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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** primo contatto ***
Capitolo 2: *** un colpo basso degno di un vigliacco ***
Capitolo 3: *** l'apice della sfortuna ***
Capitolo 4: *** la vendetta di Scott ***
Capitolo 5: *** Natale in montagna ***
Capitolo 6: *** San Valentino pieno di sorprese ***
Capitolo 7: *** fine o inizio? ***



Capitolo 1
*** primo contatto ***


   
PRIMO CONTATTO C.1°
 


NORA'S POV

“Dove diavolo è la mia classe??! Giuro che se mi spostano ancora ammazzo qualcuno.... ah, deve essere quella, che brutta!” ecco cosa pensavo prima del SUO arrivo. Improvvisamente sento una voce maschile dietro di me, io vado avanti senza degnarlo di uno sguardo. Ecco il mio primo, fatale, errore. Quel tizio non mi vide, forse per la nostra differenza in altezza o semplicemente perchè era un idiota, ma resta il fatto che mi spinse con tale violenza, che finii contro un armadietto aperto. Quello per la botta si chiuse ed io rimasi intrappolata. “Che schifo di situazione! ....” pensai -ehi tu! liberami subito!- imprecai furibonda

 

ALEX' S POV

Andai a sbattere contro un oggetto non identificato e lo scaraventai contro l' armadietto facendo chiudere le porte con un tonfo assordante. Quando sentii la voce infuriata di Nora, la mia nuova compagna di classe, capii che era rimasta bloccata nell'armadietto che era anche difettoso. Ero nel panico e in ritardo quando la voce familiare di un amico mi venne in soccorso, era Scott! - Alex che ci fai ancora qui! Al campo ti stanno aspettando!- Mi disse alterato - Non incavolarti, senti per sbaglio ho fatto finire la nostra nuova compagna di classe nell' armadietto la tireresti fuori tu?- -Certo non preoccuparti ma, ora vai, muoviti - - grazie! ti devo un favore!- Detto questo corsi verso il cortile della scuola diretto al campo da calcio

 

NORA' S POV

Mi sono dovuta sorbire la scenetta di amicizia su due ragazzi, in più quello che mi ha rovinato la giornata se ne è andato, mentre l'altro si è offerto di liberarmi. Penso di non avergli fatto una bella impressione, solitamente non ci faccio caso, ma questa volta mi sarebbe tornato molto utile sembrare carina. Quindi, se ne è andato anche lui. -VOGLIO USCIRE DI QUI! NON HO TEMPO DA PERDERE!!!- Ho imprecato per un'ora, nella vaga speranza che quealcuno passasse e si decidesse a liberarmi. Ma non passò nessuno, “ed ecco un'altra prova alla mia teoria non c'è uomo sulla terra che non sia stupido! A parte me. possibile che nessuno alla prima ora nn abbia bisogno del bagno?? ...dopo queste riflessioni, mi rannicchiai nell'armadietto, "cavolo, sono davvero piccolina!" aspettai circa quattro ore quando finalmente sentii qualcuno che correva. Mi affacciai ad alcune aperture dell'armadietto e riconobbi il calciatore. - Ti ho riconosciuto sai! Liberami!!- sbottai . così iniziai la conta per la sua MORTE. 1...2...3.... !

 

ALEX' S POV

In quel modo scoprii con orrore che il mio compagno non ha liberato Nora. Vado a tirarla fuori. Dopo un paio di minuti riesco a scardinare la serratura e liberarla – perdonami non avevo intenzione di farti pass......- non riuscii a finire la frase che mi arrivò un calcio nelle parti basse e un pugno in faccia che mi fece perdere l' equilibrio e cadere. Riuscii a vederla girare l' angolo ma mi basto, dalla faccia si capiva che era incazzata nera

NORA' S POV

lo vidi cadere a terra. bene e questa è fatta. non sono una che parla molto, a parte per scatenare risse, quindi me ne andai con l'espressione di chi vorrebbe davvero che qualcuno fosse morto.

 

ALEX' S POV

“Ahia che dolore pazzesco è un miracolo che riesca a camminare” pensai scocciato all' idea di essermi fatto stendere da una ragazzina irrascibile. Arrivato in classe presi il mio zaino e mi diressi verso l' uscita.

 

NORA'S POV

Visto che quello non era schiattato, provai a cercare il suo amichetto .. finalmente la fortuna ritornò dalla mia parte quando lo incontrai in giardino che ridava con un gruppo di stupidi, lo stupido . era di spalle, così lo feci voltare dandogli leggere pacche sulla spalla. -ehi- gli dissi prima di tramortirlo. -credo di avergli rotto il naso-pensai . "cavolo" mi dissi "mi sono sporcata le scarpe con il sangue di uno stupido". intanto tutti mi guardavano .

 

ALEX'S POV

Appena fui fuori vidi il mio migliore amico col naso sanguinante e un occhio nero - che ti è successo al naso e all'occhio?!- - quella stronza di Nora mi ha preso di sorpresa, mi ha aggredito e mi ha mandato al tappeto davanti a tutti! Che umiliazione - - sai qualcuno le dovrebbe insegnare a stare al suo posto! - - giuro che l' ammazzo! - - no aspetta lascia fare a me vedrai domani le darò un degno benvenuto - - ok ma umiliala di brutto! - - fidati! so cosa devo fare. Ci vediamo domani!- Detto questo mi girai e me ne tornai a casa meditando vendetta.

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Capitolo 2
*** un colpo basso degno di un vigliacco ***


 


UN COLPO BASSO DEGNO DI UN VIGLIACCO C.2

ALEX' S POV
Sono le tre di notte i miei dormono e se mi scoprono sono morto. Preferisco rischiare piuttosto che lasciarla impunita. "Nora me la pagherai è una promessa!" Con questi pensieri ho finito di mettere a punto il mio piano diabolico.
"Merda ma sta stronza si deve svegliare sempre così presto?" Infatti erano le cinque del mattino.
Una volta non cambiando il fuso orario della sveglia sono arrivato a scuola un ora in anticipo e l' ho trovata lì, in seguito l' ho sempre vista arrivare prima degli altri "ma oggi ho messo la sveglia due ore prima così sono sicuro di precederla" e con questi pensieri mi sono diretto a scuola. Sono andato in classe portandomi dietro solo un secchio con della vernice in polvere "dopo aver piazzato il mio scherzetto me ne tornerò a casa" e dopo aver ripassato a mente il piano mi sono messo a lavoro. Ho aperto la finestra che da sull' uscita secondaria, sono andato a rienpire il secchio contenente la polvere con un pò d' acqua e sono tornato in classe, ho preso una sedia l' ho messa davanti alla porta e ci sono salito sopra, ho socchiuso la porta lasciando aperto quel tanto che bastava per tenere il secchio in bilico, ho riposto la sedia al suo posto e sono uscito dalla finestra. "Non vedo l' ora di vedere la tua faccia Nora" dopo aver pensato a queste cose con un ghigno diabolico mi lasciai indietro la scuola

NORA' S POV
Mi sono risvegliata con un dannatissimo dolore allo stomaco e ho pure inciampato nel comodino. Credo sia la mia giornata “NO” . Spero che a scuola le cose migliorino.
Fortunatamente, almeno il pullman non lo perdo e me ne vado dritta dritta in classe, sentendomi gli occhi di tanti idioti che mi fissano.
Pensavo che la mia sfortuna sarebbe finita lì e invece, mi sbagliavo.
Una cascata di vernice color rosa fosforescente mi cadde in testa non appena ebbi aperto la porta facendomi diventare simile alla “pantera rosa”. Ero schifosamente bagnata, con quell'orribile vernice che mi colava da tutte le parti..!
Ero la prima ad entrare sempre in classe, quindi questo scherzetto era stato ideato da un idiota che mi conosce abbastanza bene da sapere delle mie abitudini scolastiche...

ALEX' S POV
Appena è arrivata in classe e le è caduto il secchio in testo mi sono sentito una morsa dolorosa alla gola e un peso enorme allo stomaco "Cazzo è stata una mossa da vigliacchii ma che mi è saltato in mente?????? Lei ci ha afrontati a testa alta con coraggio non ci a colpiti alle spalle!" La mia testa era piena di pensieri simili mentre si dirigeva verso il bagno per pulirsi. Poco dopo entrò in classe il prof, dopo avergli spiegato cos' era successo iniziò a spiegare. Dopo pochi minuti la porta si aprì ed entrò lei. Era bagnata e si vedeva ancora la vernice. Mentre la classe scoppiava a ridere io mi consumavo dai sensi di colpa "Che idiota, vigliacco che sono stato. In fondo se non l' avessi spinta nell' armadietto lasciandola li per cinque ore." Alla fine dell' ora mi appoggio al muro a capo chino.

NORA' S POV
lasciando macchie rosa ovunque, decido di provare a darmi una sciacquata almeno in faccia e mi dirigo al bagno. È tutto inutile.. il rosa non se ne va con semplice acqua,  comunque, anche se riuscissi a lavarmi il viso, resterebbe il problema dei capelli e dei vestiti... sono inevitabilmente spacciata!! Me ne ritorno infuriata in classe, girandomi in tutte le direzioni per scoprire l'idiota; il problema che tutti sono degli idioti!. Il mio sguardo alla fine, scova una macchia rosa sulla giacca di un mio compagno di classe, eccolo, l'idiota numero uno! Era due file dietro di me, si chiamava Alex, se non ricordo male.
Alla fine dell'ora, lo vedo appoggiarsi al muro a capo chino. Adesso anche gli idioti si pentono dei propri errori?

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Capitolo 3
*** l'apice della sfortuna ***


                                    
CAPITOLO 3 L'APICE DELLA SFORTUNA
 
NORA' S POV
"Perché è a capo chino? Mi sembra strano che sia DAVVERO pentito. I ragazzi non fanno queste scenette da rammolliti. Gli stupidi sono tutti uguali! Allora perché lui è l'unico che si comporta così? Forse è un rito, perché è impossibile che una pecora si allontani dal gregge! Però lui è uno stupido che fa l' idiota da solo.
Questo mi fa arrabbiare ancora di più...!" Mentre pensavo queste cose mi avvicinavo a passi pesanti verso Alex. Mi vagavano in testa mille soluzioni per eliminarlo dalla faccia della terra.

ALEX' S POV
"Perché? Perché mi sento così male? Non ho mai fatto scenate del genere per niente e nessuno!" Era da tutta la lezione che ero tormentato dai sensi di colpa, per la bastardata che avevo fatto. "Nora non mi ha colpito alle spalle! E' vero, lei mi ha preso alla sprovvista ma è stata colpa mia, dovevo tenere la guardia alta e non sottovalutarla perché è una donna! Che palle cosa devo fare per far smettere sti sensi di colpa?" Non riuscivo proprio a capire come farmi perdonare, sopratutto quando mi sono accorto di avere una macchia rosa sulla giacca "Sono sicuro che prima la stesse fissando, se mi ha scoperto? Oh no povero me! Che cosa posso fare?" pensai angosciato. "Se le chiedessi scusa? Già per farmi prendere a pugni e non risultare sincero! Aaaaaaaa che faccio? Che faccio? Non resisto più con questo peso sullo stomaco è insopportabile e quasi non riesco a respirare!" Ero talmente immerso in questi pensieri che mi isolai da tutto l' universo.

NORA' S POV
"Non ho pietà per quelli come loro!" pensai prima di chiamarlo.
- Ehi stupido! - Dissi avvicinandomi, attirando la sua attenzione - L' ho vista la macchia rosa che hai sulla giacca!”
Di solito non mi interessano i discorsi degli stupidi, sempre le solite supliche di non fargli del male o degli insulti, quindi non li ascolto, però le parole che sentii, proprio mentre la mia mano partiva e gli afferrava il collo mi lasciarono di sasso. - Mi.. dispiace- Le sentii appena ma, non so nemmeno il perchè non smettono di ronzarmi in testa e non mi lasciano in pace! Avevo ancora la mano che teneva il suo collo, mentre la mia testa mi diceva di strangolarlo, la mia presa si rammolliva sempre più, fin quando la mano non lo mollò del tutto. Cosa dovevo fare?

ALEX' S POV
Ad un tratto sentii Nora chiamarmi e poco dopo la sua mano stringermi il collo " Ha una voce incantevole ed è veramente stupenda!" Pensai guardandola. "Ma cosa cazzo penso in un momento del ganere! Questa mi strangola e io penso a quanto è sexy?!" La sua morsa non accennava a diminuire anzi aumentava! Con le ultime forze che avevo dissi con un fil di voce -Mi.. dispiace- A quanto pare mi aveva sentito perché poco a poco la sua mono stava allentando la presa fino a lasciarmi del tutto. Così potei guardarla per la prima volta come si deve, infatti mi accorsi per la prima volta che era: magra come uno stecchino (avrà avuto pressapoco una quarantina di kg), un pò bassa (sarà circa un metro e quarantacinque), capelli lunghi fino al sedere e neri come il carbone, poco seno (avrà avuto la prima), occhi neri ( due meravigliosi pozzi di emozioni: rabbia, frustrazione e confusione), maglia anch' essa nera, gonna rossa scozzese, ballerine nere, due orecchini ed un collana col segno della pace. Mi soffermai a guardarla negli occhi "Almeno sò che è forte e che il suo colore preferito, almeno credo, è il nero, che è uno schianto di ragazza, insomma, una bomba sexy! Wow davvero molto non c' è che dire!"

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Capitolo 4
*** la vendetta di Scott ***



LA VENDETTA DI SCOTT

 

NORA' S POV
Ero rimasta qualche secondo pietrificata, i pensieri si annebbiavano, quindi non so cosa mi è preso quando mi misi a correre lungo il corridoio, verso l'uscita. Lungo tutto il tragitto tenevo il capo chino, ma questo mi costò quando andai a sbattere contro uno stupido. Solo quando si girò riconobbi quella faccia quadra di Scott che mi fissava. Per quei pochi attimi in cui rimasi ferma dinnanzi a lui, quel tizio riuscì ad afferrarmi la collana, proprio quella a cui tenevo tanto.

SCOTT' S POV
Mi stavo dirigendo verso la scuola, per incontrare il mio gruppo, dovevamo mettere delle uova marce nell'ufficio del preside, quando un razzo minuscolo mi travolse. Quando mi accorsi che era quella serpe di Nora mi venne un'idea geniale. Mi accorsi che stava ferma e immobile come una statua e in pochi secondi le strappai di dosso il ciondolo. “Fantastico ora lo butterò nel fiume a due passi dalla scuola” pensai sadicamente.

ALEX' S POV
“Prima mi lascia andare e ora scappa via? Bah è veramente strana” e con questi pensieri mi apprestai ad uscire dalla scuola. Ormai dovevo solo voltare un angolo e mi sarei ritrovato fuori. Ad un certo punto sentii la voce di Nora urlare e la risata sadica di Scott. Ciò voleva dire solo una cosa: GUAI IN VISTA!!!

NORA' S POV
Imprecavo a Scott di ridarmi il ciondolo ma lui continuava a ridere della mia situazione. Non pensavo che un giorno sarei caduta vittima di uno stupido! Non sapevo come cavarmi dai guai, non accorgendomi che il problema più grosso doveva ancora uscire dalla porta della scuola. Subito dopo, sentii una presa che stringeva il mio polso e venni trascinata indietro. Mi ritrovai alle spalle di Alex.

ALEX' S POV
Vedendo Nora in difficoltà e a parer mio in lacrime non ci vidi più. Presi per il polso la mia Nora e la tirai dietro di me dopo di che mi girai verso Scott e gli dissi – Scott dammi quella collana e smettila di fare l' idiota – Scott basito mi lanciò il ciondolo. Io lo presi al volo e mi girai verso Nora per ridargliela ma quando lo feci lei era già sparita nel nulla.

NORA' S POV
“Devo dimenticare la storia del ciondolo”, ci avrei pensato domani mattina, “e se quel bastardo lo avesse già gettato via? Problemi suoi, non sarò consapevole delle mie azioni.” Mi diressi a casa. Appena fui dentro, dopo aver salutato Freddy, il mio pericoloso pastore tedesco, corsi in camera mia decisa a continuare il miglior libro mai scritto da uno stupido: come liberarsi dei bastardi. Mi serviva molto, in questo periodo. Dopo qualche minuto, sentii suonare alla porta, il che è strano, dal momento che vivo sola, e nessuno se ne può fregare di meno di un esserino come me. Ritornai al piano inferiore ed aprii la porta.

ALEX' S POV
Appena suonai il campanello un cane cerco di azzannarmi. “Me lo dovevo aspettare, questa è la casa di Nora dopo tutto...” fui riscosso dai miei pensieri quando la voce di Nora mi urlò – Idiota che ci fai a casa mia ?! Chi ti ha dato il mio indirizzo?!! - e io le risposi – L'ho trovato. Sono venuto a riconsegnarti questo, te ne sei andata prima che potessi ridartelo – detto questo tirai fuori dalla tasca dei jeans il suo ciondolo con il segno della pace. Quando allungai il braccio per porgerle l'oggetto, le si dipinse in volto un'espressione stupita . Si avvicinò e con il braccio tremante si riprese la collana. - G... Gra... - lo vedevo che non voleva ringraziarmi a voce ma lo capii e perciò le dissi – Non ti preoccupare, l'ho fatto con piacere. Ci vediamo a scuola – detto questo me ne andai.

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Capitolo 5
*** Natale in montagna ***


                                             

NATALE IN MONTAGNA


NORA' S POV

Andare in gita mi fa schifo, e pure stare in coppia con Alex mi fa schifo. Preferivo di gran lunga rimanermene a casa, piuttosto che in questo postaccio! . C'è da dire che quel ragazzino non mi ha degnata di uno sguardo (se l'avesse fatto, non so che gli avrei fatto) . Essere insieme ad uno stupido mi mette in agitazione, non so che mosse aspettarmi, in fondo, si tratta comunque di uno stupido.

A parte questo, puntualizzo che io non sono abituata a fare sport, figuriamoci a camminare per ore in cima ad una stupida montagna!

 

ALEX' S POV

Bene, sono le dieci e mezza . Mi sono dato una asciugata alla bene e meglio e mi sono messo il pigiama dopo aver aspettato fuori che Nora si cambiasse. - no, non è possibile cazzo- "E ora che ha" pensai sconsolato voltandomi verso una Nora disperata. -Che succede Nora?- Lei mi guardò negli occhi e mi disse sconsolata -Ho lasciato la mia coperta a casa, inutile verme!- io mi avvicinai a lei e le dissi -Se vuoi ti do la mia io faccio senza oppure possiamo dividercela- come mi aspettavo lei rifiutò e si mise a dormire scoperta. Aspettai che cadesse tra le braccia di Morfeo e poi le andai a mettere la mia coperta.

 

NORA' S POV

mi svegliai nel cuore della notte come niente, quando vidi Alex dormire però ricordai tutto.

“mi viene da vomitare! Mi viene da vomitare! Mi viene da vomitare! Mi viene da vomitare!” continuavo a ripetermi coprendomi con una mano la bocca. Se quel bastardo ha osato toccarmi io lo ammazzo!! . Era troppo presto per potermi alzare e andarmene, così rimasi seduta per decidere cosa fare . Alla fine, presi l'opzione peggiore, dal momento che ucciderlo avrebbe portato alla mia condanna ed io non ho tempo da perdere dietro le sbarre!

Detto questo mi girai, feci una smorfia disgustata e gli diedi una minuscola parte della coperta, così non mi avrebbe accusato di avergli fatto prendere il raffreddore. Anche se non mi dispiacerebbe.

 

ALEX' S POV

Mi sono svegliato poco fa e la prima cosa che ho sentito e stato qualcosa di caldo stretto a me. Quando mi sono deciso ad aprire gli occhi ho trovato Nora abbracciata a me. "Deve essersi mossa nel sonno oppure l' hanno drogata per farle compiere questa azione, meglio staccarmi dall' abbraccio o mi uccide" A malincuore l' allontanai da me e mi rimisi giù a dormire visto che era ancora l' alba.

 

NOTE DELLE AUTRICI:

Vi auguriamo un felice Natale e ci scusiamo se non aggiorniamo con regolarità ma ci sono dei problemi a casa ( la madre di valevale00 non le lascia il computer se non studia come minimo tre ore ). Comunque buon anno nuovo da Turci2000 e valevale00.

PS. le note sdolcinate nella narrazione sono opera di valevale00 .

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Capitolo 6
*** San Valentino pieno di sorprese ***


                                                   


SAN VALENTINO PIENO DI SORPRESE


NORA'S POV

San Valentino. Per me questa festività non ha mai significato niente. Odio i cioccolatini, le smancerie e gli innamorati che si baciano sulle panchine queste cose mi fanno venire il venire il volta stomaco. Eppure quest’anno mi ritrovo a fare della cioccolata, forse perché non ricevo mai neanche dei cioccolatini e volevo qualcosa da sgranocchiare “DEVE essere cosi” pensai sottolineandomi la parola “DEVE”. Il pomeriggio precedente, approfittando di un’uscita al supermercato per comprare qualcosa da mangiare, presi anche delle barrette di cioccolato al latte. Questa mattina mi sono armata di buona pazienza per poi andare nella piccola cucina del mio appartamento a preparare dei cioccolatini a forma di cuore. Ora, bisogna dire che il massimo che io so cucinare sono delle uova all' occhio di bue, quindi ho ideato un metodo molto furbo e veloce per fare dei cioccolatini. Presi le barrette di cioccolata che avevo comprato il giorno prima, le misi a bagnomaria per poi versarle in degli stampini a forma di cuore, mettere il tutto in frigorifero nell’attesa che si solidificassero. Perfetto no? Non se ti metti a litigare con delle stupide su facebook, per un giorno tanto stupido, e delle ridicolissime regole che si presume servano per conquistare un ragazzo perdendo così la cognizione del tempo. Infatti, quando mi ricordai dei cioccolatini, quelli erano diventati così duri che non riuscivo a toglierli dagli stampini. Fui costretta ad aiutarmi con un coltellino e, alla fine, dei quaranta mini cioccolatini che avevo fatto tre quarti vennero fuori chi sbriciolati chi con striature biancastre da per tutto. Dopo sospirato presi una carta plastificata trasparente e ci misi dentro i cioccolatini, sia quelli interi che quello che restava di quelli semi-distrutti. Infine, chiusi la carta con un nastro rosso e ci feci un bigliettino. Mi bloccai di colpo leggendo il nome scritto sopra “Alex?!?!?!?!?” non riuscivo a capire perché gli avessi fatto dei cioccolatini, ma alla fine mi decisi ad ammettere che gli e li volevo dare con tutta me stessa.

 

ALEX'S POV

San Valentino? La MIA festa. Non c'è stato anno in cui non fossi sommerso da cioccolatini o altre ghiottonerie simili. Ma è anche il giorno in cui devo rimanere a distanza di sicurezza dai miei amici dai pugni facili, dal momento che di regali non ne ricevono mai. Più che amore, credo che Cupido distribuisca la gelosia...

comunque, non so davvero cosa mi è preso, quando, forse pensando alla quantità di cioccolatini che avrei accumulato l'indomani, mi ritrovai nel supermercato. Il luogo più pericoloso, dopo il bagno delle ragazze. Qui se non vuoi che le vecchie ti sghignazzino sotto al naso, devi filare dritto dritto davanti al piccolo scaffale dei libri così da dare a tutte quelle megere l'impressione del “bravo ragazzo” . Ma oggi no. Sapevo di dover comprare un dolce ad una persona, così, appena constatai che nel reparto ghiottonerie non c'erano donne, corsi ad afferrare il primo pacchetto per poi andare alla cassa, cercando di evitare quanti più sguardi possibili. Fortunatamente il commesso è un maschio, quindi posso tirare un sospiro di sollievo, o fin quando il poveraccio inizia ad avere delle colate di vomito... la mia sfortuna nel terrore continuò subito dopo, con l'arrivo inatteso di una UNA collega dell'uomo-vomito. Mi sento morire. Tra una risatina e l'altra, riesco ad uscire sano e salvo dal supermercato, chiedendomi davvero come ci fossi riuscito..

la mattina dopo, mi svegliai euforico al pensiero dei cioccolatini e delle ragazze che mi si avvinghiavano contro, ma sobbalzai alla vista di quel pacchetto. Non era solo un sogno?

“e adesso questi a chi li dovrei dare?” mi chiesi . In realtà lo sapevo, ma al solo pensiero della sua reazione mi saliva la febbre. Nonostante tutto ciò, volli ugualmente portarmi dietro il pacchetto, dopo averlo confezionato con la mia poca abilità e averci scritto sopra “Nora”. Quindi, mi avviai a scuola .

 

NORA'S POV

Bene sono arrivata in anticipo solo per attuare il mio piano: entrare prima dell'orda di stupidi, mettere la mia cioccolata sul banco dell'idiota e fare finta di niente. Quando entrai in classe però la rabbia mi assalii TUTTE quelle oche delle mie compagne stavano addosso ad Alex. Mi avvicinai e come una furia mi diressi verso di loro, presi Alex per un braccio lo baciai sulle labbra e dopo aver fatto cadere il mio pacchetto me ne andai. Scappai sul tetto a prendere una boccata d'aria "Cosa ho fatto??!!” mi dissi “mi sono comportata da stupida! Perché mi sono infuriata quando loro gli erano intorno?! Perché mi sono messa a fargli i cioccolatini?!! Perché l'ho baciato?!!! continuavo a farmi queste domande mentre mi rannicchiavo su me stessa e ad un tratto sentii una dolce carezza, leggera come un soffio di vento scompigliarmi i capelli. Alzai lo sguardo e lo vidi sorridermi dolcemente “COSA VUOI?!” urlai e senza nemmeno rendermene conto lui mi rispose “questi sono per te” così dicendo mi porse un pacchetto a forma di cuore. Niente di più orrido e sdolcinato.. Alex si avvicinò baciandomi leggermente che in un attimo si trasformò in una lotta per la vittoria. Mi ritrovai a rispondere a quel bacio e alla fine, mi diede un bacio sulla fronte per poi sparire dalla porta che conduceva al tetto. Rimasi lì per interminabili minuti con un unico dubbio in testa “ lo amo o lo uccido lentamente e nel modo più atroce possibile?!”

 

ALEX'S POV

La giornata che tanto aspettavo e che il giorno prima mi aveva causato così tanti problemi, vennero così ripagati dalle labbra di Nora, spuntata dalla folla di ragazze furibonda trascinandomi via. In quel momento la testa mi si svuotò completamente, non riuscivo a pensare e il sangue mi ribolliva. È così che si sentono i rammolliti? .

Riuscì a rendermi conto di ciò che stava succedendo solo grazie al rumore dei passi di Nora che fuggiva via dall'aula. Rimasi solo con quel branco di ragazzine gelose, mentre per la prima volta i ragazzi mi aiutarono a togliermi dall'impiccio. “qui ci pensiamo noi, tu vai a prendere quella là” mi dicevano. Li presi in parola, anche se sapevo che lo facevano solo per provarci con quelle lì..

dopo ciò, mi vidi correre a perdifiato le scale, fino alla terrazza dove qualcuno aveva visto dirigersi “la ragazzina bassa” . La vidi rannicchiata e mi venne una di quelle voglie che abbiamo noi ragazzi e non potei non trattenermi dal scompigliarle i capelli e ricambiare il bacio di prima. Persi il controllo quasi subito, e mi vidi sul pavimento, cercando di vincere una specie di gara . Poi sorridendo me ne sono andato, come nei manga, dove la ragazza rimane a rimuginare sull'accaduto. Comunque, sono sicuro che la gara l'ho vinta io .

NOTA DELLE AUTRICI:
scusate il ritardo, ma per impegni scolastici non siamo riuscite a pubblicare il capitolo il giorno di San Valentino. Speriamo che i nostri sforzi siano valsi l'attsa!! :)

P.S. Valevale00 che nei capitoli scorsi interpretava Alex, ha fatto cambio di ruolo con Turci2000. Che ve ne pare?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** fine o inizio? ***


                                                               

 

CAPITOLO 7 FINE O INIZIO?

ALEX POV
benissimo è pasqua ed io voglio pare un regalo alla mia neo fidanzata nora. Ieri le ho preso l'uovo ma non volendo fare solo un semplicissimo pezzo di cioccolato con un giocattolino stupido, gliene ho cercato uno decente. Il venditore mi ha assicurato che la sorpresa è un piccolo anellino di plastica con il segno della pace come la sua collana, e ci sono anche degli orecchini abbinati. non sto più nella pelle,spero che le piaccia la carta è azzurra con gli stessi simboli della sorpresa bianchi, mi auguro di non aver buttato via dei soldi per niente. Mi chiedo che cosa sta facendo Nora.

NORA POV
Da San Valentino, ho sempre cercato di evitare quel tizio, e inutilmente lui cercava di parlarmi.
Se avevo fatto la cosa giusta o meno, ormai era fatto.
Rimasi a rimuginare stesa sul mio letto a guardare il soffitto. “ma quando sono diventata così pappamolle??”
mi sedetti quindi al computer a cercare qualche film horror, così che potessi finalmente distrarmi.

ALEX POV
Nora sembra essere chiusa in casa. Ora le suono e quando mi aprirà io le darò sto uovo. Se non le piace scappo via a gambe levate. Dopo quel bacio che di casto non aveva niente avrei voluto avere la fidanzata. Quindi adesso suono e aspetto che il lei mi venga ad aprire altrimenti butto giù la porta.

NORA POV
Mentre mi stavo concentrando sul film, sento suonare alla porta, pensavo fosse uno scherzo, visto che non ricevevo mai visite, così non ci feci caso. Quando però, il campanello non voleva cessare di suonare, mi decisi ad andare alla porta.
Quando aprii, pensai che avessi un'allucinazione: Alex??
“che ci fai qui?”
“buona pasqua” disse sorridendomi
“che ci fai qui?!” ripetei sbattendo il piende con forza
“ti volevo dare questo” mi porse un uovo di Pasqua, uno di quelli con il regalo.
“tsk. Mi hai preso per una bambina?”
“sgarbata è il tuo secondo nome vero?”
“gli animali non dovrebbero parlare” dissi lievemente. Poi sentii le guance calde e mi girai di scatto
“che succede?” chiese quello.
“niente. Vattene ora”
“prima aprilo, davanti a me.”
“scordatelo. Se è qualcosa di stupido, che sicuramente è, potrei ucciderti”
“sono pronto” disse, ironico. Sbuffai, e continuando ad essere girata, lo scartai, buttando la carta a terra. È da anni che non ricevevo nulla di simile..
Con un pugno delicato, spaccai l'uovo di cioccolato in due.
“cosa sarebbe questo?!” dissi tenendo l'anellino e gli orecchini in mano
“un anello?”
“ma va!” mi girai verso di lui, mostrandogli l'oggetto “dimmi che non lo hai fatto apposta!”
“l'ho fatto apposta” sembrava si divertisse “ehi, come mai sei tutta rossa? Hai la febbre?”
“pensa ai fatti tuoi!”

ALEX POV
vedere la faccia di nora rossa come un peperone e stata l'esperienza più comica della mia vita, ci mancava poco che le ridessi in faccia ma mi sono trattenuto. Le ho preso il polso e le ho detto "se mi da un bacio, mi dici che mi ami come io amo te e che vuoi essere la mia fidanzata ti lascio in pace" schivate le varie raffiche di pugni che susseguirono alla mia affermazione la sbattei al muro e le sussurrai all'orecchio "e ora rispondi” in faccia avevo stampato un ghigno di vittoria.

 

 

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