Il mistero della ragazza fantasma

di Utentesolitario
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** spezzoni di mistero ***
Capitolo 2: *** il maniero infestato ***
Capitolo 3: *** urla nel temporale ***
Capitolo 4: *** litigio a luminopoli ***
Capitolo 5: *** ricongiungimenti ***
Capitolo 6: *** ragazze complicate ***
Capitolo 7: *** una storia strappalacrime ***
Capitolo 8: *** La gara pokemon ***
Capitolo 9: *** Cataclismi e presentazioni ***
Capitolo 10: *** La medaglia insetto ***
Capitolo 11: *** Finale commovente ***
Capitolo 12: *** Ringraziamenti ***



Capitolo 1
*** spezzoni di mistero ***


ciao a tutti:), mi sono leggermente ripreso dallo stato d' animo che avevo alla storia:) (se così si può chiamareTT), questa sarà una VERA! fictions e spero che vi piaccia:). Avevo intenzione di scrivere una ff allegra e spensierata ma ci ho ripensato, spero che non intacchi il mio buonumore:) pace.



~~Sul ponte propulsione era una comunissima giornata, lei stava appoggiata al bordo a contemplare il cielo.
Ad un certo punto un allenatore le si avvicinò… “E SCOMPARSA!?!?!?”
Urlò l’ uomo che le stava accanto
                                                       * * * * * *
L’ antico chateau era silenzioso da quando era stato abbandonato
Una voce si sentì “Allora è qui che dovrò andare adesso… No! Sono stanca! Voglio smetterla di vagare da un posto all’ altro!”
                                                       * * * * * *
Il temporale infuriava intorno a quella casa bizzarra fuori Poggiovento.
Una ragazza era in un fiume di lacrime “Mamma! Papà! Abra! Dove siete!”
Urlò disperata, “Qui non ho più nulla da fare, me ne andrò per l’ ultima volta”
                                                         * * * * * *
Tutti coloro che arrivavano a quel vecchio appartamento, al secondo piano di quel palazzo in corso alto, a Luminopoli.
Venivano come paralizzati, lei appariva dietro li superava levitando e declamava “No, tu non sei il prescelto.

 


Ecco la fine di questo primo mini  capitolo che si può considerare più un prologo... niente da dire alla prossima*lancia una bomba fumogena e scompare*

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Capitolo 2
*** il maniero infestato ***


Bene, ho un nuovo nickname che presto avrà un senso, voglio fare alcune comunicazioni. questo capitolo come i prossimi due sarà come un' introduzione e durante questi la storia non sarà a sfondo triste e drammatico ma quasi comico. adesso vi lascio al capitolo e ci vediamo alle considerazioni finali.
P.S. scusate se l' ultimo capitolo era tutto in grassetto ma ho avuto problemi col computer.


 

Quel giorno l’ antico chateau era aperto al pubblico.
“Presto, andiamo!” gridò un ragazzino gioioso con capelli corvini, un cappello nero e rosso con visiera, una maglietta bianca con un gilet, dei jeans e delle scarpe rosse. un pikaciu gli stava sulla spalla.
“Aspetta Ash! Il castello non fugge mica” lo rimproverò una ragazza con lunghi capelli blu e occhi dello stesso colore, un cappello bianco, una sciarpa rossa,  un vestito nero di sopra e rosa nella parte della gonna e degli stivali rosa.
Mentre rincorreva Ash un Piplup avanzava goffo cercando di stare al passo.
“Ash, Lucinda ragazzi aspettatemi” disse un giovane alto con i capelli marroni spettinati e occhi a mandorla, indossava una maglietta verde con un gilet marrone e arancione, dei pantaloni grigio chiaro e delle scarpe blu
“Sempre il più lento eh Brock” disse Ash sarcasticamente “in fondo non è che il tipo roccia sia una scheggia” continuò Lucinda. “molto spiritosi” si difese Brock “ e poi… non è che mi vada tanto visitare un castello infestato dai fantasmi”
“Cosa!? Qui ci sono i fantasmi!?” esclamò Ash spaventato “sciocchezze i fantasmi non…” Lucinda non riuscì a finire la frase “ si ci sono ma compaiono solo di notte” la interruppe Brock terrorizzando ancora di più Ash.
“ non avrai forse paura di qualcosa che neanche esiste?” disse Lucinda cercando di riportarlo alla ragione “si che esistono e io non ho paura. Anzi verremo qua stanotte per coglierli sul fatto” Lucinda si rassegnò mentre Brock rideva a crepapelle.

Quella notte si recarono sul posto, perlustrarono tutto il maniero ma non trovarono nulla.
“ve l’ avevo detto che i fantasmi non esistono” Lucinda disse così ma in realtà anche lei era eccitata all’ idea di trovare un vero fantasma
“ehi ragazzi avete visto?” “cosa, Ash?” “ho visto il fantasma riflesso nello specchio” disse lui convinto.
“ma non può essere, è tutto frutto della tua immaginazione” sostenne Lucinda
“questa è solo una perdita di tempo” concluse Brock
“immagino che abbiate ragione” pensò Ash 
Quella notte non videro alcun fantasma, o quasi, perciò se ne andarono e continuarono la loro avventura.
 

Allora, come avrete capito io aggiorno molto molto frequentemente e nelle condizioni in cui sono potrei scrivere fino a 3 capitoli al giorno ma mi limito a 1 per darvi il tempo di recensire.
bene ditemi che ne pensate nelle recensioni ( se avrete tempo di scriverne)... adios amigos *si dilegua nella nebbia*

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Capitolo 3
*** urla nel temporale ***


Bonjour mes amis, comment ca va? Nel mio caso va, oggi è la domenica delle palme, giornata piena e ho giusto il tempo di mettere un altro capitolo. Ma veniamo alle cose importanti ora aggiorno ogni due giorni perchè voglio perlomeno sapere che ne pensate prima di aggiornare, ora vi lascio alla storia e come sempre godetevela.B
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“Brrrrr, che freddo, Io odio il freddo” si lamentò una ragazza con capelli blu scuro esageratamente lunghi raccolti in tre trecce chiuse da fermagli gialli, due che le arrivano alle spalle e la terza fin quasi alla vita e degli occhi color nocciola, indossava una veste rosa e bianca con dei pantaloncini attillati bianchi e delle scarpe anchesse rosa e bianche.
“Ax, axew” Declamò un Axew che emerse da quella chioma.
“Su con la vita Iris, sto preparando una zuppa calda” La incoraggia un ragazzo alto e magro che da lontano può essere scambiato per un lampione aveva i capelli verdi tutti rizzati che lo facevano sembrare un cavolfiore e degli occhi da pesce lesso del medesimo colore, in quanto agli abiti indossava la classica divisa da cameriere con camicia bianca, gilet e pantaloni neri e scarpe marroni, il tutto coronato da un insulso farfallino verde.
Sembrava essere abbastanza bravo in cucina, mentre sfoggiava la sua abilità un Pansage prendeva alcune foglie aromatiche dal broccolo che aveva in testa e gliele porgeva. 

Qualche minuto dopo...

“Ah! Spighetto, prepari una zuppa divina” Si complimentò Ash, mentre il suo Pikachu, da quando viaggiava a sinnho il suo look era decisamente cambiato, innanzitutto il cappello era diverso ma sempre rosso e bianco decorato da una Pokeball blu, aveva una felpa bianca e blu con dei pantaloni neri ma per il resto non è che ci fosse una grande differenza.
“ Hai proprio ragione ora non ho più freddo” Concordò Iris “Mi dispiace solo che questo temporale ci abbia costretti a ripararci in questa strana casa abbandonata, si raccontano strane voci a proposito” Continuò lei.
“Un momento, non starai mica parlando di fantasmi!?” Disse Ash spaventato
“Ma no, anzi, solo un ragazzino come tè può credere a simili sciocchezze” “Ehi, non è vero, e poi tu sei più spaventata di me” I due cominciarono a litigare furiosamente finche non vennero interrotti da un fulmine che in un attimo illuminò il cielo a giorno per poi scomparire.
“ Ragazzi! Smettetela di litigare!” Intervenne Spighetto.
“Se vi ricordate anche sul ponte meraviglie (per sbaglio nel primo capitolo ho detto ponte propulsione) si parlava di fantasmi e di una ragazza scompar…” Fu’ interrotto da un urlo accompagnato da un altro fulmine.
Sembravano parole di senso compiuto ma non si riusciva a capire bene con il rumore del temporale, quel che si è sentito è stato più o meno questo “Ma.m.! .apà! Ab.a! D..e sie..!”
E poi tutto confuso, è stato un grido agghiacciante e sicuramente erano tutti troppo spaventati per pensare a cosa stava succedendo fatto sta che fuggirono a gambe levate.
Dopo poco tempo dimenticarono l’ accaduto e non ne parlarono più.
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Alors, metà del capitolo mi è servito a descrivere i capelli di Iris e l' altra metà a insultare Spighetto, secondo voi sono stato troppo duro? Ci vediamo alla prossima * viene inghiottito dai capelli di Iris*

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Capitolo 4
*** litigio a luminopoli ***


Rieccomi, veniamo al punto quando ho visto l' aspetto di Ash in sesta generazione non ho potuto fare in meno di immagginarlo più maturo, che abbiano valorizzato il personaggio? E se lo stupido diventasse Lem? So che è un inventore ma non mi sembra male come idea. Quindi, come sempre godetevi il capitolo.
 


 

Ash si trovava in uno dei centri Pokemon di Luminopoli “Certo che questa città è immensa, sono qui da meno di tre giorni e già mi sono perso un sacco di volte” pensava tra sé mentre aspettava i suoi nuovi amici.
Per ingannare il tempo decise di guardarsi allo specchio, non era più un bambino, rispetto a prima dal suo aspetto sembrava più maturo.
In quanto agli abiti, aveva ancora il suo inseparabile cappello, sempre dei medesimi colori, ma comunque diverso, una felpa blu che gli dava un’ aria più adulta, in quanto al resto non che fosse poi tanto cambiato ma lui si sentiva trasformato dentro e fuori.
Mentre era assorto nei suoi pensieri Pikachu gli salì sulla spalla riportandolo alla realtà, ”pika Pikachu” disse lui mentre Ash ricambiava con un sorriso, quello stesso Pikachu che lo aveva accompagnato per tutto il suo viaggio, anche lui era cambiato, era decisamente più magro.
“Ash! Eccoci!” questa volta fu la voce di una ragazza a svegliarlo dai suoi pensieri più profondi, una ragazza con lunghi capelli biondi e mossi e occhi azzurri, un cappello rosa sormontato da occhiali con lenti nere e montatura bianca, un corpetto nero scollato e una gonna al ginocchio rossa, dei collant e delle scarpe neri.
“Allora, perché ci hai chiesto di venire qui al più presto?” chiese un ragazzo biondo con dei grandi occhiali e una tuta blu a pezzo unico.
“Ciao Serena, ciao Lem e Clem dov’è?” li accolse lui con una domanda
“La piccola è rimasta alla in casa a giocare” disse Lem riferendosi alla sorella
“Non importa, veniamo al dunque, ho deciso che intraprenderò un viaggio con voi” affermò Ash.
“E’ fantastico, da dove vuoi cominciare?” disse entusiasta Serena.
“Non lo so, per prima cosa vorrei fare una visita approfondita di Luminopoli e magari anche un corso accelerato di orientamento” disse con un sorriso.
“Vedremo che si può fare, dai andiamo!” concluse Lem con entusiasmo”
Una volta arrivati alla stazione
“ Ehi, ragazzi venite a vedere” disse Ash attirando l’ attenzione.
“Che cosa?” rispose Serena
“Questo, l’ho visto anche quando sono arrivato” disse Ash indicando il retro di una bacheca
“Ho bisogno di aiuto ci vediamo al solito posto. Ma allora c’è qualcuno in pericolo dobbiamo andare subito ad aiutarlo!” Disse tempestivamente Lem.
“Frena l’entusiasmo limone, non sappiamo chi abbia lasciato il messaggio e tantomeno dove si trova il solito posto.” Lo rimproverò Ash
“Come hai osato chiamarmi!?” Rispose adirato il biondo.
“Lo sai che cosa significa il tuo nome vero?” Controbatté Ash calmo.
“ Non azzardarti più a chiamarmi limone o sarà peggio per te.” Lo minacciò allora Lem
“Non ho voglia di litigare, non è il momento” Disse il corvino con un tono adatto a terminare qualsiasi discorso
A quel punto Serena li interruppe cercando di fare da mediatrice “Lem, non c’è niente che possiamo fare per questa persona, inoltre non devi arrabbiarti se Ash ha fatto dell’ ironia sul tuo nome.”
“Com’è che hai rimproverato solo me? Ah, lo so ormai è ovvio che ti piace Ash.” Li accusa lanciando occhiatacce da dietro gli occhiali.
I due si guardarono e arrossirono, poi risposero all’ unisono “ COME TI VIENE IN MENTE?!?!”
“ Oh, piccioncini, all’amore non si comanda” Continuò a stuzzicarli.
“ Vatti a fare una limonata!” Questa volta fu Serena a prenderlo in giro.
“Va bene, me ne vado, ma solo perché non ho tempo da perdere con voi.” A quel punto Lem prende e sene va.
“Ma che ti è preso?” domandò Ash a Serena.
“Cosa è preso a te piuttosto, non avresti dovuto insultarlo”
“Non credevo fosse così suscettibile, senti non voglio litigare anche con te, proseguiamo e domani faremo tutti pace”
“penso che tu abbia ragione” Allora fu chiuso il discorso almeno per quel giorno.

Intanto…
Lem era appena arrivato a casa con un diavolo per capello, sperava che la vista della sorellina lo avrebbe fatto stare meglio.
“Ciao Clem, sono a casa… Clem? Dove sei? Clem! Clem! Oh no, che guaio, dove si sarà cacciata, non sarà forse?
 


Bene, vi è piaciuto il litigio? E si una bella lite risolve tutto, in questo capitolo viene fuori l'amour shipping che dopo la pearl shipping è la mia preferita... Beh ci vediamo, altrimenti accenderemo la luce... perchè nessuno ride? *Si butta dal balcone e vola via su un tappeto volante*

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Capitolo 5
*** ricongiungimenti ***


Bene rieccomi. avrei dovuto caricare il capitolo ieri ma non ho potuto perchè dovevo partire, pensavo che non ci saremmo visti fino al mio ritorno martedì e in vece eccomi. Detto questo ho notato che solo in due recensiscono, e probabilmente leggono,la mia fic beh continuerò a scrivere comunque, per ora godetevi il capitolo.
P.S. non ho ancora scelto il nome del fantasma, acetto suggerimenti.



”Oh cribbio, e adesso? Il limone ha bisogno di aiuto.”
Detto ciò Lem corse subito a cercare aiuto ma la maggior parte della gente poté aiutarlo, fino a quando non incontrò un ragazzo e una ragazza.
“Avete per caso visto una bambina bionda da queste parti?” Chiese lui più preoccupato che mai.
“Effettivamente si, si stava dirigendo verso il bosco Novartopoli.” Rispose la ragazza.
“Grazie, ora devo solo cercare i miei amici, mi servirà il loro aiuto.” Disse Lem scordandosi del litigio.
“Dobbiamo cercare i tuoi amici, noi vogliamo aiutarti.” Replicò il ragazzo mentre l'altra annuiva.
“Va bene, allora andiamo.”

Così andarono a cercare Ash e Serena e quando li trovarono…

“Ma bene guarda chi è tornato strisciando.” Disse Serena.
“Lasciamoci tutto alle spalle, Clem è scomparsa, temo che l’abbiano rapita, dobbiamo correre al bosco e… ehi, mi ascoltate?” Ash e quelle due persone rimasero di sasso, come pietrificati e dopo alcuni secondi si abbracciarono.
 “Lucinda, Brock, che ci fate qui?!” Chiese Ash pieno di entusiasmo.
“Io per una gara.” “E io per lavoro.” Risposero loro.
Serena era infastidita dal fatto che Ash stesse abbracciando un’altra, anche se era una sua vecchia amica.
“MI VOLETE ASCOLTRE!?!?!?” Urlò Lem infuriato.
“ Oh scusa, parlavi di Clem che si era persa giusto?... Aspetta, PERSA?!”
“Si, e secondo i tuoi amichetti si trova nel bosco Novartopoli.”
“Che aspettiamo, corriamo li.”
“E’ quello che vorrei fare se avete finito i convenevoli.”

Tutti andarono a salvarla ma la biondina non si trovava, era già tardi quando…

“Clem, grazie al cielo ti abbiamo ritrovata.” Disse suo fratello mentre l’abbracciava, ma ben presto la sua espressione divenne rabbiosa.
“Come ti è venuto in mente di andare nel bosco da sola!, E’ pericoloso!” La interrogò furioso .
“ Mi dispiace tanto, è che ero uscita per aiutare l’anziana signora che abita vicino a noi perché si era fatta male a una gamba e lei mi ha raccontato una leggenda di una strega che vive nel bosco, io ero così curiosa che non ho resistito e così mi sono persa.” Clem raccontò la storia tutta d'un fiato.
“Non dovresti far preoccupare in questo modo tuo fratello.” Le disse Serena.
“Ora torniamo tutti a casa, è tardi e devo raccontare a Lucinda e Brock tutte le mie avventure recenti.”

Così passarono la serata al centro Pokemon…

“E così la tua gara si svolge tra una settimana a Novartopoli, che coincidenza, noi partiamo il giorno prima per la stessa destinazione.” Disse Ash mentre Clem correva per tutto l’ edificio col fratello alle calcagna.
“Bene, allora per un po’viaggeremo insieme.” Affermò Serena cercando di usare un tono felice ma proprio non ci riusciva, era a metà tra scocciato e invidioso e Lucinda se ne accorse.
“Io invece lavorerò nel centro Pokemon di Rio Acquerello.” Cambiò discorso Brock vedendo le ragazze che si guardavano in cagnesco.
“Ecco il cibo che avete ordinato.” li interruppe la cameriera.
Si apprestavano a mangiare quando Clem inciampò arrestando la sua corsa e finendo dritta sul piatto di Ash.
“Lem, Clem è meglio che andiamo.” Disse Brock spaventato.
“Perché?” Chiesero i due.
“Perché non ho voglia di venire fulminato.” I tre se ne andarono di fretta.
“Serena, Propongo una tregua per metterci in salvo.”
“In salvo da cosa?”
“In salvo da loro!” disse Lucinda indicando Ash e Pikachu.
Ma Ash rimase stranamente calmo declamando “Pazienza, non avevo fame.”
Intanto Pikachu si stava preparando a sprizzare fulmini e saette ma ci ripensò vedendo il suo allenatore.
“Che succede? Di solito impazzite quando vi viene negato il cibo.” Disse Lucinda stranita.
“Non lo so, mi è passato l’appetito, ho come l’ impressione che debba succedere qualcosa di importante…”
Così dopo aver mangiato (tutti apparte Ash) andarono a dormire in attesa del fatidico giorno della partenza.



Allora, Brock e Lucinda sono tornati, Serena ha una nuova rivale in amore e Ash è tanto turbato che gli è passato l'appetito °_°. ho riletto prima di aggiornare quindi non ci dovrebbero essere errori soprattutto nelle maiuscole e nella punteggiatura. Non ho più nulla da dire perciò alla prossima *Salta, si avvolge nel mantello e scompare*

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Capitolo 6
*** ragazze complicate ***


Rieccomi ancora e sempre com la fic migliore di sempre che aggiorno nel mentre di questo giorno di pasqua, bene, non esagerate con le uova e godetevi il capitolo.



Quel giorno fremevano tutti, finalmente il loro viaggio sarebbe iniziato.
”Però, ce n’è voluto di tempo per esplorare Luminopoli.” Contestò Ash.
“ E ci credo hai voluto vederla da cima a fondo.” Ribatté Serena che faceva a gara con Lucinda per camminare più vicino ad Ash.
“Rimane solo quel palazzo disabitato laggiù.” Disse affrettando molto il passo, non perché fosse così impaziente ma per allontanarsi dalle due litiganti che neanche se ne accorsero, erano troppo occupate a squadrarsi a vicenda.
“ Ragazze, manca nessuno?”
“Eh? Ash, aspettami!” “No! Aspetta me!” “No, me”
Mentre litigavano lui era arrivato al secondo piano in quel momento rimase paralizzato come se avessero appena usato un’ondashoch su di lui.
Sentì un’aria gelida dietro di lui, poi una ragazza cominciò a camminargli accanto e si fermò davanti a lui “No, tu non… TU!” Disse lei.
In quel momento arrivarono gli altri ma lei scomparì all’istante in modo che nessuno potesse vederla apparte Clem che aveva l’occhio attento ed esclamò “Quella è la stessa che mi ha salvata nel bosco!” Ash poteva finalmente muoversi ma non lo fece, era rimasto come pietrificato, poi si svegliò.
“Avete visto anche voi quella ragazza?” Disse Ash.
“RAGAZZA!?!?” Esclamarono Lucinda e Serena.
“Clem, c’è qualcosa che non ci hai detto?” Disse Lem.
Lei incrociò le braccia dietro la schiena e cominciò a parlare alla velocità della luce “Beh, si, quando mi sono persa un grosso Pokemon selvatico mi ha attaccata ma poi è spuntata quella e mi ha salvato, le avevo promesso che non avrei detto niente a nessuno.”
“ Mi fa piacere che tu tenga fede alle tue promesse ma avresti dovuto dircelo cosi avremmo potuto ringraziarla.”
“ E questo cos’e?” Disse Brock raccogliendo un pezzo di carta dal pavimento. “Ho bisogno di aiuto, ci vediamo al solito posto   solito posto = caverna nella parte est del bosco.”
“Quel messaggio alla stazione, ora sappiamo chi e dove, possiamo fare qualcosa.” Disse Ash e dopo aver spiegato la situazione a Lucinda e Brock, che non ne sapevano niente, si recarono immediatamente sul posto.

Nel bosco intanto…

Un ragazzo e una ragazza camminavano già.
“chi va la.” “cos’hai visto?” “Non so, un’ombra.” disse lei e si mise ad inseguire l’ombra dondolandosi sulle liane mentre il ragazzo che era con lei cercava di raggiungerla ma ad un certo punto perse la presa e cadde addosso ad Ash.
Quando si resero conto dell’accaduto fu lo stupore generale “Iris! Ma che ci fai qua!”
“Ciao Ash! Da quanto tempo! Oh, ciao anche a voi, con te ci siamo già conosciuti, come ti chiamavi?” Disse iris piena di entusiasmo.
“Lucinda, e faresti meglio ad impararlo, c’è già una persona che continua a storpiare il mio nome.” Disse Lucinda con un certo astio.
“Ash, ma con quante persone hai viaggiato?” Chiese Serena.
“E’ vero, mancano solo Vera e Misty e saremmo al completo.”
(me: Purtroppo non fanno parte di questa storia. Ash: Tu limitati a raccontare.)
“Un momento, non è che dovrò combattere anche con te per Ash?” Le disse Lucinda.
“Cosa? No, io sono già impegnata… con lui.” In quel momento dalla boscaglia usci Spighetto
“Ciao orsacchiotto dolce come stai sei stancuccio?”
Lui si avvicino ad Ash e gli disse “Amico, salvami, questa qua è super appiccicosa… aspetta! Ash! Ciao non sai quanto sono felice di rivederti!” Gli disse Spighetto.
“Per prima cosa, ciao. Poi, che vuoi che faccia, non posso prendermi anche la tua ragazza, sono già abbastanza incasinato con quelle due” Rispose indicando Lucinda e Serena.
“Puoi solo sperare che Brock ci provi con Iris” Mentre diceva questo Iris diede uno schiaffo a Brock.
“Non ci provare mai più con me! Io sono solo del mio tesoruccio, vero cicci picci?”
“A questo punto scappa.” Sussurro Ash a Spighetto che non se lo fece ripetere, mentre scappava però andò a sbattere contro una pietra che liberò l’entrata di una grotta.
“L’ha trovata, ha trovato la caverna.“ Dissero gli altri che intanto erano arrivati.
Quando entrarono trovarono la ragazza misteriosa e la circondarono.
“Che volete da me!” Si mise ad urlare.
Parlò Lem. “volevamo solo ringraziarti per aver salvato questa bambina, dicci come possiamo aiutarti.”
“Voglio parlare con lui, da sola!” Indicò Ash.
Quando andarono in un luogo più appartato finalmente si presentò.
“Il mio nome è Celeste” era la prima volta che non urlava parlando e Ash non poté fare a meno di notare la sua voce estremamente delicata.
Era pallida, molto pallida, lunghi capelli neri sciolti la sua veste era lunga e nera come alcune allenatrici dette streghette ma  era ornato da lunghe strisce blu e rosse.
“Piacere, io sono Ash, Ash Ketchum da Biancavilla, ma ora dimmi, perché non vuoi parlare con gli altri?” Chiese allora lui.
“Il fatto è che mi sento terribilmente a disagio in compagnia d’altri, problema che con te non si pone” Rispose Celeste.
“Voglio spiegazioni, cos’ho di speciale? che succede?”
“Tutto sarà spiegato a suo tempo.”
Celeste cominciò così a raccontare…
 


Allora, Celeste si legge Selest, la scelta del nome è stata molto combattuta ma tutta la mia famiglia ha votato e alla fine è uscito vincitore questo. Lucinda e Serena più che rivali sono nemiche giurate, L'incubo Iris si abbatte su spighetto e un fantasma ha particolare considerazione di Ash. Con questo caos vi lascio, sayonara *Se ne va alle Hawai in surf*

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Capitolo 7
*** una storia strappalacrime ***


Rieccomi fresco di ritorno a scuola, bel modo di ricominciare con questo diluvio che si sta abbattendo sulla sicilia, la buona notizia è che nessuno mi scolla dal computer impedendomi di aggiornare come ieri.
Concludo lasciandovi al "mini" capitolo godetevelo.


Celeste cominciò così a raccontare…

E’ una storia molto lunga e molto dolorosa.
I miei genitori in generale tutta la mia famiglia è solo un branco di peccatori : gioco, alcol, droga, adulterio e tutto ciò che c’è di sbagliato.
Abra, il mio adorato primo Pokemon, è stato vinto al gioco d’azzardo e io all’inizio mi vergognavo di questo.
Fummo costretti a cambiare ripetutamente casa, noi eravamo quelli cattivi, la vergogna della città.

Delle lacrime cominciarono a scorrere sul suo volto.

Stavo per essere affidata ad un istituto di correzione, IO! L’unica della famiglia che non si era mai macchiata di nessun peccato grave.
Ma ci fu l’incidente, che più che un incidente si può chiamare attentato perché giustamente avevamo molti nemici e arrivarono a toglierci il bene più prezioso, la vita.

Ash avrebbe voluto intromettersi ma non lo fece

Ebbene si io sono già morta e mentre tutti gli altri sprofondavano nel baratro infernale io sarei stata ammessa in cielo… solo io era questo il problema.
Abra doveva seguire loro per il modo in cui era stato ottenuto, ovviamente mi rifiutai e mi gettai cercando di salvarlo ma finì che caddi anch’io.
Era giusto così, io avevo scelto per me quel destino ma vollero darmi un’altra possibilità .

“Vollero chi?” finalmente si intromise anche Ash che stava anch’esso cominciando a piangere per la commozione.
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Non ne ho idea, mi dissero di rivolgermi a loro a plurale, fatto sta che avrei dovuto vagare per il mondo in cerca del prescelto, colui che avrebbe potuto salvare me e Abra, e quello… sei tu.

“IO!? Ma come fai ad esserne sicura?” Chiese scioccato Ash.
“Me lo sento, dissero che me lo sarei sentito” Rispose lei.
“Ma, cosa dovrei fare” Chiese ancora.
“Non ne ho idea, non so neanche quanto tempo rimanga.”
“Perché non vieni con noi ti aiuteremo.”
“No, è meglio di no, tu fai finta di nulla, e comunque ci rivedremo.”
Così Ash tornò indietro ma non raccontò a nessuno tutta la storia, gli disse che era solo uno scherzo.
Dopo qualche ora di cammino si fermarono per mangiare in una radura e i due cuochi si misero al lavoro.
“Due artisti di gran classe che collaborano per produrre un’opera sublime, sento che verrà fuori una ricetta coi fiocchi e i controfiocchi” Commentò Spighetto mentre si accingeva a cucinare con Brock, il quale era abbastanza perplesso.
Ognuno fece uscire i propri Pokemon.
“Iris, vedo che Axew si è evoluto.” Disse Ash.
“Si, è successo proprio ieri, è stato tutto merito di Dragonite ovvero il suo maestro.”
“Pika pika” Pikachu si avvicinò a Lucinda, si era accorto che non aveva fatto uscire Buneary.
“No, Pikachu, non potrai vederlo fino a domani durante la gara Pokemon.”
I Pokemon più grandi come Charizard, Dragonite e Memoswine testavano la loro forza lottando tra di loro, al gruppo si uni anche Fraxure che finalmente poteva sperare di tenergli testa.
Invece quelli come Piplup, Emolga e Pikachu giocavano allegramente tra di loro.
C’era chi aiutava in cucina, chi dormiva placidamente e chi correva a più non posso, solo Ash era distratto e perplesso, pensava a quella storia strappalacrime che aveva sentito non più di qualche ora prima.
Al calar della sera raggiunsero Novartopoli e passarono la notte al centro Pokemon in vista della gara di domani.



Allora, il flashback avrebbe dovuto costituire da solo tutto il capitolo ma mi è venuto sorprendentemente corto purtroppo, spero che v sia piaciuto comunque e alla prossima *scompare dietro l'ombrello*

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Capitolo 8
*** La gara pokemon ***


Nell'ultimo capitolo: Ash ha interlocuato con una strana ragazza che lo indica come "il prescelto" non ha detto niente ai suoi amici che ora pensano solo all'imminente gara pokemon, Godetevi questo capitolo molto molto più lungo del solito.




Quel giorno si svolgeva la gara Pokemon a Novartopoli, erano tutti eccitati.
Non fu soltanto Lucinda ad iscriversi ma tutte le ragazze del gruppo.
Quella sarebbe stata una gara in cui c’era bisogno di due Pokemon, nei camerini la tensione era alta, tra Lucinda e Serena c’era la solita aria di sfida e poco prima dell’inizio decisero che il premio in palio non sarebbe stato soltanto il fiocco ma anche Ash.

La gara ebbe inizio…

La prima ad esibirsi fu Lucinda, il suo vestito da gara era arcobaleno con numerose strisce d’oro e d’argento a ornarlo insieme a rubini, zaffiri e smeraldi, portava due grandi orecchini: uno era una perla e l’altro un diamante.
I capelli erano portati sciolti con una tiara di cristallo, dello stesso materiale erano fatte le scarpe.
“Ambipom! Lapany! Sono qui!” le Pokeball produssero il solito effetto grazie ai bolli e fecero uscire una specie di scimmia viola con due code a forma di braccia e un coniglio marrone eretto sulle zampe posteriori e alto più o meno come la sua allenatrice.
“Incredibile, Buneary si è evoluto” disse Ash dagli spalti mentre Pikachu era rimasto incantato.
“Bene, geloraggio” il Pokemon crea una passerella di ghiaccio che attraversa tutta la sala e passa sopra gli spettatori, comincia a sfilare con la sua allenatrice e Ambipom dietro che cammina sulle mani.
Quando la passerella finisce scendono a terra e Ambipom la distrugge con centripugno.
“Ora Ambipom usa comete e colpiscile con centripugno” Lui esegue gli ordini e l’effetto sorprende molto i giudici.

La seconda fu Serena, l’abito che indossava una volta era di sua madre, aveva sempre voluto indossarlo in qualche occasione.
Era un vestito giallo oro che sprizzava luce da tutte le parti, allo stesso modo il velo che le copriva i capelli acconciati in modo incredibilmente complicato.
Aveva una collana fatta di puro oro e delle scarpe gialle ricoperte di payett, l’intero sembrava brillare di luce propria.
“Meowstic! Clefable! Sole splendente!” Dalle Pokebal uscì un fascio di luce brillante come il sole, quando si dissolse lasciò vedere le sagome di due Pokemon uno rosa e umanoide e l’ altro un gatto bianco e blu.
“Partiamo in quarta, Clefable usa canto, Meowstic usa incantavoce e poi psichico!” Entrambi producono delle note che grazie a psichico  si dispongono in schemi ordinati e simmetrici, i suoni e le forme incantano i giudici.
“Ora Meowstic  solleva il tuo compagno.” Psichico fa volare Clefable in mezzo alle note, il Pokemon non subisce danni grazie all’abilità magicscudo.
“Usa bruciapelo e colpisci le note” L’effetto è più o meno quello delle comete di Ambipom”

Conclusa l’esibizione fu il turno di Iris, era vestita normalmente, solo con qualche squama ad ornarle il vestito.
“Emolga! Excadrill! Anima del drago!” Le Pokeball sprigionarono l’immagine di un grande drago insieme ad una talpa marrone con in testa un trapano d’acciaio e degli  artigli di ferro uno scoiattolo volante bianco, nero e giallo.
“Emolga, usa scarica su Excadrill” Il Pokemon non subì  danni ma i suoi artigli si caricarono di elettricità.
“Usa frana e poi sfodera il tuo elettroferrartigli” delle grosse pietre caddero dall’alto e lui le frantumò con gli artigli elettrici, purtroppo i pezzi rischiarono di ferire gli spettatori, poi Emolga uscì di scena con un invertivolt rovinando la situazione già compromessa.

Si riunirono tutti nei camerini…

“La tua strategia era buona ma sarebbe andata meglio nella lotta che nell’esibizione” disse Lucina per confortare Iris.
Intanto sullo schermo apparirono i volti dei coordinatori che avevano passato il turno, Iris non era tra questi ma le altre due invece si.
“Ora la lotta è tra noi due” “Si”
La fase delle lotte era cominciata ed entrambe se la cavavano bene e finì che arrivarono insieme in finale
Il campo era pronto, tutti tenevano il fiato sospeso.
“Se pensi che per battermi basterà uno dei tuoi soliti trucchetti sei fuori strada” Disse Serena alla rivale.
“Cerca di non accecare nessuno con quel vestito” Rispose lei.
Il suono del gong risuonò in tutto l’edificio
“Absol! Altaria! Venite fuori!” Serena fece uscire i suoi Pokemon.
Uno era un quadrupede snello, bianco con una coda nera  e una falce sulla testa dello stesso colore, un ciuffo bianco anch’esso a forma di falce.
L’altro era una nuvola (°_°) dalla quale fuoriuscivano una testa e degli arti blu.
“Pachirisu! Piplup! mostratevi anche voi!” Così anche i Pokemon di Lucinda  scesero in campo.
“Comincio io, Absol usa danzaspada e Altaria usa magibrillio.” Mentre il primo si potenziava il secondo emise un bagliore, luminoso QUASI come l’abito di serena, che investì i Pokemon di serena.
Dopo quell’attacco il punteggio di Lucinda venne pesantemente intaccato.
“Bella mossa ma ora è il mio turno, forza usate mulinello elettrico” Lucinda tirò fuori quella sua vecchia tecnica che si rivelò essere ancora molto utile.
“Ti ho detto che non sarebbe servito, Absol adesso MEGAEVOLUZIONE!!!” Serena premette un pulsante sul suo bracciale e Absol venne avvolto da pura luce che si dissolse lasciandolo trasformato.
Il ciuffo si era allungato fino a coprirgli un occhio e la falce sulla testa era speculare a quest’ultimo, in più adesso aveva un paio d’ali  bianche.
Solo questo bastò per ridurre ulteriormente il punteggio dell’avversaria.
“Molto interessante ma ora entrambi i tuoi Pokemon sono deboli al tipo elettro perciò, Pachirisu vai con scarica” il colpo super efficace fu un boccone amaro per Serena e la sua squadra.
“Aspetta a contarla come una vittoria non ho ancora usato la mia tattica migliore.
Absol! Altaria! Usate nottelunare!” Altaria fece comparire una grossa luna nel mezzo della stanza e irradia Absol in modo da far brillare ancora di più le già luminescenti ali, a questo punto  lui, a mezzaria, si scaglia sugli avversari con le falci che diventavano nere come la notte creando un profondo contrasto.
Sia Piplup che Pachirisu barcollavano e stavano per cadere a terra, il punteggio di Lucinda si era ridotto a uno spicchio microscopico, si doveva inventare qualcosa in fretta perché entro sessanta secondi sarebbe scaduto il tempo.
“Bene mici, questa tecnica non l’abbiamo mai provata ve la sentite?” I due annuirono decisi.
“Allora… Tuono degli abissi!!!” Piplup creò una grande bolla attorno al compagno che cominciò a usare scarica, successivamente ne creò decine che venivano tutte attratte dall’elettricità sempre più forte, quella massa acquatica iridescente e luminosa si abbatté sui nemici creando una marea di scintille.
Silenzio, la polvere avvolgeva tutto il campo, il cuore di ognuno batteva forte, poi quella quiete venne interrotta dal suono del gong che segnava la fine dell’incontro.
Quando la polvere si posò  rivelando i quattro Pokemon (straordinariamente ancora in piedi) gli sguardi di tutti puntarono il tabellone… pari, la confusione generale si diffuse tra il pubblico ma stranamente le due rivali sembravano felici che fosse finita così.
Le due divisero il fiocco a metà come fecero una volta Ash e Vera.
Successivamente si riunirono tutti nei camerini…
“Gran bella battaglia, sono felice che abbiamo pareggiato.” Disse Serena rivolgendosi a Lucinda.
“La tua tecnica era sicuramente molto più bella della mia, avresti dovuto vincere” Rispose modestamente lei.
“No, la vittoria sarebbe dovuta spettare a te” Controbatté l’altra.
“Incredibile, prima non potevano vedersi e ora questo scontro le ha rese amiche.” Contemplò Brock vedendole.
“Io aspetterei a parlare, guarda.” Lo smentì Ash.
“E ora chi lo prende Ash?” Disse Lucinda ricordando il motivo del litigio.
“Come volevasi dimostrare, hanno ricominciato a guardarsi in cagnesco.” Confermò Ash.
“Ci vorrà molto prima che vadano veramente d’accordo.” Concluse Brock.
In quel momento un uomo entrò terrorizzato urlando “Mettetevi al riparo! Sta succedendo il finimondo!
 


Cosa starà succedendo di fuori? E cosa aspetta i protagonisti? Aspettate il prossimo capitolo per saperlo.
Che ne dite? Sono bravo a raccontare le gare? Avrei potuto parlare di una lotta in palestra ma ho preferito così, ci vediamo tra TRE giorni, ora andiamo Dusknoir, portami nel tuo mondo di tenebra *Scompare in un baratro oscuro*

 

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Capitolo 9
*** Cataclismi e presentazioni ***


Rieccomi!!! (finalmente (anche se non è passato tanto tempo (almeno non per gli standard del sito))).
Nello scorso capitolo una gara pokemon ha visto vincitrici Lucinda e Serena ma qualcosa sta succedendo fuori e sembra terrorizzare la gente.
ATTENZIONE: Quando non specifico chi parla potrebbe essere uno qualsiasi del gruppo e non so a chi dare l'onore e quando metto due virgolette "" "" parlano più persone.



 In quel momento un uomo entrò terrorizzato urlando. “Mettetevi al riparo! Sta succedendo il finimondo!”
“Ma che succede!?”
 “Non lo so ma andiamo a controllare.”
Le forze della natura si erano scatenate quel giorno nei pressi di Novartopoli.
Sui tetti si abbattevano venti terribili scaturiti da un turbine enorme, ovunque volava polvere, cartacce, rametti e addirittura pezzi di metallo e di legno.
A quel caos infernale si aggiunse presto un terremoto.
Intanto il gruppo era uscito per constatare la situazione.
“Ancora sicuro che dobbiamo controllare?!”
“Rientriamo!”
“Presto, filiamocela!”
Mentre tornavano indietro Ash si voltò e ciò che vide fu scioccante per lui.
“Celeste!!!” Urlò lui vedendo la ragazza che aveva incontrato il giorno prima aggrappata a una ringhiera per non venire risucchiata dal vortice che si era creato in cielo.
Ovviamente non ci pensò due volte prima di correre in suo aiuto e quando non ce la faceva più a tenersi la afferrò trattenendola.
Erano li, lei sospesa a mezzaria che si teneva saldamente alla mano di lui.
Lui che la teneva saldamente per impedire la sua ascesa.
 In quel momento una voce risuonò nella testa di entrambi. “IL tempo sta per scadere.” Era una voce potente e solenne che accompagnò la chiusura del vortice e l’improvvisa scomparsa del vento e dei cataclismi che colpivano la città.
Tutti gli altri guardavano increduli e spaventati.
“Ash, ci devi delle spiegazioni.” Il silenzio di tomba che si era creato venne interrotto dai compagni.
“Lei chi sarebbe?” Chiesero Lucinda e Serena all’unisono.
“E’ una lunga storia e dubito che ci crederete, allora…”
Ash cominciò a raccontare i bizzarri avvenimenti che hanno portato a quel gesto da parte sua.
“Non ci posso credere, è impossibile.”
“Dov’è la telecamera?”
“Perché oggi è successo questo caos.?”
Il brusio generale si diffuse fino a quando Ash non li zittì.
“Ragazzi, so che è strano, folle, inverosimile ma è la verità e noi dobbiamo fare qualcosa per lei.”
“Mentre mi salvava abbiamo sentito una voce che diceva che il tempo è scaduto, ergo presto la cosa si ripeterà sempre più forte.” Questa volta fu Celeste a spiegare.
“Penso che dicano la verità, dobbiamo trovare il modo di aiutarla.”
“Piuttosto, tu non stavi male in compagnia?” Le chiesero.
“Credo che sia l’influenza positiva che Ash ha su di me.” Si giustificò lei.
“Senti, perché non rimani un po’ con noi?” Chiese allora Ash e lei non esitò ad accettare.

“Per me questa ci vuole fregare Ash.” Disse Lucinda che stava confabulando con Serena.
“Hai ragione noi dobbiamo fare qualcosa.” Le rispose lei.
“E allora riflettiamo sul da farsi socia.” Continuo lei.

“Pare che le ragazze si stiano alleando.” Sussurrò Brock ad Ash.
“Esatto ed ho un idea per renderle ancora più affiatate.” Rispose lui.

Dopo si recarono al centro Pokemon (ancora funzionante seppure semidistrutto).
“Adesso che progetti hai riguardo al tuo futuro?”
“Penso che mi cimenterò nelle varie palestre e tenterò di aggiudicarmi il titolo si campione, insomma le solite cose.” Disse Ash pianificando le sue attività future.
“Allora perché non provi a conquistare la medaglia di questa città? Ho sentito che è di tipo coleottero.”
“Certo sarà come ai bei vecchi tempi, quando tu facevi il tifo alle mie gare ed io alle tue lotte.” Disse Lucinda.
“E nel mio caso come ai bei nuovi tempi.” Precisò Serena.
“Palestra? Che cos’è?” Domandò Celeste disorientata.
“Non sai cosa sono le palestre? E’ semplice, si tratta di strutture nelle quali è possibile lottare e se batti il capopalestra che ne è a capo hai diritto ad una medaglia, per accedere alla lega e diventare maestro Pokemon è indispensabile collezionarne almeno otto.” Mentre Ash spiegava la ragazza lo guardava affascinata.
“Tu sai lottare?”
“In realtà ho un Pokemon ma non è in grado di lottare per via della sua unica mossa.” Rispose Celeste.
“Che ne dici se facciamo una lotta per farti vedere come si fa, magari una lotta multipla… io e Brock contro Lucinda e Serena.”
La proposta di Ash fu subito accettata da tutti.
 

La lotta ha inizio
“Vieni fuori Absol!”
“Esci Pachirisu!”
“E’ il tuo momento Chansey!”
“Forza Pikachu, fagli vedere chi sei!”
Allora anche Celeste fece uscire il proprio Pokemon
“Abra, voglio che osservi attentamente come lottano dei professionisti”
“Prima le donne, Absol, megaevoluzione e poi continua ad attaccare con nottesferza.”
“Pachirisu, scarica a ripetizione!”
“Pikachu, usa fulmine!”
“Chansey, usa covauova per curare te e Pikachu!”
La lotta andò avanti così fino a quando le due ragazze non sfoderarono una spettacolare combinazione di nottesferza alata e scarica che sconfisse una volta per tutte gli avversari.
Però prima di stramazzare a terra esausto Pikachu riuscì a lanciare un ultimo fulmine ma le poche energie gli fecero sbagliare mira e il colpo si diresse dritto su Celeste e Abra.

Attimi di tensione, poi un flash abbagliante e un gran polverone, quando la polvere si posò non c’era traccia della ragazza e del suo Pokemon.
La paura si fece strada  nei cuori di tutti, da dietro il gruppo venne una voce.
“Sono qui.”
Incredibile era ancora tutta intera e si era spostata istantaneamente.
“Celeste! Stai bene! Mi hai fatto prendere un colpo!” Esclamò Ash entusiasta
“Sto bene, teletrasporto, la unica mossa di Abra, ci ha salvati.”
“Sono felice che stai bene, io e Pikachu non ce lo saremmo mai perdonati se vi fosse successo qualcosa per colpa nostra.”
“E io non mi sarei mai perdonata se tu avessi sofferto per me”

““E’ il colmo, dobbiamo sbarazzarci di quella!”” Dissero Lucinda e Serena… insieme.
““Bella lotta, peccato che il finale non sia stato l’ideale.”” Commentarono le due sempre all’unisono.

“E’ stato il colpo di grazia.” Bisbigliò Ash.
“Un piano perfetto, ora parlano addirittura insieme.” Affermò Brock.
“Sono un po’ inquietanti.”
“Come darti torto.”

 


Allora, una cospirazione ha fatto avvicinare due rivali e la misteriosa Celeste è entrata nel gruppo, per sapere come andrà a finire aspettate con pazienza il prossimo capitolo e io so che avete una pazienza da santi per aver atteso fino ad ora.

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Capitolo 10
*** La medaglia insetto ***


Eccoi di ritorno con un nuovo mirabolante capitolo.
La vota scorsa un cataclisma ha interessato Novartopoli e un nuovo componente si è aggiunto al gruppo come si "evolveranno" (l' avete capita? Evoluzione, Pokemon.) i fatti? leggete per saperne di più

 


“No! Pikachu!” Il Pokemon topo ruzzolò indietro sotto quel potente colpo.
“Click, perfetto, anche in difficoltà rimane fotogenico” Disse lei continuando a fare altri scatti.


Me: éhi, che ci facciamo a questo punto della storia?
Ash: Gli sceneggiatori hanno voluto cominciare da qua.
Me: Non è possibile, l'unico scenegiatore sono io, così non va bene, cominciamo dall' inizio, genesi, principio.
Ash: Ammetilo che fai tutto per allungare il capitolo.
Me: Forza, tutti ai propri posti, ma guarda che deve fare un autore.


 

Un nuovo giorno, i cantieri per la ricostruzione della città riaprivano e tutta la popolazione si svegliava e il nostro gruppo non era da meno, indovinate per colpa di chi?
“Sveglia pelandroni, muovetevi o vado a sfidare la palestra da solo!” Ash non era mai così mattiniero a meno che non ci fosse di mezzo una lotta in palestra.

Perciò tutti si recarono all’ entrata dell' edificio.
“Chi è il capopalestra?” Chiese Ash.
“Guarda, è lei, è molto famosa.” Rispose Lem mostrandogli una sua foto.
“Dev’essere quella!” Dopo aver detto questo Ash corse per raggiungerla.
““Aspetta Ash! la capopalestra non scappa mica!”” Gli gridarono, insieme, Serena e Lucinda.
Quando la raggiunsero lui non ebbe il tempo di dire una nulla che quest’ultima prese la parola.
“Scusate, devo scappare.” Li liquidò lei.
“Non scappa mica, vero?” Disse Ash arrabbiato.
In quel momento la capopalestra si fermò un attimo e si mise a squadrare prima Ash e poi Pikachu.
Dopo un po’ prese la macchina fotografica che aveva al collo e cominciò a riempire di scatti entrambi mentre urlava. “Perfetto! Grande! Siete così fotogenici!”
Quando finalmente smise Ash, con la vista ancora annebbiata dai flash, prese la parola.
“Se hai finito di immortalarci mi presento, io sono Ash Ketchum da Biancavilla, tu devi essere la capopalestra, se non ti dispiace vorrei fare una lotta.”
“Io mi chiamo Violetta ed oltre a gestire la palestra di Novartopoli sono anche una fotografa, in quanto alla tua sfida accetto ben volentieri così potrò farvi qualche altra foto.
“Come?”
“Niente!”
Violetta aveva gli occhi verdi e i capelli biondi e corti, a scodella con due strisce davanti.
Indossava una canottiera bianca, pantaloncini verdi con grandi tasche e scarponi neri.

“E questa sarebbe una palestra?” Chiese Ash vedendo l’interno.
Infatti era solo una stanza di circa nove metri quadrati, spoglia con solo un palo e un buco in mezzo.
“Non è questa la palestra, dai scendiamo.” A quel punto Violetta si calò al piano di sotto con il palo mentre tutti gli altri la seguivano.
Dopo fu lo stupore generale, erano su una gigantesca ragnatela.
“N no non mi s sento tanto b bene.” Lem si impallidì all’istante.
“Che ti prende?”
“Il f fatto è c che  soffro di v vertigini e di a aracnofobia, quando si m mettono insieme vado nel p panico.” Disse lui spaventato.
“Coraggio, non ci metteremo molto: lotto, vinco la medaglia e ce ne andiamo.” Lo rassicurò Ash.
“Non pensare che sia tanto semplice sconfiggermi.” Lo ammoni lei.
“Io sono talmente sicuro di essere superiore che userò un unico Pokemon in realtà è una scusa per il fatto che possiedo solo Pikachu.
“Se ci tieni non posso che accontentarti” Disse lei mentre continuava a fare scatti (se fosse legale sarebbe sposata con la sua fotocamera).

La lotta ebbe inizio…

“Vai Surskit! Visto che sei lo sfidante a te la prima mossa.”
“Forza Pikachu, mostriamo quel che sappiamo fare, usa Fulmie!” KO in un colpo.
“C’è un motivo se sono così sicuro di me, poi tu mi schieri contro un Pokemon di tipo svantaggiato, ergo non posso fallire.”
“Molto interessante ma non hai ancora visto la mia seconda scelta, tocca a te Vivillon!”
A quel punto Ash non tratteneva  più le risate.
“Mi stai prendendo in giro? Un altro Pokemon svantaggiato?!”
“Aspetta a parlare, Vivillon usa raffica.
“Pikachu usa fulmine!”
Per un soffio era più veloce Pikachu, l’attacco bastò per mandare Vivillon vicino al KO, ma poi arrivò raffica che quasi dimezzò la vita dell’ avversario.
“Vediamo di finirla, usa attacco rapido!”
“Schiva e vai con assillo!” La farfalla riuscì a schivare abilmente l’attacco e usò il suo colpo che fece molto bene il suo lavoro.
“No! Pikachu!” Il Pokemon topo ruzzolò indietro sotto quel potente colpo.
“Click, perfetto, anche in difficoltà rimane fotogenico” Disse lei continuando a fare altri scatti.
“Molto bene, è una sfida all’ultimo colpo”
I due si scontrarono al centro del campo e quando si posò la polvere passarono alcuni secondi prima che Vivillon stramazzasse a terra.

“Dopo ogni lotta in palestra  la regola prevede che in caso di vittoria lo sfidante riceva la medaglia della palestra, perciò ti conferisco la Medaglia Insetto.”
Detto questo tira fuori un gingillo che consegna al vincitore, il quale lo ripone in un apposito contenitore.

Erano appena usciti dalla palestra quando da una grande mongolfiera fuoriesce una rete che  intrappola tutti i Pokemon presenti
“Pensate anche voi quello che penso io?”
“Si, sono ancora loro.”
Il team roket fuoriesce e si prepara a declamare il suo motto.
“Non questa volta, ora tocca a noi, Lucinda, Brock, ci siete?”
 

Lucinda: senti senti del team roket è la voce.
Ash: la sento anch’ io è chiara e veloce.
Lucinda: fluttua nel vento.
Ash: al di là delle stelle.
Brock: e sarà il tuo tormento.
Lucinda: porta furore a chiunque la senta.
Ash: quando l’ ascolti tutta la pace è spenta.
Lucinda: ben presto la rosa riavrà il suo dolce profumo.
Ash: se il nostro lavoro è completo il vostro piano andrà in fumo.
Lucinda: sono lucinda.
Ash: e io sono Ash.
Broch: brock il mio si che è un bel nome (ma guarda un po’ che mi fanno dire).
Lucinda: ogni malfattore uscirà sconfitto e pesto.
Ash: non siamo bambocci.
Ash, lucinda e brock: e lo capirete presto.
pika pika
pip piplup

“Non è giusto ci avete rubato il motto” Si lamentarono loro.
“Lo prepariamo da giorni.”
“Sapevamo che vi sareste fatti vivi, abbiamo voluto approfittarne per prenderci un po’ gioco di voi”
“Fatto sta che abbiamo i vostri Pokemon.”
Mentre diceva questo un fulmine fece precipitare ed esplodere la mongolfiera liberando tutti  e spedendo in orbita il team roket per l’ennesima volta.
“Il pallone non doveva essere a prova di elettricità?”
“E’ la prima volta che agiamo a Kalos, ho voluto ricreare il primo incontro con i bambocci.”
“Spero che ti sia passata la voglia di fare il sentimentale.”
“Che tipi buffi.” Celeste intervenne per la prima volta quel giorno, di sicuro era una che passava inosservata, nessuno se ne era accorto prima.



La parodia del motto del team roket non è una mia creazione, se volete trovare questo e le altre versioni cercate su google "il motto dei bambocci" non è mia intenzione plagiare nessuno, anzi mi sto complimentando con la persona che l'ha creato.
Detto questo l'appuntamento è al prossimo, elettrizzante, spumeggiante, scottante e tutto ciò che finisce in ante capitolo. 

 

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Capitolo 11
*** Finale commovente ***


Rieccomi, nello scorso capitolo Ash si è conquistato la prima medaglia della regione e ha sgominato un tentativo di furto del team roket.

Esco da una settimana molto impegnativa dal punto di vista scolastico, domani parto anche per due giorni e per miracolo riesco ad aggiornare.

Se all'inizio doveste trovare qualcosa di strano continuate a leggere, si spiegherà tutto.

P.S. Preparate i fazzoletti, piangerete per giorni.

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Le forze della natura si erano scatenate quel giorno nei pressi di Novartopoli.

Sui tetti si abbattevano venti terribili scaturiti da un turbine enorme, ovunque volava polvere, cartacce, rametti e addirittura pezzi di metallo e di legno.

A quel caos infernale si aggiunse presto un terremoto.

Intanto il gruppo era uscito per constatare la situazione.

“Ancora sicuro che dobbiamo controllare?!”

“Rientriamo!”

“Presto, filiamocela!”

Mentre tornavano indietro Ash si voltò e ciò che vide fu scioccante per lui.

“Celeste!!!” Urlò lui vedendo la ragazza che aveva incontrato il giorno prima aggrappata a una ringhiera per non venire risucchiata dal vortice che si era creato in cielo.

Ovviamente non ci pensò due volte prima di correre in suo aiuto e quando non ce la faceva più a tenersi la afferrò trattenendola.

Erano li, lei sospesa a mezzaria che si teneva saldamente alla mano di lui.

Lui che la teneva saldamente per impedire la sua ascesa.

 In quel momento una voce risuonò nella testa di entrambi. “IL tempo sta per scadere.” Era una voce potente e solenne che accompagnò la chiusura del vortice e l’improvvisa scomparsa del vento e dei cataclismi che colpivano la città.

Tutti gli altri guardavano increduli e spaventati.

 

Me: Mi arrendo, che iniziativa avete preso questa volta?

Ash: Vedi che sei tu a scrivere.

Celeste: Non è mica piacevole rivivere questa scena.

Me: Leggete il copione, la scena è la stessa.

Ash: Pigro come sei rinarrare una scena non ti andava bene.

Me: Come volete.

 

“Ragazzi, ho una sensazione di dejà vu.”

Il vortice che il giorno prima squarciava il cielo si era riaperto e la scena era analoga a quella a parte per il fatto che era molto più forte.

“Non preoccuparti, non lascerò che tu venga risucchiata ne da questo, ne dai prossimi vortici!” Urlò Ash ritrovandosi nella stessa situazione dell’ atra volta.

“E’ troppo forte, non ce la farò a resistere!” Disse Celeste spaventata.

“Devi darmi l’altra mano!”

“Non posso, è la pokeball di Abra!”

Interminabili momenti segnavano un’ardua scelta.

In  quel momento si trovavano  nell'occhio del ciclone ma stranamente il vento non era più debole che ai bordi.

La ragazza decise di lasciare andare la pokeball del suo amato Pokemon per salvare se stessa.

Attimi di attesa, poi il caos si placò, il tempo sembrava essersi fermato.

Quando la polvere si posò i due erano tutti interi ma ciò che stupì tutti fu quel che stavano facendo.

Si stavano baciando, un bacio profondo, di quelli veri, quelli che solo una persona è capace di darti.

Avete superato la prova. Anche questa volta si manifestò nelle loro menti la voce che ora portava buone notizie.

“Era questo, dovevo trovare il vero amore.

Ho sempre immagginato qualcosa di paranormale, una prova non umana, e invece, era il sentimento più umano che ci sia.

L'amore e puro e purifica.” Commentò Celeste mentre veniva avvolta da una strana luce.

“Allora, è arrivato il momento” DisseAsh con le lacrime agli occhi.

“Si, io e Abra siamo salvi ed è solo grazie a te.

“No! Non ti lascerò andare! Io ti amo!
“Anche io ti amo ma non appartengo a questo mondo, tu hai ancora molte avventure da vivere e alla fine ci rivedremo dall'altra parte.”
Intanto l'abito di Celeste stava risplendendo di luce pura e cominciò a levitare e a volare verso il cielo.
A quel punto Ash si abbandonò a un pianto disperato e intanto mormorava queste parole.
“Oh amore mio, perchè mi hai lasciato?


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Allora, il capitolo è corto ma in compenso  è il più ricco di significato, mentre lo scrivevo mi sono messo a piangere.

Nonostante la storia sia finita c'è ancora un altro capitolo, poi  avrò finito sul serio.

Bene, civediamoooooooo!




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Capitolo 12
*** Ringraziamenti ***


Signori, signore, bambini, cani, gatti e pesci rossi.

Eccomi con l’ultimo capitolo de “Il mistero della ragazza fantasma” (Nel quale ho abbandonato il calibri per il times new roman).

Per finire in bellezza voglio fare i ringraziamenti

 

Ringrazio Sakichan24  perché è stata la prima a recensire e mi ha aiutato a migliorarmi.

Ringrazio  Ellen Virginia che mi ha lasciato la mia prima recensione neutra e comunque ha recensito per seconda.

Ringrazio Yulin perché, bo è comparsa solo una volta ma comunque ha recensito.

Me: La lista dei recensori finisce qua.

Saki: Pochi ma buoni.

Ellen: E’ già finito il capitolo?

Me: Ovviamente no, devo ringraziare il cast e in particolare…

Lem/Clem: Noi?

Me: Non esattamente, fratelli limone.

Lem: Ehi!

Iris/Spighetto: Noi forse?

Me: Figuriamoci se saluto le due comparse sfigate.

Lucinda/Serena: Siamo noi?

Me: Le amiche nemiche? Non proprio

Ash: Dove posso trovare una scogliera bella alta da dove buttarmi?

Lucinda/Serena: Non permetteremo che ti suicidi ora che quella si è tolta di torno e la lotta è riaperta, un momento… riaperta? *ritornano a guardarsi in cagnesco*

Me: Direi che è il momento della foto di gruppo, recensori, cast, in posizione.

Me: Dite tutti gotta catch em all.

CLIK

*Entra violetta imbufalita*

Violetta: CHI  HA  RUBATO  LA  MIA  FOROCAMERA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Me: Arrivederci e alla prossima ( sempre se sopravvivo a violetta) AAAAAAAHHHHHH!!!!!!!!!!!

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