Grazie a te, ho conosciuto l'amore di aizyoo no tensi (/viewuser.php?uid=52693)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1- L'infanzia di Gaara ***
Capitolo 2: *** 2- Ci siamo ritrovati ***
Capitolo 3: *** 3- Gli allenamenti ***
Capitolo 4: *** 4- La confessione ***
Capitolo 5: *** 5- Amore e dolore ***
Capitolo 6: *** 6- Ciò che provi ***
Capitolo 7: *** 7_-sei solo mia ***
Capitolo 8: *** 8- Il regalo di Natale ***
Capitolo 9: *** 9- La Vigilia di Natale ***
Capitolo 10: *** Segreti Svelati ***
Capitolo 11: *** 11- Così vicini ma così lontani ***
Capitolo 12: *** 12- Le lacrime di un angelo ***
Capitolo 13: *** 13- La forza dell'amore ***
Capitolo 1 *** 1- L'infanzia di Gaara ***
greta
GRAZIE A TE, HO
SCOPERTO L’AMORE
CAPITOLO 1: L’INFANZIA DI GAARA
Tutto cominciò nel Villaggio della Sabbia in un
pomeriggio come tanti altri. Un gruppo di bambini giocava con la palla in un
parco; infatti quel giorno tutti i bambini erano usciti per divertirsi con gli
amici… tutti tranne uno.
Uno di loro se ne stava in disparte su un'altalena;
era un bambino dai capelli rossi e dagli occhi color acquamarina che
esprimevano tristezza e solitudine; il suo nome era Gaara ed era il figlio del
kazekage, ma nessuno voleva avere niente a che fare con lui perché l’intero
villaggio lo considerava un mostro. Gaara ogni giorno andava al parco a vedere
quei bambini che si divertivano tanto a giocare insieme ed ogni giorno si
chiedeva perché nessuno lo accettasse per quello che era, senza mai trovare una
risposta. Un giorno a dei bambini andò a finire la palla sulla cima di un
dirupo, i quali cominciarono a lamentarsi, così Gaara decise di aiutarli
riportandogli la palla, ma quando lo videro con la loro palla in mano cominciarono
a dire:
“Ma tu sei… ti prego non farci del male, non
abbiamo fatto niente di male!”. E cominciarono a scappare. Gaara a quelle
parole si sentì veramente frustato e cominciò a dire che lui non voleva più
rimanere solo, mai più; dal nulla creò due braccia di sabbia che presero per le
caviglie tutti i bambini che più spaventati che mai cominciarono a piangere. La
sabbia li stava letteralmente ricoprendo e i bambini non riuscivano a respirare…quando all’improvviso Gaara si
ritrovò davanti una ragazza dal viso angelico che gli disse: “Ti prego Gaara
ora smettila, non fargli del male.” E le braccia di sabbia che intrappolavano i
bambini svanirono. Dopo di che Gaara domandò alla ragazza: “Ma tu chi sei?”, la
ragazza rispose:
“Io mi chiamo Akeiko e sono venuta a dirti che
qualsiasi cosa ti succederà non dovrai mai smettere di amare e di voler bene
alle persone, specialmente ai tuoi fratelli”
“Si, ma nessuno mi vuole bene, quindi perché io
dovrei voler bene a coloro che mi disprezzano?!”
“Perché per quanto sia difficile crederlo anche
loro con il tempo impareranno ad accertarti per come sei, inoltre sappi, che
l’affetto di una persona cara può farti superare anche i peggiori momenti della
vita, se invece sei da solo dimmi, chi ti aiuterà?”
“…”
“ Ti prego non scordarti mai le mie parole, è
importante che tu non mi dimentichi”
“Si ma io vorrei sapere…”
“Mi dispiace ora devo andare”. La ragazza cominciò
ad allontanarsi ma poi prima di sparire completamente si voltò verso di lui e
gli disse: “Sappi che io ti vorrò sempre bene, qualsiasi cosa succeda”.A quel
punto la ragazza così come era apparsa
svanì nel nulla. Gaara rimase come scioccato da quelle parole e cominciò a
seguire il consiglio della ragazza ma con il tempo se lo dimenticò e ricominciò
ad amare solo se stesso come aveva sempre fatto.
Dopo 10 anni una ragazza dai capelli corvini,
avvolta da un lungo mantello bianco, sta attraversando il deserto per dirigersi
verso un grande villaggio, conosciuto come il Villaggio della Foglia.
Quest’anno in quel lontano villaggio erano in corso gli esami di selezione dei
chunin ed ognuno si preparava per il grande evento. Una volta raggiunto il
villaggio Akeiko rimase colpita da tutto quel movimento e cominciò a guardarsi
intorno quando fu travolta, e buttata a terra, da una ragazza che stava
correndo.
“Ahi, che male...”
“Scusami, ti sei fatta tanto male?” chiese la
ragazza dai lunghi capelli rosa che era di fronte ad Akeiko.
“Mi dispiace tanto ma andavo di fretta e non ti ho
proprio vista…” continuò mentre l’aiutava a rialzarsi.
“Non fa niente, non ti preoccupare” rispose.
“E’ strano, io non ti ho mai vista da queste parti,
non sei di qui vero?!”
“No infatti, sono appena arrivata in città e…”
“Ma certo tu devi essere qui per gli esami, ma che
stupida perché non ci ho pensato prima, vieni che ti accompagno all’accademia”
“Oh no io non sono qui per gli esami sono venuta
qui perché sto cercando una persona” disse Akeiko.
“Ah capisco…ok. Senti ma noi due non ci siamo
ancora presentate, io sono Sakura e tu?”
“ Io mi chiamo Akeiko molto piacere”.
“Bene adesso che ci siamo presentate ti vorrei
portare a mangiare qualcosa, dopotutto mi sembra il minimo dopo quello che è
successo”
“No io non posso proprio venire prima devo trovare
una persona e …”
“E dai su non farti pregare!” disse Sakura ma
vedendo che Akeiko non era convinta le disse:
“Senti ora andiamo a mangiare e dopo ti prometto
che ti aiuterò nelle tue ricerche, ok?”
“D’accordo mi hai convinta, andiamo”. Così le due
ragazze andarono in un kiosko e cominciarono a mangiare. Sakura continuava a
fissare Akeiko, e le domandò:
“Allora Akeiko chi è la persona che stai cercando?”
“Beh per me è una persona molto importante che però
non vedo da 10 anni ormai…” Sakura notò subito che l’espressione di Akeiko si
era fatta triste così decise di chiudere l’argomento dicendo:
“Vedrai che questa persona la ritroverai prima di
quanto tu pensi, ma ora andiamo, ti voglio far conoscere un mio amico”. Le due
si avviarono, camminarono per circa un quarto d’ora ma nessuna delle due aprì
bocca anche perché Sakura non sapeva cosa dirle, non voleva dire qualcosa che
poi l’avrebbe rattristata e Akeiko era totalmente immersa nei suoi pensieri;
quando arrivarono all’accademia ninja un ragazzo dai capelli biondi venne
incontro a Sakura e le disse:
“Oh ciao Sakura! Dimmi sei venuta per iscriverti
agli esami? Sai oggi è l’ultimo giorno”
“ Certo che no, io mi sono già iscritta da tempo a
differenza di te non mi rifaccio all’ultimo giorno” disse lei ridendo.
“Hai proprio ragione, ma allora perché sei venuta
qui?”
“Sono venuta qui perché volevo presentarti la mia
nuova amica, si chiama Akeiko ed è venuta al villaggio per…” ma poi Sakura si
ricordò di quello che era successo al kiosko così disse:
“…per visitare il nostro villaggio e così volevo
presentartela”
“Ah, ciao io sono Naruto molto piacere e tu sei?”
disse il ragazzo porgendole la mano
“Io mi chiamo Akeiko, molto piacere”. Dopodiché i
tre ragazzi si misero a chiacchierare, Naruto insieme a Sakura raccontarono ad
Akeiko tutte le loro missioni ed i loro allenamenti, di quanto si erano
divertiti ad imparare nuove tecniche e via dicendo, poi però arrivò il momento
di salutarsi.
“Ora io devo proprio andare ma ci vediamo domani
ok?” disse Naruto
“Va bene, allora ci vediamo domani”
“Ciaooo!” dissero insieme le ragazze e si avviarono
verso la casa di Sakura.
Ciao a tutti! Questa è la mia prima storia che scrivo e
spero che per ora l’inizio vi sia piaciuto, inoltre vorrei ringraziare vampirosolitario91
e Yunie the black angel che mi hanno aiutato tantissimo.
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Capitolo 2 *** 2- Ci siamo ritrovati ***
greta 2
CAPITOLO 2: CI SIAMO RITROVATI
Mentre le due ragazze camminavano Akeiko disse a
Sakura:
-Senti mi è venuta in mente che quando sono
arrivata tu hai subito pensato che fossi venuta per gli esami di selezione dei
chunin e poi mi volevi portare all’accademia. Ecco, io volevo sapere perché-
-Sai io ho il compito di dare informazioni e
portare ogni ninja che è venuto qui per gli esami all’accademia-
-Ora si spiega tutto- continuarono a camminare
quando videro un gruppo di tre ragazzi e Sakura prese Akeiko per il braccio e
la trascinò verso di loro
-Ciao, voi siete nuovi non è vero?- disse Sakura ai
tre ragazzi e una ragazza dai capelli biondi le rispose:
-Si-
-Se volete vi posso accompagnare all’accademia per
iscrivervi-
-No grazie ci possiamo andare anche da soli-
-Ma insisto, inoltre lo farei molto volentieri- A
quel punto il terzo ragazzo che fino a quel momento era rimasto girato si voltò
e afferrò Sakura per il collo. Vedendo quel ragazzo Akeiko rimase come
paralizzata; continuava a ripetersi che non poteva essere lui, lei non poteva e
non voleva crederci ma quando il ragazzo cominciò a stringere la presa Akeiko,
senza pensarci due volte, si mise al posto di Sakura e disse:
-Gaara, ora smettila ti prego- ed il ragazzo rimase
sorpreso che la ragazza conoscesse il suo nome, ma non gli dette molta
importanza e continuò a stringere sempre di più. Poi però la ragazza, con un
fil di voce disse:
-Gaara no ti ricordi di me? Io… io sono AKEIKO!-
A quelle parole il ragazzo la lasciò e cominciò ad
indietreggiare. No, no era possibile, non poteva essere lei
-Kankuro, Temari andiamocene- disse con lo sguardo
rivolto verso il basso.
-Ma come, noi…-
-Ho detto andiamocene …ORA!- disse con uno sguardo
pietrificante, così se ne andarono lasciandole da sole. Quando Sakura vide Akeiko
a terra che tossiva con la mano alla gola corse da lei dicendole:
-Akeiko, stai bene?-
-Si, no ti preoccupare, non è niente-
-Ma come non è niente? Fammi vedere- Akeiko levò la
mano e Sakura vide il collo tutto
arrossato e continuò dicendo:
-Devo portarti da un dottore forza-
-No, ti ho detto che non è niente-
-Adesso basta, non vedi come sei ridotta!?-
-Io devo prima fare una cosa, che è molto più
importante-
-Cosa può esserci più importante della tua salute?
Me lo vuoi dire!-
-Si, io devo andare da quella persona di cui ti ho
parlato stamani, ti ricordi?-
-Si me lo ricordo, ma non l’ hai ancora trovata,
come pensi di poter cominciare a cercarla ora!-
-Ma vedi, finalmente, dopo tanto tempo ci siamo
ritrovati- Sakura guardò Akeiko che mentre diceva quelle parole era come se
fosse al settimo cielo, poi però a Sakura venne un dubbio.
-Senti Akeiko, non mi vorrai dire che la persona
che stavi cercando è quel ragazzo vero!?-
-Si, è proprio così, è lui il ragazzo che tanto
desideravo rivedere e ora devo andare a cercarlo e parlargli- Akeiko si alzò e
cominciò a camminare ma SaKura l’afferrò per un braccio.
-Ma sei pazza!? Quello non è normale! Per poco non
ci uccideva e ora tu vuoi andare a cercarlo?-
-Io devo andarci, è solo per lui che sono venuta
fin qui, per lui e per nessun altro. Quindi ti prego, lasciami andare-
-Oh no, io non ti lascerò andare da tipi come
quelli-
-Ma per me è troppo importante!- A quelle parola
Sakura capì di non poterla fermare e decise di lasciarla andare.
-Ti ringrazio- disse Akeiko e cominciò a correre
per cercare di raggiungerlo. Akeiko continuava a correre ma non sapeva più dove
andare a cercarlo, quando li vide entrare in una casa e decise di seguirli.
Quando arrivò davanti alla porta si fermò, ma cosa le stava prendendo, era praticamente
da tutta la vita che aspettava questo momento e ora che era arrivato si tirava
indietro?No, lei non si sarebbe tirata indietro, si fece forza e bussò alla porta. Le aprì la
ragazza che le disse:
-Che cosa vuoi ancora? Non ti è bastato quello che
ti è successo?-
-Io volevo solo sapere dove è andato Gaara-
-E’ fuori, sul tetto, ma perché lo vuoi sapere?-
-Ecco, il fatto è che io dovrei parlargli-
-Dico ma sei matta? E’ già un miracolo che tu sia
ancora viva te ne rendi conto!?-
-Si lo so ma io devo assolutamente parlargli è
troppo importante, ti prego-
Temari rimase molto sorpresa dalle parole della
ragazza.
-E va bene entra pure- Akeiko entrò e Temari
cominciò a guardarla dall’alto in basso e poi le disse:
-Certo che sei veramente una ragazza strana- Ma lei
non badò nemmeno a quello le che stava dicendo e decisa chiese:
-Da che parte?-
-Da quella parte e buona fortuna, ne avrai bisogno-
Akeiko andò verso la stanza indicatagli da Temari e
trovò la finestra spalancata, ci si avvicinò e sali sul tetto dove vide Gaara.
Cominciò a batterle forte il cuore, non le era mai capitata una cosa del
genere, poi decise di avvicinarsi e quando gli fu a pochi metri,lui si girò e
la guardò. Akeiko non sapeva che cosa fare, si doveva sedere o doveva
andarsene?. Lui continuava a guardarla con il suo sguardo gelido ma lei decise
di sedersi ugualmente accanto a lui. Si guardarono per qualche minuto, poi lui
si girò disse:
-Perché sei ritornata dopo tanti anni?-
-Sono ritornata per incontrarti di nuovo e vedere…-
-E vedere come ero diventato immagino-
-Si, esatto, solo che non pensavo che ci saremo
rivisti in una situazione come questa-
-Se è per questo io non pensavo di rivederti
affatto-
-Sai, io pensavo che tu avessi seguito il mio
consiglio e invece…-
-Senti, se sei venuta qui solo per farmi una
predica sappi che non ce n’è bisogno, me la sono sempre cavata in questi anni
anche senza darti ascolto come vedi-
-Io non ne sarei così sicura, se fossi in te, non
mi pare che tu abbia molte persone su cui contare-
-Non ne ho bisogno. Sai, non saresti dovuta
intervenire per salvare la tua amica, hai finito solo per farti male.Come vedi
gli amici non sono proprio un vantaggio- A quelle parole Akeiko si alzò e
disse:
-NON E’ VERO! GLI AMICI SONO LA COSA PIU’ IMORTANTE
CHE UNA PERSONA PUO’ AVERE E TU LO SAI, DIMMI QUANTE VOLTE TI SEI SENTITO SOLO?Io
credo spesso, anzi, oserei dire sempre-
L’espressione di Gaara cambiò, divenne triste e
abbassò lo sguardo e se ne andò lasciandola sola. Akeiko uscì e andò a dormire
in un albergo, arrivata in camera si mise a riflettere sulla conversazione che
aveva avuto con Gaara, non poteva credere che il ragazzo che aveva conosciuto
oggi fosse proprio lui, non era come se lo era immaginato. Era cambiato
completamente, ma in fondo doveva aspettarselo. Anche Gaara come lui stava
pensando al loro incontro e alle parole di Akeiko. Lui non riusciva veramente a
capire perché si era messa al posto della sua amica sapendo quello che le
aspettava.
La mattina seguente Akeiko si svegliò e uscì per
andare a trovare Sakura, ma quando aprì la porta si ritrovò davanti, con sua
grande sorpresa, Gaara che le disse:
-Senti volevo dirti che mi dispiace per quello che
ti ho fatto, io, io…non volevo farti del male- Akeiko sorrise.
-Ti ringrazio, ma allora hai cambiato idea su
quello che ti ho detto ieri?-
_-No, non mi hai convinto molto-
- Allora facciamo così, io ti dimostrerò che
l’amicizia è una cosa importante solo se tu mi allenerai-
-Io allenarti!? E in che cosa?-
-Beh ma mi pare ovvio, dato che tra qualche mese si
terranno gli esami di selezione dei chunin, vorrei che tu mi aiutassi nelle
arti marziali dato che io non sono molto brava. Allora sei d’accordo?- Akeiko
sorrise di nuovo facendolo arrossire
-E va bene se proprio ci tieni ti allenerò, ma
dovrai impegnarti seriamente si siamo intesi?-
Ad Akeiko
per la prima volta rivide il ragazzo che aveva conosciuto molti anni prima e ne
fu felice.
Vampirosolitario91: Grazie mille per aver recensito, ci contavo sul tuo
sostegno, vedo che come inizia ti è piaciuto, meno male…comunque non ti
preoccupare, Akeiko riuscirà molto presto ad incontrare Gaara.
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Capitolo 3 *** 3- Gli allenamenti ***
greta
Ed
eccoci al terzo capitolo, prima di cominciare vorrei chiedere
scusa a Teddy bear punk, che ha recensito nello scorso capitolo,
è solo che non
avevo proprio visto la sua recensione ^-^° si lo so sono
veramente sbadata.
Ringrazio tutti quelli che stanno recensendo e leggendo la storia.
Vampirosolitario91:
Grazie della recensione, mi hai fatto fare
veramente due risate con il “breve dibattito”,
dopotutto bisogna farsi
rispettare U-U. Come avrai notato Gaara come hai
detto…è un po’ manesco, ma
vedrai che con il tempo cambierà, chiaramente in meglio.
Akidu:
grazie, sono contenta che ti piaccia la storia e mi
raccomando continua a seguirla perché ho in mente di
fargliene passare tante ai
nostri protagonisti di belle…e di brutte
Ringrazio
anche le persone che l’hanno messa tra i preferiti
Akidu
e Amy_Rose
E ora passiamo alla storia!
CAPITOLO
3: GLI ALLENAMENTI
Era
passato un mese e da quel giorno i due ragazzi
cominciarono ad incontrarsi nel bosco dove facevano i loro allenamenti.
Un
giorno Akeiko si stava dirigendo nel bosco perché oggi
doveva allenarsi con
Gaara, anzi, a dire la verità oggi doveva riuscire a
batterlo anche se in tutto
questo tempo non ci era mai riuscita. Quando arrivò lo vide
seduto e decise di
fargli una sorpresa, così in punta di piedi si
avvicinò a lui da dietro e stava
per mettergli le mani sugli
occhi quando
lui si girò all’improvviso afferrandola per il
collo ma quando si rese conto
che era lei la lasciò subito andare. La ragazza gli disse:
-MA
SEI MATTO! – esclamò tossendo
-Non
pensavo che fossi tu-
-E chi
pensavi che fosse scusa; lasciamo perdere e
torniamo a noi. Se non mi sbaglio oggi ti dovrei battere-
-Non
penso che ce la farai-
-Ah no
è? Staremo a vedere-
-E va
bene, fammi vedere quello che hai imparato-
-Con
grande piacere- Akeiko cercò di colpirlo, ma
invano, perché lui la schivò con estrema
facilità.
-Sei
troppo lenta e sei troppo prevedibile- era
incredibile quel ragazzo aveva la capacità di farla
arrabbiare anche solo
dicendo due parole quindi Akeiko sferrò un altro attacco che
sfiorò leggermente
Gaara.
-Eh
già i miei movimenti sono così prevedibile che
mancava
poco che ti colpissi- disse lei sorridendo soddisfatta.
-Non
ti entusiasmare troppo, non sei ancora
riuscita a colpirmi. Però devo ammettere che sei migliorata-
-Tutto
merito del maestro-
-Mi
pare ovvio- ( -_-° modesto il ragazzo… nd.Me).I
due continuarono così per un’ora poi Akeiko si
arrese, sdraiandosi sull’erba.
-Uffa!
Riuscire a batterti, anzi, anche solo
colpirti si sta rivelando un’impresa più difficile
del previsto. Non ce la farò
mai!- Gaara si sedette accanto a
lei.
-Non
abbatterti, prima o poi ce la farai- Gli disse
sorridendo.
-Grazie-
disse la ragazza in tono sarcastico, e
alla fine i due si misero a ridere. Passarono tutto il giorno a
chiacchierare
poi quando cominciò a farsi buio Gaara disse:
-Si
è fatto tardi sarà meglio tornare a casa-
-No
dai, rimaniamo qui un altro po’, mi piace
guardare le stelle, a te no?-
-Oh si
anche a me piace molto ma ora dobbiamo
andare veramente. Forza alzati-
-E va
bene-
-Senti
Gaara domani possiamo non fare gli
allenamenti?-
-E
perché?-
-Perché
vorrei andare a fare un giro nel villaggio,
che ne dici?-
-Va
bene, se ti fa piacere-
-Davvero?!
Allora è deciso. Ci vediamo domani,
ciao!-
-Si, a
domani-
Akeiko
era veramente contenta, da quando si erano
incontrati Gaara non era più lo stesso, era diventato un
ragazzo molto dolce e
simpatico e i suoi occhi non erano più tristi come li aveva
sempre avuti. Ogni
giorno che passava si affezionava sempre di più a lui e
questo valeva anche per
lui anche se non voleva darlo a vedere.
La
mattina seguente Akeiko e Gaara si incontrarono
nel solito posto e poi andarono insieme al villaggio dove cominciarono
a
visitare i negozi ( a dire la verità era Akeiko che voleva
andarci a tutti i
costi e quindi Gaara era costretto a seguirla) per tutta la mattina.
Mentre
stavano passeggiando e chiacchierando passarono anche Sakura e Ino che
appena
li videro si fermarono a guardarli sbalordite, specialmente Sakura che vedendo la sua amica in
compagnia di lui non
ci vide più dalla rabbia e così insieme a Ino
decise di seguirli.
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Capitolo 4 *** 4- La confessione ***
greta
Uaho sono davvero contenta che
la mia storia stia
cominciando a piacere, non pensavo ^-^. Ed ora vorrei ringraziare tutti
coloro
che hanno recensito:
vampirosolitario91:che dirti…grazie per
le immagini
di Jensen, è proprio carino ihih. Comuqnue grazie anche per
aver recensito il
capitolo. Continua ad incoraggiarmi così
akidu: è si Gaara non
è certo il tipo da lasciarsi
colpire facilmente dopotutto stiamo parlando di Gaara e non di uno
qualunque
U-U.
sabaku no robi:
ora Sakura e Ino ne
combineranno una
delle loro vedrai…
Yunie the Black Angel: grazie mille per aver
recensito, aspettavo con impazienza che tu commentassi,E poi hai
proprio
ragione quei due insieme sono tenerissimi
Inoltre vorrei ringraziare
tutte le persone che
hanno messo la storia tra i preferiti:
akidu
Amy_Rose
Yunie the Black
Angel
E ora
passiamo alla storia
CAPITOLO 4: LA
CONFESSIONE
Sakura
ancora non riusciva a credere a quello che stava vedendo e
più li guardava e
più si sentiva tradita. Alla fina non resistette e decise di
andare a parlare
con Akeiko, Ino cercò di fermarla ma non ci
riuscì.
-AKEIKO, MA COME
HAI POTUTO!- tuonò la ragazza dai capelli rosa
-SAKURA!-
-IO MI FIDAVO DI TE
E TU INVECE HAI COMINCIATO A FREQUENTARE UNO CHE TRA POCO MI UCCIDEVA E
NON HAI
AVUTO NEMMENO IL CORAGGIO DI DIRMELO!-
-Io avevo
intenzione di dirtelo ma non ho mai trovato il momento giusto per dirtelo e
comunque lui non è più la persona che hai
conosciuto-
-Oh si, me lo
immagino-
-Devi credimi,
adesso è cambiato-
-BUGIARDA!!!- A
quelle parole Gaara se ne andò.
-NO TI PREGO,
ASPETTA!!!- disse Akeiko ma non servì a nulla.
-GUARDA CHE COSA
HAI FATTO! ADESSO SE N'E’ ANDATO!-
-MA COME PUOI DIRE
CERTE COSE!-
-Comincio a pensare
che la cosa sia più complicata del previsto- disse Ino a
Sakura che rispose:
-Che cosa vuoi
dire?-
-Mi pare ovvio quello
che sto cercando di dirti. La tua cara amica si è presa una
cotta per lui-
Sakura si voltò verso Akeiko che abbassò lo
sguardo.
-Non ci posso
credere, dimmi che non è vero, non potrei accettarlo-
- … -
-Se è
così devi
fare una scelta: o lui o me, decidi- Akeiko non sapeva che cosa
risponderle,
cominciò a pensarci e alla fine rispose:
-Mi dispiace molto
che tu la pensi così ma se proprio devo scegliere, io so
perfettamente qual è
la mia scelta…-
-E allora, cosa hai
deciso?-
-Io scelgo lui-
-Non posso credere
che tu abbia scelto lui al posto mio, ma se questa è la tua
decisione io la
rispetterò. Sappi però che da oggi io non ti
rivolgerò mai più la parola, non
posso considerarti ancora mia amica- Akeiko rimase impassibile
-Prima di andarmene
voglio darti un ultimo consiglio-
-E sarebbe?-
-Lascialo perdere,
tanto alla fine finirai per soffrire dammi retta, un tipo
così è meglio
perderlo che trovarlo-
-NON E’ VERO,
LUI
NON MI FARA’ MAI DEL MALE-
-Me lo saprai
ridire- E dette queste ultime parole Sakura se ne andò
insieme a Ino. Ora però
l’unica cosa che interessava veramente ad Akeiko era
ritrovare Gaara così si
mise a cercarlo per il villaggio, ma di lui nessuna traccia; allora
decise di
andare a vedere a casa sua ma non era nemmeno lì. A quel
punto ad Akeiko venne
un dubbio atroce: “Che fosse andato via? Non
l’avrebbe più rivisto?”. Anche se
cercava di non pensarci l’unico suo pensiero era quello. Non
era ancora
riuscita a trovarlo ed era veramente disperata quando … si
rese conto di non
aver guardato nel bosco, il luogo dei loro incontri. Corse decisa verso
il
bosco e alla fine lo vide, in piedi; ebbe come un tuffo al cuore nel
rivederlo.
Lui si girò e lei gli andò incontro, molto
lentamente come se avesse paura che
fosse solo un miraggio. Quando si trovarono faccia a faccia lui le
disse:
-Perché sei
tornata?-
-Sono tornata per
dirti che mi dispiace per quello che ti ha detto Sakura-
-Non preoccuparti
per me-
-E invece si! Io mi
preoccupo perché non doveva dirti quelle cose e poi tu te ne
sei andato senza
dire una parola. -
-Si lo so ma
… -
-Vedrai con il
tempo anche lei imparerà ad accettarti per quello che sei-
-Lo sai bene che
questo non succederà mai, dopo quello che le ho fatto, come
potrebbe riuscire a
perdonarmi, tu ci riusciresti?-
-Si, io l ’ho
già
fatto e anche da parecchio se è per quello-
-SENTI MA
PERCHE’
CONTINUI A PREOCCUPARTI PER ME!?- urlò Gaara, continuando ad
indietreggiare…per
paura dei suoi stessi sentimenti.
-MALEDIZIONE! SEI
VERAMENTE UNO STUPIDO! NON L’HAI ANCORA CAPITO CHE TU SEI
IMPORTANTE PER ME!?- disse
tutto d’un fiato e Gaara rimase meravigliato di quelle parole
e rimase a
fissarla.
-Anche tu sei
importante per me, molto più di quanto tu possa immaginare-
Dopo questa frase
Akeiko corse verso di lui e lo abbracciò, piangendo.
-Perché stai
piangendo?-
-Piango
perché
pensavo di non rivederti più e poi sono felice, come non lo
sono mai stata- A
quel punto Gaara la strinse forte a se e lei si sentì,
finalmente, protetta.
Rimasero
abbracciati per qualche minuto poi lei alzò gli occhi e lo
guardò, lui
l’accarezzò dolcemente, dandole un bacio. Oh, da
quanto tempo entrambi avevano
desiderato che accadesse, ma non pensavano che sarebbe successo. Si
ritrovarono
sdraiati, uno sopra l’altra, ad un tratto lui la
guardò, non sapeva cosa fare:
fermarsi o andare avanti?
- C’è
qualcosa che
non va?- domandò vedendolo confuso.
-No, non
c’è niente che non va, è tutto
assolutamente perfetto e tu sei
bellissima- lei arrossì.
-Davvero?-
-Si, davvero- Allora
lui, come rassicurato dalle sue parole, decise di
continuare. Cominciò a sbottonarle la maglia con molta
delicatezza lei
fece lo stesso. I loro gesti erano lenti, come se avessero paura di
fare
qualcosa di sbagliato. Mentre si baciavano Akeiko si rese conto solo in
quel
momento che questa sarebbe stata la sua prima volta, e così
le vennero in mente
tutte le volte in cui l’aveva immaginata; è si,
era proprio come se l’era
sognata. Nel frattempo Sakura stava girando il villaggio alla ricerca
di Akeiko
perché si era pentita nel modo in cui le aveva detto quello
che pensava di
questa storia, ed era intenzionata a chiederle scusa, dopotutto,
pensò, tutti
possono sbagliare ed era convinta che Akeiko le avesse dato ascolto e
che
avesse chiuso con Gaara; non poteva certo immaginare che proprio in
quel
momento lei stava vivendo il più bel giorno della sua vita.
Gaara e Akeiko ora
si stavano abbracciando e lei le accarezzava dolcemente i capelli,
nessuno dei
due diceva niente perché non servivano le parole per
descrivere quello che
stavano provando, era come se ognuno vedesse, in modo tangibile, i
sentimenti
dell’altro. Alla fine si vestirono e si alzarono, si presero
per mano e
ricaddero in un bacio appassionato; ma all’improvviso Akeiko
vide Sakura
immobile davanti a loro due. Sakura non sapeva cosa dire, ma Akeiko le
si
avvicinò dicendo:
-Io non ho potuto
seguire il tuo consiglio, scusa-
-ALMENO RISPARMIAMI LE
SCUSE!- disse Sakura rabbiosamente … e fu in un
attimo, Sakura alzò il braccio e le diede uno schiaffo, uno
che conteneva tutta
la forza e frustrazione; uno di quelli
che lasciano il segno.
Infatti Akeiko cadde
giù svenuta ma non fece in tempo a toccare terra
perché Gaara era scattato in avanti e l’aveva
afferrata al volo dopodiché fissò
Sakura con sguardo gelido.
-non toccarla mai
più o potrei dimenticare che sei sua amica-
- da ora non
più- gli rispose e se ne andò.
Gaara prese dolcemente
in braccio Akeiko e si diresse verso casa sua.
Quando arrivarono alla
casa, Gaara la sdraiò sul letto e le si sedette
accanto osservandola attentamente dopodiché sentì
la voce della sorella che lo
chiamava così
uscì dalla stanza e si
chiuse la porta alle spalle lasciando Akeiko nella
tranquillità più assoluta.
Raggiunse i fratelli e
spiegò loro l’accaduto.
-Capisco- disse Temari
in risposta al racconto di Gaara.
-Poverina,
chissà come si deve sentire in questo momento. Certo che
quella Sakura è proprio una vipera, ma come si
può trattare così una ragazza
che oltretutto è tua amica-
-Già-
rispose Gaara – Comunque da oggi Akeiko verrà a
vivere qui-
-Si, ma dove la
mettiamo a dormire?- chiese kankuro
-Questo non
è un problema, può benissimo dormire con me-
Temari e kankuro si
guardarono sbalorditi, non riuscivano a credere alle
loro orecchie.
-Va bene- risposero
-Per noi non
c’è problema- concluse Temari.
Quando Akeiko riprese
conoscenza si ritrovò in una stanza, sdraiata su
un letto; era confusa, non sapeva dov'era, si alzò e
aprì la porta ma si
ritrovò davanti Kankuro e Temari.
-Ciao! Allora come stai
adesso? Ti senti meglio?-
-Oh si grazie! Sentite
… sapete dov'è Gaara?-
-Si, è di
là sul divano-
-Ok-
Akeiko andò
da Gaara che appena la vide si alzò e
l’abbracciò.
-Come stai?-
-Io … ora
sto meglio, anche se … sai … non so spiegarlo-
-Stai tranquilla, so
come ti senti-
Dopodiché
arrivò Temari che disse:
-Akeiko, senti, ti va
di andare a fare quattro passi?-
-Si volentieri-
Le due ragazze
uscirono; Akeiko si stava domandando perché Temari le
avesse chiesto di uscire, forse doveva dirle qualcosa …
-Senti- disse Temari
-Non vorrei essere
invadente ma ti devo chiedere una cosa e non posso
non chiedertela-
-Dimmi pure-
-Ecco …
insomma … io … vorrei sapere se tu e mio fratello
siete stati
insieme-
Akeiko si
fermò all’istante.
-Perché lo
vuoi sapere?-
-Perché non
voglio che lui soffra ancora, dopo tutto quello che ha
passato e in questi ultimi tempi l 'ho visto molto felice, come non lo
vedevo
da tanto. Anzi, non l'avevo mai visto felice, se devo essere sincera.
Ecco è per
questo che lo voglio sapere. -
-Beh, sappi che io ci
tengo a lui e non farei mai qualcosa che potrebbe
ferirlo, se è questo che intendi, e comunque si, siamo stati
insieme–.
Spero
che vi sia piaciuto questo capitolo, vi aspetto al
prossimo e scusate per l’imperdonabile ritardo
|
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Capitolo 5 *** 5- Amore e dolore ***
greta
>-< Scusate infinitamente per il ritardo ma in questi giorni devo
darmi da fare con il compito visto che tra poco ricomincia la scuola T-T povera
me!!! Comunque ritornando a noi spero che questo capitolo vi piaccia. E ora
passiamo alle recensioni:
sabaku no
roby: sono
contenta che il capitolo ti sia piaciuto anche se non penso che farò morire la
povera Sakura, insomma si sono crudele ma non fino a questo punto e poi ci sono
delle persone che se la facessi morire mi verrebbero a cercare a casa e questo
mi preoccupa alquanto quindi la nostra Sakura vivrà ancora per molto molto
tempo ^-^
Yunie the Black Angel: Ehi ciao! Sono al settimo cielo, finalmente sto
cominciando a farti piacere il mio Gaara, hai visto com’è dolce e tenero??? Via
diciamolo è proprio un amore U.U, non è proprio come quello cha abbiammo visto
alla tele, sanguinario e pazzo omicida anche se a me piaceva anche lì, che ci
posso fare…
vampirosolitario91: Guarda la tua “chiacchierata” con Sakura mi ha fatto morire
dalle risate, dopotutto al giorno d’oggi bisogna farsi rispettare no?
Altrimenti… e che dire… chiaramente ti ringrazio epr il tuo sostegno ovvio, poi
quando ho letto che se mi dovesse servire aiuto te ci sei è stato il massimo
(sisi mi sono venuti gli occhi con tante stelline, hai presente?)
Inoltre vorrei ringraziare tutte le
persone che hanno messo la storia tra i preferiti:
akidu
Amy_Rose
Yunie the Black Angel
Gohan e Videl
E ringrazio anche tutti quelli che la
stanno seguendo ^-^
CAPITOLO 5: AMORE E DOLORE
Dopo una lunga passeggiata tornarono a casa. Ormai era tardi e tutti
molto stanchi decisero di andare a letto. L’idea era stata proposta da Kankuro
il quel era stanco morto e disse che il giorno seguente l’avrebbe passato metà
a letto ( -_- il solito…non si smentisce mai).
Akeiko d’altro canto si stava imbarazzando per la situazione visto che
non sapeva dove avrebbe passato la notte. Gaara notato il suo disagio le si
avvicinò di fianco prendendole la mano e sussurrandogli:
-Se vuoi puoi dormire con me…-
Ognuno andò nella propria camera. Akeiko si mise sotto le coperte e poco
dopo venne anche Gaara; lei si voltò verso di lui.
-Senti- gli disse,
-Si che cosa c’è?-
-Avresti voglia di abbracciarmi un po’?- chiese lei timidamente.
-Ma certo-
Lui si avvicinò e lei mise la testa sul suo petto. Gaara cominciò ad
accarezzarle i capelli, scivolando poi in un dolce sonno. Akeiko prima di
addormentarsi restò a guardarlo dormire, era veramente bello,solo a pensare che
lei era stata con lui la fece arrossire.
La mattina seguente quando si svegliarono si ritrovarono nella stessa
posizione di ieri notte.
-Buongiorno- disse Akeiko
-Buongiorno, hai dormito bene?-
-Benissimo-
Dopo essersi alzati Akeiko disse:
-Gaara, ascolta, io vorrei andare a fare un giro al villaggio, per te va
bene?-
-Si, vai pure, tanto oggi io e Kankuro andiamo ad allenarci-
-Bene allora ci vediamo dopo. Ciao a tutti!-
-Ciao!- Dopo che Akeiko fu uscita Gaara e Kankuro uscirono e andarono ad
allenarsi. Akeiko camminava, ma non aveva idea di dove stesse andando, riusciva
a pensare solo a quello che era successo ieri, ma come è possibile che nel
giorno più bello della sua vita lei avesse perso un’amica e proprio a causa
della sua felicità?. Stava cercando di trovare una soluzione al problema, ma
alla fine capì che non c’era niente da fare, ormai era andata come era andata e
lei non poteva farci niente. Lì vicino un gruppo di ragazze stava ridendo e
scherzando e quando le sentì disse fra se “beate loro”, poi notò che tra loro
c’erano anche Sakura e Ino, che sembravano divertirsi così decise di andarci
anche lei. Ma quando arrivò calò un silenzio agghiacciante, tutte si guardavano
tra di loro perché non sapevano cosa fare, poi tutte guardarono Sakura, come se
stessero aspettando un suo minimo cenno per fare qualcosa.
-Ma guarda chi è arrivata!- disse Sakura avvicinandosi;
-Ciao ragazze-
-E sentitela, ci parla come se nulla fosse, come se noi fossimo ancora
sue amiche-
-Sakura, io non mi sarei mai aspettata che tu mi trattassi in questo
modo-
-Ma guarda che coincidenza, io stavo per dirti la stessa identica cosa.
Allora, che sei venuta a fare qui?- disse in tono sprezzante
- E’ quello che sto cominciando a chiedermi-
-Ehi, se pensi che io mi sia comportata male, perché non proviamo a
raccontare a tutto il villaggio che cosa è successo?-
-Non lo faresti mai!-
-Oh si che lo farei e ti dico di più, lo farò-
-Io non ti riconosco veramente più-
-Sai com’è, le persona cambiano. Uno pensa di conoscere una certa
persona e alla fine scopre che è tutt’altra persona- Le parole di Sakura la
ferirono profondamente e se ne andò. Dietro l’albero una ragazza con un caschetto
nero che le incorniciava il viso e dalla pelle color latte aveva assistito alla
scena e si diresse verso Akeiko.
-Ehi Akeiko, aspetta!- la ragazza si voltò
-Oh, ciao Hinata, scusa non vorrei sembrarti scortese ma questo non è un
buon momento-
-Ho sentito quello che è successo fra te e Sakura- Akeiko si ammutolì.
-E volevo dirti che io sono dalla tua parte, puoi contare su di me- e
detto questo se ne andò; Akeiko ora si sentiva sollevata, c’era qualcuno che le
credeva.
Tornata a casa incontrò Temari che le disse:
-Senti, ti va di andare a vedere quello che stanno facendo Gaara e
Kankuro?-
-Ma si, perché no, andiamo-
|
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Capitolo 6 *** 6- Ciò che provi ***
Scusate
infinitamente per il ritardo T-T ma ho avuto dei problemi in
famiglia e quindi non ho potuto aggiornare prima.Comunque ritornando a
noi spero che questo capitolo vi piaccia e come mi ha consigliato
qualcuno ho cercato di farlo più lungo. E ora passiamo alle
recensioni:
Amy_Rose:
grazie mille di aver recensito e la storia e di averla messa anche tra
i preferiti, sono commossa.
Yunie
the Black Angel: Ciau!!! Povera, ho visto che per recensire hai dovuto
fare come si suol dire I salti mortali, hai visto? Anche qui Hinata
è dolce come sempre, dopotutto non potevo farla comportare
diversamente no?
Vampirosolitario91:
Non ti preoccupare, anche a me a volte capita di sbagliarmi, anche
perché anche io sono moooolto sbadata, te lo assicuro e
sicuramente ne hai avuto la prova dico bene? In effetti la nostra
Sakura in questi capitoli non si comporta proprio come una brava
ragazza, ma che volete farci, in questa fic è
così anche se prima o poi (prima poi che prima) la
farò cambiare, contate su di me
Gohan
e Videl: Grazie di aver recensito e non preoccuparti se non hai potuto
recensire prima, per questa volta posso anche perdonarti ^^
Inoltre
vorrei ringraziare tutte le persone che hanno messo la storia tra i
preferiti:
akidu
Amy_Rose
Yunie
the Black Angel
E
ringrazio anche tutti quelli che la stanno seguendo ^-^
CAPITOLO
6: CIO’ CHE PROVI
Nel frattempo Gaara e
Kankuro stavano facendo gli ultimi allenamenti; lanciare lo shuriken in
un punto ben definito.
-Senti Gaara, ora cosa
hai intenzione di fare con Akeiko?-
-In che senso?-
-Beh dopo tutto quello
che è successo pensi che vorrà restare ancora nel
villaggio? Sai che quando le persona ce l’ hanno con qualcuno
non si fermano davanti a niente e a nessuno-
-Ora basta, non ne
voglio più parlare- e tirò lo shuriken
nell’albero davanti a lui, che si spezzò e cadde a
terra. Kankuro era preoccupato per suo fratello e sperava che lui, se
Akeiko avesse deciso di andarsene, avrebbe fatto la scelta giusta. Poco
dopo arrivarono le ragazze.
-Allora come sono andati
gli allenamenti?- chiese Temari. I due si girarono ed Akeiko corse
verso Gaara, lo abbracciò e gli dette un bacio.
-Ciao-
-Ciao, che cosa ci fai
qui?-
-Sono venuta a vedere
come te la cavi- poi si voltò verso l’albero
caduto a terra
-E vedo che te la stai
cavando egregiamente, come sempre del resto- disse abbozzando un sorriso
-Beh si, forse
però ho esagerato un po’ - disse lui ridendo
-Eh già-
-Ehi piccioncini
vogliamo andare?!- dissero Temari e Kankuro, Gaara e Akeiko
arrossirono e poi si alzarono.
-Stavamo venendo- disse
Akeiko quando passò davanti a Temari.
-Si, come no-
Quando arrivarono a
casa, dopo aver fatto una lunga doccia mangiarono e poi andarono a
letto. Gaara si era già messo a letto, invece Akeiko stava
guardando fuori della finestra con uno sguardo assente.
-Ehi perché
non vieni a letto?- ma lei non rispose, allora lui si alzò e
l’abbracciò da dietro cullandola e baciandola sul
collo.
-Si, ora vengo-
-C
’è qualcosa che non va?-
-Cosa!?-
-C
‘è qualcosa che ti preoccupa forse?- lei si
girò e lo abbracciò.
-Ma cosa dici!? Non
c’è niente che non va-
-Ormai penso di
conoscerti e quando hai un problema ti si legge in faccia- lei
abbassò lo sguardo.
-Dato che te ne sei
accorto, immagino che te ne dovrò parlare. Sai oggi ho
incontrato Sakura e, beh, non è andata molto bene- Gaara non
aveva il coraggio di chiederle se aveva intenzione di andarsene o
rimanere con lui.
-Sai…- disse
lei ma non fece in tempo a finire la frase che Gaara la strinse forte a
se e le disse:
-Ti prego, non
andartene, io no potrei vivere senza di te- Lei gli mise una mano sulla
guancia e gli disse:
-Ma cosa dici! Io non me
ne voglio andare, nemmeno io potrei vivere senza di te-
Lei si alzò
in punta di piedi e si scambiarono un bacio ricco d’amore.
Dopo circa 20
minuti…
-Ehi ragazzi mi
è venuta in mente una cosa – disse Kankuro con
aria sapiente
-E cosa ti sarebbe
venuto in mente Kankuro? – domandò Temari mentre
Akeiko e Gaara aspettavano impazienti una risposta
-Che ne dite se questa
sera andiamo sulla spiaggia? –
-E per quale motivo
scusa? –
-Ma Temari dai, ci
divertiremo tanto, passeremo una serata a divertirci tutti insieme
–
-Ehm Kaknkuro mi
dispiace ma io e Akeiko non verremo, dovrete andare voi due
da soli – affermo Gaara, mandando in frantumi le speranze di
sua sorella
-Ma Gaara non puoi
farlo! –
-Esatto non puoi farlo
Gaara – disse Temari - non puoi farmi questo,
dovete venire anche voi due perché io non voglio passare una
serata da sola con Kankuro, lo sai comìè fatto
no? Lui pensa solo a divertirsi e sicuramente se in contrerà
una bella ragazza mi lascerà lì come una scema
sulla spiaggia e per di più tutta sola. Insomma non vuoi che
mi succeda questo vero? – disse implorandolo quando
intervenne Akeiko a dare man forte all’amica
-Ma certo che verremo
Temari stà tranquilla tanto non dovevamo fare niente di
importante – affermò sorridendo
-Oh Akeiko tu si che sei
una vera amica, ti ringrazio – e le prese le mani in segno di
gratitudine
-Ma come non avevamo da
fare niente? – esclamò Gaara alquanto irritato
-Amore non possiamo
lasciare tua sorella in questa situazione, dobbiamo aiutarla non credi?
–
-Ma se la può
sbrigare da sola –
-No amore forse non hai
capito bene, se non aiutiamo tua sorella, io andrò a dormire
in un’altra camera che non sia la tua ti avverto, allora cosa
vuoi fare, vuoi lasciare la tua cara sorellina da sola? –
-No certo che no ma come
ti vengono in mente certe cose dico io, nessuno è
così crudele – disse Gaara tossendo
-Ihih bravo –e
Akeiko si voltò verso Temari alzando il pollice in segno di
vittoria.
-Allora andiamo non
c’è tempo da perdere, EVVAI!!!!- disse Kankuro
mentre saltava per la gioia (finchè non andò a
sbattere contro un palo nd.Me)(Nuuuuu perché? Nd.Kankuro)(Ma
no stai tranquillo stavo solo scherzando, non sono così
cattiva ^-^ nd.Me)(Che sollievo, temevo il peggio
nd.Kankuro)(Già anche perché mi dispiaceva farti
far male già ora U.U nd.Me)(Che cosa intendi dire con
già? Nd.Kankuro)(Intendo dire che per ora ti salvo anche
perché sapendo quello che ti aspetta…MUHAHAHA
nd.Me)(Forese era meglio se andavo a sbattere contro un palo; che
avrà intenzione di farmi? Quella è una pazza
scatenata T-T nd.Kankuro). I quattro ragazzi si incamminarono, anche se
tutte le volta che loro passavano tutte le persone si voltavano e
cominciavano a parlare ed Akeiko si sentiva sempre come se fosse sotto
esame, specialmente quando passarono davanti a Sakura e le sue amiche,
ma Gaara l’abbracciò sussurrandole
all’orecchio di non farci caso e che niente e nessuno avrebbe
potuto rovinare quella serata. Lei si sentì improvvisamente
rassicurata e decise di seguire il suo consiglio. Mentre Akeiko e
Temari parlavano allegramente di qualcosa di cui Kankuro e Gaara non
riuscivano a capire, quest’ultimo si avvicinò al
fratello
-Senti Kankuro, siccome
stasera ci sono i fuochi d’artificio sulla spiaggia e Akeiko
non lo sa, ecco vedi io vorrei farle una sorpresa-
-Quindi? –
domandò un Kankuro scettico
-Quindi mi dovresti fare
un favore, tu e Temari dovete andarvene per un pochino –
-Assolutamente no tsk
–
-Ma dai Kankuro poi ci
rivediamo sulla spiaggia, ti prego! – Kankuro
guardò Gaara il quale aveva sfoderato uno sguardo
supplichevole (cosa che non so esattamente quando l’abbia
imparata nd.Me)
- Ah con quella
faccia…quegli occhi…. E va bene ma vedi di non
metterci troppo –
-Grazie Kankuro sei il
migliore –
-Si come no –
A quel punto i due
misero in atto il loro piano, avvicinandosi alle ragazze
-Ehi sorellina
perché non andiamo a fare un giretto io e te? –
-Per quale motivo scusa?
Io devo ancora raccontare delle cosa ad Akeiko –
-Si lo so ma dai un
attimo solo, devo parlarti di una cosa –
-E va bene, se
è così urgente, allora ci vediamo tra poso
ragazzi –
-Si ciao! –
Kankuro e Temari si
allontanarono ed in pochi minuti Gaara e Akeiko si ritrovarono soli,
quando….
-Amore ma che fai?
–
-Niente, non ti
preoccupare voglio solo farti una sorpresa-
-E a cosa serve la
benda? –
-Mi sembra ovvio, per
farti una sorpresa – rispose Gaara, mentre la faceva
camminare.
***
-Allora Kankuro cosa
volevi dirmi?-
-Assolutamente niente
è solo che Gaara mi ha chiesto un favore, cioè di
lasciarlo solo con Akeiko perché doveva farle una sorpresa e
io e te non eravamo previsti nella sua romantica sorpresa, capisci no?-
- -_-° Capisco
–
***
-Ma dove stiamo andando?
–
- Te l’ho
già detto, non te lo dirò mai –
-Almeno un indizio
–
-Ah niente da fare,
vedrai ti piacerà moltissimo, fidati di me –
-Ok va bene-
Dopo circa un quarto
d’ora Akeiko cominciò a sentire degli strani rumori
-Quando posso aprire gli
occhi? –
-Non ancora, aspetta
altri due minuti e poi potrai aprirli –
Dopo due minuti
-Ecco puoi aprirli
–
Gaar le tolse la benda,
e Akeiko si trovò nel mezzo del mare a vedere i fuochi
d’artificio, sembrava di poterli toccare da tanto che erano
vicini. I suoi occhi avevano cominciato a luccicare ma non per
tristezza, ma per felicità; si girò,lo
abbracciò e lo baciò.
-Allora ti piace?-
-Oh si tantissimo,
è veramente stupendo, uno spettacolo mozzafiato –
I due rimasero
abbracciati tutta la sera a guardare i fuochi; poi verso mezzanotte
arrivarono anche Kankuro e Temari.
La mattina seguente,
appena sorse il sole, Kankuro si svegliò e chiamò
Gaara
-Gaara, dai svegliati,
dobbiamo tornare a casa –
-Shhh, non gridare o si
sveglierà…guardala…non è
bellissima? –
Gaara
continuò a fissarla per qualche minuto, alla fine decise che
era veramente l’ora di andare, cos’
cercò di svegliarla
-Amore su svegliati,
dobbiamo andare –
-No restiamo ancora un
po’, io ho ancora sonno e non ho proprio la forza di alzarmi
e andare a casa – disse sbadigliando
-Beh ma dovremo pur
tornarci no? Te che dici? –
-Si lo so, va bene mi
alzo –
-Brava – e le
dette un bacio sulla fronte –
Così i
quattro ragazzi ancora insonnoliti si avviarono verso casa.
|
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Capitolo 7 *** 7_-sei solo mia ***
greta
Ed eccomi con un nuovo capitolo…
Yunie the Black Angel: Ti capisco quando arrivano intrusi è allarme rosso,
neanche fossimo delle spie ihih.In effetti povera Temari, a volte sono proprio
una vera cattivona, ma sai la tentazione è stata troppo forte.
vampirosolitario91: Povera anche a
me è iniziata la scuola, un vero strazio ma dobbiamo resistere per i nostri
amici dei manga giusto sorella?
Inoltre vorrei ringraziare tutte le persone che hanno messo la
storia tra i preferiti:
akidu
Amy_Rose
Yunie the Black Angel
Alechan
E ringrazio anche tutti quelli che la stanno seguendo ^-^, cmq non
abbiate paura a lasciare una recensione, non vi preoccupate io non mordo … solo
a volte
Questo capitolo lo dedico a Vampiro solitario e Yunie che mi danno sempre il loro sostegno
grazie mille vi voglio bene smack
CAPITOLO 7: SEI SOLO MIA
La
mattina dopo Akeiko si svegliò e andò a fare la doccia. Mentre si stava
vestendo bussarono alla porta, ma non andò ad aprire, tanto, pensava lei, ci
sarà Temari già alzata.. Ma dopo pochi minuti il campanello suonò di nuovo e a
quel punto capì che non c’era nessuno sveglio in casa a parte lei e che quindi
doveva andare ad aprire.
-Arrivo!-
Quando aprì la porta si ritrovò davanti Hinata.
-Ciao,
disturbo?- disse
-No
no, vieni, stavo giusto facendo il caffè, ne vuoi un po’?-
-Si
volentieri-
Nel
frattempo Gaara si era svegliato e anche
lui era andato a fare la doccia. Akeiko trovò sul tavolo un biglietto che
diceva:
“
Buongiorno dormiglioni!
Io e Kankuro siamo usciti a dopo
Temari ”
“E
quando aveva intenzione di dirmelo?”
-Allora
Hinata, che si dice di bello nel villaggio?-
-Vuoi
prima la notizia buona o quella cattiva?-
-Direi
che è meglio cominciare con quella cattiva-
-Ok,
allora la cattiva è che Sakura ha spifferato a tutto il villaggio, e credimi,
ci si deve essere messa d’impegno, quello che è successo-
-Ora
si che mi sento meglio, bene passiamo all’altra-
-La
buona è che una parte del villaggio si è schierata dalla tua parte perché
dicono che Gaara è troppo bello per fare del male-
-E
questa tu la chiami una buona notizia?-
-Perché
non lo è?-
-Certo
che no, voglio dire, non lo è perché ora si è formato un “fan-club” del mio
ragazzo, non so se mi spiego-
-In
effetti non ci avevo pensato- Le due ragazze si guardarono e scoppiarono a
ridere, poi presero una tazza di caffè e Akeiko dopo che ebbe finito si alzò e
cominciò a prepararne un’altra.
-Ma
quanti caffè prendi la mattina?!-
-Oh
ma questo non è per me-
-E
per chi è?-
-Ora
lo vedrai-
Infatti
dopo qualche minuto Gaara uscì di camera con
addosso solo un paio di pantaloni e come se nulla fosse prese la tazza
di caffè; poco dopo si accorse che c’era anche Hinata che lo stava fissando …
-Ah,
ciao Hinata-
-Ciao-
disse arrossendo. Akeiko avendo notato il disagio dell’amica disse:
-Gaara
senti perché non vai a metterti una maglietta?-
-No,
ci sto bene così- A quel punto lei gli indicò Hinata e lui:
-Va
bene, vado- Quando Gaara se ne fu andato,
-Ora
capisco perché- disse Hinata
-Ora
capisci perché cosa?- chiese Akeiko con aria incuriosita;
-Capisco
perché ti sei messa con Gaara, fisico scolpito, occhi in cui ti puoi perdere,
in poche parole … è un gran bel ragazzo. E poi immagino che sappia fare tante
cose che io non so … -
-
Ma Hinata! Smettila così mi fai arrossire!- O///O
Hinata
si mise a ridere.
-E
va bene la smetto anche perché devo andare via- Akeiko l’accompagnò alla porta
-Allora
ci vediamo-
-Ok,
ciao ciao -
-Ciao-
Akeiko
chiuse la porta, quando Gaara l’abbracciò da dietro.
-E
così, io sarei troppo bello per fare del male; è proprio vero, nessuno può
resistere al mio fascino-
Lei
si girò e gli disse:
-Non
è vero, io posso-
-Ah
si eh … - disse lui con voce maliziosa e cominciò a baciarla sul collo e piano
piano arrivò alla bocca, le sfiorò le labbra, ma lei le chiuse decisa, ma poi
si lasciò andare al suo bacio e lui disse, mentre continuava a baciarla:
-Eh
si, è proprio vero, tu si che sai resistermi-
-Uffa
non è giusto! Sei stato sleale!-
-Io
sleale?-
-Si-
-Va
bene allora non farò mai più una cosa del genere, d’ora in poi le mie labbra
saranno sigillate- e si allontanò. Ma lei lo rincorse e lo prese per mano,
buttandolo sul letto.
-Io
non ho mai detto niente di simile- lui rise e si mise sopra di lei baciandola;
cominciò a sfilarle la maglietta ma lei gli fermò la mano.
-Eh
no, non possiamo, ti ricordi che dovevamo andare ad allenarci?-
-Si,
ma questo è molto più divertente degli allenamenti-
-Già
lo so anch’io però … -
-E
dai solo 10 minuti-
-Mi
dispiace, ma prima il dovere e poi il piacere- Gaara smise di baciarla e si
sdraiò sul letto pensando “Ma proprio ora dovevamo andare ad allenarci?”.
Akeiko si ricompose e disse:
-Forza
alzati-
-Non
ne ho la forza-
-Ma
se fino a un momento fa eri pieno d’energia-
-
Già … -
-Se
non ti alzi da solo ti alzo io-
Akeiko
gli andò davanti, lo prese per le mani e lo tirò su, facendolo alzare.
-E
dai- disse lei stringendogli le braccia intorno al collo.
-Se
vieni ad allenarti ti prometto che stasera sarò tutta tua. Allora che ne dici?-
dopodiché gli dette un bacio stampo.
-Tu
sai sempre come convincermi- Lei sorrise e insieme uscirono di casa e andarono
ad allenarsi.
-Senti
Gaara che ne dici di andare ad allenarci nel bosco?-
-Come
vuoi- Appena arrivati Akeiko si girò intorno
-Non
è bellissimo?-
-Si,
è veramente stupendo-
-Ogni
volta che ci vengo è come se fosse la prima, mi affascina tutte le volte;
dopotutto questo luogo ha un significato speciale-
-Già,
è dove ci allenavamo le prime volte-
-Non
solo per quello, qui è anche dove … dove ci siamo dichiarati-
-Sembra
ieri-
-Invece
sono passate già due settimane- I due rimaseri in silenzio poi Gaara disse:
-Ma
noi non eravamo venuti qui per allenarci?-
.Giusto
cominciamo e questa volta ti batterò-
-Sei
sicura di riuscirci?-
-Assolutamente-
-Allora
fammi vedere quello che sai fare-
-Non
me lo faccio ripetere due volte-
I
due cominciarono a combattere; era sbalordito, Akeiko riusciva a parare i suoi
colpi con estrema facilità.
-Devo
ammettere che sei migliorata parecchio- e lei in quel momento gli mise un kunai
alla gola
-Ora
sei al mio stesso livello, ti manca solo una cosa-
-Cosa?!-
lui con uno scatto velocissimo ribaltò la situazione, ora era lei ad avere un
kunai alla gola.
-Non
devi mai abbassare la guardia amore mio- Gaara rimise il kunai nella tasca e le
chiese:
-Con
chi ti sei allenata in questi giorni?-
-Te
ne sei accorto?-
-Certo
che cosa credevi-
-Mi
sono allenata con Temari e Kankuro, mi hanno dato molti consigli utili-
-Ma
davvero?- rispose quasi offeso
-Si.
Ma non ti preoccupare, se sono diventata così forte è solo grazie a te- lui
sorrise senza dire niente.
-Andiamo-
disse abbracciandola. Mentre stavano tornando a casa incontrarono Naruto , che
appena li vide si accodò a loro. Cominciarono a parlare del più e del meno, poi
però Naruto divenne serio all’improvviso.
-Senti
Akeiko, tu sei mia amica e perciò voglio che tu lo sappia, io non credo di
poter riuscire a perdonare Gaara per quello che ha fatto a Sakura; però penso
anche che se una persona si comporta in un certo modo ci deve essere una
ragione. Inoltre lui è molto simile a me e quindi so come si è sentito, posso
capire quanto abbia sofferto. Quindi io cercherò di fare del mio meglio e
comunque sappi che io non lo considero il mostro che la maggior parte pensa che
sia; si vede che ora è cambiato-
-Grazie
mille Naruto, tu sei una delle poche persone che ha capito come stanno le cose-
-Non
c’è di che, ora devo andare, ci vediamo!- e detto questo sparì in una nuvola di
fumo.
Quando
arrivarono a casa trovarono Temari e Kankuro a dormire sul divano.
-Si
saranno allenati molto oggi- disse piano Akeiko per non svegliarli
-
Senz’altro più di noi-
-Simpatico-
Andarono
a fare la doccia ( chiaramente SE-PA-RA-TI, non pensate subito male capito!!!
P.s. scusate per non aver specificato ^///^) e dopo essersi cambiati andarono
in salotto.
-Che
ne dici li svegliamo?-
-Ma
no lasciali stare-
-Ma
non avranno nemmeno mangiato! Poverini- esclamò la ragazza
-Dai
lasciali dormire così avremo più tempo per noi- le sussurrò all’orecchio e lei
si girò come sorpresa da quelle parole
-Ecco
perché! Si però … -
-Però
niente, ricordi che cosa mi hai detto stamani?-
-
… - “Se vieni ad allenarti ti prometto che stasera sarò tutta tua”
-Esatto,
quindi lasciamoli dormire, ci disturberebbero e basta- finì Gaara,
trascinandola in camera da letto, chiudendo la porta a chiave. Cominciarono a
baciarsi, ma non erano i soliti baci, questa volta erano più, più “aggressivi”.
Si sfilarono le maglie a vicenda e Akeiko ripensò a quello che aveva detto
Hinata stamani su Gaara e arrossì.
-Ah,
è da stamani che aspettavo … non ne potevo più-
-Anche
io però … fai piano-
-Scusa
… ti ho fatto male?-
-
No. Ma … voglio andare … con … calma- disse lei baciandogli il petto. I baci di
Gaara si fecero sempre più morbidi e dolci. Perché questo … era il suo modo di
amare.
|
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Capitolo 8 *** 8- Il regalo di Natale ***
Prima
di uccidermi, vorrei chiedere il vostro perdono per non aver
aggiornato per così tanto tempo, il fatto è che
la scuola mi prende più tempo
del previsto specialmente quest’anno, quindi spero nel vostro
perdono T-T
grazie
Vorrei
ringraziare le persone che hanno recensito,
vampirosolitario91, Alechan (poveri Lee e Gay, sono sempre incompresi
poverini
anche se nel fattore bellezza cono decisamente carenti), Yunie the
Black Angel
e tutte le persone che leggono la storia e coloro che l’hanno
messa tra i
preferiti.
Ed
ora il nuovo capitolo
CAPITOLO
8: IL REGALO DI NATALE
Ormai
eravamo prossimi al natale, mancavano solamente due settimane
così io e Temari
decidemmo di andare a comprare i regali.
-Allora
noi andiamo a fare un giro ok?-
-Si,
io e Gaara invece andiamo ad allenarci!-
-Bene
ci vediamo dopo, ciao!-
-Ciao-
Quando le ragazze furono uscite Kankuro disse al fratello:
-Andiamo
altrimenti non faremo in tempo-
***
Temari
ed Akeiko si stavano divertendo come matte a fare i regali soprattutto
perché
si potevano sbizzarrire quanto volevano.
-Senti
Akeiko…-
-Si?-
-Che
regalo hai intenzione di fare a Gaara?-
-Ecco
io.. a dire la verità non lo so, non ho nemmeno una vaga
idea perciò speravo
che tu mi avresti aiutato visto che sei sorella e lo conosci da
più tempo di
me-
-Senti,
io ti posso aiutare nella scelta, ma non posso consigliarti che cosa
fargli,
sei tu devi fargli il regalo-
-Si
lo
so, ma se poi non trovo niente che mi piace o che possa piacere a lui o
se…-
-Non
devi pensare ai se e ai ma, ricordati che tu sei la persona
più vicina a mio
fratello e, detto tra noi, solo tu sai cosa regalargli-
-Ne
sei sicura?-
-Assolutamente
e ora continuiamo il giro- Le ragazze continuarono a girare i negozi, a
scegliere regali. Akeiko notò anche che c’erano
Sakura e Ino che puntualmente,
appena la videro, cominciarono a ridere e a guardarla
dall’alto in basso, ma a
lei ormai non gliene importava più niente, ora aveva ben
altre cose a cui
pensare. Le due continuarono la loro ricerca per più do due
ore ma senza
ottenere il risultato sperato. Akeiko aveva ormai perso la speranza.
-Basta,
mi arrendo! Non troverò mai qualcosa di carino e poi non ci
ho mai saputo fare
con i regali-
-Dai
su, non ti demoralizzare, se non lo troviamo oggi ci rifaremo un altro
giorno
no?-
-Penso
proprio di no e…- ma non finì la frase
perché qualcosa aveva attirato la sua
attenzione-
Nel
frattempo…
-Allora
Gaara sei emozionato? Questo è il tuo primo regalo te ne
rendi conto!? Io non
sto più nella pelle!...
“
Ma
come si spegne? E’ da un’ora che parla mi sta
facendo impazzire!”
-Kankuro?-
-Si?-
-Vuoi
davvero aiutarmi?-
-Certo
fratellino!-
-Bene
ALLORA STA ZITTO! Non riesco a concentrarmi con te che mi parli
all’orecchio-
-Ok,
va bene; non occorre prendersela in questo modo- rispose Kankuro offeso
-Scusami,
hai ragione, ma sono più nervoso di quanto voglia ammettere,
dopotutto voglio
farle un bel regalo- Kankuro mise un braccio sulla spalla del fratello
e disse:
-Stai
tranquillo, sono certo che lo troverai e poi ci sono io qui con te!
-E’
questo che mi preoccupa- disse Gaara sottovoce per non frasi sentire
dal
fratello, non sapeva perché ma aveva un brutto presentimento.
***
-Ehi
Akeiko, ci sei?- disse Temari “ sventolandogli “ la
mano davanti agli occhi.
-Si…si
ci sono e credo proprio di aver trovato il regalo per Gaara-
-Davvero!?
E qual è?-
-Vedi
quella collana con quello strano ciondolo?-
-Vuoi
dire quell’amuleto di pietra rossa?-
-Esatto,
che ne dici gli piacerà?-
-Non
lo so…- Akeiko abbassò lo sguardo
-Ma
a
me piace tanto!- concluse Temari con un sorriso a 32 denti che fece
tornare il
buon umore all’amica.
-Allora!
Che stai aspettando? Vai e compralo!-
-Vado-
***
-Kankuro
stai scherzando vero?-
-No
fratellino- disse Kankuro ridendo sotto i baffi.
-E
ora
tu verrai con me-
-Io
non mi muovo da qui-
-Bene,
allora ti ci porto io- Kankuro cominciò a spingere Gaara da
dietro ( una scena
che non si vede tutti i giorni)
-No
Kankuro! Ma che fai! Dai smettila, non ci voglio andare-
-Andiamo,
sono sicuro che là dentro troverai il regalo giusto- Gaar
aveva come scritto
sulla fronte “ AIUTO!!!!!”
a caratteri
cubitali, ma dovette rassegnarsi e seguire il fratello.
***
Akeiko
e Temari stavano tornando a casa.
-Certo
che stamani Gaara e Kankuro erano piuttosto strani, hai notato?-
-A
dire la verità Temari non è che ci ho fatto molto
caso-
-Si, non so come spiegartelo ma
io per queste cose
ho come un sesto senso e ti dico che quei due stanno combinando
qualcosa-
-Sarà…-
-Comunque,
quando entriamo in casa mi raccomando, la prima cosa da fare
è nascondere il
tuo regalo-
-Già,
anche perché se lo vedesse ora che regalo sarebbe? Solo che
non so come farò,
non riesco a tenere un
Segreto
con lui… e…- Akeiko dopo aver pronunciato quelle parole non
riuscì a continuare, è
vero lei non ci aveva più pensato ma lei
non aveva detto tutta la verità a Gaara, tutte le volte che
lo vedeva voleva
dirglielo ma poi non trovava mai il coraggio di affrontarlo, aveva
paura che
poi lui, dopo aver scoperto la verità non
l’avrebbe mai perdonata; anche perché
era passato ormai tanto tempo da quando lei era arrivata ed erano
successe
molte cose, si eranno allenati per gli esami di selezione dei chunin,
che
avevano superato brillantemente, lei aveva avuto modo di conoscere
Temari e
Kankuro e si era
affezzionata, li
considerava ormai come
la sua famiglia,
no, non poteva tradirli in questo modo, era arrivato il momento di
dirgli tutto
quanto.
-Akeiko
ti senti bene?- Le parole della ragazza la risvegliarono
-Si,
sto benissimo, solo che c’è una cosa di cui ti
devo assolutamente parlare-
-Va
bene dimmi- “ Forza Akeiko dille tutto, insomma non
è così difficile devi solo
trovare le parole giuste e vedrai che lei capirà ”
-Allora?-
-Ecco
vedi io…io… volevo dirti che prima ho incontrato
Sakura e Ino- “ Ecco brava
Akeiko, una bugia dopo l’altra ”
-Davvero!?
E come stai ora, ti senti bene?-
-Si,
ormai la faccenda di Sakura è archiviata, superata- dissi
cercando di sfoggiare
uno dei miei sorrisi migliori
-Meno
male, sai pensavo che fosse successo qualcosa. Ma ora andiamo a casa
altrimenti
arriveranno anche quegli altri due-
-Andiamo-
***
-kankuro
ti giuro che non mi sono mai vergognato tanto in vita mia, la prossima
volta
che dovrò fare un regalo non ci verrò mai
più con te- disse Gaara cercando di
mantenere la calma
-Ma
dai! Non dirmi che no ti sei divertito!-
-Certo
che no razza di idiota-
-Si
si
tanto però il regalo per Akeiko lo hai trovato se non mi
sbaglio, posso vedere
quello che gli hai comprato?- chiese Kankuro con le mani giunte
-Te
lo
puoi scordare- rispose secco e duro Gaara, lasciando il povero Kankuro
spiazzato
-E
dai
perché no!? Ti prometto che non lo dirò a nessuno
e quando verdò Akeiko farò
finta di niente. Ti pregooooo!- Gaara alzò gli occhi al
cielo, suo fratello era
veramente incorreggibile non si smentiva mai
-No-
-Perché
no?-
-Perché
ti ho detto di no-
-Ma
perché!-
-Perché
no e basta- I due andarono avanti così finché non
arriavarono a casa.
La
mattina seguente Akeiko stava ancora dormendo quando sentì
prima una leggera
brezza accarezzarle delicatamente il viso poi un vento gelido, che la
fece
tremare.
-Miooddio!
Ecco perché fà così freddo, abbiamo
lasciato la finestra aperta!- T-T corse
subito a chiuderla.
-Ma
guardalo- disse in tono sarcastico – lui che non è
nemmeno vestito non ha
freddo mentre io che sono vestita sto congelando- Akeiko gli si sedette
e sentì
che il suo corpo a differenza del suo era…caldo.
-Sei
già sveglia?- disse rimanendo ad occhi chiusi
-Si-
rispose mettendosi sotto le coperte
-Mi
sono svegliata perché avevo freddo- lui le prese le mani.
-In
effetti hai le mani congelate. Dai vieni qui, le disse mettendosi
appoggiato
allo schienale del letto.
-Qui
dove?-
-Qui
accanto a me così ti riscaldo-
-Posso
venire?-
-Ma
certo che domande fai!?- Allora si mise sdraiata accanto a lui che
l’abbracciava con delicatezza.
-Va
meglio?-
-O
si,
molto meglio-
Lei
lo
guardò, aveva uno sguardo magnetico; non voleva
più staccarsi da
quell’abbraccio così caldo che le trasmetteva
sicurezza, ma soprattutto una
gioia indescrivibile. Era come se il tempo si fosse fermato. O per
meglio dire
che loro due si fossero fermati mentre tutto il resto continuava a
scorrere,
inesorabilmente.
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Capitolo 9 *** 9- La Vigilia di Natale ***
Ecco
a voi il nuovo capitolo, scusate mi ci sono voluti secoli per finirlo,
ma ho
cercato di fare del mio meglio per non deludere i miei cari lettori, a
causa
(più o meno) di questo capitolo ho dovuto cambiare il rating
della fic,
perdonatemi ma altrimenti non potevo metterci alcune scene
Ovviamente
ringrazio tutti coloro che hanno recensito e non posso certo
dimenticarmi di
coloro cha hanno messo la mia fic tra i loro preferiti (me commossa
T-T) che
sono:
1.
akidu
2. Alechan
3. Amy_Rose
4. Naoko
5. Sognatrice
6.
Yunie the Black Angel
LA
VIGILIA DI NATALE
La
mattina dopo suonò la sveglia e come al solito Temari si
alzò
per prima cercando, invano, di svegliare Kankuro. Akeiko
aprì gli occhi e vide
Gaara seduto sul letto immerso nei suoi pensieri, il suo sguardo era
così
profondo da potercisi perdere; lei si avvicinò verso di lui
e lo abbracciò, lui
si girò di scatto, come se fosse ritornato alla
realtà.
-
Da quanto tempo sei sveglio?-
-
Non da molto- in realtà quella notte non aveva chiuso
occhio,
chissà forse brutti pensieri;
-
C’è qualcosa che ti preoccupa?- Lui le
scompigliò i capelli e
rispose molto dolcemente per tranquillizzarla:
-
No amore mio non ti preoccupare. Sei tranquilla ora?- lei
annui
-
Bene- disse abbracciandola per cancellare ogni possibile
dubbio. I due ragazzi si guardarono negli occhi per poi concentrarsi
uno
sull’altra; quando Temari
irruppe nella
stanza, il primo pensiero di Gaara e di Akeiko fu: “ Certo
che bussare mai
eh!?”, e la scena che si trovò davanti era
piuttosto imbarazzante: Akeiko a cavalcioni
sopra Gaara, entrambi intenti a togliersi gli ultimi indumenti. Nella
stanza
c’era un silenzio di tomba, tutti si guardavano come per
incitare qualcuno a
dire qualcosa ma nessuno sapeva cosa dire; il silenzio fu rotto da
Gaara.
-
Si Temari che cosa c’è?- le due ragazze rimasero
sbalordite (
O-O ), specialmente la mora, ma come si poteva restare calmi e fare
queste
domande in certe situazioni? A volte non riusciva veramente a capirlo,
era un
vero e proprio mistero, ma era anche per questo che lei se
n’era innamorata; un
attimo prima è freddo e distaccato e l’attimo dopo
dolce e passionale. Temari
si riprese e chiudendo gli occhi e con la faccia rossa come un peperone
dall’imbarazzo rispose:
-
Volevo solo dire ad Akeiko di sbrigarsi
che oggi dobbiamo uscire. Detto ciò chiuse la
porta con una mossa repentina. Gaara e Akeiko si guardavano e alla fine
scoppiarono a ridere.
24
Dicembre
“
È si “ pensava Akeiko “ oggi
è la vigilia di natale perciò
stasera dovrò dare il mio regalo a Gaara …
oddio speriamo che gli piaccia “. Dire che
Akeiko era agitata quel
giorno sarebbe stato un puro eufemismo, passava tutto il tempo a
camminare
avanti e indietro per la casa (ormai ci aveva fatto il solco, avete
presente)
strofinandosi le mani per cercare di mantenere la calma “Se
sono in questo
stato ora figuriamoci stasera … mamma non ci voglio nemmeno
pensare, e se poi
faccio una figuraccia? Se mi scordo il regalo? “ Come avrete
capito cominciava
ad avere i soliti complessi che vengono ad una persona, in particolar
modo le
ragazze, quando deve consegnare il regalo ad una persona molto
importante. Ma
lei non era la sola, anche gli altri, come Hinata che aveva comprato un
regalo
a Naruto e lui viceversa, Temari a kankuro, che anche se non lo voleva
ammettere si era divertita un mondo a sceglierlo e poi era molto
contenta al
sol pensiero di vedere la sua faccia quando avrebbe scartato il regalo.
Insomma, tutti erano nel panico più totale; ma passiamo
direttamente al punto
fatidico della giornata, ovvero il 24 sera.
Naruto
e Hinata avevano deciso di passare il natale insieme (che
carini ^^) mentre Gaara e Akeiko avevano deciso di passarlo insieme a
Kankuro e
a Temari, anche perché questo per loro era il primo vero
natale che passavano
assieme e questa era decisamente un’occasione da non
perdere.La casa era
decorata con tante decorazioni luccicanti; i colori che dominavano
erano l’oro
ed il rosso; la cioccolata era pronta e fumante sul tavolo e le candele
da per
tutto e l’allegro scoppiettare del fuoco nel camino rendevano
l’atmosfera
rilassata e confortevole dove tutti si sentivano a proprio agio . La
serata
passò molto velocemente tra risate e brindisi, vorrei anche
soffermarmi su ciò
che combinò kankuro e di come Temari lo rincorse per tutta
la casa, anche se
penso che stiate già immaginando la scena; comunque alla
fine Akeiko e Gaara
furono lasciati da soli con la solita scusa di Temari come
“vado a vedere se
fuori comincia a nevicare “ e seguita a ruota da Kankuro che
rideva sotto i
baffi facendo arrossire i due rimasti ormai soli.
Nella
sala regnava un silenzio impressionante, si poteva sentire
solo il loro respiro, nessuno dei due sapeva da dove cominciare
così Akeiko
decise di rompere il silenzio andando di corsa verso la sua camera e
quando
tornò aveva in mano un pacchettino tutto rosso, avvolto da
un sottile nastro
argentato; la ragazza avanzò timidamente verso di lui e
porgendoglielo:
-Tieni,
questo è per te – Gaara prese il regalo e si
diresse
verso il divano per poi sedersi e cominciare a scartarlo; anche Akeiko
si era
accomodata sul divano accanto a lui, cercando di apparire il meno
agitata
possibile ma non riusciva a non sbirciarlo per vedere la sua reazione.
Quando
l’aprì il suo volto era a dir poco sorpreso.
-Perdonami
– esclamò la ragazza alzandosi in piedi con uno
scatto repentino - il
fatto è che io non
sapevo bene cosa regalarti dato che non conosco ancora molto bene i
tuoi gusti
così sono andata a intuito e
quando ho
visto nella vetrina quella collana ho subito pensato che a te sarebbe
andata
d’incanto così l’ho comprata ma se non
ti piace puoi cambiarla, non ti
preoccupare per me anzi se … - non riuscì a
finire la frase che Gaara la
strinse fra le sue braccia – Grazie, è bellissimo,
non potevi scegliere un
regalo migliore, ti amo - lei rimase attonita, ma ebbe un fremito
quando lui
prese a baciarla. Piccoli baci che correvano lungo il suo collo e la
guancia. –
Io devo ancora darti il mio regalo però, seguimi –
le sussurrò all’orecchio con
fare sensuale e lei si lasciò accompagnare nella loro
camera. – Senti nemmeno
io so se il regalo che ti ho fatto ti piacerà, anche
perché è un po’ strano e
poi non ne ho mai fatti in vita mia quindi non so come devo comportarmi
e –
-Stai
tranquillo – disse Akeiko quasi in un sussurro –
non devi
preoccuparti – aggiunse in un sorriso. Rassicurato da quelle
parole Gaara le
porse un pacchetto tutto dorato con dei nastri verdi smeraldo. Akeiko
scartò il
regalo pian piano, come se avesse paura di sciuparlo e quando
l’aprì la sua
sorpresa fu non poca, il pacchetto racchiudeva un completo intimo nero
di pizzo
“cavolo certo che questo completino è veramente
carino, ma anche terribilmente
provocante, mi sento in imbarazzo anche solo a pensare di
indossarlo”
-Amore
è veramente bellissimo –
-Ti
piace sul serio? Pfiu sono veramente contento ma non ancora
del tutto soddisfatto –
-Che
intendi dire con questo? – domandò ingenua
-Ma
come amore!? Io ti ho comprato questo completo intimo per un
motivo ben preciso – ammise avvicinandosi pericolosamente
-Non
vorrai dirmi che hai comprato questo con la precisa idea di
farmelo indossare stasera? Quindi lo hai comprato perché
avevi un secondo fine
amore? – lui
ci pensò un attimo
-Ovvio,
il mio preciso scopo era di fartelo indossare
esattamente questa sera – disse con una punta di malizia
– dopotutto siamo soli
–
-Giusto
–
-
E nessuno verrà a disturbarci –
continuò lui. Lei si alzò dal
letto, afferrando il regalo e sparendo dalla camera, lasciando Gaara
senza
parole; ma poco dopo ricomparve affacciandosi alla porta
-Amore
aspetta solo un momento, mi preparo
sono subito da te
-
Va bene ti aspetto ma fai in fretta, non credo di poter
resistere ancora per molto – affermò guardandola
dalla testa ai piedi
-Cercherò
di fare il prima possibile tesoro – e detto ciò
sparì
di nuovo. Passarono alcuni minuti che a Gaara sembrarono ore, che
scorrevano
lentamente, non passavano mai, quando ad un certo punto
sentì dei passi che
provenivano dal corridoio e si ritrovò davanti Akeiko, la
sua Akeiko, con
addosso solo il completo intimo che le aveva regalato, le stava alla
perfezione, su quel corpo dalle forme perfette. Lui le si
avvicinò
sussurrandole – sei bellissima – facendola
arrossire come sempre; le passò
una mano fra i capelli e carezzarle il
volto, e baciarla, mentre con l’altra mano percorreva il
corpo della ragazza
per poi adagiarla delicatamente sul letto, senza quasi rendersene conto
anche
la sua maglia e i suoi pantaloni erano stati gettati a terra. Akeiko
sentiva le
sue labbra sul collo e giù, e ovunque posasse le sue labbra,
ogni punto del suo
corpo, anche se leggermente sfiorato, diventava bollente; le mani
scendevano
ardite come non mai.
-Quasi
quasi mi dispiace toglierti questo stupendo completo, ti
sta una meraviglia, è proprio un peccato-
-Sono
assolutamente d’accordo, allora non levarmelo,
l’hai detto
anche tu, mi sta così bene – disse accennando un
sorriso
-Neanche
per sogno, non intendevo dire quello, anche perché ora
come ora è solo d’intralcio
-Sono
pienamente d’accordo – Gaara slacciò
deciso il reggiseno,
disegnando sei segni immaginari intorno al seno, proseguì
baciandole la pancia
piatta, dando teneri baci intorno all’ombelico.
Continuò ad accarezzarla
ardentemente, sostenendosi sulle braccia. La notte passò tra
dolci carezza,
baci passionali e gemiti sommessi dei due amanti che ormai sfiniti,
dormono
placidamente, stretti l’uno all’altra.
Ci
vediamo al prossimo capitolo e vi annuncio che siamo prossimi alla
fine, lo sto
come si suol dire preparando con la massima cura
|
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Capitolo 10 *** Segreti Svelati ***
Ed
eccomi con un nuovo capitolo, speriamo che vi piaccia e che
non mi vogliate picchiare a sangue (me sta pregando con tutto il cuore)
anche
perché … non
posso e non voglio
anticiparvi niente su come di concluderà questa fanfic, Sono
anche
contentissima che il mio precedente capitolo sia piaciuto, ho tirato un
respiro
di sollievo credetemi ed ora passiamo a rispondere ai commenti:
Yunie:
Wow, sono contenta che ti stia piacendo sul serio Gaara,
ma attenta … lui è solo mio, solo io posso fargli
le coccole, ok sto divagando,
meglio ritornare anoi, hai visto la puanta di oggi? (insomma quella di
quel
giorno) era proprio bellissima
Sognatrice:
Sono contentissima che questa storia ti conivolga,
sono al settimo cielo
Bleachnaruto:
Grazie dei complimenti ( mi hai fatto arrossire
^^), anche io sono contenta per Gaara, insomma un po’ di
felicità se la merita
anche lui no?
Vampirosolitario91:
grazie per aver recensito, ma dai stai
tranquilla, ho detto che è quasi giunta al termine
perciò non sai quanto manchi
ancora, e poi
ovviamente sono contenta
che ti sia piaciuto, sai mi ci è voluto una vita per
scriverlo eheh
E
poi ringraxio coloro che hanno messo la mia fic tra i
preferiti:
akidu
Alechan
Amy_Rose
Bleachnaruto
Heather91
Naoko
Sognatrice
Yunie the Black Angel
CAPITOLO
: SEGRETI SVELATI
Gaara
e Akeiko stavano passeggiando per il villaggio ma lei,
dopo tutto quello che avevano condiviso insieme non ce la faceva
più a tacere e
a mentire alla persona più importante della sua vita; quindi
si fece coraggio e
cominciò a parlare.
-
Senti Gaara… - disse fermandosi in mezzo alla strada
-
Si dimmi -
-
Io ti devo dire una
cosa … -
-
Ok però prima andiamo a casa che sta per cominciare a
piovere
- disse sorridendo
-
No io te ne devo parlare ora è una cosa troppo importante e
se
non la dico ora sono sicura che non troverò mai
più il coraggio quindi ti
prego, ascoltami - Gaara si fece improvvisamente serio
-
D’accordo ti ascolto –
-
Sai io non sono stata del tutto sincera con te,
c’è una cosa
che non ti ho mai voluto dire perché …
perché
… -
-
Oh insomma Akeiko ti vuoi decidere a dirmelo, stai cominciando
a farmi preoccupare –
-
Ti ricordi la prima volta che ci siamo
incontrati? –
-
Certo come potrei dimenticarmela –
-
Ecco quella non è stata la prima volta per me io ti
conoscevo
da molto tempo –
-
Che cosa vuoi dire? –
-
Be’, il fatto è che io non sono proprio di queste
parti –
-
Cioè? –
-
Vedi io un giorno stavo in camera mia a guardare la
televisione e in quel momento mi è venuto in mente che
sarebbe stato bello
poter incontrare il mio personaggio preferito della televisione, e non
so come
ma nel momento in cui l’ho pensato mi sono ritrovata
catapultata in questo
mondo -
-
Akeiko se questo è uno scherzo sappi che non è
divertente –
-
No questo non è uno scherzo, è come sono andate
realmente le
cose. Come ti stavo dicendo io non sapevo cosa fare ero terrorizzata
anche
perché non avevo la minima idea di come fossi finita
lì, ma ad un tratto mi è
venuto in mente che dato che mi trovavo qui potevo cercarti e fare in
modo che
tu non commettessi gli errori che ti avrebbero portato a restare solo
così ti
cercai e alla fine ti trovai, e fu lì che tu mi incontrasti
per la prima volta.
Questo è tutto, ti prego dimmi qualcosa –
Gaara
non poteva credere a quello che aveva sentito, provava un
odio bruciante verso di lei : qualcosa si era rotto tra di loro.
-Quindi
fammi capire – disse con lo sguardo rivolto verso il
basso cercando di contenere la rabbia che gli ribolliva dentro
– tu per tutto
questo tempo mi hai mentito e mai una volta ti è venuto in
mente che forse
POTEVI DIRMI QUESTE COSE!? –, il volto di Akeiko era solcato
da lacrime amare.
-Cerca
ti capirmi io l’ho fatto solo per non farti soffrire io
…
- ma non fece in tempo a finire la frase che Gaara la colpì
al viso e lei si
mise una mano sulla guancia arrossata e in quel momento una goccia si
posò sul
suo volto, lentamente
iniziarono a scendere gocce dal
cielo andando sempre più veloci...alzò il viso al
cielo, come se volesse
nascondere le sue lacrime dalla pioggia...per non mostrare il suo
dolore...
-Adesso
smettila, non puoi dire che hai fatto tutto questo per
proteggermi e perché mi amavi perché una persona
che ama non farebbe mai queste
cose, io ti ho dato tutto ciò che avevo sei stata
l’unica che è riuscita a
farmi provare simili emozioni e io mi sono completamente fidato di te e
pensavo
che la fiducia fosse reciproca ma a quanto pare non era come credevo-
-No
non è vero io ti amo e tu lo sai bene – disse
singhiozzando
-A
questo punto non ne sono più tanto convinto
l’unica cosa che
penso è che per te la nostra storia non ha significato nulla
in confronto a
quello che ha significato per me-
-Ti
prego Gaara non dire così – fece per abbracciarlo
ma lui la
scacciò in malo modo
-Vattene
non voglio sentire un’altra parola di più e soprattutto non voglio
più vederti –
La
sua espressione delusa e costernata la fecero vergognare e le
sue parole la trafissero come pugnali roventi. Detto questo Gaara si
allontanò
ignorando la ragazza accasciata a terra in lacrime che continuava a
ripetere il
suo nome. Non poteva essere vero, lei aveva perso il suo grande amore e
per
cosa poi, perché non gli aveva detto tutta la
verità sul suo conto, tentò di
farsi forza e rialzarsi ma un gelo innaturale, una foschia opprimente e
l’improvviso oscurarsi del cielo la inchiodavano
dov’era. Che cosa avrebbe
fatto ora? Dove sarebbe andata? In questo momento poteva andare solo da
una
persona che sicuramente l’avrebbe fatta entrare.
TOC!
– TOC!
-
Arrivo! –
-
Akeiko ciao! Ehi ma cosa … - si ritrovò Akeiko
bagnata fradicia
che piangeva
-
Ti prego Hinata posso entrare avrei bisogno di parlare con
qualcuno –
-
Certo entra dai – Hinata accompagnò
l’amica in camera sua e
dette degli asciugamani all’amica.
-
Allora che cosa è successo? –
-
… -
-
È successo qualcosa con Gaara? – A quelle parola
Akeiko cadde
di nuovo nello sconforto
-
Be’ a quanto pare si, su non piangere io non volevo mi
dispiace tanto –
-
O no non è colpa tua, è mia e solo mia ho
rovinato tutto –
-
Tu e Gaara avete litigato? – la ragazza rispose con un solo
tremante cenno della testa
-
Dai non ti preoccupare sai tutti litigano ma poi va a finire
sempre tutto bene devi stare tranquilla –
-
No questa volta è diverso perché è
stato più di un semplice
litigio –
-
Ma forse eravate stanchi entrambi e vi siete un po’ alterati
ma vedrai si aggiusterà tutto te l’assicuro
–
-
Io non penso anzi ne sono sicura anche perché Gaara ha detto
delle cose … -
-
Ma tutti diciamo cose che poi però in fondo non pensiamo le
diciamo solo in un momento di rabbia –
-
Fidati lui sapeva benissimo cosa stava dicendo e ti assicuro
che non si è pentito anche perché dopo quello che
gli ho fatto nemmeno io
vorrei più vedermi –
-
Che cosa è successo? –
-
Io ho confessato a Gaara che non ero stata del tutto sincera
con lui riguardo al nostro rapporto e lui l’ha presa molto
male, non pensavo
che la prendesse così –
-
E lui che ti ha picchiato? –
-
Si ma me lo sono meritata. Tu potresti mai perdonare una
persona che ti ha mentito per mesi e mesi e tutte le volte che ti ha
guardato
in faccia non ha mai avuto il coraggio di dirti da dove veniva in
realtà?-
-
Senti adesso ti calmi e
dopo mi fai capire bene ogni cosa intesi? –
-
Si –
Akeiko
raccontò tutto a Hinata che rimase a dir poco stupita
della rivelazione.
-
Si lo so, adesso mi odi anche tu ma non fa niente ti capisco –
-
Oh Akeiko – disse abbracciando l’amica –
chissà quanto devi
aver sofferto a dover portare un tale peso sulle spalle io non ne avevo
proprio
idea –
-
Quindi non sei arrabbiata con me? –
-
Certo che no, in effetti potevi dirmelo prima ma se non l’hai
fatto avrai avuto i tuoi buoni motivi –
-
Grazie mille sai il tuo appoggio conta tanto per me ora però
vado a letto ho bisogno di riflettere e di andare a dormire buona notte
–
-
Buona notte –
***
-
Kankuro hai per caso visto Gaara? No perché sono le 10
passate
e non vorrei che gli fosse successo qualcosa –
-
Stai tranquilla Temari ora vado a cercarlo –
-
Io va … Gaara! –
-
Gaara? Ma dove sei stato? eravamo in pensiero pensavamo ti
fosse successo qualcosa – disse la sorella abbracciandolo ma
lui rimase rigido
e immobile.
-
Gaara ma sei tutto bagnato! –
-
Già –
-
Cavolo fratellino stasera sei più loquace del solito
–
-
Kankuro smettila non sono dell’umore adatto –
sbottò Gaara
livido in volto
-
Perché cosa è successo? Ehi un momento ma
dov’è Akeiko?
Gaara?-
-
Non lo so e non mi interessa –
-
Per caso avete litigato? – esclamò Kankuro ma
Gaara si voltò
verso di lui tirandogli un’occhiataccia (e credetemi che se
le occhiate potessero
uccidere a quest’ora il nostro Kankuro sarebbe in un mondo
migliore).
-
Lasciamo perdere non ne voglio parlare e comunque se dovesse
farsi vedere non fatemela vedere perché se
l’avessi per sua sfortuna sottomano
non so cosa potrei farle –
-
V-va bene –
-
Bene e ora
scusatemi
vado in camera e no non ho fame e mi sento benissimo –
aggiunse sbattendo la
porta
-
Non lo avevo visto così arrabbiato da molto tempo mi ricorda
quando ancora era un assassino vero? –
-
No Kankuro questa volta è peggio te l’assicuro
–
|
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Capitolo 11 *** 11- Così vicini ma così lontani ***
*o*
Oddio ragazze, grazie mille dei magnifici commenti che mi avete
lasciato, sono
super contenta che il capitolo vi sia piaciuto, ok avete ragione era un
po’
triste però non disperate, prima o poi le cose si
risolveranno … si credo
proprio di si quindi Yunie stai tranquilla ^^ Chiaramente ringrazio
anche tutti
coloro che hanno messo la mia fic tra i preferiti e ora vi lascio al
capitolo
che ragazzi … anche questo non è proprio dei
più allegri vi avverto (me si
inginocchia e chieder perdono)
CAPITOLO
: COSI’ VICINI MA COSI’ LONTANI
La mattina
seguente quando Akeiko si svegliò passarono alcuni
istanti prima che si ricordasse dell’accaduto. Poi
nutrì una speranza infantile
che fosse stato un sogno, che Gaara fosse ancora lì e non se
ne fosse andato.
***
Lo stesso valeva
per Gaara che voltando la testa verso il
cuscino vide il letto vuoto. Balzò giù dal letto
cercando di non guardarlo.
***
Se
n’è
andato,
pensò , se
n’è andato.
***
Se
n’è
andata,
pensò, se n’è
andata.
***
Dovette
continuare a pensarlo mentre si lavava e si vestiva,
come se la ripetizione potesse attutire il colpo, se
n’è andato e non tornerà;
era la pura verità e lo sapeva. A se stessa non poteva
negarlo: Gaara aveva
ragione.
***
La
disperazione
minacciava di soffocarlo.
***
Un senso di
disperazione la riempiva.
Akeiko
fece
colazione insieme a
Hinata, in silenzio,
lei aveva gli occhi rossi e gonfi e la faccia di chi non aveva dormito
tutta la
notte e che invece l’aveva passata a piangere. Hinata non
sapeva cosa dirle per
tirarla un po’ su di morale. Diverse volte la vide alzare lo
sguardo speranzosa
e capì che si era illusa di aver sentito dei passi nella
pioggia, ma tra gli
alberi non apparve nessuno figura con i capelli rossi.
***
Ogni volta Gaara
faceva come lei: si girava ( perché non poteva
evitare di nutrire qualche piccola speranza anche lui ) e non vedeva altro che
vegetazione e
vegetazione e sentiva dentro un’esplosione di rabbia. Udiva
di nuovo Akeiko e
le sue parole “Cerca ti capirmi io
l’ho
fatto solo per non farti soffrire”.
Cerca di
capirmi, cerca di capirmi dice lei ma come faccio come
può chiedermi una cosa simile io non la perdonerò
mai per quello che mi ha
fatto ha rovinato tutto, tutto; lui non aveva
amato nessuno eppure davanti a quella ragazza era bastato
così poco per fargli
provare delle emozioni nuove e rendersi … debole.
***
- Ehi Akeiko che
ne dici se usciamo
un po’? Tanto per uscire e prendere una boccata
d’aria fresca -
- No grazie
Hinata, io … preferisco
rimanere in casa –
- Ma non puoi
restare rinchiusa in
casa tutto il giorno –
- Lo so ma sai
non mi sento ancora
pronta a … be’ ad “affrontare il
mondo” ma tu se vuoi vai pure non sei
obbligata a restare qui –
- Non se ne
parla neanche vorrà dire
che troveremo qualcosa da fare qui – risposa Hinata con un
sorriso, per fortuna che
c’è lei pensò.
***
- Gaara! Ti vuoi
decidere ad uscire
di camera sono le 10:30 passate! –
- Temari ma
perché stai urlando?
Guarda che Gaara è già uscito da un pezzo e per
essere precisi alle 7:00 di
mattina –
- E tu come fai
a saperlo? Da quando
sei sveglio a quest’ora? –
- Sempre
simpatica eh? Comunque mi
ero alzato e quando l’ho visto gli volevo chiedere che cosa
fosse successo ieri
sera ma lui non mi ha fatto nemmeno aprire bocca e mi ha solo detto
“Io esco” e
poi è uscito e non è ancora tornato, strano no?
–
- E come, a
questo punto è successo
qualcosa tra lui e Akeiko non ci sono altre spiegazioni però
per il momento è
meglio lasciarlo stare –
Dopo
una settimana …
In casa di
Hinata le cose non erano
migliorate, Akeiko aveva sempre quell’espressione triste e
ogni tanto accennava
un falso sorriso per tranquillizzare la sua amica, ma ogni volta,
quando
entrava in camera sua. Akeiko si
gettava
su una sedia, si raggomitolava e con il volto sulle ginocchia iniziava
a
piangere.
Adesso
basta!,
pensò Hinata, non posso
più sopportare di vederla in quello stato, sempre triste a
fissare fuori dalla
finestra in attesa che lui ritornasse no, avrebbe fatto qualcosa, e
subito.
- Senti Akeiko
io esco, ci vediamo
più tardi! –
- Si ciao
–
- Allora dove
posso trovarlo … ma
certo prima di tutto andiamo a casa sua – Hinata si mise a
correre e dopo un
quarto d’ora giunse a destinazione e bussò alla
porta.
- Ciao Hinata
–
- Ciao Temari,
senti scusa non vorrei
sembrarti scortese ma sono un po’ di fretta quindi vorrei
sapere se Gaara è in
casa-
- No non
c’è, è andato ad allenarsi –
- E dove?
–
- Dove va sempre
credo –
- Ok grazie
mille ci vediamo! –
- Aspetta non mi
hai ancora detto per
quale motivo lo stai cercando! –
- Lo saprai
presto te lo prometto! –
Che
strana ragazza, però mi piace il suo modo di fare
- Accidenti!
Invece di migliorare sto
peggiorando, più mi alleno e peggio è. Ma
dov’è che sbaglio –
- Forse non sei
del tutto concentrato
su quello che stai facendo –
- Ciao Hinata
–
- Ciao Gaara
–
- Se sei venuta
qui per farmi una
predica mi dispiace tanto per te ma non ho proprio voglia di ascoltarla
–
- Invece
l’ascolterai eccome! Non ho
più voglia di vedere la mia amica soffrire –
- Immagino
quanto stia soffrendo –
- Smettila, lei
sta soffrendo quanto
te –
- Io? Soffrire?
Non sono mai stato
meglio in vita mia te l’assicuro –
- Si come no.
Senti non ho molto
tempo quindi verrò subito al dunque –
- Ecco brava
anche perché non ho
tutta la giornata da dedicarti, forza sbrigati – gli
intimò – anche se non so
cosa potresti dirmi, forse non ti ha nemmeno raccontato il motivo della
nostra
“discussione” –
- Certo che me
l’ha detto ed è per
questo che forse posso aiutarti –
-
Sprechi il tuo tempo –
- Cerca di
capirla – Quelle parole
rimbombarono nella testa di Gaara all’infinito.
- È
la stessa cosa che mi ha detto
lei ma dimmi tu come si fa a capire una persona che ti ha mentito
così
spudoratamente e il
bello è che diceva
di amarmi –
- Ma lei ti ama
–
- Una persona
che ti ama non
l’avrebbe mai fatto –
- Ma lei ha
commesso un errore, può
capitare a tutti e tu dovresti capirla meglio di chiunque altro. Lei
è stata
l’unica che ti ha capito fin dall’inizio e ti ha
aiutato –
-
Già, anche io la pensavo così e una
parte di me lo pensa ancora ma io non ce la faccio proprio a far finta
che non
sia successo niente,– Hinata sorrise dolcemente
- Gaara ma te
hai mai pensato al
fatto che lei ha rinunciato a tutto per te? –
- In che senso?
– chiese stupito
- Pensaci, ha
rinunciato alla sua
amicizia con Sakura e poi per stare con te ha lasciato il suo mondo e
probabilmente tutti quelli a cui voleva bene, questo per te non
è abbastanza? –
- Io
… io non ci avevo mai pensato,
ma è proprio questo il problema, il suo mondo
non il mio, è una parte di
lei che non potrò mai capire né condividere
è come se mi avesse tagliato fuori,
intraprendendo una strada che solo lei può percorrere, io
non potrò mai farne
parte e forse non voglio –
- Pensaci, lei
passa tutto il suo
tempo nel tuo mondo sarebbe così terribile per una volta
provare a fare parte
del suo? –
- … -
- Ora devo
andare e mi raccomando pensaci
sul serio a quello che ti ho detto, anche perché non penso
che resterà qui
ancora per molto –
- Che cosa
intendi dire? – esclamò
Gaara balzando in piedi
- Voglio dire, ormai qui non
c’è più nulle per lei,
niente la trattiene, non ha più una ragione per restare –
e così dicendo se ne andò.
Forse
non dovevo dirglielo, dopotutto
non è neanche vero. Speriamo che sia servito a
fargli cambiare idea
Che
cosa devo fare? Lasciarla andare oppure no? Forse dovrei anche
perché non penso che vorrà rivedermi dopo quello
che è successo, l’ho trattata
malissimo, in effetti ho un po’ esagerato, però
lei mi ha mentito come posso
fidarmi ancora di lei, magari mi ha mentito anche altre
volte…
***
- Sono tornata!
–
- Ciao Hinata
allora dove sei stata
di bello? –
- Io sono andata
a trovare Gaara –
- Che cosa?
Perché non me l’hai
detto? –
-
Perché sicuramente me lo avresti
impedito e io ci volevo fare una chiacchierata –
- E come sta?
–
-
Così così, si stava allenando e … -
Queste scarse
notizie gli suscitarono un desiderio di rivederlo
così intenso che gli sembrava di avere il mal di stomaco; ma
la costringevano
anche a ripensare al fatto che lui non la voleva più vedere;
ma il solo fatto di
sapere che lui stava bene la faceva sentire più tranquilla.
- Akeiko,
perché piangi? Ho detto qualcosa di sbagliato? –
- No queste sono
lacrime di gioia, ora che mi hai detto che lui
sta bene è come se mi fossi tolta un peso. Ti ringrazio
tanto –
- Le amiche
servono a questo giusto? Che ne dici di uscire e di
andare a prendere qualcosa da bere? –
- Si, andiamo
–
***
- Si, ho deciso
questa è la cosa migliore da fare –
|
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Capitolo 12 *** 12- Le lacrime di un angelo ***
Eccomi con un altro capitolo, anche se
penso che questo sia
veramente uno degli ultimi, dopo di questo ce ne saranno due massimo
massimo
tre, penso che ormai la storia di Gaara e Akeiko debba finire, poverini
altrimenti non li lasciamo mai in pace ihih. Ora vorrei ringraziare dal
profondo del cuore tutti coloro che hanno messo la mia storia tra i
preferiti
ma soprattutto le mie due sostenitrici, Vampirosolitario91 e Yunie the
Black
Angel, è grazie a loro e anche a tutti coloro che commentano
la mia storia che
continuo a scrivere, perciò questo capitolo è
dedicato a voi due, un bacione e
buona lettura
CAPITOLO 12 : LE LACRIME DI UN ANGELO
-
Si, ho deciso
questa è la cosa migliore da fare –
***
- Eccoci arrivate te cosa
vuoi prendere? –
- Io un cappuccino
–
- Io pure. Mi scusi,
vorremmo due cappuccini –
- Era da tanto che non
uscivo, devo ammettere che un po’ mi
è mancato –
- Ma guarda chi
c’è! Ciao Akeiko, come va? – la ragazza
si
voltò e pregò che non fosse chi pensava, invece
…
- Ciao Sakura come stai?
–
- Io bene grazie invece te
non mi sembra proprio –
- Come scusa? –
- Devi sapere che so tutto
– Akeiko cercò di fare la finta
tonta
- Tutto cosa? –
- Ma è ovvio
della tua rottura con Gaara –
- E così
l’hai saputo? –
- Già e non
dirmi che non te l’avevo detto, ma come al
solito mai nessuno mi da retta. Io te l’avevo detto che lui
ti avrebbe fatta
soffrire –
- Tu non sai come sono
andate realmente le cose –
- Fammi indovinare, te gli
hai detto qualcosa che lui non
sapeva e lui l’ha presa male. Mi sbaglio forse? –
Ma come faceva Sakura a
sapere cosa era successo? Nessuno lo sapeva, ma lei ci aveva indovinato
e anche
alla grande se è per quello.
- Vuoi sapere
perché ha reagito così alla tua
“confessione”?
–
- … -
- Perché lui ti
ha solo usata fino a che gli facevi comodo,
magari ora sta con un’altra chi lo sa; io mi aspetterei di
tutto –
- Adesso basta Sakura ti
prego, non è come sembra lui ha
avuto un ottimo motivo per arrabbiarsi –
- Continui anche a
difenderlo? Io proprio non ti capisco,
dopo quello che ti ha fatto, Akeiko ti ha persino picchiata! –
- Mi ha dato solo uno
schiaffo nessuno è mai morto per
quello –
- Fai un
po’ come ti pare ma la vuoi sapere la mia? – Akeiko
stringeva con forza la
tazzina che aveva in mano, forse per farsi forza. Intanto qualcuno era
entrato
nel locale.
- La verità
è che lui non ti ha mai amato –
-Non è vero! Io
l’ho sempre amata! – quando Akeiko sentì
quella voce fu come perdere tutte le forze tanto che fece anche cadere
anche la
tazzina a terra; si voltò e lo vide, si lui, il suo Gaara
che ora stava venendo
verso di lei. Ora
erano uno di fronte
all’altra.
- No…non
è possibile sei…sei tornato –
sussurrò
- Si
sono tornato –
- Perché sei
tornato dopo quello che ti ho fatto? Come fai
ad amarmi ancora? –
- Io ti ho sempre amato
–
- Ma avevi detto
… -
-
Si lo so ma l’ho detto solo per orgoglio, non ho mai
smesso di pensarti. Io sono innamorato di te, ti amo, le cose che fai,
il modo
in cui pensi, come ti muovi. Mi emoziona ogni volta che ti sto accanto;
tu mi
fai sentire come non mi sono mai sentito–
- Davvero? –
disse la ragazza iniziando a piangere
- Si
– solo in quel momento
Gaara notò la guancia della ragazza, dove aveva ancora un
livido – sono anche
venuto per chiederti scusa per quello che ti ho fatto, non volevo darti
uno
schiaffo non so cosa mi sia preso – le mise una mano sulla
guancia – guarda
come ti ho ridotta, ti prego perdonami –
Un dito si posò
delicatamente
sulle sue labbra.
- Gaara ma
io ti ho già
perdonato, non te ne ho mai fatto una colpa, anche perché se
ti avessi detto
subito tutta la verità questo non sarebbe successo,
perdonami anche tu amore
mio – Akeiko alzò le braccia e circondò
il collo del ragazzo, si
sollevò in punta di piedi e le sue labbra
si posarono delicatamente sulle sue eliminando le ultime
distanze tra di
loro dando vita a un dolce e
tenero
bacio; sotto gli sguardi di tutti.
Evviva! il mio piano è riuscito alla
perfezione pensò Hinata
sorridendo.
|
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Capitolo 13 *** 13- La forza dell'amore ***
CAPITOLO 13:
LA FORZA DELL’AMORE
Fuori
il paesaggio era magnifico, o forse era lei che lo
vedeva così visto che la sua vita non era stata mai
così … perfetta. Ora che
Gaara sapeva tutto ciò che la riguardava, le cose sarebbero
andate meglio e non
ci sarebbero mai più stati segreti a intaccare il loro
amore. Ormai stavano
passeggiando da più di mezz’ora, ma nessuno dei
due aveva ancora parlato; forse dovrei
cominciare io a parlare ma cosa
posso dirgli? Penso Akeiko; avanti
Gaara dille qualcosa altrimenti lei penserà che sei sempre
arrabbiato! Si
ripeteva Gaara ormai da 15 minuti.
-Volevo
dirti … - dissero insieme
-Scusa
… - esclamarono all’unisono e poi si misero a
ridere
-Ok
vai prima tu altrimenti ci stiamo fino a domani
mattina- suggerì
Akeiko cercando di
trattenersi dal ridere
-Va
bene … senti volevo chiederti una cosa –
-Dimmi
–
-Come
… com’è dove vivevi
prima di venire qui? –
-Da
dove cominciare … diciamo che è molto diverso da
qui,
nel mio mondo c’è molta tecnologia e la vita
è molto frenetica e non esistono i
ninja –
-
Caspita allora è davvero l’opposto –
-
Già, ma non è un gran ché te lo
assicuro –
-
Ti mancano mai le persone a cui vuoi bene? – Akeiko
sussultò a quella domanda imprevista
-Come
posso spiegarti … si mi mancano a volte, questo non
posso negarlo ma io sento che il mio posto è qui insieme a
te e a nessun altro
– concluse arrossendo. Gaara la vide e rise.
-Certo
che sei davvero un tipo strano lasciatelo dire-
-Ma
sentite da che pulpito viene la predica, è veramente
strano detto da te –
-
Hai ragione. Comunque –
-Gaara
guarda! – esclamò Akeiko
-Cosa?
–
-Ma
non lo vedi? Sta nevicando –
-È
vero –
-Non
è bellissimo? – gli chiese Akeiko. Gaara era
sorpreso
da come un po’ di neve potesse suscitare una gioia tanto
grande in quella
ragazza; si avvicinò al suo viso dandogli un bacio sulla
guancia, avvolgendola
in un abbraccio possessivo.
-Non
permetterò mai più di allontanarti da me,
sappilo, non
commetterò lo stesso errore – dichiarò
Gaara
-Me
lo prometti? Che non mi lascerai mai andare via? –
-Si
te lo prometto amore mio, mai –
-Mai
… - e in attimo sentì la bocca di Gaara giocare
dolcemente con le sue labbra. E rimasero lì, sotto alla neve
che scendeva
pian piano, e
ricoprendo tutto quanto
con uno strato di neve soffice e bianco.
***
Alla fine tutto è bene
quel che finisce bene pensò tra sé
Hinata, fiera di aver aiutato la sua
amica; quando scorse una figura in mezzo alla strada che guardava il
cielo con
aria sognante.
-Ehi!
Ciao Hinata! – urlò quel ragazzo avvolto nel buio mentre correva verso di
lei. Ma chi sarà mai? Si
domandò Hinata.
-Naruto?
Ma che ci fai tu qui? –
-
Beh io stavo ammirando il paesaggio e guardando la neve,
mi piace da morie – disse sfoderando il suo solito sorriso.
-E
tu invece che ci fai qui tutta sola? –
-Niente
di particolare, davvero, stavo andando a casa anche
perché ha cominciato
a nevicare e che
non ho portato una magli più pesante, quindi potrei anche
prendermi il
raffreddore –
Allora
Naruto si tolse la maglia porgendola ad Hinata
-Tieni,
prendi pure la mia – disse imbarazzato
-G..ra…grazie
Naruto –
-Così
possiamo stare un po’ insieme no? – disse Naruto
mettendosi una mano dietro alla testa (cosa che faceva tutte le volte
che si
sentiva in imbarazzo)
-Si
hai ragione – I due ragazzi si incamminarono anche se
nessuno aveva deciso dove andare, camminavano e basta senza guardarsi
mai
direttamente; anche se Hinata osservava Naruto di
nascosto per non farsi sorprendere dal biondo.
“Certo che Naruto è proprio un bravo ragazzo,
è stato così dolce a prestarmi la
sua maglia…”
–
Ehi Hinata? –
“È
così così…”
-Così
carino –
-Hinata
ma ti senti bene? Forse ti è venuta la febbre?-
domandò Naruto poggiandole una mano sulla fronte. Quando la
ragazza senti la
mano di Naruto sfiorare il suo viso arrossì e
provò il forte impulso di
scappare, ma in qualche modo riuscì a reprimerlo.
-Cavolo
Hinata! Ma tu scotti, devi proprio avere la febbre
non ci sono altre spiegazioni – affermò Naruto con
aria sapiente. “A volte
Naruto è proprio un bambino, ma come può pensare
che abbia la febbre???”
-No
Naruto non ti preoccupare non ho la febbre è solo
che…
forse ho solo freddo non credi?-
-Giusto
non ci avevo pensato,allora ti accompagno a casa,
andiamo –
-D’accordo
–
“Hinata
sei una stupida ma perché non gli hai detto quello
che provi per lui?”
-Beh
Naruto siamo arrivati, ti ringrazio di avermi
accompagnata-
-Ma
figurati e poi non potevo lasciarti qui da sola di notte
ti pare? Comunque
ora devo andare anche
io perché si è fatto tardi. Ci vediamo Hinata!
– esclamò Naruto mentre si
allontanava da Hinata
-MA…NARUTO!
LA TUA MAGLIA! –
-TIENILA
TU IO NON NE HO BISOGNO CIAO! – concluse, lasciando
di sasso la povera Hinata, che non riusciva a capire perché
Naruto le avesse
lasciato la sua maglia, e così si mise a fantasticare su
tutte i possibili
motivi.
***
Nel
frattempo Gaara e Akeiko avevano deciso di tornare a
casa, anche perché fuori cominciava a fare un po’
freddo; e arrivati davanti la
porta di casa Gaara la aprì e Akeiko nel rivedere quella
casa, la cucina, il
divano, le vennero in mente tutti i bei momenti passati con Gaara e i
suoi
fratelli.
-C’è
qualcosa che non va? – chiese Gaara, facendo sorridere
Akeiko
-Ma
no, è solo che rivedendo questa casa mi sono rivenuti in
mente tanti ricordi, ad esempio quando vedo il divano la prima cosa che
mi
viene in mente è Kankuro sdraiato (io oserei dire
spaparanzato) sul divano che
cerca di dormire per non aiutare Temari e lei che minaccia di non
fargli da
mangiare per una settimana se non la aiuta, dopodiché
Kankuro, ormai resosi
conto che sua sorella non scherza, si mette in ginocchio e la supplica,
dicendole che la aiuterà tutte le volte che ne
avrà bisogno, mentre Temari ride.
Eh già che nostalgia-
-È
vero, hai ragione nemmeno io potrò mai scordare quella
scena…-disse soffocando una risata
-Già,
e nemmeno Kankuro visto che ogni volta che lo vedevi
glielo rinfacciavi –
-Lo
so, era più forte di me, mi divertivo troppo a prenderlo
in giro-
-Povero
Kankuro, che fratello ingrato che gli è toccato –
-Ma
sentitela! Come se anche lei quasi ogni mattina non
avesse aiutato mia sorella a tirare giù dal letto kankuro
–
-
Ma non è vero… - Gaara la guardò
scettico
-Ok
forse è vero però non tutte le mattine –
-No
no hai ragione diciamo… 6 giorni su 7? –
-Amore?
–
-Si?
–
-Ti
conviene correre perché se per tua sfortuna dovessi
prenderti non so che fine faresti – disse Akeiko
-
Immagino,tu che batti me, io battuto da una donna …mai
–
-Ben
lo sapremo presto – E così dicendo
cominciò a
rincorrere Gaara per tutta la casa per poi finire in camera. Dove
sfiniti si
buttarono sul letto, continuando a ridere come dei bambini.
-Sono
contento –
-Di
cosa? – domandò Akeiko mettendosi su un fianco per
poterlo guardare meglio
-Beh
sono contento che tutto sia tornato come prima –
-Già,
anche io, mi mancava molto tutto questo –
-Dai
vieni qui – disse Gaara, mentre Akeiko si era sdraiata
accanto a lui con la testa sul suo petto. Dopo pochi minuti si
addormentarono.
…
…
…
Bene
ragazzi la fanfic è finita! Beh se devo essere
sincera mi dispiace un po’, mi ci ero così
affezionata ç_ç ma prima o poi le
nostre creature vanno lasciate andare per la loro strada no?
Gaara:
Dai non piangere!
Aizyoo:
Gaara!!! Ma tu che ci fai qui? Non eri con
Akeiko?
Gaara:
Ovvio io sono sempre con il mio amore
Aizyoo:
-_- se come no
Gaara:
Guarda che sono venuto qui solo per salutarti dato
che non ci rivedremo più tsk Ma visto che ti disturbo tanto
me ne vado
Aizyoo:
No Gaara aspetta torna qui ç_ç
Akeiko
entra in scena e riporta indietro Gaara per le
orecchie
Akeiko:
Scusalo tanto ma dovresti sapre come è fatto ^^
Aizyoo:
Ah meno male che tu mi capisci *-*
Akeiko:
Bene direi che qui ci vuole un bell’abbraccio di
gruppo!
Aizyoo:
Shi!!!! XD
Gaara:
E va bene, va bene se ci tenete tanto
E
dopo l’abbraccio…beh non sappiamo se Gaara
è riuscito a
sopravvivere…noh speriamo di si ihih Ah e per quanto
riguarda Hinata e
Naruto…le cose non sono cambiate molto, ma stanno facendo
dei passi avanti e
sono sicura che prima o poi Naruto si accorgerà di lei etc.
Bene ora vi voglio
salutare con un caloroso abbraccio, grazie mille per avermi sostenuta,
vi
ringrazio di cuore. Ci rivedremo molto presto, con la mia nuova fic un
kiss!!!
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