Tutto per colpa di Eolo

di _Femmina_Alpha_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La calma al Campo Mezzosangue non esiste ***
Capitolo 2: *** La profezia ***
Capitolo 3: *** Partenza parte 1 ***
Capitolo 4: *** Partenza parte 2 ***
Capitolo 5: *** Ricerche ***
Capitolo 6: *** Nuova arrivata ***
Capitolo 7: *** Divisioni(e non parlo di matematica) ***



Capitolo 1
*** La calma al Campo Mezzosangue non esiste ***


       La calma al campo mezzosangue… non esiste

 

-...Venti forti e impetuosi squassano gli stati di Washington, Montana, North Dakota, Minnesota e ovunque al confine del Canada.

Numerose piogge invece al confine del Messico, mentre  sulla costa ovest sembra ritornata la primavera.

Per ultimo la costa a est è fissa sul bel tempo...-

La televisione si spense di colpo.

-Questo solo per tenervi informati- disse Chirone calmo, troppo calmo.

-Aspetta, fammi capire bene.-

Alexis si era intromessa, come sempre.

-NOI…- e indicò i ragazzi intorno al tavolo e sé stessa-…Dovremmo raccogliere i venticelli pestiferi di Eolo per conto di Poseidone? E cosa ci guadagniamo?-

-Alexis!!- Kaytlin le lanciò uno sguardo di rimprovero.

Alexis era una ragazza di quindici anni di media altezza con i capelli biondo scuro tagliati in un caschetto un po’ strano e profondi occhi blu.

Era tutto tranne che gentile, carina, generosa e cose simili. Figlia del grande e onnipotente Zeus!!!!

Kaytlin, la ninfa, invece era il suo contrario bella e generosa, con due profondi occhi color corteccia e lunghi capelli bruni, ma se si arrabbiava non rispondeva delle sue azioni.

-Che ho detto?-

-No Alexis, non avrete nessuna ricompensa, a meno che il grande Poseidone non si senta di buon umore.- disse il centauro.

-Sé, certo…- mormorò Alexis senza essere sentita, ma come si sa gli dei sentono tutto e così una palla d’acqua le esplose sulla testa.

-CHI E’ STATOOOOO!!!!-

-Aiah…- Arianna, una ragazzina dell’ età di Alexis, con lunghi capelli castani e occhi verde smeraldo e figlia di Ermes, era una delle poche figlie del dio che usavano la maggior parte della materia grigia presente nella sua testa. Era la migliore amica di Alexis, l’unica che riusciva a trattenerla dal compiere un omicidio o dal fulminare Ashley quando cantava sotto la doccia, la sua voce si sentiva fino alla casa di Zeus!

-Oh, Ettore aiutami tu!- disse Kaytlin in preda a uno dei suoi esaurimenti nervosi.

-BEEEEEE, cosa dovrei fare? - Ettore, il fidanzato di Kaytlin, poteva anche essere carino o addirittura affascinante, con i suoi capelli biondo grano e gli occhi blu notte, se non fosse stato per le gambe di capra che si ritrovava.

-MUORI!!!!- Manuel era ancora sotto shock da quando suo padre gli aveva affidato Mavis ,il segugio infernale di Persefone: la dea si era separata con molta tristezza dall’animale ma alla fine l’ aveva lasciata alle cure del figlio di Ade per passare un po' (tanti) mesi in vacanza.

Da quando si occupava di Mavis, il ragazzo, quando era stressato era solito esclamare: “MUORI!!!”

Questo era dovuto al nervoso dovuto alle troppe esigenze di cure del segugio infernale.

Manuel era un quattordicenne sclerato, che suonava la chitarra elettrica o classica al falò del campo e che andava dietro ad Arianna, e lei era l'unica a non accorgersene. Aveva capelli neri come l'ossidiana e profondi occhi cioccolato, ma da quando aveva scoperto di essere figlio di Ade era diventato uno che se la tirava troppo.

-EHI!! MUORI TU!!!!- esclamò Alexis.

-NO! Alexis, no! Seduta! A cuccia!- Arianna stava cercando disperatamente di far star calma Alexis.

-Sedatela! Subito!- era stato Andrew a parlare, figlio di Afrodite, gemello di Ashley, che aveva una fifa matta di Alexis.

I due gemelli avevano entrambi i capelli neri e gli occhi verde salvia, ed erano entrambi molto alti e affascinanti.

Questa è la calma e la pace del campo mezzosangue.

Nel frattempo nel mondo stanno morendo milioni di persone… tutto per colpa di Eolo.

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Capitolo 2
*** La profezia ***


                                        LA PROFEZIA 
POV ALEXYS

Mi diressi nella mia capanna, la numero 1, col passo leggero di un elefante, mentre imprecavo contro Eolo, Poseidone, mio padre, Apollo, o chiunque altro mi venisse in mente... Naturalmente con la mia rabbia feci piovere anche all'interno del campo mezzosangue, così appena arrivai alla mia casa, la più lontana, ero bagnata fradicia.

Chiusi la porta con un calcio e scagliai l'egida, uguale a quella della mia sorellona Talia, contro la statua di Zeus rompendogli il naso. Subito una nuvoletta si mise a lasciar cadere pioggia sopra la mia testa: grazie papi.

Peggio di così non poteva andare!!

Mi ricredetti subito quando Arianna entrò col suo passo leggero da figlia di Ermes e mi annunciò la data della partenza: il mattino dopo...

Con tutta la pazienza che avevo(veramente poca) chiesi -Chi è che guida l'impresa? Il figlio di Ade sclerato? La figlia di Afrodite stonata? O chi altri? Tu?-

Lei esitante mi rispose - Ehm... veramente Chirone ha proposto te come capo.- Dopo la mia occhiata esasperata si affrettò ad aggiungere -Ma se non vuoi è lo stesso-

- No, però grazie comunque. Vado a parlare con l'Oracolo.-

Detto questo mi alzai e mi avviai con passo veloce alla soffitta della Casa Grande: per fortuna aveva smesso di piovere sia dal cielo, che dalla mia nuvoletta personale.

Durante il tragitto alcuni ragazzi mi indicarono bisbigliando, ed io ero quasi sicura di avere scintille tra i capelli.

Pensate che una volta mi ero arabbiata così tanto con una figlia di Demetra che le punte dei miei capelli avevano preso fuoco.

Non era proprio piacevole andare in giro con i capelli fumanti.

Arrivati alla Casa Grande salii a due a due gli scalini per la soffitta e spalancai la porta trovandomi davanti Destiny, l'Oracolo di Apollo. 

Vedendomi comparire sorrise -Ti aspettavo- subito si irrigidì e del fumo verde le uscì dalla bocca.


                                             Della bufera i 4 soffi si dovran riunire
                                        così il dio del mare smetteranno di infastidire
                          quest'ultimo chiederà l'aiuto di 7 eroi che cercheranno tutto intorno
                                                   ma in 8 faranno ritorno
                       i venti nella collana della figlia di Ermes si dovranno imprigionare
                                              e poi dal loro padrone riportare  
                                                   per i due riappacificare 
 

Dopodichè si afflosciò su se stessa e grazie ai miei riflessi da combattimento la presi al volo riflettendo sulla profezia: fino ad adesso era la più chiara delle profezie annunciate, ma non ci diceva dove dovevamo cercare... questo poteva essere un problema.

Dopo aver salutato Destiny e aver parlato con Chirone andai a recuperare le mie armi e mi diressi verso l'arena.

Subito vidi Manuel in piedi al limite dell'arena e mi avvicinai a lui. Notando che non aveva reazioni seguii il suo sguardo e capii il suo silenzio: stava guardando la mia amica Arianna che tirava di scherma assieme a Travis (più che altro il ragazzo le prendeva), fratello minore da parte di padre.

Per rompere il silenzio lo informai -Se vuoi conquistarla dovrai lavorare parecchio su questi- e indicai le braccia -e su questo- e indicai la testa.

Lui ,spavaldo come sempre, mi rispose -E chi ti dice che voglio conquistarla?-

Gli risi in faccia -Magari quello sguardo da pesce lesso che le rivolgi sempre? Già che ci sei mettiti a sbavare!-

Lui mi "fulminò" con lo sguardo -Ti sfido figlia di Zeus!-

-Ok ammiro il tuo coraggio sottospecie di cadavere che cammina, ma non credi che Arianna ti vorrebbe tutto intero, senza un occhio mancante magari?-

Con quella richiesta aveva firmato la sua condanna a morte, ma sembrava deciso.

Tutti sapevano che ero la spadaccina migliore del campo, ma lui sembrava fregarsene altamente: subito, ai primi affondi, si capì la mia supremazia, ma lui si impegnava... Non è che aveva preso in considerazione i miei consigli? 

No, cosa altamente improbabile.









































SALVEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!

WEEEEEE! Eccomi tornata con un'altro sclero!

Va be'... si può dire che sono altamente pericolosa, ma dovete ammettere che questi due capitoli non sono mica venuti male!!!

Allora? Che ne pensate?

Recensite please che muoio dalla voglia di scoprire la vostra opinione!!!

CIAOOOOOOOOOO

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Capitolo 3
*** Partenza parte 1 ***


                                                     LA PARTENZA!

POV. Manuel

Alla sera ero stremato, quella figlia di Zeus era micidiale!! E in più dovevo ancora dar da mangiare a Mavis e farle il bagno: non immaginate quanto siano snob i cani infernali cresciuti dalle dee degli Inferi!!
Lei voleva solo carne di prima qualità e il bagno in una vasca da bagno con oli profumati; inoltre pretendeva di essere lavata e strofinata con la spugna e poi spazzolata. Alla fine lei era pulita e pronta per dormire e io ero tutto sporco e sudaticcio, perchè i segugi infernali non sono piccoli, il contrario.

Finita la "missione" mi lavai e mi preparai per andare a cena.
Durante il tragitto mi capitò "casualmente" di passare davanti alla cabina numero 11, e notai un gran casino, come sempre.
Mi fermai ad osservare una scarpa volare fuori dalla finestra, quando la porta si aprì facendomi prendere uno spavento e ne uscì Arianna.
Mi guardò curiosa e mi chiese :- Cercavi qualcuno?-
Io arrossii e balbettai :- Sì... ehm... no... cioè... forse...-

Che figura da idiota.

Feci un gran respiro e parlai tutto d'un fiato :- Andiamo a mangiare?- Senza balbettare!! Miracolo!!

Lei sorrise e annuì.

Sprofondammo in un silenzio imbarazzante, ma quando feci per parlare, un ragazzo, che riconobbi come Connor, ci passò davanti alla massima velocità, inseguito dalla figlia dei fulmini che sparava imprecazioni a tutto volume. Arianna alzò gli occhi al cielo e si mise ad inseguire i due gridando di fermarsi, lasciandomi con la bocca aperta.

Al termine della cena ci dirigemmo in massa verso il falò; non adoro troppo i posti pieni di gente, sarà una conseguenza dell'essre figlio di Ade.ù
Mi sedetti vicino a Connor, il cuale aveva un occhio nero.

-Ricordami di non rubare più niente ad Alexys, quella non scherza.- Mi misi a ridere ripensando al mio "Allenamento intensivo"

-Eh già fratello; ma spiegami una cosa,Arianna non l'ha fermata?-
Fece una risatina :- In realtà l'ha bloccata quasi subito, ma poi quando ha scoperto cosa le ho fatto le ha permesso di darmi un pugno.-
Alzai un sopracciglio :- E quale sarebbe il tuo crimine?-
Abbassò lo sguardo arrossendo- Bhe... ecco io le ho... rbto lf mfuthabe...-

-Non ho capito.-

-Le ho rubato lf mfuthabe...-

-Se continui a balbettare non capirò mai!-

Mi fece cenno di avvicinarmi e mi sussurrò qualcosa tipo:- Sono entrato in casa sua e le ho rubato dal cassetto un paio di mutande-

Mi misi a ridere così forte che alcuni ragazzi mi guardarono male.

Asciugandomi le lacrime gli dissi :- Ma ti piace?-

-Ma ti pare??-

-Certo certo...-

Stavo per aggiungere qualcosa di piccante quando la diretta interessata ci raggiunse, tenendosi a debita distanza da Connor, con al seguito la figlia di Ermes.

Parlai per primo :-Quale onore avere la vostra presenza tra noi comuni semidei!-

Mi rispose Alexys facendo uno strano sorrisetto, anzi più che altro sembrava un ghigno...

-Bhe... se la metti così... Arianna? Andiamo da un'altra parte? No perchè il nostro amichetto qui non ci vuole tra i piedi! Però non mi sarei mai aspettata un simile gesto dal cadav...nostro Manuel, cioè capisco che io non ti stia tanto simpatica ma cacciare così esplicitamente Arianna! Povera Arianna!! Rifletti su quello che hai appena fatto ad Arianna e sentiti in colpa!-

Leggermente imbarazzato e piccato dal (a parere di Alexys) commovente ed emozionante discorso di quest'ultima presi la mia collana e sfilai il ciondolo raffigurante la mia chitarra classica, ritrovandomela così in mano.

Era marrone chiaro, regalo di mio padre per il mio dodicesimo compleanno.

Iniziai a suonare le note di Keep Holding On di Avril Lavigne, sapendo che Arianna la adorava.

Infatti iniziò subito a cantarla ,e tutti si girarono verso di noi per ascoltare la sua voce a dir poco divina.

Ascoltando quelle parole che dicevano di tener duro, mi venne in mente mia madre, che si è suicidata lasciandomi in orfanotrofio quando avevo 7 anni, facendomi così incontrare Arianna, e di James, il nostro satiro custode che all'età di 12 anni ci aveva scortato fino al Campo Mezzosangue, dove eravao stati riconosciuti: io, con lo stupore di tutti, come figlio della morte e lei come figlia del dio Ermes.

Immergendomi in quei ricordi, non mi accorsi che avevamo finito la canzone e che tutti ci fissavano basiti. Ad un certo punto si alzò un grido di apprezzamento, seguito da molti altri, che chiedevano il bis. Io e Arianna venimmo spinti centro del falò e ci esibimmo ancora e ancora. Alcune volte al canto si univano le figlie di Apollo ma, a mio parere la voce della figlia di Ermes era la migliore fra tutte.

La serata passò troppo velocemente e scattò il coprifuoco.
Mentre ritrasformavo la chitarra in ciondolo la mia accompagnatrice canora si avvicinò e, per ringraziarmi della serata, mi schioccò un bacio sulla guancia.
Poi però venne richiamata dai suoi fratelli e se ne andò.

Me lo aspettavo... ovvio... cioè, cadono tutte ai miei piedi, e... ma che caspiterina sto dicendo? Non conquisto una ragazza dai tempi di... mai. Rimasi lì come un deficente a guardare il terreno con una mano sulla guancia e un sorriso idiota sl volto.

Eh sì, l'amore rende incapaci di intendere e di volere.

Andai a dormire con ancora quel sorriso scemo sulla faccia, contento anche perchè avrei lasciato Mavis alle cure del campo, così forse avrei smesso di sclerare.














 

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Capitolo 4
*** Partenza parte 2 ***


LA PARTENZA P. 2

Pov. Figlio di Ade sclerotico comunemente chiamato Manuel.

La mattina dopo ero fresco e riposato,non avendo fatto incubi, l'anbrosia e i soldi, mi misi in tasca il cibo, l'ambrosia e i soldi, mi misi in tasca il portachiavi che si trasformava in Thanatos, morte, il mio spadone a due mani e, dopo aver fatto colazione, raggiunsi gli altri sulla collina del Pino di Talia.

Già pronti per partire c'erano Alexys, Arianna, il-satiro-di-cui-non-ricordo-il-nome e la ninfa Kaytlin.
Mancavano solo i due figli di Afrodite, che ci raggiunsero correndo una decina di minuti dopo, dicendo che si stavano piastrando i capelli: ma era proprio necessario? 

Cioè, okay per la ragazza, ma anche il ragazzo doveva acconciarsi i capelli? Bah, chi capisce i figli di della dea dell'Amore è bravo... oppure è gay... comunque, salimmo sul furgone del campo guidato da Argo, e , mentre avanzavamo verso l'Empire State Building, Alexys ci recitò a memoria la profezia.

-La sai a memoria? Oh ma guarda, la nostra Alexys ha studiato! Mi sa che oggi piove!- Ah ah! Colpita e affondata! La semidea non si sarebbe mai aspettata un attacco da parte mia! Manuel 1, Alexys 0.

-Punto 1: io non studio, ho segnato la profezia su un foglietto- e mi lanciò il foglietto. -Punto 2: o sei cerebroleso di natura o lo fai apposta, e devo dire che ti viene bene, ma se non te ne sei accorto fuori piove da un pezzo, razza di...-

-Okay, okay, abbiamo capito Alexys, non c'è bisogno che tu specifichi, comunque, i primi due versi della profezia si sono già avverati, così anche quello dei sette eroi. Il quarto presume una nuova aggiunta, ma non si sa ne quando ne dove... poi ci sarebbe da rinchiudere i venti nella mia collana...-

Il satiro chiese :- Come si fa ad imprigionare dei venti in una collana?-
Lei fece un sorrisino scaltro:- Questa collana è speciale, è una specie di sacca di Mary Poppins, puoi metterci dentro di tutto!- Detto questo si sfilò la collana e ci fece notare un sacchetto piccolo come il mio mignolo; dopodichè iniziò a mettere dentro una mano, poi metà braccio, ed infine tutto il braccio! Cercò un po' e tirò fuori un'ascia. Sì, proprio così, un'ascia, e molto grande a doppio taglio. Lei di solito usava i due pugnali che aveva sempre fissato alla cintura e che grazie alla foschia i mortali non vedevano, ma potrei scommettere le mutande a cuori di Ade che lì dentro ci fosse un'intera armeria, altre ai vari bottini dei furti, perchè era pur sempre figlia del dio dei ladri.

Poi continuò:- E gli ultimi versi sono semplici, basta portare i venti a Eolo.

Adoro quando fa la saputella! Bhe... l'adoro quando fa qualunque cosa, però... lasciamo perdere.

E così partimmo per la nostra meravigliosa, stupenda, fantastica, stramaledettamente suicida avventura. Yeeh...








MIO ADORATISSIMO E SCLEROTICO ANGOLINO 
Augh popolo di EFP!! *tutti applaudono estremamente felici il mio ritorno*
Grazie grazie... comunque, capitolo merdoso, schifoso, bleah e soprattutto piscioso!!
Ma estremamente indispensabile. Anche se odio taaaaaaaanto il figlio di Ade. Sto divagando.

Avrei una proposta da farvi... io aggiorno più spesso se voi lasciate qualche recensione.
Qual'è il vostro personaggio preferito?? 
Ora me ne vado perchè non so più che scrivere... AUGH!!


Ps. Una recensione non fa mai male a nessuno. ù.ù










 

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Capitolo 5
*** Ricerche ***


Ricerche

Pov. Arianna

Arrivai per prima davanti al pino di Talia, così ebbi tutto il tempo di pensare alla sera prima.

Dopo che ci eravamo avvicinate a lui e Connor, e Alexis aveva fatto come sempre un commento irriverente, il figlio di Ade aveva tirato fuori la sua chitarra classica e aveva iniziato a suonare le prime note della canzone che più amavo. A fine serata per ringraziarlo gli avevo dato un bacio sulla guancia, perché lo reputavo un mio grande amico, dato che ci conoscevamo da quando avevamo 7 anni, in quell'orribile orfanotrofio.  Mi ricordo come fosse ieri quando, a 12 anni, avevamo combattuto insieme una furia sulla collina Mezzosangue per salvarci la pelle, quando il mostro con la frusta mi aveva spedito una decina di metri indietro, facendomi sbattere a terra e uscire l'aria dai polmoni, facendomi vedere tanti puntini neri davanti agli occhi. In quei pochi istanti di semi coscienza, prima che svenissi, ho visto il ragazzo, pieno di un'ira cieca, con un solo colpo di spada uccidere  il mostro, e poi correre da me.

Quando mi ripresi mi trovavo in una stanza molto grande, l'infermeria, con a fianco Manuel che dormiva: era così dolce.

Mi si avvicinò una ninfa e mi disse che era stato lì per tre giorni, il tempo che io ero stata svenuta.

A quei tempi eravamo molto amici,  e io pensavo che ci fosse solo quello; ma ora non so classificare quel peso poco più sopra dello stomaco ogni volta che mi sorride, o che mi parla, o che mi guarda, o che.... (avete capito, no?). Non è che mi sto ammalando? O miei dei! So di essere ipocondriaca ma non pensavo addirittura fino a questo punto! Dovrò parlarne con Alexys.

Mentre ancora ero persa in questi pensieri contorti mi si avvicinò la mia migliore amica, Alexis appunto(com’è che era il proverbio? Parli del diavolo e spuntano le corna):  devo dire che senza di me sarebbe 24 ore su 24 in punizione, dato il suo  caratterino, ma io le salvo parecchie volte la faccia.

Si sedette vicino a me iniziando a parlare -A che pensi?-

Assunsi la mia faccia da figlia di Ermes, - A come Travis prendeva in giro Connor per l'insuccesso della sua missione-

Diventò bordeaux- Ha ha ha, molto divertente... ma tu sai perché l'ha fatto? Ok che è un demente patentato, ma non c'è un altro motivo?

Mi misi a ridere – Secondo te perché?-

Mi guardò alzando le sopracciglia -Cosa vuoi che ne sappia? Non leggo nella mente! Non ancora…- Ridacchiai- Ho promesso di non dirtelo, mi dispiace-

Mi guardò assottigliando gli occhi- E a chi l’avresti promesso?-

-A Connor ovviamente.-

-Sappi che prima o poi lo scoprirò, o al massimo lo chiedo a papà, o ad Apollo-

- Apollo?-

-Si, è perennemente informato su tutto, e quando dico tutto intendo TUTTO.-

Continuammo a chiacchierare fino a che non arrivarono tutti gli altri e finalmente partimmo: destinazione Empire State Building!

Durante il viaggio venimmo tutti a conoscenza della profezia e io esposi la mia spiegazione.

Quando finii restammo tutti in silenzio finché Ashley non chiese – Dove li cerchiamo i venti?-

Nessuno fiatò, perché non sapevano rispondere credo...

Io indietreggiai appoggiando la schiena alla parete del furgone, e poggiando la testa sulle ginocchia mi misi a pensare della lezione sulle divinità che mi aveva dato una volta una figlia di Atena: Eolo era il re dei venti.

C'era Borea, il più violento che per amore delle cavalle di Dardano si trasformò in cavallo; Zefiro dolce e benefico che annuncia la primavera; Euro a volte tempestoso e a volte asciutto che portava bel tempo; Austro, caldissimo e portatore di pioggia.

Ma proprio non mi veniva in mente dove cercarli.

Esasperata tirai un lungo sospiro e fissai un punto indefinito del pavimento, quando una figura familiare si sedette di fianco a me.

Senza guardarlo, lo salutai -Ciao Manuel-

-Ciao  Arianna, ti è venuto in mente dove cercare?-

Stavo per aggiungere qualcosa, quando Argo prese una buca e io involontariamente mi morsi la lingua. Sentii il sapore dolciastro del sangue in bocca e molto femminilmente lo sputai a terra. Argo mi fulminò con uno dei suoi molteplici occhi e mi guardò tipo “ Ehi occhio ai sedili!”  Il ragazzo mi guardò strano, ma non aggiunse niente. Mi accertai che non ci fossero altri scossoni e continuai – No, non so dove cercare, ma mi sono venute in mente alcune informazioni utili.- gli raccontai delle qualità e dei difetti dei vari venti- Quando scendiamo dovremmo chiamare la casa di Atena al campo, oppure chiamo Travis e Connor, così lo cercano su Internet.- aggiunsi noncurante.

Curioso mi chiese -Avete un computer nella casa 11?- -Certo! Secondo te dove le prendiamo tutte quelle lattine di Coca-cola?-

Si mise a ridere e io sentii il familiare peso sopra lo stomaco.

Intanto eravamo arrivati, così scendemmo davanti all' edificio che aveva sopra di sé l'Olimpo e Alexis chiese – A qualcuno è venuto in mente qualcosa?-

Facemmo tutti di no con la testa, a parte Andrew che rispose tremante, perché aveva ancora paura della figlia di Zeus -A me è venuta un'idea....-

-Sputa il rospo! Qui c’è gente che ci rimette le penne!- esclamò lei impaziente.

-Sul furgone ho sentito Arianna che raccontava delle informazioni sui venti,  e io ho pensato che se le associamo ai fenomeni che capitano in America potremmo rintracciali.-

Un sorriso mi illuminò il volto -Certo! Come ho fatto a non pensarci prima!-

Subito iniziai a dettare ordini -Qualcuno deve andare  a prendere una cartina di tutta l'America, qualcun altro dovrebbe cercare informazioni sul meteo. Io, Kaytlin, Alexis e Andrew  andremo a recuperare la cartina, gli altri a cercare informazioni. Ci vediamo qui tra due ore. Siete ancora qui? Su, su, su!!!!-









Ecco a voi un altro capitolo fresco fresco!!
Ci sentiamo e fatemi sapere che ne pensate.
Haug!

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Capitolo 6
*** Nuova arrivata ***


Pov. Ashley

Quando la figlia di Ermes dichiarò i gruppi, lessi il dispiacimento nel volto del figlio di Ade. Sicuramente voleva stare con lei, magari da solo...

Quando ci allontanammo a sufficienza per non essere sentiti mi avvicinai e gli dissi -Non è che volevi andare con la figlia di Ermes?-

Si girò a guardarmi con sufficienza -E a te cosa te ne importa?-

-In realtà niente, ma sento odore di nuova coppia nell'aria-

-Non devi andare a fare… che ne so, le solite cose da figlia di Afrodite, acconciarti i capelli, controllarti il trucco per la milionesima volta, cose simili?-

-Beh… no, ma…-

-Ok, fai quello che ti pare ma non venire a rompere a me!-

Detto questo si allontanò. Scorbutico, ma sono sicura che gli piace Arianna, e per questo farò di tutto per far sì che restino da soli insieme: parola di figlia di Afrodite!!! Sono sicura che mamma sarebbe fiera di me.

Continuammo a camminare finché Ettore non notò un'edicola, si avvicinò e comprò un giornale sperando che all'interno ci fosse qualche informazione utile.

Ci sedemmo ai tavolini di un bar e mentre lui leggeva, io mi guardavo allo specchio per rifarmi il trucco.

In fondo il figlio di Ade non aveva tutti i torti, la matita era tutta sbavata, il fondotinta cominciava a colare e i capelli appena piastrati stavano diventando crespi a causa dell’umidità. Che orrore!!

Ad un tratto sentimmo un urlo e tutti e tre ci girammo contemporaneamente verso l'origine del rumore: un lestrigone gigantesco aveva preso per i capelli una ragazzina di undici anni circa e la scuoteva, mentre tutto attorno la gente urlava e scappava. Chissà cosa vedevano, un terrorista? O qualcosa di sfocato? Non restai a pensarci e feci scattare i miei orecchini trovandomi in mano il mio fedele arco rosa.

Incoccai una freccia e presi in pieno la mano del mostro che lasciò andare la ragazzina, che appena toccò terra corse verso di noi, nascondendosi dietro di me.

Manuel partì all'attacco con la sua spada, e riuscì a ferirgli il polpaccio e il piede. Ettore iniziò a suonare con il suo flauto una melodia, e alcuni tralci d'erba iniziarono ad attorcigliarsi intorno alle gambe del mostro.

Io continuai a lanciargli frecce, ferendolo in faccia e su tutto il corpo, quando finalmente una si conficcò nel suo occhio facendolo gridare di dolore. Sapevo che la mia faretra non era infinita e in un attimo di pausa contai ancora tre frecce: tutte le altre erano servite ad indebolire il lestrigone.

Mi girai nuovamente verso il mostro appena in tempo, prima che il corpo esanime di Ettore mi cadesse addosso stordendomi. Mi rialzai e notai che anche Manuel era fuori gioco; cadendo le tre frecce si erano disperse, così mi ritrovai senza armi.

Notando che il mostro si avvicinava al figlio di Ade leccandosi le labbra, feci una mossa abbastanza stupida: gli lanciai addosso l'arco.

Avevo catturato la sua attenzione, così presi per mano la ragazzina che era ancora dietro di me e ci mettemmo a correre verso il punto di ritrovo. Arrivammo e quasi investimmo la figlia di Zeus, che stava litigando con Kaytlin. Cercai di spiegare qualcosa, ma il fiato corto non me lo permetteva, così indicai dietro di me. Dapprima non capirono, ma poi quando il mostro ebbe girato l'angolo, avevano già pronte le armi. Mio fratello corse in avanti e con la spada gli ferì un braccio, mentre Alexis gli saltava in groppa. Con i suoi pugnali Arianna lo distrasse, ricevendo così alcune botte, ma riuscì nel suo intento: la figlia dei fulmini si era arrampicata fino alla sua testa e gli aveva trapassato il cranio con la spada elettrificata. Il mostro diventò sabbia.

Quando si  avvicinarono avevo ripreso un po' il fiato e spiegai loro cosa era successo. Quando accennai a Manuel, Arianna partì a razzo (so che non è il momento ma… Che carinaaaaa!!), seguita da Alexis e poi da noialtri.

Io l'avevo detto che quei due erano fatti l'uno per l'altra!

Quando arrivammo (che noia rifarsi di nuovo tutta la strada correndo!) notammo che ormai non c'era più nessuno, ma si sentivano le sirene della polizia. Andai in giro a raccogliere le frecce sopravvissute e ne contai una ventina: all'inizio ne avevo trenta, quindi era un buon risultato.

Notai che il satiro si era rimesso in piedi con l'aiuto di Kaytlin e che non aveva ferite mortali, solo qualche ammaccatura, mentre il figlio di Ade era bianco come un cencio e non si muoveva. Mi avvicinai vedendo che la figlia di Ermes aveva le lacrime agli occhi e che farfugliava -Non si riprende...non si riprende...-

Quell'insensibile di Alexis disse – Non per rovinarvi tutto, ma  la polizia mortale sta per arrivare e non so voi ma io sono ancora troppo giovane per finire in prigione.-

Arianna si riprese- Hai ragione. Spostiamoci di qui. A circa 100 metri da qui ho visto un capanno abbandonato. Potremmo andare lì.-

Non trovando idea migliore ci dirigemmo verso la direzione che ci indicava trasportando il figlio di Ade.

Con ancora la ragazzina per mano, mi avvicinai alla figlia di Ermes – Ehi, non preoccuparti. Si rimetterà-

Mi rivolse uno sguardo implorante – Lo pensi davvero?-

-Certo! Con le tue cure si riprenderà in un attimo-

Mi ringraziò con lo sguardo, poi si accorse della nuova arrivata -E lei chi è?-

-Lei è...uhm.... Come ti chiami?- Dissi voltandomi nella sua direzione. Guardandola meglio vidi che aveva dei capelli biondissimi lunghi fino alle spalle acconciati in una treccia mal fatta, e due occhi azzurro cielo: assomigliava proprio ad una figlia di Afrodite, da quanto era carina, però poteva essere anche figlia del divino Apollo...

Mi rispose con la sua voce acuta -Mi chiamo Emily-

-E dimmi, Emily. Sai cos'era quel mostro?-

Annuì con la testa. -E' un lestrigone. Vengo rincorsa da mostri di quel genere da quando sono scappata i casa, un mese fa.-

-Stai tranquilla, ora ci siamo noi a proteggerti... Sai chi è il tuo genitore divino?-

Mi guardò con una faccia strana-Dovrei saperlo?-

Risi -No, non direi.-

In quello stesso istante un ologramma si accese sopra la sua testa: era figlia di...

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Capitolo 7
*** Divisioni(e non parlo di matematica) ***


Pov. Kaytlin

Eravamo ancora per strada, quando sentii un urletto.

Mi girai verso la figlia di Afrodite con uno sguardo curioso, mentre lei continuava a saltellare per la strada dicendo -Lo sapevo!!! Lo sapevo!!!- sotto lo sguardo interrogativo delle due ragazze che stavano parlando con lei. Mi girai verso la nuova arrivata e notai un ologramma dorato con la forma di sole: era figlia di Apollo!!!

Poi la ragazzina alzò la testa e notando della luce si mise ad urlare –Mi va a fuoco la testa!!!!!!!!!!!!!!- e si mise anche lei a correre in cerchio.

Soffocai una risata, al contrario di Ettore che rise sguaiatamente, ma lo fulminai con lo sguardo.

Arrivammo davanti al capanno abbandonato e sistemammo il figlio di Ade a terra. Arianna tirò fuori dalla sua collana delle bende e un cubetto d’ ambrosia, e insistette a voler medicarlo lei stessa.

Appena Arianna prese in mano le bende, la figlia di Afrodite ci obbligò ad uscire per lasciarli soli.

Nessuno protestò, a parte Alexis, ma lei protestava sempre e nessuno le diede retta.

Quando fummo fuori tutti fissammo Alexis per sentire quale fosse la nostra prossima mossa, ma lei ottusa com’era ci rispose –Che avete da guardare?-

Alzai gli occhi al cielo e le chiesi –Hai tu l’atlante giusto? E Ettore ha il giornale con il meteo, quindi cerchiamo di capire dove sono i venti.-

Dopo ore di ricerche (cinque minuti) capimmo che Borea era a Nord, Zefiro era a Ovest, Euro era a Est e Austro era a Sud.

Guardammo nuovamente Alexis per decidere il da farsi, e lei finalmente capì che era il capo e ci divise in gruppi per affrettare le ricerche: io e Ettore saremmo andati a Nord, i due gemelli a Est, Arianna e Manuel a Sud( questo su richiesta di Ashley) e Emily a Ovest.

Dopo alcuni calcoli il mio fidanzato belò –E tu scusa?-

-Io resto qui, ovvio. Perché?-

La guardammo scandalizzati .

-Ok, ok, calmini. Io vado con Emily. Contenti?-

Poi sottovoce aggiunse –Rompiscatole…-

Passarono alcuni minuti, poi per passare il tempo la figlia di Zeus ci propose un gioco.

-Che ne dite di giocare al gioco della bottiglia?-

Ashley le chiese-E dove sarebbe la bottiglia?-

-Usiamo una lattina di Ettore, ovvio!-

-No! Le mie lattine no!!!-

A quel punto si sentì un urlo da dentro il capanno seguito a ruota da un tonfo.

Ci scambiammo un’occhiata divertita, poi scoppiammo a ridere.

-Ehi voi due! Vedete di non procreare, non è ne il momento ne il luogo giusto!- Urlò Alexys  ricevendo in risposta un altro tonfo. Avevano recepito il messaggio. La porta si spalancò mostrandoci un figlio di Ade pallido e malconcio, però si vedeva lontano un miglio che era felice.

-Ehi cadavere che cammina, hai un po’ di rossetto all’angolo della bocca!- Commentò Alexys trattenendosi a stento dal ridere, ma Manuel non fece in tempo a ribattere che anche Arianna uscì dal capanno e guardò la semidea con un cipiglio arrabbiato –Io non metto mai il rossetto, Alexys.-

-Eh eh eh… Quindi ammetti esplicitamente che lo hai baciato?-

Vidi la figlia di Ermes arrossire vistosamente quando Manuel circondò la sua vita con il braccio e attirandola dolcemente verso di sé fece combaciare le loro labbra. Si alzò un coro di “Ooooo” e  Ashley cominciò a singhiozzare dalla felicità.

-Ehm… non fateci caso, fa così perché… sinceramente non lo so il perché ma voi continuate a fare quello che stavate facendo, non badate a noi- e con quelle parole Andrew portò via la sorella.

Quando la mia attenzione tornò sugli altri notai che Alexys era scomparsa e con lei Emily.

-Sentite piccioncini non vorrei disturbarvi ma se non ve ne siete resi conto Alexys ed Emily sono scomparse!- dissi cercando di mantenere la calma-Calma Kaytlin, mantieni la calma, respira, respira!-

Mi arrivò un buffetto doloroso dietro l’orecchio e io saltai in aria dallo spavento. Alexys si trovava dietro di me con la sua solita aria spavalda ed Emily cercava disperatamente di non scoppiare a ridere.

-Emily doveva fare pipì- disse semplicemente la figlia dei fulmini superandomi e andandosi a sedere, poi si fece seria.

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