Ice heart

di Lola101
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una nuova avventura ***
Capitolo 2: *** L'incubo continua ***
Capitolo 3: *** Uno strano villaggio ***
Capitolo 4: *** Nevica ***
Capitolo 5: *** La ciurma inizia a ritrovarsi ***
Capitolo 6: *** La scelta di Nami ***
Capitolo 7: *** Il nemico attacca ***
Capitolo 8: *** Occhi azzurri ***
Capitolo 9: *** La donna di ghiaccio ***
Capitolo 10: *** Il castello di ghiaccio ***
Capitolo 11: *** Kage ***
Capitolo 12: *** La gelosia di rufy ***
Capitolo 13: *** Pendere o lasciare? ***
Capitolo 14: *** Non ti scordar di me! ***
Capitolo 15: *** Un giorno per innamorarsi ***
Capitolo 16: *** Ice heart ***
Capitolo 17: *** La decisione della ciurma ***
Capitolo 18: *** Nami vs Rufy ***
Capitolo 19: *** Morto? ***
Capitolo 20: *** Il ghiaccio non si ferma. ***
Capitolo 21: *** La soluzione sbagliata. ***
Capitolo 22: *** Fine ***



Capitolo 1
*** Una nuova avventura ***


UNA NUOVA AVVENTURA

Nami si svegliò di colpo dopo l'ennesimo incubo, il suo respiro era affannato e la mente ancora addormentata. 
Controllò che Robin stesse ancora dormendo e uscì dalla sua stanza. 
La brezza del mare le faceva svolazzare i lunghi capelli rossi, mentre cancellava anche le ultime tracce di sudore. 
Non riusciva a capire perché ultimamente sognasse la solita neve che copriva completamente la Sunny. 
Il gorgoglìo del suo stomaco interruppe i suoi pensieri. 
Stava per aprire la porta della cucina quando sentì dei strani rumori venire dal suo interno. 
Spalancò la porta, avendo già immaginato chi fosse a provocare quei rumori e gridò il nome del colpevole-RUFY!!!-
il capitano si girò di scatto fissando lo sguardo omicida della navigatrice. 
L'aveva scoperto mentre tentava di scassinare il lucchetto del frigorifero. 
-N-Nami io non volevo...- non fece in tempo a finire la frase che il pugno della navigatrice lo aveva già atterrato. 
Si alzò a malapena mentre si massaggiava il bernoccolo che gli era spuntato in testa. 
-Cosa pensavi di fare eh baka- 
-Io tu piuttosto che ci fai in cucina.- Rufy stava tentando in vano di placare la rabbia della navigatrice. 
-Io avevo fame- 
-beh anche io, che c'è di male-
-Tu hai sempre ante ecco che c'è ci male. Ci sono rimaste poche provviste e tu con quel pozzo senza fondo che chiami stomaco avresti finito definitivamente le provviste. Mancano poche ore alla prossima isola ma, a quanto mi risulti, non c'è nessun villaggio su cui fare rifornimenti. -
La voce della navigatrice era rassegnata e Rufy capì che la sua rabbia era ormai placata. 
Detto ciò aprì il frigorifero tirando fuori una fetta di torta al cioccolato e un pezzo di carne che diede a Rufy. 
-Grafie- 
-Non si parla a bocca piena baka-
Rufy osservava la navigatrice giocherellare con la sua fetta di torta quando si decise a parlare. 
-Non la mangi quella-
-Non ho fame. Se vuoi fuori prenderla. -
Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte e afferrò la fetta di torta. 
-Perché sei sveglia a quest ora?-
-.......-
-Hai avuto ancora degli incubi?-
-E tu come fai a saperlo?-
-Robin dice che ti lamenti nel sonno-
-......comunque quello che faccio non sono affari tuoi. - 
Detto ciò avbandonò la stanza sbattendosi la porta alle spalle. 

Angolo dell'autrice:
Ed ecco la fine del primo rimò capitolo mi raccomando commentate e datemi consigli su come migliorare la storia. Bacioni dalla vostra Lola101

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Capitolo 2
*** L'incubo continua ***


Riusciva a vedere una nuvola di vapore caldo uscirle dal naso per poi scomparire velocemente mischiandosi con il resto dell'aria. La neve aveva ormai ricoperto tutto. 
Riusciva a scorgere degli spuntoni di ghiaccio penzolare dalla polena della Sunny. 
La neve continuava a cadere incessantemente da ore lo dimostrava il fatto che in quel momento stava camminando sopra il mare ghiacciato. 
All'improvviso sentiva la sua pelle gelare lentamente. Solo allora si accorse di indossare solo la leggera camicia da notte. 
Si passo la mano fra i capelli provando una spiacevole sensazione di bruciore. Sollevò la mano con in pugno la sua ciocca di capelli e così poté notare che il vivo color rosso acceso dei suoi capelli di era tramutato in un gelido bianco candido. 
Ma quella non fu l'unica cosa che Nami notò, infatti le sue dita si stavano trasformando in un ghiaccio trasparente e lucido talmente perfetto sotto la ormai fievole luce del sole. 
Inizio a correre a più non posso alla disperata ricerca di suoi mugiwara. 
Perse un battito al cuore quando non riuscì a trovare altro che un villaggio desolato e ormai ricoperto dai ghiacci. 
-Rufy!- non se ne rese neanche conto ma stava urlando il suo nome da quando aveva iniziato a correre. 
All'improvviso qualcosa di diverso distolse la sua attenzione dalla sua corsa sfrenata. Una macchia rossa aveva sporcato la candida purezza della neve. 
Nami riuscì a vedere il corpo inerme e senza vita del suo capitano disteso a terra. 
 Si sedette a fianco a lui  ormai le lacrime stavano bagnando il suo viso. 
Sussurrava il suo nome ormai in presa alla disperazione. 

Nami si svegliò ricoperta dalle candide lenzuola del suo letto era in un bagno di sudore e la vista era ancora appannata. 
Non appena riuscì a vederci meglio notò lo sguardo preoccupato e allo stesso tempo sollevato dei suoi mugiwara. 
Si trovava in infermeria, il piccolo Chopper cercava di trattenere Sanji dallo stritolare Nami sotto un abbraccio. 
-C-cosa è successo - si poteva notare la voce insicura e incerta della navigatrice. 
- Nami non ricordi?- era la voce di Robin a parlare. 
-siamo stati attaccati dalla marina e uno sparo è riuscito a raggiungerti-questo era Rufy, Nami non riusciva a vedere lo sguardo del capitano nascosto dal cappello. 
-Nam ihai dormito per due giorni. Temevamo non ti saresti più svegliata- era di uovo Robin, Nami poté notare delle lacrime sfuggire alla sua sorellina mentre parlava. 
-Grazie alle abilità di Robin abbiamo potuto raggiungere l'isola prevista dalla rotta- mente Chopper parlava restituì il log pose a Nami. 
-Sono stati loro a fornirci le medicine adatte a curarti-



Angolino dell'autrice : 
Allora che ne pensate mi raccomando ditemelo nei commenti positivi e negativi. Se volete vi ricordo di darmi dei consigli su come migliorare. Bacioni da Lola101. 

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Capitolo 3
*** Uno strano villaggio ***


-Eppure è impossibile-
-Cosa è impossibile -
la voce del suo capitano aveva interrotto i pensieri della navigatrice. 
-Questo villaggio è impossibile. In base ai libri e a quello riportato nei libri di Robin questo posto non dovrebbe esistere. -
-Tu lo vedi?-
-Che intendi dire Rufy?-
-Ho solo chiesto se riesci a vederlo?-
-Si. Perché ?-
-Beh se lo vedi e pure noi lo vediamo vuol dire che esiste. -
-Ma che sciocchezze dici?- pronunciò la navigatrice con i denti da squalo mentre tirava l'ennesimo pugno al povero Rufy. Ma il suo sguardo divenne subito calmo, certo Rufy era come un bambino troppo cresciuto che sparava sciocchezze senza ragionarci troppo su, ma il suo ragionamento non faceva una piega, allora perché riuscivano a vedere il villaggio e i suoi abitanti?
-Nami andiamo. Dobbiamo esplorare il villaggio- la voce di Usopp aveva interrotto i pensieri della rossa. 

Al solito fu Nami ad organizzare le squadre:
- Zoro,Nami e Rufy avrebbero esplorato il villaggio, la rossa voleva andare a fondo del mistero che avvolgeva quel posto e in caso di pericolo lo spadaccino e il capitano avrebbero saputo proteggerla a dovere;
-Usopp,Franky e Brook sarebbero andati in giro per il porto a quanto pareva quel posto era pieno di carpentieri e musicisti piuttosto rinnomati;
-Robin e Chopper avrebbero visita la biblioteca del villaggio che aveva dei libri, a detta di Robin, piuttosto interessanti e poco comuni;
-Sanji sarebbe rimasto da solo in giro per i mercati della città, poverino ci vollero Franky, Rufy e Usopp messi insieme per separarlo dalle sue adorate Nami e Robin. 
Nami camminava a passo spedito, tanto che Rufy non riusciva più a starle dietro( si solo Rufy Zoro si era perso da tempo ormai). 
-Nami aspetta-
Nessuna risposta. 
-Nami ho fameeeeeee!-
la rossa so fermò di scatto facendo sbattere il nero contro la sua schiena. 
Non si girò neanche apri bocca solo per dire-Zoro?-
-non so l'ho perso di vista da mezz'ora ormai-
riprese a camminare a passo spedito seguita da Rufy ed entrò in una locanda. 
Entro spalancando la porta e fece per parlare- cameriere 10Kg di carne e un insalata grazie-
Gli sguardi avidi degli uomini erano girati verso di lei e la osservavano anche mentre prendeva posto in un tavolo per due. Tutti gli sguardi si allontanarono quando videro che Rufy si sedette al tavolo della rossa. 
-Grazie Nami. - il nero non ricevette risposta. 
Era preoccupato per la sua navigatrice lo sguardo fisso nel vuoto e gli occhi pensosi, ecco tutto ciò che il capitano riusciva a vedere guardando la sua navigatrice. 
A quando erano arrivati sull'isola Rufy non aveva più avuto modo di ammirare gli occhi ridenti della navigatrice e che a lui piacevano tanto. 

Intanto nel bosco. 
-MA DOVE SONO FINITI TUTTI!!- la voce di Zoro riecheggiava nella foresta accompagnata dalla propria eco.



angolo dell'autrice  
mi scusi in anticipo per gli eventuali errori grammaticali e per come è venuto attaccato il secondo capitolo e per come verrà forse questo è che non ho ancora capito bene come funziona il sito quindi scusate e ditemi se la storia fino ad ora vi è piaciuta forse sto esagerando nello scrivere tanti capitoli in un giorno e che sono in vacanza e non ho niente da fare. 

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Capitolo 4
*** Nevica ***


- È mai possibile che si debbano perdere sempre- la voce di Zoro riccheggiava in tutta la foresta. 
- E dire dire che la mocciosa sostiene di avere un buon senso dell'orientamento. Uffa perché gli alberi devono essere tutti uguali. -mormorava lamentoso mentre si ritrovava davanti l'albero che aveva segnato prima con le sue spade per non perdersi. 
Erano ormai diverse ore che girava in tondo. 
Umprovvisamente sentì un strana musica venire da lí vicino. 
Dipo pochi passi si ritrovò davanti un immenso lago ghiacciato. 
-Chissà perché non l'avevo notato prima questo?-
dal lato opposto del lago comparve una figura femminile, era piuttosto slanciata. Aveva dei lunghi capelli bianchi e 
degli occhi grigi profondi , ma privi di ogni tipo di emozione o sentimento. 
In mano aveva una catana che porse a Zoro. 
Mentr camminava il leggero vestito azzurro svolazzava seguendo i moventi del vento. 
Zoro abbassò lo sguardo per poter guardare meglio l'arma e quando lo sollevò di nuovo vide che la ragazza era scomparsa lasciando al suo posto una gelida nebbia bianca. 

Intanto alla biblioteca:
-Robin guarda che ho trovato!- Chopper girava euforica per tutta la biblioteca alla ricerca di libri interessanti. 
-Questo posto è enorme e ci sono un mucchio di libri interessanti- diceva la piccola renna mentre aveva gli occhi a forma di stella. 
-Io direi anche troppo grande per trovarsi in un paesino disperso come questo e del quale nessuno sapeva l'esistenza.- l'archeologa rifletteva ad alta voce mentre metteva il libro che le aveva portato Chopper dentro il suo zaino. 
All improvviso la porta principale si spalancò facendo entrare una folata di vento che trasportava miriadi di fiocchi di neve. 
Robin e Chopper si lanciarono delle occhiate stranite...... erano in piena estate!

povo prima al porto:
- guarda questo, per non parlare di questo poi. Qui tutto è SUPER !!- diceva Franky con una delle sue solite pose super. 
Il porto da pieno di inventori che esponevano le loro creazioni e di musicisti di strada. 
-Franky smettila di attirare così tanto l'attenzione la marina potrebbe averci seguito ed essere sull'isola. -
-Che c'è Usopp hai paura- Franky guardava Usopp con aria di sfida. 
-Io paura ma figuriamoci, il grande alitano Usopp non ha paura di niente e di nessuno. -
Fu Brook ad interrompere la conversazione fra i due- Scusate ragazzi ma non sentite anche voi un certo freddo. Io ho la pelle d'oca, anche se io la pelle non c'è l'ho yohohohoho !-
-Smettila con le tue battute!- Usopp aveva i denti da squalo e lo sguardo omicida che di solito aveva Nami. 
"Però Brook ha ragione sta nevicando " pensò il cecchino. 

Al mercato del paese:
Sanji era più occupato a corteggiare le belle donne del villaggio che  a preoccuparsi delle provviste. 
Girovagava per il mercato con gli occhi a forma di cuore e rivoli di sangue che gli scendevano dal naso. 
-Og mie belle dee non scappate aspettatemiiii!- continuava a dire mentre ogni ragazza che lo vedeva si girava dall'altra parte disgustata. 
Ad un certo punto Sanji notò una ragazza dai capelli bianco candidò fargli cenno di seguirla. Il cuoco non se lo fece ripetere due volte e andò dietro la ragazza. 
La seguì fino a sbattere la testa contro il muro di una casa che fino a quel momento era rimasto nascosto da una nebbia gelida. 
" Eppure quella ragazza somigliava molto alla mia dolce Nami-swan"
In quel momento qualcos'altro distolse l'attenzione di Sanji dai suoi pensieri... Stava nevicando.

Poco prima al pub:
-Nami io ho fameeee!-
-Smettila ingordo, hai appena finito l'ennesima porzione di carne. Se continui così mi ridurrai sul lastrico. -
-Ma io ho fameeee. Andiamo a cercare Sanji. -
Un improvviso pugno della rossa fece schiantare Rufy sul pavimento. 
Il ragazzo alzò lo sguardo verso la navigatrice per replicare quando vide che lei stava guardando fuori. 
-Nami che hai?-
la rossa stava camminando verso l'uscita seguita dal suo capitano. 
-N-n-n......-
-Nevica!!!- fu interrotta dal nero. 
-Nami che hai, nevica non è fantastico!-
-No Rufy, non è fantastico subiamo in piena estate-
Ma la rossa si accorse che il capitano non la stava ascoltando, era troppo occupato a fare un pupazzo di neve. 
Il suo pugno era già carico e pronto a scatenarsi, quando le parole di Rufy la distrassero dal suo intento. 
-Dove sono finiti tutti?- era vero in giro non c'era più anima viva. 

Angolino dellautrice:
 questo capitolo doveva essere già pubblicato da ieri ma , a poche righe dalla fine qualcuno( sto ancora cercando di scoprire chi) aveva cancellato tutti i miei salvataggi quindi mi scuso con tutti voi( immaginate la mia felicità nel soprirlo). Quindi ho dovuto riscrivere da capo tutto quanto, quindi non ho idea di come sia venuto se non è abbastanza decente vi prego di dirmelo.  Baci da lola101. 

 

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Capitolo 5
*** La ciurma inizia a ritrovarsi ***


Dedico questo capitolo a tutti quelli che hanno letto la storia e continuano a farlo siete così tanti è continuate ad aumentare. <3


La rossa si guardava intorno era passata poco più di mezz'ora da quando lei è Rufy erano entrati in quel pub, ma ormai c'erano più di 20 centimetri di neve che coprivano tutto. 
Rufy giocava con la sua solita spensieratezza ridendo dei pupazzo di neve che costruiva. 
-Nami!-
-Mm-
-Io ho fameeee -
-Baka che non sei altro qui fuori si congela e tu pensi al cibo!!-mentre diceva questo aveva già tirato un pugno al povero Rufy, fortunatamente per lui la neve aveva fatto da cuscino. 
-Vado a chiedere al proprietario della locanda se può prestarci dei vestiti invernali...... e se gli è rimasta dalla carne.-
-Grazie!- disse Rufy con un sorriso a 32 denti dipinto in volto. 
Anche Nami stava sorridendo, le piaceva vedere il capitano felice e le piaceva ancora di più se il motivo della sua felicità era lei. 
Ma subito entrata nel pub il suo sorriso scomparve e , come se la rossa fosse senza forze, si lasciò cadere sulla neve. 
Rufy aveva notato lo strano cambiamento d'umore di  Nami corse da lei per aiutarla ad alzarsi. 
-Nami che hai?-
-R-Rufy .....la locanda .....la gente è....-
-Morta-ancora una volta il nero aveva risposto al suo posto. 
Il suo sguardo era serio, dentro al pub c'erano decine di scheletri di ghiaccio che sostituivano le persone di prima. 
-Rufy che sta succedendo?-
-Non lo so, ma una cosa è certa, lo scopriremo-


-Hei Sanji che bello rivederti!- Chopper correva felice verso il suo nakama, seguito da Robin che camminava tranquillamente. 
la piccola renna stava per abbracciare il cuoco che però prese a correre verso Robin. 
-Robin-chan mia adorata quanto mi sei mancata!- aveva gli occhi a forma di cuore e gironzolava intorno a Robin con il suo solito fare da innamorato. 
"Ormai è andato" pesava Chopper mentre si portava una mano alla testa confare rassegnato. 
Mentre Sanji era occupato ad adulare Robin Chopper notò qualcosa muoversi tra i cespugli di una casa.
-aiuto- gridò la piccola renna mentre si nascondeva dietro le gambe di Robin che era già in posizione di attacco. 
-Ti proteggo io Robin-chan- gridò Sanji mentre tirava un calcio in testa al presunto aggressore. 
-Si può sapere che ti prende cuoco da strapazzo!-
-Z-Zoro - diceva Sanji mentre scostava il piede dalla testa dello spadaccino. 
-Si può sapere che ti è successo al braccio?- era la voce di Robin che in quel momento era l'unica ad aver notato che il braccio sinistro dello spadaccino era completamente congelato. 
-Ah ma guarda non l'avevo notato deve essere colpa di questa strana katana-
-Stupido marino tu non ti accorgeresti di niente  neanche se un masso ti cadesse in testa-
- A chi hai detto marino cuoco da strapazzo-
-Non potevi tenerla in bocca quella spada così almeno ti is congelava quella e la smettevi di dire sciocchezze. -
- Sanji sei crudele se la teneva in bocca poteva congelarsi il cervello e morire. - Era la voce di Brook che stava arrivando in quel momento con Usopp e Franky. 
-Io non mi preoccuperei di quello. -
-E perché scusa?- era Zoro che cercava di provocare il cuoco. 
-Peche tanto il cervello non c'è l'hai. -
-Tu... prova a ripeterlo se hai il coraggio. -
-Che c'è oltre ad essere stupido sei anche sordo. -
-Smettetela!- era la voce di Robin. Tutti si girarono sbalorditi verso di lei, di solito era sempre molto calma e pacata, era solo Nami che gridava sempre per fermare i loro litigi. 
-Ragazzi quì la faccenda è seria, inoltre all'appello mancano ancora Rufy e Nami. E vi ricordo che quest'ultima non è ancora pienamente guarita. E per chi non l'avesse ancora notato siamo circondati da scheletri di cristallo. -
La sua voce era tranquilla ma si notava che perfino lei faticava a mantenere la calma. 
-Già -era Chopper -poi questa temperatura non favorisce la guarigione di Nami, anzi la ferita potrebbe riaprirai da un mento all'altro. -

Infatti dalla parte opposta della città:
-Nami, Nami che hai svegliati-
Rufy urlava allarmato, era seduto in mezzo alla neve con in braccio il corpo inerme della navigatrice, che poco prima era svenuta. 
Continuava a perdere sangue e la neve intorno a loro si era ormai tinta di un rosso vivo. 


Angolo dell'autrice
vi lascio così nel vivo della storia hahaha. Su non dite che sono perfida cercherò di aggiornare al più presto

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Capitolo 6
*** La scelta di Nami ***


Rufy aveva tentato varie volte di svegliare Nami, ma senza risultati. Preoccupato per la sorte della sua nakama aveva acceso un fuoco per far riscaldare il suo corpo che sembrava ormai gelido. 
Teneva la rossa sempre al suo fianco per paura che, a un momento all'altro il suo cuore smettesse di battere. 
"Non ho potuto fare niente per Ace, ma non lascerò che un'altra persona a me cara muoia perché io non sono riuscito a difenderla." Pensava il capitano mentre teneva Nami abbracciata a se sperando di riscaldarla di più. 


Nami correva nel buio dei suoi pensieri mentre tentava di capire quello che le era successo. 
Riusciva solo a sentire un enorme freddo e tentava quasi inutilmente di non chiudere le palpebre, sapeva che se avrebbe ceduto sarebbe stata la fine. 
Improvvisamente sentì una fonte di calore provenire da dietro di lei. 
Girandosi vide una forte luce quasi accecante. 
-E ora che faccio, vado verso la luce. Beh sempre meglio andare là che morire di freddo quà dentro.-
Così dicendo si diresse verso la luce. 
Andando lì si sentiva meglio. Tutto il suo dolore, le sule preoccupazioni sembravano svanire nel nulla. 
Era finalmente al sicuro, ma c'era qualcosa che le mancava, era come un enorme vuoto che non riusciva ariempire. 
Una sagoma stava lentamente venendo verso di lei, veniva dall'interno della luce, ma Nami non riusciva a distinguerne il viso. 
Dai limitamenti morbidi e delicati del suo corpo era certamente una figura femminile. Aveva un passo forte e deciso che a Nami sembrava vagamente familiare. 
-Bellmere?!?!- la voce di Nami era tremante. 
Non riusciva a credere ai suoi occhi sua madre era lo davanti a lei e le stava sorridendo. 
Non se ne accorse ma delle lacrime le scendevano a fiumi, ma quelle non erano lacrime amare, sì avevano il solito sapore amaro ma a Nami sembravano le più dolci che avesse mai versato perché quelle erano lacrime di felicità. 
-Nami tesoro -
-Bellmere sei viva!-
-Nami sai che mi piacerebbe ma è impossibile tornare in vita-
-Ma a allora cos'è successo- all'improvviso uno sguardo spaventato comparve sul volto di Nami. 
-S-sono morta!-
-No Nami non si morta o almeno non ancora-
-Che vuol dire non ancora-
-Vuol dire che dipende tuto da te, puoi scegliere se vuoi venire con me o se vuoi rimanere con i tuoi nakama.-
Un' altra luce comparve alle spalle di Nami, solo che questa era diversa era più fievole e riusciva perfettamente a disinguere le figure al suo interno. 
Era Rufy che teneva abbracciato a se il corpo inerme di Nami. 
Non riusciva a distinguere le parole pronunciate dal suo capitano, ma quello che successe dopo la lasciò senza parole. 
La stava baciando, Rufy uno dei pirati più forti la stava baciando. 
Le sue guancie si tinsero di rosso e dalla coda dell'occhio riuscì a distinguere un sorriso furbesco sul volto di Bellmere. 
-Allora Nami cosa scegli-
Bellmere stava scomparendo lentamente. 
-Bellmere no!-
-Qualunque cosa accada ricorda che io ti vorrò sempre bene Nami. E ricorda anche se non si vede io sono spre accanto a te. -
-Brllmere io non so cosa fare-
-Scegli seguendo il tuo cuore e non sbaglierai-
Bellemere era scomparsa ma la luce ancora no. 
Nami sospirò e si diresse verso una delle due luci. 
-Mi dispiace, mi dispiace tanto, non sai quanto avrei voluto seguirti. 


Poco prima da Rufy. 
-Nami ti prego non mi lasciare non voglio perdere anche te. Ho già perso Ace ti prego io ti amo Nami. -
Detto questo baciò la sua adorata navigatrice. Sapeva di mandarino anche se le sue labbra in quel momento erano secche e gelide. 
Quando il cuore di Nami smettè di battere per un po' perse un battito. 
Ma poi sentì le braccia della sua navigatrice stingerlo di più finché i suoi occhi non si aprirono. 



Angolino dell'autrice
mi dispiace non aver aggiornato prima ma è iniziata la scuola e sono occupata con lo studio. 
Dora in poi cercherò di fare 2 capitoli a settimana uno nei weekend e uno in un altro giorno a caso. 
 

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Capitolo 7
*** Il nemico attacca ***


Nami abbracciò Rufy ancora di più. La sua vista era offuscata e non riusciva a vedere quasi nulla apparte delle ombre indistinguibili. Rufy guardò negli occhi la sua navigatrice notando qualcosa di diverso nel suo sguardo. 
-R-Rufy non ci vedo. Non riesco più a vedere!-
-Non preoccuparti Nami troviamo Chopper e vedrai che saprà cosa fare- Rufy cercava di rimanere calmo ma dalla sua voce si capiva che anche lui era agitato. 
Prese Nami in braccio ed iniziò a camminare verso il luogo dove credeva si trovasse la Sunny. 
In quel momento era quasi felice che Nami non potesse vedere perché era diventato più rosso di un pomodoro. 
Anche Nami decise di non parlare del capitano di ciò che aveva visto quando era tra la vita e la morte. 
" Poi questo non e ne il luogo ne il momento giusto per parlarne." Tentava di giustificare la sua decisione. 


Intanto in un angolo remoto dell'isola. 
-Allora la ragazza e ancora viva. -
-Sì, mio signore- era stata la ragazza dal vestito azzurro e dai capelli bianchi a parlare. 
-Dove si trova il resto della ciurma di cappello di paglia?-
-Dall'altra parte dell'isola -
un ghigno comparve sul volto dell'uomo misterioso. 
-Bene Yumi sai cosa devi fare-
-Uccidere i membri di cappello di paglia e portarle la ragazza, si mio signore-
Detto ciò la ragazza chiamata Yumi scomparve assieme a una folata di vento seguita da miriadi di fiocchi di neve. 

Vicino alla Sunny :
-Allora e ora che si fa?-
disse lo spadaccino rivolgendosi a Robin. 
-Ehi marino rivolgiti con un po' più di rispetto alla mia dolce Robin-chan!-
-Come mi ahi chiamato cuoco da strapazzo!-
E così iniziò l'ennesima lite fra quoto e spadaccino. 
-Mi manca Nami. Almeno lei li avrebbe separati in un secondo- diceva il piccolo Chopper mentre Usopp e Franky tentavano inutilmente di separare i due litiganti. 
-Ed è per questo...-Iniziò a dire Robin -... che dobbiamo trovare lei e il capitano-
-Si ma come facciamo non abbiamo idea di dove possano essere e come se non bastasse le provviste stanno finendo- diceva Usopp terrorizzato. 
-Moriremo tutti. Anche se in verità io sono già morto yohohohoho !- diceva Brook mentre sorseggiava l'ennesima tazza di tè.
-Smettila con le tue stupide battute.-dissero tutti all'unisono mentre Robin rideva divertita. 
Ma qualcosa disturbò quell attimo di pace c'è si era appena creato.
robin si guardava attorno con aria sospettosa. 
-Quacosa non va mia dolce Robin-chan!- disse Sanji preoccupato. 
-Z-Zoro !- esclamò Chopper con aria preoccupata. 
-il tuo braccio- continuò la frase Usopp. 
Tutti si girarono a guardare preoggupati. Il braccio di Zoro era quasi interamente ricoperto dal ghiaccio. 
-È una maledizione ...- disse Robin -...probabilmente quella spada era maledetta. Se le mie supposizioni sono esatte tra un paio d'ore Zoro dovrebbe trasformarsi in una statua di ghiaccio. -
-oh nooooo!- dicevano Usopp, Chopper e Brook. 
-ehi non credevo di starvi tanto a cuore- disse Zoro. 
-Senza Zoro chi potrà proteggerci-
-Già -
-Poi non c'è neanche Rufy. -
Dicevano tra loro i tre.
È solo per questo che vi preoccupate -disse Zoro con i denti da squalo. 
Un rumore li interruppe. 
-Veniva dal bosco - disse Franky. 
-E quello cos'è -disse Usopp terrorizzato. 
Dal bosco spuntavano scheletri di ghiaccio. 
-Quelli erano gli abitanti!- diceva la piccola renna mentre si nascondeva dietro le gambe di Robin. 
-Già e non sembrano avere buone intenzioni- disse Zoro prendendo le altre due spade. 


Angolino dellautrice:
finalmente ho scritto anche questo apitolo. Che ne pensate. E poi secondo voi perché Nami ha perso la vista? Lo saprete sabato. Baci da Lola101 

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Capitolo 8
*** Occhi azzurri ***


Gli scheletri di ghiaccio avvanzavano verso i mugiwara. 
-Accidenti! Saranno almeno un centinaio. - diceva Usopp con le gambe tremanti. 
-Non fare il fifone adesso li affetto!- diceva intanto Zoro mettendosi in posizione d'attacco. 
-Oni giri( taglio dell'orco)- detto questo Zoro scagliò un triplo fendente incrociato contro una massa di scheletri che stava avanzando verso di loro. 
-La tecnica di Zoro non ha avuto effetto AIUTO!- urlava Usopp mentre correva in tondo seguito a ruota da Chopper. 
-Accodenti e ora che facciamo?- chiese Franky. 
-Ci ritiriamo.- la risposta di Robin non tardò ad arrivare anche se non a tutti andava bene. 
-No, non possiamo ritirarci. È escluso!- 
-Allora vuoi morire spadaccino?-
-Zitto cuoco da strapazzo! A differenza di te io non sono in codardo e non scappo- 
-Hai visto anche tu quel che è successo,no?! Prima troviamo la mia Nami-swan e Rufy poi pensiamo al da farsi -
A Zoro l'idea non piaceva per niente ma suo malgrado seguì gli altri che avevano iniziato a correre. 

Alla parte opposta dell'isola:
-Nami stai bene?-
-S-sì...- 
Rufy stava trasportando Nami per un paio d'ore ormai, ma non c'era traccia della Sunny. 
Alla fine arrivarono in una vecchia a casa apparentemente abbandonata e Rufy decise che era meglio fermarsi lì per il momento. 
Appoggiò Nami sul divano e cercò in giro della legna da mettere sul camino per accendere il fuoco. 
Si sedette vicino a Nami. 
-Vuoi aprire gli occhi ora?- diceva guardando la rossa che non aveva aperto palpebra da quando avevano iniziato a camminare. 
-Non lo so..- 
-Avanti Nami se non provi non saprai mai se ci vedi!-
Nami aprì lentamente le palpebre. La prima cosa che si trovó davanti furono le iridi nere del capitano che la fissavano preoccupate. 
Non riusciva a staccarsi da quegli occhi fino a quando non notò uno sguardo un po' stupefatto del capitano. 
-Nami tu hai sempre avuto gli occhi azzurri?-
-A-azzurri?!?! Rufy dammi uno specchio presto!-
Rufy corse a perdifiato per tutta la stanza finché non vide un frammento di specchio rotto per terra e lo diede a Nami. 
-Sono azzurri... ma come può essere-
-Magari hai bevuto troppa acqua e ti è finita nel cervello?-
disse il capitano con un' ingenuità unica.
il pugno della navigatrice non tardò ad arrivare. 
-BAKA!-
-Ma che ho detto?-
si stava rialzando piano massaggiandosi il bernoccolo che aveva in testa. 
-Ti sembro tipo fa avere acqua in testa se mai quello sei tu!-
E dopo che, soddisfatta aveva finito di riempire Rufy di pugni si sdraiò stanca sul divano. 
-Nami e ora che hai?-
-Rifletto-
-Su cosa?-
-Cos'altro se non sui miei occhi baka-
-Forse è stata colpa delle medicine che gli abitanti del villaggio ci avevano detto di darti!-
-Cosa! E perché non l'hai detto prima. Finalmente dici una cosa sensata e te la tieni per te.-
nami si era alzata di scatto dal divano. 
-Andiamo!-
-Dove?- chiese Rufy curioso. 
-All'ospedale del villaggio lì troveremo informazioni!-
Rufy la bloccò per il braccio facendo girare di colpo Nami. 
I loro volto erano talmente vicini che Nami riusciva a sentire il respiro del capitano. 
-Non ora. È buio e la temperatura si sta abbassando velocemente. -
-O-ok- Nami non riuscì a controbattere, era troppo imbarazzata anche solo per parlare. 


Angolino dellautrice :
per oggi la finisco qui. Mi scuso per non aver pubblicato il capitolo del fine settimana ma non ho proprio avuto tempo  in questa settimana mi farò perdonare a una condizione che voi recensiate. Esatto non ho intenzione di continuare la storia senza recensioni e questo vale anche per gli altri capitoli. (Cattiva? Noooo! ;P)

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Capitolo 9
*** La donna di ghiaccio ***


Il sole era calato ormai da qualche minuto. I mugiwara avevano trovato rifugio in una grotta giacciata. 
Chopper correva qua e la senza fermarsi. Per seminare gli scheletri avevano dovuto passare per una fitta boscaglia di rovi e tutti avevavano ferite ancora sanguinanti. 
Robin si avvicinò alla piccola renna. 
-Chopper come stanno gli altri?-
-Bene fotrtunatamente le nostre ferite sono state piuttosto superficiali. Ma quello che mi preoccupa di più è Zoro .-
Disse infine il dottore guardando con aria preoccupata il suo nakama. 
-Già.- Lo appoggiò l'archeologa. 
-Il ghiaccio che lo circonda non accenna a diminuire. Ho provveduto come potevo e grazie al fuoco che abbiamo acceso il ghiaccio non accenna ad avanzare, ma se non troviamo una cura al più presto non credo che tra 27 ore al massimo possa ancora...-
La renna si era fermata, Robin aveva abbassato lo sguardo su di essa. 
Una pioggia di lacrime le stava rigando il viso. Le sorrise teneramente. 
-Non preoccuparti Chopper, Zoro è forte e vedrai che ce la farà.-
Prese le borsa e iniziò a frugarci dentro alla ricerca di un fazzoletto, quando trovò al suo interno qualcosa di ruvido e duro. 
"il libro" pensò fra se. 
Era il libro che Chopper aveva trovato nella biblioteca e che le aveva dato. 
Era un libro molto strano e dall'aria sinistra. Robin iniziò a leggere delle pagine, quando la sua attenzione fu catturata da una delle leggende riguardanti quell'isola. 
"LA DONNA DI GHIACCIO" questo era il titolo di quel capitolo. 
Inizio a leggere ad alta voce catturando anche l'attenzione dei suoi nakama. 
"I suoi capelli sono di un bianco candido e ad ogni loro volteggiare producono fiocchi di neve. 
La sua pelle è di ghiaccio, liscia e perfetta è indistruttibile. 
Indossa sempre un vestito di seta azzurra che volteggia sempre al vento. 
Non mette mai calzature, rimane scalza e se si osserva bene si nota che i suoi piedi non toccano terra. 
Una volta veniva considerato lo spirito protettrice dell'isola fino a quando non scoprimmo il suo segreto. 
Ogni anno una ragazza del nostro villaggio scompariva. Le ragazze rapite erano tutte stranamente simili allo spirito. 
Alla fine un nostro coraggioso esploratore ebbe il coraggio di andare a chiedere allo spirito il motivo delle sparizioni. 
Arrivato al suo palazzo di ghiaccio vide tutto.
la ragazza rapita si stava trasformando nello spirito mentre l'altro diventava una semplice statua di ghiaccio. 
L'esploratore terrorizzato passò per il giardino e li le vide: centinaia di statue dei precedenti spiriti che erano sparse ovunque. 
Noi sigillammo lo spirito in un cofanetto e lo rinchiudemmo per sempre. 
Subito dopo il nostro villaggio fu colpito da un gelo perenne. 
Poco prima riuscimmo a scoprire che le ragazze acquistavano i poteri dello spirito grazie a delle medicine speciali..."
Tutti guardavano stupefatti Robin. 
--E questo che vuol dire, che è successo dopo ?-
chiese Usopp ancora terrorizzato. 
-Dopo gli abitanti sono schiattati per il freddo e qualche idiota ha liberato lo spirito. -
Rispose Zoro con freddezza. 
-Se questo è vero .....Nami -
Tutti guardavano Chopper perplessi. 
-E se le pillole che abbiamo dato a Nami fossero quelle del racconto. -
Lo sguardo di tutti divenne terrorizzato. Chopper aveva ragione!


dall'alrta parte dell'isola:
Nami dormiva beatamente tra le lenzuola che Rufy aveva trovato frugando in giro. 
Il piano di sopra era inagibile. Il ghiaccio aveva coperto tutto e pultroppo c'era un solo divano ,così Rufy fu costretto a dormire nel pavimento. 
Ma il sonno di Nami stava diventando disturbato:
"Neve.....
i miei capelli sono bianchi......
Rufy........
Aiuto......
RUFY.......!"
"Stavo sognando" pensò Nami quando si alzò di colpo dal letto. 
-Rufy stai dormendo-
-.....-nessuna risposta. 
Allora Nami decise di infilarsi nelle coperte del suo capitano. 
Lo abbracciò e si addormentò così 



angolo dell'autrice :
allora che ne pensate? Il mistero e quasi concluso, ma la storia no. Recensite e vi ricordo che mi basta una recensione per andare avanti col racconto. 

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Capitolo 10
*** Il castello di ghiaccio ***


Era mattina ormai. Il cielo si era tinto di rosa, ma malgrado il sole stesse per sorgere sull'isola continuava a nevicare. 
Rufy si era svegliato per primo. 
Il sonno non lo aveva abbandonato del tutto, ma riusciva comunque a sentire una fonte di calore stringerlo da dietro. 
Pensava che fossero le coperte ma su smentì subito. 
"Delle lenzuola coperte da ghiaccio non possono tenere caldo!"
Quando finalmente si decise a girarsi vide Nami. 
Il suo viso era talmente disteso e rilassato, privo di ogni preoccupazione. 
Rufy iniziò ad arrossire quando notò che la sua navigatrice lo stava abbracciando. 
Ma qualcosa distolse la sua attenzione da quel momento. 
La porta era aperta di poteva vedere tutto quello che succedeva fuori. 
Unorda di scheletri ghiacciati avanzava verso di loro. 
-Nami, svegliati Nami!-
-...-
non otteneva risposta. Malgrado le urla di Rufy la navigatrice si ostinava a dormire. 
-Non c'è tempo-
Detto questo si caricò Nami sulle spalle e iniziò a correre verso un posto che considerava sicuro: la foresta. 

Rufy correva ormai da qualche minuto e anche se era certo che gli scheletri non lo seguissero più continuava a correre. 
Allorizzonte iniziò a vedere un enorme palazzo ghiacciato. 
Allentrata cerano vari archi di legno coperti da rose blu e bianche. 
Il portobe dell'entrata era immenso. Alto più di tre metri era fatto di ghiaccio come il resto del palazzo. 
Tutto ciò che Rufy vedeva rappresentava la perfezione era tutto ordinato. 
Mi particolari erano impeccabili e nelle pareti quasi trasparenti si vedevano fiocchi di neve perfeti e tutti diversi fra loro. 
Appoggio Nami su un divano fatto di neve, ma che al tatto non risultava per niente freddo. 
-Nami...-
non tispondeva, malgrado le chiamate di Rufy non apriva gli occhi. 
Così il nero prese l'iniziativa e tentò di aprirle le palpebre. 
-Accidenti sembrano congelate!-
diceva mentre tentava in vano di aprirle. 
Si avvicinò piano al viso di Nami accarezzandole piano le guance. 
Era gelida. Cercò di osservarle meglio le palpebre e notò che erano congelate. 
-Nami hai pianto?-
in quel momento il suo corpo riacquistò calore. 
Nami stanva aprendo gli occhi. 
La prima cosa che vide fu il suo capitano che le sorrideva a trentadue denti, ignaro della rabbia della navigatrice.  
-Baka che ci facevi così vicino eh?!?-
disse furiosa tirandogli un pugno in testa. 
-io non facevo niente. Poi con che coraggio vieni a rimproverarmi tu che hai dormito abbracciata a me!-
"accidenti mi ha scoperta!"
-E tu che...-Stava per ricordargli che lui l'aveva baciata quando stava morendo ma si bloccò come se la parola bacio fosse un tabù. 
-Dove siamo?-
Tentò di cambiare discorso. 
-Boh in un astello che ho trovato a caso-
Nami sospirò rassegnata alla stupidità del ragazzo. 
-E tu ci sei entrato come se niente fosse Triller Bark non ti ha insegnato niente. -
-Sembrava abbandonato!-
-Accidenti a te Rufy - diceva mentre gli tirava l'ennesimo pugno. 
-Nami-
-Che c'è-
-Io ho fame-
Il terzo pugno. 
-Ma che ho detto?!?-Rufy l'aveva pronunciato con troppa rabbia. 
Quarto pugno. 
-Ho un idea andiamo ad esplorare!-
Quinto pugno. 
-Ma che ho detto sta volta?-
-Niente volevo solo sfogarmi un po'. -
Rufy borbottava parole incomprensibili fra se, ma lo sguardo gelido della navigatrice lo fece tacere. 
Passarono di stanza in stanza senza trovare la cucina. 
La maggio parte delle camere sembravano sale d'attesa. 
Ad un certo punto arrivarono in un enorme stanza con al centro una grande piscina. 
-Accidenti che forza!- diceva Rufy esplorando l'enorme vasca. 
-Rufy sta attento. Se cadi e poi affoghi io non ti salvo l'acqua sarà gelida!-
-Non preoccuparti. E poi so che tu non mi faresti mai morire. -
quelle parole fecero sussultare la navigatrice che deconcentrandosi perse l'equilibrio e cadde in acqua. 
-Nami!-
la navigatrice riemerse a fatica dall'acqua. 
-Chi è che doveva stare attento?- diceva Rufy con una risatina divertita e un'aria soddisfatta. 
-Accidenti baka-
-Nami i tuoi capelli!-
-Cosa?- 
dopo essere riemersa ed aver ripreso l'equilibrio Nami sperse in mano una ciocca di capelli notando che erano diventati metà bianchi con un accenno di azzurro sulla punta. 

nella grotta di ghiaccio. 
-Allora Robin che hai scoperto?-
Diceva Sanji dandole un vassoio colmo di brioches che aveva portato come provviste. 
-Sentite tutti...- iniziò a parlare Robin. -il libro dice che per rompere la maledizione bisogna uccidere la precedente donna di ghiaccio colpendola al cuore. Non ha altri punti deboli. -
-Non abbiamo un piano B- chiese Usopp. 
-Qui dice che se è troppo tardi bisognerebbe arle sciogliere il suo cuore di ghiaccio ma non sono riuscita a capire come. -
-Allora abbiamo un solo tentativo per salvare la mocciosa e se non sbaglio dobbiamo farlo prima di sta sera. Quindi andiamo. - alle parole di Zoro tutti si avviarono verso il castello di ghiaccio seguendo una mappa che Robin aveva trovato nel libro. 


Angolo dellautrice: 
allora vi piace? Mi potete dire nei commenti come faccio a inserire un immagine? Grazie

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Capitolo 11
*** Kage ***


Mentre i mugiwara si avviavano al castello. 
-Accidenti si può sapere che mi succede!-
nami parlava con se. Rufy era riuscito a trovare una camera da letto in cui c'erano dei vestiti con cui Nami poteva cambiarsi. 
-Azzurro,azzurro e azzurro possibile che ci siano solo vestiti di questo colore. Poi in una terra talmente fredda quale matto si metterebbe dei vestiti così leggeri-
Si fermò a pensare a Rufy che stava indossando ancora quella sua camicia aperta e i pantaloncini corti. 
-Nami hai finito!-
Rufy era spazientito, non aveva ancora mangiato ed era stufo di stare fermo nello stesso posto. 
Nami uscì dalla stanza, alla fine aveva deciso di mettersi uno dei vestiti presenti in quell'armadio. 
-Finalmente. Si va a mangiare!-
Nami gli tirò un pugno spedendolo dall'altra parte del corridoio. 
-Accidenti Nami!-
-Zitto baka. Se questo è un castello abbandonato mi spieghi come può esserci del cibo!-
-Ma io ho fameeee!-
-Allora mangiati il ghiaccio-
-Ci ho già provato ma non sa di niente!-
Altro pugno. 
-Io dicevo in modo ironico baka!-
Diceva Nami con i denti da squalo. 
-Ma prima venendo qua ho visto un cartello con scritto cucina!-
Nami lo guardava in modo sospettoso" possibile che quel baka vedendo la cucina non ci si sia fiondato dentro. "
-Ma quando ci sono andato tutta la carne era congelata.-
Una vena pulsante stava già comparendo sulla fronte di Nami. -E si può sapere quando avresti controllato!-
-Mentre tu ti stavi cambiando. Perché ?-
ed ecco l'ennesimo pugno. 
-Io ti dico di fare la guardia alla stanza nel caso arrivi un nemico e tu cosa fai? Te ne vai in cucina!-
-Scusa-
Ed ecco quello sguardo da cucciolo che faceva sempre sciogliere Nami. 
-eh no! Sta volta non ci casco. -
esclamò Nami dirigendosi verso un'altro punto impreciso del corridoio. 
-E ora dove vai?-
-Lontana da te. Ecco dove. -
Dicendo ciò si chiuse un enorme portone alle spalle. 

Al giardino del castello:
Nami si era appena chissà la porta alle spalle. 
La sua mente tornava a Rufy e non faceva altro che chiedersi se avesse fatto bene a lasciarlo da solo. 
Il castello era enorme e anche lui come Zoro non aveva un senso dell'orientamento così buono. 
Sosporò dando le spalle al portone. 
Quel posto fece sussultare Nami. 
Era pieno di statue di ragazze. Nami si avvicinò toccando ne una. 
Al contatto con quella statua la sua pelle sussultò diventando di ghiaccio per qualche momento. 
-Ahi!-
Faceva male. Nami lo aveva notato, ma in quel momento tutte le sue preoccupazioni erano come svanite nel nulla. 
-Belle eh!-
Una voce proveniente da dietro la fece sussultare. 
Si girò lentamente trovandosi davanti un ragazzo biondo. Nami pensò che aveva circa la sua età. 
Aveva dei profondi occhi azzurri, indossava una senplice camicia bianca e dei pantaloni da smoking neri. 
-Ciao-
-C-Ciao-
-Non aver paura di me. -
-Sei uno sconosciuto comparso dal nulla. Come dovrei comportarmi!-
-Hai ragione, ma sei tu ad essere entrata nel mio castello-
Aveva un sorriso dolce e rassicurante che Nami rifambiò.
-Piacere sono Kage-
-Piacere Nami-
-È un bel nome lo sai. Vuol dire onda se non mi sbaglio. -
-Esatto, mentre il tuo vuol dire ombra. Come mai questo nome?-
-Hahaha diciamo che la mia famiglia non era di certo conosciuta per la sua gentilezza. E il tuo nome invece?-
-Non lo so me lo ha dato la mia madre adottiva non mi ha mai detto perché. -
-A te donerebbe più Aisu-
-Ghiaccio e perchè-
-Rispecchia i tuoi occhi e capelli-
Nami guardò i suoi capelli. 
Si era dimenticata dei suoi capelli. 
-Questi non so perchè sono così -
-Secondo me ti donano. -
-Grazie-
Nami arrossì, non apriva il perchè ma quel ragazzo le daca alma e paura contemporaneamente. 


Intanto Rufy:
-Accidenti a lei. In fondo non ho fatto niente di male. -
Rufy borbottava fra se mentre si dirigeva verso la cucina. 
Poteva anche avere un orientamento pessimo ma quella stanza se la ricordava alla perfezione. 
Entrando disse-Anche se mi ci vorranno delle ore giuro che riuscirò a mangiare la mia carne!-


Angolo autrice. Vi ricordo che proseguo dopo almeno una recensione. Ciao e alla prossima(Forse)  

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Capitolo 12
*** La gelosia di rufy ***


Nami camminava di fianco a Kage che la stava portando a fare il giro del castello. 
-Sei venuta da sola qui dentro. -
-No mi ha portata un amico.-
-Avete litigato?-
-Mmmm..-
-Dal tuo tono di vice dedico di si. Vuoi che ti accompagni a cercarlo? Sai dive potrebbe essere?-
-Quell'ingordo sarà di sicuro andato in cucina!-
-Allora andiamo in cucina. Se hai fame dopo chiedo alla domestica di prepararti qualcosa?-
-Non ho visto altre persone girare qui intorno. Non credevo avessi dei domestici. -
-In realtà la domestica è una e il vestito che stai indossando è suo ma non preoccuparti non credo si arrabbierà. -
Nami stava ridendo. 
-Perchè ridi?-
-Niente è che non sono abituata a ragazzi che si comportano come te di solito tutti sono o scorbutici o pervertiti.-
Si fermo a pensare agli altri con nostalgia -Ma sono i miei nakama e gli voglio bene. -
-A qualcuno in particolare?-
-Cosa?-
-Ho chiesto se vuoi bene a qualcuno in particolare.-
-Ecco io...-
In quel momento aprirono la porta della cucina. 
Li c'era Rufy con la lingua incollata ad un pezzo di carne congelata. 
Nami tirò un pugno alla carne frantumandola e spedendo Rufy contro al muro. 
Voga rise divertito - Non ti facevo così Nami-
-E quello chi è?-
chiese Rufy ancora un po' stordito. 
-Si chiama Kage ed è il proprietario del castello in qui tu sei entrato senza permesso. -
Rufy lo stava squadrando con gli occhi. Non gli piaceva quel tipo poi perché stava sempre appiccicato a Nami?
-Kage lui è Rufy detto cappello di paglia è il capitano della ciurma. -
-Piacere cappello di paglia. -
Nami aveva notato da subito che i due non si piacevano, anzi si stasno fulminando con gli occhi. 
-Allora di va a mangiare?-
Tentò di distrarli a una possibile sfida. 
-Non ho fame!-
"Accidenti è stato proprio Rufy a parlare! Qui succede il finimondo tra poco"
Ma il gorgoglìo dello stomaco del ragazzo fece distrarre Nami dai suoi pensieri. "Come non detto!"
-Su baka meglio che accetti l'invio a pranzo di Kage prima di morire di fame!-
Nami aveva ragione aveva già saltato un pasto e non voleva saltarne anche un altro. 
-Ok-
Rispose semplicemente non staccando mai lo sguardo da Kage il quale stava accompagnando Nami verso la sala da pranzo a braccetto. 
Rufy camminava qualche metro distante ai due e al tavolo da pranzo decise di mettersi in mezzo ai due solo per farli stare lontani. 
La domestica arrivò portando le portate principali. 
-Grazie Yumi. -
La ringraziò Kage. 
-Quella ragazza si chiama Yumi?-
Chiese Rufy con la bocca già piena di cibarie. 
-Si Perché?-risposa Kage guardandolo con uno sguardo freddo. 
-Non so perché ma mi ricorda vagamente qualcuno.......... Ma certo Nami !-
esclamo rufy soddisfatto della sua deduzione. 
-Rufy ha stranamente ragione quella ragazza mi somiglia. -
-Sarà una coincidenza -
Rispose Kage con tono impassibile. 


Angolo autrice. 
Ed eccomi questa settimana ho pubblicato tanti capitoli per scusarmi della mancanza di capitolo del sabato ma a domani continuerò come al solito ci due capitoli a settimana. Scusate l'ora ma dovevo pubblicare anche il capitolo di un altra storia. Vi ricordo che continuo ad una recensione.  mi scuso del capitolo corti ma facendo anche quello per l'altra storia non ho avuto tempo.

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Capitolo 13
*** Pendere o lasciare? ***


-Accidenti quant'è grosso!-
diceva Usopp osservando l'enorme castello di ghiaccio.
-Sicuri che l'antidoto per curare Zoro sia qui insieme a Rufy e Nami?-
Chiedeva il cecchino. 
-Si. L'antidoto per Zoro e qui. Riguardo a Rufy e Nami no credo siano rimasti in città con quegli scheletri che ci girano intorno.- gli rispose Robin. 
Zoro stava per perdere la pazienza.
-Allora che stiamo aspettando troviamo Rufy e andiamo a fare a fette quegli scheletri. -
-Non dimentichi qualcosa marimo?!?- lo rimroverò Sanji. 
-Primo non osare più chiamarmi marimo  e secondo cosa?-
-La mia dolce Nami-swan ecco cosa!-
Chopper prese la parola. 
-Sanji ha ragione se non uccidiamo la donna di ghiaccio perderemo per sempre Nami!-
-Allora ricapitoliamo dobbiamo:
scongelarmi;
Trovare Rufy;
fare a fette gli scheletri e salvare la mocciosa.-
Sanji lo gore esse spazientito. 
-Prima salviamo Nami e poi facciamo il resto!-
-Senti quoto a strapazzo se Rufy non c'è chi da gli ordini sono io quindi si fa come dico io. -
-Ma sentilo il marimo, si crede chissà chi!-
-Rivolgiti con più rispetto al tuo capo!-
-Piuttosto mi butto in mare.-
-Bastaaaaa!-
Franky li interruppe. 
-Franky ha ragione, fatela finita il tempo è prezioso. - cerco di farli ragionare Chopper. 
-Chopper ha ragione amici. Poi stando qui fuori al freddo mi fa venire la pelle d'oca anche se io......-
-Anche se tu la pelle non c'è l'hai dico bene?- lo interruppe Chopper. 
Sopra la testa di Brook si era formata una nube di tristezza. 
-Chopper non devi rubarmi le battute. -
-Chi è che sta perdendo tempo ora!- gli urlarono contro Sanji e Zoro con i denti da squalo. 
Robin rideva divertita dei suoi nakama, poi rivolse il suo sguardo al castello "come fanno ad essere così allegri anche in momenti del genere" pensò. 
-Forza ragazzi. Si parte!- disse infine ai suoi nakama che smisero di litigare ed iniziarono ad incamminarsi.  

Al castello:
Yumi si stava avvicinando al tavolo da pranzo in cui erano seduti gli altri. 
-Fiuuu- Rufy sospirò soddisfatto. 
-Rufy guarda come sei ridotto hai la pancia gonfia come un pallone- lo rimproverava Nami. 
-Signore.-
Yumi chiamò il suo padrone. 
-Oh Yumi che c'è ci sono novità?-
-Signore sono qui!-
-Di già. Strano in base ai miei calcoli dovevano arrivare tra qualche minuto. Beh falli accomodare, tu sai cosa intendo.-
Uno strano ghigno si formò sul volto di Kage. 
-Kage che c'è? Chi sta arrivando?-
-I tuoi nakama mia adorata Nami.-
-Io n-non capisco-
Rufy guardava il biondo con aria truce. 
-Parla che vuoi da noi veramente!-
-Rufy?-
nami lo guardava impaurita. 
In quel momento non sapeva quale dei due ragazzi la spaventasse di più. 
-Nami stai indietro. - Le disse Rufy afferrandole il braccio che subito allontanò. 
-Ahi!- durante il contatto della sua mano con la pelle della navigatrice aveva provato una sensazione di bruciore, ma non da fuoco bensì da congelamento. 
-Nami!-
la chiamò Rufy vedendo il suo aspetto cambiare davanti ai suoi occhi. 
Mi suoi capelli erano bianchi, gli occhi azzurri e privi di espressione mentre la pelle era puro ghiaccio. 
-Bene ora manca solo il cuore!- rideva intanto Kage soddisfatto. 
-Accidenti che le hai fatto!-
-Io niente. In fondo siete stati voi che le avete dato le medicine che l'anno fatta diventare così. E sei stato tu a distrarla facendola cadere nell'acqua gelida facendo accelerare il processo!-
Rideva compiaciuto della sua opera. 
-Rufy!-
era la voce di Zoro che lo stava chiamando da fuori il castello. 
I suoi nakama stavano combattendo contro un orda di scheletri di ghiaccio manovrati da Yumi. 
-Zoro!- Rufy aveva appena notato il braccio completamente congelato dello spadaccino. 
-Ti piace la mia opera? Diventerà una plendida statua di ghiaccio per il mio giardino.-
-TU!-
-Non preoccuparti. Tu è gli altri tuoi nakama farete la stessa fine! E tra un anno anche lauta bella navigatrice vi raggiungerà!-
il sorriso di Kage  era agghiacciante. 
Rufy lo guardava minaccioso.
-Cos'è quello sguardo futuro te dei pirati? Hahahaha sei in difficoltà. -
-Zitto tu!-
-Ti propongo una scelta. -
A Rufy non piaceva a fatto l'idea di trattare con quel l'individuo, ma in quel momento trneva in ostaggio Nami. 
-Ti ascolto.-
-Allora io mi prendo Nami e me ne sto sul mio tranquillo sul mio castello. Sai perché ?-
Rufy tentava di mantenere la calma, anche se la voglia di tirargli un pugno in faccia era tanta. 
-Perchè!-
-Perchè tu è i tuoi nakama ve ne sarete andati. Esatto cappello di paglia vi sto lasciando andare e in più ti darò anche l'antidoto ep il tuo amico spadaccino. Pensaci potrai continuare il tuo sogno assieme ai tuoi compagni di viaggio meno una. Che ne pensi. -
Rufy pese un respiro profondo ed esclamò
-Va bene.-
-Hahaha così mi piaci appello di paglia. E ora sparisci dalla mia vista prima che cambi idea. Vi do tempo fino a domani mattina dopo non voglio più vedere la tua nave!-
Rufy uscì dal castello senza il cappello di paglia che gli copriva il viso. 

Fuori in giardino:
gli scheletri erano scomparsi e tutti guardavano Rufy uscire dal castello. 
Tutti gli si buttarono incontro per salutarlo e vedere se stava bene. 
-Rufy!- tutti lo abbracciavano e chiedevano se stava bene finché Sanji non disse-dov'è la mia Nami-swan?-
-Non c'è. -
'la voce di Rufy era fredda e inespressiva. 
-Hai perso la mocciosa!- stavolta era Zoro. 
-No lei non fa più parte della ciurma. E ora torniamo alla nave. -
Tutti guardavano stupiti il loro capitano mentre si allontanava dal castello. 


-angolo autrice. 
Hahahaha adoro far finire le storie così. Continuo dopo una recensione. Come ho già detto in un'altra mia storia i capitoli sono un po' corti e con errori perché scrivo direttamente dal telefono. Ciao e un bacione a tutti! 
 

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Capitolo 14
*** Non ti scordar di me! ***


-Rufy perché l'hai fatto? Perché l'hai lasciata li?-
Zoro e Rufy erano soli in infermeria. Chopper aveva appena finito di somministrare l'antidoto allo spadaccino. 
-Non capisci Zoro! Non avevo altra scelta, la teneva in ostaggio avrebbe potuto ucciderla!-
-Capisco. Allora l'hai fatto solo per salvarla eh. Ma dimmi una cosa Rufy dov'è il tuo cappello?-
zoro vide il ragazzo arrossire lievemente. È da quando era uscito dal castello che non aveva in testa il suo prezioso cappello di paglia. Tufy notò un lieve sorriso comparire nel volto dello spadaccino. 
-Che c'è da ridere?!?!-
-Non dirmi che vuoi lasciare i tuoi due tesori nelle mani di quel farabutto?-
Rufy sorrise attenta due denti- Secondo te!-
-Questo è il Rufy che conosco! Ahaha lo sapevo che avevi un piano!-
-Quale piano?-
-Baka che non sei altro. Li hai lasciati nel castello senza nemmeno avere un piano!-
Lo sgridava Zoro con i denti da squalo.

intanto nel castello:
-Dove sono?- 
Nami si era appena risvegliata in un letto dalle lenzuola celesti. Tutto in quella stanza era di quel colore. 
-Bene ti sei svegliata....Aisu!-
kage comparve a dietro la porta della stanza. 
-A-Aisu?-
-È il tuo nome non ricordi. Ma dopo tutto non mi meraviglio.-
-Cosa mi è successo? Chi sei tu? Dove mi trovo?-
-Hei piano con le domande. In fondo devi ancora riposare.-
-Rispondimi!- lo sguardo di Nami era più determinato che mai. 
-Allora per prima cosa io sono Kage, il tuo ragazzo. Ti trovi a casa nostra e hai perso la memoria perchè sei caduta dalle scale sbattendo la testa. -
Detto ciò stava per avviarsi verso l'uscita. 
-Metti uno dei tuoi abiti, dirò a una delle domestiche di venire a prenderti per accompagnarti in sala da pranzo. -
Furono le sue ultime parole prima che uscisse dalla camera. 
Nami si alzò dal letto per prendere uno dei vestiti che erano dentro l'armadio. 
-Accidenti, ma sono tutti uguali!-
Si preparò e si sedette nel letto aspettando l'arrivo della domestica. 
Dopo vari minuti di attesa decise di andare lei stessa in esplorazione del castello. 
Prima di uscire si diede una veloce occhiata allo specchio. 
Il colore bianco dei suoi capelli non le dava niente di familiare, era come se quel corpo non le appartenesse. 
Aprì il portone della sua camera e andò in esplorazione. 
I corridoi erano tutti uguali a ricoprire la distanza tra ogni porta c'erano dei quadri raffiguranti donne simile a Nami. 
"Saranno mie antenate. In fondo questa è casa mia no. " Pensava mentre attraversava il corridoio. 
Allimprovviso riuscì a sentire delle voci venire da dietro una porta. 
-La ciurma di cappello di paglia non se ne è ancora andata?-
-No signore è ancora attraccata al nostro porto. Che facciamo?-
-Domani me ne occuperò io personalmente. Ma per oggi è meglio che mi dedichi completamente a Nami. -
-Va bene. -
Dopo Nami sentí solo il rumore di un porta che si chiudeva e poi più nulla. 
Aprí la porta. La stanza era piena didatte e scartoffie. C'erano diversi mobili pieni di cassetti e c'era una grande scrivania al center della stanza. 
"Deve essere l'ufficio di Kage. Ma chi è Nami e sopratutto chi sarebbe questo cappello di paglia?"
Qualcosa distrasse Nami dai suoi pensieri. Era un cappello di paglia con una fascia rossa sopra la scrivania di Kage. 
Quel cappello le dava la sensazione di qualcosa di stranamente familiare. Lo pese e se lo mise in testa. Era una bella sensazione quella che le dava quel cappello, la faceva sentire al sicuro. 
Poi decise che era meglio tornare nella sua stanza. 
Appena rientrata vide la domestica che la stava aspettando. 
-Signorina dove eravate?- il suo sguardo impallidì alla vista del cappello. 
Nami aveva appena visto quella persona ma qualcosa dentro di lei le diceva di non fidarsi di nessuno in quella casa. 
-Dato che non arrivava nessuno ho deciso di cercare la sala da pranzo da sola. Il cappello l'ho trovato in una delle stanze che ho visto e dato che mi piaceva ho deciso di metterlo. -
-Certo. Prego mi segua. -
Bami segui la domestica fino a una grande sala da pranzo, anche se il tavolo era enorme e pieno di sedie l'unico che vi era seduto per mangiare era Kage. 
- Aisu finalmente. E quel cappello-
-Mi piaceva e volevo metterlo. C'è qualche problema!!?-
-No certo che no. Prego siediti. -
Nami si sedette vicino al ragazzo e così iniziò il pranzo con Kage. 


angolo autrice. 
Ed eccomi col capitolo del fine settimana. Continuo dopo una recensione. Ditemi che ne pensate( non avrete veramente creduto che facessi abbandonare Nami da Rufy così)
 

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Capitolo 15
*** Un giorno per innamorarsi ***


Il pranzo tra Nami e Kage era stato veloce. 
Nessuno dei due aveva parlato fino a quando:
-Vorrei visitare la città -
Kage guardò Nami sbalordito
-Cosa!?-
-Magari andando in giro per il mio paese mi tornerà la memoria. -
Rivolse al ragazzo un sorriso finto, ma lui non se ne accorse. 
"Così potrò scoprire di più su questa ciurma di pirati di cui parlava Kage"
-Certo. Ma prima di partire vai in camera tua a metterti una giacca fuori nevica. -
Appena Nami fu uscita Kage chiamò uno dei servitori. 
-Dite a tutti i cittadini di fingere di conoscerla e di mantenere il loro aperto da umani. Se qual cono di loro tornerà a essere uno scheletro ne pagherà con la vita. Il potere della ragazza ci serve. -
-Ma come signore non può controllare i suoi movimenti come con la scorsa ragazza?-
-Il suo cuore non è stato ancora raggiunto dal ghiaccio. -
-Certo. -
Detto ciò il devo se ne andò verso la città. 

Alla Sunny:
-Pronti!-
La voce di Rufy risuonò per tutta la nave. 
-SI!-
-Allora andiamo! Setacceremo tutta la città se necessario ma riporteremo Nami alla Sunny. -
I mugiwara si stavano preparando a scendere dalla nave ed andare verso la città. 

In piazza:
-Kage mi dici perché sei voluto venire.-
Nami si rivolse al ragazzo che camminava di fianco a lei con tono scocciato. 
-Semplice mia cara Aisu. Dato che hai perso la memoria potevi anche perderti in città. -
"Accidenti che scocciatura e adesso come me ne libero"
Un'idea venne in mente a Nami guardando la folla di persone che si era raggruppata nelle bancarelle del mercato. 
-Andiamo là!-
Disse Nami mentre correva verso la gente seguita da Kage. 
-Nami! Accidenti l'ho persa -
-Haha sono riuscita a liberarmi di quello scocciatore. E adesso verso il porto!-
Nami correva euforica mentre si teneva il appello di paglia con una mano per non perderlo nella corsa. 

-Accidenti mi sa proprio che mi sono perso!-
rufy girava ormai disorientato da diversi quarti d'ora. 
Aveva iniziato la ricerca di Nami con Zoro, ma entrambi si erano persi dopo pochi metri di cammino. 
-Uffi ho fame. Dov'è Sanji quando serve!-
La sua attenzione fu catturata da una ragazza che correva verso il porto. 
Non riuscì a vederle il viso, ma avrebbe riconosciuto il appello che portava tra mille. 
-Nami!- 
La chiamò ma senza ricevere alcun genere di reazione. 
-Nami!- Iniziò a correrle dietro afferrandola per un braccio. 
-....-
-Nami finalmente.- la attirò a se baciandola con foga. 
Non ottenendo alcun genere di reazione dalla ragazza si staccò dalle sue labbra. 
La guardo negli occhi ormai completamente azzurri. Le guancie della ragazza erano ormai rosse dal l'imbarazzo.  
-S-scusa devi avermi confusa con un'altra io non ti conosco. -
-Non dire sciocchezze Nami sono io Rufy!-
-Te l'ho già detto mi confondi con un altra io mi chiamo Aisu. -
-Nami sono io quel cappello è mio!-
-Questo?- disse la ragazza prendendo in mano il cappello. 
-Scusa non sapevo fosse tuo è che aveva un'aria talmente familiare. Mi piaceva .-
Rufy era sul punto di urlare non riuscia a credere che la sua Nami si fosse scordata di lui. 
-Vieni con me!- 
disse afferrandola per un polso e trascinandola verso la Sunny. 

-Dove siamo?- chiese Nami guardando le piante di mandarino congelate. 
-è il tuo agrumeto. -
Era uno spettacolo bellissimo dai mandarini congelati pendevano pezzi di ghiaccio che formavano vari ponti, simili a colleane che collegavano ogni frutto. 
-È un posto bellissimo. !-
Rufy la guardava ricordando con nostalgia i tempi andati. Li mancavano i suoi pugni, gli mancavano le sue urla di rimprovero, gli mancavano i suoi occhi castani su cui si perdeva ogni volta, gli mancava lei. 
-Davvero questo posto è mio?-
-Sì!- le sorrise a trentadue denti. 
-Ricordi!-
-No mi dispiace. Non so più cosa credere ormai. -
Gli occhi azzurri di Nami facevano trasparire ogni singola emozione. 
In quel momento Rufy vide in lei tutta la tristezza del mondo riflessa in un solo sguardo. 
-Credi in questo allora!- 
La strinse a se in un abbraccio, ma questa volta fu lei a baciarlo. 
Non sapeva nemmeno lei perché l'aveva fatto, sapeva solo che voleva riprovare la sensazione delle sue labbra contro le proprie. 
Rufy si staccò per primo da lei. 
-Non sai quanto abbia aspettato questo momento. 
Prese a sorriderle a trentadue denti. 
Un sorriso....
il ricordo di quel sorriso....
il ricordo del suo nome....,
ricordi che riaffioravano confusi......
una fitta al cuore..... Poi più nulla!
-Nami Nami!-
Rufy gridaa disperato alla vista della navigatrice accasciata inerme sul pavimento. 
La stronse forte a se chiamando più volte il suo nome, ma niente. 
-Finalmente il farmaco ha raggiunto anche il suo cuore. -
kage osserava divertito la scena dalla polena della Sunny. 
-Scendi da lì non ne hai il diritto!-
-Siamo gelosi anche di una polena!-
-Che le è successo-
-Srmplocemente ora ho anche il suo cuore. Lei è totalmente sotto il mio controllo e per voi è finita!-


Angolo autrice. 
So che è tardi ma il capitolo mi è venuto così e ho deciso di scriverlo prima di scordarlo. Che ne pensate. Continuo dopo una recensione. Un bacione a tutti. 
 

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Capitolo 16
*** Ice heart ***


Angolo autrice. 
Stavolta ho deciso di mettere il mio angolino all'inizio. L'altro capitolo forse era un po' troppo sdolcinato ma vi spiegherò il perché nel mio angolino. 
Scusate se se il capitolo era troppo zuccheroso, ma l'ho fatto solo perché adesso inizia la parte triste( spoiler) e volevo che i due si dessero un ultimo saluto. 
Bene io ho finito l'introduzione e almeno che non me lo chiediate nei commenti non credo di fare altre introduzione all'inizio dei capitoli. Io continuo, come al solito dopo una recensione ciao e aspettatevi di piangere( Hahahaha scherzo)

Kage osservava divertito la scena dalla polena della Sunny. 
Rufy teneva stretta Nami che tremante si stringeva il petto per via del lacerante dolore che la stava tormentando. 
-Che le succede? Parla!-
-Quello che sta provando, mio ingenuo capitano, sono i dolori e le sofferenze che gli abitanti dell'isola hanno provato
per colpa delle precedenti donne di ghiaccio. -
-Ma di cosa stai parlando, cosa sono le donne di ghiaccio?-
-Cedo che non sai proprio niente cappello di paglia. Bene per raccontarti la leggenda devo iniziare dalla mia storia. Tutto ebbe inizio quando ero solo in bambino sognatore di cinque anni. -
-Non me ne frega della storia della tua vita.- disse Rufy già mezzo assonnato. 
-E lasciami finire almeno!- gli urlò  contro Kage con i denti da squalo. 
-Fai come ti pare tanto non ti ascolto.-
-Allora dicevo. Avevo cinque anni e ....

INIZIO FLASHBACK
Un bambino camminava sfiancato in mezzo ad una tormenta di neve. Stava scalando una montagna con i suoi genitori, ma la tormenta li colse all'improvviso e lo fece separare dai suoi genitori. 
"Sono stanco non ne posso più."
La vista di Kage si faceva sempre più appannata. Stava barcollando e non riusciva a capire nemmeno se stesse andando dalla direzione giusta. 
Era troppo per il suo fisico da bambino e si abbandonò  al sonno. 
Riusciva a vedere una luce ma non a raggiungerla cercava di correre ma sembrava che non si muovesse affatto. 
Una fonte di calore gli avvolse la schiena, riusciva a sentire il calore corporeo di una persona avvolgerlo. 
Gli occhi gli si aprirono lentamente. All'inizio la vista era ancora appannata, ma poi tutto si fece più chiaro. 
Una bambina dai capelli bianchi e occhi azzurri lo stringeva in un abbraccio. 
-Non ti preoccupare farò finire la tormenta resisti!-
Svenne di nuovo. 
Al suo risveglio si trovava in una piccola capanna. 
La bambina gli sorrideva a trentadue denti, mentre teneva in mano una ciotola di zuppa fumante. 
-Mangia ti farà passare il mal di testa. -
-G-Grazie.- Kage divenne rosso dalla vergogna. 
-Hahaha dovresti vederti sembri un pomodoro. -
-Non è divertente. - le sbraitò contro. 
-Scusa. - la bambina stava per piangere. 
-No è adesso perché piangi. Scusa non volevo hahah guarda sto ridendo.-
-Davvero, questo vuol dire che ti piaccio!-
-Beh ecco... - la bambina lo guardava con sguardo speranzoso. 
-Ecco si mi piaci!- lo disse tutto d'un fiato. 
La bambina gli sorrise dolcemente porgendogli la mano. 
-Piacere sono Aisu. Ma qui mi conoscono come la donna di ghiaccio.-
-Donna ma se sei solo una bambina. -
Aisu gonfio le guance con aria scocciata. 
-Non è vero sono grande io. -
-Hhhaha che faccia sei proprio una mocciosa. -
FINE FLASHBACK


-Parlammo tutta la notte e ridemmo. Mq in fondo allora eravamo solo dei bambini e quello che successe dopo ci sconvolse entrambi. -
Ma Rufy stava solo guardando preoccupato Nami che si contorceva dal dolore fra le sue braccia. 
-Mi stai ascoltando!- Gli urlo Kage con i denti da squalo.
-Si si hai incontrato una bambina e ti sei innamorato. -
-Io non ho mai detto di essermi innamorato!-
ma Rufy non lo guardava neanche di striscio. 
-Potresti almeno fare finta di guardarmi!-
-Almeno che tu non abbia della carne non c'è ragione per cui ti debba guardare!-
-Continuando la mia storia, qualche anno dopo.....

INIZIO FLASHBACK
-Kage l'abbiamo trovata, abbiamo trovato ice heart. -
"Finalmente ice heart il quote di ghiaccio. Si dice che appartenesse alla regina dei ghiacci e che dia il potere  di controllare il ghiaccio a chiunque lo possegga. 
È come un frutto  del mare ma senza effetti negativi. "
Era a forma di cuore e fatto dal più puro fra i diamanti. quel gioiello rappresentava la bellezza della regina dei ghiacci. 
-Kage sei sicuro di volerlo prendere. -
-Ma cosa dici abbiamo viaggiato solo per questo. Grazie al potere di questo gioiello diventerò re dei pirati. -
Appena Kage prese il gioiello un terremoto colpì l'isola. 
Una tormenta di neve aveva ricoperto tutto. 
Una figura vi emerse. Era una ragazza dai capelli bianchi. 
-Aisu!-
La voce di Kage fu come un sussurro che si mescolò con il vento. 
Quel che accadde dopo lo sconvolse. 
Aisu stava trucidando l'intero suo equipaggio. 
-Mi hai preso il cuore. Ridammelo!-
i suoi occhi erano vuoti e privi di espressione. 

FINE FLASHBACK
-Riuscii a scappare , ma non fui più lo stesso. -
-Sebti capisco che tu abbia sofferto ma cosa c'entra Nami!-
-Non capisci dopo che io le ho rubato il cuore lei per vivere ha dovuto rinunciare alla sua vita ogni anno per far vivere i suoi poteri. -
-E Nami che colpa ha.-
-Lei è la sua reincarnazione. L'ho capito appena ho visto che si stava contorcendo dal dolore. A nessuna era mai capitato prima. Io non posso controllarla e senza me che la comando ci ucciderà tutti. -
Nami aveva smesso di dimenarsi. 
-Allontanati cappello di paglia se ci tieni alla vita. -
Rufy si alzò facendo qualche passo indietro. 
-No io la amo. -
Kage scese dalla polena abbicinando si a Nami. 
-Cerca i membri della tua ciurma. Dovete scioglierle il cuore. Dovete sciogliere ice heart. -
-E tu che farai.-
-Io la terrò  occupata.-
 -No Kage. -
-Non capisci io sono già morto. Sono morto cento anni fa. E ora corri non la fermerò a lungo.-
Nami di stav alzando, intanto Rufy prese a correre alla ricerca degli altri. 
-Ridammelo! Ridammi il cuore.- gli occhi di Nami erano bianchi, stanza pupille. 
Il suo braccio si trasformò in uno spuntone di ghiaccio checolpì in pieno petto Kage.
-Ti amo Aisu!-
Un sussuro quasi inudibile fu quell'ultima  frase ma che Nami sentì  comunque. 
Malgrado tutto non reagì e continuò il suo cammino. 
Avea sete, sete di sangue. 

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Capitolo 17
*** La decisione della ciurma ***


Angolo autrice. 
Anche questa volta il mio angolino ho voluto metterlo all'inizio. Allora per prima cosa volevo scusarmi se in altre storie non ho ancora inserito dei nuovi capitoli, ma non preoccupatevi scriverò tutto sabato e domenica e dalla prossima settimana scriverò come al solito e cercherò di non saltare le settimane. Spero che il nuovo capitolo vi piaccia.  Comunque vi ricordo che continuo dopo una recensione.


Rufy correva verso la piazza della città. 
Lui è i suoi nakama si erano dati appuntamento dopo un'ora. 
"È passata più di un'ora sono sicuro che saranno tutti li. Nami aspetta ancora un po' giuro che ti salverò. "

Intanto Nami camminava a passi deciso verso la direzione presa da Rufy. 
Mentre Kage tentava di fermarla aveva visto chiaramente la direzione presa da Rufy. 
Al suo passaggio tutto si congelava, ormai l'isola stava diventando un'immensa landa desolata e senza vita. 
"Come sono noiosi, non sanno che non possono battermi. "
Un sorriso si formava sul suo viso, ma non era la sua solita espressione quel sorriso era pieno di rabbia e odio. 

-Ragazzi!- Rufy urlava a scuarciagola nel tentativo di attirare l'attenzione dei suoi nakama. 
-Hei Rufy!- gli rispose Chopper felice di vederlo. 
-Rufy hai trovato la mia adorata Nami-chan?-
-Stupido cuoco non vedi che è da solo!-
-Chi hai chiamato stupido marimo?!?-
-Guarda che ti affetto!- 
-Ragazzi adesso basta. -
-Rufy- tutti si girarono stupefatti a guardare il loro capitano. 
-Sei stato veramente tu a parlare. - Usopp guardava a bocca aperta il suo capitano. 
-Rufy dov'è Nami?- Robin si avvicinò a lui. 
-Nami è.... Lei si è trasformata completamente. -
-In che senso completamente?- chiese Franky. 
-il suo cuore si è congelato. Kage aveva detto che dovevamo scioglierle il cuore. - Rufy guardava Robin speranzoso e anche gli altri seguirono il suo esempio. 
-Mi dispiace ragazzi davvero.- 
-Questo vuol dire che ....- Chopper piangeva come una fontana. 
-Vuol dire che la mocciosa è spacciata. -
-Zoro non dire così .- Tentava di dissuaderlo Usopp. 
 -Rufy che facciamo adesso?- Chopper si avvicinò al suo capitano che aveva lo sguardo fisso a terra. 
-Non ci arrenderemo, non senza aver provato a combattere. -
-Vuoi davvero lottare contro Nami. - Franky lo guardava sbalordito, come il resto della ciurma. 
-Se necessario lo farò .-
zoro si alzò da terra. - Non avete sentito gli ordini del nostro capitano, si va a lottare. -
Tutto si girarono a guardarlo- Zoro anche tu?-
Sanji accese una sigaretta e si diresse verso i suoi due nakama. 
-Che aspettate voi altri gli ordini sono ordini. E poi non ho intenzione di rinunciare alla mia Nami-chan-
Robin sorrise e si diresse anche lei verso i tre. 
-R-Robin anche tu!- disse Usopp. 
-Dai Usopp di che hai paura al massimo moriremo, anche se io sono già morto yohohohoho .-
Disse Brook seguito da Franky che faceva una delle sue pose super. 
-Chopper anche tu. -esclamò di nuovo il cecchino vedendo che anche la piccola renna si stava incamminando verso di loro.
-Al momento in cui abbiamo perso Nami era ancora ferita e il mio dovere di medico mi impedisce di abbandonarla. - Si bloccò -E anche il mio dovere di nakama. -
-Che fai Usopp non vieni. - gli parlo Rufy con un sorriso a trentadue denti. 
-Ma scherzi come fareste voi senza il grande e coraggioso capitano Usopp. -
-Bene allora si parte!- Rufy si girò guardando la direzione che li avrebbe condotti alla Sunny e alla sua Nami. 

Intanto Nami procedeva verso la piazza seguita dal suo esercito di scheletri di ghiaccio. 
Il cappello di paglia di Rufy era ancora sopra la sua testa senza che lei se ne accorgesse. 
Era l'unica cosa che sembrava non essere stata colpita dalla sua furia congelante. 

 

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Capitolo 18
*** Nami vs Rufy ***


Angolino dell'autrice. 
Come avrete già capito dal titolo il capitolo di oggi sarà incentrato per la maggiore nella lotta tra Rufy e Nami. Sappiamo tutti che prima Nami non avrebbe avuto possibilità, ma cosa succederà adesso che può controllare il ghiaccio :P. Non vi spoilero più nulla e godetevi la storia. 
P.S= ci sarà un colpo di scena. Continuo dopo una recensione. Baci e alla prossima. 


-Allora ripassiamo il piano. - era la voce di Rufy. 
-Abbiamo un piano?-
-Se non avessi dormito durante tutta la spiegazione forse ora lo sapresti stupido marimo. -
-Zitto cuoco da strapazzo!-
-Come mi hai chiamato prova a ripeterlo se hai il coraggio!-
-Vediamo se quando ti ho affettato riesci a capire meglio. -
-Ragazzi smettetela.- Provava a dissuaderli Chopper. 
-Non intrometterti Chopper!- gli urlarono i due con i denti da scqualo. 
La piccola renna andò subito a nascondersi dietro di Robin. 
-Ragazzi stanno arrivando!-  disse Usopp che faceva da guardia guardando l'orizzonte. 
-Adesso basta litigare! Robin ripeti il piano. - Rufy era finalmente riuscito a separare i due litiganti. 
-Allora i nemici saranno circa 100.000 più Nami. Noi siamo otto quindi dovremo battere circa 14.000 nemici.-
-Aspetta un attimo Robin. I calcoli sono sbagliati, quella cifra e valida solo se noi siamo in sette. - disse Franky. 
-Infatti il nostro capitano si occuperà di Nami. Allora proseguendo, noi non sappiamo come fare per scongelarle il cuore quindi...-
-Ma per quello non basta un microonde?- chiese ingenuamente Rufy. 
-Baka!- un pugno di Zoro ed un calcio di Sanji lo mandarono contro il pavimento. 
-Come stavo dicendo..... Quindi dovremo improvvisare. -
-Sarebbe questo il piano! Potevo pure starmene ancora a dormori dato che non mi senta un granché. -
-Che ti aspettavi stupido marimo, il piano ha voluto organizzarlo Rufy!- disse Sanji mentre si accendeva un a sigaretta. 
-Cosa e voi lo avete lasciato fare!- 
-In fondo e il nostro capitano, no.- disse Brook bevendo l'ennesima tazza di te. 
Soro sbuffò rassegnato. 
-Allora quando si comincia? chiese infine. 
-Adesso.- disse Rufy incamminandosi verso l'esercito di scheletri che stava per raggiungerli. 
"Salverò entrambi i miei due tesori. Lo prometto!"

-Capo qualcosa non va?-
Chiese uno degli scheletri a Nami. Era diverso dagli altri, si trovava a destra della navigatrice sembrava più grosso ed era di color rosso accesso. Mentre alla sinistra di Nami c'era un'altro scheletro però di color verde. 
Entambi avevano notato lo stano cambio di espressione sul volto di Nami. 
-No è solo uno strano presentimento. -
-Secondo me è colpa di quel cappello. Perfavore capo mi conceda l'onore di distruggerlo. -
Stava per prendere il cappello di paglia quando Nami lo afferrò per il polso. 
-Non osare nemmeno sfiorarlo, è mio!-
-V-Va bene capo.- disse il verde terrorizzato dallo stano sguardo assassino della ragazza. 
-Capo li vedo!- disse uno scheletro. 
-Bene la guerra ha inizio!- Nami lasciò la presa sul verde e continuò a camminare verso la meta. 

-Rufy?- chiese Usopp terrorizzato. 
-Dividiamoci io prenderò Nami voi altri sapete cosa fare. Si parte. -
In poco tempo la piazza dell'isola si trasformò in un vero epuro primo ampi di battaglia. 
La ciurma di cappello di paglia combatteva senza tregua mentre il loro capitano avanzava deciso verso Nami. 
-Ci si rivede Rufy. -
-Nami.-
il braccio di Nami si trasformò in una spada ghiacciata. 
Nami iniziò ad attaccarlosenda fargli un attimo di tregua. 
-Nami aspetta..... Non deve .... Andare così!- Rufy tentava di parlare mentre schiavava i colpi di Nami. 
-Troppo tardi Rufy. Dovevate ascoltare Kage e andarvene quando ve ne aveva dato la possibilità. Adesso è finita!-
-Gom Gom jet pistol!- 
ail colpo di Rufy prese Nami in pieno stomaco, scagliandola verso la parete di una casa che si sgretolò dopo l'impatto. 
-Nami!- Rufy corse per aiutarla. 
Nami uscì dalle macerie della casa. 
-Sei incredibile Rufy prima mi colpisci poi mi aiuti. -
-Sei la mia nakama Nami. -
A quelle parole dentro di Nami di formò una furia incontrollabile che non riuscì a spiegarsi. 
La parola che che disse dopo nemmeno lei riuscì a capire il perché l'avesse detta. 
-Solo!- E prese ad attaccarlo con frammento di ghiaccio che le uscivano dalle mani. 

intanto nel cuore della piazza. 
Lo scheletro verde stava per attaccare Robin alle spalle. 
-Non osare toccare la mia Robin- chan!-
Sanji bloccò il colpo del verde con uno dei suoi calci. 
 -Magnifico ci voleva solo un'altra testa di muschio. -
-E tu chi saresti. -
-Mi puoi chiamare il tuo peggio incubo. -
- hahah ma chi ti credi di essere. -
-Se tocchi una delle mie dee questo e quello che succede. -
E con un calcio spedì il verde contro il pavimento. 
-Ma guarda il cuoco da strapazzo si è trovato un avversario. -
Zoro osservava la scena da lontano. allimprovviso un colpo di spada lo stava per colpire, ma lo spadaccino riuscì a bloccarlo in tempo. 
-E tu chi sei?- chiese Zoro allo scheletro rosso. 
-Sono il braccio destro del capo. -
-Ma guarda la mocciosa si è trovata dei leccapiedi. -
-Come mi hai chiamato!- e subito partì una lotta tra i due spadaccini. 

Tornando da Rufy: 
-Solo? Che intendi dire. -
-Tu non capisci , non hai mai capito. -
-Nami io....- un colpo della mano/spada di Nami lo trafisse dritto nello stomaco. 
-Così impari.- ma il sorriso soddisfatto di Nami si trasformò in un'espressione di stupore. 
Rufy la stava abbracciando. 
-R-Rufy che fai.-
-Nami io capisco, io ti.... ti amo!-
Lultima parola la urlò come a volerla far sentire a tutto il mondo. 
-Rufy!-
La presa di Rufy si faceva sempre meno salda fino a che le sue biacco a non cedettero completamente. 
-Rufy rispondi! -
-rispondi!..... Per favore scusa.-
l'ultima frase fu quasi un sussurro. 
Nami si lasciò cadere a terra stringendo a se il suo capitano. 
-Ci sei riuscito. Mi hai sciolto il cuore. - disse piangendo. 

 

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Capitolo 19
*** Morto? ***


Angolo autrice 
ciao a tutti ragazzi ti eccomi puntuale come la morte. Si perché forse qualcuno morirà. Avrei dovuto fare un altro capitolo prima di partire me mi si era inceppato internet quindi Scusatemi. Allora in questo capitolo finirà la guerra e succederà anche dell'altro. Spero vi piaccia un bacione e continuo dopo un commento.

-Rufy !- 
Ad ogni secondo che passava il volto di Nami si copriva di lacrime che a contatto con il suolo si riunivano compattandosi fino a formare un cuore di ghiaccio. 
Nami afferro quello strano gioiello pronunciando- Ice heart!- 
-È tutta colpa tua. Se tu non esistessi Rufy non sarebbe in fin di vita e tutto sarebbe come prima. - 
Così dicendo gettò il cuore verso una pietra, facendolo spezzare in due. 
Nami provò un lancinante dolore al petto. 
Dal cuore uscì una strana nebbia che prese forme femminili. 
-Come fa ad essere colpa mia. Sei tu che lo hai colpito. Sei tu la causa di tutto non io. Non sfogarti con me in fondo ormai questo e parte del tuo cuore se vuoi ucciderti puoi anche distruggermi - disse la donna.  
Nami scoppiò in lacrime per l'ennesima volta. 
-Hai ragione, avrei dovuto andare con Bellmere e i miei nakama sarebbero salpato sani e salvi. -
-In fondo la mia presenza non ti è stata del tutto inutile. -
Nami alzò lo sguardo confusa-Che vuoi dire?-
-Senza di me non ti saresti mai resa conto di amarlo.-
Disse indicando Rufy. 
Infine scomparve come era venuta e il cuore si unì di nuovo. 
-Devo portarti da Chopper.  -
Nami si mise a trasconare il corpo del suo capitano verso la piazza e mentre andava prese anche L' ice heart. 

Intanto nel campo di battaglia. 
-Stupido umano non puoi competere con un non morto. -
-Tu parli troppo per i miei gusti. - Disse Zoro con la sua katana in bocca. 
Lo spadaccino aveva attaccato lo scheletro con varie mosse ma le spade non sembravano avere effetto. 
"Accidenti pensa Zoro cosa sconfigge uno scheletro di ghiaccio? Ma certo fuoco mi serve il fuoco. "
Pensato ciò Zoro si guardò in giro alla ricerca di qualcosa di infiammabile, quando vide una botte colma di petrolio. 
-che c'è cerchi un posto dove nasconderti. -
-Ti piacerebbe!-
Zoro tentava di distrarre l'avversario indietreggiando verso il petrolio.
quando fù abbastanza vicino ci affondò la sua spada. 
-Accidenti è congelata!-
usopp stava osservando la scena da lontano e decise di aiutare l'amico. 
- Stella uccello di fuoco. -
La pallina lanciata da Usopp si ruppe formando un uccello di fuoco che colpì direttamente il barile di benzina. 
-Centrato!- Ma la felicità di Usopp durò poco.  
Infatti il barile prese fuoco e poco dopo esplose.  
Zoro fu scaraventato contro una casa mentre lo scheletro si sciolse all'impatto. 
-Sei pazzo! Che volevi fare uccidermi!-
-Bhe in fondo l'ho sconfitto no!-
-Ma io ti affetto. -
E così Usopp iniziò a scappare seguito dallo spadaccino.-

Dall'altra parte della piazza. 
-Diable jump!-
-Tutto qui quello che sai fare. Mi aspettavo di più da uno dei  membri migliori della ciurma di cappello di paglia. -
lo scheletro verde aveva mangiato il frutto del mare FormForm, che gli consentiva di prendere la forma di qualunque animale. 
-Trasformarti in serpente non ti servirà!-
-Inutile umano un solo tocco del mio veleno e sei spacciato!-
-Io non credo. Sky jump. 
Sanji spiccò il volo ma il serpente lo afferrò per una gamba facendolo atterrare bruscamente a terra. 
-Sei finito!-
Si stav lanciando contro il cuoco ma un centinaio di mani lo bloccarono suo posto. 
-Grazie Robin.-
Sferrando un ultimo Diable jump Sanji riuscì a frantumare lo scheletro. 

Tutta la ciurma cercava di resistere agli scheletri, ma erano ormai tutti allo stremo. 
-FERMI!-
Gli scheletri si bloccarono di colpo e caddero a terra come giocattoli senza vita. 
-Nami!- gridò Chopper riconoscendo la ragazza. 
-Chopper aiuto!-
La renna si bloccò di colpo riconoscendo anche il suo capitano. 
Raggiunta il resto della ciurma Nami perse le forze e svenne. 

Nami aprì lentamente gli occhi ancora un po' stordita. 
Riusciva a sentire delle voci venire da fuori. 
-No! non può essere morto!-
-Zoro?-Nami riconobbe la voce dello spadaccino. 
-Morto?-
Finalmente riuscì a riconoscere la stanza in cui era: l'infermeria. 
Al suo fianco c'era un altro letto. 
Ma nami venne un tuffo al cuore vedendo che sul letto c'era un corpo coperto da un lenzuolo. 
Sollevò piano la coperta scoprendo il volto senza vita del suo capitano. 
-R-Rufy?-
Scoppiò in lacrime. 
-E colpa mia sono io che ti ho ucciso. Rufy!-
Stava per ricoprirgli il viso quando vide che aveva ancora in mano ice heart. 
-Ho trovato!-
Nami coprì anche il petto del capitano poggiandoci sopra ice heart. 
Il cuore di ghiaccio entrava lentamente dentro Rufy superando la pelle senza didficoltà. 
Ogni millimetro era una sofferenza per Nami che si accasciò a terra per il dolore. 
Cercò di sollevarsi a stento reggendosi al letto del capitano. 
-Rufy? Rufy di qualcosa. -
Non vedendo alcuna reazione nel ragazzo scoppiò di nuovo in lacrime. 
Quando una mano le accarezzò la guancia asciugando le sue lacrime. 
-Rufy! Sei vivo!- e si fiondò ad abbracciare il suo capitano. 
Sentendo le parole di Nami anche il resto della ciurma entro dentro la stanza e tutti si rallegrarono vedendo il loro capitano ancora vivo. 

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Capitolo 20
*** Il ghiaccio non si ferma. ***


Usopp e Chopper si gettarono contro il loro capitano schiacciando sia Nami che Rufy. 
Ma dopo pochi secondi un pugno della navigatrice scaraventò Usopp a terra e Chopper si allontanò terrorizzato. 
-che volevate fare spiaccicarci!-
Gli urlò contro Nami con i denti da squalo. 
-Dai mocciosa non dire che non sei felice anche tu!- le disse Zoro con aria provocatoria. 
Nami arrossì di colpo -C-che vuoi dire?-
zoro si mise a ridere seguito da Rufy. 
-E anche ti che hai da ridere!-
Si rivolse al capitano con uno sguardo omicida. 
-Ehi ragazzi ma dov'è finito Franky ?- Chiese il piccolo Chopper. 
-Chopper ha ragione, e adesso che me lo fate notare non vedo neanche Sanji e Brook. - disse Nami. 
-Frenky ha detto che voleva provare a spaccare il ghiaccio che circonda la Sunny e ha costretto gli altri due ad aiutarlo. - Rispose Robin con un sorriso sulle labbra. 
-Allora che stiamo aspettando andiamo ad aiutarli!- disse Rufy con un sorriso a trentadue denti in viso. 
-Rufy non puoi muoverti, insomma fino ad un attimo fa eri...eri..- Chopper fu interrotto dal capitano. 
-Chopper non preoccuparti è passato no!- e concluse con un enorme sorriso. 
Chopper si mise a piangere come un bambino. 
Me con gran sorpresa di Rufy anche Usopp e Nami stavano piangendo, mentre Robin sorrideva e Zoro schiacciava un sonnellino. 
-Ragazzi che avete?-
-Non lo capisci baka. Stavi per morire e non riesci a capire perché piangiamo!- è detto ciò gli diede un pugno che lo scaraventò contro una parete. 
Tutti si misero a ridere a quella scena perfino Rufy. 
-Su ora andiamo da Franky. -disse Usopp. 
 -Diable Jump. -
una specie di terremoto fece scuotere la nave. 
-Cos'è successo?- disse Nami mentre correva fuori a vedere. 
-Nami aspettaci.- disse Usopp, seguito dagli altri. 
Usciti fuori videro Nami che aveva appena riempito di pugni i tre malcapitati. 
-Nami-swan mia adorata sei ancora più carina quando ti arrabbi.- disse Sanji ancora a terra dolorante. 
-Senti Nami forse non è il momento adatto per chiedertelo ma mi faresti vedere ...- e un'altro pugno colpi Brook ancor prima che potesse finire la frase. 
-Non mi sento più i muscoli, anche se io non c'è lo ho yohohohoho -
Robin intanto si avvicinò a Franky. 
-Allora Franky come procede la rottura dei ghiacci ?-
il povero cyborg si rialzò a fatica. 
-Non bene. Il mare è congelato per più di un chilometro oltre la costa e fino ad ora siamo riusciti a spaccarne solo dieci meti. E c'è anche un'altro problema, il ghiaccio sembra avanzare invece di diminuire. -
-Robin io non capisco spezzata la maledizione il ghiaccio non doveva sciogliersi?-Chiese Usopp. 
-Già ormai Nami è guarita e ice heart non c'è più. - commentò Chopper. 
-No Chopper come puoi vedere Nami ha ancora i capelli bianchi, questo vuol dire che ice heart è ancora vivo.-
A Nami si gelò il sangue a sentire quella frase. 
-Allra cosa dovremmo fare?- chiese un po' titubante alla sua sorellona. 
-Credo che dovremmo trovare ice heart e distruggerlo...- Nami perse un battito- ..ma per essere sicura questa notte leggerò ancora il libro. -
-Si sta facendo buio meglio rientrare. E per festeggiare oggi cucinerò una doppia razione di carne. -
Rufy si mise a saltare dalla gioia mentre Sanji andava in cucina. 
-Robin dove vai?- chiese Nami. 
-A leggere il libro prima trovo la soluzione prima ce ne andiamo da quest'isola-
-Va bene più tardi ti porto la cena prima che Rufy finisca tutto. -
le due si misero a ridere insieme per poi tornare ogni una al proprio posto. 
Arrivata in cucina Nami si sedette al solito posto. 
Zoro si era già messo a dormire, Usopp cercava di proteggere la propria razione di carne da Rufy intanto che raccontava una delle sue storielle a Chopper, Brook sorseggiava una tazza di the e Sanji continuava a cucinare. 
-Franky dov'è?- chiese Nami. 
-Ha detto che voleva provare a costruire un macchinario per far sciogliere la neve senza che i calci di Sanji la danneggino ulteriormente. - rispose Usopp - dopo io è Chopper andiamo ad aiutarlo. 
-Ragazzi mi da che vengo anche io con voi, poi non ho altro da fare yohohohoho. Se continuo così mi sa che morirò di noia anche se io sono già morto yohohohoho .-
-Dato che dopo volete uscire dopo portatevi dietro anche Zoro. Almeno non ci disturberà con il suo russare. - dise Nami scocciata. 
-Tu Sanji che farai?-chiese Rufy con la bocca piena di carne. 
-Oggi è il mio turno di stare di vedetta, ma prima devo finire di pulire la cucina. -
-Se vuoi oggi pulisco io.- disse Nami. 
-Mia dolce Nami-swan tu si che sei un vero angelo. - diceva Sanji con gli occhi a cuore. 

Poco piu tardi
Nami e Rufy erano gli ultimi presenti sulla stanza.  
Mentre Nami lavava i piatti Rufy continuava a mangiare la carne. 
-Sentì Rufy posso dirti una cosa?-
-Certo.-
-Allora, da dove comincio. Ecco io ho paura, paura di perderti, tu non sei vivo grazie ad un miracolo, ma perché io ho sostituito il tuo cuore con ice heart. E adesso scopro che l'unico modo per andarcene da quì e distruggere ice heart. Rufy io ti amo e... Ma tu stai ascoltando?-
-...-
-Rufy?-
Nami si girò vedendo che Rufy stava dormendo. Una vena pulsante comparve sul suo volto. 
-BAKA!- e con un pugno lo scaraventò a terra. 
-Ahi Nami che ti è preso?-
Ma la ragazza se ne andò sbattendosi la porta alle spalle. 


Angolo autrice. 
Ed eccomi con anche questo capitolo, spero vi sia piaciuto anche questo. E continuo dopo la prossima recensione. 

 

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Capitolo 21
*** La soluzione sbagliata. ***


Angolo autrice. 
Oddio due capitoli in un giorno ci manca solo che scriva anche il terzo. Beh oggi non avevo altri programmi quindi ho detto perché no. Questo capitolo avrà una solpresa che vi farà dire "noooooo" non vi spoilero altro quindi ciao e buona lettura. 

Il mattino seguente. 
-Rufy mi spieghi una cosa. -
-Si che c'è Zoro?-
Rufy stava facendo pesca sul ghiaccio mentre Zoro cercava di dormire appoggiato alla Sunny. 
-Mi dici perché la mocciosa non ti parla da ore e ogni minuto si gira per guardarti storto. -
-Davvero non l'avevo notato. -
-Non cercare di mentire al tuo braccio destro Rufy. Dì la verità. -
Bastarono queste parole per far trasformare il sorriso di Rufy in un'espressione insicura. 
-non lo so Zoro. Ieri Nami voleva dirmi una cosa, ma mi sono addormentato e non sono riuscito a sentirla. -
-E così oggi lei è più arrabbiata di una furia. -
-Già. -
zoro si alzò dal ghiaccio e si allontanò. 
-E ora dove vai?-
-La neve è fredda me ne vado in cabina. E tu rifletti capitano, sono sicuro che un'idea su cosa doveva dirti Nami ti verrà. -
-Uffa uggi sono tutto strani. -
E detto ciò tornò alla sua pesca sul ghiaccio. 

Poco dopo. 
Franky E Usopp stavano provando a sciogliere il ghiaccio con il macchinario che avevano costruito. 
Sanji preparava delle granite con la neve che circondava la nave, Nami solprende a Chopper formando dei fiocchi di  neve grazie ai suoi poteri, Brook cantava una serenata, Rufy cercava di rubare qualche granita mentre Zoro si allenava. 
Ma tutti furono interrotti da Robin. 
-Ragazzi ho scoperto come annullare la maledizione.-
tutti i mugiwara si girarono verso l'archeologa per ascoltare più attentamente. Tutti tranne Nami che ascoltava con il volto che guardava in basso. 
-Basta solo trovare ice heart e rimetterlo nella roccia da cui lo aveva preso Kage. -
-Fermeremo la maledizione proprio come è cominciata ottima idea Robin-chan-
-La date facile voi mi dite come troviamo ice heart e la roccia su cui rimetterlo. -
Chiese Usopp. 
-Facile sarà Nami con i suoi poteri a guidarci. - disse Robin. 
-C-cosa?-  disse Nami indietreggiando. 
-Nami che hai stai male? Aiuto un dottore presto un dottore. Aspettate sono io il dottore. -
-Io non posso.-
-Nami?- disse Rufy tenendo la da dietro per la spalla.  
A quel contatto Nami sobbalzò. 
-Mi dispiace. - è detto ciò prese a correre verso il bosco. 
-Nami aspetta. Gomu gomu no!-
ma Nami usò i suoi poteri per bloccare l'attacco di Rufy facendo bloccare il suo braccio in un muro di ghiaccio. 
Ma c'era ancora il resto cella ciurma a seguirla. Così fece salire una fitta nebbia per la quale i mugiwara dovettero fermarsi. 
Tutti tornarono alla Sunny affranti. 
Rufy stava ancora tentando di togliere il suo braccio dal giacchio. 
-Ehi ragazzi un aiutino!-
-Danji pensaci tu.- disse Usopp. 
E con un calcio Sanji frantumò il muro di ghiaccio per poi tornare a fumarsi una sigaretta. 
-Ragazzi mi dite dov'è Zoro?- chiese Chopper. 
-non ditemi che...- cominciò a dire Usopp. 
-Si è perso. - aggiunsero tutti gli altri in coro. 

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Capitolo 22
*** Fine ***


 Angolo autrice. 
Ed eccomi dopo un grosso periodo di attesa, ormai siamo agli sgoccioli la storia sta per finire purtroppo. Beh godetevi anche questo capitolo in attesa dello imminente fine( dato che ho commentato prima di scrivere il capitolo non so se questo è l'ultimo). Mi mancherete un casino, ma non preoccupatevi perché io continuerò a scrivere runami. 

Nami continuava a correre senza sosta verso il bosco, fino a quando non giunse un immenso altare di pietra contenente nel mezzo un incavatura a forma di cuore. 
-Il piedistallo che conteneva ice heart, non avrei mai creduto di trovarlo così a caso. Forse Robin aveva ragione, forse sono stati proprio i miei poteri a portarmi fin qui.- tirò un sospiro mentre tentava di liberare l'altare dalle piante rampicanti che lo ricoprivano. 
Percorse con le dita l'incavatura di ice heart e i suoi pensieri andarono dritti a Rufy. 
Si ricordò tutti i momenti passati insieme, ad iniziare da quando l'aveva liberata da Arlong. Si ricordò anche delle volte che lui l'aveva baciata- Prima o poi dovrei dartelo io un bacio non credi?-  disse a se stessa. 
-Beh non credo che al nostro capitano farebbe piacere se mi baciassi no?-
Nami di girò di scatto -Zoro? Che ci fai qui?-
-Mi pare ovvio ti ho seguita.-
-Secondo me ti sei perso e ti sei imbattuto in me per caso!-
-Ma non dire sciocchezze.- rispose Zoro con aria evidentemente preoccupata. 
" mi sa che ho colto nel segno" pensò Nami. 
-Nami perché sei scappata? Non vuoi andartene anche tu da questo luogo?-
-Si, ma io.....-
-sentì non so cosa stia succedendo ma so che gli alti sono molto preoccupati per te, quindi torna alla Sunny Nami. Torna dalla tua famiglia.-
quellultima parola la spiazzò completamente. Non credeva che Zoro potesse dire  parole talmente sensate e sensibili. 
Poi rivolse di nuovo lo sguardo allo spadaccino che se ne stava andando. 
-Quella è la direzione sbagliata baka!- gli urlò con i denti da squalo. 
-Certo volevo solo verificare se tu lo sapevi. -
-si come no.- sospirò rassegnata. 
-Ehm Zoro !-
Lo spadaccino si fermò di scatto. 
-Grazie.-
Zoro continuò a muoversi ma Nami sapeva che stava sorridendo. 
Quando se ne fu andato dalla sua vista Nami tornò a guardare l'incavatura nella pietra. 
-e ora che faccio.-
un vento gelido le colpì il collo e lei vide di nuovo quella figura femminile....

zoro era tornato ormai da tempo alla Sunny e gli altri discutevano ancora sul da farsi
-Non possiamo lasciare la mia Nami-swan in quel bosco!- urlava Sanji. 
-Non dimentichiamo che è stata lei ad andarsene.- diceva Robin. 
-Non è che avrà voluto abbandonare la ciurma?-
-Chopper non dire sciocchezze.- lo rimproverò Usopp. 
-si ma...- la piccola renna si girò verso il bosco. -Guardate!-
una donna si stava avvicinando alla Sunny. 
Capelli arancioni. 
Sorriso smagliante. 
Vestito azzurro. 
Occhi nocciola luccicanti. 
-Nami!- gridarono tutti in coro. 
Tutti le si fiondarono no al collo per abbracciarla, tranne Zoro e Robin che guardavano ridendo in disparte. 
Chopper piangeva dalla felicitá insieme a Sanji. 
-Nami mi spieghi come hai fatto a tornare normale?- chiese Usopp. 
-Beh ecco è successo tutto nel bosco...-

FLASHBACK
-Di nuovo tu, cosa c'è questa volta sono occupata. -
-Se continui a guardare quella statua non combinerai mai niente. -
-Allora me lo dici tu che fare!- le gridò Nami con i denti da squalo. 
-È molto semplice devi solo creare un'altro ice heart.-
-Che! Ma sei impazzita e come faccio secondo te!-
-Devi strapparti un pezzo di cuore e congelato con i tuoi poteri.-
-Sai non credo che funzionerà.-
-Fifona.-
-Checcosa hai detto!!!- urlò di nuovo Nami. 
-Allora dimmi vuoi che Rufy muoia! Vuoi finire come me, ad essere uno spirito che vaga alla ricerca della pace. Nami ti prego salva i tuoi nakama, salva me!- lo spirito stava piangendo. Si accasciò a terra tentando di asciugarsi le lacrime. Nami le poggiò una mano sulla spalla. 
- Non preoccuparmi e dimmi come fare.-
la ragazza la guardò speranzosa,- con i miei poteri di spirito dovrei riuscire a prendere il tuo cuore. -
detto ciò il fantasma prese il cuore di Nami e tentò di prenderne un pezzo. 
Faceva male ma Nami tentò di non urlare mordendosi il labbro. 
-ecco tieni.- Nami prese quel pezzo ancora pulsante e lo congelò. 
Infine lo mise nel poedistallo. 
-Ora che faccio?- si virò verso la ragazza che si stava dissolvendo piano. 
Le stava sorridendo e Nami ricambiò il sorriso. 
Poi guardò verso il villaggio, tutte le anime tormentate degli abitanti del villaggio stavano salendo verso il cielo. 
Nami prese in mano una ciocca di capelli notando che era tornata rossa , sorrise e si diresse verso la Sunny. 

-wow!- Usopp era a bocca aperta. 
-Questo vuol dire che possiamo salpare di nuovo?- chiese Rufy. 
-Esatto guardate.- disse Nami sorridente indicando il mare ormai sciolto. 
-Fantastico!- disse Rufy con gli occhi a stella. 
Tutti di diressero verso la Sunny, tranne Rufy che fu bloccato da Nami. 
-Che c'è?-
chiese Rufy. 
Nami gli prese il viso tra le mani per baciarlo, come non aveva mai fatto prima e Rufy ricambiò. 
-Hei piccioncini sbrigatevi che si salpa.- diceva Usopp. Tutta la ciurma li guardava , mentre Franky tratteneva Sanji dall'ammazzare Rufy. 
Il caritano allungò il braccio verso la polena e prendendo anche Nami gridò. 
-Si salpa!!! -
TO BE CONTINUED!

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