L'incubo di cristallo

di Katonoffirecrow
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Uno strano presentimento ***
Capitolo 3: *** Di male in peggio ***
Capitolo 4: *** Celestia ?!?! ***
Capitolo 5: *** Gli Incubi ***
Capitolo 6: *** L'ombra del caduto ***
Capitolo 7: *** La sconfitta ***
Capitolo 8: *** La storia delle tre Dee ***
Capitolo 9: *** Ricongiungimento ***
Capitolo 10: *** Tattiche scorrette ***
Capitolo 11: *** Dividi e conquista ***
Capitolo 12: *** Il richiamo degli eroi ***
Capitolo 13: *** Bene o male ? ***
Capitolo 14: *** Massima potenza ***
Capitolo 15: *** La forza dei sentimenti ***
Capitolo 16: *** La Scelta ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


 

Un lampo di luce squarciò le tenebre, facendo comparire la sagoma di un inquietante uomo che venne inghiottito dall’oscurità.
Si guardò intorno, spaesato.
«Ah!… Davvero notevole! Lo ammetto, Dee!… Questa volta avete superato voi stesse!… Ma non credete che vi basti ricorrere ad insulsi trucchetti come questo, per ostacolarmi!», tuonò, ascoltando L’eco della propria voce grottesca disperdersi nel nulla.
«Non temere Fallen, questo è soltanto uno dei nostri “trucchetti” più banali!… Non hai ancora visto nulla!», echeggiò in risposta una candida voce femminile.
L'uomo continuò a guardarsi intorno, nel tentativo di localizzare la fonte della voce.
«Ma davvero?…», ringhiò, facendo saettare il proprio agghiacciante sguardo in ogni direzione.
«… Allora coraggio, Mithraya! Mettimi alla prova!… Perché non ti mostri a me insieme alle tue adorate sor… UGH!!».
Un violento colpo lo interruppe nel bel mezzo della frase.

Un potente calcio di un alicorno dal manto dorato e dalla maestosa criniera dorata e rossastra lo centrò in pieno petto, ammaccando la sua armatura in adamantio e proiettandolo su un duro terreno.
«Allora Fallen, piaciuta la sorpresa?», sghignazzò la sua melodica voce femminile, mentre la figura scomparve nuovamente nelle tenebre.
Fallen si rialzò, guardandosi intorno con aria confusa.
«Divertente…», ringhiò, serrando i denti cromati.
«Ora tocca a me…».
Sulla sua schiena comparvero due grosse ali cariche di energia magica viola che si spiegarono in tutta la loro ampiezza e con un potente balzo, Fallen si alzò in volo tra le tenebre.
«Non credere che giocare a nascondino ti salverà da me, Dea!», ruggì, quando un altro doloroso colpo proveniente da una seconda alicorno dal manto blu notte e dalla brillante criniera blu lo centrò in pieno alle spalle.
«Argh!… Tu, lurida…!»
«Coraggio Fallen! Non ti credevo così lento!… Hai persino il talismano della Stella Caduta!», lo derise una seconda leggiadra voce femminile.
«Questa voce… Astraea!…», ringhiò, serrando i pugni.
«Lascia stare sorella…», si intromise una terza voce femminile più calda.
«… Dovresti sapere che il nostro ammasso di ferro non è capace di sfruttare il potere dell’amuleto. E’ soltanto un bambino viziato che si diverte a giocare nel ruolo del cattivo…».
«Che cosa?!», ruggì Fallen, guardandosi intorno nel tentativo di rintracciare la fonte di quella voce.
«… Come osate prendervi gioco di me, luride bestie?!».
«Coraggio Fallen…», esclamò nuovamente la voce, mentre una terza alicorno dal manto bianco e dalla candida criniera blu e bianca comparì davanti ai suoi occhi.
«Selene!…», ringhiò.
«… Colpiscimi. Avanti. Non vorrai farti sfuggire un’occasione così ghiotta, vero?», domandò lei, deridendo l'umano.
Questi, con un poderoso colpo d’ali, si lanciò verso l’alicorno, pronto a colpirla a morte con i letali artigli che gli adornavano le dita della mano destra.
«SEI FINITA SELENE!!».
«Io non direi!», tuonò la voce di Astrea comparendo accanto all'uomo, colpendolo con un potente raggio magico che lo fece precipitare.
«AAARGH!!!».
Le tre Dee osservarono compiaciute il corpo fumante del loro avversario schiantarsi sul terreno sotto di sé.
«Arrenditi Fallen. Non puoi vincere contro di noi!», esclamò Mithraya, fissando l'uomo immobile insieme alle due sorelle, quando udirono un’agghiacciante ridacchiare.
«Hm hm hm… no… non lo farò…», ringhiò lui con una terrificante voce cupa.
«Cosa?!».
Fallen si rialzò sulle proprie gambe, alzando lo sguardo verso le tre Dee che svolazzavano al di sopra di lui.
«Il tuo coraggio è degno di nota, umano!… Quasi quanto la tua follia!», esclamò Selene.
Le due grosse ali magiche ricomparirono sulla schiena di Fallen che si alzò in volo, poco distante dalle tre sorelle facendo saettare il proprio sguardo tra loro.
«Non ti è bastata la lezione? Ne vuoi ancora?!», tuonò Astrea, caricando il corno con un altro potente colpo più devastante del precedente.
«Perché non accontentarlo?», ringhiò Astraea, incrociando lo sguardo del'uomo poco distante.
«Coraggio…», le incitò lui, spiegando le grandi ali.
«… Sono pronto!».
Selene e Mithraya scomparvero nuovamente tra le tenebre, svanendo dal campo visivo dell’avversario.
«Preparati Fallen!…», tuonò Mithraya, mentre una raffica di devastanti colpi centrò ripetutamente il corpo dell'umano, ammaccando la sua armatura e facendolo arretrare sempre più.
Fallen sferrò un rapido colpo nella speranza di colpire l’avversaria, quando la sua voce lo derise bellamente.
«Troppo lento Fallen… devi essere più veloce se vuoi anche solo sfiorarmi!».
«Maledetta…», ringhiò lui furioso, quando una seconda raffica di colpi lo investì da parte di Selene, colpendolo senza sosta.
«Coraggio Fallen, che ti prende? Sei già stanco?», lo derise a sua volta Selene, quando il potente raggio Astraea lo centrò in pieno petto, facendolo nuovamente precipitare.
«E’ l’ultimo avvertimento Fallen. Arrenditi, o muori!», tuonò Mithraya.
«Bella mossa… Dee…», ringhiò il ragazzo, rialzandosi barcollante sulle proprie gambe.
«Hai la pellaccia dura, eh?», esclamò Astraea.
Fallen serrò i pugni, furioso, spiccando nuovamente il volo e soffermandosi di fronte alle tre alicorno.
«Non avrei mai immaginato che voi, le tre grandi Dee di Celestia, ricorreste a trucchetti così subdoli!… Dov’è la vostra lealtà?», sghignazzò.
«Oh, “lealtà” dici?…», ripeté Selene.
«Strano, non ci saremmo mai aspettate che un essere come te conoscesse una parola simile!», esclamò Mithraya, fissando il ragazzo con aria severa.
Fallen non rispose e non si scompose. Fissò attentamente le tre Dee davanti a sé, quando, con un colpo d’ali, si alzò in volo sotto i loro sguardi.
«Che cosa vorrà fare?», domandò Astraea, osservandolo insieme alle due sorelle.
Fallen alzò le braccia, avvicinando le mani sopra la sua testa.
Il suo corpo iniziò ad essere avvolto da numerose scariche di magia, mentre l’amuleto nel suo petto si illuminò.
La gemma viola al suo interno mutò, diventando di un rosso brillante.
«Che cosa?!…».
«Non è possibile!… L’amuleto!».
Tra le sue mani comparve una piccola sfera d’energia rossa che crebbe sempre di più, sprizzando scariche di magia in ogni direzione.
«Fallen! Fermati! Non puoi controllare il potere dell’amuleto!», urlò Mithraya, allarmata.
«Preparatevi Dee! Ora metterò alla prova la vostra forza!…», tuonò lui, mentre la sfera sopra alla sua testa crebbe ancora.
«Dobbiamo fermarlo!», esclamò Selene, alzandosi in volo insieme alle due sorelle.
«… Con voi tre fuori dai piedi, potrò risvegliare i titani!… E Celestia sarà MIA!!».

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Capitolo 2
*** Uno strano presentimento ***


08.00
Canterlot.
Stanza del trono.

Un urlo di rabbia rintronò tra le mura della sala reale, facendone crepitare le eleganti finestre.
Due guardie unicorno irruppero prontamente nella stanza, allarmate dalle urla della loro monarca del sole ed immobilizzandosi subito dopo, colte dallo stupore.
Di fronte ai due, a poca distanza, vi si trovava Celestia.
Il volto del regale alicorno era segnato da profonde lacrime che ne evidenziavano l’espressione distrutta dal dolore puntata su un grosso e brillante cristallo posto nel bel mezzo della sala.
«Princess Celestia… state bene? », azzardò una delle due guardie, avanzando a piccoli passi verso la monarca.
«ANDATEVENE!… USCITE DA QUI! ORA!», tuonò l’alicorno in preda alle lacrime ed illuminando il proprio corno con fare minaccioso.
«USCITE IMMEDIATAMENTE!!», ripeté con astio, intimorendo le due guardie e costringendole ad allontanarsi in gran fretta dalla sala.
Di nuovo sola, la principessa puntò lo sguardo colmo di dolore sul grosso cristallo che pareva quasi fuoriuscire dal pavimento crepato della stanza.
«Non… non… non temere Twilight!…», singhiozzò, «… io… io ti prometto che… che ti riporterò di nuovo qui tra noi!… TE LO GIURO SULLA MIA STESSA VITA! », ruggì furiosa, osservando in lacrime il cristallo in cui vi era imprigionato il corpo dormiente della sua allieva prediletta.
Allungò la zampa verso la grossa pietra verde brillante sfiorandola con dolce delicatezza, come stesse accarezzando il volto di un puledrino.
«T-Twilight…», singhiozzò nuovamente, mordendosi il labbro.
In quell’istante Princess Luna fece la sua comparsa all’interno della sala, osservando la sorella in preda al dolore.
«Sorella?…».
Celestia non la degnò di alcuna attenzione.
La principessa della notte si avvicinò così al grosso cristallo, osservandolo attentamente e scorgendovi, al suo interno, il corpo della neo principessa.
«Ma cosa…?!».
Soffocò un urlo con lo zoccolo, osservando con attenzione la grossa pietra e scorgendo un’incisione sulla sua parte inferiore.

“Osserva Celestia… questo che vedi è un dono molto particolare… quasi raro… una vita… quella che tu mi hai strappato insieme alla tua graziosa sorella per mille lunghi anni…”

Gli occhi della principessa della notte iniziarono a brillare, bagnati dalle lacrime, mentre il dolore dentro di sé iniziò a prendere il sopravvento.
Si avvicinò alla sorella, distogliendo lo sguardo dalla pietra.
«Sorella… io… io sono affranta per ciò che è successo… e so…».
«Tu… SAI?! », ringhiò Celestia, intimorendola ed interrompendola, mentre il suo sguardo colmo di rabbia era rivolto al pavimento sotto ai suoi zoccoli.
«No… tu non sai nulla!… NULLA!».
«Sorella, io…».
«Tu non puoi sapere come mi sento!… Lei era tutto per me!…E’ come...come se la storia si ripetesse!… NON PUOI SAPERE QUANTO MI AFFEZIONAI A LEI, LUNA!… ERA COME UNA SORELLA!… COME UNA FIGLIA! PROPRIO COME TE!…».
Delle lacrime iniziarono a cadere silenziose sul morbido tappeto rosso che ornava il centro della regale sala. Il muso della principessa della notte era ormai segnato dal dolore quanto quello della propria sorella.
«Mi… mi dispiace…», mormorò con voce strozzata. Le parole le morivano in gola.
«Non dirmi che sai come mi sento!…», ringhiò Celestia sempre più furiosa.
«… Voglio che tu faccia una cosa per me… per noi… per LEI!…».
«Che cosa?», domandò Luna.
«Voglio che tu vada a prendere la Fiamma della Vita».
«Che cosa?!… Per quale assurdo motivo mi chiedi questo, sorella?!».
La monarca del sole la fulminò con uno sguardo che alla principessa della notte parve penetrarla dentro l’anima.
«Esigo che entro questa stessa sera Re Sombra venga rintracciato! E con lui il suo alleato!… Pagheranno caro quello che hanno fatto!».
«Ma… sorella…».
«VOGLIO CHE OGNI GUARDIA, UNICORNO E PEGASO, VENGA MESSA AL CORRENTE DI Ciò! SUBITO!», ruggì furiosa la monarca, mentre delle piccole sfere oscure volteggiarono intorno al suo corno.
Luna restò immobile, avvertendo un brivido correrle lungo la schiena. Era cosciente del rischio che avrebbe corso disubbidendo alla propria sorella.
Osservò Celestia con sguardo severo, sedendosi sul tappeto di velluto rosso, di fronte a lei.
«Mi dispiace sorella, ma non lo farò… non fino a quando non ti sarai calmata e mi spiegherai per quale ragione vuoi che io esaudisca questa tua assurda richiesta!».
Celestia fulminò con lo sguardo la sorella minore, piombandole addosso con tutta la furia che aveva in corpo ed atterrandola.
«Bada sorella, non mi ripeterò una seconda volta!…», ringhiò, incrociando il proprio sguardo arrossato e colmo di astio con quello della sorella.
«… Fai ciò che ho ordinato!».
«E tu che cosa farai?!».
All’udire quella domanda, Celestia parve calmarsi.
«Andrò al Crystal Empire… chiederò supporto a Princess Cadence…».
«Vuoi dire… loro?».
Celestia annuì.
«Sì… loro sono l’élite del Crystal Empire, il loro aiuto sarà prezioso!».
«E la nostra squadra? Loro non…».
«Non temere sorellina, loro saranno i primi», rispose Celestia, mostrando un flebile sorriso.
«… Ti supplico Luna… fai ciò che ti ho chiesto ».
I suoi occhi iniziarono a brillare di nuovo, colta nuovamente dal dolore.
Luna la strinse forte a sé in quel momento, abbracciandola in un caldo abbraccio con la speranza di donarle sollievo, facendola cadere di nuovo in un disperato pianto.
«Ti senti meglio ora, sorella? ».
«Come… come posso sentirmi meglio, Luna?…», mormorò in lacrime la monarca.
«… Mi sentirò meglio solo… solo quando potrò udire di nuovo la dolce voce della mia allieva».
«Lo so, sorella».
Celestia volse per l’ultima volta lo sguardo sul grosso cristallo.
«Twilight… ti prego… infondimi la tua forza!…», la pregò, con la flebile speranza che la sua richiesta possa essere udita dalla sua adorata allieva.
«Sorella?…».
Celestia si voltò nuovamente verso Luna, asciugandosi le lacrime con lo zoccolo.
«Coraggio… non abbiamo tempo da perdere!…», esclamò, rialzandosi insieme alla sorella ed incamminandosi verso l’uscita della sala.
«Posso almeno sapere per quale motivo vuoi che ci vada io?», domandò Luna.
«Perché se ci andassi io probabilmente finiremmo per combattere...», rispose Celestia, alzando lo sguardo all’alto soffitto della sala ed illuminando il proprio corno.
«Conto su di te, sorellina…», concluse, prima di svanire in un lampo di luce che non lasciò alcuna traccia della monarca.
Luna rimase immobile nel bel mezzo della stanza, riordinando le idee.
«La Fiamma della Vita…».
Uscì dalla sala, sigillando dietro alle sue spalle le grosse porte per impedire ad altri di addentrarsi all’interno della stanza.
«Ho come il timore che non finirà bene…», mormorò, illuminando il proprio corno che la avvolse in un lampo di luce.

**********

Celestia fece la sua comparsa nell’incantevole giardino del palazzo, avvicinandosi ad una statua raffigurante tre pony guerrieri
Si guardò intorno, ed una volta assicuratasi che non vi fosse nessun’altra presenza all’infuori della sua, attivò un meccanismo che fece smuovere la grossa statua, rivelando la presenza di una scalinata altrimenti invisibile.
la discese lentamente, facendosi strada con la luce del proprio corno e giungendo al suo culmine dove, dopo aver attraversato un corridoio semi buio, aprì con la propria magia una grossa porta in pietra massiccia.
Varcatone la soglia, la monarca si ritrovò in un’enorme stanza sotterranea simile ad un bunker, osservando con aria compiaciuta tre pony sull’attenti.
«Benvenuta, vostra maestà Princess Celestia!», salutò con assoluto orgoglio un grosso alicorno dal manto color verde smeraldo e dalla criniera rossastra; quest’ultima richiamava lo stesso colore del proprio manto, seppur di un verde più chiaro. La sua coda era caratterizzata da un particolare color rosso con diversi sprazzi bluastri.
Accanto all’impavido alicorno trovava posto una pegasus pony dal manto color verde acqua; la sua criniera sfoggiava un piacevole verde prato che sembrava richiamare fortemente i fasci d’erba che caratterizzavano le incantevoli distese primaverili di una splendida Equestria.
Lo sguardo della pegaso era fisso sulla propria monarca, accentuato da un sorrisetto ormai familiare agli occhi della regale alicorno che aveva tutta l’impressione di essere simile ad un sorriso già visto più volte sul volto della portatrice dell’elemento della lealtà.
Un terzo pony di terra affiancava la pegaso alla sua sinistra, caratterizzato da un lucido manto color terracotta e da una chioma cremisi che dava l’impressione di esser pronta a scattare fiera da un momento all’altro.
Il suo sguardo mite gentile era rivolto verso il pavimento sotto di sé, dando l’impressione di sfoggiare una certa timidezza al cospetto della propria sovrana.
«Lieta di vedervi, Team Twirl. Voi siete il miglior corpo speciale d’azione di tutta Canterlot in caso di crisi, e lo sapete. Siete i migliori in ciò che fate, e questo è il motivo per cui siete stati scelti…», esclamò Celestia, mostrando loro un sorriso.
«… Se sono qui, oggi, dinnanzi a voi, sapete che non è una buona cosa… quindi vi illustro subito la vostra missione, e mi aspetto che la portiate a compimento!».
«Non si preoccupi Princess Celestia! Qualsiasi sia la missione, nulla mi potrà fermare!» esclamò trionfale Lightning Twirl, il fiero alicorno, portandosi avanti rispetto ai propri compagni, quando un’ala lo colpì in pieno viso.
«Ouch!…».
«Come cercava di dire Lightning non c'è da preoccuparsi, principessa! Grazie alle mie infallibili doti, le posso garantire che la missione avrà successo!», esclamò Neis Twirl, la pegasus pony al fianco dell’alicorno.
A quel punto il pony di terra si fece avanti a sguardo chino, arrossendo leggermente. Il suo nome era Storm Twirl.
«Si… faremo in modo che tutto vada per il verso giusto, Princess Celestia», esclamò.
La monarca osservò i tre pony con aria seria, voltandosi ed accompagnando il team all'esterno del giardino imperiale.
«Molto bene Team Twirl, confido in voi…».
«Qual è la nostra missione, principessa?», chiese Neis Twirl.
«… Voglio che scortiate il prima possibile le portatrici degli elementi dell’armonia al castello! E’ una situazione di emergenza!».
«Ricevuto! Non la deluderemo, Princess Celestia!», esclamarono in coro i tre pony.
«Confido nelle vostre capacità, Team Twirl. Io nel frattempo mi recherò al Crystal Empire, al cospetto di Princess Cadence… ora andate», concluse la monarca, svanendo di fronte ai tre in un accecante lampo di luce.
Storm Twirl e Lightning Twirl si scambiarono un’occhiata, mentre Neis si librò in volo sopra le loro teste.
«Era ora che entrassimo in azione!… Ero stufa di stare sempre nella stanza di allenamento! Finalmente posso godermi di nuovo l’aria fresca di Canterlot!», esclamò, sgranchendosi le ali e tornando a terra dai due compagni.
Storm la colpì improvvisamente con un colpetto alla testa, attirando la sua attenzione.
«Ouch!… Ehi, che ti prende, Storm?».
«Ti ricordo che non è un buon segnale, se siamo dovuti intervenire anche noi… vuol dire che c’è un grosso pericolo nel regno!».
«Sì, certo, come dici tu… ma ti ricordo che non c'è nulla che non possiamo fare noi tre, grazie al mio immenso talento!», si pavoneggiò la pegaso, alzandosi in volo e sedendosi comodamente sulla groppa di Lightning, che sbuffò scoccato.
«Ehm… io credo che dovremmo andare… », mormorò Storm, intromettendosi.
«Sì, giusto, hai ragione!».
«Sarà meglio muoversi!… Allora, come ce la le spartiamo?», chiese Lightning, osservando i due compagni.
«Semplice! Io mi occuperò di Rainbow Dash e Pinkie Pie!… Lightning, tu pensa a Fluttershy ed ad AppleJack, dato che sei l'unico che può teletrasportarsi tra noi tre. Loro due sono quelle più lontane!… Storm, tu andrai da Rarity!», concluse Neis, che, senza attendere il consenso dei due compagni, spicco il volo in direzione dello Sugarcube Corner.
«A più tardi!».
I due compagni si scambiarono un’occhiata confusa.
«Ehi… secondo te lo ha fatto apposta, o non se ne è proprio accorta?» chiese Lightning.
«Non ne ho idea…», rispose Storm, chiedendosi come avesse potuto la loro compagnia confondere i loro due diversi poteri.
«Ah! Non importa! Sarà meglio muoverci!», esclamò Lightning, mentre il suo corno venne avvolto da un’aura verde che lo fece svanire nel nulla.
Storm, rimasto solo, iniziò a trottare verso l'uscita del giardino reale, dirigendosi verso Ponyville.

**********

Neis atterrò di fronte al negozio di dolciumi, il famoso Sugarcube Corner.
Si avvicinò all’ingresso del locale salendo la piccola gradinata, quando venne spinta a terra da un altro pony che nello stesso momento si apprestava da uscire dal locale.
«Ehi tu! Razza di demente! Vuoi guardare dove diamine punti gli zoccoli? Oppure ti serve una mappa per andartene a dar via il plot!», ruggì furioso il pony di terra, squadrando la pegaso.
Neis, scocciata, osservò a sua volta il pony che l’aveva spinta a terra, osservando i suoi vari lividi e ustioni che sembrava sfoggiare su tutto il proprio corpo.
Fissò poi il suo Cutie Mark, costituito da un grimaldello ed un tensore incrociati tra loro.
«Allora? Ti vuoi togliere di mezzo? O preferisci che ti dia una ripassata nello stile di mio padre contro quell'alcolizzata di mia madre?!», ruggì furioso il pony.
«Tsk!… Certo, come no! Ce ne vorrebbero cinquanta di pony come te, per domare una tipa del mio calibro, sbruffone!» rispose prontamente Neis con fare altezzoso, passandogli accanto e colpendolo in pieno viso con l’ala destra.
«Ouch!… Ehi, come osi?!».
«E smettila di guardarmi come un maniaco, depravato!… Non potresti mai nemmeno sognartela, una come me!» concluse la pegaso, lasciandosi il pony alle spalle ed entrando nello Sugarcube Corner.
Il pony si volse verso Neis, sghignazzando.
«Certo! Sicuro! Perché infatti io non frequento le befane!… Io frequento vere play-pony! Non delle vecchiette come te!» rispose, infilandosi nella criniera 4 bit che aveva sottratto alla pegaso al suo passaggio.
Neis decise di ignorare quest'ultimo commento, seppur con fatica, ignorando quel soggetto ed entrando nel locale, chiudendo la porta dietro alle proprie spalle.
Una volta entrata ebbe un breve colloquio con la signora Cake, a cui chiese informazioni sulla pony rosa che stava cercando.
«Vuoi sapere di Pinkie?».
«Sì signora, se fosse possibile».
«Beh ecco, non saprei darti una risposta certa, mia cara… purtroppo non vedo più Pinkie da cinque giorni ormai, se non di più… forse si sarà fermata a dormire da una delle sue amiche, chi lo sa… quella pony certe volte è così… ehm…».
«Così come?».
«Ehm… non importa mia cara… ad ogni modo, mi dispiace dirti che qui non si è più vista da settimana scorsa…».
«Capisco… beh, grazie lo stesso! E’ stata molto gentile!».
«Ma figurati cara! Buona giornata!».
Dopo aver salutato la signora Cake, Neis uscì dal locale con gran fretta, incrociando di nuovo
Currish Burglar.
«Perché stai cercando Pinkie Pie, alghetta?», chiese lui, immaginando divertito la pegaso su uno scoglio, mentre la corrente la portava via.
Neis lo guardò indispettita, avvicinandosi a lui sempre più.
«Che c'è?… Vuoi forse un bacetto, tesoruccio?» insistette lui, imitando il gesto di un bacio.
«Bacia questa!», rispose furiosa la pegaso, colpendo il pony in pieno viso con uno zoccolo e catapultandolo contro un cestino dei rifiuti.
«… E non chiamarmi mai più “alghetta”, babbeo!» urlò Neis, arrossendo.
Il pony si alzò dolente, agguantando il cestino dietro di sé nel tentativo di lanciarlo contro la pegaso, quando questa spalancò le ali e spiccò il volo, procedendo in direzione di Cloudsdale.
«Si, certo! Brava, scappa alghetta! Tanto prima o poi ti becco di nuovo! E ti faccio vedere io come si vola veramente!» gridò Currish, imprecando contro la pegaso ormai lontana.

**********

Storm era giunto alla Carousel Boutique, dove aveva trovato la casa in stato di apparente abbandono, con un foglio appeso alla porta.

”Al momento non c'è nessuno, se vedete o sentite Rarity ditele che mi trova a casa di Applebloom, e che è nei guai.
Sweetie Belle”

Storm, non sapendo cosa fare, decise di tornare al palazzo, pensando con un poco di timore a cosa avrebbero detto i suoi compagni per non aver trovato il suo obbiettivo.
Ma per sua fortuna, pur non essendone a conoscenza, la medesima litania si stava ripetendo per Lightning e Neis.
L'alicorno aveva ricevuto notizia da un’assonnata Granny Smith la notizia che Applejack era partita cinque giorni prima per una gita esplorativa con le sue amiche e che non aveva ancora fatto ritorno, mentre al cottage di Fluttershy si era imbattuto in una casa ormai in preda degli animali, che l'avevano ridotta ad uno sfacelo.
Neis invece, non ricevendo risposta alcuna risposta alla porta di Rainbow Dash, aveva forzato la porta, constatando come il disordine presente nella stanza dei pegaso fosse normale, ma non la polvere che si era accumulata sui poster dei Wonderbolt, che secondo le informazioni prima fornitegli da Celestia, erano la cosa più importante per lei, quasi alla pari delle sue amiche.
I tre si ritrovarono nel giardino del palazzo, riportando ognuno le medesime cose, a parte Neis; la pegaso si soffermò molto sul suo spiacevole incontro con un pony maniaco.
«Beh, penso che come prima missione non sia andata bene...», mormorò Lightning deluso.
Storm sospirò, abbassando le orecchie.
«Ma non dire sciocchezze! Non è di certo colpa nostra se quelle se ne sono andate a fare una scampagnata chissà dove! Sono certa che Celestia capirà!», esclamò Neis, nel tentativo di sollevare il morale dei suoi due compagni e cercando di nascondere la delusione che aveva invaso anche lei.
Nello stesso istante, un accecante lampo di luce illuminò la sala del trono.
Princess Celestia era tornata al palazzo in compagnia di cinque pony.
La prima era una pegasus pony dalla criniera verde e coda gialla; il suo manto era bianco bianco, e sfoggiava un leggero sorriso in volto.
A fianco a lei vi era un pony dal manto grigio chiaro e dal crine e dalla coda blu. Un tipo calmo, che, di tanto in tanto, lanciava piccole e fugaci occhiate alla pegaso alla sua sinistra.
A seguire poi vi erano una pony di terra, dalla criniera e coda biondi ed il manto azzurrino, che sembrava totalmente immersa nei suoi pensieri. Ma fu l'unica tra i compagni che, appena arrivati nella sala del trono, notò il cristallo al centro di essa.
Poco distante da lei si trovava un pony dal crine rosso e blu e dal manto bianco; sfoggiava una cicatrice sull'occhio destro, segno del suo carattere impulsivo ed aggressivo che nascondeva, dentro quella stessa corazza da duro pony, un animo dal cuore d’oro.
Per ultima, infine, vi era una pony dalla criniera grigia e dal manto bianco, che per aspetto e lineamenti assomigliava molto al pony secondo alla pegaso. Aveva uno sguardo molto vivace, ed un sorriso gentile stampato in volto.
Celestia osservò la squadra con aria severa.
«Voi siete l'élite dell'impero di cristallo! Blossom, l'elemento del legno. Blue Metal, manipolatore dell'elemento del metallo. Hydra, portatrice dell'elemento dell'acqua. Cold Flame, controllore dell'elemento del fuoco, e Rock, dominatrice della roccia!… Per il potere temporaneo conferitomi dalla vostra regnante, Princess Mi Amore Cadenza, vi ordino di tenervi pronti e di essere implacabili, poiché il vostro antico nemico King Sombra è tornato!…».
All’udire quel nome, i cinque pony sbarrarono lo sguardo colmo di stupore.
«… Egli ha intenzione di distruggere la pace del nostro regno! E non è solo, questa volta!… Ha iniziato colpendo la mia giovane protetta, quindi ora io chiedo il vostro aiuto, poiché nessuno di voi conosce meglio le sofferenze che quel mostro può infliggere!» esclamò Celestia, soffermandosi su Blossom.
La pegaso aveva abbassato lo sguardo, volgendolo verso il compagno al proprio fianco che ricambiò il gesto mostrandole un flebile sorriso, infondendole coraggio e facendola leggermente arrossire.
«Mi aiuterete quindi a fermare quel mostro una volta per tutte?» tuonò Celestia, pestando con prepotenza lo zoccolo sul pavimento e mettendo sull’attenti i cinque pony dinnanzi a lei, che risposero all’unisono con un sonoro e fiero “sì principessa!”.
Cold alzò lo zoccolo verso l'alto, generando una fiammella e concludendo con il proprio intervento.
«Quando avremo finito con lui, Sombra non sarà altro che una vecchia storiella per puledrini!», disse, scagliando una fiammata in alto che fu subito spenta da Hydra.
La compagnia lo osservò con severità.
«Smettila di fare il bambino, qui c'è molto da fare», esclamò, mentre il dominatore del fuoco le rispose con una linguaccia.

**********

Luna si guardò intorno tra le varie dune del deserto di Appleloosa, trovandosi di fronte ad una piccola oasi verdeggiante.
Si avvicinò alla piccola macchia di vegetazione con passo deciso, nel tentativo di nascondere la paura che sentiva crescere sempre più ad ogni suo passo.
Scorse all’improvviso una piccola pony dal candido manto bianco latte e dalla criniera dorata che, alla vista dell'alicorno, corse verso il centro dell'oasi.
«Aspetta piccola! Fermati!», urlò Luna, seppur con scarsi risultati.
La piccolina, scomparsa tra la vegetazione, raggiunse il proprio compagno; un giovane ragazzo diciottenne marchiato da numerosi simboli sul petto e sulle braccia.
Era seduto sulla calda sabbia dell’oasi, avvolto dalle fiamme che danzavano tutt’intorno al suo corpo.
«Katon! Katon!…», urlò la piccola puledrina, correndogli incontro e nascondendosi tra le sue braccia.
«… Luna è qui! Avevano detto che ci avrebbero lasciato in pace! Cosa possiamo fare? Io ho paura!» singhiozzò, nascondendo il muso dietro il collo del ragazzo che spalancò gli occhi, rivelando due iridi rosse come rubini con al centro un punto nero pece.
«Non temere Ametista, non ti farà nulla… te lo garantisco!… Non le permetterò di sfiorarti nemmeno con uno zoccolo!», rispose lui, alzando lo sguardo verso la principessa della notte poco fuori dall’oasi.
Appoggiò la piccola puledrina sulla soffice sabbia, rialzandosi e fissando l’alicorno.
«Tu resta qui», indicò alla puledrina, incamminandosi incontro alla principessa e lasciando dietro al suo cammino tanti piccoli fiorellini rigogliosi.
Si fermò poco distante dall’alicorno, fissandola con aria severa.
«Perché sei qui, Luna?».
Quest'ultima aveva generato un piccolo campo magico azzurro dinnanzi ai suoi occhi per proteggersi dal potere oculare del ragazzo che mostrò un flebile sorriso, pensando a come, dal loro primo incontro, tempo fa, la principessa avesse imparato la lezione.
«Sono qui per invocare il tuo aiuto. E sappi che non accetterò un “no” come risposta…», ringhiò lei, nel tentativo di assumere un’aria aggressiva.
Katon iniziò a ridere bellamente.
«Come scusa?… Credo di aver capito male! La potente Luna… anzi, no… tu e tua sorella maggiore avete bisogno di me?! Di un umano?! Un essere che voi odiate e che avete perseguitato fino a costringerlo a rintanarsi qui? Nel bel mezzo del nulla?…».
Luna non si scompose, mantenendo un’aria seria di fronte all’esclamazione dell’umano.
«… Gira gli zoccoli e vattene, Luna, prima che perda la voglia di ridere…» ringhiò Katon, fissando la principessa con astio.
La monarca avvertì un brivido lungo la schiena risalirle fino al collo.
Non poteva permettersi uno scontro, in quel momento. Quindi decise di giocarsi la carta della verità.
«Se non vuoi farlo per noi, fallo per Rarity. Una sua amica è in difficoltà, e le serve il tuo aiuto per liberarla dalla sua prigionia…», mormorò a denti stretti, per la rabbia di dover pregare un essere che tempo fa le aveva fatto vivere un vero e proprio incubo.
Katon la fissò in silenzio, avvicinandosi poi a lei fino a fissarla dritta negli occhi.
«Se scoprirò che nulla di tutto ciò è vero, il vostro adorato castello diverrà la vostra adorata tomba!…».
Luna cercò di non scomporsi di fronte all’esclamazione del ragazzo, continuando a mantenere un’aria seria.
«… E non pensare che lo faccia per te… lo faccio esclusivamente per Rarity!… Ora andiamo…».
Katon si volse verso la piccola puledrina poco distante.
«Vieni Ametista, andiamo a trovare zia Rarity!», esclamò, osservando la puledrina corrergli incontro sorridente.
Luna fece cenno ai due di avvicinarsi, illuminando poi il proprio corno che li avvolse tutti e tre in una luce bluastra accecante che non lasciò più alcuna traccia di loro.

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Capitolo 3
*** Di male in peggio ***


Ore 12.00
Canterlot.
Sala del trono.

Celestia, dopo aver ripristinato l’ordine, iniziò ad illustrare la situazione.
«Questa mattina ho trovato nella sala del trono quel cristallo…», mormorò, volgendo lo sguardo rattristato verso la grossa pietra.
«… All'interno di esso vi è imprigionata Princess Twilight Sparkle… la mia allieva prediletta… e…».
Fece una paura, abbassando lo sguardo sul tappeto di velluto sotto i suoi zoccoli.
«… Ed è per questo che siete qui, data la vostra conoscenza negli elementi e nei cristalli…».
I cinque pony si avvicinarono a loro volta al cristallo, osservandone all’interno il corpo di Twilight.
«Fratellone… pensi che stia soffrendo?», chiese Rock, volgendo lo sguardo rattristato verso Blue Metal.
Quest'ultimo mostrò un flebile sorriso.
« Non credo stia provando alcun dolore, Rock…», rispose, osservando attentamente il cristallo.
«… Probabilmente è in animazione sospesa all'interno del cristallo… non c’è nulla di cui preoccuparsi…», concluse.
Hydra si avvicinò alla grossa pietra, scrutandola attentamente e poggiando lo zoccolo sulla sua superficie fredda e liscia.
«Sembra si tratti di un cristallo parassita… non ne vedevo uno simile da molto tempo…».
«Uh?… Spiegati meglio, non riesco a capire!… Come possiamo liberare la principessa?», domandò Blossom, avvicinandosi alla compagnia con un batter d’ali.
Hydra arretrò di qualche passo.
«Questo cristallo possiede la capacità di attaccarsi ad un ospite, inglobandolo al suo interno. In questo modo trae nutrimento dalla magia dell'essere aggredito. Sostanzialmente si tratta di una simbiosi; fino a quando la principessa avrà magia a sufficienza per nutrite il cristallo, esso la manterrà in vita…».
«E che cosa le accadrà quando il cristallo la prosciugherà del tutto dalla sua magia?», domandò prontamente Princess Celestia, intromettendosi.
All’udire la domanda della principessa, Hydra abbassò lo sguardo.
«Quando ciò accadrà, il cristallo cesserà di mantenerla in vita… la lascerà morire lentamente al suo interno…».
Il silenzio calò nella sala in quel momento, regnando sovrano.
Cold si avvicinò al cristallo, osservandolo e volgendo lo sguardo verso Celestia.
«Princess Celestia… le giuro sul mio onore e sul fuoco che mi divampa nell'anima che libererò la sua allieva dalla sua prigionia! Maledetto sia Sombra in eterno!», urlò colmo d’orgoglio, pestando lo zoccolo sul pavimento.
La monarca del sole sollevò lo sguardo colmo di tristezza su di lui, mostrando un flebile sorriso.
«Certo! Faremo del nostro meglio, principessa! Può contarci! Presto potrà riabbracciare la sua allieva!», esclamò trionfante Blue Metal, affiancandosi a Cold.
«Princess Celestia, le assicuro che tutti noi faremo del nostro meglio per restituirle la sua allieva! Non ha di che preoccuparsi!», aggiunse Blossom, alzandosi in volo ed atterrando accanto a Blue.
Quest’ultimo venne colpito di nascosto dalla gomitata del compagno, come per correggerlo su quanto aveva appena detto.
«Babbeo!», gli rispose di soppiatto Blue, in risposta alla sua gomitata.
Hydra si affiancò ai propri compagni, alzando lo sguardo sulla principessa ed annuendo.
Rock si avvicinò timidamente alla principessa, osservandola nei suoi occhi rubino.
«Non si preoccupi principessa, salveremo Twilight Sparkle! Così potrà tornare con lei e stare assieme! Io ed il mio fratellone daremo il massimo!», esclamò, sorridendo alla monarca.
Celestia mostrò un sorriso più sereno e sicuro.
«Grazie… ora sono più tranquilla, sapendo che ci siete voi ad aiutami… sono certa che riuscirete nel vostro compito!».
La monarca si incamminò subito dopo verso l’uscita della sala, seguita dai cinque pony.
«Ora seguitemi, vi mostrerò i vostri alloggi. Potete personalizzarli come meglio volete. Qualsiasi cosa vi serva, non esitate a chiederla».
«Beh…», mormorò Cold, portandosi lo zoccolo sulla pancia.
«… Io avrei un certo languorino ad essere sincero».
I suoi compagni lo fulminarono con lo sguardo, mentre Blossom e Rock ridacchiarono sotto i baffi per la figura del compagno.
«Non c’è alcun problema. Vorrà dire che, prima di mostrarvi i vostri alloggi, passeremo per la sala da pranzo», lo rassicurò Celestia, uscendo dalla sala in compagnia dei cinque pony e richiudendo le porte della stanza dietro di loro con l’ausilio della magia.
In quel momento, da una delle tante finestre della sala del trono comparve lo sguardo scrutatore di Storm, poggiato sulla schiena di Lightning.
«Accidenti! Deve essere proprio una cosa seria se hanno chiesto anche l’intervento della squadra del Crystal Empire!».
«Questa è un’offesa alla nostra immagine!…», tuonò furiosa Neis, svolazzando accanto ai due compagni.
«… Non mi importa quali pericoli ci siano da affrontare! Non permetterò che dei pony provenienti da un altro impero prendano il mio… cioè, il nostro posto! Noi bastiamo ed avanziamo!».
«E che cos’ hai in mente, Neis?», gli chiese Storm.
«Già! Come pensi di soffiare il posto a quei cinque?», si aggiunse Lightning.
«Ehm… ecco…».
Calò il silenzio tra i tre compagni, interrotto subito dopo dal batter di zoccoli di Neis.
«… Ci sono! Potremmo chiedere agli amici delle portatrici degli elementi qualche informazione in più sulla loro gita esplorativa!».
«Credi che qualcuno sappia qualcosa?».
«Certo che sì, Storm!».
«Hmm… sì, penso che abbia senso. Andiamo allora! Ci ritroveremo di nuovo qui tra un’ora esatta! Seguiremo lo stesso schema della prima volta!», esclamò Lightning, osservando i propri compagni allontanarsi.
Voltò nuovamente lo sguardo all’interno della sala, osservando il grosso cristallo.
«Nessun pony meriterebbe di fare una fine tanto crudele…», mormorò, allontanandosi poi in direzione degli Sweet Apple Cares.
Poco dopo, all’interno della sala del trono, un lampo accecante illumino l’intera stanza, mostrando Luna, Katon ed Ametista.
«Wuao!! Guarda, Katon! Guarda che bella stanza!».
«E’ la stanza del trono, piccolina…», avvisò Luna.
Katon si guardò intorno, come se fosse alla ricerca di qualcosa o qualcuno, puntando poi lo sguardo su Luna.
«Non vedo Rarity… dov’è?», ringhiò, incrociando le braccia.
«Probabilmente deve ancora arrivare, ragazzo… ti chiedo soltanto di portare pazienza», rispose la principessa della notte, volgendo lo sguardo verso il grosso cristallo ed avvicinandosi, nella speranza di osservare qualche miglioria.
Katon seguì Luna con lo sguardo, notando anch’esso il grosso cristallo.
Le fiamme sul suo corpo si affievolirono sempre più, mostrando la carnagione pallida del petto adornato da numerosi simboli ed i pantaloni neri che gli coprivano le gambe.
Si spostò un ciuffo di capelli neri dall’occhio rubino, puntando lo sguardo privo di sentimento sulla grossa pietra.
«Ma quello… è il drain! Credevo di aver distrutto questo potere tempo fa! Invece…», esclamò stupito, riportando alla mente il ricordo del suo scontro contro il suo antico maestro, King Sombra.
Luna volse lo sguardo verso il ragazzo, fissandolo con aria colpita.
«Tu sai che cos’è?!».
Katon annuì, fissando la principessa con sguardo serio.
«Allora sai anche neutralizzarlo?».
Katon si avvicinò a Luna ed al cristallo, seguito dalla piccola Ametista.
«Forse. E’ la prima volta che ne vedo uno di queste dimensioni, ma penso che, con un colpo ben assestato nel punto di risonanza, dovrebbe cadere a pezzi senza alcun problema!», mormorò, osservando la materializzazione magica della pietra.
«… Trovato!».
Caricò il braccio, preparandosi a colpire il cristallo con il pugno avvolto dalle fiamme, quando l’urlo di Ametista lo bloccò.
«Fermo! C’è zia testa d’uovo qui dentro!».
«Cosa?… Twilight?!».
«Umano, perché ti sei fermato?! Hai detto di conoscere questo cristallo e che puoi distruggerlo… fallo allora!», lo incoraggiò Luna.
Katon si ricompose, fissando incredulo il corpo di Twilight rinchiuso all’interno del cristallo di fronte a sé.
«No…».
«Cosa?! Come sarebbe a dire?!».
«… Se lo avessi distrutto, Twilight sarebbe morta».
«Che cosa?!».
«… Proprio così. Questo cristallo si è legato molecolarmente a lei, distruggerlo equivale a distruggere anche lei!».
«Ma come…».
«… Quelli che avevo distrutto in precedenza…», continuò il ragazzo, «… non contenevano alcun essere vivente. Erano utilizzati per assorbire energia dal Crystal Heart».
Lo sguardo allarmato della principessa saettò tra Katon ed il cristallo.
«Il Crystal Heart può essere ricostruito, una vita no. Se lo distruggessi, il cristallo continuerebbe a parassitare anche sul mio corpo ed assorbirebbe la mia fiamma…».
calò il silenzio nella sala, interrotto poco dopo da Ametista.
«Non possiamo fare proprio nulla per lei, Katon?», chiese, correndo incontro al ragazzo.
lui si portò la mano al mento, iniziando a riflettere.
«Forse…»
chiuse gli occhi, pensieroso, e lasciando Luna e la piccola puledrina sulle spine.
«… Devo parlare con tua sorella… per quanto la cosa mi faccia ribrezzo, ho bisogno di vederla».
Luna fissò Katon con aria preoccupata.
«Io… non so se è una buona idea… prima non…».
«Non mi importa. Ciò che riguarda il suo passato non mi riguarda, anche se fosse di cinque minuti fa. Per me, questo regno può anche bruciare…».
Luna lo fulminò con lo sguardo all’udire le sue parole colme d’astio.
«… Ma se tiene davvero a Twilight quanto sostiene, le converrà trovare un modo per ascoltarmi e fare ciò che va fatto. Non c’è molto tempo… la vostra magia non è eterna, e non sappiamo in quali condizioni era Twilight prima di finire rinchiusa lì dentro!… Non te lo ripeterò una seconda volta, portami da Celestia».
Luna abbassò lo sguardo, sospirando e voltandosi verso l’uscita della sala.
«Seguitemi… vi porto da lei… ma per favore, evita di…».
«Sentito Ametista? Andiamo a trovare chiappe di fuoco!», ridacchiò Katon.
«Sìii!… Basta però che non si avvicini troppo a me!…».
Luna si poggiò uno zoccolo sul muso.
«Non promette affatto bene…».
«Stavi dicendo, Luna?», chiese Katon.
«Lasciamo perdere…», mormorò lei.

**********


«Voi volete davvero farmi credere che non avete la benché minima idea di trovi vostra figlia?! E che, tra l’altro, non avete nemmeno uno straccio di dannati bit da darmi?!», urlò Currish, portandosi muso a muso con Igneus, il padre di Pinkie, che lo osservava a sua volta con aria annoiata ed irritata.
«Come ti ho già detto, non ho idea di dove si trovi Pinkamena Diane. E non vedo per quale motivo dovrei darti dei bit», rispose il vecchio pony, aggiustandosi il cappello.
Currish fissò furioso il vecchio pony, volgendo poi lo sguardo dietro alle sue spalle, verso le tre sorelle di Pinkie Pie.
«Beh, potresti sempre farmi pagare da loro! La violettina non sembra poi così male, in fondo!… Scommetto che ha un bel profumo!… Molto intenso!», sghignazzò Currish.
«… Mai pensata una bella gitarella notturna a Manehattan?… Sono certo che incasserebbero più loro tre in una sola notte che tu in tutta la tua misera vita a spaccare questi sassi!».
«Gradirei che tu te ne andassi ora, ragazzo, dato che, come tu stesso hai potuto constatare, mia figlia non si trova qui», rispose con fermezza il padre di Pinkie.
Da dietro le sue spalle, sua figlia Maud gli si avvicinò in silenzio.
«Oh oh!… Ehi, bella! Ti andrebbe di venire a spassartela con me?».
Maud rimase impassibile di fronte alla domanda del giovane pony.
«… Io e tua sorella Pinkie siamo come fratelli, quindi questo fa anche di te mia sorella! Ti andrebbe di giocare al dottore?» sghignazzò nuovamente Currish, avvicinandosi a Maud ed ignorando suo padre.
Lei non si scompose e non gli degnò alcuna risposta; si limitò ad osservarlo, impassibile ed in silenzio.
Currish si portò lo zoccolo al pizzetto, osservando la pony con aria interrogativa.
«Cos’è, sei ritardata o cosa?… Ci sei?… Oooh!…».
Nonostante tutti i suoi tentativi, lo sguardo della pony rimase immutato.
«Bah! Questi hanno le rocce nel cervello!», esclamò scocciato Currish, voltandosi verso il padre di Pinkie ed ignorando Maud, che senza dire nulla, trottò incontro ad una grossa roccia che frantumò con un sol colpo di zoccoli.
Il giovane pony osservò basito la grossa pietra sbriciolarsi sotto ai propri occhi, mentre Maud lo tornò a fissare con il suo classico sguardo.
«Ehm… penso che noi due non potremmo mai spassarcela! Sai, ci tengo alle mie ossa!… Peccato però, un bocconcino così prelibato come te con la grazia di un elefante!… poco importa, come non detto!».
Currish si voltò, uscendo dalla fattoria ed allontanandosi a passo sostenuto, senza fare alcun caso ad alcuni inquietanti lampi rossastri che sembravano squarciare il cielo sopra la sua testa.

**********

«Allora? Avete trovato qualcosa?», domandò Lightning, volgendo lo sguardo verso i propri compagni.
«Da quanto ho scoperto, pare che Rainbow Dash si sia diretta all’interno dell’Everfree Forest; nella zona della palude. Pare che si sia portata appresso il proprio elemento, così come Pinkie Pie!», esclamò Neis.
«Io… ecco...ho trovato, nel Carousel Boutique, un profumo concepito per resistere a punture di diversi insetti presenti soltanto nella foresta insieme a parecchi ordini ed annotazioni per la sorella di Rarity… e nemmeno io ho trovato il frammento della generosità», mormorò Storm a sguardo basso, nella speranza che le sue informazioni fossero di gradimento ai suoi compagni.
«Io ho trovato un’anziana pony, probabilmente parente di AppleJack… mi ha spiegato che sua nipote le ha parlato di strane pietre, o cristalli, rivenuti da Fluttershy nell’Everfree Forest. Pare che all’interno di quegli affari vi fossero rinchiusi degli animali… aveva detto che era partita portando con sé il proprio elemento…».
«E Fluttershy?», domandò Storm.
Lightning scosse la testa.
«Ho esaminato attentamente il suo cottage, ma non ho rinvenuto alcuna informazione utile… l’unica cosa che ho scoperto e che odio fortemente i conigli!», esclamò Lightning, ripensando a come Engel lo aveva intralciato durante il suo sopraluogo.
Calò il silenzio tra i tre, interrotto prontamente da Neis.
«Direi che non ci rimane altra scelta che fare rapporto a Princess Celestia…».
I tre pony si volsero verso l’ingresso del palazzo, quando la sua grossa porta esplose violentemente, mostrando Katon schizzare lontano come un sassolino per poi ricadere a pochi metri da loro.
Il suo corpo era completamente avvolto dalle fiamme.
«Ma che diav…?».
«A terra! Presto!», urlò Lightning, colpendo con violenza le grosse porte del palazzo che minacciavano di schiacciare lui ed i suoi compagni.
«Grazie Lightning…», mormorò Neis, confusa.
I tre puntarono i loro sguardi verso il ragazzo poco distante da loro.
Katon si rialzò in piedi, sogghignando compiaciuto.
«Tutto qui quello che sai fare, chiappe fiammanti?!», gridò, parando prontamente un intenso raggio magico proveniente dall’interno del palazzo che evitò per un soffio i tre pony.
«In nome di Celestia! Si può sapere che sta succedendo?!», urlò Lightning, quando Ametista varcò di corsa l’uscita del palazzo in preda alle lacrime.
«Lo sapevo! E’ rimasta una strega!», strillò terrorizzata, nascondendosi dietro al ragazzo.
«Ehi! Chi sono quei…?».
«State giù!», ripeté Lightning, evitando prontamente la monarca del sole che si proiettò furiosa fuori dal palazzo.
Aggrappati alle sue zampe, i cinque pony del Crystal Empire tentarono, invano, di far ragionare la regale e furiosa principessa insieme a sua sorella minore ed a Rock, entrambi aggrappati alla sua schiena.
«COME OSI, UMANO, ENTRARE NELLA MIA DIMORA ED OFFENDERMI DI FRONTE AI MIEI SUBORDINATI?!», tuonò Celestia, con uno sguardo colmo d’astio nei confronti di Katon.
«Sorella! Tu mi hai chiesto di portarlo qui, ricordi?!».
«Taci, Luna!», tuonò furiosa la monarca davanti agli sguardi increduli del Team Twirl.
Celestia si liberò della sorella e dei cinque pony, osservando furiosa Katon che la fissava a sua volta con entrambi i pugni avvolti dalle fiamme, pronto a colpire la principessa con tutta la forza che aveva.
«Ti farò rimpiangere questa tua decisione, umano!».
«Coraggio, chiappe fiammanti! mostrami cosa sai fare!».
«Tu! Insolente!», ruggì furiosa Celestia, quando il cielo sopra alle teste di tutti si oscurò.
Un’aria gelida investì l’intero regno, attirando l’attenzione di tutti i presenti che alzarono i propri sguardi verso l’alto.
«No… non può essere vero…».
«Ma quello… è…».
«KING SOMBRA!!!», urlarono tutti all’unisono, osservando pietrificati l’agghiacciante sguardo dell’unicorno nella densa nube di fumo.

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Capitolo 4
*** Celestia ?!?! ***


Ore 15.00
Canterlot.
Esterno del palazzo.


«No! Non può essere vero!», urlò Luna, osservando insieme a tutti i presenti l’unicorno che, dall’alto della balconata del palazzo, osservava l’intero regno.
«Da questo momento, l’armonia del vostro adorato regno cesserà!… Ora, io, Fallen, reclamo la vostra terra!».
Abbassò poi lo sguardo verso il gruppo di pony sotto di sé.
«Il vostro tempo si è concluso, Dee! La luce che il vostro regno ha accolto per tutto questo tempo è destinato a spegnersi sotto il mio potere!».
La terra iniziò a tremare, facendo vibrare gli edifici che crollarono su sé stessi.
Cinque grosse torri di cristallo creparono la terra, innalzandosi in cielo e circondando il palazzo.
«Da questo momento, cessa il potere regale delle Dee!… Da questo momento, cessa la superbia degli alicorni!», tuonò Sombra, osservando compiaciuto il lento mutare del regno.
Le torri di cristallo si illuminarono di un’intensa luce verde che racchiuse in breve tempo l’intero regno.
«Siamo in trappola! Come topi in una gabbia!», urlò Neis stringendo a sé Storm, visibilmente terrorizzato.
Le urla dei sudditi riempirono l’aria; migliaia di pony iniziarono a correre in ogni direzione, in preda al panico.
Lightning puntò lo sguardo verso la propria sovrana, avvertendo un’improvvisa rabbia crescergli dentro alla vista dei cinque pony del Crystal Empire che si imposero tutti intorno a lei in segno di protezione.
«Questo… questo non è tollerabile!… Una sovrana non dovrebbe pensare a se stessa!… Ma prima al suo popolo!», mormorò a denti stretti.
«Uh?… Lightning?…».
L’alicorno spalancò le ali, alzandosi in volo verso la grossa cupola che aveva rinchiuso l’intera Canterlot.
«Non permetterò che altri vengano rinchiusi come noi!», tuonò furioso, illuminando il corno ed avvolgendo il proprio corpo di energia, colpendo infine lo scudo di energia che parve resistere all’impatto.
«Cosa?!…».
«Lightning! Fermo!…», urlò Neis, spiccando il volo verso il compagno che iniziò a martellare ripetutamente il campo di energia nel vano tentativo di farlo cedere.
«… Lo scudo assorbirà la tua energia! Fermati, ti prego!».
L’alicorno non prestò attenzione alle parole della compagnia, continuando a colpire senza sosta il campo di energia.
Colpo dopo colpo, avvertì la stanchezza prendere il sopravvento sui suoi muscoli fino a perdere i sensi e precipitare al suolo.
«Lightning!», urlò Neis, cogliendolo al volo e salvandolo.
Da terra, Storm aveva seguito tutta la scena con lo sguardo umido.
«Lightning… perché?…».
«Blue Metal! Blossom! Fire Cold! Correte ad aiutare I cittadini!… Hydra e Rock, con me! Torniamo all’interno del palazzo! Dobbiamo fermare Sombra!», esclamò Celestia, illuminando il proprio corno e svanendo insieme ai due pony.
«Bene!… Coraggio! Andiamo! Potrebbero esserci dei feriti!», urlò Blue, mentre, alle sue spalle, tre grossi cristalli squarciarono il terreno, colpendo le mura del palazzo e facendone crollare una parte della facciata che minacciò di seppellire il pony manipolatore del metallo.
«Blue! Attento!», urlò Blossom, correndo incontro al compagno che si rese conto del pericolo all’ultimo secondo.
Pestò lo zoccolo sul terreno, innalzando una possente lastra di ferro che lo protesse dai detriti, salvandolo.
«Fiù… giusto in tempo!».
«Blue… stai bene?», mormorò lei, alzando lo sguardo sul compagno ed incrociando il suo sguardo.
«Certo… ma è solo merito tuo! Posso sempre contare su di te!… Sei speciale», mormorò lui in risposta, osservando la pegaso arrossire sempre più in un tenero sorriso.
«Sì, sì… tutto questo è molto romantico… ma dovremmo andare a salvare i civili, ricordate? Eh?», avvisò Cold, intromettendosi tra i due.
Blossom fulminò il manipolatore del fuoco con lo sguardo, furiosa per essersi intromesso in quel momento, ma poi, dopo essersi ricordata del pericolo che incombeva sul regno, accennò un sorriso.
«Strano ma vero, Cold ha ragione!… Andiamo! Non abbiamo tempo da perdere!», esclamò, spalancando le ali ed alzandosi in volo, seguita da Flame.
Blue si volse verso Katon, osservandolo con aria interrogativa.
«Tu, umano, non hai intenzione di aiutarci?… Ti vedo piuttosto comodo…», esclamò, osservando il ragazzo seduto a terra a gambe incrociate e con gli occhi chiusi; pareva quasi rilassarsi.
«… Ehi! Ma mi stai ascoltando?».
«Stai zitto! Non vedi che si sta concentrando?!», urlò Ametista in difesa del suo amico, ponendosi di fronte a Blue.
«Concentrarsi?! E per cosa?… Abbiamo un grosso problema qui, nel caso non te ne fossi accorta, ragazzina! Siamo imprigionati all’interno della città!… E ad ogni modo, Princess Celestia ha ordinato di aiutare i civili! Quindi deve collaborare!».
«Ah! Dovrebbe collaborare solo perché lei osa definirsi “principessa”?» esclamò all’improvviso una voce misteriosa da sopra le teste dei presenti.
«Cosa?!… Chi ha parlato?».
«Io!».
Uno strano pegasus pony atterrò affianco a Katon, puntando lo sguardo su Blue.
«Oh… e tu, saresti…?», domandò il pony, fissando con aria confusa il nuovo misterioso arrivato.
«Mi chiamo Dryver… oh, e a titolo informativo, non sono un pegasus pony… sono un Draconitus», rispose lui, fissando Blue con i suoi occhi dalle sembianze simili a quelle di un drago e che sembravano racchiudere ardenti fiamme.
Blue osservò sconcertato lo strano pony che si poneva di fronte a sé, dal manto verde smeraldo e segnato da numerose striature nere come il carbone; la sua criniera violacea era piuttosto acuminata, per essere di un pony normale. La sua coda era legata da una fascia rossa.
Richiuse le proprie ali, caratterizzate da un piacevole gioco di colori di diverse tonalità azzurrine, e continuò a fissare Blue con aria seria.
«Ti consiglio caldamente di richiamare i tuoi compagni, visto che sembrano esserci cose più importanti a cui pensare che salvare i pusillanimi abitanti di questo patetico regno…»
«Cosa?!… Come osi rivolgerti agli abitanti del regno con quel tuo tono?! Il nostro compito, così come lo è il tuo, è quello di obbedire agli ordini delle principesse! Quindi… ehi! Fermo!».
Pestò lo zoccolo sul terreno, innalzando all’ultimo secondo una robusta lastra di metallo che parò il colpo del Draconitus. Lo zoccolo aveva segnato la lastra con un profondo solco, lasciando Blue senza parole.
«Ti consiglio di pesare bene le tue prossime parole, pony. Io non prendo ordini da nessuno, specialmente da chi si fa comandare a bacchetta da Technicolor e Lunatica… le due patetiche sorelle che voi definite “Dee”…», ringhiò Dryver.
Blue lo osservò con aria furiosa senza scomporsi.
«… Hai due opzioni, pony; raggiungere i tuoi compagni, adempiendo al tuo banale compito, o ascoltare ciò che ho da dirti. A te la scelta», esclamò il Draconitus, ricomponendosi.
Blue rimase in silenzio, facendo saettare il proprio sguardo tra Dryver e la città alle proprie spalle.
«Spero di non pentirmene…».
Si voltò verso Dryver, osservandolo con aria severa.
«Chiuderò un occhio su ciò che hai detto, questa volta… parla, coraggio…», mormorò a denti stretti, cercando di mantenere il proprio autocontrollo.
Dryver ignorò le sue parole, voltandosi verso Katon ed avvicinandosi a lui.
«Umano, hai scoperto la posizione delle portatrici degli elementi?».
Katon riaprì gli occhi, alzandosi in piedi.
«Ho seguito le venature nella barriera… le ho trovate. E con loro, anche gli Elementi dell’Armonia… li hanno addosso», avvisò, incamminandosi in direzione dell’Everfree Forest, seguito da Ametista.
«Aspetta! Fermo! Dove stai andando?! Dicci dove si trovano le portatrici degli elementi!», urlò Metal, fermandolo.
Katon iniziò ad indicare diverse direzioni con la mano.
«Rarity è nell’Everfree Forest. Pinkie Pie si trova a poca distanza dall’abitazione dei suoi genitori. Rainbow Dash è accanto alle cascate arcobaleno. AppleJack…».
Si interruppe, puntando la mano nella direzione della pony di terra.
«… Si trova in quella direzione. Ho anche rilevato delle oscillazioni magiche negative, nei luoghi in cui si trovano».
«B-Bene!… allora cosa aspettiamo?… Andiamo!…», mormorò Lightning, sorretto dai suoi due compagni.
Dryver, all’udire l’affermazione dell’alicorno, si voltò verso di lui.
«Sei inutile nelle condizioni in cui ti trovi. Saresti soltanto d’intralcio. Se vuoi essere utile, resta qui e fai la guardia a Sparkle», esclamò, spalancando le ali ed alzandosi in volo, dirigendosi verso Ponyville.
«Ah! Certo!… Se crede che resterò nelle retrovie senza far niente… si sbaglia di grosso!», mormorò Lightning.
«Non parlare, Lightning! Sei troppo debole! Non preoccuparti, ci penserò io! In fondo, sai bene che sono la migliore!», esclamò Neis, mostrando un sorriso ed alzandosi in volo.
«Storm! Tu resta qui e bada a lui fino al mio ritorno!».
«E tu dove andrai, Neis?», gli chiese il compagno.
«Alle Cascate Arcobaleno!».
«No!… Neis!… Dannazione! Perché nessuno non mi dà retta?!», ringhiò Lightning, accasciandosi lentamente a terra, sorretto dal compagno.
«Lightning, ti stai di nuovo caricando di energia negativa, proprio come poco fa, vicino alla cupola», lo avvisò Storm.

**********

Nella sala del trono Princess Celestia, insieme a Rock ed a Hydra, osservava con ansia il cristallo in cui era rinchiusa Twilight.
La pietra aveva assunto un aspetto frastagliato, impedendo a chiunque di scrutarne il suo contenuto.
Il palazzo stava lentamente mutando la propria forma, ora simile a quella di un grosso cristallo la cui punta si congiunse con le cinque grandi torri che racchiudevano il regno stesso.
«Questo è molto simile all'effetto del Crystal Drain utilizzato contro il Crystal Heart da Sombra… di questo passo, se non troviamo il modo di distruggere la struttura, ogni essere vivente rinchiuso nel campo d’energia finirà col perdere prima la propria energia magia, ed infine la propria energia vitale, con tutto ciò che ne comporta…», esclamò con gelida calma la manipolatrice dell'acqua alzando lo sguardo sulla monarca del sole.
Rock, affacciato da una delle imponenti vetrate della sala, seguiva con attenzione la situazione nel regno. Dal terreno, colmo di crepe, continuavano a fuoriuscire numerosi cristalli acuminati che sembravano avvolgere nelle proprie spire gli edifici che incontravano.
«La situazione non va affatto bene…», mormorò.
«E se trasportassimo tutti fuori dal regno con un incantesimo di teletrasporto?», domandò Celestia.
«Hmm… potremmo… potremmo provare a distruggerli facendoli entrare in risonanza… ma temo che ciò segnerebbe la fine per Twilight Sparkle…».
«Oppure?…», chiese nuovamente Celestia, nella speranza di non udire ancora un altro piano che comprendesse la fine della sua allieva.
«Potremmo causare un sovraccarico magico nella struttura per fare in modo che collassi… ma non conosco i limiti di questi cristalli… questi sembrano più potenti, rispetto a quelli utilizzati contro il Crystal Empire… considerando la maniera in cui si sono estesi, sospetto che prendano energia da qualcosa di più potente della semplice magia della vostra protetta… in fondo vi sono solo sei torri, contando questa…», esclamò Hydra.
«Stai forse dicendo… che stanno traendo energia dagli Elementi dell’Armonia?! Questo è…».
Celestia non fece in tempo a completare la frase che un potente raggio magico venne scagliato contro la monarca, deviato prontamente da una barriera d’acqua innalzata da Hydra.
«Principessa! State bene?».
Celestia annuì, puntando lo sguardo al centro della sala dove vide comparire la sua amata sorella.
«Luna! Che cosa ti succede?!».
Luna abbassò lo sguardo, nascondendo un inquietante e sinistro ghigno.
«Sorella… non lo hai ancora capito?… Il tuo regno è ormai prossimo alla sua disfatta!…».
La principessa della notte mutò il proprio aspetto, assumendo le sembianze della tanto temuta Nightmare Moon.
«No! Luna! Ti prego!…», urlò Celestia, trattenuta da Hydra.
La principessa della notte riaprì gli occhi, rivelando le sue iridi rosse e la familiare coltre di fumo violastro.
«… Accogli il nostro nuovo signore Fallen, sorella! Opporti a lui ti porterà a morte certa!», ringhiò lei, osservando la sorella maggiore.
«Ferma dove sei!», urlò Rock, pestando con prepotenza gli zoccoli sul terreno ed innalzando due colonne di roccia nel vano tentativo di colpire la minaccia.
La puledra svanì poco prima di essere raggiunta dal colpo di Rock, comparendo nuovamente alle sue spalle e colpendola con un violento calcio che le fece perdere i sensi.
«Povera illusa! Credevi davvero di poter tenere testa a me?! A Nightmare Moon?! Sparisci dalla mia vista, piccolo insetto arrogante!», ruggì lei, avvolgendo con la propria magia il corpo privo di sensi di Rock.
«Addio, piccola arrogante!».
«Rock! No!», urlò Hydra con tutto il fiato che aveva in corpo, osservando il corpo inerme della compagnia venir scagliato contro l’ampia vetrata della sala per poi precipitare.
Sentì i suoi occhi inumidirsi, mentre il cuore gli si riempì d’odio.
«Tu… MALEDETTA!».
Due violenti getti d’acqua colpirono la puledra della notte, scagliandola contro il cristallo in cui vi era rinchiusa Twilight.
La pietra, al contatto con la principessa, si illuminò, inglobando al proprio interno anche il suo corpo.
«No! Luna!… Noo!!», urlò Celestia con le lacrime agli occhi.
Hydra corse fuori dal palazzo, tornando verso l’esterno ed osservando, di fronte a sé, Blue che stringeva in lacrime il corpo senza vita della sorella.
«Rock!».
Blue si voltò verso di lei, fissandola con le lacrime agli occhi.
«Perché Hydra… perché?! Perché non l’ hai protetta?!».
«Io… io non…».
Katon, Ametista e i membri del Team Twirl assistettero alla scena in silenzio, rattristati, mentre, nel regno, la crescita dei cristalli continuava senza sosta, costringendo Blossom e Cold a ritornare al palazzo e ad assistere alla triste scena che si stava consumando.
«R-Rock…».
Blossom si morse il labbro, avvicinandosi di pochi passi verso il corpo senza vita della compagnia, quando una lastra di metallo si frappose tra lei ed il corpo senza vita di Rock.
«Non osare toccarla!…», tuonò Blue furioso.
«… Tu! Tu sei come Sombra!… Lui è in parte dentro di te! E’ anche colpa tua tutto questo!».
Le dure parole del compagno fecero cedere la pegaso che scoppiò in lacrime.
«Blue! Finiscila! Stai calmo!», gli urlò contro Cold, mentre era intento a consolare Blossom.
«Calmarmi?… MIA SORELLA è MORTA, Blossom! MORTA! ED IO NON POTRO' MAI PIU' RIABBRACCIARLA! LO CAPISCI QUESTO?!… Come posso calmarmi?! Vuoi forse usare il tuo fuoco per riportarmela indietro?!».
«Sì, si può fare…», si intromise Katon, attirando l’attenzione di tutti i presenti.
«Cosa?!».
Tutti osservarono increduli la piccola Ametista che si scompose in luce che avvolse improvvisamente il ragazzo.
Il suo corpo iniziò a brillare, mentre i simboli sul suo petto mutarono, diventando nero pece.
«Ma cosa…?!».
«Lascia che ti restituisca tua sorella…», mormorò, avvicinandosi a Rock tra lo sgomento di tutti i presenti.
Katon posò entrambe le mani sul ventre di Rock e chiuse gli occhi, illuminando il corpo della pony che poco dopo riaprì gli occhi, suscitando stupore tra i presenti.
«Ecco…».
Rock si rialzò lentamente in piedi, barcollando sulle proprie zampe.
Si guardò poi intorno, osservando tutti i presenti in lacrime.
«Blue... cosa… che cosa è successo?».
Katon si voltò poi verso Lightning, investendolo con un’intensa fiammata bianca che sembrò rinvigorire appieno l’alicorno.
«Tu… vai ad aiutare la tua amica. E’ in difficoltà, ed ha bisogno del tuo aiuto».
Lightning non pose alcuna domanda; dopo essersi avvicinato a Storm, svanì insieme a lui in un lampo di luce.
Katon cadde poi all’indietro, sfinito per lo sforzo appena compiuto, mentre un fascio di luce gli fuoriuscì dal petto, ricomponendosi nella piccola puledrina che cadde a terra addormentata.
«E come al solito, nessun ringraziamento all’umano cattivo… pazienza…».

**********

Dryver aveva raggiunto Ponyville, localizzando il cristallo in cui era imprigionata AppleJack.
«Finalmente!… Eccola!».
Il Draconitus atterrò a poca distanza dal grosso cristallo, quando qualcosa lo turbò.
Poco distante dal cristallo comparve Dryark, la sua controparte malvagia, che puntò su di lui i suoi brillanti occhi che parvero quasi iniettati di sangue.
«Bene bene bene, che bella sorpresa… non mi aspettavo di trovarti qui, fratello…», ringhiò, incrociando lo sguardo di Dryver furioso.
«Tu?!… che cosa ci fai qui?!».
«dovresti proprio vedere la tua faccia… la tua espressione è impagabile, caro fratello…».
«Ti sei ridotto a fare il lacchè di Sombra, Dryark? Da quando sei caduto così in basso?».
«Hmph!… Credi davvero che io stia obbedendo a lui?… No… sei fuori strada, Dryver… ciò che mi ha spinto qui è molto più personale, molto più… intimo…», sghignazzò compiaciuto Dryark, osservando la propria nemesi.
«Che cosa vorresti dire?».
«E’ molto semplice, mio caro… ho soltanto trovato molto interessante il potermi portar via la mia cara AppleJack. Con te sarebbe soltanto una pony sprecata! Sai che cosa intendo, fratello…».
Dryark osservò divertito il grosso cristallo in cui vi era rinchiusa la pony dalla criniera bionda.
«… Non trovi anche tu che sia stupenda, dentro questo cristallo?».
«Non osare toccarla!», tuonò Dryver furioso, balzando incontro al rivale con un poderoso battito d’ali nel tentativo di colpirlo con lo zoccolo infuocato.
«Povero illuso!».
Dryark si dissolse in una nuvola di fumo, schivando il colpo del Draconitus e ricomparendo dietro al cristallo.
«Sono qui, fratello!», sghignazzò Dryark, parando un colpo di Dryver che generò un’onda d’urto che distrusse la struttura scolastica poco distante, facendo sorgere, al suo posto, numerose escrescenze cristalline acuminate.
«Ah! Patetico! Sei prevedibile, Dryver! Come una falena che vola verso la fiamma! Sei un debole! E come sempre, trattieni la tua forza!», ruggì Dryark, rispondendo all’attacco del Draconitus con un potente colpo che centrò Dryver in pieno ventre.
«Ugh!».
«Coraggio, fratello!».
Dryark colpì nuovamente il proprio rivale con un secondo colpo dritto in viso, che scaraventò il Draconitus contro un albero, spezzandolo.
«Non dirmi che sei già a secco!».
Dryver si rialzò dolente, massaggiandosi il muso.
«Vuoi che faccia appello a tutte le mie forze?…», sghignazzò, fissando Dryark.
«… Come preferisci… sarò ben lieto di accontentarti, fratello!».
Il suo corpo venne pervaso da un’ardente fiamma rossa, mentre si scagliò contro il suo rivale che si dissolse nuovamente in una coltre di denso fumo.
«Questa volta non mancherò il colpo!».
Dryver concentrò le proprie fiamme nello zoccolo, colpendo con furia inaudita il viso dell’avversario che venne scagliato verso il grosso cristallo, quando venne colpito una seconda volta da un doloroso calcio che lo spedì in direzione delle Cascate Arcobaleno dove, nel frattempo, erano giunti Storm e Lightning.
Quest’ultimo era nel bel mezzo di un violento scontro contro la regina dei Changeling che stava avendo la peggio contro l’avversario.
«La pagherai cara per come hai ridotto la mia amica, Chrysalis!», tuonò l’alicorno, colpendo senza sosta la monarca, quando venne interrotto da Dryark che piovve in mezzo ai due, causando una voragine nel terreno.
«Ma cos…?!».
Una violenta onda d’urto sbalzò per aria i componenti del Team Twirl che, grazie ai poteri di Storm, venne teletrasportato nuovamente al palazzo di Canterlot.
Al loro ritorno nel regno, le cinque torri di cristallo che lo rinchiudevano iniziarono a brillare di un’intensa luce.
«Ragazzi… guardate!», urlò Lightning, alzando lo sguardo insieme ai due compagni ed udendo l’agghiacciante risata di Sombra.
«Finalmente!… Il regno delle due regnanti è giunto al suo crepuscolo! Ed al suo posto, un nuovo e potente imperò vedrà la luce!… Fallen! Mio signore! Io ti invoco!».

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Capitolo 5
*** Gli Incubi ***






Ore 18.00
Canterlot.
Casa dei signori Pie.



«Insomma ragazzi! Muovete quei dannati zoccoli, o qui faremo notte!», urlò Burglar, voltandosi verso i due pony alle sue spalle.
Uno dei due era un pegaso piuttosto atletico, dal manto marrone e con la barba sfatta; il suo Cutie Mark raffigurava un coltello a serramanico.
Al suo fianco vi era un unicorno dall’aspetto ben curato, Crafty Trickster. Il suo manto era bianco, e la sua criniera sembrava essere stata pettinata con cura maniacale; non faceva altro che continuare a lamentarsi di come il terreno gli stesse sporcando gli zoccoli.
Il suo Cutie Mark raffigurava una mazzetta di bit ed una penna.
«Currish, mio caro amico, mi spieghi perché stiamo andando dalla famiglia di Pinkie Pie? Tra l’altro percorrendo proprio una strada così lurida!… Con tutto questo marciume, il mio bel manto rischia di sporcarsi!».
Il pegaso al suo fianco non poté fare a meno di lasciarsi andare in una sonora risata, mentre Currish strinse i denti.
«Crafty, sto iniziando ad avere dei seri dubbi sul fatto che tu mi ascolti attentamente quando parlo!… Quante volte devo ripetertelo?! Stiamo andando a convincere quel vecchio ubriacone del padre di Pinkie a dirci dove si trova sua figlia! E dato che una delle sue sventole sembra Sadle Rager, se deve colpire qualcuno, preferirei che colpisse uno di voi due!».
Il pegaso alle sue spalle, Deft Joster, si portò al suo fianco.
«Ho sentito bene? Pinkie Pie ha una sorellina piuttosto forzuta?!…».
«Sì Deft, hai sentito bene…».
«… Grandioso! Di certo resterà ammaliata dai miei irresistibili muscoli!».
«Certo Deft, continua a sognare… peccato che tu hai solo quelli di grosso! Il tuo cervello è pari a quello di una formica, per non parlar d’altro… muoviamoci, è meglio!», concluse Currish seccato.
Finalmente i tre compagni giunsero alla fattoria della famiglia Pie, dove, ben presto, si resero conto di come essa fosse deserta.
«Ehi, Currish! Qui non c’è anima viva! Fatta eccezione per quegli orrendi cristalli che sembrano fuoriuscire dal terreno!… Non pensi che sia il caso di andarcene? Che cosa restiamo a fare in questo posto squallido?», suggerì Crafty, intento a togliersi della terra da uno dei propri zoccoli.
Currish, all’udire il compagno, si volse verso di lui, fulminandolo con lo sguardo.
«Ascoltami bene, immenso caprone cornuto! Apri bene le orecchie! Ora tu la pianti di fare la signorina e muovi il plot da quella parte, mentre Deft cercherà qualsiasi membro dei Pie dietro alla casa!…».
«Che cosa?!… E… e tu che cosa farai?».
«Io controllerò qui nei dintorni… oh, e sia chiaro! Mi aspetto che almeno una di voi due zucche vuote trovi almeno un dannato membro della famiglia! Sono stato chiaro?», ringhiò furioso Currish, schiacciando il naso contro il muso del compagno che lo osservò terrorizzato, facendo un piccolo gemito ed annuendo.
«Ehm… Currish…?», lo chiamò improvvisamente Deft.
«Zitto Deft! Non ho ancora finito con la signorina qui presente!».
«Ma Currish… io… ecco…».
«Oh! Per tutte le riviste di PlayPony! Cosa vuoi?!».
«Ehm… credo di aver appena trovato Pinkie…», rispose lui, puntando lo zoccolo verso un grosso cristallo che sembrava contenere un pony al suo interno.
«Pinkie Pie?! Che diavolo ci fa lì dentro?!… Ragazzi, andiamo a tirarla fuori!», ordinò Currish, correndo verso la grossa pietra insieme ai due compagni quando, da questa, un accecante fascio di luce li accecò.
«AAH!… Ma cosa diavolo sta succedendo?!».
I tre udirono improvvisamente un fragoroso suono simile a quello di una roccia crepata, mentre, il cristallo di fronte a loro iniziò a sgretolarsi, riducendosi in una fine sabbiolina verde.
«Che cos’è questo rumore?! Mi auguro che voi due imbecilli non abbiate toccato quel cristallo!», tuonò Currish, coprendosi gli occhi insieme ai due.
«No! Noi… noi non abbiamo toccato niente!», piagnucolò Crafty, quando una calda risata attirò l’attenzione dei tre.
«Pinkie Pie?! Sei tu?!».
Il lampo di luce calò d’intensità fino a svanire del tutto; al suo posto, un’alta ombra si avvicinò ai tre.
«Pinkie…?».
Una leggiadra puledra, dal manto nero come la notte, e dalla criniera che sfoggiava un inquietante gioco di colori tra il rosa ed il nero, si presentò di fronte a loro.
La sua dolce risata riscaldò i cuori dei tre pony, che rimasero come abbagliati dai suoi grossi occhi azzurri come il ghiaccio e dalle profonde iridi nere.
«Wuao… Pinkie… sei uno schianto! Sembri una di quelle playpony tutte curve!», mormorò Currish, incantato dal nuovo aspetto di quella che un tempo ricordava essere la simpatica pony rosa che tutti conoscevano.
«Oh santo cielo, Pinkie! Ma… sei favolosa! Voglio essere rinchiuso anch’io in uno di quei cristalli, se il risultato è questo!», esclamò gioioso Crafty, avvicinandosi a lei ed osservando la sua perfetta criniera.
«Santo cielo… che cosa mi tocca sentire…», mormorò Currish, coprendosi il muso con lo zoccolo.
La puledra non si scompose, si limitò ad osservare i tre con un sinistro sorriso sul muso.
«Pinkie, cara, non dar retta a questo imbecille!…», si intromise Currish, avvicinandosi alla puledra e spingendo da parte Crafty, che cadde a terra.
«… Vieni con me! Andiamo a farci un bel giro per Ponyville!… Ti và di andare a sgraffignare qualcosa? Poi, magari, potremmo arrivare al culmine della serata con una bella festa, non so se mi spiego…» sghignazzò lui.
La puledra alzò silenziosa lo sguardo al cielo, riportandolo poco dopo sul pony di fronte a sé.
«L’unica festa che farò, sarà quella di benvenuto al nostro nuovo signore Fallen, quando giungerà in questo patetico mondo!».
Currish sgranò gli occhi, incredulo, osservando la puledra venire avvolta da una nebbia nera che non lasciò più alcuna sua traccia.

**********

Dryver fissava immobile la sua amata AppleJack, affascinato dalle nuove sinuose forme dell’affascinante puledra dal manto scuro e dalla lunga e scura criniera dorata.
La puledra sembrava osservare il proprio amato con uno sguardo freddo ed incapace di provare alcuna emozione; uno sguardo che, al Draconitus, parve quasi penetrarlo fin nel profondo della propria anima.
«AppleJack… amor mio… cosa ti è successo?», mormorò, avvicinandosi alla puledra di pochi passi.
Lei gli mostrò un malizioso sorriso, avvicinandosi a sua volta al suo amato.
«Non temere per me, mio amato. Vieni… vieni da me… avvicinati al tuo unico e solo amore…», rispose la puledra con voce leggiadra, osservando compiaciuta il proprio amato avvicinarsi a lei.
«Sono qui, amore mio…».
La puledra iniziò a camminare lentamente in circolo intorno al Draconitus con fare sensuale e provocatorio, passandogli la coda sotto il muso.
«A-AppleJack…? Stai… stai bene?…», mormorò Dryver, arrossendo.
«Ma certo, zuccherino… mai sentita meglio in vita mia!», mormorò la puledra con la sua calda voce sensuale.
«AppleJack… ti prego, vieni con me. Dobbiamo andare a Canterlot. Io…».
«Ma certo, mio amato… andremo a Canterlot, e in qualsiasi altro posto tu desideri… basterà soltanto chiedere…».
Si fermò infine di fronte a Dryver, fissandolo dritto negli occhi.
«… Ma prima… voglio di nuovo poterti assaporare… lascia che le nostre labbra si ricongiungano di nuovo, mio unico amore…».
Dryver, catturato ed ammaliato dagli splendidi occhi glaciali della sua amata, annuì senza batter ciglio, avvicinandosi lentamente ad AppleJack.
«Coraggio… vieni…», gli sussurrò dolcemente la puledra sogghignando, avvicinandosi a sua volta al viso del Draconitus ed unendosi a lui in un intimo bacio
Dryver restò immobile, come paralizzato, mentre un brivido lo percorse lungo la schiena.
Le labbra della puledra si staccarono lentamente dalle sue, mentre i loro sguardi erano ancora fissi l’uno negli occhi dell’altro.
«Davvero romantico, mio caro Draconitus… ma purtroppo non ho più tempo da perdere con te… il mio signore Fallen mi sta chiamando, e non sarò di certo io colei che lo farà aspettare. Ricorda questo addio, perché quando il mio signore giungerà in questo squallido regno, ogni cosa cesserà… tu compreso…», mormorò la puledra, leccandosi le labbra, dalle quali fuoriuscì un oscura nebbia velenifera, ed osservando compiaciuta il proprio amato giacere a terra, immobile, con un incontrollabile torpore lungo il corpo.
Una densa coltre di nebbia avvolse completamente il corpo di AppleJack che svanì nell’aria, disperdendosi nell’alto del cielo nero.

**********

Il grosso cristallo contenente l’allieva prediletta di Celestia si era sgretolato sotto lo sguardo terrorizzato della monarca del sole, che ora osservava incredula la neo principessa al fianco di Nightmare Moon.
«Twilight… perché?…».
Twilight stava osservando la propria mentore con un’espressione ricolma d’astio, colpendola, insieme a Nightmare Moon, con un potente raggio magico che scagliò la monarca del sole contro la parete della stanza, facendole perdere i sensi.
«Il nostro signore Fallen ci sta attendendo… non facciamolo attendere!», ordinò Nightmare Moon, abbassando il proprio sguardo sulla puledra dal manto nero e dalla scura criniera violacea che ricambiò osservandola a sua volta con disprezzo.
«Non osare darmi ordini! Nessuno, oltre a Fallen nostro signore, può farlo! Specialmente chi condivide lo stesso sangue della mia ormai vecchia mentore», ringhiò la puledra a denti stretti, spalancando le proprie ali ed alzandosi in volo verso l’ampia vetrata infranta della sala.
«C’è un’ultima cosa di cui dobbiamo occuparci, prima di accogliere in questo squallido mondo il nostro signore!».
Scese in picchiata lungo la facciata crollata del palazzo, atterrando a poca distanza dal gruppo composto da Blossom, Blue Metal, Rock, Hydra, Cold, ed i semicoscienti Katon ed Ametista.
I manipolatori degli elementi si schierarono intorno a Katon che, in un primo momento, restò stupito nel vedere come, quei pony, si stesserò schierando in sua difesa.
«Voi, squallidi esseri inferiori, toglietevi di mezzo! Necessito dell’umano! Il mio padrone Fallen lo reclama!», ordinò Twilight, osservata dall’alto del palazzo da Nightmare Moon.
«E tu chi sei?! Da dove sbuchi?», urlò Blue, osservando con attenzione la puledra di fronte a sé.
«Temo che quella sia Twilight Sparkle… il Cutie Mark corrisponde al suo», avvisò con incredibile fermezza e calma Hydra.
«Che cosa?!… Ne sei sicura?!», domandò Blue.
«Temo di sì…».
«… E va bene… state in guardia! Tutti voi!», ringhiò Blue, fissando l’alicorno di fronte a sé che non si scompose.
La puledra spalancò le maestose ali, puntando gli zoccoli nel terreno sotto di sé.
«Siete duri di comprendonio, vedo… molto bene…».
Katon si rialzò barcollando, fissando incredulo l’alicorno.
«Chi è questo Fallen di cui parli? Un nuovo amico di Sombra?».
«Umano, resta giù! Non puoi permetterti di sprecare le energie!», gli ordinò Blossom.
«Blossom ha ragione! Devi riposarti!», si aggiunse Rock, mostrando un leggero sorriso in direzione di Katon.
«Come?!…».
«Tu mi hai ridonato la vita! Mi ha permesso di riabbracciare il mio fratellone! Il minimo che possiamo fare noi, ora, è proteggerti!», aggiunse Rock, piantando gli zoccoli nel terreno e facendo fuoriuscire due grosse lastre di pietra in direzione dell’alicorno che svanì poco prima di essere colpita.
«Che cosa?!… Ma come…».
«Davvero patetico!», esclamò seccata la voce di Twilight; la puledra ricomparve al fianco della pony, colpendola con un doloroso calcio e scagliandola contro Hydra, facendole finire entrambe contro la parete del palazzo.
Caricò poi il proprio corno, scagliando un raggio magico contro Blossom che venne sbalzata dietro alle spalle di Katon.
«Blossom! Rock! Hydra!», urlò Cold allarmato, udendo la risata compiaciuta dell’alicorno a poca distanza da lui.
«Il vostro coraggio è ammirevole!… Arrendetevi, e vi prometto una morte rapida ed indolore!», ordinò Twilight, osservando Cold che gli scagliò contro una raffica infuocata.
«Prendi questo, mostro!».
Twilight illuminò il proprio corno, fermando le sfere infuocate a poca distanza da sé.
«Prevedibile…».
Queste assunsero un colore nero pece, venendo poi scagliate contro Blue Metal che innalzò con prontezza una lastra di metallo per parare il colpo.
«Hmph! Non male, davvero…».
«Prendi questo, maledetto mostro!», tuonò Katon balzando verso l’alicorno, mentre il suo corpo venne pervaso da ardenti fiamme.
Colpì con un potente pugno il volto della puledra che non si scompose di un centimetro, roteando lo sguardo verso di lui.
«Impressionante…».
Twilight colpì a sua volta il ragazzo in pieno petto con un potente e doloroso colpo di zoccolo, osservando le fiamme estinguersi tutt’intorno al suo corpo.
«T-T-Tu…».
Il corpo privo di sensi del ragazzo venne avvolto da un’aurea violacea che lo accasciò sulla schiena dell’alicorno, che osservò seccata Ametista corrergli incontro con le lacrime agli occhi.
«Fermati zia Twilight! Lascia andare Katon!».
Un muro di metallo si frappose improvvisamente tra Twilight ed Ametista.
«Fermati piccolina! Non puoi nulla contro di lei! Lascia che ce ne’occupiamo noi! Avanti, Cold!», ordinò Blue Metal, pestando lo zoccolo sul terreno assieme al compagno e facendo fuoriuscire una grossa lancia di metallo avvolta dalle fiamme che puntò in direzione della principessa.
Quest’ultima illuminò il proprio corno, disciogliendo la lancia giunta quasi a lei che si riformò in una rovente corda metallica che si avvinghiò con forza alle zampe ed al collo dei due pony.
«Ugh!!… Non… non respiro!…».
«Siete davvero patetici, voi esseri inferiori! Avete del coraggio, lo riconosco, ma il fatto che vi permettiate a ritardare la venuta del futuro sovrano di Equestria è imperdonabile! Dovrei punirvi per questo, ma penso che non essere stati in grado si salvare i vostri stessi compagni possa bastare, per questa volta…», ringhiò la puledra, mostrando un inquietante ghigno e scagliando Blue contro Cold.
«Zia Twilight! Fermati! Ti prego!», singhiozzò Ametista in lacrime, attirando l’attenzione della puledra che la avvolse con la propria magia, portandosela vicina a sé.
«Tu verrai con me! Il nostro signore Fallen ci sta aspettando!», ringhiò nuovamente Twilight, dissolvendosi in una coltre di nebbia nera che si disperse nell’aria, seguita da Nightmare Moon.
Nel medesimo istante, sul luogo dello scontro fece la sua comparsa il Team Twirl.
«Cosa è successo qui?!… Neis, controlla Hydra e Rock! Storm, tu controlla Blossom! Io mi occupo di Blue e di Cold!», ordinò Lightning, mentre Neis, da poco ripresa, volò verso le due pony.
«Sono ancora vive, Lightning! Ma hanno bisogno urgente di cure!».
Storm liberò i manipolatori del fuoco e del ferro dalla salda presa della corda metallica, osservando, incredulo, i segni sui loro corpi lasciati dal rovente cavo metallico.
«Anche loro stanno bene, ma sono malconci!… Vorrei proprio sapere che cosa è successo qui!… Com’è la situazione da te, Storm?».
Quest’ultimo tremò leggermente.
«E’ viva, ma ha una profonda ustione tra le ali! Al centro della schiena!…», avvisò, mordendosi il labbro e trattenendo le lacrime.
Scosse poi la testa, cercando di controllarsi.
«Io vado a cercare le principesse! Voi trovate dei kit medici! Dobbiamo sbrigarci!», ordinò subito dopo, illuminando il proprio corno e teletrasportandosi nella sala del trono dove trovò, distesa su un fianco, la monarca del sole.
«Principessa!».
Storm gli si avvicinò, constatando le sue condizioni.
«Respira ancora… che sollievo…».
si guardò intono nella sala, accorgendosi della mancanza del cristallo che teneva rinchiusa Twilight Sparkle.
«Ma cosa…? Il cristallo!… Che cosa è successo?!».
«Te lo spiegherò io… ma prima… aiutami…», avvisò una voce dolente, mentre il corpo di Driver atterrò all’interno della sala, accasciandosi sul tappeto in velluto rosso.

**********

I tre pony ripercorsero con gran fretta il sentiero sterrato, tenendo gli occhi puntati sulla scia di nebbia lasciata da Pinkie Pie.
«Currish!… Toglimi… toglimi una curiosità!… Perché la stiamo seguendo… do po quello che ti ha detto? Non è stata cortese! E poi… avrei bisogno di fare un bagno!».
Currish ignorò le parole di Crafty, continuando a correre lungo il sentiero.
«Crafty! Smettila con queste sciocchezze!…», si intromise Deft.
«… Al momento, la cosa che più conta è seguire Pinkie ed aiutare Currish! La doccia può aspettare!».
«State zitti voi due, e continuate a correre! Dobbiamo raggiungerla e trovare un modo per farla tornare normale! E poi troveremo chi le ha fatto questo e lo suoneremo come un tamburo!», urlò Currish.
**********

Le puledre dal manto scuro, seguite da Nightmare Moon, atterrarono sulla cima di quella che un tempo era la montagna fumosa, osservando di fronte a loro il vecchio monarca King Sombra.
«Ben giunte, mie care. Avete con voi ciò che il nostro signore vi ha chiesto?», chiese lui.
«Dovresti sapere che noi non falliamo mai!», lo liquidò freddamente Twilight, alzando l’ala sinistra e mostrando agli occhi del Re il corpo di Katon e la piccola ametista, sdraiata sulla schiena del ragazzo.
L'unicorno fissò con astio la puledra all’udire le sue parole taglienti, quando vide Rarity avanzare verso di lui.
«Povero caro…», mormorò, camminandogli intorno ed osservandolo, sfoggiando un sinistro ghigno.
«… Non sei nemmeno degno del titolo di Re, visti i tuoi precedenti fallimenti! Ringrazia il cielo che il nostro signore Fallen porti così tanta pazienza con te!».
«Come osi, insolente?!», ruggì Sombra furioso, ascoltando le risate delle altre puledre.
«Lasciatelo perdere, e pensiamo alle cose realmente importanti! Il nostro signore ci attende!», ordinò Twilight, avanzando insieme alle proprie compagnie ed a Nightmare Moon, lasciando il Re alle proprie spalle.
«Una volta che Fallen non avrà più bisogno di voi, vi toglierò di mezzo io stesso!», ringhiò il monarca furioso, seguendo le puledre, quando vide il corpo di Chrysalis piovere dal cielo sotto ai suoi occhi.
«Uh?!…».
L’unicorno alzò lo sguardo, osservando Dryark atterrare al suo fianco.
«I miei complimenti, “maestro”…», sibilò lui con cruda ironia.
«Per quale motivo sei qui, Dryark?… Non dovresti essere occupato a torturare qualcun altro?».
«Hai fegato a rivolgerti a me con quel tono, unicorno… costatando che ho assistito alla scena di poco fa. E’ davvero… ammirevole… il modo in cui ti fai rispettare da quelle puledre…».
«Che cosa vuoi, Dryark?», ringhiò il Re, seccato.
«Sono qui per riavere AppleJack… oh, e sarei anche interessato a quel nuovo potere che sembra renderla quasi realmente attraente… inoltre, sarei anche curioso di conoscere questo “Fallen” di cui ho sentito tanto parlare…», esclamò il Draconitus, avviandosi all’interno della montagna e seguendo le puledre, lasciando alle proprie spalle il Re colmo di rabbia che, sollevando con la magia il corpo privo di sensi di Chrysalis, seguì il nuovo arrivato in silenzio.

**********

Un lampo di luce abbagliò Lightning nella sala del trono, mostrando una maestosa alicorno dal candido manto bianco e dalla criniera blu elettrico in cui risaltavano dei crini fucsia e rosa.
La nuova arrivata richiuse le proprie grandi ali, osservando con sguardo vigile Lightning, Princess Celestia e Driver.
«Per tutti gli zoccoli di Celestia…».
L’alicorno abbassò lo sguardo sul leader del Team Twirl, fissandolo in silenzio.
«Tu chi sei?! Parla, svelta!». tuonò Lightning, mettendosi in guardia di fronte alla nuova arrivata.
«Non temere, non sono giunta fino a voi con cattive intenzioni… tutt’altro… sono qui per aiutarvi a combattere la minaccia che si sta per accanire sul vostro regno…».
Lightning diede fiducia alle parole della misteriosa alicorno, avvicinandosi a lei cautamente.
«Ma tu… tu chi sei?».
«Il mio nome è Larissa… regina di Celestia, detentrice del potere della Fenice e allieva delle tre Dee…».
«Che cosa?!…».
«… E sono qui per offrirvi il mio aiuto e la mia amicizia», concluse lei, osservando il grande sorriso che comparve sul muso di Lightning.

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Capitolo 6
*** L'ombra del caduto ***


Ore 19.00

Canterlot.

Sala del trono.

 

 

 

 

 

L'alicorno dal bianco manto spalancò le ali, e fuoriuscì dal castello, avvolgendo il proprio corno di un rilucente bagliore azzurro, che iniziò ad espandersi circolarmente in ogni direzione, avvolgendo ogni pony nel raggio di diversi chilometri.

« Non temete o creature di Equestria, con la mia magia curerò le vostre ferite, e donerò voi la calma e la quiete, poiché di pace e di speranze sono portatrice. » sussurrò Larissa, aumentando il bagliore sul corno, e lentamente, sotto gli sguardi increduli di coloro che fino a quel momento avevano combattuto ed erano sopravvissuti, le ingiurie subite iniziarono prima a richiudersi e poi a sparire senza lasciare traccia nel loro manto.

Nello stesso momento, Hydra e Rock, si stavano rialzando, sotto lo sguardo incredulo di Neis, che non sapeva se osservare le due pony che avevano ripreso i sensi, o l'alicorno sopra i ciel idi Equestria, che stava scaturendo un immensa magia curativa, mostrando un potere che eclissava di gran lungo quello della loro sovrana.

Quest'ultima, anch'essa colpita dalla magia curativa, iniziò ad aprire lentamente i propri occhi rubino, osservando come, a poca distanza da lei si trovassero Dryver, ripresosi completamente dalle ingiurie, e Lightning, con gli sguardi stupiti che osservavano l'esterno.

Lentamente la monarca si alzò, constatando come il suo corpo non le doleva più

« Lightning, fammi rapporto, cosa è accaduto ? » disse, avvicinandosi ai due, ma non ricevette risposta dall'alicorno, che la ignorò bellamente.

« Non mi hai sentito, membro del Team Twirl, ti ordino di - »

« Vuoi chiudere quella bocca ?! Non ho tempo di ascoltare i tuoi egoistici ordini. » ruggì Lightning senza nemmeno voltare lo sguardo verso la principessa del sole, che lo scrutava con odio.

Nello stesso momento Dryver si voltò verso Celestia, guardandola con severità.

« Technicolor, non potrai mai mantenere troppo a lungo il rispetto ed il comando degli altri, finchè continuerai a mettere i bisogni tuoi e della Lunatica al primo posto, e poi gli altri.

Non meritate l'appellativo di principesse, a differenza della nuova arrivata. » sibilò il draconitus, per poi voltarsi nuovamente ed osservare come, al di sotto del castello anche Blossom, con affianco Storm, si fosse rialzata, e che l'ustione sulla sua groppa era completamente sparita.

« Cosa...cosa è successo ? » chiese la pegaso al pony di terra, che arrossì leggermente.

« Beh ecco...eri ferita gravemente, ma quell'alicorno ti ha guarita...ed anche gli altri tuoi compagni...» disse, tenendo basso lo sguardo.

Blossom alzò lo sguardo verso il cielo, constatando la veridicità delle parole del pony, mentre Larissa cessava di far brillare il proprio corno, e librandosi nell'aria era discesa al centro dei pony che si erano appena ripresi.

Chiuse le ali, e guardandosi attorno sorrise dolcemente.

« Sono felice che stiate tutti bene, questa era una delle magie curative più potenti che mi hanno insegnato le mie maestre, e sono certa che starete presto meglio, visto che la minaccia che incombe su questo mondo è grave, ed ogni attimo è prezioso. » disse lei, abbassando le orecchie all'indietro ed osservando i lievi residui neri lasciati da Twilight nel cielo, che assieme ad altri cinque, erano diretti verso le montagne.

« Beh, immagino dobbiamo ringraziarti !! Larissa..giusto ? » disse Metal, seguito da Cold, completamente ripresi grazie all'incantesimo dell'alicorno.

Nel frattempo anche Hydra e Rock, assieme a Neis, si avvicinarono, circondando l'alicorno, mentre Blossom le svolazzava attorno cercando di incrociare lo sguardo di Metal.

Quest'ultimo cercava di evitarlo perché non avrebbe potuto sostenere uno scontro psicologico ora, non dopo quello che le aveva detto poco prima.

L'alicorno sorrise dolcemente guardandosi attorno.

«Si, il mio nome è Larissa, o meglio Princess Larissa da Celestia, il mio mondo. Come vi stavo dicendo sono venuta nel vostro mondo per aiutarvi, poiché Fallen, un essere che cerca di acquisire potere e generare distruzione sta arrivando qui, ad Equestria, per ghermire ogni forma di vita e assorbirne la magia. » concluse la principessa del lontano regno.

I pony si guardarono tra loro, con sguardi seri, che andarono a sostituire quelli gioiosi e grati di poco prima.

In quell'istante anche Blossom e Metal incrociarono i loro sguardi, e lui non poté fare a meno di abbassarlo, riuscendo a capire dallo sguardo della compagna, tutto il dolore che quel suo gesto le aveva arrecato.

« Ed esattamente, visto il tuo potere, perché non lo hai distrutto già da tempo ? » si intromise Dryver, atterrando a poca distanza dal gruppo di pony, con a seguito Lightning e Celestia.

Larissa abbassò lo sguardo.

« Ecco...perché non ho abbastanza energia magica per sconfiggerlo...ma pensavo che, se tutto noi unissimo le nostre forze potremmo farcela, anche se è un impresa disperata..e..»

« E pensi che noi lo faremo, che ti obbediremo solo perché sei una principessa ? » sibilò lui, scrutandola con i suoi occhi da drago.

Lei alzò lo sguardo, rispondendo al suo sguardo ed avvicinandoglisi.

« Io non obbligherò nessuno, e di certo non sono qui per comandare niente a nessuno, chi vorrà unirsi a me, lo farà perché ha a cuore la propria patria ed il proprio regno, non di certo per mio ordine.» concluse, fermandosi a pochi passi dal draconitus, che alzò di scatto lo zoccolo e con impeto parve voler colpire l'alicorno, che serrò gli occhi.

Quando però non sentì arrivare alcun colpo, li riaprì lentamente, constatando come Dryver le stesse porgendo lo zoccolo.

« Puoi contare su di me, per salvare questo regno e per salvare Applejack...sempre se sia possibile..» disse lui, mentre la principessa afferrò il suo zoccolo.

« Non temere, ciò che è accaduto alle vostre amiche è opera di Fallen...ha corrotto ciò che voi chiamate elementi dell'armonia, trasformandoli in catalizzatori di energia oscura, che vuole utilizzare per aprire il portale che comunica col mio mondo...solo..» si interruppe lei, pensierosa.

« C'è qualcosa che non va Larissa ? » si intromise Lightning, osservandola con sguardo preoccupato.

L'alicorno dal manto latte si riprese come di colpo.

« Ecco è che non penso che gli elementi bastino a tenere aperto il portale per permettergli di passare in questa dimensione, ma so anche che Fallen non commette mai errori, c'è forse un altra fonte di energia che potrebbe utilizzare ? » chiese lei, mentre dalle sue spalle iniziò a tremolare la voce della dominatrice del legno.

« L'umano....Twilight ha preso l'umano...il portatore della fiamma della vita...quella potrebbe bastare..? » chiese lei, sbiancata nel muso.

Larissa spalancò gli occhi, cercando di nascondere il leggero tremolio che la colse.

« La fiamma della vita, è un potere in grado di collegare ogni mondo nel quale si trova anche una minima traccia di vita...e se Fallen se ne impadronirà, potrà viaggiare non solo in questo mondo, ma ovunque sia presente il dono della vita...dobbiamo fermarlo !! » disse, spalancando le ali.

Ma nel preciso momento in cui tentò di spiccare il volo un fremito la fece tremare, e cadere a terra.

Ma Lightning fu rapido, ponendosi sotto di lei, sostenendola.

« Larissa ?!?! Va tutto bene ?!?! » disse lui, con aria preoccupata, mentre tutti gli si strinsero attorno.

« Si, è solo che ho sprecato molta della mia energia per trasportarmi qui, utilizzando una magia proibita dall'alto consumo magico, e poi ho lanciato subito il mio incantesimo di guarigione, e credo che questo mi abbia un poco indebolita...ma non possiamo fermarci per questo, dobbiamo muoverci...» disse, scendendo dalla groppa del leader del Team Twirl, osservando il cielo iniziare a coprirsi di nubi.

« L'ombra di Fallen si comincia ad avvicinare...» sibilò l'alicorno, mentre tutti iniziarono ad osservarla, per poi porsi dinnanzi a lei.

Tutti i presenti, avevano in volto un sorriso, chi più chi meno, ma tutti erano convinti di ciò che andava fatto.

« Il Team Twirl è pronto a servirvi Princess Larissa, vero ragazzi ? » disse Lightning, voltandosi verso Storm e Neis.

« Mai stata più pronta in vita mia, ed ora che mi sento meglio farò vedere a tutti come si vola !! » disse la pegaso, alzandosi sugli arti posteriori spalancando le ali, mentre il pony di terra sorrise, alzando lo sguardo.

« Certo Lightning, aiuteremo la principessa a salvare questo mondo...assieme ce la faremo..» sussurrò Storm, sorridente.

« Certo, e noi vi daremo il nostro aiuto, vero amici ? » si intromise Blue, sorridendo al fianco di Lightning, mentre i pony elementari si avvicinarono.

« Certo principessa, non si preoccupi il mio fuoco è al suo servizio eheh..» disse Cold, sorridendo e con una scintilla negli occhi, mentre al suo fianco Rock accennò un gioioso sorriso di assenso.

« Io sono con voi Princess Larissa, la mia magia del controllo acquatico è al vostro servizio » aggiunse Hydra, eseguendo un lieve inchino.

« Infatti Larissa...cioè Princess Larissa, non si preoccupi tutti noi daremo il nostro massimo per aiutarla, vedrà sconfiggeremo questo cattivone e lo rispediremo al suo posto !! » concluse per il gruppo Blossom, sorridendole dolcemente.

« In ogni caso, penso sia ora di muoverci...Larissa, sapete dove si trovano ora le nostre amiche ? » disse Dryver, avvicinandosi all'alicorno.

« Si, riesco a percepire l'energia oscura proveniente dai loro corpi e dagli elementi, sono tra quelle montagne, ma prima...permettetemi di farvi un dono. » disse la principessa del regno di Celestia, illuminando il proprio corno ed avvolgendo tutti i presenti di una luce azzurra, che li sollevò per poi entravi dentro.

Lentamente i presenti tornarono dolcemente a terra, senza constatare alcun cambiamento e guardando la principessa con fare interrogatorio.

« Ho appena tolto i blocchi istintivi e cognitivi alle vostre capacità, questo vi permetterà di avere un maggior controllo sulle vostre abilità, che esse siano fisiche o magiche, ma io non posso risvegliarle, solo renderle accessibili, si riveleranno quando voi sarete pronti. » sussurrò Larissa, guardando i suoi compagni, che ricambiarono con dolcezza tutto l'aiuto che la loro nuova regale amica stava fornendo loro.

« Avete finito di elogiare quella....straniera... traditori ? » sibilò Celestia, avvicinandosi di scatto verso il gruppo di pony.

Larissa si voltò verso di lei, cercando di spiegarsi, ma prima che potesse apri bocca ricevette uno schiaffo sulla guancia sinistra ,dalla monarca del sole, con l'ala destra.

« Tu..tu come ti permetti, di venire nel mio regno, di rubarmi i miei guerrieri e di pretendere che io me ne resti qui a guardare tutto questo ?!?! Pensi forse di venire qui e fare i tuoi porci comodi ?!? Tu non sai nulla di ciò che sta accadendo, per quanto ne sappiamo potresti essere in combutta con questo Fallen che ti ha inviata per farci cadere in una trappola...» sibilò Celestia, illuminando il proprio corno avvolgendolo di una carica dorata.

Larissa, si voltò, con le lacrime agli occhi per lo schiaffo ricevuto.

« Tu non ragioni...io non sono qui per tendere trappole, e non mi alleerei mai con un mostro come Fallen !! Tu sei solo spaventata e per questo non ragione io- »

« Come osi, usurpatrice !!! » crepitò Celestia, interropendo l'alicorno, e generando un enorme flusso magico che si diresse verso Larissa.

Ma il colpo venne intercettato da una barriera di metallo legna e roccia, generata dai crystal pony, mentre Dryver, con un battito d'ali, piantò il proprio zoccolo anteriore destro nello zoccolo della monarca, che gemette leggermente, facendo cessare il fascio energetico e svenendo al suolo.

« Se ti va, perdonala Larissa, questa povera pazza perde il controllo quando vede che coloro che ritiene suoi servi non fanno ciò che dice...ora, se ti senti meglio possiamo andare.» concluse il draconitus, mentre la principessa del regno stellare si asciugò le lacrime con l'ala sinistra, e sorrise a Soulcore.

« Allora possiamo andare, purtroppo non posso teletrasportarvi tutti, visto che sarebbe anche rischioso dato che non sappiamo la meta precisa, quindi ci avvicineremo in volo, e via terra, coraggio ora amici, andiamo !! » disse lei, spalancando le sue ali bianche e con un dolce battito, si alzò in volo dirigendosi verso le montagne a sud di Canterlot, seguita in volo da Dryver, Neis Lightning e Blossom, mentre Hydra Rock, Blue e Storm iniziarono a seguirli via terra.

Nel frattempo, nascosti dietro una roccia, Currish, Deft e Crafty stavano osservando come, all'interno di un foro della montagna, sorvegliata da un vero e proprio esercito di changeling, fossero entrate ne Nightmare six, con Dryark, King Sombra e la nuovamente cosciente Queen Chrysalis.

« Ehy Currish, non pensi che dovremmo tornare indietro ed avvisare le guardi di quello che sta succedendo qui ? » disse l'unicorno, tremando leggermente.

Il pony di terra lo scrutò alzando un sopracciglio con le fiamme negli occhi.

« Ascoltami bene citrullo, PP è appena entrata li dentro, e di certo non mi va a genio che stia in compagnia di quegli esseri orribili, di certo chissà cosa potrebbero farle....quel maledetto maniaco di King Sombra, probabilmente avrà in mente di fare zozze rie assieme a PP e d alle sue amiche ora che sembrano delle playpony, non glielo possiamo permettere !!! Deft sei con me ?!?! » chiese Burglar, osservando il pegaso che, per tutta risposta aspirando aria, fece pompare i propri muscoli.

« Certo capo, sai che ti seguirei anche all'inferno !! » disse, mentre continuava ad esibirsi in pony da world strongest pony.

« Molto bene...allora ascoltatemi bene, ho già un piano...Crafty, tu andrai li e con la tua lingua lunga distoglierai l'attenzione di quegli insettoni schifosi, mentre io e Deft entreremo dentro, e proveremo a far ragionare PP, tutto chiaro ?? » disse, mentre il pegaso annuiva e l'unicorno impallidito stava facendo cenno di no con la testa.

« Molto bene, allora procediamo...Deft, una spintarella di incoraggiamento a questo sfigatello grazie. » disse, mentre il pegaso dal manto marrone, prese l'unicorno lanciandolo in direzione dei changeling, atterrandogli a poca distanza.

« Ehm...si ecco...salve a tutti voi signori e signori, è davvero un onore essere qui per vedere come voi fantastiche creature superiori abbiate deciso di venire a trovarci qui a Canterlot, ed ho il piacere di comunicarvi come io Crafty Trickster voglia essere il primo ad inchinarmi al vostro cospetto e solo per voi mi diletterò nelle più belle e famose canzoni che questo splendido regno possa offrire...e one e two e one two tree four..» disse l'unicorno iniziando ad intonare l'inno a Celestia, mentre i vari esseri avevano iniziato ad accerchiarlo, un po' per curiosità un po' per appetito.

Nel frattempo Currish e Deft, approfittando della distrazione delle guardie, offerta dal loro amico sgattaiolarono all'interno della grotta muovendosi sulla punta degli zoccoli.

Lentamente iniziarono ad udire le voci indistinte delle puledre e di Sombra.

Si acquattarono dietro ad una roccia dentro alla caverna, che dava ingresso ad una zona più ampia simile ad un salone.

« Ehy Capo, e adesso cosa facciamo ? » chiese il pegaso, constatando come al centro della sala vi fossero le mane six in compagnia di King Sombra, della regina dei changeling, di Nightmare Moon, e del draconitus Dryark, a loro sconosciuto, che continuava ad avvicinarsi ad Applejack, facendole vari complimenti sul suo nuovo aspetto, che a lei parevano non dispiacere.

« Sta zitto Deft, voglio prima capire cosa cavolo sta succedendo qui dentro !!! » disse lui, piantandogli lo zoccolo anteriore sinistro in bocca.

Nel frattempo Twilight illuminando il proprio corno di magia oscura fece levitare l'umano ed Ametista, posandoli con poca grazia a terra.

In quell'istante, da una da due colonne, sopra a cui era posto un enorme specchio cristallino oscuro, fuoriuscirono due catene in adamantio, che avvolsero i polsi del ragazzo, per poi iniziare a ritrarsi indietro, tenendo il ragazzo sollevato da terra.

Quest'ultimo lentamente riprese i sensi, osservando attorno a se il gruppo di pony e come, a poca distanza da lui, vi fosse la sua amica svenuta.

« AMETISTA !!! Voi maledetti !! Me la pagherete !! » ringhiò lui, cercando di liberarsi dalle catene che però gli regalarono solo una forte scossa elettrica.

Il ragazzo digrignò i denti mentre la scarica percorse il suo corpo.

Si guardò nuovamente attorno, constatando come, fra le sei puledre alla sua sinistra, vi fosse anche Rarity, seppur il suo aspetto fosse cambiato.

« Rarity...Rarity...fai qualcosa...aiutami...ti prego...» sibilò lui, guardando con i suoi occhi rubino la pony, constatando come il suo potere fosse inutile contro quegli occhi vitrei come il ghiaccio.

La puledra fece qualche passo avanti, avvicinandosi al ragazzo, con un sorrisetto sadico in volto.

« Oh caro...ma io sto già facendo qualcosa per te...ti sto consentendo l'onore di aprire il portale per Fallen...non c'è onore più grande di questo...quindi... » iniziò a spingere il proprio corno contro il collo del ragazzo.

«...cosa ne pensi di iniziare ad emanare quella tua bella fiammella...prima che mi veda costretta a fare del male ad Ametista...» sibilò lei, togliendo lo zoccolo dal collo del ragazzo, che tentò di morderla, ed iniziando ad avvicinarsi alla pony svenuta.

« Oh povera cara...forse sarebbe meglio se ti uccidessi ora...dato che una volta che Fallen arriverà, risucchierà ogni forma di maga e di vita da questo luogo...facendo fare una fine tremenda a tutti coloro che non gli giureranno eterna fedeltà...» sibilò Rarity, illuminando il proprio corno di una luce nera violacea, e sollevando per il collo l'equina che iniziò ad emettere rantoli di soffocamento.

« NOO !!! FERMATI MALEDETTTA !!! » iniziò a ruggire Katon, cercando nuovamente di liberarsi dalle catene che diedero nuovamente una nuova scossa al ragazzo, che però parve ignorarla, iniziando a ricoprire il suo corpo di fiamme arancio.

« SMETTILA RARITY !!! SMETTILA QUESTA NON SEI TU !!! SEI SOTTO IL CONTROLLO DI QUESTO FALLEN !! » disse lui, mentre il suo corpo coperto da furenti fiamme, era percorso da scariche ad alta tensione.

L'unicorno l'osservò annoiata.

« Sarà come dici tu tesoro...ma non mi sono mai sentita meglio in vita mia, quindi...se non vuoi che questa patetica pony muoia...ti consiglio di mostrarci la fiamma della vita...» disse lei, facendo sbucare al di sotto di Ametista una gemma acuminata azzurra.

«..se non vuoi che le faccia un bel piercing...» concluse Rarity, mentre le sue amiche iniziarono a ridere.

« FOTTITI !!! » gridò il ragazzo, alzando il medio della mano destra, seppur esso fosse puntato a causa delle catene, contro uno dei pilastri.

« Come vuoi tu caro...» disse, mentre fece cessare la stressa al collo della pony facendola cadere verso la gemma.

Ma a quel punto Katon spalancò gli occhi, iniziando ad urlare.

« AMETISTA !!!! LIFE FUSION !! » ringhiò Katon, mentre la puledra si trasformò in una luce azzurra, che evitando la punta della gemma, si lanciò verso il ragazzo entrandogli nel petto.

Qualche istante dopo il corpo dell'umano era ricoperto di fiamme azzurre tendenti al bianco, i vari simboli sul suo corpo divennero nero pece.

« Bravo caro...visto, anche tu sai obbedire agli ordini con la giusta motivazione..» disse, tornando ad avvicinarsi alle compagne, sorridendo.

« Me la pagherai...ti giuro che questa non te la perdono...» sibilò il ragazzo, per poi alzare di scatto la testa.

« E INVECE DI STARE LI A NON FARE, QUALCUNO DOVREBBE ANDARE A CANTERLOT !!!!!! » gridò con tutta l'aria che aveva in corpo Katon, mentre di colpo le catene iniziarono ad illuminarsi dello stesso colore delle sue fiamme, iniziando a trasferire la sua energia ai pilastri, che iniziarono a trasferirla allo specchio posto sopra di esse che iniziò ad illuminarsi, mostrando due minacciosi occhi rossi.

D'un tratto le mane six, e tutti gli altri, meno Dryark si inchinarono.

« O potente Fallen...parla ai tuoi servi...e dicci cosa possiamo fare per esaudire il tuo volere...» disse ad alta voce, e con tono solenne King Sombra.

Una forte vibrazione fuoriuscì dalla struttura dello specchio, facendo tremare Currish Burglar e Deft Jostler, ancora dietro alla roccia che, ignorando l'ordine dell'umano rivolto a loro, e causando una valanga attorno alla montagna.

« Voi miei fidi servitori...vedo che mi avete portato la fiamma della vita....un piccolo dono che mi sarà molto utile...siete stati utili, per ora, al mio piano...ma vi avverto...è appena giunta una principessa ad Equestria, proveniente dalla mia dimensione...e potrebbe causarvi problemi...mi aspetto che non vi siano problemi col mio passaggio...dato che non concedo secondo opportunità Sombra...» sibilò la voce proveniente dallo specchio.

Il re iniziò ad avere un lieve tremolio, poi alzò lo sguardo, osservando quei due minacciosi occhi all'interno dello specchio, mentre le urla del ragazzo, appeso alle catene emettevano un suono celestiale per Fallen e le mane.

« Vedo che abbiamo un nuovo membro tra noi....sei forse qui per unirti a noi...draconitus..? » sibilò Fallen, rivolgendosi a Dryark, che si portò dinanzi allo specchio, con un ghigno satanico in volto.

« Io non sono qui per unirmi a nessuno...e di certo non obbedirò ne a te, ne a Sombra...ma sarei lieto di vederti eliminare un essere...inoltre...se il modo in cui hai trasformato Applejack, è di mio gradimento...per questo non intralcerò i tuoi piani...per ora...» sibilò Dryark, voltando le spalle allo specchio, dal quale si sentì provenire la risata di Fallen.

« Essia draconitus...ma bada, ti prendo in parola...e se mi intralcerai...allora ti distruggerò...» sibilò l'invasore dimensionale, per poi ignorare Dryark.

« Ora io inizierò ad attivare l'energia dall'altra parte del portale...ci vorranno alcune ore, nel frattempo Sombra...vedete di tenere occupati gli scocciatori che proveranno a fermarvi...non mi aspetto che riusciate ad eliminare Larissa...dato che quello è un onore che spetta solo a me...quello di mostrare il suo corpo senza vita alle tre dee...ma che almeno riusciate a completare la mia evocazione...» terminò Fallen, sparendo dallo specchio che tornò del suo originale colore, seppur pervaso dalle scariche elettriche che i pilastri gli fornivano, prelevando l'energia dall'umano che continuava a lanciare grida di agonia.

Di scatto Sombra si voltò verso le mane six, scrutandole con sguardo di superiorità.

« Avete sentito il maestro...andate ed eliminate questa Larissa, e tutti coloro che provano a fermarci...quando sarà arrivato il momento...verrò a prendervi e daremo inizio all'evocazione...» disse lui, osservando come le sei fossero rimaste immobili.

« Non mi avete sentito ?!?! » ringhiò lui, avvicinandosi di qualche passo.

Ma fu costretto a fermarsi, quando una gemma spuntò dal terreno arrivandogli a pochi centimetri dalla giugulare.

Il re tornò prontamente indietro, ma venne schiantato al suolo dai quattro zoccoli di Rainbow Dash, che lo schiacciò a terra, mentre dal terreno sbucarono dei rampicanti spinosi, evocati da Fluttershy che lo immobilizzarono, oltre che causargli non poco dolore.

A quel punto iniziò ad illuminare di un rosso vivo il proprio corno, strappando i rampicanti, e lanciandosi , ruggendo verso di loro.

Nuovamente però, Applejack, generò dei lacci oscuri dalla propria criniera che si avvolsero agli arti del sovrano, facendoli cadere in un torpore che lo fece inginocchiare.

Nel medesimo istante notò che attorno a se, erano comparsi dei palloncini fiammeggianti, simili a fuochi fatui che gli danzavano attorno, causandogli piccole scottature sul corpo, mentre Pinkie Pie li controllava a distanza con lo sguardo sorridendo.

A quel punto Twilight Sparkle si avvicinò al re, osservandolo con disgusto, mentre quest'ultimo notava come, Nightmare Moon, Chrysalis e Dryark, stessero in un angolo ad osservare la scena sogghignando.

« Sei un debole, Sombra...non sei degno di servire il sommo Fallen....ragazze...attivate gli elementi...» sibilò l'alicorno, iniziando a far illuminare il gioiello nero sulla propria corona, mentre nel medesimo modo, i gioielli al collo delle sue amiche si erano illuminati emanando una tetra luce oscura.

« No..NO ferme come osate !! VOI NON POTETE FARE QUESTO A ME !!! E VOI NON STATE LI A GUARDARE !!! » ringhiò Sombra, verso i suoi “compagni”.

Questi però rimasero immobili, mentre le puledre avevano iniziato a fluttuare in aria, avvolgendosi in un aura oscura.

« Questo è il prezzo che si paga ad essere dei sottoposti...Sombra...» sibilò Dryark, poco prima che un fascio nero colpisse il sovrano, avvolgendolo in una cortina nera, che una volta dispersa rivelò il corpo del sovrano rinchiuso in un cristallo nero, pervaso da scariche elettriche, che si scagliavano sul corpo imprigionato del monarca.

Nel frattempo le mane six erano tornate a terra, mentre gli elementi avevano smesso di brillare.

Di colpo Twilight si voltò verso le sue amiche.

« Ora possiamo occuparci degli scocciatori dietro a quella roccia. » disse, mentre Rainbow Dash, con un forte battito d'ali, generò un onda d'urto che spezzò a meta la roccia dove erano riparati Currish e Deft.

Ma quando la polvere si smosse, i due erano già filati verso l'uscita.

« CURRISH COSA POSSIAMO FARE ?!?! » chiese il pegaso, mentre trottava a fianco del pony di terra, con un espressione di pura rabbia in volto.

« E' Semplice idiota, dobbiamo trovare questa Lari-qualcosa e portare qui il suo plot, in modo che possa fermare quel coso mostruoso nello specchio e ritrasformare PP come era prima !! » rispose Burglar, accelerando il trotto, iniziando ad intravedere l'uscita della grotta, dalla quale però non si udiva più il cantare di Crafty.

I due sbucarono fuori dalla grotta, riuscendo a schivare appena in tempo Lightning, che atterrò a poca distanza di loro, schiacciando al suolo un changeling svenuto.

« Voi due...mettetevi al riparo presto !! » disse l'alicorno, guardando i due con severità, che nel frattempo constatarono come, nel mezzo della battaglia il loro amico, si fosse rifugiato tra due rocce con gli zoccoli anteriori sulla testa.

Nello stesso momento, altri due changeling saltarono addosso a Lightning, placcandolo a terra, ma prima ancora che questo potesse scaraventarli via, due fiammate lanciate da Cold, li fecero spostare, lasciando libero l'alicorno, che lo ringrazio con lo sguardo.

Nello stesso momento, Metal e Blossom, in un attacco combinato avevano chiuso diversi gruppi di avversari in cupole di acciaio misto a legno, parendo ritrovare la loro armonia.

Nel frattempo Dryver, con calma avanzava tra gli avversari, colpendoli con calci degli zoccoli posteriori, facendo attenzione a non esagerare, dato che non voleva uccidere.

Nel frattempo Neis, sollevando Rock in aria, volteggiavano in aria a raso della montagna, inseguite da frotte di ronzanti changeling, che puntualmente si schiantarono contro le barriera di roccia che la pony dal manto grigio fece fuoriuscire dalla roccia della montagna, cadendo al suolo tramortiti, tra le risate delle due.

Nello stesso istante, Larissa era atterrata, ed illuminando il suo corno, lanciò un incantesimo lunare, verso l'alto, che come una lanterna per le lucciole, fece volare tutti i changeling rimasti verso la sfera azzurra, che poi esplose, facendo cadere al suolo gli avversari addormentati.

« Molto bene, abbiamo finito con i pezzi piccoli...ora passiamo ai boss..» disse Dryver, avvicinandosi agli altri verso l'ingresso della caverna.

« Ehy ehy...fermi tutti, non potete entrare li dentro !! C'è una mia amica, ed io non posso permettervi di toccarla brutti zoticoni !! E poi devo trovare una Loressa o Loretta che può salvarla e-»

« Princess Larissa, piacere di fare la tua conoscenza, ma ti pregherei di essere più cortese con questi pony dato che - » l'alicorno si trovò lo zoccolo di Currish piantato in bocca, dopo che lui l'ebbe interrotta per averlo interrotto poco prima.

« Quindi sei tu, era ora che arrivassi principessina, vedi di muovere quel plot bianco latte qua dentro e ritrasformare PP alle sue sembianze normali !!! » ringhiò il pony di terra, guardando con astio la principessa, che con un gesto stizzito dello zoccolo sinistro si levò l'arto del pony dalla bocca.

Nel frattempo Lightning si avvicinò a Burglar attaccandolo al muro, con gli zoccoli anteriori.

« Tu prova solo a rivolgerti, e toccarla nuovamente ed io ti spezzo le ossa del collo...mi hai capito teppistello ? » ringhiò il leader del Team Twirl, mentre per qualche attimo sul suo corpo apparve flebile un bagliore magico verde.

« Pensi di farmi paura schizzato ?!?! Deft sistemo questo imbecille !!! » ringhiò Burglar, mentre Deft, con un battito d'ala si lanciò verso Lightning.

Ma prima che questi venissero in contatto Larissa avvolse tutti e tre i pony in tre sfere luminose blu, ponendoseli alle spalle.

« Smettetela di litigare !! Non è il momento, adesso dobbiamo dare tutti il massimo per impedire a Fallen di entrare in questa dimensione !!! » disse l'alicorno, con una certa agitazione, mentre dall'interno della grotta arrivarono al suo orecchio le agghiaccianti grida dell'umano legato ai pilastri del portale.

La principessa sentendo ciò sentì una profonda rabbia risalirgli lungo la groppa, rilasciando i tre pony alle sue spalle e lanciandosi sola all'interno.

Ma pochi istanti dopo, la si vide volare verso l'esterno, colpita da un raggio oscuro nero che lei cercò di parare generando una barriera attorno a se, che ammortizzò un poco il colpo.

Larissa atterrò all'indietro a poca distanza dalla roccia dove si trovava Crafty piagnucolante.

Tutti i restanti pony, e Dryver si posizionarono difronte a lei, mentre Currish e Deft andarono dal loro compagno.

« Attenti...stanno arrivando..» sussurrò Larissa con tono affaticato, mentre dall'ingresso della caverna uscirono in linea retta, con a capo Twilight Sparkle le mane six, osservando con astio i pony che avevano difronte.

« Oh zucchero....sei tornato a cercarmi, evidentemente vuoi un altro bacetto...» sibilò Applejack, leccandosi le labbra e scrutando il draconitus, che cercò di mantenere la calma.

« A questo punto...possiamo eseguire l'ordine di Fallen...ragazze...eliminate tutti...e lasciate a me Larissa...» sibilò la protetta di Princess Celestia, mentre iniziò a caricare il proprio corno, mentre le restanti puledre iniziarono a galoppare contro l'alicorno di Celestia ed i suoi amici.

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Capitolo 7
*** La sconfitta ***


Ore 19.00

Montagne.

Ingresso della grotta.

 

 

 

Twilight Sparkle scagliò un violentissimo raggio magico nero, verso il gruppo che gli si trovava difronte, ma Larissa, illuminando il proprio corno creo una cupola protettiva incurvata, che spedì il poderoso colpo verso l'alto, svanendo nel cielo.

« Lightning tu ed il tuo Team pensate a Rainbow Dash e Fluttershy, crystal pony a voi Rarity , Dryver, pensa ad Applejack, e voi tre pony la dietro, cercate di distrarre Pinkie Pie, nel frattempo io cercherò di fermare Twilight Sparkle !! » sentenziò l'alicorno bianco, scomparendo in un lampo apparendo a poca distanza dalla neo principessa, cercando di colpirla con un colpo magico ravvicinato, ma questa scomparve, riapparendo al di sopra di lei, osservandola con sguardo di superiorità.

« E' tutto qui...ciò che sai fare, principessa di Celestia..? » sibilò Twilight, ricominciando a caricare il proprio corno e svanendo.

Larissa, fece la medesima azione, sparendo nel nulla, mentre nell'aria iniziarono a percepirsi onde d'urto provocate dalle scariche magiche che si scontravano ad alta velocità, delle due principesse.

Nel frattempo Lightning, con un forte scatto d'ali era partito contro la portatrice dell'elemento della lealtà, che poco prima di essere colpita dallo zoccolo destro anteriore dell'alicorno, con un leggero sorriso svanì, ricomparendovi affianco e calciandolo sul fianco sinistro, con tutta la forza dei suoi zoccoli posteriori spedendolo contro la parete, che si riempi di crepe all'impatto del corpo di Lightning, che stranamente stava sorridendo.

« Adesso vedrai !! » ruggì Neis, arrivando di sorpresa, in picchiata alla massima velocità consentitagli dalle sue ali, centrando la pegaso oscura in volto, facendola arretrare di qualche passo.

« Ah visto !! Ti ho colpita, resto sempre io la miglior aviatrice di -» iniziò la componente del Team Twirl, non potendo finire a causa delle radici colme di spine che, uscendo dal terreno le avvolsero ali ed arti, legandola al suolo, con un espressione sofferente.

« Oh povera...mi ecco si...dispiace farti male...ma vedi...si devi sparire per il volere di Fallen...quindi ecco...smetti di respirare per favore...» sibilò Fluttershy, mentre le radici iniziarono a farsi strette, facendo gemere di dolore Neis, mentre Rainbow le si stava avvicinando minacciosamente.

« Vediamo come volerai bene, quando le tue ali saranno troncate di netto, schizzetta...! » ruggì la pegaso, avvicinando alla pony, senza accorgersi che l'alicorno si era rialzato e stava volando verso di lei, mentre un aura oscura lo stava avvolgendo.

« Oh giusto...ma prima..» sibilò la pegaso, poco prima di sparire ricomparendo alle spalle di Storm,cogliendolo di sorpresa, colpendolo con violenza estrema con l'ala sinistra, facendolo volare contro la parete, sprofondandoci all'interno.

« Ed ora il colpo di grazia..» sibilò, avvolgendo le proprie ali di energia oscura, emettendo un forte battito che causò un onda d'urto orizzontale che si diresse verso lo svenuto membro del Team Twirl, bloccato nella roccia.

Neis, gridò nell'osservare disperata la scena, chiudendo gli occhi temendo per la vita del suo amico.

Ma il colpo non arrivò a destinazione.

L'onda d'urto oscura venne letteralmente spezzata a metà da un poderoso fendente dello zoccolo destro anteriori di Lightning, che si pose difronte al proprio compagno, proteggendolo dall'impatto, facendo sollevare un grosso polverone.

Non appena questo si dissolse, rivelò come l'alicorno avesse assunto una colorazione più scura, tendente al grigio, e come la sua criniera avesse assunto un colorito bianco fuligginoso, e nei suoi occhi fosse presente una strana scintilla.

« Nessuno può fare male al mio Team, nessuno !!! » ringhiò illuminando il proprio corno, ricomparendo, in piedi sugli arti posteriori, affianco di Rainbow Dash, che colta alla sprovvista, venne colpita sulla groppa, da un colpo a zoccoli uniti dell' alicorno, che fa fece cadere al suolo, gemendo di dolore.

Nel medesimo istante, Fluttershy soffiando a terra, fece fuoriuscire delle radici che avvolsero Lightning, iniziando a graffiarlo con le spine e stringendo.

« Ora sei mio...si ecco..sempre se non preferisci soccombere per zoccolo di una delle mie amiche...» sussurrò lei.

Lightning di colpo, sradicò da terra le radici, che scomparvero trasformandosi in fumo, e con un forte battito d'ali, iniziò a ruotare in aria, in direzione della pegaso, colpendola di lato sul collo, con lo zoccolo posteriore sinistro, lanciandola a folle velocità contro una roccia, facendogliela trapassare sparendo dalla loro visuale.

« Grande Lightning !! » gridò Neis, che nel frattempo si era liberata dalla sua costrizione, ed era volata in direzione di Storm, trovando però un ostacolo sul suo cammino.

« Guarda chi si rivede...la piccola pony che pensava di battermi da sola, sei qui per farti nuovamente massacrare ? » sibilò la regina dei changeling, uscita dalla grotta ed ora pronta anch'essa a dar battaglia.

In quell'istante però con una scintilla magica sul corno, ricomparve Lightning, frapponendosi tra le due.

« Sono io il tuo avversario, Chrysalis...»sibilò lui, mettendosi in guardia, mentre la regina lo osservava con astio.

« Stavolta, non riuscirai a vincere, sciocco pony...diverrai cibo per la mia prole !! » ruggì lei, scagliandosi contro l'alicorno.

Nello stesso momento Currish, assieme a Deft e Crafty, erano circondati da palloncini fiammeggianti, generata da Pinkie Pie, che li faceva volteggiare fra loro nel tentativo di ustionarli.

« Allora Currish, ti piace questa festa ?? Visto che prima ne volevi una, ora ne darò una soltanto per te, e sarà anche l'ultima !! » disse la portatrice dell'elemento della risata, mentre il pony incredibilmente iniziò ad avvicinarsi, ignorando il fuoco che sfiorava il suo manto marrone, provocandogli ustioni.

« PP...giurò che coloro che ti hanno fatto questo la pagheranno...io li farò a pezzi, con questi miei zoccoli, e ti riporterò indietro, a qualsiasi costo...quindi ora...scusami per questo...DEFT ORA !!! » gridò Burglar, mentre il pegaso, sbucando da dietro al pony di terra, partì ad ali spianate e con gli zoccoli rivolti in avanti, verso Pinkie, che però, sorridendo, abbassò la testa in avanti facendo estendere una ciocca della propria criniera, che avvolse Deft.

La ciocca si distacco dalla criniera, avvolgendo completamente il pegaso, che si trovò imprigionato in un ammasso rosato scuro, simile ad una chewingum.

« AH !! Currish non riesco a muovermi !! » gridò il Deft, imprigionato nell'impasto, mentre la pony di terra iniziò a ridere in modo perverso.

« Che bello...non riuscite nemmeno ad avvicinarvi...e cosa credi di fare e Currish ??? »c disse la pony, non accorgendosi di come l'equino le fosse comparso, teletrasportato da Crafty, al fianco della puledra, che colta alla sprovvista non poté schivare la poderosa testata che gli rifilò.

« ok...doki...lokie...» pronunciò, una semi cosciente Pinkie, mentre Currish, la fece appoggiare sulla groppa caricandosela.

Il pony, con la puledra in groppa si voltò verso Crafty, mentre una linea di sangue gli correva lungo la fronte, scendendo fino alla barba.

« Libera Deft da quella roba, c'è ne andiamo...» sibilò, iniziando lentamente a galoppare allontanandosi dal campo di battaglia.

L'unicorno lo osservò stupito.

« Ma come non restiamo anche noi a combattere ?» chiese lui, con un misto tra sorpresa e felicità per il non doversi sporcare gli zoccoli e la criniera in quel trambusto.

Il pony di terra lo zittì con lo sguardo.

« Noi eravamo venuti per PP, il resto non mi importa, ma se vuoi restare qui a perdere il tuo tempo fallo, io ho di meglio da fare...» sussurrò Currish, continuando a camminare, seppur barcollante per le ustioni e per il contraccolpo subito.

L'unicorno annuì, seppur mantenendo i propri dubbi, dirigendosi verso il pegaso imprigionato.

In quell'istante però, i tre vennero accerchiati da un folto gruppo di changeling, che iniziarono a sibilargli contro mostrando gli incisivi.

Lentamente Pinkie, ancora delirante, venne posta delicatamente a terra, mentre Currish, dopo aver sputato per terra, osservò gli esseri che gli stavano sbarrando il cammino, lanciando loro occhiatacce.

« E va bene...a quanto pare ci toccherà restare qui ancora un po', per spaccare i plot di queste mosche fastidiose, coraggio ragazzi facciamoli a pezzi !! » gridò lui, lanciandosi in rincorsa contro due changeling, colpendoli al volto con due zoccolate di fila, con gli arti superiori, mentre Crafty, dopo aver liberato il compagno pegaso, trasportandolo fuori dal groviglio gommoso, iniziò a bersagliare i muta forma con raffiche magiche ad alto potenziale, mentre Deft, libero, iniziò a volare in circolo attorno ai vari avversari, colpendoli con gli zoccoli anteriori, incrociati lungo il collo, facendoli svenire a terra.

Nello stesso istante Dryver, era impegnato a schivare i fulminei calci portati dalla sua amata, con gli zoccoli posteriori, che viaggiavano ad una velocità impressionante facendoli apparire come invisibili.

« Coraggio zucchero, fatti colpire !! » disse lei, guardandosi dietro, constatando come, fino ad ora il draconitus non avesse ancora risposto ad un solo attacco.

Infatti Dryver voleva evitare ad ogni costo di colpire la sua amata, e proprio per questo aveva accettato di occuparsene lui, per impedire a chiunque di farle del male, anche a rischio della propria incolumità.

« Applejack, ti prego smettila !! Cerca di liberarti dell'oscurità che ti attanaglia !! » disse lui, mentre un calcio della puledra, che sfuggì allo sguardo del draconitus lo colpì allo stomaco con inaudita potenza.

Questo indietreggio, senza però aver risentito del colpo, poiché aveva ricoperto la zona di impatto di iridio.

« Sei furbo zuccherino, ma vedremo se resisterai anche a questo !! » disse lei, agitando la criniera dalla quale fuoriuscirono due lacci nero pece, che si diressero verso Soulcore, che però muovendosi lateralmente, utilizzando le ali per bilanciarsi, schivando le due fruste, che si abbatterono contro una roccia alle spalle del draconitus, facendola sgretolare.

La puledra storse in muso indispettita, e ritraendo le due fruste, con un cenno della testa, provò a colpire alle spalle Dryver, che però, spalancando le sue ali eseguì una rovesciata aerea all'indietro schivando il colpo, che si diresse verso la portatrice dell'elemento dell'onesta.

« AppleJack attenta !! » disse Dryver, mentre le fruste la colpirono in pieno volto, facendola cadere al suolo svenuta.

Il draconitus, con un poderoso colpo d'ali si lanciò verso di lei, preoccupato, ma venne intercettato da uno zoccolo anteriore allo stomaco, che lo frenò, rilanciandolo in aria.

All'improvviso era apparso Dryark, che con sguardo assetato di sangue, scese in picchiata posandosi di fianco ad Applejack, mentre Dryver si stava riprendendo dall'improvviso colpo.

« Oh mia cara puledra, come sei bella mentre giaci a terra senza difese, mentre il mio sofferente rivale non può nulla contro di te, ne me, dato che egli è un debole e non accetta come tu ora sia passata dal lato del male...» sibilò il draconitus oscuro, sollevando il volto della pony, avvicinando le sue labbra a quelle della dormiente Applejack.

Ma in quell'istante Dryver, colmo di furore comparve alle spalle di Dryark, lanciando un fortissimo fendente con lo zoccolo sinistro, parallelamente al corpo della puledra, attraversando una cortina d'ombra, laddove poco prima si trovava il corpo dell'avversario, che ricomparve a poca distanza.

« Guai a te se osi sfiorarla di nuovo, Dryark, altrimenti sarà l'ultima cosa che farai in questa vita !!! » ringhiò Dryver incrociando i loro sguardi draconici.

« Ah davvero..? Impediscimelo...se ci riesci.. !!! » ruggì Dryark, lanciandosi verso il cugino, che senza perdere tempo, avanzò oltre Applejack, e rivestendo il proprio zoccolo destro di iridio, per poi infuocarlo, intercettò il colpo portato con lo zoccolo inverso, dell'avversario.

Tale scontro generò un onda d'urto immensa che iniziò a far tremare la stessa montagna, causando diverse valanghe in quelle adiacenti.

Nel frattempo Blossom stava volteggiando nel cielo, schivando le affilate lame di gemma che Rarity gli stava scagliando contro.

« Coraggio cara, resta ferma...voglio solo rifinirti la criniera..!! » sibilò lei, mentre Blue, piantando gli zoccoli nel terreno, fece fuoriuscire una lastra di metallo grigio, verso l'unicorno, che con maestosità, indietreggiò, finendo però nelle sabbie mobili generate dall'attacco combinato di Rock ed Hydra che si trovavano ai fianchi della puledra oscura, che lentamente stava affondando. « Coraggio arrenditi, Rarity, non hai alcuna possibilità di liberarti dalla nostra combinazione !! » disse Hydra, mentre di colpo, le due si spostarono lasciando campo libero a Cold, che, piantando i propri zoccoli nel terreno fece solidificare le sabbie mobili, imprigionando gli arti sprofondati della puledra.

Quest'ultimo illuminò il propri corno, poggiandolo nel terreno, che esplose al contatto, fuoriuscendone ed indossando agli zoccoli due ferri di cristallo con la quale provò a colpire Flame con ira, ma i suoi zoccoli posteriori si schiantarono contro una seconda lastra di ferro generata da Blue, che si frappose trai due.

« Adesso mi state proprio stufando !!! » ruggì l'elemento della generosità, iniziando a far sbucare dal terreno attorno a se delle affilatissime punte di diamante azzurro, che per poco non infilzarono i pony.

Nello stesso istante, scendendo in picchiata a folle velocità, Blossom la colpì prima al volto, poi si aggrappò alla groppa della puledra oscura che iniziò a scalciare in tutte le direzioni.

« Togliti immediatamente di dosso tu..tu...inutile pony di quart'ordine !!» sibilò Rarity.

« Non i penso proprio carina !! E comunque il mio nome è Blossom!! Vedi di non dimenticarlo !! » disse lei, mentre dal terreno iniziarono a fuoriuscire rigogliose radici piene di bulbi che iniziarono a legare la puledra partendo dagli zoccoli fino ad legarle il corno.

« E tu credi che questo mi fermerà ?!?! » ringhiò lei, mentre la pegaso era scena a terra, affiancandosi ai suoi compagni.

« No, mi aspetto ti faccia una bella dormita...per schiarirti le idee !! » disse lei, mentre i bulbi di colpo germogliarono, rivelando dei fiori soporiferi di cui uno, proprio vicino al muso della puledra, la fece assopire.

I suoi compagni si avvicinarono a lei, tra cui Blue, che andandole difronte le sorrise dolcemente, cercando di farsi perdonare per ciò che le aveva detto prima al castello.

« ottimo lavoro Blossom sei sei...»

« Fantastica, stupenda, colta...? » suggerirono a turno i suoi compagni, provocando un momento di imbarazzo, ed un forte rossore sulle guance di entrambi i pony.

« MORTA !!! » ruggì dall'alto Nightmare Moon, comparendo con un lampo, e scagliando una forte scarica magica, puntando al gruppo dei pony elementali.

Il colpo non andò a segno, solo grazie alla prontezza di Hydra, che generò una barriera acquatica, che resistette al tremendo colpo, disperdendone la potenza nel flusso.

Nello stesso istante Cold con l'aiuto di metal, fecero fuoriuscire una crossa cupola metallica incendiata che schianto al suolo la puledra della notte, e che Rock, sigillo per bene a terra facendola stringere attorno ad essa, ed infine Hydra, in combinazione con Blossom la ricoprirono di un groviglio di fiori magici, che nutriti dall'acqua della dominatrice dei fluidi, formarono un rivestimento che avrebbe impedito a Nightmare Moon, urlante all'interno, di teletrasportarsi fuori.

Nel frattempo, Larissa e Twilight stavano avendo un tremendo scontro trai loro raggi magici, al di sopra della cima della montagna, facendo apparire le due alla pari.

« Allora un po' di energia magica ti è rimasta infondo, principessa di Celestia...» sibilò la portatrice dell'elemento della magia, mentre aumentò l'energia emessa dal proprio corno.

Larissa fece un leggero strizzò con gli occhi, dovuto allo sforzo, dato che, pur non dandolo a vedere, i continui sforzi l'avevano stancata molto.

« Non ti permetterò di portare qui Fallen, sappilo Twilight !! Quindi arrenditi, prima che sia costretta a farti male !! » disse l'alicorno bianco, mentre anch'essa iniziò ad illuminare il proprio corno per resistere alla controffensiva della rivale.

La neo principessa sorrise, sprizzando perfidia dei suoi occhi freddi come il ghiaccio.

« Allora vediamo quanto sei forte, se sei come la tua dolce sorella maggiore già caduta per mano del mio maestro, io ti schiaccerò di certo !!! » gridò Twilight, mentre il suo raggio parve avere la meglio per qualche istante, avvicinandosi al corno di Larissa, che per qualche attimo chiuse gli occhi, con la mente piena di pensieri dopo l'esclamazione della puledra.

« Non osare parlare di mia sorella !!! » gridò l'alicorno dal manto bianco come il latte, rispedendo di colpo il raggio, potenziato dal proprio, di Twilight, dritto contro di lei, facendola gridare e precipitare verso il basso.

Per sua fortuna, con una scintilla di ragione, poco prima di svenire, si trasportò a terra, attenuando la caduta.

Nel frattempo Larissa, esausta iniziò a precipitare, non sapendo che una presenza inaspettata si stava avvicinando a grande velocità a lei.

Nel frattempo, a poca distanza dove Twilight era ricomparsa, era in atto uno scontro senza esclusione di colpi tra Lightning e la regina dei changeling, che sembrava essere i grado di parare i devastanti affondi di zoccolo del pony, che si abbattevano contro la parete della montagna, procurandole profonde crepe.

« E' tutto qui ciò che sai fare, alicorno..? Non sei nemmeno degno di sfamarmi...al contrario credo che i tuoi compagno saranno un ottimo pasto...» sibilò Chrysalis, assestando un poderoso affondo con lo zoccolo anteriore sinistro sulla guancia destra del pony.

Questo però, in piedi sugli arti posteriori non si mosse, mentre le sue iridi divennero minuscole, ed il terreno al si sotto dei suoi zoccoli si crepò, come pervaso da una sinistra pressione.

La regina ritrasse lo zoccolo, per poi piantare una sequenza di affondi sull'altra guancia, ed al ventre dell'alicorno, ma questi non si mosse, restando immobile fissandola di traverso.

« Dannato pony, vuoi morire !!! » ringhiò lei, illuminando il proprio corno, circondandosi di una barriera verde.

Di colpo però, Lightning emettendo un urlo bestiale, sferrò, con lo zoccolo anteriore destro, un affondo fortissimo che frantumò di netto la barriera della regina e la colpì al ventre.

La montagna tremò, mentre dietro alla regina, la solida roccia crepò, e la parte sinistra della montagna iniziò a tremare.

« NESSSUNO TOCCA I MIEI COMPAGNI !!!! » gridò Lightning, all'ormai priva di sensi Chrysalis, con le iridi nascoste dalle palpebre, che si accasciò di lato a sinistra, mentre Neis e Storm, estratto dalla roccia dopo il colpo, osservavano il loro compagno con sguardo sconvolto.

Specialmente il pony di terra, che riusciva a vedere chiaramente l'ombra oscura attorno all'alicorno.

Nel frattempo lo scontro tra Dryver e Dryark stava proseguendo, più feroce che mai.

I due stavano volando attorno alla montagna, ad altissima velocità, scontrandosi in volo, incrociando di volta in volta i loro zoccoli, in colpi che facevano crepitare l'aria stessa, causando nuove e numerose valanghe, dando come l'impressione di una valanga.

« Arrenditi Dryark, non puoi sconfiggermi, come non potrai mai avere Applejack !!! » ringhiò Dryver, piantando lo zoccolo posteriore sinistro nel ventre del rivale, per poi tentare di colpirlo con un colpo meteora.

Ma questo scompare in una nebbia oscura, ricomparendo alle spalle del draconitus, sferrandogli un poderoso colpo fra le ali, facendolo cadere contro la montagna, ormai danneggiata irrimediabilmente.

« Oh come sei sciocco...io non la voglio affatto...a me basta solo che non l'abbia tu !! » ruggì Dryark, dirigendosi verso il punto di impatto del cugino, che, coperto dalla neve, sbucò all'improvviso fuori dal suo nascondiglio, colpendo in pieno volto la sua nemesi, per poi abbatterò con un doppio colpo meteora portato con entrambi gli zoccoli sulla groppa.

L'impatto del draconitus sul fianco della montagna, fece letteralmente crollare l'intera parete.

In quel preciso istante, tutti poterono osservare, dall'apertura scaturita come, all'interno della montagna si trovasse l'umano, avvolto da fiamme azzurre, che ormai aveva perso i sensi, unito ai due pilastri mediante le catene.

Nello stesso momento, lo specchio iniziò a vibrare, iniziando ad emettere una fortissima luce rossa, dalla quale si iniziò a sentire la folle risata di Fallen, riecheggiare dal cuore della montagna.

« Presto, l'umano liberatelo !!! » gridò Lightning, mentre era stato letteralmente sommerso da frotte di changeling in cerca di vendetta.

I pony elementali, entrarono rapidamente dall'ingresso diverto della grotta, passando senza saperlo, accanto al cristallo contenente King Sombra, seguiti dai due membri del Team Twirl, e dall'esterno si precipitò in volo Dryver.

Nel frattempo, all'interno della mente dell'umano stava avvenendo l'ultima conversazione.

« Beh Katon...direi che stavolta è la fine...ma non sono spaventata...perché almeno sono con te..» sussurrò Ametista, immersa nella luce, con di fonte l'umano, che la osservava coi suoi occhi rubino colmi di lacrime.

« Ti prego...non morire...perdonami...sono stato un debole...se se non avessimo seguito...»

« Non fa nulla...non preoccuparti, ci avrebbero comunque trovato prima o poi...ma ecco..avrei un ultimo favore da chiederti...amico mio...» sussurrò la pony dalla splendida chioma bionda, avvicinandosi all'umano, abbracciandolo.

« Qualsiasi cosa....qualsiasi...te lo giuro...» sussurrò lui, con la voce rotta dal pianto.

« Vivi per entrambi...e salva Equestria...addio Katon..» disse Ametista, svanendo lasciando l'umano solo, nella luce della sua mente rotta dall'urlo disperato del ragazzo, capendo che la sua amica aveva appena compiuto il sacrificio supremo per lui, un umano, un mostro, colui che aveva giurato di proteggerla, e che aveva fallito.

Di colpo le fiamme che avvolgevano il ragazzo cessarono, riportandolo al suo aspetto normale, mentre dai suoi occhi iniziarono a cadere, sul pavimento roccioso, calde lacrime di dolore, mentre sul suo volto, rivolto verso il basso era disegnata la massima espressione di dolore che si sarebbe mai conosciuta.

Nello stesso istante, al di fuori della grotta le mane six iniziarono a sollevarsi in aria, trasformandosi in sfere nere, che passando ad alta velocità accanto ai pony, si schiantarono contro allo specchio, facendolo crepitare nuovamente e facendolo apparire trasparente.

All'interno d'esso di pote osservare la sagoma di una creatura che, un tempo probabilmente, era stata umana, mentre ora era un ammasso meccanico adamantino, con incastonato nel pettorale destro un amuleto a forma di stella al cui centro vi era situata una pietra violacea dalla luminescenza rossa, la stessa proveniente dai suoi occhi.

« A terra, sciocche creature !!!» ruggì Fallen,che attraverso al portale avvolse tutti i presenti di un aura rossa, opprimendoli a terra.

« Non riesco a muovermi...» ringhiò Dryver, che pur usando la sua massima forza, otteneva solo lo spaccare la terra al di sotto di se.

« Ora saggerete la mia ira !!! Il vostro mondo servirà come mio nutrimento !!! » ruggì Fallen aumentando la pressione magica sui presenti, facendo rompere le catene che opprimevano l'umano che rovinò a terra.

« Stai zitto mostro e ridammi PP !!! » urlò Currish, rimasto nascosto in un angolo, non visto dall'invasore, e scagliando una roccia contro lo specchio, che centro il tiranno nell'occhio destro, facendolo imprecare violentemente.

Nello stesso istante, dall'alto in picchiata, sbucarono Larissa e Celestia, la prima appoggiata sulla groppa della monarca, che iniziarono a bersagliare la superficie dello specchio causandovi delle crepe.

« Tu non vincerai Fallen !!! Noi te lo impediremo !!! » gridarono all'unisono le due principesse, mentre la superficie del varco di colpo esplose verso l'interno, rilasciando i presenti dalla pressione magica di Fallen, ed dando luogo ad un immenso campo di energia che li risucchio senza alcuna pietà all'interno, scoperchiando anche la gabbia temporanea di Nightmare Moon, e trascinando all'interno anche Dryark e Chrysalis, mentre dall'interno proveniva un urlo di pure rabbia e pazzia di Fallen.

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Capitolo 8
*** La storia delle tre Dee ***


Ore sconosciuta

Pura luce.

Sconosciuto.

 

 

 

In quell'istante, tutti credettero che fosse finita.

Nulla si udiva, tutto era buio.

Vì fu chi, mentre galleggiavano in questo oscuro mare di quiete, pensò ai propri famigliari, chi alle occasioni perse, alle parole non dette agli amori mai concessi, come se questa oscurità si nutrisse di ciò.

Come se assimilasse e strappasse da loro, nutrendosene, i loro amori, le morti, le gioie la tristezza, facendo apparire al gruppo temerario che si era opposto a Fallen, di perdere la loro lucidità mentale.

Di colpo, un piccolo puntino, come un faro nella notte più buia, si illuminò, ingrandendosi sempre di più, accogliendo il gruppo disperso nella luce.

Il tepore di quella luce parve alleviare i loro dolori, guarendo le loro ferite, che erano molte seppur non visibili, specialmente le varie fratture riportate da Lightning durante il suo scontro con la regina dei changeling.

Fu a quel punto, che una calda voce fece riaprire gli occhi a Larissa, riconoscendo in essa Selene, una delle tre Dee e sua maestra.

« Voi intrepidi coraggiosi, e tu nostra pupilla, avete fatto un lavoro eccellente, siete stati in grado di bloccare l'avanzata di Fallen ad Equestria, e per questo sappiate che avrete in eterno la nostra gratitudine.

Ma purtroppo, il nemico non è sconfitto, egli si è rintanato nell'antica fortezza oscura, gemella del castello di cristallo di Equestria..»

« E come un ombra malefica, sta riorganizzando le sue forze, per accumulare nuovo potere, per poter schiacciare il regno di Celestia e successivamente invadere Equestria...e se ciò dovesse accadere, sarebbe la fine di ogni forma magica e vitale presente in quel regno...» continuò Mithraya, mentre il gruppo, in un silenzio reverenziale ascoltava ciò che le creature più potenti avessero mai potuto udire avessero da dir loro.

« Sfortunatamente dobbiamo comunicarvi che l'umano, possessore della fiamma della vita, non si trova con voi, durante il trasferimento è stato ghermito dall'oscurità, prima che noi potessimo rintracciarvi...inoltre la sua fiamma si è estinta, diventando irrilevante per gli scopi di Fallen...che purtroppo ha trovato una nuova fonte di energia, da poter sfruttare per i suoi scopi...ed è per questo che dobbiamo chiedere nuovamente la vostra assistenza...per salvare i mondi, e le vostre amiche..» concluse Astrea.

Fù a quel punto che una voce irruppe.

« Bene, quando si comincia ? » ruggì Currish, che avanzò nella luce, seguito lentamente da Crafty e Deft, osservato da tutti gli altri pony, tra cui una sconcertata Larissa, per il mondo in cui il pony si fosse permesso di interrompere le tre Dee.

Poco dopo, si udirono nella luce altri passi, l'alicorno di Celestia si voltò, constatando come, attorno a se, i cinque pony di cristallo, assieme al Team Twirl, Dryver e persino Princess Celestia stessero attendendo che lei si alzasse, per poter procedere con la loro missione.

Poiché ognuno di loro, ora, aveva non solo un motivo personale per adempiere a quel compito che sarebbe potuto costargli la vita, ma un obbligo morale verso ogni innocente, ed ogni forma di vita esistente.

Larissa sorrise, notando gli sguardi convinti di tutti coloro che ora le erano vicino, ed infine si alzò.

« Allora se siamo tutti pronti e d'accordo, penso che possiamo andare, per Celestia !! » disse allungando in avanti lo zoccolo anteriore sinistro, su cui si posarono quelli del Team Twirl.

« E per Canterlot !! » gridarono i tre membri, mentre lo zoccolo dei crystal pony si unì a loro.

« Per il Crystal Empire e la sua regnante !! » dissero all'unisono, sorridendo, mentre anche Celestia, pose il suo zoccolo, non più coperto dalla protezione sul loro.

« Per l'armonia di Equestria e le sue protettrici rapite !! » disse lei, sorridendo all'alicorno al centro, mentre, astenendosi dal posare il proprio zoccolo Dryver, facendo un leggero sorriso, concluse l'adunanza.

« Ed ora che abbiamo decretato i nostri motivi, andiamo, Fallen ci sta aspettando, ed io non voglio farlo attendere oltre...» sibilò, riportando sugli sguardi di tutti i presenti uno sguardo serio, e carico di decisione.

Si voltarono tutti verso la fonte di luce, nella quale oramai Currish e gli altri erano già spariti, ed affrettandosi si catapultarono all'interno della splendente meta.

Per un attimo tutto fu di nuovo sfocato, finchè lentamente Larissa non inizi a spalancare gli occhi, constatando come, il suo corpo, fosse disteso su un limpido pavimento in marmo azzurro, che le fece per qualche attimo mancare il fiato.

Lentamente volse lo sguardo verso l'alto, constatando come al di sopra di loro si trovasse l'immensa barriera magica, che sosteneva un immenso oceano, nel quale, brillanti come lucciole, sfolgoravano gli astri celesti.

« C-Celestia...» sussurrò la principessa, accorgendosi di essere ritornata nel suo regno.

Si alzò rapidamente sui quattro arti, con no raggiante sorriso in volto.

In quel momento si trovavano nella piazza principale, dove attorno ad essa si potevano ammirare vari corsi d'acqua limpida e cristallina, che venivano sovrastati da stupendi ponti in stile antico, che mostravano appieno l'apprezzamento ed il buon gusto dei celestiani.

L'alicorno si voltò verso i suoi amici, che lentamente uno dopo l'altro, stavano riprendendo conoscenza.

« Lightning guarda !! Questa è la mia terra !! Siamo a Celestia !! » disse lei, avvicinandosi al leader del Team Twirl saltellandogli attorno con infinita allegria.

« Ehm...si Larissa sto bene...» disse lui, grattandosi la nuca con lo zoccolo anteriore destro.

La puledra arrossì leggermente, avendo capito di essersi fatta sovrastare dall'entusiasmo.

« Scusami...ma ecco mi mancava un po' la mia terra...e..»

« Non fa nulla principessa, posso capirti, piuttosto...come dobbiamo muoverci ora ? » chiese lui, mentre Storme Neis, svolazzando, gli si posizionarono ai lati, come sull'attenti, in attesa degli ordini di Larissa, che nel frattempo si stava sincerando delle condizioni di tutti.

L'alicorno dal manto latte si avvicinò ai pony di cristallo, che nel frattempo si erano rialzati, e si stavano osservando attorno spaesati, tranne Hydra, che invece pareva più interessata che confusa.

« Quindi questa è Celestia, è molto somigliante alle leggende presenti su molti dei tomi nella biblioteca del Crystal Empire...» disse lei, accennando un leggero sorriso, che venne ricambiato dalla principessa.

« Beh questo perché anche se separati, i nostri mondi hanno comunque avuto contatti in passato, non per niente alcune leggende narrano che i primi alicorni di Equestria siano giunti da Celestia...ma ora non è il momento per queste spiegazioni...»

« Infatti principessina dei miei stivali, dobbiamo trovare PP, e poi farla tornare a casa, quindi vedi di tagliare corto e muoviti a fare qualsiasi cosa tu debba fare !! » si intromise Burglar, scansando con poca grazia Hydra, che lo fulmino con lo sguardo.

Larissa lo osservò con astio, facendo cenno a Lightning di fermarsi dal colpire il pony di terra.

« Ascoltami bene...prima di tutto, modera i toni con me, se non vuoi vedere le prigioni di Celestia...seconda cosa, se iniziassi a tacere ed usare quella testaccia di legno che ti ritrovi capiresti che c'è molto più in ballo di lei...» sibilò la principessa, mentre il pony dinnanzi a lei la scrutava con astio.

« Ho detto che non mi importa nulla del resto...voglio che fai quello che ho detto...mi hai capito ? » ringhiò Currish, non accorgendosi che nel frattempo Blue e Cold gli erano arrivati ai lati.

« Adesso tu ti dai una bella calmata, chiaro ? » disse Flame, sollevando lo zoccolo anteriore destro, sul quale si formò una sfera incandescente, mentre Metal, piantando uno zoccolo a terra, fece fuoriuscire un paio di manette improvvisate dal marmo, che avvolsero gli arti anteriori del pony che li osservò con odio puro, mentre sul volto della principessa si era disegnato un esilarante volto tra lo stupito e la disperazione per il marmo del pavimento crepato dalla fuoriuscita delle manette.

« Deft !!! Crafty !!! Sistemate questi reietti e poi...» iniziò a ringhiare Currish, fermandosi non appena notò come il pegaso fosse avvolta da un edera generata da Blossom, che gli volava attorno, e l'unicorno invece era avvolto in una bolla d'acqua che gli lasciava all'esterno solo la bocca.

Nuovamente Currish si voltò in avanti, trovandosi faccia a faccia con Dryver, che con un gesto stizzito gli piantò lo zoccolo anteriore sinistro sulle labbra, per farlo tacere.

« Ascoltami bene, pony...io non so perché ti ostini a non capire, se anche salverai l'irritante sciroccata rosa, non potrai fare nulla per lei, dato che Fallen distruggerà te e lei, ergo vedi di renderti utile, altrimenti sparisci...» sibilò Dryver, resistendo dal provocare dolore al pony che lo aveva moro durante certe parti del discorso.

A quel punto si intromise nuovamente l'alicorno, scostando il draconitus con grazia, ed incrociando lo sguardo con Currish.

« Facciamo così...ti prometto che farò del mio meglio per salvare Pinkie Pie, ma tu però...dovrai aiutarci, e...non ti chiedo di obbedirmi, ma almeno aiutarci quando possibile...non te lo chiedo come principessa, ma come pony qualunque...» disse lei, attendendo la risposta del pony che nel frattempo, per ordine della principessa, fatto con un cenno d'ala, era stato liberato assieme ai suoi compagni.

Il pony la osservò ancora per qualche istante, quasi come se il tempo si stesse lentamente fermando.

Di colpo alzò lo zoccolo anteriore destro, sputandoci su, porgendolo alla principessa che osservò, inorridita, l'arto.

« Accetto...principessina...ma sia chiaro, eseguirò solo gli ordini che per me avranno senso...» sottolineò Currish, mentre, al posto dell'alicorno, fu Dryver a stringere il patto.

In quel preciso istante, due pony volarono letteralmente addosso a Larissa, facendole rotolare a terra, sovrastandola.

« Larissa !!! Per amore delle Dee sei tornata !!! » disse una bat pony dal manto rosa e dal crine e dalla coda azzurro, viola e rosato.

« Sei proprio tu !!! Era ora tornassi finalmente !!! » disse la pony di cristallo, dal manto azzurro ed dal crine e coda di un caldo azzurro misto ad un azzurrino spento.

Entrambe stavano stritolando la principessa in un forte e caldo abbraccio, mentre Lightning osservava sorridendo, mentre con gli zoccoli anteriori abbraccio Storme Neis.

« Ehi giuggiolone cosa fai ??? Non sarai diventato un tenerone eh !! » replicò la pegaso, arrossendo leggermente, divincolandosi dalla presa del proprio leader, mentre il pony di terra, osservò sorridendo l'alicorno, con lo stesso sguardo con cui si ammira un fratello maggiore.

Nel frattempo Blossom, avvicinatasi a Blue, stavano parlando di ciò che era avvenuto a Canterlot.

« Senti...ecco...volevo solo dirti che non c'è lo più con te...cioè capisco che si...fossi..»

« No...non fingere Blossom, so di averti ferita...ed ecco mi dispiace...non avrei dovuto dire quelle cose, io non ero in me...ma so che non era di certo colpa tua ciò che era accaduto a Rock...quindi ecco...so di non averne diritto, ma posso chiederti di perdonarmi ? » disse il pony di terra, arrossendo leggermente e strofinando lo zoccolo anteriore destro sul marmo azzurro della piazza di Celestia.

La pegaso lo guardò fisso, avvampando alle guance e sorridendogli amorevolmente.

« Blue...io non potrei mai negarti il mio perdono...proprio come...ecco...io..» disse la pony, iniziando ad avvicinarsi col muso a quello del compagno, che come per istinto iniziò anch'esso ad avvicinarsi a lei.

« Ecco...io...»

« Si...? » sussurrarono i due, mentre le loro labbra si unirono facendo si che per i due pony del Crystal Empire il tempo parve fermarsi in quell'istante, mentre a poca distanza Rock e Flame se la ridevano di gusto, osservando la scena, mentre Hydra osservava attentamente le strutture presenti nella piazza, tra cui un imponente fontana posizionata al centro.

Nel frattempo, in disparte da tutti, Princess Celestia se ne stava di fianco ad uno dei ponti, immersa nei suoi pensieri.

Pensieri, che furono rotti dalla sottile vocina di Storm, che si era avvicinato alla regnante del sole, notando come attorno ad essa si trovasse un aura di grande tristezza.

« Principessa....ecco...vi sentite bene..? » chiese il pony terrestre, tenendo lo sguardo verso il basso.

L'alicorno lo osservò, con un poco di indifferenza, anche se lentamente capì che quel piccolo pony, l'unico che fino ad ora, aveva sembrato mostrarle un poco di rispetto avrebbe forse anche potuto regalarle un po' di pace.

« Non molto Storm...sto pensando a Luna...a Twilight ed alle sue amiche...a quanto sono stata ingenua a non pensare che Sombra potesse tornare e tendere loro una trappola...sono veramente una pessima regnante...» disse la principessa, mentre calde lacrime di tristezza iniziarono a scendere dai candidi lati del suo viso, bagnando il pavimento in marmo azzurro.

« Non è vero...principessa...voi siete una buona regnante...altrimenti non avreste fatto nulla...invece avete deciso di richiamarci in servizio...e di chiedere aiuto anche al Crystal Empire..e siete intervenuta in prima posizione...voi avete...dato prova di tenere molto a Princess Luna ed a tutti noi...rischiando la vostra vita quando Fallen stava per vincere...» disse il pony di terra, avvicinandosi alla regnante, ed alzando sugli arti posteriori, gli cinse l'arto sinistro anteriore.

« Voi siete la mia principessa preferita...» concluse Storm, riuscendo di colpo a sentire un cambio d'aura attorno a Celestia, che fece mutare le sue lacrime di tristezza, in calde lacrime di gioia.

L'alicorno si abbassò, abbracciando il pony dal manto marroncino, che arrossì vistosamente.

« Grazie...grazie Storm...sei veramente un pony speciale...come i tuoi compagni....ti prometto, che quando tutto questo sarà finito, voi tre sarete liberi di andare e venire dal castello quando vorrete, senza più il divieto di uscire...che sono certa abbia causato molto risentimento nei miei confronti...da parte di Lightning principalmente...ma come sono certa avrai notato...non potevo permettere che perdesse il controllo mentre si trovava tra altri pony...e per questo l'ho messo assieme a voi...poiché voi tre uniti...potete realmente cambiare le sorti di Equestria...» concluse la principessa, sorridendo a Storm, che con le guance cremisi rispose a sua volta con un sorriso abbracciando il muso della regnante del sole.

Nel frattempo, una terza pony aveva fatto la sua comparsa sulla scena, una unicorno di cristallo dal manto bianco e dal crine e coda con dei boccoli rosa e fucsia, e come cutie mark sfoggiava una tavolozza da disegno.

L'equina, muovendosi con grazia tra i vari gruppi, si avvicinò al draconitus, che vedendola sorrise e si diresse con calma verso di lei.

« Ciao Violet, allora come stai ? E Shine ? » iniziò lui, fermandosi a pochi passi dall'unicorno, che gli sorrise dolcemente.

« Io sto bene Dryver, ti ringrazio, e tu, cosa ci fai qui ?? e Oscar dove è ? e comunque Shine Sta bene, anche se ultimamente ha avuto qualche problema diplomatico...ma nulla di grave...» rispose lei, guardandosi attorno alla ricerca della creatura scimmiesca a lei legata col cuore.

« Oscar non è qui, Violet, quando io sono stato trasportato qui lui si trovava ancora nella terra dei draghi...sai gli manchi molto, e spera verrai presto a farci visita. Ma comunque ora non sono è tempo per questioni di cuore...» sentenziò il draconitus, mentre la puledra gli si avvicinò con sguardo malizioso.

« E parlando di questioni di cuore, con Applejack come va ? » chiese lei, scrutandolo con i suoi occhi viola cristallini.

Il draconitus si trovò a corto di parole, specialmente pensando a ciò che era successo poche ore prima, al comportamento della sua amata ed a tutta questa assurda situazione.

Quando una nuova occhiata inquisitrice della pony lo colpì, decise di sbuffare leggermente, voltandosi verso Larissa, ancora alle prese con Midnight e Bright Soul.

« Ecco...diciamo che è complesso da spiegare...» sibilò lui, tenendo lo sguardo basso, mentre la pony, trotterellandogli attorno gli si fermò davanti.

« Sei sempre il solito musone !! Scommetto che farai sempre annoiare Oscar !! comunque mi fa piacere che tu sia qui, di certo potrai fare qualcosa per il-» di colpo la pony venne interrotta dallo sguardo di Dryver, che iniziò a scrutarsi attorno con agitazione.

« Cosa succede Dryver ?? Dryver ?!?! Mi stai ascoltando ?!?! » disse lei, spazientita dal comportamento sospetto del draconitus, che scansandola andò al centro della piazza con un balzo osservando tutti i presenti.

« Dove è l'umano ?!?! » disse a gran voce, facendo voltare tutti i presenti verso di lui, compresa Larissa che scostò le sue amiche di dosso, ed iniziando anche lei a guardare nei dintorni cercando qualche traccia del portatore della fiamma della vita.

In quel preciso istante il ragazzo era piombato a terra, in un terreno polveroso circondato da altissime mura in pietra nera, e con un soffitto nero pece.

Le uniche luci che riusciva a scorgere erano quelle di varie fiaccole posizionate lungo le pareti.

Lentamente Katon, facendo forza sulle mani, piantandole nel terreno sudicio, e con molta fatica rialzandosi, ed appoggiandosi con la schiena ad una delle pareti.

« Dove...dove mi trovo...» sussurrò, portandosi entrambe le mani intorno alla testa cercando di non pensare a ciò che era successo ad Ametista, anche se, contro la sua volontà, nella sua mente continuava a riprodursi come in un eterno deja vù l'immagine della sua preziosa amica che scompariva di fronte a lui.

Il dolore che provava in quell'istante per qualche attimo fu tanto grande da causargli un conato di vomito, mentre lentamente le lacrime ricominciarono a sgorgare dai suoi occhi rubino finendo sul terreno polveroso di quella struttura simile ad una prigione.

« Io...non ho potuto fare nulla per lei...lei era...era tutto...ed io l'ho persa...» sussurrò, mentre rapidamente in lui, la tristezza stava venendo sostituita dall'ira.

«...l'ho persa....a causa di Fallen....lui...lui ha causato tutto questo....» disse, alzandosi da terra, mentre con un gesto stizzito del braccio sinistro si asciugava le lacrime.

Iniziò lentamente a muoversi negli angusti corridoi della struttura, constatando come si trattasse di un vero e proprio labirinto.

Finalmente, giunse in un area un poco più larga, dove poté notare una cella in fondo alla stanza quadrata in cui era giunto.

Lentamente l'umano iniziò ad avvicinarsi, procedendo con cautela, che non fu sufficiente, dato che di colpo dall'alto, una creatura insettoide simile ad un ragno che emanava un aura oscura attorno a se si calò difronte a lui, sibilandogli contro.

« Intruso...ora tu morirai...e sarai il mio pasto...» sibilò dalle fauci colanti di bava la creature, mentre Katon, restò immobile, scrutando con astio la creatura dalle otto zampe che, di scatto, utilizzando gli arti spiccò un balzo verso il ragazzo, che si mise in guardia incrociando le braccia dinanzi a se.

La creatura gli atterrò addosso, atterrandolo a terra, iniziando a spingere con la testa le braccia del ragazzo, che aveva posto contro il collo del mostro evitando che lo mordesse.

Fù a quel punto che Katon, fissò gli occhi dai molteplici cristallini della creature, ed utilizzando il proprio potere oculare, fece attraversare la creatura dalla tremenda sensazione di essere rinchiusi in una gabbia stretta e dal poco ossigeno.

Nel preciso istante in cui gli occhi rubino dell'umano smisero di riflettere nella complessa struttura oculare del mostro, questi cadde al suolo sdraiandosi col ventre rivolto verso l'alto e con le zampe ritratte sul petto, mentre emetteva gemiti di soffocamento.

Lentamente il ragazzo si rialzò, pulendosi la schiena dal terreno, ed avvicinandosi alla gabbia, constatò come all'interno vi si trovasse sdraiata una puledra dal manto bianco e dal criniera blu e rosa, e dal manto bianco.

Il ragazzo appoggiò le mani contro le sbarre, ritraendole di colpo, quando queste emisero una forte scarica, riuscendo a non stringerle e quindi restare folgorato.

« Ehy...tu...li dentro...sei viva...? » disse Katon, riavvicinandosi nuovamente alle sbarre.

Dalla cella non provenne alcun suono, se non un leggero singhiozzo.

« Ascolta...non sono qui per farti del male...Evanescence...giusto...? » disse lui, mentre l'alicorno all'interno della cella, ricevendo come una scarica in corpo, sollevò di scatto le orecchie, iniziando a voltarsi verso l'umano.

« Come conosci il mio nome...? Chi sei tu...? » sussurrò con flebile voce la puledra, alzandosi con molta fatica avvicinandosi alle sbarre rivelando i proprio stupendi occhi smeraldo.

Il ragazzo cercò di non apparire troppo minaccioso, osservando come la pony tremasse visibilmente, oltre che sembrare tremendamente deperita.

« Il mio nome è Katon...e conosco il tuo nome...perché mentre stendevo quella bestia, ho letto nei suoi ricordi..e la sua missione era quella di fare la guardia ad una certa Evanescence...quindi mi è bastato fare due più due...» disse lui, sorridendo leggermente.

« Quindi...non sei qui per farmi del male...e se hai battuto il tessitore d'ombra...vuole dire che non lavori per Fallen...»

« Fallen ?!?! » ringhiò Katon, interrompendo Evanescence che indietreggiò notando lo sguardo omicida che si era disegnato sul volto dell'umano.

« Cosa sai tu di Fallen...? Parla...» sibilò l'umano, sedendosi a gambe incrociate, fissando la pony che nel frattempo si era allontanata troppo per essere colpita dal potere oculare del ragazzo.

« Lui...è un essere diabolico...un mostro dimensionale...che si nutre del dolore e della follia che colpisce i pony e le creature dell'universo...una volta...era simile a te...ma poi la sua mente impazzì conducendolo alla ricerca di una forza sempre maggiore...tanto da arrivare ad affrontare le tre Dee di Celestia...»

« Princess Celestia ?? » la interruppe lui, scrutandola con curiosità.

« No..Celestia è il luogo dove ci troviamo ora...è il mio mondo...o meglio, ora ci troviamo nella necropoli, al di sotto di Nightshade, dove sorge la fortezza di Sombra alleato coi tessitori d'ombra...che mi ha rapita per usarmi contro mia la mia sorella gemella, Larissa...per costringerla alla resa...» disse la pony, abbassando lo sguardo, emettendolo leggeri mugolii.

Il ragazzo strinse i pugni, iniziando nuovamente a far crescere in se la vendetta, che iniziò a manifestarsi sotto forma di un allungamento degli incisivi del ragazzo che divennero più pronunciati.

« Dimmi Evanescence...questa Larissa...può viaggiare attraverso le dimensioni...? » disse lui, alzandosi in piedi.

« beh si...ma costa moltissima energia...dato che per regola del Senato di Celestia...durante i periodi di crisi è proibito viaggiare attraverso i mondi...e viene innalzata una barriera che impedisce a chiunque di entrare ed uscire...perché ?» sussurrò lei, osservando il ragazzo, mentre questo si grattava il mento con il pollice della mano sinistra.

« Credo di aver visto tua sorella...ad Equestria...poco prima che distruggesse un portale alimentato da me...poi mi sono risvegliato qui...ma ora dimmi Evanescence...se io ti porto fuori da qui...tu mi condurrai da Fallen..? » disse lui, facendo scendere le braccia parallelamente al corpo.

L'alicorno spalancò gli occhi, iniziando ad indietreggiare tremante.

«Io...io non posso portarti da Fallen, sarebbe un suicidio...farebbe a pezzi me e te...nemmeno le Dee sono riuscite a eliminarlo...lui è invincibile...» sussurrò lei, abbassando le orecchie, e sedendosi sul terreno della propria cella.

Fù in quell'istante che il ragazzo, con un crepitio si infiammò, ricoprendosi di fiamme arancio, e facendo illuminare di nero i simboli presenti sul proprio corpo.

« Ascolta Evanescence...non ho intenzione di farti uccidere...hai la mia parola...voglio solo tu mi porti da lui, poi tu potrai sparire...nulla di più, ho un conto in sospeso con quel mostro...ha eliminato la mia migliore amica...e deve pagarla...e prima o poi...che tu lo voglia o no andrà affrontato...poiché è questione di tempo...prima che non abbia nemmeno più bisogno di te...e che decida di ucciderti o lasciarti qui non cambia...il tuo destino sarebbe segnato...» disse iniziando ad avvicinarsi alla cella, ed illuminando entrambe le mani di una fiamma rossa.

« Inoltre...non credi che sia egoistico da parte tua...? Tua sorella si sta facendo in quattro per trovarti mentre tu te ne stai qui a far nulla...e poi...pensaci...se Larissa scoprisse questo posto...che Fallen si trova in queste zone..non credi si lancerebbe subito qui ad affrontarlo da sola...per salvarti ? » sentenziò lui, iniziando a porre le braccia dinanzi a se, formando una x.

Nello stesso momento Evanescence si era alzata, con nuovo ardore negli occhi.

Si era risvegliata in lei una nuova energia, scaturita dalla paura che la sua amata sorella potesse soccombere contro Fallen, a causa sua, si avvicinò alle sbarre fissando l'umano negli occhi.

« Katon...io e te affronteremo e sconfiggeremo Fallen...per proteggere i mondi...per salvare Larissa...»

«...e per vendicare Ametista !!! » gridò il ragazzo, portando due fendenti sincronizzati in avanti contro le sbarre che emisero una pioggia di scintille, che si riversarono attorno all'umano. Con un sordo tonfo, le sbarre inferiori caddero sul suolo polveroso, mentre l'alicorno uscì lentamente dalla cella, osservando il fiammeggiante essere al suo fianco mentre riprendeva le sue sembianze umane.

« Katon...noi affronteremo e batteremo Fallen...ma prima...devo chiederti una cosa...tu sei la fiamma della vita..vero..? » disse lei, osservandolo con sguardo severo.

Il ragazzo ricambiò lo sguardo, ponendo entrambe le braccia dinanzi al petto, incrociandole.

« Si...lo sono...o meglio...entro in possesso di quel pieno potere quando mi unisco ad Ametista...ma lei ora...non c'è più...» sibilò Katon, stringendo con forza i pugni, quasi fino a lacerarsi la pelle con le unghie.

La principessa di Wysteria gli si avvicinò, sfiorandogli la mano sinistra con lo zoccolo destro.

Nel preciso istante del contatto il ragazzo venne invaso da un immensa energia, di gran lungo superiore a quella che avesse mai sentito in fusione con la sua amica defunta.

« Questa è solo una piccola parte del mio potere Katon, se riuscissimo ad andare al senato, e parlare con il popolo di Celestia e con Larissa, sono certa che potremmo sconfiggere Fallen, chiedendo aiuto alle Dee, ed impedendogli di liberare i titani e di distruggere ogni forma di vita...» disse lei, galleggiando a poca distanza dal ragazzo, nella luce della sua mente.

Quest'ultimo di colpo fu colpito da una fitta allo stomaco, ed un rigo di sangue gli iniziò ad uscire dalla bocca.

« Che ti succede ?!?! Katon ?!?! » gridò spaventata l'alicorno, avvicinandosi a lui, ma ottenendo un palmo sinistro del ragazzo, intimandole di stare lontano.

« Non preoccuparti...è solo un piccolo dolore...non è niente di che...starò bene...» disse lui, asciugandosi il sangue dal volto.

« Allora è deciso...io e te ora andremo al Senato...ma prima...infondimi la tua forza Evanescence...in modo che nulla possa fermarci...» disse l'umano, mettendosi in ginocchio ed allungando la mano sinistra verso la puledra, che era ancora un poco scossa per il malore del ragazzo.

Il ragazzo notò la titubanza della principessa, e dunque le sorrise, guardandola con i suoi occhi rubino ancor più splendenti in quella poca luce, fornita dalle fiaccole.

« Ti prego Evanescence...non perdiamo tempo...ogni secondo per me ora è vitale...vedi anche se lei mi ha sorriso e perdonato, io non posso perdonare me stesso...per non averla salvata... quindi principessa di Wysteria...non permettere che il dolore che sto provando ed il sacrificio di Ametista siano stati inutili...ti supplico...aiutami a sconfiggere quel mostro e salvare i mondi...» sussurrò Katon, mentre in quello stesso momento la principessa pose sulla sua mano lo zoccolo, sorridendogli.

« Eh sia...ma ricorda...non ti permetterò di compiere gesti stupidi...visto che ora saremo una cosa sola...» disse, mentre il suo corpo si scompose in luce avvolgendo il ragazzo, che mentre veniva invaso dall'energia della pony sorrise.

« Preparati Ametista...presto ci rincontreremo...» sussurrò, mentre lentamente i due sparirono, lasciando nella stanza il tessitore d'ombra ancora imprigionato nell'illusione di Katon.

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Capitolo 9
*** Ricongiungimento ***


Ore 11.00

Nightshade.

Fortezza oscura di Fallen.

 

 

Nel buio della stanza, completamente adornata da cristalli neri, e da lussuosi tappeti rossi, si trovavano in piedi in linea retta le Night six, che in silenzio osservavano, difronte a loro l'essere seduto su un immenso trono nero, dalla forma draconica.

Le sue fattezze erano simili a quelle umane, anche se da molte ere egli aveva cessato di esserlo, dato che della sua antica forza, restava solo una leggera sagoma e la parte superiore del volto, dove i suoi possenti occhi rossi emanavano una sinistra nebbia vola.

Incastonato nel pettorale destro del proprio corpo, completamente ricoperto da un armatura in iridio, si notava un pendente, a forma di stella di colore scuro, con al centro una gemma viola, dalle emanazioni magiche di un rosso sangue.

Lentamente Fallen, posando le mani ai lati del suo trono si alzò, e quasi istantaneamente a questo suo gesto le puledre si inchinarono a lui, mentre a poca distanza in un angolo oscuro Dryark osservava la scena con disgusto.

« Voi sei, avete fallito il compito che vi avevo affidato...mi sembrava di essere stato chiaro...io non ammetto fallimenti dai miei subordinati. » disse sollevando la mano destra verso le sei, iniziando ad illuminare il palmo di una sinistra luce cremisi.

Di colpo Twilight Sparkle sollevò il volto, scrutandolo coi suoi occhi glaciali.

« Mio signore, aspettate...prima di punirci o distruggerci...le chiedo di ascoltarmi un ultima volta...» sussurrò l'alicorno oscuro, mentre Fallen, osservandola con sguardo critico ritrasse lentamente la mano, seppur mantenendola illuminata.

« Vi ringrazio mio signore...Mentre venivamo trasportate qui...ho trovato altri modi per permettere la riuscita del vostro piano...il risveglio dei Titani..potrà essere comunque attuato, inoltre, basterà radere al suolo ogni città di Celestia, per fare in modo che il potere delle Dee cali...e così facendo la barriera che impedisce i passaggi dimensionali svanisca...visto che la fiamma della vita è andata perduta...» concluse la puledra, attendendo la risposta del proprio padrone.

Quest'ultimo le si avvicinò lentamente, ed avvolgendola di magia rossa la sollevò in aria, portando il suo muso a poca distanza dal suo ghigno malefico.

« Eh sia....voglio fare un eccezione per stavolta...non vi distruggerò.

Ma ricorda non avrete altre possibilità, inoltre non ammetterò fallimenti, e schermaglie col mio allievo...» sibilò lui, aumentando la magia su tutte e sei, costringendole a terra.

« D-Di chi state parlando mio signore...? Sombra è....»

« Vivo e vegeto...Twilight Sparkle...» sibilò il re, fuoriuscendo da dietro al trono di Fallen, sfoggiando sulla sua groppa un nuovo paio di ali nere come la pece, ed un ghigno satanico rivolto verso le sei puledre.

Queste lo osservarono con astio, tentando di alzarsi, mentre il neo alicorno gli passava difronte beandosi della loro posizione svantaggiata.

« Ma come è possibile...noi ti avevamo rinchiuso nel cristallo del caos...» sibilò Twilight Sparkle, mentre Sombra, le pose lo zoccolo anteriore destro sulla testa, pulendoselo nella sua criniera.

« Pensavi veramente che il signore del Crystal Empire potesse restare imprigionato in un cristallo ? Sciocca...ho solo dovuto attendere il momento giusto per assorbirlo...e forse dovrei ringraziarvi...grazie a voi ora ho queste magnifiche ali...ma sapete i re non ringraziano la plebaglia come voi sei...» sibilò lui, alzando lo zoccolo, ed osservando l'espressione di odio dipendo sulle puledre nei suoi confronti.

« A questo punto, resta solo un punto da definire...» disse Fallen, voltando lo sguardo verso il draconitus nell'ombra.

« Ti unirai a me, per servirmi...Dryark ? Come hai notato...non è saggio sfidare il mio potere...» sibilò lui, sogghignando con la mandibola adamantina.

Il draconitus non fece attendere la sua risposta, scomparendo in una nebbia d'ombra, e ricomparendo a poca distanza dall'ex umano, lo colpì con tutta la forza che possedeva nel suo corpo, con lo zoccolo anteriore sinistro al volto.

L'impatto devastò completamente la stanza, facendo volare le night six contro la parete alle loro spalle, mentre Sombra riuscì a resistere ancorandosi magicamente al suolo, che però si riempì di crepe.

« Non male...non male veramente Dryark...ma tutto questo è inutile...i tuoi colpi non potranno mai scalfirmi...poiché sei un essere d'ombra proprio come me...» sibilò Fallen, che non si era ne mosso ne scomposto dopo il colpo subito.

Lentamente il draconitus ritirò il proprio zoccolo, constatando come sulla guancia sinistra del maestro oscuro non vi fosse il minimo segno di danno, e come non avesse posto la minima resistenza al colpo anzi, lo avesse come assorbito.

Dryark, con uno scatto d'ali si posizionò a terra, difronte a lui, osservandolo con astio.

«Non mi unirò mai a nessuno...io sono libero, ed ho i miei obbiettivi personali...che non hanno nulla a che fare con te....» disse, voltandosi ed iniziando ad andare verso la porta.

« Ne sei certo, draconitus ? Tu vuoi il potere, tu vuoi quella puledra dell'onesta...e..tu vuoi fare soffrire Dryver...» sibilò sorridendo Fallen, andando a sedersi sul proprio trono, accavallando la gamba sinistra sul ginocchio destro.

« Ti sto ascoltando...continua..» disse Dryark, voltandosi verso l'ex umano, che nel frattempo era stato raggiunto alla sua destra da Sombra.

« Oh è semplice...dovrai solo eseguire un incarico per me...poi potrai avere uno scontro con Dryver...aiutato dai miei tessitori d'ombra ed una volta che avrai vinto...potrai andartene dove vorrai, con la puledra dell'onestà. » disse con molta calma il sovrano oscuro, mentre le night six si erano rialzate e, sorpassando Dryark per andare dinanzi al loro maestro, Applejack lo osservò fisso nei suoi occhi rosso sangue, ammiccandogli con i suoi glaciali occhi.

Il draconitus sogghigno, e si avvicinò al trono.

« E questo “incarico” in cosa consisterebbe...? » disse, mentre un ghigno malefico si disegnò sul volto di Fallen.

« Nulla di particolare...dovrai solo rapire una puledra pregna e portarla da me...in modo che uno scocciatore del Senato di Celestia...sia sotto al mio controllo...e...se dovessi incontrare guardie...eliminale pure...se necessario radi al suolo la città...l'importante è che me la porti viva...poiché morta non mi serve a nulla...per ora. » concluse il signore della fortezza, mentre ora alla sua sinistra si trovavano le sei puledre.

« Eh sia...lo farò...» disse il draconitus, iniziando ad avviarsi verso la porta, seguito da Applejack.

« Aspetta zuccherino...vengo con te...sai mi piace molto passare bei momenti, con coloro che sanno come prendermi...» disse la puledra, scrutando maliziosamente il suo compagno che ricambiò lo sguardo.

Poi entrambi furono avvolti da una coltre oscura nera, e sparirono all'esterno verso nord.

Nella stanza rimasero soltanto Fallen, con Sombra e le restanti puledre, in attesa della prossima mossa.

Nello stesso momento Larissa, assieme alle ritrovate Midnight Sun e Bright Soul, con al seguito tutti i suoi amici si stavano dirigendo al galoppo verso il Senato di Celestia.

« Ehy Larissa, ma perché stiamo andando di corsa in questo Senato ? Non dovremmo andare ad attaccare Fallen ?? » disse Lightning, affiancandosi alle tre sul lato sinistro.

La puledra voltò lo sguardo verso di lui, con un aria severa in volto.

« Non è così facile...per muovere guerra c'è bisogno del consenso di tutti i senatori, inoltre non sappiamo dove si trova Fallen, quindi dobbiamo organizzarci in qualche modo, e conosco il pony che fa per noi !! » disse lei, facendo un leggero sorriso, mentre la bat pony rosea fece una faccia un poco annoiata.

« Ti riferisci a Shining vero ? Uff mi farà venire un gran mal di testa con tutte le sue strategie e la sua logica...» disse Midnight, facendo fare una risata all'amica Bright, mentre Larissa la osservò un poco stizzita.

« Beh sarà anche noioso, ma ammetterai che raramente un suo piano fallisce, e poi non è un caso se sia il più giovane senatore eletto, e questo solo grazie alle sue grandi idee e strategie che hanno salvato più di una volta il regno !! »sentenziò lei, mentre nelle retrovie Currish Burglar, in compagnia di Deft e Crafty, stavano osservando i posteriori delle tre difronte a loro.

« certo che le puledre da queste parti hanno proprio un certo fascino, eh Currish ?? » disse Crafty, mentre il pegaso annuì con uno strano sorriso in volto.

Entrambi vennero zittiti da una testata del pony di terra, loro leader.

« Piantatela di fare gli idioti...! Se non l'avete capito, siamo appena stato ingaggiati per così dire...per salvare PP, e se quello che penso è vero, non salveremo solo lei ma un intero regno...quindi dovremo essere professionali...» disse mentre i due pony, con ancora un forte dolore alla testa, lo osservarono stupiti per il cambiamento del loro leader.

« e comunque...guardate pure quelle ai lati, perché la principessina è di mia esclusiva proprietà, dato che quando avremo portato a termine questo compito e salvato PP chiederò molto più di un compenso in bit per aver salvato questo regno di fanatici in toga. » concluse lui, con un leggero sorrisetto mentre il pizzetto gli svolazzava sul lato sinistro del muso.

« Adesso ti riconosco capo !! Allora andiamo forza !! » sentenziò Deft, sfoggiando un rinnovato sorriso.

Nel frattempo poco più indietro Blossom e Blue stavano trottando uno affianco all'altra, con ai lati Hydra, Rock e Cold, che continuava a punzecchiare i due pony riappacificati.

« Allllloraa....Blue dimmi un po'...come è essere baciati da “madre natura” ? » disse il pony dal bianco manto, dando un colpetto col fianco al compagno, che avvampò leggermente.

« Io...ecco...non so di cosa stai parlando....» rispose Metal, tenendo lo sguardo fisso in avanti, mentre Blossom fece una leggere risata.

« Mah si dai fratellone, prima hai baciato Blossom, ti abbiamo visto tutti !! Adesso manca solo che facciate tanti puledrini cosi diventerò zia !! » disse lei, causando un nuovo avvampare sulle guance del fratello, e facendo zittire di colpo anche la pegaso.

« Non penso sia il caso di parlare ora di puledri e puledrine...abbiamo una missione da svolgere...» si intromise Hydra, con voce calma mentre Rock la osservò un poco delusa, piegando le orecchie all'indietro.

«...e poi comunque prima di pensare a ciò....dovranno sposarsi e fare una grande cerimonia al Crystal Empire...» terminò la puledra manipolatrice dell'acqua, facendo sorridere nuovamente la sorella di Blue, che ormai aveva assunto color pomodoro, mentre Blossom, con un battito d'ali volò di fianco alla compagna dal manto azzurro.

« Mah !! Hydra !!! » disse lei, con un poco di sconcerto, constatando come la pony avesse un leggero sorriso in volto, dato che era molto raro che essa partecipasse a conversazioni al di fuori dei compiti assegnati.

La pegaso colse la palla al balzo, avvicinando le labbra all'orecchio della puledra.

« E tu invece quando è che ti dichiarerai a Cold ?» sussurrò Blossom, facendo voltare la puledra prima vero il pony, e poi verso di lei con un espressione omicida.

« Piuttosto mi faccio sacerdotessa...giuro !! » sentenziò Hydra, tra le risate di Blossom e di Rock, che aveva origliato la conversazione.

Nel frattempo a poca distanza da loro Dryver, con al fianco Violet, era immerso nei suoi pensieri, mentre quest'ultima, dopo essere entrata a conoscenza di tutto ciò che era successo, da Storm, stava cercando un modo per consolare l'amico.

« Dryver...ecco...io sono certa che riusciremo a fare tornare normale Applejack, ed ha salvare anche le sue amiche, ne sono certa..» disse lei, sorridendo all'amico, che però non la ascoltò, continuando a pensare.

« Ehy Dryver !! Smettila di ignorarmi accidenti !!! Se almeno ci fosse Oscar sono certa che ci sarebbe più dialogo, tu sei sempre freddo e burbero...» disse lei, piegando le orecchie all'indietro.

Il draconitus sospirò leggermente, voltando il muso verso di lei.

« Senti Violet...io capisco che tu voglia tirarmi su il morale, ma non ci riesco in questo momento ok..? Non funziona, non riesco a togliermi dalla mente il comportamento di AJ, e nemmeno come dovrò nuovamente affrontare Dryark... »

« Dryark !?!?! Anche lui si trova qui ?!?! » lo interruppe lei, sgranando gli occhi.

« Si...e non è solo sono arrivati con noi a Celestia anche altri esseri malvagi...ma quello che mi preoccupa è questo Fallen...dato che, per quanto io fossi forte e quanto ci abbia provato...non sono riuscito a muovermi quando mi ha colpito con la sua magia, era come se il terreno non volesse lasciarmi. » sibilò il draconitus, chinando lo sguardo verso i propri zoccoli.

« Beh ecco...da quanto ne sappiamo Fallen utilizza un tipo di magia arcana che combacia con l'utilizzo della gravità...per questo non hai potuto opporre resistenza...perché anche se hai una forza immensa, non puoi contrastare una gravità che ti lega al terreno...è impossibile...» disse lei, avvicinandosi a Dryver e poggiandogli il muso sul fianco.

« Ti sbagli Violet, mi stupisco di te...eppure sei la fidanzata di Oscar...come dice sempre lui, nulla è impossibile, un metodo lo si trova sempre...» disse lui, sorridendo alla puledra, che ricambiò il sorriso dell'amico.

Nel frattempo dietro di loro Celestia con al fianco Neis e Storm, cercavano di ristabilire un legame non da subordinati a capo, ma di amicizia.

« Quindi Princess Celestia, il motivo per cui ci avete tenuti segregati la sotto, è per il potere di Lightning ? » disse la pegaso smeraldo, mentre il pony di terra alla destra dell'alicorno restò zitto.

« Il motivo è questo, come deissi a Storm, il potere del vostro compagno è immenso, ma purtroppo non è in grado di controllarlo, per questo l'ho per così dire, affidato a voi, per fare in modo che formando dei legami, avrebbe potuto imparare a gestirsi per non fare del male a nessuno...ma a quanto pare non è ancora in grado di farlo..» disse lei, tenendo lo sguardo basso.

« Quindi...dovremo tornare nella sala di allenamento ? » chiese Neis, con le orecchie piegate e lo sguardo cupo.

« No. D'ora i poi sarete liberi di agire come meglio credete, siete sciolti dal mio comando, visto che probabilmente ho sbagliato a tenervi rinchiusi, visto che non è cambiato nulla, ma invece...stando fuori ed avendo la possibilità di avere una vita libera e compiere scelte, credo che possiate tutti scoprire il vostro vero potere ed usarlo al meglio..» concluse la sovrana, sorridendo dolcemente alla pegaso, e poi a Storm, che sollevò lo sguardo fissando la principessa con infinita dolcezza.

In quello stesso istante, dopo un estenuante trotto si fermarono tutti, non appena dinnanzi a loro comparve un unicorno, dal manto bianco e dalla criniera verde ed azzurra.

Di colpo Larissa sorrise, mentre tutti iniziarono a circondare e scrutare il nuovo arrivato.

« Salve principessa Larissa, ben tornata a casa, è giunta giusto in tempo...ecco abbiamo un piccolo problemino...» disse il pony, dopo aver eseguito un piccolo inchino, mentre Midnight lo stava mimando con espressioni pressoché comiche.

La bat pony fu fatta smettere da un colpetto d'ala, dietro alla nuca, da parte dell'alicorno bianco.

« Certo dimmi pure Shining Star, sommo strategos imperiale. » disse la principessa, avvicinandosi all'unicorno, che iniziò a dirigersi nella direzione del Senato, seguito da tutti che cercavano di capire la funzione e l'importanza di quel pony.

« Ecco abbiamo catturato un intrusa, l'abbiamo trovata svenuta poco lontana da una delle arene del fuoco, era priva di senso ma non appena si è svegliata ha iniziato ad attaccarci e quindi l'abbiamo dovuta imprigionare..» disse l'unicorno abbassando lo sguardo.

Tutti iniziarono a farsi più seri.

« Esattamente, hai idea di chi si tratti ? » chiese Larissa, avvicinandosi a Shining, che dopo una breve pausa in cui vari pony centurioni si scansarono per permettergli l'ingresso alla grande scalinata che conduceva all'acropoli dove si trovava il Senato.

« E' un alicorno femmina, dal manto nero e con un armatura azzurra recanti simboli Equestri, da quanto capito dice di chiamarsi Nightmare Moon...» disse, quasi come se quelle parole stesse uscendo a rallentatore dalle sue labbra.

Di colpo Princess Celestia, sorpasso tutti in corsa, cominciando a risalire le scale dell'acropoli alla massima velocità consentitagli dai suoi zoccoli.

« Princess Celestia aspettate !!! Non sapete dove si trova il Senato !! » gridò Larissa, iniziando ad inseguirla assieme agli altri, mentre Shining illuminò il corno di una bagliore azzurro, facendo comparire un muro magico che si materializzò proprio dinanzi alla monarca del sole, che però ci si teletrasportò attraverso, evitandolo di netto.

« Luna...Luna...aspettami sto arrivando....resisti...!!! » sussurrò Celestia, puntando verso la costruzione che più rispecchiava la sua visione di Senato, un immensa struttura al centro dell'acropoli, costituita da una piazza circondata da pilastri in marmo bianco, che sorreggevano un imponente tetto roccioso intarsiato con decorazioni delle tre Dee del regno.

La monarca del sole, mise fuori gioco due pony centurioni che cercarono di impedirle il passaggio, abbattendoli con flussi magici a bassa intensità, per stordirli.

Finalmente l'alicorno del sole entrò nel Senato, tra lo sgomento dei vari pony senatori con la toga constatando come, al centro vi fosse, sospesa in una bolla di energia verde, la sua amata sorella ancora nelle spoglie della puledra della notte, che scalciava e colpiva la bolla con raffiche magiche e calci.

« Sorella...Luna sono io !!! » gridò Celestia, avvicinandosi alla bolla, mentre erano arrivati Larissa con i restanti compagni.

« Centurioni, fermatela non deve avvicinarsi alla barriera protettiva !!! » tuonò Shining Star, mentre dei pony in armatura si misero tra la monarca e la sorella.

« Non ostacolatemi, altrimenti...» sibilò Celestia, abbassando il collo ed iniziando ad illuminare il proprio corno di un intenso bagliore dorato, mentre i pony le puntavano contro le lance.

Di colpo Lightning, con un forte scatto d'ala, si fiondò verso le guardie, frapponendosi tra loro e la monarca che fece cessare il brillamento sul proprio corno.

« Princess Celestia, state calma, qui non siamo ad Equestria, e dobbiamo seguire le loro regole...» sibilò l'alicorno smeraldo, che nel frattempo fu raggiunto a destra da Dryver, che fissò la monarca con astio.

« Ascoltami bene Technicolor, vedi di smetterla, perché a causa tua stiamo perdendo tempo...pensa piuttosto che adesso Lunatica è qui, seppur in quelle condizioni...basterà ritrasformarla con gli elementi dell'armonia come in passato...quindi stai calma....altrimenti ti faccio calmare io...» disse con aria minacciosa il draconitus, camminando verso la monarca, che indietreggiò leggermente, osservando prima Dryver, e poi Luna all'interno della barriera che pareva essersi ulteriormente inferocita alla vista della sorella.

« Centurioni, tornate ai vostri posti e non puntate le armi contro i miei ospiti, che sono qui per aiutarci. » tuonò Larissa, mentre i pony armati di lancia, indietreggiarono tornando a mischiarsi trai senatori.

Lentamente l'alicorno si avvicinò alla bolla, scrutando la principessa della notte.

« Shining Star, liberala da questa bolla di energia, voglio che possa parlare con Celestia.»disse, mentre una faccia di puro stupore si disegno sul volto dell'unicorno.

« Ma..ma se la faccio uscire ci attaccherà eh..»

« Ti pare che abbiamo paura di lei ? » si intromise Lightning, fulminandolo con lo sguardo, mentre Currish con Deft e Crafty si avvicinarono a Shining.

« Allora hai sentito o no la principessina ?!?! Oppure devo insegnarti io ad eseguire gli ordine eh ?! » sibilò Burglar, scrocchiandosi il collo, mentre il pegaso alla sua destra iniziò a sgranchirsi gli zoccoli anteriori.

L'unicorno deglutì lentamente, per poi illuminare il proprio corno, e colpendo la sfera con un fascio azzurro, che la fece scomparire, facendo discendere a terra Nightmare Moon.

Quest'ultima scrutò con ira i pony che la circondavano, con speciale riguardo verso la sorella, che lentamente aveva iniziato ad avvicinarsi.

« Luna...io »

« Io non sono Luna, io sono Nightmare Moon !!! E voi tutti ora vi inchinerete al mio cospetto, e tu Celestia, preparati a sparire per sempre !! » tuonò la puledra della notte, scattando verso la monarca, che non si mosse colta alla sprovvista.

Fortunatamente Dryver non si fece attendere, parando con lo zoccolo destro, ricoperto di iridio, il colpo portato con l'arto anteriore sinistro della puledra.

Nello stesso istante, dal terreno fuoriuscirono dei grovigli di edera, che bloccarono le ali di Nightmare Moon che però atterrò su tutti e quattro gli zoccoli, partendo alla carica verso Dryver.

Stavolta, però la puledra fu colpita in pieno volto da un poderoso schiaffo, dato con l'ala sinistra, di Celestia, che la osservava con sguardo severo, seppur lucido.

« Come hai osato colpirmi ?!?! » ringhiò Nightmare Moon, toccandosi con lo zoccolo la guancia sinistra arrossata.

« Ho osato, e lo rifarò, finchè tu continuerai a comportarti come una puledrina senza controllo e senza regole. Ti farò tornare io te, dovessi arrivare fino al punto di sculacciarti, ma tu Luna, non diverrai mai più quel mostro che sei ora !!! » gridò Celestia, mentre gli altri pony le si avvicinarono.

Di colpo però una barriera magica dorata si pose come muro tra loro e le due sorelle.

« Cosa ha intenzione di fare ?!?! Non può affrontarla da sola !!! » tuonò Shining, iniziando ad illuminare il proprio corno.

« Fermò !! Non accetterò interferenze !! Lei è mia sorella, e sarò io a farla ragionare, quindi vi prego, restatene fuori, ve ne prego...» sibilò Celestia, mentre Larissa fece cenno a Shining che interruppe la sua azione magica.

« Fai come ritieni opportuno Technicolor, ma ricorda...noi siamo qua dietro...» disse Dryver, con alla sua destra Violet, che osservava la scena capendo appieno come si sentisse la monarca del sole, dato che anche lei aveva un fratello, e se mai avessero avuto discussione non avrebbe voluto che altri si immischiassero.

« Forza Princess Celestia !!! Salvi Luna !! » iniziarono ad incitarla in coro Storm e Neis, mentre i pony di cristallo si erano preparati, in caso di necessita con gli zoccoli piantati a terra, ad intervenire.

Mentre Larissa, era immersa nei suoi pensieri, pensando a quanto gli mancasse Evanescence e che non sapesse nemmeno se fosse viva e dove si trovava.

Midnight e Bright si accorsero dello stato della loro amica, e la bat pony la avvolse con l'ala destra.

« Non preoccuparti Lari, sono certa che sia sana e salva, e che presto la ritroveremo, ti aiuterò io a trovarla te lo prometto, altrimenti che amica sarei ?? » disse Midnight, scrutando la propria principessa sfoggiando il suo miglior sorriso.

« Si infatti Larissa, vedrai la ritroveremo, noi due saremo al tuo fianco, fino a che Fallen non sarà stato sconfitto, e finchè lei non tornerà a casa !! » concluse la crystal pony dal manto azzurro.

L'alicorno dal manto bianco, stretta tra loro sorrise, con un poco di commozione che le fece salire il singhiozzo.

« Grazie...grazie...siete veramente le migliori amiche che si possono avere...» sussurrò, aprendo a sua volta le ali avvolgendole in un tenero abbraccio.

« Pensi che possa farcela ? » chiese Shining, rivolgendosi verso Lightning, che stava osservando la battaglia tra le principesse, che sembravano essere alla pari.

« Non penso...per quanto Celestia di suo, sia superiore alla sorella, e per quanto siano state belle le sue parole di poco fa, non riuscirà mai a sconfiggerla...perché le vuole troppo bene, non riuscirà a colpirla con tutto il suo potere...è destinata a perdere..» disse il leader del Team Twirl, mentre osservava la propria regnante che, mentre combatteva aveva il viso bagnato da calde lacrime.

« Quindi, pensi che dovremmo tenerci pronti ad intervenire ? Ah...giusto non ci siamo presentati, il mio nome è Shining Star, tu sei Lightning se non ho capito male..» disse l'unicorno accennando un sorriso all'alicorno.

« Penso che presto qualcosa succederà, ma non mi sento di fare pronostici...anche se ammetto è snervante oltre che triste, ammirare due sorelle che si combattono...comunque si il mio nome è Lightning, lieto di conoscerti Shining...tu sei il grande strategos di cui lei ci ha parlato, devi essere davvero molto abile...» disse, Lightning, senza però distogliere lo sguardo dallo scontro.

L'unicorno sfoggiò un fiero sorriso.

« Beh si, diciamo che me la cavo, sai...ho dovuto cercare di essere sempre all'altezza delle aspettative dei miei genitori...dato che sono il discendente diretto di Starswirl il barbuto, il più grande mago mai esistito, che veniva direttamente da Equestria, io infatti sono per metà Equestre e per metà Celestiano del sole. » concluse, mentre l'alicorno voltò lo sguardo stupito verso di lui.

« In questo caso allora, è un grande onore per me, conoscere un discendente di uno dei mentori di Celestia, sono certo che sarai molto utile nella guerra contro Fallen..» disse il pony, notando però come l'unicorno abbassò lo sguardo verso il basso.

« Ecco...a dire il vero io non potò unirmi a voi...poiché ho una famiglia ad attendermi, Ice Wind, mia moglie che aspetta nostro figlio...e quindi ecco...»

« Non preoccuparti amico...» lo interruppe Lightning con un colpo d'ala sulla groppa.

«...è una cosa stupenda, avere una famiglia, avere qualcuno da cui poter tornare ed avere una vita tranquilla...vedrai c'è la caveremo, e vinceremo anche senza che tu scenda in campo, non posso permettere che un figlio venga privato del padre ed una puledra rimanga vedova...» sussurrò il leader del Team Twirl, sentendo una leggera tristezza nel cuore, pensando che lui non aveva mai visto la propria famiglia.

L'unicorno vedendo il nuovo amico in difficoltà, e cogliendo che in quel momento oscuri pensieri passavano per la sua mente, gli sorrise.

« Ti ringrazio Lightning, ma penso che anche tu hai una bella famiglia...due due pony, la pegaso ed il pony di terra, sembrate molto legati, proprio come una famiglia, ed anche gli altri tuoi compagni, sembrate tutti affiatati, si, forse è un po' troppo presto per dire ciò...però è l'unione che fa la forza e l'unione crea legami, e più forti sono più potenza potrete sviluppare assieme !! » concluse Shining Star, portandosi lo zoccolo anteriore destro sul petto.

Nel frattempo a poca distanza da loro Currish con i suoi compagni, si erano seduti sulla gradinata del senato ed avevano dato il via ad un vero e proprio botteghino di scommesse trai senatori su quale delle due principesse ne sarebbe uscita vincitrice.

Anche se in quel momento la mente del pony di terra, era assopita e pervase da quelle immagini in cui Pinkie Pie lo aveva attaccato, cercando di ucciderlo, e questo gli causava delle dolorose fitte al ventre, che lui però rifiutava di ammettere a se stesso fossero dovute alla tristezza.

D'un tratto un forte grido di Celestia risuonò per il Senato, mentre la monarca cadeva al suolo dopo essere stata colpita al fianco da un poderoso flusso magico scagliato da Nightmare Moon.

Quest'ultima non perse tempo, e spiccando un balzo puntò la sorella con il corno, lanciandosi in una discesa mortale.

Nello stesso istante Lightning, Dryver e Larissa, trasportati all'interno da Shining si lanciarono in direzione della puledra della notte, mentre dal terreno fuoriuscirono diverse radici e lastre di acciaio e roccia, a coprire Celestia, generate dai pony del Crystal Empire, per fermare l'assalto di Nightmare Moon..

Ma prima che i corpi entrassero in contatto di colpo, un onda di luce, comparve proprio al centro del Senato, facendoli accasciare al suolo coprendosi gli occhi.

Lentamente la figura iniziò a definirsi, man mano che la luce svaniva.

Era un un umano, dai capelli rossi appuntiti, che indossava un piccolo cappotto blu, con le decorazioni delle Dee, mentre all'interno sfoggiava uno splendente giallo come il sole, che ricopriva anche i suoi pantaloni.

Aveva il petto coperto da una maglia arancio, recante i simboli regali del regno di Celestia, mentre sulla fronte portava una lunga fascia arancio, che terminava oltre le spalle, con inciso il simbolo della rinascita secondo Celestia.

« E tu chi diamine sei...? » disse Larissa, iniziando a metterlo a fuoco.

« Ti sembra il modo di parlare Larissa ? E' questo che ti hanno insegnato le Dee in questi anni ? » tuonò il ragazzo, con voce multipla.

L'espressione di colpo sul volto della puledra iniziò a cambiare, non appena riconobbe una delle due voci che aveva appena udito.

Lentamente le lacrime iniziarono a scendere dagli occhi di Larissa, mentre a piccoli passi iniziò ad avvinarsi alla essere che ora si trovava al centro del Senato.

L'umano sorrise dolcemente, iniziando ad inginocchiarsi per mettersi al livello della pony.

« E-Evanescence ? » sussurrò l'alicorno, lasciando che le lacrime iniziassero a bagnare il pavimento in marmo del Senato.

« Si sorellina, sono io, mi sono unita alla fiamma della vita...per tornare da te...e per sconfiggere Fallen...» rispose Katon, mentre tutti gli altri pony, compresa Nightmare Moon, si stavano riprendendo.

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Capitolo 10
*** Tattiche scorrette ***


 

Ore 13.00

Senato.

Celestia.

 

 

 

Lentamente Nightmare Moon, ripresa dalla forte luce, carico il proprio corno di energia magica blu, scatenando un possente flusso magico, in direzione della sorella stesa al suolo, ancora intontita dal colpo e dal flash di luce.

Di scatto Katon, svanendo da difronte a Larissa, ricomparve dinanzi a Celestia, imponendo la mano destra col palmo verso la puledra della notte.

Il flusso impattò violentemente contro la mano dell'umano, che emise una leggere smorfia di dolore, ma non si mosse.

Lentamente l'attacco terminò rivelando come l'arto del ragazzo, completamente annerito, stesse fumando.

« Umano...come osi impedire di compiere la mia vendetta ?!?! Togliti prima che decida di ridurre in quello stato tutto il tuo corpo !!! » sibilò la puledra, iniziando a caricare nuovamente il corno.

Nello stesso istante, il tessuto della maglia, del cappotto ed il braccio di Katon si stavano lentamente riformando attirando a se della polvere ricreando ciò che era andato perso.

« Luna, io ti libererò da questo male.

Per Celestia, per te, e per evitare ulteriori problemi, Nightmare Moon non dovrà mai più esistere !! » tuonò l'umano, lanciandosi in corsa verso la puledra che scagliò un nuovo assalto.

Il raggio mancò di poco il ragazzo, sfiorandogli il viso, che piantò il palmo della mano destra sul muso della pony, che rimase immobile.

« Mi dispiace doverti fare questo, ma non trovo altra soluzione...cancellerò i mille anni di prigionia dalla tua mente, oltre che agli anni passati in conflitto con tua sorella.

Lascerò soltanto gli ultimi avvenimenti, lasciando che sia Celestia a colmare quei vuoti..» sussurrò, mentre la puledra lo osservò con astio.

« Non puoi farlo !! Se tu lo facessi io...»

« Tu spariresti per sempre, Nightmare Moon, poiché tu esisti solo grazie al dolore di Luna e grazie ai suoi ricordi, senza di essi...non sarai nemmeno un ricordo...addio...» la interruppe il ragazzo, illuminando di scatto la mano, facendo avvolgere dalla luce il corpo della puledra che iniziò a strillare.

Nello stesso istante Celestia, ripresa si alzò, lanciandosi in corsa verso Katon.

« Fermo !! Non hai alcun diritto di cancellare la sua memoria !!! Per quanto siano tristi anche quei ricordi fanno parte di Luna e tu non puoi togliere ciò che c'è stato tra me e lei !!! » ringhiò la monarca del sole, illuminando il proprio corno.

Il ragazzo voltò leggermente la testa, osservandola severamente coi suoi occhi rubino.

« Non ho mai detto che questa azione sia giusta...semplicemente è la scelta migliore da fare ora...non ci serve un altro nemico da combattere...una volta che avremo sconfitto Fallen, potai fargli tornare la memoria con un semplice incantesimo di rilascio. » sussurrò Katon, tornando a concentrarsi su Nightmare Moon, che continuava a gridare completamente avvolta dalla luce.

Nello stesso istante, una nuova rigola di sangue uscì dalla bocca dell'umano, che asciugò subito con la mano sinistra, per non mostrarla a nessuno.

Ma non fu abbastanza rapido, poiché Larissa lo notò, avvicinandosi di scatto.

« Evanescence, va tutto bene ? » disse l'alicorno, con voce preoccupata.

« Non preoccuparti sorellina, va tutto bene...non preoccuparti...» rispose Katon, con la voce della sorella dell'alicorno, con tono triste e vicino al pianto.

« Ne sei certa ? Perché ec-»

« Ho detto che va tutto bene !!! » tuonò Katon, fulminando la pony con lo sguardo facendola arretrare di qualche passo con le orecchie piegate.

Di colpo a porsi trai due volarono Lightning e Dryver, mentre Larissa venne raggiunta da Midnight e Bright che la abbracciarono per confortarla.

« Ehy umano, ti pare il modo di rivolgerti a chi ti ha salvato la vita ? » sibilò l'alicorno dal manto verde, scrutando Katon con sguardo severo.

Quest'ultimo ricambiò lo sguardo, senza però rispondere, e lentamente tornò a voltarsi verso Nightmare Moon, che stava smettendo di brillare.

Di colpo, sotto gli occhi di tutti, a terra cadde svenuta Luna, con le sue normali sembianze di pony.

« LUNA !!! LUNA !!!! » gridò Celestia, correndo verso la sorella, ed avvolgendola nelle sue candide ali, iniziò a stringerla a se, constatando come non avesse riportato alcun danno fisico.

Il ragazzo sorrise lievemente, per poi alzare di scatto il braccio destro, portandolo parallelo alla testa all'alletta del polso, parando il violento colpo di Lightning.

« Ti ho fatto una domanda, vedi di rispondermi !!! » gridò l'alicorno, mentre ritraeva lo zoccolo posteriore sinistro.

L'umano lo osservò privo di ogni interesse.

« Non ti ho risposto, perché era una domanda inutile.

Non ho tempo per essere cortese, sono venuto a prendere una cosa...poi andrò a sconfiggere Fallen...da solo...» sibilò Katon riportando il braccio parallelo al corpo, iniziando a dirigersi verso la piazza principale.

Di colpo il ragazzo si trovò la strada sbarrata da Shinig Star, che, dopo aver illuminato il suo corno di una luce smeraldo, lo avvolse in una sfera simile a quella che conteneva Nighmare Moon.

« Tu non andrai da nessuna parte !! Non finchè non avrai chiesto scusa alla principessa !! Non mi importa chi sei o se in te hai la sorella di Larissa, se anche tu fossi un Dio, non ti permetterò di andare oltre se prima non ti sarai scusato !! » tuonò l'unicorno, osservando con astio l'umano, in piedi dentro alla bolla, mentre con lo zoccolo anteriore sinistro indicava la principessa, in lacrime, con ai fianchi la bat pony e la pony di cristallo, sue amiche.

Nello stesso momento al fianco di Shining si posizionò Violet, scrutando con severità Katon.

« Proprio non riesci a capire vero ? Anche noi siamo consapevoli del pericolo che stiamo correndo, ma se noi per primi ci mettiamo al livello dei malvagi e ci feriamo a vicenda anche solo a parole, come possiamo dire i essere nel giusto ?!?! Anche se sei un umano, posso immaginare tu abbia una famiglia !! Cosa faresti se dopo anni che non li vedi ti trattassero come tu hai appena fatto !! » gridò, con le lacrime agli occhi l'unicorno dal manto bianco.

Le sue parole furono come coltelli nella carne per Katon, che rammentò la reazione di Kayumi al suo ritorno da Equestria.

L'umano abbassò lo sguardo, interdicendo i propri occhi rubino ai suoi interlocutori.

« Mi...dispiace..» sussurrò, mentre di scatto la barriera fu rimossa.

« Non abbiamo sentito bene !! Potresti ripeterlo, ad alta voce, e guardando Larissa !!» tuonò Violet, con al fianco l'alicorno, che con ancora le lacrime agli occhi, si stava avvicinando all'umano.

I loro occhi si incrociarono, e sul muso della principessa, caddero piccole gocce sferiche salate, che scendevano dagli occhi dell'umano.

Lentamente si alzò sugli arti posteriori, mentre lui si inginocchiò arrivando alla stessa altezza.

« Larissa....ti chiedo scusa per come ti ho risposto poco fa...comprendo che sia felice di vedere che tu sorella sta bene...ma...non c'è molto tempo...» disse il ragazzo, scrutando la pony con i suoi occhi rubino, avvolti dalle lacrime.

L'alicorno lo osservò, dritto nelle iridi pece, sorridendo, riuscendo quasi ad intravedere il viso della sorella che gli sorrideva, anch'essa con le lacrime agli occhi.

« Io...io ti perdono...umano...ma promettimi di prenderti cura di mia sorella...e di non affrontare Fallen solo, lo faremo tutti...insieme e vinceremo...! » disse Larissa, con un cenno deciso del capo, e tornando su tutti e quattro gli zoccoli, iniziò a scendere le scale del Senato.

Passò affianco a Shining e Violet, fermandosi qualche istante, sorridendogli.

« Grazie, ad entrambi, siete dei fantastici amici, non potrei fare a meno di voi..» sussurrò, vedendo ricambiarsi il sorriso dai due, che le si accodarono iniziando anch'essi a scendere le scale.

Lentamente tutto il gruppo iniziò a scendere la scalinata, tranne Celestia, che non si mosse dal Senato, stringendo a se Luna, con tutto l'amore che poteva donarle.

Nello stesso istante Dryver, si avvicinò a Lightning, attirando la sua attenzione con un cenno del capo.

« Dimmi, Lightning...quando lo hai colpito...hai sentito un suono o la sensazione di rompergli le ossa..? » chiese il draconitus, tenendo lo sguardo fisso verso il ragazzo più avanti da loro, con ai lati i pony del Crystal Empire.

L'alicorno osservò Dryver alzando un sopracciglio.

« A dire il vero...ora che mi ci fai pensare...quando l'ho colpito, è stato come colpire un sacco di allenamento riempito di polvere...una sensazione molto strana. » disse Lightning, iniziando ad osservare anch'egli l'umano.

« Per quale ragione me lo chiedi ? » continuò il pony dal manto smeraldo.

« Così...mi interessava saperlo...perché ho un sospetto...il che spiegherebbe il perché della santa fretta...inoltre osserva il braccio che gli hai colpito...» disse il draconitus, osservando l'arto assieme al compagno.

Si notavano palesemente delle crepe lungo le dita, come se la carne del ragazzo avesse assunto la consistenza della ceramica.

« E'...è strano...il suo braccio...effettivamente, pur avendo trattenuto la mia forza, avrei dovuto almeno lussarglielo...invece nulla...» sibilò Lightning, mentre nel frattempo erano arrivati alla fontana al centro della piazza dal marmo azzurro.

Il gruppo con in testa Larissa, si fermò, aprendosi a arco facendo passare Katon, che si avvicinò alla fontana, entrandovisi.

« Se aveva bisogno di fare un bagno poteva anche dirlo subito...» sibilò Currish, alzando un sopracciglio, mentre Crafty si stava specchiando nella limpida acqua della fontana.

« Non penso si voglia fare un bagno, pony...penso stia cercando qualcosa...» disse Midnight, avvicinandosi all'equino, e scrutandolo con aria di superiorità.

« Ma sta zitta pipistrellotta, e vedi di tenere quei denti al loro posto. » ringhiò Burglar, mentre la bat pony voltò lo sguardo verso di lui, fermandosi di colpo, iniziando ad avvicinarsi.

« Come mi hai chiamata, pony con la cosa sulla faccia...» sibilò lei, andandogli muso a muso.

Lui aggrottò le sopracciglia, squadrandola per bene.

« Che c'è labbra rosate, vuoi forse un bacetto ? O vuoi mordermi il collo ? Eh...? » rispose, Currish, riducendo gli occhi a due fessure per apparire minaccioso.

Midnight spalancò le ali cercando di apparire più minacciosa, preparandosi a dare una lezione al pony di terra.

« Smettetela voi due !! Dovremmo andare d'accordo, non avete sentito nulla del discorso che ho fatto prima ?!? » tuonò Violet, mettendosi trai due e separandoli con gli arti anteriori.

Midnight richiuse le ali, e si massaggio con imbarazzo lo zoccolo anteriore sinistro, mentre Currish, continuò ad osservarla con astio.

« Bene...in questo caso aspetto le sue scuse.» disse il pony di terra, con un sorrisetto stampato in volto.

La bat pony assunse un espressione indescrivibile per denotare la sorpresa per l'affermazione di Currish.

« Io dovrei chiedere scusa ?!?! » disse Midnight, verso Violet, che le fece l'occhiolino, facendole cenno di preghiera con gli zoccoli anteriori mentre Burglar non guardava.

« E va bene...mi dispiace....» sibilò la pony dal manto rosato, con un sorriso di assenso da parte dell'unicorno.

Nel frattempo Shining si era avvicinato alla fontana, scrutando l'umano, che se ne stava immobile a fissare la statua delle tre Dee posta al centro della costruzione.

« Ehm...umano...se vuoi posso darti un aiuto se mi dici cosa stai cercando...» disse lui, scrutandolo con un sorriso.

« Se vuoi essermi utile, impara a vedere oltre che con gli occhi...» sibilò lui, senza distogliere lo sguardo dalla statua.

Il pony dal manto bianco alzò un sopracciglio, piegando leggermente la testa.

« Ed esattamente cosa dovrei vedere...? » disse mentre al suo fianco era giunta Hydra.

« Penso si riferisca al vedere con gli altri sensi, oltre che con gli occhi...» disse la pony dal manto azzurro, constatando come l'acqua nella fontana fosse carica di magia.

L'unicorno illuminò il corno con un bagliore azzurro, facendo comparire un piccolo quaderno dall'aspetto antico con inciso al di sopra dei simboli Equestri.

« Beh forse con un incantesimo di scandagliamento potremo trovare ciò che cerchi...» disse, aprendo il libro iniziando a sfogliarlo con la magia, con molta attenzione.

Nel frattempo, Hydra, che aveva riconosciuto il libro, volle sincerarsi dei suoi sospetti.

« Questo è il libro degli incantesimi proibiti di Starswirl il barbuto ? » chiese, osservando con attenzioni le reazioni del pony.

« Si esatto, vedo che conosci il mio trisavolo, è da lui che l'ho ereditato, o meglio me lo ha affidato mio padre, ritenendo che io fossi in grado di rivelare ed utilizzare tutti gli incantesimi scritti al suo interno, ma...alcuni di essi restano tutt'ora per me un mistero...» sussurrò, abbassando le orecchie.

La pony accennò un leggero sorriso, avvicinandoglisi.

« Non preoccuparti, sono certa che saprai decifrarli, inoltre questi sono incantesimi molto potenti, e forse sono così difficili da utilizzare proprio perché Starswirl ha voluto tenerli proibiti a coloro che li avrebbero usati per scopi malvagi, dato che da quanto ho visto sono quasi tutti incantesimi di luce..» disse, Hydra, tornando ad osservare l'umano sempre immobile a scrutare la statua, iniziando anch'esso ad apparire come tale.

L'unicorno nel frattempo sorrise alla nuova amica, accorgendosi di colpo di un bagliore nel libro.

« Ehy questo...questo prima non c'era...vediamo..» disse, leggendo l'incantesimo.

Di colpo attorno a lui si formò una barriera bianca, che iniziò ad espandersi inglobando lentamente tutta la pizza, rendendola quasi trasparente.

« Ma...ma...questo è un incantesimo di ricerca di massimo livello...» disse Hydra, constatando come, all'interno della sfera bianca in cui si trovavano, tutti gli oggetti a terra, negli stand o indosso ai pony avessero iniziato ad illuminarsi.

« Ottimo lavoro Shining Star...» disse l'umano, che nello stesso istante piantò il pugno destro poco al di sotto della statua, facendo evaporare completamente l'arqua all'interno.

Nel frattempo il campo creato dall'unicorno iniziò a svanire, mentre dal pavimento della fontana Katon estrasse un manufatto Celestiano, e nello stesso istante i simboli sul suo corpo diventarono neri come un eclissi.

Non appena l'incantesimo si fu del tutto dissolto, tutti osservarono come l'umano stringesse nel pugno destro, una lunga asta nera con in cima il simbolo della rinascita secondo i Celestiani.

Il simbolo era costituito da un sole raggiante, con i fasci solari a falce, con al centro una luna nera.

« Quello...è il manufatto perduto delle tre Dee..lo usarono per ridare vita al regno durante le grandi pestilenze, e per confinare i tessitori d'ombra nei luoghi oscuri di Celestia...pensavo fosse andato distrutto...» sussurrò Larissa, scrutando l'oggetto in tutta la sua magnificenza.

Nello stesso istante, il ragazzo uscì dalla fontana, cadendo al suolo e lasciando cadere il manufatto, che venne sorretto dalle magie incrociate di Shining e Larissa.

« Ehy tu !!! Ti senti bene ??? » strepitò Neis, iniziando a muovere il ragazzo, spostandolo a volto verso l'alto, rivelando come due nuovi righe di sangue fossero fuoriuscite dalla sua bocca.

« Ma tu stai sanguinando.. Storm, vai a chiamare Hydra noi dob-»

« No...ti prego...fai finta di non aver visto niente...ti scongiuro...aiutami ad alzarmi...fintanto che gli altri sono impegnati a sorreggere il manufatto...» sibilò l'umano, mentre la pony, voltandosi verso gli altri constatò come non solo Larissa e Shining stessero facendo un immane fatica a sorreggere il simbolo di rinascita, ma che si erano aggiunti anche Lightning e Dryver a sorreggerlo, oltre che Blue e Blossom facendovi comparire al di sotto dei rialzi in ferro e legno.

« ma...ma come è possibile...tu lo stavi reggendo da solo...» disse la pegaso smeraldo, guardando nuovamente l'umano che nel frattempo era stato aiutato a rialzarsi da Currish.

« E' per il volere delle Dee...se io sono ancora qui...e grazie ai poteri di Evanescence...ma gli stessi poteri che mi tengono in vita..mi stanno distruggendo...poiché il mio corpo non può trattenere ancora per molto questa grande energia...è persino più di quella del sommo Senba...ed io non posso resistere ancora molto...quindi ti prego..Neis...Currish...portatemi dal manufatto e mantenete il mio segreto...» sussurrò il ragazzo, mentre dagli occhi della pegaso, e di Storm iniziarono a scendere calde lacrime.

« Se quello che...hai detto è vero...allora perché combatti...? Fermati...» sussurrò il pony di terra, mentre Currish lo zittì con lo sguardo.

« Lui non può fermarsi...lui deve salvare PP...e vendicare quella pony che era nella grotta...che si era unita a lui...per questo non si fermerà...ho ragione Katon ? » ringhiò Burglar, cercando lo sguardo rubino del ragazzo, che rispose affermativamente con un cenno della testa.

Il pony di terra iniziò a camminare, facendolo poggiare alla groppa.

« Forza umano...vedi di assumere un postura normale altrimenti non ci vorrà un genio a capire che non stai bene...» sibilò Burglar, iniziando a sentire come il peso sulla propria groppa iniziava a diminuire.

Il ragazzo si alzò e sostenne con le proprie gambe, iniziando da solo a dirigersi verso il gruppo di pony col manufatto.

« Grazie...a tutti voi...» sussurrò, mentre alla sue spalle, Storm e Neis, erano abbracciati, ed il primo piangeva, mentre Currish Burglar osservava quell'essere, così odiato da tutti, che camminava verso la sua fine senza fare un fiato.

« Aspettate...date a me...» disse Katon, afferrando con la mano destra il manico dell'asta della rinascita, sollevandola senza problemi, lasciando tutti sgomenti.

« Ma..ma come è possibile ?!?! » tuonò Shining, con la fronte piena di sudore per lo sforzo magico appena compiuto.

Il ragazzo lo osservò sorridendo leggermente.

« Sarà pura fortuna immagino...o forse tutte quelle ore ad immaginare di prendere a pugni Celestia...in ogni caso direi che ora siamo pronti...» disse, scrutando in volto tutti gli equini.

« In verità, non ancora, ci rimane un ultima cosa da fare...» disse Shining avvicinandosi al ragazzo, porgendogli lo zoccolo anteriore destro.

« Noi dobbiamo salutarci ora...io non verrò in guerra con voi...devo badare alla mia famiglia, ma non temete convincerò il Senato a mandare tutto l'esercito in vostro aiuto, è una promessa !! » disse con uno splendente sorriso il discendente del barbuto.

Nel frattempo Fallen si trovava nella sua fortezza oscura, in compagnia di Sombra, mentre le night six stavano riposando.

L'oscuro signore stava osservando, da una delle grandi vetrate della sala del trono, le sue orde di tessitori d'ombra aggirarsi all'esterno, pronti ad eseguire ogni suo ordine, inoltre vi erano diversi pony tra le sue fila, rinnegati ed esiliati dal regno della luce per i loro gravi crimini.

« Mio signore, pensate che sia il caso di affrettare il piano ? » disse il neo alicorno, avvicinandosi alla destra di Fallen, che unì le braccia davanti al petto respirando con forza.

« Ritengo di aver atteso anche troppo...questo mondo sarebbe dovuto cadere sotto il mio dominio millenni fa...se quelle Dee non si fossero immischiate....quando io lanciai il mio attacco loro lo inglobarono...legando loro e me a questo regno...non lasciandomi via di fuga con le mie sole forze...per questo mi sono rivolto a te...l'essere più degno di servirmi ad Equestria...»

« Ed io allora ?!?! » trillò la voce di Chrysalis, entrata nella sala del trono, assieme a due changeling.

L'alicorno si voltò ringhiando verso di lei, che lo ignorò sbuffando.

« Sta a cuccia cane di Fallen...solo perché hai un paio di ali non crederai di farmi paura...io le ho da molto prima di te...» sibilò Chrysalis, scrutando Sombra con odio.

« Tu....razza di insetto come osi entrare qui durante un colloquio tra me ed il maestro..» ringhiò nuovamente Sombra, spalancando le ali nero pece, che sbucavano dai lati del mantello, ed iniziando ad illuminare il corno.

« Fermo. » disse Fallen, imperterrito nello scrutare il suo esercito.

« Ma mio signore lei....»

« Stai forse obbiettando un MIO ordine, Sombra ? » sibilò l'ex umano, voltandosi verso l'alicorno, facendo illuminare i propri occhi iniettati di sangue contornati da un sinistra nebbia viola.

King Sombra arretrò di qualche passo, inchinandosi e serrando le ali, nello stesso istante Chrysalis sorrise soddisfatta.

« Bravo cucciolo, inchinati al tuo padrone. » sibilò la regina dei changeling andando difronte a Fallen.

« E voi, sommo signore oscuro, non avete ancora detto quale sarà la mia ricompensa...se Sombra sarà il vostro cagnolino fedele, io potrei essere la vostra regina...» sussurrò, ammiccando coi suoi occhi verdi smeraldo verso l'ex umano, che restò immobile ed impassibile.

« Hai portato i prigionieri, con l'esercito dei changeling nel punto che ti avevo ordinato ? » disse l'oscuro signore, dirigendosi verso il proprio trono.

« Certo mio signore, a differenza di Sombra io porto sempre a compito i miei incarichi.

Tutti i pony catturati e rinchiusi nelle crisalidi sono stati posti nel punto prestabilito, e tutto il mio esercito li circondano impedendo qualsiasi eventuale fuga.» concluse, iniziando ad avvicinarsi a Fallen, seduto ora sul suo trono.

« Sono tutti pronti nella steppa delle stelle, come ordinato da te mio unico e sublime signore...» sussurrò la regina dei changeling, avvicinandosi al trono, mentre Sombra aveva iniziato a sogghignare a poca distanza da lei.

« Molto bene...allora è giunto il momento tu abbia la tua ricompensa...» disse Fallen, iniziando ad alzarsi, ed allungando il braccio destro verso la regina.

« Sparisci stupido insetto...» sibilò, ricoprendo la propria mano di un fascio energetico rosso che colpì in pieno la regina costringendola immobile al suolo schiacciata dalla gravità.

« Mio....mio signore...perché...??? Vi ho servito...come desideravate...» sussurrò a fatica Chrysalis cercando di opporre resistenza alla gravita che le stava impedendo di espandere i polmoni.

Nel frattempo Sombra, colpì con due fascio magico rosso uno dei due changeling, mentre l'altro tentò la fuga volando verso la porta.

Quest'ultimo tornò di colpo dentro privo di sensi a terra, mentre dalla porta entrarono Dryark ed Applejack, la quale trascinava dietro di se, legata con i lacci oscuri, una pegaso dal manto bianco tendente all'azzurro come la neve, dagli occhi dorati e con la criniera viola sorretta da un cerchietto arancio, dello stesso colore dei suoi occhi.

Questa, come si poteva notare era alquanto malconcia, oltre che incinta.

« Mio signore...siamo tornati con la prigioniera, come aveva richiesto, anche se ci ha dato un poco da fare...ma io ed il mio zuccherino l'abbiamo sistemata per bene.» disse Applejack, accarezzando con lo zoccolo anteriore sinistro la guancia del draconitus, che con un gesto stizzito si tolse delle schegge di neve dalla groppa.

« E' stato un gioco da ragazzi...ha opposto resistenza all'inizio, ma non appena ho minacciato di colpire il suo prezioso “carico interno”, si è arresa...a quel punto la cara Applejack ha potuto avvolgerla e catturarla...poi l'abbiamo trascinata fino a qui...» disse lui, osservando la pegaso con diverse lesione sui fianchi dovuti al trascinamento, ed ai segni che le due corde oscure gli stavano lasciando attorno al collo ed alle ali.

« Eccellente...non mi avete deluso...ed ora...che abbiamo anche lei, il Senato equestre non muoverà un muscolo contro di noi..» sibilò Fallen, avvolgendo di magia la pegaso, rinchiudendola in una sfera rossa.

« Non appena Shining Star sarà che mi trovò qui, condurrà tutto l'esercito di celestia contro di te, povero pazzo !! Sarai fatto a pezzi ed io gelerò le tue ossa !! » ringhiò Ice Wind, cercando di mettersi in piedi nella bolla, ma senza riuscirci per tutte le energie che aveva sprecato per combattere e per le ferite riportate.

Inoltre sempre più forte in lei saliva la tremenda sensazione che il momento della nascita fosse vicina.

« Lo vedremo...sciocca pegaso...ma prima lascia che ti mostri una cosa...» ringhiò Fallen, che schioccando le dita, fece apparire un enorme schermo magico dinanzi a loro, dove erano mostrati i prigioniere nelle steppe delle stelle.

« Ed ora...che avvenga la traslazione astrale !!! » gridò l'oscuro signore illuminando entrambe le sue mani di un intensa luce rossa, mentre al di sotto dei prigionieri e dell'esercito changelings si era generato un enorme portale che iniziò a risucchiarli all'interno, facendoli svanire.

« Ed ora...SORGETE !!!! » tuonò Fallen, mentre dalla portale iniziarono a risalire delle immense figure umanoidi dall'aspetto roccioso, iniziarono a fuoriuscire dal portale generando un immenso impetto non appena iniziarono ad atterrare a terra.

Dryark, Sombra, Applejack e Chrysalis, costretta a terra, osservarono in assoluto silenzio lo spettacolo offerto da quelle immense creature, simili al loro evocatore, che lentamente stavano iniziando a posare i piedi a terra, mentre Ice Wind aveva iniziato a pregare le tre Dee, portandosi entrambi gli zoccoli sul ventre.

Nel frattempo il ragazzo ricambiando il sorriso dell'unicorno, e allungò lentamente la mano destra per afferrare l'arto del pony, ma prima che potesse farlo, una forte scossa fece tremare l'intera città.

I pony e l'umano fecero fatica a restare in piedi, iniziando a cadere a terra, mentre Blue e Rock, piantando gli zoccoli nel marmo, generarono al di sopra di loro delle delle cupole protettive in roccia e metallo e metallo, proteggendoli dai detriti proveniente da alcune costruzioni attorno alla piazza, mentre alcuni dei ponti iniziarono a crollare.

« Cosa sta succedendo ??? » gridò Blossom, aggrappandosi involontariamente a Blue, che nel frattempo stava facendo del suo meglio per far si che la protezione resistesse.

« E' Fallen...deve aver aperto la porta del Tartaro...e liberato l'antico esercito dei Titani !! Non ci resta molto tempo !! » tuonò Katon, tenendo il manufatto piegato orizzontalmente dinanzi a se, generando una barriera attorno a se che inglobava lui, Larissa e Shining Star.

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Capitolo 11
*** Dividi e conquista ***


 

Ore 15.00

Piazza di Celestia.

Città devastata.

 

 

 

Lentamente la violenta scossa cessò, lasciando dietro di se un inquietante silenzio.

Ma bastò qualche secondo, per iniziare a sentire le grida disperate ed i lamenti dei cittadini di Celestia, che ora da fiorente città, aveva l'aspetto di un antro infernale.

Molti edifici erano caduti a terra, altri erano irrimediabilmente compromessi. E molte delle splendide strutture e dei ponti erano crollati.

Da molti punti si poteva osservare del fumo salire, a causa degli incendi provocati dalla scossa, inoltre molti dei cittadini erano rimasti feriti, mentre altri erano rimasti sepolti sotto le macerie.

Questo orribile spettacolo in questo momento si stava riflettendo negli occhi della principessa del regno, che, dopo essere uscita dalla barriera dell'umano, si stavano lentamente bagnando di lacrime.

« Perché...perché tutto questo...? » sussurrò lei, mentre continuava ad osservare, pietrificata dallo sconcerto, il suo regno distrutto ed i suoi popolani in difficoltà.

Di colpo, dopo aver notato come un piccolo puledrino stesse piangendo accanto ad uno zoccolo semi sepolto sotto alle macerie, l'alicorno iniziò a perdere il controllo.

L sua tristezza e stupore, iniziò a fare largo alla rabbia, all'odio alla frustrazione.

« FALLEN MALEDETTO !!!! » tuonò, dando un fortissimo battito d'ali lanciandosi verso il cielo, verso ovest.

« Ferma Larissa !!! Non sai dove si trova ed è inutile !!! » gridò Lightning volandole dietro, seguito da Neis, Blossom e Midnight.

Nello stesso istante, una grande calma.

Nessuno dei pony disse nulla, tutti erano immobili, attendendo come qualcosa, un segno, un ordine.

D'un tratto Shining Star tenendo lo sguardo basso, iniziò a risalire le scale che conducevano all'acropoli ed al Senato.

« Ehy tu...dove stai andando ? » disse Currish, osservandolo con severità col pensiero che stesse scappando.

L'unicorno non rispose, continuò semplicemente a salire la lunga scalinata in marmo, mentre anche dai suoi occhi, come per la sua regnante, avevano iniziato a scorrere sottili linee di salate, che bagnavano i gradoni che lentamente venivano risaliti dal pony.

« Ti ho fatto una domanda !!! Vedi di rispondere !!! Stai scappando vero codardo ?!?! » tuonò Burglar iniziando a risalire anch'egli le scale.

Ma quando fu a poca distanza dal pony dal manto bianco si fermò, constatando come questi si fosse voltato scrutandolo con odio profondo.

« Puoi pensare quello che ti pare, per quanto mi riguarda puoi anche considerarmi un codardo, ma ora non ho tempo per te !! Devo andare al Senato, per convincerli a far muovere l'esercito, e poi andrò a vedere come sta Ice Wind, e credimi è grande in me la voglia di andarmene per vedere subito come sta la mia amata, ma...il mio giuramento prevede che il regno sia sempre al primo posto...quindi se pensi ancora che sia un codardo fallo pure...ma non intralciarmi !! » ringhiò il pony scrutando il puledro nelle scale al di sotto di lui.

Quest'ultimo restò per qualche istante immobile, osservando l'unicorno, soppesando attentamente le sue parole.

Lentamente Currish sali le scale, passandogli accanto.

« Beh...che aspettiamo ? Andiamo da quei pomposi senatori...e credimi, ti ascolteranno Shining, lo faranno che lo vogliano o no...vero ragazzi...? » disse il pony dal manto marroncino, voltando la testa e constatando come Crafty e Deft avessero entrambi salito le scale con un espressione molto risoluta in volto.

Lentamente il discendente del barbuto, ritrovò un poco di speranza, e voltandosi ricominciò la sua risalita verso il Senato.

Più in basso, Metal, Cold Hydra e Rock, avevano iniziato le operazioni di soccorso dei cittadini.

« Hydra, tu occupati degli incendi !! Rock, io e te rinforzeremo le strutture, Flame tu aiuta i feriti !! Presto muoviamoci !! » tuonò Blue, iniziando subito a rinforza con lastre di acciaio una casa con grandi fratture nelle mura.

Nel frattempo, Rock, utilizzando il suo potere di manipolazione della roccia, per sollevare i detriti dai feriti, mentre Cold rapidamente li spostava in modo che la compagna non dovesse sostenere sforzi troppo a lungo, mentre la pony dal manto azzurro, sfruttò appieno i vari corsi d'acqua che passavano per il regno, per sedare gli incendi.

Intanto, vicino alla fontana Violet, assieme a Bright Soul, si avvicinarono ai restanti Dryver, Katon e Storm.

« Io...non posso rendermi utile qui...ma andrò da mio fratello e nel mio regno...e tornerò con i soccorsi, vi do la mia parola !!! » disse l'unicorno con al fianco la pony di cristallo.

« Io andrò con lei, per aiutarla a convincere Shine, ed anche il Senato dei loro rispettivi regni...voi tenete d'occhio Larissa ed impeditele di compiere sciocchezze !! » disse la Bright Soul, mentre Violet, illuminando il proprio corno fece sparire entrambe in un bagliore di luce.

Lentamente il draconitus si voltò verso l'umano, che se ne stava in piedi immobile, con le braccia parallele al corpo, e nella mano destra il manufatto.

« Cosa fai...piangi anche tu ? » disse Dryver, constatando come dagli occhi rubino del ragazzo stessero scendendo due copiose linee saline.

« Non sono io...è Evanescence a piangere...» disse lui, voltandosi verso il compagno.

« In quanto fiamma della vita...sono in contatto e posso vedere ogni singola vita in questo mondo....ed oltre...ed ovviamente posso anche vedere quando queste vite cessano...e per lei constatare come così tante vite si siano estinte durante il terremoto nei vari regni...è stato troppo..» disse lui,toccandosi con la mano sinistra il petto, mentre nella mente del ragazzo, stava accarezzando dolcemente la criniera della pony, che aveva affondato il volto nello spazio tra il collo e la spalla dell'umano.

« E tu...? Non piangi...? Non ti fa alcun effetto tutto ciò...? » sussurrò Storm, con le lacrime agli occhi. Tremando.

Il ragazzo si inginocchiò, posando il bastone della rinascita a sul marmo azzurro, ed osservando il pony sospirando.

« Io ormai ci ho fatto l'abitudine...è brutto da dire...ma forse proprio perché sono un umano...per me la morte di vite che non conosco non significano nulla per me...» disse lui, abbassando lo sguardo verso il marmo, mentre il pony eseguì la stessa azione ma in direzione diversa.

« In realtà umano...io credo di poterti capire...» si intromise Dryver affiancandosi a lui.

« Nemmeno io ho molto interesse per coloro che non conosco...tanto meno per quelli che conosco ma non sopporto...come la schizzata rosa...in ogni caso...mi hanno detto che tu puoi ridare la vita...o sbaglio ? » sibilò il draconitus, scrutandolo con le sue iridi nero pece.

Il ragazzo si rialzò, guardandosi attorno, constatando tutta la devastazione che si era creata.

« Certo...posso...» disse, alzando il manufatto, tenendolo parallelo difronte a se.

«...ma non lo farò...» concluse, iniziando a camminare verso una abitazione distrutta.

Ma mentre iniziò a camminare, un tremendo colpo meteora del draconitus lo colpì dritto allo stomaco, facendogli sprofondare i piedi nel pavimento.

« E sentiamo, non lo farai perché ti credi talmente superiore da poter decidere chi merita di morire o vivere ?!? » ringhiò Dryver, facendo svanire le fiamme e l'iridio dal proprio zoccolo anteriore destro.

Il ragazzo, utilizzando il finale del manufatto, fuoriuscì dal terreno, reggendovisi, con un espressione priva di emozione in viso.

« Se fossi in grado di determinare ciò...non credi che Ametista sarebbe già tra noi..? » sussurrò l'umano sorridendo, scomparendo e ricomparendo alle spalle del draconitus, puntandogli una delle lame solari del manufatto al collo.

« Se ora volessi...potrei mettere fine alla tua vita...come puoi ben notare...» disse, avvicinando la lama alla giugulare del draconitus, che non si mosse, mantenendo la calma.

«...ma non è ciò che deve essere...io ho un compito...da svolgere...inoltre osserva...» disse Katon, togliendo la lama da Dryver, ed indicando con l'arma magica un pony disteso a terra, immobile.

« Se adesso io lo riportassi in vita...non farei altro che fare un torto a tutti i restanti abitanti...poiché nelle mie attuali condizioni sono in grado di donare la vita solo ad un essere per volta...e nel lasso di tempo che ci metterei per ogni pony...la loro scintilla vitale sarebbe già svanita nel mondo dell'essenza...quindi comprendi ora...? » disse lui, ritraendo il braccio riportandolo pungo il corpo.

Il draconitus iniziò a tremare di rabbia, digrignando i denti.

« Questo significa...che non salverai nessuno...solo per una semplice questione di equità...? » sibilò Dryver, senza voler realmente sapere la risposta.

Katon gli passò accanto, dirigendosi verso Storm, che era rimasto impietrito dalla paura per le azioni dei due, e nel constatare come ora un aura di violenza stesse circondando il draconitus.

« Proprio per equità...io non salverò nessuno...perché è troppo grande il dolore di chi sopravvive...perdendo altri a cui si è legati..» concluse l'umano, fissando gli occhi arancio del draconitus colmi d'ira, con i suoi rubino privi di qualsiasi traccia di umanità.

Nello stesso istante alcuni chilometri più a ovest, in volo su Celestia devastata, Larissa, in preda alla furia ceca cercava di seminare i due membri del Team Twirl, la sua amica Midnight e Blossom.

« Lasciatemi stare !!! Devo trovare e distruggere Fallen !!! » gridò l'alicorno, col cuore ricolmo di rabbia e con gli occhi ancora arrossati per il pianto, mentre al di sotto erano ancora udibili i pianti dei pony.

« Larissa fermati ti prego !!! E' inutile, cerca di ragionare ti prego !!! » gridò la bat pony, aumentando la velocità cercando di prenderla per la coda.

Ma la principessa con un nuovo battito d'ali distanziò l'amica, che non fece in tempo ad afferrarla.

Di colpo Lightning guardò Neis, facendogli un cenno con la testa.

« Passiamo alla manovra aerea di intercettazione, forza Neis !! » disse l'alicorno, mentre la compagna lo afferrò per la groppa, ed utilizzando il suo potere unico fece sparire il suo peso, facendolo diventare come una piuma.

« Perfetto !! Vai Lightning !! » disse la pegaso, mentre il compagno, mettendoci tutta la forza che aveva in corpo, diede un poderoso battito d'ali, che lo proiettò avanti a tremenda velocità, sorpassando Larissa, che vide solo un lampo verde passarle accanto.

Pochi istanti dopo, si trovo difronte, con gli zoccoli anteriori incrociati dinanzi al petto il capitano del Team Twirl, che la scrutava con severità.

« Fermati. Ora. » sibilò Lightning, fulminando con lo sguardo la principessa.

Quest'ultima svolazzando difronte a lui, sembrava come ipnotizzata, ma non dal pony me bensì da ciò che si trovava alle sue spalle.

Lentamente la principessa iniziò ad alzare lo zoccolo anteriore sinistro, tremando visibilmente, indicando verso ovest.

L'alicorno dal manto verde la osservò pensando che si riferisse a lui.

« Ehm...Larissa tranquilla...non volevo spaventarti...forse sono stato troppo aggressivo...ecco ehm...» iniziò Lightning, mentre nel frattempo erano sopraggiunte Blossom, Midnight e Neis.

Anch'esse si fermarono ai lari di Larissa con la stessa espressione, mentre la principessa, cambiò di colpo la propria espressione da impaurita a decisa, e voltandosi iniziò a volare alla massima velocità consentitagli dalle sue ali verso il Senato.

L'alicorno dal manto verde nel frattempo stava sorridendo grattandosi la nuca con lo zoccolo anteriore sinistro.

« Beh devo essere stato molto convincente direi eh Neis ? » disse lui, mentre la pegaso, con la bocca ed occhi sgranati, si avvicinò al compagno, e posizionandogli gli zoccoli anteriori attorno alla testa lo fece voltare.

Di colpa la stessa espressioni si disegno sul volto di Lightning.

« Per Celestia....quelli sono...»

«...i titani...» terminò la frase Midnight, avvicinatasi ai due, ed osservando come, anche da Celestia si riuscissero a vedere gli immenso corpi umanoidi dell'esercito risvegliato da Fallen, che stava marciando proprio verso di loro.

Gli immensi corpi dei titanici nemici delle Dee, agli occhi dei pony apparivano come immense montagne semoventi, ed udendo bene, si riuscivano ad avvertire i suoni e le vibrazioni dei loro passi.

Nello stesso istante in cui i tre pony stavano osservando, come ipnotizzati, l'avanzata degli antichi mostri, Shining, Currish, Deft e Crafty erano giunti a ciò che restava del Senato di Celestia.

Qui erano ancora presenti i senatori, che si stavano dando battaglia a voce, sul da farsi.

Molti senatori incitavano l'intervento militare, mentre altri proponevano una politica di dialogo, mentre altri ancora osavano proporre la resa, mentre in un angolo si trovava Princess Celestia, con accanto la sorella ancora svenuta.

Di colpo, Shining Star, osservando tali scene sentì pervadersi dalla rabbia, constatando come malgrado la città fosse stato colpito da una catastrofe, e che il peggio doveva ancora venire, quei pony stessero ancora litigando invece di trovare un accordo.

« FATE SILENZIO !!!!!! » gridò l'unicorno, iniziando a trottare verso il centro della sala, schivando i detriti a terra, richiamando l'attenzione su di se.

« Senatori, ascoltatemi, so che al momento ci troviamo in un momento di crisi, e riesco a cogliere nelle vostre voci, la stessa paura che aleggia nel mio cuore ma vi imploro...ora basta litigare e perdere tempo.» disse, iniziando a muoversi in circolo, scrutando i volti dei vari pony in toga, osservando tra loro chi era spaventato, chi era irato, chi invece si era già rassegnato e chi ancora era pronto a combattere.

« Io comprendo che al momento il caos regni sovrano, e so anche che la nostra politica è quella di mantenere la pace e di aprire sempre finestre di dialogo, ma in questo momento Fallen si sta preparando a distruggerci, per poter così far dissolvere la barriera che lo tiene legato a questo mondo, se lo farà condanneremo il nostro regno e tutti i regni delle altre dimensioni, quindi vi imploro, come membro del Senato, e come strategos, date il via libera all'esercito per attaccare.. » disse scrutando i senatori, che iniziarono ad agitarsi.

« Tu sei pazzo ragazzo, credi davvero che invieremo l'esercito di Celestia in qualche luogo sconosciuto invece che restare a difendere la città ?!?! » gridò un pony tra la folla, mentre Shining Star, cercò di identificarlo.

« E cosa conterebbe difendere una città che è già stata distrutta ? O forse senatore, ciò che intendete è che volete che l'esercito resti qui a proteggere voi !!! » ringhiò l'unicorno, continuando a camminare in circolo.

« Inoltre, non sarà un attacco a caso, poiché l'umano, con Princess Evanescence è scappato da loro, ergo sa dove si trova Fallen...quindi muoviamo l'esercito, verso Nightshade !!! » gridò, mentre alcuni senatori sbiancarono in viso.

« Nightshade ?!?! Quello è un luogo proibito, infestato dai tessitori d'ombra !!! Andarci sarebbe un suicidio per qualsiasi pony e tu vuoi mandarci l'esercito ?!?! Sei un traditore !!! » gridò un unicorno con la toga, scrutando con odio il discendente del barbuto.

Questo però non fece in tempo a rispondere, poiché Currish si lanciò verso il pony che aveva appena parlato, colpendolo al volto con lo zoccolo anteriore destro.

« Tu, patetico pony con, l'accappatoio, quale parte del tacere ed ascoltare non ti è chiara ?!?! » ringhiò il pony di terra, mentre il senatore portandosi gli zoccoli anteriori sopra alla testa, iniziò a tremare, pregandolo di non fargli male.

« Come immaginavo...sei solo uno stupido e pomposo pony, come tutti gli altri del resto vero ?!?! Avete vissuto troppo relegati qui in questo luogo ed avete dimenticato come vive la gente comune e la fatica !!! Siete dei rammolliti !! Non sapete nemmeno prendere la decisione di andare in guerra per salvare il vostro popolo invece che tenerlo qui per proteggere voi stessi per qualche minuto in più di vita !! » gridò Currish, con un espressione di odio indescrivibile sul volto, mentre tutti i senatori presero le distanze da lui, compreso l'unicorno a terra che strisciò via tremando.

« Allora sentiamo, devo pestarvi tutti per convincervi ad entrare in guerra ?!?! Non avete sentito Shining ?!?! Vi ha chiesto di mandare l'esercito contro Fallen, ergo, ci sono altre obiezioni ? » sibilò Burglar, guardando negli occhi ad uno ad uno i senatori, che rimasero zitti.

« Io mi oppongo. » tuonò una voce femminile, da dietro una colonna ancora in piedi.

« Celestia è sempre stato un regno di pace e diplomazia, se sono certa che le tre Dee non vogliono che altre vite vengano sprecate, e se Fallen proverà ad attaccarci loro provvederanno ad eliminarlo.» concluse un alicorno dal manto azzurro e dal crine viola e fucsia, uscendo da dietro la colonna e causando un inchino di tutti i senatori, Shining Star compreso.

« E tu saresti ??? » ringhiò Currish, guardando la nuova arrivata con astio.

Quest'ultima illuminò il proprio corno di una luce azzurra, scomparendo e ricomparendo a poca distanza da Shining ancora chino.

« Il mio nome è Rising Eclipse, e sono a capo del Senato di Celestia. » disse, mentre con lo zoccolo anteriore sinistro fece alzare l'unicorno dal manto bianco, che aveva un espressione tra il felice e l'impaurito, poiché conosceva bene l'impuntamento della pony che era totalmente contro ogni azione militare.

« Senatrice Rising...la prego perdoni i modi del mio amico ma la prego...»

« No...non ammetterò che andiate in guerra...inoltre i miei informatori mi hanno appena portato notizie infauste...tua moglie Ice Wind è stata rapita da due esseri che hanno completamente sbaragliato la sua scorta...» disse, mantenendo una calma gelida.

Nello stesso istante l'unicorno iniziò a tremare, digrignando i denti.

« L'hanno...presa...? Esigo l'esercito...» sibilò Shining, tenendo lo sguardo basso.

« Ho detto ch- »

« Non mi importa nulla di ciò che avete detto Rising Eclipse.

Con o senza il vostro permesso io condurrò l'esercito in battaglia a Nightshade. » sentenziò lui, alzando lo sguardo e mostrando come una scintilla gli fosse apparsa negli occhi, mentre il libro del suo discendente, trasportato nuovamente nella sua abitazione, iniziò a brillare di una luce purpurea.

L'alicorno lo osservò stizzita, indietreggiando leggermente.

« Shining Star, come ti permetti di rivolgerti così a me ?!? Dopo tutto quello che ho fatto per te, inoltre con quale autorità ti permetti di metterti contro di me ?!? » disse la senatrice illuminando il proprio corno.

« Con la mia. » tuonò Larissa, atterrando a fianco del proprio compagno, chiudendo le ali e facendo indietreggiare nuovamente l'alicorno.

Quest'ultima fece un leggero sorriso vedendo la pony, anche se tenne lo sguardo serio.

« Larissa, sei forse impazzita ? Già sei andata ad Equestria senza permesso, rischiando di rimanervi esiliata, ed ora vuoi condurre una guerra ? Cosa ti è preso mia nipotina...» disse Rising, facendo svanire il bagliore sul corno, ed osservandola con sguardo affranto.

L'alicorno, abbassò le orecchie, e chiuse gli occhi, sentendosi colpevole.

Ma tale atto durò poco, visto che riaprì gli occhi di scatto, aprendo le ali.

« Senatori, zia, Fallen ha liberato i titani, che si stanno dirigendo verso qui, l'umano si sta recando proprio ora nella loro direzione per provare a bloccarne l'avanzata....ma non è detto che ci riesca, quindi per il bene del popolo, mi nomino a titolo provvisorio...dittatrice di Celestia, così potrò condurre l'esercito in battaglia, visto che voi non ne avete alcuna intenzione.» concluse la principessa, scrutando con severità prima la zia, e poi i vari membri del consiglio, mentre Shining, Currish e la sua banda gli si erano posizionati ai fianchi.

Nello stesso istante, con alle spalle la città, si trovavano nella steppa delle stelle, Katon e Dryver.

Difronte a loro, si iniziavano a vedere i titani.

Questi a grandi falcate, ed urlanti ti rabbia iniziarono ad accelerare puntando i due.

Lentamente il draconitus, posto sulle zampe posteriori osservò l'umano, mentre dalla bocca aveva una nuova colatura di sangue.

« Pensi di potercela fare umano...? » chiese Dryver, mentre il ragazzo, con la mano sinistra si pulì il rigo.

« Non è questione di potere...o di volere...noi ce la faremo...piuttosto...perché sei voluto venire con me..? » chiese Katon, mentre posizionò il manufatto della rinascita dinanzi a se, tenendo le lame parallele al braccio destro.

Il suo compagno attese qualche istante, osservando l'avvicinamento dei colossi.

« Beh vedi...in tutta Equestria...non vi sono esseri oltre a Dryark...che possano offrirmi possibilità di sfruttare il mio massimo potenziale...quindi ho pensato che questo potesse essere il luogo giusto per scoprire se anche io possiedo un limite...» disse il draconitus, accennando un leggero sorriso.

L'umano contraccambio il sorriso, e poi iniziò a far illuminare la propria arma sacra.

« Allora...diamo inizio alle danze !!! » gridò l'umano eseguendo un fendente orizzontale dinnanzi a se, tenendosi obliquo rispetto al proprio asse, spedendo un immenso fascio di energia a mezzaluna direttamente contro le ginocchia dei primi giganti che si abbatterono al suolo sgretolandosi, mentre Dryver, con un potente scatto delle ali, e ricoprendo per intero il proprio corpo di iridio e di fuoco, trapassò di netto i pezzi rocciosi di alcuni titani, facendo sgretolare anch'essi.

Nello stesso istante, i due incrociarono i propri sguardi, sorridendo.

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Capitolo 12
*** Il richiamo degli eroi ***


Ore 16.00

Steppa delle stelle.

Ovest di Celestia.

 

 

 

Con un immenso fragore, Dryver, utilizzò il ruggito sonico contro i titani più vicini, puntando direttamente alla testa, causando in loro una temporanea sordità, oltre che il farli bloccare per il dolore, nel mentre Katon, correndo alla massima velocità consentitagli dalle sue gambe, si lanciò fra i piedi dei titani, e sfruttando la velocità della corsa, spiccò un salto arrivando ad altezza delle ginocchia dei giganti e con rapidi movimento circolari iniziò a sbriciolare la roccia che componeva le loro caviglie, facendo abbattere al suolo un nuovo numero di titani.

Nello stesso momento il draconitus, avvolgendo nuovamente il proprio corpo di iridio, e sfruttando il suo potere elettrico, iniziò a muoversi ad alta velocità, sembrando quasi che un fulmine si muovesse ad incredibile velocità in cielo, facendo scempio di qualsiasi parte dei giganti fosse entrata in contatto con lui.

Nello stesso istante Dryver notò che c'era una falla nel loro piano.

Fino ad ora erano riusciti a stendere un numero minimo di titani senza un grande sforzo, ma il vero problema stava nella minoranza numerica, dato che per ogni titano che ne abbattevano ve ne erano il doppio che avanzavano.

Di colpo il draconitus notò come come, dopo che ebbe frantumato un titano a livello del bacino, Katon fosse stato colpito da un secondo gigante, sopraggiunto a grande velocità, che lo aveva colpito con un poderoso calcio, lanciandolo ad altissima velocità indietro verso Celestia.

Dryver diede un poderoso battito con le sue ali azzurre, causando un onda d'urto alle sue spalle, facendo impattare vari titani fra loro, mentre lui come il vento in tempesta raggiunse l'umano, un attimo prima che rovinasse contro la parete ovest delle mura di Celestia.

Lo afferro da sotto le braccia, posandolo a terra, constatando con sconcerto come fosse apparsa una crepa del volto dell'umano, proprio sulla guancia destra, simile a quelle che si formano sui terreni aridi.

« Umano...ti senti bene ? C'è la fai a combattere..? » chiese il draconitus, osservando Katon, che lo osservava con i suoi occhi rubini, restando immobile.

« Così non andremo da nessuna parte...» sibilò il ragazzo, scostando il compagno ed appoggiandosi al manufatto, indicò i titani.

«...guarda Dryver...» sussurrò, mentre una nuova linea di sangue gli scese dal labbro inferiore.

Davanti ai due si presentò la sconcertante verità, tutti i titani che finora avevano abbattuto, si stavano lentamente riassemblando e rialzando, ricominciando a marciare verso Celestia.

« Questo è impossibile...li ho colpiti in punti vitali...»

« Non ha importanza...sono Dei...immortali...per quanto li faremo a pezzi continueranno a rialzarsi...le Dee lo sapevano...per questo li hanno imprigionati...» disse, con voce calma l'umano voltandosi verso l'amico.

Lentamente Katon, dopo aver conficcato il manufatto a terra, si inchinò posando entrambe le mani sul collo di Dryver, scrutando i suoi occhi arancio coi suoi rubino.

« Dryver...devo chiederti un ultimo favore...» disse mentre una forte fitta lo colpì al petto obbligandolo a portarsi la mano sinistra nel luogo del dolore.

Il draconitus lo osservò preoccupato, scrutandolo con severità.

« Dimmi la verità...tu ti stai spegnendo...vero ? » sibilò Dryver, tenendo i ciuffi della criniera viola difronte agli occhi, interdicendoli così a quelli rubino del ragazzo.

« Ascolta...vai al Senato...e porta qui Larissa e Shining...fai presto...» disse il ragazzo, rialzandosi, ripulendosi nuovamente la bocca.

« Ti ho fatt-»

« Dryver !!! Non c'è tempo per questo !!! Vai...ora...io resisterò fino al vostro ritorno...» sibilò il ragazzo, sorridendo e, brandendo nella mano destra il manufatto della rinascita, iniziò a correre verso i titani.

Il draconitus restò qualche attimo immobile, ad osservare quella figura dai capelli rossi mentre correva verso l'esercito dei giganti che si faceva sempre più vicino.

« Vedi di essere ancora vivo..quando tornerò..» sussurrò il draconitus, iniziando a volare verso il Senato ad alta velocità.

Nello stesso istante, Larissa, Shining e Currish erano circondati dai senatori, con a capo Rising Eclipse, che li osservava con astio.

« Larissa....tu come osi ?!? Non è mai esistito alcun dittatore nella storia di Celestia, non permetterò che tu sia la prima, inoltre non permetterò certo che infanghi il nome dei tuoi genitori e che tu Shining Star, infanghi le tue nobili origini !!! Siete entrambi dei ragazzini non sapete come si agisce-»

« STAI ZITTA !!!!! » irruppe la voce dell'unicorno dal manto bianco, con gli occhi colmi di lacrime.

« Devi stare zitta !! Taci...non puoi permetterti di parlare in questo modo !! Tu ti sei sempre presa cura di me e di Larissa, come una seconda madre per me ed una vera per lei...ma tu sei sempre rimasta rintanata in questo luogo, quindi non puoi sapere cosa sta accadendo fuori !!! E non dirmi che i tuoi informatori ti riferiscono tutto...poiché tra il sentito dire ed il vedere è tutto diverso...quindi ora...con tutto il rispetto...CHIUDI QUELLA BOCCA E LEVATI DI MEZZO !!! » ringhiò Shining Star, iniziando ad illuminare il proprio corno di una magia azzurra, e puntandolo verso l'alicorno.

« Tu...osi minacciarmi ??? Sei solo un ingrato !!! Sei il disonore del Senato di Celestia ed un fallimento genetico nella discendenza di Starswirl il barbuto !!! » gridò lei, illuminando a sua volta il corno, e spalancando le ali.

« BASTA FERMATEVI !!!! » tuonò di colpo Larissa, mettendosi in mezzo trai due, con le lacrime agli occhi, che però avevano in loro una scintilla accesa.

« Shining, zia abbassate i corni !! Questo non è il momento di combattere !! Shining tu devi pensare ad Ice Wind, quindi prendi scendi le scale e vai a radunare l'esercito.

Qui me la sbrigo io...» disse l'alicorno dal manto bianco, voltandosi verso Rising Eclipse.

« Ma...Larissa io..»

« VAI HO DETTO !!!! E' un ordine della tua principessa !!! Fallo per Ice Wind stavolta...non per Celestia...Vai !!! » tuonò Larissa, senza voltarsi, mentre Shining, dopo aver fatto cenno col capo si voltò iniziando a scendere le scale al galoppo.

Di seguito la principessa voltò lo sguardo alla sua sinistra, verso i tre pony equestri.

« Currish, ti proclamo ufficialmente guardiano e custode del Senato...fintanto che io non sarò tornata dalla guerra tu avrai il controllo del Senato..e voi centurioni obbedirete ad ogni suo ordine !!! Questa è la mia decisione. » concluse Larissa, mentre Burglar gli si avvicinò, scrutando con astio Rising ed i vari pony dinanzi a loro.

« Accetto questo incarico con piacere...» sibilò, scrocchiandosi gli zoccoli anteriori.

«...ma quando ci sarà da salvare PP esigo di esserci...sai sono anche io un eroe in fondo...» disse Currish, iniziando ad avvicinarsi a pony, dopo aver ricevuto un cenno di assenso dalla principessa di Celestia.

« Ed ora passiamo a voi...pusillanimi, iniziate a sedervi sui gradoni...e che non senta volare nemmeno una mosca...e per quanto riguarda te...» sibilò, scrutando ad occhi semi chiusi Rising.

«...vedi di non causarmi problemi...altrimenti mi divertirò a giocare a calciamo l'alicorno. » concluse, mentre la senatrice si avviò sui gradoni scrutando lui e Larissa con odio, mentre Deft e Crafty, in compagnia dei centurioni stavano facendo strada ai senatori facendoli accomodare.

Nello stesso istante Blue assieme a Rock e Flame avevano appena finito di radunare tutti i superstiti nella piazza principale.

« Allora ci siamo tutti ? » chiese il pony dal manto grigio, mentre la sorella minore gli rispose con un cenno di assenso della testa, mentre Cold si avvicinò con a fianco Storm, ancora tremante.

« Ci siamo Blue...Hydra sta finendo di sedare un incendio poco più in la poi ci raggiunge...e Blossom ? »

« Sono qui !!! » disse la pegaso, scendendo a terra in compagnia di Neis, Lightning e Midnight.

Quest'ultima corse subito trai feriti, a sincerarsi che non vi fosse nessuno di sua conoscenza.

« Blue, abbiamo un immenso, ma che dico abnorme problema...!! » iniziò Blossom, mentre di colpo, un ombra iniziò a coprirli.

« Attenzione !!!! » gridò Lightning, lanciandosi verso l'alto, con una poderosa spinta delle ali, e centrando con gli zoccoli anteriori il moncone di una enorme mano rocciosa che li stava per schiacciare, frantumandola in vari frammenti che vennero intercettati da raffiche metalliche e da fruste acquatiche.

Mentre altri frammenti vennero bloccati dal potere di Rock e fatti scendere lentamente, allo stesso modo Midnight sfruttando i suoi impulsi sonici sgretolò le rocce prima che cadessero sui superstiti.

« E quello cosa diamine era ?!?! » disse Cold, osservando Blossom con gli occhi sbarrati.

« Quello era un titano, vero ? » si intromise Hydra, avvicinandosi al gruppo.

« Prima mentre spegnevo alcuni incendi ho visto delle raffigurazioni che riportavo lo scontro di queste creature con le tre Dee di Celestia...devo supporre che Fallen li abbia liberati...dato che, non so se lo avete notato..ma ci sono piccole scosse di terremoto...» disse lei, avvicinandosi ad un edificio, mostrando come l'insegna ancora appesa per miracolo, tremasse.

« Si...e quindi ? » chiese Flame, causando un alzo di sopracciglio di Hydra e Blossom.

« E quindi...ascoltando e tenendo il tempo della frequenza e dell'intensità delle scosse si può capire che queste scosse sono in realtà passi...» disse lei, facendo voltare i suoi compagni verso di lei.

« Approssimativamente quanto ci resta prima che arrivino ? » chiese Lightning, voltandosi verso il lato ovest della città.

« Non molto...» disse Dryver, atterrando tra loro.

«...dove sono Larissa e Shining Star ? » chiese il draconitus, guardandosi attorno, constatando senza vederli.

Nello stesso istante l'unicorno sopraggiunse con lo sguardo risoluto.

« Tu, Shining Star...devi venire con me...» disse Dryver, avvicinandosi di scatto.

« No non posso ora, devo radunare l'esercito per attaccare Fallen e salvare Ice Wind...e »

« Non mi sono spiegato...ora verrai con me. » ripeté Dryver, guardandolo con astio.

L'unicorno ricambio lo sguardo, ed iniziò a caricare il proprio corno.

« Non ho tempo per queste cose draconitus...devo muovermi se voglio salvare mia moglie ed il piccolo che porta in grembo...» disse lui, puntando il corno verso Dryver.

Quest'ultimo iniziò ad avvicinarsi, incurante dell'attacco che avrebbe potuto ricevere.

« Ascolta, capisco che tu voglia salvare tua moglie, ma in questo momento i titani si stanno avvicinando a Celestia...se anche tu la salverai, sarete condannati, voi e tutti noi...quindi...» disse, chiudendo gli occhi, e eseguendo un rapido scatto sulla sinistra, piantò un pugno ascendente nel ventre al pony che gemette di dolore.

«...smettila di farmi perdere tempo e ragiona !! Sei uno strategos se non ho capito male !!! Allora rifletti prima di agire, in questo momento l'umano sta combattendo da solo contro i titani, per tutti noi, e se morirà prima che io sia tornato la, ti giuro che la mia vendetta si abbatterà prima su Fallen e poi su di te !!! » concluse, mentre Lightning gli era andato a fianco, guardandolo con severità, mentre Shining era arretrato di qualche passo, tossendo con forza.

« Era proprio necessario colpirlo..? » chiede l'alicorno dal manto smeraldo al draconitus, che lo osservò con indifferenza.

« Necessario o meno, a volte una lezione la si impara solo col dolore...inoltre se lo avessi colpito veramente forte...ora sarebbe all'altro mondo...» disse Dryver, avvicinandosi, assieme all'alicorno a Shining che nel frattempo aveva ripreso fiato.

« Va bene....verrò con te...ma ad una condizione...» disse l'unicorno, alzando lo sguardo verso di loro.

«...voglio che mi prometti...di aiutarmi a salvare Ice Wind...» disse, avvicinandosi a Dryver e Lightning che gli sorrisero.

« Beh...mi sembra inutile promettere una cosa che era già nelle nostre intenzioni...» disse Lightning, mentre Dryver porse in avanti lo zoccolo anteriore destro.

« La salveremo...insieme...» disse, mentre Shining batte il brohoof all'amico.

« Allora andiamo, ma stavolta andiamo con il teletrasporto magico...» disse Shining, iniziando ad illuminare il proprio corpo, mentre di colpo attorno a lui erano sopraggiunti anche Neis, Blossom Cold e Blue.

« Veniamo anche noi, qualche zoccolo in più potrà di certo farvi comodo. » disse Blue, sorridendo ai compagni.

« Mentre voi sarete a combattere, io, Rock e Storm resteremo qui ad occuparci dei superstiti...» disse Hydra, mentre dalla folla dei cittadini fuoriuscì Midnight.

« Io invece andrò a radunare l'esercito al tuo posto Shining, e lo condurrò a Nightshade. » disse la bat pony dal manto rosa, volando via in direzione delle arene.

« Allora...andiamo...» disse Shining, avvolgendo tutti di una luce bluastra e scomparendo.

Nello stesso istante nella sala del trono di Fallen, Ice Wind, rinchiusa nella sfera energetica di confinamento purpurea veniva utilizzata come passatempo da Rarity, che la utilizzava come pallone da pallavolo con Pinkie, facendo sbattere la pegaso pregna contro le pareti interne.

« Che passatempo gradevole, anche se sarebbe più divertente poterci giocare coi miei cristalli...»disse l'unicorno dal manto oscuro, colpendo nuovamente la prigioniera con forza, spedendola verso Pinkie che la colpì con un doppio calcio degli zoccoli posteriori.

« Si si, e poi tanto la prigioniera sembra già di suo un pallone con quel pancione che si ritrova...chissà se scoppia se la buchiamo...» rispose l'equina dagli occhi di ghiaccio, con una punta di malignità nello sguardo.

A quel punto si intromise Sombra, che illuminando il proprio corno, intercettò la sfera contenente Ice Wind, salvandola da un nuovo colpo di Rarity.

« Adesso piantatela di comportarvi come puledrine !!! Il sommo Fallen ha comandato che la prigioniera resti viva, quindi smettete di torturarla...» ringhiò l'alicorno oscuro, mentre le due pony lo osservarono con sguardo carico d'astio, per poi alzarsi ed uscire dalla sala.

« Gr-Grazie...» sibilò la pegaso rinchiusa nella sfera, aprendo leggermente gli occhi, cercando di mettersi in equilibrio all'interno della proprio prigione.

« Non ringraziarmi...prigioniera...non l'ho fatto per te...ma solo per eseguire gli ordini del mio padrone..» disse lui, voltando lo sguardo verso la porta che conduceva alle stanze di Fallen.

« Non importa la motivazione...è il gesto che conta...e comunque...per quanto sembri strano anche a me...non mi sembri l'essere malvagio...che ho sentito nelle storie...» disse Ice Wind, scrutando il re, che gli voltava le spalle con le ali chiuse.

« Ti sbagli...il mio cuore è nero come la pece...semplicemente l'ho fatto...per obbedire...ed anche...perché...mi ricordavi una pony...» disse lui, avviandosi verso le stanze del suo padrone, mentre la pegaso sorrise leggermente, sentendo che forse il suo presentimento non era così errato.

Nel frattempo Sombra, varcò la soglia delle stanze, trovando il suo maestro con le mani poste sopra ad una roccia rossastra.

« Mio signore, va tutto bene ? » chiese l'alicorno, osservando come l'ex umano stesse osservando attraverso uno schermo magico lo scontro trai titani e l'umano.

« Quindi...è ancora vivo...ed a quanto pare ha liberato la prigioniera...tu lo sapevi Sombra ? » sibilò Fallen, voltando il suo sguardo rosso sangue verso l'alicorno.

« Io non ne sapevo nulla mia signore...» rispose, tenendo lo sguardo basso.

« Per stavolta non ti punirò...dato che questa è una vera fortuna...se l'umano è vivo e si è unito alla sorella di Larissa, ha abbastanza potere per aprire il varco dimensionale...quale ironia...proprio quando libero i titani per distruggere Celestia...scopro che li si trova una scorciatoia...» disse Fallen, iniziando ad far illuminare la pietra che tenendola nella mano destra.

« Sombra, all'erta i tessitori, Dryark e le puledre, che si tengano pronti per la battaglia, e consegna la prigioniera a Chrysalis, dille che se le farà buona guardia forse non la distruggerò...andiamo in battaglia..» concluse mentre di colpo l'intera Nightshade fu scossa da un terremoto.

« Mio signore...cosa accade ??? Siamo sotto attacco ?? » ringhiò Sombra, cercando di mantenersi in equilibrio.

Nel frattempo l'oscuro signore si avvio nella sala del trono, galleggiando a mezz'aria.

« No, Sombra, tutt'altro siamo noi...che stiamo per attaccare...e per stavolta...saremo i buoni...stiamo andando a distruggere i titani...ed una volta fatto ciò, useremo l'umano per andare ovunque vi sia vita. » disse, osservando dalla grande vetrata come il terreno attorno al castello stesse iniziando a creparsi ed affiorare da sotto la crosta terrestre.

« Mio signore...con tutto il rispetto...non riusciremo mai ad arrivare in tempo...per farlo dovremmo»

« Volare.» si intromise Fallen, mentre proprio dinanzi alla vetrata davanti al castello apparve un immensa testa di drago, con due lunghe corna posteriori, mentre dai lati della fortezza, dal basso sbucarono due immense ali nere, unite alla base de castello che si rivelò essere l'immensa schiena di un drago del tartaro.

La fortezza dell'oscuro signore, era posata proprio tra il collo e le ali dell'immensa creature, completamente nera, nel corpo e con enormi crepe nel proprio corpo ricolme di magma incandescente, ed una lunghissima cosa.

« Ed ora...andiamo !! » gridò Fallen, allungando le mani in avanti, illuminandole di una luce rossa, che si pervase negli occhi cremisi della creature, che emettendo il suo tremendo ruggito sbatte con forza le ali, sollevandosi in volo, puntando direttamente verso Celestia.

Nel frattempo Shining, con i propri compagni ricomparvero ad ovest di Celestia.

Lo spettacolo che gli si presentò davanti era un vero e proprio incubo.

I titani erano ormai quasi giunti alle porte della città, mentre a poca distanza dal luogo in cui erano comparsi con il teletrasporto, giaceva a terra, con il vestito strappato all'altezza del petto, Katon.

Il ragazzo era immobile, con lo sguardo fisso verso il cielo, il volto pieno di crepe e con il solo braccio destro che stringeva nella mano il manufatto.

Li dove doveva trovarsi il braccio sinistro, di trovava solo una parte della manica del cappotto e della maglia lacerati, lasciando intravedere il corpo completamente annerito, come di cenere del ragazzo.

« KATON !!!! » Gridò Shining lanciandosi al galoppo verso di lui, mentre Dryver e Lightning, che di colpo aveva assunto una colorazione grigiastra e la criniera rossiccia, si erano lanciando furenti di collera verso i titani, mentre Cold di colpo piantò gli zoccoli nel terreno, iniziando a far fuoriuscire da esso enormi palle di fuoco in direzione dei colossi.

Nel frattempo Blue e Blossom avevano generato delle barriere in legno attorno all'umano.

L'unicorno si avvicinò all'umano, iniziando ad osservare il suo corpo malridotto, scoppiando quasi a piangere.

« Katon...Katon...rispondimi ti prego...» disse lui, muovendo con cura le spalle dell'umano, che lentamente voltò il volto verso il pony sorridendo leggermente.

« I...Ice Wind è viva...posso sentire la sua fiamma vitale...ed anche quello...di vostra figlia...si dirige verso di noi...» sussurrò l'umano, per poi tossire con forza.

« C-cosa...? » disse l'unicorno, restando di sasso nel sentire l'affermazione dell'amico.

« Shining...ascolta...sconfiggi i titani...io...non posso più farlo...il mio tempo...è scaduto...» sibilò, cercando di trattenere il dolore che pervadeva il suo corpo che, partendo dalle gambe iniziò a sgretolarsi sotto gli occhi dei presenti.

« No...no aspetta Katon io...io non posso sconfiggerli, io non ho così tanto potere...e poi cosa dici...tu tu starai bene aspetta...ci sarà un incantesimo nel libro di Starswirl io sono certo che-» incominciò l'unicorno facendo comparire il libro del barbuto, ma venne interrotto dal ragazzo.

« Non preoccuparti...Shining...a me sta bene così...sono...stanco...voglio rivedere Ametista...e riposare in pace...inoltre...» disse, illuminando il manufatto che iniziò a rimpicciolirsi, fino a diventare pura luce.

«...ti lascio questo come mio ricordo...usalo per salvare Ice Wind e tua figlia....per Celestia...e per tutti i nostri amici...e di a Dryver che mi dispiace...per non aver rispettato la promessa...» sussurrò, mentre tutta la parte inferiore del suo corpo ormai era in polvere.

Nel frattempo, Blossom, stretta a Blue e Cold, che stava ascoltando da distanza, avevano iniziato a piangere, proprio come Shining, che non riusciva nemmeno a parlare a causa del dolore che stava provando.

Di colpo la luce generata dal manufatto, colpì l'unicorno, ricoprendolo di una aura bianca, che gli fece comparire indosso l'abito di Starswirl.

« Ora...ora sei pronto...per qualsiasi cosa...Shining...amici...non piangete per me...perché questo non è un addio...è un arrivederci...» disse, sorridendo leggermente mentre il resto del suo corpo finì in polvere, lasciando distesa a terra Evanescence svenuta.

Una folata di vento portò via dagli zoccoli di Shining ciò che restava dell'amico, che come gli altri osservò la scena, impotente con gli occhi sbarrati.

Per qualche istante regnò il più completo silenzio, rotto solo dai passi dei titani, e dai colpi che si abbattevano su di loro per zoccolo di Dryver e Lightning.

Dopo qualche un urlo straziato dal dolore fuoriuscì dalla bocca di Shining Star, mentre i suoi occhi sembravano due fiumi in piena.

« NOOOOOOOOOOOOOOOO !!!!!!!! » gridò l'unicorno, con il suo abito azzurro, mentre di colpo il libro che gli galleggiava di fianco iniziò a sfogliarsi da solo, ed il corno iniziò ad illuminarsi un fascio magico azzurro e bianco.

Blue e Blossom fecero appena in tempo a recuperare Evanescence e spostarsi, poiché Shining Star, accecato dall'ira e dal dolore, con un movimento della testa espulse dal proprio corno un immenso raggio di energia che pochi metri dopo essere stato lanciato iniziò ad espandersi come un onda di tsunami surclassando la stessa altezza dei titani, che fu osservata da una traumatizzata Neis.

Lightning, illuminando il proprio corno ed afferrando Dryver riuscì a teletrasportarsi via da li, un attimo prima che il raggio investisse i colossi avvolgendoli nella luce azzurra.

Non appena la luce li ebbe avvolti tutti, vi fu un immensa esplosione sorda.

Un immensa onda luminosa costrinse tutti a chiudere gli occhi, per evitare di restare accecati, mentre dagli occhi del discendente del barbuto, continuavano a scendere lacrime di dolore e disperazione.

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Capitolo 13
*** Bene o male ? ***


 

Ore 18.00

Senato di Celestia.

Acropoli.

 

 

 

 

Il bagliore dell'attacco dell'unicorno arrivò fino al Senato, rischiando di abbagliare non solo i senatori, ma anche i superstiti al di sotto nella piazza.

« Ma cosa diavolo sta succedendo ?!?! » ringhiò Currish, voltandosi verso est, per non rimanere accecato, mentre Crafty gridava in preda al panico.

Deft al contrario si avvicino al a proprio leader, con aria preoccupata.

« Pensi che sia successo qualcosa agli altri...? » sussurrò, notando come i senatori stessero iniziando ad agitarsi.

Il pony terrestre diede una rapida occhiata intorno a se, mentre il bagliore stava cessando.

« Ora che me lo fai notare...dove è finita quella che continuava a darci tutti quei problemi..» sibilò Currish constatando come Rising Eclipse fosse svanita.

« Deft, prendi Crafty e quei centurioni, fate la guardia ai pomposi, nel frattempo io cerco quella mela marcia...ed usa pure le maniere forti...» disse, sorridendo leggermente.

« Sei sicuro capo ? E' pur sempre un alicorno...se vuoi potrei venire con te.. »

« Stai dicendo che n on sarei in grado di gestirla ? E' questo che stai dicendo muscolo flaccido ?!?! » gli ringhiò contro Burglar andandogli a muso a muso, scrutandolo coi suoi occhi chiari.

Il pegaso arretrò leggermente piegando le orecchie.

« Ehm....vado subito a fare la guardia ai senatori...»

« Sarà meglio...» terminò il pony col pizzetto, voltandosi ed iniziando a camminare nel Senato semi distrutto.

Lentamente Currish, esplorò scrupolosamente dietro le poche colonne ancora in piedi, e negli angoli adiacenti, alle scalinate.

« Non può essere volata via...ne tanto meno essere scesa dalle scale...e se si fosse teletrasportata avremmo visto il bagliore...ora che ci penso...dove sono le due principessa...?!? » disse il pony, voltandosi di scatto, notando una lieve trasparenza contro un muro di marmo bianco.

Currish iniziò ad avvicinarsi, notando come in quel punto sembrasse come guardare attraverso una bolla, dato che l'immagine mostrata era leggermente tondeggiante.

Fù a quel punto che voltandosi diede un doppio calcio in quella direzione, impattando i propri zoccoli contro una barriera a bolla, in cui all'interno si trovavano i tre alicorno, che stavano caricando i loro corni.

« VOI !!! Uscite subito da li !!! » gridò il pony, osservando come le tre continuassero a caricare la loro magia e tenere i tre corni incrociati, ignorando il suo ordine.

« D'accordo...ve la siete voluto...» disse il pony, iniziando a martoriare la barriera di calci posteriori a raffica continua.

Nel frattempo all'interno della barriera, completamente isolate dall'esterno le tre si stavano concentrando.

« Siete certe che sia realmente necessario...? » chiese Rising, rivolgendosi alle due principesse di Equestria.

« Mi creda...se vi fosse un altro modo, lo avrei suggerito, ma come ha suggerito Luna...questo è l'unico modo per salvare il vostro regno ed anche il nostro...» disse la monarca del sole, caricando ulteriormente il proprio corno.

« Non si preoccupi Rising...so come liberare le portatrici degli elementi...ma non sarà comunque facile...inoltre dobbiamo sbrigarci...e per fare ciò servirà aprire per qualche istante anche solo un minimo il passaggio per Equestria....» sibilò Luna, ancora debole per il trattamento subito da Katon.

« E' molto rischioso...ma se siete certe che questo possa servire a risolvere il conflitto pacificamente...allora lo farò...ma sarà per poco....non possiamo permettere che Fallen scappi...» disse aggrottando le sopracciglia.

Di dopo la magia che avvolgeva i loro corni divenne per tutte bianca, ed i loro occhi si illuminarono di una pura luce.

« Facciamolo...»

« Ora o mai più...»

« Per le Dee...» dissero le tre all'unisono espandendo la loro magia all'interno della sfera che dall'esterno, dove si trovava Currish, apparve come una grossa perla bianca.

« Ma che diamine...Ora vi sistemo io !!! » disse il pony, dando un nuovo poderoso calcio alla barriera, che iniziò a riempirsi di crepe, per poi esplodere in un bagliore azzurro e dorato, con un fumino rosa.

Il pony ebbe per un attimo la visuale otturata, constatando come le figure che si trovava difronte non erano più tre ma bensì cinque.

Lentamente una delle figure si fece avanti, rivelando una figura esile e dalla colorazione azzurra, e con due grandi occhi tendenti al turchese, che brandiva nella mano destra una grossa spada.

« E tu pensi di farmi paura mostriciattolo ?!?! » ringhiò Currish, voltandosi nuovamente cercando di colpire il clessidriano che, a causa del trasporto era ancora spaesato.

Da fumò di colpo fuoriuscì un altra figura, che piantò una mazza verde proprio trai due, intercettando il colpo del pony, che arretrò mettendosi in guardia.

« Ehy...ehy..che bisogno c'è di usare la violenza, cessa con questa scemenza !! » canticchiò un pony, brandendo per il manico marrone la mazza, e infilandosela nella fascia che teneva a sinistra della groppa.

Non appena il fumo di diradò completamente, anche il pony fu visibile.

Era di un manto azzurro come il mare, e dalla criniera e coda frastagliate di colore viola e con tre strani tagli paralleli sui lati del collo.

« Currish Burglar, come principessa di Equestria, ti ordino di fermarti. Costoro sono stati chiamati per aiutarci a fermare la minaccia di Fallen, e per salvare le portatrici degli elementi.» disse Celestia, con ai fianchi Rising Eclipse e Luna, che osservarono il pony di terra, scrutare i due nuovi arrivati con astio.

« E questi due dovrebbero aiutarci ?!?! Quel piccoletto lo potrebbe battere persino Crafty e quello sciroccato me lo mangio a colazione !! » disse Burglar, mentre Clessidrus gli fece una pernacchia, per poi porre dinanzi a se la propria spada Clexcalibur.

« Certo sei bravo a parlare, ma perché invece non lo dimostri eh pizzettino ? » disse il clessidriano, guardando il pony con severità.

Nel frattempo il pony dal manto azzurro era ricomparso affianco di Luna.

« Princess Luna qual'è il mio lavoretto, devo forse sistemare questo tipetto ?? » disse il pony, avvicinando lo zoccolo anteriore destro al fianco sinistro, vicino all'impugnatura della propria arma, mentre sul suo volto si era disegnato un grosso sorriso, mostrando come i denti del pony fosse acuminati come quelli di uno squalo.

La principessa della notte gli poso lo zoccolo anteriore sinistro sulla groppa.

« Fermo Suiton, la tua missione è un altra, devi scortare questi due ILLESI, da Katon e da Larissa, hai capito ? » disse Luna, osservando gli occhi gialli del pony, che si gratto la criniera con lo zoccolo anteriore destro.

«Capito principessa la scorta devo fare e nessun osso spaccare » disse il pony, voltandosi col muso verso la principessa sorridendo.

« L'idea di rivedere il mio sensei mi darà la grinta di sei...» disse iniziando a camminare verso il clessidriano e Currish.

«Aspetta Suiton...di sei cosa ??? » disse la principessa, osservandolo con gli occhi semi chiusi.

Il pony si gratto nuovamente la testa volta la testa, con gli occhi chiusi e sorridendo.

« Eh...principessa non tutte possono venirmi, comunque avete altro da dirmi ? » disse Suiton, attendendo la risposta della principessa che nel frattempo si era piantata lo zoccolo anteriore sinistro in fronte.

« No...non ho altro, ma vedi di fare attenzione...non voglio che ti succeda qualcosa...» disse lei, con aria un poco preoccupata.

Lui fece cenno della testa continuando a sorridere, dirigendosi verso Clessidrus e Currish.

I due si stavano ancora guardando in cagnesco come in una sorta di gara di sguardi.

Di colpo il pony dal manto azzurro mise gli zoccoli anteriori attorno al collo dei due, in segno di amicizia.

« Coraggio ragazzi via quei musi, noi tre dobbiamo essere fusi !! » disse sorridendo, mentre di colpo scivolò in avanti, dando uno strattone ai due, finendo per impattare di fronte, ribaltandosi al suolo gemendo di dolore.

« Ahya !!! ma di cosa hai la testa di cemento ?!?! » gridò Clessidrus, tenendosi la testa con entrambe le mani, mentre Currish si stava alzando con uno sguardo omicida in volto.

« Tu...tu razza di cantilena con gli zoccoli...NON OSARE PIU' TOCCARMI !! » ringhiò Currish, osservando Suiton steso a terra che osservava qualcosa al di sotto del senato, con occhi pieni di luccichii.

« Quale maestosità, che sublime generosità !! Questo si che è un regno di gran qualità !! » disse il pony portandosi gli zoccoli al lato del volto facendo un espressione di pura gioia.

« Ehy...hai sentito quello che ti ho detto ? Mi stai ascoltando ?!?! » disse Currish, senza accorgersi che il pony lo aveva nuovamente preso attorno al collo e messo sull'orlo del Senato, puntando un corso d'acqua.

« Guarda amico che bel fiume, in quell'acqua ci sembrerà di avere le piume !! » disse il pony mentre Burglar, lo osservò con astio e con tutte le vene del collo pimpanti.

Nello stesso momento Clessidrus, con un po' di male alla testa si era avvicinato alle principesse.

« Princess Luna, Princess Celestia, vi sono grato per avermi portato qui...non sapevo nulla di ciò che era successo...non posso credere che la mia amata Twily sia diventata...cattiva..» disse lui, tenendo lo sguardo basso.

Le due regnanti si guardarono, per poi sollevare con la magia il clessidriano.

« Clessidrus lei non è diventata malvagia...lei ha un cuore puro...proprio come il tuo...solo che è stata posseduta dal potere malvagio di Fallen...» disse Celestia, aggrottando le sopracciglia.

«....e solo tu con il tuo forte legame...e con un incantesimo di legame come quello della fiamma della vita...potete riportare la luce in loro facendo svanire ogni traccia di male...! »

Il clessidriano sorrise leggermente, mentre alle sue spalle Currish stava cercando di colpire Suiton, che in preda all'euforia stava correndo per il Senato lasciandosi alle spalle stelline dagli occhi.

« Ehm...e loro perché sono qui...? » disse Clessidrus con un espressione indescrivibile in volto.

Le principesse lo fecero levitare al suolo dolcemente.

« Beh vedi, non sarà facile avvicinarvi alle portatrici poiché potrebbero attaccarvi, ed anche se sappiamo che sei un abile spadaccino, è meglio che Suiton venga con voi, è stato per un po' allievo dell'umano, inoltre il suo stile da atlantideo vi sarà molto utile...è qui per proteggervi..» disse, mentre Clessidrus spalancò la bocca incredulo per ciò che aveva appena sentito.

« Si si lo so...può non sembrare affidabile ma credimi, sa perfettamente ciò che fa ! » disse Luna sorridendo al clessidriano, che rispose al sorriso e sollevò la sua spada.

« Allora mi fiderò di voi principesse, vi prometto che salverò Twily e tutte le sue amiche, è una promessa. » disse Clessidrus, sollevando dinanzi a se la sua arma Clexcalibur, inchinandosi davanti alle principesse che sorrisero, mentre Rising Eclipse, con la magia aveva sollevato da terra Currish, riportandolo difronte alle principesse.

« Currish Burglar, sei pronto per andare a salvare Pinkie Pie ? » disse Princess Celestia, constatando come il pony tornò immediatamente serio, dimenticando la fonte della sua ira, che stava danzando euforico proprio dietro di loro.

« Sono pronto, Celestia. » disse lui, guardandola con serietà nei suoi occhi fucsia.

L'alicorno lo osservò, un poco infastidita dalla sua mancanza di rispetto, ritenendo però opportuno lasciar perdere.

« Allora potete andare, se non erro la luce proveniva da ovest...è li che li troverete, Suiton ? » disse Luna, voltando lo sguardo verso il pony dl manto azzurro, che eseguendo una scivolata in corsa si fermò proprio difronte alla principessa della notte.

« Pronto a partire, o mia grandiosa sire » disse lui, sorridendo a Luna.

« Parti subito con loro verso ovest, non penso sarà difficile trovarli...,sai bene che Katon lascia sempre segni evidenti del suo passaggio..» disse la monarca della notte, ripensando al disastro dell'Everferee.

« Eseguo » disse lui, alzandosi e mettendosi tra Clessidrus e Currish sorrise prima ad uno poi all'altro.

« Coraggio amichetti, è ora di fare i dispetti !! » disse Suiton, per poi afferrarli entrambi per i fianchi con gli arti anteriori, ed usando i posteriori come appoggio si lanciò in dietro fino a non avere più il pavimento del Senato sotto gli zoccoli.

Clessidrus e Currish cercarono di divincolarsi, mentre iniziarono a precipitare direttamente verso il basso, puntando nel lago alle spalle del Senato.

Nello stesso momento il pony dallo smagliante sorriso unì gli zoccoli anteriori.

« Daibakuryuu » disse, mentre l'acqua del fiume al di sotto si sollevò una colonna d'acqua che li inglobò, assumendo la forma di uno squalo e risalendo la parte scoscesa del Senato, ripasso sopra alle principesse ed ai senatori, che tremarono di paura assieme a Deft e Crafty, puntando direttamente verso Ovest.

Nello stesso istante, nella piazza Rock si avvicinò ad Hydra, sorridendole.

« Hey Hydra, bello lo squalo, ma a cosa serve ? » disse la puledra, guardando l'amica, che alzò un sopracciglio.

« Rock...quale squalo ? Io non ho fatto niente...» disse con tono perplesso.

La compagna la osservò stupita fissando verso l'alto.

« Allora quello cosa è ? » disse puntando l'enorme squalo completamente formato d'acqua che stava volando sopra le loro teste a folle velocità verso il luogo in cui stava era apparso quell'immenso bagliore.

La pony dal manto azzurro restò immobile con la bocca spalancata, nell'osservare tale incantesimo, che era a lei sconosciuto.

« Io...io...non ne ho idea...ma penso sia meglio andare nella sua stessa direzione, dato che sta andando verso gli altri ad ovest..» disse Hydra, ricordandosi però che vi erano i superstiti da controllare.

« Rock, tu resta qui con Storm, vado io da loro. » disse, mentre la puledra piegò le orecchie, sentendosi inutile ed esclusa.

La sua compagna lo capì, e lentamente gli si avvicinò sorridendole.

« Non preoccuparti, andrà tutto bene, voi due dovete restare qui, perché siete coloro che possono proteggere ed aiutare meglio i cittadini, e poi se tu sarai qui al sicuro Metal potrà concentrarsi meglio sulla battaglia, lo conosci è sempre preoccupato per te, quel testone... » disse la puledra, constatando come le sue parole avessero fatto riaccendere il sorriso sul volto dell'amica.

« E poi non sarai sola, c'è Rock qui con te, potresti diventare amici, è un bel puledro.»sussurrò nell'orecchio all'equina che arrossi leggermente arretrando.

« Ehm...meglio che vado a controllare i cittadini...fai attenzione Hydra... andiamo Storm !! » disse la puledra dal manto bianco mentre il pony di terra la raggiunse ed i due sparirono tra la folla di pony, osservati da una sorridente Hydra.

Nello stesso istante, a distanza di qualche metro dalla pony comparve Larissa.

«Principessa, i titani loro..»

« So già tutto amica mia, non preoccuparti forza andiamo, la battaglia contro i titani ci aspetta, andiamo ad aiutare i nostri amici !! » la interruppe l'alicorno dal manto bianco sorridendole, ed illuminando il proprio corno di un immenso bagliore, facendo nuovamente svanire entrambe, ricomparendo a poca distanza da Blossom e Metal, con distesa al loro fianco Evanescence priva di sensi.

La cosa più evidente però, fu come, dinanzi a Shining vi fosse un enorme striscia scavata nel terreno, che poi dava origine ad un enorme depressione nel terreno, e qualche chilometro più in la, vi fossero degli immensi alberi, i più alti che si fossero mai visti.

Larissa ed Hydra si avvicinarono lentamente a Blossom e Metal, che stavano piangendo vistosamente, mentre poco più in alto sopra di loro si trovavano Dryver ,Lightning e Neis che stavano osservando gli alberi titanici generati dal potente incantesimo di Shining Star.

« Blossom, Metal...cosa è accaduto...? » disse Hydra, mentre Larissa si avvicinò alla sorella, con le lacrime agli occhi avvolgendola con le sue ali bianche.

La pegaso dal manto verde affondò il muso nel collo del compagno ricominciando a piangere e singhiozzare, mentre lui strinse i denti con forza.

« L'umano....Katon...è morto...» disse, con totale mancanza di emozione nella voce, se non un profondo che gli perveniva dall'interno.

Tale affermazione riportò nuovamente il silenzio, causando una forte fitta al petto di tutti, come se un coltello li avesse trafitti.

« Non può essere...la fiamma...non può estinguersi...» disse con le lacrime agli occhi Larissa, mentre la sorella gemella riprese conoscenza.

« Sbagli sorella...» sussurrò Evanescence, cercando di alzarsi.

«...lui si era già spento...nel momento stesso in cui si è unito a me...per scappare...io lo sapevo...il suo corpo era ormai troppo danneggiato...per questo...quando le Dee, dopo la fusione, gli hanno chiesto di poterlo usare per fermare Fallen...lui ha accettato...ma purtroppo...» disse, mentre le lacrime iniziarono a scorrere lungo il suo muso.

«...non c'è l'ha fatta, il suo spirito è stato stremato fino al limite...fino al punto che è stato richiamato a forza nel mondo dell'essenza...» concluse l'alicorno emettendo un gemito di dolore.

« Però...almeno ora...come ha detto a me..prima di lasciarmi andare...ora è felice...perché potrà rivedere la sua amica...» sentenziò la puledra, richiudendo gli occhi e posandosi contro la sorella, che aveva nuovamente le lacrime agli occhi, ma stavolta oltre che di dolore di pura ira.

« Fallen la pagherà....lo distruggerò...» sibilò Larissa, mentre una presenza gli si avvicinò alle spalle, posandogli uno zoccolo vicino al collo.

« No...tu non farai proprio nulla...è mio compito, lui...lui...ha dato tutto per me...per noi....mi ha dato il potere di sconfiggere i titani...ed ora io sconfiggerò Fallen. » sentenziò Shining Star, avvicinandosi a Larissa mostrandosi in tutta la sua fierezza con indosso, l'abito del barbuto.

L'unicorno aveva gli occhi completamente arrossati, per le lacrime e per la rabbia, ed era visibilmente preso da tremori.

« Shining...io..»

« Larissa. Sto bene, voglio solo..solo liberare Ice Wind e farla pagare a Fallen, ti prego...non voglio altro, ma aiutatemi... vi prego....non voglio che altri perdano la vita...» sussurrò, strozzando in gola un lamento, mentre un nuovo coltello fu piantato nel petto di tutti.

Nello stesso istante un tonfo sordo si abbatte al suolo, mentre una leggera pioggerella cadde su tutti i presenti.

Nello stesso istante, caddero al suolo Clessidrus e Currish, con un colorito bluaceo in volto.

« Sembra che stessero per soffocare...» disse Larissa, che illuminò il proprio corno di una luce azzurra, iniziando a guarire i due.

Nello stesso istante Suiton era a poca distanza, ed osservava immobile il terreno, con la criniera che gli copriva gli occhi e con un espressione seria in volto.

« Sensei dunque è qui che hai scelto di morire, dunque...» disse tracciando una linea nel luogo dove si trovavano i piedi di Katon.

«...nessuno oltre a qui potrà proseguire..» tuonò, facendo uno scatto all'indietro con la testa, liberando gli occhi dalla criniera, mostrando due strisce di lacrime colare dal suo volto, che però ora mostrava un sorriso.

Nel frattempo, Clessidrus aveva ripreso conoscenza.

« Grazie mille...ehi ma sai che assomigli molto alla mia amata Twily ? » disse il clessidriano osservando Larissa, coi suoi occhi gialli.

« Ehm...ecco a dire il vero forse un po' di somiglianza c'è...ma tu chi sei ? » chiese l'alicorno dal manto bianco, mentre Shining e Dryver si erano diretti verso il pony con la mazza.

« Io sono Clessidrus, e sono stato incaricato da Princess Celestia e Princess Luna di purificare con l'aiuto dell'umano le mane six, a proposito dove è questo Katon , fiamma della vita ? » disse, con estrema leggerezza non osservando come le sue parole avessero inferto una nuova ferita negli animi dei pony presenti.

« Lui...è morto...» disse Larissa, tremando leggermente, e facendo posare Evanescence vicino a Blossom, Metal e la sopraggiunta Neis, iniziò ad avvicinarsi al gruppo con il draconitus ed il leader del Team Twirl.

Nel frattempo Currish aveva ripreso conoscenza, dopo che Cold rimasto in disparte fino ad ora lo aveva colpito con un leggero calcio.

« Maledetto pony...lo strozzo...lo faccio a fette...per poco non ci restavo secco....» ringhiò, alzandosi di scatto guardandosi attorno e constatando che erano arrivati.

« Calmati per favore, senti male da qualche parte ? » chiese Hydra avvicinandosi al pony che la scrutò con ira.

« No non mi fa nulla male, a parte gli zoccoli che mi fanno un prurito bestiale, e so anche come farli stare meglio, con permesso !!! » disse, spingendo la puledra iniziando a dirigersi verso Suiton, circondato da Larissa, Lightning, Shining e Dryver.

Quest'ultimo fulminò con lo sguardo il pony in avvicinamento, che si bloccò quasi istantaneamente.

« Eh va bene...allora aspetterò...» sibilò tornandosene indietro, incontrando lo sguardo furente di Cold.

« Sai...dovresti imparare ad essere più cortese con le puledre...» disse il pony dal manto bianco, fissando Currish con gli occhi semichiusi.

Quest'ultimo alzò un sopracciglio e proseguì senza dargli importanza.

« Tranquillo non voglio portarti via la ragazza...» sentenzio Burglar, che venne intercettato da uno schiaffo in volto da parte di Hydra.

« Lui non è il mio ragazzo !! » tuonò lei, guardandolo con astio e con un leggero rossore sulle guance.

Lentamente Burglar si massaggio la guancia sinistra, per poi proseguire andandosi a sedere di fianco a Metal, che stava consolando Blossom.

Clessidrus nel frattempo si era avvicinato ad Evanescence iniziando ad accarezzarle la criniera facendola sorridere.

« Che creaturina simpatica che sei...» disse osservando il clessidriano sorriderle, per poi estrarre la sua spada.

« Non sono solo carino, sono anche un abile spadaccino, vedi questa è Clexcalibur e la userò per sconfiggere il male e salvare Twily e le altre, e se serve anche per proteggerti, a proposito io sono Clessidrus, vuoi essere mia amica ? » chiese lui sorridendo all'alicorno sdraiato.

Questa le sorrise dolcemente.

« Certo che voglio essere tua amica, io sono Evanescence, piacere di conoscerti.» concluse lei, sorridendo, e continuando ad osservare il suo nuovo amico che agitava la sua mano, mostrando le sue grandi doti.

Nel frattempo a poca distanza, Dryver stava per perdere la pazienza.

« Ti ho detto di dirmi chi sei, e cosa ci fai qui !! » ringhiò il draconitus, verso il pony dalla criniera viola, che continuava a sorridere ed osservare gli alberi titanici.

« Non hai sentito ? Ti ha fatto una domanda !! » rincarò Lightning, che era ancora di colore grigio e con la criniera rossa, inoltre ad ogni istante le sue pupille si restringevano.

Nuovamente il pony restò immobile sorridendo ed osservando verso ovest, non sbatteva nemmeno le palpebre.

Fù a quel punto che Dryver sferro un tremendo colpo con lo zoccolo anteriore destro in contemporanea con Lightning, che però non andò a segno solo grazie all'intervento di Larissa, che fece comparire una piccola barriera attorno al pony, contro cui i due colpi si infransero distruggendo la.

« Ragazzi state calmi, ci vuole solo pazienza...magari non capisce quello che diciamo...da quello che vedo sembra essere di Atlantide...visto l'aspetto e le branchie sul collo..» disse lei, posizionandosi tra loro e Suiton.

« No, io sono certo di averlo sentito parlare poco fa, nella nostra lingue, lui ci ignora di proposito !! » ringhiò Lightning avvicinandosi minacciosamente a Larissa, che piegò le orecchie all'indietro.

« Ehy sei impazzito !!! Avevi detto che volevi proteggerla e servirla ed ora ti comporti così !!! » tuonò Neis, svolazzando davanti all'alicorno verde guardandolo con severità.

Ma quest'ultimo, con sorpresa di tutti, colpi con un colpo d'ala sinistra, facendo cadere qualche metro più a sinistra.

Shining nel frattempo si era messo proprio difronte a Suiton, osservandolo con molta attenzione per vedere se ostruendogli la visuale avesse fatto qualcosa.

Nello stesso istante Larissa era rimasta a bocca aperta nell'osservare la reazione di Lightning, e Dryver lo aveva colpito con uno zoccolo anteriore in volto.

« Sei impazzito forse ?!?! E' una tua compagna !!! » ringhiò il draconitus, mentre lentamente l'alicorno si voltò verso di lui, restituendogli il colpo, con forza raddoppiata facendolo arretrare strisciando gli zoccoli nel terreno.

« Basta smettetela !!! » gridò Larissa avvolgendo entrambi in una sfera magica azzurra.

« E' inutile, non riuscirai a trattenerlo, sta entrando in modalità berserk, era prevedibile che prima o poi sarebbe uscito di senno...» sussurrò Shining avvicinandosi a Larissa, mentre Blossom ed Hydra erano andate a soccorrere Neis, constatando che era solo svenuta.

« Berserk ? » chiese Larissa, liberando Dryver, ed alzando un sopracciglio si voltò verso Shining.

« Si, è una speciale condizione di alcuni esserei...gli concede un estrema forza, in grado di spezzare le montagne...ma gli fa perdere completamente la ragione arrivando anche ad attaccare coloro a cui si vuole bene...e se arriverà al punto di rottura non potrà più tornare indietro..» disse Shining, osservando Lightning mentre colpiva la sfera cercando di liberarsi.

« Esiste una cura ? » chiese Dryver, avvicinandosi ai due, osservando l'alicorno dimenarsi ed urlare.

L'unicorno abbassò il capo, riflettendo attentamente.

« L'unica cura...è imparare a controllarlo...ma ci vogliono anni per farlo...e noi non abbiamo questo tempo..» disse Shining Star, calandosi il copricapo sugli occhi.

« Sta arrivando il bestione, non è che avete un cannone ? » si intromise di colpo Suiton guardando i tre con suoi occhi gialli e sorridendo.

« Ma...ma allora capisci e parli la nostra lingua !!! Perché prima non ci rispondevi ?!?! » chiese Larissa guardandolo un poco stizzita, mentre il pony si grattava la testa con lo zoccolo anteriore sinistro.

« Rispondere non serve se si avvicina la grande serpe » disse lui, indicando con lo zoccolo anteriore destro la foresta titanica.

Tutti voltarono lo sguardo nella stessa direzione, mentre da dietro sopraggiunse Currish.

«Non fateci caso, questo è del tutto sciroccato...» disse, dirigendosi verso il pony seduto che indicava sorridendo.

Nello stesso istante, un enorme fiammata cancello fece svanire la foresta, ed innalzare un immenso fumo nero.

Da questo iniziò a fuoriuscire un immenso drago nero, con in groppa l'enorme fortezza di Fallen.

« Che ti dicevo testone, ecco a voi tutti il serpentone » disse Suiton, alzandosi e, passando davanti ai presenti, serrando, ad uno ad uno, le bocche che avevano spalancato.

Nello stesso istante, Larissa riuscì a percepire come dall'immensa creatura di lava ed oscurità, l'energia malefica proveniente da Fallen che se ne stava appollaiato come un avvoltoio, tra le corna della bestia scrutando con il suo folle sguardo carico d'odio il regno di Celestia, ed i suoi protettori.

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Capitolo 14
*** Massima potenza ***


Ore 19.30

Confine ovest di Celestia.

Mura della città.

 

 

 

Per un attimo le nuvole scomparvero dal cielo, mosse dal battito d'ali del drago, che uscì completamente dal fumo nero, continuando la sua avanzata verso il regno.

La folata di vento arrivò fino alle mura, facendo quasi volare via il clessidriano, che venne preso al volo da Blossom, che gli sorrise.

« Tranquillo, ti tengo io !! » disse lei, stringendolo con gli zoccoli anteriore intorno alla vita stretta.

Il clessidriano ricambiò il sorriso, ed aggrappandosi a lei si girò, andandole in groppa ed aggrappandosi con le mani al suo collo.

« Ecco così adesso staremo entrambi più comodi, però non dirlo alla mia Twily non vorrei si ingelosisse !! » disse Clessidrus, facendo un sorrisetto, mentre Blossom gli fece l'occhiolino come consenso e con un rapido battito d'ali, torno ad affiancarsi a Metal, che stava tenendo a terra Evanescence, mentre Cold aveva afferrato Hydra, tenendola stretta a se, causandole un forte rossore sulle guance.

« Tranquilla, non permetterò che voli via, ne che quel bestione ti faccia del male. » disse lui, osservando il rettile con le fauci spalancate che stava avvicinando rapidamente.

La puledra non disse nulla, se non avere l'istinto di posare il capo sul collo del compagno, che al momento dava una forte sensazione di protezione.

Nello stesso istante a poca distanza Currish aveva afferrato al volo Neis, ancora svenuta, e l'aveva posizionata sotto di se, per per fare in modo che le raffiche non la sbalzassero via.

« Guarda te cosa mi tocca fare...» sibilò il pony di terra, anche se per qualche istante sentì come quell'azione buona lo avesse fatto stare meglio, come se tutti quegli anni di maltrattamenti subiti da suo padre fossero diventati come più leggeri.

Nello stesso istante Larissa con affianco Shining, vennero tenuti a terra da Dryver, che pianto entrambi gli zoccoli posteriori nel terreno e con quelli anteriori di afferrò per la groppa.

« Tranquilli...vi tengo io, intanto pensate una soluzione per Lightning...non penso riuscirete a trattenerlo ancora per molto...» disse il draconitus, osservando l'alicorno grigio rinchiuso nella sfera azzurra di Larissa, che stava faticando a tenerlo all'interno visti i potenti colpi che il leader del Team Twirl stava usando per uscire, mentre attorno a se stava comparendo una sinistra aura rossa simile alla criniera.

A poca distanza da loro, si trovava Suiton, che aveva conficcato nel terreno la mazza, e ci si era ancorato tenendosi con entrambi gli zoccoli anteriori, mentre con il resto del corpo era a mezz'aria.

Lentamente voltò la testa verso i suoi tre amici, sorridendo con quella dentatura poco rassicurante e scrutandoli con i suoi occhi gialli.

« Ehy principessa ho un piano che è una scommessa, ma uno zoccolo mi servirebbe chi me lo presterebbe ? » disse facendo l'occhiolino ai tre, che lo osservarono con volto poco convinto.

« Ehm...d'accordo...e sarebbe questo tuo piano ? » chiese Shining Star alzando un sopracciglio e cominciando ad illuminare il proprio corno di una candida magia verde, che avvolse il pony dal manto azzurro e lo posizionò di fianco a loro.

« Lanciate me e l'alicorno contro il dragone, vedrete verrà giù quel bestione !! » disse colpendosi il petto con lo zoccolo anteriore destro, ammiccando a Larissa, che aveva un espressione indescrivibile stampata in volto per ciò che aveva appena sentito.

« Sei forse impazzito ?!?! Quel drago è immenso, dobbiamo trovare una strategia per abbatterlo, magari con lo stesso incantesimo che ho usato contro i titani...anche se...non penso di riuscire a lanciarlo nuovamente...» disse Shining abbassando lo sguardo piegando le orecchie, mentre una nuova ventata per poco non gli fece volare via il cappello del barbuto.

« Io penso che invece sia un buon piano...» disse Dryver, facendo voltare i due celestiani verso di lui.

«...è avventato ma può funzionare...quel drago a causa della sua enorme mole sarà lento, io e Lightning, ammesso che riesca a controllarsi, potremmo spezzargli le ali, schivando con facilità i suoi colpi, dato che una volta passata la testa non avrà più modo di colpirci...» disse osservando i due, mentre Suiton continuava a guardarlo sorridendo.

« Si ma, non riuscirete ad avvicinarvi alle ali, li ci saranno correnti fortissime molto più di quelle che ci stanno colpendo, come pensi di..»

« Shining, dimentichi che sono un draconitus, per me queste è semplice brezza nella criniera, piuttosto, è Lightning a preoccuparmi...in quelle condizioni potrebbe anche attaccare me o voi...come poco fa.»

« Non preoccuparti dragoncino, penso io all'equino. » disse il pony ibrido, mentre Dryver lo fulminò con lo sguardo.

« Come mi hai chiamato..? » disse il draconitus, con una vena che si gonfiò di colpo, mollando Larissa e Shining che si aggrapparono come meglio poterono al terreno, mentre la barriera attorno a Suiton scomparve facendolo volare direttamente verso Dryver, che ricoprendo d'iridio il proprio zoccolo destro assesto un potente affondo che impattò contro la mazza dell pony, che l'aveva posta dinanzi al ventre.

In quell'istante Dryver si accorse di come il pony gli stesse sorridendo e facendo il gesto del ciao con lo zoccolo sinistro.

« Grazie dragoncino, ci si vede tra un pochino !! » disse Suiton, prima che il contraccolpo lo spedisse a folle velocità in aria proprio in direzione del drago.

Il draconitus rimase qualche istante immobile, osservando quel proiettile equino che si dirigeva a tutta velocità verso il nemico, poi capì il piano del pony.

Si voltò di scatto verso l'alicorno dal manto bianco e Shining Star.

« Larissa, trasporta Shining il più vicino possibile a quel matto in volo, ora so come faremo a spezzare le ali dal drago !! » tuonò il draconitus lanciandosi in volo verso Suiton, che ancora non aveva iniziato a perdere quota.

« Larissa, sei certa che possiamo fidarci...? » chiese l'unicorno dal manto bianco, osservando la propria principessa, che ricambiò con uno sguardo piuttosto serio.

« Non penso abbiamo molte alternative...» disse, iniziando ad illuminare il proprio corno di una fascio magico azzurro che avvolse la sfera magica ormai colma di crepe, che avvolgeva Lightning, facendolo ricomparire, libero, a pochi metri dal pony con la mazza.

« Ah eccoti qui ragazzo, pensavo di essere l'unico pazzo !! » disse l'atlantideo, osservandolo coi suoi occhi gialli, mentre quasi nello stesso istante Dryver arrivò da dietro, afferrandolo per la groppa.

« Ci sono anche io...ma vedi di non farmi arrabbiare...se non vuoi finire di sotto...agisci e taci...» sibilò il draconitus tenendo lo sguardo rivolto in avanti, scrutando la possente creatura che gli si faceva sempre più vicina.

« Ehy simpaticone sembri proprio un gran tontolone !!! » gridò Suiton verso Lightning, che ormai aveva gli occhi completamente bianchi per l'effetto berserk, e gridando come un forsennato si lanciò verso i due.

Un attimo prima che li impattasse Dryver lo scartò con una virata a sinistra, facendo andare a vuoto il colpo dell'alicorno, che gridò di rabbia per colpo a vuoto.

« E' veloce...ma non ha il minimo controllo...che peccato..» pensò Dryver, aumentando la velocità, puntando verso l'ala sinistra del drago, che ad ogni battito produceva una volata di vento che faceva andare indietro la pelle del suo passeggero squamoso.

I due attesero che il drago desse un battito d'ala, e non appena l'ala fu verso il basso, Dryver con un poderoso colpo delle proprie ali di lanciò verso la giuntura, lanciando verso l'alto Suiton, che sfruttò la potenza del draconitus usata per il lancio, per iniziare un movimento vorticoso ad alta velocità lungo il proprio asse, tenendo la mazza perpendicolare al proprio ventre.

Nello stesso istante Lightning arrivò a tutta velocità in direzione del pony azzurro che colpì l'alicorno con tutta la forza accumulata durante la rotazione, sullo zoccolo che stava usando per colpirlo, facendogli cambiare traiettoria spedendolo verso il basso.

Dopo qualche istante, quasi all'unisono, Dryver, avvolgendosi completamente di iridio e di fuoco, impatto nell'incavo dell'ala, lateralmente, mentre Lightning la colpì verticalmente a poca distanza, causando un immenso lamento dell'immensa creatura.

Nello stesso istante nei punti dove i due avevano colpito, iniziarono a formarsi due enormi crepe, dal quale iniziò a fuoriuscire del magma.

Rapidamente le crepe si unirono ed allungarono lungo tutta l'ala lungo la circonferenza dell'incavo, mentre Dryver con un poderoso scatto d'ali volò verso l'alto afferrando al volo il pony dalla criniera violacea che lo attendeva a testa in giù sorridendogli.

« Puntuale come un orologio celestiano, sei un portento draconiano !! » disse, mentre Dryver, aggrottò di colpo le sopracciglia senza afferrarlo, e lasciandolo andare diretto verso il tetto del palazzo di Fallen, che sfondò di testa, sparendovi all'interno.

« Lo avevo avvertito...» pensò Dryver, iniziando a dirigersi verso l'altra ala, anche se il drago, emettendo fortissimi ruggiti di dolore, stavano iniziando a scendere di quota.

Di colpo, Dryver avvertì una strana sensazione, ma prima che potesse rendersene conto, sopra di lui comparve Dryark, che lo colpì a tradimento tra il collo e le ali, con entrambi gli zoccoli, spedendolo nell'incavo dell'ala ancora integra.

« Vedo che sei ancora vivo...questo è sia un peccato...che una sorpresa inaspettata...ma per lo meno ora...potrò eliminarti personalmente..» sibilò il draconitus, lanciandosi in picchiata verso il cugino avvolgendo il proprio zoccolo anteriore sinistro di una nebbia oscura.

« Non esserne così certo, vigliacco..» disse Dryver, mettendosi sugli zoccoli posteriori ed intercettando con il proprio zoccolo destro il colpo del rivale.

Lo scontro dei due produsse al di sotto del draconitus smeraldo varie crepe, che lo costrinsero ad un battito d'ali, spostandosi un attimo prima che dal drago fuoriuscisse un getto di lava.

Io due rimasero in aria a raso dell'ala, studiandosi con astio, quando di colpo, Dryark alzò lo zoccolo sinistro, parando il tremendo colpo che Lightning stava per infiggergli con lo zoccolo posteriore destro.

Lentamente il draconitus voltò lo sguardo verso l'alicorno grigio, che lo stava osservando ringhiando mentre l'aura attorno al suo corpo stava assumendo un colore sempre più scuro.

« Ti spiace puledrino...i grandi hanno da fare...vai a giocare col drago...» sibilò il draconitus, afferrando l'arto del leader del Team Twirl, e compiendo un movimento circolare lo scagliò verso Dryver, che lo intercettò, afferrandolo da dietro.

Ma nel medesimo istante, Dryark scomparve in una nuvola di fumo, ricomparendo dietro ai due colpendo con gli zoccoli anteriori le tempie dl cugino, che gemette di dolore, lasciando andare Lightning, che voltandosi di scatto, iniziò a colpire al ventre Dryver con una scarica di colpi con gli zoccoli anteriori.

Nel frattempo Dryark, aveva immobilizzato il cugino, spostandogli gli zoccoli anteriori all'indietro, impedendogli di difendersi dai colpi dettati dalla pazzia di Lightning.

Il draconitus iniziò a risentire i colpi, oltre che essere ancora stordito dal colpo ricevuto pochi istanti prima dal cugino.

« Allora Dryver...ti piace..? Essere finito da un tuo compagno...che brutta fine....degna di un miserabile come te...che non merita nemmeno Applejack...» sibilò nell'orecchio del draconitus smeraldo il cugino oscuro.

« Non...non osare parlare di lei con quella fogna...o te ne farò pentire...» sussurrò Dryver cercando di divincolarsi, ottenendo solo una nuova e più forte scarica di colpi di Lightning ed una zoccolata sulla groppa.

« Oh su...resta calmo...è meglio se ti arrendi subito...tanto non ti lascerò scappare finchè non avrai tutte le ossa rotta...a quel punto...chiamerò la MIA dolce Applejack ad eliminarti definitivamente...sarà molto divertente...» ringhiò Dryark, colpendo nuovamente Dryver, che avrebbe voluto spezzare il nemico in quell'istante, ma non riusciva a liberarsi dalla stretta.

Di colpo vi fu un sibilo.

Il suono sembrava avvicinarsi a grande velocità, trasformandosi lentamente in un fischio sempre più forte, interrotto solo dal suono dei colpi di Lightning sul corpo di Dryver.

« Cosa è questo fastidioso suono...? » sibilò Dryark un attimo prima che una raffica di sfere di energia magica, sparate a folle velocità impattassero a poca distanza da loro, spezzando di netto l'ala del drago, che emise un tremendo ruggito carico d'odio e di dolore.

In quel preciso istante, un onda di lava, fuoriuscita dalla giuntura dell'ala si diresse verso i tre.

« Beh...mi accontenterò di sapervi disciolti..addio...Dryver...» sibilò Dryark scomparendo in una nuvola di fumo, lasciando cadere il cugino sullo zoccolo destro dell'alicorno, che con un colpo di immensa potenza lo scaglio verso l'esterno, per poi seguirlo, facendo evitare ad entrambi di finire investiti dalla lava.

In quel preciso istante, seppur malconcio, Dryver piegò la testa verso Celestia, constatando come sul regno, stessero galleggiando degli zeppelin con montata artiglieria magica.

« V-Violet...» sibilò Dryver iniziando a precipitare privo di sensi, mentre l'alicorno ormai privo di ogni controllo, si voltò tornando a colpire il drago lungo il collo ed i fianchi.

Nel frattempo, vicino alle mura di Celestia, era atterrato uno degli zeppelin, da cui era scesa Violet in compagnia di Bright Soul e Shine.

« Larissa !!! State tutti bene ?!?! » gridò Violet correndo verso l'amica abbracciandola, raggiunta subito di seguito da Bright, mentre Shine se ne stette sullo zeppelin, impartendo ordine di continuare a bersagliare il drago con l'artiglieria fino all'abbattimento.

Larissa alzò lo sguardo verso l'amica, mentre nuovi fischi causati dall'esplosione coprirono la sua risposta.

« Violet !! Grazie per l'aiuto sei una amica grandiosa !! E ringrazia anche tuo fratello da parte mia !! Non era tenuto ad aiutarci...» disse la puledra piegando le orecchie all'indietro, mentre le sue due amiche la osservarono alzando un sopracciglio.

« Larissa era chiaro che anche lui ti avrebbe aiutato !! Dovresti sapere che tutti noi celestiano siamo uniti da un forte legame di amicizia !! Se un regno è in pericolo gli altri accorrono !!» disse Violet, sorridendole dolcemente.

L'alicorno ricambio il sorriso, quando di colpo una delle guardie di Shine arrivò di fianco alle tre.

« Sua maestà il drago sta cedendo, ma abbiamo due gravi notizie...» disse il pony in armatura viola, osservando le tre.

« Abbiamo rilevato un pony in rapida caduta dal fianco del drago, dai dati sembrerebbe un draconitus, inoltre...il drago precipitando si abbatterà direttamente su Celestia, radendola probabilmente al suolo..» concluse la guardia, tenendo le orecchie piegate.

« Dryver !!! Presto inviate uno zeppelin a prenderlo, o le truppe più veloci !! » disse Violet, urlando in volto alla guardia che però abbassò lo sguardo.

« Mi dispiace principessa...gli zeppelin non sono così veloci...e nessun soldato rischierebbe così tanto...tutti hanno una famiglia da cui vogliono ritornare..» sibilò la guardia, scrutando la propria principessa, che lo scrutava con severità, mentre lentamente Bright Soul cominciò ad arretrare.

« La...Larissa cosa ti prende...? » disse la pony dal manto azzurro mentre la principessa aveva iniziato ad illuminarsi di luce.

Nello stesso istante Shining Star iniziò ad illuminare il proprio corno di una rilucente luce smeraldo.

« Larissa, come avevo detto...non morirà più nessuno...io sono pronto...» disse l'unicorno, iniziando a puntare il proprio corno verso il drago, che nel frattempo si era fatto ancora più vicino mentre i colpi di artiglieria lo stavano letteralmente demolendo.

« Io sono pronta Shining...coraggio !!!! » tuonò la principessa, spiccando il volo verso la bestia, in parallelo col corno dell'unicorno.

Di colpo Shining emise un fortissimo raggio di luce smeraldo, che investi in pieno Larissa, inglobandola all'interno.

Per qualche istante tutti rimasero in silenzio, temendo il peggio, ma dopo qualche istante, proprio nel punto in cui il flusso magio era entrato in contatto con la principessa, si formò l'immensa figura di una fenice fiammeggiante rossa, con le piume dorate sul verso la punta.

Questa, iniziò ad avanzare ad altissima velocità verso il drago a cui ormai mancava poco per toccare terra.

« Coraggio Larissa...CORAGGIO !!!!! » gridò Shining, aumentando la potenza del raggio emesso e quindi della velocità della principessa, detentrice del potere della Fenice maggiore.

Nello stesso istante, all'interno della fortezza, dinanzi alla vetrata della sala del trono, Fallen circondato dalle night six, Dryark e da Sombra osservavano come la principessa si stesse avvicinando minacciosamente nella sua forma sacra.

« Mio signore, dobbiamo abbandonare il castello prima dell'impatto...venga le mostr-»

« Sombra...credi veramente che io abbandonerò la fortezza ? Non sono un codardo...attenderò qui la principessa...sarebbe scortese non attendere gli ospiti...» disse allontanandosi dalla vetrata e sedendosi sul trono, appoggiando la testa sul pugno destro, osservando i presenti con gli occhi iniettati di sangue.

Nello stesso istante Sombra gli si avvicino con un battito d'ali, inchinandosi.

« Non intendevo assolutamente questo mio signore...solo...» disse lui, non accorgendosi di un tessitore d'ombra che entro nella sala.

« Comandante Sombra.....c'è un intruso nel palazzo...» disse l'essere aracniforme, osservando l'alicorno che lo fissava con astio.

« Ed allora fermatelo !!!! » tuonò Sombra, colpendo il tessitore con un raggio magico a poca distanza dal corpo.

« Ci stiamo provando signore...ma non riusciamo a fermarlo...» sibilò il sottoposto, mentre le night six iniziarono a ridacchiare per l'ennesimo fallimento dell'ex re del Crystal Empire.

« State tranquilli...dimmi schiavo...dove si trova al momento...l'intruso...? » sibilò Fallen, facendo apparire lo schermo magico.

« Ehm...ecco...si trova nella stanza delle vostre statue mio supremo signore...» sentenziò il tessitore poco prima di sparire in fumo colpito da un flusso magico lanciato dall'ex umano che si sedette in modo agitato ed iniziò a digrignare la mandibola metallica non appena sullo schermo notò come nella stanza delle sue reliquie, tutte le sue statue erano state rotte di netto e ridotte i frantumi, oltre al gran numero di tessitori stesi a terra come addormentati.

« SOMBRA !!! VOGLIO LA TESTA DELL'INTRUSO !!!! ORA !!!!! » ruggì Fallen, alzandosi e frantumando lo schermo magico con il pugno destro ed alzando Sombra per il collo con la magia.

« Esigo che tu, personalmente, lo vada a prendere. Fallisci e morirai, questa è la tua ultima occasione. » sibilò Fallen, fissando l'alicorno direttamente negli occhi.

L'alicorno annuì leggermente, per poi essere lasciato cadere a terra.

Sombra tossi leggermente, osservando con astio le puledre oscure e Dryark, che ridevano di lui, e dopo essere uscito per miracolo a trattenere la sua ira, iniziò a dirigersi verso la sala delle reliquie.

Nello stesso istante Fallen si teletrasportò all'esterno, proprio sul muso del drago, trovandosi a faccia a faccia con Larissa, che era quasi arrivata contro di loro.

« Vieni...vieni principessa...vieni a MORIRE !!!!!! » tuonò l'oscuro signore illuminando entrambe le mani di una forte luce cremisi e scagliando tutta la sua energia negativa contro la fenice, sotto forma di un fascio mortale.

Quest'ultima però scomparse un attimo prima del contatto con il fascio magico, lasciando che il colpo di Fallen impattasse contro il raggio di Shining, mentre Larissa, riprendendo le sue sembianze si lanciò in picchiata verso Dryver, afferrandolo per la groppa, giusto un attimo prima che toccasse in terra, riuscendo fortunatamente a planare e non impattare al suolo.

« Ti ho preso...!! Dryver...sei vivo...vero...? » chiese la principessa, iniziando a dirigersi verso Celestia.

Il draconitus alzò lievemente il capo, riprendendo conoscenza.

« Si Larissa...ma...dobbiamo tornare indietro...Lightning e quel pazzo sono ancora la...» sussurrò Dryver, cercando di trattenere un gemito per le costole rotte.

La principessa gli sorrise dolcemente.

« Non preoccuparti, io e Shining abbiamo tutto sotto controllo, e per quanto riguarda Lightning...ci ho pensato io.» disse lei, sorridendo mentre Fallen stava contrastando il raggio di Shining, che pareva tenergli testa.

« Dannata principessa...tutto questo solo per salvare il vostro amico...che razza di patetici e sciocchi eq-»

« Stai zitto e sparisci !!! » tuonò Lightning, interrompendolo e colpendolo al volto con tutta la potenza della modalità berserk.

L'oscuro signore sprofondò letteralmente all'interno della testa del drago, inghiottito dalla lava, mentre l'alicorno smeraldo svanì illuminando il proprio corno.

Nello stesso istante il colpo magico di Shining investì il drago, con al di sopra la fortezza. Causando un immenso fragore, mentre Lightning ricomparì di fianco a Larissa e Dryver, con stampato sul collo una runa magica nera.

« E' andato tutto come previsto ? » chiese Larissa, sorridendo.

« Tutto come previsto, Fallen è finito nella lava, ed il colpo unito al calore lo avrà di certo fuso, inoltre...mentre mi trasportavo sono certo di aver visto scomparire la fortezza...quindi da un momento all'altro rico-»

« ATTENTI !!! » gridò Dryver non appena si accorse che a pochi metri dinanzi a loro, apparendo dal nulla, si era materializzata la fortezza di Fallen poggiandosi con un immenso fragore al suolo, con posate sopra il tetto le night six, che li scrutavano con odio.

Nel frattempo, alle loro spalle, ciò che restava del drago, dopo l'attacco magico del drago si abbatte al suolo con grande fragore, portando via con se l'incubo dell'oscuro signore.

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Capitolo 15
*** La forza dei sentimenti ***


Ore 20.00

Fortezza di Fallen.

Ovest di Celestia.

 

 

 

« Cosa diamine sta succedendo la fuori ?!?! » tuonò Chrysalis nella sala adiacente a quella del trono, con affianco la prigioniera Ice Wind, che, la scrutava con odio, seppur pervasa da un dolore interno.

« Preparati....la tua fine si sta avvicinando ne sono certa !! » disse la pegaso, portandosi gli zoccoli anteriori sul ventre, stringendo con forza.

La regina dei changeling lentamente si girò verso la prigioniera, osservandolo con sguardo di superiorità.

« Fossi in te starei attenta a come ti rivolgi a me, se non vuoi che tu ed il tuo nascituro diventiate pasto per me ed i miei changeling !!! » sibilò Chrysalis, posando lo zoccolo anteriore sinistro sulla sfera di magia, che di colpo scomparve, facendo cadere al suolo la pegaso, che gemette all'impatto.

« Ma cosa diamine è successo ?!?! » disse la regina, ad alta voce, mentre di colpo il muro alla sua sinistra venne sfondato, ed all'interno atterrò, in piedi sugli zoccoli posteriori e con la mazza nello zoccolo anteriore destro, Suiton, con uno smagliante sorriso, seguito ad ali spiegate da Sombra, che stava caricando il proprio corno di magia oscura rossastra.

Nello stesso istante l'alicorno la vide.

« Chrysalis, INETTA !!! Fermalo !!!! » ringhiò lui, mentre la regina si voltò verso il pony su due zampe, che nel frattempo con un rapido scatto, le era arrivato a poca distanza e, piantando la propria arma nel terreno, facendo leva piantò lo zoccolo posteriore destro sotto al mento della regina dei changeling, con un movimento ascendente.

« Oh oh povera megera ora ti servirà una dentiera !! » disse il pony dal manto azzurro, mentre Chrysalis arretrò alzandosi sugli zoccoli posteriori portando gli anteriori attorno alla bocca.

Nello stesso istante Ice Wind, allungo l'ala sinistra, facendo lo sgambetto alla malcapitata, che cade all'indietro.

« Dannato !!! Prendi questo !!!! » tuonò Sombra lanciando un forte raggio magico verso Suiton, che afferro la mazza con entrambi gli zoccoli anteriori e la pose parallelamente dinanzi a se, facendosi impattare il colpo del re, che a contatto con l'armare si divise a metà colpendo la parete alle spalle del pony.

« Non sembri molto saggio, per spezzare orochi ci vorrà molto peggio !!! » disse sorridendo il pony, che con un colpo discendente separò di netto il colpo di Sombra fino al corno, facendo cessare l'attacco.

« Tu...d'accordo, vorrà dire che di distruggerò con altri metodi...» sibilò il re, atterrando a poca distanza da lui, e fissandolo con astio, si levo il mantello con un gesto stizzito e si alzò anch'esso sugli arti posteriori mettendosi in guardia con gli anteriori.

« Coraggio, fammi vedere di cosa sei capace...» sibilò Sombra, provocando il suo avversario, che con un rapido scatto degli zoccoli posteriori arrivò frontalmente al re, cercando di colpirlo con un fendente discendente, che il re schivò spostandosi lateralmente, per poi sferrare un poderoso affondo con lo zoccolo anteriore destro, colpendo Suiton nella guancia destra, facendolo impattare contro il muro.

Il re si rimise in guardia, osservando come il pony, lentamente si rialzò, sempre sorridente.

« Niente male King Sombra, ma non sono ancora pronto per la tomba !! » gridò il pony, lanciandosi nuovamente verso il re, provando un affondo con la mazza, impattando l'aria.

Sombra aveva spiccato un balzo un attimo prima dell'attacco, ed era atterrato sulla mazza orizzontale, ed utilizzandola come passerella, piantò un poderoso calcio con lo zoccolo posteriore sinistro nella guancia sinistra del pony, che volò verso Ice Wind, schivandola per un pelo, schiantandosi contro un altro muro.

Lentamente Sombra si rimise sui quattro arti iniziando ad avvicinarsi alla pegaso, che lo scrutava con severità.

« Ti sei fatta male...? » chiese il sovrano, alla pegaso allungandole uno zoccolo.

Ice Wind lo osservò stupita alzando un sopracciglio, per poi schiaffeggiare lo zoccolo offertogli.

« Non voglio il tuo aiuto...le mosse che hai appena usato...erano del Crystal Empire...ed erano mosse non letali...avresti potuto ucciderlo...se sei così cattivo, perché non lo hai fatto ?!?! » tuonò la pegaso, scrutandoli con severità, mentre il dolore delle doglie diventava quasi insostenibile.

Sombra la osservò abbassando lo sguardo.

« Io...io...non lo so...qualcosa è cambiato...dei ricordi...» disse mentre nella sua mente si faceva largo l'immagine di una crystal pony dal manto azzurro chiaro, e dalla criniera viola, e dai tristi occhi cielo.

« Molto molto romantico...sei un traditore....Sombra...» sibilò Chrysalis, rialzandosi e sollevando con la magia Ice Wind per il collo, tenendola al suo fianco.

« CHRYSALIS !!!!! LASCIALA ANDARE !!!!!! ORA !!!!!! » ringhiò l'alicorno facendo per avvicinarsi, ma si fermò quasi istantaneamente non appena notò che appena si muoveva la regina aumentava la stretta sulla pegaso.

« Oh povero Sombra....alla fine ti sei rivelato per quello che eri...un codardo...un buono...un emerito e patetico codardo...» sibilò la regina, scrutando l'alicorno con i suoi occhi verdi smeraldo.

Lentamente iniziò ad avanzare verso di lui, tenendosi ben vicina Ice Wind, che cercava di non soffocare, colpendo il campo magico attorno al suo collo, mentre delle lacrime stavano scendendo dai suoi candidi occhi.

« Ti...ti prego...basta...non posso subire tutto questo...io...io aspetto mia figlia...ti prego...» sussurrò la pegaso, con le lacrime agli occhi, mentre l'alicorno dinanzi a loro non poteva agire, poiché tenuto sotto controlla dalla regina dei changeling, che inizio ad allungare lo zoccolo anteriore sinistro verso la pegaso, sfiorandole il ventre gonfio.

« Oh...penso si sia mosso...sarebbe un vero peccato se ora...per sbaglio...» sibilò arretrando lo zoccolo e preparando un affondo.

«...LO COLPISSI !!!! » gridò, facendo partire il colpo, mentre Sombra scattò in avanti, ormai incapace di restare fermo.

Vi fu un impatto, seguito da un tonfo sordo, poi silenzio.

Lo zoccolo di Chrysalis, aveva impattato contro la fronte di Suiton, che era arrivato al trotto, senza la sua arma, ed aveva intercettato il colpo della regina.

Lentamente Chrysalis ritirò il colpo, mostrando come il pony non stesse più ridendo ma avesse un espressione seria ed irata in volto, ed i suoi occhi gialli la scrutavano con aria omicida.

« Sombra, prendi la pegaso ed andate, io la riempirò di bastonate !! » tuonò Suiton, unendo gli zoccoli anteriori difronte a se.

« Tsunami !! » sussurrò il pony, che di colpo fu scosso da un fremito, ed il suo corpo parve illuminarsi di un azzurro ancor più vivo.

« E tu cosa credi di fare ? Io ho anc-» provò a dire Chrysalis, mentre un poderoso affondo portato con lo zoccolo destro del pony la colpi al petto,lasciandola restare senza fiato, e facendole lasciare la presa magica attorno al collo di Ice Wind, che iniziò a cadere verso il pavimento.

Sombra rapidamente si pose sotto di lei, aprendo le ali, per attutirle la caduta, per poi postarla sulla groppa.

« Ragazzo, perché ti fidi di me ? Non sai forse chi sono ? » disse il re osservandolo mentre estraeva lo zoccolo dal petto di Chrysalis, che arretrò cercando di riprendere fiato.

Suiton non si voltò, si rimise solo in guardi in direzione della regina, iniziando a parlare.

« Tu eri Re Sombra, tiranno dell'impero di cristallo...» sussurrò, per poi voltare leggermente la testa verso l'alicorno.

«...ma per ciò che fai ora, ti metterei su di un piedistallo. » concluse, saltando indietro schivando un colpo magico della ripresa Chrysalis, che gli si stava scagliando contro.

Il re soppesò attentamente le parole del pony, mentre nella sua mente e nel suo cuore, l'immagine di quella pony si facevano sempre più nitidi.

« ...Autumn...» sussurrò, mentre con un colpo magico fece saltare una parete, lanciandosi all'esterno assieme ad Ice Wind.

Nel frattempo Suiton si rivoltò verso la regina, scrutandola con sguardo serio.

« Ora che loro non ci sono, preparati per il frastuono.» disse, sparendo dalla visuale della regina dei changeling che iniziò a guardarsi attorno avvertendo degli spostamenti d'aria e sentendo dei forti colpi contro le pareti, il soffitto ed il pavimento, nei quali comparvero di solchi degli zoccoli del pony.

Di colpo, il pony ricomparve dinanzi a lei la mazza, voltandole le spalle, ed infilando la propria arma nella fascia a sinistra della groppa iniziò ad allontanarsi verso l'uscita creata da Sombra.

« Ehy tu !!! Cosa fai scappi !!! Non pensare di sfuggirmi !!!! » gridò Chrysalis iniziando a seguirlo, mentre lentamente iniziò a sentire delle strane scariche nel corpo.

Suiton si fermò di scatto, voltando la testa verso la regina dei changeling, scrutandola coi suoi occhi gialli, mentre lentamente il bagliore del suo corpo iniziava a diminuire tornando normale.

« Come puoi fermarmi, se stai per addormentarti ? » disse lui, mentre qualche istante dopo il corpo della pegaso ebbe come una scarica di colore, mentre sulla groppa, sul collo e sulle zampe comparvero delle depressioni simili a quelle presenti nella stanza.

In un istante la regina cadde al suolo, mentre una leggera linea verde uscì dalla sua bocca finendo sul pavimento, mentre respirava faticosamente.

Nello stesso istante Suiton guardo l'esterno del buco creato da Sombra, ed iniziò a grattarsi la testa con lo zoccolo sinistro.

« Se non voglio sfracellarmi, sarà meglio orientarmi..» disse imboccando un corridoio a destra della zona del combattimento, sparendo dalla visuale di Chrysalis, che svenne qualche istante dopo.

Nello stesso istante all'esterno, Larissa, che sorreggeva Dryver, e Lightning stavano schivando gli assalti magici che le venivano scagliati contro a distanza da Twilight Sparkle, sul tetto del castello con le sue amiche.

« Twilight...lasciami sarai più rapida...tranquilla ce la posso fare..» sibilò il draconitus, scrutando la principessa con le sue iridi arancio.

« Non ci penso nemmeno Dryver, non permetterò più a nessuno di morire, inoltre tu devi salvare Applejack, e tornare a casa con lei da Oscar, quindi non pensarci nemmeno !! » lo ammonì lei, scartando un nuovo colpo magico, virando a sinistra.

Nello stesso istante si avvicinò ai due Lightning, con aria seria, mentre la runa bianca sul lato sinistro del collo, splendeva.

« Dryver...volevo chiederti scusa..per poco fa io..»

« Non preoccuparti...non eri tu in quel momento...ma comunque sei forte...Lightning...penso che se riuscissi a mantenere il controllo come poco fa potresti essere un vero e grande guerriero..» disse il draconitus, voltando lo sguardo verso l'alicorno smeraldo, che ricambiò il sorriso e poi si rivolse a Larissa.

« Larissa, passami Dryver, in questo modo, mentre io lo porto dagli altri tu potrai controbattere i colpi, appena lo avrò portato tornerò subito, te lo prometto. » disse lui, allungando gli zoccoli anteriori prendendo Dryver per la groppa.

« D'accordo, ma fate in fretta...non so se riuscirò a trattenerle tutte e sei...» disse lei piegando le orecchie, iniziando ad illuminare il proprio corno di una candida magia azzurra.

« Non preoccuparti...torneremo subito...infondo siamo tutti amici...» disse Dryver, con un leggero sorriso in volto, che contagiò i restanti alicorni, mentre la principessa con un rapido scatto d'ali si fermò e voltandosi scaglio un possente flusso magico verso le night six, che non si mossero dato che Twilight eresse una barriera attorno a loro, ed il colpo impattando contro di essa rimbalzò contro il palazzo.

Nello stesso istante, non appena la barriera fu rimossa, l'alicorno osservò con astio Larissa, scrutandola coi suoi occhi di ghiaccio.

« Di nuovo tu...sciocca principessa...mi hai veramente stufato...anche se dovrei esserti grata per averci liberato di quello scocciatore di Fallen...ma ora...puoi sparire...» sibilò Twilight, caricando il proprio corno emettendo una raffica di colpi magici verso Larissa, che sfruttando la propria agilità in volo li schivò facilmente, andando verso l'alto.

Ma nello stesso istante, proprio dall'alto iniziarono a discendere dei palloncini incendiari neri, che puntarono direttamente la principessa che per schivarli dovette costituire una barriera attorno a se, ma non appena le fiamme si estinsero la barriera venne bucata da una grossa lama diamantina che passo a poca distanza dal collo della principessa, facendo sparire la barriera.

Larissa illuminò nuovamente il corno teletrasportandosi, ma non appena riapparve vicino ad castello, di trovò difronte Rainbow Dash, che la colpì al ventre con una doppia zoccolata posteriore, facendole mancare il fiato per un istante, mentre dall'alto, colpendola sulla groppa con il medesimo colpo, arrivo Applejack.

Tale colpo oltre che causare un forte grido di Larissa, la fece precipitare direttamente al suolo.

Pochi secondi dopo, le night six erano scese a terra, ridendo di lei, e posizionandosi difronte al portone di ingresso del palazzo.

« Povera zuccherina....così patetica e debole...non sei all'altezza del tuo compito...perché non chiudi gli occhi in eterno...sarebbe meglio per te » disse Applejack, osservando con disprezzo l'alicorno dal manto bianco steso a terra, portandosi lo zoccolo anteriore sinistro vicino al volto.

Nello stesso istante Rarity illuminò il proprio corno, iniziando a far fuoriuscire dal terreno dei cristalli neri lucidi che imprigionarono gli zoccoli di Larissa, che aveva provato ad alzarsi.

« Dove pensi di andare, cara...? Resta ancora un po' a giocare, con le tue nuove padrone...» sibilò l'unicorno oscuro, mentre la cristallizzazione aveva raggiunto la metà degli arti della principessa.

Qualche istante dopo attorno alla principessa iniziarono a formarsi dei rovi, che uscendo dal terreno la avvolsero attorno al ventre ed alla groppa, impedendole il movimento delle ali, oltre che graffiarla con le spine acuminate.

« Oh povera creaturina...si...sei proprio carina e tanto povera...meglio abbatterti ora...se voi siete d'accordo...» sussurrò Fluttershy, osservando le sue amiche.

A quel punto tutte iniziarono a sorridere, e Twilight si pose avanti rispetto alle altre arrivando a poca distanza dal volto di Larissa, che provo ad illuminare il proprio corno.

Non appena provò a generare energia magica, ricevette lo zoccolo destro di Rainbow Dash sula guancia destra, ed un laccio oscuro di AJ attorno al collo che iniziò a stringere ed a donarle torpore, obbligandola a poggiarsi sui rovi, che la graffiavano sempre più.

A quel punto Twilight illuminò il proprio corno, sollevando il volto di Larissa stremato per la fatica e per i colpi subiti.

« Penso che sia ora di salutarci...Larissa...e non preoccuparti...mi occuperò io del tuo regno...» sibilò, avvolgendo il capo della principessa con una cupola magica iniziando ad far uscire tutto l'ossigeno.

Lentamente la visuale dell'alicorno iniziò a sfocarsi, mano a mano che consumava l'ossigeno per respirare, riuscendo solo a distinguere solo le forme delle night six, ed udire le loro risate, che lentamente si facevano ovattate.

L'ultima cosa che riuscì a sentire fu un colpo magico che colpì il terreno a poca distanza da lei, liberandola dalla sua prigionia e facendola cadere al suolo, infrangendo la barriera che la stava soffocando, poi svenne.

Nel frattempo, a poca distanza da lei, era atterrato Sombra, che con sguardo truce si apprestava a sfidare le sue ex sottoposte, mentre Ice Wind un poco ripresa, si era avvicinata a Larissa.

« Guarda chi c'è...il re fallito...cosa sei venuto a fare ? A chiedere di essere un nostro suddito...? » disse Twilight avvicinandosi di qualche passo all'alicorno dal manto grigio.

Quest'ultimo illuminò il proprio corno, lanciando un forte flusso magico in direzione della puledra, che rispose all'attacco con un secondo flusso, che si scontro con quello di Sombra, causando un forte boato ed una forte vibrazione che scosse il terreno.

« No...sono qui per rimediare alle mie colpe...e partirò proprio da voi !!! » ringhiò, aumentando la potenza nel proprio corno, facendo arretrare Twilight che fece una smorfia di fatica, guardandolo in malo modo.

« Come osi farmi faticare ?!?! Ragazze prendetelo !! » tuonò Twilight, tenendo il confronto tra flussi magici con Sombra, mentre Rainbow Dash sparì, ricomparendo al lato destro dell'alicorno grigio, subendo però un poderoso colpo al volto da parte dello zoccolo posteriore del re che la spedi indietro a terra.

Nello stesso istante Fluttershy fece fuoriuscire dal terreno delle radici oscure che puntarono verso la gola di Sombra, ma questo illuminò i propri occhi di nero, cristallizzandoli istantaneamente e facendo sbucare i cristalli a poca distanza dalla pegaso oscura, colpendola al ventre con un cristallo dalla punta piana, facendola sbalzare in arie ed atterra a terra svenuta.

« Maledetto !!! » gridò Applejack che, con un movimento della criniera, fece fuoriuscire due lassi oscuri che afferrarono la groppa ed il collo dello stallone, che però sorrise leggermente.

« Non penserai che la magia oscura abbia effetto su di me...sciocca !! » ringhiò, mentre i lacci assunsero un colore rosso partendo dal corpo dall'unicorno, raggiungendo la puledra che colta alla sprovvista venne totalmente private delle sue energie cadendo a sua volta al suolo.

Nello stesso istante Pinkie Pie e Rarity, lanciarono un attacco combinato, sparando un immensa gemma acuminata verso il re, ricoprendola di fuoco azzurro.

« Schiva questa se ci riesci caro il mio ex re !! » gridò Rarity, tra le risate di Pinkie ed il ghigno affaticato di Twilight, che stava iniziando a cedere allo scontro magico con l'alicorno.

Di colpo una il cristallo si congelò di colpo, avvolto da cristalli di neve, generati da Ice Wind, che, tenendo Larissa svenuta sulla groppa, stava assistendo allo scontro.

In contemporanea, la porta del castello di colpo di bucò, ed il cristallo si frantumò, tramutandosi in una leggera nevicata.

« Ma cos-» provò ad iniziare Rarity, per poi finire al suolo con una depressione dietro al collo, mentre la detentrice dell'elemento della risata si guardò attorno cercando la fonte del colpo, non accorgendosi della mazza che la colpì, con un moto rotatorio, dritta in mezzo alla fronte facendo la cadere a terra con la lingua di fuori.

« Eccomi Sombrino, ti serve un aiutino ? » disse Suiton, afferrando con lo zoccolo destro la mazza che rimbalzando sulla testa di Pinkie Pie era volata per aria, ricomparendo a fianco dei Twilight puntandogliela alla gola.

L'alicorno oscuro osservò con astio il pony azzurro lucente alla sua sinistra, sorridente che gli premeva la mazza contro la giugulare, sorridendole con i suoi acuminati denti.

Nel frattempo Rainbow Dash, passato il male per il colpo, puntò nuovamente il re, ad alta velocità.

« Beh, potresti occuparti della scocciatrice arcobaleno, mentre io termino il mio duello...» disse Sombra, constatando come Suiton fosse già sparito dal fianco di Twilight e fosse ricomparso al suo, parando con la mazza, tenuta orizzontalmente, il fendente della pegaso oscura, portato con entrambi gli zoccoli anteriori.

« Ehy signorina vai a farti una dormitina !! »disse il pony dal manto azzurro, mentre la puledra gli sorrise, spalancando dando un forte battito d'ali scomparendo.

« E perché non mi costringi, pesce lesso !!! » disse la pegaso mentre si muoveva ad alta velocità parendo invisibile.

Nello stesso istante Suiton, piantò la mazza a terra, e si illuminò di un azzurro ancora più intenso.

« Tsunami ! » disse, sparendo come la pegaso, lasciando a terra l'impronta degli zoccoli posteriori.

Nel frattempo Sombra tornò a concentrarsi su Twilight, sorridendo leggermente.

« Allora principessa...non avevi detto che sarei dovuto diventare il tuo servo..? » disse lui, iniziando ad avanzare, mentre la puledra retrocedeva strisciando gli zoccoli nel terreno, ormai sfinita per il confronto.

« M-Maledetto...io non...» disse Twilight, mentre cadde al suolo chiudendo gli occhi e lasciando che il colpo di Sombra avesse il sopravvento passandole di fianco e colpendo in pieno il castello dandolo alle fiamme.

Qualche istante dopo, si avvertì un forte boato ed abbattersi a terra una cometa arcobaleno che si fermò a poca distanza da Twilight, rivelando Rainbow Dash svenuta, piena di depressioni sul ventre.

Sombra si voltò verso Ice Wind, vedendo come Larissa si fosse ripresa, e seppur immobile a causa dei colpi subiti avesse assistito a tutto.

Lentamente l'alicorno iniziò ad avvicinarsi, mentre proprio accanto ad Ice Wind atterrò Suiton, che di colpo smise di brillare, tornando al suo colore normale, appoggiandosi a terra sul lato sinistro,con un sorriso stampato in volto.

« Dopo questa brezza sento giunger la stanchezza...» sussurrò chiudendo gli occhi, appoggiando anche la testa, mentre Sombra avvolse il manico della mazza, estraendola da terra facendogliela posare a fianco, mentre finalmente raggiunse le due puledre.

Larissa alzò lo sguardo, osservando l'alicorno, che la guardava con sguardo severo.

« Perché...mi hai aiutata...tu sei in combutta con Fallen...non dovresti uccidermi per vendicarlo...? »

chiese l'alicorno dal manto bianco, con la testa posta sull'ala di Ice Wind, che osservò in voltò il re, che chiuse gli occhi piegando le orecchie.

« No principessa...vi sbagliate !! Sombra mi ha salvata, ben due volte, e si è sempre preoccupato che non mi fosse fatto alcun male, e sono certa che se vi concentrate riuscirete anche voi a sentire la luce che alberga nel suo cuore !! E' un pony diverso...» disse la pegaso dal manto azzurrino tendente al bianco.

«E' vero...? » chiese la principessa rivolgendosi a Sombra, che riaprì i suoi occhi rossi, guardandola quasi come per supplicarla.

« Si...è la verità...io ho fatto molte cose malvagie...fin dal giorno in cui provai a ribellarmi dall'influenza di Fallen...che mi costò quasi la vita...e proprio in quel momento per paura di perdere la vita...cedetti al suo potere..tradendo tutti i miei amici...e gli insegnamenti ricevuti...tradendo la fiducia e l'amore per Autumn Gem....ma se fosse possibile...vorrei rimediare ai miei errori e poterla rivedere...anche se poi dovrò pagare per i miei crimini...» sibilò il re, mentre delle calde lacrime iniziarono a scendere dal suo volto rotto dal dolore di tutto il male che aveva generato.

Lentamente Larissa si alzò, e cingette di scatto il collo del re, che restò immobile, pietrificato dal gesto della principessa del regno di Celestia.

« Sombra...io conosco i tuoi peccati, ma ora ho potuto vedere che Ice Wind aveva ragione, per quanto mi riguarda, io ti assolvo e perdono per le tue colpe, e riesco a considerarti un mio amico..se tu vorrai accettare la mia amicizia. » disse la principessa, sciogliendo dall'abbraccio tornando a guardarlo in volto, constatando come le lacrime su di esso fossero raddoppiate e che non ricuciva nemmeno a parlare a causa della commozione, mentre anche Ice Wind aveva iniziato a piangere, rimettendosi in piedi affianco a Larissa.

« E chiaramente...sarai anche mio amico...e di Shining Star...e di mia figlia...vero ? » disse la pegaso dalla criniera violacea, mentre da terra alzò la testa anche Suiton.

« Anche il sottoscritto è tuo amico, già lo sai ma lo ridico » disse il pony sorridendo e guardando il re coi suoi occhi gialli.

« Io..io..accetto la vostra amicizia...» sussurrò Sombra, asciugandosi le lacrime dagli occhi.

Nello stesso istante a poca distanza da loro, comparirono in un bagliore di luce Shining Star, Dryver Lightning, Currish e Clessidrus, mentre a distanza gli altri si stavano avvicinando con gli zeppelin.

Questi ultimi, appena ricomparsi, notando le loro amiche stese a terra corsero da loro.

« Twilight !!! Twilight !! Come ti senti amore mio ?!?! Ti prego parlami....» disse il clessidriano, avvolgendo il collo della puledra, iniziando a piangere.

Nello stesso istante Currish Burglar aveva sollevato Pinkie Pie per il muso con gli zoccoli anteriori.

« PP ?!?! Ehy PP ci sei ?!?! Eh dai riprendi i sensi !! Sono io Currish dai su riprendi i sensi maledizione !!! » ringhiò il pony di terra, che voleva a tutti i costi che la sua amica si risvegliasse.

Nello stesso istante Shining notò la presenza di Sombra, proprio vicino ad Ice Wind.

« Amore attenta è un mostro !!! » tuonò l'unicorno, sparando un raggio di luce smeraldo dal corno, in direzione dell'alicorno, che si mise in guardia, mentre Dryver, ripresosi dai colpi e Lightning scattarono verso di lui dai lati per colpirlo.

Di colpo un muro di ghiaccio comparve difronte al re, parando il colpo di Shining, mentre il colpo di Dryver fu intercettato da un campo di forza di Larissa.

Il fendente di Lightning invece, si schiantò contro la mazza di Suiton, che alzandosi di scatto, l'aveva posta diagonalmente difronte a se, con alle spalle Sombra.

« FERMI !!!!! » gridò Larissa, avvolgendo i due pony ed il draconitus, portandoseli difronte.

« Adesso voi la smettete di agire senza riflettere !! Sombra non è più un nemico !!! Mi avete capito bene ??? » tuonò la puledra, mentre i tre la osservarono con aria sconcertata.

« Ehm...Larissa sei certa di non aver preso una botta in testa..? » chiese Shining sorridendo leggermente, mentre furono tutti e tre liberati dalla sfera della principessa.

In quel preciso istante Ice Wind, con un battito d'ali, arrivò difronte al proprio marito, rifilandogli uno schiaffo con l'ala sinistra che generò il silenzio generale dalla potenza con cui lo colpì.

« TU !!! TU !! Razza di puledrino troppo cresciuto, smettila di essere sempre così sospettoso !! Sombra mi ha salvato la vita !! E mi ha protetto fino ad ora e tu lo vorresti combattere ?!?! Lui ha salvato me e tua figlia, quindi osa solo sfiorarlo con una scintilla magica ed io ti congelerò a tal punto che ti chiameranno Iceberg Star, sonio stata abbastanza chiara, signorino ? » terminò la pegaso, osservando ad occhi sbarrati il proprio consorte, che annui leggermente con la testa mentre Lightning e Dryver osservarono la scena sgomenti, per poi puntare lo sguardo sul re.

« Molto bene, allora vieni qui e baciamo scioccone !! » disse Ice Wind, abbracciando Shining Star, baciandolo in modo dolce sulle labbra.

Nello stesso istante Larissa osservò in cagnesco il draconitus e l'alicorno smeraldo.

« E la cosa vale anche per voi due, non azzardatevi a recargli danno, sono stata chiara o devo arrabbiarmi e mostrarvi il potere della fenice ? » sibilò, riducendo i suoi occhi a due fessure, mentre i due dopo essersi guardati in volto e deglutito, annuirono.

« Molto bene...ora vediamo come si può fare per aiutare le portatrici degli elementi...» disse Larissa, mentre Shining Star fece comparire il libro di Starswirl, cominciando a sfogliarlo con rapidità assieme a Larissa ed Ice Wind, mentre gli altri gli avevano formato un circolo attorno, eccetto Sombra che era rimasto in disparte con Suiton.

Nel frattempo Currish stava ancora agitando Pinkie Pie per farla svegliare.

« Uff eddai PP apri gli occhi...non mi dirai che...è come la favola della bella addormentata eh...» disse lui, osservando le labbra della pony iniziando ad avvicinarsi, arrossendo completamente in volto.

Nello stesso istante, Clessidrus stava piangendo aggrappato al petto della sua amata.

« Twilight,...ti prego...svegliati...guarda ti do un bacio e poi ti risvegli...facciamo così, ti prego...amore mio...» disse l'amato della neo principessa, posando le sue labbra su quelle della pony, in contemporanea con Currish con Pinkie Pie, mentre una lacrima del clessidriano finì sulla corona della principessa.

Di colpo il gioiello viola fucsia della corona tornò del suo colore originale cominciando a splendere ed iniziando a sollevare tutte e sei le puledre.

« Ehy ma cosa ?!? » disse Shining voltandosi in contemporanea con gli altri ed osservando le sei amiche che avvolte dalla luce arcobaleno degli elementi, stavano riassumendo le loro sembianze, mentre a terra si stava riversando una strana sostanza nera simile al petrolio, che appena tocco terra si diresse ad alta velocità verso King Sombra, che colto alla sprovvista ne vi fu inglobato all'interno.

Nello stesso momento le mane six caddero verso il suolo, prese rispettivamente al volo da Dryver, Lightning, Currish, Dryver, Suiton e Clessidrus.

Mentre il liquido oscuro, con all'interno Sombra assunse una forma sferica, iniziando a sollevarsi e lentamente iniziò a cambiare forma, creando prima delle gambe, poi delle braccia e per venire una testa, con due occhi rossi iniettati di sangue.

L'essere con l'armatura nera pervasa come la pece, pervasa da venature rosse come il magma lungo le giunture, aveva incastonato nel pettorale destro il pendente della stella a cinque punte, che risplendeva di una tetra luce cremisi.

Lentamente l'essere scese a terra, osservando tutti i presenti con i suoi occhi fiammeggianti, sgranchendosi la mandibola di adamantio tartarico.

« Salve my little pony...pensavate che il vostro calvario fosse terminato...? No..l'unica cosa ad essere terminato è il vostro mondo...assieme alle vostre vite !!! » tuonò Fallen, alzando le braccia verso il cielo, iniziando a generare un immensa sfera rossa di energia malefica, lanciandola verso la città di Celestia.

« Che ora...voi tutti...proviate lo stesso calore che io ho provato...benvenuto al tartaro...»concluse Fallen, mentre la sfera, poco prima di impattare sulla città si divise, colpendo le varie abitazione e gli zeppelin al di sopra d'essa, dando tutto alle fiamme, con orrore degli occhi di Larissa e dei suoi amici.

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Capitolo 16
*** La Scelta ***


 

Ore 20.00

Palazzo di Fallen.

Ovest di Celestia.

 

 

 

 

Regnava un silenzio solenne, mentre il cielo si tingeva di un sinistro rosso cremisi.

Nello stesso istante purpuree fiamme danzavano sui palloni aerostatici degli zeppelin, mentre altre colonne di fumo si alzavano da ogni parte del regno di Princess Larissa, che osservando tale spettacolo iniziava a sentire nascere in lei un pianto profondo, ma che fu costretta a soffocare, poiché quello non era il momento delle lacrime, non poteva mostrarsi debole.

Shining Star si avvicinò all'amica sul fianco sinistro, mentre a destra, con l'arto anteriore destro, abbracciava la propria compagna, che a causa del suo potere glaciale, era per natura spaventata dalle fiamme.

« Larissa, non temere.

Sono certo che tua Rising Eclipse sta bene, come anche gli abitanti, si saranno rifugiati nei rifugi dopo che sono stati raggruppati nella piazza.

Inoltre...» sibilò, voltando lo sguardo verso Fallen, che se ne stava immobile a fissare il suo operato, sfoggiando un sadico sorrido, mentre il suo corpo nero, sembrava come pulsare ad ogni nuova vampata proveniente dal regno.

«...non possiamo permettere che lui vinca, dobbiamo fermarlo.

Quindi ti chiedo di essere forte, per tutta Celestia, per noi e per te stessa.» concluse l'unicorno aggiustandosi il copricapo del barbuto.

Nello stesso istante il fuoco forò il rivestimento di uno degli zeppelin causando un esplosione, causata dal contatto del fuoco e dell'elio arricchito di magia del vento.

Tutti rimasero immobile, mentre il veicolo iniziò a rovinare al suolo.

La cosa peggiore fu che i suoi frammenti andarono a colpire i mezzi al proprio fianco, causando un effetto a catena che iniziò a far cadere al suolo l'intera flotta aerea del regno di Shine e Violet.

« V-Violet...» sussurrò Dryver, mentre osservava tale spettacolo che si rispecchiava nelle sue iridi mandarino.

Lightning provò ad avvicinarsi, ed a porgli l'arto anteriore sinistro al fianco del collo, ma questo lo scostò, con sgarbo, con l'ala.

« Non toccarmi. Sto bene. Devo andare la, ora. » sentenziò il draconitus, non riuscendo a togliersi dalla mente il pensiero che potesse essere accaduto qualcosa alla pony speciale di Oscar, che di certo non glielo avrebbe mai potuto perdonare.

Tutti lo osservarono con sconcerto.

« Ma come...non puoi abbandonarci ora...noi abbiamo bisogno di te...» sussurrò l'alicorno dal manto smeraldo, osservando sulla groppa dell'amico AppleJack, ancora svenuto .

« No.

Non avete bisogno di me, Shining Star, col tuo aiuto, prima lo ha sconfitto, se lo ha fatto una volta può farlo di nuovo. Ed ora smettila di intralciarmi, Lightning. » sentenziò Dryver, avvicinandosi a Larissa e Shining.

« Principessa, ti affido AppleJack, so che se con te non mi devo preoccupare.

Io devo andare ad accertarmi che Violet stia bene, e non cambierò idea.» disse il draconitus, osservando coi coi suoi occhi arancio quelli azzurri dell'alicorno.

Quest'ultimo, illuminando il proprio corno sollevò dalla groppa dell'amico la puledra dal crine biondo, posandola dolcemente affianco a se, su un piccolo manto erboso.

« D'accordo Dryver, la proteggerò per te, e non ti fermerò, hai la mia parola. » sussurrò la principessa, voltandosi, per evitare di continuare ad avere un contatto visivo il draconitus.

Questi comprese che con molta probabilità, il suo gesto poteva sembrare un tradimento, ma in quel momento non gli importava ciò che avrebbero potuto pensare di lui, e lentamente cominciò a girarsi.

« Sei un egoista. » sibilò Shining Star a denti stretti, mentre Ice Wind osservò il proprio marito in volto constatando come stesse trattenendo tutta la propria collera.

Dryver lentamente si voltò verso l'unicorno, scrutandolo con astio.

« Pensa quello che vuoi, e giudicami se lo ritieni necessario, ma io-»

« Tu niente !! Sei solo uno sporco egoista !! Chi ti credi di essere ? » tuonò Shining Star, interrompendo il draconitus, iniziando ad avvicinarsi.

« Credi forse che solo tu hai un amico o amica che si trova in quell'inferno ? Pensi che anche Larissa non voglia volare a Celestia per il suo popolo, per sua zia per non parlare di sua sorella, che ha ritrovato da poco e che per quanto ne sa potrebbe essere stata schiacciata da uno zeppelin precipitato, o forse peggio...essere ferita e senza aiuto..» sussurrò, sorpassando da destra Dryver e ponendosi tra lui ed il regno avvolto dalle fiamme.

« Dryver, io non ti permetterò di tornare a Celestia ed abbandonarci, non ora.

Capisco il tuo desiderio, ma allora pretendo tu capisca anche noi, tutti siamo nella tua stessa situazione, ma non scappiamo e non corriamo da chi vorremmo vedere.

Perché sarebbe egoistico e da codardi, dato che sono certo, che tu sai bene che anche se la salvassi, e la mettessi al sicuro, al tuo ritorno saremmo già stati fatti tutti a pezzi, compresa AppleJack. » disse l'unicorno, cercando di mantenere un tono di voce discreto, mentre da Celestia, che ormai sembrava un immenso braciere, si udivano fino alla zona dove si trovavano loro, le grida disperate dei popolani, e di tutti coloro che ancora si trovavano tra le macerie dei mezzi volanti.

Dryver, che tra tutti aveva l'udito più sviluppato tra loro, udiva tali sussurri come grida, che rimbombavano nella sua mente, e nel suo cuore si faceva largo la grande paura che tra quel miscuglio contorto di suoni, risuonasse la melodica voce di Violet.

« Che suono celestiale, non trovate ? » tuonò Fallen, incrociando le braccia dinanzi al petto.

« Tutto questo fuoco, queste grida risuoneranno in eterno su questo mondo, in ogni luogo.

Penso che trasformerò questo mondo, di dominio delle Dee, nella mia personale prigione dei nemici che mi opporranno resistenza e che avranno la disgrazia di sopravvivere a me.

E voi tutti, sarete i primi ad alloggiare nel Nuovo Tartaro. » concluse Fallen, mentre tutti i presenti si erano zittiti, ed una calma carica di tensione si stava diffondendo in quel luogo.

Ma in tutta quella quiete si avvertivano scariche nell'atmosfera, tutte intorno ai presenti, che facevano si che l'aria fosse ustionante, quasi come le stesse fiamme che sembravano risalire da Celestia per appiccare il cielo stesso.

Di colpo la calma fu rotta quando Clessidrus, brandendo a due mani la sua arma, si lanciò con le lacrime agli occhi contro Fallen, colpendo con un fendente orizzontale la gamba destra, facendo impattare la lama dell'armatura che rivestiva il corpo del maligno, producendo un suono stridulo.

Tutti rimasero immobili nell'osservare tale scena, il clessidriano se ne stava li, immobile, con la lama della spada a contatto con l'arto di Fallen, del tutto illeso, mentre, colui che una volta era umano, abbassò lo sguardo verso il suo aggressore sollevando un sopracciglio.

« Ammirevole tentativo...lo stesso dell'insetto che si getta volontariamente nella tela del ragno.» sibilò Fallen, mentre dai suoi occhi rossi iniziò a fuoriuscire una tetra nebbia purpurea.

L'oscuro signore allargò le braccia, ed allungò la destra in direzione di Clessidrus, che si mise in guardia ponendo la propria Clexcalibur in verticale dinanzi a se.

« Non mi fai paura bestione, te la farò pagare per quello che hai fatto a Twilight ed alle sue amiche !!! E comunque i ragni hanno una faccia più bella della tue !! » sentenziò l'essere dalla forma a clessidra, iniziando a colpire il palmo della mano destra di Fallen, che lentamente si avvicinava.

« Oh ma davvero...penso proprio che ti darò in pasto ai demoni del tartaro...anche se c'è poco da mangiare.

Ed in ogni caso, tu e quale esercito pensate di farmela pagare ? » sibilò il maligno, mentre una pioggia di scintille scaturita dal suo palmo, dovute ai continui colpi di Clessidrus.

« L'esercito di Celestia può andarti bene, mostro ? » tuonò una voce proveniente a est.

Fallen voltò lo sguardo, assieme a tutti i presenti constatando come, con un immenso bagliore bianco fossero apparsi tre grandi schieramenti.

Partendo da sinistra si trovavano Midnight Sun, Neis, Storm ed Evanescence circondate dalle truppe dei batpony del crepuscolo, che scrutavano coi loro occhi glaciali l'essere che aveva attaccato il loro regno.

Al centro di trovavano Blue, Blossom e Rock, con al fianco Violet e Shine circondati dall'esercito di alicorni del loro regno, che illuminarono minacciosamente i loro corni, illuminando il campo come il cielo stellato.

Per ultimi a sinistra si trovavano Hydra, Flame, Deft e Crafty, con al comando le due principesse d'Equestria e Rising Eclipse, con al seguito l'intero esercito di centurioni del Senato.

« Zia !!! Evanescence !!! » gridò Larissa, illuminando il proprio corno di un intensa magia azzurra trasportandosi affianco della sorella, che la cinse con un abbraccio.

« Sono così felice di vedere che stai bene...» sussurrò la principessa dal manto bianco alla gemella, che la scosto leggermente per poterla osservare negli occhi.

« Sei proprio cresciuta sorella...e sono felice che anche tu stia bene...ma non è ancora finita, dobbiamo sconfiggere una volta per tutte Fallen.» disse l'alicorno scrutando con odio il suo ex carceriere, che nel frattempo aveva lasciato perdere Clessidrus e stava osservando con sguardo colmo d'astio gli eserciti che gli si ponevano difronte.

« Voi non farete nulla di tutto ciò. » tuonò Rising Eclipse comparendo affianco alle gemelle, scrutandole con severità.

« Voglio provare ad aprire un dialogo con lui, sono più che certa che non ci sarà bisogno di combattere, non è vero Fallen ? » disse l'alicorno dal manto rossa, illuminando il proprio corno trasportandosi dinanzi a Fallen.

« Mi trova pienamente d'accordo, non vedo perché combattere.» disse l'oscuro signore, con un sorriso poco rassicurante stampato in volto.

Nel frattempo Dryver, con un rapido colpo d'ala si era avvicinato a Violet, sorridendole.

«Sono contento che stai bene, sarebbe stato difficile spiegare ad Oscar ciò che era successo.» disse il draconitus abbracciando l'amica, che rispose cingendo il collo di Soulcore.

« Certo che sto bene, sono dura io cosa credi, non per niente sono la pony speciale di Oscar, ma adesso non c'è tempo per questo, meglio tenersi pronti, non mi fido molto delle doti diplomatiche della zia di Larissa...» sibilò l'unicorno nell'orecchio destro del draconitus, che lentamente la liberò dall'abbraccio, voltandosi ad osservare la scena.

Nel frattempo, Currish Burglar, con Pinkie Pie sulla groppa aveva raggiunto i suoi due colleghi.

« Capo sei vivo, ed hai con te PP !! » disse Crafty, sorridendogli mentre Deft osservava il proprio capo allo stesso modo in cui si osserva un dio.

Il pony di terra osservò i due con un leggero sorriso.

« Pensavate che avrei fallito ? Io non sono un pony qualunque. In ogni caso..» sibilò, passando trai due iniziando ad aggirare le guardie.

«...il nostro compito è finito, ho riavuto PP quindi possiamo andarcene, venite. » concluse, mentre i suoi compagno lo osservarono sorpresi.

« Ma...capo non restiamo qui ad aiutare Larissa ? » disse a bassa voce Deft, avvicinandosi a Currish con un battito d'ali.

Quest'ultimo lo osservò con astio, alzando un sopracciglio.

« Sei forse impazzito ? Non resterò qui a farmi uccidere, e se conti di restare vivo dovresti venire con me, ho un pessimo presentimento. » sibilò il pony di terra, guardandosi indietro, constatando come l'alicorno rosa stesse parlando con Fallen.

Nello stesso istante Crafty raggiunse i tre, facendo attenzione a non sporcarsi gli zoccoli.

« Beh in questo caso capo io ti seguo, non ho intenzione di crepare in un luogo come questo !!! » sibilò stizzito l'unicorno, procedendo in avanti a mento alto.

« Allora Deft, vieni con noi, oppure preferisci rischiare la tua vita..per loro ? » disse Currish, scrutando il compagno che, dopo un momento di stallo gli sorrise, affiancandosi alla sua sinistra.

« Non rischierei mai la mia vita, per qualcuno al di fuori di te capo, andiamo forza ! » disse il pegaso, iniziando ad allontanarsi coi suoi amici e Pinkie Pie verso Celestia.

Nel frattempo, Clessidrus, prendendo in braccio Twilight, si era avvicinato a Shining, che con la propria magia aveva posto a fianco di AppleJack le rimanenti mane six, ancora svenute.

« Riposa tranquilla Twilight, ti prometto che quel mostro non alzerà più un solo dito su di te.» sussurrò il clessidriano alla propria amata, passandole una mano trai crini, e dandole un leggero bacio sulla guancia sinistra.

« Non preoccuparti, staranno bene e ti prometto che farò il possibile per proteggerle. » disse Shining Star, osservando lo sguardo triste del proprio alleato.

« Ti ringrazio amico, io sono Clessidrus, noi non ci siamo ancora presentati. » disse il clessidriano, avvicinandosi al pony, allungando la mano sinistra verso di lui, sorridendo.

L'unicorno non si fece attendere, allungando il proprio arti anteriore destro che venne afferrato tra le piccole dita dell'amico.

« Il piacere è mio, sono Shining Star, strategos del regno di Celestia, e discendente di Starswirl il barbuto, e questa...» disse mentre Ice Wind si avvicinò incuriosita da ciò che si stessero dicendo i due.

«...è mia moglie Ice Wind, con la nostra futura figlia. » concluse lui, mentre la pegaso, sorridendo si avvicinò al clessidriano.

« Piacere di conoscerti, Clessidrus, sai sei davvero un esserino grazioso. » disse la puledra, facendo arrossire il suo nuovo amico, che la osservò notando il pancione.

« Grazie mille, anche tu sei molto bella, e scommetto che anche vostra figlia sarà stupenda !! » disse sorridendo il giovane clessidriano, causando un rossore alla pegaso, che trottando si avvicinò a Twilight coricandovisi affianco.

Nello stesso istante, Fallen e Rising Eclipse stavano continuando il loro dialogo.

« Quindi Fallen, anche voi siete stanco di combattere ? » chiese l'alicorno, con un leggero sorriso sul volto.

L'oscuro signore serrò nuovamente le braccia dinanzi al petto, scrutando coi suoi occhi rossi la senatrice.

« Precisamente.

Sono stanco di questi inutili conflitti, che portano solo a perdite di tempo e contrattempi.

Quindi sono pronto a trattare diplomaticamente con voi. » disse Fallen, osservando come gli occhi di tutti e tre gli eserciti fossero puntati su di lui.

« Ne sono lieta, e ditemi, avete qualche proposta ? » chiese Rising Eclipse, posandosi a terra.

« Effettivamente ne avrei alcune.

La resa incondizionata di tutti i regni di Celestia, consegnarmi ogni manufatto magico presente su questa miserabile terra, dissolvere la barriera dimensionale e per ultima...una cosa semplice...» sibilò iniziando ad illuminare la mano destra di una purpurea luce, puntandola verso l'alicorno impietrito dalla paura.

«...le vostre teste !!! » tuonò Fallen scagliando un forte flusso magico che colpì la barriera generata da Shining Star attorno alla puledra, che però si infranse quasi istantaneamente.

Il colpo, seppur di calata intensità, colpì in pieno la zia di Larissa ed Evanescence che gridarono alla vista di ciò.

Il corpo della puledra, ancora fumante cadde a terra, in preda al dolore, mentre Larissa ed Evanescence rimasero inorridite da tale atto.

« Distruggete quel mostro !!! » gridò Midnight, mentre di colpo si alzarono in volo le truppe dei bat pony del crepuscolo, che iniziarono ad emettere strilli sonici concentrati nella direzione di Fallen, il cui terreno attorno iniziò a creparsi.

Nello stesso istante le truppe dei centurioni del Senato iniziarono la loro avanzata in formando la falange celestiana, con le lance lunari poste in avanti, mentre l'esercito di Shine, iniziò a rilasciare i fasci magici diretti verso il nemico, che restò immobile, portando solo avanti le mani a palmi aperti.

Come d'incanto gli attacchi energetici e sonori vennero come risucchiati in uno specchio difronte a Fallen, e vennero spediti verso i diretti proprietari colpendoli con violenza stendendoli al suolo, mentre l'oscuro signore, scomparve ricomparendo in mezzo ai pretoriani del Senato, e con un gesto stizzito della mano destra, frantumo le falangi formate dai pony, sbriciolando i loro scudi e spezzando le loro lance.

Luna e Celestia si voltarono di scatto, ed illuminando i loro corni provarono a colpirlo, ma senza successo, poiché i flussi magici azzurro e dorato, scomparirono proprio come i colpi dei due eserciti, colpendo le due principesse sui fianchi.

Lentamente Fallen si voltò verso i rimanenti pony, sollevando la mano destra al cielo estendendo l'indice, come ad indicare.

« Non potete vincere, non lo avete ancora capito..? » disse iniziando a formare una piccola sfera rossa sopra al dito, che iniziò lentamente ad assumete un colorito nero.

Nello stesso istante Dryver assieme a Lightning, entrato in modalità berserk, si erano lanciati verso di lui alla massima velocità consentitagli dalle loro ali, mentre Suiton gli stava correndo contro con la mazza, che si era illuminata di un verde smeraldo.

« Rilascio !!!! » gridò di colpo il pony dal manto azzurro, saltando verso Fallen, mettendosi trai due compagni.

Nello stesso istante dalla mazza si staccò la copertura verde scura, rivelando che l'arma possedeva all'interno due lame di oricolca.

« Amici pronti a colpire, l'attacco sta per venire !! » tuonò il pony, mentre Fallen scagliò in avanti la piccola sfera nero pece, che non appena raggiunse i tre si ingigantì, diventando più grossa dei tre. « ..Io sono un DIO !!!!!!!! » tuonò Fallen, osservando come la sfera stesse per colpire i tre, ma nel preciso istante in cui l'attacco avrebbe dovuto eliminarli, venne divisa in due, da un colpo netto della orochi di Suiton, che proseguì in avanti, impattando la lama contro il braccio disteso orizzontalmente davanti al petto di Fallen, che lo aveva posto a difesa, incrociando i propri occhi gialli con i cremisi del nemico.

Nello stesso istante Lightning e Dryver colpirono con un fendente le due parti separate della sfera, facendogli assumere una forma a mezzaluna, rispedendole contro Fallen.

« Tsk...un Dio è magnanimo, tu sei un demone !! » tuonò il draconitus, mentre ritraeva lo zoccolo anteriore destro ricoperto di iridio.

« Stavolta per te è finita Fallen, torna nel tartaro coi tuoi simili a pagare per i tuoi crimini !!! » ringhiò il capitano del Team Twirl, con voce distorta degna delle più profonde cerchie infernali.

« Arrivederci lattina, nel tartaro fai una cappatina !!

Tsunami !!» gridò Suiton, svanendo da davanti a Fallen, che venne investito dalle due mezzelune, causando un enorme bagliore, mentre Shining, Evanescence e Larissa, unendo i loro corni emisero un potente raggio multicolore al centro dell'esplosione, raggiungendo il pettorale destro dell'oscuro signore, sbriciolando il pendente della stella.

L'enorme bagliore ed onda d'urto che ne segui, spazzò il campo di battaglia, facendo volare molti dei pony, presenti.

« C'è l'abbiamo fatta...? » chiese con voce tremante Larissa, mentre Evanescence le si appoggiò al fianco sinistro, prova di forze.

Shining la osservò con sguardo critico.

« Se non ci siamo riusciti ora...temo che sia realmente un Dio...» disse mentre a poca distanza da loro si trovava Ice Wind con Clessidrus, che avevano protetto e trattenuto a terra le mane durante l'onda d'urto.

Di colpo la pegaso iniziò a gemere di dolore, attirando l'attenzione dei quattro.

« Shining....la puledrina...è ora..» sussurrò lei, iniziando a gridare per il dolore.

« COSA ?!?! QUI ?!?! ADESSO !?!?! Ma ma...» iniziò Shining, quando uno schiaffo di Larissa, dato con l'ala sinistra lo mise a tacere.

« Shining mantieni la calma, ok ? Cerca Hydra, lei è esperta di queste cose. » disse Larissa sorridendo, all'unicorno che iniziò a guardarsi intorno, con agitazione alla ricerca della puledra.

Nello stesso istante Dryver atterrò a terra a poca distanza da Violet, che aveva eretto una barriera per proteggere se stessa, Bright Soul e Shine dal contraccolpo.

« Va tutto bene ? » chiese il draconitus, che come risposta ricevette un cenno della testa della pony, ed un assenso del fratello e della crystal pony.

A qualche metro da loro si trovava Lightning intendo a tirare per l'arto posteriore destro Suiton, che era finito piantato con la parte anteriore del corpo nella terra.

« Sei stato bravo, è davvero portentosa quella cosa che ti porti dietro...pensi di potermene trovare una ? » chiese l'alicorno dal manto smeraldo, tirando con forza, ed osservando come il rivestimento attorno alla mazza si stesse riformando lentamente, coprendo nuovamente le due lame, mentre al pony ricevette solo dei sabbiosi mugolii.

Di colpo una raffica di vento spazzò via la polvere sollevata dall'attacco, rivelando con orrore di tutti, come Fallen fosse ancora nel luogo dell'impatto seppur gravemente danneggiato, con al fianco Dryark.

« Voi...dannati...come avete osato...me la pagherete...ME LA PAGHERETE !!!! » tuonò l'oscuro signore, sulla cui armatura nera e rossa erano presenti diverse crepe, e dove prima si trovava il pendente ora si trovava un buco, dentro al quale si notava solo un buio perpetuo.

Per qualche istante regnò il silenzio, causato dall'immenso grido di Fallen, quando dal libro di Shining Star, illuminatosi di una luce azzurra fuoriusci una lancia di luce, che si conficcò nel buco del pettorale.

Lentamente la lancia assunse l'aspetto del manufatto della rinascita, mentre Shining sentì il tocco di una mano posarsi sulla groppa.

D'istinto il pony si voltò constatando come però non vi fosse nessuno, se non uno strano bagliore.

Lentamente due file di lacrime scesero dal muso del pony, che sorrise.

« Grazie...Katon...»sussurrò l'unicorno,mentre il bagliore sparì.

Nel frattempo Fallen afferrò l'asta del manufatto con entrambe le mani, mentre dalla bocca gli colò un rigo nero, ma nello stesso istante in cui lo tocco un infinità di luci, provenienti dalle stelle al di sopra del mare che sommergeva il regno lo iniziò a bersagliare con raggi stellari, avvolgendolo di pura luce, mentre Dryark, abbagliato dalla luce venne colpito da un fendente dello zoccolo anteriore destro, ricoperto di iridio e fiamme, di Dryver, dopo essere stato lanciato con un movimento circolare di Lightning e con un poderoso battito d'ali, dritto allo stomaco facendo fuoriuscire dalla groppa del draconitus oscuro un enorme onda d'urto.

« Per te, è finita Dryark..» sibilò Dryver, mentre il suo malefico cugino precipitò a terra, con gli occhi bianchi, privo di sensi, seguito dopo pochi istanti da Fallen, completamente pietrificato, con conficcato nel petto il manufatto, mentre le stelle lentamente tornarono alla loro normale lucentezza.

Di colpo però, regno un tetro silenzio, poiché malgrado la vittoria, le vite sprecate e le sofferenze erano state molte, e tutti in un modo o nell'altro, portavano cicatrici nel cuore e sul corpo.

Tale silenzio un un istante venne rotto.

Un pianto iniziò a risuonare sul campo di battaglia, un pianto puro, di un innocente puledrina.

« Guarda...guarda Shining...nostra figlia...» sussurrò Ice Wind, con le lacrime agli occhi, mentre la piccola puledrina giaceva fra i suoi zoccoli anteriori lanciando i suoi primi nitriti, mentre suo padre con le lacrime agli occhi, diede un bacio alla sua compagna, per poi mettersi al suo fianco.

« C'è l'avete fatta amici miei, complimenti, purtroppo non ho potuto fare di più per voi, ma voglio donarvi un ultimo regalo.» disse una voce misteriosa, fuoriuscendo dal manufatto, che di colpo iniziò a brillare di una luce rossa, calda e dolce che iniziò ad estendersi circolarmente nel campo di battaglia, ricoprendo ogni forma di vita, ed ogni costruzione, restituendole vita ed il suo aspetto originale.

« C-Clessidra ? » sussurrò Twilight, riaprendo lentamente gli occhi, scrutando il proprio amato che subito l'abbracciò.

« Twilight, tu..tu stai bene...ti amo, non lasciarmi più !! » disse il clessidriano abbracciando e baciando la sua amata, mentre Dryver, tornato a terra, venne letteralmente stritolato dagli zoccoli anteriore di AppleJack, con le lacrime agli occhi.

« Zucchero...potrai mai perdonarmi per tutto quello che ti ho fatto...? » singhiozzò la puledra, mentre il draconitus sorridendo la scostò indietro, unendo le loro labbra, in un dolce e lungo bacio, mentre Violet li osservava un poco gelosa per non poter fare lo stesso con Oscar.

Nello stesso istante, a poca distanza da dover giacevano Fallen e Dryark, era ricomparso Sombra anch'esso svenuto, con affianco seduto in attesa del suo risveglio, un sorridente Suiton, un poco impolverato.

Larissa ed Evanescence trottarono dalla zia, che nel frattempo totalmente curata dalla luce emessa dal manufatto, che le abbracciò entrambe, iniziando entrambe a piangere e ricostituendo la loro famiglia.

In ugual modo Celestia e Luna si erano stretta l'una all'altra, avvolgendosi con le ali, mentre in quell'istante ogni male ed ogni traccia di oscurità sembrava essere sparita in eterno dal regno di Celestia.

Nel frattempo Lightning si era avvicinato ai suoi due compagni, tenendo le orecchie piegate, per la paura che non lo avrebbero più accettato, specialmente Neis, dopo averla colpita.

Ma quest'ultima, non appena il suo compagno fece per aprire bocca lo abbraccio, arrivando quasi a strozzarlo, cingendo con forza il suo collo.

« Non provare a dire nulla tontolone, io sto bene, e sono felice che siamo di nuovo assieme !! Anche se avrei potuto finire il Fallen, ma non ho voluto rubarvi la gloria !! » sussurrò nell'orecchio dell'amico, mentre questi con gli occhi umidi per la commozione ricambio l'abbraccio, includendo anche Storm, che gli stava sorridendo.

La medesima scena si stava ripetendo a poca distanza trai pony di cristallo, dove Blossom stava avendo un delicato bacio con Metal, mentre a sorpresa di Rock, rimasta a bocca aperta, anche Hydra, aveva unite le proprie labbra con Flame, che era arrossito come un peperone.

Poco più avanti Sombra stava lentamente riprendendo conoscenza, e con suo grande disgusto dal suo volto di trovavano le labbra di Suiton, che stava mimando il bacio.

« Cosa diavoli stai facendo ?!?! » tuonò Sombra piantando lo zoccolo anteriore destro nella bocca del pony che spalancò gli occhi gialli.

Lentamente tolse l'arto dell'amico dalla bocca, sorridendo.

« Semplice Sombrino ho pensato che con un bacino avresti interrotto ilo riposino. » disse il pony dal manto azzurro, mentre il re lo stava osservando con alzato un sopracciglio.

« Quello funziona con le principesse !!! Io sono....ero...un re, ma sono pur sempre un maschio !!! » tuonò Sombra alzandosi, constatando come tutti gli sguardi si fossero concentrati su di lui.

Lentamente i pony del Crystal Empire iniziarono ad avvicinarsi osservandolo con severità.

« Sombra...devi venire con noi...devi pagare per i tuoi crimini..» sibilò Metal, con al fianco Blossom, che scrutava con leggero timore colui che un tempo aveva provato a possederla.

Il re abbassò lo sguardo, annuendo con la testa, iniziando a camminare verso di loro, ad occhi chiusi, finché però non colpi qualcosa di solido.

Riaprì gli occhi, constatando come difronte a lui si trovasse Suiton, in piedi sugli arti posteriori e con orochi nello zoccolo anteriore destro tenuta verticalmente verso i pony di cristallo.

Il pony dal crine viola li stava osservando con sguardo molto serio, ed aveva smesso di sorridere.

« Lui di qui non si muove, e su questo non ci piove.» sentenziò il pony, mentre i cinque gli si stavano avvicinando pronti a combattere.

« Stai forse dicendo che saresti pronto a metterti con il Crystal Empire solo per difendere un tiranno, un assassino un mostro un-»

« Per proteggere un amico, questo ed altro te lo dico.» disse Suiton, interrompendo Metal, che strinse i denti, mentre gli altri compagni avevano iniziato a circondarli.

Fù in quell'istante che intervenne Larissa, comparendo al centro della contesa.

« Basta combattere. » tuonò la pony, scrutando Metal ed i suoi compagni negli occhi.

« Ma principessa lui...»

« Lui in questo momento si trova nel mio regno, e quindi voi non avete alcuna autorità qui per arrestarlo, e se non vi sta bene allora potrete dire alla vostra principessa che può parlarne direttamente con me.

Sombra è sotto la mia protezione. » concluse l'alicorno dal manto bianco, voltandosi verso il re sorridendogli.

Sombra lentamente si avvicinò alla principessa sorridendogli.

« Grazie...sei molto gentile...Princess Larissa, sei una buona amica...» disse lui, con gli occhi leggermente lucidi.

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