Eres mi mejor error

di Sabri_Sam
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Io + te = Guai in vista ***
Capitolo 2: *** Non saremo mai uguali ***
Capitolo 3: *** La responsabilità non fa parte di me ***
Capitolo 4: *** La verità viene sempre a galla ***



Capitolo 1
*** Io + te = Guai in vista ***


                                               Eres mi mejor error.

Capitolo 1.

Tutto andava per il verso giusto almeno fino a due settimane fa, quando decisi di andare con il fidanzato della mia migliore amica. Visto che amica fedele che sono ? Per non parlare di lui poi, passa le intere giornate a ripeterle che la ama per poi andare a letto con la sua migliore amica. Ok si la peggiore sono stata io, Fran si fida di me io e lei siamo praticamente come sorelle, ricordo quando la sera a casa mia facevamo le nottate per poter parlare di ragazzi e indovinate un po' ? Dalle sue labbra usciva solo un nome: Leon. Una cosa è certa non terrò questo bambino, lui non ama me e io non amo lui non ci sarebbe motivo per tenerlo è solo frutto di un errore, e poi diciamocelo se mio padre lo venisse a sapere ci penserebbe lui a risolvere la situazione oltre a spaccare la faccia a Leon naturalmente. 
Travolta dai miei pensieri non mi accorgo di avere tre chiamate perse sul cellulare una di Fran e due di Tomas. Ed ecco la ciliegina sulla torta indovinate chi è Tomas ? Si il mio ragazzo il mio dolce e premuroso ragazzo. Sono distrutta, anche se questo bambino probabilmente tra una settimana non ci sarà più me lo porterò per sempre sulla coscienza bel ricordo eh ? Lo scriverò sul mio diario dei ricordi: "All' età di sedici anni ho avuto una relazione sessuale con il fidanzato della mia migliore amica, sono rimasta incinta e ho abortito". Grande ! Meglio di così non poteva andare.

Asciugo le ultime lacrime che mi sono rimaste sul volto ed esco dal bagno della scuola.
Mi trovo nei corridoi e ho una strana sensazione; come se tutti mi osservassero e questo mi rende parecchio nervosa, mi avvicino al mio armadietto, poso i libri e rimango a fissare il vuoto  << Ehy Vilu, tutto bene ? >>  Tomas è appoggiato all' armadietto sventolandomi una mano davanti al viso  << eh ? Ah si scusa Tom non ti stavo ascoltando >> rispondo dopo essermi ripresa dal mio stato di trans, pian piano si avvicina a me stampandomi un bacio sulle labbra  << sono felice, beh senti io avrei comprato due biglietti per il Boca che ne dici se stasera andiamo allo stadio ? >>. << Scusa Tom ma oggi non sono in vena, anzi credo che dopo pranzo andrò a farmi una bella dormita >>.  Mi faceva tenerezza chissà quanti soldi avrà speso ma in queste condizioni non so nemmeno se vorrò uscire di casa fino a domani mattina  << ma come ? Ti senti bene ? Tu non hai mai rifiutato una serata allo stadio con ali di pollo fritte e salsa barbecue ! >>  esclama stupito lo guardo negli occhi, quegli occhi che mi facevano sognare sin dal primo momento che l'ho conosciuto, solo in quel momento capì di aver tradito colui che mi ha sempre sostenuta, che mi ha sempre aiutata ma soprattutto colui che si è sempre fidato di me. Appoggiai una mano sul suo viso ma nemmeno il tempo di poterlo accarezzare che subito un conato di vomito mi risale su per l'esofago facendomi così portare la mano alla bocca e fuggire in bagno.
Ma perché ? Perché sono stata così ingenua da farmi sedurre da lui, se fosse stato di Tomas non dico che sarebbe stato più facile ma almeno meno complicato lui mi avrebbe aiutata e magari anche convinta a non abortire è sempre stato il tipo da : "Errore mio responsabilità mia" e poi io lo amo. Per l'ennesima volta mi rialzo dal pavimento e mi sciacquo la bocca, in questo momento avrei proprio bisogno di Francesca ma mica le posso raccontare tutto ! Se le raccontassi quello che è successo mi manderebbe solamente a fanculo con tanto di altri insulti; so quanto ci tiene a Leon e forse avrei dovuto pensarci anche prima.
<< Buongiorno ragazzi, seduti prego >>  il professor Galindo aveva fatto la sua entrata in classe; è sempre stato uno dei miei professori preferiti è molto vicino a noi ragazzi e il fatto che insegni matematica non fa altro che migliorare la situazione, si lo so è strano ma adoro la matematica è così... così... non ci sono parole per descriverla, il professore dice che sono brava e che forse avrò anche un futuro in questo campo ma per il momento mi limito a dare ripetizioni al mio migliore amico : Maxi. Totalmente negato in questa materia. << Oggi interroghiamo!>> esclama il professore aprendo il registro, si possono udire tutte le lamentele da parte dei ragazzi in fondo alla classe ma sinceramente io non mi preoccupo ho sempre voti alti e ho perlomeno otto interrogazioni in matematica quindi non ho motivo di essere tesa 
<> domanda prima di scegliere dal registro il nome dello sfortunato, nessuno la classe non è stata mai così silenziosa se non fosse per il rumore del ticchettio della penna del professore sulla cattedra << Vargas e Ponte >> fisso il viso di Maxi ormai quasi sul punto di svenire 
<< dai Maxi non preoccuparti abbiamo ripassato per settimane ce la farai >> gli sussurro all' orecchio, senza fiatare si alza dalla sedia e si dirige verso la lavagna, mi volto e incrocio i magnifici occhi verdi di Leon ormai rassegnatosi anche lui. Quando ormai ci troviamo a metà interrogazione ri avverto di nuovo quella sensazione  << scusi professore potrei andare in bagno ? >> domando portandomi una mano alla bocca  << certo >>, senza dir nulla corro verso l'uscita lasciando la porta aperta alle mie spalle.
L'ora finì e con questa anche l'interrogazione devo dire che sono molto fiera di Maxi ha preso un gran bel otto e mezzo mentre Leon sei come sempre del resto; Leon non ama particolarmente la scuola però diciamocelo chi è che è entusiasta di andarci comunque a lui non interessa prendere sette o otto ha sempre detto che una volta compiuti i diciassette anni avrebbe lasciato tutto per andar a lavorare come meccanico all' officina di moto-cros
<< Vilu ! Stai bene ? Hai una brutta cera sai >> Camilla la mia seconda migliore amica anche lei come Francesca è una sorella per me  << ciao Cami, si tutto bene non preoccuparti >> rispondo riponendo i libri nella borsa   << ehy ragazzi ! Come va? >> ecco la coppia felice ! Io non lo amo è vero ma non riesco a guardarlo in faccia i suoi occhi sono spenti e non brillano come il solito  << ciao ragazzi ! Io tutto bene, piuttosto voi due ? Vi vedo molto affiatati >> risponde Camilla sarcastica, lei sa tutto dovevo pur sempre raccontare a qualcuno della mia esperienza no ? Beh non sa tutto tutto però sa la maggior parte delle cose << si può sapere che hai Camilla sei così acida >> li osserva ma soprattutto osserva soprattutto Leon con disprezzo << andiamo Vilu ! >> esclama prendendo la sua borsa e avviandosi verso l'uscita. Lancio un' ultima occhiata a Leon e la raggiungo.
Finita la giornata scolastica io e Cami ci dirigiamo verso casa mia << Cami aspetta ! Mi fermo a comprare qualcosa di dolce ! >> esclamo correndo verso il supermarket.
Arrivate a casa ci chiudiamo in camera mia e guardiamo un film strafogandoci con la roba dolce  << ehi Vilu calma calma eh ? I biscotti non scappano vai piano in queste settimane mangi come un porcellino >> . << Cande devo dirti una cosa >> dico incrociando le gambe e abbassando il volume della TV, mi fissa con aria preoccupata e si gira verso di me  << sono incinta >> senza lasciarle il tempo di parlare mi getto fra le sue braccia, anche se non la sto guardando so che è sconvolta, è ferma non si muove, dopo cinque minuti mi stringe fra le sue braccia sussurrandomi che sarebbe andato tutto bene.





Angolo autrice : Ciao ragazzi e ragazze !!! Sono Sabrina e sono nuova sia su questo sito che come scrittrice, spero che almeno l'inizio vi piaccia anche perché non sono sicura che diciamo questa storia interessi così tanto ma a voi i commenti e le critiche, ciao ciao.

P.s scusate per gli errori grammaticali ma non ho riletto la storia ero troppo euforica di postarla !!! Ciao Ciao.

 

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Capitolo 2
*** Non saremo mai uguali ***


                                                      Eres mi mejor error.

Capitolo 2.

Dopo essermi calmata io e Camilla andammo in farmacia per comprare i test di gravidanza.
Ci aggiravamo nei corridoi in cerca dello scaffale quando finalmente lo trovammo.
<< Cami ma quanti ne prendi ? Non credo di poter cacciare tutta quest' urina ! >> esclamai a bassa voce cercando di fermare la mia amica che ormai aveva già preso cinque test

<< dobbiamo esserne certe, e poi per quanto riguarda l'urina compreremo della Coca cola >>.
Presi i test ci avviammo verso la cassa << ecco >> disse Camilla poggiando i cinque test sul bancone, la farmacista guardò Camilla con un' aria alquanto strana << oh no ! Non sono miei sono suoi >> spalancai gli occhi e gli diedi una gomitata << la cosa è già imbarazzante poi ti ci metti pure tu >> le sussurrai ad un orecchio. Dopo aver comprato quei fatidici test ci avviammo verso un supermarket per comprare una Coca cola. << Prendiamo quella da due litri ! >> esclama prendendo dal freezer una bottiglia << quella normale basta e avanza >> dissi posando la bottiglia << devi fare cinque test di gravidanza >> urlò facendo così cadere l'attenzione della gente su di noi, imbarazzata presi una bottiglia qualunque, trascinai Camilla con me, e corsi a pagare aspettando il momento in cui tutto sarebbe finito. Uscite dal supermarket ci dirigemmo verso casa.
<< Ok Vilu è arrivato il momento della verità, vai >> rassegnata entrai in bagno, presi la Coca cola ne bevvi un sorso e aspettai il momento giusto. Cinque minuti dopo scartai il primo test : Positivo. Scartai il secondo : Positivo. Scartai il terzo : Negativo. Scartai il quarto : Positivo.
Ormai non c'era nemmeno il bisogno di provare il quinto era tutto ormai troppo chiaro lo avevo capito da quando il ciclo ritardò di almeno tre giorni seguito poi da nause e giramenti di testa.
<< Allora ? Come sono andati ? >>. << Sono incinta >> guardai Camilla fisso negli occhi le lacrime stavano rigando il mio viso << che hai intenzione di fare ? >> mi domandò << non c'è altra soluzione se non... >>. << No Vilu! No! Tu non puoi farlo è tuo figlio dannazione e anche se credo che Leon sia un lurido verme deve saperlo! Non puoi nasconderglielo >>. << Scusa Cami ma ho già deciso. Domani andrò a cercare una clinica che pratichi l'aborto >>.
Sono un' adolescente non potrò mai prendermi cura di un bambino tantomeno crescerlo, non voglio che mio figlio si senta indesiderato anche se sono sicura che riceverebbe tutto l'amore possibile e immaginabile da tutta la mia famiglia, ma di certo non posso dire a Tomas che è suo e nascondere a Leon la verità. Sono una fallita, se Camilla fosse stata al posto mio non si sarebbe mai fatta abbindolare da uno come Leon.

<< Su avanti chiamalo >> Camilla è sempre stata una tipa testarda e se si mette qualcosa in testa quella deve essere << non chiamerò mai Leon, questo bambino sparirà prima ancora che qualcun altro lo venga a sapere >> dissi allontanando il suo cellulare dalla mia vista, in questo caso anche una ragazza come Camilla è costretta a rassegnarsi non lo chiamerò mai.
Il giorno dopo a scuola mi sentivo ancora più a disagio avvertivo gli sguardi a dosso di tutti i ragazzi quando probabilmente era solo una mia impressione << ehy ehy piccola, come va ? >> meno male che c'è Tomas lui è sempre accanto a me << ehy Tom, abbastanza bene tu ? >> dissi avvicinandomi a lui per schioccargli un bacio sulle labbra << io bene, ma Vilu che ti succede insomma ti vedo strana già da una settimana, successo qualcosa a casa ? Sai che io ci sono sempre e che non mi devi considerare solo come il tuo ragazzo ma anche come il tuo confidente te lo ripeto tutti i gironi >> istintivamente lo abbracciai e lo strinsi forte a me non volevo staccarmi dal suo abbraccio mi sentivo sicura al suo fianco << lo so Tom è solo che... in questi giorni sono parecchio stanca >> risposi, il suono nella campanella interruppe la nostra conversazione << dai andiamo a lezione >> disse prendendomi la mano per poi dirigerci verso la classe di chimica.
Entrati in classe il mio sguardo ricadde su Leon e Francesca che stavano tranquillamente limonando sul banco con tanto di fischi da parte degli altri ragazzi. 
Lasciata la mano di Tomas andai a sedermi vicino a Camilla << ehy Vilu. Come ti senti ? >>.
<< Non bene Cami ieri sera sono stata davvero male, per non parlare del mal di testa, non sono per niente riuscita a dormire >> risposi poggiando i libri sul banco << non puoi continuare così dovresti andare dalla tua ginecologa e anche parlarne perlomeno con Angie >> in effetti ha ragione ma sarebbe inutile Angie mi avrebbe di sicuro pregata, convinta a non abortire e a dire tutto a Francesca, Tomas e soprattutto a Leon << sarebbe inutile e poi io non ho una ginecologa
vado ancora dalla pediatra !>> esclamai a bassa voce << beh vai dalla pediatra è comunque una dottoressa e si occupa di bambini >>. << Ehy ragazza di cosa parlate ? >> ecco ci mancava solo lei : Francesca. << Niente che ti può interessare, piuttosto perché non vai dal tuo bel principe azzurro >> rispose con tono acido Camilla << sai che c'è hai ragione non sono affari miei. E ora scusatemi ma devo tornare dal mio principe >> mi dispiaceva davvero tanto per Francesca lei non aveva fatto niente e Camilla le andava sempre contro << dai Cami basta trattarla così lei non ha fatto niente, è vero si Leon è il suo fidanzato ma lei che centra ? >> le domandai arrabbiata, mi fece un cenno con la testa e si girò verso Maxi.
<< Buongiorno ragazzi >> il professore di chimica fece la sua entrata in classe.
Durante la lezione di chimica Leon non faceva che guardarmi e ciò mi sembrava strano dopo la nostra prima volta non faceva che ignorarmi, diciamo che questo era il suo modo di conquistare le ragazze o almeno per conquistare me; prima ti corteggia, scherza con te, in un certo modo ti conquista, ti porta a letto poi ti scarica e ti ignora come se fossi qualcuno d'invisibile.
Finita la lezione mi avviai verso il mio armadietto e con mia grande sorpresa venni raggiunta da Leon << che vuoi Leon ? >> gli domandai con aria scocciata << ciao anche a te. Come che voglio pensi che non ricordi quello che è successo tra di noi, insomma siamo stati bene. Credo che dovremmo riprovarci no ? >> la sua voce era calda e il suo respiro s'infrangeva sul mio collo << mi fai solo schifo Leon. Appena litighi con Francesca pensi che io possa soddissfare le tue esigenze ma questa volta ti sbagli non voglio più avere a che fare con te ! >> ero arrabbiata, schifata in quel momento ero un turbine di emozioni stavo per andare via ma Leon mi bloccò per un polso attirandomi a se << dai Vilu lo so che mi vuoi infondo siamo uguali siamo due traditori >> rimasi letteralmente schifata dalle sue parole come poteva insinuare una cosa simile << ti sbagli Leon io non sono come te e non lo sarò mai è vero ho fatto uno sbaglio si può dire la cosa più brutta che si possa fare ad un'amica ma tu che scuse hai ? Non ti vergogni io sto male per questo ogni giorno ma tu invece ? Non ti senti una merda ? Scusa Leon ma ora devo andare. Ah e ricorda non cadrò più nel tuo stupido giochetto >> detto questo mi allontanai da lui e raggiunsi Camilla vicino all' entrata.
<< Cosa voleva Leon ? >> mi domandò trascinandomi in bagno << è un lurido verme. Mi ha chiesto se volevo raggiungerlo in camera sua naturalmente questo è quello che intendeva, ah si e anche che io e lui siamo uguali. Lo odio, lo odio e lo ri odio. L'unica cosa che mi dispiace e che questo povero bambino è suo figlio >> dissi sciacquandomi la bocca << aspetta hai sentito pure tu questo rumore ? >> mi domandò Camilla << quale rumore ? Non ho sentito niente sarà stata una tua impressione >> le risposi << comunque io ti ho trascinata qui perché ho pensato che invece di abortire potresti darlo in adozione e per quanto riguarda Tomas dovresti solo diciamo non fare l'amore ma fare qualcosa con lui >>. << Ma sei pazza Cami questa è una pazzia io non farò nascere questo bambino e tantomeno non voglio avere relazioni con Tomas almeno per ora non voglio che magari possa ri capitare >> detto questo io e Camilla ci avviamo verso la classe di matematica.





Angolo Autrice : Ciao ragazzi !!! Sono tornata con questo nuovo pessimo capitolo, ammetto che questo capitolo fa veramente pena anche perché avevo poca ispirazione e anche poco genio di scrivere. Bene volevo ringraziare coloro che hanno recensito, aggiunto tra i preferiti, tra le seguite e le ricordate la mia storia sono davvero molto contenta.
Grazie a tutti e ciao. 

 

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Capitolo 3
*** La responsabilità non fa parte di me ***


                                       Eres mi mejor error
Capitolo 3.
Ero in corridoio ad aspettare Francesca e il mio sguardo era posato su Violetta Castillo e Tomas Heredia che limonavano vicino a gli armadietti. Ammetto che mi dava un po' fastidio il fatto che Violetta abbia già dimenticato tutto anche perché ci sono andato giù pesante, molti la definiscono come la solita dolce e brava ragazza ma posso assicurare che dentro è tutt' altro che il solito "topo di biblioteca" ho ancora i graffi sulla schiena e sono passate almeno due settimane.
<< Ma guarda un po' chi c'è Leon Vargas >> girai lo sguardo e mi ritrovai di fronte a Ludmilla Ferro la ragazza facile della scuola << che vuoi Ludmilla? Ti ho già detto che non mi interessi >> risposi con tono acido. Ludmilla è sempre stata la solita ragazza facile della scuola mezza squadra di calcio è stata con lei e io essendo un componente di questa so tutti i minimi particolari e posso dire che forse ci ho fatto un pensierino << non sono qui per parlare di questo, sai Vargas ho sempre saputo che prima o poi ti saresti cacciato in un grosso guaio>> la bionda era appoggiata all'armadietto e il ticchettio delle sue unghie rosse sul ferro rimbombava nelle mie orecchie << cosa intendi dire Ludmilla? >> domandai con aria turbata. La nostra conversazione fu interrotta dall' arrivo di Francesca << di cosa state parlando Leon

con questa sgualdrina >> Francesca sembrava piuttosto arrabbiata << non è come pensi Fran Ludmilla mi ha solo detto una cosa, niente di importante adesso andiamo >> lanciai un' occhiata a Ludmilla e insieme a Francesca mi diressi verso la classe di storia.
Ero seduto al mio banco intento ad ascoltare la lezione di storia anche se con la mente ero da tutt' altra parte cosa intendeva Ludmilla in questo periodo sono sempre stato alla larga dai guai e dal riformatorio soprattutto.
<< Allora Vargas vuole farci il piacere di riassumere la seconda guerra mondiale >> fissai il professore con aria interrogativa alzando un sopracciglio << ah si mi scusi. Bene la seconda guerra mondiale... è... è una guerra ed è stata la seconda in tutto il mondo ecco perché si chiama seconda guerra mondiale e... sono... morte tante persone per colpa di quel signore tedesco che... ci ha dato il diario di Anne Frank >> in quel momento partì un fragorosa risata da parte di tutta la classe, mi guardai i torno e poi guardai il professor Sanchez << Vargas, Vargas, Vargas. Sai che rischi l'anno ? Ma dimmi tu come faccio io a promuoverti se mi dici che la seconda guerra mondiale fu scatenata da un signore che ci ha regalato il diario di Anne Frank, mi stupisco che tu non mi abbia detto: bom bom bom tatatatata bam >> disse con aria fredda inutile dire che ci avevo pensato di dire quelle parole ma mi sembrava troppo sintetico.
Finita la lezione andai alla ricerca di Ludmilla << scusa Leon ho bisogno di parlarti >>. << No scusa Camilla ma ora non posso magari un' altra volta >> detto questo continuai la mia ricerca quando finalmente la trovai come al solito a flirtrare con un ragazzo. La tirai per un braccio e la trascinai vicino alla fontanella << si può sapere di cosa stavi parlando prima ? Che guaio, che cosa Ludmilla ? >> le domandai << ma dai non dirmi che Violetta non ti ha detto niente, insomma questa è una cosa davvero troppo importante per essere nascosta >>. << Cosa intendi dire ? >>.
<< Violetta ha qualcosa nel fornellino Leon hai osato troppo con la povera Castillo >> a quelle parole sbiancai, è come se una spada mi avesse trafitto. Senza degnare di uno sguardo Ludmilla scappai senza una meta veloce come il vento ignorando tutto e tutti ero confuso addolorato continuai a correre fino a quando non sentì qualcuno tirarmi per il braccio << che vuoi Camilla lasciami! >> urlai mentre le lacrime stavano rigando il mio volto l'attenzione di tutti era ricaduta su di me, mi liberai della presa di Camilla e continuai a correre fino a raggiungere l'uscita della scuola.
Presi le chiavi della moto dallo zaino e indossai il casco per poi accenderla e partire.
Anche se con il casco sentivo l'aria entrare nei fori posti su di esso. Andavo veloce veloce come il vento dovevo scappare scappare da quella realtà che non mi apparteneva. Non ero pronto ad immergermi in una situazione più grande di me.
Arrivato in un giardino posto su una collina praticamente un posto dimenticato da Dio.
Mi gettai sull' erba verde lasciando che il vento scompigliasse i miei capelli e che l'enebriante profumo delle Violette invadesse le mie narici.

Mi ero cacciato davvero in un grosso guaio. Già avevo i miei problemi poi si aggiungeva questa gravidanza inaspettata di Violetta che per giunta è la migliore amica di Francesca, una cosa è certa io non voglio nessuna responsabilità e mai ne vorrò se Violetta vorrà tenere il bambino problemi suoi io non voglio essere presente nella vita di questa bambino che per giunta non voglio, io non amo Violetta e se è per questo credo di non amare nemmeno Francesca. Poi non potrei mai crescere un bambino quando non ho mai avuto una figura paterna so cosa significa non essere voluti non voglio che mio figlio si senta come me ma io davvero non posso a me non importa niente di Violetta del bambino la verità è che a me importa solo di me stesso io sono fatto per stare solo e solo rimarrò per il resto della mia vita.




Angolo Autrice : Ciao a tutti ragazzi !!! Come va ? Spero bene. Inizio col scusarmi per questo enorme ritardo ma non avevo ispirazione e poi anche perché sono dovuta andare ad un viaggio scolastico, comunque parliamo del capitolo so che questo capitolo è poco interessante ma è davvero una parte fondamentale anche perché da qui partirà il ciclo della storia di Leon. Non ho nient' altro d'aggiungere anche perché spero che lo facciate voi.
Questo capitolo è dedicato a : Blackswam e ChibiRoby.
Grazie e ciao !!!!

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Capitolo 4
*** La verità viene sempre a galla ***


                                                      Eres mi mejor error
Camminavo per i corridoi in cerca di Camilla non mi sentivo bene avevo giramenti di testa e una forte nausea, qualche giorno fa ho prenotato all'insaputa di Camilla la visita in una clinica che pratica questo genere di cose.
<< Vilu ! >> sentì una voce in lontananza alle mie spalle era Camilla che cercava di attirare la mia attenzione sventolando la mano verso l'alto << Ehy come va ? Ti vedo male >> disse inserendo degli spiccioli nella macchinetta delle bibite << oggi ho la visita, tra meno di nove ore sarò libera >> risposi spalancando la porta della classe. L'attenzione dei ragazzi era su Fran era... strana mi guardai in torno e Leon non c'era strano anche perché lui non manca mai.
<< Cosa succede ? >> domandò Camilla avvicinandosi al banco di Francesca.
<< Leon non si trova >> risposero i ragazzi in coro << sembra che ieri sia uscito prima senza avvisare nessuno e poi non sia più tornato a casa. I suoi sembrano essere tranquilli anche perché conoscono Leon ma ammetto di essere seriamente preoccupato di solito il giovedì
andiamo a giocare a calcetto per le solite partite del campionato scolastico sanno tutti quanto sia importante per Leon questa partita soprattutto perché sarebbero venuti gli osservatori non la salterebbe mai ma non sembra essersi fatto vivo >> disse Marco poggiando i piedi sul banco. Mi  voltai verso Camilla aveva un espressione preoccupata << Cami va tutto bene ? >> domandai, mi fissò per alcuni secondi e poi la sentì deglutire << Marco sai quanto può essere importante una partita adesso ? E' vero Leon non salterebbe mai una partita nemmeno con la bronchite ma questa è una cosa seria un sedicenne non può sparire così da un momento all'altro. Speriamo solo che non gli sia successo qualcosa >> rispose Nata cercando di calmare le acque << ragazzi ma è solo un'assenza. Avrà fatto filone oppure sarà buttato in uno di quei vicoli sperduti ubriaco, sappiamo com'è Leon non c'è da preoccuparsi. Stiamo calmi e affrontiamo questa giornata nei migliori dei modi vedrete che domani Leon sarà seduto al solito banco a pomiciare con Francesca in modo osceno >> disse Camilla facendo scatenare una grossa risata nella classe.
Finita la prima ora mi diressi verso il banco di Francesca << Ehi Fran, come va ? >> domandai sedendomi accanto a lei << ciao Vilu >> rispose con tono afflitto. Aveva gli occhi gonfi quasi come se avesse pianto per tutta la mattina << Fran ma che hai ? Non sarà per Leon. Insomma solo per un'assenza state facendo una questione di stato >> Francesca alzò lo sguardo e mi guardò negli occhi << ieri abbiamo
litigato una litigata parecchio pesante. L'ho visto con Ludmilla non in una situazione compromettente ma sai Ludmilla è Ludmilla >> rispose tirando su col naso. D'istinto l'abbracciai e la strinsi forte a me.
<< Emh...scusate ragazze ma dovrei parlare con te Vilu >> alzai lo sguardo e vidi Tomas << Certo vi lascio soli >> disse Francesca allontanandosi dalla sua postazione.
<< Vilu ma si può sapere cosa sta succedendo ? Ti vedo male da parecchi giorni e in più oggi ha dormito durante la lezione di matematica
e sei stata fortunata che il professor Galindo non se ne sia accorto >> Tomas è sempre stato un tipo protettivo, saggio, buono e dolce anche con chi non gli stava simpatico ha passato un brutto momento durante questi mesi e io non sono stata presente come lui lo è con me, non è una cosa da tutti scoprire che il proprio padre è gay e che aveva una relazione col giardiniere, in molti lo prendono in giro compreso Leon che proprio non lo vede di buon occhio << Non è niente Tom sono solo stressata per il troppo studio poi il matrimonio di mio padre e tante svariate situazioni ma va tutto bene. Ma tu piuttosto come vanno le cose ? >> gli domandai << senti Vilu io avrei preferito un altro momento per parlartene ma tu mi hai chiesto come va e allora ho deciso di dirtelo. Insomma senza troppi giri di parole sento il bisogno di... copulare >> rimasi shoccata dalle sue parole senza nemmeno il tempo di poter aprire bocca gli diedi uno schiaffone in pieno viso. L'attenzione di tutti era posta su di noi, Tomas mi osservava con aria afflitta che si massaggiava la guancia con una mano ed io che mi guardavo in torno imbarazzata << io... io... scusa Vilu non volevo. Sono uno sciocco ! Ti prego perdonami >> ad un certo punto la vista mi si affuscò e le gambe mi diventarono leggere le voci sembravano amplificate e BOM chiusi gli occhi cadendo per terra.
Quando mi svegliai mi ritrovai nella infermeria della scuola la luce mi pizzicava agli occhi e la nausea perseguitava il mio corpo.
<< Finalmente sveglia Violetta. Come ti senti ? >> l'infermiera Saenz è sempre stato la persona più solare in questo popolare liceo simpatica e gentile << abbastanza bene >> risposi. L'infermiera mi osservò e poi si mise a sedere sul lettino affianco al mio.
<< Violetta io non sono una vera e propria dottoressa ma sono comunque laureata in medicina. Io non voglio allarmarti ma credo di sapere il perché di questo svenimento. Non ho chiamato tuo padre non preoccuparti ma parliamone, sapevi di essere incinta ? >> mi domandò. Voltai lo sguardo verso la finestra << si. Due settimane >> la sentì sospirare << cosa hai intenzione di fare ? >> voltai lo sguardo verso lei << oggi ho la visita medica per l'aborto >> risposi con lo sguardo basso << Violetta ci sono molte altre opzioni come>>
non la lasciai finire di parlare << scusi ma ho già preso la mia decisione e quindi le prego di non parlarne con nessuno ora devo andare, arrivederci >> con tanta fretta mi diressi verso l'uscita << Vilu che ti ha... >> mi gettai tra le braccia di Camilla.
Tutti mi osservavano quasi come se sapessero di cosa sia successo i ragazzi bisbigliavano qualcosa tra di loro e quelle oche delle cheerleader mi ridevano in faccia, quando finalmente arrivai all'uscita mi ritrovai di fronte Ludmilla << Oh cara Vilu mi dispiace così tanto... che brutta storia ma una gravidanza non la si può nascondere a tutto il mondo >> in quel momento una spada mi trafisse il cuore sentì il respiro mancare, le lacrime iniziarono a scendere come cascate sulle mie guance e gli occhi iniziarono a diventare gonfi.
Mi voltai ed osservai i ragazzi poi il mio sguardo tornò su Ludmilla che sorrideva malignamente senza perdere tempo incominciai a correre seguita da Camilla.


P.O.V ( Leon )
Ero seduto su una panchina mentre aspettavo Marco. Lui era l'unico a cui avevo detto dove mi trovavo.
<< Leon ! Leon ! >> in lontananza intravidi Marco che correva verso me.
<< Leon stai bene ? Ti hanno ferito ? Come stai ? >> mi domandò col fiatone per la troppa corsa << Ho fatto un guaio >> dissi abbracciandolo << Ehi, ehi sta calmo. Che è successo ? >> tirai su col naso e alzai lo sguardo verso di lui.
Gli raccontai tutta la storia e rimase sconvolto. Non mi sono mai sentito così sporco e inutile.


P.O.V ( Violetta )
Mi trovavo nella sala d'attesa della clinica ad aspettare il mio turno, al mio fianco c'era Camilla che cercava di infondermi coraggio.
Anche se tutto questo sarebbe finito tra qualche minuto ancora non riuscivo a crederci una parte di me non voleva ma questo non è volere questo è dovere e io devo.
<< Castillo >> era arrivato il mio momento il momento di dire addio al bambino.
Titubante entrai nella sala bianca. La ginecologa mi porse una mantellina. Corsi dietro la tenda e mi spogliai per poi indossare la mantellina. Mi stesi sul lettino e allargai le gambe. 
<< Sei sicura ? >> mi domandò premurosamente la donna deglutì e negai con la testa << iniziamo >> disse prendendo un ago.
<< Fermi ! >> la dottoressa si volto e il mio cuore perse d'un battito. Lui era lì rosso in viso e sudato le gocce di sudore gli scendevano sulla fronte.




Angolo Autrice : Ciao a tutti. Mi scuso per l'enormissimo ritardo ma ho avuto da fare e non ho avuto tempo per aggiornare.
Scusatemi. Ma ora parliamo del capitolo: I ragazzi sono preoccupati per la sparizione di Leon e Nata e Camilla cercando di tranquillizzare gli altri soprattutto Francesca che crede di essere la causa per la sparizione di Leon per il litigio avuto per colpa di Ludmilla. Awww Vilu che va a consolare Fran sembra che i rapporti tra le due si siano riallacciati. Poi c'è un POV Leon dove vediamo anche il rapporto stretto che ha con Marco. Ma mi dispiace la storia non sarà MarcoxFrancesca anzi Marco sarà accoppiato con chi non vi aspettate ma diciamo che questo personaggio misterioso ha avuto spazio in questo capitolo ( Se volete potete dire la vostra nei commenti ) E poi finalmente arriviamo alla parte cruciale di questo capitolo Violetta sta per abortire anche se con tanta insicurezza ma proprio mentre la dottoressa stava per iniziare l'operazione qualcuno irrompe sulla scena.
Volevo ringraziare tutte le tredici persone che hanno inserito la storia tra le preferite e le nove che l'hanno inserita tra le seguite ma soprattutto coloro che come Shadow_Simba mi mandano messaggi per complimentarsi.
Grazie a tutti e alla prossima spero che il capitolo sia di vostro gradimento.





 

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