The Plan

di damnlouis
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Perizoma. ***
Capitolo 2: *** Castigami, babe. ***
Capitolo 3: *** Huston, abbiamo un problema. ***
Capitolo 4: *** Piano B. ***



Capitolo 1
*** Perizoma. ***




Fictrailer

(1)
Perizoma.















 
Guardo Luke seduto nella seconda fila con la biro nera tra le labbra, concentrato a capire matematica. Luke ha sempre avuto dei problemi a capire matematica, ci mette sempre un po' a capirla.
Quanto vorrei dargli lezioni private di matematica, mentre lo guardo da vicino, tanto da sprofondare nei suoi occhi blu e toccargli i capelli biondi, che scommetto sono morbidissimi...
«E magari violentarlo in camera sua...»
«Esatto...» confermo, ancora con lo sguardo sognante, poi mi rendo conto che non sono stata io a parlare.
Sgrano gli occhi e mi guardo attorno, mentre sulle guance mi si colorano di un rosso acceso. Appena incontro lo sguardo divertito di Ashton, lo guardo non male, malissimo.
«Ah-ah, molto divertente.» dico ironicamente e torno all'esercizio che stiamo svolgendo in classe.
«Pensavi a voce alta, non ho potuto resistere» ridacchia Ashton, senza farsi sentire dalla professoressa.
All'improvviso entra una ragazza bionda e comincia a scusarsi con la prof per il ritardo, con il fiatone, come se avesse corso una maratona. La riconosco subito: è Silvia.
Subito Ashton si rizza sul banco, facendo cadere l'astuccio e di conseguenza, facendo spargere tutte le penne per terra. Silvia si volta verso di lui a causa del rumore e gli rivolge un sorriso, mentre Ashton la guarda come un rimbambito e sorride come un ebete. Poi Silvia va a sedersi vicino a Luke.
Al mio Luke.
Ma è normale: sono fidanzati e per ciò si danno pure un bacio.
Stringo la mascella e sono costretta a tenere le gambe del banco, per non alzarmi nel bel mezzo della lezione e tirarle i capelli.
Silvia è mia amica, anzi la mia migliore amica con Elena e Giulia, sedute in ultima fila con Michael e Calum. Ma su una cosa vorrei strangolarla: si è presa il mio uomo, ovvero Luke, per cui ho una cotta da ben due anni.
Guardo alla mia sinistra e vedo che Ashton sta stracciando dei fogli a pezzettini, per tenere le mani occupate. Luke è il suo migliore amico, ma... Si è preso Silvia, ovvero l'amore della sua vita.
«Quanto vorrei...» inizia a dire Ashton, ma si ferma e non finisce la frase.
«Strangolarlo? - finisco la frase per lui e il moro annuisce, sospirando. - Non sai quanto ti capisco.» sospiro e appoggio la testa sulla mano sconsolata e scribacchio qualcosa sul quaderno a caso.
Passano vari minuti di silenzio, nel quale tutti cercano di risolvere gli esercizi di matematica.
«Quanto vorrei studiare con lei matematica, mentre la guardo da vicino, tanto da sprofondare nei suoi occhi chiari e toccargli i capelli lunghi biondi, che scommetto sono morbidissimi...» mi giro e vedo Ashton che blatera a caso, mentre sorride come un ebete in direzione di Silvia, la quale è chinata sul banco a risolvere l'esercizio.
Sorrido strafottente. «E magari insegnarle la riproduzione...»
«Esatto... - risponde Ashton, ancora con lo sguardo sognante. Poi torna alla realtà e si volta verso di me. - Ehi!» scuote la testa e mi tira un pugno amichevole.
Alzo le mani in segno di difesa: «Non ho potuto resistere» rispondo e Ahton scoppia a ridere.
«Questa l'ho già sentita»


 
Luke e Silvia si stanno baciando.
Ancora.
Davanti agli armadietti.
Se magari si levassero dal mio armadietto, senza slinguarsi davanti ai miei occhi, mi farebbero anche un favore.
Mi avvicino a testa bassa e cerco di non farmi vedere da entrambi, ma Silvia mi nota.
«Ehi Alessia! Scusa oggi ho fatto tardi» mi saluta e sorride, sprizzando felicità da tutti i pori. Alzo lo sguardo, sorrido prontamente e cerco di non guardare Luke. Se lo guardo so che andrei in palla, non connetterei più il cervello alla bocca e direi cose senza senso.
«Non fa niente» rispondo e alzo le spalle. Faccio per andarmene verso il mio armadietto, quando una mano sulla spalla mi ferma e mi fa voltare immediatamente.
«Ah Ale, sai per caso dov'è Ashton? Devo chiedergli una cosa» mi chiede Luke e io non posso fare altro che perdermi nei suoi occhi azzurri. Oh mio dio, oh mio dio, oh mio dio.
«Io..» inizio a dire, ma non riesco ad andare avanti.
«Tu?» mi chiede Luke, incitandomi a continuare, ma io riesco solo a sorridere come una demente.
Dai Ale, ce la devi fare, forza!
Boccheggio un po' di volte, ma dalla mia bocca non esce nessun suono.
All'improvviso l'immagine di Luke in perizoma leopardato mi si para davanti agli occhi.
Eh no così non vale.
«Perizoma.»
Eh?! Ho detto perizoma? Che figura di merda.
«Perizoma?» chiede Luke, alzando le sue sopracciglia bionde, con sguardo sorpreso.
Sono nel panico totale.
Ho appena detto “perizoma” a Luke, mi starà prendendo per una maniaca sessuale. E pazza. Ma soprattutto per una maniaca.
Ma ora devo inventarmi una scusa, al più presto.
«Sì perché... Perché Ashton... Porta il perizoma! - mi invento al momento. - ora scusa, ma devo andare, ciao ciao!» esclamo nervosa e poi scappo via, andando verso l'uscita. Una mano mi prende per un braccio e mi ferma: Ashton.
«E così porto il perizoma, eh?» chiede e mi guarda non male, malissimo.
«Senti dovevo inventarmi una scusa, non potevo fare una figura di merda colossale davanti a Luke Hemmings, capiscimi.»
«No, veramente non capisco» risponde Ashton, alzando gli occhi al cielo. Incrocio le braccia e faccio una smorfia.
«È come se tu avessi detto “tette” a Silvia-»
«Che in effetti ha un bel seno abbondante...» mi interrompe Ashton e sorride in modo perverso. Gli tiro una sberla sulla nuca e lo trucido con lo sguardo, mentre lui si lamenta per il dolore.
«Okay, okay avrei fatto una figura di merda» concorda con me e si massaggia la parte dolorante.
Nello stesso momento ci passano davanti Silvia e Luke abbracciati che escono sorridenti da scuola.
Ashton li osserva, poi sorride in modo inquietante. «E se li separassimo?»
No ma ho capito bene? «Eh?»
«Separiamoli! Così io avrò Silvia e tu avrai Luke» spiega Ashton ancora più convinto di prima. Lo osservo, valutando la sua proposta.
«No, non posso fare questo alla mia migliore amica.» rispondo risoluta e Ashton alza gli occhi al cielo.
«Luke Hemmings in perizoma leopardato con tanto di frusta e manette pelose, se accetti, altrimenti puff aria.» sto per aprire bocca, ma la richiudo subito.
Luke Hemmings in perizoma leopardato con tanto di frusta e manette pelose... Certo che Ashton sa come convincere la gente.
«E mi insegnerà la riproduzione?» chiedo e Ashton sorride in modo perverso. «Sì.»
«Allora ci sto.»






Sbeeeem

Allora. Pure in sto fandom devo rompere i coglioni HAHAHAHHA
Vabbuò niente, ho avuto sta idea e ho deciso che dovevo pubblicarla HAHAHAHAH
dai vi saluto, se vi piace lasciatemi una recensionina-ina-ina AHHAHAHA
No okay, me ne vado a letto
Bacioni, Ale

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Capitolo 2
*** Castigami, babe. ***




Fictrailer


(2)
Castigami, babe.














Mi affaccio sul corridoio, ma resto nascosta dietro al muro, poi mi guardo in giro.
Tutti camminano tranquillamente: c'è chi si dirige verso la propria aula, chi se me sta a parlare per i fatti propri davanti agli armadietti, chi studia prima della verifica...
«Alessia!» esclama una voce che conosco fin troppo bene e che mi fa saltare dallo spavento.
«Finalmente ti trovo!» Ashton sorride quando mi volto verso di lui. I capelli castano chiaro sono leggermente spettinati il che lo rendono un po' secsi.
Scuoto la testa per quello che ho appena pensato, perciò penso a Luke con il perizoma leopardato.
Ahh quanto è secsi! Potrei anche dirgli “castigami babe!”
«Terra chiama Alessia, smettila di pensare a Luke con quello stupido perizoma!» esclama Ashton e mi passa la mano davanti agli occhi per tre volte, poi mi scuote per le spalle. Faccio una smorfia e gli tiro un pugno sul braccio, cercando di farlo smettere.
«Smettila! È come se tu pensassi a Silvia con un tanga leopardato, senza reggiseno, con tanto di manette pelose e frusta!» esclamo infastidita e subito Ashton va in trans. O è diventato un trans, bisogna capirlo.
Con lo sguardo sognante e un sorriso da ebete, se ne sta li fermo immobile. Mi sbatto una mano sulla fronte: quando mai gli ho detto di pensare a Silvia mezza nuda con tanto di manette pelose e frusta.
«Castigami babe!» sospira Ashton ancora con lo sguardo sognante. Sbarro gli occhi sconvolta.
Okay: non si se essere sconvolta perché si è messo a pensare a Silvia mezza nuda oppure perché ha appena detto “castigami babe”.
Decisamente la seconda.
«Ashton è pregato di tornare tra noi comuni mortali, grazie!» gli tiro una sberla sulla guancia e lui torna alla realtà con una smorfia di dolore sul volto, mentre si massaggia la guancia.
«Ho una domanda.» dico dopo alcuni minuti di silenzio e Ashton mi osserva, incitandomi ad andare avanti.
«Come li separiamo?» chiedo per ricordare il e Ashton alza gli occhi al cielo. Poi incrocia le braccia e assume un'aria pensierosa.
Ah e poi lui è quello che ha suggerito l'idea separarli e manco sa come. Perfetto.
Ma ora che ci penso: Silvia è gelosa di quando passa una ragazza mezza nuda cattura l'attenzione di Luke.
«E se mi mettessi un vestitino attraente? Catturerei l'attenzione di Luke e Silvia si ingelosirebbe!» esclamo ad Ashton, ma lui è ancora nel mondo delle nuvole a pensare come separarli.
«Ashton?»
«Ci sono!» urla lui, come se avesse trovato la genialata del secolo. Alzo un sopracciglio: ora voglio proprio vedere quale minchiata tira fuori.
«E se tu ti vestissi in modo attraente, in modo da catturare l'attenzione di Luke e da far ingelosire Silvia?» esclama lui illuminandosi d'immenso.
Lo osservo e alzo un sopracciglio. «No ma dico, mi pigli per il culo?»
«Su non arrabbiarti se non ti vengono idee geniali come le mie» Ashton mi da dei buffetti sulla testa e mi fa un sorrisetto, prima di dirigersi verso i bagni.
«Si mi prende decisamente per il culo.» lo osservo allontanarsi e poi lo seguo, rassegnata al mio destino di fare la zoccola davanti a Luke.


«Io non esco dal bagno con questo... Straccio» dichiaro, appoggiata alla porta del bagno delle ragazze. Sento Ashton sbuffare e scommetto che sta alzando gli occhi al cielo.
«Se vuoi Luke con le manette pelose ti conviene uscire.» dice scocciato e io mi osservo ancora allo specchio: l'eyeliner nero che fa risaltare i miei occhi verdi, rossetto rosso, capelli neri che mi ricadono sulle spalle, vestitino decisamente corto nero che si allaccia al collo e con una scollatura che lascia decisamente poco all'immaginazione. Ah dimenticavo i tacchi alti
No dai cazzo sembro una troia.
«Ti prego Ash, sembro una troia!» piagnucolo contro la porta e Ashton sbuffa, ancora.
«Esci, adesso.» Mi obbliga e marca bene la parola “adesso”. Sospiro rassegnata e esco sotto il suo sguardo. Alzo gli occhi e noto che è decisamente scioccato, poi guarda da un'altra parte e si schiarisce la gola.
«Belle gambe.» sussurra e tossisce, poi quando lo becco guardarmi le gambe, lo fulmino con uno sguardo e lui torna a guardare da un'altra parte.
«Che devo fare adesso?» Ashton mi guarda in faccia, ma poi il suo sguardo cade sulla scollatura. Alzo gli occhi al cielo e sbuffo.
«Ehi Ashton, la mia faccia è qui» gli passo una mano davanti agli occhi e lui sorride strafottente.
«Ma le tue tette sono li»
«Ashton.»
Il moro alza le braccia come segno di difesa. «È un istinto maschile, non ci posso fare niente»
Sto per ribattere, quando una risata femminile ci interrompe ed entrambi ci voltiamo in direzione del suono: è Silvia.
Di sicuro ci sarà anche Luke e al solo pensiero, il mio cuore mi svolazza nel petto.
Guardo Ashton e lui sorride strafottente. «È il tuo turno» poi mi spinge in corridoio.








Sbeeeeeem.

Eccomi quaaa. Come ve la passate? HAHAHAHAH
E così Ashton e Alessia si attivano per separare Luke e Silvia, yeee ahha
Lo so, è corto, ma vi prometto che il prossimo sarà moooolto più lungo, giuro. *mette la mano sul cuore*
Avete visto? Ho fatto pure il trailer per questa ff oh yeah ahhaha
Ora vado a rispondere alle vostre recensioni sfghk
Xx Ale

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Capitolo 3
*** Huston, abbiamo un problema. ***




Fictrailer


(3)
Huston, abbiamo un problema.
















Ashton lo uccido.
Già sembro una troia, in più sono instabile su questi trampoli e lui che fa? Mi spinge.
L'intelligenza in persona proprio.
«Ehi, Ale stai attenta!» Luke sorride e poi ridacchia. Grazie alla spinta di Ashton, sono inciampata e per poco non cadevo sbattendo la faccia per terra. Per fortuna Luke mi ha presa al volo.
Aaaaww il mio Luke, quanto è muscoloso e bello visto da vicino... Voglio toccargli i capelli.
Avvicino la mano ai suoi capelli, ma Luke mi rimette dritta e la mia mano finisce sulla sua spalla.
Ma non potevi stare fermo?! Eh che cazzo.
«Ti sei fatta male?» mi chiede Luke, facendomi tornare alla realtà, il problema è che sono troppo impegnata a fissarlo per capire che mi ha appena chiesto.
Che ha detto? «Eh?»
Chupa, Ale.
Luke scoppia a ridere. «Ti ho chiesto se ti sei fatta male» ripete.
Ah.
Scuoto la testa con un sorriso ebete stampato in faccia.
Alessia, dobbiamo lavorarci ai tuoi sorrisi deficienti.
Shhh coscienza, ammira quest'incantevole ragazzo dagli occhi azzurri in cui puoi affogare dentro...
«Luke!» esclama una voce interrompendo la mia descrizione mentale di Luke. Entrambi ci voltiamo e notiamo Silvia abbastanza incazzata, con le mani sui fianchi che ci osserva in malo modo. Io e Luke ci guardiamo, prima di staccarci e guardare tutto tranne che Silvia.
Questo no buono.
«Ma come sei vestita?» chiede Silvia, corrucciando la fronte e squadrandomi dalla testa ai piedi. A quel punto anche Luke mi osserva e si vede che si sta trattenendo dal dire un commento di apprezzamento verso le mie gambe scoperte.
Almeno credo, dato che ha la bocca completamente spalancata e che mi osserva insistentemente le gambe. Poi Luke alza lo sguardo... Be' sulla mia scollatura.
«Luke, che stai facendo?» chiede Silvia severa, ma Luke sembra non sentirla.
«Luke Hemmings, io sono qui!» si sbraccia Silvia, nel tentativo di far girare il biondo dalla sua parte con scarsi risultati.
«Ma le sue tette sono li» risponde Luke e Silvia boccheggia nel vano tentativo di rispondere, ma non esce neanche una parola.
Eh addio, un altro. Quando Luke si rende conto di ciò che ha detto e si volta verso Silvia, alza le mani in segno di difesa. «Istinto maschile, non posso farci niente!»
Certo che si vede che sono amici lui è Ashton eh.
Silvia alza gli occhi al cielo e scuote la testa, io mi sbatto una mano sulla fronte.
«Che devi fare, vestita così?» chiede ancora Silvia con sguardo indagatore e io cerco una scusa da rifilarle.
«Io... Cercavo Ashton» mento, Luke fa una faccia strana e Silvia sta per aprire bocca, quando Elena arriva e si intromette nella conversazione.
«Vestita in quel modo? La cosa si fa interessante!» Elena si esalta, pensando che io voglia sedurre Ashton, il problema è che sta equivocando. Quello che voglio sedurre è Luke, ma non posso certo dirle: “No ma vah devo sedurre il biondo figo qua alla mia sinistra per farlo innamorare di me e per fargli lasciare Silvia, in modo che diventi il mio ragazzo”. Perciò mi limito a fulminarla con lo sguardo.
«Ahh ora si capisce tutto» Luke sembra deluso, poi però prende Silvia per mano e se ne vanno allegramente. Ashton mi si avvicina, uscendo dal suo nascondiglio segreto, che conoscendolo sarà il muro del corridoio, ed entrambi osserviamo Luke e Silvia che si allontanano.
«Huston, abbiamo un problema.» dico e incrocio le braccia e Ashton sospira. «Missione fallita.»
Elena scoppia a ridere. Sbarro gli occhi: mi ero completamente dimenticata che c'era anche la bionda che pensava che volessi sedurre Ashton. Il castano sembra non accorgersi di lei, fino a quando non domanda: «Che missione?»
Io e Ashton ci guardiamo, poi sospiro e, dopo uno sguardo di intesa, decidiamo di dire tutto anche a Giulia, Michael e Calum.


«Oh mio dio, ma che cosa figa!» esclama Giulia, battendo le mani come una ritardata. Elena ride come una deficiente, Calum ci osserva con uno sguardo saccente e Michael... Be' Michael è pensieroso e non ha ancora detto niente.
«In effetti non è che mi piacciano quei due insieme» Elena fa una smorfia e Giulia scuote i capelli castani, prima di lanciarle un'occhiataccia.
«Lo dici solo perché Silvia ha un fidanzato fighissimo e altamente stuprabile» risponde Giulia e incrocia le braccia, con aria di chi la sa lunga. Elena alza un sopracciglio.
«Primo: anche io ho un fidanzato altamente stuprabile e secondo: almeno io e Calum ci diamo dentro, scommetto che Silvia è ancora vergine» si difende Elena, alzando le spalle, poi da un bacio a Calum e Giulia spalanca gli occhi, con una smorfia di disgusto...
«Ma che te ne frega se è vergine o no?» chiede Michael, anticipando Giulia e Elena alza gli occhi al cielo. Io e Ashton ci guardiamo e scuotiamo la testa.
«Ma volete stare un po' zitti? - esclama Ashton, richiamando il silenzio. - Elena, mi serve un tuo perizoma secsi, ho un'idea.» dice Ashton e io lo osservo saccente.
«Ah si? Questa idea è tua nel senso che è presa dalle mie o tua, punto?» chiedo, incrociando le braccia e Ashton mi guarda con aria superiore, mentre Elena ci osserva stizzita. «Le idee geniali vengono solo a me, rassegnati.»
«Si infatti, si vede com'era geniale l'idea di vestirmi da troia.» sbuffo ironicamente.
«Ma infatti quella era un'idea tua, non mia» Ashton sorride strafottente e io boccheggio un po' di volte, non sapendo cosa rispondere, infine sbuffo e lascio perdere. È una battaglia persa in partenza, non mi metto a discutere con un idiota, l'importante è separare Luke e Silvia, punto.
«Scusa, Ashton, ma perché pensi che io abbia roba secsi?» chiede Elena, alzando un sopracciglio, dopo alcuni minuti di silenzio. Ashton sorride e guarda Calum, poi torna a guardare Elena. La bionda ci osserva tutti uno ad uno, poi si ferma su Ashton, il quale cerca di trattenersi dal ridere.
«Non lo ripeterò un'altra volta: perché io dovrei aver roba secsi?!» chiede Elena e Ashton sorride strafottente, mentre Calum cerca di sprofondare nella sedia.
«Ma lo hai ripetuto ancora»
«Ashton!» lo riprende Elena.
«Okay, Calum mi ha fatto vedere il perizoma fuxia e nero con i fiocchettini» ride Ashton e Calum arrossisce, grattandosi la nuca. Elena sbarra gli occhi e osserva Calum, come se stesse decidendo di ammazzarlo seduta stante o di andare a ripescare il perizoma per andare a fare gli sporcaccioni da qualche parte.
Non si sa mai con Elena, bisogna tenere aperte tutte le opzioni.
Ma in questo caso direi che la bionda è più dirottata verso la prima opzione.
«Dovevo vantarmi davanti ad Ashton, sono più che giustificato.» risponde Calum, incrociando le braccia, mentre Ashton scuote la testa e alza gli occhi al cielo.
Alzo un sopracciglio e guardo prima Ashton e subito dopo Calum. Michael alza le braccia al cielo e scuote la testa. «No, non voglio saperlo.»
«Quoto.» mi segue a ruota Giulia, alzando le mani come a liquidare il discorso.
«Allora ce l'hai della roba secsi si o no?» chiede Ashton ad Elena, dopo alcuni minuti di silenzio. Elena sbuffa e poi cerca nella sua borsa; subito dopo tira fuori un perizoma leopardato fuxia con tanto di nastrini neri.
«Che hai in quella testolina bacata?» chiedo ad Ashton e lui sorride maliziosamente. «Oh, lo vedrai.»










Sbeeeem.

Allora, come state belle mie? AHHAHAHA
Vi ringrazio tantissimo per le 23 recensioni ai primi due capitoli, vi voglio stra un mondo di bene sdfhjk
Domani risponderò alle vostre recensioni, giurin giurello (?) ora sono troppo stanca giuro. Quante volte sto dicendo "giuro"? Troppe, meglio che me ne vada a letto uhm.
Ciao bellissimee

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Capitolo 4
*** Piano B. ***




Fictrailer

(4)
Piano B.




















«Ashton?» chiedo, per la trentordicesima volta. Il castano mi zittisce con una manata sulla bocca, mentre osserva il corridoio che è completamente vuoto.
Minchia scusa allora.
Mi appoggio al muro e incrocio le braccia in attesa che la testa di minchia qui presente ce la faccia a mettere le sue "fantastiche" genialate in atto.
Passano dieci minuti e ancora nessuno si è ancora fatto vivo nel corridoio.
Alzo gli occhi al cielo.
Poi strappo dalle mani di Ashton il tanga fuxia e nero striminzito di Elena e mi dirigo verso la nostra classe.
«Che fai Alessia, sei impazzita?!» esclama sottovoce Ashton, raggiungendomi e guardandosi in giro con attenzione, nel caso qualcuno cerchi di saltare fuori all'improvviso. Mi fermo improvvisamente e lo fisso, alzando un sopracciglio.
Il castano capisce immediatamente che deve stare zitto e cucirsi la bocca.
Bravo.
Entriamo nella nostra classe come se fossimo due agenti segreti della CIA mandati in missione. Ashton si butta per terra e rotola fino alla cattedra, mentre io mi avvio verso il banco di Luke.
Ora, voi vi starete chiedendo che fine hanno fatto tutti gli altri. Beh... Sono tutti in mensa a mangiare, mentre io e Ashton ci siamo dileguati con una scusa e siamo corsi qua in classe, cercando di non farci notare da nessuno.
Tanto non c'è comunque nessuno in giro, quindi tanto vale rimanere calmi e rilassati.
Ma Ashton sembra essere fottutamente esaltato e si crede un agente 007.
Questo ragazzo soffre di sdoppiamento della personalità, ci scommetto.
«Muoviti idiota, è qui la sua cartella» dico e Ashton salta come una rana con le emorroidi e finisce sulla cartella di Luke. Lo osservo come se si fosse rincretinito all'improvviso.
Il moro si alza da terra e poi si sistema la maglietta.
Ditemi perché io devo parlare con certa gente. No davvero spiegatemelo.
«Tutto a posto capo» Ashton indica la cartella, mentre io scuoto la testa.
«Non siamo in mezzo a una sparatoria di Call Of Duty dove ci sono mine pronte ad esplodere, lo sai vero?» chiedo, anche se in realtà non mi interessa davvero sapere che sia sano di mente. Tanto poi quel demente se lo piglierà Silvia e io avrò il mio amatissimo Luke aw.
«E lasciami sognare!» risponde lui, visibilmente scocciato. Scuoto la testa e apro la tasca anteriore della cartella di Luke, poi la sistemo in modo accurato, in modo da far sbucare il pizzo nero dalla cerniera.
Ecco così dovrebbe andare... Anzi no.
Cazzo si sono incastrate.
«Ashton, chiudi la porta, abbiamo un problemino.»

 

***


Cammino per il corridoio, diretto verso la mia classe. Ho dimenticato di prendere i soldi del pranzo, sono un vero idiota.
Scuoto la testa e arrivo davanti alla porta, quando sento delle voci che provengono dall'interno dell'aula. Accosto l'orecchio sulla porta per sentire meglio.
«Ashton, non tirarle che le rompi!» esclama una voce femminile, che mi sembra alquanto familiare. 
Ashton? Che sta facendo quell'imbecille?
«Dai Alessia, che palle sono solo mutande» sbuffa Ashton e sento che armeggiano con qualcosa.
Oddio non staranno mica...
No Luke, non devi pensare male.
Sicuramente stanno facendo... I compiti. Si, i compiti in mutande e lui sta facendo il pervertito. 
Okay no, non posso non pensare male.
«Ahia cretino, mi hai chiuso il dito nella cerniera!» esclama Alessia, mentre sento che Ashton le tappa la bocca. 
Il dito nella cerniera? Dei suoi pantaloni? Ma cos...
Oh.
Oh cazzo.
... Ma che schifo! Qui a scuola?
«Si ma non urlare, che se ci sente qualcuno siamo nella merda!» dice il moro, con tono dolce.
Ahem.
Che schifo. Spero che lo stiano facendo su uno dei loro banchi, o giuro che mi metto a pulire tutta la classe peggio di quella maniaca del pulito di mia madre.
«Si! Dai che ci sei quasi!» si esalta Alessia. 
Mi viene un urto di vomito. 
Non voglio sentire quando il mio migliore amico orgasmerà, ma la mia estrema curiosità mi tiene incollato alla porta.
«Oh sono riuscito a levarle!» esulta Ashton e Alessia ridacchia. 
Ashton che mezza cartuccia che sei. 
Ma dai. Tutto sto casino solo per levarle le mutande?
«Appoggiale sul banco di Luke, mentre io allargo per bene la cerniera» sento dire Ashton.
Che cosa?!
Eh no! Questo è veramente troppo!
Apro immediatamente la porta dell'aula e trovo Ashton accucciato per terra, mentre Alessia che lascia cadere proprio in quel momento le sue mutande fuxia e nere con dei fiocchettini sul mio banco.
«NOOOOOOOOO!» urlo ed entrambi si voltano verso di me, sgranando gli occhi. Ashton si rizza subito in piedi, mentre Alessia inizia ad urlare. 
Tutto sembra andare a rallentatore: le mutande ancora a mezz'aria che minacciano di cadere sul mio banco e Ashton e Alessia paralizzati dal fatto che li ho beccati a fare sconcerie vicino al mio banco.
Oh povero banco: cosa avrai dovuto subire? Pervertiti!
Non ci penso due volte e comincio a correre verso il mio banco, poi mi lancio sopra di esso, dando una manata alle mutande ancora in volo e che vanno a finire sul pavimento.
Mi guardo la mano, scandalizzato: ho toccato le mutande di Alessia.
«ODDIO CHE SCHIFO, CHE SCHIFO, CHE SCHIFO!» urlo, prendendo poi delle salviettine umidificate dallo zaino e passandomela ossessivamente sulla mano.
Ashton e Alessia sono completamente paralizzati davanti a me e non osano proferire parola.
«MA PROPRIO SUL MIO BANCO DOVEVATE DARVI ALLA PAZZA GIOIA?!» gli urlo in faccia, poi mi volto e esco dalla classe, pallido in volto.
Schifosi, maniaci, pervertiti in astinenza.

 

***


Luke esce dalla classe, correndo mentre continua a sfregarsi ossessivamente la mano con la salvietta.
Io e Ashton restiamo immobili ancora vari minuti, prima che lui spezzi il silenzio.
«Secondo te cosa intendeva con 'darvi alla pazza gioia'?» mi chiede il moro confuso, corrucciando la fronte. Ma non lo ascolto, sto pensando ancora a Luke che apre la porta di scatto, completamente pallido in volto.
«È ancora più figo quando fa la sassy queen schizzinosa» sospiro con sguardo sognante e Ashton alza un sopracciglio, squadrandomi dalla testa ai piedi.
«Eh addio.»






Sbeeeeeeeem.
Alloraaa eccomi qua tornata dopo 8/9 mesi che non aggiornavo questa fanfiction ollllèèè.
innanzi tutto mi scuso con tutte voi perchè ci ho messo così troppo tempo, in più chiedo perdono perchè tra impegni e mancanza di ispirazione ho lasciato indietro questa ff.
So, this is the chapter number four (FOUR SCLERO AHAHAH) e niente, spero vi piaccia lol
perdonatemi ancora l'attesa.
Adiuuu

 

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