Pioggia

di Alice_sullaterra
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Colpo di fulmine ***
Capitolo 2: *** L'inchino ***
Capitolo 3: *** Vandalo romantico ***



Capitolo 1
*** Colpo di fulmine ***


Immaginate un secchio pieno d'acqua, se ci guardate dentro vedete il vostro riflesso, come siete e magari immaginate come vorreste essere tra vent'anni. In Italia, precisamente a Torino, c' é una ragazza che pensa di non vedere niente in quel secchio pieno d'acqua, per questo non ha mai avuto in coraggio di guardare, ma l'acqua soprattutto la pioggia la farà crescere, maturare sia intellettualmente che spiritualmente. La sua era  la tipica vita di un'adolescente: le piaceva uscire con le amiche, fare baldoria la sera, prendersi cura del suo corpo con una lentezza tale da da far salire i nervi alle persone che l'aspettavano e ovviamente odiava  la scuola. La storia di Desdemona comincia una piovosa giornata di inizio Dicembre, a soli quindi anni; come ogni mattina si alzava molto presto una doccia veloce e poi di corsa alla fermata del tram. 
Al  tram l'aspettava un'amica di vecchia data, Chiara; Desdemona e Chiara, o  Didi e Cocca come si chiamavano tra di loro, si conoscevano da molto tempo, andavano in due scuole diverse ma molto vicine.     Desdemona entrò  sul tram tutta bagnata dalla pioggia e come sempre andò ad abbracciare chiara che le disse:
"Didi meno male che sei qui! Ho compito di matematica sei la mia unica salvezza! Didi ci sei? Scendi sulla terra piccola astronauta." 
Desdemona aveva incrociato lo sguardo di un ragazzo dai capelli biondi come il grano e gli occhi verdi che con il variare della luce cambiavano colore. 
"Didi dobbiamo scendere é la nostra fermata, " disse Chiara a voce alta. "Smettila di gridare!" Rispose la ragazza appena caduta dalle nuvole e continuò:
 "Cocca ma tu conosci quel ragazzo biondino appoggiato alla porta del tram?"
"Certo che lo conosco sta nella terza G informatica perché?"  
Didi non rispose ma i suoi occhi lasciavano trasparire l'inaspettato colpo di fulmine. Le strade delle due ragazze si divisero; nella salita che portava a scuola Desdemona continuava a pensare al misterioso ragazzo del tram. Arrivata a scuola si sedette al suo banco in silenzio e con aria pensierosa guardava la pioggia battere sul vetro della finestra.
"Ooou svegliati sta arrivando il prof di diritto!"  Disse Emanuela, sua compagna di banco da sempre, strattonandola continuò "ma che hai oggi?! Sembri caduta dalle nuvole". Desdemona sentiva dentro di se sensazioni mai provate prima: in testa era impresso il viso di quel misterioso ragazzo, il cuore batteva all'impazzata e le gambe tremavano "non posso essere innamorata" continuava a ripetere nella sua testa "i colpi di fulmine esistono solo nei film". Il diritto era la materia preferita di Didi, ma quel giorno non ascoltò nemmeno una parola di quella lezione. "Peron potrei avere anche la tua attenzione?!" "Prof mi scusi non mi sento molto bene potrei uscire?" "Forza esci e fatti accompagnare dalla signorina Canfora così evita di stare tutto il tempo con quel cellulare". Le due ragazze uscirono, in corridoio e discussero "Ma si può sapere cosa ti prende oggi? Entri in classe in silenzio, non segui il tuo bellissimo prof Camminiti e ancora non mi hai dato il solito schiaffo del mattino!" Mentre Emanuela parlava Desdemona guardava la pioggia fuori dalla finestra e rispose "Ma che ne so! Ho visto un ragazzo sul tram e ora ho le farfalle nello stomaco, ho come la sensazione di essere dentro un film". Emanuela non aveva parole, la sua, da sempre, compagna di banco dal cuore di pietra era innamorata. La campanella che segnava l'inizio della seconda ora suonò, il professore Camminiti uscì dalla classe e si avvicinò a Desdemona dicendole "Vorrei tanto che la mia alunna più brava non si lasciasse trasportare da qualche maschietto. Attenta piccoletta! Torna in classe" Voltò le spalle e andò in quinta B. "Maschi? Ma quali maschi? Ancora é presto per me! Io mi voglio divertire, un maschio di certo non é un divertimento ". Ma Emanuela subito le rispose " Ma stai zitta, sono tutti sintomi di innamoramento, non lo capisci perché non l'hai mai provato. Tranquilla non stai morendo!" Quel giorno come tutta la settimana successiva Desdemona fu distratta in ogni contesto in cui stava: a scuola non seguiva, scendeva sempre ad una fermata diversa e a casa si lasciava cadere le cose dalle mani.Passavano i giorni la pioggia diventò sempre più frequente e Desdemona non riusciva a togliersi dalla testa quello splendido ragazzo del tram. "Sarà il tempo cupo a farmi stare così. Non mi é mai piaciuta la pioggia!" Incominciò un nuovo giorno di pioggia e la ragazza prese il tram dove trovò Chiara con un sorriso smagliante e le disse "Ma che ti ridi?" Felice Cocca rispose "Ho un regalo per te! Il nome del ragazzo misterioso é Gianluca Messina, cosa stai aspettando cercalo su Facebook!" Desdemona non perse tempo e lo aggiunse immediatamente". Passavano i giorni la pioggia diventò sempre più frequente e Desdemona non riusciva a togliersi dalla testa quello splendido ragazzo del tram. "Sarà il tempo cupo a farmi stare così. Non mi é mai piaciuta la pioggia!" Incominciò un nuovo giorno di pioggia e la ragazza prese il tram dove trovò Chiara con un sorriso smagliante e le disse "Ma che ti ridi?" Felice Cocca rispose "Ho un regalo per te! Il nome del ragazzo misterioso é Gianluca Messina, cosa stai aspettando cercalo su Facebook!". Desdemona non perse tempo e lo aggiunse immediatamente. Arrivata a scuola dove l'aspettava Emanuela."Minù Minù si chiama Gianluca Messina! Guarda é stupendo!" La prof di matematica entrò in classe e Desdemona nascose subito il telefono ma, il tempo di incominciare la lezione, le vibra subito in tasca. Emanuela lo prense dalla tasca della compagna "Didi é una notifica di Facebook la apro?" ."Certo muoviti a cosa stai aspettando?!" Quei secondi per Desdemona sembravano un'eternità, la professoressa uscì dalla classe e improvvisamente Emanuela si alzò dalla sedia gridando "Gianluca Messina ha accettato la tua richiesta d amicizia". Desdemona era felicissima. "Hai anche un messaggio" "Che cavolo aspetti leggilo, vedi chi é!" Il messaggio era questo: "Capelli scuri come la notte, carnagione olivastra. La tua meridionalitá si fa notare subito. Beh sei bellissima.. Sei la ragazza che sale alla fermata di villa Valentino vero?" Desdemona molto sorpresa disse alla sua compagna "Quindi lui sul tram mi ha notata, sa addirittura a quale fermata salgo. Assurdo!" I pensieri di Didi e Minù furono interrotti dalla prof che ripetutamente disse "Ragazze il telefono! Vi sto facendo rapporto!" Per tutta l'ora di matematica le due ragazze rimasero stranite, ma felici ovviamente, dal messaggio. Suonò la campana della ricreazione e il telefono di Desdemona vibrò di nuovo, un altro messaggio "non amo molto usare0 la chat di Facebook questo é il mio numero 3456352637" "Emanuelaaaa" gridò la ragazza con tutto il fiato che aveva "mi ha dato il suo numero che devo fare ? Gli mando un messaggio? Lo chiamo?" Minù con molta calma rispose "penso che gli dovresti mandare un semplice messaggio senza complicarti la vita , scrivi solo ciao e vedi cosa ti dice" Desdemona mandò il messaggio senza esitare, Gianluca non la fece aspettare molto: "sei Desdemona vero?" "Si" "Non vorrei sembrare un cretino,ma ero davvero curioso di conoscerti. Hai un nome molto strano ma molto bello" "Mia madre é una grande lettrice, il mio nome é ispirato all'Otello di Shakespeare , diciamo che é un nome particolare come me" "Ho sempre adorato le persone particolari, hanno un non so che di unico!quella volta che ti ho visto eri tutta bagnata, senza trucco davvero carina" Desdemona era sempre più perplessa, non sapeva come comportarsi quindi non rispose più e aspettò Minù per un consiglio. "Guarda che mi ha scritto, forse sono stata troppo fredda, mi ha spiazzata!" Emanuela rimase interdetta per un paio di secondi ma poi pensò subito "Speriamo che non sia un cretino di quelli che ci prova con tutte le ragazze". La giornata scolastica arrivò alla fine, all'uscita da scuola c'era Andrea,cugino di Desdemona ma per lei era come un fratello o come lo definiva lei "l'altra metà di se stessa". In macchina i due cugini come sempre ridevano e scherzavano finché Desdemona gli disse che si stava sentendo con un ragazzo e lesse i suoi messaggi; Andrea é sempre stato molto geloso di lei e mentre la ragazza leggeva i messaggi lui la interruppe e disse "Ma non vedi che é un cretino, fa il scascamorto!" "Non riesci ad accettare che anche io, come tutti quelli della mia età, posso avere un fidanzato" "Sei piccola! E se poi questo vuole saltare a conclusioni? Non ci pensare nemmeno!" "Sei stupido non vuoi capire proprio. Lasciamo perdere". Per Desdemona la reazione di Andrea fu molto esagerata, ma non capì che lui la voleva solo proteggere. Arrivati a casa il povero ragazzo si avvicinò alla ragazza e le disse "Scusami, solo che per me é una cosa nuova sentirti parlare di ragazzi, non ti ho mai immaginata fidanzata con qualcuno, ma magari tra anni e anni l'avrei potuto immaginare." La ragazza senza esitare lo abbracciò e gli chiese se in quella notte avrebbe dormito con lei, ovviamente rispose si. Quella notte, Desdemona e Andrea, la passarono abbracciati. Era mattina e Desdemona fu svegliata dal vibrare del suo telefono "Buongiorno raggio di sole, tram?" , era Gianluca, ma lei non poteva far vedere il messaggio ad Andrea quindi velocemente, come non aveva mai fatto, si lavò e si vestì quando, all'improvviso, il cugino si svegliò e disse"pasticcino dove vai?" "A scuola ovvio no ?" Rispose Desdemona senza pensarci. "Dai ti accompagno" "No dormi tranquillo prendo il tram, mi vedo con chiara." "Si facciamo colazione in quel piccolo bar." Desdemona non poteva dire di no quindi mandò un messaggio a Gianluca "Mi dispiace ma non prendo il tram oggi". Didi pensava di aver perso l'occasione della vita. Arrivata a scuola le andò incontro Emanuela "Sentiamo perché oggi hai il broncio?", la ragazza non ebbe il tempo di rispondere che le vibrò il telefono "Non pensare che sia uno stolker ma poco fa sono passato dalla tua scuola ed eri bellissima". Desdemona improvvisamente sorrise e pensò "Che strano però, emozionarsi per un messaggio" "Stai pensando ad alta voce stupida. Non capisco perché ti stai sorprendendo così tanto é una cosa normale" "Per te, per me no, lasciamo stare! In questi casi come si deve rispondere?" "Lascialo un po' sulle spine non gli rispondere" "Ti giuro che se lui non mi cerca più sei una ragazzina morta" Le due ragazze andarono in classe e sul loro banco c'era un post-it: "Felice giornata raggio di sole -Gianluca" Il professore Camminiti entrò in classe e Desdemona nascose subito il bigliettino. Quel giorno non fece altro che sorridere. La giornata era incominciata benissimo; il dolce suono della campanella che segnava la ricreazione arrivò e il prof si avvicino alle due ragazze "Finalmente oggi la mia alunna più intelligente si é fatta sentire, e anche Canfora ha risposto, spero che non sia tutto un sogno" "Prof non si emozioni troppo la prego. Oggi ho sbattuto la testa contro l'anta del l'armadio, quindi questa situazione non durerà molto" rispose Emanuela con tono molto scherzoso. Didi rimase in silenzio ma con uno strano sorrisetto, appena il prof girò l'angolo le vibrò il telefono in tasca. Era Andrea "Ciao pasticcino, vado da Olga due giorni. Scusami per non averti avvisato prima. Ti voglio bene!" Il suo viso lasciava intendere il nervosismo dovuto al messaggio, ma la sua espressione si rasserenerò qualche minuto dopo quando stava entrando in classe: era Gianluca che le chiedeva cosa faceva. Desdemona era felice che lui la cercasse ma non ebbe il coraggio di rispondergli immediatamente infatti, riuscì a scrivere un messaggio sensato solo quando tornò a casa e si distese a letto "Momento relax" questo era il messaggio "sensato" di Didi. "Spero tanto di vederti domani sul tram" "Ci vedremo sicuramente" rispose la piccola ragazza emozionata.

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Capitolo 2
*** L'inchino ***


Erano le tre e Desdemona aprì gli occhi e guardando il cellulare disse "Ma che cazz.. É prestissimo" qualche ora prima era anche arrivato un messaggio di Emanuela su cui erano riportate queste parole "Sicuramente ti sveglierai nel cuore della notte senza sapere il motivo.. Sei in ansia per domani, dormi tranquilla sogni d'oro". Prima da un lato e poi dall'altro, pancia in su pancia in giù : in qualsiasi posizione si mettesse il sonno non arrivava. La notte era finita e la ragazza già alle cinque era in piedi, sentì il bisogno di fare un bagno fresco da mantenerla sveglia almeno per il tragitto che avrebbe fatto con Gianluca. "Devo vestirmi normale.. " pensò la ragazza guardando l'armadio "..ma certo jeans e maglietta!" Giubottino color fragola, tracolla e di corsa alla fermata. Arrivata alla fermata, Desdemona non riusciva a stare ferma quindi prese l'iPod per ascoltare un po' di musica e rilassarsi ma niente, l'agitazione era troppo forte; per lei tutto questo non era normale, anzi era proprio assurdo. Il telefono vibrò nella tasca della ragazza. "Buongiorno raggio di sole il tram sta per arrivare alla tua fermata spero che tu non ti sia bagnata" era Gianluca, l'agitazione era tanto forte che Didi non si accorse che stava piovendo e improvvisamente cadde dalle nuvole e si ritrovò tutta bagnata e nella sua testa pensava "ecco di nuovo ma perché deve piovere sempre". Una vecchietta si avvicinò,una di quelle vecchietta che riescono a dare discorso a qualsiasi persona hanno accanto, e le disse "non ti arrabbiare ragazzina sei bella lo stesso" Desdemona non ebbe il tempo di rispondere che arrivò il tram. Gianluca era lì appoggiato sempre allo stesso punto e con un sorriso smagliante e lei un po' titubante si avvicinò "Ma che ti ridi?" "Rido perché sei molto bella anche se con i capelli tutti bagnati" "Ma che dic..." Il tram si fermò improvvisamente e Desdemona perse l'equilibrio, ma con fare molto sicuro di se la prese dalle mani e la tirò sù "Al primo incontro e già mi fai l'inchino, mi sento molto onorato" "Come sei simpatico" con tono sarcastico "Ti accompagno tanto dobbiamo fare la stessa strada" disse lui sorridendo "Non hai niente da fare?!" "Devo aspettare un mio amico davanti la tua scuola, perché mi deve dare la marmitta nuova del motorino di mio fratello." I due ragazzi scesero dal tram e si incamminarono "Non capisco se sei timida o non mi sopporti" "Non sono nessuna delle due, sono Desdemona" "Allora il tuo essere Desdemona mi piace molto " Didi sorrise. "Ti ho fatto sorridere!" Disse Gianluca fiero di se. Scesi dal tram, tra i due, ci fu un lungo momenti di silenzio:chi doveva rompere il ghiaccio? Qual era il discorso adatto per capire se tra i due c'era feeling? "Dai raccontami di te!" Disse Desdemona spezzando il silenzio Gianluca si trovò spiazzato dalla domanda e arrossì "io sono un ragazzo normalissimo mi piace pescare, andare ai raduni scout e tu" "A me piac..." "Non era una domanda la mia! A me piaci tu!" In quel momento la ragazza perse improvvisamente tutte le parole che aveva in mente, rimase come pietrificata, dato il colore della sua pelle si potrebbe dire che diventò una bambolina di porcellana. Gianluca non sapeva che fare e le disse "non volevo spaventarti. Cioè mi piaci davvero sei una bella ragazza" Desdemona un po' titubante rispose "beh grazie, io non sono il tipo di ragazza che piace ai maschi" "I maschi sono tutti stupidi, io cerco di migliore. Ma tu sei bella, intelligente e hai anche interessi molto particolari" disse Gianluca; Didi nella sua testa pensò "ma come fa a sapere i miei interessi ?" "Luigi mennoliti! Mi ha anche detto che pensi a voce alta. Lui mi ha raccontato tutto di te: l'amore per il Titanic, i bambini e la botanica" la interruppe lui. Luigi era il fratello di Andrea e, a differenza di quest'ultimo, non aveva un buon rapporto con Desdemona, e dopo aver saputo che aveva raccontato tutto di lei a Gianluca, aveva il bisogno come fargliela pagare. Arrivati di fronte scuola c'erano tutti i compagni di Classe di Didi e appena la videro si girarono sorpresi di vederla con un ragazzo; "guarda tutti quei ragazzi ci stanno fissando"disse lui. Emanuela capì immediatamente e, per non metterla a disagio, fece finta di inciampare attirando così l'attenzione di tutti compreso, in lontananza, Gianluca che disse preoccupato "guarda quella ragazza si è fatta male". Desdemona con un mezzo sorrisetto gli rispose "l'ha fatto per attirare l'attenzione" il ragazzo la guardò stranito "vedi quelli sono tutti i miei compagni e la ragazza che é caduta è la mia migliore amica, l'ha fatto per attirare i loro sguardi sbalorditi" mentre parlava lui la tirò dal braccio "facciamoli rimanere tutti a bocca aperta allora" e Gianluca l'abbracciò fortissimo baciandole la fronte. La ragazza dal cuore di pietra si era ufficialmente innamorata del misterioso ragazzo del tram. La campanella era suonata ed era ora per i due ragazzi di salutarsi, ma nessuno dei due voleva lasciarsi, Minù da lontano li guardava e, ancora seduta per terra, sorridendo gridò "figghioli entriamo va! Ho interrogazione di diritto a prima ora", Desdemona capi e disse "devo and.." Non ebbe il tempo di finire la frase che Gianluca la baciò e poi disse "mi sa che la devi aiutare. Dai ci sentiamo per messaggi" I due si lasciarono, Desdemona andò da Emanuela che,quando lui girò l'angolo, disse "te ne sei resa conto di quello che è successo?!" "No completamente!" Entrate in classe, il professore Camminiti era già seduto alla cattedra e con, finta quasi comica, autorità riproverò le ragazze per il ritardo "Oggi si parlerà dei diritti delle donne. Chi sa qualcosa a riguardo?" "In Italia le donne riuscirono a farsi sentire solo nel '48 con il referendum costituzionale" rispose Desdemona fiera di se, essendo un argomento che le stava molto a cuore. Il telefono vibrò in tasca.. Era Gianluca! "Ciao bellina lo so che hai il tuo prof preferito, volevo farti sapere che ti penso..." Era un pò sconcertata dalla nuova situazione che stava vivendo, prima l'abbraccio, poi il bacio e ora questo messaggio: cosa voleva dire tutto questo? Fidanzati? Amici? "Prooof andiamo al bar ok?" Disse Emanuela interrompendo la lezione, con area di rassegnata il professore disse "posso, per favore sono parole a te sconosciute vero? Comunque andate senza fiatare. Visto che ci siete un caffè.." "..Schiumato amaro" interrompendo intervenne Desdemona facendolo sorridere In corridoio, l'unica cosa che capace di dire fu "guarda Minù fuori piove" "E chi se ne frega, ho letto il messaggio. Il bacio e il messaggio stanno a gridare: fidanzamento all'orizzonte" Didi pensava fosse una pazzia e seduta al bar della scuola, con la sua tazzina di caffè in mano, leggeva e rileggeva l'ultimo messaggio. "Alzati! Muoviti! Dobbiamo andare in classe. Non posso collezionare note sul registro mica sono una musicista" disse Emanuela strattonandola "Era squallida questa battuta, lo sai vero? Il caffè del professore" Preso il caffè schiumato amaro le ragazze fecero di corsa le scale e di fronte alla classe chi trovarono? Ovviamente Camminiti con la sua montblanc in mano pronto a scrivere un bellissimo rapporto. Emanuela senza pensare disse "prof stiamo calmi, c'era traffico" "Sei andata fino in Perù per prendere questo caffè?spero che tu abbia preso il migliore. Per questa volta siete salve ma la prossima volta non vi mando dal preside ma vi interrogo mentre staccate le chewing-gum da sotto i banchi" mentre parlava si notava,nello sguardo del professore, l'espressione divertita e nelle ragazze l'espressione schifata. Grazie al cielo arrivò la ricreazione, pronta ad addentare il suo panino, Emanuela fu interrotta da un ragazzo spavaldo e con aria di presunzione che le disse "tu sei quella che sta con Desdemona, quindi sai se lei sta con Gianluca", nessuno le poteva parlare con tale presunzione quindi lei a tono rispose "punto primo: <> chiami tua sorella e non me; punto secondo: al mio paese prima ci si presenta maleducato e punto terzo se hai qualcosa da chiedere Desdemona é dietro di te". Quel ragazzo non si aspettava l articolata risposta di Minù. "Cosa vuoi qui? La tua classe é sotto" poi rivolgendosi alla sua migliore amica "Emanuela cosa ti ha chiesto ?" "Tanta spavalderia e poca sostanza tranquilla" rispose la ragazza in modo da salvarlo da una sfuriata di Desdemona che lo mandò via. "Non capisco cosa gli importi di me e Gianluca, cioè sono fatti nostri" disse Didi molto irritata "Quindi siete fidanzati! Che bello!" "Che sei cretina te l'hanno mai detto ? Non si è fatto sentire completamente quindi è stato solo un bacio in amicizia" "Ma vaffanculo !" Mentre Le due ragazze discutevano animatamente il telefono di Emanuela vibrò : era Gianluca <>

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Capitolo 3
*** Vandalo romantico ***


"Sono a tua disposizione, per Desdemona questo e altro" "Grazie per la tua disponibilità, alla fine meglio tardi che mai". Il motivo per cui Emanuela aveva risposto dieci giorni dopo il messaggio era perché non sapeva se nasconderlo o meno a Desdemona. Il messaggio di Gianluca continuavo così "le vorrei far capire che io a lei ci tengo davvero, vorrei scriverglielo sotto casa". Minù non esitò nemmeno un attimo e gli diede l'indirizzo. Il telefono suonò prima del previsto ma non era la sveglia era un messaggio "esci in balcone e goditi il nuovo giorno" era Gianluca! Incuriosita Desdemona uscì in balcone e sul marciapiede di fronte casa c'era scritto "l'inizio di una storia stupenda 13/12/10" per lei trattenere le lacrime fu impossibile , il telefono vibrò ancora "ho fatto commuovere la ragazza con il cuore di pietra". Per la prima volta Didi fu un fulmine a prepararsi, voleva scendere sotto ad abbracciarlo fortissimo: in quel momento capì cosa voleva dire amore. Fece di corsa le scale, attraversò la strada e piano piano si avvicinò alla scritta con gli occhi pieni di lacrimoni e le braccia di Gianluca che l'avvolgevano in un dolce abbraccio mentre le baciava il collo, in quel momento Desdemona si sentì avvolta da mille sensazione diverse. "Andiamo!" Disse lui stringendole la mano "perderemo il tram" continuó, la ragazza si fece trasportare dalla sua mano e riuscì a pensare una cosa sola "il sentimento c'è ed é fortissimo". Dopo un lungo silenzio,una volta saliti sul tram

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