E se tutto ciò fosse reale?

di Ale21
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Josh.

-Eee stop! Magnifici,fantastici. Per oggi è tutto,andate a riposare,domani sarà una giornata faticosissima.
E così,dopo un'altra giornata di riprese,mi ritrovo di nuovo a sperare che le parole che mi ha recitato fossero reali. Ma questo,ovviamente,non potrà mai essere possibile. Adesso,con quel Nicholas, è felice. Io sono solo un amico.
Sto seduto dove ero prima,quando mi ha dato quel bacio,sotto gli occhi di tutto il cast, quando qualcuno mi fa sobbalzare arrivando di soppiatto alle mie spalle e urlando qualcosa che non capisco,troppo occupato a pensare a lei.
-Josh! Sto parlando con te!- Non ho bisogno di girarmi,riconosco al volo la sua voce -Che fai stasera? Ti va una pizza?-
-No,grazie,credo che me ne starò in camera a dormire,sono molto stanco- Dico,poco convincente.
Liam si siede affianco a me. Ha capito che c'è qualcosa che non va. -Chi è?- 
-Chi è chi?- Domando,anche se so già a cosa si riferisce e la risposta è ovvia nella mia testa. 
-La ragazza. O il ragazzo,anche se credo sia improbabile.- dice,accompagnando l'ultima frase con una risatina.
-Ah,una ragazza.-
-La conosco?-
Certo che la conosci,penso.
-Mh,forse. Ma non importa,mi consiedera solo un amico.-
-E' Jen,giusto?- Come ha fatto a capirlo? -L'ho capito dal modo in cui la guardi,sai?!-
Sembra mi legga nel pensiero.
-Già,ma sta con quel Nicholas,adesso. E io sono solo il suo migliore amico.-
-Andiamo,dai! Ci sono altre ragazze lì fuori,ragazze che vogliono conoscerti,Josh!- 
-Ma non voglio loro! Io voglio Jen.-
L'ho urlato così forte che anche i ragazzi che stanno sistemando il set si sono girati.
Sento dei passi,passi che si allontanano alle mie spalle. Non è Liam,non è nessuno dei ragazzi che mi stanno fissando. E' Jennifer.
Da quanto tempo era lì? Quanto ha sentito? Non lo so,ma so che ha sentito la mia ultima frase. E questo basta.

Jen.

Mi trovo davanti al mio camerino,quando sento Josh che mi chiama. Mi giro, un po' titubante del comportamento che devo assumere. Come devo sembrargli adesso? Timida? Oppure arrabbiata? Ma che sesnso ha arrabbiarmi adesso? Forse indifferente.
-Jen,per favore.- La voce gli trema. -I-io... Volevo dire che... Cioè...-
-Josh, va bene così. Ok.- 
-Ok?- 
-Sì,ok. Insomma,ho capito,non c'è niente da spiegare.- 
La sua faccia mi fa capire che non ha afferrato ciò che stavo cercando di spiegargli.
-Ho capito. Ma...- Sto cercando un modo carino per dirgli ciò che penso,ma mi accorgo di non sapere neanche io cosa provo per lui.
-Ma tu ami Nicholas,lo so.- Dice lui,con voce rassegnata. 
-Josh,non prendertela. Ci sono altre ragazze lì fuori!- 
Ma non voglio loro! Io voglio Jen. 
Le sue parole mi rimbombano nella testa. Non le vuole,le altre ragazze. Vuole me. 
-Siamo comunque amici,ok?- Cerco velocemente di riparare al danno che ho fatto.
-No,non riuscirei a starti accanto adesso che..- Non finisce la sua frase,ma capisco che ho perso il mio migliore amico.
-Josh.- Dico,ma se n'è già andato.

Dopo 10 minuti sono ancora qui,le lacrime agli occhi,il suo viso abbattuto impresso nella mia mente.
Non può finire tutto così. La nostra era un'amicizia speciale. 
La nostra E' un'amicizia speciale.
Mi costringo a lasciare il set,passando sulla spiaggia e ricordando tutte le volte che abbiamo provato quella scena. Josh non riusciva ad essere serio, ora capisco il perchè. Non piango più,adesso. Forse ho finito le lacrime.
Salgo in macchina e in un modo o nell'altro arrivo a casa. 
Apro la porta e con mia grande sorpresa trovo Jena ad aspettarmi sul divano,con una vaschetta di gelato al cioccolato in grembo e un cucchiaio in mano, il viso sporco anche in punti troppo lontani dalla bocca. La tv accesa, a riprodurre Hunger Games. 
-Hei amica! Era ora che tornassi!- Dice,tutta euforica,evidentemente in preda a un eccesso di zuccheri. 
-Jena,cosa diamine ci fai qui?- I miei piani erano molto semplici,sarei arrivata a casa e sarei scoppiata a piangere. E invece trovo qui la mia migliore amica,che chissà cosa ha in mente.
-Oh,niente..La mia tv è rotta e stasera c'è 'Un ponte per Terabithia' con Josh! Lo guarderemo insieme!-
-Cosa ti dice che voglio guardarlo?- Il mio istinto ha deciso di raccontargli tutto,anche se la mia mente non è del tutto convinta.
-Hei,Jen! E' Josh,il tuo migliore amico! E poi... Tu adori quel film!- La sua voce si affievolisce poco a poco,capendo che c'è qualcosa che non va.
Il mio cuore,invece,ha fatto crack a "migliore amico". Lui era il mio migliore amico,prima. 
-E' successo qualcosa?A me puoi dirlo.- L'eccesso di zuccheri sembra essere svanito improvvisamente. E' incredibile il modo in cui riesce a essere seria quando serve,anche se è nel bel mezzo di un eccesso di zuccheri.
Così le racconto tutto, non tralsciando nulla,neanche le lacrime. Cominciano a scorrermi lungo il viso e finiscono sulle mie ginocchia. Piango tutto ciò che ho e alla fine non mi rimane più nulla,se non le braccia di Jena intorno alle mie spalle.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


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Jen.

E' l'aria fredda che entra dalla finestra,insieme all'odore di caffè dal piano di sotto,che mi riportano alla realtà. 
Ancora con gli occhi chiusi,respiro a fondo per catturare il profumo che viene dalle lenzuola. Nicholas? Non ricordo,però,di aver passato la notte con lui. L'ultimo ricordo che ho è... 
-Hei,Jen. Stai calma. Lui non permetterà che finisca tutto in questo modo.- 
-Speriamo.-
Lui? Lui. Josh. Abbiamo litigato,ieri. Mi ha detto che mi ama. E io non ho potuto dirgli lo stesso,perchè... Perchè? Devo ricordare a me stessa che è perchè amo Nicholas,per evitare che la mia mano raggiunga il telefono e componga il numero di Josh,lucidamente impresso nella mia memoria. 
Solo che... Se devo ricordarmelo,forse...
-Jen,come stai?- I miei pensieri vengono interrotti dalla voce di Jena che risuona nella stanza fredda. Sento i suoi passi avvicinarsi al letto,superarlo e dirigersi verso la finestra. Ciò che fa,però,non è chiuderla. Alza bruscamente le tende,costringendomi a rintanarmi sotto le coperte.  
Respiro di nuovo a fondo tra le lenzuola. Oh,si. Jena,non Nicholas.
-Hai dormito qui?- La mia voce roca esce a fatica dalla mia gola.
-Oh,no. Non ho dormito affatto,con te che ti agitavi e continuavi a ripetere il nome di Josh.- Ricordo di averlo sognato,sì. Ricordo che mi stringeva tra le sue braccia,sul ciglio di un burrone. Mi teneva al sicuro,finchè non mi ha lasciato e io sono precipitata giù e mi sono ritrovata in un mare di nostri momenti:Le pizze mangiate insieme,tutte le volte che abbiamo lasciato il set all'insaputa di tutti gli altri. Fino ad arrivare al litigio di ieri. Poi tutto ricominciava e,come una tortura che ti scava dentro fino a svuotarti del tutto,non finisce finchè non ti arrendi.
-Mi dispiace tanto,vai a casa,riposati.- Riemergo dalle coperte e la luce mi costringe a strizzare gli occhi in quella che deve essere una smorfia molto buffa,perchè Jena ride di gusto e non smette finchè non gli lancio un'occhiataccia.
-Tranquilla,non sono stanca. Ma non mi hai risposto. Come stai?- Cosa  vuole sapere? Se ho intenzione di parlare con Josh? O semplicemente se sono ancora triste per ciò che è successo ieri? 
Di certo non sto bene. E a lei posso dirlo,anche se il mio istinto mi dice di ripararmi dietro una maschera di felicità. Lei può capirmi. E ho la sensazione che se non chiarisco tutto ora,mi porterò questo peso per sempre.
-Non lo so. Mi manca,ma non come quando non lo vedo da una settimana e voglio chiamarlo. Mi manca perchè sento un pezzo di me che non c'è più,come se qualcuno mi avesse staccato una parte del corpo. Mi manca perchè non lo sento più mio.- Le lacrime cominciano a rigarmi il viso un'altra volta. Tra un singhiozzo e l'altro riesco a dire: -Mi manca l'amore più grande che io abbia mai provato.-
Jena si siede accanto a me e mi sussurra qualcosa con tono rassicurante. -Oh,Jen. Non c'è alcun motivo di piangere. Lui ti ama. Non l'hai perso.- 
-Si,invece. E non la sopporto,la sua mancanza. Io vado a cercarlo.- 
Mi alzo e,senza neanche ascoltare Jena che mi urla dietro,esco di casa,lasciando la porta spalancata.
Attraverso il viale che porta al cancello e lo apro in fretta. Solo quando sono a metà strada mi accorgo di essere in pigiama e che sto correndo come una pazza con decine di occhi puntati contro. Ma non mi importa.

Josh.

-Quando mi sono svegliato,non ricordavo nulla dopo il litigio con Jennifer.- La mia voce è un po' roca.
-Bhe,amico,hai bevuto parecchio ieri sera!- 
Scommetto che lui,invece, non ha bevuto neanche una birra. Sam è così:quando c'è qualcuno che sta per ubriacarsi nei paraggi,si contiene. Non so esattamente il motivo,ma non mi va proprio di parlare adesso.
Sam versa del caffè nella tazza e me la porge. 
-Grazie.- Dico,sinceramente grato per quella tazza di liquido fumante. Avvolgo le mie mani intorno alla tazza e ne bevo il contenuto a piccoli sorsi bollenti.
-Come stai?- La sua domanda mi coglie di sorpresa. Non è chiaro? Forse si riferisce a cosa sento adesso,per Jennifer.
-Male,amico. L'ho persa,per sempre. Come farò senza lei?- La tristezza nella mia voce la noterebbe anche un bambino di due anni.
-Non starai mai senza lei. Non lo permetterà. E non lo permetterai tu.- Già,tutti si aspetterebbero che io lotti per non perderla,ma so che non sarà mai lo stesso tra  me e Jen. Quindi ho deciso di dimenticarla,di allontanarmi da lei e di trovarmi una nuova migliore amica.
-Forse lei non lo permetterà,forse.- Dico,sottolineando l'ultimo forse,perchè non ne sono del tutto sicuro -Quando mi ha sentito,ieri, è scappata. E quando me ne sono andato non ha opposto resistenza,nè mi è corsa dietro.- Solo adesso mi accorgo davvero che a Jen non è interessato nulla. Ciò che è successo ieri probabilmente le è scivolato addosso come se niente fosse e adesso sta ancora sotto le coperte con Nicholas. -Io,però,lo permetterò. Basta,mi sono stufato di essere trattato come uno straccio.-
-Oh,no che non lo permetterai,lo so.- Ribatte lui.
-Vedremo.- 
Ho appeno messo le labbra sulla tazza quando qualcuno bussa alla porta.
-Vado io.- Si offre Sam,ma decido che essendo casa mia dovrei andare io.
-No,vado io!- Dico,convinto.
Lascio la tazza sul tavolo e mi avvio verso la porta,chiedendomi chi sia alle 7.00 di mattina e sperando che non sia qualcuno che è venuto a parlarmi di Jen.
Apro la porta e,con grande sorpresa,trovo una Jennifer in pigiama,con i capelli in disordine e il fiatone a testimoniare che ha corso fin qui.
-Dio,Jen! Hai corso fino a casa mia?! Sono tantissimi chilomentri!- Devo ammettere che sono sorpreso.
Cerca di dire qualcosa,ma il fiatone non glielo permette,così gli offro un bicchiere d'acqua. Sam mi guarda e mi mima un 'Te l'avevo detto' con le labbra. Io,però,sono deciso ad essere indifferente con lei anche se ha corso fin qui. 
Quando finalmente riesce a parlare,mi guarda negli occhi e pronuncia così tante parole tutte insieme che devo chiederle di ricominciare da capo. -Josh. Scusa.- 
-Scusa?-
-Si,scusa. Lasciami parlare.- Prende un altro sorso d'acqua -Sono stata una stupida. Non abbandonarmi. Il problema non sei tu,non è Nicholas. Sono io. perchè sono una stupida che deve farsi dire dagli altri ciò che prova. Non me ne ero mai resa conto,prima. Ma...sì. Ti amo. Ti amo non come si ama il migliore amico. Non come si ama la propria madre o il proprio fratello. Non come amo Nicholas. Lui forse neanche lo amo. Ma ti amo. Non so come,ma ti amo. Forse come tu ami me,forse. Oh,no. Di più. Ti amo tanto. Tantissimo. Ti amo come si ama l'unica persona che vuoi accanto a te la sera,prima di dormire. Perchè,sai,gli incubi non esistono solo nei film. E ho bisogno di te. Ho bisogno di qualcuno che riempa il mio essere. E quel qualcuno devi essere tu. Quindi,per favore,perdonami. Perchè non so se riuscirò a farmi bastare il tuo ricordo per sempre. Ti amo.- 
Mi ci vuole tanto,per assimilare le sue parole. Ha detto che mi ama,che ha bisogno di me. Ma quando si fa avanti per darmi un bacio,io mi scosto e me ne vado. Salgo le scale e me ne sto lì,nel corridoio. A pensare,all'inizio. Poi mi limito a girare nel vuoto che c'è dentro di me. Cosa mi sta succedendo? 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Jen.

-E quindi se ne è andato?- Liam è un po' incredulo.
-Si,mi ha lasciato lì ed è andato di sopra.- Il mio tono è indifferente,perchè ho deciso che se lui può lasciarmi da sola dopo che gli ho detto 'Ti amo',allora io posso fregarmene di lui e del suo 'amore'. Che poi tanto amore non è,visto che se provo a baciarlo scappa.
-E tu non l'hai seguito?- 
-No,non sono mica un cane. Mi sono stufata,Liam. Ho pianto anche troppo per lui.- 
Svoltiamo l'angolo e continuiamo a camminare in silenzio fino al pub dove dobbiamo incontrare il resto del cast per la festa in onore del film che abbiamo appena finito di girare. 
Siamo ormai davanti la porta,quando Liam mi prende per un braccio e mi si ferma davanti.
-Come hai intenzione di comportarti stasera?- I suoi occhi mi guardano dall'alto con tanta intensità che ho paura possa leggermi nel pensiero.
-Come se non ci fosse,stasera voglio divertirmi. E non credo di riuscirci se devo pensare a chi mi ha spezzato il cuore.- 
Sono davvero intenzionata a ignorarlo per l'intera serata,fin quando non lo vedo. E' seduto al bancone mentre parla e ride con una ragazza. Stringo forte il braccio di Liam in preda alla gelosia e lui emette un piccolo grido per il dolore. 
-Scusa.- 
-Non dovevi ignorarlo?- Dice lui,ridendo.
-Sta zitto.-
Non ha neanche il tempo di parlare che lo trascino da Josh. Ho intenzione di fargli capire che non mi interessa se sta con un'altra. Lui non può vincere su di me ancora una volta.
-Hei,Josh!- Cerco di tirar fuori la voce e l'espressione più felici che riesco a trovare dentro di me,ma la cosa non mi riesce bene come desideravo.
-Oh,Jennifer! Ciao Liam.- La sua espressione passa dalla sorpresa alla vittoria quando si gira verso la ragazza. -Oh,lei è Claudia,un'amica.- Dice,con un sorriso di sfida che so essere rivolto a me.
-Molto piacere.- Sembro davvero felice di conoscerla,ma dentro di me sono spezzata e anche abbastanza gelosa. Liam è immobile e muto accanto a me,con un'espressione seria e un po' titubante. -Sai,Josh.. Volevo portare Nicholas stasera,ma non mi sembrava carino,visto che lui non fa parte del cast.- Dico,per sottolineare l'insensata presenza di quella ragazza. Com'è che si chiamava?
-Nessuno ha vietato di portare degli amici,giusto?- ribatte lui.
-Giusto.- Rispondo io con un sorriso abbastanza falso. -Bhe,noi andiamo a salutare gli altri,ci vediamo dopo.- Prendo Liam per un polso e ci allontaniamo a passo svelto dirigendoci da Jena e Sam che stanno ridendo da quando sono entrata nel pub. Devo sembrare molto arrabbiata,perchè non appena mi vedono si fanno seri.
-E' successo qualcosa,Jen?- Chiede Sam.
-Ops.- Liam ride.
-No. E' solo che... Lo odio. Perchè ha portato la sua nuova amichetta?- La mia voce si alza parecchio e sento il braccio di Liam stingermi le spalle. Lo fa sempre per farmi calmare. 
-Attenzione! La ragazza è gelosa!- Esordisce Sam con una faccia buffa. Così buffa da farmi scappare un sorriso. 
Per l'intera serata cerco di ignorare Josh e di divertirmi con gli altri,anche se ogni tanto mi concedo uno sguardo nella sua direzione. Lo trovo spesso al bancone con la ragazza o che gira per il locale mano nella mano con lei. Una volta,però,lo trovo solo seduto su uno degli alti sgabelli che mi guarda. I suoi occhi schizzano da un'altra parte appena si accorge che lo sto guardando. 
E' così che è cominciato tutto,il primo giorno di riprese per 'Hunger Games'. 

Ricordo benissimo che stavo seduta da sola su una sedia,a sorseggiare una limonata,quando alzai lo sguardo e lo vidi,a qualche metro di distanza,che leggeva il suo copione. Naturalmente lo conoscevo. Non di persona,ma sapevo chi era. In quei dieci minuti prima dell'inizio delle riprese alzai lo sguardo su di lui parecchie volte. Una volta,in particolare,mi accorsi che mi stava guardando e i suoi occhi schizzarono verso il soffitto. Troppo tardi,però. Mi alzai e andai da lui. 
-Piacere, Jennifer.- Dissi io porgendogli la mano. Ero decisa a fare la sua conoscenza.
-Oh,lo so bene chi sei. Wow,sei ancora più bella da vicino. - Mi strinse la mano e si alzò dalla sua sedia.
-E tu... Tu sei ancora più basso da vicino!- Dissi,accompagnando il tutto con una risata. 
-Me lo dicono in molti. Comunque,piacere...- Non gli lasciai neanche finire la frase.
-Joshua Ryan Hutcherson,lo so.- Dissi,in qualche modo fiera.
-Puoi chiamarmi Josh,bellissima.- Fece quello che secondo lui doveva essere un occhiolino,ma non sembrava affatto ciò che doveva sembrare. 
-Lo farò,bellissimo.- Risposi io,ridendo.


Josh.

Sono in un letto. O su un divano. O comunque su una superficie morbida e... Puzzolente. La testa mi scoppia, non ho alcuna intenzione di aprire gli occhi.
Non ricordo nulla dopo la voce di Jennifer che parlava amorevolmente al telefono. Con Nicholas,credo. 
E' ovvio:dovevo essere molto ubriaco quando mi sono addormentato. Ma proprio tanto! Perchè non ho la più pallida idea di dove sono.
Con molta disapprovazione apro gli occhi e guardo ciò che ha davanti,sdraiato sul fianco sinistro. Una sedia sulla quale sono ammucchiati i miei pantaloni e la camicia che portavo ieri sera.
Mi ci vuole parecchio prima di convencere il mio corpo dolorante ad alzarsi per guardarmi intorno. Ma,quando lo faccio, me ne pento immediatamente. Al dolore alla testa si aggiungono il capogiro e le vertigini e i muscoli del busto sembrano strapparsi ad ogni minimo movimento. Ma comunque resto in quella posizione, poggiato sui gomiti, e studio la stanza. 
Tre pareti bianche,una rossa. Due comodini,ciascuno ad un lato del letto matrimoniale. L'armadio antico poggiato alla parete davanti a me. La finestra alla mia sinistra,le tende tirate. Affianco alla finestra,con tanto di libri sparsi,c'è una scrivania. La sedia con i miei panni davanti a questa. Sulla parete di destra,invece,c'è solo la porta e uno scaffale colmo di foto. Le mie foto.
Tutto ciò mi è familiare. E' la camera di Claudia. Ci sono stato solo una volta prima d'ora,ma la riconosco.
Mi alzo dal letto con non poca fatica e mi dirigo alla porta. Giro la maniglia e cammino lentamente fino alla porta di quello che so essere il bagno,in fondo a destra. Quando entro e mi guardo allo specchio mi accorgo di essere completamente nudo.
Torno il più velocemente possibile in camera e cerco i miei boxer. Una volta trovati,li infilo e prendo la camicia. Puzza,è macchiata in più punti e strappata su una spalla,quindi decido che posso fare a meno di infilarla. Prendo invece una mia maglia larga dal cassetto sotto l'armadio e la infilo. Quando sono stato qui,indossavo questa. E prima di andare via mi ero cambiato,preparandomi per un'intervista, lasciando la maglia sul letto.
Scendo al piano di sotto,non curante del fatto che non indosso i pantaloni, ed entro in cucina. Qui trovo Claudia che prepara il caffè.
-Hei,buongiorno.- Dico,avvicinandomi a lei e lasciandogli un bacio sul collo.
-Oh,adesso mi baci,eh?!- La sua voce è irritata.
-Cosa... Di cosa stai parlando?- Chiedo,non capendo il motivo della sua irritazione.
-Stanotte,dopo esserti spogliato, ti sei fermato,mi hai guardato negli occhi e hai detto 'non posso,Jennifer si arrabbierà.'-

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Jen.

Il mio istinto mi dice di andare da lui e saltargli addosso come avrei sempre fatto. Ma resisto e lo ignoro,anche se con molto dolore nel cuore.
Siamo 'litigati' da nove giorni ormai e lui non sembra per niente dispiaciuto di ciò. Anzi,ha iniziato ad uscire con un'altra,una certa Claudia... 
Io,invece, sono a pezzi. Cerco di non darlo troppo a vedre,ma non sempre mi riesce facile come vorrei. 
E' proprio vero che capisci quanto tieni a qualcuno solo dopo che l'hai perso. 
Mi manca,mi manca da morire. Eppure ci vediamo quasi tutte le sere, tra feste e interviste. Ma è un'altra cosa che mi manca. Mi manca la mia metà. 

-Si,abbiamo finito le riprese circa una settimana e mezza fa!- La sua voce. -Ma a quanto pare nessuno di noi vuole veramente lasciare gli altri.- Si gira verso di me e mi sorride. Non mi stupirebbe affatto,in altre situazioni,ma adesso,dopo nove giorni,è strano. 
-Già,è nata un'amicizia straordinaria sul set!- Cerco di tirare fuori la voce e l'espressione più felici che riesco a trovare e devo dire che mi riesce davvero bene. E,nel dirlo,guardo Josh,proprio come lui ha fatto con me. Non per dirgli che la sua amicizia per me è speciale,ma piuttosto per fargli notare che sono felice anche senza lui.
Sono felice anche senza lui. No. No che non lo sono. 
Ma è questo che voglio fargli credere,perchè lui non l'avrà vinta su di me ancora una volta. Non gli darò la soddisfazione di vedermi a pezzi,mai. O almeno mai più.

E' notte fonda quando mi sveglio in preda agli incubi e urlo il nome di Josh,come ho sempre fatto da quando abbiamo girato quella scena. Perchè,si,lui scaccia,o meglio scacciava,gli incubi per davvero. A cominciare da quella sera.

-Dai,vediamo questo film! Non è molto pauroso,te lo giuro!- Aveva gridato lui dalla sua camera da letto.
-Ma dai,come fa a non essere pauroso un film che si chiama in quel modo?- Avevo risposto io,urlando,dal bagno.
-Ok,forse un po' lo è...-
-E se stanotte ho gli incubi?- Entrai nella stanza. Ricordo che indossavo solo un paio di pantaloncini e una canottiera.
-Ci sono io.- Aveva detto.
-Come Peeta per Katniss?- Dissi,ridendo,pensando alle svariate volte che avevamo dovuto girare quella scena poche ore prima. 
-Come io e te.- aveva risposto,circondandomi il bacino con un braccio e obbligandomi a sedermi accanto a lui. Poi,con una disinvoltura ed una convinzione tali che sembrava non avesse fatto altro nella vita,mi baciò la fronte. Un gesto che potrebbe sembrare innocuo e normale,ma che per me era molto di più. Dolce e romantico,come Josh non era mai stato. Perchè,no,lui non è come tutti credono. Lui non è quel ragazzo che ti porta un mazzo di fiori al tuo compleanno. Lui è quel ragazzo duro ma adorabile,che sa ascoltare,che sa aiutare. Ma che di certo non sa essere dolce. Non di solito,almeno. Potete quindi immaginare quanto sembrò strano quel gesto. 
E così guardammo quel film,pauroso come pochi. E, ovviamente, quella notte non fu per niente facile dormire. Ma in effetti era vero, lui c'era. Mi stringeva a se e mi parlava tranquillamente e dolcemente per calmarmi. Oh,Josh.
-Stai tranquilla,è solo un altro incubo. Apri gli occhi e passerà tutto.- Mi ripeteva. -Ho sete, torno subito.- E fece per alzarsi dal letto. Ma io lo bloccai,stringendo il suo braccio.
-Resta con me.- Dissi,imitando Katniss.
-Sempre.- Rispose lui, poggiando di nuovo la testa sul cuscino.
Lui c'era.


C'era. Adesso,però, no. Al suo posto,quando mi giro,trovo Nicholas che mi guarda perplesso. 
-Cos'è successo?- Chiede,preoccupato.
-Niente,un incubo.- Rispondo,avvicinandomi al mio ragazzo e poggiando la testa sul suo petto forte.
-E che c'entra Josh?- Sembra geloso.
-Ehm..- Non posso di certo dirgli che volevo fosse Josh a tranquillizzarmi dopo un incubo e non lui,il mio ragazzo. -Era nel mio incubo,ma non voglio parlarne.- Mento.
-Dormi,tesoro.- Mi dice dolcemente mentre mi stringe contro il suo petto.
Ma,anche se cullata dalle sue forti braccia,non riesco a dormire. Perchè so che non è la cosa giusta,far finta di niente. Devo dire a Nicholas la verità,in un modo o nell'altro. Devo dirgli che non è lui che amo.

Josh.

Sono le 3.00 e fuori è buio pesto. In fondo lo è anche nella mia stanza,se non per la sigaretta nella mia mano. Non fumo molto,solo quando sono nervoso o preoccupato. O quando mi manca qualcuno.
Si,lo ammetto, Jennifer mi manca da morire. Ma non lo do a vedere,perchè non voglio farle sapere che sto a pezzi. 
Solo Dio sa quanto vorrei andare da lei e baciarla,fare pace, dirle che la amo sperando che non scappi. Ma non posso,il mio orgoglio non me lo permette.
Sono sempre stato così,non chiedo mai scusa dopo un litigio,anche se ho palesemente torto. E stavolta non è diverso. Non chiederò scusa. Ma,in fondo,perchè dovrei? Cosa ho fatto in realtà? E' stata lei che è scappata quando ha mi ha sentito dire a Liam che la amavo. 
La amavo? La amo.
E quindi io sono scappato quando lei lo ha detto a me. All'inizio volevo solo scostarmi e chiarire meglio la situazione,ma poi... Poi sono salito al piano di sopra. Perchè? Perchè sono un cretino. So che dovrei solo andare a casa sua e chiederle scusa,ma questo non sono io.
Io non sono il ragazzo dolce e sensibile che tutti credono. Io sono come tutti i ragazzi. 
Timido, a volte. 
Dolce,raramente. 
Romantico, solo con Jen. 
Simpatico, duro, misterioso. 
Ingenuo, testardo, orgoglioso.
E si,lo so che ho un carattere di merda,ma non posso farci nulla. 

Passano i minuti,le ore,le sigarette. Ormai è giorno da un pezzo. La voglia di alzarmi dal letto non so dove sia. 
Continuo a pensare a Jen e a come sembra felice anche senza me. Non sono davvero importante per lei. Certo,è un'ottima attrice,ma non credo che riuscirebbe a nascondere una tristezza come quella che provo io in questo momento,perchè è troppo. Sarebbe troppo anche per lei.
Io,invece, ci sto provando. A volte è troppo difficile,così mi giro e chiudo gli occhi per impedire alle lacrime di uscire,poi mi allontano lentamente,come se non fosse successo niente.
Sto uscendo con Claudia in questo periodo,ma le cose tra di noi non vanno molto bene. In realtà non stiamo insieme. Dice che io appartengo a Jennifer,o qualcosa del genere. La conosco da tanto tempo. Non sono andato a letto con lei. Ci abbiamo provato una sera,ero molto ubriaco,ma a quanto dice Claudia stavo pensando a Jen. Ovvio.

-Stanotte,dopo esserti spogliato, ti sei fermato,mi hai guardato negli occhi e hai detto 'non posso,Jennifer si arrabbierà.'- 
-Mi dispiace. Ero ubriaco. E...- Non mi ha lasciato neanche finire la frase.
-E niente. Senti,Josh, ti conosco da tanto tempo. Anche se sei un ottimo attore,io capisco quando stai mentendo. E non mentirmi,ok? Jen ti piace,si vede. Senza lei stai male,io lo so. Giusto?-
Non risposi,ma lei insistette: -Giusto?!- 
-Giusto.- dissi io,abbassando lo sguardo.
-E allora perchè non vai da lei? Perchè non glielo dici? Perchè stai con me se chi vorresti è solo lei? Josh,ascoltami. Vai da Jennifer e chiarisci tutto. Dille che la ami,dille che vuoi stare con lei. Dille tutto ciò che vuoi,tutto ciò che senti. A me non importa. Non posso stare con te sapendo che ami un'altra.- Sembrava sincera.
-Io gliel'ho già detto,Claudia! Ma lei è scappata. Non le importa nulla di me! Lo vuoi capire?- Le lacrime cominciarono a rigarmi il viso ed io non cercai di fermarle,perchè se c'è una persona alla quale posso confessare tutto ciò che provo,quella è Claudia.
-Ma non è vero Josh! Te lo dimostrerò.- 


Me lo dimostrerà. Qualcosa come farla ingelosire in modo che lei crolli e io capisca che 'tiene' a me. Non credo funzionerà. Perchè a lei non importa nulla di me,anche se... Anche se mi ha detto che mi ama. 
Oh,ma io so che l'ha fatto solo perchè si sentiva in colpa dopo essere scappata da me. Perchè Jena o qualcun'altro l'ha obbligata. Non perchè mi ama,no. 
Quando il mio telefono inizia a squillare,torno alla realtà. Mi giro e allungo un braccio per prendere il telefono sul comodino. Lentamente rispondo e lo porto vicino all'orecchio destro,senza neanche preoccuparmi di leggere il nome della persona che mi sta chiamando.
-Pronto?- Dico,serio.
-Hei,Josh. Noi stasera andiamo a mangiare una pizza. Ehm... Ti va di venire?-
Quella voce.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Jen.

-E così siamo caduti in quella pozzanghera. E' stato davvero molto divertente!- Ride, raccontando di quando, tre o quattro mesi fa, cademmo in una pozzanghera. 
Il suo sorriso mi spezza il cuore. Pensare che sto così male senza lui è straziante. Lo è ancor di più con il suo bellissimo sorriso sbattuto in faccia, come a significare che sta bene anche senza me.
-Oh, si. Ne abbiamo combinate di tutti i colori, io e te.- Dico. E mi lascio sfuggire un piccolo sorriso ripensando a tutti i momenti passati insieme.
-Già.- Risponde, rivolgendomi lo stesso sorriso.
Poi il suo telefono inizia a squillare e -Scusate, devo rispondere.-
Claudia, ne sono certa. Perchè prima di uscire avvicina il dispositivo al suo orecchio e risponde con una voce dolce. Con la voce che usava solo quando rispondeva a me.

Quando arrivo a casa, l'unica cosa che voglio fare è stendermi sul letto e dormire. 
E' stata una bella serata, in fondo. Solo che vedere Josh felice e innamorato mi ha fatto così male che non ho propio voglia di fare nulla.
Così, senza neanche pensarci, salgo le scale e mi dirigo in camera. Accendo la luce e mi guardo intorno. C'è qualcosa che non va. E' tutto troppo ordinato: niente panni sulla sedia, niente asciugamani a terra, niente scarpe sotto il letto. 
Il letto è rifatto, cosa stranissima. 
E c'è una sola persona che farebbe tutto questo per me, in questo momento. 
-Nick?- 
-Amore! Sono in bagno!- Mi dirigo verso la porta del bagno e indugio un po', poi questa improvvisamente si apre.
-Sorpresa!- Dice Nicholas con un sorrisone stampato in faccia.
-Amore, ma che ci fai qui?- Dico io, cercando di sembrare felice della sua presenza.
Ma in realtà non lo sono più di tanto.
-Ehm,- Si gratta la testa mentre abbassa lo sguardo. -Volevo solo farti una sorpresa!-Dice, chinandosi poi per darmi un bacio al quale rispondo senza esitazioni. Lui è il mio ragazzo,dopotutto. E, si, mi fa stare bene, mi fa sentire amata.
-Dimmi, che programma hai per Natale?- Chiede dopo aver aumentato la distanza fra i nostri nasi.
-Pensavo di andare dai miei, ti va di venire?- Mi sforzo di fare l'innamorata e mi comporto come farebbe qualsiasi altra ragazza col proprio fidanzato.
-Certo.- Sussurra, abbassando di nuovo la testa, stavolta sul mio collo, e lasciando un piccolo bacio nel punto in cui si incontrano collo e mascella.
Passiamo il resto della serata tra coccole e risate. Spesso penso a Josh. Quanto mi manca.

Quando mi sveglio, Nicholas non è accanto a me. 
Mi alzo e vado in bagno. Appena apro la porta noto i suoi panni sul pavimento. E' ancora qui. E, per giunta, ha fatto una doccia. Li raccolgo e li infilo nella lavatrice.
Poi torno in camera, mi spoglio e getto il pigiama sul pavimento. Prendo una maglietta di Nick dal cassetto, un reggiseno e un paio di mutande e torno in bagno per fare una doccia. 
Quando ho finito, con indosso solo la sua maglietta, scendo a cercare Nicholas.
Lo trovo poco dopo, in cucina, che prepara la colazione. E' un ottimo cuoco.
Mi siedo su uno degli sgabelli accostati al banco e lo guardo lavorare.
Dopo qualche minuto si gira e mi guarda, poi un grande sorriso arricchisce il suo viso.
-Che c'è?- Domando, curiosa di sapere a cosa sta pensando.
-Sei bellissima.-

Josh.

Sono in macchina, diretto verso casa di Jen. Devo solo riportarle qualche maglia che ha lasciato a casa mia, ma sono molto agitato. Sono stato a casa sua parecchie volte. Ma da quando abbiamo 'litigato' non ci sono mai tornato.
Quella casa è piena di ricordi. Ricordi felici. 
E so che farà male tornarci e vedere ovunque un'immagine di noi due: che ci rincorriamo per un barattolo di Nutella, che saltiamo sul divano, che corriamo su e giù per le scale. 
Quando arrivo davanti al cancello prendo un bel respiro e suono il clacson. 
Il cancello si apre immediatamente. Stranissimo. Perchè di solito Jen ci mette un paio di minuti per capire chi sta suonando. E poi altri due minuti per cercare il telecomando.
Scendo dall'auto e, con la busta colma di panni in una mano, attraverso il viale a piedi. Una volta arrivato sulla soglia della porta busso con la mano libera.
Mentre aspetto che Jennifer venga ad aprire mi guardo un po' intorno, come per voler ricordare al mio cuore quanto è doloroso stare qui. Soltanto adesso noto, a pochi metri da me, un macchinone nero, lucido e coi vetri oscurati. Non è di Jennifer. La conosco bene, la sua auto. E' sicuramente di Nicholas.
Ad un tratto, come se qualcuno avvesse appena acceso un fuoco dentro di me, inizio a sudare. Le mani, la fronte, i piedi. Non ho paura, nè sono a disagio. Con Nicholas ho sempre avuto un bel rapporto. Lui sa che Jen è solo la mia migliore amica. Ma ciò che sa non è la verità. Jen gli ha detto cosa è successo tra di noi ultimamente? E' arrabbiato con me? 
Mentre nella mia testa si formulano milioni di domande a cui non so dare una risposta, la porta si apre, mostrando un Nicholas sorridente e affascinante come sempre.
-Hei, Josh!- Dice, spostandosi di lato. -Vieni, entra.-
-Ciao!- Ribatto io, cercando di nascondere il sudore che esce da tutti i pori. -Jennifer?- Chiedo poi, impaziente di vederla.
-E' andata a vestirsi, ora scende.- Risponde lui.
E, come a comando, Jen compare dalle scale, bella come non l'ho mai vista.
Rimango a fissarla per non so quanto tempo, ma deve essere molto. Perchè, quando riesco a toglierle gli occhi di dosso, Nicholas mi sta guardando con aria di sfida.
-Amico, tieni il tuo sguardo su di me, grazie.- Il suo tono,prima amichevole, è diventato duro e poco carino.
-Hei, tranquillo. Non ho fatto nulla di male.-
-Cosa sei venuto a fare?- Dice lui, con lo stesso tono.
-Ho riportato dei panni che Jen aveva lasciato a casa mia.- 
-A casa tua?!- Dice, stupito.
Jennifer, intanto, si è spostata accanto a lui.
-Nicholas, stai tranquillo. E' solo un amico, lo sai.-
E' solo un amico. Il mio cuore, a queste parole, cede. 
Ma non posso mostrarmi debole e scoppiare a piangere, non posso. Quindi cerco dentro di me il mio lato cattivo.
-Ne sei proprio sicura, Dolcezza?- Dico, facendo scatenare la furia di Nicholas.
Infatti, senza neanche il tempo di schivarlo, un pugno mi colpisce in pieno viso mandandomi a sbattere con la testa sul mobile appena dietro di me. L'ultima cosa che riesco a vedere è Jennifer che corre verso di me. E questo mi basta.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Jen.

Corro verso Josh urlando. Lui è a terra,gli occhi chiusi e la bocca aperta. 
-Sei impazzito?!- Urlo, rivolta a Nicholas, mentre creco di capire come sta Josh.
Lui non risponde. Si limita a venirmi incontro, con lo sguardo fisso sui miei occhi. Devo ammettere che mi sta spaventando parecchio. Non l'ho mai visto così. Non so cosa gli sta prendendo. Il suo sguardo è duro e... Cattivo. 
-Tu sei mia, ok? Mi sono stufato. Che non si intrometta più tra noi due, potrei ucciderlo. Dico sul serio, Jen. Se vuoi stare con me, lui deve uscire dalla tua vita. Altrimenti mi perderai per sempre.- Detto questo, senza neanche preoccuparsi dello stato di Josh, si dirige verso la porta, la apre ed esce. Un attimo prima di sbattersela alle spalle, però, mi guarda serio come non mai. E, forse per la prima volta, mi trovo in una situazione troppo complicata: Josh o Nicholas? 

Josh? Il ragazzo che credo (o credevo) di amare. Che c'è sempre stato, che ha sempre fatto di tutto per me. Ma che, ultimamente, mi ha deluso, se così si può dire. E non poco.
Si, perchè se sto così male adesso, è colpa sua. E pensare che lui era la persona che mi aiutava a superare i problemi. Adesso è lui che me li crea. 
Non avrei mai pensato di trovarmi in questa situazione con lui. Lui era il mio punto di riferimento, per qualsiasi cosa. Era più di un amico. Più di un semplice migliore amico. Era un fratello, un padre, a volte sembrava perfino il mio ragazzo. In questi ultimi giorni, invece, sembra un totale sconosciuto. E non per mia scelta. Perchè io mi sono dichiarata, gli ho detto che lo amo. E lui, invece, è scappato, sparito.
Josh. Che prima era tutto, adesso è niente.

O Nicholas? Il ragazzo che credevo (o credo) di amare. Che c'è sempre, che fa di tutto per me. Che non mi delude mai.
Ho deciso di non dirgli nulla riguardo alla situazione con Josh, ma sono più che sicura che, se l'avessi fatto, lui mi avrebbe aiutata.
Nick è il mio ragazzo, ma anche un mio amico. So che posso dirgli tutto, lui non mi lascerà mai sola. Questa è una delle poche certezze che ho in questo momento.
So che di lui potrò sempre fidarmi. In fondo, la fiducia è alla base di ogni relazione, giusto?
E se mai dovessi aver bisogno di qualsiasi cosa, dalla più stupida alla più importante, sono sicura che lui farebbe di tutto per procurarmela.
Nicholas. Che c'è sempre stato e sempre ci sarà.

Josh o Nicholas? Messa così, potrebbe sembrare facile: Nicholas.
Ma non lo è. Perchè nonostante tutto, il mio cuore non riesce ad abbandonarlo. 
Dicono che l'amore è così, che al cuore non si comanda. 
Io, però, ho deciso di comandarlo. 
Josh o Nicholas? Nicholas.

Mentre tutto ciò mi frulla in testa metto un cuscino sotto la testa di Josh e lo guardo riprendere i sensi. Ok, ho scelto Nicholas, è vero. Ma non sono un mostro, non posso star lì e far finta di niente. Non posso di certo lasciarlo svenuto sul pavimento della cucina come se niente fosse.
Apre lentamente gli occhi e abbozza un sorriso quando mi vede seduta accanto a lui, come se fosse l'unica cosa che volesse vedere. Poi, infatti, richiude le palpebre con il sorriso ancora sulle labbra. 
-Josh?- Dico, preoccupata per la botta che ha preso.
-Si?- Risponde subito lui, riaprendo gli occhi.
-Come stai?- Chiedo, con una voce che risulta fin troppo dolce.
-Come un ragazzo fragile dopo aver preso un pugno in piena faccia ed aver sbattuto la testa.- Risponde ridacchiando. 
Sta bene.
-Vuoi alzarti?- Mi alzo in piedi e gli tento una mano per aiutarlo.
-Faccio da solo, grazie.- E lui la rifiuta.
Si alza e con una mano di massaggia la nuca. Ha dato proprio una bella botta.
-Vuoi del ghiaccio?- Chiedo, vedendolo dolorante.
-Se è possibile si, grazie.- Risponde.
Si siede sul divano e mi guarda mentre prendo il ghiaccio. 
-Senti, io e te dobbiamo parlare.- Dice, serio come non mai, quando gli porgo il sacchetto freddo.
-Si.- Sono daccordo. Magari riusciamo a chiarirci se parliamo un po'.
-Che problema hai con me?- 
-Cosa?! Sono io quella che ha un problema? Non mi sembra proprio, Josh!- Urlo, già infuriata per la sua domanda. Cominciamo bene...
-Chi altrimenti? Io no di certo!- Urla anche lui, le vene che gli escono da collo. 
-Oh, ma stai zitto! Non sono io quella che è scappata e non si è fatta più senitre!-
-Si, invece! Sei tu che sei scappata quando mi hai sentito, quel giorno sul set.-
-Poi però sono tornata, mi sono pentita e ho capito ciò che provo. Tu invece dove sei andato quando, dopo aver corso fino a casa tua in pigiama, ti ho detto che ti amavo, eh? Dove sei andato, dove sei stato tutto questo tempo? Non sai quanto ho avuto bisogno di te. Quanto avrei voluto abbracciarti e piangere sulla tua spalla, come abbiamo sempre fatto. Ricordi? Oppure ti sei dimenticato anche delle cose che abbiamo fatto insieme oltre che di me e della nostra amicizia?- Arrivata a questo punto non ce la faccio più, mi libero di tutto ciò che ho dentro senza neanche accorgermene. E, insieme alle parole, arrivano anche le lacrime.
-Potevi benissimo venirmi a cercare e piangere sulla mia spalla, non devo mica venirti a cercare!- Non capisce.
-No che non potevo. Non capisci proprio? Il motivo per cui stavo, anzi sto male sei tu! Tu, che prima risolvevi i miei problemi adesso me li crei! E senza neanche rendertene conto, tra l'altro. Quando ti ho detto che ti amavo...-
-Mi amavi?- Mi interrompe.
Lo amavo? Lo amo? Non lo so.
-Si, ti amavo.-
-Jennifer un amore non si scorda da un giorno all'altro! Se adesso non mi ami più, vuol dire che non mi hai mai amato!-
-Senti chi parla! Tu, invece? Hai detto che mi ami, giusto?-
Nessuna risposta.
-Giusto?- Insisto.
-Giusto.- 
-E poi? Dove sei andato? Voglio sapere dove sei andato, dove sei stato. Ah, giusto! Con la tua amichetta. Mi hai dimenticato, quindi. Ma sai, un amore non si dimentica da un giorno all'altro.- 
-Cosa c'entra adesso Claudia? Se la metti così, allora, tu hai detto di amarmi, ma Nicholas? Non l'hai lasciato. Tu non mi hai dimenticato, tu non mi hai mai amato! Che è diverso. Se mi amavi davvero non ci avresti pensato due volte a lasciarlo. Com'è che è ancora con te?-
-Perchè...- Perchè? -Perchè lui per me è importante. Lui mi ama, lui non mi lascia da sola, non scappa, non mi accusa ingiustamente e soprattutto lui non mi dimentica.- Gli sputo queste parole in faccia, per fargli capire tutto il disgusto che provo per lui in questo momento. E lui, tanto per fare una cosa nuova, si alza e si dirige verso la porta. 
Ma stavolta non deve andare così. Sono stanca del suo comportamento. 
-E no, bello mio. Stavolta no.- Dico, decisa, mentre afferro un suo braccio per fermarlo. 
-Cosa vuoi, eh? Non mi ami, vuoi Nicholas. Cosa vuoi da me? Hai lui! Oppure hai bisogno di qualcuno da prendere in giro ancora per un po'?- Urla, con le lacrime agli occhi.
-Non ti ho mai preso in giro, Josh. Non ho mai preso in giro nessuno, lo sai come sono fatta!-
-Non ne sono tanto sicuro, arrivato a questo punto.- 
-Cosa?-
-No, non lo so. Credevo di saperlo. Credevo. Sai quante notti abbiamo dormito insieme in questi due anni? Lo sai?-
-I-io.. No, non lo so.- Balbetto.
-68. Sessantotto!- Non posso credere che ha tenuto il conto di tutte le volte che abbiamo dormito insieme. -E, se vuoi saperlo, ci siamo baciati 32 volte. Già, quelle scene erano difficili da girare. Chissà perchè. 956 abbracci. 378 cene. 32 baci. 68 notti. Non è normale per due semplici migliori amici, non credi?- Fa una piccola pausa, forse apetta una risposta, ma davvero non so che dire. -Pensavo di conoscerti, pensavo che anche tu pensassi che, diamine, ci comportavamo come due innamorati. Io lo facevo perchè era così, mi comportavo da innamorato quale ero. Ma tu? Tu non mi hai mai amto. E allora perchè ti comportavi in quel modo? Pensavo fossi sincera. Ma a quanto pare non è così.-
Le sue parole mi arrivano dritte al cuore, senza neanche passare per il cervello. E allora inizio a pensare con l'organo sbagliato. O, forse, con quello giusto. 
Si comportava come un innamorato, è vero. Ci comportavamo come innamorati, l'ho sempre detto che non sembravamo due semplici migliori amici. Ma, se devo essere sincera, non so perchè mi comportavo in quel modo. 
Lui lo faceva perchè mi amava. Ma io? Io lo amavo? Io lo amo? 
Mentre nel mio cuore e nella mia testa si formano altre mille domande, lui si gira ed esce, le lacrime agli occhi ed i pugni stretti. Ed io immobile, che non provo neanche a fermarlo, che non trovo le forze neanche per reggermi in piedi, che mi butto a terra e chiudo gli occhi. Chiudo gli occhi nella speranza che sia tutto un sogno, che quando li riaprirò sarà tutto finito o, meglio, mai iniziato.

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