Music is my heart

di Lola101
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una nuova scuola ***
Capitolo 2: *** Le lezioni parte 1* ***
Capitolo 3: *** Le lezioni parte 2* ***
Capitolo 4: *** Lezione di musica ***
Capitolo 5: *** Verso casa ***
Capitolo 6: *** A casa di rufy ***
Capitolo 7: *** La peggior notte della sua vita ***
Capitolo 8: *** Un pomeriggio di sorprese. ***
Capitolo 9: *** torta di scuse! ***
Capitolo 10: *** Che casino! ***
Capitolo 11: *** Appuntamenti e scuse. ***
Capitolo 12: *** Ti chiedo un favore. ***
Capitolo 13: *** Cominciamo ***



Capitolo 1
*** Una nuova scuola ***


UNA NUOVA SCUOLA
- Capitolo 1° -

Il sole splendeva sulla camera della rossa ormai si era abituata alla suo nuova stanza, anche perché da quando si era trasferita non era mai uscita neanche a fare compere.
-Nami alzati la sveglia suona ormai da mezz'ora- il tono di voce di sua sorella Nojiko era piuttosto irritato quello sarebbe stato il suo primo giorno di scuola e nn voleva che la sorellina facesse una brutta figura alzandosi in ritardo.
Nami si alzo per non subire una predica dalla sorella di prima mattina.
Mise una gonna di jeans decorata da un pizzo sull'orlo e una semplice canottiera bianca un po' aderente il tutto accompagnato da dei semplici sandali bianchi con un po' di tacco. Il trucco era leggero e i lunghi capelli rossi le cadevano lungo la schiena. 
Solo dopo si rese conto di che ora era.
Uscì di corsa dalla stanza mise il suo zaino in spalla e mentre apri la porta d'ingresso afferro un toast con marmellata per fare colazione .
Uscita di casa si rese conto che un altro ragazzo della sua stessa età stava uscendo dalla casa davanti ala sua anche lui aveva lo zaino con ricamato lo stemma della scuola indossava una maglia a maniche corte di color rosso e dei semplici jeans che gli arrivavano al ginocchio.
Ma la cosa che più colpi Nami fu lo strano cappello di paglia che il ragazzo dai capelli neri portava in testa. 
Il ragazzo le rivose un enorme sorriso a 32 denti e facendo ciò fino per sbattere la testa contro un palo. Nami non riuscì a trattenere una fragorosa risata ma poi si fermo per aiutare il ragazzo.
-Ciao io sono Nami piacere- gli disse mentre lo aiutava a rialzarsi in piedi.
-Io mi chiamo Rufy- il raggazzo rispose in modo un po' stordito probabilmente per la botta presa. A Nami non poté che sfuggire un altra risata. Appena finito di aiutare Rufy guardò il suo urologico e rendendosi conto dell'ora fatta abbandonò il ragazzo su una panchina e iniziò a correre verso la scuola.
Arrivata all'ingresso si mise a cercare la sua classe era la 4D. Appena entrata tutti gli sguardi si girarono verso di lei.
Un filo di rosso dipinse le guance di Nami rendendosi conto dello sghignazzare dei suoi nuovi compagni di classe.
-Bene lei deve essere quella nuova. Ha finalmente deciso di degnarci della sua presenza- Nami aveva notato il tono sarcastico delle parole del proff ma nonostante questo non reagì per non mettersi nei guai dal primo giorno.
Poco dopo si sentì spingere da qualcosa è si ritrovo con la faccia nel pavimento. 
- Bene, bene Rufy di nuovo in ritardo. Questo le costerebbe un'altra nota se non fossimo al primo giorno- lo sguardo del professore era serio ma si notava che provava piacere nel tormentare quel povero ragazzo.
-Levati idiota- una vena pulsante si era formata nella fronte di Nami mentre il raggazzo era ancora sopra di lei.
-S-scusa- Rufy si scansò velocemente dalla ragazza dopo aver notato il suo sguardo omicida.
Nami dopo l accaduto non voleva più avere a che fare con quel ragazzo ma purtroppo per lei dovette averlo come compagno di banco e l'ora successiva le fu assegnato anche come compagno di laboratorio in chimica.
Poteva sembrare un incubo per la ragazza ma fortunatamente per lei niente va mai come previsto....

angolino dell autrice
ho deciso di pubblicare questa storia che mi sono ritrovata in una mia vecchia cartella anche se non sono neanche a metà di ice heart. Spero vi piaccia e non vi sorprendete della velocità con cui pubblicherò i capitoli dato che i primi tre li ho già scritti e pronti. <3 :3


 

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Capitolo 2
*** Le lezioni parte 1* ***


LE LEZIONI PARTE 1*
- Capitolo 2° -

La prima ora di lezione fu stancante il primo insegnante era un tipo piuttosto strano diceva di chiamarsi Buggy. Aveva un grosso nasone rosso e guai a te se osavi commentare dicendo che era finto. Insegnava matematica e sembrava che si divertisse a complicare la vita agli studenti proponendo sempre le soluzioni più difficili per risolvere le equazioni. 
Nami prendeva appunti sul suo quaderno rosa quando si accorse dell'improvviso silenzio creatosi in classe. Dopo aver alzato lo sguardo dal suo quaderno si accorse che il professore stava puntando uno sguardo omicida verso il suo banco più precisamente verso il suo compagno di banco Rufy. 
Appena di giro per verificarne il motivo poté notare che il ragazzo stava piacevolmente dormendo sopra il quaderno impiastricciandolo di bava. 
Come se non bastasse poco dopo aveva anche iniziato a russare. Nami cercò in vano di zittirlo con varie gomitate ma Rufy cominciò a russare ancora più forte. 
"È spacciato" questo fu l'unico pensiero che arrivò a Nami mentre il proff si dirigeva verso di loro. 
-Rufy subito in presidenza- non fu un bel risveglio per il nostro addormentato. 
Nami non riuscì a trattenere una risata e lo sguardo del professore si rivolse verso di lei. 
-Questo vale anche per lei signorina- 
-C-cosa io ma che ho fatto- 
-Il preside vuole sempre conoscere personalmente i nuovi arrivati-
Nami non poté fare a meno di tirare un sospiro di solievo pensava proprio che si fosse cacciata nei guai per colpa di quello stupido. 
L'ufficio del preside si trovava di fianco la segreteria alla fine del corridoio dell'ultimo piano. 
Alla prima impressione sembrava che Rufy conoscesse proprio bene la strada per l'ufficio del preside, procedeva spedito senza un attimo di esitazione. Nami non fu affatto sorpresa sembrava un ragazzo ingenuo con la "passione" per i guai. 
Rufy fu il primo ad entrare non sembrava preoccupato ormai ci aveva fatto l'abitudine. 
-ANCORA TU!- Nami sobbalzò nel sentire quel grido esasperato e per poco non cadde dalla sedia. 
Sembrava che la sua intuizione nei confronti del ragazzo fossero esatte. 
Dopo il primo grido ci fu solo silenzio ormai la rabbia del preside sembrava placata. 
Nami ebbe un attimo di esitazione ma finalmente ebbe il coraggio di entrare. 
Il preside era seduto sulla sua sedia davanti a un enorme scrivania, sembrava molto vecchio ma malgrado tutto era anche molto muscoloso sembrava un colosso. Era collegato a una flebo probabilmente era malato in testa aveva una bandana e degli enormi baffi bianchi. 
Sembrava non essersi accorto della sua presenza era ancora troppo occupato a rimproverare il povero Rufy.la sua voce era in misto di esasperazione e rassegnazione. 
Nami si schiarì la voce per attirare l'attenzione. 
-Tu devi essere Nami la ragazza nuova. Benvenuta alla Gold D. School io il preside Barbabianca - il tono esasperato del preside si era placato lasciando il posto ad una voce più tranquilla e sicura.
-Rufy ti porterà a fare un giro della scuola. Spero che tu ti trova ben presto a tuo agio. - detto questo Nami uscì dalla classe accompagnata da Rufy. 

Angolino dell'autrice :
Spero che la storia vi piaccia fino ad ora mi raccomando commentate sia positivamente che negativamente e se volete datemi consigli su come migliorare la storia. 
 



 

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Capitolo 3
*** Le lezioni parte 2* ***


Nami camminava qualche metto dietro a Rufy mentre il ragazzo la portava a fare il tour della scuola. 
Al terzo piano c'erano l'infermieria, la presidenza e i vari uffici degli insegnanti. Al secondo piano c'erano le varie classi mentre al piano terra c'erano i laboratori. Nami si meravigliò della grandezza della scuola sembrava un labirinto ci mancava solo il Minotauro. 
- Ed eccoci nella mia parte preferita della scuola. La mensa!- Rufy interruppe i pensieri di Nami che quando si girò a guardarlo poté notare un rivolo di bava che gli cadeva dalla bocca. 
- Che schifo Rufy !- commentò Nami disgustata. 
-Be che ho fatto ora- 
Nami si portò una mano alla testa sospirando ormai rassegnata alla stupidità del ragazzo. 
Mentre camminavano lungo il corridoio per tornare in Nami notò delle scale che scendevano in un piano ancora più inferiore.
-Rufy dove portano quelle scale-
Il ragazzo si fermò di scatto affermando -Nei sotterranei. Non ci è permesso andare lì sotto-
- E perché no?-
-Boh. E io che ne so scusa?-
-C'è qualcosa che tu sai?!?!- affermò Nami piuttosto irritata.
-No- disse Rufy con un sorriso a 32 denti. 
-Ci avrei scommesso-
Al suono della campanella i due ragazzi erano rientrati in classe. 
-Ehi Zoro perché state indossando i camici- chiese Rufy all'amico vedendo i compagni indossare i camici da laboratorio. 
-È ora di chimica baka-
Nami notò che il tipo chiamato Zoro era piuttosto strano aveva un colore di capelli verde acceso, una cicatrice sul l'occhio sinistro ed era piuttosto muscoloso. 
Nami non poté fare a meno di pensare che in quella scuola i ragazzi non fossero tanto male. 
Dopo essersi messa il camice seguì il resto della classe fino a quello che doveva essere il laboratorio di chimica. 
Per sua sfortuna il suo compagno di laboratorio dovette essere Rufy. 
Nami era ormai al limite della sopportazione anche se il ragazzo non sembrava molto dispiaciuto anzi sfoggiava uno dei suoi soliti sorrisi a 32 denti. 
Il professore di chimica era piuttosto simpatico, si chiamava Shanks e a differenza di Buggy sembrava aver preso in simpatia Rufy. 
Era un tipo vivace e comprensivo a detta di Nami caratterialmente sembrava Rufy versione più maturata, fisicamente invece era piuttosto muscoloso aveva i capelli di un rosso scuro e il suo braccio sinistro era amputato una versione meccanica progettata dal l'insegnante di elettrica Franky lo sostituiva. 
La lezione fu piuttosto interessante anche se Rufy riuscì a rompere 7 ampolle di vetro e a quasi causare un esplosione chimica. 
Quando anche la seconda campanella suonò era ora della merenda ovviamente Rufy uscì come un razzo dalla classe precipitandosi in mensa rischiando così di rompere l'ennesima ampolla di vetro che fu afferrata al volo da Nami. 
La ragazza non aveva fretta di mangiare non aveva fatto tante amicizie il primo giorno e le sarebbe toccato sedersi in un banco vuoto da sola. 
Dopo aver riempito il vassoio con dei dolci ( principalmente) si sedette al primo tavolo libero che riuscì ad adocchiare. 
Si sentiva talmente osservata e tutto ciò la metteva in imbarazzo. 
Ad un certo punto vide qualcuno appoggiare un vassoio ricolmo di carne nel suo tavolo. Non riusciva a distinguere chi fosse la montagna di carne era troppo alta per guardare chi fosse. 
-Ciao Nami-
Quella voce la conosceva -Rufy? Ma quanto mangi?!?-
-Si hai ragione dovevo prenderne di più!-
-Non intendevo in quel senso idiota- Nami rispose in tono infuriato. 
Passarono dei minuti e il vassoio del ragazzo era quasi vuoto. 
Fu solo allora che Nami iniziò a parlare. 
-Perché -
Rufy la guardò con aria interrogativa. 
-perché cosa?-
-Perché ti sei seduto qui potevi andare dai tuoi amici no?- Nami parlava in tono triste di aspettava che il ragazzo si alzasse e non tornasse più. 
-Ma tu sei mia amica!- la sua voce era sincera. 
Nami alzò lo sguardo dal suo vassoio e vide Rufy sfoggiare uno dei suoi soliti sorrisi a 32 denti. A quella vista sentì le guance colorarsi di un rosso acceso. 

Angolino dell'autrice 
Piaciuta la seconda parte lasciate un commento e ditemi che ne pensate. Se non vi piace ditemelo comunque è non fatemi fare brutte figure facendomi continuare a scrivere come un imbecille.

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Capitolo 4
*** Lezione di musica ***


La ricreazione era finita, ormai mancava poco alla fine del primo giorno di scuola. 
La prossima ora c'era la lezione di musica. Il professore si chiamava Brook. Era un tipo strano aveva una folta capigliatura afro era piuttosto alto e magro. 
Sembrava stare piuttosto simpatico agli alunni ed era un ottimo musicista. 
-Allora ragazzi anche quest'anno ci sarà la solita esibizione delle band per il ballo di fine anno e come già saprete ogni uno di voi dovrà partecipare-
Nami rimase solpresa, lei non faceva parte di nessuna band e tantomeno sapeva suonare un qualche strumento musicale. 
-Nami che hai non sembri contenta-
-Ecco il fatto è che io.....-
Non riuscì a finire la frase che il professore iniziò di nuovo a parlare. 
-Allora ragazzi venite quì e prendete uno strumento yohohohoho -
tutti si avvicinarono felici di iniziare a suonare, Nami fu l'ultima della fila. 
-Professore mi dispiace ma io non so suonare nessuno strumento-
-Yohohohoho non fa niente cara puoi sempre cantare.-
Cosi detto Nami si avviò ancora insicura verso il suo banco ma fu interrotta dal proff. 
-Senti cara non è che mi faresti vedere le tue mutandine?-
La domanda fu seguita da un pugno di Nami. 
-Che caratterino yohohohoho-
-Hei Nami !-era la voce di Rufy -Che strumento hai scelto?-
-Io niente-
-E allora come fai?-
-Il professore ha detto che posso cantare-
-Allora vuol dire che sei brava a cantare?- Rufy aveva un'aria confusa. Di solito allora di musica tutti suonavano degli strumenti nessuno escluso. 
-Non lo so-
-Scommetto che sarai bravissima-
Disse Rufy sfoggiando uno dei suoi soliti sorrisi a trentadue denti. 
La band di Rufy era composta da cinque membri :
•Rufy era il capo, suonava una chitarra elettrica di colore blu e cantava anche;
•poi c'era il tipo dai capelli verdi di prima, Zoro, lui suonava la batteria e a quanto sentito da Nami era anche il migliore amico di Rufy ;
•poi c'era uno strano tipo di nome Sanji, era un don Giovanni che faceva il cascamorto con ogni ragazza. Lui suonava il basso. Aveva i capelli biondi e uno strano sopracciglio a ricciolo ( come diceva sempre Zoro ) ;
-un tipo di nome Usopp aveva il compito di gestire il volume degli strumenti, era una specie di DJ , aveva dei lunghi capelli ricci di colore nero e un grosso nasone;
-infine c'era Nico Robin, era l'unica ragazza del gruppo e suonava la tastiera, aveva i capelli corvini ed era una ragazza piuttosto matura per la sua età. 
Erano veramente bravi, tutti esultavano e avevano perfino un loro personale funclub capitanato dalla ragazza più bella della scuola Boa Hancoc. 
Dalle voci che giravano per i corridoi Hancoc era perdutamente innamorata di Rufy, ma lui continuava a ignorarla. 
La band di Rufy non aveva ancora un nome ufficiale dato che ogni membro aveva una sua idea. 
Alla fine della canzone di Rufy fu il turno di Nami di andare in scena. 
Era terrorizzata non goleva fare brutte figure dal primo giorno. 
-Nami che canzone vorresti cantare. -
Nami ci pensò bene alla canzone che potesse adattarsi alla sua voce e alla fine optò per -Unconditionally-
Durante tutto il tempo che cantava tutti stavano zitti ad asoltare. 
I primi secondi della canzone la voce di Nami era tremante e insicura ma pian piano diventava sempre più decisa e sicura di sè. 
Alla fone tutto applaudirono. 
" e l'ho fatta" pensava Nami mentre tornava al suo banco. 
-Te l'avevo detto che eri brava!- Rufy stava sorridendo e Nami non poté fare a meno di ricambiare il suo sorriso. 

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Capitolo 5
*** Verso casa ***


Le lezioni terminarono con due stancanti ore di palestra.
Il professore di educazione fisica di chiamava Drakul Mihauk. Era piuttosto carino ed apprezzato dalle ragazze. 
Ma gli esercizi che faceva fare agli alunni erano per la maggio parte di resistenza fisica e quindi parecchio stancanti. 
nello spogliatoio maschile Rufy era ricoperto di sudore e sfinito. Si era sdraiato sulla panchina e non sembrava volersi muovere di lì.
-Come già stanco- era Zoro che aveva finito di cambiarsi. 
-Come fai a non essere neanche un po' stanco-
-Semplice sono più bravo di te-
Ma quando si girò verso di Rufy notò che si era addormentato. 
-Perché ai una domanda se non ascolti la risposta!- gli gridava Zoro con i denti da squalo. 

Alliscita da scuola:
nami aveva appena finito di preparare lo zaino e stava per uscire da scuola quando una voce alle sue spalle la fermò. 
-Nami aspetta ti accompagno-
-Rufy che fai ancora qui credevo che te ne fossi andato!-
-Ti stavo aspettando-
-Si? E perché? -
-Beh abitiamo vicini e così ho pensato che ti avrei potuta accompagnare fino a casa- rispos le Rufy con uno dei suoi soliti sorrisi a trentadue denti. 
Per la maggio parte del tempo i duole camminarono vicini raccontandosi un po' di loro per conoscersi meglio. 
-Senti Nami -
-che c'è?-
-Tu canti bene e quindi mi chiedevo se magari ti andava di unirti alla mia band?-
-.....-
-Ma se non ti va io non ti costringo la scelta e tua - si affrettò a dire Rufy notando il silenzio della ragazza. 
-Certo -
-eh-
-Ho detto di sì-
-evvaiii. Si- festeggiava Rufy saltellando qua è la come un bambino. 
-Rufy attento - cercò di avvertir lo Nami , ma ormai era troppo tardi. 
Infatti Rufy aveva sbattuto la testa sullo stesso palo di quella mattina. 
-Ahi ahi ahi. Mi sa che quel palo c'è l'ha con me. -
Nami scoppiò a ridere e fu seguita da Rufy. 
-Eccoci sono arrivata- disse Nami fermandosi davanti la porta di casa sua. 
Rufy la guardava incuriosito mentre cercava qualcosa nella borsa. 
-Ho no accidenti NOOOO!-
-Nami che hai-
-L-la chiave mi sono scordata la chiave di casa dentro stamattina. !-
-Nin c'è nessuno che possa aprirti?-
-No mia sorella é al lavoro e non tornerà prima di stasera-
-Beh allora puoi restare a casa mia finché non torna-
-Cosa? Rufy sei sicuro?-
-Certo i miei genitori e mio fratello non ci sono quasi mai quindi dico che va bene -
disse il ragazzo mentre afferrando Nami per un braccio la portava a casa sua con un sorriso stampato in faccia. 


Angolino dellautrice:
eccomi fimalmente. Comunque ho deciso che d'ora in poi farò un capitolo ogni fine settimana ( esclusa questa) quindi preparatevi al prossimo capitolo!.

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Capitolo 6
*** A casa di rufy ***


-Rufy aspetta!-
Gli gridava contro Nami mentre cinica inevitabilmente trascinata dentro la casa del ragazzo. 
Rufy si fermò solo davanti al portone della casa. 
-wow è enorme. Altro che casa questa è una villa. -
Nami aveva già visto quella casa dalla finestra della sua camera, ma vista da vicino sembrava ancora più grande. 
-Già mia mamma è un avvocato e mio padre lavora in commissariato. Quindi i soldi non ci mancano, ma il tempo da passare in famiglia sí-
Nami stava guardando Rufy il suo sorriso allegro era scomparso. 
-Allora entriamo. -Tentò di cambiare discorso. 
-Certo. - le sorrise Rufy in modo un po' forzato. 
-Accidenti!!-
La casa era enorme. Subito all'entrata c'erano delle scale che conducevano al piano di sopra. Destra c'era un enorme salotto mentre a sinistra c'era la cucina. Di sopra c'erano quattro stanze da letto e tre bagni. 
-Non stai scomoda con l'uniforme scolastica. -
-si un po' -
-Allora vieni.-
Rufy riprese Nami per il braccio trascinandola verso la camera dei suoi genitori. 
Appena la lasciò Nami gli tirò un pugno in testa. 
-Ahia Nami ma perché. -
-Devi smetterla di trascinarmi in giro così capito-
-Scusa-
Nami tirò un sospiro di rassegnazione. 
-Allora perché mi hai portata qui. -
-Tieni. -
Rufy le diede un vestito molto elegante. 
-È di mia madre ma puoi metterlo se vuoi-
-Rufy sei sicuro sembra molto costoso!-
-Tranquilla mia madre ne ha di centinaia simili a quello. -
-Grazie.-
-E di cosa. -
le sorrise a trentadue denti. 
-Allora che facciamo.-
Chiese Nami un po' annoiata. 
-Mangiamo!-
-Sai cucinare?-
-No ma la domestica mi prepara sempre il pranzo prima di finire il suo turno di pulizie. 
-Hahah poverina con uno stomaco come il tuo si darà un gran da fare hahaha-
-Uffi- Rufy aveva un'aria da bambino offeso che lo faceva sembrare ancora più buffo. 
Finito di mangiare i due ragazzi si misero a fare i compiti per poi mettersi a guardare un film. 
-Rufy ma qui ci sono solo degli horror. -
-Scusa è che mio fratello ace li adora. -
-Allora guardiamo questo. -
Durante tutta la durata del film Nami rimase abbracciata al braccio di Rufy è dato che avevano deciso di tenere la luce spenta non aveva notato il rossore nelle guance del ragazzo. 

alla fine del film:
-Rufy che ore sono?-
-Le otto di sera credo  perchè ?-
-Accidenti è tardi. Scusami Rufy ma devo fare una telefonata. -
Nami si allontanò dalla stanza cercando sulla rubrica del telefono il nome Nojiko. 
-Pronto Nojiko dove sei finita!-
"Arlong mi ha trattenuta mi dispiace cercherò di tornare "
Nami chiuse il telefono. Sapeva che Arlong dava torturando la sorella facendole rubare in qualche casa. Ma perchè il "giocattolino" di Arlong era lei perché prendersela con Nojiko. 
-Maledizione Arlong!-


angolo autrice
eccomi finalmente c'è l'ho fatta spero vi piaccia ciao e alla prossima settimana!
mi dispiace so che è corto. Ma il prossimo capitolo mi farà perdonare

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Capitolo 7
*** La peggior notte della sua vita ***


Nami tornò in salotto con ancora il cellulare stretto in pugno. 
Rufy era ancora seduto sul divano a finire di guardare il film. 
-Rufy io devo andarmene. -
-Dove? Se vuoi ti accompagno-
-no! Cioè, io ecco....devo solo andare a prendere mia sorella dal lavoro.-
-Ma se è lontano io....-
-Go detto no!-
-Va bene calmati. Comunque domani è domenica?-
-Si perché? -
-Ci sono le prove con la band. Alle quattro a casa mia.-
-Ok ci sarò.-
Fece per andarsene ma avendo la sensazione che lo sguardo del ragazzo la stesse ancora seguendo. Allora si girò e con un sorriso un po' forzato lo salutò.  

Aveva il respiro affannato, aveva corso il più veloce possibile per cercare di raggiungere la sorella. 
"Accidenti, accidenti!" Pensava ad ogni suo passo. 
-Nojiko !- iniziò a gridare arrivata al quartiere della banda di Arlong. 
-Guarda guarda chi ci degna della sua presenza. - 
Era stata una voce proveniente da uno degli angoli della strada. 
-Arlong è infuriato signorina. -
-Hahaha dovevi essere a casa questo pomeriggio e ora sei nei guai. -
Tante erano le voci che venivano da varie parti della strada. 
Alcuni la insultavano, altri ridevano di lei. 
-Dov'è Arlong !-
-Calmati signorina sono qui!-
una mano la afferrò alle spalle. 
Arlong era troppo forte per lei che non riusca ad opporsi alla sua pesa. 
-Allora signorina che fine avevi fatto. Divevamo fare un colpacgio questa sera.-
-Avevo scordato le chevi. Dove hai messo Nojiko. -
-Tranquilla ha finito il lavoro che le avevamo assegnato ed è tornata a casa. -
-Arlong è con me c'è hai fatto l'accordo non ti devi permettere di toccare gli altri membri della mia famiglia. -
-Se tu non ci sei io mi prendo un'altro. E oggi mi hai deluso profondamente. Datele una lezione ragazzi!-
esclamò Arlong gettando Nami a terra inerme. 

A casa di Nami:
​-Accudenti si può sapere dovè finita!-
Era da mezz'ora che Nojiko camminava avanti e indietro davanti la porta d'ingresso. 
Toc....toc...
Alla fone sentì bussare svariate volte. 
Nojiko non se lo fece ripetere due volte e si fiondò sulla maniglia per aprire. 
-N-Nami- alla vista della sorella conciata in quel modo le si bloccò il cuore. 
Nami era stanca aveva camminato vari chilometri per tornare a casa, ma sopratutto si vedeva che quelli della banda di Arlong l'avevano picchiata. 
Era piena di lividi e di ferite ancora sanguinanti. Nojiko iscì per prendere la sorella e notò che il suo cammino era segnato da una scissi sangue della stessa Nami. 
-Nami accudenti ti dobbiamo portare in infermeria!-
Pultroppo di ricordò di non avere la macchina.
Maledisse se stessa per non aver preso la patente. Ma si ricordo anche che lì si prendeva la patente a sedici anni i e che l'amico di Nami, Rufy, aveva l'auto. 
Poggio la sorella sul divano e attraversò la strada di corsa per raggiungere la casa del ragazzo. 
-Rufy, Rufy apri!-Urlava suonando più volte il campanello. 
Il ragazzoun po' assonnato aprì la porta. 
-E tu chi saresti?-
-Non c'è tempo per le spiegazioni scelto Nami sta male. Prendi l'auto dobbiamo portarla all'ospedale. !-
-Che all'ospedale! Che le è successo?-
-SVELTO!-
Gli urlò contro Nojiko per poi tornare a prendere Nami. 
Rufy si era fermato davanti casa loro e aveva aiutato Nojiko a caricare Nami in auto. 
Il tagazzo rabbrividì a quella vista. Nami era stata coperta da in lenzuolo dalla sorella perché non sporcasse anche la sua auto di sangue. 

Qualche minuto dopo erano arrivati all'ospedale. 
Nami era stata ricoverata con urgenza e i dottori la stavano ancora visitando. 
Stavolta era Rufy che camminava avanti e indietro alla sala operatoria mentre Nojiko era seduta in una panchina. 
Rufy la sentì farfugliare delle parole che capì ugualmente. 
-Arlong non l'avrebbe mai uccisa, le serve quindi sta bene deve stare bene!-
chi era Arlong? Nami non gli aveva mai parlato di questo tizio. Ma se l'aveva ridotta lui così glie l'avrebbe fatta pagare cara. 


Angolo autrice. 
Ed eccomi con un'altro capitolo. Scusatemi se manca l'ironia ma in fondo dovevate aspettarvelo anche dal titolo. Beh ciao e alla prossima. 

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Capitolo 8
*** Un pomeriggio di sorprese. ***


Rufy andava avanti e indietro alla portoa che portava alla sala operatoria dove era Nami. 
Intanto Nojiko era seduta su una delle panchine a tenersi i capelli tra le mani. 
-Accidenti e tutta colpa mia non avrei mai dovuto dirle dove ero. -
-Nojiko smettila?-
La ragazza guardava stupefatta Rufy. Non avrebbe mai pensato che quel bambino troppo cresciuto potesse mai avere un lato maturo in fondo. 
-Avrei dovuto capire che qualcosa non andava. -
proprio in quel momento il dottore uscì dalla stanza. 
-Allora!- i due parlarono all'unisono. 
-Le sue condizioni non erano gravi come sembrava potremo dimetterla già da questo pomeriggio. -
nojiko tirò un sospiro di solievo. 
-Questo pomeriggio. O mamma la band. -
Un pugno mando subito Rufy contro il pavimento. 
-Mia sorella è ricoverata e tu pensi alla band. -
-Ma che hai capito. Comunque non c'è tempo porta Nami a casa mia quando la dimettono. -
-Rufy aspett...- ma non ebbe il tempo di finire che Rufy si era già fiondato fuori dall'ospedale. 
-Accudenti che avrà in mente. -

Quel pomeriggio: 
-Ma insomma Nojiko ti ho già detto che sto bene. -
-Nami smettila fidare storie e sta zitta. -
Nami era su una sedia a rotelle che la sorella aveva chiesto ai dottori. 
Allimprovviso Nojiko svoltò dalla parte opposta a cui si trovava casa loro.
-Nojiko che fai quella casa e di Rufy!-
-Lo so!- 
nami guardava stupita la sorella.  
 -No Nojiko aspetta!-
Aprì la porta. 
-SOLPRESA!-
-R-Rufy?-
-Io è non solo. C'è tutta la band. -
-G-Grazie. -
-Nami perché piangi non ti è piaciuto?-
-Ma scherzi e bellissimo. -
La stanza era decorata per una festa, c'erano cibo di ogni genere che sarebbero bastati a sfamare un esercito o semplicemente Rufy. 
-Allora ti piace?- 
-E me lo chiedi? Si!-
Nami si alzò di scatto dalla sedia e abbraccio Rufy che arrossi di colpo. 
-Hei Rufy come mai quella faccia da pomodoro! Hahahah.-
Il ragazzo fulminò Zoro con lo sguardo. 
-Hei calma capo. -
Tutti si misero a ridere in coro. 
-Allora che si fa. - chiese Usopp 
-E una festa e allora chi vuole fare il karaoke?- Chiese il piccolo Chopper. 
-Super!- fu la risposta di Franky. 
-Allora si canta!- Dissero tutti. 

Dopo la festa.
Zoro era dormiva mezzo ubriaco sulla poltrona di Rufy, Usopp raccontava storielle inventate a Chopper e Franky mentre Nico Robin e Nojiko leggevano dei libri. 
Nami salì nella stanza di Rufy nella speranza di trovare il ragazzo. 
-Rufy sei quì ?-
Non ci fu risposta. 
Stava per andarsene quando il vento gelido la fece rabbrividire. 
Fu allora che notò che la porta che portava al balcone era aperta. 
Si avvio verso quella. 
-Rufy?-
Il ragazzo di girò verso di lei. 
-Nami sei tu. Come mai non sei di sotto?-
-Avevo visto che te ne stavi andando e ....-
-....E mi hai seguito. Giusto?-
-Volevo solo vedere se andaa tutto bene. - disse lei in tono un po' scocciato. 
-Cos'è quel sorrisino sotto i baffi e perché te ne sei andato?-
-E colpa mia avrei dovuto accompagnarti. -
-Non è vero poi ci sono abituata.... Da otto anni ormai. -
Rufy notò che la ragazza tr atteneva a fatica le lacrime. 
-Nami cos'e successo otto anni fa?-
-Non mi va di parlarne. -
 Rufy prese ad abbracciarla. 
-Adesso però ci sono io. -
Prese il suo viso tra la mano ed iniziò ad osservarlo.
 I suoi occhi color nocciola lo guardavano stupiti. 
Fu un attimo per entrambi lui prese a baciarla e lei ricambiò il bacio. 
Successe in così poco tempo che nessuno dei due riuscì a realizzare l'accaduto. 


Angolo dellautrice. 
Ed eccomi in super ritardo ( Scusatemi ) ma finalmente ci sono e piena di solprese ;). 
 

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Capitolo 9
*** torta di scuse! ***


I due si fissarono stupefatti e si allontanarono. 
-Scusa. Non volevo!-
Disse Rufy tentando di giustificarsi. 
-Come sarebbe a dire non volevi?-
-Bhe ecco io...-
Un pugno di Nami lo spedì diritto contro il muro. 
-Così impari a baciare le ragazze "senza volerlo!"-
-Bami aspetta-
Ma la ragazza se ne era già andata sbattendosi la porta alle spalle. 
-Nami!..- Disse Rufy tentando di seguirla -...mi hai chiuso fuori!-
Ma la ragazza non gli diede retta"te lo meriti!"
Scese le scale come una furia e afferrando la sorella per un braccio disse. 
-Nojiko andiamocene. La festa è finita.-
-Nami aspetta che ti prende e dove è Rufy ?-
Ma la sorella continuò a trascinarla verso casa senza dare retta alle sue lamentele. 

Poco dopo a casa di Nami. 
-Hahahahah!-
La risata di Nojiko si sentì per tutta la strada. 
-Ti ha baciata e ha detto che non voleva! Hahah!-
-Già- rispose Nami un po' delusa. 
-Sapevo che era stupido, ma fino a questo punto. Hahah!-
-Nojiko puoi spettere di ridere almeno per un secondo e dirmi che devo fare. -
La sorella si alzò ed iniziò a dirigersi verso la porta della sua stanza. 
-Questo è un tuo problema. -
e se ne andò facendole la linguaccia. 
Nami le lancio contro uno dei cuscini del divano. 
-Di può sapere che razza di consiglio e!-
"e ora che faccio!" 

A casa di Rufy 
-L'hai baciata e hai detto che non volevi. Sapevo che ero stupido ma fino a questo punto!-
-Smettila Ace. Sono in un brutto guaio e ora che faccio. -
-Bhe cerca di farti perdonare no-
-Grazie tante fratellone questo lo sapevo anche io! Ma come?-
-E io che ne so sei tu che ti sei messo nei guai e questo vuol dire che non è un mio problema!-
Rufy lo guardava scocciato mentre se ne andava sulla sua stanza. 
-Adesso basta riflettere mi ha fatt venire fame. Ma certo le cucinerò una torta di scuse!-
Così detto si mise subito al lavoro. 

Il mattino seguente. 
Ace si era svegliato da poco e come tutte le mattine si stava dirigendo verso la cucina. 
Quello che vide dopo lo lasciò a bocca aperta. 
-Rufy che hai combinato!-
La cucina era sottosopra c'erano tracce di farina sparse su tutto il muro e la glassa copriva il pavimento. 
Poi ace vide tracce di impasto bruciato sulle piastrelle e che uno dei 4 microonde era sul cassonetto della spazzatura mezzo distrutto. 
-Hai fatto esplodere il microonde!-
Il ragazzo ancora mezzo addormentato diede una fetta di torta ad Ace facendogliela ingoiare per forza. 
-Che ne pensi?- Disse tutto contento. 
Ace sputo la torta che non aveva ingoiato e subito sentì un dolore alla pancia. 
-Hai usato il lassativo al posto dello zucchero baka!-
E corse a chiudersi dentro il bagno. 
-Accidenti Vabbe vuol dire che riprovo domani. !-
-Provaci e sei morto!-


 

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Capitolo 10
*** Che casino! ***


Angolo autrice. 
Ed eccomi tornata, nelle prime ore della mattina a scrivere un capitolo solo per voi. Spero vi piaccia bacioni per tutti ciaooooooooo. 

-Rufy sbrigati o fai tardi anche questa volta! Aiuto. - 
e con queste parole Ace tornò in bagno per l'ennesima volta. 
-Si si lo so. Ma tu non vieni?-
-beh sai per colpa di qualcuno starò chiuso in bagno per il resto della giornata!-
"Chissà chi è questo qualcuno?" Pensava Rufy mentre usciva di casa per andare a scuola. 
Mentre si avviava guardò verso la casa di Nami. " accidenti e adesso dov'è la trovo una torta? Idea!"
e cominciò a correre come un fulmine verso la parte opposta in cui stava andando. 

Qualche ora dopo a scuola. 
-Io non ci credo che quella l'hai fatta tu.- commentava Usopp. 
-già già .- diveva anche Chopper. 
Tutta la band si era riunita attorno al banco di Rufy per vedere la torta che aveva "fatto" Rufy. 
-Infatti non l'ha fatta lui..- affermò Zoro. 
-E tu come fai a saperlo!- disse Rufy. 
-Ti sei fatto scoprire baka. - gli urlarono contro Usopp e Chopper. 
-Beh si da il caso che io abbia visto una certa persona comprare una torta nella pasticceria che si trova dall'altra parte della città.- disse Zoro. 
-E chi sarebbe questa persona?- chiese Rufy confuso. 
-Sei tu baka. - dissero i soliti Usopp e Chopper a cui si era aggiunto anche Sanji. 
-aspettate un secondo tu che ci facevi dall'altra parte della città?- un sorrisetto furbo comparve nel volto di Rufy mentre diceva quelle parole. 
-Beh ecco io andavo a scuola e ovvio. -
-ma se la tua casa e quella di fianco la scuola. Di la verità ti eri perso. -
Tutti guardavano Zoro in attesa di una risposta. 
Ma ormai lo spadaccino era stato messo all'angolo. 
-quindi tu ti eri perso veramente. - diceva Chopper. 
-e scommetto che hai pensato bene di seguire Rufy per tornare a scuola. - lo provocava Sanji. 
-Ecco...io...-
tutti si misero a ridere nel vedere Zoro tanto in difficoltà. 
Quando Rufy vide Nami che si stava sedendo in un banco vicino a Robin. 
-Scusate io devo andare. - 
Detto ciò prese la torta e si diresse verso la ragazza. 
Ma fu fermato da Boa. 
-oh Rufy caro mi hai portato una torta che gentile. -
-Scusa Hancoc ma ho da fare. -
e la ragazza lo guardava stupita mentre Rufy si dirigeva verso Nami. 
Una forte gelosia la pervase nel vedere il suo amato parlare con Nami. 
-Scusa Nami posso parlarti. - le chiedeva Rufy. 
-Forse e meglio che io ci lasci soli.- disse Robin per poi andarsene verso la band con un sorrisetto soddisfatto in faccia. 
-Che vuoi?- disse aspramente Nami. 
-Io.. Io ti ho fatto una torta, cioè io ti ho comprato una torta , ecco tieni. - e le diede la torta in mano. 
Proprio in quel momento passò Hancoc che fece rovesciare la torta sulla gonna di Nami. 
-Scusa cara non l'ho fatto apposta Hahahaha.-
-Il tuo sorriso dice il contrario Hancoc. -
E Nami se ne andò arrabbiata verso il bagno delle ragazze. 
-Nami aspetta.-
ed iniziò a seguirla, ma Hancoc lo bloccò prendendolo per il braccio. 
-Rufy lascia perdere quella mocciosa!-
 

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Capitolo 11
*** Appuntamenti e scuse. ***


-Allora com'è andata a squola?- chiese Nojiko alla sorella. 
Nami sbattè la porta d'ingresso. 
-Suppongo male. Vuoi raccontarmi che è successo?-
-Uff! Non mi va.- Nami lasciò cadere lo zaino dalle sue spalle e cadde a peso morto sul divano. 
-Hai chiarito con Rufy?-
nami si girò dall'altro lato, non aveva la minima voglia di parlarne. 
Nojiko si alzò dalla sedia e si diresse alla porta. 
-E adesso dove vai?-
-A risolvere una faccenda.-
Nami non aveva capito bene cosa intendesse la sorella, ma non aveva la minima voglia di sforzarsi a pensare era troppo stanca. Afferrò il cuscino e si addormentò. 

Nojiko ko camminava sicura di sè dirigendosi a casa di Rufy. 
Prese a suonare insistentemente il campanello. 
-Accidenti fermo mi rompi i timpani!-
C'era qualcosa che non andava, quella non sembrava affatto la voce di Rufy. 
Qualcuno aprì la porta era un ragazzo alto muscoloso dai capelli nero pece un po' più lunghi di quelli di Rufy. Aveva le lentiggini. 
-C-ciao Rufy è in casa?- Nojiko non capiva perchè la voce le tremava in quel modo, non le era mai successo prima. 
-No mi dispiace non è ancora rientrato da scuola. Se vuoi puoi aspettarlo dentro casa. -
-Ok.- perchè aveva detto ok neanche lei lo sapeva, in fondo la sua casa era Proprio li davanti avrebbe potuto tornare più tardi, ma l'idea di passare un po' di tempo con quel tipo non le dispiaceva affatto. 
-Avccomodati pure vado a prendere qualcosa in cucina. A proposito io sono Ace.-
-Io mi chiamo Nojiko.-
Poco dopo Ace tornò con un vassoio pieno di carne. 
-Gli stuzzichini sono pronti!-
-Questi sarebbero stuzzichini?-
Ace si lanciò subito sul cibo, in fondo aveva saltato il pranzo per colpa della torta di Rufy. 
-Perchè vuoi parlare con mio fratello?-
-Rufy è tuo fratello?-
-Già, però io sono stato adottato, entrambi i miei genitori sono morti poco dopo la mia nascita.- Ace si mise a guardare il vuoto. 
-Mi dispiace.-
-E di cosa, non è mica colpa tua. - le sorrise per poi rimettersi a mangiare. 
Nojiko gli sorrise a sua volta. 
-Senti hai da fare questa sera?- chiese Ace. 

Nami riaprì a fatica le palpebre, prese in mano la sveglia notando che erano quasi le sei. 
-Nojiko sei rientrata?-
Non ci fu nessuna risposta. 
-Evidentemente no.-
non aveva nessuna voglia di alzarsi, così prese il computer dal tavolino e inizio a controllare il suo profilo su Facebook. 
"Adesso che ci penso Robin mi aveva detto che la band ha una pagina Facebook e mi aveva anche detto di vederla questo pomeriggio."
così si mise a digitare sul computer. 
Cerano almeno un migliaio di mi piace si quella pagina. 
"accidenti siamo famosi!"
la pagina era piena di canzoni registrate e una era stata pubblicata pochi minuti fa. 
Nami cliccò proprio quella canzone. 
Era Rufy che cantava e Nami doveva ammetere che quando si impegnava non era male. 
"Più che una canzone mi sembra una lettera di scuse, continua a ripere che gli dispiace. "
Alla fine rimaneva un'altro minuto di video. 
Era Rufy che parlava:
- Nami mi dispiace per tutto, per la torta, per il fatto di essermi comportato da stupido e per il bacio. Anzi no, per il bacio non mi di spiace. -
Nami sorrise, e nei commenti scrisse " neanche a me". 

Grazie a chi a letto il nuovo capitolo. 
Un grazie a Portgas D. Denis x ace( spero di averlo scritto bene) per avermi consigliato di mettere la nuova coppia acexnojiko. Se volete darmi altri consigli su aggiunte da fare sarete ben accetti. Grazie di nuovo e alla prossima. 

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Capitolo 12
*** Ti chiedo un favore. ***


Angolo autrice. 
Ciaooo a tutti è scusate il ritardo ma adesso eccomi con questo capitolo. Vi comunico che nella storia sarà inserita anche la coppia Zorobin che mi è stata consigliata da schiawase 0. 
Spero che il capitolo vi piaccia e vi auguro buona lettura. 

Nami spense il computer e lo poggiò sul tavolo. 
Stava per alzarsi a fare un bel panino con doppio strato di marmellata ai mandarini quando la porta si aprì. 
- Nojiko! Mi spieghi come mai tutto questo ritardo. -
-Non puoi rimproverarmi, la maggiore sono io. -
Nami sbuffò infastidita, odiava quando la sorella le ricordava che , essendo la minore, non poteva obbiettare. 
-Almeno mi spieghi che hai fatto!-
-N-niente- disse Nojiko diventando un po' rossa in viso. 
Nami sorrise furbetta, era il momento della vendetta!
-Allora mi spieghi perché sei diventata tutta rossa?-
-Ho detto che non ho fatto niente!-
-Allora perché arrabbiarsi così. Non è che...-
-Checcosa vorresti insinuare. -
Le urlò contro la sorella fermando ogni genere di insinuazione. 
Nami scoppiò a ridere. 
-Hahhaahah vedessi la tua espressione haha è semplicemente epica!-
-Namiiiii!-
-Dai scherzavo. Mi passi il pacchetto di caramelle. -
-Di questo passo diventerai una balena!-
Disse Nojiko tirandole il pacchetto in faccia. 
-Da che pulpito!- rispose Nami alla provocazione. 
-Senti Nami. Me lo fai un favore. -
Disse Nojiko facendo gli occhi da cucciolo. 
" che improvviso cambio di comportamento. Guai in vista." Pensò mangiando qualche caramella gommosa. 
-Inviteresti Rufy ad uscire?-
-Cof Cof!- iniziò a tossire, qualche caramella le era andata di traverso e il resto lo aveva sputato in faccia alla sorella. 
-Prendo un asciugamano e un po' d'acqua.-

Dopo che Nami mandò giù le caramelle iniziò a sclerare contro la sorella. 
-Sei impazzita! Che ti passa per la mente! Sai che non faccio mai la prima mossa!-
"Però cosí ha ammesso che gli piace" per sava Nojiko. 
-Dai namiii ti prego. Fallo per la tua sorellona!-
-ma ma perchè!-
-sentì ace mi ha invitata ad uscire e io....-
-Aspetta, aspetta. Ace il fratello di Rufy.-
-Come mai gli occhi ti sono diventati delle stelle?- chiese Nojiko terrorizzata dalla sorella. 
-E perché vuoi che veniamo anche io è Rufy?-
-Beh è il mio primo appuntamento e io non voglio combinare guai. Quindi ho pensato che se venivi anche tu mi sarei sentita più sicura. -
-E Rufy che centra?-
-Da sola saresti stata di troppo.-
-E va bene. -
Disse Nami sorridendo. 
-Che ti passa per la testa?- chiese Nojiko allontanandosi a distanza di sicurezza. 
-Sai oggi ci sono i saldi e io ho bisogno di qualche vestito nuovo e... ora dove vai?-
-Vado a preparare una bara per il mio portafogli!-
Nami guardò la sorella allontanarsi e quando se ne fu andata prese il telefono. 
-Pronto Robin, devo parlarti!-

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Capitolo 13
*** Cominciamo ***


Caio a tutti lettori. 
Mi scuso un sacco per il ritardo, ma non mi andava internet e non mi faceva caricare il capitolo. 
Non voglio giustificarmi e potete anche essere arrabbiati se volete. . 
Vi lascio alla storia ciaoo. 

Nojiko continuava a guardare l'orologio in attesa della sorella, che si stava ancora preparando. 
-Nami vuoi sbrigarti! I ragazzo ci aspettano.- 
nojiko aveva scelto un abbigliamento semplice e piuttosto sportivo. 
Non voleva stare al centro dell'attenzione, sopratutto al suo primo appuntamento con Ace. 
Aveva una gonna di jeans e un top azzurro coperto da una camicia bianca a maniche corte. Malgrado tutto, però non aveva voluto rinunciare ai tacchi. 
-Arrivo!-
Nami scese velocemente le scale per arrivare davanti alla sorella che la guardava stranita. 
Nami indossava un vestito bianco con la scollatura a cuore e una fascia nera che le circondava la vita. 
La gonna era ampia e vaporosa ed a completare il tutto c'erano dei tacchi a spillo neri. 
-È solo un'uscita normale non il matronio della regina. E poi fuori fa freddo, congelerai!-
nami prese a ridere come un isterica. 
-Lo so che fa freddo,ma tu non sai ancora del mio piano di conquista muhahahah!-
nojiko si allontanò dalla sorella impaurita. 
-Quando fai così mi fai paura. -
Nami afferrò la sorella per il polso trascinandola di corsa verso il luogo dell'appuntamento. 
-Prima o poi mi devi spiegare come fai a non inciampare con quei tacchi.-

I due ragazzi aspettavano impazienti davano all'entrata del ristorante. 
-Ace ho fame. Entriamo daiiii!-
-Cosa credi anche io ho fame, ma dobbiamo aspettarle!-
Rufy sbuffò affranto e si mise a sedere per terra. 
-Che fai baka così ti sporchi tutto!- gli urlò contro il fratello. 
I due ragazzi avevano optato entrambi per jeans e camicia. 
L'unica differenza era che Rufy aveva insistito per portarsi dietro la sua felpa rossa e il cappello di paglia. 
-Eccole!- gridò Rufy entusiasta vedendo le due ragazze arrivare correndo. 
Appena si fermarono Nojiko si mise a respirare affannosamente. 
-Dovresti fare più palestra. - disse Nami che invece era fresca come una rosa. 
-Ha parlato la balena!-
Nami la guardò storto, quando Rufy la distasse dai suoi pensieri. 
-Si mangia!- ed iniziò a dirigersi verso la porta del ristorante, ma si sentì fermare da Nami che lo reggeva dal cappuccio della felpa. 
-Fermò un attimo tu. Non siamo ancora al completo!-
-Cosa!- dissero tutti guardandola. 
Nami aveva un sorriso furbo in volto mentre indicava due persone arrivare verso di loro. -
la prima indossava una maglietta viola e una gonna nera accompagnati da un paio di tacchi a spillo. 
Mentre la seconda aveva una maglietta verde e dei jeans neri. 
-Zoro?- disse Rufy sgranando gli occhi. 
"E così alla fine ha deciso di portare Zoro" pensò Nami mentre salutava l'amica. 
Zoro e Robin camminavano a braccetto verso di loro. 
Robin camminava sorridente,mentre Zoro aveva un'aria da finto menefreghista. 
Nami gli corse in contro prendendoli per mano e portandoli dentro il ristorante. 
-Finalmente siete arrivati, su che stiamo aspettando si mangia!-
rufy sorrise a quel l'affermazione e si diresse verso il ristorante. 
-Allora entriamo anche noi?- chiese Ace. 
-Certo.- rispose Nojiko, che per nascondere il rossore del suo viso distolse lo sguardo da ace. 
Il ragazzo la prese a braccetto avviandosi con lei verso il ristorante. 

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