Favola di whitesary (/viewuser.php?uid=32297)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** Believe Me ***
Capitolo 3: *** Signs ***
Capitolo 4: *** Faint ***
Capitolo 5: *** Welcome To My Life ***
Capitolo 6: *** Little Death ***
Capitolo 7: *** My Angels ***
Capitolo 8: *** Don't Stay ***
Capitolo 9: *** Beat of my heart ***
Capitolo 10: *** Feeling This ***
Capitolo 11: *** Sanctuary ***
Capitolo 12: *** Get The Party Started ***
Capitolo 13: *** Runaway ***
Capitolo 14: *** We Made It ***
Capitolo 15: *** We Belong Together ***
Capitolo 16: *** Uno in più ***
Capitolo 17: *** Signed, Sealed, Delivered, I'm Yours ***
Capitolo 18: *** Somewhere I Belong ***
Capitolo 19: *** Breaking The Habit ***
Capitolo 20: *** I Like To Move It ***
Capitolo 21: *** Easier To Run ***
Capitolo 22: *** Mia ***
Capitolo 23: *** All The Small Things ***
Capitolo 24: *** Attack ***
Capitolo 25: *** Hero ***
Capitolo 26: *** By Myself ***
Capitolo 27: *** When You'Re Gone ***
Capitolo 28: *** Volevo Dirti ***
Capitolo 29: *** Sogni Risplendono ***
Capitolo 30: *** Me Against The World ***
Capitolo 31: *** Crawling ***
Capitolo 32: *** Guilty Conscience ***
Capitolo 33: *** In The End (part 1) ***
Capitolo 34: *** In The End (part 2) ***
Capitolo 35: *** My Immortal ***
Capitolo 36: *** Battle Of One ***
Capitolo 1 *** 1 ***
Favola
Capitolo 1
BIP BIP BIP! – BIP BIP BIP!
Uffaaaa, ho capito! Lurida sveglia dei miei stivali! Sono sveglia, vedi?
Oggi è venerdì, l’ultimo giorno
lavorativo della settimana, e io sono talmente fusa da rimproverare la
sveglia perché ha svolto il suo compito… meglio
farsi subito la doccia prima che mi metta a riempire di parole anche
l’interruttore della luce!
Aaaaahhh, che bello farsi la doccia di prima mattina!!!
-Sara! Ma quanto cavolo ci stai sotto la doccia? Quante volte devo
dirtelo che bastano 5 minuti?-
Come al solito mia madre deve rompere per ogni cavolata, e come al
solito io mi limito ad annuire in silenzio.
Torno in camera, mi infilo un paio di jeans e una maglietta mezza
manica e poi giù in cucina a fare colazione!
Mentre scarto la brioche mi viene da pensare alla vita monotona che
faccio: sveglia, doccia, colazione, lavoro, ritorno a casa, gioco al pc
ascoltando musica, cena e poi a dormire.
Oddio, dormire… ultimamente mi sento strana, faccio fatica a
prendere sonno e ho come l’impressione di non essere da sola,
come se qualcuno mi stesse spiando.
Ok, sono completamente uscita di senno e sono appena le 7 e mezza del
mattino.
Meglio andare al lavoro, và!
***
Quando si dice che la fortuna è cieca e che la sfiga ci vede
benissimo…
Ma perché il capo ha fatto tutta quella scenata, poi? Solo
perché mi ha GENTILMENTE riempita di scartoffie varie che
poi si sono mescolate? Per fortuna che Enrico ha tentato di tamponare
un po’ la cosa addossandogli metà della colpa
perché lui ha impilato tutto (e in effetti non vedo
perché poi la colpa sia ricaduta su di me)… a
volte avere il proprio fratello in ufficio è comodo,
soprattutto se è il capo in seconda! Fatto sta che comunque
Alessandro non lo sopporto proprio, quel lurido capo maniaco! Ogni
occasione è buona per tentare di strusciarsi contro di me
approfittando della scusa che l’ufficio è
piccolo... sarò l’ultima arrivata in ufficio ma
non sono mica scema!
Però la mia tattica di fuga funziona a meraviglia, un
hurrà per me!
Adesso via con la mia Yaris verso casa, siiii!!!
Ok, oggi decisamente la giornata sta andando male: prendo la via
principale e trovo un incidente, vado nella stradina laterale e becco
la mandria di bambini urlanti che impiega secoli per attraversare la
strada, supero i marmocchi rischiando di prenderne sotto un paio e
torno sulla strada principale, dove nel frattempo gli incidenti sono
diventati 2…
Decisamente non è la mia giornata.
In totale ho impiegato 2, e dico, ben 2 ore per tornare a casa quando
in realtà bastano 20 minuti, sono già le 8 e
mezza passate!
-ma dove sei stata fino adesso? Io ormai ho già sparecchiato-
Puntuale come un orologio svizzero ecco mia mamma…
-ci sono stati due incidenti sulla strada principale e si è
formata parecchia coda-
-e cosa ti costava avvisarmi?-
-non pensavo di impiegarci tanto-
-vabbè, stavolta è andata
così… se vuoi farti qualcosa da mangiare stai
attenta che ho appena pulito la cucina-
Mi getta addosso il grembiule e se ne va in salotto a sdraiarsi sul
divano per vedere la sua soap preferita. Metto il grembiule sul tavolo
e mi preparo un misero panino, non ho neanche tanta fame sono solo
stanca.
Finalmente nella mia camera! Mi butto con la finezza di un elefante sul
letto e chiudo gli occhi…
Questo è l’unico luogo sicuro di tutta casa,
l’unico posto dove posso starmene in santa pace senza
sentirmi dietro frasi dette con toni freddi e distaccati. Non che mi
facciano male, ormai ci ho fatto l’abitudine a quel tono,
però mi fa sentire sempre… inutile.
Ecco, ora ricomincio a piangere come una scema perché mi
sono tornati alla mente i ricordi delle scuole superiori, dove ero
praticamente usata come la ruota di scorta finchè servivo,
poi per tutti non esistevo… addirittura i professori se non
facevano l’appello non si accorgevano della mia presenza.
È stato proprio al primo anno delle superiori che ho
sperimentato la cosa più brutta che possa succedere a
qualcuno: essere abbandonati a sé stessi. Le persone che
reputavo “amiche” non si sono fatte problemi a
scaricarmi per nuove compagnie, belle o brutte, e se mi rivolgevano la
parola era solo per qualche favore che poi non avrebbero mai restituito.
È stato in quel periodo che mia madre ha cominciato a darmi
dell’asociale, della persona che non sa farsi le amicizie,
dell’inutile. Tutto perché non ero neanche
lontanamente paragonabile a mio fratello maggiore, Enrico: lui era
praticamente lo studente perfetto con la media del 10, sempre
circondato da amici, sempre solare e disponibile…
Ho tentato varie volte di spiegare ai miei come sono andate le cose, ma
alla fin fine facevano ricadere la colpa di tutto su di me, facendomi
doppiamente male, così ho preferito non sprecare
più fiato, dopotutto non c’è peggior
sordo di chi non vuole sentire.
Ho cominciato a chiudermi in me stessa, con i miei non parlavo
più di tanto e a scuola ero sempre da sola. 5 anni tutti
così.
Grazie al cielo ho preso il diploma e ho smesso di studiare! Da ormai
un anno lavoro da mio fratello come segretaria e, Alessandro e tragitto
di strada a parte, mi trovo abbastanza bene. Peccato però
che non sono ancora sotto contratto: mio fratello vorrebbe assumermi
ufficialmente ma non può fare niente senza il permesso di
Ale, il suo socio; così io è praticamente 1 anno
che sto lavorando in nero e, se non fosse stato per mio fratello che mi
passa qualcosa di tasca sua, starei lavorando gratis. Altro motivo per
cui lo odio.
Fantastico, mi è pure venuto un po’ di mal di
testa! Che modo perfetto per concludere una stupenda giornata di merda!
Non ho neanche voglia di fare le scale per prendere
l’aspirina, mi infilo sotto il lenzuolo – accidenti
a me e la mia idea di mettere il pigiama estivo a inizio maggio!
– e cerco di dormire.
***
Cos’è stato quel rumore?
Per una volta che mi ero addormentata senza problemi!
Accidenti il mal di testa non mi è ancora passato e in
più mi sono spaventata per via di quella specie di tonfo che
ho sentito.
Mi sento troppo debole per alzarmi e guardarmi intorno, riesco a
malapena a vedere delle ombre che si muovono. Sicuramente sono le ombre
delle macchine che passano per strada sotto il lampione…
Grazie al cielo che domani è sabato, così posso
recuperare questi minuti di sonno persi…
***
Maledetto orologio interno che mi fa svegliare così presto!
Sicuramente non sono ancora le 7 perché ormai ho imparato a
stabilire un margine di orario vedendo fin dove illumina il sole nella
mia stanza. Mi trascino sul lato sinistro del letto matrimoniale,
allungo il braccio in cerca del comodino e, andando a tentoni, prendo
la sveglia: le 6 del mattino.
Le 6? Possibile che ci sia così chiaro già a
quest’ora?
Piano piano mi tiro su e faccio per sedermi sul letto quando vedo
qualcosa che non mi torna…
O meglio, qualcuno che non mi torna…
Sara, cerca di mantenere quel poco di lucidità che riesci!
Ci sono delle persone che non hai mai visto tutte attorno al tuo letto
e che ti guardano, ma devi mantenere il sangue freddo!
…
No, non ce la faccio! Mi viene da urlare! Ho paura!!!
Poco prima che la mia bocca riesca a emettere un suono uno di loro mi
tappa la bocca con una mano e mi fa segno di tacere mettendosi il dito
davanti la bocca.
Me la sto facendo praticamente addosso!!!
Chi sono queste persone???
SPAZIO AUTRICEEEEEEEE---------
Questa è in assoluto la prima fan fiction che scrivo su
Saint Seiya, spero che non venga fuori una schifezza XD
Questa storia l’ho sognata una notte e direi che, dopo vari
pareri positivi da parte di amici/ sisters/brothers vari, era giunta
l’ora di metterla per iscritto… vedrò
di non deludervi ragazzi!!!
Premetto subito che alcuni personaggi andranno OOC (o per lo meno la
mia intenzione è di trascinarli un po’ OOC), le
età verranno modificate per alcuni personaggi (ci sono tutti
i cavalieri d’oro, anche Sagittar, e sono tutti giovani) e
che la storia si svolge ai giorni nostri…sinceramente non so
neanche io se ambientarla dopo Hades oppure completamente fuori periodo
della storia… vedrò…
Mi piacerebbe anche metterci ogni tanto qualche canzone di mezzo,
magari per quando queste si adattano alla storia… spero di
esserne capace XD
Al prossimo capitolo! ^.^
Sary
|
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Capitolo 2 *** Believe Me ***
Capitolo
2 - Believe Me
Dopo aver
deglutito a fatica guardo il ragazzo che mi sta tappando la bocca e gli
faccio notare che non riesco a respirare, infatti con la mano mi ha
tappato anche il naso.
Lui, colto un
po’ di sorpresa, allenta la presa e finalmente ritorno a
respirare, o almeno ci provo…
Il ragazzo, con
capelli lilla, occhi verdi e due strani simboli sulla fronte, mi libera
anche la bocca dopo aver guardato verso la porta, dove è
appostato a mò di vedetta un altro ragazzo; questo invece
con lunghissimi capelli biondi, viso dai tratti delicati e gli occhi
chiusi. Forse è cieco.
A voce
bassissima si sono messi a parlare…
-si sono accorti
di qualcosa?-
-no, stanno
dormendo profondamente. Non c’è stato neanche
bisogno dell’intervento di Saga-
Mentre io non mi
riesco a capacitare di come cavolo hanno fatto a sentirsi a un paio di
metri di distanza parlando a così bassa voce (quando io ho
capito a fatica quello che ha detto il tizio accanto a me), nel
frattempo sto pensando alle varie opzioni su chi possano essere questi
ragazzi, ma ogni ipotesi sfuma perché quella sorta di
armatura dorata che indossano non li fa sembrare né ladri
né assassini…
Li guardo uno
per uno senza riuscire neanche a emettere un suono, forse non sto
neanche respirando dalla paura: se ho contato bene sono in 12, tutti
alti - uno poi tra poco mi demolisce il soffitto della stanza! - tutti
sicuramente giovani e… cavolo sono anche abbastanza belli,
togliendo quello enorme!!!
Sara vergognati,
ma cosa vai a pensare?! Questi per quanto ne sai sono qua per
derubarti, ucciderti o per farti cose poco piacevoli e orribili da
dire…
-leggo nei tuoi
occhi che sei spaventata ma non hai niente da temere, non siamo qua per
farti del male, al contrario…-
È
stato ancora il ragazzo dai capelli viola a parlare, stavolta a voce
non troppo bassa, così ho potuto capire.
Sento il
materasso abbassarsi verso destra…
-…siamo
qua per proteggerti, dolcezza!-
Stavolta a
parlare è stato un ragazzo con occhi azzurri/blu e lunghi
capelli scuri – quasi neri – con un sorrisetto
divertito che si è sdraiato nel letto accanto a me.
In questo
momento mi pento di aver voluto a tutti i costi un letto matrimoniale
nella camera! Non so perché ma il mio istinto mi costringe a
rintanarmi sotto il lenzuolo che finora ho stretto tra le mani, un
po’ come i bambini piccoli quando hanno paura, dopotutto IO
HO PAURA!
Chi se ne frega
se sembro una mongola!
Sento che alla
mia destra il materasso si risolleva in malo modo e il ragazzo che ci
si era sdraiato sbraitare a bassa voce esclamazioni di dolore;
coraggiosamente (o inconsciamente) riemergo dal lenzuolo e vedo che un
altro ragazzo, con lunghi capelli lisci sul blu – non
chiedetemi se ci vedo bene perché comincio a dubitarne anche
io – e occhi color ghiaccio da far rabbrividire, sta tirando
giù l’altro tirandolo per una gamba.
-scusalo,
è un idiota-
Mi dice con voce
ed espressione glaciale.
Perché
mi sento raggelare?
-a chi hai dato
dell’idiota??-
-Milo abbassa la
voce! Vuoi far svegliare tutti?-
-Camus, se non
fosse per il fatto che c’è qui presente una
ragazza ti manderei a…-
E non finisce la
frase perché finisce a terra di culo. Mi viene da ridere a
quella scena ma la paura non mi ha ancora abbandonata del tutto, quindi
devo aver fatto una faccia strana, infatti il ragazzo coi capelli lilla
mi domanda se va tutto bene.
Ricapitoliamo:
dopo una giornata infernale dove è successo di tutto, un
rientro a casa orrendo e un’emicrania che stanotte mi ha
giocato dei brutti scherzi, mi sveglio circondata da dei ragazzi in
armatura che mi fissano e che non capisco cosa vogliano…
dovrebbe andare tutto bene? In più sono pure in pigiama!!!
Dato che la voce
mi ha abbandonata riesco solamente a fare sì con la testa.
-sicuramente ti
starai chiedendo chi siamo e che cosa ci facciamo qua, nella tua
stanza..-
Sveglio il
ragazzo lilloso!
-…
prima di tutto devi calmarti, nessuno di noi vuole farti del male,
quindi non c’è bisogno di tremare-
Tremare?
Non mi ero
neanche accorta che stavo tremando! Tento di fare un paio di respiri
profondi per calmarmi e probabilmente hanno funzionato, vedo il ragazzo
rassicurarsi.
-bene, ora ti
spiego tutto, anche se la cosa ti sarà difficile da credere:
tu sei la reincarnazione della dea greca Artemide e noi siamo qua per
proteggerti-
Mi si
è accesa la famosa lampadina… Ora ho capito
tutto! È una candid camera! Che idiota, perché
non ci ho pensato subito? Ora tutto quadra!!! In realtà non
sono le 6 e mezza del mattino e questi qua sono degli attori! Tra poco
spunterà pure Ciccio Valenti che mi dirà di
essere in una candid!
Si vede che la
mia scoperta mi ha fatto cambiare faccia, infatti il ragazzo lilloso mi
guarda sorpreso.
-perché
ridi?-
Aiuto, non ce la
faccio, è più forte di me! Ho scoperto la candid
e ora sto ridendo da sola! È un po’ come quando
gioco a carte, se mi capita una mano buona basta guardarmi in faccia
che lo sanno tutti!
Guardo ancora
una volta quei ragazzi e cerco di trattenere le risate, è
troppo scema la cosa, soprattutto le loro facce stupite! Forse hanno
capito che li ho smascherati!
-Mur, si
può sapere che le hai fatto?-
-io
assolutamente niente Aphrodite, è lei che si è
messa a ridere da sola!-
Il ragazzo
biondo, che non si era mosso dalla sua postazione, chiude la porta e si
avvicina al lilloso.
-puoi per favore
spiegarci perché stai ridendo?-
E me lo chiedi
pure, biondino?
Rido
perché vi ho scoperti!
Sembrerò
una deficiente ma non ce la faccio a trattenermi!!!
Ok, ora devo
rispondergli.
-vi…
vi ho scoperti-
-che stai
dicendo?-
-avanti,
dov’è la telecamera?-
-ma di che stai
parlando?-
-vi ho smontato
la candid, mi dispiace, non l’ho fatto apposta!-
Il biondo e il
lilloso si guardano confusi. Il lilloso rinuncia all’impresa
di farmi parlare, si vede che sono un casi disperato anche per lui.
È il biondo che insiste.
-la candid?-
-dai avanti
dov’è l’organizzatore dello scherzo?
Ormai l’ho scoperto! Dov’è la
telecamera?-
-stai prendendo
un grosso sbaglio, questa non è una candid-
-come no, e io
sono davvero una dea!-
-beh…
sei veramente la reincarnazione di Artemide…-
Non ce la faccio
più, sto per esplodere dalle risate!!!
Si vede che il
ragazzo lilloso sa leggermi nella mente o comunque ha un ottimo
intuito, poco prima di mettermi a ridere a gran voce mi tappa
nuovamente la bocca – stavolta però lasciando
libero il naso. Sicuramente 2 o 3 minuti li ho passati ridendo
così, mentre gli altri ragazzi si guardano confusi e
qualcuno addirittura a gesti cerca di dire che sono pazza.
-la ragazzina
è partita col cervello, fantastico…-
-Death non
essere maligno per favore-
-andiamo Saga,
guardala! Se la ride come non so che cosa!-
-credo che
finchè non le daremo delle prove non la smetterà
di rid…-
Anche se non
riesco a smettere di ridere, con la mano del ragazzo lilloso sulla
bocca, riesco però a vedere un altro ragazzo, con
lunghissimi capelli blu e occhi verdi, che va verso la porta, la apre
un pochino e poi la richiude seccato.
-ecco, i
genitori si sono svegliati-
Ecco, ora non
c’è più niente da ridere. Anche se i
miei sanno della candid cosa posso dire se entrano in camera e mi
vedono con tutti questi ragazzi?
Al pensiero dei
miei che, aprendo la porta, avrebbero visto la loro figlia in pigiama
con così tanti esponenti del sesso opposto, mi viene da
rabbrividire. Soprattutto per via della possibile sfuriata che mi
sarebbe toccata… non sembra ma i miei sono parecchio
all’antica!
Oltre ad aver
smesso di ridere come una cretina devo pure essere sbiancata di colpo
perché il ragazzo lilloso si sta veramente preoccupando, mi
ha lasciato la bocca e mi ha appoggiato le mani sulle spalle.
-ehi e ora che
ti prende?-
Cavoloooooo!!!
Ok Sara, niente
panico, devi fare qualcosa!
Dì
qualcosa!!!
-dovete sparire
di qui! Se i miei vi vedono qua dentro vi ammazzano tutti e a me non so
cosa toccherà!-
Devo aver
“leggermente” alzato la voce, infatti sento mia
mamma che si sta avvicinando velocemente alla mia porta…
E ora che cosa
faccio???
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEE---------
Bwhahaha, che
bastarda che sono a interrompere proprio qua XD
Secondo voi ce
l’ho fatta a scamparla o mia mamma ha aperto la porta e si
è trovata una bella sorpresina davanti agli occhi?
Mentre vi lascio
meditare vi ringrazio davvero di cuore per le recensioni al primo
capitolo, sinceramente non me le aspettavo XD adesso passo ai
ringraziamenti:
Snow
Fox: sono contenta che Sara ti piaccia di già (dopotutto
c’est moi XD)! Spero anche io che ne esca una super fic,
vedrò di mettercela tutta per farla diventare davvero Super
con tanto di S maiuscola!
LightDN:
grazie mille per le tue belle parole e per il sostegno e la fiducia che
hai riposto in me. Addirittura hai già messo Favola tra le
tue ficcy preferite nonostante sia ancora all’inizio! Grazie
davvero di cuore! Aspetto di leggere la tua prossima recensione,
dopotutto il percorso lo stiamo facendo assieme ^.^
piccolabulma:
wow grazie per il donzella, fa così dama di corte XD quindi
per restare in quello spirito… spero che il
capitolo sia stato di vostro gradimento Milady, fatemi sapere. XD
EriS
San: mi hai beccata, in questo capitolo c’è un
buon 95% di me… come hai fatto a capirlo? XD grazie per i
complimenti sulla mia scrittura! A presto!
sesshy94:
ma ciao!!! Ti giuro che mi fa stranissimo leggere il tuo commento a una
mia fan fiction, di solito è sempre il contrario
XD di solito non sbraito contro la sveglia, lo faccio solo se
stavo facendo un sogno troppo bello per essere interrotto
^^” grazie per i complimenti, spero che il secondo
capitolo ti sia piaciuto, un bacione ^.^
anzy:
hai veramente ragione, scrivere fa sentire davvero benissimo, ora sento
nelle mie ossa quel vecchio brio (chi ha capito la citazione?) che era
da un po’ che non provavo! Non ho intenzione di abbandonarvi,
tranquilla. Un bacione!
daniciao:
hehehe, sentirti dire che la storia ti ha incuriosito è uno
stimolo in più per continuare a scrivere! Fammi sapere le
tue opinioni sul 2° capitolo!
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Capitolo 3 *** Signs ***
Capitolo
3 - Signs
Cavolo, mia
mamma si sta avvicinando e io non so cosa fare!
Il tizio che ha
chiuso per ultimo la porta si sposta per permetterne
l’apertura mentre io sono nel panico più
totale… il mio corpo istintivamente si alza dal letto e si
precipita a chiudere a chiave la porta mentre la mia mente si accorge
solo dopo di quello che ho fatto.
Oddio sta
bussando!
-Sara, ma che
stai facendo?-
Merda…
devo inventarmi qualcosa!
-niente mamma,
mi sono alzata per bere un po’ d’acqua-
Vedo la maniglia
della porta che si abbassa, sta cercando di entrare!
-perché
hai chiuso la porta a chiave? Quante volte devo dirtelo che io rispetto
la tua privacy?-
Seee, quando mai
l’hai fatto?
Comunque devo
assolutamente inventarmi qualcosa perché qua la situazione
è tragica!
I ragazzi si
lanciano sguardi che non riesco a capire se sono divertiti o sorpresi,
mentre io a gesti cerco di fargli capire che non devono fiatare e non
si devono muovere.
-Sara apri la
porta!-
Cazzo!!!
-…
erh… Mamma è meglio se non entri!-
-e
perché?-
-perché…
perchè stanotte mi sono venute e ho sporcato tutto il letto-
Oddio
l’ho detto davvero! L’ho detto davanti a tutti
questi maschi!
-potevi dirlo
subito!-
In effetti
potevo anche pensarci prima… dopotutto l’unica
cosa che a mia mamma fa davvero schifo è il sangue e questa
come scusa per tenerla fuori è praticamente perfetta.
Ma cavolo,
l’ho detto davanti a dei ragazzi!!!
-vedi di pulire
tutto e augurati di non aver macchiato il materasso! Ti ricordo che
oggi io e papà siamo fuori tutto il giorno, andiamo a
trovare questa mia zia che abita abbastanza fuori e che non sta bene,
ricordi?-
Ma quando mai me
l’hai detto?
-sì
mi ricordo-
-ora sveglio
papà e poi partiamo, tu pulisci tutto lo schifo e poi
occupati della casa-
-ok
mamma-
-e ricordati che
Enrico viene a pranzo a casa, oggi!-
-si-
Sento che si sta
allontanando dalla mia camera…
Quanto sono
brava a raccontare balle! Sono stupita di me stessa, dopo
quest’interpretazione pretendo un oscar!
Anche se mamma
si sta allontanando continuo a gesti a far capire ai ragazzi di non
muoversi e di non fiatare, mentre io ritorno nel letto. Senza motivo,
ma ci ritorno.
Un silenzio
tombale cade nella mia camera, quasi non sembra di avere altre 12
persone qui con me. Alcuni si sono appoggiati con le spalle la muro,
qualcun altro si è seduto in terra, uno si è
messo sulla poltrona dove appoggio i vestiti (senza neanche spostarli)
mentre gli altri rimangono in piedi tranne il lilloso che si
è seduto alle gambe del mio letto. Sembrano statue da quanto
sono fermi!
E che statue!
Sara riprenditi
e calma l’ormone impazzito per favore…
Vedo il ragazzo
lilloso che vuole dirmi qualcosa, io mi metto l’indice sulla
bocca - esattamente come aveva fatto lui prima - e vado verso il lato
destro del letto, prendo dal mobile un foglio e una biro e mi metto a
scrivere.
“FINCHÈ I
MIEI NON ESCONO DI CASA È MEGLIO NON PARLARE”
Lo passo al
lilloso che legge e poi mi accenna un sì col capo.
Dopo
un’infinità di tempo, che ho scoperto poi essere
di soli 20 minuti, sento l’auto di mio papà uscire
dal cancello e partire.
Finalmente il
gioco del silenzio è finito, non ne potevo più,
soprattutto perché tutti questi tizi mi fissavano e io non
sono abituata a tante attenzioni!
-ora possiamo
parlare, se ne sono andati-
A queste mie
parole quasi tutti si rilassano e tirano respiri di
sollievo… manco gli avessi chiesto di trattenere il fiato!
-vuoi dirci
perché prima ti sei messa a ridere?-
A parlare
stavolta è stato il ragazzo con lunghi capelli blu e occhi
verdi che è andato alla porta.
-perché
ho capito tutto, questa è una candid camera!-
-l’avevo
detto io che la ragazzina è fusa…-
-Death piantala!
Ascoltami, noi non siamo qua per una candid, siamo qua
perché c’è qualcuno che vuole farti del
male e noi dobbiamo proteggerti-
E io ci dovrei
credere?
-devi credermi-
Ma per caso sa
leggere nel pensiero? E me lo dice pure avvicinandosi e appoggiandomi
le mani sulle spalle guardandomi fisso negli occhi.
Vi ho mai detto
che i miei rapporti con l’altro sesso sono praticamente nulli
da tutta una vita? Bene, ora potete perfettamente capire
perché sono arrossita di colpo.
-Saga non
cercare di sedurla, l’ho vista prima io!-
-Milo tappati
quella bocca! Ascoltami ragazzina, questo non è affatto uno
scherzo!-
Mentre i miei
occhi non si vogliono staccare da quel verde stupendo la mia mente sta
tentando di dare un senso alle sue parole… ma cavoli, ha una
voce così bella! Chi ce la fa a concentrarsi?
-Saga forse
è meglio se ci presentiamo come si deve, forse
così si convincerà-
Stavolta a
parlare è stato quello che mi potrebbe distruggere il
soffitto… mamma che vocione!
-forse hai
ragione Aldebaran…-
Mi lascia le
spalle, si alza e richiama gli altri accanto a lui.
-vedi ragazzina,
noi siamo i Cavalieri d’oro del Grande Tempio di Atene,
combattiamo in nome di Atena e traiamo forza dalle 12 costellazioni
dello zodiaco-
Stavolta la mia
mente ha seguito tutto il discorso e sinceramente non ci ha capito un
bel niente, se non una parola: zodiaco.
Mi metto
lentamente a sedere sul bordo del letto così da averli di
fronte meditando su quello che ha detto e finalmente riesco a
spiccicare parola.
-lo zodiaco?-
-esatto. Ognuno
di noi rappresenta un segno zodiacale-
-ma i segni tipo
ariete, toro, gemelli, cancro…?-
-proprio quelli-
Sono sorpresa.
Non so più cosa pensare.
Se non
è una candid allora che cos’è? Scherzi
a parte?
-niente, non
è ancora convinta…-
-allora facciamo
una presentazione più convincente-
Stavolta a
parlare è stato un ragazzo con capelli corti castano chiaro
e occhi verdi. Ora che guardo bene assomiglia moltissimo al ragazzo
vicino a lui, l’unica cosa che li distingue è una
specie di fascia rossa che l’altro indossa sulla fronte. E
ovviamente quella sorta di armatura.
-tentiamola,
ormai che abbiamo da perdere? Allora andiamo in ordine…-
Il ragazzo
lilloso, dopo aver detto quelle parole, mi si avvicina e si inginocchia
davanti a me.
Dire che ero
stupita era davvero poco. No, decisamente questo non è
Scherzi a Parte!
-io sono Mur,
cavaliere d’oro del segno dell’Ariete. È
un onore poterla finalmente incontrare, Dea Artemide-
Il mio cervello
si è completamente sconnesso, forse è entrato in
sciopero. Finita la sua presentazione il lilloso si rialza e lascia il
posto davanti a me – tipo inginocchiatoio – alla
montagna sfonda-soffitto.
-io sono
Aldebaran, cavaliere del Toro. Incantato, Dea Artemide-
E
così via, uno dopo l’altro.
-io sono Saga,
cavaliere d’oro dei Gemelli. Al vostro servizio, Dea Artemide-
Mentre cerco di
connettere il cervello mi accorgo che questo ragazzo mi ha fatto pure
il baciamano! Oddio sono imbarazzatissima!
Neanche il tempo
di ringraziarlo che al suo posto ci trovo questo tizio con uno strano
ghigno in faccia, per niente rassicurante…
-Death Mask,
cavaliere del Cancro-
No scusate un
attimo!
Il cavaliere del
mio segno zodiacale è questo qua?
Sicuri di non
esservi sbagliati?
E poi che razza
di nome è Death Mask? Maschera della morte?
Ancora presa da
questi dubbi che hanno risvegliato il mio cervello questo si sposta e
lascia il posto al ragazzo che ha proposto questa presentazione
-il mio nome
è Aiolia, cavaliere d’oro del segno del Leone.
Onoratissimo di incontrarvi, Dea Artemide-
E via anche lui
col baciamano.
Sicuramente ho
assunto un colorito parecchio rosso perché vedo qualcuno di
loro che se la ridacchia sotto i baffi. Come se non fossi tentata di
scavare una buca e infilarmici dentro!
Al mio cospetto
si avvicina il biondino che era alla porta e lo vedo aprire gli occhi.
-Shaka di Virgo.
Al vostro servizio, Milady-
OH –
MIO - DIO!
Io credevo che
lui fosse cieco e invece guarda che occhi stupendi che ha! Sono rimasta
così colpita che manco mi accorgo del baciamano!
-tutto bene?-
Oddio sta
parlando con me!
-sì,
tutto a posto, non preoccupa…tevi-
Ero indecisa su
che grado di risposta dare, dato che finora mi hanno dato tutti del Voi
mi sembrava scortese dare del tu…
Ok, lo ammetto,
ho detto la prima cosa che ho pensato.
-io sono Dohko,
cavaliere di Libra. Dea Artemide, è un onore riaverla tra
noi-
Ormai sono
così abituata al baciamano che tengo le mie mani sulle
gambe, così fanno meglio a prenderle.
Appena…
oddio come ha detto che si chiama? Sinceramente ricordo più
i segni che i nomi! Comunque, appena quello della Bilancia si alza il
tizio che si era sdraiato nel letto con me comincia ad avvicinarsi con
un sorrisetto in faccia… non so se preoccuparmi o
no…
-io sono Milo,
cavaliere d’oro del segno dello Scorpione-
E accompagna la
frase ad un occhiolino.
Credo di aver
ormai raggiunto la tonalità di un rosso ancora sconosciuto,
ma non faccio in tempo a pensarlo che mi sento alzare il mento verso
l’alto e all’improvviso mi ritrovo a fissare due
occhi blu a poca distanza dal mio viso.
Ok, ho superato
la tonalità di rosso che avevo prima e ho stabilito un nuovo
record!
Non capisco come
cavolo ha fatto ad essere così veloce, cioè io
non l’ho visto muoversi!
Oddio sto
perdendo la padronanza di me stessa e mi stanno pure diventando lucidi
gli occhi!
-sei proprio una
meraviglia, dolcezza, lasciatelo dire-
Tra poco mi
prende un infarto! E in più mi viene da piangere per non so
che cosa!
Aiutoooooooooooo!!!
Si vede che
lassù qualcuno mi vuole bene perché un altro
ragazzo mette una mano sulla spalla a Milo – credo che il suo
nome lo ricorderò bene da oggi in poi – facendolo
voltare.
-non abbiamo
ancora finito con le presentazioni, Milo-
-e che
palle…-
Le dita di
questo esemplare di sesso maschile - concedetemelo, di questo
bellissimo esemplare - mi lasciano il mento e io sembro sotto
shock… mi correggo, sono sotto shock! Sono riuscita a stento
a trattenermi dal piangere ma lo stupore non riesco a
controllarlo…
Ve
l’ho già detto che i miei contatti col sesso
maschile erano pari a sottozero?
Bene, volevo
solo ribadire il concetto.
-Dea Artemide,
vi prego di perdonare il comportamento di Milo, non voleva essere
irrispettoso nei vostri confronti…-
Irrispettoso?
5 centimetri
ancora e ci sarebbe scappato un bacio!
Oddio non ci
voglio pensare!
-comunque io
sono Aiolos, cavaliere d’oro del segno del Sagittario.
Onorato di conoscervi-
Devo ammettere
che Aiolos è stato delicatissimo col baciamano, quasi non
l’ho sentito!
Forse ha visto
che non ero più in possesso di alcuna delle mie
facoltà e allora ha preferito andarci leggero…
Neanche il tempo
di formulare il pensiero che sento una mano diversa prendere la mia.
-il mio nome
è Shura, cavaliere d’oro del Capricorno. Al vostro
servizio-
Altro baciamano
e altra considerazione di quella cosa ormai in tilt che è il
mio cervello… ma a questo qua hanno mai detto che fissare
è da maleducati?
E poi non sembra
che mi stia guardando gli occhi, ma un altro paio di cose…
Grazie al cielo
questo se ne va e appare il salvatore del letto.
-il mio nome
è Camus, cavaliere d’oro del segno
dell’Acquario-
Appena la sua
mano sfiora la mia sento i brividi…
Non per
chissà cosa, ma perché è ghiacciata!
Non è che forse non si sente bene?
Ovviamente
baciamano anche per lui, ma ormai è una cosa a cui mi sono
abituata…
Appena si alza
vedo avvicinarsi l’ultimo cavaliere, che sicuramente
è quello dei pesci – manca solo quel segno
– e subito il mio cervello mi impone di pensare: è
un uomo o una donna?
Perché
se è un uomo è più donna di me!
-veramente
incantato, Dea Artemide… io sono Aphrodite, cavaliere
d’oro del segno dei Pesci-
Oddio, il suo
baciamano è stato… delicatissimo! Quasi come se
la mia mano fosse stata di cristallo!
Però
ha una voce così maschile che non può essere una
donna, magari è un trans.
-potremmo ora
sapere il nome della fanciulla in cui la nostra dea si è
reincarnata?-
Questa domanda
mi ha fatta scendere dalle nuvole e dai miei dubbi sulla
sessualità del cavaliere dei Pesci, grazie al cielo, di
sicuro sembro un’emerita deficiente.
Non riesco a
collegare di chi sia la voce che mi ha appena fatto quella domanda
– 12 nomi in un colpo solo per me sono una mission
impossibile – fatto sta che effettivamente io non mi ero
ancora presentata.
Senza motivo mi
alzo e li guardo in faccia uno per uno, poi riesco a dire qualcosa,
anche se non so cosa.
-io mi chiamo
Sara, piacere di conoscervi-
Non chiedetemi
perché alla fin fine ho risposto… Però
non so, vederli agire così mi ha fatto venire il dubbio che
non stiano affatto scherzando…
Altrimenti chi
glielo fa fare di mettere quella sorta di armatura col caldo assurdo
che fa?
-un nome davvero
bellissimo, dolcezza, vuol dire “principessa”-
Ormai Milo lo
riconosco al volo dopo i due mezzi infarti che mi ha causato!
-beh…
grazie…-
Oddio
sembrerò una deficiente assoluta! Ma che ci posso fare? Non
sono abituata a queste cose e mi sento parecchio in imbarazzo! Scusate
se mi ripeto ma è la verità!
-Sara, da oggi
in poi noi ti seguiremo e ti proteggeremo anche a costo della nostra
vita-
Il ragazzo
lilloso – cacchio, non ricordo il suo nome! –
appena detto questo si è nuovamente inginocchiato, seguito a
ruota da tutti gli altri.
Già
mi chiedo come facciano a starci tutti nella mia piccola camera
– cioè la mia camera! La camera di una ragazza! -
in più a quel gesto il mio imbarazzo è aumentato
ancora di più, sicuramente sto ancora arrossendo.
-no, per favore,
rialzatevi…-
La voce mi muore
in gola, porca vacca!
-non sono
abituata a questo genere di cose, per favore…-
Devo sicuramente
aver usato un tono supplichevole perché alcuni di loro
alzano il capo con un sorriso di compassione e poi si rialzano, pochi
secondi dopo sono tutti in piedi.
-posso…
posso chiedervi un favore?-
Wow, da dove
caspita mi è uscita tutto questa sicurezza, così
su due piedi?
-tutto quello
che vuole Milady-
Sicuramente
è stato quello dei Pesci a parlare… ancora non
riesco a capire se è un trans o no.
-per favore,
potete darmi solo del tu? Non sono abituata al voi e devo ammettere che
è anche abbastanza imbarazzante…-
Non riesco a
guardarli in faccia, sicuramente sarò rossa peggio di un
peperoncino!
-potete…
potete chiamarmi semplicemente Sara-
Cerco di dire
guardandoli in faccia senza sembrare completamente deficiente.
Stranamente li
vedo tutti sorridere… dolcemente?
Sinceramente non
so se sorridono per compassione o altro, fatto sta che sembrano tutti
addolciti… pure quello col ghigno inquietante!
-d’accordo
Sara, come vuoi tu-
Stavolta a
rispondermi è stato quello della Bilancia… o
almeno credo sia lui…
-allora dolcezza
ti chiameremo Sara, o anche Sary se vuoi… però il
mio “dolcezza” vale come soprannome, ok?-
Milo vuole
decisamente farmi morire giovane!
In un
nanosecondo me lo sono trovata davanti a me, le dita che mi alzavano il
mento, il viso a pochi centimetri dal mio, occhi negli occhi…
Ma come diavolo
ha fatto? Di secondo nome per caso fa Flash?
Cavolo cavolo
cavolo! Non riesco più a pensare a qualcosa di sensato e gli
occhi stanno tornando lucidi!
-Milo lasciala
in pace, non vedi che la imbarazzi?-
-che
c’è, Shura? Non posso essere gentile con questa
dolcezza?-
-essere gentile
è un conto, provarci spudoratamente è un altro-
-oh andiamo
Dohko, non farmi la predica anche tu…-
-possibile che
tu debba sempre farti riconoscere? Guarda com’è
rossa! Lasciala stare, poverina!-
-ti ci metti
pure tu, Aiolia?!-
Mentre
litigavano tra loro il mio cervello andava a intermittenza.
pensiero
on…
pensiero
off…
pensiero
on…
pensiero
off…
Ok sono
impazzita del tutto.
Dopo
un’eternità Milo mi lascia dalla sua presa e torno
padrona dei miei movimenti… o almeno ci provo.
-scusalo, Milo
è un po’ “invadente” ma non lo
fa apposta, lui è fatto così…-
-come sarebbe a
dire invadente, eh? Camus rispondimi!-
-no tranquillo,
va tutto bene solo che… ecco… non ci sono
abituata e la cosa… ecco… mi fa… uno
strano effetto…-
Diciamo pure che
mi fa venire un mezzo infarto!
-ma vi posso
chiedere una cosa? Come avete fatto ad entrare nella mia stanza?-
-se lasci la
finestra aperta chiunque può entrare…-
Non ricordo il
nome di chi ha parlato, ma se ricordo bene lui è del segno
del Sagittario.
Mi giro verso la
finestra ed effettivamente noto che ho dormito con la zanzariera alzata
e le ante spalancate. Che domanda idiota che ho fatto, potevo anche
arrivarci da sola.
O forse no, o
almeno non in queste condizioni.
Comunque grazie
al cielo mia madre non se n’è accorta
sennò avrei smesso di vivere! Lei ha il terrore dei ladri
dopo che anni fa siamo stati pesantemente derubati, così le
ante aperte di sera sono il suo incubo.
-immagino che tu
debba riflettere bene su tutto quello che ti sta succedendo, se hai
bisogno di un po’ di solitudine e privacy basta dircelo-
Il
spacca-soffitto mi ha riportata alla realtà e ha colto nel
segno, il mio cervello sta elaborando troppi pensieri alla volta ed
è sovraccarico di lavoro…
-in effetti devo
ragionare su alcune cose…-
Alzo lo sguardo
e li vedo uscire dalla mia camera…
-no
aspettate…-
Ma
perché non me ne sto mai zitta quando dovrei?
Ovviamente si
sono bloccati tutti e aspettano che io concluda la frase.
Accidenti a me e
alla mia capacità di parlare!
-ecco…
potete anche restare qui, tanto io devo farmi la doccia,
quindi… per mezz’oretta posso riflettere anche
là…-
***
Decisamente il
mio tono non era convincente, al contrario, pareva quasi una supplica.
Fatto sta che
ora sono chiusa in bagno – a chiave con doppia mandata, non
si sa mai - e mi sento in un qualche modo sollevata, tutti quegli
sguardi su di me erano difficili da sopportare, stavo per dare di
matto… ancora un minuto e sicuramente dalle mie orecchie
avrebbe cominciato ad uscire del fumo.
Tuttavia devo
riflettere veramente su quello che sta succedendo…
cioè com’è possibile che io sia
veramente la reincarnazione della dea Artemide?
Più
ci penso e più comincio a dare corda a quest’idea.
Probabilmente
è tutto vero e non è uno scherzo… ma
chi vuole farmi del male? E perché?
Ho decisamente
bisogno di una doccia gelata!
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE---------------------
Ehilà
salve gente! ^^
State ancora
leggendo? Bene bene, ne sono contenta XD
Anticipo subito
che, per colpa del capo ufficio che mi ha minacciato col licenziamento,
i capitoli ora avranno cadenza settimanale, credetemi mi dispiace!
Tutto questo solo perché in un momento di pausa in ufficio
stavo ricontrollando questo capitolo e lui mi ha vista, così
si è incazzato e mi ha fatto un discorsetto dove il succo
è “se ti becco ancora a farti i ca**i tuoi sei
fuori”
Chiedo scusa a
tutti quelli che si aspettano un aggiornamento a breve e mi do della
cretina per essermi fatta scoprire come una deficiente
-.-“
Questo chappy
è un po’ più lunghettino degli altri,
però ci tenevo particolarmente a far presentare i Gold come
si deve, anche se la storia non è che vada poi tanto avanti
^^”
Purtroppo non
è facile capacitarsi di essere una Dea, bisogna dare un
po’ di tempo anche a Sara, non vi pare?
Mi
farò perdonare, promesso! ^.^
Noto con piacere
che il Lilloso vi è piaciuto XD dovevo
trovare un soprannome da usare per Mur fintanto che Sara non sapeva il
nome (anche se poi dopo non se lo ricorda) e guardando
un’immagine del soggetto mi è venuto spontaneo
chiamarlo Lilloso. Oltretutto io gli ho sempre invidiato i capelli, sia
a lui che a Shaka e Saga, e la prima cosa che ho pensato guardandolo
sono stati i capelli lilla, quindi diciamo che questo potrebbe essere
stato ciò che ha spinto il mio cervello a partorire Lilloso
XD
Devo ricordarmi
di farmi dire come cavolo fa ad averli così belli! Li voglio
anche io così, però non lilla! XD
Passiamo ai
ringraziamenti:
LightDN:
mi fa piacere sapere che le caratterizzazioni dei personaggi ti
piacciano ^^ e ti ringrazio anche per il consiglio, però ti
anticipo subito che per i fini della storia accadranno altre cose che
devo assolutamente scrivere, quindi… per il vivo della
storia manca ancora un pochino ^^”
Spero
che non mi fucilerai XD Ti anticipo che il
sentimento ci sarà, e conto di mettercene anche tanto
^^ Sulla domanda del cavaliere
preferito… chi vivrà vedrà
^^ per ora si accettano scommesse, più avanti vi
dirò se ci avete preso XD
Spero
di vedere la tua recensione anche a questo capitolo, compagna di
viaggio! ^.^
Terry
Alchemist 22: Terryyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy!!!
Sisteeeeeeeeeerrrrrrrrrrrrrrrrrr!!! Che bello finalmente hai
commentato!!! Ecco qua il terzo capitolo, spero ti sia piaciuto! Un
TRAAAAAAAAA anche a te XD
Hagaren:
spero di non averti fatto aspettare troppo col terzo capitolo
^^ hai quasi del tutto centrato il tipo di storia,
complimenti! Io sono bastarda nel DNA, interrompere i capitoli sul
più bella fa parte di me XD alla prossima e sempre
W il Lilloso XD
Gil88:
grazie per i complimenti e un W il Lilloso anche a te XD effettivamente
svegliarsi con 12 fustacchioni in camera farebbe sgranare gli occhi a
chiunque, e più avanti la storia credo che ti
piacerà ancora di più ^^
spero di leggere altre tue recensioni!
Ai91:
non puoi voler morto il Lilloso! Altrimenti mi fai diventare inutile
“Lilloso”! O_O ti anticipo che Milo e
Camus battibeccheranno ancora, preparati, dopotutto quando Milo parte
all’attacco (o al broccolaggio) chi lo ferma più?
XD un bacione!
Darkalexandra85:
grazie per la tua recensione ^^ hai tutto il mio appoggio per
il fatto che tuo padre da sempre a te la colpa di tutto, ti capisco
benissimo -.-“ hehehe credo che un
po’ tutte invidiano Sara per il suo risveglio con sorpresa
XD su Kanon non mi sbilancio, non ti dico no ma neanche
sì… da grande bastarda quale sono ti rimando a un
“segui la storia e lo scoprirai” XD
Piccolabulma:
è normale farsi dei problemi in una situazione del genere, o
per lo meno lo è per Sara XD se volevi
approfittare potevo dire ai ragazzi di raggiungerti, credo che Milo si
sarebbe prestato volentieri XD un bacione!
Snow
Fox: grazie cicci! Spero che anche questo capitolo ti abbia fatto
ridere, e in questo chappy ogni Gold è si distingue nella
presentazione (chi più chi meno), c’è
chi fa il vero cavaliere con baciamano, chi tenta di sedurre con lo
sguardo e chi fissa qualcosa che non dovrebbe, ma c’est la
vie XD aspetto altre tue recensioni, ci conto! ^.^
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Capitolo 4 *** Faint ***
Capitolo
4 - FAINT
Che meraviglia
la sensazione dell’acqua gelata sulla pelle, mi fa scomparire
ogni traccia di tensione, paura e anche imbarazzo.
All’improvviso
però dalla finestra non entra più luce.
Sicuramente una
folata d’aria ha chiuso le ante - non ce la faccio a fare la
doccia ad ante completamente chiuse - seccata prendo
l’asciugamano per coprirmi ed esco dalla doccia…
Decisamente non
sono le ante.
Una tizio biondo
e con vestiti di dubbio gusto se ne sta tranquillamente appollaiato
alla mia finestra con uno strano sorrisino in faccia.
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHH!!!-
Ho urlato con
tutto il fiato che avevo in corpo e la persona davanti a me scende
dalla finestra e atterra di fronte a me nel mio bagno.
Oddio sono
completamente paralizzata!!! Non so cosa fare!!!
Ho paura!!!
-ma guarda,
allora saresti tu la reincarnazione di Artemide? Sei solo una
ragazzina…-
Mi squadra da
capo a piedi e si umetta le labbra. Come se non bastasse si sta pure
avvicinando a me, che nel frattempo sto involontariamente
indietreggiando verso la porta e, alzando il braccio, fa comparire
mille fili dorati e taglienti che mi sfiorano.
Sbatto con la
schiena contro la porta, adesso è finita davvero, qualsiasi
cosa voglia farmi io non ho vie di scampo!
-non gli
assomigli neanche lontanamente… che delusione-
Il braccio sta
per colpirmi…
Chiudo gli
occhi…
AIUTO!
-SARA CHE
SUCCEDE???-
Sento che
qualcuno sta bussando alla porta, sicuramente sono i cavalieri,
però non ho la lucidità sufficiente per
rispondere, riesco solamente ad aprire gli occhi e fissare il tizio
davanti a me che si sta godendo la scena sogghignando.
-SARA RESTA AL
CENTRO DELLA PORTA!-
Un ordine rapido
che riesco a malapena ad eseguire spostando il braccio dalla serratura,
prima di sentire uno strano rumore metallico dietro di me.
Tempo un
secondo: la porta viene spostata, cado all’indietro, mi
ritrovo circondata dai cavalieri, il mio corpo preso da due braccia e
appoggiato a qualcosa di dorato.
Sicuramente uno
di loro mi sta abbracciando.
-tzè,
avrei dovuto immaginarlo…
Dopo quella
frase non ho più sentito niente. Solo qualcuno tossire.
-ha usato del
gas per creare confusione e andarsene. Non si sente più
neanche il suo cosmo-
Non riconosco di
chi sia la voce ma va benissimo così, non riesco a pensare a
niente se non al fatto che ho rischiato la vita sul serio.
No, decisamente
questo non è uno scherzo, io sono davvero una dea e qualcuno
mi vuole fare fuori!
Un paio di mani
si appoggiano sulle mie spalle e senza motivo scoppio a piangere.
-capisco il tuo
shock, tuttavia devi farti forza. Non sarà la prima
né tantomeno l’ultima volta che qualcuno
tenterà di farti del male-
Ormai riconosco
bene la voce del lilloso, è stato lui a parlare con quel
tono triste e allo stesso tempo deciso.
-ehi mocciosa,
ora hai la prova che sei veramente la dea Artemide, non sei contenta?-
-Death Mask non
sei per niente divertente-
-il mio era un
tentativo di alleggerire il momento Mur-
Ormai sto
fissando – per quanto possibile con le lacrime agli occhi
- un punto cieco sull’armatura di chi mi sta
abbracciando tentando di farmene una ragione.
È
tutto vero.
Io sono una dea.
E sono in
pericolo.
E loro sono qua
per proteggermi.
Le braccia che
mi hanno stretta fino adesso mi lasciano libera e riconosco che
è stato il cavaliere del Leone a trattenermi, o almeno credo
che sia lui…
Appena mi lascia
andare lo vedo uscire guardando verso il basso un po’
imbarazzato cercando di evitarmi e lo stesso fanno alcuni degli altri
ragazzi, mentre alcuni altri sogghignano divertiti.
Ma che hanno
tutti? Perché chi non ha lo sguardo altrove mi guarda
divertito?
Mentre tento di
vedere cosa non va mi accorgo che addosso ho solo
l’asciugamano, oltretutto strappato in alcuni punti, ma
grazie al cielo non si vede niente di quello che non si dovrebbe vedere.
…
CAVOLOOOOOOOOOOOO!!!
Tento con le
mani di coprirmi il necessario ma non serve a niente, ormai il danno
è fatto.
Appena tutti
sono usciti quello che nella presentazione non mi fissava gli occhi ma
qualcos’altro prende la porta e la rimette al suo posto.
-scusa se ho
tagliato la serratura e i cardini, ma non potevo fare altrimenti-
Detto questo
rimette la porta esattamente come prima.
-puoi
tranquillamente cambiarti, nessuno verrà a spiarti-
Mi avvicino alla
porta per vedere meglio i cardini e noto che è stato tutto
tagliato con precisione… cioè hanno tagliato
perfettamente il gancio della serratura e i cardini, non hanno
minimamente scalfito il legno! Ma come diavolo hanno fatto? Non
è umanamente possibile una cosa del genere! Sono veramente
sbalordita!
Con un paio di
spintarelle mi assicuro che la porta non caschi, per precauzione ci
metto davanti lo sgabello di plastica – non
servirà a molto ma almeno mi da un po’
più di sicurezza- chiudo la finestra tirando le tendine e
rapida come un puma mi vesto.
Probabilmente
credono che io non li senti, tuttavia sto origliando il discorso dei
cavalieri…
D’accordo,
non si dovrebbe fare, ma sicuramente parlano di me!
-dobbiamo
inseguire quel tipo, potrebbe attaccarla di nuovo-
-però
ci serve vivo, dobbiamo estorcergli delle informazioni su chi
c’è dietro tutto questo-
- prima di tutto
dobbiamo organizzarci, come facciamo a restare sempre con lei?-
-dobbiamo
seguirla da vicino, l’unica cosa da fare è
trasferirsi nelle vicinanze così che possiamo sempre tenerla
d’occhio-
-ma se
l’attaccano mentre dorme? O quando è in bagno come
poco fa?-
-mmm…
allora non c’è scelta, dobbiamo trasferirci qui-
…
COSAAAA???
-e tu credi che
lo accetterà?-
-dovrà
farlo se non vuole morire-
-a me
l’idea piace tantissimo…-
-chissà
perché nessuno di noi aveva dubbi al riguardo-
-ma vai
affan…-
-ma ci staremo
tutti in questa casa? Non saremo troppo d’impiccio?-
-se hai una
soluzione migliore ti ascolto-
-facciamo
così, appena esce e si riprende ne parliamo con lei e
vediamo che si può fare-
Silenzio…
No, scusate, ma
vogliono davvero trasferirsi tutti qui?
E dove li
nascondo? Non posso continuare a dire che ho le mie cose, non sarebbe
normale!
L’unica
sarebbe spiegare tutto ai miei e supplicarli per…
Sara ma che stai
pensando? Li vuoi davvero tenere qui?
Ma quali
alternative ho? Se non ci sono rischio la vita, se ci sono rischio che
mia madre mi cacci fuori di casa…
Tanto vale
scegliere tra il male minore, proverò a spiegare ai miei la
faccenda sperando in una comprensione e soprattutto nella
fortuna…
Facciamo finta
di non aver sentito niente e usciamo dal bagno, stare qua a
scervellarsi non serve a niente. Rimettiamo a posto lo sgabello di
plastica e tentiamo di spostare la porta…
Riesco a
spostarla poco, giusto uno spiraglio, meglio se li chiamo e mi faccio
aiutare.
…
OH –
MIO - DIO!!!
Rimettiamo la
porta al suo posto immediatamente!!!
Non posso
farcela!!!
Calmati Sara,
non è successo niente, ci sono solo i ragazzi che nel
corridoio si stanno praticamente denudando dell’armatura, non
andare in panico e non agitare gli ormoni!
Da deficiente
quale sono aspetto un paio di minuti e da uno spiraglio cerco di vedere
se hanno finito, mi imbarazza troppo affrontarli mentre si
cambiano…
Sara non
svenire! Sono rimasti praticamente in intimo o comunque a petto nudo ma
non andare in panico!
…
COL CAVOLO!!!
E IO DOVREI
VIVERE CON QUESTI RAGAZZI???
MA STIAMO
SCHERZANDO???
O MUOIO
TRUCIDATA DA UN NEMICO O MUOIO DI INFARTO!!!
SPAZIO
AUTRICEEEEEE----------------
Ben ritrovati al
mio spazio autrice!!! XD
Finalmente
comincia a comparire un po’ di azione, anche se il chappy
è più corto di quello precedente!
Chi
sarà mai il biondino con abiti di dubbio gusto che ha
attaccato la povera Sara? È lui il nemico? O è
solo un sicario? Sara riuscirà a uscire dal bagno senza
morire di infarto?
Le risposte a
questi e ad altri interrogativi nel prossimo capitolo… ma
anche nei prossimi XD
E ora passiamo
ai ringraziamenti:
Snow
Fox: ecco qua il terzo capitolo, spero ti sia piaciuto! In effetti Milo
rischia veramente di far venire un infarto pure a me che sono
l’autrice, dovrò calmarlo un pò XD
andando avanti la storia diventerà ancora più
“favolosa” , resta sintonizzata mi raccomando!
Sesshy94:
noto che il Lilloso e che i capitoli ti sono piaciuti, spero valga lo
stesso anche per questo XD grazie per tutti i complimenti sulla storia
^^ direi che ora cominciano i veri guai per Sara, soprattutto ora che i
cavalieri hanno avuto la brillante idea di volersi trasferire da
lei… avere Milo in casa la notte non deve essere per niente
rassicurante XD
Comunque
io non sono geniale, è che mi disegnano così U_U
Ai91:
direi che finalmente Sara ha capito quello che sta succedendo, e chi
non lo capirebbe dopo essere stato attaccato in bagno?
Tranqui
per lo sclero sul Lilloso, dopotutto ognuno ha i suoi gusti in fatto di
cavalieri ^^ un bacione anche a te, fammi sapere che ne pensi del
chappy!
Anzy:
hehehe, chi non si scioglierebbe coi Gold in camera da letto? XD sul
chi vuol far del male ad Artemide… dovrai aspettare il
seguito della storia, da brava bastarda quale sono XD un bacione!
LightDN:
ciao compagna di viaggiooooo!!! In questo chappy un po’ di
azione c’è stata, anche se non siamo proprio nel
vivo vivo, per ora accontentati ^^” scusa se ti faccio
aspettare così tanto ma ci sono ancora delle cosette che
devono definire bene il contesto della storia che vanno assolutamente
raccontate ^^
Sono
felice che Sara ti piaccia come personaggio e che le sue reazioni ti
sembrino realistiche, dedico molto tempo allo studio delle sue reazioni
e mi fa piacere sapere che ho studiato bene ^^ per il fatto
del trattare i molteplici personaggi lascio giudicare a te se vado bene
o no, anche se ho sempre l’impressione di usare sempre i
soliti e di far parlare poco gli altri… sarò io
che mi faccio tante paranoie, però è un problema
che mi attanaglia XD
Se
ad Aiolia mettiamo il mantello abbiamo veramente il possibile principe
azzurro, ti capisco benissimo quando dici che lo ricorda tanto
^^ un bacione!
Piccolabulma:
ti piace la piega della storia? Bene bene! Continua a seguire la
storia, mi raccomando! ^^
Hagaren:
ho riso come una matta al tuo “Milo è troppo
Milo” , hai perfettamente ragione XD spero che i viaggi
mentali di questo capitolo ti siano piaciuti ^^
gil88:
hahaha, glielo chiedo a Camus se vuole passare da te ma ho come
l’impressione che se viene ti ritrovi anche Milo XD Shura in
effetti è stato un po’ maleducato, ma uno che
guardava ci doveva essere, mica son tutti bravi ragazzi! Ero indecisa
se farlo fare a lui o a Death Mask ma poi ha vinto Capricorn XD sempre
w il Lilloso!
Per
Aphrodite anche io ho sempre avuto il sospetto della sua
omosessualità, però la prima volta che lo si vede
la domanda che si fa Sara è giustificatissima, me la sono
fatta anche io XD
Aspetto
la tua recensione su questo capitolo!
Terry
Alchemist 22: bad sisteeeeeeerrrr!!! Visto come si sta evolvendo la
storia? Spero che ti piaccia ^^ un TRAAAAAAAAA anche a te XD
|
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Capitolo 5 *** Welcome To My Life ***
Capitolo
5 - WELCOME TO MY LIFE
Dopo essere
rimasta chiusa nel bagno per un’eternità, dove ho
avuto modo di calmarmi dopo l’attentato nella doccia e la
visione dei cavalieri praticamente in mutande, la mattina è
corsa via veloce tra chiacchiere varie durante la colazione –
ovviamente non potevo lasciarli morire di fame, anche loro devono pur
mangiare – e rifornimenti al supermercato.
Una cosa che
dovrò ricordarmi sempre è questa: MAI PORTARE MILO IN GIRO
CON ME!
Non solo mentre
spingevo il carrello continuava a mettermi il braccio intorno alla vita
– e già questo era imbarazzante – in
più quando ho finito di caricare le borse in macchina mi si
avvicina tutto sorridente con qualcosa in mano.
All’inizio
non capivo cosa fosse, quando è venuto più vicino
il sorriso felice è diventato un sorrisetto seducente.
-dolcezza,
quando succederà dovremo essere pronti –
Quando ho
realizzato cosa stringeva in mano avrei voluto morire.
Una scatola di
preservativi.
Giuro che
pregavo chiunque lassù di fulminarmi in quel preciso momento!
Nel mezzo del
parcheggio affollato mi viene a fare queste proposte indecenti?!?
Grazie al cielo
non eravamo da soli ma c’erano anche Camus e Saga con noi
– durante la colazione mi sono allenata con i nomi e ora me
ne sfugge solo qualcuno – altrimenti avrei veramente dato di
matto.
Una volta a casa
ho tentato di mettermi a cucinare qualcosa, dato che era quasi
mezzogiorno, però Saga me l’ha impedito e si
è messo a smanettare ai fornelli al posto mio. Shaka e Mur
(che per me resterà sempre il Lilloso) hanno unito il tavolo
della cucina con quello del salotto e hanno apparecchiato.
Sono stupita: mi
sento un’ospite a casa mia!
Grazie al cielo
Enrico ha chiamato per dire che non ce la fa a venire a pranzo
perché Ale lo sta costringendo a lavorare come un matto
anche oggi… poverino mio fratello, ha proprio deciso di
diventare un martire!
Dato che ho del
tempo libero vado su per rifare i letti ma a metà scala vedo
spuntare Aiolia e… accidenti come si chiama
l’altro? Non me lo ricordo, comunque un nome simile al suo.
-scendi pure, ai
letti abbiamo già pensato noi-
Alle parole di
Aiolia mi sono stupita ancora di più, cioè questi
ragazzi sanno gestire una casa?
Magari sanno
pure stirare e far andare la lavatrice! Sarebbe davvero il massimo! E
sicuramente sarebbero il sogno di ogni ragazza!
Sara
ricomponiti, grazie…
Scendiamo e
vediamo che nel salotto Death Mask, comodamente svaccato sul divano,
sta urlando contro la tv perché non fanno programmi
interessanti e ci sono solo telefilm sui medici, sull’altro
divano Aphrodite si sta limando le unghie mentre Camus tenta di leggere
un libro.
Direi che, dopo
aver superato lo shock della rivelazione e dell’attentato,
parlare con loro durante la colazione ha dato esito positivo: mi sono
trovata stranamente bene in loro compagnia e ho più o meno
capito con che persone ho a che fare.
Mi hanno detto
della loro piccola discussione che io avevo origliato in bagno e della
loro decisione di volersi trasferire a casa mia per potermi sempre
tenere d’occhio. Lo sapevo già, però
sentirmelo dire in via ufficiale mi ha fatto lo stesso andare di
traverso il succo d’arancia, soprattutto perché
è stato Milo a dirmelo con quel tono seducente. Mi ha fatto
perdere 5 anni di vita quel… quel… quel! Non
riesco a trovare aggettivi da usare!
Non avevano
ancora deciso come organizzarsi, però ritenevano giusto
almeno avvisarmi così da abituarmi all’idea, anche
se sarà davvero difficile.
Sembrerò
una ragazza in piena tempesta ormonale, anzi lo sono in pieno
però cavolo, tutti questi bei ragazzi sotto il mio stesso
tetto! Solo l’idea mi fa diventare rossa!
Comunque durante
la colazione mi sono allenata a chiamarli per nome e, tra chiacchiere e
cazzate varie, ho avuto pure il coraggio e la faccia tosta di chiedere
ad Aphrodite se era un ragazzo o una ragazza, causando una risata da
lacrime agli occhi a tutti gli altri e un mezzo strozzamento da brioche
a Camus e Shaka… ma se eravate stati voi un attimo prima a
dire che potevo chiedervi tutto quello che volevo!
Comunque
Aphrodite è stato un mito, mi ha semplicemente risposto che
è un ragazzo a tutti gli effetti. Un po’ difficile
crederlo, però me l’hanno assicurato anche gli
altri, quindi mi fido.
Stranamente mi
sono “sciolta” chiacchierando con loro, ero meno
introversa del solito e avevo la sensazione di potergli dire davvero
tutto di me. E poi si sa che davanti al succo d’arancia (o al
cappuccino, dipende dalle abitudini) e una buona brioche si fa sempre
amicizia!
-tutti a tavola,
è pronto!-
Tutti si
precipitano a tavola mentre io cerco di sedermi il più
lontano possibile da Milo e per fortuna trovo un posto tra Shura e
Aldebaran, però due mani sulle spalle mi indirizzano verso
il posto di capotavola.
E
vabbè, l’importante è avere Milo
lontano da me!
Non pensate
male, non è che non mi piaccia o che è brutto
– sarei una matta a dire il contrario – solo
che… cavolo, non avendo esperienza con i ragazzi anche solo
il fissare gli occhi mi fa diventare rossa, vi lascio immaginare le sue
frasi o il suo tono di voce seducente!
Diciamo che mi
fa paura, ma non in senso negativo, cioè mi fa paura
perché non so come comportarmi e ho paura che poi
finirò per innamorarmi davvero ancora…
Purtroppo
sì, anche io mi sono innamorata una volta ed è
stata una cosa davvero che vorrei dimenticare, è orribile
amare e non essere ricambiati e in più essere presi per i
fondelli proprio dalla persona amata.
…
Ma
perché mi sono messa a pensare a queste cose???
Che stia per
cominciare a provare qualcosa per lui?
Ecco, sento le
mie guance bollire!
-qualcosa non
va?-
La voce di Dohko
grazie al cielo mi riporta alla realtà.
-no, tutto a
posto, mi era solo venuta in mente una cosa-
-se non sono
troppo curioso posso chiederti che cos’hai pensato? Avevi una
faccia strana-
-ecco…-
Oddio e ora che
gli rispondo?
-basta
chiacchiere, si mangia!-
Milo, solo per
stavolta ti ringrazio!
***
Mamma mia che
abbuffata, ho mangiato come un maiale!
D’altronde
i piatti di Saga erano troppo buoni, non riuscivo più a
smettere e non solo io, alcuni hanno fatto il bis ma altri hanno fatto
anche il tris porzione abbondante!
Aldebaran poi ha
fatto fuori anche il 4° piatto, deve avere un pozzo senza fondo
al posto dello stomaco!
Obbligando tutti
a farmi fare qualcosa, mi metto a lavare i piatti aiutata da Shura
mentre gli altri ragazzi hanno scoperto l’esistenza della mia
gatta, Lilli, e si stanno divertendo a farla diventare scema a furia di
farle prendere un elastico in giardino.
Ma
perché ho l’impressione che Shura mi stia
fissando? Facendo finta di niente continuo con la spugnetta a rimuovere
lo sporco dai piatti ma ho la sensazione che il suo sguardo mi stia
trapassando. Se mi fissa ancora una volta il seno giuro che
io…
-Cancro-
Stavamo
parlando? Non me n’ero accorta.
-come?-
-tu sei del
segno del Cancro. Ho indovinato?-
Cos’è
un gioco a premi?
-allora? Ho
indovinato o no?-
-sì,
ha indovinato. Ma come hai fatto?-
-spirito di
osservazione-
Mi si legge
così chiaro in faccia che sono di quel segno?
Fatto sta che
dopo questa piccolissima conversazione nessuno ha più
fiatato e, una volta finito di lavare tutto, io vado a salvare la mia
Lilli mentre Shura se ne va in salotto.
Decisamente
è un tipo strano. O forse è solo uno di poche
parole.
Boh.
Esco in giardino
e vengo accolta da una palla di neve che mi arriva in faccia.
E siamo a maggio.
E di recente non
ha nevicato o piovuto.
…
DA DOVE CAVOLO
È SPUNTATA UNA PALLA DI NEVE?!?
-ops…
scusami non l’ho fatto apposta dolcezza! Vedi Camus
ha…-
-non tirarmi in
mezzo, sei stato tu!-
-però
la palla l’hai fatta tu!-
-ma chi
è che l’ha presa e l’ha lanciata a caso?-
Vi ho mai detto
che se c’è una cosa che odio dal profondo
è la neve? Dopo che da piccola sono stata praticamente
sommersa di neve fin sopra la testa per me quella cosa bianca
è un tabù.
Il ricordo di
quell’esperienza mi fa veramente ribollire il sangue. Ai
tempi delle scuole elementari ero andata in montagna con i miei per
Natale e, durante una passeggiata in un bosco, dai rami intrecciati di
due alberi è caduta tantissima neve che mi ha praticamente
seppellita viva. Invece di aiutarmi tutti si sono messi a ridere mentre
io ero terrorizzata e non riuscivo a uscire di lì.
A pensarci
ancora oggi mi viene una rabbia!!!
-finalmente-
La voce di Mur
mi riporta al giardino dove tutti i cavalieri, anche Shura che era in
casa, mi stanno guardando.
-che
c’è? Perché mi guardate
così?-
Mi sento avvolta
da uno strano calore ed effettivamente intorno al mio corpo
c’è una luce dorata.
Che sta
succedendo???
I ragazzi mi
guardano sorridendo compiaciuti.
-si è
risvegliato il cosmo di Artemide-
La mia faccia
è tutto un programma.
-eh?-
Li guardo
confusa e cerco spiegazioni.
-scusate ma che
significa? Che cos’è questo… cosmo?
Perché c’è questa luce dorata attorno a
me?-
-non devi
esserne spaventata, al contrario, questo vuol dire che dentro di te si
sono risvegliati i poteri della dea. In ritardo, ma si sono risvegliati-
Le parole di
Dohko mi hanno fatta scendere letteralmente dal pero.
Si sono
risvegliati i poteri della dea?
Avevo dei poteri
dentro di me?
Ma
perché… perchè nessuno… me
l’ha mai det…
***
Mmmh…
Ho tutti i
muscoli del corpo doloranti, ma che mi è successo?
Mi alzo e noto
che c’è qualcosa che non va… Questa non
è casa mia!
-ben svegliata,
sorella mia-
Mi giro verso la
voce che ho appena sentito e vedo un ragazzo con una maschera sul volto
e una specie di mantello che lo avvolge da cima a fondo.
-non ti ricordi
più di tuo fratello?-
Mio fratello?
Ma che cosa sta
dicendo questo qua? Io ho un solo fratello e di sicuro non è
lui!
-hai dimenticato
tutto sorella mia, non è così?-
Dal tono di voce
che ha usato sembra… dispiaciuto.
Con una mano si
sta per togliere la maschera e il mantello…
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEE----------------
Ben ritrovati ^^
Dopo un buon 98%
di capitolo dove Sara esprime tutti i suoi pensieri
nell’ultimo pezzo appare un personaggio
misterioso… chi sarà mai?
…
E ve lo vengo
pure a dire secondo voi? XD
Vi dico solo che
la storia sta prendendo una strana piega, o almeno la sta prendendo nel
capitolo successivo. Da gran chiacchierona quale sono vorrei dirvi di
più ma non posso, quindi vi rimando al 6° capitolo!
Come al solito
passiamo ai ringraziamenti:
sesshy94:
si, continuo a dire che io non sono geniale! Non ti permetto di dirlo
finchè la storia non sarà finita! XD in
effetti col fisico super palestrato e perfetto che si ritrovano i Gold
è difficile mantenere gli ormoni calmi, pure mentre scrivo e
immagino la scena devo mantenere un contegno XD bene sono contenta che
la storia ti piaccia ^^ grazie anche per la ficcy sui fratelli Kaiba
(sempre w Seto) e come hai visto ho recensito al posto giusto stavolta
XD un bacione!
Anzy:
avessi la concreta possibilità di tenermi i Gold in casa io
direi a mia madre che soffro di sindrome da mestruazioni eterne
XD comunque chissà cosa si inventerà
Sara per i suoi genitori, sicuramente servirà una bella
fantasia! Spero che il capitolo ti sia piaciuto!
Hagaren:
se li mando a casa tua poi mi muore Sara, quindi forse è
meglio se li lascio da lei XD hai detto bene, per ora sono solo cenni
di azione, più avanti si vedrà… ci
sarà anche il sangue, ovviamente, così rispondo
al tuo appello dettato dalla stanchezza post-lavoro XD grazie per i
complimenti, aspetto una tua opinione su questo chappy!
Ai91:
noto che i Gold in intimo ti hanno fatto un bell’effetto (e
anche a tutte le altre ragazze) XD su chi era il biondone non mi
sbilancio, ti dico solo che tornerà più avanti
^^ ma quanto adoro i tuoi battibecchi col Lilloso, non
scusarti se li fai, li adoro XD un bacione anche a te!
Darkalexandra85:
cavolo, mi sa che il tuo commento è stato tagliato!
Accidenti! Beh, i baciamano a me fanno veramente imbarazzare, sono
troppo galanti, se poi me li fa qualcuno di veramente figo
l’effetto è moltiplicato all’infinito XD
a presto!
Gil88:
a fine fan fiction Camus ha detto che passa volentieri ^^ per Milo
nessun problema, ci penso io a sistemarlo così da non farlo
schiodare dall’ 8° casa XD ti dico solo che
hai anticipato senza volerlo una scena che volevo inserire
più avanti, però in quella che avevo in mente io
non c’era Milo ma qualcun altro XD spero ti sia
piaciuto il capitolo, fammi sapere!
LightDN:
ciao CDV (=Compagna Di Viaggio) !!! anche a te l’attacco di
panico alla notizia del trasferimento dei Gold? Certe volte mi ricordi
tanto Sara XD grazie del suggerimento,
vedrò di tenerlo d’occhio nei capitoli successivi!
Ce la metterò tutta! Non trasformerò Sara in una
cosa smielata, o almeno, non è nella mia intenzione!
Però ti ricordo che ci sarà anche un
po’ di romanticismo quindi un cambiamento in qualche
personaggio ci sarà… non scusarti per
la lunghezza delle recensione, fai bene a farti trasportare ^^ un
bacione cara CDV!
Terry
Alchemist 22: ciao sister!!! Il capitolo puccioso ancora non
c’è, più avanti ce ne saranno di
romantici spero vadano bene lo stesso! ^^ alla prossima
sister, TRAAAAAA!
|
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Capitolo 6 *** Little Death ***
Capitolo 6
– LITTLE DEATH
Lentamente questo ragazzo sta portando una mano sulla maschera e una
sul mantello.
Ho tanta paura perché non so chi è e dove sono,
però… c’è qualcosa in lui
che mi è molto familiare e nonostante tutto mi da una
sensazione di sicurezza.
-no aspetta…-
Lui si ferma in attesa che io continui a parlare. Le parole mi escono
da sole dalla bocca.
-io… ho come l’impressione di conoscerti da tanto
tempo… chi sei?-
-allora non ti sei del tutto dimenticata di me. Come tu sei la
reincarnazione di Artemide io sono la reincarnazione di Apollo, e nella
mitologia queste divinità sono considerati fratelli gemelli-
Apollo… fratello e sorella…
Sgrano gli occhi e in me riaffiora una sensazione strana, come se
avessi finalmente ritrovato qualcuno che ho tanto cercato; sicuramente
la sensazione di prima è dovuta a questo, al fatto che siamo
in qualche modo legati.
Non riesco a capire il motivo di questa emozione, io fino a 5 secondi
fa non sapevo niente e ora è come se avessi aspettato per
anni!
-Apollo è il dio del Sole mentre Artemide, dea della caccia,
viene anche considerata come la dea della Luna. Io sono te e tu sei me,
siamo complementari proprio come il giorno e la notte-
Dea della caccia e della luna?
Io non so più cosa pensare, ci sono così tante
emozioni contrastanti in me che non so a quale dare ascolto: una parte
di me vorrebbe scappare da questo posto, che ricorda un tempio antico o
qualcosa di simile, un’altra parte vorrebbe mettersi a
piangere disperata, un’altra parte… vorrebbe
corrergli incontro e abbracciarlo.
Cercare di riordinare la mente e le sensazioni non funziona, riesco
solo a stare ferma immobile senza quasi respirare.
-sorella mia-
Le sue mani prendono le mie, sono così grandi e calde...
Perché ho come l’impressione di averle
già sentite sulla mia pelle?
-Artemide-
Alzo lo sguardo e mi ritrovo a fissare la maschera bianca che indossa.
-se ti ho portata qui, nel mio tempio, è stato sì
per riabbracciarti sorella mia, ma anche per chiederti di schierarti
dalla mia parte-
Schierarmi?
Ma che sta succedendo? Non ci sto capendo niente e non ce la faccio a
chiedergli spiegazioni.
-vedi, io…-
Si interrompe di colpo, mi lascia le mani e si allontana.
Che diavolo gli è preso?
-quell’idiota si è fatto scoprire…
arrivederci sorella mia, ci rincontreremo presto-
Dopo queste parole sparisce dietro una colonna mentre io mi sento
catapultata all’indietro.
***
Mmmh… che mal di testa…
Apro lentamente gli occhi.
-Sara! Finalmente ti sei svegliata!-
Aphrodite mi sorride dolcemente. Aspetta un attimo…
Svegliata? Ma quando mi sono addormentata?
-meno male…-
-che cosa… che cosa mi è successo? Come ho fatto
a tornare?-
Vedo Aphrodite lanciare a qualcuno uno sguardo interrogativo con tanto
di alzata di spallucce e poi sento la voce di Shaka.
-sei stata attaccata a distanza. Qualcuno con un cosmo particolare
è riuscito a captare le onde cerebrali emanate dal tuo
cervello e ad interagire con esse, fino a farti perdere conoscenza.
Concentrando il nostro cosmo in te siamo riusciti a bloccare la sua
influenza e a localizzarlo, però poco prima di catturarlo si
è suicidato. La tua temperatura corporea si era alzata e non
prendevi più conoscenza, abbiamo solo potuto aspettare
vegliando su di te. Ormai stavamo pensando al peggio, infatti stavi
dormendo da tutto il pomeriggio, però ora ti sei svegliata-
A fatica ho seguito tutto il discorso sconvolta: dunque è
stato tutto un sogno? Non mi sono mai mossa da casa mia? Non ho mai
incontrato Apollo?
Ma perché allora sembrava tutto così reale?
Perché ho ancora la sensazione di quelle mani sulle mie?
Tento di tirarmi su e mi accorgo di essere sdraiata su un divano del
salotto con la mano ghiacciata di Camus sulla fronte.
-ora la temperatura è tornata normale-
Detto questo toglie la mano e mi aiuta a mettermi seduta.
Non so se raccontare ai ragazzi dell’incontro con Apollo,
forse è stato davvero solo un sogno…
Ma sì, deve esserlo per forza!
Dopotutto non è la prima volta che mi capita di sognare
qualcosa di così reale da scambiarlo per la
realtà.
Sara ricordi il sogno dove partecipavi a una gara di nuoto e venivi
battuta da Babbo Natale?
Ecco, è la stessa identica cosa, solo che nella
realtà avresti vinto tu.
-ah Sara, mentre eri incosciente ha suonato parecchie volte il telefono
di casa e ti è anche squillato il cellulare, però
non abbiamo risposto-
Detto questo Dohko mi passa il cellulare: 9 chiamate perse di mia mamma
e 5 messaggi in segreteria. Non sono mai stata tanto ricercata!
Ascolto tutti i messaggi in segreteria - ovviamente tutti dei miei
genitori - guardo l’orologio sul videoregistratore e sbianco
di colpo…
Tra pochissimo i miei saranno qui!!!
CAZZO!!!
-tutto a posto?-
-sì Dohko, escludendo il fatto che a momenti i miei saranno
qui e io non so come spiegargli di voi e di Artemide-
Appena finito di pronunciare l’ultima sillaba sento il rumore
dell’auto di papà fermarsi al cancello.
-cavolo sono arrivati!-
-stai calma, andrà tutto bene-
-la fai facile Saga, tu non conosci i miei!-
Mi precipito di corsa verso la porta che da sul giardino preparandomi
mentalmente le possibili frasi da utilizzare.
-voi rimanete di là finchè non ve lo dico io,
capito?-
-come vuoi dolcezza, comunque sappi che non vedo l’ora di
conoscere meglio i tuoi!-
Milo prima o poi ti manderò a un posto non molto gentile!
Respiro profondamente e vedo arrivare mia mamma.
-ciao mamma…-
-si può sapere dov’eri finita? Ti ho cercata tutto
il pomeriggio ma il telefono di casa e il tuo cellulare suonavano a
vuoto! Con quello che costa un telefonino potesti anche usarlo, una
volta che ti serve davvero!-
-scusami, mi ero addormentata…-
-hai fatto la spesa? E i letti? Hai macchiato il materasso?-
-no il materasso non si è sporcato e ho fatto tutto
però c’è una cosa che ti devo
dire…-
-e allora dilla-
Si sta incazzando… favoloso!
-ecco… è difficile da spiegare e soprattutto da
credere però…-
-se sai che non ci credo allora non me la dire-
Accidenti alla sua lingua tagliente! Non ho più il poco
coraggio che avevo 5 secondo fa, ora che faccio?
-sua figlia è la reincarnazione della dea greca Artemide,
signora, e noi siamo qua per proteggerla-
Lilloso Mur del cavolo!!! Gli avevo detto di stare di là
finchè non li chiamavo io!!!
Ovviamente gli occhi di mia mamma ora sono spalancatissimi.
-e voi chi siete? Che ci fate in casa mia?-
-mamma loro sono la cosa che dovevo dirti…-
La mia voce è ormai ridota a poco più di un
sibilo. In quel momento entra mio padre e il suo sguardo va a fare
compagnia a quello di mia madre.
-vostra figlia è in pericolo di vita e noi siamo stati
mandati qui per difenderla da ogni pericolo-
Mur tenta ancora di fargli capire la situazione ma non sembra ottenere
l’effetto desiderato, infatti mia madre ha il tipico sguardo
della persona che non sta ascoltando un’acca del discorso ma
che pensa ai fatti suoi.
-voi chi siete?-
-noi siamo i cavalieri d’oro del Grande Tempio di Atene,
devoti alla dea Atena e posti a difesa della Terra-
Alle parole di Aldebaran i miei si guardano stupiti. Ma nessuno sa che
i miei sono più ostinati di quello che sembra.
-non mi interessa che cosa proteggete ma uscite immediatamente da
questa casa o chiamo la polizia!-
Come volevasi dimostrare mamma non si è fatta impressionare
dal vocione di Aldebaran e non ha seguito una parola del discorso, e
così si è già fatta le sue idee sulla
situazione.
Si gira verso di me con sguardo furente e mi tira uno schiaffo in piena
guancia.
-Sara questa volta seri davvero nei guai! Portare a casa tutti questi
sconosciuti mentre noi siamo via! Chissà che ci hai fatto,
poi! Oddio, dovrò buttare via i materassi e i divani e far
disinfettare i tappeti persiani e…-
Con una mano mi massaggio incredula la guancia.
No, non ci posso credere. No, non ci voglio credere!
Mi ha dato della… della…
Non è possibile!
Mi crede davvero così? Crede veramente che io possa fare una
cosa simile?
Non ha un cazzo di fiducia in me?
E sta ancora blaterando!
Solitamente a me non piace litigare, piuttosto do ragione anche a chi
ha torto marcio, ma stavolta non posso restare zitta!
Questo è veramente troppo!
-ORA BASTA MAMMA, STAI DICENDO COSE SENZA SENSO! NON HO FATTO NIENTE DI
QUELLO CHE PENSI, NON SONO UNA… UNA PUTTANA! SE NON CI
FOSSERO STATI QUESTI RAGAZZI A QUEST’ORA SAREI MORTA, MI
HANNO SALVATO LA VITA GIÀ DUE VOLTE OGGI, SONO DAVVERO DEI
CAVALIERI!-
-TU SEI IN GROSSI, GROSSISSIMI GUAI QUINDI TACI!-
A fermarmi è stato papà, che si sta avvicinando
ai ragazzi con fare minaccioso.
-ora voi tutti uscite di qui altrimenti chiamo la polizia!-
Non so più che cosa fare… mi viene da
piangere…
Come faccio a convincerli? Cosa posso fare per fargli capire che ho
detto la verità?
-mi dispiace cari genitori ma questa dolcezza non è affatto
una puttana, è solamente in pericolo e noi abbiamo il
compito di difenderla. Se non volete accettarlo questi sono problemi
vostri, tuttavia…-
Mi volto verso i ragazzi e all’improvviso una luce li investe
in pieno. Una volta svanita vedo che stanno indossando le loro
armature.
-… siamo qua per eseguire degli ordini e non ce ne andremo
finchè non avremo concluso la nostra missione-
Finito il discorso di Milo nella stanza cade un pesante silenzio
tombale. All’improvviso mio padre si gira e va verso il
giardino seguito da mia madre.
Resto imbambolata lì fino a quando non sento il rumore del
motore dell’auto di papà accendersi, solo allora
scatto fino a raggiungere la macchina che lentamente sta uscendo dal
cancello. Appoggio le mani sui finestrini alzati e chiamo i miei
genitori.
-MAMMA!-
Niente.
- PAPA’!-
Ancora nessuna risposta.
- MA COSA VI E’ PRESO? DOVE STATE ANDANDO?-
Il finestrino di mia mamma si abbassa mentre io inizio a tremare.
Lo sguardo di mia madre fa paura, non l’ho mai vista
così… così…
Non riesco neanche a trovare le parole per descrivere la sua faccia!
-o loro o noi. Finchè quei tizi resteranno a casa nostra noi
non ci metteremo piede. Non chiederci dove andiamo, non è
affar tuo e non ti importa-
Detto questo alza il finestrino e l’auto parte.
Resto immobile a fissare la strada.
Mi sento completamente svuotata. Non ho più un pensiero, una
parola… niente. Sono come morta. Un morto che cammina.
Una mano mi si appoggia sulla spalla, mi giro e vedo che è
Saga che tenta di farmi coraggio, però non ci riesco, non ce
la faccio ad essere forte ora, e scoppio a piangere appoggiata al suo
petto.
***
Dopo aver pianto tutto quello che potevo piangere – e qui per
Saga ci vorrebbe veramente una statua d’oro per la pazienza
che ha avuto – non me la sentivo né di mangiare
né di restare in compagnia.
Oggi sono successe troppe cose insieme, non riesco ancora a
capacitarmene del tutto: mi sveglio circondata da dei ragazzi che mi
dicono che sono Artemide, vengo attaccata nella doccia, nel pomeriggio
vengo attaccata ancora, tornano i miei e mi danno della puttana per poi
andarsene chissà dove…
Non ho voglia di pensare a niente, la testa mi sta esplodendo.
Vado in mansarda, sposto il tavolino e i divani e nello stereo metto il
cd con alcune canzoni del film “Save The Last
Dance”.
I divani sono il mio pubblico e la mansarda diventa il mio palco.
Sono fuori allenamento ma non me la sto cavando poi così
male, i passi li ricordo ancora benissimo.
Ora parte la canzone “All Or Nothing”, quella della
coreografia finale… quanto amo questa canzone!
Prendo la sedia della scrivania e ora io sono Sara Jones, la
protagonista del film. Ad occhi chiusi mi lascio guidare dalla musica.
Io sono lei e lei è me.
Siamo una cosa sola, ci completiamo a vicenda.
Passo dopo passo mi sento sempre più libera.
La canzone finisce e sento degli applausi e dei fischi. Apro gli occhi
e vedo i cavalieri seduti sui divani e in terra. Non li ho sentiti
arrivare presa com’ero dalla musica!
Concludo con un inchino.
-spero che lo spettacolo vi sia piaciuto!-
Non so perché ma mi viene da ridere, era da un po’
che non ballavo davanti a un pubblico e non ci sono più
abituata. Però ora mi sento veramente meglio!
-dolcezza ma quando hai imparato a ballare così bene?-
Milo mi passa la coperta del divano per asciugarmi la fronte.
Sinceramente bastava un fazzoletto.
-ho studiato danza 4 anni dopo aver fatto, in ordine cronologico,
calcio pallavolo basket e nuoto. Però non ho fatto nuoto a
livello agonistico, diciamo che ho imparato a nuotare bene facendo il
corso trimestrale per poter fare la bagnina-
-mocciosetta, volevi per caso diventare la nuova Pamela Anderson?-
-no, più che altro lo facevo perché
così, lavorando in piscina durante le estati delle
superiori, non mi annoiavo e racimolavo qualche soldo-
-dolcezza se io dovessi affogare mi verresti a salvare? Magari con un
bocca a bocca-
Miloooooooooo!!! Accidenti a te!!! La proposta indecente in tono
seducente e pure l’occhiolino???
Mi hai fatto perdere altri 10 anni di vita!!!
-sei il solito idiota, l’hai fatta arrossire ancora-
-andiamo Camus, non ti piacerebbe essere rianimato da questa bella
bagnina?-
L’interpellato non risponde, mi guarda per un secondo e poi
si limita a grattarsi la testa e a girarsi imbarazzato
dall’altra parte.
-ecco, appunto-
Non ce la faccio, mi viene da ridere! Un po’
perché il mio cervello ormai è in stato di
sciopero e non rispondo più di me e un po’
perché Camus e Milo che litigano sono troppo divertenti!
Mi scappa una risata da piegamento in due e credo che anche agli altri
sia successa la stessa cosa.
Oddio mi fa male la pancia!
-eddai, basta ridere, non è affatto divertente!-
Povero Camus!
Cerco di calmarmi e di smettere di ridere… ci sono
quasi… ok ce l’ho fatta.
-hai studiato solo danza moderna?-
Non mi aspettavo questa domanda all’improvviso. Non da Shura,
almeno.
-tecnicamente si, però per alcune coreografie ho dovuto
imparare anche le basi di altri balli, ad esempio qualcosa di danza
classica, latino-americano e anche di tango-
-chi se ne frega, io voglio vedere se sai ancora palleggiare coi piedi!
Io non ci credo che hai fatto calcio, voglio le prove!-
Death Mask voleva per caso sfidarmi? Con quel ghignetto e quel tono di
voce da presa in giro?
-d’accordo, sfida accettata!-
Rovistando in giro recupero un vecchio pallone di calcio e comincio a
palleggiare. Essendo fuori allenamento la palla mi cade un paio di
volte, però poi arrivo a fare sui 60 palleggi, qualcuno
anche col tacco – mi stupisco di me!- e col ginocchio.
Da lì è stata una sfida dietro l’altra.
Palleggio di testa e palleggi di pallavolo, poi mi mettono alla prova
sui vari tipi di danza.
Non so perché alla fine ho accettato di mettermi alla prova,
si vede che è stato toccato il mio vecchio spirito
battagliero sepolto ormai da anni e anni. Accidenti a Death Mask!
Questa gliela faccio pagare!
Per le prove di ballo ho avuto addirittura dei partners che
sinceramente non mi sarei mai aspettata, con tanti cari saluti alla
concentrazione.
Per il latino-americano si è fatto avanti Camus, per il
moderno Milo – sinceramente me l’aspettavo
- e per il tango Shura, ma solo perché Milo e
Death Mask lo hanno praticamente costretto con la forza trascinandolo
in pista prendendolo per le braccia e le gambe sotto le risate di
tutti.
Stile dj allo stereo c’erano Aldebaran e Aiolos, che
mettevano le basi adatte in base ai cd che trovavano in giro.
Già è stato difficile da parte mia cercare di
ricordarmi i passi, a scuola le coppie erano tutte femminili e trovarmi
a ballare con dei ragazzi – dei bellissimi ragazzi
sottolineerei – è stato imbarazzante e difficile
per me che non ci sono abituata!
Quando poi Shura, nel finale, mi ha fatto fare il caschè
all’improvviso ho temuto veramente di morire
d’infarto, soprattutto perché mi ha fatta cadere
così tanto che temevo di battere la testa contro il
pavimento.
Sicuramente è stata la sua vendetta per essere stato
costretto a ballare… ma io non c’entro niente! Se
la deve prendere con Milo e Death Mask!
Però cavolo se sono bravi! Questi hanno il ritmo nelle vene!
Ma c’è qualcosa che ‘sti cavalieri non
sanno fare?
Sfida di qua e sfida di là la serata è passata
veloce e io sono praticamente morta.
Alla ben’e meglio ho cercato di sistemare tutti per la notte
cercando almeno di non farli dormire in terra e, dopo aver
sgranocchiato qualcosa, posso finalmente crollare nel mio letto.
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEE---------------------
Ben ritrovati a tutti ^^
Questo chappy è un po’ malinconico nella prima
metà (forse per 3/4) e devo dire che è stato
difficile scriverlo, anche perché ciò che succede
(il sogno e l’abbandono dei genitori) sconvolge non poco la
povera mente già abbastanza provata di Sara…
E le sue reazioni non sono facili da descrivere e soprattutto da
immaginare, contando poi che la protagonista è un Cancro,
quindi lunaticissima a mille.
In particolare il discorso che fa Shaka su come è stata
attaccata Sara mi sembra la cazzata del secolo XD
Anche se lo è almeno fate finta che sia una cosa
intelligente… vi chiederei di chiudere un occhio ma credo
che non basti, facciamo tutti e due gli occhi và XD
Vabbè, nonostante questo spero vi sia piaciuto ^^
Quasi sicuramente durante la settimana del 18 agosto invece di un
capitolo solo ne posterò due, infatti dal 19 fino al 24 sono
in vacanza.
Dato che oggi sono di poche parole posso
passare ai ringraziamenti XD
Gil88: tranquilla, non
è successo niente e non ti devi scusare ^^
tuttavia hai incuriosito chi legge, così per scoprire chi
c’è sotto la doccia deve continuare a leggere,
quindi ti devo ringraziare XD in effetti Milo doveva essere
preso a sacchettate, però Sara si scandalizza con poco e la
sua reazione era, oltre che prevedibile, anche giustificata ^^
Ps: il ragazzo
d’oro (in tutti i sensi) lo voglio anche io XD
Ai91: ciao! Vedo che
anche a te piace vedere i Gemini brothers litigare, io non gli farei
fare altro dalla mattina alla sera XD Milo più che
essere forte è da tenere legato a qualche colonna, o mi fa
secca la protagonista o fa secca me autrice XD (non sembrerà
ma per scrivere le parti da seduttore di Milo mi devo impegnare XD).
Ma come hai fatto a far
diventare Shura obbediente? O_O questa me la devi
spiegare! E speriamo che accetti il tuo consiglio sennò la
povera Sara non potrà neanche respirare in pace XD un
bacione!
LightDN: ciao CDV!!! Ti
anticipo subito che, per motivi legati alla mia voglia di inventare, il
“fratello” della nostra Artemide non si
chiamerà Febo come nel film ma avrà un altro
nome… comunque ormai l’hai capito, è
proprio lui, Apolluccio! XD
Ma quanto adoro la tua
recensione con le improvvisate dei Gold XD adoro quando mi recensiscono
così, mi spiezzo in 2 dal ridere XD se
vuoi qualche Gold che ti faccia le pulizie dimmelo che glielo dico,
magari chiedo subito ad Aiolia se è disponibile XD
Tornando alle cose
serie, la situazione si è ingarbugliata ancora di
più in questo capitolo e più avanti
sarà anche peggio, credimi! Ma nonostante questo qualche
cuore batterà forte forte, te lo dico già adesso
perché ho già in mente parecchie scenette
romantiche che non vedo l’ora di scrivere ^^
Un bacione CDV, ti
auguro di uscire dall’Another Dimension XD
Piccolabulma: hehehe in
effetti tra un po’ non capisco più niente neanche
io XD grazie per l’incoraggiamento, spero che il capitolo ti
sia piaciuto!
Terry Alchemist 22:
sisteeeeeeeeeeeeerrrr!!! Che tesora che sei a commentarmi ogni
chappy!!! Te adoro!! XD spero che la tua curiosità sia stata
appagata ^^ TRAAAAAA!!!
Sesshy94: tranqui per il
ritardo, l’importante è che leggi XD in effetti un
po’ di mitologia c’è, infatti mi sto
studiando bene bene anche io tutta la mitologia greca perché
non vorrei scrivere cavolate assurde XD se Milo venisse veramente con
quella cosa in mano non credo che molte ragazze reagirebbero
diversamente da Sara… Snow Fox ci ha preso giusto,
c’è un buon 70% di me nella storia…
più avanti chissà… un bacione, spero
che il capitolo ti sia piaciuto!
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Capitolo 7 *** My Angels ***
Capitolo 7
– MY ANGELS
Maledetti uccellini che cantano di prima mattina! Andate farvi friggere!
Mezza intontita guardo la sveglietta per vedere che ore sono: le 11.
Le 11.
Di mattina.
MA QUANTO CAVOLO HO DORMITO???
Faccio per controllare che la sveglia non si sia fusa a suon di
maledizioni mentali che le ho lanciato quando la porta si apre ed entra
Aldebaran.
-buongiorno dormigliona! Dormito bene?-
-buongiorno… ma perché non mi avete svegliata?
È mattina tardissimo!-
-ehi calma, ci hanno provato varie volte gli altri a svegliarti ma
dormivi come un ghiro e per questo stavo venendo fisicamente a buttarti
giù dal letto-
-dovevate buttarmi giù prima! Accidenti è
tardissimoooo!!!-
-tardi per cosa?-
-per il mio appuntamento!-
***
Scendo dalla scala e la rimetto a posto, poi vado verso il parcheggio.
E loro due sono ancora lì, appoggiati alla mia macchina.
-scusatemi se vi ho fatti aspettare qui-
-vieni sempre al cimitero?-
-ogni domenica. Vedi Shura, ero legatissima a mia nonna
perchè era l’unica persona al mondo che mi
ascoltava e mi consigliava, è stata la mia migliore amica.
Però un anno fa è morta e da allora ogni domenica
mattina vengo a portarle dei fiori e a raccontarle tutto quello che mi
è successo durante la settimana-
-ma non hai delle amiche? Sono sicuramente più attive di una
morta-
A questa domanda il mio cuore perde un battito. Mi paralizzo.
Accidenti a te Shura! A te e alle tue domande dirette! E alla tua
finezza da elefante!
Una mano si appoggia alla mia spalla.
-se non vuoi parlarne non ti costringeremo, immagino che debba essere
successo qualcosa se hai cambiato espressione alla parola
“amiche”-
Sento che sto per tremare.
-no io… non ne voglio parlare… no Aiolos-
-quando vorrai farlo ti ascolteremo-
Detto questo mi lascia la spalla e mi apre la portiera
dell’auto.
Una volta a casa mi siedo sulle scale esterne che portano in terrazza e
non posso fare a meno di pensare alla domanda di Shura.
Sara, non hai delle amiche?
Non le hai davvero più?
Le hai davvero perse tutte?
Sei davvero rimasta da sola?
Mi viene da piangere al pensarci. Soprattutto se con i ricordi ritorno
a quando avevo le mie migliori amiche, poche ma buone, e le giornate
erano completamente differenti da quelle che passo da ormai 6 anni a
questa parte.
-Sara perché piangi?-
Alzo lo sguardo e vedo Dohko. Con la mano mi asciugo le lacrime e tento
di sorridere.
-non è niente, pensavo… pensavo al passato-
-Shura mi ha detto della tua reazione alla sua domanda. Pensavi a
questo?-
-mi si legge così chiaramente in faccia?-
-eh sì. Se arrivi al punto di piangere deve essere una cosa
che fa molto male-
Dohko si siede accanto a me sullo scalino.
Non ha idea di quanto faccia male. Di quanto mi senta stupida. Di
quanto io sia debole…
No. Non ce la faccio più.
Gli racconto tutto quello che nessuno ha mai voluto ascoltare. Di come
ero felice, di come poi sono stata tradita dagli amici, di come sono
stata accantonata, di come venivo ripresa solo perché
servivo per i loro comodi, di come ero ignorata, della mia
disperazione, delle orrende voci che hanno girato per mesi rovinandomi
la reputazione… della mia solitudine. Del fatto che solo mia
nonna mi ascoltava. Del fatto che durante la gita scolastica a
Barcellona lei è morta. Del fatto che mi sono vergognata a
piangere al suo funerale mentre tutti i miei parenti non hanno versato
una lacrima. Del fatto che ho sempre tenuto tutto dentro. Che di notte
piangevo da sola senza motivo. Che stavo male fisicamente appunto per
questo. Che avevo deciso di farla finita, ma che poi non ne ho avuto il
coraggio. Che mi sono limitata a sopravvivere rinunciando a
vivere…
Dohko non dice una parola, si limita ad annuire ascoltandomi e
accarezzandomi la testa, proprio come faceva mia nonna. E io vado
avanti a versare lacrime…
***
Apro gli occhi. Mi bruciano un po’.
Sicuramente ho pianto fino ad addormentarmi.
-ben svegliata dolcezza-
Mi alzo e vedo Milo seduto ai piedi del mio letto. Lo vedo stranamente
calmo.
-Dohko ci ha raccontato tutto-
Ecco spiegato il motivo.
Mi vergogno come una ladra ad aver approfittato della gentilezza di
Dohko per sfogarmi. Sicuramente ora che gli ha raccontato tutto i
cavalieri rinunceranno alla loro missione. Chi vorrebbe mai proteggere
una pseudo dea complessata che non ha più una vita da anni e
che ha meditato anche il suicidio?
-dolcezza ti si legge lontano un miglio che ti vergogni di quello che
hai raccontato a Dohko. Ma non devi, le esperienze della vita, belle o
brutte che siano, aiutano a crescere e a maturare. Io ad esempio non ho
mai conosciuto i miei genitori e la mia famiglia e l’unica
persona che mi ha fatto un po’ da padre è stato il
mio maestro, che poi è morto alla fine del mio addestramento
quando ho ricevuto l’armatura dello Scorpione. Mi sono
addestrato da solo, per questo non avevo mai conosciuto quel sentimento
che si chiama “amicizia” ma speravo un giorno di
poterlo provare-
Nel parlare si era girato verso il muro, però lo sguardo era
sicuramente altrove.
Lo vedo girarsi verso di me.
-e così è stato. Al Grande Tempio ho conosciuto
gli altri cavalieri d’oro, che più o meno avevano
passato un’esistenza come la mia, ci capivamo e tra noi
è nata quest’amicizia che però sembra
quasi un legame tra fratelli-
A sentirgli dire che anche gli altri avevano avuto una vita difficile
come la sua mi sono sentita infinitamente egoista. Mentre io ho avuto
una vita dove, senza chiederlo, non mi è mai mancato niente,
loro hanno dovuto combattere per ottenere tutto quello che hanno.
Mente loro lottavano io mi ero già arresa.
Non c’è dubbio, sono dei cavalieri fino in fondo.
-ehi dolcezza non rattristarti per questo, è acqua passata!
L’importante ora è guardare al futuro. E credo
che, dato che ti sei liberata di parecchi sassolini nella scarpa,
riuscirai ad affrontare meglio il domani, stavolta assieme a noi. Ora
puoi tornare a vivere-
Più o meno capisco il significato del discorso.
Milo mi sta chiaramente dicendo che loro, oltre ai miei cavalieri,
saranno anche miei amici.
Hanno capito perfettamente quello che ho passato e sanno che posso
andare avanti perché non sono più da sola.
Forse… forse, in virtù di quella sorta di
amicizia fraterna che li lega, ai loro occhi posso sembrare una sorella.
Anche se mi sbaglio e sto romanzando tutto per loro comunque non sono
un’estranea, altrimenti Mlo non avrebbe fatto questo discorso.
Nessuno era mai stato così gentile con me. Nessuno da molto
tempo.
Tento di fermare le lacrime che mi escono a litri dagli occhi quando la
porta si apre ed entrano anche gli altri ragazzi.
-quello che ha detto Milo è quello che noi tutti pensiamo
Sara-
Lilloso le tue parole non mi fanno di certo calmare!
-anche se ci conosciamo da un giorno e poco più abbiamo
tutti capito che persona sei e non sei affatto orribile come dicono
quelle luride voci. Noi lo sappiamo e tu lo sai, questo è
quello che conta-
Saga ti ci metti anche tu?
Dovete tirarmi su, non farmi fare la figura della piagnucolona!
Death Mask mi appoggia una mano sulla spalla.
-ehi mocciosetta, il passato è passato e non si
può cambiare, devi tirare fuori le palle e andare avanti-
Dritto e fine come un elefante, non c’è che dire.
-grazie…-
Non riesco a dire altro. Sia per via del pianto ma anche
perché non ci sono parole che posso usare.
Non riesco a trattenermi e prendo il viso tra le mani piangendo. Non
sono più da sola.
Non sono più da sola.
Ancora non riesco a crederci.
Mi sento un’emerita idiota ma sono felice.
Due mani prendono le mie e mi scoprono il viso - sicuramente
impresentabile – e sento un bacio sulla fronte.
-dolcezza quando hai chiuso i rubinetti scendi che
c’è il tuo pranzo. Non hai ancora mangiato niente-
Detto questo Milo mi lascia le mani e poi esce dalla stanza come tutti
gli altri.
Sicuramente sono arrossita ma non mi interessa.
Cerco di calmarmi e vado a sciacquarmi la faccia in bagno.
Ora va molto meglio.
Mi sento davvero bene. Il cuore è molto più
leggero e non riesco a non sorridere.
Scendo le scale e mi viene, senza motivo, da canticchiare quella
canzone del film “Tre Metri Sopra Il Cielo” che mi
era piaciuta tanto, anche se il film ha fatto veramente schifo.
Ora ne sono certa…
Da Atene sono arrivati i miei angeli custodi.
I
can fly
But
I want his wings
I
can shine even in the darkness
But
I crave the light that he brings
Revel
in the songs that he sings
My
angel Gabriel
I
can love
But
I need his heart
I
am strong even on my own
But
from him I never want to part
He's
been there since the very start
My
angel Gabriel
My
angel Gabriel
Bless
the day he came to be
Angel's
wings carried him to me
Heavenly
I
can fly
But
I want his wings
I
can shine even in the darkness
But
I crave the light that he brings
Revel
in the songs that he sings
My
angel Gabriel
My
angel Gabriel
My
angel Gabriel
***
Dopo aver mangiato Shaka indice una sorta di piccola riunione in cucina.
-allora, come ben sapete abbiamo deciso di trasferirci a casa di Sara
per poterla sempre tenere d’occhio. Ora la domanda
è: chi resta?-
Tutti si guardano silenziosamente mentre io, seduta in un angolino,
guardo la scena da mite spettatore.
Mamma mia quanti volontari, non accalcatevi tutti per favore!
-ma in quanti dobbiamo rimanere?-
-almeno in sei Aiolia, gli altri torneranno ad Atene-
-non possiamo far scegliere alla mocciosa?-
Death Mask se potessi spararti giuro che lo farei!
Tutti mi stanno guardando, e adesso?
-non credo che sia in grado di farlo, lei non conosce i nostri poteri e
le nostre capacità, sarebbe una scelta irragionevole-
Shaka, ricordami che ti devo offrire almeno una pizza per avermi
salvata in corner!
E poi in tutta onestà non avrei mai saputo chi scegliere,
neanche se mi ci fossi messa d’impegno…
Decisamente è meglio se scelgono loro!
Però no, un attimo, avessi potuto scegliere così
su due piedi sicuramente avrei spedito Milo ad Atene insieme a Death
Mask e Shura: il primo ovviamente perché mi fa perdere anni
di vita ogni secondo che passa, il secondo perché non la
smette di chiamarmi mocciosetta e il terzo perché quando si
è presentato mi ha guardato chiaramente il seno e non credo
che sia stata l’unica volta!
Ma, dato che è in gioco la mia vita e che, a quanto mi pare
di capire, ognuno di loro ha una sorta di potere diverso, meglio se me
ne resto zitta e mi affido alla fortuna.
Signora Fortuna conto su di te! Scegli bene!
-Per via dei suoi poteri telecinetici avrei pensato di far restare qua
Mur, infatti potrebbero tornare utili in caso di attacchi-
-per me non c’è problema, Kiki sa badare
perfettamente a sé stesso-
Il primo è il Lilloso.
Ok va bene.
Incrocio mentalmente le dita per i prossimo nomi… vai
Fortunaaaa!!!
-bene ora mancano altre cinque persone. Al Grande Tempio non sono
necessario, quindi mi fermerei anche io-
-buona idea Shaka, infatti potresti aiutarla a gestire il cosmo e ad
insegnarle un po’ di storia greca, dopotutto non le farebbe
male-
Cosaaaaaa??? Io studiare???
-la mia intenzione era proprio questa Aiolos-
Cavolo!
Comunque con Shaka siamo già a 2.
Signora Fortuna stai andando alla …
-ovviamente resterò anche io, non posso restare lontano da
quella dolcezza-
…alla malora!!!
MA PORCA VACCA!
Milo, non stai dicendo sul serio, vero?!
-se si ferma lui mi fermo anche io-
-Camus posso fare a meno di te-
-senza di me faresti solo cazzate-
-cosa? Ripetilo un po’ se hai il coraggio!-
-quante volte vuoi! Senza di me faresti solo cazzate!-
-ora ti spacco in due!-
-provaci Scorpione dei miei stivali!-
-ORA BASTA!-
La possente voce di Aldebaran ha fatto calare il silenzio
più assoluto e a me ha fatto cadere dal pero dei miei
pensieri.
-vi ricordo che stiamo parlando di cose serie, per favore!-
-scusami Al, è stato Camus a istigarmi-
-chiedo scusa. Mi sono abbassato troppo al suo livello-
-se posso riprendere… con loro due siamo già a
quattro persone, ne mancano altre due-
-Shaka non vorrai veramente far rimanere Milo, spero! Ci proverebbe con
Sary dalla mattina alla sera!-
Bravo Aphrodite! Fallo ragionare!
-ci servono volontari Aphrodite e dato che nessuno si offre il suo
invito è bene accetto. Tanto c’è anche
Camus con lui, quindi non ci sono problemi-
Sul volto di Shaka vedo comparire un sorrisino.
Traditore! Doppiogiochista! Scordati la pizza!
-Shaka ti ci metti anche tu a sfottermi adesso? non
c’è più religione!-
-tornando alle cose serie, anche io posso rimanere, tanto
c’è Kanon-
-sicuro di volerlo lasciare a casa da solo?-
-non preoccuparti Dohko, ci penserò io a lui-
-se ci sarà Al a tenerlo d’occhio posso restare
tranquillo-
Come, Saga rimane?!
Sia ringraziato il cielo!
Forse non ve l’ho mai detto ma dall’idea che mi
sono fatta di questi ragazzi Shaka, Saga e il Lilloso mi sembrano
quelli più educati e rispettosi.
Non chiedetemi da dove venga fuori questa considerazione
perché non sono più certa delle mie funzioni
cerebrali.
Però ora sono curiosa, chi è questo Kanon?
Oddio con questo nome mi viene in mente la marca delle macchine
fotografiche!
Decisamente oggi il mio cervello soffre di demenza senile, ha
già partorito l’urlo di battaglia di questo tizio:
“With Kanon you can”!
Basta Sara torna seria o almeno prova a darti un contegno! Neanche
ventenne e già soffri di demenza senile!
-bene quindi per ora è deciso che rimangono Mur, Shaka,
Milo, Camus e Saga. Ne manca ancora uno…-
Perché il tono di Death Mask non mi piace per niente?
-…però Aiolia ha Marin che lo aspetta quindi non
può, ovviamente Aiolos non può stare lontano da
Atena, io rivoglio la mia casa, Aphrodite è troppo gay per
rimanere, Al deve badare a Kanon, Dohko ha le sue mansioni come
segretario di Shion, quindi…-
Perché sogghignando si è girato per fissarmi?
E perché Aphrodite è troppo gay per rimanere?
-…quindi non rimani che tu-
Lo vedo voltarsi stile bambina nell’ Esorcista di fronte a
lui.
-io?-
-esatto Capricornetto bello, rimani solo tu-
COSA?
-ma anche io non posso restare lontano da Atena-
-ma se l’hai quasi fatta fuori!-
-dettagli…-
-io vorrei restare ma non posso perché ho delle missioni in
arretrato, non perché sono troppo gay, Cancro idiota!
Perché non rimani tu? Dopotutto anche tu sei italiano e
questo è pur sempre il tuo paese, Angelo!-
COSAA???
Questa non la sapevo e manco l’avrei indovinata!!!
Lui si chiama Angelo? Ed è italiano?
Siamo sicuri di quello che ha appena detto Aphrodite?
Voglio vedere la carta d’identità, la patente e il
passaporto, senza questi non ci credo!
-prima di tutto chiamami ancora col nome di battesimo e ti faccio
diventare donna a tutti gli effetti, seconda cosa io sono del sud e
terzo preferisco la mia casa ad Atene, fine della discussione-
Sono sconvolta.
Si è incazzato come una bestia!
Decisamente è meglio se non rimane, mi fa paura!
-ehi, e Marin ora che c’entra?-
-andiamo Aiolia, si vede lontano un miglio che ci vuoi provare con lei,
e dato che ci devi provare non puoi rimanere-
-ma…-
Aiolia è arrossito!
Non ci posso credere!
Nooooo, devi fargli cambiare idea a quel Cancro malato di mente!!!
-hai sentito cos’ha detto Aphrodite? E hai visto Aiolia che
è arrossito? Non puoi fare storie Shura-
-Death vai a quel paese, tu e le tue motivazioni del cavolo-
-bene, lui rimane è deciso-
Quindi alla fine oltre agli altri rimarrà Shura…
anche se non mi sembra per niente convinto.
Decisamente la Signora Fortuna mi ha tradita, dei tre che volevo non
rimanessero solo uno se ne torna ad Atene.
Decisamente è il mio periodo no.
-bene, noi sei ci fermeremo qui e gli altri torneranno ad Atene-
Appena Shaka ha finito di pronunciare l’ultima sillaba al mio
orecchio sento sussurrare qualcosa e allo stesso tempo sento qualcosa
che leggermente mi accarezza la schiena dal basso verso
l’alto.
-dolcezza vivremo insieme sotto questo tetto, non sei contenta?-
Sgrano gli occhi a più non posso e mi vengono pure i
brividi…
Milo io… io ti…
-AHIA!!! CAMUS SEI IMPAZZITO?-
-per questo devo rimanere, perché sei troppo idiota-
-ma dovevi darmi per forza un calcio?-
-al momento non mi era venuto in mente altro-
Anche se la scena fa molto film comico non ci trovo niente da ridere,
ormai è certo che prima o poi ci rimango secca!
Il sussurro all’orecchio, il dito sulla schiena e lo scoppio
ritardato per via del bacio sulla fronte mi stanno mandando in tilt!
***
Dato che i ragazzi devono discutere di alcune faccende che non mi
riguardano e che a me non è concesso sentire, mi sono messa
a prendere un po’ di sole sulla terrazza leggendo un libro e
ascoltando musica dal mio lettore cd.
C’è il sole ma non fa ancora il caldo da costume
da bagno, così me ne resto a scaldarmi come le lucertole,
tranquillamente svaccata sulla sdraio in pantaloncini corti e
canottiera.
Nel caso mi venga caldo ho riempito di acqua la piscina gonfiata da
papà la settimana scorsa, così almeno le gambe le
posso rinfrescare.
Papà…
Chissà dove sono i miei genitori e che cosa stanno
facendo…
Però è strano, perché hanno reagito
così? Perché se ne sono andati?
Non mi sembravano neanche loro visto come si sono comportati.
Parte la canzone “Eat You Alive” dei Limp Bizkit e
vedo arrivare Shura con indosso l’armatura.
Che strano, dopo che i miei sono andati via hanno detto che
l’avrebbero messa solo in caso di pericolo. Che è
successo?
Lo vedo che si toglie l’elmo e lo appoggia a terra, poi in un
nanosecondo ci ritroviamo faccia a faccia con le sue mani che mi
premono sulla gola.
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEEEE----------
Ehilà ben ritrovati! ^^
Chappy un po’ malinconico che sinceramente mi sono vergognata
a scrivere, soprattutto all’inizio, perché
è stato davvero difficile e doloroso scrivere tutto quello
che avete letto…
Quella parte è al 100% autobiografica ed è un
pezzo a me molto legato, ecco perché ho titubato parecchio
prima di inserirlo all’ultimo secondo, infatti avevo paura di
rendere il capitolo troppo triste e di buttarci una canzone messa
lì alla cavolo…
Spero di essermi riscattata dalla riunione in poi ^^”
Non fate quelle facce, ok, Shura sta strangolando la
protagonista…
Se volete sapere il perché vi rimando al prox capitolo, da
bastarda dentro quale sono XD
Ah, ora che mi ricordo avevo scritto che forse avrei pubblicato 2
capitoli prima di partire…
Ecco, non odiatemi, però ho preferito pubblicarne solo uno,
altrimenti vi svelo subito perché Shura sta agendo
così e in più vi rovino chi Sara vede sotto la
doccia XD
Ok, ora sono a una debita distanza di sicurezza, se volete usare forche
e altre armi varie potete farlo ^^”
Ora via ai ringraziamenti:
sesshy94: sono contenta
che ti sia piaciuto il chappy e che la spiegazione di Shaka non sia
stata la cazzata del secolo XD Apollo tornerà, te lo dico
già adesso, e per Sara sarà difficile controllare
le proprie emozioni… ho appena scritto il pezzo tra loro due
quindi sono veramente sul punto di spoilerare tutto ma mi devo
trattenere XD si io sono piuttosto romantica e Sara si
innamorerà di qualcuno ma ancora non dico chi…
tenta la sorte e indovina! Non vinci niente ma almeno puoi dire
“io l’avevo detto!” XD un
bacione!
LightDN: ma CDV! Mi esci
dall’Another Dimension e mi finisci nell’Ade??
Dovrò fare un bel discorsetto al cast della fan fiction
perché qua la cosa non va affatto bene, ti hanno fatta pure
prendere il raffreddore! Prenderò provvedimenti, tranquilla
XD
Sono contenta che il
chappy ti sia piaciuto, spero che anche questo ti faccia scrivere una
recensione positiva ^^ ti dirò: nel
capitolo precedente è stata veramente una bella lotta
scegliere i partners per le sfide di danza, io ce li avrei messi tutti
ma poi veniva fuori un pandemonio XD però Milo e Shura sono
stranamente i primi che ho deciso, dopotutto Milo l’ho sempre
visto bene come un ragazzo un po’ modaiolo e quindi per il
moderno ci stava benissimo, Shura è spagnolo e col tango ci
va a nozze, mentre per il latino-americano non so perché
alla fine ho scelto Camus dopo aver tentato di infilarci Aiolia,
Aiolos, Aphrodite, Aldebaran e Dohko. Insomma li ho quasi fatti passare
tutti XD
Ok ora la smetto di
dilungarmi in questioni secondarie, ti anticipo che uno spruzzo di
romanticismo comincerà ad emergere tra un paio di capitoli,
però la competition è ancora aperta: con chi si
metterà Sara?
Tu avevi detto Aiolia,
che oltretutto è il tuo preferito… è
la tua risposta definitiva? L’ accendiamo? XD
Ciao CDV, torna presto
dall’Ade, possibilmente senza raffreddore o torcicollo!!!
Ai91: grazie per il
“bravissima” , non sono abituata ai complimenti
^w^ come ho spiegato prima Milo l’ho messo subito
nella sfida di danza moderna, è stata praticamente istintiva
la cosa… è andata così dai, vedendola
dal tuo punto di vista è già tanto se non ho
fatto ballare il Lilloso XD
Però il
metodo per far stare buono Shura non ti sembra un po’
violento? Vabbè che in Hades le prende di santa ragione,
però mi sembra un po’ da sadico… Shaka
mi preoccupi ora… O_O
Vabbè spero
che il capitolo ti sia piaciuto! Alla prossima!
Gil88: hahaha, a fine
fan fiction ti prometto che ti mando Camus tutto impacchettato tramite
posta! Ora che hai scoperto che sa ballare il latino-americano, poi,
credo che appena arrivato gli salti subito addosso
XD in effetti il Lilloso poteva anche tacere in
quel preciso istante, come gli aveva detto Sara, ma si sa che i Saint
fanno sempre quello che gli pare -.-“ nel
prox chappy si scoprirà ci c’è sotto la
doccia, stay tuned! XD un bacione!
Sabri92: ciao! Grazie
per i complimenti, mi fanno arrossire ogni volta ^///^ e grazie anche
per aver recensito! In questo capitolo i problemi si son moltiplicati
alla fine, povera Saretta… un bacione! ^^
Stacyfore: ciao! Sono
contenta che la storia ti piaccia, ecco qua il nuovo capitolo! Fammi
sapere che ne pensi! ^^
|
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Capitolo 8 *** Don't Stay ***
Capitolo
8
Le sue mani mi
premono sulla gola con forza.
Cerco di
cacciarlo via ma non ce la faccio, ha le braccia di marmo!
Ma
perché? Perché mi sta facendo questo?
Lentamente
diventa difficile fare qualsiasi movimento e i sensi mi vengono
meno…
Qualcuno mi
aiuti…
-SHURA!-
Non capisco cosa
è successo, so solo che la mia gola è libera e
che posso tornare a respirare, anche se mi brucia.
Aiolos mi si
avvicina e mi aiuta a mettermi seduta.
-SI
PUÒ SAPERE CHE LE STAVI FACENDO? SEI FORSE IMPAZZITO?-
Il diretto
interessato se ne resta immobile a fissarmi con un ghigno divertito
senza spiccicare parola. Aiolos richiama la sua armatura e si prepara a
fronteggiarlo.
-che cosa hai
fatto al mio amico? Rispondi, chiunque tu sia!-
Come? Quello non
è Shura?
Ma allora chi
è?
-hahaha,
finalmente l’hai capito, cavaliere di Atena! I miei
complimenti!-
-Rispondi alla
mia domanda, che hai fatto al mio compagno?-
-mi sono
solamente impadronito del suo corpo. È stato facile, la
rabbia e l’odio hanno indebolito il suo forte spirito ed
è stato facile per me approfittarne. Il caso ha voluto che
si allontanasse da voialtri giusto il tempo necessario per renderlo mio
schiavo-
-chi sei? Chi ti
manda?-
-chi sono io non
ha alcuna importanza, così come non è vostro
interesse sapere chi è il mio mandante, l’unica
cosa che conta è che quella ragazza venga via con me-
È qui
per me! È qui per portarmi via!
Sono
completamente paralizzata! Ho paura!
Aiolos si
frappone tra me e lui.
-tu non la porti
da nessuna parte-
-cosa vuoi fare,
cavaliere? Attaccarmi forse? Così facendo però
colpirai il tuo amico. A differenza dell’idiota che ha
fallito il tentativo di assoggettare la mente della ragazzina io non
sarò sconfitto così facilmente-
Aiolos
è immobilizzato. Certamente non vuole attaccare rischiando
di ferire il corpo di Shura.
Che cosa
possiamo fare?
-ora ragazzina
vieni con me altrimenti farò fuori questo tizio e
farò suicidare questo corpo davanti ai tuoi occhi-
Cosa…?
Può
veramente fare…?
No…
Non
farlo…
Non posso
oppormi, il mio corpo non si vuole muovere!
Si sta
avvicinando a me dopo aver alzato il braccio e, in qualche modo,
scagliato Aiolos dietro di lui. Non ho capito cosa è
successo, ma sento che con forza mi ha afferrato un braccio e che mi
sta trascinando via.
-lasciami…
Shura lasciami… mi fai male…-
La voce mi muore
in gola!
Riesco solo a
bisbigliare!
-FERMATI!-
Ma questa
voce… Aiolia!
-lasciala
immediatamente!-
-altrimenti cosa
mi fai?-
-non provocarmi,
cavaliere…-
-ma lo sto
già facendo! Coraggio, attaccami, però rischi di
fare del male anche a lei oltre al tuo amichetto-
Detto questo mi
tira a sé. L’armatura mi preme contro la schiena
mentre una mano stringe il mio polso destro, costringendomi a
sollevarlo, e un braccio mi cinge la vita.
Dire che ho
paura è veramente poco, sono terrorizzata!
Inizio a
piangere mentre guardo Aiolia che non sa che cosa fare.
All’improvviso
però il corpo di Shura vacilla, mi libera con una spinta e
cado in avanti.
-anche se hai il
corpo del nostro amico tu non sei lui, capito lurido bastardo? Per
questo non ho problemi a colpirti… e poi Shura ha la
pellaccia dura-
Mi rialzo
aiutata da Aiolia mentre vedo arrivare Milo.
-tu! Mi hai
colpito anche se sai che è il tuo amico a subire danni! Sei
impazzito?-
-no, al
contrario ho agito come il vero Shura mi avrebbe chiesto di agire. Se
non vuoi ricevere altre punture avvelenate esci immediatamente dal suo
corpo!-
Oltre ad Aiolia
ora ci sono anche Aphrodite e Aldebaran e sorreggermi, mentre invece
Death Mask e Camus avanzano sorreggendo Aiolos.
Sto tremando.
Mi sento male.
Ho paura.
Cosa facciamo?
-datemi
immediatamente Artemide!-
Lui vuole me! E
per avermi non si fermerà davanti a niente!
No!
Non voglio!
Mi viene da
urlare dalla disperazione!
Sento la voce di
Shura urlare di dolore e vedo che il suo corpo si sta riempiendo di
punture.
-lurido
bastardo, esci da quel corpo!-
Milo continua a
insistere.
Basta…
Basta…
È
ferito…
Sta sputando
sangue…
-MILO FERMATI,
BASTA!!!-
-Sara vuoi
capire che non è Shura quello che hai davanti? Anche se
è il suo corpo non è la sua volontà a
comandarlo!-
-non mi
interessa Aiolia, quello è pur sempre Shura!-
Divincolandomi
riesco a liberarmi dei ragazzi e gli vado incontro.
-SHURA SVEGLIATI
TI PREGO! SMETTILA DI FARTI CONTROLLARE DA QUALCHE IDIOTA! SVEGLIATI!
SE NON VUOI RIMANERE QUI NON TI OBBLIGHERO’ DI CERTO MA TI
PREGO TORNA IN TE!-
Lo strattono
usando tutta la forza che ho, ma all’improvviso mi afferra
con forza i polsi.
-SHURA
SVEGLIATI! PER FAVORE!-
-sei proprio una
brava ragazza, ti sei praticamente consegnata nelle mie mani! Ora vieni
via con me mentre i tuoi amichetti, se non vogliono vederti fare una
brutta fine, se ne stanno buoni buoni-
Abbasso lo
sguardo, sconfitta e in piena crisi di panico.
Sono proprio una
stupida. Cosa credevo di fare?
Ho complicato
ancora di più la situazione.
Sono
in’idiota! Una cretina! Una deficiente, una testa di cazzo!
No, non
può finire così per colpa mia!
Non voglio
andare via con lui!
Non voglio!
-NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!-
Ho urlato con
tutto il fiato che avevo in corpo.
I miei polsi
tornano liberi.
Sento un calore
attorno a me, come quando…
Ma
sì, come quando si sono risvegliati i poteri della dea!
La mia mente ora
è più lucida e vedo più di quanto
vedessi prima, compreso quello.
-Sara!-
-stai indietro
Milo! E anche voi, portate Aiolos via di qui!-
Come se
l’avessi sempre fatto, apro la mano mentre l’arco e
una freccia dell’armatura di Aiolos vengono attirati verso di
me.
-cosa vuoi fare
ragazzina? Non ne sei capace. E poi ti ricordo che colpendo me colpirai
il tuo amico!-
-ma stai un
po’ zitto!-
Mi metto in
posizione di tiro.
-non vorrai
attaccare davvero, spero!-
-scommettiamo?-
Scocco la
freccia, però la faccio volare verso l’alto.
-HAHAHAHAHA!!!
Mocciosa la prossima volta prima di fare l’eroina assicurati
di saperlo fare!-
-sei tu che sei
un idiota! Credevi che sarei stata così deficiente da non
vedere il filo nero che ti collega al tuo vero corpo? Come vedi posso
colpirti senza far del male a Shura-
-stai…
stai scherzando vero?-
-tu che ne dici?-
-MERDA!-
Dopo
quell’esclamazione vedo Shura svenire, le gambe mi cedono e
poi mi sento mancare.
***
-Sara! Sara!
Svegliati Sara!-
Apro piano piano
gli occhi, faccio fatica a mettere a fuoco…
Quando
finalmente riprendo il corretto uso della vista riconosco il soffitto
della mia stanza e incrocio lo sguardo preoccupato di Aldebaran.
Ma è
mai possibile che io debba sempre svenire o addormentarmi?!
-ma che cosa
è successo?-
-ma come, non
ricordi? Hai salvato Shura-
Io?
Io
l’ho salvato?
Ma
come…
…
Cavolo
è vero! ho preso in mano l’arco e ho scagliato la
freccia!
-ma come ho
fatto?-
-se non sai
spiegarcelo tu noi non ne abbiamo la più pallida idea-
Mi tiro su
più confusa che mai.
Cioè,
io quel tizio l’ho battuto. Ma come cavolo ho fatto?
Io ho lanciato
la freccia, sì, ma poi?
-io…
io non lo so… dopo che quel calore mi ha avvolta ho visto un
filo nero attaccato a Shura che prima non c’era, allora ho
provato a far andare la freccia verso l’altro capo del filo,
ma non so se ci è arrivata…-
-ma come hai
fatto a vedere quel filo? Nessuno di noi se n’è
accorto-
-non lo so, dopo
che attorno a me avevo quella luce la mia mente era come liberata,
concentrata sulla situazione… non riesco a spiegarlo a
parole, è stata una cosa quasi istintiva…-
Aldebaran mi
guarda stupito per un secondo e poi si mette a ridere.
-sicuramente
è stata l’influenza di Artemide. Quando si
è risvegliato in te il cosmo della dea sei praticamente
cambiata da così a così, non sembravi
più tu-
-oddio ero
posseduta?-
-ma no!
Semplicemente alcune caratteristiche di Artemide sono emerse in quel
momento e ti hanno fatta agire diversamente dal solito-
Ok, non ci
capisco più niente.
Sicuramente la
mia faccia è tutto un programma.
-lasciamo
perdere. Piuttosto credo che ti faccia piacere sapere che, grazie a te,
Shura è tornato quello di sempre: adesso è nella
camera dei tuoi, Shaka e Mur lo stanno curando. Aiolos invece se
l’è cavata con poco, Aiolia lo sta medicando in
cucina-
Detto questo se
ne va.
Me ne resto un
attimo lì nel letto a cercare di mettere ordine nella mia
testa ma non ci riesco. Esco dalla mia stanza e vado verso Shaka e Mur
che si stanno lavando le mani nel bagno attaccato alla camera dei miei
genitori.
-Sara! Ti sei
ripresa, sono contento-
-grazie Mur.
Posso entrare? Voglio vedere come sta-
-sì
però non restare tanto, deve riposare-
-ci
metterò pochissimo-
I ragazzi
acconsentono e se ne vanno.
Busso alla porta.
-posso entrare?-
-sì-
Apro la porta e
lo vedo seduto sul letto tutto medicato e praticamente in biancheria
intima.
Sara mantieni la
calma, appellati al tuo self control!
…
Oddio non ce la
faccio!
Sicuramente devo
essere arrossita perché prende il lenzuolo e si copre.
Grazie al cielo
sennò i malati da curare diventavano due.
-come stai?-
-ferite e veleno
dello scorpione a parte tutto a posto-
-meno male-
Entro e chiudo
la porta.
Silenzio
imbarazzante.
-ti ringrazio-
Eh? Dice a me?
Per forza che lo
dice a me, ci sono solo io in questa stanza.
-se non fosse
stato per te sarei ancora sotto il controllo di quel bastardo. Ti
ringrazio-
-figurati-
Sembra diverso
dal solito. Mi siedo alle gambe del letto e lo guardo.
Mi dà
l’impressione di un bambino sul punto di piangere.
-e ti chiedo
scusa se ti ho fatto del male, non era mia intenzione-
-tranquillo, non
mi hai fatto niente-
-no invece! Per
colpa mia eri in pericolo! È tutta colpa mia!-
Non mi aspettavo
questa sua reazione. Si è preso la testa tra le mani e
sembra disperato.
Faccio un bel
respiro profondo.
-Shura, forse
è meglio se torni in Grecia-
Shura alza lo
sguardo e mi guarda con una faccia stupita.
-tu non vuoi
rimanere e non sarò di certo io a obbligarti. L’ho
capito che ti sto sulle scatole, non sono così scema. Torna
pure a casa-
Sara, ma da dove
ti è uscito questo pseudo coraggio?
Sono fiera di te!
-sarò
del tutto sincero con te: io non riesco ancora a capacitarmi che tu sei
Artemide, per me esiste solo Atena ed è difficile accettare
l’idea che ora come dea ci sei anche tu. Non mi stai affatto
sulle scatole, solo non ti vedo come mia dea, ecco tutto-
Della serie: non
me ne frega un cazzo di te.
-sul fatto che
non riesci ad accettare che io sono Artemide non ti do torto, io per
accettarlo ho dovuto rischiare di morire, però non ti ho
chiesto di vedermi come tua dea e non te lo chiedo neanche. Non mi ci
vedo neanche io come una dea! Lo sono ma non lo sembro affatto, non so
se capisci…-
-ho capito
invece. Ti ringrazio-
Mi alzo e faccio
per uscire dalla stanza quando…
-ehi Sara-
Mi volto.
-sì?-
-il tuo
ragionamento fila, però mi hai salvato la vita e ora sono in
debito con te. Per questo rimango, solo perché te lo devo-
-se è
questo quello che vuoi…-
***
Dopocena i
ragazzi che tornavano ad Atene hanno preso lo scrigno con la loro
armatura – che finora avevano nascosto nel mio garage senza
che io me ne accorgessi – e sono partiti.
A piedi.
E io mi sono
sconvolta alla loro rivelazione: un cavaliere d’oro raggiunge
anche la velocità della luce e riesce a fare circa 6 o 7
volte il giro della terra in un secondo.
Non è
umanamente possibile, però ora mi spiego come fanno ad
essere sempre presenti quando sono in pericolo!
Chissà
che comodità, certamente non hanno bisogno di spostarsi in
macchina o di prendere aerei e treni!
Decisamente la
casa è molto più vuota e silenziosa senza
metà di loro.
Vabbè,
tanto hanno detto che tornano nel weekend per controllare che tutto
vada bene e per eventuali cambi.
Approfittando
del fatto che Milo è impegnato in una partita a carte con
gli altri me ne vado a fare la doccia in sana tranquillità.
Prendo le cose
dalla mia camera e busso alla porta: nessuna risposta.
Via libera!
Finalmente
potrò farmi una bella…
OH –
CRISTO – SANTO!!!
Richiudo la
porta e solo dopo me ne capacito mentalmente…
SHURA STAVA
USCENDO DALLA DOCCIA!!!
Grazie al cielo
i miei occhi non hanno guardato al di sotto degli addominali
perfettamente scolpiti altrimenti…
Oddio sto per
andare in autocombustione! Chiamate i pompieri sto per andare a fuoco!
La porta si apre
ma non ho il coraggio di guardarlo. Mi passa accanto e io tengo gli
occhi fissi sul pavimento.
-la prossima
volta bussa prima di entrare. Ti è andata bene che mi stavo
coprendo-
-m…
ma io ho bussato… non ho sentito nessuno…
e… e sono entrata…-
Merda! Non
riesco a usare un tono di voce normale e convinto!
-la prossima
volta bussa più forte-
Lo sento
scendere le scale e le gambe cedono facendomi inginocchiare a terra,
mentre gli occhi mi diventano lucidi.
Qualcuno tenga
pronta un’ambulanza perché sto per restarci secca
sul serio stavolta!!!
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEE---------------
Rieccomi qua,
tutta abbronzata dopo una settimana di mare, a postare
l’ottavo capitolo!
Grazie a tutti
per aver letto la storia fino a qui, sono commossa, e vedere 11
commenti per il capitolo precedente mi ha fatta commuovere,
GRAZIEEEEEEE!!!
Con questo
capitolo si è finalmente scoperto perché Shura ha
agito a quel modo e in più Sara sta cominciando ad entrare
in azione… la storia comincia a decollare davvero adesso, ve
lo garantisco, e vi anticipo che tra poco torna Apollo!
Ora avete letto
chi c’è sotto la doccia, siete contente? XD
Ok, preferivate
qualcun altro, ve lo leggo in faccia…
Chissà
che non succederà più avanti… XD
Dato che sono
ancora devastata dal rientro a casa passo ai ringraziamenti:
gil88:
in effetti il lato serio di Milo ha sorpreso anche me, non pensavo di
potergli far dire certe cose O_O però alla fin fine non me
ne sono pentita, è un playboy da strapazzo ma questo suo
discorso ci stava secondo me… o no? Comunque resta il fatto
che continua a provarci dalla mattina alla sera con Sara e a prenderle
da Camus XD ho già preparat
l’imballaggio per il tuo pacco XD un bacione!
Sesshy94:
non ha fatto la parte del cattivo, attenzione, era posseduto dal
cattivo! La cosa è diversa! Il nome di Cancer
l’avevo letto da qualche parte in un forum, quindi credo sia
quello… al massimo se è sbagliato non ho
sbagliato apposta XD grazie per i complimenti al chappy, fammi sapere
che ne pensi di questo ^^
Piccolabulma:
cosa fa Shura? Si è fatto possedere, ecco che ha fatto.
Comunque si è risolto tutto, anche se mi sta per mandare
Sara a fuoco, ma è un dettaglio insignificante XD spero che
il chappy ti sia piaciuto! ^^
Ai91:
chi ti dice che più avanti non ci sia anche Mur sotto la
doccia? Magari avete litigato per niente e voi manco ve ne rendete
conto XD scherzi a parte (adoro i tuoi battibecchi col lilloso XD) sono
contenta che ti sia piaciuto il chappy e mi dispiace che anche tu, come
Sara, abbia provato quelle brutte cose, ti sono vicina
ç___ç
Però
tienimi buono Shaka che sennò mi uccide un membro del cast
XD un bacione!
Sabri92:
per ora Sara è ancora viva, oltre all’infarto
può morire anche di autocombustione da questo chappy in poi
XD aspetto un tuo commento a questo capitolo!
Terry
Alchemist22: visto cosa è successo alla nostra
“eroina”? spero ti abbia appagata XD
Un
bacione sister, TRAAAAAA!
Eris_San:
ma ciaoooooo!! Non pensavo che tu fossi Sha, che sorpresa!!! Grazie per
i complimenti ^///^ più che Milo è stato Shura a
non avere altre soluzioni, il primo si è praticamente
offerto con tutto se stesso per rimanere ^^”
Spero
che il capitolo ti sia piaciuto, un bacione!
lightDN:
CDV!!! Quanto tempo!!! Andato tutto bene a Maillorca? XD grazie per i
complimenti, però non me li merito U///U
in
effetti avevo avuto una mezza idea di far rimanere Cancer al posto di
Aquarius, però poi ho cambiato idea anche perché
sennò chi mi tiene calmo Milo? XD
su
Kanon non mi voglio sbilanciare, ci sarà ma non dico ancora
niente, sicuramente però molte di voi mi vorranno morta. Chi
vivrà vedrà ^^
e
così non è Aiolia il tuo n°1 ma
è Kanon? Beh, in effetti tra i due la scelta è
davvero difficile, accidenti, ti capisco benissimo…
però ancora non svelo nulla sul risultato del pronostico, ti
rimando approssimativamente al 10° capitolo e lì si
scoprirà la verità ^^
non
scusarti affatto per il mega commentone, mi fa piacere quando mi
scrivete tanto ^^ un bacione CDV, aspetto la tua recensione a questo
capitolo!
Snow
Fox: tranquilla per il ritardo, l’importante è che
tu abbia letto (dopotutto anche io sono in ritardo, ero al mare e
aggiorno solo adesso).
Mi
ha fatto piacere leggere che “L’insieme
è favoloso”, ti ringrazio tantissimo ^^
spero che l’aggiornamento non abbia intaccato la tua
sanità mentale XD alla prossima!
Anzy:
ecco qua il capitolo che svela tutto quello che volevi sapere
XD sul fatto delle brutte esperienze non so dire se ne sono
uscita completamente, fa ancora male parlarne, però spero di
essere sulla buona strada per migliorare ^^
Ma
sai che se non faccio picchiare Milo da Camus non sono soddisfatta?
Sono meglio di Stanlio e Ollio quei due XD un bacione anche a te, ciao!!
Chiedo scusa se
con i commenti sono stata rapida, purtroppo la stanchezza si fa
sentire… ALLA PROSSIMAAAAAAA!!!
|
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Capitolo 9 *** Beat of my heart ***
Capitolo
9 – BEAT OF MY HEART
Finalmente un
attimo di solitudine e relax! Mi butto di peso sul letto, accendo il
mio nuovo lettore mp3, mi infilo gli auricolari e mi metto a pensare a
come la mia vita è cambiata da così a
così.
Sono passate
ormai tre settimane da quando i cavalieri si sono trasferiti a casa mia
e ancora non mi ci sono abituata del tutto.
La gestione
della casa praticamente se la sono presa loro suddividendosi pure i
compiti, così io non faccio praticamente niente.
Meglio di un
hotel!
Però
ammetto che la prima volta che sono tornata a casa dal lavoro ero
veramente sorpresa, a pensarci ancora adesso mi fa uno strano effetto:
parcheggio la macchina e nel giardino c’è Shaka
che sta travasando dei fiori (notare che il mio giardino è
una landa di piante morte o sofferenti, infatti mia mamma non ha mai
avuto il pollice verde); entro nella lavanderia e trovo Milo e Camus
che, armati di istruzioni, stanno decifrando alcune luci lampeggianti
della lavatrice; passo oltre e in cucina trovo Saga che sta pulendo da
cima a fondo il frigorifero e la credenza. Vado in camera per cambiarmi
e trovo Mur che sta spolverando la stanza accanto alla mia - che
sicuramente aveva già finito perchè potevo
specchiarmi perfettamente nel parquet – e Shura che sta
passando l’aspirapolvere.
Decisamente casa
mia non è più la stessa.
In
più il Lilloso mi segue fino al lavoro perché nel
caso di eventuali attacchi mi può teletrasportare via, ma
grazie al cielo non entra in ufficio e si limita ad aspettarmi in
macchina insieme a qualcun altro dei ragazzi.
A mio fratello
ho dovuto raccontare la verità, dato che ormai era quasi
impossibile tenere tutto nascosto, e l’ha presa stranamente
bene dopo lo shock iniziale, almeno non se n’è
andato senza spiegazioni come hanno fatto mamma e papà. Di
comune accordo però abbiamo deciso di non dire niente ai
colleghi in ufficio, non voglio che si sappia in giro quello che sta
succedendo ma soprattutto non voglio fargli correre rischi inutili,
quindi è meglio se restano all’oscuro di tutto.
Oltretutto
Enrico è stato pure un tesoro, sapendo che a casa ci sono
altre sette persone con me – che oltretutto ha conosciuto di
persona, e qui non ha pensato subito male come mamma – mi ha
pure aumentato lo stipendio e ha pure convinto i miei genitori a darmi
qualche soldo extra alla settimana a mò di paghetta per
potermi mantenere da sola.
I miei
genitori…
Io non riesco a
contattarli, infatti quando li chiamo o i cellulari sono spenti o
suonano sempre a vuoto, mente invece mio fratello li sente praticamente
ogni giorno, però non gli dicono dove sono o che stanno
facendo e questo è stranissimo.
Cioè,
stiamo parlando di mio fratello! Il figlio perfetto! Mr. 100 e lode
alla maturità!
Se non lo dicono
neanche a lui allora la cosa è più seria di
quanto si pensi!
I primi giorni
senza di loro piangevo quando ero da sola o prima di andare a dormire,
poi non ho più versato una lacrima.
Sembrerò
una pazza però… senza di loro mi sento meglio.
Cioè, è assurdo, ma da quando i miei genitori se
ne sono andati mi sento le spalle più leggere!
Niente mamma che
mi tratta come uno zerbino, niente papà che si lamenta per
delle cavolate, niente cori su quanto io sia asociale, irresponsabile,
eccetera eccetera…
Mi sento bene!
Accidenti se mi sento bene!
Sarà
il mio cervello ad essere completamente impazzito ma non mi sentivo
così leggera da parecchio!
Però
questo stato di estasi è turbato dalla minaccia di possibili
attacchi: in questi giorni non è successo praticamente
niente, calma piatta, però nell’aria si avvertono
i nervi tesi e le orecchie drizzate.
O almeno questo
è lo stato dei ragazzi, io preferisco non pensarci
altrimenti rischio di non uscire più di casa per la paura.
Come se non
bastasse una settimana fa circa a casa è arrivato anche
Kanon, il gemello di Saga.
Volete sapere
che tipo è?
Prendete Milo e
moltiplicatelo x 10.
Mentre Milo mi
fa perdere 5 anni di vita ogni volta tramite sguardo e voce seducente,
Kanon mi fa morire d’infarto seduta stante dato che
è più per le azioni dirette.
Ad esempio
quando l’ho visto la prima volta l’avevo scambiato
per Saga – che ormai è praticamente il mio
fratellone - e vi lascio immaginare lo shock e l’imbarazzo
totale quando praticamente mi ha braccata e ha tentato di baciarmi. Ma
non un bacio qualsiasi, un bacio da film!
Se non fosse
stato per il vero Saga che l’ha fermato a meno di un
centimetro dalla mia bocca a quest’ora sarei sottoterra per
via di un arresto cardiaco.
E questo non
è stato l’unico attentato, appena sono da sola
tenta sempre di baciarmi.
Se non fosse per
Milo, che ormai è in guerra aperta con lui, a
quest’ora non so fino a dove…
Oddio a pensarci
mi sento avvampare!
Vi assicuro che
però ora dormo veramente barricandomi in camera chiudendo
porta e finestra, di Kanon non mi fido affatto, se non sto attenta me
lo ritrovo ancora nel mio stesso letto!
Sì,
è successo pure questo.
Ieri mattina mi
sono svegliata e accanto a me c’era Kanon che, sorridendo in
modo seducente e tranquillamente in boxer, mi stava accarezzando una
guancia. Tralascio l’urlo sovrumano che ho lanciato,
sicuramente ha fatto rivoltare i morti nelle tombe e invertire il
flusso delle cascate del Niagara. Un nanosecondo dopo Saga, Shura,
Camus e Milo lo stavano tirando via dal mio letto trascinandolo per le
gambe dandogli dell’idiota, il tutto mentre Shaka e Mur
cercavano di farmi riprendere. Chissà perché,
ripensandoci, quella scena mi ha fatto uno strano effetto di
dejà-vu.
Decisamente la
mia vita non è più la stessa di un mese fa.
Io quasi
certamente sono sempre la stessa, arrossisco dalla mattina alla sera e
ormai vivo in uno stato di shock continuo.
In
più, come se non fossi già provata a sufficienza,
i ragazzi hanno deciso che per il mio bene io debba mettermi in forma,
gestire il cosmo e studiare la storia greca.
Avete capito
bene, ginnastica - con tanto di dieta ferrea incorporata - e studio. Ma
mica una cosa adatta a una ragazza, ovviamente no, un addestramento da
cavaliere e un corso accelerato di studi classici degni di
un’università per soli geni.
E poi si
stupiscono se alle 10 di sera crollo sul letto completamente priva di
forze!
Per gli esercizi
fisici - che faccio nel pomeriggio dopo il lavoro - mi seguono Camus,
Saga e Kanon, nello studio –che faccio dopo cena - mi aiutano
Mur, Milo e Shura mentre Shaka mi segue per la gestione del cosmo.
Durante il weekend vengono a trovarci anche gli altri ragazzi e Aiolos
ne approfitta per aiutarmi a migliorare con l’arco, anche se
continua a dire che sono già brava
così… peccato che su questo i miei allenatori non
sono d’accordo. Uffa, sono peggio degli istruttori rompi
palle delle palestre!
Grazie al cielo
almeno la domenica mi è concesso di riposare e, dato il
caldo pazzesco che fa, praticamente mi butto in piscina e non esco fino
a sera.
Mamma mia, la
prima volta in piscina con i cavalieri! Non la potrò mai
dimenticare!
Immaginatevi la
scena: io che mi vado a cambiare nello spogliatoio, esco e mi trovo
questi ragazzi praticamente perfetti in costume da bagno… ho
rischiato di restarci secca veramente quella volta! Quel giorno eravamo
io, Milo, Camus, Saga, Aiolia, Aiolos e Aphrodite e vi giuro che
neanche l’acqua fredda della piscina mi faceva passare la
sensazione di calore provocata dall’imbarazzo! Posso
tranquillamente dire che ero rossa in faccia, sì, ma non
grazie al sole…
Piano piano, ma
mooooooooooooooooooolto piano, mi sono abituata ai loro fisici perfetti
e ora in piscina sono rossa davvero per via
dell’abbronzatura.
Ho pure scoperto
che Milo non sa nuotare! Per fare il figo si è tuffato dal
trampolino della piscina olimpionica e praticamente è andato
a fondo! Deve ringraziare Camus se ora respira ancora, infatti io
pensavo fosse uno scherzo quindi non ho mosso un dito per aiutarlo.
Però quando Camus l’ha tirato fuori
dall’acqua mi sono preoccupata molto, era pallidissimo e
tremava come una foglia… e ovviamente ha pensato bene di
approfittarne, così con uno scatto felino mi ha sdraiata a
terra e si è messo sopra di me con il viso a pochi
centimetri di distanza dal mio.
Ovviamente Saga,
Aiolia e Camus hanno preso Milo di peso e l’hanno portato via
da me mentre Aiolos e Aphrodite hanno tentato di calmarmi, ma per il
resto della giornata me ne sono rimasta nell’acqua alta per
precauzione.
Però
devo ammettere che nei giorni in cui si sono assentati a turno per fare
rapporto al Grande Sacerdote mi sono un po’
mancati… va bene che c’erano gli altri a dargli il
cambio, però ormai praticamente sono la mia famiglia e mi
sono affezionata a loro.
Un po’
meno mi sono affezionata a colei a cui sono devoti, la dea Atena.
Più
che a lei, non mi sono affezionata alla sua reincarnazione, Saori Kido.
È
venuta per conoscermi una settimana fa – oltre che per
tentare di riportare Kanon in Grecia senza successo – e
all’inizio pensavo fosse una ragazza seria e gentile, ma
quando poi si è messa a civettare con i suoi cavalieri ho
cambiato completamente opinione e credo che lo stesso valga per lei,
infatti quando ha visto che ero al centro delle attenzioni di Kanon e
Milo si è ingelosita parecchio e sicuramente ora ce
l’ha a morte con me.
Che
gioia…
Ma sinceramente
non mi interessa quello che pensa perché ormai la mia testa
ha ben altro a cui pensare.
No, non a
possibili attacchi, ma a una persona.
Sì,
penso a un ragazzo... Non so come ha fatto ad entrarci ma non riesco a
togliermelo dalla testa, accidenti!
E pensare che
all’inizio neanche lo guardavo, ora sembra che i miei occhi
abbiano dei radar incorporati che mi portano a vedere solo lui! Mi ha
anche scoperta un paio di volte a fissarlo, ma d’altronde io
non brillo per furbizia e sicuramente anche gli altri si saranno
accorti del mio sguardo da triglia.
Chissà
perché proprio lui, poi…
Sempre
così distaccato e freddo…
Come se fosse
qui per altro e non per via della sua missione…
Ecco, le guance
le sento diventare calde e gli occhi mi diventano lucidi…
Vecchia
mia, mi sa che sei davvero cotta di lui.
Sospiro e mi do
mentalmente della deficiente quando parte una canzone…
Ora
vi racconto una storia che
Farete
fatica a credere
Perché
parla di una principessa
E
di un cavaliere che
In
sella al suo cavallo bianco
Entrò
nel bosco
Alla
ricerca di un sentimento
Che
tutti chiamavano amore
Una principessa
e un cavaliere… mai dei protagonisti sono stati
più azzeccati, perché la qui presente principessa
si è presa davvero una bella sbandata per un cavaliere!
Prese
un sentiero che portava
A
una cascata dove l’aria
Era
pura come il cuore di quella
Fanciulla
che cantava
E
se ne stava coi conigli
I
pappagalli verdi e gialli
Come
i petali di quei fiori che
Portava
tra i capelli
Na
na na na na na na na na…
Il
cavaliere scese dal suo cavallo bianco
E
piano piano le si avvicinò
La
guardò per un secondo
Poi
le sorrise
E
poi pian piano iniziò a dirle
Queste
dolci parole:
Vorrei
essere il raggio di sole che
Ogni
giorno ti viene a svegliare per
Farti
respirare e farti vivere di me
Vorrei
essere la prima stella che
Ogni
sera vedi brillare perché
Così
i tuoi occhi sanno
Che
ti guardo
E
che sono sempre con te
Vorrei
essere lo specchio che ti parla
E
che a ogni tua domanda
Ti
risponda che al mondo
Tu
sei sempre la più bella
Na
na na na na na na na na…
Quanto vorrei
che le dicesse a me queste parole…
…
Sara ma cosa vai
a pensare?!
Riprenditi! Non
sei una scolaretta alle prese con la sua prima cotta!
Lui è
un cavaliere devoto ad Atena ed è qua per proteggerti,
finita la sua missione se ne tornerà in Grecia e non lo
rivedrai più, fattene una ragione!
E poi chi te lo
dice che prova qualcosa per te? Magari, nonostante ti abbia scoperta a
fissarlo con lo sguardo da pesce lesso, non ti considera
neanche… anzi, da come è freddo e distaccato
certamente è così, quindi mettiti il cuore in
pace e piantala di farti i filmini mentali per niente, che ti fai solo
male!
La principessa lo
guardò
Senza dire
parole
E si
lasciò cadere tra le sue braccia
Il cavaliere la
portò con se
Sul suo cavallo
bianco
E seguendo il
vento
Le cantava
intanto
Questa dolce
canzone:
Vorrei essere il
raggio di sole che
Ogni giorno ti
viene a svegliare per
Farti respirare
e farti vivere di me
Vorrei essere la
prima stella che
Ogni sera vedi
brillare perché
Così
i tuoi occhi sanno
Che ti guardo
E che sono
sempre con te
Vorrei essere lo
specchio che ti parla
E che a ogni tua
domanda
Ti risponda che
al mondo
Tu sei sempre la
più bella
Na na na na na
na na na na…
Anche se mi
auto-impongo di non pensarlo non ce la faccio, appena chiudo gli occhi
vedo il suo viso e sento la sua voce nella mia testa…
Anche se
sicuramente rimarrò fregata io lo amo.
Io lo amo.
Non
c’è altro da dire.
È
così.
Mi sono
innamorata.
Mi sento tanto
stupida e allo stesso tempo sono felice, il cuore mi batte forte, gli
occhi mi diventano lucidi e sento uno strano calore
all’altezza del petto che non avevo mai provato prima
d’ora…
-Sara
è ora di studiare, scendi per favore-
Grazie per aver
interrotto i miei pensieri, Lilloso del cavolo!
Spengo il
lettore e scendo scortata da Mur, ma tanto so già che non
riuscirò a concentrarmi perché avrò la
mente altrove…
***
No, scusatemi,
ma chi me l’ha fatto fare?!
Ora voglio
sapere perché stamattina, di punto in bianco, hanno deciso
di portarmi al mare!
Già
per via della super velocità ho quasi rigettato anche
l’anima, in più mi tocca fare allenamento anche
qua! Questa è un’ingiustizia bella e buona!
Mi cambio in una
cabina, indosso il mio solito costume olimpionico con i pantaloncini,
ficco tutto nello zaino ed esco per cercare gli altri quando urto
qualcosa.
O meglio,
qualcuno.
-scusami non ti
avevo visto-
-tranquilla, non
fa niente, ero io che ero sovrappensiero-
Ho appena urtato
un ragazzo bellissimo che mi risponde con un sorriso, a me il premio
come miss figura di merda, grazie!
Lo guardo meglio
in faccia e… cavolo se mi assomiglia! Se non fosse che lui
è biondo con gli occhi azzurri e io mora con gli occhi verdi
saremmo praticamente identici!
A distrarmi da
quei pensieri arrivano dei ragazzi che lo circondano e mi guardano
soddisfatti. Soprattutto uno di loro, che io ho riconosciuto subito.
-ora devo
andare, scusami ancora-
Resto
lì imbambolata a guardarlo andare via, ma dalla mia bocca
esce una parola…
-Apollo…-
Il gruppo si
ferma e si voltano tutti verso di me.
Chissà
come mai in quel preciso istante arriva Saga.
-eccoti qua,
cominciavamo a credere che ti fossi persa nella cabina-
Mi giro
velocemente verso di lui e poi di nuovo verso il gruppo, ma ormai non
c’è più.
-tutto bene?-
-sì
Saga, tutto ok-
Cerco di essere
normale ma ne sono certa, quello era Apollo. Non so perché
ma sono sicurissima che era lui e nel gruppetto che lo circondava ho
riconosciuto il biondino che mi ha attaccata in bagno.
Ma come hanno
fatto a sparire all’improvviso?
-su, andiamo che
gli altri hanno già preso gli ombrelloni e le sdraio-
Saga
praticamente mi sta trascinando come se fossi una statua di marmo, ma
sono talmente presa da quel breve incontro che manco me ne rendo conto
fino a quando non mi ritrovo i piedi sulla sabbia.
-dolcezza si
può sapere che cos’hai? La cabina ti ha
traumatizzata?-
-non
è niente Milo, tranquillo…-
Poso lo zaino e
mi sdraio a prendere il sole cercando di riordinare i pensieri, ma un
paio di braccia gelide mi sollevano e mi buttano di peso in acqua.
-oggi faremo un
po’ di nuoto in mare. Forza, seguimi-
Camus si tuffa e
comincia a portarsi al largo, ormai è certo che oggi mi
seguirà più lui degli altri, così
comincio a nuotare e lo seguo.
Una volta al
largo si ferma e mi da istruzioni, praticamente nuotare fino a quando
non mi dice lui stop.
Pensavo peggio.
Nuotare mi
rilassa molto, la sensazione dell’acqua che scivola sulla
pelle è quasi terapeutica su di me, infatti mi rilassa e non
mi fa pensare più a niente…
Non so per
quanto tempo ho continuato a nuotare, fatto sta che quando mi ha
fermata e siamo usciti dall’acqua i miei polpastrelli erano
ormai irriconoscibili.
Ok, lo ammetto,
nell’uscire dall’acqua per seconda non ho guardato
solo come ero conciata io ma ho avuto modo di guardare bene Camus.
Mamma mia che spalle che si ritrova, non me n’ero mai
accorta… in più il fatto che era bagnato lo
faceva sembrare ancora più…
più… oddio non so come descriverlo!
Non fate quelle
facce, anche l’occhio vuole la sua parte, no? E poi mi pare
logico che a vivere con questi stupendi ragazzi mi si siano svegliati
gli ormoni!
-LA NUOVA PAMELA
ANDERSON IN TUTTO IL SUO SPLENDORE, GENTEEEEEEEE!-
Kanoooooon!!!
Smettila di urlare o ti seppellisco vivo!!!
Mi prende
praticamente in braccio e mi porta alla sdraio, dove mi avvolge nel
salviettone fino quasi a farmi soffocare, sotto lo sguardo stupito di
praticamente tutti i bagnanti. CHE FIGURAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
Mi sistemo
meglio e mi piazzo ad asciugarmi un po’ al sole quando vedo
più avanti, quasi a riva, il gruppo di prima che mi sta
fissando.
Ne sono certa,
quello al centro è Apollo.
Mi alzo e vado
verso di lui. Non sembra affatto sorpreso, anzi, è come se
avesse previsto la mia azione perché mi viene incontro.
-Artemide,
sorella mia-
-tu sei davvero
Apollo, allora avevo ragione-
Mi prende le
mani.
Sì,
sono le stesse del mio sogno. È proprio lui!
-Artemide, mi fa
davvero piacere vederti-
- ci siamo
già incontrati, sono io che non ti avevo ancora visto senza
maschera-
-quello
dell’altra volta è stato una sorta di incontro
spirituale, erano le nostre anime a parlarsi, invece stavolta sei qui
in carne ed ossa. Sorella mia, non sai quanto tempo ho speso alla tua
ricerca…-
Detto questo mi
abbraccia.
Ci sono rimasta
di sasso.
Non tanto per
l’abbraccio, più che altro per il fatto che lo
sento veramente mio fratello anche se siamo due perfetti sconosciuti
che si sono appena trovati.
Apollo scioglie
l’abbraccio e poi mi invita al suo gruppo. Istintivamente
squadro il biondino, ricordo ancora benissimo cosa ha tentato di farmi
in bagno!
-vedo che stai
guardando Berenice, difatti voi vi siete già incontrati non
molto tempo fa. Mi auguro che si sia comportato bene con te-
Stavo per
rispondere quando una voce familiare mi chiama.
-Sara,
perché sei sparita all’improvviso?-
-scusami Mur,
però devi assolutamente sapere che lui…-
Neanche il tempo
di finire la frase che tutti i cavalieri mi stanno facendo da scudo.
-ragazzi ma che
fate?-
-non senti il
cosmo proveniente da quest’uomo?-
-certo che lo
sento Shaka, infatti stavo per dirvi che lui è il mio antico
fratello, Apollo-
I ragazzi si
voltano stupiti verso di me.
-Apollo e
Artemide nella mitologia sono fratelli gemelli associati al sole e alla
luna: guardatelo, è praticamente identico a me, e il cosmo
del tutto simile al mio ne è la prova definitiva. Non
è un nemico-
-però
quel tizio non è quello che…-
-sì
Saga, è lo stesso che mi ha attaccata sotto la doccia,
però…-
-dolcezza non ti
puoi fidare di lui, ti ricordo che quel biondino voleva farti fuori-
Apollo a quelle
parole si gira verso il diretto interessato e letteralmente lo fulmina
con lo sguardo, per poi girarsi ancora verso di me.
-vi chiedo di
perdonare i modi di Berenice, non è abituato a trattare con
le fanciulle, soprattutto con una dea. Tuttavia non intendo
assolutamente fare del male alla mia dolce sorella, non ora che
l’ho ritrovata. Ci sono alcune cose di cui dobbiamo parlare,
ma è meglio farlo in privato, stiamo attirando troppa
attenzione-
In effetti
guardandomi intorno noto che si è radunata un po’
di folla attorno a noi, dopotutto la situazione è facilmente
fraintendibile.
Senza farlo
apposta mi sto nascondendo dietro la schiena di Camus, sicuramente
rossa come un peperone!
-seguitemi-
Dopo questo
ordine di Apollo, Camus mi prende di peso e ci spostiamo insieme agli
altri usando la super velocità verso uno spiazzo isolato
attaccato agli scogli di cui sinceramente manco sapevo
l’esistenza.
Non mi ci
abituerò mai alla super velocità, mi fa venire la
nausea!
-sorella mia,
tutto a posto?-
-non avvicinarti
a lei!-
-lascialo
passare Shura, non mi farà del male-
Apollo mi si
avvicina e, con un tocco sulla schiena, mi fa passare il senso di
nausea. Mi sorride.
-merito dei
poteri divini. Comunque ora parliamo di cose serie… Artemide
deve venire via con me e schierarsi dalla mia parte-
Questa frase ha
lo stesso effetto di un macigno lanciato addosso.
Andare via con
lui?
-e tu credi che
te la lasceremo portare via così, senza neanche delle
spiegazioni?-
La voce di
Kanon, che di solito mi fa accendere una sorta di campanello
d’allarme nella mia testa, stavolta non sortisce alcun
effetto su di me.
Si
può sapere che succede? Soprattutto che mi succede?
Non riesco a
muovere un muscolo e faccio fatica a respirare.
-dovete farlo.
Presto si scatenerà una guerra e lei sarà
decisiva nello scontro-
-di che guerra
parli?-
-di una guerra
dove solo chi avrà sangue divino potrà
sopravvivere-
-Apollo,
già tempo fa cercasti di assoggettare il mondo ai tuoi piedi
tentando di annientare l’umanità, allora i tuoi
piani furono sventati e oggi la sorte non sarà diversa-
A queste ultime
parole di Shaka il mio cuore ha perso un battito.
Qua si parla di
una guerra dove verranno sterminati gli esseri umani!
-stavolta non
sarà così, riuscirò nel mio intento
anche perché avrò Artemide dalla mia parte-
Detto questo
appoggia le mani sulle mie spalle.
No, non ci
voglio credere!
Mio fratello
Apollo vuole veramente… distruggere
l’umanità?
Non…
non riesco a respirare…
-Sara stai bene?-
Guardo Camus
sconvolta da tutto quello che mi sta succedendo e stavolta non riesco a
trattenermi, vomito in terra piangendo.
Perché?
Perché tutto questo? Perché vuole che io uccida
le persone?
-sorella, lascia
che…-
-NON MI TOCCARE!-
Urlo con il poco
fiato che sono riuscita a prendere, mi sento le spalle libere e,
barcollando lentamente, vado verso i miei cavalieri. Arrivo di fronte a
Camus, che prontamente mi sorregge.
-Artemide ma
cosa…-
-Apollo…
io non voglio uccidere nessuno… non posso farlo, NON VOGLIO
FARLO!-
-sorella mia, ma
solo così…-
-non mi
interessa, io non voglio uccidere e non voglio aiutare chi lo vuole
fare!-
Lo guardo e lui
guarda me.
Abbassa il viso
dispiaciuto.
-dunque questa
è la tua ultima volontà?-
-sì-
-ho capito-
Raduna i suoi
cavalieri – o almeno credo siano i suoi cavalieri –
e si prepara ad andarsene.
-Artemide, sappi
che comunque non rinuncerò a te, prima o poi passerai dalla
mia parte e allora capirai-
Detto questo
scompaiono grazie alla super velocità.
Non ci posso
credere.
È
tutto così assurdo.
Lui vuole
uccidere gli esseri umani.
E vuole che io
l’aiuti.
Le ginocchia
cedono e in un nanosecondo mi ritrovo, piangendo silenziosamente, in
braccio a Camus.
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEE------------------------
Ciao a tutti! ^^
Dopo un inizio
dove Sara racconta gli ultimi avvenimenti e ammette di essersi
innamorata di un cavaliere (che ancora non si sa chi è, il
toto-cavaliere è ancora aperto XD), dalla seconda
metà si scoprono le vere intenzioni di Apollo e si capisce
più o meno perché Sara è in pericolo.
Sembra però che la protagonista abbia dei seri problemi ad
accettare la cosa, il legame fraterno con Apollo è
più forte del previsto e chissà che
succederà più avanti…
Onestamente non
volevo far attaccare troppo Sara al fratello divino, però
poi mi sono detta “o la va o la spacca” e
così li ho fatti più uniti del solito…
Ricordiamoci che
il cervello della protagonista ormai va a intermittenza grazie a certi
fustacchioni di nostra conoscenza XD
La canzone che
ascolta Sara nella prima parte del capitolo è quella che da
il titolo alla fan fiction, si intitola “Favola” ed
è dei Modà. Vi consiglio di ascoltarla quando ci
saranno le parti romantiche, infatti è il mio sottofondo
musicale preferito quando devo scrivere quel genere di
pezzi… o più in generale vi consiglio di
ascoltarla nel leggere questa ficcy, finora ho scritto sempre con
quella melodia nelle orecchie e devo dire che mi piace moltissimo ^^
Noto che il
vedere Shura sotto la doccia non vi è dispiaciuto, meglio
così, pensavo di aver turbato qualcuno XD
E da questo
capitolo è arrivato pure quel maniaco di Kanon! Spero che le
sue fans ne siano rimaste contente, anche se farlo diventare peggio di
Milo forse è stata una mossa azzardata ^^”
Passiamo ai
ringraziamenti:
sesshy94:
come puoi ben vedere Sara è ancora viva, anche se un
po’ provata dagli allenamenti, dagli studi e soprattutto da
Kanon ^^” fammi sapere che ne pensi di questo chappy, ok?
Guarda che ci conto ^^
sabri92:
anche se non sembra Sara ha la pellaccia dura, non è morta
di infarto e non è morta per via di Shura XD spero che il
capitolo ti sia piaciuto, un bacione!
Ai91:
ma tu ce l’hai proprio a morte col Lilloso! XD comunque non
potevo farlo possedere il povero Mur, non ce lo vedevo a fare il
cattivo della situazione che viene salvato dalla donzella…
vedrò di non mettertelo sotto la doccia, però non
me lo uccidere, ok? XD
per
favore mi calmi Milo altrimenti mi fa fuori mezzo cast per via della
sua incazzatura? ^^” alla prossima! XD
LightDN:
ciao CDV! Ma come hai fatto a lasciare la mano del Budda in
così poco tempo? Sei un mito! O_O
Sulla
questione di Shura penso ci sia stato un piccolo malinteso: non
è che lui non voglia proteggere Artemide, il problema sta
nel fatto che per lui è difficile accettare che oltre ad
Atena ora c’è anche lei e non vuole diventare
devoto ad entrambe, vuole restare solo cavaliere di Atena, tutto qua
… non so se mi sono spiegata ^^”
Prima
che qualcuno ci raggiunga ti saluto CDV, conto su una tua opinione
anche su questo capitolo! ^^
Bellatrix18:
pure a te è venuto un colpo quando si è aperta la
porta del bagno? Devo dire che la scena della doccia ha fatto una
strage XD spero che anche quella del mare ti sia piaciuta e W le belle
visioni XD un bacione anche a te, ti aspetto per il prossimo capitolo!
Gil88:
hai detto che sotto la doccia avevi immaginato qualcun
altro… mi togli una curiosità? Chi avevi
immaginato? ^^
Sulla
faccenda del bussare spezzo una lancia in favore di Shura (volevo dire
“spezzo una spada” ma lo sguardo del diretto
interessato mi fa paura XD), anche io se sono sotto la doccia non sento
niente, manco le cannonate XD
Necessito
dell’Amplifon anche io T_T
Le
parti romantiche cominceranno già nel prossimo capitolo
(più o meno), tieniti pronta che ormai ci siamo!
Anche
tu dici che si è innamorata di Shura?
Nel
prox capitolo saprai la verità ^^
Piccolabulma:
sentirsi dire “salve scrittrice” mi ha fatto
aumentare l’autostima XD grazie! XD
Volevi
Shura più cattivo? Vedrò di accontentarti in
futuro se ce ne sarà l’occasione ^^”
fammi sapere che ne pensi del capitolo, ciao!!!
Anzy:
Shura ha un bel caratterino: è difficile per lui accettare
il fatto che ora deve proteggere due dee, in più non riesce
proprio ad accettare il fatto che non è più
devoto solo ad Atena ma anche ad Artemide…
Insomma
‘sto benedetto ragazzo ha dei seri problemi a cui pensare XD
Grazie
per l’incoraggiamento e la fiducia, un bacione enorme!!!
Snow
Fox: hahaha, al tuo “shura non è il mio preferito
però quanto al suo fisico muscoluto ASSOLUTAMENTE NULLA da
dire!!!!!!!!!!!!!” sono quasi caduta dalla sedia XD in
effetti ‘sti cavalieri hanno dei fisicazzi veramente da urlo,
sarebbe difficile non rimanerne incantati!
Mi
ha fatto tantissimo piacere leggere che le reazioni di Sara ti
piacciono così tanto, dedico abbastanza attenzione a questo
aspetto e il fatto che tu le rilegga anche più volte morendo
dal ridere è veramente la soddisfazione più
grande che esista per me ^^ voglio sapere che ne pensi del chappy, ok?
Un bacione!
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Capitolo 10 *** Feeling This ***
Capitolo
10 – FEELING THIS
Dopo
l’incontro con Apollo siamo tornati ai nostri ombrelloni e
c’è una sorta di tensione palpabile
nell’aria, tutti sono molto più vigili mentre
invece Kanon e Milo cercano quasi sempre di sviare
l’argomento.
Io invece mi
sento a pezzi. Come se un pianoforte mi si fosse schiantato addosso.
La strana
sensazione di fratellanza che provo è come se mi stesse
offuscando la testa.
Proprio adesso
che ho ritrovato Apollo… lui vuole fare una guerra contro
gli esseri umani e ucciderli tutti.
Ma
perché? E perché vuole me al suo fianco?
Io non posso
farlo, non voglio farlo! Dopotutto sono umana anche io!
E poi
è una cosa senza senso, perché vuole uccidere
tutti? Che cosa se ne fa poi di un pianeta completamente vuoto?
Queste domande
non mi lasciano in pace.
Riesco a pensare
ad altro solo quando praticamente mi ritrovo sott’acqua.
Riemergo e
prendo fiato.
-ma si
può sapere chi…-
Davanti a me
c’è Camus.
-ancora nuoto?
Scusami ma ora non me la sento…-
-no, per oggi
basta allenamenti, ti ho buttata in acqua perché eri
completamente persa nel tuo mondo e si vedeva lontano un miglio che
pensavi ad Apollo-
-e ti credo, mi
ha praticamente chiesto di unirmi a lui per sterminare gli umani!
Vorrei vedere te al mio posto!-
-tu ami gli
esseri umani?-
Una domanda
bruciapelo che non mi aspettavo.
-io sono un
essere umano in fin dei conti, è ovvio che li amo -
-allora non
c’è niente di cui preoccuparsi, se Apollo si
farà ancora vivo lo fronteggeremo-
Fronteggiarlo.
Che parola
orribile.
Al pensiero dei
cavalieri che combattono contro Apollo il mio cuore si divide in due.
Non vorrei mai che accadesse.
Sento la testa
spinta sott’acqua e quando riemergo vedo Camus allontanarsi
verso riva.
Meglio
così, ho bisogno di riflettere da sola…
Come non detto,
ecco infatti che arriva Shura a dargli il cambio.
-posso rimanere
cinque minuti da sola, per favore?-
-con Apollo nei
paraggi non credo proprio-
-ma se non si
sente più il suo cosmo!-
-tu non sei
ancora abile come noi nel percepire e governare il cosmo, quindi non
puoi restare da sola, è troppo rischioso-
-e cosa
c’entra?-
-c’entra
eccome-
-la vuoi avere
sempre vinta tu, non è vero?-
-sai
com’è…-
Ma come fa a
farmi perdere le staffe con due parole in croce e
quell’espressione di superiorità?
Mi lascio
galleggiare sull’acqua guardando verso il cielo.
-Shura?-
-sì?-
-ma che posto
è questo? Mi avete portata al mare e neanche so dove siamo-
-il nome del
paese non lo so, però so che siamo vicino al paese natale di
Angelo-
-di Deathy? Ah,
quindi siamo in Sicilia-
Sento Shura
ridere come un matto.
Smetto di
galleggiare e lo squadro.
-cosa ho detto
per farti ridere così forte?-
-Deathy…
se ti sente ti ammazza…-
-ma tanto non
c’è, quindi no problem-
-potei dirglielo-
-non saresti
così bastardo da…-
- e chi te lo
dice?-
D’istinto
lo lavo da cima a fondo schizzandogli l’acqua addosso,
dopotutto non è giusto che io sia l’unica
fradicia… accidenti, Shura è l’unica
persona al mondo che riesce a farmi perdere la pazienza in cinque
secondi!
Esco
dall’acqua con un impressionante nervoso addosso e presa dai
morsi della fame, dopotutto l’ora di pranzo è
passata da un po’ e io sono a stomaco vuoto, anche grazie ai
rigetti per via della super velocità dei cavalieri e della
rivelazione di Apollo.
Mentre mangio un
panino appoggiata a un tavolino del bar guardo i ragazzi sfidarsi a
beach volley. E non sono la sola, si è radunata una folla di
ragazze da far paura, ci sono pure le nonne con le nipotine piccole!
Senza farlo
apposta sento il discorso delle ragazze accanto a me.
-allora qual
è il tuo? Il mio è quello con i capelli lunghi-
-genio, ce ne
sono un po’! specifica quale!-
-quello
là-
La vedo indicare
Milo.
-niente male, ma
io preferisco quello accanto a lui-
E indica Camus.
-ma siete sceme?
Guardate quello di là che figo che è! Mi farei
fare di tutto da lui!-
-ma quale,
quello davanti o quello dietro?-
-embé,
sono gemelli, uno davanti e uno dietro!-
-sei la solita
maiala!-
-oink oink oink!-
-piantala di
farti riconoscere sempre!-
-dammi il seme e
te la pianto-
-ma vai a
cagare!-
-anche il biondo
è figo, però ha gli occhi chiusi-
-magari
è cieco-
-nooo poverino!-
-ma allora come
fa a giocare?-
-vabbè,
è figo lo stesso-
Finisco il mio
panino e mi pulisco la bocca col tovagliolo.
Anche io
all’inizio pensavo che Shaka fosse cieco, ma quando ha aperto
gli occhi ci sono rimasta di sasso.
Sogghigno
pensando che se ora aprisse gli occhi certamente scatenerebbe uno
svenimento di massa.
-anche quello
accanto al biondo non è male, anche se i capelli lilla fanno
un po’ punk-
Mi sto
strozzando con il the alla pesca.
Mur un punk?!
Ma gli occhi li
usate o li tenete come optional?
Dove lo vedete
il punk sul Lilloso?!
-ehi e il sexy
morettino dove lo lasciate? Me lo prendo io quello?-
-ma te hai
già i gemelli!-
-infatti, non
fare l’ingorda!-
-facciamo sasso
carta forbice e vediamo chi se lo prende-
-tra le due
litiganti la terza gode, quindi me lo piglio io-
-ma
così ne hai tre, non vale!-
-uno per buco,
sai com’è-
- piantala di
vedere certi film, fai schifo!-
-non
è colpa mia se il mio ragazzo li guarda con me-
-ma se ne hai
tre devi dire quale ti piace di più: uno dei gemelli o il
moro?-
-e qua ti voglio
tesora mia…-
-cazzo,
perché mi fate queste domande impossibili?-
Mi auto-impongo
di non ascoltare più questo discorso, mi sta decisamente
dando fastidio.
Sono gelosa.
Sono gelosa che
queste ragazze si spartiscano e commentino i cavalieri!
Soprattutto sono
gelosa se parlano di lui!
Lui piace a me!
Accidenti, ho
rotto il bicchiere di plastica presa dai miei pensieri…
Ma
perché reagisco così?
Loro non sono
miei in fin dei conti!
-ehi dolcezza ci
serve l’ultimo giocatore per pareggiare le squadre, andiamo!-
Milo arriva e,
dopo avermi fatta scendere dal mio famoso pero dei pensieri, mi
trascina in campo per un braccio sotto lo sguardo stupito di tutte le
spettatrici.
Ho notato anche
qualche sguardo omicida.
-Milo forse non
è il caso…-
-andiamo baby,
ci stiamo solo divertendo tra amici, non le guardare quelle! Sono solo
gelose di te-
-appunto per
questo Kanon! Non hai visto gli sguardi omicida?-
Kanon si mette a
ridere assieme a Milo e poi sfoggiano lo sguardo supplichevole a cui
non so resistere.
E non solo loro,
anche gli altri ragazzi!
-e va bene, ma
solo per fare numero pari…-
Tutti sorridono
soddisfatti e così mi ritrovo a giocare sottorete in squadra
con Milo, Camus e Mur.
-vi avviso che
non so alzare, io giocavo in ricezione!-
-non fa niente
dolcezza, è solo una partitella tra amici!-
***
Esco dalla
doccia e mi asciugo velocemente mentre lascio i capelli bagnati avvolti
nella salvietta.
Alla faccia
della partitella tra amici!
Fortuna che ero
sottorete altrimenti in ricezione mi sarei spaccata le braccia!
Tiravano di
quelle cannonate che facevano un rumore pazzesco a pararle! Alla fine
abbiamo perso per 3 set a 2, però abbiamo dato parecchio
spettacolo, infatti il gestore del bagno ci ha offerto da bere
perché grazie a quella partita abbiamo portato gente.
Buon per lui.
Durante la
partita sentivo ancora quelle ragazze parlare dei cavalieri, solo che
stavolta il discorso era molto più pesante e
sull’intimo. Ho sentito solo delle frasi sconnesse che
però mi sono bastate per farmi ingelosire ancora di
più, soprattutto perché al centro di quelle
fantasticherie c’era anche Lui.
Quante volte
sono stata tentata, durante il mio turno di battuta, di sbagliare mira
di proposito e stamparle il pallone in faccia!
Però
se abbiamo perso è stata anche colpa mia, ero talmente presa
a guardarlo che ho sbagliato parecchie volte i passaggi…
accidenti a me!
Ma
perché invece di guardargli gli addominali perfettamente
scolpiti, le forti braccia, gli occhi divertiti, le labbra umettate e
il corpo sudato non mi sono concentrata sul gioco?!
Sono proprio
cotta e stracotta!
E mi sono pure
scoperta gelosa dei ragazzi!
Ma che mi sta
succedendo?
Non mi capisco
più!
Mi infilo il
pigiama estivo e vado in camera.
Con la finezza
elefantesca che mi distingue mi butto sul letto e penso ancora a lui.
Forse sarebbe il
caso di dirglielo, così…
No, no e poi no!
Non posso dirglielo! Non voglio dirglielo!
Ho troppa paura!
Ho paura di soffrirci!
Che cosa faccio?
Nel pieno della
mia crisi mistica – per la quale mi sto pure rotolando sul
letto - qualcuno bussa alla porta.
-posso entrare?-
Cazzo
è lui!!!
Cerco di darmi
un contegno e di sembrare normale.
Respira Sara,
respira!
Siediti sul
letto in modo normale e levati il turbante dalla testa, che sembri una
deficiente!
-sì-
Apre la porta ed
eccolo lì…
Dio quanto
è bello…
La sua
voce…
I suoi
occhi…
Le sue
labbra…
No Sara,
così non va affatto bene! Avevamo appena detto di darci un
contegno!
-ti devo parlare-
Perché
anche solo queste parole mi fanno toccare il cielo con un dito?
-c…certo,
dimmi-
Si siede sul
letto accanto a me.
Contegno,
contegno!
-perché
mi fissi di continuo?-
Qualcuno
lassù mi può fulminare qui e ora, grazie?
-n... non
è vero… ti stai sbagliando…-
-sono tutto
tranne scemo, Sara, non ti ho vista solo una volta e non ti ho visto
solo io… anzi, durante la partita se ne sono accorte pure
tutte le ragazze che erano lì-
Fulmine
colpiscimi oraaaaaaaaaaa!!!
Non riesco
neanche a guardalo in faccia e comincio a piangere, mi sento come un
ladro con le spalle al muro.
-ehi che ti
succede adesso?-
Smettila di
fissarmi stupito, non sei affatto d’aiuto!
Continuo a
piangere in silenzio e chiudo gli occhi, non ce la faccio a guardarlo e
mi sento un’emerita deficiente.
Qualcosa mi
asciuga le lacrime e sento il viso preso tra due mani.
-apri gli occhi-
Non dirlo con
quel tono, non riesco a resistere…
No, non li
voglio aprire!
-Sara…-
Non ce la
faccio, li apro…
Dire che sono
stupita è poco! Lui sta arrossendo!
-vedi
io…-
Il mio cervello
ha elaborato l’ipotetica frase che sta per pronunciare ma
sicuramente non è quella…
Lo vedo
indeciso, abbassa lo sguardo e subito dopo incrocia ancora il mio
sempre tenendomi il volto tra le mani.
-io…
credo di amarti. Anzi, no… io ti amo-
Perché
il mio cervello è andato in ferie proprio adesso?!
Lui mi ha appena
detto che mi ama! Ho sentito proprio questo?
No, sicuramente
ho capito male io!
-ehi tutto a
posto? Stai bene?-
Se sto bene?
Non so neanche
se sto respirando.
Lui…
mi ama.
Con le mani mi
solleva il viso così da costringermi a guardarlo dritto
negli occhi. È sempre più rosso e imbarazzato.
-e
tu… provi qualcosa per me?-
È la
cosa più bella che io abbia mai visto, è
arrossito e sicuramente è imbarazzato come me, anche se non
lo da a vedere…
Forza veccia
mia, è la tua occasione! Sono solo tre paroline
che…
-io…
io… ti amo-
L’ho
detto…
Gliel’ho
detto…
GLIEL’HO
DETTO!
Ok, appena
sussurrato, ma gliel’ho detto!
Lui è
rimasto un po’ spiazzato ma poi mi sorride dolcemente, tanto
da farmi sciogliere…
-allora che
cos’hai da piangere?-
Non riesco a
fermarmi, è più forte di me.
Mi lascia il
viso e con le dita mi asciuga le lacrime.
-no…
non lo so…-
Non riesco
neanche a parlare normalmente.
Lentamente i
nostri volti si avvicinano, i miei occhi si chiudono e sento le sue
labbra sulle mie.
Quanto sono
morbide…
Sanno di
Nutella…
Non mi sono mai
sentita così, ho il cuore che batte a mille e sento il
sangue scorrermi a fiumi nelle vene…
Ci separiamo,
apro gli occhi e lo guardo mentre la sua mano prende la mia.
-Sara,
è da quando ti ho vista dormire quella mattina che mi sei
entrata nella testa e poi nel cuore… mi hai cambiato, se ne
sono accorti tutti, io per primo… è
più forte di me, non riesco a non pensarti anche se dai miei
comportamenti cercavo di non farlo capire…-
Abbassa lo
sguardo e sorride.
- scusa, non
sono bravo con le parole, però sappi che ti amo-
Quanto vorrei
che questo momento non finisse mai…
-ti amo anche
io… Shura-
E poi ci baciamo
ancora…
E
ancora…
E
ancora…
E
ancora…
E
ancora…
Fulmine puoi
anche fare a meno di scomodarti, non c’è
più lavoro per te…
***
-ahem…
per quanto ancora ne avrete voi due?-
La voce di Milo
ci fa aprire gli occhi e allontanarci imbarazzati.
Guardo verso la
parta e vedo i ragazzi lì in piedi con delle facce
sogghignanti.
-da
quanto… siete lì?-
-il necessario
per sapere quello che è appena successo, Shurino caro-
Kanon si
è avvicinato a Shura e gli sta praticamente massacrando la
testa grattandogliela.
-così
alla fin fine gliel’hai detto, eh, vecchio mandrillone?-
-Kanon mi fai
male, piantala!-
-e
perché dovrei farlo?-
Mi viene da
sorridere a quella scena, quando qualcosa bracca la mia testa.
-ehi dolcezza,
non credere di potertela cavare così! Finalmente anche tu
gliel’hai detto, anche se forse alzare la voce non era poi
una cattiva idea-
Le guance mi si
infiammano e non so cosa dire.
-Milo, Kanon,
lasciateli stare adesso, sono rossi a sufficienza, no?-
A questo ordine
di Saga io e Shura torniamo padroni delle nostre teste e ci guardiamo
imbarazzati.
-tu che ne dici?-
Alla domanda del
Lilloso tutti ci voltiamo verso Shaka. Ormai è scontato che
qualsiasi domanda debba avere la sua risposta.
-sapete bene
come la mia educazione mi ha portato a considerare l’amore
solamente un sentimento che allontana dalla pace interiore,
però dato che questi due ormai sono persi l’uno
dell’altra è tardi spenderci sopra delle parole-
Non ci sto
capendo niente, come al solito.
-quindi possono
stare insieme?-
-non vedo cosa
potrebbe impedirglielo, Camus-
Scusate, abbiamo
appena ricevuto una sorta di benedizione? Ho capito bene?
Mi giro verso
Shura per chiedere spiegazioni ma le sue labbra sulle mie mi
impediscono di parlare, ormai ha capito che io non so resistergli e
rispondo al bacio. Sento urletti divertiti e anche un paio di fischi ma
non mi interessa.
Quando il bacio
finisce riprendo fiato e tento di farmi spiegare la cosa.
-scusate, ma che
cosa voleva dire il discorso di Shaka?-
-vedi Sara, non
è mai successo che un cavaliere di innamori della dea che
deve proteggere e, più in generale, non è mai
successo che un cavaliere si sia innamorato. I bambini selezionati per
diventare cavalieri passano tutta la loro infanzia ad allenarsi e poi
tutta la vita a combattere; quando invecchiano diventano gli insegnanti
dei futuri cavalieri e via così in un cerchio infinito.
Sinceramente non avevamo mai pensato a tale eventualità, non
per Shura almeno, quindi all’inizio la cosa ci ha spiazzato
dato che ci siamo accorti subito del suo cambiamento dopo il tuo
incontro e temevamo che la cosa avrebbe influito sulla missione.
Però ha dato prova che si può eseguire la
missione e allo stesso tempo essere innamorato, quindi non
c’è motivo valido per impedirvi di stare insieme-
Il discorso
ingarbugliato di Saga non mi ha convinta fino in fondo.
-cioè…
è la prima volta che un cavaliere si innamora?-
-esatto-
Guardo Shura,
che ovviamente è più rosso di un pomodoro.
Lui è
il primo cavaliere che si è innamorato.
E si
è innamorato di me.
E io mi sono
innamorata di lui.
-all’inizio
credevamo tutti che sarebbe stato Aiolia il primo a innamorarsi e a
scoprirsi ricambiato, oppure Kanon, e invece è toccato al
nostro Capricornetto-
-Camus piantala-
-andiamo, ero
l’unico che non ti aveva ancora sfottuto, me la dovevi questa-
-dobbiamo dirlo
anche agli altri e vedere così chi ha vinto-
-aspetta un
attimo Milo, di che parli?-
-della scommessa
Shurino caro! Noi tutti avevamo scommesso su quando ti saresti
dichiarato-
-cosa?!
Brutti…-
Shura mi lascia
la mano e si mette a massacrare Milo, Camus e Kanon sul letto.
Io mi alzo per
non rimanere coinvolta nella lotta e ovviamente navigo con la mente
sopra il mio pero.
Io e Shura ora
siamo una coppia.
Cioè,
io e lui siamo insieme.
Ancora non mi ci
raccapezzo, mi sembra tutto così stranamente bello per
essere vero.
-sai che ti dico
Mur? Non mi stupirei se fossero anche i primi a convogliare a nozze, un
giorno-
Le parole di
Saga praticamente mi fanno andare a fuoco.
Io…
sposare Shura?
Mentre la mia
mente sta per annunciare l’ennesimo tilt, sento due braccia
che mi abbracciano da dietro e mi sento appoggiare a qualcosa di caldo.
-Saga piantala
di stuzzicarla, non vedi com’è rossa e sconvolta?-
-scusami Shura
ma è troppo divertente! E non credere di essere messo meglio
di lei-
-non sei
divertente… piuttosto, dobbiamo decidere quando portare Sara
da Shion-
Finalmente cado
dal mio pero.
-Shion?-
-non lo conosci
ancora, lui è il Grande Sacerdote del Grande Tempio di
Atene, l’uomo più vicino alla dea Atena e massima
autorità. È giusto che vi incontriate, gli
abbiamo parlato molto di te ed è impaziente di conoscerti-
-ah…-
Non sapevo cosa
rispondere a Shaka, in effetti ora come ora sono piuttosto a corto di
parole.
-in
più tra non molto è il compleanno di Death Mask,
dobbiamo organizzargli qualcosa!-
-Milo quella tua
faccia troppo entusiasta mi preoccupa-
-Camus vai a
quel paese!-
-e se portassimo
Sara ad Atene per il compleanno e lì incontrasse Shion?
Può andare come soluzione?-
Bella trovata
Mur! In effetti un viaggio solo vuol dire una vomitata sola, e per il
mio stomaco è un buon compromesso.
Tutti si
guardano un attimo e poi guardano Shaka.
-si
può fare-
-bene, quindi
dobbiamo informare gli altri e ovviamente mantenere il segreto sulla
festa-
-ovviamente vale
anche per te Milo-
-Kanon, era
sottinteso che valesse anche per me-
-sì,
ma conoscendo la tua lingua lunga ho preferito ricordarti la cosa-
I ragazzi
ridacchiano sull’ultima frecciatina ed escono dalla stanza.
-ah Shura, il
barattolo di Nutella è ancora aperto in cucina, se non lo
mangi più lo finisco io-
-te lo regalo,
Mur-
Detto questo il
Lilloso raggiunge gli altri in cucina mentre Shura inizia a farmi
dondolare dolcemente.
-Nutella?-
-ci sono
tentazioni a cui nessun cavaliere sa resistere…-
-così
voi vi mangiavate la Nutella mentre io ero a dieta ferrea? Traditori!-
-ero in piena
crisi, i forti sentimenti per te mi stavano facendo impazzire,
così mi sono messo a mangiare cioccolato per calmarmi, un
po’ come fanno le donne nei film… e ho scoperto
che certe tentazioni vincono anche la volontà di un
cavaliere d’oro. Anche tu sei una bella tentazione per me,
infatti non posso più fare a meno delle tue labbra, lo sai?-
-sei diventato
stranamente romantico nel giro di cinque minuti, mi devo preoccupare?-
-hahaha, te
l’ho detto che mi hai cambiato. E comunque anche tu sei
diventata più spigliata in cinque minuti-
-ed è
positiva la cosa?-
-certamente-
Sento un bacio
sulla guancia, poi ci sediamo sul letto sempre abbracciati.
-ma
perché la festa per Death Mask è un segreto?-
-lui non
è tipo che adora le feste e se scoprisse che gliene abbiamo
organizzato una o non ci verrebbe o la saboterebbe-
-e allora
perché la fate?-
-perché
al Grande Tempio è un mortorio, non c’è
mai niente di interessante-
Cala il silenzio
e restiamo lì così.
Non pensavo si
potesse stare così comodi appoggiati al petto di qualcuno.
Shura mi fa
voltare così riesco a guardarlo bene negli occhi mentre
gioco con qualche ciocca dei suoi capelli.
-Shura, ma i
tuoi occhi tendono al verde?-
-più
o meno. Di base sono marroni ma poi si schiariscono sul verde. Sono un
po’ strani come colore-
-a me piacciono,
sono diversi dagli altri. Un po’ come i miei, che al sole
tendono a schiarirsi-
-l’avevo
notato-
Mi abbraccia
più forte e mi fa appoggiare la testa al suo petto,
così da sentire i battiti del suo cuore.
Aaaahhhh, che
bello essere innamorati!
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEEE---------
E rieccoci qua
allo spazio autrice!!! ^^
Prima di tutto
congratulazioni a chi ha indovinato, infatti come avete letto Sara si
è innamorata di Shura! Non avete vinto niente
però potete dire “io l’avevo
detto” XD
Così
ora sapete qual è il mio Saint preferito ^///^
È
quasi sempre fatto passare per cattivo, snob, addirittura a volte viene
dimenticato, ma io lo adoro lo stesso… sarà il
sangue spagnolo o quel suo faccino un po’ bastardo XD
Ecco, mi
permetto una piccola precisazione su una cosa nel capitolo: dato che
non ho mai capito il suo vero colore degli occhi, diciamo che ho fatto
un po’ di testa mia. Se non ricordo male nella vecchia serie
li ha sul marrone mentre in Hades li ha verdi, così ho fatto
una fusione e ho risolto il mio problema XD
Se la cosa ha
infastidito qualcuno sappia che non era mia intenzione ^^”
Che altro
dire…
Ah, ringrazio un
casino i miei compari del Lago, soprattutto Arianna: se sono riuscita a
scrivere il discorso delle ragazze al campo da beach è stato
solo grazie a loro, grazie per tutti i discorsi insensati con tripli e
quadrupli sensi di quest’estate XD
un'ultima cosa: vi consiglio di rileggere il pezzo della dichiarazione
con "Favola" dei Modà come sottofondo, infatti rende
l'atmosfera molto più romantica e magica ^^
Ora posso
passare ai ringraziamenti:
Snow
Fox: mi dispiace, non hai indovinato ^^ dei due che hai detto
solo Camus rientra nella mia top 9 dei Saint, e ricopre il 4°
posto. Shaka invece si contende il 10° con altri personaggi XD
Sul
fatto della puntualità a me viene sempre da pensare il
contrario! Io mi porto avanti a scrivere i capitoli e mi piacerebbe
pubblicarli appena conclusi, però un po’
perché impossibilitata un po’ perché
bastarda inside ne pubblico solo uno a settimana…
vabbè, discorso insensato a parte ti ringrazio XD fammi
sapere che te ne è parso del chappy, un bacione! ^^
Darkalexandra85:
bentornata! Andate bene le vacanze? ^^ spero che il rientro con i miei
chappy sia stato più dolce XD su Kanon è stata
una bella scommessa e io almeno ci ho provato a renderlo più
maniaco di Milo, a te il verdetto XD se vuoi, già che devo
spedire Camus, posso fare un altro pacco e ti mando a casa Kanon appena
finita la ficcy, fammi sapere XD
Ps:
grazie per tutti i complimenti ^///^
LightDN:
ciao CDV! Prima di tutto complimenti, anche tu hai indovinato il
toto-cavaliere^^
In
effetti ultimamente i capitoli si stanno allungando, me ne sono
accorta, prima o poi scriverò veramente
l’autostrada del Sole ^^”
Non
sei stata affatto brutta, cattiva e antipatica, anzi, sei stata sincera
e hai detto il tuo parere e la cosa non può che farmi
piacere ^^
Sul
fatto della storia ti dico solo che questa ficcy è frutto di
un sogno fatto dopo aver guardato proprio quel film, molto
probabilmente sono stata influenzata dalla trama e allora il mio sogno
la ricorda parecchio, però ti assicuro che poi la storia si
staccherà per un certo senso da quel filone, ma non posso
aggiungere altro altrimenti ti rivelerei alcuni colpi di scena
abbastanza importanti ^^”
Su
Kanon, come hai precisato anche tu, ho voluto fare una bella scommessa
perché anche io sono della tua stessa regola,
cioè del non replicare un personaggio, però
stavolta ho voluto fare un’eccezione anche perché
FORSE Kanon avrà un ruolo importante più
avanti… purtroppo su alcuni punti della trama ci devo ancora
lavorare ma ti anticipo che Kanon è coinvolto, ma non solo
lui.
Anche
a te piace la canzone “Favola”? io la amo! Quando
ho bisogno di rilassarmi è la prima canzone che seleziono
nel mio lettore mp3 ^^ in più ho sempre pensato
che si prestasse veramente bene per una fan fiction, quindi eccomi qua
a trascrivere il mio favoloso sogno ^^
Roxrox:
che bello, una nuova recensitrice! (si dice
così?) sono felicissima che la storia ti
piaccia e che i pensieri di Sara ti facciano morire dal ridere! In
effetti sfido qualunque donzella a non fare certi pensieri con dei
gnocchi in giro per casa XD complimenti hai indovinato il
toto-cavaliere ^^ però Sara e Death Mask insieme non mi
convincono molto: di cancro lunatico basta solo lei, due cancri
lunatici sarebbero un suicidio!
Vabbè,
spero che il capitolo ti sia piaciuto! Fammi sapere che ne pensi! ^^
Sesshy94:
ben ritrovata ^^ come vedi il caliente spagnolo ha fatto breccia nel
cuore di Saruccia e ora i due stanno insieme XD brava, hai fatto
benissimo a mettere come sottofondo quella canzone, e ti consiglio di
metterla anche per questo capitolo ^^ Apollo
purtroppo non lascerà in pace la povera Sara, dopotutto la
vuole e non si fermerà davanti a niente e nessuno per
averla. C’est la vie…
Un
bacione cara, al prossimo capitolo! ^^
Sabri92:
volevi sapere il nome del cavaliere? Desiderio esaudito! Spero che la
tua curiosità sia stata appagata ^^ un bacione!
Bellatrix18:
ecco qua il capitolo successivo! Hai detto che non ti sarebbe
dispiaciuto vedere Shura e Sara insieme? Et voilà ^^
Come
ho detto io adoro Shura, infatti questa fan fiction è frutto
di un mio sogno dove io e lui eravamo i protagonisti (della serie: la
prossima volta mangia più leggero alla sera -.-“).
Come ho detto qualche commento fa Camus è il mio 4°
Saint preferito, prima o poi posterò la lista XD
Fammi
sapere che te ne pare del capitolo, un bacione anche a te! ^^
Gil88:
in effetti Camus compare molto in questo capitolo e sinceramente non me
ne pento XD su Kanon ho fatto una scommessa, infatti come
spiegato in qualche ringraziamento fa io di solito tento di non
replicare i personaggi, cioè se c’è
già un cascamorto evito di metterne un altro, ma stavolta ho
voluto fare così anche per una possibile situazione futura,
ma non c’è ancora niente di certo. Comunque era
alquanto improbabile vedere Kanon sotto la doccia, non era ancora
arrivato quando è successo qual casino
XD ps: se vuoi liberarti di Milo ti consiglio di
scaricarlo a qualche tua amica! Ciaoooo!!!
Ai91:
avevi scritto che forse avevi capito chi era il cavaliere misterioso,
dimmi, avevi indovinato? Ormai è assoldato che io a tener
nascosto qualcosa non sono capace, l’hanno capito quasi tutti
chi era XD che te ne è sembrato del capitolo? Aspetto una
tua recensione! ^^
Piccolabulma:
spiacente, non era Camus il ragazzo misterioso ma grazie per aver
tentato ^^ vuoi sapere cosa farà Apollo? Continua
a leggere e lo saprai ^^
Eris
San: prima di tutto grazie per la “favolosa” (e qua
ci stava benissimo XD) giornata di domenica ^__^ dato che ti
ho risposto dal vivo non posso fare altro che rimandarti al prossimo
capitolo ^^ mi raccomando, aggiorna presto anche
tu! XD
|
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Capitolo 11 *** Sanctuary ***
Capitolo
11 – SANCTUARY
Tra pochi giorni
è il 23 giugno, il che significa che si parte per la Grecia!
La cosa mi
elettrizza non poco, non vedo l’ora di partire e di
incontrare Shion ma soprattutto di vedere Atene!
Forse non vi ho
mai detto che, escluse le gite scolastiche in Francia e in Spagna, non
sono mai andata all’estero.
Mentre penso
alle meraviglie che vedrò in quella città mi
preparo per andare al lavoro.
Per fortuna
Enrico mi ha dato un giorno di permesso, così posso farmi
tutto il weekend! Devo ringraziare le doti oratorie di Shaka e Mur per
questo!
-Sara sei
pronta? Guarda che altrimenti fai tardi e becchi traffico!-
-arrivo Mur,
ancora un attimo!-
Mi infilo le
scarpe e volo giù dalle scale, alla fine delle quali
c’è Shura che mi aspetta per il bacio del
buongiorno.
-ti eri persa
per caso?-
-veramente mi
stavo ancora vest…-
Le sue labbra mi
impediscono di finire la frase.
Ok, messaggio
ricevuto: la prossima volta prima ti bacio e poi concludo il discorso.
Chiudo gli occhi
e gli butto le braccia al collo rispondendo al bacio…
Ci separiamo per
via dei brontolii del mio stomaco. Tempismo perfetto, fame del cavolo!
-su, vai a
mangiare adesso-
-non
ridacchiare, è imbarazzante interrompere un bacio per via
della fame…-
- vai a mettere
qualcosa sotto i denti, posso sempre salutarti dopo-
***
Che palle la
vita in ufficio, sempre sotto torchio dalla mattina alla sera!
-Sara hai finito
il conteggio degli ammortamenti?-
-sì,
eccolo qua-
Dò la
stampata al capo e torno ai miei intricatissimi conteggi, per via dei
quali chi mi disturba è un uomo morto, però prima
meglio andare a prendere qualcosa da mangiare, sto morendo di fame.
-Enrico, guarda
che vado al chioschetto qua dietro a prendermi una focaccia-
-ok. Prendila
anche per me-
Esco dalla porta
dell’ufficio e sento come una puntura sul collo.
-SARA!!!-
-RESISTI!!!-
Ma che
cos’hanno Mur e Shaka da urlare tanto? E perché
indossano le armature?
E di chi
è l’ombra dietro di loro?
Sento tutto
ovattato e vedo tutto sbiadito…
Mi sento
mancare…
***
Apro gli occhi a
fatica, anche perché c’è una luce che
mi spara dritta in faccia.
Mi sollevo
lentamente e… cavolo, questo è lo stesso posto
dove ho incontrato Apollo la prima volta!
Ma come ho fatto
a tornarci?
-bentornata
Artemide-
Mi volto e lo
ritrovo lì, avvolto in una specie di lunga toga bianca con
ricami d’oro, tutto sorridente e con i suoi compagni
inginocchiati davanti a lui.
-che cosa vuoi
da me?-
Mi alzo un
po’ stordita e tento di essere decisa e coraggiosa, o almeno
cerco di non fargli capire che me la sto facendo addosso.
-sorella, voglio
chiedertelo ancora una volta: schierati dalla mia parte-
-no-
-tu non conosci
i dettagli, è una faccenda complicata-
-non mi
interessa, tu vuoi uccidere gli esseri umani e questo è
più che sufficiente per farmi decidere! E ora fammi tornare
a casa!-
-sorella,
perché sei così adirata? Per via degli esseri
umani? Mi dispiace, ma è meglio se passi dalla mia parte
prima che sia tardi. Io ho qualcosa che potrebbe interessarti-
Le sue parole mi
hanno incuriosita.
-di che stai
parlando?-
-di una cosa che
di diritto è tua-
-dimmi che
cos’è-
-passa dalla mia
parte e saprai tutto-
-no-
-allora non
avrai nessuna risposta-
Ok, la mia santa
pazienza è andata a farsi benedire, ora gli rispondo per le
rime a questo qua!
Neanche il tempo
di trasformare i pensieri in fatti che vengo catapultata
all’indietro.
***
Sento un colpo
fortissimo all’altezza delle costole che mi fa sobbalzare e
sgranare gli occhi.
-AHIA CHE
MALE!!!-
-SARA! SARA! TI
SEI SVEGLIATA!-
Sto ansimando,
mi fa male la botta e ho pure mal di testa… sbaglio o qua fa
anche piuttosto caldo?
Mi volto verso
Enrico e lo vedo preoccupatissimo.
Ho capito:
l’ennesimo attacco.
-sto benissimo,
ormai questa è ordinaria amministrazione…-
-ordinaria
amministrazione un corno, sai che stavolta hai rischiato veramente di
morire?-
-Mur parla piano
per favore, ho un’emicrania allucinante, la tua voce mi
martella la testa…-
-ringrazia il
cielo che mi sono teletrasportato a prendere Milo, altrimenti ora
saresti morta-
Mi paralizzo.
Morta?
-vado a prendere
la borsa del ghiaccio-
Sento Enrico
andare nella stanza sul retro mentre io non ho ancora capito il senso
delle parole del Lilloso.
-ma che diavolo
stai dicendo?-
-è la
verità dolcezza, stavolta ti hanno avvelenata-
La voce di Milo,
ma soprattutto le sue parole, mi fanno sbiancare di colpo. Mi tiro su
di scatto e rischio di cadere di lato… ma perché
sono sdraiata sulla scrivania?
Mi guardo
attorno e vedo Ale e Silvia, il capo e la mia collega, con delle facce
impossibili da descrivere, sicuramente non ci stanno capendo niente di
tutto questo trambusto; accanto a me per sorreggermi ci sono Mur, Milo
e Shaka con indosso l’armatura mentre mio fratello sbuca
dall’altra stanza con una borsa del ghiaccio che poi mi mette
sulla fronte.
-avvelenata?-
-nella frazione
di secondo in cui hai attraversato la porta qualcuno ti ha colpita con
una piccolissima puntura intrisa di veleno e sei svenuta a terra. Se
non mi fossi teletrasportato a prendere Milo a quest’ora
saresti certamente morta-
-vedi dolcezza,
esistono due tipi di veleno, rosso e nero. Queste due tipologie si
annullano a vicenda e hanno caratteristiche differenti: quello rosso
agisce soprattutto a livello fisico causando fuoriuscite di sangue,
mentre quello nero agisce prettamente sulle funzioni cerebrali e causa
febbre alta. Tu sei stata attaccata con del veleno nero, infatti ora
hai la febbre alta, però sono riuscito ad annullarne
l’effetto con il mio veleno rosso. Per bloccarti
l’emorragia interna causata dal mio attacco però
ho dovuto colpirti un punto di pressione, spero di non averti fatto
troppo male-
Rosso, nero,
pressione… non ci capisco niente, mi fanno malissimo la
testa e il punto che Milo mi ha colpito…
-ora ti portiamo
a casa-
-ma chi mi ha
attaccata?-
-tranquilla
Sara, è tutto a posto, ci ho già pensato io-
Alle parole di
Shaka mi metto a tremare.
Ci ha
già pensato lui.
Insomma
l’ha ucciso.
Il Lilloso mi
prende in braccio e, dopo aver detto ancora qualcosa che non ho capito,
mi teletrasporta fino a casa.
Appena varchiamo
la porta d’ingresso Saga, Kanon, Camus e Shura si precipitano
verso di noi.
-SARA! STAI
BENE?-
-più
o meno Shura, tranne che per la febbre e per il colpo di Milo per
fermare l’emorragia-
Mi strappa
letteralmente di mano a Mur ignorando gli altri, mi porta di corsa in
camera e mi fa sdraiare sul letto, mentre lui si inginocchia accanto a
me e mi sistema la borsa del ghiaccio.
-che cosa ti
hanno fatto?-
-mi hanno
attaccata con del veleno e se non fosse stato per Milo a
quest’ora sarei sicuramente morta-
Mi metto di lato
per poterlo guardare: ha le mani stette a pugno, gli occhi chiusi e si
sta mordendo un labbro.
Gli accarezzo
una guancia con il dorso della mano.
-sto bene, sono
ancora qui, quindi non fare così, ti prego-
-ma io non
c’ero a proteggerti… tu eri in pericolo e io ero
qua!-
-Shura…-
Mi guarda negli
occhi.
-per favore non
devi darti colpe che non hai, quindi non dire più
così, capito?-
Resto a fissarlo
e lui fa lo stesso.
Sospira, prende
la mia mano e la intreccia con la sua.
-io non ti
merito, sei troppo buona-
-ma
smettila…-
E restiamo
così, in silenzio.
-Shura posso
chiederti una cosa?-
-tutto quello
che vuoi-
-portami in
bagno che sto per vomitare…-
***
La vita da
malata non è poi così male!
Niente lavoro, a
letto tutto il giorno, niente da fare…
Eccezion fatta
per il correre in bagno quando mi vengono gli attacchi di vomito.
Ah, e anche per
il fatto che se non guarisco nel giro di ventiquattro ore non posso
andare in Grecia.
Saga, Camus,
Shaka e il Lilloso stanno tentando di tutto per farmi guarire il
più in fretta possibile ma, dato che non mangio molto per
via della poca fame, il mio corpo è troppo debole per una
guarigione lampo.
Cazzo!
-toc toc, bella
ammalata nel letto!-
-fai meno lo
spiritoso, Kanon… Forse per colpa mia non si va
più in Grecia!-
-e invece ti
sbagli, gattina! Mur ha trovato ancora un po’ della sua
famosa acqua della vita e con quella guarirai alla grande-
-che
cos’è?-
-un tipo di
acqua molto particolare che si trova solo nel Jamir che è in
grado di curare qualsiasi malattia-
-e
perché non me l’avete data subito?-
Kanon si siede
ai piedi del letto stappando una boccetta.
-semplicemente
perché è dovuto andare fino
sull’Himalaya per prenderla. L’aveva finita-
A pensarci bene
la mia ultima domanda è stata da emerita deficiente, e
spiega anche perché il Lilloso in questi ultimi giorni era
più assente e stanco del solito.
-comunque,
gattina, eccola qua l’acqua miracolosa, tutta per te!-
Dopo aver
stappato la boccettina me la porge tutto sorridente.
La annuso e poi
butto tutto giù d’un fiato.
È
proprio acqua, non sa di niente…
E io che mi
aspettavo chissà quale saporaccio. Tutte le cose che fanno
bene hanno un cattivo sapore di solito, o per lo meno per le medicine
è così.
-Kanon ma
perché mi chiami gattina?-
-beh vediamo: ti
piacciono i gatti, ricordi un gatto… direi che gattina ti
sta a pennello-
-in che senso
ricordo un gatto?-
-a me lo ricordi
tantissimo-
Non so se mi sta
prendendo per i fondelli o no.
In quel preciso
istante entra Camus con la mia roba stirata da mettere via.
-Camus diglielo
anche tu che assomiglia a un gatto-
L’interpellato
mi guarda per un secondo, posa i miei vestiti sulla poltrona e poi
scoppia a ridere.
-perché
ridi?-
-perché…
ti ho immaginata… in versione gatto… e non ho
resistito, eri troppo buffa! HAHAHA!!!-
-in effetti se
le metti le orecchiette, i baffetti e la codina con tanto di fiocchetto
e il collarino con tanto di campanellino non sta poi così
male!-
E anche Kanon si
mette a ridere come un matto.
Gli lancio
contro il cuscino e loro escono dalla stanza sostenendosi a vicenda
dicendo che hanno il mal di pancia a furia di ridere.
Tzè,
uomini, tutti uguali!!!
Dopo una bella
dormita mi sento infinitamente meglio, quell’acqua ha fatto
davvero miracoli!
Mi alzo dal
letto senza alcun sforzo ed esco dalla mia stanza, quando qualcosa mi
blocca il braccio.
I giro e mi
ritrovo abbracciata a Shura.
-sapevo che
l’acqua avrebbe agito in breve tempo-
-mi hai
sorvegliata tutto il tempo?-
-già,
mi avevi categoricamente impedito di baciarti per timore di attaccarmi
qualcosa e allora sono rimasto fuori dalla tua stanza vegliando su di
te come un angelo custode -
Sempre
abbracciandomi mi culla dolcemente.
-ti ringrazio-
-eh no gattina,
ora mi ringrazi come si deve-
Ed ecco che
sfodera il suo sorrisetto a cui non so resistere.
Mi alzo sulle
punte dei piedi e lo bacio gettandogli le braccia al collo.
Lui ricambia.
Schiudo le
labbra e lui fa altrettanto, e in un secondo ci troviamo a fare una
lenta lotta con le nostre lingue.
Stavolta non sa
di Nutella, ma di fragola.
E io amo le
fragole!
Quando non
abbiamo più fiato ci separiamo, sempre abbracciati.
-ti amo-
-io ancora di
più, gattina-
-ehi non ti ci
mettere anche tu adesso!-
-secondo me
è carino come soprannome, e ti sta anche bene-
-pensala come
vuoi, però promettimi che davanti al Grande Sacerdote non mi
chiamerai così, né tu né gli altri-
-e
perché no?-
-perché
farei una figura di merda oscena!-
Shura si mette a
ridere e scioglie l’abbraccio… uffa, stavo
così comoda!
-hai bisogno di
recuperare un po’ di forze, scendiamo che è ora di
cena-
Detto questo mi
prende la mano e mi accompagna per le scale.
***
Decisamente
avevo bisogno di una bella mangiata, mamma mia che sensazione
meravigliosa!
Dato che
domattina si parte piuttosto presto è meglio fare adesso la
borsa, così da non dimenticarmi niente.
Quando si tratta
di partire divento isterica, preparo quasi tutto con largo anticipo,
non trovo mai niente di quello che devo prendere e ho sempre la
sensazione di dimenticarmi qualcosa, quindi è meglio girarmi
alla larga. Per questo ho detto a tutti di tenersi ad almeno cinque
metri di distanza da me, solo per precauzione.
Guardo
l’orologio e noto che ho impiegato ben due ore e mezza fare
la borsa. Ho battuto il mio record personale!
Metto da parte i
vestiti per domattina e mi butto sul letto.
GRECIA, STO
ARRIVANDOOOOOOOOOO!!!
***
Dopo il
massacrante viaggio con la super velocità –
stavolta senza rigettare niente ma con lo stomaco instabile –
finalmente sono ad Atene!
Da brava turista
mi metto a fotografare qualsiasi cosa che trovo, anche i bambini che
giocano per strada, sotto gli sguardi stupiti di tutti i passanti e le
risate dei ragazzi. Anche Shaka non riesce a contenersi.
Se devo fare la
turista tanto vale farla fino in fondo, no?
Dopo un pezzo a
piedi tra le vie della città arriviamo all’inizio
della scalinata del grande tempio. Stando a quanto mi hanno accennato i
ragazzi la stanza di Shion è quella più in alto
di tutte.
Dire che in
questo momento sono pallida come un cadavere è poco, ci sono
una marea di scale!
Mica
dovrò farle tutte, vero?
-ehilà
mocciosetta!-
C’è
solo una persona al mondo che mi chiama così.
Mi giro verso
chi ha parlato e vedo che non è da solo.
-ciao ragazzi!
Ci siete proprio tutti!-
Come una mandria
gli altri cavalieri mi vengono incontro, soprattutto per complimentarsi
di me e Shura.
Manco avessimo
vinto una medaglia d’oro alle Olimpiadi!
Dopo i
convenevoli è arrivato il momento di vedere Shion,
così Shura mi prende in braccio e percorriamo tutte le scale
fino ad arrivare in cima.
-emozionata?-
-più
che emozionata sono nauseata dalla tua velocità…-
-prima o poi ti
ci abituerai-
Shura mi posa a
terra e, anche se barcollo un attimo stile ubriaca, riesco ad entrare
assieme ai cavalieri, tutti riuniti e con indosso le loro armature.
Quante cose si
possono fare in un paio di secondi, eh?
Correre e
indossare l’armatura, mi pare ovvio.
Varco il primo
portone e la mia mascella tocca terra: questa costruzione è
enorme! Mi sento ancora più una nanetta da giardino!
Seguo, o meglio,
vengo trascinata dai ragazzi fino al prossimo portone, oltre il quale
c’è il Grande Sacerdote Shion. Le guardie ci
annunciano e finalmente varchiamo la soglia, attraversiamo il lungo
corridoio e finalmente mi ritrovo faccia a faccia con Shion.
Sinceramente mi
aspettavo un vecchietto con la barba e il bastone, e invece mi ritrovo
questo ragazzo giovane con i capelli verdi – sì,
verdi, - e gli occhi di un insolito color viola. Guardandolo meglio
assomiglia molto al Lilloso.
-dea Artemide,
è un onore poterla finalmente incontrare di persona-
A queste parole
si inginocchia davanti a me seguito a ruota dagli altri.
-potete
rialzarvi e darmi tranquillamente del tu, non sono abituata a queste
formalità…-
Come se avessi
dato un ordine, Shion si rialza insieme ai ragazzi.
-come vuoi,
allora anche tu puoi tranquillamente abbandonare le
formalità con me-
-d’accordo.
Piacere, sono Sara-
-un bellissimo
nome, complimenti. Il mio è Shion. I cavalieri mi hanno
parlato molto bene di te e mi auguro che abbiano fatto altrettanto con
me-
-non
preoccuparti, hanno detto tutte cose positive-
Onestamente non
è che mi hanno detto molto su di lui, ma penso sia meglio
tralasciare.
-sicuramente il
viaggio alla velocità della luce ti avrà
spossata, vieni che ti mostro la tua stanza-
-grazie-
Prende la mia
valigia e mi fa strada.
Chiamarla
semplicemente camera è un insulto, è enorme!
È divisa in due sale: nella prima c’è
il bagno con una piscina in centro, che in realtà
è la vasca da bagno, mentre nell’altra sala
c’è la camera da letto vera e propria. Al centro
c’è un letto a baldacchino in ferro battuto, sulla
parete sinistra un armadio grande come tutti quelli di casa mia messi
assieme, di fronte all’ingresso una finestra grande quasi
come tutta la parete che dà su un piccolo balcone con una
vista mozzafiato di Atene e del mare.
In confronto
casa mia appare come un ospizio per anziani.
-leggo nei tuoi
occhi che non ti aspettavi tutto questo, non è vero?-
-in effetti,
Shion, non me lo sarei mai aspettato davvero…-
-se vuoi darti
una rinfrescata fai pure con calma. Quando sarai pronta cominceremo la
riunione. Invece voi cavalieri potete tornare ai vostri alloggi, quando
sarà il momento vi convocherò-
A questo ordine
i ragazzi se ne vanno mentre Shion mi spiega che, per ogni segno
zodiacale, sulla scalinata che porta a questo edificio ci sono dodici
case presiedute proprio da questi ragazzi.
Cavolo, se la
mia stanza è così figuriamoci le loro case! Altro
che il letto o il divano su cui li obbligo a dormire da me!
Shion mi lascia
da sola e così, dopo una veloce rinfrescata disfo la valigia
e mi metto qualcosa di più leggero, qua in Grecia fa
piuttosto caldo.
Una canotta e
una paio di pinocchietto dovrebbero andare benissimo.
Mentre contemplo
la vista mozzafiato del mare qualcuno bussa alla porta.
-signorina Sara,
il Grande Sacerdote chiede di lei, mi segua per favore-
Seguo la guardia
e mi ritrovo in questo salone enorme – ma ormai la grandezza
della struttura non mi sorprende più – con al
centro un tavolo rettangolare dove sono seduti i cavalieri mentre a
capotavola c’è lei, Saori. Su ordine della guardia
mi siedo accanto a lei e quando arriva Shion la riunione ha inizio.
***
Finalmente
usciamo da quella sala.
Mamma mia che
sollievo, finalmente è finita!
Ma quanto tempo
siamo rimasti lì dentro?
Guardo il
cellulare e vedo che ormai è mezzogiorno passato.
Tecnicamente
dovevamo parlare solo di me e Apollo e invece Saori chiacchierava, e
chiacchierava, e chiacchierava…
Ma non esiste un
modo per spegnerla o per tapparle la bocca? Mi ha quasi fatto venire
l’emicrania! Quasi tre ore così!
Mentre mi
stiracchio pensando che ormai è andata, due braccia mi
prendono da dietro e poi sento un bacio sul collo.
-non ce la
facevi più, eh?-
-mi chiedo come
tu possa aver ascoltato tutte quelle chiacchiere fino alla fine, io a
neanche metà discorso mi sono persa-
-dopo anni e
anni ci sono abituato però, che rimanga tra noi, le parole
di Saori mi entrano da un orecchio e mo escono dall’altro-
-allora non sono
l’unica a fare così-
Mi giro e lo
guardo negli occhi.
-era da un
po’ che non ti vedevo con l’armatura-
-dal giorno in
cui ti ho quasi uccisa-
-non
ricominciamo con la solita lagna “ti stavo per uccidere, non
me lo perdonerò mai” per favore-
-come vuoi
gattina…-
Tento di
baciarlo con impeto ma batto la faccia contro una parte
dell’elmo.
-PORCO CANE CHE
MALE!!!-
In quel preciso
istante passa Saori in tutta la sua spocchiosità facendomi
pure la linguaccia.
Proprio nel
pieno della figura di merda dovevi passare, lurida cornacchia!
Prima di
risponderle con una linguaccia Shura mi prende di peso e mi riporta
davanti alla mia camera.
-ora io devo
andare, però stasera ci sarà una cena informale
tra noi cavalieri e Shion dove tu e Saori siete le ospiti
d’onore. Un consiglio: si starà all’aria
aperta, quindi non vestirti troppo leggera perché di sera fa
un pò freddo-
-ok mammina,
come vuoi tu, vorrà dire che sotto metterò la
canottiera-
Shura ride e poi
si sfila l’elmo, così stavolta non sbatto contro
niente e riesco finalmente a baciarlo.
A malincuore il
bacio dura pochissimo perché lui deve tornare alla sua casa
e attendere istruzioni dal Grande Sacerdote.
Appuntamento per
stasera alla dodicesima casa per le otto e mezza.
Dato che ormai
ci sono, pranzo insieme a Shion che si mette a raccontarmi tutti i
dettagli del santuario, ad esempio delle dodici case e
dell’antica guerra avvenuta più di 200 anni fa.
Non pensavo che queste storie mi potessero prendere così
tanto!
In
più mi ha raccontato anche di Kanon e dei casini che ha
combinato con Poseidone…
In effetti ha
scatenato un bel putiferio, però ora mi spiego
perché anche lui ha un’armatura, infatti mi pareva
strano che i segni zodiacali fossero diventati 13!
Prima di tornare
nella mia camera ne approfitto per chiedergli il permesso per andare un
po’ a girare per la città.
Anche
perché c’è un dettaglio a cui non ho
pensato: i vestiti per la sera.
O meglio, le
magliette a maniche lunghe… infatti mi sono portata solo
cose estive!
Cavolo! Ero
certa di aver dimenticato qualcosa e infatti avevo ragione, non ho
calcolato lo sbalzo climatico tra giorno e notte!
Su ordine di
Shion non mi posso allontanare dal Santuario senza la scorta di almeno
una persona, così sono costretta farmi accompagnare nello
shopping da uno dei ragazzi e la mia scelta ricade subito su Aphrodite,
che sembra intendersi di moda meglio di me.
Lui accetta e ci
avviamo per le stradine di Atene ad esercitare l’antica arte
della donna che consiste nel comprare di tutto e di più. Se
poi la donna non spende un centesimo perché può
far mettere tutto sul conto a nome della società usata come
copertura per nascondere a terzi il vero compito dei
cavalieri… beh è un invito a nozze!
Come dicevano
Wilma e Betty nei Flintstones: IL COOOOOOOONTO!
Ritorniamo al
santuario carichi di borse – mi sono lasciata alquanto andare
con lo spendere – e Aphrodite mi porta in braccio fino alla
mia camera, lo saluto e poi mi fiondo a farmi un bel bagno, infatti
manca un’ora all’appuntamento.
***
Intanto che mi
raffreddo un po’ scelgo i vestiti per stasera e preparo la
piastra per i capelli, stasera li liscio e ci metto un paio di mollette
con dei piccoli girasoli di stoffa per non farli finire davanti al
viso, infatti mi danno parecchio fastidio.
Accidenti a me
che non ho saputo resistere a queste mollette! Sono da bambina ma le
adoro! Io amo i fiori! E poi ho dimenticato a casa tutti i miei
elastici e le mie mollette per i capelli, quindi dovevo per forza
prenderle!
Ok, che scusa
patetica.
Direi che i
jeans e la maglietta rosa a maniche lunghe con scollatura a barchetta
che ho comprato oggi pomeriggio vanno benissimo, ai piedi le mie solite
scarpe da ginnastica, qualche braccialetto preso oggi in una bancarella
e via! Devo ringraziare Aphrodite per tutti i suoi consigli, accidenti
è meglio di una rivista di moda!
Vi ho visti,
avete storto il naso quando ho nominato le scarpe da ginnastica!
Sappiate che io con i tacchi e le scarpe da sera non ci so camminare e
l’unica volta che le ho messe ci ho rischiato
l’osso del collo! Quindi da allora mai più, e W le
Adidas!
Guardo
velocemente l’ora sul cellulare e mi precipito fuori, sono
già in ritardo!
Mi fiondo per le
scale e finalmente arrivo al luogo dell’appuntamento.
Ma quanti cavolo
di gradini ho fatto?! Sono arrivata a contarne 560 e poi ho perso il
conto!
Fatto sta che
finalmente sono arrivata, anche se col fiatone, e subito Shura mi viene
incontro.
Dio mio quanto
è figo con i jeans blu scuro e la camicia bianca!
Scusatemi ma
almeno dieci secondi in modalità sbavo ci stanno tutti!
-ehi gattina
tutto a posto?-
Scendo dal mio
pero dei pensieri, dove ormai ho costruito un ramo a parte solo per
Shura, e riprendo un po’ di fiato.
-sì,
tutto ok… tranne per il fatto che ho fatto una corsa
pazzesca per arrivare fino a qui. Ma quanti gradini ci sono tra una
casa e l’altra?-
-circa mille-
Sbianco.
-mille?!-
-più
o meno sì-
-ma siete matti?
Che vantaggio c’è a mettere così tante
scale?-
-ehi non
l’abbiamo deciso noi, è stato costruito
così e basta… e poi non credo che secoli fa ci
fossero le scale mobili-
-potreste sempre
metterle adesso-
Mi accarezza
sulla testa e poi mi porta dagli altri.
Posso
strabuzzare gli occhi? No perché se stasera
c’è la gara a chi è vestito
più figo farei fatica davvero a scegliere il vincitore!
Sara ricordati
che sei fidanzata, placa gli ormoni… o almeno concentrali su
Shura!
-come al solito
Saori è in ritardo-
-hai detto bene,
Milo, come al solito…-
-Milo, Kanon,
per favore vedete di non parlare male della signorina Saori, vi ricordo
che lei è Atena-
-scusaci Shion,
ma non si può ogni volta fare la primadonna in questo modo!
E poi in queste cene non ci sono cavalieri e dei ma solo degli amici,
quindi…-
-posso capire il
tuo punto di vista Milo, ma non si parla male degli assenti…
e poi certi pensieri è meglio tenerli per sè-
-come vuoi tu
Shion, però se poi dice la solita frase “non mi
ero accorta che fosse così tardi” quando
è da mezz’ora che la chiamiamo al cellulare
tienimi fermo!-
Quasi neanche a
farlo apposta ecco che compare Saori.
Notare che
questa era una cena informale: indossa una minigonna inguinale nera, un
top di paillettes oro super scollato, ai piedi tacchi 12 centimetri,
trucco pesante e capelli arricciati sicuramente col ferro.
Me lo
consentite? Sembra una battona.
Io una
ragazzina, lei una battona.
Da un estremo
all’altro.
-scusate il
ritardo, non ho visto l’ora e non pensavo fosse
così tardi-
Automaticamente
guardo Milo che si sta trattenendo a fatica dal ribatterle.
-ora che ci
siamo tutti, possiamo andare. Ho fatto preparare la cena in una piccola
radura qua vicino dove nessuno potrà disturbarci e potremo
alzare il volume dello stereo in tranquillità-
Dopo le parole
di Shion, vengo presa in braccio da Shura e poi ci spostiamo con la
super velocità seguendo gli altri verso quello che mi pare
un boschetto.
SPAZIO
AUTRICEEEEEEE-----------------
Ben ritrovati
gentilissimi lettori ^^
Avviso subito
che per questo capitolo e per un pezzo del prossimo mi concedo un
po’ di cazzeggio vario nella narrazione, così,
tanto per XD
Mi consentite un
urlo di gioia per la messa in onda del primo episodio della sere Hades
in italiano?
SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!
Scusate lo sfogo
che non c’entra una mazza con la ficcy, ma se non lo facevo
esplodevo XD
Mi ha fatto
veramente piacere sapere che il pezzo della dichiarazione vi
è piaciuto insieme a un Shura tutto tenerino e coccoloso!!!
Sinceramente me lo sono immaginato tante di quelle volte nella mia
mente che potevo farci un filmino XD
Su quel pezzo
sono proprio orgogliosa di me ^^
Comunque ho
deciso di essere generosa, a chi ha indovinato il toto-cavaliere
manderò a casa a fine ficcy un cavaliere a scelta XD
Per chi non ha
indovinato un premio di consolazione, cioè
l’autografo del Saint preferito, quindi fatemi sapere XD
Anche i dialoghi
delle ragazze durante la partita in spiaggia vedo che sono piaciuti,
nel rileggerli mi sembravano quasi reali… rinnovo i miei
ringraziamenti alla compagnia del lago e soprattutto ad Arianna XD
Dato che oggi
veramente non ho un cavolo da dire (alla faccia della mia lingua lunga
XD) passo ai ringraziamenti:
Eris
San: sono contentissima nel sapere che il chappy ti è
piaciuto! E anche a me ha fatto davvero piacere incontrarti! Fammi
sapere per la fiera, mi raccomando! Un bacione ^^
Sesshy94:
tu dici che Deathy si arrabbierebbe se sentisse questo nomignolo? O
credi che si incavolerebbe di più se lo chiamassero per
nome? Mah XD grazie anche per My December e Sary’s Song, c
tengo particolarmente a quelle due ficcy ^^ beh, fammi sapere
cosa te ne è sembrato del capitolo, alla prossima cicci! ^^
LightDN:
ciao CDV! Prima di tutto grazie mille per tutti i complimenti, sia per
il realismo nella narrazione che per i miei miglioramenti…
sto cercando di migliorarmi sempre di più e spero di andare
bene, anche se faccio fatica con le scene d’azione, su quelle
ho ancora un po’ da lavorarci ^^”
Il
Lilloso è sempre il Lilloso, comincio ad adorarlo anche io XD
Un
bacione grande grande CDV, alla prossima!
Piccolabulma:
finalmente la coppia è svelata! Ti piace? Fammi sapere! ^^
Gil88:
ti è piaciuto il chappy zuccheroso? O ti ha fatto venire il
diabete? O semplicemente vuoi uccidere Milo? XD
A
volte mi chiedo perché i Gold non esistano veramente,
sarebbero la fonte di gioia di ogni ragazza! Non sai che darei per
vederli davvero sotto il sole, tutti sudati a giocare a
pallavolo…
Ahem,
ti saluto intanto che tento di darmi in contegno XD
Bellatrix18:
anche a te piace Shura? Bene mi fa piacere sapere che il caliente
spagnolo piace anche ad altre ^^ ti do ragione, nel 90% dei casi
è disegnato da cane, ma quando lo disegnano bene…
cavolo non ho più fazzoletti per asciugare la bava!
Che
te ne pare del capitolo? Fammi sapere! E grazie per i complimenti! ^^
Sabri92:
per il toto-cavaliere sei stata ingannata dal capitolo al mare, non
è vero? aspetto il tuo parere su questo capitolo, un bacione!
Anzy:
tranquilla per il capitolo scorso, non fa niente ^^ ti piace
il Shura innamorato? Bene ne sono contentissima ^.^
In
effetti anche gli altri, se vedete che si sbaciucchiano cacchio state
lì a fissare? Maleducati! Dovrò insegnargli un
po’ di educazione al cast della ficcy (O___O
–ndcast)
Un
bacione anche a te!
Ai91:
magari fosse tutto mio il bel Capricornetto XD mi fa piacere sapere che
la dichiarazione ti è piaciuta, aspetto la tua recensione su
questo capitolo ^^
Snow
Fox: il fulmine ti è piaciuto a quanto vedo, insieme al
Lilloso punk XD però io non sono geniale, è che
mi disegnano così U_U che ne pensi del chappy?
Fammi sapere ^^
Roxrox:
come ho detto nella parte dello spazio autrice hai vinto il tuo Saint
preferito a casa! Fammi sapere chi vuoi XD bene bene, sono contenta che
il chappy ti è piaciuto! Ti ha ricordato Shrek 2? Pesa che
l’ho visto ieri sera e in quel pezzo mi è venuta
in mente la tua recensione XD oddio inizio a preoccuparmi per me XD
Lascia
un commentino su questo chappy, ok? Alla prossima!
In
più, dopo 10 capitoli di ingratitudine, è
doveroso ringraziare anche tutti coloro che hanno messo
“Favola” tra i preferiti! Quindi un grazie enorme
a: alice brendon cullen, anemone333, anzy, bellatrix18, darkalexandra85,
Djbrill88, Gaara4, Hagaren, Hoshiro, kira_the_rebel, LightDN,
Little_Lilo, piccolabulma, roxrox, Sabri92, Selenia, Snow Fox,
stacyfore e Terry Alchemist 22.
GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!
AVVISO: il prossimo
capitolo FORSE
esce prima del solito causa fiera del fumetto a Milano (dove io ci
sarò), però non vi garantisco niente!
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Capitolo 12 *** Get The Party Started ***
CAPITOLO
12 – GET THE PARTY STARTED
Quando ci
fermiamo e scendo dalle braccia di Shura non posso non meravigliarmi
della location: praticamente siamo davanti a una piccolo laghetto con
tanto di cascata e perfettamente circondati dagli alberi. Nonostante
questo però il posto è perfettamente illuminato
da delle lampadine colorate alimentate da un piccolo generatore, al
quale sono attaccate anche delle casse collegate a un lettore cd.
Più verso destra c’è una lunga tavolata
apparecchiata di tutto punto.
Certo che hanno
pensato proprio a tutto! Devo chiedere a Shion come diamine ha fatto a
organizzare questa meraviglia!
-tutto a posto?-
-Shura, io e la
super velocità di voi cavalieri non andremo mai
d’accordo, mettiti il cuore in pace-
Mentre tento di
non sembrare un’ubriaca Saori mi lancia un’occhiata
di superiorità, solo perché lei non ha questo
effetto collaterale scendendo dalle braccia di Aiolos.
Ah
sì? La mettiamo così?
Cerco la mano di
Shura, la trovo e la stringo, poi lui la solleva e mi fa un baciamano.
Saori si gira
incavolata nera.
E
così pareggiamo con la mia figura di merda di stamattina,
tiè!
Nel pieno della
mia goduria del pareggio una voce a me sconosciuta si alza sopra tutte
le altre.
-finalmente
siete arrivati! Cominciavamo a credere che vi foste persi!-
-dacci un taglio
Seiya, ho le palle così girate che tra un po’ vado
all’indietro!-
-Milo, per
favore, contieniti con le parole!-
-scusami Aiolia
ma quando ci vuole ci vuole!-
Mi giro verso
Aiolia e Milo e vedo che c’è un ragazzino con
loro. Anzi, dei ragazzini, li conto e sono in cinque.
Il morettino di
fronte a Milo si gira verso di me e mi si avvicina tutto curioso.
-e
così lei sarebbe Sara, la famosa reincarnazione della dea
Artemide?-
Mi sta
letteralmente squadrando da capo a piedi seguito a ruota dai suoi amici.
Già
non mi piace essere osservata, figuriamoci se mi fa piacere essere
squadrata da cima a fondo da quattro paia di occhi contemporaneamente.
Quando
finalmente mi hanno osservata abbastanza decido che è meglio
presentarmi.
Inutile
sottolineare che i ragazzi stanno ridendo sotto i baffi.
-sì,
sono Sara, reincarnazione di Artemide. Piacere di conoscervi-
Tendo la mano
cercando di non sembrare schifata e il moccioso la stringe imbarazzato.
Vi ho mai detto
che i bambini e i ragazzini li odio?
Bene, ora lo
sapete.
-piacere mio, io
sono Seiya e loro sono i miei amici-
A turno si
avvicinano gli altri ragazzini.
Il primo
è un ragazzo biondo con gli occhi chiari.
-mi chiamo
Hyoga, piacere di conoscerti-
Gli stringo la
mano e ho un dejà-vu: mi ricorda quando si era presentato
Camus.
Infatti anche
lui ha la mano gelata.
Mi chiedo se
siano parenti.
Hyoga si
allontana e al suo posto si piazza questo ragazzo tipicamente orientale
e con lunghissimi capelli neri.
-io sono Shiryu
della costellazione del Dragone-
Addirittura
l’inchino!
Si vede che
è diverso dagli altri ragazzini.
Ma rimane sempre
un moccioso.
-alzati pure,
niente formalità con me, dammi pure del tu-
Come se avessi
ordinato chissà cosa si rialza e lascia il posto a un
cucciolo.
Sì,
questo qua ricorda un cucciolino spaventato.
-io sono Shun e
questo è mio fratello Ikki-
Mi giro verso la
persona subito accanto a lui e vedo questo ragazzo alto con i capelli
corti sul blu.
Ma siamo sicuri
che sono fratelli?
Il cucciolo
sembra uscito da uno spot per le scarpe Barbie mentre l’altro
potrebbe prendere il posto di Renegade!
Vabbè,
ormai stupirmi non mi stupisce più di tanto.
Scusate il
pensiero idiota e contorto ma è così.
-piacere di
conoscervi tutti ragazzi-
Kanon si
avvicina e si appoggia finemente su Seiya.
-e
così avete conosciuto la nostra gattina, eh? Però
mi dispiace ragazzi, è più grande di voi ed
è la ragazza di Shura-
-Kanon non mi
chiamare gattina!-
-ma se ti sta
così bene come soprannome!-
-piantala!-
Prima che mi
metta a litigare con Kanon sento degli urletti divertiti.
-e
così lei è la ragazza di Shura, eh? Ma guarda un
po’, chi l’avrebbe mai detto-
Ma
perché ora quello cinesino sfotte?
-qualche
problema ad accettare la cosa, Dragone?-
Grazie al cielo
Shura arriva a salvarmi, mi abbraccia e mi tira a sé.
-no Shura, solo
che non l’avrei mai detto-
Shura ridacchia
e poi mi dirotta verso Shion.
-ti ringrazio-
-di niente
gattina-
-basta, ormai ci
rinuncio, chiamatemi pure gattina…-
-con o senza il
tuo permesso l’avremmo comunque fatto…
però ho notato che non sopporti i ragazzini-
-esatto, i
bambini e i ragazzini non li posso sopportare, potessi farlo li
prenderei sotto con la macchina dal primo all’ultimo!-
-siamo stati
tutti piccoli, lo sai?-
-ma ormai sono
cresciuta-
Ci fermiamo
davanti a Dohko.
-vedo che hai
conosciuto i cavalieri di bronzo-
-già…
ma sono solo loro cinque? Mi sembrano un po’ pochi-
-no, sono molti
di più, ma gli altri sono impegnati in varie missioni-
-ho
capito…-
-Shiryu
è stato il mio allievo da bambino, sai?-
-davvero?-
Che coraggio ad
allenare un moccioso. Io dopo due giorni l’avrei fucilato.
Decisamente io e
i bambini viaggiamo su due binari opposti.
Shion si
avvicina a noi.
-signori e
signore, la cena è servita-
Ci dirigiamo
verso il tavolo e mi siedo verso il centro con a sinistra Shura, a
destra Death Mask e di fronte Dohko e Shion. Saori è sul
fondo a sinistra, meglio così, almeno non rischio di
lanciarle il cibo addosso e di scatenare un putiferio.
Mentre dei
camerieri spuntati da chissà dove ci portano tante
squisitezze, rido e scherzo con Death Mask che prende per i fondelli
Seiya e mi racconta tutte le sue figure di merda.
Anche Shion,
Dohko e Shura ridono con noi!
In un momento di
pausa dai racconti – cioè intanto che mangiamo
– Shion dice qualcosa che mi sorprende.
- …il
cuore di quella fanciulla che cantava e se ne stava coi conigli, i
pappagalli verdi e gialli come i petali di quei fiori che portava tra i
capelli-
-conosci quella
canzone?-
-adoro le
canzoni italiane e quella è una canzone veramente carina.
Voi due sembrate i protagonisti, il tuo nome vuol dire
“principessa” e oltretutto hai pure le mollette con
i fiori gialli, Shura invece è il cavaliere però
senza cavallo bianco-
Io e Shura ci
guardiamo sorpresi e imbarazzati mentre Shion, Dohko e Death Mask
scoppiano a ridere.
In effetti non
ci avevo mai pensato eppure la descrizione combacia a pennello.
Mentre elaboro
questi pensieri parte una canzone dance, mi giro verso le casse e vedo
che Milo chiude la zip di un porta cd e alza il volume.
-animo gente!
È una festa, non una cena aziendale!-
-idiota, abbassa
quella musica! Mi sta spaccando i timpani!-
-Camus non fare
il guastafeste!-
-e tu non fare
lo spacca timpani!-
-non
ricomincerete con i soliti battibecchi voi due, spero!-
-tranquillo Al,
il qui presente mr. Ice ha solo bisogno di sciogliersi un
po’…-
Detto questo
leva la sedia dal sedere di Camus e lo costringe a ballare con Saori.
Soddisfatto Milo
mi raggiunge.
-dovevo
fargliela pagare e niente è meglio di una ballata con la
piovra Saori-
-la piovra?-
-vedi gattina,
quando la Kido comincia a ballare… beh, guardala-
Segue
l’esempio di Milo e mi giro verso l’antipatica e
vedo che praticamente si sta strusciando con tutta l’anima
addosso a Camus, che poverino non ha vie di fuga.
Sembra
un’audizione per Veline, ma di qualità nettamente
scadente.
-ok, ora ho
perfettamente capito. Il soprannome “piovra” ci sta
a pennello-
All’improvviso
non mi sento più la sedia sotto le chiappe e mi ritrovo in
pista con Milo.
-Shura niente in
contrario se prendo la tua gattina in prestito?-
-non
strapazzarla troppo oppure te la vedi con me-
-tranquillo
hombre!-
-Milo ma
perché mi hai trascinata qui?-
-perché
così puoi dare una lezione di stile a
quell’antipatica-
Detto questo va
verso il lettore cd e mette una canzone dance che conosco benissimo e
che io adoro: “Secreto Of Love” di Cascada.
Vai a quel paese
Milo! Sai benissimo che non so resistere a questo ritmo!
In men che non
si dica il mio corpo si muove da solo e io mi ritrovo a ballare in
mezzo alla pista.
E non sono
l’unica, anche qualcun altro dei ragazzi si è
alzato e si sta scatenando.
Totalmente
rapita dalla musica mi ritrovo a cantare e a ballare un po’
con Milo, un po’ con Aiolia, un po’ con Kanon, un
po’ con Shion e anche un pochino con Seiya e i suoi amici. Ma
solo perché quando ballo scollego il cervello, altrimenti
gli sarei girata al largo.
Quando la
canzone finisce tento di svignarmela al mio posto, dove Shura mi
aspetta divertito, però vengo letteralmente bloccata e
trattenuta in pista.
Però
riesco chiaramente a vedere Saori che, risedutasi al suo posto, mi
squadra con odio.
2 a 1 per me,
palla al centro!
Dopo aver
ballato altre due o tre canzoni mi inchiodo alla mia sedia col fiatone.
-però,
ci hai dato parecchio dentro in pista-
-o lo facevo o
lo facevo Shura, non avevo alternative, ero bloccata lì e
non potevo svignarmela. In più erano tutte canzoni che
conosco e che mi piacciono-
-ovvio che le
conosci, quelli sono i tuoi cd-
-come i miei cd?
Chi li ha presi?-
-sai
com’è, mancava la musica e allora…-
-traditore!-
Cerco di dargli
un “affettuoso” pugno sulla spalla ma mi spacco la
mano.
-ti ricordo che
sono più forte e resistente di te-
-almeno ci ho
provato-
Quasi certamente
ci ho rimesso almeno quattro dita.
Shura sorride e
mi prende in braccio, così riesco ad appoggiare la testa al
suo petto.
-ti amo gattina-
-anche io-
Mentre ce ne
stiamo lì così, abbracciati a spaccarci i timpani
con la musica a tutto volume, un paio di voci che urlano nelle nostre
orecchie mi fanno sobbalzare per lo spavento.
-scusateci per
il ritardo-
-purtroppo le
matricole oggi erano piuttosto agitate-
Mi giro verso la
fonte di queste parole e vedo due ragazze col volto coperto da una
maschera.
Subito davanti a
noi si piazza Aiolia che sprizza felicità da tutti i pori.
Qui gatta ci
cova…
-Sara lascia che
ti presenti Shaina e Marin, delle nostre amiche e sacerdotesse
guerriere-
Marin…
Marin…
Questo nome non
mi è nuovo…
Mentre tento di
ricordare dove l’ho già sentito la ragazza coi
capelli verdi – sì, pure lei, deve essere la moda
ateniese – mi porge la mano. Gliela stringo e per poco non me
la frantuma.
-finalmente ci
conosciamo, io sono Shaina-
-Sara, piacere-
Anche
l’altra ragazza mi porge la mano.
-Marin, piacere-
-Sara, piacere
mio-
Lei è
stata più delicata, forse perché ha notato che la
mia mano si è gonfiata un po’.
-bene, ora che
vi siete conosciute possiamo andare in pista!-
Dopo queste
parole Aiolia prende la mano di Marin e la porta in pista tutto
contento.
Ecco! Ora mi
ricordo! Quando i cavalieri dovevano decidere chi doveva rimanere a
casa mia Death Mask aveva detto qualcosa del tipo che Aiolia ci doveva
provare con lei…
Ora si spiega
tutto!
-finalmente il
leone si è svegliato ed è partito
all’attacco-
-era pure ora,
no? Dopotutto la mia socia è da mesi che cerca di fargli
capire che gli interessa-
Grazie a questo
mini discorso tra Shura e Shaina – che scioglilingua dire i
loro nomi vicini! – ora ho finalmente capito: quei due si
piacciono da parecchio!
-Shura?-
-dimmi gattina-
-ma allora il
discorso che eri il primo cavaliere che si è innamorato era
una balla?-
-non del tutto.
Cronologicamente parlando non sono il primo, però sono
l’unico che finora si è scoperto ricambiato e che
ha una fidanzata, che per di più è una dea-
Mi sa tanto di
presa per i fondelli.
-vabbè
lasciamo stare…-
Taglio corto su
questa storia e guardo verso la pista, dove Aiolia e Marin ballano
stretti stretti… quanto sono carini insieme!!
All’improvviso
la musica cambia e viene messa una dolcissima canzone che conosco fin
troppo bene…
Shura mi solleva
come fossi fatta di aria e ci ritroviamo a ballare abbracciati in pista.
Ora
vi racconto una storia che
Farete fatica a
credere
Perché
parla di una principessa
E di un
cavaliere che
In sella al suo
cavallo bianco
Entrò
nel bosco
Alla ricerca di
un sentimento
Che tutti
chiamavano amore
Prese un
sentiero che portava
A una cascata
dove l’aria
Era pura come il
cuore di quella
Fanciulla che
cantava
E se ne stava
coi conigli
I pappagalli
verdi e gialli
Come i petali di
quei fiori che
Portava tra i
capelli
Na na na na na
na na na na…
Guardo accanto a
noi e vedo che anche Aiolia e Marin stanno ballando abbracciati e poco
più in là anche Shaina e Seiya…
COME?! SHAINA E
SEIYA?!
MA…
Vabbè,
i gusti sono gusti.
Mi giro
dall’altro lato e vedo che anche gli altri cavalieri si sono
divisi scherzosamente in coppie e stanno ballando, solo mi dispiace per
Shion che si è beccato Saori come compagna.
Il
cavaliere scese dal suo cavallo bianco
E
piano piano le si avvicinò
La
guardò per un secondo
Poi
le sorrise
E
poi pian piano iniziò a dirle
Queste
dolci parole:
Vorrei
essere il raggio di sole che
Ogni
giorno ti viene a svegliare per
Farti
respirare e farti vivere di me
Vorrei
essere la prima stella che
Ogni
sera vedi brillare perché
Così
i tuoi occhi sanno
Che
ti guardo
E
che sono sempre con te
Vorrei
essere lo specchio che ti parla
E
che a ogni tua domanda
Ti
risponda che al mondo
Tu
sei sempre la più bella
Na
na na na na na na na na…
Durante il
ritornello Shura mi ha sussurrato nell’orecchio le parole
della canzone e dire che sono stupita è ben poco!
La principessa lo
guardò
Senza dire
parole
E si
lasciò cadere tra le sue braccia
Il cavaliere la
portò con se
Sul suo cavallo
bianco
E seguendo il
vento
Le cantava
intanto
Questa dolce
canzone:
Lo guardo e mi
risponde con un bacio, per una volta spengo il cervello volontariamente
e mi lascio portare dalla musica e dal suo dolce cullare…
Vorrei
essere il raggio di sole che
Ogni
giorno ti viene a svegliare per
Farti
respirare e farti vivere di me
Vorrei
essere la prima stella che
Ogni
sera vedi brillare perché
Così
i tuoi occhi sanno
Che
ti guardo
E
che sono sempre con te
Vorrei
essere lo specchio che ti parla
E
che a ogni tua domanda
Ti
risponda che al mondo
Tu
sei sempre la più bella
Na
na na na na na na na na…
***
Apro piano gli
occhi…
Ma mettere una
tenda o una tapparella a questa cavolo di finestrona no, vero? Ho il
sole che mi batte addosso!
Mezza intontita
mi alzo e guardo sul cellulare che ore sono.
Le 8:30.
Mi ributto nel
letto pensando a ieri sera e a come ci siamo divertiti, soprattutto
quando più tardi nel karaoke ci siamo superati: scusatemi ma
io e Deathy che cantavamo le canzoni dei Gem Boy eravamo troppo bravi!
Invece Aiolos e
Aiolia che cantavano “Enjoy The Silence” dei
Depeche Mode non si potevano proprio sentire, in più ridevo
come una scema perché Death Mask continuava a dire che il
microfono si sarebbe suicidato da un momento all’altro. Ma
soprattutto ho rischiato un piegamento in due quando in una canzone,
dove ad un certo punto dice “shakalakaboom”, lui ha
detto tranquillamente “toh, è scoppiato
Shaka!”.
In una sera ho
legato parecchio con quel pazzo, chi l’avrebbe mai detto! Ci
siamo ritrovati a sparare cazzate quasi in sincronia! Connessione
wireless col cervello!
Invece Saga e
Kanon erano davvero bravi, non conosco la canzone che hanno cantato ma
accipicchia, potrebbero sfondare nel mondo della musica!
Mentre sono
ancora sulla nuvoletta dei ricordi – no, stavolta niente pero
dei pensieri – qualcuno bussa alla porta.
-è
aperta-
Si apre ed entra
Aldebaran.
-buongiorno!
Dormito bene?-
-divinamente,
anche se il sole mi ha svegliata troppo presto-
-presto? Vorrai
dire che finalmente ti ha svegliata! È da un’ora
che ti stiamo aspettando all’arena di addestramento accanto
alla casa di Mur!-
-veramente io
non ne sapevo niente…-
-poche storie,
ora ti prepari e vieni giù con me-
-ok ok-
Mi do una
sciacquata veloce e mi metto gli abiti da allenamento che Al mi ha
portato.
Mi cambio
velocemente e vado al campo di addestramento dove Kanon, Camus, Saga e
anche Aiolos e Death Mask mi stanno aspettando.
Oggi
è il 24 giugno, vero?
Allora…
-TANTI
AUGURI AL FESTEGGIATOOOOOOOOOO!!!-
Della serie: mi
hanno sentita urlare anche in Cina.
Death Mask si
avvicina con il solito ghignetto divertito e mi scompiglia tutti i
capelli.
-grazie Saretta,
e tieni sempre accesa la connessione wireless col cervello-
-tranquillo, non
la spengo mai-
-buongiorno
gattina! Pensavi di svignartela dagli allenamenti, vero?-
-senza farlo
apposta Kanon, credimi…-
E si ricomincia
col solito tran-tran di esercizi: corsa, stretching, flessioni, pesi,
arco…
Quando
finalmente mi concedono una pausa mi butto su un pezzo di pietra liscio
un po’ isolato e all’ombra con le ossa a pezzi: col
clima di Atene è tutto più difficile, infatti fa
un caldo pazzesco e l’afa non da tregua.
Sento qualcuno
vicino a me, apro gli occhi e vedo Apollo che mi sorride.
Panico totale.
-oh cazzo-
Dopo
l’espressione di assoluta finezza che mi è
scappata dalla bocca mi tiro su di scatto e tento di allontanarmi da
lui, però qualcuno mi blocca di schiena sollevandomi e
tappandomi la bocca con una mano.
Tempo pochi
secondi, qualche immagine sconnessa e troppo veloce, e mi ritrovo nel
tempio che vedevo spesso quando ero svenuta. Cerco di liberarmi
agitandomi un po’ ma invece ottengo l’effetto
opposto, infatti la presa diventa più stretta.
-Artemide,
sorella mia, il tempo purtroppo è nostro nemico, devi
assolutamente passare dalla mia parte prima che sia troppo tardi-
Cerco di
insultarlo con tutte le parolacce che conosco ma la mano sulla bocca fa
uscire suoni incomprensibili.
Tento di tirare
un calcio per liberarmi ma non ci riesco.
Merda!
-non
preoccuparti, sorella mia, resterai con me in questo tempio di Apollo e
allora avrai modo di capire, con le buone o con le cattive-
Schiocca le dita
e chiunque mi stia bloccando mi trascina fino a una specie di cella di
prigione, mi spinge al suo interno e ne chiude la porta.
Come una furia
batto i pugni contro il portone di legno imprecando di tutto e di
più però sembra che io sia rimasta completamente
sola.
E adesso che
cosa faccio?
I ragazzi si
saranno certamente accorti che non ci sono più e si staranno
mettendo sulle mie tracce.
Mi guardo
intorno e la stanza è praticamente vuota, non
c’è niente se non una finestrella troppo in alto
per me e protetta da delle sbarre.
Appoggio la
schiena a una parete e mi lascio scivolare a terra, appoggiando il viso
alle ginocchia presa dalla paura e dalla rabbia, infatti nonostante io
mi sia allenata con impegno non ho fatto alcun miglioramento, non sono
neanche riuscita a non farmi catturare.
Inizio a
piangere.
Shura…
Ragazzi…
Vi prego, venite
presto…
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEEEE-------------------------
Ciao a tutti e
ben ritrovati!
Per prima cosa
lasciate che vi ringrazi dal profondo del mio cuore con tanto di
inchino alla giapponese per le 102 recensioni… VI
ADOROOOOOOOOOOOO!!!
Potessi farlo
giuro che farei una statua per ognuno di voi!
E come avevo promesso ecco qua il nuovo capitolo in anticipo,
stavolta l'ho messo davvero prima (e non come ad agosto), come vedete
ho fatto la brava! ^^
E
così ora Apollo ha rapito Sara e la tiene
prigioniera…
Che
succederà ora? Riuscirà Sara a scappare? I
cavalieri arriveranno a salvarla? E Apollo che intenzioni ha stavolta?
La smetterò di fare domande come negli ultimi minuti degli
episodi di Dragon Ball? Che dite, passo ai ringraziamenti che forse
è meglio? XD
LightDN:
ciao CDV! Noooooooooooo, non pretendi troppo chiedendomi un Kanon che
sbuca fuori a sorpresa dallo scatolone improvvisando uno striptease
sulle note di "You can leave your hat on"!!! mi chiedi una bazzecola XD
bisogna vedere se Kanon però vuole collaborare, ma anche se
non volesse lo costringo io ^__^ tu che dici, sarà
Kanon a combinare qualcosa più avanti? O forse qualcun
altro? Come cantava Raf “chissà chissà,
e resto solo con le mie domande patetiche, inutili, purtroppo
indispensabili”
Vuoi
accoppare Saori (come praticamente tutte le fan di Saint Seiya)? Prego
accomodati, non sarò di certo io a fermarti XD
Che
te ne è parso del capitolo? Fammi sapere CDV! Un bacione
dalla Gattina ^^
Piccolabulma:
eh sì, le cose vanno bene… almeno fino a quando
Sara non viene sequestrata da Apollo. Da lì in poi come
andrà? Leggi il prossimo capitolo e lo saprai! ^^
Ps:
anche tu vuoi accoppare Saori? Prego, procedi pure XD
Sesshy94:
ciao cicci! Mi fa piacere che hai messo “Favola”
tra i preferiti (e non ti devi scusare per il ritardo ^^). Ti piace
Shura innamorato? Bene bene, la cosa mi fa tantissimo piacere e vedrai
che andando avanti sarà sempre più innamorato
^//^
Purtroppo
come hai visto Apollo non si è ancora arreso e stavolta ha
deciso di passare al sequestro… che dici, prima o poi si
arrenderà? Tu che dici? Un bacio grande! ^^
EriS
SaN: come vedi stavolta ho scritto correttamente il tuo nick dopo
essermi accorta solo ieri che finora l’ho sempre scritto male
XD mi fa piacere che il
chappy ti abbia risollevato il morale, spero che anche la prima parte
di questo abbia avuto lo stesso effetto ^^ e sempre W le
Adidas, Aphrodite fashion stylist e abbasso i tacchi XD
Snow
Fox: certo che ti presto Aphrodite per una giornata dal coiffeur,
dopotutto siamo amiche, no? XD mi ha fatto piacere sapere che il chappy
ti è piaciuto, fammi sapere ce ne pensi anche di questo, ok?
Un bacione!
Gil88:
in effetti la salute fisica di Sara inizia a preoccuparmi, non vorrei
che di nascosto stia prendendo ogni tipo di medicinale contro nausea,
mal di testa, veleno… dovrò chiudere
l’armadietto dei medicinale per precauzione XD per
Camus c’è ancora un
po’ da aspettare, diciamo ancora tutta la fan fiction, per
gli auguri a Deathy non mancherò… ciaoooooo!!!
Anzy:
vedo che anche tu concordi con me per l’Aphrodite fashion
stylist e Saori battona… XD per
la tua richiesta purtroppo mi dispiace, Camus è
già stato destinato insieme a Kanon… se vuoi ti
presto qualcun altro per un giorno, che dici, si può fare? ^^
Ai91:
ehilà ciao! Vedo che anche tu cominci ad adorare Shura,
soprattutto perché sai che dopodomani pesta Mur XD ma povero
il Lilloso!!! A me serve vivo!!! O_O
Sabri92:
grazie per i complimenti ^^
fammi sapere che te ne pare del chappy, ok? Un bacione!
Daniciao:
ma ciao! Mi fa piacere che la storia ti piaccia e che Shura ti abbia
incuriosita! Grazie mille per aver inserito
“Favola” tra i preferiti, spero che continuerai a
leggere ^^
Roxrox:
ciao! Sai che hai lasciato la recensione n° 100?
GRAZIEEEEEEEEEE!!! Ok, a fine fan fiction ti mando Shun come da te
richiesto XD che te ne pare della cena e del rapimento? Fammi sapere!
^.^
Bellatrix18:
neanche tu sei mai stata ad Atene? Bene, siamo in due XD in effetti
comincio a credere che lo stress da attentati stia mandando fuori di
testa la povera Sara, infatti adesso è qua accucciata
nell’angolo con le spalle al muro che si guarda
sospettosamente in torno… vabbè, vedrò
di farla riprendere per il prossimo capitolo XD in effetti
Shura in jeans e camicia è una visione paradisiaca che
è nella mia mente da quando ho scritto quel pezzo
*ç*
Per
il premio io Shura te lo manderei anche a casa, ma dato che poi me lo
sequestri… se te lo mando per una giornata con me al seguito
(ovviamente nascosta senza che tu te ne renda conto con il mio stile
ninja) va bene lo stesso? XD
Fammi
sapere su questo e sul chappy, un bacione! ^^
E ora concludo
dicendo: FUMETTOPOLI, STO ARRIVANDOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
|
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Capitolo 13 *** Runaway ***
CAPITOLO
13 - RUNAWAY
Non so quanto tempo sono rimasta a piangermi addosso, fatto sta che
dentro di me provo una tale rabbia che… AAAAAAAHHH!!! DEVO
FARE A PEZZI QUALCOSA!!!
Mi alzo e tento di scassinare il portone come nei film, ma dato che non
sono James Bond provo ad affidarmi al cosmo, senza però
riuscire neanche a scalfirlo. Ma di cosa è fatto???
All’improvviso sento la serratura che scatta e mi ritrovo
faccia a faccia con Apollo.
Quanto vorrei spaccargli la faccia in questo momento, soprattutto
perchè ne sta a fissarmi con un sorrisino tra il divertito e
il vittorioso.
-se sei qua per farmi cambiare idea lascia perdere, io non mi
schiererò mai dalla tua parte, non ti aiuterò a
sterminare gli umani, quindi lasciami subito andare!-
-Artemide, anzi, Sara, sono qua per spiegarti il motivo per cui devi
passare dalla mia parte-
-non voglio stare a sentirti-
-la cosa ti tocca da molto vicino, sarebbe il caso che ti sedessi ad
ascoltarmi-
Indietreggio combattuta: vorrei sentire cosa vuole dirmi,
perché vuole sterminare l’umanità e
perché la cosa mi riguarda, però qualcosa dentro
me fa suonare una sorta di campanello d’allarme che mi avvisa
che è meglio non sapere.
Come se la gravità avesse aumentato la sua
intensità attorno al mio sedere mi ritrovo involontariamente
con le chiappe incollate a terra. Tento di alzarmi, anche aiutandomi
con le braccia, ma non ci riesco, sembra che il mio sedere sia
incollato con una dose industriale di Attak.
Sicuramente è opera sua.
-scusami sorella, però ci tengo che tu sappia-
-e va bene, ti ascolterò-
Mi pento subito delle mie ultime parole, ma ormai è troppo
tardi per tornare indietro.
Almeno però il mio sedere torna libero di muoversi a
piacimento.
-prima di tutto volevo dirti il nome dell’essere umano in cui
mi sono reincarnato-
Lunga pausa di silenzio.
-mi chiamo Aras-
Rimango di stucco.
Aras è…
-sì, Aras è Sara al contrario-
-sai leggermi nel pensiero?-
-è uno dei tanti poteri che possiedo, comunque sappi che non
ho mai letto nella tua mente fino adesso-
Anche perché altrimenti ti avrei veramente spaccato il muso.
-molto divertente sorella, però non credo che saresti mai in
grado di farlo. Comunque, ora ti spiegherò perché
voglio annientare l’umanità: vedi, io sono stato
abbandonato appena sono nato a causa dei miei poteri. Contrariamente a
quanto è accaduto a te, io fin da neonato sprigionavo delle
abilità sovrannaturali e proprio questo ha portato i miei
genitori ad abbandonarmi in un orfanotrofio dove sono rimasto fino
all’età di dieci anni, cioè fino al
giorno in cui ho finalmente appreso di essere la reincarnazione di
Apollo. Dopo questa scoperta mi sono recato alla ricerca di uomini che
potessero servirmi come miei guardiani e, dopo averli trovati, sono
venuto a sapere di te e così ho cominciato a cercarti, e
dopo circa sette anni ti ho finalmente trovata. Finalmente siamo ancora
insieme e stavolta niente ci fermerà, infatti insieme
possiamo punire questi sciocchi esseri che non sanno cosa significhi
mancare di rispetto a un dio-
Tutto questo è assurdo, provo una sensazione di pesantezza
al posto del cuore.
Stringo le braccia attorno al corpo e cerco di resistere alla forte
tentazione di abbracciarlo… O di mollargli cinque dita in
faccia.
-ed è per questo che vuoi fare una carneficina?
Perché sei stato abbandonato e rimasto solo?-
-in parte. L’altro motivo risiede nel fatto che…-
Basta, non voglio più ascoltare! La testa mi esplode!
Mi porto le mani alle orecchie e tento di pensare a qualcosa, a
qualsiasi cosa, che non siano dei cadaveri accasciati a terra per colpa
di uno psicopatico.
-Artemide ma…-
-ADESSO BASTA! MA TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE STAI DICENDO?!? TU SEI
PAZZO!-
Scatto in piedi e stavolta non rispondo di me, lo abbraccio e scoppio a
piangere.
-mi dispiace… credimi, mi dispiace per quello che ti
è successo, non posso sapere e neanche capire quello che hai
passato, però mi dispiace… non è stato
giusto…-
Apollo scioglie l’abbraccio e poi mi asciuga le lacrime.
Lo guardo dritto negli occhi per quanto posso…
sarà anche mio fratello ma è altissimo!
-sorella mia, non devi rattristarti per me, ormai è un
capitolo chiuso della mia vita e davanti a me si sta aprendo una nuova
strada, che voglio intraprendere con te-
-non puoi chiedermi questo, io non voglio uccidere gli esseri
umani… dopotutto saremo anche rincarnazioni di
divinità, ma siamo uomini anche noi! Siamo nati e prima o
poi moriremo come fanno tutti!-
A queste mie parole mi allontana in malo modo e fa per andarsene con
uno sguardo che dire furente è veramente poco.
-Sara, prima o poi ti convincerò a passare dalla mia parte e
se ciò non dovesse succedere sappi che ti
ucciderò. Finora sono stato indulgente e ti ho dato tempo,
ma anche la mia pazienza ha un limite-
Dopo queste parole esce sbattendo la porta.
Quando sento il rumore della serratura mi viene da star male.
Mio Dio, quel ragazzo è pazzo!
È uno psicopatico!
È un maniaco omicida!
Pur di vendicarsi degli uomini è disposto anche ad
uccidermi, dato che non lo voglio aiutare!
Mi guardo le mani tremanti e non riesco a fermare le lacrime.
Che senso ha tutto questo? Che cazzo di senso ha?
Mi inginocchio a terra e cerco uno straccio di spiegazione, ma non sono
in condizione di trovarne.
Fisso il pavimento sporco di impronte di scarpe e polvere mentre
ripenso allo sguardo che aveva Apollo poco fa e subito nella mia mente
appaiono immagini di persone barbaramente uccise e accatastate in pile
di cadaveri.
Mi do uno schiaffo per costringermi a pensare ad altro e a vedere solo
la stanza e il pavimento.
Fosse così facile!
In più sto rischiando di impazzire anche io,
perché a quelle orrende visioni dentro di me nasce una
sensazione strana, quasi di appagamento…
No, no, no e ancora no! Basta! Pensa ad altro!
Pensa a Shura!
Pensa agli altri cavalieri!
Pensa a Enrico!
Pensa ai Puffi, ma per l’amor del cielo pensa ad altro!
Dopo non molto tempo, passato per la maggior parte a cercare di
dominare le mie strane emozioni e a schiaffeggiarmi, la serratura
scatta di nuovo e stavolta entra il biondino che mi ha attaccata in
bagno.
-Artemide, suo fratello Apollo mi ha incaricato di portarle questo
abito, che è sicuramente più consono al luogo in
cui si trova rispetto agli stracci che indossa, e la prega di
metterselo-
Ancora in preda al pianto e alla mia lotta interiore guardo la veste
che il tizio mi sta porgendo e subito mi ricorda quella chiesta da
Artemide a Zeus: lunga fino alle ginocchia, color zafferano, con i
bordi rossi e qualche ricamo in oro.
Tento di darmi un contegno e di mostrarmi decisa, mi asciugo il viso
con le mani e cerco di tirare fuori un po’ di coraggio.
-non la metterò mai-
-dea Artemide, le dico solamente che in caso di un suo rifiuto sono
stato incaricato di spogliarla e di mettergliela personalmente-
A queste parole il miscuglio di emozioni che provo dentro me rischia di
farmi esplodere.
Meglio se non gli rispondo altrimenti farei davvero concorrenza a uno
scaricatore di porto!
Prendo la veste e la esamino: è di tessuto raffinato,
infatti è morbido e sicuramente indosso non lo si sentirebbe
nemmeno, i ricami sono perfettamente cuciti e al chiaro lasciano un
riflesso davvero meraviglioso.
Ho la sensazione di aver già visto questo vestito, di averlo
già indossato… chiudo gli occhi e rivedo il prato
enorme e pieno di fiori dove correvo spensierata assieme ad Apollo
durante le bellissime giornate di caccia nel pieno della
primavera…
Apro gli occhi di scatto ormai conscia del fatto che sto completamente
impazzendo.
Da dove è saltato fuori quel ricordo?
Faccio un paio di respiri per calmarmi e riprendere padronanza di me,
poi fisso ancora una volta questa veste prima di buttarla per terra.
-se proprio ci tiene se la può mettere lui, io non la
voglio!-
Il biondino, con tutta la calma del mondo, raccoglie il vestito e si
avvicina minacciosamente a me.
-immaginavo questa vostra reazione …-
Mentre lui avanza io indietreggio.
Cazzo, ora sono bloccata nell’angolo!
-… e sinceramente non aspettavo altro-
Sorridendo divertito, mi prende il lembo della maglietta e comincia
lentamente ad alzarla.
Cazzo!!!
Tento in tutti i modi di oppormi, di levargli le mani dai miei vestiti,
ma sembra di contrastare un treno Eurostar in piena corsa!
Quando ormai sta per denudarmi della maglietta si ferma di scatto.
-accidenti ci hanno trovati-
Mi lascia e guarda verso la porta, dove spunta il suo socio dai capelli
rossicci.
-Berenice, i cavalieri di Atena sono giunti fin qui, porta Artemide al
riparo nella zona privata del tempio-
Il cuore ha avuto un tuffo.
I ragazzi sono arrivati!
Tento con uno scatto felino di scappare ora che la porta è
spalancata e che ho un attimo di respiro, però vengo subito
fermata perché il biondino non mi ha lasciato la maglietta,
anzi, nel fermarmi l’ha pure strappata fino a quasi sotto il
seno.
-non così in fretta, Artemide, ora vieni con me senza fare
storie-
-LASCIAMI ANDARE LURIDO MANIACO!-
Come se non avessi mai pronunciato parola, mi carica sulla spalla stile
sacco di patate e con la super velocità mi porta in una
stanza completamente diversa dalla cella di poco fa: è
enorme e lussuosissima e credo che sia anche parecchio in alto, il
panorama che si vede dalla finestra grande come tutta la parete
è veramente vasto.
-questa è la stanza che Apollo aveva fatto preparare per te,
ora te ne resti qua buona buona in mia compagnia fino a quando non
sarà tutto finito-
Con la finezza di un camionista mi butta sul divano e mi si mette sopra.
CAZZO CAZZO CAZZO!!!
Non riesco a reagire!!! Il peso del suo corpo mi impedisce ogni
movimento, non riesco neanche ad agitarmi e a richiamare il cosmo!!!
-stai buona oppure diventerò piuttosto cattivo, e diventarlo
davanti a una bellissima ragazza come te non è proprio una
bella cosa…-
-che cosa vuoi da me? Levati di dosso, mi stai facendo male!-
-vuoi la verità? Sinceramente degli ordini di Apollo un
po’ me ne infischio, infatti io ti voglio tutta per
me…-
Detto questo sento la sua mano che mi accarezza la gamba…
No…
No…
NO!
Questo no!
Tento una reazione ma sono completamente immobilizzata.
-SMETTILA, NO, NON VOGLIO!-
-oh, invece tra poco lo vorrai eccome…-
Con la mano sta lentamente salendo la mia coscia.
Tento di muovere le gambe in modo che non mi possa toccare ma non mi
sento più i muscoli.
-SMETTILA! BASTA! LASCIAMI STARE!-
Come se ci provasse gusto ha aumentato la pressione su di me, la mano
si sposta sul fianco e nel frattempo ha cominciato a baciarmi il collo.
Non riesco a fermarlo, maledizione! E non riesco a richiamare il cosmo!
E gli occhi ormai lucidi stanno per esplodere in un pianto disperato!
MERDA!!!
-ti sei arresa, meglio così…-
Arresa?
Non riesco a reagire perché non riesco a liberarmi di te,
lurida testa di cazzo!
Ma dov’è Apollo? Per una volta che mi farebbe
piacere vederlo non si fa vivo!
Quando con la mano e le labbra salta direttamente al seno
istintivamente mi viene da urlare con tutto il fiato in
corpo…
-SHURAAAAA!!!-
Il biondino si ferma e sogghigna guardandomi piangere.
-e chi sarebbe questo Shura? Il tuo ragazzo?-
-HAI DETTO BENE MALEDETTO BASTARDO!-
Mi giro verso la fonte della voce e lo vedo alla porta.
-SHURA!!!-
-dunque saresti tu, un cavaliere di Atena, il suo fidanzato…
interessante, davvero interessante…-
-ALLONTANATI IMMEDIATAMENTE DA LEI SE NON VUOI CHE TI TAGLI IN DUE!-
Alla minaccia di Shura il biondino si mette a ridere e, con uno scatto
fulmineo che non avrei mai potuto prevedere, mi ritrovo in piedi a
fargli da scudo con i polsi immobilizzati e le braccia alzate.
-vuoi segarmi in due? Anche con lei davanti a me?-
-LASCIALA SUBITO ANDARE!-
-e se non volessi farlo?-
Io sono completamente incapace di qualsiasi reazione.
Non so neanche se sto capendo la gravità della situazione.
Riesco solo a piangere come una disperata guardando Shura.
Anche quando sento una leccata sul collo e una mano
sull’ombelico che mi accarezza la pancia non riesco a reagire
se non piangendo ancora di più.
È come l’altra volta. Come quando Shura era stato
posseduto.
Stessa mia posizione, stessa situazione.
Tremo sempre di più al pensiero che abbiamo le mani
completamente legate, questo maniaco tiene il coltello dalla parte del
manico e lui lo sa benissimo.
Poco prima di abbandonarmi alla circostanza una strana pulsazione
dentro di me mi fa sobbalzare.
Ancora una volta.
E un’altra.
Come dei battiti.
Il mio cosmo è agitatissimo.
-ma che le succede ora?-
La voce di Benedice o come cazzo si chiama mi riporta alla situazione
in cui mi trovo.
Però ne sono certa, c’è qualcosa che mi
sta chiamando.
-ragazzina ora smettila-
-vai a quel paese, idiota-
Con un coraggio che non so se è dovuto alla disperazione o
all’incoscienza, do un calcio all’indietro sperando
di colpirlo.
-ma porca… lurida… puttanella…-
Evvai, ce l’ho fatta! Dal tono mozzato devo averlo preso in
mezzo alle gambe!
Vai così Sara!
Finalmente sono libera e subito Shura con uno strattone mi allontana
dal biondino.
-Sara devi scappare da qui, scendi e vai dagli altri-
Lo vedo mettersi in posizione di attacco.
-ma cosa…-
-ora gliela faccio pagare cara a questa testa di cazzo, nel frattempo
tu corri-
-no io…-
-CORRI! VAI VIA DA QUI!-
Si volta verso di me e faccio fatica a deglutire.
Non l’ho mai visto così incazzato.
Mi fa quasi paura.
-d’accordo-
Mentre lui trattiene Bende… insomma il maniaco io
indietreggio e, dopo aver sbattuto contro lo stipite della porta, mi
precipito fuori dalla stanza.
Corro con tutte le forze che ho, non so dove sto andando ma le mie
gambe mi porteranno pure da qualche parte!
Senza farlo apposta sento che mi sto avvicinando sempre di
più a quel qualcosa che mi fa sobbalzare.
Percorro il lungo corridoio e appena arrivo davanti a una porta bianca
la sensazione è al culmine.
Mi fermo di colpo e, dopo un attimo di indecisione, decido di entrare
perchè voglio sapere cosa mi fa reagire così.
Apro a fatica la pesante porta e quello che vedo all’interno
è strabiliante: appoggiate su die piedistalli ci sono due
armature, a sinistra una dorata con un sole e a destra una sul viola
con una luna.
-e così hai scoperto dove tengo le nostre armature, sorella
mia-
Accanto all’armatura col sole è apparso Apollo.
-le nostre cosa?-
-armature. Anche noi divinità possediamo delle corazze,
proprio come i tuoi cavalieri, però queste sono diverse,
sono state create per noi nell’era mitologica da Efesto-
Quella… è la mia armatura?
Allora si riferiva a questo quando mi aveva detto di avere qualcosa che
mi apparteneva!
L’armatura viola – sicuramente la mia –
cerca di avvicinarsi, però è come se sbattesse
contro una barriera perché non riesce ad arrivare a me.
No, non è una barriera… è un cosmo
divino.
-Apollo ritira il tuo cosmo!-
-fossi matto, così prenderesti l’armatura di
Artemide…-
Mi concentro e tento di contrastarlo espandendo il mio cosmo e la
barriera per un attimo cede, infatti un pezzo è quasi nella
mia mano, ma Apollo non se ne sta a guardare e libera la sua potenza
fino quasi a sovrastarmi ricacciando indietro la corazza.
- ma tu non dovevi correre da tuoi cavalieri?-
Cavolo è vero, Shura mi ha categoricamente ordinato di
andarmene di qui!
Però l’armatura… almeno quel
pezzo…
No, quella può aspettare, ora devo arrivare dai ragazzi.
Ritiro il cosmo e in cagnesco fisso il mio caro fratellino.
-Apollo per stavolta hai vinto tu, ma sappi che prima o poi
l’armatura di Artemide tornerà da me-
-vedremo, sorella mia, vedremo…-
Continuo a guardarlo così fino a quando non sbatto contro il
muro – mai una volta che c’entri la porta andando
in retro – esco e riprendo la mia corsa disperata, stupita
per il fatto che Apollo non mi sta inseguendo.
Imbocco i corridoi a caso e a volte finisco addosso a delle guardie,
che però riesco ad allontanare espandendo il cosmo o a
scartare come facevo con gli avversari quando giocavo a calcio o a
basket, così posso continuare la mia fuga.
Ho già il fiatone e non devo essermi allontanata neanche di
molto, questo posto è un labirinto…
Cazzo e ora dove vado? Destra o sinistra?
Merda, in più tutte le guardie che ho evitato sento che si
avvicinano, mi stanno inseguendo!
O la va o la spacca, mi fiondo a destra e mi schianto contro qualcosa
di duro.
Facendomela letteralmente nei pantaloni alzo lentamente lo sguardo.
-Sara!-
-AL! Grazie al cielo sei tu! Non sai quanto sono felice di vederti!
Presto vieni via, delle guardie mi stanno inseguendo e Shura mi ha
ordinato di raggiungere gli altri!-
-calmati, adesso ci penso io a queste mezze calzette, tu continua a
correre-
-dove devo andare? E poi Shura sta combattendo e…-
Al mi appoggia le mani sulle spalle e mi da una bella scrollata.
Ora capisco cosa vuol dire essere shakerati per bene.
Si porta alla mia altezza e con tutta la calma del mondo mi
dà spiegazioni.
-ora ascoltami: devi continuare a scendere le scale fino in fondo e
poi, una volta uscita dal tempio, andare verso la radura, hai capito? E
non preoccuparti per noi -
- scendere le scale e poi verso la radura… ok, posso farcela-
-perfetto, ora vai, le guardie sono qui!-
Appena Al mi lascia andare le mie gambe cominciano a muoversi da sole.
-GRAZIE!-
Imbocco le scale e comincio a scendere le rampe.
Scendo…
Scendo…
Scendo…
Scendo…
Scendo…
Non finiscono più!
Quando finalmente arrivo alla fine della scalinata non ho il tempo di
riprendere fiato perché delle guardie che mi stanno venendo
incontro.
Merda!
Comincio a concentrare il cosmo nelle mani, si sa mai che se lo lancio
faccio strike!
-CRYSTAL NET!-
Non ho capito bene cosa è successo, però la
mandria di avversari che mi stavano venendo incontro si è
bloccata.
-SARA!-
Mi giro e vedo il Lilloso.
Però anche un bestione grosso come una montagna che
è sfuggito al suo attacco e ora sta per colpirlo alle spalle!
-MUR! ATTENTO, DIETRO DI TE!-
In un lampo realizzo cosa stringo dalle mani e mi si accende la famosa
lampadina.
-ABBASSATI! ORA!-
Con uno scatto fulmineo lui obbedisce e lancio la sfera contro il
bestione, che fa un volo di qualche metro prima di schiantarsi contro
una colonna.
Wow, mi stupisco di me!
Il Lilloso mi si avvicina.
-Sara è tutto a posto? Chi ti ha ridotto così la
maglietta?-
-è una lunga storia, comunque io sto bene e tu? Tutto a
posto? Quel bestione non ti ha colpito, vero?-
-non mi ha fatto neanche un graffio grazie a te. Ora però
esci di qui, ci penso io a loro, raggiungi Shaka nella radura!-
-d’accordo!-
Corro verso l’enorme porta alle spalle di Mur e finalmente
sono fuori, però ora c’è un
problema…
Dove vado?
Facile dire “vai verso la radura”, qua
c’è solo un’infinita distesa di marmo!
Mentre continuo a correre in direzioni casuali sperando di imbattermi
in qualcosa che non siano colonne o guardie, sulla mia strada compaiono
dei petali di fiori.
Mi fermo e ne raccolgo qualcuno per guardarli meglio: non sono fiori
comuni, infatti su ogni singolo petalo è impregnato il cosmo
di Shaka.
Comincia a soffiare il vento e i petali vengono portati tutti in
un’unica direzione.
Forse Shaka sta cercando di guidarmi.
O almeno mi auguro che sia così.
Non avendo alternative, riprendo la mia corsa e stavolta sulla mia
strada trovo il tizio rosso che ha fermato il biondino prima che mi
spogliasse.
-non penserai di riuscire a sfuggirmi, vero ragazzina?-
E ora che faccio?
Il suo cosmo è estremamente potente, a momenti mi sovrasta!
-GALAXIAN EXPLOSION!-
Da dietro di me partono queste parole e subito dopo una potenza
incredibile sotto forma di esplosione stellare investe in pieno il
tizio.
Mi giro e vedo Kanon e Saga.
-forza gattina, continua la tua corsa, a questo qua ci pensiamo io e
Saga-
Annuisco, supero il corpo precipitato a terra e continuo a seguire i
petali di Shaka.
Finalmente, dopo un altro po’ di corsa, entro in una sorta di
sentiero boschivo e la velocità del vento aumenta, solo che
io non ce la faccio quasi più a stargli dietro, mi scoppiano
i polmoni e la milza ormai minaccia di uscirmi dal corpo. Non ho mai
avuto una grande resistenza ma qui si esagera!
In più sono preoccupata per Shura, Al, Mur, Kanon, Saga e
tutti gli altri.
Chissà se stanno bene, se sono feriti o se
addirittura…
No, Sara non fare pensieri negativi! I loro cosmi si sentono ancora
perfettamente, quindi stanno tutti bene! Pensa positivo per una volta,
lurida pessimista che non sei altro!
Non ce la faccio più, mi fermo appoggiandomi al tronco di un
albero per riprendere fiato, però i petali non si fermano e
rischio di perderli di vista.
Cazzo Shaka, dammi tregua!
Riprendo la mia forsennata corsa, solo che inciampo in qualcosa e cado
a terra.
CHE MALEEEEEEEEEEEEE!!!
Mi sono sbucciata il ginocchio e ho pure preso una storta!
E comincio a non vedere più i petali, porca vacca!
Con uno sforzo mi rialzo e tento di procedere, però fa
più male di quanto pensassi.
Questo bosco non finisce più, mi sembra di esserci dentro da
un’eternità!
In più ad ogni passo ho l’impressione che la
caviglia si stia gonfiando, infatti il dolore diventa sempre
più atroce e sempre più spesso sono costretta a
fare delle piccole soste. Ormai i petali li ho persi di vista, mi sto
affidando solo alla mia percezione del cosmo per trovare Shaka e spero
di non aver sbagliato strada… cavolo, qua il paesaggio
è tutto uguale, ci sono solo alberi e non posso neanche
capire se sto andando avanti o girando in tondo!
Dopo non so quanto arrivo nella famosa radura: è piena di
fiori con al centro un grande masso sopra al quale è seduto
Shaka nella posizione del loto.
-final…mente…-
Prontamente Shaka mi viene vicino e mi porta in braccio fino alla
pietra, dove mi fa sedere.
-stai bene?-
-potei… potrei stare meglio…-
Subito mi guarda la maglietta e la gamba infortunata.
-non… ti preoccupare, non… non è
niente…-
Promemoria per il futuro: il cavaliere della Vergine non ascolta mai
un’acca di quello che gli dico, quindi posso anche
risparmiare il fiato.
Infatti prima mi esamina la maglietta, poi mi denuda il piede e apre
gli occhi per vedere meglio come sono conciata: effettivamente la
caviglia è parecchio gonfia e al solo sfiorarla vedo le
stelle.
-e questo sarebbe niente?-
-Shaka mi sono già fatta male altre volte, un po’
di ghiaccio e passa tutto-
-tutto ma non questo-
-per favore… ti prego… sto benissimo,
però ora bisogna aiutare gli altri!-
-giusto, hai ragione, ora che sei qua devo dare il segnale-
Detto questo mi riveste il piede e poi concentra il suo cosmo nel palmo
della mano, dove si forma una specie di sfera luminosa, che poi lancia
in aria.
-tra poco saranno qui-
Si siede accanto a me ad aspettare l’arrivo degli altri.
Mentre riprendo fiato e tento di darmi una calmata l’ansia si
sta impadronendo di me: ogni secondo passato dal segnale di Shaka
è una pugnalata alla mia fiducia.
Mentalmente chiamo uno per uno i cavalieri e prego che arrivino presto
sani e salvi.
I primi ad arrivare sono Saga e Kanon.
Grazie al cielo non sembrano feriti o provati.
Poco dopo arrivano anche Aiolos e Aiolia, e anche loro stanno bene.
Quasi contemporaneamente a loro arrivano anche Camus e Milo, con un
po’ di botte e graffi, che si sostengono a vicenda.
Il mio cuore sta perdendo dei battiti, lo sento…
-Milo… Camus… ma cosa vi
è…?-
-tutto a posto dolcezza, sono solo inciampato-
-dì pure che ti hanno preso alle spalle, Milo-
-guarda che è stato così anche per te, eh!-
Mi alzo per farli sedere – al diavolo la caviglia!- quando
arrivano anche Al e Mur. Appena vedo com’è
conciato il Lilloso mi metto una mano sulla bocca per trattenere un
grido: è coperto di sangue dalla testa ai piedi.
Tremando mi avvicino, anche se il forte odore rischia di farmi star
male.
-Mur… ma cosa…-
-tranquilla non è niente… è stata solo
distrazione… se però… non fosse
stato… per Aldebaran ora io…-
Non riesce a finire la frase che si sente male.
Cerco di aiutarlo a tirarsi su ma Al mi blocca.
-tranquilla, ci penso io a lui-
Non posso non sentirmi in colpa, se Mur è ridotto
così non è stato certo per sua volontà.
È per colpa mia.
È tutto per colpa mia.
Perché mi sono fatta rapire.
Perché non sono stata in grado di difendermi da sola.
Comincio silenziosamente a piangere quando una mano mi si appoggia
sulla spalla.
-calmati adesso, Mur non schiatterà per così poco-
-Death Mask ha ragione, Sara, smettila di piangere adesso-
Le parole di Deathy e Aphrodite – che devono essere appena
arrivati - non hanno effetto su di me, non riesco a fermarmi.
Poi, tutto in un secondo.
Due cosmi che conosco stanno combattendo al massimo.
Uno si è indebolito di colpo.
L’altro si è spento.
Lontano da qui.
Verso il tempio.
…
No…
NO…
-NOOOOOOOOOOOOO!!!-
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEEE-------------------------
Salve gente!
Quando leggerete queste parole sarò reduce da un weekend ad
Asti, dove sarò andata a raccogliere
l’uva… o meglio, tutti a raccogliere
l’uva e io a cazzeggiare XD
La Fumettopoli di domenica è andata davvero
benissimo, mi ha prosciugato le energie fino
lunedì pomeriggio ma ne è veramente valsa la
pena! ^^
Ma sapete che ormai mi sono abituata all'idea di cominciare la
settimana con la pubblicazione di un nuovo capitolo? forse allieto la
vostra settimana e faccio cominciare meglio la mia XD
Spero che questo capitolo un po’ movimentato vi sia piaciuto
e spero soprattutto che sia stato abbastanza comprensibile…
purtroppo sulle scene movimentate devo ancora migliorare, spero di farm
perdonare al più presto U_U
Passiamo ai ringraziamentiiiiiiiii!!!
Piccolabulma: come vedi
Sara sta cominciando a usare il cosmo ma non è ancora ai
livelli del fratello e dei suoi scagnozzi e certamente senza i
cavalieri non sarebbe mai scappata dalle grinfie del
biondino… che ne dici del capitolo? Fammi sapere ^^
LightDN: non sei stata
la prima ma non fa niente carissima CDV, l’importante
è che tu mi faccia sapere che te ne è parso del
capitolo, come ben sai le scene movimentate non sono il mio forte
^^” spero che la ficcy continui a piacerti e che
hai preparato un po’ di pop corn anche per me XD
Snow Fox: le battute di
Deathy sono un omaggio a un mio amico del lago con cui sono veramente
in contatto wireless col cervello, spariamo le stesse cazzate
contemporaneamente XD che te ne pare del capitolo? Fammi sapere ^^
Sesshy94: sono contenta
che i personaggi ti piacciano, e pensare che non li ho definiti ancora
tutti tutti XD come hai letto i ragazzi sono arrivati per
salvare Sara, spero che il capitolo ti sia piaciuto ^^
Bellatrix18: a quanto
pare Apollo non si stufa mai nel tentare di distruggere la
terra… e finalmente si è scoperto il motivo!
Decisamente ha bisogno
di trovare un bell’hobby che lo distragga un po’,
questa sottospecie di dio psicopatico XD
Ti è piaciuto
il capitolo? Aspetto la tua recensione ^^
Anzy: Aiolos
è tutto tuo, ti sta arrivando con pacco postale XD
Apollo credo che lo vorrebbero morto parecchie persone ma credo che
quel ragazzo abbia la pellaccia dura… per ora comunque Sara
gli è sfuggita ancora, chissà che
architetterà in futuro… mah! Grazie per il
commento, un bacione!
sparkling_thunder: ciao,
grazie per la recensione e i complimenti alla storia! In effetti
l’avevo notato che il povero Shura è decisamente
sottovalutato e allora eccomi qua a farlo risaltare! Ti è
piaciuto il capitolo? Fammi sapere! ^^
gil88: in effetti a
volte mi chiedo perché ho messo anche i bronzini nella
storia… mah… ora vorrei sapere chi non
è fuori di testa al Santuario, soprattutto dopo il karaoke
XD fammi sapere che te ne pare del capitolo!
Ps: Camus ti sta
arrivando a casa con raccomandata, è crudele farti aspettare
fino alla fine della ficcy XD
Roxrox: sono contenta
che la cena e il karaoke ti siano piaciuti XD la connessione wireless
è un omaggio a un amico con cui sparo le cazzate in
contemporanea con le stesse parole senza metterci d’accordo
XD aspetto una tua recensione, ciao!
Ai91: ti ho appagato la
curiosità o te l’ho solamente fatta aumentare? XD
come vedi Shura è corso a salvarla (e ci aggiungerei un
GIUSTO IN TEMPO) però non è ancora
tornato…
grazie per il
“bravissima”, arrossisco sempre davanti ai
complimenti ^///^
Eris: come vedi ho
seguito il tuo consiglio e ho abbreviato XD complimenti per la memoria,
ti sei ricordata della connessione wireless! In effetti ho voluto fare
un omaggino a questo mio amico e, dato che è un idiota che
cerca di fare il sadico, l’ho subito associato a Deathy (che
in questa ficcy è un po’ OOC) e allora ho
accennato la connessione wireless XD
Come hai letto Apollo ha
spiegato le sue motivazioni che giustificherebbero una carneficina e
Sara comincia a sentirsi strana e ad avere le
visioni… prima o poi manderò il cast
della ficcy da uno strizzacervelli XD
Che te ne è
parso del capitolo? Fammi sapere ^^
Sabri92: vedo che la
comparsa di Crystal ti ha rallegrata ^^ come vedi ora le cose
si stanno un attimo incasinando e qualcuno non è ancora
tornato… Crystal non c’è ma spero che
il capitolo ti sia piaciuto ugualmente ^^”
Rinnovo i miei ringraziamenti a chi ha inserito
“Favola” tra i preferiti e anche a chi mi ha messa
tra gli autori preferiti, sono veramente sconvolta!!! GRAZIEEEEEEE!!!
E per finire ringrazio anche a tutti coloro che leggono
nell’ombra facendo aumentare di un’unità
il contatore delle letture… grazie, Favolosi Fantasmini!!! ^^
(non chiedetemi da dove mi è uscito quel nome, non saprei
rispondervi XD)
|
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Capitolo 14 *** We Made It ***
CAPITOLO
14 – WE MADE IT
-NOOOOOOOOOOOO!!!-
Ogni fibra del
mio corpo sta tremando.
Mi auguro di
respirare perché ho bisogno di tutto il fiato possibile per
tornare al tempio di corsa.
Tento di
scattare quando qualcuno mi ferma prendendomi per un braccio.
Mi giro
completamente rapita dal panico e dall’ansia.
-LASCIAMI ANDARE
APHRDITE! DEVO TORNARE INDIETRO!-
Lui non si
muove, resta a fissarmi sempre bloccandomi mentre gli altri restano in
silenzio.
-APHRODITE!
MOLLAMI!-
-no, tornare
indietro adesso sarebbe un suicidio-
-MA NON TI SEI
RESO CONTO CHE I COSMI DI…-
-certo che me ne
sono accorto, cosa credi?!-
Lo guardo, ha
un’espressione dura e calma.
Io invece sono
spaventata e allo stesso tempo incazzata come una iena.
Agito il braccio
tentando di liberarmi ma non ce la faccio, anzi, quasi senza rendermene
conto mi ritrovo con il volto appoggiato al petto del cavaliere dei
Pesci.
Scoppio in un
pianto disperato mentre Aphrodite mi abbraccia.
Non doveva
succedere.
No.
È
tutta colpa mia.
È
successo tutto per colpa mia.
-Sara…-
-no Kanon,
è meglio non parlare ora-
-ma
Shaka…-
Cala di nuovo il
silenzio, rotto dalle mie grida.
Non è
giusto…
Non
lui…
E neanche
lui…
Non dovevano
farlo!
Non so cosa
darei per poterli far tornare…
-scusate…
il ritardo…-
Ma questa
voce…
Mi giro
lentamente verso chi ha parlato e il mio cuore sta per saltarmi fuori
dal petto.
-l’ho
salvato in extremis…-
Non ci credo!
Sono vivi tutti
e due!
Aphrodite
scioglie l’abbraccio e corro con tutta la forza che ho in
corpo verso le persone che sono arrivate.
E ancora una
volta al diavolo la caviglia!
-DOHKO! SHURA!-
Aiolos si fionda
a sorreggere Dohko mente io mi lancio con tutte le mie forze su Shura,
che mi prende al volo.
-sono qua
gattina, finalmente sono qui-
-io…
ho sentito il tuo cosmo indebolirsi… e quello di Dohko
spegnersi… è stata tutta colpa mia… io
non volevo… Shura… io…!-
Mi stringe a
sé mentre io non riesco a dire più niente di
sensato – o che almeno ci si avvicini a un qualcosa con un
significato – lo stringo forte passandogli le braccia intorno
al collo e cercando avidamente la sua bocca.
Chiudo gli occhi
e lo bacio disperatamente, non riesco a non pensare al fatto che ho
rischiato di perderlo per sempre.
Shura si stacca
dalle mie labbra quando ormai ero senza fiato, mi asciuga le lacrime
con il dorso della mano e inizia a barcollare.
-cos’hai?
Non stai bene?-
-no, sto
benissimo…-
-sei pieno di
lividi e tagli! Stai sanguinando!-
-roba da poco,
tranquilla-
Sciolgo
l’abbraccio e cerco di fargli da appoggio stabile,
però la caviglia stavolta mi fa malissimo e non riesco a non
lanciare un gridolino di dolore prima di perdere l’equilibrio.
Se non
c’era Deathy pronto a prendermi ora sarei a terra.
-prima di
preoccuparti per noi faresti meglio a preoccuparti di quella cazzo di
caviglia, forse non ti rendi conto di come minchia si è
gonfiata. Ora torniamo al Grande Tempio, così vi portiamo
tutti a far medicare-
Senza alcuno
sforzo mi prende in braccio mentre i ragazzi usciti illesi dallo
scontro aiutano quelli feriti a tornare a casa.
-ehi
Deathy…-
-che
c’è?-
-ti ho rovinato
il compleanno, scusami…-
- cazzo dici? Ho
preso a calci in culo parecchie teste di minchia e le ho spedite
nell’Ade, ti devo ringraziare invece perché mi
sono divertito un casino! È il miglior regalo che potessi
farmi mocciosetta!-
-ah…
ok…-
Decisamente
questo tizio ha qualche rotella fuori posto.
Grazie alla
super velocità arriviamo in un battito di ciglia al cospetto
di Shion e di Saori, che ci stanno aspettando davanti
all’ingresso della casa del Grande Sacerdote.
Col riflesso
arancione del sole che sta calando – ormai è quasi
sera – sembrano due carote parlanti.
-Sara!
Cavalieri! Siete tornati!-
Saori mi si
avvicina tutta preoccupata e la cosa mi puzza.
-Sara…
ero così in ansia per te e per i cavalieri…
io…-
Dopo aver
biascicato queste dodici parole in croce mi abbraccia.
NO, ALT, FERMATE
TUTTO!
Dov’è
la vera Saori Kido? Dove l’avete nascosta?
Questa non
è lei! Impossibile! Non mi abbraccerebbe mai!
O forse quando
cala il sole rivela il suo lato nascosto! Ormai il sole è
quasi del tutto tramontato e il cielo è
arancione… sì deve essere questo per forza!
-Shion dobbiamo
subito portare nella clinica privata Sara, Shura, Milo, Camus ma
soprattutto Mur e Dohko-
-giusto Shaka,
portateceli e chiamate i medici!-
***
Cavolo che male!
E che puzza!
Mi hanno portata
in questa stanza che ricorda quella di un ambulatorio medico e mi hanno
fatta sdraiare su un lettino, mi hanno medicato ferite e graffi vari e
poi mi hanno messo un impacco puzzolentissimo sulla caviglia, che mi
hanno torturato in ogni modo possibile.
Giuro che ho
visto le stelle e anche il sistema solare!
Però
sento che sta migliorando, infatti mi fa molto meno male e riesco anche
a camminare.
Disubbidendo
all’ordine di assoluto riposo fino a domattina e
all’ordine di mettere il camice bianco da ricoverata
(è ruvidissimo e io non riuscirei a sopportarlo per
più di cinque secondi!) prendo una stampella ed esco di
nascosto dalla stanza – che oltretutto è
l’ultima di un lungo corridoio - e vado verso le altre dove
sicuramente sono ricoverati gli altri.
Mi sembra di
essere Dottor House in un giro di visite!
Arrivo davanti
alla prima porta, busso e ricevo il permesso di entrare.
Nella stanza
tipicamente da ospedale ci sono due letti messi uno di fronte
all’altro.
-ciao Milo, come
stai?-
-io sto bene,
devo solo riposare per un paio di giorni e tornerò come
nuovo e finalmente mi potrò togliere questa vestaglietta da
ospedale. E tu invece?-
-ora meglio,
anche se dovrei restare in assoluto riposo fino a domattina,
però volevo venire a vedere come state-
-e brava la
nostra gattina disubbidiente… ma la maglietta rotta non la
cambi?-
-appena
potrò uscire di qui sarà la prima cosa che
farò, è scomodo andare in giro con la pancia
all’aria. Però il camice da ricoverata non lo
metterò mai, è ruvido…e Camus come
sta?-
-ha subito un
piccolo intervento ed è ancora sotto anestesia, se non ci
fosse stato lui credo che a quest’ora mi dovreste raccogliere
con un cucchiaino-
Stringo la mano
in un pugno mentre guardo Camus dormire con una flebo attaccata al
braccio.
-dolcezza non
devi incolparti, semplicemente li abbiamo sottovalutati e ci siamo
distratti, tutto qua-
Decido di tacere
per non far patire al povero Milo una lagna senza fine. Merita di
riposare.
-ora vado,
voglio vedere anche gli altri-
-d’accordo,
passa a trovaci quando vuoi tanto per un paio di giorni non ci muoviamo
di qui-
-allora
buonanotte-
-buonanotte
dolcezza e vedi di coprirti un po’-
Esco di
soppiatto e mi dirigo verso la prossima porta, busso e poi entro.
-ciao Shura-
-ciao gattina,
come va la caviglia?-
-bene, sta
guarendo-
-non ti sei
ancora cambiata i vestiti?-
-no, ma
domattina sarà la prima cosa che farò-
-guarda che se
vai in giro così mi ingelosisco, hai tutta la pancia
scoperta…-
-ma
smettila… tu come stai?-
-quel tizio era
veramente un osso duro, i lividi e i tagli erano più
profondi di quanto pensassi-
-ma…
l’hai per caso… ucci…-
-no, non ci sono
riuscito però sono certo di avergli spaccato qualche osso-
Mi avvicino e mi
siedo sul letto accanto a lui, però Shura mi tira a
sé e mi bacia per poi farmi appoggiare al suo petto.
Decisamente le
vestaglie bianche tipiche da paziente d’ospedale sono ruvide.
E col cavolo che
io la metto.
-ho avuto tanta
paura… se non fossi arrivato tu a
quest’ora…-
-ssssh, ora
è tutto finito, quel bastardo non ti torcerà
più neanche un capello-
Grazie al cielo
ho finito le lacrime, altrimenti non credo che riuscirei a chiudere i
rubinetti.
Mi stacco a
malincuore rovinando questo momento di romanticismo e mi alzo.
-ora vado,
voglio vedere come stanno Dohko e Mur-
-d’accordo.
Buonanotte gattina, ti amo-
-ti amo tanto
anche io. Buonanotte-
Con il mio
collaudatissimo stile ninja stampelloso arrivo alla sala operatoria,
davanti alla quale c’è Shion.
-Sara, come
stai? Perché non ti sei messa il camice che ti hanno
portato?-
-sto bene e quel
coso è troppo ruvido per metterlo… chi
c’è dentro?-
-Dohko.
Nell’altra sala fino a poco fa c’era dentro Mur-
-e Mur come sta
ora?-
-grazie al cielo
non era in pericolo di vita, le ferite non erano molto profonde e se
l’è cavata con qualche punto. Ora su di lui sta
vegliando Aldebaran. Dohko invece è ridotto veramente male
anche se non sembrava, ha ricevuto un brutto colpo in pieno e alcuni
pezzi della sua armatura gli sono penetrati nelle carni, alcuni sono
vicino agli organi e l’operazione sarà lunga e
rischiosa-
Alle parole di
Shion le gambe mi tremano.
Dohko sta
lottando tra la vita e la morte e tutto per colpa mia.
Sento un macigno
di risentimento sulle spalle.
Apollo…
Giuro che questa
te la faccio pagare carissima!
Se ti prendo ti
ammazzo con le mie stesse mani!
Mentre immagino
ogni tipo di supplizio che potrei infliggere al mio caro fratellino una
mano si posa sulla mia spalla.
-Sara non
è necessario che rimani qui, l’operazione
è appena cominciata e richiederà del tempo, forse
tutta la notte. Se non hai ancora sonno vai nel giardinetto qui fuori
con Saori e gli altri cavalieri, non devi restare da sola ora come ora,
sei sconvolta e stai tenendo tutto dentro col rischio di esplodere. Su,
esci e non ti preoccupare, non dirò nulla ai medici sulla
tua fuga, però non fare troppo tardi-
Conclude la
frase con un occhiolino.
Shion ha
perfettamente ragione.
Non voglio
restare da sola e i ricoverati devono riposare, Shura incluso.
-ok, appena sai
qualcosa su Dohko fammelo sapere-
-certamente-
Mi avvio con la
mia stampella verso l’uscita e una volta fuori vengo
praticamente presa d’assalto dai ragazzi e da Saori,
visibilmente preoccupati per le mie condizioni e per quelle degli
altri. E per il fatto che non ho messo la vestaglietta bianca.
-quella cosa
è ruvida e col cavolo che la metto, comunque io sto bene,
grazie a un impacco puzzolente la caviglia sta guarendo. Milo ha solo
bisogno di riposare, Camus ha subito un piccolo intervento e ora dorme
per via dell’anestesia, Shura ha preso parecchie botte e deve
stare a riposo, Mur è uscito da poco dalla sala operatoria
dove gli hanno messo i punti e nell’altra sala operatoria
c’è Dohko. Praticamente ha preso un brutto colpo e
alcuni pezzi dell’armatura gli si sono conficcati nel corpo e
anche vicino agli organi, l’intervento sarà lungo
e anche rischioso-
Dopo il mio
riassunto gli sguardi preoccupati dei ragazzi diventano ancora
più preoccupati.
-siamo stati
davvero fortunati noialtri, loro hanno beccato i guerrieri
più forti a difesa di Apollo e ne sono usciti malconci-
Kanon sei
proprio bravo ad alleggerire le situazioni, non
c’è che dire!
-ma a te cosa
è successo? Cosa ti hanno fatto intanto che eri loro
prigioniera per ridurti così?-
La domanda di
Aiolia mi fa tornare quella sensazione di impotenza.
Abbasso lo
sguardo e mi sento tremare.
-vieni, siediti
qui-
Saori mi porta
verso una panchina del parco illuminato e mi fa sedere.
Comincio il mio
racconto guardando fisso per terra, non riesco a guardarli in faccia.
-Apollo mi ha
portata in quel tempio, mi ha rinchiusa in una cella e mi ha raccontato
la sua vita e perché vuole fare una strage, poi se
n’è andato minacciando di uccidermi se non fossi
passata dalla sua parte. Poi siete arrivati voi e sono stata portata in
una stanza in cima al tempio, dove ho rischiato di essere violentata
dal tizio che mi ha attaccata in bagno. Se non fosse arrivato Shura
ora… io…-
Prendo coraggio
e vado avanti.
-Shura
l’ha fermato, mi ha liberata e mi ha ordinato di raggiungervi
però c’era questa sensazione strana, come se
qualcosa mi stesse chiamando, e ho scoperto che Apollo possiede la mia
armatura insieme alla sua. Dopo questa scoperta ho ripreso la mia corsa
per raggiungere la radura. Poi basta, dopo aver incrociato qualcuno di
voi ed essermi fatta male sono arrivata-
Silenzio tombale.
Mi sto
preoccupando.
Saori mi
abbraccia un’altra volta e mi appoggio a lei, è
stato difficile raccontare tutto questo - più di quanto
immaginassi – e ho bisogno di sostegno.
Ora che ho
raccontato tutto posso riempirmi di tristezza e rabbia.
-hai rischiato
di essere violentata?!-
La voce
inorridita di Aiolia mi fa alzare lo sguardo.
Annuisco in
silenzio.
-hai detto che
Apollo ha la tua armatura, stai scherzando vero?-
-no, sono
serissima Death Mask, l’ho vista con i miei occhi ma
purtroppo non sono riuscita a prenderla. Ha la mia e anche la sua-
-merda, questa
non ci voleva! Se ha la sua armatura come cazzo lo battiamo quel figlio
di…-
-Angelo
contieniti per favore, sei in presenza di due signorine-
-ma vai
affanculo frocio del cazzo, ti rendi conto in che merda di situazione
ci troviamo? Quello là ha tutti i mezzi per farci fuori!-
-calmati Cancer,
non è dicendo frasi volgari o insultandomi che migliorerai
la situazione!-
-Aphrodite lui
ha ragione! Ha perfettamente ragione! Se io avessi recuperato la mia
armatura ora avremmo qualche speranza in più di batterlo! Se
avessi concentrato di più il cosmo forse ce
l’avrei fatta e non sarei tornata a mani vuote!-
Tutti mi
guardano stupiti.
-ero quasi
riuscita a prenderne un pezzo ma poi ho preferito continuare la
corsa…però ora sono stanca di tutto questo, solo
perché è il mio fratello divino lui non ha il
diritto di decidere della mia vita o di quella degli umani! Voglio
fermarlo ad ogni costo, anche se significherà ucciderlo con
le mie stesse mani!-
Saori scioglie
l’abbraccio e sento che sto cominciando a tremare di rabbia.
Mi correggo, sto
tremando dalla rabbia e dal risentimento.
-Sara…
saresti davvero in grado di uccidere una persona?-
La domanda di
Aiolos mi coglie di sorpresa.
Ed è
del tutto lecita, infatti io non ho mai fatto niente di simile e, come
dice un detto, tra il dire e il fare c’è di mezzo
il mare…
Avrei davvero il
coraggio di uccidere un mio simile?
Se me lo
trovassi davanti, lo farei davvero?
In fondo chi
sono io per decidere se una persona deve vivere o morire?
La voce e le
mani di Saga appoggiate sulle mie spalle mi fanno scendere dal mio pero
dei pensieri.
-ascoltami Sara,
ovviamente sei ancora scossa per tutto quello che ti è
successo ed è comprensibile questa tua rabbia e questo
desiderio di vendetta, però lascia che ti dica una cosa: tu
hai le mani limpide e non devi necessariamente sporcarle di sangue come
noi cavalieri, quindi per favore non dire più una cosa
simile, non è affatto da te-
Non so proprio
cosa rispondergli.
Forse ha
ragione, persino io mi stupisco di aver detto quelle parole.
***
Mi sveglio in
questa stanza da ospedale e sto decisamente meglio, la caviglia non mi
fa più male e ho recuperato le forze.
Dopo un
controllo veloce dei medici - che hanno dato parere positivo al mio
rilascio - mi faccio una doccia veloce nel bagno della mia stanza,
finalmente butto via la maglietta strappata e indosso i vestiti che mi
ha portato stamattina Saori e infine passo velocemente a vedere come
stanno gli altri ricoverati. Più o meno stanno tutti meglio
rispetto a ieri e finalmente Camus si è ripreso; passo a
vedere anche il Lilloso, però sta ancora dormendo.
Quando arrivo
davanti la sala operatoria vedo Shaka, Saga, Kanon, Aiolos, Aiolia,
Death Mask, Aphrodite e Shion.
-buongiorno.
Dohko è ancora dentro?-
-purtroppo
sì-
Alla risposta di
Saga non riesco a fare altro che sospirare.
-ma i medici non
hanno ancora fatto sapere niente?-
-niente di
niente. È tutta la notte che stanno operando senza sosta-
E cala il
silenzio.
Guardo il
pavimento ma non riesco a pensare a niente.
Guardo poi le
facce dei ragazzi, preoccupate ma fiduciose.
Mi siedo per
terra appoggiando le spalle alla parete e resto anche io in attesa.
Ieri sera, quando gli ho detto che sarei rimasta qua ad aspettare, mi
hanno mandata a dormire ma stavolta non mi schiodano da qui!
Le ultime parole
famose.
Neanche dieci
secondi dopo essermi seduta sono arrivati i mocciosi e sono stata
praticamente obbligata a portarli in visita dagli altri ricoverati,
solo che si sono sparpagliati e ora ognuno sta visitando una stanza
diversa.
Rassegnata, mi
siedo su una sedia nel corridoio e Saori fa altrettanto.
Lei prende la
parola.
-Sara, volevo
chiederti scusa-
-per cosa?-
-per come mi
sono comportata con te, per tutte le frecciatine e per il fatto che ho
pensato male di te. Credevo che volessi portarmi via i miei cavalieri e
per questo ti ho trattata malissimo. Non è mai stato da me
un comportamento simile-
La guardo
confusa e stupita.
Avanti, lo
scherzo è bello finchè dura poco,
dov’è la vera Saori?
-vedi, io sono
l’erede di una potente famiglia e ho praticamente passato
tutta la mia vita con mio nonno, gli unici amici che avevo erano questi
ragazzi e sono molto gelosa di loro; quando sei entrata nelle nostre
vite per noi è stato uno sconvolgimento totale, ovviamente
tutti erano concentrati su di te e io ero passata in secondo piano.
Quando ti ho conosciuta e ho visto che eri contesa tra Kanon e Milo ero
gelosa di te, perché con me non si erano mai comportati
così, e da lì ho cominciato ad odiarti.
Però tu sei Artemide, mia sorella, e non posso non volerti
bene, per questo da oggi in poi voglio conoscerti meglio, ho la
sensazione di averti giudicato male e troppo in fretta. Mi puoi
perdonare?-
Dite quello che
volete, che è stato l’impacco alla caviglia a
intaccare anche il cervello, che sono ancora sottoshock e non sto
capendo quello che dico o faccio, però…
Non
so…
Voglio provare a
ricominciare d’accapo con lei.
In effetti
ragionando a mente fredda l’ho giudicata senza neanche
conoscerla, anzi, non ci siamo quasi mai parlate finora.
-anche io credo
di averti giudicata male senza conoscerti e per questo ti chiedo scusa.
Dopotutto hai ragione, siamo sorelle e dovremmo cercare di andare
d’accordo. Facciamo pace e ricominciamo d’accapo?-
-ok-
Ci stringiamo la
mano e ci mettiamo a ridere.
-però
ora mi devi dire una cosa… ti piacciono Kanon e Milo?-
-eh?
N…no ma che vai a dire…-
-sei diventata
tutta rossa, allora ci ho preso!-
-no, hai
completamente frainteso!-
-ma se prima hai
detto che eri gelosa perché ci provavano con me e non con
te!-
-ma solo
perché con te lo facevano e con me no, però non
mi piace nessuno di loro-
-però
qualcuno ti piace, vero?-
Non mi risponde
e diventa bordeaux.
-allora qualcuno
c’è!-
-abbassa la
voce, non voglio farlo sapere in giro!-
-tranquilla,
capisco benissimo quello che stai provando e per questo hai tutto il
mio sostegno-
-ti ringrazio-
E da
lì in poi è stato un chiacchierare ininterrotto
sui più svariati argomenti.
Decisamente
avevo bisogno di pensare ad altro e grazie a Saori ora il mio umore
è decisamente migliorato.
Nel frattempo
dei mocciosetti neanche l’ombra. Si saranno persi per la
struttura a ‘sto punto, ma chi se ne frega.
All’improvviso
arriva Aiolos di corsa.
-RAGAZZE!
L’OPERAZIONE È FINITA! DOHKO È SALVO!-
Un’ondata
di felicità si impossessa di me dalla testa ai piedi.
-davvero? E come
sta adesso?-
Aiolos si ferma
e sorride contentissimo.
-ovviamente
è ancora sotto anestesia, però i medici sono
riusciti a togliergli tutti i frammenti dal corpo e a non intaccare
nessun organo. Dovrà stare a riposo però il
peggio ormai è passato. Ma, se conosco bene Dohko, nel giro
di qualche settimana sarà già in piedi
più arzillo di prima, quel ragazzo ha una ripresa
impressionante-
Con un sorrisone
a trentadue denti mi alzo e insieme a Saori lo seguo fino alla stanza
dove hanno portato Dohko. Purtroppo non possiamo entrare,
però sapere che ora non è più in
pericolo di vita mi ha alleggerito il cuore.
Con una carica
di gioia eccessiva comincio a correre per fare il giro delle camere per
dare la buona notizia a tutti, però mi becco subito la
ramanzina dai medici perché non si corre in corridoio, ma
sapete quanto me ne importa?
Esatto, meno di
zero.
Una stanza alla
volta ritrovo i bronzini e avviso gli altri cavalieri che Dohko
è fuori pericolo e ovviamente tutti si rallegrano a questa
notizia.
Per il resto
della giornata do una mano ai ricoverati, tipo a prendere degli oggetti
o a cambiare il canale della tv, e poi chiamo Enrico per dire che resto
qualche giorno in più per via di “questioni di
massima urgenza” .
Ovviamente se
gli avessi detto che rimanevo perché metà
cavalieri erano all’ospedale per colpa mia sarebbe morto
d’infarto.
***
Sono
già passati altri cinque giorni, e oggi è
giovedì.
Milo ormai
è uscito da qualche giorno, secondo i medici Camus potrebbe
uscire entro stasera, Shura domani o dopodomani insieme a Mur e Dohko
invece deve rimanere a riposo assoluto ancora per un pò.
Cavolo, questi
ragazzi hanno una ripresa eccezionale! Fossi stata al loro posto avrei
impiegato settimane per riprendermi!
Intanto che
aspetto che i medici finiscano il loro giro di viste mattutino, mangio
qualcosa per colazione e mi metto a canticchiare la canzone che passa
sul mio lettore mp3.
I
took a walk around the world to
ease
my troubled mind
I
left my body laying somewhere
in
the sands of time
I
see the world float to the dark
side
of the moon
I
feel there is nothing i can do, yeah
I
watched the world float to the
dark
side of the moon
after
all I knew it had to be something
to
do with you
I
really don't mind what happens now and then
as
long as you'll be my friend at the end...
Una pacca sulla
spalla mi riporta al mondo esterno – quando ascolto la musica
io mi lascio completamente catturare - mi levo le cuffie e di fronte a
me compare Milo.
-ehilà,
buongiorno gattina-
-ciao Milo, sei
venuto per il giro di visite?-
-già-
Si siede accanto
a me e ci mettiamo ad aspettare ascoltando qualche canzone insieme.
Quando i medici ci passano davanti – segno ce il giro di
visite è finito – spengo il lettore e ci
precipitiamo verso il corridoio dove sono ricoverati gli altri, quando
vediamo Shura, Camus e Mur venirci incontro.
-ma cosa ci fate
qua fuori?-
-semplice Milo,
possiamo tornare a casa-
Ho capito bene?
Ho sentito
proprio queste parole?
-siete stati
dimessi?-
-esatto-
La risposta di
Shura era tutto quello di cui avevo bisogno.
Mi lancio verso
di loro in un impeto di felicità, però scivolo e
cado a terra.
-AHIA CHE MALE!-
Ovviamente si
è scatenata una risata generale.
Ora posso
tranquillamente ritirare l’oscar delle figure di merda.
Mi rialzo
aiutata da Shura e poi vado a fare visita a Dohko, che ormai
è in piena guarigione.
Aiolos aveva
ragione, la sua ripresa è veramente impressionante! Per me
tra una settimana può già scendere dal letto!
***
Ormai
è quasi ora di cena mentre preparo la borsa –
purtroppo domattina si torna a casa – e ripenso alla proposta
che Shion mi ha fatto nel pomeriggio: secondo lui dovrei trasferirmi al
Grande Tempio, sarebbe meglio per i cavalieri e anche per me.
L’idea
non mi dispiace del tutto però non me la sento di lasciare
la mia casa e mio fratello, sono le uniche cose che ancora mi legano
alla mia famiglia e non sono ancora pronta per lasciarmeli alle
spalle…
Mentre navigo
sul mio pero dei pensieri qualcuno bussa alla porta.
-avanti-
La porta si apre
ed entra Shaka.
-ciao Shaka -
-stavi
preparando le cose per il rientro, per caso?-
-l’hai
capito dalla pila di vestiti che devo ancora mettere via?-
-più
o meno-
-beh, hai
indovinato… volevi dirmi qualcosa?-
-ero venuto a
dirti che si parte domenica pomeriggio-
Mi blocco.
-cosa?-
-ho chiamato tuo
fratello e gli ho detto che avevamo ancora delle cose da discutere e da
fare, così gli ho detto che saresti rimasta altri tre
giorni. Hai bisogno di recuperare ancora un po’ di forze
secondo noi e…-
Lascio cadere la
pila di magliette che ho in mano e tutta contenta abbraccio Shaka.
-GRAZIE GRAZIE
GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIEEEEEEEEEEEE!!!-
-…
ecco… di niente…-
Poverino,
è arrossito!
Lo libero dalla
mia presa e comincio allegramente a riordinare i vestiti
nell’armadio.
-inoltre secondo
l’ultimo controllo del pomeriggio Dohko sta migliorando,
però ora che Mur è stato dimesso e ha recuperato
le forze può andare a prendere altra acqua della vita,
così nel giro di poco sarà di nuovo in piedi e in
piene forze-
Guardo stupita
Shaka, che si congeda e mi lascia con la mia sorpresa.
CHE
BELLOOOOOOOOOOOOOO!!!
AMO LA GRECIA!!!
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEE!!!------------------------------------------
Ecco qua il
14° capitoloooooooooooooooo!!!
Vi ho fatti
stare in ansia per il povero Shura, vero?
Tranquilli, sta
benissimo! E come avete visto è già guarito e
tornato più in forma di prima! ^^
Qualcuno di voi
è stato ingannato… i due cosmi citati alla fine
del 13° capitolo sono quelli di Dohko e Shura, per una volta
Apollo se n’è rimasto buono e non è
intervenuto… ammetto però che quel pezzo era
facilmente fraintendibile XD
Ho fatto guarire
velocemente i cavalieri… comincio a credere di essere stata
troppo veloce, voi che ne dite?
Per farvi venire
l’acquolina in bocca sul prossimo capitolo vi dico solo che
la guarigione dei cavalieri è stata una fortuna e che
succederà qualcosa di bello… di più
però non posso dirvi altrimenti vi dico troppo XD
Passiamo ai
ringraziamenti:
Ai91:
Shura non è morto e neanche il Lilloso a quanto
vedi… devo ammettere che però la tua proposta mi
ha davvero allettata ed ero sul punto di cedere XD (O_O ndMur
– tranquillo resti vivo…
ndSary – u_u ndMur -
…per ora. ndSary – O____O
ndMur) grazie per i complimenti, un bacione! ^^
Sabri92:
ciao! Crystal non è stato proprio menzionato ma in questo
capitolo c’era, era incluso nel gruppo dei mocciosi, spero
che vada bene lo stesso XD
Anzy:
ti sei affezionata a Shura? Mi fa piacere saperlo e come vedi non
è schiattato ^^ come ho spiegato i cosmi che Sara
cita alla fine del capitolo precedente sono quelli di Dohko (quello che
si è spento) e quello di Shura (quello indebolito) e
stranamente Apollo non ha mosso un dito… chissà
perché? Più avanti forse si saprà XD
Ps:
puoi rimandarmi Aiolos per le scene in cui compare lui? Poi te lo
ridò, promesso! ^-°
LightDN:
ciao CDV! Prima di tutto grazie per i pop corn XD e poi mi fa piacere
sapere che il capitolo d’azione sia venuto bene e che non sia
una schifezza incomprensibile, non sembra ma è difficile
descrivere situazioni frenetiche come queste in prima persona contando
anche lo stato d’animo dalla protagonista… Shura
non ha ancora finito il suo ruolo in questa fan fiction, e poi
è troppo importante per la protagonista perché
gli succeda qualcosa… Per quanto riguarda Kanon, ti chiedo
troppo se me lo rimandi per le scene in cui mi serve? Poi te lo
rimando, promesso! Un bacione!!!
Roxrox:
spero di non aver fatto peggiorare la tua ansia con questo capitolo XD
eh sì, in fondo in fondo sono cattiva stronza e anche
bastarda… sono un cancro, ci sarà pur un motivo
per cui Deathy è il cavaliere di Cancer XD per le
armature degli dei ho tenuto buone quelle che compaiono nelle
illustrazioni di Sacred Saga, che per me sono spettacolari…
riuscirà mai Sara ad avere la sua armatura?
Chissà XD
Snow
Fox: mi sono perfettamente resa conto di avere interrotto proprio in
quel momento, dopotutto sono una stronza bastarda di natura e in
più sono un cancro, guarda Death Mask e hai capito un
po’ come sono in fondo in fondo… ma non tanto in
fondo in fin dei conti XD come vedi Berenice non ha fatto secco il
piccioncino (mamma quanto ridere quando hai scritto “aaaargh
se mi secca il piccioncino giuro che lo rado a zero e gli trapianto le
braccia al posto delle gambe!!!!!!!!!!”) . Che te ne
è sembrato del capitolo? Fammi sapere! E spero che la
guarigione dei vari Gold non abbia intaccato la tua sanità
mentale ^^
Eris
San: ma ciao! Prima di tutto devo farti i miei complimenti
perché fai sempre notare dei particolari che nella lettura
possono anche passare inosservati, come hai fatto con le motivazioni di
Apollo e le visioni di Sara… davvero brava!!! In fondo io e
Deathy ci assomigliamo in sadicità XD (prego?! O_o
ndDeathy) dici che Berenice finisce come
Trimuffagiù? Comincio a crederlo anche io e complimenti
anche per la citazione ad Elizabeth, in effetti avevo in mente quella
scena quando ho scritto il pezzo ^^ che te ne è parso del
capitolo un po’ ospedaliero? Fammi sapere, TRAAAAA XD
Piccolabulma:
tranquilla, Shura non si fa accoppare così facilmente e come
hai visto è tornato in forma… grazie per
l’incoraggiamento! Un bacione!
Bellatrix18:
tranquilla, calmati, Shurino è ancora vivo e ora
è anche uscito dall’ospedale! In effetti anche
Sara vuole fare il culo ad Apollo (contaci sorella!!! ndSara
- ci conto anche io, sorella!!! ndSary -
il primo di caso di cooperazione tra autrice e personaggio…
ndDeathy - e tu che ci fai qua? ndSary
- mi sono perso nei ringraziamenti, porca put…
ndDeathy - TRATTIENITI NEL LINGUAGGIO!!! ndSary)
Scusa
l’intrusione di quei due matti…comunque tranquilla
che il tuo giorno a Gardaland non lo perdi, anche a costo di venire ad
aiutarti a trascinarti Shura per le gambe fino all’entrata! XD
Gil88:
wow, addirittura meglio di tutti i film d’azione? Non
esageriamo XD come hai visto Shura è tornato, in fondo Camus
e Milo si vogliono bene anche se si stuzzicano a vicenda e Apollo
è ancora in circolazione… c’est la
vie… un bacione!
Chiedo scusa a
tutti se i ringraziamenti erano un po’ più
sbrigativi o freddi del solito, ultimamente ho poco tempo e mi sembra
un miracolo essere riuscita a scrivere tutto lo spazio
autrice… CHIEDO PERDONOOOOOOOOOOOOO!!! -______-“
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Capitolo 15 *** We Belong Together ***
CAPITOLO
15 – WE BELONG TOGETHER
Mi sveglio
grazie al dolce cantare degli uccellini, che io interrompo lanciandogli
dietro un cuscino.
Cavolo
è caduto giù!
E
vabbè, lo recupererò dopo, tanto chi vuoi che
passi qua sotto…
- adesso piovono
i cuscini di prima mattina?-
PORCA…
Mi alzo e mi
affaccio, constatando di aver beccato Milo in pieno.
-ehilà
buongiorno dolcezza! Questo è tuo?-
Alza il cuscino
e con un lancio preciso me lo tira direttamente in faccia.
Notare che io,
di prima mattina, sono sveglia come un orso in letargo.
-grazie-
-di niente. Ehi,
vedo che il sole di ieri ti ha fatta diventare più scura-
Mi guardo il
contrasto lasciato dal costume ed effettivamente è vero, non
me n’ero neanche accorta.
Ieri i ragazzi
mi hanno portato al laghetto della cena e ci abbiamo fatto il bagno.
Siamo rimasti lì tutto il giorno con la sottoscritta che
continuava a preoccuparsi della salute di quegli incoscienti che, tanto
per divertirsi, si tuffavano dalla cima della cascata, che era alta una
decina di metri. E sottolineo che alcuni di loro erano usciti
dall’ospedale da neanche un giorno!
Dopo una mattina
passata a fare la Rottermaier di turno mi hanno trascinata in cima e mi
hanno buttata giù dalla cascata…
Mamma che paura!
Ma anche… ADRENALINA PURAAAAAAA!!!
Se non fosse
stato per il fatto che indossavo un bikini – ma senza
laccetti, li odio - azzurro con bordi bianchi comprato durante le spese
pazze con Aphrodite, mi sarei buttata altre volte.
Decisamente per
questo genere di attività il costume olimpionico non lo
batte nessuno.
Diciamo che il
buttarmi dalla cascata mi ha ampiamente svegliata, infatti lo scoppio
ritardato del rossore per tutti i cavalieri in costume è
arrivato subito dopo, quando stavo uscendo dall’acqua e
tredici fisici da paura mi sono venuti incontro bagnati fradici e
avvolti in costumi corti e aderenti…
Mica robetta da
niente!
Ok, avevo detto
che mi ci ero abituata e in più ora sono anche fidanzata, ma
i corpi dei ragazzi ogni tanto mi fanno ancora questo effetto e vorrei
vedere a chi non lo farebbe!
Per non avere
più questo problema ho tentato di focalizzare la mia
attenzione su Shura, ma cavolo, solo lui mi faceva arrossire ancora di
più! Era così… e il costume
poi… insomma così…
Scusatemi, stavo
sbavando al solo ripensarci.
Nel pieno di
questi ricordi qualcosa di bianco mi si schianta in faccia.
-ehi gattina, se
ti devi incantare prima almeno porta dentro il cuscino!-
-grazie del
consiglio Milo…-
Mi cambio e
faccio colazione contemplando la vista delle dodici case che si ammira
dalla tredicesima e, allo spettacolo offerto da queste costruzioni
antiche, in me affiora un piccolo desiderio, veramente stupido, ma che
a me piacerebbe tantissimo…
Ho deciso, lo
chiedo a Shura!
Finita la mia
brioche mi fiondo per il sentiero laterale che mi ha insegnato Mur, che
porta alle case senza fare tutte le scale, e svolto per andare alla
decima quando per un pelo schivo una sorta di folata d’aria
tagliente.
Per una volta
ringrazio i miei riflessi pronti.
-ma si
può sapere cosa…-
-gattina! Tutto
bene?-
Shura si
avvicina velocemente a me con uno sguardo preoccupato.
Ma
perché anche con una semplice tenuta da allenamento questo
ragazzo mi fa scatenare gli ormoni?
-sì
io sto bene ma…-
-mi stavo
allenando e ho fatto partire un fendente con Excalibur senza sapere che
tu eri là, scusami tanto-
-tranquillo non
fa niente-
Ma quanto
è tenero quando si preoccupa per me!
Gli prendo la
mano e inizio ad andare verso la sua casa tutta sorridente per
l’idea che mi è appena venuta, lui mi segue senza
fare domande mentre mi cinge il fianco.
-che
cos’hai da sorridere tanto?-
-è
che mi è venuta un’idea carina carina…-
-mi devo
preoccupare?-
-ovviamente no-
-allora spara-
-ecco io volevo
chiederti se…-
***
Ci ho impiegato
mezz’ora buona per convincere Shura che la mia idea non era
da emerita deficiente ma semplicemente da turista, però alla
fine ce l’ho fatta.
Tra
mezz’oretta, esattamente alle ore 14:30 davanti alla prima
rampa di scale, comincia il mio tour per le dodici case del santuario,
con tanto di accoglienza per ognuna dal proprio cavaliere
d’oro!
Non ridete anche
voi, è una cazzata ma ci tengo a farla!
Ora che anche
Dohko è guarito grazie all’acqua miracolosa del
Lilloso non mi posso lasciar sfuggire l’occasione!
Mentre scendo
per la stradina laterale mi guardo attorno e mi prende un po’
di tristezza perché non ho Shura al mio fianco… a
pensarci bene è da quando sono ad Atene che siamo un
po’ divisi e ci incrociamo poche volte. A casa siamo sempre
insieme, da quando torno dal lavoro fino a quando mi addormento, e
anche solo il fatto di averlo fuori dalla mia camera mi mette un
po’ di tristezza.
Perché
lo sapete che ormai io dormo con Shura, vero?
No?
Come no?
Non ve
l’ho detto?
Ops…
Però
pensate chissà cosa, non è successo niente!!!
Cioè…
ecco… io in un certo senso ci speravo, però lui
si è sempre fermato prima di andare oltre.
Anche se non
è ancora successo a me va benissimo così, mi
bastano le sue labbra per mandarmi in estasi, soprattutto da quando ho
scoperto che lasciano un’impronta di calore pazzesca sulla
mia pelle dal collo in giù…
Completamente
assorta in questi pensieri – per i quali sto arrossendo -
manco mi rendo conto di essere arrivata all’arena di
addestramento.
Cavolo!
Torno
velocemente sui miei passi cercando di pensare ad altro per darmi un
contegno e quando arrivo a destinazione c’è Shura
che mi sta aspettando.
-ma si
può sapere dov’eri finita?-
-scusami, ero
sovrappensiero e non mi sono accorta di aver sorpassato la prima casa-
Si avvicina e mi
solleva il mento con un dito per poi baciarmi.
-sei
incorreggibile-
Detto questo mi
prende in braccio e cominciamo a salire le scale.
-ma
perché io ti devo accompagnare in questa gitarella?-
-perché
se la facevo da sola sembravo un’emerita
deficiente… e poi perché a fare tutte queste
scale sarei morta-
-guarda che ti
farebbero bene invece-
-stai per caso
insinuando che avrei bisogno di fare ginnastica? Guarda che il mio
fisico è perfetto così-
-sul tuo fisico
non ho assolutamente niente da dire, lo sai bene…-
E non dirlo con
quel tono… come descriverlo?
Ecco, sensuale e
provocatorio!
Non dirmelo con
tono sensuale e provocatorio sussurrandomelo nell’orecchio!
Mi ero appena
data un contegno!
-… ma
sulla tua resistenza invece sì-
-uffa, sempre a
farmi la predica! Sei cattivo, ecco!-
-non fare
l’offesa, che non ti viene per niente bene… eccoci
arrivati-
Quando Shura si
ferma e io scendo dalle sue braccia davanti a noi si scaglia la prima
casa, quella dell’Ariete, davanti alla quale
c’è già il Lilloso con indosso
l’armatura pronto ad accoglierci.
-benvenuti alla
casa del montone bianco da me presieduta-
Impugno la
macchina fotografica digitale e comincio a fotografare ovunque,
cercando di non esplodere in una risata fragorosa per via del
linguaggio che sta usando.
Credetemi,
ridereste anche voi se aveste sentito il Lilloso quella volta quando ha
lanciato ogni tipo di imprecazione possibile perché il
telecomando della televisione non funzionava più…
ovviamente senza accorgersi che lo sportellino delle batterie si era
staccato e che quelle erano cadute!
Quando mi
accompagna all’interno resto stupita: non mi aspettavo che la
zona principale per i combattimenti fosse così grande!
Ovviamente immortalo tutto con la digitale, anche le stanze private di
Mur che si trovano verso il lato destro della costruzione, non
risparmio neanche la pila di abiti da lavare e il bagno sotto gli occhi
divertiti di Shura e imbarazzati del Lilloso.
Ringrazio il
custode e in braccio a Shura mi dirigo verso la seconda casa.
-ma
c’era bisogno di fotografare anche il bagno?-
-ovviamente
sì-
-stai diventando
peggio dei turisti cinesi che fotografano anche la cacca dei piccioni
per terra-
-non
esageriamo…-
Arrivati davanti
alla casa del Toro subito Al ci viene incontro e ci trascina
all’interno, dove io ovviamente faccio andare la macchina
fotografica a destra e a manca…
***
Mamma mia, non
pensavo che il tour per le dodici case fosse così stancante!
Ci stiamo
dirigendo verso la casa dei Pesci dopo aver passato in rassegna tutte
le altre e devo dire che ogni cavaliere si riconosce veramente dalla
sua abitazione, basti pensare a quel pazzo di Deathy che tiene tutte
quelle teste appese alle pareti o a Shaka che ha
quell’immenso giardino dietro casa sua…
Ormai sono
convinta che se la pazzia fosse pane alcuni di questi ragazzi
potrebbero sfamare un intero esercito.
Arriviamo
davanti alla casa di Dite – sì, ho abbreviato
anche lui – e subito un profumo di rosa mi invade le
narici… io amo i fiori!
-benvenuti-
Ed ecco
là Aphrodite con l’armatura. Ormai come vuole la
tradizione fotografo di tutto e di più e prima di andarmene
Dite mi regala una rosa che mi mette nei capelli… che
gentile!
-adesso manca
solo una casa-
-ma
perché hai voluto tenere la tua per ultima?-
-così,
per darmi un po’ di importanza-
Shura mi prende
in braccio – ormai è ordinaria amministrazione
– e mi porta oltre la metà della scalinata per poi
lasciarmi vicino all’ingresso.
-ora io vado a
preparami per accoglierti come cavaliere di Atena, tu intanto scendi
tranquilla, ti ho lasciato sì e no a 80 scalini-
-d’accordo-
Mi da un veloce
bacio sulle labbra e poi non lo vedo più.
Sospiro e inizio
a scendere uno alla volta gli scalini.
Aveva detto che
erano 80?
La prossima
volta prima arriviamo alla casa e poi torniamo indietro contandoli
insieme, perché mi ha lasciato al 285°
gradino… e col sole e l’afa del pomeriggio di
Atene non è proprio una bella passeggiata!
Quasi
trascinandomi arrivo alla casa del Capricorno e subito il custode mi
accoglie sorridente.
-gattina cerca
di fare una faccia un po’ seria altrimenti non riesco a
recitare la mia parte-
-285°
gradino… e ho detto tutto…-
Mentre Shura se
la ride di grossa io scatto foto su foto e poi passo
all’interno della casa, dove subito mi colpisce la statua di
Atena nel mezzo della sala da combattimento.
-vedo che hai
notato la statua-
-difficile non
vederla… è molto antica?-
-probabilmente
è stata scolpita assieme alla casa qualche millennio fa-
-ah…-
E rimango
lì a fissarla chiedendomi se da qualche parte nel mondo, in
qualche casa di qualche Santuario c’è una statua
di Artemide… mi piacerebbe davvero vederne una dal vivo e
non sempre e solo in fotografia!
Dopo questi
minuti di contemplazione silenziosa mi dirigo verso le stanze private
situate sull’ala destra dell’edificio –
la piantina di ogni casa è sempre la stessa – e
rimango stupita: accidenti che ordine! Dopo aver visto le prime cinque
case ormai ero abituata a un campo di guerra – che ho
ritrovato poi in quasi tutte le altre - e invece ora mi trovo questa
stanza lucida come uno specchio.
-ecco…
a me non piace il disordine e quindi… diciamo che faccio
spesso le pulizie…-
Sa cucinare,
lavare, stirare, spolverare, è un cavaliere ed è
un ragazzo bellissimo…
Sara che cavolo
aspetti a sposarlo?
Incredula vado
verso la camera da letto, apro l’armadio dopo aver ricevuto
il permesso e vedo i vestiti impilati perfettamente come sugli scaffali
della Benetton.
Sono senza
parole.
-ma…
sei tu che fai tutto questo?-
-veramente io mi
limito alle pulizie indispensabili, il resto lo affido a una signora
che viene qui una volta a settimana-
Ok, sa solo fare
il minimo indispensabile…
E chi se ne
frega! Vecchia mia prendilo prima che ti scappi!
Anche
perché è una massaia migliore di te!
Dopo aver
fotografato le ultime cose – tra le quali anche
l’ordine perfetto nel cassetto dei calzini – esco
dalla casa e mi stiracchio un po’.
-chi
l’avrebbe mai detto che il tour per le dodici case fosse
così stancante?-
-ha parlato
quella che si è fatta portare in braccio per tutto il
pomeriggio…-
-non fare il
pignolo, anche fare la fotografa è stancante-
-d’accordo,
d’accordo…-
Ormai il sole
sta cominciando a calare e in lontananza il cielo comincia a tingersi
di striature arancioni.
-Sara…-
-sì?-
-stavo pensando
che è un po’ di tempo che non ce ne restiamo da
soli, che ne dici di dormire da me stanotte?-
Lo guardo
incredula.
O io e lui ormai
ragioniamo in sintonia oppure mi sa leggere nella mente.
-d’accordo-
-e ovviamente
stasera cucino io, sei mia ospite!-
-mi devo fidare?
Non è che per vendicarti della schiavitù di oggi
mi avveleni?-
Mi cinge il
fianco con un braccio mente se la ride della grossa e mi porta dentro
la casa.
-tu siediti pure
sul divano, io intanto comincio a cucinare-
Mi bacia e poi
sparisce dietro la porta della cucina, da cui provengono rumori
metallici di padelle cadute.
Mi siedo
cercando di contenere le risate – anche se è
difficile – e rimango lì così, ferma
come una statuina, ad aspettare chissà cosa.
Quando
però sento ancora quel rumore di metallo caduto non riesco a
contenermi, mi alzo e lo raggiungo in cucina, dove lo spettacolo
è veramente da film: c’è Shura con in
mano un sacco di farina che sta cercando di raccogliere le pentole e
quando ne raccoglie una gliene cadono altre tre.
-mi potresti
dare una mano invece di ridere?-
-hahaha…
sì arrivo, scusami ma è troppo forte la
scena…-
Sempre ridendo
mi avvicino a lui e comincio a raccogliere il tutto e a metterlo sulla
mensola che mi indica.
È
stata una mia impressione o quando mi sono allungata per arrivare al
ripiano Shura mi ha guardata in modo strano?
-ecco fatto,
vuoi una mano in cucina?-
-…
no… tranquilla… ci penso io…-
-Shura stai
bene? Mi sembri strano-
-sto bene
gattina, non ti preoccupare-
-sicuro?-
Mi fissa ma non
mi risponde.
Prima che gli
cada di mano la confezione di farina la prendo al volo e gliela rimetto
in mano.
-no caro mio, tu
non stai bene! Per me gli effetti delle ferite si fanno ancora sentire
quindi è meglio se…-
Non riesco a
finire la frase, mi tappa la bocca con un bacio che chiamare
appassionato è veramente poco.
Per la sorpresa
ho pure fatto cadere la farina e ora siamo circondati da una nuvoletta
bianca.
Quando torno in
possesso delle mie labbra mi sento diversa, c’è
questa strana sensazione dentro di me, una sorta di calore e di
agitazione che mi stanno avvolgendo e che mi fanno battere il cuore a
mille…
Shura mi prende
per mano e mi accompagna nell’altra stanza, io lo seguo senza
dire una parola ma continuando a fissarlo, in questo momento
è l’unica cosa che mi riesce fare; apre la porta
della sua camera e mi fa entrare.
-Shura ma
cos…-
Un altro bacio.
Appassionato
come quello di prima.
-Sara…-
-…
sì?-
-io…-
Abbassa lo
sguardo come per trovare coraggio mente mi prende il viso tra le mani.
-Shura?-
-io
vorrei… ecco… ti devo dire… anzi
chiedere una cosa-
-avanti, dimmi-
-io…
Dio quanto è difficile parlarne… io mi sono
sempre… fermato… prima di fare qualcosa che tu
non volessi…-
Nel dire queste
parole è arrossito e io non sono da meno ora come ora,
infatti credo di aver capito dove vuole andare a parare.
Forse mi
sbaglio, però…
-Sara
io… anche prima mentre mettevi via le padelle…
ecco… io… io ti amo e vorrei fare
l’amore con te-
ALT, FERMI
TUTTI!
MONDO FERMATI UN
ISTANTE PER FAVORE!
Lui…
Me
l’ha chiesto…
Ci avevo visto
giusto e la sensazione di calore di prima ormai è una bomba
sul punto di esplodere.
-scusami, sono
stato diretto e…-
Stavolta sono io
che non gli faccio finire la frase bloccandogli le labbra con le mie.
Giuro che non ho
mai desiderato Shura così tanto prima d’ora, lo
voglio con tutta me stessa!
Quando
riprendiamo fiato lo guardo negli occhi incapace di fare altro, ora
come ora non sto più rispondendo di me e delle mie azioni.
Lui mi
abbraccia, mi bacia sul collo e lentamente fa scivolare una mano sotto
la mia maglietta, le sue dita che mi accarezzano la schiena mi danno i
brividi…
Tutto questo mi
fa tremare e comincio a sentirmi strana nel bassoventre.
Nel tentativo di
fare un qualcosa adatto alla situazione anche io infilo le mani sotto
la sua maglietta e comincio a risalire la schiena.
Dio mio, per
capire quello che sto provando bisognerebbe toccare con le proprie
mani, è indescrivibile la perfezione di questo ragazzo!
Ammetto che lo
sto copiando perché, essendo la mia prima volta, non ho la
più pallida idea di come funzioni la cosa…
cioè prima ci si accarezza così e poi si passa al
sodo oppure ci si leva i vestiti e lo si fa e basta?
Oh, al diavolo!
Sara non farti domande e agisci!
Dopo aver
sentito un sospiro soffiarmi sul collo Shura ferma la mano e le labbra.
-sei sicura di
volerlo fare?-
-pe…
perché me lo chiedi?-
-sei agitata-
-non
è vero-
-e stai tremando-
-che
c’entra?-
-se sei agitata
qualcosa non va-
-non
c’è niente che non va, è solo
che… ecco… vedi io non… è
la prima volta e non… non sono capace… ecco
tutto…-
Ma
perché non mi taglio la lingua una volta per tutte
così da evitare figure di merda inutili?
Fatto sta che
devo avergli fatto tenerezza o pena, perché mi sorride
dolcemente.
-c’è
una prima volta per tutto gattina, non devi agitarti. Però
forse così ti rilassi un pochino…-
Mi prende in
braccio e mi porta al letto, dove mi fa sdraiare.
-va meglio?-
-non te lo so
dire, non riesco più a controllarmi…-
Shura si lascia
scappare una piccola risata e poi si impossessa ancora delle mie
labbra, mentre ormai io mi sento incandescente come la Torcia Umana.
La sua mano
riprende la sua ascesa sotto la mia canotta partendo dalla mia pancia
fino al seno, che accarezza dolcemente, poi si ritira e delicatamente
mi leva la maglietta riprendendo a baciarmi con desiderio.
Lui mi vuole
come io voglio lui.
Mi prende una
mano e la porta al lembo della sua maglietta, che gli sfilo lentamente,
completamente rapita dal miscuglio di sensazioni che mi ha mandato in
pappa il poco cervello che avevo.
A poco a poco i
nostri vestiti cadono ai lati del letto mentre l’eccitazione
sta crescendo in maniera vertiginosa - almeno per quanto riguarda me
– e i movimenti si fanno sempre più desiderosi e
appassionati.
Ormai io non
indosso più niente e sono in uno stato di
eccitazione-vergogna, è la prima volta che qualcuno mi vede
nuda e non riesco a guardare Shura in faccia neanche se lo desidero con
tutto il cuore.
-Sara…-
Mi faccio forza
e i miei occhi vengono catturati dai suoi, perdendosi in quelle
stupende striature verdi.
-sei
bellissima… sei la creatura più irresistibile di
questo mondo e sono fiero di essere qui con te… ti
amo…-
Gli sorrido ma
non riesco a formulare una risposta di senso compiuto, anche se
l’imbarazzo è scomparso dopo questa frase che mi
ha letteralmente fatta sciogliere.
Intreccia una
mia mano con la sua mentre si porta completamente sopra di me, lo
sento, e ormai nelle mie vene il sangue e l’eccitazione
scorrono insieme come un fiume in piena mentre io sono come un vulcano
a pochi secondi dall’eruzione. D’istinto le mie
gambe si schiudono e poi…
E poi…
E poi…
***
I could
stay awake just to hear you breathing
Watch you
smile while you are sleeping
While
you're far away and dreaming
I could
spend my life in this sweet surrender
I could
stay lost in this moment forever
Every
moment spent with you is a moment I treasure
-mmmh…-
Apro gli occhi
lentamente e mi accorgo che Shura si è addormentato
abbracciandomi. Il suo corpo emana un calore piacevole che è
impossibile da descrivere e un profumo che mi ricorda tanto la Spagna,
infatti se chiudo gli occhi vedo le viottole con i tipici negozietti e
ristoranti di Barcellona… è così dolce
e allo stesso tempo speziato… e così
rilassante…
Don't
wanna close my eyes
Don't wanna
fall asleep
'Coz I'd
miss you baby
And I don't
wanna miss a thing
'Coz even
when I dream of you
The
sweetest dream would never do
I'd still
miss you baby
And I don't
wanna miss a thing
Ancora non mi
sembra vero, abbiamo fatto l’amore… non
è affatto come te lo descrivono le amiche nei racconti, non
è doloroso ma è la cosa più bella e
magica che ci sia, dieci giri di fila sulle montagne russe non ti danno
neanche una minima parte delle sensazioni che lascia
quest’unione…
Laying
close to you
Feeling
your heart beating
And I'm
wondering what you're dreaming
Wondering
if it's me you're seeing
Then I kiss
your eyes
And thank
God we're together
I just want
to stay with you in this moment forever
Forever and
ever
Guardo il viso
di Shura, rilassato e in pace col mondo, e solo ora mi accorgo di quale
meraviglia di ragazzo ho al mio fianco: se ripenso al fatto che mi ha
chiesto il permesso quando poteva benissimo prendermi e farlo, non
posso non ritenermi fortunata nell’avere accanto una persona
che a me tiene davvero più di ogni altra cosa e che
piuttosto che farmi del male se ne farebbe a se stesso.
Con il dorso si
una mano gli accarezzo la guancia e poi con il pollice gli sfioro le
labbra, le stesse labbra che prima sentivo sul mio corpo e che sembrava
mi stessero lasciando dei marchi di fuoco sulla pelle…
Con un dito
sfioro le ciocche di capelli che gli cadono sulla fronte e comincio a
giocarci un pochino stando attenta a non svegliarlo mentre sento che il
mio cuore sta ancora battendo forte forte…
I
don't wanna miss one smile
I don't
wanna miss one kiss
I just
wanna be with you
Right here
with you just like this
I just
wanna hold you close
Feel your
heart so close to mine
And just
stay here in this moment for all the rest of time
Don't wanna
close my eyes
Don't wanna
fall asleep
'Coz I'd
miss you baby
And I don't
wanna miss a thing
'Coz even
when I dream of you
The
sweetest dream would never do
I'd still
miss you baby
And I don't
wanna miss a thing
***
Dopo aver fatto
del contorsionismo per alzarmi senza svegliarlo, indosso i primi
vestiti che trovo a terra – i miei slip e la canottiera di
Shura - e vado in cucina dato che il mio stomaco reclama fortemente
cibo.
Apro il frigo e
tiro fuori il succo d’arancia per poi passare a guardare
ovunque in cerca di qualcosa da mangiare, però questa cucina
è una giungla!
Dopo aver
perlustrato metà cucina ho già il morale sotto le
scarpe, ormai il brontolio dello stomaco è diventato un
ruggito disperato e sto per abbandonarmi ai morsi della fame quando
appoggiato alla stipite della porta vedo Shura in boxer che mi guarda
divertito.
-a quanto vedo
la gattina sta andando a procacciare cibo-
-sì,
però non so dove tieni le cose e mi ero appena rassegnata ad
abbandonarmi morente di fame sul pavimento-
-guarda che
anche io è da ieri che non mangio-
-guarda che
avrei preparato qualcosa anche per te-
Durante la
conversazione si è avvicinato e ora è proprio di
fronte a me, mi da un bacio dolcissimo mentre mi abbraccia.
-ti amo Sara-
-ti amo anche io-
-grazie per ieri
sera-
-e di cosa?-
-grazie di
esistere… però non ti ho fatto male, vero?-
-no, neanche un
po’-
-sicura?-
-sicurissima-
Sospira e mi
bacia ancora, stavolta con passione mentre le sue mani partono dai miei
capelli e cominciano a scendere percorrendo la schiena per poi arrivare
ai miei fianchi, lì si fermano e vengo spostata di lato.
-ora lascia che
prepari io la colazione, ok?-
-d’accordo
mammina, mi siedo qua buona buona-
-brava
bambina…-
Vado verso il
tavolo e mi siedo su una delle sedie mentre lo osservo muoversi tra
frigorifero e credenza.
Chissà
perché evita di andare accanto alla mensola con il
pentolame, hihihi!
Dopo un lungo
silenzio imbarazzante – dove io continuavo a pensare a ieri
sera - Shura prende parola.
-il fiore che ti
ha regalato Aphrodite ha resistito tutta la notte, hai notato?-
-comincio a
credere che li coltivi con il cemento, è ancora bello come
quando me l’ha regalato-
-e quella che
indossi è la mia canottiera-
-ho messo la
prima cosa che ho trovato, scusami…-
-tranquilla, ti
sta anche bene il verde-
-grazie-
Altro silenzio
imbarazzante.
La mia mente
riprende il suo viaggio sul pero dei pensieri…
-sai che devo
ringraziare Milo?-
-perché?-
-ti ricordi cosa
aveva comprato al supermercato il primo giorno che eravamo venuti a
casa tua?-
-me lo ricordo
benissimo… una scatola di preservativi-
Meglio non dire
che li voleva usare con me.
-sai che ce
n’erano 12 in quella scatola e che ce ne ha dato uno a testa?-
-e come mai?-
-non lo
so… ma per me voleva vedere chi lo usava per primo-
-ma che razza di
motivo è?-
-sei una donna,
non puoi capire-
-grazie, eh!-
-comunque lo
devo ringraziare, infatti l’ho usato ieri sera con te-
-allora lo
ringrazio anche io-
Shura mi guarda
in modo strano a questa frase, ma io mi fiondo sul cibo e chiudo qui la
conversazione.
Anche
perché a parlare di preservativi a colazione rischio di
pensare a cose poco consone durante tutto il giorno.
Quando ho finito
metto il bicchiere nel lavandino e, su invito di Shura, vado a farmi
una bella doccia.
Non so se mi ha
invitata per cortesia o perché ne ho un disperato bisogno,
però accetto volentieri. Appena entro in bagno mi guardo
allo specchio perché qualcosa attira la mia attenzione.
È qui.
Anche qui.
E pure qua
dietro.
Cavolo, sono
piena di succhiotti!!!
Alcuni sono
piuttosto nascosti, tipo sotto il seno, altri però sono alla
mercé di tutti…
Come diavolo
faccio adesso a nasconderli al lavoro nel pieno dell’afa di
giugno?
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEEE-----------------------
TA-DAAAAAAN!!!
Ebbene
sì, signore e signori, ce l’ho fatta a scrivere
questo capitolo!!!
Ok, non ho
scritto proprio tutto tutto, però è stato
già difficile mettere in parola tutte quelle emozioni e quei
gesti… anche su questo punto devo migliorare,
insieme alle scene d’azione.
Allora? Siete
contenti che i piccioncini si son uniti ancora di più? Forse
è successo tutto troppo in fretta ma io sentivo che era ora.
^////^
La canzone che
ho messo come sottofondo è “Don’t Wanna
Mess a Thing” degli Aerosmith, una delle canzoni
d’amore più belle mai scritte a mio modesto parere
e con un video che quasi ogni volta mi fa venire gli occhi
lucidi…
Sono una
romanticona sotto sotto… molto sotto. U_U
Ho notato che la
conversione di Saori ha spaccato in due le opinioni: alcuni di voi la
vogliono in competizione con Sara mentre altre hanno accettato la
cosa…
Che cosa ho
fatto? XD
Ops, ho
dimenticato di scrivere il titolo della canzone del capitolo
precedente! Nel capitolo 14 la canzone che Sara ascolta
mentre mangia qualcosa è “Kryptonite”
dei 3 Doors Down.
Benissimo, ora
passo ai ringraziamenti ^^
Sabri92:
grazie per i complimenti ^^ Crystal tornerà, te lo anticipo
di già così ti prepari ^^ ciau alla prossima!!!
Roxrox:
naaaah, la mia vena sadica non è ancora emersa del tutto,
diciamo che fa solamente qualche capatina qualche volta XD
comunque nessuno è morto quindi tira pure un respiro di
sollievo… che te ne è parso del
capitolo? Fammi sapere ^^
Snow
Fox: meno male che l’infarto è scampato altrimenti
sarei venuta al tuo capezzale presa dai sensi di colpa… mi
ha fatto piacere leggere che il capitolo ti è piaciuto ^^ e
di questo cosa mi dici? XD
Anzy:
in effetti anche io vorrei che Sara si trasferisse al Grande Tempio,
sarebbe meglio anche per me ma lei è una testona e non ne
vuole sapere (qualcosa mi dice che a stare vicino ad un certo Ariete si
è intestardita)… vabbè, tanto
l’autrice sono io e quindi mi deve obbedire! XD
avevi perfettamente indovinato, la cosa bella era proprio quella che
immaginavi tu, spero che ti sia piaciuto quel pezzo ^^
Bellatrix18:
ciao! Hai visto per quale cazzata mi servivano i Gold in forma?
XD tu sei la prima che è favorevole al cambiamento
di Saori e la cosa mi fa piacere ^^ sul nome
dell’amore segreto di Saori… beh…
sarà una bella sorpresa, fidati ^.^ un
bacione e grazie per i complimenti!!!
EriS_SaN:
ciau Sha e TRAAAAAA anche a te ^^ hehehe, visto
com’erano vicini Sara e Shura? Erano vicini a sufficienza per
te? XD sull’amore di Saori ho ancora la bocca
cucita ma sarà una sorpresa, fidati di me
^-° allora, credo che ci sia stato un
piccolo malinteso: non è che Sara abbia
all’improvviso deciso che le piace l’idea di
uccidere qualcuno, in quel momento non si rendeva conto di tutto quello
che stava dicendo, dopotutto stava lottando interiormente con la
sensazione di sconfitta e di colpa per come sono usciti i cavalieri
dallo scontro, infatti alla fine ammette anche di essersi stupita delle
sue parole…
Forse
il pezzo era facilmente fraintendibile, chiedo scusa ^^
L’influenza
di Artemide non c’entra… questa volta.
Alla
prossima Sha, un altro TRAAAAA XD
Miloxcamus:
wow grazie per tutti i complimenti e benvenuta nelle
recensioni di questa storia ^^ mi ha fatto davvero piacere leggere che
ti sei divorata i capitoli in una sola serata e ancora di
più sapere che ti sono piaciuti ^^ di
questo cosa ne pensi? Fammi sapere! Un bacione! ^.^
Ai91:
Libra non mi ha fatto niente di male, semplicemente si è
fatto malmenare XD credo proprio che avevi intuito bene la
cosa bella che avevo anticipato, spero che il pezzo sia stato almeno
decente XD ps: il Lilloso ha ragione, non morirà
mai, è come Highlander, è immortale XD
Gil88:
in effetti le condizioni di alcuni Gold le ho fatte peggiorare un
po’ (vedi Dohko), mi ero presa bene a fare un po’ i
casi estremi alla Dottor House XD dici che la
bontà di Saori farà nevicare? Mah, io non
credo… ps: il pacco con Camus
non è ancora arrivato? Che strano… non vorrei che
l’abbia sequestrato qualcuna alle poste! O_O
lightDN:
ciao CDV! Il povero Dohko ha fatto salire l’ansia e la
pressione praticamente a tutti, pure a me autrice, ma come ho detto nel
ringraziamento qua sopra ero presa bene a fare i casi alla Dottor House
U_U Suvvia Saori un po’ buona ci può
anche stare, no? Chi l’ha detto che ricchi sono
sempre antipatici? Davvero non sembro la stessa dei
primi capitoli? Ho provato a rileggerli e in alcuni punti sembrano
quasi fatti meglio di questi ultimi… oppure sono io che sono
completamente rimbecillita ^^”
che
te ne è parso del chappy super romantico? ^^ fammi
sapere cara CDV!!! E grazie perla collaborazione con le parti di Kanon!
^^
sparkling
thunder: in effetti Shura è stato un po’ malmenato
ma non pesantemente come Dohko… Apollo invece non ha mosso
un dito e neanche in questo capitolo si è fatto
vivo… mmm… inizio a preoccuparmi, proprio io che
sono l’autrice ! O_O
davvero
trivi Apollo un bel figliolo? In effetti volte guardando il
cast dei Gold mi viene da chiedere perché proprio lui
è il cattivo (EHIII! ndCastDeiGold -
scherzavo ragazzi ^^” mettete via ghiaccio,
fulmini, spade, galassie e altri colpi vari per favore
^^” ndAutrice) ma te ce la vedi davvero
Atena che si fa malmenare? È più facile vederla
fare beneficienza…
spero
che il capitolo ti sia piaciuto, alla prossima ^^
ringrazio anche
tutti coloro che hanno inserito questa storia tra i preferiti e anche i
Favolosi Fantasmini, grazie di cuore a tutti!!! ^^
|
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Capitolo 16 *** Uno in più ***
CAPITOLO
16 – UNO IN PIÙ
Come vola il
tempo, è già passata una settimana!
Giusto sette
giorni fa siamo tornati a casa dopo la “vacanza” ad
Atene.
Aspettate che
accendo il lettore mp3 e vi faccio il riassunto della settimana.
Allora, domenica
pomeriggio – però primo, non tardo come aveva
detto Shaka - sono tornata a casa assieme ai soliti noti e ci siamo
messi tutti a fare le pulizie perché la casa era ridotta a
un vero e proprio cesso, infatti quando siamo partiti non abbiamo fatto
le pulizie e la situazione durante la nostra assenza era degenerata.
Il giorno dopo
sono tornata in ufficio e, dopo occhiatacce varie per via della mia
lunga assenza e per il foulard che ho messo al collo per nascondere
certi succhiotti, ho dovuto fare un piiiiiiiiiccolissimo discorso ai
miei colleghi, infatti su ordine di Shion almeno uno dei ragazzi mi
deve seguire anche durante il lavoro.
Ovviamente il
capo non ha preso benissimo la cosa però grazie al discorso
che ho provato tutta la sera prima al telefono con Enrico non ha
più avuto nulla da ridire e così ha accettato la
cosa, soprattutto dopo avergli detto che con me attorno sarebbe stato
in pericolo anche lui e che la sua vita non era più al
sicuro.
A queste parole
Ale mi ha quasi supplicata di portarli e così i ragazzi
hanno cominciato ad affiancarmi anche dentro
l’ufficio…
Mamma mia il
primo giorno con Shaka!
Ovviamente
è venuto con l’armatura come farebbe un cavaliere
serio che si rispetti, si è presentato come Shaka di Virgo e
ha fatto la conoscenza di Ale (il capo) e Silvia.
All’improvviso
la domanda che tutti avremmo paura di fare al biondino è
uscita dalla bocca del capo…
-ma sei cieco
per caso?-
Non so quali
facce ho fatto per non piegarmi in due dalle risate, fatto sta che
tutti ci siamo girati in religioso silenzio verso il diretto
interessato che, dopo lo stupore iniziale, ha aperto lentamente gli
occhi: mio fratello e Silvia erano ormai persi in
quell’azzurro fantastico mentre Ale invece, con la finezza di
uno scaricatore di porto, giusta giusta per interrompere
quest’idillio…
-ma
perché li chiudi allora? Sei scemo?-
-semplicemente
perché così riesco a concentrarmi meglio-
Quel mito di
Shaka è riuscito a mantenere il self-control a differenza
della sottoscritta che si è lasciata andare a una risata che
ha fatto accorrere le persone degli altri uffici accanto al nostro,
anche se quando gli ha dato dello scemo mi ha dato parecchio fastidio,
però ormai mi era preso un attacco di ridarella e allora ho
continuato piegarmi in due come una deficiente.
C’est
la vie…
Il giorno dopo
è venuto il Lilloso – ovviamente anche lui con
l’armatura – e ancora una volta il capo ha dato il
meglio di sé.
-tu
saresti…-
-Mur di Aries-
-l’ariete?
Quello con i cornoni?-
E si
è messo a indicare le corna dell’armatura situate
sulle spalle-
-sì,
l’ariete-
-ieri il cieco
verginotto e oggi il cornuto…-
Grazie al cielo
si è fermato perché, nel caso non lo sapeste, Mur
è un po’ permaloso nonostante sia sempre gentile e
disponibile e ho dovuto veramente trascinarlo lontano da Ale prima che
gli rispondesse per le rime.
Crisi solo
sfiorata.
Ah, inutile
sottolineare che durante la giornata in ufficio i ragazzi si toglievano
l’armatura – che facevo sistemare nella sala
riunioni a mò di trofeo - e rimanevano in borghese
altrimenti avremmo fatto fatica a circolare, infatti
l’ufficio è piuttosto piccolino.
Il terzo giorno
è venuto Milo che subito si è messo a flirtare
con Silvia, ma purtroppo per lui non era da solo, infatti
c’era anche Camus.
-Camus vattene a
casa, basto io qui-
-ti ricordo che
questo è un ufficio e non un bar dove puoi rimorchiare-
-piantala mr.
Ice che non sei altro!-
-la pianto
quando tu la smetti, scorpione idiota!-
Mentre quei due
battibeccavano Silvia era chiaramente in estasi, peccato solo che siano
più giovani e che sia già impegnata, e forse di
questi dettagli Milo avrebbe dovuto esserne messo al corrente...
oooooooops!
Stranamente Ale
non ha avuto niente da dire su di loro, si vede che a vederli litigare
aveva perso ogni speranza di avere una normale giornata
d’ufficio.
Tutto nella
norma.
Giovedì
sono venuti Kanon e Saga e la scena è stata
all’incirca quella del giorno prima tranne che per il fatto
che, dato che sono gemelli, c’è stato un caos
generale per capire chi è Saga e chi è Kanon ma
grazie alle armature non è stato poi così
difficile per gli altri.
Il problema
è stato quando se la sono levata, così ho dato il
mio foulard a Kanon e ce la siamo cavata… tanto i succhiotti
sul collo erano ormai scomparsi, che fortuna!
In sostanza
giornata andata bene.
Ultimo giorno
della settimana, venerdì.
Dato che mancava
solo lui è venuto Shura e già vi lascio
immaginare come si prospettava la mia giornata: ero condannata a
concentrarmi sul lavoro cercando di non perdermi a pensarlo e al
trattenermi dall’abbandonarmi alle effusioni in pubblico.
Inutile
sottolineare che Enrico e gli altri non sapevano niente di noi e che
ancora adesso sono all’oscuro di tutto.
Il cavaliere
entra in ufficio con la sua armatura tutto tranquillo quando Ale apre
bocca…
-tu chi saresti?-
-Shura di
Capricorn-
-un altro
cornuto? Sei per caso parente di quello che aveva i cornoni sulle
spalle?-
-no, siamo amici
ma non parenti-
-e
vabbè ma avete le corna tutti e due-
-se è
per questo anche il segno del Toro ha le corna ma non siamo imparentati-
Mentre quei due
continuavano a lanciarsi frecciatine io volevo dirne quattro ad Ale per
come ha aggredito il MIO Shura!
Sì,
MIO! E sottolineo MIO!
Vi ho mai detto
che sono piuttosto gelosa di lui? Ecco, ora capite perché in
quel momento volevo ribattere e far chiudere quel forno al capo:
all’inizio l’ho lasciato fare, ma da quando si
è permesso di dare dello stupido a Shaka in poi non so cosa
mi abbia trattenuta dall’invitare il cavaliere di turno a
usare uno dei suoi colpi per farlo tacere.
E che caspita,
sei di fronte a dei ragazzi più giovani e forti di te che
sono qua per pararti il deretano e tu li accogli prendendoli in giro e
insultandoli magari credendoti simpatico? Allora hai proprio il
cervello bacato!
Ahem, scusate lo
sfogo…
Come al solito
per rimediare alla finezza bovina di Ale è intervenuta
Silvia, che si è scusata con tutti per il comportamento del
capo e che mi ha aiutata a fare un po’ di ordine nella nostra
stanza d’ ufficio così i ragazzi hanno potuto
sedersi con me alla scrivania.
Ieri grazie al
cielo era sabato, così ho evitato di vedere
quell’antipatico e mi sono sfogata con gli allenamenti.
Eh
sì, sono ancora sotto torchio… anzi, dopo quello
che è successo con Apollo e il biondino ho chiesto io di
intensificare il mio addestramento, così la prossima volta
ci penso io a sistemarli! Ho proposto di sfruttare anche la domenica
dato che da qualche giorno ormai vivo in ufficio –
tecnicamente farei solo la mattina ma se c’è del
lavoro da sbrigare mi fermo – e di tempo per gli esercizi ne
ho poco però i cavalieri hanno preferito lasciarmi la
giornata libera per evitare affaticamenti.
E allora io alla
mattina presto, prima di passare al cimitero, vado a farmi una bella
corsa partendo da casa e arrivando fino ai campi fuori paese, poi per
il resto della giornata relax assoluto.
Pensavo anche di
chiedere ai ragazzi se mi fanno un corso accelerato di autodifesa,
così per poter essere pronta in ogni evenienza…
devo ricordarmi di chiederglielo.
Ora che ci penso
in questa settimana non è successo praticamente niente al
livello di agguati o attentati alla mia vita e la cosa mi agita non
poco, infatti ho sempre paura che se abbasso la guardia…
ZAC! Mi ritrovo Apollo e i suoi scagnozzi alle calcagna! Dopotutto se
mi hanno rapita ad Atene vuol dire che seguono ogni mio movimento e
tutti i miei spostamenti…
Cavolo, peggio
del Grande Fratello!
Anche questo
è un motivo che mi spinge a sfogarmi con la ginnastica, non
ho ancora vent’anni e non voglio di certo finire con la
camicia di forza o con l’ansia perenne.
A
proposito… domani, il 10 luglio, è il mio
compleanno!!!
È
tutta la settimana che rompo le scatole a chiunque mi stia accanto
perché non vedo l’ora di compiere
vent’anni, voglio passare alla seconda decina!
No, non sono
pazza, voglio semplicemente arrivare a quota venti.
Su
quest’argomento i ragazzi non hanno mai detto niente o hanno
sempre dirottato il discorso e comincio a sospettare che mi abbiano
organizzato qualcosa… anche Shura è molto evasivo
sulla cosa, quando accenno al mio compleanno mi chiude la bocca con un
bacio e a volte poi… beh… diciamo che mi fa
completamente dimenticare quello che stavo dicendo.
Avete intuito
bene, dopo la prima volta ce n’è stata una
seconda…
Però
non pensate subito alla solita frase “questi qua sono attivi
come conigli”, se c’è una cosa che mi da
fastidio è confondere il “fare sesso” e
il “fare l’amore”, sono due cose
completamente diverse!
Nella prima
c’è solo il puro desiderio fisico, la voglia di
appagamento e di un corpo nudo a stretto contatto con il proprio; nella
seconda si dà più importanza al sentimento che
all’atto in sé, non conta sentire il puro piacere
fisico quanto più il fatto di dimostrare anche col corpo che
si ama una persona, che si è disposti a donargli tutti
sé stessi solo perché si ama e non
perché si vuole arrivare all’orgasmo.
Spero di essere
stata chiara anche se con le spiegazioni faccio piuttosto schifo e mi
impappino, soprattutto se si tratta di argomenti delicati come questo!
Scusatemi un
attimo, hanno bussato…
-avanti-
-gattina ma non
dovresti dormire adesso? guarda che altrimenti domattina non ti alzi
più-
-ma che ore
sono?-
-quasi le undici
e mezza-
-cosa? Di
già? Ho perso completamente la cognizione del tempo!-
-la mia gattina
sbadata…-
Shura mi si
avvicina e mi bacia dolcemente.
-su andiamo a
dormire adesso, gli altri sono crollati da un po’ ormai-
***
BIP BIP BIP!
– BIP BIP BIP!
Alzo
meccanicamente il braccio e spengo quell’aggeggio infernale.
Voglio dormire
ancoraaaaaaaaaaaaaa!!!
Mentre fingo di
non essermi svegliata del tutto due braccia mi sollevano e mi portano
in bagno.
-non provarci
neanche dolcezza, ora ti alzi e ti fai una bella doccia!-
-vai a quel
paese Milo…-
Mi mette
giù e mi barrica dentro.
Ancora intontita
mi butto sotto l’acqua fredda nel tentativo di svegliarmi e
di trovare un po’ di sollievo, fa un caldo della miseria!!!
Esco avvolta
nella salvietta e Shura mi scorta fino alla mia camera… e
che sono, la regina d’Inghilterra?!
Su richiesta mi
vesto velocemente e poi scendo sbadigliando le scale quando un urlo di
decibel sconosciuti arriva alle mie orecchie, costringendomi a tapparle.
-AUGURI
ALLA VENTENNEEEEEEEEEEEE!!!-
-grazie
ragazzi… però i timpani mi servono ancora-
-te lo dovevo
restituire mocciosetta-
-Deathy! Dite! e
ci sono anche tutti gli altri!-
-ovvio, come
potevamo mancare al giorno del tuo compleanno?-
Detto questo Al
si avvicina e mi stampa un bacione sulla guancia.
-tanti auguri!-
-grazie Al-
E da
lì in poi è stato un augurio dietro
l’altro e le mie guance sono state prese d’assalto.
Quando
finalmente mi rendo conto di che ore sono subito prendo le chiavi della
macchina tentando di raggiungerla, però Mur mi ferma
facendomi levitare a mezz’aria con la telecinesi.
-Mur che cavolo
fai?! Mettimi subito giù, ridammi la terra sotto i piedi!-
-spiacente ma
oggi non vai al lavoro-
-perché
no?-
-diciamo che io
e Shaka abbiamo convinto Enrico ad anticiparti il regalo di
compleanno…-
-cioè?-
-semplicemente
oggi e domani non vai al lavoro ma passerai tutto il tempo con noi-
Mi cadono le
chiavi dell’auto, che finiscono in testa a Kanon.
-AHIA!-
-state
scherzando?-
-ti pare che
saremmo venuti fin qua solo per farti gli auguri per poi tornarcene ad
Atene?-
Guardo Dohko
stupita mentre i miei piedi toccano finalmente terra.
-non…
non so cosa dire…-
-forza, adesso
preparati perché ti toccano 13 ore di attività-
-cosa vuoi dire
Aiolos?-
-13 ore per 13
attività con 13 cavalieri… ti aspetta un bel tour
de force, gattina!-
Non so cosa
pensare.
No, a una cosa
riesco a pensare: non riuscirò mai a reggere il ritmo!!!
***
La mia
luuuuuuuuunga giornata comincia esattamente alle 08:00 di mattina.
Che il cielo mi
assista!
***
Prima ora:
colazione con Aiolos.
Dopo aver
abbandonato gli altri a casa chiedendomi cosa mi hanno preparato, mi
sono diretta con Aiolos in un bar molto carino non molto distante da
casa mia e che non frequentavo da tempo per una lauta colazione.
-la mia ora
sarà una delle più rilassanti, tranquilla! Sono
solo le otto del mattino, non vogliamo strapazzarti fin da subito-
-ti ringrazio,
ma soprattutto ti ringrazia il mio stomaco affamato-
Una volta
arrivati prendiamo posto vicino a una stupenda composizione floreale
nell’angolo della stanza e subito ordiniamo cappuccio e
brioche.
-ma chi ha avuto
quest’idea delle 13 ore?-
-che tu ci creda
o no è tutta farina del sacco di Kanon-
-davvero?!-
La cameriera ci
porta l’ordinazione e certamente la mia faccia non deve
essere stata poi così normale a giudicare
dall’occhiata che mi ha lanciato.
Dopo aver
assaggiato la schiuma del cappuccio Aiolos riprende il discorso.
-sapevamo che il
tuo compleanno si avvicinava però non sapevamo cosa
organizzarti, una festa ci sembrava troppo poco e portarti ad Atene
sembrava ripetitivo, così Kanon è saltato su con
quest’idea e a noi tutti è piaciuta subito,
così ci siamo messi d’accordo e ti abbiamo
organizzato questa giornata-
-sono veramente
stupita… grazie-
-i
ringraziamenti a fine giornata, ora mangia qualcosa prima che il
brontolio del tuo stomaco faccia voltare tutti-
Non me lo faccio
di certo ripetere due volte!
***
Seconda ora:
saccheggio di musica con Aiolia.
Dopo aver fatto
un’abbondante colazione Aiolos mi ha riportata a casa e
subito Aiolia mi ha caricata in macchina.
Promemoria per
il futuro: MAI
FAR GUIDARE LA MACCHINA AD AIOLIA! È UN PAZZO SPERICOLATO!
Dopo pochi
minuti di strada – dove ho visto la vita passarmi davanti
agli occhi - arriviamo davanti a questo negozio e vengo praticamente
catapultata giù dall’auto e condotta al suo
interno.
-so che ti piace
ascoltare la musica praticamente in ogni attimo della giornata e so
anche che il tuo lettore mp3 è un po’ vuoto,
così ho pensato di portarti qui per fare shopping di cd-
-ma…
ma questo posto è immenso!-
-è un
negozio fornito di ogni tipo di musica, anche di album o vinili
introvabili, e in più offre assistenza per la riparazione e
l’acquisto di strumenti musicali-
Dire che la mia
mascella ha toccato terra è semplicemente riduttivo.
Questo
è il paradiso!!!
-fiondati pure
dove vuoi!-
-sai che questo
è un invito a nozze, vero?-
-hahaha, certo
che sì-
Come un razzo mi
lancio verso gli scaffali presa da una felicità assurda,
sembro quasi una bambina in un negozio di giocattoli!!!
Dopo aver
praticamente perlustrato ogni centimetro della sezione
“Rock” con tutte le varie suddivisioni (punk, hard,
metal, eccetera eccetera) mi fiondo in direzioni casuali con Aiolia che
mi segue e mi consiglia mentre regge il cestino con tutti i miei
acquisti.
Alla fine non so
quanti cd ho preso, so solo che per un po’ sono a posto!
***
Terza ora:
cazzeggio con Death Mask
Dopo aver
prosciugato il conto bancario di Aiolia sono stata riportata a casa, ma
non ho avuto neanche il tempo di aprire bocca o di posare i miei
acquisti che Deathy mi ha indirizzata verso il cancello, davanti al
quale è parcheggiata una macchina tirata a lucido.
-dato che a te
piace guidare e io non sapevo che cazzo farti fare ho pensato di far
portare qui una delle tante auto che Saori ci ha messo a disposizione
ad Atene, così la guidi un po’-
-Deathy
ma… sei sicuro che posso veramente guidarla?-
Lo chiedo
perché certamente quest’auto vale una barca di
soldi… cavolo, è una Porche Cabrio nera nuova di
zecca!
-certo che
sì! Però prima…-
Non finisce la
frase che lo trovo a guardare in mezzo ai cd appena comprati, ne prende
qualcuno e si siede al posto del passeggero lanciandomi le chiavi.
Che non prendo
al volo.
-…
mettiamo un po’ di musica tamarra per fare scena, che ne
dici?-
Raccolgo le
chiavi e sulla mia faccia appare il suo stesso ghignetto.
-dico che ci
sto, amico!-
Vado al posto di
guida, accendo il motore – mamma mia che ruggito, baby! - e,
dopo un attimo di prove con la frizione e dopo aver abbassato il tetto,
ci fiondiamo per le strade con la musica dance a un livello inaudito a
fare un po’ i deficienti uscendo dal paese e andando verso le
superstrade.
Era da tanto che
volevo farlo!
In
più questo gioiellino di auto fila che è una
meraviglia, senza accorgermene sono arrivata a fare quasi i 150
all’ora!
Non prendete
esempio da me, mi raccomando! Rispettate sempre i limiti di
velocità!
A meno che non
abbiate in mano una Porche e che non sia il vostro compleanno,
ovviamente…
***
Quarta ora:
relax con Shaka
Dopo essere
tornati a casa con i timpani praticamente fusi Shaka mi ha portata in
questo bosco per una tranquilla passeggiata completamente immersi nella
natura.
L’aria
è così limpida e pura e ha un profumo di fiori
che è una cosa veramente fantastica.
-ho pensato che
avevi bisogno di un po’ di quiete dopo tutto il casino con
Death Mask, così ti ho portata in questo posto-
-hai avuto
un’ottima idea Shaka, ho i timpani ridotti peggio che a una
serata in discoteca…-
Camminando
camminando abbiamo incrociato anche animaletti del calibro di
uccellini, scoiattoli, coniglietti… e vipere.
Ma
sì, il posto è così bello che pure le
vipere mi sembrano dolci e coccolose!
Ad un certo
punto arriviamo alla riva di un ruscello e ci sediamo su delle pietre
vicine all’acqua, così vicine non ho resistito
alla tentazione di togliermi le scarpe e pucciare i piedi.
Che sensazione
meravigliosa!!!
Nel pieno di
quest’idillio qualcosa mi cade in testa.
Qualcosa di
caldo.
Mi tocco la
testa e quando guardo le dita mi viene un tic nervoso
all’occhio: un uccello mi ha fatto la cacca in testa!!!
Shaka esplode in
una risata fragorosa che sicuramente ha fatto scappare ogni esserino
vivente nel raggio di cinquanta metri mentre io caccio un urlo
esasperato e mi fiondo in acqua cercando di lavare via lo schifo.
Dopo essermi
inzuppata bene la testa sott’acqua ed essermi completamente
bagnata – non sembra ma il fiumiciattolo non è poi
così basso in questo punto – sono uscita con la
testa pulita ma completamente fradicia.
Continuando a
ridere come un matto Shaka mi riporta a casa e mi affida al prossimo
cavaliere.
***
Quinta ora:
immersioni con Camus.
Una volta a casa
subito tutti ci hanno guardati stupiti: è raro vedere Shaka
piegato in due dal ridere con la sottoscritta più fradicia
di un pulcino bagnato…
Ho spiegato
l’accaduto e ovviamente tutti si sono messi a ridere
tenendosi la pancia.
-in fondo
è quasi positivo il fatto che tu sia fradicia, vai a
metterti il costume che ora è il mio turno-
Su ordine di
Camus mi cambio velocemente e in un battito di ciglia mi ritrovo su una
spiaggia che si vede solo nelle cartoline: bianca sabbia calda, mare
azzurro che si estende all’infinito e che sembra si fonda col
cielo, leggerissimo venticello, sole splendente…
Grazie al cielo
il mio stomaco non ha più problemi con la super
velocità – evviva! - altrimenti sarebbe stato
veramente un peccato sprecare l’ora per via della nausea.
-prima di
entrare devi metterti questa-
Camus mi porge
una tuta da sub completa di bombole e mi aiuta a mettermela, poi
indossa la sua, ci mettiamo la maschera e ci immergiamo in quel mare
mozzafiato.
Che
meraviglia!!!
Non avevo mai
fatto immersioni prima d’ora e devo dire che è
davvero stupendo, sembra di essere quasi in un acquario gigante!
Avere i pesci
che ti nuotano intorno fa uno stranissimo effetto ma è molto
divertente, sono addirittura riuscita a toccarne qualcuno con le mani!
Ho avuto un
attimo di panico quando un branco con circa un paio di centinaio di
esemplari mi è venuto incontro però poi mi hanno
quasi fatto il solletico, accidenti che figata!
Allo scadere
della sua ora Camus mi fa riemergere e mi riporta alla spiaggia dove
c’è già Milo ad aspettarmi.
***
Sesta ora:
pranzo con Milo.
-eccoti qua
dolcezza, spero che l’immersione ti sia piaciuta-
-moltissimo!
Però ora sto morendo di fame-
-ed eccomi qua a
salvare il tuo stomaco! Adesso ti porto a mangiare a un chiosco sul
mare dove la cucina è fantastica-
Detto questo mi
carica in braccio e un attimo dopo siamo davanti a questo locale
– alla faccia del chiosco! – affacciato sul mare e
dal quale proviene un profumino davvero niente male.
-ma mi faranno
entrare conciata così? Non sono presentabile-
-tranquilla
dolcezza, se non ci hai fatto caso qua ci vengono tutti i bagnanti a
mangiare quindi non sei fuori luogo-
Entro rapita dal
profumino di pesce fritto che mi ha ormai rapito le narici e ci sediamo
a un tavolo da cui si vede perfettamente il mare, una cameriera prende
le nostre ordinazioni e nell’attesa ci mettiamo a
chiacchierare su tutto quello che capita, partendo dalla goffaggine di
una signora che non riesce a sedersi sullo sgabello alto del bar fino
ai trailer dei film in uscita.
Quando la
cameriera ci porta le nostre ordinazioni ci fiondiamo sul cibo, per il
quale le mie papille gustative stanno facendo i salti di
gioia…
È il
fritto misto di pesce più buono che io abbia mai mangiato!
Mentre riempiamo
lo stomaco però continuiamo a chiacchierare e a prendere in
giro un ragazzino che assomiglia tantissimo a Seiya e Milo si mette a
raccontarmi altri aneddoti imbarazzanti sul moccioso bronzino tanto da
farmi quasi soffocare col cibo ben due volte.
Finito il pesce
passiamo a una bella coppa di gelato, che con questo caldo ci sta
davvero a pennello!
***
Settima ora:
sfida ai videogames con Saga.
Neanche il tempo
di mettere piede in casa che Saga mi prende e mi porta in questa sala
giochi che definire gigantesca è riduttivo.
Tenetemi
d’occhio perché sono così felice che
posso anche morire qui!
Io AMO i
videogiochi!!!
-tieni-
-cosa?-
-è il
sacchetto con i gettoni, altrimenti con cosa le fai funzionare le
macchine? Con il pensiero?-
-ah è
vero, che idiota…-
Nel pieno della
mia beatitudine e pace interiore Saga mi mette in mano il sacchetto e
subito ci fiondiamo a fare tutti i giochi in cui ci si può
sfidare.
Forse voi non lo
sapete ma questo ragazzo è un vero asso con i videogiochi e
a casa capita di sfidarci alla playstation con gli altri schierati a
mò di ultras a fare il tifo… peggio dello stadio!
Cominciamo con
un classico da sala giochi, “Panic Park”, io prendo
l’omino rosso e lui quello blu e cominciamo a partecipare
alle prove che i due esserini che fanno da giudici ci impostano da
subito a livello Hard.
La sfida finisce
con la vittoria di Saga – ma solo per un soffio – e
subito propongo una partita a un altro classico, “Dancing
Stage” : prima mi avrà anche battuto ma qui non
c’è storia, la danza è il mio pane!
Inseriamo i
gettoni e cominciamo a scatenarci con una canzone super tamarra che
ricorda un po’ quelle del cd che Deathy ha messo in auto
stamattina e cominciamo a ballare seguendo le frecce.
E stavolta la
vittoria è mia!
Passiamo oltre e
continuiamo le nostre sfide con ogni gioco che troviamo, fino a quando
non arriva Kanon a portarmi via per la sua ora.
Inutile dire che
la gara con Saga è terminata in un pareggio.
Come al solito.
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEE---------------------------
Wellà
salve gente!!!
E si riparte coi
capitoli cazzeggio, yeah! XD
Non so quanti ce
ne saranno però ho bisogno di svagarmi un po’ e
così mi son messa a scrivere chappy spensierati (e credo che
Sara non abbia nulla in contrario su questo).
Noto che
l’unione di Sara e Shura vi è piaciuta ^^
È
stata un’impresa scrivere quel pezzo, non avendo mai
descritto una cosa così intima temevo di aver scritto solo
una cozzaglia di cose senza senso e di aver fatto un bel
casino…
Mi ha fatto
veramente piacere leggere i commenti positivi su quel pezzo ^^
Passiamo ai
ringraziamenti:
Snow
Fox: ti è servita la doccia gelata? XD in questo capitolo e
anche nel prossimo ti serviranno degli integratori perché
sarà difficile reggere il ritmo, è un consiglio
che ti do perché non vorrei avere la tua stanchezza sulla
coscienza XD alla prossima cara, un bacione!
Ai91:
non si era affatto capitolo che il capitolo ti è piaciuto XD
come hai visto per i succhiotti ho optato per il classico metodo
“questa settimana ho cambiato stile, volevo sperimentare il
foulard” XD che ne dici dell’idea delle
13 attività? Riuscirai a reggere il ritmo? O crollo prima io
di te? XD
Anzy:
anche a me piacerebbe che ci fossero veramente i ragazzi come
Shura… eeeeh *si perde a fantasticare*
ops scusami ^^” che fine ha fatto Apollo? Bella
domanda… per la risposta continua a leggere ^^ (il
mio lato sadico ogni tanto deve pur emergere, no? XD)
miloxcamus:
hai ragione, in quel Santuario ci sono così tanti bei pezzi
di carne… voglio andare ad Ateneeeeeee!! T_T mi fa
piacere che il capitolo ti sia piaciuto e spero che continuerai a
seguire la ficcy ^^ un bacione!
Roxrox:
ammetto che anche io mi sono sciolta un po’ nello scrivere
quel pezzo… sono una romanticona XD grazie per
tutti i complimenti! Ah, mi fa piacere sapere che il pacco con Shun
è arrivato, stavo per andare a protestare alle poste XD
Bellatrix18:
te la farò pagare per avermi fatto spendere un occhio della
testa per lo spumante… mi sono giocata lo stipendio quasi!
Accidenti se bevono i gold! Per l’amore misterioso di Saori
c’è ancora da aspettare, mettiti il cuore in pace
XD a presto cara!!!
Sabri92:
sinceramente non ne ho la più pallida idea sui gusti di
Crystal… tu preparati lo stesso XD sono contenta
che il chappy ti sia piaciuto, spero che anche questo sia stato di tuo
gradimento ^^
Gil88:
hai detto bene, speranza vana nel cercare un ragazzo dolce come
Shura… sigh… consoliamoci nella nostra
immaginazione XD e così Camus si tira i
capelli? SCANDALOOOOOOO!!! L’ho sempre creduto un liscio
naturale!!! Grazie per la soffiata XD
Ladolcebabi:
Babiiiiiiiiiiiiii!!! Ciaoooooooooooo!!! Che bello, non sai quanto mi ha
fatto piacere la tua recensione!!! Addirittura hai messo la storia tra
i preferiti! Te adorooooooo!!! XD grazie per tutti i
complimenti, faccio sempre del mio meglio per scrivere bei capitoli
^^ ora però mi devi dire quali filmini mentali ti
sei fatta XD grazie per gli applausi, ma non ti pare di esagerare
adesso? XD
piccolabulma:
spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Sto andando forte?
Beneeeeeeeee XD
Eris
San: tranquilla, non fa niente per il ritardo ^^ si
è visto che mi sono impegnata? Eh? Si è
visto? *sbrilluccicano gli occhietti pucciosi*
è stato difficile scrivere quel pezzo ma mi fa piacere che
è stato bello leggerlo ^^ sull’influenza
di Artemide ti dico solo che ci sarà, ci sarà e
ci sarà. Ti ho fatto venire l’acquolina in bocca,
eh? XD alla prossima e sempre w il TRAAAAA man e l’Excalibur
asimmetrica XD XD
Un grazie enorme
anche ai Favolosi Fantasmini (chi doveva capire ha capito XD)
|
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Capitolo 17 *** Signed, Sealed, Delivered, I'm Yours ***
CAPITOLO
17 – SIGNED, SEALED, DELIVERED I’M YOURS
Ottava
ora: gitarella con Kanon
Dopo il pareggio
ai videogiochi con Saga adesso tocca a Kanon custodirmi per
un’ora.
-allora gattina?
Come procede la giornata?-
-a meraviglia.
So che l’idea è stata tua, ti ringrazio davvero
tanto Kanon-
-la giornata non
è finita, anzi, non siamo neanche a metà-
-come no?-
-te lo
spiegheranno bene dopo, adesso vieni con me-
-dove andiamo?-
-è
una sorpresa, a proposito devi metterti questa benda sugli occhi-
Dopo un attimo
di indecisione obbedisco e per qualche minuto cerco di capire cosa sta
succedendo affidandomi all’udito, quando
all’improvviso qualcosa di peloso mi si struscia contro le
gambe.
-Kanon?-
-tranquilla
gattina, accarezza-
-ma
cos’è? Oddio… CHE
COS’È? KANON?!-
E Kanon se la
ride.
E assieme a lui
anche altre persone.
-KANOOOON!!!-
-levati la benda
gattina-
Con un
po’ di paura finalmente torno a vedere…
Oh cazzo!
Sono circondata
tre cuccioli… di tigre, leone e leopardo!!!
-KANOOOOOOOON!-
-stai
tranquilla, sono innocui, non vedi come ti fanno le fusa?-
Guardo le mie
gambe e in effetti è vero, sembrano quasi dei gatti, solo un
po’ più grossi.
Dopo un primo
momento di paura mi sono fatta coraggio e li ho accarezzati –
tanto da qua ho capito che non esco fino a quando non vuole quel lurido
sadico - finendo così per cambiare completamente approccio
tanto da giocarci assieme sotto gli sguardi degli addestratori e degli
spettatori.
E solo ora mi
rendo conto di essere in una gabbia di uno zoo.
Mentre mi
spupazzo il tigrotto e il leopardino mi tortura i lacci delle scarpe
Kanon mi si avvicina e comincia a fare i grattini al leoncino.
-allora gattina?
Come ci si sente ad essere in mezzo ai propri cugini?-
-mi sento a mio
agio… guarda come si fanno coccolare!!! E guarda Aiolia!!!-
-Aiolia?-
-certo, se
Aiolia è il cavaliere del Leone tu ora stai grattando la
pancia ad Aiolia!-
-hahaha, bella
questa!!!-
Dopo aver
coccolato un pò quei tre bei cucciolotti ce ne andiamo a
spasso per lo zoo mangiandoci un bel gelato imitando i vari animali e,
proprio davanti alla gabbia della scimmia, nel pieno della nostra
imitazione spunta Aphrodite con in mano delle riviste di moda.
***
Nona ora:
shopping con Dite.
Ancora nel pieno
della vergogna per la mia scimmiesca figura di merda Dite mi porta
grazie alla super velocità in un centro commerciale per
dello sano shopping.
-dato che
stasera c’è la tua festa devi assolutamente
prenderti un bel vestito adatto all’occasione!-
-frena frena
frena! Una festa?-
-come, non te
l’avevano detto? Pensavo lo sapessi che al Grande Tempio
stasera ci sarà una festa in tuo onore, le sacerdotesse
guerriere e Saori si sono impegnate per organizzarla e ora stanno
preparando il tutto-
Se potesse la
mia mascella ora toccherebbe terra.
-non manca molto
alla festa quindi dobbiamo sbrigarci perché poi ti devo
lasciare a Mur e Aldebaran-
Nel pronunciare
queste parole mi ha trascinata in un negozio e subito ci siamo fiondati
entrambi alla ricerca di un vestito adatto a me: io mi sono messa alla
ricerca di un paio di pantaloni e una maglietta un po’ carini
e particolari però Dite mi trascina da tutt’altra
parte sostenendo che per un’occasione come questa si deve
osare.
Ho paura della
parola “osare”.
Nel giro di
cinque minuti mi ritrovo nel camerino a provare sette abiti diversi,
tutti con la minigonna e rigorosamente super femminili.
Vi ho mai detto
che sono un maschiaccio per natura e che per me esistono solo i
pantaloni?
Ora potete forse
capire come non mi senta affatto a mio agio.
Dato che,
però, se non li provo non posso uscire dal camerino lotto
contro la mia maschiacciosità e uno a uno li provo.
I commenti di
Dite, in ordine di abito: molto carino ma non saprei, questo
è meglio ma ti fa difetto qua, questo è troppo
monotono, questo ha un bel colore ma hai troppo seno per portarlo,
questo teniamolo da parte, questo ti fa sembrare bassa, questo
è veramente carino.
E sottolineo che
li ha scelti tutti lui.
Dato che non ho
potere decisionale Dite mi obbliga a prendere un “miniabito
con dettagli neri in tulle” – sue testuali parole
– sul verde militare sbiadito con una cintura in vernice
viola.
Di corsa ci
fiondiamo a prendere anche le scarpe adatte e qua si scatena il
putiferio perché io coi tacchi non ci so camminare e poi li
odio, così dopo una minaccia diretta alle mie amate scarpe
da ginnastica – tagliuzzamento e successiva cremazione dei
pezzi - ho dovuto cedere e Dite mi costringe a prendere un paio di
scarpe viola dal tacco non troppo alto – non 12
centimetri per intenderci - con il cinturino e con la punta che scopre
le dita.
Dopo questo,
chiunque decidesse di bruciare le riviste di moda ha la mia piena
approvazione!
Usciti dal
negozio Dite prende le borse con i miei acquisti – forse per
timore che io li occulti e che stasera mi presenti con i jeans - e mi
lascia in mano ad Al.
***
Decima e
Undicesima ora: salone di bellezza con Al e Mur.
-eccoti qua
Saretta!-
-sei tu il
prossimo Al?-
-a dire il vero
siamo io e Mur assieme, abbiamo unito le nostre idee in quanto tra non
molto comincia la festa e hai decisamente bisogno di una sistemata-
Ecco che alle
sue spalle appare anche il Lilloso.
-sai che odori
di gatto in maniera impressionante?-
-per la
precisione, Mur, odoro di tigre leone e leopardo-
I due si
guardano confusi.
-ve lo
spiegherà Kanon… ora cosa mi aspetta?-
-un trattamento
tutto incluso a un salone di bellezza-
Alla risposta di
Al la mia faccia automaticamente tira fuori una strana espressione.
Non sono mai
andata in un salone di bellezza, al massimo sono andata
dall’estetista! E non sempre è stata
un’esperienza indolore!
Alla mia faccia
i due si sono messi a sogghignare.
Che razza di
tortura cinese hanno in mente per me?
In un
nanosecondo mi trovo insieme a Mur e Al davanti a
quest’edificio enorme che sa di alghe marine e, appena
entrata, due signorine mi sequestrano e mi portano nella sezione delle
donne esponendomi il programma per le prossime due ore: trattamento
dall’estetista, fanghi e bagno rilassante.
Posso ammettere
di non essere del tutto tranquilla?
Dopo essere
stata obbligata a spogliarmi e a mettere un accappatoio bianco di
spugna morbida vengo accompagnata nella stanza dell’estetista
dove mi sta aspettando questa ragazza bionda e super perfetta in ogni
cosa – sembra uscita da una rivista di moda - che fa i
palloncini con la Big Babol squadrandomi con sufficienza mentre nelle
mani ha già il roll con la cera calda e le strisce
depilatorie.
Finalmente la
tortura è finita!
Ora non ho
più un pelo su gambe, braccia, ascelle, viso e zona
inguinale.
Sì,
pure quella zona mi ha disboscato! Ho visto davvero le stelle
perché lì non l’avevo mai fatta e non
immaginavo facesse così male, ho perfino pianto dal dolore!
Mai
più… mai più una cosa simile!!!
Al,
Mur… questa ve la faccio pagare!
Ancora nel pieno
del mio dolore vengo dirottata dalle ragazze sequestratrici verso la
zona fanghi e costretta a immergermi in questa melma calda e puzzolente
che dovrebbe farmi bene alla pelle…
Sarà,
per ora so solo che il forte odore mi ha liberato le vie del naso.
Però…
Non si sta
neanche tanto male qui dentro, c’è un bel caldino
e una volta abituati all’aria malsana si sta quasi bene, in
più la musica rilassante che arriva dalla radio fa quasi
addormentare…
Dopo quasi
mezz’ora a mollo nel fango – dove ho rischiato di
addormentarmi - vengo tirata fuori e portata verso le docce, dove mi
danno ogni tipo di prodotto per la pelle possibile e immaginabile, e
finalmente rivedo il mio colore biscottino naturale.
Su ordine delle
sequestratrici però non tocco i capelli ma mi concentro solo
sul corpo e quando esco sono più liscia e profumata di una
pesca.
Mi rivesto
velocemente con i vestiti di ricambio – che sicuramente gli
hanno dato Al e Mur - e finalmente posso uscire da
quest’inferno, fuori dal quale c’è Dohko
che mi aspetta.
***
Dodicesima ora:
parrucchiere con Dohko.
-accidenti Sara,
sei veramente fantastica!-
-dici davvero?-
-sarà
merito del centro di bellezza-
-che spiritoso,
e io non ho nessun merito?-
-ma si, dai, ce
l’hai anche tu…-
E ci mettiamo a
ridere.
-su ora andiamo
altrimenti non facciamo in tempo-
-per cosa?-
-per una doppia
seduta dal parrucchiere, direi proprio che ne abbiamo bisogno io e te-
-in effetti io
ne ho un bel po’ bisogno…-
-io anche,
perciò andiamo-
Grazie alla
super velocità arriviamo in un battito di ciglia davanti
all’ “Hairstyle zone” .
Mai sentito
nominare.
Entriamo e
subito veniamo accolti da delle ragazze che cominciano a squadrare i
nostri capelli in lungo e in largo e poi portano me da una parte e
Dohko dall’altra.
-allora tesoro,
come li vogliamo fare i capelli per il ventesimo compleanno?-
Ma come fa a
sapere…?
Vabbè
lasciamo stare.
-sinceramente
non saprei…-
Prendo il
classico depliant con i vari tagli e comincio a esaminarli tutti uno
per uno ma niente mi soddisfa, a me piace il mio taglio scalato!
-tesoro senti, e
se facessimo le punte con qualche tonalità più
chiara? Come in questa foto, che te ne pare?-
Esamino
l’immagine che mi indica ed effettivamente l’idea
non mi dispiace…
-ma il taglio lo
teniamo scalato?-
-sì,
ti spuntiamo i capelli di due o tre centimetri e basta, sono
così belli con questo taglio che sarebbe un peccato
rovinarli-
Ma
perché tutti dicono così dei miei capelli?
Fanno schifo!
Ammettetelo che sono orrendi!
-d’accordo,
proviamo-
-et
voilà, ecco qua il nuovo look!-
Mi guardo allo
specchio e quasi non mi riconosco: i capelli, pettinati con la riga a
destra, sono perfettamente lisci e verso le punte vanno schiarendosi
fino a diventare castano chiaro.
In
più per fare un po’ “ribelle”
mi hanno messo un’extencion viola e scalata alla Avril
Lavigne a sinistra che non ci sta niente male.
Si intona pure
alla cintura e alle scarpe.
-wow Sara che
cambiamento!-
Alzo lo sguardo
e vedo riflesso Dohko con i capelli più corti e in ordine.
-hai visto?-
-direi che sei
perfetta per stasera. Adesso dobbiamo correre nel vero senso della
parola o non arriveremo mai in tempo per l’inizio della festa-
***
Allora
vediamo…
Il vestito
è a posto e i capelli anche ora devo affrontare loro, le
scarpe!
Le guardo ma non
ce la faccio a metterle, è più forte di me, anche
se l’immagine delle mie scarpettine da ginnastica tagliuzzate
e carbonizzate da un sadico Dite mi fa quasi piangere dalla
disperazione!
Piano piano
infilo il primo piede e allaccio il cinturino, poi vesto anche il
secondo e finalmente sono veramente pronta, mi guardo
un’ultima volta allo specchio e quasi non mi riconosco, non
mi sembra vero che la ragazza che mi sta fissando sono proprio io.
Sono…
sono…
Me lo consentite?
Sono una vera
gnocca!!!
Per la prima
volta nella mia vita mi sento veramente bella!
Ok, finito il
momento di adulazione a piccoli passi procedo verso la porta dove Shura
sta bussando da mezz’ora.
Apro e per un
pelo non cado da questi trampoli.
-S…
Sara?-
-scusami ma non
so camminarci con questi cosi-
-non…
non ho parole… sei… bellissima…-
-per una volta
ti do ragione, anche io mi stupisco di me. Però adesso
andiamo che è tardissimo!-
Aggrappandomi
saldamente al bracco di Shura riesco ad arrivare fino al salone dove si
svolge la festa – la sala del Grande Sacerdote in pratica
– e tutti si girano verso di me.
Ma come hanno
fatto a sentire che arrivavo se la musica a palla copre tutti i suoni?
Se non fosse che
per una volta sembro davvero una ragazza direi che per avere quegli
sguardi stupiti hanno visto una scimmia a tre teste.
Piano piano
– ricordate che ho i tacchi e che sto rischiando
l’osso del collo – arrivo all’enorme
bouffet pieno di tutto, dagli stuzzichini ai dolci e subito Saori mi si
getta addosso per farmi gli auguri.
Se non ci fosse
stato Shura dietro a prendermi al volo saremmo cadute entrambe a terra.
-SARYYYYYYYY!!!
TANTISSIMI AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!-
-grazie Saori
però niente attentati per favore, sono instabile su questi
trampoli-
-trampoli? Ma se
sono ancora bassi come tacchi! Però sei veramente stupenda
stasera, questo vestito ti sta a meraviglia!-
-per questo
ringrazio Dite-
Forse meglio
tacere sulla minaccia alle mie adorate scarpine.
-anche tu stai
benissimo sai? Questo vestito blu ti dona-
-merito di Dite-
-ma quindi anche
tu…-
-tutte noi
ragazze siamo state vestite da Aphrodite-
Mi volto verso
chi ha parlato.
-Shaina! Marin!-
-tanti auguri
Sary!-
-grazie-
-ti presentiamo
June, una nostra amica e sacerdotessa guerriera-
-piacere di
conoscerti, mi hanno parlato tutti benissimo di te-
-meno male,
comunque piacere mio-
E cominciamo a
chiacchierare del più e del meno partendo da quanto sono da
sbavo stasera i ragazzi e dei nostri vestiti – si vede che
c’è lo zampino di Dite, abbiamo tutte la minigonna
- mentre io mangio ogni cosa commestibile mi capiti a tiro, non so loro
ma io sono affamatissima!
A turno tutti i
ragazzi vengono per farmi ancora una volta gli auguri e per
complimentarsi del mio look e, quando arriva Shion insieme ad
Aphrodite, con loro arriva anche questo enorme mazzo di rose bianche.
-questo
è da parte di tutti noi con i migliori auguri di buon
compleanno!-
-voi ormai
conoscete bene i miei gusti… vi adoro! Grazieeeeeeeeeeee!!!-
Sempre stando
attenta a non spaccarmi l’osso del collo ringrazio ognuno di
loro con un abbraccio e 3 baci sulla guancia mentre faccio posare il
super mazzo sulla parte libera del tavolo.
Non siate gelose
ragazze, da noi si usa così!
Appena finito di
ringraziare l’ultimo cavaliere le ragazze mi porgono un
pacchettino rosa con nastro bianco.
-AUGURI!!!-
-ma…
ma non dovevate!!!-
-forza aprilo!-
Su invito di
Marin comincio a scartarlo e, se avessi potuto, le avrei mandate a quel
paese una per una: già non dovevano regalarmi niente,
figurarsi il braccialetto liscio d’argento che è
saltato fuori dal pacchetto!
-voi siete
pazze!-
-ma quali pazze!-
-sì
Shaina voi siete pazze!-
-dai mettitelo!-
-qualcuno mi
aiuti a sganciarlo però-
Dopo un attimo
di trafficamento il braccialetto è ora al mio polso.
-è
bellissimo!!!-
-e non hai
ancora visto niente-
-cosa vuoi dire
June?-
-lo scoprirai
dopo…-
Perché
quella frase?
E
perché ora tutte se la ridono sotto i baffi?
Qua la cosa non
quadra…
-dolcezza! Non
è ancora ora di scendere in pista?-
-Milo! Accidenti
a te che colpo che mi hai fatto prendere! Comunque no, è
già tanto se riesco a stare in piedi, stavolta passo-
-sicura? Anche
se metto questa canzone?-
Tempismo
perfetto, parte giusta giusta la canzone “Magic Summer
Night” di Cascada mentre lui se la ride.
-ma tu lo fai
apposta a mettere proprio queste canzoni e poi a chiedermi di ballare?-
-sì
lo ammetto-
Si avvicinano
anche Aiolia, Seiya e Shun – ci sono anche i mocciosi,
già - e in lontananza vedo che si sta dirigendo qua anche
Kanon seguito da Hyoga, Saga e Shura.
-forza ragazze
è ora di scatenarsi un po’ non vi pare?-
-Kanon io ho
già detto che passo-
-eh no dolcezza,
tu sei la festeggiata e devi venire per forza!-
-Shura salvami
ti prego!!!-
-spiacente
gattina ma sto dalla loro parte-
Svariate paia di
mani mi trascinano verso la pista incuranti della mia vita.
-Shura sei un
traditore!!! E voi aspettate almeno che mi levi le scarpe!-
-TU VUOI FARE
COSA?-
Perché
quest’aura malefica alle mie spalle?
-ripeti cosa
vuoi fare? Non ho capito bene-
-togliermi le
scarpe… sennò non riesco a ballare…-
Quanto vorrei
diventare piccola piccola così che Dite non mi possa vedere
e non mi possa fulminare con lo sguardo…
Non posso
diventare un granellino di polvere, vero?
-per favore
Diteeeeeeeee…-
-e va bene ma
poi te le rimetti altrimenti sai bene cosa succederà alle
Adidas-
-lo so
benissimo, non me lo ricordare-
Finalmente mi
levo i trampoli riacquistando la mia altezza naturale e vengo lanciata
in pista a ballare un po’ con tutti e anche a insegnare
qualche passo ai mocciosetti.
Dopo quattro o
cinque canzoni la musica si abbassa, le luci si spengono ed entra una
specie di montagna illuminata dai fuochi d’artificio, quelli
innocui a bastoncino che fanno le scintille colorate… ecco
quelli, accompagnata da un coro che canta “tanti auguri a
te”.
Quando le luci
si accendono c’è al centro del tavolo dei bouffet
un’enorme torta a piani che sembra totalmente di cioccolato
con dietro il mazzo di rose bianche a fare da cornice.
Mentre vengo
invitata a tagliare le fette vengono distribuiti anche i calici con lo
champagne e solo ora mi viene in mente una cosa: non ho ancora passato
l’ora di attività con Shura!
Accidenti, ho
fatto 12 attività con i 12 cavalieri, manca ancora il mio
ragazzo!
Oppure…
la sto passando adesso?
Finito di
tagliare la torta – che avevo indovinato, è
completamente al cioccolato! – completamente immersa nel
dubbio sull’ora di Shura alziamo i calici e brindiamo a me e
ai miei anni, poi ci fiondiamo tutti ad assaggiare la torta che si
rivela una cosa che da descrivere è impossibile, si scioglie
in bocca!
Nel pieno della
degustazione dell’ultimo boccone Shura mi si avvicina
nascondendo le mani dietro la schiena.
- adesso tocca a
me farti il regalo, gattina-
-oddio
no…-
Mostra le mani
che stringono una confezione tipicamente da gioielleria.
-no, non
è quello che penso vero? Tu… non mi hai veramente
fatto il regalo, giusto?-
-e
perché non avrei dovuto?-
-perché
no!-
-beh troppo
tardi gattina, questo è tuo-
Giuro che mi
tremano le mani, non doveva farmelo!
…
Però
ammetto che muoio dalla curiosità!
Prendo la
scatola e sciolgo il fiocco rosa mentre tutti si riuniscono attorno a
noi e, quando la apro, la mia mascella stavolta mi cade davvero a terra.
-ti piace?-
-tu…
tu sei matto…-
Sollevo
ciò che vi era contenuto e se non chiudo la bocca la saliva
rischia veramente di bagnare il pavimento: è una catenina in
oro bianco con un ciondolo a forma di luna con il contorno fatto di
brillanti e il centro vuoto.
-allora? Ti
piace?-
-se mi piace?
È… no non bellissima di
più…-
Shura mi prende
la catenina e me la mette al collo mentre io sono ancora sotto shock.
Non mi aspettavo
un regalo del genere! È… è troppo!
-ti sta
benissimo gattina-
-Shura…
non so cosa dire, davvero… è troppo…-
-non
è troppo, anzi avrei voluto fare di più-
-spero tu stia
scherzando! È stupenda… grazie…-
-di niente
gattina. Ti amo-
-anche io-
E davanti a
tutti ci concediamo un bacio lungo e appassionato sotto fischi, urletti
divertiti e applausi vari.
Dopo questo
momento commovente la musica ha ripreso il livello fondi-timpani di
prima e sono ricominciate le danze e io, pur di non rimettermi i
trampoli chiamati scarpe col tacco, mi fiondo con Shura in pista sulle
note di “Baby boy” di Beyoncé,
“Sexyback” di Justin Timberlake e
“Maneater” di Nelly Furtado per poi passare ancora
alla musica dance.
Permettetemi di
tralasciare commenti vari sul mezzo spogliarello improvvisato da alcuni
Deathy, Aiolia, Camus, Kanon e Milo un attimino brilli in quel
momento…
Shaka e Mur
invece hanno passato lo strip ma si sono messi a scatenarsi come matti
in pista, quasi quasi non credevo ai miei occhi: loro, sempre
così seri e ligi al dovere, dimenarsi come ragazzini gasati!
Quanto avrei
voluto una telecamera per filmare queste esibizioni!!!
Quando mi fermo
un attimo vicino al bouffet per riprendere fiato e per bere qualcosa
riesco a vedere l’orologio della stanza che segna
già l’una e mezza di notte.
È
proprio vero che il tempo vola quando ci si diverte!
Sorseggio ancora
un pochino di champagne – è l’unica
bevanda che si trova in giro – quando Shura mi si avvicina e,
dopo aver sorseggiato un pochino di champagne, mi bacia.
-allora gattina?
Come procede la festa?-
-procede che
è una meraviglia, sono stanca morta e non riesco a levarmi
questo sorrisone dalla faccia-
-non dirmi che
è per il denudamento di quei cinque là-
-no tranquillo,
anzi grazie al cielo si sono fermati-
-vorrai dire che
grazie al cielo Al li ha fermati-
-si hai
ragione… scusa ma credo che lo champagne mi stia un
pò dando alla testa-
-anche a me un
pochino…-
Cala il silenzio
tra noi due mentre guardiamo gli altri scatenarsi sulle note di alcune
tipiche canzoni da discoteca.
Ora che mi salta
in mente ho perso le scarpe, non ricordo più dove le ho
lasciate!
Dite mi
ammazzerà… e carbonizzerà le mie
Adidas!!!
-Sara…-
Scendo dal mio
pero dei pensieri tragici mentre mi volto verso Shura e in neanche un
secondo ho le sue labbra prima sulle mie e poi sul collo.
-che ne dici
se… io e te… ce ne restiamo un po’ da
soli… alla mia casa?-
-intendi…-
-ti ricordo che
manca ancora la mia ora … Sempre se
quell’attività la ritieni valida…-
Guardo ancora
una volta la pista con tutti gli altri scatenarsi e poi gli prendo la
mano.
-claro
qué sì-
Dopo
uno sguardo complice cominciamo a incamminarci verso l’uscita
della sala senza farci vedere dagli altri, ma tato sono così
impegnati a divertirsi che non credo si accorgeranno della nostra fuga.
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEE------------------
E come ogni
settimana eccomi qua con il nuovo capitolo!!!
Che dite, vi
è piaciuta la festa? A Sara tantissimo ^^
Chiunque voglia
un compleanno del genere mi dica il giorno e io vedrò di
fargli recapitare i Gold XD
Finalmente dopo
una settimana infernale sono riuscita a ricontrollare questo capitolo,
che era già pronto da un paio di settimane circa, stavo
quasi temendo di dover tardare con la pubblicazione… me lo
sento che prima o poi succederà… però
nel frattempo cerco di portarmi avanti con la scrittura ^^
Passiamo ai
ringraziamenti:
Eris
San: è proprio vero quel detto che dice “beati gli
ultimi perchè saranno i primi” XD che te
ne è parso delle restanti ore e della festa? Sei riuscita a
reggere il ritmo? XD un TRAAAAA anche a te! ^^
Ai91:
anche tu un’appassionata di videogiochi? Dammi il 5 sorella!
XD come vedi Sara non ha cenato con Mur e il Lilloso si
è limitato a mandarla al centro di bellezza… per
una volta gli ho fatto fare un po’ il sadico XD spero che il
capitolo ti sia piaciuto, un bacione! ^^
Bellatrix18:
grazie al cielo ti sei astenuta dall’ordinare la cena di
pesce, altrimenti Sara te l’avrebbe fatta andare di traverso
XD che dici, la conclusione della giornata andava bene?
XD accidenti io i crackers non li ho trovati, mannaggia!!!
-.-“
Snow
Fox: su, dai che ora il ritmo rallenta, prendi fiato…
inspira, respira… inspira, respira… ripreso
fiato? Bene, non volevo averti sulla coscienza XD che te ne pare del
proseguimento della giornata? Fammi sapere! ^^
Anzy:
ok ti presto i Gold, fammi sapere per quando devo spedirteli XD Shura
come vedi si è tenuto l’ultima ora (anche se
l’ha posticipata un po’), che dici ha fatto bene?
Un bacione! ^^
Roxrox:
ma sai che ero tentata di fargli beccare veramente un Sacro Virgo al
capo? Così, tanto per XD grazie per il complimento
ma aspetto il verdetto definitivo sulla festa XD a presto!!!
NinfaDellaTerra:
ma ciao!!! Benvenuta!!! Mi fa piacere conoscere uno dei Favolosi
Fantasmini e ti ringrazio per aver letto la storia ^^ per il
compleanno fammi sapere per quale giorno devo mandarti i Gold e io te
li spedisco XD grazie per tutti i complimenti, mi fai
arrossire ^///^ *Sary gongola*
LightDN:
ciao CDV!!! Mi sei mancata, lo sai? Stavo ormai pensando che ti fosse
successo qualcosa, aspettavo la tua recensione con impazienza ogni
giorno e invece… ma ora sei tornata, che bello!!
^^ noto che il capitolo di puro cazzeggio ti è
piaciuto, ne sono contenta ^^ hai visto cosa si è
inventato il tuo gemellino? Per quel pezzo ho preso un ricordo
d’infanzia, dove in un circo mi hanno fatto davvero
accarezzare un cucciolo di tigre, che puccio che era!!! Mi faceva le
fusa!!! Ahem ahem.. bando ai ricordi… guarda che ora mi
aspetto ogni capitolo recensito, mi raccomando XD un bacione CDV, alla
prossima!!!
Sesshy94:
in effetti, cicci, sono proprio un mito XD (ma sentitela
questa… l’idea è stata mia! ndKanon) no
dai scherzo, non lo sono ma conto di diventarlo XD noto che il chappy
ti è piaciuto, spero valga anche per questo… e
dell’ora di Shuretto che mi dici? Andava bene? XD un bacione!
miloxcamus:
ecco qua il nuovo capitolo, fresco fresco di pubblicazione!! Che ne
dici, la vuoi la giornata con i Gold per festeggiare il compleanno? Se
sì fammi sapere che te li mando XD oddio se mi
dici che in confronto a te Saga è niente comincio a
preoccuparmi, ci tengo alla mia pellaccia O_O
sabri92:
ciao cara!!! Come vedi il tuo amato Crystal c’era alla festa,
e sono riuscita a farmi dire i suoi gusti in fatto di donne: gli
piacciono le bionde XD parti all’attacco XD
scherzi
a parte grazie per la recensione e per i complimenti, spero che il
chappy ti sia piaciuto!
Gil88:
sapevo che era inevitabile, prima o poi tutte saltano addosso a uno dei
Gold… ormai è ordinaria amministrazione! XD vuoi
anche tu i Gold per il tuo compleanno? Ormai ho deciso di aprire
un’agenzia per smerciandare i Gold alle varie occasioni,
compleanni, addii al celibato, ecc…
Shaka
che ride è uno spettacolo più unico che raro, non
so che darei per vederlo piegato in due dalle risate con gli occhi che
lacrimano, sarebbe la scena perfetta per scattare una foto da usare
come ricatto! (O.O ndShaka) per l’auto sportiva no problem,
dico a Deathy di portarti una macchinina tipo la Porche e via che si va
XD fammi sapere del capitolo, alla prossima!
Ancora un saluto
e un grazie anche ai Favolosi Fantasmini, come farei senza di voi?
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Capitolo 18 *** Somewhere I Belong ***
CAPITOLO
18 – SOMEWHERE I BELONG
Mi sveglio grazie a un raggio di sole che mi spara dritto negli occhi.
Ma non ho voglia di alzarmi, si sta così bene tra le braccia
di Shura, sotto il lenzuolo…
Mi do un piccolo pugno sulla pancia.
Maledetto stomaco che reclama cibo, se non era per te col cavolo che mi
alzavo!
Molto lentamente mi rivesto per poi passare all’assalto della
cucina, tanto ormai so dove mettere le mani.
W la mia memoria fotografica!
Mentre puccio i biscotti nel latte nella mia mente scorrono ancora le
immagini di ieri sera: i volti dei ragazzi mentre si divertivano, le
risate, i loro auguri, le ragazze che mi porgono il loro regalo, Dite
che mi minaccia per le scarpe, il gioiello di Shura, i ragazzi un (bel)
po’ brilli che facevano gli scemi…
Con un dito accarezzo la catenina e il ciondolo che pendono dal mio
collo, gli stessi che ieri sera ho promesso di non togliermi mai,
mentre la mia mente continua il suo viaggio nei ricordi di ieri
notte…
… Quell’attimo di complicità, la nostra
piccola fuga e la corsa verso la decima casa, la spensieratezza,
l’emozione di un gesto, i baci, le carezze, le parole
d’amore sussurrate all’orecchio, il calore, la
passione e l’amore…
Ecco lo sapevo, nel distrarmi con la mente mi sono macchiata il
vestito!
Sara sei una deficiente!
Sconsolata finisco di bere il latte, metto tutto nel lavandino e, dopo
aver rubato le infradito di Shura, mi incammino verso la mia camera
alla tredicesima casa per cambiarmi – sperando che Dite abbia
lasciato lì la mia roba - preparandomi mentalmente le frasi
da dire a chi mi si parerà davanti in questa strada nascosta
e poco praticata, del tipo “ieri sera? Ma cosa dici, io ero
lì nella sala, non sono scappata con Shura! Devi aver bevuto
troppo champagne!”
Arrivo senza incontrare anima viva fino alla mia stanza dove trovo i
vestiti di ieri accatastati in terra, i trampoli chiamati scarpe col
tacco e un’enorme borsa di carta a fiori con un fiocco
proprio lì accanto.
Mi avvicino e vedo che dentro c’è un pacco regalo
con tanto di biglietto.
“SAPEVAMO
CHE SARESTI SCAPPATA CON IL TUO PRINCIPE IERI SERA, COSÌ IL
NOSTRO REGALO TE LO CUCCHI DOMATTINA TE LO DIAMO ADESSO.. O
MEGLIO, LO TROVI ADESSO.
SICURAMENTE
TI SERVIRÀ.
CON AFFETTO
Milo
Camus Aphrodite
Aldebaran Mur
Shaka Aiolia
Aiolos Dohko
Shion Saga Kanon DeathMask (senza
affetto… no dai scherzo!)
Ps: sapevo che avresti
piantato le scarpe in sala… per stavolta passi ma la
prossima volta le tue Adidas finiranno nel tritarifiuti!
Aphrodite ”
Sono senza parole.
O Shura gli aveva già detto il programma per la notte oppure
gli altri hanno imparato a leggergli nella mente. E se è la
seconda opzione allora è vero che l’amore rende
prevedibili, come cantava anche Tiziano Ferro.
Li ringrazio mentalmente uno per uno mentre sciolgo il fiocco e tolgo
la carta cercando di non romperla – è
così bella che sarebbe un vero peccato rovinarla –
e tiro fuori il contenuto: un paio di shorts di jeans con una canotta
olimpionica rossa e un paio di scarpe da ginnastica bianche con sopra
un pacchettino blu e un altro biglietto.
Decisamente qua mi stanno viziando.
“ANCHE
IL CONTENUTO DI QUESTO PACCHETTINO TI SERVIRÀ DI SICURO.
SPERIAMO
CHE VADA TUTTO BENE ALTRIMENTI SARÀ DIFFICILE CHE QUALCUNO
DI NOI VADA A CAMBIARLO
CERCA DI CAPIRCI
.
AL MASSIMO CI
MANDIAMO SHURA O VAI TU SE NON VANNO BENE LE TAGLIE”
Dopo queste parole ho quasi paura a vedere il contenuto.
Oltretutto questo biglietto deve aver fatto un bel giro, visto che
è un po’ stropicciato e pieno di cancellature e
battutine diverse sul retro.
Tolgo il fiocchetto bianco e lentamente levo lo scotch, poi
apro…
…E dalla carta salta fuori un completino intimo nero con la
scritta “LOVE” in bianco con il musino di Hello
Kitty accompagnato da un paio di calze tipo fantasmino sempre con la
famosa gattina bianca!
Ora capisco il perché del biglietto incasinato e il
significato di quelle parole!
Mentre me la ridacchio sotto i baffi immaginando i ragazzi alle prese
con slip e reggiseni noto le taglie stranamente giuste -
dev’esserci lo zampino di Camus, era lui che di solito
caricava la lavatrice a casa – e poi decido di farmi un bel
bagno.
Aaah, che sensazione meravigliosa la pulizia!
Mi vesto e vado verso lo specchio per dare una sistemata alla criniera
da leone, alias i miei capelli, e appoggiato al mobiletto dove io ci
appoggio la spazzola c’è un altro pacchettino,
stavolta rosso, con un bigliettino.
Ma mi hanno fatto compleanno e Natale assieme?!?
Prendo il pezzetto di carta e nel leggerlo mi viene spontaneo stupirmi.
“CIAO
SARA,
SU SUGGERIMENTO
DEGLI ALTRI ANCHE NOI LASCIAMO QUA IL PENSIERINO CHE TI ABBIAMO PRESO.
NON
È NIENTE DI CHE MA CI FAREBBE PIACERE SE
TI PIACESSE , SPERIAMO CHE
TI PIACCIA.
ANCORA AUGURI!
Seiya
Shiryu Shun
Hyoga (c’è anche Ikki, ma non
ha voluto firmare)”
Questa poi! Anche i mocciosetti mi hanno fatto un regalino!
Ma che tenerini!!!
Dai, almeno per ringraziamento vedrò di non chiamarli
più mocciosetti.
E poi dicono che le donne non si fanno comprare…
Scarto la carta rossa e ne esce un mini set con spazzola, pettine,
specchietto, lacci e mollette.
Comincio a pensare che si siano tutti messi d’accordo sui
regali.
Sfrutto subito anche questo regalo e finalmente metto a posto la mia
chioma indomabile e tutti i suoi ciuffetti sparati con una bella coda.
Mi guardo compiaciuta allo specchio e posso veramente dire di essere
nuova dalla testa ai piedi.
Sistemo anche il ciondolo di Shura cacciando il gancio dietro il
collo… et voilà!
Sono proprio un fiorellino!
Guardo l’ora sul cellulare e sono già le undici
passate. Sicuramente gli altri si staranno svegliando o per lo meno si
staranno riprendendo…
Ma sì, andiamo a fare una passeggiata per la stradina
laterale!
Oh, non c’è un cane in giro!
Nessuno!
Possibile che sia io l’unica sveglia al Grande Tempio?
Ormai sono arrivata all’arena di addestramento e anche qua
c’è un silenzio tombale.
Mi correggo, c’è un rumore di passi che si
avvicina.
Mi giro per vedere chi si è finalmente deciso a scendere dal
letto e cambio completamente umore, infatti davanti a me
c’è il mio caro fratellino Apollo.
-buongiorno sorella mia-
-che cosa vuoi?-
-perché questo astio nei miei confronti?-
-e me lo domandi anche? Dopo quello che è successo
l’ultima volta?-
-non ne vedo il motivo, mia dolce Sara-
Calmati vecchia mia, appellati alla tua sacra pazienza e rimani
lucida…
-sono semplicemente venuto per farti i miei migliori auguri di buon
compleanno-
-bene, me li hai fatti, ora vattene-
-non vuoi il mio regalo?-
-me ne hanno già fatti tanti quindi no, grazie-
-neanche se è questo?-
E solo adesso mi accorgo di quello che tiene in mano.
-ma quello è…-
-esatto sorella, è il pezzo della tua armatura che eri quasi
riuscita a prendere l’ultima volta. Tieni-
Si avvicina e me lo mette delicatamente tra le mani.
Io non so più cosa pensare.
Mi ha appena dato un pezzo della mia armatura.
Così, come se fosse un mazzo di fiori.
Guardo questo oggetto metallico di uno strano color viola, lo accarezzo
leggermente e davanti agli occhi mi scorrono immagini strane,
confuse…
La prima è ambientata in una grotta scura e illuminata solo
da un enorme fuoco, davanti al quale c’è una
persona che sta martellando su un tavolo, e dal rumore che produce il
colpo deve essere qualcosa di metallico.
La scena poi cambia e vedo le mie mani protrarsi verso
l’alto, dove una persona che non riesco a vedere in volto mi
consegna l’armatura, che quando è chiusa ricorda
una piccola fata con arco e frecce e con una luna grande attaccata
dietro quasi come sfondo, e riesco a sentire che sta ridendo
felicemente assieme a me.
Ancora un cambio veloce, è notte e in cielo
c’è una stupenda luna piena che si affaccia sul
mare lasciando meravigliosi riflessi argentati sulla superficie
dell’acqua, da lontano si sente qualcuno cantare una dolce
melodia mentre l’acqua limpida e fresca mi bagna le gambe
fino al ginocchio e fa spargere la mia lunga veste, leggera come
l’aria, attorno a me, come se fosse sollevata dal
vento…
Un paio di mani si appoggiano alle mie spalle e la vista torna a vedere
il pezzo di metallo tra le mie mani.
-sorella, le visioni che hai avuto appartengono alla nostra vita
passata, quando vivevamo in cima all’Olimpo ed eravamo
ciò che gli esseri umani temevano e amavano di
più allo stesso tempo-
-ma perché… perché ora?-
-ogni volta che tocchi un oggetto legato alla nostra natura divina lo
spirito di Artemide si fa sentire, ti trasmette i suoi ricordi e ti
permette di vedere con i suoi occhi ciò che è
stato-
Dopo questo rush di immagini sono mentalmente sfinita, la comprensione
mi sta venendo meno mentre non riesco a formulare un pensiero completo
e nella mia mente si alternano momenti di buio assoluto a momenti di
lucidità.
-Sara, per favore, vieni con me-
Questo però l’ho capito benissimo.
-no-
-ma sorella…-
-tu non ti rendi conto di quello che dici e di quello che vuoi fare. Lo
sai che per colpa tua ho quasi rischiato di perdere delle persone
importanti?-
No Sara, non farti partire l’embolo…
-lo sai che la volta scorsa alcune persone hanno lottato tra la vita e
la morte per colpa tua? LO SAI CHE TI HO MALEDETTO PER QUELLO
CHE HAI FATTO, TE ASSIEME AI TUOI SCAGNOZZI? SAI CHE NON HO MAI PROVATO
COSÌ TANTA RABBIA VERSO QUALCUNO? SAI CHE HO DESIDERATO
SVARIATE VOLTE, MENTRE CAMMINAVO IN QUELL’OSPEDALE, DI
VOLERTI UCCIDERE CON LE MIE STESSE MANI? E ORA MI CHIEDI ANCORA UNA
VOLTA DI SEGUIRTI?! BEH, CARO MIO, LA RISPOSTA È E
RESTERÀ SEMPRE NO!!!-
In fondo mi sono controllata, potevo dire di peggio e sfoderare il mio
vocabolario da scaricatrice di porto.
Apollo si porta lentamente di fronte a me visibilmente dispiaciuto per
poi abbracciarmi.
-sorella… mi dispiace…-
-è colpa tua, dispiacerti mi sembra veramente il minimo-
Bene vecchia mia, ora devi resistere e non ricambiare
l’abbraccio.
È difficile ma ce la puoi fare.
Coraggio!
-Artemide…-
-dimmi-
-non farmi ricorrere a metodi estremi per convincerti, ti
supplico… risparmiami… vieni con me-
-Apollo perché non lasci perdere questi tuoi propositi e non
cominci a vedere il lato buono del mondo?-
-il lato buono?-
-sì, esiste anche quello. Tu hai visto sempre e solo la
parte più butta fatta di odio, abbandono, rancore e vendetta
ma non è tutto così-
-mi piacerebbe crederti sorella, mi piacerebbe davvero che esistesse
anche una parte di questa inutile umanità che vive secondo
insegnamenti giusti…-
-ma c’è! Esiste! E se vuoi te la posso anche far
vedere e conoscere!-
Sapevo che non avrei resistito, infatti lo sto stringendo a me sapendo
benissimo che mi sto solo illudendo di fargli cambiare idea.
-per favore… fai almeno un tentativo, prova ad aprirti al
mondo e a non giudicarlo dall’alto in basso…
tentare non costa niente…-
-sorella… io…-
La sua voce è timorosa… forse…
-ti prego…-
-no, non posso. ANZI, NON VOGLIO!-
Forse un bel niente, infatti con i gesti e il tono gelido con cui mi ha
paralizzata già una volta mi allontana da me dandomi le
spalle.
-ARTEMIDE IO CONOSCO GLI UOMINI, SONO BRAVI A PAROLE MA CON I FATTI
LASCIANO PARECCHIO A DESIDERARE, HAI TENTATO MA NON CI
CASCHERÒ ANCORA!-
-TI STAI SBAGLIANDO E LO SAI, SONO SICURA CHE IN FONDO LO SAI,
ALTRIMENTI PRIMA NON AVRESTI ESITATO!-
Forse ho detto qualcosa che l’ha fatto incazzare, e di brutto
anche, infatti sta espandendo il suo cosmo in maniera impressionante.
Fortunatamente però lo ritira quasi subito.
-sorella mia…-
Sembra che il suo tono sia tornato quello dolce di prima e
un’enorme tristezza si impadronisce di me senza motivo.
-… devo andare. Non posso prometterti nulla,
però… cercherò di riflettere sulle tue
parole, per quanto mi sarà possibile-
-grazie… anche un solo tentativo significa tanto per me-
Cala un pesante silenzio tra di noi e una strana nostalgia si fa largo
nel mio cuore, come se inconsciamente sapessi che per un pò
non lo rivedrò.
E tutto questo non fa che aumentare la mia tristezza, fino a portarmi
quasi alle lacrime.
-sento che lo sconforto si sta facendo largo in te, hai forse intuito
che ho deciso di non farmi rivedere per un periodo di tempo
indeterminato?-
-forse sì, Aras…-
Mentre lo guardo una lacrima solitaria mi bagna la guancia sinistra.
Apollo si gira lentamente e anche lui sta piangendo.
-ora devo proprio andare sorella mia. Ancora tanti auguri di buon
compleanno, anche se in ritardo e altri cento di questi giorni, come si
suol dire tra gli umani… o almeno a me ieri hanno detto
così-
Ieri gli hanno detto così?
Vuoi vedere che…
-ti voglio bene Sara-
Dopo aver pronunciato queste parole sparisce dalla mia vista e fa
perdere ogni traccia del suo passaggio. Stringo forte il pezzo
dell’armatura che ho tra le mani mentre provo a contenere le
lacrime che ormai scendono a dirotto dai miei occhi.
-ti voglio bene anche io Aras… e tanti auguri in ritardo
anche a te-
***
Quasi subito dopo l’arrivederci di Apollo – non ce
la faccio a chiamarlo addio, anche perché a conti fatti non
lo è – nel pieno della mia crisi di pianto i
ragazzi sono arrivati a soccorrermi.
A fatica ho raccontato quello che è successo e sui loro
volti sono comparse molte facce sorprese: non posso biasimarli, colui
che mi sta rendendo la vita un inferno ha appena detto che per un
po’ non si farà vivo e io piango per la sua
assenza.
Forse Kanon ha ragione, ormai sono da ricovero.
Dopo qualche tentativo sono riuscita a darmi una calmata e giusto poco
dopo ho ricevuto una chiamata da mio fratello, dove mi ha fatto gli
auguri di compleanno.
Fin qui nulla di strano, la vera sorpresa c’è
stata subito dopo.
Appena messo giù Enrico ricevo un’altra chiamata,
stavolta da casa, e sento la voce gelida di mia mamma farmi gli auguri.
Prima che riattaccasse sono riuscita a farmi dire qualcosa, esattamente
”stiamo bene, ora siamo a casa, ciao” .
Sono seduta sul primo scalino davanti alla tredicesima casa e sto
aspettando con impazienza Mur, infatti sarà lui che mi
teletrasporterà fino a casa assieme a Shura.
Esatto, voglio rivedere i miei genitori.
Non è affatto una cosa normale dopo aver scoperto le loro
opinioni su di me, però… i genitori sono pur
sempre i genitori e voglio tanto rivederli per vedere se stanno bene.
Che bugiarda, semplicemente li voglio rivedere perché mi
sono mancati, anche se non lo voglio ammettere con me stessa.
-eccomi qua Sara, scusa se ti ho fatta aspettare-
-ciao Mur-
-dov’è Shura?-
-è un attimo in bagno, ma adesso arriva-
-sei agitata?-
-lo so che non dovrei esserlo, ma è più forte di
me-
Finalmente arriva Shura e in un battito di ciglia sono di fronte alla
porta d’ingresso di casa, faccio un bel respiro ed entro
seguita dai cavalieri.
-mamma? Papà?-
Vado in cucina e li trovo seduti al tavolo che sfogliano dei giornali.
A fatica mi trattengo dal corrergli incontro e abbracciarli uno a uno,
non sono mai stata una figlia così espansiva ma
l’istinto di farlo è così
forte…
-mamma! Papà!-
-ah sei tu-
Wow papà, che accoglienza calorosa.
-ma quando siete tornati? Dove siete stati fino adesso? che cosa avete
fatto?-
-non sono cose che ti riguardano-
Grazie della risposta sincera, mamma.
-vedo che giri ancora con certa gente-
-loro non sono certa gente, ti hanno spiegato chi sono…-
Piccolo attimo di silenzio.
-Enrico ci ha detto che ieri eri ad Atene-
-sì, ed è un posto fantastico. Dovresti vederlo
mamma, ci sono…-
-non mi interessa saperlo, così non mi interessa cosa hai
fatto-
Adesso la cosa inizia a darmi sui nervi.
-mamma ma perché mi parli così? Cosa ti ho fatto?-
-cosa hai fatto? Cosa NON hai fatto volevi dire!-
-va bene, cosa NON ho fatto?-
-non sei mai stata una brava figlia, ecco tutto. Non sei affatto come
tuo fratello, lui è sempre stato bravo a scuola, pieno di
amici e di interessi… tu invece sei solo una sgualdrina che
ha portato a casa sua degli emeriti sconosciuti, e chissà
cosa ci hai fatto poi!-
-signora le assicuro che…-
-Mur restane fuori!-
-ma Sara…-
-fai come ti ho detto, per favore. E anche tu Shura, non intervenire-
I loro cosmi – così come il mio - si stanno
agitando, segno che tra poco esplodono, però non voglio che
si mettano a litigare con i miei.
-ah, adesso li comandi pure? Sono diventati i tuoi schiavetti?-
-no mamma, io non li comando e…-
Accidenti le parole non mi escono più di bocca! Sono
così nervosa che non riesco più a parlare!
-ecco vedi? Chi tace acconsente, ci avevo visto giusto-
-signora io sono il fidanzato di sua figlia. La amo con tutto me stesso
e la conosco bene, è una ragazza fantastica. Non
è affatto come la sta descrivendo-
Shura…
Nel pronunciare quella frase mi ha appoggiato le mani sulle spalle e mi
ha tirata a sé.
Guardo la faccia stupita di mia mamma.
-e così… tu sei il suo ragazzo? Di lei?-
-sì-
-Sara è vero?-
-sì mamma, noi stiamo insieme e ci amiamo-
Dopo un attimo di silenzio tombale i miei genitori scoppiano a ridere.
-è… è uno scherzo vero?-
-no mamma, è la verità-
-tu… e lui… oddio aspetta… aspetta che
riprendo fiato…-
Mi giro verso Shura e Mur, stupiti quanto me, e poi torno a guardare
mia mamma darsi una calmata.
Ma mi stanno prendendo in giro?
Il mio cosmo si sta agitando sempre di più, io non sopporto
le persone che si prendono gioco dei sentimenti delle persone!
-Sara ora mi devi spiegare una cosa… sei incinta? No
perché altrimenti non capisco perché lui voglia
stare con te! Si vede che quando era il suo turno è successo
il danno e…-
Mi rifiuto di ascoltare il resto della frase.
Ha ancora quell’idea di me!
Mi crede ancora una… una… una di quelle!
-adesso ho capito perché sei andata ad Atene,
l’hai fatto praticamente ovunque in questa casa e con tutti
quei ragazzi e ora dovevi trovare un nuovo posto, ho ragione?-
Anche papà ci si mette!
No, mi rifiuto di crederlo!!!
Sto tremando dal nervoso e credo che anche i cavalieri siano in questo
stato.
-Shura per favore aspettami fuori con Mur-
-però…-
-per favore, fai come ti ho detto-
Dopo avermi baciato delicatamente la testa lo sento uscire con il
Lilloso.
-ammetti che è la verità? Te li sei portati a
letto tutti non è vero? in ogni centimetro di questa casa e
ora sei incinta-
-no mamma, non è andata affatto come credi-
-allora come mi spieghi il fatto che ho trovato i letti disfatti e i
divani con le coperte? Non vorrai farmi credere che ci hanno dormito,
vero?-
-sì, ci hanno dormito-
-e tu hai fatto dormire degli sconosciuti in casa mia?-
-sì, dopotutto è anche casa mia questa, e poi voi
ve ne siete andati senza uno straccio di spiegazione-
-ma questo non ti ha autorizzata a portare degli sconosciuti in casa!-
-loro non sono sconosciuti, loro sono Shura, Mur, Milo, Camus, Shaka,
Saga e Kanon-
-non mi interessa chi sono, so solo che hanno dormito nei nostri letti
e usato le nostre cose-
-gliel’ho detto io di farlo, dato che loro mi hanno salvato
la vita diverse volte e che si sono presi cura di me mi sembrava
davvero il minimo-
-è facile prendersi cura di una sgualdrina…-
-ADESSO BASTA CON QUESTA STORIA! NON SO COSA TI HO FATTO MA NON TI
PERMETTO DI CHIAMARMI COSÌ!-
-NON ALZARE LA VOCE CON ME NELLA MIA CASA, RAGAZZINA!-
-LA TUA CASA? LA CASA CHE HAI ABBANDONATO SENZA UN CAZZO DI MOTIVO?-
-MODERA I TERMINI!-
-MODERARE I TERMINI? IO? MA SENTI CHI PARLA! CHI È CHE STA
DANDO DELLA PUTTANA ALLA PROPRIA FIGLIA?-
-È QUELLO CHE SEI, TI STO SOLO CHIAMANDO COME DEVI ESSERE
CHIAMATA!-
-SAI CHE TI DICO? MI SONO VERAMENTE STUFATA DI TE E DELLE TUE ACCUSE!
IO ME NE VADO DA QUESTA CASA! ME NE VADO LONTANO DA TE! ME NE VADO AD
ATENE!-
-VAI AD ATENE?-
-SÌ, ERA DA UN PÒ CHE ME L’AVEVANO
PROPOSTO E CHE CI PENSAVO E ORA HO DECISO!-
-VAI A FARE LA PROSTITUTA IN GRECIA? VAI PURE, INGRATA CHE NON SEI
ALTRO, IO NON TI FERMO DI CERTO!-
-BENE!-
-BENE!-
Incazzata come non so cosa e con le lacrime agli occhi esco nel
giardino dove i ragazzi mi stanno aspettando… mi stupisco di
essere riuscita a trattenere il cosmo e a non far saltare tutto in aria.
Alla vista delle mi lacrime subito Shura mi abbraccia e tenta di
cullarmi.
-abbiamo sentito tutto, gattina… calmati adesso…-
-Shura… Mur… non voglio più stare
qui… per favore… torniamo ad Atene…-
***
Ancora in piena crisi di pianto, ho preso un po’ delle mie
cose da casa e sono tornata in Grecia assieme a Mur mentre Shura si
è precipitato da Shion per avvisarlo della mia decisione,
sperando che non racconti anche come ci sono arrivata.
Siamo appena arrivati al cospetto del Grande Sacerdote e di tutti gli
altri cavalieri, che ha fatto radunare in fretta e furia a giudicare
dal fatto che sono tutti in borghese senza armatura.
-Shura mi ha detto che ti sei decisa-
-sì Shion, voglio rimanere qui ad Atene-
-non indagherò su cosa ti ha portata a questa decisione, i
tuoi occhi lucidi e rossi dicono già che non è
stata una decisione facile, però sei la benvenuta. Anzi,
bentornata a casa-
-ti ringrazio. Ora vado a portare le mie cose in camera, con permesso-
Cercando di nascondere il viso guardando verso il basso mi dirigo verso
la mia zona della tredicesima casa, stringendo in una mano la maniglia
del trolley e nell’altra la tracolla della borsa che ho
riempito praticamente con tutto ciò che trovavo in giro
nella mia camera.
Mi sento uno schifo però so che ho fatto la cosa migliore,
anche se il modo in cui l’ho fatto è stato
sicuramente precipitoso.
Ho sempre desiderato andare via di casa, andare a vivere lontano dalla
mia famiglia, essere indipendente e di rifarmi una nuova
vita…
Ma allora perché al posto del cuore sento un macigno che
pesa centinaia di tonnellate?
Varco la porta della mia stanza e mi abbandono come un peso morto sul
letto.
Mi bruciano gli occhi e anche volendo non riesco più a far
uscire una lacrima.
Non ho la forza per cominciare a disfare i bagagli.
Non riesco neanche a infilarmi gli auricolari e di accendere il lettore
mp3 per tirarmi su.
La mia mente continua a pensare alla sfuriata che ho fatto, a quello
che ho detto…
-Sara…-
Ho la mente così lontana e persa che non mi sono neanche
accorta di non essere da sola in camera.
-sì?-
-… sappi che ti sarò sempre vicino -
-ti ringrazio, però mi devi scusare Shura, io non sono forte
come sembra…-
Cala il silenzio, un silenzio pesante.
Non riesco neanche a dare una motivazione valida alla mia reazione
così esagerata, di solito io non esplodo, do ragione anche a
chi ha torto marcio pur di non litigare, mi tengo tutto dentro e piango
in silenzio appena sono da sola. Questa è la prima volta che
tengo veramente testa a qualcuno e mi sento da schifo.
-vuoi che rimanga con te stanotte?-
-non è necessario…-
Lo sento avvicinarsi e sedersi sul letto accanto a me, mi bacia la
fronte e mi accarezza la testa.
-io invece credo di sì-
Mi sollevo, mi metto seduta di fronte a lui e lo abbraccio.
No, non ce la faccio a restare da sola adesso. Come mai prima
d’ora ho bisogno di qualcuno accanto, di qualcuno che sia
così masochista da sopportare i miei piagnistei.
-Sara perché non vieni a vivere con me? Alla decima casa?-
Una domanda bruciapelo che mi coglie del tutto impreparata.
Guardo stupita Shura e quel suo viso così dannatamente bello
e serio, le sfumature verdi dei suoi occhi…
Mi prende il viso tra le mani e prosegue col suo discorso.
-all’idea di averti lontana da me anche solo per dormire mi
divento matto e poi tu hai bisogno di qualcuno che ti stia vicino,
soprattutto adesso… tanto la casa ormai la conosci e sai che
di spazio ce n’è quanto ne vuoi… cosa
ne dici? So che non è il momento migliore per chiederti una
cosa del genere però mi farebbe davvero piacere se tu
accettassi-
La risposta esce da sola dalle mie labbra, poco prima che io mi
abbandoni tra le sue braccia.
-…sì-
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEE--------------
Fiùùùùùùùùù,
e anche questo capitolo è andato…
Ultimamente sono tappata in ufficio dalla mattina alla sera e quando
torno a casa ho a malapena la forza per trascinarmi a letto, temevo di
non riuscire a rispettare la scadenza settimanale…
Però ce l’ho fatta!!!
Evviva!!!
Questo capitolo è stato un po’ un parto, per
quanto lo rileggessi e lo correggessi non mi sembrava affatto adatto
alla pubblicazione, mi sembrava di peggiorarlo sempre di
più.
In più ho fatto parecchia fatica per decidere la forma
dell’armatura di Artemide da chiusa e vi spiego il
perché: dato che il mio neurone non aveva voglia di
collaborare e di partorire l’idea di un’armatura
nuova di zecca, ho usato quella che si vede nell’artbook di
Sacred Saga (che io trovo STU-PEN-DO!) e mi sono semplicemente limitata
a trovare una possibile forma per quando è chiusa, tutto
qua. Le ali mi hanno sempre dato quell’idea di fatina e
sinceramente nell’immaginare alla sua forma chiusa ho avuto
subito l’idea della fata con arco e frecce con la luna grande
di sfondo (per quella luna prima o poi troverò pure un
utilizzo in battaglia… se avete suggerimenti fatevi pure
avanti perché sto un attimo brancolando nel buio!)
E dopo questa giustificazione sulla mia poca inventiva, con questo
capitolo si apre una nuova parentesi nella storia, quella di Atene!
Premetto subito che parlerò della città, ma che
però io non ci sono mai stata XD
Molte di voi mi hanno sempre detto che sarebbe stato meglio far andare
Sara in Grecia e ho sempre tentato di non dire niente sulla cosa,
perché era già in progetto da tempo il suo
trasferimento, così come sono in progetto tante altre cose,
però devo cercare di mantenere un po’
l’aura di mistero e di souspance, altrimenti che gusto ci
trovereste a seguire una storia di cui sapete già quasi
tutto? ^^
E ora passiamo ai ringraziamenti:
sabri92: fidati, a
Crystal piacciono le bionde, sono riuscita a farmelo dire direttamente
da lui in persona XD grazie per tutti i complimenti
^^
bellatrix18: noto che la
striscia viola sui capelli ti è particolarmente piaciuta
XD hai fatto le foto agli spogliarellisti?? Devi
assolutissimamente passarmele!!! (le voglio anche io!!!
ndSara - COME?? ndShura -
scherzavo tesoro, tranquillo ^^” -ndSara)
che te ne è parso del capitolo (un po’) triste?
Fammi sapere!!! E per “quel progetto”
sono già gasata XD
NinfaDellaTerra: mi hai
fatto morire dal ridere con
“adorabile Dite versione "stilista ufficiale del
Santuario"!nessuno sarebbe stato più adatto di lui in quel
ruolo*W*!Le adidas di sara sono in
pericolo...XD!” XD XD per i
Gold ti ho segnata sul calendario delle consegne, li ho segnati tutti
tutti! ^^ grazie per i complimenti, spero che il capitolo ti
sia piaciuto!!!
anzy: hai ragione,
meglio anticipare la spedizione dei Gold, non vorrei che ti arrivassero
in ritardo… che mi dici di questo capitolo? Non
è divertente come i precedenti ma spero che ti sia piaciuto
comunque ^^ un bacione!
sesshy94: ciao cicci!!!
Mi fa piacere che l’ultimo capitolo della festa ti sia
piaciuto!!! Ammettilo che allo spogliarello volevi esserci anche tu! (e
chi non avrebbe voluto esserci? Con dei fighi come noi, poi…
ndDeathy - vi ricordo che eravate ubriachi
ndSary - sei tu che ci hai fatto ubriacare, maniaca
del cazzo, sei l’autrice! ndDeathy - mi
azzittisco da sola… ndSary che finge indifferenza)
scusa l’intrusione di quel pazzo… fammi sapere che
ne pensi del capitolo!!!
Snow Fox: ti ho messo
nel calendario degli invii, ti spedirò i Gold per gennaio e
quando arriveranno a casa tua potrai fargli quel che vuoi (SE TOCCHI
SHURA TI AMMAZZO!!!! –ndSara). Come vedi ho
aggiornato, che mi dici? Capitolo leggibile? Fammi sapere!
miloxcamus: ti sei
esaltata nel leggere? Mi fa piacere saperlo!!! Suscitarvi emozioni
è la più grande soddisfazione che mi possiate
dare!!! Spero di riuscire ancora a farti sognare con i capitoli ^^
roxrox: tecnicamente il
tuo compleanno non è a Santa Lucia… ma se il
calendario è vuoto in quel periodo potrei anche
mandarteli… tieni incrociate le dita! XD potrai saltare
addosso a chiunque vuoi, te li mando tutti e 12 + Kanon ^^
(SHURA PERÒ È MIO!!! ndSara). Che mi dici di
questo capitolo “di passaggio”? fammi sapere!!!
gil88: guarda, stando a
quanto mi hanno raccontato Al ha fermato lo striptease prima che si
calassero i pantaloni, deduco allora che erano già a torso
nudo… per fortuna Al li ha fermati altrimenti non oso
immaginare fino a dove si sarebbero spinti
-.-“ sulla questione di Dite lui mi ha
lasciato un bigliettino per te, te lo leggo: “dato che Sara
è tappa e che con quel tipo di vestito aveva bisogno di
qualcosa che slanciasse la figura qualsiasi tipo di calzatura che non
avesse i tacchi era fuori discussione!” i Gold ti
verranno spediti x il 3 dicembre, comincia il conto alla rovescia XD
piccolabulma: certo che
puoi prenotare i Gold, ormai ho aperto l’agenzia “i
Gold per te” solo per questo XD dimmi quando li vuoi e io te
li faccio avere XD ti aspettavi un anello? In effetti Shura
mi ha confidato che voleva prendere proprio quello, però
dato che Sara gli anelli non li porta allora ha deciso per la catenina
e il ciondolo… alla prossima e grazie per la recensione!! ^^
LightDN: ciao CDV!!!
Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto ^^ una tua
frase mi ha colpito particolarmente e
cioè “Come sempre, Puffolina,
hai reso estremamente reale quel mondo che da sempre tute noi vorremo
realmente vivere!”
Ci sono riuscita?
Davvero?
MA
ANDIAMOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! MA VIENIIIIIIIIIIIIIII!!! (il
delirio di una demente… ndKanon)
Ce l’ho fatta
e spero di riuscire a farcela ancora!!! Io punto sempre a superare i
miei traguardi, impossibile is nothing!!! (chiamate la neuro,
c’è del lavoro per loro!!! ndDeathy)
Sulla domanda riguardo
la ceretta ho raccolto le parole della diretta interessata:
“preferisco la crema alla ceretta solo che con la crema
ricrescono subito… contando questo e il fatto che
l’ultima volta che mi sono depilata prima del mio compleanno
è stata la sera prima di partire per la Grecia a
giugno… era prevedibile che facesse MOLTO male”
La spiegazione
è stata esaustiva? XD
Grazie per la recensione
e tutti i complimenti cara CDV, aspetto le tue impressioni su questo
capitolo!! ^^
RedStar12: ma ciao e
benvenuta nelle recensioni dello Spazio Autrice!!! Grazie per tutti i
complimenti sulla ficcy e mi ha fatto tantissimo piacere sapere che
adori il personaggio di Sara, purtroppo è un cancro
purissimo ed è difficile da gestire (EHI!! ndSara)
però forse questo la rende più reale di quanto ci
si aspetti… o forse sono io che mi faccio questi contorti
ragionamenti mentali senza senso XD per il tuo compleanno mi
sono annotata di mandarti Milo e Camus (sperando che tu riesca a
reggere i loro battibecchi) e grazie anche per il consiglio sulla
canzone, appena ho tempo me la ascolto! Se hai altri suggerimenti
dimmeli pure! Ciaoooooo!!!
EriS_SaN: tranquilla per
il ritardo, non è successo niente ^^ Dite
è un mostro nel campo della moda, certe volte per scrivere i
suoi pezzi devo veramente documentarmi leggendomi tutte le riviste di
mia mamma che ho in casa perché ho sempre il terrore di dire
qualcosa fuori moda… addirittura per cercare il vestito per
la festa di Sara ho salvato dal macero le riviste di
quest’estate e me le sono passate tutte alla ricerca del
vestito adatto… in quei casi veramente mi maledico per aver
fatto Dite così modaiolo -.-“
come hai visto non si è proprio tornati in azione, diciamo
che c’è stato un “capitolo di
passaggio” che mi è servito per trasferire Sara ad
Atene, chissà se dal prossimo capitolo tornerà
l’azione… mah, vedremo…
Ps: mi dispiace
dovertelo dire ma alla Fumettopoli di novembre vado di sabato,
l’ho promesso a delle persone e non posso tirarmi
indietro… mi dispiaceeeeeeeeeeeeeeeee!!! T-T
Rinnovo i miei ringraziamenti anche a tutti coloro che hanno inserito
“Favola” tra i preferiti (VE AMOOOOOOOOO!!!) e ai
Favolosi Fantasmini che leggono!!!
Al prossimo capitolo, amigos!!!
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Capitolo 19 *** Breaking The Habit ***
CAPITOLO
19 – BREAKING THE HABIT
Dopo aver pianto
come una bambina tra le braccia di Shura stamattina mi sono svegliata
decisamente in forma.
È
proprio vero che una bella dormita fa passare tutto.
Dopo una veloce
rinfrescata – dove ho notato di essermi addormentata senza
neanche cambiarmi – e una veloce colazione prendo tutte le
mie borse e imbocco la stradina laterale per andare alla decima casa,
la mia nuova casetta, con un sorrisone a trentadue denti stampato in
faccia.
Ma ieri come
facevo a portare tutta ‘sta roba? La tracolla grande pesa una
cifra! E neanche so cosa ci ho messo dentro!
Come se non
bastasse la strada è in discesa e devo anche sforzarmi per
non far ruzzolare il trolley fino all’arena di addestramento
dopo la casa di Mur!
Coraggio Sara,
sei una donna e puoi fare tutto!
Dopo un tragitto
che mi è sembrato un’autostrada infinita arrivo
alla svolta per la casa del Capricorno, dove Shura mi sta aspettando.
-finalmente sei
arrivata-
-già,
eccomi qua-
-ti senti
meglio?-
-benissimo!
Sfogarmi mi ha fatto davvero bene, mi sento forte come un leone e
riesco pure a portare tutto questo da sola!-
Shura se la
ridacchia sotto i baffi, prende tutte le mie borse e le porta fino in
camera da letto.
-vuoi cominciare
a disfare tutto adesso?-
-sì
se non ti da fastidio-
-nessun
fastidio. Devo aiutarti?-
-basta che mi
dici quali sono i cassetti liberi e poi posso farcela da sola-
-la tua parte
è quella a sinistra, la mia quella a destra-
Posa tutto
vicino al letto poi mi si avvicina, mi alzo sulle punte e gli
stampo un bacio sulla guancia.
-grazie-
-tutto qua?
Speravo in un ringraziamento diverso-
Ed ecco che mi
sfodera quel sorrisino a cui non resisto.
Gli butto le
braccia al collo, lo guardo negli occhi e poi le sue labbra scattano
velocissime sulle mie, morbide ma decise, mi mordicchiano leggermente
il labbro inferiore e… e…
Ammetto che mi
fanno impazzire!
Quando poi la
sua lingua vellutata incontra la mia…
Le sue braccia
mi stanno stringendo con dolcezza, non potrei scappare neanche se
volessi, mentre io sto cominciando a sentire caldo e il sangue ormai
scorrere come un fiume in piena.
Shura
all’improvviso aumenta l’intensità del
contatto tra noi due e mi ritrovo incollata al suo corpo muscoloso e
leggermente velato di sudore per via degli allenamenti.
Dopo aver
portato le mie labbra all’estasi si concentra sulla mia
guancia per poi scivolare sul collo, facendomi scappare anche qualche
gemito improvviso.
Dio mo, questo
ragazzo è puro fuoco!
Ma vuole farmi
perdere il controllo?
Come se mi
avesse letto nella mente torna a guardarmi negli occhi e poi si congeda
dopo un bacio che descrivere appassionato è veramente
riduttivo.
-ti lascio
disfare le tue borse, ora devo andare, ho la mia sessione di
allenamenti mattutina da continuare-
Mentre lo guardo
uscire con quella camminata da predatore cerco di dare una calmata ai
miei bollenti spiriti e anche ai battiti cardiaci.
Se nei primi
cinque minuti di convivenza sono ridotta così…
non oso immaginare stasera come sarò ridotta!
Cercando di
distrarmi comincio ad aprire la tracolla grande e a vedere cosa ci ho
infilato dentro per renderla così pesante.
Dovevo essere
proprio fuori di testa ieri.
Mi sono portata
dietro i miei libri preferiti… e sono una quindicina forse.
Ecco spiegato
l’arcano.
Apro anche il
trolley e lì c’è veramente un casino:
vestiti, scarpe, ciabatte e altre cose messe dentro alla rinfusa.
Con calma
comincio ad appendere gli abiti nell’armadio e a sistemare la
biancheria nei cassetti, poi porto lo spazzolino da denti e la spazzola
in bagno e nascondo la confezione di assorbenti assieme alle mutande.
Mi vergogno a
metterli in bagno!
Infatti il
giorno in cui i ragazzi si sono trasferiti a casa mia si sono messi a
curiosare un po’ dappertutto e, quando hanno trovato i miei
assorbenti e mi hanno chiesto che cosa fossero, avrei voluto staccarmi
la bocca dalla faccia e buttarla nel water per poi tirare lo sciacquone.
Ovviamente non
gli ho detto a che cosa servono ma gli ho fatto intuire dalla mia
espressione che fosse una cosa strettamente femminile.
Finito di
sistemare le cose principali lascio i libri nella borsa e smisto i vari
cd che ho trovato tra i calzini e le magliette e solo ora mi accorgo
che appoggiato sul letto c’è il mio piccolo stereo.
Non voglio
sapere come ha fatto ad arrivare qui.
Mi siedo sul
letto un attimo – wow com’è morbido! - e
solo ora mi accorgo di quanto sia grande e di come sia arredata questa
stanza: ha uno stile molto semplice, c’è un letto
matrimoniale in legno con la testata liscia, una scrivania e una
libreria messe vicine, un armadio enorme che occupa più di
mezza parete e una porta-finestra, nascosta dietro una tenda bianca
svolazzante per via del vento, che porta a un piccolo balcone che si
affaccia sul mare. Tutti i mobili sembrano comprati di recente, o
almeno sono molto moderni, così come il tappeto rosso al
centro della stanza.
Guardando sulla
parete di fronte a me, esattamente sopra il portatile appoggiato alla
scrivania, noto due spade incrociate con attaccato
all’impugnatura una specie di ciuffo di stoffa colorato,
incuriosita mi avvicino e le esamino meglio: per una che non se ne
intende per niente di queste cose sembrano molto raffinate…
e anche molto affilate.
Tornando a
guardare verso il letto noto il quadro alla parete raffigurante delle
montagne e con in primo piano un fiore bianco.
Forse
è solo una mia impressione ma qui ha tutto un’aria
così… così…
spagnoleggiante. Soprattutto per via del tappeto e delle spade appese
al muro.
Finita la mia
perlustrazione e dopo aver accatastato tutte le cose tipo cd e prodotti
per capelli vari nel trolley, mi avvicino al portatile sulla scrivania.
Sapete che io
amo i computer e tutto ciò che è elettronico?
Ok Sara,
guardare ma non toccare, guardare ma non tocc…
No, non resisto
alla tentazione di accenderlo, così premo il bottone e si
accendono alcune lucine gialle e blu.
Sì,
lo so, il mio autocontrollo fa schifo non c’è
bisogno di sottolinearlo.
Una volta finito
di caricarsi sullo schermo appare come sfondo la foto di gruppo che
abbiamo fatto la sera della cena vicino alla cascata e la schermata di
accesso a Live Messenger.
Chiamatemi
ficcanaso, ve lo concedo, dopotutto me lo merito.
Clicco sul
pulsante “accedi” e appaiono dodici contatti
inseriti tra gli amici, tutti in linea, che appartengono agli altri
ragazzi.
The Beautiful Rose scrive:
ehilà
ciao Shura! Niente allenamenti oggi? Di solito alla mattina su msn non
ci sei mai.
Oh cazzo. E
adesso che faccio?
The Beautiful Rose
scrive:
ah,
stamattina ho visto Sary piena di borse che scendeva la stradina, sai
mica dove andava?
E adesso che
faccio?
Vabbè,
ormai ho violato ogni privacy di Shura, tanto vale andare fino in
fondo…
The Blade
scrive:
ciao Dite, sono
Sara!
The Beautiful Rose scrive:
ciao Sary!
Come mai al pc?
The Blade
scrive:
Non ho
resistito, ho acceso il pc di Shura e sto usando il suo account di
nascosto…
The Beautiful Rose scrive:
ahi ahi
ahi… non si fa così!
The Blade
scrive:
lo so, mi sto
già fustigando mentalmente da sola…
The Beautiful Rose scrive:
ma come mai
stamattina stavi scendendo con le borse?
The Blade
scrive:
stavo
traslocando, Shura mi ha chiesto di andare a vivere da lui e io ho
accettato
The Beautiful Rose
scrive:
…
DAVVERO???
The Blade
scrive:
sì
The
Beautiful Rose scrive:
aspetta
un secondo
queste parole
non mi tranquillizzano.
Dite, non farmi
brutti scherzi, torna qui ti prego!!!
The
Skorpio, Maskiller, Shaka, Dohko the eye of the tiger, Mur, Camus, Al
– the cook, The Great Kanon, Gemini Saga, the Lion king, Er
Sagitter partecipano ora alla conversazione
Oddio!!!
The Beautiful Rose
scrive:
voi tutti
aspettate a scrivere per favore… ripeti quello che mi hai
detto Sary
The Blade
scrive:
Shura mi ha
invitata a viere con lui e io ho accettato, adesso sono a casa sua e
sto usando il suo pc di nascosto
The Skorpio
scrive:
davvero???
NOTIZIONAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA XD
Dohko the eye of the
tiger scrive:
Sono contentissimo per
voi!!
Aiuto i ragazzi
stanno intasando di messaggi la conversazione, non riesco a stargli
dietro!
-ahem…-
Oh cazzo.
Mi giro
lentamente verso la fonte di quel verso e faccio fatica a deglutire
quando vedo Shura appoggiato con una spalla allo stipite della porta.
Chiudo
lentamente il portatile.
Sono nella merda.
-erh…
ciao-
-gattina che
stavi facendo?-
-ecco…
come dire… scusa, mi faccio schifo da sola…-
Come se non
fossi già abbastanza nei guai gli altri mi stanno riempiendo
di trilli e io non so togliere l’audio!
-sei su msn?-
-sì…-
-con il mio
account immagino-
-sì…-
-e ci sono gli
altri-
-sì…-
-rilassati, non
sei un condannato a morte-
-però
mi sento proprio un condannato a morte-
-tranquilla
gattina, non è successo niente-
Si avvicina a me
e mi appoggia le mani sulle spalle.
-forza,
riaprilo, voglio vedere cosa stanno scrivendo-
Riapro il pc e i
messaggi scorrono alla velocità della luce, ma come diamine
fanno a leggere e scrivere così velocemente?
Ma
soprattutto… come fanno i pc a resistere alla loro
rapidità?
Shura sposta le
mani sulla tastiera e scrive una risposta.
The Blade
scrive:
il proprietario
dell’account è tornato, e vi prega di rallentate
il ritmo perchè la gattina non riesce a leggere
The Skorpio
scrive:
come
vuoi hombre! Ma allora è vero che la Dolcezza ora abita da
te?
The Blade
scrive:
sì,
da oggi in poi vivremo assieme
Maskiller
scrive:
anvedi
il mandrillone! Sesso sfrenato tutta la notte allora!
The Blade
scrive:
Death vai a
quel paese. Ciao ci vediamo dopo.
Scritta
l’ultima frase si disconnette mentre io, ferma come una
statuina, osservo ogni suo gesto. Si sarà incazzato?
Ovviamente
sì, non c’è bisogno di porsi domande.
-scusami-
-ti ho detto che
non fa niente-
-ma non sei
arrabbiato? Ho usato le tue cose senza permesso!-
-mi ha dato un
po’ fastidio la cosa, però casa mia ora
è casa tua… e poi anche io ho usato tante volte
il tuo pc di nascosto, mi sembra giusto lasciarti fare-
-tu
co…-
Prima che gli
ribatta ho le sue labbra sulle mie…
E tanti cari
saluti a quello che stavo pensando.
***
Dopo aver
passato la mattina ad esplorare meglio la casa mi sono messa a cucinare
qualcosa per pranzo.
Dato che Shura
consuma molte energie per gli allenamenti ho preparato una pasta con
panna e salmone e un paio di hamburger.
Mentre questi
ultimi stanno ancora cuocendo apparecchio il tavolo della cucina e,
senza un motivo, mi ritrovo a pensare che sembro una mogliettina che
prepara il pranzo al maritino.
Oddio! In
effetti è vero, vivendo assieme potremmo dare
l’impressione di essere sposati!
Io e Shura una
famiglia…
Uniti per
sempre…
KABOOOOOOOOOOOOOOOOMMM!
Esplosione del
mio cervello.
-gattina che hai
per arrossire così?-
Guardo verso la
porta e c’è Shura che mi guarda con una faccia
stupita.
-n…
niente assolutissimamente niente!-
-hai
già preparato il pranzo?-
-eh? Ah
sì, non avevo niente da fare e allora mi sono resa utile-
Mentre si
asciuga il sudore con una salvietta si avvicina a me.
-Sara, guarda
che qui non sei un’ospite, tu abiti qui ora-
-lo so-
-a volte ho come
l’impressione che tu non sia convinta della tua decisione-
-non
è così. Io sono convinta di quello che ho fatto.
Solo che cambiare casa così all’improvviso e
venire a vivere con te… non so è ancora tutto
così strano… devo ancora farci
l’abitudine. Però non cambierei mai idea-
Nel pronunciare
questo piccolo discorso ho involontariamente abbassato la testa.
Io sono convinta
di quello che ho fatto.
Ho fatto la cosa
giusta e lo so benissimo.
È
meglio così.
Ma allora
perché mi fa ancora male all’altezza del cuore?
Finora ho cercato di ignorare questa sensazione di vuoto nel petto ma
ora è più forte che mai, anche pensandoci non
riesco a capire cosa può avermela provocata.
Io sono convinta
della mia decisione!
Sono adulta,
vaccinata, ho la testa sulle spalle e posso cavarmela benissimo in
qualsiasi situazione e se dico che ho fatto la cosa giusta allora io ho
fatto la cosa giusta!
Una mano che mi
accarezza i capelli mi riporta alla realtà.
-capisco.
Prenditi tutto il tempo che vuoi gattina-
-grazie-
Senza neanche
pensarci lo abbraccio cercando di non mostrargli il viso.
La mia battaglia
interiore posso anche continuarla dopo, tanto ci sono delle cose che
sono certe e che nessuno può negare.
Il mio mondo si
è sgretolato sotto ai miei piedi all’improvviso e
ormai lui è l’unica ancora di salvezza che mi
è rimasta.
Non ho
più una famiglia.
Non ho
più niente.
Ho solo Shura e
gli altri cavalieri.
Se non fosse
stato per loro forse ora mi starei distruggendo da sola.
-gattina, gli
hamburger…-
Assieme alle sue
parole sento anche un piccolo odore di bruciato…
Oddio mi ero
dimenticata del fuoco acceso!
Libero Shura
dalle mie braccia e mi precipito a controllare che il pranzo non
diventi una cosa immangiabile.
Troppo tardi.
Che figuraccia!
-tranquilla, non
è successo niente. Basta togliere la parte bruciata e sono
buoni lo stesso-
Nel dirlo ha
preso la carne e, con un movimento della mano, l’ha tagliata
in due.
È
proprio un amore di ragazzo, non c’è che dire, ha
una sacrosanta pazienza con me…
***
Dopo aver
mangiato Shura si è diretto in bagno per farsi una bella
doccia mentre io sto pulendo la cucina.
Mentre mi
cimento a pulire i fornelli leggermente incrostati sento il mio
telefonino suonare.
Sinceramente non
ricordavo neanche di averlo acceso oggi.
Corro in camera
e, senza neanche vedere chi è, rispondo.
-pronto?-
-Sara? Sono
Enrico-
-ah ciao-
-mamma mi ha
raccontato quello che è successo ieri, ma sei matta?-
-che cosa ti ha
detto?-
-mi ha detto che
sei scappata in Grecia perché non volevi ammettere che aveva
ragione e che l’hai insultata pesantemente-
-Enrico non
è andata così, ora ti racconto come sono andate
veramente le cose. Sono tornata a casa per salutare mamma e
papà e loro mi hanno fatto un cazziatone perché
non sono come te, mi hanno trattata male e mi hanno dato della
prostituta-
-cosa? Stai
scherzando?-
-no, e non
è la prima volta che lo fanno. Addirittura credevano che io
mi facessi i cavalieri in ogni centimetro della casa-
-no, mi rifiuto
di crederci…-
-Enrico,
credimi, è la verità. Quando Shura poi gli ha
detto che è il mio fidanzato si sono messi a ridere e hanno
risposto che ero certamente incinta altrimenti era impossibile che si
fosse messo con me di sua volontà-
-frena un
attimo, tu e Shura state insieme?!-
Ops…
Questo
è un dettaglio che lui non sapeva…
-sì,
stiamo insieme da un po’ ormai-
-e quando avevi
intenzione di dirmelo?-
-erh…
mai… ma non farmi cambiare discorso! Insomma alla fine io e
mamma abbiamo litigato e nel pieno dell’incazzatura le ho
detto che sarei andata a vivere ad Atene e me ne sono andata dopo aver
preso le mie cose. Era da un po’ che ci pensavo, infatti
è meglio per me se resto qui-
Momento di
silenzio.
Un silenzio
veramente pesante.
E il petto mi fa
malissimo.
-…è
tutto così assurdo-
-lo so,
è tutta colpa mia e mi dispiace, ma è meglio
così, è meglio che io resti qui: i cavalieri
fanno meglio a proteggermi e tu e gli altri non siete in pericolo-
-e col lavoro?-
-non lo so.
Forse se mi organizzo riesco ancora a venire, però dipende
se i ragazzi sono disposti a portarmi. Ormai tu sei l’unico
della famiglia che non mi ha voltato le spalle-
-se vuoi tornare
al lavoro il tuo posto c’è ancora, Ale lo tengo
buono io-
-si è
incazzato perché oggi non sono tornata, vero?-
-già,
ha fatto una sfuriata che neanche ti immagini, soprattutto
perché senza te non ci sono i cavalieri e allora lui
è esposto ad eventuali attacchi… ormai
è convinto che prima o poi qualcuno arriverà per
fargli la pelle per colpa tua-
-pure
questa… mi dispiace, soprattutto perché tu e
Silvia lo dovete sopportare-
-ormai ci siamo
abituati. Fammi sapere se domattina vieni in ufficio, ok? Ora ti devo
salutare, Ale sta rientrando-
-ok, ti
farò sapere. Ciao e salutami tutti-
-ok, ciao-
Riaggancio e non
mi sento affatto meglio, per colpa mia Ale sta facendo passare le
forche caudine a tutti.
E il suo
ragionamento di base non è del tutto infondato, senza di me
hanno un problema in meno ma allo stesso tempo sono più
vulnerabili perché non ci sono i cavalieri a proteggerli.
Sotto
quest’ottica il fatto di trasferirmi ad Atene è
stata la più grande cazzata che potessi mai fare, convinta
di fargli un favore nello sparire… li ho esposti al pericolo
più di prima!
Cercando di
distrarmi dal senso di colpa ritorno in cucina e alla lotta contro lo
sporco, ma la mia mente ora è piena di pensieri e
preoccupazioni.
Anche se Aras ha
detto che per un po’ non si farà vivo e non riesco
a percepire il suo cosmo o quello dei suoi seguaci da nessuna parte non
sono del tutto tranquilla.
Mi
avrà detto la verità?
O era solo un
mezzo per farmi abbassare la guardia?
E anche se fosse
stato sincero… quando ritornerà?
Metterà
in pericolo altre persone per arrivare a me?
Oppure
verrà direttamente a trascinarmi per un braccio fino al
tempio di Apollo?
-Sara, guarda
che a furia di sfregare tra un po’ ci fai un bel buco, e
bucare l’acciaio non è da tutti-
La voce di Shura
mi riporta a quello che stavo facendo, alla spugnetta che stringo in
mano, ed effettivamente ha ragione, ho pulito così bene che
mi posso specchiare nel fornello.
-scusami, ero
sovrappensiero e… AAAH!!-
No, non ce la
faccio a guardarlo!
Imbarazzata mi
giro dall’altra parte mentre sento che si sta avvicinando a
me.
MA COSA GLI
È SALTATO IN MENTE DI USCIRE COMPLETAMENTE BAGNATO E CON
ADDOSSO SOLO UN ASCIUGAMANO STRIMINZITO?!?
-che
c’è ora?-
-Shura copriti
per favore!-
-non capisco
perché sei arrossita di colpo…-
-COPRITI!!!-
Ormai
è dietro di me, infatti appoggia il mento sulla mia spalla e
mi sta sussurrando nell’orecchio.
-Sara ti ricordo
che mi hai già visto così, anzi, anche con molto
meno addosso-
-quando stavi
uscendo dalla doccia quella volta io non ho guardato giù, mi
sono fermata agli addominali!-
-non mi riferivo
a quello, ma a quelle volte in cui abbiamo fatto l’amore-
-io non ho
guardato lì sotto!-
-gattina stai
per andare in autocombustione… ma se ti può far
star meglio mi vesto-
-grazie-
Si stacca dalla
mia spalla e sento che si allontana mentre io mi giro lentamente.
Ok, chiariamo la
cosa.
Io
l’ho visto in boxer e ora con una salvietta, ma mai nudo!
Anche quando
abbiamo fatto l’amore non l’ho mai guardato
lì, anche perché stando sotto ed essendo
completamente presa dal momento era difficile vedere proprio quella
parte. E sinceramente non mi interessava vederla e non mi interessa
neanche adesso.
L’idea
di vederlo completamente nudo… ODDIOOOOOO!!!
È una
cosa normalissima, lo so, prima o poi una donna vede un uomo
interamente come mamma l’ha fatto, ma solo l’idea
mi manda completamente in tilt…
Dio, mi vergogno
come una matta a parlare di queste cose!
Si vede che non
ho mai avuto un ragazzo prima d’ora…
Quando mi giro
completamente Shura sta attraversando la porta.
Ok è
andat…
OSSIGNOREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!
Con uno scatto
felino si è levato la salvietta e mi ha mostrato chiaramente
il suo sedere!!!
-SHURAAAAAAAAA!!!-
Rossa e
imbarazzata come non so cosa gli lancio contro la spugnetta che ho
stretto in mano fino adesso mentre si allontana lateralmente ridendo
divertito, senza però voltarsi.
Accidenti a
lui!!! Vuole farmi morire di infarto così giovane?!?
Apro la porta
del congelatore e lascio che il freddo mi calmi i bollenti spiriti.
Dio benedica chi
ha scoperto il ghiaccio e il freezer!
Decisamente non
so se arriverò a stasera nel pieno delle mie
facoltà mentali e fisiche!
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEEEEE---------------------------
Ok, prima o poi
doveva succedere…
Non poteva
sempre andare bene, prevedevo che sarebbe accaduto…
Ho toppato. Ho
fatto un capitolo schifoso.
‘sta
schifezza non avrebbe dovuto neanche essere pubblicata e invece la mia
parte masochista l’ha voluta mettere lo stesso.
Chiedo
perdonoooooooooooooooooooooo!!!
Cercherò
di impegnarmi di più con i prossimi!!!
Speravo di
toppare più in là (o di aver già
toppato senza rendermene conto) e invece…
Destino crudele!
Compagna sfiga! Mi dispiace cento volte!
Mi dispiace, mi
dispiace, mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace…
Ok, basta con
l’influenza di Jean Claude XD
Avviso subito
che il prossimo capitolo o uscirà in anticipo o
uscirà posticipato, sabato sarò alla Fumettopoli
a Milano e poi mi aspetterà un periodo alquanto pieno, dove
sarò pure distratta perché uscirà il
film di “Twilight” e io sarò
completamente concentrata su questo…
Forse non ve
l’ho mai detto ma io AMO quel libro e più in
generale quella saga!!! *_____*
Se Stephenie
Meyer non esistesse bisognerebbe inventarla!!!
Ok basta con il
momento sclero, che il tempo purtroppo è tiranno…
Mi perdonerete
se con i ringraziamenti sarò un fulmine? T_T
Gil88:
hai fatto piovere veramente! E per quasi una settimana di fila!
XD se vuoi andartene di casa perché non ti fai
ospitare da Camus?
NinfaDellaTerra:
ormai le Adidas sono condannate, bisogna che Sara se ne faccia una
ragione… grazie per il suggerimento sulla luna
dell’armatura! ^^
EriS_SaN:
purtroppo sì, stavolta alla Fumettopoli ci vado di
sabato… mi dispiace… al massimo ci becchiamo un
sabato, ok? I ricordi di Artemide li hai azzeccati tutti,
brava! ^^
Sesshy94:
ma poverina Raquel, lasciala un po’ in pace! La sfrutti
troppo! E poi ti credo che minaccia il licenziamento! Per il
riposarmi… vedremo che posso fare… ciaoooo!!!
RedStar12:
oddio già pensi al matrimonio di Sara e Shura? Non ti sembra
un po’ presto? XD
Grazie
degli auguri per la pubblicazione! E grazie anche per il consiglio
sull’uso della luna dell’armatura! ^^ e
ovviamente puoi chiamarmi Sary-chan! ^^
Snow
Fox: non sei l’unica che è scelrata con quel
capitolo, credimi… te lo dice qualcuno che l’ha
scritto XD
Ai91:
tranqui, basta che li hai letti ^^ e non dare del cornuto a
Mur, poverino, non è colpa sua se è diventato
proprio il Gold di Aries XD
Bellatrix18:
grazie grazie grazie per i complimenti! ^^ anche io spero di
non rivedere più Berenice, pure nel film mi stava parecchio
sulle scatole -.-“
MeMs:
ma ciao! Grazie per la recensione! Spero di vedere altre tue
recensioni! ^^
Sabri92:
forse faccio veramente prima a mandarti Crystal per posta, per un
po’ non comparirà… ciaoooooo!!!
miloxcamus:
in effetti anche io mi chiedo come mai Camus sapesse perfettamente le
taglie di Sara ma il diretto interessato finge indifferenza…
mah… che ne dici dei primi momenti di convivenza? Fammi
sapere!
Roxrox:
hai detto bene, Apollo QUASI convertito… chissà
se cambierà idea? Chissà se le tue supposizioni
sono esatte? Continua a leggere e lo scoprirai XD
Anzy:
mi fa piacere sapere che il capitolo ti è piaciuto
^^ sui genitori di Sara e su Apollo ho la bocca cucita,
dovrai pazientare per sapere ^^
LightDN:
dici che sotto sotto c’è qualcosa di
più rispetto a quello che si vede? Dici che il comportamento
tranquillo di Saori è troppo strano? Chissà
chissà… hai dimenticato anche che FORSE
c’entrerà anche Kanon in futuro, come ti avevo
detto qualche capitolo fa… grazie per il consiglio sula luna
dell’armatura! Un bacione CDV!
Piccolabulma:
i genitori di Sara non sono mai stati un mostro di gentilezza sin dal
primo capitolo però… forse il loro comportamento
è semplicemente nella loro norma… fammi sapere
del capitolo!!!
Un veloce
ringraziamento anche a chi ha messo la storia tra i preferiti e ai
Favolosi Fantasmini!
Vi adoro!!!
|
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Capitolo 20 *** I Like To Move It ***
CAPITOLO
20 – I LIKE TO MOVE IT
Dopo quel piccolo… ahem… incidente con
l’asciugamano, mi sono tappata in camera chiudendo fuori
tutto e tutti, per recuperare un po’ di buon senso e cercare
di restare lucida per non vedere le chiappe di Shura ovunque.
Certo che però ha un culetto davvero niente male, bello
sodo, allenato, e forse è anche morbido come quello di un
bambi…
MA COSA DIAVOLO VADO A PENSARE???
Nel pieno della mia lotta interiore solo ora – e senza motivo
- mi ricordo che avevo deciso di chiedere una cosa ai ragazzi, ovvero
di insegnarmi un po’ di auto-difesa.
A chi lo posso chiedere? Shura sicuramente si opporrebbe e io avrei
qualche difficoltà a chiederglielo – maledetta
visione, esci dalla mia menteeeeeeeeeee!!! - quindi devo trovare
qualcuno disposto a insegnarmi…
Vabbè, cominciamo a scendere le case, prima o poi
incontrerò qualche anima pia!
Accidenti a me e al mio ottimismo.
Nello scendere la stradina non ho incontrato nessuno.
Quando si dice che la fortuna è cieca…
Aspettate un attimo, mi sembra di sentire qualcuno all’arena!
Evviva!!!
Mi precipito verso le voci e trovo Dohko impegnato negli allenamenti
con Aiolia e Aiolos.
Dato che mi sembrano nel pieno della concentrazione mi siedo sullo
scalino più in alto e resto lì in attesa del
momento giusto per chiedergli quel piccolo favore.
Dopo neanche due minuti si girano tutti verso di me.
-vi ho disturbati?-
-non disturbi mai-
-troppo buono Aiolos…-
-cosa ci fai qui all’arena?-
-volevo chiedervi un favore-
Mentre scendo i gradoni velocemente li vedo guardarsi stupiti.
-dicci tutto-
-ecco, volevo chiedervi se mi potevate insegnare come ci si
difende… insomma dove assestare calci, pugni, eccetera
eccetera-
-e come mai questa richiesta?-
Domanda lecita e allo stesso tempo dolorosa.
-vedi Dohko, dopo quello che è successo quella volta con
Apollo mi sono sentita inutile, un vero mostro, perché per
colpa mia avete rischiato la vita. E non sarebbe successo se io fossi
stata in grado di difendermi, per questo voglio imparare, per darvi
meno fastidio e per esservi in qualche modo d’aiuto-
Come immaginavo non sono riuscita a dire tutto questo guardandoli in
faccia, anche se non lo do a vedere è ancora una ferita
aperta dentro di me.
Mi è anche capitato di sognare di notte le stanze
d’ospedale con i ragazzi feriti o in fin di vita e io non
potevo raggiungerli, perchè più mi avvicinavo a
loro più si allontanavano.
-si può fare-
Le tre paroline magiche di Aiolia mi fanno ritornare alla mia missione
principale.
-quindi mi allenerete?-
-sì-
-GRAZIE GRAZIE GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!-
-però…-
Eccolo là. Lo sapevo che c’era qualcosa che
dovevano specificare.
-però cosa?-
-però dovrai fare esattamente quello che ti dirò,
senza obiezioni-
-la vuoi allenare tu, dunque, Dohko?-
-sì Aiolos, ho sempre pensato che fosse portata per le arti
marziali e ora vorrei verificare se ci avevo visto giusto-
-per me va bene-
-anche per me, se vuoi faremo da avversari per vedere se i risultati
sono buoni-
-wow, due avversari e un maestro in un colpo solo, non mi aspettavo di
essere così fortunata!-
-io aspetterei a parlare se fossi in te…-
Aiolia, ma perché mi devi smontare il momento di
felicità con quella frasetta ambigua e quel sorrisino
beffardo?
Tu assieme ad Aiolos?
-quando vuoi cominciare?-
-anche subito se vuoi, non vedo l’ora di iniziare!-
-ok, allora vai a metterti qualcosa di più comodo, io ti
aspetto qui-
Sfoderando un sorrisone a tentadue denti corro su per la stradina
laterale, svolto alla decima casa e mi fiondo in camera per cambiarmi
velocemente: un paio di pantaloncini corti, una canottiera comoda e le
scarpe da ginnastica dovrebbero andare bene, mi faccio una bella coda e
d’un fiato torno all’arena, dove il mio maestro mi
sta già aspettando.
-che velocità-
-hehe, non vedo l’ora di cominciare!-
-dato che correndo il riscaldamento l’hai già
fatto direi di passare allo stretching e poi alle basi-
-d’accordo-
Solitamente gli esercizi di stretching li odio, sono una palla mortale
che eviterei più che volentieri anche perché
spesso si rischia di farli male – e quindi di procurarsi
strappi muscolari – ma oggi stranamente mi sembrano la cosa
più bella del mondo.
-ok, può bastare. Per prima cosa verifichiamo quanta forza
hai nelle braccia e nelle gambe…-
Nel parlare si è infilato dei strani guantoni rossi e
quadrati.
-forza, colpisci-
-calcio o pugno?-
-quello che vuoi-
Premetto subito che io non ho mai tirato pugni e calci se non giocando
a Tekken alla Playstation.
Ora che mi ricordo in una coreografia che avevamo fatto a danza avevamo
un pezzo dove simulavamo una lotta, però colpivamo
l’aria a circa due metri di distanza l’una
dall’altra.
Cercando di ricordarmi questo e le mosse di Tekken – dove io
uso sempre o Xiaoyu o Hwoarang – tiro il primo pugno sul
guantone destro.
-mmh… non male. Ancora-
Porco cane!!!
Chi lo sapeva che quei cosi fossero duri???
Mentre scrollo la mano destra provo a dare un bel calcio con la gamba
sinistra.
-prova ad alzare di più la gamba e a irrigidire il piede
quando colpisci-
Facile a dirsi!
Facendo forza sul piede sinistro cerco di sollevarmi in modo da alzare
di più la gamba destra e tento di irrigidire il piede ma non
riesco a farlo in tempo.
-comincia ad irrigidirlo quando sollevi, così non arrivi
fuori tempo-
-ok-
Tenendo a mente quel consiglio riprovo e comincio anche a prenderci
gusto, quasi il mio corpo si muove da solo tra pugni e calci.
Mi sembra quasi di essere già migliorata grazie ai consigli
di Dohko!
Non so per quanto sono andata avanti, però dalla sua faccia
non dovrei aver fatto poi così schifo.
-ok, basta così-
-come andava?-
-ti manca la tecnica e non riesci a dosare la forza, ma tutto sommato
non te la sei cavata male-
-evvai!-
-anche se però cercavi di imitare i personaggi dei
videogiochi-
-ops… te ne sei accorto?-
-difficile non accorgersene se imiti i personaggi che uso io-
-usi Hwoarang?-
-e Baek-
-preferisco l’allievo, è più facile da
usare-
-questione di gusti… comunque ora cominciamo
l’allenamento vero e proprio, però prima mettiti
questi-
Guardo la sua mano dove ci sono un paio di guanti che si usano per il
sollevamento pesi.
-così non rischi di farti troppo male-
-frase ambigua… mi devo preoccupare?-
-no-
Li indosso e li allaccio.
-ecco fatto. Cosa mi aspetta ora, una cosa tipo “metti la
cera, togli la cera”?-
-più o meno. Tralascerei la parte delle capriole e degli
esercizi di resistenza e passerei subito alla parte tecnica-
-ci sto-
Da lì in poi è stato tutto un copiare le mosse di
Dohko seguendo le sue istruzioni, tipo alza il braccio fino a qui,
cerca di raggiungere quel punto, tieni la testa così,
mettici più o meno forza…
Mamma mia, non immaginavo fosse così difficile… e
che facesse pure così male!
Mi fanno male i muscoli! E dire che, dopo le sessioni di allenamento
con i cavalieri, ero convinta di aver migliorato la resistenza!
Dopo qualche altra sessione di colpi finalmente Dohko pronuncia le
parole che aspettavo da quando ormai non mi sentivo più le
mani.
-per oggi può bastare-
Sfinita mi lascio cadere per terra chiudendo gli occhi e cercando di
riprendere fiato.
-vedo che ti sei impegnata a fondo-
-sono… contenta che… si sia visto…-
-sei ancora intenzionata a imparare le arti marziali?-
-sì… mi piacciono molto… anche
se… sfiancano…-
-le prime volte è sempre così, poi sviluppi la
resistenza e non ci fai più caso-
-speriamo…-
Tendo la mano verso l’alto e Dohko mi aiuta a sollevarmi.
-sai che non picchi poi così piano per essere una ragazza?-
-nah, non credo… ci sono donne che… picchiano
più di me…-
-non è vero gattina, te la sei cavata piuttosto bene-
Alzo lo sguardo verso i gradoni.
-Milo! Che… che ci fai qui?-
-Aiolia mi ha detto tutto e sono venuto a vedere cosa combinavi. E non
solo io-
Infatti guardando meglio vedo che non è solo, tutti i
ragazzi si sono radunati per assistere alla mia performance.
Pure Shion!
-era proprio necessario che veniste… tutti a guardare?-
-non volevamo perderci lo show gattina-
Milo…
-era interessante vedere come te la saresti cavata e direi che abbiamo
fatto bene-
Aiolia…
-sopravvivere agli allenamenti di Dohko non è una cosa
facile, chiedilo a Shiryu, eppure sei ancora in grado di respirare-
Kanon…
-LA PROSSIMA VOLTA VI TOCCHERÀ PAGARE UN BIGLIETTO PER
QUESTO SHOW!!!-
***
Dopo essermi trascinata fino in casa mi sono buttata sul letto con i
muscoli che sono tutto un dolore unico.
-sei stata brava-
-grazie Shura, ma non immaginavo che facesse così male
combattere-
-non è come nei videogiochi, vero?-
-no… affatto… aaaaaahhh…-
Che goduria…
Shura ha cominciato a massaggiarmi le gambe.
-ti adoro…-
-lo so, così almeno ti si affievolisce un po’ il
dolore-
-ottima idea…-
Basta, sono ufficialmente entrata nella fase goduria.
***
Durante i massaggi devo essermi addormentata.
Mi alzo mezza intontita e vado verso la cucina con lo stomaco reclama
cibo.
Apro la credenza dove c’è la Nutella e taglio in
due un panino.
Direi che dopo la simulazione di lotta dal vivo me lo merito proprio!
Ecco fatto, ho finito di spalmare questa delizia, chiudo il panino e
adesso…
-cosa credevi di fare, gattina?-
Me lo sentivo che le cose andavano troppo lisce.
-volevo mangiare un panino, Shura, tutto qua…-
-un panino con il cioccolato. E tu sei ancora a dieta-
-ti preeeeegooooo! Solo questo panino ino ino!!!-
-spiacente ma non posso permettertelo-
In un lapsus di ribellione tento di addentare quella delizia quando
all’improvviso passa una folata di aria a pochi millimetri
dal mio viso e metà panino finisce in terra.
-Shura non vale! Stai usando l’Excalibur!-
-in guerra e in amore tutto è lecito-
In guerra e in amore tutto è lecito.
Lampo di genio.
Così, all’improvviso.
Un po’ disonesto ma se lui ha detto
così…
Vediamo se è vero.
Raccolgo il pezzo caduto e lo appoggio sul piano della cucina, poi
lentamente mi avvicino a Shura fino a far aderire il suo corpo con il
mio.
Lui rimane un po’ spiazzato e io ne approfitto per rubargli
un bacio intenso, passionale, sensuale, che farebbe cadere chiunque in
tentazione…
E sul più bello lo interrompo e mi mangio un boccone dalla
metà che avevo ancora in mano.
-in guerra e in amore tutto è lecito, giusto?-
Poverino, è rimasto completamente spiazzato!
Forse ho un po’ esagerato…
O forse no?
***
Dopo essermi sbafata due panini con quella meraviglia per il palato che
si chiama Nutella, dato che è ancora pomeriggio, mi sono
messa d’accordo con i ragazzi per andare a fare una nuotatina
al mare.
Ok, ho mangiato come un bue e mi posso scordare il bagno, ma almeno mi
potrò stendere al sole, rilassarmi e prendere un
po’ di colore in più, che non guasta mai.
Mentre stendo il mio telo sulla spiaggia dei vestiti e degli
asciugamani mi piombano addosso.
Quando riesco ad uscire da quella montagna di stoffa mi accorgo che i
ragazzi si sono tuffati in acqua… e che a me tocca fare la
cameriera di turno.
A proposito, non vi ho raccontato che prima di uscire ho conosciuto
Viktoria, una delle donne delle pulizie che ha la missione di rendere
vivibili le case del Santuario.
Viktoria si occupa delle ultime tre case, cioè quelle di
Shura Camus e Dite, ed è una signora bionda con occhi
azzurri sulla cinquantina veramente simpatica, chiama i ragazzi
“i suoi figlioli” – perché
sono giovani e potrebbero essere i suoi figli – e ha una
passione smisurata per le automobili, infatti se le chiedi qualcosa su
un qualsiasi modello di auto ti sembra di parlare con un responsabile
vendite di un concessionario!
Quando mi ha vista all’inizio è rimasta un
po’ sorpresa, ma quando Shura mi ha presentata come la sua
fidanzata Viktoria mi ha stritolato in un abbraccio e ha cominciato ad
elogiarmi dicendo a Shura cose del tipo “finalmente il mio
figliolo si è trovato una bella ragazza! Ma guardala quanto
è bella! Dove l’hai trovata? Come hai fatto? Ha un
visino così dolce! E bravo il mio Shurettino!” .
Ammetto che è stato difficile non mettersi a ridere e a
gongolare con tutti quei complimenti!
Mentre penso ancora a questa parentesi divertente e alla faccia stupita
di Shura mentre venivo praticamente adulata, prendo la mia bottiglietta
di acqua fresca e tento di farmi passare un po’ la calura,
oggi il sole picchia più del solito e la spiaggia
è praticamente presa d’assalto.
Tutto sommato però non è stato difficile trovare
uno spiazzo libero per mettere tutti i nostri salviettoni, certe volte
è comodo andare in giro con dei ragazzi così
belli, le ragazze fanno praticamente a botte per liberare
più spazio possibile per loro senza che nessuno apra bocca!
Ecco fatto, finalmente ho finito di sistemare tutti i teloni abbastanza
vicini e di abbinare i vestiti ai proprietari.
Per fortuna c’è un pochino di arietta
così è più facile sopportare il sole.
Alzo lo sguardo per vedere cosa stanno combinando quegli scatenati, e
deduco che tutta l’acqua che sta volando a suon di schizzi
è opera loro.
Compreso il gran baccano che si sente.
Mi viene spontaneo ridacchiare sotto i baffi a quella vista, certe
volte sembrano proprio dei ragazzi normalissimi – anche se
sono molto più belli di quelli comuni – invece che
dei cavalieri impegnati nella salvezza del mondo.
-tu non entri in acqua?-
-no Shaka, ho appena mangiato. Tu piuttosto, non ti vai a fare un bel
bagnetto?-
Il diretto interessato non risponde e si siede sul suo telo, seguito a
ruota dal Lilloso.
-Mur, anche per te niente bagno?-
-forse più tardi, ora non vorrei rischiare di essere
affogato-
-non sai nuotare?-
-mi da fastidio l’acqua nelle orecchie, ecco tutto-
Mentre risponde mi sdraio anche io.
Che meraviglia…
Che pace…
Nel pieno della fase goduria delle gocce fredde mi cadono addosso sulla
pancia.
-MA CHE CAZZ…-
Mi alzo in piedi di scatto e vedo Kanon scappare verso
l’acqua con i suoi capelli in mano.
-KANON!!! ACCIDENTI A TE!!!-
Mi pento di aver indossato la camicetta che si annoda sotto il seno per
venire qui, avrei fatto meglio a mettere qualcosa che scoprisse di meno.
Sì, anche questo capo di abbigliamento deriva dal pomeriggio
di spese pazze con Dite… Ve l’ho detto che
quell’uomo riesce a farti comprare di tutto!
Bevo ancora un po’ di acqua fresca mentre vedo che Shura sta
affogando Kanon.
Ben ti sta, tiè!
Mi levo pantaloncini e camicia e comincio a spalmarmi la protezione
solare mentre il lettore mp3 parte con qualche canzone un scema dei Gem
Boy, poi mi metto gli occhiali da sole gentilmente rubati a Deathy e mi
lascio crogiolare dai raggi solari.
Dopo cinque minuti non ce la faccio più a restare
lì ferma, sto cuocendo!
Mi alzo e vado sulla riva per bagnarmi i piedi e, se nessuno mi lancia
qualche brutto tiro, anche le gambe fino al ginocchio.
Fortunatamente i ragazzi si sono portati al largo, così
posso stare tranquilla.
-MAMMA MAMMA ASPETTA!!!-
Quando mi rendo conto che un mocciosetto mi ha completamente schizzata
correndo in acqua ormai è già troppo lontano dal
mio raggio di azione, altrimenti l’avrei fatto a fettine.
Io ODIO i bambini!!!
Scatenano il mio istinto omicida!!!
Mentre esamino il danno causato da quel marmocchio sento qualcuno
avvicinarsi alle mie spalle.
-Sara?-
Ma questa voce…
Non può essere…
Non può essere veramente qui, no, non ci voglio
credere…
-Sara sei tu?-
Lentamente mi giro verso chi mi sta chiamando e tutti i miei dubbi
spariscono.
È proprio chi pensavo.
Non mi ero sbagliata.
-Se… Serena…-
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEEEEE------------------------------------------
Ben ritrovati a tuttiiiiiiiiiii!!!
Ecco qua il nuovo capitolo! ^^
È un po’ più corto dei soliti ma ho
preferito tagliarlo qui, altrimenti avrei detto troppo e avrei tolto la
souspance…
Sì, sono sadica, non c’è bisogno di
dirmelo XD
Ieri (cioè sabato) sono andata alla Fumettopoli a Milano e
ho speso gli 11 euro migliori della mia vita: ho preso il dvd del terzo
film dei cavalieri CON I DIALOGHI FEDELI ALL’ORIGINALE E
SENZA CENSURE!!!
Niente Lady Isabel, Pegasus, Apollo, Cancer, Capricorn…
Ma Saori, Seiya, Abel, Death Mash, Shura eccetera eccetera!!!
Me lo sono guardato 2 volte di fila da quanto ero in paradiso!!!
I doppiatori non erano i soliti ai quali siamo abituati ma la cosa non
mi è affatto dispiaciuta, meglio delle voci diverse in
cambio di dialoghi comprensibili e non sbrodolati da paroloni che non
usa nessuno e da nomi finalmente utilizzati!!!
Se lo trovate da qualche parte prendetelo, ne vale certamente la pena!!!
Dopo il momento pubblicità torniamo a noi e alle cose serie
XD
Avevo detto che FORSE il capitolo sarebbe uscito prima…
In quel momento dovevo essere fuori come un balcone, infatti non avevo
intenzione di anticipare questo ma il prossimo!
Errore madornale ma spero nella vostra comprensione, in quel momento
mentre scrivevo avevo la testa completamente altrove ^^”
Noto anche che i nomi usati su Messenger dei cavalieri vi sono piaciuti
XD
Alcuni mi sono venuti di getto, tipo The Skorpio, Maskiller, The Balade
e The Beautiful Rose, quello di Aiolos l’ho sparato
completamente a caso (avevo appena riguardato l’episodio
della Mamma di Crystal Production dove compare appunto Er Sagitter XD)
insieme a quello di Aiolia e Kanon, invece quello che ho studiato un
attimino è stato quello di Dohko…
Infatti non sapevo che cacchio metterci!
Poi, nel guardare in tv l’episodio dove dalla prugnetta secca
salta fuori quel baldo giovine con il tatuaggio della tigre sulla
schiena, mi è venuto in mente il film “La tigre e
il dragone” (che non c’entra un’emerita
mazza) e ho partorito Dohko the eye of the tiger ^^
Così ora avete un’idea di quanto la mia mente sia
bacata XD
Prima che me ne dimentichi…
206 RECENSIONIIIIIIIIIIIIIIIII!!!
GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!
VI AMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
Non avrei mai immaginato di arrivare a tanto, davvero, essendo la prima
fan fiction in assoluto che scrivo su Saint Seiya mi aspettavo al
massimo 50 recensioni tonde tonde a fine storia, e invece…
Non vi ringrazierò mai abbastanza!!! *__________________*
E ora passiamo ai ringraziamenti!
EriS_SaN: dici che sono
stata troppo severa nel giudicarmi? Mah,
sarà… in effetti è un
capitolo di passaggio che mi è servito per creare la scena
per nuove avventure (?) però… non so…
poteva essere migliore ^^” hai ragione, ogni tanto
a ‘sti disgraziati di Saints bisogna dare un po’ di
pausa, altrimenti restando sempre sul “chi va
là” prima o poi finiranno in clinica psichiatrica
XD che mi dici di questo capitolo? Fammi sapere ^^
Sabri92: certo che posso
mandarti Crystal a casa! Ormai sto smerci andando i Gold in giro per
l’Italia per fare contente le loro fans, mandarti il biondino
è una sciocchezza per me XD mi fa piacere che il
capitolo ti sia piaciuto, spero che anche questo abbia avuto lo stesso
effetto ^^
NinfaDellaTerra: sul
fatto che Sara debba trovare la fiducia in sé stessa per
tirare avanti sono d’accordo con te, e prego anche io che la
trovi, sarò anche l’autrice ma ogni tanto mi devo
affidare alla signora Fortuna per far migliorare i personaggi (ehi!!!
ndSara). Alla prossima!!!
Bellatrix18: quando hai
scritto “altro che Excalibur” mi sono preoccupata,
lo confesso, ho pensato che tu volessi fare qualcosa di parecchio
sanguinoso O_O dici che ora che i piccioncini
vivono assieme ci saranno scene hot? Mah, chissà…
sinceramente ora come ora non so dirti se saranno previste o no
XD vedremo XD che te ne pare del
capitolo? Fami sapere! ^^
Darkalexandra85: per
almeno altri… facciamo 2 o 3 capitoli ci saranno descrizioni
di vita quotidiana e di altre cazzate che mi verranno in mente XD
ultimamente sento molto il bisogno di svagare la mente in questo modo
così tu e tutti coloro che leggono vi beccate queste
cavolate XD mi fa piacere che i nomi dei Gold su MSN ti siano
piaciuti XD un bacione!
RedStar12: ora che mi
hai detto che vuoi fare una ficcy con doppio matrimonio mi sto
già mettendo in lista d’attesa per leggerla
XD in effetti se il proprio Gold preferito si leva
l’asciugamano striminzito proprio davanti ai suoi occhi,
credo che la fan non farebbe altro che ammirare tutto quel ben di Dio e
sfruttarlo XD però si sa che Sara è fatta al
contrario delle altre, e quindi invece di lasciarsi andare alla
lussuria… si è tappata in camera da sola tentando
di riprendere il controllo! Prima o poi quella ragazza
imparerà… o almeno spero ^^”
(EHIIIIIIII!!! ndSara).
Davvero sei di
ascendente Capricorno? Beata te, io ho scoperto da poco che il Cancro e
il Capricorno sono praticamente segni opposti T_T e
vabbè, anche se ho l’astrologia contro non mi
arrendo XD
E concordo con te quando
dici che Shura è un gran bel figone! XD
Alla prossima!!!
Snow Fox: hai ragione,
Shura è proprio uno scemo che non tiene neanche un
po’ alla salute mentale della sua gattina… anzi,
se la ride quando lei va completamente in tilt! XD
è piuttosto sadico il ragazzo U_U mi fa piacere
sapere che il capitolo ti ha divertita, spero valga anche per questo!
Ciao cicci alla prossima!
Court: ma ciao!!!
Benvenuta nelle recensioni, ex Favolosa Fantasmina! Mi fa davvero
piacere che tu abbia lasciato una recensione ^^ grazie grazie
grazie per tutti i complimenti ^///^ mi fa davvero piacere
che la storia ti piaccia e che le parti di vita quotidiana ti divertano
^^ spero che anche con questo capitolo ti sia divertita! Ciao
e ancora grazie della recensione! ^^
miloxcamus: che io
sappia il Grande Tempio è al completo, ma appena si libera
una stanzina ti faccio un fischio XD vedo che il capitolo ti
è piaciuto, visione che nuoce alla salute compresa
XD grazie ancora per i complimenti, a presto!!!
piccolabulma: davvero
hai letto il capitolo al lavoro? Sei una grandeeeeeeeee!!! XD
credo proprio che la convivenza durerà ancora a lungo,
sperando che Sara ci si abitui (sempre a sospettare di me…
MI DIMETTO!!! ndSara - fallo pure, posso
rimpiazzarti come e quando voglio U__U ndSary
- no ti prego non farlo!! Ritiro tutto!
é_____è ndSara). Un bacione!
Gil88: tranquilla, hai
fatto piovere un po’ ma non è successo niente di
grave ^^ ho chiesto tanto per curiosità a Sara
quanti gradi di cono a casa di Camus in Grecia e mi ha detto che la
temperatura è normale… è lui che
è un pezzo di ghiaccio! Però mi fa piacere sapere
che si è scaldato un po’ XD non sembra
ma mi preoccupo molto per la salute dei miei attori XD che
Sesshy94:
ma ciao!!! Dici che era stupendo il chappy? Vabbè, ormai
è andato e ora c’è questo XD
hai indovinato, le spade che Shura ha in camera sono proprio quelle
usate nelle corride, peccato che io non sapessi come descriverle e
così non si capiva T_T dovrò allenarmi
per dare quel tocco di Spagna alla casa XD fammi sapere che
ne pensi del chappy, a presto cicci!
Ai91: hai perfettamente
ragione, “Prima o poi volente o nolente dovrai vederlo cm
mamma lo ha fatto!” e in quel momento terrò pronta
tutta l’equipe della neuro e della sala rianimazione!
Però sei stata furba, ti sei fatta dare i contatti dei Gold,
brava brava XD scommetto che Mur lo riempi di insulti dalla
mattina alla sera, sempre che non vi siate bloccati l’account
a vicenda XD al prossimo capitolo!!!
roxrox: volevo
chiedertelo io se avevi mangiato un vocabolario ma te lo sei
già domandato da sola XD in effetti la scena della
comparsa di quella visione celestiale con addosso solo uno straccetto
alla vita… oddio…
No, Sary riprenditi,
respira e datti un contegno… e asciuga la bava dalla
tastiera!!!
…
Ok, ce l’ho
fatta, mi sono calmata…
Nel caso in cui Sara
vada K.O. la sostituiresti volentieri, eh? Guarda che lo dico a Shun! XD
un bacione!
LightDN: anche se tutte
mi dite che non era schifoso io quel capitolo lo vedo come
l’anello debole della catena, CDV… non mi ha
convinta fino in fondo e basta, non ci posso fare niente!
Hehehe, il tarletto
dovrà lavorare ancora un po’ prima del
pensionamento, e la particina di Kanon ormai l’ho decisa, non
ti resta che aspettare e leggere! (me molto sadica oggi, MUAHAHAHAH!!!!)
Di questo capitolo cos
ami dici? È più corto di qualche pagina ma spero
di aver fatto comunque un buon lavoro ^^
Davvero stai scrivendo
una short? E me la vuoi dedicare? O__O
Non ho parole!!!
GRAZIEEEEEEE!!! Ma CDV, non doveviiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!
La sto già
aspettando con impazienza!!! XD
Un abbraccio grande CDV!
Come al solito rinnovo i miei ringraziamenti anche ai Favolosi
Fantasmini e alle 32 persone che di hanno messo questo racconto tra i
preferiti… prima o poi ad ognuno di voi farò fare
un giretto sulla Porche Cabrio XD
Notare una cosa: capitolo più corto, spazio autrice
più lungo…
In un modo o nell’altro le 13 pagine di Word le occupo tutte
XD
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Capitolo 21 *** Easier To Run ***
CAPITOLO
21 – EASIER TO RUN
-Serena…-
-allora sei
veramente tu! Cosa ci fai qui?-
-io…-
Non riesco a
finire la frase che altre due persone che conosco bene ci raggiungono.
-ma allora
è proprio Sara!-
-visto? Non mi
ero sbagliata-
-Giulia…
Graziana… anche voi qui…-
-già.
Che ci fai qui ad Atene?-
-io? Cosa ci
fate voi piuttosto?-
-noi siamo qua
in vacanza, ora che anche Grazy ha superato la maturità ci
siamo concesse una vacanza post diploma-
Si abbracciano
felici, ridono e si danno affettuosi baci sulle guance.
-ti sei
diplomata?-
-quest’anno
sì, finalmente-
-ah…
sono contenta per te-
-però
non ci hai risposto, Sara cosa ci fai qui?-
Panico.
Cosa le
rispondo?
Che ora vivo
qui?
Che vivo a casa
di un ragazzo?
Io…
Io non voglio
dirglielo.
No.
Mi farebbero
ancora del male.
Mi ferirebbero
ancora.
-ecco
io…-
No, non ce la
faccio.
Anzi, non voglio
farlo!
Non voglio
dirglielo!
La lezione mi
è bastata, non voglio soffrirci ancora!
-ehi Sara che
succede?-
Sento dei passi
che si avvicinano a me.
Non ditemi che
il Lilloso e Shaka stanno venendo qui…
Mi correggo,
sono già qui.
Merda!
-Sara tutto a
posto?-
-sì
Shaka, non preoccuparti-
Ci mancavano
solo loro a complicare la cosa.
-Sara chi sono
questi ragazzi?-
Eccola qua la
domanda che mi aspettavo.
Accidenti…
-sono degli
amici, Serena. Sono qui con loro-
-infatti avevamo
visto che eri arrivata con dei ragazzi, però non eravamo
sicure che fossi tu-
-scusatemi ma
ora devo andare, ciao ciao-
Approfittando
della preoccupazione di Mur e Shaka taglio la corda: velocemente torno
verso il mio telo, mi infilo velocemente i vestiti, prendo le mie cose
mi dirigo verso l’uscita della spiaggia.
Non le volevo
rivedere.
Non qui almeno.
Perché
devono venire a rovinare tutto anche qui?
It's easier to
run
Replacing this
pain with something numb
It's so much
easier to go
Than face all
this pain here all alone
Attraverso la
spiaggia e arrivo al gazebo del bar e lì incrocio uno
sguardo.
No, non ci posso
credere.
Anche lui qui?
Cerco di
filarmela andando verso le docce facendo finta di niente
quando…
-Sara? Sei tu?-
Beccata.
Il cuore mi
batte all’impazzata senza motivo.
Non dovrebbe
farmi questo effetto, non più ormai, eppure mi sento nervosa.
Lentamente mi
giro e lui è lì.
È
uguale a come lo ricordavo, non è cambiato di una virgola
dai tempi delle superiori.
-Andrea…-
-che sorpresa!
Cosa ci fai qui?-
-sono…
sono qua con degli amici. E tu?-
-io sono qua in
vacanza con Serena, Giulia e Graziana. Non le hai viste? Erano in
spiaggia-
-sì..
le ho viste-
-ehi tutto a
posto? Stai tremando-
I ricordi mi
tornano prepotentemente in testa, uno dopo l’altro.
Scuoto la testa,
tento di cacciarli via ma non ci riesco.
-scusami ma ora
devo scappare-
Vado verso le
docce perdendo più volte il salviettone e, certa di essere
fuori dal suo raggio visivo, mi lascio cadere a terra scivolando con la
schiena contro una cabina e nascondendo il viso appoggiandolo alle
gambe.
Ma
perché?
Perché
sono qui?
Perché
ora che va tutto a meraviglia loro tornano nella mia vita?
Perché
proprio ora?
Perché
proprio qui?
Perché
proprio loro, che mi hanno ferita più e più volte
senza rendersene conto?
Inizio a
piangere ricordando i tempi della scuola e i momenti felici, quando io,
Giulia, Serena e Graziana eravamo un gruppo unito, delle amiche che
passavano i pomeriggi assieme come fanno tutte le normali
quattordicenni.
Ricordo anche
che quando una aveva un problema le altre correvano subito in suo aiuto.
E poi…
Le cose sono
cambiate. Il gruppo ha cominciato a sfaldarsi, il quartetto era
diventato un trio di cui io non facevo parte, senza neanche un motivo
all’improvviso mi sono ritrovata da sola.
Non esistevo
più. Se le salutavo loro non ricambiavano, se avevo bisogno
loro non c’erano e se ero felice non condividevano la mia
felicità.
Però
se erano loro ad avere problemi o ad avere bisogno di una spalla su cui
piangere io, lurida idiota, ero la prima che accorreva in aiuto senza
ricevere manco un ringraziamento, le aiutavo e poi tornavo nel mio
anonimato.
Sometimes I
remember the darkness of my past
Bringing back
these memories I wish I didn't have
Sometimes I
think of letting go and never looking back
And never moving
forward so there'd never be a past
Più o
meno in quel periodo hanno cominciato a circolare delle voci sul mio
conto, voci veramente difficili da ignorare, dove il succo era che io
ero una che la dava a tutti e che aveva contratto parecchie malattie
che trasmettevo a tutti quelli che mi stavano vicino. E che quelle
malattie mi stavano uccidendo.
A causa di
questo ero l’unica senza compagno di banco, ero
l’unica con cui nessuno voleva sedersi sul pullman, ero
l’unica sola in mezzo a tutti.
E poi, non so
come, tutti sono venuti a sapere che avevo una cotta profonda per
Andrea, un ragazzo che ai tempi delle scuole medie era il mio migliore
amico.
Eravamo pappa e
ciccia, fratello e sorella, dove c’era lui c’ero
anche io ed era davvero difficile vederci separati.
Poi, finite le
scuole medie, ci siamo persi di vista perché frequentavamo
due scuole diverse e, quando in seconda superiore lui si è
trasferito nel mio istituto, non so perché ma è
scattato qualcosa dentro di me, non potevo fare a meno di guardarlo, di
pensare a lui…
Però
il nostro rapporto ormai si era incrinato, non eravamo più
uniti come qualche anno prima, Andrea mi salutava a malapena e sembrava
che non ne volesse più sapere di me.
Mi ero
innamorata del mio ex migliore amico.
Something has
been taken from deep inside of me
The secret I've
kept locked away no one can ever see
Wounds so deep
they never show they never go away
Like moving
pictures in my head for years and years they've played
Non
l’ho mai detto a nessuno, neanche ai miei genitori
– che se ne sono sempre un po’ fregati di me, si
preoccupavano solo dei miei voti – o alle mie amiche,
l’avevo tenuto per me.
Non
l’avevo mai neanche scritto sul diario, come facevano tutte
le altre ragazze, ma a casa riempivo pagine e pagine del mio diario
personale solo su di lui.
Che oltre tutto,
a guardarlo bene e a pensarci meglio, non era poi questo
granchè, cioè se lo si guardava si pensava subito
che non era poi tutto ‘sto splendore, ma io non riuscivo a
guardare nessun altro al di fuori di lui.
Persino io lo
ammetto che non ero attratta dal suo aspetto fisico, c’era
qualcosa però che mi attirava come non so che
cosa…
Ho passato un
anno e mezzo a tenermi tutto dentro senza farne parola con nessuno,
ormai era solo questione di tempo, prima o poi sarei esplosa e qualcuno
l’avrebbe saputo.
Però
non gliel’avrei detto, mai. Non ne ho mai avuto il coraggio e
la paura di un rifiuto mi ha sempre fermata, il massimo che sono
riuscita a fare è stato di regalargli un portachiavi che
avevo preso in gita apposta per lui, per il suo compleanno.
Ed è
stata una vera impresa.
L’unica
che sono riuscita a fare.
If I could
change I would take back the pain I would
Retrace every
wrong move that I made
If I could stand
up and take the blame I would
If I could take
all the shame to the grave I would
Quando hanno
cominciato a circolare quelle voci orrende sul mio conto, poco dopo si
è affiancata anche un’altra diceria,
cioè che a me lui piacesse.
Non ho mai
saputo chi l’avesse messo in giro, anche perché
non ne avevo fatto parola con anima viva, però il danno era
fatto, ero lo zimbello della scuola, tutti non facevano che parlare di
questo e da lì in poi la cosa è peggiorata a
vista d’occhio.
Io non ho mai
reagito, mi sono limitata a sopportare e a cercare di tirare avanti
cercando di non darci peso ma mi illudevo, era come se dentro di me
fossi stata violentata, asportare così i miei sentimenti
più profondi è stato il colpo di grazia.
Una domenica,
dopo aver aspettato che i miei se ne andassero, mi sono barricata in
casa e ho scritto una piccola lettera ai miei genitori per poi tentare
di tagliarmi le vene con il coltello più affilato della
cucina.
Ma quando ho
delicatamente appoggiato la lama sulla pelle non ce l’ho
fatta, ho buttato il coltello per terra e sono scoppiata in un pianto
silenzioso.
Just washing it
aside
All of the
helplessness inside
Pretending I
don't feel misplaced
It's so much
simpler than change
Gli ultimi due
anni di scuola li ho passati rintanandomi in una bolla di indifferenza,
tanto se io c’ero o meno non importava a nessuno, e mi sono
limitata ad accettare il concetto di “sopravvivi per conto
tuo, senza cercare l’appoggio di nessuno” cercando
di non rimanere coinvolta ancora una volta in quella stupidaggine
chiamata amicizia.
E, proprio
quando ero convinta di esserci riuscita, ecco che le mie difese sono
crollate di nuovo.
Serena, che
conosco da quando avevamo cinque anni ed eravamo vicine di casa, aveva
ripreso a parlarmi, a non farmi sentire più sola e a ridarmi
la speranza di lasciarmi quei brutti periodi alle spalle.
Per qualche
tempo eravamo tornate ai bei vecchi tempi, a quando eravamo unite come
due sorelle, uscivamo e studiavamo assieme e le giornate non erano
più così grigie.
Ma, nel pieno
della felicità, l’ennesima fregatura che mi ha
fatto aprire gli occhi: mi ha usata.
Le sono servita
per migliorare i suoi voti in economia e informatica e per far
ingelosire Graziana e Giulia, che da qualche tempo la trascuravano.
Dopo che lei ha
risolto il suo problema sono stata di nuovo gettata nel dimenticatoio,
ero ritornata ad essere un fantasma in mezzo alla gente.
It's easier to
run
Replacing this
pain with something numb
It's so much
easier to go
Than face all
this pain here all alone
Dopo
l’esame di maturità mi sono lasciata tutto alle
spalle e ho cercato di cominciare una nuova vita, prima concedendomi
una vacanza da sola e poi buttandomi a capofitto nel lavoro, cercando
di tagliare definitivamente i ponti con tutti.
Ci ero riuscita,
avevo cambiato numero di cellulare e mi rintanavo in casa non appena
tornavo dal lavoro e al weekend mi concedevo al massimo di andare al
cinema del mio paese, negli orari di proiezione dove non
c’era praticamente nessuno.
Tutto questo
fino a quando non sono piombati nella mia vita i cavalieri, Apollo,
Saori e la consapevolezza di essere la reincarnazione di Artemide.
Grazie a queste
persone – sì, grazie anche ad Aras – la
mia vita è cambiata da così a così:
non sono più da sola, non ho più bisogno di
abbracciare l’idea del sopravvivere per paura di vivere, non
ho più la sensazione di aver perso tutto e di esistere per
niente…
No, non voglio
che succeda ancora.
Non voglio stare
ancora male per colpa loro, per colpa della mia debolezza, per colpa di
questo atteggiamento estremamente opportunista che hanno sempre
dimostrato verso di me senza che io, emerita deficiente, me ne rendessi
conto…
-gattina, allora
eri qui-
Alzo il viso,
asciugandomi gli occhi con un lembo del salviettone, e incrocio lo
sguardo preoccupato di Shura.
-ma cosa
è successo? Perché stai piangendo?-
-Shura…
loro sono qui… mi hanno vista… e mi sono tornati
alla mente i ricordi… io non voglio più stare
male…-
-ma di cosa stai
parlando?-
-delle persone
che… che mi hanno fatta soffrire… sono qui, in
questa spiaggia…-
Shura mi
abbraccia e cerca di cullarmi, quando arrivano anche gli altri.
-meno male,
eccola qui-
-Shura ma che
è successo? Perché sta piangendo?-
-te lo spiego
dopo Al, ora spostiamoci verso l’altra spiaggia libera
più in là-
Mi sento
sollevare e mettere in piedi, per poi essere presa in braccio e portata
via.
***
Quando appoggio
i piedi a terra ci troviamo vicino a degli scogli, siamo parecchio
lontani da quella spiaggia e non c’è praticamente
nessuno in questo punto.
Cerco di darmi
una calmata e mi asciugo gli occhi alla bene e meglio.
-allora gattina,
ci vuoi spiegare cosa è successo? Perché sei
scappata dalla spiaggia?-
La domanda di
Shura fa malissimo, ma è giusto che sappiano.
Prendo un bel
respiro profondo per calmarmi e comincio il mio racconto cercando di
non lasciarmi sopraffare dai singhiozzi.
Mi sono
interrotta un paio di volte ma alla fine sono riuscita a raccontare
tutto.
-quindi sono
loro che ti hanno fatta soffrire così?-
-sì
Dite…-
-e che hanno
messo in giro quelle dicerie?-
-sì
Saga…-
-ma cazzo, non
vuoi fargliela pagare??-
Guardo Deathy
incredula.
-io…
io non lo so…-
-oh andiamo, ti
hanno trattata come una merda e tu che fai? Gliela lasci passare
liscia? Eh no, devi fargliela pagare a quelle troiette del cazzo e a
quel monocoglione!-
-ma Andrea non
c’entra niente e…-
-svegliati!!!
Possibile che non ci arrivi, cazzo?! È stato lui a dire a
quelle là che a lui piacevi!-
-ma chi ti dice
che è così?-
-io ci rinuncio,
sei troppo cogliona per capire…-
Non capisco il
suo discorso.
-quello che
Death Mask vuole dirti è che, stando a quello che ci hai
detto, è molto probabile che sia stato Andrea a mettere in
giro la voce sulla tua cotta, probabilmente dopo che gli hai fatto il
regalo, gettando così benzina sul fuoco per alimentare
quelle che c’erano già-
-ma…-
Mi azzittisco da
sola.
Il discorso di
Dite non fa una piega.
-non mi stupirei
del fatto che si fossero pure messi d’accordo sulle cose da
dire…-
-è
probabile, Milo, dopotutto Sara era già debole in quel
periodo e sicuramente sapevano che non si sarebbe opposta-
Tutte queste
supposizioni sono giuste e solo ora mi rendo conto di quanto fossi
debole.
Anzi, di quanto
sono debole. E pure ingenua.
E in
più ho anche raccontato di Andrea davanti a Shura, insomma
ho raccontato del mio primo amore davanti al mio ragazzo.
Non posso
seppellirmi da sola sotto questi scogli, vero?
…
No, certo che no!
Prima di
iniziare gli allenamenti di arti marziali, a Dohko ho detto che volevo
diventare più forte per non essere più un
impiccio ai ragazzi, e quindi è ora di cambiare!
È ora
che io cominci ad essere più decisa e più
intraprendente!
Ho detto che
volevo essere di aiuto e non sempre e solo un impiccio!
È il
momento di passare dalle parole ai fatti!
E poi…
Non so
perché ma quando Deathy mi ha chiesto se volevo vendicarmi
dentro di me, in fondo in fondo, provavo una sensazione di…
non so… sembrava eccitazione. Piacere.
Oh andiamo,
vecchia mia, non hai sempre desiderato in fondo di fargliela pagare per
tutto quello che ti hanno fatto?
Ora ne hai la
possibilità!
La vuoi sprecare?
-Deathy…-
-cazzo
c’è?-
-hai ragione.
Hai perfettamente ragione. È ora di fargliela pagare-
-oh,
così mi piaci! Allora, cosa gli facciamo? Tortura? Botte?-
-no, niente
spargimenti di sangue-
-e quindi?-
-se anche gli
altri mi danno una mano, io avrei già una piccola
ideuzza…-
Shura, che fino
adesso è rimasto accanto a me tenendomi per mano, mi cinge
il fianco un po’ smarrito.
-gattina, che
cosa stai architettando?-
-lo vedrai
Shura, lo vedrai… ma per prima cosa mi devi promettere che
non ti arrabbierai-
E,
involontariamente, sulle mie labbra compare un sorrisetto bastardo.
***
Dopo aver
velocemente spiegato la mia idea i ragazzi si sono trovati quasi tutti
d’accordo.
Quasi tutti.
Infatti Shura,
Al e Shaka hanno avuto qualcosa da dire. Soprattutto Shura, infatti non
voleva che attuassi il mio piano.
Grazie
all’appoggio degli altri sono riuscita comunque a
convincerlo, anche se so che me la farà pagare cara.
Molto cara.
Con la super
velocità io, Milo, Kanon e Deathy torniamo in spiaggia,
incuranti delle minacce di Shura sulla nostra incolumità.
Ok, come piano
è molto estremo, ma è l’unico che mi
è venuto in mente per saldare i conti!
Ri-stendiamo i
nostri teloni sulla sabbia e ci avviciniamo all’acqua, dove
si trovano i nostri obiettivi impegnati a schizzarsi per bene dalla
testa ai piedi.
Le chiamo e mi
avvicino a loro.
Coraggio Sara,
parti con la recitazione!
-ciao ragazze.
Scusatemi per prima, ero completamente in panico perché ero
convinta di aver un appuntamento e invece mi sono sbagliata-
-tranquilla non
fa niente. Chi sono loro?-
Lo sapevo che
Serena sarebbe subito andata a parare su questo punto.
I miei polli non
sono affatto cambiati.
-altri miei
amici. Vi presento Milo, Kanon e Demetrio-
Sull’ultimo
nome Deathy ha storto parecchio il naso.
Infatti prima
c’è stata una bella lotta per il nome Death Mask.
È
stato difficile convincerlo che era un nome troppo strano con cui
presentarsi, così dopo un bel testa a testa siamo giunti a
un compromesso: gli ho proposto il nome Demetrio, che può
essere abbreviato in Dety, che ha la stessa pronuncia del nomignolo che
gli ho dato io.
Inutile dire
che, per accettare la cosa, il diretto interessato mi ha minacciato di
farmela pagare cara.
Pure lui.
-piacere, io
sono Giulia-
-io Serena-
-io Graziana-
-e Andrea
dov’è? L’ho incontrato prima al bar-
-è
là, sta arrivando. ANDREAAAAAAAA!!!-
Mentre Giulia lo
chiama mi giro verso i ragazzi, che non vedono l’ora di
entrare in azione.
D’altronde
in questo genere di cose non dovrebbero avere problemi.
Sono pur sempre
uomini, no?
-se mi hai
chiamato non si è sentito, Giulia… Sara! Ma non
eri andata via?-
-ma sono
tornata. Ti presento alcuni miei amici, Milo Kanon e Demetrio-
-chiamami Dety
che facciamo prima-
-come vuoi,
piacere di conoscervi-
Dalle facce che
ha fatto Andrea quando gli hanno stretto la mano non devono essere
stati poi così delicati…
-perché
non portate le vostre cose vicino a noi? Tanto abbiamo ancora molto
spazio-
-molto
volentieri… Giulia, giusto?-
-esatto e tu
sei… Milo?-
-sì,
sono io-
E i due si
allontanano parlottando tra di loro.
Perfetto, la
prima parte del piano è iniziata!
-tu sei
Graziana, giusto? Mi aiuti a spostare le mie cose?-
-c…
certo Kanon-
E anche loro si
allontanano.
Ora mancano solo
questi due.
-e
così tu sei Serena?-
-e tu
Demetr…-
-Dety. Odio quel
nome-
-come vuoi, ma
non ti incazzare!-
-chi si incazza?
Stai sognando, bella!-
-ah
sì? Ma sentilo! Io torno al mio salviettone!-
-solo per darti
un cazzo di fastidio ti seguo, megera!-
-non ci provare!-
-sì
invece!-
E anche
l’ultima coppietta si allontana.
-mamma mia che
caratterino Dety-
-già,
e pensare che si sta anche trattenendo. Però sapevo che
sarebbe finita così-
Io e Andrea
restiamo a guardare le coppiette che fanno conoscenza.
Il cuore non mi
batte più come prima, ormai ho fatto chiarezza dentro di me
e il suo è solo un ricordo lontano.
E poi io ora ho
Shura.
Cioè,
scusate, ho un cavaliere d’oro come fidanzato!
-non mi hai
ancora risposto, cosa ci fai qui?-
-diciamo che per
un po’ di tempo abiterò qui ad Atene-
-ah
sì? Come mai?-
-all’ultimo
mi sono iscritta alla facoltà di storia antica e sono qui
per studiare meglio la storia greca-
Per questa balla
colossale devo ringraziare Mur, è stato lui a crearmi
l’alibi perfetto.
-ho capito. Da
quanto sei qui?-
-un
po’. E voi? Quando siete arrivati?-
-noi siamo
arrivati l’altro ieri, rimaniamo qui fino a domenica-
Attimo di
silenzio.
Immagino cosa
stia accadendo agli scogli, gli altri staranno trattenendo Shura con la
forza tentando di dissuaderlo da una carneficina…
In effetti gli
ho chiesto veramente molto, cioè di lasciarmi carta bianca
per questa piccola vendetta e, quando gli ho detto quello che intendevo
fare, si è subito opposto.
Se Mur non gli
avesse parlato nel modo giusto ora non starei attuando la mia piccola
rivincita.
-torniamo dagli
altri?-
-certo-
E, come quando
eravamo pappa e ciccia, raggiungiamo gli altri ridendo e scherzando.
Peccato
però che io mi stia già pregustando la mia
vittoria.
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE--------------------------------------
TA-DAAAAAAAAAN!!!
E stavolta non
potete dire che non sono stata buona U_U
Vi avevo detto
che il capitolo usciva prima?
Ed eccolo qua!
Siete contenti?
^^
La canzone
inserita nel capitolo – che da pure il titolo al suddetto
– è “Easier To Run” dei Linkin
Park.
Appena ho
cominciato a scrivere il capitolo mi è venuto spontaneo
inserirla, si adattava benissimo ai ricordi di Sara e ha delle parole
bellissime.
Chiedo subito
scusa se non ho riportato le strofe nell’ordine giusto,
però mi è servito per dare maggior significato al
percorso mentale di Sara ^^”
Chiedo venia a
tutti i fan dei Linkin ^^”
Ora passo
velocemente ai ringraziamenti, purtroppo la mia micia Lilli ha fatto a
botte con un gatto e ora sta piuttosto male, devo curarla per evitare
che peggiori ç____ç
La mia piccola
tata ç____ç
Maledetto gatto
bastardo che le ha morso la gola!!! è_____é
RedStar12:
dire che la mia ficcy sta raggiungendo la perfezione mi sembra
eccessivo XD secondo me la storia perfetta non esiste, sono
dell’idea che non sia umanamente possibile creare una cosa
completamente perfetta…
Per
le lezioni di judo devi chiedere a Milo e Camus, io so solo che Sara si
allena e che non paga niente XD
SnowFox:
mamma mia, sto già tremando dalla paura!!! Una minaccia col
mestolo da cucina!!! Aiuto, come farò, povera me!!!
XD su, non mettermi il broncio che stavolta il chappy
è uscito prima U___U
Sabri92:
a quanto ne so Crystal è stato spedito, dovrebbe arrivarti a
giorni XD
In
effetti non so cosa sia passato in testa a Sara quando mi ha supplicata
di farle fare arti marziali, ma contenta lei… XD
Se
ti interessa sto per fondare un club anti-mocciosi in spiaggia, volto
alla tutela del relax dei giovani che vogliono prendere il sole in
santa pace, ti interessa? XD
Anzy:
Dohko non è sadico, è semplicemente abituato a
insegnare ai maschi, non sa che le donne sono un attimino diverse
^^”
Ci
hai preso su Serena, come hai potuto leggere… ci prenderai
anche sulla vendetta? Se ce la fai, oltre ai Gold (che sono
già in viaggio verso casa tua) ti mando una torta gigante
spesata completamente da me per il tuo compleanno XD
Piccolabulma:
eh già, HO DOVUTO interrompere proprio lì,
altrimenti avrei detto troppo e poi avrei dovuto spezzare sul
vivo… quindi ho preferito evitare… altro capitolo
fresco fresco, che mi dici? ^^
Gil88:
in effetti non è Dohko ad essere un insegnante severo, ma
è Sara che ogni tanto ha certe trovate spiazzanti
XD speriamo che mi sopravviva agli allenamenti, ha ancor aun
po’ da fare in questa storia e non può concedersi
il lusso di schiattare prima della parola FINE XD
Ah,
la diretta interessata mi ha lasciato detto per te di non preoccuparti,
che prima o poi vedrà Shura completamente nudo e solo
allora… potremo chiamare l’ambulanza e la sala
rianimazione XD
MeMs:
in effetti mi sono sempre chiesta chi rendesse vivibili le case del
Santuario, così ho partorito l’idea delle donne
delle pulizie, che saranno 4 o 5, tra cui c’è
Viktoria. Grazie per i complimenti sulla scrittura ^^
Sesshy94:
“metti la cera, togli la cera” ha accompagnato la
mia infanzia XD W Karate Kid e il maestro Myagi XD (ma si
scrive così? Ho qualche dubbio…)
In
futuro prevedo altre scene di combattimento corpo a corpo, se
avrò difficoltà potrò contare sul tuo
aiuto? Purtroppo di arti marziali me ne intendo poco e posso solo
scrivere per sentito dire o per supposizione…
-.-“
Anche
tu adori Twilight??? Bene bene, mi fa piacerissimo la cosa!!! ^^
miloxcamus:
tutti al mare!!!
Magari!!!
XD delle belle ferie non mi dispiacerebbero, e
andare al mare con 12 fustacchioni non mi dispiacerebbe proprio (certe
volte invidio Sara)…
Dico
solo che la scena del seppellimento vivo sotto gli asciugamani
è stata presa da un fatto realmente accaduto un paio di anni
fa circa, dove sono stata seppellita viva da vestiti e teloni da
spiaggia. Ah, certi ricordi strani, come possono tornare utili alle
volte…
Court:
le tue idee su Serena erano esatte? Ora voglio saperlo XD
Viktoria
comparirà ancora, sì sì, e con lei
anche le altre signore che si occupano delle restanti case…
basta solo pazientare un pò ^^
Ma
se uno come Aiolia ti allenasse, moriresti per via delle botte o per
altre cause? Questo devi chiarirmelo XD
NinfaDellaTerra:
ma quale ritardo! Sei in orario perfetto XD
In
effetti chiedere a un Gold che ha dei musco lazzi così di
allenarti con le arti marziali… insomma, un bel
po’ di fegato ci vuole! Ma ogni tanto si sa che il cervellino
di Sara non è sempre operativo al 100% XD
Su
chi è Serena ho già risposto, ora ti resta da
chiederti… quale sarà la vendetta che Sara ha in
mente? La risposta nei prossimi capitoli ^^
E
sempre W la Nutella XD
Roxrox:
ma và, non sei affatto in ritardo!
No
no, Serena non è una new entry, o meglio, non è
una nuova ragazza in modo “positivo”,
cioè… ecco…
Lasciamo
perdere, il mio cervello sta cominciando a fondersi -.-“
Per
l’addestramento diciamo che per i vari stili la base restano
i videogiochi, dove puoi sperimentare senza farti male muovendo solo il
muscolo del pollice sul joystick, però poi nella
realtà è tutto un altro paio di maniche
XD fare la capriola all’indietro non è
così facile come sembra e Sara lo sta scoprendo a sue spese
XD
Però
non puoi dire che ti ho fatto aspettare una settimana, stavolta hai
aspettato solo qualche giorno… sono stata brava, no?
XD un bacione!
Sparkling
Thunder: pure io avrei voluto saperli tutti, ma non si può
avere tutto nella vita… cerchiamo di accontentarci, ok?
XD mi fa piacere che la ficcy ti piaccia, spero che la
seguirai anche in futuro ^^
Rinnovo i miei
ringraziamenti ai Favolosi Fantasmini (uè, ma siete
aumentati!!! BENVENUTIIIIIIIII!!!) e a tutti coloro che hanno inserito
“Favola” tra i preferiti ^^
|
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Capitolo 22 *** Mia ***
CAPITOLO
22 - MIA
Il resto della giornata è passato sereno tra chiacchiere
varie e con l’appuntamento in un disco pub per passare
un’allegra serata in compagnia.
Dopo aver salutato le nostre vittime davanti al loro hotel, siamo
tornati con la super velocità dal resto del gruppo e, come
immaginavo, attorno a Shura c’è un’aura
nera.
-allora? Com’è andata?-
-tutto come previsto Aiolia-
-quindi si comportano come se vi foste salutati ieri?-
-esatto-
-che faccia tosta…-
Mi avvicino piano piano a Shura, che evita di guardarmi.
-Shura?-
-mh-
-per favore…-
-Sara io non sono d’accordo sulla tua idea. Ci sono molti
altri modi per vendicarsi-
-lo so, ma questo secondo me è il metodo più
imbarazzante e crudele. Non è facile neanche per me, credimi-
Lui non dice niente e si volta dandomi le spalle.
-Shura… ti prego… non fare così-
Nessuna risposta.
All’improvviso si volta e mi abbraccia.
-non mi è piaciuto saperti con un altro. Non ce la facevo
più, la gelosia mi stava uccidendo-
-Shura, io sono tua e lo sai bene, non dimenticarlo mai-
Dopo avergli sussurrato nell’orecchio queste parole mi guarda
negli occhi.
Giuro che potrei perdermici dentro da quanto sono belli…
-fidati di me-
-ci proverò-
Dopo un veloce bacio sulle labbra, mi siedo sulla sabbia e comincio
l’interrogatorio ai miei “attori”.
-allora ragazzi, ditemi le vostre impressioni su quelle tre ragazze-
-Giulia dice tanto di essere una santerellina ma ci ha provato
spudoratamente nonostante abbia parlato a lungo di questo
Gio… ma chi cacchio è?-
-è il suo fidanzato storico, e più volte
cornificato-
-comunque è una persona che dice una cosa ma fa esattamente
l’opposto, mi si è incollata come una piovra
mentre diceva che amava il suo ragazzo-
-Milo lei è fatta così, non stupirti. Kanon?-
-Graziana è uguale a Giulia, dice una cosa e fa
l’opposto e anche lei non mi mollava più. E ho
notato che se Giulia fa una cosa un secondo dopo la fa anche lei-
-ho capito. Deathy?-
-quella Serena è una pazza. Prima fa tutta
l’amicona scherzando come se ci conoscessimo da anni e poi ci
prova dicendomi stronzate e proposte oscene-
-esattamente la reazione che prevedevo, non sono cambiate di una
virgola in questi anni-
-e tu invece che ci racconti? Com’è andata con il
tipo?-
-tutto a posto Milo, abbiamo chiacchierato e niente di più-
Sento alle mie spalle un lungo sospiro.
-e tu come stai?-
-in che senso Mur?-
-nel senso ti ha fatto male parlare con loro?-
-no, sono talmente presa dall’idea della rivincita che sono
felice come una Pasqua e riesco a recitare benissimo. Li conosco e
ormai mi sono svegliata, non mi fregano più-
-inizi a preoccuparmi, sappilo-
-grazie dell’avvertimento Al-
-e il prossimo passo qual è?-
-allora Dite, stasera ci vediamo con loro in un disco pub dove fanno la
serata del bianco, infatti bisogna per forza indossare qualche cosa di
bianco per entrare-
-qualsiasi cosa?-
-esatto Milo, qualsiasi cosa-
-e sai già loro cosa indosseranno?-
-sì Camus, sono riuscita a farmelo dire-
-quindi qui entro in gioco io-
-esatto Dite. Anzi, ora che ci penso c’è una
modifica da attuare al piano, questa storia del bianco mi ha fatto
accendere la famosa lampadina-
***
Mi lancio un’altra occhiata allo specchio mentre dal salotto
mi chiamano a gran voce.
-SARA SBRIGATI, GUARDA CHE GLI ALTRI SONO GIÀ PRONTI-
-ARRIVO! Dite allora così va bene?-
-sei a prova di bomba-
-lo spero-
-ora vai-
-ok, ci vediamo dopo!-
Esco dalla mia camera dopo la sistemata finale del mio stilista e
raggiungo Shura, Milo, Kanon e Deathy in salotto, per poi fare un giro
su me stessa per farmi osservare.
-allora? Che ne dite? Dato che dovrò stare comoda Dite
è stato indulgente a lasciarmi i jeans e le ballerine-
-direi che vai benissimo però ora andiamo o faremo tardi-
-ok Milo, muoviamoci-
Mentre gli altri escono mi avvicino a Shura, seduto sul divano con lo
sguardo perso.
-Shura?-
-… sì?-
-stai tranquillo. Il piano è cambiato e non hai
più motivo per essere geloso-
-lo so, però il sapere di non potermi avvicinare a te fino
alla fine…-
Non lo lascio finire, è irresistibile quando ha quello
sguardo preoccupato e si mordicchia nervoso le labbra, così
gli do una mano a torturarle con le mie.
-andrà tutto bene, è un’innocua uscita
a sei-
-d’accordo. Ti amo Sara-
-ti amo tanto anche io-
***
In un batter di ciglia arriviamo al luogo dell’incontro,
ovvero l’entrata del loro hotel.
E non mi trattengo dal fischiettare una battutina…
-vedo che Dite ha fatto un ottimo lavoro con tutti, stasera. Credo che
in quel locale sarete i più gnocchi in
circolazione…-
-questa è l’ultima volta che quel frocio sceglie
come cazzo vestirmi! Ricordati che questo lo faccio per te e che me la
pagherai cara!-
-suvvia Deathy, non dire così, stai benissimo con la camicia-
-taci Kanon o ti ammazzo!-
-va bene…-
-e tu Milo non aprire bocca!-
E il diretto interessato annuisce con la testa per poi scoppiare a
ridere con la sottoscritta e Kanon.
- ‘fanculo…-
Finalmente le nostre vittime si presentano e la situazione è
decisamente migliorata, sono vestiti completamente di bianco, non hanno
un capo di colore diverso.
-buonasera, scusate il ritardo-
-figurati Sere, siamo noi che abbiamo fatto presto-
-però voi non siete vestiti di bianco!-
-non è vero Giuly, io ho il foulard e le scarpe.
L’avete detto voi che bastava qualcosa di bianco!-
-su ragazze, basta litigare-
-e chi litiga, Dety?-
-lasciatecelo dire ragazze, stasera siete veramente stupende-
-siete veramente candide con tutto quel bianco. Vi dona-
Milo e Kanon sì che sanno come far gongolare una donna,
basta riempirla di complimenti che ti cade ai piedi…
-per par condicio allora io faccio i complimenti ad Andrea, sei
veramente figo così-
-troppo buona-
Dopo aver buttato giù il conato di vomito per via del
complimento forzato che ho fatto, finalmente ci incamminiamo verso la
fermata dei taxi, ne noleggiamo un paio e arriviamo al famoso
locale…
Dove stasera, decisamente, c’è un bel
po’ di gente.
-mamma mia che coda!! E ora?-
-e ora lasciate fare al vostro Milo, che conosce un paio di persone che
lo faranno entrare senza fare code…-
-sei il mio eroe!-
Nel dirlo Giulia gli si è praticamente incollata al braccio.
Ah, se ci fosse Gio a vedere la scena…
Dopo aver scambiato due parole con il buttafuori entriamo nel locale,
dove la musica a palla e le luci psichedeliche mi bombardano i sensi.
Per fortuna riesco a distinguere perfettamente i cosmi dei ragazzi,
altrimenti mi perderei qui dentro!
Rapidi come dei puma ci prendiamo un tavolino un po’
appartato e ordiniamo da bere mentre tentiamo in qualche modo di
comunicare, il volume della musica qui è meno alto ma rende
comunque difficile capirsi e farsi capire.
Mentre ce ne restiamo seduti alcuni ragazzi – ovviamente
super truzzi da morire - arrivano per invitare noi ragazze in pista
però i nostri galantuomini declinano tutte le offerte e ci
trascinano in centro alla sala, dove c’è una nube
di fumo allucinante che mi ricorda molto l’ingresso a Silent
Hill.
Nella mia vita sono andata solo una volta in discoteca, esattamente con
queste tre ragazze, e sinceramente mi è bastata: sono uscita
che non capivo più niente e dovevo pur aiutare quelle
là che avevano bevuto e si erano messe a vomitare anche
l’anima…
Fortunatamente ho lo stomaco forte in certi casi, così non
sono stata male anche io, altrimenti era la fine.
Mentre balliamo noto che ormai i contatti si sono fatti strettissimi,
infatti quelle tre si stanno strusciando con tutta l’anima
contro i cavalieri, che mi fanno l’occhiolino, segno che
ormai sono cotte.
E ora tocca a me.
Sforzandomi come mai in tutta la mia vita, anche io annullo la distanza
tra me e Andrea, con la schiena sono appoggiata a lui e ormai ci
muoviamo in sincronia, anzi, dato che ormai mi abbraccia siamo
praticamente una cosa sola.
Tralasciando le paroline poco fini che Andrea mi sta urlando nelle
orecchie lancio un’occhiata a Kanon, poi a Milo e infine a
Deathy.
E anche la mia parte è fatta.
Rilasciamo parte del nostro cosmo e ci mettiamo ad aspettare, tra poco
infatti comincia la vera festa.
Mentre ce la ridacchiamo sotto i baffi la musica e le luci saltano un
attimo per poi riprendere il ritmo di prima.
Perfetto.
Cinque minuti dopo mi tocco i capelli e vedo che il piano sta
funzionando.
Ancora un pochino e poi, per l’atto finale,
entrerà in scena Camus.
Dopo qualche altra decina di minuti mi defilo al tavolo con la scusa di
riprendere fiato mentre vedo Camus dirigersi verso la consolle del dj
al piano superiore. Mi siedo e guardo il mio foulard bianco e il mio
top nero, infatti sono bagnati fradici e il primo è ormai
diventato trasparente.
Anche i ragazzi arrivano al tavolo, e come me fanno fatica a
trattenersi dalle risate.
-come avete fatto a lasciarle in pista tutte e tre?-
-gli abbiamo detto che andavamo in bagno e che saremmo tornati subito
lì-
-accidenti, avrei potuto pensarci anche io!-
-perché? Cosa gli hai detto?-
-gli ho detto che andavo a riposarmi-
-e vabbè l’importante è che se ne
restino esattamente al centro-
-esatto Kanon-
-sei una fottutissima bastarda, lo sai? Ti odieranno a vita per quello
che gli farai-
-chi se ne frega, la mia rivincita la volevo… e questo piano
è decisamente meglio del primo!-
-in effetti sedurle e abbandonarle non è niente in confronto
a questo-
-esatto Milo, così non mi verrà da star male al
pensiero di dover stare da sola per provarci con Andrea. Presa
dall’agitazione del ritrovarmelo qui ad Atene non avevo
notato che si è imbruttito parecchio ed è anche
diventato piuttosto volgare, e ti risparmio le cose che mi ha detto
mentre ballavamo… in più così Shura
non mi ucciderà-
-però io te la devo far pagare cara, Saruccia-
-ti offro da bere e pace fatta?-
-ti adoro, sorella-
Io e Deathy ci scambiamo un sonoro cinque e il dj prende parola.
-ALLORA RAGAZZI COME VA? NON VI SENTO! COME VA? COSÌ VA
MEGLIO! ORA VORREI ILLUMINARE QUALCUNO DI VOI GIÙ IN PISTA,
CHE SI È DATO PARECCHIO DA FARE! ORA IL RAGGIO DI LUCE STA
CERCANDO I FORTUNATI O LE FORTUNATE…-
Un faro di luce bianca sta passando sulla folla, che continua a saltare
e a dimenarsi come se niente fosse…
Infatti nessuno si è accorto di essere bagnato fradicio
dalla testa ai piedi.
-ECCO IL FARO SI È FERMATO SU QUEL GRUPPETTO BIANCO!!!-
Grazie alla raccomandazione di Camus il faro si è fermato
proprio sopra Serena, Giulia, Graziana e Andrea, poi le luci generali
si accendono e tutti si voltano verso di loro…
E da lì in poi un coro di fischi di approvazione e urla
divertite riempie la sala.
Qualche urlo, più forte degli altri, fa voltare anche chi
non stava minimamente seguendo le gesta del dj e noi, per goderci
meglio lo spettacolo, siamo saliti velocemente e senza farci notare al
piano di sopra e ci siamo appostati in un angolino con Camus.
-ottimo lavoro Camus!-
-è stato facile, il dj mi doveva un favore-
-ma anche per il resto… nemmeno io mi ero accorta di niente,
se non mi toccavo i capelli non mi rendevo conto di essere fradicia
dalla testa ai piedi-
-è stato facile, ho creato una sorta di nebbiolina che si
confondeva con il fumo e poi è bastato aspettare. Dopotutto
quando si balla in discoteca non si fa caso a quanto ci si bagna col
sudore, figurarsi se ci si bagna con dell’acqua-
Sorrido divertita mentre guardo le vittime cercare di coprirsi il
più possibile, ma purtroppo per loro quando il bianco si
bagna diventa trasparente e se sotto non indossi la biancheria intima
di un altro colore – o proprio non si indossa la biancheria
come in questo caso - offri lo spettacolo gratis a tutti.
-sei stata geniale a farti dire come si sarebbero vestite-
-più che vestite direi svestite, Kanon. Hai visto bene gli
abiti mignon che indossano?-
-giusto, Milo, hai ragione. Certo però che anche Andrea
poteva farsi un po’ più furbo e mettersi qualcosa
di meno sottile come i vestiti che si è messo… e
anche quelle tre, mettersi qualcosa sotto no, eh?-
-quando uno è bacato nel cervello non
c’è speranza. Mi dispiace solo che così
anche altre persone abbiano questo problema, infatti loro non erano gli
unici vestiti completamente di bianco…-
-senti Sary, le hai fottute, ti sei vendicata, e allora sbattitene
degli altri! Che si attacchino!-
-guardale, non riescono neanche a uscire dalla pista perché
ci sono troppe persone per passare!-
-la vendetta è un piano che va consumato freddo e senza di
voi non ce l’avrei mai fatta… grazie ragazzi!-
Espandiamo il cosmo di nuovo, questa volta per chiamare gli altri per
godersi lo spettacolo.
In un nanosecondo mi ritrovo abbracciata a Shura e sento che i ragazzi
se la ridono.
-ricordami di non farti mai arrabbiare, gattina-
-più che farmi arrabbiare devi ricordarti di non farmi mai
nascere il desiderio di vendetta-
-hai ragione-
Detto questo Shura mi bacia sul collo.
-sei bagnata da far schifo-
-faceva parte del piano, te lo ricordo-
-per fortuna che hai cambiato idea, al solo pensiero di te che abbracci
e baci qualcun altro rischiavo di rompere qualsiasi cosa mi capitasse a
tiro-
-ringrazio veramente il caso, questa serata in bianco è
capitata proprio a fagiolo-
-ora possiamo anche andarcene-
-di già?-
-hai avuto la tua rivincita, ora torniamo a casa-
Guardo verso la pista cercando Serena, Giulia, Graziana e Andrea e li
vedo al nostro tavolino mentre ci cercano con lo sguardo.
Quando Andrea mi vede e chiama l’attenzione delle altre li
saluto con la mano e poi mi volto verso Shura, rubandogli un
luuuuuuuuuuuungo bacio all’inizio dolce, ma via via sempre
più passionale.
-SARA!!! COSA È SUCCESSO? SEI STATA TU?
-ah siete salite? Non vi ho viste arrivare-
-NON FARE FINTA DI NIENTE!!! SEI STATA TU!-
-a fare cosa? Vi faccio notare che anche io sono bagnata come voi e
come me lo sono Milo, Kanon e Dety-
-SEI STATA TU A DIRGLI DI ILLUMINARE NOI!-
- quando il dj si è messo a parlare mi sono seduta al nostro
tavolo, come avrei fatto a saltare tutta la folla per andare a
parlargli?-
-TU… TU… AAAAARGH!!!-
-È COLPA TUA!!!-
-CE LA PAGHERAI CARA!!!-
-TU E I TUOI AMICI DEL CAZZO!!!-
-ehi modera i termini, mocciosa del cazzo! E sappi che non sei affatto
simpatica come credi, sei solo una minchiona arrapata-
-COS…-
-e tu, Giulia, ti vanti tanto del tuo Gio e della vita casa e chiesa
che fai, però saltare addosso al primo che passa non mi
sembra poi così corretto…-
-MILO…-
-e anche tu, Graziana, invece di copiare ogni cosa che fa Giulia
ragiona con il tuo cervello, sempre se ne hai uno-
-MA… MA IO… KANON…-
-e tu, Andrea…-
Il diretto interessato si volta verso di me.
-anche se ai tempi della scuola mi piacevi non sei affatto maturato,
anzi sei regredito mentalmente, e poi io ho trovato decisamente di
meglio… vi presento il mio ragazzo, Shura-
I loro sguardi si posano verso la persona che mi tiene tra le sue
braccia e i loro occhi si aprono più del possibile
consentito all’essere umano.
Questo per loro deve essere stato il colpo di grazia.
Il gruppetto gira i tacchi e se ne va urlando mentre tutti noi li
salutiamo ridendo.
-ora
possiamo tornare a casa -
***
Finalmente metto piede nella mia casetta maledicendo – e allo
stesso tempo benedicendo - chi ha inventato le discoteche.
Ho le orecchie completamente fuori uso, così senza capire le
parole che mi sta dicendo Shura me ne vado in bagno per una doccia
calda.
Alla sera non fa poi così caldo, qui.
Passo in camera a prendere la biancheria pulita e asciutta –
notando che sono appena le undici, abbiamo fatto presto - e poi mi
chiudo in bagno.
Mi guardo allo specchio e vedo che il sorrisone a trentadue denti
ancora non mi è scomparso dalla faccia.
Sono stata crudele ma se la sono cercata, così imparano a
fare quello che vogliono con me!
Mentre metto i vestiti bagnati nel cesto delle cose da lavare ripenso
al fatto che, al pensiero della vendetta, in fondo provavo uno strano
piacere e il sangue mi ribolliva…
Che strano.
Molto probabilmente a restare a contatto con i ragazzi il mio carattere
si è un po’ modificato, infatti la me stessa di
una volta non avrebbe mai fatto una cosa simile.
Lascio correre via questi pensieri e mi lascio scaldare dal getto caldo
della doccia, probabilmente ero fredda come un pezzo di ghiaccio.
Finalmente l’udito torna in condizioni decenti, giusto in
tempo per sentir bussare alla porta.
-Sara, posso entrare?-
-certo-
Sento la porta del bagno aprirsi e i passi di Shura, che si fermano
vicino alle porte della doccia.
-sono contento che alla fine il piano sia andato bene-
-non dirlo a me, non riesco a togliermi questo sorriso idiota dalla
faccia-
-però…-
-cosa?-
-te lo devo dire, ero geloso, geloso marcio nel saperti tra le braccia
di un altro-
-Shura ma io non ero tra le sue…-
-sono entrato prima del segnale, prima che ti sedessi al tavolo e ti ho
vista mentre ballavi, eri praticamente incollata a lui-
-lo so, ti confesso che è stato orribile quel momento, tu
non hai idea di come Andrea ora mi faccia schifo-
-… davvero?-
-sì, è diventato volgarissimo! Non ti ripeto le
cose che mi ha detto mentre ballavamo perché non ce la
farei! E poi lo sai che io voglio solo te-
Cala uno strano silenzio tra di noi e, all’improvviso, le
porte della doccia si aprono e mi sento appoggiare il viso al suo petto.
-dillo ancora… le ultime parole… dille
ancora…-
-io voglio solo te-
Ci baciamo mentre il getto di acqua calda non fa altro che far
aumentare la nostra temperatura già abbastanza rovente.
-anche io voglio solo te… non potrei mai sopportare di
vederti con un altro…-
Ormai anche lui è bagnato fradicio ma non ci importa niente.
Questa situazione ha qual pizzico di follia e di erotismo che, in un
lampo, fa accendere la pericolosa miccia della passione.
Con gesti impacciati lo aiuto a sfilarsi la maglietta mentre lui pensa
al resto, e mentre la mia mente si svuota del tutto, la mia attenzione
viene rapita dal suo profumo, amplificato
dall’umidità creatasi con l’acqua
calda…
Non ti voglio vedere
neanche nell'abbraccio di uno sguardo
Sai che penserei forse
che qualcuno stia cercando
Di fare di te un suo
pensiero e..
E non sopporto neanche
l'idea che lui ci provi perchè
Perché tu sei
solo mia..
Lascio cadere la sua maglietta fuori dalla doccia ancora con le porte
aperte, lui fa lo stesso con il resto dei suoi abiti, lo stringo forte
a me mentre le sue labbra si occupano della mia bocca e le sue mani,
ormai libere, percorrono ogni centimetro del mio corpo, soffermandosi
con delicatezza sul seno.
Mi appoggio con la schiena alle mattonelle del muro senza mollare la
presa.
Lui è mio e io sono sua.
Io voglio essere sua e lui vuole essere mio.
È questa la cosa che più conta adesso.
Penso a quelli che dicon
che
Il geloso non sa amare
Gli risponderei che per
te per noi potrei morire
Loro non sanno che
vorrei guarire ma
Come una farfalla ormai
dovrò morire cosi
Finchè ci
sarai tu..
Che fino a quando sarai
con me
Da ogni cosa ti
proteggerò
E non
permetterò mai a niente e nessuno
Di portarti lontano da
me
Quindi se vorrai starmi
vicino
Dovrai accettarmi per
quello che sono
Se non ne hai voglia
cammina lontano
Potrei impazzire a
vederti mano per mano
Con uno che non sono io
E la tua bocca che
sorride per
Dei discorsi non miei
So che non potrei mai
rassegnarmi
A vederti con lui
Ma dentro me sento che
tu mi vuoi
Che il nostro amore non
finirà mai
Ti prego stringi
più forte che puoi
Dimmi geloso va bene
Restiamo insieme
L’acqua è diventata ancora più calda ma
la cosa non mi importa, tutti i sensi sono proiettati verso Shura e,
anche volendo, non potrei fare altrimenti.
Lui allontana il suo viso dal mio e mi guarda per un istante.
-ti amo-
-ti amo anche io-
La sua mano, che prima è salita partendo dalla mia coscia,
ora sta tornando giù sfiorandomi il seno e la pancia, per
poi fermarsi prima di arrivare alla mia femminilità.
Appoggio il mento sulla sua spalla in un muto senso di approvazione e
il suo tocco si spinge ancora più in basso, accarezzandomi
quella parte così nascosta e delicata, strappandomi vari
gemiti mentre lo stringo sempre di più a me, completamente
rapita da questo pulsare interno che mi sta facendo impazzire.
Le mie mani scendono lungo la sua schiena liscia e, timidamente, vanno
a posarsi sui suoi glutei sodi, perfetti…
Shura rimane spiazzato dalla mia intraprendenza: mi guarda negli occhi
per un secondo infinito per poi sorridermi dolcemente e baciarmi con
quelle labbra che al solo guardarle portano al peccato e quella lingua
che, scivolosa come un serpente, si fa largo nella mia bocca.
So benissimo di giocare con il fuoco, e infatti non vedo
l’ora di scottarmi.
Sai che non sopporto,se
la sera tu non sei al mio fianco
Sento dentro me,che la
tua presenza per me è tutto
Vorrei guarire ma il mio
problema è
Che finchè ci
sarai tu malato sarò io
Ma ti prometto che..
Che fino a quando sarai
con me
Da ogni cosa ti
proteggerò
E non
permetterò mai a niente e a nessuno
di portarti lontano da
me
Quindi se vorrai starmi
vicino dovrai accettarmi per quello che sono
Se non ne hai voglia
cammina lontano
Potrei impazzire a
vederti mano per mano con uno che non sono io
E la tua bocca che
sorride per dei discorsi non miei
So che non potrei mai
rassegnarmi a vederti con lui
Ma dentro me sento che
tu mi vuoi
Che il nostro amore non
finirà mai
Ti prego stringi
più forte che puoi
Dimmi geloso va bene
Restiamo insieme
-…Sara…-
Dal tono di voce capisco che è al limite, anche lui sta per
bruciare, esattamente come me.
L’eccitazione e il desiderio ci stanno dando alla testa e
siamo ormai pronti per amarci.
Shura aderisce a me ancora di più e lo sento, pelle contro
pelle, è eccitato, e io non sono da meno.
Voglio amarlo con tutta me stessa, non voglio risparmiarmi in niente.
Con una mano mi solleva completamente, le mie gambe automaticamente si
incrociano sulla sua schiena muscolosa: questo contatto tra i nostri
corpi fa aumentare vertiginosamente la percezione del piacere,
amplifica i nostri sensi e scatena una vampata di eccitazione che ci
invade dalla testa ai piedi.
Poi, dopo un dolce dolore, c’è solo il
paradiso…
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEEEE------------------------------
CIAO A TUTTIIIIIII!!!
Ve l’ho fatto aspettare, eh?
Ed ecco qua il nuovo capitolo!
Era già pronto da quasi una settimana però,
giusto per essere un po’ sadica, ve l’ho fatto
sudare un po’ con l’attesa XD
Odiatemi pure, me lo merito XD
Sono ancora sotto l’effetto di “Twilight”
dopo quasi una settimana (la mia mente ancora vede il bacio e la
partita di baseball con i Muse di sottofondo *________*), perdonatemi
se ogni tanto dico cose senza senso, i miei neuroni devono ancora
riprendere tutti a lavorare.
Così finalmente Sara ha portato a termine la sua vendetta,
MUAHAHAHAH!!! (risata malvagia)
E ora specifichiamo un paio di cose: nel precedente capitolo la parte
dei ricordi è autobiografica al 95%, l’unica cosa
che ho aggiunto io è il contenuto delle voci circolate,
infatti so che sono girate ma non ho mai saputo cosa dicessero e
nessuno me l’ha mai voluto dire.
Il resto, comunque, è tutto frutto di esperienze passate.
Fa male parlarne però ormai mi sono lasciata certa gente
alle spalle e vivo la mia vita tranquillamente.
Chiedo scusa se l’ultima parte, quella sotto la doccia, non
è un capolavoro… quel genere di scene sono
abbastanza difficili da scrivere, dovreste vedermi durante la stesura,
mi metto le mani tra i capelli e batto la fronte contro il tavolo!
È una reazione istintiva, non chiedetemi da dove salti
fuori…
Spero almeno che la cosa fosse leggibile -.-“
La canzone inserita in quel momento è
“Mia” dei Modà, appena la mia playlist
l’ha fatta partire mi sono decisa a inserirla nella storia
perché, a mio parere, descrive bene quello che ha provato
Shura a vedere Sara con un altro.
Vi anticipo che più avanti inserirò ancora una
canzone dei Modà, che ho tenuto apposta per quel momento XD
Ma sapete che per quasi una settimana ho gongolato come una deficiente
per l’ultima frase del capitolo?
Non ricordo come mi è uscita, però per circa
sette giorni mi ha fatta sentire una grandissima scrittrice, ha fatto
aumentare la mia autostima e mi ha fatto venire il ciclo super regolare!
Forse dovrei fare cose del genere più spesso…
Ringrazio ancora una volta tutti i Favolosi Fantasmini che sono sempre
presenti appena esce un nuovo capitolo e sono anche nel mio cuore!
E ora passo ai ringraziamenti dettagliati:
piccolabulma: beata te
che puoi permetterti di (ri)leggere la fanfiction al lavoro! Mi fa
piacere sapere che “Favola” accompagna le tue
giornate lavorative XD hai ragione, Sara è la
reincarnazione di una dea ed è più che giusto che
la faccia pagare a chi le fa del male! O no?
Spero solo che la cosa
non le sfugga di mano uno di questi giorni…
Roxrox: volevi la
vendetta per tutte? E Sara te l’ha data!!! HAHAHA!!! Ammetto
che nello scrivere la rivincita ero quasi in sintonia con lei, anche io
ero lì che mi pregustavo la vittoria finale e che avevo un
sorrisone idiota sulla faccia! Kanon e Milo DOVEVANO fare i
cascamorti e teoricamente anche Deathy, ma si sa che piegare Cancer a
fare una cosa non da Cancer era una mission impossibile…
Bellissima la scena che
hai scritto di Shura che lancia pezzi di scogli addosso a Andrea con
Aiolos e Aiolia che lo tengono fermo!!! Ci ho riso su due giorni! XD
LightDN: ciao CDV!!! Ma
và, non devi scusarti per il ritardo, tanto lo so che se
esce il nuovo capitolo tu lo leggi ^^ puoi
tranquillamente mettere via il cloth da Sacerdotessa Guerriero del
Cosmopolitan Rinforzato (giuro che non riesco ad immaginarmelo!), Sara
ha già fatto pulizia di certa feccia… e puoi
rilassarti, Kanon è stato un bravo attore ma non
è caduto nelle grinfie di quell’arpia (anche
perché altrimenti l’avrei fatto castrare, dato che
IO scrivo e che IO decido del futuro del cast!). Anche Shura
è stato bravo, non ha trasformato nessuno in Andreina e non
ha fatto una strage massacrando i suoi colleghi e degli
innocenti… forse però è un
po’ troppo geloso… mah!
Che mi dici di questo
capitolo? Fammi sapere (quando hai tempo!)
Un bacione CDV!!!
Sesshy94: ciao
carissima!!! Anche se c’erano pezzi dolorosi si poteva
tranquillamente ridere, infatti su Demetrio anche io ho fatto fatica a
contenermi… ancora mi chiedo da dove mi sia uscito
XD sei poi riuscita a vedere “Twilight”?
Anzy: mi dispiace che
anche a te sia capitata una cosa simile e spero che tu riesca a
superare la cosa… mi ha molto colpito la tua frase
“m dispiace solo per Shura che dovrà assistere
alla scena, lo capisco: sei riuscita a farmi affezionare ad uno dei
personaggi cui ho sempre dato poco conto, nonostante rappresenti il mio
segno zodiacale!” davvero? Mi fa piacerissimo!!!
Poverino, di solito lui
è sempre ignorato, fatto passare per malvagio o addirittura
a volte viene proprio escluso, eppure io lo adoro perché
nasconde più di quanto sembra, bisogna solo trovare una
breccia per entrare nel suo cuore e poi si comincia a navigare n un
personaggio davvero stupendo…
Sono una
Shura-dipendente, non farci caso XD
I Gold ti dovrebbero
essere arrivati assieme alla torta (addirittura qualcuno NELLA torta a
quanto ne so) XD
RedStar12: purtroppo le
persone all’apparenza buone a volte si rivelano le
più velenose, che ci vuoi fare…
Che mi dici della
vendetta? Secondo te andava bene?
Ormai credo che a Sara
il defibrillatore non serva più, ma tieniti pronta che non
si sa mai, magari mi sbaglio XD
Gil88: spero che la
vendetta ti abbia soddisfatta! Volevo evitare spargimenti di sangue e
botte varie, così credo che quello che ho fatto architettare
a Sara sia stata la soluzione migliore.
Mi dispiace sapere che
anche tu hai provato una cosa simile, anche se eri una
bambina… e sono contenta che poi quelle persone le hai perse
di vista, certa gente è meglio perderla che trovarla!
NinfaDellaTerra: in
effetti ci è voluta la finezza elefantesca di Deathy per
svegliarla e per farla entrare in azione! In questo
quell’uomo è veramente fantastico! XD
Hai
“odorato” giusto, Shura era parecchio geloso e a
sentire il primo piano era più che comprensibile, chiunque
nel vedere la propria ragazza (o il proprio ragazzo) civettare con la
persona che è stata il primo amore avrebbe fatto veramente
fatica nel trattenersi dal fare una strage… ma in questo
Shurino è stato bravissimo, che tato!!! ^^
Ti è piaciuta
la vendetta? Fammi sapere!!!
Court: non ti eri fatta
neanche un’ideuzza sulla possibile rivincita di Sara? Neanche
una piccina piccina picciò?
Comunque NON si era
affatto capito che è Aiolia il tuo preferito, è
normalissimo schiattare nel vedere chiunque arrivarti
davanti… mi dispiace per quelli che magari camminano nelle
grandi città con i marciapiedi affollati, che rischiano la
vita ogni secondo! XD
Scherzi a parte la mia
gatta si sta riprendendo, ogni sera divento il dottor House con tanto
di guanti bianchi e mascherina per cambiarle la fasciatura e per
riempirla di pillole antibiotiche! (ma esiste questa parola?
Boooh!)
Un bacione!
Miloxcamus: che dici,
Sara li ha fatti belli secchi? XD forse però non
ti conviene dire ad alta voce che vuoi consolare Shura, Sara potrebbe
diventare peggio di una faina… certe volte sospetto che
abbia una doppia personalità come Saga, solo che la sua
parte cattiva in confronto a quella di lei non è niente! O_O
Grazie per i
complimenti, spero che il capitolo ti sia piaciuto!!!
Terry Alchemist 22: ma
ciao sister!!! Quanto tempo che non vedevo una tua recensione!!!
Che dici, sono stata
brava con la vendetta? Però non volevo farti piangere!!!
Accidenti!!!
E poi Lui che mi dice?
Anzi, neanche parla, mi fa fuori direttamente!!!
Al prossimo capitolo
Sister, un TRAAAAA anche a te! XD
Snow Fox: su su, bisogna
essere pazienti nella vita! Se ti dicevo tutto subito poi in questo
capitolo cosa scrivevo?XD
Mi fa piacere che
l’imperfezione di Sara ti piaccia, in effetti il personaggio
perfetto non esiste altrimenti sai che barba? È
più interessante la cosa se ci sono dei difetti!
Ok, la pianto col
discorso insensato…
Ti chiedo un favore:
posso avere la foto di Fly che gira con lo striscione? XD
Sabri92: e
così Sara si è vendicata, ti è
piaciuta la vendetta?
Crystal ti dovrebbe
essere arrivato, ho la ricevuta di ritorno del pacco…
immagino che sarai al settimo cielo XD
Al prossimo capitolo!!!
Un abbraccio forte forte!!!
Pucchyko_Girl: prima di
tutto ti ringrazio con tutto il cuore. Nessuno avrebbe mai speso 17
ore, 11 minuti e 14 secondi analizzando “Favola”
dal primo capitolo per poter fare una recensione talmente dettagliata
da lasciarmi sorpresa.
Ammetto che è
stato difficile leggere tutto: alla sola vista della pagina dei
commenti mi sono agitata e, mentre proseguivo nella lettura, le tue
parole mi hanno fatto male, molto male.
Non ti nascondo che sono
stata sul punto di piangere e di interrompere la fan fiction
perchè non mi sentivo portata per la scrittura, ero ormai
convinta di digitare solo una cozzaglia di parole senza senso.
Tuttavia alla fine, dopo
una bella riflessione e una notte di riposo, credo (o almeno spero) di
aver assimilato bene il perché di questa recensione negativa.
E ammetto che in fondo
ne avevo bisogno. Estremamente bisogno.
Ti ringrazio anche per
questo.
Non credo di essere in
grado di poter ribattere alle tue considerazioni, finirei solamente con
l’arrampicarmi sugli specchi e cadere in ridicole
contraddizioni che non troverebbero posto né in cielo
né in terra. Molto probabilmente ti aspettavi una risposta
alla quale ribattere per spronarmi, ma ora come ora non ne sono in
grado, sono ancora abbastanza demoralizzata per parlare con la
lucidità mentale necessaria per non sprofondare nel patetico.
Le uniche cose che posso
dire con fermezza – e anche con follia - sono due:
1.
L’universo di Saint Seiya è vastissimo e
io ne conosco solo una minuscola parte, oltretutto in modo molto
grossolano e - in alcuni aspetti - completamente sbagliato. E su questo
non ci piove, devo applicarmi ancora di più per poter avere
un quadro valido su cui lavorare in futuro.
2.
“Favola” è un mio diletto,
è una cosa che scrivo per poter raccontare ad altre persone
una storia che mi sto portando nella testa e nel cuore da
ormai… circa cinque/quasi sei mesi. Per una volta ho deciso
di dare ascolto esclusivamente a quello che percepivo, di scrivere
quello che sentivo giusto scrivere senza alcuna premeditazione e, anche
potendo tornare indietro, lo rifarei. Sono decisa a continuare su
questa scia e so che per questo mi odierai, perché
logicamente penserai che il tuo lavoro è stato vano.
Quasi certamente
– forse sarebbe meglio levare il “quasi”
- ora ti avrò delusa con queste parole.
Se in futuro
deciderò di comporre qualcosa che andrà fuori da
questo canone di scrittura rileggerò più e
più volte i tuoi consigli e le tue parole taglienti, sapendo
che c’è qualcuno in attesa di vedere miglioramenti
e ti farò un fischio.
Detto questo ti mando un
grande abbraccio con la speranza che, un giorno, una mia storia riesca
a toccarti il cuore.
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Capitolo 23 *** All The Small Things ***
CAPITOLO
23 – ALL THE SMALL THINGS
Apro il getto d’acqua tiepida per la sciacquata finale.
Oggi gli allenamenti sono stati davvero faticosi, Dohko ha aumentato i
pesi nei guanti e nelle cavigliere per fare in modo di irrobustirmi un
po’, peccato che però mi senta a pezzi.
Esco dalla doccia, mi asciugo velocemente e mi infilo la camicetta da
notte di seta rossa che Saori mi ha inviato dal Giappone - non
curandomi del fatto che ho i capelli bagnati - poi vado in camera,
accendo lo stereo e mi affaccio sul balcone a guardare la luna in cielo.
Dalla mia vendetta è già passato un mese, e
sinceramente manco mi ero accorta dello scorrere del tempo fino a
quando in ufficio ci siamo salutati per le ferie.
Esatto, dal pomeriggio del 4 agosto sono ufficialmente in ferie!!!
Ancora non riesco a credere di non dovermi più svegliare
alle sette del mattino per andare al lavoro, e come me sono certa sia
contento anche Mur.
Infatti da quando abito ad Atene è lui che ogni mattina mi
porta fino all’ufficio grazie al teletrasporto - insieme a
qualcun altro dei ragazzi - e che poi mi riaccompagna a casa.
Poverino, gli sto chiedendo veramente un grande sacrificio anche se lui
continua a ripetermi che non è affatto un peso ma un piacere
aiutarmi.
E come lo chiedo a lui, lo chiedo anche agli altri, infatti per potermi
assistere mentre sono fuori dalla Grecia si sono organizzati dei turni,
in modo così da poter gestire gli allenamenti e la difesa
del Santuario.
Oh, mi stavo dimenticando un dettaglio che per me è stato
veramente un miracolo!
SONO STATA UFFICIALMENTE ASSUNTA!!!
Finalmente, dopo un anno di lavoro in nero, tanti sacrifici e tante
speranze andate spesso in fumo, sono ufficialmente scritta nel libro
matricola della società di cui siamo sede!!!
YAHOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
Quando mi hanno messo davanti agli occhi il contratto da firmare non so
cosa mi abbia trattenuta dal non piangere dalla gioia… ah
sì, le battutine deficienti di Deathy sulla mia faccia in
quell’istante.
Infatti se non mi facevano firmare il contratto di assunzione io ero
già pronta a rispolverare il mio curriculum e a fare i
colloqui in varie aziende che avevo già adocchiato e che mi
avevano già contattato grazie al servizio offerto dalla mia
scuola, dove questa rilasciava i dati degli studenti alle imprese
interessate.
Insomma, un anno intero in nero e poi niente assunzione? Spiacente, ma
non ci sarei stata a queste condizioni.
I ragazzi invece volevano che lasciassi perdere tutto e che vivessi
come una principessa al Santuario, ma io di fare la ragazza viziata non
ne voglio sapere.
Comunque dal primo di agosto sono ufficialmente una dipendente!
Quel giorno ero rimasta al lavoro pure il pomeriggio e, quando sono
uscita, sono subito corsa incontro a Shura e l’ho abbracciato
felice come una Pasqua. Lui mi ha presa in braccio e riportata ad
Atene, dove i ragazzi hanno organizzato una mini festicciola per me.
Che tesori!
Mi è un po’ dispiaciuto che Saori sia dovuta
tornare in Giappone qualche giorno prima per delle questioni urgenti, a
quanto ho capito la fondazione di cui è a capo aveva indotto
delle riunioni piuttosto urgenti e importanti a cui lei non poteva
mancare.
Peccato, mi sarebbe piaciuto festeggiare anche con lei…
Però quando mi ha telefonato quella sera mi ha promesso che
appena torna ci concediamo una giornata di sano shopping tra donne,
quindi non resta che armarmi di pazienza e aspettare.
Qualche giorno dopo la sua chiamata è arrivato un pacco con
dentro la veste che indosso adesso e un bigliettino che è
meglio tralasciare, ho dovuto usare tutta la mia buona
volontà per evitare i doppi sensi scritti da quella ragazza.
E poi quella maliziosa sarei io!
Da quando sono in vacanza mi sono preoccupata solo di rilassarmi e di
occuparmi delle faccende di casa, dato che Viktoria si è
presa un paio di settimane di ferie, così un paio di giorni
fa mi sono armata dei prodotti per le pulizie e del telecomando dello
stereo e ho cominciato la mia missione anti-sporco.
Mamma mia che figura di merda che ho fatto!
Forse non sapete che quando faccio partire un cd o qualsiasi cosa che
emetta musica non c’è più niente per
me, potrei avere davanti centinaia di migliaia di persone che manco me
ne accorgo da quanto mi faccio trasportare…
Ecco, nel pieno della canzone di Moulin Rouge, Lady Marmelade, che
passava mentre pulivo i vetri, mi sono messa a cantare e anche a
ballare e solo quando mi sono girata mi sono accorta della presenza di
Camus, che con faccia stupita ha assistito a tutta la mia performance.
Nel realizzare che ero stata beccata in flagrante l’ha
buttata sul ridere denigrando la proposta in francese che si sente
nella canzone, dove la traduzione più o meno è
“vuoi venire a letto con me stasera”.
Imbarazzata come non so che cosa – e ringraziando il fatto
che Shura fosse impegnato negli allenamenti – ci ho riso
sopra mentre speravo e aspettavo che arrivasse qualche verme gigante
delle sabbie a ingoiarmi assieme a quel cd.
Inutile dire che nel giro di cinque minuti questa cosa era sulla bocca
di chiunque si trovasse al Grande Tempio.
C’est la vie…
Approfittando del fatto che ho parecchio tempo libero, sto continuando
gli allenamenti di arti marziali con Dohko, che continua a ripetermi
che secondo lui sono nata per menare le mani. Infatti sostiene che sto
migliorando a vista d’occhio con risultati impressionanti.
Mah, sarà…
Io so solo che combattere mi viene naturalissimo, come se nella vita io
non avessi mai fatto altro, infatti nei combattimenti uno contro uno
contro Dohko, Aiolia o Aiolos riesco a tenere testa tranquillamente al
mio avversario.
Ovviamente loro si trattengono e non usano la super
velocità, però io ho imparato a concentrare il
cosmo in una parte del corpo per imprimere maggiore potenza al colpo e
questo ogni tanto li mette in difficoltà, infatti se non
stanno attenti rischiano di farsi veramente male.
Ehi, loro mi dicono di darci dentro e io obbedisco!
Per poter arrivare a questo risultato mi sono sottoposta per un paio di
settimane a un allenamento spirituale speciale con Mur e Shaka, dove
l’obiettivo era di scovare tutto il cosmo assopito dentro di
me e riuscire ad evocarlo in varie dosi e in vari metodi, ad esempio
sotto forma di sfere di luce oppure sotto forma di barriera.
E questa è stata la parte facile.
Il difficile è stato imparare a evocarlo senza dargli forma
e a gestirlo con rapidità e precisione per aumentare la mia
potenza fisica, in quanto in un combattimento contro qualsiasi nemico
io sarei sicuramente inferiore in quanto potenza muscolare –
o potenza in generale – e che non potrei farmi venire dei
muscolazzi come i loro neanche se mi allenassi cent’anni.
Insomma, per potermela cavare in qualche modo mi sono sottoposta a
diversi allenamenti che, uniti tutti insieme, hanno dato i loro frutti.
Il difficile è stato gestire il lasso di tempo da dedicare
alle varie cose della giornata: la mattina ovviamente era dedicata al
lavoro, il primo pomeriggio all’allenamento fisico e il tardo
all’allenamento spirituale, però capitava a volte
di dovermi fermare in ufficio fino alle sei di sera, così il
tempo per gli esercizi si riduceva notevolmente ed ero costretta a
sacrificare il weekend per non perdere il ritmo…
Insomma è stato un bel casino ma sicuramente ne è
valsa la pena, mi sento più forte e mi sento anche meglio,
era da parecchio che non provavo questa sensazione di soddisfazione
personale negli allenamenti, all’incirca da quando facevo
danza qualche anno fa.
Anche Shura ha notato il mio cambiamento e ne è soddisfatto,
anche se continua a dire che prima o poi diventerò un
maschiaccio…
Come se in fondo non lo fossi già.
Un’altra novità, stavolta un po’
bizzarra, è il fatto che anche la mia Lilli ora vive al
Santuario assieme ai suoi due cuccioli.
Eh sì, la mia vecchia micia ha partorito, oltretutto il
giorno del mio compleanno!
Come faccio a saperlo?
Allora, partiamo dall’inizio: il giorno della mia vendetta
contro quelle persone, mentre ero in spiaggia mi ha telefonato Enrico,
raccontandomi di non aver visto la mia gatta a casa ma di averla
trovata con due cuccioli appena nati accanto a un cassonetto dello
sporco verso fuori paese.
Allora mi ha detto di averli portati tutti a casa sua, nutriti e fatti
visitare da un veterinario, il quale ha affermato che i piccoli avevano
sì e no due giorni e che godevano di ottima salute,
così come la mamma.
Non mi sarei mai aspettata che con la mia partenza i miei avrebbero
buttato per strada la mia Lilli, soprattutto con due cuccioli appena
nati. Sapevo che non la sopportavano molto, ma arrivare a questo
punto…
Insomma, Enrico poi mi ha chiesto quali erano le mie intenzioni, se
volevo portarla con me in Grecia o meno, perché lui poteva
ospitarla solo per una notte o forse due.
La mattina dopo, prima di andare in ufficio, ne ho parlato con Shura
mentre facevamo colazione e lui si è trovato
d’accordo nell’ospitare anche loro,
l’unico problema stava nel fatto che Lilli è
sempre stata una gatta libera di girare - e quindi non abituata a stare
in casa – e sicuramente avrebbe sofferto a rimanere
rinchiusa, e anche se avesse avuto piena libertà si sarebbe
persa per il Santuario…
Senza contare il fatto che poi i gattini, una volta cresciuti,
sarebbero diventati parecchio dispettosi e avrebbero devastato la casa.
Insomma, nel pieno di questa discussione una voce che non ci saremmo
mai aspettati si è offerta di custodire i miei gatti.
Una persona che non avrei mai pensato fosse amante degli animali.
Un cavaliere con un enorme giardino dietro la sua casa.
Esatto, Shaka di Virgo!
Questa sua proposta è stata un bello shock - infatti ho
rischiato di far cadere a terra la tazza del cappuccino -
però ora anche Lilli con Pucci e Puccio vive qui ad Atene e
io posso andare a trovarli quando voglio!
Sui nomi dei gattini io non ho avuto voce in capitolo, hanno fatto
tutto Milo e Kanon dandogli anche un secondo nome: Puccio come secondo
nome ha Saga e Pucci ha Shura.
La spiegazione è semplice: Puccio ogni tanto ha qualche
scatto selvaggio mentre di solito è tranquillissimo
– e qui l’hanno chiamato Saga per via del suo
passato e perché è dei Gemelli – invece
Pucci di secondo nome fa Shura perché ha sempre le unghiette
di fuori e quelle cosettine sono anche abbastanza affilate, come la
lama di una spada, e da qui il secondo nome era scontato.
Le versioni umane non erano poi così contente
nell’essere paragonate a dei gatti, ma alla fine ci hanno
fatto l’abitudine.
Anzi, loro sono i primi che appena vedono quelle pallette di pelo
muovere dei passetti in mezzo all’erba del giardino del
Sharasoju, diventano peggio degli adulti che parlano come dei
deficienti ai bambini piccoli!
Sogghigno mentre ripenso a oggi pomeriggio, quando Saga e Shura, sotto
gli occhi divertiti di tutti, hanno preso in braccio i gattini e li
hanno torturati un po’ grattandogli la pancia.
Che belli questi momenti di pace.
Sposto gli occhi verso il riflesso argentato che la luna lascia sul
mare e dallo stereo parte una canzone che fino a qualche mese fa non
avrei mai neanche ascoltato, ma che ora mi piace molto, anche da
cantare.
Sono parecchio stonata – anche perché è
difficile da intonare – ma dato che sono da sola in
casa…
Vivo per lei da
quando sai
la prima
volta l'ho incontrata,
non mi
ricordo come ma
mi
è entrata dentro e c'è restata.
Vivo per
lei perchè mi fa
vibrare
forte l'anima,
vivo per
lei e non è un peso.
- Vivo per lei anch'io lo sai
e tu non esserne geloso,
lei è di tutti quelli che
hanno un bisogno sempre acceso,
come uno stereo in camera,
di chi è da solo e adesso sa,
che è anche per lui, per questo
io vivo per lei.-
È
una musa che ci invita
- a sfiorarla con le dita-
attraverso un
pianoforte
la morte
è lontana,
io vivo per
lei.
- Vivo per lei che spesso sa
essere dolce e sensuale
a volte picchia in testa ma
è un pugno che non fa mai male-
Vivo per lei lo so
mi fa
girare di
città in città,
soffrire un
po'ma almeno io vivo.
- È un dolore quando parte-
Vivo per lei dentro
gli hotels.
-Con piacere estremo cresce-
Vivo
per lei nel vortice.
-Attraverso la mia voce
si espande e amore produce-
Vivo per lei
nient'altro ho
e quanti
altri incontrerò
che come me
hanno scritto in viso:
io vivo per
lei.
- Io vivo per lei-
sopra un palco o
contro ad un muro
- Vivo per lei al limite-
…anche
in un domani duro.
- Vivo per lei al margine.
Ogni giorno
una conquista,
la protagonista
sarà sempre lei-
Vivo per lei
perchè oramai
io non ho
altra via
La canzone si interrompe qui.
Mi giro e vedo Shura appoggiato con un fianco alla scrivania con il
telecomando in una mano, la macchina fotografica ultima generazione di
Aiolos nell’altra e un sorrisino beffardo in faccia.
-anche se mi hai frantumato un timpano eri in un’angolazione
perfetta, non ho resistito-
-mi hai fatto altre foto?-
-e ora le metto sul pc-
-devo dire ad Aiolos di non prestarti più la sua macchina
fotografica, ormai quel computer è talmente pieno di mie
foto che, in confronto, il book di una modella è vuoto-
-ma tu sei estremamente meglio di una modella, con questa veste rossa
poi…-
-ringrazia Saori, me l’ha regalata lei. E comunque lo so che
canto male-
Mi abbraccia da dietro e mi porta la macchina fotografica davanti al
viso.
-guarda qua-
Fa scorrere varie fotografie scattate poco fa con me davanti alla luna
e con la veste leggermente mossa dal vento.
-in effetti non posso darti torto, non sembro neanche io in queste foto-
-sei irresistibile, vuoi ficcartelo in testa o no?-
Me la ridacchio sotto i baffi mentre Shura, partendo da un bacio sul
collo, finisce per sdraiarmi sul letto…
***
Mi sveglio grazie al mio orologio biologico - puntuale come un orologio
svizzero – e, vedendo Shura ancora profondamente
addormentato, prendo i vestiti dall’armadio e sgattaiolo
silenziosamente in bagno per una doccia veloce prima di andare
all’arena per l’allenamento quotidiano.
Scendo allegramente fino oltre la prima casa e il mio maestro
è già lì pronto che mi aspetta.
-buongiorno Dohko!-
-buongiorno a te, mattiniera come al solito-
-certo! Forza, sono pronta a cominciare-
-perfetto. Oggi volevo verificare tuoi progressi con un combattimento-
-io contro te?-
-no, tu contro quattro avversari-
Sgrano gli occhi per la sorpresa.
-quattro???-
-esatto. Solitamente quando si combatte difficilmente si è
uno contro uno, è più facile trovarsi circondati
da svariati avversari e quindi voglio vedere come te la cavi in questa
situazione-
In silenzio prendo i miei guanti da allenamento e li infilo.
-e chi sono i miei avversari?-
-Milo, Kanon, Death Mask e Al-
Allaccio per ultimo il guanto destro e stringo un paio di volte le mani
a pugno per sentirmeli addosso.
-poteva andarmi peggio-
Dopo un veloce riscaldamento arrivano i miei avversari, segno che
inizia la mia prova.
-potete cominciare!-
Neanche il tempo di sentire queste parole che due braccia mi sollevano
da terra prendendomi di spalle.
-ehi ma loro usano la velocità! Non vale!-
-io non ho mai detto che i tuoi avversari si sarebbero trattenuti-
-accidenti Dohko, certe cose dovresti specificarle subito!-
Mi divincolo cercando di liberarmi ma niente da fare.
-Saruccia credi veramente che agitandoti così riuscirai a
liberarti?-
-a quanto pare non posso, Deathy caro… allora proviamo
così-
Concentro il cosmo sul piede destro e sferro un rapido calcio
all’indietro colpendo il ginocchio di Deathy, che finalmente
mi lascia andare e che lancia delle belle imprecazioni per il male.
-Dohko, neanche io mi devo trattenere, vero?-
-ovviamente no -
-perfetto-
Mi metto in posizione di guardia mentre i cavalieri mi circondano.
Di fronte ho Milo, a destra Deathy, a sinistra Kanon e Al alle mie
spalle.
In questi casi meglio non fare mosse avventate, così aspetto
che siano loro a farsi avanti.
Milo e Kanon scattano contemporaneamente cercando di colpirmi
rispettivamente al collo e al fianco, allora carico rapidamente il
cosmo nelle gambe e faccio un bel salto per evitarli, solo che qualcosa
mi afferra la caviglia destra e mi sbatte a pancia in giù al
suolo.
Quando mi riprendo dalla botta - CHE MALEEEEEEE! – mi giro e
vedo la manona di Al stringermi la caviglia e il piede di Deathy
arrivare velocemente verso la mia pancia.
Non riesco ad evitare il colpo e lo prendo in pieno, rimanendo senza
fiato per un attimo che mi pare un infinità.
Quando la sua gamba si abbassa di nuovo, con le mani impregnate di
cosmo riesco a bloccarlo e a cacciarlo via facendogli perdere
l’equilibrio, così mi libero velocemente anche
dalla morsa allentata di Al e mi rimetto in piedi.
Senza perdere tempo mi avvento su Deathy ancora mezzo traballante e gli
sferro un calcio dritto dritto sul fianco sinistro, per poi abbassarmi
velocemente schivando il pugno di Milo e usare una presa di judo con la
quale, aiutandomi con la schiena, ribalto il cavaliere di Scorpio con
il sedere a terra.
Percepisco Kanon che si sta avvicinando pericolosamente al mio sterno,
allora creo una barriera all’ultimo secondo bloccando
l’attacco, e poi velocemente lo stendo con una ginocchiata
nello stomaco e una gomitata sul collo.
E tre sono a terra.
Manca solo Al.
Mi giro per cercarlo ma una mano mi prende per la faccia e mi solleva
da terra.
Cazzo!
Al sogghigna mentre penso velocemente a come liberarmi; rilascio il mio
cosmo in modo da farlo esplodere attorno a me, mi concentro al massimo
fino a quando la presa si allenta e finalmente riesco ad appoggiare i
piedi al suolo, giusto in tempo per finire a terra grazie al calcio
basso di Kanon.
Atterro proprio di culo e sono costretta a rotolare via per evitare di
farmi pestare – nel vero senso della parola – da
lui e Al.
Con una capriola all’indietro sono di nuovo in piedi e in
posizione di guardia cercando di studiare la situazione e prefissandomi
l’obiettivo di farli cadere tutti e quattro a terra.
Il più malconcio mi sembra Deathy, così mi
avvento velocemente su di lui cercando di afferrarlo con una presa e di
sbatterlo a terra, ma purtroppo per me reagisce ai miei attacchi senza
problemi mentre io devo pure stare attenta a Kanon e Milo alle mie
spalle.
Rapidamente mi abbasso tentando un calcio basso, ma niente,
così nel rialzarmi concentro due sfere di cosmo tra le mani
con le quali riesco a colpire Deathy e Kanon sotto il mento
scaraventandoli lontano, mentre Milo mi afferra per un braccio e mi
immobilizza portandomelo con forza dietro la schiena.
-davvero niente male dolcezza, si vede che sei allieva di Dohko-
-non è ancora finita, sappilo-
Concentrando il cosmo nelle braccia riesco ad avere forza sufficiente
per un confronto diretto con Milo, che sta cercando di non perdere
posizione.
Bruciando ancora di più gli rifilo una testata e, dopo una
veloce giravolta per caricarmi, gli rifilo un bel calcio al fianco
sinistro.
E siamo a tre.
Wow, non me la sto cavando poi così male, no?
Tento il confronto diretto con Al ma non ottengo alcun risultato.
Ormai ho il fiatone e comincio a non essere più rapida come
prima.
Stavolta è Al che parte all’attacco, infatti si
mette nella posizione del Great Horn.
CAZZO!!!
A mali estremi, estremi rimedi!
Chiudo gli occhi per cercare di concentrarmi meglio, alzo il braccio e,
nel palmo aperto della mia mano, si posano l’arco e la
freccia dell’armatura del Sagittario.
Mi posiziono pronta a scoccare quando la voce di Dohko mi blocca.
-Sara non puoi usare l’arco!-
-perché no?-
-perché qua si testano le tue capacità come
combattente, non come arciera-
-ma non è giusto!-
Presa dal battibecco mi sono dimenticata completamente
dell’attacco di Al, che mi coglie impreparata e che mi
scaraventa contro la pietra dura dei gradoni mozzandomi il fiato.
E dire che, poco prima dell’impatto contro la pietra, ho
creato una sottilissima barriera di cosmo per limitare i danni!
-accidenti Sara, ti sei fatta male?-
Sento che invece della schiena ho migliaia di pezzettini piccoli come
granelli di polvere pronti per in bel mosaico, però
appoggiandomi alla pietra riesco a rialzarmi mentre tutti i ragazzi
– che probabilmente hanno assistito allo scontro –
corrono verso di me per sorreggermi.
-Sara come va?-
-fa male…-
-Shura levale la maglietta e falla sdraiare, voglio controllare i danni-
Shura obbedisce all’ordine di Shaka – chiunque ci
sia lassù, fà in modo che per i loro occhi io sia
in costume da bagno! - e il contatto della pietra fredda con la pelle
nuda mi provoca un brivido di freddo, ma non è veramente
niente in confronto alle stelle che vedo mentre una mano passa sulla
mia schiena premendo qua e là.
Mentre dei lacrimoni mi scendono dalle guance maledico mentalmente
chiunque mi stia toccando.
-è tutta colpa mia, ho scagliato il mio colpo più
potente senza trattenermi-
-stai tranquillo Al, è solo una botta, si
rimetterà presto-
-sì però Mur… Shura perdonami-
-non fa niente Al, Sara non cederà per così poco,
è più combattiva di quanto pensi. Prima di finire
contro i gradoni ha creato una barriera di cosmo per attutire
l’impatto, e non credo che chiunque ci sarebbe riuscito. Non
con quella rapidità e in un momento simile, almeno-
-in effetti hai ragione, però mi sento comunque responsabile-
-hai semplicemente fatto quello che ti avevo chiesto, Al, e lei
nonostante tutto è riuscita a tenere testa a te e agli
altri, ha superato brillantemente la prova-
A queste parole di Dohko alzo il braccio in segno di vittoria.
EVVAAAAIIIII!!!
Appena qualcosa di ghiacciato cade sulla pelle della schiena i sensi mi
vengono meno.
***
Buio.
C’è solo buio attorno a me.
Inizio a tremare perché una strana angoscia parte dalle
gambe e si impossessa del mio corpo.
-c’è qualcuno?-
Nessuna risposta.
Con le mani mi afferro le braccia cercando di contenere il tremolio.
Sento una presenza vicino a me.
-chi sei?-
Improvvisamente un bagliore accecante oscura due persone e sono
costretta a mettere una mano davanti agli occhi da quanto è
intensa la luce.
L’ultima
domanda che hai fatto è veramente sciocca.
-chi ha parlato? Chi sei?-
Non mi riconosci?
-no, però… la tua voce non mi è
nuova… ma come fai a parlarmi nella mente?-
Mi sembra logico
parlarti nella mente, io sono dentro di te.
-cosa vuol dire che sei dentro di me?-
La mia voce…
non ti sembra familiare?
-siuramente l’ho già sentita ma non ricordo
dove…-
Coraggio, prova a fare
un piccolo sforzo.
-…non riesco a ricordare-
Non ha alcuna
importanza, adesso è tempo che ti risvegli perché
è tornato.
Inizio a tremare sempre più forte.
Gli occhi si inumidiscono.
È tornato.
Lui è tornato.
Quella voce non ha detto il nome ma ho capito di chi stiamo parlando.
Sento già il suo cosmo fiammeggiante che si sta avvicinando
per avvolgermi.
…ati…
…ra…
***
-SVEGLIATI! SARA SVEGLIATI! NON C’È TEMPO, APRI
GLI OCCHI!-
La voce preoccupata di Shura mi riporta alla realtà,
tuttavia quell’inquietudine non mi ha ancora abbandonata e ho
capito il perché.
Infatti la sua presenza è già
nell’aria, dorata e calda come me la ricordavo.
Il sogno mi ha anticipato il suo ritorno.
Riesco a mettermi seduta con le mie sole forze - non sento
più nulla alla schiena – nonostante i battiti
impazziti del mi cuore e mi rimetto la maglietta.
Guardo uno per uno i volti dei cavalieri e, dalle loro espressioni,
deduco che l’hanno percepito chiaramente anche loro. Gli
sguardi si fanno decisi e duri mentre richiamano le armature dorate a
proteggerli.
È arrivato il giorno della resa dei conti.
Aras è tornato.
SPAZIO AUTRICE (ULTRA
RAPIDO!!!)-------
Ciao a tutti!
Scusate se vado di frettissima ma è un periodo un
po’ incasinato e per la seconda volta (o terza? ho perso il
conto) non riesco a rispondere alle vostre recensioni, perdonatemi!!!
Grazie per tutto il sostegno che mi avete dato finora, ora che la
faccenda si complica spero di poter contare ancora su di voi!
Un velocissimo e doveroso ringraziamento a Sesshy94 che mi ha aiutata
con la parte artimarzialistica del capitolo, GRAZIEEEE!!!
Alla prossima!!!
Sary
|
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Capitolo 24 *** Attack ***
CAPITOLO
24 - ATTACK
I cosmi si
stanno espandendo e agitando in maniera vorticosa.
Mi alzo in piedi
senza fatica, guardando fisso a terra.
Senza pensarci
due volte stringo bene i guanti usati negli allenamenti e mi preparo
psicologicamente a ciò che sto per fare.
Alzo decisa lo
sguardo.
-ragazzi,
stavolta me ne occuperò io. Statene fuori-
Tutti mi
guardano stupiti.
-stai
scherzando, vero?-
-no Kanon, non
sono mai stata così seria-
-il colpo di Al
ti ha dato alla testa? Non sei in grado di affrontarlo da sola-
-sì
invece, io sono l’unica che può fronteggiarlo.
Restate qui e non muovetevi-
Mi incammino
verso la fonte del cosmo caldo e solare di Apollo quando una mano mi
afferra il braccio costringendomi a voltarmi.
-Sara non ti
lascerò fare nulla di simile. Non da sola. Vengo con te-
-Shura questa
è una cosa tra me e Aras, non interferire-
-perché
ti comporti così? Stai nascondendo qualcosa?-
-…
no, assolutamente niente-
Bugiarda.
Sei una sporca
bugiarda.
Devi dirgli del
discorso fatto l’ultima volta, ammettere che nutri la
speranza di un ripensamento sul suo obiettivo…
Quella volta non
ne hai parlato ma adesso è tempo di vuotare il sacco!
Questo
è quello che mi dice il cuore.
La testa,
invece, mi impone di lasciarlo all’oscuro della faccenda e di
fare per conto mio.
-Sara!-
A questo
richiamo sollevo la testa fino a fissarlo dritto negli occhi, dove
leggo la sua determinazione e anche la sua testardaggine a non mollare.
-Shura voglio
parlargli da sola, lasciami andare-
-no, non lo
farò-
Mi divincolo ma
non molla la presa.
Guardo la parte
di braccio non coperta dall’armatura, le linee morbide che
delineano i suoi muscoli e poso lo sguardo sulle dita che mi premono
sulla pelle.
-…
perdonami…-
Dopo avergli
sussurrato questa parola espando il cosmo e, con una veloce ginocchiata
nello stomaco, mi libero e inizio a correre verso Apollo.
Peccato che in
un nanosecondo Aiolos e Saga siano già davanti a me.
-spostatevi!-
-Sara non ti
permetteremo mai di affrontare un pericolo del genere da sola!-
Non fermo la mia
corsa, anzi, aumento la velocità mentre impasto cosmo
sufficiente per bloccare loro e anche gli altri.
-Sara-
La voce che ha
appena pronunciato il mio nome mi fa perdere la concentrazione e
fermare di colpo a pochi centimetri da Saga, che mi blocca le spalle
con la mani.
Lentamente mi
volto verso sinistra e in me si scatena un turbine di emozioni
contrastanti, ma in primis le lacrime.
È
lì, col sorriso dolce che ricordavo, i biondi capelli mossi
dal vento e gli occhi azzurri più del cielo, con le braccia
allargate per accogliermi in un abbraccio.
No, non resisto.
Mi libero con
uno schiaffo delle mani di Saga e corro fino ad affondare il viso nel
suo petto e sentirmi stringere con affetto fraterno.
-Aras…-
-sono tornato,
sorella mia, ora sono qui-
-mi…
mi sei mancato…-
Le parole
muoiono in gola, non riesco a formulare frasi di senso compiuto,
così mi lascio cullare dal calore del suo corpo e dalla
carezza che all’inizio serviva solo a rassicurarmi, ma che
poi si è messa a giocare con le ciocche mosse dei miei
capelli.
Chissà
quanto tempo è passato…
Quasi certamente
qualche minuto scarso, sufficiente per riprendere lucidità
mentale e per porre la fatidica domanda che ho sulla punta della lingua.
-Aras, hai
riflettuto sul discorso dell’altra volta? Che cosa hai
deciso?-
Lui non
risponde, ma sento chiaramente che sta emettendo dei lunghi respiri
profondi.
Serro le labbra
prima di dire qualsiasi altra cosa, ho bisogno di sentire la sua voce.
Ho bisogno di
sentirmi dire che l’umanità non è
più in pericolo.
-sorella mia, ho
passato questo mese a riflettere sulle tue parole e
sull’eventualità che tu avessi ragione, che forse
il mio giudizio sugli uomini era dettato unicamente da un odio
ingiustificato e insensato, tuttavia…-
Quel
“tuttavia” appena accentuato ha già
mandato in frantumi ogni mia speranza.
-…
anche sforzandomi non sono riuscito a trovare quel qualcosa che mi
convincesse del fatto di essere nel torto. Io sono nel giusto, io sono
la giustizia resa umana-
Lo stringo a me
ancora più forte.
Non riesco a
contenermi, inizio un silenzioso pianto.
Che stupida, e
pensare che mi ero illusa di risolvere tutto così
velocemente…
Sei
una sciocca. Solamente tu potevi pensare di poter cambiare le
convinzioni di una persona tramite un discorso.
Ancora
tu… chi sei?
Semplicemente
sono te. Per meglio dire, sono la parte più razionale di te
stessa. Quella sfaccettatura della tua anima che già sapeva
che Apollo non avrebbe accettato un cambiamento dei suoi piani.
Ammettilo, hai voluto solamente illuderti per non prendere in
considerazione l’eventualità di uno scontro
diretto tra le persone che ami.
Basta, non ti
voglio ascoltare!
È
difficile accettare la realtà, ma farlo è una
dimostrazione di maturità.
-sorella mia, ti
percepisco smarrita nei tuoi pensieri…-
Riprendo il
contatto con la realtà, con le braccia di Aras che mi
stringono forte e le voci dei cavalieri che mi chiamano.
-non
è niente. Ho preso atto della tua decisione e anche di
quello che non avrei voluto fare-
Velocemente
impasto il cosmo per imprimere maggiore potenza al ginocchio, ma prima
che questo colpisca Aras, mio fratello si è già
spostato e, ben nascosto dietro i suoi servitori, mi guarda con occhi
severi, ma allo stesso tempo tristi e stupiti.
In un
nanosecondo ci ritroviamo separati dai cavalieri e dai suoi seguaci.
Shura, arrivato
al mio fianco, sfiora la mia mano.
Abbasso lo
sguardo e gliela stringo.
Torno a guardare
attraverso le armature d’oro cercando di incrociare lo
sguardo di Aras, notando che la sua schiera è aumentata
notevolmente di numero in un battito di ciglia.
-Sara…-
-lui
è mio. Dillo anche agli altri-
-ho capito. Stai
attenta-
-anche tu. E
scusami per prima-
-tranquilla-
Dopo una stretta
più forte con le dita di Shura, la mia mano scivola via
dalla sua mentre i ragazzi partono all’attacco delle guardie
di Apollo, facendole sparpagliare per il circondario del Santuario.
Rimaniamo solo
io e lui, a fissarci negli occhi come se cercassimo di leggerci
nell’animo per trovare qualsiasi motivazione valida che
impedisca questo fratricidio.
Purtroppo
sarebbe una ricerca inutile ed entrambi lo sappiamo benissimo.
Nonostante la
ferita sanguinante che mi strazia il cuore parto all’attacco
diretto cercando un corpo a corpo, ma non riesco a far andare a segno
nessun colpo perché Aras li schiva con una
facilità impressionante.
Quando con una
mano blocca un pugno e allo stesso tempo immobilizza la mia mano, resto
stupita per un secondo prima di essere attirata verso di lui per via di
un rapido movimento del suo braccio.
-basta
così Sara, per favore, non voglio farti del male-
-non voglio
neanche io… ma tu vuoi distruggere
l’umanità e io no-
-è il
destino che ci ha messi l’uno contro l’altra,
sorellina, perché …-
Aspetto il resto
della frase, ma invece libera la presa e con le mani si tiene la testa
preso da alcune convulsioni.
-Aras?-
Non risponde,
anzi, comincia ad urlare.
-ESCI DA ME!
BASTA! NON VOGLIO… TU LO FARAI PERCHÉ IO TE LO
ORDINO… NO NON POSSO! LO SAI CHE… CEDI, ARAS,
CEDI!...-
Continuo a
fissare quello spettacolo immobile, non capisco cosa gli stia
succedendo e non riesco a fare niente da quanto la cosa mi abbia presa
alla sprovvista.
Il suo cosmo
sbalza da un livello rasente lo zero alla piena espansione mentre ormai
è costretto ad inginocchiarsi a terra per avere una postura
stabile.
-ARAS! COSA TI
SUCCEDE?-
-ALLONTANATI…
SCAPPA! LUI STA… MI STA…-
Panico.
Panico totale.
Sta sbiancando
rapidamente e la sua voce ormai sta diventando un gemito strozzato.
L’unica
cosa che riesco a pensare è di richiamare qualcuno dei
cavalieri per aiutarlo, sta soffrendo moltissimo, lo sento, ma appena
comincio a rilasciare la mia aura…
Fermati.
Perché?
Non vedi cosa gli sta succedendo?
Vedo
perfettamente, ed è meglio così.
Cosa
vuoi…
ATTENTA!
Non afferro in
tempo il significato di quell’avvertimento che un colpo
veloce e preciso allo stomaco mi blocca ogni pensiero e reazione, poi
finisco a terra per via di un calcio preso in pieno
all’avambraccio.
-mortale, come
hai osato metterti contro di me?-
Facendo
pressione anche sul bracco colpito riesco a mettermi a gattoni prima di
sputare saliva.
L’unica
cosa che riesco a notare è che il cosmo di Aras è
cambiato: non è più quello caldo, solare e
controllato di prima, ora è come un incendio indomabile che
devasta una foresta.
Alzo per quanto
mi è possibile lo sguardo e ho come l’impressione
di non avere di fronte lo stesso ragazzo di poco fa.
Anzi, ne sono
certa: gli occhi color cielo di prima ora sono diventati due stalattiti
di ghiaccio che mi trapassano l’anima.
-sostieni di
voler proteggere l’umanità dalla mia furia, ma non
riesci nemmeno a proteggere te stessa… hai troppe pretese,
lurida umana-
Cerco di tornare
padrona del mio respiro mentre inizio a tremare.
No, non
è Aras.
Lui
non mi avrebbe mai parlato così.
-chi…
chi sei?-
-io sono Febo
Apollo, dio del sole, colui che punirà
l’umanità per aver osato sfidare le
divinità. Colui con cui hai sempre parlato fino ad ora era
solo il guscio che mi ospitava, ma che ora ha esaurito il suo compito-
Chiudo gli occhi
senza un preciso motivo.
Il guscio.
Per lui Aras
è solo un oggetto senza alcun significato.
Le braccia
cedono e mi ritrovo col mento a terra.
-alzalo sguardo
e ammira tutto il mio splendore-
Come ipnotizzata
da quella voce così profonda, decisa, atona, sollevo le
palpebre e lo sguardo giusto in tempo per veder adagiarsi sul suo corpo
i componenti dell’armatura color sole che avevo visto quella
volta, quando ero stata rapita.
Il mio respiro
irregolare lo riporta a me, si avvicina e mi solleva per il collo della
maglietta causandomi quasi la soffocazione.
-in te alberga
lo spirito di Artemide, la mia amata gemella, la sento impaziente di
uscire dal suo guscio… esci dal tuo corpo e lasciala tornare
tra noi-
FRATELLO!
APOLLO!
Allora tu sei
Artemide, la dea che si è reincarnata in me.
Sì,
sono proprio io.
Perché
ti sei fatta viva solo ora?
Semplicemente
aspettavo il momento propizio.
Propizio per
cosa? Per prendere il possesso sul mio corpo?
…
Rispondimi!
Volevi usare il mio corpo per tornare sulla Terra, non è
così?
Lo
ammetto, è così. Il mio obiettivo è
sempre stato quello di usarti per aiutare il mio amato fratello.
Hai una bella
faccia tosta! Sai perfettamente come la penso e quindi sai che non
cederò senza lottare!
Nel pieno della
mia lotta interiore alcune dita mi premono con forza sulla gola.
-avanti
ragazzina, lascia uscire Artemide!-
-…
non lo far… ò mai…-
APOLLO
FERMATI! NON FARLE DEL MALE!
Le loro voci si
confondono nella mia mente mentre percepisco i sensi venirmi meno.
In un ultimo
tentativo dettato dalla disperazione espando il cosmo fino a sentirmi
bruciare le vene.
-è
inutile che opponi resistenza, non ti libererai tanto facilmente-
Ignoro
l’avvertimento di Apollo e continuo a liberare energia,
voglio riuscire a richiamare l’armatura di Artemide
esattamente come lui è riuscito ad evocare la sua.
FERMATI!
NON HAI LA FORZA SUFFICIENTE PER RESISTERE A QUESTA PRESSIONE! RISCHI
DI NON SOPRAVVIVERE!
Non mi importa
niente! Ho promesso che non sarei più stata un peso e voglio
mantenere la parola!
NON
FARLO! È UN SUICIDIO!
Continuo
ad accrescere l’aura attorno a me, non importa se sento dei
dolori allucinanti alle articolazioni e il cuore minaccia di esplodermi
nel petto, ce la devo fare, devo richiamare la mia armatura!
Ormai
è una sfida con me stessa e voglio vincere!
SEI
AL LIMITE, FERMATI!
Stavolta
Artemide ha ragione, sento che se mi spingo oltre il mio fisico non
reggerà.
Sto per
abbandonarmi alla sconfitta quando vedo una scia che dal bianco sfuma
verso il viola e che sta venendo in questa direzione a gran
velocità.
Il mio cosmo si
sta agitando e inizia a battere come un tamburo.
Tu-tum.
Tu-tum.
Tu-tum.
Tu-tum.
Tu-tum.
Tu-tum.
Sempre
più veloce.
Non
ci posso credere… ci sei riuscita…
Quando le varie
parti della corazza si posano sulla mia pelle sento tornarmi le
energie, la stanchezza e il dolore di prima svaniscono completamente e
mi sento leggera come una piuma.
-anche se hai
richiamato la sacra armatura di Artemide non è affatto
finita, non puoi competere contro di me. Non percepisci i cosmi
indeboliti dei tuoi cavalieri? Se non riescono loro a mettere in
difficoltà i miei servi come speri di pretendere di chiudere
la questione con me?-
Finora non mi
sono preoccupata dei ragazzi, ma ora che Apollo me lo fa notare i loro
cosmi sono notevolmente indeboliti, anzi, quello di Aiolia è
diminuito ancora in questo preciso istante.
Con uno gesto
veloce delle braccia riesco a liberarmi dalla morsa di Apollo sul collo
e finalmente torno ad appoggiare i piedi per terra, giusto in tempo per
poter scattare e correre in soccorso dei ragazzi.
Dopo qualche
metro sento qualcosa che si avvicina pericolosamente alla mia schiena,
ma riesco ad evitarlo facendo un balzo verso l’alto e, una
volta in aria, istintivamente con il cosmo stacco l’enorme
luna adagiata nell’incavo tra le due ali e mi ci siedo sopra.
Come se
l’avessi sempre fatto, sempre tramite il rilascio della mia
energia interiore, la faccio sollevare più in alto in modo
da cercare con lo sguardo le posizioni dei cavalieri, però
qualcosa blocca la salita di colpo facendomi perdere
l’equilibrio e cadere.
Poco prima di
finire per terra concentro le energie sufficienti nelle braccia, riesco
ad attutire la caduta e a rimettermi in piedi con una capriola
all’indietro.
-non ti
permetterò mai di ricongiungerti ai tuoi cavalieri-
-se è
una minaccia sappi che non mi fa paura-
Come se avessi
lanciato il guanto di sfida Apollo stacca il sole
dall’armatura e lo fa sollevare con il cosmo fino a
raggiungere la mia luna.
-ora
combatteremo ad armi pari. Vedremo una volta per tutte chi, tra i
gemelli Artemide e Apollo, è il più forte-
FERMATEVI!
NON FATELO OPPURE UNO DI VOI CERTAMENTE MORIRÀ!
Che cosa ti
importa? Se io muoio il corpo è tuo, non sei contenta?
STUPIDA!
SE TU MUORI IO NON POSSO PIÙ USARE IL TUO CORPO! SE LA TUA
ANIMA ABBANDONA LA CARNE IO NON HO PIÙ VITA DENTRO DI TE!
Puoi sempre
reincarnarti in qualcun'altra, a te cosa cambia?
CAMBIA
INVECE! Io…
Tu cosa? Avanti,
rispondimi!
Io
mi sono affezionata a te! Mi assomigli più di quanto tu
possa ammettere, entrambe siamo fiere, orgogliose, indipendenti e
vendicative… sei identica a me e per questo mi rispecchio in
te più di quanto io stessa immagini!
Non dire
stronzate, io non sono come te!
Sapevo
che non lo avresti mai ammesso, ma so che in fondo lo pensi anche tu.
All’inizio eri una stupida ragazzina che sapeva solamente
piangersi addosso, e questo non faceva altro che far aumentare il
desiderio di addormentare la tua anima per sempre e di impossessarmi
del tuo corpo; ma poi, come una leonessa, hai iniziato a reagire. Ogni
tuo sforzo lentamente mi ha fatto apprezzare la persona che sei, e la
tua determinazione nel spingerti oltre il limite ti rende veramente
onore.
Che cosa vuoi
dire con tutto questo? Che ora non ti dispiaccio?
Esattamente.
Inizialmente aspettavo solo il momento per prendere il tuo corpo, ma
ora non voglio agire in questo modo, non voglio addormentarti per
sempre. Tu sei come me. E voglio dirlo anche a mio fratello Apollo.
È il
classico trucco “mi fingo amica e poi ti pugnalo alle
spalle”, lo conosco benissimo, non mi freghi!
Durante la
discussione mentale con Artemide sono riuscita solamente a schivare i
vari attacchi di Apollo, però l’ultimo che ha
scagliato trapassa l’armatura e mi prende il polpaccio destro
in pieno.
Cado a terra
cercando di con una mano di far arretrare il sangue che scorre sul
metallo e gocciola a terra.
Per
favore, lasciami parlare con lui!
No!
Non potendo
più contare sull’agilità di prima
diventa difficile evitare gli affondi di Apollo, e infatti oltre al
polpaccio anche l’avambraccio sinistro viene colpito e ora
perde sangue.
Mentre ansimo
per la stanchezza, combattuta tra Artemide che urla di lasciarla uscire
e le ferite che mi privano di energie preziose, il cosmo di Aphrodite
si sta spegnendo.
Non
c’è più molto tempo, non potrai
resistere ancora a lungo, permettimi di parlargli!
Hai ragione, non
c’è più molto tempo, devo concludere la
faccenda al più presto.
Richiamo dalla
luna sospesa nel vuoto l’arco e una freccia e mi appresto a
scoccare.
NO!
FERMATI!
-Apollo, ora la
finiremo una volta per tutte-
-hum, pretendi
di colpirmi con l’arma preferita di mia sorella?-
-non pretendo,
lo faccio e basta. Questa storia deve finire-
-non lo farai, e
ora ti illustro anche il motivo…-
Dopo aver
abbassato lo sguardo quell’azzurro cielo e
un’espressione di assoluto terrore in volto incrociano i miei
occhi.
-SARA SBRIGATI!
FALLO! SOLO COSÌ POTRAI LIBERARMI!—
-ARAS!-
-SBRIGATI NON
È RIMASTO MOLTO TEMPO! NON POTRÒ TENERLO A BADA
ANCORA A LUNGO!-
Nel dettarmi le
istruzioni ha allargato le braccia per invitarmi a scagliare la freccia.
NO!
NON FARLO!
Le gambe hanno
cominciato a tremarmi assieme alle braccia, cerco di resistere in
posizione ma non ci riesco, l’idea di ferire Aras…
Devo farlo, per
l’umanità!
Per la salvezza
della terra!
Per i cavalieri!
…
Ma quegli
occhi…
…
No, non posso
farlo.
Non ci riesco.
Abbasso
l’arco sconfitta dall’affetto verso Aras mentre da
mio fratello parte una risata di vittoria.
Le forze vengono
a mancare e cado in ginocchio versando silenziose lacrime mentre Apollo
si avvicina lentamente a me stringendo in mano una sfera di luce che
raccogli all’interno una potenza che chiamare devastante
è veramente poco.
Non ce
l’ho fatta.
Non ne ho avuto
il coraggio.
Non sono
riuscita a fermare Apollo e a salvare Aras.
Mi dispiace
ragazzi.
Ho fallito.
Ho condannato
l’umanità.
Shura perdonami
se puoi…
Mentre
mentalmente chiedo scusa a ognuno dei cavalieri abbasso il capo per il
colpo di grazia.
-SARA!-
-SARA RESISTI!-
-SARA SIAMO QUI-
Le voci dei
ragazzi infliggono la pugnalata definitiva al mio cuore.
Non riesco a
voltarmi per vederli avanzare con le ultime stille di energia rimaste.
-ADDIO!-
È con
questa ultima parola che me ne andrò dalla mia amata Terra.
Serro le
palpebre e attendo la mia esecuzione.
***
Un rumore.
Uno solo.
Metallo spezzato.
Carni lacerate.
Una folata di
vento freddo mi colpisce in faccia.
Un verso
strozzato di dolore.
Un colpo dietro
la nuca e poi il nulla.
SPAZO
AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEEE---------------------------
Ciao a
tuttiiiii!!!
Per prima cosa
scusatemi se nel capitolo precedente ho super accorciato lo
“spazio autrice”, chiedo perdonoooooooo!!!
Stavolta
però sono qua, pronta a rispondere alle vostre recensioni e
a scrivere una marea di cacchiate.
Anzi, partiamo
subito!
La prima cosa
che volevo dire è che per questo capitolo ho cercato di
cambiare stile di scrittura, ho voluto provare a dargli
quell’impostazione tesa e preoccupante che – a mio
avviso – si ha quando si affrontano certe situazioni
difficili.
È
stato un esperimento e anche nel prossimo capitolo
sperimenterò un’altra cosetta, poi voi mi direte
se è stata una buona idea o no ^^
Passiamo ai
ringraziamenti ^.^
Sabri92:
in effetti battersi contro 4 cavalieri d’oro non
dev’essere una passeggiata neanche per un altro
saint… comincio a credere di aver reso Dohko più
sadico del solito… che mi dici del ritorno di Aras? Fammi
sapere! ^^
Terry
Alchemist 22: lo so che ho scelto UN cavaliere in particolare XD e non
l’ho neanche fatto apposta XD tanto più
avanti vorrai la mia pelle, quindi non mi pento di quello che ho
scritto XD
Sesshy94:
ciao carissima! Ancora grazie per l’aiuto per il capitolo
precedente ^^ quando mi hai scritto “Mammina quanto
si danno da fare Sary e Shura!!!!!” sono andata a
controllare, ed effettivamente sono parecchio attivi sotto quel punto
di vista O_O oddio ho creato due mostri! O__O comunque ci hai
preso, la voce che tormenta Sara è proprio Artemide!
Chissà che succederà ora? Mah,
chissà… XD
EriS_SaN:
mi fa piacere sapere che nel capitolo precedente non ho toppato ^^ Yeah
XD spero che anche in questo si capisca tutto, tra
l’immaginare la scena e descriverla c’è
un abisso più grande di quello che si pensi. Comunque
Artemide si è fatta viva! Contenta? XD
Anzy:
eh già, prima o poi Aras doveva tornare, non poteva andare
sempre tutto liscio…
NinfaDellaTerra:
ti dirò, una figuraccia tipo quella di Sara con Camus
è capitata realmente, solo che in quel momento cantavo
usando il phon acceso come microfono… infatti ero tentata d
scrivere questa scena, poi però ho preferito mettere quella
che mi sembrava decisamente peggio XD ma quanto voglio bene
ai miei attori XD grazie per il
“bravissima”, spero di meritarlo anche per questo
capitolo ^^
Gil88:
purtroppo Apollo non è stato sistemato… o almeno
non sembra da come si è concluso il capitolo… mi
dispiace ma fino al prossimo non avrai un quadro chiaro di cosa
è successo XD posso chiederti un favore? Mi mandi
le foto della tua festa con i Gold? Così gli rinfaccio le
cazzate che fanno e poi mi faccio quattro risate XD per
favoreeeeeeeeeeeeeeeee!!!
miloxcamus:
mi è piaciuta l’idea di Sara come una bomba umana,
come hai detto tu (anche se in realtà l’ho
immaginata grande come una bomba nera e tonda tipica dei cartoni
animati che salta in aria XD). Apollo doveva pur tornare,
c’erano troppe questioni in sospeso, no?
Snow
Fox: ciao cicci! Grazie per tutti i complimenti ^^
però devo correggerti: Apollo non sta sempre a rompere, era
da un po’ che non compariva e giustamente si è
offeso nel leggere quello che gli hai scritto. Adesso è
nell’angolino tutto mogio mogio a fare cerchiolini in
terracon le dita ripetendo “mi odiano tutti, sono un
incompreso, amo i Tokio Hotel…” XD
Ai91:
la guerra è cominciata, già, e
c’è bisogno dell’aiuto di tutti i
cavalieri per vincere. TUTTI. Mur compreso. Anche se non ha
l’assicurazione sulla vita. XD che mi
dici del chappy? Fammi sapere ^^
Come sempre
rinnovo i ringraziamenti anche ai Favolosi Fantasmini, vi
adorooooooooooooooooo!!!
|
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Capitolo 25 *** Hero ***
CAPITOLO
25 - HERO
Le voci di Milo e Camus arrivano come sussurri alle mie orecchie.
-come sta?-
-lascia che dorma, è meglio così-
-ma prima o poi si risveglierà-
Stringo forte le palpebre mugolando.
Ragazzi, perché dai vostri toni sembra che stiate piangendo?
-si sta svegliando-
-è già sveglia, Milo-
-Sara…-
Sentendo pronunciare il mio nome sforzo le palpebre per alzarle e non
riesco a distinguere quello che vedo, davanti a me
c’è solo una forma indefinita colorata di rosa,
bianco azzurro e blu.
(Let
me be your
hero)
Would
you
dance if I asked you to dance
Would
you
run and never look back
Would
you
cry if you saw me crying
Would
you
save my soul tonight
Strofino una mano sugli occhi e lentamente torno padrona della mia
vista riuscendo a distinguere Milo e Camus dal soffitto.
Che strano, hanno gli occhi arrossati…
Facendo forza sulle braccia tento di alzarmi ma un dolore allucinante a
sinistra me lo impedisce.
-non sforzarti, sei ancora debole-
-Camus… cosa è successo? Dove sono?-
-sei… a casa. Hai dormito per quasi tre giorni e sicuramente
sarai spossata-
-e Aras? Dov’è?-
-ecco vedi… Aras si è ritirato. Se
n’è andato dopo che…-
-dopo cosa?-
Camus non risponde e lascia la frase in sospeso, voltandosi
dall’altra parte per non guardarmi.
-Milo, dov’è Shura?-
Nel voltarmi anche lui ha portato lo sguardo altrove.
-ragazzi…-
-Sara è meglio se resti qui, credimi-
-dov’è Shura?-
Non ricevendo risposta, incurante del dolore allucinante al braccio
sinistro e al polpaccio destro, scendo dal letto e mi avvio barcollando
verso il corridoio.
Would
you tremble if I touched your lips
Would
you laugh oh please tell me this
Now
would you die for the one you love
Hold
me in your arms tonight
-Shura?-
Nessuna risposta.
Apro la porta del bagno ma è vuoto, passo il salotto ma non
c’è nessuno, arrivo in cucina ma ci sono solo io.
A fatica arrivo alla porta che separa l’enorme atrio dei
combattimenti dalle stanze private, ma prima di arrivare alla maniglia
Camus e Milo sono di fronte a me.
-Sara è meglio se non esci. Lo diciamo per il tuo bene-
-Milo vuoi spiegarmi cosa sta succedendo? Perchè mi impedite
di vedere Shura?-
-perché vedi… lui…-
Non riesce a terminare la frase perché delle silenziose
lacrime gli bagnano il volto.
Un brivido freddo mi percorre la schiena dal basso verso
l’alto.
Il cuore diventa pesante e perde qualche battito.
Un buco nero sta risucchiando le mie energie.
Gli occhi si inumidiscono mentre si la gola si secca.
-Milo fammi passare-
Il cavaliere di Scorpio non si muove di un millimetro.
-Milo! Fammi passare!-
Lentamente Camus sposta la mano di Milo dalla maniglia e libera il
passaggio.
Tremando apro la porta e, incurante del dolore, corro per quanto mi
è possibile verso il centro dell’enorme sala.
Una luce dorata verso destra, però, attira la mia attenzione.
Appoggiandomi alle enormi colonne mi dirigo verso la fonte di quel
bagliore, proveniente dalla stanza dove c’è la
statua raffigurante la dea Atena.
Quando sono ormai vicina all’entrata, trattengo a fatica un
urlo mordendomi il tremante labbro inferiore.
Al centro della stanza, a forma di segno zodiacale, è
appoggiata l’armatura del Capricorno piena di ammaccature,
buchi, graffi, pezzi mancanti, sporca di terra e sangue.
Tappandomi la bocca con entrambe le mani avanzo lentamente verso di
lei, con gli occhi offuscati dalle lacrime trattenendo dei singhiozzi.
I can be your hero baby
I can kiss away the pain
I will stand by you forever
You can take my breath away
Una volta di fronte le ginocchia cedono e mi aggrappo saldamente al
collo dell’animale dorato, sento il sapore metallico del
sangue in bocca ma riesco a focalizzare solo un pensiero, anzi, una
certezza.
La risposta a quel senso di smarrimento e di pesantezza.
Shura è morto.
Il suo cosmo non si sente più.
Affondo il viso nell’incavo tra il muso
dell’animale e il collo abbandonandomi a urla
strazianti usando tutto il fiato che ho in corpo.
-SHURA! SHURAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!-
Stringo sempre più forte il metallo dorato contro la mia
pelle.
Con le dita sfioro gli innumerevoli graffi e la terra ancora attaccata
e, tremando, anche il buco sul torace.
Il forte odore di sangue è ancora ben distinguibile, come se
stesse ancora sgorgando dalle ferite di Shura.
Appoggio le labbra al pezzo che copriva il collo, come se potessi
ancora sentire la sua pelle, ma tutto ciò che sento
è solo qualcosa di duro e freddo, su cui sto lasciando delle
impronte di sangue uscite dal labbro inferiore che ho continuato a
mordere per contenermi.
Delle mani delicatamente mi sollevano e mi allontanano
dall’armatura.
-NO! FERMI! LASCIATEMI ANDARE!-
Mi divincolo cercando di raggiungere l’oggetto dorato che si
allontana sempre di più da me.
Continuando pronunciare il nome di Shura, chiudo gli occhi e mi lascio
trasportare.
Non riesco ad oppormi.
Non riesco più a fare nulla.
Vedo chiaramente il suo volto nella mente e sento le ultime parole che
ci siamo detti prima di separarci per lo scontro.
-Sara…-
-lui è mio.
Dillo anche agli altri-
-ho capito. Stai attenta-
-anche tu. E scusami per
prima-
-tranquilla-
***
Would
you swear that you'll always be mine
Would
you lie
Would
you run and hide
Am
I in too deep
Have
I lost my mind
I
don't care you're here tonight
Non so dove sono.
Fisso la mano appoggiata sul cuscino, immobile.
È la mia?
Guardo i contorni delle dita in contrasto con il bianco del cuscino.
Mi fanno male gli occhi, ma non ho la forza per strofinarli o
chiuderli, anche perché se lo facessi rivedrei
l’armatura straziata dai colpi e poi il volto di Shura.
Qualcosa mi scuote ma non reagisco.
Continuo a fissare quelle dita che si muovono in base alle scosse
ricevute.
Allora la mano è la mia.
-Sara…-
Sembra la voce di Saga ma non ne sono certa.
-Sara per favore…-
Riesco a sbattere le palpebre.
-Sara ti prego, fai qualcosa… sono due giorni che sei ferma
immobile su questo letto a fissare il vuoto… mangia qualcosa
almeno!-
Mangiare?
Non sento i morsi della fame.
E nemmeno sento il bisogno di dover bere.
Non sento più nulla.
Sono come una bambola di pezza.
Immobile e inanimata.
…
Saga te ne stai andando?
I
can be your hero baby
I
can kiss away the pain
I
will stand by you forever
You
can take my breath away
***
Rimango appoggiato al
muro della porta che ci separa da lei.
Con lo sguardo
certamente perso, ripenso a quanto sia stato straziante vederla
aggrappata a ciò che rimane di Shura sconvolta, in lacrime,
con il dolore dipinto sul volto e il viso sporco del sangue che le
fuoriusciva dal labbro.
Ancora adesso mi chiedo
cosa mi abbia dato il coraggio di trascinarla via da lì
mantenendo un contegno umano.
Shura…
So benissimo che
l’hai fatto per lei, ma non hai minimamente pensato alle
conseguenze?
Non avevi messo in conto
la sua sofferenza? La nostra sofferenza?
Dovevi per forza essere
un eroe fino in fondo?
La porta si apre e ne
esce Saga con lo sguardo impassibile.
-nessuna reazione.
È sdraiata sul letto immobile a fissare il vuoto-
-c’era da
aspettarselo. Non ha reagito con nessuno di noi. E nemmeno con le
sacerdotesse o con Viktoria-
La constatazione di Al
è talmente ovvia da farmi sbuffare e sorridere.
-cos’hai da
ridere, tu?-
-niente Aphrodite,
assolutamente niente-
-ti avviso, se lo farai
ancora ti priverò del sangue con questa rosa bianca!-
-calmati, non ha senso
questa reazione-
-facile parlare
così, facile giudicare per chi non era in uno strettissimo
rapporto di amicizia con lui! Tu non lo conoscevi bene come me, Death
Mask, Saga e Aiolos!-
-e per questo non dovrei
essere dispiaciuto? Non dovrei piangere anche io la sua scomparsa?-
-non ho affatto detto
questo, solamente non ti permetto di sorridere in un momento difficile
come questo! Sono ormai due giorni che Sara non batte ciglio e se ne
sta immobile come morta su quel letto, non ha più avuto
reazioni da quando l’avete trascinata via
dall’armatura di Shura…-
-lo so benissimo non
c’è bisogno di descrivermi gli ultimi avvenimenti,
li conosco meglio di te, siamo stati io e Camus a portarla via da
lì-
-se lo sai allora vedi
di portare rispetto, Milo!-
Sostengo lo sguardo di
Aphrodite, che nel frattempo si è avvicinato a me.
Ma quella scena...
-scusatemi-
Esco dalla stanza,
attraverso la sala del Grande Sacerdote per poi uscire dalla
tredicesima.
Scendo qualche scalino e
poi mi fermo.
Rivedo nella mia mente
le strazianti immagini del sacrificio di Shura: il colpo allo stomaco
che ha risparmiato a Sara, poi Dohko che tramortisce Sara e la toglie
dal campo di battaglia tenendola in braccio, l’armatura di
Artemide che si stacca da lei, il corpo di lui che cade a terra e
continuando a chiamarla a gran voce, le frecce di Apollo che gli
trapassano le carni e l’armatura, il colpo definitivo al
cuore che gli toglie la vita.
Il volto di Shura che si
sposta di lato, l’armatura del Capricorno che lo abbandona e
la fiammata finale con cui Apollo brucia il cadavere.
E il tutto sotto i
nostri occhi impotenti, shockati e pieni di lacrime.
Eravamo stremati,
qualcuno non riusciva a reggersi in piedi, così deboli che
non siamo riusciti ad aiutare un nostro fratello.
Solo Dohko è
riuscito a usare le sue ultime forze per fare qualcosa, cioè
porre in salvo Sara e ad evitarle quella visione.
Nel pieno della nostra
incredulità, mentre eravamo impegnati a fissare quel poco
che rimaneva di Shura, Apollo è crollato al suolo tremante e
ha vomitato anche l’anima per poi andarsene sconvolto
reggendosi a un suo scagnozzo malridotto.
Oltre
all’armatura di Shura è rimasto solo il ciondolo
che Sara gli aveva regalato qualche tempo prima e che lui non si
toglieva mai, una piccola spada legata a un cordoncino nero. Nessuno ha
capito come abbia fatto a slacciarsi dal suo collo e a rimanere
incastrato nell’armatura, fatto sta che quella è
l’unica cosa rimasta di lui.
Riprendo la discesa
rivivendo nella mente il faticoso ritorno alle nostre case.
Stavolta non ne siamo
usciti feriti gravemente ma avevamo quasi esaurito completamente il
nostro cosmo.
Portando ciascuno un
pezzo dell’armatura del Capricorno e di Artemide, e con Sara
ancora in braccio a Dohko, ci siamo trascinati con le ultime energie
fino alla tredicesima, dove Shion ci ha accolti con le lacrime agli
occhi.
Abbiamo appoggiato
silenziosamente i pezzi di metallo l’uno accanto
all’altro fino a quando le armature hanno ripreso le loro
forme originali, e in quel momento Aiolos e Saga hanno ceduto per primi
al pianto seguiti a ruota da tutti noi.
Nei giorni successivi
abbiamo atteso il risveglio di Sara mentre tentavamo di contattare
Saori per riferirle l’accaduto; dopo decine e decine di
tentativi ieri siamo riusciti a rintracciarla e a quest’ora
dovrebbe essere già in viaggio per rientrare in Grecia.
Durante il mio turno di
attesa con Camus finalmente Sara si è risvegliata e in quel
momento, guardando quegli occhi verdi ancora intorpiditi dal riposo,
né io né Camus abbiamo avuto il coraggio di
raccontarle l’accaduto, la ferita era ancora troppo aperta
per non sanguinare.
Quando le ho sentito
pronunciare la fatidica domanda, “Milo,
dov’è Shura?” , non sono riuscito a
reggere il suo sguardo e a mostrare le gocce salate che bagnavano le
mie guance.
Allora si è
alzata e ha cominciato a cercare il suo Shura per tutta la casa, ma non
trovandolo si è diretta alla porta che separa la casa
dall’atrio dei combattimenti. In quel momento non ho pensato
a cosa stessi facendo, ho sentito l’istinto di impedirle di
vedere la verità racchiusa nella malridotta armatura del
Capricorno e mi sono posizionato davanti a lei per impedirle il
passaggio.
I suoi occhioni verdi
hanno incontrato le mie lacrime e probabilmente in
quell’istante ha compreso il perché delle nostre
reazioni, con faccia e voce sconvolta mi ha ordinato di lasciarla
passare, ma più che un ordine era un lamento disperato.
Camus mi ha spinto di
lato liberandole la via per la verità.
Una volta sorpassata la
soglia le mie mani strette a pugno hanno iniziato a tremare di rabbia:
non avrei mai voluto metterla di fronte a quello spettacolo, avrei dato
qualsiasi cosa per evitarle quella visione, per impedirle di
soffrire…
Le urla cariche di
dolore, rassegnazione, paura e amore hanno fatto scattare sia me che
Camus verso lei.
Vederla reggersi
all’armatura affondando il viso nel vano dove solitamente
c’era il collo di Shura, lasciare chiazze di sangue con il
labbro come se invece del metallo stesse baciando la pelle è
stata la cosa più…
Triste.
Straziante.
Orrenda.
Difficile da sopportare.
Tutto
quell’amore riversato in dolore era impossibile da guardare.
-Milo, portiamola via da
qui. Per il suo bene-
Annuendo alle parole
sussurrate di Camus l’abbiamo presa delicatamente per le
braccia e portata via, cercando di non ascoltare la sua voce
pronunciare il nome di Shura con tutta la disperazione di cui era
capace.
Durante il tragitto la
reazione è andata scemando mano a mano, fino ad arrivare
alla tredicesima respirando appena, con gli occhi assenti e le labbra
leggermente socchiuse.
Su ordine di Shion e
sotto gli occhi degli altri l’abbiamo adagiata sul letto
della stanza dove dormiva le prime volte e lasciata alle cure di Mur,
che le ha medicato il labbro e cambiato le fasciature al polpaccio e
all’avambraccio.
E da quel giorno
più nulla, non una parola, una reazione.
È stesa sul
letto con la testa girata verso destra a guardare la sua mano
appoggiata al cuscino.
Gli unici dettagli che
la distinguono da un cadavere sono il battito delle ciglia e il torace
che si alza e si abbassa per via del respiro.
Ohhh
I just wanna
hold you,
I
just
wanna hold you, oh yeah
Am
I in too
deep have I lost my mind
I
don't
care you're here tonight
Alzo lo sguardo e
riconosco l’ingresso della mia casa, l’ottava;
entro e mi libero dell’armatura facendola ricomporre nel suo
solito posto, il piedistallo accanto alla porta che conduce alle stanze
private, e mi lascio cadere sul divano in soggiorno.
La camminata ha
sbolognato un bel po’ della mia rabbia repressa ma
c’è ancora uno stranissimo senso di… di
non so cosa che non mi da pace.
-CAVALIERE DI SCORPIO,
CHIEDO IL PERMESSO DI ENTRARE NELLA TUA CASA-
-CONCESSO-
E adesso cosa cazzo
vuole Saga?
Alzo la testa ed entra
il cavaliere di Gemini.
-Milo non devi dare peso
alle parole di Aphrodite. Doveva semplicemente sfogarsi-
-e proprio con me doveva
farlo?-
-ha approfittato della
prima occasione che gli si è presentata. Però non
sono qui per questo, devo dirti una cosa-
Quando Saga dice queste
parole chissà perché non sono mai tranquillo.
-parla, ti ascolto-
-poco dopo che te ne sei
andato Death Mask ha detto una cosa importante, una cosa che gli ha
fatto promettere Shura-
-Shura gli ha fatto
promettere qualcosa? A quel pazzoide?-
-sì. Ti
ricordi quando, nello scontro di allenamento contro te e gli altri,
Sara è svenuta mentre Mur le stava visitando la schiena?-
-sì, mi
ricordo-
-ecco, ti ricordi anche
che ad un certo punto Shura ti ha chiesto di restarle accanto per un
momento per poi allontanarsi qualche minuto con Death Mask?-
-sì, ma
arriva al punto Saga-
-quando si sono
allontanati Shura gli ha confessato che… sentiva che presto
sarebbe accaduto qualcosa, qualcosa che forse l’avrebbe
allontanato da Sara, e a Death Mask ha fatto promettere che,
nell’eventualità, si sarebbe preso cura di lei-
Guardo incredulo il
volto inespressivo di Saga.
-gli ha fatto promettere
una cosa del genere?-
-esatto-
Shura, ma si
può sapere che cazzo ti era passato per la mente in quel
momento?
Perché non ci
hai detto subito di questo presentimento?
Forse… forse
avremmo evitato tutto questo!
Forse ora Sara non
sarebbe… morta dentro!
-e ora Death Mask
è disposto a tener fede a quella promessa, in nome
dell’amicizia che lo legava a Shura. Noi tutti siamo
d’accordo e volevamo sapere il tuo parere-
Mi alzo di scatto senza
un motivo preciso, fisso negli occhi Saga per qualche minuto e mi
impongo di accettare.
-va bene. Una promessa
è una promessa-
-perfetto-
Detto questo si volta e
fa per uscire dalla mia casa.
-ah, Milo-
-dimmi-
-dobbiamo essere forti
in questo momento. Almeno noi. So perfettamente che la scomparsa di
Shura è ancora difficile da accettare, e che le immagini
della sua morte sono ancora impresse a fuoco nella nostre menti,
però dobbiamo agire da cavalieri. Dobbiamo farlo per Sara-
-ho capito-
Stavolta Saga se ne va
davvero.
Ho come
l’impressione che le sue ultime parole non fossero una
semplice constatazione, piuttosto una sorta di auto-convincimento fatto
ad alta voce.
Però quel
discorso che Shura avesse un brutto presentimento…
La promessa di Death
Mask…
Esco e vado
all’arena di addestramento, sento il bisogno impellente di
sfogarmi.
I
can be your hero baby
I
can kiss away the pain
(Oh
yeah)
I
will stand by you forever
You
can take my breath away
***
Nella sala
c’è un silenzio assordante, innaturale.
Tutti tengono
lo sguardo fisso verso terra, sicuramente immersi in chissà
quali pensieri o ricordi.
Eh
sì, in momenti del genere è più facile
concentrarsi sui ricordi che non sul presente.
La porta che
porta verso la sala di Shion si apre ed entra Saga.
-allora? Cosa
ti ha detto?-
-per lui va
bene. Mi è sembrato nervoso ma ho preferito non indagare-
Appoggio la
testa sulla poltrona fino a vedere il soffitto.
È
incredibile come la morte di un amico possa turbare anche gli animi
più duri e farli avvicinare agli altri.
-allora la
porto alla mia casa, o dite che è meglio lasciarla qui?-
-Death Mask non
credo sia il caso di spostarla per ora. Sarebbe più saggio
che tu occupassi la stanza accanto alla sua-
-come vuoi
Shion-
Non avrei mai
pensato di vedere quel pazzo di Cancer ridotto come un cucciolo
sperduto e impaurito.
Shura, ti rendi
conto di che cosa hai fatto con la tua morte?
Ci hai cambiati.
Death Mask
è diventato un agnellino.
Milo ha
imparato a cucire la bocca quando è meglio non sprecare
fiato.
Aphrodite
è arrivato alla consapevolezza che, a furia di tenersi tutto
dentro, prima o poi si esplode.
Saga ha
indossato una maschera di assoluta indifferenza per non mostrare il suo
dolore.
Aiolos si
è chiuso in se stesso.
Aiolia
è un leone privo di forze che non riesce più a
risvegliare il suo istinto.
Camus ha
scoperto le lacrime calde che nascono dalla tristezza nel cuore.
Shaka
è talmente turbato che non riesce più a meditare
e a comunicare con Buddha.
Mur, nel vedere
com’era conciata la tua armatura, ha faticato a trattenere un
conato di vomito e ora on riesce più a riparane neanche una.
Al ha perso il
suo smalto brillante ed è come una pietra opaca che passa
inosservata.
Dohko non ha
più sagge parole di conforto.
Shion non si
è più seduto alla postazione del Grande
Sacerdote, ma veglia sulla porta che ci separa da Sara quasi giorno e
notte.
E io,
invece…
Mah, non lo so
cosa mi hai cambiato Shura, ma qualcosa non è più
lo stesso dentro di me, ne sono certo.
-ricordate
sacri cavalieri di Atena, dobbiamo rialzarci ed essere forti. Non entro
breve, sia chiaro, ma è il nostro obiettivo. Stasera
rientrerà la signorina Saori, dovremo raccontarle
l’accaduto prima che veda Sara. Potete andare ai vostri
alloggi-
Sempre
guardando un punto indefinito sul soffitto sento vari passi
allontanarsi e una mano posarsi sulla mia spalla.
-andiamo,
Kanon?-
-io ti
raggiungo dopo Saga, tu vai-
Dopo la
risposta mi scompiglia leggermente i capelli ed esce assieme agli altri.
Non riesco ad
andarmene.
Ho ancora nella
mente il viso vuoto, inespressivo, perso che si è presentato
ai nostri occhi qualche giorno fa trascinato da Milo e Camus assieme a
un corpo morto.
Quegli occhi
socchiusi, arrossati e bagnati di lacrime, privi di vita.
Le guance sulle
quali scintillanti scie di acqua salata regnavano sovrane.
Chiudo gli
occhi.
Shura, hai
visto come ne è uscita la tua Sara?
Ti rendi conto
che l’hai distrutta?
Che la vostra
grande storia d’amore ora la sta uccidendo dentro?
Sei stato uno
stupido.
Dovevi dircelo
che qualcosa non andava, che avevi un brutto presentimento per
l’avvenire.
E invece hai
voluto fare l’eroe che si è sacrificato senza
esitazione per la persona amata.
Il personaggio
da lodare con qualche poesia o canzone.
Il cavaliere
che si sacrifica per la vita della sua principessa.
Senza contare,
però, che il suo legame con te era come quello del cigno:
morendo, ora la stai portando con te.
L’hai
affidata a Death Mask, ma cosa può fare lui?
Non
è te.
È di
te, e te solamente che Sara ha bisogno.
-Kanon, cosa ti
trattiene ancora qui?-
Apro gli occhi
incrociando quelli di Shion.
-non lo so. Ma
non riesco ad andarmene-
-vorresti
aiutarla, non è vero?-
-non saprei
cosa fare. L’unica sarebbe riportare in vita Shura, solo
così credo che le cose si sistemerebbero. Ma è
impossibile-
-Kanon tutti
noi vorremmo che Shura tornasse, ha lasciato un vuoto…
impressionante dentro ogni singola persona al Santuario. Per Sara la
cosa è diversa, con lui ha condiviso tutto fino a livelli
che per un amico sono impensabili. Solo il tempo può guarire
certe ferite, anche se sembrano squarci impossibili da risanare. Ha
bisogno di tempo e noi possiamo solo starle accanto e darle tutto
l’appoggio di cui ha bisogno-
Assimilo il
significato di queste parole mentre Shion mi appoggia un oggetto sulla
mano.
-questo
è giusto che lo tenga lei. Non ho avuto il coraggio di
darglielo, forse tu puoi farlo-
Stringo il
ciondolo di Shura mentre Shion esce dalla stanza.
Siamo rimasti
solo io e Death Mask, che si tiene la testa tra le mani e fissa un
punto cieco sul pavimento.
Mi alzo e vado
verso la porta ma non riesco a trovare il coraggio di entrare, non
voglio rivedere quel volto freddo che entra in forte contrasto con
quello caldo e sorridente dei miei ricordi.
Appoggio il
ciondolo a terra e mi avvio verso la terza casa.
-Death vieni
anche tu?-
-no.
Resterò qui-
-fai un
po’ come ti pare…-
I can be your hero
I can kiss away the pain
And I will stand by you forever
You can take my breath away
You can take my breath away
I can be your
hero…
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEEE-----------
Prima di dire qualsiasi cosa mi metto al riparo con il mio
pc…
Ecco fatto, ora sono a debita distanza da voi e dalle vostre armi (pure
quelle improprie tipo alcuni personaggi) e non potete rintracciarmi.
Ok, lo so, mi volete uccidere per quello che ho fatto…
Mi avevate supplicato di non far morire nessun Gold…
Vi eravate affezionati tutti a Shura…
Molti di voi non lo calcolavano di striscio e ora lo vedevano con occhi
diversi…
E io l’ho ucciso…
O meglio, Apollo l’ha ucciso…
Su, mettete via i fazzoletti per favore, non voglio vedervi piangere.
So che è un momento difficile ma dobbiamo farci forza e
andare avanti. Anche io, lo ammetto, nel scrivere il capitolo e a
sentire la canzone di sottofondo ho pianto – sì,
sono cretina fino a questo punto – ma dopo una settimana di
tristezza ho tirato fuori metaforicamente le palle e mi sono messa a
scrivere il prossimo capitolo.
Ah, la canzone che accompagna tutto il capitolo è
“Hero” di Enrique Iglesias. Vi consiglio di vedervi
anche il video, anni fa mi piaceva perché lui moriva mentre
oggi il suo sacrificio mi fa piangere come una bambina.
Mi sono decisamente rammollita…
Comunque la trovavo perfetta per questo capitolo, e così
l’ho inserita.
Che ne pensate poi del fatto di far narrare alcune cose ad altri
personaggi? Per potervi dare un quadro completo della situazione e di
quello che è successo mi è sembrata una scelta
accettabile. Aspetto i vostri pareri ^^
Dato che sono quasi del tutto guarita dal raffreddore e che finalmente
riesco a tenere gli occhiali sul naso (fino a ieri mi lacrimavano molto
gli occhi) inizio a rispondere ai vostri commenti ^^
Court: il dialogo tra
Artemide e Sara non sarà un caso isolato e FORSE hai
azzeccato qualcosa delle parole della dea…
chissà… ti lascio crogiolare nelle tue idee XD
Anzy: ma và,
non sei mai morta d’infarto fino a questo punto, ormai sei
immune lo so benissimo XD chiedo scusa se ho aggiornato con
un pelino di ritardo, purtroppo il raffreddore ha rallentato la stesura
del capitolo. M fa piacere sapere che la battaglia mentale ti sia
piaciuta, spero che anche la trovata di questo capitolo ti piaccia ^^
NinfaDellaTerra: wow,
grazie per i complimenti sullo stile ^^ ero convinta di non
essermi distaccata del tutto però grazie alle tue parole e a
quelle delle altre recensioni mi sono risollevata ^^ ora puoi
tirare il fiato XD
Ai91: vedi cosa succede
a chiedere la morte di qualcuno? Muore qualcun altro! Shura
è morto e Mur è ancora vivo, anche se non riesce
più a riparare le armature! XD scherzi a
parte grazie per i complimenti, spero di meritarli ancora ^^
Giorgia90: ciao! Come
hai letto Sara non è morta… almeno non
fisicamente. Possiamo dire che sta morendo dentro, quello sì.
Sabri92: Sara sta
morendo dentro e purtroppo la situazione si è
complicata… credimi, ci vorrà davvero un gran bel
coraggio per rialzarsi. Ce la farà? Ti rimando ai prossimi
capitoli ^^
Gil88: mi sono arrivate
le foto, mamma mia quante risateeeeeeeeeeeeeeeee XD ora capisco
perché Camus non la smetteva più XD su
Aras, Apollo e Artemide ho ancora qual cosina da dire,
quindi… continua a seguire la storia ^^ e grazie
per la recensione ^^
Terry Alchemist 22: ciao
sister! Hai letto cosa è successo e sì, mi
vergogno profondamente… lo so che me lo stavi chiedendo
mentalmente, e ti rispondo che mi vergogno da morire ad aver ucciso
Shura… sulla questione” Artemide buona o
cattiva” ti rimando ai prossimi capitoli (me sadica,
bwahahaha!)
Sesshy94: sono quasi
certa che tu sarai la prima a voler la mia pellaccia per quello che ho
scritto… tu mi hai scritto che li volevi vedere sposati e io
li ho divisi… TIENI BUONA RAQUEL PER L’AMOR DI
DIO! HO ANCORA TANTO DA SCRIVERE! T____T
Snow Fox: ricordati che
gli ultimi saranno i primi U__U come hai letto non ho seccato
Sary e ti invito a tenermi buona Fly, grazie U___U
(fingo indifferenza ma
in realtà son qua con la fotina di Shura piangendo la sua
scomparsa)
Ti con zero: ciao! Beh,
ora come ora non credo che Sara riesca a combattere… sul
cosa succederà adesso ho la bocca cucita, ti dico solo che
la faccenda si complicherà non poco. Grazie per la
recensione!
Come sempre un GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE ai Favolosi Fantasmini, vi
amo tutti!!!
|
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Capitolo 26 *** By Myself ***
CAPITOLO
26 – BY MYSELF
Per
favore… alzati…
…
Non
puoi lasciarti andare così! Dov’è
finito il tuo forte spirito? Dov’è finita la
ragazza che si stava impegnando con tutta sé stessa per
migliorarsi?
…
Per
tutto l’Olimpo, dannazione reagisci! Devo prenderti a
schiaffi per farti svegliare?!
No.
…
una parola! Ti prego Sara reagisci!
E cosa dovrei
fare secondo te? Non c’è più. La
persona che amo non c’è più.
E
questo ti autorizza a distruggerti?
Non ho
più le forze per fare qualsiasi cosa. Lasciami in pace
adesso.
Ti
avverto ragazzina, se con le buone maniere non otterrò
niente inizierò a usare metodi poco gentili! Sono ormai
svariati giorni che insisto e la mia pazienza ha un limite! In questo
momento è facilissimo per me addormentarti e prendermi il
tuo corpo…
Allora fallo.
Non mi importa più niente. Lasciami da sola.
Lo
prenderò come un permesso.
***
Riapro gli occhi
tentando di alzarmi.
Accidenti il
fisico è parecchio indebolito, devo assolutamente rimetterla
in sesto.
Quella
stupida…
Sforzandomi al
massimo riesco a mettermi seduta e a vedere la porta a qualche metro di
distanza; facendo leva sulle braccia riesco a metterla in piedi ma
perdo l’equilibrio e ricado sul letto.
D’accordo,
riproviamo.
Incurante delle
ferite mi sollevo e arrivo fino alla porta, che apro facendo leva con
il peso del corpo, e appoggiandomi a qualsiasi superficie utile inizio
ad arrancare verso una qualsiasi dispensa di cibo.
-Sara? Dove vai?-
Incurante della
domanda proseguo nella mia ricerca.
-sei ferita, non
vedi? E poi non hai forze. Dimmi dove vuoi andare, ti accompagno io-
Stento a credere
che la persona che ora mi sta prendendo in braccio sia quel cavaliere
d’oro di Cancer, sempre sicuro e con un beffardo sorrisino
sul volto.
-dove vuoi
andare?-
-ho fame, tanta
fame-
-ti porto in
cucina allora, e chiamo anche Viktoria-
Viktoria…
Viktoria…
Questo nome non
mi è nuovo…
Ora ricordo,
è la domestica che ogni tot giorni veniva alla decima casa e
che Sara aveva cominciato a considerare come una zia per via delle sue
amorevoli cure.
Mentre davanti
agli occhi passano svariati colori e forme, controllo lo stato
dell’anima di Sara.
Bene, sembra che
stia dormendo profondamente.
Ne aveva urgente
bisogno, è completamente distrutta dal punto di vista
psicologico.
Forse avrei
dovuto isolare prima il suo spirito nella bolla…
Bah, ormai quel
che è fatto è fatto, l’importante ora
è rimettere in sesto il corpo, così conciata non
potrebbe fare molto.
-eccoci-
Vengo depositata
su un divanetto mentre Viktoria si avvicina preoccupata a me.
O meglio, a
questo corpo.
-Sary! Piccola
stellina come stai?-
-ho fame-
-ti preparo
subito qualcosa da mangiare… ma guardati, sembri dimagrita
dall’altro giorno e anche più pallida…-
Continuando a
pronunciare simili frasi la donna inizia a mettermi sotto gli occhi
qualsiasi cosa risulti commestibile per un essere umano, e senza fare
troppi complimenti comincio a mangiare patatine, dolci,
panini… il tutto fuori dal corretto ordine di portata.
Come era facile
immaginarsi gli sguardi di Death Mask e Viktoria sono a dir poco
stupiti, non hanno mai visto Sara mangiare in questo modo e, credo, non
lo ritenessero possibile date le circostanze.
Metto in bocca
l’ultimo pezzo di pane e poi bevo un lungo sorso di acqua.
Decisamente ora
va molto meglio.
Sempre scortata
da Death Mask arrivo fino al bagno della tredicesima, dove Marin,
Shaina e June mi stanno aspettando.
-la lascio a voi-
Vengo passata da
un paio di braccia a un altro e portata vicino all’enorme
vasca dalla quale proviene un delicato profumo di fiori.
-adesso ti
aiutiamo a lavarti, se ti bruciano le ferite diccelo-
-d’accordo-
Vengo privata
dei vestiti e immersa lentamente nell’acqua tiepida, le
ferite bruciano un po’ ma cerco di resistere.
Quella stupida
ragazzina…
Ma cosa diavolo
le è saltato in mente?
Ridursi
così per un uomo…
Tzè,
piuttosto meglio la morte!
Mentre svariate
mani si prendono cura del corpo controllo ancora lo stato
dell’anima di Sara.
Dorme ancora, ma
stavolta si sta agitando.
Quasi certamente
starà sognando quel cavaliere.
Anche se ormai
provo un affetto verso lei, ancora non riesco ad accettare il fatto che
si sia concessa a un uomo.
Io, che ho
sempre adoperato affinchè le mie serve rimanessero vergini,
non riesco ad accettare questo fatto.
Ma anche volendo
non sarei riuscita a impedirlo, lo amava fino al punto di riuscire
quasi a soffocarmi, infatti svariate volte ho temuto di essere cacciata
involontariamente da questo corpo.
-Sara ora esci,
ti rivestiamo e ti asciughiamo i capelli-
Annuisco alle
ragazze, mi alzo e vengo avvolta in una salvietta bianca per poi essere
condotta verso uno sgabello di legno davanti a uno specchio attaccato a
una parete.
Quando mi siedo
qualcuna inizia a spazzolarmi i capelli e accende il phon.
Guardo
l’immagine riflessa nello specchio e non posso non stupirmi
della notevole somiglianza fisica mi accomuna a Sara: entrambe more con
capelli mossi, occhi verdi e fisico longilineo.
Che la mia
presenza dentro lei abbia influenzato la crescita fisica?
Non saprei
spiegarmi altrimenti questa cosa, messe l’una di fianco
all’altra potremmo essere scambiate per sorelle gemelle.
Gemelli…
Fratello…
Chissà
cosa starai facendo adesso, chissà se sarai riuscito a
dominare Aras…
Tu sei riuscito
in quello che ti sei prefissato, io invece no, e me ne vergogno
profondamente.
Come stabilito
prima di reincarnarci, avremmo dovuto prendere il possesso di due corpi
per punire l’umanità, ma appena arrivati sulla
Terra le cose sono cambiate e siamo stati separati per quasi
vent’anni.
Tu sei riuscito
a risvegliarti e a influenzare la mente di Aras, io invece non ci sono
riuscita.
Sono serviti i
cavalieri di Atena per destarmi.
Però
sei riuscito comunque a trovarmi e ha tentato svariate volte di
convincere Sara ad accettare la nostra volontà, senza
però riuscirci.
Io non ti sono
stata d’aiuto, non sono riuscita ad affrontare la mia
metà fino a quando non ci siamo ritrovati a combattere
l’uno contro l’altra.
Fratello, sono
terribilmente confusa.
Cosa devo fare?
Perseguire il
nostro obiettivo…
…
oppure ascoltare Sara?
Vivendo dentro
lei ho potuto vedere l’umanità con gli occhi di un
umano e non sono totalmente malvagi come abbiamo sempre predicato.
Io ho perso
secoli or sono l’interesse per il genere umano,
all’incirca dalla guerra tra Greci e Troiani, e non mi sono
curata di assistere all’evoluzione di questa specie.
Che io abbia
commesso un grave errore così agendo?
-ecco fatto-
La voce di Marin
mi riporta alla realtà, ai capelli asciutti e al bisogno
impellente di vestirmi.
Ringrazio mentre
indosso i vestiti che June mi porge.
-ti senti un
po’ meglio adesso?-
-un
po’ sì, grazie-
-se hai bisogno
di altro chiamaci pure-
-d’accordo-
-ora ti
riportiamo in camera, Mur e Shaka stanno arrivando per cambiarti le
fasciature-
Insisto per
camminare con le mie gambe e torniamo nella stanza dove questo corpo
è rimasto immobile per giorni e giorni, mi rimetto a letto e
poco dopo ci raggiungono i due cavalieri.
-ciao Sara, ti
trovo decisamente migliorata oggi-
-grazie Mur-
Si posizionano
accanto a me e iniziano a togliere le bende ormai fradice e a
sostituire la medicazione.
I due faticano a
guardarmi negli occhi, forse temono di non reggere il peso degli eventi
accaduti da poco, forse hanno paura di ricordare il loro amico tramite
il volto di Sara.
O forse temono
che lei non riesca a contenersi, e conoscendola bene sarebbe certamente
così, è una persona estremamente fragile
nonostante l’apparenza.
Che strana razza
quella umana…
Saranno passati
sì e no dieci minuti dalla loro entrata e in questo lasso di
tempo ha regnato un silenzio tombale, tanto che si sentivano
chiaramente i respiri irregolari dei cavalieri.
-siete nervosi?-
-perché
dovremmo esserlo?-
-non lo so Mur,
ma sembrate diversi dal solito-
-ti stai
sbagliando-
Stanno mentendo,
lo si vede chiaramente.
Dopotutto anche
io sto mentendo, mi sto spacciando per un’altra
persona…
-scusatemi
allora, devo essermi sbagliata-
-tranquilla.
Abbiamo finito-
Esamino le
fasciature al braccio e alla gamba e poi volto lo sguardo verso i
cavalieri, che sistemano i vari attrezzi nella cassetta del pronto
soccorso.
-grazie-
-di niente. Se
hai bisogno di altro chiamaci-
Li saluto e,
mentre loro escono, entra Death Mask.
-stai meglio?-
-decisamente-
-Viktoria ti ha
preparato un thermos pieno di the verde, te lo lascio accanto al letto-
-vi ringrazio
per tutto quello che state facendo-
-…
figurati-
Sbaglio o si
è imbarazzato al mio ringraziamento?
Dopo la risposta
esce silenziosamente e resto nuovamente da sola.
Mi lascio cadere
sul letto e con una mano mi copro gli occhi.
Per quanto tempo
andrà avanti questa recita?
Riuscirò
a prendere una decisione?
Mio
fratello… o l’umanità?
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEEEE---------------------------------------
Ciao a tutti e
buon 2009! ^^
Chiedo umilmente
scusa per il capitolo in super-mega-iper ritardo, ma ho avuto quello ce
chiamo il “blocco dello scrittore”, non riuscivo a
scrivere! Ero in una fase di stallo e non sapevo come uscirne!
Per fortuna il
solito giretto nel reparto tecnologia della Supermedia mi ha restituito
l’ispirazione e quindi ecco qua il nuovo capitolo ^^
È
più corto degli altri ma avevo l’impressione che
ad allungarlo l’avrei solamente reso più noioso,
così ho preferito interromperlo qui.
A quanto pare ci
avevo preso in pieno, tutte mi volete morta XD
Comunque
sappiate che per scrivere il capitolo precedente mi sono armata di
coraggio, fazzoletti di carta e soprattutto del santino di Shura (fatto
artigianalmente con un’immagine stampata, ritagliata e messa
in una bustina di plastica).
Mi ha fatto
davvero piacere vedere che vi siete affezionati a lui, povero tato, era
ora che qualcuno lo facesse scoprire alle persone (w la modestia XD).
Via coi
ringraziamentiiiiiiiiiiiiiii
RedStar12:
Sara non mi ha fatto niente, è solo il destino che
è crudele con lei… per il pezzo della mano mi
sono ispirata a un giorno che ero a casa ammalata, con gli occhi
lacrimanti per via del raffreddore (tanto che non riuscivo a tenere gli
occhiali) così mentre ero a letto mi sono incantata a vedere
la mia mano mentre la mente navigava per rotte misteriose. Ecco
l’origine di quella scena XD
Giorgia90:
come hai visto Shura non è tornato in vita… ti
aspetto al parchetto per le botte?
Ti
con zero: ancora io faccio fatica a ficcarmi in testa che non
c’è più… povero
Shurinooooooooo T____T
Ai91:
invece sì, l’ho fatto morire… credimi
che ogni tanto piango per questo… mi affeziono troppo ai
personaggi T___T
Terry
Alchemist 22: ciao sister! Mi fa piacere sapere che il capitolo ti ha
toccata, su questo ho solo da dire che la mia pigrizia è
sconfinata XD e tu sai il perché XD ps: libera mio fratello
dall’armadio!!! è_____é
Anzy:
vederli felici e contenti è il sogno credo di chiunque, pure
il mio, però… c’est la vie…
per il tuo compleanno non ti preoccupare, ci sarà
l’anima di Shura stile spirito di Shaman King ^^
Daniciao:
me lo chiedo anche io, come ho potutooooooooooo?!
T___________T ormai però quello che è
fatto è fatto, devo andare avanti…
grazie per i complimenti, alla prossima!
Sesshy94:
il pezzo della mano come ho detto qualche commento fa è
stato preso da un giorno di malattia a casa, sinceramente mi ero
dimenticata di quel pezzo in New Moon XD grazie per i
complimenti, però dì pure allo spirito di Shura e
a Raquel che non mi troverete mai, BWAHAHAHA (risata malvagia)
Miloxcamus:
davvero ti ho fatto piangere? O___O aiuto… non
pensavo di arrivare a tanto! Sarà difficilissimo riparare a
quello che ho fatto, anche perché per farlo avrei dovuto far
tornare Shura, però vedrò di andare avanti in
modo dignitoso… o almeno ci provo ^^”
Grazie
per tutti i complimenti, mi fai arrossire ^///^
MeMs:
grazie per i complimenti, mi fa piacere sapere di essere riuscita a
trasmettere delle emozioni ^^
Piccolabulma:
di quali cambiamenti sei certa? Sono proprio curiosa di saperlo
^^ spero che anche questo mini capitolo ti sia piaciuto ^^
Court:
leggere che la storia ti aveva fatto vedere Shura sotto
un’altra luce mi ha riempito di orgoglio… sul
futuro ho la bocca cucita, posso solamente rimandarti ai prossimi
capitoli ^^
Gil88:
posso immaginare l’incazzatura di Camus (e sinceramente
pregherei per non trovarmelo mai davanti)… resuscitare Shura
è il sogno di tutti però non è
possibile, va bene che sono l’autrice ma ho dei limiti anche
io U___U
Se
hai bisogno di altri fazzolettini chiedi pure, ho fatto una scorta a
vita.
Sabri92:
grazie per i complimenti, fammi sapere di questo mini capitolo ^^
Un
enorme salutone ai Favolosi Fantasmini, ve l’ho
già detto che vi adoro?
Sì?
Bene,
volevo ribadire il concetto U____U
|
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Capitolo 27 *** When You'Re Gone ***
CAPITOLO
27 – WHEN YOU’RE GONE
Grazie per aver
fatto cambio con me ancora una volta.
È
da ormai un mese che andiamo avanti così, non sei stanca?
No.
Facile
nascondersi quando vengono alla luce certi pensieri, vero?
È da
vigliacchi, lo so benissimo, ma non ce la faccio… non riesco
ancora ad affrontarli…
Prima
o poi dovrai farlo.
Lo so.
Asciugati
quelle lacrime, ormai ho deciso di aiutarti, lo sai.
Grazie
Artemide…
Ti
ricordo che per quanto riguarda le faccende dell’ufficio io
non ne voglio sapere e odio quella scatola meccanica, quindi per favore
riprendi il controllo del tuo corpo…
Ho capito,
ritorno io allora.
***
Apro gli occhi e
lo schermo del pc è intasato di finestre aperte a caso.
Sospiro
rassegnata e mi affretto a sistemare il casino prima che il capo
ritorni dalla pausa caffè.
-tutto a posto?-
-sì
Deathy, tutto a posto. Ho avuto uno dei miei soliti momenti di
smarrimento-
Lui mi guarda
ancora per un secondo e poi si dirige verso la stanza sul retro, dove
c’è anche Mur.
Ai cavalieri non
ho ancora detto del fatto che da un mesetto a questa parte io e
Artemide condividiamo il mio corpo, così mentre
un’anima vive in modo carnale l’altra resta
rinchiusa in una sorta di sfera azzurra isolata dal mondo.
Se non fosse
intervenuta lei a quest’ora sarei ancora su quel letto a
lasciarmi morire.
O forse sarei
già morta.
Da quel giorno
il rapporto tra me e Artemide si è solidificato, ci siamo
rese conto che non possiamo vivere l’una senza
l’altra e che siamo strettamente legate, infatti quando la
mia anima piange anche la sua è turbata. Al contrario se la
sua è serena allora anche la mia trova un po’ di
pace.
Se ho cominciato
lentamente a rialzarmi è stato grazie soprattutto a questo
fatto, anche se non sono ancora completamente
“guarita”, questa ferita è molto
profonda e dubito che si ricucirà rapidamente.
I
always needed time on my own
I
never thought I'd need you there when I cry
And
the days feel like years when I'm alone
And
the bed where you lie is made up on your side
When
you walk away I count the steps that you take
Do
you see how much I need you right now
Prendo dei fogli
e comincio a trascriverne le parole sul pc.
È
ancora… difficile parlare di certe cose e faccio molta
fatica a non pensarci.
Ad Artemide
è occorsa una settimana per rimettere il mio corpo in sesto
sotto gli sguardi attoniti e preoccupati dei cavalieri che, ormai
convinti che io mi stessi distruggendo dal dolore, faticavano a credere
a quella mia rinascita.
Nel frattempo la
mia anima ha dormito nella sfera azzurra e… lo ha sognato.
When
you're gone
The
pieces of my heart are missing you
When
you're gone
The
face I came to know is missing too
When
you're gone
The
words I need to hear to always get me through the day and make it ok
I
miss you
Mi asciugo una
lacrima con la mano.
Faccio fatica a
dirne persino il nome, al solo pensiero non riesco a non piangere.
E quando succede
è Artemide che subentra al mio posto mentre io mi abbandono
ai ricordi.
Per non
continuare a pensarlo ho cominciato a buttarmi a capofitto nel lavoro,
ovviamente sempre seguita dai cavalieri.
Non immaginano
nemmeno quanto io li ammiri.
Loro sono
riusciti a rialzarsi e a guardare avanti, nonostante la perdita di un
fratello, e mi sono sempre rimasti accanto per aiutarmi a uscire da
quello stato di morte in cui mi ero ormai infilata.
Per non farmi
soffrire più del dovuto mi hanno trasferita alla stanza che
ho sempre occupato alla tredicesima casa, accanto alla camera di Saori,
che ormai si è rassegnata a dormire con me ogni notte.
Ormai non riesco
più a stare da sola nemmeno un minuto, ma forse è
meglio così.
I've
never felt this way before
Everything
that I do reminds me of you
And
the clothes you left, they lie on the floor
And
they smell just like you, I love the things that you do
When
you walk away I count the steps that you take
Do
you see how much I need you right now
Quando ho
tentato di tornare alla vita quotidiana dopo due settimane dalla
scoperta sono corsa da Milo e Kanon tremando e piangendo come una
bambina.
Appena rimessa
in sesto grazie ad Artemide mi sono recata accompagnata dai due
cavalieri alla decima casa perché volevo tornarci a vivere,
nonostante i loro pareri contrari.
Ma io,
purtroppo, sono una testa dura.
Varcata la
soglia delle stanze private i ricordi mi hanno assalito come un treno
in corsa, non c’era un oggetto che non mi
ricordasse… Lui.
Grazie anche al
sostegno morale di Artemide sono riuscita ad arrivare fino alla camera
da letto per prendere dei vestiti puliti e a chiudermi poi in bagno per
una doccia.
Lì
non ce l’ho più fatta, dopo neanche cinque minuti
sono uscita e, senza neanche asciugarmi, mi sono vestita e sono corsa
fuori finendo per piangere aggrappata alle braccia di Kanon e Milo.
I due allora mi
hanno riportata alla tredicesima e affidata a Saori, che è
rimasta assieme a me per tutto il tempo fino a quando non mi sono
addormentata.
We
were made for each other
Out
here forever
I
know we were, yeah
All
I ever wanted was for you to know
Everything
I'd do, I'd give my heart and soul
I
can hardly breathe I need to feel you here with me, yeah
Da quel giorno
Shion ha deciso che io viva lontana dalla decima casa, per evitare che
mi facessi nuovamente dal male e, anche se in un primo momento ho
reagito come una bambina, ammetto che è stata la decisione
più saggia che potesse prendere.
Ora basta, devo
scollegare il cervello da certi pensieri e pensare ai
conteggi…
When
you're gone
The
pieces of my heart are missing you
When
you're gone
The
face I came to know is missing too
When
you're gone
The
words I need to hear to always get me through the day and make it ok
I
miss you
***
-Sara hai finito
in bagno?-
-un attimo
Saori, devo asciugarmi i capelli-
-allora ci
vorrà ancora una mezz’ora buona…-
-ah ha, se era
una battuta non faceva ridere-
Accendo il phon
e mi lascio investire volentieri dal getto di aria calda, mentre con le
dita scompiglio e districo la mia criniera leonina.
-almeno posso
entrare per prendere il deodorante?-
-certo, entra
pu…-
D’un
botto inizio a sentire uno strano formicolio alla gola, come se
qualcosa ci si stesse arrampicando sopra.
Poso velocemente
il phon su uno sgabello vicino e mi tappo la bocca con le mani.
-Sara?-
Sto cominciando
a tremare leggermente.
La sensazione
alla gola si è notevolmente amplificata.
-Sara?-
Saori spalanca
la porta nel momento esatto in cui io rigetto nel lavandino.
-Sara!-
-stai
indietro… ce n’è ancora…-
Subito dopo il
mio avviso sento il secondo getto farsi largo nel mio collo.
Saori afferra i
miei capelli mentre aumento la presa delle mani contro il bordo del
lavandino.
Mi libero anche
di quel peso e apro il rubinetto per darmi una sciacquata.
-ce
n’è ancora?-
-no,
è finito… grazie Saori-
-figurati.
Sciacquati bene la bocca, io nel frattempo vado a prendere la tua
scorta di the verde-
-d’accordo-
Inizio a
rinfrescarmi la fronte – che mi sento scottare – e
la bocca per poi passare alla pulitura veloce del lavandino, facendo
finire nello scarico l’ultimo conato.
Strano, era da
un paio di mesi che non mi capitava di stare male,
all’incirca dal primo incontro con Aras sulla spiaggia.
Molto
probabilmente ho preso un colpo di freddo, oppure Artemide ha mangiato
troppo a cena.
Quasi certamente
è la seconda ipotesi.
-ecco qua il
the. Bevine un po’-
-sì,
grazie. Devo aver mangiato troppo a cena senza rendermene conto-
-in effetti ora
che ci penso è da una settimana che mangi più del
solito-
Ci manca solo
che la dea con cui condivido il corpo sia una mangiona!
-ho fame e
allora mangio, tutto qui. Non mi faccio problemi come le ragazze sempre
a dieta-
-beata te, io
invece mi sono imposta di perdere quei due o tre chiletti ed
è difficilissimo non sgarrare-
Sghignazzo
mentre bevo il mio the – ormai Viktoria me lo prepara ogni
giorno perché su di me ha un effetto rilassante –
e dopo mi sento già meglio.
-Sara…-
-sì?-
-… ti
aiuto ad asciugarti i capelli-
-ce la faccio,
tranquilla, ora sto bene-
-insisto-
-d’accordo-
Mi siedo su uno
sgabello mentre lascio la mia criniera leonina nelle mani di Saori.
-Sara io dovrei
dirti una cosa…-
-dimmi-
-ecco…
io… no, lascia stare-
-e poi quella
strana tra le due sono io…-
-ehi, offendi?
Guarda che ho l’integrità dei tuoi capelli tra le
mie mani-
-non oserei mai,
e poi ci tengo alla mia chioma-
***
BIP BIP BIP!
– BIP BIP BIP!
BIP BIP BIP!
– BIP BIP BIP!
Spengo la
sveglia e mi preparare per l’ennesima giornata di lavoro.
Mi guardo nello
specchio del bagno e non ho affatto un bell’aspetto, stanotte
ho faticato ad addormentarmi e ho delle borse sotto gli occhi da far
paura.
Mi rinfresco il
viso, bevo una tazza di the e poi mi cambio in attesa che arrivi Mur.
-buongiorno
Sara, come ti senti?-
-ho fatto fatica
ad addormentarmi-
-si vede lontano
un miglio-
-lo so
Saori… vorrà dire che se oggi avrò il
pomeriggio libero ne approfitterò per dormire un pochino-
-brava…
hai mangiato?-
-non ho fame, ho
preso una tazza di the e sono a posto così-
-per me tu ti
droghi con il the-
-è
così buono…-
-sì
sì, va bene, se serve per tenerti buona te ne faccio
preparare quanto ne vuoi-
-che tesora che
sei-
-ah, guarda che
Mur è già arrivato assieme a Death Mask e Saga-
-e non potevi
dirmelo prima?!-
***
Grazie al cielo
è finita, non ne potevo veramente più!
Sono state
cinque ore massacranti, e come se non bastasse sembravano non finire
mai, soprattutto perché una sensazione di nausea mi ha
accompagnata da metà mattina in poi.
-grazie del
passaggio Mur-
-di niente.
Domattina sarò ancora qui alle otto, come sempre-
-a domani
allora, buona giornata-
-ora vado anche
io, non vorrei che Kanon avesse combinato qualcosa durante la mia
assenza-
-e cosa avrebbe
dovuto combinare?-
-prima o poi ti
racconterò della festicciola che ha fatto alla mia casa
mentre ero assente…-
-ci conto Saga.
A presto, e salutami Kanon-
-certamente-
Mentre guardo
Saga iniziare la discesa verso la terza casa il mio stomaco reclama
cibo.
-è
meglio se entri e pranzi-
-lo stesso vale
per te Deathy-
-non
preoccuparti per me-
-sì
invece, così come tu ti sei preoccupato e preso cura di me
in questo periodo. Ti ringrazio. E ti chiedo un favore…-
-spara-
-torna a essere
il Deathy che conosco, con le parolacce e tutto il resto. Questo tuo
lato buono a volte mi fa paura-
-…
d’accordo, mocciosetta. Se hai bisogno di qualsiasi cazzata
fa un fischio e arrivo-
-ok. Buon
appetito-
Mentre inizia a
scendere le scale alza una mano a mò di saluto mentre io
entro nella tredicesima e mi fiondo nella sala da pranzo dove Viktoria,
Shion e Saori mi stanno aspettando.
Che bella
sensazione quella della pancia piena…
Me ne resto a
gongolare fino a quando Saori non mi chiede di seguirla nella sua
stanza.
Che strano, mi
sembra piuttosto nervosa…
Entriamo e
chiude la porta alle sue spalle.
-Sara ti senti
bene?-
-certo,
perché me lo chiedi?-
-perché
a volte ho come l’impressione che la persona davanti ai miei
occhi non sia tu-
Cavolo!
Che
ci abbia scoperte?
No, non
credo…
-m…
ma cosa dici? Io sono sempre io-
-ma spesso sei
così diversa da te stessa, come se fossi un’altra-
-non dire
cavolate, è solo un’impressione-
-comunque la
cosa che dovevo dirti è un’altra…-
-dimmi pure-
Prendo un
bicchiere e ci verso del the.
Non ci ha
scoperte, per fortuna.
Però
ho una strana sensazione Sara, stai attenta…
Saori resta muta
per diversi secondi, come se avesse paura di parlare.
-coraggio, cosa
dovevi dirmi?-
-… ho
deciso di eleggere un nuovo cavaliere per l’armatura del
Capricorno-
CRASH!!!
La mia mano
allenta la presa e ora ci sono pezzi di vetro ovunque.
Abbasso lo
sguardo per vedere il casino mentre gli occhi diventano presto troppo
lucidi.
-Sara devo
farlo, le nostre difese devono essere alte per fronteggiare il prossimo
ritorno di Apollo e non posso permettermi il rischio di perdere qualcun
altro-
Sara!
Porto le mani
sulle orecchie.
Mi rifiuto di
sentire.
Non voglio
sentire.
Sono discorsi
senza senso.
Perché?
Io
non…
Non
voglio…
-Sara…-
-no! No! No!-
-Sara cerca di
capire, io non…-
-no…
no, nessun nuovo cavaliere per quell’armatura… ce
l’ha già il suo cavaliere…
è… è lui…-
-Sara stai
delirando!-
-NO!-
-sì
invece! Quell’armatura è priva di padrone e tu lo
sai bene! Shura è morto, devi fartene una ragione una buona
volta! La sua morte mi è servita per fermare temporaneamente
Apollo però non…-
Non continua la
frase perché si ritrova le mie dita stampate sulla guancia.
Non mi rendo
conto di cosa ho fatto finchè non la guardo dritta in viso,
mentre con una mano si massaggia la parte che le ho appena colpito.
Non
può averlo detto veramente.
No.
Non voglio
crederci!
-Sara! Ma sei
impazzita?-
-tu…
hai detto che la sua morte… ti è stata
utile…-
Riabbasso lo
sguardo cercando di contenermi, incrociando le braccia al petto e
cercando di calmarmi.
-io
non… non volevo dire quello…-
-MA
L’HAI DETTO! MA COME PUOI DIRE UNA COSA SIMILE?! NESSUNA
MORTE, NESSUNA POTRÀ MAI ESSERE UTILE! UNA MORTE
È UNA COSA ORRENDA! NON PUÒ ESSERE FATTA PASSARE
PER UNA COSA BUONA!-
-Sara io
non…-
-BASTA CON
QUESTE BALLE! BASTA! LA MORTE DI SHURA NON PUÒ ESSERE STATA
UTILE!-
Mi precipito di
scatto verso la porta e arranco fino alla sala del grande sacerdote
tenendomi la pancia, che ha cominciato a farmi malissimo. In
più sento che sto per vomitare di nuovo. Con una mano sulla
bocca incrocio Aiolia e Shaka.
-Sara ma
cosa…-
Sorpasso uno
stupito Shaka ma non riesco a fare lo stesso con Aiolia, che mi afferra
un braccio e mi fa voltare verso di lui.
-Sara cosa ti
è successo?-
-NON
È UTILE! NO! NON PUÒ ESSERLO! LA… LA
MORTE DI SHURA NON È STATA UTILE!-
-cosa stai
dicendo?!-
-Aiolia
io… mi fa male la pancia… MI FA
MALISSIMO…-
Non riesco
più a contenermi, mi volto di lato e rigetto piuttosto
violentemente.
I sensi
cominciano a venirmi a meno, tutto comincia ad essere confuso e le voci
arrivano ovattate alle mie orecchie…
-SARA! CHE
COS’HAI?-
-SARA!-
SARA!
***
SARA!
MI SENTI?! SARA!
La voce di
Artemide arriva lentamente nella mia mente facendomi riprendere i sensi.
Il silenzio
della stanza è interrotto solamente da dei passi accanto a
me.
Apro lentamente
gli occhi cercando di mettere a fuoco.
-hnmmm…-
-si sta
svegliando!-
-Sara!-
-ha riaperto gli
occhi!-
Quando focalizzo
la scena non so proprio che pensare, tutti i cavalieri compresi Saori e
Shion sono in questa stanza, a quello che potrebbe sembrare il mio
capezzale.
Cerco di tirarmi
su contando sulle braccia ma qualcosa di appuntito mi fa desistere,
guardo meglio e mi accorgo di avere una flebo attaccata al braccio
sinistro.
-ma…
dove sono? Cosa è successo?-
Milo si siede
alla mia destra, fa un bel respiro e inizia a raccontare.
-stavi correndo
piangendo e con una mano sulla bocca quando poi Aiolia ti ha fermata,
sei stata male e continuavi a ripetere che ti faceva male la
pancia…-
Ora ricordo, io
ho litigato con Saori e sono fuggita sconvolta.
Prima di
proseguire il racconto Milo afferra la mia mano destra.
-dato che stavi
molto male ti abbiamo portato nella clinica privata della fondazione
Kido dove ti hanno portato subito in una sala per cercare di capire
cosa avessi. Quando sono usciti i medici ti hanno portata qui e ci
hanno detto che…-
-…
che?-
-…
che hai rischiato di abortire-
-abor…tire?-
Sbianco di colpo
la gola si secca.
Non ho parole.
Ma per aver
rischiato l’aborto io… dovrei essere…
-Sara tu sei
incinta. Aspetti un bambino-
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEEEE-------------------------------------
Buongiorno gente!
Ma che balle,
siamo già ritornati al tran-tran quotidiano? T___T
Sono
già finite le vacanze? T___T
Uffa! T___T
Voglio tornare a
dormire fino alle undici di mattinaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! T______T
Immagino che
molti di voi la pensino esattamente come me.
Vabbè…
Nuova settimana
= nuovo capitolo!
Che colpo di
scena, vero?
Sulle varie
circostanze che hanno fatto correre il rischio dell’aborto vi
rimando al prox capitolo, devo ancora studiarmele bene anche io (e
badate che da come mi sto documentando sembra che io stia nascondendo
realmente una gravidanza XD).
Voglio scusarmi
con Snow Fox e Morgana di Avalon, quando ho pubblicato il capitolo
precedente non avevo controllato se c’erano degli
aggiornamenti nelle recensioni e così non le ho
ringraziate…
Scusatemiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!
Per cercare di
addolcire la pillola vi risponderò adesso ^^”
Snow
Fox: purtroppo sì, Shura è morto… e io
non possiedo né le sfere del drago né altri mezzi
per farlo tornare T__T ufi! Mi dispiace di aver commosso anche Fly (a
proposito, sta bene? Non ho più avuto sue
notizie… ahem ahem… U_U)
La
tua seconda recensione (quella del capitolo 26) dev’essere
stata tagliata, accidenti!
Morgana
di Avalon: ti sei sorbita 25 capitoli di fila?!
O____O Grazieeeeeeeeeee!!! Non ho parole,
veramente!!! Dev’essere stata una bella faticaccia, eh?
XD purtroppo Shura non riesco a farlo resuscitare, non ho i
poteri per farlo T___T il mio ShuShu! (sì, perché
io lo chiamo affettuosamente così XD). Grazie per i vari
complimenti, mi fai arrossire e gongolare ^///^
EriS_SaN:
ormai la morte di Shura te la porti stampata in mente (oltre che
stampata su carta… vero?) … ed è
sicuramente peggio del Rada senza gambe ç__ç
ringrazio il tuo lato puccioso corso in mio soccorso XD in
effetti mi pareva giusto dare voce anche ad Artemide, dopotutto lei
è sempre stata presente e possiamo dire che tutto
è successo per causa sua, perché lei si
è reincarnata in Sara. Però mi ha confidato che
se la chiami ancora Arty ti ammazza O_o
Death
Mask così “buono” fa paura anche a me,
ma come hai letto ora sta tornando quello di sempre ^^”
Ah,
grazie per la benedizione che la recensione ti ha tagliato, a te e a
Deido, in effetti è veraente meglio questa che la
maledizione di Jashin XD
Miloxcamus:
ciao carissima! Piano piano (e con l’aiuto di Artemide) Sara
si stava riprendendo e adesso il mondo le è crollato addosso
un’altra volta. Io comincio a credere che ci sia qualcuno
lì che porti sfiga u__ù
*l’autrice addita Shaka, che tanto non la vede
perché medita*
E
adesso la situazione si farà veramente pesante…
aiuto, al solo pensiero mi sento già male @___@
A
presto!
Terry
Alchemist 22: ciao sister! Per la scelta di Artemide ancora non so
neinte, è dì là che fa
“Terra – Non Terra” con
1051187842157897418578 margherite fresche fresche prese dal
Sharasoju. *Shaka apre un occhio e squadra male
l’autrice*
E
ora è pure saltato fuori un bambino… immagino
già cosa mi scriverai…
E
fai uscire mio fratello dall’armadio!
è_____é
Court:
in effetti mi sembrava corretto far partecipare anche colei che
è stata la causa scatenante di tutte queste vicende, ovvero
Artemide… è rimasta zitta troppo tempo secondo me
e mi pare corretto farla interagire con Sara. Papino Zeus penso che si
stia guardando le partite di calcio su mediaset premium e sky
contemporaneamente, quindi non credo che potrebbe aiutare la
figlioletta (dopotutto gli uomini sono pure sempre uomini).
Ps:
NON si è affatto notato che sei di parte XD
NinfaDellaTerra:
non ti devi affatto scusare per il ritardo ^^
E
adesso?
E
adesso viene la parte difficile, cara, credo che il scoprire di essere
incinte cambierebbe la vita di chiunque…
Anzy:
grazie ancora per i complimenti ^///^ *Sary gongola*
Hai
detto bene, far tornare a galla Sara sarà
moooooooooooooooooooooooolto dura, soprattutto adesso che ha scoperto
di aspettare un bambino.
Spero
di farcela!
Ti
con zero: no nessuna possibilità… lo so che
è triste, io sono la prima che si prende a craniate per
questa cosa… T___T
Grazie
degli auguri, buon anno in ritardo anche a te XD
Sesshy94:
ho inoltrato il tuo suggerimento ad Artemide, che è ancora
là con le 1051187842157897418575 (ne ha finite tre nel
frattempo) margherite del Sharasoju. *Shaka inizia
a incazzarsi*
Il
rapporto di Sara e Aras, così come molte altre cosette,
verranno spieate più avanti, abbi solo un po’ di
pazienza ^^”
Ps:
ancora scusa… per cosa? O_o
Gil88:
per favore cerca di legare Camus da qualche parte, non voglio che
qualcuno disturbi mentre scrivo… anzi tienilo a casa che
è meglio U___U
La
risposta alla tua domanda sta arrivando nei prossimi capitoli ^^
RedStar12:
sul fatto che Sara si sia fatta fregare il corpo non è del
tutto esatto, lei era lì morta e quando la dea
l’ha minacciata le ha detto “fai come ti
pare”, in fondo è come se gliel’avesse
chiesto… o no?
Grazie
per i complimenti e per il sostegno morale alla crisi dello scrittore
(sinceramente non ci avevo pensato a farla passare per
“mancanza di voglia di postare per via delle
vacanze”, potevo anche pensarci senza fare una figura di
merda… ^^”)
Sabri92:
credo che sarà veramente difficile per Sara tirare avanti
adesso che ha scoperto di essere incinta… grazie per i
complimenti! ^^
Un doveroso
ringraziamento ai Favolosi Fantasmini e alle persone che hanno aggiunto
“Favola” tra i preferiti (ma sapete che siete
aumentati? *____*)
|
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Capitolo 28 *** Volevo Dirti ***
CAPITOLO
28 – VOLEVO DIRTI
-io…
incinta?-
Ancora non
riesco a crederci.
Guardo prima la
mia pancia, poi la mano di Milo che stringe la mia e infine i presenti
nella stanza.
Gli occhi si
stanno inumidendo di nuovo.
Li chiudo
cercando di trattenermi ma non ce la faccio, una gocciolina mi bagna
una guancia.
Io aspetto un
bambino.
Aspetto il
bambino di Shura.
Con la mano
libera accarezzo la pancia e poi tento di asciugarmi il viso.
-scu…
scusatemi… però… il
bambino… di Shura…-
Non riesco a
dire qualcosa di sensato senza balbettare.
Sollevo lo
sguardo e vedo che anche tutti gli altri hanno gli occhi lucidi,
addirittura Aphrodite, Aiolos e Saori stanno proprio piangendo.
-il
bambino… forse… forse Shura ci
sperava…-
Non riesco a non
dare voce ai miei pensieri.
Mentre prendo
mentalmente coscienza di ciò che ora porto dentro di me
entrano nella sala i medici.
-si è
risvegliata, come si sente signorina?-
- …-
-immagino abbia
scoperto cosa ha provocato il suo malessere-
-sì…-
-le abbiamo
prenotato per domattina alle nove una visita ginecologica e sarebbe
meglio che rimanesse qui in osservazione stanotte, potrebbe accadere
che il disturbo si presenti di nuovo-
-ho
capito…-
-pregherei i
presenti di lasciare sola la paziente, ha bisogno di riposare-
Detto questo
salutano velocemente e se ne vanno, lasciando nella stanza un silenzio
infinito e pesante come un macigno, interrotto poi da Shion.
-Sara ora noi
andiamo, però torneremo qua a gruppetti per portarti le
varie cose di cui hai bisogno e per tenerti compagnia,
d’accordo?-
-va bene, grazie-
Guardo la mia
mano destra, ancora stretta tra quelle di Milo e ormai nella mia mente
ci sono così tanti pensieri e nel cuore tante emozioni che
non riesco a focalizzare tutto.
-Sara cerca di
stare tranquilla, torneremo presto-
-d’accordo
Milo-
Dopo aver
lasciato la mia mano esce assieme agli altri.
Sara
Artemide voglio
rimanere da sola per favore…
Come
desideri. Se hai bisogno non esitare a chiedermi il cambio.
Non credo lo
farò.
Ora che sono
davvero da sola mi libero violentemente delle lacrime che stanno
offuscano di miei occhi.
È
troppo per me, perdere il primo grande amore della mia vita e scoprire
di aspettare un figlio da lui.
Shura…
Shura…
Improvvisamente
sento la porta aprirsi.
-ho sentito un
urlo, è successo qualcosa? Si sente male?-
Guardo
l’infermiera facendo no con la testa, non riesco a
pronunciare mezza parola di fila e a calmarmi.
La donna si
avvicina e cerca di comunicare con me, ma non riesco ad ascoltarla,
ormai in me regna il completo caos.
-cerchi di
calmarsi, così facendo rischia solamente di rischiare un
nuovo malore-
-per…
chè?-
-tra le cause
dell’aborto volontario rientra anche un forte shock
comprensivo di tutto il carico emotivo che porta con sé, per
questo viene sempre raccomandato alle donne gravide di restare
tranquille-
Nonostante la
spiegazione non riesco a fermare questo sfogo violento.
Le afferro le
braccia cercando conforto, ho bisogno di una persona che abbia la
sacrosanta pazienza di restare qui con me mentre mi lascio
completamente andare verso la distruzione interiore.
-signorina
può andare, ci pensiamo noi a lei-
La voce di Al mi
distrae, così l’infermiera sfugge alla mia presa e
se ne va.
Mi asciugo gli
occhi cercando di darmi una calmata, mentre Al posa un borsone
nell’armadio della stanza e Mur si siede sul letto accanto a
me offrendomi la sua spalla.
***
Apro
lentamente gli occhi, che mi fanno un male cane.
-ben svegliata-
Guardo alla mia
destra e non c’è più il Lilloso, ma
Aiolos e Aiolia.
-quanto…
quanto ho dormito?-
-quando siamo
arrivati per dare il cambio a Mur e Al stavi già dormendo, e
siamo qua già da un paio di ore-
Certamente dopo
aver esternato ogni mio pensiero ed emozione sono crollata e devo aver
pianto così tanto da farmi bruciare gli occhi ancora adesso.
-come ti senti?-
-malissimo
Aiolos, se solo ci penso mi fa male il cuore. E ho tanta paura,
perché se non resto calma può darsi che io abbia
un altro principio di aborto, come mi ha detto l’infermiera.
Ma io non so cosa fare, se mi trattengo faccio male al bambino, se mi
lascio andare sto male io… non so più cosa
fare… e nessuno sa aiutarmi…-
Aiolos mi
accarezza la testa sussurrando frasi del tipo “ci siamo qui
noi, non devi preoccuparti” e “non ti lasceremo
sola” ma non hanno senso per me, non sono loro quelli che si
sono scoperti incinta!
Ci sarebbe solo
una persona che ora potrebbe starmi vicino nel modo giusto, partecipare
a questa grande gioia con me, ma non c’è
più. Mi è stata portata via ormai un mese fa.
Ma cosa
dico… è colpa mia.
È
solamente colpa mia se Shura è morto, perché lui
era intervenuto per salvarmi da fine certa.
Sono solo io la
responsabile della sua scomparsa.
-stai calma, non
devi tremare-
-Aiolia
è colpa mia… è solamente colpa mia se
Shura non c’è più…-
-ma cosa stai
dicendo?-
-so
tutto… so come è morto…lui…
LUI ERA INTERVENUTO PER SALVARMI! SE NON FOSSE STATO PER LUI ORA
IO… IO SAREI MORTA! SE FOSSI STATA IN GRADO DI FRONTEGGIARE
APOLLO DA SOLA ORA SHURA SAREBBE QUI CON ME, MI DIREBBE CHE…
CHE LUI È FELICE… CHE QUESTO BAMBINO FA DI NOI
UNA FAMIGLIA!-
Riprendo fiato
tra un singhiozzo e l’altro mentre i fratelli restano in
silenzio.
-scu…
scusatemi… io non… non riesco a non pensarci, non
ce la faccio a non sentirmi responsabile…-
-non
è colpa tua, Apollo era più forte, tutto qua-
-accidenti
Aiolia ma anche io sono la reincarnazione di una dea! Anche io sono
forte! Il mio potere non conta niente?!-
-quello che
avevi di fronte non era l’Apollo a cui tu eri abituata, non
era la reincarnazione del dio, ma proprio il Dio Apollo-
-e cosa cambia,
Aiolos?! Ancora una volta non sono stata capace di cavarmela da sola! E
ancora una volta ci siete andati di mezzo voi! E Shura…-
Per evitare di
dire altro mi tappo la bocca con entrambe le mani, giusto in tempo per
evitare di rigettare l’anima a causa di una nausea
improvvisa, che ricaccio in gola deglutendo parecchie volte.
-vi chiedo
scusa, non volevo aggredirvi così-
-da quanto tempo
ti portavi dentro questi pensieri?-
-da molto
Aiolia… forse troppo…-
Bevo un sorso
d’acqua per rinfrescare la bocca dal saporaccio di vomito.
-Sara…
scusa se te lo chiedo così direttamente, ma cosa intendi
fare con il bambino?-
La domanda di
Aiolos ferisce come una spada in pieno petto.
Istintivamente
stringo entrambi i ciondoli che porto al collo, la luna e la spada.
-io…
non lo so. È stato tutto così improvviso che non
ci ho ancora pensato. E ho paura di non essere in grado di farlo-
-hai gli occhi
nuovamente lucidi… scusami, avrei dovuto tacere-
-scusami tu
invece, sono io che non sono forte a sufficienza per tutto
questo…-
***
-bene signorina,
abbiamo i referti delle sue analisi: lei è incinta da sei
settimane e il feto è in buona salute. Il principio di
aborto che ha avuto molto probabilmente è stato provocato da
uno stato di agitazione o shock interiore piuttosto forte, che ha
spinto l’organismo a percepire come una minaccia il suo
bambino-
Dagli occhi
della ginecologa passo a guardare la mia pancia.
Oh mio Dio, ho
davvero fatto questo?
-esiste la
possibilità che questo fatto si ripeta ancora, nei primi tre
mesi di gestazione il rischio di aborto è maggiore,
però se resta tranquilla e cerca di calmarsi nel caso di
un’agitazione particolare non dovrebbe correre questo rischio-
-ho capito-
-in questo
periodo saranno frequenti le nausee e la stanchezza, inoltre
smetterà di gradire certe bevande come alcolici, the o
caffè; inoltre se rimane in piedi per parecchio tempo
può avere le vertigini, quindi le consiglio di restare il
più possibile seduta o comunque di riposare bene la notte-
Troppe
informazioni e tutte assieme…
Non ce la posso
fare.
-stia
tranquilla, sono cose normali in questo periodo, come ad esempio
l’interruzione del ciclo mestruale, l’aumento del
volume del seno e il dilatamento dei pori della pelle. Però
sono costretta a chiederle quali sono le sue intenzioni: lei
è molto giovane e, nel caso decidesse di interrompere la
gravidanza, dovrebbe agire per tempo per evitare complicazioni,
l’ideale sarebbe prima della fine del terzo mese-
-no
io… ho deciso di tenerlo. Voglio farlo nascere-
Con le mani
stringo più forte il tessuto fresco del mio camice che mi
copre le cosce.
-un figlio
è una grande responsabilità, lei e il suo ragazzo
siete sicuri di volervi assumere un incarico così grande?-
-il
mio… il mio ragazzo non c’è
più… questo bambino è tutto quello che
mi è rimasto… voglio farlo nascere, anche per lui-
-è
veramente coraggiosa signorina… ha tutta la mia
solidarietà-
-la ringrazio-
-la visita si
conclude qui. Prima di andare fissi alla segreteria del reparto una
visita per settimana prossima. E tenga, queste sono le ecografie di
stamattina-
-la ringrazio,
arrivederci-
Esco dalla
stanza e vado subito a fissare la prossima visita, per poi uscire dal
reparto di ginecologia e avviarmi verso la mia stanza seguita da Shion
e Shaka.
-com’è
andata?-
-sono alla sesta
settimana e il bambino sta bene, quel principio di aborto
dev’essere stato causato da uno shock interiore o comunque da
tutto lo stress, la tristezza accumulata e tutto ciò che mi
sono tenuta dentro. Ho fissato un’altra visita per settimana
prossima-
-per fortuna
state bene tutti e due, eravamo tutti preoccupati al Santuario-
-mi dispiace
Shion, non volevo…-
-tranquilla, non
fa niente. Quando potrai tornare a casa?-
-devo avere
l’ultimo parere del caporeparto e poi forse posso uscire-
-e queste?-
Shaka indica la
busta sotto il mio braccio.
-sono le
ecografie che mostrano il mio bambino: ora misura sui cinque o sei
millimetri, si distinguono già la testa e il corpo e si
stanno formando gli organi e la placenta, e il suo cuore sta
già battendo-
-è
stupefacente…-
-hai ragione.
Sapere che una nuova vita sta crescendo dentro di me è una
cosa indescrivibile, anche il solo sapere che il suo cuore batte mi
rende felice e orgogliosa-
-mi sembri
decisamente migliorata rispetto a ieri, non solo fisicamente ma anche
interiormente-
-vedi Shion,
quando siete andati via ieri pomeriggio ho pianto tanto, tantissimo, e
ho tirato fuori tutto quello che avevo accumulato dalla morte di Shura
in poi e mi sono scaricata di dosso tutta quella negatività.
Parlare di Shura non è ancora una cosa facile
però non voglio far soffrire il mio bambino, così
cerco di farlo con tranquillità anche però
così facendo se mi sembra di far del male al suo ricordo-
-non potresti
mai farlo, Sara, lo sai benissimo-
In risposta
sorrido e poi mi chiudo in camera per cambiarmi.
***
Dopo il parere
positivo dei medici sono tornata al Grande Tempio, dove praticamente
ogni cavaliere esistente chiedeva delle mie condizioni e di quelle del
bambino e io, tranquillamente, ho mostrato l’ecografia a
tutti dicendo che lo farò nascere.
Dopo una scarica
di vari complimenti e congratulazioni – e pure qualche
lacrimuccia commossa – sono tornata alla tredicesima casa e
ho cominciato a disfare il borsone, venendo interrotta un paio di volte
dalle nausee, che giorno dopo giorno diventano sempre più
forti.
Non
voglio più nostalgia,non voglio più che tu vada
via
Così
lontano da me,io non pensavo che fosse così difficile
Ci
sono notti in cui non so
Non
so proprio con chi parlare
Perchè
io parlo solo con te
E
quando tutta la città si addormenterà
Camminerò
guardando il cielo
Per
cercare un tuo riflesso.
Volevo
dirti che tu
Da
quando non ci sei non vivo più
Volevo
dirti che se
Che
se non torni allora vengo da,allora vengo da te.
Apro il borsone
e inizio a sistemare le varie cose.
Shura…
Mi manchi.
Mi manchi da
morire.
Quando la notte
non ti sento accanto a me e cado nel panico facendo fatica a dormire.
Quando voglio
sentire la tua voce che mi sussurra “ti amo”
esattamente poco prima che io mi addormenti.
Quando la
mattina mi sveglio ma non sento il tuo profumo.
Quando mi alzo e
non ho il bacio del buongiorno.
O,
più in generale, quando vorrei sentire il contatto delle tue
labbra sulle mie.
Quando torno a
casa dopo il lavoro e non ci sei a salutarmi.
Quando mangio e
tu non sei lì con me, non mi prendi in giro per qualcosa che
ho preparato e non ha lo stesso sapore che gli dai tu.
Quando sono
seduta a leggere un libro e tu non vieni a strapparmelo di mano per
attirare la mia attenzione su di te.
Quando ho
bisogno delle tue parole di conforto ma c’è solo
il silenzio.
Quando voglio
dirti “ti amo” ma tu non puoi sentirmi.
Quando voglio
scusarmi con te per tutto quello che è successo, ma
è troppo tardi.
Sono io la causa
per cui tu ora non sei più qui e per quasi un mese non mi
sono mai data pace.
L’ho
sempre pensato, ho sempre creduto di essere io la responsabile della
tua scomparsa e infatti è la verità: quando Mur
si è fatto coraggio e ha riparato la tua armatura sotto i
miei occhi mi ha raccontato quello che è successo mentre io
ero svenuta. E ci sono stata malissimo, ogni sua parola feriva come una
freccia incandescente scoccata al mio cuore.
Ci è
voluto un mese di morte interiore prima che io abbia avuto il coraggio
di esternare tutto quello che mi sono portata dentro finora, dalla
tristezza per averti perso fino alla rabbia con me stessa per averti
costretto a sacrificarti al posto mio, ma ora mi sento meglio.
Sistemo la
biancheria nei cassetti e poi mi affaccio alla finestra per guardare il
mare.
Il
non vederti mi provoca un’emozione un po’ insolita
Qualcosa
di inspiegabile che che mi costringe a raccontarlo in musica
Pensieri
e note che vorrei
Cantare
in una di quelle notti
Dove
le stelle siamo solo noi due
Perchè
l’unica poesia che può piacere a noi
Perchè
per noi stare insieme
Sta
al di sopra di tutto.
Volevo
dirti che tu
Da
quando non ci sei non vivo più
Volevo
dirti che se
Che
se non torni allora vengo da te.
Volevo
dirti che
Ora
so bene quel che provo per,quel che provo per te.
Non
ti nascondo tutto quello che
Che
ora ho voglia di dirti.
Volevo
dirti che tu
Da
quando non ci sei non vivo più
Volevo
dirti che se
Che
se non torni allora vengo da te.
Volevo
dirti che
Ora
so bene quel che provo per,quel che provo per,quel che provo per te
Certo, quasi
ogni oggetto quotidiano mi ricorda te e questo non fa bene alla mia
salute psichica, però ho cominciato a vedere i ricordi sotto
un’altra luce: prima li vedevo solo come momenti perduti per
sempre, legati a un periodo della mia vita ormai passato e finito, ora
invece li vedo come episodi vivi e in continua evoluzione, esperienze
da cui trarre il coraggio per continuare ad andare avanti senza di te.
Però
ti vorrei qui al mio fianco ora, con quella tua presenza
così fiera, elegante e allo stesso tempo felina per la quale
ti prendevo sempre in giro; ti immagino qui, dietro di me, mentre mi
abbracci e con le mani sfiori la mia pancia e tu sei l’uomo
più felice sulla faccia della Terra.
In un certo
senso l’ho sempre saputo, sapevo che più in
là avresti sperato in una creatura che avesse un
po’ di me e un po’ di te, e che ci rendesse una
famiglia. E so anche che avresti dato a questo bambino tutto
l’amore possibile e inimmaginabile, tutto quello che non
è stato dato a te quando eri piccolo, e che avresti fatto di
tutto per evitargli di essere infelice.
So anche che non
l’avresti mai lasciato solo e che sarebbe il bambino con gli
zii più speciali di tutta la Terra, tutti fratelli speciali
del papà.
Scusami, ma
qualche lacrima ora è d’obbligo, in fondo sono
un’umana piagnucolona.
In
più il riflesso del sole sull’acqua cristallina
del mare non aiuta.
Shura…
Io
farò nascere il nostro bambino, anche se sarà
difficile poi crescerlo da sola senza una figura paterna al mio fianco
e con le piccole risorse che ho, ma voglio farlo.
Non importa se
andrò verso un esaurimento tra il lavoro, Apollo e tutte le
altre complicazioni che potranno sorgere, sono sicura che il solo
sorriso di quella creatura sarà la ricompensa e la ricarica
che mi permetterà di andare avanti giorno dopo giorno.
Shura…
Ti amo. E
amerò il nostro bambino.
Nel frattempo
guardami e sii fiero.
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEEE-------------------------
Buondì
genteeeeeeee!!!
Prima che poi me
lo dimentichi, la canzone del capitolo precedente era “When
You’re Gone” di Avril Lavigne, mentre quella di
questo capitolo è “Volevo Dirti” dei
Modà.
Bene, fatte le
precisazioni ora posso dire…
Mamma mia che
partooooooooooooooooo!!!
Questo capitolo
è stato un vero parto!!!
Prima di tutto
l’ho scritto in una sera dopo aver guardato
l’ultima mezz’ora del film “Il
Gladiatore” che non ero riuscita a vedere la sera prima - e
già potete immaginare in che stato ero (stavo piangendo per
Massimo, poveroooo ç___ç) – in
più non avevo idea di come cominciare.
Ho fissato lo
schermo per mezz’ora buona prima di scrivere
“Capitolo 28”!
Coooomunque poi
ho cominciato a scrivere ma non mi piaceva l’impostazione, ho
ricominciato d’accapo e faceva ancora più schifo,
il terzo tentativo (quello che avete letto) era la migliore versione
delle tre.
E poi la
canzone… ero indecisa se metterla o no perché mi
sembrava quasi forzata, poi però quando l’ho
ascoltata non ho potuto fare a meno di inserirla, in quel momento mi
è sembrata perfetta per il capitolo!
Sto
invecchiando =.=
Povera
me =.=
Vedo che la
notizia della gravidanza di Sara ha fatto contenti tutti ^^
In effetti era
prevedibile, Shura da bravo ragazzo spagnolo mucho caliente alla sera
mica giocava a dama XD
‘sto
ragazzo era un toro da monta…
cioè
volevo dire era parecchio attivo…
ahem…
no ecco
io…
*Sary fonde
perdendo sangue dal naso*
Miloxcamus:
ormai sono CERTA che qualcuno porti sfiga, se becco chi è
gli faccio vedere i sorci verdi! Saori non brilla per il suo tatto e
per il suo tempismo, è una cosa nota e arcinota, basti
pensare che invece di fare una sorpresina al Grande Sacerdote
l’ha avvisato del suo arrivo tramite lettera -.-“
In
bocca al lupo per i tuoi esami!!!
A
presto! ^^
RedStar12:
grazie mille per avermi risparmiato ore e ore di lettura per le
questioni tecniche che tu sai bene XD ma scusa…
chi ti dice che sarà un baby-Shura e non una baby-Sara? U_U
EriS_SaN:
sì, sono un cancro Sacerdote con due personalità,
tra le quali una infinitamente bastarda XD ormai mi conosci
bene XD tu ce la vedi già come una brava
mamma? (ma se neanche so come si cambia un pannolino!!!
–ndSara) ecco dopo questa dichiarazione fossi in te
comincerei ad avere qualche dubbio -.-“
Cei
contenta che Deathy torna se stesso? Lo adoro di più quando
non è puccioso *w*
Grazie
per i complimenti, e continua a leggere per vedere come
svilupperò la cosa ^^
Ps:
stai tranquilla, Artemide non ti farà la pelle… e
Saori è una gioccola U_U
Sesshy94:
Shura era lì accanto? Mi sa che a sentire della gravidanza
di Sara o è svenuto o è scappato XD
ragionando secondo la posizione di Saori non ha avuto tutti i torti,
però c’è modo e modo di dire le cose,
no?
Un
bacione cara!
Anzy:
ci hai preso, il bambino la sta spronando a reagire alla situazione e
infatti non era conciata poi così male verso la fine del
capitolo, anche se ha dovuto comunque tirare fuori tutto quello che si
è portata dentro finora… ma chi l’ha
detto che sarà un maschietto? XD
Ai91:
se aspetti che Saori riporti in vita Shura fai prima a diventare la
regina dle mondo, credimi -.-“ ti consiglio di
seguire la morale del capitolo, usare sempre il preservativo
U_U dillo a Shaka mi raccomando! XD
Court:
sei contenta del pupo? ^^ vuoi essere una delle zie di quel
pargoletto? Ci vorrà qualcuno che lo calmi dopo che
l’avrà guardato Deathy, poverino, si
spaventerà XD (EHI!!! ndDeathy)
Dai
spara tutte i possibili nuovi cavalieri del Capricorno, sono curiosa di
sapere chi hai pensato! ^^ tu fai sempre dei bei ragionamenti
mi piacerebbe saperli ^w^
Dimmi
che cosa ne pensd el capitolo, un abbraccio forte e tanto sostegno
morale per lo studio!
Sabri92:
ti do pienamente ragione togliendo “a volte”, Saori
è priva di tatto, punto e stop. Io ce la vedrei bene in un
ospedale a dare le notizie ai parenti, dritta e schietta
com’è…
Sono
sadica, sì… XD
Sembra
però che Sara abbia trovato un po’ di grinta per
rialzare la testa e continuare a vivere, no? ^^
Snow
Fox: grandissimaaaa! Finalmente sei tornataaaaaa! Mi ha fatto veramente
piacere leggere ancora qualcosa di tuo ^^ sì, io
sono spietata, dopotutto il cavaliere del mio segno zodiacale
è un certo killer sadico e psicopatico con la casa
tappezzata di teste, da qualcuno avrò pur preso, no?
XD mi fa piacere che la storia ti piaccia, un bacione! ^w^
Piccolabulma:
in effetti la dichiarazione di Saori ha fatto peggiorare di gran lunga
la stabilità della situazione, resta veramente da sperare
che Apollo se ne resti buono ovunque sia e che non mi agiti Sara ancora
di più altrimenti tra poco mi diventa Hulk al femminile nel
peggiore dei casi O__o
Shurino
manca a tutti ma dobbiamo farcene una ragione T____T
Terry
Alchemist 22: ciao Sister! Mi piace molto l’espressione
“mollare una bella cinquina a saori”, mi ha fatto
venire in mente la tombola XD su Artemide non posso che darti
ragione, se non gliene importasse niente di Sara non
l’avrebbe rimessa in sesto, no?
Ps:
saluta mio fratello da parte mia e di Puccio
Gil88:
povera, sei a casa con l’influenza… non
è che potresti passarmi qualche germe? Voglio starmene a
casa pure io XD e poi hai Camus che ti fa da
infermierino… Gil sei una vecchia volpe XD oh
brava, dillo anche tu che il cavaliere del Capricorno è uno
e uno solo! Dobbiamo farlo capire a quella testa bacata di Saori!
Convinci anche Camus a dirglielo, magari a lui dà ascolto!
Morgana
Di Avalon: è vero, non sono obbligata a rispondere alle
recensioni ma a me piace farlo, mi sembra il minimo visto che siete
così gentili a lasciarmi due paroline ^^
Come
ho detto qualche recensione fa dal punto di vista di Saori è
una decisione giusta, dopotutto deve pensare anche alla sicurezza degli
altri cavalieri, però c’è modo e modo
di dire le cose… anche io avrei reagito con un bello
schiaffo in piena guancia!
Chi
lo rimpiazzerà?
Bella
domanda. Io ovviamente ho la bocca cucita, però prova a dire
qualche nome, così vediamo se ci hai preso ^^
Grazie
per aver recensito, ciao e alla prossima! ^^
Un
ringraziamento ai Favolosi Fantasmini e alle 39 persone che hanno messo
questa storia tra i preferiti!
Ah, volevo anche
dire… QUESTA STORIA HA SUPERATO LE 300 RECENSIONIIIIII!!!
VI AMO
TUTTIIIIIIIIIIII!!!
Mi inchino
davanti a voi, è solo merito vostro se questa storia sta
avendo “successo”, GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEE!!!
Sary.
|
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Capitolo 29 *** Sogni Risplendono ***
CAPITOLO
29 – SOGNI RISPLENDONO
"Il
suo cuore era come un cristallo affilato come una lama,che strideva con
il suo bell'aspetto da fiore appena sbocciato, se un uomo l'avesse
toccata senza fare attenzione... avrebbe finito per sanguinare."
Ci sono
cascato. Ci siamo cascati tutti.
Si meriterebbe un oscar
per questa recita.
Scendo velocemente le
scale per tornare alla mia casa, massaggiandomi le labbra come se
volessi ritrovare quel contatto caldo e sorpreso.
Ci ha imbrogliati, ma io
sono stato veramente uno stronzo, ho perso il controllo e ho fatto
l’irrimediabile.
Arrivo con grandi
falcate piene di rabbia davanti alla casa dell’Acquario, dove
ad aspettarmi c’è un glaciale Camus appoggiato a
una colonna.
-dalla tua faccia deduco
che tu non ti sia trattenuto-
-ormai mi conosci bene,
Camus-
-dai entra-
Chissà come
mai questo ragazzo indovina sempre cosa non va in me.
Guardo ancora una volta
la scalinata fino alla tredicesima e poi seguo il mio amico per la
solita tazza di the.
========flashback=======
Mi sento a pezzi, stanotte non ho dormito per niente a causa delle
nausee.
È già un miracolo che io riesca a tenere la testa
alzata e a non lasciarmi cadere addormentata sulla scrivania.
-Sara ma ti senti bene?-
-sì Enry sto bene, ho solo un po’ di sonno-
-sicura? Hai una cera pessima. Ora che ci penso è da un
po’ che non hai una bella faccia-
-è… è solo un periodo incasinato e non
ho energie sufficienti per tutto-
-prendi degli integratori allora, in questi casi un aiuto non
può farti che bene-
-ok, proverò a prenderli-
Enrico si allontana dalla scrivania intasata di carte su cui devo
lavorare.
Lui parla per il mio bene ma non sa cosa è successo durante
le ferie estive, cosa ho passato e cosa sto affrontando ora. Ho
preferito tacere sulla morte di Shura e sul bambino – e ho
chiesto anche agli altri cavalieri di farlo - non voglio caricarlo di
altri problemi, ne ha già a sufficienza da quando Ale
è entrato nella fase di sclero continuo e a mio fratello
tocca porre rimedio ai casini che provoca.
Sara ti stai affaticando
troppo. Perché non mi dai retta e lasci che prenda il tuo
posto? Dopotutto l’orario di lavoro sta per finire e non devi
più usare quella scatola meccanica.
Tranquilla Artemide, ce la faccio benissimo.
Puoi mentire a tutti ma
non a me. Posso leggere nell’anima che sei affaticata, sia
fisicamente che mentalmente, e che sarebbe meglio fare cambio.
E se mi viene la nausea che cosa fai? Tu stessa mi hai detto che non
sapresti prenderti cura di un corpo gravido.
Posso sempre provarci,
sai che non riesco a vederti così sofferente.
Ti ringrazio ma preferisco cavarmela da sola.
Guardo l’ora sul computer, prendo la mia borsa ed esco
dall’ufficio, dove Mur è già pronto per
teletrasportarmi a casa anche se fare una viaggetto del genere quasi
ormai alla settima settimana di gravidanza con il vomito facile non
è il massimo.
Chiudo la porta della camera e mi siedo davanti al mobile con lo
specchio prendendomi la testa tra le mani.
Sono passati già cinque giorni dal principio di aborto e
dalla visita ginecologica ed è appena cominciato Ottobre.
Io odio l’autunno.
Prima di tutto comincia ad avvicinarsi il freddo inverno, ma
soprattutto porta con sé una strana malinconia che nel mio
caso affiora quando vedo i viali intasati di foglie gialle e arancioni
cadute dagli alberi. Ormai la chiamo la “stagione della
morte” perché la natura sembra stia perendo per
rinascere a primavera.
E credo proprio di essere ormai anche io in questa modalità.
Cerco sempre di nasconderlo agli occhi degli altri ma io non sono
affatto felice, non ho più forze per andare avanti
così conciata, mi sento malissimo e… non voglio
più niente.
Se si potesse guardarmi nell’anima si vedrebbe un enorme
guscio vuoto.
Avevo promesso di reagire per il bambino ma non ci riesco, anche
sforzandomi non trovo dentro me la cosiddetta “forza delle
mamme”, cioè la straordinaria capacità
che acquisiscono le donne quando raggiungono la consapevolezza di
essere tutto per qualcuno, di essere l’unico punto di
riferimento per qualsiasi cosa; quella forza che riesce a far fare
anche l’impossibile.
Perché io non ce l’ho?
Sono diversa dalle altre donne?
Come se tutto questo non fosse sufficiente Artemide non mi parla
più.
Dopo aver pranzato ha insistito ancora per prendere il mio posto e le
ho risposto con un tono veramente seccato, e temo si sia offesa.
Prendo a craniate leggere il tavolo di legno dandomi mentalmente della
stupida quando l’ennesima sensazione di nausea minaccia di
farmi stare male, ma riesco a trattenermi.
Shura…
Scusami, una settimana fa ho parlato tanto come un eroe ma in
realtà non sono capace di fare tutto quello che ti avevo
promesso.
Sono stanca, demoralizzata, vedo il futuro nerissimo e soprattutto non
so più cosa fare. Non ho più niente per cui
andare avanti ogni giorno a combattere da sola. Scommetto che se Apollo
ora tornasse non farebbe fatica a farmi fuori una volta per tutte, anzi
gliene sarei quasi grata.
Ho bisogno di te al mio fianco, io da sola non posso fare
più niente.
Con la manica della felpa asciugo una lacrima.
Shura, torna da me…
Mentre piango silenziosamente tenendomi il viso tra le braccia
incociate sul tavolo qualcuno bussa alla porta. Cerco di calmarmi e
invito ad entrare.
-buongiorno dolcezza come…-
-b…buongiorno Milo-
-cos’è successo? Perché piangi?-
-tranquillo, tutto a posto… mi è entrata una
ciglia in un occhio-
-e perché piangi con entrambi allora?-
-te l’ho detto non è niente…-
Mi alzo asciugandomi completamente il viso e bevo un sorso di acqua.
C’è un silenzio tombale nella stanza, quasi come
se fossi da sola.
L’unica cosa che rompe questa quiete è il cosmo di
Milo che sta cominciando ad agitarsi.
-Milo ma co…-
Quando realizzo cosa è successo un paio severi di occhi blu
fissano i miei mentre mi ritrovo sdraiata sul letto con i polsi
immobilizzati.
-dimmi la verità Sara, stai bene?-
-sì, è tutto…-
-bugiarda! Stai mentendo!-
-non è vero-
-certo, come no, e io sono la fata turchina… adesso basta
Sara, stai dicendo un sacco di balle da parecchio tempo! È
chiaro come il sole che tu non stai bene e il fatto di averti beccata a
piangere da sola ne è l’ulteriore prova! Ora tu mi
dici cos’hai!-
-io non… non ne voglio parlare…-
-e credi che startene lì a piangere migliori le cose?-
-è l’unica cosa che riesco a fare… Milo
lasciamo andare…-
-no finchè non mi racconti tutto-
-lasciami stare Milo! Non puoi capire!-
-fammi almeno provare!-
-no, tu non c’entri niente e non puoi capire!-
Mi rifiuto di guardarlo in faccia, questa sensazione di sporco che mi
sento addosso è orribile e non voglio che lui possa vederla.
Mi sento coperta di vergogna e di falso orgoglio e mi faccio schifo.
Le sue mani strette sui miei polsi iniziano a tremare. Di rabbia.
Vorrei
sentire la tua voce gridare, tentare, sbagliare
Non
sopporto più di vederti morire ogni giorno, innocuo e banale
-smettila… smettila di farti male! Smettila di fare male a
tutti noi! Anche se lo nascondi sappiamo che stai soffrendo, che ti
senti impaurita e sola ma non è così! Vorremmo
tutti trovare un modo per non ferirti ma è difficile, cazzo!
Tutti in questo Santuario vogliono aiutarti ma tu ti ostini a voler
fare tutto da sola anche a costo di distruggerti! Io sono stufo di
questa situazione, mi sta facendo diventare matto!-
-Milo…-
-Milo un corno, ora tu ti alzi e riprendi in mano la tua vita!-
-MA IO NON CI RIESCO! NON TROVO PIÙ QUALCOSA PER CUI
CONTINUARE AD ANDARE AVANTI, MI SENTO VUOTA DENTRO! RIVOGLIO SHURA AL
MIO FIANCO, VOGLIO CHE TUTTO TORNI COME ERA PRIMA MA SO BENISSIMO CHE
È IMPOSSIBILE!-
Come era prevedibile riscoppio a piangere.
-tu… lo stai ancora pensando, vero?-
-certo… come potrei non farlo…?-
-è colpa sua se sei ridotta così. Devi andare
avanti, il passato è passato e non si può
cambiare-
-COME PUOI CHIEDERMI UNA COSA DEL GENERE?!-
-TE LO CHIEDO DA… DA AMICO! TU VUOI SFOGARTI, VUOI LIBERARTI
DI TUTTO IL SENSO DI COLPA CHE TI PORTI DENTRO MA NON VUOI FARLO
PERCHÈ HAI PAURA, NON SO DI COSA, FORSE DI FERIRE IN QUALCHE
MODO SHURA, NON LO SO, MA HAI PAURA! IO NON CE LA FACCIO PIÙ
A VEDERE COME TI AUTODISTRUGGI, VOGLIO VEDERTI REAGIRE, URLARE, FARE
QUALSIASI COSA TI FACCIA STARE MEGLIO! REAGISCI! TORNA A VIVERE!
Senza
aspettare più di subire il tempo tra le mani
Sogni
risplendono
E
non importa se tutto quanto è fermo intorno a te
Sogni
risplendono
Io
sono il tempo, sono la spazio e i desideri sono
i
miei tentacoli
E
non aspetto più di bruciare il tempo tra le mani
Sogni
risplendono
Non l’ho mai visto così arrabbiato.
Ancora incredula per quello che ha appena finito di dire, qualcosa che
mi è tanto mancato apre una luce in questo caos nero che
regna nel mio cervello.
Caldo, deciso, vellutato, agitato, passionale…
Per un attimo ho pensato che fosse il suo, che fosse tornato, ma poi mi
sono resa conto che non era lo stesso.
I leggeri fili luccicanti che cadono sul mio viso non erano
così lunghi e non avevano questo profumo.
No, non è Shura.
Ma Milo che mi sta baciando.
Ancora sorpresa per questo gesto, cerco di divincolarmi per liberarmi
dalle sue labbra ma non ci riesco, sembrano quasi incollate, e non
riesco a capire cos’è questa sensazione di piacere
che provo al sentire questo contatto così intimo tra noi due.
È come se mi stesse iniettando del veleno che confonde i
pensieri e i sensi.
Quando riesce a farmi schiudere le labbra la malinconia mi assale.
Shura…
Shura…
Strizzo gli occhi e poi li riapro intenzionata a far finire questa
tortura psicologica staccandomi da lui anche a costo di arrivare a
mordergli la lingua.
Non riesco a muovere i polsi neanche di un millimetro e allora comincio
a scalciare come un cavallo imbizzarrito mentre cero di non far entrare
in collisione la sua lingua con la mia.
Io non voglio!
Smettila Milo!
Basta!
Lasciami andare!
Hai
sensi che confondono
Solo
rabbia da estinguere
Senti
che rompi tutto ciò che hai intorno ma senza urto
***
E’
il desiderio che non ha più via di fuga
E
all’improvviso poi mi accorgo che non ha più senso
rifugiarsi dentro un’ombra che da noia
E
non ci provi più, tu non esisti più
(sogna
ancora)
Sapevo che
non avrei resistito a lungo, il mio lato bastardo ha preso il
sopravvento e mi ha trasportato sulla strada che non volevo prendere.
Sono un bastardo.
Ma almeno lo sono fino
in fondo.
Sta cercando di
divincolarsi per sfuggire da me e dalla mia voglia di lei, ma non sono
per niente disposto a lasciarla andare senza un cambiamento, anche a
costo di diventare la persona che odia di più sulla faccia
della Terra.
Le sue labbra sorprese
sono così morbide che sono peggio di qualsiasi droga in
circolazione, una volta provate non si riesce a farne a meno, e io
voglio godermele finchè posso.
Ormai è
inutile che io continui a mentire a me stesso facendomi lunghi discorsi
mentali che non portano a nulla, basta, ora è tempo di agire
prima di diventare veramente matto.
Anche se ormai, pazzo lo
sono da un po’, ma di lei…
Ha ripreso a lottare con
tute le sue forze per staccarmi, poco prima che io assapori la dolcezza
della sua lingua morbida, ma io non cedo. La voglio, e stavolta al
diavolo i freni del cazzo che mi sono sempre imposto.
E
non ho più ombre da uccidere
E
non ho più forza per restare qui
Sa
di lucidità e di insana fobia,
come
aria invisibile
confondo
tutto
***
È inutile, non ci riesco.
Ormai il contatto è diventato intimo nelle nostre bocche e
non riesco più a pensare a qualcosa che mi permetta di
liberarmi, ho provato di tutto.
Shura…
Perdonami.
Non mi rimane altro che lasciami andare…
Non guardarmi, per favore…
E
non ho più ombre da uccidere
E
non ho più forza per restare qui
Sa
di lucidità e di insana fobia,
come
aria invisibile
confondo
tutto
***
Si
è arresa, ha smesso di combattere e si sta prestando al mio
gioco.
Piangendo.
Non era così
che volevo finisse.
A malavoglia mi separo
da quelle labbra così morbide e impaurite, la guardo negli
occhi, arrossati per via del pianto, e con una mano le asciugo le
lacrime.
-scusami, ho perso il
controllo-
-scusami è
troppo poco Milo…-
Sospiro e me ne vado con
questa sensazione di sporco, schifo, rabbia e vergogna che mi sta
assalendo.
Chiudo la porta prima di
sentire qualcosa che si rompe contro il legno appena chiuso.
***
Mentre sfrego la mano sinistra sulle labbra, come se potesse cancellare
quello che c’è appena stato, guardo la sveglia che
ho scagliato contro la porta in preda a un attimo di rabbia.
Sono una stupida. Una cretina, una deficiente!
Avrei dovuto dire subito “NO” invece di lasciarmi
andare.
E la cosa peggiore è che mi è piaciuto! In fondo,
anche se non lo ammettevo e non lo accettavo in quel momento, una
vocina dentro di me chiedeva che continuasse e che andasse anche oltre,
perché rivoleva quella complicità e quella
sensazione di appartenenza a qualcuno.
Mi faccio schifo da sola!
Mi sento una… una…
Una puttana!
Come se andasse bene chiunque!
No!
Io non sono così!
Non voglio cambiare e diventare qualcosa che non sono!
-NOOO!-
Mi asciugo velocemente il viso ed esco dalla stanza incazzata come una
iena, sorpasso velocemente la sala del Grande Sacerdote e arrivo in
cucina, dove una sconcertata Viktoria e un incredulo Kanon mi guardano
allibiti mentre, dopo aver spalancato la credenza, comincio a mangiare
nervosamente delle patatine.
-Sara ma che cosa…-
-tranquillo Kanon, sono solo nervosa e incavolata-
-cos’è successo?-
-una cosa che mi ha fatto arrabbiare… molto arrabbiare. E
riguarda solo me. Io non cambierò in peggio, io
resterò io, cascasse il mondo questa sarà una
certezza che rimarrà, puoi scommetterci-
I due si guardano confusi mentre mi appoggio al tavolo dove loro sono
seduti.
-non mi sono mai sentita così incavolata in tutta la mia
vita e allo stesso tempo così piena di energie…
non mi capisco più. E adesso ho voglia di mango! Ma cavoli!-
Lascio il sacchetto aperto nel primo posto che capita e vado a vedere
se c’è l’oggetto del mio attuale
desiderio.
Ma vuoi vedere che si è risvegliata la mia forza di mamma?
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEEEE------------------
Ciao a tutti ^^
Sappiate solo che per scrivere questo capitolo ho dato fondo alla poca
materia grigia che mi è rimasta @.@
La frase che dà inizio al capitolo l’ho copiata da
Angel Sanctuary… veramente l’avevo trovata per
caso in giro in internet poi ho cercato e cercato e cercato…
e alla fine ho scoperto che era di questo manga mi sembrava
così bella che ho deciso di usarla per aprire questo
capitolo complicato.
La canzone invece è “Sogni Risplendono”
dei Linea 77 feat. Tiziano Ferro (mix strano ma che cattura, credetemi).
Quando ho ascoltato questa canzone in cerca di ispirazione la mia mano
ha scritto da sola: è incredibile come a volte le parole in
musica riescano a esprimere perfettamente concetti che sono difficili
da spiegare.
Chiedo venia se non ho le forze sufficienti per rispondere ai vostri
commenti, sappiate solo che vi adoro tutti e che
c’è un Gold per ognuno di noi, basta solo trovare
quello giusto!
non chiedetemi cosa sto dicendo, non lo so neanche io @.@
Alla prossima!
|
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Capitolo 30 *** Me Against The World ***
CAPITOLO
30 – ME AGAINST THE WORLD
Non avendo
trovato il mango che tanto volevo ho accettato la proposta di Viktoria
di andare a fare la spesa insieme, così finalmente avevo il
mio frutto e un’occasione per distrarmi e contemporaneamente
lei riempiva le credenze delle case undici e dodici.
Dopo un veloce
viaggetto su una macchina con un enorme bagagliaio - e ovviamente piena
di ogni optional in puro stile Viktoria – siamo arrivate in
questo enorme centro commerciale con dentro un supermercato.
Appena
l’ho visto ho avuto come la sensazione… di essere
a casa.
Non so
spiegarmi, ma l’andare a fare la spesa è
un’azione così comune e quotidiana che ormai la
collego subito alla casa e alla normalità.
Una coppia con
un bambino attira la mia attenzione: il piccolo, che avrà
sì e no un paio di anni, piange perché
è inciampato, il papà lo prende in braccio e
inizia a cullarlo assieme alla mamma per farlo calmare.
Serenità.
Famiglia.
Quotidianità.
Qualcosa si
schianta leggermente contro il mio sedere, mi giro e mi accorgo che
è il carrello della spesa guidato da Viktoria.
-allora,
andiamo?-
-certo-
Come due brave
massaie ci addentriamo nella giungla fatta di corridoi pieni di ogni
genere alimentare e cominciamo a riempire il carrello.
-posso sapere
perché prima sei entrata incavolata nera?-
-diciamo che
è successo qualcosa che mi ha dato molto fastidio-
-qualcosa del
tipo…?-
-del tipo non te
lo dico, perché al solo ripensarci rischio di far saltare in
aria il supermercato-
-ahia,
dev’essere stata proprio una cosa orrenda allora…-
-è
stata una bassezza che non mi aspettavo, ecco tutto-
-posso almeno
sapere chi è stato?-
-si dice il
peccato ma non il peccatore-
-ma se non mi
hai detto neanche il peccato!-
-dettagli…-
-però
sono curiosa di saperlo. Per averti fatto reagire così e per
aver causato un mezzo attacco di panico a Kanon dev’essere
cascato mezzo mondo-
-attacco di
panico?-
-avevi uno
sguardo talmente truce che era visibilmente sconvolto. Eh
sì, qualsiasi cosa sia successa dev’essere stata
terribile…-
Dannata
curiosità femminile…
E dannato
istinto di gossip!
-d’accordo,
però non farne parola con anima viva-
-giurin
giuretto!-
-una
persona… mi ha baciata contro la mia volontà
mentre ero in un momento di debolezza e non potevo reagire-
La reazione di
Viktoria arriverà esattamente tra cinque…
quattro… tre… due… uno…
-cosa?! E chi
è stato?-
-una persona,
sappi solo questo. E come se non fosse sufficiente molto probabilmente
per quella persona non sono solo un’amica, ma qualcosa di
più-
Mi allontano per
prendere i miei biscotti preferiti lasciando una Viktoria stupita ai
limiti del possibile in mezzo alla corsia.
-E TU NON HAI
REAGITO?!-
-Viktoria non
urlare!-
-ops
scusami… però non ti sei opposta?-
-ci ho provato,
ma ero immobilizzata e il massimo che potevo fare era scalciare, avevo
i polsi bloccati ed ero sdraiata sul letto-
Che
bugiarda…
Ammettilo
che ti sei lasciata andare perché ti è piaciuto!
Ammettilo
che quel bacio ha risvegliato gli impulsi primordiali
dell’essere umano!
Ammettilo
che il tuo corpo voleva andare oltre!
Ammettilo
che la tua resistenza è durata pochissimo!
Taci Artemide!
Che cosa ne vuoi sapere tu?
Sai
benissimo che rappresento la parte razionale che ti ostini a non
accettare e che dice esattamente le parole che tenti di rifiutare! Sai
che ho ragione, e non dirmi che è una menzogna
perché riesco perfettamente a leggere nella tua anima che
non è così!
Ci siamo
riappacificate da poco, per favore non voglio litigare ancora con
te…
-se becco chi
è stato giuro che io… io…-
-tranquilla, ci
sono rimasta male però non me la sento di arrabbiarmi con
quella persona-
Ammettilo
che ti piacerebbe ricevere un altro bacio.
-però
non è stato corretto da parte sua!-
-lo so, ma ormai
quel che è stato è stato…
però non so come affrontarlo nel caso lo dovessi incontrare-
-Sara niente
è meglio di una bella chiacchierata, dovete parlarvi e
risolvere al più presto la cosa, anche se ora come ora
immagino tu sia arrabbiata, però ricordati che non devi
caricarti di stress aggiuntivo, non è saggio visto che
aspetti un bambino e hai rischiato un aborto…-
Abbasso lo
sguardo sulla mia pancia, che comincio ad accarezzare lievemente.
Ammettilo
che la carne è più forte dello spirito!
-hai ragione,
sarà dura ma devo parlargli. Solo così forse
risolveremo la cosa, almeno in parte-
Ci scambiamo uno
sguardo come a dire “ci riaggiorniamo presto” e
continuiamo la nostra missione cibo.
Bene, so cosa
fare… il realizzarla sarà la parte difficile!
Artemide, ho
ceduto e ho sbagliato. Ma non succederà più.
Lo
vedremo.
***
“Milo
posso disturbarti? Ecco… hai visto che bella
giornata?”
No
così non va bene.
“Milo
dobbiamo parlare”
Troppo diretto.
Accidenti quanto
è difficile cominciare una conversazione così
delicata!
Ho
già sorpassato le prime quattro case, sono a metà
del percorso e ancora non so come fare per parlare con lui.
Accidenti, ma
perché mi faccio tutti questi problemi? In fondo siamo
amici, no?
…
No?
Mentre mi
scervello per trovare altri modi di intavolare il discorso non mi
accorgo di arrivare davanti l’entrata dell’ottava
casa.
Ok Sara, un bel
respiro profondo e poi via!
…
Ma anche due o
tre di respiri!
No, basta
tergiversare, ora entra e affrontalo!
Muovo il primo
passo verso l’ingresso quando il padrone di casa mi viene
incontro.
Tempismo
perfetto.
-ciao Sara-
-ciao Milo.
Senti io…-
-credo che noi
dovremmo chiarire un po’ di cose-
Wow.
Potevo pensare
anche io a questa frase.
Seguo Milo fin
dentro le stanze private dell’ottava casa e non sono affatto
tranquilla, come se sapessi che questa è solamente la quiete
prima della tempesta.
-siediti pure-
Mi indica il
divano nel soggiorno e io obbedisco.
Accidenti, e ora
cosa gli dico?
-Milo
io…-
-no, fai
cominciare me per favore. Io volevo chiederti scusa per quello che ho
fatto, in quel momento non ero in grado di tenere a freno niente di me.
Sono stato veramente uno stronzo a… baciarti… e,
anche se mi rendo conto che scusarmi non è sufficiente, per
ora non riesco a fare altro-
Seguo parola per
parola il discorso di Milo annuendo con la testa.
-penso ci sia
qualcos’altro che tu debba dirmi… quando mi hai
immobilizzata hai detto che stavi diventando matto a vedermi triste
e… credo che ci fosse altro dietro quelle parole…-
Abbasso lo
sguardo fino a vedere solo il pavimento bianco e le mie scarpe.
Non sono mai
riuscita a reggere questo argomento fissando una persona dritta negli
occhi, neanche con Shura.
Perché
c’è questo silenzio adesso?
Milo per favore
dì qualcosa!
Un sospiro
profondo rompe il silenzio.
-hai ragione.
Dovrei dirti altro… ma non ci riesco. Temo che se te ne
parlassi il nostro rapporto di amicizia non sarebbe più come
prima-
-…ho
capito-
Cazzo,
è quello che pensavo.
Anche io avrei
risposto così, se fossi stata al suo posto.
Calma, devo
restare calma…
-Milo…-
-sì?-
-sai
perfettamente che per me c’è solo Lui…
che il mio cuore è già occupato… non
riesco a farmene una ragione, Shura è ancora vivo dentro di
me e lo amo ancora come il primo giorno. Anzi, più di
allora. Lo amo con tutta me stessa, mi sono concessa completamente a
lui e questo ha portato al concepimento di una nuova vita che ora
cresce dentro di me. Ammetto che quando mi hai baciato ero combattuta:
una parte di me, la maggioranza, si ribellava e mi urlava di farti
smettere, la minoranza invece voleva che tu continuassi, che andassi
anche oltre, perché voleva sentire nuovamente il calore di
un altro corpo sopra il mio. Non sapevo chi ascoltare e mi sono
abbandonata alle tue labbra, anche se il cuore ne soffriva
terribilmente-
Facendomi
coraggio lo guardo dritto negli occhi.
-poi ho
cominciato a piangere. Piangevo perché chiedevo scusa a
Shura. Perché non volevo che mi guardasse cedere a un
piacere carnale. Milo, anche se ora so che mi odierai, da un lato ti
ringrazio perché con il tuo gesto mi hai risvegliata da uno
stato di abbandono totale, ma dall’altro mi scuso
perchè per me sei un amico. Forse uno dei più
cari che io abbia mai avuto. Ma n-niente di più. Scu-scusami-
Potevo anche
evitare di balbettare verso la fine.
Riabbasso lo
sguardo e passo le mani tra i capelli, cercando di restare lucida e di
non dire altre frasi insensate che potrebbero ferirlo o far aggravare
la situazione, anche se ormai il danno è fatto.
Ma soprattutto
cerco di non piangere.
Una mano mi
scompiglia affettuosamente i capelli.
-su dolcezza,
non fare così e non metterti a piangere per l’amor
del cielo… ti offro una fetta di torta ma non aprire i
rubinetti-
Sempre il solito
scemo.
L’ho
appena rifiutato e pensa subito a offrirmi un dolce.
-Milo…
nonostante tutto ti voglio bene-
-anche
io… e se non posso amarti come uomo concedimi di volerti
bene come un fratello. Ma non chiedermi di non provare qualcosa per te-
-non
l’ho ma fatto e non te lo chiederei neanche. Dopotutto al
cuor non si comanda-
-ti
ringrazio…-
Mi scompiglia
ancora una volta i capelli con un gesto affettuoso e si dirige verso la
cucina.
Mi sembra tutto
così strano…
La questione
è veramente risolta?
A lui va davvero
bene così?
Nel pieno delle
mie riflessioni Milo ritorna con due piattini su cui è
appoggiata una fetta di torta e me ne porge uno.
-buon appetito-
-grazie, anche a
te-
-diciamo che
questa è la torta della riappacificazione-
-diciamo
così-
Non posso dargli
torto, è talmente squisita che farebbe perdonare ogni cosa.
Restiamo un paio
di minuti buoni in silenzio a far saltare di gioia le nostre papille
gustative e nella mia testa ormai c’è solo una
parola: rinascita.
-Milo posso
chiederti un favore?-
-tutto quello
che vuoi-
-se per te non
è un disturbo, dopo potresti portarmi velocemente in un
posto?-
-posso sapere
quale?-
-te lo dico
dopo. Sappi solo che grazie a te è ricominciata la mia
rinascita e che è ora di mostrarlo a tutti-
-qualunque cosa
tu stia tramando sappi che sono comunque lieto di esserti stato utile-
We're not
gonna be just a part of the game
We're not
gonna be just the victims
They're
taking our dreams and they tear them apart
To
everyone's the same
I've got no
place to go
I've got
nowhere to run.
They want
to watch me fall
They think
they know it all
-cosa vanno bene
signorina?-
-sì,
perfetti-
-ha fatto
veramente un bel cambiamento da quando è entrata-
-era proprio
quello che volevo-
Li sfioro
delicatamente, e più li guardo più sono
soddisfatta di me.
I'm
a nightmare, a disaster
That's what
they'd always say
I'm a lost
cause, not a hero
But I'll
make it on my own
I've gotta
prove them wrong
Me against
the world
Its me
against the world
Come ogni
mattina ricomincia il solito tran tran quotidiano.
Ma da oggi
sarà diverso.
A cominciare
da…
-buongiorno
Enrico-
-buongi…
cos’hai fatto ai capelli?!-
-ti piacciono?
Li ho tagliati e colorati-
-ma…
sono neri! E ti arrivano appena alle spalle-
-sì,
lo so. Ho dato un taglio netto anche se ho impiegato anni a farli
crescere. Comunque ho alcune cose da dirti e vorrei approfittarne ora
che siamo da soli-
-oggi sei
diversa dal solito, cosa è successo?-
-finalmente ho
capito che devo reagire. Solo raccontandoti tutto però
potrai capire-
Enrico si siede
alla sua scrivania, io alla sedia di fronte e inizio a raccontare gli
avvenimenti successi dalle ferie fino al giorno prima, omettendo
però il dettaglio Milo.
A mano a mano
che il racconto procede l’espressione di mio fratello cambia
sfumatura di sorpreso: sorpreso-triste, sorpreso preoccupato,
sorpreso-sconvolto…
Ma quando parlo
del bambino sbianca di colpo.
-cos’hai?
Non ti senti bene?-
-tu…
sei incinta?-
-sì,
di sette settimane-
-e quando avevi
intenzione di dirmelo?-
-l’ho
scoperto solo una settimana fa quando ho rischiato l’aborto
per via dello shock della notizia di Saori. E non credere che in questi
sette giorni io mi sia divertita a tenertelo nascosto, ho passato dei
momenti infernali dove oscillavo tra mille emozioni contrastanti-
-quindi
è per questo che sembri così stanca…
assente…-
-esatto. Le
nausee sono difficili da gestire e ho sempre evitato di stare male in
ufficio per non farvi preoccupare-
-tu sei matta!
Così facendo magari hai peggiorato le cose!-
-non credo,
comunque oggi pomeriggio ho la visita di controllo dal ginecologo-
In questi
secondi dove nessuno dei due parla il silenzio è rotto solo
dal ticchettio dell’orologio alla parete.
-vuoi tenere il
bambino?-
-sì.
È l’eredità di Shura e voglio
accettarla-
-ci hai pensato
bene? Hai solo vent’anni! Come farai a mantenerlo? E se
Apollo dovesse farsi vivo e minacciarlo? E poi… vuoi
veramente far nascere un bambino orfano di padre?-
-credi che non
ci abbia pensato? Lo so che sono giovane e che non nascerà
in un contesto normale, ma che diritto ho di togliergli la vita? Che
cosa ha fatto di male per meritarselo? No, io lo farò
nascere e se Apollo dovesse sfiorarlo anche solo con lo sguardo gli
farei pentire di essere nato-
Enrico appoggia
la fronte al palmo della mano.
-sei senza
speranza, come al solito ragioni dopo aver agito… ma se
questa è la tua decisione non mi intrometterò,
anche se non la condivido del tutto-
-lo immaginavo,
comunque grazie. E non dire niente a mamma e papà, non
voglio regalargli la soddisfazione di vedermi sola e incinta-
-tranquilla non
gliene parlerò-
-un’ultima
cosa: molto probabilmente questo sarà il mio ultimo giorno
di lavoro. Ora voglio pensare solo al bambino e non me la sento di
continuare sapendo che con questo lavoro un po’ stressante
rischio di dargli problemi…-
-sei veramente
sicura di questa scelta?-
-sì.
È stata dura ma è la soluzione migliore. Prometto
però di venirti a trovare almeno una volta a settimana,
dopotutto sei tutto ciò che rimane della mia famiglia-
-ne prendo atto.
Hai proprio deciso di voltare pagina, eh?-
-già.
Dovevo farlo prima o poi-
La conversazione
termina qui, con l’entrata di Saga e Aiolos in ufficio
assieme ad Alessando e Silvia.
***
Conclusa la
visita dalla ginecologa corro alla tredicesima e, dopo un cambio
d’abito, scendo velocemente fino all’arena di
addestramento dove sicuramente troverò Dohko.
Infatti, eccolo
lì.
-buongiorno
Dohko-
-buongiorno
Sara. Ma i tuoi capelli…-
-li ho tagliati
e colorati. Quando una donna vuole cambiare la sua vita inizia sempre
dai capelli, è un dato di fatto-
-sono
neri… proprio come quelli di…-
-quelli di
Shura. Sì, lo so, li ho voluti apposta così.
Comunque sono qua per chiederti di riprendere gli allenamenti-
-cosa?! Ma sei
matta?!-
-no,
è da agosto che non mi alleno e sono fuori forma, devo
recuperare al più presto per evitare di farmi trovare
impreparata al nuovo attacco di Apollo-
-Sara ma tu
aspetti un bambino! Non puoi permetterti certi sforzi!-
-il bambino sta
benissimo, sono appena tornata dalla visita ginecologica e la
dottoressa ha confermato che è in ottime condizioni. E poi
scusa, quando abbiamo combattuto l’ultima volta con Apollo io
ho incassato parecchi colpi ed ero già incinta, quindi se
è sopravvissuto a quello può resistere anche a un
allenamento!-
-ti prego di
ragionare. Non è il caso che…-
-Dohko non
c’è tempo! O lo faccio ora o non lo
potrò più fare! Ora posso ancora permettermi
certi sforzi, tra qualche mese la pancia sarà cresciuta e
non potrò più farne. Stesso discorso vale per
quando partorirò. O mi rimetto in pari adesso o non
avrò altre possibilità-
-posso sapere
perché vuoi riprendere gli allenamenti?-
-devo farlo. La
responsabilità di quello che è successo
è solamente mia e solo io posso rimediare-
-non mi starai
dicendo che tu…-
-allora, mi
alleni sì o no? Sappi che se ti rifiuterai non
esiterò a chiederlo a qualcun altro!-
-stupida
testona… se poi ti fai male non lamentarti-
Un sorrisino di
sfida mi compare sulle labbra.
-non lo
farò, stanne certo-
***
-e
così hai ripreso gli allenamenti-
-esatto Mur-
-sei stata
imprudente. Non hai pensato al bambino?-
-la paternale
l’ho già sentita, per favore non ripetermela
nuovamente… comunque come vanno il braccio e la gamba?-
Il cavaliere
torna ad esaminarmi le ferite inflittemi da Apollo con sguardo serio.
-a prima vista
sembrano perfettamente guarite. Per sicurezza però vai a
fare alcuni controlli alla clinica privata-
-d’accordo-
Scendo
velocemente dal tavolo della prima casa su cui Mur mi ha fatta sedere e
mi stiracchio un po’.
Accidenti, non
ricordavo che gli allenamenti con Dohko fossero così
pesanti! E che lui picchiasse così forte!
Decisamente mi
sono indebolita negli ultimi tempi.
-Sara sei certa
delle tue scelte?-
-perché
questa domanda?-
-perché
sembra che tu stia facendo tutto senza ragionare con la dovuta calma-
-Mur…
sto voltando pagina e andando avanti. Non posso continuare a piangermi
addosso e a far preoccupare le persone che mi sono vicine. È
tempo di rinascere, esattamente come la Fenice che si rigenera dalle
sue ceneri, e di riprendere in mano la mia vita, tutto qua-
-vedi solo di
non commettere sciocchezze di cui tu possa pentirti un giorno-
-stai
tranquillo. Lo sai benissimo che sono una ragazza con la testa sulle
spalle-
Mi avvio verso
l’uscita sentendo puntato su di me lo sguardo di Mur.
Manca poco
ormai, devo darmi da fare…
I'm
a nightmare, a disaster
That's what
they'd always say
I'm a lost
cause, not a hero
But I'll
make it on my own
I'm gonna
prove them wrong
They'll
never bring us down
We'll never
fall in line
I'll make
it on my own
Me against
the world.
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEEE-------------------------
Ciao a
tuttiiiiii!!! Sono tornataaaaaaaa!!! Vi sono mancata?
Come no? Neanche
un po’?
Cattivi T___T
No dai scherzo XD
Allora, da dove
cominciamo…
Beh, direi che
prima di tutto mi scuso per questo periodo di assenza. Quasi due mesi
senza aggiornare. Un’agonia. Ma ho ritenuto necessario
prendermi una pausa, scrivere stava diventando più un
obbligo che un piacere, la scadenza settimanale stava diventando il mio
chiodo fisso e pensavo più a quello che al contenuto del
capitolo.
Chi mi conosce
bene sa che prima di postare devo essere assolutamente certa di quello
che ho scritto, e con il capitolo 29 ho fatto proprio quello che mi ero
ripromessa di non fare mai: pubblicare la prima cosa scritta a caso
solo perché dovevo farlo. All’inizio non mi
è sembrato così orrendo, ma giorno dopo giorno
sentivo di aver sbagliato tutto e di aver fatto un errore
madornale…
Così
per riprendermi da quella che potremmo chiamare “ansia da
pubblicazione settimanale” ho deciso di prendermi una pausa
dalla stesura di Favola fino a quando non sarei stata in grado di poter
riprendere a postare con tranquillità.
Come se non
bastasse in questo mese ero presissima da tante cose, tra tutte
spiccano il lavoro e la morte della mia gatta Lilli. È una
cosa che ancora adesso mi fa malissimo perché ho condiviso
con quel gatto oltre 12 anni di vita e le volevo un mondo di
bene…
Comunque
è arrivata l’ora di riprendere la storia da dove
l’avevo lasciata. Sia io che Sara stiamo rinascendo e questo
percorso lo abbiamo cominciato con la canzone “Me Against The
World” dei Simple Plan, che penso sia perfetta per
accompagnarci in questo cammino.
Ringrazio
veramente di cuore tutti coloro che mi sono stati vicino in questo
mese, in particolare Terry Alchemist 22 che ha condiviso con me gioie e
dolori (ma soprattutto rotture di palle XD), RedStar12 che mi ha tenuto
compagnia con le sue mail e che addirittura ha scritto quella
meraviglia dal titolo “Incancellabile”, ispirandosi
proprio a Favola. Ti adoro! Poi Eris_San con tutte le cazzate che
abbiamo sparato, non sai quanto mi abbiano risollevato di morale! Spero
che questo capitolo ti sia piaciuto!
Un altro
ringraziamento speciale va a Pucchy e alle boiate sparate su msn.
Grazie anche per il ringraziamento (scusa il gioco di parole) nella tua
ficcy di San Valentino, “My Goofy Gold”, a cui io
ho dato il titolo sparando la prima cazzata che mi è venuta
in mente XD
Poi che altro
dire…
Ah
sì, grazie anche a tutte le persone che hanno letto e
commentato quella gran cazzata di Sailor Mur! Addirittura Sesshy94
l’ha aggiunta tra i preferiti! Se avessi saputo che le boiate
riscuotevano successo ne avrei scritte altre tempo addietro XD
Comunque ora lo
terrò ben presente XD
Un ultimo
ringraziamento va anche ai Favolosi Fantasmini, che nonostante la mia
pausa hanno continuato a leggere questa storia. Cosa sarei senza di voi?
Alla prossima!
Sary.
|
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Capitolo 31 *** Crawling ***
CAPITOLO
31 – CRAWLING
Sara.
Dimmi Artemide.
Non
riesco a percepire i tuoi pensieri. Come hai fatto a trovare un punto a
me cieco nella tua anima?
Non lo so.
Permettimi
di vedere al suo interno.
Non posso. In
quel luogo ho rinchiuso i miei pensieri più nudi e profondi
e vorrei che rimanessero oscuri a tutti.
Sara
sono svariati mesi che condivido il corpo con te, non
c’è nulla di più profondo di quello che
ho sempre percepito dentro di te fino adesso.
C’è
eccome, Artemide, credimi. Però è troppo
personale per permetterti di vederla.
Discomfort,Endlessly
Has Pulled Itself Upon Me
Distracting/Reacting
Against
My Will I Stand Beside My Own Reflection
It's
Haunting How I Can't Seem...
To
Find Myself Again
My
Walls Are Closing In
(Without
A Sense Of Confidence And I'm Convinced That There's Just Too Much
Pressure To Take)
I've
Felt This Way Before
So
Insecure
Passo davanti
allo specchio e, con la coda dell’occhio, noto che qualcosa
non quadra.
Indietreggio
fino a vedere la mia immagine riflessa ma la trovo… diversa.
-non stupirti.
Finora sono sempre rimasta dentro di te e hai potuto solo udire la mia
voce, è la prima volta che ti permetto di vedermi-
-non
è possibile… Ar… temide?-
-sono proprio
io. Preferisco affrontare questo discorso guardandoti dritto negli
occhi-
-ma
tu…sei… uguale a me. Tranne forse in qualche
lineamento, poi però…-
-non stupirti,
tu sei la mia reincarnazione. Anzi, molto più probabilmente
albergando dentro di te ho modificato alcune tue caratteristiche
fisiche, come il colore degli occhi e dei capelli-
Timidamente
allungo una mano verso lo specchio ma tocco solo il freddo vetro.
-non sono
realmente presente, quella che vedi è una proiezione-
-ora
capisco…-
-tornando
all’argomento principale, sento che tu mi nascondi qualcosa e
pretendo di sapere cos’è-
-se vuoi
metterla su questo piano allora sì, ti sto nascondendo
qualcosa. E vorrei continuare a farlo-
-ero convinta di
poter leggere ovunque dentro di te ma solo ora scopro questo angolo
nascosto. Come hai fatto a trovarlo?-
-ti giuro che
non lo so, quando ho visto che di certi pensieri non hai mai proferito
parola ho cominciato a trasferire lì tutti quelli
più intimi, convinta che fosse solo l’ultimo posto
in cui tu guardi. Non immaginavo ti fosse proibito l’accesso-
-Sara ti sei
appena rialzata da una situazione disperata, hai appena affilato le
zanne come una leonessa e non vorrei vederti sprofondare nuovamente nel
baratro della depressione. Per favore, lascia che guardi
così da poterti sostenere. Lo faccio per te-
-questa non
è protezione, questa è curiosità-
-…-
-comunque no. Ma
prima o poi lo scoprirai-
-come desideri.
Non deludermi-
Pronunciando
queste parole l’immagine di Artemide si è dissolta.
Mi massaggio
leggermente le tempie e poi esco dalla mia stanza.
Mi dispiace
Artemide, ma per te è meglio non sapere.
E non solo per
te, ma anche per tutte le persone che mi sono vicine.
***
Esco per una
sana boccata d’aria e mi siedo sui primi scalini che scendono
verso la dodicesima casa.
Fa piuttosto
freddo stasera, ma per gustarmi la vista dei templi illuminati
nell’oscurità della sera sopporterei qualsiasi
cosa, infatti questo spettacolo mozzafiato calmerebbe anche
l’animo più agitato dell’universo.
Soffio aria
calda sulle mani nel vano tentativo di scaldarle mentre per
l’ennesima volta mi domando se io stia facendo la cosa giusta.
Sono ormai
trascorsi alcuni giorni dalla ripresa degli allenamenti e sento di
essere tornata in forma per quanto mi è possibile con la
gravidanza in corso, ma mi chiedo se sarà sufficiente.
L’ultima
volta che mi sono sentita così invece che essere
d’aiuto ho solo procurato casino e sofferenza, causando la
morte di una persona molto particolare. Tutto perché mi
credevo invincibile.
Mai
sottovalutare il proprio avversario… mai consiglio fu
più adatto.
There's
Something Inside Me That Pulls Beneath The Surface
Consuming/Confusing
This
Lack Of Self-Control I Fear Is Never Ending
Controlling/I
Can't Seem
To
Find Myself Again
My
Walls Are Closing In
(Without
A Sense Of Confidence And I'm Convinced That There's Just Too Much
Pressure To Take)
I've
Felt This Way Before
So
Insecure
No, stavolta non
dovrà andare così.
Anzi, non
andrà così.
Io
farò la mia parte e tenterò di porre rimedio
all’errore che commisi in un atto di umano affetto. Forse
tenendo a mente che a prepararmi sono state delle persone che, in
fondo, sono state addestrate ad uccidere senza rimorso posso affrontare
meglio la situazione.
Alzo lo sguardo
verso il cielo nero, cosparso di nuvole, che preannuncia pioggia.
Sì,
ho deciso.
Basta indugiare.
Sarà
domani notte.
Mi rialzo e,
ancora prima di sentire il sedere ghiacciato dal marmo freddo su cui
ero seduta, Saori si avvicina a me.
-Sara hai un
minuto?-
-certo. Anzi
vorrei dirti io una cosa ed è molto importante-
-però
vieni dentro, fa freddo qui fuori e non puoi permetterti di ammalarti-
No, certo che no.
Rientriamo alla
tredicesima e la seguo fino in cucina, dove ad attenderci ci sono due
tazze di cioccolata calda.
Mentre
sorseggiamo questa delizia penso alle parole da usare per non sembrare
completamente uscita di senno.
-Saori
io… volevo scusarmi per quello che è successo
l’altra volta, quando ti ho schiaffeggiata. Non ero affatto
in me in quel momento-
-l’avevo
intuito. Comunque stai tranquilla, non è successo niente-
-no invece.
Scusarmi è ben poco. Per questo io… acconsento
alla ricerca di un nuovo cavaliere per l’armatura del
Capricorno. Anzi, vorrei eleggerlo io se possibile-
Ok, dire che
Saori ora ha uno sguardo paonazzo è veramente dire poco.
Credo che se non fosse seduta sarebbe crollata al suolo. E che avrebbe
sputato la cioccolata.
-Sara…
ma…-
-ti ho
spiazzata, si vede benissimo. Però la tua decisione
è corretta, devi pensare alla sicurezza del Grande Tempio e
non puoi permetterti di avere lacune nelle difese. È giusto
e l’ho capito solo da poco. Per questo vorrei aiutarti nella
ricerca-
-ne sei sicura?-
-sì-
Prima che si
raffreddi del tutto bevo l’ultimo sorso di cioccolata,
seguita a ruota da Saori.
-sei maturata
veramente molto e in pochissimo tempo. All’inizio eri una
ragazzina impaurita che non aveva bene chiara la situazione in cui era
precipitata e che si faceva trasportare dagli eventi, mentre ora sei
perfettamente consapevole di quello che accade attorno a te, prendi in
mano il tuo destino e affronti le situazioni di petto. Siamo rimasti
tutti strabiliati da questa tua trasformazione, soprattutto contando
che in fondo sei rimasta comunque la ragazza semplice di allora. Siamo
tutti fieri di te-
-grazie. In
effetti era ora di cambiare e di smetterla di essere la ragazzina
ingenua di turno. Era ora che diventassi un po’ Artemide, una
persona che difficilmente si fa mettere i piedi in testa-
-appoggio in
pieno questo tuo cambiamento… Yawn… scusami ma
sto crollando dal sonno-
-tranquilla,
pure io ho gli occhi aperti per miracolo-
Mi alzo e, dopo
aver lasciato la tazza nel lavandino, vado verso la mia camera.
-buona notte
Saori-
-buona notte
Sara-
***
È
già più di mezz’ora che sto aspettando
Dohko per gli allenamenti.
Ma dove
sarà finito?
Per
l’ennesima volta mi metto a passeggiare per l’arena
calciando i vari ciottoli che trovo per terra.
-AHIO!-
Ops,
l’ultimo devo averlo tirato addosso a qualcuno…
Alzo lo sguardo
e incrocio un bambino con una sacca in spalla che fa di tutto per non
guardarmi in volto.
I corti capelli
castano chiaro ondeggiano al vento mostrando dei riflessi quasi biondi,
mentre riesco a intravedere un paio di occhietti nocciola che guardano
nervosamente le scarpe sporche, mosse da un movimento agitato del piede.
Stranamente mi
fa una tenerezza assurda.
-si
può sapere che cosa stai facendo qui?-
-sto aspettando
una persona. E tu?-
-io sono appena
arrivato in Grecia. Comunque una sacerdotessa on dovrebbe stare qui, e
soprattutto non dovrebbe girare senza maschera-
-veramente io
non sono una sacerdotessa-
-eppure sei
all’arena di addestramento. Non sarai una nuova recluta?-
-non so di cosa
tu stia parlando. E comunque puoi guardarmi in faccia, non ti
ucciderò o ti amerò, se è questo
quello che ti preoccupa-
Lentamente il
ragazzino alza il volto incrociando finalmente il mio sguardo.
-vedi? Non ti
sono saltata addosso-
-non prendermi
in giro solo perché sono appena arrivato!-
-non volevo
farlo. Ma dimmi, da dove vieni?-
-sono appena
arrivato dall’Italia per ottenere la mia armatura-
-anche io sono
italiana! Da che parte vieni?-
-centro-
-un’indicazione
più precisa?-
-vuoi la carta
d’identità per caso?-
Ok, il moccioso
comincia a darmi sui nervi. Però mi diverte moltissimo.
-no grazie.
Posso almeno sapere come ti chiami?-
-Diego-
-piacere di
conoscerti, io mi chiamo Sara. E benvenuto al Grande Tempio-
-grazie…-
-ma raccontami
un po’, per quale armatura sei venuto?-
-mi sembra
ovvio, no? Per l’armatura d’oro del Capricorno!-
Mi siedo stupita
lasciando cadere le chiappe contro i gradoni dell’arena.
Ma come, stanno
già arrivando i pretendenti?
-perché
quella faccia? Credi che non conquisterò
quell’armatura?-
-…eh?
No, non pensavo a questo-
-e non ti
conviene farlo, io sono pur sempre un cavaliere!-
-mi pare giusto.
Però sai che il cavaliere che fino a non molto fa indossava
quell’oggetto era una persona molto speciale, vero?-
-certo che lo
so, il nobile Shura era un cavaliere serio e ligio al dovere, anche se
nell’ultima missione si è innamorato-
-l’hai
detto come se la cosa ti avesse deluso-
-infatti mi ha
deluso! Ma come si può innamorarsi della persona che si
protegge? E baciarla poi… che schifo!-
Hahaha, quanto
è ancora ingenuo questo bambino!
Appoggio i
gomiti sulle cosce e mi prendo il viso tra le mani, guardandolo
schifarsi al pensiero di un bacio.
Ma quanto
è tenero!
-tu non bacerai
mai una ragazza, vero?-
-certo che no!-
-e nemmeno ti
innamorerai-
-esatto!-
-soprattutto
della reincarnazione di una dea-
-ci mancherebbe
solo quello!-
-sarai un
cavaliere serio, e ligio al dovere e il tuo unico scopo sarà
proteggere Atena-
-esatto! Per me
c’è solo Atena e nessun’altra
divinità! Niente amore o schifezze del genere, solo
allenamento e fedeltà!-
Non resisto
più e mi lascio andare a una sonora risata divertita,
finendo per appoggiarmi di fianco sul gradone di pietra.
Adoro questo
ragazzino!
-EHI
COS’HAI DA RIDERE?-
-sei…
sei uguale a lui… per me da piccolo era come te…-
-CHI?-
-Shura. Gli
assomigli molto, sai?-
Mentre tento di
riprendere il controllo di me stessa guardo gli occhietti spalancati di
Diego, che certamente starà pensando che sono pazza.
-io
assomiglierei al nobile Shura?-
-non
l’ho conosciuto quando era bambino, ma secondo me siete
identici nel carattere-
-ovvio, siamo
entrambi Capricorno!-
-in che giorno
sei nato?-
- undici
gennaio. Ma cosa c’entra?-
-niente,
però sei nato il giorno prima di Shura-
-come fai a
sapere queste cose? Si può sapere chi sei?-
Poco prima che
io gli risponda Dohko arriva correndo fino a noi.
-Sara! Scusa il
ritardo!-
-tranquillo
Dohko non fa niente-
-chi
è questo ragazzino?-
-è un
pretendente all’armatura di Capricorn, si chiama Diego. Mi ha
tenuto compagnia intanto che ti aspettavo-
-no…
nobile Dohko! È un onore potervi incontrare-
-il piacere
è mio Diego, ma non usare tutti questi convenevoli e
rialzati. Forza Sara ora cominciamo, abbiamo già perso fin
troppo tempo-
-un attimo solo
Dohko, devo ancora rispondere a una domanda-
Mi avvicino al
bambino, che nel frattempo si è inginocchiato davanti al
cavaliere di Libra, e lo invito anche io a rialzarsi.
-mi hai chiesto
chi sono: io sono Sara, la reincarnazione della dea
Artemide… e anche la persona di cui si era innamorato Shura-
-tu…
tu…-
Poverino
è sbiancato!
-sì.
Sono la ragazza che l’ha baciato e che ora aspetta il suo
bambino. Adesso devo salutarti perché cominciano i miei
allenamenti - gli accarezzo i capelli e gli do un bacio sulla fronte
– in bocca al lupo per la conquista dell’armatura-
-ma…
MI HAI BACIATO! CHE SCHIFO!-
-sì
ti ho baciato. Ora vai e buona fortuna, spero di rincontrarti presto,
magari come nuovo custode della decima casa-
-grazie.
Però non mi baciare mai più!-
Dopo aver
raccolto la sua sacca il piccolo Diego è corso via mentre io
ho ripreso a ridere da dove mi ero interrotta.
-ma si
può sapere che cosa gli hai raccontato?-
-gli ho detto
chi sono dopo aver ascoltato le sue convinzioni, cioè che
diventerà il nuovo cavaliere del Capricorno, che non si
innamorerà mai, che per lui ci sarà solo la dea
Atena ma soprattutto che non bacerà mai nessuna ragazza.
Beata gioventù…-
Dopo una risata
collettiva infilo i miei guanti e cominciamo con il riscaldamento.
***
È
arrivato il momento.
Varco la soglia
della decima casa e mi dirigo verso la statua di Atena, ai piedi della
quale sono posizionate l’armatura del Capricorno e di
Artemide. Poso la torcia alla base della colonna e, per non destare
sospetti, prendo uno a uno i pezzi di metallo viola e li indosso
facendo attenzione a non fare troppo rumore e a non far cadere niente.
Faccio fatica a
distinguere gli oggetti attorno a me, la luce non è
sufficiente ma devo farmela bastare.
Mentre aggancio
i vari pezzi con un’abilità che neanche io riesco
a spiegarmi da dove salti fuori, i ricordi di Shura mi invadono la
mente. Guardo timidamente per un secondo la sua armatura, illuminata di
striscio dalla luce della torcia elettrica, che risplende in contrasto
all’oscurità che la circonda. Mi fissa severa,
come se avesse capito le mie intenzioni e mi stesse ammonendo.
Perdonami, ma lo
devo fare. Ora che posso.
Ecco, sono
pronta.
Adesso devo solo
uscire e adagiarmi sulla luna per…
-CHI
È LÀ?-
Cavolo, questo
è Milo!
Spengo la luce e
cerco di rendermi invisibile ma un fascio accecante mi coglie in
flagrante.
-SARA?-
Accidenti non
doveva andare così! Non mi doveva scoprire!
-che cosa ci fai
qui? E perché indossi l’armatura di Artemide?
Ok Sara, un bel
respiro profondo e poi calmati. Sei stata beccata ma non è
ancora finita.
-che cosa
cercavi di fare?-
-una cosa che
dovevo fare ancora due mesi fa-
-tu…
non mi starai dicendo che…-
-Milo devo
farlo! Questa storia è andata avanti per troppo tempo, non
posso più permettermi il lusso di aspettare la prossima
occasione! Devo farlo, devo uccidere Apollo!-
-MA SEI
IMPAZZITA?! COSI’ TI FARAI SOLO AMMAZZARE!-
-non mi
succederà niente, stavolta non mi fermerò,
scoccherò quella dannata freccia e finalmente
sarà tutto finito!-
Con grandi
falcate Milo si porta davanti a me, posa la sua torcia nel punto dove
avevo posizionato la mia, e mi prende le spalle per scrollarmi,
facendomi male.
-TU NON FARAI
NIENTE DEL GENERE! TE LO PROIBISCO!-
-e chi saresti
per impedirmelo, la mia balia? Tu non c’entri, è
una questione che riguarda me e Apollo!-
-TI RENDI CONTO
DELLE STRONZATE CHE DICI?! TU NON SEI IN GRADO DI BATTERE APOLLO,
E’ TROPPO FORTE PERSINO PER NOI TUTTI CAVALIERI
D’ORO MESSI INSIEME!-
-NON MI IMPORTA
NIENTE, NON VOGLIO PIU’ RISCHIARE CHE LUI SI PRESENTI QUI E
FACCIA FUORI QUALCUN ALTRO PER COLPA MIA! ORA BASTA, SE E’ ME
CHE VUOLE E’ ME CHE AVRA’!-
La presa di Milo
si fa sempre più stretta mentre dentro di me crescono una
gran rabbia e un risentimento talmente profondi da farmi tremare.
Anche lui trema
e vedo che fatica a contenersi.
-io non ti
farò andare là da sola. Vengo con te-
-scordatelo. Tu
resti qui e non dici niente a nessuno di questa mia decisione-
-no-
-Milo!-
-tu agisci senza
ragionare… come farai a trovarlo?-
-io so
dov’è, riesco a percepirlo distintamente. E mi sta
chiamando, mi invoglia ad andargli incontro prendendosi gioco di me-
-che diamine
stai dicendo?-
-non puoi
capire… io lo percepisco anche se siamo distanti decine e
decine di chilometri, c’è una sorta di legame tra
me e Apollo che mi porta a sapere sempre dove sia, e presumo che anche
per lui sia così-
-dobbiamo dirlo
a Saori-
-non
c’è tempo, io non posso più aspettare.
Ora lasciami andare-
-NO!-
-MILO LASCIAMI
ANDARE!-
-SEI SOLO UNA
STUPIDA! NON HAI PENSATO AL BAMBINO, AL FATTO CHE POSSA ACCADERGLI
QUALCOSA?!-
-NON GLI
ACCADRA’ NIENTE PERCHE’ FINIRA’ TUTTO
SUBITO!-
-MA NON DIRE
CAZZATE! IO NON LASCERO’ CHE LA PERSONA CHE AMO CORRA UN
RISCHIO SIMILE! NE’ A LEI NE’ A QUEL BAMBINO CHE
INTENDO AMARE COME SE FOSSE FIGLIO MIO!-
Crawling
In My Skin
These
Wounds They Will Not Heal
Fear
Is How I Fall
Confusing
What Is Real
Sento il sangue
gelarsi nelle vene e lentamente abbasso lo sguardo, non riesco a
reggere il peso di quegli occhi blu.
Non volevo
sentire queste parole. Non prima di partire. Non volevo avere la
certezza sui sentimenti di Milo.
Stringo forte i
pugni come se potesse servire a contenere la tensione, la paura, la
rabbia e la tristezza che sento.
No Sara, niente
lacrime, non è più tempo di piangere.
Con gesti lenti
scosto le mani ammorbidite di Milo dalle mie spalle, prendo la luna
appoggiata alla colonna dietro di me e mi avvio all’uscita.
-SARA FERMATI!
TE LO ORDINO!-
Il cosmo di Milo
si sta agitando ed espandendo oltre ogni limite.
Come se nulla
fosse mi adagio sul mio astro di metallo e con il cosmo comincio a
salire nel nero della notte.
-SARA TORNA
INDIETRO!-
Mentre salgo
fino a quando non riesco più a vedere il volto del mio amico
tento di calmare il caos che regna dentro di me e di non ascoltare le
urla isteriche di Artemide che mi stanno rimbombando nella testa.
Scusami
Milo…
Scusatemi
tutti…
Non posso
continuare a dipendere da voi, è ora che io faccia la cosa
giusta per una volta.
***
La scia calda
del cosmo di Apollo mi conduce in un luogo piuttosto lontano dal Grande
Tempio, ma forse ho solo perso la cognizione del tempo mente fluttuavo
in aria.
Poso piede a
terra e il calore e la luce del sole stanno cominciando a dominare il
cielo, ma non perché è mattina… ma
perché il Sole è qui.
-alla fine sei
venuta-
Ignorando
deliberatamente le sue parole mentre con il cosmo attacco la luna
all’armatura, nell’incavo tra le ali di fata,
prendo l’arco e incocco una freccia.
-piccola umana,
sai perfettamente che non riuscirai nemmeno a scalfirmi, la mano che
impugna l’estremità della freccia sta tremando-
Ha ragione ma
non trema solo quella, ogni cellula del mio corpo sta vibrando a
dismisura.
Alle orecchie
arrivano suoni ovattati, dati soprattutto dalle grida di Artemide che
sono riuscita a imprigionare dietro una barriera mentale che solo io
posso togliere.
L’aria
che si respira è, stranamente, quella tipica di una giornata
di estate, con il caldo vento che trasporta vari profumi amplificati
dall’umidità.
Nella mia bocca
la salivazione è aumentata e pregusta già il
momento in cui finalmente otterrò vendetta… sento
quasi di desiderare il suo sangue.
Gli occhi sono
focalizzati solo sul mio obiettivo, chiaro, raggiante, che si posiziona
davanti a me con sguardo di scherno e sfida e senza alcun timore.
-sai
perfettamente che non potrai farcela, ora che dentro di te cresce una
nuova vita tutte le tue energie vengono divise tra te e quel bambino.
Non sei riuscita a sconfiggermi quando eri nel pieno vigore e pretendi
di vincermi ora che sei notevolmente più debole?-
L’arco
è teso al massimo, basta solo che io levi le mie dita
affinchè tutto finisca per sempre.
È qui
da solo, non sento altre presenze oltre la sua nei dintorni,
è la miglior situazione possibile e immaginabile!
-prima che tu
rilasci quella freccia c’è una cosa che vorrei tu
sentissi. Concentrati per un secondo sulle presenze
nell’edificio situato alle mie spalle, sono certo che
potrebbe farti piacere-
Resto un attimo
di stucco, non avevo notato la struttura di cui parla.
Però…
Che sia una
trappola?
-cosa
c’è lì dentro?-
-cosa? Confesso
che mi aspettavo un “chi” nella domanda. Hai la mia
parola che non è una trappola o un inganno, e la prova
è il fatto che sono qui completamente solo-
Sempre tenendo
pronto il mio colpo provo a seguire la strada da lui indicata e il
tremore di prima è aumentato, assieme allo scorrere del
sangue e all’agitazione.
No, non
può essere…
Non…
non…
-ti percepisco
confusa e smarrita. Non vorresti controllare di persona?-
-smettila!
È un tuo trucco per farmi abbassare la guardia, non
può essere!-
-io sono un dio,
per me nulla è proibito. Anche la contrattazione delle anime
finite nell’Ade-
-TACI!-
-anche i tre
guerrieri che sono sempre stati al mio fianco provenivano dalle
profondità degli inferi, così come la quasi
totalità di tutti gli altri uomini che i tuoi cavalieri
hanno affrontato nel vano tentativo di sopraffarmi. In parole povere
posso far resuscitare le persone morte. Rispondimi onestamente, non ti
piacerebbe riavere il tuo amato?-
Crawling In My Skin
These
Wounds They Will Not Heal
Fear Is How
I Fall
Confusing
What Is Real
Tutta la forza
caricata nelle braccia all’improvviso si dissolve lasciando
cadere l’arco e la freccia a terra.
No, devo restare
calma e lucida, altrimenti rischio che il bambino si faccia
male…
-sii sincera,
non vorresti riabbracciarlo e metterlo al corrente che il vostro amore
ha portato a una nuova vita?-
Dio, se fosse
vero…
Se fosse
possibile…
-ammira una
piccola dimostrazione-
Apollo si china
verso un pezzo di radice abbandonato a terra e illuminato dal suo cosmo
raggiante, apre la mano e dal suo palmo viene emanata una strana luce
azzurra, che in un batter d’occhio fa infossare la radice e
spuntare un giovane albero.
-per gli esseri
umani il processo è diverso, ma il risultato è
equivalente-
Non posso
crederci.
È
riuscito a riportare in vita una radice ormai secca e destinata alla
scomparsa e a farla ritornare un arbusto.
Lui…
può davvero farlo.
-ad essere
onesto, sorella, io ho già riportato in vita quel cavaliere,
esattamente poco prima che tu arrivassi. È stato
più complicato del solito ma ora è in
quell’edificio, vivo, esattamente come l’ultima
volta che l’hai visto. Non vuoi rivederlo?-
-che
cosa… che cosa ci guadagni? Non credo tu faccia nulla per
nulla-
-ottima
osservazione. Ciò che io desidero… sei tu. La tua
forza, il tuo cosmo, il tuo potere, la tua alleanza. Nulla
più. Tutto questo per riavere il tuo amato-
Mentre le gambe
cedono e la nausea si fa largo tra lo stomaco e la gola, mentalmente mi
infliggo tutte le parole e le offese più grandi che io
riesca a immaginare.
Ero partita in
quarta con la decisione di farla finita, con la promessa di liberare
tutti di questo peso e ora…
Non sono
più sicura di riuscire a tenere fede alla parola data.
Le mie
convinzioni stanno crollando assieme alla mia determinazione.
Riavere
Shura…
È un
sogno che si avvera…
Ma il prezzo
è troppo alto, non posso sacrificare
l’umanità per una persona, anche se questa
è la più importante della mia vita!
Non sono
così egoista!
No…
Io…
Non lo
sono…
Istintivamente
con un braccio copro la pancia.
Però…
il bambino ha diritto di avere un padre... e di crescere in una
famiglia felice…
Ma quale
famiglia potrà mai esserci se la Terra sarà
condannata?
“IO NON
LASCERO’ CHE LA PERSONA CHE AMO CORRA UN RISCHIO SIMILE!
NE’ A LEI NE’ A QUEL BAMBINO CHE INTENDO AMARE COME
SE FOSSE FIGLIO MIO!”
Un conato di
vomito mi costringe a tapparmi la bocca con le mani mentre silenziose
lacrime calde cosparse di vergogna mi bagnano le dita e il volto.
Shura…
Milo…
Io…
Non…
non so cosa fare…
Voglio uccidere
Apollo però ogni fibra del mio essere mi dice di
entrare…
Però…
… Che
cosa faccio?
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEEEE------------
Vado di
frettissima quiandi… PERDONOOOOOOOOOOOOOOO!!!
Quasi un mese
per scrivere questo capitolo…
Mi metto in
posizione, fucilatemi pure!
Mi ha fatto
piacere vedere che non vi siete dimenticati di
“Favola” ^^
Grazie a tutti
coloro che hanno letto e a quelli che hanno speso tempo per lasciare un
commento ^^
Un
ringraziamento speciale va a TerryAlchemist22 che mi ha guidata nella
scena del litigio, io non ci sarei mai riuscita da sola XD
E un grazie
enorme va anche a Bellatrix18 che a Cartoomics ho finalmente incontrato
(yeah! W il coltellino svizzero per svaligiare le case XD) e che mi ha
fatto il disegno di Sailor Mur XD
Gvazie cava XD
Un bacione a
tutti!
Sary
Ps: la canzone
del capitolo è “Crawling” dei Linkin
Park, che mi ha accompagnata durante la stesura di queste
pagine… in alcuni punti non c’entra una mazza con
il testo (che ho “spezzettato” qua e
là), però sentivo di doverla inserire XD
|
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Capitolo 32 *** Guilty Conscience ***
CAPITOLO
32 – GUILTY CONSCIENCE
Sto tremando.
Quasi certamente
il mio cervello non si rende ancora bene conto di quello che sta
succedendo, nel cuore sento un caos nero dove sentimenti ed emozioni
contrastanti si stanno dando battaglia, e io devo assolutamente cercare
di mantenere la calma per non dare problemi al bambino.
Ecco, ci siamo.
Un bel respiro
profondo, con la mano sudata apro la porta dinanzi a me mentre, come da
accordi con Apollo, abbandono la mia armatura facendola adagiare su un
piedistallo qua accanto.
Richiudo alle
mie spalle e inizio ad addentrarmi nella stanza buia facendo fatica a
mettere i piedi uno davanti all’altro, sbattendo a volte
contro degli oggetti solidi e freddi.
Sollevo la zip
della felpa fino in cima, sempre scossa da degli attacchi di tremolio
impressionanti. Si congela qui dentro.
Una folata di
aria calda di cui non ho riconosciuto la provenienza accende una per
volta, a velocità sovrumana, le candele presenti nella
stanza.
Spaventata, mi
guardo intorno per notare di essere finita in una sorta di stretto
corridoio, con dei resti di pietra sparsi qua e là che
intasano la strada, e che termina con un’altra porta.
Appellandomi a
tutto il coraggio che ho procedo verso la porta e, mano a mano che
avanzo, aumento la velocità perché lo sento.
È
lì.
È
lui.
Quel cosmo
così familiare che non sentivo da mesi.
Salto
velocemente un cumulo di macerie e spalanco l’ennesima porta,
e subito due braccia mi avvolgono stringendomi a un corpo caldo e
tremante quanto il mio.
Ci
troveremo ancora
più
grandi e più sinceri in una lacrima
e parleremo
ancora
di cieli
immensi
avremo
nuove verità
-Sara…-
Il modo in cui
il mio nome è stato sussurrato…
Queste labbra
calde e decise, seppur morbide, sulle mie…
Non ci sono
dubbi. È proprio lui.
Rispondo al
bacio e all’abbraccio, partendo con le mani dalla schiena per
risalire fino alla nuca e ai capelli, in mezzo ai quali lascio scorrere
le mie dita.
Gli occhi si
inumidiscono e, quando la prima lacrima si appresta a scendere sulle
mie guance, lui se ne accorge, abbandona la mia bocca e me la asciuga
via con il dorso di un dito.
-Sara…
cos’hai fatto ai capelli?-
Potessero, le
mie braccia ora cadrebbero al suolo.
Paff.
Calma Sara,
respira…
Appellati al
self-control più che puoi…
-tu…
tu… RAZZA DI SCEMO! IN UN MOMENTO COME QUESTO MI CHIEDI COSA
HO FATTO AI CAPELLI?! DOPO CHE HO PASSATO DUE MESI SENZA TE?!-
-su, non
piangere gattina…-
-Shura…-
-sono qui
adesso. Stai tranquilla. Va tutto bene-
Nel pronunciare
queste bellissime parole ha preso a cullarmi per darmi una calmata.
Non mi sembra
ancora vero, forse… forse è tutto un
sogno…
Un meraviglioso
sogno…
dimmi se
ti ho deluso
e quanto hai pianto senza di me
io di pensarti non ho smesso neanche un attimo
e quanto dura l'eternità
A rompere questo
momento magnifico arriva un conato di vomito.
Credo che per il
bambino questo sia troppo, ma riesco appena in tempo a ricacciare
giù il tutto.
-scusami…-
-non ti senti
bene?-
-no
è… che io…-
Oddio…
e adesso cosa gli rispondo?
Lui non sa del
bambino!
-ecco
io… io…-
L’entrata
in scena di Apollo mi salva in corner da questa situazione, pochi
secondi non sono stati sufficienti per elaborare una risposta a quella
domanda.
Mi volto
lentamente verso di lui.
-visto sorella?
Proprio come ti avevo detto. Per questo ora…-
-lo
farò, ti ho dato la mia parola-
-bene, volevo
solo accertarmene. Per precauzione però l’armatura
di Artemide sarà sotto mia diretta custodia-
-ti ho
già detto che hai la mia parola-
-la fiducia
spesso è mal riposta, ma spero che non sia questo il caso.
Immagino abbiate molte cose da dirvi, per cui io non vi
disturberò oltre. Vi aspetto domattina nella sala principale
per colazione-
Finito il
discorso Apollo sparisce dietro la porta che poco prima ho attraversato
al buio.
-che cosa voleva
dire?-
-niente Shura,
non ascoltarlo…-
Non riesco a
finire la frase, sono stata per troppo in tempo in crisi
d’astinenza e ora bramo le sue labbra più di ogni
altra cosa al mondo. Non resisto, devo baciarlo per colmare il mio
bisogno di lui.
Poco prima di
abbandonarmi completamente a questo eccitante piacere con le mani
scorro il suo corpo e un particolare mi impone di interrompere il
piacere alla bocca.
-Shura ma
tu… sei dimagrito… e ora che ci faccio caso hai i
capelli più lunghi…-
-beh, mi sembra
una cosa normale date le circostanze. Tu invece mi sembri ingrassata,
hai il viso più paffuto-
-vedi…
c’è un motivo…-
-vieni dentro,
starai più comoda-
Shura mi fa
strada oltre la porta, dove c’è una stanza enorme
con un divano, un letto e uno scrittoio.
Ma senza alcuna
finestra.
C’è
qualcosa di strano in tutto questo, non riesco a non pormi delle
domande sulla situazione…
Com’è
possibile che sia così tranquillo?
Perché
non mi domanda niente?
Perché
Apollo ci lascia tutta questa libertà?
ci
abbracceremo ancora
più stretti di un anello
che non toglierò
e chiederemo al mondo
che male abbiamo fatto
per restare qui
Con un abbraccio
mi accomoda sul divano, facendo in modo di farmi appoggiare la testa al
suo petto.
Me la ricordo
bene, è la posizione più comoda del mondo, come
se il suo corpo fosse stato modellato apposta per farmi sentire sicura,
rilassata, protetta…
-dimmi, come mai
sei ingrassata?-
- …
ecco… in questi due mesi io sono stata malissimo oltre che
per via della tua scomparsa anche per via… delle
nausee…-
Accidenti non
riesco a dirglielo!
Calma Sara,
mantieni il controllo…
Non avere paura
di dirgli la verità, se è vero quello che hai
sempre creduto, ovvero che in fondo lui ci sperava, non hai motivo di
temere nulla.
-Sara?-
-sì…
scusami… è difficile da dire…-
-stavi parlando
delle nausee-
-sì
perché vedi io… io…-
Lui non ci
è arrivato. Devi dirglielo, vecchia mia.
Due parole.
Bastano due parole.
Sono. Incinta.
Dille!
Le dita di Shura
mi costringono a sollevare il volto e a incrociare quegli occhi marroni
con le striature verdi che ormai ero rassegnata a vedere solo nei miei
ricordi.
-coraggio, dimmi
tutto-
-io…
io sono… incinta…-
Perché
questi secondi di silenzio?
Perché
non sento più il suo respiro né tantomeno il mio?
dimmi se
ti ho perduto
e quante volte hai cercato me
io di pensarti non ho smesso neanche un attimo
ci meritammo l'eternità
-tu…-
-sì…-
Le lacrime che
ho stoppato a forza poco fa ora reclamano il diritto di scorrere libere
sul mio viso.
Il volto di
Shura, invece, è una maschera di incredulità e
sorpresa.
-sono incinta.
Aspetto un bambino-
-un…
un bambino?-
-sì…
io in fondo ho sempre… saputo… che un domani
volessi costruire una famiglia… con una creatura…
che avesse un po’ di te e un po’ di me…
tu sei sempre stato solo… e… ero certa che un
giorno avessi voluto un figlio…-
-Sara…-
-ora
non… non sarai più solo… e saremo una
famiglia…-
Una timida mano
si posa leggera sul mio ventre.
-lui…
è qui?-
-sì-
-il…
il mio bambino?-
-sì
è proprio lui-
-…
quanto ha adesso?-
-all’incirca
otto settimane. Secondo la ginecologa è stato concepito
verso l’inizio di agosto. Prima della battaglia con Apollo-
-…
Sara io… non so cosa dire…-
-è
comprensibile, è una reazione normale a una notizia del
genere-
dimmi se
senti me
come fossimo una cosa sola
una foglia in mezzo a questo vento
che ci ha portato l'eternità'
Non devo
dubitare di lui.
No.
È
sconvolto dalla rivelazione, com’è giusto che sia,
ma non mi chiederebbe mai di abortire.
Ne sono sicura.
Devo dargli
fiducia.
Anche
perché non so se avrei il coraggio dai farlo.
-Sara…
vuoi davvero farlo nascere?-
Perdo un battito.
Questo strano
tono di voce fa vacillare le mie speranze.
No.
Non usare quel
tono, ti prego!
Ti supplico
Shura…
Non dirmi
che…
-pe…
perché lo chiedi?-
-perché
se dirai di sì… sarò l’uomo
più felice sulla faccia della Terra-
-…
allora te lo dirò tutte le volte che vorrai. Sì,
sì, sì, sì, sì…-
Mi stringo a lui
sollevata, toccandogli le labbra con le mie, felice,
entusiasta…
No di
più.
Libera.
Come se avessi
avuto sulle spalle una creatura maligna il cui unico scopo era farmi
soffrire, nutrendosi delle mie paure, mettendomi inutili pulci
nell’orecchio e facendomi dubitare della persona che amo e
che è tutta la mia vita.
Ma ora
è sparita, il mio angelo l’ha cacciata usando la
sua luce bianca, calda, pura, regalandomi un sorriso carico di amore.
Hai sentito,
piccolo?
Il tuo
papà ti sta già aspettando.
Ed è
felice che ora ci sia anche tu nella sua vita. Quella gocciolina al
lato del suo occhio è una lacrima di gioia.
Stai tranquillo,
non potrà accaderti nulla d’ora in poi…
Però
ora scusala, ma la tua mamma ha un’urgente voglia di
papà.
Durante un bacio
mi porto sopra il corpo di Shura, pelle contro pelle, e i gesti
iniziano a farsi lenti.
Le mani, che
stringevano il suo volto, scendono fino al bordo della sua maglietta
mentre il mio bacino cerca la posizione ottimale sul suo bassoventre.
-piano
Sara…-
-non
resisto…-
-rischiamo di
fare male al piccolo-
-stai
tranquillo, se è veramente della nostra stessa pasta non gli
succederà niente… non riesco più a
contenermi, Shura ho voglia di te… mi sei mancato per troppo
tempo, voglio ancora il tuo profumo sulla mia pelle… insomma
ti voglio-
-gattina abbiamo
tutta la notte davanti a noi, non c’è
fretta…-
il tempo
e' già finito
lo spazio e' aperto davanti a noi
che siamo come diamanti
pronti a non spezzarsi mai
ci meritiamo l'eternità
***
È
questa quella che chiamano… Pace?
Non avere
preoccupazioni?
Non riuscire a
levarsi un sorriso dalle labbra?
Svegliarsi
abbracciata alla persona che si ama e che si ha appena ritrovato?
Respirare il suo
profumo?
Pensare
continuamente che la si ama?
Essere
fisicamente appagata?
Non lo so.
Ma è
così che mi sento. Non percepivo questa sensazione da
quest’estate.
Quanto mi
è mancata…
Ecco, si
è svegliato ma non vuole aprire gli occhi.
Lievemente gli
poso le labbra sulla punta del naso.
-buongiorno
dormiglione-
-ma senti chi
parla…-
Apre gli occhi
ed è come se non fosse cambiato niente, come se il tempo si
fosse fermato a quest’estate.
Ma purtroppo non
è così, il tempo non può fermarsi per
nessuno.
Aspetto un
bambino, e da oggi sarò lo strumento di distruzione di
Apollo.
-cosa
c’è?-
-niente…-
Accarezzo il
dorso della mano con cui mi sta accarezzando la guancia, tipico gesto
che Shura fa quando si preoccupa.
Ma non deve.
-tranquillo,
sono solo felice-
-lo sono anche
io, finalmente sei ancora qui con me-
-ora scusami, ma
sia io che il piccolo reclamiamo cibo-
-voi andate, io
vi raggiungo dopo-
Mi alzo cercando
di stare attenta ai giramenti di testa e alle nausee improvvise, mi
rivesto velocemente e vado verso il raggiante cosmo di Apollo che mi
aspetta fuori dalla stanza.
-buongiorno
Artemide-
-buongiorno-
-mi auguro che
questo tuo stato di felicità non influisca sul tuo
giuramento…-
-te lo ripeto
per l’ultima volta: hai la mia parola, non
scapperò o farò qualcosa di simile, hai la mia
alleanza e i miei poteri sono al tuo servizio-
-molto bene, se
ora volete seguirmi…-
-Sara
cos’hai detto?-
Mi giro verso la
porta, dove vedo Shura mezzo rivestito con uno sguardo scandalizzato.
-Shura…-
-tu ti sei
schierata con lui?-
-sì-
-Apollo
cos’è questa storia?! Hai avuto già la
mia garanzia, lei non ti serve-
Garanzia?
-dovete capire
che devo assicurarmi una botte di ferro a mia difesa, per questo ho
avuto bisogno della parola di ognuno di voi. Per maggior sicurezza-
-Shura cosa gli
hai giurato?-
-la mia
lealtà nei suoi confronti-
-COSA?!-
-immagino che in
questo momento necessitiate di chiarimenti. Ebbene, io ho fatto
promettere ad Artemide la sua collaborazione in cambio del suo amato, e
al qui presente cavaliere del Capricorno la sua lealtà in
cambio della sua amata-
-perché?
Perché l’hai riportato in vita e gli hai fatto
giurare una cosa simile?-
-riportato in
vita? Sara ma di che stai parlando?-
-come di cosa
parlo?!-
-io non sono mai
morto!-
-ma che fesserie
stai dicendo?-
-ma tu
cosa…-
Un pensiero
orribile quanto possibile contagia la mia mente.
No.
Non
può essere.
Incrocio lo
sguardo divertito di Apollo, che se la ride tranquillamente sotto i
baffi.
-Apollo dicci la
verità. L’unica verità. Come sono
andate veramente le cose?-
-è
una lunga storia sorella… sappi che tutto riconduce a te-
-a me?-
-esatto. Tutto
ciò che è avvenuto ti doveva condurre da me-
-quindi…
era tutto pianificato?-
-sì.
Lo scontro di agosto doveva finire con il suo sacrificio, in modo che
tu cedessi al tuo egoismo e, per riaverlo, ti schierassi con me. Ma non
potevi immaginare che in realtà non era lui la vittima
sacrificale. O per lo meno… non l’originale-
Vittima
sacrificale?
Non
l’originale?
Ma
cosa…
-non
l’originale?-
-esatto, come
lui stesso ti ha appena affermato il qui presente Shura non
è mai passato a miglior vita, durante lo scontro
è stato tramortito e condotto qui, dove è rimasto
imprigionato per tutto questo tempo. La persona che si è
sacrificata per te altro non era che un mio servo perfettamente
camuffato dai miei poteri-
-maledetto!
Allora è così che l’hai imbrogliata!-
Sento un gran
bisogno di piangere.
Ci ha fregati
tutti.
E io, come una
stupida, non mi sono accorta di niente.
Tutta la
sofferenza che ho patito… è stata inutile?
-no…
non è possibile…-
-è
così invece, piccola sciocca, ingenua ragazzina. Avrei altro
da raccontavi, ma preferisco fermarmi qui, immagino ora abbiate molto
su cui discutere-
Riesco solo a
percepire il cosmo di Shura che esplode, prima di ritrovarmi nuovamente
nella stanza dove abbiamo dormito, con le spalle al muro e le braccia
di Shura che mi bloccano ogni via di scampo.
-raccontami la
tua verità dall’inizio, perché io ero
morto?-
-nello scontro
con Apollo ti sei sacrificato per salvarmi da morte certa…
tutti gli altri cavalieri ne sono testimoni, Apollo ti ha ucciso sotto
i loro occhi mentre io ero svenuta-
-e poi?-
-poi mi sono
ripresa e… ed è stato un inferno… non
c’eri più e io volevo lasciarmi morire, non avevo
più voglia di vivere… poi però ho
avuto un principio di aborto e lì ho scoperto di essere
incinta, così tra alti e bassi ho ricominciato a vivere. Poi
ieri ho rintracciato Apollo per farla finita una volta per tutte, ero
venuta per ucciderlo quando mi ha fatto la proposta: se io mi fossi
schierata con lui avrei potuto riaverti, perché lui
è in grado di riportare alla vita gli esseri viventi-
Gli occhi di
Shura mi stanno facendo paura.
Sono due fessure
quasi demoniache.
-e tu gli hai
creduto?-
-sì…-
-STUPIDA! HAI
FATTO SOLO IL SUO GIOCO!-
-E IO CHE NE
SAPEVO?! ERO DISPERATA, MI MANCAVI DA MORIRE, IO… IO TI
RIVOLEVO AL MIO FIANCO!-
-NON
E’ UNA VALIDA MOTIVAZIONE!-
-COSA AVRESTI
FATTO AL MIO POSTO? EH? NON PUOI IMMAGINARE COSA SIGNIFICHI VIVERE
GIORNI DOPO GIORNO ASPETTANDO UN BAMBINO SENZA UN COMPAGNO AL PROPRIO
FIANCO! NON CAPISCI CHE ORMAI ERO CONDANNATA ALLA DEPRESSIONE?!-
-E GLI ALTRI?
NON PENSO CHE I MIEI COMPAGNI TI ABBIANO LASCIATA SOFFRIRE SENZA FARE
QUALCOSA!-
-certo che hanno
provato… mi sono stati molto vicini in quei
momenti… MA NON ERANO TE… IO VOLEVO TE!
Le sue braccia
lentamente scivolano verso il basso, fino a togliere completamente la
barriera anti-fuga.
Non pensavo che
a urlare così tanto, riuscendo a trattenere le lacrime, mi
potesse venire il fiatone.
-sei una bambina
viziata…-
-come?!-
-hai gettato
l’umanità in pasto a quel folle per riavermi, come
una bambina butta via il giocattolo vecchio per quello nuovo!-
-non
è così io…-
-è
esattamente così. Hai fatto la cazzata più grande
che potessi fare. Io non sono mai morto. Durante la battaglia sono
stato tramortito e quando ho ripreso conoscenza ero qui, in questo
posto, prigioniero del dio. Mi ha sempre tenuto in una cella isolata
che non sono mai riuscito ad abbattere, dove il cosmo può
espandersi all’infinito senza che questo venga percepito
dall’esterno. Giorno dopo giorno continuava a ripetermi che
tu stavi morendo senza me, che volevi rivedermi,
riabbracciarmi…-
-ed era la
verità-
-tuttavia Apollo
mi disse che, se gli avessi giurato eterna fedeltà, avrebbe
fatto in modo di farci rincontrare ancora. Io ho sempre resistito in
quanto, nonostante io ti ami più di ogni altra cosa, la mia
dea è pur sempre Atena, ma poi non ce l’ho
più fatta-
-Shura…-
Lentamente lo
abbraccio, consapevole di una cosa…-
-ho ceduto, ho
rinnegato tutto quello che ho sempre ritenuto come valori fondamentali
e gli ho dato la mia fedeltà. Poco dopo ho percepito il tuo
cosmo e questo poteva significare solamente che eri qui, eri veramente
venuta, e in quel momento mi sono sentito un verme per quello che ho
rinunciato… ma quando ti ho rivista non ho saputo pensare
altro che a te, al bambino…-
…
siamo due vittime.
Anzi, una
vittima e mezzo.
Perché
io sono mezza colpevole.
-Shura tu non
c’entri… sono solo io la responsabile…
la stupida… sono io che ho condannato tutti… che
ho tradito il Grande Tempio… che ti ho deluso…
SHURA E’ SOLO COLPA MIA! NON TORMENTARTI PERCHE’
NON C’ENTRI, SEI SOLO UNA VITTIMA!-
Lo stringo forte
a me, al mio petto, così che senta il mio cuore battere.
Perché
sono sincera, la responsabilità di tutto è mia.
La sue mani si
appoggiano alla mia schiena e ci stringiamo così, perduti
nella nostra disperazione, consapevoli delle colpe reciproche e del
fatto che oramai non possiamo più tornare indietro.
All’improvviso
però qualcosa non va.
Un dolore acuto
alla pancia, non riesco più a reggermi in piedi…
L’adrenalina
e l’agitazione aumentano di colpo e tutto attorno a me
comincia a essere confuso, la voce di Shura arriva ovattata alle mie
orecchie mentre il dolore diventa sempre più intenso.
-SHURA…
IL… IL BAMBINO…-
Usando tutto il
fiato che ho, lancio quest’ultimo grido di aiuto, poi il buio
inghiotte ogni cosa.
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEEEEE-------------------------------------
Buonasera ^^
Credetemi, ho
fatto veramente un record con questo capitolo!
La prima parte
ha richiesto più tempo del solito, la
seconda… circa un paio di orette XD
Immagino abbiate
intuito cosa è accaduto alla fine del capitolo, e se mi
permettete vorrei usare questo spazio per un pensiero a una persona che
si è ritrovata in una situazione simile.
Una mia collega
di lavoro dell’ufficio di Roma ha avuto un aborto naturale,
dopo una settimana di dura lotta e assoluto riposo. Per lei, che ci ha
sempre sperato, è stato un durissimo colpo e, anche se non
riesco minimamente a immaginare come ci si possa sentire in quel caso,
vorrei solamente dirle: Marina, tutto l’ufficio di Brescia e
anche i tuoi colleghi sono con te, soffriamo assieme a te in quanto
sappiamo benissimo che diventare mamma è il tuo grande
sogno. Non arrenderti.
Scusate se ho
approfittato di questo angolino per questa comunicazione
così delicata.
Cambiamo
argomento… vedo che Diego vi è piaciuto! In
effetti quel marmocchio lo adoro anche io che l’ho creato XD
Anche io come
lui dicevo che sarei diventata chissà chi, però
poi dicevo sempre che mi sarei sposata un principe o un cavaliere XD
C’est
la vie…
Finalmente, dopo
molto tempo, torno a rispondere alle recensioni ^^
Terry
Alchemist 22: ciao sister! Come hai visto Sara ha fatto la sua scelta
scoprendo così cosa c’era dietro…
quando si dice “essere invischiati in qualcosa più
grande di te”. grazie ancora per l’aiuto con il
pezzo e fammi sapere che ne dici di questo capitolo.
Sesshy94:
ciao carissima! Ho fatto registrare a Milo le paroline che ha detto in
quel momento di incazzatura a Sara, così te le puoi sentire
ogni volta che vuoi XD devi capire che se una persona come
Sara si crede colpevole cercherà di rimediare a qualsiasi
costo, anche se il prezzo da pagare è troppo
alto… e ora si è alzato ancora di più
un bacione!
Gil88:
come hai visto non è una presa per i fondelli, Shura
è tornato davvero. Non è stato resuscitato ma
è tornato in scena.
Ps:
i playboy hanno un cuore, basta solo farglielo capire…
Snow
Fox: situazione spinosa? Mi sembra veramente poco XD oddio mi
dispiace di averti quasi fatta deprimere come Sara (cattva ragazza!
Cattiva! *Sary si auto-schiaffeggia perché ha fatto del male
a Snow*). Che ne pensi dell’evoluzione della storia?
Bellatrix18:
caVissimaaaa!!! Tranquilla non sei affatto in ritardo ^^ La
situazione è precipitata ancora di più e, anche
se lo sai già, ti dico comunque che non è la
fine… Anche se sei avvantaggiata non cantare vittoria in
quanto sto cambiando leggermente le carte in tavola, mo te avviso
U__U per i progetti dimmi pure con quale vuoi
cominciare che io sono pronta *Sary mette la divisa
da scrittura e si concentra stile Dragon Ball*
EriS_SaN:
ciao carissima!!! Ma va non ti devi scusare, diciamo che ho aggiornato
proprio nel periodo in cui aggiornavano tutti ed è stato
difficile accorgersi che avevo postato XD Artemide non
è proprio rinchiusa in una gabbia… diciamo che
è in uno spazio dove può urlare quanto le pare
senza spaccare i timpani a nessuno U_U la
situazione ora è ancora più pesante, eh? Come ho
già detto a Bellatrix18 sto cambiando alcune carte in
tavola, altrimenti veramente diventa una roba da suicidio per me che
scrivo e per voi che leggete XD
Non
so se leggi in tempo, comunque buona gita! Ci vediamo a pranzo qualche
volta ^^
Grazie a tutti i
Favolosi Fantasmini e anche a tutte le persone che hanno messo questa
storia tra le seguite, vi adoro! ^^
|
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Capitolo 33 *** In The End (part 1) ***
Capitolo
33 – IN THE END (part 1)
-SARA?! SARA! SARA CHE SUCCEDE???-
No, non qui, non ora!
Piccolo non puoi farlo ora!
Riapro gli occhi cercando di focalizzare al meglio la situazione e
tentando di escogitare qualcosa per riportarla alla
normalità.
-SARA RISPONDMI!-
-fermo… stai… stai fermo…-
È una pazzia, ma è l’unico rimedio che
mi è saltato in mente.
Con il cosmo creo una sorta di bolla calda e rassicurante attorno al
bambino, sperando che percepisca questa sensazione di pace e si plachi.
Troppe emozioni in un colpo solo… Accidenti, avrei dovuto
pensarci prima.
Coraggio.
Ora sono calma.
Lo senti?
Rilassati.
Non c’è pericolo.
Sei al sicuro.
Te l’ho detto, non permetterò mai che ti accada
qualcosa, soprattutto per colpa mia.
-Sara dimmi qualcosa, ti prego!-
Lo senti il tuo papà?
Calmati. Fallo anche per lui.
-SARA CAZZO DIMMI QUALCOSA!-
-è… è tutto a posto. Sono riuscita a
evitarlo…-
-ma cosa stava succedendo?!-
-dovevo… dovevo rimanere calma. Invece mi sono lasciata
sopraffare dai sentimenti e il carico emotivo stava corrompendo la
salute del bambino. Ma ora è tutto a posto-
-non farmi più prendere simili spaventi… mai
più…-
-stai tranquillo, ormai so come fare, devo continuamente usare il cosmo-
Con una mano Shura mi aiuta a rialzarmi e, appena mi reggo sulle gambe,
devo appoggiarmi a lui dato che la testa gira vorticosamente.
-forse è meglio se ti siedi-
-no, tanto ora passa-
Da buon testardo com’è, mi prende in braccio e mi
accomoda sul divano.
-scusami, ho avuto una reazione esagerata-
-sono io che ho fatto la più grande cazzata del mondo-
-no, non è vero. Come non sono vere le parole che ti ho
detto poco fa. Scusami-
-avevi tutto il diritto di parlarmi così. Mi meritavo quella
ramanzina-
-però non dovevo essere così brusco-
-eri in preda alla collera, urlare mi sembrava il minimo-
Mi appoggio completamente allo schienale portandomi una mano sulla
fronte e chiudendo gli occhi.
Testa del cazzo, la vuoi smettere di girare?
Sara… Mi hai
profondamente ferita. Questo tuo tradimento è inconcepibile.
Lo immaginavo.
Sappi che ti
farò soffrire come mai in tutta la tua vita! Ti giuro sul
mio nome che avrò la mia vendetta, e sarà tanto
crudele quanto dolce!
Ecco, ci mancava anche la minaccia di Artemide.
Fantastico.
A distrarmi da quest’ulteriore problema è qualcosa
che si appoggia alla mia pancia.
Guardo e vedo che Shura si è sdraiato appoggiando la testa
sul mio grembo.
Più l’osservo e più sono convinta che
lui non debba essere qui.
Dopotutto ad Apollo basto io, che cosa se ne fa dei poteri di Shura?
A cosa potrebbe mai servirgli?
Sicuramente era un’ottima esca per condurmi qui, e in questo
– mi dispiace ammetterlo – ha funzionato alla
grande, ma ora… quale utilità potrebbe mai avere?
Anche se gli ha giurato eterna fedeltà scommetto una mano
che, se gli chiedessero a bruciapelo a quale divinità
è legato, lui risponderebbe Atena senza indugiare.
E dovrebbe essere così.
No.
Non dovrebbe.
Deve essere
così.
Non è giusto che per colpa mia debba essere marchiato come
traditore.
Non può rinnegare la sua dea e i suoi fratelli.
Io ormai sono condannata, ma non deve necessariamente esserlo anche lui.
-Shura devo andare-
-e dove?-
-da Apollo. Io e lui dobbiamo discutere di parecchie cose-
-non mi sembra il caso-
-devo farlo, è urgente-
-ti accompagno-
-non ce n’è bisogno, ora sto meglio-
-sicura?-
-sicurissima. Aspettami qui per favore-
Dopo che la testa di Shura si sposta, mi alzo e vado dritta a cercare
il mio caro fratello.
Per una volta, una sacrosanta volta, devo fare veramente qualcosa di
buono.
***
-sorella mia, sei qui per pormi delle domande, non è
così?-
-esattamente-
-prego, accomodati pure-
La sua stanza è del tutto diversa da come me l’ero
immaginata.
Credevo fosse ancora più raffinata di quella in cui ho
pernottato, e invece è così…
così…
Essenziale.
Nuda.
Un letto e un’enorme finestra. Non c’è
altro.
-stupita?-
-decisamente. Mi aspettavo qualcosa di più… come
dire… corposo e ricercato da parte tua-
-puoi accomodarti, non voglio che ti affatichi-
-non ne ho bisogno, sarò rapida. Prima di tutto voglio
sapere chi si è sacrificato al posto di Shura durante la
battaglia e come mai nessuno si è accorto che non fosse il
vero cavaliere del Capricorno-
-vedi Artemide, con i miei poteri posso, oltre a riportare in vita gli
esseri viventi, anche modificarli. Tra le mie schiere c’era
un subordinato che ha tassativamente disubbidito a una mia direttiva e
che non poteva rimanere impunito. Così ho modificato il suo
aspetto fisico, l’essenza del suo cosmo e la sua
personalità in modo da ricreare un… come
definirlo… clone. Una volta preso in ostaggio quello vero,
ho spedito questa replica sul campo di battaglia e, dopo avergli
resettato la mente e impiantato dei ricordi falsi, si è
schierato a fianco dei soldati di Atena. Fino all’estremo
sacrificio-
Per tutto il discorso non mi ha degnata di uno sguardo. Ha continuato
ad ammirare il triste paesaggio di rovine dalla finestra.
-quell’uomo era Berenice, il biondo cavaliere della
costellazione della Chioma di Berenice. Lo hai conosciuto-
-me lo ricordo perfettamente, era colui che tentò di
violentarmi. Sinceramente sapere della sua fine non mi dispiace
affatto–
-mi stupisce questa tua affermazione-
-anche io sono in grado di odiare. Ora dimmi, che cosa hai fatto per
tutto questo tempo? Non credo tu abbia solo torturato psicologicamente
Shura-
-e invece sì, ero assolutamente certo del tuo arrivo al mio
tempio, dovevo solo ingannare il tempo, e quale migliore passatempo che
far soffrire la persona che ami?-
-che cosa gli hai detto?-
-sapevo che eri in dolce attesa e sapevo anche che ti stavi lasciando
morire. Omettendo il primo particolare è stato facile
distruggere la sua debole psiche facendogli credere che ormai fossi
spacciata e che solo lui poteva salvarti unendosi a me-
-perché hai voluto la sua alleanza? Che vantaggio ti avrebbe
dato?-
-semplice sorella, mi avrebbe dato te. La disperazione e il desiderio
di vendetta ti avrebbero condotta qui e, nella tua
prevedibilità, appena l’avresti sentito vivo
saresti crollata rinunciando ai tuoi intenti. E così
è stato. Però, nel frattempo, dovevo tenermelo
buono affinchè non commettesse sciocchezze come il togliersi
la vita o fronteggiarmi. Era troppo prezioso perché lo
perdessi. Così per precauzione gli ho fatto giurare eterna
fedeltà in cambio della tua venuta. Ha impiegato un bel
po’ di tempo per cedere, non ho mai visto una forza di
volontà tanto forte, ma non gli e è servita a
nulla-
-perché vuoi anche i poteri di Shura? Non ti bastano i miei?-
-di lui non me ne faccio assolutamente nulla, non è
minimamente paragonabile a noi. Come ho già detto, mi
serviva solo per attirarti qui. Nulla di più-
Esattamente coma immaginavo.
-allora, dato che ha esaurito il suo compito, non ti serve
più. O mi sbaglio?-
-no, ciò che dici è corretto-
-allora puoi anche liberarlo-
-mi aspettavo queste parole da parte tua. Appena hai varcato la porta
l’avevi scritte sul volto-
-quindi?-
-quindi…-
Odio le pause nel discorso.
Però deve essere una risposta decisa, dato che finalmente mi
degna di uno sguardo.
-dato che di servitori non me ne mancano, Shura lo cedo a te-
-come sarebbe a dire?-
-la sua lealtà e fedeltà le cedo a te.
È tuo. Sarai tu l’artefice del suo destino-
-mi stai prendendo in giro?!-
-assolutamente no. Mi sembra giusto darti la possibilità di
avere qualche tua guardia personale-
-allora è… mio? Posso farne quello che voglio?-
-esattamente-
-perfetto-
Dopo questo splendido regalo so perfettamente quello che devo fare.
Ritorno velocemente verso la stanza dove ho lasciato Shura, certa
finalmente di fare la prima cosa giusta di tutta la mia vita.
Non gli ho posato tutte le domande che avrei voluto, ma va benissimo
così.
Busso leggermente e poi entro, venendo accolta da un
abbraccio.
-sei tornata. Mi sei mancata-
-anche tu-
-come mai ci hai messo tanto?-
-dovevo chiarire alcune cose e farmene spiegare altre. Ora ho il quadro
completo della situazione-
-e… quindi?-
-quindi… so cosa fare-
Prendo un respiro profondo e lo allontano leggermente da me.
-Sara?-
-Shura, sappi che Apollo ti ha ceduto a me. Ora sei la mia guardia
personale, il mio cavaliere,un mio soldato… insomma una cosa
del genere. Ti ha ceduto a me come un regalo-
-era a questo che serviva la mia fedeltà?-
-probabilmente. E ho subito un ordine per te-
-tutto quello che vuoi, per te farei di tutto, lo sai-
-era quello che volevo sentire. Shura… torna a casa, alla
decima casa del Grande Tempio. Sei libero-
-che cosa?!-
-sì, tu non c’entri niente, per Apollo sei un
oggetto che non serve più e io non voglio rischiare di
vederti combattere contro gli altri. Torna a casa-
-credi veramente che me ne andrò così, solo per
un tuo ordine?-
-lo spero-
-se vado tu vieni con me-
-non posso e lo sai-
-sì che puoi. Tu puoi farlo ma non vuoi, non è
così?-
-no, io… vorrei rimangiarmi la promessa fatta ma non
posso… non posso proprio…-
-tu puoi tutto-
-smettila di dire stronzate! Non è vero! E ora vai!-
-non senza di te!-
-Shura, cazzo, vattene!-
Ecco, stiamo litigando.
Calma, devo cercare di restare calma…
-sorella, quest’individuo ti importuna?-
Mi ritrovo con un sorrisetto nervoso al posto della mia espressione
incazzata.
Ma bene, ci mancava solo Apollo che si avvicina a grandi falcate dal
corridoio.
-va tutto bene, per favore lasciaci soli-
- no, poco fa non mi hai posto tutte le domande che volevi. Sei stata
piuttosto sbrigativa-
-non avevo altro da chiederti-
-io credo proprio di sì. E suppongo che una domanda riguardi
i tuoi genitori, ho indovinato?-
Calma Sara, calma…
Ti si è ghiacciato il sangue nelle vene, ma non pensarci.
No, non dargli la soddisfazione di aver indovinato.
-i tuoi genitori li ho uccisi io-
TU-TUM.
TU-TUM.
TU-TUM.
-cosa… cosa hai appena detto?-
-la verità. Io ho ucciso i tuoi genitori. Anzi, i vostri
genitori, tuoi e di questo involucro. Non sapevi che Aras è
tuo fratello gemello?-
Le articolazioni del corpo si sono bloccate di colpo.
Aras mio… fratello gemello?
Perché sento un’irrefrenabile voglia di piangere?
No…
Non devo piangere. Mi devo trattenere.
-… stai mentendo-
-no. Voi siete gemelli separati quasi poco dopo la nascita. I vostri
genitori avevano riscontrato qualcosa di strano in lui, ovvero i suoi
poteri già attivi, e per questo lo abbandonarono tenendo
solo te, che eri una bimba qualunque. Oh, ma quanto si
sbagliavano… non immaginavano che fosse solo una questione
di tempo-
Asciugo le lacrime con un rapido gesto della mano ormai tremante.
Fanculo alla calma.
Se non lo prendo a cazzotti rischio di pentirmene per il resto
dell’eternità.
Stringo forte i pugni mentre Shura cerca di intervenire nel discorso,
ma lo fermo prima che possa domandare troppo.
-Apollo, quanto tempo fa li hai uccisi?-
-sono passati ormai svariati mesi, ma dev’essere accaduto
all’incirca un anno fa. Non sono state delle copie perfette?-
-anche loro erano cloni, come il Shura che si è sacrificato
per me?-
-esattamente-
Le unghie mi si sono conficcate nella carne.
Fanculo alla calma, alla tranquillità, fanculo a tutto.
Fanculo anche alle lacrime che non riesco a fermare.
Io lo ammazzo.
Giuro che lo ammazzo.
Tutto quello che ho passato in questi mesi è stato per colpa
sua.
Tutta quella sofferenza…
Tutti quei pianti durante la notte…
Giuro che non ho mai desiderato uccidere qualcuno così
intensamente!
Concentro il cosmo tutto nelle mani, pregustando già il
momento in cui le guarderò grondanti del sangue di mio
fratello.
Ne pregusto già anche l’odore e il sapore
metallico, e il tonfo del corpo morente che cade a ter…
-Sara stai calma-
La voce di Shura riesce per poco a farmi riprendere lucidità
e la visione di morte scompare dalla mia mente.
Ma…
Cosa mi succede?
Perché voglio a tutti i costi, e così tanto, il
sangue di quest’uomo?
Anche davanti a una notizia così shockante come quella dei
miei genitori il desiderio di uccidere…
Non è da me.
-dovevi vedere le loro facce quando mi hanno riconosciuto, nonostante i
tanti anni in cui siamo stati separati, le espressioni di terrore e
incredulità dipinte sui loro volti sono ancora adesso un
dolce ricordo che mi accompagna. E anche le loro ultime parole mi sono
rimaste impresse, “lascia stare Sara per favore”,
dissero se ricordo con esattezza…-
-basta stai zitto!-
-e i lamenti lanciati durante gli ultimi istanti di vita…-
-TI HO DETTO DI SMETTERLA!-
-… e le loro mani tremanti e sporche di sangue che cercano
in qualche modo di raggiungerti…-
-SMETTILAAAAAA!-
Senza rendermene conto mi sono scagliata come una furia contro di lui,
contro le sue parole e contro quei ricordi a suo parere meravigliosi.
-NON PERMETTERTI DI PARLARE COSÌ DEI MIEI GENITORI! TU NON
SEI MIO FRATELLO, NON PUOI ESSERLO, UN FIGLIO NON UCCIDEREBBE MAI A
SANGUE FREDDO COLORO CHE GLI DONARONO LA VITA!-
Non so nemmeno dove sto mirando, se lo sto sfiorando, se sto solamente
fendendo l’aria.
Non lo so.
Non riesco a capire niente.
Qualsiasi cosa mi possa succedere ora, certamente non la sentirei.
Continuo a scagliarmi contro quest’essere quando qualcosa mi
blocca le braccia.
-SARA ORA FERMATI!-
-LASCIAMI SHURA, DEVE PAGARMELA!-
-SARA CAZZO FERMATI, STAI PERDENDO SANGUE!-
-NON ME NE FREGA UN CAZZO DI UN GRAFFIETTO!-
-NON E’ UNA FERITA A FARTI SANGUINARE!-
-SHURA COSA STAI DICENDO?!-
-GUARDATI TRA LE GAMBE!-
Dove vuole andare a parare?
Come se lì io avessi davvero…
…
Davvero…
…
Ma…
Cos’è questa sensazione?
Perché sento dei rivoli liquidi che scorrono sulla pelle? E
perché sono caldi?
Non sarà davvero… Sangue?
E questo dolore alla pancia cos’è?
Non capisco…
…
No…
…
O meglio…
…
Ho capito, ma non ci voglio pensare.
Non può essere vero. non può essere che
io… senza accorgermene…
Panico.
Paura.
Ansia.
Dubbio.
Un mix di tutto questo si fa largo in ogni angolo di me.
Abbasso lentamente lo sguardo.
Non vorrei farlo, ma solo così ne avrò la
conferma.
Rosso.
Tanto rosso.
Troppo rosso, dove non dovrebbe esserci.
E c’è qualcos’altro oltre a questo,
qualcosa di solido che solo io riesco a sentire e che è
nascosto agli altri dal tessuto dei jeans.
È caldo…
…
No…
No…
Io ho davvero… stavolta…
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEE------------------
Buongiornooooooooooo!!!
*Sary schiva i forconi e i coltelli che le vengono lanciati*
Allora…
Chiedere scusa per il ritardo non funziona, vero?
*tutti squadrano male*
Suppongo di no -.-
Comunque sono riuscita a pubblicare qualcosa prima di agosto, e mi
stupisco! O___O
In realtà questo capitolo (che è stato spezzato a
metà) doveva essere pubblicato per intero ad agosto durante
le ferie, ma come si dice, “quando la vena artistica chiama
si deve scrivere”.
E così ho scritto.
Miracolo XD
Questo capitolo è, possiamo dire, il regalo di compleanno
per Sesshy, dato che lo aspettava con ansia ^^
Auguri tesorina e grazie per la tua stupenda ficcy “Una Rosa
Rossa” ^^
Ingrazio veramente di cuore tutti quelli che hanno seguito
“Favola” per tutto questo tempo e hanno aspettato
questo nuovo capitolo ^^
Vi adoro! Non sapete quanto vi adoro!
Vi bacerei uno per uno se ne avessi la possibilità XD
Ci vediamo!
Sary
|
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Capitolo 34 *** In The End (part 2) ***
Capitolo
33 – IN THE END (part 2)
(It starts
with)
One thing / I
don’t know why
It doesn’t
even matter how hard you try
Io…
Ho
davvero…
Leggermente
avvicino le cosce e ne ho la conferma.
C’è
qualcosa.
O meglio, qualcuno.
Ho ancora le
braccia immobilizzate da Shura, che sento respirare in modo irregolare.
Lentamente però la presa si allenta fino a tornare padrona
dei miei arti.
Ma a cosa mi
possono servire ora?
Non ho
più la forza per combattere.
-Sara cosa ti
prende?!-
La gola si
è seccata di colpo e le parole non vogliono uscire.
-Sara dimmi cosa
succede, perché ti sei bloccata così di colpo?!-
Niente.
Anche se apro la
bocca e prendo fiato non riesco a emettere un suono, uno di numero.
-sorella,
dovresti aggiornarlo sulla situazione, ne ha pieno diritto dato
che… era…
il padre-
-era?
Perché parli al passato?-
Shura…
Come faccio a
dirti quello che è appena successo?
Come posso
disintegrare anche l’ultimo brandello di felicità
che ci era rimasto?
-…
Sara… tu…-
Abbasso lo
sguardo, non voglio fargli vedere le lacrime.
Ha capito.
Dal tono triste
ha compreso tutto.
Lentamente le
sue braccia mi cingono la vita, ma non suscitano in me alcuna reazione.
Lui aumenta la
stretta. Ancora niente.
Solo delle gocce
che cadono e scivolano lungo la mia guancia, ma che non provengono dai
miei occhi, mi fanno levare lo sguardo.
Sta piangendo
anche Shura.
-Artemide,
è ora che ti dia una pulita, tutto quel sangue…-
-non la toccare.
Mai più-
-osi darmi
ordini, servo?-
-io…-
-Shura ora
basta. Non attaccarlo e resta al tuo posto. E per favore, non lo
interrompere-
-ma…-
Appoggio una
mano sulle sue, ancora chiuse per stringermi a sé, in una
muta richiesta di fiducia, mentre con l’altra asciugo prima
le sue e poi le mie di lacrime.
-Apollo voglio
sapere tutta la verità, tutto ciò che nessuno ha
mai osato dirmi in vent’anni. Tutto, non tralasciare nessun
particolare-
-sorella proprio
non ti capisco, hai appena perso il bambino che portavi in grembo e
vuoi sapere i retroscena del tuo passato?-
-esattamente -
Il cosmo di
Shura si sta agitando, ma cerco di fargli comprendere che deve restare
calmo accarezzandogli le dita.
Anche se, forse,
la prima che dovrebbe darsi una calmata sono io.
O meglio, quella
parte di me che ha ceduto alla follia.
All
I know
time
is a valuable thing
Watch
it fly by as the pendulum swings
Watch
it count down to the end of the day
The
clock ticks life away
It’s
so unreal
-parti
dall’inizio rispondendo alla mia domanda: io e Aras siamo
veramente fratelli di sangue? O è stato solo il legame
divino tra te e Artemide ad avvicinarci?-
- voi siete
veramente fratelli generati dalla stessa madre. Vent’anni fa,
in una calda mattina di luglio, vennero alla luce un bambino e una
bambina, d’aspetto identico a tutti i neonati ma che di
comune avevano ben poco. Il maschietto sprigionò subito
un’aura anomala, una cosa mai vista agli occhi mortali, che
fece tremare di paura le persone a lui attorno tranne la sorellina, che
invece dormiva beatamente e sembrava cullarsi di tanta energia. Quei
bambini eravate voi, e in quel momento esplose in Aras il cosmo divino:
per me fu una sciocchezza insidiarmi in lui, piccolo e inerme
com’era, mentre Artemide trovò in te una forza di
volontà così potente e così anomala
per una neonata, da costringerla ad addormentarsi in attesa del momento
propizio per prendere il possesso del tuo corpo-
-perché
siete tornati? Cosa volete fare all’umanità?-
-secoli or sono
io e Artemide sentimmo una donna parlar male di nostra madre,
vantandosi di aver avuto dei figli nettamente superiori ai suoi in
bellezza e abilità di combattimento. Non potemmo tollerarlo
oltre e così andammo a vendicarci uccidendo tutti gli eredi
di quella persona, mentre lei morì poco dopo per il dolore
della perdita dei suoi cari. Il marito giurò vendetta ma non
prestammo ascolto alle sue parole, dopotutto era solo un vecchio in
preda alla disperazione che non poteva in alcun modo ottenere la tanto
agognata rivincita, e non gli prestammo più attenzione.
Diversi secoli dopo scoprimmo per pura casualità che ebbe
altri figli con una nuova compagna e che questi avevano a loro volta
proliferato fino ad assumere numericamente le dimensioni di una
città. Quando però decidemmo di intervenire,
rimembrando ancora la minaccia dell’antenato, non riuscimmo
più a localizzarli in quanto la popolazione mondiale era
notevolmente aumentata e quasi certamente i discendenti si erano
mescolati. Per questo vogliamo punire l’umanità,
in quanto nessun uomo può permettersi di sfidare gli
dèi e restare impunito, ne va del nostro orgoglio-
-è un
motivo sciocco-
-ai tuoi occhi,
ma non ai nostri-
-per questo non
vi capisco, io non sono come voi-
-quando Artemide
prenderà il possesso del tuo corpo non avrai più
bisogno della comprensione-
-non
accadrà-
-lo vedremo,
umana. Lo vedremo presto. Ma lascia che continui la storia della vostra
vita. Dopo l’esplosione di potere di Aras i vostri genitori
decisero che la sua presenza era troppo pericolosa per la loro
incolumità e per la tua, così decisero di
affidarlo a una famiglia di loro conoscenza, dove il bambino che
sarebbe nato in contemporanea con voi nacque già morto e i
genitori mancati non sapevano darsi pace. Dopo pochi giorni
però questa coppia portò il bambino in un
orfanotrofio, spaventati dalla forza strana che emanava. Qui le vostre
strade si divisero nettamente, perché mentre tu crescesti in
un contesto famigliare felice dove non ti mancò mai nulla,
lui crebbe in quella struttura squallida e dimenticata da ogni
divinità esistente, fino a quando non riuscii ad
assoggettargli la mente e a farlo evadere. Quasi certamente non ne
avrai ricordo, ma quando avevi all’incirca dieci anni nei
telegiornali e sui quotidiani per un mese non si parlò altro
dell’incendio di natura dolosa che divorò un
orfanotrofio e tutte le persone al suo interno…-
Sento che sto
per svenire.
Chiudo gli occhi
e, appellandomi a tutto il coraggio che ho ancora nascosto da qualche
parte, li riapro e faccio la domanda che non vorrei fare.
-sei…
sei stato tu?-
-precisamente.
Fu la prima volta che mi impossessai completamente di Aras e in
quell’occasione decisi di dare una svolta alla sua vuota
esistenza rivelandomi a lui e mostrandogli cosa era realmente in grado
di fare. Non fu difficile costringerlo ad accettarmi, ormai era mio da
diversi anni a sua insaputa. Gli raccontai tutto il suo passato,
soprattutto di te, e lo convinsi ad appoggiare la mia causa premendo
soprattutto sul fatto che avrebbe riavuto al suo fianco la persona con
il legame più stretto che avesse. E lui accettò.
Da lì in poi cominciò a condurre le ricerche
avvalendosi della collaborazione di alcuni cavalieri devoti al mio
culto, che riuscii a richiamare con l’esplosione del mio
cosmo nella notte dell’incendio. Impiegò diversi
anni perseguendo quell’obiettivo e nel frattempo mi
addormentai aspettando il momento propizio per farlo definitivamente
mio. E questo è accaduto qualche mese fa, durante il nostro
ultimo scontro: era talmente ossessionato dall’idea di
poterti ferire che la sua mente non ha retto, è crollata
come un castello di carta rischiando la pazzia e in quel momento sono
subentrato al suo posto, fermamente deciso a rimanerci. E come puoi
constatare la situazione non è mutata.
-dov’è
Aras adesso?-
-è
nella stessa bolla in cui ti rifugiavi quando Artemide prendeva il tuo
posto agli occhi di tutti. Dorme profondamente, nulla lo disturba.
Nemmeno gli incubi che l’hanno assillato per svariate notti,
nei quali tu eri grondante di sangue e lo chiamavi a gran voce per poi
accasciarti al suolo priva di vita. Una scena veramente terribile.
Forse non te ne rendi conto, ma per questo ragazzo sei veramente una
sorella, anche se non vi conoscete affatto prova per te un affetto
così profondo da essere stupefacente agli occhi altrui-
Didn’t look out below
Watch the time go right
out the window
Trying to hold on / but
didn’t even know
Wasted it all just to
Watch
you go
Non riesco a
sostenere il suo sguardo, così torno a fissare le braccia di
Shura che non mi hanno abbandonata neanche per un istante.
Mai avrei
immaginato che Aras avesse patito così tanto nella sua vita.
La mia, al
confronto, è una favola. Pensandoci bene non ho mai avuto
problemi più grandi del credito esaurito sul cellulare, sono
stata viziata e non mi hanno mai fatto mancare nulla, ho avuto
un’infanzia praticamente da principessa.
Ma ora quelli
che mi sembravano problemi enormi sono granelli di sabbia.
Mi vergogno di
me stessa, fare paragoni tra problemi così diversi per
entità e gravità…
-Apollo, dimmi,
il fatto che Athena ci abbia chiesto di metterci sulle tracce di
Artemide allora era per impedirvi di ricongiungervi?-
-probabilmente
è così, Shura. Durante la ricerca della sua
famiglia Aras si è imbattuto in Saori, la reincarnazione di
Atena, e tra i due c’è stato un incontro di cosmi
che ha svelato alle parti la natura divina di chi avevano di fronte.
Quello stolto si lasciò sfuggire qualche parola di troppo e
questo fece insospettire la vostra dea, che vi ha ordinato di mettervi
sulle tracce di Artemide, battendoci per un soffio. Quando la trovammo,
infatti, voi eravate appena piombati nella sua vita-
Non posso farci
niente.
Sto piangendo.
Ma non per me.
Per Aras.
La sua storia
ancora non mi è uscita dalla testa.
E non riesco a
non provare pena per lui.
-perché
avete sempre aspettato diverso tempo tra un attacco e
l’altro? Perché non avete insistito se la volevate
ad ogni costo?-
-sciocco umano,
non avevo bisogno di procedere con tanta fretta. Perché
vedi… doveva arrivare a questo punto-
-quale punto?-
I’m surprised it got so (far)
Things aren’t the way they were before
You wouldn’t even recognize me anymore
Not that you knew me back then
But it all comes back to me
In the end
Shura basta, non
insistere!
Non voglio
più sapere!
-questo. La
disperazione. La paralisi. La frustrazione. L’oblio.
L’incapacità di reazione. Era a questo che miravo.
Dovevo distruggere Sara dall’interno per permettere ad
Artemide di destarsi, e quale migliore metodo della tortura
psicologica?-
Copro le
orecchie con le mani, ma riesco comunque a capire cosa si stanno
dicendo, anche se in modo ovattato.
Basta, basta!
Non voglio
più ascoltare!
-Sara calmati,
ascoltami…-
-non ci riesce,
ormai percepisco il caos che regna in lei, ed è quel caos
che una volta innescato porta i soggetti particolarmente sensibili
all’autodistruzione. Hai capito ragazzina? Tutto
ciò che…-
Mi conficco le
dita nelle orecchie fino a non sentire più nulla.
Chiudo anche gli
occhi, non voglio leggere i movimenti delle labbra.
Fosse
così semplice sfuggire alla realtà…
Nel nero che mi
impongo di vedere compare il viso di Artemide.
Tutto
ciò che è successo finora serviva a indebolirti,
a renderti più fragile di un fiore, in modo che tu potessi
piegarti alla mia volontà. Ma poi qualcosa è
cambiato, io mi ero affezionata a te e mi ero decisa ad appoggiare il
tuo pensiero sull’umanità. Ma il tradimento
è un atto che non potevo tollerare da te, non dopo la
fiducia che ti avevo riposto
Artemide…
io non… io non…
-io
non… cosa? Non volevo farlo? Non volevo arrivare a tanto?
Alla fin fine voi umani siete tutti uguale, infidi e meschini, e ne ho
avuto la prova. Adesso è tempo che tu dorma…-
I've put my trust in
you
Pushed as far as I can
go
For all this
There’s
only one thing you should know
Cerco di
scacciare Artemide isolandola come avevo fatto quando ha scoperto le
mie intenzioni con Apollo, ma non ci riesco, la sua forza mi sta
lentamente sovrastando.
Il mio corpo
viene scosso dall’esterno, le mie orecchie tornano a udire e
gli occhi a vedere.
-SARA COSA TI
PRENDE ORA? TORNA IN TE!-
-coraggio Sara,
lasciati andare… dona il tuo corpo ad Artemide…-
Abbandonati
a me, non opporre inutile resistenza…
-BASTA!
LASCIATEMI IN PACE! NON VOGLIO! NO! SMETTETELA TUTTI! STATE ZITTI!-
-SARA CALMATI!
DATTI UNA CALMATA!-
-il momento
è vicino, coraggio sorella mia prenditi il suo corpo!-
Concentro il mio
cosmo per far indietreggiare quello di Artemide ma non
c’è verso, è troppo potente, lo sento
insinuarsi in ogni angolo di me, come se del liquido bollente stesse
bruciando ogni parte del mio corpo.
Poco prima che
venga totalmente sopraffatta la dea mi appare di nuovo.
Ti
avevo giurato una vendetta crudele, ricordi? Ebbene sono stata io a
farti abortire. È stato uno scherzo approfittare della
confusione e dell’ira che regnavano in te per bloccare
l’emissione di cosmo nella zona del feto e recidere il legame
fisico tra te e il bambino. Ho avuto la mia dolce vendetta. Ma questo
ormai non ha più importanza. Ora dormi, e lascia che io
porti a termine la mia missione.
Dopo queste
parole il calore raggiunge anche la testa spegnendo il mio cosmo.
I
tried so hard
And
got so far
But
in the end
It
doesn’t even matter
I
had to fall
To
lose it all
But
in the end
It
doesn’t even matter
***
La
cosa mi preoccupa, Sara si è tappata le orecchie e non
mostra alcuna reazione.
-Sara? Sara?? Cosa
stai facendo?-
-sì,
finalmente sta cedendo! Artemide sta per tornare!-
No, non puoi veramente
permetterglielo!
Cerco di farti
reagire, ti chiamo ma non mi senti.
Probabilmente non vuoi
ascoltarmi.
Provo a scrollarti,
magari lo shock fisico ti fa rinsavire.
Niente.
Riesco solo a farti
levare le dita dalle orecchie.
-SARA COSA TI PRENDE
ORA? TORNA IN TE!-
-coraggio Sara,
lasciati andare… dona il tuo corpo ad Artemide…-
Sara non lo fare!
Non puoi veramente
cedere così!
Io non…
Non so cosa fare per
aiutarti.
Mi sento un verme,
posso solamente sperare che tu non ceda.
Sei immobile da
qualche secondo.
Questi sbalzi di umore
sono preoccupanti oltre ogni limite per il mio autocontrollo, ma devo
mantenere la calma. Magari così facendo riesco a calmare
anche te.
-Sara, tutto a posto?-
Sciogli il mio
abbraccio con un gesto veloce, freddo, carico di forza.
Indietreggio
incredulo, non mi aspettavo questa reazione e quella potenza.
-non. Toccarmi. Mai.
Più.-
L’esplosione
di cosmo dopo questo avvertimento scandito parola per parola riesce a
farmi gelare il sangue.
Questo cosmo
così selvaggio e vendicativo…
In the end
You kept
everything inside and even though I tried / it all fell apart
What it
meant to me / will eventually / be a memory / of a time when I tried so
hard
And got so
far
But in the
end
It
doesn’t even matter
La potenza
dell’espansione è talmente forte che mi ritrovo
con le spalle al muro quasi senza rendermene conto.
-fratello, finalmente
sono di nuovo con te-
-bentornata, sorella
Artemide-
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE------------------------------
Ma
buon/giorno/pomeriggio/sera/notte!!!
Insomma vi
saluto qualsiasi ora sia mentre VOI, sì voi, state leggendo!
Dopo un mesetto
finalmente sono tornata! Giusto in tempo per partire per il mare e
lasciarvi questo capitolino corto ma intenso.
È
stato più difficile del previsto, soprattutto la parte tutta
paroloni di Apollo, accidenti che faticata.
Per quel pezzo,
però, devo ringraziare la mia musa ispiratrice, Tsukuyomi:
senza di te non sarei mai riuscita a partorire quel pezzo in tempo, ti
vu tanto tanto biiiiiiiiii!!! *____*
Con questo
capitolo si conclude la terza (o quarta?) parte della storia, ovvero la
sconfitta della protagonista.
Quali erano le
altre parti?
…
Non ho voglia di
scriverle XD
Quando ne
avrò voglia (e mi sarò decisa questa è
la terza o la quarta parte) ve le elencherò tutte XD
Intanto
però vi dico che la canzone del capitolo (e del capitolo
precedente) è “In The End” dei Linkin
Park. Sono particolarmente affezionata a questo brano, soprattutto
perché è stato quello che mi ha fatto scoprire
questa fantasmagorica band *-*
Sicuramente
molte di voi mi vorranno linciare per quello che è successo
a Shura Jr… e io vi dico solo: prendetevela con quella
stronza di Artemide!!!
Artemide:
AHEM…
Oh cazzo mi ha
sentito… o___o”
Prima che mi
fustighi passiamo ai ringraziamenti:
EriS_San: ma io
sono crudele, non l’hai ancora capito? Semplicemente nascondo
questa mia natura dietro frasi pucciose U_U rispondo alle tue
domande: esatto, erano dei cloni e non i suoi genitori; sì,
Aras è il gemello di Sara; Apollo ha spiegato (spero
chiaramente) il motivo della sua bastardaggine. Altre domande caVa?
XD ora si entra nel vivo dell’azione (povera me
T_T), grazie per l’augurio, ne avrò bisogno.
Ps:
l’abbraccio della famigghia l’ho schivato,
tiè XD
Tsukuyomi: ma
poveri tastini, che brutta fine!!! oh mia musa, grazie per le tue belle
paroline, mi fa piacere sapere che ho trasformato la tua
sensibilità deathmaskiana in quella di una frignona, che
riesco a tenere incollati i lettori fino all’ultima parola
(merito della super Attack, incolla le fronti allo schermo che
è una meraviglia) e tengo a sottolineare che tutto quello
che faccio è legale XD
Terry Alchemist
22: ciao sister! E invece è veramente così, hai
letto benissimo. Su, coraggio, fatti forza…
Sesshy94: ciao
carissima! W Callisto che ogni tanto si degna di farmi scrivere XD
davvero credi che sia una genialata fare Aras e Sara veri fratelli
gemelli? Io sono sempre più convinta che sia la cazzata del
secolo… mah… che mi dici di questo? Ovviamente,
dato che non c’è 2 senza 3, anche questo finisce
male XD
Anzy: oh povera
tata, ti ho fatta piangere? Su, su, cerca di
riprenderti… *porge rotolone di
scottex* grazie per i complimenti, ma posso fare di meglio e
vedrò di dimostrarlo ora che la faccenda si fa veramente
difficile. Continua a seguire la storia, mi raccomando!
Gil88: in
effetti sembra che passino secoli tra un aggiornamento e
l’altro, ma forse perché di tempo per scrivere ne
ho veramente poco e ‘sto maledetto passa troppo in fretta.
Purtroppo ha abortito per colpa di Artemide, doveva vendicarsi e
l’ha fatto alla grande. Rispondo alle tue domande: i veri
genitori di Sara sono morti, quelli che abbiamo sempre visto nella
storia erano delle copie e per questo erano cattivi, dovevano spianare
la strada ad Apollo per demolire Sara (questo non si è
capito molto, non sono riuscita a renderlo con le parole. Sigh). Spero
di essere stata esauriente ^^
Bellatrix18:
carissimaaaaaaaaa!!! Bentornata ^^ anche questo capitolo
è bello intenso, anzi spero di averlo fatto ancora
più intenso dell’altro (perché era il
mio obiettivo). Se non ce l’ho fatta dimmelo
T_T davvero ti aspettavi una bastardata simile da
Apollo? Quando scrivevo a volte avevo l’impressione di farlo
troppo bastardo, però tenevo sempre a mente che era una
divinità a cui non frega nulla della vita umana, e mi
è uscito così. Un po’ strafottente.
Forse troppo o___o speravi che si risolvesse tutto,
eh? Ma magari, mi sarei fatta un favore a far finire tutto con una
bella chiacchierata! XD ma non posso U_U che mi dici del
capitolo? ^^
Ancora una volta
ringrazio i Favolosi Fantasmini che hanno lasciato un segno del loro
passaggio (e due di loro ho scoperto chi sono, vi saluto ragazzi! W gli
occhi! XD Chi doveva capire penso abbia capito XD)
Alla prossima e
buone vacanze a tutti! ^.^
|
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Capitolo 35 *** My Immortal ***
CAPITOLO
34 – MY IMMORTAL
Libertà.
Finalmente.
Amo questa sensazione.
Libertà di movimento, di pensiero, di parola…
È mio. Questo corpo è finalmente mio.
Levo la felpa scoprendo le braccia e le sfrego, per sentire la scia del
mio tocco caldo, per perdermi in questo attimo di estasi.
Non poteva esserci ricompensa migliore per la pazienza avuta in questi
mesi.
-Bentornata Artemide-
-Sono qui fratello, finalmente sono al tuo fianco-
Mi avvicino lentamente ad Apollo, pregustando ogni singolo passo, e lo
abbraccio.
Avevo dimenticato cosa significasse potersi muovere a proprio
piacimento, l’ultima volta che ne ho avuto
l’occasione è stato per poco tempo durante il
periodo oscuro di Sara.
Ma ora quella stupida ha avuto quello che si meritava.
Ed ora…
-Tu, umano-
Ingrossando la voce e voltandomi per guardarlo, sciogliendo
l’abbraccio fraterno, ricordo cosa è appena
successo a questo corpo, allo shock fisico che ho provocato, e mi
sembra giunto il momento di vendicarmi per tutte le volte che questo
cavaliere ha osato usufruire delle mie grazie.
-Dunque sei ancora vivo? Il dolore per la perdita della tua amata non
ti ha stroncato sul colpo?-
-No, sono ancora qui. Che cosa hai fatto a Sara?-
Un sadico sorriso si impossessa della mia bocca nel sentire questa voce
indecisa, che nasconde l’agitazione e una puntina di paura,
accompagnando il tutto da uno sguardo tra lo sconvolto e il deciso.
Ma di vera decisione non c’è traccia, si nota
subito che è solo un vano tentativo di mostrarsi come
indomito cavaliere di Atena fino alla fine.
-Sicuro di volerlo sapere?-
-Certamente-
-L’ho addormentata per sempre. L’ho sovrastata con
il mio cosmo e l’ho gettata in un angolino inerme, priva di
forze, immobile e inanimata, come una bambola. È questa la
giusta punizione per avermi soffocata più e più
volte e per avermi riempito la testa di stupidaggini quali
l’amore e la fiducia verso voi esseri inferiori per poi
essere tradita spudoratamente. Vorrei riservare lo stesso trattamento
anche a te, farti soffrire fino a ucciderti, ma preferisco vederti
patire le pene dell’inferno, crogiolarti nella disperazione
perché non sei riuscito a proteggere la persona
più importante della tua vita, impazzire e implorarmi di
finirti una volta per tutte per ricongiungerti a lei-
La faccia stupita, combattuta e allo stesso tempo orgogliosa che questo
giovane mi riserva è meravigliosa.
Ma non mi basta, voglio distruggerlo completamente.
======
flashback======
È
volata via, seduta sulla luna metallica, verso la morte.
Perché
è questo quello che ha appena fatto, è andata
incontro al suo suicidio.
Sto per esplodere.
-CAZZO SARA TORNA
INDIETRO!-
È inutile,
ormai non mi può più sentire
Stupida.
Razza di stupida.
Gettarsi così
in pasto al nemico.
Per cosa poi?
Vendetta?
Orgoglio?
Incoscienza?
Prima che prenda a pugni
una colonna una presenza si avvicina rapidamente.
-Milo ti ho sentito
urlare, cosa è successo? E dov’è Sara?-
-E’ andata,
Aiolos-
-Come andata? Non vorrai
farmi credere che è andata incontro ad Apollo da sola!-
-Sì. Non
abbiamo tempo da perdere, dobbiamo avvisare subito Atena-
Sorpasso il mio compagno
e comincio la salita verso la tredicesima con grandi falcate.
-Aspetta vengo con te-
Dopo aver chiesto
urgentemente udienza, preoccupandosi per il mio allarmismo e
probabilmente intuendo di cosa si trattasse, Atena ha fatto convocare
tutti i cavalieri del Santuario, in modo che potessero ascoltare la mia
testimonianza.
-Questi sono i fatti,
Milady. Le chiedo perdono per il mio fallimento-
-Non hai colpa Milo, hai
fatto ciò che era giusto, ora però non posso
più indugiare-
Nella sala cade un
pesante silenzio. Credo che più o meno tutti abbiano intuito
il significato di queste parole.
-Avrei preferito
continuare a rimandare ma ora non posso più: sferreremo un
attacco diretto ad Apollo, prima che sia troppo tardi-
-Mia signora, crede sia
veramente il caso?-
-Sì Saga,
prendendo in considerazione vari fattori non possiamo avere la certezza
che Sara sia al sicuro. E non mi sento nemmeno di escludere
l’ipotesi di un suo tradimento nei nostri confronti, nei
confronti dell’umanità: non è mai stata
mentalmente stabile toccando l’argomento Aras e temo che
Apollo sfrutti questa sua debolezza per portarla al suo fianco.
Potrebbe anche darsi che ora stiano ingaggiando battaglia, non lo posso
dire con certezza in quanto non percepisco i loro cosmi, ma per
precauzione non escludo nulla. Non ci resta che attaccare, questa
storia è andata avanti per troppo tempo e non posso
permettermi di tenere la salvezza dell’umanità in
bilico ancora a lungo-
-Avete già
delle disposizioni, divina Atena?-
-Sì, Shion.
Per prima cosa i cavalieri di bronzo si muoveranno in avanscoperta per
verificare la zona del tempio di Apollo, una volta setacciata: io e
alcuni cavalieri d’oro penetreremo direttamente al suo
interno, sempre scortati dalle forze di ricognizione e dai cavalieri
d’argento. Coloro che non verranno in missione avranno il
compito di proteggere il Santuario da eventuali attacchi esterni,
mentre i cavalieri d’oro che rimarranno, invece, dovranno
tenersi pronti per dare manforte o sostituire i compagni del primo
gruppo. Priorità assoluta sarà recuperare Sara,
in quanto custode dello spirito vendicativo di Artemide,
successivamente impiegare ogni nostra singola energia per fermare
Apollo. Vi raccomando di non sottovalutarlo, il suo cosmo supera ogni
immaginazione e la sua potenza non ha eguali, bisogna essere molto
cauti. Detto questo che i designati per la prima mossa si preparino
alle soglie del Santuario, partiremo all’alba-
-Atena, credo non sia
saggio perdere ore preziose-
-Shion non ho intenzione
di mandare in missione cavalieri che non si reggono in piedi dal sono,
meritano di riposare. E ora andate e attendete istruzioni-
Velocemente ogni
cavaliere ritorna al proprio alloggio, e credo che ognuno di loro si
appresti a passare una notte in bianco.
Una lunga notte.
Ripassando mentalmente
il piano arrivo sino la mia casa.
È un piano
assurdo, e l’attesa non farà altro che far saltare
i nervi e a stancare ancora di più.
Ma questi sono gli
ordini della mia dea, e io ubbidirò.
Volgo per
l’ultima volta lo sguardo alla notte.
Sara…
Cerca di non fare pazzie.
Resisti, stiamo
arrivando.
====== fine
flashback======
Il sole sta
per sorgere e illuminare la Grecia con i suoi raggi indeboliti dal
clima autunnale, e il nostro esercito è pressoché
pronto, ovunque si vedono cavalieri di ogni grado parlottare tra di
loro in attesa delle direttive di Atena.
Alcuni non li ho mai
nemmeno visti in vita mia, e forse questo spiegherebbe le voci che mi
sono appena giunte sull’assegnazione rapida, avvenuta
stanotte, delle armature ancora libere.
Giustamente la Dea ha
pensato a riempire i buchi mancanti, soprattutto tra i cavalieri
d’argento, ogni singolo cavaliere può fare la
differenza in questi casi.
Cammino tra loro, che mi
salutano con il dovuto rispetto, mentre raggiungo Camus strofinando le
palpebre: non ho chiuso occhio tutta la notte, preso com’ero
dalla preoccupazione.
-Milo cerca di
concentrarti sulla missione, continuare a pensarci non ti
farà dare il massimo in battaglia-
-Vorrei Camus, lo vorrei
tanto, ma il senso di colpa è duro a morire-
-Spiegami cosa avresti
fatto per infliggerti questa condizione, mi pare che abbia scelto di
sua sponte di andare-
-Io potevo fermarla,
avrei potuto interrompere la sua corsa verso il nemico ma non
l’ho fatto, invece di tenere la presa salda sulle sue spalle
l’ho ammorbidita e lei è scivolata via, in cielo,
adagiata sulla sua luna. Ecco perché sono il responsabile,
l’avevo in pugno e l’ho lasciata andare-
-Non ha senso ora darsi
colpe per avvenimenti passati. Se proprio vuoi alleviare questa tua
sofferenza allora combatti per riportarla a casa, solo questo ti
metterà il cuore in pace-
Come sempre il mio amico
ha ragione, mai una volta che sbagli consiglio.
-Grazie Camus-
-Di niente. Ora
prepariamoci, Atena sta arrivando-
***
I
bronzi sono partiti in avanscoperta da un po’ ormai e nessuno
di loro si è fatto vivo. Non vorrei fossero morti, sarebbe
una seccatura modificare il piano ancora prima di metterlo in atto.
Mentre aspetto
come un corridore pronto alla partenza – meravigliandomi
ancora di far parte del gruppo che andrà a spaccare la
faccia al Dio – rientra Ikki, confermando la via libera.
Non aspettavo
altro, comincio a muovermi verso l’obiettivo, quando
Aphrodite mi sbarra il cammino.
-Calmati Death
Mask, non è consigliabile agire d’istinto-
-Beh la via
è libera, allora andiamo-
-Ikki ha
confermato un versante, dobbiamo attendere la conferma degli altri-
Sbuffo stizzito
mentre riprendo posto appoggiandomi a una pietra.
Quest’attesa
è inutile, se un versante è libero tanto vale
procedere, si fottano gli altri.
È da
troppo tempo che non mi diverto su un campo di battaglia,
l’adrenalina rischia di uscirmi dai pori della pelle. Ed
è da molto che voglio vendicare Shura. Non
resisterò ancora a lungo.
-Smettila di
agitare nervosamente quel piede-
-Piantala di
commentare ogni mia mossa Aphrodite-
-La pazienza non
è mai stata una tua virtù Cancer, ma non renderlo
così palese. Cosa credi? Guarda che anche io sto scalpitando
per l’imminente battaglia, non c’è
occasione migliore per dare pace all’anima di Shura-
-Eh signorina, da
quando in qua te ne intendi di anime?-
-Da quando conosco
un certo granchio. Guarda, stanno tornando altri bronzi-
Era ora.
Quindi si va.
***
Quel dio del sole
di questo cavolo ha lasciato la zone libera.
Nessun cane da
guardia nei paraggi.
Sta togliendo
tutto il divertimento.
-Fermati-
-Perché
dovrei? Non c’è nessuno-
-Appunto per
questo. Non ti sembra strano? Possibile che un dio non voglia
protezione?-
-Cosa vuoi che ti
dica Aphrodite, probabilmente il suo ego è talmente grande
che non vuole incapaci da mandare al macello contro di noi-
-Ricordi
l’ultima volta quanti uomini aveva schierato in battaglia?-
-Sì che
li ri-…-
Un piccolo cosmo
dietro di noi.
Quasi una
scintilla.
Evitiamo
l’attacco alle spalle per un soffio, e siamo costretti a
fermarci.
-Dicevi, Cancer?-
-Forza amico mio,
è ora di metterci all’op…-
Qualcosa non
torna, poco lontano da qui.
Mando velocemente
questi inutili idioti nello Sekishki, non curandomi di buttarli
giù nello Yomotsu Hirasaka con le mie mani, tanto ci si
butteranno da soli.
Guardo Aphrodite,
anche lui l’ha percepito, infatti ha gli occhi sbarrati e
sussulta.
-Ehi
Aphro…-
-Cancer…
vorrei sbagliarmi, credimi, lo vorrei tanto, ma…-
-Anche
io… ma non ci sono altre spiegazioni, dev’essere
così per forza…-
***
Credevo di
entrare a far parte della prima squadra, quella che sta andando
incontro ad Apollo, e invece mi ritrovo a fare da guardia al Santuario.
Non mi piace.
Non mi piace per niente.
Io voglio combattere.
Il sangue ribolle e
chiama altro sangue.
Quello del Dio.
-Milo datti una calmata -
-Taci Shaka-
-Non risolverai nulla
continuando così-
-E cosa dovrei fare?
Mettermi a meditare?-
-Se la cosa
può aiutarti…-
Trattenendo
un’imprecazione ignoro il biondo cavaliere di Virgo e scruto
l’orizzonte, pensando a Aiolos e Dohko che stanno scortando
la dea.
Dannazione.
Come starà
andando?
-Milo è
meglio che tu lo sappia-
-Di cosa parli?-
-Di quello che ho appena
percepito, come immaginavo non hai prestato attenzione-
-Shaka smettila con i
giri di parole, cos’hai appena sent...-
La reazione scema
velocemente appena percepisce ciò a cui Shaka si riferiva.
Un piccolo cosmo si
è addormentato e uno nuovo è appena esploso, in
tutta la sua devastante potenza.
Nella sua divina ferocia.
E le divinità
sulla Terra sono solo tre: Atena, Apollo… e Artemide.
***
Non riesco a levargli lo sguardo di dosso, quest’uomo
è affascinante a suo modo.
Forse inizio a comprendere come possa aver fatto a far breccia in Sara.
-Fratello, desidero cambiarmi-
-Ho conservato tutte le tue vesti, vieni-
-Fammi portare immediatamente quella bianca con il bordo magenta-
-Come desideri-
Senza staccare gli occhi da questo cavaliere percepisco Apollo uscire.
Perfetto.
-Ti dispiace se mi cambio qui?-
Nessuna risposta.
Regge il mio sguardo ma non parla.
-Il gatto ti ha mangiato la lingua? Dovresti sentirti onorato, saresti
il primo a vedermi nel pieno della mia bellezza-
Sospira e abbassa lo sguardo, forse imbarazzato.
Ora è arrivato il momento di divertirsi, lascio vagare il
cosmo e mi preparo allo spettacolo.
***
Ma…
Dove sono?
Fino a poco fa
ero dinanzi ad Artemide e ora…
-Shura? Ci sei?-
Guardo attorno
e i riflessi del mare mi abbagliano, mentre sulle mani e sui piedi
sento della sabbia.
Ma a stupirmi
è questa voce.
-Ehi tutto a
posto? Ti sei ammutolito-
-Sto bene,
è stato il sole…-
È
lì, bella come la luna e più raggiante del sole.
Seduta sulla
sabbia con le braccia all’indietro per non cadere, i capelli
castani lasciati liberi sulla schiena fasciata da una canotta bianca,
come la lunga gonna, e occhi smeraldini che mi fissano amorevoli.
Sto forse
sognando?
Una leggera
brezza mi accarezza la pelle e muove le onde formate dai suoi capelli,
simili a quelle del mare.
-Ahi-
No, non
è un sogno, la sabbia entrata nell’occhio
è troppo reale.
-Accidenti…-
-Shura sei
davvero strano, se c’è qualcosa rimandiamo-
-No no,
è tutto a posto-
Rimandare?
Non ricordo
nemmeno cosa avessimo in programma.
-Vuoi un
fazzoletto per l’occhio?-
-Sì,
grazie…-
Non importa.
Mi
verrà in mente.
Il fazzoletto
che mi porge profuma di lavanda, un profumo così intenso che
mi entra dritto nel cervello.
Non
è un sogno.
Non
è possibile.
Invece di
prenderlo adagio la proprietaria sul manto dorato della spiaggia,
prendendola alla sprovvista, e unisco le labbra alle sue.
Il casto bacio
diventa sempre più profondo, catturando tutti i sensi e
annullando ogni tentativo di ragionamento. Le sfioro le braccia, la
pancia, il viso mentre mi scompiglia i capelli…
Si stacca
velocemente allontanandomi il viso con entrambe le mani.
-Vado io-
Si dilegua
velocemente verso la zona notte, lasciandomi appoggiato al bancone
della cucina.
Ma…
Questa
è la mia casa, ad Atene.
Dov’è
finita la spiaggia?
Non ci capisco
più niente.
Forse
seguendola potrò capirci qualcosa, ma un suono mi blocca.
Un pianto.
Il pianto
strillante di un bambino.
-Shura puoi
portarmi il biberon con il latte, per favore? È
già pronto sul tavolo-
Come se
l’avessi sempre fatto, prendo l’oggetto e vado
nella camera da letto, dove Sara è seduta voltando le spalle
alla porta, e dai gesti sembra stia cercando di calmare il piccolo.
Si accorge
della mia presenza e le consegno il latte.
-Grazie. Oggi
ha proprio fame, questo mangione-
Poco prima che
riuscissi a vedere il volto di quel bambino qualcosa mi
è arrivato in faccia.
-Ma
cos…-
Mi tiro su fino
a sedermi.
Non sono
più a casa mia, ma in un parco.
-Dai
papà, vieni a giocare!-
-Giusto
papà, smettila di piccioncinare con la mamma e vieni a dare
il cambio allo zio che è stanco!-
Piccioncinare?
Che ci fa qui
Death Mask?
Perché
sono sdraiato su un prato con Sara appoggiata al petto?
-Uffa e va
bene, vi lascio il vostro Ronaldinho. Coraggio tigre, vai e insegnagli
come si tira un pallone-
Mi bacia
dolcemente prima di liberarmi del suo peso.
-Che schifo!
Zio hai visto?-
-Sì,
ho visto. Tra qualche anno non dirai più “che
schifo”, giovanotto-
-Papààààààààà!!!-
Ma allora sono
io quello che chiama “papà”.
Quello…
è mio figlio?
-Dai
papà, vai-
Anche Sara ora
mi incoraggia, mentre si appresta a mettere via dei piatti in una cesta.
Ma
allora…
Sorrido
certamente come un ebete.
Che sciocco,
evidentemente mi ero addormentato dopo il pic-nic e ho rivisto alcuni
avvenimenti del passato, non c’è altra spiegazione
alle visioni di poco prima.
Mi alzo facendo
cadere dei fili d’erba dai vestiti.
-E va bene,
adesso arrivo, così la paghi per avermi riempito di erba!-
Quando vedo mio
figlio ho un tuffo al cuore.
È
bellissimo.
Avrà
su per giù quattro o cinque anni, con i miei stessi tratti
un po’ marcati, ma con le guance paffute - perché
sta sbuffando per l’impazienza - e i capelli neri.
Gli occhi
verdi, però, sono tutti della mamma.
Nel vederlo
provo una strana sensazione di orgoglio, dopotutto questo è
il capolavoro mio e di Sara.
Quasi a
chiederle conferma mi giro verso lei.
Ora basta
Lentamente Sara
sparisce come sabbia portata via dal vento.
Il paesaggio
rigoglioso si fa sempre più nero, fino a sparire del tutto.
Di Death e del
piccolo non rimane altro che una dissolvenza.
***
-Ora basta. Direi che hai visto anche troppo-
Gettandogli in testa i jeans sporchi sembra riprendersi, infatti si
guarda attorno spaesato.
Lascio scivolare la veste lungo il mio perfetto corpo prima di
rispondere alle numerose domande che sembra abbia stampate sul volto.
-Era proprio un bel bambino, vero? Ti assomigliava molto-
-Cosa è successo?-
-Quello che hai visto era opera mia. Ho voluto regalarti la visione di
quello che sarebbe potuto accadere se non mi fossi mai manifestata: la
vostra vita felice e spensierata, la nascita di un figlio,
l’emozione e l’orgoglio di essere padre…-
-E’ stata tutta un’illusione?-
-Non la chiamerei così, sarebbe più corretto dire
un’ipotesi, difatti sappiamo entrambi che quello che hai
visto non potrà mai succedere-
Sfilo la biancheria, ancora imbrattata di sangue, da sotto la veste
scorgendoci qualcosa.
-Tieni, saluta il tuo bambino-
Con noncuranza gli lancio il tessuto con ciò che rimane
della loro unione, mentre con la maglietta che ho levato poco fa
procedo con un veloce ripulita prima di indossare candida biancheria
pulita.
-Non è carino?-
Sogghigno nel vederlo trattenere le lacrime.
-I tuoi amici dorati saranno presto qui, potrai farti consolare da loro-
***
Questo
è tutto quello che resta di mio figlio.
Del frutto
dell’amore che Sara portava in grembo.
Il bambino che
mi chiamava “papà” e che voleva giocassi
a calcio.
Non rimane
altro che un essere microscopico mischiato a del sangue.
Lo sfioro con
una mano tremante.
Questo
è troppo.
Dea o no, ha
passato il limite.
Ancora prima di
ipotizzare un attacco mi ritrovo bloccato al muro, schiacciato dalla
potenza del suo cosmo.
-Oseresti
davvero levare la tua mano contro di me? Per vendicare cosa, poi, un
ammasso di cellule ancora non del tutto formato? Fossi in te ci
penserei almeno due volte prima di agire d’istinto. E
comunque sarebbe tutto inutile, potresti al massimo sperare di
procurarmi il fastidio di un insetto. Se proprio vuoi lottare ti
accontenterò, ho proprio voglia di misurarmi con tutti voi-
-Tutti…
noi?-
-Esatto, i tuoi
compagni sono ormai qui, credo ti farebbe piacere rivederli e
combattere al loro fianco prima di spirare tutti assieme per mano mia-
Con il cosmo mi
trascina rapidamente fin fuori il tempio, dove percepisco i cosmi degli
altri che stanno arrivando.
-Sono agitati,
l’esplosione che ho generato alla liberazione deve essere
andata oltre la barriera creata da Apollo che serve non far sentire i
cosmi nel tempio dall’esterno. Sono certa che sarai per loro
una piacevole sorpresa, dopotutto ti credono morto da mesi,
sarà un bello shock vederti in vita: considera questo come
un mio regalo per il vostro imminente viaggio all’altro mondo
assieme alla vostra dea-
Sorreggo lo
sguardo disgustosamente divertito da tutto ciò, che mai e
poi mai avrei pensato potesse comparire sul viso di Sara.
Sfruttando la
malleabilità del cosmo, mi inchioda di colpo con le
ginocchia a terra e le braccia legate dietro la schiena, come se
fossero legate da una corda impossibile da spezzare.
Non mentiva,
stanno venendo davvero.
E con loro
c’è anche Atena.
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEEEEE------------------------------
CIAO RAGAZZIIIIIIIIIIIII!
Finalmente, dopo 3 mesi di assenza e di sfiga cronica, sono tornata!
Non vi sono mancata neanche un po’, vero?
Lo sapevo ç____ç
Tornando seri…
Mi dispiace veramente tanto di avervi fatto aspettare, ma in questo
periodo ne sono successe veramente di tutti i colori, di tutte le forme
e di tutte le età.
Insomma è successo veramente di tutto, ma sono sopravvissuta
e sono tornata.
Prima di tutto ringrazio Tsukuyomi,
beta-reader ufficiale di questo capitolo nonché musa
ispiratrice e dispensatrice di consigli: senza di te a
quest’ora starei ancora rileggendo queste pagine chiedendomi
che piffero ho scritto, senza alcune aggiunte e soprattutto senza le
maiuscole a inizio dialoghi. Muchas gracias chica!
La canzone che fa da titolo al capitolo è la favolosa
“My Immortal” degli Evanescence, scelta un
po’ alla cavolo di cane solo per la musica e non tanto per il
testo.
Ok, ammetto di aver scelto la prima canzone che poteva stare bene in
qualche modo in questo capitolo.
Linciatemi pure.
E ora passiamo ai ringraziamenti dettagliati:
Tsukuyomi: che ti
ringrazio a fare? Hai avuto il tuo spazietto poco fa, accontentati di
quello.
Scherzo.
Sai che ti amo e ti
adoro come la vacca sotto il toro, per cui ti ringrazio ancora e
sottolineo nuovamente che IO e questa storia NON siamo illegali.
Se vuoi unirti alla
spedizione capitanata da Atena prego, credo che avranno bisogno di
manforte i cari guerrieri, anche solo per distrarre un attimo gli
dèi e ficcargli due dita negli occhi.
Ah, smettila di sognare
mie idee o miei pezzi di capitolo!
Terry Alchemist 22: ciao
sister! Esattamente come per il capitolo precedente, anche stavolta non
ti avviso e ti faccio una bella sorpresa! Ti autorizzo a mandarmi a fan
cucciolo domenica, me lo merito.
EriS_SaN: come non mi
hai ancora perdonato lo shock della pseudo morte di Shura? ce
l’hai ancora con me davvero?
ç___ç come ai visto il DioStronzo (ho
riso mezz’ora per questo soprannome xD) per questo capitolo
è uscito un po’ di scena, giustamente per dare
spazio alla sorella bastarda e assetata di sang… ahem di
vendetta. La vedi ancora la piiiiiccola lucina di speranza? Beata te.
So già che mi
riempirai di insulti sabato, mi preparo fin da ora.
Sesshy94: non mi
uccideresti mai, altrimenti chi la continua questa fan fiction, eh? Eh?
Se il precedente
capitolo ti aveva fatta piangere (O___O ma veramente?) questo temo ti
distrugga del tutto, la visione di Shura è strappalacrime
oltre ogni limite.
Sì, sono
bastarda e mi piace esserlo, MUAHAHAHAHAHAH!
Non uccidermi, non
uccidermi, non uccidermi! ç_____ç
Gil88: se hai altro da
chiedere non farti problemi e tempestami di domande ^^ temo
che Sara non si riprenderà più, ormai
è andata… Largo ad Artemide e alla sua furia
omicida!
Anzy: la vedo molto
dura, ormai Sara è stata sovrastata, accantonata, possiamo
anche dire relegata in un piccolo frangente di Artemide completamente
vuota. Come se non ci fosse più anima né niente.
Ribadisco, sono bastarda
e me ne vanto.
Cosa mi dici della
visione di Shura? Mi ha fatto male scriverla, è stato
traumatico quel pezzo.
Sakura2480: ciao
carissima e benvenuta! Lo sai che la fantasia non mi manca, il
difficile a volte è imprigionarla con le parole di capitolo
in capitolo, ma pian pianino vedo di fare il possibile.
Aspetterei a dire che ho
fatto un lavoro con i fiocchi, lo terrei buono per quando questa storia
sarà finita (ovvero tra non molto) e lì
sì che si giudicherà l’operato.
Mi preparo alla gogna,
ormai ci avviciniamo...
Come sempre grazie anche ai Favolosi
Fantasmini che ancora hanno lasciato un segno del loro
passaggio nel contatore, vi adoro tutti!
Alla prossima!
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Capitolo 36 *** Battle Of One ***
CAPITOLO
35 – BATTLE OF ONE
Si avvicinano a
grande velocità.
Vediamo, oltre
ad Atena chi sta arrivando?
Sembrano i cosmi
di Aphrodite, Death Mask, Aiolia, Aldebaran… Dohko e Aiolos.
Sei cavalieri
d’oro in tutto, più qualcun altro appena dietro.
Non è
possibile, si è mossa con solo questa piccola scorta.
Che Atena si
stia beffando di me?
Venire solo con
sei cavalieri?
No, non posso
accettarlo!
***
Qualcosa
è cambiato in Artemide.
Sembra che dopo
aver percepito i cosmi dei miei compagni sia scattato qualcosa in lei,
ha le labbra socchiuse, come accade alle persone colte di sorpresa, gli
occhi persi nel guardare la direzione da cui arrivano le presenze e non
ostenta più la fierezza di poco fa.
Credo che i
pochi guerrieri selezionati abbiano intaccato l'orgoglio della dea che
mi tiene incatenato al suolo, probabilmente si aspettava la
mobilitazione dell'intero esercito di Atena e non di pochi cavalieri
d'oro.
I secondi
passano e non si smuove.
***
-Cosa ti
succede, Artemide? Non ti bastano i cavalieri che Atena ha scelto per
venire qui?-
Saetto
rapidamente lo sguardo verso Shura che mi fissa con insistenza, quasi
stesse cercando di analizzare le mie azioni e i miei pensieri.
-Taci, sei o
cento per me non fa alcuna differenza-
-Se è
vero allora perché quell’espressione sconvolta?-
-Ti ho detto di
tacere-
-Credi di farmi
paura?-
-Non lo credo,
lo pretendo-
Aumento la presa
del cosmo sui polsi, conscia di fargli male, ma non si lascia sfuggire
nemmeno un sospiro.
Anzi, sogghigna.
-Tutto qui?
Pensavo peggio-
Lo alzo fino ad
avere il volto alla stessa altezza del mio.
Come ha osato
rivolgersi a me in questo modo?
Ho la sua vita
tra le mani, sa perfettamente che impiegherei meno di un battito di
ciglia a spedirlo nell'Ade, dove tra poco manderò ogni
singolo essere che oserà ostacolarmi, quindi
perchè non mi teme?
Perchè
continua a provocare?
-Come osi essere
così sfacciato?-
-Me lo concedo.
Anche se è difficile convincersene tu non sei Sara, sei
un’altra persona, un mio nemico: non ho paura degli
avversari, anzi sono un grande stimolo per chi ha sempre avuto come
obiettivo quello di migliorarsi e superare i propri limiti. E se
conosco bene Sara, sono certo che mi implorerebbe di ucciderla
piuttosto che lasciarsi usare da te-
-Non ti rendi
conto di quello che stai affermando, sono inutili farneticazioni!-
-No, non lo
sono. Sono ragionamenti a mente fredda-
Ho alzato la
voce, e questo è sinonimo di debolezza e di perdita di
controllo.
Perchè
ho la sensazione che in questo momento, in questo gioco fatto di frasi
taglienti, lui stia vincendo?
Perchè?
No, non posso
accettarlo, non esiste alcun motivo per cui io venga surclassata da un
uomo... insignificante.
Non posso
crederci.
Ho titubato.
Ho titubato nel
definirlo insignificante.
Mai avevo
esitato sulle mie parole prima d'ora, mai.
Si
può sapere chi è costui per farmi quest'effetto?
...
No.
Non è
Shura.
Dev'essere Sara
che in qualche modo mi sta di nuovo influenzando, stavolta nel pieno
del suo sonno.
Sì,
dev'essere per forza così, altrimenti non vedo altra
spiegazione per giustificare l'insana attrazione che provo verso Shura,
colui che ha avvelenato questo corpo tramite quel barbaro atto di
riproduzione.
Non mi sto
addolcendo, non sto provando qualcosa diverso dall'odio nei suoi
confronti, è l'influenza di quella stupida umana a
confondermi.
Io sono
Artemide, niente può scalfirmi.
-E tu pretendi
di affidarti alla ragione in questa situazione?-
-Lo pretendo e
lo faccio. Piangersi addosso non ha senso, l’unica cosa da
fare ora è farti uscire dal corpo di Sara-
Non resisto, una
risata divertita e a pieni polmoni mi sfugge dalle labbra.
Eppure lo
sguardo di sfida non gli abbandona il volto.
Costui o
è impazzito o è semplicemente un folle.
-E sia, vedremo
se riuscirete in questa vostra impresa disperata-
Lo riporto a
terra pronta ad accogliere Atena, che tra poco sbucherà
dalla radura.
Eccola infatti,
scortata da Aiolos e Dohko.
Non trattengo un
sorriso divertito.
-Benvenuta
sorella. E' un piacere rivederti-
-E
così sei tornata, Artemide-
Saetto
velocemente dagli occhi di Atena a quelli increduli di Dohko e Aiolos,
inchiodati sul loro compagno inginocchiata a terra.
-Immagino siate
sorpresi, cavalieri, ma per le spiegazioni attenderei che tutti siano
qui, non vorrei dover ripetere la storia più volte in quanto
non ho tutto questo tempo a disposizione. Tanto i vostri compagni sono
quasi arrivati, anzi, Aphrodite e Death Mask sono esattamente dietro di
voi-
Tutti si voltano
verso i nuovi arrivati e in un battito di ciglia la squadra
è al completo.
Sollevo il corpo
di Shura, aumentando la stretta ai polsi e bloccandogli le gambe, quasi
come se fosse in piedi.
-Come potete
vedere il qui presente Shura non è morto, la persona
sacrificatasi al posto suo era un cavaliere di Apollo. E' rimasto
imprigionato fino a quando quella stupida di Sara non gli si
è gettata tra le braccia dopo aver giurato alleanza da
Apollo, solo per riaverlo. Poi però ha preteso di sapere
troppe cose, e non ha retto allo shock…-
Lascio
volutamente in sospeso la frase, certa di avere la loro attenzione,
fino all'esplosione di Aphrodite.
-Cosa le hai
fatto?-
-A lei
assolutamente niente, Aphrodite, ma al bambino che portava in grembo ho
tolto la vita. Un taglio netto al cordone che lo legava alla madre
mentre quell’umana si è lasciata sopraffare dalla
rabbia e dalla disperazione, infatti non si è accorta di
nulla fino a quando il corpo non ha espulso l’ospite
indesiderato-
-NON ERA
INDESIDERATO!-
Osa anche
ribattere e interrompere il mio discorso, colui che ha collaborato alla
formazione di quell'insulso ammasso di cellule, dimenandosi come un
dannato sotto la mia stretta morsa.
-Non sai che il
corpo elimina da solo quello che ritiene dannoso? E un bambino
morto...non sarebbe stato salutare per me tenerlo in grembo. Un bambino
tuo, per giunta-
Farfuglia
qualcosa mentre tenta di incenerirmi con gli occhi e digrigna i denti.
Una reazione
prevedibile, che però stuzzica il mio interesse.
Per quanto
resisterà alle mie provocazioni?
-Povero Shura,
povero genitore mancato...-
-Ora basta
Artemide!-
La voce di Atena
interrompe questo piccolo momento di vendetta personale.
-Come hai
potuto? Proprio tu, sorella, che vieni invocata dalle partorienti per
alleviare loro il dolore...-
-Atena sai
benissimo che il mio valore più grande è
esattamente opposto al parto e quest'umano non ha esitato a
distruggermelo con la collaborazione del mio involucro. Non
potrò mai perdonarli e la morte del bambino non è
stato altro che l'inizio-
-Ora basta,
Artemide libera il mio cavaliere!-
-Il tuo
cavaliere? Non farmi ridere Atena! Quando hai comunicato al mio
involucro che volevi sostituirlo hai quasi causato un aborto. E
comunque lui ora è mio-
Sfioro una sua
guancia con la punta del dito per poi arrivare sotto il mento e
sollevargli leggermente il capo.
-In che senso
tuo?-
-Lo
lascerò dire direttamente da lui, dato che freme dalla
voglia di farlo, non è vero Shura?-
-Maledetta…-
-Coraggio,
racconta cos’hai fatto per riavere la tua amata, ad alta voce-
Prende un
secondo di silenzio.
-Per riavere
Sara ho giurato fedeltà ad Apollo-
-E poi cosa
è successo?-
-Poi lui mi ha
ceduto ad Artemide-
-Precisamente,
quindi sei mio-
Atena e i
presenti sono rimasti di stucco, le loro facce sconvolte sono
incredibilmente divertenti.
Aldebaran
è il primo a crollare emotivamente, lo percepisco.
Aiolos si sta
circondando di delusione, esattamente come Aiolia.
Dohko e
Aphrodite sono sconvolti.
Solo Death Mask
ha il fegato di tentare una reazione.
-Lo stai
manipolando, ne sono certo! Lo Shura che conosco io non tradirebbe mai
Atena, piuttosto si squarterebbe da solo! Lascialo immediatamente!-
-No amico, non
mi sta manipolando. Ho fatto esattamente quello che hai sentito, ho
rinnegato Atena-
-Brutta nacchera
ambulante so che non è vero, smettila di fingere!-
-NON STO
FINGENDO DEATH! E’ VERO, HO RINNEGATO ATENA IN FAVORE DI
APOLLO, NON STO MENTENDO!-
Non ho mai visto
Death Mask così sconvolto.
Mai.
E' uno
spettacolo unico e raro: abbassa lo sguardo fissando i pugni tremanti,
se ne avesse la possibilità sono certa che li darebbe in
faccia al suo amico.
-Come avete
sentito è tutto vero. Tuttavia io non so cosa farmene di
lui, te lo rendo...-
Libero gli arti
di Shura e con una piccola esplosione di cosmo lo scaravento addosso a
Death Mask, che lo afferra al volo indietreggiando, il tutto mentre
volto le spalle a questa feccia.
-Non ho bisogno
di soldati che combattano per me, sono solo sinonimo di debolezza e di
codardia, un vero Dio non ha paura di affrontare anche
l’umanità intera da solo. Questo dovresti saperlo,
Atena-
-Questi uomini
sono un esempio della meravigliosità della razza umana:
nonostante siano stati privati della vita pacifica condotta da tutta
l’umanità, sono pronti a sacrificarsi per salvare
i loro simili, per permettergli di vivere in pace, e per difendere un
insieme di sensazioni che chiamano sentimenti. Questo li rende simili a
noi divinità-
-Non dire
eresie, non potranno mai paragonarsi a noi!-
-Non sai cosa
può fare la forza di volontà-
-Non
potrà nulla contro di me e... te lo dimostrerò-
Ancora un
tentennamento.
Sara.
No.
Non l'accetto.
Non ora.
-Seduta stante!-
Rapidamente mi
scaglio contro Aldebaran, assestandogli un pugno in pieno stomaco.
-Sai, Aldebaran,
Lei ti voleva veramente bene, eri il suo punto di riferimento quando si
domandava quale potesse essere il comportamento consono ad ogni
situazione, ammirava la tua calma e la tua generosità. Ti
aveva preso come esempio anche se si vergognava ad ammetterlo.-
Il cavaliere di
Taurus si schianta contro varie colonne, frantumandole al suo
passaggio, fino a terminare la corsa contro un masso battendoci la
testa.
Il prossimo
è Aiolia. Lo colgo impreparato, in quanto è
ancora sorpreso dalla mia rapidità d'azione. Mi basta un
semplice calcio dietro al ginocchio per fargli perdere l'equilibrio e
scaraventarlo a terra con una mano imprimendoci maggiore forza
sfruttando il cosmo.
-Contrariamente
a quello che sembrava eri come un fratellino per Lei, forse
perchè le ricordavi il suo vero fratello, anch'egli nato
sotto il segno del Leone. Lei ha sempre fatto ragionamenti del genere,
la divertivano in un certo senso. Se ultimamente non ti parlava
più era solo perchè presa dal piano per eludere
la vostra sorveglianza e venire da Apollo. Portava nel cuore quell'ora
trascorsa con te nel giorno del suo compleanno, si è
scoperta più simile a te di quanto non pensasse in
realtà.-
Il fratello di
questo inutile umano si lascia scappare un grido.
-AIOLIA!-
-Oh, ce
n'è anche per te, Aiolos. Non abbandonerai più il
sangue del tuo sangue-
E' uno scherzo
colpirlo e lanciarlo sopra al corpo malridotto di chi si ostinava a
proteggere.
A questa mia
azione il cosmo di Shura si agita.
Interessante
reazione.
-Sai, Lei non
capiva perchè ai suoi occhi eri così diverso
dagli altri, così maturo e in un certo senso responsabile,
trasudavi saggezza e sicurezza dallo sguardo e infatti al tuo fianco si
sentiva sempre motivata. Spronata a migliorarsi. Le piaceva sentirti
parlare dell'uso dell'arco nella storia e ammirava le tue conoscenze.-
Mi concedo di
rivolgere uno sguardo verso ad Atena. E' sorpresa nel vedere i suoi
protettori cadere come fuscelli sotto i miei colpi, le mani che
stringono lo scettro di Nike aumentano la presa.
Bene, vedremo
per quanto resisterai sorella, vediamo se hai il coraggio per fermarmi.
E anche tu,
Sara, vedremo se avrai il coraggio di farmi tentennare ancora.
Saettando
velocemente lo sguardo incrocio la mia prossima preda.
Dohko si prepara
a contrattaccare ma ogni sforzo è inutile. Mi porto alle sue
spalle e con una ginocchiata data con il cosmo lo faccio stramazzare a
terra nel giro di qualche secondo.
-Dohko... tu eri
il suo maestro, Lei ti ammirava e ti rispettava come una brava allieva,
imparava le tue movenze e stringeva i denti ogni qualvolta incassava un
colpo. Non ti ha mai ripagato per averla ascoltata quando non
è più riuscita a ricacciare dentro quello che ha
sempre celato agli occhi di tutti, non ha mai trovato il modo per
ringraziarti ed era fermamente decisa a farlo diventando una buona
combattente. Se mi permetti un parere, direi che ci è
riuscita.-
Il sorriso di
scherno che volevo riservargli viene fermato da una rosa che mi sfiora
la guancia destra.
La prossima
vittima si è fatta avanti.
-Aphrodite... La
persona più vicina a un amico...-
-Ora basta, non
ti permetterò di insultare oltre i miei compagni!-
-Insultare? Ti
sbagli, io sto dicendo tutto quello che Lei non vi ha mai detto, tutto
quello che ha sempre tenuto per sé e che ha
involontariamente confidato a me. Dovresti essere grato di ricevere
questo regalo da parte mia.-
Il cosmo di
Shura si agita ancora, stavolta in modo più violento.
-Non ti
azzardare nemmeno a nominarla. Nemmeno a chiamarla con un generale
"Lei". Non ti permettere, non dopo quello che le hai fatto!-
-Ti urta tanto
la cosa, Shura?-
Avvicinandomi a
lui ho sotto tiro anche Aphrodite, Death Mask si è posto tra
me e Atena.
Con il cosmo
riunisco il trio di amichetti stritolandoli l'uno contro l'altro, si
lasciano sfuggire qualche lamento strozzato per la violenza. Ed
è musica per le mie orecchie.
-La vostra Dea
non ha ancora proferito parola, ergo posso continuare ad esporre i
pensieri di Sara. Aphrodite, e anche tu Death Mask, eravate le persone
con cui si sentiva più in confidenza, con le quali si
sentiva più al sicuro; dopo la scomparsa di Shura la vostra
vicinanza, soprattutto la tua Cancer, è stata come un faro
nella notte che le ha impedito di impazzire del tutto. Sono stata io ad
aiutarla a uscirne, ma voi mi avete facilitato il compito e per questo
vi ringrazio. Esattamente come per gli altri, Lei non vi ha mai
esternato i suoi sentimenti ma vi voleva veramente bene.-
Li separo e li
colpisco con violente scariche di cosmo fino a farli cadere, esanimi, a
terra.
Ne resta solo
uno.
-Sei rimasto in
piedi solo tu, Shura. Con te non sprecherò parole, sappi che
non ti perdonerò mai per aver deflorato questo corpo.
Esattamente come non posso perdonare un'altra persona, anche se la sua
colpa è decisamente meno grave della tua.-
Gli assesto un
rapido pugno in pieno stomaco, facendogli sputare sangue. Non
è protetto dall'armatura e quindi è estremamente
vulnerabile rispetto ai suoi compagni, lo vedo piegarsi in due dal
dolore e lo scaravento a terra con un rapido calcio a forbice sulla
schiena.
Con il pollice
pulisco rapidamente la scia di sangue lasciata da una goccia scaturita
dalla ferita causatami da Aphrodite. Guardo i cavalieri contorcersi dal
dolore, sia fisico che psicologico, e mi volto soddisfatta verso Atena.
-Come hai potuto
vedere, Atena, i sentimenti indeboliscono invece di rafforzare. Nessuno
dei tuoi protettori è riuscito a resistermi ed era solamente
una dimostrazione. Cosa conti di fare, ora?-
-Non mi lasci
altra scelta, Artemide, ti affronterò io direttamente. Non
voglio mettere a repentaglio altre vite, questa storia deve finire.-
-Ammiro il tuo
coraggio, ma io non ho ancora finito. C'è un'altra persona a
cui voglio farla pagare in modo particolare, ma che allo stesso tempo
voglio ringraziare poiché con il suo comportamento ha aperto
la strada ai sentimenti che hanno in parte distrutto Lei.-
-Di chi parli?-
Sfruttando il
cosmo sollevo il corpo tremante di Shura, ancora spossato dai colpi che
gli ho inferto.
-Parlo di colui
che porta il nome di Milo di Scorpio. Sai, Shura...- mi volto per
guardarlo negli occhi - Quando tu non c'eri il tuo compagno ha avuto la
faccia tosta di dichiararsi a Lei e addirittura di baciarla. E sai qual
è la parte interessante? Lei non si è opposta,
anzi, si è arresa e dentro di sé desiderava che
il contatto fisico non si limitasse solo a un gioco di labbra, oh no,
desiderava altro. In fin dei conti la carne è debole e
l'amore non dura in eterno.-
Riesce a
malapena a guardarmi negli occhi prima che lo lasci cadere nuovamente
al suolo.
-Dunque, Atena,
devo prima farti sparire per poter arrivare a Milo o posso dargli la
precedenza?-
Il cosmo di
Atena si sta agitando, l'aura dorata comparsale attorno si sta
espandendo a vista d'occhio mentre un'armatura le sta comparendo
indosso.
-Non azzardarti
a sfiorare nuovamente i miei prodi, o non risponderò
più delle mie azioni, Artemide, ti avviso-
-Ti sei decisa,
sorella, hai sfoderato la tua sacra armatura. Vuoi dunque intraprendere
la strada del fratricidio?-
-Sono disposta a
tutto pur di salvare la Terra e i suoi abitanti, anche a levare le armi
contro di te e Apollo-
-Interessante,
davvero interessante. Vedremo cosa sarai in grado di fare contro le
divinità gemelle-
Richiamo
l'armatura, che si adagia dolcemente sul mio corpo, e con essa compare
anche Apollo già pronto al confronto, ma turbato.
Si porta al mio
fianco in modo da non farsi sentire da altri.
-Artemide
qualcosa non mi convince-
-Ovvero?-
-Non hai
percepito uno strano cosmo in avvicinamento?-
-Onestamente no,
ero presa da altro-
-Non
è un cosmo normale, è estremamente potente. E non
si muove solo-
Lo percepisco ma
non lo conosco.
Atena invece
è incredula, visibilmente sconvolta quando poco fa era
più risoluta che mai.
Chi diavolo sta
arrivando?
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE----------------------------------
Benritrovatiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!
Buon 2010 a
tutti!
Dopo mesi e mesi
passati a racimolare idee, consigli, dopo tanti (e troppi) momenti di
ozio totale finalmente è uscito il capitolo 35!
E' abbastanza
corto, ma ormai mi sento di avvisare che chi aspetta i capitoli
infiniti di un tempo aspetta un po' invano, preferisco scrivere meno
cose ma più intense rispetto a pagine e pagine di
chiacchiericcio inutile.
Se oggi avete il
capitolo ringraziate Tsukuyomi e Sakura2480, betatrici ufficiali e non
retribuite!
Grazie ragazze ^^
E ringrazio
anche tutti coloro che hanno letto, che hanno lasciato un commento o
che hanno anche solo intravisto il precedente capitolo, vi adoro tutti,
questa storia non sarebbe altro che una cozzaglia di parole per
soddisfare il mio ego se non ci foste voi!
Ci vediamo al
prossimo capitolo!
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