Favola

di whitesary
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** Believe Me ***
Capitolo 3: *** Signs ***
Capitolo 4: *** Faint ***
Capitolo 5: *** Welcome To My Life ***
Capitolo 6: *** Little Death ***
Capitolo 7: *** My Angels ***
Capitolo 8: *** Don't Stay ***
Capitolo 9: *** Beat of my heart ***
Capitolo 10: *** Feeling This ***
Capitolo 11: *** Sanctuary ***
Capitolo 12: *** Get The Party Started ***
Capitolo 13: *** Runaway ***
Capitolo 14: *** We Made It ***
Capitolo 15: *** We Belong Together ***
Capitolo 16: *** Uno in più ***
Capitolo 17: *** Signed, Sealed, Delivered, I'm Yours ***
Capitolo 18: *** Somewhere I Belong ***
Capitolo 19: *** Breaking The Habit ***
Capitolo 20: *** I Like To Move It ***
Capitolo 21: *** Easier To Run ***
Capitolo 22: *** Mia ***
Capitolo 23: *** All The Small Things ***
Capitolo 24: *** Attack ***
Capitolo 25: *** Hero ***
Capitolo 26: *** By Myself ***
Capitolo 27: *** When You'Re Gone ***
Capitolo 28: *** Volevo Dirti ***
Capitolo 29: *** Sogni Risplendono ***
Capitolo 30: *** Me Against The World ***
Capitolo 31: *** Crawling ***
Capitolo 32: *** Guilty Conscience ***
Capitolo 33: *** In The End (part 1) ***
Capitolo 34: *** In The End (part 2) ***
Capitolo 35: *** My Immortal ***
Capitolo 36: *** Battle Of One ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Favola


Capitolo 1

BIP BIP BIP! – BIP BIP BIP!
Uffaaaa, ho capito! Lurida sveglia dei miei stivali! Sono sveglia, vedi?
Oggi è venerdì, l’ultimo giorno lavorativo della settimana, e io sono talmente fusa da rimproverare la sveglia perché ha svolto il suo compito… meglio farsi subito la doccia prima che mi metta a riempire di parole anche l’interruttore della luce!


Aaaaahhh, che bello farsi la doccia di prima mattina!!!
-Sara! Ma quanto cavolo ci stai sotto la doccia? Quante volte devo dirtelo che bastano 5 minuti?-
Come al solito mia madre deve rompere per ogni cavolata, e come al solito io mi limito ad annuire in silenzio.
Torno in camera, mi infilo un paio di jeans e una maglietta mezza manica e poi giù in cucina a fare colazione!
Mentre scarto la brioche mi viene da pensare alla vita monotona che faccio: sveglia, doccia, colazione, lavoro, ritorno a casa, gioco al pc ascoltando musica, cena e poi a dormire.
Oddio, dormire… ultimamente mi sento strana, faccio fatica a prendere sonno e ho come l’impressione di non essere da sola, come se qualcuno mi stesse spiando.
Ok, sono completamente uscita di senno e sono appena le 7 e mezza del mattino.
Meglio andare al lavoro, và!


***


Quando si dice che la fortuna è cieca e che la sfiga ci vede benissimo…
Ma perché il capo ha fatto tutta quella scenata, poi? Solo perché mi ha GENTILMENTE riempita di scartoffie varie che poi si sono mescolate? Per fortuna che Enrico ha tentato di tamponare un po’ la cosa addossandogli metà della colpa perché lui ha impilato tutto (e in effetti non vedo perché poi la colpa sia ricaduta su di me)… a volte avere il proprio fratello in ufficio è comodo, soprattutto se è il capo in seconda! Fatto sta che comunque Alessandro non lo sopporto proprio, quel lurido capo maniaco! Ogni occasione è buona per tentare di strusciarsi contro di me approfittando della scusa che l’ufficio è piccolo... sarò l’ultima arrivata in ufficio ma non sono mica scema!
Però la mia tattica di fuga funziona a meraviglia, un hurrà per me!

Adesso via con la mia Yaris verso casa, siiii!!!


Ok, oggi decisamente la giornata sta andando male: prendo la via principale e trovo un incidente, vado nella stradina laterale e becco la mandria di bambini urlanti che impiega secoli per attraversare la strada, supero i marmocchi rischiando di prenderne sotto un paio e torno sulla strada principale, dove nel frattempo gli incidenti sono diventati 2…
Decisamente non è la mia giornata.
In totale ho impiegato 2, e dico, ben 2 ore per tornare a casa quando in realtà bastano 20 minuti, sono già le 8 e mezza passate!
-ma dove sei stata fino adesso? Io ormai ho già sparecchiato-
Puntuale come un orologio svizzero ecco mia mamma…
-ci sono stati due incidenti sulla strada principale e si è formata parecchia coda-
-e cosa ti costava avvisarmi?-
-non pensavo di impiegarci tanto-
-vabbè, stavolta è andata così… se vuoi farti qualcosa da mangiare stai attenta che ho appena pulito la cucina-
Mi getta addosso il grembiule e se ne va in salotto a sdraiarsi sul divano per vedere la sua soap preferita. Metto il grembiule sul tavolo e mi preparo un misero panino, non ho neanche tanta fame sono solo stanca.

Finalmente nella mia camera! Mi butto con la finezza di un elefante sul letto e chiudo gli occhi…
Questo è l’unico luogo sicuro di tutta casa, l’unico posto dove posso starmene in santa pace senza sentirmi dietro frasi dette con toni freddi e distaccati. Non che mi facciano male, ormai ci ho fatto l’abitudine a quel tono, però mi fa sentire sempre… inutile.

Ecco, ora ricomincio a piangere come una scema perché mi sono tornati alla mente i ricordi delle scuole superiori, dove ero praticamente usata come la ruota di scorta finchè servivo, poi per tutti non esistevo… addirittura i professori se non facevano l’appello non si accorgevano della mia presenza.
È stato proprio al primo anno delle superiori che ho sperimentato la cosa più brutta che possa succedere a qualcuno: essere abbandonati a sé stessi. Le persone che reputavo “amiche” non si sono fatte problemi a scaricarmi per nuove compagnie, belle o brutte, e se mi rivolgevano la parola era solo per qualche favore che poi non avrebbero mai restituito.

È stato in quel periodo che mia madre ha cominciato a darmi dell’asociale, della persona che non sa farsi le amicizie, dell’inutile. Tutto perché non ero neanche lontanamente paragonabile a mio fratello maggiore, Enrico: lui era praticamente lo studente perfetto con la media del 10, sempre circondato da amici, sempre solare e disponibile…
Ho tentato varie volte di spiegare ai miei come sono andate le cose, ma alla fin fine facevano ricadere la colpa di tutto su di me, facendomi doppiamente male, così ho preferito non sprecare più fiato, dopotutto non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire.
Ho cominciato a chiudermi in me stessa, con i miei non parlavo più di tanto e a scuola ero sempre da sola. 5 anni tutti così.

Grazie al cielo ho preso il diploma e ho smesso di studiare! Da ormai un anno lavoro da mio fratello come segretaria e, Alessandro e tragitto di strada a parte, mi trovo abbastanza bene. Peccato però che non sono ancora sotto contratto: mio fratello vorrebbe assumermi ufficialmente ma non può fare niente senza il permesso di Ale, il suo socio; così io è praticamente 1 anno che sto lavorando in nero e, se non fosse stato per mio fratello che mi passa qualcosa di tasca sua, starei lavorando gratis. Altro motivo per cui lo odio.

Fantastico, mi è pure venuto un po’ di mal di testa! Che modo perfetto per concludere una stupenda giornata di merda! Non ho neanche voglia di fare le scale per prendere l’aspirina, mi infilo sotto il lenzuolo – accidenti a me e la mia idea di mettere il pigiama estivo a inizio maggio! – e cerco di dormire.


***


Cos’è stato quel rumore?
Per una volta che mi ero addormentata senza problemi!
Accidenti il mal di testa non mi è ancora passato e in più mi sono spaventata per via di quella specie di tonfo che ho sentito.
Mi sento troppo debole per alzarmi e guardarmi intorno, riesco a malapena a vedere delle ombre che si muovono. Sicuramente sono le ombre delle macchine che passano per strada sotto il lampione…
Grazie al cielo che domani è sabato, così posso recuperare questi minuti di sonno persi…


***


Maledetto orologio interno che mi fa svegliare così presto! Sicuramente non sono ancora le 7 perché ormai ho imparato a stabilire un margine di orario vedendo fin dove illumina il sole nella mia stanza. Mi trascino sul lato sinistro del letto matrimoniale, allungo il braccio in cerca del comodino e, andando a tentoni, prendo la sveglia: le 6 del mattino.
Le 6? Possibile che ci sia così chiaro già a quest’ora?
Piano piano mi tiro su e faccio per sedermi sul letto quando vedo qualcosa che non mi torna…

O meglio, qualcuno che non mi torna…

Sara, cerca di mantenere quel poco di lucidità che riesci! Ci sono delle persone che non hai mai visto tutte attorno al tuo letto e che ti guardano, ma devi mantenere il sangue freddo!

No, non ce la faccio! Mi viene da urlare! Ho paura!!!

Poco prima che la mia bocca riesca a emettere un suono uno di loro mi tappa la bocca con una mano e mi fa segno di tacere mettendosi il dito davanti la bocca.
Me la sto facendo praticamente addosso!!!
Chi sono queste persone???



SPAZIO AUTRICEEEEEEEE---------

Questa è in assoluto la prima fan fiction che scrivo su Saint Seiya, spero che non venga fuori una schifezza XD
Questa storia l’ho sognata una notte e direi che, dopo vari pareri positivi da parte di amici/ sisters/brothers vari, era giunta l’ora di metterla per iscritto… vedrò di non deludervi ragazzi!!!
Premetto subito che alcuni personaggi andranno OOC (o per lo meno la mia intenzione è di trascinarli un po’ OOC), le età verranno modificate per alcuni personaggi (ci sono tutti i cavalieri d’oro, anche Sagittar, e sono tutti giovani) e che la storia si svolge ai giorni nostri…sinceramente non so neanche io se ambientarla dopo Hades oppure completamente fuori periodo della storia… vedrò…
Mi piacerebbe anche metterci ogni tanto qualche canzone di mezzo, magari per quando queste si adattano alla storia… spero di esserne capace XD

Al prossimo capitolo! ^.^

Sary

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Capitolo 2
*** Believe Me ***


Capitolo 2 - Believe Me

Dopo aver deglutito a fatica guardo il ragazzo che mi sta tappando la bocca e gli faccio notare che non riesco a respirare, infatti con la mano mi ha tappato anche il naso.
Lui, colto un po’ di sorpresa, allenta la presa e finalmente ritorno a respirare, o almeno ci provo…
Il ragazzo, con capelli lilla, occhi verdi e due strani simboli sulla fronte, mi libera anche la bocca dopo aver guardato verso la porta, dove è appostato a mò di vedetta un altro ragazzo; questo invece con lunghissimi capelli biondi, viso dai tratti delicati e gli occhi chiusi. Forse è cieco.
A voce bassissima si sono messi a parlare…

-si sono accorti di qualcosa?-
-no, stanno dormendo profondamente. Non c’è stato neanche bisogno dell’intervento di Saga-

Mentre io non mi riesco a capacitare di come cavolo hanno fatto a sentirsi a un paio di metri di distanza parlando a così bassa voce (quando io ho capito a fatica quello che ha detto il tizio accanto a me), nel frattempo sto pensando alle varie opzioni su chi possano essere questi ragazzi, ma ogni ipotesi sfuma perché quella sorta di armatura dorata che indossano non li fa sembrare né ladri né assassini…
Li guardo uno per uno senza riuscire neanche a emettere un suono, forse non sto neanche respirando dalla paura: se ho contato bene sono in 12, tutti alti - uno poi tra poco mi demolisce il soffitto della stanza! - tutti sicuramente giovani e… cavolo sono anche abbastanza belli, togliendo quello enorme!!!
Sara vergognati, ma cosa vai a pensare?! Questi per quanto ne sai sono qua per derubarti, ucciderti o per farti cose poco piacevoli e orribili da dire…

-leggo nei tuoi occhi che sei spaventata ma non hai niente da temere, non siamo qua per farti del male, al contrario…-

È stato ancora il ragazzo dai capelli viola a parlare, stavolta a voce non troppo bassa, così ho potuto capire.
Sento il materasso abbassarsi verso destra…

-…siamo qua per proteggerti, dolcezza!-

Stavolta a parlare è stato un ragazzo con occhi azzurri/blu e lunghi capelli scuri – quasi neri – con un sorrisetto divertito che si è sdraiato nel letto accanto a me.
In questo momento mi pento di aver voluto a tutti i costi un letto matrimoniale nella camera! Non so perché ma il mio istinto mi costringe a rintanarmi sotto il lenzuolo che finora ho stretto tra le mani, un po’ come i bambini piccoli quando hanno paura, dopotutto IO HO PAURA!
Chi se ne frega se sembro una mongola!
Sento che alla mia destra il materasso si risolleva in malo modo e il ragazzo che ci si era sdraiato sbraitare a bassa voce esclamazioni di dolore; coraggiosamente (o inconsciamente) riemergo dal lenzuolo e vedo che un altro ragazzo, con lunghi capelli lisci sul blu – non chiedetemi se ci vedo bene perché comincio a dubitarne anche io – e occhi color ghiaccio da far rabbrividire, sta tirando giù l’altro tirandolo per una gamba.

-scusalo, è un idiota-

Mi dice con voce ed espressione glaciale.
Perché mi sento raggelare?

-a chi hai dato dell’idiota??-
-Milo abbassa la voce! Vuoi far svegliare tutti?-
-Camus, se non fosse per il fatto che c’è qui presente una ragazza ti manderei a…-

E non finisce la frase perché finisce a terra di culo. Mi viene da ridere a quella scena ma la paura non mi ha ancora abbandonata del tutto, quindi devo aver fatto una faccia strana, infatti il ragazzo coi capelli lilla mi domanda se va tutto bene.
Ricapitoliamo: dopo una giornata infernale dove è successo di tutto, un rientro a casa orrendo e un’emicrania che stanotte mi ha giocato dei brutti scherzi, mi sveglio circondata da dei ragazzi in armatura che mi fissano e che non capisco cosa vogliano… dovrebbe andare tutto bene? In più sono pure in pigiama!!!
Dato che la voce mi ha abbandonata riesco solamente a fare sì con la testa.

-sicuramente ti starai chiedendo chi siamo e che cosa ci facciamo qua, nella tua stanza..-

Sveglio il ragazzo lilloso!

-… prima di tutto devi calmarti, nessuno di noi vuole farti del male, quindi non c’è bisogno di tremare-

Tremare?
Non mi ero neanche accorta che stavo tremando! Tento di fare un paio di respiri profondi per calmarmi e probabilmente hanno funzionato, vedo il ragazzo rassicurarsi.

-bene, ora ti spiego tutto, anche se la cosa ti sarà difficile da credere: tu sei la reincarnazione della dea greca Artemide e noi siamo qua per proteggerti-

Mi si è accesa la famosa lampadina… Ora ho capito tutto! È una candid camera! Che idiota, perché non ci ho pensato subito? Ora tutto quadra!!! In realtà non sono le 6 e mezza del mattino e questi qua sono degli attori! Tra poco spunterà pure Ciccio Valenti che mi dirà di essere in una candid!
Si vede che la mia scoperta mi ha fatto cambiare faccia, infatti il ragazzo lilloso mi guarda sorpreso.

-perché ridi?-

Aiuto, non ce la faccio, è più forte di me! Ho scoperto la candid e ora sto ridendo da sola! È un po’ come quando gioco a carte, se mi capita una mano buona basta guardarmi in faccia che lo sanno tutti!
Guardo ancora una volta quei ragazzi e cerco di trattenere le risate, è troppo scema la cosa, soprattutto le loro facce stupite! Forse hanno capito che li ho smascherati!

-Mur, si può sapere che le hai fatto?-
-io assolutamente niente Aphrodite, è lei che si è messa a ridere da sola!-

Il ragazzo biondo, che non si era mosso dalla sua postazione, chiude la porta e si avvicina al lilloso.

-puoi per favore spiegarci perché stai ridendo?-

E me lo chiedi pure, biondino?
Rido perché vi ho scoperti!
Sembrerò una deficiente ma non ce la faccio a trattenermi!!!
Ok, ora devo rispondergli.

-vi… vi ho scoperti-
-che stai dicendo?-
-avanti, dov’è la telecamera?-
-ma di che stai parlando?-
-vi ho smontato la candid, mi dispiace, non l’ho fatto apposta!-

Il biondo e il lilloso si guardano confusi. Il lilloso rinuncia all’impresa di farmi parlare, si vede che sono un casi disperato anche per lui. È il biondo che insiste.

-la candid?-
-dai avanti dov’è l’organizzatore dello scherzo? Ormai l’ho scoperto! Dov’è la telecamera?-
-stai prendendo un grosso sbaglio, questa non è una candid-
-come no, e io sono davvero una dea!-
-beh… sei veramente la reincarnazione di Artemide…-

Non ce la faccio più, sto per esplodere dalle risate!!!
Si vede che il ragazzo lilloso sa leggermi nella mente o comunque ha un ottimo intuito, poco prima di mettermi a ridere a gran voce mi tappa nuovamente la bocca – stavolta però lasciando libero il naso. Sicuramente 2 o 3 minuti li ho passati ridendo così, mentre gli altri ragazzi si guardano confusi e qualcuno addirittura a gesti cerca di dire che sono pazza.

-la ragazzina è partita col cervello, fantastico…-
-Death non essere maligno per favore-
-andiamo Saga, guardala! Se la ride come non so che cosa!-
-credo che finchè non le daremo delle prove non la smetterà di rid…-

Anche se non riesco a smettere di ridere, con la mano del ragazzo lilloso sulla bocca, riesco però a vedere un altro ragazzo, con lunghissimi capelli blu e occhi verdi, che va verso la porta, la apre un pochino e poi la richiude seccato.

-ecco, i genitori si sono svegliati-

Ecco, ora non c’è più niente da ridere. Anche se i miei sanno della candid cosa posso dire se entrano in camera e mi vedono con tutti questi ragazzi?
Al pensiero dei miei che, aprendo la porta, avrebbero visto la loro figlia in pigiama con così tanti esponenti del sesso opposto, mi viene da rabbrividire. Soprattutto per via della possibile sfuriata che mi sarebbe toccata… non sembra ma i miei sono parecchio all’antica!
Oltre ad aver smesso di ridere come una cretina devo pure essere sbiancata di colpo perché il ragazzo lilloso si sta veramente preoccupando, mi ha lasciato la bocca e mi ha appoggiato le mani sulle spalle.

-ehi e ora che ti prende?-

Cavoloooooo!!!
Ok Sara, niente panico, devi fare qualcosa!
Dì qualcosa!!!

-dovete sparire di qui! Se i miei vi vedono qua dentro vi ammazzano tutti e a me non so cosa toccherà!-

Devo aver “leggermente” alzato la voce, infatti sento mia mamma che si sta avvicinando velocemente alla mia porta…
E ora che cosa faccio???



SPAZIO AUTRICEEEEEEEE---------

Bwhahaha, che bastarda che sono a interrompere proprio qua XD
Secondo voi ce l’ho fatta a scamparla o mia mamma ha aperto la porta e si è trovata una bella sorpresina davanti agli occhi?
Mentre vi lascio meditare vi ringrazio davvero di cuore per le recensioni al primo capitolo, sinceramente non me le aspettavo XD adesso passo ai ringraziamenti:

Snow Fox: sono contenta che Sara ti piaccia di già (dopotutto c’est moi XD)! Spero anche io che ne esca una super fic, vedrò di mettercela tutta per farla diventare davvero Super con tanto di S maiuscola!

LightDN: grazie mille per le tue belle parole e per il sostegno e la fiducia che hai riposto in me. Addirittura hai già messo Favola tra le tue ficcy preferite nonostante sia ancora all’inizio! Grazie davvero di cuore! Aspetto di leggere la tua prossima recensione, dopotutto il percorso lo stiamo facendo assieme ^.^

piccolabulma: wow grazie per il donzella, fa così dama di corte XD quindi per restare in quello spirito… spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento Milady, fatemi sapere. XD

EriS San: mi hai beccata, in questo capitolo c’è un buon 95% di me… come hai fatto a capirlo? XD grazie per i complimenti sulla mia scrittura! A presto!

sesshy94: ma ciao!!! Ti giuro che mi fa stranissimo leggere il tuo commento a una mia fan fiction, di solito è sempre il contrario XD di solito non sbraito contro la sveglia, lo faccio solo se stavo facendo un sogno troppo bello per essere interrotto ^^” grazie per i complimenti, spero che il secondo capitolo ti sia piaciuto, un bacione ^.^

anzy: hai veramente ragione, scrivere fa sentire davvero benissimo, ora sento nelle mie ossa quel vecchio brio (chi ha capito la citazione?) che era da un po’ che non provavo! Non ho intenzione di abbandonarvi, tranquilla. Un bacione!

daniciao: hehehe, sentirti dire che la storia ti ha incuriosito è uno stimolo in più per continuare a scrivere! Fammi sapere le tue opinioni sul 2° capitolo!

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Capitolo 3
*** Signs ***


Capitolo 3 - Signs

Cavolo, mia mamma si sta avvicinando e io non so cosa fare!
Il tizio che ha chiuso per ultimo la porta si sposta per permetterne l’apertura mentre io sono nel panico più totale… il mio corpo istintivamente si alza dal letto e si precipita a chiudere a chiave la porta mentre la mia mente si accorge solo dopo di quello che ho fatto.

Oddio sta bussando!

-Sara, ma che stai facendo?-

Merda… devo inventarmi qualcosa!

-niente mamma, mi sono alzata per bere un po’ d’acqua-

Vedo la maniglia della porta che si abbassa, sta cercando di entrare!

-perché hai chiuso la porta a chiave? Quante volte devo dirtelo che io rispetto la tua privacy?-

Seee, quando mai l’hai fatto?
Comunque devo assolutamente inventarmi qualcosa perché qua la situazione è tragica!
I ragazzi si lanciano sguardi che non riesco a capire se sono divertiti o sorpresi, mentre io a gesti cerco di fargli capire che non devono fiatare e non si devono muovere.

-Sara apri la porta!-

Cazzo!!!

-… erh… Mamma è meglio se non entri!-
-e perché?-
-perché… perchè stanotte mi sono venute e ho sporcato tutto il letto-

Oddio l’ho detto davvero! L’ho detto davanti a tutti questi maschi!

-potevi dirlo subito!-

In effetti potevo anche pensarci prima… dopotutto l’unica cosa che a mia mamma fa davvero schifo è il sangue e questa come scusa per tenerla fuori è praticamente perfetta.
Ma cavolo, l’ho detto davanti a dei ragazzi!!!

-vedi di pulire tutto e augurati di non aver macchiato il materasso! Ti ricordo che oggi io e papà siamo fuori tutto il giorno, andiamo a trovare questa mia zia che abita abbastanza fuori e che non sta bene, ricordi?-

Ma quando mai me l’hai detto?

-sì mi ricordo-
-ora sveglio papà e poi partiamo, tu pulisci tutto lo schifo e poi occupati della casa-
-ok mamma-
-e ricordati che Enrico viene a pranzo a casa, oggi!-
-si-

Sento che si sta allontanando dalla mia camera…
Quanto sono brava a raccontare balle! Sono stupita di me stessa, dopo quest’interpretazione pretendo un oscar!
Anche se mamma si sta allontanando continuo a gesti a far capire ai ragazzi di non muoversi e di non fiatare, mentre io ritorno nel letto. Senza motivo, ma ci ritorno.
Un silenzio tombale cade nella mia camera, quasi non sembra di avere altre 12 persone qui con me. Alcuni si sono appoggiati con le spalle la muro, qualcun altro si è seduto in terra, uno si è messo sulla poltrona dove appoggio i vestiti (senza neanche spostarli) mentre gli altri rimangono in piedi tranne il lilloso che si è seduto alle gambe del mio letto. Sembrano statue da quanto sono fermi!
E che statue!

Sara riprenditi e calma l’ormone impazzito per favore…

Vedo il ragazzo lilloso che vuole dirmi qualcosa, io mi metto l’indice sulla bocca - esattamente come aveva fatto lui prima - e vado verso il lato destro del letto, prendo dal mobile un foglio e una biro e mi metto a scrivere.

FINCHÈ I MIEI NON ESCONO DI CASA È MEGLIO NON PARLARE

Lo passo al lilloso che legge e poi mi accenna un sì col capo.

Dopo un’infinità di tempo, che ho scoperto poi essere di soli 20 minuti, sento l’auto di mio papà uscire dal cancello e partire.
Finalmente il gioco del silenzio è finito, non ne potevo più, soprattutto perché tutti questi tizi mi fissavano e io non sono abituata a tante attenzioni!

-ora possiamo parlare, se ne sono andati-

A queste mie parole quasi tutti si rilassano e tirano respiri di sollievo… manco gli avessi chiesto di trattenere il fiato!

-vuoi dirci perché prima ti sei messa a ridere?-

A parlare stavolta è stato il ragazzo con lunghi capelli blu e occhi verdi che è andato alla porta.

-perché ho capito tutto, questa è una candid camera!-
-l’avevo detto io che la ragazzina è fusa…-
-Death piantala! Ascoltami, noi non siamo qua per una candid, siamo qua perché c’è qualcuno che vuole farti del male e noi dobbiamo proteggerti-

E io ci dovrei credere?

-devi credermi-

Ma per caso sa leggere nel pensiero? E me lo dice pure avvicinandosi e appoggiandomi le mani sulle spalle guardandomi fisso negli occhi.
Vi ho mai detto che i miei rapporti con l’altro sesso sono praticamente nulli da tutta una vita? Bene, ora potete perfettamente capire perché sono arrossita di colpo.

-Saga non cercare di sedurla, l’ho vista prima io!-
-Milo tappati quella bocca! Ascoltami ragazzina, questo non è affatto uno scherzo!-

Mentre i miei occhi non si vogliono staccare da quel verde stupendo la mia mente sta tentando di dare un senso alle sue parole… ma cavoli, ha una voce così bella! Chi ce la fa a concentrarsi?

-Saga forse è meglio se ci presentiamo come si deve, forse così si convincerà-

Stavolta a parlare è stato quello che mi potrebbe distruggere il soffitto… mamma che vocione!

-forse hai ragione Aldebaran…-

Mi lascia le spalle, si alza e richiama gli altri accanto a lui.

-vedi ragazzina, noi siamo i Cavalieri d’oro del Grande Tempio di Atene, combattiamo in nome di Atena e traiamo forza dalle 12 costellazioni dello zodiaco-

Stavolta la mia mente ha seguito tutto il discorso e sinceramente non ci ha capito un bel niente, se non una parola: zodiaco.
Mi metto lentamente a sedere sul bordo del letto così da averli di fronte meditando su quello che ha detto e finalmente riesco a spiccicare parola.

-lo zodiaco?-
-esatto. Ognuno di noi rappresenta un segno zodiacale-
-ma i segni tipo ariete, toro, gemelli, cancro…?-
-proprio quelli-

Sono sorpresa. Non so più cosa pensare.
Se non è una candid allora che cos’è? Scherzi a parte?

-niente, non è ancora convinta…-
-allora facciamo una presentazione più convincente-

Stavolta a parlare è stato un ragazzo con capelli corti castano chiaro e occhi verdi. Ora che guardo bene assomiglia moltissimo al ragazzo vicino a lui, l’unica cosa che li distingue è una specie di fascia rossa che l’altro indossa sulla fronte. E ovviamente quella sorta di armatura.

-tentiamola, ormai che abbiamo da perdere? Allora andiamo in ordine…-

Il ragazzo lilloso, dopo aver detto quelle parole, mi si avvicina e si inginocchia davanti a me.
Dire che ero stupita era davvero poco. No, decisamente questo non è Scherzi a Parte!

-io sono Mur, cavaliere d’oro del segno dell’Ariete. È un onore poterla finalmente incontrare, Dea Artemide-

Il mio cervello si è completamente sconnesso, forse è entrato in sciopero. Finita la sua presentazione il lilloso si rialza e lascia il posto davanti a me – tipo inginocchiatoio – alla montagna sfonda-soffitto.

-io sono Aldebaran, cavaliere del Toro. Incantato, Dea Artemide-

E così via, uno dopo l’altro.

-io sono Saga, cavaliere d’oro dei Gemelli. Al vostro servizio, Dea Artemide-

Mentre cerco di connettere il cervello mi accorgo che questo ragazzo mi ha fatto pure il baciamano! Oddio sono imbarazzatissima!
Neanche il tempo di ringraziarlo che al suo posto ci trovo questo tizio con uno strano ghigno in faccia, per niente rassicurante…

-Death Mask, cavaliere del Cancro-

No scusate un attimo!
Il cavaliere del mio segno zodiacale è questo qua?
Sicuri di non esservi sbagliati?
E poi che razza di nome è Death Mask? Maschera della morte?
Ancora presa da questi dubbi che hanno risvegliato il mio cervello questo si sposta e lascia il posto al ragazzo che ha proposto questa presentazione

-il mio nome è Aiolia, cavaliere d’oro del segno del Leone. Onoratissimo di incontrarvi, Dea Artemide-

E via anche lui col baciamano.
Sicuramente ho assunto un colorito parecchio rosso perché vedo qualcuno di loro che se la ridacchia sotto i baffi. Come se non fossi tentata di scavare una buca e infilarmici dentro!
Al mio cospetto si avvicina il biondino che era alla porta e lo vedo aprire gli occhi.

-Shaka di Virgo. Al vostro servizio, Milady-

OH – MIO - DIO!
Io credevo che lui fosse cieco e invece guarda che occhi stupendi che ha! Sono rimasta così colpita che manco mi accorgo del baciamano!

-tutto bene?-

Oddio sta parlando con me!

-sì, tutto a posto, non preoccupa…tevi-

Ero indecisa su che grado di risposta dare, dato che finora mi hanno dato tutti del Voi mi sembrava scortese dare del tu…
Ok, lo ammetto, ho detto la prima cosa che ho pensato.

-io sono Dohko, cavaliere di Libra. Dea Artemide, è un onore riaverla tra noi-

Ormai sono così abituata al baciamano che tengo le mie mani sulle gambe, così fanno meglio a prenderle.
Appena… oddio come ha detto che si chiama? Sinceramente ricordo più i segni che i nomi! Comunque, appena quello della Bilancia si alza il tizio che si era sdraiato nel letto con me comincia ad avvicinarsi con un sorrisetto in faccia… non so se preoccuparmi o no…

-io sono Milo, cavaliere d’oro del segno dello Scorpione-

E accompagna la frase ad un occhiolino.
Credo di aver ormai raggiunto la tonalità di un rosso ancora sconosciuto, ma non faccio in tempo a pensarlo che mi sento alzare il mento verso l’alto e all’improvviso mi ritrovo a fissare due occhi blu a poca distanza dal mio viso.
Ok, ho superato la tonalità di rosso che avevo prima e ho stabilito un nuovo record!
Non capisco come cavolo ha fatto ad essere così veloce, cioè io non l’ho visto muoversi!
Oddio sto perdendo la padronanza di me stessa e mi stanno pure diventando lucidi gli occhi!

-sei proprio una meraviglia, dolcezza, lasciatelo dire-

Tra poco mi prende un infarto! E in più mi viene da piangere per non so che cosa!
Aiutoooooooooooo!!!

Si vede che lassù qualcuno mi vuole bene perché un altro ragazzo mette una mano sulla spalla a Milo – credo che il suo nome lo ricorderò bene da oggi in poi – facendolo voltare.

-non abbiamo ancora finito con le presentazioni, Milo-
-e che palle…-

Le dita di questo esemplare di sesso maschile - concedetemelo, di questo bellissimo esemplare - mi lasciano il mento e io sembro sotto shock… mi correggo, sono sotto shock! Sono riuscita a stento a trattenermi dal piangere ma lo stupore non riesco a controllarlo…
Ve l’ho già detto che i miei contatti col sesso maschile erano pari a sottozero?
Bene, volevo solo ribadire il concetto.

-Dea Artemide, vi prego di perdonare il comportamento di Milo, non voleva essere irrispettoso nei vostri confronti…-

Irrispettoso?
5 centimetri ancora e ci sarebbe scappato un bacio!
Oddio non ci voglio pensare!

-comunque io sono Aiolos, cavaliere d’oro del segno del Sagittario. Onorato di conoscervi-

Devo ammettere che Aiolos è stato delicatissimo col baciamano, quasi non l’ho sentito!
Forse ha visto che non ero più in possesso di alcuna delle mie facoltà e allora ha preferito andarci leggero…
Neanche il tempo di formulare il pensiero che sento una mano diversa prendere la mia.

-il mio nome è Shura, cavaliere d’oro del Capricorno. Al vostro servizio-

Altro baciamano e altra considerazione di quella cosa ormai in tilt che è il mio cervello… ma a questo qua hanno mai detto che fissare è da maleducati?
E poi non sembra che mi stia guardando gli occhi, ma un altro paio di cose…
Grazie al cielo questo se ne va e appare il salvatore del letto.

-il mio nome è Camus, cavaliere d’oro del segno dell’Acquario-

Appena la sua mano sfiora la mia sento i brividi…
Non per chissà cosa, ma perché è ghiacciata! Non è che forse non si sente bene?
Ovviamente baciamano anche per lui, ma ormai è una cosa a cui mi sono abituata…
Appena si alza vedo avvicinarsi l’ultimo cavaliere, che sicuramente è quello dei pesci – manca solo quel segno – e subito il mio cervello mi impone di pensare: è un uomo o una donna?
Perché se è un uomo è più donna di me!

-veramente incantato, Dea Artemide… io sono Aphrodite, cavaliere d’oro del segno dei Pesci-

Oddio, il suo baciamano è stato… delicatissimo! Quasi come se la mia mano fosse stata di cristallo!
Però ha una voce così maschile che non può essere una donna, magari è un trans.

-potremmo ora sapere il nome della fanciulla in cui la nostra dea si è reincarnata?-

Questa domanda mi ha fatta scendere dalle nuvole e dai miei dubbi sulla sessualità del cavaliere dei Pesci, grazie al cielo, di sicuro sembro un’emerita deficiente.
Non riesco a collegare di chi sia la voce che mi ha appena fatto quella domanda – 12 nomi in un colpo solo per me sono una mission impossibile – fatto sta che effettivamente io non mi ero ancora presentata.
Senza motivo mi alzo e li guardo in faccia uno per uno, poi riesco a dire qualcosa, anche se non so cosa.

-io mi chiamo Sara, piacere di conoscervi-

Non chiedetemi perché alla fin fine ho risposto… Però non so, vederli agire così mi ha fatto venire il dubbio che non stiano affatto scherzando…
Altrimenti chi glielo fa fare di mettere quella sorta di armatura col caldo assurdo che fa?

-un nome davvero bellissimo, dolcezza, vuol dire “principessa”-

Ormai Milo lo riconosco al volo dopo i due mezzi infarti che mi ha causato!

-beh… grazie…-

Oddio sembrerò una deficiente assoluta! Ma che ci posso fare? Non sono abituata a queste cose e mi sento parecchio in imbarazzo! Scusate se mi ripeto ma è la verità!

-Sara, da oggi in poi noi ti seguiremo e ti proteggeremo anche a costo della nostra vita-

Il ragazzo lilloso – cacchio, non ricordo il suo nome! – appena detto questo si è nuovamente inginocchiato, seguito a ruota da tutti gli altri.
Già mi chiedo come facciano a starci tutti nella mia piccola camera – cioè la mia camera! La camera di una ragazza! - in più a quel gesto il mio imbarazzo è aumentato ancora di più, sicuramente sto ancora arrossendo.

-no, per favore, rialzatevi…-

La voce mi muore in gola, porca vacca!

-non sono abituata a questo genere di cose, per favore…-

Devo sicuramente aver usato un tono supplichevole perché alcuni di loro alzano il capo con un sorriso di compassione e poi si rialzano, pochi secondi dopo sono tutti in piedi.

-posso… posso chiedervi un favore?-

Wow, da dove caspita mi è uscita tutto questa sicurezza, così su due piedi?

-tutto quello che vuole Milady-

Sicuramente è stato quello dei Pesci a parlare… ancora non riesco a capire se è un trans o no.

-per favore, potete darmi solo del tu? Non sono abituata al voi e devo ammettere che è anche abbastanza imbarazzante…-

Non riesco a guardarli in faccia, sicuramente sarò rossa peggio di un peperoncino!

-potete… potete chiamarmi semplicemente Sara-

Cerco di dire guardandoli in faccia senza sembrare completamente deficiente.
Stranamente li vedo tutti sorridere… dolcemente?
Sinceramente non so se sorridono per compassione o altro, fatto sta che sembrano tutti addolciti… pure quello col ghigno inquietante!

-d’accordo Sara, come vuoi tu-

Stavolta a rispondermi è stato quello della Bilancia… o almeno credo sia lui…

-allora dolcezza ti chiameremo Sara, o anche Sary se vuoi… però il mio “dolcezza” vale come soprannome, ok?-

Milo vuole decisamente farmi morire giovane!
In un nanosecondo me lo sono trovata davanti a me, le dita che mi alzavano il mento, il viso a pochi centimetri dal mio, occhi negli occhi…
Ma come diavolo ha fatto? Di secondo nome per caso fa Flash?
Cavolo cavolo cavolo! Non riesco più a pensare a qualcosa di sensato e gli occhi stanno tornando lucidi!

-Milo lasciala in pace, non vedi che la imbarazzi?-
-che c’è, Shura? Non posso essere gentile con questa dolcezza?-
-essere gentile è un conto, provarci spudoratamente è un altro-
-oh andiamo Dohko, non farmi la predica anche tu…-
-possibile che tu debba sempre farti riconoscere? Guarda com’è rossa! Lasciala stare, poverina!-
-ti ci metti pure tu, Aiolia?!-

Mentre litigavano tra loro il mio cervello andava a intermittenza.
pensiero on…
pensiero off…
pensiero on…
pensiero off…

Ok sono impazzita del tutto.

Dopo un’eternità Milo mi lascia dalla sua presa e torno padrona dei miei movimenti… o almeno ci provo.

-scusalo, Milo è un po’ “invadente” ma non lo fa apposta, lui è fatto così…-
-come sarebbe a dire invadente, eh? Camus rispondimi!-
-no tranquillo, va tutto bene solo che… ecco… non ci sono abituata e la cosa… ecco… mi fa… uno strano effetto…-

Diciamo pure che mi fa venire un mezzo infarto!

-ma vi posso chiedere una cosa? Come avete fatto ad entrare nella mia stanza?-

-se lasci la finestra aperta chiunque può entrare…-

Non ricordo il nome di chi ha parlato, ma se ricordo bene lui è del segno del Sagittario.
Mi giro verso la finestra ed effettivamente noto che ho dormito con la zanzariera alzata e le ante spalancate. Che domanda idiota che ho fatto, potevo anche arrivarci da sola.

O forse no, o almeno non in queste condizioni.

Comunque grazie al cielo mia madre non se n’è accorta sennò avrei smesso di vivere! Lei ha il terrore dei ladri dopo che anni fa siamo stati pesantemente derubati, così le ante aperte di sera sono il suo incubo.

-immagino che tu debba riflettere bene su tutto quello che ti sta succedendo, se hai bisogno di un po’ di solitudine e privacy basta dircelo-

Il spacca-soffitto mi ha riportata alla realtà e ha colto nel segno, il mio cervello sta elaborando troppi pensieri alla volta ed è sovraccarico di lavoro…

-in effetti devo ragionare su alcune cose…-

Alzo lo sguardo e li vedo uscire dalla mia camera…

-no aspettate…-

Ma perché non me ne sto mai zitta quando dovrei?
Ovviamente si sono bloccati tutti e aspettano che io concluda la frase.
Accidenti a me e alla mia capacità di parlare!

-ecco… potete anche restare qui, tanto io devo farmi la doccia, quindi… per mezz’oretta posso riflettere anche là…-


***


Decisamente il mio tono non era convincente, al contrario, pareva quasi una supplica.

Fatto sta che ora sono chiusa in bagno – a chiave con doppia mandata, non si sa mai - e mi sento in un qualche modo sollevata, tutti quegli sguardi su di me erano difficili da sopportare, stavo per dare di matto… ancora un minuto e sicuramente dalle mie orecchie avrebbe cominciato ad uscire del fumo.

Tuttavia devo riflettere veramente su quello che sta succedendo… cioè com’è possibile che io sia veramente la reincarnazione della dea Artemide?
Più ci penso e più comincio a dare corda a quest’idea.
Probabilmente è tutto vero e non è uno scherzo… ma chi vuole farmi del male? E perché?


Ho decisamente bisogno di una doccia gelata!





SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE---------------------
Ehilà salve gente! ^^
State ancora leggendo? Bene bene, ne sono contenta XD
Anticipo subito che, per colpa del capo ufficio che mi ha minacciato col licenziamento, i capitoli ora avranno cadenza settimanale, credetemi mi dispiace! Tutto questo solo perché in un momento di pausa in ufficio stavo ricontrollando questo capitolo e lui mi ha vista, così si è incazzato e mi ha fatto un discorsetto dove il succo è “se ti becco ancora a farti i ca**i tuoi sei fuori”
Chiedo scusa a tutti quelli che si aspettano un aggiornamento a breve e mi do della cretina per essermi fatta scoprire come una deficiente -.-“
Questo chappy è un po’ più lunghettino degli altri, però ci tenevo particolarmente a far presentare i Gold come si deve, anche se la storia non è che vada poi tanto avanti ^^”
Purtroppo non è facile capacitarsi di essere una Dea, bisogna dare un po’ di tempo anche a Sara, non vi pare?
Mi farò perdonare, promesso! ^.^
Noto con piacere che il Lilloso vi è piaciuto XD dovevo trovare un soprannome da usare per Mur fintanto che Sara non sapeva il nome (anche se poi dopo non se lo ricorda) e guardando un’immagine del soggetto mi è venuto spontaneo chiamarlo Lilloso. Oltretutto io gli ho sempre invidiato i capelli, sia a lui che a Shaka e Saga, e la prima cosa che ho pensato guardandolo sono stati i capelli lilla, quindi diciamo che questo potrebbe essere stato ciò che ha spinto il mio cervello a partorire Lilloso XD
Devo ricordarmi di farmi dire come cavolo fa ad averli così belli! Li voglio anche io così, però non lilla! XD

Passiamo ai ringraziamenti:

LightDN: mi fa piacere sapere che le caratterizzazioni dei personaggi ti piacciano ^^ e ti ringrazio anche per il consiglio, però ti anticipo subito che per i fini della storia accadranno altre cose che devo assolutamente scrivere, quindi… per il vivo della storia manca ancora un pochino ^^”
Spero che non mi fucilerai XD Ti anticipo che il sentimento ci sarà, e conto di mettercene anche tanto ^^ Sulla domanda del cavaliere preferito… chi vivrà vedrà ^^ per ora si accettano scommesse, più avanti vi dirò se ci avete preso XD
Spero di vedere la tua recensione anche a questo capitolo, compagna di viaggio! ^.^

Terry Alchemist 22: Terryyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy!!! Sisteeeeeeeeeerrrrrrrrrrrrrrrrrr!!! Che bello finalmente hai commentato!!! Ecco qua il terzo capitolo, spero ti sia piaciuto! Un TRAAAAAAAAA anche a te XD

Hagaren: spero di non averti fatto aspettare troppo col terzo capitolo ^^ hai quasi del tutto centrato il tipo di storia, complimenti! Io sono bastarda nel DNA, interrompere i capitoli sul più bella fa parte di me XD alla prossima e sempre W il Lilloso XD

Gil88: grazie per i complimenti e un W il Lilloso anche a te XD effettivamente svegliarsi con 12 fustacchioni in camera farebbe sgranare gli occhi a chiunque, e più avanti la storia credo che ti piacerà ancora di più ^^ spero di leggere altre tue recensioni!

Ai91: non puoi voler morto il Lilloso! Altrimenti mi fai diventare inutile “Lilloso”! O_O ti anticipo che Milo e Camus battibeccheranno ancora, preparati, dopotutto quando Milo parte all’attacco (o al broccolaggio) chi lo ferma più? XD un bacione!

Darkalexandra85: grazie per la tua recensione ^^ hai tutto il mio appoggio per il fatto che tuo padre da sempre a te la colpa di tutto, ti capisco benissimo -.-“ hehehe credo che un po’ tutte invidiano Sara per il suo risveglio con sorpresa XD su Kanon non mi sbilancio, non ti dico no ma neanche sì… da grande bastarda quale sono ti rimando a un “segui la storia e lo scoprirai” XD

Piccolabulma: è normale farsi dei problemi in una situazione del genere, o per lo meno lo è per Sara XD se volevi approfittare potevo dire ai ragazzi di raggiungerti, credo che Milo si sarebbe prestato volentieri XD un bacione!

Snow Fox: grazie cicci! Spero che anche questo capitolo ti abbia fatto ridere, e in questo chappy ogni Gold è si distingue nella presentazione (chi più chi meno), c’è chi fa il vero cavaliere con baciamano, chi tenta di sedurre con lo sguardo e chi fissa qualcosa che non dovrebbe, ma c’est la vie XD aspetto altre tue recensioni, ci conto! ^.^

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Capitolo 4
*** Faint ***


Capitolo 4 - FAINT

Che meraviglia la sensazione dell’acqua gelata sulla pelle, mi fa scomparire ogni traccia di tensione, paura e anche imbarazzo.

All’improvviso però dalla finestra non entra più luce.
Sicuramente una folata d’aria ha chiuso le ante - non ce la faccio a fare la doccia ad ante completamente chiuse - seccata prendo l’asciugamano per coprirmi ed esco dalla doccia…

Decisamente non sono le ante.

Una tizio biondo e con vestiti di dubbio gusto se ne sta tranquillamente appollaiato alla mia finestra con uno strano sorrisino in faccia.

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHH!!!-

Ho urlato con tutto il fiato che avevo in corpo e la persona davanti a me scende dalla finestra e atterra di fronte a me nel mio bagno.

Oddio sono completamente paralizzata!!! Non so cosa fare!!!
Ho paura!!!

-ma guarda, allora saresti tu la reincarnazione di Artemide? Sei solo una ragazzina…-

Mi squadra da capo a piedi e si umetta le labbra. Come se non bastasse si sta pure avvicinando a me, che nel frattempo sto involontariamente indietreggiando verso la porta e, alzando il braccio, fa comparire mille fili dorati e taglienti che mi sfiorano.
Sbatto con la schiena contro la porta, adesso è finita davvero, qualsiasi cosa voglia farmi io non ho vie di scampo!

-non gli assomigli neanche lontanamente… che delusione-

Il braccio sta per colpirmi…
Chiudo gli occhi…
AIUTO!

-SARA CHE SUCCEDE???-

Sento che qualcuno sta bussando alla porta, sicuramente sono i cavalieri, però non ho la lucidità sufficiente per rispondere, riesco solamente ad aprire gli occhi e fissare il tizio davanti a me che si sta godendo la scena sogghignando.

-SARA RESTA AL CENTRO DELLA PORTA!-

Un ordine rapido che riesco a malapena ad eseguire spostando il braccio dalla serratura, prima di sentire uno strano rumore metallico dietro di me.
Tempo un secondo: la porta viene spostata, cado all’indietro, mi ritrovo circondata dai cavalieri, il mio corpo preso da due braccia e appoggiato a qualcosa di dorato.
Sicuramente uno di loro mi sta abbracciando.

-tzè, avrei dovuto immaginarlo…

Dopo quella frase non ho più sentito niente. Solo qualcuno tossire.

-ha usato del gas per creare confusione e andarsene. Non si sente più neanche il suo cosmo-

Non riconosco di chi sia la voce ma va benissimo così, non riesco a pensare a niente se non al fatto che ho rischiato la vita sul serio.
No, decisamente questo non è uno scherzo, io sono davvero una dea e qualcuno mi vuole fare fuori!
Un paio di mani si appoggiano sulle mie spalle e senza motivo scoppio a piangere.

-capisco il tuo shock, tuttavia devi farti forza. Non sarà la prima né tantomeno l’ultima volta che qualcuno tenterà di farti del male-

Ormai riconosco bene la voce del lilloso, è stato lui a parlare con quel tono triste e allo stesso tempo deciso.

-ehi mocciosa, ora hai la prova che sei veramente la dea Artemide, non sei contenta?-
-Death Mask non sei per niente divertente-
-il mio era un tentativo di alleggerire il momento Mur-

Ormai sto fissando – per quanto possibile con le lacrime agli occhi - un punto cieco sull’armatura di chi mi sta abbracciando tentando di farmene una ragione.
È tutto vero.
Io sono una dea.
E sono in pericolo.
E loro sono qua per proteggermi.
Le braccia che mi hanno stretta fino adesso mi lasciano libera e riconosco che è stato il cavaliere del Leone a trattenermi, o almeno credo che sia lui…
Appena mi lascia andare lo vedo uscire guardando verso il basso un po’ imbarazzato cercando di evitarmi e lo stesso fanno alcuni degli altri ragazzi, mentre alcuni altri sogghignano divertiti.

Ma che hanno tutti? Perché chi non ha lo sguardo altrove mi guarda divertito?

Mentre tento di vedere cosa non va mi accorgo che addosso ho solo l’asciugamano, oltretutto strappato in alcuni punti, ma grazie al cielo non si vede niente di quello che non si dovrebbe vedere.

CAVOLOOOOOOOOOOOO!!!
Tento con le mani di coprirmi il necessario ma non serve a niente, ormai il danno è fatto.

Appena tutti sono usciti quello che nella presentazione non mi fissava gli occhi ma qualcos’altro prende la porta e la rimette al suo posto.

-scusa se ho tagliato la serratura e i cardini, ma non potevo fare altrimenti-

Detto questo rimette la porta esattamente come prima.

-puoi tranquillamente cambiarti, nessuno verrà a spiarti-

Mi avvicino alla porta per vedere meglio i cardini e noto che è stato tutto tagliato con precisione… cioè hanno tagliato perfettamente il gancio della serratura e i cardini, non hanno minimamente scalfito il legno! Ma come diavolo hanno fatto? Non è umanamente possibile una cosa del genere! Sono veramente sbalordita!
Con un paio di spintarelle mi assicuro che la porta non caschi, per precauzione ci metto davanti lo sgabello di plastica – non servirà a molto ma almeno mi da un po’ più di sicurezza- chiudo la finestra tirando le tendine e rapida come un puma mi vesto.

Probabilmente credono che io non li senti, tuttavia sto origliando il discorso dei cavalieri…

D’accordo, non si dovrebbe fare, ma sicuramente parlano di me!

-dobbiamo inseguire quel tipo, potrebbe attaccarla di nuovo-
-però ci serve vivo, dobbiamo estorcergli delle informazioni su chi c’è dietro tutto questo-
- prima di tutto dobbiamo organizzarci, come facciamo a restare sempre con lei?-
-dobbiamo seguirla da vicino, l’unica cosa da fare è trasferirsi nelle vicinanze così che possiamo sempre tenerla d’occhio-
-ma se l’attaccano mentre dorme? O quando è in bagno come poco fa?-
-mmm… allora non c’è scelta, dobbiamo trasferirci qui-

… COSAAAA???

-e tu credi che lo accetterà?-
-dovrà farlo se non vuole morire-
-a me l’idea piace tantissimo…-
-chissà perché nessuno di noi aveva dubbi al riguardo-
-ma vai affan…-
-ma ci staremo tutti in questa casa? Non saremo troppo d’impiccio?-
-se hai una soluzione migliore ti ascolto-
-facciamo così, appena esce e si riprende ne parliamo con lei e vediamo che si può fare-

Silenzio…

No, scusate, ma vogliono davvero trasferirsi tutti qui?
E dove li nascondo? Non posso continuare a dire che ho le mie cose, non sarebbe normale!
L’unica sarebbe spiegare tutto ai miei e supplicarli per…

Sara ma che stai pensando? Li vuoi davvero tenere qui?

Ma quali alternative ho? Se non ci sono rischio la vita, se ci sono rischio che mia madre mi cacci fuori di casa…
Tanto vale scegliere tra il male minore, proverò a spiegare ai miei la faccenda sperando in una comprensione e soprattutto nella fortuna…

Facciamo finta di non aver sentito niente e usciamo dal bagno, stare qua a scervellarsi non serve a niente. Rimettiamo a posto lo sgabello di plastica e tentiamo di spostare la porta…
Riesco a spostarla poco, giusto uno spiraglio, meglio se li chiamo e mi faccio aiutare.



OH – MIO - DIO!!!
Rimettiamo la porta al suo posto immediatamente!!!
Non posso farcela!!!

Calmati Sara, non è successo niente, ci sono solo i ragazzi che nel corridoio si stanno praticamente denudando dell’armatura, non andare in panico e non agitare gli ormoni!
Da deficiente quale sono aspetto un paio di minuti e da uno spiraglio cerco di vedere se hanno finito, mi imbarazza troppo affrontarli mentre si cambiano…

Sara non svenire! Sono rimasti praticamente in intimo o comunque a petto nudo ma non andare in panico!



COL CAVOLO!!!

E IO DOVREI VIVERE CON QUESTI RAGAZZI???
MA STIAMO SCHERZANDO???
O MUOIO TRUCIDATA DA UN NEMICO O MUOIO DI INFARTO!!!




SPAZIO AUTRICEEEEEE----------------
Ben ritrovati al mio spazio autrice!!! XD
Finalmente comincia a comparire un po’ di azione, anche se il chappy è più corto di quello precedente!
Chi sarà mai il biondino con abiti di dubbio gusto che ha attaccato la povera Sara? È lui il nemico? O è solo un sicario? Sara riuscirà a uscire dal bagno senza morire di infarto?
Le risposte a questi e ad altri interrogativi nel prossimo capitolo… ma anche nei prossimi XD

E ora passiamo ai ringraziamenti:

Snow Fox: ecco qua il terzo capitolo, spero ti sia piaciuto! In effetti Milo rischia veramente di far venire un infarto pure a me che sono l’autrice, dovrò calmarlo un pò XD andando avanti la storia diventerà ancora più “favolosa” , resta sintonizzata mi raccomando!

Sesshy94: noto che il Lilloso e che i capitoli ti sono piaciuti, spero valga lo stesso anche per questo XD grazie per tutti i complimenti sulla storia ^^ direi che ora cominciano i veri guai per Sara, soprattutto ora che i cavalieri hanno avuto la brillante idea di volersi trasferire da lei… avere Milo in casa la notte non deve essere per niente rassicurante XD
Comunque io non sono geniale, è che mi disegnano così U_U

Ai91: direi che finalmente Sara ha capito quello che sta succedendo, e chi non lo capirebbe dopo essere stato attaccato in bagno?
Tranqui per lo sclero sul Lilloso, dopotutto ognuno ha i suoi gusti in fatto di cavalieri ^^ un bacione anche a te, fammi sapere che ne pensi del chappy!

Anzy: hehehe, chi non si scioglierebbe coi Gold in camera da letto? XD sul chi vuol far del male ad Artemide… dovrai aspettare il seguito della storia, da brava bastarda quale sono XD un bacione!

LightDN: ciao compagna di viaggiooooo!!! In questo chappy un po’ di azione c’è stata, anche se non siamo proprio nel vivo vivo, per ora accontentati ^^” scusa se ti faccio aspettare così tanto ma ci sono ancora delle cosette che devono definire bene il contesto della storia che vanno assolutamente raccontate ^^
Sono felice che Sara ti piaccia come personaggio e che le sue reazioni ti sembrino realistiche, dedico molto tempo allo studio delle sue reazioni e mi fa piacere sapere che ho studiato bene ^^ per il fatto del trattare i molteplici personaggi lascio giudicare a te se vado bene o no, anche se ho sempre l’impressione di usare sempre i soliti e di far parlare poco gli altri… sarò io che mi faccio tante paranoie, però è un problema che mi attanaglia XD
Se ad Aiolia mettiamo il mantello abbiamo veramente il possibile principe azzurro, ti capisco benissimo quando dici che lo ricorda tanto ^^ un bacione!

Piccolabulma: ti piace la piega della storia? Bene bene! Continua a seguire la storia, mi raccomando! ^^

Hagaren: ho riso come una matta al tuo “Milo è troppo Milo” , hai perfettamente ragione XD spero che i viaggi mentali di questo capitolo ti siano piaciuti ^^

gil88: hahaha, glielo chiedo a Camus se vuole passare da te ma ho come l’impressione che se viene ti ritrovi anche Milo XD Shura in effetti è stato un po’ maleducato, ma uno che guardava ci doveva essere, mica son tutti bravi ragazzi! Ero indecisa se farlo fare a lui o a Death Mask ma poi ha vinto Capricorn XD sempre w il Lilloso!
Per Aphrodite anche io ho sempre avuto il sospetto della sua omosessualità, però la prima volta che lo si vede la domanda che si fa Sara è giustificatissima, me la sono fatta anche io XD
Aspetto la tua recensione su questo capitolo!

Terry Alchemist 22: bad sisteeeeeeerrrr!!! Visto come si sta evolvendo la storia? Spero che ti piaccia ^^ un TRAAAAAAAAA anche a te XD

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Capitolo 5
*** Welcome To My Life ***


Capitolo 5 - WELCOME TO MY LIFE

Dopo essere rimasta chiusa nel bagno per un’eternità, dove ho avuto modo di calmarmi dopo l’attentato nella doccia e la visione dei cavalieri praticamente in mutande, la mattina è corsa via veloce tra chiacchiere varie durante la colazione – ovviamente non potevo lasciarli morire di fame, anche loro devono pur mangiare – e rifornimenti al supermercato.

Una cosa che dovrò ricordarmi sempre è questa: MAI PORTARE MILO IN GIRO CON ME!
Non solo mentre spingevo il carrello continuava a mettermi il braccio intorno alla vita – e già questo era imbarazzante – in più quando ho finito di caricare le borse in macchina mi si avvicina tutto sorridente con qualcosa in mano.
All’inizio non capivo cosa fosse, quando è venuto più vicino il sorriso felice è diventato un sorrisetto seducente.

-dolcezza, quando succederà dovremo essere pronti –

Quando ho realizzato cosa stringeva in mano avrei voluto morire.
Una scatola di preservativi.
Giuro che pregavo chiunque lassù di fulminarmi in quel preciso momento!
Nel mezzo del parcheggio affollato mi viene a fare queste proposte indecenti?!?
Grazie al cielo non eravamo da soli ma c’erano anche Camus e Saga con noi – durante la colazione mi sono allenata con i nomi e ora me ne sfugge solo qualcuno – altrimenti avrei veramente dato di matto.

Una volta a casa ho tentato di mettermi a cucinare qualcosa, dato che era quasi mezzogiorno, però Saga me l’ha impedito e si è messo a smanettare ai fornelli al posto mio. Shaka e Mur (che per me resterà sempre il Lilloso) hanno unito il tavolo della cucina con quello del salotto e hanno apparecchiato.

Sono stupita: mi sento un’ospite a casa mia!
Grazie al cielo Enrico ha chiamato per dire che non ce la fa a venire a pranzo perché Ale lo sta costringendo a lavorare come un matto anche oggi… poverino mio fratello, ha proprio deciso di diventare un martire!

Dato che ho del tempo libero vado su per rifare i letti ma a metà scala vedo spuntare Aiolia e… accidenti come si chiama l’altro? Non me lo ricordo, comunque un nome simile al suo.

-scendi pure, ai letti abbiamo già pensato noi-

Alle parole di Aiolia mi sono stupita ancora di più, cioè questi ragazzi sanno gestire una casa?
Magari sanno pure stirare e far andare la lavatrice! Sarebbe davvero il massimo! E sicuramente sarebbero il sogno di ogni ragazza!

Sara ricomponiti, grazie…

Scendiamo e vediamo che nel salotto Death Mask, comodamente svaccato sul divano, sta urlando contro la tv perché non fanno programmi interessanti e ci sono solo telefilm sui medici, sull’altro divano Aphrodite si sta limando le unghie mentre Camus tenta di leggere un libro.

Direi che, dopo aver superato lo shock della rivelazione e dell’attentato, parlare con loro durante la colazione ha dato esito positivo: mi sono trovata stranamente bene in loro compagnia e ho più o meno capito con che persone ho a che fare.
Mi hanno detto della loro piccola discussione che io avevo origliato in bagno e della loro decisione di volersi trasferire a casa mia per potermi sempre tenere d’occhio. Lo sapevo già, però sentirmelo dire in via ufficiale mi ha fatto lo stesso andare di traverso il succo d’arancia, soprattutto perché è stato Milo a dirmelo con quel tono seducente. Mi ha fatto perdere 5 anni di vita quel… quel… quel! Non riesco a trovare aggettivi da usare!
Non avevano ancora deciso come organizzarsi, però ritenevano giusto almeno avvisarmi così da abituarmi all’idea, anche se sarà davvero difficile.

Sembrerò una ragazza in piena tempesta ormonale, anzi lo sono in pieno però cavolo, tutti questi bei ragazzi sotto il mio stesso tetto! Solo l’idea mi fa diventare rossa!

Comunque durante la colazione mi sono allenata a chiamarli per nome e, tra chiacchiere e cazzate varie, ho avuto pure il coraggio e la faccia tosta di chiedere ad Aphrodite se era un ragazzo o una ragazza, causando una risata da lacrime agli occhi a tutti gli altri e un mezzo strozzamento da brioche a Camus e Shaka… ma se eravate stati voi un attimo prima a dire che potevo chiedervi tutto quello che volevo!
Comunque Aphrodite è stato un mito, mi ha semplicemente risposto che è un ragazzo a tutti gli effetti. Un po’ difficile crederlo, però me l’hanno assicurato anche gli altri, quindi mi fido.

Stranamente mi sono “sciolta” chiacchierando con loro, ero meno introversa del solito e avevo la sensazione di potergli dire davvero tutto di me. E poi si sa che davanti al succo d’arancia (o al cappuccino, dipende dalle abitudini) e una buona brioche si fa sempre amicizia!

-tutti a tavola, è pronto!-

Tutti si precipitano a tavola mentre io cerco di sedermi il più lontano possibile da Milo e per fortuna trovo un posto tra Shura e Aldebaran, però due mani sulle spalle mi indirizzano verso il posto di capotavola.
E vabbè, l’importante è avere Milo lontano da me!

Non pensate male, non è che non mi piaccia o che è brutto – sarei una matta a dire il contrario – solo che… cavolo, non avendo esperienza con i ragazzi anche solo il fissare gli occhi mi fa diventare rossa, vi lascio immaginare le sue frasi o il suo tono di voce seducente!
Diciamo che mi fa paura, ma non in senso negativo, cioè mi fa paura perché non so come comportarmi e ho paura che poi finirò per innamorarmi davvero ancora…
Purtroppo sì, anche io mi sono innamorata una volta ed è stata una cosa davvero che vorrei dimenticare, è orribile amare e non essere ricambiati e in più essere presi per i fondelli proprio dalla persona amata.



Ma perché mi sono messa a pensare a queste cose???
Che stia per cominciare a provare qualcosa per lui?
Ecco, sento le mie guance bollire!

-qualcosa non va?-

La voce di Dohko grazie al cielo mi riporta alla realtà.

-no, tutto a posto, mi era solo venuta in mente una cosa-
-se non sono troppo curioso posso chiederti che cos’hai pensato? Avevi una faccia strana-
-ecco…-

Oddio e ora che gli rispondo?

-basta chiacchiere, si mangia!-

Milo, solo per stavolta ti ringrazio!


***


Mamma mia che abbuffata, ho mangiato come un maiale!
D’altronde i piatti di Saga erano troppo buoni, non riuscivo più a smettere e non solo io, alcuni hanno fatto il bis ma altri hanno fatto anche il tris porzione abbondante!
Aldebaran poi ha fatto fuori anche il 4° piatto, deve avere un pozzo senza fondo al posto dello stomaco!
Obbligando tutti a farmi fare qualcosa, mi metto a lavare i piatti aiutata da Shura mentre gli altri ragazzi hanno scoperto l’esistenza della mia gatta, Lilli, e si stanno divertendo a farla diventare scema a furia di farle prendere un elastico in giardino.

Ma perché ho l’impressione che Shura mi stia fissando? Facendo finta di niente continuo con la spugnetta a rimuovere lo sporco dai piatti ma ho la sensazione che il suo sguardo mi stia trapassando. Se mi fissa ancora una volta il seno giuro che io…

-Cancro-

Stavamo parlando? Non me n’ero accorta.

-come?-
-tu sei del segno del Cancro. Ho indovinato?-

Cos’è un gioco a premi?

-allora? Ho indovinato o no?-
-sì, ha indovinato. Ma come hai fatto?-
-spirito di osservazione-

Mi si legge così chiaro in faccia che sono di quel segno?
Fatto sta che dopo questa piccolissima conversazione nessuno ha più fiatato e, una volta finito di lavare tutto, io vado a salvare la mia Lilli mentre Shura se ne va in salotto.
Decisamente è un tipo strano. O forse è solo uno di poche parole.
Boh.
Esco in giardino e vengo accolta da una palla di neve che mi arriva in faccia.
E siamo a maggio.
E di recente non ha nevicato o piovuto.

DA DOVE CAVOLO È SPUNTATA UNA PALLA DI NEVE?!?

-ops… scusami non l’ho fatto apposta dolcezza! Vedi Camus ha…-
-non tirarmi in mezzo, sei stato tu!-
-però la palla l’hai fatta tu!-
-ma chi è che l’ha presa e l’ha lanciata a caso?-

Vi ho mai detto che se c’è una cosa che odio dal profondo è la neve? Dopo che da piccola sono stata praticamente sommersa di neve fin sopra la testa per me quella cosa bianca è un tabù.
Il ricordo di quell’esperienza mi fa veramente ribollire il sangue. Ai tempi delle scuole elementari ero andata in montagna con i miei per Natale e, durante una passeggiata in un bosco, dai rami intrecciati di due alberi è caduta tantissima neve che mi ha praticamente seppellita viva. Invece di aiutarmi tutti si sono messi a ridere mentre io ero terrorizzata e non riuscivo a uscire di lì.
A pensarci ancora oggi mi viene una rabbia!!!

-finalmente-

La voce di Mur mi riporta al giardino dove tutti i cavalieri, anche Shura che era in casa, mi stanno guardando.

-che c’è? Perché mi guardate così?-

Mi sento avvolta da uno strano calore ed effettivamente intorno al mio corpo c’è una luce dorata.

Che sta succedendo???
I ragazzi mi guardano sorridendo compiaciuti.

-si è risvegliato il cosmo di Artemide-

La mia faccia è tutto un programma.

-eh?-

Li guardo confusa e cerco spiegazioni.

-scusate ma che significa? Che cos’è questo… cosmo? Perché c’è questa luce dorata attorno a me?-
-non devi esserne spaventata, al contrario, questo vuol dire che dentro di te si sono risvegliati i poteri della dea. In ritardo, ma si sono risvegliati-

Le parole di Dohko mi hanno fatta scendere letteralmente dal pero.
Si sono risvegliati i poteri della dea?
Avevo dei poteri dentro di me?
Ma perché… perchè nessuno… me l’ha mai det…


***


Mmmh…
Ho tutti i muscoli del corpo doloranti, ma che mi è successo?
Mi alzo e noto che c’è qualcosa che non va… Questa non è casa mia!

-ben svegliata, sorella mia-

Mi giro verso la voce che ho appena sentito e vedo un ragazzo con una maschera sul volto e una specie di mantello che lo avvolge da cima a fondo.

-non ti ricordi più di tuo fratello?-

Mio fratello?
Ma che cosa sta dicendo questo qua? Io ho un solo fratello e di sicuro non è lui!

-hai dimenticato tutto sorella mia, non è così?-

Dal tono di voce che ha usato sembra… dispiaciuto.
Con una mano si sta per togliere la maschera e il mantello…



SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEE----------------
Ben ritrovati ^^
Dopo un buon 98% di capitolo dove Sara esprime tutti i suoi pensieri nell’ultimo pezzo appare un personaggio misterioso… chi sarà mai?

E ve lo vengo pure a dire secondo voi? XD
Vi dico solo che la storia sta prendendo una strana piega, o almeno la sta prendendo nel capitolo successivo. Da gran chiacchierona quale sono vorrei dirvi di più ma non posso, quindi vi rimando al 6° capitolo!

Come al solito passiamo ai ringraziamenti:

sesshy94: si, continuo a dire che io non sono geniale! Non ti permetto di dirlo finchè la storia non sarà finita! XD in effetti col fisico super palestrato e perfetto che si ritrovano i Gold è difficile mantenere gli ormoni calmi, pure mentre scrivo e immagino la scena devo mantenere un contegno XD bene sono contenta che la storia ti piaccia ^^ grazie anche per la ficcy sui fratelli Kaiba (sempre w Seto) e come hai visto ho recensito al posto giusto stavolta XD un bacione!

Anzy: avessi la concreta possibilità di tenermi i Gold in casa io direi a mia madre che soffro di sindrome da mestruazioni eterne XD comunque chissà cosa si inventerà Sara per i suoi genitori, sicuramente servirà una bella fantasia! Spero che il capitolo ti sia piaciuto!

Hagaren: se li mando a casa tua poi mi muore Sara, quindi forse è meglio se li lascio da lei XD hai detto bene, per ora sono solo cenni di azione, più avanti si vedrà… ci sarà anche il sangue, ovviamente, così rispondo al tuo appello dettato dalla stanchezza post-lavoro XD grazie per i complimenti, aspetto una tua opinione su questo chappy!

Ai91: noto che i Gold in intimo ti hanno fatto un bell’effetto (e anche a tutte le altre ragazze) XD su chi era il biondone non mi sbilancio, ti dico solo che tornerà più avanti ^^ ma quanto adoro i tuoi battibecchi col Lilloso, non scusarti se li fai, li adoro XD un bacione anche a te!

Darkalexandra85: cavolo, mi sa che il tuo commento è stato tagliato! Accidenti! Beh, i baciamano a me fanno veramente imbarazzare, sono troppo galanti, se poi me li fa qualcuno di veramente figo l’effetto è moltiplicato all’infinito XD a presto!

Gil88: a fine fan fiction Camus ha detto che passa volentieri ^^ per Milo nessun problema, ci penso io a sistemarlo così da non farlo schiodare dall’ 8° casa XD ti dico solo che hai anticipato senza volerlo una scena che volevo inserire più avanti, però in quella che avevo in mente io non c’era Milo ma qualcun altro XD spero ti sia piaciuto il capitolo, fammi sapere!

LightDN: ciao CDV (=Compagna Di Viaggio) !!! anche a te l’attacco di panico alla notizia del trasferimento dei Gold? Certe volte mi ricordi tanto Sara XD grazie del suggerimento, vedrò di tenerlo d’occhio nei capitoli successivi! Ce la metterò tutta! Non trasformerò Sara in una cosa smielata, o almeno, non è nella mia intenzione! Però ti ricordo che ci sarà anche un po’ di romanticismo quindi un cambiamento in qualche personaggio ci sarà… non scusarti per la lunghezza delle recensione, fai bene a farti trasportare ^^ un bacione cara CDV!

Terry Alchemist 22: ciao sister!!! Il capitolo puccioso ancora non c’è, più avanti ce ne saranno di romantici spero vadano bene lo stesso! ^^ alla prossima sister, TRAAAAAA!

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Capitolo 6
*** Little Death ***


Capitolo 6 – LITTLE DEATH

Lentamente questo ragazzo sta portando una mano sulla maschera e una sul mantello.
Ho tanta paura perché non so chi è e dove sono, però… c’è qualcosa in lui che mi è molto familiare e nonostante tutto mi da una sensazione di sicurezza.

-no aspetta…-

Lui si ferma in attesa che io continui a parlare. Le parole mi escono da sole dalla bocca.

-io… ho come l’impressione di conoscerti da tanto tempo… chi sei?-
-allora non ti sei del tutto dimenticata di me. Come tu sei la reincarnazione di Artemide io sono la reincarnazione di Apollo, e nella mitologia queste divinità sono considerati fratelli gemelli-

Apollo… fratello e sorella…
Sgrano gli occhi e in me riaffiora una sensazione strana, come se avessi finalmente ritrovato qualcuno che ho tanto cercato; sicuramente la sensazione di prima è dovuta a questo, al fatto che siamo in qualche modo legati.
Non riesco a capire il motivo di questa emozione, io fino a 5 secondi fa non sapevo niente e ora è come se avessi aspettato per anni!

-Apollo è il dio del Sole mentre Artemide, dea della caccia, viene anche considerata come la dea della Luna. Io sono te e tu sei me, siamo complementari proprio come il giorno e la notte-

Dea della caccia e della luna?
Io non so più cosa pensare, ci sono così tante emozioni contrastanti in me che non so a quale dare ascolto: una parte di me vorrebbe scappare da questo posto, che ricorda un tempio antico o qualcosa di simile, un’altra parte vorrebbe mettersi a piangere disperata, un’altra parte… vorrebbe corrergli incontro e abbracciarlo.
Cercare di riordinare la mente e le sensazioni non funziona, riesco solo a stare ferma immobile senza quasi respirare.

-sorella mia-

Le sue mani prendono le mie, sono così grandi e calde...
Perché ho come l’impressione di averle già sentite sulla mia pelle?

-Artemide-

Alzo lo sguardo e mi ritrovo a fissare la maschera bianca che indossa.

-se ti ho portata qui, nel mio tempio, è stato sì per riabbracciarti sorella mia, ma anche per chiederti di schierarti dalla mia parte-

Schierarmi?
Ma che sta succedendo? Non ci sto capendo niente e non ce la faccio a chiedergli spiegazioni.

-vedi, io…-

Si interrompe di colpo, mi lascia le mani e si allontana.
Che diavolo gli è preso?

-quell’idiota si è fatto scoprire… arrivederci sorella mia, ci rincontreremo presto-

Dopo queste parole sparisce dietro una colonna mentre io mi sento catapultata all’indietro.


***


Mmmh… che mal di testa…
Apro lentamente gli occhi.

-Sara! Finalmente ti sei svegliata!-

Aphrodite mi sorride dolcemente. Aspetta un attimo…
Svegliata? Ma quando mi sono addormentata?

-meno male…-
-che cosa… che cosa mi è successo? Come ho fatto a tornare?-

Vedo Aphrodite lanciare a qualcuno uno sguardo interrogativo con tanto di alzata di spallucce e poi sento la voce di Shaka.

-sei stata attaccata a distanza. Qualcuno con un cosmo particolare è riuscito a captare le onde cerebrali emanate dal tuo cervello e ad interagire con esse, fino a farti perdere conoscenza. Concentrando il nostro cosmo in te siamo riusciti a bloccare la sua influenza e a localizzarlo, però poco prima di catturarlo si è suicidato. La tua temperatura corporea si era alzata e non prendevi più conoscenza, abbiamo solo potuto aspettare vegliando su di te. Ormai stavamo pensando al peggio, infatti stavi dormendo da tutto il pomeriggio, però ora ti sei svegliata-

A fatica ho seguito tutto il discorso sconvolta: dunque è stato tutto un sogno? Non mi sono mai mossa da casa mia? Non ho mai incontrato Apollo?

Ma perché allora sembrava tutto così reale? Perché ho ancora la sensazione di quelle mani sulle mie?

Tento di tirarmi su e mi accorgo di essere sdraiata su un divano del salotto con la mano ghiacciata di Camus sulla fronte.

-ora la temperatura è tornata normale-

Detto questo toglie la mano e mi aiuta a mettermi seduta.
Non so se raccontare ai ragazzi dell’incontro con Apollo, forse è stato davvero solo un sogno…

Ma sì, deve esserlo per forza!
Dopotutto non è la prima volta che mi capita di sognare qualcosa di così reale da scambiarlo per la realtà.

Sara ricordi il sogno dove partecipavi a una gara di nuoto e venivi battuta da Babbo Natale?
Ecco, è la stessa identica cosa, solo che nella realtà avresti vinto tu.

-ah Sara, mentre eri incosciente ha suonato parecchie volte il telefono di casa e ti è anche squillato il cellulare, però non abbiamo risposto-

Detto questo Dohko mi passa il cellulare: 9 chiamate perse di mia mamma e 5 messaggi in segreteria. Non sono mai stata tanto ricercata!
Ascolto tutti i messaggi in segreteria - ovviamente tutti dei miei genitori - guardo l’orologio sul videoregistratore e sbianco di colpo…

Tra pochissimo i miei saranno qui!!!
CAZZO!!!

-tutto a posto?-
-sì Dohko, escludendo il fatto che a momenti i miei saranno qui e io non so come spiegargli di voi e di Artemide-

Appena finito di pronunciare l’ultima sillaba sento il rumore dell’auto di papà fermarsi al cancello.

-cavolo sono arrivati!-
-stai calma, andrà tutto bene-
-la fai facile Saga, tu non conosci i miei!-

Mi precipito di corsa verso la porta che da sul giardino preparandomi mentalmente le possibili frasi da utilizzare.

-voi rimanete di là finchè non ve lo dico io, capito?-
-come vuoi dolcezza, comunque sappi che non vedo l’ora di conoscere meglio i tuoi!-

Milo prima o poi ti manderò a un posto non molto gentile!
Respiro profondamente e vedo arrivare mia mamma.

-ciao mamma…-
-si può sapere dov’eri finita? Ti ho cercata tutto il pomeriggio ma il telefono di casa e il tuo cellulare suonavano a vuoto! Con quello che costa un telefonino potesti anche usarlo, una volta che ti serve davvero!-
-scusami, mi ero addormentata…-
-hai fatto la spesa? E i letti? Hai macchiato il materasso?-
-no il materasso non si è sporcato e ho fatto tutto però c’è una cosa che ti devo dire…-
-e allora dilla-

Si sta incazzando… favoloso!

-ecco… è difficile da spiegare e soprattutto da credere però…-
-se sai che non ci credo allora non me la dire-

Accidenti alla sua lingua tagliente! Non ho più il poco coraggio che avevo 5 secondo fa, ora che faccio?

-sua figlia è la reincarnazione della dea greca Artemide, signora, e noi siamo qua per proteggerla-

Lilloso Mur del cavolo!!! Gli avevo detto di stare di là finchè non li chiamavo io!!!
Ovviamente gli occhi di mia mamma ora sono spalancatissimi.

-e voi chi siete? Che ci fate in casa mia?-
-mamma loro sono la cosa che dovevo dirti…-

La mia voce è ormai ridota a poco più di un sibilo. In quel momento entra mio padre e il suo sguardo va a fare compagnia a quello di mia madre.

-vostra figlia è in pericolo di vita e noi siamo stati mandati qui per difenderla da ogni pericolo-

Mur tenta ancora di fargli capire la situazione ma non sembra ottenere l’effetto desiderato, infatti mia madre ha il tipico sguardo della persona che non sta ascoltando un’acca del discorso ma che pensa ai fatti suoi.

-voi chi siete?-
-noi siamo i cavalieri d’oro del Grande Tempio di Atene, devoti alla dea Atena e posti a difesa della Terra-

Alle parole di Aldebaran i miei si guardano stupiti. Ma nessuno sa che i miei sono più ostinati di quello che sembra.

-non mi interessa che cosa proteggete ma uscite immediatamente da questa casa o chiamo la polizia!-

Come volevasi dimostrare mamma non si è fatta impressionare dal vocione di Aldebaran e non ha seguito una parola del discorso, e così si è già fatta le sue idee sulla situazione.
Si gira verso di me con sguardo furente e mi tira uno schiaffo in piena guancia.

-Sara questa volta seri davvero nei guai! Portare a casa tutti questi sconosciuti mentre noi siamo via! Chissà che ci hai fatto, poi! Oddio, dovrò buttare via i materassi e i divani e far disinfettare i tappeti persiani e…-

Con una mano mi massaggio incredula la guancia.
No, non ci posso credere. No, non ci voglio credere!
Mi ha dato della… della…
Non è possibile!
Mi crede davvero così? Crede veramente che io possa fare una cosa simile?
Non ha un cazzo di fiducia in me?
E sta ancora blaterando!
Solitamente a me non piace litigare, piuttosto do ragione anche a chi ha torto marcio, ma stavolta non posso restare zitta!
Questo è veramente troppo!

-ORA BASTA MAMMA, STAI DICENDO COSE SENZA SENSO! NON HO FATTO NIENTE DI QUELLO CHE PENSI, NON SONO UNA… UNA PUTTANA! SE NON CI FOSSERO STATI QUESTI RAGAZZI A QUEST’ORA SAREI MORTA, MI HANNO SALVATO LA VITA GIÀ DUE VOLTE OGGI, SONO DAVVERO DEI CAVALIERI!-
-TU SEI IN GROSSI, GROSSISSIMI GUAI QUINDI TACI!-

A fermarmi è stato papà, che si sta avvicinando ai ragazzi con fare minaccioso.

-ora voi tutti uscite di qui altrimenti chiamo la polizia!-

Non so più che cosa fare… mi viene da piangere…
Come faccio a convincerli? Cosa posso fare per fargli capire che ho detto la verità?

-mi dispiace cari genitori ma questa dolcezza non è affatto una puttana, è solamente in pericolo e noi abbiamo il compito di difenderla. Se non volete accettarlo questi sono problemi vostri, tuttavia…-

Mi volto verso i ragazzi e all’improvviso una luce li investe in pieno. Una volta svanita vedo che stanno indossando le loro armature.

-… siamo qua per eseguire degli ordini e non ce ne andremo finchè non avremo concluso la nostra missione-

Finito il discorso di Milo nella stanza cade un pesante silenzio tombale. All’improvviso mio padre si gira e va verso il giardino seguito da mia madre.
Resto imbambolata lì fino a quando non sento il rumore del motore dell’auto di papà accendersi, solo allora scatto fino a raggiungere la macchina che lentamente sta uscendo dal cancello. Appoggio le mani sui finestrini alzati e chiamo i miei genitori.

-MAMMA!-

Niente.

- PAPA’!-

Ancora nessuna risposta.

- MA COSA VI E’ PRESO? DOVE STATE ANDANDO?-

Il finestrino di mia mamma si abbassa mentre io inizio a tremare.
Lo sguardo di mia madre fa paura, non l’ho mai vista così… così…
Non riesco neanche a trovare le parole per descrivere la sua faccia!

-o loro o noi. Finchè quei tizi resteranno a casa nostra noi non ci metteremo piede. Non chiederci dove andiamo, non è affar tuo e non ti importa-

Detto questo alza il finestrino e l’auto parte.
Resto immobile a fissare la strada.
Mi sento completamente svuotata. Non ho più un pensiero, una parola… niente. Sono come morta. Un morto che cammina.
Una mano mi si appoggia sulla spalla, mi giro e vedo che è Saga che tenta di farmi coraggio, però non ci riesco, non ce la faccio ad essere forte ora, e scoppio a piangere appoggiata al suo petto.


***


Dopo aver pianto tutto quello che potevo piangere – e qui per Saga ci vorrebbe veramente una statua d’oro per la pazienza che ha avuto – non me la sentivo né di mangiare né di restare in compagnia.
Oggi sono successe troppe cose insieme, non riesco ancora a capacitarmene del tutto: mi sveglio circondata da dei ragazzi che mi dicono che sono Artemide, vengo attaccata nella doccia, nel pomeriggio vengo attaccata ancora, tornano i miei e mi danno della puttana per poi andarsene chissà dove…

Non ho voglia di pensare a niente, la testa mi sta esplodendo.
Vado in mansarda, sposto il tavolino e i divani e nello stereo metto il cd con alcune canzoni del film “Save The Last Dance”.

I divani sono il mio pubblico e la mansarda diventa il mio palco.

Sono fuori allenamento ma non me la sto cavando poi così male, i passi li ricordo ancora benissimo.

Ora parte la canzone “All Or Nothing”, quella della coreografia finale… quanto amo questa canzone!
Prendo la sedia della scrivania e ora io sono Sara Jones, la protagonista del film. Ad occhi chiusi mi lascio guidare dalla musica.

Io sono lei e lei è me.

Siamo una cosa sola, ci completiamo a vicenda.

Passo dopo passo mi sento sempre più libera.

La canzone finisce e sento degli applausi e dei fischi. Apro gli occhi e vedo i cavalieri seduti sui divani e in terra. Non li ho sentiti arrivare presa com’ero dalla musica!
Concludo con un inchino.

-spero che lo spettacolo vi sia piaciuto!-

Non so perché ma mi viene da ridere, era da un po’ che non ballavo davanti a un pubblico e non ci sono più abituata. Però ora mi sento veramente meglio!

-dolcezza ma quando hai imparato a ballare così bene?-

Milo mi passa la coperta del divano per asciugarmi la fronte. Sinceramente bastava un fazzoletto.

-ho studiato danza 4 anni dopo aver fatto, in ordine cronologico, calcio pallavolo basket e nuoto. Però non ho fatto nuoto a livello agonistico, diciamo che ho imparato a nuotare bene facendo il corso trimestrale per poter fare la bagnina-
-mocciosetta, volevi per caso diventare la nuova Pamela Anderson?-
-no, più che altro lo facevo perché così, lavorando in piscina durante le estati delle superiori, non mi annoiavo e racimolavo qualche soldo-
-dolcezza se io dovessi affogare mi verresti a salvare? Magari con un bocca a bocca-

Miloooooooooo!!! Accidenti a te!!! La proposta indecente in tono seducente e pure l’occhiolino???
Mi hai fatto perdere altri 10 anni di vita!!!

-sei il solito idiota, l’hai fatta arrossire ancora-
-andiamo Camus, non ti piacerebbe essere rianimato da questa bella bagnina?-

L’interpellato non risponde, mi guarda per un secondo e poi si limita a grattarsi la testa e a girarsi imbarazzato dall’altra parte.

-ecco, appunto-

Non ce la faccio, mi viene da ridere! Un po’ perché il mio cervello ormai è in stato di sciopero e non rispondo più di me e un po’ perché Camus e Milo che litigano sono troppo divertenti!
Mi scappa una risata da piegamento in due e credo che anche agli altri sia successa la stessa cosa.
Oddio mi fa male la pancia!

-eddai, basta ridere, non è affatto divertente!-

Povero Camus!
Cerco di calmarmi e di smettere di ridere… ci sono quasi… ok ce l’ho fatta.

-hai studiato solo danza moderna?-

Non mi aspettavo questa domanda all’improvviso. Non da Shura, almeno.

-tecnicamente si, però per alcune coreografie ho dovuto imparare anche le basi di altri balli, ad esempio qualcosa di danza classica, latino-americano e anche di tango-
-chi se ne frega, io voglio vedere se sai ancora palleggiare coi piedi! Io non ci credo che hai fatto calcio, voglio le prove!-

Death Mask voleva per caso sfidarmi? Con quel ghignetto e quel tono di voce da presa in giro?

-d’accordo, sfida accettata!-

Rovistando in giro recupero un vecchio pallone di calcio e comincio a palleggiare. Essendo fuori allenamento la palla mi cade un paio di volte, però poi arrivo a fare sui 60 palleggi, qualcuno anche col tacco – mi stupisco di me!- e col ginocchio.
Da lì è stata una sfida dietro l’altra.
Palleggio di testa e palleggi di pallavolo, poi mi mettono alla prova sui vari tipi di danza.
Non so perché alla fine ho accettato di mettermi alla prova, si vede che è stato toccato il mio vecchio spirito battagliero sepolto ormai da anni e anni. Accidenti a Death Mask! Questa gliela faccio pagare!

Per le prove di ballo ho avuto addirittura dei partners che sinceramente non mi sarei mai aspettata, con tanti cari saluti alla concentrazione.
Per il latino-americano si è fatto avanti Camus, per il moderno Milo – sinceramente me l’aspettavo - e per il tango Shura, ma solo perché Milo e Death Mask lo hanno praticamente costretto con la forza trascinandolo in pista prendendolo per le braccia e le gambe sotto le risate di tutti.
Stile dj allo stereo c’erano Aldebaran e Aiolos, che mettevano le basi adatte in base ai cd che trovavano in giro.
Già è stato difficile da parte mia cercare di ricordarmi i passi, a scuola le coppie erano tutte femminili e trovarmi a ballare con dei ragazzi – dei bellissimi ragazzi sottolineerei – è stato imbarazzante e difficile per me che non ci sono abituata!
Quando poi Shura, nel finale, mi ha fatto fare il caschè all’improvviso ho temuto veramente di morire d’infarto, soprattutto perché mi ha fatta cadere così tanto che temevo di battere la testa contro il pavimento.
Sicuramente è stata la sua vendetta per essere stato costretto a ballare… ma io non c’entro niente! Se la deve prendere con Milo e Death Mask!
Però cavolo se sono bravi! Questi hanno il ritmo nelle vene!
Ma c’è qualcosa che ‘sti cavalieri non sanno fare?

Sfida di qua e sfida di là la serata è passata veloce e io sono praticamente morta.
Alla ben’e meglio ho cercato di sistemare tutti per la notte cercando almeno di non farli dormire in terra e, dopo aver sgranocchiato qualcosa, posso finalmente crollare nel mio letto.



SPAZIO AUTRICEEEEEEEEE---------------------
Ben ritrovati a tutti ^^
Questo chappy è un po’ malinconico nella prima metà (forse per 3/4) e devo dire che è stato difficile scriverlo, anche perché ciò che succede (il sogno e l’abbandono dei genitori) sconvolge non poco la povera mente già abbastanza provata di Sara…
E le sue reazioni non sono facili da descrivere e soprattutto da immaginare, contando poi che la protagonista è un Cancro, quindi lunaticissima a mille.
In particolare il discorso che fa Shaka su come è stata attaccata Sara mi sembra la cazzata del secolo XD
Anche se lo è almeno fate finta che sia una cosa intelligente… vi chiederei di chiudere un occhio ma credo che non basti, facciamo tutti e due gli occhi và XD
Vabbè, nonostante questo spero vi sia piaciuto ^^
Quasi sicuramente durante la settimana del 18 agosto invece di un capitolo solo ne posterò due, infatti dal 19 fino al 24 sono in vacanza.
Dato che oggi sono di poche parole posso passare ai ringraziamenti XD

Gil88: tranquilla, non è successo niente e non ti devi scusare ^^ tuttavia hai incuriosito chi legge, così per scoprire chi c’è sotto la doccia deve continuare a leggere, quindi ti devo ringraziare XD in effetti Milo doveva essere preso a sacchettate, però Sara si scandalizza con poco e la sua reazione era, oltre che prevedibile, anche giustificata ^^
Ps: il ragazzo d’oro (in tutti i sensi) lo voglio anche io XD

Ai91: ciao! Vedo che anche a te piace vedere i Gemini brothers litigare, io non gli farei fare altro dalla mattina alla sera XD Milo più che essere forte è da tenere legato a qualche colonna, o mi fa secca la protagonista o fa secca me autrice XD (non sembrerà ma per scrivere le parti da seduttore di Milo mi devo impegnare XD).
Ma come hai fatto a far diventare Shura obbediente? O_O questa me la devi spiegare! E speriamo che accetti il tuo consiglio sennò la povera Sara non potrà neanche respirare in pace XD un bacione!

LightDN: ciao CDV!!! Ti anticipo subito che, per motivi legati alla mia voglia di inventare, il “fratello” della nostra Artemide non si chiamerà Febo come nel film ma avrà un altro nome… comunque ormai l’hai capito, è proprio lui, Apolluccio! XD
Ma quanto adoro la tua recensione con le improvvisate dei Gold XD adoro quando mi recensiscono così, mi spiezzo in 2 dal ridere XD se vuoi qualche Gold che ti faccia le pulizie dimmelo che glielo dico, magari chiedo subito ad Aiolia se è disponibile XD
Tornando alle cose serie, la situazione si è ingarbugliata ancora di più in questo capitolo e più avanti sarà anche peggio, credimi! Ma nonostante questo qualche cuore batterà forte forte, te lo dico già adesso perché ho già in mente parecchie scenette romantiche che non vedo l’ora di scrivere ^^
Un bacione CDV, ti auguro di uscire dall’Another Dimension XD

Piccolabulma: hehehe in effetti tra un po’ non capisco più niente neanche io XD grazie per l’incoraggiamento, spero che il capitolo ti sia piaciuto!

Terry Alchemist 22: sisteeeeeeeeeeeeerrrr!!! Che tesora che sei a commentarmi ogni chappy!!! Te adoro!! XD spero che la tua curiosità sia stata appagata ^^ TRAAAAAA!!!

Sesshy94: tranqui per il ritardo, l’importante è che leggi XD in effetti un po’ di mitologia c’è, infatti mi sto studiando bene bene anche io tutta la mitologia greca perché non vorrei scrivere cavolate assurde XD se Milo venisse veramente con quella cosa in mano non credo che molte ragazze reagirebbero diversamente da Sara… Snow Fox ci ha preso giusto, c’è un buon 70% di me nella storia… più avanti chissà… un bacione, spero che il capitolo ti sia piaciuto!

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Capitolo 7
*** My Angels ***


Capitolo 7 – MY ANGELS

Maledetti uccellini che cantano di prima mattina! Andate farvi friggere!
Mezza intontita guardo la sveglietta per vedere che ore sono: le 11.
Le 11.
Di mattina.
MA QUANTO CAVOLO HO DORMITO???
Faccio per controllare che la sveglia non si sia fusa a suon di maledizioni mentali che le ho lanciato quando la porta si apre ed entra Aldebaran.

-buongiorno dormigliona! Dormito bene?-
-buongiorno… ma perché non mi avete svegliata? È mattina tardissimo!-
-ehi calma, ci hanno provato varie volte gli altri a svegliarti ma dormivi come un ghiro e per questo stavo venendo fisicamente a buttarti giù dal letto-
-dovevate buttarmi giù prima! Accidenti è tardissimoooo!!!-
-tardi per cosa?-
-per il mio appuntamento!-


***


Scendo dalla scala e la rimetto a posto, poi vado verso il parcheggio. E loro due sono ancora lì, appoggiati alla mia macchina.

-scusatemi se vi ho fatti aspettare qui-
-vieni sempre al cimitero?-
-ogni domenica. Vedi Shura, ero legatissima a mia nonna perchè era l’unica persona al mondo che mi ascoltava e mi consigliava, è stata la mia migliore amica. Però un anno fa è morta e da allora ogni domenica mattina vengo a portarle dei fiori e a raccontarle tutto quello che mi è successo durante la settimana-
-ma non hai delle amiche? Sono sicuramente più attive di una morta-

A questa domanda il mio cuore perde un battito. Mi paralizzo.
Accidenti a te Shura! A te e alle tue domande dirette! E alla tua finezza da elefante!

Una mano si appoggia alla mia spalla.

-se non vuoi parlarne non ti costringeremo, immagino che debba essere successo qualcosa se hai cambiato espressione alla parola “amiche”-

Sento che sto per tremare.

-no io… non ne voglio parlare… no Aiolos-
-quando vorrai farlo ti ascolteremo-

Detto questo mi lascia la spalla e mi apre la portiera dell’auto.

Una volta a casa mi siedo sulle scale esterne che portano in terrazza e non posso fare a meno di pensare alla domanda di Shura.
Sara, non hai delle amiche?
Non le hai davvero più?
Le hai davvero perse tutte?
Sei davvero rimasta da sola?
Mi viene da piangere al pensarci. Soprattutto se con i ricordi ritorno a quando avevo le mie migliori amiche, poche ma buone, e le giornate erano completamente differenti da quelle che passo da ormai 6 anni a questa parte.

-Sara perché piangi?-

Alzo lo sguardo e vedo Dohko. Con la mano mi asciugo le lacrime e tento di sorridere.

-non è niente, pensavo… pensavo al passato-
-Shura mi ha detto della tua reazione alla sua domanda. Pensavi a questo?-
-mi si legge così chiaramente in faccia?-
-eh sì. Se arrivi al punto di piangere deve essere una cosa che fa molto male-

Dohko si siede accanto a me sullo scalino.
Non ha idea di quanto faccia male. Di quanto mi senta stupida. Di quanto io sia debole…

No. Non ce la faccio più.

Gli racconto tutto quello che nessuno ha mai voluto ascoltare. Di come ero felice, di come poi sono stata tradita dagli amici, di come sono stata accantonata, di come venivo ripresa solo perché servivo per i loro comodi, di come ero ignorata, della mia disperazione, delle orrende voci che hanno girato per mesi rovinandomi la reputazione… della mia solitudine. Del fatto che solo mia nonna mi ascoltava. Del fatto che durante la gita scolastica a Barcellona lei è morta. Del fatto che mi sono vergognata a piangere al suo funerale mentre tutti i miei parenti non hanno versato una lacrima. Del fatto che ho sempre tenuto tutto dentro. Che di notte piangevo da sola senza motivo. Che stavo male fisicamente appunto per questo. Che avevo deciso di farla finita, ma che poi non ne ho avuto il coraggio. Che mi sono limitata a sopravvivere rinunciando a vivere…

Dohko non dice una parola, si limita ad annuire ascoltandomi e accarezzandomi la testa, proprio come faceva mia nonna. E io vado avanti a versare lacrime…


***


Apro gli occhi. Mi bruciano un po’.
Sicuramente ho pianto fino ad addormentarmi.

-ben svegliata dolcezza-

Mi alzo e vedo Milo seduto ai piedi del mio letto. Lo vedo stranamente calmo.

-Dohko ci ha raccontato tutto-

Ecco spiegato il motivo.
Mi vergogno come una ladra ad aver approfittato della gentilezza di Dohko per sfogarmi. Sicuramente ora che gli ha raccontato tutto i cavalieri rinunceranno alla loro missione. Chi vorrebbe mai proteggere una pseudo dea complessata che non ha più una vita da anni e che ha meditato anche il suicidio?

-dolcezza ti si legge lontano un miglio che ti vergogni di quello che hai raccontato a Dohko. Ma non devi, le esperienze della vita, belle o brutte che siano, aiutano a crescere e a maturare. Io ad esempio non ho mai conosciuto i miei genitori e la mia famiglia e l’unica persona che mi ha fatto un po’ da padre è stato il mio maestro, che poi è morto alla fine del mio addestramento quando ho ricevuto l’armatura dello Scorpione. Mi sono addestrato da solo, per questo non avevo mai conosciuto quel sentimento che si chiama “amicizia” ma speravo un giorno di poterlo provare-

Nel parlare si era girato verso il muro, però lo sguardo era sicuramente altrove.
Lo vedo girarsi verso di me.

-e così è stato. Al Grande Tempio ho conosciuto gli altri cavalieri d’oro, che più o meno avevano passato un’esistenza come la mia, ci capivamo e tra noi è nata quest’amicizia che però sembra quasi un legame tra fratelli-

A sentirgli dire che anche gli altri avevano avuto una vita difficile come la sua mi sono sentita infinitamente egoista. Mentre io ho avuto una vita dove, senza chiederlo, non mi è mai mancato niente, loro hanno dovuto combattere per ottenere tutto quello che hanno.
Mente loro lottavano io mi ero già arresa.
Non c’è dubbio, sono dei cavalieri fino in fondo.

-ehi dolcezza non rattristarti per questo, è acqua passata! L’importante ora è guardare al futuro. E credo che, dato che ti sei liberata di parecchi sassolini nella scarpa, riuscirai ad affrontare meglio il domani, stavolta assieme a noi. Ora puoi tornare a vivere-

Più o meno capisco il significato del discorso.
Milo mi sta chiaramente dicendo che loro, oltre ai miei cavalieri, saranno anche miei amici.
Hanno capito perfettamente quello che ho passato e sanno che posso andare avanti perché non sono più da sola. Forse… forse, in virtù di quella sorta di amicizia fraterna che li lega, ai loro occhi posso sembrare una sorella.
Anche se mi sbaglio e sto romanzando tutto per loro comunque non sono un’estranea, altrimenti Mlo non avrebbe fatto questo discorso.
Nessuno era mai stato così gentile con me. Nessuno da molto tempo.
Tento di fermare le lacrime che mi escono a litri dagli occhi quando la porta si apre ed entrano anche gli altri ragazzi.

-quello che ha detto Milo è quello che noi tutti pensiamo Sara-

Lilloso le tue parole non mi fanno di certo calmare!

-anche se ci conosciamo da un giorno e poco più abbiamo tutti capito che persona sei e non sei affatto orribile come dicono quelle luride voci. Noi lo sappiamo e tu lo sai, questo è quello che conta-

Saga ti ci metti anche tu?
Dovete tirarmi su, non farmi fare la figura della piagnucolona!

Death Mask mi appoggia una mano sulla spalla.

-ehi mocciosetta, il passato è passato e non si può cambiare, devi tirare fuori le palle e andare avanti-

Dritto e fine come un elefante, non c’è che dire.

-grazie…-

Non riesco a dire altro. Sia per via del pianto ma anche perché non ci sono parole che posso usare.
Non riesco a trattenermi e prendo il viso tra le mani piangendo. Non sono più da sola.

Non sono più da sola.

Ancora non riesco a crederci.

Mi sento un’emerita idiota ma sono felice.
Due mani prendono le mie e mi scoprono il viso - sicuramente impresentabile – e sento un bacio sulla fronte.

-dolcezza quando hai chiuso i rubinetti scendi che c’è il tuo pranzo. Non hai ancora mangiato niente-

Detto questo Milo mi lascia le mani e poi esce dalla stanza come tutti gli altri.
Sicuramente sono arrossita ma non mi interessa.
Cerco di calmarmi e vado a sciacquarmi la faccia in bagno.


Ora va molto meglio.
Mi sento davvero bene. Il cuore è molto più leggero e non riesco a non sorridere.

Scendo le scale e mi viene, senza motivo, da canticchiare quella canzone del film “Tre Metri Sopra Il Cielo” che mi era piaciuta tanto, anche se il film ha fatto veramente schifo.

Ora ne sono certa…
Da Atene sono arrivati i miei angeli custodi.


I can fly
But I want his wings
I can shine even in the darkness
But I crave the light that he brings
Revel in the songs that he sings
My angel Gabriel

I can love
But I need his heart
I am strong even on my own
But from him I never want to part
He's been there since the very start
My angel Gabriel
My angel Gabriel

Bless the day he came to be
Angel's wings carried him to me
Heavenly

I can fly
But I want his wings
I can shine even in the darkness
But I crave the light that he brings
Revel in the songs that he sings
My angel Gabriel
My angel Gabriel
My angel Gabriel


***


Dopo aver mangiato Shaka indice una sorta di piccola riunione in cucina.

-allora, come ben sapete abbiamo deciso di trasferirci a casa di Sara per poterla sempre tenere d’occhio. Ora la domanda è: chi resta?-

Tutti si guardano silenziosamente mentre io, seduta in un angolino, guardo la scena da mite spettatore.
Mamma mia quanti volontari, non accalcatevi tutti per favore!

-ma in quanti dobbiamo rimanere?-
-almeno in sei Aiolia, gli altri torneranno ad Atene-
-non possiamo far scegliere alla mocciosa?-

Death Mask se potessi spararti giuro che lo farei!
Tutti mi stanno guardando, e adesso?

-non credo che sia in grado di farlo, lei non conosce i nostri poteri e le nostre capacità, sarebbe una scelta irragionevole-

Shaka, ricordami che ti devo offrire almeno una pizza per avermi salvata in corner!

E poi in tutta onestà non avrei mai saputo chi scegliere, neanche se mi ci fossi messa d’impegno… Decisamente è meglio se scelgono loro!

Però no, un attimo, avessi potuto scegliere così su due piedi sicuramente avrei spedito Milo ad Atene insieme a Death Mask e Shura: il primo ovviamente perché mi fa perdere anni di vita ogni secondo che passa, il secondo perché non la smette di chiamarmi mocciosetta e il terzo perché quando si è presentato mi ha guardato chiaramente il seno e non credo che sia stata l’unica volta!
Ma, dato che è in gioco la mia vita e che, a quanto mi pare di capire, ognuno di loro ha una sorta di potere diverso, meglio se me ne resto zitta e mi affido alla fortuna.
Signora Fortuna conto su di te! Scegli bene!

-Per via dei suoi poteri telecinetici avrei pensato di far restare qua Mur, infatti potrebbero tornare utili in caso di attacchi-
-per me non c’è problema, Kiki sa badare perfettamente a sé stesso-

Il primo è il Lilloso.
Ok va bene.
Incrocio mentalmente le dita per i prossimo nomi… vai Fortunaaaa!!!

-bene ora mancano altre cinque persone. Al Grande Tempio non sono necessario, quindi mi fermerei anche io-
-buona idea Shaka, infatti potresti aiutarla a gestire il cosmo e ad insegnarle un po’ di storia greca, dopotutto non le farebbe male-

Cosaaaaaa??? Io studiare???

-la mia intenzione era proprio questa Aiolos-

Cavolo!
Comunque con Shaka siamo già a 2.
Signora Fortuna stai andando alla …

-ovviamente resterò anche io, non posso restare lontano da quella dolcezza-

…alla malora!!!
MA PORCA VACCA!
Milo, non stai dicendo sul serio, vero?!

-se si ferma lui mi fermo anche io-
-Camus posso fare a meno di te-
-senza di me faresti solo cazzate-
-cosa? Ripetilo un po’ se hai il coraggio!-
-quante volte vuoi! Senza di me faresti solo cazzate!-
-ora ti spacco in due!-
-provaci Scorpione dei miei stivali!-
-ORA BASTA!-

La possente voce di Aldebaran ha fatto calare il silenzio più assoluto e a me ha fatto cadere dal pero dei miei pensieri.

-vi ricordo che stiamo parlando di cose serie, per favore!-
-scusami Al, è stato Camus a istigarmi-
-chiedo scusa. Mi sono abbassato troppo al suo livello-
-se posso riprendere… con loro due siamo già a quattro persone, ne mancano altre due-
-Shaka non vorrai veramente far rimanere Milo, spero! Ci proverebbe con Sary dalla mattina alla sera!-

Bravo Aphrodite! Fallo ragionare!

-ci servono volontari Aphrodite e dato che nessuno si offre il suo invito è bene accetto. Tanto c’è anche Camus con lui, quindi non ci sono problemi-

Sul volto di Shaka vedo comparire un sorrisino.
Traditore! Doppiogiochista! Scordati la pizza!

-Shaka ti ci metti anche tu a sfottermi adesso? non c’è più religione!-
-tornando alle cose serie, anche io posso rimanere, tanto c’è Kanon-
-sicuro di volerlo lasciare a casa da solo?-
-non preoccuparti Dohko, ci penserò io a lui-
-se ci sarà Al a tenerlo d’occhio posso restare tranquillo-

Come, Saga rimane?!
Sia ringraziato il cielo!
Forse non ve l’ho mai detto ma dall’idea che mi sono fatta di questi ragazzi Shaka, Saga e il Lilloso mi sembrano quelli più educati e rispettosi.
Non chiedetemi da dove venga fuori questa considerazione perché non sono più certa delle mie funzioni cerebrali.
Però ora sono curiosa, chi è questo Kanon?
Oddio con questo nome mi viene in mente la marca delle macchine fotografiche!
Decisamente oggi il mio cervello soffre di demenza senile, ha già partorito l’urlo di battaglia di questo tizio: “With Kanon you can”!

Basta Sara torna seria o almeno prova a darti un contegno! Neanche ventenne e già soffri di demenza senile!

-bene quindi per ora è deciso che rimangono Mur, Shaka, Milo, Camus e Saga. Ne manca ancora uno…-

Perché il tono di Death Mask non mi piace per niente?

-…però Aiolia ha Marin che lo aspetta quindi non può, ovviamente Aiolos non può stare lontano da Atena, io rivoglio la mia casa, Aphrodite è troppo gay per rimanere, Al deve badare a Kanon, Dohko ha le sue mansioni come segretario di Shion, quindi…-

Perché sogghignando si è girato per fissarmi?
E perché Aphrodite è troppo gay per rimanere?

-…quindi non rimani che tu-

Lo vedo voltarsi stile bambina nell’ Esorcista di fronte a lui.

-io?-
-esatto Capricornetto bello, rimani solo tu-

COSA?

-ma anche io non posso restare lontano da Atena-
-ma se l’hai quasi fatta fuori!-
-dettagli…-
-io vorrei restare ma non posso perché ho delle missioni in arretrato, non perché sono troppo gay, Cancro idiota! Perché non rimani tu? Dopotutto anche tu sei italiano e questo è pur sempre il tuo paese, Angelo!-

COSAA???
Questa non la sapevo e manco l’avrei indovinata!!!
Lui si chiama Angelo? Ed è italiano?
Siamo sicuri di quello che ha appena detto Aphrodite?
Voglio vedere la carta d’identità, la patente e il passaporto, senza questi non ci credo!

-prima di tutto chiamami ancora col nome di battesimo e ti faccio diventare donna a tutti gli effetti, seconda cosa io sono del sud e terzo preferisco la mia casa ad Atene, fine della discussione-

Sono sconvolta.
Si è incazzato come una bestia!
Decisamente è meglio se non rimane, mi fa paura!

-ehi, e Marin ora che c’entra?-
-andiamo Aiolia, si vede lontano un miglio che ci vuoi provare con lei, e dato che ci devi provare non puoi rimanere-
-ma…-

Aiolia è arrossito!
Non ci posso credere!
Nooooo, devi fargli cambiare idea a quel Cancro malato di mente!!!

-hai sentito cos’ha detto Aphrodite? E hai visto Aiolia che è arrossito? Non puoi fare storie Shura-
-Death vai a quel paese, tu e le tue motivazioni del cavolo-
-bene, lui rimane è deciso-

Quindi alla fine oltre agli altri rimarrà Shura… anche se non mi sembra per niente convinto.
Decisamente la Signora Fortuna mi ha tradita, dei tre che volevo non rimanessero solo uno se ne torna ad Atene.
Decisamente è il mio periodo no.

-bene, noi sei ci fermeremo qui e gli altri torneranno ad Atene-

Appena Shaka ha finito di pronunciare l’ultima sillaba al mio orecchio sento sussurrare qualcosa e allo stesso tempo sento qualcosa che leggermente mi accarezza la schiena dal basso verso l’alto.

-dolcezza vivremo insieme sotto questo tetto, non sei contenta?-

Sgrano gli occhi a più non posso e mi vengono pure i brividi…
Milo io… io ti…

-AHIA!!! CAMUS SEI IMPAZZITO?-
-per questo devo rimanere, perché sei troppo idiota-
-ma dovevi darmi per forza un calcio?-
-al momento non mi era venuto in mente altro-

Anche se la scena fa molto film comico non ci trovo niente da ridere, ormai è certo che prima o poi ci rimango secca!
Il sussurro all’orecchio, il dito sulla schiena e lo scoppio ritardato per via del bacio sulla fronte mi stanno mandando in tilt!


***


Dato che i ragazzi devono discutere di alcune faccende che non mi riguardano e che a me non è concesso sentire, mi sono messa a prendere un po’ di sole sulla terrazza leggendo un libro e ascoltando musica dal mio lettore cd.
C’è il sole ma non fa ancora il caldo da costume da bagno, così me ne resto a scaldarmi come le lucertole, tranquillamente svaccata sulla sdraio in pantaloncini corti e canottiera.
Nel caso mi venga caldo ho riempito di acqua la piscina gonfiata da papà la settimana scorsa, così almeno le gambe le posso rinfrescare.

Papà…
Chissà dove sono i miei genitori e che cosa stanno facendo…
Però è strano, perché hanno reagito così? Perché se ne sono andati?
Non mi sembravano neanche loro visto come si sono comportati.

Parte la canzone “Eat You Alive” dei Limp Bizkit e vedo arrivare Shura con indosso l’armatura.
Che strano, dopo che i miei sono andati via hanno detto che l’avrebbero messa solo in caso di pericolo. Che è successo?
Lo vedo che si toglie l’elmo e lo appoggia a terra, poi in un nanosecondo ci ritroviamo faccia a faccia con le sue mani che mi premono sulla gola.





SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEEE----------
Ehilà ben ritrovati! ^^
Chappy un po’ malinconico che sinceramente mi sono vergognata a scrivere, soprattutto all’inizio, perché è stato davvero difficile e doloroso scrivere tutto quello che avete letto…
Quella parte è al 100% autobiografica ed è un pezzo a me molto legato, ecco perché ho titubato parecchio prima di inserirlo all’ultimo secondo, infatti avevo paura di rendere il capitolo troppo triste e di buttarci una canzone messa lì alla cavolo…
Spero di essermi riscattata dalla riunione in poi ^^”

Non fate quelle facce, ok, Shura sta strangolando la protagonista…
Se volete sapere il perché vi rimando al prox capitolo, da bastarda dentro quale sono XD

Ah, ora che mi ricordo avevo scritto che forse avrei pubblicato 2 capitoli prima di partire…
Ecco, non odiatemi, però ho preferito pubblicarne solo uno, altrimenti vi svelo subito perché Shura sta agendo così e in più vi rovino chi Sara vede sotto la doccia XD





Ok, ora sono a una debita distanza di sicurezza, se volete usare forche e altre armi varie potete farlo ^^”

Ora via ai ringraziamenti:

sesshy94: sono contenta che ti sia piaciuto il chappy e che la spiegazione di Shaka non sia stata la cazzata del secolo XD Apollo tornerà, te lo dico già adesso, e per Sara sarà difficile controllare le proprie emozioni… ho appena scritto il pezzo tra loro due quindi sono veramente sul punto di spoilerare tutto ma mi devo trattenere XD si io sono piuttosto romantica e Sara si innamorerà di qualcuno ma ancora non dico chi… tenta la sorte e indovina! Non vinci niente ma almeno puoi dire “io l’avevo detto!” XD un bacione!

LightDN: ma CDV! Mi esci dall’Another Dimension e mi finisci nell’Ade?? Dovrò fare un bel discorsetto al cast della fan fiction perché qua la cosa non va affatto bene, ti hanno fatta pure prendere il raffreddore! Prenderò provvedimenti, tranquilla XD
Sono contenta che il chappy ti sia piaciuto, spero che anche questo ti faccia scrivere una recensione positiva ^^ ti dirò: nel capitolo precedente è stata veramente una bella lotta scegliere i partners per le sfide di danza, io ce li avrei messi tutti ma poi veniva fuori un pandemonio XD però Milo e Shura sono stranamente i primi che ho deciso, dopotutto Milo l’ho sempre visto bene come un ragazzo un po’ modaiolo e quindi per il moderno ci stava benissimo, Shura è spagnolo e col tango ci va a nozze, mentre per il latino-americano non so perché alla fine ho scelto Camus dopo aver tentato di infilarci Aiolia, Aiolos, Aphrodite, Aldebaran e Dohko. Insomma li ho quasi fatti passare tutti XD
Ok ora la smetto di dilungarmi in questioni secondarie, ti anticipo che uno spruzzo di romanticismo comincerà ad emergere tra un paio di capitoli, però la competition è ancora aperta: con chi si metterà Sara?
Tu avevi detto Aiolia, che oltretutto è il tuo preferito… è la tua risposta definitiva? L’ accendiamo? XD
Ciao CDV, torna presto dall’Ade, possibilmente senza raffreddore o torcicollo!!!

Ai91: grazie per il “bravissima” , non sono abituata ai complimenti ^w^ come ho spiegato prima Milo l’ho messo subito nella sfida di danza moderna, è stata praticamente istintiva la cosa… è andata così dai, vedendola dal tuo punto di vista è già tanto se non ho fatto ballare il Lilloso XD
Però il metodo per far stare buono Shura non ti sembra un po’ violento? Vabbè che in Hades le prende di santa ragione, però mi sembra un po’ da sadico… Shaka mi preoccupi ora… O_O
Vabbè spero che il capitolo ti sia piaciuto! Alla prossima!

Gil88: hahaha, a fine fan fiction ti prometto che ti mando Camus tutto impacchettato tramite posta! Ora che hai scoperto che sa ballare il latino-americano, poi, credo che appena arrivato gli salti subito addosso XD in effetti il Lilloso poteva anche tacere in quel preciso istante, come gli aveva detto Sara, ma si sa che i Saint fanno sempre quello che gli pare -.-“ nel prox chappy si scoprirà ci c’è sotto la doccia, stay tuned! XD un bacione!

Sabri92: ciao! Grazie per i complimenti, mi fanno arrossire ogni volta ^///^ e grazie anche per aver recensito! In questo capitolo i problemi si son moltiplicati alla fine, povera Saretta… un bacione! ^^

Stacyfore: ciao! Sono contenta che la storia ti piaccia, ecco qua il nuovo capitolo! Fammi sapere che ne pensi! ^^

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Capitolo 8
*** Don't Stay ***


Capitolo 8

Le sue mani mi premono sulla gola con forza.
Cerco di cacciarlo via ma non ce la faccio, ha le braccia di marmo!
Ma perché? Perché mi sta facendo questo?
Lentamente diventa difficile fare qualsiasi movimento e i sensi mi vengono meno…

Qualcuno mi aiuti…

-SHURA!-

Non capisco cosa è successo, so solo che la mia gola è libera e che posso tornare a respirare, anche se mi brucia.
Aiolos mi si avvicina e mi aiuta a mettermi seduta.

-SI PUÒ SAPERE CHE LE STAVI FACENDO? SEI FORSE IMPAZZITO?-

Il diretto interessato se ne resta immobile a fissarmi con un ghigno divertito senza spiccicare parola. Aiolos richiama la sua armatura e si prepara a fronteggiarlo.

-che cosa hai fatto al mio amico? Rispondi, chiunque tu sia!-

Come? Quello non è Shura?
Ma allora chi è?

-hahaha, finalmente l’hai capito, cavaliere di Atena! I miei complimenti!-
-Rispondi alla mia domanda, che hai fatto al mio compagno?-
-mi sono solamente impadronito del suo corpo. È stato facile, la rabbia e l’odio hanno indebolito il suo forte spirito ed è stato facile per me approfittarne. Il caso ha voluto che si allontanasse da voialtri giusto il tempo necessario per renderlo mio schiavo-
-chi sei? Chi ti manda?-
-chi sono io non ha alcuna importanza, così come non è vostro interesse sapere chi è il mio mandante, l’unica cosa che conta è che quella ragazza venga via con me-

È qui per me! È qui per portarmi via!
Sono completamente paralizzata! Ho paura!

Aiolos si frappone tra me e lui.

-tu non la porti da nessuna parte-
-cosa vuoi fare, cavaliere? Attaccarmi forse? Così facendo però colpirai il tuo amico. A differenza dell’idiota che ha fallito il tentativo di assoggettare la mente della ragazzina io non sarò sconfitto così facilmente-

Aiolos è immobilizzato. Certamente non vuole attaccare rischiando di ferire il corpo di Shura.
Che cosa possiamo fare?

-ora ragazzina vieni con me altrimenti farò fuori questo tizio e farò suicidare questo corpo davanti ai tuoi occhi-

Cosa…?
Può veramente fare…?
No…
Non farlo…
Non posso oppormi, il mio corpo non si vuole muovere!
Si sta avvicinando a me dopo aver alzato il braccio e, in qualche modo, scagliato Aiolos dietro di lui. Non ho capito cosa è successo, ma sento che con forza mi ha afferrato un braccio e che mi sta trascinando via.

-lasciami… Shura lasciami… mi fai male…-

La voce mi muore in gola!
Riesco solo a bisbigliare!

-FERMATI!-

Ma questa voce… Aiolia!

-lasciala immediatamente!-
-altrimenti cosa mi fai?-
-non provocarmi, cavaliere…-
-ma lo sto già facendo! Coraggio, attaccami, però rischi di fare del male anche a lei oltre al tuo amichetto-

Detto questo mi tira a sé. L’armatura mi preme contro la schiena mentre una mano stringe il mio polso destro, costringendomi a sollevarlo, e un braccio mi cinge la vita.
Dire che ho paura è veramente poco, sono terrorizzata!
Inizio a piangere mentre guardo Aiolia che non sa che cosa fare.

All’improvviso però il corpo di Shura vacilla, mi libera con una spinta e cado in avanti.

-anche se hai il corpo del nostro amico tu non sei lui, capito lurido bastardo? Per questo non ho problemi a colpirti… e poi Shura ha la pellaccia dura-

Mi rialzo aiutata da Aiolia mentre vedo arrivare Milo.

-tu! Mi hai colpito anche se sai che è il tuo amico a subire danni! Sei impazzito?-
-no, al contrario ho agito come il vero Shura mi avrebbe chiesto di agire. Se non vuoi ricevere altre punture avvelenate esci immediatamente dal suo corpo!-

Oltre ad Aiolia ora ci sono anche Aphrodite e Aldebaran e sorreggermi, mentre invece Death Mask e Camus avanzano sorreggendo Aiolos.
Sto tremando.
Mi sento male.
Ho paura.
Cosa facciamo?

-datemi immediatamente Artemide!-

Lui vuole me! E per avermi non si fermerà davanti a niente!
No!
Non voglio!
Mi viene da urlare dalla disperazione!

Sento la voce di Shura urlare di dolore e vedo che il suo corpo si sta riempiendo di punture.

-lurido bastardo, esci da quel corpo!-

Milo continua a insistere.
Basta…
Basta…
È ferito…
Sta sputando sangue…

-MILO FERMATI, BASTA!!!-
-Sara vuoi capire che non è Shura quello che hai davanti? Anche se è il suo corpo non è la sua volontà a comandarlo!-
-non mi interessa Aiolia, quello è pur sempre Shura!-

Divincolandomi riesco a liberarmi dei ragazzi e gli vado incontro.

-SHURA SVEGLIATI TI PREGO! SMETTILA DI FARTI CONTROLLARE DA QUALCHE IDIOTA! SVEGLIATI! SE NON VUOI RIMANERE QUI NON TI OBBLIGHERO’ DI CERTO MA TI PREGO TORNA IN TE!-

Lo strattono usando tutta la forza che ho, ma all’improvviso mi afferra con forza i polsi.

-SHURA SVEGLIATI! PER FAVORE!-
-sei proprio una brava ragazza, ti sei praticamente consegnata nelle mie mani! Ora vieni via con me mentre i tuoi amichetti, se non vogliono vederti fare una brutta fine, se ne stanno buoni buoni-

Abbasso lo sguardo, sconfitta e in piena crisi di panico.
Sono proprio una stupida. Cosa credevo di fare?
Ho complicato ancora di più la situazione.
Sono in’idiota! Una cretina! Una deficiente, una testa di cazzo!
No, non può finire così per colpa mia!
Non voglio andare via con lui!
Non voglio!

-NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!-

Ho urlato con tutto il fiato che avevo in corpo.
I miei polsi tornano liberi.
Sento un calore attorno a me, come quando…
Ma sì, come quando si sono risvegliati i poteri della dea!
La mia mente ora è più lucida e vedo più di quanto vedessi prima, compreso quello.

-Sara!-
-stai indietro Milo! E anche voi, portate Aiolos via di qui!-

Come se l’avessi sempre fatto, apro la mano mentre l’arco e una freccia dell’armatura di Aiolos vengono attirati verso di me.

-cosa vuoi fare ragazzina? Non ne sei capace. E poi ti ricordo che colpendo me colpirai il tuo amico!-
-ma stai un po’ zitto!-

Mi metto in posizione di tiro.

-non vorrai attaccare davvero, spero!-
-scommettiamo?-

Scocco la freccia, però la faccio volare verso l’alto.

-HAHAHAHAHA!!! Mocciosa la prossima volta prima di fare l’eroina assicurati di saperlo fare!-
-sei tu che sei un idiota! Credevi che sarei stata così deficiente da non vedere il filo nero che ti collega al tuo vero corpo? Come vedi posso colpirti senza far del male a Shura-
-stai… stai scherzando vero?-
-tu che ne dici?-
-MERDA!-

Dopo quell’esclamazione vedo Shura svenire, le gambe mi cedono e poi mi sento mancare.


***


-Sara! Sara! Svegliati Sara!-

Apro piano piano gli occhi, faccio fatica a mettere a fuoco…
Quando finalmente riprendo il corretto uso della vista riconosco il soffitto della mia stanza e incrocio lo sguardo preoccupato di Aldebaran.

Ma è mai possibile che io debba sempre svenire o addormentarmi?!

-ma che cosa è successo?-
-ma come, non ricordi? Hai salvato Shura-

Io?
Io l’ho salvato?
Ma come…

Cavolo è vero! ho preso in mano l’arco e ho scagliato la freccia!

-ma come ho fatto?-
-se non sai spiegarcelo tu noi non ne abbiamo la più pallida idea-

Mi tiro su più confusa che mai.
Cioè, io quel tizio l’ho battuto. Ma come cavolo ho fatto?
Io ho lanciato la freccia, sì, ma poi?

-io… io non lo so… dopo che quel calore mi ha avvolta ho visto un filo nero attaccato a Shura che prima non c’era, allora ho provato a far andare la freccia verso l’altro capo del filo, ma non so se ci è arrivata…-
-ma come hai fatto a vedere quel filo? Nessuno di noi se n’è accorto-
-non lo so, dopo che attorno a me avevo quella luce la mia mente era come liberata, concentrata sulla situazione… non riesco a spiegarlo a parole, è stata una cosa quasi istintiva…-

Aldebaran mi guarda stupito per un secondo e poi si mette a ridere.

-sicuramente è stata l’influenza di Artemide. Quando si è risvegliato in te il cosmo della dea sei praticamente cambiata da così a così, non sembravi più tu-
-oddio ero posseduta?-
-ma no! Semplicemente alcune caratteristiche di Artemide sono emerse in quel momento e ti hanno fatta agire diversamente dal solito-

Ok, non ci capisco più niente.
Sicuramente la mia faccia è tutto un programma.

-lasciamo perdere. Piuttosto credo che ti faccia piacere sapere che, grazie a te, Shura è tornato quello di sempre: adesso è nella camera dei tuoi, Shaka e Mur lo stanno curando. Aiolos invece se l’è cavata con poco, Aiolia lo sta medicando in cucina-

Detto questo se ne va.
Me ne resto un attimo lì nel letto a cercare di mettere ordine nella mia testa ma non ci riesco. Esco dalla mia stanza e vado verso Shaka e Mur che si stanno lavando le mani nel bagno attaccato alla camera dei miei genitori.

-Sara! Ti sei ripresa, sono contento-
-grazie Mur. Posso entrare? Voglio vedere come sta-
-sì però non restare tanto, deve riposare-
-ci metterò pochissimo-

I ragazzi acconsentono e se ne vanno.
Busso alla porta.

-posso entrare?-
-sì-

Apro la porta e lo vedo seduto sul letto tutto medicato e praticamente in biancheria intima.
Sara mantieni la calma, appellati al tuo self control!

Oddio non ce la faccio!
Sicuramente devo essere arrossita perché prende il lenzuolo e si copre.
Grazie al cielo sennò i malati da curare diventavano due.

-come stai?-
-ferite e veleno dello scorpione a parte tutto a posto-
-meno male-

Entro e chiudo la porta.
Silenzio imbarazzante.

-ti ringrazio-

Eh? Dice a me?
Per forza che lo dice a me, ci sono solo io in questa stanza.

-se non fosse stato per te sarei ancora sotto il controllo di quel bastardo. Ti ringrazio-
-figurati-

Sembra diverso dal solito. Mi siedo alle gambe del letto e lo guardo.
Mi dà l’impressione di un bambino sul punto di piangere.

-e ti chiedo scusa se ti ho fatto del male, non era mia intenzione-
-tranquillo, non mi hai fatto niente-
-no invece! Per colpa mia eri in pericolo! È tutta colpa mia!-

Non mi aspettavo questa sua reazione. Si è preso la testa tra le mani e sembra disperato.

Faccio un bel respiro profondo.

-Shura, forse è meglio se torni in Grecia-

Shura alza lo sguardo e mi guarda con una faccia stupita.

-tu non vuoi rimanere e non sarò di certo io a obbligarti. L’ho capito che ti sto sulle scatole, non sono così scema. Torna pure a casa-

Sara, ma da dove ti è uscito questo pseudo coraggio?
Sono fiera di te!

-sarò del tutto sincero con te: io non riesco ancora a capacitarmi che tu sei Artemide, per me esiste solo Atena ed è difficile accettare l’idea che ora come dea ci sei anche tu. Non mi stai affatto sulle scatole, solo non ti vedo come mia dea, ecco tutto-

Della serie: non me ne frega un cazzo di te.

-sul fatto che non riesci ad accettare che io sono Artemide non ti do torto, io per accettarlo ho dovuto rischiare di morire, però non ti ho chiesto di vedermi come tua dea e non te lo chiedo neanche. Non mi ci vedo neanche io come una dea! Lo sono ma non lo sembro affatto, non so se capisci…-
-ho capito invece. Ti ringrazio-

Mi alzo e faccio per uscire dalla stanza quando…

-ehi Sara-

Mi volto.

-sì?-
-il tuo ragionamento fila, però mi hai salvato la vita e ora sono in debito con te. Per questo rimango, solo perché te lo devo-
-se è questo quello che vuoi…-


***


Dopocena i ragazzi che tornavano ad Atene hanno preso lo scrigno con la loro armatura – che finora avevano nascosto nel mio garage senza che io me ne accorgessi – e sono partiti.
A piedi.
E io mi sono sconvolta alla loro rivelazione: un cavaliere d’oro raggiunge anche la velocità della luce e riesce a fare circa 6 o 7 volte il giro della terra in un secondo.
Non è umanamente possibile, però ora mi spiego come fanno ad essere sempre presenti quando sono in pericolo!
Chissà che comodità, certamente non hanno bisogno di spostarsi in macchina o di prendere aerei e treni!

Decisamente la casa è molto più vuota e silenziosa senza metà di loro.
Vabbè, tanto hanno detto che tornano nel weekend per controllare che tutto vada bene e per eventuali cambi.
Approfittando del fatto che Milo è impegnato in una partita a carte con gli altri me ne vado a fare la doccia in sana tranquillità.
Prendo le cose dalla mia camera e busso alla porta: nessuna risposta.
Via libera!
Finalmente potrò farmi una bella…

OH – CRISTO – SANTO!!!

Richiudo la porta e solo dopo me ne capacito mentalmente…
SHURA STAVA USCENDO DALLA DOCCIA!!!
Grazie al cielo i miei occhi non hanno guardato al di sotto degli addominali perfettamente scolpiti altrimenti…
Oddio sto per andare in autocombustione! Chiamate i pompieri sto per andare a fuoco!

La porta si apre ma non ho il coraggio di guardarlo. Mi passa accanto e io tengo gli occhi fissi sul pavimento.

-la prossima volta bussa prima di entrare. Ti è andata bene che mi stavo coprendo-
-m… ma io ho bussato… non ho sentito nessuno… e… e sono entrata…-

Merda! Non riesco a usare un tono di voce normale e convinto!

-la prossima volta bussa più forte-

Lo sento scendere le scale e le gambe cedono facendomi inginocchiare a terra, mentre gli occhi mi diventano lucidi.
Qualcuno tenga pronta un’ambulanza perché sto per restarci secca sul serio stavolta!!!






SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEE---------------
Rieccomi qua, tutta abbronzata dopo una settimana di mare, a postare l’ottavo capitolo!
Grazie a tutti per aver letto la storia fino a qui, sono commossa, e vedere 11 commenti per il capitolo precedente mi ha fatta commuovere, GRAZIEEEEEEE!!!
Con questo capitolo si è finalmente scoperto perché Shura ha agito a quel modo e in più Sara sta cominciando ad entrare in azione… la storia comincia a decollare davvero adesso, ve lo garantisco, e vi anticipo che tra poco torna Apollo!
Ora avete letto chi c’è sotto la doccia, siete contente? XD
Ok, preferivate qualcun altro, ve lo leggo in faccia…
Chissà che non succederà più avanti… XD

Dato che sono ancora devastata dal rientro a casa passo ai ringraziamenti:

gil88: in effetti il lato serio di Milo ha sorpreso anche me, non pensavo di potergli far dire certe cose O_O però alla fin fine non me ne sono pentita, è un playboy da strapazzo ma questo suo discorso ci stava secondo me… o no? Comunque resta il fatto che continua a provarci dalla mattina alla sera con Sara e a prenderle da Camus XD ho già preparat l’imballaggio per il tuo pacco XD un bacione!

Sesshy94: non ha fatto la parte del cattivo, attenzione, era posseduto dal cattivo! La cosa è diversa! Il nome di Cancer l’avevo letto da qualche parte in un forum, quindi credo sia quello… al massimo se è sbagliato non ho sbagliato apposta XD grazie per i complimenti al chappy, fammi sapere che ne pensi di questo ^^

Piccolabulma: cosa fa Shura? Si è fatto possedere, ecco che ha fatto. Comunque si è risolto tutto, anche se mi sta per mandare Sara a fuoco, ma è un dettaglio insignificante XD spero che il chappy ti sia piaciuto! ^^

Ai91: chi ti dice che più avanti non ci sia anche Mur sotto la doccia? Magari avete litigato per niente e voi manco ve ne rendete conto XD scherzi a parte (adoro i tuoi battibecchi col lilloso XD) sono contenta che ti sia piaciuto il chappy e mi dispiace che anche tu, come Sara, abbia provato quelle brutte cose, ti sono vicina ç___ç
Però tienimi buono Shaka che sennò mi uccide un membro del cast XD un bacione!

Sabri92: per ora Sara è ancora viva, oltre all’infarto può morire anche di autocombustione da questo chappy in poi XD aspetto un tuo commento a questo capitolo!

Terry Alchemist22: visto cosa è successo alla nostra “eroina”? spero ti abbia appagata XD
Un bacione sister, TRAAAAAA!

Eris_San: ma ciaoooooo!! Non pensavo che tu fossi Sha, che sorpresa!!! Grazie per i complimenti ^///^ più che Milo è stato Shura a non avere altre soluzioni, il primo si è praticamente offerto con tutto se stesso per rimanere ^^”
Spero che il capitolo ti sia piaciuto, un bacione!

lightDN: CDV!!! Quanto tempo!!! Andato tutto bene a Maillorca? XD grazie per i complimenti, però non me li merito U///U
in effetti avevo avuto una mezza idea di far rimanere Cancer al posto di Aquarius, però poi ho cambiato idea anche perché sennò chi mi tiene calmo Milo? XD
su Kanon non mi voglio sbilanciare, ci sarà ma non dico ancora niente, sicuramente però molte di voi mi vorranno morta. Chi vivrà vedrà ^^
e così non è Aiolia il tuo n°1 ma è Kanon? Beh, in effetti tra i due la scelta è davvero difficile, accidenti, ti capisco benissimo… però ancora non svelo nulla sul risultato del pronostico, ti rimando approssimativamente al 10° capitolo e lì si scoprirà la verità ^^
non scusarti affatto per il mega commentone, mi fa piacere quando mi scrivete tanto ^^ un bacione CDV, aspetto la tua recensione a questo capitolo!

Snow Fox: tranquilla per il ritardo, l’importante è che tu abbia letto (dopotutto anche io sono in ritardo, ero al mare e aggiorno solo adesso).
Mi ha fatto piacere leggere che “L’insieme è favoloso”, ti ringrazio tantissimo ^^ spero che l’aggiornamento non abbia intaccato la tua sanità mentale XD alla prossima!

Anzy: ecco qua il capitolo che svela tutto quello che volevi sapere XD sul fatto delle brutte esperienze non so dire se ne sono uscita completamente, fa ancora male parlarne, però spero di essere sulla buona strada per migliorare ^^
Ma sai che se non faccio picchiare Milo da Camus non sono soddisfatta? Sono meglio di Stanlio e Ollio quei due XD un bacione anche a te, ciao!!


Chiedo scusa se con i commenti sono stata rapida, purtroppo la stanchezza si fa sentire… ALLA PROSSIMAAAAAAA!!!

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Capitolo 9
*** Beat of my heart ***


Capitolo 9 – BEAT OF MY HEART

Finalmente un attimo di solitudine e relax! Mi butto di peso sul letto, accendo il mio nuovo lettore mp3, mi infilo gli auricolari e mi metto a pensare a come la mia vita è cambiata da così a così.
Sono passate ormai tre settimane da quando i cavalieri si sono trasferiti a casa mia e ancora non mi ci sono abituata del tutto.

La gestione della casa praticamente se la sono presa loro suddividendosi pure i compiti, così io non faccio praticamente niente.
Meglio di un hotel!
Però ammetto che la prima volta che sono tornata a casa dal lavoro ero veramente sorpresa, a pensarci ancora adesso mi fa uno strano effetto: parcheggio la macchina e nel giardino c’è Shaka che sta travasando dei fiori (notare che il mio giardino è una landa di piante morte o sofferenti, infatti mia mamma non ha mai avuto il pollice verde); entro nella lavanderia e trovo Milo e Camus che, armati di istruzioni, stanno decifrando alcune luci lampeggianti della lavatrice; passo oltre e in cucina trovo Saga che sta pulendo da cima a fondo il frigorifero e la credenza. Vado in camera per cambiarmi e trovo Mur che sta spolverando la stanza accanto alla mia - che sicuramente aveva già finito perchè potevo specchiarmi perfettamente nel parquet – e Shura che sta passando l’aspirapolvere.

Decisamente casa mia non è più la stessa.

In più il Lilloso mi segue fino al lavoro perché nel caso di eventuali attacchi mi può teletrasportare via, ma grazie al cielo non entra in ufficio e si limita ad aspettarmi in macchina insieme a qualcun altro dei ragazzi.
A mio fratello ho dovuto raccontare la verità, dato che ormai era quasi impossibile tenere tutto nascosto, e l’ha presa stranamente bene dopo lo shock iniziale, almeno non se n’è andato senza spiegazioni come hanno fatto mamma e papà. Di comune accordo però abbiamo deciso di non dire niente ai colleghi in ufficio, non voglio che si sappia in giro quello che sta succedendo ma soprattutto non voglio fargli correre rischi inutili, quindi è meglio se restano all’oscuro di tutto.
Oltretutto Enrico è stato pure un tesoro, sapendo che a casa ci sono altre sette persone con me – che oltretutto ha conosciuto di persona, e qui non ha pensato subito male come mamma – mi ha pure aumentato lo stipendio e ha pure convinto i miei genitori a darmi qualche soldo extra alla settimana a mò di paghetta per potermi mantenere da sola.
I miei genitori…
Io non riesco a contattarli, infatti quando li chiamo o i cellulari sono spenti o suonano sempre a vuoto, mente invece mio fratello li sente praticamente ogni giorno, però non gli dicono dove sono o che stanno facendo e questo è stranissimo.
Cioè, stiamo parlando di mio fratello! Il figlio perfetto! Mr. 100 e lode alla maturità!
Se non lo dicono neanche a lui allora la cosa è più seria di quanto si pensi!

I primi giorni senza di loro piangevo quando ero da sola o prima di andare a dormire, poi non ho più versato una lacrima.

Sembrerò una pazza però… senza di loro mi sento meglio. Cioè, è assurdo, ma da quando i miei genitori se ne sono andati mi sento le spalle più leggere!
Niente mamma che mi tratta come uno zerbino, niente papà che si lamenta per delle cavolate, niente cori su quanto io sia asociale, irresponsabile, eccetera eccetera…
Mi sento bene! Accidenti se mi sento bene!
Sarà il mio cervello ad essere completamente impazzito ma non mi sentivo così leggera da parecchio!

Però questo stato di estasi è turbato dalla minaccia di possibili attacchi: in questi giorni non è successo praticamente niente, calma piatta, però nell’aria si avvertono i nervi tesi e le orecchie drizzate.
O almeno questo è lo stato dei ragazzi, io preferisco non pensarci altrimenti rischio di non uscire più di casa per la paura.

Come se non bastasse una settimana fa circa a casa è arrivato anche Kanon, il gemello di Saga.

Volete sapere che tipo è?

Prendete Milo e moltiplicatelo x 10.

Mentre Milo mi fa perdere 5 anni di vita ogni volta tramite sguardo e voce seducente, Kanon mi fa morire d’infarto seduta stante dato che è più per le azioni dirette.
Ad esempio quando l’ho visto la prima volta l’avevo scambiato per Saga – che ormai è praticamente il mio fratellone - e vi lascio immaginare lo shock e l’imbarazzo totale quando praticamente mi ha braccata e ha tentato di baciarmi. Ma non un bacio qualsiasi, un bacio da film!
Se non fosse stato per il vero Saga che l’ha fermato a meno di un centimetro dalla mia bocca a quest’ora sarei sottoterra per via di un arresto cardiaco.
E questo non è stato l’unico attentato, appena sono da sola tenta sempre di baciarmi.
Se non fosse per Milo, che ormai è in guerra aperta con lui, a quest’ora non so fino a dove…
Oddio a pensarci mi sento avvampare!
Vi assicuro che però ora dormo veramente barricandomi in camera chiudendo porta e finestra, di Kanon non mi fido affatto, se non sto attenta me lo ritrovo ancora nel mio stesso letto!

Sì, è successo pure questo.

Ieri mattina mi sono svegliata e accanto a me c’era Kanon che, sorridendo in modo seducente e tranquillamente in boxer, mi stava accarezzando una guancia. Tralascio l’urlo sovrumano che ho lanciato, sicuramente ha fatto rivoltare i morti nelle tombe e invertire il flusso delle cascate del Niagara. Un nanosecondo dopo Saga, Shura, Camus e Milo lo stavano tirando via dal mio letto trascinandolo per le gambe dandogli dell’idiota, il tutto mentre Shaka e Mur cercavano di farmi riprendere. Chissà perché, ripensandoci, quella scena mi ha fatto uno strano effetto di dejà-vu.

Decisamente la mia vita non è più la stessa di un mese fa.
Io quasi certamente sono sempre la stessa, arrossisco dalla mattina alla sera e ormai vivo in uno stato di shock continuo.

In più, come se non fossi già provata a sufficienza, i ragazzi hanno deciso che per il mio bene io debba mettermi in forma, gestire il cosmo e studiare la storia greca.
Avete capito bene, ginnastica - con tanto di dieta ferrea incorporata - e studio. Ma mica una cosa adatta a una ragazza, ovviamente no, un addestramento da cavaliere e un corso accelerato di studi classici degni di un’università per soli geni.
E poi si stupiscono se alle 10 di sera crollo sul letto completamente priva di forze!
Per gli esercizi fisici - che faccio nel pomeriggio dopo il lavoro - mi seguono Camus, Saga e Kanon, nello studio –che faccio dopo cena - mi aiutano Mur, Milo e Shura mentre Shaka mi segue per la gestione del cosmo. Durante il weekend vengono a trovarci anche gli altri ragazzi e Aiolos ne approfitta per aiutarmi a migliorare con l’arco, anche se continua a dire che sono già brava così… peccato che su questo i miei allenatori non sono d’accordo. Uffa, sono peggio degli istruttori rompi palle delle palestre!
Grazie al cielo almeno la domenica mi è concesso di riposare e, dato il caldo pazzesco che fa, praticamente mi butto in piscina e non esco fino a sera.

Mamma mia, la prima volta in piscina con i cavalieri! Non la potrò mai dimenticare!
Immaginatevi la scena: io che mi vado a cambiare nello spogliatoio, esco e mi trovo questi ragazzi praticamente perfetti in costume da bagno… ho rischiato di restarci secca veramente quella volta! Quel giorno eravamo io, Milo, Camus, Saga, Aiolia, Aiolos e Aphrodite e vi giuro che neanche l’acqua fredda della piscina mi faceva passare la sensazione di calore provocata dall’imbarazzo! Posso tranquillamente dire che ero rossa in faccia, sì, ma non grazie al sole…
Piano piano, ma mooooooooooooooooooolto piano, mi sono abituata ai loro fisici perfetti e ora in piscina sono rossa davvero per via dell’abbronzatura.
Ho pure scoperto che Milo non sa nuotare! Per fare il figo si è tuffato dal trampolino della piscina olimpionica e praticamente è andato a fondo! Deve ringraziare Camus se ora respira ancora, infatti io pensavo fosse uno scherzo quindi non ho mosso un dito per aiutarlo. Però quando Camus l’ha tirato fuori dall’acqua mi sono preoccupata molto, era pallidissimo e tremava come una foglia… e ovviamente ha pensato bene di approfittarne, così con uno scatto felino mi ha sdraiata a terra e si è messo sopra di me con il viso a pochi centimetri di distanza dal mio.
Ovviamente Saga, Aiolia e Camus hanno preso Milo di peso e l’hanno portato via da me mentre Aiolos e Aphrodite hanno tentato di calmarmi, ma per il resto della giornata me ne sono rimasta nell’acqua alta per precauzione.

Però devo ammettere che nei giorni in cui si sono assentati a turno per fare rapporto al Grande Sacerdote mi sono un po’ mancati… va bene che c’erano gli altri a dargli il cambio, però ormai praticamente sono la mia famiglia e mi sono affezionata a loro.
Un po’ meno mi sono affezionata a colei a cui sono devoti, la dea Atena.
Più che a lei, non mi sono affezionata alla sua reincarnazione, Saori Kido.
È venuta per conoscermi una settimana fa – oltre che per tentare di riportare Kanon in Grecia senza successo – e all’inizio pensavo fosse una ragazza seria e gentile, ma quando poi si è messa a civettare con i suoi cavalieri ho cambiato completamente opinione e credo che lo stesso valga per lei, infatti quando ha visto che ero al centro delle attenzioni di Kanon e Milo si è ingelosita parecchio e sicuramente ora ce l’ha a morte con me.
Che gioia…
Ma sinceramente non mi interessa quello che pensa perché ormai la mia testa ha ben altro a cui pensare.

No, non a possibili attacchi, ma a una persona.
Sì, penso a un ragazzo... Non so come ha fatto ad entrarci ma non riesco a togliermelo dalla testa, accidenti!
E pensare che all’inizio neanche lo guardavo, ora sembra che i miei occhi abbiano dei radar incorporati che mi portano a vedere solo lui! Mi ha anche scoperta un paio di volte a fissarlo, ma d’altronde io non brillo per furbizia e sicuramente anche gli altri si saranno accorti del mio sguardo da triglia.
Chissà perché proprio lui, poi…
Sempre così distaccato e freddo…
Come se fosse qui per altro e non per via della sua missione…
Ecco, le guance le sento diventare calde e gli occhi mi diventano lucidi…

Vecchia mia,  mi sa che sei davvero cotta di lui.
Sospiro e mi do mentalmente della deficiente quando parte una canzone…


Ora vi racconto una storia che
Farete fatica a credere
Perché parla di una principessa
E di un cavaliere che
In sella al suo cavallo bianco
Entrò nel bosco
Alla ricerca di un sentimento
Che tutti chiamavano amore



Una principessa e un cavaliere… mai dei protagonisti sono stati più azzeccati, perché la qui presente principessa si è presa davvero una bella sbandata per un cavaliere!


Prese un sentiero che portava
A una cascata dove l’aria
Era pura come il cuore di quella
Fanciulla che cantava
E se ne stava coi conigli
I pappagalli verdi e gialli
Come i petali di quei fiori che
Portava tra i capelli
Na na na na na na na na na…

Il cavaliere scese dal suo cavallo bianco
E piano piano le si avvicinò
La guardò per un secondo
Poi le sorrise
E poi pian piano iniziò a dirle
Queste dolci parole:

Vorrei essere il raggio di sole che
Ogni giorno ti viene a svegliare per
Farti respirare e farti vivere di me
Vorrei essere la prima stella che
Ogni sera vedi brillare perché
Così i tuoi occhi sanno
Che ti guardo
E che sono sempre con te
Vorrei essere lo specchio che ti parla
E che a ogni tua domanda
Ti risponda che al mondo
Tu sei sempre la più bella
Na na na na na na na na na…



Quanto vorrei che le dicesse a me queste parole…

Sara ma cosa vai a pensare?!
Riprenditi! Non sei una scolaretta alle prese con la sua prima cotta!
Lui è un cavaliere devoto ad Atena ed è qua per proteggerti, finita la sua missione se ne tornerà in Grecia e non lo rivedrai più, fattene una ragione!
E poi chi te lo dice che prova qualcosa per te? Magari, nonostante ti abbia scoperta a fissarlo con lo sguardo da pesce lesso, non ti considera neanche… anzi, da come è freddo e distaccato certamente è così, quindi mettiti il cuore in pace e piantala di farti i filmini mentali per niente, che ti fai solo male!


La principessa lo guardò
Senza dire parole
E si lasciò cadere tra le sue braccia
Il cavaliere la portò con se
Sul suo cavallo bianco
E seguendo il vento
Le cantava intanto
Questa dolce canzone:

Vorrei essere il raggio di sole che
Ogni giorno ti viene a svegliare per
Farti respirare e farti vivere di me
Vorrei essere la prima stella che
Ogni sera vedi brillare perché
Così i tuoi occhi sanno
Che ti guardo
E che sono sempre con te
Vorrei essere lo specchio che ti parla
E che a ogni tua domanda
Ti risponda che al mondo
Tu sei sempre la più bella
Na na na na na na na na na…



Anche se mi auto-impongo di non pensarlo non ce la faccio, appena chiudo gli occhi vedo il suo viso e sento la sua voce nella mia testa…
Anche se sicuramente rimarrò fregata io lo amo.
Io lo amo.
Non c’è altro da dire.
È così.
Mi sono innamorata.
Mi sento tanto stupida e allo stesso tempo sono felice, il cuore mi batte forte, gli occhi mi diventano lucidi e sento uno strano calore all’altezza del petto che non avevo mai provato prima d’ora…

-Sara è ora di studiare, scendi per favore-

Grazie per aver interrotto i miei pensieri, Lilloso del cavolo!
Spengo il lettore e scendo scortata da Mur, ma tanto so già che non riuscirò a concentrarmi perché avrò la mente altrove…


***


No, scusatemi, ma chi me l’ha fatto fare?!
Ora voglio sapere perché stamattina, di punto in bianco, hanno deciso di portarmi al mare!
Già per via della super velocità ho quasi rigettato anche l’anima, in più mi tocca fare allenamento anche qua! Questa è un’ingiustizia bella e buona!

Mi cambio in una cabina, indosso il mio solito costume olimpionico con i pantaloncini, ficco tutto nello zaino ed esco per cercare gli altri quando urto qualcosa.
O meglio, qualcuno.

-scusami non ti avevo visto-
-tranquilla, non fa niente, ero io che ero sovrappensiero-

Ho appena urtato un ragazzo bellissimo che mi risponde con un sorriso, a me il premio come miss figura di merda, grazie!

Lo guardo meglio in faccia e… cavolo se mi assomiglia! Se non fosse che lui è biondo con gli occhi azzurri e io mora con gli occhi verdi saremmo praticamente identici!
A distrarmi da quei pensieri arrivano dei ragazzi che lo circondano e mi guardano soddisfatti. Soprattutto uno di loro, che io ho riconosciuto subito.

-ora devo andare, scusami ancora-

Resto lì imbambolata a guardarlo andare via, ma dalla mia bocca esce una parola…

-Apollo…-

Il gruppo si ferma e si voltano tutti verso di me.
Chissà come mai in quel preciso istante arriva Saga.

-eccoti qua, cominciavamo a credere che ti fossi persa nella cabina-

Mi giro velocemente verso di lui e poi di nuovo verso il gruppo, ma ormai non c’è più.

-tutto bene?-
-sì Saga, tutto ok-

Cerco di essere normale ma ne sono certa, quello era Apollo. Non so perché ma sono sicurissima che era lui e nel gruppetto che lo circondava ho riconosciuto il biondino che mi ha attaccata in bagno.
Ma come hanno fatto a sparire all’improvviso?

-su, andiamo che gli altri hanno già preso gli ombrelloni e le sdraio-

Saga praticamente mi sta trascinando come se fossi una statua di marmo, ma sono talmente presa da quel breve incontro che manco me ne rendo conto fino a quando non mi ritrovo i piedi sulla sabbia.

-dolcezza si può sapere che cos’hai? La cabina ti ha traumatizzata?-
-non è niente Milo, tranquillo…-

Poso lo zaino e mi sdraio a prendere il sole cercando di riordinare i pensieri, ma un paio di braccia gelide mi sollevano e mi buttano di peso in acqua.

-oggi faremo un po’ di nuoto in mare. Forza, seguimi-

Camus si tuffa e comincia a portarsi al largo, ormai è certo che oggi mi seguirà più lui degli altri, così comincio a nuotare e lo seguo.

Una volta al largo si ferma e mi da istruzioni, praticamente nuotare fino a quando non mi dice lui stop.
Pensavo peggio.
Nuotare mi rilassa molto, la sensazione dell’acqua che scivola sulla pelle è quasi terapeutica su di me, infatti mi rilassa e non mi fa pensare più a niente…

Non so per quanto tempo ho continuato a nuotare, fatto sta che quando mi ha fermata e siamo usciti dall’acqua i miei polpastrelli erano ormai irriconoscibili.
Ok, lo ammetto, nell’uscire dall’acqua per seconda non ho guardato solo come ero conciata io ma ho avuto modo di guardare bene Camus. Mamma mia che spalle che si ritrova, non me n’ero mai accorta… in più il fatto che era bagnato lo faceva sembrare ancora più… più… oddio non so come descriverlo!

Non fate quelle facce, anche l’occhio vuole la sua parte, no? E poi mi pare logico che a vivere con questi stupendi ragazzi mi si siano svegliati gli ormoni!

-LA NUOVA PAMELA ANDERSON IN TUTTO IL SUO SPLENDORE, GENTEEEEEEEE!-

Kanoooooon!!! Smettila di urlare o ti seppellisco vivo!!!
Mi prende praticamente in braccio e mi porta alla sdraio, dove mi avvolge nel salviettone fino quasi a farmi soffocare, sotto lo sguardo stupito di praticamente tutti i bagnanti. CHE FIGURAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
Mi sistemo meglio e mi piazzo ad asciugarmi un po’ al sole quando vedo più avanti, quasi a riva, il gruppo di prima che mi sta fissando.
Ne sono certa, quello al centro è Apollo.
Mi alzo e vado verso di lui. Non sembra affatto sorpreso, anzi, è come se avesse previsto la mia azione perché mi viene incontro.

-Artemide, sorella mia-
-tu sei davvero Apollo, allora avevo ragione-

Mi prende le mani.
Sì, sono le stesse del mio sogno. È proprio lui!

-Artemide, mi fa davvero piacere vederti-
- ci siamo già incontrati, sono io che non ti avevo ancora visto senza maschera-
-quello dell’altra volta è stato una sorta di incontro spirituale, erano le nostre anime a parlarsi, invece stavolta sei qui in carne ed ossa. Sorella mia, non sai quanto tempo ho speso alla tua ricerca…-

Detto questo mi abbraccia.
Ci sono rimasta di sasso.
Non tanto per l’abbraccio, più che altro per il fatto che lo sento veramente mio fratello anche se siamo due perfetti sconosciuti che si sono appena trovati.
Apollo scioglie l’abbraccio e poi mi invita al suo gruppo. Istintivamente squadro il biondino, ricordo ancora benissimo cosa ha tentato di farmi in bagno!

-vedo che stai guardando Berenice, difatti voi vi siete già incontrati non molto tempo fa. Mi auguro che si sia comportato bene con te-

Stavo per rispondere quando una voce familiare mi chiama.

-Sara, perché sei sparita all’improvviso?-
-scusami Mur, però devi assolutamente sapere che lui…-

Neanche il tempo di finire la frase che tutti i cavalieri mi stanno facendo da scudo.

-ragazzi ma che fate?-
-non senti il cosmo proveniente da quest’uomo?-
-certo che lo sento Shaka, infatti stavo per dirvi che lui è il mio antico fratello, Apollo-

I ragazzi si voltano stupiti verso di me.

-Apollo e Artemide nella mitologia sono fratelli gemelli associati al sole e alla luna: guardatelo, è praticamente identico a me, e il cosmo del tutto simile al mio ne è la prova definitiva. Non è un nemico-
-però quel tizio non è quello che…-
-sì Saga, è lo stesso che mi ha attaccata sotto la doccia, però…-
-dolcezza non ti puoi fidare di lui, ti ricordo che quel biondino voleva farti fuori-

Apollo a quelle parole si gira verso il diretto interessato e letteralmente lo fulmina con lo sguardo, per poi girarsi ancora verso di me.

-vi chiedo di perdonare i modi di Berenice, non è abituato a trattare con le fanciulle, soprattutto con una dea. Tuttavia non intendo assolutamente fare del male alla mia dolce sorella, non ora che l’ho ritrovata. Ci sono alcune cose di cui dobbiamo parlare, ma è meglio farlo in privato, stiamo attirando troppa attenzione-

In effetti guardandomi intorno noto che si è radunata un po’ di folla attorno a noi, dopotutto la situazione è facilmente fraintendibile.
Senza farlo apposta mi sto nascondendo dietro la schiena di Camus, sicuramente rossa come un peperone!

-seguitemi-

Dopo questo ordine di Apollo, Camus mi prende di peso e ci spostiamo insieme agli altri usando la super velocità verso uno spiazzo isolato attaccato agli scogli di cui sinceramente manco sapevo l’esistenza.
Non mi ci abituerò mai alla super velocità, mi fa venire la nausea!

-sorella mia, tutto a posto?-
-non avvicinarti a lei!-
-lascialo passare Shura, non mi farà del male-

Apollo mi si avvicina e, con un tocco sulla schiena, mi fa passare il senso di nausea. Mi sorride.

-merito dei poteri divini. Comunque ora parliamo di cose serie… Artemide deve venire via con me e schierarsi dalla mia parte-

Questa frase ha lo stesso effetto di un macigno lanciato addosso.
Andare via con lui?

-e tu credi che te la lasceremo portare via così, senza neanche delle spiegazioni?-

La voce di Kanon, che di solito mi fa accendere una sorta di campanello d’allarme nella mia testa, stavolta non sortisce alcun effetto su di me.
Si può sapere che succede? Soprattutto che mi succede?
Non riesco a muovere un muscolo e faccio fatica a respirare.

-dovete farlo. Presto si scatenerà una guerra e lei sarà decisiva nello scontro-
-di che guerra parli?-
-di una guerra dove solo chi avrà sangue divino potrà sopravvivere-
-Apollo, già tempo fa cercasti di assoggettare il mondo ai tuoi piedi tentando di annientare l’umanità, allora i tuoi piani furono sventati e oggi la sorte non sarà diversa-

A queste ultime parole di Shaka il mio cuore ha perso un battito.
Qua si parla di una guerra dove verranno sterminati gli esseri umani!

-stavolta non sarà così, riuscirò nel mio intento anche perché avrò Artemide dalla mia parte-

Detto questo appoggia le mani sulle mie spalle.
No, non ci voglio credere!
Mio fratello Apollo vuole veramente… distruggere l’umanità?
Non… non riesco a respirare…

-Sara stai bene?-

Guardo Camus sconvolta da tutto quello che mi sta succedendo e stavolta non riesco a trattenermi, vomito in terra piangendo.
Perché? Perché tutto questo? Perché vuole che io uccida le persone?

-sorella, lascia che…-
-NON MI TOCCARE!-

Urlo con il poco fiato che sono riuscita a prendere, mi sento le spalle libere e, barcollando lentamente, vado verso i miei cavalieri. Arrivo di fronte a Camus, che prontamente mi sorregge.

-Artemide ma cosa…-
-Apollo… io non voglio uccidere nessuno… non posso farlo, NON VOGLIO FARLO!-
-sorella mia, ma solo così…-
-non mi interessa, io non voglio uccidere e non voglio aiutare chi lo vuole fare!-

Lo guardo e lui guarda me.
Abbassa il viso dispiaciuto.

-dunque questa è la tua ultima volontà?-
-sì-
-ho capito-

Raduna i suoi cavalieri – o almeno credo siano i suoi cavalieri – e si prepara ad andarsene.

-Artemide, sappi che comunque non rinuncerò a te, prima o poi passerai dalla mia parte e allora capirai-

Detto questo scompaiono grazie alla super velocità.
Non ci posso credere.
È tutto così assurdo.
Lui vuole uccidere gli esseri umani.
E vuole che io l’aiuti.

Le ginocchia cedono e in un nanosecondo mi ritrovo, piangendo silenziosamente, in braccio a Camus.




SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEE------------------------
Ciao a tutti! ^^
Dopo un inizio dove Sara racconta gli ultimi avvenimenti e ammette di essersi innamorata di un cavaliere (che ancora non si sa chi è, il toto-cavaliere è ancora aperto XD), dalla seconda metà si scoprono le vere intenzioni di Apollo e si capisce più o meno perché Sara è in pericolo. Sembra però che la protagonista abbia dei seri problemi ad accettare la cosa, il legame fraterno con Apollo è più forte del previsto e chissà che succederà più avanti…
Onestamente non volevo far attaccare troppo Sara al fratello divino, però poi mi sono detta “o la va o la spacca” e così li ho fatti più uniti del solito…

Ricordiamoci che il cervello della protagonista ormai va a intermittenza grazie a certi fustacchioni di nostra conoscenza XD

La canzone che ascolta Sara nella prima parte del capitolo è quella che da il titolo alla fan fiction, si intitola “Favola” ed è dei Modà. Vi consiglio di ascoltarla quando ci saranno le parti romantiche, infatti è il mio sottofondo musicale preferito quando devo scrivere quel genere di pezzi… o più in generale vi consiglio di ascoltarla nel leggere questa ficcy, finora ho scritto sempre con quella melodia nelle orecchie e devo dire che mi piace moltissimo ^^

Noto che il vedere Shura sotto la doccia non vi è dispiaciuto, meglio così, pensavo di aver turbato qualcuno XD
E da questo capitolo è arrivato pure quel maniaco di Kanon! Spero che le sue fans ne siano rimaste contente, anche se farlo diventare peggio di Milo forse è stata una mossa azzardata ^^”

Passiamo ai ringraziamenti:

sesshy94: come puoi ben vedere Sara è ancora viva, anche se un po’ provata dagli allenamenti, dagli studi e soprattutto da Kanon ^^” fammi sapere che ne pensi di questo chappy, ok? Guarda che ci conto ^^

sabri92:  anche se non sembra Sara ha la pellaccia dura, non è morta di infarto e non è morta per via di Shura XD spero che il capitolo ti sia piaciuto, un bacione!

Ai91: ma tu ce l’hai proprio a morte col Lilloso! XD comunque non potevo farlo possedere il povero Mur, non ce lo vedevo a fare il cattivo della situazione che viene salvato dalla donzella… vedrò di non mettertelo sotto la doccia, però non me lo uccidere, ok? XD
per favore mi calmi Milo altrimenti mi fa fuori mezzo cast per via della sua incazzatura? ^^” alla prossima! XD

LightDN: ciao CDV! Ma come hai fatto a lasciare la mano del Budda in così poco tempo? Sei un mito! O_O  
Sulla questione di Shura penso ci sia stato un piccolo malinteso: non è che lui non voglia proteggere Artemide, il problema sta nel fatto che per lui è difficile accettare che oltre ad Atena ora c’è anche lei e non vuole diventare devoto ad entrambe, vuole restare solo cavaliere di Atena, tutto qua … non so se mi sono spiegata ^^”
Prima che qualcuno ci raggiunga ti saluto CDV, conto su una tua opinione anche su questo capitolo! ^^

Bellatrix18: pure a te è venuto un colpo quando si è aperta la porta del bagno? Devo dire che la scena della doccia ha fatto una strage XD spero che anche quella del mare ti sia piaciuta e W le belle visioni XD un bacione anche a te, ti aspetto per il prossimo capitolo!

Gil88: hai detto che sotto la doccia avevi immaginato qualcun altro… mi togli una curiosità? Chi avevi immaginato? ^^
Sulla faccenda del bussare spezzo una lancia in favore di Shura (volevo dire “spezzo una spada” ma lo sguardo del diretto interessato mi fa paura XD), anche io se sono sotto la doccia non sento niente, manco le cannonate XD
Necessito dell’Amplifon anche io T_T
Le parti romantiche cominceranno già nel prossimo capitolo (più o meno), tieniti pronta che ormai ci siamo!
Anche tu dici che si è innamorata di Shura?
Nel prox capitolo saprai la verità ^^

Piccolabulma: sentirsi dire “salve scrittrice” mi ha fatto aumentare l’autostima XD grazie! XD
Volevi Shura più cattivo? Vedrò di accontentarti in futuro se ce ne sarà l’occasione ^^” fammi sapere che ne pensi del capitolo, ciao!!!

Anzy: Shura ha un bel caratterino: è difficile per lui accettare il fatto che ora deve proteggere due dee, in più non riesce proprio ad accettare il fatto che non è più devoto solo ad Atena ma anche ad Artemide…
Insomma ‘sto benedetto ragazzo ha dei seri problemi a cui pensare XD
Grazie per l’incoraggiamento e la fiducia, un bacione enorme!!!

Snow Fox: hahaha, al tuo “shura non è il mio preferito però quanto al suo fisico muscoluto ASSOLUTAMENTE NULLA da dire!!!!!!!!!!!!!” sono quasi caduta dalla sedia XD in effetti ‘sti cavalieri hanno dei fisicazzi veramente da urlo, sarebbe difficile non rimanerne incantati!
Mi ha fatto tantissimo piacere leggere che le reazioni di Sara ti piacciono così tanto, dedico abbastanza attenzione a questo aspetto e il fatto che tu le rilegga anche più volte morendo dal ridere è veramente la soddisfazione più grande che esista per me ^^ voglio sapere che ne pensi del chappy, ok? Un bacione!

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Capitolo 10
*** Feeling This ***


Capitolo 10 – FEELING THIS

Dopo l’incontro con Apollo siamo tornati ai nostri ombrelloni e c’è una sorta di tensione palpabile nell’aria, tutti sono molto più vigili mentre invece Kanon e Milo cercano quasi sempre di sviare l’argomento.

Io invece mi sento a pezzi. Come se un pianoforte mi si fosse schiantato addosso.
La strana sensazione di fratellanza che provo è come se mi stesse offuscando la testa.
Proprio adesso che ho ritrovato Apollo… lui vuole fare una guerra contro gli esseri umani e ucciderli tutti.
Ma perché? E perché vuole me al suo fianco?
Io non posso farlo, non voglio farlo! Dopotutto sono umana anche io!
E poi è una cosa senza senso, perché vuole uccidere tutti? Che cosa se ne fa poi di un pianeta completamente vuoto?
Queste domande non mi lasciano in pace.

Riesco a pensare ad altro solo quando praticamente mi ritrovo sott’acqua.
Riemergo e prendo fiato.

-ma si può sapere chi…-

Davanti a me c’è Camus.

-ancora nuoto? Scusami ma ora non me la sento…-
-no, per oggi basta allenamenti, ti ho buttata in acqua perché eri completamente persa nel tuo mondo e si vedeva lontano un miglio che pensavi ad Apollo-
-e ti credo, mi ha praticamente chiesto di unirmi a lui per sterminare gli umani! Vorrei vedere te al mio posto!-
-tu ami gli esseri umani?-

Una domanda bruciapelo che non mi aspettavo.

-io sono un essere umano in fin dei conti, è ovvio che li amo -
-allora non c’è niente di cui preoccuparsi, se Apollo si farà ancora vivo lo fronteggeremo-

Fronteggiarlo.
Che parola orribile.
Al pensiero dei cavalieri che combattono contro Apollo il mio cuore si divide in due. Non vorrei mai che accadesse.
Sento la testa spinta sott’acqua e quando riemergo vedo Camus allontanarsi verso riva.
Meglio così, ho bisogno di riflettere da sola…

Come non detto, ecco infatti che arriva Shura a dargli il cambio.

-posso rimanere cinque minuti da sola, per favore?-
-con Apollo nei paraggi non credo proprio-
-ma se non si sente più il suo cosmo!-
-tu non sei ancora abile come noi nel percepire e governare il cosmo, quindi non puoi restare da sola, è troppo rischioso-
-e cosa c’entra?-
-c’entra eccome-
-la vuoi avere sempre vinta tu, non è vero?-
-sai com’è…-

Ma come fa a farmi perdere le staffe con due parole in croce e quell’espressione di superiorità?
Mi lascio galleggiare sull’acqua guardando verso il cielo.

-Shura?-
-sì?-
-ma che posto è questo? Mi avete portata al mare e neanche so dove siamo-
-il nome del paese non lo so, però so che siamo vicino al paese natale di Angelo-
-di Deathy? Ah, quindi siamo in Sicilia-

Sento Shura ridere come un matto.
Smetto di galleggiare e lo squadro.

-cosa ho detto per farti ridere così forte?-
-Deathy… se ti sente ti ammazza…-
-ma tanto non c’è, quindi no problem-
-potei dirglielo-
-non saresti così bastardo da…-
- e chi te lo dice?-

D’istinto lo lavo da cima a fondo schizzandogli l’acqua addosso, dopotutto non è giusto che io sia l’unica fradicia… accidenti, Shura è l’unica persona al mondo che riesce a farmi perdere la pazienza in cinque secondi!
Esco dall’acqua con un impressionante nervoso addosso e presa dai morsi della fame, dopotutto l’ora di pranzo è passata da un po’ e io sono a stomaco vuoto, anche grazie ai rigetti per via della super velocità dei cavalieri e della rivelazione di Apollo.

Mentre mangio un panino appoggiata a un tavolino del bar guardo i ragazzi sfidarsi a beach volley. E non sono la sola, si è radunata una folla di ragazze da far paura, ci sono pure le nonne con le nipotine piccole!
Senza farlo apposta sento il discorso delle ragazze accanto a me.

-allora qual è il tuo? Il mio è quello con i capelli lunghi-
-genio, ce ne sono un po’! specifica quale!-
-quello là-

La vedo indicare Milo.

-niente male, ma io preferisco quello accanto a lui-

E indica Camus.

-ma siete sceme? Guardate quello di là che figo che è! Mi farei fare di tutto da lui!-
-ma quale, quello davanti o quello dietro?-
-embé, sono gemelli, uno davanti e uno dietro!-
-sei la solita maiala!-
-oink oink oink!-
-piantala di farti riconoscere sempre!-
-dammi il seme e te la pianto-
-ma vai a cagare!-
-anche il biondo è figo, però ha gli occhi chiusi-
-magari è cieco-
-nooo poverino!-
-ma allora come fa a giocare?-
-vabbè, è figo lo stesso-

Finisco il mio panino e mi pulisco la bocca col tovagliolo.
Anche io all’inizio pensavo che Shaka fosse cieco, ma quando ha aperto gli occhi ci sono rimasta di sasso.
Sogghigno pensando che se ora aprisse gli occhi certamente scatenerebbe uno svenimento di massa.

-anche quello accanto al biondo non è male, anche se i capelli lilla fanno un po’ punk-

Mi sto strozzando con il the alla pesca.
Mur un punk?!
Ma gli occhi li usate o li tenete come optional?
Dove lo vedete il punk sul Lilloso?!

-ehi e il sexy morettino dove lo lasciate? Me lo prendo io quello?-
-ma te hai già i gemelli!-
-infatti, non fare l’ingorda!-
-facciamo sasso carta forbice e vediamo chi se lo prende-
-tra le due litiganti la terza gode, quindi me lo piglio io-
-ma così ne hai tre, non vale!-
-uno per buco, sai com’è-
- piantala di vedere certi film, fai schifo!-
-non è colpa mia se il mio ragazzo li guarda con me-
-ma se ne hai tre devi dire quale ti piace di più: uno dei gemelli o il moro?-
-e qua ti voglio tesora mia…-
-cazzo, perché mi fate queste domande impossibili?-

Mi auto-impongo di non ascoltare più questo discorso, mi sta decisamente dando fastidio.
Sono gelosa.
Sono gelosa che queste ragazze si spartiscano e commentino i cavalieri!
Soprattutto sono gelosa se parlano di lui!
Lui piace a me!

Accidenti, ho rotto il bicchiere di plastica presa dai miei pensieri…
Ma perché reagisco così?
Loro non sono miei in fin dei conti!

-ehi dolcezza ci serve l’ultimo giocatore per pareggiare le squadre, andiamo!-

Milo arriva e, dopo avermi fatta scendere dal mio famoso pero dei pensieri, mi trascina in campo per un braccio sotto lo sguardo stupito di tutte le spettatrici.
Ho notato anche qualche sguardo omicida.

-Milo forse non è il caso…-
-andiamo baby, ci stiamo solo divertendo tra amici, non le guardare quelle! Sono solo gelose di te-
-appunto per questo Kanon! Non hai visto gli sguardi omicida?-

Kanon si mette a ridere assieme a Milo e poi sfoggiano lo sguardo supplichevole a cui non so resistere.
E non solo loro, anche gli altri ragazzi!

-e va bene, ma solo per fare numero pari…-

Tutti sorridono soddisfatti e così mi ritrovo a giocare sottorete in squadra con Milo, Camus e Mur.

-vi avviso che non so alzare, io giocavo in ricezione!-
-non fa niente dolcezza, è solo una partitella tra amici!-


***


Esco dalla doccia e mi asciugo velocemente mentre lascio i capelli bagnati avvolti nella salvietta.
Alla faccia della partitella tra amici!
Fortuna che ero sottorete altrimenti in ricezione mi sarei spaccata le braccia!
Tiravano di quelle cannonate che facevano un rumore pazzesco a pararle! Alla fine abbiamo perso per 3 set a 2, però abbiamo dato parecchio spettacolo, infatti il gestore del bagno ci ha offerto da bere perché grazie a quella partita abbiamo portato gente.

Buon per lui.

Durante la partita sentivo ancora quelle ragazze parlare dei cavalieri, solo che stavolta il discorso era molto più pesante e sull’intimo. Ho sentito solo delle frasi sconnesse che però mi sono bastate per farmi ingelosire ancora di più, soprattutto perché al centro di quelle fantasticherie c’era anche Lui.
Quante volte sono stata tentata, durante il mio turno di battuta, di sbagliare mira di proposito e stamparle il pallone in faccia!

Però se abbiamo perso è stata anche colpa mia, ero talmente presa a guardarlo che ho sbagliato parecchie volte i passaggi… accidenti a me!
Ma perché invece di guardargli gli addominali perfettamente scolpiti, le forti braccia, gli occhi divertiti, le labbra umettate e il corpo sudato non mi sono concentrata sul gioco?!
Sono proprio cotta e stracotta!
E mi sono pure scoperta gelosa dei ragazzi!
Ma che mi sta succedendo?
Non mi capisco più!

Mi infilo il pigiama estivo e vado in camera.
Con la finezza elefantesca che mi distingue mi butto sul letto e penso ancora a lui.
Forse sarebbe il caso di dirglielo, così…

No, no e poi no! Non posso dirglielo! Non voglio dirglielo!
Ho troppa paura! Ho paura di soffrirci!

Che cosa faccio?

Nel pieno della mia crisi mistica – per la quale mi sto pure rotolando sul letto - qualcuno bussa alla porta.

-posso entrare?-

Cazzo è lui!!!
Cerco di darmi un contegno e di sembrare normale.
Respira Sara, respira!
Siediti sul letto in modo normale e levati il turbante dalla testa, che sembri una deficiente!

-sì-

Apre la porta ed eccolo lì…
Dio quanto è bello…
La sua voce…
I suoi occhi…
Le sue labbra…

No Sara, così non va affatto bene! Avevamo appena detto di darci un contegno!

-ti devo parlare-

Perché anche solo queste parole mi fanno toccare il cielo con un dito?

-c…certo, dimmi-

Si siede sul letto accanto a me.
Contegno, contegno!

-perché mi fissi di continuo?-

Qualcuno lassù mi può fulminare qui e ora, grazie?

-n... non è vero… ti stai sbagliando…-
-sono tutto tranne scemo, Sara, non ti ho vista solo una volta e non ti ho visto solo io… anzi, durante la partita se ne sono accorte pure tutte le ragazze che erano lì-

Fulmine colpiscimi oraaaaaaaaaaa!!!

Non riesco neanche a guardalo in faccia e comincio a piangere, mi sento come un ladro con le spalle al muro.

-ehi che ti succede adesso?-

Smettila di fissarmi stupito, non sei affatto d’aiuto!
Continuo a piangere in silenzio e chiudo gli occhi, non ce la faccio a guardarlo e mi sento un’emerita deficiente.
Qualcosa mi asciuga le lacrime e sento il viso preso tra due mani.

-apri gli occhi-

Non dirlo con quel tono, non riesco a resistere…
No, non li voglio aprire!

-Sara…-

Non ce la faccio, li apro…

Dire che sono stupita è poco! Lui sta arrossendo!

-vedi io…-

Il mio cervello ha elaborato l’ipotetica frase che sta per pronunciare ma sicuramente non è quella…
Lo vedo indeciso, abbassa lo sguardo e subito dopo incrocia ancora il mio sempre tenendomi il volto tra le mani.

-io… credo di amarti. Anzi, no… io ti amo-

Perché il mio cervello è andato in ferie proprio adesso?!
Lui mi ha appena detto che mi ama! Ho sentito proprio questo?
No, sicuramente ho capito male io!

-ehi tutto a posto? Stai bene?-

Se sto bene?
Non so neanche se sto respirando.
Lui… mi ama.
Con le mani mi solleva il viso così da costringermi a guardarlo dritto negli occhi. È sempre più rosso e imbarazzato.

-e tu… provi qualcosa per me?-

È la cosa più bella che io abbia mai visto, è arrossito e sicuramente è imbarazzato come me, anche se non lo da a vedere…
Forza veccia mia, è la tua occasione! Sono solo tre paroline che…

-io… io… ti amo-
L’ho detto…
Gliel’ho detto…
GLIEL’HO DETTO!
Ok, appena sussurrato, ma gliel’ho detto!
Lui è rimasto un po’ spiazzato ma poi mi sorride dolcemente, tanto da farmi sciogliere…

-allora che cos’hai da piangere?-

Non riesco a fermarmi, è più forte di me.
Mi lascia il viso e con le dita mi asciuga le lacrime.

-no… non lo so…-

Non riesco neanche a parlare normalmente.
Lentamente i nostri volti si avvicinano, i miei occhi si chiudono e sento le sue labbra sulle mie.
Quanto sono morbide…
Sanno di Nutella…
Non mi sono mai sentita così, ho il cuore che batte a mille e sento il sangue scorrermi a fiumi nelle vene…
Ci separiamo, apro gli occhi e lo guardo mentre la sua mano prende la mia.

-Sara, è da quando ti ho vista dormire quella mattina che mi sei entrata nella testa e poi nel cuore… mi hai cambiato, se ne sono accorti tutti, io per primo… è più forte di me, non riesco a non pensarti anche se dai miei comportamenti cercavo di non farlo capire…-

Abbassa lo sguardo e sorride.

- scusa, non sono bravo con le parole, però sappi che ti amo-

Quanto vorrei che questo momento non finisse mai…

-ti amo anche io… Shura-

E poi ci baciamo ancora…
E ancora…
E ancora…
E ancora…
E ancora…

Fulmine puoi anche fare a meno di scomodarti, non c’è più lavoro per te…


***


-ahem… per quanto ancora ne avrete voi due?-

La voce di Milo ci fa aprire gli occhi e allontanarci imbarazzati.
Guardo verso la parta e vedo i ragazzi lì in piedi con delle facce sogghignanti.

-da quanto… siete lì?-
-il necessario per sapere quello che è appena successo, Shurino caro-

Kanon si è avvicinato a Shura e gli sta praticamente massacrando la testa grattandogliela.

-così alla fin fine gliel’hai detto, eh, vecchio mandrillone?-
-Kanon mi fai male, piantala!-
-e perché dovrei farlo?-

Mi viene da sorridere a quella scena, quando qualcosa bracca la mia testa.

-ehi dolcezza, non credere di potertela cavare così! Finalmente anche tu gliel’hai detto, anche se forse alzare la voce non era poi una cattiva idea-

Le guance mi si infiammano e non so cosa dire.

-Milo, Kanon, lasciateli stare adesso, sono rossi a sufficienza, no?-

A questo ordine di Saga io e Shura torniamo padroni delle nostre teste e ci guardiamo imbarazzati.

-tu che ne dici?-

Alla domanda del Lilloso tutti ci voltiamo verso Shaka. Ormai è scontato che qualsiasi domanda debba avere la sua risposta.

-sapete bene come la mia educazione mi ha portato a considerare l’amore solamente un sentimento che allontana dalla pace interiore, però dato che questi due ormai sono persi l’uno dell’altra è tardi spenderci sopra delle parole-

Non ci sto capendo niente, come al solito.

-quindi possono stare insieme?-
-non vedo cosa potrebbe impedirglielo, Camus-

Scusate, abbiamo appena ricevuto una sorta di benedizione? Ho capito bene?
Mi giro verso Shura per chiedere spiegazioni ma le sue labbra sulle mie mi impediscono di parlare, ormai ha capito che io non so resistergli e rispondo al bacio. Sento urletti divertiti e anche un paio di fischi ma non mi interessa.
Quando il bacio finisce riprendo fiato e tento di farmi spiegare la cosa.

-scusate, ma che cosa voleva dire il discorso di Shaka?-
-vedi Sara, non è mai successo che un cavaliere di innamori della dea che deve proteggere e, più in generale, non è mai successo che un cavaliere si sia innamorato. I bambini selezionati per diventare cavalieri passano tutta la loro infanzia ad allenarsi e poi tutta la vita a combattere; quando invecchiano diventano gli insegnanti dei futuri cavalieri e via così in un cerchio infinito. Sinceramente non avevamo mai pensato a tale eventualità, non per Shura almeno, quindi all’inizio la cosa ci ha spiazzato dato che ci siamo accorti subito del suo cambiamento dopo il tuo incontro e temevamo che la cosa avrebbe influito sulla missione. Però ha dato prova che si può eseguire la missione e allo stesso tempo essere innamorato, quindi non c’è motivo valido per impedirvi di stare insieme-

Il discorso ingarbugliato di Saga non mi ha convinta fino in fondo.

-cioè… è la prima volta che un cavaliere si innamora?-
-esatto-

Guardo Shura, che ovviamente è più rosso di un pomodoro.
Lui è il primo cavaliere che si è innamorato.
E si è innamorato di me.
E io mi sono innamorata di lui.

-all’inizio credevamo tutti che sarebbe stato Aiolia il primo a innamorarsi e a scoprirsi ricambiato, oppure Kanon, e invece è toccato al nostro Capricornetto-
-Camus piantala-
-andiamo, ero l’unico che non ti aveva ancora sfottuto, me la dovevi questa-
-dobbiamo dirlo anche agli altri e vedere così chi ha vinto-
-aspetta un attimo Milo, di che parli?-
-della scommessa Shurino caro! Noi tutti avevamo scommesso su quando ti saresti dichiarato-
-cosa?! Brutti…-

Shura mi lascia la mano e si mette a massacrare Milo, Camus e Kanon sul letto.
Io mi alzo per non rimanere coinvolta nella lotta e ovviamente navigo con la mente sopra il mio pero.
Io e Shura ora siamo una coppia.
Cioè, io e lui siamo insieme.
Ancora non mi ci raccapezzo, mi sembra tutto così stranamente bello per essere vero.

-sai che ti dico Mur? Non mi stupirei se fossero anche i primi a convogliare a nozze, un giorno-

Le parole di Saga praticamente mi fanno andare a fuoco.
Io… sposare Shura?

Mentre la mia mente sta per annunciare l’ennesimo tilt, sento due braccia che mi abbracciano da dietro e mi sento appoggiare a qualcosa di caldo.

-Saga piantala di stuzzicarla, non vedi com’è rossa e sconvolta?-
-scusami Shura ma è troppo divertente! E non credere di essere messo meglio di lei-
-non sei divertente… piuttosto, dobbiamo decidere quando portare Sara da Shion-

Finalmente cado dal mio pero.

-Shion?-
-non lo conosci ancora, lui è il Grande Sacerdote del Grande Tempio di Atene, l’uomo più vicino alla dea Atena e massima autorità. È giusto che vi incontriate, gli abbiamo parlato molto di te ed è impaziente di conoscerti-
-ah…-

Non sapevo cosa rispondere a Shaka, in effetti ora come ora sono piuttosto a corto di parole.

-in più tra non molto è il compleanno di Death Mask, dobbiamo organizzargli qualcosa!-
-Milo quella tua faccia troppo entusiasta mi preoccupa-
-Camus vai a quel paese!-
-e se portassimo Sara ad Atene per il compleanno e lì incontrasse Shion? Può andare come soluzione?-
 
Bella trovata Mur! In effetti un viaggio solo vuol dire una vomitata sola, e per il mio stomaco è un buon compromesso.
Tutti si guardano un attimo e poi guardano Shaka.

-si può fare-
-bene, quindi dobbiamo informare gli altri e ovviamente mantenere il segreto sulla festa-
-ovviamente vale anche per te Milo-
-Kanon, era sottinteso che valesse anche per me-
-sì, ma conoscendo la tua lingua lunga ho preferito ricordarti la cosa-

I ragazzi ridacchiano sull’ultima frecciatina ed escono dalla stanza.

-ah Shura, il barattolo di Nutella è ancora aperto in cucina, se non lo mangi più lo finisco io-
-te lo regalo, Mur-

Detto questo il Lilloso raggiunge gli altri in cucina mentre Shura inizia a farmi dondolare dolcemente.

-Nutella?-
-ci sono tentazioni a cui nessun cavaliere sa resistere…-
-così voi vi mangiavate la Nutella mentre io ero a dieta ferrea? Traditori!-
-ero in piena crisi, i forti sentimenti per te mi stavano facendo impazzire, così mi sono messo a mangiare cioccolato per calmarmi, un po’ come fanno le donne nei film… e ho scoperto che certe tentazioni vincono anche la volontà di un cavaliere d’oro. Anche tu sei una bella tentazione per me, infatti non posso più fare a meno delle tue labbra, lo sai?-
-sei diventato stranamente romantico nel giro di cinque minuti, mi devo preoccupare?-
-hahaha, te l’ho detto che mi hai cambiato. E comunque anche tu sei diventata più spigliata in cinque minuti-
-ed è positiva la cosa?-
-certamente-

Sento un bacio sulla guancia, poi ci sediamo sul letto sempre abbracciati.

-ma perché la festa per Death Mask è un segreto?-
-lui non è tipo che adora le feste e se scoprisse che gliene abbiamo organizzato una o non ci verrebbe o la saboterebbe-
-e allora perché la fate?-
-perché al Grande Tempio è un mortorio, non c’è mai niente di interessante-

Cala il silenzio e restiamo lì così.
Non pensavo si potesse stare così comodi appoggiati al petto di qualcuno.
Shura mi fa voltare così riesco a guardarlo bene negli occhi mentre gioco con qualche ciocca dei suoi capelli.

-Shura, ma i tuoi occhi tendono al verde?-
-più o meno. Di base sono marroni ma poi si schiariscono sul verde. Sono un po’ strani come colore-
-a me piacciono, sono diversi dagli altri. Un po’ come i miei, che al sole tendono a schiarirsi-
-l’avevo notato-

Mi abbraccia più forte e mi fa appoggiare la testa al suo petto, così da sentire i battiti del suo cuore.
Aaaahhhh, che bello essere innamorati!






SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEE---------
E rieccoci qua allo spazio autrice!!! ^^
Prima di tutto congratulazioni a chi ha indovinato, infatti come avete letto Sara si è innamorata di Shura! Non avete vinto niente però potete dire “io l’avevo detto” XD
Così ora sapete qual è il mio Saint preferito ^///^
È quasi sempre fatto passare per cattivo, snob, addirittura a volte viene dimenticato, ma io lo adoro lo stesso… sarà il sangue spagnolo o quel suo faccino un po’ bastardo XD

Ecco, mi permetto una piccola precisazione su una cosa nel capitolo: dato che non ho mai capito il suo vero colore degli occhi, diciamo che ho fatto un po’ di testa mia. Se non ricordo male nella vecchia serie li ha sul marrone mentre in Hades li ha verdi, così ho fatto una fusione e ho risolto il mio problema XD
Se la cosa ha infastidito qualcuno sappia che non era mia intenzione ^^”

Che altro dire…
Ah, ringrazio un casino i miei compari del Lago, soprattutto Arianna: se sono riuscita a scrivere il discorso delle ragazze al campo da beach è stato solo grazie a loro, grazie per tutti i discorsi insensati con tripli e quadrupli sensi di quest’estate XD

un'ultima cosa: vi consiglio di rileggere il pezzo della dichiarazione con "Favola" dei Modà come sottofondo, infatti rende l'atmosfera molto più romantica e magica ^^

Ora posso passare ai ringraziamenti:

Snow Fox: mi dispiace, non hai indovinato ^^  dei due che hai detto solo Camus rientra nella mia top 9 dei Saint, e ricopre il 4° posto. Shaka invece si contende il 10° con altri personaggi XD
Sul fatto della puntualità a me viene sempre da pensare il contrario! Io mi porto avanti a scrivere i capitoli e mi piacerebbe pubblicarli appena conclusi, però un po’ perché impossibilitata un po’ perché bastarda inside ne pubblico solo uno a settimana… vabbè, discorso insensato a parte ti ringrazio XD fammi sapere che te ne è parso del chappy, un bacione! ^^

Darkalexandra85: bentornata! Andate bene le vacanze? ^^ spero che il rientro con i miei chappy sia stato più dolce XD su Kanon è stata una bella scommessa e io almeno ci ho provato a renderlo più maniaco di Milo, a te il verdetto XD se vuoi, già che devo spedire Camus, posso fare un altro pacco e ti mando a casa Kanon appena finita la ficcy, fammi sapere XD
Ps: grazie per tutti i complimenti ^///^

LightDN: ciao CDV! Prima di tutto complimenti, anche tu hai indovinato il toto-cavaliere^^
In effetti ultimamente i capitoli si stanno allungando, me ne sono accorta, prima o poi scriverò veramente l’autostrada del Sole ^^”
Non sei stata affatto brutta, cattiva e antipatica, anzi, sei stata sincera e hai detto il tuo parere e la cosa non può che farmi piacere ^^
Sul fatto della storia ti dico solo che questa ficcy è frutto di un sogno fatto dopo aver guardato proprio quel film, molto probabilmente sono stata influenzata dalla trama e allora il mio sogno la ricorda parecchio, però ti assicuro che poi la storia si staccherà per un certo senso da quel filone, ma non posso aggiungere altro altrimenti ti rivelerei alcuni colpi di scena abbastanza importanti ^^”
Su Kanon, come hai precisato anche tu, ho voluto fare una bella scommessa perché anche io sono della tua stessa regola, cioè del non replicare un personaggio, però stavolta ho voluto fare un’eccezione anche perché FORSE Kanon avrà un ruolo importante più avanti… purtroppo su alcuni punti della trama ci devo ancora lavorare ma ti anticipo che Kanon è coinvolto, ma non solo lui.
Anche a te piace la canzone “Favola”? io la amo! Quando ho bisogno di rilassarmi è la prima canzone che seleziono nel mio lettore mp3 ^^  in più ho sempre pensato che si prestasse veramente bene per una fan fiction, quindi eccomi qua a trascrivere il mio favoloso sogno ^^


Roxrox: che bello, una nuova recensitrice! (si dice così?)   sono felicissima che la storia ti piaccia e che i pensieri di Sara ti facciano morire dal ridere! In effetti sfido qualunque donzella a non fare certi pensieri con dei gnocchi in giro per casa XD complimenti hai indovinato il toto-cavaliere ^^ però Sara e Death Mask insieme non mi convincono molto: di cancro lunatico basta solo lei, due cancri lunatici sarebbero un suicidio!
Vabbè, spero che il capitolo ti sia piaciuto! Fammi sapere che ne pensi! ^^

Sesshy94: ben ritrovata ^^ come vedi il caliente spagnolo ha fatto breccia nel cuore di Saruccia e ora i due stanno insieme XD brava, hai fatto benissimo a mettere come sottofondo quella canzone, e ti consiglio di metterla anche per questo capitolo ^^   Apollo purtroppo non lascerà in pace la povera Sara, dopotutto la vuole e non si fermerà davanti a niente e nessuno per averla. C’est la vie…
Un bacione cara, al prossimo capitolo! ^^

Sabri92: volevi sapere il nome del cavaliere? Desiderio esaudito! Spero che la tua curiosità sia stata appagata ^^  un bacione!

Bellatrix18: ecco qua il capitolo successivo! Hai detto che non ti sarebbe dispiaciuto vedere Shura e Sara insieme? Et voilà ^^
Come ho detto io adoro Shura, infatti questa fan fiction è frutto di un mio sogno dove io e lui eravamo i protagonisti (della serie: la prossima volta mangia più leggero alla sera -.-“). Come ho detto qualche commento fa Camus è il mio 4° Saint preferito, prima o poi posterò la lista XD
Fammi sapere che te ne pare del capitolo, un bacione anche a te! ^^

Gil88: in effetti Camus compare molto in questo capitolo e sinceramente non me ne pento XD  su Kanon ho fatto una scommessa, infatti come spiegato in qualche ringraziamento fa io di solito tento di non replicare i personaggi, cioè se c’è già un cascamorto evito di metterne un altro, ma stavolta ho voluto fare così anche per una possibile situazione futura, ma non c’è ancora niente di certo. Comunque era alquanto improbabile vedere Kanon sotto la doccia, non era ancora arrivato quando è successo qual casino XD   ps: se vuoi liberarti di Milo ti consiglio di scaricarlo a qualche tua amica!   Ciaoooo!!!

Ai91: avevi scritto che forse avevi capito chi era il cavaliere misterioso, dimmi, avevi indovinato? Ormai è assoldato che io a tener nascosto qualcosa non sono capace, l’hanno capito quasi tutti chi era XD che te ne è sembrato del capitolo? Aspetto una tua recensione! ^^

Piccolabulma: spiacente, non era Camus il ragazzo misterioso ma grazie per aver tentato ^^  vuoi sapere cosa farà Apollo? Continua a leggere e lo saprai ^^

Eris San: prima di tutto grazie per la “favolosa” (e qua ci stava benissimo XD) giornata di domenica ^__^  dato che ti ho risposto dal vivo non posso fare altro che rimandarti al prossimo capitolo ^^   mi raccomando, aggiorna presto anche tu! XD

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Capitolo 11
*** Sanctuary ***


Capitolo 11 – SANCTUARY

Tra pochi giorni è il 23 giugno, il che significa che si parte per la Grecia!
La cosa mi elettrizza non poco, non vedo l’ora di partire e di incontrare Shion ma soprattutto di vedere Atene!
Forse non vi ho mai detto che, escluse le gite scolastiche in Francia e in Spagna, non sono mai andata all’estero.
Mentre penso alle meraviglie che vedrò in quella città mi preparo per andare al lavoro.
Per fortuna Enrico mi ha dato un giorno di permesso, così posso farmi tutto il weekend! Devo ringraziare le doti oratorie di Shaka e Mur per questo!

-Sara sei pronta? Guarda che altrimenti fai tardi e becchi traffico!-
-arrivo Mur, ancora un attimo!-

Mi infilo le scarpe e volo giù dalle scale, alla fine delle quali c’è Shura che mi aspetta per il bacio del buongiorno.

-ti eri persa per caso?-
-veramente mi stavo ancora vest…-

Le sue labbra mi impediscono di finire la frase.
Ok, messaggio ricevuto: la prossima volta prima ti bacio e poi concludo il discorso.
Chiudo gli occhi e gli butto le braccia al collo rispondendo al bacio…
Ci separiamo per via dei brontolii del mio stomaco. Tempismo perfetto, fame del cavolo!

-su, vai a mangiare adesso-
-non ridacchiare, è imbarazzante interrompere un bacio per via della fame…-
- vai a mettere qualcosa sotto i denti, posso sempre salutarti dopo-


***


Che palle la vita in ufficio, sempre sotto torchio dalla mattina alla sera!

-Sara hai finito il conteggio degli ammortamenti?-
-sì, eccolo qua-

Dò la stampata al capo e torno ai miei intricatissimi conteggi, per via dei quali chi mi disturba è un uomo morto, però prima meglio andare a prendere qualcosa da mangiare, sto morendo di fame.

-Enrico, guarda che vado al chioschetto qua dietro a prendermi una focaccia-
-ok. Prendila anche per me-

Esco dalla porta dell’ufficio e sento come una puntura sul collo.

-SARA!!!-
-RESISTI!!!-

Ma che cos’hanno Mur e Shaka da urlare tanto? E perché indossano le armature?
E di chi è l’ombra dietro di loro?
Sento tutto ovattato e vedo tutto sbiadito…
Mi sento mancare…


***


Apro gli occhi a fatica, anche perché c’è una luce che mi spara dritta in faccia.
Mi sollevo lentamente e… cavolo, questo è lo stesso posto dove ho incontrato Apollo la prima volta!
Ma come ho fatto a tornarci?

-bentornata Artemide-

Mi volto e lo ritrovo lì, avvolto in una specie di lunga toga bianca con ricami d’oro, tutto sorridente e con i suoi compagni inginocchiati davanti a lui.

-che cosa vuoi da me?-

Mi alzo un po’ stordita e tento di essere decisa e coraggiosa, o almeno cerco di non fargli capire che me la sto facendo addosso.

-sorella, voglio chiedertelo ancora una volta: schierati dalla mia parte-
-no-
-tu non conosci i dettagli, è una faccenda complicata-
-non mi interessa, tu vuoi uccidere gli esseri umani e questo è più che sufficiente per farmi decidere! E ora fammi tornare a casa!-
-sorella, perché sei così adirata? Per via degli esseri umani? Mi dispiace, ma è meglio se passi dalla mia parte prima che sia tardi. Io ho qualcosa che potrebbe interessarti-

Le sue parole mi hanno incuriosita.

-di che stai parlando?-
-di una cosa che di diritto è tua-
-dimmi che cos’è-
-passa dalla mia parte e saprai tutto-
-no-
-allora non avrai nessuna risposta-

Ok, la mia santa pazienza è andata a farsi benedire, ora gli rispondo per le rime a questo qua!

Neanche il tempo di trasformare i pensieri in fatti che vengo catapultata all’indietro.


***


Sento un colpo fortissimo all’altezza delle costole che mi fa sobbalzare e sgranare gli occhi.

-AHIA CHE MALE!!!-
-SARA! SARA! TI SEI SVEGLIATA!-

Sto ansimando, mi fa male la botta e ho pure mal di testa… sbaglio o qua fa anche piuttosto caldo?
Mi volto verso Enrico e lo vedo preoccupatissimo.
Ho capito: l’ennesimo attacco.

-sto benissimo, ormai questa è ordinaria amministrazione…-
-ordinaria amministrazione un corno, sai che stavolta hai rischiato veramente di morire?-
-Mur parla piano per favore, ho un’emicrania allucinante, la tua voce mi martella la testa…-
-ringrazia il cielo che mi sono teletrasportato a prendere Milo, altrimenti ora saresti morta-

Mi paralizzo.
Morta?

-vado a prendere la borsa del ghiaccio-

Sento Enrico andare nella stanza sul retro mentre io non ho ancora capito il senso delle parole del Lilloso.

-ma che diavolo stai dicendo?-
-è la verità dolcezza, stavolta ti hanno avvelenata-

La voce di Milo, ma soprattutto le sue parole, mi fanno sbiancare di colpo. Mi tiro su di scatto e rischio di cadere di lato… ma perché sono sdraiata sulla scrivania?
Mi guardo attorno e vedo Ale e Silvia, il capo e la mia collega, con delle facce impossibili da descrivere, sicuramente non ci stanno capendo niente di tutto questo trambusto; accanto a me per sorreggermi ci sono Mur, Milo e Shaka con indosso l’armatura mentre mio fratello sbuca dall’altra stanza con una borsa del ghiaccio che poi mi mette sulla fronte.

-avvelenata?-
-nella frazione di secondo in cui hai attraversato la porta qualcuno ti ha colpita con una piccolissima puntura intrisa di veleno e sei svenuta a terra. Se non mi fossi teletrasportato a prendere Milo a quest’ora saresti certamente morta-
-vedi dolcezza, esistono due tipi di veleno, rosso e nero. Queste due tipologie si annullano a vicenda e hanno caratteristiche differenti: quello rosso agisce soprattutto a livello fisico causando fuoriuscite di sangue, mentre quello nero agisce prettamente sulle funzioni cerebrali e causa febbre alta. Tu sei stata attaccata con del veleno nero, infatti ora hai la febbre alta, però sono riuscito ad annullarne l’effetto con il mio veleno rosso. Per bloccarti l’emorragia interna causata dal mio attacco però ho dovuto colpirti un punto di pressione, spero di non averti fatto troppo male-

Rosso, nero, pressione… non ci capisco niente, mi fanno malissimo la testa e il punto che Milo mi ha colpito…

-ora ti portiamo a casa-
-ma chi mi ha attaccata?-
-tranquilla Sara, è tutto a posto, ci ho già pensato io-

Alle parole di Shaka mi metto a tremare.
Ci ha già pensato lui.
Insomma l’ha ucciso.

Il Lilloso mi prende in braccio e, dopo aver detto ancora qualcosa che non ho capito, mi teletrasporta fino a casa.

Appena varchiamo la porta d’ingresso Saga, Kanon, Camus e Shura si precipitano verso di noi.

-SARA! STAI BENE?-
-più o meno Shura, tranne che per la febbre e per il colpo di Milo per fermare l’emorragia-

Mi strappa letteralmente di mano a Mur ignorando gli altri, mi porta di corsa in camera e mi fa sdraiare sul letto, mentre lui si inginocchia accanto a me e mi sistema la borsa del ghiaccio.

-che cosa ti hanno fatto?-
-mi hanno attaccata con del veleno e se non fosse stato per Milo a quest’ora sarei sicuramente morta-

Mi metto di lato per poterlo guardare: ha le mani stette a pugno, gli occhi chiusi e si sta mordendo un labbro.
Gli accarezzo una guancia con il dorso della mano.

-sto bene, sono ancora qui, quindi non fare così, ti prego-
-ma io non c’ero a proteggerti… tu eri in pericolo e io ero qua!-
-Shura…-

Mi guarda negli occhi.

-per favore non devi darti colpe che non hai, quindi non dire più così, capito?-

Resto a fissarlo e lui fa lo stesso.
Sospira, prende la mia mano e la intreccia con la sua.

-io non ti merito, sei troppo buona-
-ma smettila…-

E restiamo così, in silenzio.

-Shura posso chiederti una cosa?-
-tutto quello che vuoi-
-portami in bagno che sto per vomitare…-


***


La vita da malata non è poi così male!
Niente lavoro, a letto tutto il giorno, niente da fare…
Eccezion fatta per il correre in bagno quando mi vengono gli attacchi di vomito.
Ah, e anche per il fatto che se non guarisco nel giro di ventiquattro ore non posso andare in Grecia.
Saga, Camus, Shaka e il Lilloso stanno tentando di tutto per farmi guarire il più in fretta possibile ma, dato che non mangio molto per via della poca fame, il mio corpo è troppo debole per una guarigione lampo.
Cazzo!

-toc toc, bella ammalata nel letto!-
-fai meno lo spiritoso, Kanon… Forse per colpa mia non si va più in Grecia!-
-e invece ti sbagli, gattina! Mur ha trovato ancora un po’ della sua famosa acqua della vita e con quella guarirai alla grande-
-che cos’è?-
-un tipo di acqua molto particolare che si trova solo nel Jamir che è in grado di curare qualsiasi malattia-
-e perché non me l’avete data subito?-

Kanon si siede ai piedi del letto stappando una boccetta.

-semplicemente perché è dovuto andare fino sull’Himalaya per prenderla. L’aveva finita-

A pensarci bene la mia ultima domanda è stata da emerita deficiente, e spiega anche perché il Lilloso in questi ultimi giorni era più assente e stanco del solito.

-comunque, gattina, eccola qua l’acqua miracolosa, tutta per te!-

Dopo aver stappato la boccettina me la porge tutto sorridente.
La annuso e poi butto tutto giù d’un fiato.
È proprio acqua, non sa di niente…
E io che mi aspettavo chissà quale saporaccio. Tutte le cose che fanno bene hanno un cattivo sapore di solito, o per lo meno per le medicine è così.

-Kanon ma perché mi chiami gattina?-
-beh vediamo: ti piacciono i gatti, ricordi un gatto… direi che gattina ti sta a pennello-
-in che senso ricordo un gatto?-
-a me lo ricordi tantissimo-

Non so se mi sta prendendo per i fondelli o no.
In quel preciso istante entra Camus con la mia roba stirata da mettere via.

-Camus diglielo anche tu che assomiglia a un gatto-

L’interpellato mi guarda per un secondo, posa i miei vestiti sulla poltrona e poi scoppia a ridere.

-perché ridi?-
-perché… ti ho immaginata… in versione gatto… e non ho resistito, eri troppo buffa! HAHAHA!!!-
-in effetti se le metti le orecchiette, i baffetti e la codina con tanto di fiocchetto e il collarino con tanto di campanellino non sta poi così male!-

E anche Kanon si mette a ridere come un matto.
Gli lancio contro il cuscino e loro escono dalla stanza sostenendosi a vicenda dicendo che hanno il mal di pancia a furia di ridere.
Tzè, uomini, tutti uguali!!!



Dopo una bella dormita mi sento infinitamente meglio, quell’acqua ha fatto davvero miracoli!
Mi alzo dal letto senza alcun sforzo ed esco dalla mia stanza, quando qualcosa mi blocca il braccio.
I giro e mi ritrovo abbracciata a Shura.

-sapevo che l’acqua avrebbe agito in breve tempo-
-mi hai sorvegliata tutto il tempo?-
-già, mi avevi categoricamente impedito di baciarti per timore di attaccarmi qualcosa e allora sono rimasto fuori dalla tua stanza vegliando su di te come un angelo custode -

Sempre abbracciandomi mi culla dolcemente.

-ti ringrazio-
-eh no gattina, ora mi ringrazi come si deve-

Ed ecco che sfodera il suo sorrisetto a cui non so resistere.
Mi alzo sulle punte dei piedi e lo bacio gettandogli le braccia al collo.
Lui ricambia.
Schiudo le labbra e lui fa altrettanto, e in un secondo ci troviamo a fare una lenta lotta con le nostre lingue.
Stavolta non sa di Nutella, ma di fragola.
E io amo le fragole!
Quando non abbiamo più fiato ci separiamo, sempre abbracciati.

-ti amo-
-io ancora di più, gattina-
-ehi non ti ci mettere anche tu adesso!-
-secondo me è carino come soprannome, e ti sta anche bene-
-pensala come vuoi, però promettimi che davanti al Grande Sacerdote non mi chiamerai così, né tu né gli altri-
-e perché no?-
-perché farei una figura di merda oscena!-

Shura si mette a ridere e scioglie l’abbraccio… uffa, stavo così comoda!

-hai bisogno di recuperare un po’ di forze, scendiamo che è ora di cena-

Detto questo mi prende la mano e mi accompagna per le scale.


***


Decisamente avevo bisogno di una bella mangiata, mamma mia che sensazione meravigliosa!
Dato che domattina si parte piuttosto presto è meglio fare adesso la borsa, così da non dimenticarmi niente.
Quando si tratta di partire divento isterica, preparo quasi tutto con largo anticipo, non trovo mai niente di quello che devo prendere e ho sempre la sensazione di dimenticarmi qualcosa, quindi è meglio girarmi alla larga. Per questo ho detto a tutti di tenersi ad almeno cinque metri di distanza da me, solo per precauzione.

Guardo l’orologio e noto che ho impiegato ben due ore e mezza fare la borsa. Ho battuto il mio record personale!
Metto da parte i vestiti per domattina e mi butto sul letto.

GRECIA, STO ARRIVANDOOOOOOOOOO!!!


***


Dopo il massacrante viaggio con la super velocità – stavolta senza rigettare niente ma con lo stomaco instabile – finalmente sono ad Atene!
Da brava turista mi metto a fotografare qualsiasi cosa che trovo, anche i bambini che giocano per strada, sotto gli sguardi stupiti di tutti i passanti e le risate dei ragazzi. Anche Shaka non riesce a contenersi.
Se devo fare la turista tanto vale farla fino in fondo, no?

Dopo un pezzo a piedi tra le vie della città arriviamo all’inizio della scalinata del grande tempio. Stando a quanto mi hanno accennato i ragazzi la stanza di Shion è quella più in alto di tutte.
Dire che in questo momento sono pallida come un cadavere è poco, ci sono una marea di scale!
Mica dovrò farle tutte, vero?

-ehilà mocciosetta!-

C’è solo una persona al mondo che mi chiama così.
Mi giro verso chi ha parlato e vedo che non è da solo.

-ciao ragazzi! Ci siete proprio tutti!-

Come una mandria gli altri cavalieri mi vengono incontro, soprattutto per complimentarsi di me e Shura.
Manco avessimo vinto una medaglia d’oro alle Olimpiadi!
Dopo i convenevoli è arrivato il momento di vedere Shion, così Shura mi prende in braccio e percorriamo tutte le scale fino ad arrivare in cima.

-emozionata?-
-più che emozionata sono nauseata dalla tua velocità…-
-prima o poi ti ci abituerai-

Shura mi posa a terra e, anche se barcollo un attimo stile ubriaca, riesco ad entrare assieme ai cavalieri, tutti riuniti e con indosso le loro armature.
Quante cose si possono fare in un paio di secondi, eh?
Correre e indossare l’armatura, mi pare ovvio.

Varco il primo portone e la mia mascella tocca terra: questa costruzione è enorme! Mi sento ancora più una nanetta da giardino!
Seguo, o meglio, vengo trascinata dai ragazzi fino al prossimo portone, oltre il quale c’è il Grande Sacerdote Shion. Le guardie ci annunciano e finalmente varchiamo la soglia, attraversiamo il lungo corridoio e finalmente mi ritrovo faccia a faccia con Shion.
Sinceramente mi aspettavo un vecchietto con la barba e il bastone, e invece mi ritrovo questo ragazzo giovane con i capelli verdi – sì, verdi, - e gli occhi di un insolito color viola. Guardandolo meglio assomiglia molto al Lilloso.

-dea Artemide, è un onore poterla finalmente incontrare di persona-

A queste parole si inginocchia davanti a me seguito a ruota dagli altri.

-potete rialzarvi e darmi tranquillamente del tu, non sono abituata a queste formalità…-

Come se avessi dato un ordine, Shion si rialza insieme ai ragazzi.

-come vuoi, allora anche tu puoi tranquillamente abbandonare le formalità con me-
-d’accordo. Piacere, sono Sara-
-un bellissimo nome, complimenti. Il mio è Shion. I cavalieri mi hanno parlato molto bene di te e mi auguro che abbiano fatto altrettanto con me-
-non preoccuparti, hanno detto tutte cose positive-

Onestamente non è che mi hanno detto molto su di lui, ma penso sia meglio tralasciare.

-sicuramente il viaggio alla velocità della luce ti avrà spossata, vieni che ti mostro la tua stanza-
-grazie-

Prende la mia valigia e mi fa strada.
Chiamarla semplicemente camera è un insulto, è enorme! È divisa in due sale: nella prima c’è il bagno con una piscina in centro, che in realtà è la vasca da bagno, mentre nell’altra sala c’è la camera da letto vera e propria. Al centro c’è un letto a baldacchino in ferro battuto, sulla parete sinistra un armadio grande come tutti quelli di casa mia messi assieme, di fronte all’ingresso una finestra grande quasi come tutta la parete che dà su un piccolo balcone con una vista mozzafiato di Atene e del mare.
In confronto casa mia appare come un ospizio per anziani.

-leggo nei tuoi occhi che non ti aspettavi tutto questo, non è vero?-
-in effetti, Shion, non me lo sarei mai aspettato davvero…-
-se vuoi darti una rinfrescata fai pure con calma. Quando sarai pronta cominceremo la riunione. Invece voi cavalieri potete tornare ai vostri alloggi, quando sarà il momento vi convocherò-

A questo ordine i ragazzi se ne vanno mentre Shion mi spiega che, per ogni segno zodiacale, sulla scalinata che porta a questo edificio ci sono dodici case presiedute proprio da questi ragazzi.
Cavolo, se la mia stanza è così figuriamoci le loro case! Altro che il letto o il divano su cui li obbligo a dormire da me!

Shion mi lascia da sola e così, dopo una veloce rinfrescata disfo la valigia e mi metto qualcosa di più leggero, qua in Grecia fa piuttosto caldo.
Una canotta e una paio di pinocchietto dovrebbero andare benissimo.

Mentre contemplo la vista mozzafiato del mare qualcuno bussa alla porta.

-signorina Sara, il Grande Sacerdote chiede di lei, mi segua per favore-

Seguo la guardia e mi ritrovo in questo salone enorme – ma ormai la grandezza della struttura non mi sorprende più – con al centro un tavolo rettangolare dove sono seduti i cavalieri mentre a capotavola c’è lei, Saori. Su ordine della guardia mi siedo accanto a lei e quando arriva Shion la riunione ha inizio.


***


Finalmente usciamo da quella sala.
Mamma mia che sollievo, finalmente è finita!
Ma quanto tempo siamo rimasti lì dentro?
Guardo il cellulare e vedo che ormai è mezzogiorno passato.

Tecnicamente dovevamo parlare solo di me e Apollo e invece Saori chiacchierava, e chiacchierava, e chiacchierava…
Ma non esiste un modo per spegnerla o per tapparle la bocca? Mi ha quasi fatto venire l’emicrania! Quasi tre ore così!
Mentre mi stiracchio pensando che ormai è andata, due braccia mi prendono da dietro e poi sento un bacio sul collo.

-non ce la facevi più, eh?-
-mi chiedo come tu possa aver ascoltato tutte quelle chiacchiere fino alla fine, io a neanche metà discorso mi sono persa-
-dopo anni e anni ci sono abituato però, che rimanga tra noi, le parole di Saori mi entrano da un orecchio e mo escono dall’altro-
-allora non sono l’unica a fare così-

Mi giro e lo guardo negli occhi.

-era da un po’ che non ti vedevo con l’armatura-
-dal giorno in cui ti ho quasi uccisa-
-non ricominciamo con la solita lagna “ti stavo per uccidere, non me lo perdonerò mai” per favore-
-come vuoi gattina…-

Tento di baciarlo con impeto ma batto la faccia contro una parte dell’elmo.

-PORCO CANE CHE MALE!!!-

In quel preciso istante passa Saori in tutta la sua spocchiosità facendomi pure la linguaccia.
Proprio nel pieno della figura di merda dovevi passare, lurida cornacchia!
Prima di risponderle con una linguaccia Shura mi prende di peso e mi riporta davanti alla mia camera.

-ora io devo andare, però stasera ci sarà una cena informale tra noi cavalieri e Shion dove tu e Saori siete le ospiti d’onore. Un consiglio: si starà all’aria aperta, quindi non vestirti troppo leggera perché di sera fa un pò freddo-
-ok mammina, come vuoi tu, vorrà dire che sotto metterò la canottiera-

Shura ride e poi si sfila l’elmo, così stavolta non sbatto contro niente e riesco finalmente a baciarlo.
A malincuore il bacio dura pochissimo perché lui deve tornare alla sua casa e attendere istruzioni dal Grande Sacerdote.

Appuntamento per stasera alla dodicesima casa per le otto e mezza.

Dato che ormai ci sono, pranzo insieme a Shion che si mette a raccontarmi tutti i dettagli del santuario, ad esempio delle dodici case e dell’antica guerra avvenuta più di 200 anni fa. Non pensavo che queste storie mi potessero prendere così tanto!
In più mi ha raccontato anche di Kanon e dei casini che ha combinato con Poseidone…
In effetti ha scatenato un bel putiferio, però ora mi spiego perché anche lui ha un’armatura, infatti mi pareva strano che i segni zodiacali fossero diventati 13!
Prima di tornare nella mia camera ne approfitto per chiedergli il permesso per andare un po’ a girare per la città.
Anche perché c’è un dettaglio a cui non ho pensato: i vestiti per la sera.
O meglio, le magliette a maniche lunghe… infatti mi sono portata solo cose estive!
Cavolo! Ero certa di aver dimenticato qualcosa e infatti avevo ragione, non ho calcolato lo sbalzo climatico tra giorno e notte!

Su ordine di Shion non mi posso allontanare dal Santuario senza la scorta di almeno una persona, così sono costretta farmi accompagnare nello shopping da uno dei ragazzi e la mia scelta ricade subito su Aphrodite, che sembra intendersi di moda meglio di me.
Lui accetta e ci avviamo per le stradine di Atene ad esercitare l’antica arte della donna che consiste nel comprare di tutto e di più. Se poi la donna non spende un centesimo perché può far mettere tutto sul conto a nome della società usata come copertura per nascondere a terzi il vero compito dei cavalieri… beh è un invito a nozze!

Come dicevano Wilma e Betty nei Flintstones: IL COOOOOOOONTO!


Ritorniamo al santuario carichi di borse – mi sono lasciata alquanto andare con lo spendere – e Aphrodite mi porta in braccio fino alla mia camera, lo saluto e poi mi fiondo a farmi un bel bagno, infatti manca un’ora all’appuntamento.


***


Intanto che mi raffreddo un po’ scelgo i vestiti per stasera e preparo la piastra per i capelli, stasera li liscio e ci metto un paio di mollette con dei piccoli girasoli di stoffa per non farli finire davanti al viso, infatti mi danno parecchio fastidio.
Accidenti a me che non ho saputo resistere a queste mollette! Sono da bambina ma le adoro! Io amo i fiori! E poi ho dimenticato a casa tutti i miei elastici e le mie mollette per i capelli, quindi dovevo per forza prenderle!

Ok, che scusa patetica.

Direi che i jeans e la maglietta rosa a maniche lunghe con scollatura a barchetta che ho comprato oggi pomeriggio vanno benissimo, ai piedi le mie solite scarpe da ginnastica, qualche braccialetto preso oggi in una bancarella e via! Devo ringraziare Aphrodite per tutti i suoi consigli, accidenti è meglio di una rivista di moda!

Vi ho visti, avete storto il naso quando ho nominato le scarpe da ginnastica! Sappiate che io con i tacchi e le scarpe da sera non ci so camminare e l’unica volta che le ho messe ci ho rischiato l’osso del collo! Quindi da allora mai più, e W le Adidas!

Guardo velocemente l’ora sul cellulare e mi precipito fuori, sono già in ritardo!

Mi fiondo per le scale e finalmente arrivo al luogo dell’appuntamento.
Ma quanti cavolo di gradini ho fatto?! Sono arrivata a contarne 560 e poi ho perso il conto!
Fatto sta che finalmente sono arrivata, anche se col fiatone, e subito Shura mi viene incontro.
Dio mio quanto è figo con i jeans blu scuro e la camicia bianca!
Scusatemi ma almeno dieci secondi in modalità sbavo ci stanno tutti!

-ehi gattina tutto a posto?-

Scendo dal mio pero dei pensieri, dove ormai ho costruito un ramo a parte solo per Shura, e riprendo un po’ di fiato.

-sì, tutto ok… tranne per il fatto che ho fatto una corsa pazzesca per arrivare fino a qui. Ma quanti gradini ci sono tra una casa e l’altra?-
-circa mille-

Sbianco.

-mille?!-
-più o meno sì-
-ma siete matti? Che vantaggio c’è a mettere così tante scale?-
-ehi non l’abbiamo deciso noi, è stato costruito così e basta… e poi non credo che secoli fa ci fossero le scale mobili-
-potreste sempre metterle adesso-

Mi accarezza sulla testa e poi mi porta dagli altri.
Posso strabuzzare gli occhi? No perché se stasera c’è la gara a chi è vestito più figo farei fatica davvero a scegliere il vincitore!

Sara ricordati che sei fidanzata, placa gli ormoni… o almeno concentrali su Shura!

-come al solito Saori è in ritardo-
-hai detto bene, Milo, come al solito…-
-Milo, Kanon, per favore vedete di non parlare male della signorina Saori, vi ricordo che lei è Atena-
-scusaci Shion, ma non si può ogni volta fare la primadonna in questo modo! E poi in queste cene non ci sono cavalieri e dei ma solo degli amici, quindi…-
-posso capire il tuo punto di vista Milo, ma non si parla male degli assenti… e poi certi pensieri è meglio tenerli per sè-
-come vuoi tu Shion, però se poi dice la solita frase “non mi ero accorta che fosse così tardi” quando è da mezz’ora che la chiamiamo al cellulare tienimi fermo!-

Quasi neanche a farlo apposta ecco che compare Saori.
Notare che questa era una cena informale: indossa una minigonna inguinale nera, un top di paillettes oro super scollato, ai piedi tacchi 12 centimetri, trucco pesante e capelli arricciati sicuramente col ferro.
Me lo consentite? Sembra una battona.
Io una ragazzina, lei una battona.
Da un estremo all’altro.

-scusate il ritardo, non ho visto l’ora e non pensavo fosse così tardi-

Automaticamente guardo Milo che si sta trattenendo a fatica dal ribatterle.

-ora che ci siamo tutti, possiamo andare. Ho fatto preparare la cena in una piccola radura qua vicino dove nessuno potrà disturbarci e potremo alzare il volume dello stereo in tranquillità-

Dopo le parole di Shion, vengo presa in braccio da Shura e poi ci spostiamo con la super velocità seguendo gli altri verso quello che mi pare un boschetto.





SPAZIO AUTRICEEEEEEE-----------------
Ben ritrovati gentilissimi lettori ^^
Avviso subito che per questo capitolo e per un pezzo del prossimo mi concedo un po’ di cazzeggio vario nella narrazione, così, tanto per XD

Mi consentite un urlo di gioia per la messa in onda del primo episodio della sere Hades in italiano?
 SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!
Scusate lo sfogo che non c’entra una mazza con la ficcy, ma se non lo facevo esplodevo XD

Mi ha fatto veramente piacere sapere che il pezzo della dichiarazione vi è piaciuto insieme a un Shura tutto tenerino e coccoloso!!! Sinceramente me lo sono immaginato tante di quelle volte nella mia mente che potevo farci un filmino XD
Su quel pezzo sono proprio orgogliosa di me ^^

Comunque ho deciso di essere generosa, a chi ha indovinato il toto-cavaliere manderò a casa a fine ficcy un cavaliere a scelta XD
Per chi non ha indovinato un premio di consolazione, cioè l’autografo del Saint preferito, quindi fatemi sapere XD

Anche i dialoghi delle ragazze durante la partita in spiaggia vedo che sono piaciuti, nel rileggerli mi sembravano quasi reali… rinnovo i miei ringraziamenti alla compagnia del lago e soprattutto ad Arianna XD

Dato che oggi veramente non ho un cavolo da dire (alla faccia della mia lingua lunga XD) passo ai ringraziamenti:

Eris San: sono contentissima nel sapere che il chappy ti è piaciuto! E anche a me ha fatto davvero piacere incontrarti! Fammi sapere per la fiera, mi raccomando! Un bacione ^^

Sesshy94: tu dici che Deathy si arrabbierebbe se sentisse questo nomignolo? O credi che si incavolerebbe di più se lo chiamassero per nome? Mah XD grazie anche per My December e Sary’s Song, c tengo particolarmente a quelle due ficcy ^^  beh, fammi sapere cosa te ne è sembrato del capitolo, alla prossima cicci! ^^

LightDN: ciao CDV! Prima di tutto grazie mille per tutti i complimenti, sia per il realismo nella narrazione che per i miei miglioramenti… sto cercando di migliorarmi sempre di più e spero di andare bene, anche se faccio fatica con le scene d’azione, su quelle ho ancora un po’ da lavorarci ^^”
Il Lilloso è sempre il Lilloso, comincio ad adorarlo anche io XD
Un bacione grande grande CDV, alla prossima!

Piccolabulma: finalmente la coppia è svelata! Ti piace? Fammi sapere! ^^

Gil88: ti è piaciuto il chappy zuccheroso? O ti ha fatto venire il diabete? O semplicemente vuoi uccidere Milo? XD
A volte mi chiedo perché i Gold non esistano veramente, sarebbero la fonte di gioia di ogni ragazza! Non sai che darei per vederli davvero sotto il sole, tutti sudati a giocare a pallavolo…
Ahem, ti saluto intanto che tento di darmi in contegno XD

Bellatrix18: anche a te piace Shura? Bene mi fa piacere sapere che il caliente spagnolo piace anche ad altre ^^ ti do ragione, nel 90% dei casi è disegnato da cane, ma quando lo disegnano bene… cavolo non ho più fazzoletti per asciugare la bava!
Che te ne pare del capitolo? Fammi sapere! E grazie per i complimenti! ^^

Sabri92: per il toto-cavaliere sei stata ingannata dal capitolo al mare, non è vero? aspetto il tuo parere su questo capitolo, un bacione!

Anzy: tranquilla per il capitolo scorso, non fa niente ^^  ti piace il Shura innamorato? Bene ne sono contentissima ^.^
In effetti anche gli altri, se vedete che si sbaciucchiano cacchio state lì a fissare? Maleducati! Dovrò insegnargli un po’ di educazione al cast della ficcy (O___O –ndcast)
Un bacione anche a te!

Ai91: magari fosse tutto mio il bel Capricornetto XD mi fa piacere sapere che la dichiarazione ti è piaciuta, aspetto la tua recensione su questo capitolo ^^

Snow Fox: il fulmine ti è piaciuto a quanto vedo, insieme al Lilloso punk XD però io non sono geniale, è che mi disegnano così U_U  che ne pensi del chappy? Fammi sapere ^^

Roxrox: come ho detto nella parte dello spazio autrice hai vinto il tuo Saint preferito a casa! Fammi sapere chi vuoi XD bene bene, sono contenta che il chappy ti è piaciuto! Ti ha ricordato Shrek 2? Pesa che l’ho visto ieri sera e in quel pezzo mi è venuta in mente la tua recensione XD oddio inizio a preoccuparmi per me XD
Lascia un commentino su questo chappy, ok? Alla prossima!

In più, dopo 10 capitoli di ingratitudine, è doveroso ringraziare anche tutti coloro che hanno messo “Favola” tra i preferiti! Quindi un grazie enorme a: alice brendon cullen, anemone333, anzy, bellatrix18, darkalexandra85, Djbrill88, Gaara4, Hagaren, Hoshiro, kira_the_rebel, LightDN, Little_Lilo, piccolabulma, roxrox, Sabri92, Selenia, Snow Fox, stacyfore e Terry Alchemist 22.
GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!


AVVISO: il prossimo capitolo FORSE esce prima del solito causa fiera del fumetto a Milano (dove io ci sarò), però non vi garantisco niente!

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Capitolo 12
*** Get The Party Started ***


CAPITOLO 12 – GET THE PARTY STARTED

Quando ci fermiamo e scendo dalle braccia di Shura non posso non meravigliarmi della location: praticamente siamo davanti a una piccolo laghetto con tanto di cascata e perfettamente circondati dagli alberi. Nonostante questo però il posto è perfettamente illuminato da delle lampadine colorate alimentate da un piccolo generatore, al quale sono attaccate anche delle casse collegate a un lettore cd. Più verso destra c’è una lunga tavolata apparecchiata di tutto punto.
Certo che hanno pensato proprio a tutto! Devo chiedere a Shion come diamine ha fatto a organizzare questa meraviglia!

-tutto a posto?-
-Shura, io e la super velocità di voi cavalieri non andremo mai d’accordo, mettiti il cuore in pace-

Mentre tento di non sembrare un’ubriaca Saori mi lancia un’occhiata di superiorità, solo perché lei non ha questo effetto collaterale scendendo dalle braccia di Aiolos.
Ah sì? La mettiamo così?
Cerco la mano di Shura, la trovo e la stringo, poi lui la solleva e mi fa un baciamano.
Saori si gira incavolata nera.
E così pareggiamo con la mia figura di merda di stamattina, tiè!

Nel pieno della mia goduria del pareggio una voce a me sconosciuta si alza sopra tutte le altre.

-finalmente siete arrivati! Cominciavamo a credere che vi foste persi!-
-dacci un taglio Seiya, ho le palle così girate che tra un po’ vado all’indietro!-
-Milo, per favore, contieniti con le parole!-
-scusami Aiolia ma quando ci vuole ci vuole!-

Mi giro verso Aiolia e Milo e vedo che c’è un ragazzino con loro. Anzi, dei ragazzini, li conto e sono in cinque.

Il morettino di fronte a Milo si gira verso di me e mi si avvicina tutto curioso.

-e così lei sarebbe Sara, la famosa reincarnazione della dea Artemide?-

Mi sta letteralmente squadrando da capo a piedi seguito a ruota dai suoi amici.
Già non mi piace essere osservata, figuriamoci se mi fa piacere essere squadrata da cima a fondo da quattro paia di occhi contemporaneamente.
Quando finalmente mi hanno osservata abbastanza decido che è meglio presentarmi.

Inutile sottolineare che i ragazzi stanno ridendo sotto i baffi.

-sì, sono Sara, reincarnazione di Artemide. Piacere di conoscervi-

Tendo la mano cercando di non sembrare schifata e il moccioso la stringe imbarazzato.
Vi ho mai detto che i bambini e i ragazzini li odio?
Bene, ora lo sapete.

-piacere mio, io sono Seiya e loro sono i miei amici-

A turno si avvicinano gli altri ragazzini.
Il primo è un ragazzo biondo con gli occhi chiari.

-mi chiamo Hyoga, piacere di conoscerti-

Gli stringo la mano e ho un dejà-vu: mi ricorda quando si era presentato Camus.
Infatti anche lui ha la mano gelata.
Mi chiedo se siano parenti.

Hyoga si allontana e al suo posto si piazza questo ragazzo tipicamente orientale e con lunghissimi capelli neri.

-io sono Shiryu della costellazione del Dragone-

Addirittura l’inchino!
Si vede che è diverso dagli altri ragazzini.
Ma rimane sempre un moccioso.

-alzati pure, niente formalità con me, dammi pure del tu-

Come se avessi ordinato chissà cosa si rialza e lascia il posto a un cucciolo.
Sì, questo qua ricorda un cucciolino spaventato.

-io sono Shun e questo è mio fratello Ikki-

Mi giro verso la persona subito accanto a lui e vedo questo ragazzo alto con i capelli corti sul blu.
Ma siamo sicuri che sono fratelli?
Il cucciolo sembra uscito da uno spot per le scarpe Barbie mentre l’altro potrebbe prendere il posto di Renegade!
Vabbè, ormai stupirmi non mi stupisce più di tanto.

Scusate il pensiero idiota e contorto ma è così.

-piacere di conoscervi tutti ragazzi-

Kanon si avvicina e si appoggia finemente su Seiya.

-e così avete conosciuto la nostra gattina, eh? Però mi dispiace ragazzi, è più grande di voi ed è la ragazza di Shura-
-Kanon non mi chiamare gattina!-
-ma se ti sta così bene come soprannome!-
-piantala!-

Prima che mi metta a litigare con Kanon sento degli urletti divertiti.

-e così lei è la ragazza di Shura, eh? Ma guarda un po’, chi l’avrebbe mai detto-

Ma perché ora quello cinesino sfotte?

-qualche problema ad accettare la cosa, Dragone?-

Grazie al cielo Shura arriva a salvarmi, mi abbraccia e mi tira a sé.

-no Shura, solo che non l’avrei mai detto-

Shura ridacchia e poi mi dirotta verso Shion.

-ti ringrazio-
-di niente gattina-
-basta, ormai ci rinuncio, chiamatemi pure gattina…-
-con o senza il tuo permesso l’avremmo comunque fatto… però ho notato che non sopporti i ragazzini-
-esatto, i bambini e i ragazzini non li posso sopportare, potessi farlo li prenderei sotto con la macchina dal primo all’ultimo!-
-siamo stati tutti piccoli, lo sai?-
-ma ormai sono cresciuta-

Ci fermiamo davanti a Dohko.

-vedo che hai conosciuto i cavalieri di bronzo-
-già… ma sono solo loro cinque? Mi sembrano un po’ pochi-
-no, sono molti di più, ma gli altri sono impegnati in varie missioni-
-ho capito…-
-Shiryu è stato il mio allievo da bambino, sai?-
-davvero?-

Che coraggio ad allenare un moccioso. Io dopo due giorni l’avrei fucilato.
Decisamente io e i bambini viaggiamo su due binari opposti.
Shion si avvicina a noi.

-signori e signore, la cena è servita-

Ci dirigiamo verso il tavolo e mi siedo verso il centro con a sinistra Shura, a destra Death Mask e di fronte Dohko e Shion. Saori è sul fondo a sinistra, meglio così, almeno non rischio di lanciarle il cibo addosso e di scatenare un putiferio.
Mentre dei camerieri spuntati da chissà dove ci portano tante squisitezze, rido e scherzo con Death Mask che prende per i fondelli Seiya e mi racconta tutte le sue figure di merda.
Anche Shion, Dohko e Shura ridono con noi!
In un momento di pausa dai racconti – cioè intanto che mangiamo – Shion dice qualcosa che mi sorprende.

- …il cuore di quella fanciulla che cantava e se ne stava coi conigli, i pappagalli verdi e gialli come i petali di quei fiori che portava tra i capelli-
-conosci quella canzone?-
-adoro le canzoni italiane e quella è una canzone veramente carina. Voi due sembrate i protagonisti, il tuo nome vuol dire “principessa” e oltretutto hai pure le mollette con i fiori gialli, Shura invece è il cavaliere però senza cavallo bianco-

Io e Shura ci guardiamo sorpresi e imbarazzati mentre Shion, Dohko e Death Mask scoppiano a ridere.
In effetti non ci avevo mai pensato eppure la descrizione combacia a pennello.

Mentre elaboro questi pensieri parte una canzone dance, mi giro verso le casse e vedo che Milo chiude la zip di un porta cd e alza il volume.

-animo gente! È una festa, non una cena aziendale!-
-idiota, abbassa quella musica! Mi sta spaccando i timpani!-
-Camus non fare il guastafeste!-
-e tu non fare lo spacca timpani!-
-non ricomincerete con i soliti battibecchi voi due, spero!-
-tranquillo Al, il qui presente mr. Ice ha solo bisogno di sciogliersi un po’…-

Detto questo leva la sedia dal sedere di Camus e lo costringe a ballare con Saori.
Soddisfatto Milo mi raggiunge.

-dovevo fargliela pagare e niente è meglio di una ballata con la piovra Saori-
-la piovra?-
-vedi gattina, quando la Kido comincia a ballare… beh, guardala-

Segue l’esempio di Milo e mi giro verso l’antipatica e vedo che praticamente si sta strusciando con tutta l’anima addosso a Camus, che poverino non ha vie di fuga.
Sembra un’audizione per Veline, ma di qualità nettamente scadente.

-ok, ora ho perfettamente capito. Il soprannome “piovra” ci sta a pennello-

All’improvviso non mi sento più la sedia sotto le chiappe e mi ritrovo in pista con Milo.

-Shura niente in contrario se prendo la tua gattina in prestito?-
-non strapazzarla troppo oppure te la vedi con me-
-tranquillo hombre!-
-Milo ma perché mi hai trascinata qui?-
-perché così puoi dare una lezione di stile a quell’antipatica-

Detto questo va verso il lettore cd e mette una canzone dance che conosco benissimo e che io adoro: “Secreto Of Love” di Cascada.
Vai a quel paese Milo! Sai benissimo che non so resistere a questo ritmo!
In men che non si dica il mio corpo si muove da solo e io mi ritrovo a ballare in mezzo alla pista.
E non sono l’unica, anche qualcun altro dei ragazzi si è alzato e si sta scatenando.
Totalmente rapita dalla musica mi ritrovo a cantare e a ballare un po’ con Milo, un po’ con Aiolia, un po’ con Kanon, un po’ con Shion e anche un pochino con Seiya e i suoi amici. Ma solo perché quando ballo scollego il cervello, altrimenti gli sarei girata al largo.
Quando la canzone finisce tento di svignarmela al mio posto, dove Shura mi aspetta divertito, però vengo letteralmente bloccata e trattenuta in pista.
Però riesco chiaramente a vedere Saori che, risedutasi al suo posto, mi squadra con odio.
2 a 1 per me, palla al centro!

Dopo aver ballato altre due o tre canzoni mi inchiodo alla mia sedia col fiatone.

-però, ci hai dato parecchio dentro in pista-
-o lo facevo o lo facevo Shura, non avevo alternative, ero bloccata lì e non potevo svignarmela. In più erano tutte canzoni che conosco e che mi piacciono-
-ovvio che le conosci, quelli sono i tuoi cd-
-come i miei cd? Chi li ha presi?-
-sai com’è, mancava la musica e allora…-
-traditore!-

Cerco di dargli un “affettuoso” pugno sulla spalla ma mi spacco la mano.

-ti ricordo che sono più forte e resistente di te-
-almeno ci ho provato-

Quasi certamente ci ho rimesso almeno quattro dita.
Shura sorride e mi prende in braccio, così riesco ad appoggiare la testa al suo petto.

-ti amo gattina-
-anche io-

Mentre ce ne stiamo lì così, abbracciati a spaccarci i timpani con la musica a tutto volume, un paio di voci che urlano nelle nostre orecchie mi fanno sobbalzare per lo spavento.

-scusateci per il ritardo-
-purtroppo le matricole oggi erano piuttosto agitate-

Mi giro verso la fonte di queste parole e vedo due ragazze col volto coperto da una maschera.
Subito davanti a noi si piazza Aiolia che sprizza felicità da tutti i pori.
Qui gatta ci cova…

-Sara lascia che ti presenti Shaina e Marin, delle nostre amiche e sacerdotesse guerriere-

Marin… Marin…
Questo nome non mi è nuovo…
Mentre tento di ricordare dove l’ho già sentito la ragazza coi capelli verdi – sì, pure lei, deve essere la moda ateniese – mi porge la mano. Gliela stringo e per poco non me la frantuma.

-finalmente ci conosciamo, io sono Shaina-
-Sara, piacere-

Anche l’altra ragazza mi porge la mano.

-Marin, piacere-
-Sara, piacere mio-

Lei è stata più delicata, forse perché ha notato che la mia mano si è gonfiata un po’.

-bene, ora che vi siete conosciute possiamo andare in pista!-

Dopo queste parole Aiolia prende la mano di Marin e la porta in pista tutto contento.
Ecco! Ora mi ricordo! Quando i cavalieri dovevano decidere chi doveva rimanere a casa mia Death Mask aveva detto qualcosa del tipo che Aiolia ci doveva provare con lei…
Ora si spiega tutto!

-finalmente il leone si è svegliato ed è partito all’attacco-
-era pure ora, no? Dopotutto la mia socia è da mesi che cerca di fargli capire che gli interessa-

Grazie a questo mini discorso tra Shura e Shaina – che scioglilingua dire i loro nomi vicini! – ora ho finalmente capito: quei due si piacciono da parecchio!

-Shura?-
-dimmi gattina-
-ma allora il discorso che eri il primo cavaliere che si è innamorato era una balla?-
-non del tutto. Cronologicamente parlando non sono il primo, però sono l’unico che finora si è scoperto ricambiato e che ha una fidanzata, che per di più è una dea-

Mi sa tanto di presa per i fondelli.

-vabbè lasciamo stare…-

Taglio corto su questa storia e guardo verso la pista, dove Aiolia e Marin ballano stretti stretti… quanto sono carini insieme!!
All’improvviso la musica cambia e viene messa una dolcissima canzone che conosco fin troppo bene…
Shura mi solleva come fossi fatta di aria e ci ritroviamo a ballare abbracciati in pista.

Ora vi racconto una storia che
Farete fatica a credere
Perché parla di una principessa
E di un cavaliere che
In sella al suo cavallo bianco
Entrò nel bosco
Alla ricerca di un sentimento
Che tutti chiamavano amore


Prese un sentiero che portava
A una cascata dove l’aria
Era pura come il cuore di quella
Fanciulla che cantava
E se ne stava coi conigli
I pappagalli verdi e gialli
Come i petali di quei fiori che
Portava tra i capelli
Na na na na na na na na na…



Guardo accanto a noi e vedo che anche Aiolia e Marin stanno ballando abbracciati e poco più in là anche Shaina e Seiya…
COME?! SHAINA E SEIYA?!
MA…

Vabbè, i gusti sono gusti.
Mi giro dall’altro lato e vedo che anche gli altri cavalieri si sono divisi scherzosamente in coppie e stanno ballando, solo mi dispiace per Shion che si è beccato Saori come compagna.

Il cavaliere scese dal suo cavallo bianco
E piano piano le si avvicinò
La guardò per un secondo
Poi le sorrise
E poi pian piano iniziò a dirle
Queste dolci parole:


Vorrei essere il raggio di sole che
Ogni giorno ti viene a svegliare per
Farti respirare e farti vivere di me
Vorrei essere la prima stella che
Ogni sera vedi brillare perché
Così i tuoi occhi sanno
Che ti guardo
E che sono sempre con te
Vorrei essere lo specchio che ti parla
E che a ogni tua domanda
Ti risponda che al mondo
Tu sei sempre la più bella
Na na na na na na na na na…


Durante il ritornello Shura mi ha sussurrato nell’orecchio le parole della canzone e dire che sono stupita è ben poco!


La principessa lo guardò
Senza dire parole
E si lasciò cadere tra le sue braccia
Il cavaliere la portò con se
Sul suo cavallo bianco
E seguendo il vento
Le cantava intanto
Questa dolce canzone:



Lo guardo e mi risponde con un bacio, per una volta spengo il cervello volontariamente e mi lascio portare dalla musica e dal suo dolce cullare…


Vorrei essere il raggio di sole che
Ogni giorno ti viene a svegliare per
Farti respirare e farti vivere di me
Vorrei essere la prima stella che
Ogni sera vedi brillare perché
Così i tuoi occhi sanno
Che ti guardo
E che sono sempre con te
Vorrei essere lo specchio che ti parla
E che a ogni tua domanda
Ti risponda che al mondo
Tu sei sempre la più bella
Na na na na na na na na na…



***


Apro piano gli occhi…
Ma mettere una tenda o una tapparella a questa cavolo di finestrona no, vero? Ho il sole che mi batte addosso!
Mezza intontita mi alzo e guardo sul cellulare che ore sono.
Le 8:30.
Mi ributto nel letto pensando a ieri sera e a come ci siamo divertiti, soprattutto quando più tardi nel karaoke ci siamo superati: scusatemi ma io e Deathy che cantavamo le canzoni dei Gem Boy eravamo troppo bravi!
Invece Aiolos e Aiolia che cantavano “Enjoy The Silence” dei Depeche Mode non si potevano proprio sentire, in più ridevo come una scema perché Death Mask continuava a dire che il microfono si sarebbe suicidato da un momento all’altro. Ma soprattutto ho rischiato un piegamento in due quando in una canzone, dove ad un certo punto dice “shakalakaboom”, lui ha detto tranquillamente “toh, è scoppiato Shaka!”.
In una sera ho legato parecchio con quel pazzo, chi l’avrebbe mai detto! Ci siamo ritrovati a sparare cazzate quasi in sincronia! Connessione wireless col cervello!
Invece Saga e Kanon erano davvero bravi, non conosco la canzone che hanno cantato ma accipicchia, potrebbero sfondare nel mondo della musica!
Mentre sono ancora sulla nuvoletta dei ricordi – no, stavolta niente pero dei pensieri – qualcuno bussa alla porta.

-è aperta-

Si apre ed entra Aldebaran.

-buongiorno! Dormito bene?-
-divinamente, anche se il sole mi ha svegliata troppo presto-
-presto? Vorrai dire che finalmente ti ha svegliata! È da un’ora che ti stiamo aspettando all’arena di addestramento accanto alla casa di Mur!-
-veramente io non ne sapevo niente…-
-poche storie, ora ti prepari e vieni giù con me-
-ok ok-

Mi do una sciacquata veloce e mi metto gli abiti da allenamento che Al mi ha portato.
Mi cambio velocemente e vado al campo di addestramento dove Kanon, Camus, Saga e anche Aiolos e Death Mask mi stanno aspettando.
Oggi è il 24 giugno, vero?
Allora…

-TANTI AUGURI AL FESTEGGIATOOOOOOOOOO!!!-

Della serie: mi hanno sentita urlare anche in Cina.
Death Mask si avvicina con il solito ghignetto divertito e mi scompiglia tutti i capelli.

-grazie Saretta, e tieni sempre accesa la connessione wireless col cervello-
-tranquillo, non la spengo mai-
-buongiorno gattina! Pensavi di svignartela dagli allenamenti, vero?-
-senza farlo apposta Kanon, credimi…-

E si ricomincia col solito tran-tran di esercizi: corsa, stretching, flessioni, pesi, arco…

Quando finalmente mi concedono una pausa mi butto su un pezzo di pietra liscio un po’ isolato e all’ombra con le ossa a pezzi: col clima di Atene è tutto più difficile, infatti fa un caldo pazzesco e l’afa non da tregua.
Sento qualcuno vicino a me, apro gli occhi e vedo Apollo che mi sorride.

Panico totale.

-oh cazzo-

Dopo l’espressione di assoluta finezza che mi è scappata dalla bocca mi tiro su di scatto e tento di allontanarmi da lui, però qualcuno mi blocca di schiena sollevandomi e tappandomi la bocca con una mano.
Tempo pochi secondi, qualche immagine sconnessa e troppo veloce, e mi ritrovo nel tempio che vedevo spesso quando ero svenuta. Cerco di liberarmi agitandomi un po’ ma invece ottengo l’effetto opposto, infatti la presa diventa più stretta.

-Artemide, sorella mia, il tempo purtroppo è nostro nemico, devi assolutamente passare dalla mia parte prima che sia troppo tardi-

Cerco di insultarlo con tutte le parolacce che conosco ma la mano sulla bocca fa uscire suoni incomprensibili.
Tento di tirare un calcio per liberarmi ma non ci riesco.
Merda!

-non preoccuparti, sorella mia, resterai con me in questo tempio di Apollo e allora avrai modo di capire, con le buone o con le cattive-

Schiocca le dita e chiunque mi stia bloccando mi trascina fino a una specie di cella di prigione, mi spinge al suo interno e ne chiude la porta.
Come una furia batto i pugni contro il portone di legno imprecando di tutto e di più però sembra che io sia rimasta completamente sola.

E adesso che cosa faccio?
I ragazzi si saranno certamente accorti che non ci sono più e si staranno mettendo sulle mie tracce.

Mi guardo intorno e la stanza è praticamente vuota, non c’è niente se non una finestrella troppo in alto per me e protetta da delle sbarre.
Appoggio la schiena a una parete e mi lascio scivolare a terra, appoggiando il viso alle ginocchia presa dalla paura e dalla rabbia, infatti nonostante io mi sia allenata con impegno non ho fatto alcun miglioramento, non sono neanche riuscita a non farmi catturare.
Inizio a piangere.

Shura…
Ragazzi…
Vi prego, venite presto…





SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEEEE-------------------------
Ciao a tutti e ben ritrovati!
Per prima cosa lasciate che vi ringrazi dal profondo del mio cuore con tanto di inchino alla giapponese per le 102 recensioni… VI ADOROOOOOOOOOOOO!!!
Potessi farlo giuro che farei una statua per ognuno di voi!

E come avevo promesso ecco qua il nuovo capitolo in anticipo, stavolta l'ho messo davvero prima (e non come ad agosto), come vedete ho fatto la brava! ^^

E così ora Apollo ha rapito Sara e la tiene prigioniera…
Che succederà ora? Riuscirà Sara a scappare? I cavalieri arriveranno a salvarla? E Apollo che intenzioni ha stavolta? La smetterò di fare domande come negli ultimi minuti degli episodi di Dragon Ball? Che dite, passo ai ringraziamenti che forse è meglio? XD


LightDN: ciao CDV! Noooooooooooo, non pretendi troppo chiedendomi un Kanon che sbuca fuori a sorpresa dallo scatolone improvvisando uno striptease sulle note di "You can leave your hat on"!!! mi chiedi una bazzecola XD bisogna vedere se Kanon però vuole collaborare, ma anche se non volesse lo costringo io ^__^  tu che dici, sarà Kanon a combinare qualcosa più avanti? O forse qualcun altro? Come cantava Raf “chissà chissà, e resto solo con le mie domande patetiche, inutili, purtroppo indispensabili”
Vuoi accoppare Saori (come praticamente tutte le fan di Saint Seiya)? Prego accomodati, non sarò di certo io a fermarti XD
Che te ne è parso del capitolo? Fammi sapere CDV! Un bacione dalla Gattina ^^

Piccolabulma: eh sì, le cose vanno bene… almeno fino a quando Sara non viene sequestrata da Apollo. Da lì in poi come andrà? Leggi il prossimo capitolo e lo saprai! ^^
Ps: anche tu vuoi accoppare Saori? Prego, procedi pure XD

Sesshy94: ciao cicci! Mi fa piacere che hai messo “Favola” tra i preferiti (e non ti devi scusare per il ritardo ^^). Ti piace Shura innamorato? Bene bene, la cosa mi fa tantissimo piacere e vedrai che andando avanti sarà sempre più innamorato ^//^   
Purtroppo come hai visto Apollo non si è ancora arreso e stavolta ha deciso di passare al sequestro… che dici, prima o poi si arrenderà? Tu che dici? Un bacio grande! ^^

EriS SaN: come vedi stavolta ho scritto correttamente il tuo nick dopo essermi accorta solo ieri che finora l’ho sempre scritto male XD  mi fa piacere che il chappy ti abbia risollevato il morale, spero che anche la prima parte di questo abbia avuto lo stesso effetto ^^  e sempre W le Adidas, Aphrodite fashion stylist e abbasso i tacchi XD

Snow Fox: certo che ti presto Aphrodite per una giornata dal coiffeur, dopotutto siamo amiche, no? XD mi ha fatto piacere sapere che il chappy ti è piaciuto, fammi sapere ce ne pensi anche di questo, ok? Un bacione!

Gil88: in effetti la salute fisica di Sara inizia a preoccuparmi, non vorrei che di nascosto stia prendendo ogni tipo di medicinale contro nausea, mal di testa, veleno… dovrò chiudere l’armadietto dei medicinale per precauzione XD  per Camus c’è ancora un po’ da aspettare, diciamo ancora tutta la fan fiction, per gli auguri a Deathy non mancherò… ciaoooooo!!!

Anzy: vedo che anche tu concordi con me per l’Aphrodite fashion stylist e Saori battona… XD  per la tua richiesta purtroppo mi dispiace, Camus è già stato destinato insieme a Kanon… se vuoi ti presto qualcun altro per un giorno, che dici, si può fare? ^^

Ai91: ehilà ciao! Vedo che anche tu cominci ad adorare Shura, soprattutto perché sai che dopodomani pesta Mur XD ma povero il Lilloso!!! A me serve vivo!!! O_O

Sabri92: grazie per i complimenti ^^   fammi sapere che te ne pare del chappy, ok? Un bacione!

Daniciao: ma ciao! Mi fa piacere che la storia ti piaccia e che Shura ti abbia incuriosita! Grazie mille per aver inserito “Favola” tra i preferiti, spero che continuerai a leggere ^^

Roxrox: ciao! Sai che hai lasciato la recensione n° 100? GRAZIEEEEEEEEEE!!! Ok, a fine fan fiction ti mando Shun come da te richiesto XD che te ne pare della cena e del rapimento? Fammi sapere! ^.^

Bellatrix18: neanche tu sei mai stata ad Atene? Bene, siamo in due XD in effetti comincio a credere che lo stress da attentati stia mandando fuori di testa la povera Sara, infatti adesso è qua accucciata nell’angolo con le spalle al muro che si guarda sospettosamente in torno… vabbè, vedrò di farla riprendere per il prossimo capitolo XD  in effetti Shura in jeans e camicia è una visione paradisiaca che è nella mia mente da quando ho scritto quel pezzo *ç*
Per il premio io Shura te lo manderei anche a casa, ma dato che poi me lo sequestri… se te lo mando per una giornata con me al seguito (ovviamente nascosta senza che tu te ne renda conto con il mio stile ninja) va bene lo stesso? XD
Fammi sapere su questo e sul chappy, un bacione! ^^



E ora concludo dicendo: FUMETTOPOLI, STO ARRIVANDOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!

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Capitolo 13
*** Runaway ***


CAPITOLO 13 - RUNAWAY

Non so quanto tempo sono rimasta a piangermi addosso, fatto sta che dentro di me provo una tale rabbia che… AAAAAAAHHH!!! DEVO FARE A PEZZI QUALCOSA!!!

Mi alzo e tento di scassinare il portone come nei film, ma dato che non sono James Bond provo ad affidarmi al cosmo, senza però riuscire neanche a scalfirlo. Ma di cosa è fatto???

All’improvviso sento la serratura che scatta e mi ritrovo faccia a faccia con Apollo.
Quanto vorrei spaccargli la faccia in questo momento, soprattutto perchè ne sta a fissarmi con un sorrisino tra il divertito e il vittorioso.

-se sei qua per farmi cambiare idea lascia perdere, io non mi schiererò mai dalla tua parte, non ti aiuterò a sterminare gli umani, quindi lasciami subito andare!-
-Artemide, anzi, Sara, sono qua per spiegarti il motivo per cui devi passare dalla mia parte-
-non voglio stare a sentirti-
-la cosa ti tocca da molto vicino, sarebbe il caso che ti sedessi ad ascoltarmi-

Indietreggio combattuta: vorrei sentire cosa vuole dirmi, perché vuole sterminare l’umanità e perché la cosa mi riguarda, però qualcosa dentro me fa suonare una sorta di campanello d’allarme che mi avvisa che è meglio non sapere.
Come se la gravità avesse aumentato la sua intensità attorno al mio sedere mi ritrovo involontariamente con le chiappe incollate a terra. Tento di alzarmi, anche aiutandomi con le braccia, ma non ci riesco, sembra che il mio sedere sia incollato con una dose industriale di Attak.
Sicuramente è opera sua.

-scusami sorella, però ci tengo che tu sappia-
-e va bene, ti ascolterò-

Mi pento subito delle mie ultime parole, ma ormai è troppo tardi per tornare indietro.
Almeno però il mio sedere torna libero di muoversi a piacimento.

-prima di tutto volevo dirti il nome dell’essere umano in cui mi sono reincarnato-

Lunga pausa di silenzio.

-mi chiamo Aras-

Rimango di stucco.
Aras è…

-sì, Aras è Sara al contrario-
-sai leggermi nel pensiero?-
-è uno dei tanti poteri che possiedo, comunque sappi che non ho mai letto nella tua mente fino adesso-

Anche perché altrimenti ti avrei veramente spaccato il muso.

-molto divertente sorella, però non credo che saresti mai in grado di farlo. Comunque, ora ti spiegherò perché voglio annientare l’umanità: vedi, io sono stato abbandonato appena sono nato a causa dei miei poteri. Contrariamente a quanto è accaduto a te, io fin da neonato sprigionavo delle abilità sovrannaturali e proprio questo ha portato i miei genitori ad abbandonarmi in un orfanotrofio dove sono rimasto fino all’età di dieci anni, cioè fino al giorno in cui ho finalmente appreso di essere la reincarnazione di Apollo. Dopo questa scoperta mi sono recato alla ricerca di uomini che potessero servirmi come miei guardiani e, dopo averli trovati, sono venuto a sapere di te e così ho cominciato a cercarti, e dopo circa sette anni ti ho finalmente trovata. Finalmente siamo ancora insieme e stavolta niente ci fermerà, infatti insieme possiamo punire questi sciocchi esseri che non sanno cosa significhi mancare di rispetto a un dio-

Tutto questo è assurdo, provo una sensazione di pesantezza al posto del cuore.
Stringo le braccia attorno al corpo e cerco di resistere alla forte tentazione di abbracciarlo… O di mollargli cinque dita in faccia.

-ed è per questo che vuoi fare una carneficina? Perché sei stato abbandonato e rimasto solo?-
-in parte. L’altro motivo risiede nel fatto che…-

Basta, non voglio più ascoltare! La testa mi esplode!
Mi porto le mani alle orecchie e tento di pensare a qualcosa, a qualsiasi cosa, che non siano dei cadaveri accasciati a terra per colpa di uno psicopatico.

-Artemide ma…-
-ADESSO BASTA! MA TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE STAI DICENDO?!? TU SEI PAZZO!-

Scatto in piedi e stavolta non rispondo di me, lo abbraccio e scoppio a piangere.

-mi dispiace… credimi, mi dispiace per quello che ti è successo, non posso sapere e neanche capire quello che hai passato, però mi dispiace… non è stato giusto…-

Apollo scioglie l’abbraccio e poi mi asciuga le lacrime.
Lo guardo dritto negli occhi per quanto posso… sarà anche mio fratello ma è altissimo!

-sorella mia, non devi rattristarti per me, ormai è un capitolo chiuso della mia vita e davanti a me si sta aprendo una nuova strada, che voglio intraprendere con te-
-non puoi chiedermi questo, io non voglio uccidere gli esseri umani… dopotutto saremo anche rincarnazioni di divinità, ma siamo uomini anche noi! Siamo nati e prima o poi moriremo come fanno tutti!-

A queste mie parole mi allontana in malo modo e fa per andarsene con uno sguardo che dire furente è veramente poco.

-Sara, prima o poi ti convincerò a passare dalla mia parte e se ciò non dovesse succedere sappi che ti ucciderò. Finora sono stato indulgente e ti ho dato tempo, ma anche la mia pazienza ha un limite-

Dopo queste parole esce sbattendo la porta.
Quando sento il rumore della serratura mi viene da star male.
Mio Dio, quel ragazzo è pazzo!
È uno psicopatico!
È un maniaco omicida!
Pur di vendicarsi degli uomini è disposto anche ad uccidermi, dato che non lo voglio aiutare!
Mi guardo le mani tremanti e non riesco a fermare le lacrime.
Che senso ha tutto questo? Che cazzo di senso ha?
Mi inginocchio a terra e cerco uno straccio di spiegazione, ma non sono in condizione di trovarne.
Fisso il pavimento sporco di impronte di scarpe e polvere mentre ripenso allo sguardo che aveva Apollo poco fa e subito nella mia mente appaiono immagini di persone barbaramente uccise e accatastate in pile di cadaveri.

Mi do uno schiaffo per costringermi a pensare ad altro e a vedere solo la stanza e il pavimento.

Fosse così facile!

In più sto rischiando di impazzire anche io, perché a quelle orrende visioni dentro di me nasce una sensazione strana, quasi di appagamento…

No, no, no e ancora no! Basta! Pensa ad altro!
Pensa a Shura!
Pensa agli altri cavalieri!
Pensa a Enrico!
Pensa ai Puffi, ma per l’amor del cielo pensa ad altro!

Dopo non molto tempo, passato per la maggior parte a cercare di dominare le mie strane emozioni e a schiaffeggiarmi, la serratura scatta di nuovo e stavolta entra il biondino che mi ha attaccata in bagno.

-Artemide, suo fratello Apollo mi ha incaricato di portarle questo abito, che è sicuramente più consono al luogo in cui si trova rispetto agli stracci che indossa, e la prega di metterselo-

Ancora in preda al pianto e alla mia lotta interiore guardo la veste che il tizio mi sta porgendo e subito mi ricorda quella chiesta da Artemide a Zeus: lunga fino alle ginocchia, color zafferano, con i bordi rossi e qualche ricamo in oro.
Tento di darmi un contegno e di mostrarmi decisa, mi asciugo il viso con le mani e cerco di tirare fuori un po’ di coraggio.

-non la metterò mai-
-dea Artemide, le dico solamente che in caso di un suo rifiuto sono stato incaricato di spogliarla e di mettergliela personalmente-

A queste parole il miscuglio di emozioni che provo dentro me rischia di farmi esplodere.
Meglio se non gli rispondo altrimenti farei davvero concorrenza a uno scaricatore di porto!

Prendo la veste e la esamino: è di tessuto raffinato, infatti è morbido e sicuramente indosso non lo si sentirebbe nemmeno, i ricami sono perfettamente cuciti e al chiaro lasciano un riflesso davvero meraviglioso.
Ho la sensazione di aver già visto questo vestito, di averlo già indossato… chiudo gli occhi e rivedo il prato enorme e pieno di fiori dove correvo spensierata assieme ad Apollo durante le bellissime giornate di caccia nel pieno della primavera…
Apro gli occhi di scatto ormai conscia del fatto che sto completamente impazzendo.
Da dove è saltato fuori quel ricordo?
Faccio un paio di respiri per calmarmi e riprendere padronanza di me, poi fisso ancora una volta questa veste prima di buttarla per terra.

-se proprio ci tiene se la può mettere lui, io non la voglio!-

Il biondino, con tutta la calma del mondo, raccoglie il vestito e si avvicina minacciosamente a me.

-immaginavo questa vostra reazione …-

Mentre lui avanza io indietreggio.
Cazzo, ora sono bloccata nell’angolo!

-… e sinceramente non aspettavo altro-

Sorridendo divertito, mi prende il lembo della maglietta e comincia lentamente ad alzarla.
Cazzo!!!
Tento in tutti i modi di oppormi, di levargli le mani dai miei vestiti, ma sembra di contrastare un treno Eurostar in piena corsa!
Quando ormai sta per denudarmi della maglietta si ferma di scatto.

-accidenti ci hanno trovati-

Mi lascia e guarda verso la porta, dove spunta il suo socio dai capelli rossicci.

-Berenice, i cavalieri di Atena sono giunti fin qui, porta Artemide al riparo nella zona privata del tempio-

Il cuore ha avuto un tuffo.
I ragazzi sono arrivati!
Tento con uno scatto felino di scappare ora che la porta è spalancata e che ho un attimo di respiro, però vengo subito fermata perché il biondino non mi ha lasciato la maglietta, anzi, nel fermarmi l’ha pure strappata fino a quasi sotto il seno.

-non così in fretta, Artemide, ora vieni con me senza fare storie-
-LASCIAMI ANDARE LURIDO MANIACO!-

Come se non avessi mai pronunciato parola, mi carica sulla spalla stile sacco di patate e con la super velocità mi porta in una stanza completamente diversa dalla cella di poco fa: è enorme e lussuosissima e credo che sia anche parecchio in alto, il panorama che si vede dalla finestra grande come tutta la parete è veramente vasto.

-questa è la stanza che Apollo aveva fatto preparare per te, ora te ne resti qua buona buona in mia compagnia fino a quando non sarà tutto finito-

Con la finezza di un camionista mi butta sul divano e mi si mette sopra.
CAZZO CAZZO CAZZO!!!
Non riesco a reagire!!! Il peso del suo corpo mi impedisce ogni movimento, non riesco neanche ad agitarmi e a richiamare il cosmo!!!

-stai buona oppure diventerò piuttosto cattivo, e diventarlo davanti a una bellissima ragazza come te non è proprio una bella cosa…-
-che cosa vuoi da me? Levati di dosso, mi stai facendo male!-
-vuoi la verità? Sinceramente degli ordini di Apollo un po’ me ne infischio, infatti io ti voglio tutta per me…-

Detto questo sento la sua mano che mi accarezza la gamba…

No…
No…
NO!
Questo no!
Tento una reazione ma sono completamente immobilizzata.

-SMETTILA, NO, NON VOGLIO!-
-oh, invece tra poco lo vorrai eccome…-

Con la mano sta lentamente salendo la mia coscia.
Tento di muovere le gambe in modo che non mi possa toccare ma non mi sento più i muscoli.

-SMETTILA! BASTA! LASCIAMI STARE!-

Come se ci provasse gusto ha aumentato la pressione su di me, la mano si sposta sul fianco e nel frattempo ha cominciato a baciarmi il collo.
Non riesco a fermarlo, maledizione! E non riesco a richiamare il cosmo! E gli occhi ormai lucidi stanno per esplodere in un pianto disperato!
MERDA!!!

-ti sei arresa, meglio così…-

Arresa?
Non riesco a reagire perché non riesco a liberarmi di te, lurida testa di cazzo!
Ma dov’è Apollo? Per una volta che mi farebbe piacere vederlo non si fa vivo!

Quando con la mano e le labbra salta direttamente al seno istintivamente mi viene da urlare con tutto il fiato in corpo…

-SHURAAAAA!!!-

Il biondino si ferma e sogghigna guardandomi piangere.

-e chi sarebbe questo Shura? Il tuo ragazzo?-
-HAI DETTO BENE MALEDETTO BASTARDO!-

Mi giro verso la fonte della voce e lo vedo alla porta.

-SHURA!!!-
-dunque saresti tu, un cavaliere di Atena, il suo fidanzato… interessante, davvero interessante…-
-ALLONTANATI IMMEDIATAMENTE DA LEI SE NON VUOI CHE TI TAGLI IN DUE!-

Alla minaccia di Shura il biondino si mette a ridere e, con uno scatto fulmineo che non avrei mai potuto prevedere, mi ritrovo in piedi a fargli da scudo con i polsi immobilizzati e le braccia alzate.

-vuoi segarmi in due? Anche con lei davanti a me?-
-LASCIALA SUBITO ANDARE!-
-e se non volessi farlo?-

Io sono completamente incapace di qualsiasi reazione.
Non so neanche se sto capendo la gravità della situazione.
Riesco solo a piangere come una disperata guardando Shura.
Anche quando sento una leccata sul collo e una mano sull’ombelico che mi accarezza la pancia non riesco a reagire se non piangendo ancora di più.

È come l’altra volta. Come quando Shura era stato posseduto.
Stessa mia posizione, stessa situazione.
Tremo sempre di più al pensiero che abbiamo le mani completamente legate, questo maniaco tiene il coltello dalla parte del manico e lui lo sa benissimo.

Poco prima di abbandonarmi alla circostanza una strana pulsazione dentro di me mi fa sobbalzare.
Ancora una volta.
E un’altra.
Come dei battiti.
Il mio cosmo è agitatissimo.

-ma che le succede ora?-

La voce di Benedice o come cazzo si chiama mi riporta alla situazione in cui mi trovo.
Però ne sono certa, c’è qualcosa che mi sta chiamando.

-ragazzina ora smettila-
-vai a quel paese, idiota-

Con un coraggio che non so se è dovuto alla disperazione o all’incoscienza, do un calcio all’indietro sperando di colpirlo.

-ma porca… lurida… puttanella…-

Evvai, ce l’ho fatta! Dal tono mozzato devo averlo preso in mezzo alle gambe!
Vai così Sara!
Finalmente sono libera e subito Shura con uno strattone mi allontana dal biondino.

-Sara devi scappare da qui, scendi e vai dagli altri-

Lo vedo mettersi in posizione di attacco.

-ma cosa…-
-ora gliela faccio pagare cara a questa testa di cazzo, nel frattempo tu corri-
-no io…-
-CORRI! VAI VIA DA QUI!-

Si volta verso di me e faccio fatica a deglutire.
Non l’ho mai visto così incazzato.
Mi fa quasi paura.

-d’accordo-

Mentre lui trattiene Bende… insomma il maniaco io indietreggio e, dopo aver sbattuto contro lo stipite della porta, mi precipito fuori dalla stanza.

Corro con tutte le forze che ho, non so dove sto andando ma le mie gambe mi porteranno pure da qualche parte!

Senza farlo apposta sento che mi sto avvicinando sempre di più a quel qualcosa che mi fa sobbalzare.
Percorro il lungo corridoio e appena arrivo davanti a una porta bianca la sensazione è al culmine.
Mi fermo di colpo e, dopo un attimo di indecisione, decido di entrare perchè voglio sapere cosa mi fa reagire così.
Apro a fatica la pesante porta e quello che vedo all’interno è strabiliante: appoggiate su die piedistalli ci sono due armature, a sinistra una dorata con un sole e a destra una sul viola con una luna.

-e così hai scoperto dove tengo le nostre armature, sorella mia-

Accanto all’armatura col sole è apparso Apollo.

-le nostre cosa?-
-armature. Anche noi divinità possediamo delle corazze, proprio come i tuoi cavalieri, però queste sono diverse, sono state create per noi nell’era mitologica da Efesto-

Quella… è la mia armatura?
Allora si riferiva a questo quando mi aveva detto di avere qualcosa che mi apparteneva!
L’armatura viola – sicuramente la mia – cerca di avvicinarsi, però è come se sbattesse contro una barriera perché non riesce ad arrivare a me.
No, non è una barriera… è un cosmo divino.

-Apollo ritira il tuo cosmo!-
-fossi matto, così prenderesti l’armatura di Artemide…-

Mi concentro e tento di contrastarlo espandendo il mio cosmo e la barriera per un attimo cede, infatti un pezzo è quasi nella mia mano, ma Apollo non se ne sta a guardare e libera la sua potenza fino quasi a sovrastarmi ricacciando indietro la corazza.

- ma tu non dovevi correre da tuoi cavalieri?-

Cavolo è vero, Shura mi ha categoricamente ordinato di andarmene di qui!
Però l’armatura… almeno quel pezzo…
No, quella può aspettare, ora devo arrivare dai ragazzi.
Ritiro il cosmo e in cagnesco fisso il mio caro fratellino.

-Apollo per stavolta hai vinto tu, ma sappi che prima o poi l’armatura di Artemide tornerà da me-
-vedremo, sorella mia, vedremo…-

Continuo a guardarlo così fino a quando non sbatto contro il muro – mai una volta che c’entri la porta andando in retro – esco e riprendo la mia corsa disperata, stupita per il fatto che Apollo non mi sta inseguendo.

Imbocco i corridoi a caso e a volte finisco addosso a delle guardie, che però riesco ad allontanare espandendo il cosmo o a scartare come facevo con gli avversari quando giocavo a calcio o a basket, così posso continuare la mia fuga.



Ho già il fiatone e non devo essermi allontanata neanche di molto, questo posto è un labirinto…
Cazzo e ora dove vado? Destra o sinistra?
Merda, in più tutte le guardie che ho evitato sento che si avvicinano, mi stanno inseguendo!
O la va o la spacca, mi fiondo a destra e mi schianto contro qualcosa di duro.
Facendomela letteralmente nei pantaloni alzo lentamente lo sguardo.

-Sara!-
-AL! Grazie al cielo sei tu! Non sai quanto sono felice di vederti! Presto vieni via, delle guardie mi stanno inseguendo e Shura mi ha ordinato di raggiungere gli altri!-
-calmati, adesso ci penso io a queste mezze calzette, tu continua a correre-
-dove devo andare? E poi Shura sta combattendo e…-

Al mi appoggia le mani sulle spalle e mi da una bella scrollata.
Ora capisco cosa vuol dire essere shakerati per bene.
Si porta alla mia altezza e con tutta la calma del mondo mi dà spiegazioni.

-ora ascoltami: devi continuare a scendere le scale fino in fondo e poi, una volta uscita dal tempio, andare verso la radura, hai capito? E non preoccuparti per noi -
- scendere le scale e poi verso la radura… ok, posso farcela-
-perfetto, ora vai, le guardie sono qui!-

Appena Al mi lascia andare le mie gambe cominciano a muoversi da sole.

-GRAZIE!-

Imbocco le scale e comincio a scendere le rampe.
Scendo…
Scendo…
Scendo…
Scendo…
Scendo…
Non finiscono più!

Quando finalmente arrivo alla fine della scalinata non ho il tempo di riprendere fiato perché delle guardie che mi stanno venendo incontro.
Merda!
Comincio a concentrare il cosmo nelle mani, si sa mai che se lo lancio faccio strike!

-CRYSTAL NET!-

Non ho capito bene cosa è successo, però la mandria di avversari che mi stavano venendo incontro si è bloccata.

-SARA!-

Mi giro e vedo il Lilloso.
Però anche un bestione grosso come una montagna che è sfuggito al suo attacco e ora sta per colpirlo alle spalle!

-MUR! ATTENTO, DIETRO DI TE!-

In un lampo realizzo cosa stringo dalle mani e mi si accende la famosa lampadina.

-ABBASSATI! ORA!-

Con uno scatto fulmineo lui obbedisce e lancio la sfera contro il bestione, che fa un volo di qualche metro prima di schiantarsi contro una colonna.
Wow, mi stupisco di me!
Il Lilloso mi si avvicina.

-Sara è tutto a posto? Chi ti ha ridotto così la maglietta?-
-è una lunga storia, comunque io sto bene e tu? Tutto a posto? Quel bestione non ti ha colpito, vero?-
-non mi ha fatto neanche un graffio grazie a te. Ora però esci di qui, ci penso io a loro, raggiungi Shaka nella radura!-
-d’accordo!-

Corro verso l’enorme porta alle spalle di Mur e finalmente sono fuori, però ora c’è un problema…
Dove vado?
Facile dire “vai verso la radura”, qua c’è solo un’infinita distesa di marmo!

Mentre continuo a correre in direzioni casuali sperando di imbattermi in qualcosa che non siano colonne o guardie, sulla mia strada compaiono dei petali di fiori.
Mi fermo e ne raccolgo qualcuno per guardarli meglio: non sono fiori comuni, infatti su ogni singolo petalo è impregnato il cosmo di Shaka.

Comincia a soffiare il vento e i petali vengono portati tutti in un’unica direzione.
Forse Shaka sta cercando di guidarmi.
O almeno mi auguro che sia così.

Non avendo alternative, riprendo la mia corsa e stavolta sulla mia strada trovo il tizio rosso che ha fermato il biondino prima che mi spogliasse.

-non penserai di riuscire a sfuggirmi, vero ragazzina?-

E ora che faccio?
Il suo cosmo è estremamente potente, a momenti mi sovrasta!

-GALAXIAN EXPLOSION!-

Da dietro di me partono queste parole e subito dopo una potenza incredibile sotto forma di esplosione stellare investe in pieno il tizio.
Mi giro e vedo Kanon e Saga.

-forza gattina, continua la tua corsa, a questo qua ci pensiamo io e Saga-

Annuisco, supero il corpo precipitato a terra e continuo a seguire i petali di Shaka.

Finalmente, dopo un altro po’ di corsa, entro in una sorta di sentiero boschivo e la velocità del vento aumenta, solo che io non ce la faccio quasi più a stargli dietro, mi scoppiano i polmoni e la milza ormai minaccia di uscirmi dal corpo. Non ho mai avuto una grande resistenza ma qui si esagera!

In più sono preoccupata per Shura, Al, Mur, Kanon, Saga e tutti gli altri.
Chissà se stanno bene, se sono feriti o se addirittura…
No, Sara non fare pensieri negativi! I loro cosmi si sentono ancora perfettamente, quindi stanno tutti bene! Pensa positivo per una volta, lurida pessimista che non sei altro!



Non ce la faccio più, mi fermo appoggiandomi al tronco di un albero per riprendere fiato, però i petali non si fermano e rischio di perderli di vista.

Cazzo Shaka, dammi tregua!

Riprendo la mia forsennata corsa, solo che inciampo in qualcosa e cado a terra.
CHE MALEEEEEEEEEEEEE!!!
Mi sono sbucciata il ginocchio e ho pure preso una storta!
E comincio a non vedere più i petali, porca vacca!
Con uno sforzo mi rialzo e tento di procedere, però fa più male di quanto pensassi.




Questo bosco non finisce più, mi sembra di esserci dentro da un’eternità!
In più ad ogni passo ho l’impressione che la caviglia si stia gonfiando, infatti il dolore diventa sempre più atroce e sempre più spesso sono costretta a fare delle piccole soste. Ormai i petali li ho persi di vista, mi sto affidando solo alla mia percezione del cosmo per trovare Shaka e spero di non aver sbagliato strada… cavolo, qua il paesaggio è tutto uguale, ci sono solo alberi e non posso neanche capire se sto andando avanti o girando in tondo!

Dopo non so quanto arrivo nella famosa radura: è piena di fiori con al centro un grande masso sopra al quale è seduto Shaka nella posizione del loto.

-final…mente…-

Prontamente Shaka mi viene vicino e mi porta in braccio fino alla pietra, dove mi fa sedere.

-stai bene?-
-potei… potrei stare meglio…-

Subito mi guarda la maglietta e la gamba infortunata.

-non… ti preoccupare, non… non è niente…-

Promemoria per il futuro: il cavaliere della Vergine non ascolta mai un’acca di quello che gli dico, quindi posso anche risparmiare il fiato.
Infatti prima mi esamina la maglietta, poi mi denuda il piede e apre gli occhi per vedere meglio come sono conciata: effettivamente la caviglia è parecchio gonfia e al solo sfiorarla vedo le stelle.

-e questo sarebbe niente?-
-Shaka mi sono già fatta male altre volte, un po’ di ghiaccio e passa tutto-
-tutto ma non questo-
-per favore… ti prego… sto benissimo, però ora bisogna aiutare gli altri!-
-giusto, hai ragione, ora che sei qua devo dare il segnale-

Detto questo mi riveste il piede e poi concentra il suo cosmo nel palmo della mano, dove si forma una specie di sfera luminosa, che poi lancia in aria.

-tra poco saranno qui-

Si siede accanto a me ad aspettare l’arrivo degli altri.
Mentre riprendo fiato e tento di darmi una calmata l’ansia si sta impadronendo di me: ogni secondo passato dal segnale di Shaka è una pugnalata alla mia fiducia.
Mentalmente chiamo uno per uno i cavalieri e prego che arrivino presto sani e salvi.

I primi ad arrivare sono Saga e Kanon.
Grazie al cielo non sembrano feriti o provati.

Poco dopo arrivano anche Aiolos e Aiolia, e anche loro stanno bene.

Quasi contemporaneamente a loro arrivano anche Camus e Milo, con un po’ di botte e graffi, che si sostengono a vicenda.
Il mio cuore sta perdendo dei battiti, lo sento…

-Milo… Camus… ma cosa vi è…?-
-tutto a posto dolcezza, sono solo inciampato-
-dì pure che ti hanno preso alle spalle, Milo-
-guarda che è stato così anche per te, eh!-

Mi alzo per farli sedere – al diavolo la caviglia!- quando arrivano anche Al e Mur. Appena vedo com’è conciato il Lilloso mi metto una mano sulla bocca per trattenere un grido: è coperto di sangue dalla testa ai piedi.
Tremando mi avvicino, anche se il forte odore rischia di farmi star male.

-Mur… ma cosa…-
-tranquilla non è niente… è stata solo distrazione… se però… non fosse stato… per Aldebaran ora io…-

Non riesce a finire la frase che si sente male.
Cerco di aiutarlo a tirarsi su ma Al mi blocca.

-tranquilla, ci penso io a lui-

Non posso non sentirmi in colpa, se Mur è ridotto così non è stato certo per sua volontà.
È per colpa mia.
È tutto per colpa mia.
Perché mi sono fatta rapire.
Perché non sono stata in grado di difendermi da sola.

Comincio silenziosamente a piangere quando una mano mi si appoggia sulla spalla.

-calmati adesso, Mur non schiatterà per così poco-
-Death Mask ha ragione, Sara, smettila di piangere adesso-

Le parole di Deathy e Aphrodite – che devono essere appena arrivati - non hanno effetto su di me, non riesco a fermarmi.

Poi, tutto in un secondo.
Due cosmi che conosco stanno combattendo al massimo.
Uno si è indebolito di colpo.
L’altro si è spento.
Lontano da qui.
Verso il tempio.



No…
NO…
-NOOOOOOOOOOOOO!!!-





SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEEE-------------------------
Salve gente!
Quando leggerete queste parole sarò reduce da un weekend ad Asti, dove sarò andata a raccogliere l’uva… o meglio, tutti a raccogliere l’uva e io a cazzeggiare XD

La Fumettopoli di domenica è andata davvero benissimo, mi ha prosciugato le energie fino lunedì pomeriggio ma ne è veramente valsa la pena! ^^

Ma sapete che ormai mi sono abituata all'idea di cominciare la settimana con la pubblicazione di un nuovo capitolo? forse allieto la vostra settimana e faccio cominciare meglio la mia XD
Spero che questo capitolo un po’ movimentato vi sia piaciuto e spero soprattutto che sia stato abbastanza comprensibile… purtroppo sulle scene movimentate devo ancora migliorare, spero di farm perdonare al più presto U_U

Passiamo ai ringraziamentiiiiiiiii!!!

Piccolabulma: come vedi Sara sta cominciando a usare il cosmo ma non è ancora ai livelli del fratello e dei suoi scagnozzi e certamente senza i cavalieri non sarebbe mai scappata dalle grinfie del biondino… che ne dici del capitolo? Fammi sapere ^^

LightDN: non sei stata la prima ma non fa niente carissima CDV, l’importante è che tu mi faccia sapere che te ne è parso del capitolo, come ben sai le scene movimentate non sono il mio forte ^^” spero che la ficcy continui a piacerti e che hai preparato un po’ di pop corn anche per me XD

Snow Fox: le battute di Deathy sono un omaggio a un mio amico del lago con cui sono veramente in contatto wireless col cervello, spariamo le stesse cazzate contemporaneamente XD che te ne pare del capitolo? Fammi sapere ^^

Sesshy94: sono contenta che i personaggi ti piacciano, e pensare che non li ho definiti ancora tutti tutti XD come hai letto i ragazzi sono arrivati per salvare Sara, spero che il capitolo ti sia piaciuto ^^

Bellatrix18: a quanto pare Apollo non si stufa mai nel tentare di distruggere la terra… e finalmente si è scoperto il motivo!
Decisamente ha bisogno di trovare un bell’hobby che lo distragga un po’, questa sottospecie di dio psicopatico XD
Ti è piaciuto il capitolo? Aspetto la tua recensione ^^

Anzy: Aiolos è tutto tuo, ti sta arrivando con pacco postale XD Apollo credo che lo vorrebbero morto parecchie persone ma credo che quel ragazzo abbia la pellaccia dura… per ora comunque Sara gli è sfuggita ancora, chissà che architetterà in futuro… mah! Grazie per il commento, un bacione!

sparkling_thunder: ciao, grazie per la recensione e i complimenti alla storia! In effetti l’avevo notato che il povero Shura è decisamente sottovalutato e allora eccomi qua a farlo risaltare! Ti è piaciuto il capitolo? Fammi sapere! ^^

gil88: in effetti a volte mi chiedo perché ho messo anche i bronzini nella storia… mah… ora vorrei sapere chi non è fuori di testa al Santuario, soprattutto dopo il karaoke XD fammi sapere che te ne pare del capitolo!
Ps: Camus ti sta arrivando a casa con raccomandata, è crudele farti aspettare fino alla fine della ficcy XD

Roxrox: sono contenta che la cena e il karaoke ti siano piaciuti XD la connessione wireless è un omaggio a un amico con cui sparo le cazzate in contemporanea con le stesse parole senza metterci d’accordo XD aspetto una tua recensione, ciao!

Ai91: ti ho appagato la curiosità o te l’ho solamente fatta aumentare? XD come vedi Shura è corso a salvarla (e ci aggiungerei un GIUSTO IN TEMPO) però non è ancora tornato…
grazie per il “bravissima”, arrossisco sempre davanti ai complimenti ^///^

Eris: come vedi ho seguito il tuo consiglio e ho abbreviato XD complimenti per la memoria, ti sei ricordata della connessione wireless! In effetti ho voluto fare un omaggino a questo mio amico e, dato che è un idiota che cerca di fare il sadico, l’ho subito associato a Deathy (che in questa ficcy è un po’ OOC) e allora ho accennato la connessione wireless XD
Come hai letto Apollo ha spiegato le sue motivazioni che giustificherebbero una carneficina e Sara comincia a sentirsi strana e ad avere le visioni… prima o poi manderò il cast della ficcy da uno strizzacervelli XD
Che te ne è parso del capitolo? Fammi sapere ^^

Sabri92: vedo che la comparsa di Crystal ti ha rallegrata ^^ come vedi ora le cose si stanno un attimo incasinando e qualcuno non è ancora tornato… Crystal non c’è ma spero che il capitolo ti sia piaciuto ugualmente ^^”



Rinnovo i miei ringraziamenti a chi ha inserito “Favola” tra i preferiti e anche a chi mi ha messa tra gli autori preferiti, sono veramente sconvolta!!! GRAZIEEEEEEE!!!

E per finire ringrazio anche a tutti coloro che leggono nell’ombra facendo aumentare di un’unità il contatore delle letture… grazie, Favolosi Fantasmini!!! ^^
(non chiedetemi da dove mi è uscito quel nome, non saprei rispondervi XD)

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Capitolo 14
*** We Made It ***


CAPITOLO 14 – WE MADE IT

-NOOOOOOOOOOOO!!!-

Ogni fibra del mio corpo sta tremando.
Mi auguro di respirare perché ho bisogno di tutto il fiato possibile per tornare al tempio di corsa.

Tento di scattare quando qualcuno mi ferma prendendomi per un braccio.
Mi giro completamente rapita dal panico e dall’ansia.

-LASCIAMI ANDARE APHRDITE! DEVO TORNARE INDIETRO!-

Lui non si muove, resta a fissarmi sempre bloccandomi mentre gli altri restano in silenzio.

-APHRODITE! MOLLAMI!-
-no, tornare indietro adesso sarebbe un suicidio-
-MA NON TI SEI RESO CONTO CHE I COSMI DI…-
-certo che me ne sono accorto, cosa credi?!-

Lo guardo, ha un’espressione dura e calma.
Io invece sono spaventata e allo stesso tempo incazzata come una iena.
Agito il braccio tentando di liberarmi ma non ce la faccio, anzi, quasi senza rendermene conto mi ritrovo con il volto appoggiato al petto del cavaliere dei Pesci.
Scoppio in un pianto disperato mentre Aphrodite mi abbraccia.
Non doveva succedere.
No.
È tutta colpa mia.
È successo tutto per colpa mia.

-Sara…-
-no Kanon, è meglio non parlare ora-
-ma Shaka…-

Cala di nuovo il silenzio, rotto dalle mie grida.
Non è giusto…
Non lui…
E neanche lui…
Non dovevano farlo!
Non so cosa darei per poterli far tornare…

-scusate… il ritardo…-

Ma questa voce…
Mi giro lentamente verso chi ha parlato e il mio cuore sta per saltarmi fuori dal petto.

-l’ho salvato in extremis…-

Non ci credo!
Sono vivi tutti e due!
Aphrodite scioglie l’abbraccio e corro con tutta la forza che ho in corpo verso le persone che sono arrivate.
E ancora una volta al diavolo la caviglia!

-DOHKO! SHURA!-

Aiolos si fionda a sorreggere Dohko mente io mi lancio con tutte le mie forze su Shura, che mi prende al volo.

-sono qua gattina, finalmente sono qui-
-io… ho sentito il tuo cosmo indebolirsi… e quello di Dohko spegnersi… è stata tutta colpa mia… io non volevo… Shura… io…!-

Mi stringe a sé mentre io non riesco a dire più niente di sensato – o che almeno ci si avvicini a un qualcosa con un significato – lo stringo forte passandogli le braccia intorno al collo e cercando avidamente la sua bocca.
Chiudo gli occhi e lo bacio disperatamente, non riesco a non pensare al fatto che ho rischiato di perderlo per sempre.
Shura si stacca dalle mie labbra quando ormai ero senza fiato, mi asciuga le lacrime con il dorso della mano e inizia a barcollare.

-cos’hai? Non stai bene?-
-no, sto benissimo…-
-sei pieno di lividi e tagli! Stai sanguinando!-
-roba da poco, tranquilla-

Sciolgo l’abbraccio e cerco di fargli da appoggio stabile, però la caviglia stavolta mi fa malissimo e non riesco a non lanciare un gridolino di dolore prima di perdere l’equilibrio.
Se non c’era Deathy pronto a prendermi ora sarei a terra.

-prima di preoccuparti per noi faresti meglio a preoccuparti di quella cazzo di caviglia, forse non ti rendi conto di come minchia si è gonfiata. Ora torniamo al Grande Tempio, così vi portiamo tutti a far medicare-

Senza alcuno sforzo mi prende in braccio mentre i ragazzi usciti illesi dallo scontro aiutano quelli feriti a tornare a casa.

-ehi Deathy…-
-che c’è?-
-ti ho rovinato il compleanno, scusami…-
- cazzo dici? Ho preso a calci in culo parecchie teste di minchia e le ho spedite nell’Ade, ti devo ringraziare invece perché mi sono divertito un casino! È il miglior regalo che potessi farmi mocciosetta!-
-ah… ok…-

Decisamente questo tizio ha qualche rotella fuori posto.

Grazie alla super velocità arriviamo in un battito di ciglia al cospetto di Shion e di Saori, che ci stanno aspettando davanti all’ingresso della casa del Grande Sacerdote.
Col riflesso arancione del sole che sta calando – ormai è quasi sera – sembrano due carote parlanti.

-Sara! Cavalieri! Siete tornati!-

Saori mi si avvicina tutta preoccupata e la cosa mi puzza.

-Sara… ero così in ansia per te e per i cavalieri… io…-

Dopo aver biascicato queste dodici parole in croce mi abbraccia.
NO, ALT, FERMATE TUTTO!
Dov’è la vera Saori Kido? Dove l’avete nascosta?
Questa non è lei! Impossibile! Non mi abbraccerebbe mai!
O forse quando cala il sole rivela il suo lato nascosto! Ormai il sole è quasi del tutto tramontato e il cielo è arancione… sì deve essere questo per forza!

-Shion dobbiamo subito portare nella clinica privata Sara, Shura, Milo, Camus ma soprattutto Mur e Dohko-
-giusto Shaka, portateceli e chiamate i medici!-


***


Cavolo che male! E che puzza!
Mi hanno portata in questa stanza che ricorda quella di un ambulatorio medico e mi hanno fatta sdraiare su un lettino, mi hanno medicato ferite e graffi vari e poi mi hanno messo un impacco puzzolentissimo sulla caviglia, che mi hanno torturato in ogni modo possibile.
Giuro che ho visto le stelle e anche il sistema solare!
Però sento che sta migliorando, infatti mi fa molto meno male e riesco anche a camminare.
Disubbidendo all’ordine di assoluto riposo fino a domattina e all’ordine di mettere il camice bianco da ricoverata (è ruvidissimo e io non riuscirei a sopportarlo per più di cinque secondi!) prendo una stampella ed esco di nascosto dalla stanza – che oltretutto è l’ultima di un lungo corridoio - e vado verso le altre dove sicuramente sono ricoverati gli altri.
Mi sembra di essere Dottor House in un giro di visite!
Arrivo davanti alla prima porta, busso e ricevo il permesso di entrare.
Nella stanza tipicamente da ospedale ci sono due letti messi uno di fronte all’altro.

-ciao Milo, come stai?-
-io sto bene, devo solo riposare per un paio di giorni e tornerò come nuovo e finalmente mi potrò togliere questa vestaglietta da ospedale. E tu invece?-
-ora meglio, anche se dovrei restare in assoluto riposo fino a domattina, però volevo venire a vedere come state-
-e brava la nostra gattina disubbidiente… ma la maglietta rotta non la cambi?-
-appena potrò uscire di qui sarà la prima cosa che farò, è scomodo andare in giro con la pancia all’aria. Però il camice da ricoverata non lo metterò mai, è ruvido…e Camus come sta?-
-ha subito un piccolo intervento ed è ancora sotto anestesia, se non ci fosse stato lui credo che a quest’ora mi dovreste raccogliere con un cucchiaino-

Stringo la mano in un pugno mentre guardo Camus dormire con una flebo attaccata al braccio.

-dolcezza non devi incolparti, semplicemente li abbiamo sottovalutati e ci siamo distratti, tutto qua-

Decido di tacere per non far patire al povero Milo una lagna senza fine. Merita di riposare.

-ora vado, voglio vedere anche gli altri-
-d’accordo, passa a trovaci quando vuoi tanto per un paio di giorni non ci muoviamo di qui-
-allora buonanotte-
-buonanotte dolcezza e vedi di coprirti un po’-

Esco di soppiatto e mi dirigo verso la prossima porta, busso e poi entro.

-ciao Shura-
-ciao gattina, come va la caviglia?-
-bene, sta guarendo-
-non ti sei ancora cambiata i vestiti?-
-no, ma domattina sarà la prima cosa che farò-
-guarda che se vai in giro così mi ingelosisco, hai tutta la pancia scoperta…-
-ma smettila… tu come stai?-
-quel tizio era veramente un osso duro, i lividi e i tagli erano più profondi di quanto pensassi-
-ma… l’hai per caso… ucci…-
-no, non ci sono riuscito però sono certo di avergli spaccato qualche osso-

Mi avvicino e mi siedo sul letto accanto a lui, però Shura mi tira a sé e mi bacia per poi farmi appoggiare al suo petto.
Decisamente le vestaglie bianche tipiche da paziente d’ospedale sono ruvide.
E col cavolo che io la metto.

-ho avuto tanta paura… se non fossi arrivato tu a quest’ora…-
-ssssh, ora è tutto finito, quel bastardo non ti torcerà più neanche un capello-

Grazie al cielo ho finito le lacrime, altrimenti non credo che riuscirei a chiudere i rubinetti.
Mi stacco a malincuore rovinando questo momento di romanticismo e mi alzo.

-ora vado, voglio vedere come stanno Dohko e Mur-
-d’accordo. Buonanotte gattina, ti amo-
-ti amo tanto anche io. Buonanotte-

Con il mio collaudatissimo stile ninja stampelloso arrivo alla sala operatoria, davanti alla quale c’è Shion.

-Sara, come stai? Perché non ti sei messa il camice che ti hanno portato?-
-sto bene e quel coso è troppo ruvido per metterlo… chi c’è dentro?-
-Dohko. Nell’altra sala fino a poco fa c’era dentro Mur-
-e Mur come sta ora?-
-grazie al cielo non era in pericolo di vita, le ferite non erano molto profonde e se l’è cavata con qualche punto. Ora su di lui sta vegliando Aldebaran. Dohko invece è ridotto veramente male anche se non sembrava, ha ricevuto un brutto colpo in pieno e alcuni pezzi della sua armatura gli sono penetrati nelle carni, alcuni sono vicino agli organi e l’operazione sarà lunga e rischiosa-

Alle parole di Shion le gambe mi tremano.
Dohko sta lottando tra la vita e la morte e tutto per colpa mia.

Sento un macigno di risentimento sulle spalle.
Apollo…
Giuro che questa te la faccio pagare carissima!
Se ti prendo ti ammazzo con le mie stesse mani!

Mentre immagino ogni tipo di supplizio che potrei infliggere al mio caro fratellino una mano si posa sulla mia spalla.

-Sara non è necessario che rimani qui, l’operazione è appena cominciata e richiederà del tempo, forse tutta la notte. Se non hai ancora sonno vai nel giardinetto qui fuori con Saori e gli altri cavalieri, non devi restare da sola ora come ora, sei sconvolta e stai tenendo tutto dentro col rischio di esplodere. Su, esci e non ti preoccupare, non dirò nulla ai medici sulla tua fuga, però non fare troppo tardi-

Conclude la frase con un occhiolino.
Shion ha perfettamente ragione.
Non voglio restare da sola e i ricoverati devono riposare, Shura incluso.

-ok, appena sai qualcosa su Dohko fammelo sapere-
-certamente-

Mi avvio con la mia stampella verso l’uscita e una volta fuori vengo praticamente presa d’assalto dai ragazzi e da Saori, visibilmente preoccupati per le mie condizioni e per quelle degli altri. E per il fatto che non ho messo la vestaglietta bianca.

-quella cosa è ruvida e col cavolo che la metto, comunque io sto bene, grazie a un impacco puzzolente la caviglia sta guarendo. Milo ha solo bisogno di riposare, Camus ha subito un piccolo intervento e ora dorme per via dell’anestesia, Shura ha preso parecchie botte e deve stare a riposo, Mur è uscito da poco dalla sala operatoria dove gli hanno messo i punti e nell’altra sala operatoria c’è Dohko. Praticamente ha preso un brutto colpo e alcuni pezzi dell’armatura gli si sono conficcati nel corpo e anche vicino agli organi, l’intervento sarà lungo e anche rischioso-

Dopo il mio riassunto gli sguardi preoccupati dei ragazzi diventano ancora più preoccupati.

-siamo stati davvero fortunati noialtri, loro hanno beccato i guerrieri più forti a difesa di Apollo e ne sono usciti malconci-

Kanon sei proprio bravo ad alleggerire le situazioni, non c’è che dire!

-ma a te cosa è successo? Cosa ti hanno fatto intanto che eri loro prigioniera per ridurti così?-

La domanda di Aiolia mi fa tornare quella sensazione di impotenza.
Abbasso lo sguardo e mi sento tremare.

-vieni, siediti qui-

Saori mi porta verso una panchina del parco illuminato e mi fa sedere.
Comincio il mio racconto guardando fisso per terra, non riesco a guardarli in faccia.

-Apollo mi ha portata in quel tempio, mi ha rinchiusa in una cella e mi ha raccontato la sua vita e perché vuole fare una strage, poi se n’è andato minacciando di uccidermi se non fossi passata dalla sua parte. Poi siete arrivati voi e sono stata portata in una stanza in cima al tempio, dove ho rischiato di essere violentata dal tizio che mi ha attaccata in bagno. Se non fosse arrivato Shura ora… io…-

Prendo coraggio e vado avanti.

-Shura l’ha fermato, mi ha liberata e mi ha ordinato di raggiungervi però c’era questa sensazione strana, come se qualcosa mi stesse chiamando, e ho scoperto che Apollo possiede la mia armatura insieme alla sua. Dopo questa scoperta ho ripreso la mia corsa per raggiungere la radura. Poi basta, dopo aver incrociato qualcuno di voi ed essermi fatta male sono arrivata-

Silenzio tombale.
Mi sto preoccupando.

Saori mi abbraccia un’altra volta e mi appoggio a lei, è stato difficile raccontare tutto questo - più di quanto immaginassi – e ho bisogno di sostegno.
Ora che ho raccontato tutto posso riempirmi di tristezza e rabbia.

-hai rischiato di essere violentata?!-

La voce inorridita di Aiolia mi fa alzare lo sguardo.
Annuisco in silenzio.

-hai detto che Apollo ha la tua armatura, stai scherzando vero?-
-no, sono serissima Death Mask, l’ho vista con i miei occhi ma purtroppo non sono riuscita a prenderla. Ha la mia e anche la sua-
-merda, questa non ci voleva! Se ha la sua armatura come cazzo lo battiamo quel figlio di…-
-Angelo contieniti per favore, sei in presenza di due signorine-
-ma vai affanculo frocio del cazzo, ti rendi conto in che merda di situazione ci troviamo? Quello là ha tutti i mezzi per farci fuori!-
-calmati Cancer, non è dicendo frasi volgari o insultandomi che migliorerai la situazione!-
-Aphrodite lui ha ragione! Ha perfettamente ragione! Se io avessi recuperato la mia armatura ora avremmo qualche speranza in più di batterlo! Se avessi concentrato di più il cosmo forse ce l’avrei fatta e non sarei tornata a mani vuote!-

Tutti mi guardano stupiti.

-ero quasi riuscita a prenderne un pezzo ma poi ho preferito continuare la corsa…però ora sono stanca di tutto questo, solo perché è il mio fratello divino lui non ha il diritto di decidere della mia vita o di quella degli umani! Voglio fermarlo ad ogni costo, anche se significherà ucciderlo con le mie stesse mani!-

Saori scioglie l’abbraccio e sento che sto cominciando a tremare di rabbia.
Mi correggo, sto tremando dalla rabbia e dal risentimento.

-Sara… saresti davvero in grado di uccidere una persona?-

La domanda di Aiolos mi coglie di sorpresa.
Ed è del tutto lecita, infatti io non ho mai fatto niente di simile e, come dice un detto, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare…
Avrei davvero il coraggio di uccidere un mio simile?
Se me lo trovassi davanti, lo farei davvero?
In fondo chi sono io per decidere se una persona deve vivere o morire?

La voce e le mani di Saga appoggiate sulle mie spalle mi fanno scendere dal mio pero dei pensieri.

-ascoltami Sara, ovviamente sei ancora scossa per tutto quello che ti è successo ed è comprensibile questa tua rabbia e questo desiderio di vendetta, però lascia che ti dica una cosa: tu hai le mani limpide e non devi necessariamente sporcarle di sangue come noi cavalieri, quindi per favore non dire più una cosa simile, non è affatto da te-

Non so proprio cosa rispondergli.
Forse ha ragione, persino io mi stupisco di aver detto quelle parole.


***


Mi sveglio in questa stanza da ospedale e sto decisamente meglio, la caviglia non mi fa più male e ho recuperato le forze.
Dopo un controllo veloce dei medici - che hanno dato parere positivo al mio rilascio - mi faccio una doccia veloce nel bagno della mia stanza, finalmente butto via la maglietta strappata e indosso i vestiti che mi ha portato stamattina Saori e infine passo velocemente a vedere come stanno gli altri ricoverati. Più o meno stanno tutti meglio rispetto a ieri e finalmente Camus si è ripreso; passo a vedere anche il Lilloso, però sta ancora dormendo.
Quando arrivo davanti la sala operatoria vedo Shaka, Saga, Kanon, Aiolos, Aiolia, Death Mask, Aphrodite e Shion.

-buongiorno. Dohko è ancora dentro?-
-purtroppo sì-

Alla risposta di Saga non riesco a fare altro che sospirare.

-ma i medici non hanno ancora fatto sapere niente?-
-niente di niente. È tutta la notte che stanno operando senza sosta-

E cala il silenzio.
Guardo il pavimento ma non riesco a pensare a niente.
Guardo poi le facce dei ragazzi, preoccupate ma fiduciose.
Mi siedo per terra appoggiando le spalle alla parete e resto anche io in attesa. Ieri sera, quando gli ho detto che sarei rimasta qua ad aspettare, mi hanno mandata a dormire ma stavolta non mi schiodano da qui!



Le ultime parole famose.
Neanche dieci secondi dopo essermi seduta sono arrivati i mocciosi e sono stata praticamente obbligata a portarli in visita dagli altri ricoverati, solo che si sono sparpagliati e ora ognuno sta visitando una stanza diversa.
Rassegnata, mi siedo su una sedia nel corridoio e Saori fa altrettanto.
Lei prende la parola.

-Sara, volevo chiederti scusa-
-per cosa?-
-per come mi sono comportata con te, per tutte le frecciatine e per il fatto che ho pensato male di te. Credevo che volessi portarmi via i miei cavalieri e per questo ti ho trattata malissimo. Non è mai stato da me un comportamento simile-

La guardo confusa e stupita.
Avanti, lo scherzo è bello finchè dura poco, dov’è la vera Saori?

-vedi, io sono l’erede di una potente famiglia e ho praticamente passato tutta la mia vita con mio nonno, gli unici amici che avevo erano questi ragazzi e sono molto gelosa di loro; quando sei entrata nelle nostre vite per noi è stato uno sconvolgimento totale, ovviamente tutti erano concentrati su di te e io ero passata in secondo piano. Quando ti ho conosciuta e ho visto che eri contesa tra Kanon e Milo ero gelosa di te, perché con me non si erano mai comportati così, e da lì ho cominciato ad odiarti. Però tu sei Artemide, mia sorella, e non posso non volerti bene, per questo da oggi in poi voglio conoscerti meglio, ho la sensazione di averti giudicato male e troppo in fretta. Mi puoi perdonare?-

Dite quello che volete, che è stato l’impacco alla caviglia a intaccare anche il cervello, che sono ancora sottoshock e non sto capendo quello che dico o faccio, però…
Non so…
Voglio provare a ricominciare d’accapo con lei.
In effetti ragionando a mente fredda l’ho giudicata senza neanche conoscerla, anzi, non ci siamo quasi mai parlate finora.

-anche io credo di averti giudicata male senza conoscerti e per questo ti chiedo scusa. Dopotutto hai ragione, siamo sorelle e dovremmo cercare di andare d’accordo. Facciamo pace e ricominciamo d’accapo?-
-ok-

Ci stringiamo la mano e ci mettiamo a ridere.

-però ora mi devi dire una cosa… ti piacciono Kanon e Milo?-
-eh? N…no ma che vai a dire…-
-sei diventata tutta rossa, allora ci ho preso!-
-no, hai completamente frainteso!-
-ma se prima hai detto che eri gelosa perché ci provavano con me e non con te!-
-ma solo perché con te lo facevano e con me no, però non mi piace nessuno di loro-
-però qualcuno ti piace, vero?-

Non mi risponde e diventa bordeaux.

-allora qualcuno c’è!-
-abbassa la voce, non voglio farlo sapere in giro!-
-tranquilla, capisco benissimo quello che stai provando e per questo hai tutto il mio sostegno-
-ti ringrazio-

E da lì in poi è stato un chiacchierare ininterrotto sui più svariati argomenti.
Decisamente avevo bisogno di pensare ad altro e grazie a Saori ora il mio umore è decisamente migliorato.
Nel frattempo dei mocciosetti neanche l’ombra. Si saranno persi per la struttura a ‘sto punto, ma chi se ne frega.

All’improvviso arriva Aiolos di corsa.

-RAGAZZE! L’OPERAZIONE È FINITA! DOHKO È SALVO!-

Un’ondata di felicità si impossessa di me dalla testa ai piedi.

-davvero? E come sta adesso?-

Aiolos si ferma e sorride contentissimo.

-ovviamente è ancora sotto anestesia, però i medici sono riusciti a togliergli tutti i frammenti dal corpo e a non intaccare nessun organo. Dovrà stare a riposo però il peggio ormai è passato. Ma, se conosco bene Dohko, nel giro di qualche settimana sarà già in piedi più arzillo di prima, quel ragazzo ha una ripresa impressionante-

Con un sorrisone a trentadue denti mi alzo e insieme a Saori lo seguo fino alla stanza dove hanno portato Dohko. Purtroppo non possiamo entrare, però sapere che ora non è più in pericolo di vita mi ha alleggerito il cuore.

Con una carica di gioia eccessiva comincio a correre per fare il giro delle camere per dare la buona notizia a tutti, però mi becco subito la ramanzina dai medici perché non si corre in corridoio, ma sapete quanto me ne importa?
Esatto, meno di zero.

Una stanza alla volta ritrovo i bronzini e avviso gli altri cavalieri che Dohko è fuori pericolo e ovviamente tutti si rallegrano a questa notizia.

Per il resto della giornata do una mano ai ricoverati, tipo a prendere degli oggetti o a cambiare il canale della tv, e poi chiamo Enrico per dire che resto qualche giorno in più per via di “questioni di massima urgenza” .
Ovviamente se gli avessi detto che rimanevo perché metà cavalieri erano all’ospedale per colpa mia sarebbe morto d’infarto.


***


Sono già passati altri cinque giorni, e oggi è giovedì.
Milo ormai è uscito da qualche giorno, secondo i medici Camus potrebbe uscire entro stasera, Shura domani o dopodomani insieme a Mur e Dohko invece deve rimanere a riposo assoluto ancora per un pò.
Cavolo, questi ragazzi hanno una ripresa eccezionale! Fossi stata al loro posto avrei impiegato settimane per riprendermi!

Intanto che aspetto che i medici finiscano il loro giro di viste mattutino, mangio qualcosa per colazione e mi metto a canticchiare la canzone che passa sul mio lettore mp3.


I took a walk around the world to
ease my troubled mind
I left my body laying somewhere
in the sands of time
I see the world float to the dark
side of the moon
I feel there is nothing i can do, yeah

I watched the world float to the
dark side of the moon
after all I knew it had to be something
to do with you
I really don't mind what happens now and then
as long as you'll be my friend at the end...


Una pacca sulla spalla mi riporta al mondo esterno – quando ascolto la musica io mi lascio completamente catturare - mi levo le cuffie e di fronte a me compare Milo.
-ehilà, buongiorno gattina-
-ciao Milo, sei venuto per il giro di visite?-
-già-

Si siede accanto a me e ci mettiamo ad aspettare ascoltando qualche canzone insieme. Quando i medici ci passano davanti – segno ce il giro di visite è finito – spengo il lettore e ci precipitiamo verso il corridoio dove sono ricoverati gli altri, quando vediamo Shura, Camus e Mur venirci incontro.

-ma cosa ci fate qua fuori?-
-semplice Milo, possiamo tornare a casa-

Ho capito bene?
Ho sentito proprio queste parole?

-siete stati dimessi?-
-esatto-

La risposta di Shura era tutto quello di cui avevo bisogno.
Mi lancio verso di loro in un impeto di felicità, però scivolo e cado a terra.

-AHIA CHE MALE!-

Ovviamente si è scatenata una risata generale.
Ora posso tranquillamente ritirare l’oscar delle figure di merda.
Mi rialzo aiutata da Shura e poi vado a fare visita a Dohko, che ormai è in piena guarigione.
Aiolos aveva ragione, la sua ripresa è veramente impressionante! Per me tra una settimana può già scendere dal letto!


***


Ormai è quasi ora di cena mentre preparo la borsa – purtroppo domattina si torna a casa – e ripenso alla proposta che Shion mi ha fatto nel pomeriggio: secondo lui dovrei trasferirmi al Grande Tempio, sarebbe meglio per i cavalieri e anche per me.
L’idea non mi dispiace del tutto però non me la sento di lasciare la mia casa e mio fratello, sono le uniche cose che ancora mi legano alla mia famiglia e non sono ancora pronta per lasciarmeli alle spalle…

Mentre navigo sul mio pero dei pensieri qualcuno bussa alla porta.

-avanti-

La porta si apre ed entra Shaka.

-ciao Shaka -
-stavi preparando le cose per il rientro, per caso?-
-l’hai capito dalla pila di vestiti che devo ancora mettere via?-
-più o meno-
-beh, hai indovinato… volevi dirmi qualcosa?-
-ero venuto a dirti che si parte domenica pomeriggio-

Mi blocco.

-cosa?-
-ho chiamato tuo fratello e gli ho detto che avevamo ancora delle cose da discutere e da fare, così gli ho detto che saresti rimasta altri tre giorni. Hai bisogno di recuperare ancora un po’ di forze secondo noi e…-

Lascio cadere la pila di magliette che ho in mano e tutta contenta abbraccio Shaka.

-GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIEEEEEEEEEEEE!!!-
-… ecco… di niente…-

Poverino, è arrossito!
Lo libero dalla mia presa e comincio allegramente a riordinare i vestiti nell’armadio.

-inoltre secondo l’ultimo controllo del pomeriggio Dohko sta migliorando, però ora che Mur è stato dimesso e ha recuperato le forze può andare a prendere altra acqua della vita, così nel giro di poco sarà di nuovo in piedi e in piene forze-

Guardo stupita Shaka, che si congeda e mi lascia con la mia sorpresa.

CHE BELLOOOOOOOOOOOOOO!!!
AMO LA GRECIA!!!







SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEE!!!------------------------------------------
Ecco qua il 14° capitoloooooooooooooooo!!!
Vi ho fatti stare in ansia per il povero Shura, vero?
Tranquilli, sta benissimo! E come avete visto è già guarito e tornato più in forma di prima! ^^
Qualcuno di voi è stato ingannato… i due cosmi citati alla fine del 13° capitolo sono quelli di Dohko e Shura, per una volta Apollo se n’è rimasto buono e non è intervenuto… ammetto però che quel pezzo era facilmente fraintendibile XD

Ho fatto guarire velocemente i cavalieri… comincio a credere di essere stata troppo veloce, voi che ne dite?

Per farvi venire l’acquolina in bocca sul prossimo capitolo vi dico solo che la guarigione dei cavalieri è stata una fortuna e che succederà qualcosa di bello… di più però non posso dirvi altrimenti vi dico troppo XD

Passiamo ai ringraziamenti:

Ai91: Shura non è morto e neanche il Lilloso a quanto vedi… devo ammettere che però la tua proposta mi ha davvero allettata ed ero sul punto di cedere XD (O_O ndMur – tranquillo resti vivo… ndSary – u_u ndMur - …per ora. ndSary – O____O ndMur) grazie per i complimenti, un bacione! ^^

Sabri92: ciao! Crystal non è stato proprio menzionato ma in questo capitolo c’era, era incluso nel gruppo dei mocciosi, spero che vada bene lo stesso XD

Anzy: ti sei affezionata a Shura? Mi fa piacere saperlo e come vedi non è schiattato ^^ come ho spiegato i cosmi che Sara cita alla fine del capitolo precedente sono quelli di Dohko (quello che si è spento) e quello di Shura (quello indebolito) e stranamente Apollo non ha mosso un dito… chissà perché? Più avanti forse si saprà XD
Ps: puoi rimandarmi Aiolos per le scene in cui compare lui? Poi te lo ridò, promesso! ^-°

LightDN: ciao CDV! Prima di tutto grazie per i pop corn XD e poi mi fa piacere sapere che il capitolo d’azione sia venuto bene e che non sia una schifezza incomprensibile, non sembra ma è difficile descrivere situazioni frenetiche come queste in prima persona contando anche lo stato d’animo dalla protagonista… Shura non ha ancora finito il suo ruolo in questa fan fiction, e poi è troppo importante per la protagonista perché gli succeda qualcosa… Per quanto riguarda Kanon, ti chiedo troppo se me lo rimandi per le scene in cui mi serve? Poi te lo rimando, promesso! Un bacione!!!

Roxrox: spero di non aver fatto peggiorare la tua ansia con questo capitolo XD eh sì, in fondo in fondo sono cattiva stronza e anche bastarda… sono un cancro, ci sarà pur un motivo per cui Deathy è il cavaliere di Cancer XD per le armature degli dei ho tenuto buone quelle che compaiono nelle illustrazioni di Sacred Saga, che per me sono spettacolari… riuscirà mai Sara ad avere la sua armatura? Chissà XD

Snow Fox: mi sono perfettamente resa conto di avere interrotto proprio in quel momento, dopotutto sono una stronza bastarda di natura e in più sono un cancro, guarda Death Mask e hai capito un po’ come sono in fondo in fondo… ma non tanto in fondo in fin dei conti XD come vedi Berenice non ha fatto secco il piccioncino (mamma quanto ridere quando hai scritto “aaaargh se mi secca il piccioncino giuro che lo rado a zero e gli trapianto le braccia al posto delle gambe!!!!!!!!!!”) . Che te ne è sembrato del capitolo? Fammi sapere! E spero che la guarigione dei vari Gold non abbia intaccato la tua sanità mentale ^^

Eris San: ma ciao! Prima di tutto devo farti i miei complimenti perché fai sempre notare dei particolari che nella lettura possono anche passare inosservati, come hai fatto con le motivazioni di Apollo e le visioni di Sara… davvero brava!!! In fondo io e Deathy ci assomigliamo in sadicità XD (prego?! O_o ndDeathy) dici che Berenice finisce come Trimuffagiù? Comincio a crederlo anche io e complimenti anche per la citazione ad Elizabeth, in effetti avevo in mente quella scena quando ho scritto il pezzo ^^ che te ne è parso del capitolo un po’ ospedaliero? Fammi sapere, TRAAAAA XD

Piccolabulma: tranquilla, Shura non si fa accoppare così facilmente e come hai visto è tornato in forma… grazie per l’incoraggiamento! Un bacione!

Bellatrix18: tranquilla, calmati, Shurino è ancora vivo e ora è anche uscito dall’ospedale! In effetti anche Sara vuole fare il culo ad Apollo (contaci sorella!!! ndSara - ci conto anche io, sorella!!! ndSary - il primo di caso di cooperazione tra autrice e personaggio… ndDeathy - e tu che ci fai qua? ndSary - mi sono perso nei ringraziamenti, porca put… ndDeathy - TRATTIENITI NEL LINGUAGGIO!!! ndSary)
Scusa l’intrusione di quei due matti…comunque tranquilla che il tuo giorno a Gardaland non lo perdi, anche a costo di venire ad aiutarti a trascinarti Shura per le gambe fino all’entrata! XD

Gil88: wow, addirittura meglio di tutti i film d’azione? Non esageriamo XD come hai visto Shura è tornato, in fondo Camus e Milo si vogliono bene anche se si stuzzicano a vicenda e Apollo è ancora in circolazione… c’est la vie… un bacione!


Chiedo scusa a tutti se i ringraziamenti erano un po’ più sbrigativi o freddi del solito, ultimamente ho poco tempo e mi sembra un miracolo essere riuscita a scrivere tutto lo spazio autrice… CHIEDO PERDONOOOOOOOOOOOOO!!! -______-“

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Capitolo 15
*** We Belong Together ***


CAPITOLO 15 – WE BELONG TOGETHER

Mi sveglio grazie al dolce cantare degli uccellini, che io interrompo lanciandogli dietro un cuscino.
Cavolo è caduto giù!
E vabbè, lo recupererò dopo, tanto chi vuoi che passi qua sotto…

- adesso piovono i cuscini di prima mattina?-

PORCA…
Mi alzo e mi affaccio, constatando di aver beccato Milo in pieno.

-ehilà buongiorno dolcezza! Questo è tuo?-

Alza il cuscino e con un lancio preciso me lo tira direttamente in faccia.
Notare che io, di prima mattina, sono sveglia come un orso in letargo.

-grazie-
-di niente. Ehi, vedo che il sole di ieri ti ha fatta diventare più scura-

Mi guardo il contrasto lasciato dal costume ed effettivamente è vero, non me n’ero neanche accorta.

Ieri i ragazzi mi hanno portato al laghetto della cena e ci abbiamo fatto il bagno. Siamo rimasti lì tutto il giorno con la sottoscritta che continuava a preoccuparsi della salute di quegli incoscienti che, tanto per divertirsi, si tuffavano dalla cima della cascata, che era alta una decina di metri. E sottolineo che alcuni di loro erano usciti dall’ospedale da neanche un giorno!
Dopo una mattina passata a fare la Rottermaier di turno mi hanno trascinata in cima e mi hanno buttata giù dalla cascata…
Mamma che paura! Ma anche… ADRENALINA PURAAAAAAA!!!
Se non fosse stato per il fatto che indossavo un bikini – ma senza laccetti, li odio - azzurro con bordi bianchi comprato durante le spese pazze con Aphrodite, mi sarei buttata altre volte.

Decisamente per questo genere di attività il costume olimpionico non lo batte nessuno.

Diciamo che il buttarmi dalla cascata mi ha ampiamente svegliata, infatti lo scoppio ritardato del rossore per tutti i cavalieri in costume è arrivato subito dopo, quando stavo uscendo dall’acqua e tredici fisici da paura mi sono venuti incontro bagnati fradici e avvolti in costumi corti e aderenti…
Mica robetta da niente!

Ok, avevo detto che mi ci ero abituata e in più ora sono anche fidanzata, ma i corpi dei ragazzi ogni tanto mi fanno ancora questo effetto e vorrei vedere a chi non lo farebbe!
Per non avere più questo problema ho tentato di focalizzare la mia attenzione su Shura, ma cavolo, solo lui mi faceva arrossire ancora di più! Era così… e il costume poi… insomma così…

Scusatemi, stavo sbavando al solo ripensarci.

Nel pieno di questi ricordi qualcosa di bianco mi si schianta in faccia.

-ehi gattina, se ti devi incantare prima almeno porta dentro il cuscino!-
-grazie del consiglio Milo…-

Mi cambio e faccio colazione contemplando la vista delle dodici case che si ammira dalla tredicesima e, allo spettacolo offerto da queste costruzioni antiche, in me affiora un piccolo desiderio, veramente stupido, ma che a me piacerebbe tantissimo…
Ho deciso, lo chiedo a Shura!
Finita la mia brioche mi fiondo per il sentiero laterale che mi ha insegnato Mur, che porta alle case senza fare tutte le scale, e svolto per andare alla decima quando per un pelo schivo una sorta di folata d’aria tagliente.
Per una volta ringrazio i miei riflessi pronti.

-ma si può sapere cosa…-
-gattina! Tutto bene?-

Shura si avvicina velocemente a me con uno sguardo preoccupato.
Ma perché anche con una semplice tenuta da allenamento questo ragazzo mi fa scatenare gli ormoni?

-sì io sto bene ma…-
-mi stavo allenando e ho fatto partire un fendente con Excalibur senza sapere che tu eri là, scusami tanto-
-tranquillo non fa niente-

Ma quanto è tenero quando si preoccupa per me!
Gli prendo la mano e inizio ad andare verso la sua casa tutta sorridente per l’idea che mi è appena venuta, lui mi segue senza fare domande mentre mi cinge il fianco.

-che cos’hai da sorridere tanto?-
-è che mi è venuta un’idea carina carina…-
-mi devo preoccupare?-
-ovviamente no-
-allora spara-
-ecco io volevo chiederti se…-


***


Ci ho impiegato mezz’ora buona per convincere Shura che la mia idea non era da emerita deficiente ma semplicemente da turista, però alla fine ce l’ho fatta.
Tra mezz’oretta, esattamente alle ore 14:30 davanti alla prima rampa di scale, comincia il mio tour per le dodici case del santuario, con tanto di accoglienza per ognuna dal proprio cavaliere d’oro!

Non ridete anche voi, è una cazzata ma ci tengo a farla!
Ora che anche Dohko è guarito grazie all’acqua miracolosa del Lilloso non mi posso lasciar sfuggire l’occasione!

Mentre scendo per la stradina laterale mi guardo attorno e mi prende un po’ di tristezza perché non ho Shura al mio fianco… a pensarci bene è da quando sono ad Atene che siamo un po’ divisi e ci incrociamo poche volte. A casa siamo sempre insieme, da quando torno dal lavoro fino a quando mi addormento, e anche solo il fatto di averlo fuori dalla mia camera mi mette un po’ di tristezza.

Perché lo sapete che ormai io dormo con Shura, vero?

No?

Come no?

Non ve l’ho detto?

Ops…

Però pensate chissà cosa, non è successo niente!!!
Cioè… ecco… io in un certo senso ci speravo, però lui si è sempre fermato prima di andare oltre.
Anche se non è ancora successo a me va benissimo così, mi bastano le sue labbra per mandarmi in estasi, soprattutto da quando ho scoperto che lasciano un’impronta di calore pazzesca sulla mia pelle dal collo in giù…

Completamente assorta in questi pensieri – per i quali sto arrossendo - manco mi rendo conto di essere arrivata all’arena di addestramento.
Cavolo!
Torno velocemente sui miei passi cercando di pensare ad altro per darmi un contegno e quando arrivo a destinazione c’è Shura che mi sta aspettando.

-ma si può sapere dov’eri finita?-
-scusami, ero sovrappensiero e non mi sono accorta di aver sorpassato la prima casa-

Si avvicina e mi solleva il mento con un dito per poi baciarmi.

-sei incorreggibile-

Detto questo mi prende in braccio e cominciamo a salire le scale.

-ma perché io ti devo accompagnare in questa gitarella?-
-perché se la facevo da sola sembravo un’emerita deficiente… e poi perché a fare tutte queste scale sarei morta-
-guarda che ti farebbero bene invece-
-stai per caso insinuando che avrei bisogno di fare ginnastica? Guarda che il mio fisico è perfetto così-
-sul tuo fisico non ho assolutamente niente da dire, lo sai bene…-

E non dirlo con quel tono… come descriverlo?
Ecco, sensuale e provocatorio!
Non dirmelo con tono sensuale e provocatorio sussurrandomelo nell’orecchio!
Mi ero appena data un contegno!

-… ma sulla tua resistenza invece sì-
-uffa, sempre a farmi la predica! Sei cattivo, ecco!-
-non fare l’offesa, che non ti viene per niente bene… eccoci arrivati-

Quando Shura si ferma e io scendo dalle sue braccia davanti a noi si scaglia la prima casa, quella dell’Ariete, davanti alla quale c’è già il Lilloso con indosso l’armatura pronto ad accoglierci.

-benvenuti alla casa del montone bianco da me presieduta-

Impugno la macchina fotografica digitale e comincio a fotografare ovunque, cercando di non esplodere in una risata fragorosa per via del linguaggio che sta usando.

Credetemi, ridereste anche voi se aveste sentito il Lilloso quella volta quando ha lanciato ogni tipo di imprecazione possibile perché il telecomando della televisione non funzionava più… ovviamente senza accorgersi che lo sportellino delle batterie si era staccato e che quelle erano cadute!

Quando mi accompagna all’interno resto stupita: non mi aspettavo che la zona principale per i combattimenti fosse così grande! Ovviamente immortalo tutto con la digitale, anche le stanze private di Mur che si trovano verso il lato destro della costruzione, non risparmio neanche la pila di abiti da lavare e il bagno sotto gli occhi divertiti di Shura e imbarazzati del Lilloso.

Ringrazio il custode e in braccio a Shura mi dirigo verso la seconda casa.

-ma c’era bisogno di fotografare anche il bagno?-
-ovviamente sì-
-stai diventando peggio dei turisti cinesi che fotografano anche la cacca dei piccioni per terra-
-non esageriamo…-

Arrivati davanti alla casa del Toro subito Al ci viene incontro e ci trascina all’interno, dove io ovviamente faccio andare la macchina fotografica a destra e a manca…


***


Mamma mia, non pensavo che il tour per le dodici case fosse così stancante!
Ci stiamo dirigendo verso la casa dei Pesci dopo aver passato in rassegna tutte le altre e devo dire che ogni cavaliere si riconosce veramente dalla sua abitazione, basti pensare a quel pazzo di Deathy che tiene tutte quelle teste appese alle pareti o a Shaka che ha quell’immenso giardino dietro casa sua…

Ormai sono convinta che se la pazzia fosse pane alcuni di questi ragazzi potrebbero sfamare un intero esercito.

Arriviamo davanti alla casa di Dite – sì, ho abbreviato anche lui – e subito un profumo di rosa mi invade le narici… io amo i fiori!

-benvenuti-

Ed ecco là Aphrodite con l’armatura. Ormai come vuole la tradizione fotografo di tutto e di più e prima di andarmene Dite mi regala una rosa che mi mette nei capelli… che gentile!

-adesso manca solo una casa-
-ma perché hai voluto tenere la tua per ultima?-
-così, per darmi un po’ di importanza-

Shura mi prende in braccio – ormai è ordinaria amministrazione – e mi porta oltre la metà della scalinata per poi lasciarmi vicino all’ingresso.

-ora io vado a preparami per accoglierti come cavaliere di Atena, tu intanto scendi tranquilla, ti ho lasciato sì e no a 80 scalini-
-d’accordo-

Mi da un veloce bacio sulle labbra e poi non lo vedo più.
Sospiro e inizio a scendere uno alla volta gli scalini.



Aveva detto che erano 80?
La prossima volta prima arriviamo alla casa e poi torniamo indietro contandoli insieme, perché mi ha lasciato al 285° gradino… e col sole e l’afa del pomeriggio di Atene non è proprio una bella passeggiata!

Quasi trascinandomi arrivo alla casa del Capricorno e subito il custode mi accoglie sorridente.

-gattina cerca di fare una faccia un po’ seria altrimenti non riesco a recitare la mia parte-
-285° gradino… e ho detto tutto…-

Mentre Shura se la ride di grossa io scatto foto su foto e poi passo all’interno della casa, dove subito mi colpisce la statua di Atena nel mezzo della sala da combattimento.

-vedo che hai notato la statua-
-difficile non vederla… è molto antica?-
-probabilmente è stata scolpita assieme alla casa qualche millennio fa-
-ah…-

E rimango lì a fissarla chiedendomi se da qualche parte nel mondo, in qualche casa di qualche Santuario c’è una statua di Artemide… mi piacerebbe davvero vederne una dal vivo e non sempre e solo in fotografia!

Dopo questi minuti di contemplazione silenziosa mi dirigo verso le stanze private situate sull’ala destra dell’edificio – la piantina di ogni casa è sempre la stessa – e rimango stupita: accidenti che ordine! Dopo aver visto le prime cinque case ormai ero abituata a un campo di guerra – che ho ritrovato poi in quasi tutte le altre - e invece ora mi trovo questa stanza lucida come uno specchio.

-ecco… a me non piace il disordine e quindi… diciamo che faccio spesso le pulizie…-

Sa cucinare, lavare, stirare, spolverare, è un cavaliere ed è un ragazzo bellissimo…
Sara che cavolo aspetti a sposarlo?

Incredula vado verso la camera da letto, apro l’armadio dopo aver ricevuto il permesso e vedo i vestiti impilati perfettamente come sugli scaffali della Benetton.
Sono senza parole.

-ma… sei tu che fai tutto questo?-
-veramente io mi limito alle pulizie indispensabili, il resto lo affido a una signora che viene qui una volta a settimana-

Ok, sa solo fare il minimo indispensabile…
E chi se ne frega! Vecchia mia prendilo prima che ti scappi!
Anche perché è una massaia migliore di te!

Dopo aver fotografato le ultime cose – tra le quali anche l’ordine perfetto nel cassetto dei calzini – esco dalla casa e mi stiracchio un po’.

-chi l’avrebbe mai detto che il tour per le dodici case fosse così stancante?-
-ha parlato quella che si è fatta portare in braccio per tutto il pomeriggio…-
-non fare il pignolo, anche fare la fotografa è stancante-
-d’accordo, d’accordo…-

Ormai il sole sta cominciando a calare e in lontananza il cielo comincia a tingersi di striature arancioni.

-Sara…-
-sì?-
-stavo pensando che è un po’ di tempo che non ce ne restiamo da soli, che ne dici di dormire da me stanotte?-

Lo guardo incredula.
O io e lui ormai ragioniamo in sintonia oppure mi sa leggere nella mente.

-d’accordo-
-e ovviamente stasera cucino io, sei mia ospite!-
-mi devo fidare? Non è che per vendicarti della schiavitù di oggi mi avveleni?-

Mi cinge il fianco con un braccio mente se la ride della grossa e mi porta dentro la casa.

-tu siediti pure sul divano, io intanto comincio a cucinare-

Mi bacia e poi sparisce dietro la porta della cucina, da cui provengono rumori metallici di padelle cadute.
Mi siedo cercando di contenere le risate – anche se è difficile – e rimango lì così, ferma come una statuina, ad aspettare chissà cosa.
Quando però sento ancora quel rumore di metallo caduto non riesco a contenermi, mi alzo e lo raggiungo in cucina, dove lo spettacolo è veramente da film: c’è Shura con in mano un sacco di farina che sta cercando di raccogliere le pentole e quando ne raccoglie una gliene cadono altre tre.

-mi potresti dare una mano invece di ridere?-
-hahaha… sì arrivo, scusami ma è troppo forte la scena…-

Sempre ridendo mi avvicino a lui e comincio a raccogliere il tutto e a metterlo sulla mensola che mi indica.
È stata una mia impressione o quando mi sono allungata per arrivare al ripiano Shura mi ha guardata in modo strano?

-ecco fatto, vuoi una mano in cucina?-
-… no… tranquilla… ci penso io…-
-Shura stai bene? Mi sembri strano-
-sto bene gattina, non ti preoccupare-
-sicuro?-

Mi fissa ma non mi risponde.
Prima che gli cada di mano la confezione di farina la prendo al volo e gliela rimetto in mano.

-no caro mio, tu non stai bene! Per me gli effetti delle ferite si fanno ancora sentire quindi è meglio se…-

Non riesco a finire la frase, mi tappa la bocca con un bacio che chiamare appassionato è veramente poco.
Per la sorpresa ho pure fatto cadere la farina e ora siamo circondati da una nuvoletta bianca.
Quando torno in possesso delle mie labbra mi sento diversa, c’è questa strana sensazione dentro di me, una sorta di calore e di agitazione che mi stanno avvolgendo e che mi fanno battere il cuore a mille…
Shura mi prende per mano e mi accompagna nell’altra stanza, io lo seguo senza dire una parola ma continuando a fissarlo, in questo momento è l’unica cosa che mi riesce fare; apre la porta della sua camera e mi fa entrare.

-Shura ma cos…-

Un altro bacio.
Appassionato come quello di prima.

-Sara…-
-… sì?-
-io…-

Abbassa lo sguardo come per trovare coraggio mente mi prende il viso tra le mani.

-Shura?-
-io vorrei… ecco… ti devo dire… anzi chiedere una cosa-
-avanti, dimmi-
-io… Dio quanto è difficile parlarne… io mi sono sempre… fermato… prima di fare qualcosa che tu non volessi…-

Nel dire queste parole è arrossito e io non sono da meno ora come ora, infatti credo di aver capito dove vuole andare a parare.
Forse mi sbaglio, però…

-Sara io… anche prima mentre mettevi via le padelle… ecco… io… io ti amo e vorrei fare l’amore con te-

ALT, FERMI TUTTI!
MONDO FERMATI UN ISTANTE PER FAVORE!
Lui…
Me l’ha chiesto…
Ci avevo visto giusto e la sensazione di calore di prima ormai è una bomba sul punto di esplodere.

-scusami, sono stato diretto e…-

Stavolta sono io che non gli faccio finire la frase bloccandogli le labbra con le mie.
Giuro che non ho mai desiderato Shura così tanto prima d’ora, lo voglio con tutta me stessa!
Quando riprendiamo fiato lo guardo negli occhi incapace di fare altro, ora come ora non sto più rispondendo di me e delle mie azioni.

Lui mi abbraccia, mi bacia sul collo e lentamente fa scivolare una mano sotto la mia maglietta, le sue dita che mi accarezzano la schiena mi danno i brividi…

Tutto questo mi fa tremare e comincio a sentirmi strana nel bassoventre.
Nel tentativo di fare un qualcosa adatto alla situazione anche io infilo le mani sotto la sua maglietta e comincio a risalire la schiena.
Dio mio, per capire quello che sto provando bisognerebbe toccare con le proprie mani, è indescrivibile la perfezione di questo ragazzo!

Ammetto che lo sto copiando perché, essendo la mia prima volta, non ho la più pallida idea di come funzioni la cosa… cioè prima ci si accarezza così e poi si passa al sodo oppure ci si leva i vestiti e lo si fa e basta?
Oh, al diavolo! Sara non farti domande e agisci!

Dopo aver sentito un sospiro soffiarmi sul collo Shura ferma la mano e le labbra.

-sei sicura di volerlo fare?-
-pe… perché me lo chiedi?-
-sei agitata-
-non è vero-
-e stai tremando-
-che c’entra?-
-se sei agitata qualcosa non va-
-non c’è niente che non va, è solo che… ecco… vedi io non… è la prima volta e non… non sono capace… ecco tutto…-

Ma perché non mi taglio la lingua una volta per tutte così da evitare figure di merda inutili?
Fatto sta che devo avergli fatto tenerezza o pena, perché mi sorride dolcemente.

-c’è una prima volta per tutto gattina, non devi agitarti. Però forse così ti rilassi un pochino…-

Mi prende in braccio e mi porta al letto, dove mi fa sdraiare.

-va meglio?-
-non te lo so dire, non riesco più a controllarmi…-

Shura si lascia scappare una piccola risata e poi si impossessa ancora delle mie labbra, mentre ormai io mi sento incandescente come la Torcia Umana.
La sua mano riprende la sua ascesa sotto la mia canotta partendo dalla mia pancia fino al seno, che accarezza dolcemente, poi si ritira e delicatamente mi leva la maglietta riprendendo a baciarmi con desiderio.

Lui mi vuole come io voglio lui.

Mi prende una mano e la porta al lembo della sua maglietta, che gli sfilo lentamente, completamente rapita dal miscuglio di sensazioni che mi ha mandato in pappa il poco cervello che avevo.

A poco a poco i nostri vestiti cadono ai lati del letto mentre l’eccitazione sta crescendo in maniera vertiginosa - almeno per quanto riguarda me – e i movimenti si fanno sempre più desiderosi e appassionati.

Ormai io non indosso più niente e sono in uno stato di eccitazione-vergogna, è la prima volta che qualcuno mi vede nuda e non riesco a guardare Shura in faccia neanche se lo desidero con tutto il cuore.

-Sara…-

Mi faccio forza e i miei occhi vengono catturati dai suoi, perdendosi in quelle stupende striature verdi.

-sei bellissima… sei la creatura più irresistibile di questo mondo e sono fiero di essere qui con te… ti amo…-

Gli sorrido ma non riesco a formulare una risposta di senso compiuto, anche se l’imbarazzo è scomparso dopo questa frase che mi ha letteralmente fatta sciogliere.
Intreccia una mia mano con la sua mentre si porta completamente sopra di me, lo sento, e ormai nelle mie vene il sangue e l’eccitazione scorrono insieme come un fiume in piena mentre io sono come un vulcano a pochi secondi dall’eruzione. D’istinto le mie gambe si schiudono e poi…
E poi…
E poi…


***


I could stay awake just to hear you breathing
Watch you smile while you are sleeping
While you're far away and dreaming
I could spend my life in this sweet surrender
I could stay lost in this moment forever
Every moment spent with you is a moment I treasure



-mmmh…-

Apro gli occhi lentamente e mi accorgo che Shura si è addormentato abbracciandomi. Il suo corpo emana un calore piacevole che è impossibile da descrivere e un profumo che mi ricorda tanto la Spagna, infatti se chiudo gli occhi vedo le viottole con i tipici negozietti e ristoranti di Barcellona… è così dolce e allo stesso tempo speziato… e così rilassante…


Don't wanna close my eyes
Don't wanna fall asleep
'Coz I'd miss you baby
And I don't wanna miss a thing
'Coz even when I dream of you
The sweetest dream would never do
I'd still miss you baby
And I don't wanna miss a thing



Ancora non mi sembra vero, abbiamo fatto l’amore… non è affatto come te lo descrivono le amiche nei racconti, non è doloroso ma è la cosa più bella e magica che ci sia, dieci giri di fila sulle montagne russe non ti danno neanche una minima parte delle sensazioni che lascia quest’unione…


Laying close to you
Feeling your heart beating
And I'm wondering what you're dreaming
Wondering if it's me you're seeing
Then I kiss your eyes
And thank God we're together
I just want to stay with you in this moment forever
Forever and ever



Guardo il viso di Shura, rilassato e in pace col mondo, e solo ora mi accorgo di quale meraviglia di ragazzo ho al mio fianco: se ripenso al fatto che mi ha chiesto il permesso quando poteva benissimo prendermi e farlo, non posso non ritenermi fortunata nell’avere accanto una persona che a me tiene davvero più di ogni altra cosa e che piuttosto che farmi del male se ne farebbe a se stesso.

Con il dorso si una mano gli accarezzo la guancia e poi con il pollice gli sfioro le labbra, le stesse labbra che prima sentivo sul mio corpo e che sembrava mi stessero lasciando dei marchi di fuoco sulla pelle…
Con un dito sfioro le ciocche di capelli che gli cadono sulla fronte e comincio a giocarci un pochino stando attenta a non svegliarlo mentre sento che il mio cuore sta ancora battendo forte forte…


I don't wanna miss one smile
I don't wanna miss one kiss
I just wanna be with you
Right here with you just like this
I just wanna hold you close
Feel your heart so close to mine
And just stay here in this moment for all the rest of time

Don't wanna close my eyes
Don't wanna fall asleep
'Coz I'd miss you baby
And I don't wanna miss a thing
'Coz even when I dream of you
The sweetest dream would never do
I'd still miss you baby
And I don't wanna miss a thing



***


Dopo aver fatto del contorsionismo per alzarmi senza svegliarlo, indosso i primi vestiti che trovo a terra – i miei slip e la canottiera di Shura - e vado in cucina dato che il mio stomaco reclama fortemente cibo.

Apro il frigo e tiro fuori il succo d’arancia per poi passare a guardare ovunque in cerca di qualcosa da mangiare, però questa cucina è una giungla!

Dopo aver perlustrato metà cucina ho già il morale sotto le scarpe, ormai il brontolio dello stomaco è diventato un ruggito disperato e sto per abbandonarmi ai morsi della fame quando appoggiato alla stipite della porta vedo Shura in boxer che mi guarda divertito.

-a quanto vedo la gattina sta andando a procacciare cibo-
-sì, però non so dove tieni le cose e mi ero appena rassegnata ad abbandonarmi morente di fame sul pavimento-
-guarda che anche io è da ieri che non mangio-
-guarda che avrei preparato qualcosa anche per te-

Durante la conversazione si è avvicinato e ora è proprio di fronte a me, mi da un bacio dolcissimo mentre mi abbraccia.

-ti amo Sara-
-ti amo anche io-
-grazie per ieri sera-
-e di cosa?-
-grazie di esistere… però non ti ho fatto male, vero?-
-no, neanche un po’-
-sicura?-
-sicurissima-

Sospira e mi bacia ancora, stavolta con passione mentre le sue mani partono dai miei capelli e cominciano a scendere percorrendo la schiena per poi arrivare ai miei fianchi, lì si fermano e vengo spostata di lato.

-ora lascia che prepari io la colazione, ok?-
-d’accordo mammina, mi siedo qua buona buona-
-brava bambina…-

Vado verso il tavolo e mi siedo su una delle sedie mentre lo osservo muoversi tra frigorifero e credenza.
Chissà perché evita di andare accanto alla mensola con il pentolame, hihihi!


Dopo un lungo silenzio imbarazzante – dove io continuavo a pensare a ieri sera - Shura prende parola.

-il fiore che ti ha regalato Aphrodite ha resistito tutta la notte, hai notato?-
-comincio a credere che li coltivi con il cemento, è ancora bello come quando me l’ha regalato-
-e quella che indossi è la mia canottiera-
-ho messo la prima cosa che ho trovato, scusami…-
-tranquilla, ti sta anche bene il verde-
-grazie-

Altro silenzio imbarazzante.
La mia mente riprende il suo viaggio sul pero dei pensieri…

-sai che devo ringraziare Milo?-
-perché?-
-ti ricordi cosa aveva comprato al supermercato il primo giorno che eravamo venuti a casa tua?-
-me lo ricordo benissimo… una scatola di preservativi-

Meglio non dire che li voleva usare con me.

-sai che ce n’erano 12 in quella scatola e che ce ne ha dato uno a testa?-
-e come mai?-
-non lo so… ma per me voleva vedere chi lo usava per primo-
-ma che razza di motivo è?-
-sei una donna, non puoi capire-
-grazie, eh!-
-comunque lo devo ringraziare, infatti l’ho usato ieri sera con te-
-allora lo ringrazio anche io-

Shura mi guarda in modo strano a questa frase, ma io mi fiondo sul cibo e chiudo qui la conversazione.
Anche perché a parlare di preservativi a colazione rischio di pensare a cose poco consone durante tutto il giorno.

Quando ho finito metto il bicchiere nel lavandino e, su invito di Shura, vado a farmi una bella doccia.
Non so se mi ha invitata per cortesia o perché ne ho un disperato bisogno, però accetto volentieri. Appena entro in bagno mi guardo allo specchio perché qualcosa attira la mia attenzione.
È qui.
Anche qui.
E pure qua dietro.
Cavolo, sono piena di succhiotti!!!
Alcuni sono piuttosto nascosti, tipo sotto il seno, altri però sono alla mercé di tutti…
Come diavolo faccio adesso a nasconderli al lavoro nel pieno dell’afa di giugno?







SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEE-----------------------
TA-DAAAAAAN!!!
Ebbene sì, signore e signori, ce l’ho fatta a scrivere questo capitolo!!!
Ok, non ho scritto proprio tutto tutto, però è stato già difficile mettere in parola tutte quelle emozioni e quei gesti… anche su questo punto devo migliorare, insieme alle scene d’azione.
Allora? Siete contenti che i piccioncini si son uniti ancora di più? Forse è successo tutto troppo in fretta ma io sentivo che era ora. ^////^
La canzone che ho messo come sottofondo è “Don’t Wanna Mess a Thing” degli Aerosmith, una delle canzoni d’amore più belle mai scritte a mio modesto parere e con un video che quasi ogni volta mi fa venire gli occhi lucidi…

Sono una romanticona sotto sotto… molto sotto. U_U

Ho notato che la conversione di Saori ha spaccato in due le opinioni: alcuni di voi la vogliono in competizione con Sara mentre altre hanno accettato la cosa…
Che cosa ho fatto? XD

Ops, ho dimenticato di scrivere il titolo della canzone del capitolo precedente! Nel capitolo 14 la canzone che Sara ascolta mentre mangia qualcosa è “Kryptonite” dei 3 Doors Down.

Benissimo, ora passo ai ringraziamenti ^^

Sabri92: grazie per i complimenti ^^ Crystal tornerà, te lo anticipo di già così ti prepari ^^ ciau alla prossima!!!

Roxrox: naaaah, la mia vena sadica non è ancora emersa del tutto, diciamo che fa solamente qualche capatina qualche volta XD comunque nessuno è morto quindi tira pure un respiro di sollievo… che te ne è parso del capitolo? Fammi sapere ^^

Snow Fox: meno male che l’infarto è scampato altrimenti sarei venuta al tuo capezzale presa dai sensi di colpa… mi ha fatto piacere leggere che il capitolo ti è piaciuto ^^ e di questo cosa mi dici? XD

Anzy: in effetti anche io vorrei che Sara si trasferisse al Grande Tempio, sarebbe meglio anche per me ma lei è una testona e non ne vuole sapere (qualcosa mi dice che a stare vicino ad un certo Ariete si è intestardita)… vabbè, tanto l’autrice sono io e quindi mi deve obbedire! XD avevi perfettamente indovinato, la cosa bella era proprio quella che immaginavi tu, spero che ti sia piaciuto quel pezzo ^^

Bellatrix18: ciao! Hai visto per quale cazzata mi servivano i Gold in forma? XD tu sei la prima che è favorevole al cambiamento di Saori e la cosa mi fa piacere ^^ sul nome dell’amore segreto di Saori… beh… sarà una bella sorpresa, fidati ^.^ un bacione e grazie per i complimenti!!!

EriS_SaN: ciau Sha e TRAAAAAA anche a te ^^ hehehe, visto com’erano vicini Sara e Shura? Erano vicini a sufficienza per te? XD sull’amore di Saori ho ancora la bocca cucita ma sarà una sorpresa, fidati di me ^-° allora, credo che ci sia stato un piccolo malinteso: non è che Sara abbia all’improvviso deciso che le piace l’idea di uccidere qualcuno, in quel momento non si rendeva conto di tutto quello che stava dicendo, dopotutto stava lottando interiormente con la sensazione di sconfitta e di colpa per come sono usciti i cavalieri dallo scontro, infatti alla fine ammette anche di essersi stupita delle sue parole…
Forse il pezzo era facilmente fraintendibile, chiedo scusa ^^
L’influenza di Artemide non c’entra… questa volta.
Alla prossima Sha, un altro TRAAAAA XD

Miloxcamus: wow grazie per tutti i complimenti e benvenuta nelle recensioni di questa storia ^^ mi ha fatto davvero piacere leggere che ti sei divorata i capitoli in una sola serata e ancora di più sapere che ti sono piaciuti ^^ di questo cosa ne pensi? Fammi sapere! Un bacione! ^.^

Ai91: Libra non mi ha fatto niente di male, semplicemente si è fatto malmenare XD credo proprio che avevi intuito bene la cosa bella che avevo anticipato, spero che il pezzo sia stato almeno decente XD ps: il Lilloso ha ragione, non morirà mai, è come Highlander, è immortale XD

Gil88: in effetti le condizioni di alcuni Gold le ho fatte peggiorare un po’ (vedi Dohko), mi ero presa bene a fare un po’ i casi estremi alla Dottor House XD dici che la bontà di Saori farà nevicare? Mah, io non credo… ps: il pacco con Camus non è ancora arrivato? Che strano… non vorrei che l’abbia sequestrato qualcuna alle poste! O_O

lightDN: ciao CDV! Il povero Dohko ha fatto salire l’ansia e la pressione praticamente a tutti, pure a me autrice, ma come ho detto nel ringraziamento qua sopra ero presa bene a fare i casi alla Dottor House U_U Suvvia Saori un po’ buona ci può anche stare, no? Chi l’ha detto che ricchi sono sempre antipatici? Davvero non sembro la stessa dei primi capitoli? Ho provato a rileggerli e in alcuni punti sembrano quasi fatti meglio di questi ultimi… oppure sono io che sono completamente rimbecillita ^^”
che te ne è parso del chappy super romantico? ^^ fammi sapere cara CDV!!! E grazie perla collaborazione con le parti di Kanon! ^^

sparkling thunder: in effetti Shura è stato un po’ malmenato ma non pesantemente come Dohko… Apollo invece non ha mosso un dito e neanche in questo capitolo si è fatto vivo… mmm… inizio a preoccuparmi, proprio io che sono l’autrice ! O_O
davvero trivi Apollo un bel figliolo? In effetti volte guardando il cast dei Gold mi viene da chiedere perché proprio lui è il cattivo (EHIII! ndCastDeiGold - scherzavo ragazzi ^^” mettete via ghiaccio, fulmini, spade, galassie e altri colpi vari per favore ^^” ndAutrice) ma te ce la vedi davvero Atena che si fa malmenare? È più facile vederla fare beneficienza…
spero che il capitolo ti sia piaciuto, alla prossima ^^


ringrazio anche tutti coloro che hanno inserito questa storia tra i preferiti e anche i Favolosi Fantasmini, grazie di cuore a tutti!!! ^^

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Capitolo 16
*** Uno in più ***


CAPITOLO 16 – UNO IN PIÙ

Come vola il tempo, è già passata una settimana!
Giusto sette giorni fa siamo tornati a casa dopo la “vacanza” ad Atene.

Aspettate che accendo il lettore mp3 e vi faccio il riassunto della settimana.

Allora, domenica pomeriggio – però primo, non tardo come aveva detto Shaka - sono tornata a casa assieme ai soliti noti e ci siamo messi tutti a fare le pulizie perché la casa era ridotta a un vero e proprio cesso, infatti quando siamo partiti non abbiamo fatto le pulizie e la situazione durante la nostra assenza era degenerata.
Il giorno dopo sono tornata in ufficio e, dopo occhiatacce varie per via della mia lunga assenza e per il foulard che ho messo al collo per nascondere certi succhiotti, ho dovuto fare un piiiiiiiiiccolissimo discorso ai miei colleghi, infatti su ordine di Shion almeno uno dei ragazzi mi deve seguire anche durante il lavoro.
Ovviamente il capo non ha preso benissimo la cosa però grazie al discorso che ho provato tutta la sera prima al telefono con Enrico non ha più avuto nulla da ridire e così ha accettato la cosa, soprattutto dopo avergli detto che con me attorno sarebbe stato in pericolo anche lui e che la sua vita non era più al sicuro.
A queste parole Ale mi ha quasi supplicata di portarli e così i ragazzi hanno cominciato ad affiancarmi anche dentro l’ufficio…

Mamma mia il primo giorno con Shaka!
Ovviamente è venuto con l’armatura come farebbe un cavaliere serio che si rispetti, si è presentato come Shaka di Virgo e ha fatto la conoscenza di Ale (il capo) e Silvia.
All’improvviso la domanda che tutti avremmo paura di fare al biondino è uscita dalla bocca del capo…

-ma sei cieco per caso?-

Non so quali facce ho fatto per non piegarmi in due dalle risate, fatto sta che tutti ci siamo girati in religioso silenzio verso il diretto interessato che, dopo lo stupore iniziale, ha aperto lentamente gli occhi: mio fratello e Silvia erano ormai persi in quell’azzurro fantastico mentre Ale invece, con la finezza di uno scaricatore di porto, giusta giusta per interrompere quest’idillio…

-ma perché li chiudi allora? Sei scemo?-
-semplicemente perché così riesco a concentrarmi meglio-

Quel mito di Shaka è riuscito a mantenere il self-control a differenza della sottoscritta che si è lasciata andare a una risata che ha fatto accorrere le persone degli altri uffici accanto al nostro, anche se quando gli ha dato dello scemo mi ha dato parecchio fastidio, però ormai mi era preso un attacco di ridarella e allora ho continuato piegarmi in due come una deficiente.
C’est la vie…

Il giorno dopo è venuto il Lilloso – ovviamente anche lui con l’armatura – e ancora una volta il capo ha dato il meglio di sé.

-tu saresti…-
-Mur di Aries-
-l’ariete? Quello con i cornoni?-

E si è messo a indicare le corna dell’armatura situate sulle spalle-

-sì, l’ariete-
-ieri il cieco verginotto e oggi il cornuto…-

Grazie al cielo si è fermato perché, nel caso non lo sapeste, Mur è un po’ permaloso nonostante sia sempre gentile e disponibile e ho dovuto veramente trascinarlo lontano da Ale prima che gli rispondesse per le rime.
Crisi solo sfiorata.

Ah, inutile sottolineare che durante la giornata in ufficio i ragazzi si toglievano l’armatura – che facevo sistemare nella sala riunioni a mò di trofeo - e rimanevano in borghese altrimenti avremmo fatto fatica a circolare, infatti l’ufficio è piuttosto piccolino.

Il terzo giorno è venuto Milo che subito si è messo a flirtare con Silvia, ma purtroppo per lui non era da solo, infatti c’era anche Camus.

-Camus vattene a casa, basto io qui-
-ti ricordo che questo è un ufficio e non un bar dove puoi rimorchiare-
-piantala mr. Ice che non sei altro!-
-la pianto quando tu la smetti, scorpione idiota!-

Mentre quei due battibeccavano Silvia era chiaramente in estasi, peccato solo che siano più giovani e che sia già impegnata, e forse di questi dettagli Milo avrebbe dovuto esserne messo al corrente... oooooooops!
Stranamente Ale non ha avuto niente da dire su di loro, si vede che a vederli litigare aveva perso ogni speranza di avere una normale giornata d’ufficio.
Tutto nella norma.

Giovedì sono venuti Kanon e Saga e la scena è stata all’incirca quella del giorno prima tranne che per il fatto che, dato che sono gemelli, c’è stato un caos generale per capire chi è Saga e chi è Kanon ma grazie alle armature non è stato poi così difficile per gli altri.
Il problema è stato quando se la sono levata, così ho dato il mio foulard a Kanon e ce la siamo cavata… tanto i succhiotti sul collo erano ormai scomparsi, che fortuna!
In sostanza giornata andata bene.

Ultimo giorno della settimana, venerdì.
Dato che mancava solo lui è venuto Shura e già vi lascio immaginare come si prospettava la mia giornata: ero condannata a concentrarmi sul lavoro cercando di non perdermi a pensarlo e al trattenermi dall’abbandonarmi alle effusioni in pubblico.

Inutile sottolineare che Enrico e gli altri non sapevano niente di noi e che ancora adesso sono all’oscuro di tutto.

Il cavaliere entra in ufficio con la sua armatura tutto tranquillo quando Ale apre bocca…

-tu chi saresti?-
-Shura di Capricorn-
-un altro cornuto? Sei per caso parente di quello che aveva i cornoni sulle spalle?-
-no, siamo amici ma non parenti-
-e vabbè ma avete le corna tutti e due-
-se è per questo anche il segno del Toro ha le corna ma non siamo imparentati-

Mentre quei due continuavano a lanciarsi frecciatine io volevo dirne quattro ad Ale per come ha aggredito il MIO Shura!
Sì, MIO! E sottolineo MIO!
Vi ho mai detto che sono piuttosto gelosa di lui? Ecco, ora capite perché in quel momento volevo ribattere e far chiudere quel forno al capo: all’inizio l’ho lasciato fare, ma da quando si è permesso di dare dello stupido a Shaka in poi non so cosa mi abbia trattenuta dall’invitare il cavaliere di turno a usare uno dei suoi colpi per farlo tacere.
E che caspita, sei di fronte a dei ragazzi più giovani e forti di te che sono qua per pararti il deretano e tu li accogli prendendoli in giro e insultandoli magari credendoti simpatico? Allora hai proprio il cervello bacato!

Ahem, scusate lo sfogo…

Come al solito per rimediare alla finezza bovina di Ale è intervenuta Silvia, che si è scusata con tutti per il comportamento del capo e che mi ha aiutata a fare un po’ di ordine nella nostra stanza d’ ufficio così i ragazzi hanno potuto sedersi con me alla scrivania.

Ieri grazie al cielo era sabato, così ho evitato di vedere quell’antipatico e mi sono sfogata con gli allenamenti.
Eh sì, sono ancora sotto torchio… anzi, dopo quello che è successo con Apollo e il biondino ho chiesto io di intensificare il mio addestramento, così la prossima volta ci penso io a sistemarli! Ho proposto di sfruttare anche la domenica dato che da qualche giorno ormai vivo in ufficio – tecnicamente farei solo la mattina ma se c’è del lavoro da sbrigare mi fermo – e di tempo per gli esercizi ne ho poco però i cavalieri hanno preferito lasciarmi la giornata libera per evitare affaticamenti.
E allora io alla mattina presto, prima di passare al cimitero, vado a farmi una bella corsa partendo da casa e arrivando fino ai campi fuori paese, poi per il resto della giornata relax assoluto.

Pensavo anche di chiedere ai ragazzi se mi fanno un corso accelerato di autodifesa, così per poter essere pronta in ogni evenienza… devo ricordarmi di chiederglielo.

Ora che ci penso in questa settimana non è successo praticamente niente al livello di agguati o attentati alla mia vita e la cosa mi agita non poco, infatti ho sempre paura che se abbasso la guardia… ZAC! Mi ritrovo Apollo e i suoi scagnozzi alle calcagna! Dopotutto se mi hanno rapita ad Atene vuol dire che seguono ogni mio movimento e tutti i miei spostamenti…
Cavolo, peggio del Grande Fratello!
Anche questo è un motivo che mi spinge a sfogarmi con la ginnastica, non ho ancora vent’anni e non voglio di certo finire con la camicia di forza o con l’ansia perenne.

A proposito… domani, il 10 luglio, è il mio compleanno!!!
È tutta la settimana che rompo le scatole a chiunque mi stia accanto perché non vedo l’ora di compiere vent’anni, voglio passare alla seconda decina!

No, non sono pazza, voglio semplicemente arrivare a quota venti.

Su quest’argomento i ragazzi non hanno mai detto niente o hanno sempre dirottato il discorso e comincio a sospettare che mi abbiano organizzato qualcosa… anche Shura è molto evasivo sulla cosa, quando accenno al mio compleanno mi chiude la bocca con un bacio e a volte poi… beh… diciamo che mi fa completamente dimenticare quello che stavo dicendo.

Avete intuito bene, dopo la prima volta ce n’è stata una seconda…
Però non pensate subito alla solita frase “questi qua sono attivi come conigli”, se c’è una cosa che mi da fastidio è confondere il “fare sesso” e il “fare l’amore”, sono due cose completamente diverse!
Nella prima c’è solo il puro desiderio fisico, la voglia di appagamento e di un corpo nudo a stretto contatto con il proprio; nella seconda si dà più importanza al sentimento che all’atto in sé, non conta sentire il puro piacere fisico quanto più il fatto di dimostrare anche col corpo che si ama una persona, che si è disposti a donargli tutti sé stessi solo perché si ama e non perché si vuole arrivare all’orgasmo.

Spero di essere stata chiara anche se con le spiegazioni faccio piuttosto schifo e mi impappino, soprattutto se si tratta di argomenti delicati come questo!

Scusatemi un attimo, hanno bussato…

-avanti-
-gattina ma non dovresti dormire adesso? guarda che altrimenti domattina non ti alzi più-
-ma che ore sono?-
-quasi le undici e mezza-
-cosa? Di già? Ho perso completamente la cognizione del tempo!-
-la mia gattina sbadata…-

Shura mi si avvicina e mi bacia dolcemente.

-su andiamo a dormire adesso, gli altri sono crollati da un po’ ormai-


***

BIP BIP BIP! – BIP BIP BIP!

Alzo meccanicamente il braccio e spengo quell’aggeggio infernale.
Voglio dormire ancoraaaaaaaaaaaaaa!!!

Mentre fingo di non essermi svegliata del tutto due braccia mi sollevano e mi portano in bagno.

-non provarci neanche dolcezza, ora ti alzi e ti fai una bella doccia!-
-vai a quel paese Milo…-

Mi mette giù e mi barrica dentro.
Ancora intontita mi butto sotto l’acqua fredda nel tentativo di svegliarmi e di trovare un po’ di sollievo, fa un caldo della miseria!!!
Esco avvolta nella salvietta e Shura mi scorta fino alla mia camera… e che sono, la regina d’Inghilterra?!
Su richiesta mi vesto velocemente e poi scendo sbadigliando le scale quando un urlo di decibel sconosciuti arriva alle mie orecchie, costringendomi a tapparle.

-AUGURI ALLA VENTENNEEEEEEEEEEEE!!!-
-grazie ragazzi… però i timpani mi servono ancora-
-te lo dovevo restituire mocciosetta-
-Deathy! Dite! e ci sono anche tutti gli altri!-
-ovvio, come potevamo mancare al giorno del tuo compleanno?-

Detto questo Al si avvicina e mi stampa un bacione sulla guancia.

-tanti auguri!-
-grazie Al-

E da lì in poi è stato un augurio dietro l’altro e le mie guance sono state prese d’assalto.
Quando finalmente mi rendo conto di che ore sono subito prendo le chiavi della macchina tentando di raggiungerla, però Mur mi ferma facendomi levitare a mezz’aria con la telecinesi.

-Mur che cavolo fai?! Mettimi subito giù, ridammi la terra sotto i piedi!-
-spiacente ma oggi non vai al lavoro-
-perché no?-
-diciamo che io e Shaka abbiamo convinto Enrico ad anticiparti il regalo di compleanno…-
-cioè?-
-semplicemente oggi e domani non vai al lavoro ma passerai tutto il tempo con noi-

Mi cadono le chiavi dell’auto, che finiscono in testa a Kanon.

-AHIA!-
-state scherzando?-
-ti pare che saremmo venuti fin qua solo per farti gli auguri per poi tornarcene ad Atene?-

Guardo Dohko stupita mentre i miei piedi toccano finalmente terra.

-non… non so cosa dire…-
-forza, adesso preparati perché ti toccano 13 ore di attività-
-cosa vuoi dire Aiolos?-
-13 ore per 13 attività con 13 cavalieri… ti aspetta un bel tour de force, gattina!-

Non so cosa pensare.
No, a una cosa riesco a pensare: non riuscirò mai a reggere il ritmo!!!


***


La mia luuuuuuuuunga giornata comincia esattamente alle 08:00 di mattina.
Che il cielo mi assista!


***


Prima ora: colazione con Aiolos.

Dopo aver abbandonato gli altri a casa chiedendomi cosa mi hanno preparato, mi sono diretta con Aiolos in un bar molto carino non molto distante da casa mia e che non frequentavo da tempo per una lauta colazione.

-la mia ora sarà una delle più rilassanti, tranquilla! Sono solo le otto del mattino, non vogliamo strapazzarti fin da subito-
-ti ringrazio, ma soprattutto ti ringrazia il mio stomaco affamato-

Una volta arrivati prendiamo posto vicino a una stupenda composizione floreale nell’angolo della stanza e subito ordiniamo cappuccio e brioche.

-ma chi ha avuto quest’idea delle 13 ore?-
-che tu ci creda o no è tutta farina del sacco di Kanon-
-davvero?!-

La cameriera ci porta l’ordinazione e certamente la mia faccia non deve essere stata poi così normale a giudicare dall’occhiata che mi ha lanciato.
Dopo aver assaggiato la schiuma del cappuccio Aiolos riprende il discorso.

-sapevamo che il tuo compleanno si avvicinava però non sapevamo cosa organizzarti, una festa ci sembrava troppo poco e portarti ad Atene sembrava ripetitivo, così Kanon è saltato su con quest’idea e a noi tutti è piaciuta subito, così ci siamo messi d’accordo e ti abbiamo organizzato questa giornata-
-sono veramente stupita… grazie-
-i ringraziamenti a fine giornata, ora mangia qualcosa prima che il brontolio del tuo stomaco faccia voltare tutti-

Non me lo faccio di certo ripetere due volte!


***

Seconda ora: saccheggio di musica con Aiolia.

Dopo aver fatto un’abbondante colazione Aiolos mi ha riportata a casa e subito Aiolia mi ha caricata in macchina.
Promemoria per il futuro: MAI FAR GUIDARE LA MACCHINA AD AIOLIA! È UN PAZZO SPERICOLATO!

Dopo pochi minuti di strada – dove ho visto la vita passarmi davanti agli occhi - arriviamo davanti a questo negozio e vengo praticamente catapultata giù dall’auto e condotta al suo interno.

-so che ti piace ascoltare la musica praticamente in ogni attimo della giornata e so anche che il tuo lettore mp3 è un po’ vuoto, così ho pensato di portarti qui per fare shopping di cd-
-ma… ma questo posto è immenso!-
-è un negozio fornito di ogni tipo di musica, anche di album o vinili introvabili, e in più offre assistenza per la riparazione e l’acquisto di strumenti musicali-

Dire che la mia mascella ha toccato terra è semplicemente riduttivo.
Questo è il paradiso!!!

-fiondati pure dove vuoi!-
-sai che questo è un invito a nozze, vero?-
-hahaha, certo che sì-

Come un razzo mi lancio verso gli scaffali presa da una felicità assurda, sembro quasi una bambina in un negozio di giocattoli!!!

Dopo aver praticamente perlustrato ogni centimetro della sezione “Rock” con tutte le varie suddivisioni (punk, hard, metal, eccetera eccetera) mi fiondo in direzioni casuali con Aiolia che mi segue e mi consiglia mentre regge il cestino con tutti i miei acquisti.

Alla fine non so quanti cd ho preso, so solo che per un po’ sono a posto!


***


Terza ora: cazzeggio con Death Mask

Dopo aver prosciugato il conto bancario di Aiolia sono stata riportata a casa, ma non ho avuto neanche il tempo di aprire bocca o di posare i miei acquisti che Deathy mi ha indirizzata verso il cancello, davanti al quale è parcheggiata una macchina tirata a lucido.

-dato che a te piace guidare e io non sapevo che cazzo farti fare ho pensato di far portare qui una delle tante auto che Saori ci ha messo a disposizione ad Atene, così la guidi un po’-
-Deathy ma… sei sicuro che posso veramente guidarla?-

Lo chiedo perché certamente quest’auto vale una barca di soldi… cavolo, è una Porche Cabrio nera nuova di zecca!

-certo che sì! Però prima…-

Non finisce la frase che lo trovo a guardare in mezzo ai cd appena comprati, ne prende qualcuno e si siede al posto del passeggero lanciandomi le chiavi.
Che non prendo al volo.

-… mettiamo un po’ di musica tamarra per fare scena, che ne dici?-

Raccolgo le chiavi e sulla mia faccia appare il suo stesso ghignetto.

-dico che ci sto, amico!-

Vado al posto di guida, accendo il motore – mamma mia che ruggito, baby! - e, dopo un attimo di prove con la frizione e dopo aver abbassato il tetto, ci fiondiamo per le strade con la musica dance a un livello inaudito a fare un po’ i deficienti uscendo dal paese e andando verso le superstrade.
Era da tanto che volevo farlo!
In più questo gioiellino di auto fila che è una meraviglia, senza accorgermene sono arrivata a fare quasi i 150 all’ora!

Non prendete esempio da me, mi raccomando! Rispettate sempre i limiti di velocità!

A meno che non abbiate in mano una Porche e che non sia il vostro compleanno, ovviamente…


***


Quarta ora: relax con Shaka

Dopo essere tornati a casa con i timpani praticamente fusi Shaka mi ha portata in questo bosco per una tranquilla passeggiata completamente immersi nella natura.
L’aria è così limpida e pura e ha un profumo di fiori che è una cosa veramente fantastica.

-ho pensato che avevi bisogno di un po’ di quiete dopo tutto il casino con Death Mask, così ti ho portata in questo posto-
-hai avuto un’ottima idea Shaka, ho i timpani ridotti peggio che a una serata in discoteca…-

Camminando camminando abbiamo incrociato anche animaletti del calibro di uccellini, scoiattoli, coniglietti… e vipere.
Ma sì, il posto è così bello che pure le vipere mi sembrano dolci e coccolose!
Ad un certo punto arriviamo alla riva di un ruscello e ci sediamo su delle pietre vicine all’acqua, così vicine non ho resistito alla tentazione di togliermi le scarpe e pucciare i piedi.
Che sensazione meravigliosa!!!

Nel pieno di quest’idillio qualcosa mi cade in testa.
Qualcosa di caldo.
Mi tocco la testa e quando guardo le dita mi viene un tic nervoso all’occhio: un uccello mi ha fatto la cacca in testa!!!
Shaka esplode in una risata fragorosa che sicuramente ha fatto scappare ogni esserino vivente nel raggio di cinquanta metri mentre io caccio un urlo esasperato e mi fiondo in acqua cercando di lavare via lo schifo.
Dopo essermi inzuppata bene la testa sott’acqua ed essermi completamente bagnata – non sembra ma il fiumiciattolo non è poi così basso in questo punto – sono uscita con la testa pulita ma completamente fradicia.

Continuando a ridere come un matto Shaka mi riporta a casa e mi affida al prossimo cavaliere.


***


Quinta ora: immersioni con Camus.

Una volta a casa subito tutti ci hanno guardati stupiti: è raro vedere Shaka piegato in due dal ridere con la sottoscritta più fradicia di un pulcino bagnato…
Ho spiegato l’accaduto e ovviamente tutti si sono messi a ridere tenendosi la pancia.

-in fondo è quasi positivo il fatto che tu sia fradicia, vai a metterti il costume che ora è il mio turno-

Su ordine di Camus mi cambio velocemente e in un battito di ciglia mi ritrovo su una spiaggia che si vede solo nelle cartoline: bianca sabbia calda, mare azzurro che si estende all’infinito e che sembra si fonda col cielo, leggerissimo venticello, sole splendente…
Grazie al cielo il mio stomaco non ha più problemi con la super velocità – evviva! - altrimenti sarebbe stato veramente un peccato sprecare l’ora per via della nausea.

-prima di entrare devi metterti questa-

Camus mi porge una tuta da sub completa di bombole e mi aiuta a mettermela, poi indossa la sua, ci mettiamo la maschera e ci immergiamo in quel mare mozzafiato.

Che meraviglia!!!
Non avevo mai fatto immersioni prima d’ora e devo dire che è davvero stupendo, sembra di essere quasi in un acquario gigante!
Avere i pesci che ti nuotano intorno fa uno stranissimo effetto ma è molto divertente, sono addirittura riuscita a toccarne qualcuno con le mani!
Ho avuto un attimo di panico quando un branco con circa un paio di centinaio di esemplari mi è venuto incontro però poi mi hanno quasi fatto il solletico, accidenti che figata!

Allo scadere della sua ora Camus mi fa riemergere e mi riporta alla spiaggia dove c’è già Milo ad aspettarmi.


***


Sesta ora: pranzo con Milo.

-eccoti qua dolcezza, spero che l’immersione ti sia piaciuta-
-moltissimo! Però ora sto morendo di fame-
-ed eccomi qua a salvare il tuo stomaco! Adesso ti porto a mangiare a un chiosco sul mare dove la cucina è fantastica-

Detto questo mi carica in braccio e un attimo dopo siamo davanti a questo locale – alla faccia del chiosco! – affacciato sul mare e dal quale proviene un profumino davvero niente male.

-ma mi faranno entrare conciata così? Non sono presentabile-
-tranquilla dolcezza, se non ci hai fatto caso qua ci vengono tutti i bagnanti a mangiare quindi non sei fuori luogo-

Entro rapita dal profumino di pesce fritto che mi ha ormai rapito le narici e ci sediamo a un tavolo da cui si vede perfettamente il mare, una cameriera prende le nostre ordinazioni e nell’attesa ci mettiamo a chiacchierare su tutto quello che capita, partendo dalla goffaggine di una signora che non riesce a sedersi sullo sgabello alto del bar fino ai trailer dei film in uscita.

Quando la cameriera ci porta le nostre ordinazioni ci fiondiamo sul cibo, per il quale le mie papille gustative stanno facendo i salti di gioia…
È il fritto misto di pesce più buono che io abbia mai mangiato!
Mentre riempiamo lo stomaco però continuiamo a chiacchierare e a prendere in giro un ragazzino che assomiglia tantissimo a Seiya e Milo si mette a raccontarmi altri aneddoti imbarazzanti sul moccioso bronzino tanto da farmi quasi soffocare col cibo ben due volte.

Finito il pesce passiamo a una bella coppa di gelato, che con questo caldo ci sta davvero a pennello!


***


Settima ora: sfida ai videogames con Saga.

Neanche il tempo di mettere piede in casa che Saga mi prende e mi porta in questa sala giochi che definire gigantesca è riduttivo.

Tenetemi d’occhio perché sono così felice che posso anche morire qui!
Io AMO i videogiochi!!!

-tieni-
-cosa?-
-è il sacchetto con i gettoni, altrimenti con cosa le fai funzionare le macchine? Con il pensiero?-
-ah è vero, che idiota…-

Nel pieno della mia beatitudine e pace interiore Saga mi mette in mano il sacchetto e subito ci fiondiamo a fare tutti i giochi in cui ci si può sfidare.
Forse voi non lo sapete ma questo ragazzo è un vero asso con i videogiochi e a casa capita di sfidarci alla playstation con gli altri schierati a mò di ultras a fare il tifo… peggio dello stadio!

Cominciamo con un classico da sala giochi, “Panic Park”, io prendo l’omino rosso e lui quello blu e cominciamo a partecipare alle prove che i due esserini che fanno da giudici ci impostano da subito a livello Hard.
La sfida finisce con la vittoria di Saga – ma solo per un soffio – e subito propongo una partita a un altro classico, “Dancing Stage” : prima mi avrà anche battuto ma qui non c’è storia, la danza è il mio pane!
Inseriamo i gettoni e cominciamo a scatenarci con una canzone super tamarra che ricorda un po’ quelle del cd che Deathy ha messo in auto stamattina e cominciamo a ballare seguendo le frecce.
E stavolta la vittoria è mia!

Passiamo oltre e continuiamo le nostre sfide con ogni gioco che troviamo, fino a quando non arriva Kanon a portarmi via per la sua ora.

Inutile dire che la gara con Saga è terminata in un pareggio.
Come al solito.





SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEE---------------------------
Wellà salve gente!!!
E si riparte coi capitoli cazzeggio, yeah! XD
Non so quanti ce ne saranno però ho bisogno di svagarmi un po’ e così mi son messa a scrivere chappy spensierati (e credo che Sara non abbia nulla in contrario su questo).

Noto che l’unione di Sara e Shura vi è piaciuta ^^
È stata un’impresa scrivere quel pezzo, non avendo mai descritto una cosa così intima temevo di aver scritto solo una cozzaglia di cose senza senso e di aver fatto un bel casino…
Mi ha fatto veramente piacere leggere i commenti positivi su quel pezzo ^^

Passiamo ai ringraziamenti:

Snow Fox: ti è servita la doccia gelata? XD in questo capitolo e anche nel prossimo ti serviranno degli integratori perché sarà difficile reggere il ritmo, è un consiglio che ti do perché non vorrei avere la tua stanchezza sulla coscienza XD alla prossima cara, un bacione!

Ai91: non si era affatto capitolo che il capitolo ti è piaciuto XD come hai visto per i succhiotti ho optato per il classico metodo “questa settimana ho cambiato stile, volevo sperimentare il foulard” XD che ne dici dell’idea delle 13 attività? Riuscirai a reggere il ritmo? O crollo prima io di te? XD

Anzy: anche a me piacerebbe che ci fossero veramente i ragazzi come Shura… eeeeh *si perde a fantasticare* ops scusami ^^” che fine ha fatto Apollo? Bella domanda… per la risposta continua a leggere ^^ (il mio lato sadico ogni tanto deve pur emergere, no? XD)

miloxcamus: hai ragione, in quel Santuario ci sono così tanti bei pezzi di carne… voglio andare ad Ateneeeeeee!! T_T mi fa piacere che il capitolo ti sia piaciuto e spero che continuerai a seguire la ficcy ^^ un bacione!

Roxrox: ammetto che anche io mi sono sciolta un po’ nello scrivere quel pezzo… sono una romanticona XD grazie per tutti i complimenti! Ah, mi fa piacere sapere che il pacco con Shun è arrivato, stavo per andare a protestare alle poste XD

Bellatrix18: te la farò pagare per avermi fatto spendere un occhio della testa per lo spumante… mi sono giocata lo stipendio quasi! Accidenti se bevono i gold! Per l’amore misterioso di Saori c’è ancora da aspettare, mettiti il cuore in pace XD a presto cara!!!

Sabri92: sinceramente non ne ho la più pallida idea sui gusti di Crystal… tu preparati lo stesso XD sono contenta che il chappy ti sia piaciuto, spero che anche questo sia stato di tuo gradimento ^^

Gil88: hai detto bene, speranza vana nel cercare un ragazzo dolce come Shura… sigh… consoliamoci nella nostra immaginazione XD e così Camus si tira i capelli? SCANDALOOOOOOO!!! L’ho sempre creduto un liscio naturale!!! Grazie per la soffiata XD

Ladolcebabi: Babiiiiiiiiiiiiii!!! Ciaoooooooooooo!!! Che bello, non sai quanto mi ha fatto piacere la tua recensione!!! Addirittura hai messo la storia tra i preferiti! Te adorooooooo!!! XD grazie per tutti i complimenti, faccio sempre del mio meglio per scrivere bei capitoli ^^ ora però mi devi dire quali filmini mentali ti sei fatta XD grazie per gli applausi, ma non ti pare di esagerare adesso? XD

piccolabulma: spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Sto andando forte? Beneeeeeeeee XD

Eris San: tranquilla, non fa niente per il ritardo ^^ si è visto che mi sono impegnata? Eh? Si è visto? *sbrilluccicano gli occhietti pucciosi* è stato difficile scrivere quel pezzo ma mi fa piacere che è stato bello leggerlo ^^ sull’influenza di Artemide ti dico solo che ci sarà, ci sarà e ci sarà. Ti ho fatto venire l’acquolina in bocca, eh? XD alla prossima e sempre w il TRAAAAA man e l’Excalibur asimmetrica XD XD




Un grazie enorme anche ai Favolosi Fantasmini (chi doveva capire ha capito XD)

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Capitolo 17
*** Signed, Sealed, Delivered, I'm Yours ***


CAPITOLO 17 – SIGNED, SEALED, DELIVERED I’M YOURS


Ottava ora: gitarella con Kanon

Dopo il pareggio ai videogiochi con Saga adesso tocca a Kanon custodirmi per un’ora.

-allora gattina? Come procede la giornata?-
-a meraviglia. So che l’idea è stata tua, ti ringrazio davvero tanto Kanon-
-la giornata non è finita, anzi, non siamo neanche a metà-
-come no?-
-te lo spiegheranno bene dopo, adesso vieni con me-
-dove andiamo?-
-è una sorpresa, a proposito devi metterti questa benda sugli occhi-

Dopo un attimo di indecisione obbedisco e per qualche minuto cerco di capire cosa sta succedendo affidandomi all’udito, quando all’improvviso qualcosa di peloso mi si struscia contro le gambe.

-Kanon?-
-tranquilla gattina, accarezza-
-ma cos’è? Oddio… CHE COS’È? KANON?!-

E Kanon se la ride.
E assieme a lui anche altre persone.

-KANOOOON!!!-
-levati la benda gattina-

Con un po’ di paura finalmente torno a vedere…
Oh cazzo!
Sono circondata tre cuccioli… di tigre, leone e leopardo!!!

-KANOOOOOOOON!-
-stai tranquilla, sono innocui, non vedi come ti fanno le fusa?-

Guardo le mie gambe e in effetti è vero, sembrano quasi dei gatti, solo un po’ più grossi.

Dopo un primo momento di paura mi sono fatta coraggio e li ho accarezzati – tanto da qua ho capito che non esco fino a quando non vuole quel lurido sadico - finendo così per cambiare completamente approccio tanto da giocarci assieme sotto gli sguardi degli addestratori e degli spettatori.
E solo ora mi rendo conto di essere in una gabbia di uno zoo.

Mentre mi spupazzo il tigrotto e il leopardino mi tortura i lacci delle scarpe Kanon mi si avvicina e comincia a fare i grattini al leoncino.

-allora gattina? Come ci si sente ad essere in mezzo ai propri cugini?-
-mi sento a mio agio… guarda come si fanno coccolare!!! E guarda Aiolia!!!-
-Aiolia?-
-certo, se Aiolia è il cavaliere del Leone tu ora stai grattando la pancia ad Aiolia!-
-hahaha, bella questa!!!-

Dopo aver coccolato un pò quei tre bei cucciolotti ce ne andiamo a spasso per lo zoo mangiandoci un bel gelato imitando i vari animali e, proprio davanti alla gabbia della scimmia, nel pieno della nostra imitazione spunta Aphrodite con in mano delle riviste di moda.


***


Nona ora: shopping con Dite.

Ancora nel pieno della vergogna per la mia scimmiesca figura di merda Dite mi porta grazie alla super velocità in un centro commerciale per dello sano shopping.

-dato che stasera c’è la tua festa devi assolutamente prenderti un bel vestito adatto all’occasione!-
-frena frena frena! Una festa?-
-come, non te l’avevano detto? Pensavo lo sapessi che al Grande Tempio stasera ci sarà una festa in tuo onore, le sacerdotesse guerriere e Saori si sono impegnate per organizzarla e ora stanno preparando il tutto-

Se potesse la mia mascella ora toccherebbe terra.

-non manca molto alla festa quindi dobbiamo sbrigarci perché poi ti devo lasciare a Mur e Aldebaran-

Nel pronunciare queste parole mi ha trascinata in un negozio e subito ci siamo fiondati entrambi alla ricerca di un vestito adatto a me: io mi sono messa alla ricerca di un paio di pantaloni e una maglietta un po’ carini e particolari però Dite mi trascina da tutt’altra parte sostenendo che per un’occasione come questa si deve osare.

Ho paura della parola “osare”.

Nel giro di cinque minuti mi ritrovo nel camerino a provare sette abiti diversi, tutti con la minigonna e rigorosamente super femminili.

Vi ho mai detto che sono un maschiaccio per natura e che per me esistono solo i pantaloni?
Ora potete forse capire come non mi senta affatto a mio agio.

Dato che, però, se non li provo non posso uscire dal camerino lotto contro la mia maschiacciosità e uno a uno li provo.
I commenti di Dite, in ordine di abito: molto carino ma non saprei, questo è meglio ma ti fa difetto qua, questo è troppo monotono, questo ha un bel colore ma hai troppo seno per portarlo, questo teniamolo da parte, questo ti fa sembrare bassa, questo è veramente carino.

E sottolineo che li ha scelti tutti lui.

Dato che non ho potere decisionale Dite mi obbliga a prendere un “miniabito con dettagli neri in tulle” – sue testuali parole – sul verde militare sbiadito con una cintura in vernice viola.
Di corsa ci fiondiamo a prendere anche le scarpe adatte e qua si scatena il putiferio perché io coi tacchi non ci so camminare e poi li odio, così dopo una minaccia diretta alle mie amate scarpe da ginnastica – tagliuzzamento e successiva cremazione dei pezzi - ho dovuto cedere e Dite mi costringe a prendere un paio di scarpe viola dal tacco non troppo alto – non 12 centimetri per intenderci - con il cinturino e con la punta che scopre le dita.

Dopo questo, chiunque decidesse di bruciare le riviste di moda ha la mia piena approvazione!

Usciti dal negozio Dite prende le borse con i miei acquisti – forse per timore che io li occulti e che stasera mi presenti con i jeans - e mi lascia in mano ad Al.


***


Decima e Undicesima ora: salone di bellezza con Al e Mur.

-eccoti qua Saretta!-
-sei tu il prossimo Al?-
-a dire il vero siamo io e Mur assieme, abbiamo unito le nostre idee in quanto tra non molto comincia la festa e hai decisamente bisogno di una sistemata-

Ecco che alle sue spalle appare anche il Lilloso.

-sai che odori di gatto in maniera impressionante?-
-per la precisione, Mur, odoro di tigre leone e leopardo-

I due si guardano confusi.

-ve lo spiegherà Kanon… ora cosa mi aspetta?-
-un trattamento tutto incluso a un salone di bellezza-

Alla risposta di Al la mia faccia automaticamente tira fuori una strana espressione.
Non sono mai andata in un salone di bellezza, al massimo sono andata dall’estetista! E non sempre è stata un’esperienza indolore!

Alla mia faccia i due si sono messi a sogghignare.
Che razza di tortura cinese hanno in mente per me?


In un nanosecondo mi trovo insieme a Mur e Al davanti a quest’edificio enorme che sa di alghe marine e, appena entrata, due signorine mi sequestrano e mi portano nella sezione delle donne esponendomi il programma per le prossime due ore: trattamento dall’estetista, fanghi e bagno rilassante.

Posso ammettere di non essere del tutto tranquilla?

Dopo essere stata obbligata a spogliarmi e a mettere un accappatoio bianco di spugna morbida vengo accompagnata nella stanza dell’estetista dove mi sta aspettando questa ragazza bionda e super perfetta in ogni cosa – sembra uscita da una rivista di moda - che fa i palloncini con la Big Babol squadrandomi con sufficienza mentre nelle mani ha già il roll con la cera calda e le strisce depilatorie.


Finalmente la tortura è finita!
Ora non ho più un pelo su gambe, braccia, ascelle, viso e zona inguinale.
Sì, pure quella zona mi ha disboscato! Ho visto davvero le stelle perché lì non l’avevo mai fatta e non immaginavo facesse così male, ho perfino pianto dal dolore!
Mai più… mai più una cosa simile!!!
Al, Mur… questa ve la faccio pagare!

Ancora nel pieno del mio dolore vengo dirottata dalle ragazze sequestratrici verso la zona fanghi e costretta a immergermi in questa melma calda e puzzolente che dovrebbe farmi bene alla pelle…
Sarà, per ora so solo che il forte odore mi ha liberato le vie del naso.
Però…
Non si sta neanche tanto male qui dentro, c’è un bel caldino e una volta abituati all’aria malsana si sta quasi bene, in più la musica rilassante che arriva dalla radio fa quasi addormentare…


Dopo quasi mezz’ora a mollo nel fango – dove ho rischiato di addormentarmi - vengo tirata fuori e portata verso le docce, dove mi danno ogni tipo di prodotto per la pelle possibile e immaginabile, e finalmente rivedo il mio colore biscottino naturale.
Su ordine delle sequestratrici però non tocco i capelli ma mi concentro solo sul corpo e quando esco sono più liscia e profumata di una pesca.
Mi rivesto velocemente con i vestiti di ricambio – che sicuramente gli hanno dato Al e Mur - e finalmente posso uscire da quest’inferno, fuori dal quale c’è Dohko che mi aspetta.


***


Dodicesima ora: parrucchiere con Dohko.

-accidenti Sara, sei veramente fantastica!-
-dici davvero?-
-sarà merito del centro di bellezza-
-che spiritoso, e io non ho nessun merito?-
-ma si, dai, ce l’hai anche tu…-

E ci mettiamo a ridere.

-su ora andiamo altrimenti non facciamo in tempo-
-per cosa?-
-per una doppia seduta dal parrucchiere, direi proprio che ne abbiamo bisogno io e te-
-in effetti io ne ho un bel po’ bisogno…-
-io anche, perciò andiamo-

Grazie alla super velocità arriviamo in un battito di ciglia davanti all’ “Hairstyle zone” .
Mai sentito nominare.
Entriamo e subito veniamo accolti da delle ragazze che cominciano a squadrare i nostri capelli in lungo e in largo e poi portano me da una parte e Dohko dall’altra.

-allora tesoro, come li vogliamo fare i capelli per il ventesimo compleanno?-

Ma come fa a sapere…?
Vabbè lasciamo stare.

-sinceramente non saprei…-

Prendo il classico depliant con i vari tagli e comincio a esaminarli tutti uno per uno ma niente mi soddisfa, a me piace il mio taglio scalato!

-tesoro senti, e se facessimo le punte con qualche tonalità più chiara? Come in questa foto, che te ne pare?-

Esamino l’immagine che mi indica ed effettivamente l’idea non mi dispiace…

-ma il taglio lo teniamo scalato?-
-sì, ti spuntiamo i capelli di due o tre centimetri e basta, sono così belli con questo taglio che sarebbe un peccato rovinarli-

Ma perché tutti dicono così dei miei capelli?
Fanno schifo! Ammettetelo che sono orrendi!

-d’accordo, proviamo-



-et voilà, ecco qua il nuovo look!-

Mi guardo allo specchio e quasi non mi riconosco: i capelli, pettinati con la riga a destra, sono perfettamente lisci e verso le punte vanno schiarendosi fino a diventare castano chiaro.
In più per fare un po’ “ribelle” mi hanno messo un’extencion viola e scalata alla Avril Lavigne a sinistra che non ci sta niente male.
Si intona pure alla cintura e alle scarpe.

-wow Sara che cambiamento!-

Alzo lo sguardo e vedo riflesso Dohko con i capelli più corti e in ordine.

-hai visto?-
-direi che sei perfetta per stasera. Adesso dobbiamo correre nel vero senso della parola o non arriveremo mai in tempo per l’inizio della festa-


***


Allora vediamo…
Il vestito è a posto e i capelli anche ora devo affrontare loro, le scarpe!
Le guardo ma non ce la faccio a metterle, è più forte di me, anche se l’immagine delle mie scarpettine da ginnastica tagliuzzate e carbonizzate da un sadico Dite mi fa quasi piangere dalla disperazione!
Piano piano infilo il primo piede e allaccio il cinturino, poi vesto anche il secondo e finalmente sono veramente pronta, mi guardo un’ultima volta allo specchio e quasi non mi riconosco, non mi sembra vero che la ragazza che mi sta fissando sono proprio io.
Sono… sono…
Me lo consentite?
Sono una vera gnocca!!!
Per la prima volta nella mia vita mi sento veramente bella!

Ok, finito il momento di adulazione a piccoli passi procedo verso la porta dove Shura sta bussando da mezz’ora.
Apro e per un pelo non cado da questi trampoli.

-S… Sara?-
-scusami ma non so camminarci con questi cosi-
-non… non ho parole… sei… bellissima…-
-per una volta ti do ragione, anche io mi stupisco di me. Però adesso andiamo che è tardissimo!-

Aggrappandomi saldamente al bracco di Shura riesco ad arrivare fino al salone dove si svolge la festa – la sala del Grande Sacerdote in pratica – e tutti si girano verso di me.
Ma come hanno fatto a sentire che arrivavo se la musica a palla copre tutti i suoni?

Se non fosse che per una volta sembro davvero una ragazza direi che per avere quegli sguardi stupiti hanno visto una scimmia a tre teste.

Piano piano – ricordate che ho i tacchi e che sto rischiando l’osso del collo – arrivo all’enorme bouffet pieno di tutto, dagli stuzzichini ai dolci e subito Saori mi si getta addosso per farmi gli auguri.
Se non ci fosse stato Shura dietro a prendermi al volo saremmo cadute entrambe a terra.

-SARYYYYYYYY!!! TANTISSIMI AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!-
-grazie Saori però niente attentati per favore, sono instabile su questi trampoli-
-trampoli? Ma se sono ancora bassi come tacchi! Però sei veramente stupenda stasera, questo vestito ti sta a meraviglia!-
-per questo ringrazio Dite-

Forse meglio tacere sulla minaccia alle mie adorate scarpine.

-anche tu stai benissimo sai? Questo vestito blu ti dona-
-merito di Dite-
-ma quindi anche tu…-
-tutte noi ragazze siamo state vestite da Aphrodite-

Mi volto verso chi ha parlato.

-Shaina! Marin!-
-tanti auguri Sary!-
-grazie-
-ti presentiamo June, una nostra amica e sacerdotessa guerriera-
-piacere di conoscerti, mi hanno parlato tutti benissimo di te-
-meno male, comunque piacere mio-

E cominciamo a chiacchierare del più e del meno partendo da quanto sono da sbavo stasera i ragazzi e dei nostri vestiti – si vede che c’è lo zampino di Dite, abbiamo tutte la minigonna - mentre io mangio ogni cosa commestibile mi capiti a tiro, non so loro ma io sono affamatissima!

A turno tutti i ragazzi vengono per farmi ancora una volta gli auguri e per complimentarsi del mio look e, quando arriva Shion insieme ad Aphrodite, con loro arriva anche questo enorme mazzo di rose bianche.

-questo è da parte di tutti noi con i migliori auguri di buon compleanno!-
-voi ormai conoscete bene i miei gusti… vi adoro! Grazieeeeeeeeeeee!!!-

Sempre stando attenta a non spaccarmi l’osso del collo ringrazio ognuno di loro con un abbraccio e 3 baci sulla guancia mentre faccio posare il super mazzo sulla parte libera del tavolo.

Non siate gelose ragazze, da noi si usa così!

Appena finito di ringraziare l’ultimo cavaliere le ragazze mi porgono un pacchettino rosa con nastro bianco.

-AUGURI!!!-
-ma… ma non dovevate!!!-
-forza aprilo!-

Su invito di Marin comincio a scartarlo e, se avessi potuto, le avrei mandate a quel paese una per una: già non dovevano regalarmi niente, figurarsi il braccialetto liscio d’argento che è saltato fuori dal pacchetto!

-voi siete pazze!-
-ma quali pazze!-
-sì Shaina voi siete pazze!-
-dai mettitelo!-
-qualcuno mi aiuti a sganciarlo però-

Dopo un attimo di trafficamento il braccialetto è ora al mio polso.

-è bellissimo!!!-
-e non hai ancora visto niente-
-cosa vuoi dire June?-
-lo scoprirai dopo…-

Perché quella frase?
E perché ora tutte se la ridono sotto i baffi?
Qua la cosa non quadra…

-dolcezza! Non è ancora ora di scendere in pista?-
-Milo! Accidenti a te che colpo che mi hai fatto prendere! Comunque no, è già tanto se riesco a stare in piedi, stavolta passo-
-sicura? Anche se metto questa canzone?-

Tempismo perfetto, parte giusta giusta la canzone “Magic Summer Night” di Cascada mentre lui se la ride.

-ma tu lo fai apposta a mettere proprio queste canzoni e poi a chiedermi di ballare?-
-sì lo ammetto-

Si avvicinano anche Aiolia, Seiya e Shun – ci sono anche i mocciosi, già - e in lontananza vedo che si sta dirigendo qua anche Kanon seguito da Hyoga, Saga e Shura.

-forza ragazze è ora di scatenarsi un po’ non vi pare?-
-Kanon io ho già detto che passo-
-eh no dolcezza, tu sei la festeggiata e devi venire per forza!-
-Shura salvami ti prego!!!-
-spiacente gattina ma sto dalla loro parte-

Svariate paia di mani mi trascinano verso la pista incuranti della mia vita.

-Shura sei un traditore!!! E voi aspettate almeno che mi levi le scarpe!-
-TU VUOI FARE COSA?-

Perché quest’aura malefica alle mie spalle?

-ripeti cosa vuoi fare? Non ho capito bene-
-togliermi le scarpe… sennò non riesco a ballare…-

Quanto vorrei diventare piccola piccola così che Dite non mi possa vedere e non mi possa fulminare con lo sguardo…
Non posso diventare un granellino di polvere, vero?

-per favore Diteeeeeeeee…-
-e va bene ma poi te le rimetti altrimenti sai bene cosa succederà alle Adidas-
-lo so benissimo, non me lo ricordare-

Finalmente mi levo i trampoli riacquistando la mia altezza naturale e vengo lanciata in pista a ballare un po’ con tutti e anche a insegnare qualche passo ai mocciosetti.

Dopo quattro o cinque canzoni la musica si abbassa, le luci si spengono ed entra una specie di montagna illuminata dai fuochi d’artificio, quelli innocui a bastoncino che fanno le scintille colorate… ecco quelli, accompagnata da un coro che canta “tanti auguri a te”.
Quando le luci si accendono c’è al centro del tavolo dei bouffet un’enorme torta a piani che sembra totalmente di cioccolato con dietro il mazzo di rose bianche a fare da cornice.

Mentre vengo invitata a tagliare le fette vengono distribuiti anche i calici con lo champagne e solo ora mi viene in mente una cosa: non ho ancora passato l’ora di attività con Shura!
Accidenti, ho fatto 12 attività con i 12 cavalieri, manca ancora il mio ragazzo!
Oppure… la sto passando adesso?

Finito di tagliare la torta – che avevo indovinato, è completamente al cioccolato! – completamente immersa nel dubbio sull’ora di Shura alziamo i calici e brindiamo a me e ai miei anni, poi ci fiondiamo tutti ad assaggiare la torta che si rivela una cosa che da descrivere è impossibile, si scioglie in bocca!
Nel pieno della degustazione dell’ultimo boccone Shura mi si avvicina nascondendo le mani dietro la schiena.

- adesso tocca a me farti il regalo, gattina-
-oddio no…-

Mostra le mani che stringono una confezione tipicamente da gioielleria.

-no, non è quello che penso vero? Tu… non mi hai veramente fatto il regalo, giusto?-
-e perché non avrei dovuto?-
-perché no!-
-beh troppo tardi gattina, questo è tuo-

Giuro che mi tremano le mani, non doveva farmelo!

Però ammetto che muoio dalla curiosità!

Prendo la scatola e sciolgo il fiocco rosa mentre tutti si riuniscono attorno a noi e, quando la apro, la mia mascella stavolta mi cade davvero a terra.

-ti piace?-
-tu… tu sei matto…-

Sollevo ciò che vi era contenuto e se non chiudo la bocca la saliva rischia veramente di bagnare il pavimento: è una catenina in oro bianco con un ciondolo a forma di luna con il contorno fatto di brillanti e il centro vuoto.

-allora? Ti piace?-
-se mi piace? È… no non bellissima di più…-

Shura mi prende la catenina e me la mette al collo mentre io sono ancora sotto shock.
Non mi aspettavo un regalo del genere! È… è troppo!

-ti sta benissimo gattina-
-Shura… non so cosa dire, davvero… è troppo…-
-non è troppo, anzi avrei voluto fare di più-
-spero tu stia scherzando! È stupenda… grazie…-
-di niente gattina. Ti amo-
-anche io-

E davanti a tutti ci concediamo un bacio lungo e appassionato sotto fischi, urletti divertiti e applausi vari.

Dopo questo momento commovente la musica ha ripreso il livello fondi-timpani di prima e sono ricominciate le danze e io, pur di non rimettermi i trampoli chiamati scarpe col tacco, mi fiondo con Shura in pista sulle note di “Baby boy” di Beyoncé, “Sexyback” di Justin Timberlake e “Maneater” di Nelly Furtado per poi passare ancora alla musica dance.


Permettetemi di tralasciare commenti vari sul mezzo spogliarello improvvisato da alcuni Deathy, Aiolia, Camus, Kanon e Milo un attimino brilli in quel momento…

Shaka e Mur invece hanno passato lo strip ma si sono messi a scatenarsi come matti in pista, quasi quasi non credevo ai miei occhi: loro, sempre così seri e ligi al dovere, dimenarsi come ragazzini gasati!

Quanto avrei voluto una telecamera per filmare queste esibizioni!!!


Quando mi fermo un attimo vicino al bouffet per riprendere fiato e per bere qualcosa riesco a vedere l’orologio della stanza che segna già l’una e mezza di notte.
È proprio vero che il tempo vola quando ci si diverte!
Sorseggio ancora un pochino di champagne – è l’unica bevanda che si trova in giro – quando Shura mi si avvicina e, dopo aver sorseggiato un pochino di champagne, mi bacia.

-allora gattina? Come procede la festa?-
-procede che è una meraviglia, sono stanca morta e non riesco a levarmi questo sorrisone dalla faccia-
-non dirmi che è per il denudamento di quei cinque là-
-no tranquillo, anzi grazie al cielo si sono fermati-
-vorrai dire che grazie al cielo Al li ha fermati-
-si hai ragione… scusa ma credo che lo champagne mi stia un pò dando alla testa-
-anche a me un pochino…-

Cala il silenzio tra noi due mentre guardiamo gli altri scatenarsi sulle note di alcune tipiche canzoni da discoteca.
Ora che mi salta in mente ho perso le scarpe, non ricordo più dove le ho lasciate!
Dite mi ammazzerà… e carbonizzerà le mie Adidas!!!

-Sara…-

Scendo dal mio pero dei pensieri tragici mentre mi volto verso Shura e in neanche un secondo ho le sue labbra prima sulle mie e poi sul collo.

-che ne dici se… io e te… ce ne restiamo un po’ da soli… alla mia casa?-
-intendi…-
-ti ricordo che manca ancora la mia ora … Sempre se quell’attività la ritieni valida…-

Guardo ancora una volta la pista con tutti gli altri scatenarsi e poi gli prendo la mano.

-claro qué sì-

Dopo uno sguardo complice cominciamo a incamminarci verso l’uscita della sala senza farci vedere dagli altri, ma tato sono così impegnati a divertirsi che non credo si accorgeranno della nostra fuga.







SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEE------------------
E come ogni settimana eccomi qua con il nuovo capitolo!!!
Che dite, vi è piaciuta la festa? A Sara tantissimo ^^
Chiunque voglia un compleanno del genere mi dica il giorno e io vedrò di fargli recapitare i Gold XD
Finalmente dopo una settimana infernale sono riuscita a ricontrollare questo capitolo, che era già pronto da un paio di settimane circa, stavo quasi temendo di dover tardare con la pubblicazione… me lo sento che prima o poi succederà… però nel frattempo cerco di portarmi avanti con la scrittura ^^

Passiamo ai ringraziamenti:

Eris San: è proprio vero quel detto che dice “beati gli ultimi perchè saranno i primi” XD che te ne è parso delle restanti ore e della festa? Sei riuscita a reggere il ritmo? XD un TRAAAAA anche a te! ^^

Ai91: anche tu un’appassionata di videogiochi? Dammi il 5 sorella! XD come vedi Sara non ha cenato con Mur e il Lilloso si è limitato a mandarla al centro di bellezza… per una volta gli ho fatto fare un po’ il sadico XD spero che il capitolo ti sia piaciuto, un bacione! ^^

Bellatrix18: grazie al cielo ti sei astenuta dall’ordinare la cena di pesce, altrimenti Sara te l’avrebbe fatta andare di traverso XD che dici, la conclusione della giornata andava bene? XD accidenti io i crackers non li ho trovati, mannaggia!!! -.-“

Snow Fox: su, dai che ora il ritmo rallenta, prendi fiato… inspira, respira… inspira, respira… ripreso fiato? Bene, non volevo averti sulla coscienza XD che te ne pare del proseguimento della giornata? Fammi sapere! ^^

Anzy: ok ti presto i Gold, fammi sapere per quando devo spedirteli XD Shura come vedi si è tenuto l’ultima ora (anche se l’ha posticipata un po’), che dici ha fatto bene? Un bacione! ^^

Roxrox: ma sai che ero tentata di fargli beccare veramente un Sacro Virgo al capo? Così, tanto per XD grazie per il complimento ma aspetto il verdetto definitivo sulla festa XD a presto!!!

NinfaDellaTerra: ma ciao!!! Benvenuta!!! Mi fa piacere conoscere uno dei Favolosi Fantasmini e ti ringrazio per aver letto la storia ^^ per il compleanno fammi sapere per quale giorno devo mandarti i Gold e io te li spedisco XD grazie per tutti i complimenti, mi fai arrossire ^///^ *Sary gongola*

LightDN: ciao CDV!!! Mi sei mancata, lo sai? Stavo ormai pensando che ti fosse successo qualcosa, aspettavo la tua recensione con impazienza ogni giorno e invece… ma ora sei tornata, che bello!! ^^ noto che il capitolo di puro cazzeggio ti è piaciuto, ne sono contenta ^^ hai visto cosa si è inventato il tuo gemellino? Per quel pezzo ho preso un ricordo d’infanzia, dove in un circo mi hanno fatto davvero accarezzare un cucciolo di tigre, che puccio che era!!! Mi faceva le fusa!!! Ahem ahem.. bando ai ricordi… guarda che ora mi aspetto ogni capitolo recensito, mi raccomando XD un bacione CDV, alla prossima!!!

Sesshy94: in effetti, cicci, sono proprio un mito XD (ma sentitela questa… l’idea è stata mia! ndKanon) no dai scherzo, non lo sono ma conto di diventarlo XD noto che il chappy ti è piaciuto, spero valga anche per questo… e dell’ora di Shuretto che mi dici? Andava bene? XD un bacione!

miloxcamus: ecco qua il nuovo capitolo, fresco fresco di pubblicazione!! Che ne dici, la vuoi la giornata con i Gold per festeggiare il compleanno? Se sì fammi sapere che te li mando XD oddio se mi dici che in confronto a te Saga è niente comincio a preoccuparmi, ci tengo alla mia pellaccia O_O

sabri92: ciao cara!!! Come vedi il tuo amato Crystal c’era alla festa, e sono riuscita a farmi dire i suoi gusti in fatto di donne: gli piacciono le bionde XD parti all’attacco XD
scherzi a parte grazie per la recensione e per i complimenti, spero che il chappy ti sia piaciuto!

Gil88: sapevo che era inevitabile, prima o poi tutte saltano addosso a uno dei Gold… ormai è ordinaria amministrazione! XD vuoi anche tu i Gold per il tuo compleanno? Ormai ho deciso di aprire un’agenzia per smerciandare i Gold alle varie occasioni, compleanni, addii al celibato, ecc…
Shaka che ride è uno spettacolo più unico che raro, non so che darei per vederlo piegato in due dalle risate con gli occhi che lacrimano, sarebbe la scena perfetta per scattare una foto da usare come ricatto! (O.O ndShaka) per l’auto sportiva no problem, dico a Deathy di portarti una macchinina tipo la Porche e via che si va XD fammi sapere del capitolo, alla prossima!


Ancora un saluto e un grazie anche ai Favolosi Fantasmini, come farei senza di voi?

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Capitolo 18
*** Somewhere I Belong ***


CAPITOLO 18 – SOMEWHERE I BELONG

Mi sveglio grazie a un raggio di sole che mi spara dritto negli occhi.
Ma non ho voglia di alzarmi, si sta così bene tra le braccia di Shura, sotto il lenzuolo…


Mi do un piccolo pugno sulla pancia.
Maledetto stomaco che reclama cibo, se non era per te col cavolo che mi alzavo!
Molto lentamente mi rivesto per poi passare all’assalto della cucina, tanto ormai so dove mettere le mani.
W la mia memoria fotografica!

Mentre puccio i biscotti nel latte nella mia mente scorrono ancora le immagini di ieri sera: i volti dei ragazzi mentre si divertivano, le risate, i loro auguri, le ragazze che mi porgono il loro regalo, Dite che mi minaccia per le scarpe, il gioiello di Shura, i ragazzi un (bel) po’ brilli che facevano gli scemi…

Con un dito accarezzo la catenina e il ciondolo che pendono dal mio collo, gli stessi che ieri sera ho promesso di non togliermi mai, mentre la mia mente continua il suo viaggio nei ricordi di ieri notte…

… Quell’attimo di complicità, la nostra piccola fuga e la corsa verso la decima casa, la spensieratezza, l’emozione di un gesto, i baci, le carezze, le parole d’amore sussurrate all’orecchio, il calore, la passione e l’amore…

Ecco lo sapevo, nel distrarmi con la mente mi sono macchiata il vestito!

Sara sei una deficiente!

Sconsolata finisco di bere il latte, metto tutto nel lavandino e, dopo aver rubato le infradito di Shura, mi incammino verso la mia camera alla tredicesima casa per cambiarmi – sperando che Dite abbia lasciato lì la mia roba - preparandomi mentalmente le frasi da dire a chi mi si parerà davanti in questa strada nascosta e poco praticata, del tipo “ieri sera? Ma cosa dici, io ero lì nella sala, non sono scappata con Shura! Devi aver bevuto troppo champagne!”

Arrivo senza incontrare anima viva fino alla mia stanza dove trovo i vestiti di ieri accatastati in terra, i trampoli chiamati scarpe col tacco e un’enorme borsa di carta a fiori con un fiocco proprio lì accanto.
Mi avvicino e vedo che dentro c’è un pacco regalo con tanto di biglietto.


SAPEVAMO CHE SARESTI SCAPPATA CON IL TUO PRINCIPE IERI SERA, COSÌ IL NOSTRO REGALO TE LO CUCCHI DOMATTINA  TE LO DIAMO ADESSO.. O MEGLIO, LO TROVI ADESSO.
SICURAMENTE TI SERVIRÀ.  
CON AFFETTO
Milo   Camus   Aphrodite   Aldebaran   Mur   Shaka   Aiolia   Aiolos   Dohko   Shion   Saga   Kanon   DeathMask (senza affetto… no dai scherzo!)


Ps: sapevo che avresti piantato le scarpe in sala… per stavolta passi ma la prossima volta le tue Adidas finiranno nel tritarifiuti!
Aphrodite


Sono senza parole.
O Shura gli aveva già detto il programma per la notte oppure gli altri hanno imparato a leggergli nella mente. E se è la seconda opzione allora è vero che l’amore rende prevedibili, come cantava anche Tiziano Ferro.

Li ringrazio mentalmente uno per uno mentre sciolgo il fiocco e tolgo la carta cercando di non romperla – è così bella che sarebbe un vero peccato rovinarla – e tiro fuori il contenuto: un paio di shorts di jeans con una canotta olimpionica rossa e un paio di scarpe da ginnastica bianche con sopra un pacchettino blu e un altro biglietto.

Decisamente qua mi stanno viziando.


ANCHE IL CONTENUTO DI QUESTO PACCHETTINO TI SERVIRÀ DI SICURO.
SPERIAMO CHE VADA TUTTO BENE ALTRIMENTI SARÀ DIFFICILE CHE QUALCUNO DI NOI VADA A CAMBIARLO   
CERCA DI CAPIRCI .
AL MASSIMO CI MANDIAMO SHURA O VAI TU SE NON VANNO BENE LE TAGLIE


 Dopo queste parole ho quasi paura a vedere il contenuto.
Oltretutto questo biglietto deve aver fatto un bel giro, visto che è un po’ stropicciato e pieno di cancellature e battutine diverse sul retro.
Tolgo il fiocchetto bianco e lentamente levo lo scotch, poi apro…

…E dalla carta salta fuori un completino intimo nero con la scritta “LOVE” in bianco con il musino di Hello Kitty accompagnato da un paio di calze tipo fantasmino sempre con la famosa gattina bianca!

Ora capisco il perché del biglietto incasinato e il significato di quelle parole!
Mentre me la ridacchio sotto i baffi immaginando i ragazzi alle prese con slip e reggiseni noto le taglie stranamente giuste - dev’esserci lo zampino di Camus, era lui che di solito caricava la lavatrice a casa – e poi decido di farmi un bel bagno.


Aaah, che sensazione meravigliosa la pulizia!
Mi vesto e vado verso lo specchio per dare una sistemata alla criniera da leone, alias i miei capelli, e appoggiato al mobiletto dove io ci appoggio la spazzola c’è un altro pacchettino, stavolta rosso, con un bigliettino.

Ma mi hanno fatto compleanno e Natale assieme?!?

Prendo il pezzetto di carta e nel leggerlo mi viene spontaneo stupirmi.


CIAO SARA,
SU SUGGERIMENTO DEGLI ALTRI ANCHE NOI LASCIAMO QUA IL PENSIERINO CHE TI ABBIAMO PRESO.
NON È NIENTE DI CHE  MA  CI FAREBBE PIACERE SE TI PIACESSE   ,  SPERIAMO CHE TI PIACCIA.
ANCORA AUGURI!
Seiya   Shiryu   Shun   Hyoga   (c’è anche Ikki, ma non ha voluto firmare)


Questa poi! Anche i mocciosetti mi hanno fatto un regalino!
Ma che tenerini!!!
Dai, almeno per ringraziamento vedrò di non chiamarli più mocciosetti.

E poi dicono che le donne non si fanno comprare…

Scarto la carta rossa e ne esce un mini set con spazzola, pettine, specchietto, lacci e mollette.

Comincio a pensare che si siano tutti messi d’accordo sui regali.

Sfrutto subito anche questo regalo e finalmente metto a posto la mia chioma indomabile e tutti i suoi ciuffetti sparati con una bella coda.

Mi guardo compiaciuta allo specchio e posso veramente dire di essere nuova dalla testa ai piedi.
Sistemo anche il ciondolo di Shura cacciando il gancio dietro il collo… et voilà!
Sono proprio un fiorellino!

Guardo l’ora sul cellulare e sono già le undici passate. Sicuramente gli altri si staranno svegliando o per lo meno si staranno riprendendo…
Ma sì, andiamo a fare una passeggiata per la stradina laterale!



Oh, non c’è un cane in giro!
Nessuno!
Possibile che sia io l’unica sveglia al Grande Tempio?
Ormai sono arrivata all’arena di addestramento e anche qua c’è un silenzio tombale.

Mi correggo, c’è un rumore di passi che si avvicina.

Mi giro per vedere chi si è finalmente deciso a scendere dal letto e cambio completamente umore, infatti davanti a me c’è il mio caro fratellino Apollo.

-buongiorno sorella mia-
-che cosa vuoi?-
-perché questo astio nei miei confronti?-
-e me lo domandi anche? Dopo quello che è successo l’ultima volta?-
-non ne vedo il motivo, mia dolce Sara-

Calmati vecchia mia, appellati alla tua sacra pazienza e rimani lucida…

-sono semplicemente venuto per farti i miei migliori auguri di buon compleanno-
-bene, me li hai fatti, ora vattene-
-non vuoi il mio regalo?-
-me ne hanno già fatti tanti quindi no, grazie-
-neanche se è questo?-

E solo adesso mi accorgo di quello che tiene in mano.

-ma quello è…-
-esatto sorella, è il pezzo della tua armatura che eri quasi riuscita a prendere l’ultima volta. Tieni-

Si avvicina e me lo mette delicatamente tra le mani.

Io non so più cosa pensare.
Mi ha appena dato un pezzo della mia armatura.
Così, come se fosse un mazzo di fiori.

Guardo questo oggetto metallico di uno strano color viola, lo accarezzo leggermente e davanti agli occhi mi scorrono immagini strane, confuse…

La prima è ambientata in una grotta scura e illuminata solo da un enorme fuoco, davanti al quale c’è una persona che sta martellando su un tavolo, e dal rumore che produce il colpo deve essere qualcosa di metallico.
La scena poi cambia e vedo le mie mani protrarsi verso l’alto, dove una persona che non riesco a vedere in volto mi consegna l’armatura, che quando è chiusa ricorda una piccola fata con arco e frecce e con una luna grande attaccata dietro quasi come sfondo, e riesco a sentire che sta ridendo felicemente assieme a me.
Ancora un cambio veloce, è notte e in cielo c’è una stupenda luna piena che si affaccia sul mare lasciando meravigliosi riflessi argentati sulla superficie dell’acqua, da lontano si sente qualcuno cantare una dolce melodia mentre l’acqua limpida e fresca mi bagna le gambe fino al ginocchio e fa spargere la mia lunga veste, leggera come l’aria, attorno a me, come se fosse sollevata dal vento…

Un paio di mani si appoggiano alle mie spalle e la vista torna a vedere il pezzo di metallo tra le mie mani.

-sorella, le visioni che hai avuto appartengono alla nostra vita passata, quando vivevamo in cima all’Olimpo ed eravamo ciò che gli esseri umani temevano e amavano di più allo stesso tempo-
-ma perché… perché ora?-
-ogni volta che tocchi un oggetto legato alla nostra natura divina lo spirito di Artemide si fa sentire, ti trasmette i suoi ricordi e ti permette di vedere con i suoi occhi ciò che è stato-

Dopo questo rush di immagini sono mentalmente sfinita, la comprensione mi sta venendo meno mentre non riesco a formulare un pensiero completo e nella mia mente si alternano momenti di buio assoluto a momenti di lucidità.

-Sara, per favore, vieni con me-

Questo però l’ho capito benissimo.

-no-
-ma sorella…-
-tu non ti rendi conto di quello che dici e di quello che vuoi fare. Lo sai che per colpa tua ho quasi rischiato di perdere delle persone importanti?-

No Sara, non farti partire l’embolo…

-lo sai che la volta scorsa alcune persone hanno lottato tra la vita e la morte per colpa tua?  LO SAI CHE TI HO MALEDETTO PER QUELLO CHE HAI FATTO, TE ASSIEME AI TUOI SCAGNOZZI? SAI CHE NON HO MAI PROVATO COSÌ TANTA RABBIA VERSO QUALCUNO? SAI CHE HO DESIDERATO SVARIATE VOLTE, MENTRE CAMMINAVO IN QUELL’OSPEDALE, DI VOLERTI UCCIDERE CON LE MIE STESSE MANI? E ORA MI CHIEDI ANCORA UNA VOLTA DI SEGUIRTI?! BEH, CARO MIO, LA RISPOSTA È E RESTERÀ SEMPRE NO!!!-

In fondo mi sono controllata, potevo dire di peggio e sfoderare il mio vocabolario da scaricatrice di porto.

Apollo si porta lentamente di fronte a me visibilmente dispiaciuto per poi abbracciarmi.

-sorella… mi dispiace…-
-è colpa tua, dispiacerti mi sembra veramente il minimo-

Bene vecchia mia, ora devi resistere e non ricambiare l’abbraccio.
È difficile ma ce la puoi fare.
Coraggio!

-Artemide…-
-dimmi-
-non farmi ricorrere a metodi estremi per convincerti, ti supplico… risparmiami… vieni con me-
-Apollo perché non lasci perdere questi tuoi propositi e non cominci a vedere il lato buono del mondo?-
-il lato buono?-
-sì, esiste anche quello. Tu hai visto sempre e solo la parte più butta fatta di odio, abbandono, rancore e vendetta ma non è tutto così-
-mi piacerebbe crederti sorella, mi piacerebbe davvero che esistesse anche una parte di questa inutile umanità che vive secondo insegnamenti giusti…-
-ma c’è! Esiste! E se vuoi te la posso anche far vedere e conoscere!-

Sapevo che non avrei resistito, infatti lo sto stringendo a me sapendo benissimo che mi sto solo illudendo di fargli cambiare idea.

-per favore… fai almeno un tentativo, prova ad aprirti al mondo e a non giudicarlo dall’alto in basso… tentare non costa niente…-
-sorella… io…-

La sua voce è timorosa… forse…

-ti prego…-
-no, non posso. ANZI, NON VOGLIO!-

Forse un bel niente, infatti con i gesti e il tono gelido con cui mi ha paralizzata già una volta mi allontana da me dandomi le spalle.

-ARTEMIDE IO CONOSCO GLI UOMINI, SONO BRAVI A PAROLE MA CON I FATTI LASCIANO PARECCHIO A DESIDERARE, HAI TENTATO MA NON CI CASCHERÒ ANCORA!-
-TI STAI SBAGLIANDO E LO SAI, SONO SICURA CHE IN FONDO LO SAI, ALTRIMENTI PRIMA NON AVRESTI ESITATO!-

Forse ho detto qualcosa che l’ha fatto incazzare, e di brutto anche, infatti sta espandendo il suo cosmo in maniera impressionante.
Fortunatamente però lo ritira quasi subito.

-sorella mia…-

Sembra che il suo tono sia tornato quello dolce di prima e un’enorme tristezza si impadronisce di me senza motivo.

-… devo andare. Non posso prometterti nulla, però… cercherò di riflettere sulle tue parole, per quanto mi sarà possibile-
-grazie… anche un solo tentativo significa tanto per me-

Cala un pesante silenzio tra di noi e una strana nostalgia si fa largo nel mio cuore, come se inconsciamente sapessi che per un pò non lo rivedrò.
E tutto questo non fa che aumentare la mia tristezza, fino a portarmi quasi alle lacrime.

-sento che lo sconforto si sta facendo largo in te, hai forse intuito che ho deciso di non farmi rivedere per un periodo di tempo indeterminato?-
-forse sì, Aras…-

Mentre lo guardo una lacrima solitaria mi bagna la guancia sinistra.
Apollo si gira lentamente e anche lui sta piangendo.

-ora devo proprio andare sorella mia. Ancora tanti auguri di buon compleanno, anche se in ritardo e altri cento di questi giorni, come si suol dire tra gli umani… o almeno a me ieri hanno detto così-

Ieri gli hanno detto così?
Vuoi vedere che…

-ti voglio bene Sara-

Dopo aver pronunciato queste parole sparisce dalla mia vista e fa perdere ogni traccia del suo passaggio. Stringo forte il pezzo dell’armatura che ho tra le mani mentre provo a contenere le lacrime che ormai scendono a dirotto dai miei occhi.

-ti voglio bene anche io Aras… e tanti auguri in ritardo anche a te-


***


Quasi subito dopo l’arrivederci di Apollo – non ce la faccio a chiamarlo addio, anche perché a conti fatti non lo è – nel pieno della mia crisi di pianto i ragazzi sono arrivati a soccorrermi.
A fatica ho raccontato quello che è successo e sui loro volti sono comparse molte facce sorprese: non posso biasimarli, colui che mi sta rendendo la vita un inferno ha appena detto che per un po’ non si farà vivo e io piango per la sua assenza.

Forse Kanon ha ragione, ormai sono da ricovero.

Dopo qualche tentativo sono riuscita a darmi una calmata e giusto poco dopo ho ricevuto una chiamata da mio fratello, dove mi ha fatto gli auguri di compleanno.
Fin qui nulla di strano, la vera sorpresa c’è stata subito dopo.
Appena messo giù Enrico ricevo un’altra chiamata, stavolta da casa, e sento la voce gelida di mia mamma farmi gli auguri. Prima che riattaccasse sono riuscita a farmi dire qualcosa, esattamente ”stiamo bene, ora siamo a casa, ciao” .

Sono seduta sul primo scalino davanti alla tredicesima casa e sto aspettando con impazienza Mur, infatti sarà lui che mi teletrasporterà fino a casa assieme a Shura.
Esatto, voglio rivedere i miei genitori.
Non è affatto una cosa normale dopo aver scoperto le loro opinioni su di me, però… i genitori sono pur sempre i genitori e voglio tanto rivederli per vedere se stanno bene.

Che bugiarda, semplicemente li voglio rivedere perché mi sono mancati, anche se non lo voglio ammettere con me stessa.

-eccomi qua Sara, scusa se ti ho fatta aspettare-
-ciao Mur-
-dov’è Shura?-
-è un attimo in bagno, ma adesso arriva-
-sei agitata?-
-lo so che non dovrei esserlo, ma è più forte di me-

Finalmente arriva Shura e in un battito di ciglia sono di fronte alla porta d’ingresso di casa, faccio un bel respiro ed entro seguita dai cavalieri.

-mamma? Papà?-

Vado in cucina e li trovo seduti al tavolo che sfogliano dei giornali. A fatica mi trattengo dal corrergli incontro e abbracciarli uno a uno, non sono mai stata una figlia così espansiva ma l’istinto di farlo è così forte…

-mamma! Papà!-
-ah sei tu-

Wow papà, che accoglienza calorosa.

-ma quando siete tornati? Dove siete stati fino adesso? che cosa avete fatto?-
-non sono cose che ti riguardano-

Grazie della risposta sincera, mamma.

-vedo che giri ancora con certa gente-
-loro non sono certa gente, ti hanno spiegato chi sono…-

Piccolo attimo di silenzio.

-Enrico ci ha detto che ieri eri ad Atene-
-sì, ed è un posto fantastico. Dovresti vederlo mamma, ci sono…-
-non mi interessa saperlo, così non mi interessa cosa hai fatto-

Adesso la cosa inizia a darmi sui nervi.

-mamma ma perché mi parli così? Cosa ti ho fatto?-
-cosa hai fatto? Cosa NON hai fatto volevi dire!-
-va bene, cosa NON ho fatto?-
-non sei mai stata una brava figlia, ecco tutto. Non sei affatto come tuo fratello, lui è sempre stato bravo a scuola, pieno di amici e di interessi… tu invece sei solo una sgualdrina che ha portato a casa sua degli emeriti sconosciuti, e chissà cosa ci hai fatto poi!-
-signora le assicuro che…-
-Mur restane fuori!-
-ma Sara…-
-fai come ti ho detto, per favore. E anche tu Shura, non intervenire-

I loro cosmi – così come il mio - si stanno agitando, segno che tra poco esplodono, però non voglio che si mettano a litigare con i miei.

-ah, adesso li comandi pure? Sono diventati i tuoi schiavetti?-
-no mamma, io non li comando e…-

Accidenti le parole non mi escono più di bocca! Sono così nervosa che non riesco più a parlare!

-ecco vedi? Chi tace acconsente, ci avevo visto giusto-
-signora io sono il fidanzato di sua figlia. La amo con tutto me stesso e la conosco bene, è una ragazza fantastica. Non è affatto come la sta descrivendo-

Shura…
Nel pronunciare quella frase mi ha appoggiato le mani sulle spalle e mi ha tirata a sé.
Guardo la faccia stupita di mia mamma.

-e così… tu sei il suo ragazzo? Di lei?-
-sì-
-Sara è vero?-
-sì mamma, noi stiamo insieme e ci amiamo-

Dopo un attimo di silenzio tombale i miei genitori scoppiano a ridere.

-è… è uno scherzo vero?-
-no mamma, è la verità-
-tu… e lui… oddio aspetta… aspetta che riprendo fiato…-

Mi giro verso Shura e Mur, stupiti quanto me, e poi torno a guardare mia mamma darsi una calmata.
Ma mi stanno prendendo in giro?
Il mio cosmo si sta agitando sempre di più, io non sopporto le persone che si prendono gioco dei sentimenti delle persone!

-Sara ora mi devi spiegare una cosa… sei incinta? No perché altrimenti non capisco perché lui voglia stare con te! Si vede che quando era il suo turno è successo il danno e…-

Mi rifiuto di ascoltare il resto della frase.
Ha ancora quell’idea di me!
Mi crede ancora una… una… una di quelle!

-adesso ho capito perché sei andata ad Atene, l’hai fatto praticamente ovunque in questa casa e con tutti quei ragazzi e ora dovevi trovare un nuovo posto, ho ragione?-

Anche papà ci si mette!
No, mi rifiuto di crederlo!!!
Sto tremando dal nervoso e credo che anche i cavalieri siano in questo stato.

-Shura per favore aspettami fuori con Mur-
-però…-
-per favore, fai come ti ho detto-

Dopo avermi baciato delicatamente la testa lo sento uscire con il Lilloso.

-ammetti che è la verità? Te li sei portati a letto tutti non è vero? in ogni centimetro di questa casa e ora sei incinta-
-no mamma, non è andata affatto come credi-
-allora come mi spieghi il fatto che ho trovato i letti disfatti e i divani con le coperte? Non vorrai farmi credere che ci hanno dormito, vero?-
-sì, ci hanno dormito-
-e tu hai fatto dormire degli sconosciuti in casa mia?-
-sì, dopotutto è anche casa mia questa, e poi voi ve ne siete andati senza uno straccio di spiegazione-
-ma questo non ti ha autorizzata a portare degli sconosciuti in casa!-
-loro non sono sconosciuti, loro sono Shura, Mur, Milo, Camus, Shaka, Saga e Kanon-
-non mi interessa chi sono, so solo che hanno dormito nei nostri letti e usato le nostre cose-
-gliel’ho detto io di farlo, dato che loro mi hanno salvato la vita diverse volte e che si sono presi cura di me mi sembrava davvero il minimo-
-è facile prendersi cura di una sgualdrina…-
-ADESSO BASTA CON QUESTA STORIA! NON SO COSA TI HO FATTO MA NON TI PERMETTO DI CHIAMARMI COSÌ!-
-NON ALZARE LA VOCE CON ME NELLA MIA CASA, RAGAZZINA!-
-LA TUA CASA? LA CASA CHE HAI ABBANDONATO SENZA UN CAZZO DI MOTIVO?-
-MODERA I TERMINI!-
-MODERARE I TERMINI? IO? MA SENTI CHI PARLA! CHI È CHE STA DANDO DELLA PUTTANA ALLA PROPRIA FIGLIA?-
-È QUELLO CHE SEI, TI STO SOLO CHIAMANDO COME DEVI ESSERE CHIAMATA!-
-SAI CHE TI DICO? MI SONO VERAMENTE STUFATA DI TE E DELLE TUE ACCUSE! IO ME NE VADO DA QUESTA CASA! ME NE VADO LONTANO DA TE! ME NE VADO AD ATENE!-
-VAI AD ATENE?-
-SÌ, ERA DA UN PÒ CHE ME L’AVEVANO PROPOSTO E CHE CI PENSAVO E ORA HO DECISO!-
-VAI A FARE LA PROSTITUTA IN GRECIA? VAI PURE, INGRATA CHE NON SEI ALTRO, IO NON TI FERMO DI CERTO!-
-BENE!-
-BENE!-

Incazzata come non so cosa e con le lacrime agli occhi esco nel giardino dove i ragazzi mi stanno aspettando… mi stupisco di essere riuscita a trattenere il cosmo e a non far saltare tutto in aria.
Alla vista delle mi lacrime subito Shura mi abbraccia e tenta di cullarmi.

-abbiamo sentito tutto, gattina… calmati adesso…-
-Shura… Mur… non voglio più stare qui… per favore… torniamo ad Atene…-


***


Ancora in piena crisi di pianto, ho preso un po’ delle mie cose da casa e sono tornata in Grecia assieme a Mur mentre Shura si è precipitato da Shion per avvisarlo della mia decisione, sperando che non racconti anche come ci sono arrivata.

Siamo appena arrivati al cospetto del Grande Sacerdote e di tutti gli altri cavalieri, che ha fatto radunare in fretta e furia a giudicare dal fatto che sono tutti in borghese senza armatura.

-Shura mi ha detto che ti sei decisa-
-sì Shion, voglio rimanere qui ad Atene-
-non indagherò su cosa ti ha portata a questa decisione, i tuoi occhi lucidi e rossi dicono già che non è stata una decisione facile, però sei la benvenuta. Anzi, bentornata a casa-
-ti ringrazio. Ora vado a portare le mie cose in camera, con permesso-

Cercando di nascondere il viso guardando verso il basso mi dirigo verso la mia zona della tredicesima casa, stringendo in una mano la maniglia del trolley e nell’altra la tracolla della borsa che ho riempito praticamente con tutto ciò che trovavo in giro nella mia camera.

Mi sento uno schifo però so che ho fatto la cosa migliore, anche se il modo in cui l’ho fatto è stato sicuramente precipitoso.
Ho sempre desiderato andare via di casa, andare a vivere lontano dalla mia famiglia, essere indipendente e di rifarmi una nuova vita…
Ma allora perché al posto del cuore sento un macigno che pesa centinaia di tonnellate?

Varco la porta della mia stanza e mi abbandono come un peso morto sul letto.
Mi bruciano gli occhi e anche volendo non riesco più a far uscire una lacrima.
Non ho la forza per cominciare a disfare i bagagli.
Non riesco neanche a infilarmi gli auricolari e di accendere il lettore mp3 per tirarmi su.
La mia mente continua a pensare alla sfuriata che ho fatto, a quello che ho detto…

-Sara…-

Ho la mente così lontana e persa che non mi sono neanche accorta di non essere da sola in camera.

-sì?-
-… sappi che ti sarò sempre vicino -
-ti ringrazio, però mi devi scusare Shura, io non sono forte come sembra…-

Cala il silenzio, un silenzio pesante.
Non riesco neanche a dare una motivazione valida alla mia reazione così esagerata, di solito io non esplodo, do ragione anche a chi ha torto marcio pur di non litigare, mi tengo tutto dentro e piango in silenzio appena sono da sola. Questa è la prima volta che tengo veramente testa a qualcuno e mi sento da schifo.

-vuoi che rimanga con te stanotte?-
-non è necessario…-

Lo sento avvicinarsi e sedersi sul letto accanto a me, mi bacia la fronte e mi accarezza la testa.

-io invece credo di sì-

Mi sollevo, mi metto seduta di fronte a lui e lo abbraccio.
No, non ce la faccio a restare da sola adesso. Come mai prima d’ora ho bisogno di qualcuno accanto, di qualcuno che sia così masochista da sopportare i miei piagnistei.

-Sara perché non vieni a vivere con me? Alla decima casa?-

Una domanda bruciapelo che mi coglie del tutto impreparata.
Guardo stupita Shura e quel suo viso così dannatamente bello e serio, le sfumature verdi dei suoi occhi…
Mi prende il viso tra le mani e prosegue col suo discorso.

-all’idea di averti lontana da me anche solo per dormire mi divento matto e poi tu hai bisogno di qualcuno che ti stia vicino, soprattutto adesso… tanto la casa ormai la conosci e sai che di spazio ce n’è quanto ne vuoi… cosa ne dici? So che non è il momento migliore per chiederti una cosa del genere però mi farebbe davvero piacere se tu accettassi-

La risposta esce da sola dalle mie labbra, poco prima che io mi abbandoni tra le sue braccia.

-…sì-







SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEE--------------
Fiùùùùùùùùù, e anche questo capitolo è andato…
Ultimamente sono tappata in ufficio dalla mattina alla sera e quando torno a casa ho a malapena la forza per trascinarmi a letto, temevo di non riuscire a rispettare la scadenza settimanale…
Però ce l’ho fatta!!!
Evviva!!!

Questo capitolo è stato un po’ un parto, per quanto lo rileggessi e lo correggessi non mi sembrava affatto adatto alla pubblicazione, mi sembrava di peggiorarlo sempre di più.

In più ho fatto parecchia fatica per decidere la forma dell’armatura di Artemide da chiusa e vi spiego il perché: dato che il mio neurone non aveva voglia di collaborare e di partorire l’idea di un’armatura nuova di zecca, ho usato quella che si vede nell’artbook di Sacred Saga (che io trovo STU-PEN-DO!) e mi sono semplicemente limitata a trovare una possibile forma per quando è chiusa, tutto qua. Le ali mi hanno sempre dato quell’idea di fatina e sinceramente nell’immaginare alla sua forma chiusa ho avuto subito l’idea della fata con arco e frecce con la luna grande di sfondo (per quella luna prima o poi troverò pure un utilizzo in battaglia… se avete suggerimenti fatevi pure avanti perché sto un attimo brancolando nel buio!)


E dopo questa giustificazione sulla mia poca inventiva, con questo capitolo si apre una nuova parentesi nella storia, quella di Atene!

Premetto subito che parlerò della città, ma che però io non ci sono mai stata XD

Molte di voi mi hanno sempre detto che sarebbe stato meglio far andare Sara in Grecia e ho sempre tentato di non dire niente sulla cosa, perché era già in progetto da tempo il suo trasferimento, così come sono in progetto tante altre cose, però devo cercare di mantenere un po’ l’aura di mistero e di souspance, altrimenti che gusto ci trovereste a seguire una storia di cui sapete già quasi tutto? ^^


E ora passiamo ai ringraziamenti:

sabri92: fidati, a Crystal piacciono le bionde, sono riuscita a farmelo dire direttamente da lui  in persona XD  grazie per tutti i complimenti ^^

bellatrix18: noto che la striscia viola sui capelli ti è particolarmente piaciuta XD  hai fatto le foto agli spogliarellisti?? Devi assolutissimamente passarmele!!! (le voglio anche io!!! ndSara  -  COME?? ndShura  -  scherzavo tesoro, tranquillo ^^”  -ndSara)  che te ne è parso del capitolo (un po’) triste? Fammi sapere!!! E  per “quel progetto” sono già gasata XD

NinfaDellaTerra: mi hai fatto morire dal ridere con    “adorabile Dite versione "stilista ufficiale del Santuario"!nessuno sarebbe stato più adatto di lui in quel ruolo*W*!Le adidas di sara sono in pericolo...XD!”    XD XD per i Gold ti ho segnata sul calendario delle consegne, li ho segnati tutti tutti! ^^  grazie per i complimenti, spero che il capitolo ti sia piaciuto!!!

anzy: hai ragione, meglio anticipare la spedizione dei Gold, non vorrei che ti arrivassero in ritardo…  che mi dici di questo capitolo? Non è divertente come i precedenti ma spero che ti sia piaciuto comunque ^^  un bacione!

sesshy94: ciao cicci!!! Mi fa piacere che l’ultimo capitolo della festa ti sia piaciuto!!! Ammettilo che allo spogliarello volevi esserci anche tu! (e chi non avrebbe voluto esserci? Con dei fighi come noi, poi… ndDeathy  -  vi ricordo che eravate ubriachi ndSary  -  sei tu che ci hai fatto ubriacare, maniaca del cazzo, sei l’autrice! ndDeathy  -  mi azzittisco da sola… ndSary che finge indifferenza)  scusa l’intrusione di quel pazzo… fammi sapere che ne pensi del capitolo!!!

Snow Fox: ti ho messo nel calendario degli invii, ti spedirò i Gold per gennaio e quando arriveranno a casa tua potrai fargli quel che vuoi (SE TOCCHI SHURA TI AMMAZZO!!!! –ndSara).  Come vedi ho aggiornato, che mi dici? Capitolo leggibile? Fammi sapere!

miloxcamus: ti sei esaltata nel leggere? Mi fa piacere saperlo!!! Suscitarvi emozioni è la più grande soddisfazione che mi possiate dare!!! Spero di riuscire ancora a farti sognare con i capitoli ^^

roxrox: tecnicamente il tuo compleanno non è a Santa Lucia… ma se il calendario è vuoto in quel periodo potrei anche mandarteli… tieni incrociate le dita! XD potrai saltare addosso a chiunque vuoi, te li mando tutti e 12 + Kanon ^^  (SHURA PERÒ È MIO!!! ndSara). Che mi dici di questo capitolo “di passaggio”? fammi sapere!!!

gil88: guarda, stando a quanto mi hanno raccontato Al ha fermato lo striptease prima che si calassero i pantaloni, deduco allora che erano già a torso nudo… per fortuna Al li ha fermati altrimenti non oso immaginare fino a dove si sarebbero spinti -.-“   sulla questione di Dite lui mi ha lasciato un bigliettino per te, te lo leggo: “dato che Sara è tappa e che con quel tipo di vestito aveva bisogno di qualcosa che slanciasse la figura qualsiasi tipo di calzatura che non avesse i tacchi era fuori discussione!”  i Gold ti verranno spediti x il 3 dicembre, comincia il conto alla rovescia XD

piccolabulma: certo che puoi prenotare i Gold, ormai ho aperto l’agenzia “i Gold per te” solo per questo XD dimmi quando li vuoi e io te li faccio avere XD  ti aspettavi un anello? In effetti Shura mi ha confidato che voleva prendere proprio quello, però dato che Sara gli anelli non li porta allora ha deciso per la catenina e il ciondolo… alla prossima e grazie per la recensione!! ^^

LightDN: ciao CDV!!! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto ^^  una tua frase mi ha colpito particolarmente e cioè   “Come sempre, Puffolina, hai reso estremamente reale quel mondo che da sempre tute noi vorremo realmente vivere!”  
Ci sono riuscita? Davvero?
MA ANDIAMOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! MA VIENIIIIIIIIIIIIIII!!!  (il delirio di una demente… ndKanon)
Ce l’ho fatta e spero di riuscire a farcela ancora!!! Io punto sempre a superare i miei traguardi, impossibile is nothing!!!  (chiamate la neuro, c’è del lavoro per loro!!! ndDeathy)
Sulla domanda riguardo la ceretta ho raccolto le parole della diretta interessata: “preferisco la crema alla ceretta solo che con la crema ricrescono subito… contando questo e il fatto che l’ultima volta che mi sono depilata prima del mio compleanno è stata la sera prima di partire per la Grecia a giugno… era prevedibile che facesse MOLTO male”
La spiegazione è stata esaustiva? XD
Grazie per la recensione e tutti i complimenti cara CDV, aspetto le tue impressioni su questo capitolo!! ^^

RedStar12: ma ciao e benvenuta nelle recensioni dello Spazio Autrice!!! Grazie per tutti i complimenti sulla ficcy e mi ha fatto tantissimo piacere sapere che adori il personaggio di Sara, purtroppo è un cancro purissimo ed è difficile da gestire (EHI!! ndSara) però forse questo la rende più reale di quanto ci si aspetti… o forse sono io che mi faccio questi contorti ragionamenti mentali senza senso XD  per il tuo compleanno mi sono annotata di mandarti Milo e Camus (sperando che tu riesca a reggere i loro battibecchi) e grazie anche per il consiglio sulla canzone, appena ho tempo me la ascolto! Se hai altri suggerimenti dimmeli pure! Ciaoooooo!!!

EriS_SaN: tranquilla per il ritardo, non è successo niente ^^  Dite è un mostro nel campo della moda, certe volte per scrivere i suoi pezzi devo veramente documentarmi leggendomi tutte le riviste di mia mamma che ho in casa perché ho sempre il terrore di dire qualcosa fuori moda… addirittura per cercare il vestito per la festa di Sara ho salvato dal macero le riviste di quest’estate e me le sono passate tutte alla ricerca del vestito adatto… in quei casi veramente mi maledico per aver fatto Dite così modaiolo -.-“   come hai visto non si è proprio tornati in azione, diciamo che c’è stato un “capitolo di passaggio” che mi è servito per trasferire Sara ad Atene, chissà se dal prossimo capitolo tornerà l’azione… mah, vedremo…
Ps: mi dispiace dovertelo dire ma alla Fumettopoli di novembre vado di sabato, l’ho promesso a delle persone e non posso tirarmi indietro… mi dispiaceeeeeeeeeeeeeeeee!!! T-T


Rinnovo i miei ringraziamenti anche a tutti coloro che hanno inserito “Favola” tra i preferiti (VE AMOOOOOOOOO!!!) e ai Favolosi Fantasmini che leggono!!!
Al prossimo capitolo, amigos!!!

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Capitolo 19
*** Breaking The Habit ***


CAPITOLO 19 – BREAKING THE HABIT

Dopo aver pianto come una bambina tra le braccia di Shura stamattina mi sono svegliata decisamente in forma.

È proprio vero che una bella dormita fa passare tutto.

Dopo una veloce rinfrescata – dove ho notato di essermi addormentata senza neanche cambiarmi – e una veloce colazione prendo tutte le mie borse e imbocco la stradina laterale per andare alla decima casa, la mia nuova casetta, con un sorrisone a trentadue denti stampato in faccia.

Ma ieri come facevo a portare tutta ‘sta roba? La tracolla grande pesa una cifra! E neanche so cosa ci ho messo dentro!
Come se non bastasse la strada è in discesa e devo anche sforzarmi per non far ruzzolare il trolley fino all’arena di addestramento dopo la casa di Mur!

Coraggio Sara, sei una donna e puoi fare tutto!

Dopo un tragitto che mi è sembrato un’autostrada infinita arrivo alla svolta per la casa del Capricorno, dove Shura mi sta aspettando.

-finalmente sei arrivata-
-già, eccomi qua-
-ti senti meglio?-
-benissimo! Sfogarmi mi ha fatto davvero bene, mi sento forte come un leone e riesco pure a portare tutto questo da sola!-

Shura se la ridacchia sotto i baffi, prende tutte le mie borse e le porta fino in camera da letto.

-vuoi cominciare a disfare tutto adesso?-
-sì se non ti da fastidio-
-nessun fastidio. Devo aiutarti?-
-basta che mi dici quali sono i cassetti liberi e poi posso farcela da sola-
-la tua parte è quella a sinistra, la mia quella a destra-

Posa tutto vicino al letto poi mi si avvicina, mi alzo sulle punte e gli stampo un bacio sulla guancia.

-grazie-
-tutto qua? Speravo in un ringraziamento diverso-

Ed ecco che mi sfodera quel sorrisino a cui non resisto.
Gli butto le braccia al collo, lo guardo negli occhi e poi le sue labbra scattano velocissime sulle mie, morbide ma decise, mi mordicchiano leggermente il labbro inferiore e… e…
Ammetto che mi fanno impazzire!
Quando poi la sua lingua vellutata incontra la mia…
Le sue braccia mi stanno stringendo con dolcezza, non potrei scappare neanche se volessi, mentre io sto cominciando a sentire caldo e il sangue ormai scorrere come un fiume in piena.
Shura all’improvviso aumenta l’intensità del contatto tra noi due e mi ritrovo incollata al suo corpo muscoloso e leggermente velato di sudore per via degli allenamenti.
Dopo aver portato le mie labbra all’estasi si concentra sulla mia guancia per poi scivolare sul collo, facendomi scappare anche qualche gemito improvviso.

Dio mo, questo ragazzo è puro fuoco!

Ma vuole farmi perdere il controllo?

Come se mi avesse letto nella mente torna a guardarmi negli occhi e poi si congeda dopo un bacio che descrivere appassionato è veramente riduttivo.

-ti lascio disfare le tue borse, ora devo andare, ho la mia sessione di allenamenti mattutina da continuare-

Mentre lo guardo uscire con quella camminata da predatore cerco di dare una calmata ai miei bollenti spiriti e anche ai battiti cardiaci.
Se nei primi cinque minuti di convivenza sono ridotta così… non oso immaginare stasera come sarò ridotta!

Cercando di distrarmi comincio ad aprire la tracolla grande e a vedere cosa ci ho infilato dentro per renderla così pesante.

Dovevo essere proprio fuori di testa ieri.

Mi sono portata dietro i miei libri preferiti… e sono una quindicina forse.
Ecco spiegato l’arcano.
Apro anche il trolley e lì c’è veramente un casino: vestiti, scarpe, ciabatte e altre cose messe dentro alla rinfusa.
Con calma comincio ad appendere gli abiti nell’armadio e a sistemare la biancheria nei cassetti, poi porto lo spazzolino da denti e la spazzola in bagno e nascondo la confezione di assorbenti assieme alle mutande.

Mi vergogno a metterli in bagno!
Infatti il giorno in cui i ragazzi si sono trasferiti a casa mia si sono messi a curiosare un po’ dappertutto e, quando hanno trovato i miei assorbenti e mi hanno chiesto che cosa fossero, avrei voluto staccarmi la bocca dalla faccia e buttarla nel water per poi tirare lo sciacquone.
Ovviamente non gli ho detto a che cosa servono ma gli ho fatto intuire dalla mia espressione che fosse una cosa strettamente femminile.

Finito di sistemare le cose principali lascio i libri nella borsa e smisto i vari cd che ho trovato tra i calzini e le magliette e solo ora mi accorgo che appoggiato sul letto c’è il mio piccolo stereo.
Non voglio sapere come ha fatto ad arrivare qui.

Mi siedo sul letto un attimo – wow com’è morbido! - e solo ora mi accorgo di quanto sia grande e di come sia arredata questa stanza: ha uno stile molto semplice, c’è un letto matrimoniale in legno con la testata liscia, una scrivania e una libreria messe vicine, un armadio enorme che occupa più di mezza parete e una porta-finestra, nascosta dietro una tenda bianca svolazzante per via del vento, che porta a un piccolo balcone che si affaccia sul mare. Tutti i mobili sembrano comprati di recente, o almeno sono molto moderni, così come il tappeto rosso al centro della stanza.
Guardando sulla parete di fronte a me, esattamente sopra il portatile appoggiato alla scrivania, noto due spade incrociate con attaccato all’impugnatura una specie di ciuffo di stoffa colorato, incuriosita mi avvicino e le esamino meglio: per una che non se ne intende per niente di queste cose sembrano molto raffinate… e anche molto affilate.
Tornando a guardare verso il letto noto il quadro alla parete raffigurante delle montagne e con in primo piano un fiore bianco.

Forse è solo una mia impressione ma qui ha tutto un’aria così… così… spagnoleggiante. Soprattutto per via del tappeto e delle spade appese al muro.

Finita la mia perlustrazione e dopo aver accatastato tutte le cose tipo cd e prodotti per capelli vari nel trolley, mi avvicino al portatile sulla scrivania.

Sapete che io amo i computer e tutto ciò che è elettronico?

Ok Sara, guardare ma non toccare, guardare ma non tocc…

No, non resisto alla tentazione di accenderlo, così premo il bottone e si accendono alcune lucine gialle e blu.

Sì, lo so, il mio autocontrollo fa schifo non c’è bisogno di sottolinearlo.

Una volta finito di caricarsi sullo schermo appare come sfondo la foto di gruppo che abbiamo fatto la sera della cena vicino alla cascata e la schermata di accesso a Live Messenger.

Chiamatemi ficcanaso, ve lo concedo, dopotutto me lo merito.

Clicco sul pulsante “accedi” e appaiono dodici contatti inseriti tra gli amici, tutti in linea, che appartengono agli altri ragazzi.


The Beautiful Rose scrive:
ehilà ciao Shura! Niente allenamenti oggi? Di solito alla mattina su msn non ci sei mai.


Oh cazzo. E adesso che faccio?


The Beautiful Rose scrive:
ah, stamattina ho visto Sary piena di borse che scendeva la stradina, sai mica dove andava?


E adesso che faccio?
Vabbè, ormai ho violato ogni privacy di Shura, tanto vale andare fino in fondo…


The Blade scrive:
ciao Dite, sono Sara!

The Beautiful Rose scrive:
ciao Sary! Come mai al pc?

The Blade scrive:
Non ho resistito, ho acceso il pc di Shura e sto usando il suo account di nascosto…

The Beautiful Rose scrive:
ahi ahi ahi… non si fa così!

The Blade scrive:
lo so, mi sto già fustigando mentalmente da sola…

The Beautiful Rose scrive:
ma come mai stamattina stavi scendendo con le borse?

The Blade scrive:
stavo traslocando, Shura mi ha chiesto di andare a vivere da lui e io ho accettato

The Beautiful Rose scrive:
… DAVVERO???

The Blade scrive:


The Beautiful Rose scrive:
aspetta un secondo


queste parole non mi tranquillizzano.
Dite, non farmi brutti scherzi, torna qui ti prego!!!


The Skorpio, Maskiller, Shaka, Dohko the eye of the tiger, Mur, Camus, Al – the cook, The Great Kanon, Gemini Saga, the Lion king, Er Sagitter partecipano ora alla conversazione


Oddio!!!


The Beautiful Rose scrive:
voi tutti aspettate a scrivere per favore… ripeti quello che mi hai detto Sary

The Blade scrive:
Shura mi ha invitata a viere con lui e io ho accettato, adesso sono a casa sua e sto usando il suo pc di nascosto

The Skorpio scrive:
davvero??? NOTIZIONAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA XD

Dohko the eye of the tiger scrive:
Sono contentissimo per voi!!


Aiuto i ragazzi stanno intasando di messaggi la conversazione, non riesco a stargli dietro!


-ahem…-

Oh cazzo.
Mi giro lentamente verso la fonte di quel verso e faccio fatica a deglutire quando vedo Shura appoggiato con una spalla allo stipite della porta.
Chiudo lentamente il portatile.
Sono nella merda.

-erh… ciao-
-gattina che stavi facendo?-
-ecco… come dire… scusa, mi faccio schifo da sola…-

Come se non fossi già abbastanza nei guai gli altri mi stanno riempiendo di trilli e io non so togliere l’audio!

-sei su msn?-
-sì…-
-con il mio account immagino-
-sì…-
-e ci sono gli altri-
-sì…-
-rilassati, non sei un condannato a morte-
-però mi sento proprio un condannato a morte-
-tranquilla gattina, non è successo niente-

Si avvicina a me e mi appoggia le mani sulle spalle.

-forza, riaprilo, voglio vedere cosa stanno scrivendo-

Riapro il pc e i messaggi scorrono alla velocità della luce, ma come diamine fanno a leggere e scrivere così velocemente?
Ma soprattutto… come fanno i pc a resistere alla loro rapidità?
Shura sposta le mani sulla tastiera e scrive una risposta.


The Blade scrive:
il proprietario dell’account è tornato, e vi prega di rallentate il ritmo perchè la gattina non riesce a leggere

The Skorpio scrive:
come vuoi hombre! Ma allora è vero che la Dolcezza ora abita da te?

The Blade scrive:
sì, da oggi in poi vivremo assieme

Maskiller scrive:
anvedi il mandrillone! Sesso sfrenato tutta la notte allora!

The Blade scrive:
Death vai a quel paese. Ciao ci vediamo dopo.


Scritta l’ultima frase si disconnette mentre io, ferma come una statuina, osservo ogni suo gesto. Si sarà incazzato?
Ovviamente sì, non c’è bisogno di porsi domande.

-scusami-
-ti ho detto che non fa niente-
-ma non sei arrabbiato? Ho usato le tue cose senza permesso!-
-mi ha dato un po’ fastidio la cosa, però casa mia ora è casa tua… e poi anche io ho usato tante volte il tuo pc di nascosto, mi sembra giusto lasciarti fare-
-tu co…-

Prima che gli ribatta ho le sue labbra sulle mie…
E tanti cari saluti a quello che stavo pensando.


***


Dopo aver passato la mattina ad esplorare meglio la casa mi sono messa a cucinare qualcosa per pranzo.
Dato che Shura consuma molte energie per gli allenamenti ho preparato una pasta con panna e salmone e un paio di hamburger.
Mentre questi ultimi stanno ancora cuocendo apparecchio il tavolo della cucina e, senza un motivo, mi ritrovo a pensare che sembro una mogliettina che prepara il pranzo al maritino.

Oddio! In effetti è vero, vivendo assieme potremmo dare l’impressione di essere sposati!

Io e Shura una famiglia…
Uniti per sempre…

KABOOOOOOOOOOOOOOOOMMM!
Esplosione del mio cervello.

-gattina che hai per arrossire così?-

Guardo verso la porta e c’è Shura che mi guarda con una faccia stupita.

-n… niente assolutissimamente niente!-
-hai già preparato il pranzo?-
-eh? Ah sì, non avevo niente da fare e allora mi sono resa utile-

Mentre si asciuga il sudore con una salvietta si avvicina a me.

-Sara, guarda che qui non sei un’ospite, tu abiti qui ora-
-lo so-
-a volte ho come l’impressione che tu non sia convinta della tua decisione-
-non è così. Io sono convinta di quello che ho fatto. Solo che cambiare casa così all’improvviso e venire a vivere con te… non so è ancora tutto così strano… devo ancora farci l’abitudine. Però non cambierei mai idea-

Nel pronunciare questo piccolo discorso ho involontariamente abbassato la testa.
Io sono convinta di quello che ho fatto.
Ho fatto la cosa giusta e lo so benissimo.
È meglio così.
Ma allora perché mi fa ancora male all’altezza del cuore? Finora ho cercato di ignorare questa sensazione di vuoto nel petto ma ora è più forte che mai, anche pensandoci non riesco a capire cosa può avermela provocata.
Io sono convinta della mia decisione!
Sono adulta, vaccinata, ho la testa sulle spalle e posso cavarmela benissimo in qualsiasi situazione e se dico che ho fatto la cosa giusta allora io ho fatto la cosa giusta!

Una mano che mi accarezza i capelli mi riporta alla realtà.

-capisco. Prenditi tutto il tempo che vuoi gattina-
-grazie-

Senza neanche pensarci lo abbraccio cercando di non mostrargli il viso.
La mia battaglia interiore posso anche continuarla dopo, tanto ci sono delle cose che sono certe e che nessuno può negare.
Il mio mondo si è sgretolato sotto ai miei piedi all’improvviso e ormai lui è l’unica ancora di salvezza che mi è rimasta.
Non ho più una famiglia.
Non ho più niente.
Ho solo Shura e gli altri cavalieri.
Se non fosse stato per loro forse ora mi starei distruggendo da sola.

-gattina, gli hamburger…-

Assieme alle sue parole sento anche un piccolo odore di bruciato…
Oddio mi ero dimenticata del fuoco acceso!
Libero Shura dalle mie braccia e mi precipito a controllare che il pranzo non diventi una cosa immangiabile.

Troppo tardi.
Che figuraccia!

-tranquilla, non è successo niente. Basta togliere la parte bruciata e sono buoni lo stesso-

Nel dirlo ha preso la carne e, con un movimento della mano, l’ha tagliata in due.
È proprio un amore di ragazzo, non c’è che dire, ha una sacrosanta pazienza con me…


***


Dopo aver mangiato Shura si è diretto in bagno per farsi una bella doccia mentre io sto pulendo la cucina.
Mentre mi cimento a pulire i fornelli leggermente incrostati sento il mio telefonino suonare.
Sinceramente non ricordavo neanche di averlo acceso oggi.

Corro in camera e, senza neanche vedere chi è, rispondo.

-pronto?-
-Sara? Sono Enrico-
-ah ciao-
-mamma mi ha raccontato quello che è successo ieri, ma sei matta?-
-che cosa ti ha detto?-
-mi ha detto che sei scappata in Grecia perché non volevi ammettere che aveva ragione e che l’hai insultata pesantemente-
-Enrico non è andata così, ora ti racconto come sono andate veramente le cose. Sono tornata a casa per salutare mamma e papà e loro mi hanno fatto un cazziatone perché non sono come te, mi hanno trattata male e mi hanno dato della prostituta-
-cosa? Stai scherzando?-
-no, e non è la prima volta che lo fanno. Addirittura credevano che io mi facessi i cavalieri in ogni centimetro della casa-
-no, mi rifiuto di crederci…-
-Enrico, credimi, è la verità. Quando Shura poi gli ha detto che è il mio fidanzato si sono messi a ridere e hanno risposto che ero certamente incinta altrimenti era impossibile che si fosse messo con me di sua volontà-
-frena un attimo, tu e Shura state insieme?!-

Ops…
Questo è un dettaglio che lui non sapeva…

-sì, stiamo insieme da un po’ ormai-
-e quando avevi intenzione di dirmelo?-
-erh… mai… ma non farmi cambiare discorso! Insomma alla fine io e mamma abbiamo litigato e nel pieno dell’incazzatura le ho detto che sarei andata a vivere ad Atene e me ne sono andata dopo aver preso le mie cose. Era da un po’ che ci pensavo, infatti è meglio per me se resto qui-

Momento di silenzio.
Un silenzio veramente pesante.
E il petto mi fa malissimo.

-…è tutto così assurdo-
-lo so, è tutta colpa mia e mi dispiace, ma è meglio così, è meglio che io resti qui: i cavalieri fanno meglio a proteggermi e tu e gli altri non siete in pericolo-
-e col lavoro?-
-non lo so. Forse se mi organizzo riesco ancora a venire, però dipende se i ragazzi sono disposti a portarmi. Ormai tu sei l’unico della famiglia che non mi ha voltato le spalle-
-se vuoi tornare al lavoro il tuo posto c’è ancora, Ale lo tengo buono io-
-si è incazzato perché oggi non sono tornata, vero?-
-già, ha fatto una sfuriata che neanche ti immagini, soprattutto perché senza te non ci sono i cavalieri e allora lui è esposto ad eventuali attacchi… ormai è convinto che prima o poi qualcuno arriverà per fargli la pelle per colpa tua-
-pure questa… mi dispiace, soprattutto perché tu e Silvia lo dovete sopportare-
-ormai ci siamo abituati. Fammi sapere se domattina vieni in ufficio, ok? Ora ti devo salutare, Ale sta rientrando-
-ok, ti farò sapere. Ciao e salutami tutti-
-ok, ciao-

Riaggancio e non mi sento affatto meglio, per colpa mia Ale sta facendo passare le forche caudine a tutti.
E il suo ragionamento di base non è del tutto infondato, senza di me hanno un problema in meno ma allo stesso tempo sono più vulnerabili perché non ci sono i cavalieri a proteggerli.
Sotto quest’ottica il fatto di trasferirmi ad Atene è stata la più grande cazzata che potessi mai fare, convinta di fargli un favore nello sparire… li ho esposti al pericolo più di prima!

Cercando di distrarmi dal senso di colpa ritorno in cucina e alla lotta contro lo sporco, ma la mia mente ora è piena di pensieri e preoccupazioni.
Anche se Aras ha detto che per un po’ non si farà vivo e non riesco a percepire il suo cosmo o quello dei suoi seguaci da nessuna parte non sono del tutto tranquilla.
Mi avrà detto la verità?
O era solo un mezzo per farmi abbassare la guardia?
E anche se fosse stato sincero… quando ritornerà?
Metterà in pericolo altre persone per arrivare a me?
Oppure verrà direttamente a trascinarmi per un braccio fino al tempio di Apollo?

-Sara, guarda che a furia di sfregare tra un po’ ci fai un bel buco, e bucare l’acciaio non è da tutti-

La voce di Shura mi riporta a quello che stavo facendo, alla spugnetta che stringo in mano, ed effettivamente ha ragione, ho pulito così bene che mi posso specchiare nel fornello.

-scusami, ero sovrappensiero e… AAAH!!-

No, non ce la faccio a guardarlo!
Imbarazzata mi giro dall’altra parte mentre sento che si sta avvicinando a me.
MA COSA GLI È SALTATO IN MENTE DI USCIRE COMPLETAMENTE BAGNATO E CON ADDOSSO SOLO UN ASCIUGAMANO STRIMINZITO?!?

-che c’è ora?-
-Shura copriti per favore!-
-non capisco perché sei arrossita di colpo…-
-COPRITI!!!-

Ormai è dietro di me, infatti appoggia il mento sulla mia spalla e mi sta sussurrando nell’orecchio.

-Sara ti ricordo che mi hai già visto così, anzi, anche con molto meno addosso-
-quando stavi uscendo dalla doccia quella volta io non ho guardato giù, mi sono fermata agli addominali!-
-non mi riferivo a quello, ma a quelle volte in cui abbiamo fatto l’amore-
-io non ho guardato lì sotto!-
-gattina stai per andare in autocombustione… ma se ti può far star meglio mi vesto-
-grazie-

Si stacca dalla mia spalla e sento che si allontana mentre io mi giro lentamente.

Ok, chiariamo la cosa.
Io l’ho visto in boxer e ora con una salvietta, ma mai nudo!
Anche quando abbiamo fatto l’amore non l’ho mai guardato lì, anche perché stando sotto ed essendo completamente presa dal momento era difficile vedere proprio quella parte. E sinceramente non mi interessava vederla e non mi interessa neanche adesso.
L’idea di vederlo completamente nudo… ODDIOOOOOO!!!
È una cosa normalissima, lo so, prima o poi una donna vede un uomo interamente come mamma l’ha fatto, ma solo l’idea mi manda completamente in tilt…

Dio, mi vergogno come una matta a parlare di queste cose!

Si vede che non ho mai avuto un ragazzo prima d’ora…

Quando mi giro completamente Shura sta attraversando la porta.
Ok è andat…

OSSIGNOREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!
Con uno scatto felino si è levato la salvietta e mi ha mostrato chiaramente il suo sedere!!!

-SHURAAAAAAAAA!!!-

Rossa e imbarazzata come non so cosa gli lancio contro la spugnetta che ho stretto in mano fino adesso mentre si allontana lateralmente ridendo divertito, senza però voltarsi.

Accidenti a lui!!! Vuole farmi morire di infarto così giovane?!?

Apro la porta del congelatore e lascio che il freddo mi calmi i bollenti spiriti.
Dio benedica chi ha scoperto il ghiaccio e il freezer!

Decisamente non so se arriverò a stasera nel pieno delle mie facoltà mentali e fisiche!








SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEEEE---------------------------
Ok, prima o poi doveva succedere…
Non poteva sempre andare bene, prevedevo che sarebbe accaduto…
Ho toppato. Ho fatto un capitolo schifoso.
‘sta schifezza non avrebbe dovuto neanche essere pubblicata e invece la mia parte masochista l’ha voluta mettere lo stesso.
Chiedo perdonoooooooooooooooooooooo!!!
Cercherò di impegnarmi di più con i prossimi!!!
Speravo di toppare più in là (o di aver già toppato senza rendermene conto) e invece…
Destino crudele! Compagna sfiga! Mi dispiace cento volte!
Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace…

Ok, basta con l’influenza di Jean Claude XD

Avviso subito che il prossimo capitolo o uscirà in anticipo o uscirà posticipato, sabato sarò alla Fumettopoli a Milano e poi mi aspetterà un periodo alquanto pieno, dove sarò pure distratta perché uscirà il film di “Twilight” e io sarò completamente concentrata su questo…
Forse non ve l’ho mai detto ma io AMO quel libro e più in generale quella saga!!! *_____*
Se Stephenie Meyer non esistesse bisognerebbe inventarla!!!

Ok basta con il momento sclero, che il tempo purtroppo è tiranno…

Mi perdonerete se con i ringraziamenti sarò un fulmine? T_T

Gil88: hai fatto piovere veramente! E per quasi una settimana di fila! XD se vuoi andartene di casa perché non ti fai ospitare da Camus?

NinfaDellaTerra: ormai le Adidas sono condannate, bisogna che Sara se ne faccia una ragione… grazie per il suggerimento sulla luna dell’armatura! ^^

EriS_SaN: purtroppo sì, stavolta alla Fumettopoli ci vado di sabato… mi dispiace… al massimo ci becchiamo un sabato, ok? I ricordi di Artemide li hai azzeccati tutti, brava! ^^

Sesshy94: ma poverina Raquel, lasciala un po’ in pace! La sfrutti troppo! E poi ti credo che minaccia il licenziamento! Per il riposarmi… vedremo che posso fare… ciaoooo!!!

RedStar12: oddio già pensi al matrimonio di Sara e Shura? Non ti sembra un po’ presto? XD
Grazie degli auguri per la pubblicazione! E grazie anche per il consiglio sull’uso della luna dell’armatura! ^^ e ovviamente puoi chiamarmi Sary-chan! ^^

Snow Fox: non sei l’unica che è scelrata con quel capitolo, credimi… te lo dice qualcuno che l’ha scritto XD

Ai91: tranqui, basta che li hai letti ^^ e non dare del cornuto a Mur, poverino, non è colpa sua se è diventato proprio il Gold di Aries XD

Bellatrix18: grazie grazie grazie per i complimenti! ^^ anche io spero di non rivedere più Berenice, pure nel film mi stava parecchio sulle scatole -.-“

MeMs: ma ciao! Grazie per la recensione! Spero di vedere altre tue recensioni! ^^

Sabri92: forse faccio veramente prima a mandarti Crystal per posta, per un po’ non comparirà… ciaoooooo!!!

miloxcamus: in effetti anche io mi chiedo come mai Camus sapesse perfettamente le taglie di Sara ma il diretto interessato finge indifferenza… mah… che ne dici dei primi momenti di convivenza? Fammi sapere!

Roxrox: hai detto bene, Apollo QUASI convertito… chissà se cambierà idea? Chissà se le tue supposizioni sono esatte? Continua a leggere e lo scoprirai XD

Anzy: mi fa piacere sapere che il capitolo ti è piaciuto ^^ sui genitori di Sara e su Apollo ho la bocca cucita, dovrai pazientare per sapere ^^

LightDN: dici che sotto sotto c’è qualcosa di più rispetto a quello che si vede? Dici che il comportamento tranquillo di Saori è troppo strano? Chissà chissà… hai dimenticato anche che FORSE c’entrerà anche Kanon in futuro, come ti avevo detto qualche capitolo fa… grazie per il consiglio sula luna dell’armatura! Un bacione CDV!

Piccolabulma: i genitori di Sara non sono mai stati un mostro di gentilezza sin dal primo capitolo però… forse il loro comportamento è semplicemente nella loro norma… fammi sapere del capitolo!!!



Un veloce ringraziamento anche a chi ha messo la storia tra i preferiti e ai Favolosi Fantasmini!
Vi adoro!!!

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Capitolo 20
*** I Like To Move It ***


CAPITOLO 20 – I LIKE TO MOVE IT

Dopo quel piccolo… ahem… incidente con l’asciugamano, mi sono tappata in camera chiudendo fuori tutto e tutti, per recuperare un po’ di buon senso e cercare di restare lucida per non vedere le chiappe di Shura ovunque.
Certo che però ha un culetto davvero niente male, bello sodo, allenato, e forse è anche morbido come quello di un bambi…

MA COSA DIAVOLO VADO A PENSARE???


Nel pieno della mia lotta interiore solo ora – e senza motivo - mi ricordo che avevo deciso di chiedere una cosa ai ragazzi, ovvero di insegnarmi un po’ di auto-difesa.
A chi lo posso chiedere? Shura sicuramente si opporrebbe e io avrei qualche difficoltà a chiederglielo – maledetta visione, esci dalla mia menteeeeeeeeeee!!! - quindi devo trovare qualcuno disposto a insegnarmi…
Vabbè, cominciamo a scendere le case, prima o poi incontrerò qualche anima pia!


Accidenti a me e al mio ottimismo.
Nello scendere la stradina non ho incontrato nessuno.
Quando si dice che la fortuna è cieca…

Aspettate un attimo, mi sembra di sentire qualcuno all’arena!
Evviva!!!

Mi precipito verso le voci e trovo Dohko impegnato negli allenamenti con Aiolia e Aiolos.
Dato che mi sembrano nel pieno della concentrazione mi siedo sullo scalino più in alto e resto lì in attesa del momento giusto per chiedergli quel piccolo favore.

Dopo neanche due minuti si girano tutti verso di me.

-vi ho disturbati?-
-non disturbi mai-
-troppo buono Aiolos…-
-cosa ci fai qui all’arena?-
-volevo chiedervi un favore-

Mentre scendo i gradoni velocemente li vedo guardarsi stupiti.

-dicci tutto-
-ecco, volevo chiedervi se mi potevate insegnare come ci si difende… insomma dove assestare calci, pugni, eccetera eccetera-
-e come mai questa richiesta?-

Domanda lecita e allo stesso tempo dolorosa.

-vedi Dohko, dopo quello che è successo quella volta con Apollo mi sono sentita inutile, un vero mostro, perché per colpa mia avete rischiato la vita. E non sarebbe successo se io fossi stata in grado di difendermi, per questo voglio imparare, per darvi meno fastidio e per esservi in qualche modo d’aiuto-

Come immaginavo non sono riuscita a dire tutto questo guardandoli in faccia, anche se non lo do a vedere è ancora una ferita aperta dentro di me.
Mi è anche capitato di sognare di notte le stanze d’ospedale con i ragazzi feriti o in fin di vita e io non potevo raggiungerli, perchè più mi avvicinavo a loro più si allontanavano.

-si può fare-

Le tre paroline magiche di Aiolia mi fanno ritornare alla mia missione principale.

-quindi mi allenerete?-
-sì-
-GRAZIE GRAZIE GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!-
-però…-

Eccolo là. Lo sapevo che c’era qualcosa che dovevano specificare.

-però cosa?-
-però dovrai fare esattamente quello che ti dirò, senza obiezioni-
-la vuoi allenare tu, dunque, Dohko?-
-sì Aiolos, ho sempre pensato che fosse portata per le arti marziali e ora vorrei verificare se ci avevo visto giusto-
-per me va bene-
-anche per me, se vuoi faremo da avversari per vedere se i risultati sono buoni-
-wow, due avversari e un maestro in un colpo solo, non mi aspettavo di essere così fortunata!-
-io aspetterei a parlare se fossi in te…-

Aiolia, ma perché mi devi smontare il momento di felicità con quella frasetta ambigua e quel sorrisino beffardo?
Tu assieme ad Aiolos?

-quando vuoi cominciare?-
-anche subito se vuoi, non vedo l’ora di iniziare!-
-ok, allora vai a metterti qualcosa di più comodo, io ti aspetto qui-

Sfoderando un sorrisone a tentadue denti corro su per la stradina laterale, svolto alla decima casa e mi fiondo in camera per cambiarmi velocemente: un paio di pantaloncini corti, una canottiera comoda e le scarpe da ginnastica dovrebbero andare bene, mi faccio una bella coda e d’un fiato torno all’arena, dove il mio maestro mi sta già aspettando.

-che velocità-
-hehe, non vedo l’ora di cominciare!-
-dato che correndo il riscaldamento l’hai già fatto direi di passare allo stretching e poi alle basi-
-d’accordo-

Solitamente gli esercizi di stretching li odio, sono una palla mortale che eviterei più che volentieri anche perché spesso si rischia di farli male – e quindi di procurarsi strappi muscolari – ma oggi stranamente mi sembrano la cosa più bella del mondo.

-ok, può bastare. Per prima cosa verifichiamo quanta forza hai nelle braccia e nelle gambe…-

Nel parlare si è infilato dei strani guantoni rossi e quadrati.

-forza, colpisci-
-calcio o pugno?-
-quello che vuoi-

Premetto subito che io non ho mai tirato pugni e calci se non giocando a Tekken alla Playstation.
Ora che mi ricordo in una coreografia che avevamo fatto a danza avevamo un pezzo dove simulavamo una lotta, però colpivamo l’aria a circa due metri di distanza l’una dall’altra.
Cercando di ricordarmi questo e le mosse di Tekken – dove io uso sempre o Xiaoyu o Hwoarang – tiro il primo pugno sul guantone destro.

-mmh… non male. Ancora-

Porco cane!!!
Chi lo sapeva che quei cosi fossero duri???
Mentre scrollo la mano destra provo a dare un bel calcio con la gamba sinistra.

-prova ad alzare di più la gamba e a irrigidire il piede quando colpisci-

Facile a dirsi!
Facendo forza sul piede sinistro cerco di sollevarmi in modo da alzare di più la gamba destra e tento di irrigidire il piede ma non riesco a farlo in tempo.

-comincia ad irrigidirlo quando sollevi, così non arrivi fuori tempo-
-ok-

Tenendo a mente quel consiglio riprovo e comincio anche a prenderci gusto, quasi il mio corpo si muove da solo tra pugni e calci.
Mi sembra quasi di essere già migliorata grazie ai consigli di Dohko!
Non so per quanto sono andata avanti, però dalla sua faccia non dovrei aver fatto poi così schifo.

-ok, basta così-
-come andava?-
-ti manca la tecnica e non riesci a dosare la forza, ma tutto sommato non te la sei cavata male-
-evvai!-
-anche se però cercavi di imitare i personaggi dei videogiochi-
-ops… te ne sei accorto?-
-difficile non accorgersene se imiti i personaggi che uso io-
-usi Hwoarang?-
-e Baek-
-preferisco l’allievo, è più facile da usare-
-questione di gusti… comunque ora cominciamo l’allenamento vero e proprio, però prima mettiti questi-

Guardo la sua mano dove ci sono un paio di guanti che si usano per il sollevamento pesi.

-così non rischi di farti troppo male-
-frase ambigua… mi devo preoccupare?-
-no-

Li indosso e li allaccio.

-ecco fatto. Cosa mi aspetta ora, una cosa tipo “metti la cera, togli la cera”?-
-più o meno. Tralascerei la parte delle capriole e degli esercizi di resistenza e passerei subito alla parte tecnica-
-ci sto-

Da lì in poi è stato tutto un copiare le mosse di Dohko seguendo le sue istruzioni, tipo alza il braccio fino a qui, cerca di raggiungere quel punto, tieni la testa così, mettici più o meno forza…
Mamma mia, non immaginavo fosse così difficile… e che facesse pure così male!
Mi fanno male i muscoli! E dire che, dopo le sessioni di allenamento con i cavalieri, ero convinta di aver migliorato la resistenza!

Dopo qualche altra sessione di colpi finalmente Dohko pronuncia le parole che aspettavo da quando ormai non mi sentivo più le mani.

-per oggi può bastare-

Sfinita mi lascio cadere per terra chiudendo gli occhi e cercando di riprendere fiato.

-vedo che ti sei impegnata a fondo-
-sono… contenta che… si sia visto…-
-sei ancora intenzionata a imparare le arti marziali?-
-sì… mi piacciono molto… anche se… sfiancano…-
-le prime volte è sempre così, poi sviluppi la resistenza e non ci fai più caso-
-speriamo…-

Tendo la mano verso l’alto e Dohko mi aiuta a sollevarmi.

-sai che non picchi poi così piano per essere una ragazza?-
-nah, non credo… ci sono donne che… picchiano più di me…-
-non è vero gattina, te la sei cavata piuttosto bene-

Alzo lo sguardo verso i gradoni.

-Milo! Che… che ci fai qui?-
-Aiolia mi ha detto tutto e sono venuto a vedere cosa combinavi. E non solo io-

Infatti guardando meglio vedo che non è solo, tutti i ragazzi si sono radunati per assistere alla mia performance.
Pure Shion!

-era proprio necessario che veniste… tutti a guardare?-
-non volevamo perderci lo show gattina-

Milo…

-era interessante vedere come te la saresti cavata e direi che abbiamo fatto bene-

Aiolia…

-sopravvivere agli allenamenti di Dohko non è una cosa facile, chiedilo a Shiryu, eppure sei ancora in grado di respirare-

Kanon…

-LA PROSSIMA VOLTA VI TOCCHERÀ PAGARE UN BIGLIETTO PER QUESTO SHOW!!!-


***


Dopo essermi trascinata fino in casa mi sono buttata sul letto con i muscoli che sono tutto un dolore unico.

-sei stata brava-
-grazie Shura, ma non immaginavo che facesse così male combattere-
-non è come nei videogiochi, vero?-
-no… affatto… aaaaaahhh…-

Che goduria…
Shura ha cominciato a massaggiarmi le gambe.

-ti adoro…-
-lo so, così almeno ti si affievolisce un po’ il dolore-
-ottima idea…-

Basta, sono ufficialmente entrata nella fase goduria.


***


Durante i massaggi devo essermi addormentata.
Mi alzo mezza intontita e vado verso la cucina con lo stomaco reclama cibo.

Apro la credenza dove c’è la Nutella e taglio in due un panino.
Direi che dopo la simulazione di lotta dal vivo me lo merito proprio!
Ecco fatto, ho finito di spalmare questa delizia, chiudo il panino e adesso…

-cosa credevi di fare, gattina?-

Me lo sentivo che le cose andavano troppo lisce.

-volevo mangiare un panino, Shura, tutto qua…-
-un panino con il cioccolato. E tu sei ancora a dieta-
-ti preeeeegooooo! Solo questo panino ino ino!!!-
-spiacente ma non posso permettertelo-

In un lapsus di ribellione tento di addentare quella delizia quando all’improvviso passa una folata di aria a pochi millimetri dal mio viso e metà panino finisce in terra.

-Shura non vale! Stai usando l’Excalibur!-
-in guerra e in amore tutto è lecito-

In guerra e in amore tutto è lecito.

Lampo di genio.
Così, all’improvviso.
Un po’ disonesto ma se lui ha detto così…
Vediamo se è vero.

Raccolgo il pezzo caduto e lo appoggio sul piano della cucina, poi lentamente mi avvicino a Shura fino a far aderire il suo corpo con il mio.
Lui rimane un po’ spiazzato e io ne approfitto per rubargli un bacio intenso, passionale, sensuale, che farebbe cadere chiunque in tentazione…
E sul più bello lo interrompo e mi mangio un boccone dalla metà che avevo ancora in mano.

-in guerra e in amore tutto è lecito, giusto?-

Poverino, è rimasto completamente spiazzato!
Forse ho un po’ esagerato…

O forse no?


***


Dopo essermi sbafata due panini con quella meraviglia per il palato che si chiama Nutella, dato che è ancora pomeriggio, mi sono messa d’accordo con i ragazzi per andare a fare una nuotatina al mare.

Ok, ho mangiato come un bue e mi posso scordare il bagno, ma almeno mi potrò stendere al sole, rilassarmi e prendere un po’ di colore in più, che non guasta mai.

Mentre stendo il mio telo sulla spiaggia dei vestiti e degli asciugamani mi piombano addosso.
Quando riesco ad uscire da quella montagna di stoffa mi accorgo che i ragazzi si sono tuffati in acqua… e che a me tocca fare la cameriera di turno.

A proposito, non vi ho raccontato che prima di uscire ho conosciuto Viktoria, una delle donne delle pulizie che ha la missione di rendere vivibili le case del Santuario.
Viktoria si occupa delle ultime tre case, cioè quelle di Shura Camus e Dite, ed è una signora bionda con occhi azzurri sulla cinquantina veramente simpatica, chiama i ragazzi “i suoi figlioli” – perché sono giovani e potrebbero essere i suoi figli – e ha una passione smisurata per le automobili, infatti se le chiedi qualcosa su un qualsiasi modello di auto ti sembra di parlare con un responsabile vendite di un concessionario!
Quando mi ha vista all’inizio è rimasta un po’ sorpresa, ma quando Shura mi ha presentata come la sua fidanzata Viktoria mi ha stritolato in un abbraccio e ha cominciato ad elogiarmi dicendo a Shura cose del tipo “finalmente il mio figliolo si è trovato una bella ragazza! Ma guardala quanto è bella! Dove l’hai trovata? Come hai fatto? Ha un visino così dolce! E bravo il mio Shurettino!” .
Ammetto che è stato difficile non mettersi a ridere e a gongolare con tutti quei complimenti!

Mentre penso ancora a questa parentesi divertente e alla faccia stupita di Shura mentre venivo praticamente adulata, prendo la mia bottiglietta di acqua fresca e tento di farmi passare un po’ la calura, oggi il sole picchia più del solito e la spiaggia è praticamente presa d’assalto.
Tutto sommato però non è stato difficile trovare uno spiazzo libero per mettere tutti i nostri salviettoni, certe volte è comodo andare in giro con dei ragazzi così belli, le ragazze fanno praticamente a botte per liberare più spazio possibile per loro senza che nessuno apra bocca!

Ecco fatto, finalmente ho finito di sistemare tutti i teloni abbastanza vicini e di abbinare i vestiti ai proprietari.
Per fortuna c’è un pochino di arietta così è più facile sopportare il sole.
Alzo lo sguardo per vedere cosa stanno combinando quegli scatenati, e deduco che tutta l’acqua che sta volando a suon di schizzi è opera loro.
Compreso il gran baccano che si sente.
Mi viene spontaneo ridacchiare sotto i baffi a quella vista, certe volte sembrano proprio dei ragazzi normalissimi – anche se sono molto più belli di quelli comuni – invece che dei cavalieri impegnati nella salvezza del mondo.

-tu non entri in acqua?-
-no Shaka, ho appena mangiato. Tu piuttosto, non ti vai a fare un bel bagnetto?-

Il diretto interessato non risponde e si siede sul suo telo, seguito a ruota dal Lilloso.

-Mur, anche per te niente bagno?-
-forse più tardi, ora non vorrei rischiare di essere affogato-
-non sai nuotare?-
-mi da fastidio l’acqua nelle orecchie, ecco tutto-

Mentre risponde mi sdraio anche io.
Che meraviglia…
Che pace…
Nel pieno della fase goduria delle gocce fredde mi cadono addosso sulla pancia.

-MA CHE CAZZ…-

Mi alzo in piedi di scatto e vedo Kanon scappare verso l’acqua con i suoi capelli in mano.

-KANON!!! ACCIDENTI A TE!!!-

Mi pento di aver indossato la camicetta che si annoda sotto il seno per venire qui, avrei fatto meglio a mettere qualcosa che scoprisse di meno.

Sì, anche questo capo di abbigliamento deriva dal pomeriggio di spese pazze con Dite… Ve l’ho detto che quell’uomo riesce a farti comprare di tutto!

Bevo ancora un po’ di acqua fresca mentre vedo che Shura sta affogando Kanon.

Ben ti sta, tiè!

Mi levo pantaloncini e camicia e comincio a spalmarmi la protezione solare mentre il lettore mp3 parte con qualche canzone un scema dei Gem Boy, poi mi metto gli occhiali da sole gentilmente rubati a Deathy e mi lascio crogiolare dai raggi solari.


Dopo cinque minuti non ce la faccio più a restare lì ferma, sto cuocendo!
Mi alzo e vado sulla riva per bagnarmi i piedi e, se nessuno mi lancia qualche brutto tiro, anche le gambe fino al ginocchio.
Fortunatamente i ragazzi si sono portati al largo, così posso stare tranquilla.

-MAMMA MAMMA ASPETTA!!!-

Quando mi rendo conto che un mocciosetto mi ha completamente schizzata correndo in acqua ormai è già troppo lontano dal mio raggio di azione, altrimenti l’avrei fatto a fettine.

Io ODIO i bambini!!!
Scatenano il mio istinto omicida!!!

Mentre esamino il danno causato da quel marmocchio sento qualcuno avvicinarsi alle mie spalle.

-Sara?-

Ma questa voce…

Non può essere…

Non può essere veramente qui, no, non ci voglio credere…

-Sara sei tu?-

Lentamente mi giro verso chi mi sta chiamando e tutti i miei dubbi spariscono.
È proprio chi pensavo.
Non mi ero sbagliata.

-Se… Serena…-








SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEEEE------------------------------------------
Ben ritrovati a tuttiiiiiiiiiii!!!

Ecco qua il nuovo capitolo! ^^
È un po’ più corto dei soliti ma ho preferito tagliarlo qui, altrimenti avrei detto troppo e avrei tolto la souspance…

Sì, sono sadica, non c’è bisogno di dirmelo XD

Ieri (cioè sabato) sono andata alla Fumettopoli a Milano e ho speso gli 11 euro migliori della mia vita: ho preso il dvd del terzo film dei cavalieri CON I DIALOGHI FEDELI ALL’ORIGINALE E SENZA CENSURE!!!
Niente Lady Isabel, Pegasus, Apollo, Cancer, Capricorn…
Ma Saori, Seiya, Abel, Death Mash, Shura eccetera eccetera!!!
Me lo sono guardato 2 volte di fila da quanto ero in paradiso!!!
I doppiatori non erano i soliti ai quali siamo abituati ma la cosa non mi è affatto dispiaciuta, meglio delle voci diverse in cambio di dialoghi comprensibili e non sbrodolati da paroloni che non usa nessuno e da nomi finalmente utilizzati!!!

Se lo trovate da qualche parte prendetelo, ne vale certamente la pena!!!

Dopo il momento pubblicità torniamo a noi e alle cose serie XD
Avevo detto che FORSE il capitolo sarebbe uscito prima…
In quel momento dovevo essere fuori come un balcone, infatti non avevo intenzione di anticipare questo ma il prossimo!
Errore madornale ma spero nella vostra comprensione, in quel momento mentre scrivevo avevo la testa completamente altrove ^^”

Noto anche che i nomi usati su Messenger dei cavalieri vi sono piaciuti XD
Alcuni mi sono venuti di getto, tipo The Skorpio, Maskiller, The Balade e The Beautiful Rose, quello di Aiolos l’ho sparato completamente a caso (avevo appena riguardato l’episodio della Mamma di Crystal Production dove compare appunto Er Sagitter XD) insieme a quello di Aiolia e Kanon, invece quello che ho studiato un attimino è stato quello di Dohko…
Infatti non sapevo che cacchio metterci!
Poi, nel guardare in tv l’episodio dove dalla prugnetta secca salta fuori quel baldo giovine con il tatuaggio della tigre sulla schiena, mi è venuto in mente il film “La tigre e il dragone” (che non c’entra un’emerita mazza) e ho partorito Dohko the eye of the tiger ^^
Così ora avete un’idea di quanto la mia mente sia bacata XD

Prima che me ne dimentichi…
206 RECENSIONIIIIIIIIIIIIIIIII!!!
GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!
VI AMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
Non avrei mai immaginato di arrivare a tanto, davvero, essendo la prima fan fiction in assoluto che scrivo su Saint Seiya mi aspettavo al massimo 50 recensioni tonde tonde a fine storia, e invece…
Non vi ringrazierò mai abbastanza!!! *__________________*

E ora passiamo ai ringraziamenti!

EriS_SaN: dici che sono stata troppo severa nel giudicarmi? Mah, sarà… in effetti è un capitolo di passaggio che mi è servito per creare la scena per nuove avventure (?) però… non so… poteva essere migliore ^^” hai ragione, ogni tanto a ‘sti disgraziati di Saints bisogna dare un po’ di pausa, altrimenti restando sempre sul “chi va là” prima o poi finiranno in clinica psichiatrica XD che mi dici di questo capitolo? Fammi sapere ^^


Sabri92: certo che posso mandarti Crystal a casa! Ormai sto smerci andando i Gold in giro per l’Italia per fare contente le loro fans, mandarti il biondino è una sciocchezza per me XD mi fa piacere che il capitolo ti sia piaciuto, spero che anche questo abbia avuto lo stesso effetto ^^


NinfaDellaTerra: sul fatto che Sara debba trovare la fiducia in sé stessa per tirare avanti sono d’accordo con te, e prego anche io che la trovi, sarò anche l’autrice ma ogni tanto mi devo affidare alla signora Fortuna per far migliorare i personaggi (ehi!!! ndSara). Alla prossima!!!


Bellatrix18: quando hai scritto “altro che Excalibur” mi sono preoccupata, lo confesso, ho pensato che tu volessi fare qualcosa di parecchio sanguinoso O_O dici che ora che i piccioncini vivono assieme ci saranno scene hot? Mah, chissà… sinceramente ora come ora non so dirti se saranno previste o no XD vedremo XD che te ne pare del capitolo? Fami sapere! ^^


Darkalexandra85: per almeno altri… facciamo 2 o 3 capitoli ci saranno descrizioni di vita quotidiana e di altre cazzate che mi verranno in mente XD ultimamente sento molto il bisogno di svagare la mente in questo modo così tu e tutti coloro che leggono vi beccate queste cavolate XD mi fa piacere che i nomi dei Gold su MSN ti siano piaciuti XD un bacione!


RedStar12: ora che mi hai detto che vuoi fare una ficcy con doppio matrimonio mi sto già mettendo in lista d’attesa per leggerla XD in effetti se il proprio Gold preferito si leva l’asciugamano striminzito proprio davanti ai suoi occhi, credo che la fan non farebbe altro che ammirare tutto quel ben di Dio e sfruttarlo XD però si sa che Sara è fatta al contrario delle altre, e quindi invece di lasciarsi andare alla lussuria… si è tappata in camera da sola tentando di riprendere il controllo! Prima o poi quella ragazza imparerà… o almeno spero ^^” (EHIIIIIIII!!! ndSara).
Davvero sei di ascendente Capricorno? Beata te, io ho scoperto da poco che il Cancro e il Capricorno sono praticamente segni opposti T_T e vabbè, anche se ho l’astrologia contro non mi arrendo XD
E concordo con te quando dici che Shura è un gran bel figone! XD
Alla prossima!!!


Snow Fox: hai ragione, Shura è proprio uno scemo che non tiene neanche un po’ alla salute mentale della sua gattina… anzi, se la ride quando lei va completamente in tilt! XD è piuttosto sadico il ragazzo U_U mi fa piacere sapere che il capitolo ti ha divertita, spero valga anche per questo! Ciao cicci alla prossima!


Court: ma ciao!!! Benvenuta nelle recensioni, ex Favolosa Fantasmina! Mi fa davvero piacere che tu abbia lasciato una recensione ^^ grazie grazie grazie per tutti i complimenti ^///^ mi fa davvero piacere che la storia ti piaccia e che le parti di vita quotidiana ti divertano ^^ spero che anche con questo capitolo ti sia divertita! Ciao e ancora grazie della recensione! ^^


miloxcamus: che io sappia il Grande Tempio è al completo, ma appena si libera una stanzina ti faccio un fischio XD vedo che il capitolo ti è piaciuto, visione che nuoce alla salute compresa XD grazie ancora per i complimenti, a presto!!!


piccolabulma: davvero hai letto il capitolo al lavoro? Sei una grandeeeeeeeee!!! XD credo proprio che la convivenza durerà ancora a lungo, sperando che Sara ci si abitui (sempre a sospettare di me… MI DIMETTO!!! ndSara - fallo pure, posso rimpiazzarti come e quando voglio U__U ndSary - no ti prego non farlo!! Ritiro tutto! é_____è ndSara). Un bacione!


Gil88: tranquilla, hai fatto piovere un po’ ma non è successo niente di grave ^^ ho chiesto tanto per curiosità a Sara quanti gradi di cono a casa di Camus in Grecia e mi ha detto che la temperatura è normale… è lui che è un pezzo di ghiaccio! Però mi fa piacere sapere che si è scaldato un po’ XD non sembra ma mi preoccupo molto per la salute dei miei attori XD che


Sesshy94: ma ciao!!! Dici che era stupendo il chappy? Vabbè, ormai è andato e ora c’è questo XD hai indovinato, le spade che Shura ha in camera sono proprio quelle usate nelle corride, peccato che io non sapessi come descriverle e così non si capiva T_T dovrò allenarmi per dare quel tocco di Spagna alla casa XD fammi sapere che ne pensi del chappy, a presto cicci!


Ai91: hai perfettamente ragione, “Prima o poi volente o nolente dovrai vederlo cm mamma lo ha fatto!” e in quel momento terrò pronta tutta l’equipe della neuro e della sala rianimazione! Però sei stata furba, ti sei fatta dare i contatti dei Gold, brava brava XD scommetto che Mur lo riempi di insulti dalla mattina alla sera, sempre che non vi siate bloccati l’account a vicenda XD al prossimo capitolo!!!


roxrox: volevo chiedertelo io se avevi mangiato un vocabolario ma te lo sei già domandato da sola XD in effetti la scena della comparsa di quella visione celestiale con addosso solo uno straccetto alla vita… oddio…
No, Sary riprenditi, respira e datti un contegno… e asciuga la bava dalla tastiera!!!

Ok, ce l’ho fatta, mi sono calmata…
Nel caso in cui Sara vada K.O. la sostituiresti volentieri, eh? Guarda che lo dico a Shun! XD
un bacione!


LightDN: anche se tutte mi dite che non era schifoso io quel capitolo lo vedo come l’anello debole della catena, CDV… non mi ha convinta fino in fondo e basta, non ci posso fare niente!
Hehehe, il tarletto dovrà lavorare ancora un po’ prima del pensionamento, e la particina di Kanon ormai l’ho decisa, non ti resta che aspettare e leggere! (me molto sadica oggi, MUAHAHAHAH!!!!)
Di questo capitolo cos ami dici? È più corto di qualche pagina ma spero di aver fatto comunque un buon lavoro ^^
Davvero stai scrivendo una short? E me la vuoi dedicare? O__O
Non ho parole!!! GRAZIEEEEEEE!!! Ma CDV, non doveviiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!
La sto già aspettando con impazienza!!! XD
Un abbraccio grande CDV!






Come al solito rinnovo i miei ringraziamenti anche ai Favolosi Fantasmini e alle 32 persone che di hanno messo questo racconto tra i preferiti… prima o poi ad ognuno di voi farò fare un giretto sulla Porche Cabrio XD


Notare una cosa: capitolo più corto, spazio autrice più lungo…
In un modo o nell’altro le 13 pagine di Word le occupo tutte XD

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Capitolo 21
*** Easier To Run ***


CAPITOLO 21 – EASIER TO RUN

-Serena…-
-allora sei veramente tu! Cosa ci fai qui?-
-io…-

Non riesco a finire la frase che altre due persone che conosco bene ci raggiungono.

-ma allora è proprio Sara!-
-visto? Non mi ero sbagliata-
-Giulia… Graziana… anche voi qui…-
-già. Che ci fai qui ad Atene?-
-io? Cosa ci fate voi piuttosto?-
-noi siamo qua in vacanza, ora che anche Grazy ha superato la maturità ci siamo concesse una vacanza post diploma-

Si abbracciano felici, ridono e si danno affettuosi baci sulle guance.

-ti sei diplomata?-
-quest’anno sì, finalmente-
-ah… sono contenta per te-
-però non ci hai risposto, Sara cosa ci fai qui?-

Panico.
Cosa le rispondo?
Che ora vivo qui?
Che vivo a casa di un ragazzo?
Io…
Io non voglio dirglielo.
No.
Mi farebbero ancora del male.
Mi ferirebbero ancora.

-ecco io…-

No, non ce la faccio.
Anzi, non voglio farlo!
Non voglio dirglielo!
La lezione mi è bastata, non voglio soffrirci ancora!

-ehi Sara che succede?-

Sento dei passi che si avvicinano a me.
Non ditemi che il Lilloso e Shaka stanno venendo qui…

Mi correggo, sono già qui.
Merda!

-Sara tutto a posto?-
-sì Shaka, non preoccuparti-

Ci mancavano solo loro a complicare la cosa.

-Sara chi sono questi ragazzi?-

Eccola qua la domanda che mi aspettavo.
Accidenti…

-sono degli amici, Serena. Sono qui con loro-
-infatti avevamo visto che eri arrivata con dei ragazzi, però non eravamo sicure che fossi tu-
-scusatemi ma ora devo andare, ciao ciao-

Approfittando della preoccupazione di Mur e Shaka taglio la corda: velocemente torno verso il mio telo, mi infilo velocemente i vestiti, prendo le mie cose mi dirigo verso l’uscita della spiaggia.

Non le volevo rivedere.
Non qui almeno.
Perché devono venire a rovinare tutto anche qui?


It's easier to run
Replacing this pain with something numb
It's so much easier to go
Than face all this pain here all alone


Attraverso la spiaggia e arrivo al gazebo del bar e lì incrocio uno sguardo.

No, non ci posso credere.
Anche lui qui?

Cerco di filarmela andando verso le docce facendo finta di niente quando…

-Sara? Sei tu?-

Beccata.
Il cuore mi batte all’impazzata senza motivo.
Non dovrebbe farmi questo effetto, non più ormai, eppure mi sento nervosa.
Lentamente mi giro e lui è lì.
È uguale a come lo ricordavo, non è cambiato di una virgola dai tempi delle superiori.

-Andrea…-
-che sorpresa! Cosa ci fai qui?-
-sono… sono qua con degli amici. E tu?-
-io sono qua in vacanza con Serena, Giulia e Graziana. Non le hai viste? Erano in spiaggia-
-sì.. le ho viste-
-ehi tutto a posto? Stai tremando-

I ricordi mi tornano prepotentemente in testa, uno dopo l’altro.
Scuoto la testa, tento di cacciarli via ma non ci riesco.

-scusami ma ora devo scappare-

Vado verso le docce perdendo più volte il salviettone e, certa di essere fuori dal suo raggio visivo, mi lascio cadere a terra scivolando con la schiena contro una cabina e nascondendo il viso appoggiandolo alle gambe.

Ma perché?
Perché sono qui?
Perché ora che va tutto a meraviglia loro tornano nella mia vita?
Perché proprio ora?
Perché proprio qui?
Perché proprio loro, che mi hanno ferita più e più volte senza rendersene conto?

Inizio a piangere ricordando i tempi della scuola e i momenti felici, quando io, Giulia, Serena e Graziana eravamo un gruppo unito, delle amiche che passavano i pomeriggi assieme come fanno tutte le normali quattordicenni.
Ricordo anche che quando una aveva un problema le altre correvano subito in suo aiuto.

E poi…

Le cose sono cambiate. Il gruppo ha cominciato a sfaldarsi, il quartetto era diventato un trio di cui io non facevo parte, senza neanche un motivo all’improvviso mi sono ritrovata da sola.
Non esistevo più. Se le salutavo loro non ricambiavano, se avevo bisogno loro non c’erano e se ero felice non condividevano la mia felicità.
Però se erano loro ad avere problemi o ad avere bisogno di una spalla su cui piangere io, lurida idiota, ero la prima che accorreva in aiuto senza ricevere manco un ringraziamento, le aiutavo e poi tornavo nel mio anonimato.


Sometimes I remember the darkness of my past
Bringing back these memories I wish I didn't have
Sometimes I think of letting go and never looking back
And never moving forward so there'd never be a past


Più o meno in quel periodo hanno cominciato a circolare delle voci sul mio conto, voci veramente difficili da ignorare, dove il succo era che io ero una che la dava a tutti e che aveva contratto parecchie malattie che trasmettevo a tutti quelli che mi stavano vicino. E che quelle malattie mi stavano uccidendo.
A causa di questo ero l’unica senza compagno di banco, ero l’unica con cui nessuno voleva sedersi sul pullman, ero l’unica sola in mezzo a tutti.

E poi, non so come, tutti sono venuti a sapere che avevo una cotta profonda per Andrea, un ragazzo che ai tempi delle scuole medie era il mio migliore amico.
Eravamo pappa e ciccia, fratello e sorella, dove c’era lui c’ero anche io ed era davvero difficile vederci separati.
Poi, finite le scuole medie, ci siamo persi di vista perché frequentavamo due scuole diverse e, quando in seconda superiore lui si è trasferito nel mio istituto, non so perché ma è scattato qualcosa dentro di me, non potevo fare a meno di guardarlo, di pensare a lui…
Però il nostro rapporto ormai si era incrinato, non eravamo più uniti come qualche anno prima, Andrea mi salutava a malapena e sembrava che non ne volesse più sapere di me.

Mi ero innamorata del mio ex migliore amico.


Something has been taken from deep inside of me
The secret I've kept locked away no one can ever see
Wounds so deep they never show they never go away
Like moving pictures in my head for years and years they've played


Non l’ho mai detto a nessuno, neanche ai miei genitori – che se ne sono sempre un po’ fregati di me, si preoccupavano solo dei miei voti – o alle mie amiche, l’avevo tenuto per me.
Non l’avevo mai neanche scritto sul diario, come facevano tutte le altre ragazze, ma a casa riempivo pagine e pagine del mio diario personale solo su di lui.

Che oltre tutto, a guardarlo bene e a pensarci meglio, non era poi questo granchè, cioè se lo si guardava si pensava subito che non era poi tutto ‘sto splendore, ma io non riuscivo a guardare nessun altro al di fuori di lui.
Persino io lo ammetto che non ero attratta dal suo aspetto fisico, c’era qualcosa però che mi attirava come non so che cosa…

Ho passato un anno e mezzo a tenermi tutto dentro senza farne parola con nessuno, ormai era solo questione di tempo, prima o poi sarei esplosa e qualcuno l’avrebbe saputo.
Però non gliel’avrei detto, mai. Non ne ho mai avuto il coraggio e la paura di un rifiuto mi ha sempre fermata, il massimo che sono riuscita a fare è stato di regalargli un portachiavi che avevo preso in gita apposta per lui, per il suo compleanno.
Ed è stata una vera impresa.
L’unica che sono riuscita a fare.


If I could change I would take back the pain I would
Retrace every wrong move that I made
If I could stand up and take the blame I would
If I could take all the shame to the grave I would


Quando hanno cominciato a circolare quelle voci orrende sul mio conto, poco dopo si è affiancata anche un’altra diceria, cioè che a me lui piacesse.
Non ho mai saputo chi l’avesse messo in giro, anche perché non ne avevo fatto parola con anima viva, però il danno era fatto, ero lo zimbello della scuola, tutti non facevano che parlare di questo e da lì in poi la cosa è peggiorata a vista d’occhio.

Io non ho mai reagito, mi sono limitata a sopportare e a cercare di tirare avanti cercando di non darci peso ma mi illudevo, era come se dentro di me fossi stata violentata, asportare così i miei sentimenti più profondi è stato il colpo di grazia.

Una domenica, dopo aver aspettato che i miei se ne andassero, mi sono barricata in casa e ho scritto una piccola lettera ai miei genitori per poi tentare di tagliarmi le vene con il coltello più affilato della cucina.
Ma quando ho delicatamente appoggiato la lama sulla pelle non ce l’ho fatta, ho buttato il coltello per terra e sono scoppiata in un pianto silenzioso.


Just washing it aside
All of the helplessness inside
Pretending I don't feel misplaced
It's so much simpler than change


Gli ultimi due anni di scuola li ho passati rintanandomi in una bolla di indifferenza, tanto se io c’ero o meno non importava a nessuno, e mi sono limitata ad accettare il concetto di “sopravvivi per conto tuo, senza cercare l’appoggio di nessuno” cercando di non rimanere coinvolta ancora una volta in quella stupidaggine chiamata amicizia.

E, proprio quando ero convinta di esserci riuscita, ecco che le mie difese sono crollate di nuovo.
Serena, che conosco da quando avevamo cinque anni ed eravamo vicine di casa, aveva ripreso a parlarmi, a non farmi sentire più sola e a ridarmi la speranza di lasciarmi quei brutti periodi alle spalle.
Per qualche tempo eravamo tornate ai bei vecchi tempi, a quando eravamo unite come due sorelle, uscivamo e studiavamo assieme e le giornate non erano più così grigie.

Ma, nel pieno della felicità, l’ennesima fregatura che mi ha fatto aprire gli occhi: mi ha usata.
Le sono servita per migliorare i suoi voti in economia e informatica e per far ingelosire Graziana e Giulia, che da qualche tempo la trascuravano.
Dopo che lei ha risolto il suo problema sono stata di nuovo gettata nel dimenticatoio, ero ritornata ad essere un fantasma in mezzo alla gente.


It's easier to run
Replacing this pain with something numb
It's so much easier to go
Than face all this pain here all alone


Dopo l’esame di maturità mi sono lasciata tutto alle spalle e ho cercato di cominciare una nuova vita, prima concedendomi una vacanza da sola e poi buttandomi a capofitto nel lavoro, cercando di tagliare definitivamente i ponti con tutti.
Ci ero riuscita, avevo cambiato numero di cellulare e mi rintanavo in casa non appena tornavo dal lavoro e al weekend mi concedevo al massimo di andare al cinema del mio paese, negli orari di proiezione dove non c’era praticamente nessuno.

Tutto questo fino a quando non sono piombati nella mia vita i cavalieri, Apollo, Saori e la consapevolezza di essere la reincarnazione di Artemide.
Grazie a queste persone – sì, grazie anche ad Aras – la mia vita è cambiata da così a così: non sono più da sola, non ho più bisogno di abbracciare l’idea del sopravvivere per paura di vivere, non ho più la sensazione di aver perso tutto e di esistere per niente…

No, non voglio che succeda ancora.
Non voglio stare ancora male per colpa loro, per colpa della mia debolezza, per colpa di questo atteggiamento estremamente opportunista che hanno sempre dimostrato verso di me senza che io, emerita deficiente, me ne rendessi conto…

-gattina, allora eri qui-

Alzo il viso, asciugandomi gli occhi con un lembo del salviettone, e incrocio lo sguardo preoccupato di Shura.

-ma cosa è successo? Perché stai piangendo?-
-Shura… loro sono qui… mi hanno vista… e mi sono tornati alla mente i ricordi… io non voglio più stare male…-
-ma di cosa stai parlando?-
-delle persone che… che mi hanno fatta soffrire… sono qui, in questa spiaggia…-

Shura mi abbraccia e cerca di cullarmi, quando arrivano anche gli altri.

-meno male, eccola qui-
-Shura ma che è successo? Perché sta piangendo?-
-te lo spiego dopo Al, ora spostiamoci verso l’altra spiaggia libera più in là-

Mi sento sollevare e mettere in piedi, per poi essere presa in braccio e portata via.


***


Quando appoggio i piedi a terra ci troviamo vicino a degli scogli, siamo parecchio lontani da quella spiaggia e non c’è praticamente nessuno in questo punto.
Cerco di darmi una calmata e mi asciugo gli occhi alla bene e meglio.

-allora gattina, ci vuoi spiegare cosa è successo? Perché sei scappata dalla spiaggia?-

La domanda di Shura fa malissimo, ma è giusto che sappiano.
Prendo un bel respiro profondo per calmarmi e comincio il mio racconto cercando di non lasciarmi sopraffare dai singhiozzi.

Mi sono interrotta un paio di volte ma alla fine sono riuscita a raccontare tutto.

-quindi sono loro che ti hanno fatta soffrire così?-
-sì Dite…-
-e che hanno messo in giro quelle dicerie?-
-sì Saga…-
-ma cazzo, non vuoi fargliela pagare??-

Guardo Deathy incredula.

-io… io non lo so…-
-oh andiamo, ti hanno trattata come una merda e tu che fai? Gliela lasci passare liscia? Eh no, devi fargliela pagare a quelle troiette del cazzo e a quel monocoglione!-
-ma Andrea non c’entra niente e…-
-svegliati!!! Possibile che non ci arrivi, cazzo?! È stato lui a dire a quelle là che a lui piacevi!-
-ma chi ti dice che è così?-
-io ci rinuncio, sei troppo cogliona per capire…-

Non capisco il suo discorso.

-quello che Death Mask vuole dirti è che, stando a quello che ci hai detto, è molto probabile che sia stato Andrea a mettere in giro la voce sulla tua cotta, probabilmente dopo che gli hai fatto il regalo, gettando così benzina sul fuoco per alimentare quelle che c’erano già-
-ma…-

Mi azzittisco da sola.
Il discorso di Dite non fa una piega.

-non mi stupirei del fatto che si fossero pure messi d’accordo sulle cose da dire…-
-è probabile, Milo, dopotutto Sara era già debole in quel periodo e sicuramente sapevano che non si sarebbe opposta-

Tutte queste supposizioni sono giuste e solo ora mi rendo conto di quanto fossi debole.
Anzi, di quanto sono debole. E pure ingenua.

E in più ho anche raccontato di Andrea davanti a Shura, insomma ho raccontato del mio primo amore davanti al mio ragazzo.

Non posso seppellirmi da sola sotto questi scogli, vero?



No, certo che no!
Prima di iniziare gli allenamenti di arti marziali, a Dohko ho detto che volevo diventare più forte per non essere più un impiccio ai ragazzi, e quindi è ora di cambiare!
È ora che io cominci ad essere più decisa e più intraprendente!
Ho detto che volevo essere di aiuto e non sempre e solo un impiccio!
È il momento di passare dalle parole ai fatti!

E poi…

Non so perché ma quando Deathy mi ha chiesto se volevo vendicarmi dentro di me, in fondo in fondo, provavo una sensazione di… non so… sembrava eccitazione. Piacere.

Oh andiamo, vecchia mia, non hai sempre desiderato in fondo di fargliela pagare per tutto quello che ti hanno fatto?
Ora ne hai la possibilità!
La vuoi sprecare?

-Deathy…-
-cazzo c’è?-
-hai ragione. Hai perfettamente ragione. È ora di fargliela pagare-
-oh, così mi piaci! Allora, cosa gli facciamo? Tortura? Botte?-
-no, niente spargimenti di sangue-
-e quindi?-
-se anche gli altri mi danno una mano, io avrei già una piccola ideuzza…-

Shura, che fino adesso è rimasto accanto a me tenendomi per mano, mi cinge il fianco un po’ smarrito.

-gattina, che cosa stai architettando?-
-lo vedrai Shura, lo vedrai… ma per prima cosa mi devi promettere che non ti arrabbierai-

E, involontariamente, sulle mie labbra compare un sorrisetto bastardo.


***


Dopo aver velocemente spiegato la mia idea i ragazzi si sono trovati quasi tutti d’accordo.
Quasi tutti.
Infatti Shura, Al e Shaka hanno avuto qualcosa da dire. Soprattutto Shura, infatti non voleva che attuassi il mio piano.
Grazie all’appoggio degli altri sono riuscita comunque a convincerlo, anche se so che me la farà pagare cara.
Molto cara.

Con la super velocità io, Milo, Kanon e Deathy torniamo in spiaggia, incuranti delle minacce di Shura sulla nostra incolumità.
Ok, come piano è molto estremo, ma è l’unico che mi è venuto in mente per saldare i conti!

Ri-stendiamo i nostri teloni sulla sabbia e ci avviciniamo all’acqua, dove si trovano i nostri obiettivi impegnati a schizzarsi per bene dalla testa ai piedi.
Le chiamo e mi avvicino a loro.
Coraggio Sara, parti con la recitazione!

-ciao ragazze. Scusatemi per prima, ero completamente in panico perché ero convinta di aver un appuntamento e invece mi sono sbagliata-
-tranquilla non fa niente. Chi sono loro?-

Lo sapevo che Serena sarebbe subito andata a parare su questo punto.
I miei polli non sono affatto cambiati.

-altri miei amici. Vi presento Milo, Kanon e Demetrio-

Sull’ultimo nome Deathy ha storto parecchio il naso.
Infatti prima c’è stata una bella lotta per il nome Death Mask.
È stato difficile convincerlo che era un nome troppo strano con cui presentarsi, così dopo un bel testa a testa siamo giunti a un compromesso: gli ho proposto il nome Demetrio, che può essere abbreviato in Dety, che ha la stessa pronuncia del nomignolo che gli ho dato io.
Inutile dire che, per accettare la cosa, il diretto interessato mi ha minacciato di farmela pagare cara.
Pure lui.

-piacere, io sono Giulia-
-io Serena-
-io Graziana-
-e Andrea dov’è? L’ho incontrato prima al bar-
-è là, sta arrivando. ANDREAAAAAAAA!!!-

Mentre Giulia lo chiama mi giro verso i ragazzi, che non vedono l’ora di entrare in azione.
D’altronde in questo genere di cose non dovrebbero avere problemi.
Sono pur sempre uomini, no?

-se mi hai chiamato non si è sentito, Giulia… Sara! Ma non eri andata via?-
-ma sono tornata. Ti presento alcuni miei amici, Milo Kanon e Demetrio-
-chiamami Dety che facciamo prima-
-come vuoi, piacere di conoscervi-

Dalle facce che ha fatto Andrea quando gli hanno stretto la mano non devono essere stati poi così delicati…

-perché non portate le vostre cose vicino a noi? Tanto abbiamo ancora molto spazio-
-molto volentieri… Giulia, giusto?-
-esatto e tu sei… Milo?-
-sì, sono io-

E i due si allontanano parlottando tra di loro.
Perfetto, la prima parte del piano è iniziata!

-tu sei Graziana, giusto? Mi aiuti a spostare le mie cose?-
-c… certo Kanon-

E anche loro si allontanano.
Ora mancano solo questi due.

-e così tu sei Serena?-
-e tu Demetr…-
-Dety. Odio quel nome-
-come vuoi, ma non ti incazzare!-
-chi si incazza? Stai sognando, bella!-
-ah sì? Ma sentilo! Io torno al mio salviettone!-
-solo per darti un cazzo di fastidio ti seguo, megera!-
-non ci provare!-
-sì invece!-

E anche l’ultima coppietta si allontana.

-mamma mia che caratterino Dety-
-già, e pensare che si sta anche trattenendo. Però sapevo che sarebbe finita così-

Io e Andrea restiamo a guardare le coppiette che fanno conoscenza.

Il cuore non mi batte più come prima, ormai ho fatto chiarezza dentro di me e il suo è solo un ricordo lontano.
E poi io ora ho Shura.

Cioè, scusate, ho un cavaliere d’oro come fidanzato!

-non mi hai ancora risposto, cosa ci fai qui?-
-diciamo che per un po’ di tempo abiterò qui ad Atene-
-ah sì? Come mai?-
-all’ultimo mi sono iscritta alla facoltà di storia antica e sono qui per studiare meglio la storia greca-

Per questa balla colossale devo ringraziare Mur, è stato lui a crearmi l’alibi perfetto.

-ho capito. Da quanto sei qui?-
-un po’. E voi? Quando siete arrivati?-
-noi siamo arrivati l’altro ieri, rimaniamo qui fino a domenica-

Attimo di silenzio.
Immagino cosa stia accadendo agli scogli, gli altri staranno trattenendo Shura con la forza tentando di dissuaderlo da una carneficina…
In effetti gli ho chiesto veramente molto, cioè di lasciarmi carta bianca per questa piccola vendetta e, quando gli ho detto quello che intendevo fare, si è subito opposto.
Se Mur non gli avesse parlato nel modo giusto ora non starei attuando la mia piccola rivincita.

-torniamo dagli altri?-
-certo-

E, come quando eravamo pappa e ciccia, raggiungiamo gli altri ridendo e scherzando.

Peccato però che io mi stia già pregustando la mia vittoria.







SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE--------------------------------------
TA-DAAAAAAAAAN!!!
E stavolta non potete dire che non sono stata buona U_U
Vi avevo detto che il capitolo usciva prima?
Ed eccolo qua!
Siete contenti? ^^

La canzone inserita nel capitolo – che da pure il titolo al suddetto – è “Easier To Run” dei Linkin Park.
Appena ho cominciato a scrivere il capitolo mi è venuto spontaneo inserirla, si adattava benissimo ai ricordi di Sara e ha delle parole bellissime.
Chiedo subito scusa se non ho riportato le strofe nell’ordine giusto, però mi è servito per dare maggior significato al percorso mentale di Sara ^^”
Chiedo venia a tutti i fan dei Linkin ^^”

Ora passo velocemente ai ringraziamenti, purtroppo la mia micia Lilli ha fatto a botte con un gatto e ora sta piuttosto male, devo curarla per evitare che peggiori  ç____ç
La mia piccola tata ç____ç
Maledetto gatto bastardo che le ha morso la gola!!! è_____é


RedStar12: dire che la mia ficcy sta raggiungendo la perfezione mi sembra eccessivo XD  secondo me la storia perfetta non esiste, sono dell’idea che non sia umanamente possibile creare una cosa completamente perfetta…
Per le lezioni di judo devi chiedere a Milo e Camus, io so solo che Sara si allena e che non paga niente XD


SnowFox: mamma mia, sto già tremando dalla paura!!! Una minaccia col mestolo da cucina!!! Aiuto, come farò, povera me!!! XD  su, non mettermi il broncio che stavolta il chappy è uscito prima U___U


Sabri92: a quanto ne so Crystal è stato spedito, dovrebbe arrivarti a giorni XD
In effetti non so cosa sia passato in testa a Sara quando mi ha supplicata di farle fare arti marziali, ma contenta lei… XD
Se ti interessa sto per fondare un club anti-mocciosi in spiaggia, volto alla tutela del relax dei giovani che vogliono prendere il sole in santa pace, ti interessa? XD


Anzy: Dohko non è sadico, è semplicemente abituato a insegnare ai maschi, non sa che le donne sono un attimino diverse ^^”
Ci hai preso su Serena, come hai potuto leggere… ci prenderai anche sulla vendetta? Se ce la fai, oltre ai Gold (che sono già in viaggio verso casa tua) ti mando una torta gigante spesata completamente da me per il tuo compleanno XD


Piccolabulma: eh già, HO DOVUTO interrompere proprio lì, altrimenti avrei detto troppo e poi avrei dovuto spezzare sul vivo… quindi ho preferito evitare… altro capitolo fresco fresco,  che mi dici? ^^


Gil88: in effetti non è Dohko ad essere un insegnante severo, ma è Sara che ogni tanto ha certe trovate spiazzanti XD  speriamo che mi sopravviva agli allenamenti, ha ancor aun po’ da fare in questa storia e non può concedersi il lusso di schiattare prima della parola FINE XD
Ah, la diretta interessata mi ha lasciato detto per te di non preoccuparti, che prima o poi vedrà Shura completamente nudo e solo allora… potremo chiamare l’ambulanza e la sala rianimazione XD


MeMs: in effetti mi sono sempre chiesta chi rendesse vivibili le case del Santuario, così ho partorito l’idea delle donne delle pulizie, che saranno 4 o 5, tra cui c’è Viktoria.  Grazie per i complimenti sulla scrittura ^^


Sesshy94: “metti la cera, togli la cera” ha accompagnato la mia infanzia XD  W Karate Kid e il maestro Myagi XD (ma si scrive così? Ho qualche dubbio…)
In futuro prevedo altre scene di combattimento corpo a corpo, se avrò difficoltà potrò contare sul tuo aiuto? Purtroppo di arti marziali me ne intendo poco e posso solo scrivere per sentito dire o per supposizione…  -.-“
Anche tu adori Twilight??? Bene bene, mi fa piacerissimo la cosa!!! ^^


miloxcamus: tutti al mare!!!
Magari!!! XD   delle belle ferie non mi dispiacerebbero, e andare al mare con 12 fustacchioni non mi dispiacerebbe proprio (certe volte invidio Sara)…
Dico solo che la scena del seppellimento vivo sotto gli asciugamani è stata presa da un fatto realmente accaduto un paio di anni fa circa, dove sono stata seppellita viva da vestiti e teloni da spiaggia. Ah, certi ricordi strani, come possono tornare utili alle volte…


Court: le tue idee su Serena erano esatte? Ora voglio saperlo XD
Viktoria comparirà ancora, sì sì, e con lei anche le altre signore che si occupano delle restanti case… basta solo pazientare un pò ^^
Ma se uno come Aiolia ti allenasse, moriresti per via delle botte o per altre cause? Questo devi chiarirmelo XD


NinfaDellaTerra: ma quale ritardo! Sei in orario perfetto XD
In effetti chiedere a un Gold che ha dei musco lazzi così di allenarti con le arti marziali… insomma, un bel po’ di fegato ci vuole! Ma ogni tanto si sa che il cervellino di Sara non è sempre operativo al 100% XD
Su chi è Serena ho già risposto, ora ti resta da chiederti… quale sarà la vendetta che Sara ha in mente?  La risposta nei prossimi capitoli ^^
E sempre W la Nutella XD


Roxrox: ma và, non sei affatto in ritardo!
No no, Serena non è una new entry, o meglio, non è una nuova ragazza in modo “positivo”, cioè… ecco…
Lasciamo perdere, il mio cervello sta cominciando a fondersi -.-“
Per l’addestramento diciamo che per i vari stili la base restano i videogiochi, dove puoi sperimentare senza farti male muovendo solo il muscolo del pollice sul joystick, però poi nella realtà è tutto un altro paio di maniche XD  fare la capriola all’indietro non è così facile come sembra e Sara lo sta scoprendo a sue spese XD
Però non puoi dire che ti ho fatto aspettare una settimana, stavolta hai aspettato solo qualche giorno… sono stata brava, no? XD  un bacione!


Sparkling Thunder: pure io avrei voluto saperli tutti, ma non si può avere tutto nella vita… cerchiamo di accontentarci, ok? XD  mi fa piacere che la ficcy ti piaccia, spero che la seguirai anche in futuro ^^


Rinnovo i miei ringraziamenti ai Favolosi Fantasmini (uè, ma siete aumentati!!! BENVENUTIIIIIIIII!!!) e a tutti coloro che hanno inserito “Favola” tra i preferiti ^^

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Capitolo 22
*** Mia ***


CAPITOLO 22 - MIA

Il resto della giornata è passato sereno tra chiacchiere varie e con l’appuntamento in un disco pub per passare un’allegra serata in compagnia.

Dopo aver salutato le nostre vittime davanti al loro hotel, siamo tornati con la super velocità dal resto del gruppo e, come immaginavo, attorno a Shura c’è un’aura nera.

-allora? Com’è andata?-
-tutto come previsto Aiolia-
-quindi si comportano come se vi foste salutati ieri?-
-esatto-
-che faccia tosta…-

Mi avvicino piano piano a Shura, che evita di guardarmi.

-Shura?-
-mh-
-per favore…-
-Sara io non sono d’accordo sulla tua idea. Ci sono molti altri modi per vendicarsi-
-lo so, ma questo secondo me è il metodo più imbarazzante e crudele. Non è facile neanche per me, credimi-

Lui non dice niente e si volta dandomi le spalle.

-Shura… ti prego… non fare così-

Nessuna risposta.
All’improvviso si volta e mi abbraccia.

-non mi è piaciuto saperti con un altro. Non ce la facevo più, la gelosia mi stava uccidendo-
-Shura, io sono tua e lo sai bene, non dimenticarlo mai-

Dopo avergli sussurrato nell’orecchio queste parole mi guarda negli occhi.
Giuro che potrei perdermici dentro da quanto sono belli…

-fidati di me-
-ci proverò-

Dopo un veloce bacio sulle labbra, mi siedo sulla sabbia e comincio l’interrogatorio ai miei “attori”.

-allora ragazzi, ditemi le vostre impressioni su quelle tre ragazze-
-Giulia dice tanto di essere una santerellina ma ci ha provato spudoratamente nonostante abbia parlato a lungo di questo Gio… ma chi cacchio è?-
-è il suo fidanzato storico, e più volte cornificato-
-comunque è una persona che dice una cosa ma fa esattamente l’opposto, mi si è incollata come una piovra mentre diceva che amava il suo ragazzo-
-Milo lei è fatta così, non stupirti. Kanon?-
-Graziana è uguale a Giulia, dice una cosa e fa l’opposto e anche lei non mi mollava più. E ho notato che se Giulia fa una cosa un secondo dopo la fa anche lei-
-ho capito. Deathy?-
-quella Serena è una pazza. Prima fa tutta l’amicona scherzando come se ci conoscessimo da anni e poi ci prova dicendomi stronzate e proposte oscene-
-esattamente la reazione che prevedevo, non sono cambiate di una virgola in questi anni-
-e tu invece che ci racconti? Com’è andata con il tipo?-
-tutto a posto Milo, abbiamo chiacchierato e niente di più-

Sento alle mie spalle un lungo sospiro.

-e tu come stai?-
-in che senso Mur?-
-nel senso ti ha fatto male parlare con loro?-
-no, sono talmente presa dall’idea della rivincita che sono felice come una Pasqua e riesco a recitare benissimo. Li conosco e ormai mi sono svegliata, non mi fregano più-
-inizi a preoccuparmi, sappilo-
-grazie dell’avvertimento Al-
-e il prossimo passo qual è?-
-allora Dite, stasera ci vediamo con loro in un disco pub dove fanno la serata del bianco, infatti bisogna per forza indossare qualche cosa di bianco per entrare-
-qualsiasi cosa?-
-esatto Milo, qualsiasi cosa-
-e sai già loro cosa indosseranno?-
-sì Camus, sono riuscita a farmelo dire-
-quindi qui entro in gioco io-
-esatto Dite. Anzi, ora che ci penso c’è una modifica da attuare al piano, questa storia del bianco mi ha fatto accendere la famosa lampadina-


***


Mi lancio un’altra occhiata allo specchio mentre dal salotto mi chiamano a gran voce.

-SARA SBRIGATI, GUARDA CHE GLI ALTRI SONO GIÀ PRONTI-
-ARRIVO! Dite allora così va bene?-
-sei a prova di bomba-
-lo spero-
-ora vai-
-ok, ci vediamo dopo!-

Esco dalla mia camera dopo la sistemata finale del mio stilista e raggiungo Shura, Milo, Kanon e Deathy in salotto, per poi fare un giro su me stessa per farmi osservare.

-allora? Che ne dite? Dato che dovrò stare comoda Dite è stato indulgente a lasciarmi i jeans e le ballerine-
-direi che vai benissimo però ora andiamo o faremo tardi-
-ok Milo, muoviamoci-

Mentre gli altri escono mi avvicino a Shura, seduto sul divano con lo sguardo perso.

-Shura?-
-… sì?-
-stai tranquillo. Il piano è cambiato e non hai più motivo per essere geloso-
-lo so, però il sapere di non potermi avvicinare a te fino alla fine…-

Non lo lascio finire, è irresistibile quando ha quello sguardo preoccupato e si mordicchia nervoso le labbra, così gli do una mano a torturarle con le mie.

-andrà tutto bene, è un’innocua uscita a sei-
-d’accordo. Ti amo Sara-
-ti amo tanto anche io-


***


In un batter di ciglia arriviamo al luogo dell’incontro, ovvero l’entrata del loro hotel.
E non mi trattengo dal fischiettare una battutina…

-vedo che Dite ha fatto un ottimo lavoro con tutti, stasera. Credo che in quel locale sarete i più gnocchi in circolazione…-
-questa è l’ultima volta che quel frocio sceglie come cazzo vestirmi! Ricordati che questo lo faccio per te e che me la pagherai cara!-
-suvvia Deathy, non dire così, stai benissimo con la camicia-
-taci Kanon o ti ammazzo!-
-va bene…-
-e tu Milo non aprire bocca!-

E il diretto interessato annuisce con la testa per poi scoppiare a ridere con la sottoscritta e Kanon.

- ‘fanculo…-

Finalmente le nostre vittime si presentano e la situazione è decisamente migliorata, sono vestiti completamente di bianco, non hanno un capo di colore diverso.

-buonasera, scusate il ritardo-
-figurati Sere, siamo noi che abbiamo fatto presto-
-però voi non siete vestiti di bianco!-
-non è vero Giuly, io ho il foulard e le scarpe. L’avete detto voi che bastava qualcosa di bianco!-
-su ragazze, basta litigare-
-e chi litiga, Dety?-
-lasciatecelo dire ragazze, stasera siete veramente stupende-
-siete veramente candide con tutto quel bianco. Vi dona-

Milo e Kanon sì che sanno come far gongolare una donna, basta riempirla di complimenti che ti cade ai piedi…

-per par condicio allora io faccio i complimenti ad Andrea, sei veramente figo così-
-troppo buona-

Dopo aver buttato giù il conato di vomito per via del complimento forzato che ho fatto, finalmente ci incamminiamo verso la fermata dei taxi, ne noleggiamo un paio e arriviamo al famoso locale…

Dove stasera, decisamente, c’è un bel po’ di gente.

-mamma mia che coda!! E ora?-
-e ora lasciate fare al vostro Milo, che conosce un paio di persone che lo faranno entrare senza fare code…-
-sei il mio eroe!-

Nel dirlo Giulia gli si è praticamente incollata al braccio.
Ah, se ci fosse Gio a vedere la scena…

Dopo aver scambiato due parole con il buttafuori entriamo nel locale, dove la musica a palla e le luci psichedeliche mi bombardano i sensi.
Per fortuna riesco a distinguere perfettamente i cosmi dei ragazzi, altrimenti mi perderei qui dentro!
Rapidi come dei puma ci prendiamo un tavolino un po’ appartato e ordiniamo da bere mentre tentiamo in qualche modo di comunicare, il volume della musica qui è meno alto ma rende comunque difficile capirsi e farsi capire.
Mentre ce ne restiamo seduti alcuni ragazzi – ovviamente super truzzi da morire - arrivano per invitare noi ragazze in pista però i nostri galantuomini declinano tutte le offerte e ci trascinano in centro alla sala, dove c’è una nube di fumo allucinante che mi ricorda molto l’ingresso a Silent Hill.

Nella mia vita sono andata solo una volta in discoteca, esattamente con queste tre ragazze, e sinceramente mi è bastata: sono uscita che non capivo più niente e dovevo pur aiutare quelle là che avevano bevuto e si erano messe a vomitare anche l’anima…
Fortunatamente ho lo stomaco forte in certi casi, così non sono stata male anche io, altrimenti era la fine.

Mentre balliamo noto che ormai i contatti si sono fatti strettissimi, infatti quelle tre si stanno strusciando con tutta l’anima contro i cavalieri, che mi fanno l’occhiolino, segno che ormai sono cotte.
E ora tocca a me.
Sforzandomi come mai in tutta la mia vita, anche io annullo la distanza tra me e Andrea, con la schiena sono appoggiata a lui e ormai ci muoviamo in sincronia, anzi, dato che ormai mi abbraccia siamo praticamente una cosa sola.
Tralasciando le paroline poco fini che Andrea mi sta urlando nelle orecchie lancio un’occhiata a Kanon, poi a Milo e infine a Deathy.

E anche la mia parte è fatta.

Rilasciamo parte del nostro cosmo e ci mettiamo ad aspettare, tra poco infatti comincia la vera festa.

Mentre ce la ridacchiamo sotto i baffi la musica e le luci saltano un attimo per poi riprendere il ritmo di prima.
Perfetto.

Cinque minuti dopo mi tocco i capelli e vedo che il piano sta funzionando.

Ancora un pochino e poi, per l’atto finale, entrerà in scena Camus.

Dopo qualche altra decina di minuti mi defilo al tavolo con la scusa di riprendere fiato mentre vedo Camus dirigersi verso la consolle del dj al piano superiore. Mi siedo e guardo il mio foulard bianco e il mio top nero, infatti sono bagnati fradici e il primo è ormai diventato trasparente.
Anche i ragazzi arrivano al tavolo, e come me fanno fatica a trattenersi dalle risate.

-come avete fatto a lasciarle in pista tutte e tre?-
-gli abbiamo detto che andavamo in bagno e che saremmo tornati subito lì-
-accidenti, avrei potuto pensarci anche io!-
-perché? Cosa gli hai detto?-
-gli ho detto che andavo a riposarmi-
-e vabbè l’importante è che se ne restino esattamente al centro-
-esatto Kanon-
-sei una fottutissima bastarda, lo sai? Ti odieranno a vita per quello che gli farai-
-chi se ne frega, la mia rivincita la volevo… e questo piano è decisamente meglio del primo!-
-in effetti sedurle e abbandonarle non è niente in confronto a questo-
-esatto Milo, così non mi verrà da star male al pensiero di dover stare da sola per provarci con Andrea. Presa dall’agitazione del ritrovarmelo qui ad Atene non avevo notato che si è imbruttito parecchio ed è anche diventato piuttosto volgare, e ti risparmio le cose che mi ha detto mentre ballavamo… in più così Shura non mi ucciderà-
-però io te la devo far pagare cara, Saruccia-
-ti offro da bere e pace fatta?-
-ti adoro, sorella-

Io e Deathy ci scambiamo un sonoro cinque e il dj prende parola.

-ALLORA RAGAZZI COME VA? NON VI SENTO! COME VA? COSÌ VA MEGLIO! ORA VORREI ILLUMINARE QUALCUNO DI VOI GIÙ IN PISTA, CHE SI È DATO PARECCHIO DA FARE! ORA IL RAGGIO DI LUCE STA CERCANDO I FORTUNATI O LE FORTUNATE…-

Un faro di luce bianca sta passando sulla folla, che continua a saltare e a dimenarsi come se niente fosse…
Infatti nessuno si è accorto di essere bagnato fradicio dalla testa ai piedi.

-ECCO IL FARO SI È FERMATO SU QUEL GRUPPETTO BIANCO!!!-

Grazie alla raccomandazione di Camus il faro si è fermato proprio sopra Serena, Giulia, Graziana e Andrea, poi le luci generali si accendono e tutti si voltano verso di loro…

E da lì in poi un coro di fischi di approvazione e urla divertite riempie la sala.

Qualche urlo, più forte degli altri, fa voltare anche chi non stava minimamente seguendo le gesta del dj e noi, per goderci meglio lo spettacolo, siamo saliti velocemente e senza farci notare al piano di sopra e ci siamo appostati in un angolino con Camus.

-ottimo lavoro Camus!-
-è stato facile, il dj mi doveva un favore-
-ma anche per il resto… nemmeno io mi ero accorta di niente, se non mi toccavo i capelli non mi rendevo conto di essere fradicia dalla testa ai piedi-
-è stato facile, ho creato una sorta di nebbiolina che si confondeva con il fumo e poi è bastato aspettare. Dopotutto quando si balla in discoteca non si fa caso a quanto ci si bagna col sudore, figurarsi se ci si bagna con dell’acqua-

Sorrido divertita mentre guardo le vittime cercare di coprirsi il più possibile, ma purtroppo per loro quando il bianco si bagna diventa trasparente e se sotto non indossi la biancheria intima di un altro colore – o proprio non si indossa la biancheria come in questo caso - offri lo spettacolo gratis a tutti.

-sei stata geniale a farti dire come si sarebbero vestite-
-più che vestite direi svestite, Kanon. Hai visto bene gli abiti mignon che indossano?-
-giusto, Milo, hai ragione. Certo però che anche Andrea poteva farsi un po’ più furbo e mettersi qualcosa di meno sottile come i vestiti che si è messo… e anche quelle tre, mettersi qualcosa sotto no, eh?-
-quando uno è bacato nel cervello non c’è speranza. Mi dispiace solo che così anche altre persone abbiano questo problema, infatti loro non erano gli unici vestiti completamente di bianco…-
-senti Sary, le hai fottute, ti sei vendicata, e allora sbattitene degli altri! Che si attacchino!-
-guardale, non riescono neanche a uscire dalla pista perché ci sono troppe persone per passare!-
-la vendetta è un piano che va consumato freddo e senza di voi non ce l’avrei mai fatta… grazie ragazzi!-

Espandiamo il cosmo di nuovo, questa volta per chiamare gli altri per godersi lo spettacolo.
In un nanosecondo mi ritrovo abbracciata a Shura e sento che i ragazzi se la ridono.

-ricordami di non farti mai arrabbiare, gattina-
-più che farmi arrabbiare devi ricordarti di non farmi mai nascere il desiderio di vendetta-
-hai ragione-

Detto questo Shura mi bacia sul collo.

-sei bagnata da far schifo-
-faceva parte del piano, te lo ricordo-
-per fortuna che hai cambiato idea, al solo pensiero di te che abbracci e baci qualcun altro rischiavo di rompere qualsiasi cosa mi capitasse a tiro-
-ringrazio veramente il caso, questa serata in bianco è capitata proprio a fagiolo-
-ora possiamo anche andarcene-
-di già?-
-hai avuto la tua rivincita, ora torniamo a casa-

Guardo verso la pista cercando Serena, Giulia, Graziana e Andrea e li vedo al nostro tavolino mentre ci cercano con lo sguardo.
Quando Andrea mi vede e chiama l’attenzione delle altre li saluto con la mano e poi mi volto verso Shura, rubandogli un luuuuuuuuuuuungo bacio all’inizio dolce, ma via via sempre più passionale.

-SARA!!! COSA È SUCCESSO? SEI STATA TU?
-ah siete salite? Non vi ho viste arrivare-
-NON FARE FINTA DI NIENTE!!! SEI STATA TU!-
-a fare cosa? Vi faccio notare che anche io sono bagnata come voi e come me lo sono Milo, Kanon e Dety-
-SEI STATA TU A DIRGLI DI ILLUMINARE NOI!-
- quando il dj si è messo a parlare mi sono seduta al nostro tavolo, come avrei fatto a saltare tutta la folla per andare a parlargli?-
-TU… TU… AAAAARGH!!!-
-È COLPA TUA!!!-
-CE LA PAGHERAI CARA!!!-
-TU E I TUOI AMICI DEL CAZZO!!!-
-ehi modera i termini, mocciosa del cazzo! E sappi che non sei affatto simpatica come credi, sei solo una minchiona arrapata-
-COS…-
-e tu, Giulia, ti vanti tanto del tuo Gio e della vita casa e chiesa che fai, però saltare addosso al primo che passa non mi sembra poi così corretto…-
-MILO…-
-e anche tu, Graziana, invece di copiare ogni cosa che fa Giulia ragiona con il tuo cervello, sempre se ne hai uno-
-MA… MA IO… KANON…-
-e tu, Andrea…-

Il diretto interessato si volta verso di me.

-anche se ai tempi della scuola mi piacevi non sei affatto maturato, anzi sei regredito mentalmente, e poi io ho trovato decisamente di meglio… vi presento il mio ragazzo, Shura-

I loro sguardi si posano verso la persona che mi tiene tra le sue braccia e i loro occhi si aprono più del possibile consentito all’essere umano.
Questo per loro deve essere stato il colpo di grazia.
Il gruppetto gira i tacchi e se ne va urlando mentre tutti noi li salutiamo ridendo.

-ora possiamo tornare a casa -


***


Finalmente metto piede nella mia casetta maledicendo – e allo stesso tempo benedicendo - chi ha inventato le discoteche.
Ho le orecchie completamente fuori uso, così senza capire le parole che mi sta dicendo Shura me ne vado in bagno per una doccia calda.
Alla sera non fa poi così caldo, qui.

Passo in camera a prendere la biancheria pulita e asciutta – notando che sono appena le undici, abbiamo fatto presto - e poi mi chiudo in bagno.
Mi guardo allo specchio e vedo che il sorrisone a trentadue denti ancora non mi è scomparso dalla faccia.
Sono stata crudele ma se la sono cercata, così imparano a fare quello che vogliono con me!

Mentre metto i vestiti bagnati nel cesto delle cose da lavare ripenso al fatto che, al pensiero della vendetta, in fondo provavo uno strano piacere e il sangue mi ribolliva…
Che strano.
Molto probabilmente a restare a contatto con i ragazzi il mio carattere si è un po’ modificato, infatti la me stessa di una volta non avrebbe mai fatto una cosa simile.

Lascio correre via questi pensieri e mi lascio scaldare dal getto caldo della doccia, probabilmente ero fredda come un pezzo di ghiaccio.

Finalmente l’udito torna in condizioni decenti, giusto in tempo per sentir bussare alla porta.

-Sara, posso entrare?-
-certo-

Sento la porta del bagno aprirsi e i passi di Shura, che si fermano vicino alle porte della doccia.

-sono contento che alla fine il piano sia andato bene-
-non dirlo a me, non riesco a togliermi questo sorriso idiota dalla faccia-
-però…-
-cosa?-
-te lo devo dire, ero geloso, geloso marcio nel saperti tra le braccia di un altro-
-Shura ma io non ero tra le sue…-
-sono entrato prima del segnale, prima che ti sedessi al tavolo e ti ho vista mentre ballavi, eri praticamente incollata a lui-
-lo so, ti confesso che è stato orribile quel momento, tu non hai idea di come Andrea ora mi faccia schifo-
-… davvero?-
-sì, è diventato volgarissimo! Non ti ripeto le cose che mi ha detto mentre ballavamo perché non ce la farei! E poi lo sai che io voglio solo te-

Cala uno strano silenzio tra di noi e, all’improvviso, le porte della doccia si aprono e mi sento appoggiare il viso al suo petto.

-dillo ancora… le ultime parole… dille ancora…-
-io voglio solo te-

Ci baciamo mentre il getto di acqua calda non fa altro che far aumentare la nostra temperatura già abbastanza rovente.

-anche io voglio solo te… non potrei mai sopportare di vederti con un altro…-

Ormai anche lui è bagnato fradicio ma non ci importa niente.

Questa situazione ha qual pizzico di follia e di erotismo che, in un lampo, fa accendere la pericolosa miccia della passione.

Con gesti impacciati lo aiuto a sfilarsi la maglietta mentre lui pensa al resto, e mentre la mia mente si svuota del tutto, la mia attenzione viene rapita dal suo profumo, amplificato dall’umidità creatasi con l’acqua calda…


Non ti voglio vedere neanche nell'abbraccio di uno sguardo
Sai che penserei forse che qualcuno stia cercando
Di fare di te un suo pensiero e..
E non sopporto neanche l'idea che lui ci provi perchè
Perché tu sei solo mia..


Lascio cadere la sua maglietta fuori dalla doccia ancora con le porte aperte, lui fa lo stesso con il resto dei suoi abiti, lo stringo forte a me mentre le sue labbra si occupano della mia bocca e le sue mani, ormai libere, percorrono ogni centimetro del mio corpo, soffermandosi con delicatezza sul seno.
Mi appoggio con la schiena alle mattonelle del muro senza mollare la presa.

Lui è mio e io sono sua.
Io voglio essere sua e lui vuole essere mio.
È questa la cosa che più conta adesso.


Penso a quelli che dicon che
Il geloso non sa amare
Gli risponderei che per te per noi potrei morire
Loro non sanno che vorrei guarire ma
Come una farfalla ormai dovrò morire cosi
Finchè ci sarai tu..

Che fino a quando sarai con me
Da ogni cosa ti proteggerò
E non permetterò mai a niente e nessuno
Di portarti lontano da me
Quindi se vorrai starmi vicino
Dovrai accettarmi per quello che sono
Se non ne hai voglia cammina lontano
Potrei impazzire a vederti mano per mano
Con uno che non sono io
E la tua bocca che sorride per
Dei discorsi non miei
So che non potrei mai rassegnarmi
A vederti con lui
Ma dentro me sento che tu mi vuoi
Che il nostro amore non finirà mai
Ti prego stringi più forte che puoi
Dimmi geloso va bene
Restiamo insieme


L’acqua è diventata ancora più calda ma la cosa non mi importa, tutti i sensi sono proiettati verso Shura e, anche volendo, non potrei fare altrimenti.
Lui allontana il suo viso dal mio e mi guarda per un istante.

-ti amo-
-ti amo anche io-

La sua mano, che prima è salita partendo dalla mia coscia, ora sta tornando giù sfiorandomi il seno e la pancia, per poi fermarsi prima di arrivare alla mia femminilità.
Appoggio il mento sulla sua spalla in un muto senso di approvazione e il suo tocco si spinge ancora più in basso, accarezzandomi quella parte così nascosta e delicata, strappandomi vari gemiti mentre lo stringo sempre di più a me, completamente rapita da questo pulsare interno che mi sta facendo impazzire.
Le mie mani scendono lungo la sua schiena liscia e, timidamente, vanno a posarsi sui suoi glutei sodi, perfetti…

Shura rimane spiazzato dalla mia intraprendenza: mi guarda negli occhi per un secondo infinito per poi sorridermi dolcemente e baciarmi con quelle labbra che al solo guardarle portano al peccato e quella lingua che, scivolosa come un serpente, si fa largo nella mia bocca.

So benissimo di giocare con il fuoco, e infatti non vedo l’ora di scottarmi.


Sai che non sopporto,se la sera tu non sei al mio fianco
Sento dentro me,che la tua presenza per me è tutto
Vorrei guarire ma il mio problema è
Che finchè ci sarai tu malato sarò io
Ma ti prometto che..

Che fino a quando sarai con me
Da ogni cosa ti proteggerò
E non permetterò mai a niente e a nessuno
di portarti lontano da me
Quindi se vorrai starmi vicino dovrai accettarmi per quello che sono
Se non ne hai voglia cammina lontano
Potrei impazzire a vederti mano per mano con uno che non sono io
E la tua bocca che sorride per dei discorsi non miei
So che non potrei mai rassegnarmi a vederti con lui
Ma dentro me sento che tu mi vuoi
Che il nostro amore non finirà mai
Ti prego stringi più forte che puoi
Dimmi geloso va bene
Restiamo insieme


-…Sara…-

Dal tono di voce capisco che è al limite, anche lui sta per bruciare, esattamente come me.

L’eccitazione e il desiderio ci stanno dando alla testa e siamo ormai pronti per amarci.

Shura aderisce a me ancora di più e lo sento, pelle contro pelle, è eccitato, e io non sono da meno.

Voglio amarlo con tutta me stessa, non voglio risparmiarmi in niente.

Con una mano mi solleva completamente, le mie gambe automaticamente si incrociano sulla sua schiena muscolosa: questo contatto tra i nostri corpi fa aumentare vertiginosamente la percezione del piacere, amplifica i nostri sensi e scatena una vampata di eccitazione che ci invade dalla testa ai piedi.

Poi, dopo un dolce dolore, c’è solo il paradiso…










SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEEEE------------------------------
CIAO A TUTTIIIIIII!!!
Ve l’ho fatto aspettare, eh?
Ed ecco qua il nuovo capitolo!
Era già pronto da quasi una settimana però, giusto per essere un po’ sadica, ve l’ho fatto sudare un po’ con l’attesa XD

Odiatemi pure, me lo merito XD

Sono ancora sotto l’effetto di “Twilight” dopo quasi una settimana (la mia mente ancora vede il bacio e la partita di baseball con i Muse di sottofondo *________*), perdonatemi se ogni tanto dico cose senza senso, i miei neuroni devono ancora riprendere tutti a lavorare.

Così finalmente Sara ha portato a termine la sua vendetta, MUAHAHAHAH!!! (risata malvagia)
E ora specifichiamo un paio di cose: nel precedente capitolo la parte dei ricordi è autobiografica al 95%, l’unica cosa che ho aggiunto io è il contenuto delle voci circolate, infatti so che sono girate ma non ho mai saputo cosa dicessero e nessuno me l’ha mai voluto dire.
Il resto, comunque, è tutto frutto di esperienze passate.
Fa male parlarne però ormai mi sono lasciata certa gente alle spalle e vivo la mia vita tranquillamente.

Chiedo scusa se l’ultima parte, quella sotto la doccia, non è un capolavoro… quel genere di scene sono abbastanza difficili da scrivere, dovreste vedermi durante la stesura, mi metto le mani tra i capelli e batto la fronte contro il tavolo!
È una reazione istintiva, non chiedetemi da dove salti fuori…
Spero almeno che la cosa fosse leggibile -.-“
La canzone inserita in quel momento è “Mia” dei Modà, appena la mia playlist l’ha fatta partire mi sono decisa a inserirla nella storia perché, a mio parere, descrive bene quello che ha provato Shura a vedere Sara con un altro.
Vi anticipo che più avanti inserirò ancora una canzone dei Modà, che ho tenuto apposta per quel momento XD

Ma sapete che per quasi una settimana ho gongolato come una deficiente per l’ultima frase del capitolo?
Non ricordo come mi è uscita, però per circa sette giorni mi ha fatta sentire una grandissima scrittrice, ha fatto aumentare la mia autostima e mi ha fatto venire il ciclo super regolare!
Forse dovrei fare cose del genere più spesso…


Ringrazio ancora una volta tutti i Favolosi Fantasmini che sono sempre presenti appena esce un nuovo capitolo e sono anche nel mio cuore!
E ora passo ai ringraziamenti dettagliati:


piccolabulma: beata te che puoi permetterti di (ri)leggere la fanfiction al lavoro! Mi fa piacere sapere che “Favola” accompagna le tue giornate lavorative XD hai ragione, Sara è la reincarnazione di una dea ed è più che giusto che la faccia pagare a chi le fa del male! O no?
Spero solo che la cosa non le sfugga di mano uno di questi giorni…


Roxrox: volevi la vendetta per tutte? E Sara te l’ha data!!! HAHAHA!!! Ammetto che nello scrivere la rivincita ero quasi in sintonia con lei, anche io ero lì che mi pregustavo la vittoria finale e che avevo un sorrisone idiota sulla faccia! Kanon e Milo DOVEVANO fare i cascamorti e teoricamente anche Deathy, ma si sa che piegare Cancer a fare una cosa non da Cancer era una mission impossibile…
Bellissima la scena che hai scritto di Shura che lancia pezzi di scogli addosso a Andrea con Aiolos e Aiolia che lo tengono fermo!!! Ci ho riso su due giorni! XD


LightDN: ciao CDV!!! Ma và, non devi scusarti per il ritardo, tanto lo so che se esce il nuovo capitolo tu lo leggi ^^ puoi tranquillamente mettere via il cloth da Sacerdotessa Guerriero del Cosmopolitan Rinforzato (giuro che non riesco ad immaginarmelo!), Sara ha già fatto pulizia di certa feccia… e puoi rilassarti, Kanon è stato un bravo attore ma non è caduto nelle grinfie di quell’arpia (anche perché altrimenti l’avrei fatto castrare, dato che IO scrivo e che IO decido del futuro del cast!). Anche Shura è stato bravo, non ha trasformato nessuno in Andreina e non ha fatto una strage massacrando i suoi colleghi e degli innocenti… forse però è un po’ troppo geloso… mah!
Che mi dici di questo capitolo? Fammi sapere (quando hai tempo!)
Un bacione CDV!!!


Sesshy94: ciao carissima!!! Anche se c’erano pezzi dolorosi si poteva tranquillamente ridere, infatti su Demetrio anche io ho fatto fatica a contenermi… ancora mi chiedo da dove mi sia uscito XD sei poi riuscita a vedere “Twilight”?


Anzy: mi dispiace che anche a te sia capitata una cosa simile e spero che tu riesca a superare la cosa… mi ha molto colpito la tua frase “m dispiace solo per Shura che dovrà assistere alla scena, lo capisco: sei riuscita a farmi affezionare ad uno dei personaggi cui ho sempre dato poco conto, nonostante rappresenti il mio segno zodiacale!” davvero? Mi fa piacerissimo!!!
Poverino, di solito lui è sempre ignorato, fatto passare per malvagio o addirittura a volte viene proprio escluso, eppure io lo adoro perché nasconde più di quanto sembra, bisogna solo trovare una breccia per entrare nel suo cuore e poi si comincia a navigare n un personaggio davvero stupendo…
Sono una Shura-dipendente, non farci caso XD
I Gold ti dovrebbero essere arrivati assieme alla torta (addirittura qualcuno NELLA torta a quanto ne so) XD


RedStar12: purtroppo le persone all’apparenza buone a volte si rivelano le più velenose, che ci vuoi fare…
Che mi dici della vendetta? Secondo te andava bene?
Ormai credo che a Sara il defibrillatore non serva più, ma tieniti pronta che non si sa mai, magari mi sbaglio XD


Gil88: spero che la vendetta ti abbia soddisfatta! Volevo evitare spargimenti di sangue e botte varie, così credo che quello che ho fatto architettare a Sara sia stata la soluzione migliore.
Mi dispiace sapere che anche tu hai provato una cosa simile, anche se eri una bambina… e sono contenta che poi quelle persone le hai perse di vista, certa gente è meglio perderla che trovarla!


NinfaDellaTerra: in effetti ci è voluta la finezza elefantesca di Deathy per svegliarla e per farla entrare in azione! In questo quell’uomo è veramente fantastico! XD
Hai “odorato” giusto, Shura era parecchio geloso e a sentire il primo piano era più che comprensibile, chiunque nel vedere la propria ragazza (o il proprio ragazzo) civettare con la persona che è stata il primo amore avrebbe fatto veramente fatica nel trattenersi dal fare una strage… ma in questo Shurino è stato bravissimo, che tato!!! ^^
Ti è piaciuta la vendetta? Fammi sapere!!!


Court: non ti eri fatta neanche un’ideuzza sulla possibile rivincita di Sara? Neanche una piccina piccina picciò?
Comunque NON si era affatto capito che è Aiolia il tuo preferito, è normalissimo schiattare nel vedere chiunque arrivarti davanti… mi dispiace per quelli che magari camminano nelle grandi città con i marciapiedi affollati, che rischiano la vita ogni secondo! XD
Scherzi a parte la mia gatta si sta riprendendo, ogni sera divento il dottor House con tanto di guanti bianchi e mascherina per cambiarle la fasciatura e per riempirla di pillole antibiotiche! (ma esiste questa parola? Boooh!)
Un bacione!


Miloxcamus: che dici, Sara li ha fatti belli secchi? XD forse però non ti conviene dire ad alta voce che vuoi consolare Shura, Sara potrebbe diventare peggio di una faina… certe volte sospetto che abbia una doppia personalità come Saga, solo che la sua parte cattiva in confronto a quella di lei non è niente! O_O
Grazie per i complimenti, spero che il capitolo ti sia piaciuto!!!


Terry Alchemist 22: ma ciao sister!!! Quanto tempo che non vedevo una tua recensione!!!
Che dici, sono stata brava con la vendetta? Però non volevo farti piangere!!!
Accidenti!!!
E poi Lui che mi dice? Anzi, neanche parla, mi fa fuori direttamente!!!
Al prossimo capitolo Sister, un TRAAAAA anche a te! XD


Snow Fox: su su, bisogna essere pazienti nella vita! Se ti dicevo tutto subito poi in questo capitolo cosa scrivevo?XD
Mi fa piacere che l’imperfezione di Sara ti piaccia, in effetti il personaggio perfetto non esiste altrimenti sai che barba? È più interessante la cosa se ci sono dei difetti!
Ok, la pianto col discorso insensato…
Ti chiedo un favore: posso avere la foto di Fly che gira con lo striscione? XD


Sabri92: e così Sara si è vendicata, ti è piaciuta la vendetta?
Crystal ti dovrebbe essere arrivato, ho la ricevuta di ritorno del pacco… immagino che sarai al settimo cielo XD
Al prossimo capitolo!!! Un abbraccio forte forte!!!


Pucchyko_Girl: prima di tutto ti ringrazio con tutto il cuore. Nessuno avrebbe mai speso 17 ore, 11 minuti e 14 secondi analizzando “Favola” dal primo capitolo per poter fare una recensione talmente dettagliata da lasciarmi sorpresa.
Ammetto che è stato difficile leggere tutto: alla sola vista della pagina dei commenti mi sono agitata e, mentre proseguivo nella lettura, le tue parole mi hanno fatto male, molto male.
Non ti nascondo che sono stata sul punto di piangere e di interrompere la fan fiction perchè non mi sentivo portata per la scrittura, ero ormai convinta di digitare solo una cozzaglia di parole senza senso.
Tuttavia alla fine, dopo una bella riflessione e una notte di riposo, credo (o almeno spero) di aver assimilato bene il perché di questa recensione negativa.
E ammetto che in fondo ne avevo bisogno. Estremamente bisogno.
Ti ringrazio anche per questo.
Non credo di essere in grado di poter ribattere alle tue considerazioni, finirei solamente con l’arrampicarmi sugli specchi e cadere in ridicole contraddizioni che non troverebbero posto né in cielo né in terra. Molto probabilmente ti aspettavi una risposta alla quale ribattere per spronarmi, ma ora come ora non ne sono in grado, sono ancora abbastanza demoralizzata per parlare con la lucidità mentale necessaria per non sprofondare nel patetico.
Le uniche cose che posso dire con fermezza – e anche con follia - sono due:
1. L’universo di Saint Seiya è vastissimo e io ne conosco solo una minuscola parte, oltretutto in modo molto grossolano e - in alcuni aspetti - completamente sbagliato. E su questo non ci piove, devo applicarmi ancora di più per poter avere un quadro valido su cui lavorare in futuro.
2. “Favola” è un mio diletto, è una cosa che scrivo per poter raccontare ad altre persone una storia che mi sto portando nella testa e nel cuore da ormai… circa cinque/quasi sei mesi. Per una volta ho deciso di dare ascolto esclusivamente a quello che percepivo, di scrivere quello che sentivo giusto scrivere senza alcuna premeditazione e, anche potendo tornare indietro, lo rifarei. Sono decisa a continuare su questa scia e so che per questo mi odierai, perché logicamente penserai che il tuo lavoro è stato vano.

Quasi certamente – forse sarebbe meglio levare il “quasi” - ora ti avrò delusa con queste parole.

Se in futuro deciderò di comporre qualcosa che andrà fuori da questo canone di scrittura rileggerò più e più volte i tuoi consigli e le tue parole taglienti, sapendo che c’è qualcuno in attesa di vedere miglioramenti e ti farò un fischio.

Detto questo ti mando un grande abbraccio con la speranza che, un giorno, una mia storia riesca a toccarti il cuore.

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Capitolo 23
*** All The Small Things ***


CAPITOLO 23 – ALL THE SMALL THINGS

Apro il getto d’acqua tiepida per la sciacquata finale.
Oggi gli allenamenti sono stati davvero faticosi, Dohko ha aumentato i pesi nei guanti e nelle cavigliere per fare in modo di irrobustirmi un po’, peccato che però mi senta a pezzi.
Esco dalla doccia, mi asciugo velocemente e mi infilo la camicetta da notte di seta rossa che Saori mi ha inviato dal Giappone - non curandomi del fatto che ho i capelli bagnati - poi vado in camera, accendo lo stereo e mi affaccio sul balcone a guardare la luna in cielo.

Dalla mia vendetta è già passato un mese, e sinceramente manco mi ero accorta dello scorrere del tempo fino a quando in ufficio ci siamo salutati per le ferie.

Esatto, dal pomeriggio del 4 agosto sono ufficialmente in ferie!!!
Ancora non riesco a credere di non dovermi più svegliare alle sette del mattino per andare al lavoro, e come me sono certa sia contento anche Mur.

Infatti da quando abito ad Atene è lui che ogni mattina mi porta fino all’ufficio grazie al teletrasporto - insieme a qualcun altro dei ragazzi - e che poi mi riaccompagna a casa.
Poverino, gli sto chiedendo veramente un grande sacrificio anche se lui continua a ripetermi che non è affatto un peso ma un piacere aiutarmi.
E come lo chiedo a lui, lo chiedo anche agli altri, infatti per potermi assistere mentre sono fuori dalla Grecia si sono organizzati dei turni, in modo così da poter gestire gli allenamenti e la difesa del Santuario.

Oh, mi stavo dimenticando un dettaglio che per me è stato veramente un miracolo!
SONO STATA UFFICIALMENTE ASSUNTA!!!
Finalmente, dopo un anno di lavoro in nero, tanti sacrifici e tante speranze andate spesso in fumo, sono ufficialmente scritta nel libro matricola della società di cui siamo sede!!!
YAHOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
Quando mi hanno messo davanti agli occhi il contratto da firmare non so cosa mi abbia trattenuta dal non piangere dalla gioia… ah sì, le battutine deficienti di Deathy sulla mia faccia in quell’istante.
Infatti se non mi facevano firmare il contratto di assunzione io ero già pronta a rispolverare il mio curriculum e a fare i colloqui in varie aziende che avevo già adocchiato e che mi avevano già contattato grazie al servizio offerto dalla mia scuola, dove questa rilasciava i dati degli studenti alle imprese interessate.

Insomma, un anno intero in nero e poi niente assunzione? Spiacente, ma non ci sarei stata a queste condizioni.

I ragazzi invece volevano che lasciassi perdere tutto e che vivessi come una principessa al Santuario, ma io di fare la ragazza viziata non ne voglio sapere.

Comunque dal primo di agosto sono ufficialmente una dipendente!

Quel giorno ero rimasta al lavoro pure il pomeriggio e, quando sono uscita, sono subito corsa incontro a Shura e l’ho abbracciato felice come una Pasqua. Lui mi ha presa in braccio e riportata ad Atene, dove i ragazzi hanno organizzato una mini festicciola per me.

Che tesori!

Mi è un po’ dispiaciuto che Saori sia dovuta tornare in Giappone qualche giorno prima per delle questioni urgenti, a quanto ho capito la fondazione di cui è a capo aveva indotto delle riunioni piuttosto urgenti e importanti a cui lei non poteva mancare.
Peccato, mi sarebbe piaciuto festeggiare anche con lei…
Però quando mi ha telefonato quella sera mi ha promesso che appena torna ci concediamo una giornata di sano shopping tra donne, quindi non resta che armarmi di pazienza e aspettare.
Qualche giorno dopo la sua chiamata è arrivato un pacco con dentro la veste che indosso adesso e un bigliettino che è meglio tralasciare, ho dovuto usare tutta la mia buona volontà per evitare i doppi sensi scritti da quella ragazza.

E poi quella maliziosa sarei io!

Da quando sono in vacanza mi sono preoccupata solo di rilassarmi e di occuparmi delle faccende di casa, dato che Viktoria si è presa un paio di settimane di ferie, così un paio di giorni fa mi sono armata dei prodotti per le pulizie e del telecomando dello stereo e ho cominciato la mia missione anti-sporco.

Mamma mia che figura di merda che ho fatto!

Forse non sapete che quando faccio partire un cd o qualsiasi cosa che emetta musica non c’è più niente per me, potrei avere davanti centinaia di migliaia di persone che manco me ne accorgo da quanto mi faccio trasportare…

Ecco, nel pieno della canzone di Moulin Rouge, Lady Marmelade, che passava mentre pulivo i vetri, mi sono messa a cantare e anche a ballare e solo quando mi sono girata mi sono accorta della presenza di Camus, che con faccia stupita ha assistito a tutta la mia performance.
Nel realizzare che ero stata beccata in flagrante l’ha buttata sul ridere denigrando la proposta in francese che si sente nella canzone, dove la traduzione più o meno è “vuoi venire a letto con me stasera”.

Imbarazzata come non so che cosa – e ringraziando il fatto che Shura fosse impegnato negli allenamenti – ci ho riso sopra mentre speravo e aspettavo che arrivasse qualche verme gigante delle sabbie a ingoiarmi assieme a quel cd.

Inutile dire che nel giro di cinque minuti questa cosa era sulla bocca di chiunque si trovasse al Grande Tempio.

C’est la vie…

Approfittando del fatto che ho parecchio tempo libero, sto continuando gli allenamenti di arti marziali con Dohko, che continua a ripetermi che secondo lui sono nata per menare le mani. Infatti sostiene che sto migliorando a vista d’occhio con risultati impressionanti.
Mah, sarà…
Io so solo che combattere mi viene naturalissimo, come se nella vita io non avessi mai fatto altro, infatti nei combattimenti uno contro uno contro Dohko, Aiolia o Aiolos riesco a tenere testa tranquillamente al mio avversario.
Ovviamente loro si trattengono e non usano la super velocità, però io ho imparato a concentrare il cosmo in una parte del corpo per imprimere maggiore potenza al colpo e questo ogni tanto li mette in difficoltà, infatti se non stanno attenti rischiano di farsi veramente male.

Ehi, loro mi dicono di darci dentro e io obbedisco!

Per poter arrivare a questo risultato mi sono sottoposta per un paio di settimane a un allenamento spirituale speciale con Mur e Shaka, dove l’obiettivo era di scovare tutto il cosmo assopito dentro di me e riuscire ad evocarlo in varie dosi e in vari metodi, ad esempio sotto forma di sfere di luce oppure sotto forma di barriera.
E questa è stata la parte facile.
Il difficile è stato imparare a evocarlo senza dargli forma e a gestirlo con rapidità e precisione per aumentare la mia potenza fisica, in quanto in un combattimento contro qualsiasi nemico io sarei sicuramente inferiore in quanto potenza muscolare – o potenza in generale – e che non potrei farmi venire dei muscolazzi come i loro neanche se mi allenassi cent’anni.

Insomma, per potermela cavare in qualche modo mi sono sottoposta a diversi allenamenti che, uniti tutti insieme, hanno dato i loro frutti.

Il difficile è stato gestire il lasso di tempo da dedicare alle varie cose della giornata: la mattina ovviamente era dedicata al lavoro, il primo pomeriggio all’allenamento fisico e il tardo all’allenamento spirituale, però capitava a volte di dovermi fermare in ufficio fino alle sei di sera, così il tempo per gli esercizi si riduceva notevolmente ed ero costretta a sacrificare il weekend per non perdere il ritmo…

Insomma è stato un bel casino ma sicuramente ne è valsa la pena, mi sento più forte e mi sento anche meglio, era da parecchio che non provavo questa sensazione di soddisfazione personale negli allenamenti, all’incirca da quando facevo danza qualche anno fa.

Anche Shura ha notato il mio cambiamento e ne è soddisfatto, anche se continua a dire che prima o poi diventerò un maschiaccio…
Come se in fondo non lo fossi già.

Un’altra novità, stavolta un po’ bizzarra, è il fatto che anche la mia Lilli ora vive al Santuario assieme ai suoi due cuccioli.

Eh sì, la mia vecchia micia ha partorito, oltretutto il giorno del mio compleanno!

Come faccio a saperlo?
Allora, partiamo dall’inizio: il giorno della mia vendetta contro quelle persone, mentre ero in spiaggia mi ha telefonato Enrico, raccontandomi di non aver visto la mia gatta a casa ma di averla trovata con due cuccioli appena nati accanto a un cassonetto dello sporco verso fuori paese.
Allora mi ha detto di averli portati tutti a casa sua, nutriti e fatti visitare da un veterinario, il quale ha affermato che i piccoli avevano sì e no due giorni e che godevano di ottima salute, così come la mamma.

Non mi sarei mai aspettata che con la mia partenza i miei avrebbero buttato per strada la mia Lilli, soprattutto con due cuccioli appena nati. Sapevo che non la sopportavano molto, ma arrivare a questo punto…

Insomma, Enrico poi mi ha chiesto quali erano le mie intenzioni, se volevo portarla con me in Grecia o meno, perché lui poteva ospitarla solo per una notte o forse due.

La mattina dopo, prima di andare in ufficio, ne ho parlato con Shura mentre facevamo colazione e lui si è trovato d’accordo nell’ospitare anche loro, l’unico problema stava nel fatto che Lilli è sempre stata una gatta libera di girare - e quindi non abituata a stare in casa – e sicuramente avrebbe sofferto a rimanere rinchiusa, e anche se avesse avuto piena libertà si sarebbe persa per il Santuario…
Senza contare il fatto che poi i gattini, una volta cresciuti, sarebbero diventati parecchio dispettosi e avrebbero devastato la casa.

Insomma, nel pieno di questa discussione una voce che non ci saremmo mai aspettati si è offerta di custodire i miei gatti.

Una persona che non avrei mai pensato fosse amante degli animali.

Un cavaliere con un enorme giardino dietro la sua casa.

Esatto, Shaka di Virgo!

Questa sua proposta è stata un bello shock - infatti ho rischiato di far cadere a terra la tazza del cappuccino - però ora anche Lilli con Pucci e Puccio vive qui ad Atene e io posso andare a trovarli quando voglio!

Sui nomi dei gattini io non ho avuto voce in capitolo, hanno fatto tutto Milo e Kanon dandogli anche un secondo nome: Puccio come secondo nome ha Saga e Pucci ha Shura.
La spiegazione è semplice: Puccio ogni tanto ha qualche scatto selvaggio mentre di solito è tranquillissimo – e qui l’hanno chiamato Saga per via del suo passato e perché è dei Gemelli – invece Pucci di secondo nome fa Shura perché ha sempre le unghiette di fuori e quelle cosettine sono anche abbastanza affilate, come la lama di una spada, e da qui il secondo nome era scontato.

Le versioni umane non erano poi così contente nell’essere paragonate a dei gatti, ma alla fine ci hanno fatto l’abitudine.
Anzi, loro sono i primi che appena vedono quelle pallette di pelo muovere dei passetti in mezzo all’erba del giardino del Sharasoju, diventano peggio degli adulti che parlano come dei deficienti ai bambini piccoli!

Sogghigno mentre ripenso a oggi pomeriggio, quando Saga e Shura, sotto gli occhi divertiti di tutti, hanno preso in braccio i gattini e li hanno torturati un po’ grattandogli la pancia.

Che belli questi momenti di pace.
Sposto gli occhi verso il riflesso argentato che la luna lascia sul mare e dallo stereo parte una canzone che fino a qualche mese fa non avrei mai neanche ascoltato, ma che ora mi piace molto, anche da cantare.
Sono parecchio stonata – anche perché è difficile da intonare – ma dato che sono da sola in casa…


Vivo per lei da quando sai
la prima volta l'ho incontrata,
non mi ricordo come ma
mi è entrata dentro e c'è restata.
Vivo per lei perchè mi fa
vibrare forte l'anima,
vivo per lei e non è un peso.


- Vivo per lei anch'io lo sai
e tu non esserne geloso,
lei è di tutti quelli che
hanno un bisogno sempre acceso,
come uno stereo in camera,
di chi è da solo e adesso sa,
che è anche per lui, per questo
io vivo per lei.-

È una musa che ci invita


- a sfiorarla con le dita-

attraverso un pianoforte
la morte è lontana,
io vivo per lei.


- Vivo per lei che spesso sa
essere dolce e sensuale
a volte picchia in testa ma
è un pugno che non fa mai male-

Vivo per lei lo so mi fa
girare di città in città,
soffrire un po'ma almeno io vivo.


- È un dolore quando parte-

Vivo per lei dentro gli hotels.

-Con piacere estremo cresce-

Vivo per lei nel vortice.

-Attraverso la mia voce
si espande e amore produce-

Vivo per lei nient'altro ho
e quanti altri incontrerò
che come me hanno scritto in viso:
io vivo per lei.


- Io vivo per lei-

sopra un palco o contro ad un muro

- Vivo per lei al limite-

…anche in un domani duro.

- Vivo per lei al margine.
Ogni giorno
una conquista,
la protagonista
sarà sempre lei-

Vivo per lei perchè oramai
io non ho altra via



La canzone si interrompe qui.
Mi giro e vedo Shura appoggiato con un fianco alla scrivania con il telecomando in una mano, la macchina fotografica ultima generazione di Aiolos nell’altra e un sorrisino beffardo in faccia.

-anche se mi hai frantumato un timpano eri in un’angolazione perfetta, non ho resistito-
-mi hai fatto altre foto?-
-e ora le metto sul pc-
-devo dire ad Aiolos di non prestarti più la sua macchina fotografica, ormai quel computer è talmente pieno di mie foto che, in confronto, il book di una modella è vuoto-
-ma tu sei estremamente meglio di una modella, con questa veste rossa poi…-
-ringrazia Saori, me l’ha regalata lei. E comunque lo so che canto male-

Mi abbraccia da dietro e mi porta la macchina fotografica davanti al viso.

-guarda qua-

Fa scorrere varie fotografie scattate poco fa con me davanti alla luna e con la veste leggermente mossa dal vento.

-in effetti non posso darti torto, non sembro neanche io in queste foto-
-sei irresistibile, vuoi ficcartelo in testa o no?-

Me la ridacchio sotto i baffi mentre Shura, partendo da un bacio sul collo, finisce per sdraiarmi sul letto…


***


Mi sveglio grazie al mio orologio biologico - puntuale come un orologio svizzero – e, vedendo Shura ancora profondamente addormentato, prendo i vestiti dall’armadio e sgattaiolo silenziosamente in bagno per una doccia veloce prima di andare all’arena per l’allenamento quotidiano.

Scendo allegramente fino oltre la prima casa e il mio maestro è già lì pronto che mi aspetta.

-buongiorno Dohko!-
-buongiorno a te, mattiniera come al solito-
-certo! Forza, sono pronta a cominciare-
-perfetto. Oggi volevo verificare tuoi progressi con un combattimento-
-io contro te?-
-no, tu contro quattro avversari-

Sgrano gli occhi per la sorpresa.

-quattro???-
-esatto. Solitamente quando si combatte difficilmente si è uno contro uno, è più facile trovarsi circondati da svariati avversari e quindi voglio vedere come te la cavi in questa situazione-

In silenzio prendo i miei guanti da allenamento e li infilo.

-e chi sono i miei avversari?-
-Milo, Kanon, Death Mask e Al-

Allaccio per ultimo il guanto destro e stringo un paio di volte le mani a pugno per sentirmeli addosso.

-poteva andarmi peggio-


Dopo un veloce riscaldamento arrivano i miei avversari, segno che inizia la mia prova.

-potete cominciare!-

Neanche il tempo di sentire queste parole che due braccia mi sollevano da terra prendendomi di spalle.

-ehi ma loro usano la velocità! Non vale!-
-io non ho mai detto che i tuoi avversari si sarebbero trattenuti-
-accidenti Dohko, certe cose dovresti specificarle subito!-

Mi divincolo cercando di liberarmi ma niente da fare.

-Saruccia credi veramente che agitandoti così riuscirai a liberarti?-
-a quanto pare non posso, Deathy caro… allora proviamo così-

Concentro il cosmo sul piede destro e sferro un rapido calcio all’indietro colpendo il ginocchio di Deathy, che finalmente mi lascia andare e che lancia delle belle imprecazioni per il male.

-Dohko, neanche io mi devo trattenere, vero?-
-ovviamente no -
-perfetto-

Mi metto in posizione di guardia mentre i cavalieri mi circondano.
Di fronte ho Milo, a destra Deathy, a sinistra Kanon e Al alle mie spalle.

In questi casi meglio non fare mosse avventate, così aspetto che siano loro a farsi avanti.

Milo e Kanon scattano contemporaneamente cercando di colpirmi rispettivamente al collo e al fianco, allora carico rapidamente il cosmo nelle gambe e faccio un bel salto per evitarli, solo che qualcosa mi afferra la caviglia destra e mi sbatte a pancia in giù al suolo.

Quando mi riprendo dalla botta - CHE MALEEEEEEE! – mi giro e vedo la manona di Al stringermi la caviglia e il piede di Deathy arrivare velocemente verso la mia pancia.

Non riesco ad evitare il colpo e lo prendo in pieno, rimanendo senza fiato per un attimo che mi pare un infinità.
Quando la sua gamba si abbassa di nuovo, con le mani impregnate di cosmo riesco a bloccarlo e a cacciarlo via facendogli perdere l’equilibrio, così mi libero velocemente anche dalla morsa allentata di Al e mi rimetto in piedi.
Senza perdere tempo mi avvento su Deathy ancora mezzo traballante e gli sferro un calcio dritto dritto sul fianco sinistro, per poi abbassarmi velocemente schivando il pugno di Milo e usare una presa di judo con la quale, aiutandomi con la schiena, ribalto il cavaliere di Scorpio con il sedere a terra.

Percepisco Kanon che si sta avvicinando pericolosamente al mio sterno, allora creo una barriera all’ultimo secondo bloccando l’attacco, e poi velocemente lo stendo con una ginocchiata nello stomaco e una gomitata sul collo.

E tre sono a terra.
Manca solo Al.

Mi giro per cercarlo ma una mano mi prende per la faccia e mi solleva da terra.

Cazzo!

Al sogghigna mentre penso velocemente a come liberarmi; rilascio il mio cosmo in modo da farlo esplodere attorno a me, mi concentro al massimo fino a quando la presa si allenta e finalmente riesco ad appoggiare i piedi al suolo, giusto in tempo per finire a terra grazie al calcio basso di Kanon.

Atterro proprio di culo e sono costretta a rotolare via per evitare di farmi pestare – nel vero senso della parola – da lui e Al.

Con una capriola all’indietro sono di nuovo in piedi e in posizione di guardia cercando di studiare la situazione e prefissandomi l’obiettivo di farli cadere tutti e quattro a terra.

Il più malconcio mi sembra Deathy, così mi avvento velocemente su di lui cercando di afferrarlo con una presa e di sbatterlo a terra, ma purtroppo per me reagisce ai miei attacchi senza problemi mentre io devo pure stare attenta a Kanon e Milo alle mie spalle.

Rapidamente mi abbasso tentando un calcio basso, ma niente, così nel rialzarmi concentro due sfere di cosmo tra le mani con le quali riesco a colpire Deathy e Kanon sotto il mento scaraventandoli lontano, mentre Milo mi afferra per un braccio e mi immobilizza portandomelo con forza dietro la schiena.

-davvero niente male dolcezza, si vede che sei allieva di Dohko-
-non è ancora finita, sappilo-

Concentrando il cosmo nelle braccia riesco ad avere forza sufficiente per un confronto diretto con Milo, che sta cercando di non perdere posizione.
Bruciando ancora di più gli rifilo una testata e, dopo una veloce giravolta per caricarmi, gli rifilo un bel calcio al fianco sinistro.

E siamo a tre.

Wow, non me la sto cavando poi così male, no?

Tento il confronto diretto con Al ma non ottengo alcun risultato.

Ormai ho il fiatone e comincio a non essere più rapida come prima.

Stavolta è Al che parte all’attacco, infatti si mette nella posizione del Great Horn.

CAZZO!!!

A mali estremi, estremi rimedi!

Chiudo gli occhi per cercare di concentrarmi meglio, alzo il braccio e, nel palmo aperto della mia mano, si posano l’arco e la freccia dell’armatura del Sagittario.
Mi posiziono pronta a scoccare quando la voce di Dohko mi blocca.

-Sara non puoi usare l’arco!-
-perché no?-
-perché qua si testano le tue capacità come combattente, non come arciera-
-ma non è giusto!-

Presa dal battibecco mi sono dimenticata completamente dell’attacco di Al, che mi coglie impreparata e che mi scaraventa contro la pietra dura dei gradoni mozzandomi il fiato.
E dire che, poco prima dell’impatto contro la pietra, ho creato una sottilissima barriera di cosmo per limitare i danni!

-accidenti Sara, ti sei fatta male?-

Sento che invece della schiena ho migliaia di pezzettini piccoli come granelli di polvere pronti per in bel mosaico, però appoggiandomi alla pietra riesco a rialzarmi mentre tutti i ragazzi – che probabilmente hanno assistito allo scontro – corrono verso di me per sorreggermi.

-Sara come va?-
-fa male…-
-Shura levale la maglietta e falla sdraiare, voglio controllare i danni-

Shura obbedisce all’ordine di Shaka – chiunque ci sia lassù, fà in modo che per i loro occhi io sia in costume da bagno! - e il contatto della pietra fredda con la pelle nuda mi provoca un brivido di freddo, ma non è veramente niente in confronto alle stelle che vedo mentre una mano passa sulla mia schiena premendo qua e là.
Mentre dei lacrimoni mi scendono dalle guance maledico mentalmente chiunque mi stia toccando.

-è tutta colpa mia, ho scagliato il mio colpo più potente senza trattenermi-
-stai tranquillo Al, è solo una botta, si rimetterà presto-
-sì però Mur… Shura perdonami-
-non fa niente Al, Sara non cederà per così poco, è più combattiva di quanto pensi. Prima di finire contro i gradoni ha creato una barriera di cosmo per attutire l’impatto, e non credo che chiunque ci sarebbe riuscito. Non con quella rapidità e in un momento simile, almeno-
-in effetti hai ragione, però mi sento comunque responsabile-
-hai semplicemente fatto quello che ti avevo chiesto, Al, e lei nonostante tutto è riuscita a tenere testa a te e agli altri, ha superato brillantemente la prova-

A queste parole di Dohko alzo il braccio in segno di vittoria.
EVVAAAAIIIII!!!

Appena qualcosa di ghiacciato cade sulla pelle della schiena i sensi mi vengono meno.


***


Buio.
C’è solo buio attorno a me.
Inizio a tremare perché una strana angoscia parte dalle gambe e si impossessa del mio corpo.

-c’è qualcuno?-

Nessuna risposta.
Con le mani mi afferro le braccia cercando di contenere il tremolio.
Sento una presenza vicino a me.

-chi sei?-

Improvvisamente un bagliore accecante oscura due persone e sono costretta a mettere una mano davanti agli occhi da quanto è intensa la luce.


L’ultima domanda che hai fatto è veramente sciocca.

-chi ha parlato? Chi sei?-

Non mi riconosci?

-no, però… la tua voce non mi è nuova… ma come fai a parlarmi nella mente?-

Mi sembra logico parlarti nella mente, io sono dentro di te.

-cosa vuol dire che sei dentro di me?-

La mia voce… non ti sembra familiare?

-siuramente l’ho già sentita ma non ricordo dove…-

Coraggio, prova a fare un piccolo sforzo.

-…non riesco a ricordare-

Non ha alcuna importanza, adesso è tempo che ti risvegli perché è tornato.


Inizio a tremare sempre più forte.
Gli occhi si inumidiscono.
È tornato.
Lui è tornato.
Quella voce non ha detto il nome ma ho capito di chi stiamo parlando.
Sento già il suo cosmo fiammeggiante che si sta avvicinando per avvolgermi.

…ati…

…ra…


***


-SVEGLIATI! SARA SVEGLIATI! NON C’È TEMPO, APRI GLI OCCHI!-

La voce preoccupata di Shura mi riporta alla realtà, tuttavia quell’inquietudine non mi ha ancora abbandonata e ho capito il perché.
Infatti la sua presenza è già nell’aria, dorata e calda come me la ricordavo.

Il sogno mi ha anticipato il suo ritorno.

Riesco a mettermi seduta con le mie sole forze - non sento più nulla alla schiena – nonostante i battiti impazziti del mi cuore e mi rimetto la maglietta.

Guardo uno per uno i volti dei cavalieri e, dalle loro espressioni, deduco che l’hanno percepito chiaramente anche loro. Gli sguardi si fanno decisi e duri mentre richiamano le armature dorate a proteggerli.

È arrivato il giorno della resa dei conti.

Aras è tornato.









SPAZIO AUTRICE (ULTRA RAPIDO!!!)-------
Ciao a tutti!
Scusate se vado di frettissima ma è un periodo un po’ incasinato e per la seconda volta (o terza? ho perso il conto) non riesco a rispondere alle vostre recensioni, perdonatemi!!!
Grazie per tutto il sostegno che mi avete dato finora, ora che la faccenda si complica spero di poter contare ancora su di voi!
Un velocissimo e doveroso ringraziamento a Sesshy94 che mi ha aiutata con la parte artimarzialistica del capitolo, GRAZIEEEE!!!

Alla prossima!!!


Sary

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Capitolo 24
*** Attack ***


CAPITOLO 24 - ATTACK

I cosmi si stanno espandendo e agitando in maniera vorticosa.

Mi alzo in piedi senza fatica, guardando fisso a terra.
Senza pensarci due volte stringo bene i guanti usati negli allenamenti e mi preparo psicologicamente a ciò che sto per fare.
Alzo decisa lo sguardo.

-ragazzi, stavolta me ne occuperò io. Statene fuori-

Tutti mi guardano stupiti.

-stai scherzando, vero?-
-no Kanon, non sono mai stata così seria-
-il colpo di Al ti ha dato alla testa? Non sei in grado di affrontarlo da sola-
-sì invece, io sono l’unica che può fronteggiarlo. Restate qui e non muovetevi-

Mi incammino verso la fonte del cosmo caldo e solare di Apollo quando una mano mi afferra il braccio costringendomi a voltarmi.

-Sara non ti lascerò fare nulla di simile. Non da sola. Vengo con te-
-Shura questa è una cosa tra me e Aras, non interferire-
-perché ti comporti così? Stai nascondendo qualcosa?-
-… no, assolutamente niente-

Bugiarda.
Sei una sporca bugiarda.
Devi dirgli del discorso fatto l’ultima volta, ammettere che nutri la speranza di un ripensamento sul suo obiettivo…
Quella volta non ne hai parlato ma adesso è tempo di vuotare il sacco!


Questo è quello che mi dice il cuore.
La testa, invece, mi impone di lasciarlo all’oscuro della faccenda e di fare per conto mio.

-Sara!-

A questo richiamo sollevo la testa fino a fissarlo dritto negli occhi, dove leggo la sua determinazione e anche la sua testardaggine a non mollare.

-Shura voglio parlargli da sola, lasciami andare-
-no, non lo farò-

Mi divincolo ma non molla la presa.
Guardo la parte di braccio non coperta dall’armatura, le linee morbide che delineano i suoi muscoli e poso lo sguardo sulle dita che mi premono sulla pelle.

-… perdonami…-

Dopo avergli sussurrato questa parola espando il cosmo e, con una veloce ginocchiata nello stomaco, mi libero e inizio a correre verso Apollo.
Peccato che in un nanosecondo Aiolos e Saga siano già davanti a me.

-spostatevi!-
-Sara non ti permetteremo mai di affrontare un pericolo del genere da sola!-

Non fermo la mia corsa, anzi, aumento la velocità mentre impasto cosmo sufficiente per bloccare loro e anche gli altri.

-Sara-

La voce che ha appena pronunciato il mio nome mi fa perdere la concentrazione e fermare di colpo a pochi centimetri da Saga, che mi blocca le spalle con la mani.
Lentamente mi volto verso sinistra e in me si scatena un turbine di emozioni contrastanti, ma in primis le lacrime.
È lì, col sorriso dolce che ricordavo, i biondi capelli mossi dal vento e gli occhi azzurri più del cielo, con le braccia allargate per accogliermi in un abbraccio.

No, non resisto.

Mi libero con uno schiaffo delle mani di Saga e corro fino ad affondare il viso nel suo petto e sentirmi stringere con affetto fraterno.

-Aras…-
-sono tornato, sorella mia, ora sono qui-
-mi… mi sei mancato…-

Le parole muoiono in gola, non riesco a formulare frasi di senso compiuto, così mi lascio cullare dal calore del suo corpo e dalla carezza che all’inizio serviva solo a rassicurarmi, ma che poi si è messa a giocare con le ciocche mosse dei miei capelli.

Chissà quanto tempo è passato…
Quasi certamente qualche minuto scarso, sufficiente per riprendere lucidità mentale e per porre la fatidica domanda che ho sulla punta della lingua.

-Aras, hai riflettuto sul discorso dell’altra volta? Che cosa hai deciso?-

Lui non risponde, ma sento chiaramente che sta emettendo dei lunghi respiri profondi.
Serro le labbra prima di dire qualsiasi altra cosa, ho bisogno di sentire la sua voce.
Ho bisogno di sentirmi dire che l’umanità non è più in pericolo.

-sorella mia, ho passato questo mese a riflettere sulle tue parole e sull’eventualità che tu avessi ragione, che forse il mio giudizio sugli uomini era dettato unicamente da un odio ingiustificato e insensato, tuttavia…-

Quel “tuttavia” appena accentuato ha già mandato in frantumi ogni mia speranza.

-… anche sforzandomi non sono riuscito a trovare quel qualcosa che mi convincesse del fatto di essere nel torto. Io sono nel giusto, io sono la giustizia resa umana-

Lo stringo a me ancora più forte.
Non riesco a contenermi, inizio un silenzioso pianto.
Che stupida, e pensare che mi ero illusa di risolvere tutto così velocemente…


Sei una sciocca. Solamente tu potevi pensare di poter cambiare le convinzioni di una persona tramite un discorso.

Ancora tu… chi sei?

Semplicemente sono te. Per meglio dire, sono la parte più razionale di te stessa. Quella sfaccettatura della tua anima che già sapeva che Apollo non avrebbe accettato un cambiamento dei suoi piani. Ammettilo, hai voluto solamente illuderti per non prendere in considerazione l’eventualità di uno scontro diretto tra le persone che ami.

Basta, non ti voglio ascoltare!

È difficile accettare la realtà, ma farlo è una dimostrazione di maturità.


-sorella mia, ti percepisco smarrita nei tuoi pensieri…-

Riprendo il contatto con la realtà, con le braccia di Aras che mi stringono forte e le voci dei cavalieri che mi chiamano.

-non è niente. Ho preso atto della tua decisione e anche di quello che non avrei voluto fare-

Velocemente impasto il cosmo per imprimere maggiore potenza al ginocchio, ma prima che questo colpisca Aras, mio fratello si è già spostato e, ben nascosto dietro i suoi servitori, mi guarda con occhi severi, ma allo stesso tempo tristi e stupiti.

In un nanosecondo ci ritroviamo separati dai cavalieri e dai suoi seguaci.
Shura, arrivato al mio fianco, sfiora la mia mano.
Abbasso lo sguardo e gliela stringo.
Torno a guardare attraverso le armature d’oro cercando di incrociare lo sguardo di Aras, notando che la sua schiera è aumentata notevolmente di numero in un battito di ciglia.

-Sara…-
-lui è mio. Dillo anche agli altri-
-ho capito. Stai attenta-
-anche tu. E scusami per prima-
-tranquilla-

Dopo una stretta più forte con le dita di Shura, la mia mano scivola via dalla sua mentre i ragazzi partono all’attacco delle guardie di Apollo, facendole sparpagliare per il circondario del Santuario.
Rimaniamo solo io e lui, a fissarci negli occhi come se cercassimo di leggerci nell’animo per trovare qualsiasi motivazione valida che impedisca questo fratricidio.

Purtroppo sarebbe una ricerca inutile ed entrambi lo sappiamo benissimo.

Nonostante la ferita sanguinante che mi strazia il cuore parto all’attacco diretto cercando un corpo a corpo, ma non riesco a far andare a segno nessun colpo perché Aras li schiva con una facilità impressionante.

Quando con una mano blocca un pugno e allo stesso tempo immobilizza la mia mano, resto stupita per un secondo prima di essere attirata verso di lui per via di un rapido movimento del suo braccio.

-basta così Sara, per favore, non voglio farti del male-
-non voglio neanche io… ma tu vuoi distruggere l’umanità e io no-
-è il destino che ci ha messi l’uno contro l’altra, sorellina, perché …-

Aspetto il resto della frase, ma invece libera la presa e con le mani si tiene la testa preso da alcune convulsioni.

-Aras?-

Non risponde, anzi, comincia ad urlare.

-ESCI DA ME! BASTA! NON VOGLIO… TU LO FARAI PERCHÉ IO TE LO ORDINO… NO NON POSSO! LO SAI CHE… CEDI, ARAS, CEDI!...-

Continuo a fissare quello spettacolo immobile, non capisco cosa gli stia succedendo e non riesco a fare niente da quanto la cosa mi abbia presa alla sprovvista.
Il suo cosmo sbalza da un livello rasente lo zero alla piena espansione mentre ormai è costretto ad inginocchiarsi a terra per avere una postura stabile.

-ARAS! COSA TI SUCCEDE?-
-ALLONTANATI… SCAPPA! LUI STA… MI STA…-

Panico.
Panico totale.
Sta sbiancando rapidamente e la sua voce ormai sta diventando un gemito strozzato.

L’unica cosa che riesco a pensare è di richiamare qualcuno dei cavalieri per aiutarlo, sta soffrendo moltissimo, lo sento, ma appena comincio a rilasciare la mia aura…


Fermati.

Perché? Non vedi cosa gli sta succedendo?

Vedo perfettamente, ed è meglio così.

Cosa vuoi…

ATTENTA!


Non afferro in tempo il significato di quell’avvertimento che un colpo veloce e preciso allo stomaco mi blocca ogni pensiero e reazione, poi finisco a terra per via di un calcio preso in pieno all’avambraccio.

-mortale, come hai osato metterti contro di me?-

Facendo pressione anche sul bracco colpito riesco a mettermi a gattoni prima di sputare saliva.
L’unica cosa che riesco a notare è che il cosmo di Aras è cambiato: non è più quello caldo, solare e controllato di prima, ora è come un incendio indomabile che devasta una foresta.
Alzo per quanto mi è possibile lo sguardo e ho come l’impressione di non avere di fronte lo stesso ragazzo di poco fa.
Anzi, ne sono certa: gli occhi color cielo di prima ora sono diventati due stalattiti di ghiaccio che mi trapassano l’anima.

-sostieni di voler proteggere l’umanità dalla mia furia, ma non riesci nemmeno a proteggere te stessa… hai troppe pretese, lurida umana-

Cerco di tornare padrona del mio respiro mentre inizio a tremare.
No, non è Aras.
Lui non mi avrebbe mai parlato così.

-chi… chi sei?-
-io sono Febo Apollo, dio del sole, colui che punirà l’umanità per aver osato sfidare le divinità. Colui con cui hai sempre parlato fino ad ora era solo il guscio che mi ospitava, ma che ora ha esaurito il suo compito-

Chiudo gli occhi senza un preciso motivo.
Il guscio.
Per lui Aras è solo un oggetto senza alcun significato.
Le braccia cedono e mi ritrovo col mento a terra.

-alzalo sguardo e ammira tutto il mio splendore-

Come ipnotizzata da quella voce così profonda, decisa, atona, sollevo le palpebre e lo sguardo giusto in tempo per veder adagiarsi sul suo corpo i componenti dell’armatura color sole che avevo visto quella volta, quando ero stata rapita.

Il mio respiro irregolare lo riporta a me, si avvicina e mi solleva per il collo della maglietta causandomi quasi la soffocazione.

-in te alberga lo spirito di Artemide, la mia amata gemella, la sento impaziente di uscire dal suo guscio… esci dal tuo corpo e lasciala tornare tra noi-


FRATELLO! APOLLO!

Allora tu sei Artemide, la dea che si è reincarnata in me.

Sì, sono proprio io.

Perché ti sei fatta viva solo ora?

Semplicemente aspettavo il momento propizio.

Propizio per cosa? Per prendere il possesso sul mio corpo?



Rispondimi! Volevi usare il mio corpo per tornare sulla Terra, non è così?

Lo ammetto, è così. Il mio obiettivo è sempre stato quello di usarti per aiutare il mio amato fratello.

Hai una bella faccia tosta! Sai perfettamente come la penso e quindi sai che non cederò senza lottare!


Nel pieno della mia lotta interiore alcune dita mi premono con forza sulla gola.

-avanti ragazzina, lascia uscire Artemide!-
-… non lo far… ò mai…-


APOLLO FERMATI! NON FARLE DEL MALE!


Le loro voci si confondono nella mia mente mentre percepisco i sensi venirmi meno.
In un ultimo tentativo dettato dalla disperazione espando il cosmo fino a sentirmi bruciare le vene.

-è inutile che opponi resistenza, non ti libererai tanto facilmente-

Ignoro l’avvertimento di Apollo e continuo a liberare energia, voglio riuscire a richiamare l’armatura di Artemide esattamente come lui è riuscito ad evocare la sua.


FERMATI! NON HAI LA FORZA SUFFICIENTE PER RESISTERE A QUESTA PRESSIONE! RISCHI DI NON SOPRAVVIVERE!

Non mi importa niente! Ho promesso che non sarei più stata un peso e voglio mantenere la parola!

NON FARLO! È UN SUICIDIO!


Continuo ad accrescere l’aura attorno a me, non importa se sento dei dolori allucinanti alle articolazioni e il cuore minaccia di esplodermi nel petto, ce la devo fare, devo richiamare la mia armatura!
Ormai è una sfida con me stessa e voglio vincere!


SEI AL LIMITE, FERMATI!


Stavolta Artemide ha ragione, sento che se mi spingo oltre il mio fisico non reggerà.

Sto per abbandonarmi alla sconfitta quando vedo una scia che dal bianco sfuma verso il viola e che sta venendo in questa direzione a gran velocità.
Il mio cosmo si sta agitando e inizia a battere come un tamburo.

Tu-tum.
Tu-tum.
Tu-tum.
Tu-tum.
Tu-tum.
Tu-tum.

Sempre più veloce.


Non ci posso credere… ci sei riuscita…


Quando le varie parti della corazza si posano sulla mia pelle sento tornarmi le energie, la stanchezza e il dolore di prima svaniscono completamente e mi sento leggera come una piuma.

-anche se hai richiamato la sacra armatura di Artemide non è affatto finita, non puoi competere contro di me. Non percepisci i cosmi indeboliti dei tuoi cavalieri? Se non riescono loro a mettere in difficoltà i miei servi come speri di pretendere di chiudere la questione con me?-

Finora non mi sono preoccupata dei ragazzi, ma ora che Apollo me lo fa notare i loro cosmi sono notevolmente indeboliti, anzi, quello di Aiolia è diminuito ancora in questo preciso istante.

Con uno gesto veloce delle braccia riesco a liberarmi dalla morsa di Apollo sul collo e finalmente torno ad appoggiare i piedi per terra, giusto in tempo per poter scattare e correre in soccorso dei ragazzi.

Dopo qualche metro sento qualcosa che si avvicina pericolosamente alla mia schiena, ma riesco ad evitarlo facendo un balzo verso l’alto e, una volta in aria, istintivamente con il cosmo stacco l’enorme luna adagiata nell’incavo tra le due ali e mi ci siedo sopra.
Come se l’avessi sempre fatto, sempre tramite il rilascio della mia energia interiore, la faccio sollevare più in alto in modo da cercare con lo sguardo le posizioni dei cavalieri, però qualcosa blocca la salita di colpo facendomi perdere l’equilibrio e cadere.

Poco prima di finire per terra concentro le energie sufficienti nelle braccia, riesco ad attutire la caduta e a rimettermi in piedi con una capriola all’indietro.

-non ti permetterò mai di ricongiungerti ai tuoi cavalieri-
-se è una minaccia sappi che non mi fa paura-

Come se avessi lanciato il guanto di sfida Apollo stacca il sole dall’armatura e lo fa sollevare con il cosmo fino a raggiungere la mia luna.

-ora combatteremo ad armi pari. Vedremo una volta per tutte chi, tra i gemelli Artemide e Apollo, è il più forte-


FERMATEVI! NON FATELO OPPURE UNO DI VOI CERTAMENTE MORIRÀ!

Che cosa ti importa? Se io muoio il corpo è tuo, non sei contenta?

STUPIDA! SE TU MUORI IO NON POSSO PIÙ USARE IL TUO CORPO! SE LA TUA ANIMA ABBANDONA LA CARNE IO NON HO PIÙ VITA DENTRO DI TE!

Puoi sempre reincarnarti in qualcun'altra, a te cosa cambia?

CAMBIA INVECE! Io…

Tu cosa? Avanti, rispondimi!

Io mi sono affezionata a te! Mi assomigli più di quanto tu possa ammettere, entrambe siamo fiere, orgogliose, indipendenti e vendicative… sei identica a me e per questo mi rispecchio in te più di quanto io stessa immagini!

Non dire stronzate, io non sono come te!

Sapevo che non lo avresti mai ammesso, ma so che in fondo lo pensi anche tu. All’inizio eri una stupida ragazzina che sapeva solamente piangersi addosso, e questo non faceva altro che far aumentare il desiderio di addormentare la tua anima per sempre e di impossessarmi del tuo corpo; ma poi, come una leonessa, hai iniziato a reagire. Ogni tuo sforzo lentamente mi ha fatto apprezzare la persona che sei, e la tua determinazione nel spingerti oltre il limite ti rende veramente onore.

Che cosa vuoi dire con tutto questo? Che ora non ti dispiaccio?

Esattamente. Inizialmente aspettavo solo il momento per prendere il tuo corpo, ma ora non voglio agire in questo modo, non voglio addormentarti per sempre. Tu sei come me. E voglio dirlo anche a mio fratello Apollo.

È il classico trucco “mi fingo amica e poi ti pugnalo alle spalle”, lo conosco benissimo, non mi freghi!


Durante la discussione mentale con Artemide sono riuscita solamente a schivare i vari attacchi di Apollo, però l’ultimo che ha scagliato trapassa l’armatura e mi prende il polpaccio destro in pieno.
Cado a terra cercando di con una mano di far arretrare il sangue che scorre sul metallo e gocciola a terra.


Per favore, lasciami parlare con lui!

No!


Non potendo più contare sull’agilità di prima diventa difficile evitare gli affondi di Apollo, e infatti oltre al polpaccio anche l’avambraccio sinistro viene colpito e ora perde sangue.

Mentre ansimo per la stanchezza, combattuta tra Artemide che urla di lasciarla uscire e le ferite che mi privano di energie preziose, il cosmo di Aphrodite si sta spegnendo.


Non c’è più molto tempo, non potrai resistere ancora a lungo, permettimi di parlargli!

Hai ragione, non c’è più molto tempo, devo concludere la faccenda al più presto.


Richiamo dalla luna sospesa nel vuoto l’arco e una freccia e mi appresto a scoccare.


NO! FERMATI!


-Apollo, ora la finiremo una volta per tutte-
-hum, pretendi di colpirmi con l’arma preferita di mia sorella?-
-non pretendo, lo faccio e basta. Questa storia deve finire-
-non lo farai, e ora ti illustro anche il motivo…-

Dopo aver abbassato lo sguardo quell’azzurro cielo e un’espressione di assoluto terrore in volto incrociano i miei occhi.

-SARA SBRIGATI! FALLO! SOLO COSÌ POTRAI LIBERARMI!—
-ARAS!-
-SBRIGATI NON È RIMASTO MOLTO TEMPO! NON POTRÒ TENERLO A BADA ANCORA A LUNGO!-

Nel dettarmi le istruzioni ha allargato le braccia per invitarmi a scagliare la freccia.


NO! NON FARLO!


Le gambe hanno cominciato a tremarmi assieme alle braccia, cerco di resistere in posizione ma non ci riesco, l’idea di ferire Aras…
Devo farlo, per l’umanità!
Per la salvezza della terra!
Per i cavalieri!

Ma quegli occhi…

No, non posso farlo.
Non ci riesco.

Abbasso l’arco sconfitta dall’affetto verso Aras mentre da mio fratello parte una risata di vittoria.

Le forze vengono a mancare e cado in ginocchio versando silenziose lacrime mentre Apollo si avvicina lentamente a me stringendo in mano una sfera di luce che raccogli all’interno una potenza che chiamare devastante è veramente poco.

Non ce l’ho fatta.
Non ne ho avuto il coraggio.
Non sono riuscita a fermare Apollo e a salvare Aras.
Mi dispiace ragazzi.
Ho fallito.
Ho condannato l’umanità.
Shura perdonami se puoi…

Mentre mentalmente chiedo scusa a ognuno dei cavalieri abbasso il capo per il colpo di grazia.

-SARA!-
-SARA RESISTI!-
-SARA SIAMO QUI-

Le voci dei ragazzi infliggono la pugnalata definitiva al mio cuore.
Non riesco a voltarmi per vederli avanzare con le ultime stille di energia rimaste.

-ADDIO!-

È con questa ultima parola che me ne andrò dalla mia amata Terra.
Serro le palpebre e attendo la mia esecuzione.


***


Un rumore.
Uno solo.
Metallo spezzato.
Carni lacerate.
Una folata di vento freddo mi colpisce in faccia.
Un verso strozzato di dolore.

Un colpo dietro la nuca e poi il nulla.

















SPAZO AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEEE---------------------------
Ciao a tuttiiiii!!!
Per prima cosa scusatemi se nel capitolo precedente ho super accorciato lo “spazio autrice”, chiedo perdonoooooooo!!!
Stavolta però sono qua, pronta a rispondere alle vostre recensioni e a scrivere una marea di cacchiate.
Anzi, partiamo subito!
La prima cosa che volevo dire è che per questo capitolo ho cercato di cambiare stile di scrittura, ho voluto provare a dargli quell’impostazione tesa e preoccupante che – a mio avviso – si ha quando si affrontano certe situazioni difficili.
È stato un esperimento e anche nel prossimo capitolo sperimenterò un’altra cosetta, poi voi mi direte se è stata una buona idea o no ^^

Passiamo ai ringraziamenti ^.^

Sabri92: in effetti battersi contro 4 cavalieri d’oro non dev’essere una passeggiata neanche per un altro saint… comincio a credere di aver reso Dohko più sadico del solito… che mi dici del ritorno di Aras? Fammi sapere! ^^


Terry Alchemist 22: lo so che ho scelto UN cavaliere in particolare XD e non l’ho neanche fatto apposta XD tanto più avanti vorrai la mia pelle, quindi non mi pento di quello che ho scritto XD


Sesshy94: ciao carissima! Ancora grazie per l’aiuto per il capitolo precedente ^^ quando mi hai scritto “Mammina quanto si danno da fare Sary e Shura!!!!!” sono andata a controllare, ed effettivamente sono parecchio attivi sotto quel punto di vista O_O oddio ho creato due mostri! O__O comunque ci hai preso, la voce che tormenta Sara è proprio Artemide! Chissà che succederà ora? Mah, chissà… XD


EriS_SaN: mi fa piacere sapere che nel capitolo precedente non ho toppato ^^ Yeah XD spero che anche in questo si capisca tutto, tra l’immaginare la scena e descriverla c’è un abisso più grande di quello che si pensi. Comunque Artemide si è fatta viva! Contenta? XD


Anzy: eh già, prima o poi Aras doveva tornare, non poteva andare sempre tutto liscio…


NinfaDellaTerra: ti dirò, una figuraccia tipo quella di Sara con Camus è capitata realmente, solo che in quel momento cantavo usando il phon acceso come microfono… infatti ero tentata d scrivere questa scena, poi però ho preferito mettere quella che mi sembrava decisamente peggio XD ma quanto voglio bene ai miei attori XD grazie per il “bravissima”, spero di meritarlo anche per questo capitolo ^^


Gil88: purtroppo Apollo non è stato sistemato… o almeno non sembra da come si è concluso il capitolo… mi dispiace ma fino al prossimo non avrai un quadro chiaro di cosa è successo XD posso chiederti un favore? Mi mandi le foto della tua festa con i Gold? Così gli rinfaccio le cazzate che fanno e poi mi faccio quattro risate XD per favoreeeeeeeeeeeeeeeee!!!


miloxcamus: mi è piaciuta l’idea di Sara come una bomba umana, come hai detto tu (anche se in realtà l’ho immaginata grande come una bomba nera e tonda tipica dei cartoni animati che salta in aria XD). Apollo doveva pur tornare, c’erano troppe questioni in sospeso, no?


Snow Fox: ciao cicci! Grazie per tutti i complimenti ^^ però devo correggerti: Apollo non sta sempre a rompere, era da un po’ che non compariva e giustamente si è offeso nel leggere quello che gli hai scritto. Adesso è nell’angolino tutto mogio mogio a fare cerchiolini in terracon le dita ripetendo “mi odiano tutti, sono un incompreso, amo i Tokio Hotel…” XD


Ai91: la guerra è cominciata, già, e c’è bisogno dell’aiuto di tutti i cavalieri per vincere. TUTTI. Mur compreso. Anche se non ha l’assicurazione sulla vita. XD che mi dici del chappy? Fammi sapere ^^


Come sempre rinnovo i ringraziamenti anche ai Favolosi Fantasmini, vi adorooooooooooooooooo!!!

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Capitolo 25
*** Hero ***


CAPITOLO 25 - HERO


Le voci di Milo e Camus arrivano come sussurri alle mie orecchie.

-come sta?-
-lascia che dorma, è meglio così-
-ma prima o poi si risveglierà-

Stringo forte le palpebre mugolando.
Ragazzi, perché dai vostri toni sembra che stiate piangendo?

-si sta svegliando-
-è già sveglia, Milo-
-Sara…-

Sentendo pronunciare il mio nome sforzo le palpebre per alzarle e non riesco a distinguere quello che vedo, davanti a me c’è solo una forma indefinita colorata di rosa, bianco azzurro e blu.


(Let me be your hero)
Would you dance if I asked you to dance
Would you run and never look back
Would you cry if you saw me crying
Would you save my soul tonight



Strofino una mano sugli occhi e lentamente torno padrona della mia vista riuscendo a distinguere Milo e Camus dal soffitto.
Che strano, hanno gli occhi arrossati…

Facendo forza sulle braccia tento di alzarmi ma un dolore allucinante a sinistra me lo impedisce.

-non sforzarti, sei ancora debole-
-Camus… cosa è successo? Dove sono?-
-sei… a casa. Hai dormito per quasi tre giorni e sicuramente sarai spossata-
-e Aras? Dov’è?-
-ecco vedi… Aras si è ritirato. Se n’è andato dopo che…-
-dopo cosa?-

Camus non risponde e lascia la frase in sospeso, voltandosi dall’altra parte per non guardarmi.

-Milo, dov’è Shura?-

Nel voltarmi anche lui ha portato lo sguardo altrove.

-ragazzi…-
-Sara è meglio se resti qui, credimi-
-dov’è Shura?-

Non ricevendo risposta, incurante del dolore allucinante al braccio sinistro e al polpaccio destro, scendo dal letto e mi avvio barcollando verso il corridoio.


Would you tremble if I touched your lips
Would you laugh oh please tell me this
Now would you die for the one you love
Hold me in your arms tonight



-Shura?-

Nessuna risposta.
Apro la porta del bagno ma è vuoto, passo il salotto ma non c’è nessuno, arrivo in cucina ma ci sono solo io.
A fatica arrivo alla porta che separa l’enorme atrio dei combattimenti dalle stanze private, ma prima di arrivare alla maniglia Camus e Milo sono di fronte a me.

-Sara è meglio se non esci. Lo diciamo per il tuo bene-
-Milo vuoi spiegarmi cosa sta succedendo? Perchè mi impedite di vedere Shura?-
-perché vedi… lui…-

Non riesce a terminare la frase perché delle silenziose lacrime gli bagnano il volto.

Un brivido freddo mi percorre la schiena dal basso verso l’alto.
Il cuore diventa pesante e perde qualche battito.
Un buco nero sta risucchiando le mie energie.
Gli occhi si inumidiscono mentre si la gola si secca.

-Milo fammi passare-

Il cavaliere di Scorpio non si muove di un millimetro.

-Milo! Fammi passare!-

Lentamente Camus sposta la mano di Milo dalla maniglia e libera il passaggio.
Tremando apro la porta e, incurante del dolore, corro per quanto mi è possibile verso il centro dell’enorme sala.

Una luce dorata verso destra, però, attira la mia attenzione.
Appoggiandomi alle enormi colonne mi dirigo verso la fonte di quel bagliore, proveniente dalla stanza dove c’è la statua raffigurante la dea Atena.

Quando sono ormai vicina all’entrata, trattengo a fatica un urlo mordendomi il tremante labbro inferiore.
Al centro della stanza, a forma di segno zodiacale, è appoggiata l’armatura del Capricorno piena di ammaccature, buchi, graffi, pezzi mancanti, sporca di terra e sangue.
Tappandomi la bocca con entrambe le mani avanzo lentamente verso di lei, con gli occhi offuscati dalle lacrime trattenendo dei singhiozzi.


I can be your hero baby
I can kiss away the pain
I will stand by you forever
You can take my breath away



Una volta di fronte le ginocchia cedono e mi aggrappo saldamente al collo dell’animale dorato, sento il sapore metallico del sangue in bocca ma riesco a focalizzare solo un pensiero, anzi, una certezza.
La risposta a quel senso di smarrimento e di pesantezza.

Shura è morto.
Il suo cosmo non si sente più.

Affondo il viso nell’incavo tra il muso dell’animale e il collo abbandonandomi a urla strazianti usando tutto il fiato che ho in corpo.

-SHURA! SHURAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!-

Stringo sempre più forte il metallo dorato contro la mia pelle.
Con le dita sfioro gli innumerevoli graffi e la terra ancora attaccata e, tremando, anche il buco sul torace.
Il forte odore di sangue è ancora ben distinguibile, come se stesse ancora sgorgando dalle ferite di Shura.
Appoggio le labbra al pezzo che copriva il collo, come se potessi ancora sentire la sua pelle, ma tutto ciò che sento è solo qualcosa di duro e freddo, su cui sto lasciando delle impronte di sangue uscite dal labbro inferiore che ho continuato a mordere per contenermi.

Delle mani delicatamente mi sollevano e mi allontanano dall’armatura.

-NO! FERMI! LASCIATEMI ANDARE!-


Mi divincolo cercando di raggiungere l’oggetto dorato che si allontana sempre di più da me.
Continuando pronunciare il nome di Shura, chiudo gli occhi e mi lascio trasportare.
Non riesco ad oppormi.
Non riesco più a fare nulla.
Vedo chiaramente il suo volto nella mente e sento le ultime parole che ci siamo detti prima di separarci per lo scontro.

-Sara…-
-lui è mio. Dillo anche agli altri-
-ho capito. Stai attenta-
-anche tu. E scusami per prima-
-tranquilla-


***

Would you swear that you'll always be mine
Would you lie
Would you run and hide
Am I in too deep
Have I lost my mind
I don't care you're here tonight



Non so dove sono.
Fisso la mano appoggiata sul cuscino, immobile.
È la mia?
Guardo i contorni delle dita in contrasto con il bianco del cuscino.
Mi fanno male gli occhi, ma non ho la forza per strofinarli o chiuderli, anche perché se lo facessi rivedrei l’armatura straziata dai colpi e poi il volto di Shura.
Qualcosa mi scuote ma non reagisco.
Continuo a fissare quelle dita che si muovono in base alle scosse ricevute.
Allora la mano è la mia.

-Sara…-

Sembra la voce di Saga ma non ne sono certa.

-Sara per favore…-

Riesco a sbattere le palpebre.

-Sara ti prego, fai qualcosa… sono due giorni che sei ferma immobile su questo letto a fissare il vuoto… mangia qualcosa almeno!-

Mangiare?
Non sento i morsi della fame.
E nemmeno sento il bisogno di dover bere.
Non sento più nulla.
Sono come una bambola di pezza.
Immobile e inanimata.

Saga te ne stai andando?



I can be your hero baby
I can kiss away the pain
I will stand by you forever
You can take my breath away



***


Rimango appoggiato al muro della porta che ci separa da lei.
Con lo sguardo certamente perso, ripenso a quanto sia stato straziante vederla aggrappata a ciò che rimane di Shura sconvolta, in lacrime, con il dolore dipinto sul volto e il viso sporco del sangue che le fuoriusciva dal labbro.
Ancora adesso mi chiedo cosa mi abbia dato il coraggio di trascinarla via da lì mantenendo un contegno umano.

Shura…
So benissimo che l’hai fatto per lei, ma non hai minimamente pensato alle conseguenze?
Non avevi messo in conto la sua sofferenza? La nostra sofferenza?
Dovevi per forza essere un eroe fino in fondo?

La porta si apre e ne esce Saga con lo sguardo impassibile.

-nessuna reazione. È sdraiata sul letto immobile a fissare il vuoto-
-c’era da aspettarselo. Non ha reagito con nessuno di noi. E nemmeno con le sacerdotesse o con Viktoria-

La constatazione di Al è talmente ovvia da farmi sbuffare e sorridere.

-cos’hai da ridere, tu?-
-niente Aphrodite, assolutamente niente-
-ti avviso, se lo farai ancora ti priverò del sangue con questa rosa bianca!-
-calmati, non ha senso questa reazione-
-facile parlare così, facile giudicare per chi non era in uno strettissimo rapporto di amicizia con lui! Tu non lo conoscevi bene come me, Death Mask, Saga e Aiolos!-
-e per questo non dovrei essere dispiaciuto? Non dovrei piangere anche io la sua scomparsa?-
-non ho affatto detto questo, solamente non ti permetto di sorridere in un momento difficile come questo! Sono ormai due giorni che Sara non batte ciglio e se ne sta immobile come morta su quel letto, non ha più avuto reazioni da quando l’avete trascinata via dall’armatura di Shura…-
-lo so benissimo non c’è bisogno di descrivermi gli ultimi avvenimenti, li conosco meglio di te, siamo stati io e Camus a portarla via da lì-
-se lo sai allora vedi di portare rispetto, Milo!-

Sostengo lo sguardo di Aphrodite, che nel frattempo si è avvicinato a me.
Ma quella scena...

-scusatemi-

Esco dalla stanza, attraverso la sala del Grande Sacerdote per poi uscire dalla tredicesima.

Scendo qualche scalino e poi mi fermo.
Rivedo nella mia mente le strazianti immagini del sacrificio di Shura: il colpo allo stomaco che ha risparmiato a Sara, poi Dohko che tramortisce Sara e la toglie dal campo di battaglia tenendola in braccio, l’armatura di Artemide che si stacca da lei, il corpo di lui che cade a terra e continuando a chiamarla a gran voce, le frecce di Apollo che gli trapassano le carni e l’armatura, il colpo definitivo al cuore che gli toglie la vita.
Il volto di Shura che si sposta di lato, l’armatura del Capricorno che lo abbandona e la fiammata finale con cui Apollo brucia il cadavere.
E il tutto sotto i nostri occhi impotenti, shockati e pieni di lacrime.
Eravamo stremati, qualcuno non riusciva a reggersi in piedi, così deboli che non siamo riusciti ad aiutare un nostro fratello.
Solo Dohko è riuscito a usare le sue ultime forze per fare qualcosa, cioè porre in salvo Sara e ad evitarle quella visione.
Nel pieno della nostra incredulità, mentre eravamo impegnati a fissare quel poco che rimaneva di Shura, Apollo è crollato al suolo tremante e ha vomitato anche l’anima per poi andarsene sconvolto reggendosi a un suo scagnozzo malridotto.
Oltre all’armatura di Shura è rimasto solo il ciondolo che Sara gli aveva regalato qualche tempo prima e che lui non si toglieva mai, una piccola spada legata a un cordoncino nero. Nessuno ha capito come abbia fatto a slacciarsi dal suo collo e a rimanere incastrato nell’armatura, fatto sta che quella è l’unica cosa rimasta di lui.

Riprendo la discesa rivivendo nella mente il faticoso ritorno alle nostre case.
Stavolta non ne siamo usciti feriti gravemente ma avevamo quasi esaurito completamente il nostro cosmo.
Portando ciascuno un pezzo dell’armatura del Capricorno e di Artemide, e con Sara ancora in braccio a Dohko, ci siamo trascinati con le ultime energie fino alla tredicesima, dove Shion ci ha accolti con le lacrime agli occhi.
Abbiamo appoggiato silenziosamente i pezzi di metallo l’uno accanto all’altro fino a quando le armature hanno ripreso le loro forme originali, e in quel momento Aiolos e Saga hanno ceduto per primi al pianto seguiti a ruota da tutti noi.

Nei giorni successivi abbiamo atteso il risveglio di Sara mentre tentavamo di contattare Saori per riferirle l’accaduto; dopo decine e decine di tentativi ieri siamo riusciti a rintracciarla e a quest’ora dovrebbe essere già in viaggio per rientrare in Grecia.

Durante il mio turno di attesa con Camus finalmente Sara si è risvegliata e in quel momento, guardando quegli occhi verdi ancora intorpiditi dal riposo, né io né Camus abbiamo avuto il coraggio di raccontarle l’accaduto, la ferita era ancora troppo aperta per non sanguinare.
Quando le ho sentito pronunciare la fatidica domanda, “Milo, dov’è Shura?” , non sono riuscito a reggere il suo sguardo e a mostrare le gocce salate che bagnavano le mie guance.
Allora si è alzata e ha cominciato a cercare il suo Shura per tutta la casa, ma non trovandolo si è diretta alla porta che separa la casa dall’atrio dei combattimenti. In quel momento non ho pensato a cosa stessi facendo, ho sentito l’istinto di impedirle di vedere la verità racchiusa nella malridotta armatura del Capricorno e mi sono posizionato davanti a lei per impedirle il passaggio.
I suoi occhioni verdi hanno incontrato le mie lacrime e probabilmente in quell’istante ha compreso il perché delle nostre reazioni, con faccia e voce sconvolta mi ha ordinato di lasciarla passare, ma più che un ordine era un lamento disperato.
Camus mi ha spinto di lato liberandole la via per la verità.
Una volta sorpassata la soglia le mie mani strette a pugno hanno iniziato a tremare di rabbia: non avrei mai voluto metterla di fronte a quello spettacolo, avrei dato qualsiasi cosa per evitarle quella visione, per impedirle di soffrire…

Le urla cariche di dolore, rassegnazione, paura e amore hanno fatto scattare sia me che Camus verso lei.
Vederla reggersi all’armatura affondando il viso nel vano dove solitamente c’era il collo di Shura, lasciare chiazze di sangue con il labbro come se invece del metallo stesse baciando la pelle è stata la cosa più…
Triste.
Straziante.
Orrenda.
Difficile da sopportare.
Tutto quell’amore riversato in dolore era impossibile da guardare.

-Milo, portiamola via da qui. Per il suo bene-

Annuendo alle parole sussurrate di Camus l’abbiamo presa delicatamente per le braccia e portata via, cercando di non ascoltare la sua voce pronunciare il nome di Shura con tutta la disperazione di cui era capace.
Durante il tragitto la reazione è andata scemando mano a mano, fino ad arrivare alla tredicesima respirando appena, con gli occhi assenti e le labbra leggermente socchiuse.
Su ordine di Shion e sotto gli occhi degli altri l’abbiamo adagiata sul letto della stanza dove dormiva le prime volte e lasciata alle cure di Mur, che le ha medicato il labbro e cambiato le fasciature al polpaccio e all’avambraccio.

E da quel giorno più nulla, non una parola, una reazione.
È stesa sul letto con la testa girata verso destra a guardare la sua mano appoggiata al cuscino.
Gli unici dettagli che la distinguono da un cadavere sono il battito delle ciglia e il torace che si alza e si abbassa per via del respiro.


Ohhh I just wanna hold you,
I just wanna hold you, oh yeah
Am I in too deep have I lost my mind
I don't care you're here tonight



Alzo lo sguardo e riconosco l’ingresso della mia casa, l’ottava; entro e mi libero dell’armatura facendola ricomporre nel suo solito posto, il piedistallo accanto alla porta che conduce alle stanze private, e mi lascio cadere sul divano in soggiorno.
La camminata ha sbolognato un bel po’ della mia rabbia repressa ma c’è ancora uno stranissimo senso di… di non so cosa che non mi da pace.

-CAVALIERE DI SCORPIO, CHIEDO IL PERMESSO DI ENTRARE NELLA TUA CASA-
-CONCESSO-

E adesso cosa cazzo vuole Saga?

Alzo la testa ed entra il cavaliere di Gemini.

-Milo non devi dare peso alle parole di Aphrodite. Doveva semplicemente sfogarsi-
-e proprio con me doveva farlo?-
-ha approfittato della prima occasione che gli si è presentata. Però non sono qui per questo, devo dirti una cosa-

Quando Saga dice queste parole chissà perché non sono mai tranquillo.

-parla, ti ascolto-
-poco dopo che te ne sei andato Death Mask ha detto una cosa importante, una cosa che gli ha fatto promettere Shura-
-Shura gli ha fatto promettere qualcosa? A quel pazzoide?-
-sì. Ti ricordi quando, nello scontro di allenamento contro te e gli altri, Sara è svenuta mentre Mur le stava visitando la schiena?-
-sì, mi ricordo-
-ecco, ti ricordi anche che ad un certo punto Shura ti ha chiesto di restarle accanto per un momento per poi allontanarsi qualche minuto con Death Mask?-
-sì, ma arriva al punto Saga-
-quando si sono allontanati Shura gli ha confessato che… sentiva che presto sarebbe accaduto qualcosa, qualcosa che forse l’avrebbe allontanato da Sara, e a Death Mask ha fatto promettere che, nell’eventualità, si sarebbe preso cura di lei-

Guardo incredulo il volto inespressivo di Saga.

-gli ha fatto promettere una cosa del genere?-
-esatto-

Shura, ma si può sapere che cazzo ti era passato per la mente in quel momento?
Perché non ci hai detto subito di questo presentimento?
Forse… forse avremmo evitato tutto questo!
Forse ora Sara non sarebbe… morta dentro!

-e ora Death Mask è disposto a tener fede a quella promessa, in nome dell’amicizia che lo legava a Shura. Noi tutti siamo d’accordo e volevamo sapere il tuo parere-

Mi alzo di scatto senza un motivo preciso, fisso negli occhi Saga per qualche minuto e mi impongo di accettare.

-va bene. Una promessa è una promessa-
-perfetto-

Detto questo si volta e fa per uscire dalla mia casa.

-ah, Milo-
-dimmi-
-dobbiamo essere forti in questo momento. Almeno noi. So perfettamente che la scomparsa di Shura è ancora difficile da accettare, e che le immagini della sua morte sono ancora impresse a fuoco nella nostre menti, però dobbiamo agire da cavalieri. Dobbiamo farlo per Sara-
-ho capito-

Stavolta Saga se ne va davvero.
Ho come l’impressione che le sue ultime parole non fossero una semplice constatazione, piuttosto una sorta di auto-convincimento fatto ad alta voce.

Però quel discorso che Shura avesse un brutto presentimento…
La promessa di Death Mask…
Esco e vado all’arena di addestramento, sento il bisogno impellente di sfogarmi.


I can be your hero baby
I can kiss away the pain
(Oh yeah)
I will stand by you forever
You can take my breath away



***


Nella sala c’è un silenzio assordante, innaturale.
Tutti tengono lo sguardo fisso verso terra, sicuramente immersi in chissà quali pensieri o ricordi.
Eh sì, in momenti del genere è più facile concentrarsi sui ricordi che non sul presente.

La porta che porta verso la sala di Shion si apre ed entra Saga.

-allora? Cosa ti ha detto?-
-per lui va bene. Mi è sembrato nervoso ma ho preferito non indagare-

Appoggio la testa sulla poltrona fino a vedere il soffitto.
È incredibile come la morte di un amico possa turbare anche gli animi più duri e farli avvicinare agli altri.

-allora la porto alla mia casa, o dite che è meglio lasciarla qui?-
-Death Mask non credo sia il caso di spostarla per ora. Sarebbe più saggio che tu occupassi la stanza accanto alla sua-
-come vuoi Shion-

Non avrei mai pensato di vedere quel pazzo di Cancer ridotto come un cucciolo sperduto e impaurito.

Shura, ti rendi conto di che cosa hai fatto con la tua morte?

Ci hai cambiati.

Death Mask è diventato un agnellino.
Milo ha imparato a cucire la bocca quando è meglio non sprecare fiato.
Aphrodite è arrivato alla consapevolezza che, a furia di tenersi tutto dentro, prima o poi si esplode.
Saga ha indossato una maschera di assoluta indifferenza per non mostrare il suo dolore.
Aiolos si è chiuso in se stesso.
Aiolia è un leone privo di forze che non riesce più a risvegliare il suo istinto.
Camus ha scoperto le lacrime calde che nascono dalla tristezza nel cuore.
Shaka è talmente turbato che non riesce più a meditare e a comunicare con Buddha.
Mur, nel vedere com’era conciata la tua armatura, ha faticato a trattenere un conato di vomito e ora on riesce più a riparane neanche una.
Al ha perso il suo smalto brillante ed è come una pietra opaca che passa inosservata.
Dohko non ha più sagge parole di conforto.
Shion non si è più seduto alla postazione del Grande Sacerdote, ma veglia sulla porta che ci separa da Sara quasi giorno e notte.

E io, invece…
Mah, non lo so cosa mi hai cambiato Shura, ma qualcosa non è più lo stesso dentro di me, ne sono certo.

-ricordate sacri cavalieri di Atena, dobbiamo rialzarci ed essere forti. Non entro breve, sia chiaro, ma è il nostro obiettivo. Stasera rientrerà la signorina Saori, dovremo raccontarle l’accaduto prima che veda Sara. Potete andare ai vostri alloggi-

Sempre guardando un punto indefinito sul soffitto sento vari passi allontanarsi e una mano posarsi sulla mia spalla.

-andiamo, Kanon?-
-io ti raggiungo dopo Saga, tu vai-

Dopo la risposta mi scompiglia leggermente i capelli ed esce assieme agli altri.

Non riesco ad andarmene.
Ho ancora nella mente il viso vuoto, inespressivo, perso che si è presentato ai nostri occhi qualche giorno fa trascinato da Milo e Camus assieme a un corpo morto.
Quegli occhi socchiusi, arrossati e bagnati di lacrime, privi di vita.
Le guance sulle quali scintillanti scie di acqua salata regnavano sovrane.

Chiudo gli occhi.
Shura, hai visto come ne è uscita la tua Sara?
Ti rendi conto che l’hai distrutta?
Che la vostra grande storia d’amore ora la sta uccidendo dentro?
Sei stato uno stupido.
Dovevi dircelo che qualcosa non andava, che avevi un brutto presentimento per l’avvenire.
E invece hai voluto fare l’eroe che si è sacrificato senza esitazione per la persona amata.
Il personaggio da lodare con qualche poesia o canzone.
Il cavaliere che si sacrifica per la vita della sua principessa.
Senza contare, però, che il suo legame con te era come quello del cigno: morendo, ora la stai portando con te.

L’hai affidata a Death Mask, ma cosa può fare lui?
Non è te.
È di te, e te solamente che Sara ha bisogno.

-Kanon, cosa ti trattiene ancora qui?-

Apro gli occhi incrociando quelli di Shion.

-non lo so. Ma non riesco ad andarmene-
-vorresti aiutarla, non è vero?-
-non saprei cosa fare. L’unica sarebbe riportare in vita Shura, solo così credo che le cose si sistemerebbero. Ma è impossibile-
-Kanon tutti noi vorremmo che Shura tornasse, ha lasciato un vuoto… impressionante dentro ogni singola persona al Santuario. Per Sara la cosa è diversa, con lui ha condiviso tutto fino a livelli che per un amico sono impensabili. Solo il tempo può guarire certe ferite, anche se sembrano squarci impossibili da risanare. Ha bisogno di tempo e noi possiamo solo starle accanto e darle tutto l’appoggio di cui ha bisogno-

Assimilo il significato di queste parole mentre Shion mi appoggia un oggetto sulla mano.

-questo è giusto che lo tenga lei. Non ho avuto il coraggio di darglielo, forse tu puoi farlo-

Stringo il ciondolo di Shura mentre Shion esce dalla stanza.
Siamo rimasti solo io e Death Mask, che si tiene la testa tra le mani e fissa un punto cieco sul pavimento.
Mi alzo e vado verso la porta ma non riesco a trovare il coraggio di entrare, non voglio rivedere quel volto freddo che entra in forte contrasto con quello caldo e sorridente dei miei ricordi.
Appoggio il ciondolo a terra e mi avvio verso la terza casa.

-Death vieni anche tu?-
-no. Resterò qui-
-fai un po’ come ti pare…-


I can be your hero
I can kiss away the pain
And I will stand by you forever
You can take my breath away
You can take my breath away



I can be your hero…




















SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEE-----------
Prima di dire qualsiasi cosa mi metto al riparo con il mio pc…




Ecco fatto, ora sono a debita distanza da voi e dalle vostre armi (pure quelle improprie tipo alcuni personaggi) e non potete rintracciarmi.

Ok, lo so, mi volete uccidere per quello che ho fatto…
Mi avevate supplicato di non far morire nessun Gold…
Vi eravate affezionati tutti a Shura…
Molti di voi non lo calcolavano di striscio e ora lo vedevano con occhi diversi…
E io l’ho ucciso…
O meglio, Apollo l’ha ucciso…

Su, mettete via i fazzoletti per favore, non voglio vedervi piangere. So che è un momento difficile ma dobbiamo farci forza e andare avanti. Anche io, lo ammetto, nel scrivere il capitolo e a sentire la canzone di sottofondo ho pianto – sì, sono cretina fino a questo punto – ma dopo una settimana di tristezza ho tirato fuori metaforicamente le palle e mi sono messa a scrivere il prossimo capitolo.
Ah, la canzone che accompagna tutto il capitolo è “Hero” di Enrique Iglesias. Vi consiglio di vedervi anche il video, anni fa mi piaceva perché lui moriva mentre oggi il suo sacrificio mi fa piangere come una bambina.
Mi sono decisamente rammollita…
Comunque la trovavo perfetta per questo capitolo, e così l’ho inserita.
Che ne pensate poi del fatto di far narrare alcune cose ad altri personaggi? Per potervi dare un quadro completo della situazione e di quello che è successo mi è sembrata una scelta accettabile. Aspetto i vostri pareri ^^

Dato che sono quasi del tutto guarita dal raffreddore e che finalmente riesco a tenere gli occhiali sul naso (fino a ieri mi lacrimavano molto gli occhi) inizio a rispondere ai vostri commenti ^^


Court: il dialogo tra Artemide e Sara non sarà un caso isolato e FORSE hai azzeccato qualcosa delle parole della dea… chissà… ti lascio crogiolare nelle tue idee XD


Anzy: ma và, non sei mai morta d’infarto fino a questo punto, ormai sei immune lo so benissimo XD chiedo scusa se ho aggiornato con un pelino di ritardo, purtroppo il raffreddore ha rallentato la stesura del capitolo. M fa piacere sapere che la battaglia mentale ti sia piaciuta, spero che anche la trovata di questo capitolo ti piaccia ^^


NinfaDellaTerra: wow, grazie per i complimenti sullo stile ^^ ero convinta di non essermi distaccata del tutto però grazie alle tue parole e a quelle delle altre recensioni mi sono risollevata ^^ ora puoi tirare il fiato XD


Ai91: vedi cosa succede a chiedere la morte di qualcuno? Muore qualcun altro! Shura è morto e Mur è ancora vivo, anche se non riesce più a riparare le armature! XD scherzi a parte grazie per i complimenti, spero di meritarli ancora ^^


Giorgia90: ciao! Come hai letto Sara non è morta… almeno non fisicamente. Possiamo dire che sta morendo dentro, quello sì.


Sabri92: Sara sta morendo dentro e purtroppo la situazione si è complicata… credimi, ci vorrà davvero un gran bel coraggio per rialzarsi. Ce la farà? Ti rimando ai prossimi capitoli ^^


Gil88: mi sono arrivate le foto, mamma mia quante risateeeeeeeeeeeeeeeee XD ora capisco perché Camus non la smetteva più XD su Aras, Apollo e Artemide ho ancora qual cosina da dire, quindi… continua a seguire la storia ^^ e grazie per la recensione ^^


Terry Alchemist 22: ciao sister! Hai letto cosa è successo e sì, mi vergogno profondamente… lo so che me lo stavi chiedendo mentalmente, e ti rispondo che mi vergogno da morire ad aver ucciso Shura… sulla questione” Artemide buona o cattiva” ti rimando ai prossimi capitoli (me sadica, bwahahaha!)


Sesshy94: sono quasi certa che tu sarai la prima a voler la mia pellaccia per quello che ho scritto… tu mi hai scritto che li volevi vedere sposati e io li ho divisi… TIENI BUONA RAQUEL PER L’AMOR DI DIO! HO ANCORA TANTO DA SCRIVERE! T____T


Snow Fox: ricordati che gli ultimi saranno i primi U__U come hai letto non ho seccato Sary e ti invito a tenermi buona Fly, grazie U___U
(fingo indifferenza ma in realtà son qua con la fotina di Shura piangendo la sua scomparsa)


Ti con zero: ciao! Beh, ora come ora non credo che Sara riesca a combattere… sul cosa succederà adesso ho la bocca cucita, ti dico solo che la faccenda si complicherà non poco. Grazie per la recensione!




Come sempre un GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE ai Favolosi Fantasmini, vi amo tutti!!!

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Capitolo 26
*** By Myself ***


CAPITOLO 26 – BY MYSELF


Per favore… alzati…



Non puoi lasciarti andare così! Dov’è finito il tuo forte spirito? Dov’è finita la ragazza che si stava impegnando con tutta sé stessa per migliorarsi?



Per tutto l’Olimpo, dannazione reagisci! Devo prenderti a schiaffi per farti svegliare?!

No.

… una parola! Ti prego Sara reagisci!

E cosa dovrei fare secondo te? Non c’è più. La persona che amo non c’è più.

E questo ti autorizza a distruggerti?

Non ho più le forze per fare qualsiasi cosa. Lasciami in pace adesso.

Ti avverto ragazzina, se con le buone maniere non otterrò niente inizierò a usare metodi poco gentili! Sono ormai svariati giorni che insisto e la mia pazienza ha un limite! In questo momento è facilissimo per me addormentarti e prendermi il tuo corpo…

Allora fallo. Non mi importa più niente. Lasciami da sola.

Lo prenderò come un permesso.


***


Riapro gli occhi tentando di alzarmi.
Accidenti il fisico è parecchio indebolito, devo assolutamente rimetterla in sesto.
Quella stupida…
Sforzandomi al massimo riesco a mettermi seduta e a vedere la porta a qualche metro di distanza; facendo leva sulle braccia riesco a metterla in piedi ma perdo l’equilibrio e ricado sul letto.
D’accordo, riproviamo.
Incurante delle ferite mi sollevo e arrivo fino alla porta, che apro facendo leva con il peso del corpo, e appoggiandomi a qualsiasi superficie utile inizio ad arrancare verso una qualsiasi dispensa di cibo.

-Sara? Dove vai?-

Incurante della domanda proseguo nella mia ricerca.

-sei ferita, non vedi? E poi non hai forze. Dimmi dove vuoi andare, ti accompagno io-

Stento a credere che la persona che ora mi sta prendendo in braccio sia quel cavaliere d’oro di Cancer, sempre sicuro e con un beffardo sorrisino sul volto.

-dove vuoi andare?-
-ho fame, tanta fame-
-ti porto in cucina allora, e chiamo anche Viktoria-

Viktoria… Viktoria…
Questo nome non mi è nuovo…
Ora ricordo, è la domestica che ogni tot giorni veniva alla decima casa e che Sara aveva cominciato a considerare come una zia per via delle sue amorevoli cure.

Mentre davanti agli occhi passano svariati colori e forme, controllo lo stato dell’anima di Sara.
Bene, sembra che stia dormendo profondamente.
Ne aveva urgente bisogno, è completamente distrutta dal punto di vista psicologico.
Forse avrei dovuto isolare prima il suo spirito nella bolla…
Bah, ormai quel che è fatto è fatto, l’importante ora è rimettere in sesto il corpo, così conciata non potrebbe fare molto.

-eccoci-

Vengo depositata su un divanetto mentre Viktoria si avvicina preoccupata a me.
O meglio, a questo corpo.

-Sary! Piccola stellina come stai?-
-ho fame-
-ti preparo subito qualcosa da mangiare… ma guardati, sembri dimagrita dall’altro giorno e anche più pallida…-

Continuando a pronunciare simili frasi la donna inizia a mettermi sotto gli occhi qualsiasi cosa risulti commestibile per un essere umano, e senza fare troppi complimenti comincio a mangiare patatine, dolci, panini… il tutto fuori dal corretto ordine di portata.
Come era facile immaginarsi gli sguardi di Death Mask e Viktoria sono a dir poco stupiti, non hanno mai visto Sara mangiare in questo modo e, credo, non lo ritenessero possibile date le circostanze.
Metto in bocca l’ultimo pezzo di pane e poi bevo un lungo sorso di acqua.
Decisamente ora va molto meglio.

Sempre scortata da Death Mask arrivo fino al bagno della tredicesima, dove Marin, Shaina e June mi stanno aspettando.

-la lascio a voi-

Vengo passata da un paio di braccia a un altro e portata vicino all’enorme vasca dalla quale proviene un delicato profumo di fiori.

-adesso ti aiutiamo a lavarti, se ti bruciano le ferite diccelo-
-d’accordo-

Vengo privata dei vestiti e immersa lentamente nell’acqua tiepida, le ferite bruciano un po’ ma cerco di resistere.

Quella stupida ragazzina…
Ma cosa diavolo le è saltato in mente?
Ridursi così per un uomo…
Tzè, piuttosto meglio la morte!

Mentre svariate mani si prendono cura del corpo controllo ancora lo stato dell’anima di Sara.
Dorme ancora, ma stavolta si sta agitando.
Quasi certamente starà sognando quel cavaliere.
Anche se ormai provo un affetto verso lei, ancora non riesco ad accettare il fatto che si sia concessa a un uomo.
Io, che ho sempre adoperato affinchè le mie serve rimanessero vergini, non riesco ad accettare questo fatto.
Ma anche volendo non sarei riuscita a impedirlo, lo amava fino al punto di riuscire quasi a soffocarmi, infatti svariate volte ho temuto di essere cacciata involontariamente da questo corpo.

-Sara ora esci, ti rivestiamo e ti asciughiamo i capelli-

Annuisco alle ragazze, mi alzo e vengo avvolta in una salvietta bianca per poi essere condotta verso uno sgabello di legno davanti a uno specchio attaccato a una parete.
Quando mi siedo qualcuna inizia a spazzolarmi i capelli e accende il phon.
Guardo l’immagine riflessa nello specchio e non posso non stupirmi della notevole somiglianza fisica mi accomuna a Sara: entrambe more con capelli mossi, occhi verdi e fisico longilineo.
Che la mia presenza dentro lei abbia influenzato la crescita fisica?
Non saprei spiegarmi altrimenti questa cosa, messe l’una di fianco all’altra potremmo essere scambiate per sorelle gemelle.

Gemelli…

Fratello…

Chissà cosa starai facendo adesso, chissà se sarai riuscito a dominare Aras…
Tu sei riuscito in quello che ti sei prefissato, io invece no, e me ne vergogno profondamente.
Come stabilito prima di reincarnarci, avremmo dovuto prendere il possesso di due corpi per punire l’umanità, ma appena arrivati sulla Terra le cose sono cambiate e siamo stati separati per quasi vent’anni.
Tu sei riuscito a risvegliarti e a influenzare la mente di Aras, io invece non ci sono riuscita.
Sono serviti i cavalieri di Atena per destarmi.
Però sei riuscito comunque a trovarmi e ha tentato svariate volte di convincere Sara ad accettare la nostra volontà, senza però riuscirci.
Io non ti sono stata d’aiuto, non sono riuscita ad affrontare la mia metà fino a quando non ci siamo ritrovati a combattere l’uno contro l’altra.

Fratello, sono terribilmente confusa.
Cosa devo fare?
Perseguire il nostro obiettivo…
… oppure ascoltare Sara?
Vivendo dentro lei ho potuto vedere l’umanità con gli occhi di un umano e non sono totalmente malvagi come abbiamo sempre predicato.
Io ho perso secoli or sono l’interesse per il genere umano, all’incirca dalla guerra tra Greci e Troiani, e non mi sono curata di assistere all’evoluzione di questa specie.
Che io abbia commesso un grave errore così agendo?

-ecco fatto-

La voce di Marin mi riporta alla realtà, ai capelli asciutti e al bisogno impellente di vestirmi.
Ringrazio mentre indosso i vestiti che June mi porge.

-ti senti un po’ meglio adesso?-
-un po’ sì, grazie-
-se hai bisogno di altro chiamaci pure-
-d’accordo-
-ora ti riportiamo in camera, Mur e Shaka stanno arrivando per cambiarti le fasciature-


Insisto per camminare con le mie gambe e torniamo nella stanza dove questo corpo è rimasto immobile per giorni e giorni, mi rimetto a letto e poco dopo ci raggiungono i due cavalieri.

-ciao Sara, ti trovo decisamente migliorata oggi-
-grazie Mur-

Si posizionano accanto a me e iniziano a togliere le bende ormai fradice e a sostituire la medicazione.
I due faticano a guardarmi negli occhi, forse temono di non reggere il peso degli eventi accaduti da poco, forse hanno paura di ricordare il loro amico tramite il volto di Sara.
O forse temono che lei non riesca a contenersi, e conoscendola bene sarebbe certamente così, è una persona estremamente fragile nonostante l’apparenza.

Che strana razza quella umana…

Saranno passati sì e no dieci minuti dalla loro entrata e in questo lasso di tempo ha regnato un silenzio tombale, tanto che si sentivano chiaramente i respiri irregolari dei cavalieri.

-siete nervosi?-
-perché dovremmo esserlo?-
-non lo so Mur, ma sembrate diversi dal solito-
-ti stai sbagliando-

Stanno mentendo, lo si vede chiaramente.
Dopotutto anche io sto mentendo, mi sto spacciando per un’altra persona…

-scusatemi allora, devo essermi sbagliata-
-tranquilla. Abbiamo finito-

Esamino le fasciature al braccio e alla gamba e poi volto lo sguardo verso i cavalieri, che sistemano i vari attrezzi nella cassetta del pronto soccorso.

-grazie-
-di niente. Se hai bisogno di altro chiamaci-

Li saluto e, mentre loro escono, entra Death Mask.

-stai meglio?-
-decisamente-
-Viktoria ti ha preparato un thermos pieno di the verde, te lo lascio accanto al letto-
-vi ringrazio per tutto quello che state facendo-
-… figurati-

Sbaglio o si è imbarazzato al mio ringraziamento?
Dopo la risposta esce silenziosamente e resto nuovamente da sola.
Mi lascio cadere sul letto e con una mano mi copro gli occhi.

Per quanto tempo andrà avanti questa recita?

Riuscirò a prendere una decisione?

Mio fratello… o l’umanità?






SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEEE---------------------------------------
Ciao a tutti e buon 2009! ^^
Chiedo umilmente scusa per il capitolo in super-mega-iper ritardo, ma ho avuto quello ce chiamo il “blocco dello scrittore”, non riuscivo a scrivere! Ero in una fase di stallo e non sapevo come uscirne!
Per fortuna il solito giretto nel reparto tecnologia della Supermedia mi ha restituito l’ispirazione e quindi ecco qua il nuovo capitolo ^^
È più corto degli altri ma avevo l’impressione che ad allungarlo l’avrei solamente reso più noioso, così ho preferito interromperlo qui.

A quanto pare ci avevo preso in pieno, tutte mi volete morta XD
Comunque sappiate che per scrivere il capitolo precedente mi sono armata di coraggio, fazzoletti di carta e soprattutto del santino di Shura (fatto artigianalmente con un’immagine stampata, ritagliata e messa in una bustina di plastica).
Mi ha fatto davvero piacere vedere che vi siete affezionati a lui, povero tato, era ora che qualcuno lo facesse scoprire alle persone (w la modestia XD).

Via coi ringraziamentiiiiiiiiiiiiiii


RedStar12: Sara non mi ha fatto niente, è solo il destino che è crudele con lei… per il pezzo della mano mi sono ispirata a un giorno che ero a casa ammalata, con gli occhi lacrimanti per via del raffreddore (tanto che non riuscivo a tenere gli occhiali) così mentre ero a letto mi sono incantata a vedere la mia mano mentre la mente navigava per rotte misteriose. Ecco l’origine di quella scena XD


Giorgia90: come hai visto Shura non è tornato in vita… ti aspetto al parchetto per le botte?


Ti con zero: ancora io faccio fatica a ficcarmi in testa che non c’è più… povero Shurinooooooooo T____T


Ai91: invece sì, l’ho fatto morire… credimi che ogni tanto piango per questo… mi affeziono troppo ai personaggi T___T


Terry Alchemist 22: ciao sister! Mi fa piacere sapere che il capitolo ti ha toccata, su questo ho solo da dire che la mia pigrizia è sconfinata XD e tu sai il perché XD ps: libera mio fratello dall’armadio!!! è_____é


Anzy: vederli felici e contenti è il sogno credo di chiunque, pure il mio, però… c’est la vie… per il tuo compleanno non ti preoccupare, ci sarà l’anima di Shura stile spirito di Shaman King ^^


Daniciao: me lo chiedo anche io, come ho potutooooooooooo?! T___________T ormai però quello che è fatto è fatto, devo andare avanti… grazie per i complimenti, alla prossima!


Sesshy94: il pezzo della mano come ho detto qualche commento fa è stato preso da un giorno di malattia a casa, sinceramente mi ero dimenticata di quel pezzo in New Moon XD grazie per i complimenti, però dì pure allo spirito di Shura e a Raquel che non mi troverete mai, BWAHAHAHA (risata malvagia)


Miloxcamus: davvero ti ho fatto piangere? O___O aiuto… non pensavo di arrivare a tanto! Sarà difficilissimo riparare a quello che ho fatto, anche perché per farlo avrei dovuto far tornare Shura, però vedrò di andare avanti in modo dignitoso… o almeno ci provo ^^”
Grazie per tutti i complimenti, mi fai arrossire ^///^


MeMs: grazie per i complimenti, mi fa piacere sapere di essere riuscita a trasmettere delle emozioni ^^


Piccolabulma: di quali cambiamenti sei certa? Sono proprio curiosa di saperlo ^^ spero che anche questo mini capitolo ti sia piaciuto ^^


Court: leggere che la storia ti aveva fatto vedere Shura sotto un’altra luce mi ha riempito di orgoglio… sul futuro ho la bocca cucita, posso solamente rimandarti ai prossimi capitoli ^^


Gil88: posso immaginare l’incazzatura di Camus (e sinceramente pregherei per non trovarmelo mai davanti)… resuscitare Shura è il sogno di tutti però non è possibile, va bene che sono l’autrice ma ho dei limiti anche io U___U
Se hai bisogno di altri fazzolettini chiedi pure, ho fatto una scorta a vita.


Sabri92: grazie per i complimenti, fammi sapere di questo mini capitolo ^^


Un enorme salutone ai Favolosi Fantasmini, ve l’ho già detto che vi adoro?
Sì?
Bene, volevo ribadire il concetto U____U

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Capitolo 27
*** When You'Re Gone ***


CAPITOLO 27 – WHEN YOU’RE GONE


Grazie per aver fatto cambio con me ancora una volta.

È da ormai un mese che andiamo avanti così, non sei stanca?

No.

Facile nascondersi quando vengono alla luce certi pensieri, vero?

È da vigliacchi, lo so benissimo, ma non ce la faccio… non riesco ancora ad affrontarli…

Prima o poi dovrai farlo.

Lo so.

Asciugati quelle lacrime, ormai ho deciso di aiutarti, lo sai.

Grazie Artemide…

Ti ricordo che per quanto riguarda le faccende dell’ufficio io non ne voglio sapere e odio quella scatola meccanica, quindi per favore riprendi il controllo del tuo corpo…

Ho capito, ritorno io allora.


***


Apro gli occhi e lo schermo del pc è intasato di finestre aperte a caso.
Sospiro rassegnata e mi affretto a sistemare il casino prima che il capo ritorni dalla pausa caffè.

-tutto a posto?-
-sì Deathy, tutto a posto. Ho avuto uno dei miei soliti momenti di smarrimento-

Lui mi guarda ancora per un secondo e poi si dirige verso la stanza sul retro, dove c’è anche Mur.

Ai cavalieri non ho ancora detto del fatto che da un mesetto a questa parte io e Artemide condividiamo il mio corpo, così mentre un’anima vive in modo carnale l’altra resta rinchiusa in una sorta di sfera azzurra isolata dal mondo.

Se non fosse intervenuta lei a quest’ora sarei ancora su quel letto a lasciarmi morire.
O forse sarei già morta.

Da quel giorno il rapporto tra me e Artemide si è solidificato, ci siamo rese conto che non possiamo vivere l’una senza l’altra e che siamo strettamente legate, infatti quando la mia anima piange anche la sua è turbata. Al contrario se la sua è serena allora anche la mia trova un po’ di pace.
Se ho cominciato lentamente a rialzarmi è stato grazie soprattutto a questo fatto, anche se non sono ancora completamente “guarita”, questa ferita è molto profonda e dubito che si ricucirà rapidamente.



I always needed time on my own
I never thought I'd need you there when I cry
And the days feel like years when I'm alone
And the bed where you lie is made up on your side

When you walk away I count the steps that you take
Do you see how much I need you right now


Prendo dei fogli e comincio a trascriverne le parole sul pc.

È ancora… difficile parlare di certe cose e faccio molta fatica a non pensarci.

Ad Artemide è occorsa una settimana per rimettere il mio corpo in sesto sotto gli sguardi attoniti e preoccupati dei cavalieri che, ormai convinti che io mi stessi distruggendo dal dolore, faticavano a credere a quella mia rinascita.
Nel frattempo la mia anima ha dormito nella sfera azzurra e… lo ha sognato.


When you're gone
The pieces of my heart are missing you
When you're gone
The face I came to know is missing too
When you're gone
The words I need to hear to always get me through the day and make it ok
I miss you



Mi asciugo una lacrima con la mano.

Faccio fatica a dirne persino il nome, al solo pensiero non riesco a non piangere.
E quando succede è Artemide che subentra al mio posto mentre io mi abbandono ai ricordi.

Per non continuare a pensarlo ho cominciato a buttarmi a capofitto nel lavoro, ovviamente sempre seguita dai cavalieri.

Non immaginano nemmeno quanto io li ammiri.

Loro sono riusciti a rialzarsi e a guardare avanti, nonostante la perdita di un fratello, e mi sono sempre rimasti accanto per aiutarmi a uscire da quello stato di morte in cui mi ero ormai infilata.
Per non farmi soffrire più del dovuto mi hanno trasferita alla stanza che ho sempre occupato alla tredicesima casa, accanto alla camera di Saori, che ormai si è rassegnata a dormire con me ogni notte.
Ormai non riesco più a stare da sola nemmeno un minuto, ma forse è meglio così.


I've never felt this way before
Everything that I do reminds me of you
And the clothes you left, they lie on the floor
And they smell just like you, I love the things that you do

When you walk away I count the steps that you take
Do you see how much I need you right now



Quando ho tentato di tornare alla vita quotidiana dopo due settimane dalla scoperta sono corsa da Milo e Kanon tremando e piangendo come una bambina.
Appena rimessa in sesto grazie ad Artemide mi sono recata accompagnata dai due cavalieri alla decima casa perché volevo tornarci a vivere, nonostante i loro pareri contrari.
Ma io, purtroppo, sono una testa dura.
Varcata la soglia delle stanze private i ricordi mi hanno assalito come un treno in corsa, non c’era un oggetto che non mi ricordasse… Lui.
Grazie anche al sostegno morale di Artemide sono riuscita ad arrivare fino alla camera da letto per prendere dei vestiti puliti e a chiudermi poi in bagno per una doccia.
Lì non ce l’ho più fatta, dopo neanche cinque minuti sono uscita e, senza neanche asciugarmi, mi sono vestita e sono corsa fuori finendo per piangere aggrappata alle braccia di Kanon e Milo.
I due allora mi hanno riportata alla tredicesima e affidata a Saori, che è rimasta assieme a me per tutto il tempo fino a quando non mi sono addormentata.


We were made for each other
Out here forever
I know we were, yeah
All I ever wanted was for you to know
Everything I'd do, I'd give my heart and soul
I can hardly breathe I need to feel you here with me, yeah



Da quel giorno Shion ha deciso che io viva lontana dalla decima casa, per evitare che mi facessi nuovamente dal male e, anche se in un primo momento ho reagito come una bambina, ammetto che è stata la decisione più saggia che potesse prendere.

Ora basta, devo scollegare il cervello da certi pensieri e pensare ai conteggi…


When you're gone
The pieces of my heart are missing you
When you're gone
The face I came to know is missing too
When you're gone
The words I need to hear to always get me through the day and make it ok
I miss you



***


-Sara hai finito in bagno?-
-un attimo Saori, devo asciugarmi i capelli-
-allora ci vorrà ancora una mezz’ora buona…-
-ah ha, se era una battuta non faceva ridere-

Accendo il phon e mi lascio investire volentieri dal getto di aria calda, mentre con le dita scompiglio e districo la mia criniera leonina.

-almeno posso entrare per prendere il deodorante?-
-certo, entra pu…-

D’un botto inizio a sentire uno strano formicolio alla gola, come se qualcosa ci si stesse arrampicando sopra.
Poso velocemente il phon su uno sgabello vicino e mi tappo la bocca con le mani.

-Sara?-

Sto cominciando a tremare leggermente.
La sensazione alla gola si è notevolmente amplificata.

-Sara?-

Saori spalanca la porta nel momento esatto in cui io rigetto nel lavandino.

-Sara!-
-stai indietro… ce n’è ancora…-

Subito dopo il mio avviso sento il secondo getto farsi largo nel mio collo.
Saori afferra i miei capelli mentre aumento la presa delle mani contro il bordo del lavandino.
Mi libero anche di quel peso e apro il rubinetto per darmi una sciacquata.

-ce n’è ancora?-
-no, è finito… grazie Saori-
-figurati. Sciacquati bene la bocca, io nel frattempo vado a prendere la tua scorta di the verde-
-d’accordo-

Inizio a rinfrescarmi la fronte – che mi sento scottare – e la bocca per poi passare alla pulitura veloce del lavandino, facendo finire nello scarico l’ultimo conato.
Strano, era da un paio di mesi che non mi capitava di stare male, all’incirca dal primo incontro con Aras sulla spiaggia.
Molto probabilmente ho preso un colpo di freddo, oppure Artemide ha mangiato troppo a cena.
Quasi certamente è la seconda ipotesi.

-ecco qua il the. Bevine un po’-
-sì, grazie. Devo aver mangiato troppo a cena senza rendermene conto-
-in effetti ora che ci penso è da una settimana che mangi più del solito-

Ci manca solo che la dea con cui condivido il corpo sia una mangiona!

-ho fame e allora mangio, tutto qui. Non mi faccio problemi come le ragazze sempre a dieta-
-beata te, io invece mi sono imposta di perdere quei due o tre chiletti ed è difficilissimo non sgarrare-

Sghignazzo mentre bevo il mio the – ormai Viktoria me lo prepara ogni giorno perché su di me ha un effetto rilassante – e dopo mi sento già meglio.

-Sara…-
-sì?-
-… ti aiuto ad asciugarti i capelli-
-ce la faccio, tranquilla, ora sto bene-
-insisto-
-d’accordo-

Mi siedo su uno sgabello mentre lascio la mia criniera leonina nelle mani di Saori.

-Sara io dovrei dirti una cosa…-
-dimmi-
-ecco… io… no, lascia stare-
-e poi quella strana tra le due sono io…-
-ehi, offendi? Guarda che ho l’integrità dei tuoi capelli tra le mie mani-
-non oserei mai, e poi ci tengo alla mia chioma-


***


BIP BIP BIP! – BIP BIP BIP!
BIP BIP BIP! – BIP BIP BIP!

Spengo la sveglia e mi preparare per l’ennesima giornata di lavoro.

Mi guardo nello specchio del bagno e non ho affatto un bell’aspetto, stanotte ho faticato ad addormentarmi e ho delle borse sotto gli occhi da far paura.
Mi rinfresco il viso, bevo una tazza di the e poi mi cambio in attesa che arrivi Mur.

-buongiorno Sara, come ti senti?-
-ho fatto fatica ad addormentarmi-
-si vede lontano un miglio-
-lo so Saori… vorrà dire che se oggi avrò il pomeriggio libero ne approfitterò per dormire un pochino-
-brava… hai mangiato?-
-non ho fame, ho preso una tazza di the e sono a posto così-
-per me tu ti droghi con il the-
-è così buono…-
-sì sì, va bene, se serve per tenerti buona te ne faccio preparare quanto ne vuoi-
-che tesora che sei-
-ah, guarda che Mur è già arrivato assieme a Death Mask e Saga-
-e non potevi dirmelo prima?!-


***


Grazie al cielo è finita, non ne potevo veramente più!
Sono state cinque ore massacranti, e come se non bastasse sembravano non finire mai, soprattutto perché una sensazione di nausea mi ha accompagnata da metà mattina in poi.

-grazie del passaggio Mur-
-di niente. Domattina sarò ancora qui alle otto, come sempre-
-a domani allora, buona giornata-
-ora vado anche io, non vorrei che Kanon avesse combinato qualcosa durante la mia assenza-
-e cosa avrebbe dovuto combinare?-
-prima o poi ti racconterò della festicciola che ha fatto alla mia casa mentre ero assente…-
-ci conto Saga. A presto, e salutami Kanon-
-certamente-

Mentre guardo Saga iniziare la discesa verso la terza casa il mio stomaco reclama cibo.

-è meglio se entri e pranzi-
-lo stesso vale per te Deathy-
-non preoccuparti per me-
-sì invece, così come tu ti sei preoccupato e preso cura di me in questo periodo. Ti ringrazio. E ti chiedo un favore…-
-spara-
-torna a essere il Deathy che conosco, con le parolacce e tutto il resto. Questo tuo lato buono a volte mi fa paura-
-… d’accordo, mocciosetta. Se hai bisogno di qualsiasi cazzata fa un fischio e arrivo-
-ok. Buon appetito-

Mentre inizia a scendere le scale alza una mano a mò di saluto mentre io entro nella tredicesima e mi fiondo nella sala da pranzo dove Viktoria, Shion e Saori mi stanno aspettando.



Che bella sensazione quella della pancia piena…

Me ne resto a gongolare fino a quando Saori non mi chiede di seguirla nella sua stanza.
Che strano, mi sembra piuttosto nervosa…

Entriamo e chiude la porta alle sue spalle.

-Sara ti senti bene?-
-certo, perché me lo chiedi?-
-perché a volte ho come l’impressione che la persona davanti ai miei occhi non sia tu-


Cavolo!

Che ci abbia scoperte?

No, non credo…


-m… ma cosa dici? Io sono sempre io-
-ma spesso sei così diversa da te stessa, come se fossi un’altra-
-non dire cavolate, è solo un’impressione-
-comunque la cosa che dovevo dirti è un’altra…-
-dimmi pure-

Prendo un bicchiere e ci verso del the.


Non ci ha scoperte, per fortuna.

Però ho una strana sensazione Sara, stai attenta…


Saori resta muta per diversi secondi, come se avesse paura di parlare.

-coraggio, cosa dovevi dirmi?-
-… ho deciso di eleggere un nuovo cavaliere per l’armatura del Capricorno-

CRASH!!!
La mia mano allenta la presa e ora ci sono pezzi di vetro ovunque.

Abbasso lo sguardo per vedere il casino mentre gli occhi diventano presto troppo lucidi.

-Sara devo farlo, le nostre difese devono essere alte per fronteggiare il prossimo ritorno di Apollo e non posso permettermi il rischio di perdere qualcun altro-


Sara!


Porto le mani sulle orecchie.
Mi rifiuto di sentire.
Non voglio sentire.
Sono discorsi senza senso.
Perché?
Io non…
Non voglio…

-Sara…-
-no! No! No!-
-Sara cerca di capire, io non…-
-no… no, nessun nuovo cavaliere per quell’armatura… ce l’ha già il suo cavaliere… è… è lui…-
-Sara stai delirando!-
-NO!-
-sì invece! Quell’armatura è priva di padrone e tu lo sai bene! Shura è morto, devi fartene una ragione una buona volta! La sua morte mi è servita per fermare temporaneamente Apollo però non…-

Non continua la frase perché si ritrova le mie dita stampate sulla guancia.
Non mi rendo conto di cosa ho fatto finchè non la guardo dritta in viso, mentre con una mano si massaggia la parte che le ho appena colpito.
Non può averlo detto veramente.
No.
Non voglio crederci!

-Sara! Ma sei impazzita?-
-tu… hai detto che la sua morte… ti è stata utile…-

Riabbasso lo sguardo cercando di contenermi, incrociando le braccia al petto e cercando di calmarmi.

-io non… non volevo dire quello…-
-MA L’HAI DETTO! MA COME PUOI DIRE UNA COSA SIMILE?! NESSUNA MORTE, NESSUNA POTRÀ MAI ESSERE UTILE! UNA MORTE È UNA COSA ORRENDA! NON PUÒ ESSERE FATTA PASSARE PER UNA COSA BUONA!-
-Sara io non…-
-BASTA CON QUESTE BALLE! BASTA! LA MORTE DI SHURA NON PUÒ ESSERE STATA UTILE!-

Mi precipito di scatto verso la porta e arranco fino alla sala del grande sacerdote tenendomi la pancia, che ha cominciato a farmi malissimo. In più sento che sto per vomitare di nuovo. Con una mano sulla bocca incrocio Aiolia e Shaka.

-Sara ma cosa…-

Sorpasso uno stupito Shaka ma non riesco a fare lo stesso con Aiolia, che mi afferra un braccio e mi fa voltare verso di lui.

-Sara cosa ti è successo?-
-NON È UTILE! NO! NON PUÒ ESSERLO! LA… LA MORTE DI SHURA NON È STATA UTILE!-
-cosa stai dicendo?!-
-Aiolia io… mi fa male la pancia… MI FA MALISSIMO…-

Non riesco più a contenermi, mi volto di lato e rigetto piuttosto violentemente.
I sensi cominciano a venirmi a meno, tutto comincia ad essere confuso e le voci arrivano ovattate alle mie orecchie…

-SARA! CHE COS’HAI?-
-SARA!-


SARA!


***


SARA! MI SENTI?! SARA!


La voce di Artemide arriva lentamente nella mia mente facendomi riprendere i sensi.
Il silenzio della stanza è interrotto solamente da dei passi accanto a me.
Apro lentamente gli occhi cercando di mettere a fuoco.

-hnmmm…-
-si sta svegliando!-
-Sara!-
-ha riaperto gli occhi!-

Quando focalizzo la scena non so proprio che pensare, tutti i cavalieri compresi Saori e Shion sono in questa stanza, a quello che potrebbe sembrare il mio capezzale.

Cerco di tirarmi su contando sulle braccia ma qualcosa di appuntito mi fa desistere, guardo meglio e mi accorgo di avere una flebo attaccata al braccio sinistro.

-ma… dove sono? Cosa è successo?-

Milo si siede alla mia destra, fa un bel respiro e inizia a raccontare.

-stavi correndo piangendo e con una mano sulla bocca quando poi Aiolia ti ha fermata, sei stata male e continuavi a ripetere che ti faceva male la pancia…-

Ora ricordo, io ho litigato con Saori e sono fuggita sconvolta.
Prima di proseguire il racconto Milo afferra la mia mano destra.

-dato che stavi molto male ti abbiamo portato nella clinica privata della fondazione Kido dove ti hanno portato subito in una sala per cercare di capire cosa avessi. Quando sono usciti i medici ti hanno portata qui e ci hanno detto che…-
-… che?-
-… che hai rischiato di abortire-
-abor…tire?-

Sbianco di colpo la gola si secca.
Non ho parole.
Ma per aver rischiato l’aborto io… dovrei essere…

-Sara tu sei incinta. Aspetti un bambino-







SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEEE-------------------------------------
Buongiorno gente!
Ma che balle, siamo già ritornati al tran-tran quotidiano? T___T
Sono già finite le vacanze? T___T
Uffa! T___T
Voglio tornare a dormire fino alle undici di mattinaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! T______T
Immagino che molti di voi la pensino esattamente come me.
Vabbè…
Nuova settimana = nuovo capitolo!
Che colpo di scena, vero?
Sulle varie circostanze che hanno fatto correre il rischio dell’aborto vi rimando al prox capitolo, devo ancora studiarmele bene anche io (e badate che da come mi sto documentando sembra che io stia nascondendo realmente una gravidanza XD).

Voglio scusarmi con Snow Fox e Morgana di Avalon, quando ho pubblicato il capitolo precedente non avevo controllato se c’erano degli aggiornamenti nelle recensioni e così non le ho ringraziate…
Scusatemiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!

Per cercare di addolcire la pillola vi risponderò adesso ^^”

Snow Fox: purtroppo sì, Shura è morto… e io non possiedo né le sfere del drago né altri mezzi per farlo tornare T__T ufi! Mi dispiace di aver commosso anche Fly (a proposito, sta bene? Non ho più avuto sue notizie… ahem ahem… U_U)
La tua seconda recensione (quella del capitolo 26) dev’essere stata tagliata, accidenti!


Morgana di Avalon: ti sei sorbita 25 capitoli di fila?! O____O Grazieeeeeeeeeee!!! Non ho parole, veramente!!! Dev’essere stata una bella faticaccia, eh? XD purtroppo Shura non riesco a farlo resuscitare, non ho i poteri per farlo T___T il mio ShuShu! (sì, perché io lo chiamo affettuosamente così XD). Grazie per i vari complimenti, mi fai arrossire e gongolare ^///^


EriS_SaN: ormai la morte di Shura te la porti stampata in mente (oltre che stampata su carta… vero?) … ed è sicuramente peggio del Rada senza gambe ç__ç ringrazio il tuo lato puccioso corso in mio soccorso XD in effetti mi pareva giusto dare voce anche ad Artemide, dopotutto lei è sempre stata presente e possiamo dire che tutto è successo per causa sua, perché lei si è reincarnata in Sara. Però mi ha confidato che se la chiami ancora Arty ti ammazza O_o
Death Mask così “buono” fa paura anche a me, ma come hai letto ora sta tornando quello di sempre ^^”
Ah, grazie per la benedizione che la recensione ti ha tagliato, a te e a Deido, in effetti è veraente meglio questa che la maledizione di Jashin XD


Miloxcamus: ciao carissima! Piano piano (e con l’aiuto di Artemide) Sara si stava riprendendo e adesso il mondo le è crollato addosso un’altra volta. Io comincio a credere che ci sia qualcuno lì che porti sfiga u__ù *l’autrice addita Shaka, che tanto non la vede perché medita*
E adesso la situazione si farà veramente pesante… aiuto, al solo pensiero mi sento già male @___@
A presto!


Terry Alchemist 22: ciao sister! Per la scelta di Artemide ancora non so neinte, è dì là che fa “Terra – Non Terra” con 1051187842157897418578 margherite fresche fresche prese dal Sharasoju. *Shaka apre un occhio e squadra male l’autrice*
E ora è pure saltato fuori un bambino… immagino già cosa mi scriverai…
E fai uscire mio fratello dall’armadio! è_____é


Court: in effetti mi sembrava corretto far partecipare anche colei che è stata la causa scatenante di tutte queste vicende, ovvero Artemide… è rimasta zitta troppo tempo secondo me e mi pare corretto farla interagire con Sara. Papino Zeus penso che si stia guardando le partite di calcio su mediaset premium e sky contemporaneamente, quindi non credo che potrebbe aiutare la figlioletta (dopotutto gli uomini sono pure sempre uomini).
Ps: NON si è affatto notato che sei di parte XD


NinfaDellaTerra: non ti devi affatto scusare per il ritardo ^^
E adesso?
E adesso viene la parte difficile, cara, credo che il scoprire di essere incinte cambierebbe la vita di chiunque…


Anzy: grazie ancora per i complimenti ^///^ *Sary gongola*
Hai detto bene, far tornare a galla Sara sarà moooooooooooooooooooooooolto dura, soprattutto adesso che ha scoperto di aspettare un bambino.
Spero di farcela!


Ti con zero: no nessuna possibilità… lo so che è triste, io sono la prima che si prende a craniate per questa cosa… T___T
Grazie degli auguri, buon anno in ritardo anche a te XD


Sesshy94: ho inoltrato il tuo suggerimento ad Artemide, che è ancora là con le 1051187842157897418575 (ne ha finite tre nel frattempo) margherite del Sharasoju. *Shaka inizia a incazzarsi*
Il rapporto di Sara e Aras, così come molte altre cosette, verranno spieate più avanti, abbi solo un po’ di pazienza ^^”
Ps: ancora scusa… per cosa? O_o


Gil88: per favore cerca di legare Camus da qualche parte, non voglio che qualcuno disturbi mentre scrivo… anzi tienilo a casa che è meglio U___U
La risposta alla tua domanda sta arrivando nei prossimi capitoli ^^


RedStar12: sul fatto che Sara si sia fatta fregare il corpo non è del tutto esatto, lei era lì morta e quando la dea l’ha minacciata le ha detto “fai come ti pare”, in fondo è come se gliel’avesse chiesto… o no?
Grazie per i complimenti e per il sostegno morale alla crisi dello scrittore (sinceramente non ci avevo pensato a farla passare per “mancanza di voglia di postare per via delle vacanze”, potevo anche pensarci senza fare una figura di merda… ^^”)


Sabri92: credo che sarà veramente difficile per Sara tirare avanti adesso che ha scoperto di essere incinta… grazie per i complimenti! ^^


Un doveroso ringraziamento ai Favolosi Fantasmini e alle persone che hanno aggiunto “Favola” tra i preferiti (ma sapete che siete aumentati? *____*)

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Capitolo 28
*** Volevo Dirti ***


CAPITOLO 28 – VOLEVO DIRTI


-io… incinta?-

Ancora non riesco a crederci.
Guardo prima la mia pancia, poi la mano di Milo che stringe la mia e infine i presenti nella stanza.
Gli occhi si stanno inumidendo di nuovo.
Li chiudo cercando di trattenermi ma non ce la faccio, una gocciolina mi bagna una guancia.

Io aspetto un bambino.
Aspetto il bambino di Shura.

Con la mano libera accarezzo la pancia e poi tento di asciugarmi il viso.

-scu… scusatemi… però… il bambino… di Shura…-

Non riesco a dire qualcosa di sensato senza balbettare.
Sollevo lo sguardo e vedo che anche tutti gli altri hanno gli occhi lucidi, addirittura Aphrodite, Aiolos e Saori stanno proprio piangendo.

-il bambino… forse… forse Shura ci sperava…-

Non riesco a non dare voce ai miei pensieri.

Mentre prendo mentalmente coscienza di ciò che ora porto dentro di me entrano nella sala i medici.

-si è risvegliata, come si sente signorina?-
- …-
-immagino abbia scoperto cosa ha provocato il suo malessere-
-sì…-
-le abbiamo prenotato per domattina alle nove una visita ginecologica e sarebbe meglio che rimanesse qui in osservazione stanotte, potrebbe accadere che il disturbo si presenti di nuovo-
-ho capito…-
-pregherei i presenti di lasciare sola la paziente, ha bisogno di riposare-

Detto questo salutano velocemente e se ne vanno, lasciando nella stanza un silenzio infinito e pesante come un macigno, interrotto poi da Shion.

-Sara ora noi andiamo, però torneremo qua a gruppetti per portarti le varie cose di cui hai bisogno e per tenerti compagnia, d’accordo?-
-va bene, grazie-

Guardo la mia mano destra, ancora stretta tra quelle di Milo e ormai nella mia mente ci sono così tanti pensieri e nel cuore tante emozioni che non riesco a focalizzare tutto.

-Sara cerca di stare tranquilla, torneremo presto-
-d’accordo Milo-

Dopo aver lasciato la mia mano esce assieme agli altri.


Sara

Artemide voglio rimanere da sola per favore…

Come desideri. Se hai bisogno non esitare a chiedermi il cambio.

Non credo lo farò.


Ora che sono davvero da sola mi libero violentemente delle lacrime che stanno offuscano di miei occhi.
È troppo per me, perdere il primo grande amore della mia vita e scoprire di aspettare un figlio da lui.

Shura…

Shura…

Improvvisamente sento la porta aprirsi.

-ho sentito un urlo, è successo qualcosa? Si sente male?-

Guardo l’infermiera facendo no con la testa, non riesco a pronunciare mezza parola di fila e a calmarmi.
La donna si avvicina e cerca di comunicare con me, ma non riesco ad ascoltarla, ormai in me regna il completo caos.

-cerchi di calmarsi, così facendo rischia solamente di rischiare un nuovo malore-
-per… chè?-
-tra le cause dell’aborto volontario rientra anche un forte shock comprensivo di tutto il carico emotivo che porta con sé, per questo viene sempre raccomandato alle donne gravide di restare tranquille-

Nonostante la spiegazione non riesco a fermare questo sfogo violento.
Le afferro le braccia cercando conforto, ho bisogno di una persona che abbia la sacrosanta pazienza di restare qui con me mentre mi lascio completamente andare verso la distruzione interiore.

-signorina può andare, ci pensiamo noi a lei-

La voce di Al mi distrae, così l’infermiera sfugge alla mia presa e se ne va.
Mi asciugo gli occhi cercando di darmi una calmata, mentre Al posa un borsone nell’armadio della stanza e Mur si siede sul letto accanto a me offrendomi la sua spalla.


***


Apro lentamente gli occhi, che mi fanno un male cane.

-ben svegliata-

Guardo alla mia destra e non c’è più il Lilloso, ma Aiolos e Aiolia.

-quanto… quanto ho dormito?-
-quando siamo arrivati per dare il cambio a Mur e Al stavi già dormendo, e siamo qua già da un paio di ore-

Certamente dopo aver esternato ogni mio pensiero ed emozione sono crollata e devo aver pianto così tanto da farmi bruciare gli occhi ancora adesso.

-come ti senti?-
-malissimo Aiolos, se solo ci penso mi fa male il cuore. E ho tanta paura, perché se non resto calma può darsi che io abbia un altro principio di aborto, come mi ha detto l’infermiera. Ma io non so cosa fare, se mi trattengo faccio male al bambino, se mi lascio andare sto male io… non so più cosa fare… e nessuno sa aiutarmi…-

Aiolos mi accarezza la testa sussurrando frasi del tipo “ci siamo qui noi, non devi preoccuparti” e “non ti lasceremo sola” ma non hanno senso per me, non sono loro quelli che si sono scoperti incinta!
Ci sarebbe solo una persona che ora potrebbe starmi vicino nel modo giusto, partecipare a questa grande gioia con me, ma non c’è più. Mi è stata portata via ormai un mese fa.

Ma cosa dico… è colpa mia.
È solamente colpa mia se Shura è morto, perché lui era intervenuto per salvarmi da fine certa.
Sono solo io la responsabile della sua scomparsa.

-stai calma, non devi tremare-
-Aiolia è colpa mia… è solamente colpa mia se Shura non c’è più…-
-ma cosa stai dicendo?-
-so tutto… so come è morto…lui… LUI ERA INTERVENUTO PER SALVARMI! SE NON FOSSE STATO PER LUI ORA IO… IO SAREI MORTA! SE FOSSI STATA IN GRADO DI FRONTEGGIARE APOLLO DA SOLA ORA SHURA SAREBBE QUI CON ME, MI DIREBBE CHE… CHE LUI È FELICE… CHE QUESTO BAMBINO FA DI NOI UNA FAMIGLIA!-

Riprendo fiato tra un singhiozzo e l’altro mentre i fratelli restano in silenzio.

-scu… scusatemi… io non… non riesco a non pensarci, non ce la faccio a non sentirmi responsabile…-
-non è colpa tua, Apollo era più forte, tutto qua-
-accidenti Aiolia ma anche io sono la reincarnazione di una dea! Anche io sono forte! Il mio potere non conta niente?!-
-quello che avevi di fronte non era l’Apollo a cui tu eri abituata, non era la reincarnazione del dio, ma proprio il Dio Apollo-
-e cosa cambia, Aiolos?! Ancora una volta non sono stata capace di cavarmela da sola! E ancora una volta ci siete andati di mezzo voi! E Shura…-

Per evitare di dire altro mi tappo la bocca con entrambe le mani, giusto in tempo per evitare di rigettare l’anima a causa di una nausea improvvisa, che ricaccio in gola deglutendo parecchie volte.

-vi chiedo scusa, non volevo aggredirvi così-
-da quanto tempo ti portavi dentro questi pensieri?-
-da molto Aiolia… forse troppo…-

Bevo un sorso d’acqua per rinfrescare la bocca dal saporaccio di vomito.

-Sara… scusa se te lo chiedo così direttamente, ma cosa intendi fare con il bambino?-

La domanda di Aiolos ferisce come una spada in pieno petto.
Istintivamente stringo entrambi i ciondoli che porto al collo, la luna e la spada.

-io… non lo so. È stato tutto così improvviso che non ci ho ancora pensato. E ho paura di non essere in grado di farlo-
-hai gli occhi nuovamente lucidi… scusami, avrei dovuto tacere-
-scusami tu invece, sono io che non sono forte a sufficienza per tutto questo…-


***


-bene signorina, abbiamo i referti delle sue analisi: lei è incinta da sei settimane e il feto è in buona salute. Il principio di aborto che ha avuto molto probabilmente è stato provocato da uno stato di agitazione o shock interiore piuttosto forte, che ha spinto l’organismo a percepire come una minaccia il suo bambino-

Dagli occhi della ginecologa passo a guardare la mia pancia.
Oh mio Dio, ho davvero fatto questo?

-esiste la possibilità che questo fatto si ripeta ancora, nei primi tre mesi di gestazione il rischio di aborto è maggiore, però se resta tranquilla e cerca di calmarsi nel caso di un’agitazione particolare non dovrebbe correre questo rischio-
-ho capito-
-in questo periodo saranno frequenti le nausee e la stanchezza, inoltre smetterà di gradire certe bevande come alcolici, the o caffè; inoltre se rimane in piedi per parecchio tempo può avere le vertigini, quindi le consiglio di restare il più possibile seduta o comunque di riposare bene la notte-

Troppe informazioni e tutte assieme…
Non ce la posso fare.

-stia tranquilla, sono cose normali in questo periodo, come ad esempio l’interruzione del ciclo mestruale, l’aumento del volume del seno e il dilatamento dei pori della pelle. Però sono costretta a chiederle quali sono le sue intenzioni: lei è molto giovane e, nel caso decidesse di interrompere la gravidanza, dovrebbe agire per tempo per evitare complicazioni, l’ideale sarebbe prima della fine del terzo mese-
-no io… ho deciso di tenerlo. Voglio farlo nascere-

Con le mani stringo più forte il tessuto fresco del mio camice che mi copre le cosce.

-un figlio è una grande responsabilità, lei e il suo ragazzo siete sicuri di volervi assumere un incarico così grande?-
-il mio… il mio ragazzo non c’è più… questo bambino è tutto quello che mi è rimasto… voglio farlo nascere, anche per lui-
-è veramente coraggiosa signorina… ha tutta la mia solidarietà-
-la ringrazio-
-la visita si conclude qui. Prima di andare fissi alla segreteria del reparto una visita per settimana prossima. E tenga, queste sono le ecografie di stamattina-
-la ringrazio, arrivederci-

Esco dalla stanza e vado subito a fissare la prossima visita, per poi uscire dal reparto di ginecologia e avviarmi verso la mia stanza seguita da Shion e Shaka.

-com’è andata?-
-sono alla sesta settimana e il bambino sta bene, quel principio di aborto dev’essere stato causato da uno shock interiore o comunque da tutto lo stress, la tristezza accumulata e tutto ciò che mi sono tenuta dentro. Ho fissato un’altra visita per settimana prossima-
-per fortuna state bene tutti e due, eravamo tutti preoccupati al Santuario-
-mi dispiace Shion, non volevo…-
-tranquilla, non fa niente. Quando potrai tornare a casa?-
-devo avere l’ultimo parere del caporeparto e poi forse posso uscire-
-e queste?-

Shaka indica la busta sotto il mio braccio.

-sono le ecografie che mostrano il mio bambino: ora misura sui cinque o sei millimetri, si distinguono già la testa e il corpo e si stanno formando gli organi e la placenta, e il suo cuore sta già battendo-
-è stupefacente…-
-hai ragione. Sapere che una nuova vita sta crescendo dentro di me è una cosa indescrivibile, anche il solo sapere che il suo cuore batte mi rende felice e orgogliosa-
-mi sembri decisamente migliorata rispetto a ieri, non solo fisicamente ma anche interiormente-
-vedi Shion, quando siete andati via ieri pomeriggio ho pianto tanto, tantissimo, e ho tirato fuori tutto quello che avevo accumulato dalla morte di Shura in poi e mi sono scaricata di dosso tutta quella negatività. Parlare di Shura non è ancora una cosa facile però non voglio far soffrire il mio bambino, così cerco di farlo con tranquillità anche però così facendo se mi sembra di far del male al suo ricordo-
-non potresti mai farlo, Sara, lo sai benissimo-

In risposta sorrido e poi mi chiudo in camera per cambiarmi.


***


Dopo il parere positivo dei medici sono tornata al Grande Tempio, dove praticamente ogni cavaliere esistente chiedeva delle mie condizioni e di quelle del bambino e io, tranquillamente, ho mostrato l’ecografia a tutti dicendo che lo farò nascere.
Dopo una scarica di vari complimenti e congratulazioni – e pure qualche lacrimuccia commossa – sono tornata alla tredicesima casa e ho cominciato a disfare il borsone, venendo interrotta un paio di volte dalle nausee, che giorno dopo giorno diventano sempre più forti.


Non voglio più nostalgia,non voglio più che tu vada via
Così lontano da me,io non pensavo che fosse così difficile
Ci sono notti in cui non so
Non so proprio con chi parlare
Perchè io parlo solo con te
E quando tutta la città si addormenterà
Camminerò guardando il cielo
Per cercare un tuo riflesso.

Volevo dirti che tu
Da quando non ci sei non vivo più
Volevo dirti che se
Che se non torni allora vengo da,allora vengo da te.


Apro il borsone e inizio a sistemare le varie cose.

Shura…
Mi manchi.
Mi manchi da morire.
Quando la notte non ti sento accanto a me e cado nel panico facendo fatica a dormire.
Quando voglio sentire la tua voce che mi sussurra “ti amo” esattamente poco prima che io mi addormenti.
Quando la mattina mi sveglio ma non sento il tuo profumo.
Quando mi alzo e non ho il bacio del buongiorno.
O, più in generale, quando vorrei sentire il contatto delle tue labbra sulle mie.
Quando torno a casa dopo il lavoro e non ci sei a salutarmi.
Quando mangio e tu non sei lì con me, non mi prendi in giro per qualcosa che ho preparato e non ha lo stesso sapore che gli dai tu.
Quando sono seduta a leggere un libro e tu non vieni a strapparmelo di mano per attirare la mia attenzione su di te.
Quando ho bisogno delle tue parole di conforto ma c’è solo il silenzio.
Quando voglio dirti “ti amo” ma tu non puoi sentirmi.
Quando voglio scusarmi con te per tutto quello che è successo, ma è troppo tardi.
Sono io la causa per cui tu ora non sei più qui e per quasi un mese non mi sono mai data pace.
L’ho sempre pensato, ho sempre creduto di essere io la responsabile della tua scomparsa e infatti è la verità: quando Mur si è fatto coraggio e ha riparato la tua armatura sotto i miei occhi mi ha raccontato quello che è successo mentre io ero svenuta. E ci sono stata malissimo, ogni sua parola feriva come una freccia incandescente scoccata al mio cuore.
Ci è voluto un mese di morte interiore prima che io abbia avuto il coraggio di esternare tutto quello che mi sono portata dentro finora, dalla tristezza per averti perso fino alla rabbia con me stessa per averti costretto a sacrificarti al posto mio, ma ora mi sento meglio.

Sistemo la biancheria nei cassetti e poi mi affaccio alla finestra per guardare il mare.


Il non vederti mi provoca un’emozione un po’ insolita
Qualcosa di inspiegabile che che mi costringe a raccontarlo in musica
Pensieri e note che vorrei
Cantare in una di quelle notti
Dove le stelle siamo solo noi due
Perchè l’unica poesia che può piacere a noi
Perchè per noi stare insieme
Sta al di sopra di tutto.

Volevo dirti che tu
Da quando non ci sei non vivo più
Volevo dirti che se
Che se non torni allora vengo da te.
Volevo dirti che
Ora so bene quel che provo per,quel che provo per te.

Non ti nascondo tutto quello che
Che ora ho voglia di dirti.

Volevo dirti che tu
Da quando non ci sei non vivo più
Volevo dirti che se
Che se non torni allora vengo da te.
Volevo dirti che
Ora so bene quel che provo per,quel che provo per,quel che provo per te



Certo, quasi ogni oggetto quotidiano mi ricorda te e questo non fa bene alla mia salute psichica, però ho cominciato a vedere i ricordi sotto un’altra luce: prima li vedevo solo come momenti perduti per sempre, legati a un periodo della mia vita ormai passato e finito, ora invece li vedo come episodi vivi e in continua evoluzione, esperienze da cui trarre il coraggio per continuare ad andare avanti senza di te.
Però ti vorrei qui al mio fianco ora, con quella tua presenza così fiera, elegante e allo stesso tempo felina per la quale ti prendevo sempre in giro; ti immagino qui, dietro di me, mentre mi abbracci e con le mani sfiori la mia pancia e tu sei l’uomo più felice sulla faccia della Terra.
In un certo senso l’ho sempre saputo, sapevo che più in là avresti sperato in una creatura che avesse un po’ di me e un po’ di te, e che ci rendesse una famiglia. E so anche che avresti dato a questo bambino tutto l’amore possibile e inimmaginabile, tutto quello che non è stato dato a te quando eri piccolo, e che avresti fatto di tutto per evitargli di essere infelice.
So anche che non l’avresti mai lasciato solo e che sarebbe il bambino con gli zii più speciali di tutta la Terra, tutti fratelli speciali del papà.

Scusami, ma qualche lacrima ora è d’obbligo, in fondo sono un’umana piagnucolona.
In più il riflesso del sole sull’acqua cristallina del mare non aiuta.

Shura…
Io farò nascere il nostro bambino, anche se sarà difficile poi crescerlo da sola senza una figura paterna al mio fianco e con le piccole risorse che ho, ma voglio farlo.
Non importa se andrò verso un esaurimento tra il lavoro, Apollo e tutte le altre complicazioni che potranno sorgere, sono sicura che il solo sorriso di quella creatura sarà la ricompensa e la ricarica che mi permetterà di andare avanti giorno dopo giorno.

Shura…
Ti amo. E amerò il nostro bambino.
Nel frattempo guardami e sii fiero.






SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEEE-------------------------
Buondì genteeeeeeee!!!
Prima che poi me lo dimentichi, la canzone del capitolo precedente era “When You’re Gone” di Avril Lavigne, mentre quella di questo capitolo è “Volevo Dirti” dei Modà.


Bene, fatte le precisazioni ora posso dire…
Mamma mia che partooooooooooooooooo!!!
Questo capitolo è stato un vero parto!!!
Prima di tutto l’ho scritto in una sera dopo aver guardato l’ultima mezz’ora del film “Il Gladiatore” che non ero riuscita a vedere la sera prima - e già potete immaginare in che stato ero (stavo piangendo per Massimo, poveroooo ç___ç) – in più non avevo idea di come cominciare.
Ho fissato lo schermo per mezz’ora buona prima di scrivere “Capitolo 28”!
Coooomunque poi ho cominciato a scrivere ma non mi piaceva l’impostazione, ho ricominciato d’accapo e faceva ancora più schifo, il terzo tentativo (quello che avete letto) era la migliore versione delle tre.
E poi la canzone… ero indecisa se metterla o no perché mi sembrava quasi forzata, poi però quando l’ho ascoltata non ho potuto fare a meno di inserirla, in quel momento mi è sembrata perfetta per il capitolo!
Sto invecchiando =.=
Povera me =.=

Vedo che la notizia della gravidanza di Sara ha fatto contenti tutti ^^
In effetti era prevedibile, Shura da bravo ragazzo spagnolo mucho caliente alla sera mica giocava a dama XD
‘sto ragazzo era un toro da monta…
cioè volevo dire era parecchio attivo…
ahem…
no ecco io…
*Sary fonde perdendo sangue dal naso*



Miloxcamus: ormai sono CERTA che qualcuno porti sfiga, se becco chi è gli faccio vedere i sorci verdi! Saori non brilla per il suo tatto e per il suo tempismo, è una cosa nota e arcinota, basti pensare che invece di fare una sorpresina al Grande Sacerdote l’ha avvisato del suo arrivo tramite lettera -.-“
In bocca al lupo per i tuoi esami!!!
A presto! ^^


RedStar12: grazie mille per avermi risparmiato ore e ore di lettura per le questioni tecniche che tu sai bene XD ma scusa… chi ti dice che sarà un baby-Shura e non una baby-Sara? U_U


EriS_SaN: sì, sono un cancro Sacerdote con due personalità, tra le quali una infinitamente bastarda XD ormai mi conosci bene XD tu ce la vedi già come una brava mamma? (ma se neanche so come si cambia un pannolino!!! –ndSara) ecco dopo questa dichiarazione fossi in te comincerei ad avere qualche dubbio -.-“
Cei contenta che Deathy torna se stesso? Lo adoro di più quando non è puccioso *w*
Grazie per i complimenti, e continua a leggere per vedere come svilupperò la cosa ^^
Ps: stai tranquilla, Artemide non ti farà la pelle… e Saori è una gioccola U_U

Sesshy94: Shura era lì accanto? Mi sa che a sentire della gravidanza di Sara o è svenuto o è scappato XD ragionando secondo la posizione di Saori non ha avuto tutti i torti, però c’è modo e modo di dire le cose, no?
Un bacione cara!


Anzy: ci hai preso, il bambino la sta spronando a reagire alla situazione e infatti non era conciata poi così male verso la fine del capitolo, anche se ha dovuto comunque tirare fuori tutto quello che si è portata dentro finora… ma chi l’ha detto che sarà un maschietto? XD


Ai91: se aspetti che Saori riporti in vita Shura fai prima a diventare la regina dle mondo, credimi -.-“ ti consiglio di seguire la morale del capitolo, usare sempre il preservativo U_U dillo a Shaka mi raccomando! XD


Court: sei contenta del pupo? ^^ vuoi essere una delle zie di quel pargoletto? Ci vorrà qualcuno che lo calmi dopo che l’avrà guardato Deathy, poverino, si spaventerà XD (EHI!!! ndDeathy)
Dai spara tutte i possibili nuovi cavalieri del Capricorno, sono curiosa di sapere chi hai pensato! ^^ tu fai sempre dei bei ragionamenti mi piacerebbe saperli ^w^
Dimmi che cosa ne pensd el capitolo, un abbraccio forte e tanto sostegno morale per lo studio!


Sabri92: ti do pienamente ragione togliendo “a volte”, Saori è priva di tatto, punto e stop. Io ce la vedrei bene in un ospedale a dare le notizie ai parenti, dritta e schietta com’è…
Sono sadica, sì… XD
Sembra però che Sara abbia trovato un po’ di grinta per rialzare la testa e continuare a vivere, no? ^^


Snow Fox: grandissimaaaa! Finalmente sei tornataaaaaa! Mi ha fatto veramente piacere leggere ancora qualcosa di tuo ^^ sì, io sono spietata, dopotutto il cavaliere del mio segno zodiacale è un certo killer sadico e psicopatico con la casa tappezzata di teste, da qualcuno avrò pur preso, no? XD mi fa piacere che la storia ti piaccia, un bacione! ^w^


Piccolabulma: in effetti la dichiarazione di Saori ha fatto peggiorare di gran lunga la stabilità della situazione, resta veramente da sperare che Apollo se ne resti buono ovunque sia e che non mi agiti Sara ancora di più altrimenti tra poco mi diventa Hulk al femminile nel peggiore dei casi O__o
Shurino manca a tutti ma dobbiamo farcene una ragione T____T


Terry Alchemist 22: ciao Sister! Mi piace molto l’espressione “mollare una bella cinquina a saori”, mi ha fatto venire in mente la tombola XD su Artemide non posso che darti ragione, se non gliene importasse niente di Sara non l’avrebbe rimessa in sesto, no?
Ps: saluta mio fratello da parte mia e di Puccio


Gil88: povera, sei a casa con l’influenza… non è che potresti passarmi qualche germe? Voglio starmene a casa pure io XD e poi hai Camus che ti fa da infermierino… Gil sei una vecchia volpe XD oh brava, dillo anche tu che il cavaliere del Capricorno è uno e uno solo! Dobbiamo farlo capire a quella testa bacata di Saori! Convinci anche Camus a dirglielo, magari a lui dà ascolto!


Morgana Di Avalon: è vero, non sono obbligata a rispondere alle recensioni ma a me piace farlo, mi sembra il minimo visto che siete così gentili a lasciarmi due paroline ^^
Come ho detto qualche recensione fa dal punto di vista di Saori è una decisione giusta, dopotutto deve pensare anche alla sicurezza degli altri cavalieri, però c’è modo e modo di dire le cose… anche io avrei reagito con un bello schiaffo in piena guancia!
Chi lo rimpiazzerà?
Bella domanda. Io ovviamente ho la bocca cucita, però prova a dire qualche nome, così vediamo se ci hai preso ^^
Grazie per aver recensito, ciao e alla prossima! ^^



Un ringraziamento ai Favolosi Fantasmini e alle 39 persone che hanno messo questa storia tra i preferiti!
Ah, volevo anche dire… QUESTA STORIA HA SUPERATO LE 300 RECENSIONIIIIII!!!
VI AMO TUTTIIIIIIIIIIII!!!
Mi inchino davanti a voi, è solo merito vostro se questa storia sta avendo “successo”, GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEE!!!

Sary.

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Capitolo 29
*** Sogni Risplendono ***


CAPITOLO 29 – SOGNI RISPLENDONO


"Il suo cuore era come un cristallo affilato come una lama,che strideva con il suo bell'aspetto da fiore appena sbocciato, se un uomo l'avesse toccata senza fare attenzione... avrebbe finito per sanguinare."


Ci sono cascato. Ci siamo cascati tutti.
Si meriterebbe un oscar per questa recita.

Scendo velocemente le scale per tornare alla mia casa, massaggiandomi le labbra come se volessi ritrovare quel contatto caldo e sorpreso.
Ci ha imbrogliati, ma io sono stato veramente uno stronzo, ho perso il controllo e ho fatto l’irrimediabile.
Arrivo con grandi falcate piene di rabbia davanti alla casa dell’Acquario, dove ad aspettarmi c’è un glaciale Camus appoggiato a una colonna.

-dalla tua faccia deduco che tu non ti sia trattenuto-
-ormai mi conosci bene, Camus-
-dai entra-

Chissà come mai questo ragazzo indovina sempre cosa non va in me.
Guardo ancora una volta la scalinata fino alla tredicesima e poi seguo il mio amico per la solita tazza di the.





========flashback=======




Mi sento a pezzi, stanotte non ho dormito per niente a causa delle nausee.
È già un miracolo che io riesca a tenere la testa alzata e a non lasciarmi cadere addormentata sulla scrivania.

-Sara ma ti senti bene?-
-sì Enry sto bene, ho solo un po’ di sonno-
-sicura? Hai una cera pessima. Ora che ci penso è da un po’ che non hai una bella faccia-
-è… è solo un periodo incasinato e non ho energie sufficienti per tutto-
-prendi degli integratori allora, in questi casi un aiuto non può farti che bene-
-ok, proverò a prenderli-

Enrico si allontana dalla scrivania intasata di carte su cui devo lavorare.
Lui parla per il mio bene ma non sa cosa è successo durante le ferie estive, cosa ho passato e cosa sto affrontando ora. Ho preferito tacere sulla morte di Shura e sul bambino – e ho chiesto anche agli altri cavalieri di farlo - non voglio caricarlo di altri problemi, ne ha già a sufficienza da quando Ale è entrato nella fase di sclero continuo e a mio fratello tocca porre rimedio ai casini che provoca.


Sara ti stai affaticando troppo. Perché non mi dai retta e lasci che prenda il tuo posto? Dopotutto l’orario di lavoro sta per finire e non devi più usare quella scatola meccanica.

Tranquilla Artemide, ce la faccio benissimo.

Puoi mentire a tutti ma non a me. Posso leggere nell’anima che sei affaticata, sia fisicamente che mentalmente, e che sarebbe meglio fare cambio.

E se mi viene la nausea che cosa fai? Tu stessa mi hai detto che non sapresti prenderti cura di un corpo gravido.

Posso sempre provarci, sai che non riesco a vederti così sofferente.

Ti ringrazio ma preferisco cavarmela da sola.


Guardo l’ora sul computer, prendo la mia borsa ed esco dall’ufficio, dove Mur è già pronto per teletrasportarmi a casa anche se fare una viaggetto del genere quasi ormai alla settima settimana di gravidanza con il vomito facile non è il massimo.


Chiudo la porta della camera e mi siedo davanti al mobile con lo specchio prendendomi la testa tra le mani.
Sono passati già cinque giorni dal principio di aborto e dalla visita ginecologica ed è appena cominciato Ottobre.
Io odio l’autunno.
Prima di tutto comincia ad avvicinarsi il freddo inverno, ma soprattutto porta con sé una strana malinconia che nel mio caso affiora quando vedo i viali intasati di foglie gialle e arancioni cadute dagli alberi. Ormai la chiamo la “stagione della morte” perché la natura sembra stia perendo per rinascere a primavera.
E credo proprio di essere ormai anche io in questa modalità.
Cerco sempre di nasconderlo agli occhi degli altri ma io non sono affatto felice, non ho più forze per andare avanti così conciata, mi sento malissimo e… non voglio più niente.
Se si potesse guardarmi nell’anima si vedrebbe un enorme guscio vuoto.
Avevo promesso di reagire per il bambino ma non ci riesco, anche sforzandomi non trovo dentro me la cosiddetta “forza delle mamme”, cioè la straordinaria capacità che acquisiscono le donne quando raggiungono la consapevolezza di essere tutto per qualcuno, di essere l’unico punto di riferimento per qualsiasi cosa; quella forza che riesce a far fare anche l’impossibile.
Perché io non ce l’ho?
Sono diversa dalle altre donne?
Come se tutto questo non fosse sufficiente Artemide non mi parla più.
Dopo aver pranzato ha insistito ancora per prendere il mio posto e le ho risposto con un tono veramente seccato, e temo si sia offesa.

Prendo a craniate leggere il tavolo di legno dandomi mentalmente della stupida quando l’ennesima sensazione di nausea minaccia di farmi stare male, ma riesco a trattenermi.

Shura…

Scusami, una settimana fa ho parlato tanto come un eroe ma in realtà non sono capace di fare tutto quello che ti avevo promesso.
Sono stanca, demoralizzata, vedo il futuro nerissimo e soprattutto non so più cosa fare. Non ho più niente per cui andare avanti ogni giorno a combattere da sola. Scommetto che se Apollo ora tornasse non farebbe fatica a farmi fuori una volta per tutte, anzi gliene sarei quasi grata.
Ho bisogno di te al mio fianco, io da sola non posso fare più niente.

Con la manica della felpa asciugo una lacrima.

Shura, torna da me…


Mentre piango silenziosamente tenendomi il viso tra le braccia incociate sul tavolo qualcuno bussa alla porta. Cerco di calmarmi e invito ad entrare.

-buongiorno dolcezza come…-
-b…buongiorno Milo-
-cos’è successo? Perché piangi?-
-tranquillo, tutto a posto… mi è entrata una ciglia in un occhio-
-e perché piangi con entrambi allora?-
-te l’ho detto non è niente…-

Mi alzo asciugandomi completamente il viso e bevo un sorso di acqua.
C’è un silenzio tombale nella stanza, quasi come se fossi da sola.
L’unica cosa che rompe questa quiete è il cosmo di Milo che sta cominciando ad agitarsi.

-Milo ma co…-

Quando realizzo cosa è successo un paio severi di occhi blu fissano i miei mentre mi ritrovo sdraiata sul letto con i polsi immobilizzati.

-dimmi la verità Sara, stai bene?-
-sì, è tutto…-
-bugiarda! Stai mentendo!-
-non è vero-
-certo, come no, e io sono la fata turchina… adesso basta Sara, stai dicendo un sacco di balle da parecchio tempo! È chiaro come il sole che tu non stai bene e il fatto di averti beccata a piangere da sola ne è l’ulteriore prova! Ora tu mi dici cos’hai!-
-io non… non ne voglio parlare…-
-e credi che startene lì a piangere migliori le cose?-
-è l’unica cosa che riesco a fare… Milo lasciamo andare…-
-no finchè non mi racconti tutto-
-lasciami stare Milo! Non puoi capire!-
-fammi almeno provare!-
-no, tu non c’entri niente e non puoi capire!-

Mi rifiuto di guardarlo in faccia, questa sensazione di sporco che mi sento addosso è orribile e non voglio che lui possa vederla.
Mi sento coperta di vergogna e di falso orgoglio e mi faccio schifo.
Le sue mani strette sui miei polsi iniziano a tremare. Di rabbia.


Vorrei sentire la tua voce gridare, tentare, sbagliare
Non sopporto più di vederti morire ogni giorno, innocuo e banale


-smettila… smettila di farti male! Smettila di fare male a tutti noi! Anche se lo nascondi sappiamo che stai soffrendo, che ti senti impaurita e sola ma non è così! Vorremmo tutti trovare un modo per non ferirti ma è difficile, cazzo! Tutti in questo Santuario vogliono aiutarti ma tu ti ostini a voler fare tutto da sola anche a costo di distruggerti! Io sono stufo di questa situazione, mi sta facendo diventare matto!-
-Milo…-
-Milo un corno, ora tu ti alzi e riprendi in mano la tua vita!-
-MA IO NON CI RIESCO! NON TROVO PIÙ QUALCOSA PER CUI CONTINUARE AD ANDARE AVANTI, MI SENTO VUOTA DENTRO! RIVOGLIO SHURA AL MIO FIANCO, VOGLIO CHE TUTTO TORNI COME ERA PRIMA MA SO BENISSIMO CHE È IMPOSSIBILE!-

Come era prevedibile riscoppio a piangere.

-tu… lo stai ancora pensando, vero?-
-certo… come potrei non farlo…?-
-è colpa sua se sei ridotta così. Devi andare avanti, il passato è passato e non si può cambiare-
-COME PUOI CHIEDERMI UNA COSA DEL GENERE?!-
-TE LO CHIEDO DA… DA AMICO! TU VUOI SFOGARTI, VUOI LIBERARTI DI TUTTO IL SENSO DI COLPA CHE TI PORTI DENTRO MA NON VUOI FARLO PERCHÈ HAI PAURA, NON SO DI COSA, FORSE DI FERIRE IN QUALCHE MODO SHURA, NON LO SO, MA HAI PAURA! IO NON CE LA FACCIO PIÙ A VEDERE COME TI AUTODISTRUGGI, VOGLIO VEDERTI REAGIRE, URLARE, FARE QUALSIASI COSA TI FACCIA STARE MEGLIO! REAGISCI! TORNA A VIVERE!


Senza aspettare più di subire il tempo tra le mani
Sogni risplendono
E non importa se tutto quanto è fermo intorno a te
Sogni risplendono
Io sono il tempo, sono la spazio e i desideri sono
i miei tentacoli
E non aspetto più di bruciare il tempo tra le mani
Sogni risplendono


Non l’ho mai visto così arrabbiato.
Ancora incredula per quello che ha appena finito di dire, qualcosa che mi è tanto mancato apre una luce in questo caos nero che regna nel mio cervello.
Caldo, deciso, vellutato, agitato, passionale…
Per un attimo ho pensato che fosse il suo, che fosse tornato, ma poi mi sono resa conto che non era lo stesso.
I leggeri fili luccicanti che cadono sul mio viso non erano così lunghi e non avevano questo profumo.
No, non è Shura.
Ma Milo che mi sta baciando.
Ancora sorpresa per questo gesto, cerco di divincolarmi per liberarmi dalle sue labbra ma non ci riesco, sembrano quasi incollate, e non riesco a capire cos’è questa sensazione di piacere che provo al sentire questo contatto così intimo tra noi due.
È come se mi stesse iniettando del veleno che confonde i pensieri e i sensi.
Quando riesce a farmi schiudere le labbra la malinconia mi assale.

Shura…
Shura…

Strizzo gli occhi e poi li riapro intenzionata a far finire questa tortura psicologica staccandomi da lui anche a costo di arrivare a mordergli la lingua.
Non riesco a muovere i polsi neanche di un millimetro e allora comincio a scalciare come un cavallo imbizzarrito mentre cero di non far entrare in collisione la sua lingua con la mia.
Io non voglio!
Smettila Milo!
Basta!
Lasciami andare!


Hai sensi che confondono
Solo rabbia da estinguere
Senti che rompi tutto ciò che hai intorno ma senza urto


***

E’ il desiderio che non ha più via di fuga
E all’improvviso poi mi accorgo che non ha più senso rifugiarsi dentro un’ombra che da noia
E non ci provi più, tu non esisti più
(sogna ancora)


Sapevo che non avrei resistito a lungo, il mio lato bastardo ha preso il sopravvento e mi ha trasportato sulla strada che non volevo prendere.
Sono un bastardo.
Ma almeno lo sono fino in fondo.

Sta cercando di divincolarsi per sfuggire da me e dalla mia voglia di lei, ma non sono per niente disposto a lasciarla andare senza un cambiamento, anche a costo di diventare la persona che odia di più sulla faccia della Terra.

Le sue labbra sorprese sono così morbide che sono peggio di qualsiasi droga in circolazione, una volta provate non si riesce a farne a meno, e io voglio godermele finchè posso.
Ormai è inutile che io continui a mentire a me stesso facendomi lunghi discorsi mentali che non portano a nulla, basta, ora è tempo di agire prima di diventare veramente matto.
Anche se ormai, pazzo lo sono da un po’, ma di lei…

Ha ripreso a lottare con tute le sue forze per staccarmi, poco prima che io assapori la dolcezza della sua lingua morbida, ma io non cedo. La voglio, e stavolta al diavolo i freni del cazzo che mi sono sempre imposto.



E non ho più ombre da uccidere
E non ho più forza per restare qui
Sa di lucidità e di insana fobia,
come aria invisibile
confondo tutto


***


È inutile, non ci riesco.
Ormai il contatto è diventato intimo nelle nostre bocche e non riesco più a pensare a qualcosa che mi permetta di liberarmi, ho provato di tutto.
Shura…
Perdonami.
Non mi rimane altro che lasciami andare…
Non guardarmi, per favore…


E non ho più ombre da uccidere
E non ho più forza per restare qui
Sa di lucidità e di insana fobia,
come aria invisibile
confondo tutto


***


Si è arresa, ha smesso di combattere e si sta prestando al mio gioco.
Piangendo.
Non era così che volevo finisse.
A malavoglia mi separo da quelle labbra così morbide e impaurite, la guardo negli occhi, arrossati per via del pianto, e con una mano le asciugo le lacrime.

-scusami, ho perso il controllo-
-scusami è troppo poco Milo…-

Sospiro e me ne vado con questa sensazione di sporco, schifo, rabbia e vergogna che mi sta assalendo.
Chiudo la porta prima di sentire qualcosa che si rompe contro il legno appena chiuso.



***


Mentre sfrego la mano sinistra sulle labbra, come se potesse cancellare quello che c’è appena stato, guardo la sveglia che ho scagliato contro la porta in preda a un attimo di rabbia.

Sono una stupida. Una cretina, una deficiente!
Avrei dovuto dire subito “NO” invece di lasciarmi andare.
E la cosa peggiore è che mi è piaciuto! In fondo, anche se non lo ammettevo e non lo accettavo in quel momento, una vocina dentro di me chiedeva che continuasse e che andasse anche oltre, perché rivoleva quella complicità e quella sensazione di appartenenza a qualcuno.
Mi faccio schifo da sola!
Mi sento una… una…
Una puttana!
Come se andasse bene chiunque!
No!
Io non sono così!
Non voglio cambiare e diventare qualcosa che non sono!

-NOOO!-

Mi asciugo velocemente il viso ed esco dalla stanza incazzata come una iena, sorpasso velocemente la sala del Grande Sacerdote e arrivo in cucina, dove una sconcertata Viktoria e un incredulo Kanon mi guardano allibiti mentre, dopo aver spalancato la credenza, comincio a mangiare nervosamente delle patatine.

-Sara ma che cosa…-
-tranquillo Kanon, sono solo nervosa e incavolata-
-cos’è successo?-
-una cosa che mi ha fatto arrabbiare… molto arrabbiare. E riguarda solo me. Io non cambierò in peggio, io resterò io, cascasse il mondo questa sarà una certezza che rimarrà, puoi scommetterci-

I due si guardano confusi mentre mi appoggio al tavolo dove loro sono seduti.

-non mi sono mai sentita così incavolata in tutta la mia vita e allo stesso tempo così piena di energie… non mi capisco più. E adesso ho voglia di mango! Ma cavoli!-

Lascio il sacchetto aperto nel primo posto che capita e vado a vedere se c’è l’oggetto del mio attuale desiderio.

Ma vuoi vedere che si è risvegliata la mia forza di mamma?









SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEEE------------------
Ciao a tutti ^^
Sappiate solo che per scrivere questo capitolo ho dato fondo alla poca materia grigia che mi è rimasta @.@
La frase che dà inizio al capitolo l’ho copiata da Angel Sanctuary… veramente l’avevo trovata per caso in giro in internet poi ho cercato e cercato e cercato… e alla fine ho scoperto che era di questo manga mi sembrava così bella che ho deciso di usarla per aprire questo capitolo complicato.
La canzone invece è “Sogni Risplendono” dei Linea 77 feat. Tiziano Ferro (mix strano ma che cattura, credetemi).
Quando ho ascoltato questa canzone in cerca di ispirazione la mia mano ha scritto da sola: è incredibile come a volte le parole in musica riescano a esprimere perfettamente concetti che sono difficili da spiegare.

Chiedo venia se non ho le forze sufficienti per rispondere ai vostri commenti, sappiate solo che vi adoro tutti e che c’è un Gold per ognuno di noi, basta solo trovare quello giusto!
non chiedetemi cosa sto dicendo, non lo so neanche io @.@

Alla prossima!

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Capitolo 30
*** Me Against The World ***


CAPITOLO 30 – ME AGAINST THE WORLD

Non avendo trovato il mango che tanto volevo ho accettato la proposta di Viktoria di andare a fare la spesa insieme, così finalmente avevo il mio frutto e un’occasione per distrarmi e contemporaneamente lei riempiva le credenze delle case undici e dodici.

Dopo un veloce viaggetto su una macchina con un enorme bagagliaio - e ovviamente piena di ogni optional in puro stile Viktoria – siamo arrivate in questo enorme centro commerciale con dentro un supermercato.
Appena l’ho visto ho avuto come la sensazione… di essere a casa.
Non so spiegarmi, ma l’andare a fare la spesa è un’azione così comune e quotidiana che ormai la collego subito alla casa e alla normalità.

Una coppia con un bambino attira la mia attenzione: il piccolo, che avrà sì e no un paio di anni, piange perché è inciampato, il papà lo prende in braccio e inizia a cullarlo assieme alla mamma per farlo calmare.
Serenità.
Famiglia.
Quotidianità.

Qualcosa si schianta leggermente contro il mio sedere, mi giro e mi accorgo che è il carrello della spesa guidato da Viktoria.

-allora, andiamo?-
-certo-

Come due brave massaie ci addentriamo nella giungla fatta di corridoi pieni di ogni genere alimentare e cominciamo a riempire il carrello.

-posso sapere perché prima sei entrata incavolata nera?-
-diciamo che è successo qualcosa che mi ha dato molto fastidio-
-qualcosa del tipo…?-
-del tipo non te lo dico, perché al solo ripensarci rischio di far saltare in aria il supermercato-
-ahia, dev’essere stata proprio una cosa orrenda allora…-
-è stata una bassezza che non mi aspettavo, ecco tutto-
-posso almeno sapere chi è stato?-
-si dice il peccato ma non il peccatore-
-ma se non mi hai detto neanche il peccato!-
-dettagli…-
-però sono curiosa di saperlo. Per averti fatto reagire così e per aver causato un mezzo attacco di panico a Kanon dev’essere cascato mezzo mondo-
-attacco di panico?-
-avevi uno sguardo talmente truce che era visibilmente sconvolto. Eh sì, qualsiasi cosa sia successa dev’essere stata terribile…-

Dannata curiosità femminile…
E dannato istinto di gossip!

-d’accordo, però non farne parola con anima viva-
-giurin giuretto!-
-una persona… mi ha baciata contro la mia volontà mentre ero in un momento di debolezza e non potevo reagire-

La reazione di Viktoria arriverà esattamente tra cinque… quattro… tre… due… uno…

-cosa?! E chi è stato?-
-una persona, sappi solo questo. E come se non fosse sufficiente molto probabilmente per quella persona non sono solo un’amica, ma qualcosa di più-

Mi allontano per prendere i miei biscotti preferiti lasciando una Viktoria stupita ai limiti del possibile in mezzo alla corsia.

-E TU NON HAI REAGITO?!-
-Viktoria non urlare!-
-ops scusami… però non ti sei opposta?-
-ci ho provato, ma ero immobilizzata e il massimo che potevo fare era scalciare, avevo i polsi bloccati ed ero sdraiata sul letto-


Che bugiarda…
Ammettilo che ti sei lasciata andare perché ti è piaciuto!
Ammettilo che quel bacio ha risvegliato gli impulsi primordiali dell’essere umano!
Ammettilo che il tuo corpo voleva andare oltre!
Ammettilo che la tua resistenza è durata pochissimo!

Taci Artemide! Che cosa ne vuoi sapere tu?

Sai benissimo che rappresento la parte razionale che ti ostini a non accettare e che dice esattamente le parole che tenti di rifiutare! Sai che ho ragione, e non dirmi che è una menzogna perché riesco perfettamente a leggere nella tua anima che non è così!

Ci siamo riappacificate da poco, per favore non voglio litigare ancora con te…


-se becco chi è stato giuro che io… io…-
-tranquilla, ci sono rimasta male però non me la sento di arrabbiarmi con quella persona-


Ammettilo che ti piacerebbe ricevere un altro bacio.


-però non è stato corretto da parte sua!-
-lo so, ma ormai quel che è stato è stato… però non so come affrontarlo nel caso lo dovessi incontrare-
-Sara niente è meglio di una bella chiacchierata, dovete parlarvi e risolvere al più presto la cosa, anche se ora come ora immagino tu sia arrabbiata, però ricordati che non devi caricarti di stress aggiuntivo, non è saggio visto che aspetti un bambino e hai rischiato un aborto…-

Abbasso lo sguardo sulla mia pancia, che comincio ad accarezzare lievemente.


Ammettilo che la carne è più forte dello spirito!


-hai ragione, sarà dura ma devo parlargli. Solo così forse risolveremo la cosa, almeno in parte-

Ci scambiamo uno sguardo come a dire “ci riaggiorniamo presto” e continuiamo la nostra missione cibo.
Bene, so cosa fare… il realizzarla sarà la parte difficile!


Artemide, ho ceduto e ho sbagliato. Ma non succederà più.

Lo vedremo.


***


“Milo posso disturbarti? Ecco… hai visto che bella giornata?”
No così non va bene.
“Milo dobbiamo parlare”
Troppo diretto.
Accidenti quanto è difficile cominciare una conversazione così delicata!
Ho già sorpassato le prime quattro case, sono a metà del percorso e ancora non so come fare per parlare con lui.
Accidenti, ma perché mi faccio tutti questi problemi? In fondo siamo amici, no?

No?

Mentre mi scervello per trovare altri modi di intavolare il discorso non mi accorgo di arrivare davanti l’entrata dell’ottava casa.
Ok Sara, un bel respiro profondo e poi via!

Ma anche due o tre di respiri!
No, basta tergiversare, ora entra e affrontalo!

Muovo il primo passo verso l’ingresso quando il padrone di casa mi viene incontro.
Tempismo perfetto.

-ciao Sara-
-ciao Milo. Senti io…-
-credo che noi dovremmo chiarire un po’ di cose-

Wow.
Potevo pensare anche io a questa frase.

Seguo Milo fin dentro le stanze private dell’ottava casa e non sono affatto tranquilla, come se sapessi che questa è solamente la quiete prima della tempesta.

-siediti pure-

Mi indica il divano nel soggiorno e io obbedisco.
Accidenti, e ora cosa gli dico?

-Milo io…-
-no, fai cominciare me per favore. Io volevo chiederti scusa per quello che ho fatto, in quel momento non ero in grado di tenere a freno niente di me. Sono stato veramente uno stronzo a… baciarti… e, anche se mi rendo conto che scusarmi non è sufficiente, per ora non riesco a fare altro-

Seguo parola per parola il discorso di Milo annuendo con la testa.

-penso ci sia qualcos’altro che tu debba dirmi… quando mi hai immobilizzata hai detto che stavi diventando matto a vedermi triste e… credo che ci fosse altro dietro quelle parole…-

Abbasso lo sguardo fino a vedere solo il pavimento bianco e le mie scarpe.
Non sono mai riuscita a reggere questo argomento fissando una persona dritta negli occhi, neanche con Shura.

Perché c’è questo silenzio adesso?
Milo per favore dì qualcosa!

Un sospiro profondo rompe il silenzio.

-hai ragione. Dovrei dirti altro… ma non ci riesco. Temo che se te ne parlassi il nostro rapporto di amicizia non sarebbe più come prima-
-…ho capito-

Cazzo, è quello che pensavo.
Anche io avrei risposto così, se fossi stata al suo posto.
Calma, devo restare calma…

-Milo…-
-sì?-
-sai perfettamente che per me c’è solo Lui… che il mio cuore è già occupato… non riesco a farmene una ragione, Shura è ancora vivo dentro di me e lo amo ancora come il primo giorno. Anzi, più di allora. Lo amo con tutta me stessa, mi sono concessa completamente a lui e questo ha portato al concepimento di una nuova vita che ora cresce dentro di me. Ammetto che quando mi hai baciato ero combattuta: una parte di me, la maggioranza, si ribellava e mi urlava di farti smettere, la minoranza invece voleva che tu continuassi, che andassi anche oltre, perché voleva sentire nuovamente il calore di un altro corpo sopra il mio. Non sapevo chi ascoltare e mi sono abbandonata alle tue labbra, anche se il cuore ne soffriva terribilmente-

Facendomi coraggio lo guardo dritto negli occhi.

-poi ho cominciato a piangere. Piangevo perché chiedevo scusa a Shura. Perché non volevo che mi guardasse cedere a un piacere carnale. Milo, anche se ora so che mi odierai, da un lato ti ringrazio perché con il tuo gesto mi hai risvegliata da uno stato di abbandono totale, ma dall’altro mi scuso perchè per me sei un amico. Forse uno dei più cari che io abbia mai avuto. Ma n-niente di più. Scu-scusami-

Potevo anche evitare di balbettare verso la fine.
Riabbasso lo sguardo e passo le mani tra i capelli, cercando di restare lucida e di non dire altre frasi insensate che potrebbero ferirlo o far aggravare la situazione, anche se ormai il danno è fatto.
Ma soprattutto cerco di non piangere.

Una mano mi scompiglia affettuosamente i capelli.

-su dolcezza, non fare così e non metterti a piangere per l’amor del cielo… ti offro una fetta di torta ma non aprire i rubinetti-

Sempre il solito scemo.
L’ho appena rifiutato e pensa subito a offrirmi un dolce.

-Milo… nonostante tutto ti voglio bene-
-anche io… e se non posso amarti come uomo concedimi di volerti bene come un fratello. Ma non chiedermi di non provare qualcosa per te-
-non l’ho ma fatto e non te lo chiederei neanche. Dopotutto al cuor non si comanda-
-ti ringrazio…-

Mi scompiglia ancora una volta i capelli con un gesto affettuoso e si dirige verso la cucina.
Mi sembra tutto così strano…
La questione è veramente risolta?
A lui va davvero bene così?

Nel pieno delle mie riflessioni Milo ritorna con due piattini su cui è appoggiata una fetta di torta e me ne porge uno.

-buon appetito-
-grazie, anche a te-
-diciamo che questa è la torta della riappacificazione-
-diciamo così-

Non posso dargli torto, è talmente squisita che farebbe perdonare ogni cosa.
Restiamo un paio di minuti buoni in silenzio a far saltare di gioia le nostre papille gustative e nella mia testa ormai c’è solo una parola: rinascita.

-Milo posso chiederti un favore?-
-tutto quello che vuoi-
-se per te non è un disturbo, dopo potresti portarmi velocemente in un posto?-
-posso sapere quale?-
-te lo dico dopo. Sappi solo che grazie a te è ricominciata la mia rinascita e che è ora di mostrarlo a tutti-
-qualunque cosa tu stia tramando sappi che sono comunque lieto di esserti stato utile-


We're not gonna be just a part of the game
We're not gonna be just the victims
They're taking our dreams and they tear them apart
To everyone's the same
I've got no place to go
I've got nowhere to run.
They want to watch me fall
They think they know it all



-cosa vanno bene signorina?-
-sì, perfetti-
-ha fatto veramente un bel cambiamento da quando è entrata-
-era proprio quello che volevo-

Li sfioro delicatamente, e più li guardo più sono soddisfatta di me.


I'm a nightmare, a disaster
That's what they'd always say
I'm a lost cause, not a hero
But I'll make it on my own
I've gotta prove them wrong
Me against the world
Its me against the world


Come ogni mattina ricomincia il solito tran tran quotidiano.
Ma da oggi sarà diverso.
A cominciare da…

-buongiorno Enrico-
-buongi… cos’hai fatto ai capelli?!-
-ti piacciono? Li ho tagliati e colorati-
-ma… sono neri! E ti arrivano appena alle spalle-
-sì, lo so. Ho dato un taglio netto anche se ho impiegato anni a farli crescere. Comunque ho alcune cose da dirti e vorrei approfittarne ora che siamo da soli-
-oggi sei diversa dal solito, cosa è successo?-
-finalmente ho capito che devo reagire. Solo raccontandoti tutto però potrai capire-

Enrico si siede alla sua scrivania, io alla sedia di fronte e inizio a raccontare gli avvenimenti successi dalle ferie fino al giorno prima, omettendo però il dettaglio Milo.
A mano a mano che il racconto procede l’espressione di mio fratello cambia sfumatura di sorpreso: sorpreso-triste, sorpreso preoccupato, sorpreso-sconvolto…
Ma quando parlo del bambino sbianca di colpo.

-cos’hai? Non ti senti bene?-
-tu… sei incinta?-
-sì, di sette settimane-
-e quando avevi intenzione di dirmelo?-
-l’ho scoperto solo una settimana fa quando ho rischiato l’aborto per via dello shock della notizia di Saori. E non credere che in questi sette giorni io mi sia divertita a tenertelo nascosto, ho passato dei momenti infernali dove oscillavo tra mille emozioni contrastanti-
-quindi è per questo che sembri così stanca… assente…-
-esatto. Le nausee sono difficili da gestire e ho sempre evitato di stare male in ufficio per non farvi preoccupare-
-tu sei matta! Così facendo magari hai peggiorato le cose!-
-non credo, comunque oggi pomeriggio ho la visita di controllo dal ginecologo-

In questi secondi dove nessuno dei due parla il silenzio è rotto solo dal ticchettio dell’orologio alla parete.

-vuoi tenere il bambino?-
-sì. È l’eredità di Shura e voglio accettarla-
-ci hai pensato bene? Hai solo vent’anni! Come farai a mantenerlo? E se Apollo dovesse farsi vivo e minacciarlo? E poi… vuoi veramente far nascere un bambino orfano di padre?-
-credi che non ci abbia pensato? Lo so che sono giovane e che non nascerà in un contesto normale, ma che diritto ho di togliergli la vita? Che cosa ha fatto di male per meritarselo? No, io lo farò nascere e se Apollo dovesse sfiorarlo anche solo con lo sguardo gli farei pentire di essere nato-

Enrico appoggia la fronte al palmo della mano.

-sei senza speranza, come al solito ragioni dopo aver agito… ma se questa è la tua decisione non mi intrometterò, anche se non la condivido del tutto-
-lo immaginavo, comunque grazie. E non dire niente a mamma e papà, non voglio regalargli la soddisfazione di vedermi sola e incinta-
-tranquilla non gliene parlerò-
-un’ultima cosa: molto probabilmente questo sarà il mio ultimo giorno di lavoro. Ora voglio pensare solo al bambino e non me la sento di continuare sapendo che con questo lavoro un po’ stressante rischio di dargli problemi…-
-sei veramente sicura di questa scelta?-
-sì. È stata dura ma è la soluzione migliore. Prometto però di venirti a trovare almeno una volta a settimana, dopotutto sei tutto ciò che rimane della mia famiglia-
-ne prendo atto. Hai proprio deciso di voltare pagina, eh?-
-già. Dovevo farlo prima o poi-

La conversazione termina qui, con l’entrata di Saga e Aiolos in ufficio assieme ad Alessando e Silvia.


***


Conclusa la visita dalla ginecologa corro alla tredicesima e, dopo un cambio d’abito, scendo velocemente fino all’arena di addestramento dove sicuramente troverò Dohko.
Infatti, eccolo lì.

-buongiorno Dohko-
-buongiorno Sara. Ma i tuoi capelli…-
-li ho tagliati e colorati. Quando una donna vuole cambiare la sua vita inizia sempre dai capelli, è un dato di fatto-
-sono neri… proprio come quelli di…-
-quelli di Shura. Sì, lo so, li ho voluti apposta così. Comunque sono qua per chiederti di riprendere gli allenamenti-
-cosa?! Ma sei matta?!-
-no, è da agosto che non mi alleno e sono fuori forma, devo recuperare al più presto per evitare di farmi trovare impreparata al nuovo attacco di Apollo-
-Sara ma tu aspetti un bambino! Non puoi permetterti certi sforzi!-
-il bambino sta benissimo, sono appena tornata dalla visita ginecologica e la dottoressa ha confermato che è in ottime condizioni. E poi scusa, quando abbiamo combattuto l’ultima volta con Apollo io ho incassato parecchi colpi ed ero già incinta, quindi se è sopravvissuto a quello può resistere anche a un allenamento!-
-ti prego di ragionare. Non è il caso che…-
-Dohko non c’è tempo! O lo faccio ora o non lo potrò più fare! Ora posso ancora permettermi certi sforzi, tra qualche mese la pancia sarà cresciuta e non potrò più farne. Stesso discorso vale per quando partorirò. O mi rimetto in pari adesso o non avrò altre possibilità-
-posso sapere perché vuoi riprendere gli allenamenti?-
-devo farlo. La responsabilità di quello che è successo è solamente mia e solo io posso rimediare-
-non mi starai dicendo che tu…-
-allora, mi alleni sì o no? Sappi che se ti rifiuterai non esiterò a chiederlo a qualcun altro!-
-stupida testona… se poi ti fai male non lamentarti-

Un sorrisino di sfida mi compare sulle labbra.

-non lo farò, stanne certo-


***


-e così hai ripreso gli allenamenti-
-esatto Mur-
-sei stata imprudente. Non hai pensato al bambino?-
-la paternale l’ho già sentita, per favore non ripetermela nuovamente… comunque come vanno il braccio e la gamba?-

Il cavaliere torna ad esaminarmi le ferite inflittemi da Apollo con sguardo serio.

-a prima vista sembrano perfettamente guarite. Per sicurezza però vai a fare alcuni controlli alla clinica privata-
-d’accordo-

Scendo velocemente dal tavolo della prima casa su cui Mur mi ha fatta sedere e mi stiracchio un po’.
Accidenti, non ricordavo che gli allenamenti con Dohko fossero così pesanti! E che lui picchiasse così forte!
Decisamente mi sono indebolita negli ultimi tempi.

-Sara sei certa delle tue scelte?-
-perché questa domanda?-
-perché sembra che tu stia facendo tutto senza ragionare con la dovuta calma-
-Mur… sto voltando pagina e andando avanti. Non posso continuare a piangermi addosso e a far preoccupare le persone che mi sono vicine. È tempo di rinascere, esattamente come la Fenice che si rigenera dalle sue ceneri, e di riprendere in mano la mia vita, tutto qua-
-vedi solo di non commettere sciocchezze di cui tu possa pentirti un giorno-
-stai tranquillo. Lo sai benissimo che sono una ragazza con la testa sulle spalle-

Mi avvio verso l’uscita sentendo puntato su di me lo sguardo di Mur.

Manca poco ormai, devo darmi da fare…


I'm a nightmare, a disaster
That's what they'd always say
I'm a lost cause, not a hero
But I'll make it on my own
I'm gonna prove them wrong
They'll never bring us down
We'll never fall in line
I'll make it on my own
Me against the world.








SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEE-------------------------
Ciao a tuttiiiiii!!! Sono tornataaaaaaaa!!! Vi sono mancata?
Come no? Neanche un po’?
Cattivi T___T
No dai scherzo XD
Allora, da dove cominciamo…
Beh, direi che prima di tutto mi scuso per questo periodo di assenza. Quasi due mesi senza aggiornare. Un’agonia. Ma ho ritenuto necessario prendermi una pausa, scrivere stava diventando più un obbligo che un piacere, la scadenza settimanale stava diventando il mio chiodo fisso e pensavo più a quello che al contenuto del capitolo.
Chi mi conosce bene sa che prima di postare devo essere assolutamente certa di quello che ho scritto, e con il capitolo 29 ho fatto proprio quello che mi ero ripromessa di non fare mai: pubblicare la prima cosa scritta a caso solo perché dovevo farlo. All’inizio non mi è sembrato così orrendo, ma giorno dopo giorno sentivo di aver sbagliato tutto e di aver fatto un errore madornale…
Così per riprendermi da quella che potremmo chiamare “ansia da pubblicazione settimanale” ho deciso di prendermi una pausa dalla stesura di Favola fino a quando non sarei stata in grado di poter riprendere a postare con tranquillità.
Come se non bastasse in questo mese ero presissima da tante cose, tra tutte spiccano il lavoro e la morte della mia gatta Lilli. È una cosa che ancora adesso mi fa malissimo perché ho condiviso con quel gatto oltre 12 anni di vita e le volevo un mondo di bene…

Comunque è arrivata l’ora di riprendere la storia da dove l’avevo lasciata. Sia io che Sara stiamo rinascendo e questo percorso lo abbiamo cominciato con la canzone “Me Against The World” dei Simple Plan, che penso sia perfetta per accompagnarci in questo cammino.

Ringrazio veramente di cuore tutti coloro che mi sono stati vicino in questo mese, in particolare Terry Alchemist 22 che ha condiviso con me gioie e dolori (ma soprattutto rotture di palle XD), RedStar12 che mi ha tenuto compagnia con le sue mail e che addirittura ha scritto quella meraviglia dal titolo “Incancellabile”, ispirandosi proprio a Favola. Ti adoro! Poi Eris_San con tutte le cazzate che abbiamo sparato, non sai quanto mi abbiano risollevato di morale! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto!
Un altro ringraziamento speciale va a Pucchy e alle boiate sparate su msn. Grazie anche per il ringraziamento (scusa il gioco di parole) nella tua ficcy di San Valentino, “My Goofy Gold”, a cui io ho dato il titolo sparando la prima cazzata che mi è venuta in mente XD

Poi che altro dire…
Ah sì, grazie anche a tutte le persone che hanno letto e commentato quella gran cazzata di Sailor Mur! Addirittura Sesshy94 l’ha aggiunta tra i preferiti! Se avessi saputo che le boiate riscuotevano successo ne avrei scritte altre tempo addietro XD
Comunque ora lo terrò ben presente XD

Un ultimo ringraziamento va anche ai Favolosi Fantasmini, che nonostante la mia pausa hanno continuato a leggere questa storia. Cosa sarei senza di voi?

Alla prossima!

Sary.

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Capitolo 31
*** Crawling ***


CAPITOLO 31 – CRAWLING

 Sara.

Dimmi Artemide.

Non riesco a percepire i tuoi pensieri. Come hai fatto a trovare un punto a me cieco nella tua anima?

Non lo so.

Permettimi di vedere al suo interno.

Non posso. In quel luogo ho rinchiuso i miei pensieri più nudi e profondi e vorrei che rimanessero oscuri a tutti.

Sara sono svariati mesi che condivido il corpo con te, non c’è nulla di più profondo di quello che ho sempre percepito dentro di te fino adesso.

C’è eccome, Artemide, credimi. Però è troppo personale per permetterti di vederla.



Discomfort,Endlessly Has Pulled Itself Upon Me
Distracting/Reacting
Against My Will I Stand Beside My Own Reflection
It's Haunting How I Can't Seem...
To Find Myself Again
My Walls Are Closing In
(Without A Sense Of Confidence And I'm Convinced That There's Just Too Much Pressure To Take)
I've Felt This Way Before
So Insecure




Passo davanti allo specchio e, con la coda dell’occhio, noto che qualcosa non quadra.
Indietreggio fino a vedere la mia immagine riflessa ma la trovo… diversa.

-non stupirti. Finora sono sempre rimasta dentro di te e hai potuto solo udire la mia voce, è la prima volta che ti permetto di vedermi-
-non è possibile… Ar… temide?-
-sono proprio io. Preferisco affrontare questo discorso guardandoti dritto negli occhi-
-ma tu…sei… uguale a me. Tranne forse in qualche lineamento, poi però…-
-non stupirti, tu sei la mia reincarnazione. Anzi, molto più probabilmente albergando dentro di te ho modificato alcune tue caratteristiche fisiche, come il colore degli occhi e dei capelli-

Timidamente allungo una mano verso lo specchio ma tocco solo il freddo vetro.

-non sono realmente presente, quella che vedi è una proiezione-
-ora capisco…-
-tornando all’argomento principale, sento che tu mi nascondi qualcosa e pretendo di sapere cos’è-
-se vuoi metterla su questo piano allora sì, ti sto nascondendo qualcosa. E vorrei continuare a farlo-
-ero convinta di poter leggere ovunque dentro di te ma solo ora scopro questo angolo nascosto. Come hai fatto a trovarlo?-
-ti giuro che non lo so, quando ho visto che di certi pensieri non hai mai proferito parola ho cominciato a trasferire lì tutti quelli più intimi, convinta che fosse solo l’ultimo posto in cui tu guardi. Non immaginavo ti fosse proibito l’accesso-
-Sara ti sei appena rialzata da una situazione disperata, hai appena affilato le zanne come una leonessa e non vorrei vederti sprofondare nuovamente nel baratro della depressione. Per favore, lascia che guardi così da poterti sostenere. Lo faccio per te-
-questa non è protezione, questa è curiosità-
-…-
-comunque no. Ma prima o poi lo scoprirai-
-come desideri. Non deludermi-

Pronunciando queste parole l’immagine di Artemide si è dissolta.
Mi massaggio leggermente le tempie e poi esco dalla mia stanza.

Mi dispiace Artemide, ma per te è meglio non sapere.
E non solo per te, ma anche per tutte le persone che mi sono vicine.


***


Esco per una sana boccata d’aria e mi siedo sui primi scalini che scendono verso la dodicesima casa.
Fa piuttosto freddo stasera, ma per gustarmi la vista dei templi illuminati nell’oscurità della sera sopporterei qualsiasi cosa, infatti questo spettacolo mozzafiato calmerebbe anche l’animo più agitato dell’universo.
Soffio aria calda sulle mani nel vano tentativo di scaldarle mentre per l’ennesima volta mi domando se io stia facendo la cosa giusta.
Sono ormai trascorsi alcuni giorni dalla ripresa degli allenamenti e sento di essere tornata in forma per quanto mi è possibile con la gravidanza in corso, ma mi chiedo se sarà sufficiente.
L’ultima volta che mi sono sentita così invece che essere d’aiuto ho solo procurato casino e sofferenza, causando la morte di una persona molto particolare. Tutto perché mi credevo invincibile.

Mai sottovalutare il proprio avversario… mai consiglio fu più adatto.



There's Something Inside Me That Pulls Beneath The Surface
Consuming/Confusing
This Lack Of Self-Control I Fear Is Never Ending
Controlling/I Can't Seem
To Find Myself Again
My Walls Are Closing In
(Without A Sense Of Confidence And I'm Convinced That There's Just Too Much Pressure To Take)
I've Felt This Way Before
So Insecure





No, stavolta non dovrà andare così.
Anzi, non andrà così.
Io farò la mia parte e tenterò di porre rimedio all’errore che commisi in un atto di umano affetto. Forse tenendo a mente che a prepararmi sono state delle persone che, in fondo, sono state addestrate ad uccidere senza rimorso posso affrontare meglio la situazione.

Alzo lo sguardo verso il cielo nero, cosparso di nuvole, che preannuncia pioggia.
Sì, ho deciso.
Basta indugiare.
Sarà domani notte.

Mi rialzo e, ancora prima di sentire il sedere ghiacciato dal marmo freddo su cui ero seduta, Saori si avvicina a me.

-Sara hai un minuto?-
-certo. Anzi vorrei dirti io una cosa ed è molto importante-
-però vieni dentro, fa freddo qui fuori e non puoi permetterti di ammalarti-

No, certo che no.

Rientriamo alla tredicesima e la seguo fino in cucina, dove ad attenderci ci sono due tazze di cioccolata calda.
Mentre sorseggiamo questa delizia penso alle parole da usare per non sembrare completamente uscita di senno.

-Saori io… volevo scusarmi per quello che è successo l’altra volta, quando ti ho schiaffeggiata. Non ero affatto in me in quel momento-
-l’avevo intuito. Comunque stai tranquilla, non è successo niente-
-no invece. Scusarmi è ben poco. Per questo io… acconsento alla ricerca di un nuovo cavaliere per l’armatura del Capricorno. Anzi, vorrei eleggerlo io se possibile-

Ok, dire che Saori ora ha uno sguardo paonazzo è veramente dire poco. Credo che se non fosse seduta sarebbe crollata al suolo. E che avrebbe sputato la cioccolata.

-Sara… ma…-
-ti ho spiazzata, si vede benissimo. Però la tua decisione è corretta, devi pensare alla sicurezza del Grande Tempio e non puoi permetterti di avere lacune nelle difese. È giusto e l’ho capito solo da poco. Per questo vorrei aiutarti nella ricerca-
-ne sei sicura?-
-sì-

Prima che si raffreddi del tutto bevo l’ultimo sorso di cioccolata, seguita a ruota da Saori.

-sei maturata veramente molto e in pochissimo tempo. All’inizio eri una ragazzina impaurita che non aveva bene chiara la situazione in cui era precipitata e che si faceva trasportare dagli eventi, mentre ora sei perfettamente consapevole di quello che accade attorno a te, prendi in mano il tuo destino e affronti le situazioni di petto. Siamo rimasti tutti strabiliati da questa tua trasformazione, soprattutto contando che in fondo sei rimasta comunque la ragazza semplice di allora. Siamo tutti fieri di te-
-grazie. In effetti era ora di cambiare e di smetterla di essere la ragazzina ingenua di turno. Era ora che diventassi un po’ Artemide, una persona che difficilmente si fa mettere i piedi in testa-
-appoggio in pieno questo tuo cambiamento… Yawn… scusami ma sto crollando dal sonno-
-tranquilla, pure io ho gli occhi aperti per miracolo-

Mi alzo e, dopo aver lasciato la tazza nel lavandino, vado verso la mia camera.

-buona notte Saori-
-buona notte Sara-


***


È già più di mezz’ora che sto aspettando Dohko per gli allenamenti.
Ma dove sarà finito?
Per l’ennesima volta mi metto a passeggiare per l’arena calciando i vari ciottoli che trovo per terra.

-AHIO!-

Ops, l’ultimo devo averlo tirato addosso a qualcuno…
Alzo lo sguardo e incrocio un bambino con una sacca in spalla che fa di tutto per non guardarmi in volto.
I corti capelli castano chiaro ondeggiano al vento mostrando dei riflessi quasi biondi, mentre riesco a intravedere un paio di occhietti nocciola che guardano nervosamente le scarpe sporche, mosse da un movimento agitato del piede.
Stranamente mi fa una tenerezza assurda.

-si può sapere che cosa stai facendo qui?-
-sto aspettando una persona. E tu?-
-io sono appena arrivato in Grecia. Comunque una sacerdotessa on dovrebbe stare qui, e soprattutto non dovrebbe girare senza maschera-
-veramente io non sono una sacerdotessa-
-eppure sei all’arena di addestramento. Non sarai una nuova recluta?-
-non so di cosa tu stia parlando. E comunque puoi guardarmi in faccia, non ti ucciderò o ti amerò, se è questo quello che ti preoccupa-

Lentamente il ragazzino alza il volto incrociando finalmente il mio sguardo.

-vedi? Non ti sono saltata addosso-
-non prendermi in giro solo perché sono appena arrivato!-
-non volevo farlo. Ma dimmi, da dove vieni?-
-sono appena arrivato dall’Italia per ottenere la mia armatura-
-anche io sono italiana! Da che parte vieni?-
-centro-
-un’indicazione più precisa?-
-vuoi la carta d’identità per caso?-

Ok, il moccioso comincia a darmi sui nervi. Però mi diverte moltissimo.

-no grazie. Posso almeno sapere come ti chiami?-
-Diego-
-piacere di conoscerti, io mi chiamo Sara. E benvenuto al Grande Tempio-
-grazie…-
-ma raccontami un po’, per quale armatura sei venuto?-
-mi sembra ovvio, no? Per l’armatura d’oro del Capricorno!-

Mi siedo stupita lasciando cadere le chiappe contro i gradoni dell’arena.
Ma come, stanno già arrivando i pretendenti?

-perché quella faccia? Credi che non conquisterò quell’armatura?-
-…eh? No, non pensavo a questo-
-e non ti conviene farlo, io sono pur sempre un cavaliere!-
-mi pare giusto. Però sai che il cavaliere che fino a non molto fa indossava quell’oggetto era una persona molto speciale, vero?-
-certo che lo so, il nobile Shura era un cavaliere serio e ligio al dovere, anche se nell’ultima missione si è innamorato-
-l’hai detto come se la cosa ti avesse deluso-
-infatti mi ha deluso! Ma come si può innamorarsi della persona che si protegge? E baciarla poi… che schifo!-

Hahaha, quanto è ancora ingenuo questo bambino!
Appoggio i gomiti sulle cosce e mi prendo il viso tra le mani, guardandolo schifarsi al pensiero di un bacio.
Ma quanto è tenero!

-tu non bacerai mai una ragazza, vero?-
-certo che no!-
-e nemmeno ti innamorerai-
-esatto!-
-soprattutto della reincarnazione di una dea-
-ci mancherebbe solo quello!-
-sarai un cavaliere serio, e ligio al dovere e il tuo unico scopo sarà proteggere Atena-
-esatto! Per me c’è solo Atena e nessun’altra divinità! Niente amore o schifezze del genere, solo allenamento e fedeltà!-

Non resisto più e mi lascio andare a una sonora risata divertita, finendo per appoggiarmi di fianco sul gradone di pietra.
Adoro questo ragazzino!

-EHI COS’HAI DA RIDERE?-
-sei… sei uguale a lui… per me da piccolo era come te…-
-CHI?-
-Shura. Gli assomigli molto, sai?-

Mentre tento di riprendere il controllo di me stessa guardo gli occhietti spalancati di Diego, che certamente starà pensando che sono pazza.

-io assomiglierei al nobile Shura?-
-non l’ho conosciuto quando era bambino, ma secondo me siete identici nel carattere-
-ovvio, siamo entrambi Capricorno!-
-in che giorno sei nato?-
- undici gennaio. Ma cosa c’entra?-
-niente, però sei nato il giorno prima di Shura-
-come fai a sapere queste cose? Si può sapere chi sei?-

Poco prima che io gli risponda Dohko arriva correndo fino a noi.

-Sara! Scusa il ritardo!-
-tranquillo Dohko non fa niente-
-chi è questo ragazzino?-
-è un pretendente all’armatura di Capricorn, si chiama Diego. Mi ha tenuto compagnia intanto che ti aspettavo-
-no… nobile Dohko! È un onore potervi incontrare-
-il piacere è mio Diego, ma non usare tutti questi convenevoli e rialzati. Forza Sara ora cominciamo, abbiamo già perso fin troppo tempo-
-un attimo solo Dohko, devo ancora rispondere a una domanda-

Mi avvicino al bambino, che nel frattempo si è inginocchiato davanti al cavaliere di Libra, e lo invito anche io a rialzarsi.

-mi hai chiesto chi sono: io sono Sara, la reincarnazione della dea Artemide… e anche la persona di cui si era innamorato Shura-
-tu… tu…-

Poverino è sbiancato!

-sì. Sono la ragazza che l’ha baciato e che ora aspetta il suo bambino. Adesso devo salutarti perché cominciano i miei allenamenti - gli accarezzo i capelli e gli do un bacio sulla fronte – in bocca al lupo per la conquista dell’armatura-
-ma… MI HAI BACIATO! CHE SCHIFO!-
-sì ti ho baciato. Ora vai e buona fortuna, spero di rincontrarti presto, magari come nuovo custode della decima casa-
-grazie. Però non mi baciare mai più!-

Dopo aver raccolto la sua sacca il piccolo Diego è corso via mentre io ho ripreso a ridere da dove mi ero interrotta.

-ma si può sapere che cosa gli hai raccontato?-
-gli ho detto chi sono dopo aver ascoltato le sue convinzioni, cioè che diventerà il nuovo cavaliere del Capricorno, che non si innamorerà mai, che per lui ci sarà solo la dea Atena ma soprattutto che non bacerà mai nessuna ragazza. Beata gioventù…-

Dopo una risata collettiva infilo i miei guanti e cominciamo con il riscaldamento.


***


È arrivato il momento.
Varco la soglia della decima casa e mi dirigo verso la statua di Atena, ai piedi della quale sono posizionate l’armatura del Capricorno e di Artemide. Poso la torcia alla base della colonna e, per non destare sospetti, prendo uno a uno i pezzi di metallo viola e li indosso facendo attenzione a non fare troppo rumore e a non far cadere niente.
Faccio fatica a distinguere gli oggetti attorno a me, la luce non è sufficiente ma devo farmela bastare.
Mentre aggancio i vari pezzi con un’abilità che neanche io riesco a spiegarmi da dove salti fuori, i ricordi di Shura mi invadono la mente. Guardo timidamente per un secondo la sua armatura, illuminata di striscio dalla luce della torcia elettrica, che risplende in contrasto all’oscurità che la circonda. Mi fissa severa, come se avesse capito le mie intenzioni e mi stesse ammonendo.
Perdonami, ma lo devo fare. Ora che posso.

Ecco, sono pronta.
Adesso devo solo uscire e adagiarmi sulla luna per…

-CHI È LÀ?-

Cavolo, questo è Milo!
Spengo la luce e cerco di rendermi invisibile ma un fascio accecante mi coglie in flagrante.

-SARA?-

Accidenti non doveva andare così! Non mi doveva scoprire!

-che cosa ci fai qui? E perché indossi l’armatura di Artemide?

Ok Sara, un bel respiro profondo e poi calmati. Sei stata beccata ma non è ancora finita.

-che cosa cercavi di fare?-
-una cosa che dovevo fare ancora due mesi fa-
-tu… non mi starai dicendo che…-
-Milo devo farlo! Questa storia è andata avanti per troppo tempo, non posso più permettermi il lusso di aspettare la prossima occasione! Devo farlo, devo uccidere Apollo!-
-MA SEI IMPAZZITA?! COSI’ TI FARAI SOLO AMMAZZARE!-
-non mi succederà niente, stavolta non mi fermerò, scoccherò quella dannata freccia e finalmente sarà tutto finito!-

Con grandi falcate Milo si porta davanti a me, posa la sua torcia nel punto dove avevo posizionato la mia, e mi prende le spalle per scrollarmi, facendomi male.

-TU NON FARAI NIENTE DEL GENERE! TE LO PROIBISCO!-
-e chi saresti per impedirmelo, la mia balia? Tu non c’entri, è una questione che riguarda me e Apollo!-
-TI RENDI CONTO DELLE STRONZATE CHE DICI?! TU NON SEI IN GRADO DI BATTERE APOLLO, E’ TROPPO FORTE PERSINO PER NOI TUTTI CAVALIERI D’ORO MESSI INSIEME!-
-NON MI IMPORTA NIENTE, NON VOGLIO PIU’ RISCHIARE CHE LUI SI PRESENTI QUI E FACCIA FUORI QUALCUN ALTRO PER COLPA MIA! ORA BASTA, SE E’ ME CHE VUOLE E’ ME CHE AVRA’!-

La presa di Milo si fa sempre più stretta mentre dentro di me crescono una gran rabbia e un risentimento talmente profondi da farmi tremare.
Anche lui trema e vedo che fatica a contenersi.

-io non ti farò andare là da sola. Vengo con te-
-scordatelo. Tu resti qui e non dici niente a nessuno di questa mia decisione-
-no-
-Milo!-
-tu agisci senza ragionare… come farai a trovarlo?-
-io so dov’è, riesco a percepirlo distintamente. E mi sta chiamando, mi invoglia ad andargli incontro prendendosi gioco di me-
-che diamine stai dicendo?-
-non puoi capire… io lo percepisco anche se siamo distanti decine e decine di chilometri, c’è una sorta di legame tra me e Apollo che mi porta a sapere sempre dove sia, e presumo che anche per lui sia così-
-dobbiamo dirlo a Saori-
-non c’è tempo, io non posso più aspettare. Ora lasciami andare-
-NO!-
-MILO LASCIAMI ANDARE!-
-SEI SOLO UNA STUPIDA! NON HAI PENSATO AL BAMBINO, AL FATTO CHE POSSA ACCADERGLI QUALCOSA?!-
-NON GLI ACCADRA’ NIENTE PERCHE’ FINIRA’ TUTTO SUBITO!-
-MA NON DIRE CAZZATE! IO NON LASCERO’ CHE LA PERSONA CHE AMO CORRA UN RISCHIO SIMILE! NE’ A LEI NE’ A QUEL BAMBINO CHE INTENDO AMARE COME SE FOSSE FIGLIO MIO!-



Crawling In My Skin
These Wounds They Will Not Heal
Fear Is How I Fall
Confusing What Is Real




Sento il sangue gelarsi nelle vene e lentamente abbasso lo sguardo, non riesco a reggere il peso di quegli occhi blu.
Non volevo sentire queste parole. Non prima di partire. Non volevo avere la certezza sui sentimenti di Milo.
Stringo forte i pugni come se potesse servire a contenere la tensione, la paura, la rabbia e la tristezza che sento.
No Sara, niente lacrime, non è più tempo di piangere.
Con gesti lenti scosto le mani ammorbidite di Milo dalle mie spalle, prendo la luna appoggiata alla colonna dietro di me e mi avvio all’uscita.

-SARA FERMATI! TE LO ORDINO!-

Il cosmo di Milo si sta agitando ed espandendo oltre ogni limite.
Come se nulla fosse mi adagio sul mio astro di metallo e con il cosmo comincio a salire nel nero della notte.

-SARA TORNA INDIETRO!-

Mentre salgo fino a quando non riesco più a vedere il volto del mio amico tento di calmare il caos che regna dentro di me e di non ascoltare le urla isteriche di Artemide che mi stanno rimbombando nella testa.

Scusami Milo…
Scusatemi tutti…
Non posso continuare a dipendere da voi, è ora che io faccia la cosa giusta per una volta.


***


La scia calda del cosmo di Apollo mi conduce in un luogo piuttosto lontano dal Grande Tempio, ma forse ho solo perso la cognizione del tempo mente fluttuavo in aria.
Poso piede a terra e il calore e la luce del sole stanno cominciando a dominare il cielo, ma non perché è mattina… ma perché il Sole è qui.

-alla fine sei venuta-

Ignorando deliberatamente le sue parole mentre con il cosmo attacco la luna all’armatura, nell’incavo tra le ali di fata, prendo l’arco e incocco una freccia.

-piccola umana, sai perfettamente che non riuscirai nemmeno a scalfirmi, la mano che impugna l’estremità della freccia sta tremando-

Ha ragione ma non trema solo quella, ogni cellula del mio corpo sta vibrando a dismisura.
Alle orecchie arrivano suoni ovattati, dati soprattutto dalle grida di Artemide che sono riuscita a imprigionare dietro una barriera mentale che solo io posso togliere.
L’aria che si respira è, stranamente, quella tipica di una giornata di estate, con il caldo vento che trasporta vari profumi amplificati dall’umidità.
Nella mia bocca la salivazione è aumentata e pregusta già il momento in cui finalmente otterrò vendetta… sento quasi di desiderare il suo sangue.
Gli occhi sono focalizzati solo sul mio obiettivo, chiaro, raggiante, che si posiziona davanti a me con sguardo di scherno e sfida e senza alcun timore.

-sai perfettamente che non potrai farcela, ora che dentro di te cresce una nuova vita tutte le tue energie vengono divise tra te e quel bambino. Non sei riuscita a sconfiggermi quando eri nel pieno vigore e pretendi di vincermi ora che sei notevolmente più debole?-

L’arco è teso al massimo, basta solo che io levi le mie dita affinchè tutto finisca per sempre.
È qui da solo, non sento altre presenze oltre la sua nei dintorni, è la miglior situazione possibile e immaginabile!

-prima che tu rilasci quella freccia c’è una cosa che vorrei tu sentissi. Concentrati per un secondo sulle presenze nell’edificio situato alle mie spalle, sono certo che potrebbe farti piacere-

Resto un attimo di stucco, non avevo notato la struttura di cui parla.
Però…
Che sia una trappola?

-cosa c’è lì dentro?-
-cosa? Confesso che mi aspettavo un “chi” nella domanda. Hai la mia parola che non è una trappola o un inganno, e la prova è il fatto che sono qui completamente solo-

Sempre tenendo pronto il mio colpo provo a seguire la strada da lui indicata e il tremore di prima è aumentato, assieme allo scorrere del sangue e all’agitazione.
No, non può essere…
Non… non…

-ti percepisco confusa e smarrita. Non vorresti controllare di persona?-
-smettila! È un tuo trucco per farmi abbassare la guardia, non può essere!-
-io sono un dio, per me nulla è proibito. Anche la contrattazione delle anime finite nell’Ade-
-TACI!-
-anche i tre guerrieri che sono sempre stati al mio fianco provenivano dalle profondità degli inferi, così come la quasi totalità di tutti gli altri uomini che i tuoi cavalieri hanno affrontato nel vano tentativo di sopraffarmi. In parole povere posso far resuscitare le persone morte. Rispondimi onestamente, non ti piacerebbe riavere il tuo amato?-



Crawling In My Skin
These Wounds They Will Not Heal
Fear Is How I Fall
Confusing What Is Real




Tutta la forza caricata nelle braccia all’improvviso si dissolve lasciando cadere l’arco e la freccia a terra.
No, devo restare calma e lucida, altrimenti rischio che il bambino si faccia male…

-sii sincera, non vorresti riabbracciarlo e metterlo al corrente che il vostro amore ha portato a  una nuova vita?-

Dio, se fosse vero…
Se fosse possibile…

-ammira una piccola dimostrazione-

Apollo si china verso un pezzo di radice abbandonato a terra e illuminato dal suo cosmo raggiante, apre la mano e dal suo palmo viene emanata una strana luce azzurra, che in un batter d’occhio fa infossare la radice e spuntare un giovane albero.

-per gli esseri umani il processo è diverso, ma il risultato è equivalente-

Non posso crederci.
È riuscito a riportare in vita una radice ormai secca e destinata alla scomparsa e a farla ritornare un arbusto.
Lui… può davvero farlo.

-ad essere onesto, sorella, io ho già riportato in vita quel cavaliere, esattamente poco prima che tu arrivassi. È stato più complicato del solito ma ora è in quell’edificio, vivo, esattamente come l’ultima volta che l’hai visto. Non vuoi rivederlo?-
-che cosa… che cosa ci guadagni? Non credo tu faccia nulla per nulla-
-ottima osservazione. Ciò che io desidero… sei tu. La tua forza, il tuo cosmo, il tuo potere, la tua alleanza. Nulla più. Tutto questo per riavere il tuo amato-

Mentre le gambe cedono e la nausea si fa largo tra lo stomaco e la gola, mentalmente mi infliggo tutte le parole e le offese più grandi che io riesca a immaginare.
Ero partita in quarta con la decisione di farla finita, con la promessa di liberare tutti di questo peso e ora…
Non sono più sicura di riuscire a tenere fede alla parola data.
Le mie convinzioni stanno crollando assieme alla mia determinazione.
Riavere Shura…
È un sogno che si avvera…
Ma il prezzo è troppo alto, non posso sacrificare l’umanità per una persona, anche se questa è la più importante della mia vita!
Non sono così egoista!
No…
Io…
Non lo sono…

Istintivamente con un braccio copro la pancia.

Però… il bambino ha diritto di avere un padre... e di crescere in una famiglia felice…
Ma quale famiglia potrà mai esserci se la Terra sarà condannata?


“IO NON LASCERO’ CHE LA PERSONA CHE AMO CORRA UN RISCHIO SIMILE! NE’ A LEI NE’ A QUEL BAMBINO CHE INTENDO AMARE COME SE FOSSE FIGLIO MIO!”


Un conato di vomito mi costringe a tapparmi la bocca con le mani mentre silenziose lacrime calde cosparse di vergogna mi bagnano le dita e il volto.
Shura…
Milo…
Io…
Non… non so cosa fare…
Voglio uccidere Apollo però ogni fibra del mio essere mi dice di entrare…
Però…
… Che cosa faccio?








SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEEE------------
Vado di frettissima quiandi… PERDONOOOOOOOOOOOOOOO!!!
Quasi un mese per scrivere questo capitolo…
Mi metto in posizione, fucilatemi pure!
Mi ha fatto piacere vedere che non vi siete dimenticati di “Favola”  ^^
Grazie a tutti coloro che hanno letto e a quelli che hanno speso tempo per lasciare un commento ^^
Un ringraziamento speciale va a TerryAlchemist22 che mi ha guidata nella scena del litigio, io non ci sarei mai riuscita da sola XD
E un grazie enorme va anche a Bellatrix18 che a Cartoomics ho finalmente incontrato (yeah! W il coltellino svizzero per svaligiare le case XD) e che mi ha fatto il disegno di Sailor Mur XD
Gvazie cava XD

Un bacione a tutti!

Sary


Ps: la canzone del capitolo è “Crawling” dei Linkin Park, che mi ha accompagnata durante la stesura di queste pagine… in alcuni punti non c’entra una mazza con il testo (che ho “spezzettato” qua e là), però sentivo di doverla inserire XD

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Capitolo 32
*** Guilty Conscience ***


CAPITOLO 32 – GUILTY CONSCIENCE


Sto tremando.
Quasi certamente il mio cervello non si rende ancora bene conto di quello che sta succedendo, nel cuore sento un caos nero dove sentimenti ed emozioni contrastanti si stanno dando battaglia, e io devo assolutamente cercare di mantenere la calma per non dare problemi al bambino.
Ecco, ci siamo.
Un bel respiro profondo, con la mano sudata apro la porta dinanzi a me mentre, come da accordi con Apollo, abbandono la mia armatura facendola adagiare su un piedistallo qua accanto.
Richiudo alle mie spalle e inizio ad addentrarmi nella stanza buia facendo fatica a mettere i piedi uno davanti all’altro, sbattendo a volte contro degli oggetti solidi e freddi.
Sollevo la zip della felpa fino in cima, sempre scossa da degli attacchi di tremolio impressionanti. Si congela qui dentro.

Una folata di aria calda di cui non ho riconosciuto la provenienza accende una per volta, a velocità sovrumana, le candele presenti nella stanza.
Spaventata, mi guardo intorno per notare di essere finita in una sorta di stretto corridoio, con dei resti di pietra sparsi qua e là che intasano la strada, e che termina con un’altra porta.
Appellandomi a tutto il coraggio che ho procedo verso la porta e, mano a mano che avanzo, aumento la velocità perché lo sento.
È lì.
È lui.
Quel cosmo così familiare che non sentivo da mesi.
Salto velocemente un cumulo di macerie e spalanco l’ennesima porta, e subito due braccia mi avvolgono stringendomi a un corpo caldo e tremante quanto il mio.


Ci troveremo ancora
più grandi e più sinceri in una lacrima
e parleremo ancora
di cieli immensi
avremo nuove verità



-Sara…-

Il modo in cui il mio nome è stato sussurrato…
Queste labbra calde e decise, seppur morbide, sulle mie…
Non ci sono dubbi. È proprio lui.
Rispondo al bacio e all’abbraccio, partendo con le mani dalla schiena per risalire fino alla nuca e ai capelli, in mezzo ai quali lascio scorrere le mie dita.
Gli occhi si inumidiscono e, quando la prima lacrima si appresta a scendere sulle mie guance, lui se ne accorge, abbandona la mia bocca e me la asciuga via con il dorso di un dito.

-Sara… cos’hai fatto ai capelli?-

Potessero, le mie braccia ora cadrebbero al suolo.
Paff.
Calma Sara, respira…
Appellati al self-control più che puoi…

-tu… tu… RAZZA DI SCEMO! IN UN MOMENTO COME QUESTO MI CHIEDI COSA HO FATTO AI CAPELLI?! DOPO CHE HO PASSATO DUE MESI SENZA TE?!-
-su, non piangere gattina…-
-Shura…-
-sono qui adesso. Stai tranquilla. Va tutto bene-

Nel pronunciare queste bellissime parole ha preso a cullarmi per darmi una calmata.
Non mi sembra ancora vero, forse… forse è tutto un sogno…
Un meraviglioso sogno…


dimmi se ti ho deluso
e quanto hai pianto senza di me
io di pensarti non ho smesso neanche un attimo
e quanto dura l'eternità



A rompere questo momento magnifico arriva un conato di vomito.
Credo che per il bambino questo sia troppo, ma riesco appena in tempo a ricacciare giù il tutto.

-scusami…-
-non ti senti bene?-
-no è… che io…-

Oddio… e adesso cosa gli rispondo?
Lui non sa del bambino!

-ecco io… io…-

L’entrata in scena di Apollo mi salva in corner da questa situazione, pochi secondi non sono stati sufficienti per elaborare una risposta a quella domanda.
Mi volto lentamente verso di lui.

-visto sorella? Proprio come ti avevo detto. Per questo ora…-
-lo farò, ti ho dato la mia parola-
-bene, volevo solo accertarmene. Per precauzione però l’armatura di Artemide sarà sotto mia diretta custodia-
-ti ho già detto che hai la mia parola-
-la fiducia spesso è mal riposta, ma spero che non sia questo il caso. Immagino abbiate molte cose da dirvi, per cui io non vi disturberò oltre. Vi aspetto domattina nella sala principale per colazione-

Finito il discorso Apollo sparisce dietro la porta che poco prima ho attraversato al buio.

-che cosa voleva dire?-
-niente Shura, non ascoltarlo…-

Non riesco a finire la frase, sono stata per troppo in tempo in crisi d’astinenza e ora bramo le sue labbra più di ogni altra cosa al mondo. Non resisto, devo baciarlo per colmare il mio bisogno di lui.
Poco prima di abbandonarmi completamente a questo eccitante piacere con le mani scorro il suo corpo e un particolare mi impone di interrompere il piacere alla bocca.

-Shura ma tu… sei dimagrito… e ora che ci faccio caso hai i capelli più lunghi…-
-beh, mi sembra una cosa normale date le circostanze. Tu invece mi sembri ingrassata, hai il viso più paffuto-
-vedi… c’è un motivo…-
-vieni dentro, starai più comoda-

Shura mi fa strada oltre la porta, dove c’è una stanza enorme con un divano, un letto e uno scrittoio.
Ma senza alcuna finestra.

C’è qualcosa di strano in tutto questo, non riesco a non pormi delle domande sulla situazione…
Com’è possibile che sia così tranquillo?
Perché non mi domanda niente?
Perché Apollo ci lascia tutta questa libertà?


ci abbracceremo ancora
più stretti di un anello
che non toglierò
e chiederemo al mondo
che male abbiamo fatto
per restare qui


Con un abbraccio mi accomoda sul divano, facendo in modo di farmi appoggiare la testa al suo petto.
Me la ricordo bene, è la posizione più comoda del mondo, come se il suo corpo fosse stato modellato apposta per farmi sentire sicura, rilassata, protetta…

-dimmi, come mai sei ingrassata?-
- … ecco… in questi due mesi io sono stata malissimo oltre che per via della tua scomparsa anche per via… delle nausee…-

Accidenti non riesco a dirglielo!
Calma Sara, mantieni il controllo…
Non avere paura di dirgli la verità, se è vero quello che hai sempre creduto, ovvero che in fondo lui ci sperava, non hai motivo di temere nulla.

-Sara?-
-sì… scusami… è difficile da dire…-
-stavi parlando delle nausee-
-sì perché vedi io… io…-

Lui non ci è arrivato. Devi dirglielo, vecchia mia.
Due parole. Bastano due parole.
Sono. Incinta.
Dille!

Le dita di Shura mi costringono a sollevare il volto e a incrociare quegli occhi marroni con le striature verdi che ormai ero rassegnata a vedere solo nei miei ricordi.

-coraggio, dimmi tutto-
-io… io sono… incinta…-

Perché questi secondi di silenzio?
Perché non sento più il suo respiro né tantomeno il mio?


dimmi se ti ho perduto
e quante volte hai cercato me
io di pensarti non ho smesso neanche un attimo
ci meritammo l'eternità



-tu…-
-sì…-

Le lacrime che ho stoppato a forza poco fa ora reclamano il diritto di scorrere libere sul mio viso.
Il volto di Shura, invece, è una maschera di incredulità e sorpresa.

-sono incinta. Aspetto un bambino-
-un… un bambino?-
-sì… io in fondo ho sempre… saputo… che un domani volessi costruire una famiglia… con una creatura… che avesse un po’ di te e un po’ di me… tu sei sempre stato solo… e… ero certa che un giorno avessi voluto un figlio…-
-Sara…-
-ora non… non sarai più solo… e saremo una famiglia…-

Una timida mano si posa leggera sul mio ventre.

-lui… è qui?-
-sì-
-il… il mio bambino?-
-sì è proprio lui-
-… quanto ha adesso?-
-all’incirca otto settimane. Secondo la ginecologa è stato concepito verso l’inizio di agosto. Prima della battaglia con Apollo-
-… Sara io… non so cosa dire…-
-è comprensibile, è una reazione normale a una notizia del genere-


dimmi se
senti me
come fossimo una cosa sola
una foglia in mezzo a questo vento
che ci ha portato l'eternità'



Non devo dubitare di lui.
No.
È sconvolto dalla rivelazione, com’è giusto che sia, ma non mi chiederebbe mai di abortire.
Ne sono sicura.
Devo dargli fiducia.
Anche perché non so se avrei il coraggio dai farlo.

-Sara… vuoi davvero farlo nascere?-

Perdo un battito.
Questo strano tono di voce fa vacillare le mie speranze.
No.
Non usare quel tono, ti prego!
Ti supplico Shura…
Non dirmi che…

-pe… perché lo chiedi?-
-perché se dirai di sì… sarò l’uomo più felice sulla faccia della Terra-
-… allora te lo dirò tutte le volte che vorrai. Sì, sì, sì, sì, sì…-

Mi stringo a lui sollevata, toccandogli le labbra con le mie, felice, entusiasta…
No di più.
Libera.
Come se avessi avuto sulle spalle una creatura maligna il cui unico scopo era farmi soffrire, nutrendosi delle mie paure, mettendomi inutili pulci nell’orecchio e facendomi dubitare della persona che amo e che è tutta la mia vita.
Ma ora è sparita, il mio angelo l’ha cacciata usando la sua luce bianca, calda, pura, regalandomi un sorriso carico di amore.

Hai sentito, piccolo?
Il tuo papà ti sta già aspettando.
Ed è felice che ora ci sia anche tu nella sua vita. Quella gocciolina al lato del suo occhio è una lacrima di gioia.
Stai tranquillo, non potrà accaderti nulla d’ora in poi…

Però ora scusala, ma la tua mamma ha un’urgente voglia di papà.

Durante un bacio mi porto sopra il corpo di Shura, pelle contro pelle, e i gesti iniziano a farsi lenti.
Le mani, che stringevano il suo volto, scendono fino al bordo della sua maglietta mentre il mio bacino cerca la posizione ottimale sul suo bassoventre.

-piano Sara…-
-non resisto…-
-rischiamo di fare male al piccolo-
-stai tranquillo, se è veramente della nostra stessa pasta non gli succederà niente… non riesco più a contenermi, Shura ho voglia di te… mi sei mancato per troppo tempo, voglio ancora il tuo profumo sulla mia pelle… insomma ti voglio-
-gattina abbiamo tutta la notte davanti a noi, non c’è fretta…-


il tempo e' già finito
lo spazio e' aperto davanti a noi
che siamo come diamanti
pronti a non spezzarsi mai
ci meritiamo l'eternità



***


È questa quella che chiamano… Pace?
Non avere preoccupazioni?
Non riuscire a levarsi un sorriso dalle labbra?
Svegliarsi abbracciata alla persona che si ama e che si ha appena ritrovato?
Respirare il suo profumo?
Pensare continuamente che la si ama?
Essere fisicamente appagata?
Non lo so.
Ma è così che mi sento. Non percepivo questa sensazione da quest’estate.
Quanto mi è mancata…

Ecco, si è svegliato ma non vuole aprire gli occhi.
Lievemente gli poso le labbra sulla punta del naso.

-buongiorno dormiglione-
-ma senti chi parla…-

Apre gli occhi ed è come se non fosse cambiato niente, come se il tempo si fosse fermato a quest’estate.
Ma purtroppo non è così, il tempo non può fermarsi per nessuno.
Aspetto un bambino, e da oggi sarò lo strumento di distruzione di Apollo.

-cosa c’è?-
-niente…-

Accarezzo il dorso della mano con cui mi sta accarezzando la guancia, tipico gesto che Shura fa quando si preoccupa.
Ma non deve.

-tranquillo, sono solo felice-
-lo sono anche io, finalmente sei ancora qui con me-
-ora scusami, ma sia io che il piccolo reclamiamo cibo-
-voi andate, io vi raggiungo dopo-

Mi alzo cercando di stare attenta ai giramenti di testa e alle nausee improvvise, mi rivesto velocemente e vado verso il raggiante cosmo di Apollo che mi aspetta fuori dalla stanza.

-buongiorno Artemide-
-buongiorno-
-mi auguro che questo tuo stato di felicità non influisca sul tuo giuramento…-
-te lo ripeto per l’ultima volta: hai la mia parola, non scapperò o farò qualcosa di simile, hai la mia alleanza e i miei poteri sono al tuo servizio-
-molto bene, se ora volete seguirmi…-
-Sara cos’hai detto?-

Mi giro verso la porta, dove vedo Shura mezzo rivestito con uno sguardo scandalizzato.

-Shura…-
-tu ti sei schierata con lui?-
-sì-
-Apollo cos’è questa storia?! Hai avuto già la mia garanzia, lei non ti serve-

Garanzia?

-dovete capire che devo assicurarmi una botte di ferro a mia difesa, per questo ho avuto bisogno della parola di ognuno di voi. Per maggior sicurezza-
-Shura cosa gli hai giurato?-
-la mia lealtà nei suoi confronti-
-COSA?!-
-immagino che in questo momento necessitiate di chiarimenti. Ebbene, io ho fatto promettere ad Artemide la sua collaborazione in cambio del suo amato, e al qui presente cavaliere del Capricorno la sua lealtà in cambio della sua amata-
-perché? Perché l’hai riportato in vita e gli hai fatto giurare una cosa simile?-
-riportato in vita? Sara ma di che stai parlando?-
-come di cosa parlo?!-
-io non sono mai morto!-
-ma che fesserie stai dicendo?-
-ma tu cosa…-

Un pensiero orribile quanto possibile contagia la mia mente.
No.
Non può essere.
Incrocio lo sguardo divertito di Apollo, che se la ride tranquillamente sotto i baffi.

-Apollo dicci la verità. L’unica verità. Come sono andate veramente le cose?-
-è una lunga storia sorella… sappi che tutto riconduce a te-
-a me?-
-esatto. Tutto ciò che è avvenuto ti doveva condurre da me-
-quindi… era tutto pianificato?-
-sì. Lo scontro di agosto doveva finire con il suo sacrificio, in modo che tu cedessi al tuo egoismo e, per riaverlo, ti schierassi con me. Ma non potevi immaginare che in realtà non era lui la vittima sacrificale. O per lo meno… non l’originale-

Vittima sacrificale?
Non l’originale?
Ma cosa…

-non l’originale?-
-esatto, come lui stesso ti ha appena affermato il qui presente Shura non è mai passato a miglior vita, durante lo scontro è stato tramortito e condotto qui, dove è rimasto imprigionato per tutto questo tempo. La persona che si è sacrificata per te altro non era che un mio servo perfettamente camuffato dai miei poteri-
-maledetto! Allora è così che l’hai imbrogliata!-

Sento un gran bisogno di piangere.
Ci ha fregati tutti.
E io, come una stupida, non mi sono accorta di niente.
Tutta la sofferenza che ho patito… è stata inutile?

-no… non è possibile…-
-è così invece, piccola sciocca, ingenua ragazzina. Avrei altro da raccontavi, ma preferisco fermarmi qui, immagino ora abbiate molto su cui discutere-

Riesco solo a percepire il cosmo di Shura che esplode, prima di ritrovarmi nuovamente nella stanza dove abbiamo dormito, con le spalle al muro e le braccia di Shura che mi bloccano ogni via di scampo.

-raccontami la tua verità dall’inizio, perché io ero morto?-
-nello scontro con Apollo ti sei sacrificato per salvarmi da morte certa… tutti gli altri cavalieri ne sono testimoni, Apollo ti ha ucciso sotto i loro occhi mentre io ero svenuta-
-e poi?-
-poi mi sono ripresa e… ed è stato un inferno… non c’eri più e io volevo lasciarmi morire, non avevo più voglia di vivere… poi però ho avuto un principio di aborto e lì ho scoperto di essere incinta, così tra alti e bassi ho ricominciato a vivere. Poi ieri ho rintracciato Apollo per farla finita una volta per tutte, ero venuta per ucciderlo quando mi ha fatto la proposta: se io mi fossi schierata con lui avrei potuto riaverti, perché lui è in grado di riportare alla vita gli esseri viventi-

Gli occhi di Shura mi stanno facendo paura.
Sono due fessure quasi demoniache.

-e tu gli hai creduto?-
-sì…-
-STUPIDA! HAI FATTO SOLO IL SUO GIOCO!-
-E IO CHE NE SAPEVO?! ERO DISPERATA, MI MANCAVI DA MORIRE, IO… IO TI RIVOLEVO AL MIO FIANCO!-
-NON E’ UNA VALIDA MOTIVAZIONE!-
-COSA AVRESTI FATTO AL MIO POSTO? EH? NON PUOI IMMAGINARE COSA SIGNIFICHI VIVERE GIORNI DOPO GIORNO ASPETTANDO UN BAMBINO SENZA UN COMPAGNO AL PROPRIO FIANCO! NON CAPISCI CHE ORMAI ERO CONDANNATA ALLA DEPRESSIONE?!-
-E GLI ALTRI? NON PENSO CHE I MIEI COMPAGNI TI ABBIANO LASCIATA SOFFRIRE SENZA FARE QUALCOSA!-
-certo che hanno provato… mi sono stati molto vicini in quei momenti… MA NON ERANO TE… IO VOLEVO TE!

Le sue braccia lentamente scivolano verso il basso, fino a togliere completamente la barriera anti-fuga.
Non pensavo che a urlare così tanto, riuscendo a trattenere le lacrime, mi potesse venire il fiatone.

-sei una bambina viziata…-
-come?!-
-hai gettato l’umanità in pasto a quel folle per riavermi, come una bambina butta via il giocattolo vecchio per quello nuovo!-
-non è così io…-
-è esattamente così. Hai fatto la cazzata più grande che potessi fare. Io non sono mai morto. Durante la battaglia sono stato tramortito e quando ho ripreso conoscenza ero qui, in questo posto, prigioniero del dio. Mi ha sempre tenuto in una cella isolata che non sono mai riuscito ad abbattere, dove il cosmo può espandersi all’infinito senza che questo venga percepito dall’esterno. Giorno dopo giorno continuava a ripetermi che tu stavi morendo senza me, che volevi rivedermi, riabbracciarmi…-
-ed era la verità-
-tuttavia Apollo mi disse che, se gli avessi giurato eterna fedeltà, avrebbe fatto in modo di farci rincontrare ancora. Io ho sempre resistito in quanto, nonostante io ti ami più di ogni altra cosa, la mia dea è pur sempre Atena, ma poi non ce l’ho più fatta-
-Shura…-

Lentamente lo abbraccio, consapevole di una cosa…-

-ho ceduto, ho rinnegato tutto quello che ho sempre ritenuto come valori fondamentali e gli ho dato la mia fedeltà. Poco dopo ho percepito il tuo cosmo e questo poteva significare solamente che eri qui, eri veramente venuta, e in quel momento mi sono sentito un verme per quello che ho rinunciato… ma quando ti ho rivista non ho saputo pensare altro che a te, al bambino…-

… siamo due vittime.
Anzi, una vittima e mezzo.
Perché io sono mezza colpevole.

-Shura tu non c’entri… sono solo io la responsabile… la stupida… sono io che ho condannato tutti… che ho tradito il Grande Tempio… che ti ho deluso… SHURA E’ SOLO COLPA MIA! NON TORMENTARTI PERCHE’ NON C’ENTRI, SEI SOLO UNA VITTIMA!-

Lo stringo forte a me, al mio petto, così che senta il mio cuore battere.
Perché sono sincera, la responsabilità di tutto è mia.
La sue mani si appoggiano alla mia schiena e ci stringiamo così, perduti nella nostra disperazione, consapevoli delle colpe reciproche e del fatto che oramai non possiamo più tornare indietro.

All’improvviso però qualcosa non va.
Un dolore acuto alla pancia, non riesco più a reggermi in piedi…
L’adrenalina e l’agitazione aumentano di colpo e tutto attorno a me comincia a essere confuso, la voce di Shura arriva ovattata alle mie orecchie mentre il dolore diventa sempre più intenso.

-SHURA… IL… IL BAMBINO…-

Usando tutto il fiato che ho, lancio quest’ultimo grido di aiuto, poi il buio inghiotte ogni cosa.

















SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEEEE-------------------------------------
Buonasera ^^
Credetemi, ho fatto veramente un record con questo capitolo!
La prima parte ha richiesto più tempo del solito, la seconda… circa un paio di orette XD

Immagino abbiate intuito cosa è accaduto alla fine del capitolo, e se mi permettete vorrei usare questo spazio per un pensiero a una persona che si è ritrovata in una situazione simile.
Una mia collega di lavoro dell’ufficio di Roma ha avuto un aborto naturale, dopo una settimana di dura lotta e assoluto riposo. Per lei, che ci ha sempre sperato, è stato un durissimo colpo e, anche se non riesco minimamente a immaginare come ci si possa sentire in quel caso, vorrei solamente dirle: Marina, tutto l’ufficio di Brescia e anche i tuoi colleghi sono con te, soffriamo assieme a te in quanto sappiamo benissimo che diventare mamma è il tuo grande sogno. Non arrenderti.

Scusate se ho approfittato di questo angolino per questa comunicazione così delicata.


Cambiamo argomento… vedo che Diego vi è piaciuto! In effetti quel marmocchio lo adoro anche io che l’ho creato XD
Anche io come lui dicevo che sarei diventata chissà chi, però poi dicevo sempre che mi sarei sposata un principe o un cavaliere XD
C’est la vie…

Finalmente, dopo molto tempo, torno a rispondere alle recensioni ^^


Terry Alchemist 22: ciao sister! Come hai visto Sara ha fatto la sua scelta scoprendo così cosa c’era dietro… quando si dice “essere invischiati in qualcosa più grande di te”. grazie ancora per l’aiuto con il pezzo e fammi sapere che ne dici di questo capitolo.


Sesshy94: ciao carissima! Ho fatto registrare a Milo le paroline che ha detto in quel momento di incazzatura a Sara, così te le puoi sentire ogni volta che vuoi XD devi capire che se una persona come Sara si crede colpevole cercherà di rimediare a qualsiasi costo, anche se il prezzo da pagare è troppo alto… e ora si è alzato ancora di più un bacione!


Gil88: come hai visto non è una presa per i fondelli, Shura è tornato davvero. Non è stato resuscitato ma è tornato in scena.
Ps: i playboy hanno un cuore, basta solo farglielo capire…


Snow Fox: situazione spinosa? Mi sembra veramente poco XD oddio mi dispiace di averti quasi fatta deprimere come Sara (cattva ragazza! Cattiva! *Sary si auto-schiaffeggia perché ha fatto del male a Snow*). Che ne pensi dell’evoluzione della storia?


Bellatrix18: caVissimaaaa!!! Tranquilla non sei affatto in ritardo ^^ La situazione è precipitata ancora di più e, anche se lo sai già, ti dico comunque che non è la fine… Anche se sei avvantaggiata non cantare vittoria in quanto sto cambiando leggermente le carte in tavola, mo te avviso U__U per i progetti dimmi pure con quale vuoi cominciare che io sono pronta *Sary mette la divisa da scrittura e si concentra stile Dragon Ball*


EriS_SaN: ciao carissima!!! Ma va non ti devi scusare, diciamo che ho aggiornato proprio nel periodo in cui aggiornavano tutti ed è stato difficile accorgersi che avevo postato XD Artemide non è proprio rinchiusa in una gabbia… diciamo che è in uno spazio dove può urlare quanto le pare senza spaccare i timpani a nessuno U_U la situazione ora è ancora più pesante, eh? Come ho già detto a Bellatrix18 sto cambiando alcune carte in tavola, altrimenti veramente diventa una roba da suicidio per me che scrivo e per voi che leggete XD
Non so se leggi in tempo, comunque buona gita! Ci vediamo a pranzo qualche volta ^^



Grazie a tutti i Favolosi Fantasmini e anche a tutte le persone che hanno messo questa storia tra le seguite, vi adoro! ^^

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Capitolo 33
*** In The End (part 1) ***


Capitolo 33 – IN THE END (part 1)


-SARA?! SARA! SARA CHE SUCCEDE???-

No, non qui, non ora!
Piccolo non puoi farlo ora!
Riapro gli occhi cercando di focalizzare al meglio la situazione e tentando di escogitare qualcosa per riportarla alla normalità.

-SARA RISPONDMI!-
-fermo… stai… stai fermo…-

È una pazzia, ma è l’unico rimedio che mi è saltato in mente.
Con il cosmo creo una sorta di bolla calda e rassicurante attorno al bambino, sperando che percepisca questa sensazione di pace e si plachi.
Troppe emozioni in un colpo solo… Accidenti, avrei dovuto pensarci prima.
Coraggio.
Ora sono calma.
Lo senti?
Rilassati.
Non c’è pericolo.
Sei al sicuro.
Te l’ho detto, non permetterò mai che ti accada qualcosa, soprattutto per colpa mia.

-Sara dimmi qualcosa, ti prego!-

Lo senti il tuo papà?
Calmati. Fallo anche per lui.

-SARA CAZZO DIMMI QUALCOSA!-
-è… è tutto a posto. Sono riuscita a evitarlo…-
-ma cosa stava succedendo?!-
-dovevo… dovevo rimanere calma. Invece mi sono lasciata sopraffare dai sentimenti e il carico emotivo stava corrompendo la salute del bambino. Ma ora è tutto a posto-
-non farmi più prendere simili spaventi… mai più…-
-stai tranquillo, ormai so come fare, devo continuamente usare il cosmo-

Con una mano Shura mi aiuta a rialzarmi e, appena mi reggo sulle gambe, devo appoggiarmi a lui dato che la testa gira vorticosamente.

-forse è meglio se ti siedi-
-no, tanto ora passa-

Da buon testardo com’è, mi prende in braccio e mi accomoda sul divano.

-scusami, ho avuto una reazione esagerata-
-sono io che ho fatto la più grande cazzata del mondo-
-no, non è vero. Come non sono vere le parole che ti ho detto poco fa. Scusami-
-avevi tutto il diritto di parlarmi così. Mi meritavo quella ramanzina-
-però non dovevo essere così brusco-
-eri in preda alla collera, urlare mi sembrava il minimo-

Mi appoggio completamente allo schienale portandomi una mano sulla fronte e chiudendo gli occhi.
Testa del cazzo, la vuoi smettere di girare?


Sara… Mi hai profondamente ferita. Questo tuo tradimento è inconcepibile.

Lo immaginavo.

Sappi che ti farò soffrire come mai in tutta la tua vita! Ti giuro sul mio nome che avrò la mia vendetta, e sarà tanto crudele quanto dolce!


Ecco, ci mancava anche la minaccia di Artemide.
Fantastico.

A distrarmi da quest’ulteriore problema è qualcosa che si appoggia alla mia pancia.
Guardo e vedo che Shura si è sdraiato appoggiando la testa sul mio grembo.

Più l’osservo e più sono convinta che lui non debba essere qui.
Dopotutto ad Apollo basto io, che cosa se ne fa dei poteri di Shura?
A cosa potrebbe mai servirgli?
Sicuramente era un’ottima esca per condurmi qui, e in questo – mi dispiace ammetterlo – ha funzionato alla grande, ma ora… quale utilità potrebbe mai avere?
Anche se gli ha giurato eterna fedeltà scommetto una mano che, se gli chiedessero a bruciapelo a quale divinità è legato, lui risponderebbe Atena senza indugiare.
E dovrebbe essere così.
No.
Non dovrebbe.
Deve essere così.
Non è giusto che per colpa mia debba essere marchiato come traditore.
Non può rinnegare la sua dea e i suoi fratelli.
Io ormai sono condannata, ma non deve necessariamente esserlo anche lui.

-Shura devo andare-
-e dove?-
-da Apollo. Io e lui dobbiamo discutere di parecchie cose-
-non mi sembra il caso-
-devo farlo, è urgente-
-ti accompagno-
-non ce n’è bisogno, ora sto meglio-
-sicura?-
-sicurissima. Aspettami qui per favore-

Dopo che la testa di Shura si sposta, mi alzo e vado dritta a cercare il mio caro fratello.
Per una volta, una sacrosanta volta, devo fare veramente qualcosa di buono.


***


-sorella mia, sei qui per pormi delle domande, non è così?-
-esattamente-
-prego, accomodati pure-

La sua stanza è del tutto diversa da come me l’ero immaginata.
Credevo fosse ancora più raffinata di quella in cui ho pernottato, e invece è così… così…
Essenziale.
Nuda.
Un letto e un’enorme finestra. Non c’è altro.

-stupita?-
-decisamente. Mi aspettavo qualcosa di più… come dire… corposo e ricercato da parte tua-
-puoi accomodarti, non voglio che ti affatichi-
-non ne ho bisogno, sarò rapida. Prima di tutto voglio sapere chi si è sacrificato al posto di Shura durante la battaglia e come mai nessuno si è accorto che non fosse il vero cavaliere del Capricorno-
-vedi Artemide, con i miei poteri posso, oltre a riportare in vita gli esseri viventi, anche modificarli. Tra le mie schiere c’era un subordinato che ha tassativamente disubbidito a una mia direttiva e che non poteva rimanere impunito. Così ho modificato il suo aspetto fisico, l’essenza del suo cosmo e la sua personalità in modo da ricreare un… come definirlo… clone. Una volta preso in ostaggio quello vero, ho spedito questa replica sul campo di battaglia e, dopo avergli resettato la mente e impiantato dei ricordi falsi, si è schierato a fianco dei soldati di Atena. Fino all’estremo sacrificio-

Per tutto il discorso non mi ha degnata di uno sguardo. Ha continuato ad ammirare il triste paesaggio di rovine dalla finestra.

-quell’uomo era Berenice, il biondo cavaliere della costellazione della Chioma di Berenice. Lo hai conosciuto-
-me lo ricordo perfettamente, era colui che tentò di violentarmi. Sinceramente sapere della sua fine non mi dispiace affatto–
-mi stupisce questa tua affermazione-
-anche io sono in grado di odiare. Ora dimmi, che cosa hai fatto per tutto questo tempo? Non credo tu abbia solo torturato psicologicamente Shura-
-e invece sì, ero assolutamente certo del tuo arrivo al mio tempio, dovevo solo ingannare il tempo, e quale migliore passatempo che far soffrire la persona che ami?-
-che cosa gli hai detto?-
-sapevo che eri in dolce attesa e sapevo anche che ti stavi lasciando morire. Omettendo il primo particolare è stato facile distruggere la sua debole psiche facendogli credere che ormai fossi spacciata e che solo lui poteva salvarti unendosi a me-
-perché hai voluto la sua alleanza? Che vantaggio ti avrebbe dato?-
-semplice sorella, mi avrebbe dato te. La disperazione e il desiderio di vendetta ti avrebbero condotta qui e, nella tua prevedibilità, appena l’avresti sentito vivo saresti crollata rinunciando ai tuoi intenti. E così è stato. Però, nel frattempo, dovevo tenermelo buono affinchè non commettesse sciocchezze come il togliersi la vita o fronteggiarmi. Era troppo prezioso perché lo perdessi. Così per precauzione gli ho fatto giurare eterna fedeltà in cambio della tua venuta. Ha impiegato un bel po’ di tempo per cedere, non ho mai visto una forza di volontà tanto forte, ma non gli e è servita a nulla-
-perché vuoi anche i poteri di Shura? Non ti bastano i miei?-
-di lui non me ne faccio assolutamente nulla, non è minimamente paragonabile a noi. Come ho già detto, mi serviva solo per attirarti qui. Nulla di più-

Esattamente coma immaginavo.

-allora, dato che ha esaurito il suo compito, non ti serve più. O mi sbaglio?-
-no, ciò che dici è corretto-
-allora puoi anche liberarlo-
-mi aspettavo queste parole da parte tua. Appena hai varcato la porta l’avevi scritte sul volto-
-quindi?-
-quindi…-

Odio le pause nel discorso.
Però deve essere una risposta decisa, dato che finalmente mi degna di uno sguardo.

-dato che di servitori non me ne mancano, Shura lo cedo a te-
-come sarebbe a dire?-
-la sua lealtà e fedeltà le cedo a te. È tuo. Sarai tu l’artefice del suo destino-
-mi stai prendendo in giro?!-
-assolutamente no. Mi sembra giusto darti la possibilità di avere qualche tua guardia personale-
-allora è… mio? Posso farne quello che voglio?-
-esattamente-
-perfetto-

Dopo questo splendido regalo so perfettamente quello che devo fare.
Ritorno velocemente verso la stanza dove ho lasciato Shura, certa finalmente di fare la prima cosa giusta di tutta la mia vita.
Non gli ho posato tutte le domande che avrei voluto, ma va benissimo così.

Busso leggermente e poi entro, venendo accolta da un abbraccio.

-sei tornata. Mi sei mancata-
-anche tu-
-come mai ci hai messo tanto?-
-dovevo chiarire alcune cose e farmene spiegare altre. Ora ho il quadro completo della situazione-
-e… quindi?-
-quindi… so cosa fare-

Prendo un respiro profondo e lo allontano leggermente da me.

-Sara?-
-Shura, sappi che Apollo ti ha ceduto a me. Ora sei la mia guardia personale, il mio cavaliere,un mio soldato… insomma una cosa del genere. Ti ha ceduto a me come un regalo-
-era a questo che serviva la mia fedeltà?-
-probabilmente. E ho subito un ordine per te-
-tutto quello che vuoi, per te farei di tutto, lo sai-
-era quello che volevo sentire. Shura… torna a casa, alla decima casa del Grande Tempio. Sei libero-
-che cosa?!-
-sì, tu non c’entri niente, per Apollo sei un oggetto che non serve più e io non voglio rischiare di vederti combattere contro gli altri. Torna a casa-
-credi veramente che me ne andrò così, solo per un tuo ordine?-
-lo spero-
-se vado tu vieni con me-
-non posso e lo sai-
-sì che puoi. Tu puoi farlo ma non vuoi, non è così?-
-no, io… vorrei rimangiarmi la promessa fatta ma non posso… non posso proprio…-
-tu puoi tutto-
-smettila di dire stronzate! Non è vero! E ora vai!-
-non senza di te!-
-Shura, cazzo, vattene!-

Ecco, stiamo litigando.
Calma, devo cercare di restare calma…

-sorella, quest’individuo ti importuna?-

Mi ritrovo con un sorrisetto nervoso al posto della mia espressione incazzata.
Ma bene, ci mancava solo Apollo che si avvicina a grandi falcate dal corridoio.

-va tutto bene, per favore lasciaci soli-
- no, poco fa non mi hai posto tutte le domande che volevi. Sei stata piuttosto sbrigativa-
-non avevo altro da chiederti-
-io credo proprio di sì. E suppongo che una domanda riguardi i tuoi genitori, ho indovinato?-

Calma Sara, calma…
Ti si è ghiacciato il sangue nelle vene, ma non pensarci.
No, non dargli la soddisfazione di aver indovinato.

-i tuoi genitori li ho uccisi io-

TU-TUM.
TU-TUM.
TU-TUM.

-cosa… cosa hai appena detto?-
-la verità. Io ho ucciso i tuoi genitori. Anzi, i vostri genitori, tuoi e di questo involucro. Non sapevi che Aras è tuo fratello gemello?-

Le articolazioni del corpo si sono bloccate di colpo.
Aras mio… fratello gemello?
Perché sento un’irrefrenabile voglia di piangere?
No…
Non devo piangere. Mi devo trattenere.

-… stai mentendo-
-no. Voi siete gemelli separati quasi poco dopo la nascita. I vostri genitori avevano riscontrato qualcosa di strano in lui, ovvero i suoi poteri già attivi, e per questo lo abbandonarono tenendo solo te, che eri una bimba qualunque. Oh, ma quanto si sbagliavano… non immaginavano che fosse solo una questione di tempo-

Asciugo le lacrime con un rapido gesto della mano ormai tremante.
Fanculo alla calma.
Se non lo prendo a cazzotti rischio di pentirmene per il resto dell’eternità.
Stringo forte i pugni mentre Shura cerca di intervenire nel discorso, ma lo fermo prima che possa domandare troppo.

-Apollo, quanto tempo fa li hai uccisi?-
-sono passati ormai svariati mesi, ma dev’essere accaduto all’incirca un anno fa. Non sono state delle copie perfette?-
-anche loro erano cloni, come il Shura che si è sacrificato per me?-
-esattamente-

Le unghie mi si sono conficcate nella carne.
Fanculo alla calma, alla tranquillità, fanculo a tutto.
Fanculo anche alle lacrime che non riesco a fermare.
Io lo ammazzo.
Giuro che lo ammazzo.
Tutto quello che ho passato in questi mesi è stato per colpa sua.
Tutta quella sofferenza…
Tutti quei pianti durante la notte…

Giuro che non ho mai desiderato uccidere qualcuno così intensamente!
Concentro il cosmo tutto nelle mani, pregustando già il momento in cui le guarderò grondanti del sangue di mio fratello.
Ne pregusto già anche l’odore e il sapore metallico, e il tonfo del corpo morente che cade a ter…

-Sara stai calma-

La voce di Shura riesce per poco a farmi riprendere lucidità e la visione di morte scompare dalla mia mente.
Ma…
Cosa mi succede?
Perché voglio a tutti i costi, e così tanto, il sangue di quest’uomo?
Anche davanti a una notizia così shockante come quella dei miei genitori il desiderio di uccidere…
Non è da me.

-dovevi vedere le loro facce quando mi hanno riconosciuto, nonostante i tanti anni in cui siamo stati separati, le espressioni di terrore e incredulità dipinte sui loro volti sono ancora adesso un dolce ricordo che mi accompagna. E anche le loro ultime parole mi sono rimaste impresse, “lascia stare Sara per favore”, dissero se ricordo con esattezza…-
-basta stai zitto!-
-e i lamenti lanciati durante gli ultimi istanti di vita…-
-TI HO DETTO DI SMETTERLA!-
-… e le loro mani tremanti e sporche di sangue che cercano in qualche modo di raggiungerti…-
-SMETTILAAAAAA!-

Senza rendermene conto mi sono scagliata come una furia contro di lui, contro le sue parole e contro quei ricordi a suo parere meravigliosi.

-NON PERMETTERTI DI PARLARE COSÌ DEI MIEI GENITORI! TU NON SEI MIO FRATELLO, NON PUOI ESSERLO, UN FIGLIO NON UCCIDEREBBE MAI A SANGUE FREDDO COLORO CHE GLI DONARONO LA VITA!-

Non so nemmeno dove sto mirando, se lo sto sfiorando, se sto solamente fendendo l’aria.
Non lo so.
Non riesco a capire niente.
Qualsiasi cosa mi possa succedere ora, certamente non la sentirei.

Continuo a scagliarmi contro quest’essere quando qualcosa mi blocca le braccia.

-SARA ORA FERMATI!-
-LASCIAMI SHURA, DEVE PAGARMELA!-
-SARA CAZZO FERMATI, STAI PERDENDO SANGUE!-
-NON ME NE FREGA UN CAZZO DI UN GRAFFIETTO!-
-NON E’ UNA FERITA A FARTI SANGUINARE!-
-SHURA COSA STAI DICENDO?!-
-GUARDATI TRA LE GAMBE!-

Dove vuole andare a parare?
Come se lì io avessi davvero…



Davvero…



Ma…
Cos’è questa sensazione?
Perché sento dei rivoli liquidi che scorrono sulla pelle? E perché sono caldi?
Non sarà davvero… Sangue?
E questo dolore alla pancia cos’è?
Non capisco…

No…

O meglio…

Ho capito, ma non ci voglio pensare.
Non può essere vero. non può essere che io… senza accorgermene…

Panico.
Paura.
Ansia.
Dubbio.
Un mix di tutto questo si fa largo in ogni angolo di me.

Abbasso lentamente lo sguardo.
Non vorrei farlo, ma solo così ne avrò la conferma.

Rosso.
Tanto rosso.
Troppo rosso, dove non dovrebbe esserci.
E c’è qualcos’altro oltre a questo, qualcosa di solido che solo io riesco a sentire e che è nascosto agli altri dal tessuto dei jeans.
È caldo…

No…
No…
Io ho davvero… stavolta…













SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEE------------------
Buongiornooooooooooo!!!

*Sary schiva i forconi e i coltelli che le vengono lanciati*

Allora…
Chiedere scusa per il ritardo non funziona, vero?

*tutti squadrano male*

Suppongo di no -.-
Comunque sono riuscita a pubblicare qualcosa prima di agosto, e mi stupisco! O___O
In realtà questo capitolo (che è stato spezzato a metà) doveva essere pubblicato per intero ad agosto durante le ferie, ma come si dice, “quando la vena artistica chiama si deve scrivere”.
E così ho scritto.
Miracolo XD

Questo capitolo è, possiamo dire, il regalo di compleanno per Sesshy, dato che lo aspettava con ansia ^^
Auguri tesorina e grazie per la tua stupenda ficcy “Una Rosa Rossa” ^^

Ingrazio veramente di cuore tutti quelli che hanno seguito “Favola” per tutto questo tempo e hanno aspettato questo nuovo capitolo ^^
Vi adoro! Non sapete quanto vi adoro!
Vi bacerei uno per uno se ne avessi la possibilità XD

Ci vediamo!
Sary


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Capitolo 34
*** In The End (part 2) ***


Capitolo 33 – IN THE END (part 2)


(It starts with)
One thing / I don’t know why
It doesn’t even matter how hard you try



Io…
Ho davvero…

Leggermente avvicino le cosce e ne ho la conferma.
C’è qualcosa.
O meglio, qualcuno.

Ho ancora le braccia immobilizzate da Shura, che sento respirare in modo irregolare. Lentamente però la presa si allenta fino a tornare padrona dei miei arti.
Ma a cosa mi possono servire ora?
Non ho più la forza per combattere.

-Sara cosa ti prende?!-

La gola si è seccata di colpo e le parole non vogliono uscire.

-Sara dimmi cosa succede, perché ti sei bloccata così di colpo?!-

Niente.
Anche se apro la bocca e prendo fiato non riesco a emettere un suono, uno di numero.

-sorella, dovresti aggiornarlo sulla situazione, ne ha pieno diritto dato che… era… il padre-
-era? Perché parli al passato?-

Shura…
Come faccio a dirti quello che è appena successo?
Come posso disintegrare anche l’ultimo brandello di felicità che ci era rimasto?

-… Sara… tu…-

Abbasso lo sguardo, non voglio fargli vedere le lacrime.
Ha capito.
Dal tono triste ha compreso tutto.

Lentamente le sue braccia mi cingono la vita, ma non suscitano in me alcuna reazione.
Lui aumenta la stretta. Ancora niente.
Solo delle gocce che cadono e scivolano lungo la mia guancia, ma che non provengono dai miei occhi, mi fanno levare lo sguardo.

Sta piangendo anche Shura.

-Artemide, è ora che ti dia una pulita, tutto quel sangue…-
-non la toccare. Mai più-
-osi darmi ordini, servo?-
-io…-
-Shura ora basta. Non attaccarlo e resta al tuo posto. E per favore, non lo interrompere-
-ma…-

Appoggio una mano sulle sue, ancora chiuse per stringermi a sé, in una muta richiesta di fiducia, mentre con l’altra asciugo prima le sue e poi le mie di lacrime.

-Apollo voglio sapere tutta la verità, tutto ciò che nessuno ha mai osato dirmi in vent’anni. Tutto, non tralasciare nessun particolare-
-sorella proprio non ti capisco, hai appena perso il bambino che portavi in grembo e vuoi sapere i retroscena del tuo passato?-
-esattamente -

Il cosmo di Shura si sta agitando, ma cerco di fargli comprendere che deve restare calmo accarezzandogli le dita.
Anche se, forse, la prima che dovrebbe darsi una calmata sono io.
O meglio, quella parte di me che ha ceduto alla follia.


All I know
time is a valuable thing
Watch it fly by as the pendulum swings
Watch it count down to the end of the day
The clock ticks life away
It’s so unreal


-parti dall’inizio rispondendo alla mia domanda: io e Aras siamo veramente fratelli di sangue? O è stato solo il legame divino tra te e Artemide ad avvicinarci?-
- voi siete veramente fratelli generati dalla stessa madre. Vent’anni fa, in una calda mattina di luglio, vennero alla luce un bambino e una bambina, d’aspetto identico a tutti i neonati ma che di comune avevano ben poco. Il maschietto sprigionò subito un’aura anomala, una cosa mai vista agli occhi mortali, che fece tremare di paura le persone a lui attorno tranne la sorellina, che invece dormiva beatamente e sembrava cullarsi di tanta energia. Quei bambini eravate voi, e in quel momento esplose in Aras il cosmo divino: per me fu una sciocchezza insidiarmi in lui, piccolo e inerme com’era, mentre Artemide trovò in te una forza di volontà così potente e così anomala per una neonata, da costringerla ad addormentarsi in attesa del momento propizio per prendere il possesso del tuo corpo-
-perché siete tornati? Cosa volete fare all’umanità?-
-secoli or sono io e Artemide sentimmo una donna parlar male di nostra madre, vantandosi di aver avuto dei figli nettamente superiori ai suoi in bellezza e abilità di combattimento. Non potemmo tollerarlo oltre e così andammo a vendicarci uccidendo tutti gli eredi di quella persona, mentre lei morì poco dopo per il dolore della perdita dei suoi cari. Il marito giurò vendetta ma non prestammo ascolto alle sue parole, dopotutto era solo un vecchio in preda alla disperazione che non poteva in alcun modo ottenere la tanto agognata rivincita, e non gli prestammo più attenzione. Diversi secoli dopo scoprimmo per pura casualità che ebbe altri figli con una nuova compagna e che questi avevano a loro volta proliferato fino ad assumere numericamente le dimensioni di una città. Quando però decidemmo di intervenire, rimembrando ancora la minaccia dell’antenato, non riuscimmo più a localizzarli in quanto la popolazione mondiale era notevolmente aumentata e quasi certamente i discendenti si erano mescolati. Per questo vogliamo punire l’umanità, in quanto nessun uomo può permettersi di sfidare gli dèi e restare impunito, ne va del nostro orgoglio-
-è un motivo sciocco-
-ai tuoi occhi, ma non ai nostri-
-per questo non vi capisco, io non sono come voi-
-quando Artemide prenderà il possesso del tuo corpo non avrai più bisogno della comprensione-
-non accadrà-
-lo vedremo, umana. Lo vedremo presto. Ma lascia che continui la storia della vostra vita. Dopo l’esplosione di potere di Aras i vostri genitori decisero che la sua presenza era troppo pericolosa per la loro incolumità e per la tua, così decisero di affidarlo a una famiglia di loro conoscenza, dove il bambino che sarebbe nato in contemporanea con voi nacque già morto e i genitori mancati non sapevano darsi pace. Dopo pochi giorni però questa coppia portò il bambino in un orfanotrofio, spaventati dalla forza strana che emanava. Qui le vostre strade si divisero nettamente, perché mentre tu crescesti in un contesto famigliare felice dove non ti mancò mai nulla, lui crebbe in quella struttura squallida e dimenticata da ogni divinità esistente, fino a quando non riuscii ad assoggettargli la mente e a farlo evadere. Quasi certamente non ne avrai ricordo, ma quando avevi all’incirca dieci anni nei telegiornali e sui quotidiani per un mese non si parlò altro dell’incendio di natura dolosa che divorò un orfanotrofio e tutte le persone al suo interno…-

Sento che sto per svenire.
Chiudo gli occhi e, appellandomi a tutto il coraggio che ho ancora nascosto da qualche parte, li riapro e faccio la domanda che non vorrei fare.

-sei… sei stato tu?-
-precisamente. Fu la prima volta che mi impossessai completamente di Aras e in quell’occasione decisi di dare una svolta alla sua vuota esistenza rivelandomi a lui e mostrandogli cosa era realmente in grado di fare. Non fu difficile costringerlo ad accettarmi, ormai era mio da diversi anni a sua insaputa. Gli raccontai tutto il suo passato, soprattutto di te, e lo convinsi ad appoggiare la mia causa premendo soprattutto sul fatto che avrebbe riavuto al suo fianco la persona con il legame più stretto che avesse. E lui accettò. Da lì in poi cominciò a condurre le ricerche avvalendosi della collaborazione di alcuni cavalieri devoti al mio culto, che riuscii a richiamare con l’esplosione del mio cosmo nella notte dell’incendio. Impiegò diversi anni perseguendo quell’obiettivo e nel frattempo mi addormentai aspettando il momento propizio per farlo definitivamente mio. E questo è accaduto qualche mese fa, durante il nostro ultimo scontro: era talmente ossessionato dall’idea di poterti ferire che la sua mente non ha retto, è crollata come un castello di carta rischiando la pazzia e in quel momento sono subentrato al suo posto, fermamente deciso a rimanerci. E come puoi constatare la situazione non è mutata.
-dov’è Aras adesso?-
-è nella stessa bolla in cui ti rifugiavi quando Artemide prendeva il tuo posto agli occhi di tutti. Dorme profondamente, nulla lo disturba. Nemmeno gli incubi che l’hanno assillato per svariate notti, nei quali tu eri grondante di sangue e lo chiamavi a gran voce per poi accasciarti al suolo priva di vita. Una scena veramente terribile. Forse non te ne rendi conto, ma per questo ragazzo sei veramente una sorella, anche se non vi conoscete affatto prova per te un affetto così profondo da essere stupefacente agli occhi altrui-


Didn’t look out below
Watch the time go right out the window
Trying to hold on / but didn’t even know
Wasted it all just to
Watch you go



Non riesco a sostenere il suo sguardo, così torno a fissare le braccia di Shura che non mi hanno abbandonata neanche per un istante.
Mai avrei immaginato che Aras avesse patito così tanto nella sua vita.
La mia, al confronto, è una favola. Pensandoci bene non ho mai avuto problemi più grandi del credito esaurito sul cellulare, sono stata viziata e non mi hanno mai fatto mancare nulla, ho avuto un’infanzia praticamente da principessa.
Ma ora quelli che mi sembravano problemi enormi sono granelli di sabbia.
Mi vergogno di me stessa, fare paragoni tra problemi così diversi per entità e gravità…

-Apollo, dimmi, il fatto che Athena ci abbia chiesto di metterci sulle tracce di Artemide allora era per impedirvi di ricongiungervi?-
-probabilmente è così, Shura. Durante la ricerca della sua famiglia Aras si è imbattuto in Saori, la reincarnazione di Atena, e tra i due c’è stato un incontro di cosmi che ha svelato alle parti la natura divina di chi avevano di fronte. Quello stolto si lasciò sfuggire qualche parola di troppo e questo fece insospettire la vostra dea, che vi ha ordinato di mettervi sulle tracce di Artemide, battendoci per un soffio. Quando la trovammo, infatti, voi eravate appena piombati nella sua vita-

Non posso farci niente.
Sto piangendo.
Ma non per me.
Per Aras.
La sua storia ancora non mi è uscita dalla testa.
E non riesco a non provare pena per lui.

-perché avete sempre aspettato diverso tempo tra un attacco e l’altro? Perché non avete insistito se la volevate ad ogni costo?-
-sciocco umano, non avevo bisogno di procedere con tanta fretta. Perché vedi… doveva arrivare a questo punto-
-quale punto?-


I’m surprised it got so (far)
Things aren’t the way they were before
You wouldn’t even recognize me anymore
Not that you knew me back then
But it all comes back to me
In the end



Shura basta, non insistere!
Non voglio più sapere!

-questo. La disperazione. La paralisi. La frustrazione. L’oblio. L’incapacità di reazione. Era a questo che miravo. Dovevo distruggere Sara dall’interno per permettere ad Artemide di destarsi, e quale migliore metodo della tortura psicologica?-

Copro le orecchie con le mani, ma riesco comunque a capire cosa si stanno dicendo, anche se in modo ovattato.
Basta, basta!
Non voglio più ascoltare!

-Sara calmati, ascoltami…-
-non ci riesce, ormai percepisco il caos che regna in lei, ed è quel caos che una volta innescato porta i soggetti particolarmente sensibili all’autodistruzione. Hai capito ragazzina? Tutto ciò che…-

Mi conficco le dita nelle orecchie fino a non sentire più nulla.
Chiudo anche gli occhi, non voglio leggere i movimenti delle labbra.

Fosse così semplice sfuggire alla realtà…
Nel nero che mi impongo di vedere compare il viso di Artemide.



Tutto ciò che è successo finora serviva a indebolirti, a renderti più fragile di un fiore, in modo che tu potessi piegarti alla mia volontà. Ma poi qualcosa è cambiato, io mi ero affezionata a te e mi ero decisa ad appoggiare il tuo pensiero sull’umanità. Ma il tradimento è un atto che non potevo tollerare da te, non dopo la fiducia che ti avevo riposto

Artemide… io non… io non…

-io non… cosa? Non volevo farlo? Non volevo arrivare a tanto? Alla fin fine voi umani siete tutti uguale, infidi e meschini, e ne ho avuto la prova. Adesso è tempo che tu dorma…-



I've put my trust in you
Pushed as far as I can go
For all this
There’s only one thing you should know



Cerco di scacciare Artemide isolandola come avevo fatto quando ha scoperto le mie intenzioni con Apollo, ma non ci riesco, la sua forza mi sta lentamente sovrastando.
Il mio corpo viene scosso dall’esterno, le mie orecchie tornano a udire e gli occhi a vedere.

-SARA COSA TI PRENDE ORA? TORNA IN TE!-
-coraggio Sara, lasciati andare… dona il tuo corpo ad Artemide…-


Abbandonati a me, non opporre inutile resistenza…


-BASTA! LASCIATEMI IN PACE! NON VOGLIO! NO! SMETTETELA TUTTI! STATE ZITTI!-
-SARA CALMATI! DATTI UNA CALMATA!-
-il momento è vicino, coraggio sorella mia prenditi il suo corpo!-

Concentro il mio cosmo per far indietreggiare quello di Artemide ma non c’è verso, è troppo potente, lo sento insinuarsi in ogni angolo di me, come se del liquido bollente stesse bruciando ogni parte del mio corpo.
Poco prima che venga totalmente sopraffatta la dea mi appare di nuovo.


Ti avevo giurato una vendetta crudele, ricordi? Ebbene sono stata io a farti abortire. È stato uno scherzo approfittare della confusione e dell’ira che regnavano in te per bloccare l’emissione di cosmo nella zona del feto e recidere il legame fisico tra te e il bambino. Ho avuto la mia dolce vendetta. Ma questo ormai non ha più importanza. Ora dormi, e lascia che io porti a termine la mia missione.



Dopo queste parole il calore raggiunge anche la testa spegnendo il mio cosmo.


I tried so hard
And got so far
But in the end
It doesn’t even matter
I had to fall
To lose it all
But in the end
It doesn’t even matter


***


La cosa mi preoccupa, Sara si è tappata le orecchie e non mostra alcuna reazione.

-Sara? Sara?? Cosa stai facendo?-
-sì, finalmente sta cedendo! Artemide sta per tornare!-

No, non puoi veramente permetterglielo!
Cerco di farti reagire, ti chiamo ma non mi senti.
Probabilmente non vuoi ascoltarmi.
Provo a scrollarti, magari lo shock fisico ti fa rinsavire.

Niente.

Riesco solo a farti levare le dita dalle orecchie.

-SARA COSA TI PRENDE ORA? TORNA IN TE!-
-coraggio Sara, lasciati andare… dona il tuo corpo ad Artemide…-

Sara non lo fare!
Non puoi veramente cedere così!

Io non…
Non so cosa fare per aiutarti.
Mi sento un verme, posso solamente sperare che tu non ceda.

Sei immobile da qualche secondo.
Questi sbalzi di umore sono preoccupanti oltre ogni limite per il mio autocontrollo, ma devo mantenere la calma. Magari così facendo riesco a calmare anche te.

-Sara, tutto a posto?-

Sciogli il mio abbraccio con un gesto veloce, freddo, carico di forza.
Indietreggio incredulo, non mi aspettavo questa reazione e quella potenza.

-non. Toccarmi. Mai. Più.-

L’esplosione di cosmo dopo questo avvertimento scandito parola per parola riesce a farmi gelare il sangue.
Questo cosmo così selvaggio e vendicativo…



In the end
You kept everything inside and even though I tried / it all fell apart
What it meant to me / will eventually / be a memory / of a time when I tried so hard
And got so far
But in the end
It doesn’t even matter




La potenza dell’espansione è talmente forte che mi ritrovo con le spalle al muro quasi senza rendermene conto.

-fratello, finalmente sono di nuovo con te-
-bentornata, sorella Artemide-













SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE------------------------------
Ma buon/giorno/pomeriggio/sera/notte!!!
Insomma vi saluto qualsiasi ora sia mentre VOI, sì voi, state leggendo!
Dopo un mesetto finalmente sono tornata! Giusto in tempo per partire per il mare e lasciarvi questo capitolino corto ma intenso.
È stato più difficile del previsto, soprattutto la parte tutta paroloni di Apollo, accidenti che faticata.
Per quel pezzo, però, devo ringraziare la mia musa ispiratrice, Tsukuyomi: senza di te non sarei mai riuscita a partorire quel pezzo in tempo, ti vu tanto tanto biiiiiiiiii!!! *____*
Con questo capitolo si conclude la terza (o quarta?) parte della storia, ovvero la sconfitta della protagonista.
Quali erano le altre parti?

Non ho voglia di scriverle XD
Quando ne avrò voglia (e mi sarò decisa questa è la terza o la quarta parte) ve le elencherò tutte XD

Intanto però vi dico che la canzone del capitolo (e del capitolo precedente) è “In The End” dei Linkin Park. Sono particolarmente affezionata a questo brano, soprattutto perché è stato quello che mi ha fatto scoprire questa fantasmagorica band *-*

Sicuramente molte di voi mi vorranno linciare per quello che è successo a Shura Jr… e io vi dico solo: prendetevela con quella stronza di Artemide!!!
Artemide: AHEM…
Oh cazzo mi ha sentito… o___o”

Prima che mi fustighi passiamo ai ringraziamenti:

EriS_San: ma io sono crudele, non l’hai ancora capito? Semplicemente nascondo questa mia natura dietro frasi pucciose U_U rispondo alle tue domande: esatto, erano dei cloni e non i suoi genitori; sì, Aras è il gemello di Sara; Apollo ha spiegato (spero chiaramente) il motivo della sua bastardaggine. Altre domande caVa? XD ora si entra nel vivo dell’azione (povera me T_T), grazie per l’augurio, ne avrò bisogno.
Ps: l’abbraccio della famigghia l’ho schivato, tiè XD


Tsukuyomi: ma poveri tastini, che brutta fine!!! oh mia musa, grazie per le tue belle paroline, mi fa piacere sapere che ho trasformato la tua sensibilità deathmaskiana in quella di una frignona, che riesco a tenere incollati i lettori fino all’ultima parola (merito della super Attack, incolla le fronti allo schermo che è una meraviglia) e tengo a sottolineare che tutto quello che faccio è legale XD


Terry Alchemist 22: ciao sister! E invece è veramente così, hai letto benissimo. Su, coraggio, fatti forza…


Sesshy94: ciao carissima! W Callisto che ogni tanto si degna di farmi scrivere XD davvero credi che sia una genialata fare Aras e Sara veri fratelli gemelli? Io sono sempre più convinta che sia la cazzata del secolo… mah… che mi dici di questo? Ovviamente, dato che non c’è 2 senza 3, anche questo finisce male XD


Anzy: oh povera tata, ti ho fatta piangere? Su, su, cerca di riprenderti… *porge rotolone di scottex* grazie per i complimenti, ma posso fare di meglio e vedrò di dimostrarlo ora che la faccenda si fa veramente difficile. Continua a seguire la storia, mi raccomando!


Gil88: in effetti sembra che passino secoli tra un aggiornamento e l’altro, ma forse perché di tempo per scrivere ne ho veramente poco e ‘sto maledetto passa troppo in fretta. Purtroppo ha abortito per colpa di Artemide, doveva vendicarsi e l’ha fatto alla grande. Rispondo alle tue domande: i veri genitori di Sara sono morti, quelli che abbiamo sempre visto nella storia erano delle copie e per questo erano cattivi, dovevano spianare la strada ad Apollo per demolire Sara (questo non si è capito molto, non sono riuscita a renderlo con le parole. Sigh). Spero di essere stata esauriente ^^

Bellatrix18: carissimaaaaaaaaa!!! Bentornata ^^ anche questo capitolo è bello intenso, anzi spero di averlo fatto ancora più intenso dell’altro (perché era il mio obiettivo). Se non ce l’ho fatta dimmelo T_T davvero ti aspettavi una bastardata simile da Apollo? Quando scrivevo a volte avevo l’impressione di farlo troppo bastardo, però tenevo sempre a mente che era una divinità a cui non frega nulla della vita umana, e mi è uscito così. Un po’ strafottente. Forse troppo o___o speravi che si risolvesse tutto, eh? Ma magari, mi sarei fatta un favore a far finire tutto con una bella chiacchierata! XD ma non posso U_U che mi dici del capitolo? ^^



Ancora una volta ringrazio i Favolosi Fantasmini che hanno lasciato un segno del loro passaggio (e due di loro ho scoperto chi sono, vi saluto ragazzi! W gli occhi! XD Chi doveva capire penso abbia capito XD)


Alla prossima e buone vacanze a tutti! ^.^

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Capitolo 35
*** My Immortal ***


CAPITOLO 34 – MY IMMORTAL


Libertà.
Finalmente.
Amo questa sensazione.
Libertà di movimento, di pensiero, di parola…
È mio. Questo corpo è finalmente mio.
Levo la felpa scoprendo le braccia e le sfrego, per sentire la scia del mio tocco caldo, per perdermi in questo attimo di estasi.
Non poteva esserci ricompensa migliore per la pazienza avuta in questi mesi.

-Bentornata Artemide-
-Sono qui fratello, finalmente sono al tuo fianco-

Mi avvicino lentamente ad Apollo, pregustando ogni singolo passo, e lo abbraccio.
Avevo dimenticato cosa significasse potersi muovere a proprio piacimento, l’ultima volta che ne ho avuto l’occasione è stato per poco tempo durante il periodo oscuro di Sara.
Ma ora quella stupida ha avuto quello che si meritava.
Ed ora…

-Tu, umano-

Ingrossando la voce e voltandomi per guardarlo, sciogliendo l’abbraccio fraterno, ricordo cosa è appena successo a questo corpo, allo shock fisico che ho provocato, e mi sembra giunto il momento di vendicarmi per tutte le volte che questo cavaliere ha osato usufruire delle mie grazie.

-Dunque sei ancora vivo? Il dolore per la perdita della tua amata non ti ha stroncato sul colpo?-
-No, sono ancora qui. Che cosa hai fatto a Sara?-

Un sadico sorriso si impossessa della mia bocca nel sentire questa voce indecisa, che nasconde l’agitazione e una puntina di paura, accompagnando il tutto da uno sguardo tra lo sconvolto e il deciso.
Ma di vera decisione non c’è traccia, si nota subito che è solo un vano tentativo di mostrarsi come indomito cavaliere di Atena fino alla fine.

-Sicuro di volerlo sapere?-
-Certamente-
-L’ho addormentata per sempre. L’ho sovrastata con il mio cosmo e l’ho gettata in un angolino inerme, priva di forze, immobile e inanimata, come una bambola. È questa la giusta punizione per avermi soffocata più e più volte e per avermi riempito la testa di stupidaggini quali l’amore e la fiducia verso voi esseri inferiori per poi essere tradita spudoratamente. Vorrei riservare lo stesso trattamento anche a te, farti soffrire fino a ucciderti, ma preferisco vederti patire le pene dell’inferno, crogiolarti nella disperazione perché non sei riuscito a proteggere la persona più importante della tua vita, impazzire e implorarmi di finirti una volta per tutte per ricongiungerti a lei-

La faccia stupita, combattuta e allo stesso tempo orgogliosa che questo giovane mi riserva è meravigliosa.
Ma non mi basta, voglio distruggerlo completamente.



====== flashback======   



È volata via, seduta sulla luna metallica, verso la morte.
Perché è questo quello che ha appena fatto, è andata incontro al suo suicidio.

Sto per esplodere.

-CAZZO SARA TORNA INDIETRO!-

È inutile, ormai non mi può più sentire

Stupida.
Razza di stupida.
Gettarsi così in pasto al nemico.
Per cosa poi?
Vendetta?
Orgoglio?
Incoscienza?

Prima che prenda a pugni una colonna una presenza si avvicina rapidamente.

-Milo ti ho sentito urlare, cosa è successo? E dov’è Sara?-
-E’ andata, Aiolos-
-Come andata? Non vorrai farmi credere che è andata incontro ad Apollo da sola!-
-Sì. Non abbiamo tempo da perdere, dobbiamo avvisare subito Atena-

Sorpasso il mio compagno e comincio la salita verso la tredicesima con grandi falcate.

-Aspetta vengo con te-



Dopo aver chiesto urgentemente udienza, preoccupandosi per il mio allarmismo e probabilmente intuendo di cosa si trattasse, Atena ha fatto convocare tutti i cavalieri del Santuario, in modo che potessero ascoltare la mia testimonianza.

-Questi sono i fatti, Milady. Le chiedo perdono per il mio fallimento-
-Non hai colpa Milo, hai fatto ciò che era giusto, ora però non posso più indugiare-

Nella sala cade un pesante silenzio. Credo che più o meno tutti abbiano intuito il significato di queste parole.

-Avrei preferito continuare a rimandare ma ora non posso più: sferreremo un attacco diretto ad Apollo, prima che sia troppo tardi-
-Mia signora, crede sia veramente il caso?-
-Sì Saga, prendendo in considerazione vari fattori non possiamo avere la certezza che Sara sia al sicuro. E non mi sento nemmeno di escludere l’ipotesi di un suo tradimento nei nostri confronti, nei confronti dell’umanità: non è mai stata mentalmente stabile toccando l’argomento Aras e temo che Apollo sfrutti questa sua debolezza per portarla al suo fianco. Potrebbe anche darsi che ora stiano ingaggiando battaglia, non lo posso dire con certezza in quanto non percepisco i loro cosmi, ma per precauzione non escludo nulla. Non ci resta che attaccare, questa storia è andata avanti per troppo tempo e non posso permettermi di tenere la salvezza dell’umanità in bilico ancora a lungo-
-Avete già delle disposizioni, divina Atena?-
-Sì, Shion. Per prima cosa i cavalieri di bronzo si muoveranno in avanscoperta per verificare la zona del tempio di Apollo, una volta setacciata: io e alcuni cavalieri d’oro penetreremo direttamente al suo interno, sempre scortati dalle forze di ricognizione e dai cavalieri d’argento. Coloro che non verranno in missione avranno il compito di proteggere il Santuario da eventuali attacchi esterni, mentre i cavalieri d’oro che rimarranno, invece, dovranno tenersi pronti per dare manforte o sostituire i compagni del primo gruppo. Priorità assoluta sarà recuperare Sara, in quanto custode dello spirito vendicativo di Artemide, successivamente impiegare ogni nostra singola energia per fermare Apollo. Vi raccomando di non sottovalutarlo, il suo cosmo supera ogni immaginazione e la sua potenza non ha eguali, bisogna essere molto cauti. Detto questo che i designati per la prima mossa si preparino alle soglie del Santuario, partiremo all’alba-
-Atena, credo non sia saggio perdere ore preziose-
-Shion non ho intenzione di mandare in missione cavalieri che non si reggono in piedi dal sono, meritano di riposare. E ora andate e attendete istruzioni-

Velocemente ogni cavaliere ritorna al proprio alloggio, e credo che ognuno di loro si appresti a passare una notte in bianco.
Una lunga notte.
Ripassando mentalmente il piano arrivo sino la mia casa.
È un piano assurdo, e l’attesa non farà altro che far saltare i nervi e a stancare ancora di più.
Ma questi sono gli ordini della mia dea, e io ubbidirò.

Volgo per l’ultima volta lo sguardo alla notte.
Sara…
Cerca di non fare pazzie.
Resisti, stiamo arrivando.



====== fine flashback======   



Il sole sta per sorgere e illuminare la Grecia con i suoi raggi indeboliti dal clima autunnale, e il nostro esercito è pressoché pronto, ovunque si vedono cavalieri di ogni grado parlottare tra di loro in attesa delle direttive di Atena.
Alcuni non li ho mai nemmeno visti in vita mia, e forse questo spiegherebbe le voci che mi sono appena giunte sull’assegnazione rapida, avvenuta stanotte, delle armature ancora libere.
Giustamente la Dea ha pensato a riempire i buchi mancanti, soprattutto tra i cavalieri d’argento, ogni singolo cavaliere può fare la differenza in questi casi.
Cammino tra loro, che mi salutano con il dovuto rispetto, mentre raggiungo Camus strofinando le palpebre: non ho chiuso occhio tutta la notte, preso com’ero dalla preoccupazione.

-Milo cerca di concentrarti sulla missione, continuare a pensarci non ti farà dare il massimo in battaglia-
-Vorrei Camus, lo vorrei tanto, ma il senso di colpa è duro a morire-
-Spiegami cosa avresti fatto per infliggerti questa condizione, mi pare che abbia scelto di sua sponte di andare-
-Io potevo fermarla, avrei potuto interrompere la sua corsa verso il nemico ma non l’ho fatto, invece di tenere la presa salda sulle sue spalle l’ho ammorbidita e lei è scivolata via, in cielo, adagiata sulla sua luna. Ecco perché sono il responsabile, l’avevo in pugno e l’ho lasciata andare-
-Non ha senso ora darsi colpe per avvenimenti passati. Se proprio vuoi alleviare questa tua sofferenza allora combatti per riportarla a casa, solo questo ti metterà il cuore in pace-

Come sempre il mio amico ha ragione, mai una volta che sbagli consiglio.

-Grazie Camus-
-Di niente. Ora prepariamoci, Atena sta arrivando-



***


I bronzi sono partiti in avanscoperta da un po’ ormai e nessuno di loro si è fatto vivo. Non vorrei fossero morti, sarebbe una seccatura modificare il piano ancora prima di metterlo in atto.
Mentre aspetto come un corridore pronto alla partenza – meravigliandomi ancora di far parte del gruppo che andrà a spaccare la faccia al Dio – rientra Ikki, confermando la via libera.
Non aspettavo altro, comincio a muovermi verso l’obiettivo, quando Aphrodite mi sbarra il cammino.

-Calmati Death Mask, non è consigliabile agire d’istinto-
-Beh la via è libera, allora andiamo-
-Ikki ha confermato un versante, dobbiamo attendere la conferma degli altri-

Sbuffo stizzito mentre riprendo posto appoggiandomi a una pietra.
Quest’attesa è inutile, se un versante è libero tanto vale procedere, si fottano gli altri.
È da troppo tempo che non mi diverto su un campo di battaglia, l’adrenalina rischia di uscirmi dai pori della pelle. Ed è da molto che voglio vendicare Shura. Non resisterò ancora a lungo.

-Smettila di agitare nervosamente quel piede-
-Piantala di commentare ogni mia mossa Aphrodite-
-La pazienza non è mai stata una tua virtù Cancer, ma non renderlo così palese. Cosa credi? Guarda che anche io sto scalpitando per l’imminente battaglia, non c’è occasione migliore per dare pace all’anima di Shura-
-Eh signorina, da quando in qua te ne intendi di anime?-
-Da quando conosco un certo granchio. Guarda, stanno tornando altri bronzi-

Era ora.
Quindi si va.


***


Quel dio del sole di questo cavolo ha lasciato la zone libera.
Nessun cane da guardia nei paraggi.
Sta togliendo tutto il divertimento.

-Fermati-
-Perché dovrei? Non c’è nessuno-
-Appunto per questo. Non ti sembra strano? Possibile che un dio non voglia protezione?-
-Cosa vuoi che ti dica Aphrodite, probabilmente il suo ego è talmente grande che non vuole incapaci da mandare al macello contro di noi-
-Ricordi l’ultima volta quanti uomini aveva schierato in battaglia?-
-Sì che li ri-…-

Un piccolo cosmo dietro di noi.
Quasi una scintilla.
Evitiamo l’attacco alle spalle per un soffio, e siamo costretti a fermarci.

-Dicevi, Cancer?-
-Forza amico mio, è ora di metterci all’op…-

Qualcosa non torna, poco lontano da qui.
Mando velocemente questi inutili idioti nello Sekishki, non curandomi di buttarli giù nello Yomotsu Hirasaka con le mie mani, tanto ci si butteranno da soli.

Guardo Aphrodite, anche lui l’ha percepito, infatti ha gli occhi sbarrati e sussulta.

-Ehi Aphro…-
-Cancer… vorrei sbagliarmi, credimi, lo vorrei tanto, ma…-
-Anche io… ma non ci sono altre spiegazioni, dev’essere così per forza…-


***


Credevo di entrare a far parte della prima squadra, quella che sta andando incontro ad Apollo, e invece mi ritrovo a fare da guardia al Santuario.
Non mi piace.
Non mi piace per niente.
Io voglio combattere.
Il sangue ribolle e chiama altro sangue.
Quello del Dio.

-Milo datti una calmata -
-Taci Shaka-
-Non risolverai nulla continuando così-
-E cosa dovrei fare? Mettermi a meditare?-
-Se la cosa può aiutarti…-

Trattenendo un’imprecazione ignoro il biondo cavaliere di Virgo e scruto l’orizzonte, pensando a Aiolos e Dohko che stanno scortando la dea.
Dannazione.
Come starà andando?

-Milo è meglio che tu lo sappia-
-Di cosa parli?-
-Di quello che ho appena percepito, come immaginavo non hai prestato attenzione-
-Shaka smettila con i giri di parole, cos’hai appena sent...-

La reazione scema velocemente appena percepisce ciò a cui Shaka si riferiva.
Un piccolo cosmo si è addormentato e uno nuovo è appena esploso, in tutta la sua devastante potenza.
Nella sua divina ferocia.
E le divinità sulla Terra sono solo tre: Atena, Apollo… e Artemide.



***


Non riesco a levargli lo sguardo di dosso, quest’uomo è affascinante a suo modo.
Forse inizio a comprendere come possa aver fatto a far breccia in Sara.

-Fratello, desidero cambiarmi-
-Ho conservato tutte le tue vesti, vieni-
-Fammi portare immediatamente quella bianca con il bordo magenta-
-Come desideri-

Senza staccare gli occhi da questo cavaliere percepisco Apollo uscire.
Perfetto.

-Ti dispiace se mi cambio qui?-

Nessuna risposta.
Regge il mio sguardo ma non parla.

-Il gatto ti ha mangiato la lingua? Dovresti sentirti onorato, saresti il primo a vedermi nel pieno della mia bellezza-

Sospira e abbassa lo sguardo, forse imbarazzato.
Ora è arrivato il momento di divertirsi, lascio vagare il cosmo e mi preparo allo spettacolo.


***


Ma…
Dove sono?
Fino a poco fa ero dinanzi ad Artemide e ora…

-Shura? Ci sei?-

Guardo attorno e i riflessi del mare mi abbagliano, mentre sulle mani e sui piedi sento della sabbia.
Ma a stupirmi è questa voce.

-Ehi tutto a posto? Ti sei ammutolito-
-Sto bene, è stato il sole…-

È lì, bella come la luna e più raggiante del sole.
Seduta sulla sabbia con le braccia all’indietro per non cadere, i capelli castani lasciati liberi sulla schiena fasciata da una canotta bianca, come la lunga gonna, e occhi smeraldini che mi fissano amorevoli.

Sto forse sognando?
 
Una leggera brezza mi accarezza la pelle e muove le onde formate dai suoi capelli, simili a quelle del mare.

-Ahi-

No, non è un sogno, la sabbia entrata nell’occhio è troppo reale.

-Accidenti…-
-Shura sei davvero strano, se c’è qualcosa rimandiamo-
-No no, è tutto a posto-

Rimandare?
Non ricordo nemmeno cosa avessimo in programma.

-Vuoi un fazzoletto per l’occhio?-
-Sì, grazie…-

Non importa.
Mi verrà in mente.
Il fazzoletto che mi porge profuma di lavanda, un profumo così intenso che mi entra dritto nel cervello.
Non è un sogno.
Non è possibile.

Invece di prenderlo adagio la proprietaria sul manto dorato della spiaggia, prendendola alla sprovvista, e unisco le labbra alle sue.
Il casto bacio diventa sempre più profondo, catturando tutti i sensi e annullando ogni tentativo di ragionamento. Le sfioro le braccia, la pancia, il viso mentre mi scompiglia i capelli…


Si stacca velocemente allontanandomi il viso con entrambe le mani.

-Vado io-

Si dilegua velocemente verso la zona notte, lasciandomi appoggiato al bancone della cucina.
Ma…
Questa è la mia casa, ad Atene.
Dov’è finita la spiaggia?

Non ci capisco più niente.

Forse seguendola potrò capirci qualcosa, ma un suono mi blocca.
Un pianto.
Il pianto strillante di un bambino.

-Shura puoi portarmi il biberon con il latte, per favore? È già pronto sul tavolo-

Come se l’avessi sempre fatto, prendo l’oggetto e vado nella camera da letto, dove Sara è seduta voltando le spalle alla porta, e dai gesti sembra stia cercando di calmare il piccolo.
Si accorge della mia presenza e le consegno il latte.

-Grazie. Oggi ha proprio fame, questo mangione-



Poco prima che riuscissi  a vedere il volto di quel bambino qualcosa mi è arrivato in faccia.

-Ma cos…-

Mi tiro su fino a sedermi.
Non sono più a casa mia, ma in un parco.

-Dai papà, vieni a giocare!-
-Giusto papà, smettila di piccioncinare con la mamma e vieni a dare il cambio allo zio che è stanco!-

Piccioncinare?
Che ci fa qui Death Mask?
Perché sono sdraiato su un prato con Sara appoggiata al petto?

-Uffa e va bene, vi lascio il vostro Ronaldinho. Coraggio tigre, vai e insegnagli come si tira un pallone-

Mi bacia dolcemente prima di liberarmi del suo peso.

-Che schifo! Zio hai visto?-
-Sì, ho visto. Tra qualche anno non dirai più “che schifo”, giovanotto-
-Papààààààààà!!!-

Ma allora sono io quello che chiama “papà”.
Quello… è mio figlio?

-Dai papà, vai-

Anche Sara ora mi incoraggia, mentre si appresta a mettere via dei piatti in una cesta.

Ma allora…

Sorrido certamente come un ebete.

Che sciocco, evidentemente mi ero addormentato dopo il pic-nic e ho rivisto alcuni avvenimenti del passato, non c’è altra spiegazione alle visioni di poco prima.

Mi alzo facendo cadere dei fili d’erba dai vestiti.

-E va bene, adesso arrivo, così la paghi per avermi riempito di erba!-

Quando vedo mio figlio ho un tuffo al cuore.
È bellissimo.
Avrà su per giù quattro o cinque anni, con i miei stessi tratti un po’ marcati, ma con le guance paffute - perché sta sbuffando per l’impazienza - e i capelli neri.
Gli occhi verdi, però, sono tutti della mamma.
Nel vederlo provo una strana sensazione di orgoglio, dopotutto questo è il capolavoro mio e di Sara.
Quasi a chiederle conferma mi giro verso lei.


Ora basta


Lentamente Sara sparisce come sabbia portata via dal vento.
Il paesaggio rigoglioso si fa sempre più nero, fino a sparire del tutto.
Di Death e del piccolo non rimane altro che una dissolvenza.


***


-Ora basta. Direi che hai visto anche troppo-

Gettandogli in testa i jeans sporchi sembra riprendersi, infatti si guarda attorno spaesato.
Lascio scivolare la veste lungo il mio perfetto corpo prima di rispondere alle numerose domande che sembra abbia stampate sul volto.

-Era proprio un bel bambino, vero? Ti assomigliava molto-
-Cosa è successo?-
-Quello che hai visto era opera mia. Ho voluto regalarti la visione di quello che sarebbe potuto accadere se non mi fossi mai manifestata: la vostra vita felice e spensierata, la nascita di un figlio, l’emozione e l’orgoglio di essere padre…-
-E’ stata tutta un’illusione?-
-Non la chiamerei così, sarebbe più corretto dire un’ipotesi, difatti sappiamo entrambi che quello che hai visto non potrà mai succedere-

Sfilo la biancheria, ancora imbrattata di sangue, da sotto la veste scorgendoci qualcosa.

-Tieni, saluta il tuo bambino-

Con noncuranza gli lancio il tessuto con ciò che rimane della loro unione, mentre con la maglietta che ho levato poco fa procedo con un veloce ripulita prima di indossare candida biancheria pulita.

-Non è carino?-

Sogghigno nel vederlo trattenere le lacrime.

-I tuoi amici dorati saranno presto qui, potrai farti consolare da loro-


***


Questo è tutto quello che resta di mio figlio.
Del frutto dell’amore che Sara portava in grembo.
Il bambino che mi chiamava “papà” e che voleva giocassi a calcio.
Non rimane altro che un essere microscopico mischiato a del sangue.
Lo sfioro con una mano tremante.

Questo è troppo.
Dea o no, ha passato il limite.
Ancora prima di ipotizzare un attacco mi ritrovo bloccato al muro, schiacciato dalla potenza del suo cosmo.

-Oseresti davvero levare la tua mano contro di me? Per vendicare cosa, poi, un ammasso di cellule ancora non del tutto formato? Fossi in te ci penserei almeno due volte prima di agire d’istinto. E comunque sarebbe tutto inutile, potresti al massimo sperare di procurarmi il fastidio di un insetto. Se proprio vuoi lottare ti accontenterò, ho proprio voglia di misurarmi con tutti voi-
-Tutti… noi?-
-Esatto, i tuoi compagni sono ormai qui, credo ti farebbe piacere rivederli e combattere al loro fianco prima di spirare tutti assieme per mano mia-

Con il cosmo mi trascina rapidamente fin fuori il tempio, dove percepisco i cosmi degli altri che stanno arrivando.

-Sono agitati, l’esplosione che ho generato alla liberazione deve essere andata oltre la barriera creata da Apollo che serve non far sentire i cosmi nel tempio dall’esterno. Sono certa che sarai per loro una piacevole sorpresa, dopotutto ti credono morto da mesi, sarà un bello shock vederti in vita: considera questo come un mio regalo per il vostro imminente viaggio all’altro mondo assieme alla vostra dea-

Sorreggo lo sguardo disgustosamente divertito da tutto ciò, che mai e poi mai avrei pensato potesse comparire sul viso di Sara.
Sfruttando la malleabilità del cosmo, mi inchioda di colpo con le ginocchia a terra e le braccia legate dietro la schiena, come se fossero legate da una corda impossibile da spezzare.

Non mentiva, stanno venendo davvero.
E con loro c’è anche Atena.




 




SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEEEEE------------------------------
CIAO RAGAZZIIIIIIIIIIIII!
Finalmente, dopo 3 mesi di assenza e di sfiga cronica, sono tornata!
Non vi sono mancata neanche un po’, vero?
Lo sapevo ç____ç


Tornando seri…
Mi dispiace veramente tanto di avervi fatto aspettare, ma in questo periodo ne sono successe veramente di tutti i colori, di tutte le forme e di tutte le età.
Insomma è successo veramente di tutto, ma sono sopravvissuta e sono tornata.


Prima di tutto ringrazio Tsukuyomi, beta-reader ufficiale di questo capitolo nonché musa ispiratrice e dispensatrice di consigli: senza di te a quest’ora starei ancora rileggendo queste pagine chiedendomi che piffero ho scritto, senza alcune aggiunte e soprattutto senza le maiuscole a inizio dialoghi. Muchas gracias chica!


La canzone che fa da titolo al capitolo è la favolosa “My Immortal” degli Evanescence, scelta un po’ alla cavolo di cane solo per la musica e non tanto per il testo.
Ok, ammetto di aver scelto la prima canzone che poteva stare bene in qualche modo in questo capitolo.
Linciatemi pure.



E ora passiamo ai ringraziamenti dettagliati:

Tsukuyomi: che ti ringrazio a fare? Hai avuto il tuo spazietto poco fa, accontentati di quello.
Scherzo.
Sai che ti amo e ti adoro come la vacca sotto il toro, per cui ti ringrazio ancora e sottolineo nuovamente che IO e questa storia NON siamo illegali.
Se vuoi unirti alla spedizione capitanata da Atena prego, credo che avranno bisogno di manforte i cari guerrieri, anche solo per distrarre un attimo gli dèi e ficcargli due dita negli occhi.
Ah, smettila di sognare mie idee o miei pezzi di capitolo!


Terry Alchemist 22: ciao sister! Esattamente come per il capitolo precedente, anche stavolta non ti avviso e ti faccio una bella sorpresa! Ti autorizzo a mandarmi a fan cucciolo domenica, me lo merito.


EriS_SaN: come non mi hai ancora perdonato lo shock della pseudo morte di Shura? ce l’hai ancora con me davvero? ç___ç  come ai visto il DioStronzo (ho riso mezz’ora per questo soprannome xD) per questo capitolo è uscito un po’ di scena, giustamente per dare spazio alla sorella bastarda e assetata di sang… ahem di vendetta. La vedi ancora la piiiiiccola lucina di speranza? Beata te.
So già che mi riempirai di insulti sabato, mi preparo fin da ora.


Sesshy94: non mi uccideresti mai, altrimenti chi la continua questa fan fiction, eh? Eh?
Se il precedente capitolo ti aveva fatta piangere (O___O ma veramente?) questo temo ti distrugga del tutto, la visione di Shura è strappalacrime oltre ogni limite.
Sì, sono bastarda e mi piace esserlo, MUAHAHAHAHAHAH!
Non uccidermi, non uccidermi, non uccidermi! ç_____ç


Gil88: se hai altro da chiedere non farti problemi e tempestami di domande ^^  temo che Sara non si riprenderà più, ormai è andata… Largo ad Artemide e alla sua furia omicida!


Anzy: la vedo molto dura, ormai Sara è stata sovrastata, accantonata, possiamo anche dire relegata in un piccolo frangente di Artemide completamente vuota. Come se non ci fosse più anima né niente.
Ribadisco, sono bastarda e me ne vanto.
Cosa mi dici della visione di Shura? Mi ha fatto male scriverla, è stato traumatico quel pezzo.


Sakura2480: ciao carissima e benvenuta! Lo sai che la fantasia non mi manca, il difficile a volte è imprigionarla con le parole di capitolo in capitolo, ma pian pianino vedo di fare il possibile.
Aspetterei a dire che ho fatto un lavoro con i fiocchi, lo terrei buono per quando questa storia sarà finita (ovvero tra non molto) e lì sì che si giudicherà l’operato.
Mi preparo alla gogna, ormai ci avviciniamo...





Come sempre grazie anche ai Favolosi Fantasmini che ancora hanno lasciato un segno del loro passaggio nel contatore, vi adoro tutti!

Alla prossima!

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Capitolo 36
*** Battle Of One ***


CAPITOLO 35 – BATTLE OF ONE

Si avvicinano a grande velocità.
Vediamo, oltre ad Atena chi sta arrivando?
Sembrano i cosmi di Aphrodite, Death Mask, Aiolia, Aldebaran… Dohko e Aiolos.
Sei cavalieri d’oro in tutto, più qualcun altro appena dietro.
Non è possibile, si è mossa con solo questa piccola scorta.
Che Atena si stia beffando di me?
Venire solo con sei cavalieri?
No, non posso accettarlo!


***  


Qualcosa è cambiato in Artemide.
Sembra che dopo aver percepito i cosmi dei miei compagni sia scattato qualcosa in lei, ha le labbra socchiuse, come accade alle persone colte di sorpresa, gli occhi persi nel guardare la direzione da cui arrivano le presenze e non ostenta più la fierezza di poco fa.
Credo che i pochi guerrieri selezionati abbiano intaccato l'orgoglio della dea che mi tiene incatenato al suolo, probabilmente si aspettava la mobilitazione dell'intero esercito di Atena e non di pochi cavalieri d'oro.

I secondi passano e non si smuove.


***


-Cosa ti succede, Artemide? Non ti bastano i cavalieri che Atena ha scelto per venire qui?-

Saetto rapidamente lo sguardo verso Shura che mi fissa con insistenza, quasi stesse cercando di analizzare le mie azioni e i miei pensieri.

-Taci, sei o cento per me non fa alcuna differenza-
-Se è vero allora perché quell’espressione sconvolta?-
-Ti ho detto di tacere-
-Credi di farmi paura?-
-Non lo credo, lo pretendo-

Aumento la presa del cosmo sui polsi, conscia di fargli male, ma non si lascia sfuggire nemmeno un sospiro.
Anzi, sogghigna.

-Tutto qui? Pensavo peggio-

Lo alzo fino ad avere il volto alla stessa altezza del mio.
Come ha osato rivolgersi a me in questo modo?
Ho la sua vita tra le mani, sa perfettamente che impiegherei meno di un battito di ciglia a spedirlo nell'Ade, dove tra poco manderò ogni singolo essere che oserà ostacolarmi, quindi perchè non mi teme?
Perchè continua a provocare?

-Come osi essere così sfacciato?-
-Me lo concedo. Anche se è difficile convincersene tu non sei Sara, sei un’altra persona, un mio nemico: non ho paura degli avversari, anzi sono un grande stimolo per chi ha sempre avuto come obiettivo quello di migliorarsi e superare i propri limiti. E se conosco bene Sara, sono certo che mi implorerebbe di ucciderla piuttosto che lasciarsi usare da te-
-Non ti rendi conto di quello che stai affermando, sono inutili farneticazioni!-
-No, non lo sono. Sono ragionamenti a mente fredda-

Ho alzato la voce, e questo è sinonimo di debolezza e di perdita di controllo.
Perchè ho la sensazione che in questo momento, in questo gioco fatto di frasi taglienti, lui stia vincendo?
Perchè?
No, non posso accettarlo, non esiste alcun motivo per cui io venga surclassata da un uomo... insignificante.


Non posso crederci.
Ho titubato.
Ho titubato nel definirlo insignificante.
Mai avevo esitato sulle mie parole prima d'ora, mai.
Si può sapere chi è costui per farmi quest'effetto?
...
No.
Non è Shura.
Dev'essere Sara che in qualche modo mi sta di nuovo influenzando, stavolta nel pieno del suo sonno.
Sì, dev'essere per forza così, altrimenti non vedo altra spiegazione per giustificare l'insana attrazione che provo verso Shura, colui che ha avvelenato questo corpo tramite quel barbaro atto di riproduzione.
Non mi sto addolcendo, non sto provando qualcosa diverso dall'odio nei suoi confronti, è l'influenza di quella stupida umana a confondermi.
Io sono Artemide, niente può scalfirmi.

-E tu pretendi di affidarti alla ragione in questa situazione?-
-Lo pretendo e lo faccio. Piangersi addosso non ha senso, l’unica cosa da fare ora è farti uscire dal corpo di Sara-

Non resisto, una risata divertita e a pieni polmoni mi sfugge dalle labbra.
Eppure lo sguardo di sfida non gli abbandona il volto.
Costui o è impazzito o è semplicemente un folle.

-E sia, vedremo se riuscirete in questa vostra impresa disperata-

Lo riporto a terra pronta ad accogliere Atena, che tra poco sbucherà dalla radura.
Eccola infatti, scortata da Aiolos e Dohko.
Non trattengo un sorriso divertito.

-Benvenuta sorella. E' un piacere rivederti-
-E così sei tornata, Artemide-

Saetto velocemente dagli occhi di Atena a quelli increduli di Dohko e Aiolos, inchiodati sul loro compagno inginocchiata a terra.

-Immagino siate sorpresi, cavalieri, ma per le spiegazioni attenderei che tutti siano qui, non vorrei dover ripetere la storia più volte in quanto non ho tutto questo tempo a disposizione. Tanto i vostri compagni sono quasi arrivati, anzi, Aphrodite e Death Mask sono esattamente dietro di voi-

Tutti si voltano verso i nuovi arrivati e in un battito di ciglia la squadra è al completo.
Sollevo il corpo di Shura, aumentando la stretta ai polsi e bloccandogli le gambe, quasi come se fosse in piedi.

-Come potete vedere il qui presente Shura non è morto, la persona sacrificatasi al posto suo era un cavaliere di Apollo. E' rimasto imprigionato fino a quando quella stupida di Sara non gli si è gettata tra le braccia dopo aver giurato alleanza da Apollo, solo per riaverlo. Poi però ha preteso di sapere troppe cose, e non ha retto allo shock…-

Lascio volutamente in sospeso la frase, certa di avere la loro attenzione, fino all'esplosione di Aphrodite.

-Cosa le hai fatto?-
-A lei assolutamente niente, Aphrodite, ma al bambino che portava in grembo ho tolto la vita. Un taglio netto al cordone che lo legava alla madre mentre quell’umana si è lasciata sopraffare dalla rabbia e dalla disperazione, infatti non si è accorta di nulla fino a quando il corpo non ha espulso l’ospite indesiderato-
-NON ERA INDESIDERATO!-

Osa anche ribattere e interrompere il mio discorso, colui che ha collaborato alla formazione di quell'insulso ammasso di cellule, dimenandosi come un dannato sotto la mia stretta morsa.

-Non sai che il corpo elimina da solo quello che ritiene dannoso? E un bambino morto...non sarebbe stato salutare per me tenerlo in grembo. Un bambino tuo, per giunta-

Farfuglia qualcosa mentre tenta di incenerirmi con gli occhi e digrigna i denti.
Una reazione prevedibile, che però stuzzica il mio interesse.
Per quanto resisterà alle mie provocazioni?

-Povero Shura, povero genitore mancato...-
-Ora basta Artemide!-

La voce di Atena interrompe questo piccolo momento di vendetta personale.

-Come hai potuto? Proprio tu, sorella, che vieni invocata dalle partorienti per alleviare loro il dolore...-
-Atena sai benissimo che il mio valore più grande è esattamente opposto al parto e quest'umano non ha esitato a distruggermelo con la collaborazione del mio involucro. Non potrò mai perdonarli e la morte del bambino non è stato altro che l'inizio-
-Ora basta, Artemide libera il mio cavaliere!-
-Il tuo cavaliere? Non farmi ridere Atena! Quando hai comunicato al mio involucro che volevi sostituirlo hai quasi causato un aborto. E comunque lui ora è mio-

Sfioro una sua guancia con la punta del dito per poi arrivare sotto il mento e sollevargli leggermente il capo.

-In che senso tuo?-
-Lo lascerò dire direttamente da lui, dato che freme dalla voglia di farlo, non è vero Shura?-
-Maledetta…-
-Coraggio, racconta cos’hai fatto per riavere la tua amata, ad alta voce-

Prende un secondo di silenzio.

-Per riavere Sara ho giurato fedeltà ad Apollo-
-E poi cosa è successo?-
-Poi lui mi ha ceduto ad Artemide-
-Precisamente, quindi sei mio-

Atena e i presenti sono rimasti di stucco, le loro facce sconvolte sono incredibilmente divertenti.
Aldebaran è il primo a crollare emotivamente, lo percepisco.
Aiolos si sta circondando di delusione, esattamente come Aiolia.
Dohko e Aphrodite sono sconvolti.
Solo Death Mask ha il fegato di tentare una reazione.

-Lo stai manipolando, ne sono certo! Lo Shura che conosco io non tradirebbe mai Atena, piuttosto si squarterebbe da solo! Lascialo immediatamente!-
-No amico, non mi sta manipolando. Ho fatto esattamente quello che hai sentito, ho rinnegato Atena-
-Brutta nacchera ambulante so che non è vero, smettila di fingere!-
-NON STO FINGENDO DEATH! E’ VERO, HO RINNEGATO ATENA IN FAVORE DI APOLLO, NON STO MENTENDO!-

Non ho mai visto Death Mask così sconvolto.
Mai.
E' uno spettacolo unico e raro: abbassa lo sguardo fissando i pugni tremanti, se ne avesse la possibilità sono certa che li darebbe in faccia al suo amico.

-Come avete sentito è tutto vero. Tuttavia io non so cosa farmene di lui, te lo rendo...-

Libero gli arti di Shura e con una piccola esplosione di cosmo lo scaravento addosso a Death Mask, che lo afferra al volo indietreggiando, il tutto mentre volto le spalle a questa feccia.

-Non ho bisogno di soldati che combattano per me, sono solo sinonimo di debolezza e di codardia, un vero Dio non ha paura di affrontare anche l’umanità intera da solo. Questo dovresti saperlo, Atena-
-Questi uomini sono un esempio della meravigliosità della razza umana: nonostante siano stati privati della vita pacifica condotta da tutta l’umanità, sono pronti a sacrificarsi per salvare i loro simili, per permettergli di vivere in pace, e per difendere un insieme di sensazioni che chiamano sentimenti. Questo li rende simili a noi divinità-
-Non dire eresie, non potranno mai paragonarsi a noi!-
-Non sai cosa può fare la forza di volontà-
-Non potrà nulla contro di me e... te lo dimostrerò-

Ancora un tentennamento.
Sara.
No.
Non l'accetto.
Non ora.

-Seduta stante!-

Rapidamente mi scaglio contro Aldebaran, assestandogli un pugno in pieno stomaco.

-Sai, Aldebaran, Lei ti voleva veramente bene, eri il suo punto di riferimento quando si domandava quale potesse essere il comportamento consono ad ogni situazione, ammirava la tua calma e la tua generosità. Ti aveva preso come esempio anche se si vergognava ad ammetterlo.-

Il cavaliere di Taurus si schianta contro varie colonne, frantumandole al suo passaggio, fino a terminare la corsa contro un masso battendoci la testa.
Il prossimo è Aiolia. Lo colgo impreparato, in quanto è ancora sorpreso dalla mia rapidità d'azione. Mi basta un semplice calcio dietro al ginocchio per fargli perdere l'equilibrio e scaraventarlo a terra con una mano imprimendoci maggiore forza sfruttando il cosmo.

-Contrariamente a quello che sembrava eri come un fratellino per Lei, forse perchè le ricordavi il suo vero fratello, anch'egli nato sotto il segno del Leone. Lei ha sempre fatto ragionamenti del genere, la divertivano in un certo senso. Se ultimamente non ti parlava più era solo perchè presa dal piano per eludere la vostra sorveglianza e venire da Apollo. Portava nel cuore quell'ora trascorsa con te nel giorno del suo compleanno, si è scoperta più simile a te di quanto non pensasse in realtà.-

Il fratello di questo inutile umano si lascia scappare un grido.

-AIOLIA!-
-Oh, ce n'è anche per te, Aiolos. Non abbandonerai più il sangue del tuo sangue-

E' uno scherzo colpirlo e lanciarlo sopra al corpo malridotto di chi si ostinava a proteggere.
A questa mia azione il cosmo di Shura si agita.
Interessante reazione.

-Sai, Lei non capiva perchè ai suoi occhi eri così diverso dagli altri, così maturo e in un certo senso responsabile, trasudavi saggezza e sicurezza dallo sguardo e infatti al tuo fianco si sentiva sempre motivata. Spronata a migliorarsi. Le piaceva sentirti parlare dell'uso dell'arco nella storia e ammirava le tue conoscenze.-

Mi concedo di rivolgere uno sguardo verso ad Atena. E' sorpresa nel vedere i suoi protettori cadere come fuscelli sotto i miei colpi, le mani che stringono lo scettro di Nike aumentano la presa.
Bene, vedremo per quanto resisterai sorella, vediamo se hai il coraggio per fermarmi.
E anche tu, Sara, vedremo se avrai il coraggio di farmi tentennare ancora.

Saettando velocemente lo sguardo incrocio la mia prossima preda.
Dohko si prepara a contrattaccare ma ogni sforzo è inutile. Mi porto alle sue spalle e con una ginocchiata data con il cosmo lo faccio stramazzare a terra nel giro di qualche secondo.

-Dohko... tu eri il suo maestro, Lei ti ammirava e ti rispettava come una brava allieva, imparava le tue movenze e stringeva i denti ogni qualvolta incassava un colpo. Non ti ha mai ripagato per averla ascoltata quando non è più riuscita a ricacciare dentro quello che ha sempre celato agli occhi di tutti, non ha mai trovato il modo per ringraziarti ed era fermamente decisa a farlo diventando una buona combattente. Se mi permetti un parere, direi che ci è riuscita.-

Il sorriso di scherno che volevo riservargli viene fermato da una rosa che mi sfiora la guancia destra.
La prossima vittima si è fatta avanti.

-Aphrodite... La persona più vicina a un amico...-
-Ora basta, non ti permetterò di insultare oltre i miei compagni!-
-Insultare? Ti sbagli, io sto dicendo tutto quello che Lei non vi ha mai detto, tutto quello che ha sempre tenuto per sé e che ha involontariamente confidato a me. Dovresti essere grato di ricevere questo regalo da parte mia.-

Il cosmo di Shura si agita ancora, stavolta in modo più violento.

-Non ti azzardare nemmeno a nominarla. Nemmeno a chiamarla con un generale "Lei". Non ti permettere, non dopo quello che le hai fatto!-
-Ti urta tanto la cosa, Shura?-

Avvicinandomi a lui ho sotto tiro anche Aphrodite, Death Mask si è posto tra me e Atena.
Con il cosmo riunisco il trio di amichetti stritolandoli l'uno contro l'altro, si lasciano sfuggire qualche lamento strozzato per la violenza. Ed è musica per le mie orecchie.

-La vostra Dea non ha ancora proferito parola, ergo posso continuare ad esporre i pensieri di Sara. Aphrodite, e anche tu Death Mask, eravate le persone con cui si sentiva più in confidenza, con le quali si sentiva più al sicuro; dopo la scomparsa di Shura la vostra vicinanza, soprattutto la tua Cancer, è stata come un faro nella notte che le ha impedito di impazzire del tutto. Sono stata io ad aiutarla a uscirne, ma voi mi avete facilitato il compito e per questo vi ringrazio. Esattamente come per gli altri, Lei non vi ha mai esternato i suoi sentimenti ma vi voleva veramente bene.-

Li separo e li colpisco con violente scariche di cosmo fino a farli cadere, esanimi, a terra.
Ne resta solo uno.

-Sei rimasto in piedi solo tu, Shura. Con te non sprecherò parole, sappi che non ti perdonerò mai per aver deflorato questo corpo. Esattamente come non posso perdonare un'altra persona, anche se la sua colpa è decisamente meno grave della tua.-

Gli assesto un rapido pugno in pieno stomaco, facendogli sputare sangue. Non è protetto dall'armatura e quindi è estremamente vulnerabile rispetto ai suoi compagni, lo vedo piegarsi in due dal dolore e lo scaravento a terra con un rapido calcio a forbice sulla schiena.

Con il pollice pulisco rapidamente la scia di sangue lasciata da una goccia scaturita dalla ferita causatami da Aphrodite. Guardo i cavalieri contorcersi dal dolore, sia fisico che psicologico, e mi volto soddisfatta verso Atena.

-Come hai potuto vedere, Atena, i sentimenti indeboliscono invece di rafforzare. Nessuno dei tuoi protettori è riuscito a resistermi ed era solamente una dimostrazione. Cosa conti di fare, ora?-
-Non mi lasci altra scelta, Artemide, ti affronterò io direttamente. Non voglio mettere a repentaglio altre vite, questa storia deve finire.-
-Ammiro il tuo coraggio, ma io non ho ancora finito. C'è un'altra persona a cui voglio farla pagare in modo particolare, ma che allo stesso tempo voglio ringraziare poiché con il suo comportamento ha aperto la strada ai sentimenti che hanno in parte distrutto Lei.-
-Di chi parli?-

Sfruttando il cosmo sollevo il corpo tremante di Shura, ancora spossato dai colpi che gli ho inferto.

-Parlo di colui che porta il nome di Milo di Scorpio. Sai, Shura...- mi volto per guardarlo negli occhi - Quando tu non c'eri il tuo compagno ha avuto la faccia tosta di dichiararsi a Lei e addirittura di baciarla. E sai qual è la parte interessante? Lei non si è opposta, anzi, si è arresa e dentro di sé desiderava che il contatto fisico non si limitasse solo a un gioco di labbra, oh no, desiderava altro. In fin dei conti la carne è debole e l'amore non dura in eterno.-

Riesce a malapena a guardarmi negli occhi prima che lo lasci cadere nuovamente al suolo.

-Dunque, Atena, devo prima farti sparire per poter arrivare a Milo o posso dargli la precedenza?-

Il cosmo di Atena si sta agitando, l'aura dorata comparsale attorno si sta espandendo a vista d'occhio mentre un'armatura le sta comparendo indosso.

-Non azzardarti a sfiorare nuovamente i miei prodi, o non risponderò più delle mie azioni, Artemide, ti avviso-
-Ti sei decisa, sorella, hai sfoderato la tua sacra armatura. Vuoi dunque intraprendere la strada del fratricidio?-
-Sono disposta a tutto pur di salvare la Terra e i suoi abitanti, anche a levare le armi contro di te e Apollo-
-Interessante, davvero interessante. Vedremo cosa sarai in grado di fare contro le divinità gemelle-

Richiamo l'armatura, che si adagia dolcemente sul mio corpo, e con essa compare anche Apollo già pronto al confronto, ma turbato.
Si porta al mio fianco in modo da non farsi sentire da altri.

-Artemide qualcosa non mi convince-
-Ovvero?-
-Non hai percepito uno strano cosmo in avvicinamento?-
-Onestamente no, ero presa da altro-
-Non è un cosmo normale, è estremamente potente. E non si muove solo-

Lo percepisco ma non lo conosco.
Atena invece è incredula, visibilmente sconvolta quando poco fa era più risoluta che mai.
Chi diavolo sta arrivando?





















SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE----------------------------------

Benritrovatiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!

Buon 2010 a tutti!

Dopo mesi e mesi passati a racimolare idee, consigli, dopo tanti (e troppi) momenti di ozio totale finalmente è uscito il capitolo 35!

E' abbastanza corto, ma ormai mi sento di avvisare che chi aspetta i capitoli infiniti di un tempo aspetta un po' invano, preferisco scrivere meno cose ma più intense rispetto a pagine e pagine di chiacchiericcio inutile.

Se oggi avete il capitolo ringraziate Tsukuyomi e Sakura2480, betatrici ufficiali e non retribuite!
Grazie ragazze ^^

E ringrazio anche tutti coloro che hanno letto, che hanno lasciato un commento o che hanno anche solo intravisto il precedente capitolo, vi adoro tutti, questa storia non sarebbe altro che una cozzaglia di parole per soddisfare il mio ego se non ci foste voi!


Ci vediamo al prossimo capitolo!

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