The Hunger Games

di Life_In_A_Cartoon_Motion
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Mietitura ***
Capitolo 2: *** Tributi. ***
Capitolo 3: *** Arrivo a Capitol City ***



Capitolo 1
*** La Mietitura ***


                                                                  THE    HUNGER GAMES
                                                                      -LA MIETITURA-



Ogni anno è sempre la medisima storia.

Due in punto, nella piazza del municipio. E' il giorno della mietitura per gli Hunger Games.

Ragazzi e bambini che trattengono le lacrime e la paura -anche se molti, provandoci, non ci riescono; i genitori che si consolano a vicenda, sperando viviamente che i propri figli non vengano scelti e, infine, i vecchi bisbetici, senza nemmeno un briciolo di compassione, che scommettono sull'età e sul nome dei tributi scelti.
E' tutto sempre uguale.

Ho paura, molta paura, sono terrorrizata. Il solo pensiero di venir estratta e di abbandonare mia madre per andare nell'arena mi fa svenire, non riuscirei a resistere una settimana.

Liscio nervosamente la gonna del vestitino azzurro con le mani, respirando velocemente e raggiungendo le altre ragazze nella nostra sezione. Tutti, più o meno, si vestono bene per la mietitura. Mia mamma mi ha costretto a indossare il suo vecchio vestito azzurro, quello con le maniche a tre quarti, e a legare i capelli in uno chignon. Sono piuttosto ... carina.

Guardo la sezione dei genitori, dove vedo mia mamma pregare in silenzio, con le mani giunte in grembo.

Appena il grosso orologio sulla torretta del comune segna le due in punto, Melinda May balza in piedi, stretta in un vestito verde lime e la folta capigliatura azzurrognola, con tanto di cappellino verde piumato e tacchi abbinati. E' divertente e ... oscena allo stesso tempo. Un autentica capitolina, truccata come un pagliaccio. Forse anche peggio. Sta sorridendo, quel sorriso che mi fa rabbrividire ogni volta.

E' allegra e vivace come tutti gli anni, pensando di essere ad una festa. Storgo il naso, disgustata.

-Benvenuti, benvenuti a tutti!- si avvicina al microfono, nel centro del palco. Improvvisamente, è calato un silenzio tombale. Inizia il suo bel discorso -come fa ogni anno- dove dice che il vincitore avrà immensa ricchezza e fama, come se noi non lo sapessimo. Il difficile, però, sta nel vincere.

Poi fa partire il video con la storia di Panem.

I giorni bui, il regime di Snow, i ribelli, le rivolte, la distruzione del tredici.

Quando il video finisce, Melinda è l'unica ad applaudire con vigore. Non appena nota che noi non abbiamo la minima intenzione di ripetere il suo gesto, smette e torna davanti al microfono.

-Come sempre, partiamo dalle signore!-. Si avvicina a piccoli e rapidi passi alla boccia di destra, contenente i nomi delle ragazze. Si ferma, immerge la mano nella ciotola e le sue dita rigide e gelide si sciolgono nei movimenti. In quel momento, tutte le ragazze -compresa me- e i genitori trattengono il fiato. La mano di Melinda gira tra i foglietti, cercando famelica come un leone la sua prossima vittima. La sua mano si ferma all'improvviso, attaccata ad un biglietto rosa pastello. Lo stringe forte a se, lo alza e si avvicina al microfono. Adesso, il suo viso esageratamente truccato è su tutti gli schermi della piazza.

Abbasso il capo e chiudo gli occhi, serrando violentemente le palpebre fino a vedere tutto nero. Incrocio le mani al ventre, iniziando a pregare.
Ti prego fai che non sia io ... ti prego non io ...

-Skye Wang!-

Apro gli occhi di scatto, adesso lucidi, boccheggiando. E' uno scherzo. Un maledetto scherzo della paura.

-Skye Wang? Dove sei mia cara?-. Melinda mi cerca con lo sguardo tra la marea di gente. Peccato che non sappia nemmeno che faccia ho.

Mi asciugo le lacrime e alzo la testa, raddrizzo la schiena e tengo le mani lungo i fianchi, avanzando verso il palco a piccoli passi. Sento gli occhi di tutti su di me e le lacrime di mia madre, mentre viene trascinata via dal panettiere. Salgo gli scalini, trattenendo con sorprendente abilità le lacrime e raggiungo Melinda, sorridende.

-Oh eccoti cara! Ora vediamo chi accompagnerà Skye in questa sfavillante avventura!-

In cui rimarrò sicuramente uccisa. Melinda si avvicina alla boccia contenente i nomi dei ragazzi e prende il primo in superficie. Lo alza, lo liscia tra due dita e lo legge prima nella mente, poi ad alta voce.

-Grant Ward!-

Deglutisco. Grant Ward, bello come lui ce ne sono pochi nel distretto. Lo conosco più o meno da quando sono nata, è il figlio del sindaco, per cui mia madre lavora come domestica. Non ci parliamo molto, solamente qualche parola come saluto o per passarci a vicenda i compiti quando siamo malati. Peccato, ha compiuto diciotto anni da poco, questa sarebbe stata la sua ultima mietitura.

Grant rimane calmo e pacato, salendo gli scalini e posizionandosi accanto a me, come se andare a morire fosse una cosa da tutti i giorni. Ci stringiamo la mano, senza nemmeno guardarci negli occhi, fissando le assi di legno marcio e sporco sotto i nostri piedi.

E' la fine. 


Angoletto della frutta.

Ed eccomi qua, care ragazze. Questa ff è nata dopo lo sclero dell'episodio 19 perché NON SI DANNO SOLO LA BELLEZZA DI DUE BACI, MA SI TENGONO PURE PER MANO. Quell'episodio è stato la mia morte.
Ieri, guardando con una mia amica La Ragazza Di Fuoco ho pensato "E se Skye e Ward partecipassero agli Hunger Games?" cosi ho scritto questo primo capitolo, che spero vivamente vi sia piaciuto!

Lo so, ho "Love Today" da portare avanti ma, non demordete, perché il terzo capitolo arriverà questa sera! PROMESSO.

Bene, ragazzi, spero ancora che vi sia piaciuta e che mi lasciate un piccolo parere ... .
SONDAGGIO:
Melinda May al posto di Effie Trinket, cosa ve ne pare?

Bacioni -oni -oni
Lalla!




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Capitolo 2
*** Tributi. ***


hunger games capitol0o 2 La mietitura si è conclusa così, il distretto 12 ha i suoi tributi.
Ci fanno entrare nel municipio e ci dividono, ognuno in una stanza diversa, per salutare i nostri cari.
Mia mamma mi fa visita per prima. Entra, correndo, e mi abbraccia forte, stringendomi a se. Non sta piangendo, forse per aiutarmi, ma lo farebbe. La conosco troppo bene. Mio padre mi da un bacio sulla fronte, poi mi guarda negli occhi tenendomi per le spalle con la forza, impedendomi di cadere a pezzi.
-Sei più forte di quanto credi, sei astuta. Noi ti aspettiamo a casa.-
Le sue parole mi spiazzano, però, questa volta, non ci sono le sue forti braccia ad impedirmi di crollare a terra.
C'è mio fratello, con gli occhi lucidi. Mi si avvicina, stringendomi forte, piangendo.
Non mi era mai capitato di vederlo piangere.
-Non fare cazzate, Skye. Voglio vederti ancora.-
Prima che io possa dire qualcosa, un pacificatore entra bruscamente e trascina fuori la mia famiglia, mentre mia madre scoppia a piangere. Io, affranta, mi siedo sul piccolo divanetto rosso.
So che non verrà nessun altro, a nessuno importa di me. Nessun amica, cugino, parente ancora in vita. Nessuno.
Passo i restanti minuti a guardare fuori dalla finestra, per tentare di conservare il maggior numero di dettagli del mio distretto, per quando sarò nell'arena. In modo da ricordare casa.
A quanto pare, anche Grant ha finito di salutare i genitori e la nonna, l'amabile signora Grayce Ward, e così ci scortano fuori, fino alla stazione.
***
Siamo partiti. Il treno corre veloce verso la lussosa e ricca Capitol City, lasciandosi alle spalle un distretto Dodici ricolmo di speranze e lacrime.
Sono nella mia stanza da una trentina buona di minuti, seduta sul sontuoso letto, cercando di piangere, tenendomi la testa tra le mani. Forse, decisamente, se non lo faccio adesso non so quando riuscirò a farlo. Ma le lacrime non si decidono a scendere, stanno li, timide e cattive. Avrei dovuto piangere quando salutavo la mia famiglia, mentre stringevo mio fratello, ma non volevo avere la reputazione di una povera ingenua che spera davvero di tornare a casa. Ma, in realtà, è quello che voglio: tornare a casa.

Rassegnata, mi alzo e vado a farmi una bella doccia fredda, giusto per schiarirmi le idee. Il box doccia è immenso, grande almeno quanto la mia camera da letto, pieno di bottoni sofisticati e dall'aria interessante. Entro, girando la manopola su caldo, premendo a caso uno dei bottoni. Inspiro l'aria.
Cioccolato.
Amo il cioccolato.
Mi lavo anche i lunghi e fluenti boccoli castani, asciugandoli con un modernissimo phon. Li raccolgo in una coda di cavallo, guardandomi allo specchio. A momenti non mi riconosco, sono pallida come un lenzuolo, gli occhi rossi e le labbra tumefatte. Ma, almeno, sono tutta bella pulita e profumata.
Esco e vado verso l'armadio, aprendo tutti i cassetti e rimanendo abbagliata dalla quantità di vestiti al loro interno, quelli che mi saranno permessi usare finché sarò sul treno. Dubito, però, che riuscirò ad usarli tutti. Arriveremo a Capitol City domani mattina, credo.
Indosso un vestito blu notte, corto ed aderente, e, con un ghigno schifato, provvedo a togliere tutte le balze, le piume ed i lustrini che lo ricoprono. Bene, ora è perfetto! Semplice, lineare ed elegante!. Hai piedi, indosso un paio di sandali dorati e prendo un leggero maglioncino nero. Sono pronta per la cena.

 Raggiungo il vagone ristorante, che è pulito e ben ordinato, con degli arredi bellissimi e un unico, lunghissimo, tavolo rettangolare, proprio al centro. Una lunga tovaglia rosa pallido con ricamati sopra dei fiori lo addobba, con sopra tanto tanto cibo, di tutte le forme diverse. Il mio distretto mangerebbe per un mese con tutto il cibo che c'è li sopra.

Mi scoccia molto il fatto che Grant sia arrivato prima di me. E' vestito in modo ordinario, come sempre, per niente elegante o, almeno, con un minimo di gusto. Ma ciò non sminuisce la sua bellezza.

Appena mi vede entrare mi studia da capo a piedi, nè con sguardo di meraviglia nè di ... disgusto.

-Hey piccola, come sei vestita bene.- ghgina, studiandomi una seconda volta. Sa perfettamente che odio essere chiamata piccola.

Sbuffo, incrociando le braccia al seno. -Scusa se desidero fare una buona impressione sul nostro mentore! Tu, al contrario, non ti sei preso il minimo disturbo di renderti perlomeno presentalbile.-

-Non ho la benché minima intenzione di vestirmi bene sono per compiacere ad un vecchio panciuto- ribatte, flettendo le braccia. Perché quella maglia deve essere così dannatamente aderente?

-Per te l'eleganza non importa, vero? Eppure sei il figlio del sindaco.- rispondo, a tono, schioccando le dita in modo vittorioso. Grant mi fissa, incazzato, incrociando le braccia al petto e imitandomi come un perfetto pappagallo.

-L'eleganze, bambola, non servirà a decidere le nostre sorti, quando saremo a sputare sangue  e morire nell'arena.- borbotta, lasciandosi cadere su una poltroncina verde pisello dai mermelli color oro.

-Forse sarà la tua, di sorte.- ribatto, avvicinandomi pericolosamente a lui, -Perché io ho l'intezione di combattere fino a che non mi si sgretolano le ossa in corpo.- aggiungo, puntandogli un dito contro il petto muscoloso.

Grant ridacchia, prendendomi per un fianco e premendo il suo petto contro il mio. Sposta i miei capelli e avvicina il viso al mio orecchio. Deglutisco, sentendo il suo respiro caldo sul collo. -Allora hai trovato un degno avversario, piccola.-
 
Rimango per un secondo imbambolata  fino a quando mi rendo conto di cosa sta succedendo. E' un mio avversario, santo cielo! Tra pochi giorni saremo nell'arena e, probabilmente, io e lui saremo lì a tentare di ucciderci a vicenda. Non posso innamorarmene. NON DEVO. Però è tanto sexy ... .

-Non chiamarmi piccola!- sbotto, spingendolo dall'altra parte. Grant fa per ribattere, quando Melinda May entra, fasciata nel suo inguardabile vestitino piumato verde smeraldo, interropendoci.

-Stavate litigando?- chiede, inarcando un sopracciglio.. Io e Gran ci guardiamo a vicenda, con uno sguardo che sembra dire:"Noi, bisticciare? Mai.". Condiamo il tutto con un sorrisetto il più convincente possibile. Melinda scuote piano il capo, avvertendoci che il nostro mentore Phil Coulson non prenderà parte alla cena.
Sbuffo. Mi sono vestita bene per niente.

***

Il cibo è veramente squisito, non ho mai mangiato così bene in vita mia. Una cena leggera, con poche pietanze, ma ricca di sapori gustosi e di aromi sublimi. Mentre magiamo petto d'anatra al forno con patate e funghi, seguito da un risotto agli asparagi e uova all'ostrica, Melinda ci da un sacco di consigli utili per quando arriveremo a Capitol City: sorridere, usare le buone maniere e cose simili.

Io e Grant ascoltiamo attentamente come rapiti dalle sue parole mentre, sotto il tavolo, ingaggiamo una vera e propria lotta di calci. Cerca costantemente di farmi piedino e io, in tutta risposta, gli tiro una serie di calci negli stinchi.

-Perché Coulson non viene a mangiare?- chiede Grant all'improvviso,  mascherando un gemito di dolore dovuto ad un mio  poderoso  calcio. Ghigno, soddisfatta, portandomi il cucchiaio alla bocca, ricolmo  di budino cioccolato e vaniglia.

-Sarà sicuramente ubriaco marcio come l'anno scorso ... e quelli prima.- borbotta Melinda, spazientita,-Ma, tranquilli cari, lo conoscerete domani a colazione! E, se vedete un signore perennemente attaccato al carrello dei superalcolici, sappiate che quello è lui.-

 Grant mi scambia un occhiataccia di fuoco,  che io replico prontamente. Ognuno vuole eliminare l'altro, siamo nemici. Bene, se il mio mentore non potrà aiutarmi, farò tutto da sola.


Finita la gostusa cena, andiamo a vedere la televisione nel salottino, per vedere chi sono i tributi sorteggiati negli altri distretti. Mi siedo, sul bellissimo e all'apparenza comodo divano rosa, in velluto, accavallando le gambe. Roteo gli occhi, non appena Grant si siede accanto a me, circondandomi le spalle. Lo fisso negli occhi, notando come il suo sguardo, languido, sia rivolto verso le mie gambe. Deglutisco, dannatissimo vestito!

Melinda si siede su una poltroncina, anche essa rosa, e afferra un piccolo telecomando con un pulsante solo, rosso e grande almeno quanto tuta la superfice dell'oggetto. Lo preme ed, sullo schermo, compare il simbolo di Capitol City e il noto presentatore,  Ian Quinn, che quest'anno ha optato per un look verde smeraldo, proprio come l'abito di Melinda. Sta seduto su una sedia, al centro del palco.

Quel palco. Eccome se lo conosco quel palco. Sin dalla prima edizione dei giochi, le interviste ai tributi si sono tenute su quel palco, guidate da presentatori uno più eccentrico dell'altro, che incarnavano alla perfezione lo spirito dei capitolini.

-Signori e signore, benvenuti alla settantaquattresima edizione degli Hunger Games!- strilla, con euforia, mentre il pubblico si lascia trascinare in un fragorso applauso e grida di gioia. Li odio.

Ed ecco che arriva il primo sigillo, quello del Distretto Uno. Una ragazza mora, riccia, bellissima e alta si tiene per mano, con un espressione fiera e combattiva, con un ragazzo, totalmente uguale a lei.
Tony e Mika Stark, sono fratelli gemelli. Chissà che brutto, quasi quasi li compatisco.

Mi rimangio tutto, appena sento che entrambi si sono offerti volontari.
-Poveretti. Che sf--- - dice Ward, come leggendomi nel pensiero, venendo subito bloccato da un occhiataccia di Melinda -Sfortuna, stavo per dire sfortuna.-
ribatte pronto il moro, illuminandola con un sorriso sornione. May scuote la testa e torna a prestare attenzione al televisore, dove appare il sigillo del Distretto 2.

Un ragazzone alto e fisicato, biondissimo e con due occhi azzurri che farò fatica a dimenticarmi, fa la sua  comparsa, con un sorriso stampato in volto. Non sembra un favorito, anzi, a prima vista sembra un ragazzo dolce e gentile. Dopo di lui c'è Pepper Potts, dai lunghi capelli ramati e un profondo sguardo assassino. Aiuto.

In seguito, arriva il Distetto Tre. Il tributo maschio, Loki Laufeyson, mi affascina da subito. Ha dei lunghi capelli neri e gli occhi verdi, stupendi, che ti scrutano nel profondo guardandoti l'anima. E' ... incredibile. La ragazza si chiama Susan Storm, carina e, all'apparenza, cordiale.

Dopo di loro, solo pochi attirano la mia attenzione. I ragazzi del cinque, per esempio, Leopold Fitz, dai capelli ricci, e Jemma Simmons. Sono due giovani scienziati ai laboratori di genetica, magari la loro professione potrebbe essergli utile, nell'Arena. Altri due nomi sono Natasha Romanoff, dall'otto, e Logan Howlett, dal sette. La prima, una focosa rossa con uno sguardo assassino, anche più temibile di quello di Pepper e il secondo, un ragazzo moro e muscoloso, dallo sguardo scazzato e un sigaro in bocca.

Dopo la fine, quando io e Grant siamo ormai scomparsi dallo schermo, piomba un silenzio tombale. Si sente solo lo schiocco della lingua di Grant sul suo palato, prima che lui proferisca parola.

-Bei tributi.- dice, sarcasticamente,-Sento che morirò alla cornucopia. Beh, se devo morire voglio che mi uccida la ragazza dell'uno. E' sexy.- aggiunge, ammiccando. Io sbuffo, alzando gli occhi al cielo. Perché il suo complimento su Mika mi ha appena nascere una piccola gelosia? ODDIO NO.

Prima che io possa aprire bocca, Melinda ci pensa per me.-Grant, ti prego, hai visto il suo orribile gusto nel vestire? Quell'abito era almeno di tre stagioni fa. - chiede, retoricamente, alzandosi.

Il suddetto increspa le sopracciglia, ridacchiando.-Disse colei che si veste come un pappagallo.-. Io trattengo a stento una risata, sforzandomi di ricordare i nomi dei miei potenziali avversari e, speriamo, vittime. Tony, Steve, Pepper, Natasha ... e, si, anche quella Mika.

May diventa dello stesso colore delle sue unghie -rosse sangue-, respirando ed inspirando qualche volta per evitare di scoppiare in faccia a Grant. Quando finalmente il clima si è ristabilito, iniziamo a discutere sui i tributi, su chi potrebbe essere forte e chi potrebbe morire alla cornucopia. Dopo, Melinda se ne va, salutandoci con un debole sbadiglio e io, velocemente, mi approprio del blocchetto su cui prima segnava tutti i nomi e il distretto. Lo nascono dietro la schiena, salutando con un "notte" Grant.

Poi, con movimenti veloci, percorro il corridoio ed entro nella mia stanza. -Bei tributi.- ripeto, sottovoce, butandomi di peso sul letto. Afferrò il blocchetto ed inizio a leggere i nomi.

Distretto 1:Tony e Mika Stark
Distretto 2:Steve Rogers e Pepper Potts
Distretto 3:Loki Laufeyson e Susan Storm
Distretto 4:Thor Odinson e Jane Foster
Distretto 5:Leopold Fitz e Jemma Simmons
Distretto 6:Peter Parker e Gwen Stacy
Distretto 7:Logan Howlett e Jean Grey
Distetto 8:Clint Barton e Natasha Romanoff
Distretto 9:Ororo Munroe e Bobby Drake
Distretto 10:Bruce Banner e Betty Ross
Distretto 11:Mike Peterson e Maria Hill

Lascio cadere la testa sotto il cuscino, buttando il blocco dall'altra parte della camera. Sento la voce di Grant ripetere:-Bei Tributi.-. Non credo che la scoderò così facilmente, non la scorderò mai.


ANGOLO DELLA FRUTTA( con sottofondo Dark Horse di Katy Perry)

MI SCUSO PER IL MADORNALE RITARDO, anche se questa ff la leggono in pochi. Però, comunque, mi scuso.
Avevo promesso di aggiornare lunedi, poi ho pensato:-Aggiornerò tutte le ff martedì, in onore della puntata!- ma pppppoi, il mio computer mongolo non si è voluto accedere ed ecccccccccccoci qua, a mercoledì, con il secondo capitolo. C'est la vie U.U

Come avete potuto notare, abbiamo fatto la conoscenza dei tributi di questi fantastici giochi. Alcuni sono presi da Avengers (Tony,Steeeeeeeeeeeeewie *_*,Looooooki *_*,Thor,Jane,Clint,Nat,Bruce e Betty) altri da XMen(Loooooogan *_*, altro mio love indiscusso,Jean,Ororo e Bobby). Poi abbiamo SpiderMan, La donna invisibile e ... loro, i due scoiattolini fedeli ... FITZSIMMONS, prontamente accoppiati nel distretto della scienza!

Mika Stark è un mio personaggio, arriverà presto anche nella ff "Our Son" (come madre dei figlioletti di Steveeee-- ok la smetto e sorellina del nostro amato genio, miliardario e compagnia bella) e protagonista di una fanfiction che verrà postata a breve su The Avengers, intolata "Like In A Hurricane" dove lei  una stellina hollywoodiana che ormai lavora ad ogni morte di papà e fidanzata con Fassyyyy *:*(Michael Fassbender).

Che altro dire?

Spero vi sia piaciuto!

Aggiornamenti sulle altre FF:
-Our Son: ve lo prometto verso venerdì. Faremo una conoscenza appronfondita del trio delle Spy Girls (Briar,Anastasia e America), di Raven (adoro quella ragazzina) e degli altri personaggi
-Love Today: stasera o, al massimo, domani mattina! Come già accennato, parlerà di Hotmail e i nostri due beniamini Skye e Ward (alzi la mano chi è ancora distrutto per la 1x20 -.-) saranno su messanger con il nome di GrantyWaddy(LOL) e 00Skye.

Baciiiiii,
Lalla.

P.s: se avete preferenze su chi far morire per primo, ditemi pure.

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Capitolo 3
*** Arrivo a Capitol City ***


hu3  Quando mi sveglio, la mattina seguente, il mio corpo è avvolto nel leggero e prezioso lenzuolo di seta, intriso di lacrime. Sbuffo, girandomi dall'altra parte del letto, con l'intenzione di dormire un altro pò, ma Melinda bussa entusiasmamente alla porta, sostenendo che questa sia "Una grande, grande giornata!". Mi alzo, correndo sotto la doccia per darmi una veloce lavata. Esco e indosso velocemente un vestito color corallo, raccogliendo i capelli con un fermaglio. Apro la porta, trovandomi davanti la faccia sorridente di May, nel suo abitino color caramello con parrucca cotonata abbinata.
La seguo ed, insieme, arrivamo in sala da pranzo appena in tempo per la colazione. Grant, come ieri sera, è arrivato prima di me e sta chiaccerando allegramente con quello che dovrebbe essere il nostro menotre, mentre mangia un muffin.
Melinda si siede delicatamente sulla poltroncina verde e prende una delle riviste di moda dal tavolino in vetro, sfogliandola con molta attenzione.

-Buongiorno ...- dico, sedendomi di fronte a  Grant. Il ragazzo mi sorride, cristallino, raccogliendo un ennessimo dolcetto dalla cesta in vimini.

-Ben svegliata, miss.-. Coulson sembra abbastanza sobrio, anche se accanto al suo bicchiere c'è una bottiglia di vodka mezza vuota. Arriccio il naso, disgustata.

Raccolgo tutte le mie attenzioni nell'ammirare la vesta scelta che abbiamo per colazione: un cestino di muffin -anche se Grant l'ha già dimezzato.-, crostata di mele o al cioccolato, latte, caffè a mia scelta, cioccolata calda e fette biscottate disposte in grandi piatti, con sopra ogni tipo di marmellata e crema. Prendo un muffin ai mirtilli, due fette  alla marmellata di fragole, latte caldo e un pò di succo d'arancia. Credo che ingrasserò un mondo, in questi giorni.

-Quindi ...- comincia Grant, grattandosi la nuca, lievemente imbarazzato, -Tu saresti il nostro mentore?-. Forse si aspettava qualcuno di, come dire, un pò più forte ... . Ma come biasimarlo, Phil non è come me lo immaginavo. Ha i capelli castani, corti, il viso completamente sbarbato e una cicatrice sulla fronte. Non è nemmeno tanto panciuto ed poco più alto di me. Ma il suo alito puzza costantemente di alcool.

-Esatto.- ci fissa, intensamente, con un paio di occhi azzurri oceano,-Ma, di cominciare, sappiate, e ve lo sto dicendo con il cuore in mano, che io non potrò in alcun modo farvi sopravvivere. Quello sta a voi.-.

Improvvisamente, sbianco. Quanti tributi a fatto morire prima di noi?

-E allora quale è il tuo compito?!- sbotto, con rabbia, senza il minimo contegno -Tu sei stato un tributo, hai vinto e ora devi insegnarci tutto ciò che sai e usare tutti i mezzi a tua disposizione per far uscire almeno uno di noi dall'arena!-

Coluson ridacchia, compiaciuto.-Vedo che hai fegato, ragazza. Come ti chiami?-

-Skye Wang.-

-Oh, allora si capisce tutto. Da come sei salita sul palco della mietitura, si vede che hai voglia di tornare a casa.-

-Ed è così.- ribatto, seccata, splamando una buona quantità di marmellata sul toast.

-Sai che probabilmente ci tornerai in una bara di legno?-. L'uomo fa ondeggiare diabolicamente le sopracciglia, svitando il tappo della bottiglia di vodka. Ne versa il contenuto direttamente nella tazza di caffè. Mescola i due liquidi insieme e, accompagnato da un sospiro, tracanna velocemente tutto il contenuto della tazzina.

-Sai che non sono questi i miei programmi?-. Sono stata troppo spavalda, forse?

Phil ridacchia, pulendosi i residui di liquido con il palmo della mano. -Allora illuminami, dolcezza, quali sono i tuoi programmi?-

-Vincere.- rispondo, guadagnandomi l'occhiataccia di Grant che, durante questa discussione, è sempre rimasto in silenzio e al suo posto.

Coulson fischia con la bocca, ammirato, segno che questa sfida l'ho vinta io. Bene, così impara che è meglio non mettersi  contro di me ... . Finiamo la colazione e Melinda ci comunica che verremo assegnati ad uno staff di preparatori ed a uno stilista, coloro che si occuperanno della nostra immagine e di come farci ottenere sponsor. Secondo le sue parole, l'immagine, qui a Capitol City è la cosa più importante e loro ci aiuteranno a risplendere come stelle, ripulendoci da cima a fondo.
Grant non fa nemmeno in tempo a parlare, che i grattacieli della città brillano già fuori dal finestrino.


-Ahia.- sibilo, di dolore, quando, finalmente, la ragazza dai capelli viola finisce di depilarmi le gambe. Mi hanno fatto la ceretta in ogni posto possibile ed immaginabile: sulle gambe, sulle braccia, sotto le ascelle, all'inguine. Con delle pinzette di colori vivaci hanno strappato via i baffi e perfezionato in due archi le sopracciglia che, prima, erano folte come quelle del presidente Snow. Tutto qesto dopo avermi fatto il bagno in na vasca d'acqa calda piena di oli profumati, che dovrebbero rendere la pelle più lucida ed eliminarne la sporcizia. Inutile dire che mi hanno anche lavato i capelli con shampi e balsami profumati, rendendoli lucidi e morbidi al tatto.

-Bene, cara, sei finalmente ... presentabile.-. La donna dalla pelle olivastra mi guarda come se finalmente fossi umana e, seguita dagli altre tre, mi lascia sola ad aspettare la mia stilista. Passano pochi minuti -cronometrati sul grande orologio d'ottone posto sull'asettico moro bianco- e, in quel lasso di tempo, non faccio che chiedermi come stia andando con Ward. L'avranno trovato più che perfetto, è sempre molto curato, per l'aspetto estetico. E' uno dei pochi ragazzi del 12 a lavarsi i capelli tutte le settimane.

Quando la mia stilista entra, rimango sconvolta. E' molto diversa dalla capitolina DOC che mi sarei aspettata, indossa un semplice abitino nero, due ciocche magenta nei capelli e un filo di trucco. -Ciao Skye,- saluta, tendendomi la mano. -Io sono Victoria.-

Gli stringo la mano. La sa è liscia, morbida e ben curata, con le unghie lnghe e smaltate di un rosso vivo. Mi tolgo l'accappatoio e rimango nuda, mentre lei cammina in tondo, studiando ogni centimetro della mia pelle e studiando i miei lineamenti. Sono un pò a disagio nel stare nda davanti ad una sconosciuta, sono quasi tentata dal correre via urlando.

-Rivestiti pure.-

Sollevata, indosso l'accappatoio e stringo il nodo al petto, sedendomi sul lettino di fronte a lei. -Parliamo della sfilata dei carri che ci sarà venerdì.- dice, -Ogni Tributo dovrà vestirsi in modo da rappresentare il proprio distretto. -

Bene, sarà la solita menata. Ogni anno, i tributi del 12 erano quelli vestiti peggio, in modo banale o senza quel pizzico di specialità che i tribti dell'1,2 e 4 hanno tutti gli anni. Già me la immagino, Mika Stark, strizzata in un divino costume capace di far uscire dalle orbite gli occhi favolosi di Grant. Ma, se devo essere sincera, non ho mai visto Victoria nelle altre edizioni. Magari ha in serbo qualche nuova ed entusiasmante idea.

-Il 12 si occupa del carbone, giusto? Giusto. E tu hai un bellissimo corpo.-

Sarò nuda, me lo sento già. Beh, almeno avrò gli occhi di Grant totalmente su di me.

-E rispetto alle altre edizioni ho deciso di fare qualcosa di più speciale.-

Di bene in meglio, sarò nuda e piena di fuliggine.

-E voglio usare la cosa che ti rispecchia di più: il fuoco. Chi non ama il fuoco? Se approvi questa mia idea io continuerò a parlartene, altrimenti sarò lieta di sentire le tue idee.-

Victoria guarda compiaciuta il sorrisetto che mi si è appena formato sulle labbra. Non sarò nuda, eh? Adoro questa cosa. Adesso Vic ha la mia totale e fiduciosa attenzione.


ANGOLO DELLA FRUTTA:

Lo so, sono passati un nuovo Xmen, tre apocalissi, quattro Hunger Games e metà 2014 dal mio ultimo aggiornamento. E ME NE PENTO AMARAMENTE. E' solo che ho avuto qualche piccolo problemino di ispirazione e sono nel pieno dello studio per gli esami di terza media.
Quindi, mi scuso con color che stanno seguendo questa storia.

Ho deciso che aggiornerò tutto oggi, anche perchè domani ci sarà la 1x19. E VOI SAPETE COSA SUCCEDE NELLA 1X19? *si nasconde sotto al divano per evitare di spoilerare senza pietà*

Ma avete capito chi è il nostro Cinna versione femminile? Lei, l'adorabile Victoria Hand. :3

ALTRE FF:
Love Today: arriva oggi, PROMESSO. Parlerà della attività preferita dalle donne di tutto il mondo: lo shopping.
Our Son: anche quella oggi. Conosceremo Bucky Rogers, apprenderemo dei problemi coniugali tra Mika e Steve e tante altre belle cosine,

Beh, ragazzuole (e ragazzuoli [?])
Un besos.
Al prossimo aggiornamento
Lalla


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