Half A Heart

di Cheem_mixectioner5sos
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo capitolo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Primo capitolo ***


CAPITOLO 1
È così bello svegliarsi e trovare il proprio ragazzo, ancora addormentato vicino a me, nel suo lato del letto.
Io e Harry stiamo insieme da quasi tre anni, ma gli unici a saperlo siamo noi due, i nostri tre migliori amici (Zayn, Liam e Niall) e i nostri manager.
Tutti facciamo parte di una band: One Direction.
“Amore ti sei svegliato?” Dice Harry tirandomi a se e stampandomi un bacio.
“Si piccolo, buongiorno!” ricambio il bacio, però scatto subito in piedi.
“Che succede?” mi chiede… ecco come rovinare uno dei pochi momenti che posso passare da solo con il mio ragazzo.
“Piccolo devo andare, i manager se  non mi trovano da… insomma…” Mi interrompe a metà frase.
“Certo, Eleanor, vai pure da lei. Intanto io me la faccio con Kendall!”
“Harry lo sai benissimo che io amo solo te.” Cerco di spiegarmi, ma è ovvio che non vuole saperne di questa.
“Piccolo…” cerco di farmi capire.
“Non provarci nemmeno a chiamarmi piccolo, capito?” È molto incazzato. Non se l’era mai presa quando lo chiamavo piccolo.
“Harry, tu lo sai che per Eleanor non provo niente, dico sul serio, lei è solamente un’amica.” Mi interrompe di nuovo.
“Certo un’amica, ma per le telecamere, per i fan e per i nostri genitori, davanti a tutto il mondo è la tua ragazza. Basta Louis io non ce la faccio più a vivere così. STOP! La mia vita deve andare avanti, non posso tenere il nostro amore segreto. Perché non possiamo andare in giro e dire che noi ci amiamo? Perché non possiamo dire che Larry è una fottuta realtà? Sono stanco.”                                                                          È molto triste mentre dice questo. Si vede che è molto sofferente e lo sono anche io, ma lo sarò ancora di più se  non potremmo più stare insieme, ma questo non  succederà. Il nostro amore è più forte di qualsiasi altra cosa.
“Che intendi dire con questo?” riesco a balbettare.
“Intendo dire che ci dobbiamo lasciare. Louis sappi che sei stato il mio passato, sei il mio presente e più avanti sarai il mio futuro. Non ho mai amato qualcuno come ho amato te, ma..” si blocca.
Scoppio a piangere. Non è mia abitudine farlo, ma questa volta non riesco a bloccare le lacrime.
“Harry, no cazzo, no! Non puoi lasciarmi. Noi ci amiamo e saremo più forti di tutto. Non possiamo decidere di mollare al primo problema che ci troviamo davanti.”
“Questo non è il primo problema che incontriamo.                                                                      C’è la Modest, ci sono i fan, che stanno dando una ragione in più ai manager per allontanarci… e poi c’è Eleanor.” Lo guardo a bocca aperta e con le lacrime che continuano a rigarmi il viso.
“Che centra Eleanor? Sai benissimo che io e lei non stiamo insieme e che lei è solo una copertura.” Mi sento male, mi sento perso.
“Si lo so e molto bene, ma so ancora meglio che lei ti ama sul serio e questo lo sai anche tu Louis, puoi negarlo quanto vuoi, ma lei (lo sanno tutti) ti ama sul serio.”
Non so che rispondere…
HARRY’S  POV
Si alza senza dire nemmeno una parola.
Sempre il solito: quando non sa come rispondere si alza e mi lascia solo a cercare di intuire la risposta. Ma sta volta non serve tanto intuito per capire la risposta: so benissimo che lei lo ama, ma non sono sicuro di quello che prova lui per lei.
Squilla il telefono: Zayn.
“ Dimmi” rispondo scocciato.
“Dov’è Louis? “
“E che cazzo ne so io?! Mica sono quello che ci vive nello stesso appartamento.”
“Harry lo so che ha dormito con te sta notte, quindi se è la passamelo, se no riattacca.”
Riattacco senza dire niente. In fondo ho fatto quello che mi ha chiesto, no?



*AIUTATEMIIIIII*
IO VOGLIO CONTINUARE A SCRIVERE, MA NON SONO SICURA CHE VI PIACCIANO LE MIE STORIE VISTO CHE NON RECENSITE. HO BISOGNO DI SAPERE CHE NE PENSATE PER FAVOREEE


 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


CAPITOLO 2
LOUIS’ POV
“Si sto arrivando, ma tu dimmi se c’è qualcuno.”
Chiedo mentre tiro fuori le chiavi dalla tasca.
“No Louis, non c’è nessuno della modest, ma in un qualsiasi istante possono venire, quindi o ti muovi o ti muovi.”
Cadono le chiavi in mezzo a un cespuglio.
“Fanculo! Maledizione!”
“Che succede?” chiede Eleanor, ma non ho voglia di risponderle, quindi riattacco.
Metto il telefono nella tasca… o almeno così credo di aver fatto.
Perdo le chiavi in un cespuglio, rompo il mio iPhone comprato solo la settimana prima e soprattutto litigo con Harry… questa si che non è giornata.
Non è la prima volta che io Harry abbiamo una discussione del genere. Di solito quando litighiamo è sempre per colpa dei manager e/o di Eleanor.
Cerco le chiavi nel cespuglio, ma non trovo niente.
L’unica scelta che ho è salire da Harry e chiedergli di darmi la macchina per arrivare da Eleanor.
Salgo su e cerco Harry, ma non lo trovo ne in camera da letto ne in salotto/ cucina.
Sento il rumore dell’acqua scorrere in bagno. Mi avvicino alla porta e sento dei singhiozzi e automaticamente apro la porta.
Trovo Harry seduto nella vasca con l’acqua aperta al massimo.
Sta piangendo come un piccolo bambino.
Sento una voglia incontrollabile di andare ad abbracciarlo, dirgli che lo amo sul serio e che Eleanor è la mia ragazza davanti a tutto il mondo, ma lui è il mio ragazzo davanti ai miei occhi e questo basta per farmi sopravvivere, nonostante tutti i problemi che ci sono.
Si gira verso di me e mi guarda, mi perdo nei suoi occhi, dei quali non riesco a capire che colore creano tutte le sfumature messe insieme.
“Sai una cosa Louis?” lo continuo a guardare senza batter occhio. “Beh, avevo sempre voluto capire che cosa provassero le persone autolesioniste, adesso lo so.”
Tira su il braccio e vedo i polsi tutti rinsanguati, tutti coperti da quel colore così rosso, che fa venire la nausea.
“No, Harry ti prego!” lo imploro per fermarsi, senza muovermi di un millimetro, mi sento come paralizzato.
“Si prova dolore, un dolore molto forte e molto intenso, ma nonostante questo, si prova anche la voglia di ripetere questo gesto. Le lacrime in alcuni casi non bastano per sfogarsi, serve qualcosa di più forte per sentirsi liberi, un qualcosa che ti fa sentire bene, queste lacrime rosse mi fanno sentire bene.”
Senza pensarci due volte, corro da lui e gli tolgo la lametta dalla mano, lo alzo su e guardandoli negli occhi dico:
“Harry, non serve che ti sfoghi in questo modo, non serve che tu ti faccia del male. Cosa farei se a te succede qualcosa?”
“Puoi andare da Eleanor, non sentirai la mia mancanza in questo modo.”
Gli tiro uno schiaffo per svegliarlo dal coma in cui è caduto.
“Non puoi dire questo. Io amo te, stupido, non Eleanor, AMO TE!”
Serra le mascelle, sta per dire qualcosa, ma non dice niente, allora parlo di nuovo io.
“Sai qual è la cosa che più mi piace di te?”
Dico guardandolo direttamente negli occhi.
“I tuoi occhi, il tuo sguardo innocente in cui mi vorrei perdere.  Non vorrei mai smettere di guardarti negli occhi, morirei.”
Si butta tra le mie braccia senza dire una parola e io ricambio l’abbraccio stringendolo a me il più forte possibile.
“TI AMO… questo è ciò che vorrei continuare a ripeterti all’infinito.”
“Io pure Harry. Te lo dirò sempre. Solo a te.” Sospiro, poi dico “non ti lascerò mai, ma adesso… devo.”
Si stacca e mi guarda stupito.
“Scherzi vero?”
“No, harry, ma lo faccio per noi, per il nostro futuro, ok?”
“Ok, ma domani ci vediamo in studio vero?”
“Va bene… vara che sta squillando il tuo cellulare.”
“Si? … È qua … non lo so … adesso glielo dico … va bene c-ciao”
“Chi era?”
“Eleanor” dice con un che di disprezzo nella sua voce.
“Eh … che voleva?”
“Dice che non sa come mai non riesce a raggiungerti e che ha chiamato anche Zayn dicendo che i manager sono appena usciti da casa sua e stanno andando da Eleanor.”
“Per quale motivo?”
“Non ne ha la minima idea nemmeno lei. Ma credo sia … boh forse perché non ti hanno trovato da Zayn, devono assicurarsi che tu sia da Eleanonsochecosa.”
“Merda! Harry dammi le tue chiavi, devo correre da lei.”
“Non sei venuto in macchina?”
“Quelle maledette chiavi sono cadute in mezzo a un cazzo di cespuglio e non sono riuscito a recuperarle, però ho rotto il cellulare, ecco perché non sono riusciti a raggiungermi.”
Non finisco nemmeno di parlare che mi porge le chiavi, sfiora leggermente le mie labbra con le sue e mi accompagna verso la porta.
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


CAPITOLO 3
Arrivo giusto in tempo da Eleanor.
“Perché hai spento il telefono?”
Ci penso un po’ su, prima di rispondere, ma non riesco a collegare al cervello.
“Perché ho spento il telefono?”
Mi guarda nello stesso modo in cui mi guarda quando arrivo in ritardo ad un’intervista insieme a lei.
“Si Louis. Hai spento il cellulare. Io e Zayn ti avremmo chiamato un centinaio di volte al minimo.”
Prima di rispondere mi avvio verso la sua (nostra) stanza da letto, mi spoglio e poi sparpaglio i vestiti un po’ dappertutto per far sembrare la nostra bugia … più credibile.   
“Non l’ho spento…”
Mi interrompe, senza lasciare  che io finisca la frase.
“Ah giusto, non l’hai spento tu, è arrivato Babbo Natale e c’ha pensato lui a spegnerlo. Louis non prendermi per il culo, sono sicura che un po’ più di cervello rispetto a te ce l’ho.”
“Eleanor se non mi lasci finir di parlare “ le dico mentre  mi sfilo i pantaloni e rimango in boxer. “ me ne vado via.”
Senza dire niente mi fa segno di spiegarle. “Stavo per venire da te. Ma mentre stavamo parlando, cercando di sbrigarmi il più possibile, ho perso le chiavi dentro un cespuglio, riattacco la chiamata con te.”
“Senza dire nemmeno una parola.” Mi interrompe di nuovo.
“Non avevo voglia di risponderti. Io e Harry avevamo appena litigato. Comunque dopo aver riattaccato, faccio per mettere il cellulare in tasca, ma cade e si rompe. Poi… El sono loro, vai ad aprire, intanto io mi stendo sul divano e faccio finta di dormire. Se mi vogliono dire qualcosa me la dici tu dopo.”
Mi guarda per un po’ di secondi e poi, senza dire niente, se ne va ad aprire.
--*--
“Harry, Harry, per favore non lasciarmi andare, amore ti prego, voglio rimanere con te.”
Non capisco bene cosa succede, ma so che io e Harry siamo costretti a separarci.
“Louis, non ce la faccio, per favore, cerca di tenere fort… Noooooo”
Sento il suo urlo agghiacciante e in un qualche modo prendo paura. Paura di quel che sta succedendo. Paura di non rivedere più la ragione della mia vita. Paura di morire.
Harry cerca di farmi respirare, ma è impossibile, non è una mia scelta, ma non ci riesco proprio.
“Harry… Harold voglio tornare da te.” Urlo mentre, anche se ancora steso sul lettino del pronto soccorso, mi sento cadere verso un buco nero, verso un posto dal quale è impossibile tornare. Verso la morte.
--*--
“Louis … Louis?”
Mi sveglio di scatto.
“Eleanor, oh mio Dio.” Dico quasi contento di vederla.
“Louis era solo un sogno. Tieni, sei tutto sudato.”
Dice mentre mi porge un fazzoletto per asciugarmi la faccia che infatti era tutta sudata.
“Che cazzo… dove sono i manager?”
“Se ne sono andati via tipo tre ore fa?!”
Resto a bocca aperta, non può essere vero.
“Stai scherzando spero.” Mi guarda con un che di divertito nella sua faccia.
“No che non sto scherzando.” Dice cercando di non scoppiare a ridere.
“Porca puttana … potevi svegliarmi. Dovevo andare allo studio a registrare.”
Rimane delusa dal modo in cui le ho urlato su. Era indecisa se dire qualcosa si o no, ma poi si decide a parlare.
“Non ti ho voluto svegliare semplicemente perché sembravi molto stanco.” Dice frugandosi nelle tasche. “Ti è arrivato questo.”
“Che cazzo …?”
“Te l’ho preso io.” Lei parla, ma io continuo a non capire. “Non puoi rimanere senza un cellulare per sempre.”
Vorrei moltissimo mettermi a urlarle su, ma so che lei l’ha fatto solo perché mi ama e non vorrei che ci rimanesse ancora male per il modo in cui la tratto.
“Grazie El. Grazie sul serio.” Faccio un sorriso a trentadue denti.
“Figurati, non è niente.” Dice a sua volta sorridendo.
“Figurati non è niente.”
So che non è il momento giusto, ma mi devo fare coraggio e parlargliene.
“El, tu sai benissimo … insomma … che amo …”
Mi interrompe … di nuovo.
“Louis, io so benissimo che vuoi solo Harry e io non ho problemi. Prima o poi mi dimenticherò di te. L’amore non corrisposto, non è amore.”
Non so nemmeno in che modo ringraziare quella ragazza.
“Grazie mille Eleanor. Sono contento che tu sia riuscita a capirmi.”
“Ha detto Liam che è consigliabile se tu rimani qui oggi.”
“Va be..” mi interrompe, di nuovo.
“E se facciamo qualcosa tipo..” tocca a me interromperla.
“Una festa.”
“Corre ad abbracciarmi e quando si stacca ci sentiamo in imbarazzo tutti e due.
“Scusa.” Dice chinando la testa e guardando verso il pavimento.
“Va beh non importa.. andiamo a preparare il tutto per la festa?”
Mi guarda a bocca aperta e poi dice: “la facciamo a casa?”
Non c’avevo nemmeno pensato a questo dettaglio, quindi conto più o meno tutte le persone che ci potrebbero essere e attacco con un: “non lo so.. potremmo essere trenta o quaranta al massimo.”
“E se la facessimo a casa dei miei?” azzarda El.
“Non lo so, ma visto che la casa è grande, penso di si, se no, se non ci danno il permesso i tuoi genitori, la potremmo fare in un locale.”
“Si che ce lo danno il permesso. E poi non credo siano in città.”
“Va bene. Allora io chiamo quelli che dovrebbero essere gli invitati e tu prova a chiamare i tuoi genitori, è sempre meglio avvisare no?”
“Ok.. inviti ..anche.” si ferma, non riesce a continuare, non vuole continuare.
“Ma Harry è il tuo.. ragazzo” sottolinea l’ultima parola che aveva trovato un  po’ di difficoltà a pronunciare.
“Lasciamo stare Eleanor.”
Per mia fortuna non fa la testarda e cambia subito argomento.
“Va bene allora io vado a prendere il mio cellulare e chiamo mamma e tu chiami tutte le persone.”
“va.. ma c’è un problema. I numeri.” Mi guarda più persa che mai.
“Ce li avevo nell’altro telefono.”
“Come facciamo?” Ci penso un po’ su e poi anche un po’ dispiaciuto attacco con : ”Non so, annulliamo tutto?”
Ci rimane un po’ male, ma annuisce.
Vedendola così “distrutta” dico : ma non proprio tutto, se vuoi ci beviamo qualcosa e ci guardiamo uno di quei polpettoni romantici che ti piacciono tanto.”
“I polpettoni romantici sono meglio di quei film che ti guardi tu.. a proposito perché non ci guardiamo This Is Us, invece?”
“No El, proprio no, così mi prendi per il culo per bene?”
“Non voglio prenderti per il culo.” Si mette a ridere a crepapelle. “Va bene.. non sono mai stato bravo a dire bugie, comunque dai ce lo guardiamo insieme e ci facciamo due risate.”
Spalanco gli occhi e la guardo male, ma poi scoppio a ridere. “Solo tu ti farai due risate, perché io invece mi chiuderò in bagno e non uscirò finché non finisce il film.”
Si mette a ridere fino a non finire più.
“Oh mio Dio El, se non la smetti di ridere non lo guardo con te.”
Smette di ridere e mi guarda: “Quindi .. lo vuoi guardare con me?” dice scattando in piedi.
Rispondo alzando il sopraciglio.
“Va bene, allora io vado in cucina a prendere da bere e pop-corn, tu intanto prepari il CD, ok?”
La guardo sorridendo senza dire niente.
“Che cazzo ti ridi?”
Smetto di ridere e dico: “No.. no, niente. Comunque va bene io preparo il coso.”
Quando finisco di parlare si gira e va verso la cucina.
-proprio innamorata pazza la ragazza- penso mentre metto il CD dento il lettore.
Quando torna, ci mettiamo sopra il divano e guardiamo bevendo e mangiando POP-CORN.
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


CAPITOLO 4
“Che.. che cazzo.” Dico imbarazzato “Eleanor che..?”
Si sveglia e mi guarda a bocca aperta.
“Mio Dio, Lou..” È ancora del tutto spoglia.
“Non è successo niente vero?” mi guarda senza dire nemmeno una parola. “Eleanor di qualcosa.”
Cerca di dire qualcosa, ma riesce solo a balbettare.
“Lou.. is.. non..”
“cazzo, cazzo, ti ricordi qualcosa?” si gratta la fronte e prova a pensare.
“No, non mi ricordo, solo qualcosa a tratti.”
“E cosa ti ricordi?” grido infuriato.
“Louis.. qualcosa..”
“Qualcosa cosa?” urlo anche se ho già capito a cosa a cosa si riferisse.
“Mi dispiace.. non.. non.. non.. so che fare.”
Sta piangendo in un modo molto.. dispiaciuto.
“El se non lo diciamo a nessuno e se tu stai attenta.” Dico mentre le asciugo le lacrime. “Non credo che succederà qualcosa, ok?”
“Va bene, ma mi sento troppo male, come potrebbe essere successo?”
La abbraccio. “Eleanor stai tranquilla. Non so come possa essere successo, ma so che non è ne colpa mia, ne tua. Quindi, ripeto, stai tranquilla.”
Vedo le lacrime che le rigano la faccia. Toccandole delicatamente le guance, gliele asciugo.
Sento diversi “Bip” che vengono da sotto il cuscino.
Mi stacco da Eleanor e prendo il cellulare per vedere che è.
“Porca puttana.” Dico mentre scatto subito in piedi e richiamo Harry.
“Louis, che succede?”
“C’era una chiamata da Harry!”
Mi guarda senza capire. “Ha sentito tutto.”
“Come ha fatto a sentire tutto se tu non hai risposto?”
Ma sta ragazza come fa a non capire?
“El, quando.. cioè sta notte ho risposto, quando ero ubriaco. La chiamata è durata dodici ore.”
Dico infuriato cercando di rintracciare Harry che però non risponde.
Chiamo una, due, tre volte. Al quarto scatto della terza chiamata qualcuno risponde.
“Louis che vuoi?” una voce femminile?!
“Gemma, per favore passami Harry.” Dico cercando di pensare a che cosa avrebbe potuto fare lei a casa del mio ragazzo.
“Non ti vuole parlare.”
“Porca puttana. Che ci fai tu la? Perché hai tu il suo cellulare? Passamelo ho detto.”
Ho sempre odiato Gemma, la sua relazione con Harry è sempre stata anche più forte della mia con lui.
“Louis, intanto ti calmi e non urlarmi su che non sono stata io a scoparmi Eleanor Puttana Calder, ma tu e devi subirti le conseguenze di quel che hai fatto.”
In un certo senso potrebbe anche aver ragione.
“Gemma, per favore, io ero ubriaco e non mi ricordo nemmeno quel che abbiamo fatto io e lei. Ce ne vogliamo dimenticare e fare finta che non sia successo niente.”
“Tu puoi fare finta che non sia successo niente, ma Harry no.” Sospira poi continua “Harry ultimamente soffre sempre di più per te e per la vostra relazione. Dimenticalo. Louis, certo, lo so che non è facile, ma ci devi provare.”
Che cavolo sta sparando sta qui?
“Gemma, per favore me lo puoi passare così ne parlo con lui. TI PREGO!”

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