Save me

di JustinHoran_Biebs
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Confusion ***
Capitolo 2: *** 2.New meetings ***
Capitolo 3: *** Do you want to go out? ***



Capitolo 1
*** 1.Confusion ***


Save me

1.Confusion

http://www.youtube.com/watch?v=4x7-bcVIK8k

"La vita si libra come una stella fra due mondi, tra notte e mattino sull'orlo dell'orizzonte. Quanto poco sappiamo di cosa siamo, tanto meno di cosa potremmo essere!"

Confuso. Così si sentiva Zayn quella bianca mattina di ottobre. Appoggiato alla sua macchina nera verniciata da poco, scrutava i suoi coetanei passargli davanti e, al di sotto del suo cappuccio scuro, sorrise. Sorrise nonostante la confusione, perchè gli avevano sempre insegnato questo. "Sorridi e la vita ti sorriderà". Ma quando la vita avrebbe risposto ai suoi continui sorrisi, questo Zayn non lo sapeva. Sbuffò, buttando il filtro della sigaretta appena fumata e schiacciandolo con la punta della sua scarpa Nike, nera anch'essa. Zayn amava qualsiasi cosa fosse nera. Gli piaceva il buio, perchè nella sua oscurità chiunque si poteva mascherare. Amava il silenzio, perchè esso aveva un colore che aveva imparato ad associare al nero. "Il nero è il nulla" ripeteva sempre. "E il nulla accoglie tutti". Potevano sembrare strani pensieri per un ragazzo di appena vent'anni, ma Zayn non se ne curava. Non aveva l'abitudine di filtrare i suoi pensieri, li lasciava andare a briglia sciolta, seguiva i suoi istinti, forse per difendersi da tutta quella gente che gli passava davanti ignorandolo, come se fosse nient'altro che parte della macchina. Non che si fosse mai trovato male in quella scuola di periferia, era semplicemente stanco. Era la seconda volta che ripeteva l'ultimo anno ed era uno dei più grandi. E chiunque in quella scuola, fatta eccezione per i suoi due migliori amici, aveva imparato ad etichettarlo come "strano". Zayn non si sarebbe mai definito strano, insomma tutto ma non strano. Diverso, sì, per via della pelle scura, tratti orientali e origini pakistane. Diverso da tutti quei maschi che facevano a gara a chi rimorchiava più ragazze, perchè gay dichiarato. Forse era quello che spingeva gli altri ragazzi ad evitarlo, pensavano che si sarebbe potuto interessare a loro. "Stupida mentalità egocentrista americana" pensò il ragazzo. " Siamo gay, non ciechi. Non c'è un singolo ragazzo in questa scuola che mi farei, neanche sotto tortura".
Una pacca violenta sulla spalla lo costrinse ad interrompere i suoi pensieri per cercare un aggettivo adatto a insultare quell'imbecille del suo migliore amico. Non ne trovò.
-Louis William Tomlinson, quante volte ti ho detto di non rompermi le palle?-
-Tante volte quante io te le ho rotte, Zay!-
Louis, il suo migliore amico. Capelli castani e occhi azzurri, esuberante, divertente e rompiscatole come pochi.
-E dai, Zaynie, sarà la quarta volta in una settimana che ti trovo così, immerso nei tuoi pensieri. Ehi, mica mi starai diventando nerd?- aggiunse, con una faccia falsamente preoccupata.
-Solo perchè a differenza tua ho un cervello che pensa non vuol dire che io stia diventando un secchione. Dov'è Niall?-
Quasi come se lo avessero chiamato, un terzo ragazzo, biondo con gli occhi blu, li raggiunse ansante.
-Scusate il..- cominciò, ma Louis lo interruppe.
-Ritardo. Dio, Niall, c'è una volta in cui tu non sia in ritardo?-
Quello parlò, cercando di difendersi.
-Ieri notte mi sono dimenticato di rifarmi la tinta del ciuffo e l'ho dovuto rifare stamattina.-
-Il ciuffo colorato che entrambi mi avete copiato.- Zayn si finse arrabbiato, togliendosi il cappuccio e rivelando un ciuffo sparato in aria di capelli neri con una ciocca tinta di biondo. Louis passò una mano sulla sua chioma castana pettinata come quella di Zayn, sfiorando altezzoso il suo ciuffo rosso, e Niall fece altrettanto con i suoi capelli e il suo ciuffo rosa.
-Il mio è comunque più bello di tutti e due, anche se sono stato l'ultimo a farlo.- sbuffò il biondo, Louis rise.
-Un ciuffo rosa, Niall? ROSA? Avanti, se non volevi che nessuno sapesse della tua omosessualità, questo è il modo sbagliato.-
-E chi vuole nasconderla? Sapete benissimo che l'ho fatto solo per...-
-Jooosh!- squittì il castano, andandogli vicino. -Il tuo perfetto, meraviglioso, unico, amato, Josh!-
Niall arrossì violentemente. -Zitto Louis, potrebbe arrivare da un momento all'altro, zitto.- Ma l'altro continuava a girargli intorno urlando il nome di Josh.
-Dacci un taglio, ora- intervenne Zayn, vedendo che le guance solitamente pallide di Niall stavano facendo a gara con la tonalità purpurea del ciuffo di Louis. Il biondo gli rivolse uno sguardo pieno di gratitudine.
-Piuttosto, quand'è che ti deciderai a rivolgergli la parola? Ormai è da un po' che ti piace, no?- chiese Zayn.
-Mi piace da due anni..- sospirò l'altro. -Gli parlerò presto, molto presto.-
-Non per interrompere il vostro colloquio sentimentale- si intromise Louis. -Ma , Zay, c'è una tipa di là che ti fissa da poco fa. Cioè, penso che ti stia..scopando con gli occhi, insomma.-
-Peggio per lei, Lou.- commentò acido il ventenne.
-Oh dai, guardala almeno, è carina..-
-Louis, quando ti entrerà in quella zucca vuota che sono gay, per la miseria? Sono G-A-Y, non mi interessano le ragazze!-
-Sono gay anche io, mister acidità, ma quella è davvero una bella ragazza, cioè- la guardò -se fossi etero o bisex ci farei un pensiero.-
Zayn sbuffò. -Indicamela, su. Se riuscisse a far diventare etero te, che sei il re degli omosessuali, magari qualcosa di bello ce l'ha.-
Niall ridacchiò, appoggiandosi alla macchina vicino a lui, mentre Louis tendeva un braccio a indicare al moro la ragazza. Quando Zayn la vide, scosse violentemente la testa.
-No Louis ti prego, non mi piacerebbe nemmeno se avesse un cazzo fra le gambe.- Il castano si finse offeso ma l'altro non vi badò, chinandosi per prendere il suo zaino. Nel farlo il suo sguardo attraversò i finestrini dell'auto e vide quello che accadeva dall'altra parte: un gruppo di giocatori di football spintonava un ragazzino, che sembrava sul punto di piangere. Se c'era una cosa che Zayn odiava, era il bullismo; se c'erano persone che Zayn odiava, erano i giocatori di football presuntuosi.
-Ehi ragazzi- Louis e Niall si voltarono. -Venite un po' di là.- e aggiunse borbottando -odiosi stronzetti.-
Con poche falcate raggiunse i bulli e sentì cosa dicevano al ragazzino.
-Non giocare con noi, frocetto.- il ragazzino piangeva.
- N-non...I-Io non..- tentò, ma fu interrotto da un pugno. Il piccolo gemette di dolore e cadde a terra. Zayn non si trattenne e si mise in mezzo.
-Caspita, che maturità! Ve la prendete con lui per non ammazzarvi fra voi, vero?-
-Vattene, Malik. Non sono cose che ti riguardano.- Cercava di apparire forte quel giocatore, ma Zayn sapeva che in fondo, lo temeva.
-Mi riguarda se fate gli stronzi con gente innocente. Che vi ha fatto?-
Un altro giocatore intervenne.
-Beh, sai Malik, esiste, ed è frocio, come te. E i froci non dovrebb...-
-Ci tieni davvero a finire la frase, Green?- intervenne Louis, che evidentemente lo conosceva, schioccandosi con aria minacciosa i pugni. Quello indietreggiò. Zayn sapeva benissimo che Louis, con tutti quei muscoli, era il più temuto, oltre che il più grande, in quella scuola. Il castano continuò, congelando quel Green con i suoi occhi di ghiaccio.
-Sai cosa, cretino? Siamo tutti..com'è che ci hai chiamato? Froci, qui, ma tutti e tre siamo in grado di rimandare voi quattro a piangere dalle mammine col culo spaccato a metà.-
Zayn continuò. -Cos'è, hai perso la voce, Green?-
-Dai, Zayn- disse Niall quasi ridendo. -Louis ha detto una frase troppo lunga per il suo cervello di gallina, lascialo metabolizzare.- Zayn emise un suono rauco simile ad una risata, che si spense non appena uno di quei quattro cercò di avvicinarsi al ragazzino ancora in terra.
-LASCIATELO. IN. PACE.- ringhiò, i pugni stretti lungo i fianchi.
I quattro ora sembravano davvero terrorizzati, e uno dopo l'altro voltarono le spalle e corsero via.
Zayn si inginocchiò e raccolse i libri che erano caduti al ragazzino, poi si voltò per porgergli la mano ed aiutarlo ad alzarsi, e quando lo vide... "Porca puttana" pensò. Il piccolo era forse uno dei più bei ragazzi che Zayn avesse mai visto: capelli mossi e castani chiari, due occhietti scuri e spaventatissimi, un viso angelico. Il moro si riprese velocemente e gli sorrise, aiutandolo a tirarsi su.
-Stai bene?- chiese dolcemente, porgendogli i libri.
- S-sì- balbettò. -Tu sei Zayn Malik!- aggiunse. -E..e voi..L-Louis Tomlinson e N-Niall Horan, vero?-
Loro annuirono, stupiti. -Come fai a conoscerci?-
-Beh, n-non siete persone che non si notano, ecco- si pentì subito di quanto aveva detto, arrossì guardando Zayn. -E..e poi me l'ha detto Harry, un mio compagno di clas..-
Louis lo interruppe.
-Harry Styles, sei suo amico?-
Quello annuì, si voltò e -Eccolo lì, è meglio che io...- borbottò qualcosa di incomprensibile prima di stringere i libri al petto e sussurrare un -Grazie a tutti e tre.- guardando più che altro Zayn, che sorrise e gli scompigliò i capelli, facendolo arrossire ancora di più. Poi si girò e inciampando più volte raggiunse quell'Harry che sembrava sapere tutto di loro. Niall ridacchiò.
-Zay, il ragazzino ti ha sconvolto?-
Zayn sorrise.
-Mettiamola così. Se prima era convinto che in questa scuola non mi sarei fatto nessuno, ora ho in mente un'eccezione.-
-Woah, ragazzi- proseguì il biondo. -Non ti prenderai mica una cotta per lui, brutto pedofilo! avrà quindici anni!-
Zayn stava per ribattere che secondo lui non era così, ma Louis lo precedette.
-Ne ha diciassette.- sussurrò.
Zayn e Niall si voltarono verso il castano, chiedendo spiegazioni.
-Lui è in classe con..Styles.- continuò. Sembrava avesse perso tutta la sua parlantina.
-Continuo a non vedere il collegamentp.- fece il moro.
Louis alzò gli occhi al cielo, prima di avvicinarli a lui.
-L'amico del piccolo indifeso che abbiamo appena salvato si chiama Harry Edward Styles, ha diciassette anni ed è in quarta superiore. Credo che sia nato a Febbraio. Abbiamo l'ora di ginnastica in comune e quei due sono in classe insieme.-
-Oh, fantas..ehi! E tu come le sai queste cose? Sei uno stalker per caso?- chiese Zayn. Niall rise ancora, guardando Louis.
-No, Zay, è chiaro che il nostro Lou ha una cotta per quell'Harry, no?-
Louis arrossì, incapace di difendersi. -Beh- sorvolò -ti ho dato le informazioni necessarie se mai volessi andarlo a cercare.- dichiarò rivolgendosi al moro, ma quello era troppo preso dai suoi pensieri per reagire.
-Senti un po', stalker, se abbiamo l'ora di ginnastica in comune com'è che io quei due non li ho mai notati?- chiese.
-Oh, ascolta ciuffo biondo, non è colpa mia se tu alle ore di ginnastica non approfitti della visuale che ti offrono quei due. Sono due dei in pantaloncini...-
-Beh scusa se io e Niall facciamo ginnastica in modo serio.- rise l'altro.
-Ehi, stai insinuando che io non faccia cose serie? Ma lo sai quanto SERIO autocontrollo ci vuole per non saltare addosso a Harry quando lo vedo nudo?-
-Stai sche..tu l'hai visto nudo??-
-Lo guardo sempre quando esce dalle docce e si infila i boxer puliti..si, lo so- aggiunse in risposta agli sguardi sconcertati degli altri due. -Mi eccito guardando un ragazzino di quattro anni più piccolo di me, la notte lo sogno nudo e nonme ne pento, c'è un girone d'inferno per quelli come me, beh vale la pena andarci per lui- sorrise soddisfatto. -Vogliamo andare ora? La campana è suonata.-















Finalmente ce l'ho fatta. Grazie a chiunque abbia letto questa cosa. Che vi posso dire? Questo è il primo capitolo e andando avanti con la storia tutti i personaggi si delineeranno meglio. Spero che la seguiate!
Dedico il capitolo a (Z)ayn loves L(iam), il gruppo di whatsapp più sregolato della storia, e in modo speciale a Federica, mia compagna di scleri. Vi voglio bene ragazze!
A presto col prossimo capitolo. Miriam.

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Capitolo 2
*** 2.New meetings ***


2.New meetings


Zayn entrò nel negozio di tatuaggi, facendo tintinnare il campanello. Il proprietario gli sorrise a mo' di saluto.
-Salve Derek.- disse il moro. Amava quel lavoro, anche se part-time e per poche sere a settimana, amava incidere disegni indelebili rendendo soddisfatti i suoi clienti, ed era uno dei migliori lì dentro.
-Hai tre appuntamenti oggi, Zayn. Ce la fai a coprirli? Altrimenti ne diamo uno a Damian.-
-Vanno bene, Derek, ce la faccio.-
Il capo annuì. -Il primo è fra venti minuti.- il ragazzo sorrise, aveva venti minuti liberi, poteva completare il suo disegno.  Zayn amava i tatuaggi e quelli che portava sul corpo erano stati tutti disegnati da lui. L'ultimo a cui stava lavorando era una felce che aveva intenzione di tatuarsi dietro al collo. I venti minuti volarono e accolse nella sua stanza una ragazzina accompagnata dalla madre, che voleva una farfalla sul fianco. Disegno facile. Lo finì in un battibaleno lasciando la ragazzina entusiasta. Il secondo appuntamento era un uomo che voleva una fenice, e Zayn la completò con successo. Quando l'uomo andò via, sentì la voce di Derek.
-Zayn, ho qui il terzo per te, ce la fai o vuoi che..-
-Fallo entrare, Der, ce la faccio.- sospirò il moro. E non se ne pentì. "Il terzo" era il ragazzo di quella mattina, quello che aveva salvato dai bulli. Zayn gli sorrise e l'altro entrò.
-C-Ciao.- riuscì a balbettare e Zayn giurò di averlo visto tremare.
-Ciao! Vieni, siediti pure.- quello obbedì, fissandolo.
-Beh, cosa vuoi che ti disegni? Vuoi vedere il catalogo?- chiese, con una dolcezza che raramente operava con i suoi clienti.
-N-no, ho il disegno qui.- infilò una mano in tasca e ne tirò fuori un foglietto, in cui spiccavano quattro frecce come quelle che nelle strade segnavano le curve, una dietro l'altra. Zayn trovò quel disegno particolare e bellissimo.
-Molto originale. Dove lo vuoi?-
L'altro in risposta gli indicò il retro del braccio.
-Farà un po' male, ti avverto. Sei pronto?-
-Zayn!.- esclamò l'altro all'improvviso, fissandolo negli occhi con tanta intensità che il moro fu costretto a distogliere lo sguardo.
-Che c'è?- chiese sorridendogli.
-Ho un po' di...paura.- ammise. Zayn sorrise intenerito e gli accarezzò il viso, cercando di rassicurarlo.
-Andrà tutto bene, piccolo.- sussurrò facendolo arrossire.

Quando Zayn mise via l'arnese appuntito dopo aver riempito di colore anche l'ultima freccia, sorrise. Non avevano smesso un secondo di parlare e ora si conoscevano un po' di più. Zayn aveva scoperto che era piacevole parlare con lui, e avrebbe voluto trattenerlo ancora solo per sentire meglio la sua voce. Gli fasciò delicatamente il suo braccio.
-Senti un po', ricciolino, tu sai il mio nome ma io non so il tuo.-
-Io..oh, davvero non te l'ho detto? Liam, mi chiamo Liam Payne.-
-Liam.- ripetè il moro, stupendosi di quanto quel nome suonasse bene.
-Sì?- chiese l'altro, forse pensava di essere stato chiamato.
-In realtà stavo solo ripetendo il tuo nome, ma...come ci torni a casa?-
L'altro rispose, lo sguardo basso per l'imbarazzo.
-A piedi, è una bella camminata ma in un' ora sarò arriv...-
-Scherzi, vero? A piedi alle sette di sera in una bolgia come questa città? Ti accompagno io in macchina.- Ignorò le proteste dell'altro, prese il suo giubbotto e salutò i pochi colleghi rimasti, prendendo Liam per il braccio non fasciato.
-E sei anche a maniche corte, c'è freddo sai?- Il piccolo rabbrividì in risposta e quando furono in macchina Zayn si tolse la felpa e gliela porse.
-No grazie Zayn, poi hai freddo tu e..-
-IO- ribadì Zayn -ho il giubbotto. Infilala, su.-
Ancora riluttante, Liam la infilò e passò il resto del viaggio a indicargli la strada, anche se Zayn lo vide parecchie volte stringersi nella sua felpa, troppo larga per lui. Una volta arrivati, Zayn spense la macchina e si girò verso Liam.
-Grazie.- balbettò quello. -Per il tatuaggio, la felpa..il passaggio.-
Zayn scosse la testa. Aveva una voglia incontrollabile di farlo tacere baciandolo, e lui non ignorava mai i suoi i stinti. Lentamente si avvicinò a Liam, che era come pietrificato, e mettendogli una mano sul fianco posò le labbra sulle sue, iniziando a muoverle in modo dolce. Liam tremava e si aggrappò a lui, mettendogli una mano sulla nuca come a volerlo trattenere. Zayn leccò piano le labbra dell'altro, chiedendogli tacitamente di aprirle, e finalmente le loro lingue si intrecciarono l'una all'altra. Si baciarono ancora a lungo, prima che Zayn si ritraesse piano, scusandosi.
-P-perchè ti scusi?- gli chiese Liam.
-Perchè magari tu non lo volevi e..-
Liam lo interruppe stampandogli un bacio sulle labbra e, con un ultimo "ciao" sussurrato, aprì la portiera e corse via.
"Beh" pensò Zayn "Spero solo di non finire per fare il patetico. Non può piacermi una persona dopo neanche un giorno".

*

-E perchè diavolo non potrebbe piacerti una persona dopo un giorno, scusa? Io voglio scoparmi Harry da quando l'ho visto la prima volta, tu quel Liam l'hai solo baciato. Hai anche fini più nobili dei miei, pensa.-
Louis ridacchiò, finendo di bere il suo drink. Zayn odiava i venerdì, perchè i suoi due amici lo costringevano ad andare nei gay bar e, specialmente Louis, rimorchiavano ragazzi con la stessa facilità con cui camminavano.
-Louis tu sei un caso a parte. Io non sono così, non so cosa mi sia preso in macchina poco fa.-
-Zayn non è difficile, l'ho notato anche stamattina: quel ragazzo ti piace, punto e stop.- sorrise, voltandosi verso la folla che ballava.
-Guarda come si muove Niall! Se non fosse mio amico per come sta ballando andrei a sbatterlo all'istante.-
Zayn scosse la testa, sorridendo. Louis non aveva tutti i torti, Niall era provocante da morire e ogni tanto rivolgeva occhiate di fuoco a un gruppetto in cui, ne era sicuro, si trovava Josh. Prese il suo bicchiere dal bancone. Mentre guardava tutte quelle persone, non vedeva nessuno che lo attraesse neanche la metà di un ragazzino che da quel bacio in macchina non aveva lasciato i suoi pensieri. Sospirò, se la mattina si era ritenuto confuso, in quel momento si sentiva come se i suoi pensieri fossero legati a una corda che qualcuno si era divertito a ingarbugliare, e ora lui si trovasse a dover slegare quel dedalo infinito di nodi. La voce di Louis gli giunse lontana, come se l'amico si trovasse a metri di distanza da lui, invece che a pochi centimetri dal suo orecchio.
-EHI! Ma quello non è Harry?-
Zayn guardò distrattamente dove il castano gli indicava, e il ragazzo che vide era proprio lui, Harry. Il riccio ballava a pochi metri da dove Zayn e Louis sedevano.
-Oh, la cosa mi piace.- Louis era euforico.
-Per favore Lou non iniziare.-
-Cazzo Zay guarda come si muove!-
I movimenti di Harry erano lenti, a ritmo con la musica, e sembrava diventassero sempre più sensuali. Era chiaro che cercava di sedurre qualcuno, e non si bloccava nonostante avesse mezzo locale ai suoi piedi; l'altra metà faceva a gara per conquistare Niall.
-Guarda com'è vestito!-
Di nuovo, Zayn seguì il consiglio eccitato dell'amico: il riccio indossava dei pantaloni neri attillati con alcuni strappi sullr ginocchia e una camicia bianca ripiegata ai gomiti, con diversi bottoni aperti sul davanti.
-Provocante!- commentò il moro ridacchiando.
-No, non solo "provocante", Zay. Quel ragazzo è il sesso fatto in persona.-
Zayn annuì, dandogli retta, più che altro per farlo stare zitto.
-Oh mio Dio.- sospirò Louis quando Harry fece un movimento allusivo col bacino.
-Zay...-
-Mh?-
-Zay, credo che la situazione nei miei pantaloni stia diventando piuttosto critica.-
Il moro quasi sputò la vodka che aveva in bocca e si affrettò a guardare: Louis si muoveva, cercando di nasconderlo, ma il rigonfiamento nel cavallo dei suoi pantaloni era troppo evidente.
-Cazzo, Lou!- esclamò, scioccato. -Ascolta ora tu fai una bella cosa: vai da lui, ti inizi a muovere e vedi come reagisce, non può succedere niente di male, al massimo ti dirà di no e rimorchierai qualcun'altro.-
-E dove pensi che io possa trovare il coraggio?-
-Okay senti, prima fai entrare nel tuo cervellino questo concetto e meglio è: lui è un ragazzo troppo bello per rimanere single a lungo, per cui se non te lo prendi lo farà qualcun altro.-
Quella frase schietta fece decidere il castano, che annuì, si alzò e puntò dritto verso Harry, che smise un attimo di muoversi per guardarlo. E quando Louis iniziò a ballare, in un modo più sensuale di Harry e Niall messi insieme, il riccio si fermò del tutto e prese a fissarlo, come ipnotizzato. Non passarono neanche cinque secondi che il ragazzo si fiondò sopra il castano, strusciandoglisi addosso in modo quasi osceno. E Zayn capì che Harry non aspettava altro da quando aveva cominciato a ballare.
Louis ricambiò forse con ancora più entusiasmo, spingendosi contro l'altro fino a che Harry non si trovò contro una colonna, con Louis che si strusciava su di lui, del tutto dimentico della musica. Vedendoli vicini Zayn notò che l'amico era parecchio più basso di Harry, e trovò quel particolare adorabile nonostante quei due stessero quasi scopando contro quella colonna. Infatti poco dopo Louis prese Harry per un braccio e lo guidò verso il bagno, e Zayn non osò immaginare cosa sarebbe successo lì nei minuti seguentu.
Qualche minuto dopo Niall gli si accasciò accanto, esausto.
-Niente da fare, non mi fila neanche per sbaglio.- sospirò triste.
-Ehi biondino non ti abbattere- lo ocnsolò Zayn. -Posso darti un consiglio?-
Quello annuì, sollevando la testa per guardarlo negli occhi.
-Prova a parlarci quando siamo a scuola, e non cercare di rimorchiarlo come se fosse solo un altro oggetto, fagli vedere che a te interessa lui come persona e non una scopata.- gli sorrise. -Io farei così con il ragazzo che mi piace.-
-Vuoi dire che FARAI così col ragazzo che ti piace.-
-Che vuoi dire?- domandò lui cercando di capire dove il biondo volesse arrivare.
-Oh, è molto semplice, Zee- sorrise Niall. -Così come io lunedì andrò a parlare con Josh Devine, tu andrai a parlare con Liam Payne.-


















Eccoci qui! Dopo tante peripezie ho postato il secondo capitolo, hahaha. Dunque, abbiamo uno Zayn confuso (ma va?) un Liam tenero e cuccioloso, Niall che tenta invano di farsi notare dal suo amore e i Larry che iniziano col botto in un bel gay bar, yee. I Nosh arriveranno presto, si spera. Non l'ho riletto perciò mi scuso per eventuali errori e chiedo solennemente perdono per la pessima descrizione del tatuaggio di Liam. Perdonatemi, davvero, io vi voglio bene. Mi piacerebbe tanto sapere come l'avete trovato, sia questo che l'altro capitolo, mi lasciate una recensione? Piccola piccola :3
Dedico il capitolo al gruppo di whatsapp Ziam is the w(g)ay che per pietà di me perchè sono adorabili hanno letto il capitolo precedente, e a Federica che mi sprona sempre a continuare a scrivere. Vi voglio bene! <3 A presto col terzo capitolo.
Miriam

 

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Capitolo 3
*** Do you want to go out? ***


~3. Do you want to go out?

 

La voce acuta e penetrante dell'amico giungeva fortemente fastidiosa alle orecchie di Zayn, che era immerso nella consueta nebulosa stanchezza del lunedì mattina.
-Lou, la vuoi finire?- chiese esasperato Niall.
-Perchè? Vi sto facendo la cronaca della scopata migliore della mia vita, non c'è stata cosa migliore, giuro.-
Il biondo sbuffò, scambiando un'occhiata eloquente con Zayn. Ne avevano discusso a lungo il giorno prima, ed entrambi erano convinti che Louis fosse seriamente cotto di Harry.
-Cioè parlo sul serio, era diverso dagli altri ragazzi, con lui è stato più bello, è durato di più, c'era più..-
-Passione?- finì Niall la frase per lui, fissandolo negli occhi. -Louis apri gli occhi, Harry ti piace, e ti piace da morire, è inutile che lo neghi, è stato più bello perchè lui non è solo una scopata per te, ti piace e si vede da come lo guardi. Sarebbe meglio che lo ammettessi a te stesso.- sbottò, accendendosi una sigaretta.
-Lui non..- cominciò Louis.
-Non. Negare. Quel ragazzo ti piace almeno quanto Josh piace a me, o Liam piace a Zayn.-
-Non penso di rientrare nella categoria, Nì.- si intromise il moro. -Alla fine conosco Liam da qualche giorno, anzi non posso dire neanche di conoscerlo, e..-
-E tu gli muori dietro, Zayn.-
Zayn ammutolì, incapace di rispondere. Alla fine sapeva dentro di sé che Niall aveva ragione, non aveva smesso un attimo di pensare a Liam, e aveva una voglia incredibile di rivederlo, magari baciarlo ancora...
-Svegliati, moretto!- Louis passò una mano davanti agli occhi ambrati di Zayn. -Niall qui ci sta proponendo una cosa.-
-Ascoltatemi tutti e due- sorrise il biondino. -Io oggi andrò a parlare con Josh, solo se voi andrete da Liam e Harry.-
Zayn sospirò ma annuì, Louis fece per parlare ma venne zittito un'aòtra volta.
-Lo trascino io Nì, non preoccuparti.-
Ma una volta suonata la ricreazione anche in Zayn sembrava svanito il coraggio.
-Ehy biondino, devo proprio?-
-Si Zayn, perchè privarti dell'amore se puoi ottenerlo?-
-Amore? Niall, ti è chiaro il fatto che io non mi sono mai innamorato vero? Che la mia prima volta è stata con questo idiota- indicò Louis, che appariva ancora più teso di lui -perchè lui col fascino del più grande mi aveva sedotto? Lo sai che non ho la minima idea di come si porti avanti una storia, e..-
-Okay okay adesso calmati, mh?- Niall gli sorrise incoraggiante. -Prendi un bel respiro e trascina Louis nella loro classe.-
-Ehy a proposito!- fece il moro. -In che classe devo andare?-
La risposta venne dalla voce (tremante) di Louis. -Secondo piano, prima porta sul corridoio di sinistra.-
-E poi non ti piace, si si.- Zayn sbuffò prendendo l'amico per il braccio. -Andiamo.-
-In bocca al lupo.- sussurrò Niall.
-Anche a te.- borbottarono insieme.
-Zay io davvero non ce la faccio, mi sento un buco nello stomaco, mi sento..-
-Lou sta zitto, per favore. Fai venire l'ansia anche a me, e credimi è l'ultima cosa che ci serve adesso.-
Ormai erano quasi arrivati alla classe. Zayn prese un respiro profondo prima di entrare, e i suoi occhi passarono in rassegna tutti i componenti della classe, finchè non notò i due che cercava e li raggiunse. Liam alzò la testa in quel momento e incrociò gli occhi di Zayn. Nocciola contro ambra. Liam spalancò la bocca vedendolo e arrossì.
-Ciao.- fece Zayn, sorridendogli nervoso.
-Ciao, Zayn.- riuscì a borbottare il più piccolo.
Anche Harry alzò la testa.
-Zayn?- domandò -Tu swi l'amico di Louis, vero?-
-Se ti stai chiedendo dov'è quel cretino- lo precedette lui -lo puoi trovare fuori dalla classe, che cerca il coraggio di entrare e parlarti.-
Harry sorrise e uscì rapido dalla classe. Zayn rivolse al cielo una veloce preghiera per l'amico, prima di prendere il posto lasciato vuoto dal riccio accanto a Liam.
-Come stai?- gli chiese, cercando di rompere il ghiaccio.
-Benissimo, e tu?-
-Bene.-
Passò un lunghissimo istante, fatto di sguardi. “Avanti Zayn” pensò il moro cercando di incoraggiarsi. “Non sei bravo con le parole, quindi non fare inutili giri. Diglielo. Diglielo e basta. Hai vent'anni, non dodici. Dai, stupido idiota, diglielo”.
-Liam- cominciò, l'altro riprese a guardarlo negli occhi. -Liam, tu..oh, è inutile girarci intorno, Liam tu mi piaci.- disse tutto d'un fiato, si sentì arrossire tremendamente. -Mi piaci e penso sia chiaro, insomma..poi se tu non senti lo stesso non fa niente, cioè voglio dire, io te l'ho detto perchè non voglio tenermelo dentro ma- Liam lo interruppe, poggiandogli piano due dita sulle labbra.
-Sshh- sussurrò sorridendogli. -Questa è la frase migliore che mi sia mai stata detta.- non aggiunse altro e gli si buttò addosso, sedendosi in braccio a lui e nascondendo il viso nel suo collo. Zayn sentì il cuore accelerare i suoi battiti, mentre lentamente circondava il piccolo con le braccia e gli baciava una tempia.
-Mi piaci anche tu, Zayn.- la voce di Liam giunse soffocata alle orecchie di Zayn, ma al moro parve davvero (come Liam gli aveva detto poco prima) la frase più bella del mondo.

*

Il sonno pomeridiano di Zayn venne disturbato dallo squillo insistente del cellulare. Ancora insonnolito rispose, e il suo orecchio fu invaso dalle urla dell'amico biondo.
-Indovinaaaa.-
-Niall innanzitutto calmati perchè mi sono appena svegliato, e poi che vuoi?-
-Josh ha voluto il mio numero e mi ha appena chiesto di uscireeee.-
Bastò quello a svegliare completamente Zayn: scattò fuori dal letto a velocità vertiginosa e cominciò a girare senza meta per la stanza.
-Scherzi? Oddio Niall, è..fantastico! Che gli hai risposto?-
-Ehm..niente ancora, ho chiamato te non appena ho ricevuto il messaggio, Zay devo uscirci stasera, capito? Io! Io, con Josh Devine! Ci credi? Io!-
-Ok biondino, stiamo entrambi impazzendo, è stupendo, digli di sì, ora!-
-Io senza dubbio, ma tu perchè non inviti il tuo Liam stasera?-
-Ehm, io?-
-No, il vicino!- lo prese in giro Niall. -Tu, pezzo di idiota, e chi se no?-
-Mh..vediamo.-
-No, non “vediamo”, tu lo inviti. Io adesso chiudo e rispondo a Josh, fra mezz'ora ti richiamo e se non lo hai invitato vengo a casa tua e lo chiamo io. Chiaro?-
Non gli dette il tempo di rispondere che chiuse la comunicazione, Zayn sbuffò e percorse la rubrica fino a raggiungere il numero di Liam, che il piccolo gli aveva dato la mattina stessa. Senza pensarci troppo avviò la chiamata e quasi non respirava più quando la dolce voce di Liam rispose, dopo qualche squillo.
-Zayn?-
-Liam, ehm, ciao. Come stai?-
-B-bene..tu?-
-Bene.- A Zayn sembrò di sentire la voce di Niall dentro la testa. “Invitalo, coglione”.
-Ehm...- indugiò ancora un attimo il moro. -Oggi è venerdì, hai..qualche programma?-
-Sarei dovuto uscire con Harry, ma lui esce con Louis stasera, quindi no. Perchè?-
-Perchè..mi chiedevo se ti andasse di uscire con me, allora.- Un lungo silenzio dall'altra parte, e a Zayn mancò il respiro di nuovo. Dopo quelli che sembravano anni, Liam parlò.
-Certo!-
-Fantastico, ehm..fra quanto ti passo a prendere?-
-Un'ora ti va bene?-
-Perfetto.-
-Ok, allora a dopo?-
Zayn sorrise, anche se l'altro non poteva vederlo.
-A dopo, piccolo.-
Un'ora e cinque minuti più tardi, la macchina nera di Zayn era davanti a casa di Liam.  Quest'ultimo, che era già fuori, sorrise, aprì lo sportello e lo salutò timidamente.
-Non conosco molti posti per cenare, ehm..non ho esperienza..- farfugliò il moro, stringendo il volante, le nocche quasi bianche per la tensione. Liam si accorse della sua agitazione e gli poggiò una mano sulla gamba.
-Va bene così Zayn, davvero. Va bene anche il Mc per me.-
Il moro lo guardò sorridendo. -Ok, allora McDonald, offro io.-
-No, ho i soldi, voglio paga..-
Zayn gli tappò la bocca.
-Niente discussioni, pago io.-
Il piccolo non aggiunse altro. Una volta arrivati scesero dall'auto, Liam fece per incamminarsi ma Zayn lo bloccò per un braccio, avvicinandolo a sé.
-Non ci siamo salutati decentemente.-
Non aspettò oltre e lo baciò, stringendolo a lui fortissimo. Liam si lasciò abbracciare, mentre il bacio diventava sempre più profondo. Zayn si staccò ma cercò ancora il contatto mordendogli il labbro. Lo guardò a lungo negli occhi, perdendosi nel marrone cioccolato del ragazzo. Gli scostò un ciuffo dagli occhi, sfiorandogli poi il naso e le labbra.
-Sei così bello, Zayn.- mormorò il piccolo, arrossendo. Zayn sorrise, lo prese per mano e insieme entrarono nel locale. Parlando con lui mentre mangiavano, si rese conto che Liam era intelligente, profondo, sveglio per un ragazzino di 17 anni. Si sciolse man mano col passare del tempo e il moro scoprì che Liam parlava velocissimo. Si perse più volte mentre l'altro parlava, ascoltandolo con piacere. Zayn non aveva mai avuto l'abitudine di parlare tanto, ma amava ascoltare e si rese conto di amare le inflessioni di voce del piccolo, il modo in cui sorrideva mentre parlava e il fatto che non riuscisse a tener ferme le mani.
-Allora, Zayn? Ti va di parlarmi della tua famiglia?-
Dal suo tono di voce sembrava che gli avesse rivolto la domanda più volte.
-Oddio scusami- disse Liam -Parlo troppo e ti ho ubriacato, scusa devo stare zitto.- si tappò la bocca con una mano ma Zayn gli prese quella rimasta sul tavolo e gli accarezzò il dorso per rassicurarlo.
-Non parli troppo, mi piace ascoltarti- gli sorrise -Vuoi sapere della mia famiglia? Vivo con mia madre e le mie sorelle minori. Doniya, mia sorella più grande, è al college e vive al campus, le mie sorelle minori si chiamano Waliyha e Safaa. Io le amo, darei la vita per loro. Mio padre se n'è andato anni fa.- scese un ombra nei suoi occhi ambrati ma si sforzò di nasconderla quando guardo l'altro.
-Ti capisco. Anche mio padre se n'è andato, quando gli ho detto di..di essere gay.-
-Mi dispiace, Lì..-
Quello alzò le spalle.
-Come..come hai scoperto di essere omosessuale?- gli domandò Zayn, curioso.
-Ho sempre avuto il dubbio di esserlo..sai, quando tutti i tuoi amici sbavano dietro a una ragazza particolarmente carina e tu rimani impassibile..ma ne ho avuto l'assoluta certezza quando..quando ho visto te.-
Il moro sorrise intenerito quando notò che Liam era arrossito vistosamente.
-Quindi...l'altro giorno?-
L'altro lo guardò stranito, poi si affrettò a rispondere, arrossendo sempre di più.
-No, no. Tu ti sei accorto di me l'altro giorno. Io ti vado dietro da tre anni, da quando ho messo piede a scuola.- confessò.
Zayn quasi si soffocò col panino e iniziò a tossire. Tre anni? E lui non l'aveva nemmeno mai notato. Si sentì in colpa. Tre anni...
-Perchè non mi hai mai detto niente?-
-Non volevo rendermi ridicolo, pensavo che non mi avresti mai notato.. insomma alla fine hai tre anni più di me.-
-Non mi è mai importato dell'età. E tu mi piaci, a prescindere dagli anni che hai.-
L'altro se possibile arrossì ancora di più, sorridendo.
-Dio Liam ma tu arrossisci per ogni cosa?- Zayn scoppiò a ridere sentendo l'altro borbottare qualcosa sul fatto che la colpa fosse solo la sua, e si sporse per accarezzargli la guancia.
-Sei adorabile, Liam.-
-Il modo in cui pronunci il mio nome è strano- replicò l'altro, nascondendo poi di poco il viso col braccio, e si affrettò a rispondere allo sguardo interrogativo del moro. -Cioè sembra che tu dica..Leeyum.-
-Mi piace Leeyum..è tenero- sorrise Zayn. -E' il tuo nuovo soprannome e così ti chiamo solo io, d'accordo?-
L'altro annuì solamente. Avevano finito di mangiare da un pezzo, ma erano rimasti lì a parlare e a conoscersi. Più tempo Zayn passava con Liam, più si sentiva a suo agio. Avrebbe solo voluto conoscerlo prima, e ringraziò chiunque ci fosse su in cielo che il piccolo avesse perseverato così a lungo nella sua cotta, Zayn non ce l'avrebbe mai fatta. Tutte le sue cotte erano state a senso unico e non erano mai durate più di sei mesi, perchè dopo un po' Zayn perdeva le speranze e pensava ad altro. Aveva il dono di essere una persona molto forte e in quanto tale si era sempre impedito di innamorarsi. Ma stavolta, Zayn che avrebbe fatto? Non aveva una risposta e non voleva neanche cercarla. E Liam era così bello...
-Zayn? Credo che..stiano cercando di dirci che dobbiamo andarcene.-
Il moro scosse la testa per scacciare tutti i suoi pensieri e si alzò, vedendo i camerieri iniziare a pulire.
-Sicuro, andiamo.-
Gli tese la mano e quando uscirono il più piccolo fu scosso da un brivido di freddo, Zayn lo strinse a sé sorridendo.
-Vuoi andare in qualche locale ora?- chiese al piccolo, che sollevò di poco la testa per guardarlo.
-Mi piacerebbe ma non posso bere, sarei inutile in un locale.-
-Perchè non puoi bere?-
-Ho un solo rene e non posso esagerare con queste cose..- Liam abbassò la testa, non diceva mai quel particolare di sé a nessuno, si sentiva strano e anche un po' in colpa. Il moro sembrò intuire quei pensieri e gli alzò il viso.
-Liam, è ok, davvero. Come mai hai un solo rene?- mentre si incamminavano verso la macchina Liam parlava.
-Vedi, io sono nato morto e..questo mi ha compromesso un rene.-
Zayn si bloccò e di riflesso lo fece anche il castano.
-Sei..sei nato morto?- l'altro annuì e Zayn gli accarezzò la testa, gesto che fece sentire Liam protetto. Arrivati alla macchina si lasciarono le mani con un sorriso, Zayn si mise alla guida e in un attimo erano arrivati a casa di Liam. Entrambi si fissavano, senza sapere come salutarsi: Zayn non aveva voglia di lasciare il castano e Liam era totalmente ipnotizzato dai suoi occhi.
-Zay?- azzardò qualche minuto dopo.
-Si?-
-Puoi trattenerti ancora un po'?- chiese. Era esitante e poco sicuro della risposta del moro, ma quello sorrise e aprì lo sportello.
-Vieni, facciamo ancora una passeggiata.- tutta l'insicurezza di Zayn svaniva quando era con lui, ma tornava con puntualità estrema non appena Liam non c'era, e il moro non aveva voglia di affrontare i suoi complessi in quel momento. Gli passò un braccio sulle spalle e camminarono così, Zayn amava il modo in cui l'altro arrossiva quando lo sfiorava. Per più di un'ora continuarono a parlare camminando vicini, facendo tantissimi giri dell'isolato, e solo quando ormai era l'una si fermarono, a casa di Liam.
-Ora devo proprio rientrare.- sussurrò Liam. Zayn fece l'errore di incatenare ancora i loro occhi. Di nuovo nocciola contro ambra. E voglia di abbracciarlo. Di abbracciarlo fino a togliersi il respiro, fino a eliminare tutto il freddo che Zayn provava sia dentro che fuori col suo calore. E lo fece. Lo abbracciò, di slancio, all'improvviso, stringendolo e permettendogli di nascondere il viso nel suo collo. Zayn non seppe dire quanto tempo passarono così abbracciati, ma furono interrotti dal suono del cellulare di Zayn, che aggrottò le sopracciglia vedendo il numero casa. Non aveva mai avuto un coprifuoco, figurarsi ora che aveva vent'anni.
-Sì?- rispose.
-Zay...- una vocina debole dall'altro capo del telefono.
-Saf? Che ci fai ancora sveglia?-
-Z-Zay..- al moro prese un colpo quando capì che piangeva.
-Safaa perchè stai piangendo? Non..non è lui vero?-
-I-io..- la piccola si bloccò.
-Saf passami Waliyha.- un leggero rumore di sottofondo e la sorella più grande parlò.
-Zay è lui, torna a casa ti prego.- anche lei piangeva, sembrava terrorizzata.
Zayn strinse una mano in un pugno.
-Chiudetevi in camera mia, sto arrivando.- chiuse la chiamata.
-Zayn che succede? Chi è “lui”?-
-Non è niente, Leeyum, ma devo tornare a casa.- disse velocemente.
-Zay..-
-Ti mando un messaggio prima di andare a dormire, ok?-
L'altro annuì e Zayn lo baciò rapido, cercando di dominare la rabbia e di trattarlo con dolcezza. Poi montò in macchina mentre l'altro rientrava e mise in moto, fregandosene dei limiti di velocità corse verso casa sua, e trasalì quando vide una macchina che conosceva bene parcheggiata malamente davanti a casa sua e la porta aperta. Entrò, il cuore a mille, e si ritrovò subito Safaa aggrappata alle ginocchia e Waliyha abbracciata a lui. Le strinse entrambe cercando di calmarle.
-Vi avevo detto di chiudervi in camera mia.-
-Non volevamo salire, Zay lui è su..mamma sta cercando di farlo ragionare.- tentò di spiegare Waliyha.
-Allora rimanete qui.- lasciò un bacio a tutte e due prima di salire al piano di sopra. Aveva paura ma si sforzò di non darlo a vedere, mentre lentamente andava incontro al mostro che gli aveva rovinato la vita. Aprì lentamente la porta della stanza di sua madre.
-Ti prego, ragiona..- la madre implorava l'uomo che, chiaramente ubriaco, sghignazzava. Non era così ubriaco da non riconoscere Zayn, però.
-Eccolo qui, il disonore della mia carne.-
Zayn ricacciò indietro le lacrime e sorrise, freddo.
-Ciao, papà.-
-Zay..- provò Trisha.
-Mamma vai via.-
-Zay non voglio che ti faccia del male..-
Zayn non ebbe il tempo di dire niente che suo padre gli fu addosso colpendolo più e più volte, in qualsiasi punto del corpo riuscisse a raggiungere. Zayn non emise un suono ma lasciò scendere sul viso lacrime silenziose, mentre sentiva la madre che implorava il padre di fermarsi, inutilmente.
-Non reagisci neanche, difenditi, frocio!-
Ma Zayn non si difese, sapeva che una volta che l'avese picchiato per bene, se ne sarebbe andato senza toccare né la madre né le sorelle. Eranoanni che faceva così. Lo lasciò in pace solo dopo un bel po'.
-Mi vergogno di avere un figlio come te, sei la cosa peggiore che mi potesse capitare- gli tirò un altro calcio dritto sullo stomaco, facendolo piegare in due. -Frocio!- andò via. Poco dopo Zayn sentì sbattere la porta d'ingresso. E allora, solo allora, si lasciò cadere a terra scoppiando a piangere. La madre lo abbracciò.
-Non è vero Zay- gli sussurrò all'orecchio. -Sei il figlio migliore del mondo.-
Ma Zayn non si fermava, gli faceva male tutto ma il cuore era la cosa che più gli doleva.
-Zayn ascoltami, per favore.- Trisha lo strinse cercando di non fargli male. Zayn sentì dei piccoli passi e capì che le sorelle li avevano raggiunti. -Non fai schifo, Zay.- continuò la madre. Lui si asciugò gli occhi cercando di non farsi vedere troppo distrutto. Safaa si inginocchiò accanto a lui.
-Io non credo credo che tu faccia schifo, Zay- gli sussurrò, piangeva con lui. -Io non voglio nessun'altro come fratello, solo te.- lui la abbracciò.
-Voi state bene?- chiese guardando soprattutto le sorelle. Sapeva che Trisha non era stata toccata. Le due morette annuirono e Trisha accarezzò la testa a tutti e tre.
-Andate a dormire ora- sorrise -Zayn sicuramente vuole stare solo.
Ma Zayn scosse la testa. Non voleva stare solo, non voleva crollare, e se fosse rimasto solo sarebbe sicuramente successo. Safaa si strinse a lui.
-Voglio dormire con te, Zay.-
-Anche io.- sussurrò Waliyha.
Lui annuì, con un po' di fatica si alzò, salutò la madre e tutti e tre si diressero verso camera sua. Quando si sdraiarono Zayn ringraziò di avere il letto a due piazze. Entrambe le ragazzine si strinsero a Zayn, abbracciandolo ma cercando di non fargli male.
-Ti vogliamo bene, fratellone.-
Zayn si ricordò in quel momento del messaggio promesso a Liam, e con le ultime energie lo scrisse.
A: Liam
“Tutto okay. Buonanotte, piccolo xx”
La risposta arrivò quasi subito, doveva essere attaccato al telefono.
Da: Liam
“Fantastico! Vado a dormire allora, buonanotte Zee xx”
Zayn sorrise. L'ultima cosa che senti prima di cedere al sonno furono le dita di Safaa che dolcemente gli sfioravano i capelli.

 

 

 

 

 

 

….CE L'HO FATTA!
Finalmente pubblico, per la gioia di Manu (ti voglio bene hahah non uccidermi) e di qualche altra anima che segue sta cosa. Come sempre dedico il capitolo a quelle pazze del gruppo “Ziam is the w(g)ay”, a Federica (sei dolce anche se ultimamente vuoi tirarmi pugni in faccia) e a Giulia (ciao, babycakes :3)
Spero che vi piaccia! Alla prossima :)
P.S. Fatemi sapere cosa ne pensate con le recensioni, si può sempre migliorare!
Ciao :) -Miriam

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