Un Amore Stravolgente-Seconda Stagione

di Baetris
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** We Found Love ***
Capitolo 2: *** Folle ***
Capitolo 3: *** Vero amore ***
Capitolo 4: *** Vodka ***



Capitolo 1
*** We Found Love ***


Certamente Chris è un bel ragazzo, affascinante e simpatico, ma Jason è Jason.

Forse dovrei tornare con lui o forse dovrei dare un'occasione a Chris. Non so davvero cosa fare.

Arrivo a casa e trovo mia madre in sala: "Il negozio era chiuso." 

"Tornerai un'altra volta allora, vai in camera tua a studiare."

Salgo in camera mia e prendo il telefono per chiamare Maddy.

"Ciao Maddy."

"Ciao!"

"Potete venire da me tra venti minuti?"

"Certo. Ci vediamo lì."

Vado in bagno e mi lavo la faccia con l'acqua gelata, spero di chiarirmi un po' le idee così.

"Charlieee, la porta! Vai ad aprire!" mi urla mia madre dalla cucina.

Scendo le scale e mi avvicino alla porta, la apro e trovo le ragazze davanti a me: "Entrate!"

Saliamo in camera mia e ci sediamo sul letto.

"Che c'è, Charlie?" mi chiede Tayla.

"Non so cosa fare.." rispondo io.

"Riguardo cosa?"

"Jason e Chris."

Loro tacciono.

"Mi piacciono entrambi.."

"Secondo me dovresti pensarci bene, Charlie." Mi dice Maddy,

"Lo so! Ma devo decidermi."

"Sai quanto non mi piaccia Jason, ma Chris mi piace ancora meno." 

"Secondo me dovresti scegliere Jason, anche se fa parte degli Zucconi." commenta Brooke.

"Ma ragazze! Dopo tutto quello che ci hanno fatto! E poi Chris è stra carino!"

"Forse ha ragione Tayla.." dico io.

"Fai così, tira una moneta. Nel momento in cui tocca terra, saprai cosa vuoi." Jess è sempre la più saggia tra noi.

Lancio la moneta in aria, Jason testa, Chris croce.

Esce testa.

"Allora..?" mi chiede Tayla.

"Non lo so…" 

Mi sento strana.. non so chi scegliere, forse dovrei seguire la moneta, o forse no.

"Ragazze, preferisco stare un po' da sola ora. Ci vediamo domani a scuola." dico io.

"Ciao Charlie, a domani."

Non ce la faccio a scegliere, come potrei? Forse dovrei solamente pensare oggettivamente, o forse dovrei seguire il cuore.

Ma riesco a capirlo davvero?

Ho bisogno di pensare, ho bisogno di stare sola al silenzio.

Esco di casa, prendendo solamente l'i-pod e mi dirigo verso la spiaggia ascoltando "We Found Love" di Rihanna, chissà se mi può aiutare.

Mi siedo sulla sabbia umida per il temporale di ieri, sperando che piova anche oggi per non piangere da sola.

Sento un tocco familiare sulla spalla.

Mi giro e vedo Chris, in piedi davanti a me.

"Oh" non riesco neanche a parlare.

"Avevo bisogno di vederti, Charlie."

"S-sì?" inizio a balbettare.

"Mi piaci. Non ho mai provato nulla di simile. Credo che tu sia fantastica, Charlie, per favore dimmi che mi ricambi."

Non dico nulla, sono sotto shock.

"Nulla?" mi chiede Chris.

"Sì."

"Uhm? Sì? Sì cosa?"

"Anche tu mi piaci, Chris."

Si avvicina a me, mi prende il viso tra le mani e mi bacia, delicatamente, come se fosse un segreto, solo nostro.

"Oh Charlie"

 

 

 

 

Buona sera ragazze, come vi avevo promesso, ecco la seconda stagione. 

Non aggiungo altro, spero solamente che vi piaccia, tutto qua.

Buck98

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Folle ***


 

 

"Non sai da quanto speravo in questo."  confessa Chris, guardandomi dritto negli occhi. Ha gli occhi grigi, non l'avevo notato prima.

Non gli rispondo, poso semplicemente la mia testa sulla sua spalle.

Le sue labbra sono grandi e rosee, sta canticchiando una canzone.

"Che canzone è?" gli chiedo io.

"Oh, non mi ero accorto di star cantando."

"Invece sì, che canzone é?"

"Non so come si chiami, non so neanche le parole. Me la cantava mia madre quando ero piccolo e quando sono felice mi viene in mente."

"Com'è tua madre?"

"Non mi ricordo, è morta quando avevo tre anni."

I suoi occhi si rattristano e fissano il mare, blu scuro.

Restiamo in silenzio, lui mi accarezza un fianco mentre con l'altra mano fruga nelle tasche.

Estrae dai pantaloni una sigaretta e un accendino, se la mette in bocca e con l'accendino dà fuoco all'estremità.

"Fumi sempre?" gli chiedo io con tono di sfida.

"Non sempre, dai. Tu hai mai provato?"

"No…"

Mi offre la sigaretta, accettando la sfida poco prima da me proposta.

La prendo e me la poso sulle labbra.

Aspiro.

"Che schifo!" 

Inizio a tossire e lui inizia a ridere.

"Aahahaha! Non devi aspirare la prima volta!"

"Bleah. Mi viene da vomitare."

Finisco di tossire e gli tiro un pugno sul braccio.

"Ehi, dai. Non sei mica morta." Mi accarezza la guancia e con il suo sguardo di ghiaccio mi ipnotizza.

"Devo andare, ciao Chris."

"Ciao Charlie, domani ti chiamo."

Arrivo a casa felice, dopo una settimana davvero orribile, pensando solamente a Chris e ai suoi occhi. Sono belli, quasi quanto il suo accento irlandese.

Trovo Jason davanti alla porta, seduto sotto il portico. Mi fa strano vederlo, una fitta al cuore mi immobilizza per un istante.

"Charlie!"

"Cosa vuoi?"

"So che non mi vuoi ascoltare, per questo voglio darti questa." Mi dà una busta bianca.

"Cos'è?"

"Tu leggila e basta. Ciao, Charlie."

Entro in casa e con le mani tremolanti apro la busta, dentro c'è una lettera.

 

'Ciao Charlie,

 

non ho mai scritto una lettera, quindi non so come funzionano queste cose.

Sono stato uno stupido a lasciarti, me ne rendo solamente ora.

"Se ami qualcuno lascialo libero" che schifo di modo di dire.

Io ti amo. Molti credono che a 13 anni l'amore non esiste, ma evidentemente non sanno cosa provo io per te.

Fin da quando eravamo piccoli, io ti ho tormentato, ma da qualche anno a questa parte mi sono accorto che anche solamente il pensiero di perderti mi fa stare male.

Ora tu stai con quel tipo che ho incontrato sulla spiaggia, ma non me ne frega niente.

io voglio te.

Solamente te.

Posso aspettare tutto il tempo del mondo, aspetterò anni per te.

Non so come verrà questa lettera, spero che tu la legga almeno.

Qualunque cosa tu decida, i miei sentimenti non cambieranno.

 Jason'

 

 

Ecco, sono ancora più confusa di prima.

Non può mai andarmi bene nulla? Non so cosa pensare, non so cosa fare. Punto da capo.

Se solo non fosse venuto Chris a Seaview, tutto questo non succederebbe.

No, non posso prendermela con lui.

È tutta colpa mia.

In questa calda sera di aprile sento il freddo dentro di me, come se fosse gennaio.

"Charlie, rispondi al telefono!" mi urla mia madre.

Alzo la cornetta:

"Ehi" sento la voce di Chris dall'altra parte.

"Ehi"

"Ti disturbo?"

"No no. Come stai?"

"Bene, molto bene. Tu invece?"

"Bene. In realtà no."

"Perché? È per il nostro bacio?"

"No, cioè sì."

"Mi dispiace allora..."

"Non fraintendere, tu mi piaci."

"Cosa c'è allora?"

"Beh niente allora..."

"Dai, Charlie. Se potessi ti abbraccerei."

"Oh!"

"Ti devo abbandonare ora, buona notte."

"Buona notte, Chris."

 

 

 

 

 

 

Ciao ragazze/i, come state? Ecco il secondo capitolo della storia, spero vi piaccia,

Dopo questi ultimi avvenimenti, siete 'team Jason' o 'team Chris'?

Con amore, 

Buck98

 

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Capitolo 3
*** Vero amore ***


Mi sveglio alle sei e mezza, senza sveglia o altro.

Strano, sì, molto.

È la prima volta che mi sveglio e non ho sonno, un avvenimento più unico che raro.

Mi alzo in fretta e mi gira la testa, per qualche secondo non vedo niente.

Scendo in cucina e mi preparo la colazione.

"Già sveglia?" mi chiede mio padre.

"Già."

"Vuoi un po' di caffè?"

"No, grazie."

"Ti servirebbe" scoppia in una fragorosa risata.

Arriva anche mia mamma, con la camicia da notte spiegazzata.

"Buon giorno, come mai tutte queste chiacchere?"

Nessuno risponde.

"Come non detto" dice lei preparando il caffè.

"Vado a vestirmi."

Salgo in camera e prendo un top senza maniche azzurro e un paio di jeans sgualciti.

Ormai sono le otto e devo sbrigarmi per arrivare a scuola in tempo.

Esco di casa prendendo le chiavi e lo zaino, senza fare nemmeno caso ai libri che ci sono dentro.

Incontro le mie amiche al solito angolo e insieme andiamo a scuola, loro parlano del concerto avvenuto ieri a Sidney.

"C'è qualcosa che non va, Charlie?" mi chiede Maddy.

"No.. tutto bene."

Arrivo in classe e vedo Jason, che, appena mi vede, smette di prestare attenzione a ciò che sta accadendo intorno a lui e si focalizza su di me.

Dopo quattro ore di lezioni pesantissime, posso finalmente uscire da questa scuola infernale.

"Charlie!" è Simon a chiamarmi.

"Oh, ciao"

"Posso parlarti?"

"Certo."

"In un luogo più appartato, però."

Andiamo in una classe vuota, io mi siedo sulla cattedra e Simon sta in piedi davanti alla porta.

"Allora, prima di tutto dobbiamo ancora decidere cosa fare del lavoro del prof, manca solo una settimana alla consegna." esordisce lui.

"C'è dell'altro?"

"Sì. Sai quanto a me non piaceva il fatto che tu e Jason, beh, stavate insieme. Vederlo così mi piace ancora meno. Non risponde al telefono, non parla più e non mangia più."

"Senti, Simon, non ti ci mettere pure tu."

"Ma…"

"No. Domani ti porto una relazione sulla 'famigliola felice', ma se mi devi parlare di Jason, non farlo."

Vado via chiudendomi la porta alle spalle.

Sto per slegare la bici quando vedo Chris in piedi davanti a me, mentre fuma una sigaretta.

"Che ci fai qui?"

"Sono qui per te." Fa un altro tiro e butta il filtro per terra.

Diamine, quanto è figo.

Ha una camicia a maniche corte a quadri, dei bermuda blu e scarpe da ginnastiche rosse.

Si avvicina a me e mi dà un bacio sulla guancia, piccolo e tenero.

Lo noto solo ora, ma ha un piercing sul labbro inferiore, nel mezzo.

"Ti piace?" dice indicando l'anellino metallico sul suo labbro.

"Sì, fa molto cattivo ragazzo."

"Ahaha. L'ho fatto stamattina."

"Non sei andato a scuola?"

"No, non ne avevo voglia."

Mi prende la mano e mi tira verso un parcheggio.

"Vuoi vedere il bolide?"

"Il che?"

A qualche metro di distanza vedo un vecchio motorino mezzo rotto.

Scoppio a ridere.

"Cosa ridi? Guarda che è bellissimo." mi dice lui.

"Sì sì, bellissimo…"

Mi dà un casco e noto che lui invece non ce l'ha: "E tu?"

"Preferisco che ce l'abbia tu."

"No no. Mettilo." mi slaccio il casco

"No, Charlie."

Il motorino parte e in pochi minuti arriviamo davanti a casa mia.

"Beh? Che ne dici?" mi chiede lui.

"Non male, non male."

"Solamente non male? Ma se è bellissimo!"

"Ah-ah. Come no."

Mi sbilancio verso di lui e lo bacio e in quel momento sento mia madre uscire dalla porta.

"Buon giorno, Romeo e Giulietta."

Diventiamo rossi come dei pomodori e ci stacchiamo.

"Non mi presenti il tuo amico?"

Chris si fa avanti e si presenta: "Piacere, Christopher."

Mia mamma ricambia la stretta.

Chris se ne va salutandoci e sono pronta al discorsone di mia madre.

"Sembra carino." dice solo questo e se ne va.

"Tutto qui? Non mi dici nient'altro?"

"No, hai quasi 14 anni ed è giusto che tu faccia esperienze. Nel limite del possibile, ovviamente."

Strano, mia madre di solito sclera sempre.

"Ah, Charlie, c'è qualcuno che ti aspetta di sopra." aggiunge lei di spalle.

Sicuramente saranno le ragazze, me ne sono andata all'improvviso oggi.

Entro in camera e lo vedo.

Vedo Jason seduto sul mio letto, con la testa fra le mani.

"Jason, che vuoi?"

"Sei arrivata."

"Da quant'è che sei qui?"

"Mezz'ora, forse un po' di più."

"Cosa vuoi?"

"Parlarti."

"Ho letto la lettera, ti sei spiegato parecchio bene."

"Quindi hai scelto lui?"

Non so cosa rispondergli.

"Guardami negli occhi, Charlie, e dimmi che non provi nulla per me."

Apro bocca ma non esce niente, solo un suono muto.

Lui accenna un sorriso e si passa una mano fra i capelli: "Sapevo che provavi ancora qualcosa."

Si avvicina a me e mi prende una mano, sento il pulsare del suo cuore da quanto siamo vicini.

Il mio telefono suona, è Chris.

"Ciao, ti va di venire ad una festa stasera?"

"Posso richiamarti dopo?"

"Oh… Certo."

Riattacco.

Jason mi chiede se al telefono fosse Chris, annuisco.

Siamo talmente vicini che vedo tutte le sue lentiggini e mi chiedo per quale motivo ci siamo allontanati… Gli prendo il viso e lo bacio, lui mi prende per mano e ci sdraiamo sul letto, abbracciati. Jason se ne va, baciandomi ancora, come prova del suo amore nei miei confronti. Ora sono sola in camera, mi sento terribilmente in colpa nei confronti di Chris e infatti lo chiamo.

"Pronto."

"Ciao Chris, sono Charlie."

"Ciao."

"Vorrei parlarti, possiamo vederci?"

"Ti vengo a prendere."

Aspetto per circa dieci minuti e sento il rombo del motore, scendo le scale in fretta.

Salgo sul motorino e ci dirigiamo verso il parco, dove nessuno può vederci e ascoltare i nostri discorsi.

Ci stendiamo sul prato, non riesco a guardarlo negli occhi.

"Ho capito."

"Cosa?" gli chiedo io.

"Tu sei ancora innamorata di Jason."

Non rispondo e lui va avanti: "Lo capisco benissimo, infatti non sono arrabbiato."

"Sei sicuro?"

"Certo. Quando oggi ti sono venuto a prendere davanti a scuola, ho visto come lo fissavi."

"Mi dispiace…"

"Non devi. Certo, non sono felice, ma preferisco che tu lo sia. Anche lui mi sembra molto innamorato."

Abbraccio Chris, spontaneamente.

"Dovremmo andare, adesso." mi dice lui.

 

 

Ecco a voi il terzo capitolo della stagione, un po' più lungo del solito.

Non voglio dire cose banali come: "Il vero amore vince sempre." ma in questo caso è così.

Pensavo di fare finire la stagione al quinto episodio e di fare una terza stagione con i protagonisti al liceo (15-16 anni).

Cosa ne dite, vi piace come idea? Ditemi cosa ne pensate con un commento qua sotto.

Buona giornata,

Buck98

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Capitolo 4
*** Vodka ***


Arrivo a casa stravolta dal sonno, penso che andrò a dormire prima del solito.

Ricevo un messaggio prima di andare a letto: "buona notte, ti amo <3"  è di Jason.

Gli rispondo: ti amo anche io

Sono felicissima, finalmente tutti i pezzi sono a posto e non devo scegliere più nessuno, sto benissimo con Jason,

L'unica cosa che mi dispiace è di aver fatto soffrire Chris… Comunque è un bellissimo ragazzo, si troverà una ragazza migliore di me sicuramente.

Finalmente posso dormire.

Mi sveglio e guardo la sveglia, sono le 7.35.

Mi vesto con dei vestiti comodi, prendo la bici e raggiungo le ragazze.

"Ciao ragazze!"

"Ciao Charlie!" mi rispondo loro.

"Sei di buon umore?" mi chiede Tayla.

"Sì. Ieri ho visto Jason."

"E…?" mi sprona lei.

"Stiamo di nuovo insieme!"

Loro sorridono e mi abbracciano, tutto è a posto, sussurro a me stessa.

Arriviamo a scuola in anticipo e vedo Jason parlare con Simon e Declan.

Mi avvicino a lui e lo bacio, mentre i suoi amici ci guardano stupiti.

"Ah, siamo tornati insieme." dice Jason.

"E quando pensavi di dircelo?" gli chiede Simon.

Entriamo in classe e il professore esordisce: "Bene, oggi iniziano le esposizioni del compito che vi ho assegnato."

Cazzo.

Mi sono completamente dimenticata di farla.

"Charlie" mi sussurra Simon: "L'ho fatta io. Tieni, è la tua copia." mi dà un foglio.

"Grazie" gli sussurro io veramente riconoscente.

Facciamo la nostra esposizione e prendiamo A entrambi, con i complimenti di tutti.

Alla fine della lezione andiamo tutti a pranzo, noi ragazze e gli zucconi, insieme per la prima volta.

"Ti devo mostrare una cosa." mi sussurra all'orecchio Jason, prendendomi la mano.

Ci alziamo e lui mi porta in una delle palestre.

Entro.

Spalanco gli occhi. Sono shoccata.

C'è una gigantesca scritta con scritto: TI AMO.

"Cosa ne dici?" mi chiede lui.

"È..è.. molto bella."

Anzi che rispondermi, mi prende per mano e mi bacia, più e più volte.

"Non hai paura che ti dicano qualcosa?"

"No. Sai perché?"

"Perché?"

"Perché ti amo troppo."

"Ti amo troppo anche io."

Sento applaudire dal fondo della palestra.

"Bravi." dice la voce.

Dall'ombra esce Chris, con una bottiglia in mano.

"Chris, cosa ci fai qui?"

"Sono qui per te…"

Si avvicina barcollando.

"Hai bevuto?" gli chiede Jason.

"Secondo te? Fatti da parte, amico."

Mi avvicino a Chris e gli strappo la bottiglia di mano.

"Cosa fai? Ridammela!" 

Si spore troppo in avanti a cade, di lato.

Mi avvicino a lui e lui, per tutta risposta, inizia a vomitare.

L'odore di alcol è insopportabile.

"Portiamolo fuori." mi dice Jason prendendo Chris sulle spalle.

Vediamo da lontano il preside avvicinarsi, furioso: "Cosa succede?! Chi è questo?"

Chris cerca di alzarsi in piedi e vomita di nuovo, sulle scarpe del preside.

"Chiamate un'ambulanza. Subito!!" ordina alla folla che si è creata intorno a noi.

"Sto bene…" cerca di dire Chris.

Gli prendo la testa e la poggio sulle mie gambe… Non doveva andare così… Tutto andava bene…

Arriva l'ambulanza e il preside è costretto a salire con Chris perché è minorenne.

Inizio a piangere e Jason mi prende le mani, sussurrandomi: "Va tutto bene, Charlie. Non è colpa tua, ha deciso lui di bere fino a stare male."

"No… No… È colpa mia… Sta male per colpa mia."

 

 

 

Non odiatemi per questa scena tragica, per favore T___T

Beh, che ne dite? Vi piace come sta proseguendo la storia? La prossima puntata, ovvero la quinta, sarà l'ultima.

Non voglio spoilerarvi nulla, ma sarà un finale coi botti.

Uscirà giovedì, quasi al 100%

Buona notte  

Buck98

 

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