A beautiful Boy

di MissDeppDixon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** darling child ***
Capitolo 2: *** The diary ***
Capitolo 3: *** my eyes are wide open ***
Capitolo 4: *** "mama don't go daddy come home" ***
Capitolo 5: *** "I was shivering inside" ***
Capitolo 6: *** "Stand by me" ***
Capitolo 7: *** "Don't run and hide" ***
Capitolo 8: *** "Here today, not alone" ***
Capitolo 9: *** "Here comes the sun" ***
Capitolo 10: *** "Don't make it bad,take a sad song and make it better" ***
Capitolo 11: *** I need you ***
Capitolo 12: *** "Her hair of floating sky is shimmering" ***
Capitolo 13: *** "And you know you should be glad" ***
Capitolo 14: *** "Well you know I nearly broke down and cried ***
Capitolo 15: *** -he shoot coca-cola he say "I know you,you know me"- ***
Capitolo 16: *** Well we all shine on? like the moon and the stars and the sun? ***
Capitolo 17: *** I needed you, you didn't need me ***
Capitolo 18: *** Please remember my life is in your hands. ***
Capitolo 19: *** Imagine ***
Capitolo 20: *** Epilogo: Beautiful Boy ***



Capitolo 1
*** darling child ***


07:00
-Mamma,alzati su, sono le sette.- disse il ragazzo dolcemente
-Ti ho portato la colazione-
Annie si sedette sotto le coperte, i suoi occhi azzurri fissavano il vuoto,il ragazzo  posò delicatamente il tavolino sulle gambe della madre. -aspetta vado a prenderti un lega capelli- disse il ragazzo 
Annie tirò un morso al bignè,poi prese in mano la tazzina di tè per sorseggiarla ma ad un tratto si sentì un rumore assordante di tazzine gettate al suolo Annie urlava aveva le mani sulle orecchie,
Il ragazzo corse da lei e la rinchiuse fra le braccia ed accarezzandole i lunghi capelli rossi come i suoi e sussurrava -stá tranquilla,ci sono io. Non è niente.- Annie si calmò e iniziò a piangere, il ragazzo inziò a pulire per terra -Fin..mi dispiace..- iniziò a sussurrare sua madre -Mamma non ti preoccupare.- le sorrise accarezzandole i capelli  il suo nome era "Finnick" come quello di suo padre, ma tutti lo chiamavano Fin. Pensò fissando la foto che ritraeva i suoi genitori intenti a realizzare un lungo bacio appassionato.
Finnick si rinchiuse nella doccia e i suoi capelli rossi bagnati gli cadevano lungo il viso, uscì dalla doccia, Annie stava lavando le coperte, Fin la bloccò -mamma non ti preoccupare ci penso io.- ma Annie continuava -mamma per favore!- Ricominciò a piangere -Io non faccio mai niente, tu fai tutto lavori,pulisci,ti prendi cura di me, dovrebbe essere il contrario dovrei prendermi cura io di te! Perchè non vai a scuola?- urlò Annie in preda alle lacrime

-Abbiamo giá fatto questo discorso,oggi ho intenzione di Andare nel 12,ho giá chiesto a Kelly se voleva stare un po' con te- disse Fin-No Fin,oggi vado al cimitero- disse Annie -tu non vai al cimitero da sola.-disse Fin serio andando in camera sua a cambiarsi 
Sentiva Annie borbottare dalla sua camera.
Il ragazzo stava per uscire 
-io ci andrò,costi quel che costi. Sai che giorno è oggi?-
Disse Annie urlando
-Non ricordi cosa hai fatto l'altra volta da sola al cimitero? Stavi scavando per trovare la bara di papá, non ti ricordi??- urlò Fin
-..ma oggi.. ti prometto che mi controllerò-disse Annie con un filo di voce -Me lo prometti? Dici sul serio? A Nove anni mi hai promesso di non colpire più le persone che si avvicinassero a me, e invece che hai fatto? Stavi per uccidere il mio migliore amico! Te le devo ricordare tutte?- urlò Fin
-Ma oggi è un giorno importante! Lasciami libera!- urlò Annie - non me ne frega niente di che giorno è oggi! Io ti voglio bene- urlò Fin
-se mi volessi bene mi lasceresti andare!- urlò Annie, Fin la guardò -Ti ricordi che giorno è oggi??- urlò Annie mentre Fin sbatteva la porta.


Spazio autrice_______
Ragazzi, la storia di questa storia è un pò lunga, vi dico solo che non sono io la scrittrice ma una mia amica-genio, Claudia, io faccio da editor, controllo e pubblico le meraviglie della mia amica...
Recensite miraccomanbdo, fatela felice c: ci vediamoo :***

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Capitolo 2
*** The diary ***


Fin sapeva benissimo che giorno fosse:
L'anniversario della morte di suo padre. Mentre usciva si diresse nella cantina tutti gli oggetti di suo padre con un post-it sopra ogni oggetto di suo padre prese il suo tridente blu cobalto,spense la luce e stava per chiudere la porta,quando qualcosa di luccicante lo fermò,riaccese la luce e prese quell'oggetto da dentro gli scatoloni non l'aveva mai visto ma lo prese e lo portò via.
Fin si sedette su uno scoglio,il mare era agitato,le onde si scagliavano forte sulla riva,ma li scogli rimasero attaccati da quella furia,il cielo era grigio e le nuvole pesanti minacciavano un diluvio. Alle 09:30 sarebbe partito l'autobus. Era tra le sue mani un diario vecchio con la rilegatura in oro. All'interno era colorato con i gadget più strani,capì non solo dalle decorazioni che era appartenuto a sua madre,ma anche perchè sulla copertina c'era scritto "il diario di Annie Cresta"
Iniziò a leggerlo 
"20 Marzo
Caro diario,oggi compio 11 anni. Finnick mi ha regalato un set di disegno,sa quanto adoro raccogliere disegnare! Ma secondo me l'ha fatto perchè vuole che io lo ritragga,vanitoso com'è penso che sia proprio così. Gli ho promesso che per la mietitura glielo avrei fatto un disegno, quindi adesso mi metto all'opera. Speriamo che non venga estratto. Dita incrociate
"
Fin voltò pagina e ricominciò a leggere
"21 Marzo
Finnick è stato estratto.
Ed io non ho fatto in tempo a dargli questo disegno.. non ce la faccio.
"
Le 09:30 passarono nel frattempo che leggeva il diario,il bus arrivò e ricominciò a leggere
"21 Marzo
Sono stata estratta dagli Hunger Games. Ho paura. Non voglio uccidere,ma non voglio morire. È frustrante. Io sono contro l'omicidio,sono anche vegetariana. Perchè? Mags è il mio mentore è una donna saggia,l'ultima che conoscerò."
"4 Aprile
Capitol city è vuota, vuota e triste. Domani vado nell'arena.    Ho chiesto a Mags di far leggere questo diario a Finnick, Finnick sei la persona più importante per me. Per la tua audacia hai vinto. Io non ce la farò. Sappi che ti ho sempre voluto un bene speciale. Addio
Mamma, papá, Mags, Finnick..
"
Dopo questa pagina i testi non furono più così elaborati,diventarono all'improvviso insistenti,senza senso e molto molto astratti,parlava di decapitazioni ma all'improvviso due pagine sembravano non astratte
"27 Agosto
Oggi sono strana. Mi è successa una cosa strana. Io e Finnick passeggiavamo sulla spiaggia. Lui mi ha teso la mano e me l'ha stretta forte. Mi ha accarezzato il viso e poi ho avuto un attacco ho stretto gli occhi,lui ha appoggiato le mani sulle mie orecchie stavo per urlare quando delle labbra morbide hanno toccato le mie mi sono sentita strana la cosa più bella della mia vita.
Dagli occhi smeraldo di Fin scivolarono lungo le guance lacrime chiuse il diario e lo mise nello zaino,si asciugò le lacrime e scese dall'autobus. Non si sarebbe mai aspettato di incontrare lì, in quel momento così improvviso.


Spazio autrice______
Ragazze vedo vi piace, avete in molte letto il primo capitolo, il secondo lo state trascurando ma vi avviso, la storia è spettacolare, Claudia è contentissima e vi ringrazie, recensite per favore? Ci fareste un piacere
Ciauu :*

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Capitolo 3
*** my eyes are wide open ***


Nel distretto 12,il sole splendeva alto,uno spiraglio di speranza, l'opposto di come si trovasse il 12,distrutto e stanco. Fin scese dall'autobus inforcò gli occhiali da sole rotondi e s'infilò le cuffie con la voce di John Lennon risuonava nelle sue orecchie con "stand by me". 
-adesso,non mi guardi nemmeno più in faccia?- disse una voce femminile -la cosa è diversa,non voglio nemmeno incontrarti.- disse Fin tirando dritto. -a furia di stare con la ragazza di fuoco hai preso anche il suo caratteraccio.- disse la ragazza, Fin si girò verso di lei si tolse le cuffie -non parlare male di lei.- disse Fin freddo. -ok,scusami. Ma ascolta io sono venuta per chiarire- disse dolcemente la ragazza dai capelli color mogano e gli occhi color giacimento
-Sheila,vuoi chiarire dici? In tanto sei scappata nel 2 senza dire niente. Sto andando da zia Katniss vieni con me?- disse Fin con indifferenza
Sheila gli sorrise,e lo raggiunse al suo fianco. Sheila Madleins, era nata nel distretto 12, magra ma bassina a confronto di Fin,alto magro muscoloso con il fascino di suo padre. Entrambi avevano 16 anni,Sheila aveva la passione per la caccia,insegnatela da Katniss.
*toc toc*
Aprì Il piccolo Rory alla porta con una vocina sottile e dolce -Fin!-  Fin lo prese in braccio lo sollevò in aria -ehi Rory! Ti sono venuto a trovare! Sei contento?-  disse Fin abbracciando il piccolo e stringendolo a sé, una bambina dagli occhi azzurri si affacciò alla porta -Mamma, Fin è venuto a trovarti.- disse Prim. Katniss si affacciò alla porta vide Fin, lui posò a terra il piccolo,Katniss gli corse incontro lo abbracciò e scoppiò a piangere. -ehi Zia!- disse Fin -Fin,come stai? Fatti guardare. Assomigli sempre più a tuo padre.- disse Katniss -Fatti guardare tu! Ti stanno crescendo delle rughe proprio sotto gli occhi!- disse Fin divertito -ma stai zitto che non è vero!Ehy Sheila,vieni,volete qualcosa?- disse Katniss
-va bene.- risposero i due all'unisono
-Peeta è in panetteria,ieri era il compleanno di Prim quindi ha fatto questa torta. É buonissima.-disse Katniss tirando fuori dal frigo una torta con decorazioni di primule meravigliose. -si vede che l'ha fatta lui,è un mago con le torte-disse Sheila sgranando gli occhi alla vista di quella meravigliosa opera d'arte. - i veri uomini sono panettieri,quelli sono proprio tosti eh zia?- disse Fin ridacchiando -Finnick jr. Odair,tu vuoi che ti trapassi il cranio con una freccia? Ho giocato gli Hunger Games,andavo a caccia,ci vado ancora. Ho gli attrezzi di lá se t'interessa.- disse divertita tagliando una fetta di torta
-Hai giocato gli Hunger games?- disse Sheila incredula
-Non la studi storia?- domandò Fin
-Odio la storia. Un certo  Odair non aveva vinto gli HG? E dopo fù ucciso?- domandò Sheila
-Meno male che non ti piaceva storia,ne sai più tu del mio distretto che del tuo.-disse Fin -ho studiato fino al 10° distretto poi sono andata a caccia.- disse Sheila -mai sentiti nominare Katniss Everdeen e Peeta Mellark?-chiese Fin -si,ma non m'interessava.-disse Sheila
-C'è chi è morto per farti avere le libertá di adesso, tu non ricordi nemmeno chi ha compiuto queste terribili cose.- disse Fin freddo
-Ma poi alla fine uccidere è facile vincere.-disse Sheila
-Tu mi disgusti.-disse Fin sbattendo la sedia e correndo verso i boschi scavalcò la vecchia rete rovinata, si fermò davanti ad un piccolo laghetto si tolse le scarpe e mise i piedi a mollo.
Uno spirito,un filo di vento mosse i capelli rosso fuoco di Fin. Si girò e impugnò il tridente nascosto nei boschi.
-Non hai paura?- disse una voce. -Chi parla?- disse Fin calmo. -Tutti hanno paura di me.- riprese tristemente la voce sottile -Perchè dovrei aver paura di te?chi sei fatti vedere- disse Fin sorridente -sei sicuro di volermi vedere Odair?- disse la voce Femminile -la vera domanda non è se voglio vederti, è come sai il mio nome.-disse Fin rilassato -sei così a tuo agio in acqua,distretto 4. Sei uguale al ragazzo che partecipò ai 65° HG,si chiamava Finnick Odair, sarai suoi figlio.- disse la ragazza sussurrando al suo orecchio i suoi capelli neri erano sulla sua pelle e le sue labbra gli sfioravano il collo.
Fin le accarezzò delicatamente i capelli neri,lisci e sottili. - io mi chiamo come lui, Finnick Jr. Odair.- disse fin guardandola nei suoi occhi blu oceano,le guance erano spruzzate di lentiggini,era così vicina le sue ciglia erano lunghe e folte la pelle bianca. Le labbra rosso ciliegia. -Tu da dove vieni?- disse sottovoce Fin , la ragazza tirò sù con il naso e si girò lentamente - Sei l'unico a non aver paura.- disse la ragazza -Perchè dovrei aver paura di te?- disse Fin sorridendo
-Perchè io sono pazza.- disse la ragazza con una voce inquietante
-Ti hanno dichiarata mentalmente instabile?- disse  Fin  sottovoce -No, ma potrebbero..- rispose con la stessa tonalitá di prima. - come ti chiami?
-Nathalie- rispose -da quale distretto provieni?- Sibilò Fin -7,distretto 7.- disse la ragazza -distretto 7,Johanna!- disse Fin -conosci Johanna?- chiese Nathalie -certo,era molto amica con mio padre, che ci fai nel 12?- disse Fin - io sono uno spirito libero,adoro vivere nei boschi- disse Nathalie addentando una coscia di Cinghiale -Sai cos'è quello?- disse Nathalie indicando con il cosciotto un albero vecchio,spoglio e tetro -no,cos'è?-chiese Fin -l'albero degli impiccati.- disse Nathalie "vedrai vedrai all'albero vedrai.." intonò Fin -la conosci?-chiese Nathalie -certo. Me l'ha insegnata Zia Katniss.- disse Fin "strane cose qui si son verificate,e nessuno verrebbe a curiosare se a mezzanotte ci incontrassimo all'albero degli impiccati.." cantò Nathalie
Con uno sguardo di curiositá verso Fin
Una freccia scoccò sopra l'albero facendo volare le ghiandaie che cantavano "l'albero degli impiccati"


Spazio autrice_____
Vi chiederte come riusciamo a pubblicare i capitoli subito subituo, beh dovete sapere che questa storia me la scriveva Claudia su whatsapp, mi è piaciuta tanto e abbiamo deciso di pubblicarla qui, noi siamo fan accanite di Hunger Games, non abbiamo personaggi preferti, ma abbiamo voluto dedicare la storia a Finnck Odair per la sua...vabbè lo sapete
Recensite se volete, nessuno vi ferma c:
Spero sta andando bene, dalla storia scritta fino ad ora usciranno molti capitoli, sarà molto lunga come storia, spero vi stia piacendo...ditecelo se c'è qualcosa che non va, anche se Claudia sta dando in meglio
Vi ringraziamo in anticipo
Ciauu :*
Alcuni titoli sono presi da canzoni di John Lennon,dai beatles e altri da cui vedrò di prendere il nome,come si nota bene sono una fan della musica rock quindi potreste trovare titoli di canzoni rock soprattutto quelle di John Lennon,Paul McCartney,George Harrison e Ringo Starr oppure quando erano insieme,spero che la storia vi piaccia e che mi aiutaste per nuove idee,oltre al rock che mi è di ispirazione. Grazie a tutti
lalala! Buona lettura
 
P.S. il titolo della storia è preso da una canzone di John Lennon (appunto "A beautiful Boy") che calza a pennello con la situazione
 
Claudia detta Cloud

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Capitolo 4
*** "mama don't go daddy come home" ***


-zia!- disse Fin con allegria
-vattene da qui. Mostro.- disse Katniss con occhi di ghiaccio a Nathalie.
-Vedo che nemmeno oggi si può parlare.- disse Nathalie lanciando uno sguardo di sfida verso la ragazza di fuoco,-Odair,è stato un piacere parlare con te.-disse Nathalie salutando Fin con dolcezza
E lei sparì
-perchè l'hai mandata via?- chiese furiosamente Fin
-ruba nei nostri campi distrugge tutto ciò che trova è un mostro.- disse Katniss
-non le avete dato tempo di spiegare- disse Fin in sua difesa
-ha avuto modo di parlare per 4 anni.- disse Katniss
-Evidentemente non le avete dato modo.- disse Fin
-Tesoro,non farti incantare dalla sua bellezza,è una gatta ladra quella. Non si sa nemmeno chi sia- disse Katniss
-Si chiama Nathalie,stava piangendo quando l'ho incontrata, viene dal distretto 7 e adora stare nei boschi, 15 minuti la conosco meglio io.- disse Fin guardando il suo riflesso nell'acqua
-Ascolta..- disse Katniss
Fin si alzò e andò via lasciando i boschi correndo si scontro contro una bianca figura -scusami Peeta.- disse Fin -stá tranquillo..cosa c'è?- disse Peeta guardando gli occhi stanchi del ragazzo -entra e mi racconti.- disse Peeta voltandosi verso la Panetteria. Fin si sedette su un tavolino e Peeta sistemava le pagnotte di pane sulla vetrina e Decorava torte - è normale che io sia sempre nervoso e arrabbiato con tutti? Io non voglio esserlo, non lo sono,sono così..mi sento così..-disse Fin
-stanco?- chiese Peeta
-esatto.-rispose Fin
-nel corso della mia vita, ho avuto un sacco di difficoltá ,Katniss,gli HG, Capitol City,i miei figli. Mi sento tutt'ora stanco ma non mi pento della vita che mi si è presentata.- disse Peeta fissando l'ultima rosa di zucchero sulla torta
-La mamma,sola è difficile..lei fa tanto per me lei non capisce che la vorrei ringraziare.Io davvero mi sento solo.- disse tristemente fin
-Annie, ti vuole tanto bene. Tu con Finnick siete la cosa più bella che li sia capitata. Nonostante tutto. Lei ama ancora Finnick e il ricordo di tuo padre rivive in te,guardandoti va avanti per te. Solo per te.-
-Ma mio padre..- singhiozzò Fin tra le lacrime -Cinna, Prim, Rue, Castor, Pollux, Finnick. Tuo padre sono degli eroi, hanno rischiato la vita per donare un futuro radioso a Panem ad Annie a te.-disse Peeta fra le lacrime
La mattina volo via, Fin Portò via una fetta di torta a casa
-Rory,campione! Fatti abbracciare! Verrai a trovare me e Zia Annie?- disse giocosamente al piccolo riccioli d'oro -shi Fin,ti voglio bene.- disse dolcemente Rory -anch'io te ne voglio- sussurrò fin stringendolo a sè. -Ehy Fin,ricordati delle conchiglie.- si raccomandò Prim -oh le conchiglie,porgimi la tua mano, chiudi gli occhi- disse Fin nella sua mano si aprì una conchiglia con una scintillante perla Rossa -la prossima volta le raccoglieremo insieme.-disse Fin sorridendo. Prim più felice che mai abbracciò Fin e corse in camera a riporla nella sua collezione. Peeta e Fin si abbracciarono mentre Katniss sprofondò in un abbraccio lacrimoso -promettimi che non la cercherai.-disse Katniss -non posso assicurartelo.- disse Fin. Katniss rimase in silenzio insieme a tutta la famiglia anche se Rory gli correva dietro. Sheila lo accompagnò alla fermata -penso che a te piacciano le poco di buono.-disse Sheila -quali stupidaggini vai dicendo?- disse incredulo Fin inforcando gli occhiali da sole alla John Lennon. -ti piace quella,lei lo è. Io invece non ti piaccio.-disse Sheila -perchè dovresti piacermi?- disse Fin -perchè tu mi piaci.- urlò quasi Sheila ma Fin non si scompose - da quando ho 10 anni mi piaci,dopo sei anni di rifiuti e prese in giro mi dici questo. Tempo scaduto ci si vede-disse Fin accarezzandole i capelli
Salì sull'autobus
Riaprì il Diario e trovò una lettera
"30 Novembre
Cara Annie,oggi è un giorno speciale. Sono due anni da quando stiamo insieme,anche se,non come io vorrei.. mi dispiace,vorrei esserti sempre vicino ma sono costretto a questi assurdi incontri,e ogni volta  sto sempre peggio. incontriamoci a mezzanotte sulla spiaggia.
Ti amo,
Finnick Odair
"
Chiuse il diario,si addormentò fino all'arrivo. Tornò a casa,sua madre non c'era,andò al cimitero. Era lì sdraiata sul terreno dov'era sepolto Finnick era sporca di fango e si era addormentata
-Mamma..- mosse delicatamente la spalla di Annie,si svegliò -mi sono addormentata,cosa ho fatto,ho paura paura paura..- disse frettolosamente Annie
-mamma..- l'abbracciò -calmati,dai su,andiamo a casa- disse Fin che guardò il volto sorridente di Finnick sulla sua lapide Fin gli sorrise -grazie,ti voglio bene.- sussurrò,mentre le lacrime scivolarono lungo le sue guance
-Fin..mi dispiace..- disse Annie a suo figlio -non ti deve dispiacere, io ti voglio bene farei qualsiasi cosa per te, papá è morto per noi, perchè voleva che fossimo liberi, io lo ringrazio- disse Fin
-se Tuo padre fosse qui,non avrebbe voluto figlio migliore,ti vorrebbe tanto bene..-disse Annie in lacrime
I due si strinsero in un lungo e silenzioso abbraccio..


Spazio autrice______
Ragazze piango T.T
mi commuovo e spero anche voi...vorremmo qualche recensione, non sappiamo se va bene o no, fatecelo sapere
Buona letture e tanti fazzoletti
Ciau

P.S
Nello spazio autrice del terzo capitolo dopo il mio 'ciau :**' ho aggiunto una parte che ha scritto Claudia (soprannominata Cloud Odair)...rispondetele alla sua domanda, aiutateci
Ciauu :9

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Capitolo 5
*** "I was shivering inside" ***


Ore 18:00
-mamma se io amassi...una ragazza che tutti considerano pazza?
-una che tutti considerano pazza è anche tua madre- disse Annie divertita
-vero..-disse Fin
-chi è? È Nathalie?-chiese Annie, Fin diventò paonazzo
-come la conosci?- chiese rosso Fin. Annie  guardò suo figlio che volgeva lo sguardo verso il basso imbarazzato, Annie ridacchiò
-non c'è niente da ridere!- disse Fin diventando ancora più rosso in viso
-sai,sotto sotto non assomigli così tanto a tuo padre, quando ti trovi in queste situazioni, sei la mia fotocopia.- disse Annie
-queste situazioni?- chiese Fin fingendo di non sapere
-si.- disse Annie volgendo lo sguardo vuoto in un punto fisso Fin le sorrise, poi entrò in camera di sua madre...aveva sepolto il letto con tutti gli indumenti di Finnick, erano arricciati e una maglia verde era bagnata di lacrime ed era la più stropicciat,  l'etichetta indicava con la tremula scrittura di sua madre "terza edizione alla memoria" la prese e dall'interno cadde un oggetto dorato che lui non aveva mai visto
Era un bracciale d'oro massiccio, Fin lo raccolse da terra: era sottile ed erano incise delle fiamme -Katniss,la ragazza di fuoco.- sussurrò Fin ma notò anche delle fessure  dove spuntava una piccola parte di un foglietto di carta
Incuriosito Fin tentò di sfilarlo in tutti i modi possibili, ma niente. Decise quindi di indossare il bracciale -Mamma,vado al porticciolo a pescare,ci vediamo più tardi.- disse Fin
-mi raccomando a non fare tardi.- si raccomandò Annie -sisi mamma..ciao- disse Fin chiudendo la porta
Aveva ancora in spalla lo zaino, prese la canna da pesca dalla cantina e la richiuse insieme agli altri oggetti etichettati appartenuti a Finnick Odair. Andò al porticciolo e c'era lui con una canna da pesca all'amo senza esca, aveva un maglia bianca e i pantaloni verdi piegati fino alle ginocchia. Avegliare accanto a lui c'era una bottiglia di Vodka.
-che ci fai qui?- chiese Fin
-buon pomeriggio ragazzo!-disse Haymitch
-Haymitch, non dovevi andare nel 2? E poi non avevi smesso di bere? Vodka? Ci vai giù pesante.- disse Fin
-sono depresso- disse Haymitch mandando giù un sorso di Vodka al limone
-Effie?- chiese Fin ridendo
-si Effie certo,quanto vi piace a voi tre prendermi in giro- disse Haymitch sorseggiando -Noi tre?-chiese fin -Te,la ragazza e il tuo padre defunto.-disse Haymitch 
-forse la morte se l'è meritata,il tuo paparino che se le faceva tutte.- disse una voce esterna,il sangue pompava sempre più forte da fargli diventare il viso rosso fuoco, strinse le dita forte afferrò il tridente, stava per gettarlo addosso a colui che aveva pronunciato questa frase quando Haymitch lo fermò:
-cos'è tutto questo interesse per gli Odair?- fece Haymitch sarcastico
Il sangue ribolliva sulla sua vena sulla fronte -Fin calma.-disse Haymitch, poi rivolgendosi al ragazzo continuò:
-Karl, con il tuo delizioso intervento, qual'è il tuo obiettivo?-
-Odair,a scuola hanno spiegato gli Hunger Games, dai 65° Hunger Games ai 70° i tuoi genitori erano tributi. Sono dei falsi, se per sopravvivere hanno dovuto uccidere, la rivoluzione è stata solo una perdita per Panem, se venivano estratti significa che in un modo nell'altro se lo meritavano,visto che Odair, in seguito  se nè fatte tante a Capitol City, le serviva una pazza con cui trasmettere il suo narcisismo. Insieme a cosa..la ragazza sul rogo (ossia la ragazza di fuoco) poi Odair non ha avuto che un ruolo marginante visto che poi è morto. Maledetta quella notte..- disse Karl accerchiato da altri tre ragazzotti che lo seguivano come cani grandi e grossi
-ti dedico tutta l'esperienza che hanno subito i miei genitori nell'Arena, altro che loro. Tipi come te si dovrebbero sacrificare agli Hunger Games.- disse Fin guardando il mare che gli sorrideva
Karl gli sputó in faccia
Fin gli puntò il tridente alla gola, -che paura, sai fare solo 5 tipi di nodo- disse Karl
-ne so fare 6 e so 165 modi per  trucidare e tagliare la gola ad una persona,ma io preferisco trafiggergli il cuore nei miei 260 modi diversi.-disse Fin con gli occhi verdi ridotti a fessure
-e chi te li avrebbe insegnati?- disse Karl con gli occhi marroni che traspiravano di terrore -Haymitch..e Mags-disse Fin sorridendo al nome del mentore di sua madre e della migliore amica e confidente di suo padre.
-chi è questa?-fece Karl
-non ne ho la più pallida idea.- fece Fin sempre sorridendo
-Sembra che anche tu meriteresti gli Hunger Games. Tributo!- disse Karl andando via, Haymitch fece uno sguardo fuggiasco verso Fin -Come conosci Mags?- chiese Haymitch -sulla lapide di mio padre c'è inciso "Per chi ti ha amato,per chi ti ama e per chi ti amerá Mags, Annie e Fin" mamma me ne ha parlato, lei  ha assistito agli allenamenti che facevano papá e Mags per l'edizione della memoria, imparò solo la metá di come trafiggere il petto, ma per i colpi alla gola non ce la fece, non mi ha mai detto il motivo.-disse Fin
-tu vorresti saperlo il motivo?-chiese Haymitch
-si..tu lo sai?- disse Fin
-non te l'avrei mai detto altrimenti...forse non vorresti saperli dopo che te l'avrò detto, sei sicuro di voler sapere?- disse Haymitch
-non ho capito bene il giro di parole, comunque me ne prenderó la responsabilitá.-
-Durante i 70° Hunger Games Annie Cresta non uccise nessuno. Il suo tributo compagno era stato ucciso,Annie Cresta impazzì quando il tributo del suo distretto decapitò un altro tributo da allora Annie non fu mai più la stessa, gli unici a comprenderla era tuo padre e Mags- disse Haymitch
-oh, si..a scuola hanno fatto vedere per tanto tempo quella situazione,l'avevo capito..-disse Fin nostalgicamente
-c'è di più.-disse Haymitch
-Finnick Odair è stato ucciso dagli ibridi per un morso alla gola.-disse Haymitch
Fin si sentì cascare il mondo, la causa che aveva fatto impazzire sua madre era la stessa che aveva ucciso suo padre, un morso alla gola, una decapitazione, lei stette lì abbracciata alla tomba di Finnick fin quando loro figlio l'avrebbe permesso. Ad un tratto lui si sentì suo padre, suo figlio che non ha mai conosciuto..tirò dalla tasca una zolletta di zuccherò -ne vuoi una?-fece ad Haymitch
Haymitch sorrise e ne prese una, Fin gliela consegnò sulla mano e Haymitch notò il bracciale d'oro
-dove l'hai preso quello?- chiese Haymitch
-l'ho trovato nella maglia di papá. Sai cosè? Guarda c'è un foglietto - disse Fin
-glielo diedi io quel bracciale, come simbolo di alleanza per i 75° HG tra Katniss, Peeta e Finnick. Quel foglietto non l'ho mai visto- disse Haymitch
-è tuo? Te lo restituisco.
- disse Fin togliendosi il bracciale -no. Era di tuo padre, io l'ho dato a lui, adesso spetta a te il bracciale con quel misterioso foglio- disse Haymtich -Grazie.- disse Fin i due passarono il pomeriggio a ridere e a pescare fin quando calò il tramonto -Allora Haymitch ci si vede, salutami Effie.-disse Fin ridendo
-si certo..Effie,ciao- disse sorseggiando l'ultima goccia della seconda bottiglia di Vodka e salì sull'autobus dritto fino al distretto 12
"I'm Happy Just to dance With you" fece Fin ingoiando la terza zolletta di zucchero, le contò, ne rimasero solo due
Si sedette sulla sabbia, osservava il mar diventare un arancio tramonto come quello che piaceva a Peeta. Rimase a contemplarlo per ore, lesse qualche pagina del diario di Annie, sorgeva dal cielo una luna rossa, era piena.
Appena le stelle brillavano e il cielo si tinse di blu scuro si tolse la maglia verde, il bracciale, i pantaloni e i sandali, rimase con i suoi boxer blu, scoprì una pelle rosea dei muscoli poco sviluppati sul suo fisico, si gettò in acqua in un lungo bagno rilassante immergendosi e facendosi accogliere dall'acqua calda.

Spazio Autrice____
come vostro suggerimento (o almeno di una ragazza che ha recensito, la mia amica ha allungato il capitolo di un bel pò, spero che vi piaccia, recensite eh!

P.S.
canzone di John lennon "Jelous guy" salve e ciao a tutti! =D da-Cloud (l'autrice vera e propria)

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Capitolo 6
*** "Stand by me" ***


Uscì dall'oceano scuotendo la chioma rossa. Si stese sulla sabbia e osservò il cielo stellato
-vedi, la prima stella che si illumina prima che sorga la luna è Venere, lo vedi lì? Quello è il grande carro. La vedi invece la stella polare?- disse una voce dolce , Fin si girò:
-Nathalie? Cosa ci fai qui?- fece Fin coprendosi con la maglietta -sono qui da un pezzo e tu adesso ti copri?- disse Nathalie, Fin si mise i pantaloni, era rosso fuoco in faccia-come hai fatto ad arrivare?-chiese Fin incredulo -esistono i mezzi di trasporto..- disse Nathalie -è qui che passi la maggior parte del tuo tempo? Che dolce...sei molto romantico sai?- fece Nathalie guardando con interesse Fin che diventava sempre più rosso dei papaveri.
Nathalie e Fin erano soli, troppo soli per i suoi gusti, Fin era teso come una corda di violino,"è arrivato il momento?insomma io a malapena la conosco, eppure perchè mi batte forte il cuore? Penso di esplodere" un silenzio imbarazzante inondava la spiaggia -ehmm..-fece Fin -allora..-
-C'è l'hai?-chiese tranquilla Nathalie -cosa?-disse Fin diventando bordeaux.
-Una zolletta di zucchero.-disse Nathalie
Fin tirò fuori dalla tasca gli ultimi cubetti di zucchero rimasti e ne porse uno nella candida e bianca mano della ragazza e l'altra la trattenne tra le labbra e poi la lasciò sciogliere sulla lingua
Si era calmato, oltre il bagno e pescare, mangiare una zolletta di zucchero era l'unico modo per calmarsi, lei aveva capito la tensione della situazione:
-Vuoi farti un bagno?- chiese Fin lasciando la maglia sulla sabbia -Ho le mestruazioni- fece fredda Nathalie -ti ricordo che sono un ragazzo.-disse Fin agitato -non hai mai visto una ragazza con le mestruazioni? Ti consiglio di non vederle mai.-disse Nathalie -non voglio vedere le tue mestruazioni!-fece Fin schifato -che problema c'è allora?-fece Nathalie fissandolo da sotto una ciocca ribelle davanti ai suoi occhi i suoi occhi blu, quella notte erano splendenti come due diamanti che luccicavano, i suoi capelli neri si distinguevano con il cielo scuro e dolce:
-c'è che non dovresti parlarne con gli sconosciuti- disse Fin -per me non sei uno sconosciuto. -fece Nathalie alzandosi e sedendosi dove qualche ora prima Fin aveva letto alcune pagine del diario di sua madre, si tolse gli stivali neri e immerse i piedi neri nell'acqua limpida, infilò le cuffie nelle orecchie e inziò ad  interpretare il cantante che risuonava nelle sue orecchie, ballava da seduta a tempo. Fin la raggiunse e si sedette accanto a lei a gambe incrociate, lei gli porse la cuffia bianca, aveva terrore di infilare nell'orecchio le canzoni tecno e ultime che risuonavano ovunque, ma si sorprese quando sentì i Beatles che cantavano "She Loves you" dei lontanissimi anni '60. Prima degli Hunger Games, della distruzione del mondo, secolo di ribellione, di rivoluzione, furono gli anni più belli.
I due inziarono a cantare interpretando una John e l'altro Paul, i due si guardavano divertiti -Io ho una chitarra elettrica, la porto così suono qualcosa e tu canti.- propose Fin
-va bene, però non so cantare- disse Nathalie -Non mentirmi.- disse serio Fin -Giammai!- disse Nathalie con una delle sue espressioni divertenti -bene allora vado a prenderla.- disse Fin ridendo, al suo ritorno lei aveva tolto la maglietta e la stava lavando nell'acqua, rimase in pantaloncini bagnati, i capelli lunghi ricadevano dietro le sue spalle e sul suo seno -se provi di nuovo a venire qua ti taglio la gola- disse minacciosa Nathalie
-ook..- fece Fin, ma lui notò, preso dalla curiositá,  sulla fragile schiena una lunga e grande cicatrice.
-posso?- chiese Fin -si.- fece Nathalie mettendosi la maglietta nera zuppa e arricciata -non hai una casa?- chiese Fin -sono scappata.- disse Nathalie rannicchiandosi e spegnendo l'mp3, -perchè?- chiese Fin -mio padre mi ha fatto del male, io e mia madre venivamo picchiate quasi tutti i giorni, io sono scappata dopo la morte di mia madre, l'ha picchiata fino a toglierle l'ultimo respiro, sono stata abusata da lui e da tante persone nel distretto.- disse Nathalie incidendo una ghiandaia sullo scoglio
Fin la guardò, si sedette a fianco a lei
-perchè me lo dici?- chiese Fin quasi sussurrando guardandola -perchè me l'hai chiesto-disse Nathalie. -Tu non mi conosci, peró mi hai raccontato questa cosa, più il fatto del ciclo.- disse Fin -ahaha, perchè sei uno scemo Finnick Jr. Odair. ahaha- fece Nathalie ridendo forte, lui le prese la mano stringendola alla sua, nonostante il colorito cadaverico la sua mano era calda e sudata, tremava, ma il suo sguardo diceva altro:
-perchè ti fidi di me?- chiese Fin
-perchè sei la prima persona a guardarmi come tale e con quella dolcezza, sei la prima che cerca un dialogo.- disse Nathalie, loro occhi si incontrarono , Nathalie aveva gli occhi imperlati di lacrime e stringeva forte la mano di Fin, i due si avvicinarono ma Fin si girò - qual'è il tuo colore preferito?-chiese
-blu, quello del crepuscolo, il tuo?- fece Nathalie -L'oro come il colore dei capelli di mio padre, qual'è il tuo nome completo?- disse Fin
-Nathalie Leslie Grivenson.- rispose -qual'è il tuo sogno?-chiese ancora
 -Diventare un'archeologa, il tuo?-disse Nathalie -diventare un profeta-e inzió a suonare i Deep purple, i pink Floyd, i guns 'n' rose mentre Nathalie indovinava alla prima nota i due si spostarono e rimasero stesi sulla sabbia a dividersi le cuffie, i suoi  capelli neri erano insabbiati, le labbra di Fin erano dorate di sabbia, una sagoma dai lunghi capelli rossi si affacciò sulla spiaggia
-ti sta chiamando. È tua madre?-disse Nathalie - Dove posso trovarti?- chiese Fin -in un luogo vicino l'acqua.- disse Nathalie -casa mia è vicino il mare, vieni con me?- disse porgendole la mano, lei l'afferrò e i due s'incamminarono verso Annie:
-Mamma, lei è Nathalie, Nathalie Annie, Annie Nathalie.- fece Fin
-Piacere signora, Nathalie.-disse con un sorriso
-Annie.-rispose ricambiando

Spazio autrice____
Questo capitolo è dolce dolce, non c'è molto da dire, ne approfitto solo per dirvi questo: 'And Darling Darling <3 *canta cloud* titolo da "stand by me" di John lennon'

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Capitolo 7
*** "Don't run and hide" ***


Annie fece uno sguardo fuggiasco verso suo figlio e ridacchiò da sola:
-può restare?- fece Fin mentre entrarono in casa,
Annie lo guardò -Sì,abbiamo solo il divano però.- disse Annie
-non si preoccupi. Vi ringrazio infinitamente.- disse Nathalie. Annie andó verso la sua camera in fondo al corridoio, camminava lateralmente di spalle a Nathalie e difronte a Fin, le sue labbra formarono le parole "E per te questa sarebbe matta."
-Buonanotte- fece urlando
-buonanotte-
-Mamma se hai bisogno..-disse Fin
-Non ho ottant'anni, sono nel fiore degli anni non trattarmi come una vecchia rimbambita- fece Annie divertita sbattendo la porta -Ne sa una più del diavolo..- fece Fin parlando tra se e se
-questa è la camicia da notte di mia madre e le coperte...nel frigo c'è della frutta, latte, yoghurt e del pesce;la mia camera è la seconda salendo le scale, se hai bisogno io sono disponibile. Buonanotte.- disse Fin salendo le scale.
Entrò in camera sua, si tolse la camicia e rimase in mutande. Sotto le lenzuola si addormentò, cullato dalla dolce notte.
Un lieve spiraglio di luce stava cambiando il cielo, si affacciò dalla finestra: la notte dava posto all'aurora.
Abbassó lo sguardo, anche Nathalie osservava, con le lacrime che le scivolavano lungo le guance, il cielo cambiare:
-buongiorno-disse dolcemente Fin -Buongiorno- disse lei asciugandosi le lacrime con un sorriso -è questo il blu che mi piace. -disse Nathalie sorridente, i suoi lunghi capelli neri si libravano per aria al suon del vento -sta sorgendo il sole-disse Fin.
Alle sue spalle mani tremule afferravano le sue, era Nathalie,con la velocitá di un gatto era salita silenziosamente in camera sua, i due si strinsero in un dolce abbraccio quando ad un tratto Annie urlò dalla sua camera, Fin scese di corsa, urlava una sola parola <<ibridi>> Fin abbracciava sua madre mentre Nathalie li sbirciava dalla porta silenziosamente.
-Nathalie! Nathalie! Aspetta!- urlò Fin inseguendola -perchè non rimani?  Cos'è successo?- chiese Fin prendendola per il braccio, lei cadde a terra in lacrime -io sono una povera disperata, hai problemi più grandi a casa, io..io..posso vivere come ho sempre vissuto- disse Nathalie era in ginocchio sull'asfalto ruvido con le lacrime che le rigavano il viso, Fin si piegò di fronte a lei, la sua mano sul suo viso raccolse le lacrime dalla sua guancia e la strinse forte in un abbraccio.
Si strinsero in un abbraccio forte, Fin la prese in braccio e la riportò in casa, Annie era seduta a fianco a lei, Fin preparava la colazione mentre Annie e Nathalie si guardavano negli occhi, Fin sorridente portò la colazione ad entrambe e si chiuse nella doccia.
-sono un fallimento.-disse Annie. Nathalie la guardava -ho sbagliato..non dovevo venire..- disse lei. Fin uscì dal bagno in accappatoio a bere dal tappo un succo d'arancia quando vide Annie e Nathalie parlottare, erano abbracciate e si raccontavano la storia della loro vita in lacrime, Fin le guardava storto "quante cose hai da imparare sulle donne Fin" si disse, andò nella sua camera e si cambiò:
-Mamma io vado a scuola, Nath vieni con me?- chiese Fin
-Mi devo preparare.-disse Nathalie
-Ti aspetto in spiaggia.-disse Fin.
Era immerso nel mare inzuppando i suoi jeans puliti. -perchè ti fai il bagno vestito?-chiese Nathalie con l'espressione stralunata: aveva una graziosa treccia che cadeva sulla schiena e terminava in un fiocco blu,  portava una giacca nera e una camicia bianca legata in una cravatta blu con una minigonna svolazzante -come sto?-disse Nathalie paonazza
-sembri una scolaretta degli anime giapponesi.-disse Fin ridendo
-Mi vado a cambiare.-disse Nathalie tornando indietro
Nathalie ritornò con dei leggins a fantasia verde e blu,  una canotta lunga color nero pece e delle converse  blu. -adesso?- richiese Nathalie ancora più rossa in viso -puoi andare..-disse Fin ridacchiando -Cosa sei uno stilista?? Sei Cinna?-disse Nathalie arrabbiata ma divertita.
Fin uscì dall'acqua si infilò le converse blu e la raggiunse  -si sono Cinna.- disse con aria di finta superioritá -ma smettila!- disse Nathalie ridendo e dandogli uno spintone.
La strada era costeggiata da villette, il mare sull'altro versante era calmo, il suono lento delle onde sulla riva inondava il silenzio nel distretto.
Per arrivare alla scuola bisognava attraversare la strada in pietra sulla costa, i due parlottavano ma quando il silenzio dominava venivano cullati dal rumore delle onde-Arrivati.-disse Fin.
Nathalie era molto tesa e si aggrappò al braccio di Fin -sono secoli che non vengo a scuola,studiavo in ospedale.-disse Nathalie tremando, Fin strinse la sua mano -non ti preoccupare.-disse Fin sorridendole

Spazi autrice______
Ragazze scusate tanto del ritardo però abbiamo a vito da fare xD
A scuola abbiamo un nuovo professore uguale a Seneca (ok non centra un cazzo ma mi priscia dirlo)
Recensite, dite se vi piace, ciauu :*

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Capitolo 8
*** "Here today, not alone" ***


 
La scuola era grigia, un contrasto tra il verde che la costeggiava e il mare da dove si affacciava, era uno scatolone rovesciato con tante finestre disposte una sopra l'altra. Gli altri ragazzi parlottavano in gran segreto a gruppi: i vip, i nerd, i fans, i bulli, gli aristocratici, gli sfigati, i nulli, gli emarginati. Fin non aveva mai voluto fare gruppo, stava sempre solo a leggere. Molte volte dai "vip" gli era stato chiesto di parteciparvi ma lui aveva sempre rifiutato. -come faccio ad inscrivermi?- disse Nathalie -Ti accompagno-rispose lui
-
Non vorranno grane per i genitori?-chiese Nathalie -mamma abbozzerá qualche firma, se non lei o io o te-disse Fin con aria ribelle
Diedero a Nathalie le chiavi dell'armadietto nel corridoio,  affianco a quello di Fin, -Ehi Fin, come si apre?-chiese Nathalie
 -
guarda le chiavi, due giri a destra.- disse Fin  aprendo l'armadietto dal quale uscirono una marea di lettere d'amore. 
-Ma guarda un po'..che ruba cuori..-disse Nathalie guardandolo con uno sguardo ammiccante -gli rispondi?-continuò
 -
Si, per forza. Non vorrei ci rimanessero male.-disse Fin con uno sguardo tenue avvicinandosi al suo viso -che vanesio..-disse Nathalie girandosi, Fin rideva sguaiatamente e le corse affianco -E tu ragazza?  hai qualche segreto che valga il mio tempo?- disse Fin sussurrando al suo orecchio, Nathalie si girò e lo fulminò con lo sguardo. Entrarono in classe e  si sedettero agli ultimi banchi, erano i primi ad entrare e man mano che gli studenti arrivavano, nonostante fossero nascosti, erano al centro dell'attenzione. Nathalie e Fin erano il pettegolezzo succulento del giorno.
-Fin..ma mi odiano?
-per forza.-
-Come per forza?
-non vedi come sono bello?-
-Finiscila. Ma perchè fanno così?-
-te l'ho appena detto.-
-Sei serio?-
-Le lettere, i pettegolezzi..avrai sentito dire "Arriva quella troia e ci ruba il nostro Odair"-
-Bello..essere una troia parlando con qualcuno-
sei venuta con me pensano e sanno che abiti con me.-
-e sono una troia anche se dormo sul divano?-
-Lascia perdere, lo direbbero anche se tu fossi Snow.-
-..non mi stá bene.-
-Ovvio, il problema è che anche se qualche amica loro si avvicina a me iniziano a ripudiarla. ti conviene non farle questo genere di amicizie.-
-quindi mi vuoi tutta per te?-
-..cosa ti dice che è così?- disse Fin paonazzo con la sua boriositá fittizia.
-Buongiorno ragazzi. Odair..Bentornato!-disse la professoressa Yamish -Mi dispiace prof, come sa ho avuto molto da fare...il mio delfino domestico mi ha rubato i compiti.. - disse Fin con quella finta e inutile scusa, Nathalie lo guardava schifata, "non ci crederá mai" -Odair, non ti preoccupare, ma la prossima volta!-disse la professoressa sciolta dal suo sorriso, Nathalie lo guardava incredula e Fin alzò il sopracciglio. -Lei signorina? come si chiama?- fece fredda 
-Ehmm..Il mio nome è Nathalie Grivenson, Nathalie Leslie Grivenson- disse Tesa 
-basta il cognome Grivenson, il primo il secondo nome,dimmi anche il tuo gruppo sanguigno!-fece la professoressa, Nathalie abbassò lo sguardo, sentì ridacchiare dall'altra parte dell'aula, guardò Fin e gli sibilò la frase "mi fai schifo" e lo fulminò con lo sguardo, lui le sorrise e le scrisse sul quaderno "in pochi sanno cos'ho sotto questa maschera" Nathalie lo guardò e Fin gli fece uno sguardo triste ma sincero e lei gli ricambiò con un sorriso dolce:
-perfetto controlliamo..Grivenson, dato che fai tanto la saputella, porta il quaderno con gli approfondimenti di storia.-fece la prof
-Ma..-
-Niente "Ma"-
-E adesso come faccio? che approfondimenti faccio?-disse Nathalie sussurrando a Fin 
-Leggi-fece Fin passandole un foglio strappato che raccontava una storia piuttosto lunga
-Sicuro?-
-Muoviti.-
-Grivenson!-
-Si..-
-Li hai portati?-
-Non so che siano ma si.-
-Se li hai fatti lo sai, leggi-
Nathalie sbuffò, stava alzando le mani come per picchiarla poi però guardò Fin che le sorrideva e le faceva l'occhiolino, lei rise e iniziò a Leggere:
-Finnick Odair ha giocato i 65° Hunger Games, portando la vittoria al Distretto 4
Giocò a 14 anni vincendo grazie all'uso di un tridente, Odair sapeva fare 5 tipi di nodo e molto abile con armi da lancia. Il suo mentore era Mags, Odair è stato sorteggiato per la terza edizione alla memoria,insieme a Mags, offertasi volontaria al posto di Annie Cresta, vincitrice dei 70° Hunger Games. Odair ha combattuto alla seconda ribellione dalla parte dei ribelli , fu decapitato dagli ibridi durante un attacco a Capitol City. Odair ha vissuto a stretto contatto con La Ghiandaia imitatrice e con i ribelli, questo gli ha dato modo di partecipare alla ribellione-

-Siediti-
sbuffando andò a sedersi, Fin rideva 
-Chi ha fatto altri tributi?- chiese la prof
-Signora io ho fatto Finnick Odair, ma ho aggiunto che il presidente Snow lo costringeva alla prostituzione- disse una ragazza occhialuta
-un puttano in poche parole!- disse Trinux un ragazzo grassoccio e biondo, a quelle parole Fin ruppe in due la matita che aveva in mano si giró verso Trinux -Non chiamarlo così.- fece nero di rabbia Fin.
Dopo tre ore la campanella suonó la ricreazione. Fin,  accompagnato da Nathalie, si diresse all'ombra di una quercia. I due erano appoggiati di spalle al tronco e ridevano. Ogni 3 minuti una ragazza si avvicinava a dichiararsi e Fin ripeteva sempre -Saresti una fidanzata meravigliosa per me, ma non meriterei il tuo dolce viso- alla quarta ragazza che si avvicinò Trinux e Karl urlarono -tale padre tale figlio..-
Fin stringeva il libro sempre più forte però alle parole -quando si dice Figlio di Puttano- prese Il coltello dallo zaino, gli corse incontro e buttó a terra Trinux, il suo naso e la lama erano lontani di un centimetro
-Ripeti di nuovo quello che hai detto e giuro che ti squarto la faccia- disse Fin con uno sguardo animalesco e assassino.
...
Le onde scrosciavano, i suoi capelli si muovevano con la brezza marina, il suo corpo sentiva le onde scagliarsi su di lui ma la testa era asciutta. Una mano calda e delicata accarezzava il suo viso, un goccia, la pioggia? No una lacrima caduta sulla sua fronte. Aprì lentamente gli occhi, i suoi smeraldo fissavano un viso piccolo e cadaverico ricoperto da lentiggini e i capelli neri che gli solleticavano il viso, gli occhi oceano di lei erano inondati dalle lacrime.


Spazio autrice_____
Salve ragazzi! La vostra bella scrittrice (la sottoscritta) vi saluta e vi invita a leggere e a recensire anche il mio ottavo capitolo per capire il vostro parere. vi ringrazio per come ci seguite e soprattutto del lavoro cha fa Cristina (Katniss Mars) il capitolo di oggi viene da una canzone di Ringo Starr ossia "Never Without you"  bellissima, però penso che la parte che ho preso sia più adatta al momento.

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Capitolo 9
*** "Here comes the sun" ***


-che è successo?-chiese piano Fin
-Karl ti ha dato un colpo di sedia sulla testa, ho tentato di bloccarlo ma era troppo tardi. Eri svenuto, avevo temuto il peggio visto che poi il ciccione ha preso il coltello e ti ha colpito sulla spalla, ti ho portato indietro Annie ed ti abbiamo medicato al meglio. Stava piangendo per te, l'ho calmata e abbiamo pensato che il rumore del mare ti potesse risvegliare, è calmo nonostante le nuvole scure, sono tre ore che dormi e due ore che sono qua-disse Nathalie
-Quanto sono idiota.-disse Fin stringendo gli occhi -Mi hanno pure fregato..-
-cosa te ne frega..-
-Hanno offeso mio padre-
-Ti avrebbero potuto fare del male, ti è andata bene.-
-Mio padre non si merita questo per quello che ha fatto per loro.-
-Hai ragione..-
-però?-
-mai ricorrere alla violenza, a volte le parole feriscono più delle botte..-
la testa di Fin era poggiata sulle sue gambe, lui la guardava, avrebbe voluto rimanere per sempre così con lei. Nathalie alzò lo sguardo all'oceano. Fin le prese la mano e se la portò al cuore, si sedette affianco a lei tenendole la mano poi tirò lei tra le sue braccia, era piccola e minuta. I due rimasero abbracciati per l'intero pomeriggio a chiacchierare, ma rimasero stretti tra loro. Si stesero sulla sabbia osservando i colori del tramonto -ecco ci conosciamo da più di un giorno- disse Fin sussurrando -A me sembra di conoscerti da sempre- fece lei stringendosi ancor di più poggiando l'orecchio al suo petto per ascoltare il ritmo del suo cuore.
Il giorno successivo Nathalie era andata da sola a scuola, indossava Jeans e una maglia rossa. Fin era rimasto a casa da solo, dormì fino alle 11:30, Annie aveva lavato le lenzuola e Fin sentiva l'odore  di primule e un girasole appoggiato sul cuscino con un biglietto scritto con una calligrafia storta e tremante che recitava "Buongiorno, rimani a letto la colazione la porto io " la scrittura la conosceva bene, era quella di Annie, che in quel momento si affacciava alla porta;  portava i capelli stretti in uno chignon. -Buongiorno tesoro, ti ho portato la colazione-disse portando un vassoio con il bacon e le uova bruciate. Lui sorrise e la ringraziò,-ti cambio la fasciatura- disse Annie con il grembiule sporco di schizzi di olio. Fin mangiò le uova, erano bruciate e immangiabili ma era la prima volta dopo che aveva compiuto dieci anni, così ingoiò felice la colazione preparata da sua madre.
Annie aveva finito di medicargli la spalla -tesoro io vado da Kelly, avevamo appuntamento, mi raccomando tu rilassati.-
-Va bene, mamma- disse Fin
Annie sbattè la porta, Fin controllò che fosse uscita, si infilò un maglione bianco e un paio di jeans e scalzo uscì di casa.
I suoi piedi toccarono la sabbia, andò in spiaggia, le nuvole pesanti si accerchiarono. Si sedette sulla sabbia e rimase ad ascoltare il suono delle onde scagliarsi violente sugli scogli
all'improvviso un nome le passò davanti agli occhi:
Nathalie...
Fin corse verso la cantina, infilò degli stivali, inforcò il tridente e corse. Fu una corsa lunga e quasi infinita, nonostante i suoi allenamenti ogni mattina aveva subito il fiato corto e cadeva continuamente, ma nonostante ciò si rialzó più volte, l'idea che qualcuno le facesse del male lo faceva stare in pensiero e non l'avrebbe mai permesso a nessuno.
Fece una curva, era arrivato...
Una scena orribile si presentava davanti hai suoi occhi uno schizzo di sangue e i capelli neri di Nathalie tinti di rosso, il suo sangue rosso.


Spazio autrice_____
Capitolo un po' triste.. voi che vi siete affezionati a Nathalie ..mi riterrete una sadica... leggere per credere! Ragazzi vi do la notizia che ho già in mente una fine per la mia storia, a me piace farvi ridere e farvi piangere quindi ... comprate scorte di fazzoletti! =D
canzone di George Harrison "Here comes the sun" famosissima dei Beatles!=D


P.S
Io ho letto la storia e più o meno so come continua, vi consiglio 20 o più pacchi di fazzoletti e tantissime zollette di zucchero...serviranno :D
la vostra Editor :*
 
 

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Capitolo 10
*** "Don't make it bad,take a sad song and make it better" ***


Le urla terrorizzate inondavano il giardino -Nathalie!!- urlava in preda alla disperazione Fin.  Iniziò a piangere -Chiamate qualcuno, sbrigatevi.- tutti rimasero impassibili -Che fate luridi stronzi! Sta morendo porca puttana! Fate qualcosa!- urló disperato con le lacrime che gli sgorgavano dagli occhi. Il sangue scorreva sulla sua maglietta rossa, Fin piangeva poggiandosi su di lei
-Non la toccare, sono un medico, calmati chiama un'ambulanza, ci penso io.- disse una voce profonda. Fin si asciugò le lacrime prese il tridente e lo infilzò nella spalla di Trinux che si rotolava per terra dal dolore, Fin gli sputò addosso e chiamò l'ambulanza da una cabina lì vicino. Il signore era alto e dritto aveva i capelli neri e le lentiggini su tutto il viso, aveva grandi occhi nocciola, la pelle rosea; esaminava il corpo di Nathalie con una destrezza e delicatezza unica. L'ambulanza arrivò dopo qualche minuto -Voglio venire- disse Fin salendo sull'ambulanza
-Mi dispiace è grave abbiamo bisogno di mani esperte non puoi salire ragazzino-disse l'infermiere.  Fin strinse i pugni, l'uomo mise la mano sulla sua spalla -Odair, vieni con me.-disse

...


I capelli neri dell'uomo erano dritti, guidava sicuro,  aveva profonde occhiaie sotto gli occhi. Fin abbassò il finestrino, adorava il vento tra i capelli, era forte e così chiuse gli occhi. Seguivano la sirena squillante -Un pavone pazzo di se..-sussurò il signore
-cosa ha detto?-chiese Fin aprendo un occhio -niente-disse sorridendo
-signor Markey, come sta Nathalie? Non morirá vero?-chiese Fin con lo sguardo basso
-non lo so.-rispose tristemente Markey
Dopo qualche chilometro erano arrivati all'ospedale: un edificio bianco e alto, le finestre con le tendine bianche si confondevano con la perfezione del bianco accecante. Era la quarta volta che andava nell'entroterra del distretto 4, la prima volta aveva 2 anni, si era perso e Annie era impazzita nel cercarlo, Fin non lo ricordava. La seconda volta che andò aveva 8 anni, era andato in gita con la scuola e sull'altalena aveva regalato a una bambina una scatola di cioccolatini a forma di cuore, li avevano fatti lui e Annie il giorno prima, era uno dei ricordi felici, ma la bambina bionda con le codine lo aveva preso in giro e la sera li avevano mangiati lui e Annie piangendo, l'ultima volta che andò era per la commemorazione degli eroi del 4, tra cui sua madre, ma suo padre era  l'eroe del distretto, aveva 12 anni, a lui dava fastidio che il padre doveva essere trattato da eroe quel giorno per essere dimenticato dopo,quella fu l'ultima volta che andò. Annie ci andò sempre da sola portandosi dietro due conchiglie con le quali si copriva le orecchie dagli attacchi.
Accese l'mp3, le cuffie cantavano "Lady Madonna" dei Beatles, ascoltandola pensava a sua madre, quella bellissima canzone lo rendeva felice ma, entrando nell'ospedale, non aveva quel sorriso come quando ascoltava i Beatles.
Nathalie era in sala operatoria e lui si sedette in una sedia bianca come le pareti e il pavimento, si tolse le cuffie e rimase con la testa tra le mani immobile...ad aspettare qualcosa che non potrebbe mai ritornare.

...

Una sagoma bianca uscì dopo 4 ore e dietro gli infermieri trasportavano la cadaverica Nathalie su un lettino in una stanza. Fin fu preso dall'istinto di seguirla ma rimase con il signor Markey ad ascoltare il dottore -lei è suo padre?- chiese
-tutore,mi dica.-rispose Markey -La ragazza è stata colpita nei suoi punti vitali, per fortuna siamo riusciti a fermare l'emorragia, è salva però..-
-però?-chiese Fin
-il ragazzo è suo fratello?-
-No è un mio alunno e amico di Nathalie-rispose Markey
-Tu sei il figlio di Odair?-chiede il dottore
-Si-
-Ascolta, forse è meglio se vai da lei. È una cosa da adulti.-
-Ho sedici anni compiuti sono abbastanza capace di comprendere voglio sapere-
-ne sei sicuro?-
-sicurissimo-
Il dottore lanciò uno sguardo al signor Markey e lui gli fece cenno di continuare annuendo con la testa
Prese un bel respiro e disse piano:

-La ragazza...ha subito un trauma cranico- si fermò un istante poi riprese

 -è in coma.-


Spazio autrice______
Scusate se i capitoli sono un po' corti ma è un momento clu ..quindi abbiate pazienza *disse tristemente cloud*
Il titolo è preso da una canzone famosissima dei Beatles "Ehy Jude" adorabile e NANANANANANAAAA NANANANAAAA EHY JUDEEE!! *canta*
 







 

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Capitolo 11
*** I need you ***


Il mondo era crollato, i suoi occhi si trasformarono in vuoto. Si girò a destra e a sinistra, corse verso la stanza dove c'era Nathalie, si scontrò con gli infermieri e si aggrappò allo stipite della porta. Vide Nathalie pallida, occhi chiusi, immobile, legata ad una flebo. Si diresse verso di lei, la guardò piangendo, scivolò per terra, si rialzò e si sedette sul suo letto. Si strinse forte al suo collo, piangendo bagnava la sua pelle biancastra, ma niente ricambiava il suo calore, la sua dolcezza, il suo respiro, il suo sguardo, le sue mani sulle sue, le dolci labbra che non ha potuto baciare. Fin gli diede un bacio sulla sua guancia fredda
-Fin..-disse una voce femminile -Fin,calmati..vieni qui.-braccia calorose lo strinsero come quando era piccolo e appoggiava l'orecchio sul suo petto per sentire il battito del suo cuore. Così fece anche questa volta, il battito del cuore e il calore di Annie avevano calmato Fin, niente e nessuno l'avrebbe capito come lei:
-Vado a prendere due cioccolate, fuori diluvia- disse Annie accarezzandogli la spalla -Mamma non ti preoccupare vado io.-disse Fin -tu devi stare con lei.-fece Annie sorridente. Fin prese la mano di Nathalie la strinse e la accarezzò tirando su con il naso, le accarezzo il viso, le scostò una ciocca di capelli dietro le orecchie che divideva i suoi occhi. Quelli di Fin ritornarono ad imperlarsi di lacrime guardando il suo naso a punta e sbarazzino, la sua faccia rotonda, in quel momento sfiorò le sue labbra carnose e rosse.
Fin passò la notte in ospedale affianco a lei. Il giorno dopo dalla porta Fin vide entrare un ombra con una treccia laterale e con in braccio un bambino biondo. I suoi occhi verde smeraldo incontrarono gli occhi grigi della persona sulla porta.
-Fin..- i due strinsero il bambino in quell'abbraccio 
-Mi dispiace..
-Per cosa?-
-Non era una persona cattiva, Annie mi ha spiegato cos'è successo-
Roy giocherellava con una pallina, Katniss era seduta affianco a Fin, entrambi seduti su due sedie -L'ho giudicata male ,non ne sapevo nulla di suo padre.- 
-come sai di suo padre?-
-il signor Markey ha fatto ricerche. È un investigatore-
-Ma non era un dottore?-
-Markey inventa tante di quelle frottole-
-Sará un bugiardo ma le ha salvato la vita..-disse Fin guardando dolcemente Nathalie
-Ehy..- disse Peeta mano nella mano a Prim
-Ciao-
Si avvicinò al letto:
-Katniss, è lei Nathalie vero o falso?-
-Vero-sorride
-E Fin se n'è innamorato vero o falso?-
Katniss fece uno sguardo sorridente a Fin che ricambiò con uno sguardo imbarazzato, era rosso:
-Verissimo..-

Spazio Autrice_____
Scusatemi scusatemi scusatemi per il grandissimo rirtardo, anche se secondo me non è che ve ne frega tanto di sta storia...noi pensavamo di non pubblicarla più, tanto non riceviamo recensioni...le visite sono poche...anche se questa storia è stupenda e continueremo a scriverla perchè è una cosa spettacolare...
Beh...scusate ancora e...aspetto vostri messaggi :D
Ciauu

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Capitolo 12
*** "Her hair of floating sky is shimmering" ***


~~Speaking words of wisdom, let it be~~Speaking words of wisdom, let it bePeeta abbracciò Fin:
-Ehy Fin! Io e papà abbiamo raccolto alcune perle guarda!-
-wow! Brava Prim! Sei una sub perfetta!-
-Una domenica andiamo insieme?-
 -sicuro,così quando Nathalie si sveglierá troverá tante perline! Dobbiamo vederci subito perchè Nathalie si sveglierá presto-
Ma non fu così, dalla visita della Famiglia Mellar ,passarono 3 mesi. Fin e Prim avevano racconto tante perle che ornavano dei Gigli -Nathalie ne sará felice-
6 mesi dopo..
Camera 304 ospedale
-sai oggi leggeremo un passo di Harry Potter. "La storia del principe"-

-Domani leggo l'altro. Ho scaricato una nuova canzone dei Beatles, mi piace tanto si chiama "Let it Be". La conosci? A me piace tantissimo-
Mise una cuffia nell'orecchio di Nathalie e l'altra nel suo
" Speaking words of wisdom, let it be..."
Let it be..let it be..
Aggrappato alla sua mano, piangendo, la stringeva.

 7 mesi dall'incidente.
Passeggiava per il parco, dall'incidente aveva preso il vizio del fumo, anche se Annie lo aveva scoperto non gli diceva nulla.
Salì nella camera 304. Sulla parete di fronte a Nathalie c'era un disegno, una spiaggia dove erano ritratti Finnick, Annie e Fin.
 Finnick stringeva le mani a sua moglie e a suo figlio, mentre una piccola donnina dai capelli neri poggiava la testa sulle spalle di Fin. Sorridevano, una cosa che non sarebbe successa...
-Vedi Nathalie, quello biondo è mio padre, li c'è mia madre Annie, poi ci sono io e vedi lì ci sei tu-
Cantava, cantava per Nathalie, 'Ehy Jude' risuonava in un orecchio di Finn e nell'altro di lei.
"Ehy Jude don't make it bad
Take a sad song and make it better remember to let her under your skin when you begin to make it better.."

La porta si spalancò violentemente, Fin fermò la canzone: un uomo tarchiato e grassoccio, con calvizia incipiente, una striscia di barba sul mento e sul suo naso due grossi porri pelosi stringeva la mano grassa su un braccio bitorzoluto,quello di Trinux. Era molto simile al padre:  aveva i capelli all'indietro con il gel, mostrava sulla fronte grossi brufoli, aveva giacca e cravatta anche lui e stringeva un mazzo di fiori nell'altra mano.
 Insieme a loro c'erano Karl e suo padre, anch'essi identici: magri entrambi con la faccia cavallina e i denti sporgenti; suo padre aveva grosse labbra e Karl non le aveva ma in compenso aveva un naso all'insù e occhi porcini.
 Anche lui aveva un mazzo di fiori in mano
Fin li guardò, si tolse la cuffia e disse:
-Buonasera..-
Karl e Trinux guardarono Fin con superioritá e fieri di quel che avevano fatto, i loro padri avevano uno sguardo torvo. Fin alzò un sopracciglio verso di loro, si rimise la cuffia e accarezzò la mano di Nathalie ignorandoli.
 Rimasero per 30 secondi in quel silenzio
-Permesso..Fin ti ho portato  una tazza di tè.-
-Grazie mamma-
-Non li saluti?-
Fin guardò i suoi ospiti Annie si avvicinò ai due signori:
-Mà..lascia stare-
Fece uno sguardo malevolo a suo figlio e tese la mano ai due:
 -Piacere io mi chiamo Annie Cresta, sono la madre di Fin-
I quattro la guardarono torvi -Questa è la pazza...- sussurrarono i ragazzi ai loro padri
-Mamma ti ho detto ..-
-No Finnick..no che non lascio stare sti pezzi di merda, aprite le orecchie che non lo ripeterò più di una volta: venite qui a fare la vostra bella figura, a chiedere scusa perchè i vostri figli hanno quasi ammazzato una ragazza per un qualsiasi motivo e avete anche la faccia tosta di presentarvi con un mazzo di fiori? Fate veramente schifo, per lo più venite a dirmi che sono pazza? Sai cosa c'è, sono mentalmente instabile perfetto, lo so! Da molto tempo, ma in realtá i veri malati siete voi! Voi che non sapete educare un ragazzo ad ammazzare ed insultare coloro che vi hanno liberato gli Hunger Games. Sapete che ci faccio con i vostri fiori??-
Annie strappò violentemente i mazzi di fiori dalle mani dei ragazzi e glieli lanciò addosso:
-Mi ci pulisco il culo!-
-Ma come si permette? Lei ci dovrebbe chiedere scusa che non l'abbiamo denunciata perchè suo figlio ha quasi tagliato il braccio al piccolo Trinux- disse l'uomo grassoccio puntandole il dito contro -linguaggio scurrile, lei moderi i termini,  le ho fatto solo un favore a venire, non saremmo stati nemmeno tenuti; si sa che una madre da sola non potrebbe mai accudire un figlio, non mi sorprende per niente che ne abbia uno altrettanto maleducato come sua madre!- disse il padre di Karl vestito di tutto punto
- Andate al diavolo-
-Anche? Ma lei dovrebbe ricoverarsi di nuovo? È vero cosa si dice in giro-disse l'uomo grasso con superiorità
-Non ho ucciso nessuno quando ho giocato agli Hunger Games, mi sta venendo improvvisamente voglia di sapere com'è l'odore del sangue se questi non vanno via.-
 -Signora non utilizzi questi aforismi solo perchè ha giocato agli Hunger Games-
-Fin passami il tridente-
I quattro sbiancarono per quanto la voce di Annie fosse seria e fredda:
-signora non finsce qui. -si sentì nel corridoio mentre se ne andavano
 Fnn guardava sua madre con sorpesa, era sconcertato: la sua dolce e debole Annie si era trasformata in una macchina per l'omicidio, un po' come Johanna Mason
-Ma..mamma..se..sei tu?-
Annie si girò con l'espressione dolce e innocente
 Fin guardò sua madre sconcertato
-Finnick l'avrebbe fatto..- disse nostalgica, Fin si alzò e l'abbracciò
-Davvero papá era così..ehm..combattivo?-

Annie rise -Finnick era molto dolce,sapeva come aiutare le persone,era molto attraente e molto pieno di sè vanitoso e borioso per Capitol City,ma con me era diverso lui sapeva capirmi,era l'unico a capirmi,non solo per gli Hunger Games,ma anche perchè aveva uno spirito di iniziativa,coraggio e audacia,sai Finn tu gli somigli,siete due gocce d'acqua a parte i capelli rossi e la timidezza -disse Annie accarezzandogli i capelli e stringendosi a lui, guardando il dipinto le lacrime scivolarono lungo le guance,Fin accarezzava la sua chioma rossa, Finn guardò Verso Nathalie sorrideva .

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Capitolo 13
*** "And you know you should be glad" ***


-Mamma..mamma..Nathalie..lei..sorride..-
-Dottore dottore! La vede sorride sorride!-fece Fin entusiasta.
Il dottore la visitò e Fin la seguiva per ogni esame che facesse perchè voleva che il primo volto che vedesse fosse il suo.

 Ore 21:00
Nathalie ritornó in camera
-Ragazzo sei sicuro di averla vista sorridere?-
-Sicurissimo?-
-Certamente-
-Signora lei può confermare?-
-Ma si certo, io ero con lui! Era chiaro che sorridesse-
-Non metto in dubbio la vostra veridicitá però...la ragazza non ha riscontrato nessun cambiamento-
-è impossibile..-
-abbiamo provato di tutto,musica,parole,voci-
-Non avete provato con me!-
-ragazzo ci abbiamo provato,altrimenti non ti avremmo permesso di seguirla ovunque o persino di entrare nella sua stessa camera dove la stavamo visitando, mi dispiace-
Fin si sedette sulla sedia deluso, Annie gli massaggiava la schiena:
-Fin...-
-Lasciami stare mamma..voglio rimanere solo oggi-
-sicuro?-
-sicurissimo-
-sono le 23:40, forse è meglio che vada-
 -mamma..-
-si?-
-lei mi ha dato un messaggio oggi,ne sono sicuro! Mi ha sorriso vuole dirmi qualcosa,forse si sveglia..-

Annie gli sorrise
-ne sono più che certa, lei ti ha inviato un messaggio, devi solo capire quale. Buonanotte Fin-
-Buonanotte mamma-
Qualche ora dopo, aggrappato alle coperte di Nathalie, Fin cadde in un sonno profondo e scuro.

Un anno dopo...
La barba rossa occupò le sue guance e il suo collo,aveva i capelli lunghi
'Happy birthday to you! Happy birthday to you! Happy birthday Fin! Happy birthday to you!'
Un applauso invase il suo salotto, c'erano Annie, Katniss, Peeta, Rory, Primrose e Sheila ad applaudire i suoi 18 anni
-Mamma..io vado da Nathalie-
-Fin aspetta non ne vuoi una fetta?- disse Annie con il coltello in mano sporco di panna
 Fin fece un gesto con la mano per indicare 'dopo' ed uscì di casa. Era il 20 Luglio
Andò in spiaggia e si fece un tuffo in acqua rimanendo in mutande, i capelli rossi ricadevano sulle spalle e la sua barba era zuppa e gocciolava sul collo, era a mollo nell'acqua, si lasciò galleggiare in acqua con la pancia fuori dall'acqua, le braccia aperte e i capelli che fluttuavano nell'acqua. Mise le orecchie sotto l'acqua e sentì il suo respiro affannato:
 -Com'è, la tua Nathalie non è al primo dei tuoi pensieri?-
Fin alzó di scatto la testa scuotendo i lunghi capelli rossi e strofinandosi gli occhi:
-Che vuoi da me?- disse continuando a stare a mollo:
-Dico solo che lei sta rinchiusa in quattro mura e tu sguazzi nell'acqua-
 -Non sono affari tuoi.- disse Fin uscendo dall'acqua.
Sheila non poté fare a meno di guardare i suoi pochi muscoli e di ammirare il suo fascino: aveva pochi peli rossicci sulle gambe ma per il resto la dea della bellezza era dalla sua parte. Si infilò i pantaloncini, portò in mano le scarpe e la maglia sul braccio. Camminò per la riva, i pantaloncini che gli arrivavano al ginocchio si erano asciugati velocemente:
 -Ehy, dove vai?- Fin non le rispose ma Sheila gli corse dietro e gli arrivò affianco  -Vuoi aspettarmi?-
-Non sono tenuto a farlo- mise gli occhiali rotondi alla John Lennon
-..ascolta..-


Spazio autrice______
ok il capitolo finisce un pò diciamo a fiato sospeso, non si sa cosa vorrà die con quel !ascolta! e sopratutto non si sa chi è.. (vabbè io lo so u.u)
Voglio ringraziare (non ricordo il nome) per le sue recensioni, sia io che la scrittrice siamo felicissime che apprezzate il suo e il mio lavoro u.u
Continuate a seguirla e a recensire, grazie mille..
A presto, ciaoo c:

 

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Capitolo 14
*** "Well you know I nearly broke down and cried ***


***leggete lo spazio autrice, è importante!***
-Dimmi-
-è più di un anno..-inizia lei
-quindi?-
-Non credi sia ora di raderti?-
 -Ahaha, no mi piacciono lunghi-
-Beh si, ovvio...- Sheila arrossì ma Fin non le diede molta importanza -Almeno la barba-
-La barba mi fa più figo.-
-Ma hai capelli rossi.-
-Cosa sono questi pregiudizi?- disse Fin ridendo
-Non è un pregiudizio, solo che ai rossi non stanno bene i capelli lunghi.-
-Non è vero, e se anche fosse cosi, io sono l'eccezione alla regola-
Dopo qualche chilometro sotto il sole, i pantaloncini si erano asciugati allo stessa velocitá di come si erano bagnati. Qualche goccia era rimasta sui capelli.
 I due ritornarono alla staccionata, Fin si mise le scarpe, infilò la maglia e si avviarono verso l'autobus:
-Devo dirti una cosa-dice Sheila
-se proprio devi..-dice Fin roteando gli occhi
-Smettila è serio-
-Muoviti che sta arrivando il pullman-
 Sheila si avvicinò a lui, le sue labbra erano vicinissime alle sue, e poi...Sheila l'aveva baciato.
Fin la spinse indietro, la guardò con disprezzo -Perchè l'hai fatto?-
-Ti amo-
-Io no, non ne avevi il diritto. Bastarda.-disse urlando mentre saliva sul pullman.
In effetti, quello non era il suo primo bacio, Sheila era la seconda che aveva baciato, o in questo caso era stato baciato. Si sedette sull'autobus, infilò nelle orecchie la canzone di Ringo Starr 'I wanna be your man' . Poi scoppiò a ridere: la prima ragazza che baciò fu Gill, lei però dopo quel bacio gli confessò -Se non mi  baci tu significa che sono lesbica, grazie-
 -Gill..ma non ci sei mai andata a letto con qualcuno, come puoi sapere?-
-Ho provato, era Fredrick, ma nemmeno con lui niente.-
Fin ci era rimasto male ma alla fine Fredrick Benson era l'idolo delle ragazzine, Fin era molto più bello di lui ma non poteva competere con una star.
 Eppure quando aveva baciato Gill aveva immaginato di nuotare in un mare di cioccolata, vedeva i cieli di marmellata e le nuvole di Marshmellows mentre entrava in un sottomarino di caramello, cuori e luci di zucchero filato e caleidoscopi riaffioravano negli occhi di panda caramellati e persone deformate.
 Ok..si.. prima aveva fumato Mariujana ma aveva provato qualcosa di intenso, qualcosa di vero.
Mentre con Sheila era una cosa vuota, un po' come gli strumenti dei Beatles senza John, George, Paul e Ringo..non provò nulla e ciò gli diede grande soddisfazione.
 Dopo qualche chilometro arrivò in ospedale, salì in camera di Nathalie:
-Buongiorno-da un anno Nathalie gli sorrideva
-Oggi sei felice no? Almeno se non lo sei dovresti esserlo-disse sedendosi affianco a lei e stringendole la mano -Sai oggi è il mio compleanno, ho un po' i capelli bagnati, ho fatto un bagno. Tranquilla sono lunghi, quando ti sveglierai mi vedrai come sono in versione barbuta e capellone. Si ahaha sono uno dei Beatles, o dei Queen, piacere sono Jared leto! Sexy e con i capelli lunghi, ma il  rosso fa figo sai? Ahahah-appoggiò la testa sul cuscino in direzione del dipinto.
La sua voce ora sussurrava:
-Sai..Sheila mi ha baciato..ti chiedo scusa. Era inaspettato, avrei voluto tanto baciare te..ma sappi che lei è vuota..non ho provato niente..è un anno..e io penso proprio di amare solo te.-
L'estate velocemente passava e l'inverno aveva preso il sopravvento:

'Picture yourself in a boat on a river
With tangerine trees and marmalade skies
Somebody calls you, you answer quite slowly
A girl with kaleidoscope eyes

Cellophane flowers of yellow and green
Towering over your head
Look for the girl with the sun in her eyes
And she's gone

Lucy in the sky with diamonds
Lucy in the sky with diamonds.
Lucy in the sky with diamonds. Ah... ah...


Fin cantava con la sacca sulle spalle, aveva un giubbotto nero lungo, le cuffie nelle orecchie. Le scarpe con dentro i calzini li portava in mano.
Anche se faceva freddo adorava camminare sulla sabbia scalzo. Però la sabbia finiva tutta nelle scarpe, tornava a casa e puliva le scarpe, portava un sacco di sabbia che trasportava in tutta casa, nonostante le urla che doveva subirsi da Annie lui continuava a camminare sulla sabbia, lei alla fine aveva smesso tanto poi avrebbe pulito Fin.
Alla fermata si mise le scarpe e salì sull'autobus:
-Ecco qui il nostro Fin!-
-Buon pomeriggio Peter!-
-Hai il biglietto vero?-
-Abbonamento Pete!-disse Fin mostrando l'abbonamento
-Non avevo dubbi, prego!- gli fece l'autista

"SHAKE IT BABYY NOWWW!
(shake it baby)
TWIST AND SHOUT!
(twist and shout)
Come on come on come on baby!
(Come on baby)"

Fin alzò lo sguardo e vedendoli sorrise....

Spazio autrice_____
Ok, ho fatto un pò ritardo ma eccovi il meraviglioso capitolo 14 :D
Vi allego una recensione della scrittrice così da poter leggerla tutte
"salve ragazzi!
 sono la scrittrice! Vi ringrazio davvero tanto per le vostre recensioni! Ora mi devo dar da fare anche io!  Ebbene sì,ho una pessima punteggiatura. Penso di finire la storia,ma ho ancora un sacco di idee per Fin! Non posso dire altro sul seguito,comunque scoprirete tutto man mano che la storia si evolverà. Sono una patita di Harry Potter e dei Beatles,quindi i personaggi avranno più o meno i miei gusti (vedere i titoli). Per far la breve: vedere che recnsite la mia storia mi fa gioire,cosa ancora più importante mi fa venir voglia di inventarne delle nuove. Vi ringrazio di tutto cuore!
 Volevo rispondere ad una cosa,i capitoli sono un po' corti,verissimo,ma l'ho fatto perché penso che il momento clu importante sia proprio in quel momento. Cercherò di allungare i capitoli. Chiedo dunque a Cristina di inserire questa mia recenzione sul prossimo capitolo così tutti possono leggere. Ringrazio sempre la mia meravigliosa editor,che in ogni capitolo mi salva dalla virgole! ahahah Vi ringrazio di cuore!
Titolo preso dalla canzone dei beatles "Oh! Darling"
Ci sentiamo al prossimo capitolo!"
Dopo di questo vi saluto, alla prossima :D

 

 

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Capitolo 15
*** -he shoot coca-cola he say "I know you,you know me"- ***


-Ma quale onore! Wiston, James, Parkin!- disse sorridendo
-Finniah, come va?- dissero Wiston e James scuotendogli i lunghi capelli rossi.
-Lasciatelo stare! Sta andando a trovare la sua bella!- disse Parkin ridendo
-Ohh la sua beella! In che guaio ti sei cacciato!-disse Wiston dandogli una pacca sulle spalle
-Win non posso nemmeno lamentarmi! Ahaha-disse Fin
-Come mai?- chiese James dandogli dei pugni in pancia
-è in coma.- disse Fin
Si levò un coro di "ohhh"
-Allora andiamola a trovare no?- fece Parkin
-Ovvio!- fecero James e Wiston all'unisono
-Cosa? No!-
-Secondo te cosa siamo venuti a fare?! Ahah allora raccontaci che è successo?-disse James
Fin raccontò l'accaduto ai ragazzi...
Parkin, Wiston e James gli aveva conosciuti a Capitol City, cercavano un Chitarrista, così suonarono insieme  fondando appunto una band tributo ai Beatles. Qualche mese dopo parteciparono ad una gara ma finirono secondi, da allora loro sono molto amici, anche se tutti vengono da diversi distretti.
Wiston è del distretto 6, ha capelli spettinati biondi, occhi marroni e un viso rotondo. è un po' prepotente ma molto timido; James ha i capelli neri, è magro e ha gli occhi color nocciola. Ha un espressione da egocentrico e folte ciglia, ma in realtá è quello più dolce tra i quattro, è del distretto 8; Parkin invece ha un naso aquilino, pelle rosea e due grandi occhi blu, ha i capelli castani e sopracciglia folte e spesse e ha le orecchie a sventola. è il più modesto tra tutti, un po' sulle sue ma molto esuberante.
-Ma Sheila?- chiese Wiston
-Come te ne esci con Sheila mo?-disse James spingendo Wiston e ridendo
-Mi ha baciato-
-Nathalie lo sa?-chiese Parkin
Fin lo fulminò con lo sguardo -PARKIN!!- dissero all'unisono Wiston e James tappandogli la bocca, Fin rise.
I quattro scesero dall'autobus
-A te come va con John?- chiese Fin
Wiston sospirò -È un bambino parecchio turbolento-
-Come si dice, tale padre tale figlio- disse Parkin
Tutti risero e Wiston si mise di fronte a Parkin e gli prese il viso con una mano stringendogli le guance -Dormi tu con un tuo figlio che urla ogni notte, caga, piscia, mangia e dorme!- disse spalancando le palpebre.
-Schushami eh!-disse Parkin
Wiston aveva 18 anni ed aveva avuto un figlio, era nato quell'anno. Non aveva programmato niente ma all'improvviso si ritrova la sua ragazza incinta, i due decisero di tenere il bambino.
-Vedo che la paternitá ti fa bene- disse Fin ridendo
Wiston gli mise un braccio intorno al collo -Ahaha ridi e tu, non ti sei nemmeno dichiarato a quella Nathalie, se è lesbica?-disse
-Giusto se è lesbica che fai?-chiese James
-Succederá come a Gill no?-
-Gill era una botta e via!-disse James
-In che senso una botta e via?-chiede Fin
-Che praticamente non ti piaceva da più di un anno!-
-vabbè..-
-E se tutte le tipe con cui ti divaghi sono lesbiche?-
-Rimarrò solo..-
-O con Sheila- fece Parkin
Una risata inondava il cortile dell'ospedale, entrarono e salirono le scale per andare da Nathalie
-Ullalahhh! Alla faccia s'è trovato la figa il nostro Finniah!- esclamò James alla vista di Nathalie
I tre si avvicinarono al viso della ragazza
-Ehi! Siete troppo incollati!-disse Fin
-Dai Finniah non te la sverginiamo, è in coma! E poi non ci sente!-disse Parkin
-No..ti sente..ti sente eccome-
-Davvero?- dissero i tre all'unisono, girandosi di scatto verso Fin
-Verissimo.-
I tre fecero un passo indietro
-Ciao Nathalie! Io sono Wiston Nellow-
-Ehy Nathalie! Io sono James Wincarten-
-Nathalie, io sono Parkin Keys-
-Sicuro che lei è una beatlemaniac?-chiese Winston
-Certo-disse Fin sorridendo
-Viene dal distretto 7 giusto?-chiese Parkin
-Giustissimo-
-Mm..se in realtá lei stesse dormendo e ti sta ingannando?-chiese James
-Allora strozzerei te♡-
-Jamie la tua vita sta per finire, Nalie si sveglierá e ti strozzerá!-disse con voce horror Wiston
-Win, tipo l'alba dei morti viventi?-chiese Parkin
- No! Kinr Come the Ring!-disse Wiston
-Tra sette giorni moriraai!!- fece Fin alle loro spalle con voce sussurrata
I tre sussultarono
-Finniah tessorro sei impazzito??!!-disse con voce falsa James
-Oh si Finniah, fammi tua! Voce sensuale sono tutta per te!- fece Parkin toccandosi il petto e fingendosi una donna
-Amoree, che dici, non li vedi i suoi sexy capelli fluenti, Finniah è solo mio!- disse James inziando a fingere di litigare

Spazio autrice_____
Questo è un capitolo bellissimo, parla di amicizia e io adoro quei quattro :D
Vi ringrazio infinitamente per tutto! Per come seguite la storia! Per i prossimi capitoli saremo più lente..scusateci ma cercheremo di aggiornare il prima possibile! Grazie di tutto. Il titolo è preso da una canzone dei Beatles "Come Togeter", continuate a recensire e a leggere! Grazie mille ancora!

Claudia :D

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 16
*** Well we all shine on? like the moon and the stars and the sun? ***


-Alla faccia s'è trovato la figa il nostro Finniah!- esclamò James alla vista di Nathalie 
I tre si avvicinarono al viso della ragazza 
-Ehi! Siete troppo incollati!-
-Dai Finniah non te la sverginiamo, è in coma! E poi non ci sente!-disse Parkin 
-No..ti sente..ti sente e come-
-Davvero?- dissero i tre all'unisono e girandosi di scatto verso Finn
-Verissimo.-
IFecero un passo indietro
-Ciao Nathalie! Io sono Wiston Nellington-
-Ehy Nathalie! Io sono James Lanes-
-Nathalie, io sono Parkin Keys-
-Sicuro che lei è una beatlemaniac?-chiese Winston
-certo-
-Viene dal distretto 7 giusto?-domadò Parkin
-Giustissimo-
-Mm..se in realtá lei stesse dormendo e ti sta ingannando?- chiese James
-Allora strozzerei te♡-
-Jamie la tua vita sta per finire, Nalie si sveglierà e ti strozzerà ! MUAHAHAHAHAH- disse con voce horror Wiston
-Win, tipo l'alba dei morti viventi?- disse Parkin
- No! Kin Come "The Ring"!-disse Wiston
-tra sette giorni moriraai!!- fece Finn alle loro spalle con voce sussurrata
I tre sussultarono 
-Finniah tessorro sei impazzito??!!- disse con voce falsa James 
-oh si Finniah,fammi tua! Voce sensuale sono tutta per te!- fece Parkin toccandosi il petto e fingendosi una donna 
-Amoree che dici! Non li vedi i suoi sexy capelli fluenti? Finniah è solo mio!- disse James iniziando a fingere di litigare
I tre rimasero nella stanza di ospedale per l'intero pomeriggio e serata:
-Ehy James, Winston sono le 21:30. Il mio ultimo autobus è alle 22:00 dovremmo correre in teoria..- disse Parkin
-Per la miseria, andiamo-disse James
-Finniah vieni a casa mia?-
-Adesso?-
-No..nel 2000mai-
-Non ho preparato nulla..-
Aprì la porta Annie, guardò chi c'era all'interno e si spogliò della giacca innevata:
-Buonasera signora Odair- fece James
-'sera signora!-fece Parkin
-'sera Annie!- dece Winston
-Perché devi fare sempre l'informale! È più grande di te!- battibeccò James
-la conosco..-rispose Winston
-La conosco anch'io ma non la chiamo con il suo nome-
-io si.-
-non dovresti farlo-
-perché?-
-te l'ho appena spiegato.-
-Anch'io sono un genitore-
-questo non ti giustifica.-
-Uff... lei non si è lamentata!-
-La signora è gentile-
-La signora non fa storie come te, sembri mia madre!-
-Io dovrei prendere il pullman..-si intromise Parkin
-Io non sono tua madre, quindi se non te le ha data lei l'educazione non dovrei dartela io-
-Appunto!-
-Mamma.. Winston mi ha chiesto di andare a casa sua..ma credo di disturbare..-disse Finn ad Annie
Winston intanto urlò
-Disturbare?? Spero tu stia scherzando.-
-Ma tuo figlio..-
-Se mi crea tanto disturbo allora svegliati tu la notte così mi fai da Baby sitter!-
-il cambio dove lo trovo?-
-i veri uomini puzzano-
-ne parlerò con tua moglie..-
-Andate a quel paese sono le 21: 45!-disse Parkin correndo
-Ciao Par!-disse James
-Goodbye Kin!- fece Winston
-ciao Pak..Quindi cosa dovrei fare?-
-Vieni dai!-
-mamma?-
Annie gli fece cenno di andare
-ma se si sveglia e io non ci sono?-
-Significa che ti aspetterà-
-Allora?-chiese impaziente Winston
-Va bene. Mamma sicura?-
-si-
-per qualsiasi cosa..-
-chiamo-
-per il cambio?-chiese poi Finn
-ti presterò qualcosa io.-
-fammi prendere almeno lo spazzolino-
-Va bene perfettino-
Fin accarezzò la guancia a Nathalie e baciò sulla fronte sua madre 
-Jamie vieni con noi alla stazione?-
-No lo prendo da qua. Ci si vede ragazzi- fece James alzando un braccio e compiendo un segno come per dire 'agli ordini'
-Ciaouuxx Jamiee-fece Winston
James baciò il palmo della mano e soffiò verso Winston e  Finn
-Jamie vai!vai!ahaha- fece Finn salutandolo con lo stesso gesto


Spazio autrice_______________________
SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE...
Abbiamo avuto piccoli problemi tecnici....mi dispiace tanto di aver ritardato, non succederà più lo prometto... :D
Spero vi piaccia, scusate ancora
Ciaoo :D

P.S.
Messaggio autrice
 
Finalmente il capitolo 16! Vi avverto che abbiamo la fine! Ma non dirò quando, gustatevi questi capitoli!
titolo preso da "Instant Karma!" di John Lennon, Adoro quella canzone! Titolo lungo ma non importa!
bye bye! E leggete in tanti
love, Cloud
 

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Capitolo 17
*** I needed you, you didn't need me ***


Finn entrò in casa di Winston, era un casa piccola, le mattonelle erano grige, le pareti erano biancastre e i mobili in legno.
Una piccola Tv malconcia era spenta, un divano verde rotto, un tappeto rosso di fronte alla tv. La casa era così mal'assortita che sembrava vivere in baracche. Ma guardando il tappeto cosparso di giocattoli, un bambino dai capelli marroncini era alle prese con delle costruzioni in plastica:
-Johnny!- disse Winston dolcemente verso il bambino,
il piccolo alzò lo sguardo e rise a suo padre mettendo in bocca una costruzione mostrando le sue gengive.
Winston lo prese in braccio e lo strinse a sè,
-Mettiti comodo Finniah-
-Dormo qua sopra?-
-No in camera da letto,io e Julia dormiamo sul divano, si apre-
-Scordatevelo,Dormo io sul divano.-
-Sei un ospite!-
-non me ne frega niente-
disse poggiando la borsa sul divano
-dov'è tua moglie?-
una ragazza dai capelli ricci uscì dalla cucina 
-Winston?-
-Ciao tesoro -
-Oh Tu Sei Finnick?-
-Solo Fin-
-Julia
-disse stringendogli la mano
Julia e John si assomigliavano molto entrambi, con gli occhi un po' a mandorla e capelli marroni, entrambi con un sorriso contagioso.
John assomigliava decisamente a sua madre, il viso un po' rotondo uguale a quello di suo padre. 
-Vi ringrazio per l'ospitalità-
-Non ti preoccupare, dammi del tu, tra l'altro abbiamo la stessa etá no?-questa frase la disse un po' tristemente, Julia tornò in cucina  e Winston continuava a giocare con John, quando all'improvviso il piccolo scoppiò a piangere
-No john guarda!Guarda!-disse Winston muovendo la mano verso l'alto ma John continuava a piangere,
-Ha sonno-
disse Julia dalla cucina
Winston prese in braccio e li portó in una camera umida con un letto matrimoniale e un lettino,Finn lo seguì.
Wiston lo mise a letto cantandogli una ninna nanna
-sono un pessimo padre.-sussurrò
-non è vero- disse Fin mettendogli una mano sulla spalla
Winston gli sorrise 
-meglio se andiamo tutti a dormire-
-ecco a te le coperte-disse Julia poggiando le coperte sul divano,Spero che riuscirai a dormire.
-Grazie Julia, buonanotte-
Winston lo guardò e gli disse sotto voce un buonanotte.
non avendo portato un pigiama Fin rimase in cannottiera e si copri con le coperte che gli aveva portato Julia.
la porta sbattè piano all'improvviso.
erano le 01:30
Fin si svegliò si rivestì,e si affacciò nella camera da letto di Winston e temette il peggio.Come aveva pensato era successo.
John dormiva di lato,aveva un viso angelico e sereno,Julia dormiva abbracciata ad un cuscino i capelli corti le solleticavano il viso e l'altro lato del letto era disfatto e vuoto.
Fin scese di corsa per strada
'dove può essere andato?'penso. Winston Amava la musica quindi..
Si diresse verso un quartiere povero, era li seduto di spalle al muro. Aveva gli occhi gonfi e la chitarra che faceva suonare lentamente. Era seduto per terra triste e coperto da cartoni,i capelli disfatti.
Fin si avvicinò di corsa a lui, Winston alzò lo sguardo triste, Fin lo prese per la collottola e gli tiró un pugno
Lo guardava arrabbiato e disprezzato. Winston era in silenzio a massaggiarsi la guancia livida,rossa e gonfia dove Finn gli aveva tirato il pugno.
-COSA CREDEVI DI FARE??
LASCIARE LA TUA FAMIGLIA?LASCIARLA A ME?? PER QUESTO VOLEVI CHE VENISSI NEL 6! SEI UN VILE,ABBANDONI LA TUA FAMIGLIA E TE NE SCAPPI?? CODARDO!-
Winston aveva lo sguardo basso e continuava a massaggiarsi la guancia
Fin si sedette accanto a lui
-Perchè?- disse Finn
Tra i due ci furono parecchi minuti di silenzio 
-avevo paura..ho paura.- disse con un filo di voce Winston
-eppure eri così felice.-
-non voglio dare preoccupazioni a Julia-
-non la ami?-
-Se non l'amassi me ne sarei andato prima che John nascesse-
-allora perchè?-
-Te lo ripeto..ho avuto paura..è difficile,avevo tanti sogni per il mio futuro.Julia anche..ed un giorno ecco ti qua un bambino e puff.. tutto svanito,i tuoi sogni le tue ambizioni..tutte scomparse,tutto andato perso per sempre.-
-per questo volevi scappare? per essere libero-
-anche,un bambino ti dá preoccupazioni,ti senti in dovere di proteggerlo da tutto il male del mondo,non sono capace di fare il padre,sono troppo ribelle sono troppo scapestrato sono troppo sulle nuvole-
-Nessuno nasce padre,tutti vorrebbero essere liberi.-
-Ma è difficile-
-Ascolta Winston,John è tuo figlio,lui ti cerca,ti imita,tu sei importante per lui! Potresti aver il tempo per i tuoi sogni e per tuo figlio.-
-cosa rara..-
-ma possibile.-
-...-

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Capitolo 18
*** Please remember my life is in your hands. ***


-Winston, ascolta, io sono cresciuto senza un padre. Lui non sapeva nemmeno della mia esistenza, crescere con un solo genitore è difficile. Io non vorrei mai che nessun altro crescesse solo quando un padre può averlo, può giocare con lui, li può leggere le fiabe, può insegnargli a entrare in un mondo duro ma difficile, può pescare assieme, può andare mano nella mano con i suoi genitori,pronti a dar tutto l'amore e la vita per lui. Non mostrargli mondo ingiusto, un mondo dove lui non si sentirá a suo agio perchè nemmeno suo padre lo ha mai desiderato.-
Le lacrime rigarono il viso del ragazzo, Finn lo abbracciò.
Winston sussurrava al suo orecchio un debole -grazie-
Insieme tornarono a casa dopo un bicchiere di whiskey.
ore 07:30
-L'autobus per il 4 parte tra mezz'ora-gli disse Winston 
alzando la tapparella
-Mm..no mammaa...- disse Fin mettendo la testa sotto le coperte
-Teshorooo io non sono Annie Cresta! Su alzati pigrone!-
-Noo..-
Winston gli tirò un secchio di acqua e ghiaccio in testa,
Finn si svegliò di scatto:
-Ma sei impazzito?!-
-Muoviti e zitto, vatti a lavare-
-C'era del ghiaccio!!-si giustificò Finn
-Sono cinque minuti che stiamo parlando, te ne rimangono solo 25.-
-Prendo il treno..-
-Quando parte?-chiese Winston
-Tra due ore.-
-Allora torna a dormire-
Finn gli tirò un cubetto di ghiaccio dietro al collo, Winston prese un asciugamano 
-Adesso sei morto-disse vibrando l'asciugamano per aria e rincorrendolo per casa 
-Come i bambini...- disse Julia chiudendo la porta di casa
-E tu dove sei stata?-chiese Winston
-A comprare i cornetti!-disse Julia sorridendo
Winston smise di rincorrere Finn, si avvicinà a sua moglie e le schioccò un lungo bacio.
Finn si rinchiuse in bagno ridendo.
-È stato un piacere essere vostro ospite.-
-Torna quando vuoi-disse Julia
-Senz'altro, Julia la prossima volta vieni anche tu nel quattro.-
-Insieme agli altri scapestrati di James e Parkin-
-se ti va.-
-Vedremo.-
Finn prese in braccio il piccolo dagli occhi marroni un po' a mandorla e lo lanciò in aria
-Vieni anche tu vero Johnny?-
Il piccolo gli rispose con un gemito, lo riposò tra i giocattoli 
-Ti accompagno alla stazione.-
-Grazie di tutto!-
-Non preoccuparti Finn. Ciao! Dai John saluta Fin! Fai ciao!-John dalle braccia della mamma sorrise
-Ciao!- ricambiò Fin chiudendo la porta.

Stazione
-Allora noi?-chiese Winston
-Ci vediamo tutti nel quattro.-
-Ti trovo nella stanza 304?-
-Fin quando non sará sveglia Nathalie...si.-
Winston diede un abbraccio a Finn:
-Grazie di tutto, sono certo che Nathalie si risveglierá per incontrare questo bel ragazzone dai fluenti e lunghi capelli rossi.-Winston l'aveva detto con ironia ma Finn sapeva che era serio
-Prenditi cura di te e della tua famiglia, John è uguale a te! Ciao Win!- urlò Finn salendo sul treno 
-Ci vediamo Finniah!!!- disse squotendo le braccia imitando una ragazzina con il suo idolo, Fin lo guardò ridendo dal finestrino mentre il treno partiva
Mise le cuffie nelle orecchie, Paul McCartney cantava 'Yesterday', il suo pensiero era passato a Nathalie. Era in un prato verde con fiori colorati che sbocciavano, il cielo era blu. Nathalie era seduta ad accarezzare i petali di un fiore, lui si avvicinò, le scostò un ciocca di capelli dietro le orecchie. Nathalie si girò, gli accarezzo una guancia, sibilo delle parole che Finn non riuscì a sentire. I suoi grandi occhi blu si fermarono sui suoi verdi.
 
Spazio autrice__________
Ciao ragazze, allooooooora questo è un capitolo che parla d'amicizia, una molto grande tra Finn e Winston (*-*)
Aspettatevi di tutto e recensite eh u.u c;
Ciaoo :D

P.S
MESSAGGIO AUTRICE
Salve ragazzi, per vostra tristezza o gioia (come volete voi) però per mia tristezza il prossimo capitolo sarà l'ultimo! Seguito da un epilogo. Il capitolo 19 sarà mooooooolto lungo e risolverà tutti i vostri dubbi! 
Spero seguiate anche le mie prossime storie e che "A Beautiful Boy" vi abbia insegnato qualcosa e vi abbia lasciato un sorriso o lacrimuccia ad ogni parte che avete adorato. Titolo preso dalla canzone "Woman" di John Lennon
Ci si vede al capitolo 19!
Titolo preso dalla canzone "Woman" di John Lennon
 

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Capitolo 19
*** Imagine ***


Nathalie era vicinissima al viso di Finn, sentiva il suo respiro sulle labbra, lui la strinse a sè, i suoi fianchi erano legati dalle sue braccia,le sfiorò le labbra, erano fredde, gelide.
-Fredde?- si chiese Finn con il viso attaccato al vetro, si allontanò da esso, sbattè le palpebre due volte,
'Perchè baciavo il vetro?' si chiese mentre ri metteva una cuffia nell'orecchio.


Si alzò e scese dal treno, appena si fu fermato alla stazione c'era lei tutta pimpante, ma Finn non aveva voglia di parlarle, non voleva nemmeno guardarla.
Infatti tirò diritto:
-Nemmeno mi saluti?- disse Sheila
Finn continuò a camminare con le cuffie nelle orecchie 
-Perchè mi ignori?-
Finn continuò ad andare
-FINNICK!!-disse lei urlando e tirandolo per un braccio, lui si staccò da lei con rabbia e la guardò con gli occhi oceano trasformati in fiamme
-cosa ti ho fatto?- disse lei 
Finn si tolse le cuffie 
-COSA MI HAI FATTO?? STAI SCHERZANDO SPERO!-
-Mi ignori dal giorno del tuo compleanno, non mi hai più chiamata.-
-Bhè fantastico! Ti dovevo anche chiamare!-
-Si..-
-Tu non ti rendi nemmeno conto di cosa fai! Non te ne accorgi nemmeno?!-
-Di cosa dovrei accorgermi?-
-Che mi hai baciato nonostante tu sappia quanto io ami Nathalie!-
-Io ti amo.-
-Mi ami? Ah davvero? Tu mi ami ahah questa è bella.-
-Io sono seria, non prendermi in giro-
-Al massimo sei tu che mi prendi in giro-
-Ah io ti prendo in giro?-chiese stizzita
-Dici di amarmi e te ne vai a flirtare con altri-
-Sono amici-
-Dici di amarmi e non ti fai sentire per mesi-
-L'uomo fa il primo passo-
-Dici di amarmi e non mi rispetti mai.-
-Ma questo cosa c'entra, l'amore è cieco-
-Tu dici di amarmi solo per vantarti che hai baciato il figlio di Odair è così?-
-No-
-Invece si, ti vedo quando parli con altre, quando mi salutavi ti riempivi di superioritá e di aviditá-
-Ma quando?-
-Ti ho visto quando sei venuta al mio compleanno con le tue amiche di qua, ti riempivi volevi essere invidiata-
-Non è vero-
-Si è vero, quando ti vantavi di aver perso la verginità-
-Cosa c'entra?-
-Che sei piena di te.-
-Sono piena di me?? Tu sai quanto soffro a vederti fare avanti e indietro da quell'ospedale? Sai quanto soffro quando hai la mente altrove  e pensi a lei? Sai quanto soffro quando so che non potrò essere ricambiata?Quanto soffro che tu non mi degni nemmeno di uno sguardo?-

Sheila era scoppiata in lacrime, Finn si calmò, aveva l'istinto di tranquillzzarla ma come avrebbe potuto? Lui non l'amava, per questo ci pensò e rimase lì freddo a dire
-Tu dici di amarmi, allora perchè mi hai baciato? Se mi avessi amato davvero non mi avresti mai baciato, mi avresti lasciato libero.-
-Le persone che si amano si baciano- disse Sheila asciugandosi le lacrime con il tono di voce sempre antipatico
-Ti sei mai chiesta perchè non ti abbia mai baciato quando stavi con altri e tu mi piacevi? Perchè volevo lasciarti libera. Chi ama dá la libertá.-disse Finn girandosi e tornando a casa
Sheila urlò il suo nome, Finn si girò
-Partirò.-
-Dove andrai?-
-Capitol City-
-buon viaggio-
-Finn..-
-Cosa?-
-Un ultimo bacio,ti prego-

Fin la guardò storto
-Capirò se mi ami o no-
-Non l'hai capito dall'altro bacio, poi la risposta è no, non ti amo. Io Amo Nathalie.
- disse Fin arrossendo e andandosene
Amava Nathalie l'aveva detto a qualcuno, per ben due volte.
Finn tornò in ospedale felice, entrò nella 304 e Nathalie non c'era.
-Nathalie- sussurrava in preda al panico 
-Nathalie..- 
-Nathalie!-
urlava per il corridoio dell'ospedale
-NATHALIE! NATHALIE!! Scusi ha visto una ragazza dai capelli neri? Occhi blu??
-no..non lo so-
-La prego!!!-
disse scuotendo l'infermiera
-non lo so,calmati-
-Grazie-

Corse per il corridoio, dov'è andata? Com'è andata? È sveglia o... no..dove l'hanno portata, il corridoio era vuoto di ogni indizio, salì per i piani ma niente, fino ad arrivare al quinto piano con il fiatone, intravide una ragazza piccola, magra, dai lunghi capelli neri, pelle bianca, legata ad una flebo, i suoi passi erano deboli e incerti.
Finn le corse incontro 
-Nathalie! Nathalie!-le posò delicatamente sul braccio la sua mano e lei si girò
Non aveva le lentiggini, nè gli occhi blu, ma occhi neri a mandorla e le labbra sottili violacee, aveva grandi occhiaie e occhi gonfi, la ragazza sussurrò qualcosa che Finn non aveva capito, per quanto piano l'avesse detto.
-Finn...- disse una voce famigliare alle sue spalle, accarezzandolo
-Finn vieni, Nathalie è qui..su.-
Annie gli aveva preso la mano e l'aveva guidato in una stanza in fondo, i capelli rossi gli ballavano leggermente dietro la schiena, avanzava tenendo la mano stretta a suo figlio, da lì sentiva tutto il suo calore, il cuore di Finn martellava sul petto, rimbombava nelle vene e nei sui polpastrelli, tanto che pensava che Annie riusciva a sentire i battiti irrequieti del suo cuore.
Finn guardò dall'oblò della porta, vide dei medici attorno alla ragazza:
-Cosa le stanno facendo?-
-..Nathalie sussurrava delle cose, farfugliava qualcosa..-
-Cosa?-
-Si..bhè ho messo su della musica e ha iniziato a farfugliare, a parlottare-
-che canzone hai messo?-chiese Finn
-She loves you.-
-Adesso che le stanno facendo?-
-La operano-
-perchè?-
-i medici hanno detto che ne aveva bisogno, era indispensabile, se avesse rotto la barriera del coma da sola avrebbe ritratto contusioni gravi alla memoria, al linguaggio..-
-ma potrebbe morire! Perchè non me ne ha parlato?-
-Perchè ho preso io questa decisione-
-Mamma tu non la conosci,non sai cosa avrebbe voluto! Perchè! Se dovesse morire.. io .. io non me lo perdonerei mai..me lo avresti dovuto dire. Non dovrebbe farlo, se muore..-
Era la prima volta che si arrabbiava così con Annie, ma non era la solita lite, sentiva senso di tristezza e nervosismo
-Fin, è una ragazza, ha appena 18 anni-
-se dovesse morire-
-FINNICK,Ascoltami, ha 18 anni e non credo che sarebbe felice di stare in coma, probabilmente se non avessimo fatto nulla sarebbe rimasta così per sempre. Sono un anno e 7 mesi che è in questo stato, non penso che morire ne valga la pena, morire per vivere, per vivere la sua adolescenza, per amarti, si, lei ti ama, farfugliava il tuo nome lo sai? Io penso che valga la pena rischiare la propria vita per amare.-

Annie era in lacrime e anche Fin scoppiò a piangere, si abbracciarono.Questo era il messaggio che Nathalie gli dava da più di un anno, voleva svegliarsi, voleva vivere, Annie l'aveva capito, prima di lui, che si tormentava in ogni minuto per la sua espressione. Si staccò da sua madre, si sedette a quella sedia bianca, nemmeno lui voleva più vedere quell'ospedale, quelle sedie dove si tormentavano a turno lui e sua madre, ogni giorno.
Aveva passato la giornata su quella sedia,abbracciava sua madre, ogni tanto si addormentavano. Annie gli accarezzava i lunghi capelli che si confondevano in quelli di lei. Poco tempo dopo arrivarono anche Peeta e Katniss, seduti di fronte a loro a dargli coraggio, verso le 21:00 andarono via ed arrivarono James, Parkin, Winston con in braccio John. Fin gli andò in contro, tutti si unirono in un grande abbraccio silenzioso 
-Forza Finnick, Nathalie siamo con te.-
sussurrarono i tre a Fin. Annie prese John dalle braccia di Winston e scesero a prendere un tè per dar modo ai quattro di scoppiare in un silenzioso pianto.

-Ragazzi mi annoiooo!!- fece Winston
-E cosa vuoi da noi ora?- disse Parkin
-Facciamo un gioco-rispose Winston con uno sguardo furtivo, con le sopracciglia alte e la lingua tra i denti
-Mi fai paura con quella faccia- disse James
-Fattone non sono un pervertito-
-Fattone? Ha parlato quello che si fa di cannoni-
-E basta..-
-Ti preghiamo di togliere la tua appendice nasale fuori dagli affari altrui!
-fecero all'unisono James e Winston.
Parkin li fulminò
-Vogliamo parlare di nasi ora? Winston guarda il tuo, mi pare che sembri un pò lungo pinocchio.-
-Meglio della tua proboscide-
-Zitto mascellone-
- Mascellone?-
-Ahaha mascellone biondo platino
- fece James a Winston
-non parlare tu che hai uno sguardo da depravato-fece Winston
-io vado a fumare una sigaretta-disse Fin uscendo e lasciandoli litigare come al solito
Dopo aver finito, ritrovò i suoi compagni ancora a litigare
-Non dovevamo fare un gioco?-
-Che gioco?-
fecero i tre all'unisono
-Quello...niente.-
I tre continuarono a litigare fino a picchiarsi e stettero un quarto d'ora senza parlarsi quando all'improvviso 
Winston disse
-Mi annoioooo!!!-
-Winston, John ha sonno..
-fece Annie
-eh...io dovrei rimanere qua-
-E come facciamo?-
-Julia viene a prenderlo alla stazione alle 23:30
-Allora vado sono le 23:00-
-conosci Julia?
-chiese Winston
-no..-
-tieni ecco una sua foto, è di ieri quindi dovresti riconoacerla, tranne se non si è fatta pelata mentre eravamo via.-
-Va bene, fatemi sapere per qualche novitá.-
-D'accordo,ciao!-risposero i tre all'unisono
-Ciao mamma.-

Annie gli sorrise
-Mi annoioooo!!- fece Winston
-Facciamo un gioco?-fece Parkin
James e Winston lo fulminarono
-quello che dicevi prima tu Winston-
-allora volete farlo!-
-Eh..-
-allooraaa.-
-facciamo che quando Nathalie si sveglia faremo delle cose per lei, facciamo la conta e la prima cosa che ci viene in mente la faremo al suo risveglio.-
-ok-

Si sedettero a gambe incrociate per terra
-Io le dirò...che è una puttanella ..- fece James 
Fin lo fulminò
-perchè non tua madre?-
-O la tua?
-fece James
-O tua sorella-
-Tua cugina-
-Tua nonna.-
-Perchè non la mamma di Parkin-
-E ora cosa c'entro io?-
-centri sempre-
fece Winston
-Parliamo di tua mamma? O di Julia?-
-Abbassa i toni!-
-Voi avete iniziato-
- È James che se ne esce con le sue idee malate-
fece Fin
-idee malate? Pensa per te!-
 Passarono il tempo alle litigate, in quel poco tempo in cui non hanno litigato Winston doveva dirle che 'Se sei una beatlemaniac sei la benvenuta'
Parkin doveva dirle 'che se sali sul Magical Mystery tour ci incontreresti sicuramente, quindi meglio evitare gli autobus'
James invece 'Sappi che se sai guidare, a fare i tour ci accompagni te'
Invece Fin doveva dirle 'Nathalie saliresti con me sul Magical Mystery tour,con noi pazzi?'  Si divertirono a scornarci, ma vederli seduti sulle sedie uno affianco all'altro con le teste appoggiate sulla spalla dell'altro: James era alla fine della fila e reggeva tutti, Parkin al centro e Winston era steso abbracciato Parkin. Erano le 03:27
Fin prese una sigaretta e uscì di nuovo.
Si sedette, poggiando un piede sulla panchina, poi l'altro e si sedette sullo schienale,accese la sigaretta fatta a mano, con i fiammiferi. La seconda luce che si vedeva era quella della punta della sigaretta e del fumo bianco e denso volava verso l'alto con una delicatezza unica, posò di nuovo la sigaretta sulle labbra, gli veniva da piangere ma aspirò un'altra boccata e la respirò fuori con una lentezza estenuante, ne fumò un'altra, un'altrà, un'altra e un'altra ancora. Aspirò la prima boccata, chiuse gli occhi e li riaprì, un colpo al cuore, il fumo gli andò di traverso. All'improvviso a fianco a lui si era presentato un signore. Finn si stava sentendo male 
-Ehy..stai bene?- gli chiese l'uomo allungando la mano verso Fin
-si..non si preoccupi..- disse Fin tra la tosse
Guardardandolo meglio: l'uomo aveva un giubotto lungo e marrone slacciato, scopriva una sciarpa blu stinta, un maglione a righe verdi, un pantalone da ginnastica largo e delle infradito. Aveva un cappello di lana nero in testa, da cui uscivano dei capelli biondi, aveva degli occhi chiari, il colore non riusciva a capirlo.
-cosa ci fa lei in un posto del genere?- chiese Fin
-Ahah guardami..non credo di avere un aspetto da aristocratico..-disse lui sorridendo, quando rideva gli si formavano delle fossette sulle guance. Per essere così malandato era estremamente affascinante, nessun uomo l'aveva colpito così, era impossibile non notare la sua bellezza.
-Vuoi una zolletta?- fece l'uomo
Fin accettò volentieri, lasciò sciogliere la zolletta sulla lingua, chiudeva gli occhi per assaporarne il gusto, riaprì gli occhi e il suo sguardo si puntò sull'uomo..l'aveva giá visto..ma non capiva dove..
-Come sta Nathalie?-
-come sa di Nathalie? Come sa il suo nome?-

L'uomo lo guardò con uno sguardo dolce, Fin lo guardò strano
-So molte cose Fin..-Fin lo guardò stupito 
-come si chiama lei?-
-mm..sai da tempo nessuno mi chiede come io mi chiami..-

Ci fu un minuto di silenzio
-Sean.-
-Sean cosa potresti perdere sta notte?-
-Sai Fin..io ho perso molte cose..però nonostante tutto..non le ho perse davvero.-
-non ti seguo.-

L'uomo gli sorrise
-Fin..- gli accarezzò i capelli
-Le persone, le cose, i luoghi..non li perdiamo mai veramente, rimangono qui. Solo quando osserverai una foto non riconoscerai, non avrai un ricordo che collega il momento, non avrai un tremitio al cuore, in quel momento l'hai perso, anche quando non si conosce la persona o non ls si ha mai incontrata, basta che essa abbia avuto un importanza per noi, che ci abbia dato un ricordo, un insegnamento, essa rimarrá nel nostro cuore, rimarrà una parte di noi, anche se quella è già morta prima di conoscerla, anche se sei morto prima di aver la fortuna di incontrarla.-disse Sean, la luce del lampione rifletteva sulla pelle dorata e i suoi occhi oceano lo guardavano con le lacrime agli occhi
-Ti voglio bene Fin.-
Fin lo guardò, ecco dove l'aveva visto, ecco dove aveva rivisto la pelle dorata, dove aveva rivisto le fossette, dove aveva rivisto i suoi occhi oceano:
ogni mattina nel suo specchio, quando rideva, quando rimaneva a fissare la foto di suo padre che sorrideva mostrando le fossette come le sue, guardandolo con tenerezza dai suoi occhi verde oltremare, dai suoi capelli d'oro.
-Papá..- fece Fin con le lacrime agli occhi, ma l'uomo era scomparso
-grazie..ti voglio bene.- disse mettendosi le mani sul viso, coprendosi le lacrime che gli rigavano il viso, un soffio leggero si posò sulla spalla e una voce lontana e soave recitava al suo orecchio,'Abbi cura di te, di Nathalie, di Annie..dille che l'amo, Prim gioca felice, io e Mags ci raccontiamo storie, vi guardiamo da lassù, Katniss e Peeta sono genitori meravigliosi, Cinna fa vestiti meravigliosi, Annie..tu..mi mancate tantissimo..Fin, tu che porti il mio nome, sii forte, sii coraggioso, sii prudente, ama, Fin, papá ti ama, la mamma ti ama, Finnick noi siamo qui nel tuo cuore, io vivo qui.'
Poi quello spirito svanì e arrivò una forte bruciatura sulla mano, Fin si svegliò all'improvviso, lasció la sesta sigaretta consumata che gli ha bruciato le dita. Gettò la sigaretta al suolo, si portò le dita dove c'era la  bruciatura alle labbra; la saliva alleviava il dolore,ma sapeva che fosse rimasta la bruciatura. Il sogno..forse non lo era davvero, forse aveva bisogno della sua figura in quel momento, forse l'aveva chiamata, in fondo suo padre era rimasto sempre al suo fianco, a tendergli la mano.. a stringergliela forte quando i mostri si avvicinavano. Gli venne in mente una canzone, 'Beautiful Boy' di John Lennon

Close your eyes, 
Have no fear, 
The monsters gone, 
He's on the run and your daddy's here.
.

Canticchiò rientrandò in ospedale. I ragazzi si stavano svegliando..Fin si sedette sulla panchina con le mani nelle tasche della felpa. Erano tutti così stranamente silenziosi, non che un ospedale sia allegro, ma i tre erano sempre così rumorosi, un rumore che amava, un rumore nel quale avrebbe vissuto per sempre, quel silenzio era strano, pesante, pieno di tensione..aveva terrore di quel silenzio, soprattutto il silenzio durante il quale aspettava che l'uomo in bianco parlasse, un silenzio carico di ansia, di preoccupazione. Gli sguardi si volgevano verso il medico dagli occhi di ghiaccio segnati da zampe di gallina, borse sotto gli occhi e dei solchi gli dividevano le sopracciglia e i lati delle labbra, il naso dritto e i capelli grigi diritti indicavano una serverità, una durezza d'animo ed un'austeritá terribile e soffocante, ma la sua voce era calda, calma e accogliente quando si accingeva a dire 'La ragazza è fuori pericolo, l'operazione è riuscita, presto ritornerá allo stadio precedente, ma con qualche lesione nella zona della memoria'.

Fin senza pensarci due volte corse seguendo il letto con le rotelle dove c'era Nathalie, i suoi capelli lunghi non c'erano, una benda le cingeva la testa, il volto sereno. 
-Nathalie!- le prese la mano, Fin la sentì stringere leggermente nella sua, gli salirono le lacrime agli occhi
'Imagine there's no Hunger' 
Gli venne in lampo una strofa di Imagine, seguiva il letto stringendo la mano a Nathalie
 
La camera 304 come al solito accoglieva l'addormentata Nathalie e il suo affascinante accompagnatore dai capelli rossi. Nathalie questa volta non aveva i capelli neri che le incorniciavano il viso ma una fasciatura che le racchiudeva la testa calva. 
Fin le accarezzava delicatamente il viso, segnandone ed esaminandone con occhi stretti ogni tratto,  percose la cicatrice lungo il collo, una cicatrice emarginata, forse una delle cicatrici che le ha fatto il padre, forse difendendosi o forse difendendo sua madre. 
Fin crollò sulle coperte...
Una mano delicata bianca, delicata, accarezzava i capelli di Fin, una mano calda.
Fin alzò lo sguardo, i suoi occhi oceano si incontrarono con i suoi blu oltremare, socchiusi da ciglia lunghissime e sopracciglia definite, serene.
Dagli occhi di Fin sgorgarono lacrime che gli scivolarono sulle guance, non riusciva a trattenere il suo sguardo dolce e il calore che emanavano le sue mani cadaveriche.
La mano gli asciugò le lacrime, le lunga dita affusolate accarezzavano le sue guance. Nathalie lo guardo e rise
-Fin? Cosa fai piangi?-
Ma anche Nathalie aveva iniziato a lacrimare,
Fin si distese su di lei affondando il naso nel suo collo, anche questa volta il suo collo fu bagnato dalle sue lacrime, ma questa volta anche Nathalie si strinse forte a lui, questa volta il calore di Nathalie inondò la guancia di Fin, il calore che tanto gli mancava, che tanto aspettava era finalmente lì fra le sue braccia.
Alla porta, da lontano, aspettavano a parlottare fra loro Parkin, James e Winston che appena Finn gli fece uno sguardo, loro lo distoglievano tranne Winston che lo guardava con un sopracciglio alto, uno sguardo ammiccante mentre si passava la lingua sul labbro superiore. 
Nathalie si mise a ridere, anche Finn e fece cenno ai tre di entrare, uno dopo l'altro varcarono la soglia della camera
 -Ciao Nath!-Fece James
-Nath?-
-Si..abbreviamo i nomi Nathalie.
-disse Parkin sorrdendo
-come..sapete il mio nome?-
-siamo amici di Finniah-
disse Winston con il suo spirito di affascinante
-Come vi chiamate?-
-James-
-Parkin-
-Winston,  puoi chiamare quando vuoi.-
-Win ti spezzo in due-
disse Finn
-se sei una beatlemaniac sei la benvenuta.-
-beatlemaniac anche voi?-
-siamo una band tributo-
fece James
-Fantastico! Insieme con Fin! Suona la chitarra vero?-
-esatto-

-se sali sul Magical Mystery Tour ci incontreresti sicuramente,quindi meglio evitare gli autobus- fece Parkin alla ragazza
-perchè?-
-perchè sappi che se sai  guidare,a fare i tour ci accompagni te
-disse James
-mi dispiace ma non so guidare..o per lo meno..l'ho dimenticato..-
-Quindi Nathalie saliresti  sul Magical Mystery tour, con noi pazzi?-
-Non ci penserei due volte ad accettare.
-fece Nathalie sorridendo e mostrando denti dritti, ma i canini un po' appuntiti.
I tre andarono via, Fin e Nathalie rimasero soli e Fin prese a giochellare con la sua mano
-cosa si prova stando in coma?si sente qualcosa?-
-era buio..come un lungo sonno ma..durante questo sentivo una voce..la tua voce, sentivo le tue mani, le tue lacrime, era un sogno da cui non potevo svegliarmi..anche se avrei voluto tanto svegliarmi e trattenerti tra le mie braccia solo per dirti che ero con te.-

Fin le sorrise accarezzandole la guancia
-Sheila mi ha baciato-
-davvero?-
-voleva che lo rifacessi-
-tu?-
-io ho rifiutato..Io ho scoperto di amare te
-
Nathalie gli accarezzò la guancia e Fin si avvicinò al suo viso, erano così vicini da potersi baciare .
-Fin..-
-dimmi-
-perchè ho tutti questi lividi e cicatrici?-
 Fin si scostò da lei, aveva ricordato tutto sugli ultimi avvenimenti prima di andare in coma, ma aveva dimenticato cos'era lei, da cosa scappava..non avrebbe mai voluto dirglielo, lui non avrebbe dovuto spezzargli il cuore su suo padre, l'uomo che avrebbe dovuto amarla più della sua vita. Tremó, lo sguardo di Fin era terrorizzato, era sbiancato, si accorse si esserlo quando Nathalie lo guardò con timore chiedendogli se si sentisse bene, ma Fin prese a tremare, paura, timore..cosa gli faceva paura? La sinceritá? Gli faceva paura doverle dire come si era procurata le cicatrici che le avevano procurato? Davvero essere sincero gli faceva paura? Fin fece un lungo respiro profondo, si mise in bocca un cubetto di zucchero, lo lasciò sciogliere sulla lingua ad occhi chiusi, una volta terminato deglutì. Spalancò gli occhi e iniziò, la porta sbattè all'improvviso, il signor Markey con un improvviso scatto e il fiatone spalancò la porta.
Si mise una mano sul petto finendo di respirare affannanosamente, si asciugo la fronte con il polso scostandosi una ciocca di capelli dalla fronte.
-chi è quest'uomo?- sussurrò Nathalie nell'orecchio di Fin
-il signor Markey, dovrebbe essere un professore ma in questi mesi ho imparato che è anche un dottore e un investigatore, ti ha salvato la vita.-
-Capisco-
disse Nathalie
Il signor Markey si sedette sulla sedia affianco a Fin
-Buongiorno Odair-
-Buongiorno a lei signor Markey-
-Nathalie come stai?-
-ehm..bene la ringrazio per quello che ha fatto per me-
-non ho bisogno di ringraziamenti -
-d'accordo..-
-Ho bisogni di parlare con te in privato-
-allora io esco-
-no.-
fece Nathalie dirandogli il polso
-voglio che tu ascolti.-
-vado a prendere un tè e poi salgo, non ti preoccupare, salgo subito e aspetto qui fuori-
-..va bene ma fai subito..-
 L'ansia nella voce di Nathalie lo preoccupava tantissimo, corse giù a prendere una lattina di tè 
'Il signor markey,che può farle..' ma poi pensò che il signor Markey aveva lo sguardo duro, le lentiggini, i capelli lisci e neri, 'capelli lisci e neri...lentiggini..
NATHALIE!' pensò Fin. Senza nemmeno pagare la lattina la lasciò sul bancone della cassa, corse sulle scale, come non avrebbe potuto pensarci? Il signor Markey era uguale a Nathalie, salí per la camera 304, spalancò la porta, Annie era davanti a Nathalie, tremante, in lacrime, che abbracciava il cuscino. Aveva una lunga ferita sul braccio, il signor Markey aveva una bottiglia di vetro spaccata in due che agitava con lo sguardo assatanato di un killer. Un rabbia, un terrore, forse l'animale che nasconde ogni uomo uscì fuori in quel momento, quello, qualunque cosa esso sia, lo stava distruggendo..stava distruggendo le uniche cose che gli erano rimaste. Pensò questo prima di avventarsi su di lui, bloccandogli il braccio per terra con la destra e con la sinistra prendendolo a pugni con più violenza che aveva in sè, ogni pugno era una scarica, l'uomo si liberó dalla presa e infilzò la mano di Fin inziando a prenderlo a sfrangate per il collo, tirandogli i capelli e buttandogli ripetutamente a terra la testa. Fin, in quella foga, con la mano libera prese la bottiglia che Markey aveva lasciato prima di mettersi sopra di lui e gli ruppe la testa. I vetri si infrangevano finendo anche sul viso di Fin che chiuse gli occhi in tempo, l'uomo lo sbatteva ancora a terra, stava iniziando a perdere i sensi, con le gambe lo colpì in quel punto, non ce la faceva più, sentiva il sangue scorrere lungo l'orecchio. Quando, dopo una botta, Grivenson cadde svenuto su di lui. Annie aveva un tubo di ferro in mano, le lacrime le scendevano lungo le guance, sentite le urla di Finn, Nathalie chiamò gli infermieri che erano pronti a portar via Fin quasi privo di sensi, vide solo Nathalie che urlava il suo nome in lacrime e si sporgeva dal letto, Annie che gli corse in contro tra i singhiozzi, urlava anche lei il suo nome, sorrise prima di chiudere gli occhi.
 
Nathalie giocava con la sua mano canticchiando Ime
 'You may say I'm a dreamer..but I'not the only one..I hope some day you'll join us,and the world lives as one' di John Lennon 
Fin aprì delicatamente gli occhi, Nathalie alzò lo sguardo e inziò a piangere, si strinse a lui
'Imagine there's no possetions I wonder it you can!' Rispose abbracciandola, aveva dei muscoli indolenziti, poi si staccarono. Nathalie aveva una giacca verde e una camicetta di seta bianca, dei pantaloncini neri e delle converse verdi, non aveva la fasciatura ma i capelli erano come se se li fosse rasati da poco, iniziavano a crescere
-ma quanto veloce ti crescono i capelli? Sei giá usicta? Ma come, ieri..-
-Fin..sei stato in coma per due mesi-
disse sorridendo ma in preda alle lacrime
-quindi sono anch'io pelato adesso?-
-ah!ah!ah! Divertente! No..tu sei rimasto un bellissimo John Lennon dai capelli rossi e gli occhi verdi.-
-anche da pelato sarei stato meraviglioso-
-ceerto-
-invidiosa,come mai tutti quei fiori?-
-ti ricordi le lettere nel tuo armadietto?-
-come dimenticarle..-
-le tue indimenticabili ammiratrici hanno ricoperto la camera dei loro fiori, poi non si sono più presentate-
-e tu?-
-io?-
-si tu.-
-io non ti ho portato nulla, nè dolci nè fiori, ma sono rimasta qui ogni ora insieme ad Annie, ad aiutarla a vestirti, lavarti, sistemarti e a farti compagnia-
-quindi tu..-
-io cosa-..
-tu mi hai vestito..-
-..no io ti ho solo tagliato quella barba da babbo Natale-

Si toccò il mento liscio e nudo, ma i capelli gli erano rimasti e aveva delle lunghe bassette
-sono più sexy con le bassette?-
-no, oggi avevo intenzione di tagliartele!-
-ma non l'hai fatto-
-no..-disse lei sedendosi sul letto-come stai oggi?-

disse sottovoce sdraiandosi sul letto affianco a lui
-Sveglio- disse aggiustandosi il cuscino dietro le schiena e appoggiando la testa sulla spalla di Nathalie
-Davvero sei sveglio? Sai non me ne sono accorta-
 Fin la baciò sulla guancia, la sua guancia magra si era colmata di carne, Annie l'aveva trattata come sua figlia,  era morbida e un po' rosea, profumava di Girasoli, di vento, di foglie..
le sue labbra si allontanarono dalla sua guancia, il rossore le inondò il viso, trasformandola in una salsa al ketchup, passò un minuto in silenzio quando i due si guardarono di nuovo e le loro labbra affondarono l'una nelle altre. Le labbra di Nathalie sapevano di fragola, erano morbide e sembravano quasi zuccherate, invece quelle di Fin erano salate, sapevano di mare, una lacrima scivolò sul volto di lei e lui fu pronto a coglierla in un attimo.

12 Agosto
Fin e Nathalie camminavano mano nella mano, i capelli di lei crescevano con una velocitá inaudita, le erano arrivati fino alla fine del viso, Fin invece gli aveva raccolti in una coda e dei baffi con le basette gli ornavano il viso.
Erano abbracciati sulla spiaggia, lei era davanti a lui, Fin da dietro poteva cingerla tra le braccia, Nathalie guardò il suo polso
-cos'è questo bracciale?-
L'aveva messo al polso da quando l'aveva trovato, solo che non ci aveva fatto caso, lo aveva sempre ignorato nonostante sentisse il suo peso costante sul polso
-era di mio padre,simboleggiava l'allenanza dei tributi contro Capitol-
-è molto importante..non dovrebbe essere ad un museo?-
-diciamo che il simbolo che ha questo bracciale lo sappiamo io, Finnick, Katniss, Peeta,Annie, Mags, Haymitch e adesso anche tu.-
-allora terrò il segreto, guarda c'è un biglietto attaccato..-
-non ci riesce nessuno a staccarlo-

Nathalie sfilò dal polso di Fin il bracciale e mentre diceva le precedenti parole lei con facilitá sfilò il biglietto, lo diede a Fin che lo aprì nelle 8 parti che era piegato
'Ciao Fin,
Sai spero che i miei sacrifici non siano stati vani,per poter offrire un giorno migliore, ho dato tutto quello che ho potuto per difendere le persone che amo,se dovesse capitare anche a te,non esistare Fin..proteggila con tutto quello che hai..con la tua vita stessa. 
Prim e Rue raccolgono le margherite, Il papá di Katniss ci inonda di gioia con la sua voce, Cinna crea ancora vestiti, Mags sorride sempre, mi parla. Il papá Di Peeta ci prepara delle fantastiche torte, io..bhe, io pesco ancora, più tardi ti inviò una zolletta. Vi amo, non abbiate paura di niente. Siate sempre felici miei amati Annie e Finn.
con Affetto
Papá Finnick"

Fin e Nathalie lessero in silenzio, lei si strinse a lui, le mani di Fin tremarono. Riconosceva quella scrittura tremolante ma sicura, quella scrittura instabile, come chi l'aveva scritta, come sua madre. 
Strappò il foglio, e mise i pezzettini in tasca. Strinse più forte Nathalie e la baciò tra il rumore delle onde, la prese in braccio e, intenti a baciarsi, si chiusero in un capannone abbandonato.

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Capitolo 20
*** Epilogo: Beautiful Boy ***


La piccola dai capelli castani si stringe alla mia mano, mentre saliamo su una barca di legno che ho trovato qualche anno fa
-papá..scendiamo..ho paura- mi dice aggrappandosi alla mia mano
-Annie, ci sono salito tante volte quand'ero piccolino, non cadrá te lo prometto!E.. se proprio dovesse affondare ti salverò senza che nemmeno sfiori l'acqua- dissi abbassandomi e guardandola nei suoi occhi azzurrissmi terrorizzati.
Il bambino, invece, sembra che sia nato su una barca. Le navi, le carte, gli oceani, la pesca sono le sue passioni; adora aiutare sua madre a salire su una barca, a stringerle la mano, mentre lei soffre tremendamente il mare. Al contrario di sua figlia, Nathalie cerca di non farsi notare da me. Ma quando la prendo per mano e la sento tremare la stringo ancora più forte.
Annie si siede sulle mie gambe, nonostante la sua paura adora sporgersi per osservare il fondale, ma non posso non notare che cerca la mia mano, a volte è proprio Annie a chiedermi di andare in barca, ma appena sale rimane terrorizzata. Il piccolo invece adora venire a pesca ogni mattina con me, sale sulla barca e insieme prendiamo il largo. Lui ha la pelle bianca e i capelli neri, ma i suoi occhi sono color dell'oceano, lui sembra così forte, a volte desidero anch'io essere come lui... come quando visitammo la tomba di Annie per la prima volta, lui mi prese la mano, anche lui tremava, adorava sua nonna ma forse ha capito che piangere non serviva, che forse lei aveva raggiunto finalmente Finnick, che finalmente potesse vivere serena da lì su, difficile credere che sia mio figlio..un padre che vuole imitare suo figlio, buffo vero? No, per niente, io imparo molto da lui e lui impara da me...per crescere bene insieme.
Ogni tanto Parkin e James vengono a trovarmi, sono diventati dei musicisti professionisti, ma al tempo stesso fanno delle manifestazioni a Capitol City. Io vado sempre con loro, mi sembra di ritornare ai vecchi tempi, quando ritornavamo a litigare, ma non così spesso come quando c'era Winston. Dopo anni di malattia è morto, rivendiamo sempre John e George alle manifestazioni. John, crescendo, è identico a suo padre, ma gli occhi sono di Julia. Gli altri tre: George, Richard e Paul hanno i tratti degli occhi di Wiston ma tutti e tre i riccioli e l'espessione della madre. Tranne Richard, il più piccolo, che ha i capelli biondi e gli occhi scuri di Winston, George ha le orecchie a sventola, Paul invece ha i riccioli che gli cadono sopra le orecchie e ha occhi ambra stretti, ma del colore della mamma; delle folte ciglia. Due ci salutano sempre con affetto e John, essendo io il suo padrino, ogni tanto ci scambiamo un'occhiata, ma quando siamo solo io e lui, non ci pensa due volte ad abbracciarmi. Per mio figlio John è come suo fratello maggiore. Ho conservato quei pezzettini nella scatola del mio comodino, sono malconci e giallognoli, ma li ho riuniti e sono illeggibili. Mi piace rileggerla abbracciato a mia moglie mentre i piccoli dormono. Quando, prima di addormentarsi, il bambino mi chiede di cantargli una canzone, io gli canto sempre la stessa

Close your eyes,

Have no fear,
The monsters gone,
He's on the run and your daddy's here,

Beautiful,
Beautiful, beautiful,
Beautiful Boy,

Before you go to sleep,
Say a little prayer,
Every day in every way,
It's getting better and better,

Beautiful,
Beautiful, beautiful,
Beautiful Boy,

Out on the ocean sailing away,
I can hardly wait,
To see you to come of age,
But I guess we'll both,
Just have to be patient,
Yes it's a long way to go,
But in the meantime,

Before you cross the street,
Take my hand,
Life is just what happens to you,
While your busy making other plans,

Beautiful,
Beautiful, beautiful,
Beautiful Boy,
Before you go to sleep,
Say a little prayer,
Every day in every way,
It's getting better and better,

Beautiful,
Beautiful, beautiful,
Beautiful Boy,
Darling,
Darling,
Darling Sean'

-Buonanotte Sean- faccio ogni sera, baciandogli la fronte e spegnedogli la luce.

Spazio autrice__________

Siamo giunti all'ultimo capitolo, anche se andrò avanti con nuovi personaggi, Fin, Nathalie, Sheila, Parkin, Winston, James, Annie, la Famiglia Mellark, Sean, Finnick...e tutti quanti..li porterò con me nel mio cuore. Ringrazio come sempre la mia editor Jennifer_Mockingjay per i dilemmi che le ho fatto venire correggendo questa storia (Ti stamperà un bel nove in grammatica la prof se leggesse), ringrazio mia madre che appena ha saputo della storia e delle visualizzazioni ha fatto i salti di gioia, non ringrazio mia sorella che non ne sa' nemmeno l'esistenza...ringrazio le ragazze che hanno recensito a tutti i capitoli, mi avete fatto andare avanti anche quando pensavo di mollare! Grazie delle vostre splendide parole. Ringrazio anche te, che stai leggendo, che non hai fatto nemmeno una recensione..fai ancora in tempo! Ahaha anche se non l'hai fatto spero che questa storia ti sia piaciuta e che adesso tu stia tornando indietro a rileggere per recensire anche una nota negativa! =D Mi sembra davvero la fine di un libro..ma ragazzi non finisce qui! Come disse Sean/Finnick "le persone non muoiono mai, ma vivono nel nostro cuore" quindi spero di avervi lasciato un po' del mio affetto, testardaggine, pazzia in questa mia adorabile storia

Cloud 

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