Freedom

di Brooklyn_Baby
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Prologo ***
Capitolo 2: *** R.I.P Norma ***
Capitolo 3: *** Detention-The Truth ***
Capitolo 4: *** Cap 3:Her ***
Capitolo 5: *** Sei l'unico che mi fa sentire solo ed unicamente Janis ***
Capitolo 6: *** Cap 5: Non voglio perderti ***
Capitolo 7: *** Cap 6 :L'email che mi cambiò la vita ***
Capitolo 8: *** Cap 7: Tu sei il mio infinito ***
Capitolo 9: *** Cap 8: Oh, Jesus ***
Capitolo 10: *** Cap 9 :He's Mine ***
Capitolo 11: *** Cap 10 : Let Her Go ***
Capitolo 12: *** Cap 11: Those Blue Eyes ***
Capitolo 13: *** Cap 12 : Love Drunk ***
Capitolo 14: *** Cap 13 : Glory and Gore go hand in hand ***
Capitolo 15: *** Cap 14 : Bad dreams, Bad days ***
Capitolo 16: *** Cap 15 : Happy Ending ***



Capitolo 1
*** 1. Prologo ***


PROLOGO   (POTETE LEGGERE INFONDO LE MIE NOTE? GRAZIE)

Mi sistemo gli occhialoni da vista sul naso e cerco di stistemare in un modo legale i miei capelli.
Metto dei libri nella cartella per quando avremo l'ora buca e mi allaccio gli anfibi ai piedi.
Bene, sono abbastanza invisibile. Leggins neri, felpone nero con le maniche che lasciano scoperte solo le punte delle dita e anfibi.
Esco da scuola e prendo l'autobus. Vedo il solito ragazzo maniaco della 4F che cerca in ogni modo di fare sedere tutte le ragazze in parte a lui. Vedo Cassie Blinsgow che fa la troietta come sempre. Vedo Norma Lincott che messaggia come un assantanata e poi vedo lui, Luke Hemmings. La sua personalità mi ha sempre colpito e in un certo senso affascinato. Lui non parla con nessuno e tutte le ragazze gli corrono dietro. Il suo posto accanto era sempre vuoto, scacciava via le ragazze per stare da solo.
Decido di provare a sedermi lì.
-Te ne devi andare- Risponde lui.
Vedo Norma che alza lo sguardo verso di me per poi gustarsi la scenetta in pace.
-Perchè?- Rispondo girandomi verso di lui.
Lui alza la testa incastrando i suoi occhi azzuri nei miei.
-Perchè non voglio nessuna ragazza seduta in parte a me-
Lo sapevo che sarebbe successo.
-Ignoranza maschilista. Io mi siedo qui, poi farò finta di non conoscerti-
-Forse non hai capito che se tu resti seduta qui ti prendo io e ti faccio sedere in un altro posto-
Tirai su le maniche della felpa scopendo la rosa che avevo tatuatasul braccio e il mio tattoo sulla mano.
-Io non mi schiodo da qui, se vuoi portami tu da un altra parte... Ma ritornerò comunque qui-
Norma stava allegramente filmando tutto con il suo IPhone.
-Sei terribilmente stronza- Disse lui con una risatina spavalda.
-La peggiore stronza che incontrerai nella tua vita-
Dissi ridendo.
Lui mi prese di peso e mi portò da Norma.
-Tienitela la stronzetta-
Mi alzai velocemente per poi risedermi vicino a Luke.
Il maniaco della 4F intervenne.
-Se vuoi ti puoi sedere qui!!-
-NO!- Risposi inorridita.
Luke Hemmings si mise le mani tra i capelli.
-Senti, biondina sedieti vicino alla psicopatica CHE CI STA ANCORA FILMANDO-
Ok, nessuno mi chiama biondina. Alle medie le mie migliori amiche mi chiamavano ''Bella Biondina'', ma è DECISAMNETE UN 'ALTRA COSA.
-Chiamami ancora una volta  biondina che ti squarcio il piffero e i kiwi-
Dico incrociando le braccia.
-Come dovrei chiamarti?-
-Janis Gwen Cooper- Lui alza un sopracciglio.
-Ma va bene Janis-
...
Picchietto nervosamente la penna ai lati del quaderno aspettano che suoni la campanella.
-Cooper, mi sta ascoltando?-
La professoressa mi fece tornare alla realtà mentre fissavo con aria minacciosa l'orologio.
-Allora mi ripeta cosa stavo dicendo-
La solita coglionazzata.
-Senta, ho un male lancinante alla pancia per il mar Rosso. La campanella è in ritardo di 5 minuti. C'è quello lì- Indico Gabriel- che continua a fissarmi e a stalkerizzarmi. Poi come se non bastasse stamattina ho litigato con Luke Hemmings- Lui alza lo sguardo dal quaderno sgranando gli occhi- Seriamente prof., non ho tempo per questa stronzata. E scommetto che quado dirò 0 suonerà la campanella-
Tutti mi guardano scioccati.
-Tre, due , uno...Zero- Ed ecco la campanella!!
-Che le avevo detto?- Presi la borsa e uscì dalla classe mentre la cogliona mi urlò :''Non finisce qui Cooper!!''
Uscì dall edificio e i miei compagni mi dissero tutte queste cosine ''Sei grande!'', ''Brava, hai steso quella vecchia stronza'' ecc.
Uscì dal cancello per poi dirigermi a piedi verso casa, non volevo andare in autobus.
Sento una mano che mi prende da dietro e mi tira. Mi giro.
-Sarai anche stronza ma sei divertente- Luke Hemmings mi fissa con un sorrisetto strano.
Mi sciolsi la treccia che avevo.
-Luke Hemmings, ci sono troppe cose che non conosci di me... Magari te ne dico un po' domani... Sull'autobus-
Alzai un sopracciglio divertita mentre lui si morse il labbro.
-Che stronza che sei- Rise per poi correre verso l'autobus.
-Ciao coglionazzo!!!- Urlai.
-Ciao stronzetta.-
...

Mi butto nel letto e cerco in ogni modo di addormantarmi, domani sarà un'altra sfida con Hemmings
.



Nota della tipa strana
UELLA GIRLS!!!! Sono qui per la mia prima ff sui 5sos. Spero che vi piaccia, siate buone.
Allora: Vi piace il personaggio? Cosa ne pensate del primo capitolo?
Potete recensire...? Almeno per dirmi se vi piace o per darmi qualche consiglio. Accetto tutti i consigli e spero in una recensione.
Vi do un bacione e vi mando tanto amore!! <3 ''Non non stai facendo la lecchina!''     ''Lecchina, io?''      ''No, sto cazz''
Ps : cerco qualcuno disponibile a farmi il banner! Contattatemi! XX LISI

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Capitolo 2
*** R.I.P Norma ***


 
Capitolo 1.
E' la scena che mi sarei aspettata, oggi la professoressa ha chiamato mia madre per dirgli cosa ho detto l'altro ieri in classe.
Io sto origliando la telefono della mia camera mentre mamma usa quello del piano di sotto.
-Capisce signora Cooper?- Sento quella cornacchia.
-Certo che capisco professoressa Blanco. Sono dispiaciuta e scandalizzata da questa storia. Ora devo salutarla e parlerò con mia figlia-
-Arriverderla signora Cooper-
Mia madre attacca e non riesco  contare fino a 5 che urla il mio nome.
-JANIS GWEN, SCENDI IMMEDIATAMENTE!!!!!!!!!!!!!!!-
Faccio un respiro e mi precipito fuori dalla stanza.
-Mammina- La saluto sedendomi sulla penisola della cucina.
-Adesso mi spieghi perchè cazzo hai fatto questa scenata con la Blanco!!! Poi chi è questo Gabriel? E Luke Hemmings?!-
Sbuffo.
-Mamma, ricordati che sono un adolescente che canta a squarciagola ''Teenage Dirtbag'' e si sfonda le orecchie di Alice Cooper!! Ricordati che è frustrante fare 3 ore di matematica dopo educazione fisica.  Ricordati che quella troia ti ha dato della poco di buona ai colloqui!!!-
A quel punto Coraline Cooper diventa viola fa contrasto con la sua tutina strizzachiappe fuxia.
-Quella vecchia stronza, zitella e sgorbia! Si permette di insultare MIA figlia che è frustrata e si permette di SPUTTANARMI!!!-
Annuì, sfoggiando le mie fantastiche doti di attrice.
-Mamma, sono rimasta a dir poco scandalizzata...Comunque chi sono questi Gabriel e Luke Hemmings?-
Sbuffai accavallando le gambe.
-Sono 2 della mia classe. Gabriel è uno stalker strafatto e Luke... Beh, Luke è ok. Parla poco-
Mia madre aveva raggiunto il suo colorito naturale e sorrideva maliziosa.
-E come mai ci hai litigato se parla poco.-
Mi tolsi gli occhiali e li appoggiai sulle mie gambe strofinandomi gli occhi.
-Ma non abbiamo litigato... In pullman abbiamo parlato mentre quella troietta di Norma ci filmava...-
Un momento... Se Norma ci filmava avrà inviato il video sul gruppo di WhatsApp della nostra classe o peggio... Su Facebook.
Mi affretto a prendere il telefono e guardo il nostro gruppo e subito dopo vado sul profilo di Norma. E' Online e il suo stato è :p
''Sull'autobus, frecciatine fra il bellissimo Luke Robert Hemmings e la nostra CARA Janis Gwen Cooer''
Poi noto che Luke mi ha mandato un sms.
''Ehi, Cooper guarda un po' lo stato di quella stronza di Norma''
Sbuffo guardando mia madre.
-E' quel Luke, vero?- Disse tutta sorridente.
-No, è Norma-
-Se se-
Lancio un'occhiata di fuoco a mamma mentre mi affretto a rispondere al microcefalo.
''Ho visto. Spera solo che non lo metta il video nei gruppi o sui social''
Vedo che legge l'sms e poi esce da WhatsApp.
Mi metto gli occhiali e lascio il telefono sul tavolo mentre salgo le scale per rifugiarmi ed ascoltare i Kiss.
CORALINE'S POV
Janis mi nasconde qualcosa e il suo telefono continua a vibrare.
Mi avvicino di soppiatto al cellulare ed entro in WhatsApp, so bene usare i telefoni. Daltronde sono così gnocca, moderna, gnocca, sexy, gnocca...
Se comunque entro nel contatto pieno di sms e leggo gli sms di questo gruppo, quelli di oggi.
Norma''Avete visto la Cooper ed Hemmings, l'altro giorno?''
Clare'' No,ho letto solo il tuo stato... Cs è successo?''
Calum Hood'' Smettetela di fare le cornacchie''
Ashton Irwin'' Ho visto solo la scenata di Janis in classe. Ha detto di avere litigato con Hemmings...-
Calum Hood'' Non ti ci mettere anche tu, troglodito!''
Norma'' Video''

Visualizzo il video e mi viene da sorridere. Mia figlia ci prova con quel biondino... E' sexy! Cioè lo so che sono vecchia... Ma che dico? Di leggera età maggiore al biondino ma è sexy.
In quel momento sentì i passi di Jany venire verso di me.
-Mamma, che stai guardando?!!!- Mi strappò di mano il telefono.
-E' carino- Dissi indicando il video.
-Quella troia l'ha pubblicato-
-Non parlare così-
Lei mi guardò a dir poco alterata.
-Come cazzo faccio a non parlare così? Eh? Me lo spieghi? Quella stronza l'ha pubblicato!! Non volevo farmi notare da Luke! Lui è sempre tremendamente da solo, come me! Allora per non farci stare da soli ho deciso di parlargli!-
JANIS' POV
Ero arrabbiata, Norma deve rovinare la vita a tutti. Una volta che faccio una cosa giusta deve rovinarla.
Prendo il cellulare e scrivo a Luke:
''Domani riempio di botte Norma''
...
Stamattina sull'autobus non c'è Norma ma c'è Luke.
Sorrido, lui quando mi vede mette una mano sugli occhi in segno di disperazione. Mi siedo in parte a lui.
-Dov'è quella cogliona?-
C'è il maniaco e Cassie ma non Norma.
-Stamattina ha detto che andava a piedi-
Sbuffai incrociando le braccia.
-Che hai, Gwen?- Disse lui con un risolino.
-Non chiamarmi Gwen.-
-Perchè?-
Mi misi una mano in fronte sentendo il mio respiro che sbatteva contro il polso.
-L'ha scelto mio padre-
Lui sembrava confuso, ma per me era già difficile dire ''Mio padre''.
-E quindi?- Ma è stupido il ragazzo, avrà capito che non ne voglio parlare!! Porca Leopolda!!
-E quindi ha abbandonato me e mia madre quando avevo 4 anni-
-Mi disp...-
-Non dire ''mi dispiace''. Non dirlo. Lo dicono tutti perchè non sanno cosa dire, ogni volta che lo dico dicono tutti ''mi dispiace'' ma lo so che è per dire qualcosa-
Lui mi guardò stupito.
-Cosa dovrei dire?-
-La prima cosa che ti viene in mente-
Lui ci riflettè un attimo e poi rispose.
-Che stronzo- Disse poi toccandosi i capelli.
-E' quello che penso sempre- Dissi quasi in un sussurro.
Lui sembrava impacciato, non sapeva cosa fare o cosa dire. Allora si limitò , in modo troppo goffo e divertente per me, a mettermi un braccio intorno alle spalle.
Nel pullman entrarono 3 ragazzi. Sapevo a malapena il loro nome ma avevo salvato il loro contatto in WhatsApp.
Ashton Irwin.
Michael Clifford.
Calum Hood.
Il loro sguardo cadde sul braccio di Luke, che si affrettò subito a toglierlo.
Si avvicinarono e Michael iniziò a parlare.
-Hemmings, allora è vero quello che scrive Norma... Voi due state insieme?-
-NO- Dicemmo in coro.
-Allora cosa stavi facendo, Luke?-
Luke sembrava scocciato, ma sapevo che non sapeva (?) cosa dire. Si leccò il piercing.
-Irwin, non hai niente da fare invece che romperci a noi?- Dissi io per salvargli il sederino.
Ashton si rivolse a me con la sua espressione da bullo.
-Biondina, sto parlando con Luke-
Mi alzai in piedi mentre Luke mi prese il polso per farmi risedere.
Andai a pochi centimetri dalla faccia di Irwin e dissi:
-Chiamami ancora una volta biondina e ti castro, e Luke potrà confermarlo-

Sperai con tutto il cuore che Luke fingesse per 10 secondi.
-Già, già. Non ti porterai più a letto così tante puttanelle-Disse Luke.
Calum Hood si fece scappare un risolino e Michael alzò gli occhi al cielo.
Restammo per dieci secondi minimo a guardarci nelle palle degli occhi.
-E quindi?- Dissi.
-E quindi cosa?-
Stavo per mandarli amorevolmente a fanculo ma dovemmo scendere dall’autobus.
-Janis, non la picchierai davvero-
Incrociai le braccia.
-Di sicuro le strapperò l’extension dalla testa ma non posso garantirti niente-
Entrammo nel cancello della scuola e cercai con lo sguardo di catturare il club delle pettegole. Luke era ancora dietro di me ad aspettare che succedesse qualcosa.
Trovai Norma, seduta con le sue amichette pettegole.
SI STAVA RISVEGLIANDO L’ISTINTO OMICIDA DI JANIS GWEN COOPER.
 
 
Note della tipa strana
Salve Girrrlllsss!!!
Sono abbastanza contenta del primo capitolo. Ho ricevuto discrete visualizzazioni. Allora : ringrazio chi ha messo la storia tra preferite cioè ‘’gaiettadirectioner’’ e ‘’Im falling for their eyes’’. Ringrazio chi l’ha messa tra le seguite cioè ‘’Noemi 1496’’ e ‘’xstylescurles’’. Ringrazio chi ha recensito cioè ‘’xstylescurles’’.
Infine vorrei ringraziare Nanek, una ragazza gentilissima che mi ha fatto il banner, vi piace?.
Vi chiedo sempre una recensione per sapere se vi piace, lo so che vi scoccia ma per me è molto importante… !
XXXXXX LISI

 

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Capitolo 3
*** Detention-The Truth ***








Cap 2: Detention
Arrivai al gruppetto di Norma e sentivo i passi di Hemmings dietro.
Lei alzò lo sguardo e fece uno di quei sorrisini dove la si vorrebbe prendere a sprangate nelle gengive.
-Oh, ma chi si vede. La Cooper con il suo cagnolino che le guarda il fondoschiena-
Sgranai gli occhi e mi girai verso Luke, che diventò rosso.
-Che diavolo fai, razza di idiota?- Dissi alzando un sopracciglio.
-Niente, giuro-
Sbuffai e mi rivolsi verso le leccaculo di Norma.
-Potete lasciarci sole? Grazie- Dissi io.
Loro mi guardarono e stavano per alzarsi quando quella cornacchia le fermò.
-Endy, Wendy e Candy non se ne andranno se non se ne andrà anche Luke-
Disse lei con sguardo assassino.
-Bene, Luke non se ne va. Possono restare anche le tue amichette con nomi MOLTO fantasiosi-
Le tre ragazze sorrisero, non capendo la realtà delle cose.
-Norma, conterò fino a 3- Dissi chiudendo gli occhi e alzando le mani in segno di 3.
-Cos…-
-1…2…3-
Sentì un ‘’Oh, Cristo’’ di Luke e poi mi buttai su Norma, cacciando un urlo.
-Che fai razza di cogliona!?-
Le presi i capelli e li tirai, mi rimasero in mano delle extension. Lei mi lanciò per terra , io le saltai addosso e le lasciai un morso sul braccio.
-Cannibale di merda!!!- Urlò Norma, mentre gruppi di ragazzo si facevano intorno a noi.
-Ti ammazzo!- Dissi io ma tutto fu interrotto da Luke che mi prese ti peso.
Poi arrivarono i professori. A lei sanguinava il braccio a causa dei miei morsi, a me sanguinavano le ginocchia e avevo i leggins che ormai si erano strappati.
Luke mi stava tenendo in spalla.
-Calmati, Janis-
-Come faccio a calmarmi se quella TROYA…-
-Cooper!!! Che ha fatto!!! Lo dico sempre che è un esempio negativo!!!-
Ed ecco la Blanco, la stronza.
Luke mi mise a terra e mi girò vero la prof.
-Adesso mi dica perché lei ce l’ha su con me! Sono stanca!! Poi da ragione a questa TROYA.-
La Blanco sgranò gli occhi dall’interno dei suoi occhialini tondi.
-Ha ragione- Disse Luke.
-Bene. Oggi, la signorina Cooper e il suo avvocato difensore Hemmings andranno in DETENZIONE. Vi fermerete dopo scuola, avete il permesso di telefonare alle famiglie. In quanto a lei, Cooper, parlerò ancora con sua madre.-
Sbuffai per poi guardare Luke.
La Blanco si allontanò e io guardai Luke.
-Scusami… Non volevo. Adesso parlo io con quella TROYA…-
-No, fa niente. Andrò in detenzione comunque. Chiamo mia madre e basta-
Lo guardai in segno di scusa ma lui sfoggiò un sorriso pazzesco.
-Dovresti sorridere di più- Mi morsi l’interno della guancia e maledetta me.
-Perché?-
Ok, potevo dire :'' Bei denti. Mentadent? Colgate? AZ?''.
-Perché hai un bellissimo sorriso- Mi limitai a dire.
-Be…Be…Beh…-
-Cosa sei una capra?-
-No, intendevo dire ‘’beh, grazie’’-

Manca solo mezz’ora all’uscita degli altri e chiedo al prof. se posso uscire a chiamare casa.
Digitai il numero velocemente.
Mia madre rispose.
-Pronto, sono Coraline Cooper.-
-MAMMA!!!!-
-Amore della mamma. Perché telefoni? Oh, Cristo è successo qualcosa con quello che ti piace? Lo sai, che mamma ha fatto conquiste oggi?- Te pareva?
Sospirai rumorosamente.
-Chi questa volta ? Il panettiere? Il benzinaio? Il macellaio ? O semplicemente il giardiniere ottantenne?-
-In realtà il tipo della tabaccheria.-  A mia madre non mancavano gli attributi.
-Comunque, mammina, Luke non è il mio ragazzo e NON mi piace. Oggi, comunque, sono in detenzione. E ti chiamerà la Blanco per farti un predica su di me. Ma ricordati ,donna suprema, lei ti ha SPUTTANATO-
-Amore, so che sei un angelo. E’ quella ciospa che ti odia. Stai tranquilla-
-Grazie, mamma. Sapevo che saresti stata un angelo.-
-Ciao, confetto-
Riattaccai il telefono.
Entrai in classe e Luke uscì a sua volta.
-Visto, fanno tutte le cose in coppia- Disse Norma.
-Tenetemi ferma sennò la faccio fuori-
-Cooper, si segga-  Mi disse il prof. di latino.
La lezione continuò ‘’serenamente’’, tranne qualche ‘’TI SPIEZZO’’ che sussurravo a Norma.
La campanella suonò e io e Luke ci guardammo con uno sguardo malinconico.
-Andiamo, Cooper- Disse acido.
-Guarda che se vuoi vado dalla preside e ci parlo-
-No, stai tranquilla. Tanto oggi pomeriggio non avevo niente da fare-
Ah, ne sono FELICE. *tipo ruota di scorta*
Uscì dalla stanza e io lo seguì a ruota.
Entrammo nell’aula di detenzione e non era vuota.
Il professore era seduto e Calum Hood, Michael Clifford e Ashton Irwin erano seduti alla prima fila.
-Bene, siete al completo-
Il professore era un vecchio decrepito che fregava le merendine dalla macchinetta.
Luke si sedette in ultima fila e io in parte a lui.
-Luke e la futura signora Hemmings- cantilenò Hood.
Il professore si alzò.
-Ragazzi, non litigate. Io vado a fare uno spun… Emh, a fare delle fotocopie.-
Ci chiuse a chiave, prima di uscire.
-Perché sei qui, Cooper?- Fece Clifford.
Staco per dirgli ‘’fatti i cazzi tuoi’’ ma Luke rispose al posto mio.
-Ha menato la Lincott-
-Chi? Norma Lincott? Forte- Disse Calum per poi alzarsi.
LUKE’S POV
Ero abbastanza nervoso, ma lo facevo per Jany. Se avrebbe detto che non c’entravo avrebbe preso punizione doppia e non me la sentivo di lasciarla sola in detenzione, soprattutto con Hood.
Lui si avvicinò e si abbassò alla sua altezza, visto che era seduta. Poggiò le mani sulle sue esili gambe che erano coperte da leggeri e strettissimi leggins scuri.
Lei sembrò a disagio.
-Come fa una ragazza- Intanto allungava le mani verso le sue cosce- così carina e sexy ad essere in detenzione?-
-Calum- Disse Ash in segno di rimprovero.
-Tieni a freno le mani.- Aggiunsi.
-Non le sto facendo niente- Diceva guardandoci male, intanto teneva ancora le mani lì.
-Oh, forse Luke è geloso?- Aggiunse.
-Non voglio che le tocchi le cosce-
-Calum, togli le mani.- Disse lei.
-Perché? Pensavo ti piacesse…-
-Siamo a scuola, con tre persone davanti- Disse prendendogli le mani per spostargliele.
-Stai dicendo che se fossimo stati da soli ti saresti fatta toccare?- Disse Cal accompagnato dagli ‘’Oh, o’’ di Mickey.
-No- Disse lei alzandosi dalla sedia lasciando cadere per un attimo    Cal.
-Uff- Fece Calum per poi sbuffare.
Janis camminava nervosamente per tutta la stanza. Sapevo che voleva uscire di qui prima che avesse potuto.
-Janis, mi stai facendo venire il mal di testa- Brontolai.
-Che piaga che sei- Disse sedendosi su un banco.
-Sentite, io non ce la faccio-
Michael si alzò e aprì la finestra.
-Tanto siamo al primo piano-
C’erano circa 2 m dalla finestra all’asfalto, per un ragazzo atletico non sarebbe stato un problema saltare…
Calum e Ash lo raggiunsero e si sporsero.
-Dai, non è alto.- Dissi
-No, io resto qui. Se la Blanco sa che sono scappata mi prende a pali nel culo-
Lei sbuffò.
-Beh, allora sto qua con te-
-No, vai. Tanto a te non cambierà tanto-
-Senti, non mi va di lasciarti qui sola con quel maniaco sessuale del prof.-
Lei si lasciò scappare un risolino.
-Dai Luke, ti ho già stravolto la giornata. Non mi va di intralciarti la vita.-
Sbuffai e mi accorsi che i ragazzi ci stavano guardando.
-Voi andate, io resto-
Loro annuirono e uscirono dalla finestra.
JANIS’ POV
Scossi la testa.
-Sei un angelo, Luke-
-Sì, lo so-
-…MODESTO…-
Ci sedemmo uno accanto all’altro per terra.
-Luke, ma perché stai sempre da solo?-
-E’ la stessa cosa che potrei chiede a te- Disse lui guardandomi negli occhi.
-Eh, beh cosa ti aspetti? Io sono ‘’quella strana’’. La psicopatica asociale ANOrmale. Soprattutto ANO- Mi passai una mano fra i capelli, mi stava venendo caldo- Luke, credi davvero che anni fa ero così? No, alle medie ero la ragazza più casinista della classe. Mi socializzavo con tutti… Ma da quando mi sono trasferita tutto è cambiato-
Lui annuì…
-La sai una cosa Jany? La cosa che ti sto per dire non l’ho mai raccontata. Quando ero piccolo mio padre mi picchiava.- Disse con la voce smorzata.
In quel momento mi sentì vuota. Vuota dentro.
-Ogni sera era sempre la stessa storia. Sono finito parecchie volte all'ospedale. Alle elementari e medie i bambini mi dicevano ‘’perché hai quei segni sulla faccia?’’. Mia madre rimaneva spesso fuori casa, non si azzardava a dire niente a ‘’mio padre’’… O almeno io le dicevo di non dire niente. Altrimenti l’avrebbe riempita di botte. Dopo lei ha avuto il coraggio di denunciarlo ed poi è successo quello che doveva succedere…-
Ormai Luke aveva il viso arrossato e le lacrime che minacciavano di bagnare le sue guance.
D’istinto lo abbracciai. Lui mi abbracciò a sua volta. Credo che sia stato l’abbraccio più bello della mia vita.
-Non ti dirò mi dispiace, perché sai che non lo sopporto- Dissi mentre eravamo ancora abbracciati- Ti dirò che cercherò in tutti i modi di farti stare meglio, la tua infanzia è stata un inferno e hai avuto un padre pessimo. L’ultima cosa è che sei speciale e che ti voglio bene-
Lui si staccò per un attimo guardandomi.
-Come fai a dire che mi vuoi bene dopo solo 2 giorni che mi conosci?-
-Luke, sei il primo che qui a Sidney non mi ha respinto. Sei il primo che si è aperto con me senza pensare che tutti mi considerano ‘’quella strana’’.-
Ci guardammo per alcuni secondi…
-Anche io ti voglio bene, Janis-


Note della tipa strana.
SCIAO CUSHOLE!!!
Allora: prima di tutto GRAZIE!!! Vi amo!!! 4 recensioni nel 1 capitolo!!!! VI AMO!!!

Ringrazio chi ha messo questa storia nelle seguite ovvero : 5_SOS_, ashtonlaugh, fOOd_4everlove, INfinitamenteLettrice, maristella_armstrong, Miley_Horan023, Noemi1496, xstylescurles.
Ringrazio chi ha messo questa storia nelle preferite ovvero: DreamingStyles96, fOOd_4everlove, gaiettadirectioner, Im falling for their eyes,IrwinSmile, Noemi1496.
Ringrazio chi ha recensito ovvero: Noemi1496, ashtonsdimples_, ashtonlaugh, Alex_Selena_OneDirection, xstylescurles.
Ringrazio Nanek che mi ha fatto il banner
.

Ok, comunque vi voglio bene. Vi chiedo una recensione, per me è importante. Vi mando tanti tanti bacioni.

XXX ALY

 

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Capitolo 4
*** Cap 3:Her ***







Cap 3 : HER
Ormai ero a casa e le parole di Luke mi risuonavano nella mente.
Era stata la cosa più bella che qualcuno mi avesse mai detto.
Mia madre , ad un tratto, entrò in stanza. Credevo che stesse facendo yoga mentre che guardava il Grande Fratello.
-Janis!!! Domani arriva la nonna!!-
Cosa? Janis, respira… 1…2…3…
-COME??? LA NONNA CI VIENE A TROVARE?????-
-Già-
Oh, mio Dio.
Perché ne faccio una tragedia?
Beh, la mia famiglia materna è la famiglia della Barbie.
Mia mamma era la Barbie versione Sex in the City, mia nonna Sex in the Cimitero.
Solo che veniva da noi mia nonna paterna. Quando mio papà ci aveva abbandonato lei era stata l’unica della famiglia materna a volerlo cacciare di casa. Così si era trasferito in Francia… Credo a Bordeaux. Non so altro e non voglio saperlo.
Ho sempre amato mia nonna, Alice. E’ stata l’unica che non mi ha mai abbandonato psicologicamente.
Alice mi trattava come una bambolina. Credeva che io fossi come Hope di Beautiful.
Quando volevamo uscire insieme mi obbligava a mettere la gonna, i tacchi e il push-up.
Mia nonna aveva 67 anni e un profilo Facebook.
Dovevo solo aspettare mia nonna.

-Madogna!! Spegnete questa macchina di morte!-
Erano le 6:30 e la sveglia suonava come sempre.
La presi e la lanciai per terra… Solo dopo mi accorsi che avevo fatto una stronzata.
Mi alzai di malavoglia e mi feci una doccia… Calda…
Sbattei il naso circa una cinquantina di volte contro il vetro della doccia perché mi stavo addormentando.
Presi i primi vestiti che trovai nell’ armadio : http://www.polyvore.com/wings/set?id=120926187
Mi truccai leggermente e scesi in cucina.
-Buongiorno, Janis!-
-Mamma-
Mi sedetti e feci colazione.
Stavo per uscire di casa quando mia madre mi prese un braccio.
-Janis, ricordati che stasera viene la nonna-
Persi un battito, mi girai verso mia mamma e le lanciai uno sguardo da vipera e uscì.
Vidi un ragazzo in moto fuori da casa mia che mi salutò.
-Luke?-
-Salta su, Janis!-  Luke mi porse un casco e ,involontariamente, si formò un sorriso enorme sul mio viso.
Saltai in sella a quella moto.
Mi vergognavo a tenermi stretta a Luke.
-Attaccati forte, Janis-
Con timore, gli allacciai le braccia intorno alla vita.
Una volta arrivati a scuola ci incamminammo verso l’ingresso.
-Prima ora, matematica-
Disse.
Oh, Cristo. La matematica odiava me, io odiavo la matematica.
-Comunque Luke, oggi viene mia nonna dal Nevada-
Lui si dirò dalla mia parte.
-E quindi?-
Così gli raccontai la storia di mia nonna.

Era l’intervallo e stavo facendo la fila in bagno mentre Luke mi aspettava in cortile.
Dal bagno uscì una ragazza che si fermò davanti a me.
La osservai, assomigliava tantissimo a mio padre.
Lei si accorse che la stavo guardando e mi sorrise, incerta, sorrisi.
Uscì dal bagno e andai da Luke. Lo presi per un braccio, cercando di dimenticare. Li presi il braccio e lui si accorse che non ero serena.
-Janis, tutto okay?-
Annuì, deglutendo. Lui alzò un sopracciglio.
-Stai tranquillo, sono solo le mie paranoie.-
-Cioè?-
-Beh, mi è venuto da pensare a mio padre. Però… Non preoccuparti. Sono 14 anni che vivo così, quindi…-
Lui mi avvolse le spalle con un braccio e mi portò in classe.
Ci sedemmo sempre in ultima fila, per l’ora di matematica.
Eravamo in ritardo… Infatti entrò il prof.
La lezione di matematica fu noiosa, come al solito.
Mi presi le solite sgridate dal prof., sotto le risatine di Norma e di Cassie.
-Okay ragazzi. Venite alla cattedra, quando vi chiamerò a ritirare il compito in classe .-
Il cuore mi si fermò e puntai gli occhi su Luke, e mi venne il tic all’occhio sinistro.
-Luke-
-Seee?-
-Preparati a soccorrermi quando svenirò-
Lui annuì, sorridendo.
-Hemmings-  Lui si alzò e io sussurrai un ‘’buona fortuna’’.
Quando giunse alla cattedra vidi il professore dirgli qualcosa, LEGGERMENTE alterato.
Tornò al banco con la sua solita smorfia.
-Allora?-
-E-
-COOPER!!!!- Il prof. mi chiamò, sventolando il mio compito.
-Oh, Cristo!- Dissi mentre a Luke scappava una risatina.
Mi avvicinai alla cattedra, titubante.
-Cooper! Le sembra il caso di scrivere ‘’ I am a fucking penguin’’? Questo è un documento di istituto!! Ah, ha preso F-
Presi la verifica e andai a sedermi, trascinando i piedi.
-Allora?-
-Allora arrotolo questo fottuto foglio e glielo metto nel culo!-
Lui alzò un sopracciglio, quanto odiavo quando lo faceva… Solo perché io non ero capace di farlo!<3
-E’ una F, Janis?-
-Sì-

Ero stanchissima e stavo per entrare in casa.
Scesi dal motorino di Luke e lo abbracciai.
-Grazie per il passaggio, ci vediamo domani-
-Prego, a domani-
 Mi lasciò un bacio sulla guancia e partì, salendo sul motorino.
Aprì la porta e subito un odorino di pollo mi accolse.
-Mamma?-
-AMòRRRREEEEEEEEEEEEE!!!! Sto parando il pollo.!-
Ah, sì? Beh, arriverà l’apocalisse.
-Davvero?-
In quel momento suonò il campanello.
Mia mamma si precipitò alla porta sbattendo il mignolo del piede contro il mobile del corridoio.
-Maremma troia! Porca la vacca da macello! Porca maremma maiala csnjsnvhanhnjvnjanvh!!!-
Sospirai.
Lei aprì la porta e mia nonna entrò. Era la classica eterna ragazzina.
-Coraline! Amore! Come sei bella!- Abbracciò mia mamma e poi, senza farla rispondere, arrivò da me.
-Oh, mio Dio! Janis!! Come ti sei fatta bella! Ma ce l’hai il ragazzo? Ma se sei bella!! Come stai?-
-Ciao nonna! Sto bene. Tu?-
-Sì! Grazie!-
Ero contenta ma il cuore mi si fermò quando vidi entrare LEI.
-Mamma, cosa ci fa qui lei?-
Mia mamma sospirò ed io capì tutto.
 

shao pelle pimpe!

Come va? Io sono qui per un nuovo capitolo ! *ma va? Non l'avevamo capito, sai*

Comunque devo dirvi che siete la mia ragione di vita!! Non ho mai avuto 8 recensioni in efp! CIOE' IO VI LOVVO!! *Arriva la trùzzètta!!!*

Vorrei ringraziare :Tutte le ragazze che hanno messo la storia nelle preferite/ricordate/preferite, le ragazze che hanno recesito e chi mi contatta e Nanek che ha fatto il banner. *VOLEVO FARE TUTTI I NOMI MA STETE DIVENTANDO TANTISSIME E QUINDI VIVA VOI, VI AMO*

Ah, lo so che sono in ritardo ma ho avuto un botto di verifiche e gite questa settimana!
Vi lascio con le foto delle protagoniste! 
Vi chiedo di lasciare una recensione, è veramente importante per me!<3
XXX Aly



Janis:
Cioè la bellissima Emilie De Ravin

Coraline:
Cioè Nikki Deloach
Norma:
Cioè Molly Tarlov
*no, non sono ossessionata con il diario di una nerd supersar... no...Ma chi voglio prendere in giro?*



 

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Capitolo 5
*** Sei l'unico che mi fa sentire solo ed unicamente Janis ***



 

Cap 4 : Sei l’unico che mi fa sentire solo e unicamente Janis

Capì quello che stava succedendo, pregai che fosse la mia mente ad essere stanca.
-Mamma, dimmi che lei... Mamma…-
Mia madre mi prese una spalla mentre le lacrime mi invadevano gli occhi.
La ragazza era sull’uscio della porta, si stava mangiando le unghie e mi fissava.
-Janis, lei è Rachel… La tua sorellastra.-
Respirai… Le uniche parole che mi erano veramente rimaste in mente sono state ‘’Rachel’’ e ‘’La tua sorellastra’’.
-Mamma, cazzo. Come mai non mi hai parlato una fottuta volta di questa qui?-
-Questa qui è tua sorella- Disse mia madre.
-Col cazzo che è mia sorella! E perché minchia hai voluto portarla qui?-
Dissi, l’impulso di buttare a terra qualsiasi cosa era allettante.
-Per fartela conoscere… -
-Mamma, porca troia! Io non volevo conoscerla… Tutto stava per incominciare a girare per il verso giusto e poi arriva questa cazzo di bambolona tatuata. E Stepan? Non lo vedo da un anno, ho bisogno di lui!-
Stepan era mio cugino, era come un fratello.
-Stepan arriverà stasera, sta poco bene ed è in albergo-
-Ah, almeno quello-
Stavo per uscire di casa, e quella lì se ne accorse e si spostò dall’uscita.
-Dove pensi di andare?-
-Non ti può interessare dove vado se non ti interessa cosa penso-
Uscì di casa. Piangevo, era buio e pioveva. Volevo solo abbracciare Luke e Stepan.
Mi strinsi nella camicia e presi il cellulare.
LUKE’S POV
Era uno di quei monotoni venerdì sera… L’indomani sarei andato a scuola e basta.
I miei non c’erano, ero stravaccato sul divano  guardavo ‘’ Dark Shadow’’
In quel momento lo schermo dell’IPhone s’illuminò mostrando la scritta ‘’JANIS’’ e una sua foto con la faccia buffa.
-Janis?-
-Luke, ti prego aiutami- La sua voce era carica di un pianto, smorzata e implorante.
-Che c’è?!- Ero sempre più preoccupato .
-Sono sotto casa tua… ho bisogno di te-
Mi alzai di scatto, scesi le scale e aprì la porta. Aveva incominciato a piovere e lei era sul ciglio opposto della strada. Le feci segno di attraversare e lei lo fece.
Le presi la mano, non mi interessava se era bagnata, la abbraccia.
La feci entrare in casa.
-Janis ma che ti è successo-
JANIS’ POV
Raccontai a Luke tutto. Ogni singola cosa, ogni singolo particolare.
Lui mi aveva coperta e mi aveva portato della camomilla.
-Allora? Quanti anni ha Stepan e questa Rachel?-
-Stepan ne ha 14 e di quella lì che porta il MIO cognome non me ne frega un cazzo. Appena che posso cambierò cognome. Magari faccio ‘’Joplin’’ così mi scambieranno per Janis Joplin.-
Luke mi guardò male e poi mi abbracciò.
Ero convinta che il suo profumo in quel momento fosse sovrannaturale.
-Luke-
-Mmm?-
Mi teneva stretta, sentivo il suo profumo, il calore della coperta e il cuore quasi spezzato.
-Sei l’unico che mi fa sentire solo ed unicamente Janis-
Lo stavo guardando negli occhi… E lui guardava me.
-Janis, prima che ci conoscessimo come adesso la gente mi parlava malissimo di te. Dicevano ‘’E’ strana’’, ‘’Quella lì mena, cerca botte e guai ’’, ‘’Lei è straniera, mezza italiana mezza americana, stalle alla larga’’. Quando siamo diventati amici sempre mi dicevano ‘’E’ solo un errore’’. Beh, tu sei l’errore più bello, che io abbia mai fatto. E ti assicuro che ne ho fatti tanti, troppi, di errori. Credo che tu ora sia la persona più importante della mia vita.-
Gli occhi gli luccicavano e stavo per piangere.
Mi strinsi su di lui, misi la testa nell’incavo del suo collo inspirando tutto il suo profumo.

Avevo sentito qualcuno prendermi in braccio e poi portarmi al piano superiore. Poi basta. Neanche una parola. Solo un ‘’Chi è lei?’’ e ‘’La porto di sopra’’.
Aprì gli occhi mi trovavo in un letto, sconosciuto. Mi guardai in giro: foto di Luke, colori scuri, pc, chitarra elettrica e un murales sulla parete con scritto ‘’LUKE’’.
Era decisamente la camera di Luke, ed era sabato… E dovevo andare a scuola. Guardai il quadrante dell’orologio che avevo sul polso ‘’9:47’’.
-Cazzo-
In quel momento entrò Luke.
-Ciao, piccola. Ti sei alzata… Vedo-
-Buongiorno , Luke. Innanzitutto ho circa 45039 domande da farti-
-Beh, non c’è bisogno che le fai. Sì, sei nel mio letto, no non abbiamo dormito insieme. I miei genitori mi hanno permesso di lasciarti qui perché gli ho raccontato una balla, perché non mi andava di raccontargli la verità. Hanno chiamato quelli della scuola. Dicono che oggi non si va perché c’è sciopero ma la Lincott dice che quella di letteratura e il preside hanno trombato e quindi non c’avevano voglia di aprire. Lei aggiunge che forse era un orgia con i bidelli ma boh… E sì, ho chiamato la tua famiglia dicendogli che stai bene. E dicono di dirti che Stepan è arrivato e non vede l’ora di vederti e di raccontargli le sue esperienze con i bocchini-
Ok, cosa? Stepan, il mio orsacchiotto, che si prende i bocchini?.
-What? Stepan, non può essere.-
Lui fece segno di sì e sorrise.
-E chi sarebbe la persona che te lo ha detto?-
-Tua nonna-
-Ah, ecco-
Ci fu un attimo di silenzio.
-E ho chiamato ieri sera-
Annuì cercando di dimenticare Rachel. Rachel Cooper.
Suonava pure meglio di Janis Cooper. Magari avrei potuto chiamarmi Krystal Hood, fare 14 figli con Calum e trasferirmi in Cambogia.
-Luke… Non so come ringraziarti, ma ora devo andare-
-Ti capisco-
-Comunque ringrazia i tuoi genitori da parte mia.-

Mi trovavo davanti all’ingresso e vidi dall’interno Stepan. Era cresciuto tantissimo, biondo come sempre.
Era da solo, fissava il tavolo. Scorsi che tutte le altre camere avevano le tapparelle chiuse.
Entrai e , appena mi vide, mi saltò addosso.
-Janis. Mi sei mancata tantissimo!-
-Anche tu!! Sei diventato grande e ti se fatto ancora più bello.-
Ci staccammo. Mi mancavano i suoi occhi castani, in contrasto con i capelli biondi.
-Sei bellissima, Janis-
-Grazie. Anche tu- Gli lasciai un bacio sulla guancia per poi prendergli le mani, accovacciandomi alla sua altezza.
-Mi hanno raccontato tutto. Mi dispiace così tanto. Pensa che tua madre ha fatto dormire quella Rachel nel tuo letto-
Mi disse guardando il pavimento e poi me.
-Come?-
-Già. Coraline ha detto ‘’se passerà la notte da questo tipo, farò dormire Rachel nel suo letto e Stepan con Alice nella stanza degli ospiti.-
-No, questo è troppo. Tu dormi nel letto che c’è in camera mia, ho 2 letti. Quella lì dorme nella stanza degli ospiti. E poi, perché cazzo è qui?-
Dissi stringendo le mani chiare di Stepan.
-Bah, la nonna ha detto che tuo padre e la sua nuova compagna dovevano are un viaggio di lavoro e quindi doveva portarsela qui. Resterenno per un po’. Ti dico solo che quella ragazza è insopportabile, ho dovuto fare tutto il viaggio dall’America a qui con lei in parte.-
In quel momento scese mia madre.
-Buongiorno- Disse facendo finta di niente.
Mi alzai allacciando un braccio sulle spalle di Stepan.
-Tu, come ti sei permessa di fare dormire quella là nel mio letto, nella mia stanza senza chiedermelo. Da oggi in poi Stepan dorme nel secondo letto che c’è in camera mia e quella Rachel nella stanza degli ospiti. Non ci voglio dormire con quella.-
Mia madre annuì, incrociando le mani per poi guardare il basso.
Presi per il braccio Luke e corsi con lui su per le scale.
Aprì la porta e trovai quella sul mio letto, con i miei vecchi diari.
-Ciao puttanella- Mi disse.
-Esci, cogliona- Dissi.
-Hai sentito? Vai fuori, troia- Disse Stepan.
Lei chiuse il diario e incrociò le braccia.
-E perché mai?-
-Perché è la mia stanza, non ti ho dato di permesso di dormici… E perché se non ti alzi ti ritroverai senza denti.-
Lei rise. Odiavo la sua risata.
Quella Rachel era come una Barbie. Biondissima, tutta tette e culo con 0 cervello.
Stepan mi lasciò la mano e mi fece segno di sì.
3…
2…
1…
-AHHHHHHHHHHHH!!!!-
Mi lancia sulla ragazza e il letto fece un sonoro ‘’BOOM’’.
-Levati, sgorbia!!!-
Mi disse mentre m’infilzò le unghie rosa a mo’ di artigli.
Mi lascia scappare un urletto senza guardare quel punto del mio braccio. La presi per i capelli e tirai… Restai inorridita quando mi restò una ciocca platinata.
-Ahia! Stronzetta-
Mi urlò ancora. Stepan si rotolava dal ridere…
-ok, ok, esco-
Rachel si alzò e prese la ciocca che le avevo strappato… Non so se era un extension, perché ho sentito ‘STRAK’’
Uscì dalla porta e mimò con le braccia un ‘’Te la faccio pagare’’.
Mi abbandonai sul letto posando lo sguardo sul mio braccio. C’era la sagoma di 4 unghie.
-Stepan-
-MMMMM?-
Disse lui mentre si buttò sul mio letto, accanto a me. Stepan era davvero un bel ragazzo, con i suoi 14 anni spezzerà cuori a destra e a sinistra.
Ma la cosa che mi fece rimanere più sconvolta era quella dei bocchini. Il mio Stepan, io lo vedevo ancora come un principino. Mamma ,se sono all’antica… Io ero peggio a 12 anni quindi lasciamo perdere.
-Devi raccontarmi quella cosa dei bocchini-
Mi voltai di scatto verso di lui e lo vidi cambiare colore. Dal suo rosa candido passò al bianco cadavere poi viola e rosso pomodoro.
-Emh… In pratica… Cioè… Ero al bar… E c’era la figlia di 15 della barista. In pratica ho chiesto un chinotto e lei ha frainteso-
-Ok… UN CHINOTTO? Ma ti sei totalmente rincoglionito? Oddio, Cristo aiutami-
Lui rise mentre io ero scioccata.
Mi voltai e mi misi a pancia in giù. Rimasi per qualche minuto così.
-Stepan, secondo me te volevi fartelo fare veramente il D’Annunzio-
-Eh?-
-Emh… Io storpio i nomi. Il bocchino lo chiamo D’Annunzio chissà perché, gli assorbenti li chiamo Eminem, il reggiseno lo chiamo Iggy Azalea .-
Lui si buttò addosso a me.
-Mi sei mancata. Spero di poter stare con te il maggior tempo possibile e da lunedì… Beh, inizio scuola con te.-

Avevo saltato colazione e pranzo, non volevo vedere Rachel.
Ma Stepan, Coraline ed Alice mi avevano categoricamente obbligato a mangiare.
Stepan con un ‘’Dai, noi siamo più forti di lei. Ci sono io’’… Mi ero sciolta.
Coraline con ‘’ Dai tesoro. Neanche io volevo che quella ragazza venisse qui’’
Alice con ‘’ Dai, così prendi la forza con il cibo. Ti ho preparato un bistecca che con quella trombi a manetta’’
Ecco.
Comunque decisi di scendere. Avevo chiamato Luke e gli avevo raccontato della specie di lotta con Rachel e di Stepan. Lui rideva… Ero felice quando rideva.
Stepan entrò in stanza.
-Jan, è ora di scendere-
Scesi con lui e trovai mia madre e Rachel sedute al tavolo, la nonna stava cucinando la ‘FAMOSA’ bistecca.
Mi sedetti di fronte a Rachel, con in parte Stepan.
-Ciao Janis- Disse Rachel, con un sorriso finto.
La guadai male. Mi accorsi che tutte le persone di quella casa mi guardavano. Mia madre speranzosa… Alice si soffermava su me e poi guardava maluccio Rachel.
Stepan mi prese la mano.
Non sapevo cosa rispondere, non risposi.
Mangiai in silenzio, scambiavo qualche sguardo con Stepan. Le uniche che parlavano erano Coraline, Alice e Rachel.
Io e Stepan decidemmo di salire presto.
Lui dormiva nel letto di fronte al mio. La mia camera era enorme, l’ho voluta così perché era il MIO posto dove ero Janis e basta. Ma anche con qualcun altro mi sentivo solo ed unicamente Janis. LUKE .
Stepan stava già dormendo… Povero piccolo, era stanco.
Sentì dei passi e una chioma bionda spuntare nella mia camera.
-Buonanotte, Janis. Ricordati che io, Rachel Jezsica Cooper, da domani, renderò la tua vita un inferno-
Fece un risolino ed uscì dalla stanza.
TRANQUILLA RACHEL. NON HO PAURA DI UNA BARBIE BIONDA… SONO PRONTA A TUTTO.

Bitch’s notes
Ciao ragazze!!!
Visto? Ho aggiornato subito! Mi sono sentita crudele quindi ho deciso di aggiornare.
Ringrazio le ragazze che hanno messo la storia tra preferite/seguite. Ringrazio chi ha recensito… Vi amo.
Ringrazio Miley_Horan023, che mi sostiene sempre.
Ringrazio Nanek, che mi ha fatto il banner.
Ok, parliamo del capitolo. Avete scoperto chi è Rachel, anche se qualcuno aveva già una mezza idea. Avete conosciuto Stepan, avrà un ruolo importantissimo nella ff.
Vi lascio la foto di Rachel :

L'avete riconosciuta? E' Cara Delevigne...
ALLA PROSSIMA!!!
XXX Aly ♥

 

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Capitolo 6
*** Cap 5: Non voglio perderti ***



‘’I never meant to hurt you, I know it's time that I learnt to
Treat the people I love like I wanna be loved
This is a lesson learnt , I hate that I let you down and I feel so bad about it
I guess karma comes back around cause now I'm the one that's hurting ‘’
Nobody’s Perfect- Jessie J



 
 
Cap 5 : Non voglio perderti… (potreste leggere le mie note infondo? Per favore, ''ATTENZIONE'' è importante)


Avevo passato la domenica mattina con Luke, al centro commerciale.
Il lunedì mattina era tragico, come del resto il martedì ,mercoledì ,giovedì, venerdì ,sabato…
Ero nel bagno della mia stanza, mi stavo mettendo l’eyeliner e in parte a me c’era Stepan che si faceva la cresta.
-Ok, Stepan. Oggi è il tuo primo giorno. Cerca di non farti pestare, non fare il deboluccio davanti ai prof. e di’ che sei mio cugino. Ah, la cosa più importante: se le ragazze ti toccano si ritroveranno senza quelle mani-
Lui rise e uscì dal bagno.
Scesi con lui per fare colazione… Ok, adesso immaginatevi il caos più totale.
Rachel non era manco sveglia. Mia mamma e mia nonna stavano preparando pancake, frittelle, uova, bacon… Cioè quello che mangiava Stepan… Io mi limitavo a latte e cereali ultra calorici.
-Buongiorno!!- Fece mia nonna.
-Ciao- Dissimo in coro io e Ste.
-Ciao!!- Disse la mamma.
-Ma quella cornacchia… cioè, volevo dire Rachel non scende?-
Dissi mentre prendevo il cartone di latte. Mi sedetti in parte a Stepan che si era già ingozzato di bacon.
-Sta dormendo la sopraccigliona. – Disse la nonna.
Io e Stepan ci guardammo tipo ‘’WTF?’’.
Intanto misi i cereali nel latte.
-Mamma,  noi non la aspettiamo-
Lei mi guardò ed annuì. Strano…
Io e Stepan facemmo velocemente colazione e, mentre stavamo per uscire, scese dalle scale Rachel.
Allora io e il mio cuginetto ci affrettammo a salire sul bus.
Dentro trovai Luke sorridente a guardarci, presi per la mano Ste e lo accompagnai vicino a Luke.
-Ciao, Luke. Lui è Stepan, mio cugino. Stepan, lui è Luke… Il mio migliore amico.-
Si salutarono e poi Stepan si sedette vicino ad un ragazzo che si era offerto da fargli da guida.
-Allora? Com’è andata con questa Rachel?-
Se mi chiede ste cose andiamo bene…
***
La lezione di letteratura mi faceva sfogare. Potevo esprimermi facendo finta di essere qualcun altro, potevo parlare di tutto.
Il tema era un semplice ‘’Nessuno è perfetto’’. Ogni tema per me era facile, la penna scriveva da sola.
Il peggio arrivò quando in classe fecero entrare Rachel. Il prof. la presentò come una dea, lei continuava a sminuirmi.
Si sedette vicino a Luke e continuò a fissarlo e a flirtare con lui.
Non ce la feci più. Mi alzai e corsi fuori dalla classe sotto le urla del prof.
*vi consiglio di mettere questa canzone di sottofondo : https://www.youtube.com/watch?v=qQag6Efg7oY*
Scappai, fuori dalla scuola… Sempre incustodita.
La pioggia batteva contro la pelle nuda delle braccia. Non ho mai corso più veloce di così.
Non so cosa mi era successo. Non ero tanto lontana da scuola…
LUKE’S POV
Sapevo cosa era successo a Jan. Uscì dalla classe anche io, correvo per cercarla.
Appena uscì dalla scuola la vidi.
Corsi verso di lei, le presi un braccio.
-LASCIAMI!!!- Urlò.
-Non ti lascio!-
Mi spinse. Riuscivo a distinguere le lacrime del suo viso contro la pioggia.
Le presi le braccia e la spinsi verso di me. Il suo naso era vicinissimo al mio.
Volevo solo urlarle in faccia che non la lascerò mai, preferire morire.
Aveva i muscoli tirati, gli occhi bagnati da lacrime ed insanguinati d’odio.
-Luke… BASTA!!!- Si lasciò cadere, ma io la tenevo.
-Janis, non voglio perderti-
Lei scosse la testa sempre più irritata.
Poi esplose. Esplose in un pianto.
-Mollami- Disse tra le lacrime.
Ubbidì, sapevo che non dovevo parlare con Rachel… Sapevo che era tutta colpa mia.
JANIS’ POV
Mi scostai dalla presa di Luke e m’incamminai verso scuola.
Entrai e decisi di cercare Stepan, visto che era l’intervallo.
Salì le scale per poi arrivare alla sua classe.
Vidi il solito gruppetto di nerd del primo anno.
-Oh, avete visto Stepan Cooper?-
-Se te lo diciamo cosa ci offri…?-
Fu quello nel mezzo a parlare… Un certo Andy Madcon.
Il classico nerd con occhiali del 1980, brufoli dappertutto, pantaloni stile Fantozzi, polo sbiadita ma perfettamente stirata.
-Vi castro-
-Ok, è in bagno-
Corsi velocemente verso il bagno dei ragazzi, dove 10 ragazzi si tenevano amorevolmente le palle perché dovevano pisciare.
-Stepan?-
Entrai nel cesso sotto gli occhi dei ragazzi sotto qualche ‘’Uella’’, ‘’Guarda un po’ chi c’è’’, ‘’Ci provi con Stepan?’’
-E’ mio cugino, deficienti-
Lo presi per un braccio e lo trascinai fuori dal cesso.
-Janis, lo sai, ti amo ma mi sto facendo la fottuta piscia addosso-
Sorrisi.
-Sse, comunque… Com’è andata?-
-Bene… C’è una figa assurda nella mia classe…-
Ok, mi stava per sanguinare la lingua e, molto probabilmente, anche le orecchie.
-Chi è questa maiala?-
Urlai, facendomi notare anche dagli insegnanti di sostegno, che mi guardarono inorriditi.
-Lily Less-
Disse timoroso.
Allora… Lily Less, Lily Less.
Ah, Lily Less!!
Aveva la faccia da adorabile inglese. Cioè, era inglese.
Di famiglia benestante, quelli che vanno al supermercato con il Ferrari.
Beh, lei non si è mai vantata della sua posizione economica. Faceva di tutto per non farlo notare.
Era timorosa, timida e senza amici. Tutte le mosche che le girano intorno volevano, se erano femmine, scambiarci qualche confidenza per poi comprarsi mezzo centro commerciale con i suoi soldi. I maschi volevano farsela e magari fregarle in patrimonio, ma lei era troppo ingenua per capirlo.
-Ah, la Less-
Lui si grattò la nuca, imbarazzato.
-E’ una brava ragazza?-
Mi chiese guardando il pavimento, che sembrava essere molto interessante se si osservava mio cugino.
-Sì, è un po’ tontarella ma… E’ il mio contrario-
Lui rise togliendosi la berretta.
-Ah, quindi è una ragazza fine ed elegante…-
Gli tirai un leggero pugno sulla spalla.
-Ehi, sono elegantissima!!!-
Lui fece una pernacchia massaggiandosi una spalla.
-Sì, come le felpe con su la sposa cadavere, i leggins strappati abbinati con gli anfibi-
Ok, mio cugino si vestiva da Justin Bieber.
-Mamma mia!! Sei come Norma!!! Si scandalizza per tutto!!! Non sai che amo sia come si veste Nicki Minaj sia come si veste Jessie J?-
Lui scosse la testa… Mi preparai ad ascoltare le lezioni di stile di Stepan Cooper.

Lanciai sul letto la cartella ed andai al pc.
Andai prima sull’account di Youtube, poi su Twitter e poi su Hotmail.
Mi accorsi che aveva una nuova email da leggere.
Quando lessi il nome del mittente non ci potei credere.
Il sangue mi si raggelò nelle vene, scese una lacrima e poi un’altra.
Mi serviva una sigaretta.

 
BITCH’S NOTES
Salve!!!
Sono tornata!!!
Allora? Come la va? Sì, lo so… Facendo finire il capitolo così sono un stronza ma AMATEMI.
Prometto che aggiornerò presto, fra pochissimi giorni perché ho il capitolo pronto.
Parliamo del capitolo…
Luke e Janis hanno litigato per colpa delle attenzioni che Rachel mostrava per Luke *mi sono espressa come una microcefala HAUG*
Poi è arrivata una strana email a Janis, nel prossimo capitolo CI SARA’ IL TESTO COMPLETO DELLA EMAIL.
COMUNQUE…

RINGRZIO TUTTE LE RAGAZZE CHE HANNO MESSO LA MIA STORIA TRA LE PREFERITE/SEGUITE. RINGRAZIO NANEK CHE MI HA FATTO I BANNER.
UN GRAZIE SPECIALE ALLE RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO.
ATTENZIONE : Non riuscirò più ad avvisare ogni singola ragazza che ha recensito o ha messo la storia tra le preferite. Siete diventate tantissime, vi amo.
Se vi interessa la mia storia dovrete tenere controllato quando aggiornerò.


VI LASCIO CON LA FOTO DI STEPAN E LILY
STEPAN



xxx Aly ♥

 

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Capitolo 7
*** Cap 6 :L'email che mi cambiò la vita ***





 ‘’Change, change your life, take it all 
We gonna stick together know we’ll get through it all 
Change, change your life, take it all
You’re gonna use it to become what you’ve always known 

 
 
You’re not the only one so let them criticize
You’re untouchable when you realize’’
Little Mix- Change Your Life

 
Cap 6 : L’email che mi cambiò la vita.
 
Aprì lo zaino e presi quelle maledette sigarette e quel fottuto accendino.
Andai il balcone e fumai una sigaretta… Le mie amate Marlboro.
Poi lessi l’email.

‘’Cara Jan,
Ti chiederai perché ti mando un’ email invece di una fottuta chiamata o un sms.
Beh, lo sai benissimo che non ti ho mai dimenticata… Né io, né Christie.
Forse ti chiedi anche perché io ti scrivo un’email, e non Christie.
So quello che ti sta succedendo, so quello che senti dentro te. E so di Rachel.
Ho avuto dei problemi subito dopo che sei partita.
Ho avuto un tumore al seno ma ne sono ‘’passata’’.
Ora sto bene. Non ho voluto dirtelo perché sapevo che cosa stavi passando. Christie è stata lasciata dal ragazzo però adesso sta bene.
La scuola è vuota senza te. Pensa che Zac Finn chiede continuamente di te… Ormai da 4 anni… Quasi tutti i giorni.
Ora, qui a Detroit, la mia famiglia e quella di Christie devono andarsene.
Gira droga, il quartiere è malfamato. Mia madre ha chiamato Coraline e tua madre ha detto che potevamo venire lì a Sidney.
Ci sono delle persone che stanno davanti a casa mia ed a quella di Christie. Telefonano la notte e Jason con i miei genitori sono disperati.
Arriveremo fra una settimana.
Sono ormai 4 anni che non vediamo più il tuo viso, se non in foto. Christie non è più la stessa… Piange, è disperata ogni volta che viene pronunciato il tuo nome. Sì, Janis perderti è stata la cosa più brutta che ci sia mai successa. Ed oggi, io Michelle Colin, sono qui a piangere mentre scrivo queste parole. Mi sento osservata, mi serro in casa, fumo in continuazione e cerco di nascondermi in ogni modo. Non vedo la chioma bionda di Christie oramai da un settimana. Siamo serrate in casa, non andiamo a scuola. Come ti ho già scritto, ci sono delle persone fuori da casa nostra, è stato inutile chiamare la polizia.
Ti ricordi di Lena Coat? E’ stata violentata… Alcuni pensano che siano stati proprio quei tipi.
Abbiamo paura…
Lunedì io, mia madre, mio padre, mio fratello Jason con il padre di Christie ce lei atterreremo a Sidney.
Ti amiamo.
Michelle’’

Michelle e Christie.
Un sorriso si formò tra le lacrime…
Michelle e Christie sono le miei migliori amiche, da sempre. Le lasciai 4 anni fa, tra pianti, urla e disperazione.
Michelle era una ragazza forte e bella. Aveva 18 anni, bocciata per colpa di un suo ex.
Si era rifatta la bocca e il naso. La bocca non era uscita benissimo ma era lo stesso bellissima. Era una ragazza indipendente, libera ma non era riuscita a trattenersi alla mia partenza.
Christie era la dolcezza in persona. Bionda, fine, elegante… Bellissima. Era dolce più del miele, faceva cariare i denti.
Alla mia partenza era caduta in basso. Il suo bel faccino aveva lasciato spazio da un viso con delle pesanti occhiaie scure.
Amavo tutte e due queste ragazze e non vedevo l’ora di rivederle. Non mi sembrava vero che le avrei ritrovate.
Sì, perché anche io, Janis Gwen Cooper, ho avuto delle migliori amiche.


Una settimana dopo…
Dopodomani sarebbero arrivate Christie e Michelle.
Intanto mi stavo facendo la doccia. Mente l’acqua scorreva pensavo a tutti i bei momenti passati con Michelle e Christie.
Uscì dalla doccia ed andai a fumare una sigaretta, in balcone (vestita naturalmente)
La litigata con Luke era stata tragica, sapevo che non sarebbe mai andata con quel fottuto ragazzo.
Michelle e Christie sarebbero tornate.
Dopo qualche tiro presi il telefono e cambiai stato… Prima era un semplice ‘’Grazie Luke∞. Michelle e Christie sarete sempre nel mio cuore’’
Cambia velocemente in ‘’Michelle e Christie∞’’
Sapevo di essere una cogliona, una stronza.
Avrei VERAMENTE ricominciato da capo, con Stepan, Michelle e Christie… Con Rachel tra i coglioni e Luke fuori dalla mia vita.
Scesi in salotto e ,subito, Stepan mi prese un braccio e mi portò in cucina che era deserta.
-Devi combinarmi un appuntamento con Lily Less-
Stavo per rispondere quando Rachel entrò in cucina.
-Ma chi si vede… La psicopatica che è scappata da scuola e il suo caro cuginetto che sbava dietro alla Less-
Sbuffai e mi avvicinai alla sua esile figura.
-La devi smettere. Sei arrivata qui da 2 fottutissimi giorni, ci hai provato con il mio…Ex migliore amico, ti sei presa la mia stanza… Adesso basta-
Lei fece le sue risatine stupide.
-Quel Luke Hemmings mi piace proprio, sai?-
Disse ancora sedendosi sulla penisola della cucina.
-Non provarci neanche, non lo toccare. E adesso togli quel lurido culo dalla mia cucina-
-Sennò cosa mi fai?-
Stepan guardava la scenetta divertito.
-Guarda, amore mio, non mi spaventa neanche giocare ad Outlast quindi non mi spaventi di certo tu-
Lei alzò un sopracciglio, evidentemente non sapeva cos’era Outlast… Vabbè.
-Vattene dalla mia vista- Disse.
Ok, Janis respira. 1…2…3… Respira.
Era già bello se non la lanciavo dalla finestra mentre dormiva.
-Rachel, davvero…- Le tirai un ceffone.
Rimase con la testa girata per 30 secondi mentre Stepan rideva.
-Io ti ammazzo, puttana- Mi disse mentre mi prese i capelli.
Si appese ai miei capelli, letteralmente. Allora le presi le spalle e la spinsi.
-Smettila, parassita bionda-
Mi disse strillando.
-Ti ricordo… CHE ANCHE TU SEI BIONDA- Urlai.
Stepan, che fino a poco prima rideva, mi prese un braccio.
-Jan, non ne vale la pena. Andiamo di sopra-
Non so resistere a lui.

Mercoledì.
Seduta sul letto, con quel diario in mano.
Avevo circa 8-9 anni quando lo scrivevo. Non sono mai stata una ragazza ‘’da diario’’.
Ogni diario che iniziavo non lo portavo a termine. Quello era l’unico che avevo finito.
Era fuxia, aveva la copertina di plastica doppia e quindi conteneva un liquido rosa.
Lì dentro, c’erano tutte le avventure passate con Christie e Michelle.
C’erano le prime cotte, i primi litigi, i primi pigiama party…
Stasera sarebbero arrivate le mie migliori amiche. Sentivo che mi mancava Luke.
Mi mancava quel biondone col piercing.
Mi mancava ogni singola cosa di Hemmings.
Mi mancava il suo sorriso, i suoi occhi e… BASTA JANIS! Non devo pensare a lui maremma porca!
Sarebbero arrivate Christie e Michelle, loro avrebbero reso la mia vita piena.
Erano le 20:45. Avrei dovuto ripassare matematica… Ma chi potrebbe farlo se ci sarebbero le sue migliori amiche quasi a Sidney?
Mi arrivò un messaggio: ‘’Hey, piccina. Siamo appena scesi dall’aereo… Stiamo per venire lì, prendiamo un taxi. ♥♥♥’’
Ok, dall’aeroporto a casa mia ci voleva una buona oretta. Beh, avevo il tempo di sistemare le cose.
LUKE’S POV
Sbuffai. Era tutto il pomeriggio che cercavo di fare qui fottuti esercizi di matematica.
Ma mi mancava Janis.
Era un groppo in gola che mi perforava la mente. Janis era speciale, anche se non lo ammetteva… Lei preferiva dire ‘’Il rifiuto delle mmmerde’’. Ma Janis era la ragazza speciale per eccellenza.
Quando vedevo Jan anche la mia stanza si riempiva di colori.
Sentì il campanello, ma lo ignorai totalmente.
Dopo qualche secondo entrò mia madre in camera.
-Luke? C’è una certa Mitchie che vorrebbe parlare con te-
Sgranai gli occhi.
-Falla entrare-
Mitchie?

BITCH'S NOTES
Ok, ok, ok. Siete autorizzate a spararmi.
Lo so, sono in ritardo. Ma hanno continuato a farci fare verifiche, hanno messo interrogazioni a manetta, compiti che ti uscivano anche dal cu... Beh, ci siamo capiti.
Comunque, avete scoperto di chi era l'email!!!
RINGRAZIO TUTTE LE SANTE CHE HANNO RECENSITO, LE LETTRICI SILENZIOSE, CHI HA MESSO LA STORIA TRA PREFERITE/SEGUITE/RICORDATE, NANEK CHE MI HA FATTO IL BANNER E ED SHEERAN CHE MI ACCOMPAGNA NEI MOMENTI DI DEPRESSIONE, RINGRAZIO LA NUTELLA CHE MI RENDE FELICE LA MATTINA, RINGRAZIO I TOKIO HOTEL CHE MI HANNO ACCOMPAGNATO DA PICCOLA NEL MIO PERIODO PUNK, RINGRAZIO JOSS STONE CHE MI HA APERTO UN NUOVO MONDO CON LA CANZONE ''WHILE YOU'RE OUT LOOKING FOR SUGAR'' CHE MI RISENTO OGNI F♥TTUTA ORA DEL GIORNO, RINGRAZIO LANA DEL REY CHE MI FA ANDARE IN UN MONDO PARALLELO FANTASTICOSO MENTRE ASCOLTO LE SUE CANZONI.

Scusate lo sfogo.
Vi prego, recensite.
Ci becchiamo al prossimo capitolo.
Tanti tanti baci!!
XXX ALI ♥










 

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Capitolo 8
*** Cap 7: Tu sei il mio infinito ***





Freedom

Cap 7: Sei il mio infinito (ps non ho avuto tempo di ricontrollare, non odiatemi♥)

LUKE'S POV

Mitchie?

Subito si precipitò in camera una ragazza che conoscevo molto bene... Janis.

-Luke, ti prego non odiarmi! Ti voglio bene! Mi dispiace!-

Lei si lanciò addosso a me, sul mio letto. Ci abbracciammo...

Mi mancava tutto di lei.

-Non ti odio. Ti voglio bene, è solo colpa mia.-

Restammo per qualche minuto a parlare poi mi disse che sarebbero arrivate queste 2 ragazze da Detroit.

-Non ti abbandonerò, Luke-

Le baciai la fronte...

JANIS' POV

Ero appena entrata in casa mia.

La cornacchia ( Rachel) era sul divano che leggeva Elle.

Mamma stava guardando ''Il Segreto'' con la nonna e Stepan scriveva qualcosa.

-Bentornata- Disse Rachel.

-Inculati il divano...- Sussurrai tra me e me.

Mi avvicinai al tavolo dove scriveva Ste.

-Che scrivi?-

-Niente-

Disse lui ripiegando il foglio. Ufffffffffffa

Poco dopo sentimmo il campanello suonare! Oddio, RESPIRA.

Aprì la porta e, subito, la esile figura di Christie mi saltò in braccio.

-Janis! Sei bellissima! Quanto mi sei mancata!-

Mi urlò nell'orecchio.

-Sei bellissima anche tu! Mi sei mancata, non sai quanto!-

Poi lasciai giù lei e abbracciai Michelle.

-Oddio Jan, Cristo! Quanto sei figa!-

Urlò. Michelle era così... così... così Michelle.

-Miky! Che bella che sei! Quanto mi sei mancata-

Ci furono tutti i saluti e poi io e le ragazze salimmo in camera.

-Quindi, sai bene adesso Michelle?- Dissi per l'ennesima volta.

-Sììììì!- Disse roteando gli occhi al cielo.

Christie intanto stava smanettando con il mio cellulare.

Poi si fermò e sgranò gli occhi.

-Chi è Luke ♥?-

Cristo.

Oh, prima o poi avrei dovuto dirglielo.

-Luke è la persona più speciale che ho conosciuto qui a Sidney-

Loro si scambiarono qualche occhiata.

-Quindi ti piace- Disse Michelle puntandomi il dito contro.

-Non proprio, è il mio migliore amico-

Christie sgranò gli occhi nuovamente.

-Quindi ci hai rimpiazzate?!?!?!?!?!-

Risi, mi mancavano le sue scenate.

-NO! Per carità!-

Michelle stava ridendo.

-Comunque è carino- Si morse il labbro Christie nel dirlo- se sarei stata in te gli sarei già saltata addosso-

Alzai un sopracciglio.

-Chri, ci pensa già Rachel a quello-

Dissi pensando a l'accaduto dei giorni precedenti

-Parlando di Rachel...- Incominciò Michelle.

Sbuffai.

-No, non ne voglio parlare-

Lei si mise una mano davanti alla bocca.

-Oh, che stupida che sono-

7:10

Quanto cazzzvolo odio la sveglia!!!!!!!!

Respira, respira.

-JANIS SPEGNI QUELLA SVEGLIA MINCHIONA!!!-

Disse Stepan dall'altro letto.

La spensi.

-Ha altre richieste signor scassoicoglioni?-

Lui si mise il cuscino sulla testa, il giorno prima aveva avuto la febbre quindi non sarebbe andato a scuola.

Mi alzai e andai in bagno. Feci i miei riti ( doccia, trucco, capelli, insulti a me stessa ecc...) e andai al piano inferiore.

C'era un biglietto sul frigorifero.

''Cara Jan,

Io e nonna siamo uscite. Oggi non aspettare Stepan, troverai Michelle e Christie a scuola.

XXX MAMMA''

Beh, almeno sarei potuta andare a scuola con Lukey.

Non feci colazione.

Presi il telefono, Luke era già online su WhatsApp.

Lo chiamai.

-Ma perchè scassi anche alle 7:30 di mattina?- Disse ,lui dall'altra parte del telefono.

Non feci a meno di sorridere, il suo tono era scherzoso.

Ecco a voi il buongiorno di Luke Hemmings.

-Ma shao Luke!!-

Urlai con la voce da criceta.

-Sono arrivate le tue amichette da Detroit-

Nell' amichette c'era disprezzo.

-Sì... Hanno detto che sei carino-

Si sentì uno sbuffo dall'altro lato del telefono.

-Ok, ti passo a prendere fra 20 minuti-

Attaccò...

Mah, c'ha gli sbalzi d'umore peggio di un canguro col cagotto.

Uscì di casa e trovai Luke in moto, senza dire niente mi sedetti dietro a lui.

Poi partì e non fece la solita strada.

-Luke, dove stiamo andando?-

Dissi cercando di capire dove stava andando.

-Al bosco, oggi non mi va di andare a scuola e di conseguenza manco a te-

Sorrisi, so che era incazzato.

Presi il telefono e mandai un sms a Michelle (se ve lo state per chiedere, sì, lo ha mandato in moto)

''Michelle, oggi non vengo a scuola... Non dirlo a mia mamma''

E la risposta non tardò ad arrivare

''Perchè?''

Volevo rispondere con un '' fatti i cazzi tuoi'' ma era appena venuta da Detroit e quindi mi limitai a spegnere il telefono.

Accostammo ad un parchetto e entrammo in un bosco. Il parco e il bosco era diviso da una serie di cespugli.

Era bellissimo quel bosco, aveva quel non so che di ''Thriller'' di Michael Jackson.

-Perchè siamo qui?-

Avevo quasi paura di parlare.

-Dobbiamo parlare-

E te pareva... Nascondevo la preoccupazione dietro a nervosi sorrisi.

Ci sedemmo sul prato.

-Io sono geloso delle tue amichette. Non voglio perderti... -

In quel momento volevo buttarmi addosso a lui e abbracciarlo.

-Luke, ti voglio troppo bene per dimenticarti. So che sembra una stronzata ma io... io... ti VOGLIO BENE.-

Lo abbracciai. All'inizio non contraccambiò ma poi sì...

Nelle ore successiva andammo al centro commerciale. Ci trovavamo esattamente al McDonalds.

-Luke, mi dovrai far imparare a suonare la chitarra-

Dissi con la bocca piena di patatine.

Stava bevendo la coca. Ok, stava bevendo. Ok.

S'ingozzò e sputò la coca per terra. Immaginatevi la scena... Era disumano.

-Oh Cristo- Mi misi la mano sulla fronte.

Tutto questo accadde nella parte più affollata del McDonalds, ovviamente.

Tutti ci guardavano.

Ma del tipo ''Lo so, siamo fighi ma se ci guardate troppo ci consumiamo. Volete la foto e l'autografo, che durano di più?''

Lui si riprese.

-Luke- Sussurrai,

-Eh?-

Urlò, la gente ci guardava ancora.

-Non urlare imbecille. Facciamo che quando dirò ''mutandoni ascellari'' scapperemo verso il negozio di musica-

-Ok-

Sospirai.

-3...2...1... MUTADONI ASCELLARI!!!!!-

Lo presi per il braccio e corremmo a più non posso. ( facemmo anche cadere per terra una commessa di un negozio di trucchi, ma dettagli)

Ci trascinammo verso il negozio di musica.

Appena entrati andammo nel reparto meno affollato, cioè quello di heavy metal.

Ci mettemmo a ridere come dei pazzi, mi mancavano questi momenti.

-Ok, adesso siediti-

Lo feci sedere su una poltroncina rossa nel reparto ''Storia della musica''.

-Mi farai imparare a suonare la chitarra?-

Lui sgranò gli occhi.

-O-ok-

''Grande'' pensai.

-Allora, il mio obbiettivo è imparare ''Give me Love'' per la fine di aprile-

Lui annuì.

Poi mi squillò il cellulare, che avevo acceso nel negozio di scarpe.

era Michelle

-Adesso mi dici dove cazzo sei! Ti ho cercata per tutta la fottuta mattina, ti ho coperta ma mi devi dire dove minchia sei!-

Tranquille, Michelle aveva i suoi scatti da donna in menopausa.

Non volevo dire ''al centro commerciale con Luke'' potevo dire ''allo Spring Break, dove ci leccano panna dalle tette''

Ok, no.

-Non è stato bene un mio CARO amico e mi 'sono presa cura di lui'-

Dissi tutto d'un fiato, evidenziando la parola CARO.

Luke sorrise.

-Ah, ok. Ci sentiamo dopo. Ciao- La sua voce si era calmata e attaccò il telefono.

Scendemmo nel parcheggio e salimmo sulla moto.

Luke provò a farla partire. Già, provò.

-Luke, che succede?-

GANGA. Sapevo cosa stava succedendo, ma sapete quando ci vuole una domanda di merda ci vuole.

-Non parte, Jan-

Disse togliendo la chiave.

-Me ne sono accorta- Roteai gli occhi al cielo.

-Allora perchè chiedi?-

Disse molto innervosito. Poi prese il telefono e digitò qualche tasto.

-Ci serve un passaggio... No, solo io e Janis. Ok.-

Passarono 15 minuti e un enorme Range Rover parcheggiò davanti a noi.

Alla guida c'era Michael Clifford con in parte Ashton Irwin e dietro Calum Hood.

Salì per prima.

-Ciao- Dissi. Loro mi risposero con un ciao ''Ciao'' e Calum con un ''Ciao bellezza'' che mi fece alquanto arrossire.

Mike accese a palla ''Lost in Stereo'' dei All Time Low. Amavo quella canzone.

Poi sentì qualcosa di strano... Abbassai lo sguardo e trovai L'ORRORE.

La mano di Calum sulla mia gamba.

-Non mettere la mano che usi per segarti sulla mia gamba, grazie-

Dissi con un sorriso ironico. La mia espressione gli fece togliere la mano, fece ridere Mike, Ashton si girò e Luke fece uno scatto in avanti per guardare Calum.

Il viaggio proseguì normalmente.

Decisi di fare un'ultima passeggiata con Luke che poi mi riaccompagnò a casa.

-Allora ciao- Mi disse.

Eravamo davanti alla porta di casa.

-Ciao. Grazie per oggi, è stato bellissimo tutto. Posso chiederti una cosa?-

Luke mi fece cenno di sì con il capo.

-Ti ha dato fastidio quando Cal oggi ha fatto ' quella cosa a me'?-

Lui rise piano.

-Certo, nessuno tocca la mia rospa-

Risi. Ci abbracciamo e salutammo.

Entrai in casa.

Rachel era ancora sul divano, mamma e nonna si facevano le unghie.

-Salve family-

Urlai.

-Ciao tesoro- Dissero mamma e nonna.

Lanciai la cartella su una sedia e stavo per salire. Già, STAVO.

-Jan, chi è il biondino con cui ti abbracci con foga fuori di casa?- Disse Rachel con la sua solita faccia da TROYA.

Ok, o mi tenente ferma o la decapito.

Bitch's notes
Ciao ragazze!
Come va? 
Li avete visti ieri? Eh, eh! Io sì, cioè li ho visti ad RTL ed a The Voice Of Italy... Non dal vivo. 
Comunque, RINGRAZIO TUTTE LE RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO, CHE HANNO MESSO LA STORIA TRA SEGUITE/RICORDATE/PREFERITE, RINGRAZIO NANEK CHE MI HA FATTO IL BANNER.
Volevo ringraziare tutte voi♥
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Per favore, recensite... Per me sarebbe importante e poi vorrei sapare come vi sembra la storia e i capitoli.
Alla prossima!:)
Vi lascio la foto di Michelle e Christie.

Michelle ovvero Lana Del Rey:



Ecco Christie, ovvero Dakota Fanning


XXX Aly ♥




 


 

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Capitolo 9
*** Cap 8: Oh, Jesus ***


 

FREEDOM

 

''Although no one understood we were holding back the flood,
Learning how to dance the rain.
We were holding back the flood they said we’d never dance again''

The Flood by Take That

 

 

Cap 8 : Oh, Jesus

 

-Janis? Hai un ragazzo?- Disse mia madre inorridita.

-Rachel, impara a farti i meritevoli cazzi tuoi. Mamma, non è il mio ragazzo è il mio migliore amico-

Detto questo andai in camera mia.

Chiusi velocemente la porta, trovai Stepan nel suo letto.

-Ciao, come stai?-

Gli dissi lanciando lo zaino sul mio letto.

-MI SI E' ALZATA LA FEBBRE!-

Urlò come un femminuccia.

-Grande. Io sono andata al centro commerciale, al McDonalds, ho preso il cd dei Led Zeppelin.-

Accesi il pc, volevo controllare le notifiche di Twitter.

-E me lo sputi così in faccia? Io non sono andato da nessuna cazzutissima parte, non ho visto Lily e la nonna mi ha preparato delle tisane al finocchio!!!-

Risi. Dopo twitter decisi di chiamare Michelle.

Uscì dalla camera e andai in balcone.

-Pronto?-

-Michelle-

-Cosa vuoi?-

Sapevo che era incazzata ma a giornata passata con Luke era INDISPENSABILE.

Michelle era così, punto e basta.

-So che sei incazzata, ma cerca di capire-

Sapevo che adesso si sarebbe incazzata ancora di più.

-No, cerco di capire un cazzo! Siamo qui da neanche 2 giorni e tu non ci caghi per un giorno intero, spegni il telefono e dici ''Un mio amico non stava bene''. Oh, ma sei matta?-

Eh, no. Risposta sbagliata.

-Michelle vuoi sapere la verità? Luke stava benissimo sono uscita con lui, mi sono divertita oggi, cazzo! Non sono il vostro fottutissimo cagnolino, ho bisogno di Luke-

Ho bisogno di Luke. Attaccai il telefono.

Lui è stato l'unico che mi è stato vicino in questo 'nuovo mondo'.

Iniziai a piangere, accesi una sigaretta.

Mi vibrò il telefono, lessi un messaggio di Michelle :''stronza''.

Lo spensi, entrai in camera e lo lanciai sul letto.

Sentivo le lacrime scendere ancora.

Presi lo zaino di scuola e ci buttai dentro l'mp4, il cellulare e i libri per il giorno successivo.

Mi vestì velocemente : http://www.polyvore.com/im_mother_cking_princess/set?id=120564368


 

Stepan dormiva.

Lascia un biglietto sul letto : Torno domani. Janis.

Aprì la finestra e mi aggrappai all'albero che era vicino ad essa.

Scesi dall'albero con fatica e mi ruppi le calze.

Corsi verso quella casa, suonai quel campanello.

Quel ragazzo uscì dalla porta e sgranò gli occhi quando mi vide.

-Janis! Che ti è successo? Perchè piangi?-

Luke mi prese per un braccio e mi portò all'interno di casa sua.

Una bella casa, sui toni del panna e argento.

Mi fece sedere sul divano, in parte a lui.

Mi passò un pollice sotto agli occhi, era pieno di mascara.

-Janis, che ti è successo...-

Era una di quelle domande strane... Che speri che Luke ti chieda ma quando lo fa non vuoi rispondere.

Lui mi abbracciò e mi strinsi nella sua maglietta.

-Ho litigato con Michelle-

Lo sentì sbuffare sulla mia spalle e stringere le dita nel mio maglioncino.

-E perchè?-

Cosa dovevo dirgli? Beh, non potevo certo dire ''perchè ti voglio bene''ma lo feci.

-Perchè ti voglio bene, Luke sei la mia vita-

Si staccò dall'abbraccio e appoggiò la sua fronte sulla mia.

-Janis, adesso basta. Devi parlare con quelle... Non voglio perderti-

Sapevo che Luke non voleva che stessi con Michelle e Christie .

Mi staccai da lui guardando in avanti, verso un televisore spento.

-Bah, in questo periodo va tutto male... -

Dissi così, lo dissi anche se non aveva un senso.

-Hai me- Disse Luke.

Sospirai.

-Lo so ho te... Ma non posso scappare dai miei problemi-

Luke mi girò la testa verso di sé.

-Janis, sono qui apposta per aiutarti.-

Sbuffai, sapevo che potevo contare sul suo aiuto ma Michelle era così... Così come me, una grandissima stronza.

E di nuovo le lacrime iniziarono a scendere.

-Facciamo che oggi dormi da me... Poi domani si vedrà.- Disse Luke accarezzandomi i capelli.

7:50

Era strano entrare a scuola in parte al supremo Hemmings.

-Ok, Luke mi sa che se non mi allontano quella ragazza mi tirerà dietro

la sua amichetta... Vado a cercare Michelle-

Gli diedi un piccola bacio sulla guancia e perlustrai il piano 1.

Trovai Michelle che mangiava una mela, seduta sui gradini dell'aula di arte.

-Michelle!!-

Sapevo cosa sarebbe successo... Io e Michelle ci saremmo abbracciate.

-Sono stata la peggiore migliore amica dell'universo a non venire con voi a scuola il vostro primo giorno-

Dissi mentre i suoi capelli mossi castani erano coperti dalla mia fronte.

-E io sono stata una cogliona troia a trattarti male- Disse lei passando la mano sulla mia felpa.

Facemmo un giro, mi disse che Christie non stava molto bene.

Chri era piuttosto delicata.

-Ti va se ti faccio conoscere Luke?-

Michelle storse il naso.

-Lo faccio solo per te!- Disse irritata ma allo stesso tempo ironica.

Facemmo il corridoio, Luke aveva matematica.

Andai verso l'aula e trovai quello che meno volevo e che meno mi aspettavo.

Luke stava baciando una ragazza... Stava baciando Tara Landrut.

Il respiro mi morì in gola e la mano in cui stringevo quella di Michelle si fece smorta.

-Tutto ok, Jan?-

Poi lei capì che Luke era quel ragazzo che fissavo.

Provai vergogna, rabbia, imbarazzo e non capì perchè.

Luke non era il mio fidanzato e non dovevo essere gelosa... Ma Luke era il mio migliore amico.

-Jan- Michelle mi girò verso la sua parte.

Notò gli occhi lucidi, mi morsi il labbro per soffocare un singhiozzo.

-No, no … Su , per carità non piangere-

Mi portò via da quel posto e andammo in bagno.

-Michelle- Dissi. Era più un lamento.

-Cosa?- Disse Michelle porgendomi una matita per gli occhi, la mia era colata.

-Devo andare da 3 ragazzi... Si chiamano Michael, Calum e Ashton.

Lei annuì e andammo subito da Norma... La stronza che sapeva tutto.

-Norma devi dirmi che ore hanno Calum Hood, Ashton Irwin e Michael Clifford adesso-

Lei sorrise in modo falso e si staccò dal suo gruppetto di amiche.

-Inglese tutti e 3. -

Stava per continuare ma presi Michy per un braccio e corremmo verso la classe di inglese.

Subito li notai etrando.

-Janis!- Disse Calum.

Mi abbassai in modo e andai verso di loro con la mia amica dietro.

-Ragazzi... Cosa c'è tra Luke e Tara Landrut?-

Michael non sembrò sorpreso come Ash e Cal.

-Tara ha una ''cotta'' per Luke, ma si sa, quella è una da botta e via-

Poi guardò Ash che sembrava che ne sapesse molto di più.

-Facciamo una cosa... Oggi vediamoci al parchetto alle 5, ti diremo TUTTO-

Sorrisi.

-Ma è tutto ok?- Disse Calum.

Scossi la testa.

-Tutto di merda-

Fecero una smorfia, li salutai e uscì dalla classe.

-Ma chi sono?- Disse Michelle spaesata.

-Sono dei ragazzi che ho conosciuto in detenzione...-

-Detenzione?-

Ripetè lei.

Annuì.

All'intervallo Luke mi venne a cercare.

Stavo parlando con Michelle su di muretti isolati dal resto della scuola.

-Janis, ti ho cercata dappertutto, poi Norma mi ha detto che eri qui e che le hai chiesto le materie di Clifford, Irwin e Hood. Ma perchè?-

Volevo tirargli una sberla, giuro.

Ma mi dissi ''respira, tanto o gli tiri un ceffone o gli togli la capacità di riprodursi''

-Luke, va' da Tara... Tanto, prima o poi, ti ficcherà la lingua in gola talmente forte che ti strozzerai-

Detto questo, suonò la campanella ed entrammo.

Michelle era soddisfatta e Luke incredulo.


 

Erano le 4:30 del pomeriggio e avevo convinto Michelle a venire con me a quella specie di incontro con i ragazzi.

Camminavamo velocemente sul marciapiede con una sigaretta in bocca.

Poi vidimo Ashton che si sbracciava, gli feci cenno di aspettare che arrivassimo.

-Ciao ragazze-

Disse Calum.

Mi sedetti per terra, in braccio a Michelle.

-Ahston parla-

Lui mi rubò la sigaretta dalle labbra e la buttò a terra, per poi pestarla.

Ok, mi sta facendo incavolare.

-Luke conosce Tara da molto tempo- Iniziò Mikey.

-Troppo- Sbottai.

-Comunque- Ashton riprese a parlare- Tara è una troia. S'è fatta passare quasi tutti quelli dell'anno di Luke-

Alzai un sopracciglio.

-Tutto è iniziato in seconda media... Sai quei bacetti e poi subito il ''vuoi essere il mio ragazzo?''-

Annuì.

-Ecco. Luke accettò... So questa storia perchè a quel tempo eravamo suoi amici, i suoi migliori amici-

Sgranai gli occhi. -Davvero?- Dissi. Michael annuì.

-Noi gli dicevamo ''stalle alla larga'' ma non ascoltava, allora incominciò a non ascoltarci più e a stare attaccato a Tara come una cozza-

Immaginai Luke in quella situazione... Non ce lo vedevo proprio.

-Poi Tara lo lasciò ma lui continuava ad insistere che la amava eccetera-

Disse Calum gesticolando.

-C'è stato una specie di tira e molla fino a tre mesi fa-

Ah, ecco.

Mi voltai a guardare Michelle che aveva lo sguardo assente.

-Ma perchè ce lo chiedi?-

Disse Michael che sembrava alquanto interessato al viso di Michy.

-Perchè mi sa che stanno ancora insieme-

A quel punto i ragazzi sgranarono gli occhi e si guardarono.

-Oh, Gesù- Disse Ashton coprendosi il volto con le mani



Bitch's notes
Ciao belle gnocche!!
Sono contentissima che è finita la scuola. Auguro buone vacanze a tutte voi! ♥
Sapete che ho imparato a fare i banner? Ne ho fatto uno per la mia prossima ff... NON AGGIUNGO NIENTE.
Allora, in questo capitolo Jan e Michy hanno fatto pace... Giuro che nei prossimi capitoli ci saranno più parti di Christie.
Poi Luke ha baciato questa Tara Landrut... La tr♥ietta di turno.
Jan ha scoperto la vera storia dell'amicizia di Lukey, Cal, Ash e Mikey.
RINGRAZIO LE RAGAZZE CHE HANNO MESSO LA STORIA TRA PREFERITE/RICORDATE/SEGUITE. 
RINGRAZIO CHI HA RECENSITO. RINGRAZIO LE LETTRICI SILENZIOSE. RINGRAZIO CHI MI SOPPORTA. RINGRAZIO NANEK CHE MI HA FATTO IL BANNER.
Se vi va , recensite. Per me sarebbe molto importante per sapere se vi piace e per continuare.
Il mio canale Youtube :  
https://www.youtube.com/channel/UCZdiCQDQlePG4ra0wHzIw7Q
Il mio account Polyvore:  http://facegoldenpink.polyvore.com/
Vi lascio una foto di Tara Landrut :


Ecco a voi TAYLOR SWIFT!

Alla prossima.
XXX Aly ♥

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Capitolo 10
*** Cap 9 :He's Mine ***


FREEDOM


''But I still don't miss you yet

Only whe I stop to think about it

I hate everything about you

Why do I love you?''

 

I Hate Everything About You- Three Days Grace

 

Cap 9 : He's Mine

Erano passata una settimana dal mio incontro con i ragazzi al parchetto.

Christie si era ripresa, andava tutto alla grande se non fosse per Luke.

Avevamo smesso di parlarci, lui continuava a stare appiccicato a quella Tara che sembrava soddisfatta della nostra distanza.

Stavo appunto fumando una sigaretta con Michelle e Christie, cioè Christie non fumava.

Eravamo sdraiate sull'erba di una parte isolata del parco, dove non ci andava nessuno.

-Ma quindi tu non parli più con Luke?- Disse per l'ennesima volta Christie.

Scossi la testa.

-Poteva almeno dirmi che stava con quella troia, è come se mi mettessi un cartello dietro alla schiena con scritto ''La do via gratis''... La stessa cosa- Dissi per poi toccarmi i capelli.

Michelle rise.

Christie si tormentava il bordo del suo vestito bianco e violetto.

Sapevo perfettamente che doveva dire qualcosa, ma preferiva stare zitta.

Luke era troppo importante per me e quella Tara me lo aveva portato via.

Sentimmo delle voci.

-Oh, Cristo dobbiamo andarcene-

Tecnicamente non potevamo andare in questa parte del campo. Stavo per alzarmi con le ragazze ma le fermai, quando sentì una voce che conoscevo molto bene.

-Eddai, dammelo un altro bacio- Disse una voce femminile.

Le guardai le ragazze e gli feci cenno di aspettare.

-Smettila, per colpa tua non parlo più con la mia migliore amica-

Disse Luke.

La mia migliore amica.

-Chissenefrega, hai me-

Sbottò Tara alzando un sopracciglio.

-No, tu non capisci. Mi hai lasciato troppe volte, mi hai illuso. Io non ho te e tu non hai me. -

Detto questo Luke si allontanò e uscì dal parco.

Tara si sedette sul muretto e sussurrò ''io la uccido''.

Il lunedì stavo vagando alla ricerca di Luke, per parlargli dell'accaduto.

Avevo lasciato Michelle e Christie nell'aula di latino e avevo chiesto a Calum di accompagnarmi da Luke.

-Sei sicuro che ha inglese adesso?-

Parlavamo camminando velocemente.

-Certo- Disse.

Vidi un ciuffo biondo che era appoggiato ad un bancone.

-Eccolo! Grazie- Salutai Calum con un bacio sulla guancia e corsi verso Luke.

Mi posizionai davanti a lui, ci fissavamo.

Allargai le braccia e mi prese in braccio.

-Mi sei mancato Lulù-

Mi tirò giù.

-Aspetta... Lulù?- Ripetè.

Annuì.

Le lezioni con in parte Calum Hood erano veramente particolari.

In testa avevo ''Warrior'' di Demi Lovato e scrivevo sul banco pezzi della canzone.

Calum continuava a fissarmi.

-Cal-

Alzò la testa.

-Ma vuoi anche l'autografo?-

-Ops, scusa-

Si girò verso il professore.

La campanella suonò e uscì presto.

Luke era nella classe in parte alla mia così decisi di aspettarlo.

-Luke, ti va se oggi pomeriggio andiamo a prenderci una cioccolata con Christie e Michelle?-

-Emh... scusa ma oggi dovevo uscire con Cal, Ash e Mickey-

Ero da una parte un po triste e dall'altra ero positiva, magari Luke e i ragazzi avrebbero potuto tornare amici.

-Ah, ok... Beh, allora...-

Stavo per continuare ma mi interruppe.

-Ti porto a casa, saluta le tue amichette e andiamo-

Annuì.

Scendemmo al piano inferiore e trova subito le mie amiche.

-Ciao ragazze-

Dissi. Loro si guardarono e poi guardarono me e Luke.

-Ciao- Dissero.

-Lui è Luke- Dissi indicandolo.

Sbottarono tutti e tre un ''ciao''.

-Io vado a casa allora... Ciao-

Abbracciai le ragazze e uscì da scuola.

Salì sulla moto con Luke che mi portò a casa.

Era la solita routine che mi mancava quasi da due settimane.

Oggi avevamo deciso di non indossare il casco, faceva caldo e non avevamo voglia.

A differenza degli altri giorni mi lasciò un po' più lontano da casa mia e non capì il perchè.

Scesi dalla moto.

-Jan-

Lo guardai, sembrava maledettamente abbattuto.

-Dimmi-

Mi prese il viso con le mani.

-Sai perchè ho lasciato Tara?-

Scossi lievemente la testa.

-Per questo-

Mi avvicinò il viso al suo e fece combaciare le nostre labbra.

Fu un bacio bellissimo e dolce... Il mio primo bacio. Sentii che tutto si fermò, le mie mani erano fredde ( credo almeno più fredde di quelle di Edward Cullen).

Era sbagliato, tremendamente sbagliato.

Con il mio migliore amico.

Quando ci staccammo avevo le lacrime agli occhi.

-Scusa- Dissi e poi corsi via.

Corsi dentro casa.

-Janis!- Urlò Stepan.

Era l'unico in casa.

-Perchè piangi?-

Scossi la testa e corsi in camera mia, la chiusi a chiave e iniziò lo scoppio.

Luke era il mio migliore amico, lui mi aveva baciata ed ero scappata via come una deficiente.

Per tutto il giorno restai chiusa in camera, non mangiai, non fumai.

La aprii solo per fare entrare Stepan.

-Oh, ma che ti è successo?-

Disse sedendosi per terra in parte a me.

-E' successo un casino-

Mi porse un fazzoletto che usai per togliere il trucco colato.

Mi coprii il viso con le mani, cercando di nascondere altre lacrime.

Stepan non mi aveva mai visto così, era lui che si confidava con me di solito.

Non volevo rivelare tutto a lui... Perchè avrebbe visto le cose in un altro modo, mi servivano Michelle e Christie.

Lo abbracciai e corsi fuori casa.

Io, Michelle e Christie eravamo sdraiate al solito parchetto.

Regnava un silenzio tombale da ormai dieci minuti.

-Luke mi ha baciata- Affermai ad un tratto.

Christie si tirò su col busto ed fece un verso tipo ''Ouaou What?'' Sembrava un orco.

Michelle sgranò gli occhi e si girò dalla mia parte sospirando un ''finalmente''.

-Finalmente?- Alzai la voce scocciata, fissandola.

-Finalmente- Ridisse Michelle.

-Ma come?- Urlai.

Christie si toccava la fronte e fissava l'erba.

-Certo! E' palese che voi due vi piacete!- Disse Michy.

-Ma smettila! E' il mio migliore amico!- Sbraitai innervosita.

-Non provo assolutamente amore per lui- Continuai in un sussurro.

-E' qui che ti sbagli- Disse Michelle.

Come poteva dirmi questo?! Luke è una persona fantastica ma non sono innamorata di lui!
-La penso come Michelle- Disse Christie.

Come? Anche Christie?!?!?!??!
-Ma Christie!-

Lei rise.

-E' ovvio che ti piace, Jan! Si vede da lontano un miglio ! Tutti quegli abbracci, i baci sulla guancia...- Disse con il sorriso stampato in volto.

-E POI BOOM!- Urlò.

-Ma almeno bacia bene?- Continuò.

-CHRISTIE!!!!!- Urlai.

Le ragazze risero e mi vibrò il telefono.

Un numero sconosciuto.

''Lui è mio''


 

Cosa?

BITCH'S NOTES

Salve splendori!!!
Come va ?
Io sono tornata a sfracassarvi i maroni!
Allora è arrivato il momento del bacio * alleluja *
RINGRAZIO TUTTE LE RAGAZZE CHE RECENSISCONO, LE MIE LETTRICI SILENZIOSE, LE REGAZZE CHE HANNO MESSO LA STORIA TRA PREFERITE/RICORDATE/SEGUITE, NANEK CHE MI HA FATTO IL BANNER E TUTTE VOI.
Questo capitolo è un po' particolare e vi anticipo che Jan perderà un po' di forze a causa di Tara.
VI mando un bacione. Per favore, recensite sarebbe molto importante x me.
XXX Aly ♥

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Capitolo 11
*** Cap 10 : Let Her Go ***


FREEDOM

 

''Cause baby we were born to live fast and die young
Born to be bad, have fun
Honey, you and me can be one
Just believe, come on
...

I can be your Nancy
You can be my Sid
Get into some trouble like our parents did''

Lana Del Rey- Never Let Me Go



 

Cap 10 : Let Her Go


 

LUKE'S POV

Avevo fatto una puttanata. Lei se n'era andata.

* non giudicatemi, lo so che è cortissimo il POV ma lo DOVEVO scrivere *

 


 

JANIS' POV

Ormai quando incrociavo Luke a scuola non capivo più niente, cercavo di evitarlo ma il mio sguardo ricadeva sul suo.

L'sms che mi era arrivato era di Tara, credo che sia stato chiaro fin dall'inizio.

In questo periodo Christie, durante i miei pianti isterici, diceva :''Devi essere la brava ragazza che avresti sempre dovuto essete''.

Lo faceva con calma e sensibilità. Mi accarezzava la schiena e mi guardava negli occhi.

Rachel era strana, stranamente gentile.

Eravamo da sole a tavola, era circa mezzogiorno e mezza.

Si era offerta di cucinare ma avevo troppa paura che mi avvelenasse la pasta, quindi lo feci io.

Lei preparò il tavolo.

Stavamo mangiando silenziosamente. Mamma, nonna e Ste erano al centro commerciale.

-Sei strana in questo periodo- Disse guardandosi la manica della felpa.

-Rachel, sei sempre stata una grande stronza con me- Sospirai- Perchè adesso ti interessi a me?-

La guardai, alzò gli occhi verso me.

-Pensi che sia stato facile per me venire qui dall' America e poi trovarmi qui una bambola assassina come te?- Disse.

-Pensi che sia stato facile trovarmi qui una top model che fa la stronza, ci prova con il mio migliore ami... Con un mio amico e che mi fa incazzare? La risposta di mia madre: ma è tua sorella!-

Lei scosse la testa.

-Sono nata con mia madre che mi trattava come una piccola Barbie, poi è arrivato tuo padre e allora...- Disse rigirando la forchetta nel piatto.

-Senti Rachel, sto passando un periodo di merda non parlare di quello là-

Lei annuì.

Era uno di quei pomeriggi in cui avevo bisogno delle ripetizioni di Christie.

Mi portava sempre in biblioteca, anche a Detroit.

-... quindi hai capito?- Disse Chri- Jan, hai capito?-

Scossi la testa.

-Christie sono troppo giù. Ho visto Luke baciare questa Tara e poi baciare me... Sono confusa, ormai l'ho perso- Dissi torturandomi le dita.

-Andiamo fuori a prenderci un gelato-

Scendemmo per poi andare nella gelateria che distava circa 500 m dalla biblioteca.

Poi scavalcammo un cancellino e andammo in un prato abbandonato.

-Probabilmente ha baciato Tara in un momento di debolezza-

Disse ad un tratto.

-Ma non capisco, Chri!! Poteva evitare di farlo con me visto che non gli piaccio!!-

CHRISTIE'S POV

Sapevo che Luke aveva un debole per Jan, ma lei era troppo non attenta alle cose per capirlo.

Stavo attenta alle cose, ad ogni singolo movimento.

Quando Jan si graffiava le gambe o le mani era nervosa, quando mangiava poco e male era disperata... Jan era troppo buona, dava sempre una seconda possibilità a tutti.

-Devi perdonarlo- Sbottai.

-Non sono Dio, non ho l'Alzheimer e non mi sono mai innamorata di lui- Disse nervosa.

Tanto lo so che non riuscirà ad odiarlo.

JANIS' POV

Erano passate 2 settimane.

In 2 settimane non mi riconoscevo più: avevo delle enormi occhiaie, i miei voti si erano abbassati nonostante la pazienza di Chri.

La persona che era veramente cambiata era Rachel.

Ormai non parlava più, fumava come una dannata, non si comprava più vestiti e era stranamente gentile.

-Janis? Hai visto il mio smalto verde smeraldo?- Urlò dal bagno.

Ok, il mese scorso avrebbe detto ''cogliona dov'è che hai ficcato il mio fottutissimo smalto verde come il vomito di tuo cugino?-

-E' nella scatola rosa nella tua stanza!- Urlai dalla mia camera.

-Grazie-

Ecco, il mese scorso non avrebbe detto grazie.

Non volevo indagare sul suo comportamento. Forse era sbagliato ma non volevo farmi dei casini.

Poi venne nella mia stanza.

-Janis, io mi metto lo smalto ed esco.-

Annuì.

Presi il cellulare e feci passare tutti i contatti di WhatsApp.

La chat più vecchia era quella con Luke.

Non era online dal giorno del bacio.

Dopo un po' Rachel era uscita, Stepan era ad un appuntamento con Lily Less, mamma era a yoga e nonna dall'estetista.

-Mi piaceva stare in casa da sola, sì piaceva perchè prima potevo chiamare Luke , ma adesso no più.-

 

Lunedì


 

Tara mi perseguitava senza motivo.

Nelle ore che avevamo in comune mi passava accanto e mi dava dei biglietti con scritto '' ti uccido se ti avvicini a Luke''

Non riuscivo a reagire.

Mi ricordo che quando ero a Detroit c'era questo ragazzo, si chiamava Greg.

Era un ragazzo che fumava erba, rubava ecc.

Cercava di abbindolarmi con questa frase ''Sei nata per essere cattiva''

Era la frase che mi ripeteva ogni giorno, voleva che stessi con lui.

Perchè dico questo? Perchè Greg era l'unica persona con cui non riuscivo a reagire, non riuscivo a tirarli una sberla o ad urlarli in faccia perchè avevo paura.

Non ho paura di Tara ma mi bloccava.

Oggi avevo il corso di matematica con lei. Collezionavo già 37 bigliettini di minacce, quello di oggi sarebbe stato il trentottesimo.

Stavo seduta nel banco da sola.

Ed ecco Tara che mi porta il bigliettino entrando.

''E' mio, fattene una ragione. Tara''

Che stupida, li firmava anche.

Poi si sedette nell'ultimo banco verso destra della prima fila.

Lascia il bigliettino sul banco e alla fine dell'ora me ne andai.

LUKE'S POV

Entrai nell'aula di matematica nello stesso momento in cui Janis uscì.

Si accorse di me e cercò di uscire il più in fretta possibile.

Mi sedetti nel banco in cui mi sedevo sempre con Janis.

Vidi un bigliettino fucsia e, per noia, lo lessi.

''E' mio, fattene una ragione. Tara''

La mente si fermò, era un biglietto destinato a Janis.

Janis evitava sia me che Tara.

In quel momento iniziò la lezione.

Qualcuno bussò, noi urlammo un generale ''avanti''

Entrò Janis che sussurrò un ''buongiorno'' e lasciò un foglio al prof.

-Cooper, mi dica-

Jan non lo guardava, guardava nella parte degli studenti.

Poi si fermò quando vide me.

I suoi occhi diventarono lucidi e si accorse che avevo in mano quel biglietto...

Leggevo la paura nei suoi occhi.


 

JANIS' POV

Vidi il biglietto di Tara nelle mani di Luke, il foglietto fucsia.

Non riuscì più a pensare, vedevo solo le mani del ragazzo e i suoi occhi puntati su di me.

-COOPER?- Ripetè il professore.

-Scusi, la prof. Brown mi ha detto di lasciarle questo. Arrivederci.-

Andai a passo veloce verso la porta.

Luke era l'ultima persona che avrebbe dovuto saperlo.

In cortile avevo scavalcato una rete in modo da andare in una parte isolata con Michelle, per fumarci una sigaretta.

Christie aveva preferito mangiarsi una mela con il nuovo supplente di ginnastica... Capirai. ( era un figo da paura)

-Dovresti smetterla i fumare, sembri uno zombie-

Disse guardandomi.

-E' la stessa cosa che dovrei dire a te-

Dissi togliendomi il berretto dalla testa.

-Ma io fumo perchè voglio fumare, tu fumi per dimenticare un ragazzo che conosciamo entrambe-

Alzai gli occhi al cielo, lei continuava ad insistere.

-Ti ricordi di Greg?- Dissi ad un tratto.

-Lo stalker?- Alzò un sopracciglio Michelle.

-Non era uno stalker!- Dissi con un lieve sorriso.

-No, ''Jan, siamo fatti per essere cattivi. Ti desidero Janis...''- Disse lei imitando alla perfezione Greg con una voce da defiecente.

Mi fece strasbrandellare (?) dalle risate.

-Jan, amami fino che la notte non si prenderà le nostre anime in pena- Continuò ancora.

Le tirai una sberla sul braccio che la fece ridere.

-Jan, suoniamo i Sex Pistols fino a quando la disperazione prosciugherà le nostre menti- Disse ancora ridendo.

-PIANTALA!!!-

-Dammi la pianta che la pianto!- Urlò lei ridendo.

Ero uscita con Ash, Cal, Mikey, Michy e Chri.

Era veramente tardi ed eravamo in questo piccolo parchetto a fumare. * se ve lo state chiedendo, no non stavo fumando io *

-Ma quando arriva?- Disse ad un tratto Mikey.

-Chi?- Disse Christie.

Calum scosse la testa.

Poco dopo secondi sentì un''ECCOLO!!'' da parte di Ash e un'ombra verso di noi.

Riconobbi tutto di quell'ombra.

LUKE


BITCH'S NOTES
Salve spendori!!!
Come vanno le vacanze?
Io sto guardando da una settimana, tutti i giorni, tutta la Twilight Saga... Sabato stavo sceliendo un DVD e vedo tutti quelli di Twilight e dico ''Ma dai! Guardiamoci Twilight!''... Per la gioia di mio padre, che odia la Twilight Saga. Al contrario di mia madre che la guarda con me.
Comunque avete iniziato a fare i compiti? Io dovevo iniziare lunedì ma lunedì ho detto ''Ma va, inizio domani. mARTEDì HO DETTO ''Ma chissene, inizio domani'' e così via.
In questi giorni i miei genitori si stanno approfittando di me per portare fuori la spazzatura. Belle cose, vero?
Parlando seriamente...
Ditemi cosa ne pensate di questo capitolo... Insomma, vi piace?
Scrivetelo in una recensione sarebbe importante per me, solo se vi va.
RINGRAZIO TUTTE LE RAGAZZE CHE RECENSISCONO, TUTTE QUELLE CHE L'HANNO MESSA TRA RICORDATE/PREFERITE/SEGUITE, RINGRAZIO NANEK CHE MI HA FATTO IL BANNER, RINGRAZIO CHI MI SCRIVE, RINGRAZIO CHI LASCIA COMMENTI BREVI, RINGRZIO LE MIE LETTRICI SILENZIOSE.
Alla prossima.
XXX Aly ♥


 

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Capitolo 12
*** Cap 11: Those Blue Eyes ***


FREEDOM

Cap 11 : Those blue eyes

 

''Now i'm a warrior
Now i've got thicker skin
Now i'm a warrior
I'm stronger than i've ever been
And my armor, is made of steel, you cant get it
I'm a warrior
And you can never hurt me again''

Demi Lovato- Warrior

(POTRESTE LEGGERE LE NOTE INFONDO? IMPORTANTE)

Luke era davanti a me.
Sentì Michelle che disse ad Ashton ''Idiota'' e un sospiro da parte di Christie.
-Tu mi devi spiegare perchè diavolo non mi hai detto quello che ti faceva Tara-
La sua voce tremava ed era assolutamente inquietante Luke in quel momento.
Mi sentivo tradita da parte di Ash, Cal e Mikey.
Era un momento in cui volevo scappare e non farmi più vedere.
-Luke, vattene- Sussurrai in preda al nervosismo.
-No!- Urlò lui scuotendomi una spalla.
-Smettila! Non sei il mio baby-sitter! Cosa credi? Eh? Avrei dovuto dirti la storia di Tara? No, caro mio non funziona così.-
Presi la mia borsa, che avevo lanciato per terra e me ne andai.
-Janis aspetta!- Urlò Ashton.
Alzai il dito medio come risposta.
Cercai in tutti i modi di fermare le lacrime.
Luke aveva preso tutto di me. Non potevo stare insieme a lui, sarebbe stata una storia tipo ''Nancy e Sid''.
Non me ne fregava più niente.
Luke non poteva baciarmi e poi ignorarmi per ben 2 settimane poi tornare e intromettersi nei miei casini.
Sentì un braccio che mi prendeva.
-Janis, torna là, cerca di ragionare- Disse Michelle.
-Basta, onestamente Michelle! Non tornerò lì cazzo. Mi bastava essere lontano da Luke, di Tara non m'importa-
Mi strinsi nella camicia e continuai il tragitto verso casa.
Sembrava di stare in una soap-opera. Mi appoggiai ad un muro e cominciai a torturarmi il viso.
Vidi un ragazzo che veniva verso di me.
Non era né Ash, né Cal, né Mikey e nemmeno Luke.
-Ehi, piccola- Mi prese il viso.
La paura in quel momento mi assalì.
-Non toccarmi- Dissi.
-Non vuoi un po' divertirti con me?- Disse con un sorriso spavaldo.
Poi mi prese il colletto della maglia, mi spostò i capelli dal collo e iniziò a lasciarmi dei baci umidi. Mi dimenavo e urlavo di lasciarmi.
Sentì dei passi dietro di me.
-Lasciala- Riconobbi la voce di Ashton.
-Che cazzo volete?- Disse il ragazzo.
-Lasciala!- Urlò adesso Ash.
Calum mi prese il busto e mi allontanò.
Iniziò una rissa tra Luke e Ash e quel ragazzo.
Ashton gli andò a cavalcioni sopra, Luke colpì sul volto.
-Stai tranquilla, è finita- Mi disse Calum stringendomi le spalle.
Non riuscivo a piangere, sentivo solo degli urli e i nostri respiri.
Guardavo quella scena con disprezzo, cioè, menomale che non è successo niente.
-Vattene e non farti più vedere- Urlò Luke mentre quel tipo si allontanava.
-Tutto ok?- Disse Ashton.
-Ragazzi, non so come ringraziarvi. Se non fosse stato per voi credo che...-
Poi mi fermai, sapevo cosa sarebbe successo e un brivido di disgusto passò sulla mia schiena.
-L'importante è che stai bene- Disse Luke.
-Le ragazze ti stanno ancora cercando e Michael- Disse Calum senza lasciarmi le spalle.
Annuii.
Mi fregai il viso con la mano, avevo perso lucidità.
Chiamammo gli altri e gli dicemmo di aspettarci ad un locale, al Cosmo.
Ci incamminammo in silenzio. Ero imbarazzata dalla situazione di prima e le parole mi morivano in gola.
Entrammo e mi sedetti nell'angolo in parte a Christie.
Lei, subito, mi prese il braccio e mi porto in bagno.
-Sì può sapere quel che ti è successo? Eh?-
Mi sedetti sul ripiano dove c'erano i lavandini.
-Ma niente, Chri... Lascia perdere-
Non volevo che sapesse niente, né lei, né Michelle. Si sarebbero preoccupate inutilmente.
-Smettila, Calum quando mi ha chiamata era agitatissimo. Ha detto ''Aspettateci al Cosmo, Jan non sta molto bene-
Christie era piuttosto nervosa.
Stetti in silenzio, fissando le mie scarpe.
-Non me lo dici, eh... Bene, me lo dirà Calum- Disse lei per poi uscire dal bagno sbattendo la porta.
CHRISTIE'S POV
Tornai in sala correndo.
Cal era seduto al tavolo con i ragazzi e Michelle.
-Calum, cosa è successo a Janis?!- Dissi scuotendogli la spalla.
Lui guardò Ashton e Luke, poi abbassò lo sguardo.
-Janis non me lo vuole dire- Dissi poi tranquillizzandomi e sedendomi.
-C'era questo ragazzo che dava fastidio a Janis in un parcheggio- Disse Calum.
Non capì.
-Dava fastidio?- Ripetei.
-Non direi proprio, stava cercando di fare ''quella cosa...''- Disse Luke gesticolando.
-La voleva violentare- Disse Ashton fissando il vuoto.
-ASHTON!- Dissero in coro Luke e Calum.
Michelle aveva un mano sugli occhi e respirava rumorosamente.
I ragazzi guardavano il vuoto e Michael non aveva spicciato parola ma aveva solo la bocca semichiusa.
-Perchè non me l'ha detto...?- Sussarrai.
-Cerca di capire, cazzo Christie! C'è questo coglione che cerca di stuprare Janis e lei deve venirlo a dire a noi? E' già bello che c'erano i ragazzi che l'hanno aiutata!!- Urlò come un matta Michelle che poi sparì in bagno.
Eh?
Ashton scosse la testa guardandomi male.
Doppio ''Eh?''.
MICHELLE'S POV
Spalancai la porta del bagno e trovai Jan seduta sul ripiano dei lavandini.
Corsi ad abbracciarla.
-Jan, Christie ha obbligato i ragazzi a dirlo... Mi dispiace così tanto-
Lei scosse la testa storcendo le labbra, si staccò dall'abbraccio.
-Stai tranquilla, menomale che non è successo niente.... Grazie ai ragazzi-
Mi sedetti un po' lì con lei e parlammo del più e del meno.
Le feci dimenticare l'accaduto di prima, le feci parlare di tutto.
-Ma poi, Taylor Lautner, perchè non viene a fare un giro al nostro college? Cioè, lo sistemo io- Disse ridendo lei.
Io risi, ormai erano 20 minuti che parlavamo, tanto non entrava mai nessuno in bagno.
-Lo prenderei prima di te- Urlai, anch'io ridendo.
Dopo decidemmo di tornare in sala.
Christie teneva lo sguardo basso e non spiccicò parola.
Janis si sedette tra me e Calum.
-Stai meglio?- Domandò Luke.
Janis annuì tenendo lo guardo sulla sua bibita fredda.
-Ti riportiamo a casa?- Disse ancora Luke.
-No- Rispose freddamente Jan.
-Jan, capisci che non puoi assolutamente tornare a casa in questo stato?- Luke si alterò leggermente.
-Perchè? In che stato sono?- Disse con un tono di sfida misto disprezzo lei.
Alzò lo sguardo che portava ancora più disprezzante e buttò non delicatamente la cannuccia nel bicchiere.
Luke sembrava sorpreso dalla sua reazione.
-Beh, quello stronzo ha cercato di vio...-
-NON.LO.DIRE- Scandì mettendosi le mani tra i capelli.
Luke sospirò rumorosamente.
-Non puoi fare finta di niente- Sputò il ragazzo.
-Smettila , Luke! Insomma non è successo niente! Non devi per forza ricordarle tutto!- Christie urlò e l'attenzione delle altre persone presenti in sala, che era già su Jan, si spostò sull'altra biondina.
Forse per un ragazzo la tematica era meno delicata che per una donna.
Perchè Jan non era una ragazza, era una donna.
Janis guardò per un attimo Christie.
Poi si alzò in piedi e biascicò un 'ciao' generale.
JANIS' POV
Ero uscita dal retro. Mi accesi una sigaretta, sentivo freddo.
Mi strinsi nei miei vestiti. Sbuffai per poi fare qualche tiro.
Michelle era stata troppo buona con me oggi, mi aveva fatto dimenticare dell'accaduto.
Luke no. Ok, lui e i ragazzi mi hanno 'salvata', se si può dire.
-Dovresti smetterla di fumare-
Con un balzò mi girai verso la persona che aveva parlato.
-Vattene- Sussurrai
-No- Disse fermamente Luke.
-Basta, non riesco neanche più a guardarti negli occhi. Mi hai baciata-
Quelle parole mi torturavano, quando le dicevo.
-Non credo di baciare poi così male- Lui tentò, invano, di scherzare.
-Non è quello il punto!- Urlai.
Spensi la sigaretta, buttandola a terra.
Mi misi una mano sulla nuca.
-Janis, RAGIONA- Scandì lui.
Sbuffai e m'incamminai verso casa.
Mandai un sms a Christie e Michelle, dove dicevo che stavo andando a casa.
Entrai in casa.
Le luci erano spente ma avevo la strana sensazione che qualcuno mi stesse osservando.
Rabbrividii.
-Mamma? Alice?- Sussurrai.
Niente.
-Stepan?- Alzai la voce.
Ma un'altra figura che accese la luce, Rachel.
-Janis, mi hai fatta dannare- Disse mettendosi una mano in fronte.
-Non hai visto quante volte ti ho chiamata?!- Continuò.
Guardai il cellulare e , in effetti, c'erano 17 chiamate di Rachel.
-E' tardissimo, pensavo che ti fosse successo qualcosa e in più sono sola in casa perchè Stepan dorme da un amichetto, mamma e nonna sono ad una specie di ritrovo delle pettegole in un albergo un po' lontano da qui-
Alzai un sopracciglio.
-TU.PREOCCUPATA.PER.ME?- Scandii
Lei annuì.
-Janis, abbiamo iniziato male. Io ho iniziato male-
Disse mordendosi le labbra con fare preoccupato.
Annuii.
Del tutto inaspettatamente, Rachel mi si lanciò addosso e mi strinse in un abbraccio.
-Scusami- Sussurrò al mio orecchio.
Io la abbracciai titubante.
-Ti chiedo anch'io scusa- Dissi.
-Lo so che per te è strano credermi ma... Provaci- Disse Rachel
Ci staccammo e accennai un lieve sorriso.

RACHEL'S POV
Eravamo a letto da circa 2 ore quando sentii un urlo spezzato provenire dal letto di Janis.
Mi alzai e corsi verso camera sua.
Stava ancora urlando e si contorceva come se qualcosa le stesse mangiando lo stomaco.
La scossi leggermente.
-Jan, Jan, è un incubo... Va tutto bene- Dissi con fare calmo, scandendo l'ultima frase.
Lei aprì gli occhi, respirando pesantemente.
-Luke...- Sussurrò chiudendo gli occhi.
Aveva fatto un incubo su Luke.
-Grazie per avermi svegliata- Continuò, riferendosi a me.
-Stai tranquilla, torno subito-
Uscii per un attimo dalla stanza e presi il telefono.
Digitai il numero di Luke.
-Chi cazzo sei e cosa cazzo vuoi a quest'ora?- Disse il ragazzo con la voce impastata dal sonno.
-Sono Rachel, fammi parlare. Janis sta male, ha bisogno di te-
Poi chiusi la comunicazione..
Tornai da lei e le feci bere un bicchiere d'acqua con del limone.
-Dove sei stata?- Disse chiudendo gli occhi.
-...ho fatto una cosa IMPORTANTE...- Lei gli riaprì di scatto- Ma stai tranquilla- Continuai a parlare sorridendo.
Un attimo dopo Luke suonò il campanello e gli aprii. Li raccontai dell'accaduto.
-Va' subito da lei- Biascicai guardandolo.
Misi la testa nella camera di Janis e dissi un ''vi lascio soli''
JANIS' POV
Non capii l'ultima frase di Rachel, ma dopo sì perchè entrò Luke.
Mi coprii gli occhi con il palmo della mano.
-Jan, cosa è successo?- Domandò chinandosi al mio letto.
Scossi velocemente la testa.
-Ma niente, ho avuto un incubo...-
-Ma perchè urlavi così tanto?- Domandò ancora più alterato.
Mi sollevai e bevvi ancora un po' d'acqua al limone.
-Perchè l'incubo era su di te, ho sognato che ti avrei perso-
Le parole mi morirono in gola.
Luke sgranò gli occhi.
-Sì, è inutile che fai quell'espressione. Non sopporto starti lontano-
Sussurrai.
Lui mi prese il viso e mi baciò. Lentamente e dolcemente. Fu del tutto inaspettato ma ero stanca e stremata.
Sentivo un'energia particolare risvegliarsi in me.
Sentivo che quel ragazzo stava riempiendo una parte vuota del mio cuore


BITCH'S NOTES
Ciao bellezze!
Come va?
Volevo solo dirvi che io sabato 28 parto e fino al 5 luglio non potrò  aggiornare. 
Ok, passando ad altro. Stasera mi attende la cena di famiglia e domani una sessione di tortura con la ceretta.
Belle cose, vero?
Comunque, il secondo bacio! Allora, cosa vi sembra questo capitolo? Gli atteggiamenti dei personaggi? Scrivetelo in una recensione, se vi va.
RINGRAZIO LE RAGAZZE CHE LEGGONO E METTONO NEI PREFEITI/RICORDATI/SEGUITI, CHI RECENSISCE, LE MIE LETTRICI SILENZIOSE, NANEK CHE MI HA FATTO IL BANNER, LE MIE SOSTENITRICI E TUTTE VOI!
Qui vi lascio altri miei account:
Youtube           ♥               Polyvore

Alla prossima!!
XXX Aly ♥

 

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Capitolo 13
*** Cap 12 : Love Drunk ***


FREEDOM

 

 

 

''I feel loved when I see your face
But all these scars, I can't replace
Shock me high
Hit me hard, and I don't know what you say

You never brought me flowers
Never helped me in my darkest hours
And you left it so late that my heart feels nothing''

Little Mix- Towers

 



 

 

 

Cap 12 : Love Drunk

 

Luke cercava ancora le mie labbra ma lo spinsi via.

-Ma che diavolo fai?- Sussurrai.

-Scusa- Disse con un filo di voce.

Mi coprii il viso con le mani e mi misi le dita fra i capelli.

-E' tutto maledettamente sbagliato- Dissi strizzando gli occhi.

-E chi sei tu per dirlo?- Domandò il ragazzo che mi aveva appena baciata.

-La padrona del mio cuore- Non pensai a quelle parole.

Luke capì e si allontanò un poco.

-Luke, capisci che non sono il tuo giocattolino? Capisci che non puoi baciarmi perchè non sai dove affondare le labbra!?- Alzai un poco la voce.

Lui scosse la testa disprezzante.

-Janis, capisci che lo faccio perchè sono innamorato di te?-

Il sangue mi si gelò nelle vene, sentivo gli occhi che stavano per bagnarsi e le mani tremavano.

-Ma che dici...-Sussurrai.

-La verità- Scandì lui.

Chiusi gli occhi e ne scese una lacrima.

-Luke, vattene-Dissi seria.

Lui si mise violentemente le mani fra i capelli.

-NO!- Urlò- Almeno non finchè ammetterai i tuoi sentimenti per me!-

Strinsi fra le mani la coperta del mio letto, mi stavo innervosendo.

-Vattene- Ringhiai.

- Devi smetterla-Continuai

Si avvicinò lentamente a me e mi accarezzò una guancia.

-Quando ti bacio non provi niente?- Chiese in un sussurro.

Non sapevo rispondere e non risposi. Lui se ne accorse e fece un verso di disaprovazzione.

Lui si allontanò e uscì dalla mia stanza, poco dopo sentii che Luke uscì anche dalla porta principale... Sbattendola forte.

Provavo un misto di rabbia, tristezza, schifo, disprezzo.

Avevo voglia di urlare.

Rachel entrò.

-Allora?- Disse cautamente.

-Rachel che devo dire?-

Lei scosse la testa fissando le mie mani, che stringevano ancora il tessuto della coperta.

-Vado a dormire, se non ti senti bene chiamami- Mi disse per poi stringermi a sé.

Annuì.

-Grazie e buonanotte- Dissi.

-Notte- Rispose uscendo.

Mi girai e rigirai nel letto per trovare qualcosa di logico fra il più totale niente.

Andare al Cosmo con Michelle e Christie mi aveva fatta un po' liberare dai miei pensieri.

Andammo a ordinare 3 Long Island.

Sedute al tavolo parlavamo del più e del meno.

-Dovremmo uscire più spesso- Disse Christie mentre mescolava il liquido del suo bicchiere con una cannuccia.

Annuii.

-Odio questo cocktail- Biascicò Michelle.

-Allora perchè l'hai preso?- Domandai palesemente.

-Perchè non l'avevo mai provato- Rispose imbarazzata.

Alzai un sopracciglio.

-Cioè, tu ti fai di canne...- Incominciò Chri.

-PER LA CRONACA NON MI FACCIO DI CANNE- Scandì lei.

Risi e portai lo sguardo sul resto della sala.

C'era una varietà di ragazze abbastanza troie che pensano di non esserlo, ragazzi puttanieri convinti, le ragazze che vengono trascinate a locali dalle loro migliori amiche, le ragazzine che fanno finta di essere ubriache fradicie eccetera.

-Ragazze, io esco a fumarmi una sigaretta- Dissi.

Uscii dall'uscita sul retro.

Appena misi un piede fuori il mio sguardo andò a finire su un ragazzo ubriaco seduto per terra.

-Luke?- Dissi.

Mi abbassai alla sua altezza e lo fissai.

-Janis, vieni qui- Mi prese le spalle e mi strinse a se.

-Dio!- Mi staccai- Puzzi di alcool in una maniera assurda! Ma cosa ti sei bevuto?!-

Fece una risata nervosa e lo aiutai ad alzarsi.

-Adesso vieni a casa con me-

Presi il telefono e mandai un sms a Stepan.

''Ci sei solo tu a casa?'' inviato

''No, c'è anche la nonna'' Risposta

Sbuffai e lo chiamai.

-Stepan, un mio AMICO è ubriaco. Come faccio?-

Mi venne l'allettante idea di salire dalla finestra ma Luke si sarebbe ammazzato.

Stepan stava riflettendo, sentivo il suo respiro pesante.

-Io la distraggo e chiudo la porta della cucina. Rimango online in WhatsApp e mandami un sms quando sei davanti a casa-

Non mi lasciò il tempo di rispondere e chiuse la comunicazione.

Poi mandai un sms a Christie con scritto :

''Scusate, non mi sento bene.... Vado a casa, non preoccupatevi per me. Mi ha portato a casa una mia amica''

Misi in tasca il telefono.

Sentii qualcosa di stranamente caldo sui glutei.

-NON.TOCCARMI.IL.CULO.- Scandii mentre lui toglieva la mano ridendo.

-Dov'è la tua macchina?- Domandai.

Lui scosse la testa.

-Mi ha portato Calum che adesso si sta scopando una-

Sentii uno scrollo di nervi percorrermi la schiena.

-Tu aspetta qui- Lo lasciai appoggiato alla macchina mentre entrai di nuovo nel locale, verso i bagni.

-CALUM HOOD ESCI SUBITO. LUKE E' UBRIACO E DEVO PORTARLO A CASA-

Urlai verso il bagno da dove provenivano QUEI RUMORI.

-Eddai, sono una attimo Jan- Urlò lui dall'interno.

-APRO LA PORTA, NON ME NE FREGA UN CAZZO SE SEI NUDO E STAI FACENDO PORCATE- Risposi sbraitando.

Dopo qualche secondo sentii delle lamentele e Calum uscì dal bagno allacciandosi i jeans.

Gli feci cenno di andare.

Uscimmo senza spiccicare parola e trovammo Luke seduto in parte alla macchina.

-Amico, sei fortunato che la tua amichetta ti vuole aiutare- Disse Calum mentre mi aiutava ad alzarlo.

Salimmo in macchina e Calum era alla guida.

Luke era nei posti dietro che straparlava di sesso .

-Dio mio, fermatelo!- Urlai ridendo.

Calum si unì alla risata.

-Perchè tu non l'hai mai sentito parlare di sesso da ubriaco, dopo aver fatto sesso-

Scossi la testa contrariata.

Arrivammo a casa, mandai l'sms a Stepan.

-Grazie Cal- Dissi.

Mi avvicinai per stampargli un bacio sulla guancia ma ci fermammo, lo guardai dritto negli occhi. Stava per avvicinarsi alle mie labbra.

Lo fermai prendendolo per il viso dolcemente.

-No, è meglio di no- Sussurrai.

Lui annuì.

-Scusami- Sussurrò

Scossi la testa e presi Luke sottobraccio.

-Ciao- Sussurrai, lui disse la stessa cosa.

Entrai in casa e intravedi Stepan che parlava con enfasi alla nonna in cucina.

-Sta' zitto- Dissi a Luke.

Lo trascinai fino in camera mia e lo feci stendere sul letto.

Mi faceva quasi tenerezza.

-Ti prendo dell'acqua con del limone, stai fermo-

Uscii dalla camera e chiusi la porta a chiave.

Entrai in cucina.

-Salve- Dissi per poi prendere la bottiglia d'acqua.

-Ciao nipotina- Disse Alice.

-Janis- Disse Stepan.

Misi in limone nell'acqua e lasciai la cucina.

Salii velocemente le scale ed entrai nella mia stanza.

Luke era sdraiato a pancia in giù e diceva cose come ''le angurie sono innamorate del mio culo, perchè io ho il culo più bello di Jennifer Lopez''

-Luke bevi questo- Gli porsi la bevanda, lui la guardò storto e arricciò il naso.

Mi fece ridere.

Bevve un po' e tirò fuori la lingua.

-Domani ti prendo l'aspirina-

Lui annuì e poggiò il bicchiere sul comodino.

Mi sedetti per terra con la schiena che aderiva perfettamente al letto.

Dopo sentii una mano tastare sulla mia testa.

-Janjanjanjanjan dove dormi?-

Mi chiese.

-Dormo qui- Indicai il mio posto.

-No, dormi con me-

Scossi la testa.

-Non dormirò con te, Luke Hemmings- Risi nel dirlo.

-Poi in questa camera c'è anche mio cugino... E sei ubriaco- Continuai.

Ebbene sì, Luke Hemmings mi aveva convinta.

Avevo convinto Stepan a dormire nel letto degli ospiti nella camera di fronte alla mia.

Mi stavo preparando per la notte, mi lavai i denti , lavai la faccia ecc.

Indossai una canottiera e i pantaloncini da basket, che usavo come pigiama.

Mi guardai allo specchio.

-L'apoteosi dell'anti-sexy- Sussurrai.

Aprii la porta e mi diressi al letto.

-Tu, Luke Hemmings, prometti di non provare minimamente a toccarmi-

Fece un verso che non so associare.

Esitante, mi sdraiai al suo fianco. Iniziai a diventare nervosa quando sentii il suo braccio intorno alla mia vita, ma infondo era ubriaco.

Sentivo il suo respiro solleticarmi il collo.

Un brivido mi percorse la schiena.

Non sarei riuscita a dormire facilmente.

Mi alzai col busto.

-Luke, ti prego- Sussurrai nell'oscurità.

-Non vuoi un po' divertirti?- Chiese tastando in giro per trovare un mio braccio.

-Capisci che sei ubriaco? Non posso... - Stavo per continuare la frase ma me ne pentii.

La notte procedette tranquilla con qualche dialogo senza senso di Luke in cui parlava del culo di Jennifer Lopez.

Domenica mattina.

Luke si svegliò con un forte mal di testa e nausea e gli feci prendere un'aspirina.

Erano circa le 7:30 e stavamo parlando. Lui era sdraiato sul letto, io era seduta sul bordo.

-Abbiamo dormito insieme?- Chiese rigirandosi il bicchiere in mano.

Annuii.

-E non ti ho toccata, vero?-Domandò spostando lo sguardo su di me.

Scossi la testa.

-Dovresti chiamare tua madre- Dissi indicando il cellulare posato sul comodino.

-Pff, tanto per lei più sto fuori casa più è meglio-

Alzai un sopracciglio.

-Uffa, sì Janis, la chiamerò- Mi fece ridere.

Dopo il suo braccio si mosse e prese tra le mani una mia ciocca di capelli.

La rigirò e io sussultai. Gli presi la mano e la feci togliere dai miei capelli.

Lui fece un sorrisetto sghembo e con uno strattone mi attirò a sé.

-Tanto lo so che ti piaccio- Rise guardandomi dritta negli occhi.

-Come fai a saperlo?- Gli soffiai sulle labbra.

Avevo paura della sua risposta.

-Non sono stupido. So che quando sei con me sei nervosa, si vede. Mi cerchi...Insomma, mi vuoi-

L'ultima frase mi fece rabbrividire, lui teneva tra le mani stretta la mia maglietta e questo mi rendeva ancora più agitata.

Gli presi le mani e le tolsi dalla mia maglietta.

Avevo capito tutto



BITCH'S NOTES
Ciao tesori!
Come va? Ah. cioè... HAPPY BIRTHDAY ASHTON !!!♥♥
Allora, so che avrei dobuto aggiornare sabato o domenica ma il pc non andava.
E so anche che l'80% di voi sta guardando il 'Coca Cola Summer Festival'. Dio, che voglia di Coca Cola.
Comunque parliamo del capitlo... Jan si è accorta di qualcosa... Bah, di cosa?
Luke ubriaco è stato difficile da descrivere, lo ammetto. AHAHAH  * so che oggi sono simpatica come una piaga nel culo *
Ah, comunque... Oggi ho scritto un prologo di una storia che FORSE pubblicherò ma in ogni caso vi avviserò.
RINGRAZIO CHI HA MESSO LA STORIA TRA PREFERITE/SEGUITE/RICORDATE, CHI RECENSISCE, LE LETTRICI SILEZIOSE, NANEK, CHI MI MANDA MESSAGGI PRIVATI E TUTTE VOI.
Se volete lasciate una recensione così capirò cosa vi è piaciuto del cpaitolo e cosa devo sistemare
Siete importantissime ♥
Ci vediamo al prossimo capitolo
XXX Aly ♥

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Capitolo 14
*** Cap 13 : Glory and Gore go hand in hand ***


FREEDOM

Cap 13 : Glory and Gore go hand in hand


 

''Let it be, let it be, let it be, let it be

Whisper words of wisdom, let it be

And when the broken harted people

living in the world agree

There will be an answer, let it be

For though they may be parted''

Let it Be- Beatles


 

Lunedì

Il bacio di Luke mi aveva fatto capire tante cose.

Nella lezione di storia, durante l'interrogazione a Norma, ero distratta. Avevo impresso le labbra di Luke labbra sulle mie.

-Cooper? Vuole ripetermi quello che ha detto la signorina qui presente interrogata?- Squittì la Blanco.

In realtà non sapevo neanche su cosa stava interrogando. Cercai di buttare l'occhio sul libro, che avevo chiuso. Cercai lo sguardo di Calum, che però si stava limando le unghie con la lama di un temperino.

-Prof mi sento male- Dissi, naturalmente ero credibile quanto un baleno (?) in piena erezione.

-Come?- Domandò lei aggrottando le sopracciglia.

-Devo andare al bagno- Chiesi tenendomi la pancia come una ragazza incinta.

Lei annuì con finto fare disperato e mi alzai. Oltrepassai 2 corridoi per arrivare al cesso.

Mi guardai allo specchio e capii che dovevo subito parlare con quel ragazzo.

Con quel dannato biondo che mi stava facendo scoppiare la testa.

Aspettai 10 minuti e suonò la campanella dell'intervallo.

Uscii dal bagno e mandai un sms alle ragazze ''non posso venire con voi oggi''

Trovai Luke che fissava nel vuoto appoggiato al calorifero in corridoio.

Mi avvicinai titubante.

-Ciao bella- Disse accarezzandomi una guancia.

Sorrisi imbarazzata.

-Come stai?- chiese arrotolandosi una ciocca dei miei capelli fra le dita.

-Un po' stanca- Affermai sbuffando.

Lui fece un sorriso divertito squadrandomi dalla testa ai piedi.

-Oggi devo parlarti, è importante- Ammisi abbassando lo sguardo.

Lui annuì.

Mi provocava imbarazzo parlare con Luke. Il mio migliore amico che mi aveva baciata.

Passeggiamo per il cortile della scuola, sotto gli occhi di molti studenti.

-Stai meglio?- Interruppi il silenzio.

Lui fece un sorriso sghembo guardandomi, poi ricominciò a fissare il vuoto.

-Sì...- Affermò ridendo.

Sbuffai divertita fermandolo.

-Sei incredibile! Ti ubriachi e io devo portarti a casa mia, di notte. In più mio cugino stava tenendo mia nonna occupata in cucina perchè se le avessi detto che avrei dormito con te non mi avrebbe parlato per tre mesi!!!- Urlai mentre che ridevo, attirando lo sguardo di qualche studente.

Pranzare con un maniaco che ti fissa non è bello. Non è bello perchè era una delle poche volte che mangiavo in mensa e perchè Gabriel sembra un maniaco.

-Michelle alza il gomito- Biascicai mente masticavo il boccone di insalata.

Michy sbuffò. Era la cinquantesima volta che la facevo spostare.

-Calum mettiti di profilo- Dissi mente bevevo un sorso d'acqua.

Ora immaginatevi: Luke, Ash, Cal, Michael, Christie e Michy sembravano delle aragoste.

-Adesso mi sono rotto il cazzo- Disse Luke alzandosi.

Aggrottai le sopracciglia quando vidi che si avvicinava a Gabriel.

Gli prese il colletto della camicia e lo alzò con una mano. Gabriel lo fissava impaurito come non mai.

-Smettila di fissarla sennò ti riempio di botte- Sputò attirando gli sguardi dei tavoli vicini.

Subito il ragazzo, spaventato, si alzò e cambiò tavolo.

Luke tornò sedersi, soddisfatto.

-Grazie...- Mormorai. Lui fece un sorriso ironico ( che poi è ovvio che un sorriso è ironico. O no? No )

Ashton diede una gomitata a Michael che lo guardò alzando un sopracciglio.

Ash sussurrò un ''Muovi il culo, coglione'' allora Mickey si schiarì la voce.

Michelle lasciò perdere la patatina fredda che aveva in mano e la buttò nel ketchup.

-Michelle, dovrei parlarti-

Lei, da cazzuta che era, lo incitò a parlare.

-Non, qui-

Lei sgranò gli occhi , scocciata. Mi scappò un risolino e lei mi fulminò con lo sguardo.

-Dai, va' da Michael...!- Disse malizioso Calum.

-Se non la smetti ti strappo le palle a forza di sprangate- Biascicò Michelle mentre si alzava.

Calum la guardò male e la seguì con lo sguardo fino a quando non uscì dalla mensa con Mickey.

MICHELLE'S POV

Quel ragazzo mi irritava, lo prenderei a sberle.

-Michelle, volevo chiederti se domani sera ti va di uscire... con me? Sì, con me- Chiese di botto.

Mi sarebbe piaciuto uscire con il ranocchio ma non potevo perchè dovevo andare al Cosmo.

-Mickey non è che potremmo uscire un altro giorno?-

Chiesi torturandomi le mani.

-Ok, stasera sono davanti a casa tua alle 22-

Non mi lasciò neanche dire 'merda' , o qualunque altra cosa,ed era già piombato in mensa, lo seguii sospirando.

JANIS' POV

-Calum, non pensare certe porcherie!!!!!! Non intendevo quello, Cristo santo!- Urlai in preda alle risate.

-JANIS COOPER VUOLE FARE SESSO CON IL SOTTOSCRITTO!!!!!!- Sbraitò Calum.

Tutti gli studenti, compresa la cuoca, si girarono verso di lui. Alcuni mi guardarono malissimo , altri risero, altri si limitarono a un ''morto di figa'' verso Cal che non ci badò molto.

Gli lanciai una patatina nell'occhio e uno spaghetto in faccia.

-Stai zitto zoofilo necrofilo ninfomane pervertito!!!!- Urlai.

Christie si stava trattenendo dalle risate. '' Ok, io e lei ridiamo come delle foche asmatiche drogate''

Ashton e Luke si tenevano la pancia dal ridere.

-Che succede?- Chiese Michelle che nel frattempo era tornata sorridente.

-Calum e Janis devono fare il progetto di scienze insieme e se ne sono dimenticati- Fu Ashton a parlare, che si interruppe parecchie volte a cause delle risate incessanti di Cal, me e Luke- Allora Calum ha detto 'è per domani, oggi pomeriggio vediamo cosa fare' e Janis ha detto... AHAHAHA ha detto 'ok, facciamolo a casa mia'-

Michelle roteò gli occhi al cielo divertita.

-Immauturi- Borbottò.

Christie si tratteneva a stento le risate. Michael accennò un sorriso.

-Signorina, mi deve spiegare molte cose- Sussurrai all'orecchio di Michelle.

Intanto Michael aveva uno sguardo sereno la stava fissando.

Dentro di me c'era una cosa del genere '' cuoricini e farfalle rosa ALLELUIA MICHELLE ESCE CON QUALCUNO ''

MICHELLE'S POV

Sapevo che Jan s'era accorta.

Christie diceva che Janis non sapeva osservare, ma lo sapeva fare eccome.

Lei catturava ogni sguardo, ogni mossa, ogni situazione e stampava tutto nella mente.

Era cieca nell'ambito dell'amore.

Non sapeva di essere amata e, soprattutto, non sapeva di amare.

Pensava di essere una persona terribile, ma non lo era.

Non mi ero messa particolarmente in tiro; skinny jeans, maglioncino rosa cipria e ballerine.

Mi cotonai leggermente i capelli e ci misi un cerchietto rosa in ecopelle con delle piccole borchiette.

Erano le 22 spaccate e Michael non si faceva vedere, non era da lui visto che non era il tipo da ritardi.

Mandai un sms a Michael con un semplice ''dove sei?''

Passarono 5 minuti, poi 10, poi 30 e un ora.

Non vidi Michael quella sera.

Martedì

JANIS' POV

La notte di lunedì, alle 24:30 Michelle mi chiamò.

Diceva che Michael sarebbe dovuto passare a prenderla alle 22 ma non è mai venuto.

Una parte di me era preoccupata. Se gli fosse successo qualcosa?

Dall'altra parte ero arrabbiata perchè le aveva dato buca.

Mente che pensavo ad una soluzione logica ero in classe. La prof. stava spiegando e mi arrivò un sms.

''Michael non stava bene ieri sera'' di Michelle.

Lessi il messaggio in fretta, in modo da non farmi scoprire.

C'è qualcosa che puzza di bruciato. Ma dai! Tutti avrebbero chiamato e detto 'ehi, scusa non mi sento bene'.

-Cooper? E' distratta oggi-

Il sangue mi ribollii nelle vene. Echecazzo, è ovvio che sono distratta. Lo stracazzuto Greenculo le aveva dato buca.

-Sì-

La professoressa alzò un sopracciglio e tutti i ragazzi si voltarono verso di me.

-Vuole fare un giretto dal preside?-

La professoressa era diventata rossa di rabbia e picchiettava nervosamente le dita sulla cattedra.

Avrei voluto veramente sputarle in un occhio, ma tecnicamente non sarebbe stata una buona idea.

-Sempre meglio che stare qui, sembra di stare in un campo di concentramento-

Mi alzai e la professoressa stava ancora urlando qualcosa, ma poco me ne importava.

Uscii sbattendo la porta. I corridoi erano deserti, si sentivano solo le strisciate di piedi al piano inferiore.

Poi mi ricordai che avrei dovuto assolutamente parlare con Luke.

Sapevo che avrebbe avuto inglese alla prima ora, così mi avviai verso la sua classe.

Distava solo 3 corridoi, era l'ultima a destra.

Bussai e sentii un 'avanti' generale.

-Buongiorno, la supplente vuole parlare con Hemmings-

Il professore invitò Luke a seguirmi.

Uscimmo dalla classe e camminammo per un po'.

-Ma dov'è la supplente?- Chiese il genio della lampada magica.

-Non c'è nessuna supplente, cretino!- Sussurrai.

'Ah' Disse lui.

Sembrava un misto tra scocciato e incazzato col mondo.

-Ma cos'hai Lulù?- Gli chiesi.

-Smettila di chiamarmi con questo stracazzo di nome- Disse innervosito lui.

Strano, di solito avrebbe riso o comunque l'avrebbe preso come una battuta-

-Ma che ti prende?!- Sbottai innervosita.

Lui scosse la testa sospirando.

-Comunque dobbiamo vederci oggi- Dissi ad un tratto.

-Ok, vieni al parco alle 16:00-

Detto questo, il biondo, sparì e tornò nella sua classe.

Sospirai, non avevo neanche voglia di andare dal preside...

Ma alla fine ci andai.

15:30.

Stavo per morire di depressione.

Avevo guardato quello stupido tutorial di make up su Youtube e stavo cercando di tracciare una linea sottile di eyeliner.

-Mannaggia al culo di tu madre!!! RACHELLLLLLLLLLL!!! MI AIUTI A METTERE L'EYELINER??-

Subito dopo la bionda entrò in camera. Stava masticando uno di quei snack al cioccolato ultra calorici, ma anche se ne avrebbe mangiati 100 sarebbe rimasta in forma.

Sì, perchè lei mangiava come peppa pig e non ingrassava.

Prese in mano l'aggeggio di morte e iniziò a farmi una riga. Alla fine dal lavoro riconobbi che era una linea divina.

-Grazie!!!- Urlai.

Lei sorrise e sparì a vedere 'Gossip Girl'.

Mi vestii in modo molto sciallo: jeans neri, camicia rossa a quadri aperta sopra ad una maglia con scritto ''DOPE''.

Ero nervosa, non sapevo cosa sarebbe successo. Dentro di me c'era una specie di uragano, avevo mal di stomaco.

Mi ero promessa che non avrei fumato quel pomeriggio, dovevo smettere prima o poi.

Ad un quarto alle quattro uscii di casa.

M'incamminai verso il parco mentre ascoltavo 'War of Change' dei Thousand Foot Krutch.

Non faceva molto caldo quel pomeriggio, ma sembrava che sotto le ascelle avessi le cascate del Niagara. Menomale che mi ero fatta la doccia.

Attraversai la strada che conduceva al parco. Vidi su una panchina il biondo che smanettava con cellulare.

Mi avvicinai a lui e mi sedetti in parte.

-Ciao Luke- Dissi.

Lui mise il telefono in tasca, mi guardò e sorrise.

-Ciao Janis. Prima che tu inizi a parlare voglio dirti che mi dispiace di averti trattata male oggi, ero solo un po' preoccupato per Michael...-

Aspetta. Preoccupato per lui?

-In che senso 'preoccupato per Michael'?-

Lui sbuffò alla mia domanda e si chiuse la felpa nera che indossava.

-Nel senso che non si è presentato all'appuntamento con Michelle e non è venuto a scuola. Per di più non risponde a sms e chiamate-

Mhh... Strano. Michael era una i quelle persone che non si scomodava spesso a rispondere alle chiamate ma agli sms rispondeva sempre.

-Comunque... Perchè mi hai fatto venire qui oggi?- Domandò il biondo.

Ecco.

Iniziai a sudare. Sentii dei brividi sulla schiena, come mille formichine che ci camminavano sopra.

Mi venne l'allettante idea di scappare o di mentire.

-Jan?- Chiese.

Sì, mi ero bloccata. Ero sicura che in quel momento ero rossa.

-Non so come iniziare qualcosa di logico- Dissi. Mi grattai la fronte e poi incastrai i miei occhi nei suoi- Non sarà il solito discorso 'Non sono brava con le parole' che si vede nei film. Ma è così per me. Cioè, so cosa devo dire ma... Oddio. -

Intanto lui si sforzava di trarre un senso da tutto quello che avevo detto.

-Ok, sarò breve : non ho mai detto 'ti amo' ad un ragazzo. Tu sei il primo-

BITCH'S NOTES
Salve bellezze!
Come state? Scusate per il ritardo... PERO' C'E' UNA SORPRESA!
Allora, ho iniziato una nuova storia che PUBBLICHERO', totalmente diversa da FREEDOM. L'ho strutturata meglio e so come strutturarla per tutta la durata della storia. Nel senso, so cosa devo inserire o togliere. Comunque, ho già il banner che ho chiesto di fare ad una mia amica che è iscritta qui. In realtà sono capace di fare i banner ma lei fa dei banner che CAZZO sono delle bombe! Cioè, sono bellissimi... INCREDIBILI. Se lei vorrà pubblicità vi metterò i suoi vari link.
Anyway, come vi sembra questo capitolo? Vi piace? Eh? Eh? E Janis? La tontolona ci è arrivata finalmente.
Scrivetemi le vostre impressioni in una recensione, se volete.
RINGRAZIO TUTTE LE RAGAZZE CHE RECENSISCONO, CHE LEGGONO, QUELLE CHE METTONO LA STORIA TRA PREFERITE/SEGUITE/RICORDATE/, RINGRAZIO CHI MI SOSTIENE, CHI MI DA' QUALCHE CONSIGLIO E TUTTE VOI!
Ah, ho rinnovato mia pagina di efp. Da demenziale è diventata da depressa, se volete farci un salto. Vi avverto, però. Sedevi mentre che la leggete, perchè è talmente da filosofica hippie depressa che se svenite vi ho avvertite.
AL PROSSIMO CAPITOLO!
XXX Aly ♥

 

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Capitolo 15
*** Cap 14 : Bad dreams, Bad days ***


Freedom

Cap 14: Bad dreams, bad day.

It's been the longest winter without you
I didn't know where to turn to
See somehow I can't forget you
After all that we've been through
...
Thought I couldn't live without you
It's going to hurt when it heals too
(It'll All get better in time)
Even though I really love you
I'm gonna smile because I deserve too
(It'll all get better in time)''
Leona Lewis- Better in Time







 

 


 

(POTRESTE LEGGERE LE NOTE IN FONDO? PLEASE)
PS: IN QUESTO CAPITOLO CI SONO SCENE DI 'SESSO' SE SI PUO' CHIAMARE COSI'. VISTO CHE NON SONO UN'ESPERTA DI POSIZIONI E ROBE VARIE, SCUSATEMI.

-E tutto questo per dirti che mi sono innamorata di te-

Tremavo, perchè avevo paura. Avevo paura di essere ridicola, di essere stata presa in giro.

-Aspettavo questo momento- Disse il biondo di fronte a me.

Fece un sorriso sghembo e prese tra le mani una ciocca dei miei capelli.

-Alla fine sei riuscita a dirmi che mi ami- Le parole gli morirono in gola.

I suoi occhi diventarono lucidi, non capii perchè. Per evitare che succedesse qualcosa di spiacevole, gli presi tra le mani il viso e lo baciai.

Lui ricambiò subito. Sentivo il suo sapore di tabacco misto al sapore metallico del piercing.

Mi morse e mi succhiò il labbro inferiore e mi feci scappare un gemito.

Mi chiese l'accesso e glielo diedi. Subito la sua lingua andò a cercare la mia, si cercarono e s'intrecciarono.

Quando ci staccammo, riprendemmo fiato.

Quel pomeriggio andai a casa di Michael.

Da fuori, casa Clifford, era una bella casa. Suoi toni del panna e molto luminosa.

Suonai il campanello.

Subito, una donna mi aprii la porta.

-Cerchi qualcuno?- Chiese accennando un sorriso.

-Emh... sì. Sono Janis, un'amica di Michael.- Riposi titubante, mettendomi una mano sulla nuca e abbassando lo sguardo.

Lei mi fece entrare.

-Michael è di sopra, terza porta a sinistra- Mi disse asciugandosi le mani in un grembiule che indossava.

Mormorai un grazie e salì.

Il corridoio del piano di sopra era abbastanza stretto.

C'erano dei quadri appesi.

C'era una donna e un uomo sull'altare, un tramonto al mare, un bambino che assomigliava vagamente a Michael.

Le parti erano grigie e, per terra, c'era un tappeto rosso persiano.

Dalla seconda porta a sinistra si potevano captare le note di una chitarra, quindi mi feci coraggio e bussai.

-Mamma, ti ho detto di no! Voglio stare da solo- Mormorò lui, producendo un' orribile nota sbagliata.

-In realtà sono Janis e devo parlarti-

Lui stava per controbattere ma entrai.

Subito rimasi tipo 'wow' a vedere camera sua.

I muri avevano qualche murales e c'erano le locandine di concerti di 'All time low', 'Green Day', 'Good Charlotte' , 'Sex Pistols', 'Blink182' e molti altri.

C'era una scrivania nera con un pc sommersa da fogli, da cui potevo scorgere delle note.

Per terra c'erano accartocciati dei fogli.

-Michael, non sono venuta per rimproverarti... Voglio sono capire perchè hai dato buca a Michelle-

Lui mollò la chitarra e la posò a terra, mi fece sedere sul letto in parte a lui.

-La verità? Mi stavo cagando in mano dall'agitazione- Disse distogliendo lo sguardo.

Sbuffai, avevo sentito troppe volte quella frase... Beh, con Stepan, con Michelle, con Christie e con tutti i miei ex amici maschi di Detroit.

Era une delle poche volte, dall'arrivo di Luke nella mia vita, che mi sentivo veramente serena. Ridere con Michael non era una cosa da tutti i giorni.

-Michelle è una 'alla buona', tu devi stare solo più tranquillo. Pensi che lei non sia stata nervosa? Lo era, te lo assicuro- Sospirai gettando lo sguardo per terra.

Passammo il pomeriggio a parlare di musica, fondamentalmente. Alle 19 tornai a casa e, dopo cena, andai a dormire.

Una settimana dopo.

LUKE'S POV

E stare lì, nel mio letto, con Janis era stranissimo.

La accarezzavo e la baciavo perchè sapevo che non sarebbe durata molto.

Sapevo anche che Janis era vergine. E io no, non lo ero di certo.

Non era una di quelle vergini che volevano scopare in uno squallido bagno della scuola perchè nessuno se le filava. Lei avrebbe aspettato il momento giusto, e sentivo che quello lo era.

Le presi il volto e la baciai con foga, lei aveva capito.

La misi sopra di me e sentivo che voleva farlo.

Le morsi il labbro con più forza ed emise un gemito.

-Sei sicura di essere pronta?- Le chiesi staccandomi.

Lei annuì e tornò a baciarmi. Scivolai fino all'orlo della sua maglia e gliela levai, la lanciai in terra. Stessa fine fece la mia, che fu levata da Janis, in modo un po' impacciato.

Feci scorrere le dita fino al bordo dei suoi jeans e slacciai i bottoni.

Lei se li sfilò senza guardarmi, era nervosa e si vedeva.

Li lanciò per terra. Fu la prima volta che vidi Janis seminuda, ed era bella.

Lei mi aiutò a slacciarmi i pantaloni e a togliermi i boxer. Le slacciai il reggiseno e le sfilai le mutandine. Tremava. Lo percepii dalla sua mano, che si posò sul mio petto.

La feci posizionare sotto di me, sussultò quando sentì la mia erezione.

Lei si mise una mano sulla fronte.

-Guarda che se non vuoi farlo... Io non ho fretta- Dissi.

-Luke per favore. Non rovinare questo momento- Disse chiudendo gli occhi.

Mi venne da sorridere, quando la vidi tutta contratta e nervosa.

-Rilassati- Le sussurrai.

Le lasciai una scia di baci umidi che partirono dal collo ed arrivarono alla pancia.

Qualche volta si fece scappare un gemito.

Entrai in lei con un gesto secco. Emise un gemito di dolore.

-Vai piano- Disse in un sussurro, chiudendo gli occhi.

-Più piano di così si muore- Dissi sorridendo.

Lei sospirò.

JANIS' POV

Stavo lì, stretta a Luke.

Ero nuda, del resto anche lui, ma senza imbarazzo. Ormai era successo, non ero pentita.

Era domenica mattina e la madre di Luke non c'era. Luke aveva fatto sgomberare la casa per noi due.

Lo osservavo. Aveva gli occhi chiusi e mi teneva stretta attraverso la coperta. Mi avvicinai per accarezzagli il viso.

-Sono sveglio- Disse senza aprire gli occhi, ma formando un sorriso sulle labbra.

Sorrisi. Quando la mia mano entrò a contatto con la sua guancia un brivido mi percorse la schiena.

Lui mi prese e mi caricò sopra di lui, sussultai. Misi la testa nell'incavo del suo collo e mi feci accarezzare la schiena.

-Janis io me ne devo andare- Mi disse prendendomi il viso.

Non capii e lo incitai a parlare. I suoi occhi diventarono umidi.

-Mia madre ha un tumore, dobbiamo andare a Zurigo per curarla e io devo andare con lei. Partiamo domani-

No, no, non adesso. Credevo stesse scherzando, ma quando notai che era serio sentii le lacrime scorrermi per le guance.

-Quanto starai lì?- Chiesi cercando di trattenere le lacrime.

Mi accarezzò il viso, asciugandomi una lacrima. Non riuscivo a realizzare tutto ciò. L'avevo preso per me, adesso l'ho perso.

-Non lo so- Disse.

-Tornerai?- Domandai.

Lì sapevo la risposta. Infatti lui non rispose, significava un 'no'.

Allora a quel punto lo baciai, cercandolo, vivendolo ogni singolo attimo.

-Ti amo- Mi disse con le lacrime agli occhi.

-Ti amo anch'io- Sussurrai piangendo.

A quel punto realizzai che sarebbe stato l'ultimo bacio, l'ultima volta che ci toccammo e l'ultimo 'ti amo'.

Mi rivesti e lo guardai prima di uscire.

-Spero che tua madre guarisca. Non dimenticarmi- Dissi piangendo.

Sbattei la porta di camera sua, corsi per le scale e uscii.

Pioveva pure, la pioggia si mischiava con le mie lacrime.

Corsi verso casa, incurante dei passanti che spingevo.

Aprii la porta di casa, realizzando che c'era solo Rachel che mangiava delle patatine sul divano.

-Ciao!- Disse sorridendo.

Lei, come tutta la mia famiglia, pensava che avessi passato la notte dalla ragazza delle ripetizioni di francese.

-Ciao- Dissi sedendomi per terra.

Mi misi le mani fra i capelli, abbassai la testa cercando di soffocare le lacrime.

-Ma che hai?- Si alzò e mi venne incontro.

Cercò di farmi sollevare la testa e vide le mie lacrime.

-Luke, parte. Se ne va e non lo rivedrò mai più- Sussurrai, non credendo alle mie stesse parole.

I suoi occhi si spensero, mi accarezzò una guancia.

-Io so che lo rivedrai ancora.-

Passammo il pomeriggio a parlare, lei cercò di ravvivarmi la giornata e Rachel riuscii anche a capire che avevo fatto sesso con Luke e ne uscii con un 'puzzi di sesso. Come una che l'ha fatto per tutta la notte, so che c'entra Luke'.

LUKE'S POV

Lunedì.

Ormai ero in aereo. Stavo guardando dal finestrino dell'aereo.

Volo Sidney-Zurigo. Andata, senza ritorno.

Janis mi aveva detto chiaramente nel suo ultimo sms di non provare mai più a chiamarla, farebbe solo più male.

Un ultimo sms, con un ultimo 'ti amo'.

E anch'io la amavo, volevo sentire il suo respiro sul mio ogni mattina, volevo baciarla ogni singolo istante.

Ma non potevo evitare le cure di mia madre, credo di non aver fatto un errore in quel senso... Ma di averlo fatto con Janis, se non le avrei detto di amarla, lei non avrebbe sofferto.

Involontariamente una lacrima rigò il mio viso, perchè, cazzo, non poteva finire così.

In più mia madre è ammalata di tumore, non poteva andare peggio.

E mi sento anche sporco, insensibile e orribile. Ho tolto la verginità a Janis per poi andarmene.

Muoio dentro, sapendo che non potrò mai più né vederla, né baciarla, né abbracciala e né fare l'amore con lei.

Muoio dentro, sapendo che si farà una famiglia, avrà dei figli e che non esisterò più per lei.

Credo che mi ricorderà come il ragazzo che le ha tolto la verginità, se mi ricorderà. Mi ricorderà squallido e poi il vuoto, il buio totale.

Credo che ricorderò Janis come la cosa più bella che mi sia mai capitata.

JANIS' POV

Avevo raccontato alle ragazze tutto, dalla notte passata alla sua partenza.

I ragazzi sapevano che Luke sarebbe partito.

Probabilmente, lì a Zurigo, si sposerà con una ragazza svizzera, procreerà bambini biondi e si dimenticherà di me.

So che non lo dimenticherò, so che sarà l'unico. So che non mi innamorerò di nessun altro, so che sarà solo lui nei miei ricordi, adesso e per sempre.

So che non riuscirò a superarlo, o almeno, non riuscirò a superarlo facilmente.

Spero di rincontrarlo un giorno...Magari sarà già sistemato in una famiglia, avrà un lavoro che riuscirà a mantenerlo. Tornerà a casa ogni sera, bacerà sua moglie e i suoi bimbi.

Una settimana dopo.

Non ce la faccio.

Luke non c'è da solo una settimana e è come se mancasse da decenni.

Ho il suo viso stampato in mente, il suo bacio stampato sulle labbra e il suo tocco sul mio.

In una settimana Christie ha iniziato a frequentare un certo Adam.

Michelle, finalmente, è uscita con Michael. Volevo sostenerla, ma non ce l'ho fatta. Non è gelosia la mia, io ho un cazzo di vuoto.

Io sono innamorata di quel cazzo di biondo che mi ha fottuto il cervello.

Ero seduta sul mio letto, con Rachel in parte.

Piangevo, come tutta la settimana.

Lei mi accarezzava la schiena e non diceva niente. Stava zitta, sospirava. Sapeva che se avrebbe detto 'Tornerà', sarei scoppiata perchè avevo il presentimento che non sarebbe mai tornato.

-Janis, non puoi andare avanti così. Devi farti una vita, con o senza di lui. Non puoi piangere ogni giorno della tua vita, non puoi non mangiare tutti i giorni. Devi vivere-

Si staccò da me. La guardai, aveva ragione. Perfettamente ragione, ma dentro di me, vita o non vita, mancava sempre il cuore... Che mi aveva rubato Luke.

Giugno.

Finì l'anno scolastico. Tutti avevano dimenticato Luke, tranne me e i ragazzi.

Stavo seduta al bar con Calum di fronte.

-Tu come stai?- Disse sorseggiando la sua coca.

-Come dovrei stare secondo te?- Dissi amaramente puntando gli occhi sulle mie scarpe.

-So che stai male, ma capisci. Sua madre è ammalata di tumore- Disse Calum pungendomi con lo sguardo.

-CAZZO CALUM! So cosa è successo! Ma credi che sia facile per me? Credi che sia facile?- Alzai la voce, fissandolo.

-No- Sbottò.

-Ecco, fai bene- Biascicai alzandomi.

Tre anni dopo.

Sono Janis Gwen Cooper, ho vent'anni. Adesso sono le 16:47, è mercoledì 7 aprile 2017.

Lavoro in un negozio che vende prodotti di make up. Ho imparato a truccarmi, ho tinto i capelli di rosso.

I miei tacchi risuonano nel negozio pieno di gente, come del resto tutti i giorni. C'è molto baccano, non si sentirebbero comunque i miei tacchi.

-Janis- Sento una voce che mi chiama.

Mi giro e vedo Riley, una mia collega.

-C'è un ragazzo che vuole parlare con te- Continua, indicando un ragazzo molto alto di schiena.

Le faccio un cenno e mi avvicino al ragazzo.

-Mi hai chiamato?- Gli picchietto sulla spalla e lui si gira.

Rabbrividisco, quando vedo che assomiglia spaventosamente a... Luke.

-Ciao, mi chiamo Jack Hemmings. Sono il fratello del ragazzo che ami.-

Realizzo che sono vicina a Luke in un certo senso. Sono vicina a una parte di lui, ma infondo, credo di essere io stessa una parte di lui.

-Sono qui per aiutarti a rivederlo-

BITCH'S NOTES
Allora, piccole premesse.
-La storia, sta per finire. Ci sono ancora un po' di capitoli.
-Voi direte : no, non mi piace questo capitolo perchè è successo tutto troppo in fretta, non è spiegato bene, hai fatto passare 3 anni troppo velocemente.
In realtà non ho voluto volontariamente stare lì a fare i  più cambiamenti perchè sarebbe stato inutile dire ad ogni passaggio di tempo ' sono vuota, lo voglio qui con me... Non riesco a vivere senza di lui'.
-Sono alla stesura del TERZO capitolo della mia nuova ff. Ne sono felice perchè sono soddisfatta, HO SEGUITO I CONSIGLI DI UNA RAGAZZA CHE MI SEGUE DA POCO E IO SEGUO LEI... CAPIRAI SUBITO CHE STO PARLANDO DI TE! hahaha, no davvero sei stata utilissima.♥
Mi sono soffermata, ci sono molte riflessioni nella mia nuova FF. E' una storia completamente diversa da 'Freedom' perchè tratta di tematiche delicate e per lo più della ribellione nei confronti della società. Da tutti i punti di vista, è costruita veramente meglio di 'Freedom'.
Anyway, cosa ne pensate del capitolo? 
Scrivetelo in una recensione, se vi va naturalmente.
INFINE RINGRAZIO TUTTE LE RAGAZZE CHE METTONO LA STORIA TRA RICORDATE/PREFERITE/SEGUITE, CHI RECENSISCE, CHI MI AIUTA A CAPIRE I MIEI ERRORI, LE MIE LETTRICI SILEZIOSE, CHI MI MANDA MESSAGGINI PRIVATI E TUTTE VOI!
Alla prossima.
XXX Aly ♥

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Capitolo 16
*** Cap 15 : Happy Ending ***


Freedom.

Cap 15 : Happy Ending.


POTRESTE LEGGERE LE NOTE INFONDO ? IMPORTANTE

LUKE'S POV

Sono Luke Hemmings. Ho 21 anni e sono lo stesso. Vuoi mettere che ho tagliato un po' la cresta, vuoi mettere un tatuaggio, vuoi mettere tutto quello che vuoi ma sono lo stesso.

Janis non l'ho mai dimenticata.

Mia madre è guarita, però sto male. Mi manca Janis, non l'ho più né rivista né sentita.

Jack è appena partito, voleva tornare a Sidney... Tutto d'un tratto ha preso le valigie e se né andato, senza spiegare niente.

Vivo da solo ormai, in una casa vuota. Janis vivrà in una bella casa di Sidney, con dei bimbi, un marito...

JANIS' POV

-Come vuoi aiutarmi?- Chiedo a questo ragazzo davanti a me.

Luke mi manca, lo voglio. Ma poi salta fuori 'sto tipo.

Si mette una mano i tasca e tira fuori un bigliettino giallo con scritto in bella calligrafia qualcosa.

-Qui vive Luke. Sempre a Zurigo, ma qui c'è l'indirizzo preciso. Lo troverai... O adesso o mai più- Mi dice lui stringendo fra le dita il bigliettino.

Abbraccio il ragazzo, mi sento vicina a Luke.

Spero di riuscire a rivederlo. Ma forse ha già una famiglia... Ma che mi costa provare?

Prendo il bigliettino.

-Non so come ringraziarti...- Dico.

-Basta che tu faccia rinascere mio fratello- Mi sussurra.

Sono appena tornata a casa. Ho deciso di invitare Rachel a cenare da me.

Sto preparando delle cotolette e delle patatine fritte.

Mi sono messa un paio di leggins e una canotta, non mi andava di rimanere con gonna e tacchi.

Intanto mi arriva un sms di Calum... I primi mesi mi faceva sentire una merda ma mi è stato vicino.

''Ehi, come va?''

Nei suoi sms si voleva sempre assicurare che stessi bene. Sapeva che ero caduta in basso, avevo fatto di tutto per sopportare la sua mancanza.

''Bene, ho una nuova missione...'' Gli scrivo velocemente.

Non voglio subito dirgli che partirò... Beh, un 'messaggio subliminale' va sempre bene, no?

'' Spara'' Calum era così, diretto... qualche volta troppo apprensivo.

Mi lego i capelli in un chignon, mi allacciò il grembiule e scrivo un ''mi sto salvando la vita''. Spengo il telefono e mi dedico alla cena.

Sto mangiando insieme a Rachel.

-Per cosa mi hai chiamata?- Chiede lei, con la bocca piena di patatine.

Sospiro, bevo un sorso d'acqua e la guardo.

-Beh, oggi in negozio è venuto un ragazzo- Incomincio, guardandola.

Lei è tranquilla, mangia e poi mi guarda.

-Mi ha detto di chiamarsi Jack... Jack Hemmings- Sussurro.

Lei s'ingozza con l'acqua. Accenno una risata, sospiro e poi continuo.

-Mi ha dato un foglio, con un indirizzo... L'indirizzo della casa di Luke, a Zurigo- Dico sentendomi improvvisamente accaldata.

Lei sgrana gli occhi, si tocca nervosamente i capelli che oggi sono più disordinati del solito.

Sta per iniziare a parlare ma la fermo.

-Io parto, vado in Svizzera... E tu verrai con me- Sorrido all'ultima frase.

Prendo una forchettata di bistecca e la metto in bocca.

-Quindi prepara i bagagli... Domani andiamo a cambiare i soldi in franchi- Continuo con la bocca piena.

Lei mi guarda stupita.

-Ma mi prendi in giro? Non posso lasciare Sidney!! Devo andare al lavoroooooo! Non posso mollare tutto per accompagnarti in quel paese di biondi!!!-

Scoppia Rachel. Non faccio a meno che sorridere, tanto so che l'avrò vinta.

-Tu mollerai tutto perchè vuoi che io abbia il mio 'per sempre felici e contenti- Cinguetto bevendo un sorso d'acqua.

Lei scuote la testa contrariata. Non credevo che fosse così testona per questa storia.

-Se è sposato? Se ha dei figli? Io non ti mando lì sapendo che ti potrebbe spezzare il cuore da un momento all'altro- Sbuffa lei.

Sono consapevole al cento per cento che potrei trovare Luke cambiato ma in fondo anch'io sono cambiata.

-E se non è sposato? Cazzo, Rachel! Sii più positiva! Sono... sono... consapevole che sarà cambiata la situazione ma non posso vivere con qualcosa che mi dice che Luke dev'essere con me- Dico innervosendomi.

Sto salendo sull'aereo con Rachel, guys, alla fine l'ho convinta.

Ci mettiamo ai nostri posti.

Il viaggio sarà lunghissimo ma non posso fare a meno a pensare a Luke.

Tengo nella tasca dei jeans l'indirizzo che mi ha dato Jack. Rachel questa mattina è stanca, mi sento un po' in colpa.

MICHELLE'S POV

-CHE CAZZO VUOL DIRE CHE JANIS E' PARTITA!- Urlo.

Michael mi ha detto che è partita oggi con Rachel.... Per rincontrare quel bastardo.

-Dai amore- Mi dice lui, rigirandosi nel letto.

Cioè, lo sapevano tutti tranne me! Cazzo, lo sapeva pure Stepan!
-Nessuno me lo ha detto! Uffa!- Mi scoccia sapere che Janis ha preferito portarsi quella bambolona della sorellastra piuttosto che me o Christie.

-Non fare la bambina e torna qui, sono le 6:00- Mormora Michael.

E' nel letto, nel nostro letto visto che ci siamo comprati casa, è ancora in mutande e i suoi capelli sono scoloriti. Un verde prato, di qualche tonalità in meno.

Quando ho presentato Michael ai miei... beh, non l'hanno di certo amato.

Dicevano 'capelli verdi, troppo pallido e voce noiosa'.

Beh, erano loro i noiosi.

JANIS' POV

Siamo appena entrate in taxi. Il viaggio è andato bene, ho letto, ho ascoltato un po' di musica...

Abbiamo chiesto di farci portare in hotel.

Guardo fuori dal finestrino : è piuttosto grigia la Svizzera, tutte le automobili sono lussuosissime... E' abbastanza diversa da Sidney.

Quando arriviamo in hotel mi presento ad una ragazza della reception, dal cartellino che ha attaccato sul petto so che si chiama 'Ingrid', so che parla tedesco, inglese, spagnolo, francese e russo.

Ci da la camera 106. La camera è spaziosa e luminosa, c'è un grande televisore e un grande bagno.

-Mi faccio la doccia, poi vado a cercarlo- Dico, entrando in bagno.

Rachel è sdraiata sul letto, ha mal di testa ed è stanca. Annuisce.

Prima di entrare in bagno vado verso di lei, la abbraccio e le sussurro 'grazie'.

Mi spoglio, regolo l'acqua. Quando i miei piedi toccano il pavimento della doccia, un brivido mi parte dalla pianta dei piedi e poi sale fino alla schiena.

Penso che forse sto facendo un errore, forse è ridicolo... So che se dovrò abbandonarlo ancora farà tutto più male ma voglio vederlo.

Ogni suo respiro alimentava il mio. Ogni sua risata mi faceva VIVERE.

Quando finisco la doccia mi vesto così :

http://www.polyvore.com/kiss/set?id=125736334


 

Saluto Rachel ed esco.

Prendo un taxi e mi faccio portare all'indirizzo indicato.

Le strade svizzere non mi entusiasmano, cazzo sono una ventenne australiana.

Sono abituata al mare, al sole, ai ragazzi sulle tavole da surf e non ad un grigio cielo.

Sono totalmente bloccata emotivamente. Riesco solo a pensare che amo Luke e che non so cosa aspettarmi.

Perchè so che qualcosa si sarà ricordato di me, almeno qualcosa. Magari non riconoscerà più. Mi sono tinta i capelli, sono diventata più alta, mi si è ristretta la vita e sono più donna di quanto lo ero 3 anni fa. Ma non sono cambiata come giorno e notte.

Comunque, penso anche alla madre di Luke... Sarà guarita o no? Spero di sì.

Il taxi si ferma, davanti ad una grande villa bianca.

Do i soldi al guidatore e scendo. Sto un attimo a guardare quell'imponente edificio. E se penso che Luke potrebbe essere a pochi metri da me... Cazzo, svengo.

Prendo un grosso respiro e mi avvicino. Guardo il campanello : Hemmings.

Cazzo, son loro. Mi metto una mano nei capelli. Adesso non c'ho neanche le palle di suonare quel fottuto campanello.

Quando il mio dito indice va a contatto con la superficie del campanello un brivido mi percorre la schiena.

Aspetto un po'. Sento dei passi e vedo la porta aprirsi di scatto.

Rimango estasiata quando vedo Luke davanti a me. E' ancora più alto, ha qualche tatuaggio sulle braccia che sono diventate muscolose. Lui mi guarda con un espressione strana sul volto. Come stupore...

Mi prende mi avvicina a sé. Mi bacia, come non aveva mai fatto. Mi succhia e mi morde il labbro inferiore, poi mi mette una mano tra i capelli per avvicinarmi ancora di più.

Mi chiede l'accesso, che non nego. Le nostre lingue iniziano ad intrecciarsi e mi rendo conto che voglio sono viverlo.

Quando ci stacchiamo appoggio la fronte sulla sua.

-Janis...- Sussurra.

Quanto mi è mancata la sua voce, quella voce roca e chiara che ti fa sentire realizzata.

-Luke. Non lasciarmi mai più- Dico con gli occhi lucidi.

Lui mi abbraccia e io affondo il viso nel suo collo. Inspiro tutto il suo profumo, almeno quello non è cambiato.

Mi porta in casa, che è vuota. Non presto molta attenzione alla casa in sé ma piuttosto alla mano di Luke... Che stringe la mia.

Si siede sul divano e fa mettere me a cavalcioni su di lui. Lo bacio ancora, questa volta solo un bacio casto solo per sentire maggiore contatto.

Gli racconto della mia vita, di cosa faccio, che sono venuta con Rachel e che lo voglio ancora accanto a me. Lui mi dice che è pronto a tornare a Sidney, che sua madre sta bene.

-Tornerai a Sidney?- Chiedo in lacrime appoggiando nuovamente la mia fronte sulla sua.

Lo amo, lo amo.

-Sì... Voglio stare con te tutta la vita...-Sussurra.

1 anno dopo...

-Faith, Cristo santissimo mettiti la gonna!- Urla una ventunenne bionda con una gonna rosa shocking in mano.

La bimba bionda va abbracciare suo padre che è ancora sdraiato sul letto.

-Faith! Per favore!- Scongiura Janis che trova sua figlia abbracciata a Luke.

-Amore, potresti darmi una mano?- Si rivolge la donna al ragazzo che è ancora sdraiato con la bambina in braccio.

La bambina in questione si chiama Faith Renee Hemmings, la figlia di Janis Gwen Cooper e di Luke Hemmings.

E' nata il 15 maggio 2018, è una bellissima bimba bionda con gli occhi d'angelo.

Ha l'aspetto di suo padre e la ribellione di sua madre.

-Honey, sta' tranquilla- Luke ammonisce Janis.

Lei sorride, un po' rassegnata. Molla la gonna sul bordo del letto e si sdraia in parte ai due. Guarda sua figlia, rivendendo Luke nei suoi occhi.

Perchè lei, cazzo, si era disperata per tre assurdi anni. Aveva pianto per quel ragazzo che l'aveva 'abbandonata'.

Janis accarezza su una guancia Faith e schiocca un bacio sulle labbra a Luke. La bimba si ritrova a fare 'bleah'.


 

19 settembre 2021

Faith è stata portata da Michelle, si divertirà a giocare con le gemelle Clifford... Mitchie e Katy.

Luke e Janis stanno camminando su un ponte molto romantico e isolato. Ad un certo punto Luke ferma Jan e s'inginocchia davanti a lei.

-Jan... Vedi, come compagno sono stato pessimo. Ti ho abbandonata a combattere con la tua vita a Sidney. Mi sono perso i tuoi 18, 19, 20 e 21 anni, ma adesso voglio rivere tutto. Janis Gwen Cooper, mi vuoi sposare?- Luke è sudato, dice tutto lentamente mostrando un bellissimo anello alla donna.

Lei sente gli occhi inumidirsi su cui mette una mano, deve realizzare ancora tutto. Si lancia su Luke e lo bacia.

-Certo che ti sposo- Dice lei ad un centimetro dalle sue labbra.

Beh, che dire. Janis e Luke si sono sposati e hanno dato alla luce la piccola Faith.

Christie ha optato per la vita da single... Dopo un bel po' di incertezze.

Michelle e Michael non si sono ancora sposati ma in compenso hanno avuto le due bellissime gemelli Mitchie e Katy che assomigliano molto a Michelle ma hanno gli occhi di Michael.

Rachel sta con un certo Bradley Gomez, si dice sia un bad boy di Brooklyn.

Ashton e Calum sono ora gli scapoli più desiderati di tutta Sidney.

Ah, quasi dimenticavo... Stepan è diventato ufficialmente il ragazzo di Lily Less


 

Questo è il lieto fine di 'Freedom'.

BITCH'S NOTES
RAGAZZE!!!! ULTIMO CAPITOLO!!!
Vi amo, dalla prima all'ultima.
Vi amo perchè mi sono potuta sfogare come una deficiente senza paura. Perchè mi avete sempre sostenuta e aiutata.
Ringrazio le mie lettrici silenziose, chi ha messo la storia tra preferite/seguite/ricordate, chi mi ha mandato messaggi privati, chi ha recensito, chi mi ha aiutata. TUTTE VOI!
Spero che vi sia piaciuto questo lieto fine.
Vi voglio dire un ultimo 'GRAZIE DI TUTTO, SIETE FANTASTCHE... MI AVETE CAPITA'.
Vi voglio mandare tanti abbracci e tanti baci. Mi mancherete, tutte.
Non mi avete mai abbandonata, per questo vi amo.
Fatemi sapere le vostre impressioni su quest'ultimo capitolo.
Ho iniziato questo percorso con voi e l'ho chiuso adesso. Ne sto riaprendo un altro con la mia nuava fanfiction, 'American Dream' di cui vi lascio il link :         
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2736515&i=1
ADESSO VI LASCIO, VI VOGLIO BENE.
Kisses and Hugs,
XXX Aly ♥

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