Escape from evil

di frencia92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un giorno come gli altri ***
Capitolo 2: *** Danny ***
Capitolo 3: *** Contrasti e paure ***
Capitolo 4: *** Decisioni di cuore ***
Capitolo 5: *** Tornerò da te... ***
Capitolo 6: *** Bye bye, baby ***
Capitolo 7: *** Sospetto malessere ***
Capitolo 8: *** Virus? ***
Capitolo 9: *** Fase due ***
Capitolo 10: *** Pensieri negativi ***
Capitolo 11: *** In viaggio verso Little Island ***
Capitolo 12: *** Gioco sporco ***
Capitolo 13: *** Cambiamento di programma ***
Capitolo 14: *** Attacco finale ***
Capitolo 15: *** Per sempre felici e contenti ***



Capitolo 1
*** Un giorno come gli altri ***


Capitolo 1: Un giorno come gli altri
 
 
"Buongiorno a tutti!"
"Ciao, Tony... siamo allegri oggi!"
"Puoi ben dirlo, Pivello... domani non si lavora!"
 
 
È una giornata come tante altre all'NCIS.
Concluso il caso in corso la squadra di Gibbs avrebbe avuto il primo weekend libero dopo tre mesi di lavoro continuo.
 
Tony siede alla scrivania allegramente, appoggiando le gambe incrociate sulla scrivania, rilassandosi.
Ziva e McGee lo guardano sorridendo, anche loro felici di non dover lavorare quel fine settimana.
 
Dall'ascensore spunta il solito burbero e scontroso Gibbs, tiene in mano il suo caffè nero bollente in mano mentre squadra col suo solito sguardo gelido i suoi agenti.
"DiNozzo... giù i piedi dalla scrivania! Sei ancora al lavoro e non nel tuo salotto!
Spero abbiate tutti finito i vostri rapporti... perchè non ve ne andrete senza avermeli dati perfettamente scritti ed in ordine."
"Io e McGee li abbiamo già finiti, sono sulla tua scrivania... Tony, beh... chissà se ha cominciato a scriverlo!"
"Non ti preoccupare, Zee-vaah... manca solo la mia firma... l'ho finito ieri sera."
"Buon per te, Tony... cosa fai questo weekend?"
"Che bella parola 'Weekend'... non lo so, forse farò una maratona cinematografica... pensavo di riguardare Il Padrino... sono sei mesi che non lo guardo. Tu che fai?"
"Mmmmh... non lo so... sono ad accorcio di idee..."
"Oh, Ziva... si dice a corto di idee... tu Pivello?"
"Esco con una ragazza... di cui non ti dirò mai il nome e di certo non te ne parlerò!"
"Wow... come siamo scontrosi! Capo... tu sarai in cantina? Barca nuova?"
"No... vado a cena da Fornell... mi ha invitato..."
Tutti lo guardano sbalorditi "Ragazzi, guardate fuori... sta per nevicare? Uragano in arrivo??"
"Non fare l'idiota, DiNozzo... mi deve parlare di un caso."
Alla risposta tutti si rilassano, ma non per molto...
 
Il cellulare di Tony inizia a squillare, legge sullo schermo 'numero nascosto', curioso risponde alla chiamata, rimanendo di sasso ascoltando chi risponde...
"Agente DiNozzo..."
"Ciao, Tony... sono Charlie, ti ricordi di me...?"
"Si... dimmi, perchè mi hai chiamato?"
"Ho bisogno... del tuo aiuto. È per Danny. Possiamo trovarci nella sala ristoro dell'NCIS tra un'ora?"
"Si, certamente. Sei nei guai?"
A quelle parole tutti lo fissano preoccupati, Gibbs si avvicina alla sua scrivania perplesso.
"Ho messo mio figlio nei casini... devo rimediare e solo tu puoi aiutarmi... verrà con me, così potrete parlare..."
"Ok, a dopo allora..."
Chiude la chiamata e senza fiatare rimane fermo a fissare il suo cellulare sulla scrivania, facendo preoccupare tutti, soprattutto Gibbs.
 
"Cosa succede, DiNozzo?"
Non risponde, assorto nei suoi pensieri...
"Tony... voglio spiegazioni, ORA!"
"Non ti preoccupare, Capo... sono cose... di famiglia."
Ancora confuso e preoccupato per la telefonata ricevuta dal suo agente, finge di fregarsene, tornando alla scrivania, seguito dagli sguardi incerti di Ziva e McGee.














SORPRESAAAAAA!!!!! ^○^
Questa storia è venuta un pò così... non so ancora come finirà ma cercherò di stupirvi con qualcosa di nuovo (anche se di certo un pò di TIVA dovrà esserci...!)
Questo è solo l'inizio...
Spero che questa storia vi piaccia... è un esperimento! ;)
Fatemi sapere cosa ne pensate... qualunque osservazione mi sarà utile!
Baci, frencia92

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Capitolo 2
*** Danny ***


Capitolo 2: Danny
 
 
 
Passa velocemente il tempo. Tony, con una delle sue scuse, riesce a divincolarsi dagli sguardi insistenti dei colleghi, andando così nella sala ristoro della base. 
Prende un caffè nell'attesa, cercando di non preoccuparsi troppo per quella strana ed insolita telefonata.
'Chissà cosa vuole da me... cos'avrà combinato questa volta?!' pensa mentre si versa il suo secondo caffè nella tazza.
Si siede apparentemente tranquillo ad uno dei tavoli ad aspettare, segretamente sorvegliato da lontano da Gibbs, Ziva e McGee.
"Capo... tu sai cosa succede?"
"No, McGee... non ne ho idea, ma non lo vedo molto tranquillo. Ha parlato di 'cose di famiglia'... forse si tratta di suo padre..."
"Non credo, Gibbs... se fosse stato suo padre lo avrebbe salutato in maniera diversa al telefono... e non sarebbe così preoccupato, gli avrebbe detto che avrebbe risolto i suoi problemi e avrebbe borbottato per un'ora finita la chiamata, come fa di solito!"
"Ziva ha ragione, Capo... forse ti ha mentito!"
"Lo capisco quando mente, e non ha mentito. Sta aspettando qualcuno. Staremo a vedere..."
Mentre bisbigliano, un uomo alto dai capelli brizzolati si avvicina a Tony che si alza per salutarlo, gli stringe la mano e lo invita a sedersi.
 
"Anthony... che piacere per me rivederti. È passato molto tempo dall'ultima volta!"
"Si... 15 anni... Charlie, mi hai detto che Danny è nei guai... cosa succede? E lui dov'è?"
"Danny... si sta nascondendo in ascensore... ha paura. Sai, è successo un casino.
Sono diventato un boss mafioso da qualche anno a questa parte. Volevo fare un ultimo colpo prima di ritirarmi definitivamente, ma il colpo è andato male, così sono andato da Danny.
Mi sono rifugiato da lui per far calmare le acque, ma..."
"Ma?"
"L'ho trasformato in un mostro. È diventato come me, gli ho insegnato ad essere come me, così ha deciso di fare il suo primo colpo contro il suo capo... ma anche a lui è andata male. Ora lo stanno cercando, anche l'FBI è sulle sue tracce! Ho bisogno del tuo aiuto. Devi farlo tornare in carreggiata.
Io ti prometto che se lo tiri fuori dai guai mi costituisco ma devi salvarlo... dalla polizia e dai mafiosi che vogliono riscattare i soldi del colpo andato male. Dimmi che puoi, ti prego! Sono disperato e tu sei l'unico di cui posso fidarmi ciecamente!!"
"Ci proverò, Charlie... puoi chiamarlo qui? Con me è al sicuro..."
 
Da lontano Gibbs e gli altri osservano la scena, non sapendo cosa si sono detti vista la distanza.
Vedono l'uomo andare all'ascensore per richiamare qualcuno.
Tony si alza dalla sedia con il sorriso sulle labbra, un ragazzo incappucciato esce dall'ascensore avvicinandosi di buon passo a Tony.
Rimangono tutti fortemente allibiti nell'assistere alla scena.
Il ragazzo si toglie il cappuccio dalla testa, mostrandosi a Tony, visibilmente felice.
Da lontano, Gibbs e gli altri si rendono conto che quel ragazzo è identico a Tony, è la sua immagine riflessa.
Biondo, occhi verdi, sorriso sbarazzino alla DiNozzo...
I due si abbracciano affettuosamente, facendo sorridere l'uomo accanto a loro.
Gibbs decide di uscire allo scoperto, mostrandosi a Tony, seguito da Ziva e McGee. Si avvicinano, notando l'identicità dei due, che riescono a distinguere solo per l'abbigliamento.
Rimangono fermi a bocca aperta a guardare quei due, così simili nella voce e nei gesti.
Tony, che sapeva di essere sorvegliato dai colleghi, li guarda sorridendo alle facce sbigottite.
 
"Danny, loro sono i miei colleghi, Gibbs, Ziva e McGee. Ragazzi, vi presento Danny Valentine, mio fratello gemello..."
"Fratello... cosa? Da quando hai un fratello gemello??"
"Da sempre, Capo."
"Come mai non lo sapevamo? Non eri figlio unico?"
"Si, Pivello... teoricamente lo sono, Danny è stato adottato da Charlie subito dopo la nostra nascita. Mio padre non lo ha mai saputo... mia madre non poteva crescere entrambi, così diede in adozione Danny e tenne me, facendo credere a mio padre che ero figlio unico. Mia madre mi parlò di Danny qualche mese prima che morisse, così lo cercai senza mai trovarlo, poi in terza liceo ci ritrovammo casualmente a scuola insieme. Viene dal Canada.
Devo aiutarlo a venir fuori dai guai."
"Perchè è nei guai?"
"Fa parte della malavita, è un mafioso, come Charlie."
"Allora dobbiamo arrestarli!!"
"No, Ziva.. non ancora. Charlie si costituirà nel momento in cui sarà sicuro che Danny non è più in pericolo. Li aiuterò ad uscirne. Mi fido di loro."
"Faremo come vuoi, DiNozzo... ma fai attenzione, la mafia è davvero pericolosa!"
"Lo so, Capo... per questo ci siete voi... perchè mi appoggerete, vero?"
"Si, ma dobbiamo analizzare bene il caso e prendere in considerazione tutte le opzioni disponibili. Devono rimanere a nostra disposizione, al sicuro."
"Ok, Capo... staranno da me..."
"No. Staranno da me. Altrimenti potresti essere preso di mira anche tu e saresti in pericolo. Ci inventeremo qualcosa."
"Grazie, Capo."


























TADAAAAAAAANNNNN!!!!!!
Sorpresi? Credo di si...
Fatemi sapere le vostre impressioni! ;D
Baci, frencia92

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Capitolo 3
*** Contrasti e paure ***


Capitolo 3: Contrasti e paure
 
 
Si dirigono tutti insieme a casa di Gibbs.
Tony, Gibbs, Danny e Charlie in un'auto, seguiti da McGee e Ziva.
Entrano in silenzio in casa, un pò imbarazzato dalla situazione e dalla calma apparente, Danny inizia a fare domande "Allora... cosa devo fare?"
Gibbs lo guarda severo con uno dei suoi soliti sguardi gelidi "Innanzitutto tacere... al resto penseremo dopo."
"Ok... non volevo innervosirti..."
Si volta verso Tony, sorridendo "Tony? Ordiniamo una bella pizza? O se preferisci un pò di Giapponese... poi magari ci guardiamo un bel film, quello che preferisci!"
"Mmmmh... si può fare... che film vuoi vedere?"
"Quello che vuoi tu! Volevo rivedere Il Padrino... oppure Mission Impossible, Matrix... cosa ne dici?"
Gibbs li gela con lo sguardo, interrompendo la conversazione "Adesso basta parlare o vi riempio di scapellotti per il resto dei vostri giorni!"
"Capo... come siamo sprintosi oggi! Hai mangiato coltelli a colazione? Sei tagliente..."
Gibbs lo guarda arrabbiato, con uno sguardo che Tony in vita sua non gli aveva mai visto fare.
"DINOZZO! VEDI DI TACERE ALTRIMENTI TI PRENDO A CALCI NEL CULO, SONO STATO CHIARO??"
 
Tutti lo osservano sconvolti per il suo tono di voce e per quella strana rabbia esplosa all'improvviso.
Tony decide di prendersi un momento con lui per parlare, lo vede scendere in cantina, così ne approfitta per parlare un pò con lui da solo.
Lo osserva trafficare con i suoi attrezzi per iniziare a levigare una tavola di legno.
Rimane in silenzio in cima alle scale, ancora perplesso dal suo comportamento.
Ovviamente Gibbs lo sente anche senza vederlo, sente la sua paura, il suo disagio per ciò che è capitato poco prima "DiNozzo... è inutile che stai li fermo a fissarmi..."
Piano piano scende le scale, raggiungendolo alle spalle.
"Perchè quella scenata, Capo... cosa succede?"
Gibbs si volta verso di lui, leggendo nei suoi occhi una profonda preoccupazione. Rimane stupito dalla sua calma nel parlare che contrasta con quel sorriso preoccupato stampato sul suo viso.
Abbassa lo sguardo, come intimorito da Tony.
"Io... non capisco, Tony. Perchè sei così... idiota! Perchè hai nascosto a tutti di avere un fratello gemello!? Da cosa stai scappando?"
"Allora è per questo... per questo hai urlato così? Non potevo dirti di Danny... lui... è la mia 'parte malvagia'... più o meno... vuole uscire dal giro ed io posso aiutarlo. Non voglio essere giudicato dalla gente per ciò che Danny ha fatto, per gli errori a cui ora vuole rimediare.
Non era mia intenzione ingannarvi, mi dispiace, Gibbs."
"Tony... sono preoccupato. So che lo aiuterai in tutti i modi possibili, perciò... temo per la tua vita!
La cosa che mi fa più arrabbiare è che ti conosco troppo bene... so per certo che finirai nei guai e non so se riuscirò a salvarti questa volta. La mafia è pericolosa, è meglio starci lontano."
"Gibbs..." si mette di fronte a lui appoggiandogli le mani sulle spalle "... andrà tutto bene, so che se mi trovassi nei guai in qualche modo me la caverei. Ho già in mente un piano... e forse tu sai già di cosa si tratta, per questo sei preoccupato..."
"Spero che vada tutto bene, Tony... non posso perderti, ti rivoglio intero, ok?"
"Ok."
Tony lo abbraccia impulsivamente, cogliendo di sorpresa Gibbs che sorride al gesto di quello che da anni ormai ritiene un figlio.
Si staccano e si sorridono, un pò più rilassati di prima salgono le scale, raggiungendo gli altri in cucina.
 
Siedono tutti attorno al tavolo e Gibbs prende subito la parola.
"Bene. Visto che siamo tutti qui, vorrei avvisarvi da ora che passeremo giorni difficili. Danny, tu resterai qui sotto la mia proteziome mentre tuo padre sarà scortato in un luogo protetto.
Tony ha un piano in mente..."
Con un cenno passa la parola a Tony "Ok. Il mio piano è abbastanza semplice. Prenderò il posto di Danny, fingendomi mafioso. Non sarà difficile visto che siamo praticamente identici... raccoglierò informazioni sulla banda in modo da colpirli nei punti deboli, se necessario li faremo fuori... cercherò di mettermi in contatto con voi quando sarò certo di essere solo, mi aiuterete da qui mentre sarò infiltrato nella banda. Poco prima di venire qui mi sono messo in contatto con Trent Kort... mi doveva un favore, perciò lui farà da tramite in caso di bisogno. Potete rivolgervi a lui, la CIA sta lavorando su un caso analogo, perciò sarà a vostra disposizione e vi terrà aggiornati sugli sviluppi. 
Pivello, tu e Abby dovrete trovare delle microspie ed altri aggeggi elettronici con cui posso contattarvi senza essere scoperto. Mi servono anche delle armi per potermi difendere in caso di attacco.
Ziva, tu dovrai aiutare Gibbs nelle indagini e nella sorveglianza di Danny. Sono certo che farai del tuo meglio per proteggerlo, sei un segugio!
Domande?"
Tutti lo guardano stupiti per gli ordini appena impartiti, McGee si rivolge subito a Gibbs "Capo? Perchè mai dovremmo fare ciò che ha detto Tony?"
"Semplice, McGee... regola 38... caso tuo, dirigi tu!"
Ziva si alza dalla sedia sbattendo le mani sul tavolo, attirando l'attenzione di tutti "Devi essere impazzito, Tony! Vuoi rischiare la vita per un mafioso? Se vuoi tirarlo fuori dai guai buttalo in cella e disfati delle chiavi, li sarebbe al sicuro!!"
Tony la guarda incredulo "Ziva, quelle persone potrebbero confondermi per lui un giorno e potrebbero uccidermi a sangue freddo! Anche facendo come dici tu sarei in pericolo e con me tutti quelli che mi sono vicini... è questo che vuoi? Devo prenderli adesso prima che sia tardi!
Se non vuoi partecipare alle indagini non ti resta che dirlo!
O segui i miei ordini o sei fuori dal caso!!"
Il silenzio prende il posto delle parole, arrabbiata, Ziva se ne va lasciando Tony perplesso "Ma cos'avete tutti oggi, si può sapere?"
 
Chiariti i ruoli di tutti, Tony e McGee tornano a casa per riposare, Charlie viene scortato in un posto sicuro e Gibbs e Danny rimangono soli in casa mentre aspettano il ritorno di Ziva.

















CIAO A TUTTI!!!
Innanzitutto ringrazio tutti voi che state leggendo questa storia. È qualcosa di diverso e spero possa piacere...
Qualcuno avrà intuito qualcosa nello strano comportamento di Ziva... e avete di certo intuito bene!!
Al prossimo capitolo!! ;)
Baci, frencia92
 

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Capitolo 4
*** Decisioni di cuore ***


Capitolo 4: Decisioni di cuore


 
 
Ziva rientra in casa ancora visibilmente arrabbiata, si ritrova sola in cucina.
Si siede al tavolo incrociando le braccia mentre cerca di rilassarsi.
Se lo sente: succederà qualcosa e lei non riuscirà ad impedirlo!
 
Danny, sceso con Gibbs in cantina a tenergli compagnia, sale di sopra, vedendo Ziva in cucina ancora infuriata le si avvicina cautamente.
"Tony dice che quando sei arrabbiata sei molto pericolosa..."
"Se lo dice lui..."
"Se posso chiedere... perchè sei arrabbiata con lui?"
"Cosa ti fa credere che io sia arrabbiata con Tony?!"
"Beh... lo leggo nei tuoi occhi ed ho visto la tua reazione di prima. Non devi essere arrabbiata con lui... sta cercando di aiutarmi! La stessa cosa la farebbe con chiunque di voi se foste nei guai..."
"Lo so... ma tu sei un criminale! Non dovrebbe aiutarti!"
Danny si siede accanto a lei, guardandola negli occhi "Vedi... noi siamo fratelli. Se avesse lui dei problemi non esiterei ad aiutarlo, anche se, come dici tu, sono un criminale! Non è stata una mia scelta diventare quello che sono, mio padre mi ha cresciuto così ed ora se ne pente... sai, dovrei essere arrabbiato con lui, ma... è mio padre e gli voglio bene!
Tu hai vissuto una situazione simile alla mia, dico bene?"
"Si... tel'ha detto Tony?"
"Esattamente... avevo paura di rischiare troppo, di non essere in grado di superare tutto questo, ma Tony mi ha raccontato di come tu sia riuscita a passare da spietata Killer del Mossad ad una splendida ed efficiente Agente dell'NCIS passando anche sugli ordini di tuo padre... devi esserne fiera!
È stato Tony a convincermi che potevo cambiare, da solo non ci sarei mai riuscito..."
Ziva lo guarda con occhi diversi, lo vede com'è in realtà. Un uomo fragile, pieno di dubbi, deluso dal padre... proprio come lei.
"Sai... Tony ha aiutato molto anche me. Lui... mi ha salvata più di una volta, mi è venuto a cercare in Somalia quando credeva fermamente che fossi morta, voleva vendicarmi... mi ha salvata da mio padre, dai suoi pregiudizi... spesso mi ha salvata anche da me stessa, quando non riuscivo a capire chi ero, un'assassina o un'agente, bene o male... lui mi ha sempre sostenuta, fino alla fine."
"Tony... è davvero una brava persona. E sono certo che tra voi ci sia qualcosa di profondo, qualcosa che negate anche a voi stessi..."
"Io... non so di cosa parli... non nascondo niente a nessuno!"
Si alza imbarazzata, iniziando a camminare avanti e indietro per tutta la cucina.
"Ziva... se non fosse come dico tu non ti saresti arrabbiata tanto con lui per questa missione. Ho ragione?"
Ziva si ferma a riflettere, nascondendo le risposte nel suo cuore.
"No. Non hai ragione. Io e Tony siamo solo colleghi... e buoni amici. È normale preoccuparsi per un amico!"
"Non con la tua reazione... sii seria. C'è qualcosa tra voi, lo vedono tutti tranne voi due... o forse lo vedete ma vi nascondete per paura di soffrire. Carpe diem, Ziva... non aspettare o un giorno ti renderai conto che sei arrivata troppo tardi e non ci potrai più fare niente, vivrai nel rimorso..."
"SMETTILA!! Non complicarmi la vita anche tu... Tony basta e avanza..."
"Allora ho ragione..."
"Stà zitto, insolente!"
Ziva scende arrabbiata da Gibbs, lasciando Danny solo.
 
"Gibbs!? Quello lì non lo sopporto! Posso tagliargli la gola?"
"No... smettila di fare la bambina, Ziva. Se Tony vuole aiutarlo e si fida io lo appoggerò. Come ti ha detto poco fa Tony... se questo non ti va bene puoi tirarti indietro. Mi fido ciecamente di lui e non lo tradirò certo ora che ha bisogno di me!"
Ziva lo guarda rassegnata, si siede davanti a Gibbs tenendo lo sguardo basso.
"Non voglio che Tony rischi la vita... non lo sopporto."
"Nemmeno io ma lo fa a fin di bene... in fondo ha rischiato la vita anche per te... credevi di essere l'unica a poter essere salvata da lui? Credi che nella sua vita ci sia solo tu?"
"No... io... non voglio vederlo morire... non voglio che rischi di nuovo la vita! Perchè deve essere sempre lui quello che si fa quasi ammazzare!? Succederà qualcosa, me lo sento..."
"Ziva... " si avvicina a lei guardandola negli occhi, appoggiandole le mani sulle spalle "tu ti fidi di Tony?"
"Si... ma"
"Niente ma, Ziva. Se ti fidi di lui devi accettare le sue scelte e appoggiarle, facendo di tutto perchè non gli accada niente. Ora và a riposare... sarà una lunga giornata domani.
Ti conviene chiedere scusa a Tony per la tua reazione di prima... potresti sempre non aver più modo di parlargli, il rischio che tutto vada a monte c'è sempre, non dimenticarlo! Ora ha bisogno anche del tuo appoggio..."
"Io... non voglio parlarne... voglio dormirci su. A domani Gibbs."
"Ok. A domani, Zee..."
 
Lascia la casa di Gibbs, pensando in continuazione al suo discorso con Danny e con Gibbs, ripensa alla sfuriata fatta a Tony per quella missione suicida... non riesce a capire il motivo delle sue decisioni.
Tra un pensiero e l'altro, raggiunge l'appartamento di Tony.
Rimane ferma in auto, cercando un valido motivo per entrare e parlargli.
Sente un grosso peso sul cuore, come se un macigno ci si fosse posato sopra per tormentarla.
Il suo orgoglio le dice di non entrare, di mandarlo al diavolo ma il suo cuore... il cuore chiede disperatamente di entrare per dirgli tutto ciò che sente per lui, finalmente, dopo anni di tormento.
 









Bene, bene, bene...
piaciuto questo capitolo?
Cosa farà Ziva? Parlerà con Tony o se ne tornerà a casa mandandolo al diavolo?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo...
Baci, frencia92

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Capitolo 5
*** Tornerò da te... ***


Capitolo 5: Tornerò da te...
 
 
 
Combattuta tra l'orgoglio e il cuore, decide di seguire il cuore, sperando che sia finalmente il momento giusto.
'O la va o la spacca!' pensa mentre scende dalla macchina mentre raggiunge la porta.
Pensa a cosa dirgli, a come comportarsi con lui, come spiegargli quella sfuriata davanti ai colleghi...
 
Bussa alla porta, aspettando che questa si apra.
Tony appare davanti a lei, appena la vede il suo sorriso scompare, la discussione di poco prima gli torna prepotentemente alla mente, facendolo arrabbiare.
La guarda con rabbia mentre si avvicina a lei "Cosa sei venuta a fare? Sei qui per insultarmi? Non mi impedirai di aiutare mio fratello..."
"Io... non sono qui per questo. Ho paura... di perderti, di perdere anche te. Capisco che tu voglia aiutare Danny, ma... io ti voglio intero, capisci? Non voglio che rischi la vita, non potrei sopportare la tua morte!"
"Perchè Ziva? Non dovresti preoccuparti per me!"
"Tony! Non posso lasciar perdere! Non voglio vivere nel rimpianto per non aver ascoltato prima il mio cuore..."
Tony la guarda confuso, vede i suoi occhi riempirsi di lacrime.
Le si avvicina e l'abbraccia forte "Hei... ascolta. Non mi succederà nulla. Tornerò a casa sano e salvo..."
Le accarezza i capelli per darle conforto mentre piange tra le sue braccia, le alza il viso asciugandole le lacrime.
Sorride per darle sicurezza, un sorriso sentito, solo per lei.
Ziva lo guarda intensamente, il suo cuore accelera il battito e Tony se ne accorge.
"Tony..."
"Dimmi..."
"Ti amo."
Il sorriso di Tony s'illumina facendo sorridere anche lei, i loro visi si avvicinano e le labbra si sfiorano appena mentre Tony sussurra sulla sua pelle delicata "Anch'io ti amo."
 
Si avvicinano lentamente sorridendo a quelle parole, le loro labbra si uniscono in un bacio.
Un bacio che sa di amore, speranza, passione e preoccupazione.
Entrano finalmente in casa chiudendosi la porta alle spalle, ancora uniti nel precedente abbraccio si stringono ancora più forte per sentirsi più vicini che mai.
Tony la spinge contro il muro continuando a baciarla con trasporto e passione, la ragione scompare, nella loro mente c'è solo l'importanza di quel bacio.
 
Si stacca dalle sue labbra per scendere a baciarle il collo mentre le solleva la maglietta, facendo la rabbrividire al contatto con la sua pelle, la sente così morbida e calda, le sue mani salgono accarezzandole il seno coperto dal reggiseno in pizzo, stacca nuovamente le labbra da lei per toglierle la maglietta, godendo dei suoi gemiti e dei suoi brividi, sente la sua pelle rovente, la sua voce così sexy chiamarlo per approfondire quel contatto.
Sorride di nuovo mentre torna vorace sulle sue labbra mentre lei gli cinge il collo con le braccia, chiudono gli occhi per sentirsi fino in fondo, le mani di Tony le sfiorano la pancia, scendendo sempre più in basso.
Sentendosi un pò inutile e poco produttiva, Ziva decide di darsi da fare levandogli la camicia di dosso, accarezzando il suo petto caldo, scendendo a sua volta per slacciargli i jeans.
Si ritrovano entrambi in intimo ancora attaccati al muro, Ziva si aggrappa a lui cingendogli la vita con le gambe, si staccano dal muro e Tony la porta in camera da letto.
 
La fa stendere dolcemente sulle lenzuola continuando a baciarla, le sue dita leggere si muovono sulla sua pelle facendole sfuggire piccole risate, le slaccia il reggiseno baciandole la pelle e facendola sussultare, comincia una scia di baci che dal seno lo porta appena sopra l'inguine, sente i suoi gemiti, il respiro pesante, il cuore batte impazzito nei loro petti, i loro corpi roventi aspettano solo di essere soddisfatti, di essere nutriti della loro linfa vitale, del loro amore.
Senza nemmeno accorgersene rimangono completamente nudi, lui la ricopre col suo corpo, aspettando il momento giusto per accontentare i loro corpi unendosi per creare la perfezione.
È proprio in quel momento che entrambi capiscono di aver fatto finalmente la cosa giusta, di appartenersi da sempre, di aver aspettato troppo tempo per dirselo, per confessare il loro amore, anche a loro stessi.
 
È allora che iniziano a fare l'amore, quello profondo che ridona vita all'anima.
Quello di cui non potranno mai più fare a meno.
Quello che darà loro la forza di andare avanti.
Quello che dura per sempre.
 
Rimangono abbracciati coperti dalle lenzuola, ancora non riescono a crederci.
Si sono amati.
Si amano.
Hanno aspettato tanto ma forse... forse ne valeva la pena.
Si guardano per un tempo infinito negli occhi, leggendovi felicità e serenità.
Ziva gli accarezza il petto, facendolo rabbrividire "Mi dispiace... per quella scenata. Non volevo arrabbiarmi con te, ma..."
"Hei, acqua passata. Lo so."
Rassicurati dai loro sguardi chiudono gli occhi, addormentandosi beatamente.
 
 
La mattina Ziva si risveglia sorridente, con la mano accarezza le lenzuola accanto a se cercando Tony ma non lo trova.
Si alza di scatto preoccupata per la sua assenza, si mette velocemente una sua maglietta e lo va a cercare.
Lo trova in cucina, impegnato a preparare la colazione.
Tony si volta sentendo i suoi passi, vedendo il suo viso angosciato.
Le si avvicina abbracciandola dolcemente "Hei, occhioni belli... che succede?"
"Pensavo... te ne fossi andato..."
"Mi dispiace, non volevo farti preoccupare. Ti ho preparato la colazione!"
La guarda e sorride, tranquillizzandola.
"Grazie, Tony..."
"No! Sono io che devo ringraziare te... però..."
"Cosa?!"
"Oggi pomeriggio inizia la missione. Promettimi che non ti preoccuperai, ti prego!"
Ziva abbassa lo sguardo, le lacrime tornano a scorrere mentre annuisce per rassicurarlo.
Tony le solleva il mento per guardarla negli occhi, sorride e la bacia.
"Tornerò da te... è una promessa!"














Allora? Piaciuto questo capitolo??
Spero di avervi accontentato il più possibile, sono entrata un pò nei dettagli...
Cosa succederà nel prossimo capitolo?
... mah... non lo so nemmeno io!
A presto! ;)
Baci, frencia92

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Capitolo 6
*** Bye bye, baby ***


Capitolo 6: Bye bye, baby
 

 
Tutta la squadra si ritrova nella sala riunioni dell'NCIS, con loro c'è anche Danny, che per aiutare suo fratello, decide di rivelargli tutto ciò che deve sapere mentre Gibbs, Ziva, McGee, Abby e Ducky ascoltano in silenzio.
 
"Per cominciare... devi fingere di non sapere minimanente dove sia mio padre, devi fingere di volerti vendicare di lui per averti cacciato nei guai. Il cattivo che mi da la caccia si chiama Brandon Corleone, per gli amici, o meglio quelli che gli rimangono fedeli, è il Padrino..."
"Cavolo Danny! Come nel film..."
"Più o meno... lui e mio padre dovevano spartirsi il bottino di una truffa che però è finita male. Ora vuole i soldi, che ovviamente lui non ha e per averli mi sta dando la caccia. Il suo scagnozzo si fa chiamare Jonny Stecchino... lui non è cattivo come il Padrino ma... sa essere spietato, quindi occhi ben aperti. Ha un sacco di amici..."
"Ed io... cosa dovrei fare?"
"Beh... tu devi cercare un uomo che ti aiuterà, è un vecchio amico di papà. Si chiama Frank Fisher.
Purtroppo solo Jonny sa dove trovarlo, perciò fingerai di allearti con lui per trovare quell'uomo, poi dovrai fare di tutto per impedirgli di tornare dal Padrino, altrimenti..."
"Altrimenti?"
"Beh... sai cosa succede dopo... BANG!!!"
"Oh... capisco. Quindi il piano è questo: mi faccio trovare, fingo di essere dalla loro parte, mi faccio amico Stecchino e trovo Fisher."
"Perfetto. C'è solo un piccolo particolare di cui non ti sei ricordato..."
"Ovvero?"
"Cercando di salvarmi... potresti... rimanerci secco..."
 
Tutti guardano Tony con preoccupazione, Ziva più di tutti osserva il suo viso rilassato.
Gli vengono i brividi al solo pensiero di perderlo, ma decide di non intromettersi.
'Mi ha promesso che tornerà... e lui tornerà...' cerca di ripetersi nonostante quel terribile nodo allo stomaco.
Tony la guarda e sorride leggermente, sa cosa sta pensando, perciò cerca di tranquillizzarla guardandola dritto negli occhi.
Danny, da quello sguardo tra i due, capisce cosa sia successo la sera prima. Rivolge uno sguardo a Tony per fargli capire che le starà vicino durante la sua assenza per non farla sentire sola. Con lo stesso sguardo Tony lo ringrazia di cuore, tutto in rigoroso silenzio, parole fatte di semplici sguardi, si capiscono al volo.
 
Pranzano tutti insieme a casa di Gibbs, nessuno osa parlare per paura di rovinare quell'ultimo momento insieme, si sentono un pò imbarazzati, soprattutto McGee, Ducky ed Abby, che dovranno partecipare solo in parte al piano e solo in caso di emergenza.
Solo con gli sguardi, per non farsi sentire dagli altri, Tony e Danny, telepaticamente, comunicano in segreto...
  
     'Sei sicuro di volerlo fare? Sei ancora in tempo per tirarti indietro...'
     'Non lo farei mai, lo sai. Ti tirerò fuori dai guai... ma devi promettere che...'
     'Si, lo so. Non ti preoccupare per Ziva... farò in modo che non si preoccupi troppo. E se finirai nei guai lo sentirò... i gemelli sono telepatici, ricordi? In quel caso attueremo il piano di riserva...'
     'Ovvero?'
     'Li faremo fuori tutti, io e te insieme...'
     'Ok. Ci sto. Grazie, fratello...'
     'Oh, no... sono io a doverti ringraziare... ti devo molto.'
 
Sentendosi un pò osservati smettono di comunicare, facendo finta di niente.
Il tempo passa veloce, si fa tardi, così Tony saluta tutti, pronto per iniziare una nuova e pericolosa avventura...
 
"Bene, Tony... ora sei Danny. Hai il mio numero, se hai bisogno o sei nei guai chiamami all'istante..."
"Certo, Capo..."
"Danny per ora prenderà il tuo posto all'NCIS per non dare sospetti... questo è tutto. Vedi di fare in fretta, trova quel Fisher e tira fuori tuo fratello dai guai, sono stato chiaro?"
Tony sorride all'ordine di Gibbs, sente che gli mancherà la sua presenza "Si, Capo..."
 
Solo in quel momento Gibbs si rende conto di quanto Tony sia importante per lui, lo guarda malinconico e lo abbraccia di sorpresa.
"Dai Gibbs... non essere triste!"
"Vedi di tornare tutto intero... o non tornare affatto!"
"Ora ti riconosco! Temevo che mi avresti impedito di partire perchè poi ti sarei mancato...!"
Sorridono a quella battuta, sanno che sarebbe anche potuto succedere ed entrambi sanno che Tony non si sarebbe fermato, sarebbe partito lo stesso.
Si stringono la mano, Gibbs si sente davvero fiero di ciò che Tony è diventato, di quel bambinone pronto ad essere uomo per aiutare gli altri.
L'ultimo sguardo di Tony si posa su Ziva. La vede sorridere leggermente ma legge il terrore nei suoi occhi, terrore di non rivedersi mai più.
Con uno dei suoi meravigliosi sorrisi la rassicura, un sorriso solo per lei.
 
Sale in auto, pronto per raggiungere il luogo dove avrà inizio la sua nuova missione.
Istintivamente ripensa a lei, al suo dolce viso, ai suoi occhi che lo imploravano di restare con lei, quegli occhi tanto profondi in cui sarebbe sprofondato con gioia, nei quali si sarebbe perso con piacere, quel sorriso dolcemente imbarazzato che ogni tanto gli mostra, quel sorriso che tanto ama lui ma che mette a disagio lei...
Ripensa inevitabilmente alla bellissima notte passata con lei, col suo magnifico corpo, con la sua dolcezza e la sua passione, il momento delle tenerezze, delle coccole solo per lei, per ricordarle che non sarà mai sola, che le sarà sempre vicino con l'anima e il cuore. Per sempre.
In quel momento sente più che mai viva quella promessa... lui deve tornare, per lei.

















Lo so... è corto questo capitolo, ma dal prossimo inizierà la missione... e succederà qualcosa di davvero, davvero, davvero importante!!! ^○^

Voglio dedicare un piccolo spazio per ricordare un grande attore di NCIS che è venuto a mancare giovedì.
Ralph Waite.
Ci mancherai tantissimo! :'(

Al prossimo capitolo!
Baci, frencia92

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Capitolo 7
*** Sospetto malessere ***


Capitolo 7: Sospetto malessere
 
 
 
 
Arriva nel tardo pomeriggio a Rockville, in una piccola comunità che vive di delinquenza.
Parcheggia l'auto, prendendo con se alcune borse con il necessario e alcuni oggetti dati da Abby e McGee per rimanere in contatto e prendere prove.
Entra con le borse in spalla dentro un grosso magazzino di stoccaggio, dove sa di poter trovare Il Padrino e Jonny Stecchino.
Entra in una stanza buia percorrendo un lungo corridoio isolato, butta a terra le borse, aspettando che qualcuno si faccia vedere.
"Padrino..!"
Una luce davanti a Tony si accende, su una poltrona, di spalle, vede un uomo sulla settantina di grossa stazza, questo si gira verso Tony e sorride malignamente.
"Bene, bene, bene... guarda un pò chi è venuto a farsi ammazzare...!"
"Sono qui per altri motivi..."
"Parla Danny, sono tutt'orecchi..."
"Per mio padre... mi ha messo nei guai. So che lo state cercando, perciò... voglio aiutarvi, se posso..."
"Puoi... vai avanti..."
"Lui mi ha tradito, mi ha dato la colpa dei suoi fallimenti, fuggendo con i soldi. Devo trovarlo... e ucciderlo."
"Mi piace come ragioni, figliolo. Allora sei dei nostri... Jonny ti mostrerà il tuo nuovo alloggio..."
Jonny, apparso dietro di lui, lo accompagna nella sua stanza.
Tony disfa i bagagli e si prepara per una doccia rinfrescante.
'Sta andando tutto secondo i piani... forse ce la faccio in una settimana a trovare Fisher...'
 
Lasciato solo nella stanza, contatta Gibbs per informarlo.
"Gibbs..."
"Ciao, Capo..."
"Hei, Tony... hai novità?"
"Si. Sono dentro. Dì a Danny che va tutto bene, proseguiamo col piano."
"Ok. Tony... stai attento. Ti prego. Ci manchi molto... soprattutto a Ziva."
"Perchè? È successo qualcosa?"
"No... no. Le manchi... non sta molto bene."
"Statele vicino, vi prego... non deve stare male per me."
"Non preoccuparti, a lei ci pensiamo io e Danny. Ora stai al gioco e stai attento a non farti scoprire."
"Certo. A presto, Gibbs."
Spegne il cellulare, ripensando alle parole di Gibbs.
Cosa starà accadendo alla sua bella ninja?
 
 
 
Intanto, all'NCIS...
 
Gibbs arriva in ufficio dopo la chiaccherata con Tony, cammina a passo spedito verso la sua scrivania, quando...
 
"Hei, Ziva... tutto bene?"
La vede seduta alla scrivania con la testa appoggiata sulle braccia incrociate sul tavolo.
Alza lo sguardo e gli risponde "Si, tutto bene... non lo so.... ho un pò di mal di testa. Sarà per il nervoso..."
"Ziva, ho appena finito di parlare con Tony... le cose procedono bene."
A quelle parole alza il viso per osservarlo meglio, colta di sorpresa dall'inaspettata notizia si alza in piedi di scatto ma un forte giramento di testa le fa perdere l'equilibrio e prontamente Gibbs l'afferra per le spalle, evitando la sua caduta.
La guarda come può fare solo un padre preoccupato con una figlia testarda "Ziva... ora ti porto a casa con me... e non voglio storie o lamentele di alcun tipo! Non stai bene e non dovresti essere al lavoro!"
"Ma Gibbs... io..."
"Ma niente, Zee... tu ora vieni con me e non discutere. Danny ci aspetta per avere notizie di Tony. Quando starai meglio tornerai al lavoro... non mi servono agenti malati sul campo e se Tony dovesse aver bisogno ti voglio al 100%."
"Va bene... tanto non posso ribellarmi..."
"Tony... è preoccupato per te. Non voglio che faccia qualcosa di sbagliato per una distrazione."
"Va bene. Hai ragione."
Pian piano camminano fino all'ascensore, Ziva si tiene stretta a Gibbs per non cadere.
Arrivano alla macchina ed escono dalla base, in poco tempo Ziva si addormenta esausta sul sedile, così, dopo aver parcheggiato nel viale di casa sua, Gibbs la prende in braccio, facendola coricare sul divano del salotto.
 
La guarda dormire mentre chiama Ducky.
"Oh, Jethro... perchè mi chiami, ci sono problemi?"
"Si... verresti a casa mia? Voglio che dai un'occhiata a Ziva..."
"Cosa succede?"
"Non lo so... prima aveva mal di testa, era pallida... ha forti giramenti di testa e fa fatica a stare in piedi. Ora sta dormendo sul mio divano."
"Va bene. Vengo da te e la controllo. Ha la febbre?"
"No. Per fortuna no."
" Stalle vicino, Jethro... io arrivo subito."
"Grazie, Ducky."
Si siede davanti a Ziva, la vede triste mentre riposa, non si spiega l'improvviso malessere.
'Da quando Tony è in missione sta così male... che ci sia qualche collegamento?'
 
Appare Danny sulla porta. Vede Gibbs preoccupato, così gli si avvicina parlandogli a bassa voce.
"Hei, Gibbs... cosa succede?"
"Francamente non lo so... da quando Tony è partito Ziva non sta bene. Sta succedendo qualcosa di strano che non mi so spiegare..."
"Io forse... forse lo so, ma... per averne la certezza aspetterò che si svegli per parlarle un pò."
"Va bene... ho chiamato Ducky per visitarla. Dopo potrai parlare con lei tranquillamente."
"Grazie, Gibbs... Mio fratello ti ha già contattato?"
"Si. Va tutto secondo i piani. Ha già conquistato la fiducia del Padrino e del suo scagnozzo..."
"Non ti preoccupare. Se sarà nei guai lo saprò ed interverrò. Non stare in pensiero per lui, è in gamba!"
"Lo so... ho grande fiducia in lui."
Danny sorride fiero delle parole di Gibbs mentre Ducky appare sulla porta, pronto per visitare Ziva.



















Cosa succede? Perchè tanto mistero su Ziva? Ve lo state chiedendo, vero?
Io lo so, ma voi per saperlo dovrete leggere il prossimo capitolo!
Vi è piaciuto questo capitolo?
Fatemi sapere... e provate ad indovinare cosa succederà nel prossimo capitolo...
Baci, frencia92

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Capitolo 8
*** Virus? ***


Capitolo 8: Virus?
 
 
 
 
Ducky entra senza far rumore per non disturbare il riposo di Ziva.
Gibbs lo vede e gli fa cenno di avvicinarsi.
"Ciao Ducky..."
"Jethro... è davvero pallida! Cosè successo?"
"Non lo so... come ti ho già spiegato, tutto è cominciato dopo che Tony è andato via... le gira la testa, perde spesso l'equilibrio, non si regge in piedi... dimmi tu cosa le succede! Io non riesco a capire!"
"Nemmeno io... la sveglio e le do un'occhiata, poi ti saprò dire..."
"Va bene. Vi lasciamo soli..."
Danny e Gibbs si allontanano, per tenersi occupati scendono in cantina per continuare la nuova opera in legno di Gibbs. Ducky osserva Ziva riposare, poi pian piano la sveglia. Sorride nel momento in cui finalmente apre gli occhi, lei, spaesata, si guarda intorno confusa "Ducky... come ci sono finita qui?"
"Jethro ti ha portata qui... e mi ha chiamato per visitarti."
"Io... sto bene, Ducky. Non perdere tempo con me..."
Cerca di alzarsi dal divano, ma un forte ed improvviso giramento di testa la inchioda al divano, stringe gli occhi, sperando che finalmente il mondo smetta di girare.
"Ziva... ti prego. Non alzarti, non muoverti per niente. Hai un pessimo aspetto, i miei cadaveri giù in obitorio sembrano certamente più vitali..."
Alla parola 'cadaveri' Ziva impallidisce nuovamente, mette una mano sullo stomaco e sospira forte "Va bene, hai vinto... dimmi cosa mi succede... prima che mi venga da vomitare..."
Sorride vittorioso mentre la fa stendere comoda sul divano, con lo stetoscopio ascolta un misterioso battito accelerato e un respiro affannoso e pesante, la cosa lo preoccupa.
"Hai sintomi particolari?"
"Io... non so bene... mi sento stanca... ho la nausea e ogni tanto i brividi... può essere un virus?"
"Certamente, ma vorrei approfondire il tuo controllo... ora riposati un pò, domani vengo a controllarti di nuovo e ti farò un piccolo prelievo di sangue che farò analizzare ad Abigail, per verificare che tu non abbia qualche strana malattia possibilmente contagiosa. Mangia leggero e riposati, d'accordo?"
"Si, Ducky, ti ringrazio ma... ora mi devo alzare... devo... andare al bagno... ci vediamo domani!"
Si alza di fretta, correndo al bagno a vomitare. 
 
Ducky ne approfitta per scendere in cantina a parlare con Gibbs e Danny.
"Ducky! Hai finito?"
"Si... non entrare in bagno per un pò... potrebbe essere pericoloso... sta rigettando anche l'anima!"
"Ducky... cos'ha?"
"Non posso dirtelo con certezza... sembrerebbe virus, ma ti saprò dire con certezza domani. Verrò in mattinata a farle un prelievo, così lo farò analizzare ad Abigail per conoscere l'entità del suo disturbo."
Gibbs sospira leggermente sollevato mentre Danny inizia a pensare intensamente al misterioso malessere di Ziva. 
'Nausea, giramenti di testa, brividi, sonnolenza... vuoi vedere che...?!' 
 
Notando il suo strano silenzio, i due si voltano verso di lui guardandolo perplessi.
"Hei, Danny... sei troppo silenzioso. A cosa stai pensando?!"
Si risveglia dai suoi pensieri alla domanda di Gibbs, lo fissa in silenzio per un secondo.
"No, niente... pensavo che se è un virus... dovremmo starle lontani!"
"Non credo sia contagiosa... voi ora non state male! Tenetela sotto controllo durante la notte..."
"Ci penserò io... Gibbs domani lavora, meglio che dorma!"
"Va bene... a domani."
 
Salgono tutti di sopra, ritrovando di nuovo Ziva sul divano a dormire. Danny e Gibbs salutano Ducky accompagnandolo alla porta.
Cenano da soli in silenzio, Danny continua a pensare mentre Gibbs lo osserva con preoccupazione e turbamento.
Rivede nel suo sguardo perso lo stesso sguardo di Tony, i suoi stessi lineamenti, legge nel suo viso ciò che vedeva in Tony quando Ziva era dispersa in Somalia.
Sorride compiaciuto nel vedere quanto sia simile al ragazzo che lui ha cresciuto, il suo Tony, parte della sua famiglia. 
"Danny... ti vedo preoccupato..."
"Già... spero che Ziva si rimetta presto o non avrà modo di aiutare mio fratello quando arriverà il momento."
"Sei sicuro di volerla sorvegliare tu? Hai bisogno di dormire quanto me..."
"Tu sei il capo, Gibbs. Devi dirigere la squadra. Io sono solo di appoggio fino al ritorno di Tony. Posso farcela per una notte!"
"D'accordo. A domani, allora."
Rassettano la cucina velocemente, pronti per andare a dormire.
 
Nel cuore della notte Ziva si sveglia nel panico, inizia ad ansimare senza fiato e, sentendo di nuovo la nausea, corre al bagno. Sentendo del trambusto in corridoio, Danny si alza assonnato dal letto, avvicinandosi piano alla porta socchiusa del bagno da dove s'intravede la luce accesa.
Apre piano la porta, trovando Ziva china sul water a vomitare esausta e pallida.
Decide di starle vicino, onorando la promessa fatta al fratello. S'inginocchia accanto a lei scostandole i capelli dal viso, la guarda respirare profondamente mentre cerca di calmarla accarezzandole dolcemente la schiena.
Lei lo guarda con stupore, appena si riprende dallo sforzo si siede a terra accanto a lui lasciandosi accogliere da un dolce abbraccio protettivo.
Lui la guarda sorridente mentre cerca le parole giuste per parlarle senza agitarla eccessivamente.
"Mio fratello deve averti scombussolato parecchio... non immaginavo potesse succedere...!"
"Di cosa parli?"
"Di voi due... del tempo che prima della sua partenza avete tracorso insieme..."
"Non so di cosa parli... e non lo sai nemmeno tu!"
"Oh, invece lo so bene! So che siete... stati insieme..."
Ziva lo guarda sospettosa e sorpresa dalla sua affermazione sicura "Cosa sai? Ti ha detto qualcosa Tony??"
"Frena Ziva... non alzare la voce... non mi ha detto niente, non ne avevo bisogno. Mi è bastato guardarvi quando Tony è partito. Ho avvertito subito un cambiamento... fino ad ora però non ero certo che foste andati... fino in fondo."
"Cosa vuoi dire?!"
"Voi vi amate... e sicuramente sarete stati a letto insieme... sai, se tu non fossi stata male non ci avrei nemmeno pensato..."
"Continuo a non capire..."
"I sintomi del tuo fantomatico 'virus' sono particolari... dopo che avranno analizzato il tuo sangue ne avranno conferma anche gli altri."
"Conferma di cosa?"
Danny le sorride dolcemente, in quel gesto capisce dove vuole arrivare, inizia seriamente a pensare a ciò che le sta succedendo, al significato delle sue parole... tutto torna!
"Ommiodio... ommiodio..."
"Ziva... ci sono io qui con te... non temere, di niente e di nessuno! Nemmeno di Gibbs..."
"Ma... ma... Tony..."
"Hei, a Tony ci penso io... se i miei sospetti saranno fondati ti aiuterò a comunicare con lui senza far saltare la copertura... ora devi stare tranquilla e riposare. Ho promesso a mio fratello che mi sarei preso cura di te e non mancherò alla mia promessa. Sarà il nostro segreto... fino all'esito degli esami..."
"Grazie, Danny. Ora capisco perchè Tony si da tanto da fare per aiutarti... sei davvero una brava persona."
"È grazie a lui se lo sono diventato... lui tra noi è il gemello buono!"
Ridono sollevati entrambi dopo la piacevole chiaccherata, pian piano Ziva si rilassa tra le braccia di Danny, addormentandosi. 
Danny la prende piano in braccio, portandola nel suo letto per farla dormire comodamente mentre lui si siede su una poltrona accanto alla finestra, addormentandosi immediatamente.





























Et voilà! Super capitolo Ziva centrico!
Vi è piaciuto? Spero di si... anche se ancora non si sa bene che strano virus abbia la nostra ninja...
Cos'ha Ziva? 
E cosa succederà con Tony?
Chi vuole provare ad indovinare?? 
A CHI INDOVINA SARÀ DEDICATO IL PROSSIMO CAPITOLO!! ;P
Baci, frencia92











 

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Capitolo 9
*** Fase due ***


Capitolo 9: Fase due
 


 
Gibbs si sveglia di mattina presto pronto per gustarsi il suo primo caffè della giornata.
Si fa una doccia veloce, si veste e prontamente, a passo deciso, cammina verso la stanza di Danny per svegliarlo.
Appena varca la soglia della porta si blocca, sorpreso nel trovare Ziva nel letto di Danny e Danny su una poltrona addormentato. 
Si avvicina al ragazzo scuotendolo piano per svegliarlo "Danny? Sveglia! Perchè stai dormendo qui?!"
Apre piano gli occhi, trovandosi davanti Gibbs, alquanto perplesso.
"Ziva... è stata poco bene stanotte... ho pensato che nel letto avrebbe riposato meglio che sul divano... così l'ho tenuta d'occhio qui, ma... mi sono addormentato."
"Grazie per averla aiutata e per esserle stato vicino."
"Non serve che mi ringrazi, è stato un piacere per me. Facciamo colazione?"
"Certo. Lasciamo dormire Ziva fino all'arrivo di Ducky... ne ha un gran bisogno."
Danny sorride notando solo in quel momento quanto Gibbs si prenda cura di Ziva, di quanto le voglia bene e di quanto si preoccupi per lei.
Insieme vanno in cucina e fanno colazione. Gibbs lo guarda di sottecchi, notando nello sguardo di Danny qualcosa che spesso vede in Tony, capisce subito che è qualcosa che riguarda Ziva ma decide di non intromettersi, aspetterà pazientemente che uno di loro si faccia avanti per parlargli.
 
Poco più tardi arriva Ducky, pronto per il prelievo di sangue di Ziva.
"Buongiorno a tutti! Ci sono buone novelle?"
"No, Ducky... Danny è stato in piedi tutta la notte con Ziva... sta davvero male."
"Risolviamo subito, Jethro. Prelevo un pò di sangue e lo faccio analizzare ad Abigail... lei poi saprà darci verso pranzo i risultati."
"Grazie Ducky."
Insieme vanno nella stanza di Danny, svegliano dolcemente Ziva per poterle fare il prelievo.
Appena vede il suo sangue riempire la fialetta inizia a sentire forti dolori di stomaco. Accortosi della cosa, Danny si siede accanto a lei per farla appoggiare sulla sua spalla mentre le copre gli occhi con una mano.
Lei si rilassa e in quel momento Gibbs intuisce che i due gli stanno nascondendo qualcosa.
 
 
Intanto, a Rockville...
 
Tony, sveglio da ore dopo una strana notte insonne, decide di continuare il suo piano andando alla ricerca di Jonny Stecchino.
Sale le scale dell'edificio, avvicinandosi piano alla stanza di Stecchino. Lo vede seduto sul letto intento a pulire al meglio la sua pistola.
"Jonny? Posso parlarti?"
"Certo, amico... siediti."
Gli siede davanti guardandolo serio "Sono qui per chiederti di aiutarmi. So che c'è una persona che può aiutarci a mettere fuori gioco mio padre. Credo si chiami... Fisher..."
"Oh, certo! Parli di Frank Fisher! Era un amico del Padrino una volta... fa spesso il doppio gioco, per questo il Capo non si fida molto di lui... però hai ragione, lui potrebbe fare al caso nostro. Tu come fai a sapere di lui?"
Preso alla sprovvista dalla domanda, sorride, tirando fuori qualcosa di credibile sul momento "Era grande amico di mio padre prima che lo tradisse... me ne parlò anni fa, per questo ti chiedevo di lui!"
"Capisco... se vuoi possiamo andare a cercarlo per farci dare una mano!"
"Bell'idea, Jonny! Quando partiamo?"
"Appena avrò informato dei nostri spostamenti il Padrino."
"Ottimo. Vado a prepararmi poi facciamo colazione insieme se vuoi... dopo possiamo andare!"
"Come vuoi. Ora vado."
Stecchino si allontana ed esce dalla stanza, Tony sorride mentre lo vede sparire nell'ombra 'Ci sono riuscito... si passa alla seconda parte del piano! Devo chiamare Danny...'
 
Torna alla sua stanza e prende il cellulare, digitando il numero di Danny.
"Pronto?"
"Ciao, fratello..."
"Tony! Come vanno le cose laggiù?"
"Va tutto come previsto, si passa alla fase due... come vanno li le cose?"
Danny resta un attimo in silenzio, Tony capisce subito che qualcosa non va "Hei... cosa sta succedendo?"
Danny si allontana il più possibile da Ducky e Gibbs per parlare con Tony in privato.
"Ascolta, Tony... stanno succedendo delle cose..."
"Del tipo?"
"Gibbs mi ha detto che ti ha informato riguardo a Ziva, che non sta bene..."
"Si, ha accennato ad un malessere... è qualcosa di grave?"
"Credo di sapere cosa le succede ma la conferma l'avremo dopo gli esami del sangue che le sta facendo Ducky.
Presta attenzione... le gira la testa, ha la nausea, i brividi, ha sempre sonno e si addormenta ovunque... cosa ti fa pensare?"
Tony rimane sconvolto da ciò che ha pensato in quel preciso istante.
Rimane a bocca aperta, in silenzio cerca di riprendersi dal momentaneo shock.
Danny inizia a preoccuparsi non sentendo arrivare una risposta "Hei, Tony... sei ancora li? Forse avrei dovuto metterti in allerta prima di darti la notizia..."
"Eh... si, ci sono, ci sono... pensi quello che penso io?"
"Probabilmente si... Tony, cosa sei disposto a fare?"
"Lo sai, sacrificherei la mia vita per lei... quando avrete i risultati informami subito... ti prego, fà che Gibbs non venga a sapere niente se è quello che penso! Dì a Ziva che sono con lei e che non rinuncerò mai alla mia promessa!!"
"D'accordo, fratello... ti terrò aggiornato. Buona fortuna."
"Grazie."
Spegne il cellulare ancora leggermente turbato per la probabile notizia che cambierebbe per sempre la sua vita.
 
Prende l'occorrente per il viaggio ed esce dalla stanza sovrappensiero, scontrandosi con Jonny.
"Hei! Guarda dove cammini, ragazzo!"
"Ehm... mi dispiace... ero sovrapensiero..."
"Lo vedo... hai una faccia!"
"Ho appena saputo... che forse... tra qualche mese sarò padre!"
"Wow! I miei complimenti! Congratulazioni!"
"Aspetta a festeggiare... è ancora un'ipotesi!"
"E se fosse vero?"
"Ne sarei davvero felice, credimi!"
Un meraviglioso sorriso si forma sul viso di Tony, un sorriso davvero sereno e vero.
 
Arriva l'ora di pranzo e Danny aspetta con evidente ansia i risultati dell'esame del sangue di Ziva con Ducky ed Abby in laboratorio.
Improvvisamente le macchine iniziano a suonare, mostrando loro i risultati.
"Bene, bene... vediamo che virus ha attaccato la nostra impavida Ziva! Questi sono i risultati... vediamo..."
Scorre col mouse sullo schermo per riscontrare anomalie, quando si sofferma su un risultato anomalo.
"Ommiodio...  i valori di Beta HCG nel sangue sono a 7 mUI... starebbero per 'milliUnità Internazionali'..."
"Cosa vuol dire, Abby?"
"Vorrebbe dire che Ziva... è incinta! Ma non è possibile! A quanto ne so non ha avuto recentemente rapporti..."
"Sbagli, Abby. Sono certo che l'ultimo rapporto risale a pochi giorni fa..."
"E tu come lo sai?"
"Beh, semplice... è stata con mio fratello..."
"Con Tony? Il nostro Tony? Ma... ma... allora si sono dichiarati!!"
Abby inizia a saltellare intorno a Danny felice come mai nella sua vita, Danny la blocca prendendola fermamente per le braccia.
"Hei... che nessuno, oltre a Ziva, lo venga a sapere... l'ho promesso a Tony. Vi prego, salterebbe tutto, anche la copertura di Tony!"
Ducky e Abby si guardano perplessi, poi sorridono.
"Saremo felici di mantenere questo segreto per te, per Ziva e soprattutto per Tony."
"Vi ringrazio... per ora Gibbs non lo deve sapere. Tony sa già qualcosa, Ziva lo sospetta ma ha paura che Tony alla notizia non reagisca molto bene. Le parlerò questa sera appena saremo soli. Potete darle qualcosa per farla star meglio?"
"Ma certo! Tieni, queste pastiglie sono fatte apposta. Ne deve prendere due al giorno, dopo i pasti. La nausea continuerà per un pò ma per il resto starà meglio!"
"Grazie Abs... ora vado da lei... acqua in bocca, ragazzi!"
"Nessun problema! Facci sapere!!"
I due salutano Danny mentre si mettono d'accordo su cosa dire a Gibbs.
Intanto Danny raggiunge Ziva a casa di Gibbs.

























Eccolo! È arrivato il nuovo capitolo!
Ovviamente lo dedico a chi ha indovinato il malessere di Ziva: Antney, Meggie90, Carlycalvo, Ziva4ever e tutti quelli che hanno letto e lo hanno pensato! 
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!! ;)
Grazie a tutti per leggere questa storia, sono commossa dal numero di visite raggiunto finora!
Recensite in tanti!!! ^○^
Baci, frencia92

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Capitolo 10
*** Pensieri negativi ***


Capitolo 10: Pensieri negativi
 
 
 
 
Entra in casa accorgendosi dell'assenza di Gibbs.
Sale le scale, raggiungendo la sua stanza dove sa di trovare Ziva. Apre la porta accostata trovandola seduta sul letto a guardare un film alla tv.
Sorride, pensando che Tony sarebbe stato davvero felice di vederla in quel momento. Le si avvicina senza farsi sentire, sedendosi accanto a lei.
Sorpresa dalla sua comparsa lo guarda intensamente negli occhi per trovare le risposte che cerca.
Danny, che sa già cosa vuole Ziva, sorride fissandola negli occhi "Conosco i risultati dei tuoi esami del sangue..."
"Allora?"
Danny le prende le mani cercando di incoraggiarla "Allora... credo che sarai certamente un'ottima madre per la creatura che porti in grembo!"
Lei sembra sconvolta, gli stringe le mani mentre lui cerca di rassicurarla come può "Hei, devi stare tranquilla! A parte noi lo sanno solo Ducky ed Abby... ho chiesto loro di non dire niente a nessuno."
"Io... io non ci posso credere! Com'è potuto succedere? L'abbiamo fatto solo quella notte! Certo... non ci siamo limitati a farlo solo una volta..."
"Ziva! Non voglio conoscere i dettagli! Basta solo una volta perchè succeda! Ascolta... prima di sapere degli esami ho parlato con Tony dei tuoi sintomi e la pensava come me. Lui è felice e vuole che tu lo sappia... in più mi ha chiesto di dirti che manterrà ad ogni costo la sua promessa e che non ti lascerà sola per nessun motivo. Io gli credo ciecamente, perciò devi stare tranquilla, altrimenti le voci della tua gravidanza si diffonderanno ovunque, metteresti in pericolo tuo figlio e Tony. Ti prego, non rischiare!"
Ziva, ancora sotto shock per la sconvolgente notizia, abbraccia improvvisamente Danny "Ti ringrazio del tuo appoggio... sei un vero amico!"
"Grazie... Abby mi ha dato per te delle pastiglie per farti stare meglio. Lei e Ducky s'inventeranno qualcosa per te, così il tuo segreto sarà al sicuro."
"Danny?"
"Dimmi..."
"Promettimi che se a Tony accade qualcosa tu lo aiuterai... ti prego!"
"Certo. Per lui questo ed altro."
 
Il tempo passa veloce tra le chiacchere di Danny e Ziva, cenano senza destare sospetti in compagnia di Gibbs senza mai toccare l'argomento Virus, poi si preparano per dormire.
Nel sonno, Danny riesce in qualche modo a comunicare con Tony, arrivato ormai a destinazione.
     'Hei, fratello...!'
     'Dimmi tutto... come sta Ziva? E gli esami?'
     'Tutto a posto... presto sarai un fortunatissimo padre... vedi quindi di non cacciarti nei guai, devi ritornare dalla tua famiglia...'
     'Lo so... mi mancate tutti... Tieni duro per qualche giorno, trovo Fisher e vi libero da questa tortura.'
     'Grazie, Tony. Abbi cura di te. Per qualunque cosa fammi sapere, sarò a tua disposizione...'
     'Lo ricorderò. Stai con Ziva, non si deve sentire sola.'
     'Torna a casa tutto intero così starà meglio.'
     'Ci provo. A presto.'
 
Improvvisamente Danny si risveglia di colpo, sentendo singhiozzare Ziva, rannicchiata nel suo letto come una bambina impaurita. Le siede accanto sentendo più forti i singhiozzi tra le pesanti lacrime che scendono sul suo volto nel sonno, l'accarezza dolcemente asciugandole le lacrime, risvegliandola dai suoi incubi. La guarda teneramente per un momento leggendo nei suoi occhi assonnati il totale smarrimento così si avvicina a lei sussurrando "Va tutto bene... non devi piangere."
"Sta per succedere qualcosa, me lo sento! Devi andare a cercare Tony... altrimenti morirà!"
"Ziva...ci ho appena parlato. Va tutto alla grande, sa degli esami ed è felice. Vuole che ti stia accanto per non farti sentire sola mentre lui non c'è. So che hai bisogno di lui e che ti manca... manca anche a me, a tutti noi... ma devi resistere ancora un pò. Fallo per lui... fallo per voi."
Appoggia la mano sulla pancia di Ziva per farle capire quelle parole appena pronunciate.
Si sente improvvisamente meglio grazie al sostegno positivo di Danny, si alza leggermente e lo abbraccia "Grazie di essere qui... ti sono debitrice."
"No... io ti devo qualcosa. Aiutarvi mi rende felice, lo faccio volentieri. Grazie a te e a Tony ho scoperto cos'è la vera felicità e grazie a tutti voi ho scoperto cos'è una famiglia! Ve ne sono grato."
Sorridono entrambi mentre cala il silenzio in quell'abbraccio. Ziva sente in quel gesto la presenza di Tony, lo sente vicino. Pian piano si riaddormenta felice.
 
 
Intanto, a Rockville...
 
Tony mette le valigie nell'auto di Stecchino, una Porche grigio metallizzata nuova di zecca, probabilmente comprata con i soldi di poveri innocenti.
"Hei, Danny... sei pronto?"
"Si... ma non facciamoci ammazzare in caso non voglia collaborare... vorrei poter tornare a casa da mio figlio vivo!"
"Ma bene... allora la tua signora è incinta!"
"Si... e non vedo l'ora che questa storia finisca. Non voglio compromettere il futuro di mio figlio a causa di mio padre, voglio uscirne pulito."
"Ti capisco... anche a me piacerebbe uscire dal giro... ma non si può! Il Padrino mi troverebbe ovunque e me la farebbe pagare molto cara... non fartelo nemico, non ti conviene!"
"Non mi interessa nulla... alla fine di tutta questa storia mi cercherò un lavoro serio per dare a mio figlio e alla donna che amo una vita serena e dignitosa... e magari potrei anche sposarmi!"
"Non siete sposati?"
"No... almeno, non ancora... ma mi piacerebbe. Devo solo sopravvivere!"
"Ti copro io le spalle amico.. fidati!"
Tony annuisce, pensando seriamente che non tutto ciò che gli ha detto è falso, non è solo per la copertura.
Il desiderio di tornare da Ziva, la sua amata ninja, è più forte di tutto, anche della morte stessa.
Partono verso la loro nuova destinazione: Little Island.
 
Per due ore viaggiano senza mai fermarsi, poi Tony decide che è arrivato il momento di contattare Gibbs...
"Hei, Jonny... che ne dici di fermarci all'Autogrill... ho bisogno di una sosta, ho la vescica piena!"
"D'accordo... abbiamo tempo. Ci fermiamo un'ora, il tempo di andare al bagno e mangiare un boccone."
"Perfetto! Fermiamoci qui, allora! Aspettami al bar, vado al bagno cinque minuti e ti raggiungo!"
"Certo, fai con comodo!"
Scendono entrambi dall'auto. Jonny va al bar mentre Tony si chiude in bagno per una furtiva chiaccherata con Gibbs.





















Ciao a tutti!!! 

Questo capitolo è nato dopo aver visto il primo episodio dell'11 serie, perciò comprendete il mio stato d'animo... u.u

Allora... siete sorpresi per questo capitolo? No??
Starete pensando... cosa diavolo centra il titolo di questo capitolo in questa parte di storia?
Tutto ha un senso... i pensieri negativi sono quelli di Ziva... e nel prossimo capitolo capirete il motivo di tanta sofferenza... questo capitolo è stato solo di passaggio per dare un senso a ciò che accadrà nei prossimi!

Devo dirlo... non mi aspettavo tanta solidarietà da parte vostra per Danny... in fondo è 'il cattivo', ma si sta dimostrando anche un'ottimo fratello e confidente.
Non per niente è il gemello di Tony!
A presto e recensite in tantissimissimi!! ♥
Baci, frencia92


 

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Capitolo 11
*** In viaggio verso Little Island ***


Capitolo 11: In viaggio verso Little Island
 
 
 
 
 
Si chiude a chiave in bagno, guardandosi intorno attentamente per essere sicuro di essere solo in modo che nessuno possa ascoltare.
Prende il cellulare in mano e digita il numero di Gibbs.
 
"Gibbs..."
"Ciao, Capo..." bisbiglia per non farsi sentire.
"Tony... hai novità?"
"Si... ci stiamo spostando. Andiamo a Little Island. Prenderemo il traghetto, perciò arriveremo da Fisher tra due giorni."
"Come vuoi procedere?"
"Semplice... tu e Danny mi farete da spalla a Little Island nel caso venissi scoperto. Non credo che Jonny abbia dei sospetti ma bisogna essere prudenti, si parla pur sempre di mafia!"
"Hai ragione. D'accordo, saremo li... fammi sapere quando entrerai in azione, intanto fatti amico Fisher, chiedigli di aiutarti a far fuori l'organizzazione."
"Certo! Ci sentiamo più avanti..."
Spegne la chiamata e sospira sollevato per la sicurezza di avere un appoggio alle spalle.
Esce dal bagno fingendo di tirarsi su i pantaloni ed esce, raggiungendo Jonny.
 
"Hei... ci hai messo una vita!"
"Scusa... tel'avevo detto che ci sarebbe voluto del tempo! Mangiamo qualcosa?"
"Ok. Panino?"
"Certo! Adoro i panini... soprattutto se sono pieni di maionese!"
"Oh, Danny... che schifo! Odio la maionese!"
"Non sai cosa ti perdi...!!!"
Chiaccherano come due amici per un'ora, prima di decidere di ripartire per trovare Fisher.
 
Mentre loro sfrecciano a grande velocità per le strade, all'NCIS Gibbs aggiorna lo staff sui movimenti di Tony.
Ignaro della maternità di Ziva, la porta a Little Island con Danny per poter dare sostegno a Tony in caso di pericolo.
Viaggiano senza problemi in aereo per arrivare prima di Jonny e Tony, affittano una stanza in un motel e rimangono nascosti in attesa che accada qualcosa.
 
In giornata Tony e Jonny prendono il traghetto, attraversano il fiume Potomac in sette ore, arrivando a destinazione verso le 21.00.
"Hei, Danny... cosa facciamo? Andiamo da Fisher o ci fermiamo per la notte?"
"Ci fermiamo... non credo sarebbe molto felice di accoglierci a quest'ora, ci sparerebbe!"
"Hai ragione. Meglio fermarci in un motel qui vicino. Domani andremo da lui. Preparati, non sarà una cosa piacevole..."
"Sono nato pronto! Ora sarà meglio andare a riposarci..."
Arrivano in un motel, affittano una stanza e cenano.
"Hei, Danny... devo chiamare il Padrino per dargli nota dei nostri spostamenti... esco un momento e torno!"
"D'accordo, ti aspetto qui!"
 
Jonny esce dalla stanza mentre Tony si sistema nella stanza.
Prende il cellulare e chiama il suo superiore.
"Padrino, sono Jonny... abbiamo un problema da risolvere in fretta. Si tratta di Danny..."
















Capitolo supercortissimo ma che da l'idea dei guai in cui si sta cacciando il nostro Tony!
Avete visto 'Passato, presente e futuro' domenica? A me viene ancora da piangere... ho ancora l'angoscia dopo quel tristissimo bacio d'addio... ma sono sicura che non sarà un addio! :')
Ditemi le vostre opinioni su questo capitolo... cosa succederà?
A presto... spero! ;)
Baci, frencia92

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Capitolo 12
*** Gioco sporco ***


Capitolo 12: Gioco sporco
 
 
 
 
 
"Dimmi, Jonny... che problema hai con Danny?"
"Ci ha tradito. Quello con cui sono partito non è Danny..."
"Come l'hai scoperto?"
"Ho ascoltato per caso una chiamata. È uno sbirro che ci somiglia paurosamente ma non è lui, ci sta incastrando!"
"Se credi che sia così... elimina il problema..."
Sorride malignamente mentre risponde "Certo, Capo... sarà fatto!"
 
Torna in camera senza accennare ad alcuna telefonata e si prepara per dormire.
"Danny... domani mattina presto andremo a cercare Fisher, dovrai convincerlo a venire dalla nostra parte... io e il Padrino contiamo su di te."
"D'accordo, nessun problema ma... perchè io?"
"Beh, è tuo padre che deve far fuori, no? È compito tuo."
"Va bene... ci penso io. Tranquillo."
Improvvisamente il panico e il nervosismo s'impossessano di Tony, il suo istinto gli urla a gran voce che c'è qualcosa che non va.
Si corica nel suo letto a pensare a ciò che può aver scatenato le sue paure, addormentandosi poco dopo.
 
Mentre Tony si addormenta sovrappensiero, Danny si sveglia nel panico, spaventando Gibbs e Ziva che stavano dormendo.
"Cosa succede, Danny?"
"Io... non lo so. Sta per succedere qualcosa. Tony sta per morire, devo andare ad aiutarlo..."
Ziva si spaventa ulteriormente, senza farci caso appoggia la mano sul ventre, come per proteggere la creatura che in segreto porta in grembo "Cosa... cosa stai dicendo, Danny. Tony è nei guai?"
"Si. Ma tu sai che se ci siamo noi è al sicuro. Io sono qui apposta per proteggerlo. Sapevo che c'era la possibilità che succedesse qualcosa. Non devi agitarti, Tony non lo vorrebbe, devi stare tranquilla o ti sentirai male!"
Gibbs ascolta Danny in silenzio ma sentendo le sue ultime parole s'insospettisce.
"Cosa vuoi dire? Ziva si sentirà male se si agita per Tony? Voi due mi state nascondendo qualcosa?"
"Beh... non è il momento ne il luogo più adatto per parlarne. Sarà Tony a dirti ciò che devi sapere, io sono solo di supporto perciò... ti prego di non fare altre domande, potrei seriamente compromettere la missione!"
"Ok, ora pensiamo a Tony..."
"Ci penso io a lui. Lo seguo da Fisher e se le cose vanno storte te lo farò sapere..."
"Non andrai da solo. Saremo nei paraggi..."
"Va bene... tanto non ho altra scelta, suppongo..."
"Supponi bene... ora a dormire!" sorride ai due compagni di viaggio nonostante dentro di se senta perfettamente che Tony si sta cacciando in guai seri da cui potrebbe non uscirne vivo.
 
La notte passa tranquilla per tutti. 
Di prima mattina Tony e Jonny si alzano per fare una veloce colazione e correre da Fisher per chiedergli appoggio.
Percorrono in auto tutta l'isola fino ad arrivare ad una spiaggia apparentemente abbandonata, sabbia bianca, acqua azzurra illuminata da uno splendido sole, palme verdi e, nascosta tra il verde degli arbusti, avvistano una casetta in legno. Si avvicinano con cautela all'entrata, quando un uomo di mezz'età con un fucile li sorprende apparendo dietro di loro "Chi diavolo siete?"
"Amici... piacere, sono Danny. Danny Valentine."
"Oh, ma bene... sto aspettando da due anni la visita di tuo padre!"
"Beh, allora non dovrai aspettare ancora molto... ho bisogno del tuo aiuto per farlo fuori!"
Fisher sgrana gli occhi alla sicurezza mostrata dal ragazzo ma nei suoi occhi legge qualcosa di segreto "Perfetto! Così potrò vendicarmi finalmente per quello che mi ha fatto! Sai che mi ha tradito? Si è portato via tutti i soldi guagagnati con immensa fatica in un colpo! Mi spetta ancora la mia parte..."
"L'avrai ma... prima devo chiederti di aiutarmi..."
"Hai il mio completo appoggio, ragazzo. Partiamo nel tardo pomeriggio, ok?"
"Certo. Dobbiamo prepararci come si deve."
"Sagge parole, Valentine..."
 
Mentre Tony parla con Fisher, Jonny ne approfitta per prepararsi ad un'altro colpo: uccidere Danny.

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Capitolo 13
*** Cambiamento di programma ***


Capitolo 13: Cambiamento di programma
 
 
 
 
"Danny... io devo andare... a fare una commissione per il Padrino... rimani qui con Fisher ed illustra il piano."
"Certamente, Jonny! Fai quello che devi fare, ti aspettiamo qui!"
Jonny sorride e se ne va, Tony sente che sta archittettando qualcosa, perciò ne approfitta per parlare con Fisher di ciò che sta realmente succedendo.
 
"Hei, Frank... posso parlarti?"
"Certo! Siediti..."
Si siedono sulla veranda di casa Fisher e Tony inizia a raccontare...
"Frank, io non sono Danny... il mio nome è Tony, sono un'agente federale e lavoro per l'NCIS. Danny è mio fratello gemello, lui è nei guai. È stato coinvolto da suo padre in un colpo andato male con il Padrino. Ora lui è nascosto da noi in attesa che io riesca ad incastrare il Padrino, ha detto che tu potresti aiutarci..."
"Neanche per sogno! Lui mi ha incastrato!"
"Ti metteremo sotto protezione se ci aiuterai, non andrai in prigione... mi aiuterai?"
Fisher si alza dalla sedia guardando intensamente l'orizzonte davanti a lui.
"Ok. Ti aiuterò, ma stà attento... il Padrino è un gran bastardo, non è facile incastrarlo. Jonny è ancora dalla sua parte, perciò preoccupati prima di lui perchè non mi fido. Qualè il tuo piano?"
"Devo fare in modo che Jonny non scopra niente e soprattutto che non torni dal Padrino. Insieme salveremo Danny e suo padre... poi potrete regolare i conti se volete ma per ora dobbiamo solo pensare a come eliminare il Padrino dalle scene."
"Ok, l'idea mi piace. Sei forte, ragazzo!"
"La ringrazio... la mia squadra è nei paraggi pronta ad intervenire in caso di problemi."
"Benissimo. Mettiamoci al lavoro."
 
Da un angolo nascosto della casetta, Jonny ascolta la conversazione tra i due malcapitati accennando un sorriso malefico.
"Lo sapevo... è uno sbirro! Ora devo sbarazzarmi di lui...' pensa mentre si avvicina con estrema cautela per non farsi sentire da Tony.
Rimane ben nascosto mentre impugna la sua pistola. 
Carica, prende la mira e spara.
Fisher cade a terra morto davanti agli occhi sconvolti di Tony. Subito vede Jonny arrivare verso di lui con ancora l'arma puntata di fronte a se, ora dritta sul suo cuore.
Il terrore prende vita nella mente scossa di Tony "Perchè diavolo l'hai fatto? Lui mi serviva!"
"Beh... Tony... lui era solo d'intralcio fra noi! Avrebbe potuto salvarti, ma da morto può fare ben poco. Non ti preoccupare, presto... molto presto... lo raggiungerai!!"
 
Uno sparo eccheggia nell'aria circostante, poi il totale silenzio.
 
Danny, Ziva e Gibbs stanno raggiungendo la casa di Fisher camminando nascosti dalle palme vicino alla spiaggia.
Improvvisamente lo strillo di Danny blocca Gibbs e Ziva, lo vedono cadere in ginocchio a terra mentre si tiene stretto con una mano il braccio sinistro tenendo gli occhi stretti dal dolore.
Si avvicinano a lui spaventati, soccorrendolo.
"Hei, Danny... cos'hai?"
"Jonny... gli ha sparato..."
"Cosa stai dicendo?!"
Nelle menti confuse di Gibbs e Ziva nasce l'idea che qualcosa sia andato storto.
"Jonny sa tutto... ha sparato a Tony. Posso sentire il suo dolore."
"Allora dobbiamo muoverci..."
"No, Gibbs... vado io. Voi rimanete nei paraggi, sarete più utili da vivi!"
Danny prende in mano la situazione. Il dolore diventa sempre più forte, si rende subito conto di quanto il fratello stia male, la rabbia sale mentre carica l'arma e senza farsi scoprire da Jonny raggiunge Tony, momentaneamente nascosto dietro casa.
Lo vede a terra, dal braccio scendono copiose lunghe scie di sangue, Tony inizia a perdere i sensi per il dolore, lo shock e la forte perdita di sangue dalla spalla. Si china davanti a lui cercando di fermare l'emorragia in qualche modo con un fazzoletto.
"Tony... hei, sono arrivato! Resta sveglio, ti prego!"
"Non... riesco..."
"Ci devi riuscire, altrimenti Gibbs e Ziva interverranno per aiutarti e sai bene che Ziva non si dovrebbe sforzare!"
Si riprende in fretta cercando di non pensare al dolore, pensa alla sua Ninja... lei non si sarebbe mai fermata, non si sarebbe arresa...
Si rialzano impugnando nuovamente le armi pronti per colpire il nemico.
Inizia uno scontro a fuoco, Tony e Danny fuori dalla casa mentre Jonny riparato all'interno.
Ormai allo stremo delle forze, Tony nota per caso una bombola di gas che porta il gas all'interno della casa. Approfittando della distrazione di Jonny, colpisce la bombola mettendosi al riparo insieme a Danny mentre la casa esplode, uccidendo Jonny.
Il forte boato spinge Ziva e Gibbs a correre più velocemente possibile verso la casa in frantumi per assicurarsi delle condizioni dei gemelli.
Li trovano nascosti dietro ad una parete rocciosa situata a pochi metri dalla casa in fiamme.
Vedono Tony a terra ormai senza sensi mentre Danny cerca di tamponare la ferita con quello che trova.
Gibbs subito si china su Tony aiutando Danny nel tentativo di fermare il sangue, tentativo che pare inutile, Ziva rimane accanto a Tony con le lacrime agli occhi.
"Non puoi morire, Tony! Mi hai fatto una promessa!!"
 
Gibbs la guarda senza capire mentre dietro di loro un uomo osserva la scena puntando su di loro una pistola carica.
 

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Capitolo 14
*** Attacco finale ***


Ciao a tutti!!
Sconsiglio la lettura di questo capitolo ai deboli di cuore, potrebbe causare forte rabbia nei miei confronti...
Scrivetemi per farmi sapere cosa ne pensate, in più vi chiedo di provare ad inventarvi un finale che forse farà parte del prossimo ed ultimo capitolo! ^^
Bene, ora vi lascio alla lettura...
Baci, frencia92







 
Capitolo 14: Attacco finale
 
 
 
Un uomo anziano si avvicina a loro con la pistola puntata alla testa di Danny.
 
"Lo sapevo... sapevo che ti stavi nascondendo e Jonny ci è cascato... ha davvero creduto che tuo fratello fossi tu, ma io l'avevo capito subito. Non avresti mai ucciso tuo padre. Ora dovrai morire, di tuo padre me ne occuperò più tardi, so che si trova in una casa nascosta a Washington... avete cercato di fregarmi, ora io vi farò passare le pene dell'inferno..."
 
La pistola passa dal mirare Danny a Ziva.
In un istante Danny e Tony si leggono nel pensiero, con destrezza si mettono davanti a lei cercando di proteggerla, facendo sorridere l'uomo.
Gibbs vede nei due una grande forza, qualcosa che non si aspettava.
Osserva la scena impietrito mentre vede l'uomo ridere divertito.
"Bene... avete deciso di sacrificarvi per una donna... chi è il fortunato?"
Danny guarda Tony, un pò scosso e provato dal dolore "Non lo ascoltare, non ti lasciare ingannare. Dobbiamo proteggere le nostre famiglie..."
La frase di Danny porta migliaia di domande nella mente confusa di Gibbs 'parla di famiglia... cosa vuol dire?'
 
Succede tutto in un istante.
Uno sparo. 
Un tonfo. 
Il silenzio.
Le mani di Tony tremano per la rabbia, guarda con dolore il corpo immobile di Danny accanto a se.
Una risata folle rompe il silenzio, aumentando esponenzialmente la furia di Tony.
Non pensa più al dolore.
Non pensa a nulla.
Si alza impugnando la sua pistola sotto lo sguardo sbigottito di Ziva e Gibbs, la punta verso l'uomo ed inizia a gridargli contro come se fosse impazzito.
"Hei, Corleone! Ora hai passato il limite!! Puoi cercare di fregarmi, di uccidermi, puoi far di me quello che vuoi ma se tocchi la mia famiglia sei tu a pagare! Hai sparato a mio fratello a sangue freddo!! Ora non risponderò più delle mie azioni, perciò ti conviene smettere di ridere o ti piazzo un proiettile in fronte senza esitare un solo istante!!!"
Le sue parole sembrano un incentivo a continuare a ridere.
 
Un lampo sfreccia nella mente di Tony, non ragiona più lucidamente.
Combatte il dolore e la perdita dei sensi avvicinandosi pericolosamente all'uomo, abbassa l'arma alle ginocchia del mafioso e spara un colpo per ogni gamba.
L'uomo s'inginocchia a terra urlando dal dolore, non contento, Tony getta la pistola e si avvicina al suo viso, tirandogli un sinistro potentissimo, rompendogli lo zigomo.
Sentendosi finalmente libero di sfogarsi continua a tirargli pugni sotto lo sguardo scioccato dei colleghi.
 
Una voce flebile lo blocca all'istante.
Si volta, vedendo a terra il fratello sorridergli fiero "Basta, Tony... credo abbia afferrato il concetto... non devi dargli la soddisfazione di morire prima di scontare le sue pene in vita..."
"Hai ragione..."
Tony si rialza dal corpo dolorante del mafioso, pienamente soddisfatto del suo lavoro nonostante sappia che non è stata la soluzione migliore.
La rabbia e la tensione scivolano via come acqua in un torrente, le forze vengono a mancare facendolo cadere inaspettatamente a terra agonizzante.
 
Spaventati, Gibbs e Ziva gli si avvicinano subito cercando di aiutarlo in qualche modo, invano.
Un'idea balza in testa a Ziva, guarda Tony negli occhi e sorride.
"Hai pensato ad un nome?"
Tony capisce subito di cosa parla "Ma ti sembra... il momento?"
"Se serve a distrarti... i soccorsi stanno arrivando."
"Come sta Danny?"
"Meglio di te, solo una ferita al fianco, l'ha preso di striscio..."
"Allora... Meggie, Angelica, Max e Christopher... ti bastano?"
Ziva sorride con le lacrime agli occhi, gli accarezza la fronte cercando di alleviargli il dolore "Si, mi piacciono molto... ma avra bisogno di entrambi, perciò non puoi morire...!"
Alla frase di Ziva i pensieri di Gibbs si fanno sempre più confusi, capisce perfettamente però che gli stanno nascondendo qualcosa di importante ma decide che ne parlerà con loro con calma e tranquillità più avanti, quando le acque si saranno placate.
Tony sorride un'ultima volta prima di perdere i sensi, Danny poco lontano li osserva per qualche minuto prima di seguire il fratello nel mondo dei sogni.
 

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Capitolo 15
*** Per sempre felici e contenti ***


Capitolo 15: Per sempre felici e contenti
 
 
 
 
 
Fuori dalla porta bianca tutti attendono pazientemente di vedere gli amici sani e salvi.
Sono tutti tornati a Washington per il ricovero urgente di Tony e Danny, anche Senior è subito stato avvertito delle condizioni del figlio, ancora ignaro dell'esistenza del gemello.
 
Osservano fuori dalla stanza i medici che controllano le condizioni dei gemelli, un medico esce tranquillo dalla stanza per parlare con Gibbs e Ziva.
"Agenti, i vostri ragazzi sono sani e salvi, l'agente DiNozzo ha avuto una grave perdita di sangue ma siamo riusciti con una trasfusione a salvarlo... ancora cinque minuti e sarebbe morto. Il proiettile è entrato nella spalla, l'osso gli ha fatto cambiare traiettoria facendogli sfiorare la parete del cuore. È stato davvero, davvero fortunato!"
Rimangono tutti col fiato sospeso, preoccupati per Tony e per ci che sarebbe potuto succedere.
"E Danny... lui sta bene?"
"Si, è stato fortunatamente colpito di striscio al fianco destro, nulla di grave ma l'abbiamo ricoverato per accertamenti. Ora stanno riposando ma potete stare con loro. Cercate di non fare troppo rumore, hanno davvero bisogno di calma!"
"La ringrazio, Dottore..."
Entrano tutti silenziosamente nella stanza luminosa, il osservano dormire tranquilli.
Ziva siede accanto a Tony mentre gli tiene la mano sotto lo sguardo sbalordito dei colleghi.
Al solo tocco Tony apre gli occhi, illuminato dallo sguardo felice e sollevato di Ziva.
Ziva si avvicina al suo volto sussurrando per non far rumore "Buongiorno... come ti senti?"
"Adesso molto meglio... tu invece stai bene?"
"Si... io agli altri non ho detto nulla, volevo aspettare che ci fossi anche tu..."
"Grazie, so che Danny ti è stato vicino..."
"Si. Mi sbagliavo sul suo conto... è davvero un bravo ragazzo, sono contenta che tu l'abbia aiutato. Sarà un ottimo zio..."
Gibbs origlia poco distante, ormai senza pazienza decide di andare in fondo alla questione.
"Adesso basta, ragazzi! Voglio sapere cosa mi state nascondendo!"
I due, vedendo la reazione di Gibbs, scoppiano a ridere. Tony abbraccia Ziva, sussurrandole all'orecchio "Dobbiamo dirglielo... adesso o mai più!!"
Tony si schiarisce la voce, poi comincia... 
"Beh, vedi Capo... prima di partire per questa missione, io e Ziva, come ricorderai, avevamo litigato.
La sera stessa Ziva è venuta da me per parlare e... ci siamo perfettamente chiariti!"
Ziva gli da una gomitata perchè parli chiaro, facendogli soffocare un lamento.
"DiNozzo... sputa il rospo!"
"Ehm... va bene, ma promettimi che non mi picchierai... sono abbastanza ferito al momento..."
"Vai avanti col racconto..."
"Ok... beh... Ziva mi ha spiegato...il motivo per cui non voleva che andassi in missione. Mi ha confessato... di essere innamorata di me, e... beh... le ho detto che provo lo stesso per lei e..."
"E...?"
 Tutti lo guardano con stupore e suspance, trattengono il fiato nell'attesa che Tony si decida a parlare.
"E... ci amiamo! Il resto potete anche immaginarlo da soli, non c'è bisogno che ve lo dica io!!"
"Andiamo, DiNozzo... vorresti dirmi che siete andati a letto insieme? Non ci credo minimamente..."
Tony e Ziva si guardano sorridendo, spiazzando Gibbs, ancora incredulo.
Ziva, per provare a Gibbs che è successo davvero si lascia abbracciare forte da Tony e decide di prendere la parola.
"Beh, se non vuoi crederci fai come credi... ma... non credo che sarò disponibile al lavoro fra qualche mese..."
"Con questo... cosa vorresti dire?"
"Voglio dire che... potrei compromettere la vita di nostro figlio se continuassi! Ti devi cercare un altro agente!"
Gibbs e gli altri rimangono a bocca aperta, scioccati dalla notizia improvvisa.
"Sei incinta, Zee...?"
"Si."
Con le lacrime agli occhi per la commozione, Gibbs si avvicina a Ziva, abbracciandola dolcemente come farebbe solo un padre.
Vedendolo così vicino, Tony si spaventa "Oh, Capo... tieniti a distanza... non mi picchiare!!"
"Non ti picchierò, Tony... mi avete fatto il regalo più bello di sempre. Non so come ringraziarvi... è davvero una bellissima notizia!"
"La cosa più difficile è stato nascondertelo... volevo aspettare che Tony tornasse per darvi la notizia!"
Abby, agitata come mai, corre ad abbracciare i futuri genitori.
"AAAAAAAAAH!!! Sono davvero felice per voi... anche se io lo sapevo già da un pò... E ditemi... è un maschio o una femmina?"
"Beh... Danny qualche giorno fa mi ha accompagnato a fare la visita... dalla prima ecografia sembrerebbe essere un maschietto!"
Ducky si avvicina a Ziva per congratularsi "Ottimo! Le mie congratulazioni più sincere, ragazzi... Oh, Jethro, mi dispiace di non averti detto prima della sua gravidanza ma Danny ha chiesto di mantenere il segreto..."
"Nessun problema, Ducky... sono troppo felice per essere arrabbiato."
Tony, sentendosi un pò a disparte, decide di unirsi alla conversazione "Gibbs, vorresti essere il nonno acquisito di nostro figlio? Tu sei come un padre per noi, perciò..."
"Non devi nemmeno chiederlo. Ne sarei onorato."
 
Intanto, nel letto accanto, Danny si sveglia. Sorride per la gioia che vede nei volti degli amici.
"Bene... state festeggiando senza di me!?"
Tony gli sorride felice "Hei, Danny, finalmente ti sei svegliato! Abbiamo appena dato la notizia!"
"Fantastico! Sono contento per voi..."
Gibbs lo guarda serio, mettendogli un pò di paura "Danny... vorresti diventare parte della nostra squadra?"
"Oh, Gibbs... sono molto losingato, ma... non è posto per me. Ho una fidanzata a casa che mi aspetta e devo risolvere le cose con mio padre. Non posso accettare..."
"Ti capisco perfettamente... sappi che non sei indagato, tuo padre dovrà costituirsi e proprio per questo non andrà in prigione. Ho parlato con il procuratore, è ai domiciliari. Se si comporta bene sarà libero per la fine dell'anno."Grazie, Gibbs. Di tutto."
"Te lo meriti. Grazie a te le cose sono cambiate per tutti in meglio."
Gibbs lo abbraccia felice, mentre tutti insieme festeggiano la bellissima notizia.
 
Tony e Danny vengono dimessi la stessa mattina, dividendosi di nuovo per seguire le loro strade.
 
 
FINE...??













Allora... piaciuto il finale??
Ringrazio tutti voi per essere stati tanto presenti per le recensioni e per tutti i consigli che mi avete dato per mandare avanti questa storia... vi ringrazio dal profondo del cuore!
Ovviamente i ringraziamenti per chi ha avuto il coraggio di seguirmi fino alla fine e che hanno recensito: Antney, Meggie90, Ziva4ever, Happy Zuccherino, Carly Calvo, Nuvola81 e 21giulia94.

Un grosso bacio a tutti! :')
Continuate a leggere!!
Baci, frencia92

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