I’m gonna pick up the pieces, And build a Lego house

di GingerAngel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Yellow raincoat ***
Capitolo 2: *** Ed Sheeran ***
Capitolo 3: *** Give me Love ***



Capitolo 1
*** Yellow raincoat ***


 

 

 

 

 

Is it any wonder that the stars shine out for you?
Float down
Like autumn leaves
Hush now
Close your eyes before the sleep
And your miles away
And yesterday you were here with me

 

 

 

Novembre.

 

Il tipico mese in cui il freddo venticello e gli alberi spogli preannunciano l'arrivo dell'inverno e della stagione natalizia. I negozi iniziano a riempirsi in vista di chi,in anticipo,decide di accorciare i tempi e acquistare regali e doni in vista del natale. I bar e i pub si riempiono di coppiette innamorate,giovani adolescenti in cerca di pettegolezzi,ragazzi e ragazze in cerca di consolazione attraverso l'alcool.

Questo era il tipico paesaggio che si poteva scorgere attraverso gli enormi finestrini dell'autobus londinese che percorreva l'intera città.

Su uno di quei sedili vi era seduta una ragazza,sulla ventina. Aveva lunghi capelli color cioccolato,la pelle candida e chiara,un viso su cui spiccavano due enormi occhi azzurri rivolti pensierosi aldilà del finestrino...

 

 

 

When the wind blows, and the sun goes away
And the sand fall, stormy day, it’s a destroyer, this is for you
And as it pours down, the water sprinkles off my chest, it’s destroyer, it’s likeis to ya

 

Le parole di Yellow Raincoat continuarono a risuonare nella mia mente,Justin Bieber aveva ragione, con questa bruttissima pioggia mi servirebbe un impermeabile,ma come al solito mi toccherà correre come una pazza per raggiungere il mio appartamento. Scesi dal bus e inizia a correre come non mai per evitare di bagnarmi,cosa che,alla fine,non servì a niente poiché mi ritrovai praticamente fradicia a dover asciugare tutto l'ingresso di casa mia da quanto sgocciolavo.

Tornai a casa,feci la doccia e iniziai a controllare i messaggi,ce n'era uno della mia migliore amica Jess “ Ehi Kat,ricordati che stasera c'è il ritrovo al Vintage,ti passo a prendere alle 21. Xoxo”. Subito dopo aver letto messaggio,guardai l'orologio.

Erano le 20:30.

Avrei sicuramente fatto tardi ma per non perdere tempo andai a cambiarmi e riuscii a prepararmi giusto in tempo al suono del campanello ,che segnava l'arrivo della mia migliore amica.

Fiondai in macchina e Jess mi guardo esterrefatta, “Cosa c'è ?” borbottai acida, “ Niente,ma quel vestito a fiori? “ Rispose. Dato che avevo fatto tardi mi misi il primo indumento che mi era capitato sotto gli occhi,era un vecchio vestito color rosa confetto con dei motivi floreali,sopra un cappotto color panna. “Dai,almeno sono in sintonia con il nome del locale” continuai,” Non ti sta affatto male,farai di sicuro colpo.” Finì lei.

Arrivate al locale notai immediatamente l'enorme cartellone delle esibizioni,eravamo finite in un locale per artisti emergenti. Su quest'ultimo vi era scritto in grande “Ed Sheeran”.



Spazio Autrice
Ehi.
Ho deciso di scrivere questa fanfiction come mio regalo di compleanno *Tanti auguri a me!*
Spero vi sia piaciuta come "introduzione",gli altri capitoli saranno sicuramente più lunghi.
Spero di trovare qualche recensione,si accettano critiche. Anche perché penso di continuare la storia in base alle visualizzazioni e alle recensioni.
P.s ho già scritto il secondo capitolo ma è in revisione,in settimana dovrei postarlo.
Buona serata :)

 

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Capitolo 2
*** Ed Sheeran ***


 

“Ed Sheeran”

Che razza di nome era? Non l'avrei dato neanche al mio gatto.

Speriamo canti almeno bene,pensai.

Continuai la serata a divertirmi,bevendo shot di vodka e facendo la stupida con i miei amici, oltre Jess c'erano anche Alex,il ragazzo di Jess; Amber , Jhosh e Peter. Andavamo al liceo assieme e abbiamo continuato a frequentarci,finendo per diventare inseparabili.

Stavamo ballando a ritmo di musica house,c'era un atmosfera da discoteca,nonostante fosse un pub.

Ad un certo punto la musica venne interrotta dalla presenza di un ragazzo che si sedette su uno di quei alti sgabelli da bar posizionato su un piccolo piedistallo che fungeva da palco.

Insieme a lui salì un vecchio signore dalla tenuta da barista e lunghi baffi grigi,molto probabilmente era il proprietario del locale dato la sua aria vintage.

“Ed ecco a voi signori e signore il nostro nuovo talento,Ed Sheeran” annunciò il proprietario,per poi lasciare spazio al ragazzo.

 

“Little Bird” aggiunse il ragazzo

 

If we take this bird in
With its broken leg
We could nurse it
She said
Come inside
For a little lie down with me
If you fall asleep
It wouldn’t be the worst thing
But when I wake up
Your make-up is on my shoulder
And tell me, if I lie down
Would you stay now
And let me hold you?

 

 

Solo dopo l'inizio della canzone notai il cantante,Ed Sheeran,la sua voce era profonda e dolce allo stesso tempo,i suoi capelli stupendamente arancioni e scompigliati,i suoi occhi azzurri sembravano diamanti,il suo sorriso illuminava tutto il locale.

 

But if I kiss you
Will your mouth read this truth?
Darling, how I miss you
Strawberries taste how lips do
And it’s not complete yet
Mustn’t get our feet wet
Cos that leads to regret
Diving in too soon
And I’ll owe it all to you
My little bird
My little bird

 

Ad un certo punto si volto versò di me e mi sorrise,era come se non ci fosse nessuno,tranne lui e la sua voce.

 

 

If we take a walk out
In the morning dew
We could lay down
So I’m next to you
Come inside
For a little home-made tea
If you fall asleep
Then at least you’re next to me
And if I wake up
You see, it’s late, love
Go back to sleep
I’m covered by nature
And I’m safe now
Underneath this oak tree
With you beside me

But if I kiss you
Will your mouth read this truth?
Darling, how I miss you
Strawberries taste how lips do
And it’s not complete yet
Mustn’t get our feet wet
Cos that leads to regret
Diving in too soon
And I’ll owe it all to you
My little bird
My little bird
My little bird
My little bird


“Ehi Kat. Tutto ok?” a distrarmi fu Jess,che mi guardava preoccupata. Ero come caduta im uno stato di trance.

“Hm,si. Bravo eh?” Rritornai a guardare Ed che continuava a cantare.

“Già,senti io e Alex torniamo a casa,si è fatto tardi. Ciao”,da brava amica la salutai con un dovuto abbraccio e continuai ad ascoltare Ed.


 

And of all these things
I’m sure of
I’m not quite certain
Of your love
And you made me scream
But then I made you cry
When I left that little bird
With its broken leg to die

But if I kiss you
Will your mouth read this truth
Darling, how I miss you
Strawberries taste how lips do
And it’s not complete yet
Mustn’t get our feet wet
Cos that leads to regret
Diving in too soon
But I’ll owe it all to you
My little bird
My little bird woah oh oh
My little bird
My little bird
You’re my little bird

 


 

Alla fine dell'esibizione mi accorsi che nella sala eravamo rimasti in pochi: alcuni vecchi ubriachi,coppiette in cerca di un posto in cui stare in intimità nella caotica Londra,ragazzini in piena crisi adolescenziale scappati da casa e universitari completamente ubriachi tra cui Josh e Peter. Diedi una mano a entrambi per aiutarli ad alzarsi,ma non ci riuscì. Così mi voltai in cerca di aiuto,in contemporanea si girò Ed e guardandomi capì la situazione, si volto per finire il suo bicchiere colmo di birra e si diresse verso la mia direzione assieme alla sua chitarra protetta dalla custodia. Si avvicinò e sorridendo mi chiese “Bisogno di aiuto?” di tutta risposta feci un accenno con la testa e prese Peter sulle spalle,varcammo la porta che dava all'esterno e chiamai un taxi dato che la mia macchina era dal meccanico. Gettai Peter e Josh nell'auto e mi voltai per salutare Ed,visto che era stato carino con me “Bhe,ti ringrazio... Ed sheeran?” , “Edward, ma chiamami pure Ed...” , “Katherine,chiamami pure Kat” sorridemmo entrambi,dopodiché presi il taxi e tornai a casa.


 


 

 

Spazio autrice

Come capitolo non è un granché, ma dal prossimo le cose inizieranno a diventare più interessanti. Mi scuso per il ritardo,buona serata a tutti :)


 


 

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Capitolo 3
*** Give me Love ***


GIVE ME LOVE.



Mi svegliai ancora in preda alla sbornia della notte precedente,convinta che fosse l'alba mi precipitai sotto la doccia e feci colazione con la calma più assoluta. Mi vestii e controllai l'orologio: 9:30,le lezioni erano già cominciate da un bel pezzo quindi mi precipitai in compagnia del mio iPod sul pulman e mi diressi verso l'università.

Alla fine delle lezioni aspettai Jess,che frequentava con me l'università e ci incamminammo verso il burger king che dava di fonte alla stazione della metro:

“Cos'è successo dopo che me ne sono andata?” iniziò lei.

“Niente di che, le solite cose: Peter e Josh completamente ubriachi...” risposi completamente annoiata.

“Si ma io intendevo con il cantante..” ribatté lei

“Ah,niente... Mi ha dato una mano a caricare i due pesi morti sul taxi...” cercai di essere indifferente ma lei continuava a mandarmi occhiatacce di chi ha brutte intenzioni.

“Andiamo Kat,sono la tua migliore amica,le vedo certe cose... Cosa ne pensa Michael di questo?”

Touché.

Michel era il mio “ragazzo”, ci saremo dovuti sposare tra 2 mesi,costretti dai nostri genitori. I nostri genitori e parenti avevano interessi economici reciprochi e se io lo avessi sposato gli interessi e i guadagni sarebbero duplicati.

Io fingevo di amarlo,ogni istante della mia vita. Io volevo avere qualcuno vicino che mi amasse veramente,che non si soffermasse solo ai soldi o al sesso. Anch'io mi meritavo una persona che mi facesse battere fortemente il cuore,che non mi tradisse,come era già successo.

“Mi ha tradita parecchie volte e lo sai. Sono stufa di essere usata solo come oggetto e ho bisogno di qualcuno che si interessi veramente a me,quindi...” proseguimmo a parlare finché il grigio cielo di Londra non divenne completamente blu,dopodiché mi fiondai a casa in cerca di pace e riflessione.

I giorni passavano e non facevo altro che pensare al nostro incontro,così semplice ma toccante. I suoi capelli arancio-rosso rimasero impressi nella mia mente come niente prima d'ora.

Ma tutto ciò era assurdo,mi sarei dovuta sposare a breve e mi ero invaghita di un altro uomo.

Michael aveva notato il mio cambiamento d'umore e iniziò a farmi l'interrogatorio su tutto quello che mi era successo,accennai solo su Ed non volevo si facesse strane idee.

“Amore,sono seriamente preoccupato. Perché sei così fredda e pensierosa?” mi chiese voltandosi e afferrandomi dai fianchi,pensava di potermi sollevare l'umore con del falso affetto.

“Sto bene,ma lasciami in pace” gli dissi con aria apatica scansandomi dalla sua presa.

“Eddai” si avvicinò e mi strinse più forte che poté e tentò di togliermi la maglia.

“Ti ho detto che non ho niente vattene!” gli urlai contro e cercai di aprire la porta che dava sul corridoio del lussuoso appartamento nel centro londinese,ma una mano mi strinse tango da graffiarmi il bacino. Michael chiuse la porta sbattendola e trascinandomi dentro. Mi sbattè sulla porta e con la mano iniziò a togliermi la maglia per poi passare ai pantaloni,mentre mi baciava.

La mia faccia era completamente distrutta dalle lacrime e nonostante ciò lui continuò,trascinandomi a forza nella camera da letto.

Quella sera,quando finalmente Michael ,stremato, si addormentò ebbi l'occasione per scappare da quell'inferno così presi l'ascensore e mi fiondai sotto la pioggia notturna di Londra. In giro non c'era quasi nessuno, apparte qualche studente adolescente ubriaco e giovani amiche a braccetto in cerca di compagnia per la sera. Decisi di andare a bere,bere per dimenticare. Lo odiavo,odiavo tutti e tutto ma non potevo fare niente,se non bere e dimenticare. Mi fiondai nel primo locale che trovai e mi sedetti al bancone,davanti a me una ragazza dagli occhi neri come la cenere e i capelli del medesimo colore raccolti in una coda mi sorrise,forse aveva capito. Aveva capito che ero rotta,distrutta,stanca. Volevo morire. Ma lei mi sorrise,forse perché aveva notato l'enorme livido violaceo contornato dai graffi vicino al collo.

“Posso aiutarti dolcezza?” mi chiese.

“bourbon” risposi e le ricambiai il sorriso.

“adatto per chi deve dimenticare” mi porse un bicchierino su cui c'era il liquido tendente all'arancione che ormai conoscevo più che bene.

Era come il colore dei suoi capelli.

Mi persi nei miei pensieri e inizia a mandare giù il liquido nel bicchiere.

Sorso dopo sorso.

Bicchiere dopo bicchiere.

Ricordo dopo ricordo.

Delusione dopo delusione. Ad un certo punto sentii la mia testa sempre più pesante e caddi a terra semi cosciente.

L'ultima cosa che ricordo era una chioma rossa e due occhi azzurri come il mare.


SPAZIO AUTRICE:

Mi scuso immediatamente per gli eventuali errori di ortografia o lo sbagliato uso dei verbi,ma sto passando giorni e settimane infernali grazie alla scuola. Ringrazio tutti quelli che leggono la storia,siete fantastici,grazie. Spero ancora in una vostra piccola recensione,grazie mille.
Mi scuso per il ritardo.
P.s. La prossima settimana sarò in una gita di tre giorni con la scuola quindi non so ancora bene quando potrò aggiornare,ma di sicuro presto :')
Baci e buona serata.

 

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