The island of shadows

di Demolicious
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The beach ***
Capitolo 2: *** Caos ***



Capitolo 1
*** The beach ***


Capitolo 1 : The beach

 

Non so come, quando mi ritrovai li'...e' sstato tutto molto veloce e insensato. Fino a qualche ora fa ero su quella barca gigante che avevamo affittato per le vacanze e ci stavamo tutti divertendo ascoltando le storie esilaranti di Tomo che raccontava dei suoi primi giorni a Los Angeles. Io ero, come sempre, in un angolo, ad ascoltare divertito ma non troppo, con le braccia conserte e i vestiti del giorno prima; ero in vacanza , nessuno poteva dirmi come vestirmi , mi sentivo libero in quei giorni dove l'unica cosa che vuoi e' non fare nulla. Piano piano mi stavo allontanando con la mente e ho cominciato a isolarmi nella mia bolla di ricordi piena di nostalgia e tristezza quando, ad un certo punto, Frank mi ha strattonato volontariamente, come se avesse saputo cosa stavo pensando e mi avesse voluto svegliare da quel sogno pericoloso di me sopra quel palco con la musica a palla e gente sotto che urlava quelle TRE parole. Frank mi ha guardato e mi ha fatto cenno di stare attento a Tomo che nel frattempo era andato avanti con la sua ironica storia e mi stava guardando come se chiedesse la mia approvazione per proseguire. Eravamo tutti li', su quella barca, felici,tutti amici e almeno per un mese all'anno senza pensieri...ma questo era durato poco....troppo poco.

Mi scollai di dosso quei pensieri e presi coscienza. Mi guardai attorno con quei vestiti fradici e osservai le mie mani che sembravano le mani di un settantenne per quanto tempo ero rimasto immerso nell'acqua. Presi coraggio e mi scollai i ciuffi di capelli neri dal viso, mi incamminai verso la riva e incredulo vidi davanti a me un uomo sdraiato supino sulla sabbia con le onde dell'oceano che lo ricoprivano piano e dolcemente come se lo volessero svegliare nei migliori dei modi. Corsi verso di lui e lo trascinai verso un posto asciutto. Mi senti' molto debole e fare quei pochi passi mi costarono molto. Mi accasciai improvvisamente per terra , come se mi mancasse l'aria. Era sera , la luna comparve d'un tratto e io aprii gli occhi e vidi l'uomo che misi in salvo darmi due schiaffi per svegliarmi e ci riusci'. Sobbalzai e mi misi seduto dopo pochi secondi, guardando dritto l'oceano e facendo mente locale di quello che era successo. Mi girai e sentii il mio nome troppo TROPPO forte. “Gerard! Gerard! hey, amico. guardami! sono qui, sono qui per te. Sono qui , tranquillo,va tutto bene”. Lui getto' le sue mani attorno al mio collo e io ancora sconvolto lo vidi..era Jared, il mio vecchio amico Jared...e a quel punto mi torno' in mente il perche' e il come ero li',sulla spiaggia.

Io , Frank ,Tomo, Jared e Shannon avevamo deciso di fare una vacanza da soli, in barca. Avevamo affittato una barca che aveva visto Shan tempo fa e avevamo pagato il Capitano Will per portarci da Los Angeles a una meta sconosciuta che solo lui sapeva. Eravamo tutti entusiasti perche' non ci vedavamo da ...da...beh..dallo scioglimento e questa sarebbe stata un'occasione perfetta per riavicinarci. Avevo scelto di portare con me Frank perche'...a volte solo lui mi capisce..si', solo lui. Lui e' quell'amico che , anche se lo chiami alle tre di notte non ti sbattera' mai il telefono in faccia e aspettera' che lo chiudi prima tu. Puoi sempre contare su Frank, io l'ho fatto diverse volte ed e' sempre stato all'altezza delle mie aspettative. Io e Jared invece, abbiamo due caratteri molto simili, anche se molto differenti, beh..almeno, lo eravamo quando ancora il suo nome era sconosciuto alla maggior parte delle persone. Adesso lo vedo molto cambiato, come se la fama avesse tirato fuori una parte di lui che prima non conoscevo ,o almeno..non era mostrata. Questo non vuole dire che non sia piu' il buon vecchio sognatore di sempre, solo che adesso farebbe cose che prima avrebbe abolito a prescindere ma, hey .. chi sono io per giudicare un amico? Io di certo non posso parlare, io a volte mi sento come se il mondo mi stesse crollando addosso e mi manca, oh si che mi manca quell'emozione...il brivido del palco.

*

“Haia! Jared mi hai fatto male!”All'improvviso tornai sulla terra e mi accorsi che ero di nuovo andato su Marte , come sempre...

“Gerard! a cosa stavi pensando? Ti rendi conto? Siamo soli qui, sulla spiaggia e tu vaghi con la fantasia?” Jared aveva ragione, mi ero lasciato trasportare dalla mia contorta e insana mente,ma dovevo reagire.

Mi alzai e mi accorsi che ormai era molto tardi , il sole era scomparso totalmente ed eravamo soli, soltanto noi e il nulla. Velocemente mi appoggiai a Jared e lui spavenato mi guardo' mentre ripensava a cosa era appena accaduto. Cominciammo a camminare e mentre Jared si faceva largo tra la fitta boscaglia io udi' quel suono, quel suono che sembro' cosi' famigliare, quel suono che mi fece scaturire un sorriso meravigliosamente sereno sul viso. Era Frank. Frank urlo' il nome di Jared e successivamente il mio. Jared corse inseguendo quelle note meravigliose che uscivano dalla sua bocca e lo vide...insieme a Tomo, spaventati e ancora increduli. Tomo si tocco' la fede e la fece roteare piano piano attorno al dito, incoraggiandolo ad alzarsi, anche se spossato e stanco, lui si alzo' e corse verso di noi, seguendo Frank.

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Capitolo 2
*** Caos ***


Capitolo 2 : Caos Un caldo , tranquillo e rilassante abbraccio circondo' il nulla. Sentimmo solo i battiti dei nostri cuori accellerare e i respiri sempre piu pesanti e confortanti. Non so se eravamo piu felici perche' ci eravamo trovati o perche' non eravamo piu soli. Ma poi, io mi scollai da solo e feci QUELLA domanda....quella domanda che cambio' tutto... “Dov'e' Shannon?” . Senti' Jared trasalire nel non vedere suo fratello con noi e mi accorsi dell'agitazione improvvisa di Tomo nel sentire quel nome. Frank era il piu tranquillo, anche perche' non conosceva bene Shannon e lui si sa'..controlla bene l'agitazione. Jared scosto' tutti e con il viso palliso e le mani sudate comincio' ad urlare con quella voce tremante il nome di Shannon. Per due interi minuti si senti' nel buio della notte solo il suo nome. Io che, diciamolo, non sono molto bravo a parlare o a rinquorare, presi coraggio e rivolgendomi a Tomo sussurai : “E' tardi, dobbiamo pensare a come cavarcela per stasera...sono sicuro che Shannon sta bene e domani lo troveremo”. Tomo mi fece si' con il capo e fece un sorriso timido a Jared che mi aveva sentito. Frank prese il controllo della situazione e spinse tutti verso la spiaggia, pensando gia' a come ingeniarsi per costruire un riparo provvisorio. Frank, Tomo e purtroppo anche io cercammo di costruire con qualche ramo e qualche foglia un luogo sicuro dove stare per la notte, mentre Jared fissava la jungla con aria di sfida. Non l'avevo mai visto cosi', cosi' determinato a trovare suo fratello ad ogni costo. Avrebbe rischiato la sua vita per lui e non aveva paura di cio'. La mattina seguente i raggi del sole penetrarono dalle fessure delle palme , accecandomi dolcemente e accarezzando il mio corpo ormai asciutto producendo un calore piacevole e gratificante che per un momento mi fecero dimenticare dov'ero. Scostai quei dannati ciuffetti neri dagli occhi di nuovo..e uscii dal “riparo” sperando di rivedere il volto di Shannon, ma vidi tutt'altro. Frank era in subbuglio , Tomo pianse dal nervoso e io restai a guardarli fino a quando mi chiesi...”dove caspita e' finito Jared?” Frank mi guardo' negli occhi, mi lesse l'anima e senza dire niente mi fece capire che Jared era andato a cercare suo fratello in quella spaventosa jungla. Non so se avete mai visto Jumanji ma la situazione era simile. Eravamo tutti nel panico e io, pur volendo fare qualcosa, non riusci' a muovere un dito. Sono un ragazzo troppo..troppo emm..strano. Vorrei agire..vorrei dimostrare al mondo quanto valgo ma finisce sempre che la mia testa prende il sopravvento e si impossessa di me. Perche' sono un ragazzo cosi strano?! Perche?? Se lo chiedeva sempre mia madre e l'unica persona che mi capiva era mia nonna..Lei riusciva a percepire il caos nella mia testa e sapeva come trasformare quel caos in qualcosa di bello..attraverso l'arte. “Gerard! Gerard! Ma che diamine stai facendo?? Ti sei ancora incantato amico?”. Tomo riusci' a distrarmi e mi accorsi che eravamo in cammino verso la tenebrosa jungla, probabilmente in cerca di Shannon e ora anche di Jared. “Guarda! Ho visto qualcosa.” Frank, con aria di superiorita', tiro' su una camicia. La camicia sempre incrociata in vita di Jared. All'inizio fummo tutti un po' spaventati ma Tomo prese di fretta la camicia dalle mani di Frank e disse : “E' un buon segno! Vuol dire che e' vicino.”. Tomo sapeva sempre trovare il lato positivo in ogni cosa e anche questa volta l'aveva dimostrato. Camminammo per ore, sotto il sole cuocente di chissa' quale isola , senza mia dire una parola. Ogni tanto Frank mi guardava , controllava se stavo bene e poi ripartiva a camminare. Eravamo stanchi , troppo stanchi, stanchi di camminare, stanchi di pensare, stanchi di TUTTO. La mia testa stava nuovamente per scoppiare , quando Tomo appoggio' la mano con la fede al dito sulla mia spalla e mi girai verso di lui. “Stai bene? Vuoi fermarti un po' ? Sai, sono passate ore e ancora non abbiamo trovato ne' Shan ne' Jared e stiamo girando a vuoto. Si' esatto Gerard, guardati attorno! Siamo al punto di partenza e non sappiamo come tornare sulla spiaggia! E' come un terribile incubo , un incubo dove cammini cammini ma resti sempre intrappolato nel labirinto del tuo cervello!”. Fu la prima volta che senti' Tomo parlare cosi' e mi spavento', mi spavento' tremendamente. Le mie gambe cedettero e Frank corse subito verso di me. Avevamo fame e sete e ancora non avevamo nessuna traccia di Jared e Shannon.

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