Altercations(Tradotto da Valeballerina) di Neurotica (/viewuser.php?uid=31595)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
chap 1
ALTERCATIONS
Capitolo 1
Il mondo magico era in uno stato costante di panico in quei giorni. Il
regno di terrore di Lord Voldemort e i suoi mangiamorte, continuava a
peggiorare man mano che le settimane passavano, e molti stavano
perdendo speranza di vedere la fine di questa oscurità che aveva
riempito il loro mondo. Il numero delle morti era aumentato molto dal
più recente massacro all’ospedale St Mungo. Le famiglie
cercavano i loro amati dispersi, sperando che ne uscissero fuori vivi,
ma sapendo che probabilmente non lo avrebbero fatto. La prigione di
Azkaban,un tempo piena di maghi perfidi e oscuri, ora era praticamente
vuota. C’erano solo venti prigionieri che riempivano le celle
sorvegliate, non da dissennatori come una volta, ma da membri del
dipartimento applicazione della legge sulla magia.
Forse il prigioniero più sorprendente era il diciannovenne Percy
Weasley. Senza che lo sapesse fino a qualche giorno prima del suo
arresto, Percy era stato uno strumento del signore oscuro dalla giovane
età di cinque anni. Peter Minus, conosciuto anche come
Codaliscia, si era rifugiato presso la famiglia di Percy dopo aver
incastrato Sirius Black per l’omicidio di dodici babbani,e poi
fingendo la sua stessa morte. Per cinque anni,Percy aveva tenuto
Codaliscia vivo e al sicuro, fino ad un giorno in cui il topo aveva
deciso di occuparsi dei suoi affari in altri modi.
Codaliscia, anche se non avrebbe voluto esserlo, era stato parzialmente
responsabile per la prima caduta del signore oscuro. Il bambino di un
anno Harry Potter,ovviamente, era stato quello a liberare il mondo
magico dal loro incubo che durava da dieci anni, ma se non fosse stato
per Codaliscia che diceva al suo padrone dove trovare Harry e i suoi
genitori, il signore oscuro non avrebbe mai perso il suo potere. Per
correggere il suo errore, Codaliscia aveva creato un piano per cercare
il bambino salvatore del mondo magico di ormai cinque anni, Harry
Potter, e portarlo da Lucius Malfoy,sperando di entrare di nuovo a far
parte dei mangiamorte. Fallì diverse volte, fino ad una luna
piena dell’Agosto del 1986.Harry e il suo padrino,Sirius Black,
erano rimasti a dormire ad Hogwarts quella notte. Era stata per pura
fortuna da parte di Codaliscia, che Harry si fosse allontanato da solo
fuori dal castello verso di lui che era in attesa. Purtroppo
però,il piano di riportare Voldemort al potere era fallito, a
causa del rischiosissimo uso di una maledizione reductor da parte di
Sirius Black, e Codaliscia aveva ricevuto il bacio del dissennatore per
i suoi crimini alla fine di quella settimana. Avrebbe fatto meglio a
rimanere dai Weasley…
Stranamente era a causa di Codaliscia che Harry stesse venendo
cresciuto dal suo padrino, e dal migliore amico e fratello di Sirius,
Remus Lupin. Questa piccola famiglia aveva affrontato tragedie
tantissime volte dalla sua formazione. Aveva assistito a
infelicità e depressione a testa alta, affrontando insieme i
loro momenti più terribili. I tre maghi, anche se si amavano
più di ogni altra cosa al mondo, avevano avuto le loro litigate,
e discussioni, come ogni famiglia normale. Erano quasi stati separati
tantissime volte da Voldemort- dalle esperienze quasi mortali di
Sirius, alla sparizione di Remus per tre mesi, alla capacità di
Harry di mettersi nei guai a qualsiasi costo, i problemi erano sempre
dietro l’angolo. Loro tre non erano neanche estranei a morte e
tradimenti- i genitori di Harry, i migliori amici di Sirius e Remus,
erano stati assassinati da Voldemort, come anche la fidanzata storica
di Sirius Julia Sedler, e più tardi Hestia Jones. Peter
Minus si era unito a Voldemort tradendo i suoi amici un anno
prima della caduta del signore oscuro, come anche l’ex fidanzata
di Remus,Naomi Watts. Il vice di Sirius nella squadra auror, Kingsley
Shacklebolt, era stato assassinato a casa sua. I genitori di James
Potter e quelli di Remus erano stati assassinati dai mangiamorte. E la
lista andava avanti. Il punto era che nonostante tutto quello che
avevano passato,questa piccola famiglia rimaneva in piedi, combatteva
insieme. C’erano dei momenti in cui uno di loro sentiva che la
loro speranza che la guerra finisse stava scomparendo, ma gli altri due
erano sempre lì,pronti a tirarli su il morale, a ricordarli che
cosa stavano combattendo, e quale era la posta se perdevano.
Niente poteva separarli, anche se Lord Voldemort ci stava provando dannatamente bene…
La nostra storia riprende da dove l’abbiamo lasciata: Lord
Voldemort è riuscito a superare le barriere della mente di
Harry,lo ha posseduto, e lo messo contro il suo padrino. Se non fosse
stato per l’azione veloce di Remus, un’altra morte sarebbe
stata aggiunta alla lista fin troppo lunga. Harry era stato schiantato
dal suo zio acquisito,era caduto sul pavimento, e la sua bacchetta era
caduta da qualche parte sotto il letto, anche se nessuno ci stava
prestando troppa attenzione. Sirius era comprensibilmente sotto shock.
Spostava lo sguardo dalla figura svenuta del suo figlioccio, al suo
migliore amico, che aveva ancora stretta la bacchetta nella sua mano
tremante, e alla fidanzata di Remus Emmeline, che aveva fatto lievitare
Harry sul letto.
“Remus” disse Sirius con voce roca, senza sapere che cosa
fare. “I suoi occhi…era proprio come ci aveva detto
Silente tanti anni fa…C’era del rosso…e la sua
voce…Remus,era Voldemort, ci scommetterei la mia vita che era
lui…”
Remus ingoiò forte la sua vita “Questa non sarebbe una
buona idea al momento Sirius” disse piano “Stai bene?”
“Oh, sì fantasticamente” disse Sirius
sarcasticamente “Il mio figlioccio mi ha quasi ucciso, quindi
perché non andiamo tutti fuori a bere qualcosa?”
“Non c’è bisogno di fare così Sirius”
disse Remus cercando di usare un tono severo, anche se la sua voce
tremava “Dobbiamo contattare Silente- vorrà sapere, e se
ci sbrighiamo, potremmo riuscire a trovarlo prima che si muova per
andare al numero dodici”
“Vado io” disse subito Emmeline “Tu resta con Harry. Sirius hai bisogno di qualcosa?”
Sirius scosse la testa passivamente ed Emmeline lasciò la
stanza. I due maghi si fissarono senza saper cosa dire. Dopo tutto
quello che avevano passato in dieci anni,questa era la cosa peggiore.
Un anno prima Remus aveva detto che il fatto che Harry potesse essere
posseduto era una situazione che avrebbero potuto affrontare un giorno,
ma a quel tempo, lo aveva detto solo per convincere Sirius che il
ragazzo aveva bisogno di imparare l’occlumazia, e che non avrebbe
dovuto importare chi gliela insegnava. Non aveva mai creduto che Harry
potesse essere posseduto. Malocchio Moody si vantava regolarmente
dell’abilità di Harry di ribellarsi alla maledizione
imperius. Harry era un ago molto potente, e stava diventando sempre
più forte man mano che passavano gli anni. Non era impossibile
per lui resistere dall’essere posseduto, ma ovviamente, Voldemort
era più potente di chiunque potesse immaginare. Aveva guadagnato
i poteri di Lily e James durante la sua rinascita a Godric’s
Hollow due anni prima, e quello che avevano visto fino a quel momento
era solo l’inizio dei nuovi poteri di Voldemort.
Ma per quanto tempo Harry era stato posseduto? Potevano essere stati
pochi minuti, o potevano essere stati tre giorni. Remus pensò
che tre giorni avevano senso. Era stato lì quando avevano
cominciato a notare che Harry sembrava più distante. Avevano
semplicemente pensato che si stava ammalando- come avevano fatto a non
accorgersi che cosa stava succedendo veramente? Forse Voldemort si era
nascosto profondamente nella mente di Harry, per permettere al ragazzo
di continuare con la sua facciata normale davanti alla sua famiglia. Ma
anche Emmeline, che aveva dato ad Harry intense lezioni di occlumazia
la notte prima, non si era accorta che c’era qualcosa che non
andava con Harry. Se Remus fosse stato un uomo più cinico che
non si fidava facilmente delle persone si sarebbe chiesto se
Emmeline aveva intenzionalmente ignorato la presenza di Voldemort nella
mente di Harry. Ma Remus aveva visto quello che era successo durante la
lezione di occlumazia: le barriere della mente di Harry erano state
così forti che Emmeline era stata gettata contro il muro dietro
di lei.
Ora la domanda era, non come fosse accaduto, ma se Voldemort fosse
ancora nella mente di Harry, e se non lo era, Harry si sarebbe
ricordato qualcosa di quello che era accaduto nell’ultima mezzora
con il suo padrino?
“Silente sta arrivando” disse piano Emmeline entrando di nuovo nella stanza.
Remus sussultò, realizzando solo in quel momento che si era
seduto alla scrivania di Sirius durante l’assenza della strega
“Grazie” mormorò automaticamente. Emmeline sorrise
leggermente.
“Che cosa dovremmo fare ora?” chiese Sirius apparendo confuso come si sentiva Remus.
Remus scrollò le spalle “Solo aspettare credo”.
Sospirò. “Non credo che dovremmo svegliarlo finché
arriva Silente. Se Voldemort stava possedendo Harry, ed è ancora
lì da qualche parte, Silente saprà come liberarsi di lui.
Non saprei da che parte cominciare”
“Questa è tutta colpa mia” disse Emmeline
all’improvviso, fissando tristemente Harry dal muro su cui si era
appoggiata. I maghi la fissarono interrogativamente. “Ieri sera
durante la sua lezione di occlumazia…Non è mai stato
così bravo. Che diavolo,nemmeno io sono abbastanza brava da
lanciare qualcuno attraverso una stanza. Mi sarei dovuta accorgere che
c’era qualcosa che non andava”
Remus scosse la testa “Non è colpa tua. Tu non sei
l’unica che non si è accorta di niente. Anche io e Sirius
eravamo lì, e conosciamo Harry da più tempo di te. Se
qualcuno si sarebbe dovuto accorgere che c’era qualcosa che non
andava, sarebbe dovuto essere uno di noi”
“Sì, ma io dovrei insegnarli ad evitare che succeda
qualcosa del genere “ disse Emmeline completamente disgustata con
se stessa “Forse se avessi lavorato di più con
lui…”
“Nessuno di noi avrebbe potuto prevedere che una cosa del genere
accadesse Emmeline” disse la voce di Silente dalla porta, facendo
sobbalzare gli altri tre. “L’occlumazia era a malapena una
precauzione perché questo non fosse accaduto prima. L’idea
originale era quella di evitare che Lord Voldemort entrasse a contatto
con il contenuto della profezia. Ci sono molte porte nella mente umana,
come ti ho insegnato quanto tu stavi imparando l’occlumazia
Emmeline. Voldemort avrebbe trovato comunque un modo di entrare nelle
mente di Harry”
“Pensi che sappia della profezia Albus?” chiese Sirius,
disgustato al solo pensiero di Voldemort che scopriva le parole esatte
della profezia fatta su lui ed Harry.
Silente sospirò “è possibile ovviamente, ed
è qualcosa che avremo bisogno di scoprire da una delle nostre
spie. Se sa della profezia- bè, non cambierebbe molto.
Vorrà ancora distruggere Harry, proprio come ha sempre voluto da
quando era a mala pena un bambino”
Mentre i suoi tutori pensavano a quanti danni erano stati fatti negli
ultimi giorni, Silente esaminò il ragazzo, prima sollevando le
sue sopracciglia ed esaminando gli occhi. Remus realizzò solo in
quel momento che Harry non aveva i suoi tipici occhiali tondi .
Apparentemente, anche Sirius se ne stava accorgendo. Stava
scotendo la testa, come se sapesse che si sarebbe dovuto accorgere che
mancava qualcosa immediatamente.
Silente annuì, ma Remus non era sicuro che fosse per
soddisfazione o conferma di un’idea. Continuò a guardare
da vicino Silente che prendeva la bacchetta dalle sue vesti gialle. Il
preside passò il pezzo di legno sopra Harry, mormorando
rapidamente un incantesimo in latino antico. Remus chiuse e aprì
gli occhi forte massaggiandoli, e scosse la testa come se stesse
verificando che fosse vero,mentre qualcosa usciva dal corpo di Harry.
All’inizio sembrava fumo, ma poi presa la forma di
un’esatta riproduzione di Harry. L’Harry-fumante rimase
sollevato a pochi millimetri sull’ Harry reale per qualche
secondo, e poi si unì di nuovo con il corpo di Harry.
“La sua anima “ disse Silente piano,rispondendo alla loro
domanda non chiesta ad alta voce “Volevo essere sicuro che non
fosse stata alterata con…”
Quell’uomo non smette mai di sorprendermi, pensò Remus stupito, Appena credo di aver visto tutto quello che può fare, tira fuori un altro trucco dal suo cappello…
Poi Silente chiuse i suoi occhi e appoggiò le sue lunghe dita su
ogni lato della testa di Harry,subito sopra le sue tempie. Di
nuovo,mormorò in Latino antico, ma questa volta non ci furono
risultati di tipo fisico. Cinque minuti dopo, il preside rimosse le sue
dita dalla testa di Harry,fece un passo indietro e annuì.
“ Suppongo che Voldemort sia stato presente nella mente di Harry
per tre,quattro giorni. Non vedo nessun effetto permanente su Harry, ma
vi raccomando lo stesso di parlargli di questo il prima possibile.
Sirius Harry si è fatto male alla testa oggi per caso?”
Sirius annuì rigidamente “Un bolide l’ha colpito
oggi mentre eravamo alla tana. È caduto dalla sua scopa e ha
sbattuto la testa”
“Bè, è stato fortunato ad essere sopravvissuto ad
una caduta del genere” disse Silente “Harry dovrebbe stare
bene quando si risveglia. Non credo che Voldemort proverà presto
a farlo di nuovo”
“Perché lo crede signore?” chiese piano Emmeline, ora in piedi dietro Remus con le mani sulle sue spalle.
Silente si voltò verso di lei “Sono sicura che tu
Emmeline, essendo la sua istruttrice di occlumazia, ti sia accorta che
la mente di Harry è stranamente forte” Emmeline
annuì. “Credo che ci sia voluto così tanto tempo a
Voldemort per agire attraverso Harry perché Harry stava cercando
di combattere quello che stava succedendo. Questa specie di lotta, ha
avuto effetti estenuanti sia sul corpo e mente di Voldemort, che su
quello di Harry. È un rischio per Voldemort provare a possedere
Harry troppo presto dopo la prima volta.”
“Perché non ci siamo accorti di niente?” chiese
Remus “ O meglio, perché Harry non ci ha detto che stava
succedendo qualcosa?
“Essere posseduti è una delle attività più
oscure conosciute Remus. Uno dei suoi effetti collaterali è la
perdita di memoria da parte di chi la subisce. Harry potrebbe non aver
saputo di essere posseduto. Tutte le volte in cui Voldemort era
presente nella sua mente potevano sembrare intervalli vuoti di
tempo”
“Ma se Harry lo stava combattendo…”iniziò Sirius.
“Non lo avrebbe comunque saputo” finì Silente per
lui “Con Voldemort nella sua mente, era come se Harry fosse in
posto separato. Era lì, ma spinto molto indietro mentre
Voldemort lo dominava. Harry potrebbe aver cercato di farsi avanti, ma
Voldemort è un legilimens molto potente”
“Allora non aveva veramente nessun’altra
possibilità” disse Remus piano “Harry era solo una
marionetta per Voldemort non è vero?”
Sirius aggrottò la fronte per la frase babbana, ma non fece le sue solite domande.
“Come ho detto prima Remus” disse Silente. “il fatto
che Emmeline stia insegnando occlumazia lo ha aiutato molto. Senza di
essa, Harry non sarebbe stato nemmeno capace di combattere. E non
vorrei neanche immaginare che cosa sarebbe successo se Voldemort si
fosse impossessato di Harry prima di stasera.”
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Nymphadora Tonks si smaterializzò nel giardino sul retro della
casa dei suoi genitori subito fuori Londra. Era ancora piuttosto
arrabbiata per la sua giornata di lavoro- scoprire che Dawlish, che
sostituiva temporaneamente Sirius come capo auror, si stava incontrando
con Rufus Scrimgeur, l’auror dall’Australia che
Sirius era stato così contrario a riportare nel ministro
Inglese… Tonks sapeva che anche al ministro Bones non piaceva
molto Scrimgeur, ma non riusciva a capire perché il ministro
potesse permettere al mago di tornare.
Forse qualcuno le ha fatto la maledizione imperius, pensò Tonks.
No, non può essere possibile, Silente si incontra con lei un
giorno sì e un giorno no, e lo capirebbe se stesse succedendo.
Forse ha solo perso la sua dannatissima mente…
Sirius se ne era andato dal ministero solo da un mese, e sembrava
già passata una vita. Tonks sperava solo che suo cugino non
tornasse per trovare i suoi auror nel caos più totale. Aveva
lavorato tanto per allenarli bene,e comportarsi come una squadra. Gli
auror sotto il comando di Sirius erano come una famiglia- alcuni di
loro, come Dawlish, facevano la parte dei membri della famiglia che gli
altri volevano ripudiare. C’erano stati dei momenti quando Tonks
era entrata al ministero, che aveva visto Sirius o Kingsley avere una
voglia matta di trovare qualcosa per incastrare Dawlish . Era
comprensibile. A Dawlish non piaceva seguire gli ordine di Sirius,
pensava che fossero poco ortodossi e terribilmente pericolosi. Ma
Sirius non metteva mai i suoi auror in più pericolo di quello in
cui si trovavano già con i loro lavori. L’unico auror ad
essere mai stato ucciso sotto il comando di Sirius era stato Jason
Evans, quando un gigante a Londra aveva fatto cadere un lampione sul
mago che non se lo aspettava.
“Hey mamma” mormorò Tonks, entrando attraverso la
porta sul retro. Sua madre era ai fornelli, tirando fuori un roast beef
per la cena dal forno “Che buon odore. Dov’è
papà?”
“Ciao cara” disse Andromeda Tonks “Tuo padre è
in salotto a leggere il giornale. Come è stata la tua
giornata?”
Tonks scrollò le spalle e prese una burrobirra dal frigo
prima di sedersi al tavolo “Non male. Remus ed Emmeline sono
passati a darmi notizie su Sirius. Sta piuttosto bene, si sta solo
cercando ad abituarsi a non usare la magia”
Andromeda sospirò “è semplicemente orribile. Sirius
è un mago magnifico- lo è stato da quando era un bambino.
Probabilmente sta passando un brutto periodo, specialmente con Harry a
casa. Tu sai quanto è protettivo Sirius nei confronti di quel
ragazzo…Se succedesse qualcosa ad Harry, e Sirius non fosse
capace di fare niente per aiutarlo…bè ti lascio
immaginare che effetto avrebbe su di lui.”
Tonks annuì, sorseggiando la sua burrobirra “Penso che
Remus ed Emmeline stiano facendo dei turni per stare con lui durante il
giorno. Harry ha la sua bacchetta e il permesso del ministro di fare
magia per difendersi, ma non credo che Harry sia mai stato da solo
contro mangiamorte”
“Bè,con tutte quelle barriere e incantesimi intorno alla
loro casa, Sirius ed Harry avrebbero tantissimo tempo per uscirne
salvi. Tuo padre ha detto a Sirius che lui ed Harry sono i benvenuti
qui se ne hanno bisogno, e c’è sempre Hogwarts
ovviamente”
Il campanello suonò e il padre di Tonks gridò “Vado io!” dalla porta d’ingresso.
“Non riesco veramente ad immaginarmi Sirius che scappa se i
mangiamorte invadono casa loro, che abbia magia o no. Probabilmente
manderebbe via Harry, e li affronterebbe da solo.”disse Tonks
“Kingsley una volta mi ha detto che Sirius era allenato benissimo
sulle tecniche di combattimento babbane”
Andromeda fece un sorrisetto”Può ringraziare tuo padre per
quello” Tonks alzò un sopracciglio “L’estate
prima del suo quarto anno, Sirius trascorse qualche settimana con me e
tuo padre alla nostra vecchia villa sul mare. Sirius e tuo padre
passavano la maggior parte delle giornate nel giardino sul retro- con
tuo padre che insegnava a Sirius karate e box e cose del genere”
“Hmm” disse Tonks impressionata”Non sapeva che papà conoscesse il karate…”
“Nympadora!” la chiamò Ted dal corridoio “Hai compagnia!”
Tonks roteò gli occhi per l’uso del suo primo nome,
guadagnandosi un’occhiataccia da sua madre. Non aveva mai
approvato che sua figlia si facesse chiamare solo per il suo cognome.
Lo vedeva come un insulto “Arrivo papà!” rispose
Tonks. Finì il conentuto della sua burrobirra e si alzò,
camminando velocemente per il corridoio fino a raggiungere la porta. Il
suo piede si incastrò nel tappeto del corridoio e lei
imprecò, aggrappandosi alla maniglia dell’armadio per
riacquistare l’equilibrio.
“Linguaggio cara” disse Ted divertito.
Tonks guardò male suo padre e alzò un sopracciglio al suo ospite.
“Charlie. Che cosa ci fai qui?”
Charlie Weasley sorrise, con le mani nelle sue tasche. “Mi hanno
chiesto di riferirti un messaggio, e non mi è stato permesso di
farlo via camino o gufo, perciò sono dovuto venire qui”
Tonks guardò suo padre “Pensi di poterci lasciare soli un
minuto?” chiese cercando di rimanere educata, anche se Tonks
passava lo sguardo tra lei e Charlie con un’espressione
piuttosto seccata.
“Oh,certo cara. Sarò in cucina con tua madre allora…”
Tonks roteò gli occhi mentre suo padre faceva l’occhiolino a Charlie e si incamminava per il corridoio.
“Allora, che succede Charlie?”
“Cambio di programma per la riunione dell’ordine
stasera” disse il mago a voce bassa, avvicinandosi a Tonks in
modo tale che solo lei potesse sentirlo”Non sono sicuro del
perché, ma è stata spostata a casa di Sirius e Remus. Mio
padre pensa che possa essere successo qualcosa lì- Silente
però non ha detto niente a riguardo”
Tonks aggrottò la fronte “Stanno tutti bene?”
Charlie scrollò le spalle “Non lo so. Credo che Silente ce
lo avrebbe detto se qualcuno si fosse fatto male…So che Harry ha
avuto un incidente giocando a Quidditch a casa dei miei genitori oggi,
ma non vedo come questo possa avere a che fare con il cambiamento di
posto per la riunione”
“Hmm” disse Tonks pensierosa”Penso che lo scopriremo
più tardi allora no? Ascolta, dal momento che sei qui vuoi
rimanere a cena? Credo che mamma abbia appena finito di
prepararla”
“Ah un’altra volta magari” disse Charlie dispiaciuto,
con un sorriso “Mia madre mi sta aspettando alla tana per cena
prima della riunione. Grazie per l’offerta però”
“Sì, certo quando vuoi. Okay allora ci vediamo tra qualche ora”
“Sicuramente” disse Charlie sorridendo.
“E grazie per essere passato”
“Nessun problema. Ci vediamo Tonks”
“Ci vediamo”
Tonks tornò in cucina sorridendo.
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Sirius e Remus erano in piedi l’uno accanto all’altro
contro il muro della camera da letto di Harry, mentre Emmeline faceva
lievitare il corpo del ragazzo dentro il suo letto. Silente
entrò un momento dopo e guardò velocemente i due maghi.
Voleva svegliare Harry prima dell’inizio della riunione
dell’ordine di quella sera per vedere se il ragazzo si ricordava
qualcosa. Il preside sembrava credere che Voldemort avrebbe lasciato
delle tracce della sua memoria nella mente di Harry che potessero
essere utili per l’ordine.
Sirius stava diventando veramente stanco di vedere il suo figlioccio
usato come oggetto tra Voldemort e Silente. Harry era solo un
ragazzino, non importava cosa aveva sopportato nei suoi sedici anni di
vita, ma veniva comunque trattato come un mago adulto certe volte. Se
questo sarebbe continuato, Sirius avrebbe discusso per far entrare
Harry nell’ordine. A Remus non sarebbe piaciuta
l’idea, ovviamente, ma Harry aveva affrontato molte più
cose della maggior parte dell’ordine, e se doveva essere usato
per finire la guerra, meritava di sapere quello che stava succedendo.
Sirius serrò la mascella quando Silente mormorò
“Innerva”. Non importava quello che diceva Silente sul
fatto che Voldemort se ne era andato dalla mente di Harry, Sirius non
si sarebbe dimenticato presto quello che aveva visto negli occhi del
suo figlioccio. Non c’erano molte cose che potevano spaventare
l’auror, ma sentire quella fredda voce acuta, uscire dalla bocca
di Harry, e vedere quello sguardo malefico nei suoi occhi, ci erano
riusciti veramente.
Gli occhi di Harry si spalancarono, e sbattè le palpebre diverse volte prima di genere e afferrarsi la testa da dietro. Probabilmente per la contusione, pensò Sirius distrattamente , guardando il ragazzo da vicino.
Lentamente, il ragazzo alzò la testa, e aggrottò la
fronte quando vide i quattro adulti che circondavano il suo letto
“Ciao” disse lentamente e con la voce roca “Che cosa
succede?”
La faccia di Silente rimase impassibile “Come ti senti Harry?”
Harry scrollò le spalle “Mi potrebbe essere utile una
pozione per il mal di testa se ne abbiamo un po’…”
“Tra un momento” disse piano Silente “Come prima cosa, vorrei chiederti qualche domanda”
“Okay…”
“Che cosa ti ricordi degli ultimi tre giorni Harry? Pensaci bene…”
Harry alzò un sopracciglio alla domanda, e poi aggrottò
la fronte pensandoci “Non molto veramente. Mi ricordo la cena di
ieri sera- Io e Sirius continuavamo a lanciarci piselli tra di noi,e
Sirius ne ha fatto andare uno nella burrobirra di Remus…”
Sirius si morse il labbro, cercando di non ridere. Ora non era
veramente il momento, e Remus non aveva trovato l’incidente molto
divertente…
“Ti ricordi qualcos’altro?” insisté
Silente”Ti ricordi della tua lezione di occlumazia con Emmeline
di ieri sera?”
“Non avevo una lezione ieri sera…” disse Harry lentamente.
Sirius,Remus ed Emmeline si guardarono tra di loro alzando le
sopracciglia. La lezione era durata quasi un’ora perché
Emmeline pensava che Harry si stesse ammalando, e voleva essere sicura
che la sua mente fosse ben in guardia. Apparentemente, era troppo in
guardia…
“Hai fatto una lezione ieri Harry, e da quello che ho capito
è terminata con te che facevi uscire Emmeline dalla tua mente
con così tanta forza, che è stata gettata contro un
muro.”
Le sopracciglia di Harry si sollevarono per la sorpresa, e lui
girò subito la testa verso Emmeline “Oh Dio…Mi
dispiace…” disse velocemente “Davvero, non me lo
ricordo per niente”
“Va tutto bene Harry non è stato fatto alcun danno” disse piano Emmeline.
Silente sospirò “Bè, penso che sia tutto per ora.
Forse ti andrebbe quella pozione per il mal di testa ora, e forse anche
una per dormire Harry?”
Harry sembrava piuttosto scosso “Ehm,sì,certo…”
Emmeline e Silente lasciarono la stanza per andare a prendere le
pozioni, e Sirius e Remus rimasero in piedi contro il muro. Harry
cercò di incrociare lo sguardo del suo padrino, ma il mago
più grande continuava ad evitarlo- aveva paura di vedere di
nuovo il lampo rosso.
“Per favore qualcuno può dirmi che cosa sta
succedendo?” Harry implorò i suoi tutori
“Perché non riesco a ricordarmi niente? Che cosa è
successo con Emmeline…?”
Remus sospirò forte. “Harry…Ti ricordi
perché hai iniziato a prendere lezioni di occlumazia in primo
luogo?”
“Sì, così Voldemort non avrebbe scoperto niente sulla profezia…”
“Questo è uno dei motivi, sì, ma c’era anche
un’altra ragione. Una ragione che, fino ad oggi non avrei mai
pensato potesse succedere. Non so se lo sai, ma uno dei poteri di
Voldemort è la possessione umana. Non è qualcosa che
possono fare in moti, e non penso nemmeno sia stata fatta più da
molti anni.” Remus sospirò di nuovo. Sirius non lo
biasimava per essere così nervoso. Anche lui lo era.
“Harry, Voldemort ti ha posseduto oggi, e pensiamo ti abbia
posseduto per gli ultimi tre giorni. Per qualche ragione, ha potuto
agire solo oggi pomeriggio”
Harry impallidì “Che cosa?” sussurrò
“H-Ho fatto qualcosa?” chiese, anche se non lo voleva
sapere veramente.
“Quasi” disse Remus con voce roca “Emmeline ed io
siamo tornati a casa appena in tempo, e Harry ti prego ricorda che non
è stata davvero colpa tua-“
“Che cosa ho fatto?” domandò Harry.
Remus lanciò uno sguardo a Sirius - Sirius
annuì,continuando a fissare il pavimento “Hai quasi usato
la maledizione che uccide contro Sirius”
RECENSITE!
In risposta a Thiliol questa
è la penultima, poi c’è resolutions…Questa
storia è di 30 capitoli e l’ultima di 50 (Quindi Dracuccio88 è la prox...)..Non preoccuparti
c’è tempo prima che finisca.,..
|
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
chap 2
ALTERCATIONS
Capitolo 2
“Accettalo Sirius sei
inutile” stava dicendo la voce. Sirius poteva sentire la risata
nella voce, anche se la fonte era nascosta nell’ombra”Non
hai mai fatto qualcosa di buono. Oh certo hai catturato qualche
mangiamorte inutile, ma che ne dici di quelli che volevi prendere
veramente? Sono ancora liberi e fanno quello che vogliono. Sai, di
questo passo, scommetto che tu Remus ed Harry morirete entro sei
mesi…”
La voce lo stava prendendo in giro da
quelle che sembravano ore- onestamente non aveva idea di quanto tempo
fosse passato. Tutto quello che sapeva veramente era che ogni volta che
si avvicinava alla voce, sembrava che si muovesse di più dentro
l’ombra.
“Tu sei il motivo per cui tutti
quelli che ami muoiono Sirius” continuò la voce
“Julia,Hestia,Kingsley,Llily…io…Voldemort ci ha
preso tutti, ed è successo perché eravamo collegati a te.
Ho dovuto guardare mio figlio che cresceva,torturato da
Codaliscia,Malfoy, ho dovuto guardarlo mentre sognava Voldemort e non
ho potuto fare niente per aiutarlo-“
“Lo ho aiutato io!”
gridò Sirius frustrato,cercando di stringere gli occhi nel buio
per individuare la fonte della voce. C’era un po’ di luce
dove era in piedi lui, come se si trovasse sotto un riflettore,ma tutto
intorno a lui era un abisso buio”Anche Remus lo ha
aiutato…”
“Sì, ma guarda tutto
quello che è successo a Remus. È stato bloccato in
Francia per due mesi. Ha passato l’inferno, e tu eri a casa, a
crogiolarti nel dolore , e a cercare di provarci con la sua
ragazza-“
“Questo non è
vero!” urlò Sirius, con la voce che faceva eco nel buio
“Non ci ho mai provato con Emmeline! Ho sempre saputo che era di
Remus!”
“E allora che mi dici di quella
volta che hai baciato Lily al quarto anno? Anche lì sapevi che
era mia…”
“Era una cosa diversa e tu lo
sai” ringhiò Sirius “Non è stato neanche un
gran bacio, e lei mi ha schiaffeggiato subito dopo.”
Finalmente James uscì
dall’ombra ed entrò in quella piccola fonte di luce che si
trovava in qualsiasi posto in cui si trovassero. Sirius desiderò
che tornasse nell’ombra. Quello non era James. Non era il suo
migliore amico,suo fratello, il suo Ramoso. Era qualcosa di malvagio e
orribile…Era un mostro che impersonava James Potter. “Non
so perché ho passato tanto tempo con te, vedendoti come un
idolo, volendo essere come te. Tutto quello che sei sempre stato
era un problema, e ora sei un pericolo per tutti quelli che dici
di amare. Chi ha bisogno di avere intorno qualcuno che non sa nemmeno
aiutare a combattere? Chi vuole intorno qualcuno che è un peso?
Te l’ho già detto Felpato” disse con disgusto il
soprannome “Se non fosse stato per te saremmo tutti vivi e
felici”
“No…”disse Sirius
scotendo la testa. James si avvicinò e Sirius cercò di
fare un passo indietro- credeva di aver capito che cosa stava per
succedere. “No, allontanati da me. Tu non sei James…”
James rise forte, facendo
rabbrividire Sirius “Credimi mio caro vecchio amico, io sono
James. Perché non fai un favore a tutti e te ne vai? Scappa
Sirius. Sai che vuoi farlo. Oh sì,so tutto…”
aggiunse quando Sirius impallidì”So delle notti in cui
resti steso sveglio, desiderando di poter lasciare l’Inghilterra,
lasciare la guerra e la tua famiglia alle spalle. Vuoi iniziare da solo
una nuova vita non è vero Sirius? Vai in America…Incontra
una bella ragazza…Fai qualche figlio tuo. Perché so che
Harry non basta. Oh, lo ami abbastanza, ma non è lo stesso
sapere che è il figlio di qualcun altro”
“Stai
zitto!”ringhiò Sirius”Non sai di che cosa stai
parlando. Amo Harry più di quanto non farei se fosse figlio
mio”
“Lo dici ora…Ma non ti ricordi che qualche ora fa ha cercato di ucciderti?”
“Quello non era Harry” disse Sirius automaticamente “Era Voldemort”
“E questa è la tua scusa
per tutto!” gridò James “Voldemort ha ucciso i miei
amici!Voldemort ha avvelenato Harry e ha fatto torturare Remus! Non
pensi mai Sirius, che se non ci fossi tu non sarebbe mai successo
niente del genere?” James si avvicinò, e Sirius
sentì di aver colpito un muro di mattoni dietro di lui,anche se
quando guardò oltre la sua spalla non c’era niente.
Cercò di girare la testa, per evitare l’odore putrido
dell’alito di James, ma per qualche strana ragione non poteva-
lui e James avevano sempre avuto più o meno la stessa altezza
“Vai via dall’Ighilterra Sirius”disse piano la voce
di James,solo che non era più la voce di James- era la stessa
voce che aveva sentito prima che Harry alzasse la bacchetta contro di
lui “Vai via e la tua vita sarà risparmiata.
Altrimenti”il respiro di Sirius aumentò quando vide un
lampo rosso dietro gli occhi nocciola di James “Altrimenti Black,
incontrerai lo stesso fato dei tuo amati…”
“No!” disse Sirius con
forza”Non lascio la mia famiglia, e non c’è una
dannatissima cosa che tu possa fare per farmi cambiare idea!”
La faccia di James cominciò a
sciogliere,fino a diventare una maschera di cera, con delle fessure
scarlatte al posto degli occhi, e narici serpentesche. La sua bocca si
contorse in un ghigno malefico,. Sirius riuscì a vedere qualche
dente rotto, come se l’uomo avesse mangiato troppa carne cruda, e
avesse dovuto usare i suoi denti per strapparla. “Lo
vedremo…”
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Sirius si svegliò di scatto tutto sudato. Si guardò
intorno selvaggiamente, senza notare il gruppo di persone che si era
riunito intorno a lui. Vagamente, sentì una mano sul suo braccio
e si girò alla sua sinistra, aspettandosi di vedere di nuovo
Lord Voldemort in ginocchio sul pavimento
“Lunastorta…”sussurrò.
“Hey Felpato” disse piano Remus “Stai bene?”
Sirius non rispose subito. Si guardò intorno nel salotto, osservando gli occhi preoccupati concentrati su di lui. Giusto,riunione dell’ordine stasera…Silente l’ha spostata qui perché potessimo stare con Harry,pensò.
Devo essermi addormentato,questo è
tutto…”Sì, sto bene,solo…ho solo fatto un
brutto sogno…”Le uniche persone che non sembravano
convinte erano Remus,Silente,Emmeline e per la sorpresa leggera di
Sirius,Naomi. Silente deve aver tolto gli incantesimi per farla
entrare…Passò le mani sulla sua fronte e distolse lo
sguardo dai suoi amici “Mi dispiace per l’interruzione
Albus” disse con voce roca e un po’ tremante “Ti
prego continua…”
Sembrando riluttante Remus si mise di nuovo al suo posto sul divano
accanto ad Emmeline, continuando a guardare il suo migliore amico con
attenzione. Sirius si lasciò cadere indietro sul cuscino della
sua sedia, e smnise di ascoltare qualsiasi cosa di cui stesse
parlando Silente. Sapeva che avrebbe dovuto ascoltare- probabilmente
stavano parlando di Harry- ma la sua mente era bloccata sul sogno che
aveva appena fatto. Immaginò semplicemente che ne aveva
solo passate troppe nelle ultime settimane, e la sua mente stava
lavorando troppo. Cercò di non dare troppo peso al sogno.
Ne avrebbe parlato più tardi con Remus, per farglielo analizzare
fino alla morte.
Questa non era la prima volta che Sirius sognava James che lo incolpava
per la morte dei suoi amici. Il sogno peggiore che si ricordasse era
quello che aveva fatto poco dopo che Harry era andato a vivere con
Sirius e Remus.allora la faccia di James non si era trasformata in
quella di Voldemort, ma si era completamente decomposta quando James
aveva cercato di strangolare Sirius. Per qualche settimana successiva
al suo rilascio da Azkaban, faceva continuamente sogni su Lily e James
che lo accusavano di aver rubato il loro figlio. Fortunatamente i sogni
erano spariti, e dopo di quello i sogni peggiori che faceva Sirius
riguardavano scherzi andati male.
Aveva sentito una volta che traumi e stress potevano causare incubi. E
se il figlioccio di una persona che quasi la uccideva non era
traumatico, allora che cos’era esattamente?
Sirius pensò brevemente che forse Voldemort stesso aveva messo
il sogno nella sua mente. Ma Harry era quello ad avere una connessione
diretta con Lord Voldemort non lui…
“Qualsiasi cosa tu stia suggerendo malocchio” stava dicendo
Remus moderatamente quando Sirius entrò di nuovo nella
realtà “Ti suggerisco di dimenticartela subito. Harry ne
ha già passate troppe,e non ha bisogno di altre persone che lo
obblighino a passarne altre”
“Tutto quello che sto dicendo Lupin,è che Potter è
la nostra connessione diretta con tu-sai-chi. Se c’è
qualche possibilità di rivoltargliela contro , dovremmo
usarla” disse malocchio. Sirius alzò un sopracciglio,
sperando per la salvezza di malocchio che non stesse suggerendo quello
che Sirius pensava stesse succedendo.
Ma Sirius non ebbe la possibilità di scoprirlo con certezza
prima che Silente intervenisse “Non credo Alastor, che ci sia
bisogno di qualcosa di così drastico. Abbiamo altri modi di
scoprire informazioni, senza dover obbligare Harry a tentare di fare
qualcosa di così pericoloso come possedere Lord Voldemort.”
Sirius girò la testa di scatto verso malocchio, quasi tentando
di dare un pugno al suo ex mentore solo per aver pensato a qualcosa del
genere. Tra l’altro, Harry non era così potente o
abbastanza malvagio per possedere persino un girino, figuriamoci un
mago oscuro come Voldemort. Era solo un ragazzino, non importava quello
che la maggior parte dell’ordine pensava di lui. Per loro, Harry
era un attrezzo da essere usato a loro piacere. Silente era diventato
più cauto nell’usare Harry,sapendo come avrebbero reagito
i suoi tutori. Sirius sapeva che Silente voleva molto bene ad Harry, e
sperava che la natura amorevole di Silente avrebbe impedito agli altri
membri- meno amorevoli, di fare qualcosa di stupido riguardo al suo
figlioccio.
Silente terminò la discussione senza una parola- il suo talento
di dare ordini alle persone, senza farlo veramente, era una delle cose
che lo rendeva grande.
Naomi era in piedi davanti all’ordine, guardando ogni tanto
Sirius preoccupata, e cominciò a spiegare il piano successivo
d’attacco di Voldemort. Sirius tremò mentalmente solo al
sentir nominare dissennatori- anche se aveva fatto progressi
impeccabili, non si era ancora ripreso dal suo periodo trascorso ad
Azkaban. Questa sarebbe stata una missione che sarebbe stato contento
di evitare- senza nessuna abilità magica, probabilmente sarebbe
tornato al cottage senz’anima. Non si conosceva ancora la data
dell’attacco, ma Silente aveva richiesto volontari che
cominciassero già a fare la guardia per precauzione. Esitanti,
alcuni membri dell’ordine cominiciarono ad alzare le loro mani-
Remus ed Emmeline tra di loro, per il fastidio di Sirius. C’erano
altre cose da discutere (un rapporto di Arthur sul fatto che molti
più babbani stavano venendo feriti sempre più spesso da
oggetti incantati; il piccolo discorso di Dung ubriaco su come i
mangiamorte si stavano avvicinando ai truffatori- Uno si era avvicinato
a Dung due giorni prima; Tonks aveva detto a tutti
dell’apparizione di Scrimgeur di quel giorno al ministero- Sirius
voleva lanciare disperatamente qualcosa contro un muro, ma Remus aveva
spostato le cose fragili lontane da lui) prima che la riunione finisse.
Non molti rimasero quella sera- era tardi, e molti di loro dovevano
andare presto al lavoro la mattina dopo. Tra quelli che rimasero
c’erano Molly,Arthur,Tonks, malocchio e Silente. ma McGranitt
doveva tornare a scuola per prepararsi ad viaggio che avrebbe fatto in
Germania il giorno dopo. La sua storia era quella che aveva un cugino
lì, ma Sirius credeva che si trattasse di più di trovare
contatti in altre nazione.
Remus ed Emmeline andarono in cucina con gli altri, ma Sirius rimase
indietro. Probabilmente avrebbero continuato a parlare di Harry, e non
era ancora pronto a partecipare a quella conversazione. Sperava che
forse tutto il giorno, da Harry che veniva colpito da un bolide,
al sogno che aveva fatto durante la riunione dell’ordine,fosse
stato solo un brutto lunghissimo incubo. Poteva ancora vedere Harry con
quel ghigno malefico sulla faccia- era stato così diverso da
lui. Harry non aveva un osso malvagio in tutto il suo corpo. Sirius
doveva ricordarsi continuamente che non era stato Harry ad alzare la
bacchetta contro di lui, ma Voldemort che usava la mente e il corpo del
suo figlioccio. Sirius doveva aggiungere quest’altra cosa alla
lista che continuava a crescere, di cose di cui si doveva vendicare sul
signore oscuro…
“Stai bene?” chiese piano una voce che Sirius non ebbe
alcun problema a riconoscere. Sussultò un po’ e si
voltò verso Naomi.
“Sono stato decisamente meglio” rispose con la voce ancora fastidiosamente roca.
Annuì e guardò in cucina dove sembrava che Remus e
malocchio stessero discutendo di nuovo.”Vuoi venire fuori a
prendere una boccata di aria fresca?”
Sirius esitò. Non sarebbe stato difficile per Naomi
sottometterlo. Lei aveva una bacchetta e lui no. Ma in qualche modo
sapeva che non avrebbe provato a fare niente, e comunque sarebbe
rimasto vicino al cottage. “Sì, certo, mi servirebbe una
boccata d’aria fresca veramente…”
Lei sorrise e cominciò a dirigersi fuori nel prato, dove si
sedette sotto un grande albero che Sirius si ricordava lei e Remus
frequentavano quando stavano insieme. Credo che le vecchie abitudini siano difficili a morire
, pensò sospirando mentalmente prima di andare a sedersi accanto
a lei sull’erba. Per un po’, rimasero seduti in
silenzio,godendosi l’aria fresca e i boschi intorno a loro.
L’ostilità di Sirius nei confronti di Naomi era sparita
mesi prima quando avevano cominciato a parlare fino a tardi dopo le
riunioni dell’ordine. Anche se ci era voluto molto tempo per lui,
per riuscire a costruire un senso di fiducia nei confronti della sua
vecchia amica, Sirius scoprì che parlare con lei era facile come
lo era sempre stato. Di solito parlavano di cose futili
-Quidditch,cibo,invenzioni babbane- ma occasionalmente parlavano di
Harry. Naomi aveva adorato il bambino quando era nato. Anche se non era
ufficialmente la sua madrina, recitava lo stesso bene la parte
viziandolo tremendamente.
Una delle cose che lei aveva voluto di più al mondo era
costruire una famiglia con Remus. La condizione di Remus non era mai
stata un problema per lei, non importava quante volte lui avesse
cercato di convincerla che avere dei bambini loro sarebbe stato un
grosso rischio. Remus aveva sempre voluto una famiglia, dei bambini
suoi, ma era sempre spaventato mortalmente dalla possibilità di
infettarli con la sua maledizione. Sirius sapeva che sarebbe mai stato
capace di vivere se in qualche modo avesse infettato un altro essere
umano- e se era suo figlio, Sirius era sicuro che Remus avrebbe
veramente considerato il suicidio. Ma c’erano scoperte mediche
ogni giorno, e forse un giorno sarebbero stati capaci di scoprire un
cura per prevenire il passaggio della licantropia da genitore a figlio
alla nascita.
Sirius si permise un piccolo sorriso, al pensiero di bambini che
correvano per il cottage con i capelli color sabbia di Remus, e i caldi
occhi marroni di Emmeline. Sarebbero stati dei bambini dannatamente
intelligenti- con la loro madre che era un’ex corvonero, e il
padre capace di recitare a memoria metà dei libri della
biblioteca di Hogwarts. E ovviamente Sirius sarebbe stato lì per
viziarli il più possibile,ignorando le regole imposte dai loro
genitori sui limiti di cioccolata e altri dolci, proprio come aveva
fatto con Harry. Dopo tutto, a cosa serviva avere un figlioccio se non
potevi riempirlo di zucchero durante il giorno, e poi mandarlo a casa
dai loro genitori ignari che dovevano occuparsi delle ripercussioni la
sera?
“Allora, che cosa stavi sognando?” chiese piano Naomi,
facendo sobbalzare di nuovo Sirius fuori dai suoi pensieri. Lei
soffocò una risata “Siamo un po’ tesi stasera
vero?”
Sirius roteò gli occhi e le colpì la spalla con la sua.
Sospirò “All’inizio era James” cominciò
piano, sentendo gli occhi di Naomi che fissavano la sua testa mentre
lui fissava in basso verso le sue mani “Mi stava accusando di
cose che non farei mai nella mia vita. Poi ha cominciato a dirmi che
ero inutile,un peso per la mia famiglia, e che se non fosse stato per
me, lui,Lily,e Julia non sarebbero mai stati uccisi. Mi ha detto di
scappare, di andare via dall’Inghilterra e sarei stato
risparmiato. Gli ho praticamente detto dove poteva mettersi le sue
minacce, e si è trasformato in Voldemort. Questo è il
punto in cui mi sono svegliato”
Naomi lo guardò pensieroso per un momento “Tu lo
spaventi” disse chiaramente. Sirius alzò lo sguardo
sorpreso. “No, davvero,lo fai. Ti conosce Sirius. Sa di cosa sei
capace,e se le cose continuano ad andare così ,con Remus ed
Harry che lavorano con te, non avrà nessuna possibilità
alla fine.”
“Come fai a saperlo?” chiese scettico.
Lei scrollò le spalle “è un’insieme di cose che ho sentito e percepito dal signore oscuro-“
“Ti ho già chiesto di non chiamarlo il signore oscuro davanti a me. Intorno agli altri puoi chiamarlo Lord-faccia-di-Banana
per quanto me ne importi-“ Naomi scoppiò a ridere per
l’assurdità del commento. Sirius ghignò “Ma
in mia presenza, chiamalo con il suo nome…”
Dopo qualche minuto, Naomi si calmò un po’”E io ho detto a te che non è così facile”
“Lo era però” replicò Sirius “Eri
capace di pronunciare il suo nome senza problemi. Ti spiace dirmi come
una specie di tatuaggio possa cambiarlo?”
Lei scrollò le spalle, indecisa se guardarlo male o ridere.
Decise di evitare i suoi occhi e passare le sue mani nell’erba
“Sono cambiate molte cose la notte che sono diventata una
mangiamorte Sirius” spiegò piano “Sì,lo
chiamavo con il suo vero nome, e onestamente non so spiegare che cosa
sia cambiato quando ho ricevuto il marchio nero. Paura forse?”
sospirò.
“La paura di un nome non fa altro che incrementare la paura della cosa stessa” recitò Sirus piano.
Naomi sbuffò una risata “Grazie professor Silente”
mormorò con le labbra che si contorcevano “Okay,se devi
essere così dannatamente insistente…Lord Voldemort”
disse convinta. Si fermò un momento, come se si aspettasse che
succedesse qualcosa, ma sospirò sollevata un secondo
dopo”Felice ora?”
“Molto. Era così difficile?” chiese Sirius tranquillamente.
Naomi roteò gli occhi “Allora come va da queste parti
senza la magia che ti faccia rimanere sano di mente? Non che tu lo sia
mai stato veramente…”
Sirius decise ignorare l’ultimo commento “Sta andando
meglio credo. Ci sono ancora giorni in cui automaticamente mi sporgo
per prendere la bacchetta, pronto a fare un incantesimo, e poi realizzo
che non posso farlo. Ma Remus ed Emmeline mi sono stati molto
d’aiuto.”
“è una cosa buona” disse Naomi un po’
rigidamente. Sirius pensò che fosse per il fatto che avesse
nominato la fidanzata di Remus “Bè sarai felice di sapere
che sto cercando di scoprire che maledizione ha usato Malfoy. Speriamo
che appena capisco qual è, Silente riesca a invertirla.”
“E quanto sei vicina a scoprirlo?”
Naomi scrollò di nuovo le spalle. “Malfoy non è
stato molto con me da quando è andato a casa sua per le scorse
settimane, ma ci sto lavorando sopra”
“Ci stai lavorando sopra, o stai lavorando sopra di lui?”
Sirius vide Naomi irrigidirsi un po’ “Che cosa vuoi dire?” chiese a disagio.
“Non lo so. Sto solo cercando di capire come stai riuscendo ad
avere tutte queste informazioni da Malfoy, considerando i tuoi vecchi
sentimenti nei suoi confronti non erano niente se non disgusto”
“Le cose cambiano…”mormorò Naomi.
Sirius alzò un sopracciglio, ma decise di non insistere
sull’argomento quella notte. Qualsiasi cosa stesse succedendo tra
lei e Malfoy, sembrava che lei se ne vergognasse. Sirius aveva una
teoria su come Naomi stesse avendo le informazioni, ma sperava, per il
bene di Naomi, che si stesse sbagliando- non solo era completamente
sbagliato e disgustoso da immaginare,ma…bè era solo molto
sbagliato e molto disgustoso.
Sentì un rumore familiare e uno schiocco e vide il
tremolio di una fiamma con la coda dell’occhio. Si
voltò verso Naomi e vide un puntino rosso brillante alla fine di
una sigaretta accesa. Di nuovo alzò un sopracciglio “Da
quando hai iniziato a farlo?”
“Qualche mese fa” ammise mentre inspirava il fumo.
“è mortale lo sai”
“Lo è anche fare la spia su Lord Voldemort” rispose con tono piatto.
Sirius rise “Touchè” guardò verso il
cottage e vide il camino che si illuminava con fiamme verde smeraldo.
Non hai mai realizzato prima di quel momento quanto la luce delle
fiamme con la polvere volante fosse simile a quella della maledizione
che uccide. “Bè farei meglio ad entrare prima che
Lunastorta cominci ad agitarsi”
I due si alzarono “Sì, non vorrai che ti veda parlare con
me…Probabilmente mi lancerebbe una maledizione, pensando che ti
sto facendo il lavaggio del cervello o qualcosa del genere”
“Quindi vuoi dire che non mi stai facendo il lavaggio del cervello?”
Naomi lo guardò male, ma le sue labbra si stavano contorcendo
“L’ultima volta che ho fatto un lavaggio del cervello a
qualcuno, è stato al secondo anno quando ho fatto credere a
Peter che io e James eravamo i padroni dell’universo”
Sirius ghinò”Non riesco ancora a credere che ci abbia creduto…”
“Quello era Peter” disse scrollando le
spalleӏ sempre stato un piccolo__ingenuo. Ovviamente,
Remus era sempre lì a rovinare il divertimento e a dirgli che
eravamo solo troppo pieni di noi stessi”
“Una cosa che Remus fa con me giornalmente tra l’altro”
Naomi sorrise un po’ tristemente “Vorrei solo che non mi
odiasse sai. So che non avrò mai indietro la sua amicizia come
quando eravamo bambini, ma tutto questo ignorare la mia esistenza
è piuttosto deprimente”
“Non ti odia Naomi” disse Sirius. Lei alzò un
sopracciglio “Davvero, non ti odia. Ora, non è che tu sia
una delle sue personw preferite, ma decisamente non ti odia. Non credo
che Remus potrebbe mai odiarti a meno che tu facessi del male a me o
Harry o Emmeline. E so che tu ed Emmreline avete litigato qualche tempo
fa, e sono sicuro che sia stato per Remus, ma questa è una
conversazione per un’altra sera…”
“Che cosa ti fa pensare che non mi odi? Per quanto non voglio che
lo faccia, non merito nient’altro dopo quello che gli ho
fatto”
“Bè, non posso dire che non sono d’accordo con
questa logica, ma so che Remus non potrebbe mai odiarti, perché
tu eri il suo primo amore, e i primi amori lasciano sempre qualche
sentimento in fondo a noi, non importata come tu l’hai lasciato.
Eri tutto per lui, ed era distrutto quando te ne sei andata,ma alla
fine lo supererà. Non ti ha mai dimenticato, e non ha neanche
dimenticato quello che avevate, o potevate avere, proprio come io non
potrò mai dimenticare Julia…”Sirius sospirò
e si passò una mano tra i capelli”So che le circostanze
sono diverse, ma è la stessa idea. Non importa quello che
succede, una persona non può mai dimenticare completamente il
suo primo vero amore. E Remus ha avuto solo due amori, ed è
passato così tanto tempo da quando si è visto con
qualcuno, perciò sta mascherando qualsiasi sentimento che ha per
te in odio”
“Da quando sei un esperto in tutto questo?” chiese Naomi alzando le sopracciglia.
Remus è il mio migliore amico Naomi, e lo conosco meglio di
quanto non si conosca lui certe colte. Come pensi che facessi a sapere
che non era lui quello che Kingsley aveva trovato morto in Francia?
Ascolta, non sto dicendo che Remus è ancora innamorato di te,
anzi, so per certo che non lo è. Tutto quello che sto dicendo
è che c’è ancora un po’ di lealtà per
te da qualche parte nel suo cuore, che lo ammetta o no. Ora, se lui
proverà mai a fare civilmente conversazione con te… non
lo so, ma c’è sempre una possibilità. Conosci Remus
Naomi. Non è un uomo pieno di odio- è la persona
più buona del mondo, e ci sono poche persone che odia veramente-
Malfoy,Voldemort…Dagli solo un po’ di tempo e non farlo
arrabbiare”
Naomi si lasciò sfuggire un sorriso “Lo terrò in
mente. Vorrai andare meglio. Vedo Remus che sta vendendo alla
porta”
Sirius guardò velocemente oltre la sua spalla, sentdenosi
stranamente come un teenager che usciva di nascosto, alle spalle dei
suoi genitori”Va bene allora. Ci vediamo alla prossima riunione,
credo. Prenditi cura di te Naomi”.
“Lo farò. Tu fai lo stesso Sirius”
Sirius la guardò mentre si girava e camminava nel bosco, con la
luce della sua bacchetta che le illuminava il sentiero. La
guardò finché non poté vederla più, prima
di voltarsi lui stesso e andare al cottage. Quando Remus gli chiese
dove fosse andato, Sirius disse che aveva solo bisogno di un po’
di aria fresca. Remus accettò la risposta. E andò a
controllare Harry prima di andare a dormire. Sirius controllò
che le porte fossero chiuse a chiave e le luci fossero spente, per
andare a dormire,cosa di cui aveva veramente bisogno.
RECENSITE!
Lo so che non ho aggiornato per tutta l’estate e mi dispiace
tantissimo, però tra computer rotto,2 settimane di vacanze in
Grecia e inizio da sabato scorso dell’università americana
di Roma non c’è stato proprio tempo…
Cercherò di aggiornare il più possibile ma dovete anche
capire che se si tratta di università devo dare priorità
a quella… Grazie mille per tutta la vostra pazienza
|
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
chap 3
ALTERCATIONS
Capitolo 3
Sirius stava fissando la porta chiusa della camera da letto del suo
figlioccio. Il piccolo cartello di metallo che diceva “Camera di
Harry” era ancora intatto dopo quasi dieci anni, da quando il
ragazzo si era trasferito per la prima volta nella stanza. Sirius non
sapeva da quanto tempo fosse rimasto in piedi davanti alla porta.
Silente aveva detto ad Harry di rimanere a letto- aveva fatto alcuni
test e incantesimi per proteggere Harry da future possessioni di
Voldemort, ed Harry sarebbe stato debole per qualche giorno
finché il suo corpo non si fosse abituato. Sirius non era
entrato a vedere Harry dalla notte prima, dopo la sua lunga,strana
conversazione con Naomi. Ovviamente Harry stava dormendo, ma
probabilmente ora era sveglio, visto che eraquasi l’ora di pranzo.
Remus era entrato,come anche Emmeline,ma Sirius continuava ad inventare
scuse riguardo a cose che aveva da fare. Stava evitando Harry? Non gli
piaceva vederla in questo modo, ma lo stava facendo, davvero. Non era
sicuro se era più spaventato di affrontare Harry per quelloche
era accaduto la sera prima, o per quello che aveva visto negli occhi di
Harry. Aveva abbastanza fiducia in Albus Silente da renderlo sicuro del
fatto che Voldemort non sarebbe più stato capace di
impossessarsi di Harry di nuovo perciò non era preoccupato per
quello. Si odiava solo per pensarlo, ma aveva paura a rimanere nella
stessa stanza del suo figlioccio…
“Stai cercando di fare di nuovo magia senza bacchetta
Felpato?” chiese Remus dietro di lui”Perché continua
a non funzionare”
“Remus,la prossima volta che fai uno scherzo sulla magia senza bacchetta,io…”
“Tu cosa?” chiese Remus. Sirius riusciva a sentire il ghigno nella sua voce.
Sirius si girò per guardarlo male “Mangerò la tua scorta nascosta di cioccolata di mielandia”
Remus alzò un sopracciglio “Non dovresti saperlo. Sei
andato di nuovo a curiosare tra le mie cose? Pensavo avessi imparato la
lezione l’ultima volta…”
“Oh,vuoi dire quando ho aperto il cassetto delle tue calze e
l’ho trovato pieno di polvere pruriginante? Lunastorta ormai
dovresti sapere che ci vuole molto più di quello ad impedirmi di
essere curioso…”
“Hmm”disse Remus aggrottando la fronte pensieroso. Un
momento dopo annuì deciso “La prossima volta
userò il talco bollente che ho comprato da Fred e
George…è ancora un esperimento, ma dovrebbe fare
perfettamente il suo lavoro”
Questa volta Sirius alzò un sopracciglio “Hai comprato qualcosa da Fred e Geroge?”
Remus scrollò le spalle con idifferenza “Perché no?
Perché devo scoraggiare il loro sogno di armare una generazione
di mascalzoni con scorte di scherzi?”
“Ed io che pensavo tu fossi diventato un professore rispettabile…”
“Sono un malandrino prima di tutto e principalmente, mio caro
signor Felpato. Sempre” disse Remus inchinando un poco la testa
“Ora, perché stai cercando di vedere attraverso la porta
di Harry? Ti sei dimenticato come aprirla?”
“Ah Ah” disse Sirius seccato “No…è solo…non che cosa dirgli”
”Non è mai stato un problema prima”
“Non è mai stato posseduto da Voldemort prima”
“Vero” sospirò Remus.”Bè,vuoi che venga dentro con te?”
Sirius sospirò”No” disse piano”Sto solo cercando di trovare il coraggio di entrare”
Remus annuì comprensivo. Fece un passo avanti verso Sirius
“Questo è per il tuo bene. Mi ringrazierai dopo…O
forse no…” Prima che Sirius potesse alzare un
sopracciglio, Remus aprì la porta della stanza da letto di
Harry, spinse Sirius dentro, e la chiuse subito dietro di lui. Sirius
incespicò, riuscendo a rimettersi in equilibrio un secondo prima
di cadere sul pavimento, e si girò guardando impressionato
la porta. Remus a volte era un piccolo omino molto strano…
“Hey Sirius” disse una voce alla sua sinistra. Sirius
sussultò un po’, essendosiquasi dimenticato che era nella
stanza di Harry. Trovò il suo figlioccio davanti
all’armadio,seduto a gambe incrociate sul pavimento, guardando
dentro una scatola dei suoi vecchi giocattoli.
“Hey piccolo” disse Sirius imbarazzato, mettendo le mani
nelle tasche dei suoi jeans e spostando il peso da un piede
all’altro un po’ a disagio. “Che cosa ci fai fuori
dal letto?”
Harry scrollò le spalle “Ero annoiato, perciò ho
pensato di guardare un po’ alcune delle mie vecchie cose”
Sirius si guardò intorno e annuì. Durante gli anni,la
camera di Harry aveva subito diversi cambiamenti piuttosto drstici.
Quando era andato a vivere al cottage, i muri erano stati coperti di
foto di famiglia dei Potter e poster di Quidditch. Le mensole erano
piene di libri per bambini e piccoli ninnoli infantili e peluche.
Non c’era molto sulla scrivania eccetto per alcune matite
babbane, pastelli e fogli da disegno. Ora,però alcuni dei poster
erano stati sostituiti da quelli di streghe formose che indossavano
vesti che in qualche modo non coprivano niente . Le mensole erano piene
di libri di Hogwarts e fumetti, sia babbani che magici. La scrivania di
Harry era piena di piume, inchiostro, foto dei suoi amici, e lettere
accartocciate. Sirius non aveva mai notato quanto Harry stesse
crescendo velocemente, ma all’improvviso desiderò che il
suo figlioccio fosse ancora un bambino indifeso di sei anni, al
quale non importava nulla se non il se i suoi tutori lo avrebbero
portato a volare o no quel giorno.
Fuori dal nulla, Harry cominciò a ridere, distraendo Sirius dai
suoi pensieri. Il mago lo gaurdò chiedendosi che cosa lo avesse
divertito tanto “Che cosa hai lì?” chiese Sirius
andandosi a sedere accanto ad Harry. Il ragazzo stava ridendo troppo
forte per parlare, perciò porseun giocattolo che era stato
ovviamente modificato con la magia.
Era un signor testa di patata, ma i suoi tratti erano stati modificati
in modo tale da ricordare un certo insegnante di pozioni di Hogwarts.
Sirius scoppiò a ridere, riscordando il giorno in cui
l’aveva trasformato in Piton- lo stesso giorno in cui Harry era
andato a vivere con lui e Remus “Ti ricordi cosa mi hai chiesto
quando lo hai conosciuto Harry?” chiese Sirius cercando di
recuperare fiato.
Continuando a ridere forte, Harry annuì “Oh
sì…Gli ho chiesto se fosse signor testa di patata. Non
credo mi abbia mai perdonato per qullo”
Sirius roteò gfli occhi “Non ti ha perdonato per essere il
figlio di tuo padre Harry. Dubito altamente che ti perdonerà mai
per averlo chiamato signor testa di patata, anche se avevi cinque
anni…”
Harry scrollò le spalle mentre metteva da parte
Piton-testa-di-patata, continuando a guardare nella scatola”Avete
fatto un incantesimo a questa scatola o qualcosa del genere? Non sembra
finisca mai”
Sirius annuì. “ è stata un’idea di Remus. Ha
pensato che in questo modo potevi tenere ttto là dentro e
aggiungere altro man mano che diventavi grande.”
“Lui sì che è intelligente”mormorò
Harry tirando fuori delle macchinine e un supereroe babbano. La sua
testa si alzò di scatto velocemente quando mentre un gioco
volava fuori dalla scatola. I due maghi si girarono e guardarono
l’ungaro spinato che girava per la stanza, faceva uscire fuoco
incantato che era freddo al tocco, e ruggiva piano
“Magico…” ghignò Harry. Il drago era stato
uno dei suoi giocattoli preferiti quando era piccolo.
Sirius tornò a guardare la scatola e aggrottò le
sopracciglia, trovando qualcosa che non sarebbe dovuta essere lì
“Come sei entrato in possesso di questo?” chiese, prendendo
un libro di pelle dalla scatola
“Che cos’è?”chiese Harry guardando oltre la spalla di Sirius mentre apriva il libro.
“Il mio vecchio album di foto. Questo è quello in cui ho
tenuto tutte le foto di Hogwarts e poco dopo. Julia me lo fece qualche
mese prima di morire” rispose Sirius piano. Harry si
avvicinò di più al suo padrino mentre sfogliavano le
pagine. Sorrideva occasionalmente quando trovavano una foto di Lily e
James insieme. Una delle foto era stata fatta probabilmente durante il
terzo o il quarto anno nella sala comune di Grifondoro. La faccia di
Lily era più rossa dei suoi capelli mentre urlava contro James,
che era visibilmente spaventato della giovane strega. Se Sireius
ricordava bene, aveva fatto la foto subito dopo che James era riuscito
ad incantare tutti i suoi libri di scuola perché recitassero
poesie sdolcinate.
“Tuo padre era proprio senza speranza a quei tempi”
mormorò Sirius affezionatamente “Remus ha sempre cercato
di dirlgi di non essere così insistente con Lily- a lei non
piaceva molto allora, ma ovviamente, lui non ascoltava mai e questo era
il solito risultato”.
Harry scosse la testa e soffocò una risata. Era perfettamente a
conoscenza dell’idea che sua madre aveva di suo padre e del suo
padrino quando erano ancora a scuola “Che cosa le ha fatto
cambiare idea su di lui?”Non credo che tu e Remus me lo abbiate
mai detto”
“Bè” disse Sirius,cercando di ricordare esattamente
cosa era successo “Subito dopo l’assassinio dei tuoi nonni,
tuo padre si è chiuso emozionalmente. Non parlava,non
mangiava…che diavolo non credo che dormisse affatto. La scuola
cominciò,e come sai, era diventato caposcuola, anche se a lui
non importava molto. Remus fu costretto ad appuntare la spilla sui suoi
vestiti e a trascinarlo nella carrozza dei prefetti sul treno per il
loro proprio incontro dell’anno. Da quello che aveva detto Remus
quando erano tornati,James non aveva neanche risposto agli insulti
della Evans-cioè Lily-. Apparentemente credeva che lui avesse
rubato la spilla a Lunastorta…Comunque, continuò a
comportarsi così per i primi mesi dell’anno. I suoi voti
cominciarono ad abbassarsi ,e credo che Silente pensò anche di
mandarlo al St Mungo per farlo visitare.
“Ma prorpio poco prima di Natale, c’è stato un
weekend ad Hogsmeade. Io non ci sono andato perché io e Peter
eravamo in punizione per Lumacorno,e Remus era con Naomi. Quando siamo
usciti dal dormitorio, James stava fissando il soffitto. Quando siamo
tornati dopo cena era sparito. Bè,inutile dirti che stavamo
impazzendo cercando di trovarlo- non era da nessuna parte sulla mappa
capisci, e Remus non lo aveva visto ad Hogsmeade. Ovviamente,
probabilmente era stato troppo preso da Naomi per accorgersi di
qualsiasi cosa…
“Poco dopo che si era fatto buio,Peter controllò di nuovo
la mappa, e lo trovammo vicino al lago…con Lily. In quel momento
aveva sentito quello che era successo ai suoi genitori, e aveva fatto
diminuire gli insulti, anche perché lui non aveva fatto niente
per provocarla. Ovviamente, pensammo che sarebbe stata una buona idea
andarlo a prendere prima che succedesse qualcosaa. Ma quando,
finalmente ci mettemmo i mantelli e andammo al lago, ci accorgemmo che
non c’era stato nessun motivo per preoccuparsi…Si stavano
baciando. Bè, essendo i tre stupidi ragazzi che eravamo,creammo
un bel po’ di confusione , e si separarono. Quello era stato il
primo sorriso che vedevo sulla faccia di James da mesi, e anche Lily
stava sorridendo. Non ho mai scoperto veramente che cosa è
successo, ma Julia disse che lei e Lily avevano trovato James fuori
dalla stamberga strillante, e Lily si era fermata per parlare conn lui-
Julia se ne era andata per andare a prendere alcune cose da Gladrags.
Questo è tutto. Qualsiasi cosa di cui abbiamo parlato ha
ovviamente convinto tua madre che James non era così terribile
come pensava, e una settimana dopo, uscivano insieme
ufficialmente.”
Harry sorrise “Di che cosa credi abbiano parlato?”
Sirius rispose al sorriso. Non importava quanto sapeva sui suoi
genitori, Harry aveva sempre voglia di scoprire di più, e Sirius
era più che contento di accontentarlo “Sinceramente non ne
ho idea. James non ce lo ha mai voluto dire. L’unica dcosa che ci
ha detto è che lui e Lily hanno trovato degli argomenti in
comune, qualsiasi cosa volesse dire.”
Harry annuì pensiero e si sporse per prendere l’album di
foto sulle gambe di Sirius. Lo sfogliò, fermandosi ad una di
Remus e Naomi subito dopo che avevano annunciato il loro matrimonio,
più o meno un anno dopo aver finito Hogwarts. Entrambi erano
radiosi mentre Naomi mostrava il piccolo anello di diamanti alla
macchina fotografica,e Remus era in piedi dietro di lei, stringendola
forte con le sue braccia intorno alla vita, cercando di farla girare
per darle un bacio.
“L’amava davvero tanto non è vero?” chiese
Harry, guardando la foto con un’espressione impassibile.
“Con tutto quello che aveva” confermò Sirius piano
“Voleva chiederle di sposarlo subito dopo il diploma, quando tuo
padre lo chiese a tua madre, ma i genitori di lei volevano che
aspettassero almeno un anno. Avevano paura che Remus e Naomi stessero
facendo tutto troppo in fretta”
Harry alzò un sopracciglio “Hanno cominciato ad uscire
insieme durante il loro sesto anno non è vero?” Sirius
annuì”Bè sono cosa un anno e mezzo, due anni, i
miei genitori si sono sposati dopo sei mesi”
Sirius rise “Sì non ha senso. Lo so. Ma le persone stavano
prendendo decisioni frettolose d’ovunque-la guerra, sai. Il
signore e la signora Watts cercarono di convincere anche James a
rallentare le cose, ma visto che non erano i suoi genitori non potevano
obbligarlo”
“Erano il suo padrino e madrina però no? Non sono diventati i suoi tutori quando i miei nonni sono morti?”
“No” disse Sirius scuotendo la testa “James aveva
appena compiuto diciassette anni quando i suoi genitori sono stati
uccisi,perciò era libero di vivere da solo- è rimasto con
me fino all’estate dopo il nostro settimo anno, quando lui e Lily
si sono trasferiti a Godric’s Hollow”
Harry annuì comprensivo.
“Ma tornando a Remus e Naomi…”disse Sirius
appoggiandosi indietro sulle sue mani”Aspettarono un anno,
finchè Remus non ce la fece più e le chiese di sposarla.
Non ho mai visto Remus felice come dopo averglielo chiesto… Il
modo in cui guarda Emmeline si avvicina molto, ma non è la
stessa cosa. Posso solo immaginare che cosa abbia passato quando lei lo
ha lasciato…”
“Sì, perché lo ha fatto?” chiese Harry con la
rabbia che cominciava a sentirsi nella sua voce “Da quello che ho
sentito, odiava il lato oscuro, e poi a’improvviso ha deciso di
unirsi a loro. Non ha senso.”
“Niente aveva senso a quei tempi Harry” disse
Sirius”Tutto il mondo era in caos completo. Nessuno sapeva che
cosa stava succedendo. Lei ha detto a Remus perché si è
unita ai mangiamorte, ma lui non me lo ha mai detto. Penso sia qualcosa
a che fare con Codaliscia e i suoi cugini però”
“I suoi cugini?”
“ I fratelli Lestrange” disse Sirius”Rodolphus e
Rabastan. Rodolphus ha sposato mia cugina,Bellatrix…”
“Quindi questo farebbe tu e Naomi cugini acquisiti?”
“Tecnicamente sì” disse Sirius “Ma io non ci
considero imparentati perché non considero Bellatrix parte della
mia famiglia. L’unica che ne fa parte è Andromeda. Ma ho
disconosciuto Bella e Narcissa anni fa, quando avevo la tua età.
Anche Naomi non ha mai considerato Rodolphus e Rabastan suoi
cugini. Quella parte della sua famiglia non viene mai nominata molto- i
suoi genitori seguirono i Potter dalla nostra parte, mentre le loro
famiglie rimasero con la mia a sostenere Voldemort”
“Con tutto quello che sapete di lei,perché è
nell’Ordine?Che cosa vi fa credere che è veramente dalla
nostra parte?”
Sirius sospirò” è decisamente un rischio, farle
fare la spia per noi,ma Silente sa quello che sta facendo, e non
fa mai entrare nessuno nell’ordine a meno che non ne è
completamente sicuro al cento percento della loro lealtà. Si
fida di Piton anche se molti di noi lo odiano, perché con Naomi
dovrebbe essere diverso? Tra l’altro Naomi sa che se ci sta
prendendo in giro, avrà un lupo mannaro molto arrabbiato che le
darà la caccia”ghignò” E per dirti la
verità non credo abbia alcuna intenzione di tradirci”
“Sì, ma come lo sai?”
chiese Harry girandosi leggermente per affrontare meglio Sirius.
“Che cosa ha fatto per convincervi che è dalla nostra
parte? Come fai a sapere che non sta solo cercando di avere più
informazioni da te?”
“Conosco Naomi da tanti anni Harry, e posso capire,come anche
Remus,quando sta mentendo- non è mai stata brava a farci scherzi
a scuola, anche se ci ha provato tante volte. Certo, non sapevamo che
cosa stava succedendo quando i mangiamorte la stavano contattando, ma
non avevamo neanche realizzato che cosa stesse facendo Peter,
perciò non puoi proprio darci la colpa in quel
caso…”sospirò”Naomi ci ha detto tanto sui
movimenti dei mangiamorte e di Voldemort da quando è
tornata nell’ordine. Non dirlo a Remus, ma io e lei siamo rimasti
a parlare diverse volte fino a tardi al quartier genreale, e non
sembrava che stesse nasconendo qualcosa da noi”
“Okay” disse Harry, lasciando perdere l’argomento per
il momento. “Una domanda: Se a Codaliscia non fosse stato dato il
bacio del dissennatore, e lui fosse venuto all’ordine implorando
perdono, lo avresti perdonato come hai fatto con Naomi?”
Sirius distolse lo sguardo da quello di Harry. Il ragazzo doveva
proprio tirare fuori le domande pesanti vero? Bè, però
non era poi così difficile; infatti, ci aveva già pensato
molte volte.”No” disse alla fine”Anche se Naomi ci ha
tradito e ha tenuto nascoste informazioni che avrebbero potuto salvare
i tuoi genitori, non ha fatto la stessa cosa di Peter. Lui aveva le
vite dei tuoi genitori nelle sue mani, e le ha consegnate
spontaneamente a Voldemort senza pensarci due volte. Secondo me, Peter
Minus, è un assassino proprio come Voldemort. Per quanto ne so,
Naomi non sapeva che cosa avrebbe fatto Peter. Non sapeva che avevamo
scambiato i custodi segreti, finchè non lo capì dopo il
fatto. Credo, e potrei sbagliarmi completamente, che Naomi avrebbe
provato a salvare Lily e James se avesse saputo tutto in tempo. O
almeno lo avrebbe detto a qualcuno. I tuoi genitori erano due dei
migliori amici di Naomi, ed era distrutta quanto noi quando sono stati
uccisi…”Harry non sembrava ancora convinto”Ascolta,
non è neanche lontanamente vicnina ad essere invitata alla cena
della domenica, ma le credo, e mi fido di lei”
“Sapeva che cosa mi avrebbe fatto Voldemort ieri?” chiese piano Harry fissando il tappeto.
Sirius ingoiò forte la saliva. Si era quasi dimenticato di
quello che era accaduto il giorno prima. Questa non era la
conversazioni che voleva avere con Harry in quel momento, ma sapeva che
doveva acccadere prima o poi-sperava solo il più tardi
possibile. “No, non credo lo sapesse. Come il resto di noi
pensava che fosse una possibilità, ma onestamente non credo
sapesse quando sarebbe successo. Non avrebbe mai lasciato che accadesse
una cosa del genre, speciamente non a te. Se c’era qualcosa che
si poteva fare per fermarlo, Harry… So che non eri tu ieri
notte. So che non faresti niente del genere a noi…”
Harry distolse velocemente gli occhi dal tappeto.”Non lo
farei…” disse con la voce roca “Non lo farei mai
Sirius. Non sapevo nemmeno che c’era qualcosa che non andava.
C’erano parti delle mie giornate che erano bloccate, ma non ci ho
fatto molto caso…”
“Va tutto bene…” disse Sirius stringendo Harry in un
abbraccioӏ tutto finito ora, e noi stiamo tutti bene.
Faremo molta più attenzione ora per essere sicuri che non
succeda più”
Harry appoggiò la testa contro la spalla di Sirius, e strinse un
braccio intorno alla vita del suo padrino,desiderando di avere di nuovo
cinque anni, così da poter giustificare il fatto che si era
avvicinato al petto di Sirius e stava piangendo. Nessuno dei due
parlò per un po’ di tempo; rimasero solo seduti lì,
con l’album i foto dimenticato ai loro piedi.
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Remus era in piedi di fronte alla finestra dell cucina con una tazza di
caffè appena fatta in mano, e l’altra nella tasca dei suoi
pantaloni. Emmeline era andata al lavoro. Remus avrebbe lavorato dal
cottage per tenere d’occhio Harry- solo per essere sicuri. Non
pensava che sarebbe successo di nuovo qualcosa che avrebbe richiesto di
schiantare Harry, ma era pronto a farlo se sarebbe stato necessario.
Continuava a pensare allo sguardo completamente impotente sulla faccia
di Sirius, quando lui ed Emmeline erano tornati dal lavoro la sera
prima. Sirius non aveva pensato che una cosa così grande poteva
succedere ad Harry,e quindi, era completamente sotto shock. Per non
parlare del fatto che non c’era nessun modo per Sirius di
proteggersi, anche se avesse realizzato che cosa stava succedendo prima
che fosse diventato troppo tardi.
Sirius aveva sempre ragione sulle cose peggiori- in questo caso,
riguardo al fatto di essere un obiettivo facile per Voldemort e i
mangiamorte. Ovviamente Voldemort sapeva quanto erano vicini Sirius ed
Harry, e sapeva anche che Sirius non avrebbe mai fatto niente per fare
volontariamente del male ad Harry. Remus era pronto a scommettere che
anche se Sirius ne fosse stato capace, non avrebbe mai schiantato
Harry, non importavano le circostanze. Si sarebbe lasciato uccidere
dalla bacchetta del suo figlioccio perché aveva troppa paura di
fare del male al ragazzo. Remus non voleva neanche pensare a quello che
sarebbe potuto succedere se Harry- o meglio Voldemort che agiva
attraverso Harry- avesse avuto successo la sera prima, e avesse ucciso
Sirius. Il ragazzo sarebbe stato più che devastato;sarebbe stato
distrutto. Era brutto abbastanza che fosse preoccupato che il suo
padrino poteva essere ucciso ogni volta che l’Auror usciva di
casa, ma se Harry fosse stato quello a farlo…
Remus scosse forte la testa, cercano di allontanarsi da questi
pensieri. Con un po’ di fortuna avrebbero scoperto la cura per la
maledizione di Sirius in poco tempo, e potevano restituire la magia a
Sirius. Senza di lui, Remus non riusciva a vedere l’ordine
vincere la guerra contro Voldemort. Rimanere senza Sirius Black era
come rimanere senza Harry Potter- sarebbero stati condannati al
fallimento.
Un paio di braccia si strinsero forte intorno alla vita di Remus,
facendolo sobbalzare un po’. Sentì Emmeline ridacchiare
leggermente, mentre appoggiava la sua testa contro la sua schiena
“Che cosa ci fai qui? Non mi aspettavo che tu tornassi fino
all’ora di ceno almeno.” Disse Remus appoggiando il suo
caffè sul davanzale dietro di lui e girandosi per guardare in
faccia la sua ragazza. Lei spostò le braccia dalla sua vita al
collo e si sporse in avanti per un bacio. Si separarono un minuto dopo
sorridendo,”Posso tornare al ministero se vuoi?”
sussurrò Emmeline, massaggiandolo dolcemente dietro il collo.
Remus scosse leggermente la testa “No,va bene. Ti preferisco qui”
“Buona risposta”disse lei ghignando”Allora come stanno andando le cose qui? Qualche cambiamento?”
“Bè”Remus sospirò” Sirius è
là dentro a parlare con Harry se è questo quello che vuoi
sapere, ma a parte questo niente.”
“è finalmente entrato?”
“Sì, anche se ci è voluta la mia spinta attraverso
la porta per farlo entrare.” Disse Remus “Non ho mai visto
Sirius così sconvolto per qualcosa”
Emmeline aggrottò le sopracciglia. “Bè ill tuo
figlioccio che viene posseduto dal mago oscuro più cattivo di
tutta la storia, che poi ti ha quasi ucciso in casa tua farebbe
sconvolgere chiunque Remus” disse. Remus rise un po’,
dimenticandosi un momento delle circostanze. “Harry è una
di quelle cose che Sirius considera sicure, e ora che questo è
stato compromesso, non sarei sorpreso se Sirius non volesse rimanere
solo a casa con Harry per un po’ di tempo…”
Remus sospirò e chiuse gli occhi “Sembra che tutto ci stia
crollando addosso Emmeline. È tutto così confuso di
questi tempi, e non so come sistemare le cose. Sono sempre io quello
che si prende cura di Sirius ed Harry, anche se lascio credere a Sirius
che sia lui a fare il lavoro di protezione. Posso proteggerli da
Voldemort e dai mangiamorte, e posso anche provare a proteggerli dai
loro sogni, ma come posso tenerli in salvo con una cosa del genere?
Questo non è diverso da Voldemort che viene qui e cerca di
ucciderci”
“è diverso perché Voldemort non sarebbe stato
così facile da schiantare” disse Emmeline con una faccia
seria, cercando di far ridere Remus. Le sue labbra si mossero un
po’. “Ascolta non sarai capace di proteggerli sempre da
tutte le cose negative che il mondo riserverà a loro.
Specialmente Harry… ha più responsabilità di
quanto nessuno di noi vorrebbe che avesse, e sembra che se la stia
cavando bene per la maggior parte. Ora Sirius…Posso capire che
lui abbia bisogno di protezione, praticamente è un
magonò, e finchè non troviamo questo misterioso
controincantesimo- se esiste-sì avrà bisogno di aiuto. Ti
ho già detto però che devi anche prendere cura di te e
non solo delle persone a cui vuoi bene. Dico sul serio Remus. Se
qualcosa dovesse succedere a te…” si bloccò
scuotendo la testa”Bè quello sarebbe ancora peggio per
Sirius ed Harry no?”
Remus annuì leggermente “e che mi dici di te?”
Lei sospirò “Ti ho solo avuto per sette mesi, e non sono
ancora pronta a perderti. Quindi fai un favore a tutti noi Remus Lupin
e cerca di tenerti al sicuro okay?”
Remus sorrise e la baciò sulle lebbra “Farò del mio meglio”
RECENSITE!!
Mi dispiace veramente
tantissimo per la lunga attesa, purtroppo i ritmi al college sono
completamente diversi da quelli dell’università
italiana…Non c’è mai un attimo di riposo e abbiamo
sempre esami quindi non ho veramente trovato tempo…Non ho
nessuna intenzione di abbandonare questa storia però e cmq a
natale ho 1 mese intero di vacanza e posso aggioranre sicuramente di
più continuate a recensire e grazie per essere così
pazienti!
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
Chap 4
ALTERCATIONS
Capitolo 4
Al centro di una grande foresta nel
Kent, c’era un piccolo cottage bianco con un bel giardino ben
tenuto, che era l’orgoglio e gioia della donna di casa.
Attraverso la finestra sul davanti, si poteva vedere un piccolo
bambino, un timido bambino che aveva appena compiuto undici anni, e
stava suonando un vecchio e malridotto pianoforte di seconda mano. Non
gli era mai veramente piaciuto lo strumento;preferiva trascorere le sue
giornate nello studio di suo padre a leggere uno dei suoi tanti libri
sulle varie mensole, anche se aveva già letto due volte la
maggior parte. Si esercitava al piano solo perché sua madre
voleva che lo facesse. Lei era magnifica con lo strumento, e il ragazzo
aveva molte care memorie di quando la ascoltava suonare bellissima
musica durante la sua giovane vita.
Il ragazzo aveva sempre un aspetto
malato. Certi giorni erano peggiori di altri- oggi era uno dei suoi
giorni positivi. I suoi capelli marroni-rossicci, coprivano leggermente
i suoi occhi mentre guardava in giù per osservare le sue dita
che si muovevano sui tasti d’avorio. C’era una pallida
cicatrice che partiva dalla sua spalla fino ad arrivare al gomito. Si
era fatto la ferita solo una settimana prima, ma il suo corpo si
riprendeva molto più velocemente di quello di una persona
normale.
Quando il ragazzo aveva solo quattro
anni, la sua vita era cambiata drammaticamente. Nonostante gli
avvertimenti costanti dei suoi genitori riguardo il lasciare la casa di
notte, era uscito nel cortile per andare a prendere un camion
giocattolo che suo padre aveva portato a casa per lui qualche ora
prima. Aveva trovato il giocattolo proprio dove l’aveva lasciato,
sotto l’ombra di un grosso albero, dove di solito sua madre si
metteva a leggere per lui. La luna piena splendeva sul suo camion
ribaltabile giallo, e lui si stava muovendo velocemente a piedi nudi
sull’erba umida per andare a prenderlo. Era metà estate, e
quindi faceva piuttosto caldo durante la notte, perciò era
uscito fuori solo con i suoi pantaloni del pigiama blu.
Quando finalmente raggiunse il suo
camion, sentì ringhiare piano da dietro i cespugli. Alzò
lo sguardo e vide un paio di occhi gialli che lo guardavano male.
Poteva sentire l’odore dell’alito putrido di carne
marcia e sangue. Prima che avesse la possibilità di scappare,
quello che lui che credeva fosse un grosso cane lo immobilizzò
sul terreno. L’animale d’argento cominciò a mordere
e graffiare il petto nudo del bambino,e mentre lui piangeva e gridava
perché mamma e papà andassero a prenderlo, il cane
continuava a farlo a pezzi.
Finalmente, dopo quelle che
sembravano ore per il piccolo bambino, sentì suo padre uscire
fuori dalla porta sul retro. Ci fu un grosso getto di luce, e il peso
del cane sparì. Il bambino si svegliò diversi giorni dopo
in ospedale con sua madre che piangeva accanto al suo letto. Le chiese
che cosa c’era che non andava, ma le continuò solo a
piangere più forte e a stringerlo di più. Qualche
settimana dopo, i suoi genitori ebbero il permesso di portarlo a casa.
Non sapeva ancora perché sembravano così stanchi. Alla
fine dissero tutto. Il bambino non aveva mai visto suo padre piangere
prima di quel giorno. Non era stato morso da un cane come aveva
pensato, ma da un lupo mannaro. E ora sarebbe diventato anche lui un
lupo mannaro. I suoi genitori cercarono di spiegarli che cosa sarebbe
successo durante le lune piene, ma nessuno di loro poteva anche
lontanamente avvicinarsi al dolore che avrebbbe provato. Dissero che
non importava quello che sarebbe successo, non importava quello che la
luna piena avrebbe causato, loro lo avrebbero sempre amato, e avrebbero
fatto tutto quello che potevano per trovare una cura per lui.
Ma non c’era nessuna cura per
la sua maledizine. Suo padre lavorava notte e giorno al suo piccolo
negozio di libri a Diagon Alley, cercando in ogni libro che trovava,
qualcosa, qualsiasi cosa che potesse aiutare suo figlio. Man mano che
passavano gli anni però, l’unica cosa che la famiglia
poteva fare era andare avanti con la loro vita il più possibile.
I genitori del ragazzo non lo trattavano in maniera diversa per la sua
situazione- quando faceva scherzi a sua madre durante il giorno, veniva
ancora punito; suo padre lo faceva ancora salire sulle sue ginocchia e
leggeva per lui di sera.
L’unica cosa che sembrava fosse
cambiata nei piani di John e Rebecca Lupin per il loro figlio, era la
speranza di mandarlo alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
Certamente nessun preside avrebbe mai ammesso un lupo mannaro nella
scuola. E anche se per qualche miracolo, fosse riuscito ad entrare, il
ministero si sarebbe oppostoalla decisione.
Il giovane ragazzo era stato istruito
a casa da sua madre,e aveva la promessa di suo padre che gli avrebbe
insegnato la magia dopo il suo undicesimo compleanno. Era triste
però,perché non sarebbe mai riuscito a vedere i corridoi
di Hogwarts, o imparare dagli insegnanti di cui suo padre gli aveva
parlato così tanto. Nonstante questo, era stava andando avanti
con la sua vita, suonando il pianoforte finchè sua madre non lo
chiamava per il pranzo.
Quel giorno, la vita del ragazzo
cambiò di nuovo. Proprio mentre stava suonando l’ultima
nota sullo spartito di sua madre, il campanello suonò.
“Vado io tesoro, tu continua solo a suonare” disse sua
madre mentre si incamminava verso la porta d’ingresso.
Roteò di nascosto gli occhi e
prese un altro spartito. Suo padre aveva portato a casa uno dei libri
babbani che erano appena arrivati nel suo negozio, l’isola del
tesoro, e non vedeva l’ora di tornare a leggerlo. Sentì
sua madre salutare qualcuno felicemente mentre lui sceglieva il suo
pezzo successivo. Fece schioccare le nocche,sperando che sua madre non
sentisse- gli aveva sempre detto di non farlo- e appoggiò le
dita sui tasti.
Ma prima che potesse cominciare a
suonare, sua madre entrò nel salotto seguita da un uomo alto con
lunghi capelli d’argento e barba uguale. Indossava vesti viola
e occhiali a mezzaluna sul suo naso curvo, che facevano sembrare
i suoi occhi ancora più scintillanti. Il ragazzo sapeva bene chi
era l’uomo, per la sua foto ovviamente. Non aveva mai avuto
occasione di incontrare il mago prima.
“Remus” disse sua madre sorridendo”Questo è Albus Silente, il vecchio professore di tuo padre.”
Remus sorrise al mago”Salve
signore”,disse piano stringendo la mano che gli era stata offerta
“è magnifico conoscerla”
“Il piacere è tutto mio
Remus” disse Silente “Ho sentito solo cose positive su di
te da tuo padre. È vero Remus, che hai sistemato la credenza di
tua madre in cucina, perché sparasse farina contro di lei quando
le apriva?”
Gli occhi di Remus si spalancarono
leggermente, e guardò verso sua madre, le cui labbra si stavano
contorcendo, anche se le sopracciglia erano sollevate. Tornò a
guardare Silente, e i suoi occhi stavano scintillando in maniera quasi
ipnotizzante “Va tutto bene Remus” disse il vecchio mago
“Abbiamo avuto tutti i nostri momenti di divertimento. Infatti mi
sembra di ricordare tuo padre e i suoi amici che incantavano le
armature di Hogwarts per sparare palloncini ad acqua a tutti i passanti
quando lui era a scuola.”
Remus ghignò “Mio padre
ha fatto questo?” sussurrò stupito. Silente annuì
“Magico…”
“Esatto” disse Silente
con una risatina “Ma ho un’altra ragione per farti visita
oggi, a parte ricordare vecchie care memorie. Mi stavo chiedendo
Rebecca, se potessimo spostarci in cucina. John mi ha detto che hai
fatto una torta al cioccolato magnifica…”
La mamma di Remus rise
“Sì John si vanterebbe di quella torta. Ma certo, prego
faccia come se fosse a casa sua signore. Vieni anche tu Remus, è
comunque ora di pranzo”
Remus si allontanò contento
dal piano con un sospiro di sollievo. Sua madre non aveva visto la sua
faccia, ma Silente sì. Remus arrossì un po’, ma
Silente fece un occhiolino e poi andò in cucina. Sua madre era
occupata a preparare thè, sandwich, e a tagliare la torta per il
vecchio preside. Il mago era seduto accanto a Remus al tavolo, e
spostò la sua lunga barba di lato, mentre la signora Lupin
metteva un piatto di torta e una tazza di thè davanti a lui.
“Sembra deliziosa Rebecca grazie” disse Silente prendendo una forchetta e tagliando la sua torta.
“Se la goda signore”
disse la signora Lupin, dando a Remus il suo pranzo,e sedendosi
dall’altro lato di suo figlio “Allora a cosa dobbiamo il
piacere professor Silente?”
“Ti prego Rebecca chiamami
Albus, come ti ho già chiesto” Silente sorrise.
“Vengo dal negozio di libri di John e devo proprio dire che gli
affari stanno andando molto bene negli ultimi mesi. Devi essere
molto orgogliosa di tuo marito mia cara”
Rebecca annuì e sorrise “Lo sono Albus, molto orgogliosa”
Silente inclinò la testa leggermente “John ed io stavamo discutendo su vostro figlio questo pomeriggio”
Remus alzò lo sguardo dal suo
pranzo “Me? Perché stavate parlando di me? Mi scusi”
aggiunse per l’interruzione.
“Niente di cui preoccuparsi
Remus. Come stavo dicendo, Rebecca, John mi ha informato che
l’undicesimo compleanno di Remus si sta avvicinando. Io,
ovviamente,lo sapevo prima del nostro incontro di oggi, ma questo
è un altro argomento. Ora, Remus,sai che cosa succede il giorno
dell’undicesimo compleanno di un mago o una strega?
Remus annuì “Sì
signore, ricevono la loro lettera per Hogwarts. Miio padre me
l’ha detto. Mi dice tutto su Hogwarts, specialmente perché
io non ci potrò andare.”
Silente alzò un sopracciglio bianco “Perché pensi di non poter essere capace di andare ad Hogwarts?”
Remus si morse il labbro e
guardò sua madre. Non aveva mai detto a nessuno della sua
licantropia. I suoi genitori lo avevano detto segretamente ad alcuni
membri della famiglia, ma dopo essere stati informati, non erano
più andati a fare vistita al cottage dei Lupin. Che cosa avrebbe
detto Silente dopo aver scoperto che cosa era Remus? Suo padre gli
aveva detto che non era meno umano a causa di quello che era accaduto,
ma aveva anche detto a Remus che c’erano altri nel mondo che lo
avrebbero perseguitato per quello che diventava una volta al mese, e lo
avrebbero chiamato con brutti nomi. Anche Silente lo avrebbe fatto?
La signora Lupin aprì la bocca
e cominciò a spiegare, ma Silente la bloccò,continuando a
guardare Remus da vicino.”Va tutto bene mio caro ragazzo puoi
dirmelo.”disse gentilemnte con lo sguardo di chi la sapeva lunga
negli occhi.
Remus sospirò e ingoiò
forte la saliva, incapace di distogliere lo sguardo dagli occhi di
Silente “N-Non sarò capace di andare and Hogwarts
perché…”fece un respiro
profondo”Perché sono un l-lupo mannaro”. Le ultime
parole furono dette in un sussurro. Remus aspettò lo sguardo
disgustato che aveva ricevuto dal fratello di suo padre cinque anni
prima, ma non arrivò mai. Silente continuò a sorridere
gentilmente verso di lui.
“Continuo a non capire perché tu creda di non poter essere capace di andare ad Hogwarts Remus” disse Silente.
Remus aggrottò la fronte
“Bè,mio padre dice che il ministero non lo permetterebbe,
anche se il preside Dippet lo facesse. Dice che il ministero penserebbe
che io sia troppo pericoloso per stare con gli altri ragazzi.”
“E tu cosa pensi?”
Il ragazzo scrollò le spalle
“Credo che mio padre abbia ragione”disse piano,quasi
vergognoso. “Potrei fare del male ad un altro studente, o
uccidere qualcuno” con la coda dell’occhio, Remus vide sua
madre asciugarsi una lacrima.
“Capisco” disse Silente
piano”Bè posso dirti Remus, che la tua ammissione ad
Hogwarts non sarà una decisione del preside Dippet; è
morto poco dopo Natale quest’anno, e ed è stato
rimpiazzato dal vicepreside della scuola”. Quando i Lupin lo
guardarno con sguardi interrogatori, sorrise di nuovo. “Vorrei
presentarvi il nuovo preside di Hogwarts….Io”
“Congratulazioni Albus!”disse la signora Lupin con un grosso sorriso”John non ce lo aveva detto”
“Bè, ho informato John
solo oggi, ecco perché non lo sapevate. Ma stiamo cambiando
argomento. Remus, la decisione riguardo alla tua ammissione alla scuola
di magia e stregoneria di Hogwarts è solo mia”
Rebecca scosse la testa “E il
ministero? John dice che le loro idee su…” lanciò
uno sguardo veloce a suo figlio,che guardò subito verso le suo
scarpe “Bè,sui lupi mannari sono orrende. Da quello che mi
ha detto, Remus non ha diritii nel mondo magico”
“Bè questo era vero in
passato, ma le cose sono cambiate dalla nomina di Finley come ministro
della magia due anni fa. Non so se ne sei a conoscenza, ma il fratello
più giovane del minsitro è stato morso da un lupo mannaro
quando era un bambino. Finley è entrato al ministero subito dopo
Hogwarts con la speranza di cambiare le leggi sui lupi mannari.
È molto comprensivo nei confronti dei bambini come Remus
Rebecca. Tuo figlio è una dei tanti innocenti che sono stati
colpiti e privati di una vita normale. Ho avuto molte discussioni con
il ministo riguardo Remus, e entrambi siamo convinti che se le giuste
precauzioni sono prese, non ci dovrebbe essere nessuna ragione per cui
non dovrebbe andare ad Hogwarts.”
Gli occhi di Remus si spalancarono; di certo non poteva essere possibile…
“Hai molto potenziale
Remus”disse Silente voltandosi verso il ragazzo” Tuo padre
mi ha detto di come trascorri la maggior parte delle tue giornate
legendo per divertirti, cose che molti maghi adulti non ritengono
importanti da studiare. Mi ha detto che ci sono state notti in ci tua
madre ha dovuto districare il libro dalle tue mani perché ti eri
addormentato leggendo. Tuo padre mi ha anche detto che uno dei tuoi
sogni è quello di frequentare Hogwarts,di prednere parte alle
lezioni, e un giorno, di diventare un mago completamente qualificato.
È tutto vero Remus?”
Remus annuì”Sì signore”
“Bene allora” disse
Silente felicemente “Ho sentito tutto quello che avevo bisogno di
sentire” si alzò. “grazie ancora per la torta
Rebecca. Ti chiedo scusa se non me la sono potuta godere di
più”. Remus alzò le sopraccigia,sentendo la
delusione che cominciava ad attorcigliarsi nel suo stomaco,-non sarebbe
stato capace di andare ad Hogwarts dopotutto. Ma perché Silente
doveva farglielo credere e poi deluderlo così?”
Il nuovo preside cominciò a
lasciare il cottage. Sua madre cominciò a seguirlo fuori dalla
porta ma non ce ne fu bisogno. Silente si fermò a metà
del corridoio e si voltò. Ridacchiò ed entrò in
cucina, cercando qualcosa tra le sue vesti”Credo davvero che sto
perderndo la mia memria man mano che passano gli anni. Mi sono quasi
dimenticato di darti questo Remus”
Remus prese la busta fatta di
pergamena antica, e guardò sul retro dove vide il familiare
rimbro di Hogwarts- suo padre gli aveva mostrato le sue vecchie lettere
da scuola. Il cuore di Remus cominciò a battere forte,
minacciando di schizzare fuori dal suo petto, mentre voltava la lettera
e vide il suo nome scritto con inchiostro verde smeraldo.
“Mi aspetto di vederti nella
sala grande con la divisa di Hogwarts il primo settembre Remus.”
Disse Silente sorridendo “Fino a quel momento, ti auguro buona
giornata, e non vedo l’ora di incontrarti di nuovo”
Né Remus né sua madre
poterono dire molto. Remus cercò di ringraziare il preside, ma
sua madre lo abbracciò così forte che ebbe dei problemi a
respirare. In meno di sei mesi, sarebbe stato proprio come ogni altro
bambino nel mondo magino; sarebbe andato ad Hogwarts…proprio
come suo padre.
Era l’ultimo giorno di luglio, e il giardino sul retro del
cottage era pieno, dal momento che la maggior parte dell’ordine
della fenice era passato ad augurare ad Harry Potter buon compleanno.
Il festeggiato al momento era seduto con i suoi amici mentre parlavano
di….qualcosa. Remus lo stava guardando dalla sua posizione sui
gradini, chiedendosi di che cosa stavano discutendo. Non sembrava
essere niente di divertente- Hermione e Ginny avevano uno sguardo
cupo,mentre Ron sembrava pallido. Fred e George ssmbravano non sapre
che fare-fare una battuta non sembrava un’opzione al momento.
Probabilmente sta parlando di quello che è successo l’altra notte, pensò Remus. E ovviamente non può aspettare quando non è più il suo compleanno. Deve dirlo subito. Sospirò. Bè almeno non stanno scappndo via urlando….
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Gli amici Harry avevano sempre saputo che lui era come una calamita per
i guai, e Harry non aveva segreti con nessuno di loro a meno che
non fosse stata una richiesta precisa fatta dai suoi guardiani. Remus
era felice che Harry avesse trovato lo stesso tipo di amici che aveva
lui- buoni amici potevano aiutare ogni persona a superare i periodi
più bui. Senza i suoi stessi amici, Remus non sarebbe riuscito
ad essere quello che era diventato. Per Harry,colui che un giorno
avrebbe dovuto sconfiggere Lord Voldemort, era importante avere accanto
amici al suo fianco che lo avrebbero aiutato,sia per supporto morale
che per il vero combattimento.
“ Ti farebbe piacere un po’ di compagnia o sei troppo preso
dai tuoi pensieri?”chiese Emmeline sedendosi accanto a lui sui
gradini. Passo un braccio sotto quello di lui, e strinse la sua mano in
quella di Remus.
Remus sorrise continuando a guardare Harry con i suoi a amici.
Qualsiasi cosa si cui avessero parlato prima, la discussione sembrava
essere finita visto che sia Fred che Gorge arruffarono i capelli di
Harry e dissero qualcosa che fece ridere il ragazzo. “Stavo solo
pensando ad Harry” disse Remus “E quanto mi ricorda me
stesso alla sua età…”
“Come mai?” chiese Emmeline abbassando un po’ e strizzando gli occhi per la luce del sole.
“Perché appena riuscì a superare le mie insicurezze
e imparai a fidarmi dei miei amici, capì che a loro potevo dire
qualsiasi cosa, positiva o negativa, e loro non mi avrebbero mai
lasciato. Poi anche di come avevo bisogno, e ne ho bisogno ancora, di
essere rassicurato da loro che posso superare qualsiasi ostacolo che il
mondo mi riserva.” Spiegò. “Non sarei mai
arrivato ad oggi se non fosse stato per Sirius , James e persino Peter.
So che se non fossero diventati animagi, mi sarei tolto la vita molto
tempo fa. Loro sono la ragione per cui sono ancora vivo. Sono la
ragione per cui ho superato le mie paure, e ho anche cominciato a
frequentare ragazze. Loro sono la ragione per cui ho creduto in me
stesso abbastanza dal perseguire una carriera da insegnante, anche se
non è durata.”
“Hai mai pensato ad insegnare in una scuola babbana?”
“Veramente Lily me l’ha suggerito una volta. È stata
lei quella che mi ha sempre spinto a diventare insegnante. Lei,Naomi e
Julia. Julia lavorava nel dipartimento relazioni maghi/babbani prima di
morire, e stava lavorando ad una legge per far avere la
possibilità ai maghi di avere lavori babbani senza dover passare
dal controllo del ministero. Senza quella legge, mi sarei dovuto
registrare al ministero dicendo che volevo un lavoro babbano, e loro mi
avrebbero mandato da qualche parte- non avrei avuto nessuna
possibilità di scegliere il mio lavoro. Ed essendo un lupo
mannaro… bè diciamo solo che è praticamente
impossibile per me trovare un lavoro fuori dal mondo
magico.”
Emmeline baciò le sue spalle “Bè ora non ti devi
più preoccupare di quello no? Madama Bones ti adora come
capo del dipartimento creature magiche, e sta cercando da anni di
riscrivere le leggi che si inventarono Caramell e la Umbridge”
Remus sorrise “Sai ormai non importa più. Prima mi
arrabbiavo così tanto a vedere che i miei amici avevano tutti i
vantaggi, sapendo che io non sarei mai stato capace di fare più
che sognare. Ma ora ho un lavoro fantastico, una famiglia stupenda, e
una donna bellissima al mio fianco. Che posso chiedere di
più?”
La risposta di Emmeline fu il silenzio.
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Sirius sorrise mentre guardava Remus ed Emmeline. L’ultima volta
che aveva avuto qualcosa del genere era stato con Julia. La sua
relazione con Hestia Jones era stata solo di tipo fisico, non importava
tutto quello che si era detto dopo la sua morte. Aveva amato Hestia,
solo non quanto aveva amato Julia. Sperava di poter trovare
l’amore in futuro, ma in quel momento non era la sua
priorità assoluta. Se succedeva succedeva; se questo non fosse
stato il caso,bè, forse non era destino che si innamorasse di
nuovo. Remus invece era destinato. Era destinato ad innamorasi di
Emmeline Vance,sposarla, e avere tutti i tipi di bambini con lei.
Sirius lo aveva capito ancor prima di loro, e sperava non
passasse molto tempo prima che Remus riuscisse finalmente a trovare il
coraggio di renderlo ufficiale.
Qualcosa sopra la sua testa catturò la sua attenzione.
Alzò lo sguardo e vide un gufo marrone familiare che volava
sopra gli alberi. Controllando che Remus fosse ancora impegnato, si
scusò dalla conversazione di Molly con Elphias Doge sui modi
magici che c’erano per togliere macchie dai tappeti. Lui e il
gufo si incontrarono ad un lato del cottage. L’uccello
atterrò sul braccio steso di Sirius, e il mago prese la lettera
che stava portando. Aggrottò le sopracciglia quando vide il gufo
stringere velocemente le sue zampe intorno al suo braccio scoperto e
poi volare velocemente via per tornare dal suo padrone.
Deve avere fretta oggi…pensò
vagamente,aprendo la lettera. La sua mascella si irrigidì
subito mentre leggeva;queste non erano le notizie che si
aspettava di sentire. Ma non c’era niente che poteva fare prima
della fine della festa di Harry. Remus lo avrebbe ucciso se avesse solo
provato a suggerire la possibilità di andarsene,ed Harry
meritava che il suo padrino rimanesse alla sua festa almeno una volta-
i due anni precedenti c’era sempre stato qualcosa che aveva fatto
andare Sirius via prima.
Ringhiando sia per la rabbia che per la frustrazione,Sirius
appallottolò la lettera nel suo pugno e si spostò verso
il giardino davanti al cottage, entrano in casa da quella parte.
Andò velocemente in camera sua dove scrisse un biglietto prima
di portarlo in camera di Harry. Edwige stava dormendo nella sua gabbia,
con la testa nascosta sotto la sua ala bianca. Sirius camminò in
punta di piedi per la stanza, maledicendo sottovoce tutta la roba
sparsa sul pavimento della stanza di Harry. Prese gentilmente la
civetta dalla sua gabbia, la portò verso la finestra aperta e
legò la nota alla sua zampa.
“Okay bella” disse piano prima lasciarla volare via “
Non farti veder da Harry o Remus, mi ucciderebbero per questo”.
Edwige fischiò con disapprovazione come se anche lei fosse
contro il fatto che lui fosse in contatto con questa persona “
Fai un volo sicuro allora” Le zampe di Edwige si conficcarono nel
suo braccio un po’ più forte del necessario, e lui la
guardò volare verso il sole.
“Felpato?” si sentì chiamare da Remus “Sirius dove sei?Harry sta per aprire i regali!”
“Sto arrivando!” rispose lui. Sentendosi un po’ in colpa tornò in giardino.
“Va tutto bene?” chiese Remus mentre Harry e i suoi amici
esaminavano il tavolo dei regali aspettando il festeggiato.
Sirius annuì, evitando di incrociare lo sguardo con quello del
suo migliore amico “Sì va tutto bene” Remus non
sembrava convinto e Sirius era sicuro che avrebbe risollevato
l’argomento più tardi, ma per il momento aveva lasciato
perdere. “Glielo diamo ora il nostro regalo?”
Remus scosse la testa “Credo sarebbe meglio fare una cosa privata tra di noi no?
“Buona idea. Dopo la festa allora?”
Remus annuì e i due migliori amici si spostarono più
avanti per vedere Harry scartare una nuova divisa da Quidditch da parte
di Hermione. I regali che ricevette variarono da cose tipo dolci da
parte di Hagrid e Silente, a libri e vestiti da parte di Emmeline.
Harry sembrava un po’ confuso mentre raggiungeva la fine del
mucchio, senza aver trovato niente da parte dei suoi tutori. Sirius e
Remus si limitarono a sorridere misteriosamente verso di lui e
chiamarono gli ospiti in cucina per la torta.
________________________________________________________________
“Stanno complottando qualcosa” mormorò Harry
guardando i suoi guardiani parlare con Bill e la sua fidanzata Fleur
Delacour- sembrava che per qualche motivo a Sirius piacesse
molto…
Ginny roteò gli occhi “Certo che stanno complottando
qualcosa Harry” disse.”Sono malandrini- complottano sempre
qualcosa”
“Sì ma-“cominciò Harry
“Harry stai zitto e mangia la tua torta”disse Fred
sedendosi accanto a lui sul bancone della cucina.”Smettila di
essere così paranoide amico. Non farebbero mai niente di troppo
orribile a te. Dopotutto è il tuo compleanno”
“Non esserne troppo sicuro” mormorò cupamente Harry.
“Bè vedila da questo punto di vista Harry” disse
Hermione. “Non è successo niente quest’anno che ha
fatto andare via Sirius “
Harry si mosse scomodamente “No, perché tutto è successo l’altra notte non è vero?”
Nessuno dei suoi amici provò a rispondere a questo. Continuarono
solo a godersi la loro torta al cioccolato e burro d’arachidi,
lasciando cadere un silenzio imbarazzato tra di loro. Harry gli aveva
detto quello che era successo tre notti prima, e le loro reazioni erano
state in qualche modo prevedibili: Ron era impallidito, e aveva fatto
cadere la sua burrobirra; Hermione, anche se orripilata
all’inizio, cominciò a dire velocemente tutto quello che
sapeva sulla possessione; Fred e George lo avevano solo fissato per
qualche secondo. Ginny però, era stata l’unica persona che
Harry sapeva poteva capire perfettamente quello che lui aveva passato.
Durante il suo primo anno ad Hogwarts, era stata posseduta da Tom
Riddle attraverso un diario magico.
“Allora,um, qualche idea su chi sceglierà Silente come
nuovo professore di difesa?” chiese George. Harry era grato per
il cambio di argomento.
“Potrebbe essere chiunque”disse Ron”Non hai detto che malocchio tornava al ministero Harry?”
Harry annuì “Secondo Sirius sì, ma non so se è già stato reso ufficiale”
“Bè Silente deve prendere in fretta una decisione. Abbiamo
solo quattro settimane prima dell’inizio del nuovo anno
scolastico” disse Hermione guardando Ron ingozzarsi di torta
“Davvero Ron, ti comporti come se non mangerai mai
più…”
“E quello che è veramente triste” disse Ginny “è che lo ha sempre fatto”
Ron mormorò qualcosa attraverso la sua torta, e anche se i suoi
amici non riuscirono a capire le parole, sua madre cominciò a
sgridarlo dall’altra parte della cucina per aver usato un
linguaggio del genere.
________________________________________________________________
La festa continuò quasi fino a mezzanotte, e nessuna chiamata
via camino o gufo era arrivato a nessuno degli ospiti, che gli avrebbe
obbligati ad andarsene. Molly si prese l’incarico di pulire tutto
nel giardino, anche se Remus le aveva detto più volte che poteva
farcela da solo. Alla fine lui roteò gli occhi sorrise, e
tornò nel salotto dove Sirius stava dicendo a tutti storie sui
giorni ad Hogwarts dei malandrini.
E probabilmente ogni singola persona ha già sentito tutte queste
storie, ma lo lasciano ancora parlare come se fosse qualcosa di nuovo,
pensò Remus. È una cosa buona però. Lo fa sentire
normale. Non che Sirius Black possa mai essere considerato normale
ovviamente…
Hermione che si stava addormentando sulla spalla di Ron fu il segnale
per tutti che la serata era finita. Tutti augurarono ad Harry buon
compleanno un’ultima volta prima di raggiungere via camino le
loro destinazioni. Appena il salotto fu vuoto,eccetto per Harry,i suoi
tutori ed Emmeline, il festeggiato si lasciò cadere con un
sospiro felice sulla poltrona di Sirius. Il mago dovette solo alzare un
sopracciglio verso il suo figlioccio prima che il ragazzo si spostasse
sul divano.
“Hai passato una bella giornata Harry?” chiese Emmeline sedendosi accanto a lui.
Harry sorrise e annuì “Sì decisamente uno dei migliori compleanni che trascorrevo da molto tempo”
Remus era solo contento che fosse stata una giornata quasi normale,
nonostante la piega che avevano preso gli ultimi mesi. “Bé
abbiamo ancora una cosa da darti, e puoi o averla stasera o aspettare
domani mattina.”
Harry alzò un sopracciglio“Perché vorrei dover aspettare fino a domani mattina?”
“Perché siamo vecchi e potremmo non avere l’energia
di vedercela con la tua giovane anima stasera” rispose facilmente
Sirius.
“Parla per te Black”disse Emmeline altezzosamente “Io
ho ventinove anni e me la cavo benissimo molte grazie” fece un
occhiolino e sorrise alla risata soffocata di Harry prima di
sorseggiare la sua burrobirra.
“Io ti consiglio di non rispondere Felpato” disse ghignando Remus.
“Ti sembro stupido?” chiese Sirius “Non rispondere a
questo” aggiunse velocemente quando Harry e Remus aprirono la
bocca contemporaneamente.
Emmeline rise e scosse la testa. “Voi tre continuate pure da
soli. Vado a dormire. Buon compleanno Harry”.disse baciando la
guancia di Harry”Notte ragazzi”
I maghi le diedero la buona notte e la guardarono camminare per il corridoio.
“Hai trovato un’ottima donna Lunastorta”disse Sirius
alzandosi dalla sua sedia”Non lasciartela scappare”
Remus si limitò a sorridere e a fare un occhiolino ad Harry mentre Sirius andava in camera sua.
“Che cosa sta facendo?”chiese Harry.
“Sta prendendo il tuo regalo” rispose Harry come se sarebbe
dovuto essere ovvio “ Non ti preoccupare lo adorerai”
Sirius ritornò un minuto dopo portando con lui una scatola senza
alcun segno sopra. Si sedette sul pavimento e fece segno a Remus ed
Harry di sedersi intorno a lui “ Lunastorta a te
l’onore”disse.
Remus inclinò leggermente la testa e mosse la sua bacchetta per
spegnere tutte le luci del cottage, lasciandoli nel buio completo.
Prima che Harry potesse dire qualcosa Remus mormorò
“Incendio” e il camino si riempì di fiamme
arancioni. “Okay Harry”disse il lupo mannaro. “Questo
è un cimelio di famiglia che è appartenuto ai Potter da
secoli, proprio come il tuo mantello dell’invisibilità.
Non credo sia mai stato usato in questo modo, ma tua madre e tuo padre
volevano darti qualcosa per fare in modo che tu li conoscessi”
“Non credevano di uscire vivi dalla guerra” disse Sirius
piano.”Nessuno dei due l’ha mai detto ad alta voce,
ma tutto quello che hanno fatto nei loro ultimi mesi ci aveva fatto
capire che sapevano che stava succedendo qualcosa. Ma in qualche modo
erano convinti che tu ce l’avresti fatta, e fortunatamente
avevano ragione”.
“Il contenuto di questa scatola Harry”continuò
Remus “è qualcosa che conserverai per il resto della tua
vita. Quello che c’è in questa scatola è
probabilmente la cosa più personale che un genitore può
dare al loro figlio. E Lily e James volevano che aiutassimo anche noi-
e per noi intendo tutti i malandrini, Julia prima della sua morte e
Naomi. I tuoi genitori sapevano che alcuni di noi non ce la avrebbero
fatta e volevano che tu sapessi tutto delle persone che loro avevano
amato”
A quel punto Harry era sia estremamente curioso ma anche nervoso mentre
spostava il suo sguardo dalla sua scatola ai i suoi guardiani.
Sirius e Remus si scambiarono uno i- Remus annuì - e finalmente
Sirius aprì la scatola. Facendo molta attenzione tirò
fuori una bacinella di pietra grigia con scritte antiche e pietre
colorate che la circondavano. Remus spostò la scatola di
lato in modo tale che Sirius potesse metterla sul tappeto, ed Harry si
sporse in avanti per guardare meglio. La bacinella era piena di un
liquido argentato che si muoveva formando vari colori-
rosso,blu,verde,nero- mischiandoli occasionalmente. Harry
aggrottò la fronte.
“è un pensatoio” disse Remus non necessariamente
“James non era nemmeno sicuro sul significato dei segni e delle
rune, ma se sei interessato io e te possiamo fare qualche ricerca un
giorno”
L’espressione sula faccia di Harry non era niente se non completa
meraviglia”I ricordi dei miei genitori sono là
dentro?”sussurrò, passando un dito sul bordo del pensatoio.
“Sì”disse Sirius sorridendo “Bè copie
dei ricordi. Tutto il resto dato da noi in qualche modo riguarda i tuoi
genitori, o i tuoi nonni. Sono sicuro di aver messo alcuni dei ricordi
che ci sono là dentro. E so anche che qualcuno ha messo la sua
prospettiva sul matrimonio di Lily e James…”
Sembrava che Harry fosse in paradiso per il suo regalo. La sua faccia
era piena di gioia, e anche un po’ di paura, proprio come quando
i suoi guardiani lo avevano visto ricevere il suo primo manico da
scopa. Sirius e Remus si sorrisero da sopra la testa spettinata di
Harry,sapendo che Harry si sentiva come se avesse appena trovato il
Santo Graal quando si trattava dei suoi genitori. Entrambi sapevano che
Harry non avrebbe più chiesto ogni giorno storie sulla sua
famiglia, ma ce ne erano ancora tante da raccontare, e quando il
pensatoio non avrebbe avuto risposta per le sue domande, loro sarebbero
stati più che contenti di continuare a raccontare.
“Bè”disse Sirius muovendosi un po’ in avanti
sul tappeto, con la faccia curiosa ed emozionata quasi quanto quella di
Harry “Sei pronto per provarlo?”
Harry sorrise largamente, distogliendo lo sguardo dal pensatoio per la
prima volta dopo quasi mezzora. “Ora?” chiese come se
Sirius e Remus potessero decidere di strappargli via il suo nuovo
oggetto di sua proprietà. “Posso provarlo ora?”
Remus sorrise gentilmente si avvicinò spostandosi più
avanti come aveva fatto Sirius “Certo che
puoi”disse”è tuo e lo puoi usare quando vuoi”
se possibile, il sorriso di Harry aumentò ancora di più.
I due magi, ognuno ad un lato di Harry, misero una mano sulle sue
spalle, spingendolo in avanti dentro il pensatoio. Harry fece un
respiro profondo prima che la sua faccia toccasse il freddo liquido
argentato, e un momento dopo era scomparso.
RECENSITE!
Lo so che avevo promesso di
aggiornare di più durante le vacanze di Natale ma sono stata a
casa pochissimo solo ora sto avendo un po’ di pace…
Cercherò di aggiornare il prima possibile ma purtroppo non so
dirvi quando spero ovviamente il prima possibile :) Spero che continuate
lo stesso a seguire questa bellissima storia e auguri di Buon Natale e
Buon Anno anche se con un po’ di ritardo!
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
chap 5
ALTERCATIONS
Capitolo 5
Seduta nella vecchia poltrona reclinabile che una volta era appartenuta
ai suoi genitori,Naomi sospirò pesantemente, e poi si
lamentò leggermente per un dolore acuto nella sua spalla destra.
Sussultò e cominciò a massaggiare dolcemente il punto
dolorante, avendo paura di peggiorare la situazione. Quella notte era
stata decisamente una delle peggiori che poteva ricordarsi da molto
tempo. Era stata a capo di un attacco nella campagna occidentale.
Di solito cercava di evitare il più possibile l'uso delle
maledizioni senza perdono- poteva essere stata abbastanza stupida nel
diventare una mangiamorte, ma se aveva la possibilità di
non usare le tre maledizioni più illegali di tutto il mondo
magico lo faceva- ma Bellatrix era stata vicino a lei e l'aveva spinta
ad usare l'imperio su un ragazzino che non poteva avere più di
dodici anni.
Appena aveva saputo dell'attacco, e dove e quando avrebbe preso luogo,
aveva contatto Silente e l'ordine. L'ordine era arrivato troppo tardi
durante l'attacco- se fossero stati sul posto all'arrivo dei
mangiamorte, coperture sarebbero saltate,e Naomi probabilmente non
sarebbe stata viva per ricordarsi della nottata. fortunatamente,
qualche vita era stata salvata, e i morti erano stati portati al
ministero per essere esaminati. Molte morti di questi tempi erano
ovviamente causate dalla maledizione che uccide, ma il ministro Bones
aveva una regola di scoprire esattamente la causa della morte, solo per
precauzione, nel caso i mangiamorte avessero scoperto qualche nuovo
modo di uccidere. Questo aveva degli aspetti positivi anche per Naomi;
se il ministero stava cercando informazioni da solo, poteva dire con
sicurezza che lei non aveva niente a che fare nel fatto di dire i
segreti di Voldemort all'altra parte.
Ma quella non era stata la parte peggiore della giornata, anche se si
avvicinava. Lucius si era sentito un po' vivace dopo l'attacco, e Naomi
era stata quella a doversi occupare di quel figlio di puttana ubriaco.
Poco dopo aver finito con Naomi, Lucius se ne era andato per andare al
castello dove si trovavano i mangiamorte per incontrare sua moglie e
suo figlio. Era andato diverse volte al suo maniero per molti mesi
ormai, e l'ordine della fenice lo sapeva benissimo. Il ministero era
entrato in casa sua solo sotto ordini di Silente "Arriverà il
momento" aveva detto all'ordine qualche settimana prima, "In cui
sarà sicuro mandare qualcuno di noi nella casa del nemico.
Ma ora non ci farebbe bene; i nostri informatori sarebbero scoperti, e
questo non è un rischio che vale la pena correre a questo punto
della battaglia".
Naomi era grata al preside per quello, ma si chiedeva quando sarebbe
stato opportuno per lui correre il rischio di invadere il maniero dei
Malfoy. In poco tempo qualcuno tra le file di Lord Voldemort avrebbe
capito che erano stati traditi. Anche se il signore oscuro aveva avuto
pietà nei confronti di Piton dopo che Harry era stato
avvelenato, non si conosceva nessun altro che fosse ancora vivo dopo
averlo tradito. E con la fortuna di Naomi, sarebbe stata scoperta
quando Voldemort sarebbe stato di cattivo umore, e avrebbe mostrato
pietà solo nel concederle una morte veloce- non le piaceva
rimandare le cose se poteva evitarlo.
Proprio quando stava per chiudere gli occhi, si sentì un lieve,
rapido bussare alla porta del suo appartamento. Si lamentò con
fastidio, senza sapere chi potesse andare a farle visita, e prese la
bacchetta dal tavolo accanto a lei. Mormorò velocemente un
incantesimo, e guardò la solida porta svanire. La persona
dall'altra parte non poteva vederla,ma lei poteva decifrare velocemente
se stava per ricevere un ospite non voluto.
Le sue sopracciglia pallide si alzarono di colpo quando riconobbe chi
era venuto a trovarla. Indossando un mantello con cappuccio,Naomi
poteva vedere chiaramente Narcissa Malfoy, che si muoveva nel
corridoio, guardando oltre le sue spalle ogni secondo.
"Che diavolo ci fa qui?" mormorò ad alta voce Naomi prima di
raggiungere la porta. Si passò una mano tra i suoi lunghi
capelli biondi, sapendo che la prima cosa che Narcissa avrebbe usato
contro di lei era il suo aspetto trasandato. Ma non c'è niente che posso fare adesso per sistemarla no?
Strinse forte la bacchetta, con la punta che ora era verso il
pavimento, e aprì la porta con il sorriso più falso che
era riuscita a fare"Narcissa” la salutò fingendo
entusiasmo "Che sorpresa! Ti prego entra"
Narcissa non sorrise. Attraversò la porta dell'appartamento e si
guardò intorno disgustata. Per un secondo, Naomi
considerò l''idea di stringere le sue dita intorno al collo
dell'altra donna, e stringerlo finché i suoi orribili occhi
grigi non sarebbero saltati fuori del tutto. Crudele,sì, ma a
Naomi non era mai piaciuta Narcissa.
"Ti prego siediti" disse Naomi sperando di non dover continuare a
fingere per molto tempo."Vuoi qualcosa da bere? Ho
caffè,the,burrobirra, o forse vuoi qualcosa di più
forte...?"
"No grazie" rispose Narcissa rigidamente, esaminando le sue unghie
"Questa non è una visita di cortesia Naomi. sono qui per parlare
di mio marito e di mio figlio"
Oh,che bello, pensò Naomi sarcasticamente. Tuttavia si sedette sulla sua poltrona e aspettò che Narcissa cominciasse.
"Ho realizzato che probabilmente sei la persona preferita del signore
oscuro dopo mio marito ovviamente- e come tale, hai molti vantaggi che
altri non hanno. So quello che il signore oscuro ha fatto a mio
figlio e sono venuta a chiederti un favore."
Naomi cercò di far rimanere le sue sopracciglia dove si
trovavano, ma risultò quasi impossibile "Capisco"disse facendo
attenzione"E di che tipo di favore si tratta Narcissa?"
"Evitare che a mio figlio sia fatto del male" disse subito Narcissa,
con la faccia che non lasciava trasparire nessuna emozione. "Cerca di
trattenerlo dall'entrare dalla parte dei non favoriti di Lord
Voldemort. Capisco che è arrogante a volte, proprio come
suo padre, altro motivo per cui lo sto chiedendo a te, e non a Lucius.
A Lucius non importa che Draco potrebbe morire- tutto quello di cui si
preoccupa è stringere di più i suoi legami con il
signore oscuro"
"Narcissa" disse Naomi sedendosi sull'orlo della poltrona."Capisco la
tua preoccupazione- se mio figlio fosse messo in quella posizione mi
sentirei allo stesso modo. Però non posso garantirti salvezza
quando si parla del signore oscuro. Sicuramente lo saprai..."
Narcissa sospirò - la prima emozione che Naomi vedeva in lei da
mesi."Lo so, ma non posso sopportare di nuovo tutto questo con Draco.
Nonostante quello che credono il signore oscuro e mio marito, ha solo
sedici anni"
Naomi non era esattamente sicura di quello che Narcissa le stava
chiedendo di fare, ma era sicura che ci sarebbe stato di mezzo molto
babysitteraggio. Farò quello che potrò Narcissa, ma non
posso farti promesse. Riguardo al ricevere il marchio, è stata
una decisione di Draco-che diavolo, credo che fosse persino eccitato.
Vorrei che tu capissi che sarò una responsabilità di
Draco portare aventi la sua missione,e rimanere dalla parte buona del
signore oscuro- se ha una di queste due possibilità. Altrimenti
non credo uscirà vivo da questa guerra."
"Lo capisco" disse Narcissa tornata al suo comportamento altezzoso."E
per quanto riguarda mio marito-"guardò la spalla ferita di
Naomi,e l'altra strega si irrigidì un po''- poteva
Narcissa aver scoperto la relazione mostruosa tra lei e Lucius?" Lui
è menefreghista e non curante del pericolo, anche se il signore
oscuro si fida di lui proprio come si fida di te. Non voglio che
mio figlio diventi come Lucius, un fuggitivo dal ministero della magia
per tutta la sua vita. Lascio il destino di mio figlio nelle tue mani
Naomi." La strega si alzò. "E mi dispiace per essere passata
così tardi, ma era più sicuro in questo modo."
"Certamente" disse Naomi mentre si alzava e la accompagnava alla
porta"Come ho detto farò del mio meglio per tenere Draco al
sicuro"
Narcissa annuì prima di coprirsi la testa con il cappuccio del
mantello, e poi lasciò velocemente l'appartamento, lasciando
dietro una Naomi molto confusa.
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Poco dopo le dieci della notte successiva, Remus si materializzò
al cottage con un sospiro contento. Non aveva programmato di lavorare
fino a tardi quella sera. Infatti aveva addirittura pensato di
andarsene prima, ma un Goblin era stato arrestato per aver morso le
caviglie di passanti che non se lo aspettavano ad Hyde Park.
Normalmente Remus avrebbe trovato la situazione estremamente ridicola,
ma era stato lui ad interrogare il Goblin, e la creatura si era
arrabbiata per essere stata trattata così male dal ministero.
Remus era stato costretto a fare incantesimi per controllare se era
presente la rabbia- una cosa che era abituato a fare(essendo un
lupo mannaro,doveva fare comunque i test ogni anno)- e doveva bere
diverse pozioni per evitare di essere infettato.
In conclusione non era stata una bella giornata per Remus Lupin.
Amos Diggory era tornato al lavoro all'inizio della settimana, e invece
di guardare male Remus ogni volta che poteva, aveva ignorato il capo
del suo dipartimento completamente. Aveva anche,però,chiesto
come se la stava cavando Sirius, visto che lui era stato quello che
senza saperlo, aveva la bacchetta che aveva tolto a Sirius tutta la sua
magia. Ma anche quella conversazione arrivata dopo alle orecchie di
Remus-Charlie era stato quello a cui l'aveva chiesto Diggory.
Anche se era molto tentato di lasciarsi cadere sul divano e dormire per
una settimana, o anche quattro,Remus cominciò a dirigersi verso
la cucina,chiedendosi che cosa stesse combinando la sua famiglia. Remus
fu molto sollevato di vedere che Sirius non si muoveva più
nervosamente intorno ad Harry - anzi i due stavano passando molto tempo
insieme, esplorando il pensatoio che Lily e James avevano lasciato al
loro figlio. Ogni volta che uscivano dal contenitore di pietra,
avevano entrambi sguardi estremamente soddisfatti sulle loro facce. Era
bello vedere che Sirius aveva trovato qualcosa da fare che non
richiedesse una bacchetta-Remus aveva cominciato a preoccuparsi sulle
speranze che aveva il suo migliore amico di tornare normale.
Remus guardò velocemente nel frigorifero per cercare qualcosa da
mangiare, ma decise che non aveva più fame dopo aver trovato un
sandwich che sembrava fosse stato fatto in un altro universo. Decise di
bere una burrobirra e si incamminò per il corridoio. Harry era
addormentato alla sua scrivania, usando un libro che sembrava
sospettosamente un libro i Hogwarts come cuscino. Gentilmente Remus
svegliò il ragazzo e lo spostò verso il letto, dove si
addormentò di nuovo qualche minuto dopo. Remus roteò
affettuosamente gli occhi, baciò la testa del suo nipote
acquisito, e lasciò la stanza.
Sirius, per l'enorme sorpresa di Remus,non era nella sua camera da
letto. Il lupo mannaro aggrottò le sopracciglia, chiedendosi
dove potesse essere andato il suo migliore amico a quell'ora di notte.
L'unico mezzo di trasporto che aveva Sirius era la sua motocicletta, e
persino Sirius non era così stupido da viaggiare da solo di
notte, quando sarebbe potuto essere un bersaglio facile per qualsiasi
cosa e chiunque. Sperando che il suo migliore amico fosse solo andato a
fare una breve passeggiata- Sirius aveva preso l'abitudine di camminare
intorno al cottage a notte tarda, ignorando le preghiere di Remus di
usare almeno il mantello dell'invisibilità-Remus tornò
nella sua stanza da letto.
Aprì la porta e vide Emmeline piegata sopra un grosso libro
polveroso,completamente presa da qualsiasi cosa stesse leggendo. Si
appoggiò contro la soglia della porta pigramente, con un dolce
sorriso sulle labbra, ancora sorpreso che lei fosse entrata nella
sua vita come aveva fatto. Certo, gli era piaciuta un po' quando
l'ordine si era riformato, ma non aveva mai onestamente pensato di
avere una possibilità con lei. Era un lupo mannaro dopotutto, e
quale donna sana di mente avrebbe voluto condividere un pasto,
figuriamoci poi un letto con un lupo mannaro? Ma Emmeline era stata
più che piena di supporto nei suoi confronti, e cercava di fare
tutto quello che poteva per aiutarlo prima, e dopo la luna
piena.
"Sirius è un idiota" l’oggetto dei suoi pensieri mormorò senza distogliere lo sguardo dal suo libro.
Remus alzò un sopracciglio e si spostò dalla porta,"E tu l'hai capito solo ora?"
Emmeline soffocò una risata"Bè, no, ma stasera possiamo dire sia stata la ciliegina sulla torta se vuoi"
"Perché? Che ha fatto ora?"
Lei sospirò e finalmente si girò nella sua sedia,
togliednosi un paio di occhiali d'oro da lettura dal suo
naso "Bè, subito dopo cena, che tu hai saltato tra
l'altro, ha annunciato che aveva alcune cose di cui occuparsi. Sia io
che Harry abbiamo cercato di scoprire informazioni dalla sua
grossa testa dura, ma non siamo stati fortunati. Tutto quello che so
è che ha preso la sua motocicletta."
"Magnifico" sospirò Remus, ripensando alla sua opinione su
Sirius Black "E a parte questo come è stata la tua serata?"
"Non male" sorrise"Ho trovato questo libro nella biblioteca di Diagon
Alley dopo il lavoro oggi, e speravo di trovare qualcosa sulla nostra
maledizione misteriosa."
"Davvero? Hai avuto fortuna fin'ora?"
Emmeline sorrise con rimorso “Non ancora, ma questo non vuol dire niente. Sono solo ad un quarto del libro comunque"
Lui annuì e si spostò sulla scrivania dove Emmeline era
seduta. Si sporse in avanti e la baciò appassionatamente,
lasciandoli entrambi rossi in viso e con il fiatone.
"Wow"disse Emmeline con un sorriso ebete sulla faccia "Mi sei mancato anche tu"
Remus rispose al sorriso"Mi dispiace per essere tornato tardi. Abbiamo avuto dei problemi con un Goblin"
"Non ti preoccupare" disse con sguardo sognante.
Remus ghignò presuntuosamente e si avvicinò a lei,
facendo risalire la sua mano sul braccio di lei. Il respiro di Emmeline
accelerò in previsione di quello che stava per succedere,
e i suoi occhi si chiusero lentamente. Quando le labbra di lui erano ad
un centimetro dalle sue, si sporse per prendere una piuma e si
allontanò, guadagnandosi uno sguardo arrabbiato dalla sua
fidanzata. Le fece un occhiolino mentre lei apriva gli occhi, si
alzò e fece apparire una sedia per sedersi accanto a lei,
ignorando completamente lo sguardo indignato che lei stava mandando
verso di lui. “Provocatore” mormorò.
Continuando a ghignare, Remus prese un’altra sedia, mise un
braccio dietro la sua schiena, e prese il libro che lei stava studiando
da chissà quanto tempo, per poterlo vedere, ignorando
completamente lo sguardo indignato di lei “ Hai trovato qualcosa
di utile?”
Roteando gli occhi, Emmeline si sporse verso di lui, e cominciò
a tornare un po’ indietro con le pagine, muovendo il dito in
giù verso dei paragrafi. “E’ fantastico da leggere
se buoi sapere come torturare i tuoi nemici fino a farli arrivare
all’inferno e poi farli tornare indietro. Ho trovato però
qualcosa che in effetti potrebbe aiutare Sirius. Ascolta:
‘L’abilità magica di un mago è il suo modo di
vivere. Senza di essa, molti maghi non saprebbero cosa fare. Ci sono un
numero infinito di maledizioni e incantesimi che possono eliminare
temporaneamente la magia da un mago, ma solo una che può
causare danni permanenti. La maledizione “Sandbeed”-
chiamata così per Alfonso Sanbeed, il creatore della
maledizione- viene attuata mettendo la maledizione in una specie di
oggetto, e se si vuole un risultato migliore nella bacchetta del mago.
Appena l’obiettivo usa prova ad usare la bacchetta, i suoi poteri
sono quasi automaticamente eliminati. Se il mago è abbastanza
fortunato da vivere l’esplosione causata dalla maledizione che si
scaglia contro di lui, si troverà senza poteri persino contro un
innocuo folletto della cornovaglia. La contro fattura al momento non
è conosciuta, ma si dice in giro che maghi nell’ufficio
misteri hanno lavorato per anni cercando un modo di eliminare i suoi
effetti. ‘” terminò.
“Mmm” disse Remus pensieroso massaggiandosi il mento
“Bè, almeno abbiamo un nome ora, e non è nuovo il
fatto che nessuno stia facendo tante ricerche… Dice qualcosa su
quanto possa durare?”
“No” Emmeline sospirò. “Dice che la
maledizione può durare da un’ora ad anni a seconda del
mago. Da quello che posso dire- voglio fare altre ricerche prima di
dirlo a qualcun altro- Sirius ha ancora la sua magia; è solo
immobile nel suo corpo, e lui non è capace di raggiungerla”
“Quindi tutto questo potrebbe essere psicologico?”
“Non credo” rispose “Questa è stata la mia
teoria, ma se fosse stato così facile i guaritori lo avrebbero
saputo”
Sentendosi un po’ deluso, Remus annuì e si sedette un
po’ indietro sulla sua sedia, massaggiandosi le tempie e cercando
di mandare via il suo mal di testa. “Vorrei solo che ci fosse
qualcos’altro che potrei fare per lui. Senza magia, Sirius Black
semplicemente non è Sirius Black”
“Questo non è vero e tu lo sai” disse Emmeline
prendendo la sua mano e massaggiando le nocche. Lui sorrise
”E’ ancora Sirius. È solo che non può
più essere un pigrone che può far apparire e avvicinare
tutto quello che gli serve”
Remus rise “Credo che abbia passato quella fase, grazie a
Merlino! Credo sia più preoccupato riguardo al suo ruolo nella
guerra, e se sarà capace di tornare a combattere. Se dovesse
accadere qualcosa ad Harry e lui non potesse aiutare, sarebbe
completamente devastato”
“Sarebbe devastato allo stesso modo se dovesse succedere qualcosa a te amore”
“Lo so, ma lui sa che posso prendermi cura di me. Anche Harry lo
può fare, ma ha solo sedici anni e non ha molta esperienza nel
difendersi. Silente ha suggerito tantissime volte di farlo allenare in
tecniche difensive. Credo sia arrivato il momento di cominciare a
pensarci…”
Emmeline annuì e portò la mano di Remus alle sue labbra
“Credo che sia una buona idea. Questo e le lezioni di occlumazia
dovrebbero aiutarlo molto. Fammi sapere se hai bisogno di aiuto”
Remus sorrise dolcemente “Ti ho mai detto quanto sei magnifica?
Non solo perché sei la cosa migliore che mi sia mai capitata, ma
anche per il modo in cui ti comporti con Harry e Sirius. Non ci sono
molte persone che sarebbero disposte ad accollarsi il bagaglio fatto da
un lupo mannaro, il teenager più famoso al mondo, che ha avuto
la morte che lo insegue da quando è nato, e Sirius Black”.
Emmeline si limitò a scrollare le spalle “Sapevo
perfettamente cosa aspettarmi quando abbiamo iniziato la nostra
relazione Remus. Ti amo, e amo anche Harry, e persino Sirius certe
volte” Remus rise “E so perfettamente che per stare con te,
devo accettare anche la tua famiglia. Credimi, non c’è
niente al mondo che potrebbe cambiare questo”
Remus non era sicuro del modo in cui rispondere a questo, perciò
mise la sua mano libera dietro il suo collo e la avvicinò per
poterle dare un lungo bacio.
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Fermò la sua preziosa motocicletta ad un semaforo rosso, e si
tolse momentaneamente il casco per scuotere i suoi lunghi, capelli
arruffati dagli occhi. Avrebbe chiesto ad Emmeline se poteva tagliarli
per lui. Adorava i suoi capelli lunghi, ma pensava anche di apparire
molto bene quando arrivano appena sopra le spalle. Proprio un secondo
prima che la luce diventasse verde di nuovo, Sirius mise di nuovo il
casco sulla testa, sapendo che non aveva bisogno di aggiungere una
ferita ai suoi problemi.
Se si ricordava correttamente. La sua destinazione era distava solo
qualche isolato. Voleva andarci prima, ma sarebbe stato difficile
spiegare le sue ragioni a Remus, e non era pronto a confrontare il suo
migliore amico su questo. Non era ancora sicuro lui stesso di quello
che stava accadendo con questa nuova situazione, ma era pronto ad
aspettare- non è che avesse qualcosa di meglio da fare. Poteva
avere perso un po’ la sua fiducia ad un certo punto perché
era annoiato,ma Sirius Black non era mai stato conosciuto per essere un
uomo razionale.
Arrivo finalmente ad un palazzo di cemento molto attrattivo, con
quattro piani visibili. Era un luogo abitato da maghi, perciò
l’interno era stato allargato per permettere l’aggiunta di
più appartamenti. Alzò lo sguardo verso la mezzaluna,
chiedendosi se si stesse immaginando la strana nebbiolina verde che
stava passando davanti ad essa, ed entrò nel palazzo, lasciando
il suo casco e motocicletta vicino all’entrata. Facendo le scale
a due a due, Sirius arrivo velocemente al sesto piano. Bussò
alla porta dell’appartamento 615, e aspettò che una voce
esitante dicesse che stava arrivando. Si passò una mano tra i
capelli, insicuro sul perché stesse cercando di apparire al
meglio per questo. Non si stavano mica frequentando o qualcosa del
genere…
La porta si aprì e Sirius si ritrovò faccia a faccia con
la punta della bacchetta di Naomi. Lei impiegò qualche secondo a
realizzare chi aveva davanti, ma quando lo fece, abbassò subito
la bacchetta. “Oh Sirius ciao” disse, ovviamente sorpresa
di vederlo. Si spostò di lato per farlo entrare nel suo
appartamento.
“Che benvenuto” ghignò Sirius, entrando e
guardandosi intorno. “Non ero stato accolto così
gentilmente da quando Lily ha usato quella fattura __ su me quando sono
andato da lei e James alle due del mattino”
Naomi roteò gli occhi ma sorrie, e fece segno a Sirius di
sedersi “Di solito uso un incantesimo invisibile sulla porta, ma
stasera sono davvero pigra. Vuoi qualcosa da bere? Stavo per fare un
po’ di the…”
“Sì, thè va benissimo” disse mentre lei
entrava in cucina. “Perché è così buio qui?
Stavi avendo un incontro romantico prima che arrivassi?” Le
uniche luci nell’appartamento sembravano provenire da candele
inestinguibile messe in vari posti nel salotto. Il tavolino davanti al
divano invece, era pieno di pergamene, libri, e quelle che sembravano
essere mappe.
“Ah Ah” rispose alla fine Naomi “No, veramente sono
nel mezzo dell’organizzazione di un altro attacco strategico per
i mangiamorte. Non ti preoccupare appena lo finisco ed è
approvato ti faccio dare un’occhiata”
Sirius sospirò. Almeno sembrava sapere cosa stesse facendo.
Aveva tabelle e grafici, e un compasso magico che calcolava
automaticamente la distanza tra due punti. Sirius si chiese vagamente
se Piton si occupava delle stesse cose che faceva Naomi, ma lo
dubitava. Cercava di non essere troppo coinvolto in quello che faceva
Piton, ma da quello che aveva capito tutto quello che l’altro
mago faceva era passare informazioni che sentiva da Voldemort o da
altri mangiamorte.
“Il the è pronto”annunciò Naomi. Sirius
pensò che il suo comportamento così felice sembrava un
po’ falso, e decise di scoprire perché “Due
cucchiaini di zucchero, latte, e un pizzico di limone vero?”
Sirius sorrise e prese la tazza e il piattino che la strega stava
offrendo. “Perfetto” disse dopo un sorso “Non riesco
a credere che ti ricordi ancora di come prendo il the”
Naomi si sedette di fronte a lui sulla sua poltrona reclinabile con un
sorrisetto e cominciò a sorseggiare il suo the. “Mi
ricordo molto Black”.
Lui soffocò una risata. Per qualche minuto i due rimasero seduti
in silenzio, entrambi persi nei loro pensieri. Alla fine, Sirius
alzò lo sguardo ed esaminò Naomi con più
attenzione. Aggrottando la fronte si chiese se fosse la luce delle
candele che la faceva apparire così abbattuta. “Ti darebbe
così fastidio accendere almeno una luce?” chiese.
“Che cosa c’è che non va Sirius? Hai paura del
buio?” lo prese in giro Naomi. Sirius riusciva a vedere il ghigno
con la luce delle candele.
“No, è solo che preferisco conversazioni dove posso vedere la persona con cui sto parlando”
“Mi sembra giusto”
Qualche secondo dopo, la stanza era piena di luce, e Sirius per il suo
disappunto, realizzò che non erano state le candele che la
facevano apparire così. C’erano lividi sbiaditi s sulla
sua guancia, e quella che sembrava essere l’impronta di una mano
sul collo. “Che ti è successo?” chiese “Hai
litigato con un troll?”
Naomi evitò i suoi occhi. Ovviamente si era dimenticata di avere
i lividi “Non è…niente” disse senza
convinzione. Sirius alzò un sopracciglio “Sono
caduta” disse indicando il collo “E l’altra notte
alla battaglia mi sono procurata qualche altro livido”
Sirius non le stava credendo “Non sapevo che una caduta potesse
fare sembrare una persona come se l’avessero appena
strangolata”
Lei sospirò e appoggiò il the sul tavolino accanto alla
sua sedia “Ascolta non è niente. Non c’è
bisogno di preoccuparsi“
“Puttanate” disse Sirius casualmente, chiedendosi se fosse
lo spirito di Kingsley a mantenerlo così calmo
“Perché non mi hai detto cosa è successo veramente?
E non pensare nemmeno ad evitare la verità, potrei non avere una
bacchetta, ma posso tirare informazioni fuori dalle persone senza
l’uso della magia”
“Così ho sentito” mormorò Naomi.
“E’ stato Malfoy a farti questo non è vero?” chiese all’improvviso “Ti ha picchiata”
La sua mascella si irrigidì “Non è una cosa
così grave Sirius, davvero. Me la sono dovuta vedere con Lucius
Malfoy per anni”
“Ci stai andando a letto?”
Lei esitò e lui annuì senza avere bisogno di un altro
tipo di risposta “Perché?” le chiese piano.
“Perché mi dice più di quanto non farebbe se non
venisse a letto con me” mormorò sembrando sia sulla
difensiva che in imbarazzo. “Non è che mi senta attratta
dall’uomo- anzi ad essere sincera lo trovo piuttosto repulsivo e
barbarico”
Sirius sospirò “Ci sono altri modi per avere informazioni lo sai…”
“Ma questo funziona meglio, ed è più veloce”
“Lo sai che probabilmente ha una dozzina di malattie vero?”
Le sue labbra si contorsero un po’ “Ho preso precauzioni…”
“Non devi farlo” disse lui piano “Apprezziamo molto
quello che stai facendo per noi, ma ora stai oltrepassando un po’
il limite non credi?”
Lei scrollò le spalle “Non molto. Ho imparato cose a cui
nemmeno Piton ha accesso, e questo in aggiunta a quello che imparo da
Voldemort ogni giorno”
Sirius era molto tentato di tirare fuori il fatto che praticamente
aveva scambiato Remus Lupin per Lucius Malfoy. Resistette comunque,
tenendo in mente che lei aveva una bacchetta e lui no
“Solo…fai attenzione okay?”le chiese dolcemente.
“Lo farò”
Lui annuì.
“Allora che cosa ci fai qui a – “Naomi guardò il suo orologio” mezzanotte?”
“Non lo so. Ho ricevuto la tua lettera oggi, ed ero annoiato,
perciò ho pensato di uscire per un giretto notturno sulla moto e
venire a farti visita”
“Lo sai che ti vedrò domani all’incontro dell’ordine?”
“Sì però l’unica opportunità che
abbiamo per parlare è quando Remus non è nella
stanza”
Naomi annuì, ovviamente non molto disposta a parlare del suo ex in quel momento “Come si sente Harry?”
“Meglio” disse Sirius sorridendo” Io e Remus gli
abbiamo dato il pensatoio che Lily e James gli avevano lasciato, e sono
piuttosto sicuro che non è nemmeno ad un quarto dal finire di
vedere tutto”
“Davvero? Gli sta piacendo?”
Sirius sorrise largamente, e lui e Naomi cominciarono una lunga
discussione su tutto quello che non aveva a che fare con Remus, la
guerra o Voldemort. Sirius trovava molto facile parlare con lei,
proprio come con Remus. Quando arrivò il momento in cui si
sentì pronto per andarsene erano quasi le tre del mattino
“Dovrei andare. Se resto di più Remus manderà fuori
metà del ministero a cercarmi”
Naomi rise e lo condusse alla porta dove rimasero in piedi imbarazzati per qualche minuto.
“Grazie per essere passato” disse Naomi “ è
bello avere qualcuno con cui parlare che non sia ossessionato con morte
e distruzione per una volta”
“Quando vuoi” disse Sirius sentendo uno strano morso allo
stomaco quando realizzò che credeva veramente in quello che
stava dicendo “Grazie per le lettere che mi hai mandato. Mi hanno
aiutato a rimanere sano almeno in parte”
Lei rise di nuovo e aprì la porta per lui “Ci vediamo all’incontro allora. Guida con attenzione”
“Lo farò” disse “Buona notte”
“Buona Notte”
Anche se non si voltò a guardare oltre le sue spalle mentre
camminava per il corridoio, sentì gli occhi di Naomi su di lui
per tutto il tragitto, e si accorse che non gli dispiaceva nemmeno un
po’.
RECENSITE!
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