Dear Sister

di Evil Devil
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non è giusto!! ***
Capitolo 2: *** Tutta suo fratello... ***
Capitolo 3: *** Amore fraterno...forse... ***
Capitolo 4: *** Il Mercato dei Troll ***
Capitolo 5: *** Passato e presente... ***
Capitolo 6: *** Rivelazioni ***
Capitolo 7: *** Spasimanti ***



Capitolo 1
*** Non è giusto!! ***


Dall'oscurità della dimora dei sette dei del caos, una ragazza osserva la Terra indignata -Possibile che solo lui debba stare a spassarsela mentre io sto chiusa qui?- sussurrò osservando un punto ben preciso dell'America Settentrionale, ormai convinta che un posto su quel pianeta le spetti di diritto  -Devo solo trovare un mortale che mi evochi, potrà mai essere così complicato?-.


New York, Bureau for paranormal research end defense

Dopo essere stati praticamente supplicati in ginocchio, Hellboy e Litz avevano deciso di continuare a
lavorare per la BPRD, vivendo però per conto loro.
Si erano portati anche i loro due bambini, un maschio e una femmina, che avevano ben deciso di scorrazzare per tutto il piano senza accorgersi di chi avevano incontro... Erano così impegnati che non si accorsero nemmeno di stare andando a sbattere contro una ragazza che camminava per la hall senza una meta precisa.
Litz, che si era accorta dell'assenza dei due bambini, andò a cercarli solo per trovarli impegnati in una fitta conversazione con una ragazzina con un cappuccio nero calato sulla testa, un paio di jeans e degli anfibi neri; diffidente per natura, si avvicinò per capire di chi si trattasse.
Arrivata alle sue spalle chiese con poco tatto -Buongiorno, lei è?-
 -May, figlia di Tzeentch e sorella di... Lo chiamate Hellboy, giusto?- disse lei girandosi e porgendole una mano familiarmente rossa e rivelando un viso dello stesso colore.
Litz passò istantaneamente dallo stupore ad un'arrabbiatura da Guinness e urlò -Reeeed! C'è qualcosa che avresti dovuto dirmi?- dall'altra parte del corridoio si sentì l'interrogato rispondere dubbioso, forse anche un pò preoccupato  -No... non mi pare, non in questi ultimi mesi, perchè?- raggiungendo nel frattempo la moglie che lo guardava malissimo battendo nervosamente un piede davanti ad una ragazzina seminascosta da lei.
Litz fece per aprire bocca quando May si lanciò in un abbraccio maxi a Hellboy -Fratellone!! Mi chiamo May e sono tua sorella, non mi conosci perché eri già sulla Terra quando sono nata ma ora sono contentissima di di conoscerti! Hai due bambini bellissimi!!- era così contenta che disse tutto questo nei primi dieci secondi. HB era alquanto perplesso, ma la pelle ed il braccio destro della "sorellina" non lasciavano dubbi: cavoli, aveva una sorella!!
Dopo essersela staccata di dosso la guardò attentamente -Okay, come saresti arrivata qua?- lei sorrise -Esattamente come hai fatto tu, solo... Io l'ho proprio chiesto- la risposta lo lasciò più confuso che persuaso, così lasciò cadere l'argomento -Perfetto, sai dove stare?- era sicuro che se il fuoco gli avesse fatto qualcosa, Litz in quel momento lo avrebbe incenerito -Ti hanno ospitato qui per anni ed io sono tua sorella, posso benissimo stare qui!- grazie al cielo non voleva stare a casa sua, le stava già più simpatica.
Quella sera May si era già sistemata nella ex stanza di Hellboy e stava girovagando nei pressi della vasca di Blue, che la guardava scioccato -...Sei la sorella di Red!?- esclamò poggiando una mano sul vetro -Sì, tu invece?-
-Abe, Abraham Sapien... lo so, è orribile come nome- sussurò che non era d'accordo e che tutti i nomi, per lei, erano belli e con un movimento improvviso mise anche lei una mano sulla vasca, sovrapponendola a quella di Abe -Hai un Aura Blu-Argento, è tipica delle persone gentili e riflessive, forse un pò troppo riservate- gli disse con dolcezza; lui esclamò -Come hai fatto??- lei sorrise e disse -Proprio tu, dotato di poteri telepatici e psicometrici, non dovresti stupirti! Leggo l'aura delle persone e percepisco i loro poteri- e mentre stava per andarsene, Blue aggiunse -Credo proprio che potremmo andare d'accordo...- May si girò -Sì, direi di sì!- e scomparve dietro una porta.


Note dell'autrice
Ed eccomi qua!! Scusate il capitolo un pò corto, ma se mi beccano a scrivere alle quattro di notte mi friggono... Che ne dite? Accetto anche i commenti più spietati purché senzati!
cercherò di aggiornare presto.

 

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Capitolo 2
*** Tutta suo fratello... ***


La "mattina" dopo, cioè alle quattro, suonò l'allarme delle missioni e tutti si radunarono nella sala tattica... compresa May, che arrivò con un paio di minuti di ritardo, con un pigiamone nero enorme, chiaramente di Hellboy, che ne copriva il fisico minuto (fuorchè nel braccio) e con una cascata di capelli lisci e neri davanti alla faccia. Nessuno le aveva detto nulla!!
Appena seppe che c'erano una decina di troll di due metri che scorrazzavano per Central Park scomparì per riapparire poco dopo con giacca di pelle nera, maglia lilla, jeans e i suoi inseparabili anfibi, esclamando -Ok, si va?-.
A quella visione Tom Manning, burbero capo del B.P.R.D, andò su tutte le furie -Ma come ti permetti, ragazzina? Non hai addestramento, non hai il permesso di partecipare a queste missione e non puoi...- a quel punto venne interrotto proprio da May che lo spostò di lato e andò con il resto della squadra, mentre Manning le urlava dietro.
Arrivati sul posto, il Dr. Johann Krauss cominciò a illustrare la sua tattica... Per poi accorgersi che May era già a cavallo di uno dei troll ormai svenuto.
Krauss guardò sarcastico Hellboy -Che bel caratterino impulzivo, da chi avrà prezo?- Red alzò gli occhi al cielo e guardò la sorella: in effetti non aveva bisogno di addestramento! Si limitò a rispondere di farsi i c**** suoi.
In poco tempo i troll erano al tappeto.
May, dopo aver sconfitto i troll con l'aiuto di HB e di Una Litz meno diffidente, si avvicinò al dottore ectoplasmatico -Lei dovrebbe pianificare di meno e agire di più!- Krauss aveva la risposta pronta -Potrei dire l'ezatto contrario per lei, Fraülen May!- ma già lei non ascoltava più, aveva notato qualcosa e si era allontanata senza farsi vedere.
Litz fu la prima ad accorgersi che May era scomparsa e che era rimasto solo un bigliettino con scritto "Non aspettatemi in piedi!" Già, era proprio tutta suo fratello...



Angolo dell'autrice Che faticaccia! Come potete notare ho tagliato le scene della lotta perché sono negata a scriverle, scusate... Che ne dite? Bel caratterino!
Vado a letto... Scusate sempre per il capitolo corto!
Allora Sakura/Cho, che ne dici come descrizione?

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Capitolo 3
*** Amore fraterno...forse... ***


POV May
Avevo notato subito che qualcuno ci spiava ed ero riuscita ad individuarlo in fretta, ma non era un bel vedere...per quale motivo un brutto bestio, basso, bavoso e con cinque occhi ci stava guardando così interessato? Dovevo scoprirlo.
Dopo un paio d'ore mi arresi all'evidenza: quello era molto più veloce di me.
In effetti potevo giustificarmi dato che lui era alto un metro e doveva pesare pochissimo ed io uno e sessantacinque con braccio di pietra annesso (probabilmente il 15% del mio peso è in quel braccio) ma il punto era che dovevo usare l'astuzia.
Decisi di fare il giro dell'isolato e prenderlo di faccia, ma si rivelò una pessima idea...non solo non si fermò come io avevo previsto, accelerò e mi diede un testata spaccandomi a metà una delle mie due piccole corna!! Dopo aver imprecato ampiamente nei confronti della madre di quella bestia pensai a come far ritorno al B.P.R.D. Perché nel frattempo si erano fatte le otto del mattino e le strade erano piene di gente.
Riuscii a sfondare la vetrina di un negozio in una viuzza che non aveva ancora aperto e vi prelevai un grosso impermeabile ed un cappello a tesa larga, constatando che sembravo una specie di Hellboy ristretto.

Quando May arrivò a destinazione tutti la guardarono in cerca di spiegazioni e lei, a modo suo, le diede -C'era un tizio brutto, bavoso e maledettamente veloce che ci spiava. L'ho inseguito ma m'è scappato e mi ha pure spezzato un corno!- detto questo gettò sul tavolo che aveva di fronte il pezzo di corna come a sottolineare ciò che aveva detto.
Mentre il resto della truppa stava per tempestare di domande l'ultima arrivata, HB si limitò a stare in silenzio e trascinò per un braccio la sorella nella sua stanza mentre lei lo guardava perplessa.
Poco dopo Litz entrò nella stanza incuriosita dai rumori che ne provenivano e vi trovò Red impegnatissimo in una accesa discussione con la sorella riguardo ciò che era successo...oltre che a limare le corna di May un pò come faceva lui con le sue.
-Alla fine avevo deciso di prenderlo di faccia ma, ahi, non è andata esattamente come pensavo ed è... Ahia! Vuoi fare un pò più piano!?- si lamentò lei stirando la coda seccata -E tu non potresti stare più ferma!?- sbottò l'altro per poi accorgersi della presenza della sua compagna che li guardava divertita -Oh, Litz...ehm, che c'è?- trattenendosi dallo scoppiargli a ridere in faccia, la pirocinetica disse solamente -Krauss ci vuole nella biblioteca, sempre che voi abbiate finito di litigare!!- due paia d'occhi la fulminarono.


Angolino dell'autrice
Dai, stavolta il capitolo è un pò più lunghetto, no?
Per ora sto solo rifinendo i personaggi ma vi prometto che dal prossimo capitolo comincio con la trama vera e propria!! Giuro!
Fatemi sapere che ne pensate!

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Capitolo 4
*** Il Mercato dei Troll ***


Quando tutta la squadra si radunò nella biblioteca, Krauss cominciò a spiegare loro che i troll non agiscono mai senza un mandante e che per scoprire chi li aveva mandati c'era un solo modo, andare al mercato dei troll.
Verso l'ultima frase la voce di Johann si affievolì, consapevole che era proprio il primo posto in cui Abe aveva incontrato la principessa Nuala, di cui era disperatamente innamorato e che gli era morta tra le braccia più o meno l'anno prima; ognuno si limitò a guardare silenziosamente Abraham che dal canto suo fissava con insistenza l'interessantissimo soffitto.
Hellboy gli si accostò -Ehi fratello Blue, non devi venire per forza. Puoi tranquillamente rimanere qui...- Abe sospirò -A deprimermi nella mia vasca? No Red, preferisco venire!-.

Mercato dei Troll, ingresso. Ore 20:34

-No Liz, non se ne parla nemmeno! Tu e i bambini rimanete qua fuori sul camion a guardare le telecamere di controllo!- stavolta il demone era convinto di ciò che stava dicendo e non avrebbe accettato compromessi: avrebbe fatto visitare il mercato alla sua famiglia un giorno in cui non andavano per rompere le scatole.
-Vi sarei più utile là dentro!- disse Liz gettando gli occhi al cielo -Ti ricordo che non sono più incinta, i bambini possono rimanere con Manning!-
-questo non c'entra e poi non mi fido di Manning, è una tale testa di €@%&¥!!- Lei dovette arrendersi all'evidenza.
Dopo che Krauss lasciò May allibita penetrando dentro il meccanismo della porta per aprirla, la ragazza si trovò davanti ad un mercato variopinto e pieno di movimento, brulicante delle più assurde forme di vita...ma Johann la riportò subito all'obiettivo della missione -Gut, penzo che zia meglio dividerci!- Hellboy sorrise -per una volta sono d'accordo con la sacca di gas, avremo più probabilità di trovare ciò che cerchiamo- l'altro proseguì soddisfatto -Ja, l'agente Sapien andrà con May und io andrò con lei, agente Hellboy!- il sorriso di quest'ultimo si spense -Cacchio, come non detto!!- ed i due gruppi si divisero.

Dopo circa mezz'ora di ricerche, Abe e May si erano concessi una pausa e si erano seduti in una sottospecie di bar per troll, stanchi delle infruttuose ricerche -Niente, nessuno sembra neanche aver sentito parlare di un'incursione di una decina di troll nel mondo in superficie...pazzesco!!- commentò la ragazza guardando sospettosa un dolce violaceo a macchie a gialle che le avevano portato con le bevande che avevano ordinato.
A quanto pare però la testa del mutante acquatico era parecchio lontana da lì, perché fissava con insistenza una figura che si muoveva veloce tra i tavoli... tant'è che si alzò di corsa per inseguirla, con grande rammarico di May che gli urlava -Abe, per carità, ho inseguito abbastanza esseri sovrannaturali per oggi!- facendosi largo con la sua mano di pietra.
Lo raggiunse solo quando si fermò di colpo davanti ad un negozio di mappe, sfinito e piuttosto sotto shock -Lei...io l'ho vista! Stava facendo lo stesso percorso dell'altra volta ed è...scomparsa!- sussurò lui sconsolato e lei, a cui Red aveva spiegato la situazione, gli poggiò la manona sulla spalla e disse semplicemente -Sei proprio sicuro che fosse lei? La mente può giocare brutti scherzi, tu lo sai meglio di altri...vieni andiamo a fare rapporto- ed Abe se ne andò senza opporre più di tanto resistenza, solo girandosi ogni tanto verso il vecchio negozio.

Nel frattempo anche HB e Johann stavano tornando fuori -Comunque sei molto più sopportabile da dopo quel viaggio in Irlanda, dovresti andarci più spesso!- esclamò il demone dando una pacca al suo collega, che in effetti durante quel periodo sapeva di essere cambiato molto... da quando prima di partire per l'Irlanda Liz lo aveva accusato di aver perso la sua umanità insieme al suo corpo, lui aveva di colpo riacquistato molti dei sentimenti che non provava più da un tempo e gli piaceva. Non era più rigido come un pezzo di legno e stava riacquistando fiducia negli altri.
Rispose cercando di non dare a vedere cosa pensava -Dank, comunque vorrei dire che ciò che abbiamo trovato purtroppo non è zufficiente ma è un buon punto d'inizio: ora zappiamo che quei troll erano zicuramente delle "imitazioni" create da qualcuno che probabilmente non ha a che fare con il mercato. Inoltre zpero che l'agente Sapien non sia ztato troppo zcombussolato dal tornare qui...lei che ne dice, agente Hellboy?- l'interrogato sembrò piacevolmente stupito -Penso che dovresti smetterla di chiamarci agente di qua e agente di là, sacca di...ehm...Johann. Un semplice Red o HB basterà e così per gli altri!- se il tedesco avesse potuto dare un segno visibile della sua gratitudine nei confronti dell'improvvisa cortesia di HB lo avrebbe fatto.



Angolino dell'autrice
Un pò di spazio a due personaggi relativamente marginali che mi piacciono tanto: Abraham ma soprattutto Johann Krauss, che è stato un mio beniamino da quando l'ho visto scendere dall'ascensore all'inizio del secondo film e proprio per questo ho deciso che presto farò una FF sul passato dei personaggi principali, un capitolo ciascuno!
Ringrazio chiunque si prenda la briga di leggere la mia storia e vi imploro di recensire, anche negativamente purché in maniera intelligente.
Per chi non lo avesse capito: Gut=Bene, Dank=Grazie, Und=E (congiunzione) e Ja=Sì (ovviamente...).
Al prossimo capitolo!! 😈

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Capitolo 5
*** Passato e presente... ***


Tornati al BPRD, Krauss fece un riassunto di ciò che avevano scoperto -Io è l'agente Hell... ehm, Red abbiamo zcoperto che i troll zono...fittizi.- May alzò un sopracciglio -Finti!? Eppure non sembravano robot o simili!- Hellboy intervenne -Non in questo senso, sono creature che simulano di essere qualcos'altro. Dei troll, in questo caso.- Liz continuò tranquillamente a fare una treccia alla sua bambina, identica in tutto e per tutto a May, ma disse la sua -Cosa sappiamo? Da dove provengono?- Johann sospirò, per quanto potesse lui sospirare -Non molto...zappiamo zolo che provengono dall'ozcurità- l'unico che non intervenne nella discussione fu Abe, che da dentro la sua vasca dava la spalle al resto del gruppo.
Appena gli altri se ne furono andati, May sedette a gambe incrociate per terra, accanto all'acquario e picchettò sul vetro -Sei arrabbiato con me?- disse piano, un po' triste -N...non sono arrabbiato...- tutta la compostezza che mostrava in ogni situazione sembrava essere sparita.
La ragazza sospirò... Per poi alzarsi di scatto -Non puoi restare lì a commiserarti, lo sai?- Abe, che per tutto questo tempo le aveva dato le spalle, si girò stizzito -Sul serio? Era il mio programma per la serata!- May inclinò la testa e accennò un piccolo sorriso -Sei carino quando ti arrabbi!- Blue, non potendo arrossire, dilatò le branchie come faceva quando era in imbarazzo.
La diavoletta fece a sua volta una faccia molto imbarazzata e dopo aver fissato l'interessantissimo soffitto pensando a qualcosa da dire... Uscì senza fiatare.
Passò qualche giorno in cui, tra un'imboscata di troll fittizi e l'altra (e si erano fatte ormai parecchio frequenti), la squadra si occupò di fare ricerche tra i maggiori esperti del paranormale e in tutti i tomi del caso, alla ricerca di qualcuno che ne sapesse di più su questi esseri, ma non fecero nessun passo avanti con l'indagine.
Inoltre Abe e May non si erano più parlati dalla sera in cui erano tornati dal mercato dei troll e la ragazza era sicura di averlo offeso.
May, stesa sul letto con uno dei suoi pigiamoni, non riusciva a dormire: continuava a rigirarsi nel letto senza quiete.
Dopo circa mezz'ora di questa storia, si alzò e cominciò a camminare scalza nel corridoio buio, diretta alla biblioteca dove si trovava la vasca di Abe, con l'intenzione di scusarsi per essere stata troppo diretta.
Accelerò il passo, svoltò a sinistra e... Sbatté la testa contro qualcosa di duro, che aveva tutta l'aria di essere vetro -Ahi!! Ma chi...- May cadde per terra, stordita -M...May? Coza fa qui a quezt'ora?- l'accento tedesco e le mani di ferro che la aiutarono a rialzarsi rivelarono l'identità di chi aveva tamponato -Dottor Krauss, mi scusi!! Non l'avevo vista...è che soffro d'insonnia, lei?- l'altro chinò il "capo" -Io non dormo mai...ma dammi del tu, per favore!- chiacchierarono passeggiando per il B.P.R.D fino alla mattina, quando suonò la sveglia.
May, dopo essersi vestita, andò dritta agli archivi degli agenti in attivo.
-A...D...H...K!! Krauss, Johann...trovato!- quello che May aveva intenzione di fare era saperne un po' di più su quel bizzarro personaggio.
Il fascicolo era stato aggiornato per l'ultima volta un anno e mezzo prima...e quello che leggeva non le piaceva per niente: se non fosse stato per i dati anagrafici e l'assenza di foto e impronte digitali a causa (come recitava il fascicolo) "dell'assenza nell'individuo di una vera e propria faccia o di mani", avrebbe pensato che si trattasse di un'altra persona.
Era un pezzo grosso della CIA ed era stato assegnato a suo fratello per...controllarlo, più o meno.
Anche il profilo psicologico non sembrava corrispondere del tutto "chiuso, introverso, portato a non fidarsi di nessuno fuorché delle regole" in effetti aveva metodi metodi più "da manuale" rispetto agli altri, ma non da affidarcisi ciecamente!
Trovò poco sulla sua vita passata: era stato un medium, ma aveva perso sia la moglie che il corpo in un incidente...si rese conto di non aver mai riflettuto sul fatto che Johann non poteva essere "apparso" già così!
Sentì un rumore, qualcuno si andava avvicinando.
Posando il fascicolo ne scivolò fuori una busta; non aveva il tempo di rimetterla a posto, semplicemente la prese e sgattaiolò fuori, non vista.
Proprio in quel momento Johann apparve dall'altro lato del corridoio, canticchiando euforico -May, ti ztavo cercando!! Ma dove ti eri cacciata? Non importa, ci zono novità!!- la ragazza ebbe giusto il tempo di ficcarsi la busta nella tasca dei jeans, prima che Krauss la trascinasse via per un braccio, elettrizzato.
-Allora Krauto, cos'è successo?- Hellboy, gentile come al solito, aspettava con impazienza che Johann finisse di conversare al telefono nella sua lingua madre con qualcuno parecchio sospettoso -Sind meine freunde und ich vertraue ihnen, aber wir werden nicht mehr lange dauern... Danke. (Trad. Sono miei amici e mi fido di loro, ma non staremo a lungo...grazie)-il tedesco, dopo aver posato il telefono, diede la chiara impressione di star sorridendo.
Tre paia d'occhi (May, Hellboy ed Abe) lo fissavano -Ho trovato qualcuno che conozce quezte creature!- May si entusiasmò -Cosa stiamo aspettando? Andiamo!- Johann rise e si girò verso Hellboy, sicuro che non avrebbe gradito ciò che voleva dire -È in Germania.- come previsto, Hellboy fece una smorfia comicissima -Non può venire qui?- la risposta fu secca, ma volutamente scherzosa -Partiamo tra due ore agente Hellboy, fai le valigie!-.
Un'ora e cinquantasette minuti dopo (Krauss era un tipo preciso), la squadra era su un aereo privato del B.P.R.D. e aspettavano il decollo -Papy, sei mai stato in Germania?- Jane, seduta accanto ad HB, sprizzava gioia da tutti i pori -No e ne avrei fatto volentieri a meno, baby!- il gemello della bambina si arrampicò sopra lo schienale del papà -Perché!? Che ti ha fatto la Germania?- Red lo scollò dal suo sedile e lo rimise a posto -Perché i tedeschi sono tutti...ehm...quasi tutti dei grandissimi...- non riuscì a terminare la frase perché Liz, notando la vicinanza di Johann, lo zittì e continuò il discorso -Certo, i tedeschi non stanno troppo simpatici a papà, ma il motivo maggiore è certamente che soffre il mal d'aria, Johnny!- i bambini scoppiarono a ridere.
Il viaggio passò -più o meno- tranquillo: Liz e Jane dormivano, Abe leggeva, Krauss passeggiava avanti e indietro per l'aereo e Johnny saltava da un sedile all'altro nonostante i rimproveri di Hellboy e May, che al momento non si sentivano proprio bene...basti pensare che al momento sembravano più giallo-arancio che rossi!!
Mentre recuperavano i bagagli, May si avvicinò a Johann -Da quanto non vieni qui?- l'altro rifletté un attimo -Da prima del mio incidente, direi...oh! Che ztupido, come ho fatto a non penzarci!?- sembrava parecchio arrabbiato con se stesso -Colei da cui ztiamo andando è la mia mentore, una medium molto potente che è ztata come una madre per me...per non allarmarla non le ho mai detto del mio incidente!- May rimase stupita non tanto dal fatto che non avesse detto ad una persona a lui cara della sua condizione, ma dal fatto che non avesse mai più ripreso i contatti con lei...nonostante questo si limitò a consolarlo dicendo che avrebbe compreso la situazione.
Scaricati i bagagli alla sede tedesca del B.P.R.D., sorse un altro piccolo problema: Dame Stiener, questo era il nome della medium, aveva acconsentito che in casa sua entrassero non più di tre persone.
Krauss, l'unico che la conosceva, era scontato che fosse tra i tre, ma gli altri...-Porterei con me i più calmi, ze non ti dizpiace!- Hellboy gli si avvicinò minacciosamente -So essere calmissimo quando voglio!- Johann gli puntò un dito sul petto -Preferirei qualcuno che è calmo di zuo e che non deve sforzarzi per ezzerlo! Ti devo ricordare coz'è zuccezzo durante la noztra ultima "dizcuzzione"?- Liz intervenne -Se non ti dispiace vorrei proprio saperlo!!- sotto la minaccia di raccontare ai presenti come lo aveva battuto in 15 secondi grazie a degli armadietti, HB cedette.
Alla fine andarono Krauss, May e Liz, forse perché l'unica del gruppo con un aspetto normale.
Johann, fino a poche ore prima entusiasta dell'idea di andare in patria, era molto teso e picchettava nervosamente le "mani" sui pantaloni della sua tuta di contenimento -E ze zi zpaventasse?- May fermò le sue mani con le proprie e rispose dolcemente che avrebbe capito, in fondo lo doveva conoscere bene!
Proprio in quel momento l'auto si fermò davanti ad una villa dall'aspetto tetro, reso ancor più inquietante dal l'avvicinarsi del crepuscolo: completamente nera e grigia, piena di ornamenti in stile gotico e rialzata su una collinetta ornata qua e là di alberi con forme contorte da cui cadevano le foglie poche autunnali, non dava proprio l'impressione della casa di una dolce vecchietta!
I tre si avvicinarono all'ingresso -potrezsti zuonare tu?- fece timidamente Krauss e Liz, a cui era stata rivolta la domanda, non fu proprio gentile -Non essere ridicolo, sei tu quello che la conosce!- poi, rendendosi conto che non si muoveva più da dove si era fermato, suonò alzando vistosamente gli occhi al cielo -Lavoro con una banda di bambinoni...-.


Angolino dell'autrice ritardataria:
Io: scusate per il ritardo...avevo gli esami, ero stata rapita dagli alieni (che non disponevano di wi-fi) ed era morto il mio Ogdru-Jaad!
Abe: guarda che non ci crede nessuno che avevi un dio del caos...
Io: almeno ci provo ad evitare il linciaggio!! A parte lo scherzo, avevo sul serio gli esami e se provavo a toccare qualunque cosa avesse internet mia madre mi avrebbe uccisa! 😅
Che ve ne pare? La trama comincia a prendere una piega...anche se perfino io ignorò quale sia!!
Grazie ai lettori silenziosi e a chi recensisce!!

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Capitolo 6
*** Rivelazioni ***


POV May

DIN-DONNNNN!!
Una vecchia signora dal portamento regale aprì la porta -Ja?- Liz cominciò a presentarsi -Buonasera, siamo del B.P.R.D. ed io sono l'agente Elizabeth Sher...- ma dame Stiener aveva completamente smesso di ascoltarla ed aveva malamente spostato me e Liz, cominciando a parlare con un accento calcatissimo -Johann, non è particolarmente corretto da parte tua non farti più zentire per cozì tanto tempo per poi riapparire quando hai bizogno di me, lo zai?- sembrava stesse sgridando un bambino di 5 anni che si è scordato di dire alla mamma che non torna per cena.
Neanche un commento sul fatto che ciò che stava rimproverando era uno scafandro con dentro una curiosa nebbia bianca...pareva quasi non essersene accorta!!
Ci invitò ad entrare e nel frattempo Krauss ci presentò, mentre io e Liz ci guardavamo perplesse.

Poco dopo, nel salotto -Dunque cercate notizie zui Betrüger dunkel, gli ozcuri ingannatori...mi zorprende che ziate dovuti venire qui a cercarle, vizto che fra di voi c'è qualcuno che ne dovrebbe zapere molto più di me -I tre si fissarono a vicenda, stupiti - la signora li guardò con un sorriso da squalo -Parlo del demone che avete portato in caza mia!- Johann e Liz guardarono May, che però sembrava non saperne nulla -Temo di non capire, signora Stiener...-disse educatamente lei, facendo pensare a Krauss quanto avesse fatto bene a portarsi May e non Hellboy.
La signora rise -Non capisci, vero? Scommetto che sei arrivata qui di recente, magari attraverso un rito sanguinario!- a quel punto la diavoletta perse la calma e scattò in piedi -Lei non capisce! Forse lei è la medium più brava dell'Europa o del mondo intero, ma non sa nulla di me e di dove vengo!!- detto questo corse fuori infuriata.
Krauss fulminò dame Stiener con lo sguardo, mai come in quel momento era sembrato un palombaro infuriato -Zempre la ztessa...- disse prima di precipitarsi dietro alla ragazza, piantando Liz con la sua mentore.
Superò la porta d'ingresso e scrutò il prato brullo pieno di foglie autunnali alla ricerca di May; era ormai sera e una nebbia leggera aleggiava tra gli alberi, rendendo difficile scorgere qualsiasi cosa.
Dopo un po' la vide ai piedi dell'albero più imponente, teneva la testa nascosta tra le ginocchia e piangeva.
Il tedesco si avvicinò senza far rumore e, seppure con qualche difficoltà, sedette accanto a lei -Zcuzami...non zaremmo dovuti venire- la diavoletta appoggiò la testa sulla sua spalla, con le lacrime che affioravano nonostante tentasse di ricacciarle indietro -Non è colpa tua, forse era meglio se portavi mio fratello...- lui la fissò per poi cercare maldestramente di asciugarle il viso -Ja, per vedere dame Ztiener mentre attraverza il muro di caza zua, colpita dal pugno di pietra di Hellboy!!-.
Evidentemente May si dovette immaginare la scena, perché cominciò a ridacchiare -Forse hai ragione, il tatto non è una delle nostre qualità!- Krauss si alzò e aiutò la diavoletta a fare lo stesso -Zei una ragazza fantaztica, non hai niente da invidiare alla più bella umana!- La diavoletta diventò arancione e distolse lo sguardo -Johann...- cominciò, ma fu interrotta da Liz, che si avvicinava a grandi passi.
-Tutto bene? Ho tutte le informazioni che ci servono, possiamo andare via- fece la pirocinetica con aria un po' indifferente accendendosi una sigaretta con un semplice schioccare delle dita.

Quartier generale tedesco del B.P.R.D.

Liz aveva ricevuto dalla medium un librone sulle creature della notte, dove avrebbero trovato di certo qualcosa su quegli esseri, ma prima di poterlo consultare dovettero sottoporlo ad un esame per stabilirne l'autenticità, dunque per quella sera non v'era altro da fare.
Hellboy, seduto nella sala fumo con una birra in una mano e un sigaro nell'altra, cominciava a pensare che fosse la missione più semplice della sua carriera, quando Abe entrò nella stanza con una faccia da funerale.
-Red...ti posso parlare?- esordì lui ed HB fece una smorfia -Ti avverto, non sono un bravo psicologo!- l'anfibio si lasciò cadere su una delle poltroncine-Non importa, devo parlare con qualcuno e di te mi fido. Io...mi piace tua sorella e penso di averla offesa con una mia reazione. Non mi parla più- Hellboy cercò di non dare a vedere il suo stupore, con scarsi risultati -Sul serio!?!? Ehm...non so che dire, credo che dovresti andare a parlare, così vi spiegate. Vi ci vedo insieme!- l'ultima affermazione fu detta a malincuore, giusto per risollevargli un po' il morale. E funzionò anche troppo -Hai ragione, dovrei parlare. Spero solo che sia disposta ad ascoltarmi!!- detto questo sparì dietro alla porta scorrevole.
Il demone fece un lungo sospiro di sollievo, chiedendosi se non lo avesse spronato un po' troppo, ma prima che potesse tirare un'altra boccata dal suo sigaro la porta si riaprì di nuovo e Dott. Krauss si portò lentamente ed in assoluto silenzio fino alla poltroncina dove, pochi attimi prima, era seduto Abe.
Red aspettò che dicesse qualcosa, ma l'altro continuava a tacere. Dopo cinque minuti di silenzio Hellboy sbottò -C'è qualcosa che non va, Johann?- l'altro si limitò ad un -Ja- striminzito.
HB alzò gli occhi al cielo -Vuoi parlarmene?- Krauss sembrò riscuotersi un po' -Zo che non ziamo in ottimi rapporti e che zolo di recente riusciamo a zcambiarci un zaluto senza litigare o essere in disaccordo ma non zaprei a chi altro parlarne: penso di essermi innamorato della fraülen May e non zo che fare! Io sono una zottospecie di mostro e lei...lei è fantaztica!!- Hellboy si alzò di scatto -Ed è anche mia sorella, razza di [censured] del [censured]!!!! Se solo provi a toccarla...!- a quel punto una povera recluta del dipartimento aprì la porta e si ritrovò davanti ad un demone rosso e ad un palombaro ripieno di nebbia.
Pochi secondi dopo parecchi agenti accorsero in seguito all'urlo lanciato dalla recluta ed il diavolo non poté arrischiarsi a mettere le mani addosso all'equivalente tedesco del prof. Broom.
Semplicemente gli si avvicinò e sussurrò -Stai il più lontano che puoi da mia sorella, non ti ci avvicinare. Non sei al suo livello- poi si voltò e fece per andarsene.
Krauss inclinò la "testa" -Volevo confidarmi con te, ma vedo che non riesci a ztare calmo per 10 minuti di fila! A proposito, è la zeconda volta che mi minacci...non hai imparato niente dalla prima?- Hellboy si bloccò di colpo, fece dietrofront e tirò un pugno nel casco della tuta di contenimento -Spero che tu abbia una tuta di ricambio, krauto- detto questo andò a sbollire altrove la rabbia.
Pochi minuti dopo aveva razionalizzato (per quanto possibile) la cosa e si chiedeva se non fosse stato troppo morbido con Abe e soprattutto troppo acido con Johann, ma tutto ciò che uscì da questo ragionamento fu -Cacchio, non si potevano innamorare di qualcun altro!?-.


Dizionarietto tedesco: Ja=Sì, fraülen=signorina.

Angolo dell'autrice:
Io: ciao gente, scusate per l'attesa!!!
Nuovo capitolo in cui, per quanto riguarda la vera e propria trama, succede ben poco, ma ricco di avvenimenti in campo romantico...
May: romantico? Pfui, tu sei romantica come un pezzo di legno tarlato!!
Io: uffa...io ci provo!!!
Tornando a noi, scusate per l'attesa (è inutile dire che non si ripeterà perché so che non sarà così) e grazie a chi fa recensioni e a chi legge solamente.
May: quello che intende dire è: fatemi recensioni, non mordo...forse...
Io: "così come ti ho evocato, posso rimandarti nell'abisso senza fine!" -cit.
May: sei stata chiarissima.
Io: dunque, grazie a tutti e alla prossima!!!

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Capitolo 7
*** Spasimanti ***


Abe si era recato a passo spedito nella stanza di May, perdendo sicurezza in ciò che stava per fare ad ogni falcata che faceva.
Arrivato sulla porta aveva perso tutta la determinazione che era riuscito a raccogliere, così rimase impalato sulla soglia.
May, che non lo aveva sentito arrivare né tantomeno bloccarsi dietro la sua porta, aprì di botto carica di fascicoli e finì proprio sopra Abe, mentre le scartoffie volavano ovunque.
-Abrahm? Cosa ci fai qui?- fece lei rialzandosi di scatto e afferrando un paio di fogli svolazzanti.
Lui si alzò a sua volta e cercò di radunare tutti quei fascicoli -io...ehm...n-nulla, passavo davanti alla tua porta e tu hai aperto!- May alzò un sopracciglio -Tanto per cominciare non ti ho preso di sfuggita, eri proprio fermo. Poi hai l'aura più bugiarda che abbia mai sentito in vita mia!-.
Abe sgranò gli occhi perplesso: non aveva pensato che avrebbe potuto percepirlo.
Decise di non fare la figura del pesce lesso (che nel suo caso gli stava venendo alla perfezione) e di dire una mezza verità -Non sei arrabbiata con me?- May rise -Per cosa? Per avermi fatto volare tutta questa roba? Basta che riesci a procurarmi una gru e ti perdono!- L'uomo pesce si rilassò -Oh...sai, in questi giorni non ci siamo parlati, quindi pensavo che tu fossi arrabbiata-.
La diavoletta disse che pensava più o meno la stessa cosa ed entrambi si lasciarono andare ad una risata liberatoria.
Nel frattempo era suonata la campana della cena e tutti gli agenti "speciali" si radunarono al loro tavolo tranne Krauss, che stranamente non si era fatto vedere.
Di solito l'ectoplasmatico medium veniva sempre a cena, anche solo per non restare da solo. Inoltre, a parer suo, assorbire l'essenza del vino era quasi meglio che berlo.
May, abituata ad averlo sempre accanto a tavola, si accorse subito della sua assenza e chiese ad Hellboy se ne sapeva qualcosa.
Red fece un'espressione colpevole, poi si ricompose -Quel krauto del...ehm, Johann? No, non l'ho visto- e nonostante percepisse che anche lui non era sincero decise di non dire nulla. A lui non sarebbe stato facile strappare la verità come lo era stato per Abe, avrebbe indagato da sola.
Dopo cena May si recò da uno scienziato che aveva conosciuto nei giorni scorsi e chiacchierando del libro che avevano trovato riuscì a portare il discorso su Johann.
-Penso che il dott. Krauss, anche se potrebbe non sembrare, sia più attaccabrighe di tuo fratello. Sai cos'hanno combinato oggi? Hanno cominciato a litigare nella sala fumo per non so quale motivo ed Hellboy gli ha tirato un pugno nel casco della tuta di contenimento e se n'è uscito. Ma doveva vedere il signor Krauss!! Lo abbiamo dovuto fermare prima che possedesse una poltroncina per tirargliela dietro!- May era abbastanza sotto shock.
-E dov'è ora?- urlò al povero scienziato che si fece piccolo piccolo -Beh, tutte le sue tute di contenimento di ricambio sono in America, quindi è in un cilindro di contenimento finché non ne portano una qui- la ragazza lo prese per il bavero del camice -Dove?-.
Poco dopo percorreva un corridoio ripetendosi una frase in loop -Sezione 16, stanza 51. Sezione 16, stanza 51- appena trovò la porta si fermò un attimo là davanti -Due persone interessanti, entrambe che dipendono, almeno in parte, da un cilindro. Che razza di gusti, i miei!- detto questo girò la maniglia ed entrò.
Era una stanza ampia con parecchi display e strumenti di cui May non avrebbe potuto neanche immaginare la funzione e, addossato ad una parete, un cilindro di vetro collegato ad alcune macchine ed a parecchi fili e tubi. Dentro vi era una curiosa nebbia bianca dai confini vagamente umani, che sembrava fare avanti e indietro parlottando in tedesco. Dal tono si poteva dedurre che fossero imprecazioni.
May si avvicinò lentamente e disse in un sussurro -Johann?-.
La nebbia si fermò e tacque.
Poi si avvicinò alla superficie del cilindro e disse semplicemente -May...come sei arrivata qui?- lei fece un sorriso triste e si sedette su uno sgabello accanto a lui -Sicuramente in maniera meno turbolenta della tua!- Krauss ammutolì -Tutto apposto? Va tutto bene?- fece lei picchiando su vetro.
Johann si riscosse -Cosa ti hanno raccontato?- lei mise le mani sui fianchi -Del tuo litigio con mio fratello!- lui si attaccò ancora di più al vetro -Ti hanno detto anche del motivo per cui abbiamo litigato?- la ragazza scrollò le spalle -No, perché?-.
Krauss tirò un enorme sospiro di sollievo -Oh, niente, per sapere...- May alzò un sopracciglio: era la terza persona la cui aura le risultava bugiarda e stava cominciando a temere che fosse un problema suo...o del resto del mondo.
In entrambe i casi era piuttosto grave.
Johann le disse aspro che forse era il caso che andasse via e lei ci rimase di sasso: lui che era sempre così gentile, in particolar modo con lei, le diceva di andar via in quel modo!? May si alzò rigida -Ok- disse solamente prima di scomparire dietro la porta e lasciare il medium in preda allo sconforto.
Hellboy gli aveva detto di stare lontano da lei è forse era meglio così, ma l'espressione sprezzante sul suo viso lo aveva colpito duramente.
Posò il suo capo di nebbia sulle mani fatte del medesimo materiale, pensando a sua moglie: possibile che non potesse mai stare con le persone che amava?

Angolo dell'autrice
Io: *scoppia a piangere*
Hellboy: su su...*le fa pat-pat su una spalla*
Io: giusto, d'altronde qualcuno dovrà pur gestire l'angolino!
Allora, partiamo dal fatto che se i personaggi vi sembrano molto OC è perché ho letto i fumetti di Hellboy e il carattere di Johann non c'entra niente con quello del film! In realtà non si sente per niente tre crauti e mezzo *risateregistrate*, è tanto simpatico, adorabile e continuamente fuori posto! *in adorazione*
Hellboy: ...bleah, mi farai vomitare!
Io: lasciamo perdere, prima che mi metta a fangirleggiare!! Al prossimo capitolo!

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