi Crystal e solo un amica. Mi sono fidanzato con una fata di Alfea. Flora!”. Rispose lo specialista corvino rivolto all’amico dai capelli indaco, il quale lo guardo sorridendo.
 
“Oh. Oh. E carina?”. Chiese Ricky rivolgendosi al suo migliore amico, il ragazzo dai capelli neri corvini lo guardo.
 
“Flora è la ragazza più dolce, bella, gentile che conosca, abbiamo le stesse passioni e interessi!”. Rispose Helia rivolgendosi all’amico, il quale sorrise prima di dare uno schiaffo sulla spalla dello specialista dai capelli corvini.
 
“Eh Si. Sbaglio ho qualcuno e proprio innamorato, cotto al punto giusto!”, ridacchiò Ricky rivolgendosi a Helia, il quale sorrise prima di guardarlo.
 
“Come sta tua sorella Nadira?!. Sei poi riuscito a sistemare le cose con i tuoi genitori?!”.” Chiese Helia rivolgendosi a Rick, quest’ultimo sgranò gli occhi, non sapeva come rispondere e non voleva raccontare neppure al suo migliore amico, la delicata faccenda personale.
 
“La situazione e difficile Helia. Ma non preoccuparti!”. Rispose solamente Ricky rivolgendosi allo specialista dai capelli corvini, il quale ebbe il presentimento di aver toccato un brutto tasto. Ma tutto sfumò quando si sentì toccare la spalla dal ragazzo dai capelli indaco, con un sorriso sul volto.
 
“Mi raccomando però!. Invitami al tuo matrimonio!” aggiunse Ricky rivolgendosi ad Helia, il quale sorrise facendo un gesto di approvazione con il pollice alzato.
 
“Contaci. Almeno qualcuno mi sosterrà dato che certamente sverrò!”, pronunciò lo specialista rivolgendosi a Ricky, suscitando una risata generale tra i due amici.
 
“Ci vediamo un altro giorno, magari cosi finalmente conoscerò questi specialisti e le winx di cui parli tanto!”, pronunciò il ragazzo dai capelli blu rivolgendosi a Helia il quale sorrise, prima di salutarlo.
 
“Di certo andreste d’accordo, alla prossima Ricky!”, pronunciò lo specialista rivolgendosi a Lui, il quale ricambiò il saluto e ognuno per strade opposte si allontanarono.
 
Quella fu la prima è l’ultima volta che i due amici si rivedessero dopo tanto tempo.
 
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Ricky riaprì gli occhi e si accorse solo allora di aver conficcato le unghie scavando dei lunghi solchi spaccando le piastrelle, le unghie erano diventate simili ad artigli ma tornarono lentamente alla normalità. Con la coda dell’occhio notò qualcosa sulle spalle, chiuse il rubinetto dell’acqua e si guardo allo specchio. Con sguardo sconvolto capì all’istante cosa erano quei dolori di prima.
 
Dalle spalle sino a poco sopra i gomiti, l’epidermide era diventata coperta di scaglie assieme al sottile pelo blu elettrico, mentre parte dei gomiti, si erano coperti dalla pelle metallica, si senti la pelle della schiena pizzicare, si voltò e guardandosi sempre dallo specchio, la schiena, sulla zona lombare e parzialmente lungo la colonna vertebrale, si erano formate delle piccole scaglie misto a pelo blu elettrico in una sottile linea, l’attaccatura dei capelli si era allungata sino in mezzo alle scapole.
 
“Aveva ragione Ellis che L’anima Draconica si sta ritorcendo contro di Me, ma mi distruggerà?!. Ho cosa mi capiterà!. Il tempo me lo dirà!”. Pronunciò fra sé Shadow con tono pieno di tensione, seppur lieve prima di mettersi un accappatoio per coprirsi i segni della metamorfosi.
 
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Ellis stava ultimando le sue ricerche. Si adagiò con la schiena sullo schienale della sedia da ufficio. Si sfilo gli occhiali e si mise la punta della stanghetta tra le labbra, mentre con i palmi si toccava il volto e insinuo le dita tra i suoi lunghi capelli castani chiarissimi.
 
Nadira mi hai detto che vostro padre aveva buone considerazioni per Te che per tuo fratello Ricky. Però Lui si e dato da fare imparando nello studio e in esercitazioni vari, ma il fatto che hai donato a tuo fratello, l’immenso potere dell’ Anima Draconica a lui, ho l’impressione che ci sia qualcos’altro sotto. Cosa volevi dire con quella frase!”, pronunciò fra sé la dottoressa, mentre mentalmente ripenso alle parole dette da Nadira tempo addietro.
 
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“L’Anima Draconica, conferisce il potere di fare proprio i poteri di draghi e Viverne, ma!”, pronunciò dolcemente Nadira, che era sdraiata su una brandina collegata con molte macchine, e sul viso una maschera per la respirazione rivolgendosi alla dottoressa Ellis, la quale la stava ascoltando attentamente.
 
“Per quante abilità, tempo potrai imparare ad usare un simile potere, ci sarà sempre qualcosa di nuovo che si dovrà imparare: Ricky ha avuto da me quel potere perché so che potrà custodirlo, perché lo so. L’ Anima draconica si dice che aprirà lo spirito di una persona con qualcosa che gli si avvicina, diventano anima e corpo a quella!” aggiunse la ragazza dai capelli blu rivolgendosi alla dottoressa, la quale non capì.
 
“Non capisco Nadira. Cosa vuoi dire con quello che dici?”. Chiese Ellis rivolgendosi alla ragazza dai capelli blu di Prussia, la quale sorrise chiudendo gli occhi, la dottoressa uscì dalla stanza. Senza proferire parola con un espressione confusa sul volto.
 
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Ellis quando sentì la porta del bagno aprirsi, si voltò e vide Shadow che si era già vestito con una maglia nera a maniche lunghe con dolcevita, guanti di pelle alle mani, jeans grigio fumo e infine stivaletti. Il quale gli sorrise.
 
“Come procedono le tue ricerche Ellis?!”. Chiese Ricky rivolgendosi alla dottoressa, la quale si rimise sul naso gli occhiali e controllo una cosa sul computer. Digitando così rapidamente sulla tastiera da far sobbalzare le sue esili spalle.
 
“Procedono bene. Però sembra strano farti questa richiesta. Ma dovresti andare nella dimensione Omega, ha cercare una cosa molto importante per la mia ricerca!. La Regina dei Ghiacci.”. Rispose Ellis rivolgendosi a Ricky, il quale emise un lungo fischio di stupore, come lo ben evidenziava l’espressione sul suo volto.
 
“Okay. Ma ehm … Ecco non per sembrarti provinciale oh ignorante. Cose la Regina dei Ghiacci?!”. Chiese il ragazzo dai capelli blu elettrico rivolgendosi alla dottoressa, la quale sorrise prima di ruotare verso di lui il sedile.
 
“Un fiore. Lo so sembra una cretinata ma credimi. Questo fiore e capace di fiorire e vivere in quell’ambiente gelido, e funge da filtro per il ghiaccio, rendendolo nuovamente privo d’impurità batterica, so che ti chiedo molto! Ma e importantissimo per la mia ricerca!”, spiegò la dottoressa rivolgendosi a Ricky, il quale sorrise prima di mettersi un soprabito addosso.
 
“Non serve che me lo chiedi. Ci andrò subito!”, pronunciò con un sorriso il ragazzo dai capelli blu elettrico rivolgendosi a Ellis, la quale sorrise guardandolo.
 
“Ti ringrazio di cuore Ricky. Usa questa!”, gli disse, porgendogli un cilindro grande quanto un palmo umano, il ragazzo dai capelli  blu elettrico lo prese.
 
“E un micro portale portatile, l’avevo costruito anni addietro e sono certo che ti potrà esserti utile. Forse ti conviene coprirti di più, si crepa di freddo la!”. Pronunciò la dottoressa con un sorriso rivolgendosi a Shadow, il quale sorrise di sua volta prima di attivare il portale e prima di passarci, si fermo a guardare Ellis.
 
“Con l’anima draconica, ho tanto calore in corpo che non c’ è ne sarà bisogno! Non ci metterò molto. Chiamami sul cellulare!. Vado!”, pronunciò il ragazzo rivolgendosi alla dottoressa. La quale scorse un attimo prima che Shadow sparisse, la sclera dei suoi occhi, diventare per un breve secondo rosso violaceo prima di tornare al classico bianco.
 
Nota dell’Autore: Shadow è diretto nella gelida dimensione Omega a fare un favore alla dottoressa Ellis. Cosa succederà adesso?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento! Perdonatemi eventuali errori che potrei avere trascurato. Alla prossima!
 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16: punti di Rottura. ***


Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx appartengono a Goran The ancient. Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 16: Punto di Rottura.
 
Shadow giunse attraverso il portale nella dimensione Omega, il ragazzo dai capelli blu elettrico si guardo intorno, le venne quasi da sorridere per l’ironia che lui, era stato inseguito dalle winx per arrestarlo ed ora si trovava niente poco di meno, nell’unico posto dove molto probabilmente l’avrebbero mandato di certo, e senza troppi complimenti.
 
“Chi l’avrebbe mai detto che sarei venuto qui personalmente!”, disse divertito tra sé, quando si strinse nelle braccia, come se avesse sentito soltanto ora, il freddo pungente di quel mondo glaciale.
 
“Brr. Forse avrei dovuto dar ragione a Ellis, quanto si gela qui!”, pronunciò Shadow stringendosi nelle spalle. Quando sentì il cellulare, trillare, lo tirò fuori dalla tasca dopo aver guardato il nome sul display, premette il pulsante di chiamata.
 
“Pronto Ellis?!”. Chiese il ragazzo dai capelli mentre iniziava a camminare attraverso i sentieri gelidi della dimensione magica, che s’intricavano come una sorta di bizzarro labirinto di ghiaccio.
 
“Ricky sei arrivato nella Dimensione Omega?”, Chiese a sua volta la dottoressa rivolgendosi al ragazzo dai capelli blu elettrico.
 
“Si, è mi meraviglio che qui ci sia campo. Ha proposito Ellis. Che aspetto ha questo fiore?!”, chiese nuovamente Ricky rivolgendosi alla dottoressa, la quale ci mise qualche breve secondo prima di rispondergli.
 
“Non passa inosservato Ricky, La Regina dei ghiacci. Ha le stesse dimensioni come la Rafflesia amazzonica, per fortuna a differenza di quest’ultima non puzza come carne marcia, ricorda molto per aspetto un fiocco di neve, non devi prendere tutto il fiore mi basta anche un petalo!. Ti lascio al tuo lavoro!”. Rispose la dottoressa rivolgendosi al ragazzo dai capelli blu elettrico, il quale sorrise per poi spegnere la chiamata e rimettere nella tasca il cellulare.
 
“Sarà meglio muovermi. Prima trovo questo fiore, prima ancora me ne andrò di qui, prima che mi si gelino le chiappe, e senza morire. Circolano ancora voci che ci siamo criminali che vagano ormai liberi dalle loro prigioni di ghiaccio!”, pronunciò fra sé Shadow, tirandosi i guanti per farli aderire al meglio alle mani, prima di proseguire la sua camminata.
 
**********
Intanto su Zenith, Aisha, Musa si erano perfettamente riprese dopo il precedente scontro contro Shadow, Tecna stava armeggiando con il computer sfruttando appieno le sue nuove abilità quando.
 
“Ragazze ho scoperto dove si è fermata la moto: nei quartieri alti, e stando ai database lasciatomi da Re Cryos, soltanto una persona in quella zona possiede una moto identica a quella: la dottoressa di Nanotecnologia rigenerativa Ellis!”, pronunciò la Cyber demone rivolgendosi alle sue amiche, le quali si scambiarono un’occhiata decisa.
 
“Allora andiamo!”, pronunciò Aisha rivoltasi a Tecna, la quale la guardo con la coda dell’occhio, mettendosi le braccia conserte sotto il seno.
 
“Stavolta però anziché entrare e attaccarlo a viso aperto, proviamo a negoziare con lui, ho avuto modo di capire che è in grado di ragionare con la propria testa, gli parleremo Io e Timmy, conoscendo il tuo carattere Aisha, prima attacchi e poi se ti viene la voglia, fai domande!”, pronunciò senza troppi termini la Cyber demone rivolgendosi alla sua amica fata dei fluidi, la quale la guardo seriamente, prima di uscire assieme a Lei e Musa.
 
********
Shadow guardò in terra e vide un ciondolo dorato, la catenella era spaccata, la ripulì dalla neve e l’esamino, quando sul retro vide un nome: Helia.
 
“Helia?. No, non potrebbe essere suo, uhm, e un ciondolo portafoto!”, pronunciò il ragazzo prima di aprire il ciondolo e con suo evidente espressione stupore sul volto, dovette ricredersi che quel pendente apparteneva al suo migliore amico.
 
Helia stava abbracciando una ragazza dai lunghi capelli castani e gli occhi verdi, entrambi avevano tutt’aria di essere molto felici.
 
“Helia. E quella vicino a te sarebbe Flora, che mi parlavi!”, aggiunse con tristezza Ricky guardando la foto, quando osservo la fata della natura, sgranò gli occhi, sul fatto che Flora somigliasse a quell’altra Flora, l’ arlaune che aveva affrontato giorni prima su Andros.
 
- Possibile che quella donna pianta. Sia proprio questa Flora?. -, rifletté Shadow guardando bene la fata della natura, e confrontandola mentalmente con l’arlaune in questione, e il risultato era ovvio che fossero la stessa identica persona, ma si mise in tasca il ciondolo e decise di proseguire alla ricerca del fiore Regina dei ghiacci.
 
********
Ellis si era presa una pausa dalla sua ricerca, ormai era vicinissima al completamento, si senti fiera di se stessa, dopo tanti anni di ricerche era ad un passo dalla creazione di una nuova forma di terapia per curare le malattie più gravi, è il merito era anche per Ricky, Lui l’aveva spinta a insistere, era molto fiducioso nelle sue capacità.
 
La dottoressa dai capelli castani chiarissimi, guardò la porta della camera di Nadira, si senti rattristirsi di colpo, al punto di non sentire subito l’incessante bussare alla porta oltre al trillare del citofono, quando s’ è accorse, Ellis era sempre stata una donna prudente, si mise tre speciali biglie da lei create in tasca e si diresse verso la porta d’ingresso.
 
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Shadow aveva percorso un centinaio di metri, imprecando tra sé per il freddo che si sentiva entrargli come fossero milioni di aghi gelati nelle carni, ma quando era giunto nei pressi dell’ex portale della dimensione Omega, che conduceva su Andros, Lui dovette mettersi una mano sulla bocca per sopprimere un conato di vomito, per l’orrendo spettacolo che si presentava davanti.
 
In terra giacevano i cadaveri di alcuni predoni, ex criminali della Dimensione Omega, alcuni presentavano profondi squarci al busto, alcuni con un profondo foro ad altezza della colonna vertebrale; ma ognuno di loro presentava un particolare ancora più inquietante: erano stati parzialmente sbranati, come presentavano le casse toraciche svuotate.
 
“Per quanto sono ex criminali, qualunque cosa ho chi possa essere stato, doveva essere peggiore di loro!”, pronunciò con la mano sul naso il ragazzo dai capelli blu elettrico, per non sentire il lezzo di carne marcia, cosa strana dato l’ambiente freddo. E prosegui evitando di pestare brandelli di carne sparsi qua e la.
 
Shadow in tutta la sua vita da soldato aveva visto delle morti, e persino Lui aveva posto fine alla vita di persone peggiori senza provare rimpianti, Lui aveva una regola: uccidere nel minimo indispensabile o quando n’è strettamente necessario.
 
Ad un tratto vide qualcosa in lontananza, piano e con estrema prudenza si avvicinò: I corpi degli Stregoni del Cerchio nero Gantlos, Ogron e Anagar giacevano in terra, parzialmente coperti dalla neve, che aveva assunto un vivido colorito color vermiglio del sangue, del loro sangue. Come i cadaveri precedenti presentavano le stesse ferite, seppur più estese, escludendo fratture varie ma c’era un particolare alquanto curioso.
 
Le loro braghe erano state lanciate da parte, letteralmente strappati.
 
Dei rumori attirarono l’attenzione del ragazzo dai capelli blu elettrico, precisamente provenivano da una piccola area circolare, coperta di ghiaccio, quasi nel centro perfetto dell’area, cerano due blocchi di ghiaccio, e vicino alle due c’erano due figure di donne.
 
Nota dell’autore: le winx e la cyber demone Tecna, sono andate da Ellis, Shadow si trova in una brutta situazione nella dimensione omega, cosa gli aspetterà?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!.
 
 

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Capitolo 17
*** I guai a volte ritornano. ***


Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx appartengono a Goran The ancient. Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 17: I guai a volte ritornano.
 
Shadow, si avvicinò cautamente e si mise in copertura contro la parete ghiacciata della grotta e fece capolino, per cercare di capire chi fossero quelle due figure di donna.
 
La prima era seduta sopra una specie di glaciale macigno, stringendosi nella lunga giacca logora che aveva indosso che gli copriva un abito elegante da contessa, con i capelli biondo platino chiusi a coda, doveva avere cinquant’anni a una stimata occhiata di Shadow, il quale spostò lo sguardo verso la seconda donna vicina alla prima.
 
L’altra figura, apparteneva a una ragazza della stessa età di Shadow, con lunghi, lisci capelli neri come l’inchiostro di china, con indosso degli abiti pregiati di colore viola, seppur ridotti a un cortissimo abito, scoprendole le gambe, il ventre e le braccia, insomma coprivano solamente le grazie.
 
“Se siamo ancora vive dopo quello che abbiamo passato per colpa di quella sgualdrina di Flora, dopo che si e trasformata in quell’ erbaccia. Per fortuna non ha saputo cosa gli hai fatto al suo amato Helia!”, pronunciò la donna rivolgendosi alla ragazza, Shadow sgranò gli occhi, quando senti nominare il nome del suo migliore amico.
 
La ragazza intanto si stava leccando gli artigli sporchi di sangue, emettendo un sibilo di rabbia, seppur sorrida in modo maligno.
 
“Da quanto ha raccontato Darcy, prima  lo hai paralizzato e poi te lo sei fatto per bene prima di ucciderlo!. Bel lavoro Chimera!”, continuò senza esitazione Cassandra rivolgendosi a Chimera, la quale si accovacciò languidamente sul masso vicino.
 
“Eh si. Non gli ho dato un attimo neppure di supplicarmi di non farlo. Darcy si è goduta lo spettacolo. Peccato che quei stregoni del cerchio nero, non mi abbiano divertita, pensavo il contrario se fossero stati … Collaborativi!!”, pronunciò con una voce priva di sentimenti, acute e roca, forse dal fatto che alternava le parole a degli inquietanti sibili.
 
Shadow assottigliò minacciosamente gli occhi, cosa l’era toccato sentire, se gli avevano detto che i suoi bersagli erano dei mostri, ora era certo di averne trovati chi meritava veramente quel titolo, sentì montare dentro di sé la furia fremente sul fatto che il suo migliore amico Helia sia stato ucciso proprio da una di loro.
 
“Abbiamo visite madre!”, pronunciò Chimera voltandosi di scatto, Shadow ammette di essere rimasto stupito,  ma Lui non aveva alcuna intenzione di rimanere nascosto, dopo quello che aveva sentito. Il ragazzo dai capelli blu elettrico uscì allo scoperto guardando con gli occhi argento, ridotti ad minacciose fessure verso le due donne.
 
“Come hai fatto a venire qui?. Dubito altamente che ti abbiamo portato qui quei bastardi dei templari di Rocca Luce!”, Chiese Cassandra rivolgendosi a Shadow, il quale serrò i pugni continuando a guardare con rabbia evidente le due donne.
 
“Come sono venuto qua non v’interessa, così siete voi le altre due bastarde alleate con le Trix!”. Rispose furente Shadow rivolgendosi alle due ex nobili, le quali lo guardarono come fossero predatori affamati quando vedono dopo tanto tempo di digiuno una preda.
 
“Oh certo che c’ interessa, noi non abbiamo alcuna intenzione di restare in questo insulso posto!, però se fossi carino con noi, potremmo ringraziarti. Piacevolmente!”, pronunciò Chimera languidamente, tenendo le mani dietro alla schiena, le unghie si stavano già trasformando in artigli, stava sfruttando i ferormoni per sedurlo, cosa che Shadow si stava immaginando, dopo il tentativo quasi riuscito della cyber demone Tecna, accaduta soltanto due giorni prima, quando era stato su Zenith, arretro quanto bastava per non sentire più l’odore dolciastro che la ragazza dai capelli neri emanava.
 
“Sai di recente  ho incontrato quell’ arlaune che dite, e altre simile ma loro a differenza di voi. Hanno ancora un certo fascino, e non ripugnanti come quelle che ho davanti agli occhi, parlo sia di punto di vista estetico che comportamentale!”, pronunciò il ragazzo dai capelli blu elettrico rivolgendosi a Cassandra e Chimera, quest’ultima però ruggì di rabbia in modo acuto e stridulo prima di scattare verso di Lui e flettendo le gambe saltò.
 
Le gambe di Chimera, ora diventate più muscolose e lunghe, colpirono in pieno petto Shadow, facendolo sbalzare con violenza, rimbalzando più e più volte sul duro pavimento di ghiaccio, fino a finire il breve tragitto di nove metri, sbattendo violentemente la schiena contro una parete di ghiaccio.
 
“Cominciò a pensare di essere sfortunato con le donne: tutte quelle che incontro, mi vogliono fare secco ultimamente!”, pronunciò flebilmente tra sé il ragazzo dai capelli blu elettrico tra sé con tono esasperato, tossendo sia per rilassare il diaframma traumatizzato per i forti impatti ricevuti, sputando un grumo di sangue, prima di rialzarsi lentamente, la schiena gli faceva un male atroce ma poté essere quasi sicuro di non aver riportato fratture o lesioni interne.
 
Cassandra volteggiando si stava avvicinando silenziosamente al lato destro di Shadow, quest’ultimo era più concentrato nel cercare con lo sguardo Chimera, quest’ultima si era riparata dietro le strutture naturali di ghiaccio tipiche della dimensione Omega, per avvicinarsi quanto bastasse alla sua preda.
 
Il ragazzo dai capelli blu elettrico, balenarono gli occhi a destra e a manca, quando dovette ringraziare di aver udito chiaramente in quell’inquietante silenzio, un frusciò provenire alla sua destra, si voltò all’istante per vedere ad un metro da se, Cassandra con le mani puntate verso di Lui. Shadow si buttò con una manovra evasiva di lato all’ex contessa, sfuggendo al suo tentativo di agguantarlo.
 
Ma Chimera approfittò di quell’ istante di disattenzione del ragazzo dai capelli blu elettrico per uscire dalla sua copertura e scattare fulmineamente verso di lui, scattando a zig-zag mentre si stava avvicinando a Shadow.
 
Ma quando Lui si accorse dell’arrivo di Chimera, l’unica cosa che doveva fare era schivare agilmente una volta che erano entrambi in corpo a corpo, Shadow sudava freddo, sforzandosi al meglio di schivare gli attacchi frenetici di Lei.
 
Gli artigli di Chimera bramavano la sua carne, cercando di colpirlo sulle zone più vulnerabili, ossia ventre e la gola, pochi colpi andarono a buon segno, cosa che inquietò Shadow: la sua abilità pelle di drago non si stava attivando, o meglio faceva quello che voleva, alcuni colpì infertogli da lei, avevano colpito la pelle metallica, certe volte, ma più delle volte, riuscirono a tagliargli la sua pelle, e quelle erano le più dolorose.
 
Shadow schivò un’artigliata di Chimera e gli sferrò un rapido montante sul suo mento, facendola arretrare ma Lei, risponde scagliandogli addosso, aculei d’istrice, che si piantarono nelle gambe del giovane dai capelli blu elettrico, il quale dovette resistere oltre al dolore, al fatto di stare per cedere.
 
Chimera gli si avvicinò pericolosamente per poi afferrargli le spalle, piantandogli gli artigli nella carne e gli sferro una vigorosa testata sul naso di Shadow, il quale cadde in terra, intontito dal forte impatto, con il sangue che gli fuoriusciva copioso dalle narici segno evidente che si era rotto il naso come il colore violaceo sotto gli occhi, ora pieni di lacrime riuscì ad notare che la fronte della ragazza dai capelli neri, era diventata di consistenza callosa e grigiastra.
 
“Se lo vuoi usare per soddisfare la tua lussuria Chimera, cerca di lasciarlo in vita quanto basta per me, uno cosi giovane e sempre un piacere da provare, per usare le stesse parole di Stormy!”, pronunciò con malizia l’ex contessa rivolgendosi alla figlia, la quale ghignò malignamente e maliziosa, prima che poco sopra il sedere di Chimera fuoriuscì una lunga coda segmentata di scorpione.
 
“Come vuoi madre, dì un po’ non è che ti eri un po’ stufata di soddisfare quella succube insaziabile di Stormy eh!”, Chiese Chimera rivolgendosi a Cassandra, la quale sbuffò ringhiando per tutta risposta, il ragazzo dai capelli blu elettrico, non si lasciò sfuggire quella breve occasione per ribaltare la situazione a suo vantaggio, seppur poco.
 
Shadow puntò le mani verso Chimera e chiuse a scatto i pugni, generando così. Un raggio ad arco elettrico, colpendo in pieno la ragazza animale dai capelli neri, facendola mandare contro Cassandra, entrambe caddero in terra, il ragazzo dai capelli blu elettrico era riuscito dopo tanto tempo a sferrare un solo colpo contro quelle due pazze.
 
Chimera emise un acuto stridulo, con gli ultrasuoni dei pipistrelli, al punto che Shadow dovette seppur faticasse a rialzarsi a tapparsi le orecchie, le due ex nobili si allontanarono, per guadagnarsi un'altra possibilità di attaccarlo in modo definitivo: non si può colpire ciò che non si può vedere.
 
Quando il fastidioso fischio, svanì, Shadow si guardo intorno, era completamente solo, ma era certo che quelle due non s’erano andate doveva stare allerta, dovette ammettere che avrebbe dovuto rimanere concentrato per salvarsi la pellaccia, dopotutto stava affrontando due pazze, alleate con le Trix.
 
Solo che questa volta, la pazzia delle due era notevolmente peggiorata di allora.
 
Nota dell’Autore: Cassandra e Chimera non si sa come, sono libere nella dimensione Omega, e le stanno dando al cacciatore di Winx Shadow, riuscirà a prevalere o soccomberà per mano delle due ex nobili?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento. Un ringraziamento caloroso a Goran The Ancient per i suoi consigli e il suggerimento, spero di non averlo deluso in questo capitolo. Alla prossima!.
 
 

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Capitolo 18
*** La caduta di un predatore. ***


Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx appartengono a Goran The ancient. Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 18: Caduta di un predatore.
 
Shadow si guardò intorno respirando a fatica, al punto di espirare ed inspirare dalla bocca, sentiva dei forti dolori al naso, deducendo a colpo sicuro di esserselo rotto, Chimera e cassandra erano ancora lì lo sapeva ed erano in agguato.
 
Con un gemito sordo, il ragazzo dai capelli blu elettrico si estrasse gli aculei d’istrice conficcati nelle cosce, lentamente le ferite si stavano già cristallizzando, ma l’ affaticamento e lo stress, aggiungendo anche il fatto che l’anima draconica non stava affatto funzionando non migliorava certo la situazione e la concentrazione di Lui.
 
- Ma dove diavolo si saranno nascoste?-, pensò tra sé Shadow guardandosi intorno in cerca di Chimera e Cassandra.
 
La ragazza animale dai capelli neri, si trovava su un crinale, ed era proprio sopra il ragazzo dai capelli blu elettrico, si lanciò su di lui, buttandolo in terra, gli conficcò le unghie nella schiena, è lo morse con i denti ora diventati come quelli della murena sulla spalla, Shadow urlò di dolore e cercò di scrollarsela di dosso, le sferrò un gomitata riuscendole a colpire le costole, anche se la coda dello scorpione di lei, continuava a pungerlo sulle gambe, iniettandogli un veleno paralizzante.
 
Shadow afferrò Chimera per i capelli e con un rapido chinarsi in avanti, se la scrollò di dosso per poi sferrarle un violento calcio alla schiena facendola allontanare, si toccò la spalla dolorante, crollò in ginocchio, per via delle tossine iniettate in precedenza dalla ragazza animale, oltre per la grande perdita di sangue dalle ferite, vomitò sangue che gli si stavano riempiendo i polmoni.
 
Chimera si stava rialzando agilmente con un ghigno sul volto, si leccò gli artigli sporchi si sangue, gustandosi il sapore ferroso di Lui. Il ragazzo facendo appello alle ultime forze si rimise dritto, e cercò di prendere controllo dell’anima draconica, quando, scorse un’ombra sotto di Lui, facendogli venire un orribile sospetto, sollevo immediatamente lo sguardo.
 
Fu troppo tardi: Cassandra ormai era a meno d’un metro da Lui, gli toccò il collo, facendolo urlare in modo atroce di dolore e crollare in terra, ormai completamente privo delle forze, grazie all’incantesimo della ex contessa di nutrirsi delle forze degli altri.
 
“Spero che tu abbia ancora energie per il gran finale ragazzino!”, lo canzono Cassandra rivolgendosi a un ansante Shadow, sul collo cerano ustioni simili per i segni rimanenti delle dita.
 
*******
 
Nello stesso istante su Zenith, la dottoressa Ellis era stupita di trovarsi alla porta, niente poco di meno che le winx assieme a Timmy è alla cyber demone Tecna.
 
“Si?. Desiderate?”. Chiese la dottoressa fingendo al meglio un tono cortese, seppur dentro di sé, fosse prudente rivolgendosi alle due fate e alla demone, Aisha scostò di malo modo Ellis.
 
“Sappiamo per certo che un certo Shadow e qui, abbiamo seguito le tracce della vostra moto fin qui!”. Rispose la fata dei fluidi rivolgendosi alla dottoressa, la quale sgranò gli occhi, chiedendosi come avrebbero fatto a seguirle.
 
“Vi state sbagliando!”, pronunciò Ellis rivolgendosi alle fate, Musa e Aisha guardarono seriamente la dottoressa, quando la fata dei fluidi, l’afferro per le spalle facendole aderire la schiena contro la scrivania.
 
“Dove Shadow?. In qualche Night?!. Quell’assassino avrà quello che merita, con quale diritto doveva accettare di uccidere le mie amiche?!”. Chiese Aisha furiosa rivolgendosi alla dottoressa Ellis, la quale, con sguardo saturo di rabbia, afferrò i suoi polsi e gli sferrò una ginocchiata in pieno ventre e se l’allontano.
 
“Siete voi che non potrete capire. Che pensate che faccia dopo aver rubato dei manufatti magici?. Non andava di certo in giro a bighellonare. Lui mi finanziava affinché molte persone non soffrissero più come ha sofferto sua sorella!”. Rispose la dottoressa furente rivolgendosi alle winx, Musa stava per attaccare la donna dai capelli castani, quando Timmy afferrò il polso della fata della musica, Tecna fece un passo avanti guardando Ellis.
 
“Io le credo Dottoressa. Se Shadow fosse stato realmente spietato e privo di alcuno scrupolo, mi avrebbe certamente uccisa lo stesso, anche dopo la verità che il mio amato Timmy gli ha raccontato, la mia amica Aisha e sempre stata una testa calda, anche se le avevo detto di usare altri modi per scoprire la verità!”, pronunciò la Cyber demone osservando attraverso gli occhi del caos, la dottoressa, la quale era avvolta da dei colori calmi come ad aver deciso di accettare le parole dette da Lei.
 
“Shadow e ben diverso da ciò che potete pensare, e vero fa il suo lavoro bene e contro un nemico privo di scrupoli non conosce pietà, ma sotto quella scorza e una persona molto gentile e altruista, anche dopo la tragedia avvenuta!”, disse Ellis rivolgendosi alle winx, le quali la guardarono con sospetto, Timmy e Tecna d’altro canto erano incuriositi.
 
“Cosa gli e successo di grave?!”. Chiese lo specialista occhialuto, rivolgendosi alla dottoressa, la quale lentamente toccò un pulsante sulla scrivania, un suono metallico proveniente dalla serra attirò l’attenzione di tutti.
 
La lastra di granito nero, in centro alla serra, lentamente si solleva come un contenitore, la sommità si divise nettamente in due, le due parti della lastra si separarono, lasciando risalire lentamente una teca delle dimensioni, adatta quanto bastava per custodire un corpo umano, quella era semplicemente una bara.
 
*********
Shadow giaceva in terra, immobile e privo di forze a causa del colpo infertogli da Cassandra poco prima, maledicendosi mentalmente di un paio di cose: non era riuscito a salvare colei che gli era cara. All’Anima Draconica che custodiva perché non aveva più funzionato e infine, alle due ex nobili impazzite che se la stavano ridendo sguaiatamente e sadicamente come mai.
 
“Mmh e finita per te!”, disse Chimera leccandosi le labbra con una lingua lunga e biforcuta come quella di un serpente, per poi guardare assottigliando gli occhi ferini, negli occhi argentati di Lui.
 
“Sei un bel tipo, però il colore dei tuoi occhi, mi disgusta, ma aspetta ti rendo un più piacente da vedere!”, aggiunse la ragazza animale con voce stridula, prima di avvicinare minacciosamente un artiglio per poi incidergli poco sopra al sopraciglio e scendere fino alla guancia provocandogli un taglio all’occhio sinistro.
 
Ogni urlò di dolore di lui, riecheggiò a lungo nella grotta glaciale, aumentando anche l’euforia sadica delle due ex nobili, Chimera mutò ancora: dalla sua schiena fuori uscirono, otto sottili e lunghe zampe di ragno, mentre con la coda dello scorpione, gli fece saltare via la cintura dei suoi pantaloni.
 
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Le winx erano rimaste sconvolte nel vedere comparire dalla lastra di granito, una specie di feretro di cristallo puro, al suo interno. Una bella ragazza dai capelli lunghi e blu di Prussia vestita con una veste bianca, sembrava solamente addormentata, con le mani giunte sopra al petto teneva, un fiore candido, doveva essere immersa in una specie di liquido.
 
“Chi e quella?. Cosa stavate facendo qui?!”. Chiese Aisha rivolgendosi con arroganza a Ellis, la quale si sedette sulla poltrona, mentre con la punta della scarpa premette un pulsante, per far trasferire i dati delle sue ricerche su una memoria portatile, con la mano si toccò il volto.
 
“Lei e il motivo perché Shadow e diventato un tuttofare, trovare i soldi per portare avanti le mie ricerche sulla nanotecnologia rigenerativa per curarla!”. Rispose la dottoressa rivolgendosi alle Winx, Timmy e la cyber demone Tecna, la quale guardò i monitor e lesse in pochissimi instanti, la cartella clinica.
 
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Chimera gli conficcò le otto zampe di ragno, sulle braccia e gambe di Shadow, immobilizzandolo completamente, con le mani prese il suo viso prima di baciarlo mettendogli in bocca come quella dei serpenti, quasi rischiando di farlo soffocare.
 
“Prima di morire, e noi potremo evadere, ti ricompenseremo piacevolmente!”, pronunciò maliziosa con uno sguardo pieno di lussuria e avidità, identica a quella di Chimera, tranne che quest’ultima, aveva preso da qualche tempo, le caratteristiche della mantide religiosa e della vedova nera: dopo l’accoppiamento, uccidevano e divoravano il maschio.
 
Shadow assottigliò l’occhio prima di sprizzare sangue dalla bocca e ormai cedere, era finita per lui, chiuse la palpebra, mentre Cassandra si tolse la giacca logora, lasciandola cadere in terra.
 
“Non ti dispiace se me lo gusto prima Io Chimera. E credimi ne vedrai delle belle!”, pronunciò l’ex contessa, prima di iniziare ad allentarsi l’abito.
 
*********
Tecna guardò Ellis, con tristezza dopo aver terminato di leggere la cartella clinica di Nadira, con stupore Lei aveva avuto il stesso male di Timmy.
 
“Da quanto c’ è scritto, le nano macchine che hai usato per curarla sono riusciti al novanta per cento a disintegrare la massa tumorale, ma poi non sono riusciti a fare altro, come se si fossero bloccati, ma continuavano a evitare che il tumore si riformasse!”, pronunciò la cyber demone rivolgendosi a Ellis, la quale annuì prima di guardarle.
 
“Pensò che Shadow. Voglia finire il suo ultimo incarico, almeno per poter celebrare un degno funerale per sua sorella Nadira!. E anche sentirsi meno in colpa di non esserci riuscito a curarla!”, pronunciò tristemente la dottoressa Ellis, rivolgendosi ai presenti. Lo specialista guardò la sua amata Cyber demone e poi la donna dai capelli castani.
 
“Da quanto e morta?!”. Chiese tristemente Timmy rivolgendosi alla dottoressa, la quale guardò lo specialista e la cyber demone Tecna.
 
“Tre giorni fa, quando Shadow e tornato da Andros, almeno s’ è andata serenamente nella notte!”. Rispose Ellis flebilmente.
 
Nota dell’Autore: Shadow sta passando letteralmente le pene dell’inferno. Che sia giunta la fine del cacciatore?. Cosa succederà alla prossima!”.  
 

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Capitolo 19
*** L' Ascesa di un superpredatore ***


Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx appartengono a Goran The ancient. Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 19:  l’ascesa di un super predatore
 
Nella foresta creata da Flora su Andros, l’arlaune in questione aveva finalmente recuperato le forze, seppur non si fosse estinta l’astio che provava per Shadow. Roxy si trovava sdraiata sulle radici della sua amata.
 
“Le nostre amiche winx, riusciranno a fermare quel tizio Flora, non preoccuparti!”, pronunciò la fata animale rivolgendosi alla sua amata arlaune, la quale le sorrise, prima di piegare il fusto del fiore, avvicinandosi a lei e baciandola con passione, Roxy ricambiò con la stessa passione, ma dovettero interrompere il piacevole momento, perché si apri un portale e da esso, fuoriuscirono Stella, assieme a Icy e le due dragonesse Bloom e Janine.
 
“Ragazze quanto tempo, che facce sconvolte. Non ditemi che è successo qualcosa?!”. Chiese Roxy rivolgendosi con forte preoccupazione alle sue amiche, poco lontano la principessa albina teneva d’occhio Janine, che era intenta a dare la caccia ad un geco.
 
“Sarebbe troppo lunga da spiegare Flora, Roxy avrei una cosa da chiederti!”, pronunciò Bloom rivolgendosi alla fata animale, mentre con la coda dell’occhio, guardava sua figlia Janine.
 
Roxy la guardò e con un cenno del capo, aspetto che la squamosa amica, le ponesse la domanda.
 
“Roxy quando sei eri venuta a chiedermi aiuto anni fa, mi avevi anche raccontato di aver passato notti insonni a leggere i libri di cripto zoologia. Per caso non avevi visto tra quelli, qualcosa di simile ad un drago lupo?!”. Chiese la draghessa rivolgendosi alla fata animale, la quale ci pensò su a lungo prima di risponderle.
 
“Si. Il Draco Lupus Thunder Omega, purtroppo sono poche e quasi nulle le informazioni su questo drago: E’ nella categoria super predatore. Adattabile in ogni ambiente anche il più ostile, dotato di una grande astuzia, è in grado di generare e sputare elettricità plasmatica, infine munito come tutti i draghi di artigli, denti, ma anche di lame organiche e spine affilate!”, pronunciò Roxy a memoria con voce piatta, ciò che molto tempo addietro aveva letto sui libri, quando era ancora una studentessa di Alfea.
 
Bloom inarcò appena un sopraciglio, ma i suoi occhi di brace ebbero un guizzo di stupore che Shadow si sia trasformato in un drago così potente e che sia in grado di usarne appieno la sua forza. Flora guardò la donna-drago e la sua amata fata animale con malcelata curiosità.
 
“Scusate. Ma cosa centra un drago con quel bastardo che ci ha attaccati?!”. Chiese l’arlaune flettendo il fusto del fiore per stare nel mezzo di Bloom e Roxy, la draghessa guardò Flora ma a risponderle fu Icy.
 
“Centra molto Flora. Devi sapere che!”. Rispose sospirando l’ ex strega del ghiaccio prima di guardare lei e Roxy.
 
“Che quel tizio Shadow, durante il combattimento contro Tecna, sì e trasformato nel drago che hai detto, diventando come la qui presente dragonessa Bloom!”. Aggiunse Icy rivolgendosi sempre all’arlaune che alla fata animale, le quali sgranarono gli occhi per lo stupore.  
 
“Cosa?!”. Chiesero Flora e Roxy all’uniscono, la ragazza dai capelli d’argento dovette tapparsi le orecchie per non venire assordata dall’urlo assordante dell’arlaune, Bloom fece altre tanto con Janine e guardo seriamente l’amica.
 
“Diciamo che è diventato una mia versione maschile, con le caratteristiche del drago che hai appena citato, è con un ironico carattere!”. Rispose solamente la draghessa rivolgendosi a Roxy e Flora, la fata animale, aveva la strana sensazione che Bloom, parlasse con rispetto di Shadow, forse addirittura ammirata.
 
“Ho come l’impressione, che tu rispetti Shadow Bloom?!”. Domandò la fata animale rivolgendosi alla draghessa, la quale guardò Janine, la quale a sua volta guardò la madre.
 
“Ho ciò che volevo sapere. Janine, ritorniamo su Pyros, e per risponderti alla tua domanda Roxy: mi ricorda me!”, pronunciò solamente Bloom, prima di guardare la figlia, ed entrambi si alzarono in volo per poi volare alla volta del pianeta dei draghi.
 
*********
Le winx guardarono la dottoressa Ellis, quest’ultima guardò le fate e la cyber demone con tristezza ma con un espressione decisa sul volto.
 
“Per salvare qualcuno, non fareste dei sacrifici?. Non fareste tutto il possibile?!”. Chiese Ellis rivolgendosi a loro, ma proprio quando Tecna stava per dire qualcosa, a un tratto, si vide una tenue luce, che prese forma di una ragazza dai capelli blu, con stupore di tutti era: Nadira.
 
“N- Nadira?. C- Come?. E possibile?”. Chiese nuovamente la dottoressa rivolgendosi alla ragazza dai capelli blu, la quale sorrise prima di guardare tutti i presenti.
 
“Ho visto tutto in questi tre giorni. Ho creato una copia di me con le abilità di fata, in un computer; Questa che vedete e soltanto una proiezione dalle macchine. Ammetto che ho preferito andarmene da questo mondo di mia volontà, perche ormai ero stanca!”. Rispose Nadira rivolgendosi alle presenti le quali erano stupite, soprattutto Timmy che guardò la sua amata cyber demone, la quale era stupita quanto Lui.
 
“Eri stanca di vivere?. Ma le mie nano macchine erano quasi riuscite a guarirti Nadira!. Ho fallito, ho continuato le ricerche almeno per terminale e impedire che altre persone morissero per la stessa malattia che avevi!”, pronunciò la dottoressa con le lacrime agli occhi, quando vide la ragazza dai capelli blu sorridere dolcemente.
 
“Non hai fallito. Le tue nano macchine Ellis, mi avevano completamente guarita, questione di giorni è mi sarei perfettamente ripresa ma, mi dispiace averti creato dispiaceri quando con le mie abilità di fata, li ho alterati in modo che oltre al farmi del bene, lasciassero che il mio male continuasse a danneggiarmi!”, pronunciò senza alcuna esitazione Nadira rivolgendosi alla dottoressa dai capelli castani. La quale rimase evidentemente sconvolta.
 
“Tu hai alterato le nano macchine, affinché ti danneggiassero gli organi interni ma perché lo hai fatto?. Tuo fratello ha fatto molto per te, lo capisci?!”. Chiese allibita la dottoressa rivolgendosi alla ragazza dai capelli blu, la quale chiuse le palpebre e le riapri subito dopo.
 
“Non lo fatto per fare un torto a mio fratello. Quando mi sono ammalata, ho sentito chiaramente nella notte, mio padre litigare con Ricky, accusandolo di avermi fatto ammalare e di aver attentato più volte alla mia vita, per rubarmi il titolo di principessa ereditaria, ovviamente parole tutte false, ho trascurato più volte la mia salute per scoprire!”. Rispose Nadira rivolgendosi alla dottoressa e alle winx presenti, le quali erano stupite.
 
“Che mio padre voleva usare il mio potere come arma, controllando i draghi per potenziare il l’ esercito in caso di conflitto, ormai la mia malattia era incurabile, anche se ero guarita, sono diventata più cagionevole di salute, perciò tre giorni fa, mi sono semplicemente lasciata andare, sapendo che mio fratello potrà rifarsi una vita d’accapo, senza colpa!”, continuò la ragazza dai capelli blu, guardando con tristezza le winx e la dottoressa Ellis, la quale la guardò con curiosità.
 
“Che cosa volevi dirmi alcuni giorni fa sull’ Anima draconica Nadira?!”. Chiese la dottoressa rivolgendosi alla ragazza dai capelli blu, la quale sorrise solamente.
 
“L’ Anima Draconica, aprirà lo spirito di una persona con qualcosa che gli si avvicina, diventano anima e corpo a quella, quel giorno Ellis volevo già dirti che ormai quel potere era di Ricky, è che da un giorno all’ altro si sarebbe esaurito, ma gli avrebbe conferito i poteri del drago che era più legato!”. Rispose Nadira rivolgendosi alla dottoressa, la quale rimase stupita, ma prima che potesse dire qualcosa.
 
“Ora devo andare. Ti ringrazio per tutto ciò che hai fatto per me. Ellis!”, aggiunse la ragazza dai capelli blu, prima di scomparire in un crepitio di luce, la dottoressa chiuse gli occhi. Ma dentro di sé si stava chiedendo. Shadow lo sapeva?.
 
*******
 
Ormai Shadow era alla mercé di Cassandra e Chimera, il ragazzo dai capelli blu elettrico aveva perso conoscenza, dalla bocca ogni tanto uscivano sprizzi di sangue. L’ex contessa ormai era nuda ed era pronta prendersi il suo premio.
 
“Ha perso conoscenza. Peccato volevo vedere la sua espressione!”, pronunciò sadica Cassandra, aprendo i pantaloni di lui, prima di posizionarsi sopra il ragazzo e diede inizio all’atto.
 
*******
 
Ma nel profondo dell’animo di Shadow. L’ Anima Draconica ormai era ormai esaurita ma, il genoma del ragazzo era giunto ad una nuova.
 
Evoluzione.
 
Nota dell’autore: Nadira ha posto fine alla sua vita per permettere al fratello una nuova completamente da zero, Qualcosa sta avvenendo in Shadow. Cosa accadrà ora?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!.
 
 

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Capitolo 20
*** sfida tra predatori ***


Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx appartengono a Goran The ancient. Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 20:  Sfida tra predatori
 
L’animo di Shadow stava cambiando, l’Anima Draconica aveva completato la sua opera.
 
Il ragazzo dai capelli aprì lentamente l’occhio visibile è si rese conto che Cassandra, lo stava “cavalcando”, come una furia, in preda al piacere sadico delle sue azioni, Shadow sgranò e assottigliò l’occhio mentre l’intero suo corpo inizio a riprendere controllo, generando l’energia elettrica come fosse stato un generatole e la rilasciò tutta insieme, come se fosse diventato un parafulmine vivente.
 
Cassandra per l’improvviso choc elettrico fu letteralmente sbalzata dal giovane cadendo in terra, in preda agli spasmi elettrici, Chimera d’altro canto subì un violento choc elettrico che carbonizzo le zampe di ragno, spezzandosi di netto e lasciandola a terra anch’essa in preda agli spasmi.
 
Shadow lentamente si mise ventre a terra, ogni fibra del suo corpo tremava di dolore e rabbia, ma si richiuse i pantaloni, a un tratto si udirono degli schiocchi e poi accade l’impensabile.
 
Tutto il corpo di Shadow si ricoprì da una pellicola color ruggine come se si fosse completamente pietrificato all’improvviso. Chimera guardò incuriosita e allibita sua madre Cassandra, la quale raccattò alla rinfusa le sue vesti.
 
“Capisco che hai detto che ne vedevo delle belle, ma pietrificarlo non ti sembra esagerato?!. Toccava a me cavolo!”. Chiese la ragazza animale rivolgendosi all’ex nobile, la quale ansante, la guardò, con un’occhiataccia di rimproverò.
 
“Non sono stata io, e non credere che finisca in cinque minuti sai. Stormy per un ora lo fatta urlare!”. Rispose Cassandra rivolgendosi a Chimera, la quale si strappò dalla schiena i monconi delle zampe di ragno.
 
La pelle metallica ossidata si squarciò lungo la schiena in linea ritta, lentamente l’epidermide scivolo via, come se Shadow avesse fatto la muta, Shadow emerse lentamente dalla sua vecchia pelle, raddrizzando la schiena.
 
Dove prima le scaglie ricoprivano solamente le spalle, ora coprono del tutto le braccia, dai gomiti in giù, fino alle dita sembravano ricoperti di metallo lucente; sempre dalle spalle fino alle scapole, il dorso era completamente ricoperto come gli arti superiori dalle scaglie e pelo blu  elettrico, i capelli si erano allungati come una criniera.
 
Sembrava quasi che la metamorfosi di Shadow avesse raggiunto un nuovo stadio, avvicinandosi non più di tanto alla prima volta che si era trasformato nel Draco Lupus contro la cyber demone Tecna in precedenza, lentamente si volto verso Chimera e Cassandra.
 
Chimera rimase allibita e sconvolta, Cassandra invece spaventata, le sembrava di ricordare quando Flora da morta era rinata come arlaune, ma di una cosa era certa: se l’ ex fata della natura fosse stata per qualche motivo lì presente con loro, anche Lei sarebbe morta di paura, per lo sguardo feroce di Shadow..
 
La mandibola era coperta da scaglie più piccole fino al collo, l’occhio visibile di Lui, aveva la sclera rossa violacea, l’iride argentata con la pupilla verticale come quella dei gatti, diventò sottilissima, che l’ex nobile poté vedersi riflessa e si senti a un tratto paralizzata dalla paura.
 
“Perché non riesco a muovermi?!”. Chiese allibita Cassandra, quando lo vide scattare con un ruggito simile a un latrato di una bestia infernale, una scia cremisi, fosforescente degli occhi di lui, era l’unica visibile dalla sua impressionante velocità. Per l’ex nobile quelle furono le sue ultime parole, proprio le ultime.
 
La parte superiore del busto di cassandra, fu letteralmente segata via ad altezza della vita, incluse le braccia dai gomiti in giù, di netto così rapidamente che neppure una goccia di sangue fuori usci dalle ferite, con tonfo sordo le due parti cadde l’una a pochi secondi dall’altra.
 
“Madre!!”, urlò Chimera in preda all’orrore, quando udì un rumore si voltò verso di esso e sgranò gli occhi vedendo Shadow sul crinale di ghiaccio, in tutta la sua forma.
 
Mezzo accovacciato con le braccia aperte, e le lame ossee, coperta da una membrana vermiglia in piena mostra, veramente lucide come fossero spade, la massiccia muscolatura era ben tesa, le gambe piegate pronte per scattare, mentre dietro di lui si muoveva una coda munita di spine affilate come rasoi.
 
“Nonostante quello che mi ha fatto, non ha sentito nulla, ma riguardo Te Chimera. Pagherai per tutti coloro a cui vita hai posto fine tra cui il mio amico Helia!”, pronunciò Shadow assottigliando minacciosamente l’occhio visibile mentre anche quello ferito, in precedenza, lentamente si aprì rigenerato e identico all’altro, rivolgendosi alla ragazza animale, la quale ruggì di rabbia e dolore.
 
“Una bella sfida di predatori. Di te non avrò alcuna pietà, non meriti di vivere per tutti i mali che hai causato!”,aggiunse il ragazzo dai capelli blu prima di saltare e atterrare nell’ampia grotta, Chimera ormai priva di alcun controllo mutò in modo orribile.
 
La bocca diventò munita di denti come quelli degli squali al punto che le fauci facevano fatica a chiudersi, le unghie si allungarono ad artigli, le gambe diventarono più muscolose e munite di artigli affilati, la coda di scorpione balenò furiosa, e scattò verso Shadow con un verso gutturale.
 
Il ragazzo dai capelli elettrico, schivò agilmente l’artigliata di Chimera, quest’ultima sferrò un colpo di coda, cercando di pungere la sua schiena, un colpo a vuoto, perché Shadow ruotando su un braccio schivò l’attacco e la coda spinata di lui, colpi in pieno quella seghettata di Lei.  
 
La coda di scorpione fu tranciata di netto, mentre Chimera crollò in terra a seguito della ferita sul fianco prodotta sempre dalla coda spinata di Lui, ma Lei si rialzò subito.
 
“Prima eri stata fortunata ma ora, hai una brutta gatta da pelare!”, pronunciò Shadow prima di scattare verso Chimera, quest’ultima ruggì di rabbia prima di sparargli addosso come proiettili, degli aculei d’istrice, ma Lui li schivò agilmente a zig-zag, e le comparve di lato.
 
L’uomo-drago sferrò un fendente alla sua schiena, aprendole un profondo taglio sopra la scapola ma Chimera rispose, mutando il braccio sinistro a chela di mantide religiosa, e colpirlo al viso con essa. Facendolo arretrare, mutò a chela anche il braccio destro e cercò di afferrarlo.
 
Shadow sollevò una gamba per poi usando il petto di Chimera come trampolino salto in capriola, al contempo sferrò un colpo di coda che le provocò un profondo, squarciò in linea retta dal l inguine fino al volto, ma non era ancora finita.
 
Quando l’uomo drago atterrò, si diede lo slanciò e la feri mortalmente al fianco di Lei.
 
Chimera crollò in terra immobile, mentre Shadow la guardò con la coda dell’occhio.
 
“L’unica che può tenermi testa e una donna drago che conosco. Lei vale la pena prenderle non da un mostro come te!. Addio!”, pronunciò l’uomo drago mentre iniziava ad allontanarsi da colei che era stata alleata delle temute Trix. Ma non era ancora morta.
 
Chimera si rialzò e scattò rapidamente verso Shadow, mutando: corazzandosi il corpo come un rinoceronte, facendo uscire dai lati della bocca le zanne dell’elefante. Ruggendo di rabbia, con il sangue e bava che le colava dalla bocca.
 
Shadow, schivò l’attacco con agilità, e quando vide la ragazza animale pronta a caricare una seconda, puntello le gambe e apri la bocca, mentre filamenti di plasma si convogliarono attraverso il corpo, per poi quando raggiunse la bocca. Sparò un getto incandescente di plasma.
 
Chimera, schivò parte dell’attaccò perdendo il braccio sinistro, ormai incenerito dalla temperatura vicina ai ventimila gradi del plasma ionizzato, ma la ragazza animale, continuava a correre verso di Shadow, il quale una volta esaurito il plasma sferrò un montante verso di Lei. E con esso la sfida dei predatori era giunta al culmine.
 
Un taglio in diagonale dal fianco sinistro alla spalla destra di Chimera comparve e il corpo si separò nettamente per il colpo, l’ultima cosa che la ragazza animale vide, erano gli occhi feroci di Lui, chiudersi tornando normale e le era parso di vedere quello specialista, l’amato di Flora. Helia toccare la spalla di Shadow e sussurrare:
 
“Grazie Amico mio! Sono in pace ora!”.
 
Shadow stesso quando i pezzi del corpo della donna animale caddero in terra, si volto e si allontanò.
 
“Riposa in pace Helia!”.
 
L’uomo drago raccolse dei teli depositati lì e li lanciò in modo da coprire i cadaveri delle due alleate delle Trix.
 
Nota dell’Autore: Chimera e Cassandra hanno avuto finalmente ciò che meritavano, ma cosa succederà ora Shadow troverà la regina dei ghiacci?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento. Alla prossima! Chiedo Perdono se ho impressionato qualche lettore e se ho trascurato degli errori.
 
 

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Capitolo 21
*** Capitolo 21: La Regina dei ghiacci. ***


Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx appartengono a Goran The ancient. Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 21: La Regina dei Ghiacci.
 
Shadow percorse i sentieri glaciali della dimensione Omega, si guardò le mani, per quante volte avesse tentato, non era riuscito a far scomparire i guantali di metallo organico, aveva richiuso solamente le lame ossee, si toccò il collo e il mento, almeno quelli erano tornati alla normalità.
 
Il ragazzo- drago si fermò e osservò il suo riflesso, attraverso la superficie del ghiaccio, ora quasi simile a vetro: i suoi capelli ora più simili a una lunga fluente criniera blu elettrico, parti dei lobi delle sue orecchie erano diventate quasi a punta e iniziavano a diventare blu, le tempie erano coperte dalle scaglie blu, più scure nelle code degli occhi.
 
Il resto dei suoi lineamenti erano rimasti umani, si guardò il petto, la maglietta mezza lacerata, sia per la metamorfosi che per le unghiate di Chimera, scoprirono che la sua pelle chiara non era cambiata, le scaglie e pelo bluastro, gli ricoprivano solamente le spalle e quasi tutta la schiena, si toccò essa con una mano e poté sentire chiaramente qualcosa che cercasse di uscirgli, presa poco vicino alle scapole.
 
“Sembra che io stia mutando in modo incontrollato, ma ora è stabile ma fino a quando, Bah non devo preoccuparmene, me né farò un abitudine!”, disse Shadow tra sé, prima di guardarsi la coda che scomparve rientrando nel corpo, si sistemo i pantaloni bene, stringendo i denti sul fatto che gli mancassero dei bottoni.
 
“Ma quelle due avevano una fame arretrata, per fortuna che è finalmente finita!”, aggiunse tra sé il ragazzo-drago prima di continuare a camminare, con una sola occhiata dedusse che anche se la sua altezza era cambiata, dal metro e ottanta era diventato due metri e dieci centimetri, quasi le venne da sorridere.
 
- La prossima volta che incontrerò quella donna- drago, non mi guarderà dall’alto in basso!. Però ragioniamo: quella Cyber demone Tecna. Il suo tipo ha detto che Lei e diventata cosi per salvarlo, mi ha affermato la verità, lo letta sui suoi occhi. Flora era l’amata di Helia. E’ se fosse diventata quella specie di donna pianta, forse per la follia indotta dal trauma subito, non senza conseguenze, se una cosi dolce impazzisce e capace di fare follie!- pensò mentalmente Shadow continuando a camminare, e al contempo guardarsi intorno in cerca della Regina dei Ghiacci.
 
“Ehi Uomo Lupo o ganzo, abbiamo visto ciò che hai fatto alle nostre ex alleate, e già ci piaci!”, pronunciò una voce femminile dritta nella sua mente. Shadow si guardò intorno e a parte due blocchi di ghiaccio era da solo.
 
“Liberaci da questa prigione di Ghiaccio, insieme domineremo la dimensione magica!. Una volta che ci avrai aiutato, sarai ben ricompensato”, pronunciò una seconda voce con un messaggio psichico rivolgendosi al ragazzo drago. Il quale si voltò verso i blocchi di ghiaccio, e poggiò una mano sulla superficie gelida di uno delle celle glaciali, tolse la brina depositata sopra, scoprendo il viso di Darcy, inutile dire che quando tolse anche all’altro blocco la brina, scopri il viso di Stormy. le Trix.
 
**********
 
Ellis guardò le winx le quali erano rimaste, stupite quando, il cellulare di Timmy aveva trillato e quest’ultimo, aveva saputo dai templari di Rocca Luce, che qualcuno era entrato nella dimensione Omega, e i nuovi sensori installati alcuni mesi prima, su ordine dalla cyber demone Tecna sul pianeta, questi avevano rilevato prima di spegnersi a causa della scarica elettromagnetica di Shadow, la presenza di qualcuno che era entrato proprio sul pianeta prigione.
 
“Come sarebbe a dire che qualcuno è entrato nella Dimensione Omega?. E come?. Tutte le navette vengono segnalate quando sono nei suoi paraggi!”, Chiese Timmy al telefono, ma non seppe la notizia dei templari perché Ellis stava ridendo.
 
“A quanto pare, i vostri nuovi strumenti sono al pari dei miei, Shadow e lì per un mio favore personale per il bene delle mie ricerche, e stato un piacere conoscervi, sperò di farlo ancora, quando la smetterete di considerarlo un criminale!”. Rispose la dottoressa prima di lasciare cadere le sue biglie speciali, le quali all’impatto del pavimento, rilasciarono una cortina fumogena rossa.
 
“Ellis Enchantix!”, aggiunse la dottoressa, trasformandosi nella forma di vera fata, attraverso la cortina fumogena.
 
I suoi vestiti comprendevano in: una fascia azzurra con laccetti in filo dorato, che le copriva i seni e una mini gonna a balze in tinta con l’abito, alle gambe nude fino ai piedi le stringhe tipiche della forma di fata, il viso truccato per risaltare la sua bellezza, dietro la sua schiena fuoriuscirono, le ali fatate simili a quelle di una farfalla, erano sbiadite, rovinate e parzialmente decomposte, come se fossero state divorate dalla cancrena.
 
“Ci vediamo!”, continuò con un sorriso Ellis prima di usare la polvere di fata, facendo scomparire Lei stessa e tutto il laboratorio in un battere di ciglia, le winx e la Cyber demone rimasero senza parole.
 
“Ma come ha fatto?!”. Chiesero le winx in un misto tra rabbia e frustrazione, con un pizzico di invidia. Tecna guardò le sue amiche.
 
“Non lo so, ma ci ha letteralmente  lasciato con le pive nel sacco, e scomparso anche il feretro. Appena possibile avviseremo Icy e Stella della situazione e anche Bloom!”. Rispose la cyber demone rivolgendosi alle sue amiche, le quali annuirono ed uscirono dalla villa vuota che era stata per lungo tempo, la copertura perfetta della dottoressa Ellis.
 
******
Shadow osservò le due streghe, stringendo i denti dalla rabbia malcelata, prima aveva incontrato, affrontato, caduto e infine riemerso ed annientate le loro alleate.
 
“Sentiamo. Perché mai dovrei liberarvi?!”. Chiese con tono divertito, solo per celare la rabbia che in quel momento lo bruciava come il fuoco, rivolgendosi alle Trix, le quali seppur i loro volti erano inespressivi, i loro occhi non lo erano.
 
“Oltre che ne va della tua pellaccia, Noi sappiamo riconoscere un vincente quando lo vediamo, quelle due Chimera e Cassandra sono state utili ma hanno miseramente fallito, se se ne fossero accorte subito, quella puttana di flora non ci avrebbe sconfitto, come anche quella dragonessa Bloom anni fa!”. Rispose mentalmente Darcy rivolgendosi a Shadow, il quale si rabbui, quel nome della dragonessa non era né la prima né ultima volta che lo sentiva, ma le venne in mente una cosa: perché le ricordava tanto lo stesso nome della principessa scomparsa di Domino Bloom.
 
“E poi già ci piaci, e sono certo che averti come alleato oltre ad una piacevole compagnia, nessuno sarebbe in grado di sconfiggerci, coraggio liberaci!”, disse Stormy rivolgendosi all’uomo-drago, il quale sorrise prima di guardare poggiando un unghia contro la superficie glaciale dei blocchi.
 
“Spiacente. Non frequento le donne di facili costumi, soprattutto delle bestie come voi, sperate di non vederci fuori di qui, perché!”, pronunciò Shadow guardando i due blocchi di ghiaccio, poté sentirsi addosso le occhiatacce delle due Trix.
 
“Potreste fare una fine peggiore delle vostre ex alleate!”, continuò con voce fredda e piatta il ragazzo dai capelli blu elettrico, prima di allontanarsi lentamente e scendere da una discesa vicina. Ignorando gli insulti mentali e le futili minacce delle due Trix.
 
Dopo una discesa controllata, Shadow. Raggiunse un area semi devastata, poco più sotto vide ciò che restava del ex portale omega, che un tempo collegava Andros con il pianeta prigione e sgranò gli occhi vedendola finalmente: la Regina dei ghiacci semiriparata dalle brezze gelide del pianeta.
 
Esattamente come Ellis gli aveva descritto. Il fiore Regina dei Ghiacci  era grande come la Raflesia amazzonica, non emanava un lezzo marciò come quest’ultima ma un gradevole profumo simile alla menta albina e a quella di rosa, il fusto era azzurro chiaro, mentre i petali erano color del ghiaccio e ricordavano un gigantesco fiocco di neve.
 
“E veramente uno spettacolo, l’unica cosa gradevole in questo insulso pianeta. Ellis ne sarà felice!”, pronunciò Shadow, prima di tagliare via un petalo, arrotolando e metterlo in una fialetta che si era portata dietro, estrasse dalla tasca dei jeans mezzi laceri il micro portale e in un battito di ciglia, spari lasciando per sempre gli orrori accaduti nella Dimensione Omega.
 
Nota dell’Autore: molti dubbi si percorrono strada nella mente di Shadow, quest’ultimo ha trovato finalmente la Regina dei Ghiacci e ora lo sta per riportare da Ellis. Che cosa succederà ora? Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!.
 

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Capitolo 22
*** Vincolo. ***


Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx appartengono a Goran The ancient. Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 22: vincolo.
 
Timmy era vicina a Tecna, la quale stava rinfrescandosi il viso soprattutto gli occhi, persino i cavi muniti di sensori che le fuoriuscivano dalla schiena apparivano confusi o meglio incredibilmente eccitati da come si muovevano.
 
“Come ti senti amore?!”. Chiese lo specialista occhialuto rivolgendosi alla sua amata Cyber demone, la quale per tutta risposta le cinse le braccia al collo baciandolo con passione bruciante, quando se ne rese conto sciolse l’abbraccio.
 
“Quelle biglie dovevano essere composte da una condensa di nebbia, naturale di Silansha, mi ha temporaneamente come dire dato un orgasmo istantaneo, al punto di paralizzarmi, non so come spiegarmelo!”. Rispose la demone rivolgendosi al suo amato con la voce roca dall’ eccitazione, che faceva man mano fatica a sparire.
 
“C’ é qualcosa che posso fare per aiutarti?”. Chiese lo specialista sfilandosi gli occhiali, rivolgendosi a Tecna con tono premuroso e con una dolce nota di malizia, l’ex fata della tecnologia sorrise maliziosa anch’essa mentre si avvicinava al suo amato specialista.
 
“Oh. Chi e ora il tentatore?!. Beh si, ci sarebbe un modo per aiutarmi Timmy!”. Rispose la Cyber demone per poi spingerlo dolcemente sul letto e dando tutta se stessa a lui.
 
*******
 
Ellis era giunta su Andros, avrebbe dovuto poi spiegare tutta la situazione a Shadow, una volta che lui sarebbe tornato dalla Dimensione Omega, e soprattutto di ringraziarlo, per averle descritto, senza tralasciare alcun dettaglio delle abilità e aspetto della Cyber Demone Tecna, al punto che Lei, in pochi minuti aveva creato una precauzione per lui, nel caso lei avesse tentato ancora di sedurlo nuovamente. Capendo all’istante di quale abilità seduttiva possedesse, ne sentiva ancora il profumo su di Lui, quando l’aveva portato via.
 
La dottoressa poso sul tavolo una biglia contenente frammenti polverizzati di pelo urticante delle tarantole delle caverne del sottosuolo di Magix. Non l’aveva usata perché non era giusto che quelle fate sapendo alcune cose su Shadow, di andarsene di malo modo.
 
“Shadow non è ancora tornato dalla dimensione Omega, sperò che non abbia trovato problemi lassù, anche se me lo ha celato, ho capito che l’anima draconica lo sta cambiando spero solo sia una cosa passeggera!”. Pronunciò fra sé la dottoressa mentre si sedette sulla poltrona, rimise la scheda di memoria nel computer e attese che i dati sulla sua ricerca si scaricassero nel Hard disc magico, poté sentire ancora l’aroma nelle narici, l’odore della lussuria che Tecna emanava, e un po’ le aveva fatto effetto, forse un tempo un po’ di più.
 
Lei n’era diventata resistente, perche quando era ragazza era stata su Silansha per delle ricerche personali. Quante volte era caduta nella tentazione delle ferale abitanti del mondo, però era riuscita con la sola forza di volontà a liberarsi, alcune volte cedeva alla lussuria, erano passati anni e vero, ma non poteva dimenticare il sublime profumo delle fiere abitanti della luna purpurea, e quella demone né era immersa.
 
Ellis udì chiaramente dietro di sé, il suono di scarica di un micro portale, si volto con un sorriso pensando di vedere arrivare Shadow, ma poi sgranò gli occhi quando vide oltrepassare il portale. Un giovane uomo sui due metri d’altezza, e lo riconobbe proprio nel ragazzo dai capelli blu elettrico.
 
“Shadow! Ma cosa ti è successo?!”. Chiese la dottoressa rivolgendosi a Lui, il quale sorrise appena porgendogli la fiala contenente un petalo della Regina dei Ghiacci, però la guardava a stento come in preda alla vergogna.
 
“E Lunga da spiegare. Eccoti la Regina dei Ghiacci!”. Rispose il ragazzo dai capelli blu elettrico porgendogli la fiala, Ellis lo prese ma continuava a guardarlo stupita e confusa.
 
“Hai avuto una metamorfosi, Shadow ti prego dimmi cosa ti e successo nella Dimensione Omega?!”. Chiese la dottoressa rivolgendosi a Lui, il quale là scostò gentilmente  e si tolse la maglietta, Ellis rimase ancora più sconvolta vedendo i segni della metamorfosi di Lui.
 
“Ecco insomma. Due pazze mi hanno fatto passare le pene dell’inferno, e tralasciò i dettagli, pensavo di morire ed ad un tratto beh e visibile cosa mi e successo!”. Ripose Shadow con un sospiro guardandola negli occhi, Ellis dolcemente carezzo prese il viso di Lui.
 
“Hai provato a tornare normale?!”. Chiese la dottoressa dai capelli biondo castani rivolgendosi a Ricky, il quale scosse appena la testa.
 
“Tante volte. Sono diventato come i draghi di cui uso i poteri, non sento neppure l’Anima Draconica!”. Rispose Shadow rivolgendosi a Ellis, la quale sgranò gli occhi, per poi sedersi e guardarlo.
 
“Ho dovuto spostarmi. Quella Cyber demone che mi hai parlato assieme a due giovani fate sono venute da me, Shadow sapevi che Nadira era già?”. Chiese  esitando la dottoressa rivolgendosi a Lui, il quale chiuse le palpebre, tirandosi all’indietro i capelli, coprendo le punta delle orecchie con alcune ciocche della criniera.
 
“Si lo sapevo già. Il “Ti voglio bene”, che mi aveva detto, era il suo addio, ho trovato il giorno dopo, una lettera che spiegava tutto. E lo accettato la sua scelta, Nadira vive nel mio cuore ora, ma voglio finire questo incarico!”. Pronunciò Lui rivolgendosi a Ellis, la quale sorrise appena, ma inarco un sopraciglio quando lo vide andare in camera ed uscire poco dopo con una maglietta a maniche lunghe e dei jeans che gli stavano ancora a pennello. Si mise soprattutto un lungo soprabito nero ed usci, sistemandosi la criniera in modo che sembrasse una coda bassa agli occhi degli altri. Se non altro la dottoressa poteva ammettere che  Shadow era organizzato.
 
“Dove vai Shadow?!”. Chiese la dottoressa rivolgendosi a Lui, il quale sorrise guardandola.
 
“A restituire una cosa ad una persona, tornerò presto Ellis. Cosi mi dirai cos’altro hai bisogno per ultimare la tua ricerca!”. Rispose Ricky prima di uscire e dirigersi con le mani in tasca verso la foresta di Flora e Roxy.
 
Nota dell’Autore: al suo ritorno dalla dimensione Omega, Shadow si dirige nuovamente verso la Foresta di Flora!. Sarà un secondo round o una chiacchierata?. Cosa farà Flora una volta che lo avrà visto?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento! Alla prossima!.
 
 

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Capitolo 23
*** Una nuova destinazione. ***


Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx appartengono a Goran The ancient. Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 23: la nuova destinazione.
 
Shadow si fermò a osservare la foresta di Flora e Roxy per alcuni secondi, prima di guardarsi intorno ed entrare.
 
- Scommetto che appena entrò, tutte le piante mi si aizzeranno contro. Il vero problema sarà parlarle senza che lei mi attacchi. Cosa molto certa-, pensò il ragazzo- drago mentre cautamente s’incamminava all’interno della foresta.
 
Lui non poteva immaginare è ne tantomeno crederci sul fatto che la stessa Flora che aveva affrontato, era altri che l’amata del suo migliore amico Helia, si chiese per quale motivo lei fosse diventata cosi. E poche teorie che aveva in mente non erano delle migliori ipotesi.
 
*******
Roxy si stava facendo coccolare tra le braccia di Flora, la quale la bacio amorevolmente.
 
“Non ho alcun rimpianto quando ero su Zerig, sono rinata come arlaune per fermare le Trix e fargliela pagare per quanto avevano fatto ad Helia, adesso ho capito che sarei rimasta sola senza di te mia dolcissima Roxy, l’unica cosa che mi pento e che ti ho fatto del male!”, pronunciò Flora rivolgendosi alla sua amata fata animale, la quale sorrise carezzando il viso dell’arlaune quando, si voltò di scatto verso una direzione, medesima cosa fece la donna-pianta e ciò che videro le lasciarono furibonde e sorprese in egual misura: Shadow.
 
“Un consiglio. Se dovete amoreggiare vi suggerirei di mettere un cartello non disturbare sapete!”, pronunciò l’uomo drago rivolgendosi alle due donne, tenendo il colletto del soprabito sollevato in modo da celare meglio che poté la sua metamorfosi.
 
Ma Shadow non ebbe il tempo di aggiungere altro, perché dei viticci saettarono verso di Lui, diventando acuminati come aghi, il ragazzo-drago limitò la schivata chinandosi, seppur le piante sfiorarono strappando via dei lembi del soprabito, ma poi all’istante senza neppure venire toccati da Lui, i vegetali si bruciarono all’istante per induzione elettrica, generata dal corpo di Lui.
 
Scommessa vinta.
 
“Che maleducazione!. Non ho neppure sfoderato un arma, è né tanto meno voglio farlo, sono venuto qui solamente per parlare tutto qui!”, continuò il ragazzo drago tenendo sempre le mani rifugiate nelle tasche del soprabito rivolgendosi all’arlaune e Roxy, la quale non se lo seppe spiegare, ma lo trovava alquanto strano, e diverso dal solito.
 
“Parlare?. Dopo quello che hai fatto a me e a Roxy. Sei venuto qui per parlare!”, pronunciò furente Flora, ma quando stava per aizzargli nuovamente dei viticci, delle dionee gigantesche, sgranò gli occhi come paralizzata quando gli vide togliersi da una tasca: il ciondolo di Helia. L’unico regalo che Lei gli aveva fatto al suo amato, prima che quest’ultimo morisse per mano delle folli sorelle di Icy.
 
“Quel ciondolo … E di Helia. Come mai c’è l’hai tu?!”. Chiese l’arlaune con un misto tra dolore e rabbia rivolgendosi a Shadow, il quale glielo lanciò, un viticcio lo prese per poi portarlo alla donna-pianta.
 
“C’è l’aveva una tizia che ho incontrato nella dimensione Omega. Chimera!”. Rispose il ragazzo drago rivolgendosi a Flora, la quale al sentire quel nome, le fece montare la rabbia in corpo, ma lo guardo con gli occhi rossi.
 
Roxy era stupita, se quel ragazzo era andato e tornato dalla dimensione Omega, come aveva fatto a eludere i perfetti controlli di Tecna, prima che quest’ultima era diventata una Cyber demone ovviamente.
 
“Ti sei messo a farti le pazze come quella?!”. Chiese la fata animale rivolgendosi a Shadow, il quale tremo visibilmente di disgusto, per fortuna era riuscito a riprendersi, seppur non poteva dimenticare ciò che Chimera e Cassandra gli avevano  fatto.
 
“No, i motivi non vi riguardano, ma ho avuto modo di vendicare un mio caro amico, il padrone di quel ciondolo, e vedendo la foto, ho dedotto che potresti essere diventata cosi!”. Rispose il ragazzo-drago rivolgendosi all’arlaune, la quale lo guardo seriamente.
 
“Non ti spetti mica che ti ringrazi!”, pronunciò Flora rivolgendosi a Lui, il quale sollevo le spalle solamente, prima di voltarsi.
 
“Non te lo chiesto. Ma nulla cambia il fatto che quello che fai, non è giusto, considerarti la padrona di questa foresta, forse per gli animali che devi sopravvivere e un conto, ma se devi uccidere le persone, solo per un tuo capriccio no!”, pronunciò Shadow rivolgendosi all’arlaune, la quale lo guardo seriamente.
 
“Se come dici, hai spiegato per quale motivo sono diventata cosi, capiresti e non mi parleresti in questo modo!”, pronunciò Flora, facendogli aizzare contro dei viticci ma quando quest’ultimi si avvolsero alle braccio di Shadow, quest’ultimo saltò in alto, le spine affilate lacerarono i tessuti, scoprendo i segni della metamorfosi di Lui.
 
“Ah davvero: Bene rispondimi a questa domanda: Se Helia fosse vivo e ti vedesse come sei ora, sentisse ciò che hai fatto cosa ti direbbe?!”. Domando a bruciapelo Lui rivolgendosi a Flora, la quale perse la sua maschera di determinazione e di rabbia, assottigliò tristemente gli occhi rossi, Roxy guardò Shadow, e scorse la forma mutata, ripensando mentalmente alle parole dette il giorno prima da Bloom.
 
“Che … non sono così … che sto sbagliando!”. Rispose l’arlaune rivolgendosi a Lui, il quale annui, prima di guardarle.
 
“Conoscevo bene Helia, per me era come un fratello, e non nego di aver voluto uccidere di persona i suoi carnefici, ma oltre il mio obiettivo, ho pensato anche che uccidendole sarei diventato tale e quale a loro!”, pronunciò il ragazzo drago prima di voltarsi e lentamente si allontano dando le spalle alle due ragazze.
 
“Non ti considerò un mio bersaglio. Ma tieni a mente le mie parole: se saprò che altre persone innocenti, con allegate delle prove fattibili sono morte per tua mano, tornerò qui è mi chiedo quanti fulmini tu possa sopportare prima di cadere come quando un fulmine colpisce un albero in pieno!”, aggiunse con voce fredda Shadow mentre  continuava a camminare.
 
“Anche tu stai cambiando Shadow. Dici che noi siamo mostri ma il vero mostro sei tu!!”, pronunciò Roxy rivolgendosi al ragazzo drago il quale si fermo e si volto a guardare la fata animale.
 
“Lascia che ti dica una cosa ragazzina: Mostri sono coloro che non provano sentimenti. Ho capito che Voi non entrate in quei ranghi. E poi. Io ho sempre fatto del male per fare del bene. Forse si sono un mostro ora mi sono accettato senza provare rimpianto!”, pronunciò Shadow sfilandosi il soprabito, in modo che loro potessero vedere la trasformazione, si rimise il soprabito ed uscì dalla foresta.
 
********
 
Ellis stava osservando i monitor con un sorriso, le nano macchine ora potenziate grazie alla composizione chimica della Regina dei ghiacci erano in grado di curare e rigenerare un po’ più velocemente del normale i tessuti morti. Certo era stato un bel rischio: iniettarsi direttamente una fiala di nano macchine, nelle sua ali Enchantix danneggiate, ma vedendo che in una mezz’ora un quinto dell’ala era tornata lucente e vivida, la fece lacrimare di goia.
 
“Quando molti anni fa, durante un allenamento Enchantix persi l’uso delle ali, la causa era una patologia alquanto rara delle fate, che decompone i tessuti, persino la polvere di fata marcisce, per questo ho iniziato a fare la mia ricerca; per non vedere altre giovani fate avere la stessa cosa, che e successo a me, neppure gli incantesimi più potenti mi curarono le ali, ma ora stanno guarendo e ne sono felice. Anche se l’ultimo fiore e il più difficile da trovare data l’ubicazione!”. Pronunciò la dottoressa dai capelli castani chiarissimi. Mentre digitava qualcosa su un monitor e un’immagine di un particolare fiore comparve sullo schermo.
 
“La Rosa infernale!. Uno dei fiori più rari dalle varie proprietà mediche, situato sul pianeta dei Draghi Pyros. Per Shadow potrebbe essere un grosso problema!”. Continuò la dottoressa quando non si accorse della presenza del ragazzo drago dietro di lei, il quale sorrise.
 
“beh né ho viste di cotte e di crude, potrebbe anche essere una passeggiata!”, pronunciò Shadow rivolgendosi a Ellis, la quale sobbalzo per lo spavento misto a sorpresa.
 
“Cavolo Ricky, mi hai quasi fatto venire un colpo!”, pronunciò la dottoressa prima di dargli un colpetto alla spalla, ma si massaggio il dorso della mano, ricordandosi che ora le sue spalle erano diventate coperte di scaglie e pelo.
 
“Scusami, eri talmente intenta nel tuo lavoro da non sentirmi entrare!”, disse Lui con un sorriso rivolgendosi a Lei, Ellis sorrise a sua volta prima di far vedere al ragazzo drago il fiore rosso sangue che doveva cercare nel regno dei Draghi.
 
“Questa è la Rosa infernale. Cresce nelle oasi, se hai fortuna nel trovarlo subito, non dovresti correre guai con i draghi che vivono in quel mondo di fuoco!”, pronunciò la dottoressa rivolgendosi a Shadow, il quale annuì, prima di sorridere.
 
“Ci vado. Forse dovrei prendere la crema solare, ce il rischio che mi scotto senza abbronzarmi, ho la pelle delicata io!”, pronunciò umoristico il ragazzo dai capelli blu elettrico rivolgendosi a Ellis, la quale si mise a ridere prima di guardarlo.
 
“Sii prudente Shadow!”, pronunciò la dottoressa rivolgendosi a Lui, il quale sorrise.
 
“Lo sono sempre!”, pronunciò Shadow prima di aprire un portale dall’apparecchio che aveva già usato per andare e tornare dalla dimensione Omega, ma la sua nuova destinazione era: Il pianeta dei draghi Pyros.
 
Nota dell’Autore: Shadow ha risparmiato seppur con un ammonimento Flora e Roxy, ora la sua nuova destinazione e il pianeta Pyros, senza sapere che e il regno di Bloom, la predatrice Alfa di quel mondo. Che cosa capiterà scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!  Un ringraziamento a Tressa e a Goran per aver seguito questa storia con tanto entusiasmo!
 
 

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Capitolo 24
*** Pyros il regno territorio di Bloom ***


Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx stesse, Janine e altri personaggi di Ascensione, appartengono a Goran The ancient.
Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 24: Pyros il territorio di Bloom
 
Bloom si svegliò e si stiracchio spalancando le sue immense ali, Janine si sveglio un attimo dopo di sua madre, la draghessa sorrise guardando sua figlia.
 
“Vado a rimediare la colazione Janine, resta nella grotta e non uscire per nessun motivo, tornerò presto!”, pronunciò la donna-drago voltandosi, sapeva benissimo che sua figlia le stava annuendo, uscì dalla grotta e si alzò in volo. nei cieli di Pyros in cerca della sua preda, nel suo immenso territorio inviolato.
 
Oh cosi almeno credeva.
 
*******
Shadow uscì dal portale e senti fin da subito, il forte odore di zolfo proveniente dai vari vulcani che costellavano la superficie di quella terra, permeargli le narici, diventò subito mandido di sudore sulla fronte, per il calore cocente dell’aria di quel mondo.
 
“Dunque questo posto sarebbe Pyros. Posso ammettere che me lo immaginavo diverso per essere la terra dei draghi!”, pronunciò il ragazzo dai capelli blu elettrico guardandosi intorno con cautela, mentre s’incamminava attraverso la foresta, provò a comunicare con Ellis, dopo alcuni tentativi alla fine ci riuscì.
 
“Ellis. Sono Io sono giunto su Pyros, ehm potresti farmi mente locale riguardo alla descrizione della rosa infernale?!”. Chiese il ragazzo-drago rivolgendosi alla dottoressa, la quale dopo alcuni secondi gli rispose.
 
“Allora Ricky: La Rosa Infernale potrebbe essere più facile o più difficile trovarla dipende se non trovi guai nel frattempo!”. Rispose Ellis rivolgendosi al ragazzo dai capelli blu elettrico, il quale annuì mentre raggiunse un piccolo laghetto.
 
“Cercherò di essere più prudente. Allora Ellis, come è fatta la Rosa infernale?!”. Chiese Shadow prima di toccare il cellulare e riconfigurarlo in un auricolare, in modo che avesse le mani libere per metterle a coppa e dopo aver immerso le mani, poté bersi un sorso rinfrescante di acqua.
 
“La Rosa infernale ha le dimensioni di una baccarà, i petali di color rosso vermiglio, con un lungo e sottile fusto, costellato di spine taglienti a forma di uncino, il nome deriva dal fatto della bellezza che ha in quell’ambiente infernale!”. Rispose Ellis rivolgendosi a Shadow, il quale stava ancora bevendosi un altro sorso di acqua fresca, si lisciò i capelli ormai diventati una criniera.
 
“Grazie per la spiegazione ora vado eh!”, pronunciò il ragazzo drago quando udì un grido femminile di paura, provenire ad alcuni metri da dove era lui. Shadow spense l’auricolare e decise di andare a dare un’occhiata, aprendo già le lame membrane ossee.
*******
Janine per ammazzare il tempo quando stava da sola nella tana, si esercitava nel cacciare per diventare un’abile predatrice come sua madre. Infatti, in quel momento all’interno della grotta stava cacciando un lungo ma agile geco.
 
Il piccolo rettile scappo frenetico attraverso l’interno della grotta, inseguito dalla piccola draghessa, seppur fosse alta sul metro e sessanta in confronto ai quattro metri proporzionati di sua madre Bloom, il geco passò in una grossa crepa, dalle dimensioni che poteva passarci completamente Janine, che sfortunatamente fece quando era ad un balzo dal prenderlo ma l’atterraggio fu scivolo.
 
La piccola draghessa era scivolata lungo un pendio fino a trovarsi su uno spiazzo, lentamente Janine si rimise in piedi guardando paurosamente intorno.
 
“Mamma!”, pronunciò impaurita la draghessa quando udì dei suoni rauchi e acuti, si volto e i suoi occhioni sgranarono vedendo uscire dai cespugli: Due grossi rettili simili a dei velociraptor, muniti di denti simili a quelli dello smilodonte, si stavano avvicinando con aria di essere alquanto affamati.
 
“MAMMA!”. Urlò Janine emettendo un ruggito di paura, che riecheggiò a lungo, cosa che attirò l’attenzione sia di sua madre sia dell’unico essere umano a dieci metri di distanza da lei: Shadow.
 
*********
Bloom stava per porre fine alla vita di un rettile simile a uno struzzo, quando sentì urlo di paura di sua figlia Janine, d’istinto si volto e ignorò la sua preda, la sopravvivenza e la sicurezza di sua figlia valevano più di qualunque cosa. Si librò in volo subito e mosse le ali più velocemente che poté.
 
Un odore le arrivò alle narici, un odore famigliare, ma non era quella delle winx, o di Icy quando era venuta assieme alla sua amica Stella, quell’odore era saturo di particelle elettriche e tremò dentro di sé , ma non di paura di rabbia, sapendo benissimo a chi apparteneva: Shadow.
 
“Se farà del male a mia figlia, lo ucciderò senza pietà, mi mangerò persino le ossa!”, pronunciò tra un ruggito d rabbia la draghessa, scendendo in picchiata per guadagnare ancora più velocità.
 
*********
Janine si era nascosta in una nicchia di una grotta vicina, grande abbastanza da nasconderla e sperare che sua madre arrivasse in tempo a salvarla, da quei rettili che stavano cercando di allargare l’apertura troppo stretta per loro, con i lunghi artigli.
 
La piccola draghessa si rannicchiò quando. Vide il lungo e stretto muso del raptor entrare di alcuni centimetri nell’apertura, ma ritirarla subito quando una figura alta sui due metri colpì a gambe unite il dorso del rettile.
 
“Ehi ve la prendete con una piccola!. Provate con me!”, pronunciò Shadow, mentre dietro alla sua schiena uscì la coda munita di spine che si aprirono come fossero il gambo di un ananas, i  tre Raptor con un ruggito di rabbia attaccarono.
 
Janine si fece coraggio e  guardo dalla nicchia, uno dei tre rettili stava saltando quando Shadow, ruoto il busto e lo colpì a mezz’aria con la coda, sbalzandolo con violenza contro un albero, facendolo cadere ai piedi di esso.
 
“E l’uomo cattivo che ha attaccato la mia mamma!”, pronunciò flebilmente fra sé la draghessa guardando la scena, il raptor stava attaccando Shadow, ma lui riuscì a evitarlo più di una volta. Agì.
 
Il Raptor lo attaccarono usando gli artigli delle zampe anteriori, lunghi come dei pugnali e altre tanto affilati quanto loro, il ragazzo drago evito l’attacco con una schivata per poi dandosi lo slanciò gli provocò un profondo taglio tra le costole, il rettile sibilò di dolore crollando in terra in preda agli spasmi di morte.
 
Shadow ansimo di fatica guardandosi intorno, chiedendosi da dove mai fosse provenuto quell’urlo di paura. Un rumore attirò la sua attenzione e fu allora che vide Janine, ancora rannicchiata dalla paura nella nicchia.
 
“Puoi uscire piccolina, sono arrivato appena in tempo!”, pronunciò il ragazzo-drago facendo un passo avanti, ma quando vide Janine farsi piccola dentro la nicchia, capì che era spaventata a morte.
 
Shadow si accovacciò per poi mettersi seduto sui talloni, le spine e le lame si richiusero, la guardo e le sorrise dolcemente.
 
“Non volevo spaventarti piccina, non aver paura di me, non ho alcuna intenzione di farti del male!”, pronunciò con tono fraterno, gli veniva naturale, vedendo la piccola draghessa così indifesa, certo era stupito che fosse una bimba di appena dieci anni, Janine lo guardo coprendosi con le ali, ma lasciandole aperte quanto basta per guardarlo con un occhio di brace.
 
“Vattene via, hai attaccato la mia mamma!”, pronunciò impaurita la piccola draghessa rivolgendosi a Shadow, il quale inclino appena la testa di lato, intuì che forse vedendolo attaccare cosi i raptor, potrebbe avergli sembrato agli occhi di lei, un suo potenziale predatore.
 
“Forse. Ma anche la tua mamma attacca qualcuno per proteggersi o per proteggere i suoi cari, forse e capitato una cosa simile no?!”. Chiese con tono fraterno il ragazzo drago rivolgendosi a Janine, la quale facendosi un po’ di coraggio lo guardo.
 
“Si, mia mamma stava proteggendo delle sue amiche!”. Rispose chiedendo lamentosamente la piccola draghessa rivolgendosi a Shadow, il quale sorrise sedendosi in terra, in modo da non sembrare minaccioso agli occhi della piccola.
 
“Non ti farò del male, ti riporterò dalla tua mamma, te lo prometto!”, pronunciò dolcemente il ragazzo dai capelli blu elettrico porgendogli la mano, Janine sentì dentro di sé, che di quel strano tipo poteva fidarsi, le dava un senso di sicurezza come quando stava con sua mamma.
 
Janine uscì dal suo nascondiglio, e guardò Shadow che la guardava con gli occhi sgranati, poi lo vide sorridere dolcemente.
 
“Su ti riporto dalla tua mamma!. Sarà certamente preoccupata!”, disse Lui rivolgendosi alla draghessa, carezzandole dolcemente i capelli rossi di Lei, Janine sorrise annuendo, Shadow quando l’aveva vista bene era rimasto stupito che fosse bellissima e poi, le ricordava anche un po’ Nadira, quando aveva circa la stessa età.
 
- Che draghetta graziosa. Avevo letto tempo fa, che alcuni draghi potevano diventare con aspetto umano, chissà se anche quella dragonessa era cosi prima, però semmai fosse stata anche cosi, come può quel tizio che mi ha ingaggiato dire che una donna drago, gli aveva uccisa la figlia-, pensò tra sé il ragazzo drago guardando la piccola draghessa di fronte a sé.
 
Shadow si mise in piedi e s’incamminò al suo fianco, tenendolo per la mano Janine, che lo guardava incuriosito.
 
“Che drago sei?!”. Chiese la draghessa rivolgendosi al ragazzo drago, il quale la guardo e sorrise.
 
“Un drago alquanto strano, non saprei proprio come risponderti piccina!”. Rispose dolcemente Shadow rivolgendosi a Janine, ma quando la draghessa stava per fargli un'altra domanda.
 
Un ruggito minaccioso di rabbia riecheggiò a lungo nell’aria, Janine sobbalzo per la sorpresa mentre Shadow si guardava intorno preoccupato. Quel ruggito l’era molto famigliare.
 
“E’ la mia Mamma!”. Pronunciò Janine correndo verso la grotta, il ragazzo drago la guardo.
 
“Aspetta stammi vicina piccola!”, pronunciò Shadow con tono apprensivo ma quando segui la draghessa, un'altra dragonessa le comparve davanti, e subito dopo prima che potesse reagire, un violento colpo di coda di Bloom lo colpì in pieno facendolo volare a un metro e mezzo da terra in linea retta attraverso gli alberi.
 
Ma Shadow era riuscito a vedere chi fosse la donna drago, un attimo prima dell’impatto: Bloom.
 
Il ragazzo drago finì tra i cespugli di rovi che gli stavano già graffiandogli la pelle.
Quando Shadow riuscì a liberarsi Bloom ormai, gli era già addosso.
 
Nota dell’Autore: l’arrivo di Shadow è stato abbastanza caotico, che cosa succederà ora?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!. Un ringraziamento speciale a Tressa e Goran per aver recensito i capitoli fin dall’inizio. Alla prossima.
 

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Capitolo 25
*** Lotta per la sopravvivenza ***


Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx stesse, Janine e altri personaggi di Ascensione, appartengono a Goran The ancient.
Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 25: Lotta per la sopravvivenza.  
 
Shadow saltò con un possente balzo schivando l’artigliata di Bloom, ma non ebbe la stessa fortuna quando atterrò, schivò per il proverbiale colpo di fortuna, un possente colpo di coda di Lei.
 
“Ti credevo migliore Shadow, ma invadendo il mio territorio e attaccando mia figlia, hai dimostrato di essere il contrario, mi sei sfuggito dai miei artigli due volte!. Non c’né sarà una terza stavolta!. Ti sbranerò!”. Disse Bloom rivolgendosi a Lui scoprendo le zanne affilate, il quale sgranò gli occhi, stupito dal fatto che Janine fosse la figlia della donna drago, adesso comprese le parole dette dalla piccola draghetta poc’anzi.
 
“Tua figlia?!”. Chiese stupito il ragazzo dai capelli blu elettrico rivolgendosi all’amazzone draconica, ma quando vide quest’ultima scattare verso di lui sferrargli un’artigliata con imprevedibile velocità, ma intuì e sempre quando né era troppo, vicino riuscì ad evitare l’attacco.
 
“Si quella draghetta è mia figlia, non so cosa avevi in mente di farle, ma non ti darò mai più questa possibilità!. Chiuderò i conti con te!. QUI E ORA!!”. Rispose Bloom rivolgendosi furente a lui, scattando rapidamente verso di Lui.
 
-Beh ecco spiegato da chi ha ereditato la bellezza-, pensò Lui ma quando vide l’amazzone draconica scattare fulminea verso di se, si accorse comprendendo all’ istante, si trovava tra il macigno dietro di sé e la donna drago, se non gli fosse venuto in mente qualcosa, non sarebbe riuscito ad evitare l’attacco saturo di furia della dragonessa.
 
Ma un’idea balenò all’istante nella mente del ragazzo drago, ma se doveva resistere agli attacchi di una donna drago alterata, e aver un attimo per pensare alla sua prossima mossa, doveva rallentarla. Shadow si strappò di dosso il soprabito e lo scagliò verso il viso di Bloom, la quale colta dall’improvvisa cecità, diede ascolto al suo istinto, sputò fuoco carbonizzando l’abito, ma Lui si era già spostato a distanza di sicurezza tra gli alberi e sotto vento, in modo che Lei non potesse usare l’olfatto per individuarlo.
 
Bloom si guardò intorno fiutando l’aria, ma non riuscì a sentire il suo odore, non solo perché la tattica del ragazzo drago stava dando i suoi frutti, ma anche perche il soprabito di pelle che l’amazzone draconica aveva carbonizzato, aveva riempito l’aria di un lezzo disgustoso di pelle e plastica bruciata che al suo sviluppato olfatto bene non faceva.
 
********
Janine era tornata alla grotta, fortunatamente era vicina, ma si fermò a guardare, dove un attimo prima era con sua madre e quell’uomo gentile, la piccola draghetta era preoccupata per entrambi, avrebbe dovuto dire a sua madre che quel ragazzo drago l’aveva salvata da quei rettili cattivi.
 
Ma quando aveva visto l’occhiataccia furiosa della madre dopo che aveva colpito quel ragazzo drago, nei suoi confronti, obbedì subito Bloom le aveva detto di ritornare nella grotta.
 
Janine spera che la persona chiamata Shadow, potesse far capire alla madre che non aveva cattive intenzioni.
 
*******
“Esci fuori codardo!”, urlò la rossa guardandosi furiosamente intorno, la sua coda sferzò il terreno più volte, Shadow d’altro canto celato dai cespugli osservando Bloom.
 
- Questa volta sta attaccando con più ferocia delle altre volte, sia perché questo è il suo territorio, sia dal fatto sia Lei pensa sia io gli abbia attaccato la figlia. Ma fermarmi e digli che lo salvata mancò mi crederebbe, però e strano. Se quel tizio incappucciato che mi ha ingaggiato mi ha detto che e priva di pietà, perché le ha ucciso la figlia, da quel che vedo e più materna opposto a quello che mi ha detto!-, pensò fra sé il ragazzo-drago continuando a spostarsi quando la donna drago stava colpendo i cespugli con la coda, come se avesse intuito che Lui si trovasse lì.
 
“Esci fuori codardo!!. Hai paura di affrontare una più forte di te!”, ripete provocando Bloom quando, lo vide saltare sopra di lei dalla sua destra, non ebbe neppure il tempo di schivare, perché Lui le afferro le corna, facendola cadere assieme a lui in terra, dando una vigorosa zuccata sul terreno.
 
La draghessa lo dovette ammettere, quella botta l’aveva sentita bene e Shadow avrebbe meritato un elogio per la sua scaltrezza e astuzia, per un breve secondo ricordo le parole descrittive di Roxy riguardo al Draco Lupus, e mentalmente lo paragono al ragazzo-drago, il risultato che erano una combinazione vincente.
 
Shadow subito dopo l’atterraggio rovinoso in terra, dovuto al suo attacco a sorpresa, si allontanò muovendosi a zig-zag con agilità e forza per guadagnare spazio e intuire la prossima mossa della donna drago.
 
Il ragazzo drago non dovette attendere molto, Bloom vomitò fuoco e fiamme verso di Lui, quest’ultimo riuscì ad evitare la fiammata, ma no la presa della draghessa, che lo sollevò trattenendolo per il collo.
 
“E Finita per Te Shadow!!”, pronunciò la donna drago, rivolgendosi a Lui, mentre con l’altra mano era pronta a sferragli la fata artigliata, ma un secondo prima lo vide ghignare mentre cercava di respirare con le mani giunte sul polso di Lei, una scossa elettrica la costrinse ad allentare la presa, a seguire, una pedata sul petto di lei, quasi graffiandole senza volerlo il seno nudo di Lei. Cosi che il ragazzo drago si diede la spinta in alto.
 
Shadow sollevò velocemente la coda al punto di guadagnare un metro in più di spinta, mentre Bloom lo guardo ferocemente ma quando lo vide abbassare la coda cadendo, scorse che la  punta della sua coda, le spine erano aperte come il gambo di un ananas, piantarla nel terreno, come se fosse stata una bizzarra mazza ferrata nel terreno al punto di frantumare delle rocce, sollevare una piccola coltre di polvere e pietrisco.
 
Questa volta era stata la dragonessa a essere stata fortunata, ma intuì che lui mirava alle spalle, voleva rallentarla per quale motivo?. Fuggire? O darle più dolore possibile?.
 
Bloom lo vide faticare a liberare la coda dal terreno, era la sua occasione e gli sferrò un’artigliata alla schiena che lo sbalzò di alcuni metri, facendolo rotolare in terra fino alla riva del laghetto, con cinque solchi paralleli sulla sua schiena grondanti di sangue.
 
“Ora è finalmente finita per Te. Shadow!!”, pronunciò l’amazzone draconica raggiungendolo ma rimase stupita che era nuovamente scomparso nel nulla, si guardo intorno fiutando l’aria, poteva sentire bene stavolta l’odore del suo sangue e delle particelle elettrice, sia l’olfatto che la sua acuta vista, nel vedere le tracce di sangue come se si fosse trascinato in acqua.
 
Bloom sorrise prima di immergere la testa nell’acqua del laghetto, molto probabilmente pensava che Lui si fosse nascosto sotto le rientrare a pelo d’acqua, dove potevano formarsi delle sacche d’aria, affinché pensasse che la dragonessa se ne sarebbe andata a cercarlo altrove.
 
Lui e astuto! Però conosco bene Pyros, qui ho la conoscenza del mio territorio a mio vantaggio penso la draghessa ma quando guardo le rientranze non lo vide, ma quando provo a guardare altrove se lo trovo davanti , che gli fece l’occhiolino e con un rapido scatto Lui l’afferro per le spalle ed entrambi uscirono fuori dall’acqua.
 
Bloom fu atterrata dal peso di Lui, trovandosi proprio sotto la sua figura, entrambi fradici a causa dell’acqua, con le mani del ragazzo drago poggiate sulle spalle di lei, occhi di brace fissarono quelli argentati di Lui, entrambi ansanti.
 
“Possiamo considerarlo un pareggiò, ma ti stai sbagliando sul mio conto adesso!”, pronunciò Shadow rivolgendosi a Lei, la quale con un movimento fu la draghessa  ribaltare letteralmente la situazione, Shadow trovandosi sotto di Lei, diventò bordeaux per qualche secondo mentre la dragonessa stava per sferrargli un’artigliata, Lui se la scostò di dosso con le gambe.
 
“Qui finiremo la nostra battaglia Shadow!. Non ti farò fuggire!!”, pronunciò Bloom rivolgendosi a Lui. Il quale si toccò la schiena, le ferite stavano cristallizzandosi ma più lentamente, non avrebbe retto ancora di più la battaglia.
 
La draghessa scattò verso di Lui, il quale schivò, ma una fitta atroce alla gamba destra lo fece cadere in terra, altri cinque solchi sulla coscia destra, perché durante lo scatto Bloom voleva mirare al fianco e la schivata di Shadow le aveva fatto sbagliare mira, tutto sommato era un colpo andato a buon fine.
 
“Ora non puoi scattare, dato che ti affidi tanto alla velocità e meno sulla forza, Shadow!”, pronunciò Lei rivolgendosi a Lui, il quale si stava tenendo la gamba ferita grondante sangue tra i gemiti di dolore, misti a ruggiti lievi.
 
Bloom si avvicinò a Lui, più che mai determinata a finire una volta per sempre alla loro faida quando.
 
“Non mi affido sempre alla velocità ma anche ad altri modi, carina!”, pronunciò
Shadow, prima di roteare più volte su un braccio a velocità crescente, al punto che la possente coda di lui, lasciò solchi sul terreno, la draghessa lo guardò incuriosita e infastidita, però aveva percepito la verità nel complimento del suo aspetto.
 
“Ti stai dando alla break dance?!” Chiese Bloom, stando ad un passo di distanza dalla gittata della coda che alla velocità della rotazione di Lui, sarebbe diventata come una frusta, Shadow fermò di scatto la rotazione dando una brusca sferzata di coda, sparando in linea retta cinque spine elettrificate verso di Lei.
 
“Affatto. A differenza di te carina, io uso nuovi attacchi e non sono ripetitivo!”. Rispose il ragazzo drago rivolgendosi a Lei, l’amazzone draconica, si abbassò per evitare tre spine su cinque di Lui, le ultime due spine però penetrarono nella sua coscia, Bloom ruggì di dolore per la penetrazione che la scarica elettrica all’interno degli aculei.
 
“E la preda ferita abbandona sconfitta, ma con la dignità intatta, il territorio della predatrice dominante!”, aggiunse Shadow allontanandosi mentre si tenne la coscia con una mano facendo strisciare la gamba dietro.
 
Bloom si tolse le sue spine con fatica ruggendo di dolore, ma quando si stava rialzando lui, la guardò.
 
“Alla prossima!. e spero che potrai scusarti!”, continuò prima di attirare il micro portale portatile e fare ritorno su Andros. Con in tasca la rosa demoniaca che aveva trovato poco prima di buttarsi nel laghetto.
 
La draghessa ruggì per frustrazione ma anche per far udire a tutti il suo dominio, aprì le ali e si sollevò in volo per tornare alla grotta, dove Janine non appena la vide dopo averla abbracciata le racconto tutto, che Shadow l’aveva salvata dall’attacco dei Raptor, quando sua figlia gli chiese dove fosse il ragazzo drago. Rispose:
 
“Ho agito d’istinto ma, Janine ti posso assicurare che si è allontano dal territorio di sua volontà!”.
 
Bloom però qualcosa le diceva che l’avrebbe incontrato ancora.
 
Nota dell’Autore: Bloom domina ancora su Pyros e Shadow se ne va con la coda tra le gambe, ma che cosa succederà?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento!.  

 

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Capitolo 26
*** Cieli di fuoco. ***


Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx stesse, Janine e altri personaggi di Ascensione, appartengono a Goran The ancient.
Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 26: Cieli di fuoco.
 
Quando Ellis vide Shadow ricomparire fu alquanta sgomenta nel vederle le innumerevoli ferite sul suo corpo, fortunatamente si stava già rigenerando.
 
“Hai avuto difficoltà a causa dei draghi, se non ci sei riuscito a trovare la Rosa infernale, puoi rinviare a quando starai meglio!”, pronunciò la dottoressa rivolgendosi a Lui, il quale sorrise prima di tirare fuori dalla tasca la rosa e gliela  porse.
 
“Lo trovava ma diciamo che ho rincontrato la donna drago è abbiamo avuto un malinteso!”, disse Shadow con un sorriso prima di zoppicando sedersi su una poltrona, che cigolava minacciosamente come se fosse sul punto di fracassarsi per il peso eccessivo di Lui.
 
La dottoressa Ellis sorrise e diede un bacio sulla guancia a Shadow, il quale seppur le scaglie sui lati della testa, non poterono nascondere il rossore, la guardò con la coda dell’occhio prima di sorridere.
 
“Grazie Ricky la mia ricerca e finalmente compiuta anch’Io sono guarita, e tutto merito tuo!”, pronunciò la dottoressa dai capelli castano chiarissimi rivolgendosi al ragazzo drago, il quale sorrise a stento, prima di aprirsi con un artiglio una parte dei pantaloni precisamente sopra le ferite e aspetto che quest’ultime si cristallizzassero, poggiò la testa sullo schienale della poltrona, facendola cigolare ancora di più.
 
“Almeno ho fatto qualcosa di utile della mia vita, ho cosi tante domande e un sospetto che qualcuno mi stia prendendo per la coda, riguardo a quest’ultimo incarico!”, pronunciò Shadow tristemente rivolgendosi a Ellis, la quale lo guardo tristemente e notò che la metamorfosi di lui era lentamente aumentata.
 
Le sue orecchie erano per meta coperte di scaglie e pelo, diventando quasi simili a quelle di un lupo, le spalle erano coperte da scaglie più rigide, ormai sarebbe stato una questione di tempo che Shadow sarebbe diventato un ragazzo drago permanente, pur conservando alcune parti umane.
 
“Hai fatto cose buone nella tua vita, sia per aiutare Nadira è per la mia ricerca, è giusto che tu lo sappia Shadow!”, pronunciò Ellis rivolgendosi a Lui, il quale sorrise prima di alzarsi in piedi, le ferite si erano cristallizzate però il dolore n’era rimasto, entrò e usci poco dopo dalla camera con indosso dei nuovi jeans e una maglietta a maniche lunghe parzialmente rovinata per i lavaggi.
 
“Grazie Ellis, anche se non so proprio cosa mi aspetterà in futuro la mia vita sei molto gentile!. Esco a fare una passeggiata sulla spiaggia!”, disse Lui rivolgendosi a Lei, la quale sorrise, prima di mettere dentro una fiala, la Rosa Infernale triturata e cosi finire la sua ricerca.
 
“Io finisco la mia ricerca, poi vado a trovare una mia amica, saranno anni che non ci vediamo. Cercherò di tornare presto, chiamami nel caso che ritorni non mi trovi!”, pronunciò la dottoressa con un sorriso radioso sul volto rivolgendosi a Shadow, il quale sorrise e uscì dalla villa in riva all’oceano di Andros.
 
******
Bloom era nella grotta con dei massi aveva bloccato la crepa indicatagli dalla piccola Janine, quest’ultima scorse uno sguardo pensieroso nella madre, da quando sua figlia le aveva detto che Shadow l’aveva salvato dall’attacco dei Raptor, stava riflettendo su alcune cose. Che cosa aveva in mente lui. Se fosse solamente un soldato che eseguiva gli ordini ma che seguiva un suo ideale morale.
 
L’unico modo per scoprirlo era chiederglielo di persona, se era vero ciò che aveva detto Tecna, se non aveva atteggiamenti violenti, cosa alquanto rara solo con i suoi conoscenti ma con uno che le aveva dato la caccia a lei e alle sue amiche, avrebbe dovuto fare uno sforzo immane di volontà.
 
“Janine la mamma deve andare su Andros, per parlare con le amiche, così vedi Icy, sarà un viaggio lungo!”, pronunciò la draghessa guardando la più piccola, la quale annuì con un sorriso radioso sul volto.
 
Con in braccio la piccola draghessa Bloom si alzò in volo in direzione di Andros.
 
*******
In una località all’interno di una villa fuori dai confini di Eraklyon, un uomo avvolto da un lungo mantello con cappuccio entro e si chiuse alle spalle alle porte, sbattendole cosi violentemente da far tremare persino i candelabri dove la luce di una sorta di lanterne illuminava la stanza.
 
L’ uomo incappucciato si tolse il mantello, scoprendo un abito principesco blu e azzurro, il viso parzialmente sfigurato a causa di ustioni ad altezza della guancia sinistra, i pugni serrati dalla rabbia, mal celata al punto che le spalle tremavano. I capelli biondi coprirono gli occhi azzurri vitrei dalla rabbia che gli bruciava come lava in corpo, l’idea di usare un mercenario per uccidere le “nuove” winx, non era stata molto ottima come credeva. Anche se era stato molto ottimista.
 
“Shadow ha ferito più volte le winx, possibile che quelle creature stiano già cominciando a diventare più pericolose, mi chiedo chi sarà la prossima. comunque sperò che quell’incapace non mi cerchi per riscuotere, ho intenzione di pagarlo in altri modi per il suo fallimento!”, pronunciò alterato Sky prima di sedersi sul trono quando, il rumore di bussare alla porta attirò la sua attenzione.
 
Un servitore entrò con in mano diversi rotoli di papiri e notizie riguardanti gli ultimi avvenimenti nella dimensione magica.
 
“Re Sky. C’ è una notizia che dovrebbe sapere. Su Zenith hanno avvistato due draghi, che hanno considerato essere l’ex principessa di Domino Bloom, assieme c’era un'altra draghessa più piccola, potrebbe essere la sua progenie!”, pronunciò un servitore rivolgendosi a Sky, il quale spalancò gli occhi alzandosi di scatto dal trono con sguardo stupito prima di sorridere. Forse Shadow non gli era stato del tutto inutile dopotutto.
 
“Ne siete sicuri che la draghessa vicino a quella dragona possa essere la sua progenie?!”. Chiese il sovrano di Eraklyon rivolgendosi al servitore il quale annuì.
 
“la somiglianza con la madre e possibile, dopotutto era stata sorvegliata dalla principessa del sole e della luna stella, maestà, sono passati molti anni da quel giorno che la vostra sposa si sia trasformata!”. Rispose il servo rivolgendosi a Sky, il quale serrò la mascella, e lo fulminò con lo sguardo.
 
“Quella non e più la mia sposa da quando si e trasformata, cacciandomi e facendomi passare per un cattivo esempio!. Tutti si sono dimenticati delle morti e dei feriti per mano sua attaccando il mio regno! Perciò non osare più parlare che Bloom e stata la mia sposa, Lei e morta quando lo vista anni fa!”. Tuono adirato il sovrano di Eraklyon rivolgendosi al servitore il quale arretrò impaurito.
 
“Chiedo perdono mio signore!”, si scusò il servitore rivolgendosi a Sky, il quale si risedette sul trono, mentalmente ricordo attimo per attimo il suo scontro contro Bloom, e quante volte si maledì di averla risparmiata.
 
Pensava ora che se Shadow che si diceva avesse ucciso una sorta di mostro su Whisperia, decapitandolo dopo una strenua battaglia, avrebbe ucciso tranquillamente le winx modificate e nessuno ne avrebbe importato. Gli ultimi avvenimenti avevano fatto capire al sovrano di Eraklyon che la dimensione magica stava andando tutto a rotoli e bisognava in qualche modo riportare l’ordine.
 
Dalla porta entrò un giovane soldato con un casco integrale sul volto, parlò con il servitore il quale sgranando gli occhi, si volto e si avvicinò per avere l’attenzione di Sky.
 
“Chiedo perdono mio Re. Ma è appena giunta una notizia importante da uno dei nostri informatori. Hanno individuato Bloom su Andros e sembra abbia una piccola draghessa con se!. Cosa ci ordina Re Sky?”. Chiese il ciambellano rivolgendosi al sovrano di Eraklyon il quale sgranando gli occhi azzurri, lo guardo finalmente aveva un’occasione, di riprendersi la sua prole, ma la domanda sarebbe stata? E umana o e diventata come la madre?. Esattamente come Bloom le aveva detto.
 
- Finalmente mi riprenderò ciò che mi hai portato via Bloom mia figlia. Penserò a cosa fare con Lei, una volta che l’avrò vista con i miei occhi-, pensò il sovrano di Eraklyon toccandosi con una mano l’ustione che gli sfigurava la parte sinistra del viso, tremando di rabbia ricordando l’attacco dell’amazzone draconica al suo palazzo quasi otto anni prima.
 
“Mandate una squadra d’assalto a prendere la draghessa più piccola, cercate di bloccare la madre per facilitarvi le cose!”. Rispose con tono autoritario Sky rivolgendosi a uno dei suoi servitori e aggiunse:
 
“Se vedete Shadow riferitegli questo messaggio!”, pronunciò Sky porgendo al servitore un biglietto, il quale lo lesse e annuì.
 
“Si maestà!”, disse il ciambellano rivolgendosi al sovrano di Eraklyon, ma quando il servitore si volto, Sky lo chiamò.
 
“Un ultima cosa: Niente simboli o vocaboli riguardanti Eraklyon deve sembrare opera di sconosciuti, da quando quella creatura ha danneggiato il palazzo, abbiamo in gran segreto deciso di rinforzare le difese, ora se mai Bloom decidesse di attaccare nuovamente Eraklyon, verrà uccisa come la bestia che è!, ma e meglio non attirare l’attenzione molti devono riprendersi ancora da quel giorno”. Pronunciò Sky rivolgendosi al servitore, il quale annuì facendo un inchino ed uscì a riferire il messaggio.
 
Il sovrano di Eraklyon si sedette sul trono con un sorriso trionfante. Avrebbe preso due piccioni con una fava, una madre furiosa contro un mercenario spietato, forse nel migliore dei casi, si sarebbero uccisi a vicenda, l’alleanza era fuori luogo.
 
“Senza saperlo quell’incapace di Shadow, e riuscito a far comprendere a tutti una possibile minaccia che l’ex fate comportano. Peccato che il suo ultimo incarico sia stato un flop!”, pronunciò con un sorriso il sovrano di Eraklyon, sorseggiando il vino da un calice di cristallo.
 
********
 
Quando Bloom con tra le braccia la piccola Janine erano giunte su Andros, il cielo era di color amaranto, dovuto al tramonto, segno che presto avrebbe lasciato il posto alla notte, con tutta la probabilità la draghessa avrebbe trovato le sue amiche nella foresta di Flora e Roxy, ha farle compagnia, un po’ di più dopo l’attacco di Shadow.
 
Un odore nuovamente famigliare le giunse alle narici, non era lontano ma lo riconobbe all’istante quello di Shadow. Lupus in fabula.
 
*******
 
Shadow stava passeggiando su una spiaggia isolata, zoppicava ancora a causa della ferita inflittagli in precedenza da Bloom quando era andato su Pyros, evidentemente a forza di caricarci il peso per non fare una brutta fine, ha rallentato in quel punto il tempo di rigenerarsi.
 
Il ragazzo drago guardò in lontananza l’isola che un tempo custodiva il portale Omega, lo fisso a lungo avvolto in pensieri conosciuti solamente a Lui. al punto di non accorgersi che a quaranta metri di distanza da Lui era atterrata la donna drago.
 
Una folata di vento lo investe, Shadow chiuse gli occhi girando la testa di lato per non prendersi l’aria dritta sul volto, aprì gli occhi quando si accorse di un ombra nel terreno, di solito quella spiaggia era isolata perché c’era l’alta marea al tramonto, si volto lentamente e sgranò gli occhi vedendo: una donna drago alta quattro metri, rosso fuoco che lo guardava con gli occhi di brace, le grandi ali richiuse, il rossore delle sue scaglie risaltate ancor di più dal tramonto..
 
“Dobbiamo parlare!”. Pronunciò solamente Bloom rivolgendosi a Shadow, il quale si volto e si mise le braccia conserte guardandola con gli occhi argentati.
 
“Dipende su cosa dobbiamo parlare!”, pronunciò Shadow rivolgendosi a Bloom, una brezza di vento, faceva ondeggiare le loro folte chiome, una del colore blu elettrico e l’altra di color rosso fuoco.
 
Nota dell’Autore: Shadow e Bloom si rincontrano ma solamente per parlare. Ecco rilevato chi e l’uomo incappucciato del primo capitolo anche se molti avranno già capito che si trattava di Sky. Che cosa succederà?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!.
 

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Capitolo 27
*** Tradimento e Furia bruciante. ***


Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx stesse, Janine e altri personaggi di Ascensione, appartengono a Goran The ancient.
Janine appartiene a Goran.
Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 27: Tradimento e Furia bruciante.
 
I due draghi si guardarono l’uno a distanza di dieci metri dall’altra, gli occhi di brace di Bloom fissavano la figura di Shadow, quest’ultimo tenne le braccia in vista, come per non sembrare minaccioso alla draghessa.
 
“Allora cosa vuoi parlare?”. Chiese il ragazzo drago rivolgendosi a Bloom, la quale lo guardò ma prima che potesse dire qualcosa, Janine fece capolino da dietro la zampa della madre.
 
“Ciao!”, pronunciò timidamente la piccola draghessa rivolgendosi a Shadow, il quale sorrise dolcemente guardando Janine e in seguito la madre, la quale assottigliò gli occhi verso di Lui.
 
“Ciao piccolina, puoi stare tranquilla io e tua madre, parleremo tranquillamente!”, disse  Shadow in modo rassicurante rivolgendosi a Janine, la quale si nascose timidamente dietro le ali e dietro la zampa della madre, Bloom guardò sua figlia e successivamente Lui.
 
“la mia Janine mi ha raccontato che l’hai salvata da un attacco di Raptor, cosa che mi ha molto sorpreso, per uno che ha attaccato a viso aperto le mie amiche!”, pronunciò la draghessa seppur mal celasse la rabbia e il sospetto che provava ancora nei suoi confronti, Shadow guardò l’orizzonte e poi Bloom.
 
“Non nego di averle attaccate, ma una volta appreso che non erano proprio come mi avevano detto, le ho lasciate stare. Eppure ho l’impressione che tu non sia qui per ringraziarmi per aver salvato tua figlia, cosa che rifarei, e molto graziosa!”, pronunciò Lui rivolgendosi a Bloom, mentre Janine sorrise allegramente.
 
“Dici bene Shadow. Tecna mi ha detto che l’hai risparmiata e pensa che tu non sia così in realtà. Anche se sono tentata di sbranarti ancora adesso, dipende da cosa mi risponderai. Non m’importa voglio solo risposte!”, pronunciò la draghessa rivolgendosi a Lui, il quale però non aveva l’aria intimorita, non tremava nulla di lui.
 
“Chiedimi allora!”, disse lui con voce piatta, mentre Bloom lo guardò avanzando in un passo.
 
“Perché ci attacchi?. Aisha mi ha detto che ti hanno assoldato ma tu non vuoi dire chi sia?!. Cosa hai ancora intenzione di farci?!”. Chiese ringhiando la draghessa rivolgendosi a Shadow, il quale sollevò gli occhi argentati guardando in quelli di brace di Bloom, non smettendo mai di sorridere.
 
“Andando per ordine: Si mi hanno assoldato per eliminarvi, perché eravate considerate dei mostri senz’anima e con una fame infinita di sangue. Il mio cliente ha preferito non dirmi il suo nome, ma o preferito non fare domande avevo una cosa molto importante da fare e personale. E per rispondere all’ultima domanda ho avuto tre bersagli e due su tre ho deciso di risparmiarli, ma l’ultima c’è lo proprio davanti agli occhi!”. Rispose Shadow rivolgendosi a Bloom, la quale lo guardo sulla difensiva, mentre la coda sferzò sul terreno, sollevano un po’ di sabbia, come se cercasse di celare invano però la sua ira.
 
“Bene cosa hai intenzione di farmi?. Attaccarmi anche di fronte a mia figlia che hai salvato?. Rispondimi sinceramente a questa domanda!”. Chiese ringhiando la draghessa riducendo ancora la distanza, ormai tra Lei e Lui c’erano soltanto tre metri circa di distanza, la donna-drago guardo dal alto in basso il ragazzo-drago, un metro spaccato era la differenza della loro altezza che superavano i due metri
 
“Rispondi prima alla mia domanda. Però ti chiederei gentilmente di tappare le orecchie a tua figlia, non è una cosa offensiva ma e meglio che lei non senta!”. Rispose Shadow rivolgendosi a Bloom, la quale arretrò di un passo ma tenendolo sempre d’occhio copri le orecchie a Janine, per schermarla dalla sua domanda.
 
“Bada solo a come parli!”. Aggiunse la draghessa rivolgendosi a Shadow, il quale si sistemò la criniera che gli si stava scompigliando prima di guardarla seriamente, riducendo gli occhi argentati a due fessure, al punto che la sclera divento rosso violacea.
 
“Il mio cliente mi ha detto una cosa e perciò rispondimi sinceramente alla mia domanda?: Hai mai ucciso qualcuno dell’età di tua figlia prima d’ora!”. Chiese a bruciapelo Lui rivolgendosi a Bloom la quale sgranò gli occhi dorati, sposto le mani liberando le orecchie di Janine, la quale guardò interrogativa la madre.
 
“No. Non mi permetterei mai di fare una cosa simile!. Non sono un mostro come pensi tu. Anche se lo sono ma ci siamo capiti in che senso!”. Rispose sgomenta sbuffando fumo la draghessa rivolgendosi a Shadow, il quale rimase allibito, e i suoi sospetti furono fondati qualcuno lo stava usando, a fargli fare il lavoro del boia.
 
“Ma allora il mio cliente mi ha soltanto-!”, pronunciò Lui quando, un suono cupo e profondo proveniente dall’alto attirò l’attenzione dei due draghi. Entrambi guardarono in modo interrogativo la cosa che stava arrivando a bassa quota.
 
Una navetta delle dimensioni quanto una balena si stava avvicinando la fusoliera nera opaca, priva di qualunque tratto identificativo, il velivolo si fermò in volo stazionario.
 
“Ma chi diavolo sono?!”. Ruggì Bloom quando urlò di dolore, riecheggiò nell’aria a lungo, cinque arpioni elettrici la colpirono nello stesso istante alla schiena, generando delle scariche elettriche, che la fecero cadere in terra in preda agli spasmi.
 
Decine di biglie metalliche furono lanciate dallo sportello aperto della navetta, appena le sfere colpirono il terreno esplosero rilasciando una cortina fumogena, Shadow si sentì indebolirsi, un po’, forse perché era più simile a un drago, era più resistente ma ora che era più stanco, la faccenda non era delle migliori.
 
“Mamma!!!”, urlò Janine correndo verso la mamma, quando uno dei soldati appeso da un cavo che collegava lui e la navetta, sparò da una pistola, una rete che avvolse completamente la piccola, Bloom ruggì di dolore e rabbia cercando di liberarsi, ma altri arpioni le si conficcarono nelle ali, e il stridio elettrico aumentò ancora e di conseguenza le urla della draghessa.
 
“Lasciatela bastardi!!”, urlò Shadow alzandosi in piedi ignorando il narcotico e il dolore alla gamba e inizio a correre verso Janine, quando uno dei dieci soldati nella navetta, estrasse un fucile ad energia e sparo tre colpi a raffica, colpendo il ragazzo drago alla gamba, fianco e petto, Lui crollò in terra dal dolore.
 
“Chiedo scusa Shadow. Ma abbiamo l’ordine di portare via la creatura, abbiamo un messaggio da dirti da parte del tuo cliente: Grazie del aiuto, e di averci consegnato come avevi detto qualcosa di utile!”. Pronunciò uno dei soldati urlando per farsi sentire di più, nonostante il sottofondo, il rumore dei turbo motori magici della navetta. Rivolgendosi a Lui, il quale sgranò gli occhi per lo stupore e rabbia.
 
“Ma cosa diavolo state?!”. Chiese il ragazzo drago quando degli arpioni lo colpirono alla schiena, generando scosse elettriche costringendolo a stare in terra, Janine fu portata via mentre urlava il nome di sua madre e stranamente quella di Shadow.
 
“JANINEEE!!!!” urlò Bloom ruggendo di rabbia ma le scariche continuavano ad aumentare di minuto in minuto.
 
“Piccola!!!”, urlò Shadow ruggendo in modo acuto e stridulo simile ad un ululato, il suo corpo genero elettricità, assorbendo al contempo quella degli arpioni riuscendo a liberarsi ma quando fece uscire le lame membrane ossee e corse verso un grosso macigno per raggiungere la navetta che procedeva quando.
 
Uno sparo lacerò l’aria, il proiettile energetico, colpì con uno sprizzo di sangue, i lati della fronte quasi in diagonale della tempia, il ragazzo drago crollo in terra a peso morto, mentre la navetta chiuse lo sportello e sfrecciò rapidamente.
 
Alcuni minuti dopo, Shadow aprì lentamente gli occhi e lentamente si rialzò, le girava la testa e gli veniva da vomitare, ma ricordo Janine: si guardò intorno, ormai lei era sparita nel nulla, quei misteriosi uomini l’avevano portata via.
 
Il ragazzo drago si alzò in piedi lentamente, quando udì un ruggito di rabbia e dolore, si volto e vide Bloom cercare di liberarsi dagli arpioni elettrici, la punta che le trafiggeva le ali erano diventate roventi, con il calore si sarebbe liberata subito in pochi minuti.
 
Bloom lo guardo furente, aveva sentito tutto quello che aveva detto il soldato a Shadow, lui aveva consegnato Janine a loro, la sua rabbia e dolore diventò collera, al punto di riuscire quasi a stare dritta ma le braccia erano intorpidite, guardo con gli occhi brillanti di brace Lui.
 
Shadow deglutì quando vide quello sguardo e non gli serviva un interprete da comprendere che l’espressione della draghessa era furente, in un primo momento stava andando a liberarla dagli arpioni ma ora era giusto che non lo faceva.
 
- Mi hanno usato. Mi hanno fatto fare la parte del boia. Hanno portato via quella draghetta Janine èd e tutta colpa mia. Ho fallito con Nadira. Sono un fallimento! Papa aveva ragione. Non farai mai nulla di buono, perciò fai prima a sparire dalla faccia della dimensione magica, nessuno ti rimpiangerà!- pensò il ragazzo drago, sentendosi le gambe come gelatina, e crollo in ginocchio.
 
“TU!!. SEI FIERO DI QUELLO CHE HAI FATTO?!!. MALEDETTO BASTARDO!!. ERA QUESTO IL TUO PIANO?!!. CONSEGNARE MIA FIGLIA A QUEI TIZI?!!. CHI SONO?!. DIMMELO!!. GIURO CHE QUANDO MI LIBERERO DA QUI, TI DARO’ LA CACCIA!!!. NON CI SARA’ ALCUN POSTO NELLA DIMENSIONE MAGICA CHE TU POSSA NASCONDERTI E SCAPPARE DA ME!!!, TI SBRANERO!!! FINCHE NON MORIRAI!!. SE PENSO CHE JANINE MI HA DETTO DI FIDARMI!!. MI HAI SENTITO!!. ME LA PAGHERAI!!”. Urlò Bloom con tutto il fiato che aveva in corpo rivolgendosi a Shadow, il quale si senti terribilmente in colpa, poggiò le mani sulla sabbia.
 
Ma il ragazzo drago però, strinse i pugni tremante di rabbia e dolore sollevò lo sguardo verso dove era scomparsa la navetta e si alzò in piedi, gli occhi argentati cambiarono il colore della sclera rossa violacea. Si staccò un arpione che gli fuoriusciva dal fianco.
 
- No, non ho intenzione di fare da capro espiatorio, non mi prenderò la colpa!. Ho fallito una volta, non fallirò nel salvare un'altra vita!-, pensò Shadow incamminandosi seppur zoppicando lontano dalla spiaggia, ignorando le minacce e gli insulti di Bloom.
 
“Se dovrò morire!. Accadrà quando lo deciderò io dopo aver fatto la cosa giusta!! E la porterò a termine!”, aggiunse Shadow, continuando a camminare mentre lo sguardo di Lui, cambiò in una maschera satura di determinazione e rabbia.
 
Nota dell’Autore: Janine e stata rapita da sconosciuti. Bloom brama vendetta nei confronti di Shadow ritenuto responsabile del rapimento, tutto sembrava andare a male ma la determinazione del ragazzo e forte. Che cosa succederà?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!.
 
 

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Capitolo 28
*** Seguire una traccia ***


Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx stesse, Janine e altri personaggi di Ascensione, appartengono a Goran The ancient.
Janine appartiene a Goran.
Filatrice appartiene a Goran
Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 28: seguire una traccia.
 
Bloom cercava ancora di liberarsi dagli arpioni conficcatagli nella sua schiena e sulle sue ali, con il calore era riuscita a liquefarne qualcuna ma il gas narcotizzante le stava facendo ancora effetto seppur in dosi minori.
 
“Bloom!!”, urlarono le winx accorrendo in soccorso della loro squamosa amica, la Cyber demone Tecna rimosse assorbendo l’energia elettrica degli arpioni, l’amazzone draconica si erse in piedi guardandosi intorno furente.
 
“Dove Shadow?!!”. Chiese ruggendo di rabbia guardandosi furente intorno cercando una possibile traccia di Lui. le winx la guardarono sgomente ma assottigliando gli occhi.
 
“Non e qui non l’abbiamo visto ma dove Janine?!”. Chiese Aisha rivolgendosi alla donna drago, la quale sferzò la coda provocando un solco sulla sabbia, guardando la fata dei fluidi con tristezza e rabbia.
 
“Dei tizi comparsi nel nulla l’hanno portato via, li ho sentito chiaramente ringraziare Shadow anche alla fine hanno cercato di eliminarlo, senza riuscirci ed e scappato. Quel bastardo potrebbe sapere dove Janine, e lo voglio trovare e costringere a dirmi tutto quello che sa!”. Rispose Bloom rivolgendosi alle winx le quali rimasero sconvolte e arrabbiate in egual misura.
 
Tecna osservò con gli occhi del caos la sua squamosa amica, poté vedere chiaramente il colore rosso della furia e della rabbia, ma con qualche sfumatura blu che dedusse essere il dolore, e ogni quanto questa bluastra sfumatura si impennava o si riduceva quando si parlava di Janine o Shadow.
 
“Ti aiuteremo a trovarlo Bloom, insieme ci riusciremo! Dividiamoci, come e adesso non passerà inosservato e metterò tutti i sistemi di trasporto in allerta di non farlo scappare!”, pronunciò furibonda ma decisa Aisha rivolgendosi alla donna drago, la quale sorrise, sulle sue amiche poteva sempre contare.
 
La draghessa si sollevò in volo, fiuto l’aria ma ruggì di rabbia scoprendo che il ragazzo drago in qualche modo, ha celato al meglio il suo odore, ma poco importava Bloom l’avrebbe trovato, costretto a costo di usare la forza e la violenza a farsi dire da Lui, dove era stata portata sua figlia. L’unica ragione di vita.
 
*******
Su Silansha intanto Filatrice, stava guardando con un sorriso la figura di donna che stava coccolando amorevolmente tra le braccia, uno dei tanti piccoli della sua progenie.
 
“Hanno preso da entrambi e sono parecchio voraci soprattutto nell’allattamento Ellis!”, pronunciò la donna aracnide rivolgendosi alla dottoressa, la quale sorrise guardando la sua amante.
 
“Davvero?. Scusami Filatrice e che sono parecchi anni che ha causa della mia malattia delle ali che non ho avuto modo di venire qui, i teletrasporti portatili non riuscirebbero a portare qui qualcuno se no se sono abbastanza vicini!”. Pronunciò Ellis rivolgendosi alla donna ragno, la quale sorrise assottigliando al contempo i suoi otto occhi carezzando i capelli biondo castano chiarissimo di Lei quando.
 
Il trillare del cellulare della dottoressa, rovinò la dolce atmosfera delle due donne, la loro progenie sobbalzo e tutti insieme si nascosero comicamente dietro le otto zampe e l’addome spinoso di Filatrice, la quale sorrise divertita prima di carezzare i suoi piccoli mentre Ellis, si scusò e rispose al cellulare.
 
“Pronto?!. Shadow!. Cosa succede?!” Chiese Ellis rivolgendosi al ragazzo drago, ma quando lo senti ringhiare dedusse che era successo qualcosa.
 
“Sono stato usato fin dall’inizio. Se sei ancora dalla tua amica, non tornare su Andros, non voglio metterti in pericolo. Ho fatto un casino seppur sono stato usato!”. Rispose il ragazzo drago rivolgendosi a Ellis, la quale poté sentire chiaramente nel tono della voce di Lui, la tensione e la rabbia.
 
“Come sarebbe a dire che sei stato usato?!. Spiegati Shadow?!”. Chiese la dottoressa rivolgendosi a Lui, il ragazzo dai capelli blu elettrico spiegò tutta la situazione cosa che sconvolse visibilmente Ellis.
 
“Oh cielo Shadow. Sei proprio nei guai, ma cosa farai?!”. Chiese nuovamente la dottoressa rivolgendosi a Lui, il quale dopo un breve attimo di silenzio rispose.
 
“Semplice Ellis. Forse ho una traccia su dove trovare Janine e insegnare a quei tizi che nessuno deve prendersi gioco del sottoscritto, non m’importa della mia vita, non mi darò pace finche non l’avrò riportata indietro. Ellis. Grazie per essermi stata sempre accanto, l’unico rimpianto e che non ho potuto fare molto per Te!”. Rispose Shadow rivolgendosi alla dottoressa, la quale sorrise mentre con una mano carezzava uno dei bimbi con sembianze aracnidi vicino a Lei.
 
“Credimi Shadow hai fatto molto per me, si prudente so che farai la cosa giusta,buona fortuna!”, disse lei rivolgendosi a Lui, il quale sorrise prima di chiudere la chiamata.
 
“E quel ragazzo che mi parlavi Tu?. Anche mia nipote Tecna me ne ha parlato ed entrambe pensate allo stesso modo che non e cosi cattivo come sembra!”, pronunciò Filatrice rivolgendosi alla sua amata Ellis, la quale sorrise prima di prendere in braccio il piccolo bimbo-ragno.
 
“Si Filatrice era Lui è sono assolutamente certa che risolverà la situazione!”, pronunciò Ellis rivolgendosi a Filatrice. La quale sorrise.
 
*******
Shadow poggiò il cellulare sulla scrivania, vicino ad un fazzoletto lordo di sangue, vicino al panno, c’era un frammento di ciò che restava di un proiettile energetico, se l’era rimosso da solo con le unghie artigliate, scheggiandosi le zanne argentate nel sopportare il dolore.
 
Il ragazzo drago si toccò la ferita, sfiorandosi le corna, che gli erano cresciute nello stesso istante, di quando si era adirato alcune ore prima quando avevano rapito Janine. perciò avevano frantumato la pallottola, poté ringraziare che le scaglie e il pelo erano duri e difficili da scalfire.
 
“Me lo diceva sempre Nadira che avevo la testaccia dura, anche se però dovrò prendermi un po’ di aspirine per farmi passare il mal di testa!”. Scherzò Shadow prima di guardare lo scanner che comparve la scritta che il ragazzo drago sperava di trovare sorrise.
 
“Ogni mondo ha le proprie armi e sono impossibili da portarne in un altro, ma se quei tizi venivano da un altro mondo ora so dove cercarli e trovare Janine, spero che stia bene!”, aggiunse il ragazzo dai capelli blu elettrico mentre lesse sul display del monitor il nome di un pianeta satellite di Eraklyon, separò le labbra in un largo sorriso scoprendo le zanne.
 
“Sto venendo a prendervi, molto probabilmente saranno in un night club i soldati, dopo una serata emozionante come hanno fatto, prevedibili!”, continuò Shadow prima di attivare il teletrasporto, mentre i suoi occhi brillarono di una luce selvaggia rosso argento.
 
Nota dell’Autore: Bloom si è liberata e sta cercando Shadow, quest’ultimo ha una pista per trovare coloro che hanno rapito Janine, dove sarà quest’ultima e cosa accadrà?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima!.
 

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Capitolo 29
*** vicini alla metà. ***


Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx stesse, Janine e altri personaggi di Ascensione, appartengono a Goran The ancient.
Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 29:  vicini alla metà.
 
Shadow comparve fuori dalle mura di una città, le coordinate erano giuste, ora, però aveva una cosa importante da fare: celare il suo aspetto, meglio non dare nell’occhio, almeno per il momento.
 
Il ragazzo drago si concentro riuscendo in parte a celare le corna, si sarebbe chiesto se ci sarebbe riuscito in futuro, ma ora non aveva tempo da sprecare, doveva cercare Janine e l’avrebbe trovata, sperando che Bloom non lo trovasse prima cosa che sinceramente non voleva.
 
Il resto sarebbe stato facile comprando un capotto lungo e lasciando il colletto sollevato, al massimo la gente avrebbe pensato che lui fosse un uomo decisamente alto, con le mani in tasca s’incammino aguzzando le orecchie su ciò che lo circondava, sperando che Bloom non fosse capace di sentire il suo drago anche a distanza, tremò per il pensiero.
 
********
Quando Janine aveva ripreso conoscenza dopo che l’avevano narcotizzata subito quando l’avevano caricata sulla navetta, le girava la testa era in una specie di cella con delle catene ai polsi di un metallo gelido forgiato tra i ghiacci della dimensione omega e di un particolare metallo che viene estratto dalle gelide profondità degli oceani di Andros.
 
Si guardò intorno intimorita, quando sentì le due guardie dall’altro lato della massiccia porta parlottare tra loro.
 
“E quella sarebbe una mezza drago, non sembrerebbe a vederla!”, pronunciò la prima, l’altra guardia, però tremo intimorita.
 
“Io darle da mangiare non ci pensò neppure e neppure tu, scommetto che se non avesse quella mascherina, la testa ce la stacca dal collo con un morso!”, pronunciò l’altra guardia rivolgendosi alla prima. Janine si toccò la bocca con le mani e poté sentire una sorta di mascherina protettiva dello stesso gelido metallo delle catene legate ai suoi polsi.
 
“Se vi sento ancora parlare cosi, vi mandò a pulire tutti i gabinetti del regno con lo stesso spazzolino, con cui vi lavate i denti. Ora fuori dai piedi!”, pronunciò una terza voce sopra le altre due,
 
“Chi sei?!”. Chiese Janine facendosi piccola all’angolo della cella rivolgendosi al sovrano di Eraklyon, il quale la guardo restando sulla soglia della porta, sorrise a stento guardando sua figlia.
 
“Sono tuo padre, immagino che tua!”. Rispose Sky, serrando la mascella a bocca chiusa, maledicendo mentalmente Bloom, prima di continuare a parlare.
“Madre. Ti avrà parlato di me!”. Continuò il sovrano dai capelli biondi rivolgendosi a Janine, la quale rimase stupita, ma sapeva benissimo ciò che sua madre Bloom, le aveva raccontato di Lui, che aveva cercato di portarla via da Lei e per quel motivo che la draghessa era molto protettiva nei suoi confronti.
 
“Si. mi ha detto che sei un uomo cattivo!”, pronunciò la piccola draghessa flebilmente rivolgendosi a Sky, il quale si rabbui ma lentamente si abbasso per stare alla sua altezza.
 
“Ti sbagli figlia mia, devi sapere che tua madre e diventata una. Draghessa a causa di una malattia, ho provato in tutti i modi a guarirla e volevo che almeno tu non ti succedesse una cosa simile, ma puoi stare tranquilla, vivrai qui con me e ti aiuterò a guarire!”, disse il sovrano di Eraklyon rivolgendosi tranquillamente alla piccola Janine, la quale però se lo sentiva che l’uomo che aveva di fronte non le dava sicurezza.
 
“Non ti credo!”, pronunciò la draghessa rivolgendosi al suo padre biologico, Sky emise un sospiro esasperato prima di alzarsi in piedi e aprire la porta della cella, guardando con la coda dell’occhio sua figlia.
 
“Prenditi pure tutto il tempo che desideri per riflettere su ciò che ti ho appena detto!”, pronunciò Sky con un sorriso serio e forzato, prima di uscire dalla cella e chiudersi la porta dietro di se.
 
- Dove sarà mamma?!- pensò fra sé la draghessa pensando a dove possa essere sua madre Bloom, ho anche per uomo drago gentile.
 
******
Shadow aveva raggiunto un Night club, nella periferia del regno satellite di Eraklyon, se avesse avuto ragione e avesse avuto una fortuna delle dimensioni di una nave interdimensionale, avrebbe trovato almeno uno di soldati che aveva rapito Janine.
 
Quando il ragazzo dai capelli blu elettrico entrò, nessuno dei presenti si era accorto di Lui, erano occupati a guardare le ballerine che stavano ballando al palo da Lap dance, mentre il ragazzo s’incammino, a un tratto si senti toccare la spalla e si volto.
 
Una ragazza, una ballerina per l’esattezza vestita da coniglietta, lo guardo in seducente con lo sguardo.
 
“Ehi bellone, non sei male, che ne dici di passare una bella serata con me?!”. Chiese la bionda ballerina rivolgendosi a Shadow, il quale sorrise.
 
“veramente stavo cercando dei miei compagni per una festa, sono dei militari di qui, li hai visti? Dovrebbero essere tornati quasi un ora fa!”. Rispose il ragazzo drago rivolgendosi alla ballerina, la quale ci pensò su, mentre lo squadrava con lo sguardo.
 
“Si ora che mi ci fai pensare, sono al bancone del bar!”, pronunciò la biondina rivolgendosi a Lui, il quale sorrise e si diresse verso la direzione indicata.
 
“Ehi bellone aspetta!, non mi hai ancora risposto per la serata!. La tua risposta?”, chiese Lei rivolgendosi a Lui, Shadow le sorrise guardandola.
 
“Bé magari per la caccia al coniglio ti va?!”. Chiese Lui rivolgendosi a Lei, la quale sorrise arrossendo, evidentemente rapita dalla bellezza del giovane, o forse non si era per niente accorta che Lui era un uomo drago.
 
“Allora va bene fustaccio!”. Rispose la biondina rivolgendosi a Lui, facendogli un bacio volante. Shadow sorrise mentre si diresse verso il bancone.
 
Shadow guardò i clienti quando vide al bancone cinque uomini dalla corporatura media e i capelli corti, stavano bevendo birra, il ragazzo drago facendo finta di guardare le ballerine si avvicinò verso di loro.
 
“Non ti dico la paura che ho avuto quando ho visto quel drago, non vorrei essere nei passi del tizio vicino a quell’essere!”, pronunciò uno rivolgendosi agli altri.
 
“Pazienza ormai sarà stato divorato e digerito, la cosa che proteggeva la creatura l’abbiamo portata al sicuro, ora scusatemi vado a fumare e poi vi offro da bere!”, disse l’altra guardia rivolgendosi al compagno, Shadow senti montargli la rabbia, ma sapeva aspettare, infatti, non attese molto, l’uomo che aveva parlato si alzò e andò fuori a fumare seguito dal ragazzo drago.
 
Appena fuori Shadow si guardo intorno, sincerandosi se non ci fosse qualcuno, la fortuna era dalla sua parte, sorrise e fulmineo lo agguantò per le spalle e lo sbatte al muro con violenza.
 
“Chi diavolo sei e che vuoi?!”. Chiese l’uomo evidentemente infuriato rivolgendosi al ragazzo drago, il quale ghignò prima di afferrarlo per il collo con una mano sollevandolo da terra, al punto di fargli ciondolare i piedi.
 
“Qualcuno che vuole sapere un paio di cose!”. Rispose Shadow rivolgendosi al soldato, il quale cercò di liberarsi dalla presa, ma per quanto ci provasse, non ci riuscì.
 
“Dove avete portato la ragazza?!”. Chiese il ragazzo dai capelli blu elettrico rivolgendosi a Lui, il quale lo guardo.
 
“Quale la cosa ti riferisci?”. Chiese stavolta la guardia rivolgendosi a Shadow, il quale assottigliò minacciosamente gli occhi e gli appoggiò la membrana affilata sotto il collo.
 
“Bada a come parli. Mi riferisco alla piccola draghessa, dove l’avete portata?!”. Chiese Shadow senza troppe cerimonie, sfregandogli la lama sul mento del soldato, ferendolo, il quale deglutì quando vide lo sguardo feroce di lui.
 
E al quel punto la guardia si bagnò i calzoni, terrorizzato e guardò verso un maniero.
 
“E là, l’abbiamo portata nei sotterranei ma e strettamente sorvegliata, non riuscirai ad arrivare a quella!”. Rispose il soldato tremante di paura rivolgendosi a Shadow, il quale guardò il maniero e sorrise, prima di guardarlo male e buttarlo dentro ad un cassonetto vicino né blocco lo sportello, incastrandolo con un pezzo di ferro.
 
“Stai buono lì rifiuto e grazie per le informazioni!”, pronunciò il ragazzo dai capelli blu elettrico rivolgendosi alla guardia, la quale stava cercando di liberarsi ma nessuno l’avrebbe sentito per un po’ a causa della musica ad alto volume.
 
Dopodiché Shadow scavalcò agilmente il muro per poi attraversare diverse strade in direzione del maniero. Probabilmente avrebbe bisogno di una mano in più, forse se avesse provato a mettersi in contatto quelle ragazze che erano insieme alla cyber demone. Scosse la testa al solo pensiero.
 
-Provassi a prendere contatto le fate che erano insieme a quel cyber demone Tecna?. Uhm meglio di no, perché certamente mi romperebbero una o più ossa,  servirmi con tanto di patatine alla donna drago. Anche se molto probabilmente le resterei di traverso contando le scaglie metalliche e il pelo che mi ricopre il corpo, tutto è iniziato con Me e con Me finirà punto!-, pensò fra sé il ragazzo drago prima di scavalcare il muro di cinta, che circondava il palazzo.
 
-Resisti Janine ti porterò fuori da qui è ti riporterò sana e salva da tua madre!- continuò nel pensiero Shadow prima di studiare mentalmente la sua prossima mossa.
 
Nota dell’Autore: Shadow e più vicino che mai a Janine, ci riuscirà a salvarla?. Scopritelo nel prossimo aggiornamento alla prossima

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Capitolo 30
*** Salvataggio e ultime verità. ***


Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx stesse, Janine e altri personaggi di Ascensione, appartengono a Goran The ancient.
Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 30: Salvataggio e ultime verità.
 
Sky stava passeggiando meditabondo e nervosamente avanti-indietro nella sua stanza.
 
Come poteva quella mezza drago essere la sua prole?. E il fatto che quella che sarebbe in fin dei conti sua figlia, non era pronta ad ascoltarlo, non facilità di certo la sua nuova vita.
 
Le labbra del sovrano di Eraklyon si separarono, il tempo e la pazienza sono una virtù che lui potrà contare, il suo mondo e diventato una fortezza, se caso mai Bloom scoprisse in qualche modo che è lui il responsabile è avrebbe cercato di arrivare a lui, diventerà carne morta non appena mettere la sua faccia draconica nei cieli. Da qualche tempo aveva già preparato nella galleria dei trofei di famiglia, un posto adatto per Lei.
 
Lui aveva vinto invece Lei aveva perso. C’è aveva voluto del tempo ma aveva pareggiato i conti con la sua ex futura sposa.
 
Un vero peccato che Shadow non avesse portato a termine il suo compito di uccidere le winx mutate, ma non è stato tutto vano, sarebbe stato questione di tempo e magari alcune persone con lo stesso quoziente intellettivo di Sky avrebbero intuito, che ciò che stava accadendo alle fate, era un male più che un bene.
 
Se Shadow fosse stato veramente spietato e no codardo, le avrebbe uccise, lo avrebbe ricoperto di elogi, Sky ridacchio, immaginandosi Bloom dargli la caccia come una dea furente, credendolo lui in parte responsabile.
 
“Molto probabilmente ora Shadow, starà già stato laccato e dorato al puntino, per essere mangiato da quel mostro di Bloom!”, pronunciò il sovrano di Eraklyon fra sé, prima di toccare la maniglia della finestra quando, percepì una lieve scossa provenire dal pomolo dorato.
 
Sky ritrae la mano come se si fosse preso la scossa, è solo allora da dietro il vetro della finestra, scorse una figura nascosta nelle tenebre, ma con gli occhi fluorescenti rossi, ma solo per un secondo, giusto il tempo di chiudere e riaprire le palpebre, perché quando le riaprì la cosa era scomparsa.
 
Una cosa di buono il sovrano di Eraklyon aveva imparato dopo la sua sconfitta da parte di Bloom molti anni fa a palazzo reale: Chi non ti uccide ti rende più forte e intuì che qualunque cosa fosse quella cosa, non era di certo Bloom.
 
*******
Shadow aveva guadagnato decine di metri, avanzando sfruttando al meglio qualunque copertura, celato dall’ oscurità, anche merito delle scaglie e pelo blu elettrico che gli ricopriva il corpo che lo mimetizzavano perfettamente nelle ombre, solamente se qualcuno avesse scorso i suoi occhi o avesse udito il suono di statica, prodotta dall’elettricità del suo corpo.
 
Vide in lontananza la porta che conduceva ai sotterranei, ma c’erano due guardie davanti all’ingresso, il ragazzo drago strisciò nel terreno con la grazia di un felino, un predatore che attente il momento giusto per avvicinarsi di più alla sua preda, prima di attaccarla. Agì.
 
Con un possente balzo Shadow atterrò davanti alle due guardie, le quali però prima ancora che potessero riprendersi dall’effetto sorpresa di Lui, la possente coda del ragazzo drago si abbatte contro il torace di entrambe schiacciandoli contro il muro, incrinandone la superficie. Per le due guardie erano già privi di sensi, con nella migliore dei casi, delle costole rotte, nel peggiore dei casi, non avrebbero mai più capito cosa li avesse colpiti.
 
“Nessuno in vista, con il nuovo corpo che mi ritrovo, non mi ha sentito nessuno!. Bene mi facilità di molto la cosa!”. Pronunciò fra sé Lui prima di aprire appena la porta e controllare se, nel caso le guardie interne avessero sentito qualcosa.
 
Shadow serrò la mascella, ricordandosi di ciò che la guardia, che Lui, aveva interrogato al night qualche ora prima, aveva ragione sul fatto che i sotterranei erano strettamente sorvegliati. C’erano all’ incirca dieci soldati armati di mitragliatrici magiche, protetti da delle protezioni resistenti alla magia.
 
*******
Janine si era svegliata quando aveva udito un tonfo sordo provenire dal piano soprastante a lei, le mancava molto la sua mamma Bloom, si rannicchiò sulla scomoda branda, in quel silenzio rotto soltanto dal clangore delle catene che le bloccavano i polsi.
 
“Mamma dove sei?!”. Chiese flebilmente fra sé la piccola draghessa, quando udì urla di dolore, poi urla di sgomenti, un gran fracasso, diversi tonfi, diverse raffiche di spari, altre urla di dolore stavolta, al punto che Janine si rannicchio tappandosi le orecchie quando.
 
Il suono sordo di un corpo sbattuto con violenza contro la porta massiccia al punto di ammaccarne una parte, la fece sobbalzare dallo spavento.
 
Poi infine il resto è solo silenzio. Ma per pochi secondi.
 
Janine udì il suono di passi pesanti in avvicinamento, uno scatto metallico provenire dalla porta massiccia di ferro battuto, che lentamente cigolando sui cardini si aprì, la piccola draghessa si rannicchiò dalla paura nell’angolo della cella, coprendosi con le ali.
 
“Chi sei?! Vai via!”. Urlò Janine, cercando di sputare fuoco ma non ci riuscì, lei non era ancora capace al momento e poi, quella mascherina glielo avrebbe impedito perché generava continuamente aria gelida.
 
“Janine! Sono io piccolina non aver paura!”, pronunciò Shadow rivolgendosi a Lei con tono paterno e dolce, la piccola draghessa sollevo lo sguardo aprendo le ali, e lo vide.
 
Shadow seppur avesse delle ferite al fianco e sulle spalle a seguito dei proiettili magici sparatagli incontro dalle guardie, non aveva smesso di sorriderle in modo rassicurante, lentamente l’uomo drago si avvicino a lei accovacciandosi per non spaventarla ulteriormente.
 
“Sei tu?!”. Chiese Janine rivolgendosi felicissima a lui, il quale annuì, carezzandole dolcemente i capelli, tranquillizzandola.
 
“Si sono io, sono venuto a liberarti e riportati a casa dalla tua mamma!”. Rispose Lui rivolgendosi alla piccola draghessa la quale le sorrise con gli occhi lucidi, quando fu liberata dalle catene e dalla mascherina, Lei lo abbraccio.
 
Shadow ci rimase guardandola mentre Janine si strinse di più a lui, sentendosi protetta, il ragazzo drago sorrise ricambiò l’abbraccio.
 
“Va tutto bene piccolina, sei al sicuro!. Ti riporterò a casa dalla tua mamma!”, ripete lui con tono paterno rivolgendosi a Janine, la quale lo guardo.
 
“Dove la mia mamma?!”. Chiese la piccola draghessa rivolgendosi al ragazzo dai capelli blu elettrico, il quale non seppe cosa rispondergli.
 
“Io e la tua mamma abbiamo avuto una discussione, entrambi ti stiamo cercando. Ma ti prometto che ti riporterò a casa!, io mantengo sempre le promesse. Ti fidi di me?!”. Chiese Shadow rivolgendosi a Lei, la quale aveva tutta l’aria di aver compreso e annui.
 
“Si mi fido. Drago gentile. Come ti chiami?!”. Chiese questa volta Janine rivolgendosi a Lui, il ragazzo drago sorrise.
 
“Mi chiamo Shadow ma puoi chiamarmi Ricky se preferisci!”. Rispose Lui rivolgendosi alla piccola draghessa, la quale separò le labbra in un sorriso radioso.
 
“Coraggio Janine ti riporto a casa!”, aggiunse Shadow rivolgendosi a Lei, la quale annuì, il ragazzo drago la prese in braccio ed uscì dalla cella, la piccola draghessa si accoccolo tra le braccia di Lui. Sentendosi al sicuro.
 
Shadow osservò i corpi feriti delle guardie, alcuni avevano subito ferite più o meno gravi alle gambe o alla vita e nessuno di loro aveva il coraggio di rimettersi contro di Lui, che camminava verso la porta, con una calma tranquilla.
 
Quando il ragazzo drago era fuori dal bunker, si guardò intorno, comprese che la maggior parte della sicurezza era stata affidata a controllare Janine, ma quando poggiò in terra la piccola per valutare che stesse bene.
 
“Non ti permetterò di portare via mia figlia. Shadow!!”, pronunciò Sky con indosso un armatura corazzata di metallo gelido della dimensione omega, con la mano destra teneva, un ampio scudo dello stesso materiale, mentre nella mano sinistra una spada lunga.
 
Shadow a quelle parole sgranò gli occhi e lo riconobbe non solo che era il sovrano di Eraklyon, ma anche dal tono della voce, assolutamente identica a quella del tizio incappucciato che lo aveva ingaggiato quasi una settimana, fa da fargli capire che era Lui il responsabile di tutto.
 
“Tua figlia?!”. Chiese stupito il ragazzo drago, quando scorse con la coda dell’occhio Janine nascondersi dietro la sua gamba.
 
“Si Lei e mia figlia e non ti permetterò di portarmela via e di riportarla a quel mostro di Bloom!”. Rispose Sky rivolgendosi a Shadow, il quale aveva avuto uno strano presentimento sul fatto che il nome della donna drago Bloom l’era famigliare, ma mai avrebbe pensato che si trattasse dell’ex principessa di domino ormai scomparsa.
 
Nota dell’Autore: Janine e stata liberata da Shadow, ma ora ha niente poco di meno di fronte a Lui per fermarlo, il padre biologico della draghessa. Che cosa succederà? Scopritelo nel prossimo aggiornamento. Tre capitoli alla conclusione!. Spero che fin a adesso questa spin-off vi sia piaciuta. Alla prossima!.
 
 

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Capitolo 31
*** La furia di Shadow ***


Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx stesse, Janine e altri personaggi di Ascensione, appartengono a Goran The ancient.
Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 31: La furia di Shadow.
 
Sky e Shadow si stavano osservando a circa una trentina di metri di distanza l’ uno dall’altro, mentre Janine era nascosta dietro la gamba del ragazzo drago.
 
“Vorresti dire che quella donna drago è Bloom la principessa di Domino?!”. Chiese allibito il ragazzo dai capelli blu elettrico rivolgendosi al sovrano di Eraklyon, il quale si rabbui.
 
“Ex principessa di Domino, se l’hai vista bene non è più un essere umano, prima ero felice quando era umana, poi è cambiata, l’avevo persa per sempre quando era diventata un mostro, incinta di colei che stai proteggendo e mi stai portando via!”. Rispose Sky rivolgendosi a Shadow, mentre i cieli rilasciarono la pioggia cadesse battente e costante, mentre la pallida luna ben visibile nel cielo, come fosse una solitaria spettatrice, in attesa di vedere cosa sarebbe successo adesso.
 
“Hai abbandonato tua moglie e ora hai rapito tua figlia e pretendi di aver ragione?!”. Chiese freddo il ragazzo drago rivolgendosi al sovrano di Eraklyon, il quale inarcò un sopraciglio chiedendosi se quello che aveva di fronte, avesse qualche grammo di sale in testa.
 
“Se tu potessi capire, avresti fatto lo stesso anche tu Shadow. Restituiscimi mia figlia!”. Rispose Sky rivolgendosi al ragazzo drago, il quale guardò con la coda dell’occhio Janine, la quale guardo Lui con gli occhi supplicanti, ma sorrise quando senti la sua mano carezzarle i capelli, sfiorando le piccole corna.
 
“Ho capito che tu non amavi veramente Bloom, se io fossi stato al tuo posto, seppur mi disgusta la tua faccia e le tue parole, non l’avrei mai abbandonata che fosse incinta ho meno!”, pronunciò Shadow rivolgendosi a Sky, il quale le tremarono le spalle dalla rabbia, al punto di far vibrare l’intera armatura.
 
“Sono stato uno stupido ingaggiarti Shadow, qualcun altro avrebbe fatto bene il suo lavoro al tuo posto!”, pronunciò il sovrano di Eraklyon con rabbia rivolgendosi a Lui, il quale sorrise mentre le gocce di pioggia le rigavano il viso e il corpo.
 
“Oh facevo bene il mio lavoro, ma ho dato retta al mio istinto che non ha mai sbagliato. E poi già dalla tua faccia si capiva che eri uno stupido, ma purtroppo anche io ho la mia parte. Di averti dato retta giorni fa!”, disse iracondo Shadow rivolgendosi a Sky, il quale avanzo di un passo, tenendo sempre alta la guardia.
 
“Non mi è piaciuto essere venire usato come capro espiatorio. E soprattutto usato per fare la parte del boia!”, aggiunse il ragazzo drago rivolgendosi a Sky, il quale sorrise solamente, ma tenendo alto lo scudo e la guardia.
 
“Perché ci vuole un mostro per eliminare i mostri, con le tue capacità di combattimento eri proprio l’elemento adatto, ma parecchio diffidente e perciò ti ho dato un valido motivo per il suo lavoro!”. Spiego il sovrano di Eraklyon rivolgendosi a Shadow, il quale assottigliò minacciosamente gli occhi dalla rabbia.
 
“Non tè lo ripeterò più una seconda, considerano un ultimo avvertimento: Restituiscimi mia figlia, è ti permetterò di andare via ancora sulle tue gambe!”, pronunciò Sky rafforzando la posa difensiva rivolgendosi a Shadow, il quale lo guardo seriamente.
 
“La riporterò dalla sua vera famiglia come è giusto che sia!”, disse Shadow rivolgendosi al sovrano di Eraklyon, il quale strinse la mano sull’elsa della spada lunga, il ragazzo drago guardò Janine, ancora nascosta dietro la sua gamba.
 
“Janine nasconditi. Ti chiamerò io, fino ad allora non farti vedere okay!”. Disse il ragazzo dai capelli blu elettrico con tono preoccupato meno per se, è più per la piccola draghessa, la quale annuì e si spostò volando con le sue piccole ali da qualche parte.
 
“Su una cosa hai ragione Sky. Ci vuole un mostro per eliminare i mostri, infatti né vedo giusto uno davanti a me!”, continuò Lui rivolgendosi al sovrano di Eraklyon, il quale sgranò gli occhi, e ancora di più quando lo vide mutare.
 
Shadow lasciò che la sua metamorfosi proseguisse fino al suo stadio completo, rumori di schiocchi e di tessuti lacerati, riecheggiarono all’uniscono con il tuonare del cielo.
 
La schiena e sulle clavicole di Lui, si ricoprirono oltre di scaglie e pelo bluastro, di piastre argentate che terminarono dietro al dorso dove c’era l’attaccatura della criniera. Le corna uscirono completamente, diventò alto tre metri e la guizzante muscolatura era ben evidente, dulcis in fundo. Da dietro alla schiena fuoriuscirono due maestose ali dello stesso colore e pelo che gli copriva tutto il corpo.
 
“Sono io quando mi gira male!”. Rispose Shadow rivolgendosi a Sky, prima di scattare verso di Lui, il sovrano di Eraklyon restò basito dalla sorprendente velocità di Lui, ebbe il tempo di sollevare lo scudo gelido per pararsi.
 
Quando la lama ossea di Shadow colpì lo scudo, quest’ultimo inspiegabilmente generò un onda d’urto concentrato che lo sbalzo all’ indietro con violenza. Facendolo slittare in terra per tre metri.
 
“Ma cosa?!”. Chiese il ragazzo drago rivolgendosi a Sky, il quale sorrise battendo la lama della spada sullo scudo, e si poté intravedere che il centro era stato assemblato un metallo particolare di Melody, dalla proprietà difensiva.
 
“Ho imparato dal mio ultimo scontro contro Bloom. Shadow, ti devo ringraziare. Bramavo di provare questa nuovo equipaggiamento, non riuscirai a ferirmi o a colpirmi!”. Rispose con tono canzonatorio il sovrano di Eraklyon, prima di avanzare verso di Lui, il ragazzo drago scattò nuovamente contro di Lui,
 
Shadow sferrò diversi veloci quanto violenti fendenti contro il sovrano di Eraklyon, il quale si protesse con lo scudo, seppur arretrò per avere maggiore vantaggio sulla difesa, quando lo vide sferrare un altro fendente, Sky lo colpì con un colpo di spada.
 
Il fendente di Sky ferì la sua gamba, Shadow resiste al dolore e arretrò con un balzo all’indietro.
 
“Te lo già detto non riuscirai a ferirmi o a colpirmi Shadow!. E finita!”, lo  canzonò il sovrano di Eraklyon rivolgendosi al ragazzo drago, il quale si toccò la gamba ferita, guardando con rabbia Sky.
 
“Questo e ancora tutto da vedere!”, pronunciò Shadow, prima di sollevare la coda e ruotarla più volte, per poi sparagli contro di Lui, le spine acuminate, il sovrano di Eraklyon si protesse nuovamente con lo scudo.
 
Le spine elettrificate, trasferirono una leggera scossa l’elettrica residua negli aculei nello scudo, è di conseguenza nell’intera armatura di Sky, facendolo urlare di dolore, che arretro di un passo, Shadow sorrise e passo al contrattacco.
 
Il ragazzo dai capelli blu elettrico, salto agilmente a zig-zag per poi colpire con un violento fendente lo scudo di Sky, il quale contando anche sulla tuta amplificatrice che indossava, resistette al colpo, resistette anche al successivo montante con colpo di taglio. Il sovrano di Eraklyon dovette tenere a due mani lo scudo per tenerlo ancora, dato che immaginava che Shadow volesse fargli perdere di mano l’unica difesa, a parte l’armatura disponibile. Contrattaccò
 
Ma proprio quando il sovrano di Eraklyon stava per sferrargli un fendente che Shadow schivò solo allora, Sky si accorse troppo tardi che i colpi violenti di Lui servivano solamente per costringerlo a lasciargli le gambe a portata di attacco.
 
Shadow ghignò prima di colpirlo violentemente con un colpo di coda alla coscia, l’armatura resistette all’ impatto, però Sky crollo lo stesso sul ginocchio, ma quando il sovrano di Eraklyon lo guardo con rabbia ed era pronto a resistere al prossimo attacco, il ragazzo drago lo stava già mettendo in atto.
 
Le spine della sua possente coda, si aprirono come fossero un gambo di ananas, Shadow saltò ad un metro d’altezza per poi ruotare e così facendo cadde facendo calare la coda come fosse stata una mazza ferrata, l’impatto fu così violento che il sovrano di Eraklyon per quanto avesse tentato di attutire l’impatto con lo scudo, quest’ultimo si frantumò non resistendo alla forza del colpo di Lui, il metallo particolare del pianeta Melody, rilasciò un onda urto di forza molto minore che fece sbalzare il biondo sovrano, di due metri di distanza.   
 
Sky si rialzò con la spalla e il braccio destro fuori uso a seguito delle ferite riportate dall’impatto della coda di Lui ossià, frattura del radio, e due spine conficcate nella sua spalla, ma non voleva arrendersi, quando vide il ragazzo draconico ormai vicinissimo a lui, le venne in mente il suo ultimo scontro con Bloom, sentendosi dentro di sé la stessa vergogna della sconfitta di allora.
 
Shadow ruotò l busto sferrandogli un fendente, che gli apri la pettorina dell’ armatura del sovrano di Eraklyon come se fosse stata fatta di burro, Sky arretrò con una ferita al petto, ma venne subito afferrato per il collo dal ragazzo drago sollevandolo a due metri da terra, sbattendolo contro il muro vicino.
 
“Sei tu ad essere finito Sky!!. Non farai più del male a tua figlia!”. Pronunciò Shadow iracondo, rivolgendosi al sovrano di Eraklyon il quale cercava invano di fargli lasciare la presa, il ragazzo draconico sollevò la mano artigliata pronto per colpirlo e porre per sempre fine alla sua vita quando.
 
“Papà”, pronunciò Janine solamente suscitando un espressione di stupore reciproco di Shadow e Sky. Il silenzio regno sovrano mentre un paio di occhi argentati e un’altra coppia di occhi azzurri puntati verso la piccola draghessa che era uscita allo scoperto.
 
Nota dell’Autore: Lo scontro tra Sky e Shadow e giunto alla fine, che cosa succederà ora? Scopritelo nel prossimo capitolo. Due capitoli alla conclusione.
 

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Capitolo 32
*** Mantenere le promesse. ***


Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx stesse, Janine e altri personaggi di Ascensione, appartengono a Goran The ancient.
Filatrice, Janine appartengono a Goran.
Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 32: Mantenere le promesse.
 
Janine guardò Shadow e Sky, questi ultimi erano rimasti stupiti sul fatto che lei avesse detto papà ma chi si stava rivolgendosi.
 
Il sovrano di Eraklyon sorrise guardando il drago dalla criniera blu elettrico, il quale guardò con la coda dell’occhio Sky, ma guardava Janine, sentendosi in colpa che lei abbia assistito a cosi tanti combattimenti in poco tempo.
 
“A quanto pare Janine ha finalmente riconosciuto suo padre, a differenza di ciò che le avrà raccontato Bloom se dici tanto di sentirti usato Shadow, avresti il coraggio di uccidermi, che sono suo padre davanti a Lei?!”. Chiese a bruciapelo il sovrano di Eraklyon rivolgendosi al dragone, il quale stava tenendo lo sguardo chino ma puntato sulla piccola draghessa, la quale si stava lentamente avvicinando.
 
“Il mio papà non sei tu!”. Rispose Janine rivolgendosi a Sky, il quale si senti come se fosse stato immerso nell’acqua gelida. La piccola draghessa guardò supplichevole Shadow.
 
“Lascialo andare, quello avrà capito di aver perso il territorio, lascialo andare papà!”, aggiunse flebilmente la piccola draghessa rivolgendosi a Shadow, il quale la guardò, chiuse gli occhi argento per poi guardare riaprendo le palpebre Sky.
 
“Puoi dire quello che vuoi Sky!. Ma sappi che tu non sei un padre, parli di Bloom e di tua figlia come dei mostri ma la verità è: Loro potrebbero esserlo ma hanno un cuore umano, mentre tu sei un mostro con sembianze umane!”, pronunciò il drago dalla criniera blu elettrica rivolgendosi a Sky guardandolo negli occhi, serrò un po’ di più la presa al collo di lui.
 
“Ti do io un avvertimento stavolta. Lasciale in pace Sky, dimenticale!. Ho la prossima volta finirò ciò che ho iniziato!”, minacciò Shadow rivolgendosi al sovrano di Eraklyon il quale guardò malamente il ragazzo draconico, quest’ultimo lo lasciò cadere in terra, ma al contempo lo colpì in pieno con la coda a spine celate, con tale forza di spedendolo privo di fiato e sensi contro la porta aperta nel bunker.
 
Janine guardò Shadow, il quale con un sorriso dolce sul volto si accovaccio e la guardò, la piccola draghessa lo abbraccio strettamente, il drago blu sorrise e ricambiò l’abbraccio.
 
“Ti riporto a casa Janine!”, pronunciò Shadow rivolgendosi alla piccola draghessa, la quale annuì, il drago blu strinse tra le braccia la piccola. Si guardò le ali sperando che almeno servissero veramente a volare.
 
Il ragazzo draconico si sollevò in volo e cavalcando le correnti volo alla volta di Pyros, lasciandosi alle spalle tutto ciò che era successo pochi minuti prima.
 
*******
 
Ellis stava coccolando nei piaceri carnali Filatrice, quando la dottoressa udì chiaramente il trillare del suo cellulare, interruppe il rapporto seppur sia lei che la donna aracnide emisero un sospiro infastidito.
 
“Non ci metterò molto Filatrice, potrebbe essere Shadow, sperò che sia riuscito a risolvere tutta la situazione!”, pronunciò la dottoressa dai capelli chiarissimi prima di cercare tra i suoi abiti sparsi a destra e a manca il cellulare, prima di rispondere.
 
“Shadow? Sei tu?!”. Chiese Ellis ansante rivolgendosi a Lui.
 
“Ellis?. Sembra che hai fatto la maratona. Comunque c’ è lo fatta ho riportato a casa Janine ma ho bisogno di un ultimo tuo favore!”. Rispose Shadow rivolgendosi a Lei, la quale sorrise, emettendo un sospiro di sollievo, Filatrice guardava la sua amata e attraverso la visione del caos, capì che i timori di Lei erano svaniti e che Ellis considerava come un famigliare Shadow, cosa che la fece sorridere.
 
“Certamente Shadow. Ma perché se cosi lontano come parli!”, pronunciò la dottoressa rivolgendosi a Lui, il quale le spiegò non proprio tutta la storia, Ellis rimase stupita, sul fatto che il ragazzo dai capelli blu elettrico abbia deciso di trasformarsi completamente, consapevole che sarebbe stato uno stadio permanente.
 
“Non ti dico la fatica ad usare la punta di un artiglio ad chiamarti, per fortuna che i comandi vocali funzionano ancora. Comunque visto che hai conosciuto quella Tecna, puoi fare in modo che lei riceva il segnale del micro portale che ho ancora con me, anche se ormai emana poche energie e ne avrà per poco?!”. Chiese il ragazzo draconico rivolgendosi alla dottoressa, la quale sorrise rimettendosi gli occhiali, mentre da dietro di lei, Filatrice dolcemente l’abbraccio.
 
“Si c’ è la faccio mi conosci bene. Ma dopo cosa farai?!”. Chiese questa volta Ellis rivolgendosi a Shadow il quale rimase in silenzio per alcuni istanti.
 
“Dopo che la madre sarà tornata, pensò che mi troverò un posto tranquillo dove vivere senza essere un pericolo per gli altri!”. Rispose Lui tristemente, rivolgendosi  alla dottoressa, la quale sgranò gli occhi ma comprese.
 
“ti verrò a trovare Shadow. Grazie per tutto quanto abbi cura di te!”, pronunciò Lei rivolgendosi a Lui, che rispose dopo alcuni secondi dopo.
 
“Altrettanto. Grazie a te per questo grande favore Ellis!”, disse Shadow rivolgendosi alla dottoressa, la quale sorrise, chiuse la chiamata nello stesso istante in cui senti la linea cadere.
 
Ellis si sistemo gli occhiali e si mise, dopo essersi scusata con la sua amata Filatrice baciandola, all’opera.
 
******
Bloom era furibonda, aveva volato in quasi tutti i mondi della dimensione magica per cercare sua figlia Janine, le winx avevano dovuto letteralmente farsi in quattro per aiutarla, maledisse mentalmente Shadow, se lo fosse ritrovato di fronte, l’avrebbe sbranato lentamente costringendolo a farsi dire su dove si trovasse sua figlia.
 
La dragonessa fece ritorno alla villa, dove vivevano Timmy e Tecna, la cyber demone in questione stava controllando sfruttando appieno le sue possibilità di individuare Shadow.
 
“Spero che Janine stia bene!”, pronunciò così basso la donna drago quando. La Cyber demone, vide il localizzatore pulsate. Timmy e premette il pulsante del monitor e non riuscì a capire.
 
“il localizzatore sta rilevando un ritmo costante su Pyros, come un segnale!”, pronunciò lo specialista confuso, Bloom sgranò gli occhi di brace e le venne in mente la frase di Shadow dettagli subito prima di andarsene dopo il rapimento di Janine.
 
Farò la cosa giusta e la porterò a termine
 
“Vado a controllare, vi farò sapere!” pronunciò la draghessa prima di sollevarsi in volo e dirigersi verso Pyros.
 
*******
Su Pyros Shadow era con la schiena poggiata contro la parete della grotta che fungeva da casa a Bloom e Janine, quest’ultima stava dormendo serenamente rannicchiata vicino al drago dalla criniera blu, quest’ultimo sorrise e le carezzo dolcemente i capelli avendo cura e timore di non svegliarla.
 
Però Lui sapeva che non poteva restare lì, si alzò lentamente in piedi, mentre le sue ferite si erano cristallizzati, aveva polverizzato il cellulare subito dopo la chiamata ad Ellis, rimase sulla soglia della fenditura, guardando i cieli di Pyros.
 
“dove vai?!”. Chiese Janine mezza assonnata rivolgendosi a Lui, il quale sorrise dolcemente ritornando dalla piccola draghessa, accovacciandosi e le carezzo i capelli.
 
“Controllavo se tua mamma arrivava. Poi però pensò che dovrò partire!”. Rispose tristemente Shadow rivolgendosi alla piccola draghessa, la quale lo guardo tristemente.
 
“Ma tornerai vero?!”. Chiese la piccola draghessa rivolgendosi al ragazzo draconico, il quale era indeciso su cosa dirle, sapeva benissimo che quando Bloom sarebbe tornata dopo l’aiuto di Ellis, probabilmente sarebbe successo un pandemonio, d’altra parte Lui aveva avuto una sua nota di responsabilità in ciò che e accaduto, ma mentire a Janine sul fatto che sarebbe tornato, sicuramente, non se la sentiva, dirle che non sarebbe tornato l’avrebbe fatta soffrire. Dopo pochi ma interminabili secondi rispose.
 
“Forse ma vedrò di fare il possibile, ora ritorna a dormire sei stanca piccola mia!”. Rispose Shadow rivolgendosi alla piccola draghessa la quale obbedì ma rimase semi sveglia. Il ragazzo draconico le sorrise.
 
Shadow attese che Janine si fosse addormentata, dopodiché si alzò in volo e si allontano quanto bastava da poter controllare la fenditura a distanza, udì un ruggito, sollevò lo sguardo e vide Bloom che stava planando in direzione della fenditura.
 
“Ho mantenuto la mia promessa Janine!”. Pronunciò il ragazzo draconico fra sé, intanto l’amazzone draconica si stava avvicinando alla fenditura.
 
*******
Da quando Bloom era tornata su Pyros aveva percepito una piccola presenza di Shadow molto debole, ma ora poteva sentire chiaramente la presenza di sua figlia Janine, senza pensarci entrò nella fenditura e la vide.
 
“Janine!!”, pronunciò l’amazzone draconica, rivolgendosi alla figlia, la quale si svegliò ma ancora mezza assonnata guardo la madre, sgranò gli occhi e sorrise.
 
“Mamma!!”, disse Janine abbracciando fortemente la mamma, la quale l’abbraccio stringendola a sé. Come se non volesse che nessuno gliela portasse più via. Ma Bloom si chiese dove mai fosse Shadow.
 
“Come hai fatto a tornare a casa da Janine?!”. Chiese la donna drago rivolgendosi a sua figlia, la quale si guardò intorno con tristezza chiedendosi dove era Shadow.
 
“Mi ha salvato e riportato a casa quel drago gentile!”. Rispose Janine rivolgendosi alla madre, la quale rimase stupita e si volto per guardare i cieli di Pyros, ma la piccola presenza di Shadow, ormai era completamente svanita.
 
Bloom sentì crescergli la rabbia nei confronti di Sky, ma ora aveva con sé sua figlia Janine e questo le importava di più, poco dopo Stella era venuta a trovarla, ed era sollevata sapendo che l’amazzone draconica aveva riavuto la sua piccola.
 
“Ma dove finito Shadow?!”. Chiese la principessa del sole e della Luna rivolgendosi alla donna drago, la quale scosse la testa, mentre Janine stava dormendo serenamente coperta dall’ala della madre.
 
“Non lo so!”. Rispose Bloom all’amica, chiedendosi anche Lei dove fosse chi le aveva si causato a Lei e alle sue amiche non pochi problemi ma, alla fine aveva dimostrato di avere un gran cuore anche come raccontato da Janine.
 
Nota dell’Autore: Shadow ha riportato a casa Janine, Bloom né è contenta, ma la domanda ora è. Che fine ha fatto Shadow?!”. Con il prossimo capitolo Fuochi di drago si terminerà. Alla prossima!.
 

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Capitolo 33
*** Fuori dall'ombra, un nuovo inizio. ***


Winx club appartiene alla Rainbow, le mutazioni delle winx stesse, Janine e altri personaggi di Ascensione, appartengono a Goran The ancient.
Filatrice, Janine appartengono a Goran.
Chi mi appartiene sono soltanto. Ricky/Shadow. Dottoressa Ellis e Nadira.
 
Capitolo 33: Fuori dall’ombra, un nuovo inizio.
 
Shadow stava sfrecciando nei cieli notturni di Magix, sorvolò una foresta nei presi della torre rossa ormai in disuso, la grande macchia verde della foresta, gli ricordava, quella dove vivevano Flora e Roxy, aveva finalmente trovato un posto dove poteva vivere tranquillamente in pace.
 
Il ragazzo draconico scese in volo radente per poi atterrare, di peso sul terreno, richiuse le ali, drizzo le orecchie da lupo e si scrutò intorno con lo sguardo, in cerca di una possibile presenza oltre la sua, fatta eccezione di alcuni animali, persone non c’erano neppure l’ombra.
 
Dopo essersi trovato tra le grotte, una ben isolata e decente, ci entrò, prima di sdraiarsi su un giacinto, sollevò lo sguardo verso il cielo, la luna pallida illuminava il cielo nero come l’inchiostro, ancora di più delle stelle.
 
“Procurarmi il cibo e l’ acqua non avrò alcun problema. Questo è un ottimo posto dove vivere, il resto della mia vita!”, pronunciò Shadow tra sé prima di poggiare il mento sulle braccia incrociate, eppure sul suo sguardo c’era una ben evidente tristezza, Attese che il sonno lo prendesse.
 
******
Le winx furono informate da Stella che Janine, era sana e salva è stata salvata da Shadow, lo stupore delle fate era ben evidente e ci misero un po’ a crederci.
 
“Niente da fare, sembra che Shadow sia completamente svanito dalla faccia della dimensione magica, chissà magari si sta soltanto nascondendo, dopotutto e ancora ricercato per ciò che ha fatto a Flora e Roxy!”, pronunciò Aisha bevendo un tè rivolgendosi alle sue amiche.
 
“Si potresti avere ragione, anche Bloom non ha dimenticato ciò che Shadow ha fatto, però cambia molto il fatto che abbia salvato la figlia della nostra amica e gliel’abbia riportata!”, pronunciò Stella carezzandosi i capelli albini rivolgendosi alle sue amiche, le quali sollevarono le spalle.
 
“Io ritorno su Andros, andrò subito ad avvisare Flora, Roxy, Icy e Tritannus che Janine sta bene e che non devono preoccuparsi, magari saranno anche un po’ sollevati sapendo che Shadow e sparito!”, disse Aisha prima di uscire dalla stanza.
 
Musa sospirò prima di alzarsi in piedi e guardare fuori dalla finestra quando scorse qualcosa di strano.
 
“Io vado a trovare Riven, anche se pensò che Timmy li abbia avvisati i nostri ragazzi che Janine sta bene. Però Lui e Tecna da quando Shadow li ha risparmiati hanno sempre detto che lui non e una cattiva persona sotto, sotto. Io sono sempre sul fatto che sono i fatti a dirlo e non le parole. In questo caso sono in parte d’accordo con Tecna e dall’altra dalla parte di Aisha!”. Pronunciò la fata della musica rivolgendosi a Stella prima di augurarle la buona notte, la quale ricambiò.
 
******
Su Pyros Bloom e Janine dopo essersi saziate dal rettile simile a un triceratopo, si erano messe comode sul giacinto, la piccola draghessa guardava ogni tanto l’ingresso della fenditura, come nel sperare che Shadow ritornasse.
 
“Sai mamma, Shadow mi manca, spero che possa tornare!”, pronunciò la draghessa più piccola rivolgendosi a quella più grande, Bloom la guardò con la coda dell’occhio, stupita dal fatto che Janine sembrava, digli di cercarlo.
 
“Davvero?. Come mai dici che potrebbe tornare?!”. Chiese l’amazzone draconica rivolgendosi a Janine, la quale all’improvviso si fece piccola, piccola coprendosi con le ali la testa e il volto, come se si vergognasse.
 
“Perché sarebbe un ottimo papà!. Magari riuscite ad andare d’accordo!”. Rispose la piccola draghessa rivolgendosi a Bloom, la quale sgranò gli occhi, colpita dalle parole dette dalla sua figliola, l’aveva immaginato che Janine sembrava vedere in Shadow una figura paterna e anche da come glielo ha raccontato.
 
“Ne sei sicura Janine?!”. Chiese Bloom rivolgendosi alla figlia, la quale sorrise facendo capolino dall’ala della madre, la quale poté ammettere di aver provato un senso di rispetto nei confronti di Shadow, come se fosse un suo pari. Ma da non poteva dimenticare come si era sentita di come Sky l’avesse trattata.
 
“Si. Si ne sono sicura e un ottimo papà è poi Lui ha detto che non avrebbe mai abbandonato nessuno a lui caro!”. Rispose Janine rivolgendosi alla madre, la quale si sdraio sul lato, la piccola draghessa si sdraio anch’essa davanti alla donna drago con un sorriso radioso.
 
“Se non è per te, puoi farlo per me. Dargli una possibilità come avevi fatto con la strana donna gentile con il piccolo in pancia, prima che la piccola nascesse!”, continuò la piccola draghessa rivolgendosi alla madre, Bloom sgranò gli occhi e per alcuni minuti non proferì parola, al punto che Janine, inclinò la testa di lato e punzecchio un lato della sua bocca, per sincerarsi che l’amazzone draconica non si fosse addormentata.
 
“Ci penserò Janine. Ora dormi!”, pronunciò Bloom rivolgendosi alla figlia la quale obbedì, e si accoccolo sotto la protettiva ala della madre. L’amazzone draconica ci penserò su a lungo. Era vero che a Icy, grazie a Janine, le aveva dato una possibilità seppur continuasse a essere diffidente con l’ex strega del ghiaccio, ma poteva valere lo stesso per Shadow?.
 
Forse.
 
******
Un cervo delle dimensioni di un cavallo da tiro, stava per abbeverarsi alla fresca acqua di un rigagnolo, incurante che una figura blu cobalto-argento sopra ad un macigno, accovacciato con le braccia allungate  sul bordo della roccia.
 
Il cervo sollevò il capo quando sentì il suo respiro, ma quando stava per scappare, Shadow si diede lo slanciò con le braccia riducendo la distanza, per poi scattare rapidamente e compiere tre rapidi balzi per poi colpire l’animale con la lama ossea, sbalzandolo letteralmente in terra morto ancora prima di toccare il suolo.
 
Shadow si caricò in spalla la sua preda e s’incamminò per ritornare alla grotta, si fermò e guardo il cielo, chiedendosi come andassero le cose a Janine e Bloom.
 
Il ragazzo drago lo ammette, quando Janine l’aveva chiamato papà, era stata la cosa più bella che gli era capitato, in un certo senso le stava a cuore quella piccola draghessa è aveva provato una sorta di profondo rispetto nei confronti dell’ amazzone draconica, ogni tanto si chiedeva se fosse rimasto su Pyros cosa sarebbe successo.
 
Ho forse sentiva di aver sbagliato ad andarsene e sarebbe stato meglio rimanere lì su Pyros.
 
*****
 
Dopo aver consumato il pranzo, Bloom stava volando nei cieli di Pyros quando. Fiuto l’aria, e sgranò gli occhi riconoscendo l’odore di particelle elettriche e provenivano, dove c’era il lago. Subito scese di quota in quella direzione.
 
L’amazzone draconica atterrò è sul bordo vide Shadow, nella sua completa metamorfosi, era stupita che Lui era lì.
 
“Come mai sei qui Shadow?!”. Chiese la draghessa rivolgendosi a Lui, il quale lentamente si volto, il volto del ragazzo drago era triste, sorrise appena.
 
“Volevo soltanto sapere come stava Janine solo quello, se vuoi che me ne vada Bloom, me ne andrò via subito!”. Rispose Shadow rivolgendosi a Bloom, la quale lo guardo con serietà.
 
“Sta bene. Ti ringrazio per ciò che hai fatto per lei!”, pronunciò la dragonessa rivolgendosi a Lui, il ragazzo drago sorrise sul volto ma durò poco.
 
“Dato che è il tuo territorio, tolgo il disturbo!”, disse Shadow rivolgendosi a Bloom la quale lo guardo, sbuffò fumo.
 
“Ascolta. Potrei darti una possibilità di restare qui, ma lo faccio solo per Janine, ti avverto che ti terrò d’occhio Shadow!”, pronunciò Bloom rivolgendosi a Lui, il quale sorrise.
 
“Lo faccio per la felicita di Janine. So che ho sbagliato e me né pento, forse non otterrò mai la tua fiducia, ma ti prometto che non vi sarò di disturbo!”, pronunciò Shadow rivolgendosi a Bloom, la quale sorrise a stento.
 
“Seguimi!”, pronunciò la draghessa prima di volare verso la fenditura, Shadow la segui e quando raggiunse l’ingresso della grotta, Janine sgranò gli occhi dalla felicità.
 
“Papà Shadow!!”, urlò la piccola draghessa prima di abbracciarlo, il ragazzo drago ricambiò l’abbraccio.
 
“Ciao piccola ti vedo bene!”, disse Shadow rivolgendosi alla draghessa la quale lo guardo.
 
“Mi sei mancato!”, pronunciò Janine rivolgendosi a Lui, il quale le carezzo i capelli sorridendo dolcemente.
 
“Te l’avevo detto che sarei tornato, e non voglio lasciarti piccola!”, pronunciò Shadow rivolgendosi a Janine la quale lo abbraccio ancora felicissima, poco lontano da loro due Bloom sorrise. Forse c’ è ne voleva del tempo di fidarsi ma, già sul fatto che Lui volesse bene alla piccola draghessa era un passo avanti.
 
L’ombra alla fine è uscita dalle tenebre.
 
Nota dell’autore: Con questo capitolo Fuochi di Drago si termina qui. Ringrazio calorosamente Tressa e Goran per avermi seguito fin dall’inizio questa storia. Ringrazio Goran per avermi concesso d scrivere questo Spin-off sulla sua saga ascensione e spero che gli possa essere piaciuta!.
 
 

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