The Accidental Skype Call

di LouisYouHottie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** One More Step And I'm In Narnia ***
Capitolo 2: *** Channel Your Inner Glacier ***
Capitolo 3: *** On The Inside, I'm A Hysterical Baby ***
Capitolo 4: *** Call Me A Carpenter, Cause I Just Nailed That ***
Capitolo 5: *** You Know How Hard Tongue Marks Are To Get Off The Monitor ***
Capitolo 6: *** Curse That Majestical Lion ***
Capitolo 7: *** One Direction Assemble. ***
Capitolo 8: *** I Don't Need You, I have Biebs. ***
Capitolo 9: *** I Shall Call Him Captain America ***
Capitolo 10: *** When In Doubt Flip The Table Over And Back Out ***
Capitolo 11: *** THEY SEE ME ROLLIN, THEY HATIN ***
Capitolo 12: *** There’s a new Korean Pop Sensation in town, and I ani’t ever Korean. ***
Capitolo 13: *** STEP ASIDE PEASANTS, THE SASS QUEEN IS HERE. ***
Capitolo 14: *** Her name shall be Voldemort ***
Capitolo 15: *** SANTA, ARE YOU? ***
Capitolo 16: *** I swar she was a rash of some sort in a preovious life ***
Capitolo 17: *** People Don’t Understand The Fine Art Of Noodlery ***
Capitolo 18: *** I'll have a Happy Meal with a side of happy, please. ***
Capitolo 19: *** I Swear She Was A Rash Of Some Sort In A Previous Life ***
Capitolo 20: *** What happens when you get scared half to death... TWICE? ***
Capitolo 21: *** Just Casually Sitting Here Discussing Quiffs ***



Capitolo 1
*** One More Step And I'm In Narnia ***


One More Step And I'm In Narnia







Cassie's POV

"Calmatevi!" Interviene il professore, Mr Clarke, chiaramente annoiato. 

Posso capire perché, però. Voglio dire, quasi ogni ragazza in questa classe sta parlando, sovraeccitata, del fatto che gli One Direction siano tornati in Inghilterra.

Ora, non fraintendetemi, mi piacciono gli One Direction, fanno bella musica, e sono incredibilmente belli, ma non lascio che un'infatuazione mi dia alla testa.

Probabilmente starete pensando, woah, Cassie conosce una parolona.

Beh, vi dirò, in realtà sono molto intelligente...

Per quello e perché sono ad Inglese ora ed abbiamo appena affrontato la parola "infatuazione".

"Ho sentito che sono al Milkshake City proprio ora!" Urla una ragazza dietro di me.

SONO AL MILKSHAKE CITY ORA? OH MIO DIO! Dovrei stalkerarli oggi! 

Okay, forse ho mentito.

Io amo gli One Direction.

Li adoro in tutti i modi, ma non lo dico a nessuno, sono una directioner chiusa in un armadio.

Nessuno sa del mio amore verso loro, infatti sono così indietro nell'armadio dal nascondere il mio amore verso gli One Direction, che mi basta un passo in più per essere a Narnia.

Lo nascondo perché non voglio essere parte della folla che non riesce a stare zitta quando si tratta di loro. Voglio tenere questo amore per me. 

Probabilmente sono la persona più egoista di sempre. 

Iniziai a fissare l'orologio, imponendo al tempo di darsi una mossa a passare, ma sanno tutti che si ottiene l'effetto contrario. 

Giurai di aver appena visto le lancette muoversi all'indietro.

Feci voltare lo sguardo dall'orologio alla mia migliore amica, Nikita, seduta dall'altra parte della classe.

Come al solito stava totalmente e completamente prestando attenzione.. al sogno che stava avendo.

Mi trattenni dal ridacchiare al guardare la sua faccia.

Tirai fuori il mio cellulare, aprii l'applicazione della fotocamera e zoommai fin quando si poté vedere perfettamente il suo viso, dopodiché scattai la foto.

"Signorina Walker, ha qualche ragione per poter usare il telefono?" Mi chiese Mr. Clarke. 

Misi subito il telefono al mio orecchio. "Mamma? Spot è dal veterinario? Cosa gli è successo? Starà bene?" Domandai, fingendo di essere triste.

Dov'è il mio premio? Perché questa performance merita un Oscar.

Vi starete ovviamente chiedendo il perché

Beh, semplice, non ho un cane.

"Bel trucchetto, Signorina Walker" Disse Mr Clarke.

"Di cosa sta parlando professore? Il mio cane, Stripes, è dal veterinario, e lei pensa che sia una messa in scena?" Dissi.

"Non ha detto che si chiamava Spot?" domandò.

"Stavo.. solo.. testando la sua memoria. Ben fatto! Una stellina d'oro per lei, Mr Clarke!" dissi.

La classe stava cercando di trattenere delle risate, e Nikita.. beh, Nikita era nel mondo dei sogni.

"Consegnami il cellulare!"  disse.

"Oh, per favore Mr Clarke! Sono stata brava in classe! Non ho menzionato le parole "One" e "Direction" nemmeno una volta. Okay, togliendo ora, ma non conta! Sono stata zitta! Per favore, non prendere il mio bambino." Pregai.

"Va bene, solo per questa volta, ma la prossima te lo confisco!" Disse il professore.

"Non succederà, Mr Clarke! Ha la mia parola... Aspetta, intende per il resto di oggi o a partire da domani?" Domandai. 

Alzò gli occhi su di me. "Quindi immagino che inizi da oggi" Affermai, proprio prima del suono della campanella.

Guardai Nikita, che saltò sulla sedia improvvisamente al suono della campanella. Scoppiai a ridere.

"Buongiorno Dormigliona!" le dissi.

"Buongiorno Nikita. Domani sarai in detenzione dove potrai recuperare tutto il sonno perduto." Disse Mr Clarke prima di varcare la porta ed andare via.

"Cosa mi sono persa?" Domandò Nikita.

"Oh, non molto. Abbiamo imparato la parola "infatuazione", le altre ragazze non smettevano di parlare del fatto che sono tornati gli One Direction e il mio cane Spot è dal veterinario." Dissi velocemente.

"Punto primo, tu non hai un cane. E se lo avessi spero che lo chiameresti con un nome più originale di Spot (ndt Spot significa macchia in inglese, non sapevo come impostarlo)." Disse  Nikita.

"Beh, vedi, il mio cane non avrebbe delle macchie quindi, chiamarlo Spot, sarebbe originale."

"Acuta osservazione. Comunque, punto secondo, non hanno mai smesso di parlare, vero? Scommetto che non smettevano di dire  "Oh mio Dio! Gli One Direction sono tornati!" disse.

Un'altra ragione per la quale nessuno sa che amo gli One Direction. Nikita li odia. Li detesta. Non so perché, ma è così. Quindi se glielo dicessi discuteremmo sempre su di loro.

Risi a ciò che aveva detto, anche se in realtà avrei voluto picchiarla con un poster dei ragazzi.

"Vero. Comunque sono così felice che questa giornata sia finalmente finita." Dissi, cambiando argomento.

"Già. La scuola è così noiosa."

"Ma se dormi la maggior parte delle lezioni, non capisco come possa essere noiosa per te." La presi in giro.

"La tua osservazione è giusta, di nuovo. Perché sei così intelligente?" Disse, prendendomi in giro.

"E' un dono, ma anche una maledizione." Dissi e lei scoppiò a ridere.

Il mio cellulare iniziò a squillare. Avevo un nuovo messaggio, da mia mamma. Questo mostra quanto sono popolare.

- Amore, ti sto aspettando fuori scuola. Mamma xx

"E' mia madre, mi sta aspettando fuori. Meglio uscire di qui. Hai bisogno di un passaggio?" Le chiesi.

"No, anche mio padre mi sta aspettando fuori." Disse Nikita.

"Okay, allora ci vediamo dopo su Skype!" Dissi e l'abbracciai.

"Sì! A dopo, ciao! Ti voglio bene" Urlò, a metà del luongo corridoio.

"Anche io!" Le urlai.

Uscii dalla scuola e mi diressi verso la macchina di mia madre.

"Ciao tesoro, com'è andata oggi?" Mi chiese appena salii in macchina.

"Ciao mamma, è stato noioso, come al solito." Risposi.

Guidò fino a casa ascoltando Justin Bieber.

Mia madre ha una strana ossessione verso Bieber, è piuttosto inquietante.

"E' per i capelli!" mi dice sempre.

Potrebbe andare peggio, suppongo. Voglio dire, mi piace Justin Bieber... molto. Non come gli One Direction, ma c'è un piccolo posto nel mio cuore per lui. O un'infatuazione dovrei dire?


**



Appena tornammo a casa, buttai lo zaino sul pavimento e crollai sul mio letto, il tempo per recuperare il sonno arretrato. 

"Cassie! Ho bisogno del tuo aiuto!" Urlò mia madre.

Mi trascinai giù per le scale. "Sì mamma?" Domandai.

"Metti al loro posto le stoviglie asciutte, per favore. Poi ho bisogno che tu appenda il bucato mentre io preparo la cena." Mi disse.
 
"Ma mamma!" Mi lamentai.

"Va bene, allora darò la porzione di spaghetti che ho fatto per te a qualcun altro." Mi prese in giro.

"Okay okay! Vado a farlo!" Dissi.

Dopo aver svolto i compiti che mia madre mi aveva assegnato, decisi finalmente di farmi una dormita. 

Appena mi stesi sul letto, mia madre urlò "Cassie, la cena!". Dio, può una giovane donna farsi una bella dormita in santa pace?

In risposta il mio stomaco brontolò. Indovino sia un no.

Scesi le scale e mi diressi verso la sala da pranzo. "Ciao papà, ciao Mikey." Dissi rivolta a mio padre e al mio fratellino, Mike.

Una volta cenato, decisi di non dormire, perché conoscendo la fortuna che mi accomuna, sarei stata sicuramente interrotta.

Mi diressi verso la mia stanza e cambiai la divisa che ero obbligato ad indossare per la scuola in una maglietta e un paio di shorts.

Lo so, ero ancora in divisa? Sì, ero un po' preoccupata per cambiarmi. Mi lasciai cadere sulla sedia da scrivania e accesi il computer.

Sentii un ronzio famigliare. Mi collegai e con un doppio click aprii la schermata di Skype. 

Una volta connessa, digitai il numero di Nikita. 

"Non stare molto al computer, Cass!" Urlò mio padre.

"Lo so!" Urlai di rimando.

"Ciao?" Disse il computer.

Riportai la mia attenzione allo schermo.

"Hey Kiets, stavo solo- Tu- Tu sei.. tu non sei Nikita." 

 

Questa è una traduzione dell'autrice "LouisYouHottie" su Wattpad.
A me è piaciuta tantissimo e ho riso molto leggendo, quindi ho pensato di pubblicarla qui in Italiano per farla leggere anche a voi. 
Mi scuso per eventuali errori e se la traduzione non è perfetta, ma è davvero complicato tradurre una fan fiction, però ci sto provando.
Vorrei dire che sto traducendo questa storia anche per allenarmi nell'Inglese, per imparare nuovi termini e nuovi detti in Inglese.
Spero vi piacerà proprio come è piaciuta a me, 
al prossimo aggiornamento!

Se avete domande potete scrivermi su twitter: @flawkjdrauhl :) 

 

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Capitolo 2
*** Channel Your Inner Glacier ***


Channel Your Inner Glacier



Cassie's POV


SANTA MADRE DI DIO!

Fingiti indifferente e sii fredda. Fingiti indifferente e sii fredda.

Pensa a qualcosa di freddo. Il ghiaccio. Sii ghiacciata, Cassie.

TIRA FUORI LA TUA INDIFFERENZA.

"Scusami, pensavo di aver composto il numero della mia migliore amica. Mi dispiace così tanto di averti interrotto, ora me ne vado." Dissi, freddamente fingendomi indifferente.

PER FAVORE DIMMI DI RIMANERE, PER FAVORE DIMMI DI RIMANERE, PER FA- "Aspetta, no! Mi hai chiamato per sbaglio ed io sono annoiato, perché non parliamo per un po'?" Disse.

GRAZIE DIO! GRAZIE DIO! GRAZIE DIO! Ho un'improvvisa voglia di fare una sorta di danza santa.

"Suppongo di essere annoiata anche io." Risposi, sorridendo. Louis rise.

"Vedo che sei una fan." Disse.

COSA? COME POTREBBE SAPERLO? NON HO NEMMENO UN LORO POSTER. Li ho nascosti sotto al letto, in modo che Nikita non potesse vederli.

"Scusa?" domandai.

"Intendo una fan di Justin Bieber." Disse.

Mi rigirai sulla sedia e venni faccia a faccia con il poster di Justin Bieber appeso al muro. Feci uscire un sospiro di sollievo.

"Oh no, Sono- beh, uhm, lui è davvero carino ed amo la sua musica, ma l'ho messo solo per fare un favore a mia madre." Dissi.

Lui ridacchiò. "Seriamente?" Domandò.

"Davvero! Non hai idea. Ha il suo CD in macchina e lo mette continuamente. So quasi ogni sua canzone a memoria. Potrei far vergognare Bieber stesso. SWAGGIE." Scoppiò in una fragorosa risata a ciò che dissi.

Non sono mai stata molto religiosa, ma..

Caro padre e signore, vorrei ringraziarti per avermi fatto nascondere i poster degli One Direction sotto il letto, vorrei ringraziarti anche per avermi fatto sbagliare numero, ma, cosa più importante, vorrei ringraziarti per avermi aiutato a mantenere un'espressione fredda in una situazione del genere.

"Sei divertente. Sono Louis, comunque." disse.

"C'ho provato. In realtà più che averci provato è un dono. Oh, e so chi sei, io invece sono Cassie." risposi.

"Se sai chi sono, perché non stai urlando?" domandò.

"Beh, vorrei farlo, ma i miei genitori stanno dormendo e non vorrei svegliarli, sai."  Dissi, usando un tono più sarcastico possibile.

Ridacchiò. "Quindi non sei una fan?" Domandò. (ndt fan in inglese sta a significare anche "ventilatore")

"No, non sono un dispositivo meccanico che, quando collegato e acceso ad un livello appropriato, soffia aria per riscaldare una stanza, perché me lo chiedi?" 

Mi piacerebbe anche ringraziare mia madre e mio padre per avermi donato un ottimo senso dell'umorismo, senza esso non so dove sarei ora, mi piacerebbe anche ringraziare il mio cane immaginario, Spot, per avermi aiutato in situazioni pietose.

Cosa sto facendo, ti chiederai.

Beh, semplice, mi sto esercitando per un eventuale premio.

Louis scoppiò a ridere. "No, intendo una fan nel senso di qualcuno che ammira una certa persona di un gruppo musicale per i risultati che sono riusciti ad avere." Si riprese.

"Bravo, ben fatto. Ti applaudo per la tua rimonta. Non so, intendo, voi ragazzi sembrate simpatici e tutto, bravi ragazzi, bella musica, ma non lascio che un'infatuazione mi dia alla testa."  Dissi.

Mi piacerebbe ringraziare anche Mr Clarke per avermi insegnato la parola "infatuazione".

Nota mentale: ringraziare il professore.

"Vedo, vedo. Allora, sei una fan, ma non lo sei?" Domandò.

"Se la metti così, sì." Risposi.

"Mh, dimmi qualcosa su di te, Cassie." Mi disse.

"Ciao, il mio nome è Cassie Rae Walker, nel caso tu non lo sapessi, e mi piace cantare nei teatri. Non ho ancora pensato ad un buon modo per fare soldi, quindi vado a scuola. Ho 16 anni, 17 tra poche settimane. Mi piace pensare che sono piuttosto divertente, alla fine sono il pagliaccio della classe. Ho una migliore amica che si chiama Nikita. Vivo con mia madre, mio padre e mio fratello Mike in una casa piuttosto carina, vicino alla scuola ma non troppo. Ed ho un cane immaginario di nome Spot." Dissi.

Louis rise. "Beh, ciao. Sono Jennifer. Okay, stavo scherzando. Sono Louis William Tomlinson, e anche a me piace cantare nei teatri, ma preferisco fare tour in tutto il mondo. Ho 20 anni, quasi 21, anche se nel cuore ho 10 anni, mi piace anche pensare che sono piuttosto divertente, dopotutto sono il clown della band. Ho cinque migliori amici, i loro nomi sono Harry, Liam, Niall, Zayn e Stan. Vivo in un appartamento carino con quattro dei miei migliori amici che anche loro fanno parte della band. E anche io ho un cane immaginario, il suo nome è Stripes." Disse Louis.

Rimasi senza fiato. "Hei! Siamo gemelli! Abbiamo molto in comune." Dissi.

Annuì. "Sì, è vero. E' piuttosto strano, siamo destinati ad essere gemelli. Posso chiederti perché hai un cane immaginario?" Domandò.

"Beh, uhm, strana storia. Ho usato il cellulare in classe e quando ho scattato una foto ho finto di essere al cellulare con mia madre,  facendo finta di parlare del mio cane immaginario, Spot, che era in ospedale. Ha funzionato, finché non l'ho chiamato Stripes, che è davvero strano perché è il nome che hai dato al tuo cane, ma, hey, suppongo che sia comprensibile, perché ero davvero immatura quando è successo." Dissi.

"Quando è successo?" Mi chiese.

"Questo pomeriggio. Sono cambiata molto da oggi ad ora." Dissi guardando in lontananza. 

Rise. "Sei davvero divertente. Mi piaci, dovremmo essere amici." Disse.

ARRESTO.

CARDIACO.


Penso di aver appena avuto un infarto. Louis, sei pregato di venire al mio funerale. Intendo, sei tu l'assassino!

"Beh, non so. Non divento quasi mai amica di persone che ho conosciuto tramite una web." Dissi, mantenendo la calma.

"Aw, dai! Di me ti puoi fidare!" Disse, mettendo il broncio.

"Va bene, ma se misteriosamente scomparirò, ti cercheranno." Dissi.

"Ho un nuovo amico!" Urlò Louis. 

Ridacchiai.

"Lou, cosa stai facendo?" Sentii una voce urlare in sottofondo.

"Niente!" Urlò Louis di risposta.

Oh mio Dio, questo era- "Scusa, era Harry. Farei meglio ad andare. Non voglio che Harry mi trovi a parlare con te. Preferirei che tu restassi il mio piccolo segreto. Conoscendo Harry cercherà di filtrare con te e ti porterà via. Non posso lasciare che accada, ti ho appena conosciuto." Disse.

"Giusto. Non lo dirò a nessuno nemmeno io." Affermai.

"Perché?" Mi domandò Louis.

"Beh, nessuno mi crederebbe, e se mi credessero non mi lascerebbero sola un attimo. E poi la mia migliore amica vi odia." Dissi semplicemente.

"Lei cosa? Perché?" Disse, inorridito.

"La tua reazione è la stessa che ho io quando mi racconta di quanto vi odia." Dissi.

"Forse potremmo cambiare il suo modo di pensare. Comunque, hai twitter?"

SI SI E MILLE VOLTE SI.

"Sì, ce l'ho. E' @HelloItsCassieW" Dissi

"Okay, ti seguirò non appena sarò andato via. Si scrive così?" Domandò, scrivendo su un pezzo di carta il mio nick e mostrandomelo.

"Sì! Allora sai scrivere!" Scherzai.

"Non andavo a scuola per non fare niente." Disse facendomi un occhiolino.

"Andavi a scuola per i tuoi amici, non è vero?" Domandai.

"In pratica sì. Comunque, devo andare, parleremo più tardi. Ciao Cass!" Disse Louis.

"Ciao Louis!" Dissi, prima di attaccare.

MI HA CHIAMATO CASS! NON POSSO CREDERCI! MI MANCA L'ARIA.

Mi collegai su Twitter e vidi che avevo abbastanza più followers di prima. Cliccai sui followers e scorsi il mouse verso il basso per un po'. Poi, lo vidi.

LOUIS TOMLINSON TI SEGUE.

Cliccai al pulsante che portava al log out e vidi che avevo un messaggio diretto.

@Louis_Tomlinson:

Stessa ora domani, sì? xx

Per favore, non fatemi svenire proprio ora.

VUOLE PARLARE DI NUOVO CON ME DOMANI! OH MIO DIO!

Spensi il computer e saltai giù dalla sedia, quindi procedetti la mia danza che purtroppo prima non avevo potuto fare.

"OH SI, OH SI. SONO AMICA CON LOUIS TOMLINSON. OH SI OH SI!" Continuai a cantare.

Mi lasciai cadere sul letto, senza fiato a causa del piccolo spettacolo che avevo fatto. Avevo davvero bisogno di fare sport per essere più in forma.

Aspetta, no, essere rotondi è una forma.

Non posso crederci, davvero, ma so che devo mantenere questo segreto. Senza se e ma. Devo.

Louis William Tomlinson è un mio amico. Potrei avere una vita migliore?

 


Hola! Come va?
Innanzi tutto mi scuso se la storia tradotta non rende come nell'Inglese, ma è davvero difficile impostare le frasi. Vorrei mettere in chiaro che non aggiornerò velocemente come in questi giorni, anche perché non ne ho il tempo, ma sono arrivata a tradurre fino al capitolo 8 - una mia amica, Beatrice, mi sta aiutando, facciamo un capitolo a testa. Non potrò essere precisa negli aggiornamenti ma cercherò di non farvi attendere troppo! 
Vi pregherei di segnalarmi eventuali errori e se avete consigli o qualcosa da farci notare potete tranquillamente scriverci. 
@flawkjdrauhl on Twitter 
castellidirabbia on EFP 

 

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Capitolo 3
*** On The Inside, I'm A Hysterical Baby ***


On The Inside, I'm A Hysterical Baby







Cassie's POV



"Cassie! Cassie! Svegliati!" Disse qualcuno, strappandomi dal bel sogno che stavo avendo. Saltai immediatamente in piedi.

"LA RADICE QUADRATA DEL SETTORE E' UGUALE A 22/7" Urlai, ricevendo in risposta delle risate da parte della mia classe.

"E' giusto in matematica, Cassie, ben fatto, peccato che non siamo a matematica, ma ad Inglese." disse Mr. Clarke.

"Mi dispiace, professore." Dissi.

"Detenzione, dopo scuola, oggi." Disse.

"Ma non posso! Devo vedermi su Skype con Lo- Sai cosa, va bene. Ci sarò." Dissi, coprendo velocemente il mio quasi errore. Mancava poco che mi scoprissero.

Inoltre, Louis ed io c'eravamo messi d'accordo di vederci su Skype alla stessa ora di ieri notte, ciò significava che avevo abbastanza tempo per andare in detenzione. 

Uff.

Finsi di togliermi uno pseudo sudore dalla fronte con un movimento esagerato, una specie di scenetta teatrale. 

Non potevo evitare di addormentarmi in classe?

E' dannatamente noioso, beh c'è questo e il fatto che sono... Beh, sai... Non so.. SONO DIVENTATA AMICA CON LOUIS TOMLINSON IERI SERA ed ho fatto tardi.

Potete incolparmi?

Abbiamo parlato per un bel po', a tarda serata. Poi, nonostante fossi stanca morta, non riuscivo ad addormentarmi.

Ho provato anche a contare le pecore, povero Bob (o dovrei dire Booo-ab), ma non aiutava per niente. La mia mente elaborava pensieri troppo velocemente e mi impediva di addormentarmi.

La campanella suonò, segnando così la fine delle lezioni.

Ora detenzione, che bello!

Potete sentire la mia voce piena di sarcasmo?

Spero di sì, perché ciò significherebbe che sto usando il mio tono di voce nel modo adatto.

Presi il cellulare e premetti il numero "due", avevo messo il numero di mia madre nelle chiamate rapide.

"Ciao!" Disse.

"Hey mamma, non venirmi a prendere oggi, sono in detenzione, torno dopo a piedi, va bene?" Le dissi.

"Cassie, cos'hai fatto?" Disse mamma spaventata.

"Misonoaddormentatainclasse" Dissi velocemente.

"Oh, okay, suppongo non sia così terribile. A dopo, ti voglio bene." Disse mamma.

"Anche io ti voglio bene!" Le risposi, prima di aggangiare.

"Ho dimenticato di chiederti perché ieri non mi hai chiamato su Skype." Mi disse Nikita dall'altro lato della stanza.

"Mi diapice così tanto, Kiets. Mi sono subito addormentata dopo cena, sono esausta ultimamente." Mentii.

Beh, ho solo parzialmente mentito. Voglio dire, sono stata così stanca ultimamente, quindi questa parte non era una bugia, ma sono lo stesso una bugiarda. 

"Non preoccuparti, stai facendo qualcosa che pensavo non avessi mai fatto, qualcosa che io faccio sempre.. addormentarti in classe." Disse, drammaticamente ansimando.

Risi a ciò che disse. "Beh, sono così dispiaciuta per aver dimenticato la nostra solita chiamata su Skype, ma, hey, possiamo parlare ora." Affermai.

"Sì, possiamo." Rispose, alzandosi dalla sua sedia e sedendosi a quella accanto a me. Dato che avevamo la detenzione con Mr Clarke, che era anche la nostra ultima lezione, restammo in classe.

Improvvisamente il mio telefono squillò, lo tirai fuori e vidi che avevo una notifica: un messaggio diretto su Twitter.

@Louis_Tomlinson:

hey babe, com'è andata a scuola? Siamo ancora d'accordo per la chiamata su Skype stasera? xx

OH MIO DIO. 

Mi ha chiamata "Babe!" Hey babe! babe babe babe babity babe! Santa pancetta. Questo mi ricorda quel film sul maiale. Mi ha chiamata come un maiale? AHAHAHAH. Quanto sono divertente. Okay, sto avendo un crollo mentale.

"Cassie, stai bene? Sembri un po' pallida" Dinne Nikita.

"No, cioè sì, sto bene. Sono sempre stata pallida." Scherzai.

"Oh sì, sei sempre stata pallida. Sono abbastanza convinta che tu sia un vampiro." Sostenne.

"Come fai a sapere il mio segreto?" Rimai senza fiato a ciò che disse.

Rise a ciò che dissi. "Comunque, con chi stai parlando?" Domandò.

"Mia cugina, Lou...ise. Louise." Dissi.

L'ho scampata.

Ben fatto, Cassie. Ben fatto.

"Figo" Disse.

"Sì. Le rispondo e poi possiamo recupare la nostra chiaccherata." Le dissi.


@HelloItsCassieW:

La scuola è bleah. Sono in detenzione ora, a quanto pare è sbagliato addormentarsi in classe. Ci vediamo dopo! :) x


"Allora, dove eravamo rimaste?" Dissi, sorridendo alla mia migliore amica.

"Oh be, ho dimenticato di raccontarti ciò che mi è capitato ieri. Qualche stupida Directioner non riusciva a stare zitta.." Comincò.

Oh Dio.



**





"AAAAAH" Urlai. "Finalmente. Oh letto, quanto mi sei mancato" Dissi mentre crollavo sul letto.

Quel giorno non fu proprio la mia giornata. Dovetti ascoltare Nikita parlare e parlare e parlare sul suo odio verso gli One Direction e poi, a peggiorare la situazione, dovetti tornare a casa da sola facendo un luuungo tragitto.

Lo so, ho detto che la mia casa è piuttosto vicino alla scuola, e lo è, ma quando sei me e ti distrai facilmente da ogni cosa, ci vuole un po' per tornare a casa.

Ho visto la mia vita in un flash davanti ai miei occhi un paio di volte, ed ho visto solo internet!

E' stato orribile, davvero orribile, infatti ho giurato di divertirmi di più e smettere di essere così priga.

Poi ho deciso di divertirmi più tardi.

E non finisce qui, oh no, mi sono dovuta sedere con tutta la mia famiglia a tavola e la cena fu rovinata dal fatto che mi addormentai a tavola e caddi con la faccia nel pollo. 

Ugh.

Lentamente scesi dal letto e mi diressi nel bagno.

Dopo aver deciso che non ero un pollo, quindi non avrei dovuto avere un odore simile al loro, mi tolsi la divisa per la scuola e mi tuffai nella doccia.

Mi pulii da ciò che ne era rimasto del pollo sulla mia faccia ed uscii dalla doccia.

Ora, so che andrò a letto dopo la chiamata, ma, davvero, stiamo parlando di Louis, devo almeno sembrare carina.

Mi cambiai con un vestitino carino e mi sedetti di fronte al mio computer. Sono pronta.

Aspetta, devo chiamarlo io o lui vuoi chiamare me? Forse dovrei mandargli un DM e chiederglielo? 

Sembrerò troppo disperata?

Accesi il computer. Aprii internet e mi collegai a Twitter. Vidi quanti followers avevo prima di andare ai messaggi diretti.

@HelloItsCassieW:

Hey I just met you yesterday, and this is crazy, but I don't know if I should call you, so call me maybe? x

Mi chiamo davvero Cassie? Perché in questo momento sto pensando che dovrei chiamarmi sassy. Perché è ciò che sono. (ndt sassy significa "ragazza scaltra", in pratica che sa come togliersi dai problemi facilmente) 

Improvvisamente il mio schermo si illuminò.

Accettare la chiamata da "Swag Master Lou?"

Dovrei? Non so, intendo, potrebbe essere- ACCETTO.

Louis spontò sul mio schermo.

"Oh, grazie a Dio! Sei tu! Ho visto il nome "Swag Master" ed ero convinta fosse un uomo poco raccomandabile e vecchio!" Dissi, fingendo di riprendere fiato.

"Hey, non è affatto carino da sentire!" Disse, fingendo di singhiozzare.

"Allora, com'è andata la giornata?"  Mi chiese, tornando alla normalità.

"E' andata alla grande finché non ho ricevuto una chiamata su Skype da qualche vecchio amico." Scherzai, mettendo il broncio. "Scherzo. E' stata fantastica! Ho ripreso il sonno perso, ma sono dovuta andare in detenzione per essermi addormentata e sono stata quasi investita un paio di volte, sai.. il solito." Dissi, usando un atteggiamento indifferente.

"Beh, allora sei una ribelle! Andare in detenzione! Wow!" Disse, sarcastico. 

"Hey, signore, ora sai che sono la persona più "bad-butt" (ndt bad-butt letteralmente significa brutto posteriore, ma viene tradotta in "un duro", "ribelle", solo che si usa "bad-ass", ma Cassie per non dire parolacce usa bad-butt) che si possa mai conoscere." Dissi, con orgoglio.

"Bad-butt? Non si dice bad-as-" Cominciò.

"No, no! Noi non usiamo questo linguaggio, signore!" Lo interruppi. "Dove eravamo rimasti? Oh, sì. Stavamo parlando di quanto io sia ribelle. Beh, non voglio sembrare una ribelle o altro, ma gioco alla Wii.. senza il cinturino al polso." Dissi, dandomi un pugno sul petto con fare da duro, ma lo rimpiansi appena sentii il dolore. 

FA MALE!

Louis scoppiò a ridere e si sedette. "Hai finito?"

"Sì, sì, ho finito. Sono qui." Disse, prima di scoppiare a ridere di nuovo. 

Lo guardai ed alzò le mani in segno di resa.

"Va bene, va bene. Ho finito." Disse.

"Allora, com'è andata invece la tua di giornata?" Gli chiesi.

"E' andata bene, ho registrato alcune cose nuove con i ragazzi, ho avuto un incontro con il management, il solito." Disse. "Figo, ma hai davvero un BlackBerry?" Chiesi.

"Oh, sì, e tu?" Mi chiese.

"Sì, sono in frigo (ndt blacberry significa more - quelle che si mangiano lol - in inglese), ma personalmente preferisco i mirtilli, di tutta la famiglia delle bacche, ma se dovessi dire di tutta la frutta direi le mele, sono le migliori." Scherzai, facendolo ridere.

"Oh, buone." Disse.

"Infatti, un giorno voglio che qualcuno mi regali un cesto di futta, ma invece di essere pieni di frutta, hanno un sacco di robba di Apple. Come diavolo sarebbe?" Disssi.

"Dannatamente figo l'Apple, ho un iPad, è bellissimo. Disse Louis.

"Basta vantarsi, amico, ho capito. Hai un iPhad e io ho un ICantAffordThis" (ndt, letteralmente significa "Io non posso permettermelo") Dissi, facendolo scoppiare in una fragorosa risata.

E' tempo di essere audaci Cassie, come la mora, a farle cause c'è il Blackberry Bold? (ndt mora audace) No? Okay, dov'ero?

Oh, giusto. Ero a gettare la mia prudenza al vento. "Comunque, mi aggiungi su BBM?" (ndt. BBM sarebbe BlackBarry Message) Chiesi.

PER FAVORE, DI Sì. PER FAVORE, PER FAVO- "No." Disse.

NO? NO? COSA VUOLRE DIRE CON NO? Sto per piangere.

Controllati, Cassie, controllati.

Non. Dare. Un. Pugno. Al. Computer.

"Perché non mi hai chiesto per favore, signorina." Disse Louis. Quasi esultai dalla gioia.

Mi sentii come se stessi sfidando la gravità..

Come Niall.

"Ok, per favore?" Dissi, battendo le ciglia come un cerbiatto.

"Okay, come ti chiami su BBM?" Domandò, tirando fuori il suo Blackberry. Gli dissi il mio nome e lo digitò. "Okay, fatto." Disse.

"Figo. Scusa se pensi che vado troppo di fretta, ho solo pensato, sai.. visto che siamo amici." Dissi timidamente.

"Non preoccuparti piccola, ti voglio come amica su BBM" Rispose.

Persi un battito.

Penso di avere le palpitazioni.

E' normale per una ragazza di sedici anni?

Probabilmente dovrei fare un controllo.

"Figo. Allora, per quanto rimanete in Gran Bretagna?" Dissi, sorprendo me stessa per come riuscii a recuperarmi da un arresto cardiaco così rapidamente.

Non posso crederci, come riesco ad essere così calma davanti a lui? E' pazzesco. Non fraintendetemi, sono una bambina isterica, ma fuori sono come una brezza. Indifferente. 

"Beh, in realtà abbiamo finito con l'America per ora, quindi siamo tornati per registrare il nostro nuovo album, fino al 6 Dicembre, quando ci eseguiremo al Madison Square Garden." Dichiarò.

"Oh wow. Incredibile. Com'è l'America? E' bella? Ho sempre voluto andarci!" Dissi, realmente interessata.

"E' incredibile lì, ma non sarà mai come casa per me, l'Inghilterra sarà sempre la mia casa, ma è bello lì. Un giorno ti ci porterò allora, ok?" Disse, sorridendo.

LA PERSONA DA LEI CHIAMATA NON E' AL MOMENTO RAGGIUNGIBILE. E' MORTA. LA CAUSA? LOUIS TOMLINSON. BUONA GIORNATA.

OH MIO DIO. Penso che sto per svenire. Okay, respira Cassie, respira.

"Sì. Sarebbe carino, ma penso che prima dovremmo incontrarci in Inghilterra, prima che mi possa fidare in uno sconosciuto casuale, intendo." Dissi, facendogli la linguaccia.

"Va bene, va bene." Disse.

"Comunque, farei meglio ad andare, ho bisogno di recuperare il sonno perduto per rimanere sveglia in classe. Lo sapevi che i miei genitori pagano soldi per educarmi?" Dissi, guardandolo scioccata. Lui ridacchiò.

"Davvero? Oh mio Dio! Beh okay, stessa ora domani? Domandò.

"Non so amico, fors- Okay! Dissi con un sorriso a trentadue denti. Ridacchiò.

"Ti scriverò su BBM dopo!" Disse.

"Okay, ciao Lou. Posso chiamarti Lou, giusto? Oh beh, ti chiamerò comunque Lou da ora in poi. Ciao Lou!" Dissi.

"Ciao Cass." Disse, prima che agganciassi.

E' TEMPO DI DORMIRE! 

Spensi il computer e mi coricai nel letto. 

Presi il telefono che era sul comodino accanto al letto.

A SwagMasterLou piacerebbe averti tra i suoi contatti. 

Accetti?


Accettai. 


Il mio telefono squillò improvvisamente.

SwagMasterLou: Mi chiedevo se mi avresti accettato. Buonanotte Cass, dormi bene piccola :) x

La vita certe volte è bella. Quella volta mi addormentai subito con un sorriso sul volto.


 

Ciao belle!
Come state?
Noi siamo totalmente prese dalla scuola, ma cerchiamo di trovare del tempo per tradurre questa fan fiction. 
Fateci sapere se vi piace questa storia e come traduciamo, se avete alcune cose da segnalarci, potete benissimo scriverci!
Alla prossima,
Ylenia e Beatrice.







 

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Capitolo 4
*** Call Me A Carpenter, Cause I Just Nailed That ***


Call Me A Carpenter, Cause I Just Nailed That.







"Okay classe, per domani fate a pagina 1 l'esercizio 2." Disse Mr Clarke.

Pagina 1 Esercizio D.

1 Esercizio D.

1D.

Sono l'unica che nota questi dettagli?

A volte vorrei che la mia parte che sclera per queste cose stesse zitta.

"Quindi dobbiamo fare gli 1D oggi?" Domandai. Okay, il mio controllo ancora non era andato a farsi fottere e il mio cervello non era andato in tilt a causa del mio fangirling. (ndt. fangirl significa essere ossessionata da un idolo, aka Cassie con gli One Direction)

Tutta la classe scoppiò a ridere e realizzai solo dopo alcuni secondi ciò che avevo detto. Dobbiamo fare gli 1D. Oh mio dio.

"Pervertiti!" Gli urlai, guardandoli uno ad uno e fulminandoli con lo sguardo.

"Okay, Cassie, è abbastanza. Voi, ragazzi, portare la vostra attenzione su di me!" Disse Mr Clarke.

Finalmente.

Improvvisamente la campanella suonò. Grazie Dio. Prima torno a casa, prima posso parlare con Lou.

"Hey Cass, tua madre ti viene a prendere o torni da sola?" Mi domandò Nikita.

"Nah, torno da sola." Risposi.

"Oh, bene, allora possiamo andare insieme. Ci fermiamo da Starbucks via facendo?" Domandò.

"Sì, va bene! Ho davvero bisogno di un caffè ora." Le dissi. Mettemmo tutto ciò che avevamo usato a scuola negli armadietti e ci dirigemmo fuori dall'edificio.

Tirai fuori il telefono mentre tornavamo a casa e misi la musica.

"Cristo Santo, cosa stai facendo?" Mi chiese Nikita.

"Mi sto divertendo. Non so perché ma ho promesso a me stessa che mi sarei divertita più spesso." Risposi riferendomi allo spiacevole episodio successo ieri e facendo ridere Nikita.

Cominciai a ballare e a cantare contemporaneamente. Perché? "YOLO!" Urlai. (ndt YOLO significa "you only live once" ovvero si vive una volta sola".

Nikita si era ormai inginocchiata ridendo rumorosamente.

Improvvisamente, vidi una porsche che stava guidando vicino a noi. Qualcuno stava fischiando nella mia direzione.
Beh, grazie gentile straniero, spero ti sia piaciuto il mio balletto.

"Questo mi ricorda quella volta che siamo andate a fare shopping ed un ragazzo davvero carino ci ha mandato un bacio dalla macchina."

"Oh mio dio! Sì! Queste cose rendono migliore la mia giornata!" Dissi, ridendo.

Spensi la musica non appena entrammo da Starbucks.

STARBUUUUUUCKS. Cosa ti urli, vi starete chiedendo.

Questo è il mio urlo di eccitamento! Io amo il mio Starbucks. Sposerei Starbucks se potessi, ma è impossibile.

"Cosa ti prendi?" Mi chiese Nikita.

"Uhm, dammi qualcosa con il cioccolato." Quasi urlai. Nikita rise prima di dirigersi al bancone.

Stavo ridendo vedendo Nikita decidere con il cassiere quale caffè era più buono, quando qualcuno mi venne addosso.

"Oh mio Dio, scusami!" Disse qualcuno, in un modo familiare ed incredibilmente sexy. 

Dio.

Alzai gli occhi e quasi svenni, ma data la mia abilità nel mantenere la calma davanti a situazioni del genere, riuscii a non... svenire.

Suona davvero strano. Ho bisogno di un caffè.

"No, va bene. Sono viva." Dissi sorridendogli.

Lui sorrise. "Lo spero. Comunque, io sono Liam." Disse.

"So chi sei." Dissi a Liam.

"E perché non stai andando fuori di testa?" Mi domandò.

"Beh, perché no, ma se vuoi posso farlo." Dissi prima di iniziare a saltarellare su e giù e a gridare come un idiota. "Com'è stato? Degno di un Oscar, vero?" Dissi prima di battere due volte un pugno sul petto in segno di pace.

Liam rise. "Sei davvero divertente." Disse tra le risate.

"Sei la prima persona che me lo dice... oggi. Ieri sarebbe stata una storia completamente diversa." Dissi e lui rise, di nuovo.

"Beh, sono contendo di averti incontrato oggi invece." Disse.

E' un ammaliatore. Pensa che io mi innamorerò di- Oh, guarda! Sto per uscire di testa per ciò che ha detto.

"Allora, cosa ti porta qui?" Gli chiesi.

"Se te lo dicessi poi dovrei ucciderti." Mi rispose.

"Ma sono così giovane! Ho un futuro davanti da vivere!" Dissi fingendo di singhiozzare. Lui ridacchiò.

Mi guardai velocemente intorno e vidi che Nikita mi stava aspettando sulla porta mentre mi sorrideva.

Oh Dio! E se sa chi è Liam?

Ho avuto una vita fantastica, dite a Louis che mi mancherà.

"Farei meglio ad andare. E' stato un piacere parlare con te Liam!" Dissi.

"Aspetta, qual è il tuo nome?" Mi chiese.

"Se te lo dicessi poi dovrei ucciderti." Gli dissi, facendogli un occhiolino per poi voltarmi verso Nikita. Uscimmo e chiudemmo la porta.

"Chi era quel figo?" Mi chiese.

Grazie paradiso.

Fortunatamente indossava gli occhiali ed un berretto, altrimenti avrebbe capito chi era.

"Non so, non ci siamo scambiati i nomi." Dissi, fingendo un broncio.

"Non preoccuparti, lo rivedrai di nuovo." Mi promise.

"Beh, ci dobbiamo separare ora. A dopo Kiets!" Le dissi. 

"Ciao Cass" Mi urlò, dirigendosi verso la strada opposta.

Cass. LOUIS MI CHIAMA CASS.



**






Continuai per la mia strada camminando a passo lento. Sono successe così tante cose da Mercoledì.

Ho accidentalmente chiamato Louis Tomlinson e ora siamo amici.

Ho per sbaglio sbattuto contro Liam Payne e ora sa che esisto.

E per finire sono riuscita a mantere la calma e a non svenire.

Tutto sommato è stata una settimana abbastanza produttiva. Anche se non è passata tecnicamente una settimana intera, ma comunque.

Nei miei desideri dicevo a Liam il mio nome, ma, andiamo, dovevo sembrare indifferente!

Sì, lo ammetto, abbiamo imparato la parola "indifferente" oggi.

Camminai fino a casa mia, aprii la porta ed entrai dentro. Chiusi la porta dietro di me e misi le chiavi nella borsa.

"Mamma, Sono a casa!" Urlai. Mi diressi in cucina e trovai un foglietto sul tavolo:

Papà ed io siamo andati a vedere la partita di calcio di tuo fratello e poi andremo a mangiare fuori, ci vediamo presto. Ti voglio bene, Mamma.

P.S. ti abbiamo lasciato dei soldi per la pizza. xx



Okay, quindi ho la casa tutta per me e i soldi per la pizza.

"Stai pensando ciò che sto pensando io, Cassie?" Mi domandai gridando.

Ora probabilmente penserete che darò un party, ma No, Cassie Walker non partecipa a dei party per teenage. Oh no. Invece, quando è sola, mette la musica a tutto volume e danza in mutandine e reggiseno.


Vi ho solo raccontato il mio trailer per un possibile film. Prevedo che avrà molto successo.

Corsi nella mia camera togliendomi la divisa e mettendomi un paio di shorts ed un top a strisce.

Decisi di non indossare la biancheria intima dato che faceva freddo. Inoltre avrei comunque dovuto mettere i vestiti per poter pagare il cibo del ragazzo della pizza.

Accesi il mio computer e feci partire la playlist cliccando su "Want U Back" di Cher Lloyd.

E' la mia preferita!

Non potei evitarlo e cominciai a ballare, il ritmo era perfetto. Sapete come ci si sente quando si vuole far altro che ballare, vero? 

No?

Va bene, allora penso che sia così solo per me.

Stavo dando il meglio di me stessa facendo i migliori passi di danza a cui avessi mai assistito. Non riuscivo neanche a capire cosa stavo facendo.

La canzone finì e al suo posto mi arrivarono delle note familiari di cui ero totalmente innamorata.

You're insecure,
don't know what for,
you turn heads when you walk throught the do-o-or.


Girai la testa verso il computer e vidi che la schermata di Skype era aperta.


"No, non fermarti!" Disse qualcuno.


 

Ciao bellezze!
Come va? 
Come ho promesso ho cercato di aggiornare il più presto possibile! 
Secondo voi chi è la persona che ha parlato?
Comunque, vorrei dirvi una cosa: al pezzo in cui Cassie incontra Liam ed inizia a sclerare saltando su e giù, dice anche "Call me a carpenter, cause I just NAILED that". Questa frase è una battuta - oltre ad essere il titolo del capitolo -, ma non posso tradurla poiché in italiano verrebbe una schifezza! 
Ora vi lascio, spero vi sia piaciuto il capitolo! 
Mi scuso per eventuali errori.
Scusate se ho cancellato e ripubblicato il capitolo, ma una ragazza mi ha detto che non si vedeva dal cellulare quindi l'ho cancellato e ripubblicato.
Fatemi sapere se ora si vede.
Ylenia e Beatrice. 


 

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Capitolo 5
*** You Know How Hard Tongue Marks Are To Get Off The Monitor ***


 You Know How Hard Tongue Marks Are To Get Off The Monitor





Cassie's POV

Portai le mani alla bocca, le mie guance erano in fiamme.

Karma, sei stato così buono con me finora, per favore, non farmi sembrare un idiota.

"LOUIS! Ma... come... cosa... quando... Eh?" Domandai non appena mi sedetti sulla sedia.

Louis rise. "Ti ho chiamata ed è partita da sola la webcam." Spiegò.

Mi colpii sulla fronte. "Dio! Ho messo il tuo contatto su "autoaccetto". Dannazione! Sono così stupida." Dissi.

Ridacchiò. "Non preoccuparti, non è mica la prima volta che ti vedo ballare." Disse alzando un sopracciglio e sorridendo.

Alzai lo sguardo verso di lui e spalancai la bocca. "Cosa?!" Urlai.

"Oggi, mentre guidavo ti ho vista, eri in divisa con una tua amica." Disse, facendomi smettere di respirare.

"ERI TU IL RAGAZZO NELLA PORSCHE CHE MI HA FISCHIATO!" Esclamai.

"Sì, ero io. Ho anche alzato un pollice, non so se mi hai visto." Disse.

"Infatti non ti ho visto, ma aspetta, perché non ti sei fermato e non mi hai salutato?" Gli chiesi.

"Eri con un'amica, cosa avrebbe detto se Louis Tomlinson si fosse fermato?" Disse.

"Stiamo parlando in terza persona ora? Beh, Cassie Walker dice che hai fatto bene, è stato intelligente da parte tua non fermarti e non salutarmi." Dissi, facendo ridere. 

"Grazie, signora." Mi disse, chinando il capo.

"Allora, com'è andata a scuola?" Mi chiese.

"E' andata bene, dovrei fare compiti anche se è presto, a proposito, perché mi hai chiamato così presto?" Gli chiesi.

"Non può un ragazzo qualunque chiamare una sua amica presto dopo che ha promess- okay, beh, fondamentalmente i ragazzi ed io usciremo fino a tardi stasera, ma non volevo perdermi la chiacchierata con la mia Cassie Bear, quindi ti ho chiamato presto, ed è stata anche una cosa positiva, altrimenti mi sarei perso il tuo balletto." Mi disse facendomi l'occhiolino.

Da una parte mi vergognavo perché mi aveva visto ballare, ma dall'altra parte ero contenta poiché non voleva perdere la nostra chiacchierata giornaliera.

MI HA CHIAMATO "SUA CASSIE".

Non solo, ma la sua "Cassie Bear".

Aspetta, è una cosa carina o un insulto?

"Lo senti?" Domandai.

"No, cosa?" Rispose.

"Ti sto schiaffeggiando tramite il computer." Dissi.

Fece uscire una risata genuina. "Allora, che compiti devi fare?" Mi domandò.

"Oh, devo fare gli 1D." Dissi, facendolo ridere.

"Oh, beh, allora quando vieni?" Mi chiese.

Realizzai solo allora cos'era appena accaduto.

"SEI UN MAIALE! Perché siete tutti così pervertiti? Ew." Dissi disgustata.

"Scusami piccola, dovevo dirlo." Rispose.

Finsi di avere i brividi. "Voi ragazzi siete così disgustosi." Dissi.

Mi guardò scioccato. "Al contrario, credevo fossi stata tu a dire che dovevi farci." Disse Louis.

"Hey, intendevo che devo fare l'esercizio 1 a pagina D, no aspetta, pagina D esercizio 1. DIO, PAGINA 1 ESERCIZIO D! Mi hai traumatizzata, non riesco a parlare normalmente." Dissi poggiando una mano sulla fronte.

Rise di me e lo fulminai con uno sguardo.

"Andiamo, piccola, non essere arrabbiata." Mi disse, provocandomi un brivido.

Ora, non sono abbastanza sicura di cosa provo per Louis, intendo, lui è bellissimo, ma penso che la maggior parte delle reazioni che ho siano dovute al perché sono una diavolo di directioner

Se mettiamo da parte l'essere una directioner non rimane altro che l'amicizia.

Capito?

Guardate, sto diventando così profonda, come l'oceano.

Sono davvero cambiata, ora sono profonda come una pozzanghera.

Qualcuno bussò alla porta di Louis. 

"Aspettate un minuto!" Urlò.

"Hey Cass, ti piacerebbe vedere gli altri ragazzi?" Mi chiese Louis.

"Pensavo che volessi tenermi come un segreto." Gli dissi calma, ma dentro di me stavo urlando.

VOGLIO VEDERE GLI ALTRI RAGAZZI?

"Sì, ma loro non sono un segreto per te, quindi manderò lo schermo in standby, così loro non potranno vederti, ma tu potrai vedere loro. Cosa ne pensi?" Domandò.

Quindi fondamentalmente dovrò spiare gli One Direction, non so se potrei- SI SI SI!

"Non so, questo farebbe di me una specie di stalker, non pensi che sare- BEH, OKAY." Gli dissi, facendolo ridere.

"Okay, mando il pc in standby." Disse Louis, raggiungendo lo schermo e cliccando un bottone, che presumo fosse quello per portare lo schermo in standby.

"VENITE!" Urlò Louis.

La porta improvvisamente si aprì e quattro ragazzi entrarono.

PORCO POLLO E PATATE.

OH SANTA MADRE. 


Sto guardando gli One Direction.. dal mio computer, e no, non sto guardando i video diaries, o guardando le foto, e non li sto stalkerando su Twitter.. cosa che non faccio... mai....

Quante sono le possibilità che mi scoprano?

"Boo, perché ci hai tenuti fuori per così dannatamente tanto, e con chi stavi parlando?" Domandò Harry.

"Con me stesso, cosa c'è di sbagliato?" Disse Louis difendendosi.

"E' sbagliato quando lo fai tu." Disse Liam.

Non potei trattenere una risata.

Rumorosa.

"Cos'era?" Domandò Zayn.

"Ero io. Stavo ridendo perché, oh, perché Liam è divertente. Oh Dio, non posso crederci, ho appena detto che Liam è divertente. Chiunque stia ascoltando questo, spero che tu sia felice dopo ciò che ho detto!" Urlò Louis nella mia direzione.

Coprii la mia bocca con una mando per evitare di ridere.

"Louis, stai bene?" Domandò Niall.

"Sì, perché non dovrei stare bene? Cosa ti fa pensare che io non stia bene?" Domandò Louis, agitando la mano e posandola sotto il mento.

"Beh, hai chiamato Liam divertente." Disse Niall, facendomi ridere, specialmente quando Liam fulminò Niall con lo sguardo e lo schiaffeggiò.

"No, seriamente, cos'era?" Disse Zayn, sorridendo a Niall.

Louis ridacchiò improvvisamente come un idiota.

"Ero io!" Disse Louis, ridacchiando ancora come un idiota.

Trattenni le mani sulla bocca per evitare di ridere istericamente.

"Sei sicuro? Sembrava provenisse dal computer." Disse Harry, venendo davvero vicino allo schermo.

Ci misi tutta la forza che avevo in corpo per non salire sulla mia scrivania e non coprire lo schermo.

MALEDETTO HARRY STYLES!

No, Cassie! Non baciare lo schermo! 

Harry fece per premere un bottone.

LA NOSTRA MISSIONE STA PER ESSERE SCOPERTA!

ANNULLARE LA MISSIONE!

ANNULLARE LA MISSIONE!


Il mio cuore stava battendo davvero velocemente, fui sorpresa che non lo sentirono.

"Fermo!" Disse Louis. Schiaffeggiò la mano di Harry lontano dal bottone. "Cosa?" Domandò Harry.

"Ho solo messo il computer in ibernazione, lo sveglierai!" Disse Louis, gridando come un bambino.

I ragazzi iniziarono a ridere.

"Oh ragazzi! Ho dimenticato di dirvi che ho incontrato una ragazza stupenda da Starbucks oggi." Disse Liam, sorridendo. Le mie orecchie si rizzarono.

Chi ha incontrato?

Era prima o dopo che me sono andata?

"Aspetta" Cos'è successo?" Chiese Harry.

"Le sono per sbaglio andato addosso e così mi sono scusato ed abbiamo iniziato a parlare, le ho detto chi ero e a lei non sembrava importarle. Le ho domandato perché non stava sclerando e lei era tipo "Posso se vuoi" ed ha iniziato a saltare su e giù. Poi, quando si è fermata ha detto "Com'è stato? Era da Oscar, vero?" Era così divertente." Disse Liam.

Queste parole mi suonarono estremamente familiari.

Tutti i ragazzi risero. "Come si chiama?" Domandò Niall.

"Non lo so esattamente, mi ha domandato cosa ci facessi lì e le ho risposto "Se te lo dicessi poi dovrei ucciderti" e quando le ho chiesto il suo nome lei ha ripetuto la mia frase, quindi non ho ottenuto il suo nome." Disse Liam tristemente.

SANTA MADRE DI DIO! SONO IO! STA PARLANDO DI ME!

OH MIO DIO. OH MIO DIO. 

"Aw, sembra così carina!" Disse Harry.

"Quando possiamo conoscerla?" Disse Louis.

Ero vicina dallo scoppiare a ridere poiché già mi conosceva.

"Non lo so, dovrei prima rivederla." Disse Liam.

"Ok, ora allora andiamo a farci un giro." Disse Zyan.

"Sì, andiamo! NANDOS arriviamo!" Urlò Niall e tutti si diressero fuori la porta.

"Vi raggiungo tra un attimo, devo solo prendere una cosa." Disse Louis prima di chiudere la porta.

Si avvicinò e accese lo schermo del computer in modo da potermi vedere.

Mi sedetti e portai le mani alla mia bocca. Louis rise di me.

"Forse la prossima volta dovrei togliere il volume, signorima RidoAdOgniCosaEMandoAFarsiFottereLaMissione." Disse Louis. Levai le mani e ridacchiai.

"Scusami Lou, ma era così divertente!" Dissi.

"Liam che ha una cotta è davvero strano, vero?" Domandò e finsi una risata.

Liam ha una cotta per me?

No aspetta! Non può essere!

"Non ha una cotta, Lou! Qualcuno ha solo caturato la sua attenzione per qualche secondo. Comunque lei sembra carina!" Dissi.

E' vero, è dolce.

Vorrei essere lei.. aspetta.

"Sì, è vero." Disse. Decisi che glielo avrei detto più in là che ero io la ragazza che ha incontrato Liam.

"Beh, farei meglio ad andare ora. Ti scriverò su BBM mentre sarò fuori!" 

"Okay, a domani Lou" Dissi. Lou agitò la mano verso di me prima di chiudere la chiamata. Uscii da Skype e spensi il computer poco prima che suonarono alla porta.

Scesi le scale e mi diressi alla porta.

Sbirciai attraverso il coso spioncino, notando mentalmente che avrei dovuto imparare il suo nome. 

Era l'uomo delle pizze!

"Salve mio buon signore!" Dissi all'uomo che, in risposta, mi guardò in modo strano e mi tese la mano.

Gli diedi un cinque e sorrisi.

Ruotò gli occhi.

Che maleducato! Ho intenzione di lamentarmi per questo.

"Dammi solo i soldi." Disse.

"Hey, potresti recitare il un film di rapinatori o qualcosa del genere. Sarebbe figo! Oh mio Dio! Facciamo una scenetta! Tu sarai il rapinatore e io la povera ed innocente ragazza spaventata. Okay, di ciò che hai appena detto ma con più sentimento!" Dissi.

"Dammi solo i soldi!" Disse di nuovo.

"Oh no! Aiuto! Sto per essere rapinata! Aiuto! Aiuto!" Dissi con un tono acuto.

Il signore scosse la testa.

"No? Okay, beh, non ti volevo lo stesso come mio compagno di recitazione." Dissi mettendogli i soldi nella mano.

Mi porse la pizza e mi raggiunse per darmi il resto.

"No no, tienilo. Forse con il resto potresti comprarti un atteggiamento meno maleducato." Dissi, colpendogli il petto.

Improvvisamente mi guardò sorridendo. "Goditi la pizza!" Disse e se ne andò.

Devo aver avuto un'allucinazione.

Il che era strano.

Chiusi la porta e saltellai come un canguro al divano.

Accesi la TV e cominciai a mangiare.

Improvvisamente arrivò un video musicale molto famigliare, uno con cinque ragazzi, che amo.

"SONO I THE WANTED!" Urlai. "STAVO SCHERANDO, LO SANNO TUTTI CHE SONO GLI ONE DIRECTION!" Urlai di nuovo.

Sono veramente una strana, strana ragazza.

Mi ricordai del ragazzo bipolare della pizza.

Improvvisamente comparì Louis nel video.

"QUESTO E' IL MIO AMICO!" Urlai.

Questo è il mio amico.

Sorrisi e continuai a mangiare la mia pizza.

 

Come promesso, sono passati due giorni ed eccomi qui ad aggiornare!
Non mi piace far attendere le persone, quindi cercherò di aggiornare spesso.
Quando ho tradotto questo capitolo sono morta dalle risate, soprattutto per la parte del ragazzo che consegna le pizze.
Sono rimasta piacevolmente sorpresa dalle persone che hanno recensito e da quelli che hanno messo la storia tra le preferite, seguite e ricordate. Mi fa piacere che vi piaccia la nostra traduzione.
Beatrice in questo periodo non può aiutarmi molto a tradurre poiché fa il liceo classico ed è stracolma di compiti, quindi cercherò di continuare ad aggiornare lo stesso regolarmente. 

Per eventuali domande: @flawkjdrauhl on Twitter 

Avevo pensato di aprire un profilo ask per la storia, in modo che se avete delle domande o volete chiedermi quando aggiorno, potete benissimo farlo lì! Fatemi sapere se vi piace l'idea; se vi piace apro il profilo, altrimenti no.

Alla prossima! 

Ylenia e Beatrice.


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Capitolo 6
*** Curse That Majestical Lion ***


Curse That Majestical Lion






Mi svegliai quella mattina, o più esattamente quel pomeriggio, con un biglietto vicino al mio letto, e con il naso letteralmente bloccato. Presi il foglietto.

Cass,

sono venuta a svegliarti, ma avevi la febbre, così ti ho lasciata a letto. Ti ho lasciato un bicchiere di acqua e due pillole nel bancone della cucina. C’è la zuppa di pollo nel forno, devi solo aggiungere l’acqua bollente. Cerca di stare a letto!

Ti voglio bene piccola, guarisci!

Mamma.


AWWW- stavo per finirlo, ma starnutii.

Come mi ero ammalata?

È strano, stavo benissimo l’altra sera.

Stavo chattando con lou su BBM, mentre guardavo la tv e mangiavo la pizza.

HEY SCOMMETTO SIA STATO IL RAGAZZO CHE HA CONSEGNATO LA PIZZA.

Sono sicura che quando mi sono girata, ha sparpagliato tutti i suoi germi nell’ambiente, rendendo la mia pizza una pizza contaminata.

Sto scherzando, quasi sicuramente non era stato lui.

Saltai giù dai letto, ma ebbi un capogiro e cascai all’indietro.

Immediatamente il mio telefono squillò. Lo presi. Mi era arrivato un messaggio.

Nikita:

Hey amore, stai bene?

Risposi.

Ho l’influenza, il naso tappato, i capogiri. Mi sto perdendo molto?

Rispose istantaneamente.

Nikita:

Oww, cerca di stare meglio Cass! No, Mr Lewis è caduto dalla sua sedia oggi, ma questo è tutto.

Risi, come risposta e inviai un messaggio.

Davvero? Lo hai filmato? :D

Il mio telefono squillò.

Sono io, mi conosci, certo che lo ho ripreso! Ooh, devo andare! La campanella è appena suonata.. è l’ora della lezione. Mi manchi, cerca di stare meglio tesoro! Ti voglio bene.

Risposi velocemente.

Tu mi manchi di più. Ti voglio bene anche iooooooo.

Scesi dal letto, lentamente questa volta, e andai di sotto.

"ALLA CUCI-I-I.." dissi un po’ urlando, e un po’ starnutendo.

Camminai in cucina ed individuai le pillole. Mentre bevevo un piccolo sorso, inghiottii velocemente le pillole, prima di mandar giù il resto dell’acqua.

Appoggia la tazza nel lavandino prima di dirigermi verso il bollitore ed accenderlo.

Aprii la credenza e trovai dei sacchetti di zuppa in polvere.

Pollo o verdure? Questo è il problema. STO SCHERZANDO!

Verdure, bleah!

Buttai quella di verdure nella mensola, aprii il sachetto della zuppa, e lo versai nel piatto fondo. Appena l’acqua bollii, ne aggiunsi la quantità necessaria.

Mi sentivo come se stessi in un programma culinario.

“Quindi, signori e signore, adesso mescolate!" Dissi, facendo una risatina. Queste pillole mi devono aver reso pazza.. beh più del solito.

Sono stata drogata!

Mescolai la zuppa appena tornai in camera

Decisi che volevo twitt-stalkerare qualcuno, quindi mi sedetti lentamente davanti al computer.

"OOOOH, COSA FA QUESTO PULSANTE?", chiesi rumorosamente, prima di premere il pulsante di accensione del computer.

Aprii internet ed entrai su twitter.

Cosa twittare, questo è il dilemma.

@helloltsCassie: Oggi sono malata e sto a letto. Mi hanno forzata a prendere delle pillore che sicuramente mi hanno fatto diventare matta. Ho il naso talmente tappato che non posso annusare la mia zuppa.

E anche questo era stato fatto. Risi.

Scrissi il nome di Louis e cliccai sul suo profilo. Lessi tra i suoi post, ridendo a tutti, prima di fermarmi a leggerne uno particolare. Un tweet che mi aveva fatto veramente sorridere.

@Louis_Tomlinson: E’ divertente quando un errore ti porta a conoscere una nuova migliore amica. Tu sai chi sei. Ti voglio bene ;)

Postato ieri, esattamente dopo che la nostra chiamata di Skype finì. CASSIE STA PER PIANGERE! E’ così carino. Io sono la sua migliore amica?

Non piangere sulla tastiera Cassie!

“Un nuovo tweet” comparì in cima alla pagina di Louis, così ci cliccai.

@Lius_Tomlinson: @HelloltsCassie cerca di stare meglio piccola! xx

Diventai rossa appena lo lessi. E’ così dolce. Lo retweettai prima di cliccare sulle mie notifiche. Era pieno di tweet dalle directioners, che mi chiedevano come avevo fatto ad essere seguita da Louis. Mi scollegai e mi alzai dalla sedia, collassando sul letto.

Il telefono squillò.

SuperMasterLou:

Hey tesoro, mi dispiace che tu sia malata. Ti senti un po’ meglio? :*

Risposi in fretta al suo messaggio

CassieRaeWalker:

Lo so, odio essere malata! :’( beh sì, ho mangiato una zuppa e ho preso delle pillole e adesso mi sento un pochino meglio.

SuperMasterLou:

Ah, bene! Cosa hai intenzione di fare oggi?

CassieRaeWalker:

Beh, oltre a stare a letto ed essere sul punto di morte, credo che farò una passeggiata fino a Starbucks e berrò un po’ di caffe. Sto morendo, ho bisogno di biscotti.

SuperMasterLou:

Bene. Ora devo andare, devo fare una chiamata. Ci sentiamo su skype dopo, se hai le forze?

CassieRaeWalker:

Certo, non posso mancare. Ti chiedo scusa in anticipo per la mia pazzità. Sono le medicine. Fai una buona chiamata :D

SuperMasterLou:

Lo farò! ;) Goditi lo Sarbucks :DD

Chiusi gli occhi per un secondo cercando di capire ciò che stava succedendo. Mi alzai e andai verso l’armadio. Lo aprii completamente e iniziai a giocare con le ante. Mi fermai per guardare l’armadio.

‘A NARNIA!’ urlai, mentre vi correvo dentro, ma inciampai all’indietro a causa della resistenza dei miei vestiti.

Lo presi come un segno del destino: narnia non mi voleva.

Maledetto sia quel maestoso leone!

Presi un paio di jeans attillati e un maglione a righe bianche e blu.

Mentre mi mettevo i vestiti e le scarpe, presi le chiavi e corsi di sotto. Appena uscii, rimpiansi di averlo fatto.

MALEDETTA PIOGGA!

Iniziai a camminare, sperando questa volta di non inciampare un mucchio di volte.

Mi aggrappai alla porta dello Starbucks, ansimando come una donna selvaggia che ha appena partorito e poi corso una maratona.

Camminai nel negozio, ignorando le occhiate che tutti mi lanciavano, ricevute dalle persone che non potevo vedere, perché stavano leggendo un giornale.

Mi diressi alla cassa.

"Come fai?" mi disse il cassiere.

"Come faccio a fare cosa?" risposi, facendolo ridere.

"Ti chiami Cassie Walker?"

Sarà un caso.

Ero convinta di essere entrata dentro Starbucks, non dal mistico psichico Satarteller.

OOH forse dovrei chiedergli chi sposerò?

"Ti abbiamo aspettata." Disse, facendo sì che lo guardassi in modo strano.

"Non è ciò che dicono nei film horror, o in cose del genere?" chiesi.

Tirò fuori un grande cestino da sotto il bancone e lo posò sopra di esso. Poi mi fece un caffè ghiacciato extra-large e mise anch’esso sul bancone.

"Non so se essere colpita o spaventata. Come faccio a sapere che non lo hai avvelenato" esclamai. Lui rise.

A dire il vero, non mi importava. Volevo solo i biscotti e il caffè. Guardai il cestino e notai una bustina.

Era indirizzata a me. La aprii e lessi:

Cass,

c’è qualcosa per te che spero ti faccia sentire meglio! Goditelo! Ti voglio tanto bene.

Lou.


"AWWW" presi i biscotti e il caffè. "Beh, grazie!" dissi velocemente, facendo ridere il cassiere.

"Buona giornata!" disse.

Sorrisi e guardai con affetto i miei regali. Uscii dal negozio, ed intrapresi la strada. Presi un biscotto, innalzandolo in aria. Stavo per cantare la canzone del Re Leone, quando vidi un’alta figura attraversare la strada, con i capelli pettinati e un top a scacchi.

OH DIAMINE.

È LIAM.


Mi nascosi nel cespuglio più vicino , che sembrava essere quello della signora Hesterfield, la mia perfida vicina. Un’anziana signora. Una strega.

Il suo gatto, che stava attualmente occupando il cespuglio, non sembrò gradire la mia compagnia.

"Mi dispiace aver invaso il tuo spazio senza permesso, ma è un’emergenza!" Sussurrai al gatto. Miagolò, e successivamente saltò fuori dal cespuglio, e si ritrovò sul marciapiede.

"Signor Gatto dove sei? Che stai facendo?" chiese Liam.

Sbirciai fuori dal cespuglio, e quasi non mi prese un infarto. Liam stava proprio accanto a me. Come ha fatto a raggiungermi così velocemente?

Per fortuna non sembrava mi avesse notata, e grazie a Dio sembrava che non sapesse che ero nel cespuglio.

"Sei così carino". Disse al gatto.

Sta fuori, dico seriamente! Quale sana persona parlerebbe con un gatto?

Liam si passò una mano tra i suoi capelli perfettamente pettinati, prima di continuare a camminare per la sua strada. Il che mi ricordò: "Quando si è tagliato i capelli?" Devo dire che è comunque molto bello.

Devo, o forse no, aver avuto molta forza di volontà per fermare la visione della mia mano tra i suoi capelli.

Prima di saltar fuori dal cespuglio, e trascinare con me i biscotti, controllai che non ci fosse nessuno per strada.

Bevvi un sorso di caffè e dopo un paio di passi mi trovavo di fronte alla porta principale di casa mia.

Che diamine stava facendo Liam sulla mia strada?

Appena arrivai nella mia camera, dopo aver poggiato per terra il cesto con i biscotti e aver buttato il bicchiere del caffè - ormai vuoto- nel cestito, sprofondai nel letto.

Mi svegliai per prendere un biscotto che era incollato sulla mia guancia.

Lo sbucciai prima di dargli un morso.

Non c’è niente di meglio di un biscotto scaldato dalla propria guancia per sorridere.

Diedi un’occhiata all’orologio che si trova accanto al letto.

"DIAMINE!" avevo perso l’appuntamento Louis/Cassie su skype da circa un ora e mezza.

Ero così in ritardo per chiamarlo?

Saltai fuori dal letto e mi lanciai sulla sedia, accendendo il computer. ‘ACCENDITI, VECCHIA NONNETTA’ urlai al computer.

Finalmente si accese, così entrai velocemente sul server.

AHA! È on-line!

Composi il numero di Louis e aspettai che rispose.

Dopo 3 squilli, la sua faccia comparì sullo schermo.

"Mi dispiace moltissimo, mi sono addormentata! Non volevo perdere il nostro appuntamento quotidiano su Skype." sbottai.

Mi sorrise. "Non preoccuparti piccola, ho immaginato fossi stanca, un po’ perché sei malata, e un po’ perché sei arrivata fisso a Starbucks." Disse, prima di prendere un giornale e far finta di leggerlo.

"Cosa stai facendo ragazzo del giornale?" dissi prima che mi attaccò.

"RAGAZZO DEL GIORNALE! SEI STATA TU!" urlò.

Buttò indietro il giornale e sorrise: "Quindi il regalo.. ti è piaciuto?"

"Innanzitutto, non so se essere spaventata dai tuoi modi di stalkerarmi, o se esserne imbarazzata per il fatto che non riuscissi a capire cosa stesse succedendo. Secondo, mi è piaciuto davvero un sacco. Grazie mille!" dissi.

"Prego piccina! Come ti senti?" mi chiese

"Come se un camion mi avesse colpita e, dopo essere miracolosamente sopravvissuta, dopo una macchina. E poiché sono ancora viva, come se avessi deciso di fare esercizio fisico dopo i due incidenti. Sono distrutta dalla camminata fino a Starbucks, e dolorante a causa del raffreddore. Considerando tutto, mi sento bene." Dissi mandandogli un emoticon che rappresenta un pollice in su.

"Beh sono contento che ti senti bene! Ma dall’altra parte sono esausto!" disse Louis.

"Capisco, non mi vuoi parlare oggi. Va bene. Ti lascio in pace." Dissi facendo un cenno verso il pulsante di spegnimento.

"NO!" urlò velocemente.

"Sto scherzando!" disse.

Mi piaceva parlare con lui. Mi sentivo sicura, come se potessi dirgli tutto. Mi piaceva anche il fatto che gli potessi parlare per ore e ore, che era esattamente ciò che facevo.

 


Ciao belle! Come va? Ho promesso che avrei aggiornato come al solito, quindi eccomi. 
Ho creato il profilo ask per la storia, così se avete domande mi trovate qui: http://ask.fm/theaccidentalskypecall @theaccidentalskypecall
Questo è un capito di passaggio, diciamo, ma si vede una parte dolce di Louis!
Nei prossimi capitoli si conosceranno meglio Liam e Cassie, anche con Louis. Approfondiranno la loro amicizia.
Me ne vado altrimenti rimango qui per molto!
A dopodomani!


 

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Capitolo 7
*** One Direction Assemble. ***


One Direction Assemble.

Cassie's POV

"Cassie?" Disse qualcuno svegliandomi.

Mi svegliai di soprassalto e vidi mia madre in piedi vicino a me.

"Che ore sono?" Le chiesi.

"Circa le sette del mattino, come ti senti?" Mi disse.

"Non troppo bene." Le risposi, mettendo la testa sotto al cuscino.

"Okay, allora stai a casa oggi, io devo andare a lavoro." Disse.

"Okay mamma. Buona giornata. Ti voglio bene." Le dissi, beh, cercai di dire, visto che avevo la testa nascosta sotto il cuscino.

Quindi venne fuori una specie di "Okay mmm. Nuona bonnata", ma lei sembrò capirmi.

"Grazie Cass. Anche io ti voglio bene." Disse prima di uscire dalla mia stanza.

Aspettai di sentire la porta di casa chiudersi prima di spostare il cuscino dalla mia faccia e saltare fuori dal letto.

Okay, forse ho mentito.

Non mi sentivo bene, stavo alla grande!

Stavo totalmente bene, in confronto a come stavo ieri.

Mi spogliai dal pigiama ed andai sotto la doccia.

"IT'S A NEW DAWN

IT'S A NEW DAY

IT'S A NEW LIFE FOR ME

AND I'M FEEEEEEEEEEEEEEEELING GOOOOOOOOD"
Urlai/cantai. Ero in ottimo umore quel giorno.

Ora so che probabilmente starete pensando "questa ragazza è un'orribile studentessa!" Beh, uhm... avete assolutamente ragione.

Sono il titpo di ragazza che chiamano sul palco in assemblea per mostrare agli altri ragazzi come non ci si deve vestire. Personalmente penso che sia stupido, voglio dire, tutti noi indossiamo la stessa uniforme, solo perché mi tiro le calze fino alle ginocchia per divertimento non vuol dire che sono meno carina.

Okay, non ha senso.

Saltai fuori dalla doccia e mi vestii in una manciata di secodi.

Nuovo record personale.

Tornai di corsa in camera e saltai sul letto.

"Oh mio Dio, sei così comodo." Urlai al mio materasso.

E' in momenti come questi che vorrei lasciare la scuola e diventare come quei quarantenni che vivono ancora con i loro genitori.

Il mio cellulare vibrò sul comodino.

SwagMasterLou:

Sei a scuola? xx


CassieRae ♥: 

Scuola? Oh, quel poso dove va la gente per imparare? No. Sto prendendo lezioni private su come dormire. Mr Cuscino è un insegnante davvero bravo. :) x


SwagMasterLou:

Ahahaha! Skype? x


CassieRae ♥:

Yeah! :D Chiamami ;) ahahah :D x

Posai il cellulare e rapidamente accesi il computer. Non appena mi collegai su Skype, ricevetti la notifica che Louis mi stava chiamando. Accettai rapidamente.

Sì, ho accettato manualmente.

Ho imparato dai miei errori ed ho tolo l' "auto-accept".

"Hey piccola!" Mi disse.

"Ola!" Gli risposi, facendolo ridere.

"Allora, perché non sei a scuola?" Mi chiese.

"Beh, Mi sento molto meglio, quindi ho deciso di non andare, perché, sai, beh." Dissi.

"Capisco! Che ne diresti se ci vedessimo?" Chiese Louis dopo aver riso. 

COSA? Ha appena detto che vuole vedermi?

"Ma ci stiamo già vedendo." Gli dissi.

"Lo so, stupida, intendo di persona!" Disse Louis.

Ero vicina all'andare in iperventilazione.

Intendo, so che siamo amici, ma stiamo per vederci dal vivo.

E se fosse imbarazzante? Non voglio che sia imbarazzante! Potrebbe rovinare la nostra amicizia.

Oh Dio, forse dovrei dire di no?

"Terra chiama Cassie?" Urlò Louis.

"Oh scusami, stavo solo pensando." Risposi.

"A cosa? A modi per rifiutare il mio invito?" Mi sorrise.

"No! Niente affatto!" Risposi velocemente.

"Va tutto bene, Cassie, ho capito." Mi fece una smorfia.

"In realtà stavo pensando se ho il pomeriggio libero oggi. E sì, non ho niente da fare! Allora, cosa vuoi fare?"

Ridacchiò. "Che ne dici se vengo lì? Potremmo guardare un film, mangiare la pizza." disse.

"Sì, suona bene! Allora vieni qui e ci vediamo un film!" Risposi.

"Okay, sono lì in 15 minuti, ok? A tra poco." Rispose prima di riattaccare.

OH MIO DIO.

Sto per uscire con Louis Tomlinson.

Non posso crederci.

Dov'è l'aria?





**





Sono passati venti minuti e Louis non è ancora arrivato.

Ho controllato il cellulare come una pazza, ma niente.

Niente twets.

Niente BBMs.

Niente chiamate.

Niente messaggi. 


E se è successo qualcosa?

O se forse non vuole più venire?

Cosa succede se si pente di essere mio amico?!

Dovrebbe essere così, perché- DING DONG.

Saltai quando sentii suonare il campanello. Mi fermai davanti alla porta, lisciando i miei vestiti e controllando il respiro.

Non si può mai essere sicuri, okay?

Una volta pronta, aprii la porta.

"DING DONG!" Mi urlò Louis in faccia.

"Non è il nome del ginnasta cinese?" Risposi.

"Ehm, no, quello è Dong Dong. Come fai a non conoscere il suo nome? CHE TIPO DI- eri concentrata su Tom Daley, non è vero?" Disse Louis.

"Per favore, perché dovrei con- Sì, sì, è vero. Tom Daley ha conquistato il mio cuore." Dissi, asciugandomi una falsa lacrima con fare teatrale.

Louis cominciò a ridere prima di ricomporsi. "Ciao Cassie, sono Louis!" Disse.

"Louis? Scusa no, non aspettavo un Louis. Tuttavia un tizio di nome Lewis doveva venire. Se lo vedi in giro, puoi dirgli che lo sto cercando? Dovrebbe indossare dei pantaloni rossi e una maglietta a righe." Dissi, descrivendo esattamente ciò che stava indossando Louis. 

Louis iniziò a fingere dei singhiozzi. "Pensavo che ciò che c'era tra di noi fosse vero!"

"LOUIS!" Dissi, saltandogli addosso, lui ridacchiò in risposta. "Piacere di conoscerti finalmente dal vivo e di non vederti tramite una web o una Porsche, o dietro un giornale." Continuai.

"Piacere di conoscerti finalmente, Cass, anche se, praticamente già ci conosciamo." Rispose Louis.

AWWWWWWWWWWW.

Qualcuno mi tenga. Adesso.

Che carino.

NO CASSIE, NON SCIOGLIERTI.

"Allora, hai intenzione di entrare o vuoi rimanere sul marciapiede?" Gli chiesi.

"Sai, entrerei pure, ma attualmente solo alla ricerca di un tizio di nome Lewis, e se vengo dentro ho paura che non lo troverò." Rispose e scoppiai a ridere.

Lo tirai dentro e chiusi la porta dietro di me. "Allora, cosa vuoi fare?" Chiesi a Louis.

"Uhm, cerchiamo un film da guardare!" Mi disse, tirando fuori una manciata di DVD.

"Mi dispiace di averci messo tanto per venire, ma ho dovuto scegliere quali film portare, quindi ci è voluto un po'." Mi disse.

Ooh, allora ecco perché! Ho capito adesso.

Vidi i film che aveva, nessuno di loro - per fortuna - era un film horror.

"Heem, guardiamo quello!" Dissi indicando l'ultimo DVD.

"Uhm, questo è il DVD de Up All Night Tour." Disse.

"Oh, guarda questo, questo! Aspetta, perché hai portato il tuo DVD?" Gli chiesi.

Lui distolse lo sguardo imbarazzato. "La verità è che volevo fartelo vedere, e vedere che ne pensavi. L'hai mai visto prima?" Mi domandò.

"No." Mentii.

Certo che l'avevo guardato, ho anche il DVD.

E' nella cartella "NOT ONE DIRECTION MERCHANDISE" nascosta sotto il letto.

Intelligente, vero?

"Allora ti piacerebbe vederlo?" Mi domandò.

"Mi piacerebbe molto!" Risposi onestamente.

Volevo dire che, però, non nei avrei mai avuto abbastanza del DVD Up All Night.

"Figo. Ho anche portato un sacco di snacks, ho anche ordinato una pizza, che dovrebbe essere qui presto. Andiamo a guardarlo!" Disse.

"Guarda, ho organizzato tutto." Dissi.

Mettemmo il DVD nel DVD-player e lo avviammo.

Louis cominciò a tirare fuori pacchetto dopo pacchetto di caramelle e patatine.

Eravamo sul punto di cliccare "play" quando suonò il campanello, così saltammo i piedi e ci avviammo verso la porta.

Aprendo la porta saltai sul mio posto dalla sorpresa. "Sei tu!" Urlai.

Il ragazzo alzò gli occhi al cielo e mi tese la mano. "Ecco la vostra pizza." mi disse, chiaramente annoiato.

"Cosa ci fai qui? Pensavo che non volevi essere il mio partner di recitazione." Gli domandai.

"Dammi solo i soldi." Mi disse.

"Bene, sono contento che non sei il mio partner di recitazione perché puoi recitare solo nei panni del rapinatore ed io ho bisogno di qualcuno libero a tutto." Dissi prima di prendere le quattro - percé così tante? - scatole di pizza.

Louis si fece avanti con un sorriso sul volto, trattenendo una risata. Diede i soldi al ragazzo della pizza.

"Grazie! Buona giornata!" Disse il ragazzo della pizza allegramente. Louis chiuse la porta.

"Oh mio Dio, quel ragazzo è bipolare, fa sempre così." Dissi in stato di shock.

Louis rise. "Sei così divertente CassieBear, andiamo a mangiare la pizza ora." Disse.

"Parlando di pizza, perché ne hai ordinata così tanta?" Gli chiesi.

"Sono un ragazzo, sono affamato. Il cibo ed io siamo migliori amici." affermò.

"Pensavo che noi fossimo migliori amici." Finsi un singhiozzo. 

"Lo siamo, ma la pizza la conosco da taaanto tempo." Mi prese in giro prima di saltare sul divano. Mi sedetti accanto a lui e prendemmo la pizza.

Premetti play e cominciò il DVD.

"MONTATO DAGLI ONE DIRECTION." Urlò Louis nel mio orecchio.

Questo ragazzo è pazzo.

Il che è davvero figo poiché io sono esattamente come lui. 


 


Ciao! Eccomi qui, come promesso. 
Non posso dileguarmi troppo poiché matematica mi aspetta, quindi sarò veloce!
In questo capitolo Louis e Cassie si vedono per la seconda volta, ma è la prima in cui sono insieme. 
Li shippo insieme, ma vedrete l'andamento della fan fiction più avanti..
Ora vi lascio, spero lascerete qualche vostro pensiero e che vi sia piaciuto questo capitolo!
Alla prossima,

Ylenia e Beatrice.


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Capitolo 8
*** I Don't Need You, I have Biebs. ***



I Don't Need You, I Have Biebs.



‘Why don’t you come on over Valerie..’ cantò il Louis che stava di fronte alla tv.

‘Non sapevo fossi così bravo anche a cantare LouBear’ dissi.

‘Così mi ferisci!’ replicò.

‘Scusa, ma è vero, non lo sapevo!’ risposi.

Non sapevo come fossi diventata così brava a mentire, ma credevo fosse iniziato il giorno in cui avevo accidentalmente chiamato qualcuno su Skype.

‘Cassie svegliati!’ Qualcuno mi scosse.

I miei occhi si aprirono di colpo e notai che stavo accoccolata sul petto di qualcuno. Tolsi la mia mano dal suo stomaco - che era estremamente sodo, potrei aggiungere - e mi alzai.

Arrossii, ‘Oddio scusa!’ Sbottai.

‘Era davvero noioso il concerto?’ Disse.

‘No, per niente! Ero solo molto stanca! E’ stato molto carino! Giuro!’ Dissi con un sorriso.

‘Beh..okay! Cosa vuoi vedere ora? Considera che sono solo le 10.’ Disse Louis, prendendo tutti i DVD che era vicino al letto e passandomeli.

‘OH MIO DIO COME HO FATTO A NON NOTARE QUESTO FILM PRIMA?’ Urlai a Louis, prendendo la scatola del DVD di ‘The Avengers’.

‘CHRIS HEMSWORTH SPOSAMI!’ Esclamai mentre stavo mettendo il DVD nel lettore DVD.

Mi girai per vedere Louis che mi guardava come se fossi la creatura più strana della terra.

‘Non guardarmi così, non posso diminuire il mio amore per Chris Hemsworth. Lui è così aTHORabile.’ Scherzai, facendo ridere anche Louis.

‘Lo sai che è già sposato vero?’ Chiese mentre rideva.

‘Si vive solo una volta!' Dissi dolcemente, facendolo ridere ancora di più.

Cliccai play e saltai sul divano, avvicinandomi a Louis.

‘Cerca di non addormentarti sta volta.’ Disse Louis, baciandomi la guancia.

‘Per favore. Due parole Louis, Chris e Chris. Chris Hemsworth e Chris Evans. Pensi davvero che mi potrei addormentare mentre sono in TV? Non pensarci nemmeno, Loki. Oh mio Loki. E’ così carino. Tom Hiddleston: sposami’ Dissi.

‘Esattamente, come pensi di poter sposare tutti questi uomini? Mi chiese.

‘Hmm.. bella domanda.. La Poligamia è la strada giusta! Penso che potrei chiamarla Cassi Gamia. Giusto!’ dissi, facendolo ridere.

Subito si fermo per un istante e mi guardò.

‘Quindi aspetta, ti sei addormentata al film del nostro concerto, ma non lo farai per ‘The Avengers’? Così mi ferisci.’

‘Per consolarti ti dico che le vostre voci sono adorabili, impazzisco alla loro bellezza e quindi mi addormento.’ Risposi.

‘Hai praticamente appena detto che le nostri voci ti fanno addormentare. GRAZIE CASSIE. Forse me ne dovrei andare.’ Disse Louis, scherzando. Scese lentamente dal divano.

‘No, Lou non farlo! Non volevooooo!’ Dissi, porgendo la mano, sporgendomi verso di lui e calcando la parola ‘volevo’ per rendere la scena ancora più drammatica. Perché sapete come ragiono.

‘Okay, va bene. Questa è la tua ultima chance.’ Disse, tornando a sedersi con un grande ghigno sulla faccia.

Mise play e il film iniziò di nuovo.

‘Amo questo film’. Disse

‘Zitto, la tua voce mi farà addormentare.’ Dissi, sorridendo. Rise e mi diede uno schiaffetto, per gioco.

 

 

 

***

 

‘Cassie siamo a casa!’ urlò qualcuno da dietro la porta principale, mentre inseriva la chiave nella serratura.

DIAMINE.

‘Louis alzati!’ Gli gridai.

Si alzò di botto e lo spinsi verso le scale.

Immediatamente - e fortunatamente - Louis riuscì a nascondersi proprio mentre i miei genitori e mio fratello entrarono a casa.

‘Hey Cass, come ti senti?’ mi chiese papà, avvicinandosi e baciandomi la fronte per sentire se avevo la febbre.

‘Molto meglio! È incredibile cosa possa fare un giorno di assoluto riposo!’ risposi.

‘Perché ci sono tutte queste cose sul tavolo?’ mi chiese mamma.

‘Non riuscivo a dormire così ho deciso di vedere un film e mangiare un po’ di cibo spazzatura. Lo sai che quando sono malata mi piace mangiare caramelle, così ho preso la mia scorta segreta.’ Dissi fluidamente. Un po’ era vero. Amo mangiare cibo spazzatura quando sto male. Mi da un motivo per sorridere.

‘Beh, sono molto contenta che tu stia meglio. Orai vai a letto, è tardi! Vieni Mikey, devi andare a letto anche tu.’ Disse mamma, baciandomi la fronte prima di andare a prendere Mike per portarlo a letto.

OH DIO TI PREGO, FA CHE NON VEDA LOUIS.

‘Notte a tutti!’ dissi prima di prendere tutte le mie cose e portarle in camera.

Sbattei la porta dietro di me e iniziai a ridere

‘Cos’è che ti fa tanto ridere?’ chiese qualcuno nel mio orecchio.

Per poco non scoppia a urlare.

‘Santo cielo Louis per poco non mi hai fatto venire un infarto. Stavo ridendo per il fatto che non ci hanno scoperto per poco. Aspetta, ora che ci penso, un infarto, a questa età è definito attacco cardiaco.’

‘Wow, guarda chi è intelligente’ disse Louis.

‘Io, sto attenta in classe, sai?’ dissi, sfacciatamente.

‘No, non lo fai.’ mi disse facendomi la linguaccia.

‘Va bene prof. Guarda, mi conosci da tipo una settimana e già sai molte cose di me!’ dissi, facendo finta di asciugarmi una lacrima.

‘Lo sai’ disse facendomi l’occhiolino.

‘Quindi cosa hai intenzione di fare ora?’ chiesi.

‘Beh, è tardi ora, e tu domani vai a scuola quindi credo che me ne dovrei andare.’

‘Capisco, ti sei già stufato di me. Va bene, non preoccuparti. NON HO BISOGNO DI TE, HO JUSTIN!’ dissi, indicando il post di Justin Bieber che si trovava proprio dietro di noi.

‘Lo sai che non è così CassieBear’ disse dolcemente.

‘Già.. lo so. Aspetta, come hai intenzione di andartene?’ chiesi.

‘Proprio come se dovessi rievocare i miei poteri da Superman e VOLARE!’ disse ‘ma seriamente, uscirò dalla finestra, mi arrampicherò sul muro, tra le piante, ed in un batter d’occhio sarò di nuovo per strada.’ Disse Louis, come se fosse la cosa più facile del mondo.

‘Va bene. Se muori, posso prendere il tuo posto nella band? Indosserò le righe e cose del genere e mi chiamerò Louise. TI PREGO.’ Chiesi.

‘Stai sperando che io muoia, vero?’ disse, sorridendo.

‘CERTO CHE N- okay forse solo un pochino. Okay no stao scherzando, per favore non morire. Rovinerai il mio giardino. Oh e la mia vita sarà molto triste. Okay, ciao.’ Dissi, ridendo.

‘A presto Cassie. Grazie per il bellissimo tempo trascorso. Mi piace davvero molto stare con te. Ci rivediamo presto okay? Appuntamento su Skype domani, giusto?’ Disse, sorridendo.

‘Grazie Lou, anche a me piace molto stare con te. Non vedo l’ora di rivederti, prestissimo! Si, decisamente ci dobbiamo sentire su skype domani!’ Dissi, sorridendogli ingenuamente.

Mi arrotolò le mani intorno al petto e mi abbracciò. Risposi abbracciandolo più forte.

‘Intendevo questo quando ho detto che sei una dei miei migliori amici.’ Mi disse all’orecchio.

‘Intendevo questo anche io, quando ho detto che anche tu lo sei.’ Gli risposi. Lo potevo sentire sorride sulla mia faccia.

AWW CHE MOMENTO TENERO.

Cavolo, perché la vita non ha un bottone di pausa?

‘Beh, ciao.’ Disse prima di baciarmi sulla guancia e uscire dalla finestra.

Mi salutò come fanno i capitani davanti alla propria ciurma, e scese dalla finestra. Lo guardai scendere attentamente e dolcemente, quando intruppò nel giardino e cascò. Non potevo fare niente per aiutarlo, e scoppiai a ridere.

‘Quindi puoi scendere dalle finestre e arrampicarti sui muri, ma la vera sfida è il prato eh?’ dissi prendendo un respiro.

‘Zitta, o torno su e ti schiaffeggio,’ disse, sorridendo.

‘Mi dispiace! Hey se vedi Lewis sulla tua strada verso casa, digli che non approvo il fatto che non si sia fatto vedere!’ dissi, sogghignando.

‘Lo farò, gli dirò anche che hai passato con me il tuo tempo.’ Replicò.

‘Oh si ti prego fallo. E digli che tortura è stata. Scherzo. Ciao Lou!’

‘Smettila! Ciao CassieBear, ci vediamo presto.’ Replicò

E così se ne andò, diretto a casa.

Beh oggi è stata un giornata carica di cose entusiasmanti.

Guardai il tappeto soffice sul pavimento, sembrava che non aspettasse altro che qualcuno ci ballasse sopra. Ma non un qualsiasi balletto. Un balletto di celebrazione.

Non posso-MA DEVO!

Inizia a fare la danza del pollo. Okay.. posso fare di meglio- mentre cantavo ‘Louis è il mio migliore amico, sii!’

Sono così strana.

Improvvisamente inciampai su qualcosa nel pavimento e caddi a terra. Dio che è successo?

Guardai intorno alla zona in cui ero inciampata e vidi lo zaino di Louis. Oh no lo ha lasciato qui. Va beh.. glielo ridarò la prossima volta che lo vedo.

SI POSSO DIRLO PERCHÈ NOI SIAMO AMICI.

Cose da annotare: lo zucchero ti fa male. Sono totalmente una pazzoide per questa cosa. Okay MOLTO più di una pazzoide.

 

 

 

LOUIS' POV

 

Saltai in macchina - che avevo parcheggiato qualche isolato più lontano, per sicurezza - con un sorriso sul volto.

Ho appena trascorso una delle settimane più belle della mia vita, con una ragazza davvero speciale.

Non fraintendete, non speciale in quel senso. Speciale come una sorella. E’ strano il fatto che l’abbia conosciuta circa una settimana fa, ma ci sia già un forte legame tra di noi.

Sono felice sia solo amica mia, e non anche dei ragazzi. Non fraintendete, non sono egoista, ma loro hanno i loro amici, e io i miei. Capito? Dio, sembro egoista vero?

Appena arrivai a casa mia - che condivido con i ragazzi - corsi nell’appartamento che divido con Harry. Entrai velocemente e chiusi la porta dietro di me.

‘Dove sei stato tutto il giorno?’ chiese una voce dietro di me, che mi fece saltare per lo spavento.

‘Hazza, ma che cavolo! Mi hai spaventato!’ dissi appena mi girai e vidi che c’erano quattro paia di occhi che mi guardavano, invece dell’unico paio che mi aspettavo.

‘Dove diavolo sei stato?’ chiese Liam.

‘Erm.. Fuori, per delle commissioni.’ Replicai imbarazzato.

‘LOUIS HA UNA FIDANZATA!’ Gridò Niall.

‘NO. No davvero. Non ho una ragazza, giuro!’ risposi. Come se potessi identificare Cassie come la mia ragazza. Sarebbe strano. Ugh.

‘E allora dove sei stato amico?’ Chiese Zayn.

‘La mattina sono andato a fare shopping. Ho solo guardato le vetrine perché non ho comprato niente.. non c’era niente che mi soddisfacesse. Poi ho pranzato. E poi sono andato a casa di un mio amico.’ Dissi calmo- per metà era vero, ma per metà era una bugia.

‘Chi?’ chiesero all’unisono

‘un vecchio amico che mi è venuto a fare visita da Doncaster.’ Non penso mi abbiamo creduto completamente, ma lasciarono scorrere.

‘Stiamo uscendo per cena, perché non abbiamo mangiato niente. Vuoi venire?’ Mi chiese Harry.

‘Certo!’ Risposi.

‘DA NANDOS’ Esclamò Niall, il quale iniziò a ballare una danza irlandese.

 



Ciao!
Non ho tempo per dire nulla poiché devo andare al cinema, quindi mi limito a ringraziarvi per le recensioni lasciate nel capitolo precendente!
In questo capitolo Lou e Cass si sono visti per la prima volta! Immagino che aspettavate da molto questo momento!
Ora vado, ciao ciao!
A dopodomani.

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Capitolo 9
*** I Shall Call Him Captain America ***


 
I Shall Call Him, CAPTAIN AMERICA!
 
 
 
 
Cassie's POV
 
Mi svegliai pensando che sarebbe stato un giorno di scuola. Indossai la mia divisa - dopo aver fatto la doccia - e tutto.
 
Mentre stavo scendendo le scale per dirigermi in cucina, trovai mio padre e mio fratello a guardare una partita di calcio con i piedi sul tavolo.
 
Strano, Mike dovrebbe essere a scuola. Forse gli ho attaccato l'influenza?
 
Entrai in cucina e trovai mia madre a cucinare un'Oatmel.
 
"Buongiorno Cass, come stai-" cominciò prima di voltarsi e guardarmi. "Perché sei in divisa? E' sabato!" Finì mia madre.
 
"Cosa? Pensavo ci fosse scuola!" Dissi in preda al manico.
 
Mi ero alzata senza ragione. Il mio letto stamattina sembrava urlarmi "No Cassie, rimani con me! Lasciati coccolare!" ed io ero tipo "Vorrei poterlo fare, ma ho perso già due giorno e non posso permettermi di perderne altri. Mi mancherai!"
 
Sì, parlo con il mio letto.
 
"No, è Sabato tesoro. E' comprensibile però, ti sei persa due giorni di scuola quindi ora il tuo cervello è un po' fuori programma al momento." Mi disse mamma sorridendo.
 
Non so se ha detto che il mio cervello è difettoso o..?
 
Annuii prima di voltarmi e tornarmene al piano di sopra.
 
Mi cambiai dalla divisa in un vestitino carino prima di buttarmi sul mio letto.
 
"VATTENE! MI HAI LASCIATO. COME TI PERMETTI DI SEDERTI SOPRA DI ME?"
 
Dio, qualcuno è scontroso.
 
Okay no, seriamente, ho bisogno di aiuto. Sto parlando ad un letto.
 
Dovrei dare un nome al mio letto... potrebbe farmi sentire meno mentalmente disturbato, perché poi penserò che sto parlando con una persona.
 
Lo chiamerò.. CAPTAIN AMERICA.
 
Cosa faccio ora? Mi annoio.
 
Una passeggiata?
 
Afferrai una giacca e me lo infilai prima di prendere la borsa. Verificai che il mio portafoglio fosse lì dentro, con i soldi in esso, prima di scendere le scale.
 
"Vado a fare una passeggiata e probabilmente mi fermerò da Starbucks lungo la strada. Probabilmente farò anche shopping." Dissi a mia madre.
 
"Allora prendi dei soldi." Disse prima di darmi alcune banconote.
 
Stavo per dirle che avevo già dei soldi con me, ma perché fermarla? Sembrava così carina mentre mi dava i soldi.
 
Uscii dalla porta principale dopo aver salutato tutti e mi diressi Starbucks.
 
 
 
 
 
**
 
 
 
 
 
 
 
Una lunga passeggiata, una chiacchierata con il ragazzo dietro il bancone e strane occhiate dalle persone di Starbucks dopo, mi diressi al mercato lungo la strana, con un White Hot Chocolate in mano.
 
Appena arrivai rimasi piacevolmente sorpresa al sapere quanta poca gente c'era al mercato, probabilmente perché era ancora mattina.
 
Stavo guardando delle bancarelle quando mi imbattei in una che mi colpii particolarmente. Era una bancarella dedicata agli One Direction.
 
E' LA TERRA PROMESSA.
 
C'erano poster, magliette, portachiavi e con ma sorpresa anche le bambole. Queste cose sono difficili da trovare.
 
CE L'HO.
 
CE L'HO.
 
CE L'HO.
 
CE L'HO.
 
CE L'HO.
 
CE L'- Smisi di parlare ed ansimai.
 
Questa non ce l'avevo!
 
La bambola di Liam! Ho tutti gli altri, ma non riuscivo a trovare Liam! Oh mio Dio.
 
Nel caso ve lo stiate chiedendo, sì, la scatola sotto il mio letto è molto grande, altrimenti non sarei in grado di mettere tutte le mie cose lì dentro.
 
"C'è qualcosa che ti piace?" Chiese una voce dietro di me.
 
Misi un'espressione alla "ew- dio-no-non-mi-piacciono-gli-One-Direction"
 
"No, in realtà non sono una fan-" Cominciai a dire, prima di girarmi e vedere con chi stavo parlando.
 
DIO, CASSIE RESPIRA. RESPIRA.
 
"Lo so, me lo ricordo da quando ti ho incontrato da Starbucks." Disse.
 
SI RICORDA? SI RICORDA!
 
"Ti ricordi di me?" Chiesi.
 
"Come potrei dimenticarmi?" Mi disse.
 
RESPIRA.
 
SPINGI, SPINGI.
 
RESPIRA.
 
Ho sentito che è un buon modo per sbarazzarsi da un attacco di panico.
 
O per le gravidanze?
 
Credo non lo sapremo mai.
 
"E' che le superstar di fama mondiale tendono a dimenticare le ragazze che incontrano casualmente." Dissi senza intoppi.
 
Sembrerebbe, però, che due superstar di fama mondiale non mi abbiano dimenticata.
 
SONO COSI' FORTUNATA.
 
"Forse, ma tu sei così difficile da dimenticare." Disse.
 
OH MIO DIO, CI STA PROVANDO?
 
"E' per il mio modo di recitare, vero?" Dissi scuotendo la testa.
 
"Sicuro." Liam ridacchiò facendomi ridere.
 
"Come mai sei qui?" Chiesi.
 
"Volevo solo fare un giro. Questo mercato c'è solo una volta al mese quindi ho deciso che quando sarei tornato dall'estero sarei venuto qui. E tu, cosa ci fai qui?" Disse sorridendo.
 
"Figo. Io stavo camminando intorno al mio quartiere prima di andare da Starbucks, poi ho visto il mercato e ho deciso di venire." Dissi sorridendo.
 
"Buona idea. Amo questo mercato. Allora, cosa vuoi qui?" Chiese Liam sorridendo.
 
VOGLIO TE. POSSO PORTARTI A CASA?
 
Farebbe meglio a dire di sì, voglio dire, l'album degli One Direction afferma chiaramente che potrei portarlo a casa.
 
"Sai, in realtà c'è qualcosa che voglio qui. La bambola di Liam ha appena catturato la mia attenzione e se non la prendo mi metto a piangere. Voglio dire, ho tutti gli altri, tranne la bambola di Liam, e se non la compro non so cosa ne farò della mia vita." Dissi in modo sarcastico. Finsi di essere una fa, quando in realtà sappiamo tutti che stavo facendo sul serio.
 
Liam rise prima di prendere la bambola.
 
"Allora prenderemo questa." Disse alla signora.
 
Lo guardai incredulo.
 
"Cosa? Stavo scherzando! Lo sai vero?" Dissi seriamente, anche se dentro di me stavo facendo una sorta di danza.
 
Non solo per la bambola, ma perché Liam Payne me l'aveva comprata!
 
"Lo so." Disse.
 
"Cosa ci devo fare con questa bambola esattamente?" Gli domandai e mi consegnò la busta di plastica con la versione di sé stesso dentro.
 
Anche se tutti sappiamo cosa ho intenzione di farci...
 
ONE DIRECTION FASHION SHOW.
 
(E' dove scambio i loro vestiti e li faccio camminare sul tappeto soffice della mia stanza)
 
"Non lo so. Ho solo pensato che sarebbe stato carino comprarti qualcosa per ricordare questo giorno." Disse, arrossendo.
 
OH MIO DIO.
 
Non mi interessa se viene usato per la gravidanza, dannazione.
 
SPINGI SPINGI RESPIRA!
 
"Oh, va bene." Dissi sorridendogli.
 
Guardò l'orologio prima di borbottare qualcosa sottovoce.
 
"Devo andare, devo andare a fare la mia parte in un'intervista su BBC Radio 1Day. E' stato bello vederti. Spero di vederti preso." Disse sorridendo.
 
"Sì, sarebbe bello. Grazie per il mini te." Dissi, sorridendogli.
 
"Ciao Cass." Disse, baciandomi sulla guancia prima di correre via.
 
Mi toccai la guancia.
 
Non mi laverò mai più questa guancia.
 
Prima mi bacia Louis e ora Liam?
 
Tenni la bambola vicino al mio petto, prima di andare a casa.
 
 
 
 
 
 
 
**
 
 
 
 
Misi la bambola di Liam nella scatola sotto il letto prima di accendere il computer.
 
Stavo per cliccare sull'icona di Twitter, quando spuntò una notifica di Skype.
 
SwagMasterLou vorrebbe parlare con te.
 
Accettai con un sorriso sul volto.
 
"Hey piccola, mi dispiace se è presto, ma ho devo andare al BBC Radio più tardi, quindi ho pensato di chiamarti adesso." Disse sorridendomi.
 
"Non preoccuparti, va bene. Cosa farai al BBC Radio?" Chiesi, perché non ne avevo proprio idea.
 
Sono una directioner terribile.
 
Mi spiegò cosa avrebbe fatto, devo ammettere che era davvero carino.
 
"Sì, Liam è già andato, ora Hazza e così via. Stia ancora ascoltando, vero?" Mi domandò con una faccia da cucciolo.
 
"Sì, naturalmente, non me lo perderei." Risposi.
 
Improvvisamente la porta in camera di Louis si aprì e apparve un nuovo volto sullo schermo.
 
"Oh mio Dio. Sei tu!" Disse.
 
OH. MIO. DIO.  
 
 
 
 
 
 
 



Piccolo angolo per me!
 
Ciao Bellezze! Come va?
Scusate per l’attesa ma ieri non ho potuto aggiornare poiché sono stata dal dermatologo ed ho dovuto studiare!
Secondo voi chi è? Cosa ne pensate del rapporto tra Liam e Cassie?
Fatemi sapere!
Per domande: @theaccidentalskypecall su Ask.fm.

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Capitolo 10
*** When In Doubt Flip The Table Over And Back Out ***


When In Doubt Flip The Table Over And Back Out.



Cassie's POV
 
 
Mi coprii velocemente il viso con i capelli. "Cosa?.. C-che vuoi dire? Non so di cosa stai parlando." Dissi con una voce molto acuta.
 
Lo so, è inutile provarci, ma in caso non l'avessi notato, stavo cercando di non avere un infarto.
 
"Sei tu! Ti ho incontrato da Starbucks e poi ti ho visto oggi!" Disse Liam.
 
"Cosa? No! Devi avermi sbagliato per un'altra persona." Continuai in una voce acuta.
 
"Cass, cosa sta succedendo?" Chiese un Louis sospettoso.
 
Sbirciai fuori da sotto i capelli e mi lanciò uno sguardo come per dirmi di uscire dal mio nascondiglio.
 
DEVO PRENDERE UNA DECISIONE IMPORTANTE.
 
Devo uscire dal mio nascondiglio o…
 
In caso di dubbio capovolgere il tavolo e scappare.
 
Questo sarà il mio motto da oggi in poi.
 
Forse dovrei farlo, basta capovolgere il tavolo e correre. Nessuno lo saprà.
 
Oh, ma il mio povero computer.
 
Mi sembra di essere in un bivio.
 
E non mi riferisco al film di Britney Spears (ndt "crossroads" significa bivio ma è anche un film di Britney Spears), che tra l'altro amavo quando ero più piccola.
 
Non ditelo a nessuno.
 
Esitai quando rivelai la mia faccia ai due ragazzi, i quali mi fissavano dal mio computer.
 
"Oh, hey Liam! Che bello vederti!" Dissi, sorridendo imbarazzata.
 
"Cosa sta succedendo, Cassie?" Chiese Louis... di nuovo. Questo ragazzo è così persistente.
 
"Allora il tuo nome è Cassie!" Disse Liam.
 
"Già, oh, guarda, mia madre mi ha appena chiamato, devo andare via, ciao!" Dissi cercando di andarmene.
 
"Non provarci nemmeno signorina." Disse Louis guardandomi severamente.
 
"Valeva la pane provarci." Mi strinsi nelle spalle.
 
"Ora ditemi cosa sta succedendo." Disse Louis.
 
"Questa è la ragazza che ho incontrato da Starbucks e oggi l'ho visa di nuovo." Disse Liam seccamente.
 
CAVOLO, QUALCUNO E' MORTO.
 
Probabilmente io.
 
"Perché non mi hai detto che conoscevi Liam, Cassie?" Chiese Louis.
 
OH NO, HA DETTO CASSIE.
 
Non mi chiama mai Cassie.
 
A meno che non sia seguito dalla parola "Bear".
 
Non è un buon segno.
 
"Hem, beh, la prima volta che l'ho incontrato non pensavo fosse importante dirtelo, anche perché non pensavo l'avrei rivisto. Poi oggi invece l'ho rivisto. Stavo per raccontarti tutto ma Liam ha fatto irruzione nella stanza. Voglio disse, Liam, seriamente, non si usa bussare?" Disse, in parte mentendo.
 
Ok, non avevo intenzione di raccontare a Louis di Liam, stavo per lasciare questa cosa un segreto, ma solo perché lui ha detto che non voleva presentarmi agli altri ragazzi.
 
Louis cercava - e stava fallendo - di trattenere un sorriso. Si ricompose prima di parlare. "Beh, avresti dovuto dirmelo.”
 
"Avrei dovuto farlo, ma non mi hai presentata, quindi non volevo fare un casino e renderti arrabbiato." Dissi, onestamente.
 
"E' tutto così incasinato." Disse Liam, facendo una smorfia.
 
"Il fatto che pensi di poter controllare Cassie anche." Continuò Liam, guardando Lou.
 
"Ma io non lo faccio!" Si difese Lou.
 
"No, Liam, fidati, non lo fa." Sostenni Louis.
 
"Sì, non cercherei mai di controllare Cass, lei è come una sorella." Disse Liam.
 
DAI, SIAMO TORNATI AL "CASS".
 
Le acque si sono calmate.
 
Questo mi ricorda che ho sete.
 
"Sì, allora perché devi decidere tu con chi è amica?" Chiese Liam in tono accusatorio.
 
Okay, questo non è un buon segno. LE ACQUE ANCORA NON SI SONO CALMATE.
 
ABORT THE MISSION. ABORT.
 
"Non lo faccio! Non voglio solo che sia amica con voi! Avete tutti amici differenti. Io ho trovato Cassie, e la voglio come amica, senza dovermi preoccupare che uno di voi me la porti via. Lei può essere amica con chi vuole, io non la controllo." Disse un Louis fumante.
 
Stava dicendo la verità, però. Non mi controllerebbe mai. Dubito che lo farebbe.
 
Non so se l'avete notato, ma sono un po' folle. Non posso essere controllata.
 
I CAN'T BE TAMED. (ndt è una canzone di miley cyrus che significa non posso essere domata)
 
Guarda Miley, c'è una nuova diva in città.
 
Il suo nome è CASIE TENNESEEEE.
 
Guardai Louis dolcemente dopo aver realizzato ciò che aveva detto.
 
"Lou, tu non mi perderai mai. Sarai sempre uno dei miei migliori amici. E anche se fossi amica con gli altri ragazzi, nessuno potrebbe essere confrontato a te. Tu eri amico con me da prima, ma, cosa più importante, sei come un fratello maggiore che non ho mai avuto. Nessuno potrà mai prendere il tuo posto." Dissi, sorridendo.
 
Quindi se volessi sposare Liam, Louis semplicemente non verrà mai sostituito.
 
Ho appena detto che voglio sposare Liam?
 
Ow, questo è imbarazzante.
 
"Grazie CassieBear, questo significa davvero molto. Voglio dire, sei come mia sorella e l'unica ragione per cui non volevo presentarti è perché avevo paura che ti avrebbero portata via da me. Ho solo te, non voglio perderti.
 
QUALCUNO PREPARI UNA BARCA, LE MIE LACRIME STANNO PER INONDARE QUESTO POSTO.
 
Gli sorrisi, "Beh, odio doverlo dire Tomlinson, ma saremo amici per un tempo molto molto lungo. Possibilmente per sempre.
 
Mi immagino Louis al mio fianco in tutta la mia vita.  Lui al mio matrimonio.
 
Okay no, tutto quello che posso immaginare è Louis in un vestito.
 
Penso starebbe bene vestito di viola.
 
"Mi dispiace Lou. Ti capisco perché non volevi presentarci Cassie, mi dispiace per essere stato scortese." Disse Liam.
 
Era ancora qui?
 
Sto scherzando, naturalmente sapevo che era lì. So SEMPRE dove si trova.
 
STO SCHERZANDO.
 
A) Suona da Stalker.
 
B) Non so sempre dove si trova, visto che continuo a scontrarmi con lui.
 
C) Suona comunque da Stalker.
 
"Va bene, Li, non preoccuparti. Allora, ora che sai di Cassie, ti piacerebbe far parte del nostro gruppo?" Disse Louis raggiante.
 
"Mi piacerebbe tantissimo!" Disse Liam, sorridendomi.
 
"Beh, in primo luogo è necessario passare l'iniziazione. Bisogna camminare per un lungo tratto di erba senza inciampare." Dissi, riferendomi a quando Louis cadde sul prato dopo aver scavalcato la mia finestra.
 
Louis mi guardò scherzosamente prima di guardare l'orologio, "Santo sorbetto, dovrei essere ai BBC Radio ora." Disse, balzando in piedi.
 
"Ti ascolterò!" Dissi.
 
"Bene, Liam puoi stare con Cassie e conoscerla di più poiché ti sei unito al gruppo, io devo andare. Parliamo più tardi Cass, ti voglio bene!" Disse Louis mandandomi un bacio volante. "Anche tu Liam." Disse.
 
"Ti vogliamo bene anche noi, ciao!" Dicemmo all'unisono prima di sorridere a Louis.
 
"Allora, dimmi qualcosa di questa banda." Disse Liam sedendosi sulla sedia.
 
"Non siamo proprio una banda, siamo meno violenti. Un po' come un club del libro. Senza i libri. Quindi solo un club. Non so nemmeno io perché ho aggiunto libro." Dissi.
 

Rise. "Lo vedo. Allora, ho scoperto finalmente il tuo nome. L'ho scoperto per conto mio, quindi, tecnicamente, non dovresti uccidermi. Giusto?" Disse Liam facendomi la linguaccia.
 
"Non so Mr Payne, potrei farlo." Risposi.
 
SCHERZO, NON POTREI MAI UCCIDERE LIAM.
 
No seriamente, mai.
 
E nessun altro può.
 
Sto notando che sono piuttosto possessiva.
 
"Beh, prima voglio farti sapere che sono contendo del fatto che siamo amici." Sorrise Liam.
 
Anche io Liam. Anche io.
 
Ma adesso tutto ciò che posso fare è sorridere. 


Ciao bellissime!
Come va?
Sono appena tornata da scuola e devo riuscire tra poco, quindi cercherò di farla breve e sbrigarmi!
In questo capitolo Liam scopre che Cass e Lou sono amici, mentre Louis scopre la "verità"! 
Non c'è molto da dire, perciò me ne vado! 
Alla prossima,
Ylenia.

per domande: http://ask.fm/theaccidentalskypecall

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Capitolo 11
*** THEY SEE ME ROLLIN, THEY HATIN ***


They see me rollin, they hatin





Cassie's POV



 

DRIN-DRIN
 
DRIN-DRIN
 
DRIN-DRIN
 
Ma che cavolo è questo fastidiosissimo rumore? Fermatelo.
 
LET’S GO CRAZY, CRAZY, CRAZY TILL WE SEE THE SUN.
 
In realtà stava suonando il mio cellulare. Potrei giurare che stesse squillando. Forse sono le mie orecchie. 
 
"Pronto?" dissi rispondendo al telefono con voce assonnata.
 
Questa è la domenica del forte grido. Anche conosciuta come ‘Non mi importa di nessuno, non farò niente tutto il giorno.’
 
"BUOOOOOOOON GIORNO CASSIEBEAR!" urlò qualcuno dall’altra parte del telefono. 
 
Mi sembrò che aveva intenzione di continuare a parlare. Attaccai. Stupidi idioti. Come possono pensare che hanno il diritto di interrompere il giorno di riposo e relax di Cassie. Non penso proprio, e se loro dovessero pensare una cosa del genere anche solo per un secondo, io… 
 
HEY GIRL I’M WAITING ON YA, I’M WAITING ON YA. 
 
Ma chi mi ha impostato questa suoneria?
 
No aspettate, chi ha messo questa canzone nel mio telefono?
 
Sono stata molto attenta a non avere alcuna cosa riguardo agli One Direction sul mio telefono. Nemmeno una foto di un piccione. Sono seria. 
 
"Pronto?" Dissi di nuovo, un po’ più sveglia, ma non completamente.
 
"PERCHÉ HAI ATTACCATO?" Mi chiese Louis.
 
"Ehm... non l’ho fatto… Ehm non c’è una buona connessione qui." Mentii.
 
"Ah okay… bene! Vabbè ci vediamo con Liam tra dieci minuti da Starbucks ok? Ciao, ti voglio bene!" disse prima di attaccare.
 
Non mi ha nemmeno dato la possibilità per trovare qualche scusa in modo da non andare. 
 
CAVOLO. 10 MINUTI? NON RIESCO NEMMENO A CAMMINARE FINO AL BAGNO IN 10 MINUTI!
 
Sono estremamente lenta, è una condizione del mio modo di essere. Vivo il momento, giorno per giorno. 
  
Saltai – lentamente – giù dal letto e corsi in bagno per darmi una rinfrescata. 
 
***
 
 
 
10 minuti dopo e una camera incasinata dopo, ero pronta. Sono ancora sorpresa di come sia riuscita a prepararmi in 10 minuti. E’ un record per me. Perché, come sapete sono len-
 
OKAY LA VERITÀ È CHE NON SONO LENTA.
 
Solo pigra. Presi la mia borsa e corsi giù per le scale. 
 
‘Perché sei così di fretta Cass?’ mi chiese mia mamma. 
 
‘Sto andando da Starbucks!’ Dissi. 
 
‘Okay, ci vediamo dopo!’ Mi disse mamma. 
 
Corsi fuori dalla porta e realizzai che dovevo andare molto più veloce di quanto avessi intenzione di andare, per arrivare il prima possibile. Ero già in ritardo di 10 minuti e non volevo farli aspettare troppo. 
 
Corsi in garage e presi la mia vecchia bicicletta. 
 
Molto più piccola di quanto ricordassi, ma andava bene per la situazione.
 
Ci saltai su e inizia a pedalare, come una furia. 
 
‘IL TOUR DE FRANCE MI ASPETTA!’ urlai mentre intraprendevo la strada per Starbucks.
 
Mi fermai al semaforo rosso, quando una macchina decappottabile si fermò vicino a me. Stavo letteralmente tremando per quando la musica fosse alta. 
 
Sapete cosa? Loro sono così fortunati che io sia su una bicicletta e non in una macchina, perché se fossi in una macchina, la mia musica sarebbe decisamente più alta della loro. 
 
Pensai che si vive una sola volta e inizia a scuotere la mia testa come un gangster, a ritmo di musica. Mi colpii il petto due volte con un pugno, prima di fare il segno della pace. 
 
Le persone farebbero meglio ad affacciarsi, Cassie sta arrivando YO.
 
Mi sentivo un boss mafioso sulla mia bicicletta. 
 
Avevo bisogno di una scritta sulla mia bicicletta. Una di quelle che ti fai una sola volta nella vita. 
 
Alzai lo sguardo e vidi tre facce molto familiare che mi guardavano ridendo. 
 
HEY IO CONOSCO QUEI RAGAZZI. 
 
Immediatamente realizzai chi fossero. 
 
Oh mio dio i tre ragazzi – completamente ignari della mia esistenza - sono i membri degli One Direction. 
 
E ho appena fatto una figuraccia, rendendomi ridicola, davanti ai loro occhi. 
 
Già, proprio così.
 
Pedalai più velocemente e prima di rendermene conto stavo davanti allo Starbucks. 
 
Mi scapicollai fino alla porta dello Starbucks, con i freni della bicicletta stridulanti (dovrei davvero passarci dell’olio!).
 
Non mi presi nemmeno la briga di accostare la bicicletta, ma la buttai in mezzo alla strada fuori al negozio!
 
‘SONO QUI! SONO QUI! MI DISP-‘ iniziai a dire prima di realizzare che non c’erano solo Louis e Liam ad aspettarmi, ma tutti e cinque i membri della band.
 
OH SANTISSIMA MADRE DEL CAPPUCCINO.
 
‘… Non è che potrei parcheggiare... la bici dentro?’ dissi velocemente, guardando il ragazzo dietro al bancone.
 
Lui scosse la testa, Segnalando che non mi era permesso portare la bici dentro.
 
‘Beh... lo prenderò per un sì.’ Dissi indicandola.
 
‘No, ho paura di no.’ Disse lui. 
 
"Che fine ha fatto la liberà di espressione?" Dissi con tono accusatorio. Anche se non sembrava così intimidatorio poiché mi ci erano voluti un po' di minuti per pensare a quale tipo di libertà potevo affidarmi.
 
"Questa non è un'espressione." Disse il ragazzo.
 
"E' una bici, esiste qualcosa di più espressivo?" Dissi.
 
"Che cos'ha di espressivo?" Chiese.
 
"Ehm, non se l'hai notato, ma è piccola, ed ha... un manubrio e una sella. Se non è questo che urla ESPRESSIONE, non so cosa lo è!" Dissi scuotendo la testa. Sentii risate dietro di me. Chiaramente, Liam e Louis stavano ridendo come matti.
 
Non penso che rideranno dopo.
 
"Okay, mi arrendo, puoi tenere la bicicletta ma per favore, non fare troppo casino!" disse,
 
"Cos’è successo alla libertà di parola? Tu amico devi impuntarti per i diritti umani. Perché sto seriamente pensando di segnalarti al governo. E chiunque altro si occupi di gravi reati come te! Ah, per me una cioccolata bianca calda, grazie!" dissi, prima di raccogliere la bici, spostare indietro i capelli e andare dalla parte opposta della sala, dove si trovavano i ragazzi. 
 
"Buon giorno" dissi loro non appena mi sedetti nel mio posto, prima di averne preso uno per la mia bicicletta. 
 
"Hey è la ragazza della bicicletta! Quella divertente!" disse Niall.
 
"Oh si!" dissero Harry e Zayn concordando, e realizzando chi fossi. 
 
"Eh...?" Chiese Louis a tutti loro. 
 
"No niente, stavamo guidando fino a qui e l’abbiamo vista vicino a noi sulla sua bicicletta. E’ stato divertente! Lei lo è stata!" Disse Harry. 
 
MANTIENI LA CALMA CASSIE.
 
RESPIRA.
 
NON E’ HARRY STYLES O QUALCUNO DEL GENERE…
 
Oh aspettate.
 
Presi il mio telefono dalla borsa, avvicinandolo all’orecchio per far finta di iniziare una chiamata.
 
"Oh no, che è successo?" chiesi ingenuamente, dato che nessuno era dall’altra parte della linea del telefono.
 
Falsa risposta in arrivo.
 
"Oh no! Ti hanno detto di andare da qualche parte ed era una trappola? E’ terribile. Tesoro... Io... Non preoccuparti, ci penserò io più tardi con la mia piccola bicicletta." Dissi al telefono, prima di attaccare.
 
Lanciai un’occhiata ai ragazzi per vedere che mi stavano fissando, Louis e Liam si sentivano in colpa e gli altri erano confusi. 
 
"Quindi cosa ti ha portato fino a qui?" Disse Harry.
 
"La mia bicicletta." Dissi seriamente e facendoli tutti ridere. "E voi?"
 
"Beh Zayn, Niall e io stavamo fuori e abbiamo deciso di venire qui, dove abbiamo incontrato Liam e Louis e abbiamo deciso di stare con loro." Disse Harry. 
 
Ah quindi non lo avevano programmato.
 
Okay quindi non li ucciderò... questa volta.
 
"Ok, figo!" dissi, dirigendomi verso la mia bicicletta. 
 
"Quindi sai chi siamo?" disse Niall
 
"Perché, voi non lo sapete? Questa non è una buona cosa, dovreste farvi controllare. Le crisi di identità sono un serio problema." dissi. 
 
Louis e Liam iniziarono a ridere, come se sapessero che avrebbero continuato per un po’. 
 
"Sto scherzando! Siete Harry, Zayn, Louis, Liam e Niall." Dissi in modo calmo. 
 
"Quindi lo sai?" chiese Zayn
 
"Si, certamente... mi avete detto tutti i vostri nomi un po’ di tempo fa." Dissi.
 
Subito il mio telefono squillo. Mi arrivò un messaggio, yuppi. 
 
LOUIS IL MIO SUPERMAN CHE AMO:
 
Mi dispiace non volevo succedesse. Ci vediamo al parco okay? Ce ne andiamo ora, giuro! Mi dispiace tesoro!
Ti voglio bene, Lou (e Li) 
 
"Beh, devo andare! Chiamata di emergenza. Devo... salvare l’ambiente… e cose del genere, Che è il motivo per cui ho una bicicletta e non ho una macchina." Dissi. Mi alzai e corsi al bancone dove il cassiere aveva la mia cioccolata calda pronta. Presi la penna e firmai la ricevuta. 
 
"Cos’è questo?" Chiese il ragazzo?
 
"La tua mancia, che altro?" risposi. 
 
"Impara i tuoi diritti umani" lesse. Io risi. 
 
"Prego." Dissi
 
Scosse la testa prima di mettere i soldi nella cassa. 
 
"Puoi per favore aprirmi la porta, vorrei uscire con stile!" dissi al cassiere. Sbuffò ed andò verso la porta, che aprì per me. 
 
Saltai sulla mia bici con la cioccolata calda in una mano. 
 
“PACE A TUTTI BABBEI" urlai appena fui fuori dalla porta. 
 
Sentii qualcosa di rumoroso dietro di me, e mi girai per vedere che era il cassiere che stava ridendo. Avevo giusto un paio di cose da dirgli. 
 

 

Ciao bellezze!
Come va la vita?
Scusate se non riesco ad aggiornare velocemente come prima, ma gli studi mi tengono un sacco impegnata! Poi Beatrice è impegnatissima, quindi sto traducendo da sola i capitoli!
In questo capitolo Cassie conosce tutti i ragazzi - nel suo stile - e ne combina sempre una delle sue!
Sto amando il personaggio di Cassie, soprattutto la sua simpatia.
Non c'è altro da dire quindi me ne vado poiché sono appena uscita dalla doccia!

Alla prossima,
Ylenia.

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Capitolo 12
*** There’s a new Korean Pop Sensation in town, and I ani’t ever Korean. ***


There’s a new Korean Pop Sensation in town, and I ani’t ever Korean.
 
Cassie's Pov
 
Stavo aspettando al parco da quasi una mezz'ora e nessuno ancora si era presentato. Ero seduta sulla mia piccola bici, nel parco, mangiando un gelato che avevo comprato dopo i primi dieci minuti di solitudine.
 
"Psssssst." sentii.
 
Che diavolo? O qualcuno stava facendo pipì o sentivo di nuovo delle voci.
 
Va bene, tecnicamente la prima volta che sentii delle voci fu quando dimenticai di spegnere il televisore prima di andare a letto.
 
Ero traumatizzata.
 
"Psssst".
 
No seriamente, cos'è?
 
Mi girai, ma tutto ciò che vidi furono due vagabondi che stavano parlando e si erano fermati a guardarmi.
 
Mi sentii come se stessi interrompendo una conversazione profonda.
 
Mi concentrai sul mio gelato ormai mezzo mangiato.
 
"Cassie!" Sussurrò qualcuno.
 
OH DIO, LO SAPEVO CHE NON AVREI DOVUTO TENERE QUEL BRACCIALETTO TROVATO SUL PAVIMENTO. Forse la persona a cui apparteneva è morta e ora mi sta importunando.
 
O è un lui. Non lo so, sembrava più un braccialetto femminile, quindi se fosse un uomo sarebbe strano.
 
Voglio dire...non è per giudicare.
 
"Pssst. Cassie. Siamo qui!" Disse qualcuno sussurrando.
 
Okay, stava diventando davvero strano.
 
Improvvisamente mi sentii come se qualcuno mi stesse guardando. Non mi piace. Okay, di solito mi piace, voglio dire, è divertente essere al centro dell'attenzione, ma-
 
Stavo di nuovo andando a pensare ad altro.
 
"Ho bisogno di andarmene." Mormorai tra me e me. Ingoiai ciò che ne restava del mio cono, ignorando il congelamento dei miei denti e cominciai a pedalare.
 
VELOCE COME LA MIA PICCOLA MOTO POTREBBE MAI ANDARE.
 
Stavo pedalando ad una velocità molto elevata - sto scherzando - quando improvvisamente mi sentii afferrare e tirare dietro ad un albero.
 
"AIUTO! AIUTO! QUALCUNO MI AIUTI!" Urlai con tutto il fiato che avevo nei polmoni.
 
Una mano mi tappò la bocca e mi voltai per vedere chi stava cercando di rapirmi.
 
Mio padre ha sempre giurato che nessuno mi avrebbe mai rapita… "perché ti restituiranno il giorno dopo, non sarebbero in grado di gestirti". OH, GRAZIE.
 
Tolsero la mano dalla mia bocca e capii che erano i due vagabondi della panchina.
 
"AGGRESSIONE e PEPE! Giusto? Perché ci siete solo voi due, vero? Okay, hem, continuate?" Dissi, ridendo.
 
NON E' IL MOMENTO CASSIE. TORNA IN TE SESSA.
 
Aspettate, ho appena detto loro di continuare?
 
"AIUTO! AIUTO" Urlai.
 
"Cassie, vuoi stare zitta?" Sussurrò con rabbia vagabondo numero uno.
 
"Come fai a sapere il mio nome? TE L'HA DETTO DIO, NON E' VERO? AVREI DOVUTO ASCOLTARLO QUANDO MI HA DETTO CHE AVREI DOVUTO PROVARE AD ESSERE PIU' DOLCE!" Urlai.
 
Iniziarono a ridere. "Cassie, siamo solo noi!" Disse vagabondo numero due.
 
Li guardai con uno sguardo perso. Non è insolito. Ho spesso uno sguardo perso. Soprattutto in classe.
 
Si tolsero i loro occhiali, cappelli e barbe finte.
 
"LOUIS! LIAM!" Gridai, felicemente.
 
"Sh!" Entrambi mi coprirono la bocca con una mano.
 
"Voglio dire... Louis! Liam!" Sussurrai dopo che tolsero le mani.
 
Improvvisamente diedi loro uno schiaffo.
 
"Come avete potuto farmi questo? Pensavo che fossi stata rapita! E mi piacerebbe farti sapere che mio padre non è "Liam Neeson", non riuscirebbe a trovarvi e ad uccidervi!" Dissi riferendomi al film "Vi troverò".
 
"Hey, io amo quel film!" Disse Liam, stringendo ancora il braccio con il quale lo avevo schiaffeggiato.
 
"Mi dispiace! Non vogliamo che i paparazzi ci trovino!" Spiegò Louis.
 
"Sì ma questo non compensa il fatto che mi avete lasciata sola come... mai, con nessuno tranne Petunia a farmi compagnia!" Dissi.
 
"Chi diavolo è Petunia?" Dissero all'unisono.
 
Presi la mia bici. "Non parlate in questo modo. Ha dei sentimenti anche lei, sapete?" Dissi con rabbia, abbracciando la mia bicicletta.
 
Louis e Liam risero. "Ci dispiace! Siamo dovuti andare a prendere dei travestimenti. Abbiamo tardato perché avevo insistito sul fare di Louis una Louise. Scusaci." Disse Liam con aria colpevole.
 
"Vi perdono... ma ad una condizione!" Dissi.
 
"Quale?" Chiesero all'unisono.
 
"Se avete una foto di Louise!" Dissi.
 
"Oh, sì, l'ho fatta!" Disse Liam ridendo.
 
"Credevo che l'avessi eliminata!" Disse Louis inorridito.
 
"Cosa? Ehm, l'ho fatto." Disse Liam scuotendo la testa.
 
"Mandamela più tardi!" Mimai a Liam e lui annuì.
 
"Okay, abbiamo un posto da raggiungere! Andiamo!" Disse Louis, prima di rimettere il suo travestimento e partire. Liam ridacchiò e lo seguì.
 
Beh, farei meglio a non restare sola.
 
Presi la mia bici e accelerai per raggiungerli. Li raggiunsi dopo un po' di - okay, molti - minuti.
 
"Bisogno di un passaggio?" Chiesi appena mi ritrovai al loro fianco, nella mia posizione da gangster.
 
La quale dovrei davvero smettere di fare.
 
Risero e Liam cercò di stare nel mio cestino.
 
Dopo un sacco di cadute e risate, eravamo dove i ragazzi volevano che andassimo.
 
C'era una piccola coperta da picnic su un lungo tratto d'erba, con un grande cesto su di essa.
 
"Aww!" Esclamai.
 
"Volevamo solo scusarci per l'incidente da Starbucks." Disse Louis.
 
"Non vi preoccupate! E' stato divertente!" Dissi sorridendo calorosamente.
 
"Oh sì. Gli altri ragazzi pensavano che tu fossi esilarante." Disse Liam. Sorrisi in risposta.
 
Non solo ero amica di due quinti dei One Direction, ma gli altri tre quinti sanno che esisto e pensano che io sia divertente! VAS HAPPENIN PLEBEI! Lo scriverei nella mio bio di Twitter se... sai... se fossi una Directioner.
 
Okay, se fossi una Directioner PUBBLICA.
 
"Okay, questa è la nostra prima riunione del club segreto!" Disse Louis prima di tirare fuori una grande caraffa di limonata e alcuni panini.
 
"Dovremmo dare un nome alla nostra banda!" Suggerì Liam.
 
"Buona idea LiLi!" Disse Liam.
 
"Qualche suggerimento?" Domandò Liam.
 
"Gang...name?" Dissi.
 
I ragazzi iniziarono a ridacchiare e non potei fare a meno di ridere.
 
"Okay no, non penso che dovremmo essere una banda, pendo che dovremmo essere un club. Meno violento. Peace man e quella roba là." Dissi, mostrando un segno di pace.
 
"Hem, SClu7? Club Sandwich?" Suggerì Louis, facendoci ridere.
 
"Cosa ne pensate di CLLC?" Suggerì Liam.
 
"Cioè?" Dissi.
 
"Club Louis Liam Cassie, ma diciamo solo la sigla, tipo CLLC, doppio L's, doppio C's. E' figo!" Disse Liam, sorridendo come un bambino.
 
"Io in realtà penso che sia piuttosto figo!" Dissi, d'accordo con lui, perché era carino.
 
"E se dici riunione CLLS suona bene!" Disse Louis.
 
"E CLLC sia!" Disse Louis e sorridemmo tutti insieme.
 
"Dio, questo travestimento mi fa prudere." Disse Liam, cambiando argomento mentre si grattava la faccia.
 
"Batsa toglierla allora!" Dissi.
 
"Sì, possiamo? Non sembrano esserci molte persone qui." Disse Louis togliendosi il suo travestimento.
 
Afferrai la limonata e mi versai un bicchiere.
 
 
 
**
 
 
 
 
 
"OH MER-" Iniziò Louis a dire, ma si fermò quando lo guardai.
 
"Cosa?" Chiese Liam.
 
"Ecco, ci sono dei paparazzi, siamo totalmente destinati a farci scoprire." Disse Louis mettendo un palmo sul viso.
 
Woah, quei paparazzi si muovono davvero rapidamente, come hanno fatto ad arrivare qui così in fretta?
 
Usano una moto davvero veloce.
 
I paparazzi guardarono nella nostra direzione e Louis e Liam erano in preda al panico.
 
"Voi andate! Li distraggo io!" Urlai ai ragazzi.
 
"Sei sicura CassieBear?" Chiese Louis.
 
"Sì, sono brava in queste cose!" Risposi.
 
"Risero e iniziarono a correre via.
 
"Ciao Cassie! Ti voglio bene!" Urlò Louis.
 
"Ciao Cass!" Disse Liam.
 
Sorrisi e i ragazzi se ne andarono.
 
Posso farlo.
 
Cominciai a fare i passi di danza che ho memorizzato per tanto tanto tempo.
 
..
 
 
 
 
"OPPAN GANGNAM STYLE!" Urlai.
 
Prendi questo Psy, prendi questo.
 
C'e' un nuovo Korean Pop Sensation in città, e non è nemmeno coreano.

 

Ciao belle!
Questa volta ho aggiornato in tempo, fortunatamente. Mi scuso anticipamente per le prossime volte in cui farò dei piccoli ritardi, poiché Beatrice non può più aiutarmi ed anche io sono impegnatissima con la scuola! Per ora ho tradotto fino al capitolo 17, non so quando troverò tempo per tradurre gli altri capitoli, ma cercherò di farcela, dai. Se qualcuno è disposto a darmi una mano, ancora meglio! 
Tornando al capitolo: ADORO. 
L'ironia di Cassie, come al solito, è alle stelle. Riesce a farmi ridere per delle cavolate!
Ormai mi sono affezzionata a questo trio alla "Harry Potter", aw. 
Vado a studiare che sono piena di compiti!
Alla prossima,
Ylenia.


 

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Capitolo 13
*** STEP ASIDE PEASANTS, THE SASS QUEEN IS HERE. ***


STEP ASIDE PEASANTS, THE SASS QUEEN IS HERE.
 


Cassie's POV
 
"Oh mio DIO. Non ti vedo da secoli!" Urlò Nikita prima di avvolgermi in un abbraccio. Vedemmo molti sguardi strani intorno a noi.
 
"Cosa c'è? Non avete mai visto una dimostrazione d'affetto prima di ora?" Urlai. Nikita ridacchiò scuotendo la testa.
 
"Mi sei mancata così tanto!" Dissi, più tranquillamente, a Nikita, abbracciandola di nuovo.
 
"Mi sei mancata anche tu! Abbiamo così tanto da raccontarci!" Disse Nikita, mentre ci dirigevamo in direzione della nostra classe.
 
Storia. Bello. Amo tantissimo studiare le persone morte. Mi ricorda che si vive una volta solo.
 
"Sì! Dobbiamo recuperare il tempo perso!" Risposi. Nikita annuì furiosamente, facendomi ridacchiare.
 
Ridacchiare, che parola piuttosto strana. Scommetto che l'ha inventata Chuck Norris.
 
Entrammo in aula, dove erano tutti seduti tranquillamente.
 
"Sono tranquilli... troppo tranquilli." Dissi a Nikita, facendola ridacchiare.
 
Improvvisamente guardarono tutti nella nostra direzione e iniziarono a ridere... istericamente.
 
Okay, so di essere divertente... ma non così divertente.
 
Oh, chi voglio prendere in giro, sono divertentissima.
 
Improvvisamente un ragazzo si avvicinò a me e cominciò a ballare Gangnam Style, in risposta iniziarono tutti a ridere. Cosa si ridono?
 
Camminai dritto fino al ragazzo - il cui nome non era nelle mie conoscenze - e lo guardai dritto negli occhi.
 
"Sai, sarei offesa, ma non mi interessa perché non so nemmeno il tuo nome." Parlai a voce abbastanza alta in modo che tutta la classe sentisse ciò che dissi. Improvvisamente la risata si spense e fu sostituito da molti "OOOH".
 
"Il mio nome è Isaac e sei solo gelosa perché non sai ballare Gangnam Style come la ballo io." Rispose mettendo a tacere i tanti "OOOH" della classe.
 
"Isaac. Sei sicuro che il tuo nome non si pronuncia I-suck? Ti si addice. Oh, e non avrei modo di essere gelosa di te. Il fatto che pensi di ballare meglio di me Gangnam Style è piuttosto divertente." Risposi immediatamente.
 
FATEVI DA PARTE, LA SASSY E' QUI. (ndt. sassy sta a significa una ragazza che sa togliersi velocemente dai problemi)
 
"OOOOOOOOH"
 
Giusto.
 
Louis Tomlinson non è l'unica persona scaltra al mondo!
 
Isaac sbatté le palpebre, stava cercando di dire qualcosa, quando Mr. Wright entrò.
 
Tutti gli studenti - me compreso - corsero ai suoi posti.
 
"Buongiorno ragazzi, scusate il ritardo!" Disse Mr. Wright, ma non ero concentrata su ciò che stava dicendo, poiché ero troppo occupata a concentrare la mia attenzione sul giornale che avevo sul tavolo.
 
In prima pagina.
 
Proprio lì.
 
Sotto il titolo "GANGNAM GETWAY".
 
C'era una foto delle mie braccia, mentre ballavo Gangnam Style.
 
COSA?
 
OH MIO DIO. OH MIO DIO. OH MIO DIO. Sono in prima pagina!
 
Non solo, ma sembro dannatamente bella. Hanno scattato questa foto da un angolo-
 
"Signorina Walker, cosa sta facendo?" Chiese Mr. Wright con rabbia.
 
"Sto leggendo il giornale professore. Lo sapeva che sono in prima pagina?" Gridai eccitata.
 
"Cassie non lo sei, smettila e presta attenzione alla mia lezione." Rispose.
 
"Professore, per avere il nome Mr. Wright, si è incredibilmente sbagliato." Dissi alzando il giornale nella sua direzione.
 
"Oh guarda, sei tu! Ora possiamo tornare alla lezione?" Chiese Mr. Wright.
 
NO, NON VOGLIO-
 
Sì, mi dispiace professore." Dissi.
 
 
 
**
 
 
SwagMasterLou:
 
Hey CassieBear, ci vediamo da Nandos dopo scuola? Ti voglio bene xx
 
 
 
CassieRae:
 
Sì! Speriamo che questa volta non dovrò ballare! Ti voglio bene anche io! xx
 
 
Sorrisi come crollai sul letto.
 
La scuola è dannatamente difficile, non so come fanno i bambini ad andarci. Non solo, ma vorrei sottolineare che non impariamo nemmeno cose che ci saranno utili nella vita reale.
 
Quando mai dovrai utilizzare il teorema di Pitagora nella vita reale?
 
OH NO, IL MONDO STA PER FINIRE! Per salvarlo è necessario risolvere la X.
 
Certo.
 
Saltai fuori dal letto e mi diressi in bagno. Doccia!
 
 
**
 
 
 
Sentendomi fresca e pulita scesi le scale verso la sala dove mia madre stava facendo dei lavori. "Mamma, puoi portarmi per favore da Nandos? Devo incontrare degli amici ed è troppo lontano a piedi." Le chiesi gentilmente.
 
Lei annuì. "Certo tesoro, devo solo prendere la borsa. Hai bisogno di soldi?" mi chiese.
 
Annuii, cercando di contenere un sorriso.
 
Mi porse alcune banconote e prese le chiavi della macchina. "Andiamo!"
 
Salimmo in macchina.
 
"Mandami un messaggio quando hai bisogno che ti rivenga a prendere!" Disse mia madre appena misi la cintura di sicurezza.
 
"Lo farò." Le risposi.
 
Mi sorrise e cominciò a cantare canzoni di Justin Bieber.
 
 
 
Liam's POV
 
"Hey, sto uscendo che devo incontrare Cassie da Nandos. Mi copri?" Domandò Louis e mise il braccio intorno alle mie spalle.
 
Non potei fare a meno di sentire una fitta di gelosia. Volevo vedere anche io Cassie.
 
"Sicuro!" Dissi, forzando un sorriso.
 
Intendo, lo so che Cassie conosce Louis da prima e so che sono come fratello e sorella, ma mi infastidisce lo stesso.
 
"BOOBEAR?" Urlò Harry lungo il corridoio.
 
"Sì HazzaBear?" Urlò Louis di rimando.
 
Harry entrò nella stanza e vide Louis vestito.
 
"Dove stai andando?" Chiese Harry.
 
"Fuori, devo vedere alcuni vecchi amici." Rispose Louis senza intoppi.
 
"Ma Boo, tu ed io dovevamo avere la serata del film!" Disse Harry triste e sembrando quasi infantile.
 
"Oh, accidenti, l'ho dimenticato! Mi dispiace Haz!" Disse Louis tristemente in risposta.
 
"Rimani, per favore! Non passiamo più tanto tempo insieme!" Disse Harry.
 
"Hem... io... Haz... Tu sai che io-" Cominciò a dire Louis, ma si fermò non appena Harry cominciò a fare una faccia da cucciolo di cane.
 
Oh dio. Dio aiutaci.
 
Misi la mano sulla bocca per smettere di ridere.
 
"Va bene!" Louis gridò.
 
"Vai a metterti il pigiama, ci vediamo in salotto." Disse Harry prima di sorridere.
 
Louis si mise una mano sulla fronte.
 
"Hem, Lou, e Cassie?" Chiesi.
 
"Lo so! Non potevo dire di no ad Haz. Hai visto la sua faccia?" Urlò Louis.
 
"Lo so. Non so come faccia quel ragazzo." Risposi.
 
"Vai tu da Nandos al mio post." Disse Louis.
 
Il mio cuore cominciò a battere velocemente.
 
COSA?
 
Sarò con Cassie… da solo?
 
SI!
 
"Non so, intendo, forse ho qualcosa da fare..." Dissi.
 
Indifferente, Liam, indifferente.
 
"Per favore! Probabilmente sta già aspettano! Sono un pessimo migliore amico!" Disse Louis.
 
"Non ti preoccupare Lou, andrò. E zitto, sei un bravissimo migliore amico." Dissi.
 
"Grazie Li. Va bene allora vai! E invia le mia scuole a Cassie." Disse Louis mentre camminava lungo il corridoio, scuotendo la testa.
 
SI! UN PUNTO PER LIAM.
 
Corsi più veloce che potevo, fuori e dentro la mia macchina.
 
Misi un cappello. Non sapeva molto di un travestimento, ma andava bene.
 
Guidai lungo la strada e l'eccitazione prese potere su di me.
 
 
 
 
 
 
 
Cassie's POV

 
Mi sedetti in attesa presso Nandos.
 
Stavo aspettando da dieci minuti e Lou ancora non era arrivato.
 
Il ragazzo aveva bisogno di un orologio.
 
La porta si aprì all'improvviso, e non entrò Louis, ma...
 
Liam?
 
Il mio cuore cominciò a battere ad un ritmo forsennato.
 
Aspetta, cosa?

 
Ciao a tutte!
Com'è andata la settimana?
Per prima cosa voglio scusarmi per il ritardo, ma proprio non ce l'ho fatta ad aggiornare in tempo! Sono stata super impegnata poiché questi sono gli ultimi giorni di scuola ed io sono strapiena di compiti in classe. 
Scusatemi scusatemi!
Vorrei ringraziarvi anche per le recensioni lasciate nel capitolo precedente, è sempre un piacere leggere ciò che ne pensate!
Alla prossima,
Ylenia.

 

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Capitolo 14
*** Her name shall be Voldemort ***


Her Name Shall Be Voldemort
 
 
 
Cassie’s POV


‘Hey Li! Dov’è Lou?’ chiesi appena si lasciò cadere nella sedia di fronte alla mia. Stava indossando un berretto grigio, ovviamente per camuffarsi. E la cosa stava chiaramente funzionando perché nessuno ci lanciò più di un’occhiata.

Avranno fatto altro piuttosto che dedicarsi alla bellezza di…

ALLA MIA.

‘Mi ha mandato qui per dirti che si scusa infinitamente e per dirti che ti vuole bene!’ Liam mi sorrise, facendo sorridere anche me.

‘Ma, aspetta, sono confusa’. Risposi.

Il che non è proprio anormale, perché sono spesso molto confusa.

‘Aveva promesso ad Harry che avrebbero visto un film insieme oggi pomeriggio, ma Lou se ne era dimenticato. Quindi Harry ha fatto quella faccia che fa sempre, ed ha ottenuto quello che voleva, schiavizzando Louis! Quindi starai con me stasera, temo!’ Disse sorridendo.

‘Oh vedo.. Oh beh.. Finalmente posso passare del tempo sola con te!’ dissi.

Aspettate l’ho detto davvero?


BEH CASSIE ORA LO SAI: TIENITI LE TUE FANTASIE PER TE.

Cosa? Non guardatemi così, non potete dire che non avete mai fantasticato sul signor Payne.

Sorrise, ‘Ah quindi vuoi passare del tempo sola con me?’ disse facendo l’occhiolino e ridacchiando.

UHM PENSA CASSIE, VELOCE. SCUSATI. TROVA UNA SCUSA.

‘Erm sì... cioè spasso così tanto tempo sola con Lou, tu hai bisogno di un po’ di Cassie-Time’ Dissi dolcemente.

Sorrise e annuì chiaramente d’accordo con me. Sorrisi anche io, annuendo quasi come lui.

Scommetto che le espressioni facciali dei ragazzi siano contagiose, mi ritrovo sempre ad imitarlo.

‘Quindi cosa vuoi mangiare?’ Chiese Liam, prendendo il menù dal centro del tavolo.

‘La domanda è cosa  NON voglia mangiare. Erm... penso che prendo il wrap di pollo con limone ed erbe. Si, sembra buono. Ah no aspetta forse prendo il pollo con le patate? Oppure no, forse voglio l’insalata di pollo. Dio no le-‘ Iniziai a dire prima che lui mi interruppe.

‘Sai che tu e Nialler andreste perfettamente d’accordo? Entrambi amate il cibo e non ingrassereste mai anche a mangiare tutto.’ Disse Liam, ridacchiando.

‘Grazie... immagino. E’ tutto merito di Doreen.’ Dissi come se non ci facessi troppo caso.

‘Doreen?’ Mi chiese, inarcando un sopracciglio.

‘Il mio metabolismo. Quella ragazzaccia è veloce.’ Dissi, e Liam mi rispose ridendo.

‘Oh Cassie, solo tu!’ Disse.

Il mio cuore iniziò a fare capriole.

E Doreen non aveva niente a che vedere con ciò.

‘Okay no, ho deciso, prendo il wrap. Con un milkshake di fragola EEEXTRA LARGE.’ Dissi, sicura di me.

‘Ottima scelta.’ Disse Liam, non appena la cameriera si avvicinò.

‘Ciao, posso prendere i vostri ordini?’ chiese.

‘Per noi due wrap di pollo con erba e limone, un milkshake di fragola extra large e una coca cola.’ Disse Liam dolcemente, sorridendo alla cameriera che stava sbattendo le sue ciglia
a lui.

Sapete cosa? Adesso non ho nemmeno intenzione di impegnarmi per imparare il suo nome.

SI. IL SUO NOME POTREBBE ESSERE VOLDEMORT.

Voldy per abbreviare.

‘Non volete nient’altro, sicuri?’ Colei che non può essere nominata chiese, piegandosi verso Liam in modo seducente.

OH DIAVOLO NO.

Lui è il mio uomo.

Okay non proprio, ho molte strane fantasie.

Dovrei davvero fermarmi, cioè un giorno li confonderò con la realtà e sarebbe strano.

Oh aspetta, l’ho appena fatto.

‘No grazie’ Disse Liam, sorridendo. Oh cara ignota piccola popstar.

‘Chiamami se hai bisogno di qualcosa.’ Disse, sorridendogli prima di andare via.

Sapete cosa, ora non ho nemmeno intenzione di darle la mancia.

Liam mi guardò. ‘Cosa?’ Chiese, ovviamente notando la mia espressione.

‘Tranquillo Li, Non lascerò che lei si prenda gioco della tua innocenza.” Dissi.

‘Primo, che cosa intendi? Secondo, Hai appena usato un testo degli One Direction?’ Chiese, inarcando di nuovo il suo sopracciglio.

OH CIELO. Ho completamente usato un testo degli One Direction. LA MIA COPERTURA E’ SALTATA. RIPETO LA MIA COPERTURA E’ SALTATA.

ABBANDONATE LA MISSIONE.

ABBANDONATE LA MISSIONE.

‘Primo, ti ha appena spogliato completamente con i suoi occhi. Secondo, si, okay l’ho fatto.’ Dissi sfacciatamente.

E immediatamente partì la canzone ‘As Long As You Love Me’ di Justin.

Oh no.

‘Cassie non farlo.’ Mi dissi.

‘Non fare cosa?’ Mi chiese Liam con un’espressione davvero stupita.

‘No cassie non farlo, siamo in pubblico, non farlo.’ Mi ripetei.

‘Cassie, che succede?’ Chiese Liam, chinandosi verso di me.

Immediatamente partì il coro e non riuscii a controllarmi.

‘AS LONG AS YOU LA-LA-LA-LA-LA-LA-LA-LA-LA-LA-LOVE ME’ gridai alzandomi dalla sedia. Oh no, la malattia ha preso piede dentro me.

DEVO ESSERE CURATA.


Iniziai a ballare intorno al tavolo.

‘AS LONG AS YOU LA-LA-LA-LA-LA-LA-LA-LA-LA-LA-LOVE ME’ ripetei a tutti.

OH NO STA ARRIVANDO UN UOMO CHE CORRE. STA ARRIVANDO UN UOMO CHE CORRE.

Saltai sul mio tavolo ed inizia a fare l’uomo che corre. Quando immediatamente mi fermai. Era il momento di fare Rap.

E non quello di Nando con le erbe e il limone. Oh no.

“Don't know if this makes sense, but you're my hallelujah

Give me a time and place, and I'll rendezvous it, I'll fly you to it,

I'll beat you there

Girl you know I got you

Us, trust...

A couple of things I can't spell without 'U’

Now we are on top of the world, 'cause that's just how we do (do it)

Used to tell me, "Sky's the limit", now the sky's our point of view (view)

Man now we stepping out like, "Whoa" (Oh God)

Cameras point and shoot (shoot)

Ask me what's my best side, I stand back and point at you

You, you the one that I argue with, I feel like I need a new girl to be bothered
with,

But the grass ain't always greener on the other side,

It's green where you water it

So I know we got issues baby true, true, true,

But I'd rather work on this with you

Than to go ahead and start with someone new

As long as you love me.”

Gridai a lungo.

Mi guardai intorno per vedere che tutti quanti mi stavano applaudendo. Si, così!

LE PERSONE MI AMANO.

O DOVREI DIRE LA-LA-LA-LA-LA-LA-LA-LOVE ME.

Saltai giù dal tavolo e mi sedetti di nuovo sulla sedia.

‘Tra quanto arriva il cibo? Ho fame.’ Dissi, ridiventando completamente normale, e facendo ridere Liam ancora di più.

Voldemort, la cameriera, arrivò e ci porse il cibo, facendo l’occhiolino a Liam, e guardando me in modo feroce, prima di andare via.

Liam mi sorrise.

Spero non si aspetti che io mangi come una signorina per bene
 
***
 

‘Pago io!’ Disse Liam appena Voldemort gli diede il conto.

‘NO IO VOGLIO PAGARE PER ME STESSA!’ urlai in risposta.

‘No Cassie, Pago io. Se permetti, pago io per il mio appuntamento.’ Disse.

FERMI TUTTI.

TORNATE INDIETRO.

Lo ha appena definito un appuntamento?

COSA?

Okay.

RESPIRA CASSIE.

Dentro. Fuori. Dentro. Fuori.

‘Quindi era un appuntamento?’ chiesi

Immediatamente, come se avesse realizzato ciò che aveva appena detto, si bloccò.

‘Non intendevo come se fosse..’ Provò a dire Liam prima che lo bloccai.

‘LEEYUM VUOLE USCIRE CON ME, LEEYUM VUOLE USCIRE CON ME!’ gli urlai in faccia, che era ormai leggermente rossa.

Okay, questa cosa è irreale.

Deve essere un sogno, giusto? Non può essere reale.

Cassie Walker non ha una vita così fortunata.

‘Non l’ho mai detto…‘ Disse Liam prima che lo interruppi.

‘Posso almeno lasciare la mancia?’ Chiesi, interrompendolo, sbattendo le ciglia.

Grugnì prima di passarmi il conto.

Vedete, nessuno dice no a Cassie.. beh, forse la prima volta, ma non le volte dopo. OH si!

Guardai il conto guardando alla parola mancia davanti a me.

MANCIA:

Vediamo, non c’è scritto niente, ma io sono una persona per bene, quindi dovrei lasciarle la mancia.

Misi la mancia prima di dare il conto a Liam. Lo aprii e iniziò a ridere, quasi istericamente. E la cosa fece ridere anche me. Presto tutto il ristorante ci fissò, come se fossimo pazzi.

BEH NON LO SIAMO.

Forse.. giusto un po’ strani. E probabilmente la cosa già la sapevano, specialmente dopo il pezzo di Justin.

‘Oh Cassie, tu sei qualcosa di… assurdo.’ Disse Liam prima di chiudere il conto e guardarmi.

‘Si, lo so. Sono una ragazza e sono anche per metà irlandese. OOOH E SONO UN UMANO.’ Urlai facendolo ridere.

‘Ma seriamente, “i bottoni sulla tua camicia esistono per un motivo, usali!” è la tua mancia?’ Chiese Liam.

‘Non hanno specificato che tipo di mancia, ho fatto semplicemente ciò che i. mio istinto mi ha detto di fare. E il mio istinto era schifato dal suo seno nella tua faccia.’ Dissi, con una
faccia disgustata.

Mi studiò, prima di chiedermi ‘Cass.. Sei gelosa? Chiese

‘No, mi hai appena chiamata Cass e ora mi stai chiedendo se sono Gelosa. In questo caso, tu sei Confuso?’ Risposi velocemente, cercando di non distrarlo troppo dal fatto che ero
effettivamente gelosa.

‘No, tu sei uscito perché volevi un appuntamento con ME.’

Stava per dire qualcosa quando gli feci segno di avvicinarsi a me. Si chinò verso di me finché le mie labbra non furono vicine al suo orecchio. Lui rabbrividì, non appena espirai.

‘Se ti può consolare, ti avrei invitato ad un appuntamento.’ Sussurrai, facendolo tremare ancora più, e rendendolo ancora più rosso.

Immediatamente fummo interrotti da una certa strega.

Intendo, la cameriera… Voldemort.

NON POSSO CREDERE CHE HO APPENA DETTO UNA COSA DEL GENERE A LIAM.

OH MIO DIO.

MA COME MI È VENUTO IN MENTE?!

Ho appena ammesso che lo vorrei invitare ad un appuntamento.

Oh mio dio…

Immediatamente Liam si alzò. Io feci lo stesso. Porse il conto alla cameriera con un sorrisetto.

‘Cassie ti ha lasciato una mancia davvero carina, dovresti usarla saggiamente.’ Disse prima di prendermi la mano e tirarmi via con lui.

Uscimmo dalla porta di Nando’s, e quando fummo per strada Liam iniziò a ridere.

E ridere.

E ridere.

Così iniziai anche io a ridere.

E ridere.

‘Oh dio, vorrei proprio vedere la sua espressione ora!’ Disse Liam prendendo fiato.

‘Anche io!’ dissi, cercando di smettere di ridere.

Liam scivolo sul sedile del guidatore e mise in moto la macchina. La porta di Nando’s si aprì immediatamente, e uscì una certa cameriera con gli occhi infuriati.

‘OH DIO LIAM VAI, VAI, VAI!!’ urlai.

Tirai giù il finestrino e le passammo davanti.

‘AVADA KEDAVRA’! urlai appena accelerammo.

Liam mi guardò confuso, e iniziò a ridere.

 

***

 

LIAM’S POV

‘Quindi… buonanotte?’ Dissi a Cassie mentre eravamo in piedi sulla veranda di casa sua.

‘Buonanotte’. Disse prima di simulare un abbraccio.

‘Te lo immaginavi?’ Le chiesi, mentre il mio viso era appoggiato sul suo collo.

‘Che cosa?’ Chiese appena ci staccammo dall’abbraccio, guardandomi confusa.

‘Che saresti uscita con me.’ Dissi timidamente.

‘Si...’ disse sorridendo

‘Davvero?’ Dissi, un po’ troppo eccitato. ‘Beh, ora devo andare’ Dissi cercando di riprendere un tono normale.

Le sorrisi un’altra volta prima di girarmi e iniziare a camminare.

‘Liam?’ Chiamò.

Mi girai per vedere che mi fissava. Posò dolcemente le sue labbra sulle mie, e poi le allontanò.

‘Buonanotte.’ Disse, girandosi e entrando a casa.

Oh santo dio.

Andai verso la mia macchina tremando, e vi entrai.

Sorrisi e appoggiai due dita sulle labbra.

Sarà anche stato breve, ma ci sono stati più fuochi d’artificio e scintille di quante ne abbia sentite in tutta la mia vita.

Cristo.

Accesi la macchina e mi diressi verso casa.

Credo che mi stia prendendo una bella cotta per Cassie.

Louis non ne sarà contento.




 

Ciao ragazze!
Oggi sono precina, fortuntamente!
Inizio con il dire che abbiamo raggiunti le mille visualizzazioni tgerjfdnrfeds e vorrei ringraziare chiunque abbia letto la fan fiction, chi l'ha recensita, chi l'ha messa nelle preferite, ricordate o seguite! Vi ringrazio molto, ho iniziato con il tradurre questa fan fiction per allenarmi e mi sono affezionata sia a voi che alla storia!
IO AMO QUESTO CAPITOLO.
Oltre ad "As log as you love me" che io amo, essendo una belieber, LIAM E CASSIE SI BACIANO!
Immagino che non ve lo sareste mai aspettate, non è vero?
Pensavate che Cassie si sarebbe fidanzata con Liam, vero? SURPRISE! 
Ora vado che devo ancora studiare.. 
Alla prossima,
Ylenia.

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Capitolo 15
*** SANTA, ARE YOU? ***


Santa, are you?






Louis' Pov
 
"Grazie per stare con me stasera, Boo." Disse Harry.
 
"Figurati Hazza, e scusa per essermi dimenticato della nostra serata, sono un orribile migliore amico!" Dissi, giocando con i suoi riccioli.
 
"Non lo sei, davvero." Disse Harry, sorridendomi calorosamente.
 
Improvvisamente la porta d'ingresso si chiuse e sentii dei passi pesanti salire le scale e fare eco in tutta la stanza.
 
Liam deve essere a casa.
 
Mi chiedo come sia andata la cena.
 
"Torno subito Hazza." Dissi, sorridendogli prima di dirigermi nella camera da letto di Liam.
 
"Li?" Domandai non appena bussai alla porta.
 
"Oh, hey Lou, com'è stato il film?" Chiese Liam, sorridendo.
 
"Bello! In realtà è ancora in corso. E' la parte difficile. Bambi ci rende selvaggi, sai. Com'è andata la cena?" Dissi, sorridendo.
 
"Grande! Era confusa in un primo momento poiché non eri lì, ma le ho detto tutto e ci siamo divertiti un sacco!" Disse Liam, sorridendo.
 
"Bene, sono contento! Grazie per essere andato, Li." Dissi, abbracciandolo.
 
"Figurati!" Disse con dolcezza.
 
"Beh, ora dovrei tornare da Haz." Gli dissi prima di incamminarmi fuori dalla sua stanza e dirigermi di nuovo verso Harry.
 
Perché mi sentivo come se Liam mi stesse nascondendo qualcosa?
 
E' impossibile, Liam è l'unica persona al mondo che non nasconde segreti.
 
E anche io lo sono.
 
Bella battuta.
 
 
 
 
Harry's Pov
 
Bambi mi fa sempre piangere.
 
 
Liam's Pov
 
C'era vicino. Troppo vicino.
 
Troppo vicino.
 
Lontano ma troppo vicino.
 
Lontano lontano lontano ma troppo vicino.
 
Lontano lontano lon- Ok, forse dovrei smetterla.
 
 
 
 
Cassie's Pov
 
"Mamma, sono a casa!"  Urlai non appena entrai tremante in casa.
 
"Oh, hey amore, pensavo che sarei dovuta venire a prenderti." Mi disse mia madre, sorridente.
 
"Ho chiesto al mio amico se poteva darmi un passaggio a casa." Dissi, sorridendole.
 
"Ok, ok tesoro! Ora vai a dormire, domani c'è scuola!" Disse.
 
Annuii e mi diressi verso le scale per andare in camera mia.
 
Buttai la borsa sul pavimento e mi gettai sul letto.
 
Urlai nel materasso, sentendo improvvisamente la voglia di farlo.
 
NON POSSO CREDERCI CHE L'HO DAVVERO FATTO!
 
OH MIO DIO!
 
"CAPTAIN AMERICA, HO BACIATO LIAM!" Urlai al mio letto.
 
Girai la testa verso destra, sentendo il bisogno di respirare - non tutti sono vampiri luccicanti che non hanno bisogno di aria per sopravvivere.
 
Edward, sto parlando di te.
 
 
**
 
 
 
"Cassie, alzati! Devi andare a scuola!" mi svegliò qualcuno. Dio, che ore sono?
 
Guardai l'orologio sul comodino, notando che la campanella della prima ora sarebbe suonata proprio tra poco. Saltai giù dal letto, realizzando che ero ancora vestita come ieri.
 
Devo essermi addormentata.
 
Il pensiero di ciò che ho fatto mi ha chiaramente esaurito.
 
Afferrai la mia divisa per la scuola dall'armadio e mi cambiai.
 
 
 
 
**
 
 
 
Pranzo!
 
La mia materia preferita in assoluto. In questa materia avrei tutte A+.
 
Probabilmente perché sono in grado di mangiare di tutto.
 
NIALL HORAN MI FA UN BAFFO!
 
"Allora, com'è andata in questi giorni?" Mi chiese Nikita mentre si sedeva di fronte a me al tavolo.
 
"IMPRESSIONANTE!" Urlai di eccitazione. Non potei farne a meno. Da quando Liam mi aveva baciata non riuscivo a contenere la mia eccitazione.
 
Avevo letteralmente rimbalzato su e giù dalla sedia tutto il giorno.
 
Non vi dico neanche quante volte i professori mi chiesero se dovevo andare in bagno.
 
"Da quando qualcuno ti ha BACIATA?" Chiese Nikita.
 
Cazzo, l'ho detto ad alta voce? Sono fregata.
 
"Hem, io e il mio poster di Bieber. Justin è un grande baciatore." Dissi, facendole un occhiolino.
 
Nikita ridacchiò. Grazie a Dio sono brava a dire bugie.
 
Aspettate, da quando questa è una buona cosa?
 
Chi sto prendendo in giro, posso arrivare dovunque con questa abilità.
 
Tranne che essere giudice ad X Factor, direi di sì a tutti.
 
Aaah, X Factor.
 
Questo mi ricorda Liam.
 
DIO, SEMBRO UNA COMUNE ADOLESCENTE CON LE PRIME COTTE.
 
"Vado a vedere se c'è qualcosa da mangiare." Dissi, sorridendo a Nikita.
 
"Ma hai appena finito di mangiare." Sottolineò Nikita.
 
"Pensavo che mi conoscessi meglio. Io amo mangiare." Dissi, lei rispose con una risata e scosse la testa.
 
Mi alzai e mi diressi dove le signore stavano servendo il pranzo.
 
"SCHIFO. EW. ASSOMIGLIA ALLA CACCA. IL MIO CANE MANGIA CIBO MIGLIORE DI QUELLO. ASPETTA, IO NON HO UN CANE, AHAHAHAH." Dissi ad alta voce mentre valutavo i diversi alimenti.
 
"Hey Cassie." Disse qualcuno alla mia sinistra.
 
Vi voltai e cancellai il sorriso che avevo sulla faccia.
 
"Cosa vuoi Isaac?" Dissi freddamente.
 
Però non sentivo freddo. Come suona qualcuno freddo? Come se avesse l'alito freddo?
 
Chi diavolo ha inventato questa parola?
 
Contadini.
 
"Volevo solo scusarmi per ieri." Disse, guardando in basso verso i suoi pedi.
 
"SE PENSI CHE SONO DISPOSTA AD ACCETTARE LE TUE SCUSE ALLORA, beh okay, scuse accettate." Dissi.
 
Ho un cuore così grande.
 
"Sei divertente." Mi disse.
 
Dimmi qualcosa che non so.
 
"Eh mi chiedevo se potevamo uscire qualche volta." Disse.
 
OH WOW. QUESTO NON ERA PREVISTO.
 
"Mi piacerebbe, ma ho un fidanzato." Sbottai, senza pensare.
 
STUPIDA CASSIE.
 
"Oh. Figo. Mi dispiace, non lo sapevo." Disse Isaac, arrossendo.
 
"Non preoccuparti, non lo sanno in molti." Dissi.
 
Isaac annuì goffamente e se ne tornò da dove era arrivato. Come un pinguino.
 
Mi sentivo un po' male.
 
Tornai al mio tavolo senza cibo e mi sedetti di fronte a Nikita.
 
"Hey Walker! Ho sentito che hai un fidanzato!" Urlò Stacey dal tavolo in cui Isaac era seduto.
 
OH NO.
 
Isaac stava sorridendo verso di me seduto accanto a Stacey.
 
Quel piccolo idiota! Sapete, quando ho detto che mi sentivo un po' male per lui.. beh, NON PIU'.
 
Arrossii e guardai Nikita che spalancò la bocca. "Hai un fidanzato?".
 
Improvvisamente mi alzai.
 
NESSUNO FA ANDARE DI MATTO CASSIE WALKER..
 
Tranne Cassie Walker.
 
"Sì, ce l'ho! Non posso averne uno?" Urlai, sorridendo.
 
Stacey mi guardò sorpreso, prima di ricomporsi e sorridere.
 
"Allora credo che ci incontreremo al ballo, vero?" Disse, scandendo ogni parola.
 
Posso darle grandi parole da scandire.
 
No Cassie, non abbassarti al suo livello. E' vicino al suolo.
 
"Sì, ovvio." Dissi.
 
Improvvisamente suonò la campanella e tutti si diressero verso le loro prossime aule.
 
"Hai un fidanzato?" Mi chiese Nikita quando l'intera mensa era deserta.
 
"No, ma ho un paio di giorni per trovarne uno!" Dissi, facendo ridacchiare Nikita e scuotere la testa. Le spiegai cosa era successo con Isaac e lei capì cosa stava succedendo.
 
"Beh, non ho dubbi che ne troverai uno. Hey, forse Mister Starbucks apparirà magicamente e vi fidanzerete?" Chiese Nikita, facendomi un occhiolino.
 
Nikita, penso che mi hai appena dato una splendida idea.
 
 
 
 
**
 
 
 
"Hai sentito che Liam Payne è stato avvistato con una ragazza fuori Nandos ieri sera?" Sussurrò una ragazza dietro di me.
 
OH MIO DIO. Aveva un appuntamento da Nandos! Perché non me l'ha detto?
 
Sì, l'ho sentito in giro. Ho sentito che era un appuntamento e l'ha accompagnata a casa!" Disse un'altra ragazza.
 
Ah, le ha anche dato un passaggio a cas- aspetta, ma sono io! Oh mio Dio, stanno parlando di me!
 
"Oh mio Dio! Era brutta? Scommetto che era brutta." Si aggiunse una ragazza.
 
Io preferisco il termine carina, grande molte.
 
"Comunque, non durerà a lungo. Probabilmente è l'amante." Disse una quarta ragazza.
 
"Sì, sappiamo tutti che ancora non è uscito completamente dalla sua ultima relazione."
 
"Scusami? Sto cercando di prestare attenzione alle preziose informazioni che Mr. Clarke sta cercando di imprimere nel mio cervello. Finora non c'è riuscito per colpa vostra. L'UNICA PERSONA CHE HA AVUTO UN IMPRINTING FINO AD ADESSO E' STATO JACOB BLACK! Volete tacere?" Urlai, avendone abbastanza delle loro chiacchiere e dei loro insulti
 
Suppongo che dovrei dar loro dei crediti per non averlo detto alle mia spalle.. togliendo che non sapevano fossi io la ragazza di cui parlavano.
 
Ma sono sedute dietro di me, quindi tecnicamente mi stanno parlando dietro.
 
"Sono impressionato Signorina Walker, finalmente si sta interessando a studiare! Ben fatto!" Disse Mr. Clarke sorridendo.
 
"Non si abitui." Mormorai.
 
"Cos'ha detto?" Chiese.
 
"Ho detto "è meglio che si abitui" perché voglio impegnarmi. Sul serio." Dissi, facendo ridere la classe.
 
Improvvisamente suonò la campanella, segnando la fine della giornata, e non potei non essere che felice.
 
"Hey Cass, cos'è successo?" Mi chiese Nikita, mentre si dirigeva verso di me fuori dalla classe.
 
"Gli One Direction questo, gli One Direction quello." Dissi con rabbia.
 
"Oh, cavolo! Ora capisco perché eri disposta ad ascoltare la lezione!" Ridacchiò.
 
"Aspetta! Tieni il telefono. Intendi dirmi che eri davvero sveglia?" Dissi, sorpresa.
 
"Sì. si deve prestare attenzione in classe!" Replicò Nikita.
 
"E' UN MIRACOLO DI NATALE!" Urlai.
 
"Sì, sì, molto divertente." Disse.
 
"BABBO NATALE, SEI TU?" Dissi.
 
"OH OH OH! Devo andare!" Mi disse.
 
"Ciao! Ci vediamo domani!" Urlai mentre camminava lungo il corridoio.
 
"BUON NATALE!" Urlò facendomi ridere.
 
E' tempo di andare a casa. Grazie Dio.
 
 
 
 
 
 
Louis' Pov
 
Mi catapultai sul computer - non proprio, altrimenti l'avrei rotto.
 
Cliccai sull'icon di Skype per vedere se Cass era online. EVVIVA!
 
Mi sentii come se non parlavo con lei da secoli.
 
Cliccai sul quadrante e aspettai che accettasse
 
"LOUIS!" Urlò qualcuno appena lo schermo del computer si illuminò con il suo viso.
 
"Cassie!" Le urlai di rimando.
 
"Mi sei mancato!" Disse, con fare triste.
 
"Mi sei mancata anche tu, ma ho saputo che ti sei divertita ieri sera con Li!" Dissi, sorridendo calorosamente.
 
"Quindi te l'ha detto?" Chiese Cassie improvvisamente seria.
 
"Sì!" Dissi sorridendo.
 
Perché non avrebbe dovuto dirmelo?
 
"E sei d'accordo?" Domandò, sempre con l'espressione seria sul volto.
 
"Certo, perché non dovrei?" Dissi, sorridendo.
 
"Pensavo che non saresti stato d'accordo che Liam ed io, sai, ci siamo baciati." Disse, lentamente.
 
"Certo che son-" Mi fermai appena la realtà mi colpì in faccia.
 
"VOI COSA?" Urlai.
 
Questo non l'avevo programmato.
 
No, seriamente, non mi aveva accennato niente Liam.
 
Neanche un "ciao, mentre eri con Harry, io e Cassie ci siamo baciati."
 
NIENTE.
 
NADA.
 
NOTHING.
 
SILCH.
 
EL ZIPPO.
 

Hey splendori, come va?
Io mi scuso come al solito per il ritardo ma siamo agli ultimi giorni di scuola e dire che sono piena di compiti è un eufemismo. 
In questo capitolo Cassie svela accidentalmente il piccolo "segreto" a Louis..... ups, e ne combina una delle sue come al solito. 
Okay, devo scappare! 
Alla prossima,
Ylenia.

 

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Capitolo 16
*** I swar she was a rash of some sort in a preovious life ***


I swar she was a rash of some sort in a preovious life
 




Cassie's POV

‘TU COSA?’ esclamò Louis. Okay chiaramente Liam non avevo detto a Liam della nostra… attività extracurriculare.
 
Okay le cose non si stanno mettendo bene.
 
‘Ehm, ho detto mancarci.. Ci sei mancato… tu?’ dissi velocemente, cercando di coprire il danno.
 
‘Non mentirmi Cassie!’
 
‘Va bene. Ci siamo baciati. Ma non puoi arrabbiarti con Liam, sono stata io a baciarlo.’ Dissi.
 
‘E questo renderebbe le cose migliori?’
 
‘Si, perché significa che sono stata io ad approfittare di lui. Non il contrario.’ Risposi
 
Oh mio dio.
 
Mi sono approfittata di Liam. E se non mi avesse voluta baciare? Beh, lo avrei fatto comunque.
 
Oh dio.
 
Ecco perché preferisco baciare la bambola di Liam.
 
Sono sicura che lei mi vuole.
 
‘Perché questa cosa ti ha scosso così tanto?’ Dissi cercando di cambiare argomento.
 
‘Perché tu sei come mia sorella. Ho proibito a Lottie, Fizz e le gemelle anche solo di pensare di uscire con uno dei ragazzi, quindi perché tu saresti diversa?’ Chiese arrabbiato.
 
‘Perché tu non sei mio fratello.’ Dissi.
 
I suoi occhi si spalancarono, e si riempirono di un sentimento non molto positivo.
 
Una proiettile carico di colpa mi colpì dritta nello stomaco.
 
Sentii i panini di Nandos tornarmi su.
 
‘Lou, non volevo dire che..’ Iniziai a dire.
 
‘Si, volevi.’ Disse in risposta, e la sua triste voce si ruppe mentre pronunciava l’ultima parola e i suoi occhi si riempivano di lacrime
 
E IL PRIMO POSTO PER LA PERSONA PIÙ CATTIVA DEL MONDO VA A …
 
CASSIE WALKER!
 
‘No, volevo, e lo sai. L’ho detto in preda alla rabbia. Lo sai benissimo che non volevo dirlo, e che mi dispiace!’ dissi, mentre le lacrime stavano cercando il modo di uscire dalle mie palpebre.
 
‘Non piangere’ disse Louis dolcemente, mentre mi attirava a se.
 
Questo sarà uno di quei momenti dolci nei quali mettiamo le nostre mani sullo schermo del computer, come per poter toccare la scena..
 
‘Mi dispiace Lou. Ho rovinato tutto. Ho baciato Liam, e nemmeno gli piaccio, ho rovinato la nostra relazione e cosa peggiore ho perso l’ultima puntata di ‘the vampire diaries’ stasera.’ Dissi tristemente.
 
Forse non avrei dovuto dire l’ultima cosa..
 
Ma io dico sul serio, ho perso la mia dose dei fratelli Salvatore. Questa non è semplicemente la mia serata.
 
Subito il silenzio fu colmato da una fragorosa risata.
 
Alzai gli occhi per vedere Louis che rideva.
 
Okay.. sono l’unica che non ha capito lo scherzo?
 
‘Cass, prima di tutto, Liam è follemente cotto di te, non so come tu non lo abbia notato, secondo, la nostra relazione non potrebbe essere rovinata da niente e da nessuno. Sei mia sorella, che ti piaccia o no. E in fine, ‘The vampire diaries’ sarà in onda anche domani.’ Disse Louis, sorridendo.
 
Grazie Gesù..
 
The Vampire diaries sarà ripetuto anche domani!
 
… ah e Louis è ancora il mio migliore amico.
 
‘Lou, mi dispiace davvero tantissimo. Quello che ho detto è stato davvero orribile e non volevo affatto dirlo. Tu sei il mio ti-conosco-da-poco-ma-ti-voglio-lo-stesso-un-mondo-di-bene-fratello.’ Dissi sorridendo
 
‘E tu sei la mia ti-conosco-da-poco…blah blah blah blah sorella!’ disse, sorridendo anche lui.
 
‘Quindi siamo a posto?’ chiesi
 
‘Saremo per sempre a posto!’
 
‘Beh, io devo andare a scuola domani, e ho bisogno di dormire! Stesso orario domani?’ chiesi
 
Avevo davvero bisogno di chiederlo?
 
‘Avevi davvero bisogno di chiederlo?’ chiese Louis
 
Okay no, non so come abbia fatto a leggermi la mente. Ooh.
 
‘Non si sai mai..’ Dissi, anche se in realtà lo sapevo..
 
‘Lo sai!’ sorrise.
 
Okay questo è davvero strano. È come se riuscisse a leggere nei miei pensieri.
 
‘A che numero sto pensando?’ Chiesi
 
’25?’ Chiese, con una faccia abbastanza confusa.
 
‘NO, 12!’ Dissi felicemente.
 
‘Erm..?’ Chiese, chiaramente preoccupato se avesse dovuto o no prendere le pagine gialle e chiamare il centro di sanità mentale più vicino.
 
‘Storia lunga. Ora devo andare, ti voglio bene tesoro!’ dissi sorridendo
 
‘Ti voglio bene anche io!’ Disse louis, lanciandomi un bacio prima di uscire.
 
Beh è andata meglio di come mi aspettavo.
 
Non è vero, mi sento peggio di prima, ma è andata bene alla fine.
 
Saltai nel letto, tirandomi le coperte fin sopra alle guance.
 
Non riesco ancora a comprendere quello che ha detto Louis, riguardo al fatto che piaccio a Liam. Non può essere vero.
 
Louis’ POV
 
Beh devo dire che è stata una serata piena di eventi. Devo anche dire che mi ha profondamente colpito quello che ha detto, ma so che non lo intendeva veramente.
 
Spensi il mio computer e andai verso la camera di Liam.
 
La porta era aperta e da quello che potevo vedere, stava leggendo un libro.
 
Mi appoggiai al telaio della porta, aspettando che mi notasse.
 
‘LOUIS! Cristo! Mi hai spaventato!’ Esclamò Liam.
 
‘C’è qualcosa che mi vuoi dire Payne?’ Chiesi.
 
So che è crudele fare questo tipo di gioco con lui.
 
Ma è divertente.
 
‘Che intendi?’ chiese Liam, guardandosi intorno con aria colpevole.
 
‘Oh, sai ESATTAMENTE cosa intendo Leeyum.’ Dissi, ridendo dentro di me.
 
‘NON AVEVAMO INTENZIONE DI BACIARCI, MI DISPIACE! E’ SEMPLICEMENTE SUCCESSO. TE LO VOLEVO DIRE, GIURO!’ urlò Liam, guardando verso il basso, dispiaciuto.
 
Okay adesso mi sento cattivo.
 
‘Non preoccuparti per questo.’ Dissi con un sorriso, cercando di farlo sentire meglio.
 
‘NON ERA PIANIFICATO GIURO… aspetta, cosa?’ chiese, confuso.
 
Inserire un piano malefico per far sì che Liam ammetta i suoi sentimenti per Cassie qui.
 
‘Cassie mi ha spiegato tutto. Ti ha baciato lui, non l’hai fatto tu, è stato un grandissimo equivoco.’ Dissi semplicemente
 
‘Un equivoco? Questo è stato per lei?’ chiese tristemente.
 
Non la faccia. Non posso guardare la dolce faccia da cucciolo, mi intenerirò e il mio piano sarà rovinato.
 
GUARDA ALTROVE LOUEH.
 
‘Perché, cosa è stato per te?’ Chiesi, evitando di fissarlo.
 
‘Tutto.’ Borbottò.
 
No! Troppa dolcezza.
 
MI STO SCIOGLIENDO! MI STO SCIOGLIENDO!
 
‘Perché, per caso un certo Mr. Payne ha una cotta per CassieBear?’ chiesi, sorridendogli.
 
‘E’ molto più di una semplice cotta, Louis. Non mi sono mai sentito così prima.’ Disse Liam.
 
PIANO MALEFICO RIUSCITO!
 
‘LO SAPEVO! Lo sapevo!! Lo dicevo io!’ gli urlai.
 
Non dovrei fare il mio balletto della vittoria.
 
‘YA DA DA DA DA DA DA DA DA DA DA DA DA DA DA DA DA DA DA, CIRCUS AFRO, CIRCUS AFRO, POLKA DOT, POLKA DOT, POLKA DOT, POLKA DOT AFRO!’ esclamai, danzando come un babbeo.
 
Vorrei saperlo fare eh..
 
Dovrei smetterla di fare certe cose.
 
Fo sho.
 
‘Che diavolo sta succedendo Lou?’ chiese Liam, guardando ancora più confuso di prima.
 
‘Lo sapevo che ti piace Cassie. Volevo solo fartelo dire! Non ha detto che è stato un equivoco, ho mentito! Oh e comunque è arrossita mentre mi diceva di quando le tue labbra fossero morbide. L’ho preso come se provasse lo stesso sentimento.’ Dissi.
 
‘Cosa? Sei serio? Aspetta, perché sei così contento?’ chiese cautamente.
 
‘Perché io e Cassie ne abbiamo parlato, e anche se le ho detto che sono molto protettivo nei suoi confronti, so che sei una bravo ragazzo, e che non la ferirai. E poi, chi sono io per fermare l’amore? Dissi gettando le braccia in aria.
 
Liam ovviamente lo prese come un invito ad abbracciarmi, perché getto le sue braccia intorno a me.
 
‘Grazie Lou, sei il migliore!’ esclamò.
 
‘Non devi dirlo due volte.’ Dissi passandomi le mani tra i capelli.
 
‘okay’ rispose.
 
‘Dillo di nuovo Liam.’ Dissi
 
‘Sei il migliore!’
 
‘E non dimenticarti, che se la fai soffrire, io ti distruggo, chiaro?’ Lo misi in guardia.
 
‘Cristallino!’ Disse, facendo il saluto militare.
 
Oh, è bravo. Sa esattamente come corrompermi.
 
‘Beh, ora devo andare, posti da vedere, persone da incontrare.’ Dissi
 
‘Quindi il posto in cui stai andando e le persone sono le tue coperte, cuscino e letto?’ Chiese Liam, ridendo.
 
‘Non te lo confermo, ma non lo nego nemmeno.’ Dissi prima di incamminarmi verso la stanza.
 
Punteggio:
 
Louis: 1
 
Liam: 2345242425
 
Sto cadendo verso il basso, lentamente.
 
***
 
Cassie's POV

‘CAPTAIN AMERICA!’ urlai appena la mia faccia si spiaccicò contro il cuscino.
 
La scuola è una tortura. Non so come i bimbi la sopportino.
 
Non siamo nemmeno pagati per farlo, anzi.. SIAMO NOI CHE PAGHIAMO LORO.
 
Il mio computer suonò inaspettatamente. Ho lasciato qualcosa acceso? Non c’è problema, tanto le bollette dell’elettricità sono sempre altissime.
 
Nessuno lo dica a mio padre.
 
‘CASSIEBEAR!’ esclamò.
 
‘LOUBEAR!’ risposi.
 
‘Buone notizie! Piaci moooolto a Liam.’ Disse, con noncuranza.
 
‘Ah bene.. aspetta, cosa?’ chiesi, quando capii ciò che aveva detto.
 
‘Già. E’ vero. Lo so. Non. Ringraziarmi.’ Disse, mettendo i piedi sul tavolo.
 
‘Ma come hai..’ iniziai a dire prima che qualcuno entrò nella mia camera.
 
‘Hey Cass, Tua mamma mi ha fatto entrare, ho pensato avremmo potuto iniziare il progetto insiem..’ Disse Nikita prima di guardare lo schermo, ansimando.
 
Oops?
 
Non so nemmeno quante volte lo dirò, in seguito..

 

Mi scuso subito per l'immenso ritardo! Scusatemi, scusatemi e scusatemi, ma ho avuto davvero tantissimo da fare. Per prima cosa sono stata sommersa da compiti nell'ultima settimana di scuola, poi nel weekend ho fatto tutto tranne che stare a casa quindi non ho avuto davvero il tempo di postare il capitolo, scusatemi davvero. 
Veniamo al capitolo... ANCHE IO PENSAVO CHE CASSIE SI FIDANZASSE CON LOUIS, e invece... io già lo sapevo, muahahahha. 
Ok, devo andare! Mi aspetta la corsa mattutina... che voglia che ho.
Alla prossima! (spero presto) 


Alle recensioni rispondo appena posso, scusatemi! 
 

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Capitolo 17
*** People Don’t Understand The Fine Art Of Noodlery ***


People Don’t Understan The Fine Art Of Noodlery
 


“Ehm, che diavolo ci fa questo sul mio schermo? Ah… devo aver accidentalmente cliccato sulla twitcam di Louis Tomlinson… Ops?” Dissi, prima di rivolgere a Louis uno sguardo che diceva di continuare a parlare.

“Allora, ho intenzione di rispondere ad alcune delle vostre domande.  Questa è da… Thor, e vuole saper- “ Cominciò a dire Louis.

“Bel tentativo ma riesco a vedere l’icona di Skype. Non sono stupida.” Nikita fissò Louis.

E’ più intelligente di quanto non sembri.

“Posso spiegare!” Dissi.

“Beh, allora spiega. Spiegami perché stai in webcam con uno dei membri della band che odiamo” disse Nikita.

Guardai verso Lou, che aveva la mano sul petto e la bocca spalancata. Stava per parlare, ma lo anticipai.

“Va bene. La verità è che… siamo in un club del libro insieme. E’ tutto” dissi alzando le mani in aria.

“Un club del libro, davvero?” Chiese Nikita, non credendomi. “E come si chiama questo club, se posso chiedere?” Domandò.

“Club…. Del libro. Già. Club del libro”. Dissi, schioccando la lingua al palato.

“Oh, davvero? E quali libri avete letto finora?”  Chiese Nikita incrociando le braccia al petto.

“Beh, stiamo leggendo il brillante libro di… Justin Bieber: My First Step To Forever. La sua biografia. Già.” Dissi.

“Sì, poi avremmo dovuto leggere il libro di David Beckham, ma il mio cane lo ha mangiato.” Disse Louis.

“Stripes. Quel cane mangia sempre i libri.” Dissi a Louis, scuotendo la testa.

Questi cani immaginari sono così difficili da gestire.

“Non posso crederci, non solo mi stai tenendo nascosto qualcosa di enorme, ma stai anche mentendo per coprirti, pensavo fossi la tua migliore amica.” Disse Nikita impassibile.

Non piangere.

Non piangere.

“Scusami, è solo che… so quanto odi gli One Direction, quindi non volevo dirtelo, pensavo che se avessi saputo tutto ciò poi avresti iniziato ad odiare anche me.” Dissi.

“Pensavo che li odiassi anche tu!” Disse incredula.

Okay, non sto migliorando le cose.

“Non l’ho mai fatto. In realtà mi piacciono. Ho solo pensato che se ti avessi detto che non li odiavo, mi avresti trattato come quelle directioner ossessionate della nostra classe.” Dissi, tristemente.

“Cass, siamo migliore amiche da sempre, non lo avrei mai fatto.” Disse Nikita sorridendo.

“Mi dispiace, non avrei mai voluto farti arrabbiare.” Disse.

“Va tutto bene.” Sorrise.

“Così discuteremo davvero sul libro di Justin Bieber o…?” Improvvisamente parlò Louis.

Risi. “No Lou, se non vuoi.”

Louis scosse la testa. “Ne discuto troppe volte con Niall, passo.”

“Allora… Nikita, questo è Lou! E’ come se fosse mio fratello ed è davvero in gamba!” Dissi, sorridendo.

“Mh, dovete raccontarmi com’è accaduto tutto questo!” Esclamò Nikita.

“Oh Dio, da dove comincio?” Dissi.
 
 
 
***
 
 
“Questo è tutto. Non riavrò mai indietro tutto il tempo che ho impiegato a raccontarti tutto.” Dissi, fingendo di pulirmi il sudore dalla fronte.

“Cassie, ci sono voluti esattamente 7 minuti per spiegare tutta la faccenda!” Disse Lou.

“Esattamente. Sette minuti. Avrei potuto fare così tanto in quel tempo. Sai quanti pacchetti di spaghetti avrei potuto cuocere? Tre… e mezzo!” Sostenetti.

“Beh, farei meglio ad andare, ho bisogno di parlare con Liam!” Disse facendomi un occhiolino.

“Ciao Lou! Felice di averti conosciuto. Dio, non avrei pensato che un giorno l’avrei detto.” Disse Nikita.

“Ciao Lou! Ti voglio bene!” Dissi.

“Ti voglio bene anche io CassieBear!” Disse Louis prima di andare off.

“Beh, che ne dici se recuperiamo il tempo perduto ed andiamo a fare delle tagliatelle?” Disse Nikita con un sorriso.

Forse i sette minuti non erano un tale spreco.

Sto scherzando, sono stati sprecati. Sempre lo saranno.
 
 
 
***
 
Liam’s POV


“Sono tornato, spero ti sia mancato molto!” Sentii qualcuno dire dalla porta.

“Mi sei mancato così tanto Lou. Non sapevo cosa farne di me, così ho optato per stalkerare la tua pagina twitter.” Ribattei.

Improvvisamente Louis mi appoggiò un braccio sulle spalle ed allungò il collo per guardare meglio lo schermo.

“Uhm, ma questo è il profilo di Cassie.” Disse Louis compiaciuto.

“Lo so. Sono patetico.” Risposi.

“No! Sei… Sei solo… innamorato… o qualcosa del genere. Perché è troppo presto per parlare di amore.” Disse Louis.

“Seriamente? Perché mi sono sentito così dal minuto in cui mi sono imbattuto in lei da Starbucks. Io…”  Dissi.

“Lo so. Provo la stessa cosa quando mi guardo allo specchio.” Disse Lou guardando in lontananza.

“Scherzi a parte Lou, cosa faccio?” Chiesi.

“Ecco il punto. E’ il 411. Questo è ciò che devi seguire. QUESTO-“ Cominciò a dire Louis.

“Ti sei fatto di qualcosa Lou?” Chiesi.

“Ero sul punto di dire che questo è CIO’ CHE DEVI FARE, ma mi hai interrotto. Devi chiederle di uscire. Chiaro, no?” Disse Lou.

Da quando è diventato così indifferente?

Una settimana fa era arrabbiato con noi poiché eravamo diventati amici, ora invece è come se volesse farci mettere insieme.

“Ora probabilmente starai pensando ‘come diavolo è possibile che Louis sia così indifferente a tutto ciò?’ Beh, finché non perderò il mio Louis/Cassie time, ti aiuterò.” Disse Louis sorridendo.

“AWW! LEWIS! Non ti porterò mai via il tuo Louis/Cassie time.” Proclamai.

“Bene. Ora devi pensare a dei modi per chiedere a Cassie di uscire ed io andrò a mangiare qualcosa. Sto desiderando le tagliatelle per qualche strana ragione.” Disse Lou prima di scompigliarsi i capelli ed uscire dalla porta.

Questo ragazzo.

E’ così strano.
 
 
 
**
 
 
Cassie’s POV

“Buongiorno Cass!” Disse Nikita, dandomi un forte abbraccio.

“Buongiorno Kiets.” Dissi di rimando.

Agganciò il suo braccio al mio ed iniziammo il nostro lungo viaggio per dirigerci in classe…

Quindi, fondamentalmente, cinque passi lungo il corridoio.

Sono davvero contenta che mi abbia perdonata per non averle detto tutto… ed aver mentito… ed essere diventata amica della boy band che odia.

Gesù, sono terribile.

Entrammo in classe, solo per scoprire un caos senza la signorina Dimitri in vista.

“Hey, è tutto ok, sedetevi!” Urlai, andando alla cattedra.

“Oggi, studieremo l’arte della doppia presa.” Dissi impersonando il mio professore.

“HEY WALKER!” Urlò una voce stridula.

Walker? Dove? E’ uno zombie? Lo ammazzo.

Oh aspetta, il mio cognome è Walker. Non intendono Walker come lo zombie in The Walking Dead.

Dio.

Guardo troppa TV.

Mi voltai per vedere Stacey con un sorriso sul volto.

Beh, almeno credo sia un sorriso.

Dio, ha tanto da fare. Sembra il jolly.

“Aspetta, urlalo di nuovo. Ora classe, vedremo l’esempio di ciò che impareremo oggi. Dai Stacey, urla ciò che hai detto prima, cara.” Dissi.

“HEY WALKER!” Urlò Stacey.

Feci una smorfia, la più orrenda che avessi mai fatto.

“Vedete ragazzi, è così che si fa. E dovete assicurarvi che la vostra espressione facciale sia adatta alla persona che si rivolge a voi. E’ per questo che la mia era così orribile.” Sorrisi.

Stacey sbuffò, ma rimise su un sorriso prima di cominciare a parlare.

“Allora, com’è il tuo fidanzato?” Disse sorridendo.

Mi piacerebbe cancellare il sorriso dalla sua faccia, ma poi avrei bisogno di salviettine per il viso.

“E’ fantastico.” Dissi semplicemente.

“Come si chiama?” Chiese.

Cos’è? Il gioco delle 20 domande?

“Hem… Roberto. Sì, è… spagnolo. Quindi è… uhm… piccante.” Disi.

Oh Dio, cos’ho fatto?

“Roberto? Hm, che strano, nessun spagnolo c’è nella nostra scuola.” Affermò.

“Non va nella nostra stessa scuola…?” Dissi, facendo sembrare la frase una domanda più che un’affermazione.

“E che scuola fa allora?” Disse.

“Non va a scuola. Sì, si è già laureato. Già.” Dissi, appoggiandomi alla scrivania.

“Oh, ok. Allora credo che vedremo “Roberto” al ballo, giusto?” Chiese.

“Ovvio.” Dissi.

“Cassie, siediti. Ragazzi, prendete i libri.” Disse Miss Dimitri.

Bene.
 
 
 
**
 
 
 
“Allora cos’hai intenzione di fare?” Chiese Nikita non appena la chiamai.

“Non lo so, sono presa dal panico.” Risposi, guardando verso il computer mentre mi sedevo.

“Forse dovremmo trovare qualcuno che si chiami Roberto?” Suggerì Nikita.

“Bel tentativo, ma-“ Cominciai a dire prima che comparve una notifica di Skype, la quale diceva che avevo una chiamata.

“Scusa, ti chiamo dopo.” Dissi a Nikita.

“Ok, parliamo dopo.” Disse prima di attaccare.

“Liam? Che succede?” Chiesi appena accettai la chiamata da:

Liam Payne-In-The-Butt

“Devo chiederti una cosa.” Disse Liam.

“Io devo chiedere a TE una cosa! Perché il tuo nome è Liam Payne-In-The-Butt?” Chiesi, ridendo.

Batté la mano sulla sua fronte. “Louis!”

Improvvisamente mi colpì un’idea.

Come un camion guidato a tutta velocità.

“LIAM HO BISOGNO CHE TU SIA ROBERTO!” Urlai.

“Roberto?” Chiese confuso.

“Incontriamoci da Starbucks tra 10 minuti. Ti spiegherò tutto.” Dissi.

“Okay, va bene.” Disse, sorridendo.

Ora, Liam dovrà solo dire di sì ed avrò un Roberto.

Chiamatemi Maria.

Perché questo è il nome che usano le ragazze spagnole.

Quindi se io sono Maria, lui è Roberto. Siamo una coppia spagnola. Giusto?

Ok no.

Uno.

Dos.

Tres.

BAILANTE MARIA!

 

GIURO, NON E' UN MIRAGGIO!

Lo so, lo so! Sono una persona orribile, non aggiorno dai tempi della pietra e non ho neanche risposto alle recensioni! Non potete capire quanto mi dispiaccia non poter aggiornare in tempo, ma da quando è finita la scuola non passo molto tempo al computer e quindi non ho la possibilità di tradurre velocemente i capitoli.
Spero di riuscire ad aggiornare più in fretta da oggi!
Giuro che non appena troverò un po' di tempo risponderò a tutte le recensioni alle quali non ho dato risposta, mi dispiace tantissimo!
Ora scappo, ho un sonno impressionante nonostante siano solo le 22.15.
Alla prossima! (spero presto)

-Ylenia

 

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Capitolo 18
*** I'll have a Happy Meal with a side of happy, please. ***


I'll have a Happy Meal with a side of happy, please.

Cassie’s POV


“Quindi intendi dirmi che hai mentito a tutti nella tua scuola dicendo che hai un ragazzo che si chiama Roberto?” Chiese Liam.

Annuii in risposta.

“Quindi bisogna trovare qualcuno che si finga Roberto?” Chiese Liam.

Annuii di nuovo.

“E mi stai dicendo che dovrei essere io il tuo finto ragazzo?” Chiese Liam.

Annuii ancora una volta.

Gesù, se annuisco un’altra volta ho paura che diventerò uno di quei pupazzi con la testa che dondola.

“Ti rendi conto che il mio nome è Liam, non Roberto? E io non sono spagnolo!” Dichiarò Liam.

“Lo so, ma sarebbe un’esperienza nuova. Un’occasione per conoscere meglio l’altro. Devi vedere il pun- okay, fai finta che sia il ruolo di un film! Per favore Liam!” Pregai Liam,
saltando in piedi e inginocchiandomi. 

“Puoi tranquillizzarti per favore?” Chiese il ragazzo dietro il bancone. 

Non di nuovo. Pensavo avesse imparato i diritti umani. 

“Senti amico, per tutto ciò che sai potrei proporlo a lui e saresti rovinato!” Ribattei. 

“Le donne non lo propongono agli uomini, quindi non lo faresti.” Disse.

“Oh beh, lo faranno nell’anno bisestile!” Dissi, alzandomi in piedi.

“Siamo ad Ottobre, l’anno bisestile ancora deve venire.” Sorrise. 

Il ragazzo del contatore evidentemente aveva deciso di non ripassare i diritti umani ma di imparare “The Dummies Guide To Being A Jerk”

Camminai fino al bancone. 

“Beh, sai, non ho una risposta valida, ma l’avrò. Se glielo proponessi, non saresti invitato al nostro matrimonio!” Dissi, schioccando le dita.

“Non vorrei venire.” Rispose il ragazzo sbuffando.

“Oh, ok!” Urlai balzando in avanti, afferrandolo per il grembiule.

Improvvisamente fui afferrata da dietro e tirata via. 

“Andiamo Cass, lascia stare.” Disse Liam vicino al mio orecchio, inviandomi brividi lungo tutta la schiena. 

“Sei fortunato che il mio fidanzato fosse qui, altrimenti saresti grondante di caffè!” Urlai.

“Fidanzato, eh?” Chiese Liam sorridendo non appena uscimmo dal negozio.

Ho detto fidanzato? Maledette fantasie. 

“L’ho detto solo perché stavamo discutendo di quello.” Dissi, tirandomene fuori.

Quel ragazzo del bancone è fortunato che non avevo Petunia, gli avrei spiaccicato il mio cono in faccia. 

“Che dici, facciamo una passeggiata? Per raffreddarci un po’?” Chiese Liam.

“Sono già figa (ndt cool in inglese significa sia freddo che “figo, favoloso”, Liam intendeva “freddo”, ma Cass per fare una battuta intendeva “Sono già figa”).” Dissi sorridendo. 

“Lo so.” Disse Liam sorridendo.

Cominciai a camminare, “Beh, vieni o no?” Liam sorrise dietro di me.

Balzò avanti, afferrandomi la mano non appena mi raggiunse.

Arrossii immensamente al gesto.

“Oh, ciao Cassie.” Disse qualcuno di fronte a me. 

Mi voltai, sempre sorridendo, quando improvvisamente sparì il sorriso dalla mia faccia.

“Stacey.” Dissi, sbuffando.

“E questo è…?” Chiese gesticolando verso Liam, che fortunatamente indossava il suo berretto e gli occhiali.

“Questo è-“ Cominciai, facendo per inventare la scuola più valida che avevo, dicendo che era mio cugino Jeremy, quando Liam mi interruppe. 

“Io sono… Roberto. Vengo dallo Espanol.” Disse Liam con un falso accento spagnolo.

“Vieni dallo spagnolo?” Chiese Stacey con una faccia incredula.

“Intendo… Espanya. Stavo solo testando il tuo spagnolo. E’ buono.” Disse in quell’accento spagnolo.

“Allora, ti vedrò al ballo, Roberto?” Chiese Stacey sorridendo.

“Ah sì, senorita. Lo farai.” Disse, sorridendo.

Mi morsi il labbro per bloccare le risate.

“Ciao Stacey, è stato… bello vederti. Ok no. Era una bugia.” Dissi pima di tirare Liam verso di me andandocene.

“Liam! E’ stato divertente, sì!” Dissi, prima di ridere rumorosamente.

“Chi è Liam? Io sono Roberto!” Disse Liam prima di guardare in lontananza.

Questo ragazzo è divertente.

Mi piace.

Ma già si sapeva.

“Allora, cosa vuoi fare ora? Non è troppo tardi, credo…?” Dissi facendola sembrare più come una domanda.

“Beh, dovrei andare a fare un po’ di spesa, altrimenti i ragazzi moriranno di fame, andiamo al centro commerciale, svuotiamo i negozi e poi andiamo da McDonalds?” Chiese Liam,
sorridendo.

“Sì, suona alla grande!” Sorrisi.



**



“Ok, so che questo è un negozio per generi alimentari, ma mia madre mi ha dato molti soldi e vorrei andare da Topshop.” Dissi.

“Allora andamo!” Rispose Liam tirandomi verso Topshop.

“Guarda!” Dissi prima di appostarmi dove una signora stava guardando vestiti rack.

Mi accovacciai così non poteva vedermi e mi nascosi dietro i vestiti che stava guardando. 

“PRENDI ME!” Urlai con voce stridula, facendo boccheggiare la signora.

“PRENDI ME! PRENDI ME!” Dissi di nuovo.

La signora lasciò cadere l’oggetto che stava guardando e si mise a camminare in fretta.

Tornai di corsa verso Liam, che stava ridendo rumorosamente.

“Tu- tu avresti dovuto…. Vedere… la sua… faccia.” Disse tra un respiro e l’altro.

“Vieni signore che ride tanto, andiamo alla sezione dei gioielli!” Urlai, afferrando Liam e trascinandolo verso la gioielleria. 

“GUARDA TUTTI QUESTI GIOIELLI!” Urlai guadagnandomi delle occhiatacce dal cassiere.

Penso che la guardia di sicurezza abbia messo gli occhi su di me.

“Oh mio Dio.” Dissi, raccogliendo un gioiello che aveva catturato la mia attenzione.

Era una collana d’argento, con il nome “Cassie” e un paio di baffi ad esso collegati. 

“E’ bellissimo!” Disse Liam, dietro di me.

“Lo so, lo compro!” Dissi.

All’improvviso strappò la collana dalle mie mani e corse via.

Che strano ragazzo.

Camminai dietro di lui – decidendo di non correre per non sforzarmi troppo – e lo trovai alla cassa con un pacchetto di plastica in mano. Il cassiere gli stava restituendo una carta di
credito.

Oh no, non l’ha davvero fatto.

“Liam!” Urlai.

“Cassie!” Urlò di rimando.

“Non avresti dovuto farlo!” Dissi, sul serio

“Oh, sì che avrei dovuto farlo. Vieni, andiamo a prendere del cibo.” Dissi prima di tirarmi fuori.



**





“Okay, dobbiamo prendere la carne.” Disse Liam non appena entrammo nel supermercato.

“Oh Dio!” Urlai non appena raggiungemmo la sezione della carne.

“COSA TI HANNO FATTO?” Urlai, raccogliendo un tacchino congelato.

“Povero, non arriverà nemmeno al suo primo Ringraziamento.” Piansi.

Misi il tacchino di nuovo nel freezer, chiudendo la porta a vetro. Baciai le dita prima di appoggiarle alla porta e mi incamminai dove Liam rideva, con un cestino pieno di carne.

“Vieni, ho bisogno del mangime per le mie tartarughe.” Disse Liam, tirandomi verso la sezione per animali.

Presi un sacchetto di semi di uccelli prima di dirigermi verso il bancone.

“Mi scusi signore.” Dissi al cassiere, che era decisamente più giovane di me.

“Come posso aiutarti?” Chiese, sorridendo.

“Se compro questi semi di uccelli, e li pianto, esattamente quando tempo pensi ci vorrà per gli uccelli a crescere?” Chiese, con un’espressione seria sul volto.

“Non penso che tu abbia capito, non crescono gli uccelli, è per nutrire gli uccelli.” Rispose.

“Ma allora perché scrivete semi di uccello? E’ UNA FALSA ETICHETTA, AMICO! E, cosa più importante, hai appena frantumato i miei sogni. Spero tu sia felice.” Dissi prima di dirigermi
verso Liam, il quale era nella sezione per giocattoli.

“Woah! Vendono anche giocattoli?” Chiesi, i miei occhi si illuminarono. 

“Certo! Ecco perché si chiama supermercato!” Disse sorridendo.

“Amico, pensavo che fosse perché Superman possedeva questo negozio. (ndt. Supermercato in inglese è supermarket)” Dissi, sorridendo di nuovo.

Presi la bambola di Dora L’Esploratrice e la misi in mezzo alla stanza

“E adesso... aspettiamo.” Dissi.

Per fortuna non passò molto tempo prima che il cassiere di cui stavo parlando venne e raccolse la bambola.

“SWIPER NO SWIPING!” Urlai.

Mise la bambola di nuovo a terra prima di tornare alla cassa.

Liam ed io stavamo morendo dalle risate.

“Dobbiamo andare a controllare.” Disse dopo essersi recuperato.

Annuii d’accordo non appena ci dirigemmo alla cassa.

“SONO TORNAAAAATA!” Urlai al tizio in casa. 

“Qual è la prossima mossa? Mi chiederai se lo spray spruzza o suona?” Chiese.

Ragazzo intelligente, ma no.

“No, ho una domanda seria stavolta.” Risposi.

“Vai, spara.” Disse.

“Okay, c’era un giocattolo nella zona dei giochi, se vuoi posso spiegarti perché.” 

Mi guardò.

“Okay, ora ti faccio una domanda seria.” Iniziai, mettendo un sacchetto di M&M’S sul bancone. “Sono in vena di M&M’S, ma ne voglio solo uno. Posso comprare un singolo M&M?”
Dissi.

“Stai scherzando, vero?” Chiese.

“Ti sembro una persona a cui piace scherzare? Aspetta no. Non rispondere.” Dissi.

Liam, che improvvisamente si era ripreso dalle risate, iniziò a mettere la sua roba sul bancone.

“Comprerò l’intero pacchetto così ne avrai uno.” Disse Liam, tirando fuori la sua carta di credito al cassiere.

“SWIPER NO SWIPING!” Dissi non appena il cassiere strisciò la carta di Liam.

Alzò lo sguardo, arrossendo, prima di continuare.

“Andiamo Cassie, dobbiamo andare avanti.” Disse Liam mettendo le buste nel carrello. 

“Non è l’ultima volta che ci vedremo amico! Tornerò con una petizione affermando che si deve essere in grado di vendere un M&M’S.” Dissi prima di incamminarmi fuori come un
gangster. 

“DA MCDONADS!” Urlò Liam, non appena ci dirigemmo verso la macchina. 



**



“Cosa prendi Cass?” Mi chiese Liam non appena raggiungemmo il Mc Drive.

Mi chinai su di lui per avvicinarmi alla signora dietro la finestra. 

“Vorrei un Happy Meal per favore.” Dissi sorridendo.

“Oh, e anche un frullato.” Dissi.

“Arriva subito.” Disse la donna.

Improvvisamente cominciò la canzone di Kesha. 

Quella che parla del morire giovani. Personalmente, preferirei vivere mentre sono giovane. (ndt. Live While We're Young, la canzone dei ragazzi)

Avete capito il gioco di parole?

Girai il volume al massimo, prima di uscire dalla macchina.

Oh yeah.

I HEAR YOUR HEART BEAT TO THE BEAT OF THE DRUMS

OH WHAT A SHAME THAT YOU CAME HERE WITH SOMEONE

SO WHILE YOU’RE HERE IN MY ARMS

LETS MAKE THE MOST OF THE NIGHT LIKE WE’RE GONNA DIE YOUNG

Cominciai a ballare come un boss. Andando verso tutte le macchine dietro di me. Cantando il resto della canzone ai guidatori.

“I HEAR YOUR HEART BEAT…” Cominciai, cantando al conducente della vettura due macchine più giù, per poi scoprire che era un uomo anziano con un apparecchio acustico.

“Cosa? Se voglio carne?” Chiese, fraintendendo ciò che ho detto.

Hem…


Velocemente salii in macchina di Liam.

“Bel balletto Cass.” Disse Liam sorridendo.

La signora diede a Liam un sacchetto pieno di cibo e due bevande.

Posò la busta sul tappetino della macchina e mi diede la bevanda.

Voglio portarti in un posto.” Disse.

Allora andiamo, nobile destriero!” Sorrisi.



**





“Liam, è.. è… bellissimo.” Dissi, non appena ci sedemmo sulla macchina, in cima ad una collina, dalla quale si vedeva la parte più bella di Londra.

“Non sarà mai bella come te.” Disse, coprendosi velocemente la bocca dopo aver realizzato ciò che ha detto.

“Hem, quello che volevo dire, era, uhm, qui.” Disse, tirando fuori il pacchetto di Topshop.

“Penso ancora che non avresti dovuto comprare questo per me.” Dissi.

Mi porse il bacchetto. “Aprilo.” Disse.

Lo aprii e trovai non una, ma due scatole.

Una era più sofisticata da guardare, l’altra aveva scarabocchi pazzi su di esso.

“Apri quello con i disegnini prima.” Disse.

Lo aprii e trovai la collana con scritto “Cassie” che tanto amavo. 

“Ora l’altro.” Disse Liam timidamente. 

Aprii la seconda scatola, con cautela, per poi trovare una semplice collana d’argento, con un grande cuore su di esso.

“Non è un gran che, ma significa molto per me.” Disse, arrossendo.

“Ce l’ha.” Dissi onestamente.

“Rappresenta il mio cuore e voglio che lo abbia tu.” Disse.

Quasi sputai tutto ciò che avevo in bocca.

Ma non lo feci perché non avevo niente.

“Liam… uhm… cosa?” Dissi, chiaramente non in grado di completare una frase.

“Mi piaci, tanto. Da quando ti ho incontrato da Starbucks e hai parlato con come come se fossi un semplice ragazzo. Vuoi essere la mia… ragazza?” Chiese.

OKAY, QUESTO E’ UN SOGNO.

Svegliati, Cassie.

Improvvisamente presi la mano e mi schiaffeggiai la guancia.

“Cassie! Che diavolo stai facendo?” Chiese, strofinandomi la guancia con la mano.

“Ho solo dovuto controllare se era reale o un’altra mia fantasia.” Dissi.

“Fantasia?” Chiese Liam sorridendo.

“Oddio, l’ho detto ad alta voce?” Dissi sbattendomi il palmo della mano in fronte.

“Sì, l’hai fatto. E’ un… sì?” Chiesi, sperando.

“Non lo so, voglio dire, io sono una gioia per tutti, mi vogliono tutti.” Dissi.

“Oh.” Disse tristemente.

“Sto scherzando! Ovvio che sì. Ti ho, lo- mi sei piaciuto fin dal primo momento in cui ti ho guardato.” Dissi.

Quello che non sa, però, è che il primo momento in cui ho messo gli occhi su di lui era nel 2010.

“Beh, è un sì?” Disse di nuovo.

“Sono abbastanza sicura di averlo già detto.” Dissi, sorridendo.

“Ho solo dovuto controllare che non era una delle MIE fantasie.” Disse, sorridendo. 

OH.

MIO.

DIO.

“Hem, quindi, beh, siamo… una coppia? Cosa facciamo ora?” Chiese Liam grattandosi la nuca.

“Stai zitto e baciami stupido.” Dissi afferrandogli il viso e tirandolo verso di me.


E fuochi d’artificio furono. 


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Capitolo 19
*** I Swear She Was A Rash Of Some Sort In A Previous Life ***


I Swear She Was A Rash Of Some Sort In A Previous Life

Cassie's POV


Sorrisi appena chiusi la porta della mia camera.

Non riuscivo a crederci.

In realtà non riuscivo nemmeno a parlare decentemente. E non sto mentendo.  Nel momento in cui mia madre mi ha chiesto come avessi passato la giornata, tutto ciò che sono riuscita a dire è stato "hjfhfhfjsf", inutile dire che voleva portarmi da uno psichiatra. 

Gettai la mia borsa a terra e mi diressi, danzando lentamente, vero il computer.

Non appena il mio computer si accese, cliccai sull'icona di Skype, in modo da trovare la persona che stavo cercando. Stavo per cliccare il pulsante "componi numero", quando improvvisamente qualcuno mi chiamò.

Accettai la chiamata e misi un inquietante sorriso sul volto.

"SANTO DIO!" urlò Louis quando vide la mia faccia.

"Ti stavo aspettando" dissi, accarezzandomi la mano sinistra.

"Mi hai davvero spaventato" disse Lou seriamente.

"Mi dispiace, è che stavo per chiamarti, ma poi mi hai chiamato tu, così ho solo sorriso... in questo modo" dissi prima di sorridere di nuovo in modo inquietante.

"Fammi provare. Chiamami!" Disse, prima di riagganciare.

CHE DIVAH. 

Alzai gli occhi al cielo e cliccai sul contato di Lou, aspettando che rispondesse.

Improvvisamente il mio schermo si illuminò con un volto estremamente raccapricciante.

"Okay, ho capito cosa vuoi dire. Giuro che non lo farò mai più" dissi con gli occhi sbarrati.

"Allora, come è andato il tuo appuntamento con Roberto?" Chiese Louis strizzando un occhio e cercando di sistemare il computer.

"Come fai a saperlo? Chi te l'ha detto?" urlai.

"Liam, ovviamente. Mi dice ogni cosa.. sono come il suo diario umano.. o il suo terapeuta. Quale sembra più figo?" disse.

"Diario umano!" Dicemmo all'unisono prima di scoppiare a ridere.

"Allora, Signora Payne, ho sentito che ti sei fidanzata" disse sorridendo.

"Oh, Signor Styles, come l'ha scoperto?" Dissi di rimando.

"Ooh, ti giochi la carta Larry, sei crudele!" Disse, scuotendo la testa.

"Chi è Larry?" Chiesi.

"Oh, niente, solo una bromance che hanno creato i fan che sospettano ci sia qualcosa tra me ed Harry, che, per la cronaca, è solo amicizia Nel caso lo volessi sapere" rispose sorridendo.

"Dannazione, sarebbe stata una coppia bellissima!" Sorrisi.

"Comunque, Liam mi dice tutto ciò che gli succede. E con tutto, intendo tutto tutto. Quel ragazzo ama condividere le proprie informazione e ciò che gli succede durante il giorno. Cassie Walker, pensavo fossi cresciuta in un modo migliore" disse Lou, scuotendo la testa.

"C'è stato solo un bacio!" Protestai.

"Esattamente. Pensavo fossi innocente, ma ovviamente mi sbagliavo! Sono deluso, signorina. Vai in camera tua" disse con sguardo serio.

"Ma.. sono già nella mia stanza" dissi.

"Oh, giusto. Non preoccuparti CassieBear, sto solo scherzando. Ad ogni modo, devo andare. Domani ci vediamo su Skype così puoi raccontarmi tutto sulla Situazione
Roberto o qualsiasi cosa essa sia." Disse Lou, sorridendo.

"Va bene, ciao Lou! Ti voglio bene." Dissi.

"Ti voglio bene anche io, sorellina!" Rispose e riattaccò, ma non prima che potesse evitare di guardare il sorriso inquietante che feci. 

Oh sì. Scommento che stanotte farà strani incubi

Mi misi il pigiama e saltai nel letto, sognando Roberto.




***




"Buongiorno cara Cassie!" Disse Nikita abbracciandomi.

"Buongiorno Rodrigo Gonzalez" Dissi, abbracciandola di rimando.

"Cosa c'è tra te e gli spagnoli? O è messicano?" Chiese Nikita.

Ad essere onesti, neanche io lo sapevo. Sono aperta a tutte le razze.

E'  spagnolo-messicano.

Spessicano!

OLE!

"E' spessicano" dissi semplicemente.

"Dici tutte queste spessicanate, sono nate insieme al tuo problema... Roberto?" Chiese.

Cavolo, sembrava quasi soffrissi di una malattia. Conosciuta come Roberto.

O conosciuta come l'amore.

"Ho risolto tutto ed ho molte cose da dirti. Te le dico a pranzo, okay?" Dissi sorridendo.

Annuì e ci dirigemmo in classe sorridenti.

"Buongiorno signor responsabile del lavoro scolastico nel dipartimento inglese" dissi al signor Clarke, non appena presi il mio posto.

"Buongiorno strana alunna alla quale insegno inglese" Disse di rimando.

"Ben detto, signore, ben detto. Comunque, volevo ringraziarla. Le parole che mi ha insegnato sono state molto d'aiuto" Dissi, finalmente ringraziandolo, come avevo promesso a me stessa che avrei già fatto un paio di settimane fa.

"Prego. Sono contento che qualcuno stia finalmente utilizzando le parole che vi insegno" Disse, sorridendo.

"BECCATEVI QUESTO BABBEI. Sono la cocca del professore. SII GELOSO JUSTIN, SII GELOSO!" Urlai a Justin, il quale stava prendendo una freschissima mela rossa, e la stava porgendo al signor Clarke.

La presi velocemente e me la ficcai in bocca.

Il mio telefono vibrò in tasca, segnalando che avevo ricevuto un nuovo messaggio. Presi subito il telefono, nascosto sotto il banco.

Liam <3

Hei, Cass, volevo solo augurarti una splendida giornata, a presto tesoro! Lou mi ha detto di riferirti che ti vuole bene. xxxx


Scrissi subito una risposta.


Grazie, LiLi! Spero lo  sara! Sai.. per la scuola! Bleah! Ci vediamo domani? Dì a Lou che gli voglio tanto bene! xxxxx


Lo so, starete pensando, "Cassie, cosa sono tutte quelle 'x'?"

Beh, non posso farne a meno. Vorrei baciarlo di persona, ma non posso, quindi questo è tutto ciò che posso fare.

Guardatemi. Cassie innamorata. Sono adorabile.

"Signorina Walker, cosa sta facendo?" Chiese il signor Clarke, facendomi saltare. Inviai subito il messaggio a Liam, nel caso in cui mi venisse sequestrato il telefono

"Niente, signore" Dissi, comportandomi come se non fosse successo niente

"Stavi usando il tuo telefono, tenendolo lì sotto. Portalo qui." Disse, con voce piena di autorità.

"Se la può consolare, stavo usando le parole che mi ha insegnato" dissi mentre mi dirigevo verso di lui.

Oh no, per favore Dio, fa che non si ricordi la punzione che mi promise se mai mi avesse beccato di nuovo con il cellulare in classe.

Hey fato, sei stato carino con me. Non abbandonarmi ora.

"Beh, qualsiasi cosa tu abbia scritto, sono sciuro che posso leggerla ad alta voce" Disse, sorridendo.

OH DIO NO. FATO, RICORDAGLI LE ALTRE PENE.

"Liam dice: 'Hei, Cass, volevo solo augurarti una splendida giornata, a presto tesoro! Lou dice di riferirti che ti vuole bene.' Oh, e manda baci" disse il signor Clarke.

"Cassie, pensavo fossi fidanzata con Roberto" Disse Stacey.

Oh Dio, ha sempre bisogno di infierire. Perché deve sempre rovinare tutto?

Scommetto che in una vita precedente sia stata un'irritazione cutanea, o qualcosa del genere.

"Infatti lo sono" dissi.

"Quindi intendi dire che stai uscendo con Roberto, Liam e Lou?" Disse Stacey sorridendo.

"Quindi, secondo te io sto cornificando al quadrato.. cioè, al cubo, Roberto? Mi dispiace, Stacey, ma ti stai sbagliando. Io sto uscendo con Roberto. Liam e Lou sono i miei due migliori amici. Non è così, Kiets?" Dissi, fulminadola, prima di rivolgere il mio sguardo a Nikita, la quale.. si era accasciata sul suo banco.

Certo Kiets, ottimo lavoro! Addormentarsi quando ho più bisogno di te. Questa è la seconda volta che mi abbandona per dormire.

La prima volta è stata quando non mi ha lasciato copiare il suo test.

Lo so, lo so. Sono terribie.

Ma fu durante la mia fase da teppista, in realtà non era colpa mia.

E' stata colpa alla pubertà.

Ma mi pacerebbe anche ringraziare la pubertà, in particolare a nome di Damon Salvatore.

Anche se, mi piacerebbe anche ringraziare il vampirismo per tenerlo in quel modo per sempre.

"Migliori amici... con benefici?" Disse sorridendo.

"Se il benificio è che ti prenderemo a pugni, beh, allora mi trovo totalmente d'accordo con te" Risposi acidamente

Questa ragazza mi da sui nervi.

"Va bene, è abbastanza" disse il signor Clarke, con una mano sul volto per la disperazione.

"Odio dirlo, ma se siamo qui è per colpa sua, signore" gli dissi.

"Vada a sedersi, Cassie." Disse prima di porgermi il telefono.

Saggia scelta. 

Quella volta non mi preoccupai di prestare attenzione, ma trovai dei modi per torturare Stacey. 

Potevo:
         1) Romperle tutti gli specchi.
         2) Mettere del colorante nel suo shampoo.
         3) Depilarle le sopracciglia.

Al diavolo, le farò tutte.



***



"Il ballo ci sarà tra qualcosa come due giorni! Quindi ora dimmi di Roberto!" Disse Nikita non appena ci sedemmo al nostro tavolo.

"Beh, ho trovato un ragazzo. Beh, qualcuno che può fingersi lui" Sussurrai, sperando di non farmi sentire.

"E? Dimmi tutto!" Urlò.

Le piazzai la mano sulla bocca.

"Okay, lo farò, se prometti che non urlerai." Dissi. Lei annuì velocemente con la testa e le lasciai andare la bocca.

Cominciai a raccontarle tutto, da quando avevo chiamato su Skype "Liam-Payne-In-The-Butt", fino a quando avevo discusso con Stacey.

All'improvviso, dal nulla, saltò su e cominciò a correre per la mensa. 

Si sedette dopo un po', con il fiato corto, e la fissai ad occhi spalancati.

"Cosa? Hai detto di non strillare, infatti non ho urlato." Disse.

Oh, ottimo.

"Non riesco ancora a crederci che tu e Liam siete fidanzati!" Sorrise.

Credimi, neanche io. 


 


Giuro che non è un miraggio! Sono davvero io!
Scusatemi se sono stata assente per un periodo piuttosto lungo, avevo promesso sarei tornata a Settembre ma cominciata la scuola non ho trovato un attimo libero per continuare a tradurre, mi scuso davvero tanto.
Continuerò a tradurre, anche se non potrò aggiornare ogni giorno, poiché sono molto impegnata tra interrogazioni e verifiche!
Mi dispiace se vi ho fatto attendere così tanto, so che probabilmente non seguirà quasi più nessuno questa storia, ma vi capisco, però prometto che mi farò perdonare!
(Ho ripubblicato il capitolo poiché ho fatto alcune modifiche!)
A presto,
Ylenia.

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Capitolo 20
*** What happens when you get scared half to death... TWICE? ***


What Happens When You Get Scared Half To Death... TWICE?


 

 

 

Cassie's POV

 

 

"Allora, il ballo è domani, giusto?" Dissi, tirandomi i capelli.

Ero davvero stressata. Beh, chi può biasimarmi, devo affrontare i miei nemici, fare del mio ragazzo il mio finto ragazzo e per non parlare del fatto che non ho ancora trovato un abito.

DIO, MORIRO'.

"Cass, rilassati, andrà tutto bene" mi disse Liam, prendendo la mia mano dai capelli e mettendola sul tavolo, per poi intrecciare le nostre dita.

"A volte dimentico ciò che è davvero successo" dissi.

"Dimenticare ciò che è successo?" Chiese Liam, guardandomi come un cucciolo di cane confuso.

Non ho mai voluto baciare un cucciolo... fino ad ora.

"Questo. Noi. Me e te. Sembra un sogno" dissi sorridendo.

"Beh, è davvero successo" mi rispose, portando la mia mano alle sue labbra e dandole un dolce bacio sulle nocche.

Giuro che se non fossi stata seduta, sarei caduta a terra. Le mie gambe sembravano fatte di gelatina

"Sono grata sia successo" dissi, giocando con le sue dita.

"Dovremmo davvero andare a casa. E' buio" disse Liam.

"Grazie Capitan Ovvio" dissi ridacchiando.

Liam si alzò ed io mi alzai di rimando.

Fissai la cassa mentre ci dirigevamo fuori. Oh sì, amico, io so chi sei. Non lo dimenticherò mai. Un giorno ti prenderò. E quel giorno, non sarò distr- OH UN GATTO!

"Non voglio tornare a casa. Voglio stare con te" dissi, facendo una faccia da cucciolo.

"Anche io voglio stare con te" mi rispose.

"E se dormissi a casa tua? Potresti portarmi di nascosto e potremmo guardare film per tutta la notte con Lou! Completo di coccole e popcorn!" Dissi sorridendo.

"E i tuoi genitori?" chiese.

Misi un dito sulla sua bocca prima di prendere il cellulare e comporre un numero familiare.

"Ciao?" Rispose dopo tre squilli.

"Ehi Kiets, ho bisogno che tu mi faccia un favore: stasera resto da Liam e Lou e vorrei dire a mia madre che resto a casa tua, se per te va bene?" chiedi e pregai in un sì.

"Sì, certo. Se chiama le dico che sei a casa mia" disse.

"Grazie Kiets, sei la migliore. Ci vediamo domani? Vieni prima da me per prepararci?" Chiesi.

"Diavolo, sì! Devo andare, dai, ti voglio bene. Ci vediamo domani!" Disse.

"Ti voglio bene anche io!" Risposi prima che riagganciassimo all'unisono.

Siamo come due gemelle, attacchiamo anche allo stesso tempo.

"Okay, ma-" Cominciò a dire prima che gli misi di nuovo il dito sulle labbra.

Composi un nuovo numero, tenendo il telefono all'orecchio.

"Ciao piccola" rispose mia madre.

"Ehi mamma, stasera resto da Nikita, visto che non facciamo un "Friday Sleepover" da molto tempo. Va bene per te?" Chiesi, implorando Dio che mia madre mi lasciasse andare.

"Sì, ovvio. Hai bisogno di vestiti?" Chiese.

"Mi presterà qualcosa Nikita" dissi.

"Allora va bene. Ci vediamo domani piccola, ti voglio bene!" Disse mia madre.

"Grazie mamma! Ci vediamo domani, anche io ti voglio bene!" Dissi prima di riagganciare.

"Bene, okay, tutto risolto. Quindi.. andiamo alla casa degli One Direction, va bene?" Chiese Liam, sorridendo.

Non sono mai stata più eccitata d'ora in tutta la mia vita.

STO ANDANDO ALLA CASA DEGLI ONE DIRECTION.

OH MIO DIO.

Mi domando come sia. Le loro pareti sono coperte di premi? Avranno il parquet, o le piastrelle?

STO FANGIRLANDO.

Non posso farcela.

Calmati Cassie. Calmati.

"Andiamo." Dissi, sorridendo verso di lui.

 

 

 

 

 

 

***

 

 

 

 

 

 

 

 

"Okay, allora, entro prima io in modo da controllare se la via è libera. Se non lo è, allora.. beh, lo decideremo dopo. Okay" disse semplicemente.

"E cosa facciamo se non è libera?" Chiesi, spaventata.

"Se non è libera ci fondiamo dentro e corriamo in camera mia" disse.

LA SUA STANZA.

Okay, no. Non era carino, CASSIE NON ESSERE MALIZIOSA.

Liam entrò dalla porta principale, facendo spuntare la propria testa più tardi, segnalandomi che non c'era nessuno.

Almeno era cioè che pensavo mi stesse segnalando. Quello o aveva davvero bisogno di fare pipì.

Spero sia la prima.

Entrai in casa dietro di Liam. Mi guardai intorno per vedere se fosse ancora libero.

Liam mi diresse verso le scale e feci del mio meglio per non ridacchiare.

Mi sentivo come una fottuta spia.

"Liam, sei tu?" Chiese una voce profonda.

OH NO, stiamo per essere scoperti!

"Corri" mi sussurrò Liam e ci fiondammo su per le scale. Mi diressi nella prima stanza che trovai, quando vidi Liam correre in quella di fronte.

Oh no. Siamo stati separati.

SALVA TE STESSA, CASSIE.

"Liam, sei tu?" Qualcuno - che era chiaramente Zayn, potevo metterci la mano sul fuoco, poiché sapevo le loro voci a memoria... voglio dire, perché ho sentito le loro voci tempo fa - chiese.

"Ahh sì. Sono solo un po' occupato" dissi, cercando di impersonare Liam.

Camminai avanti e indietro, cercando di pensare a qualcosa che avrebbe reso il mio atto ancora pi credibile.

Misi subito la bocca sotto il rubinetto, riempendola d'acqua. Poi cominciai a sputare l'acqua nel water.

"Oh, va bene. Beh, allora ci sentiamo più tardi" disse Zayn.

Misi il braccio intorno alla mia bocca e soffiai forte, facendo un rumore simile a quello di una scoreggia.

"Oh, grazie a Dio. Che sollievo!" Urlai, quasi ridendo.

"Va bene, io ora vado. Stai meglio?" Chiese Zayn prima di andare via.

Lentamente aprii la porta e trovai via libera. Scaricai velocemente il water e mi precipitai nella stanza dove era andato Liam.

Chiusi la porta dietro di me e fui completamente avvolta dalle tenebre.

"Io non parlo così" mi sussurrò qualcuno all'orecchio, spaventandomi. Improvvisamente la luce si accese e ciò che vidi fu Liam con un sorriso inquietante sul volto.

"Gesù Cristo!" Dissi.

"Preferisco essere chiamato Liam. Gesù Cristo è troppo formale per me" sorrise.

"Zitto, mi hai spaventato" dissi.

"Mi dispiace piccola" mi disse Liam, tirandomi in un abbraccio.

"Va bene. Ma non farlo mai più. Dico sul serio. Mi hai spaventato a morte. Sai cosa succede quando spaventi qualcuno a morte.. DUE VOLTE?" Dissi, scuotendo la testa.

Liam ridacchiò prima di sciogliere l'abbraccio, "che cosa ne dici se ci cambiamo e guardiamo un paio di film?"

"Non ho niente da mettermi" dissi.

"Tranquilla, ti do io qualcosa" Disse Liam, rovistando nei suoi cassetti. "Ecco" mi disse, prima di lanciarmi una t-shirt enorme e un paio di boxer.

OH MIO DIO, potrei vederli su ebay..

Voglio dire, wow.

"Allora?" disse, indicando i cassetti.

"Allora cosa?" Chiesi.

"Non hai intenzione di cambiarti?" Chiese, sorridendo.

"Sì, ma non posso se mi fissi" dissi.

"Dio! Scusa! Non volevo e- Io- okay, vado a chiamare Lou" disse Liam, arrossendo.

Si diresse verso la porta e la chiuse dietro di lui.

"Hey amico, ti vedo meglio, ho sentito che non te la cavavi molto bene prima in bagno" disse Zayn.

Mi coprii la bocca con la mano per non ridere e cominciai a cambiarmi.

Piegai i miei vestiti e li appoggiai sulla sedia del computer, sorridendo alle cornici sulla scrivania di Liam.

La maniglia cominciò a muoversi, indicando che qualcuno stava per entrare nella stanza.

OH DIO.

E se non è Liam o Lou-

I miei pensieri furono spazzati via velocemente quando un ragazzo dai capelli corvini entrò nella stanza, con gli occhi incollati su di me.

"E tu.. tu chi sei?" Chiese, con un evidente tono di confusione.

Oops.

Dio, è qualcosa come la trecentesima volta che ripeto questa parola.


 




Salve bellezze!
Ho il capitolo pronto da circa da ieri ma non sono riuscita a postarlo prima perché ho passato la giornata a studiare!
Scusate se vi ho fatto aspettare, cerco di tradurre il prossimo capitolo al più presto.
Ormai siamo alla fine, mancano otto capitoli, compreso l'epilogo e la storia sarà finita. Ma l'autrice ha iniziato a scrivere un sequel ed ho intenzione di tradurre anche quello!
Ora mi dileguo perché sto guardando un film davvero bello, però prima vi posto i prestavolto che l'autrice ha dato ai personaggi: 

Willa Holland as Cassie
Gage Golightly as Nikita
Liam Payne as himself
Louis Tomlinson as himself
Harry Styles as himself
Zayn Malik as himself
Niall Horan as himself

 

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Capitolo 21
*** Just Casually Sitting Here Discussing Quiffs ***


Just Casually Sitting Here Discussing Quiffs 

 

Cassie's POV 

"Uhm. Posso spiegare. Basta che non urli "al ladro" o qualcosa del genere, perché non sarebbe utile" dissi. 

Woah Cassie, ottimo.  

Probabilmente ora starà pensando che tu sia una fangirl ossessionata. 

Zayn entrò nella stanza, chiudendo la porta alle proprie spalle. 

"Vai avanti. Ti do un minuto per spiegare tutto" disse, incrociando le spalle. 

"Un minuto? Dio, ma un minuto è niente! Non riesco nemmeno a dire l'alfabeto in un minuto, soprattutto perché mi piace andare molto lentamente ed assicurarmi che ogni lettera si senta amata" dissi. 

"Okay, comincia spiegandomi il motivo per cui stai indossando i vestiti di Liam" disse. 

"Oh. Sono di Liam? Cosa? Come è possibile? Non sapevo di indossarli" risposi, alla ricerca di un aiuto divino. 

"Bel tentativo. Ora, parlando seriamente, perché?" Mi chiese, non credendo alla mia scusa precedente. 

Questo ragazzo sarebbe un grande poliziotto. 

Soprattutto in quella divisa. 

Cassie Walker, hai un fidanzato. 

Oh Dio, posso immaginare Liam in uniforme da poliziotto. Ancora meglio. 

Louis aveva ragione riguardo la mia innocenza. 

A + per l'utilizzo del linguaggio Cassie, anche se dovrei abbassarti il voto perché penso tu abbia usato anche prima d'ora questa parola. Quindi, A- Cassie, A-. 

"Uhm, la verità è che io sono un alie- no, questo è troppo incredibile. Okay, no, lo so! Vedi, io sono Liam. E' successo come in.. Quel pazzo venerdì! Hai visto quel film, giusto? Se no, questo sarebbe un problema per la mia spiegazione" dissi. 

"Sì, l'ho visto" rispose. 

"Amico, hai davvero visto quel film? E' un film da ragazza. IMBARAZZANTE!" Dissi 

Improvvisamente la porta si aprì e vi entrò Liam insieme a Louis, con un'evidente espressione da panico sui volti. 

"Cassie. Eccoti. Stavo spiegando al signor Quiffy del fatto che le nostre menti si siano scambiate e siamo rimasti intrappolati l'uno nel corpo dell'altra. Anche se, posso dire di aver fatto un ottimo affare. Guardami. Sono bellissima!" Dissi, mettendomi in posa. 

"Cassie, seriamente? Uno scambio di menti? E' la miglior scusa che hai trovato?" Disse Louis, battendosi il palmo della mano sulla fronte. 

"Che avrei dovuto dire? Ero nel panico. Valeva la pena provare e per un secondo mi ha creduto. Ammettilo" dissi, fissando il ragazzo che mi stava guardando. 

"Signor Quiffy? Mi hai davvero chiamato signor Quiffy?" Chiese Zayn. 

"E' tutto ciò che hai capito dall'intera conversazione?" Chiesi. 

"Beh, no, ma- non capisco" affermò, con uno sguardo più confuso di me durante un test di matematica. 

"Dovremmo spiegargli tutto con una canzone!" Dissi. 

"Sono d'accordo, sarebbe piuttosto divertente. Oh no, dovremmo spiegarglielo con un film! Sarebbe molto più figo!" Dichiarò Louis, facendo un cenno con la testa verso di me e sorridendo. 

"Sarebbe davvero figo. Potremmo diventare delle stelle.. beh, io potrei diventare una stella, voi ragazzi diventereste solo più brillanti del solito. Perché, sapete, siete già delle stelle!" Dissi sorridendo. 

"Come potremmo chiamarlo? Non sono molto bravo a dare dei nomi" disse Lou, ridacchiando. 

"THE ACCIDENTAL SKYPE CALL!" Urlai. 

"Oh mio Dio, è un'idea brillante!" Disse Lou, prima di darmi il cinque. 

"Uh, ragazzi, tornate nel mondo reale" disse Lou, facendoci uscire fuori  dalle nostre fantasie. 

"Giusto. Quindi, penso dovremmo spiegare tutto" dissi, cercando di assumere un aspetto professionale "chi vuole fare gli onori di casa?" Chiesi agli altri due. 

"Io!" Disse Lou, sorridendo. 

Sarà (o è?) una lunga, esagerata storia. 

 
 

 
 

*** 

 
 

 
 

"Fate per davvero?" chiese a noi tre. 

"Tutto vero come Babbo Natale" dissi, seriamente. 

"Cassie, Babbo Natale non esiste" disse Lou. 

"Che cosa? Esiste! L'ho visto! Avete distrutto i miei sogni" dissi, mettendomi la testa fra le mani. 

"Mi dispiace piccola" mi disse Liam, strofinandomi la schiena. 

Dovrei fingere di essere distrutta più spesso. Mi piace questo gioco. 

"Stavo scherzando" dissi, facendo tornare tutto alla normalità ed i ragazzi mi guardarono increduli "so che Babbo Natale non esiste" dissi in tono di consapevolezza. 

Liam tolse la mano dalla mia schiena, fermando lo sfregamento. "Ho detto di fermarti? No." Gli dissi. Sorrise e rimise la mano dov'era prima. 

"Quindi suppongo che dovrei formalmente presentarmi. Io sono Zayn" disse, sorridendo mentre mi tendeva la mano. 

"Piacere di conoscerti Zayn, io sono bella" dissi, sorridendo. "No, sto scherzando, sono Cassie" aggiunsi, afferrando la sua mano tesa e ridacchiando. 

"Aspetta un attimo, mi sembri familiare" disse Zayn ad un tratto, guardandomi attentamente e cercando di ricordare. 

"Oh, ricordo un sacco di cose. La gente per esempio dice che ricordo una dea, sai.." dissi, sfiorandomi la spalla. 

SWAG. 

I ragazzi ridacchiarono in risposta. 

"Aspetta un secondo! Mi ricordo di te! Eri la ragazza sulla bici! Quella divertente!" Disse Zayn, sorridendo. 

"Uhm, sì, ero io" dissi, sorridendo di nuovo. 

"In realtà in quel giorno ci saremmo dovuti incontrare, ma vi siete presentati voi.." disse Liam. 

"Così ho dovuto improvvisare. Da quel giorno ricevo sempre strani sguardi dal cassiere" dissi. 

"Perché non sei semplicemente venuta a sederti con noi?" Chiese Zayn, visibilmente confuso. 

"Beh, vedi, prima era solo mia amica e volevo tenerla segreta, ma dopo Liam l'ha scoperto ed è entrato a far parte nel nostro piccolo club. Non volevamo che sapessero tutti di Cass, era il nostro piccolo segreto" spiegò Lou. 

"Capisco, tranquilli. Nessun problema" disse Zayn, sorridendo. 

"Bravo!" dissi, sorridendo. 

"Ma, ora sai di Cass, quindi suppongo che entri a far parte del club" disse Lou. 

"Però non possiamo dirlo a Niall o Harry" aggiunse Liam. 

"Ho capito. Quindi anche io sono figo ora? Perché sono nel club?" Chiese Zayn. 

"Sì! Lo sei! Però siamo costretti a ripensare al nostro nome ora" dissi, toccandomi il mento. 

"Beh, che ne dite di Club Quiff? Mi piace quel nome" disse Zayn, sorridendo. (ndt. quiff significa ciuffo) 

"Non so se l'hai notato ma a causa della lunghezza dei miei capelli, non posso farmi il ciuffo solo perché lo avete tutti" mi lamentai. 

"Beh, potremmo darti una spuntata" disse Lou, sorridendo e raggiungendo i miei capelli. 

"Tocca i miei capelli e ti taglio le mani" dissi, sorridendo di nuovo. Lou ritirò in fretta la mano e la tirò al petto. 

"Che dite di 'The Avengers'?" Chiese Liam, sorridendo. 

"Amo The Avengers!" Urlai. 

"Sssh! Gli altri ragazzi avranno dei sospetti!" Disse Liam. 

Quasi come se Liam avesse avuto una visione, qualcuno bussò alla porta. 

"Veloce, il letto" disse Liam. 

"Devi prima comprarmi la cena" dissi non appena strisciai sotto il suo letto. 

I ragazzi risero a questa affermazione ed ebbi la sensazione che il viso di Liam fosse diventato rosso. 

"Avanti!" disse Liam. 

"Hey ragazzi, che sta succedendo?" chiese una voce non appena entrò nella stanza. 

Beh, non è una voce irlandese. 

Quindi è Harry o Paul. 

Oh aspetta no, Paul è irlandese. Rimane solo Harry. 

"Oh, niente, siamo solo qui a discutere sui ciuffi" disse Zayn, senza problemi. 

"Ah, capisco.. Se questo è il vostro modo di dirmi di andarmene, ho capito" disse Harry con un tono ironico. 

"No, Haz, non ti stiamo dicendo di andartene!" disse Louis. 

"Va bene, mi metto seduto" affermò Harry. 

LOUIS STUPIDO IDIOTA. 

"Quindi, uhm, che succede ragazzi?" Chiese Harry. 

Guardai alla mia sinistra, trovando i miei vestiti. Li avevo messi lì quando ci eravamo seduti a parlare. Grazie Dio. 

Cercai di inquadrare i jeans e li afferrai, per poi infilare la mano della tasca posteriore e prendere il cellulare. 

Poi, composi un nuovo messaggio. 

 
 

A: Liam <3  

Vorrei solo farti notare che c'è un sacco di polvere qui sotto xx 

 
 

Sentii il ronzio del telefono di Liam. Subito composi un nuovo messaggio 

 
 

A: Swag Master :D 

Ti odio. Avresti dovuto dire "SI, DEVI LASCIARE LA CAMERA" xx 

 
 

Sentii subito il beep del telefono di Lou. 

Il mio telefono squillò appena mi arrivò un nuovo messaggio. 

"Che cos'era?" Chiese Harry. 

"Uhm, ho solo cambiato la suoneria dei messaggi. Ero annoiato dalla vecchia. Che ne pensi di questa?" Chiese Lou, non appena il mio telefono squillò di nuovo. 

"Mi piaceva di più la vecchia suoneria, Boo" disse Harry. 

L'HA CHIAMATO BOO! L'HA CHIAMATO BOO! 

Ho letto troppe fan fiction Larry. 

Aprii rapidamente i messaggi che avevo ricevuto. 

 
 

Da: Liam <3 

Mi dispiace piccola! xx 

 
 

Da: Swag Master :D 

Ti voglio tanto bene xxxxxxx 

 
 

 
 

Improvvisamente, mi cominciò a prudere il naso. 

Oh no. 

OH DIO NO. 

AAAAAAATCHOO! 

Starnutii. 

Ero spacciata. 

Beh, era stato bello finché è durato. 

Liam ti amo. 

"Oooh, accidenti" Disse Zayn, salvandomi. 

"Salute" dissero gli altri tre all'unisono. 

"Beh, vi lascio per un po', ho presso a Nialler che lo avrei portato da Nandos" disse Harry. 

NARRY FEELS. 

Okay, no. 

"Ci vediamo più tardi Haz" dissero i ragazzi. 

Improvvisamente la porta si chiuse e uscii fuori da sotto il letto di Liam, senza fiato. 

"Oh, dolce, fresca, non polverosa aria!" dissi, ancora ansimante. 

"Ehi, non c'è così tanta polvere!" dissi Liam, mettendo il broncio. 

Gli diedi un veloce bacio sulle labbra prima di rimettermi seduta dov'ero prima. 

"Grazie per avermi salvato il culo, signor Quiffy" dissi, sorridendo a Zayn prima di dargli il cinque. "Oh, a proposito, mentre ero esiliata ho avuto un po' di tempo per pensare al nome. Dovremmo chiamarmi Club Dust Bunny " Dissi, facendo ridere i ragazzi. 

"Che ne dite se continuiamo la maratona di film che stavamo per farci?" suggerì Liam. 

Mettemmo da una parte le sedie e gettammo cuscini e coperte sul pavimento di Liam. 

Una volta che ogni cosa era pronta mettemmo il film e ci mettemmo comodi. 

Mi sedetti davanti Liam, con la testa sul suo petto ed iniziò a giocare con i miei capelli. Zayn era accoccolato alla mia destra, con la testa sulla mia spalla, e Lou alla mia sinistra mi teneva la mano. 

Non riuscivo a crederci. Stavo guardando un film con 3/5 degli One Direction. 

Signore, abbi pietà della mia anima. 

E' stato allora che mi resi conto di quanto amavo quei ragazzi, e non solo come una fan, ed anche se Zayn si era appena unito al nostro gruppo, era come se fosse sempre stato lì. 

"Che ne dite del nome "famiglia?" Chiesi, sorridendo sinceramente. 

"Aw Cassie!" Dissero tutti in coro. 

"E Famiglia sia" disse Liam, sorridendo. 

"D'accordo" dissero Zayn e Lou allo stesso tempo. 

E famiglia fu.  

  
 



Aw, questo capitolo è qualcosa di bellissimo. L'ho amato dal primo momento in cui l'ho letto.
Al solito mi scuso per il ritardo di.. un giorno! Sto facendo progressi! Sono stata molto impegnata tra la scuola ed altre cose, in più ieri sono stata al cinema a vedere Il canto della rivolta (MI HA DISTRUTTA) quindi non riuscivo a fare niente haha, nonostante sapevo già tutto. Al pensiero che devo aspettare un altro anno mi viene da uccidermi.
Sto guardando pretty little liars perciò mi dileguo (questo telefilm mi farà finire al Radley, if you know what I mean), alla prossima ragazzuoli!
Ylenia.

 

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