Riflessa allo specchio di Skody (/viewuser.php?uid=52960)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 1 *** 1 ***
Il mio sguardo si perde nello specchio. Davanti a me la mia immagine
riflessa sorride. Che si stia prendendo gioco di me anche lei?!
Scruto attentamente ogni singola parte di me stessa. Ho i capelli ben
raccolti,il vestito mi sta a pennello e le scarpe sono favolose. Come
al solito il mio cervello continua a ripetermi che sono bella,la
più bella. Continuo a sorridere, ma a dirla tutta mi sembra
l’ennesimo falso sorriso che qualcuno mi rivolge. La mia
espressione allegra si tramuta in una smorfia di disgusto. Con uno
scatto mi volto verso il letto che sta dall’altra parte della
stanza e mi dirigo verso di esso a grandi passi. Sto quasi per
buttarmi,ma ecco che dall’esterno delle mie quattro mura
personali giunge un gracchiare insopportabile.
- Tesoro,ti dispiacerebbe venire un momento?!
Certo che mi dispiacerebbe,è ovvio che mi dispiacerebbe. Ma
ovviamente verrò ugualmente perché non ho molte
alternative. – Arrivo mamma…
Con un’altra smorfia mi dirigo verso la porta della stanza.
Percorro il corridoio buio,poi scendo lungo le scale e mi ritrovo
nell’immenso salone,illuminato da diverse vetrate. Mia madre
giunge da me con un ampio sorriso,tutta pimpante. Sono quasi certa che
presto cominci a saltellare. Noto che ha i capelli tutti ben sistemati.
Forse è merito del suo parrucchiere personale,quello che le
taglia i capelli anche se si tratta di venire a casa mia nel giorno di
Natale. Del resto il Natale è una semplicissima festa da
passare con la propria famiglia,non è nulla se paragonata ai
soldi che invece si possono guadagnare assecondando
l’ennesimo capriccio di una signora ricca e straricca.
- Tesoro!- dice abbracciandomi. Se pur controvoglia fingo un sorriso e
ricambio l’abbraccio,ma più che un sorriso mi
sembra di fare una smorfia.
- Dimmi mamma…
- Senti,volevo dirti una cosetta…
L’abbraccio si scioglie e la guardo in faccia. Nei suoi occhi
c’è strana luce,il che non mi lascia pensare nulla
di buono. Non va affatto bene.
- Vai avanti…
- Allora,dal momento che hai da poco compiuto sedici anni,-fa lei
gesticolando- io e tuo padre abbiamo pensato che forse era il caso di
farti un piccolo pensierino,nulla di speciale insomma,giusto un
pensierino…
Ha insistito sul ripetere che non era nulla di eccessivo, la cosa non
va bene,non va affatto bene.
- Mamma,non dovevate,io…
- Oh,certo che dovevamo tesoro!- mi interrompe lei quasi indignata- Era
nostro dovere! Dunque,abbiamo deciso di regalarti una macchina! Non
è molto grande ovviamente,ma ti assicuro che è
davvero bella! L’ho scelta io personalmente…
Ecco,lo sapevo. Lo dicevo che non andava bene. Cosa me ne dovrei fare
di una macchina che non posso guidare?- Oh,beh,veramente io non ho la
patente…
In tutta risposta lei si mette a ridere mentre io la guardo storto.
Comincio a pensare che mi stia soltanto prendendo in giro. Anzi,ne cono
quasi sicura.
- Che sciocchina…è ovvio che è
compreso l’autista personale,tesoro!
Certo, è ovvio! L’autista era compreso nel prezzo!
Del resto è solo un essere umano che viene considerato parte
integrante di una macchina che,ovviamente,vale molto più di
lui. Ovvio.
- Ah,già,che sciocca che sono!
- Così a scuola ti accompagnerà lui
personalmente. So che molti dei tuoi compagni vengono accompagnati a
scuola in macchina con l’autista personale,non vedo
perché tu debba essere da meno!
Certo. Perché dovrei essere inferiore ad un banco di
idioti?! Non c’è alcun motivo,no?!
- Grazie davvero! – dico con un ennesimo sorriso tirato.
- Di nulla tesoro!
La parola tesoro mi rimbomba da tutte le parti. Non si stanca mai di
ripeterlo in continuazione?! Chiunque incontri è sempre un
tesoro. Forse lo fa solo perché così non si deve
prendere il disturbo di ricordare troppi nomi. Chiamare tutti
“tesoro” è decisamente più
semplice.
La abbraccio un’altra vola e torno in camera mia,mentre lei
se ne va trotterellando verso il portone. Finalmente sono tornata nella
mia zona personale,all’interno della quale nessun essere di
questo mondo può mettere piede senza il mio diretto
consenso. Mi distendo sul letto,lontano dalle macchine e da mia madre.
Allungo il braccio fino a raggiungere l’iPod che sta sul
comodino. Ora che lo guardo mi rendo conto che in realtà non
lo mai voluto celeste,l’avrei preferito nero. O fucsia,anche
fucsia devo dire che mi piacerebbe molto. Vorrà dire che ne
comprerò un altro nero. E un altro fucsia.
Mentre ascolto la musica guardo fuori dalla vetrata della stanza. Devo
dire che è davvero una splendida giornata per essere a
metà febbraio. Probabilmente mia sorellina si
starà divertendo un mondo a giocare all’aria
aperta. mi alzo dal letto e mi avvio verso la vetrata. Ecco,come
volevasi dimostrare. Jodie è li col suo cappottino bianco
che corre qua e là tutta sorridente,seguita ovviamente dalla
sua baby-sitter a tempo pieno. Non sembra importarle un
granché del fatto che le sue scarpette nuove si stanno
sporcando.
Dietro di me sento il cellulare che squilla e corro a vedere di che si
tratta. E chi poteva chiamarmi alle quattro del pomeriggio se non
lei,la mia compagna di scuola,la mia grandissima e stimatissima amica
Emily?! Con uno sbuffo premo il tasto verde del telefono.
- Pronto?- dico fingendo una voce allegra
- Ciao tesoro!
Ora ci si mette pure lei con tesori e idiozie varie?! –
Oh,ciao Emily!
- Allora come va li da te?
Come se fossero secoli che non la sento. L’ultima volta ci
siamo viste ieri mattina all’uscita di scuola.
- Tutto bene e a te?
- Benissimooo!- fa lei entusiasta – Senti volevo chiederti
perché oggi non vieni con me e Nikki a fare un po’
di shopping? Non vieni quasi mai con noi,non puoi sempre startene a
casa,ogni tanto dovrai pur venire a divertirti,non trovi?! Dai
su…
Quanto vorrei poterle spiegare che lei è davvero una persona
molto simpatica e gentile e che nonostante questo non ho alcuna
intenzione di frequentare persone il cui unico pensiero la mattina
è “Metto la camicia Dior o quella
Gucci?”. Senza contare che con loro gli unici argomenti su
cui discutere si concentrano quasi solo ed esclusivamente sulle ultime
collezioni degli stilisti più in vista del momento.
D’altra parte devo pur sempre essere carina con loro,visto
che le nostre madri sono sempre insieme e sono grandissime amiche, e
sarebbe dunque scortese rifiutare un invito da parte loro.
- Va bene,mi hai convinto.
- Splendidooo!- esulta Emily. Penso che stia saltellando per la gioia.-
Allora passo a prenderti tra un’ora e mezza a casa tua con la
mia macchina…
Rimango perplessa per un attimo. Come sarebbe a dire “la mia
macchina”? Oh,certo. OVVIO. Nel mio mondo tutti possiedono
una macchina con autista personale. Mi era sfuggito per un attimo.
- Ci sei ancora? Certo che tu sei proprio di poche parole!
“E tu sei logorroica” mi verrebbe da dirgli,ma
sarebbe un gesto scortese da parte mia – Oh,scusa,ero da
un’altra parte!- dico tornando alla realtà
–Bene,allora ci vediamo tra un’ora e mezza Emily.
Oh,e saluta tanto tua madre da parte mia.
- Senz’altro! E tu salutami tanto tua madre! Bacioni ci
vediamo dopo!
Non mi da nemmeno il tempo di dire “ciao” che ha
già messo giù. Resto ferma qualche
secondo,cercando di non pensare a quello cui sto andando incontro.
È solo una normalissima uscita con delle normalissime amiche
straricche in giro per dei normalissimi negozi di extralusso. Non
è nulla di così atroce. E poi bisogna sempre
guardare il lato positivo della cosa:farò shopping. Anche se
ho fatto shopping giusto il giorno prima.
Scendo giù per le scale con aria distrutta,poi chiamo mia
madre,che subito si precipita da me.
- Qualcosa non va tesoro?- mi dice preoccupata. Devo aver dimenticato
di fare la faccina contenta.
- Oh nulla!- dico sforzandomi di sorridere- Volevo solo dirti che oggi
vado a fare shopping con Emily e Nikki…Perciò non
aspettatemi per cena,molto probabilmente resteremo a mangiare
fuori…
La sua faccia sembra quella di un bimbo che sta davanti ai regali di
Natale,tanti regali,tutti per lui.
- Certo tesoro! Sono contenta che tu frequenti quelle due brave
ragazze,soprattutto Emily,è una ragazza davvero deliziosa!
Quando avevi la febbre è stata così dolce nel
venire a trovarti… Anche Nikki ovviamente è una
ragazza davvero molto buona…
Non capisco più se sta ancora parlando di Emily e Nikki o se
sta parlando dei dolcetti di mia sorellina. In ogni caso poco
importa,visto che ho deciso di smettere di seguire i suoi assurdi
discorsi. M limito a sorridere e ad annuire lievemente col capo,fino a
quando mi congeda dicendo di andare a prepararmi.
Non mi faccio pregare e corro in bagno per farmi una doccia
velocissima. Una volta che anche i miei capelli sono asciutti torno in
camera e apro l’armadio. No,non è vero,apro gli
armadi. Dopo decine e decine di prove ho finalmente deciso cosa
indossare. Tutte le mie prove però hanno un lato
negativo,ovvero l’assoluto disordine. Per me tutto potrebbe
restare così com’è, ma se lo vedesse
mia madre rimarrebbe scandalizzata. Per lei la parola
“disordine” è associata alla parola
“povertà”. Mi trucco come al
solito,infilo le scarpe e mi guardo allo specchio:sono pronta. Poi
prendo una giacca e una borsetta e apro la porta della.
- Mary!- urlo a squarciagola.
Subito una donna piccoletta con indosso un grembiule bianco esce da una
delle stanze del corridoio e corre immediatamente da me.
- Mi ha chiamato,signorina?
- Si…Le dispiacerebbe…-dico indicando la stanza
sottosopra.
Lei mi sorride gentile. Forse i miei genitori la pagano anche per farmi
questo genere di sorrisi stupidi e inutili. – Certo
signorina. Qui metto a posto io.
- Grazie.- rispondo fredda.
Esco dalla mia stanza senza nemmeno salutarla. So perfettamente di non
essere stata per niente gentile ed educata,ma non me ne importa un
granché. Ho altro a cui pensare. Per esempio a come
sopravvivere ad una serata d’inferno in compagnia di due oche.
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Capitolo 2 *** 2 ***
Ciao a tutti! Posto subito il 2° capitolo che avevo
già pronto. Grazie a tutti quelli che hanno letto e che
hanno lasciato commenti!! Buona lettura,baci!! ^-^
Quando mi sveglio di mattina sono quasi stupita di essere riuscita a
sopravvivere alla serata di ieri,anche se comunque sento rimbombare
intorno a me le vocine troppo acute di quelle due. Forse sono ancora
viva perché ho concentrato tutte le mie energie nello
shopping sfrenato,dedicando il meno tempo possibile alle loro
chiacchiere. Comunque sia quei duemila euro di spese quasi totalmente
inutili sono serviti a qualcosa.
Decido che è giunta l’ora di alzarmi dal letto.
Per un attimo mi sento quasi felice,ma ecco che mi torna in mente un
pensiero:la mia macchina. L’idea di andare a scuola con una
macchina personale devo dire che non mi attira,ma a pensarci bene forse
un lato positivo c’è,visto che non
dovrò aspettare il bus sotto casa e morire congelata,senza
contare che anche se sono qualche minuto in ritardo l’autista
è sempre ad aspettarmi.
Come ogni mattina mi lavo,mi vesto e mi trucco. Scendo al piano di
sotto dove la mia famiglia è nel bel mezzo della colazione.
Sembrerebbero una comunissima famiglia normale,se non fosse per il
fatto che vengono serviti come se fossimo la famiglia reale nella
Francia del 700. forse anche Maria Antonietta prova un po’ di
invidia nel vederci.
Mia sorellina è la prima ad accorgersi del mio ingresso,come
sempre sveglia e vigile più di tutti.
- Hay!- grida tutta contenta
Io mi avvicino sorridendo e le scompiglio lievemente i ricciolini
dorati. – Ciao!
Dall’altra parte del tavolo mio fratello Peter mi guarda
storto. Non gli sono mai piaciuti i gesti affettuosi.
- Tesoro,non mangi con noi?- chiede mio padre senza togliere gli occhi
dal giornale.
Ovviamente non si può lasciar stare il giornale
durante la colazione con la propria famiglia. L’andamento
della Borsa mi sembra decisamente più importante,se no come
mantengo tutti questi maggiordomi che mi stanno servendo?! I guadagni
della nostra azienda non sarebbero sufficienti per tutte le spese
inutili che facciamo ogni giorno,bisogna essere anche grandi azionisti.
Ovvio.
- No,mi dispiace,devo vedermi con le altre…E poi non ho
molta fame…
Non è vero. È ovvio che ho fame,questi dolci
sembrano molto invitanti.
- Perché non hai mai fame e non fai mai colazione con noi?-
chiede curioso Bryan,l’altro mio fratellino.
Sinceramente non ho alcuna voglia di rispondere alle domande idiote di
un bambino di 11 anni,ho altro a cui pensare. Faccio finta di non
averla nemmeno sentita,quando anche mia sorellina si intromette.
– Perché?
Sembra molto curiosa. Ma cosa importa a loro?!
- Già,come mai Hailey?!- fa Peter,con l’aria di
uno che si sta divertendo.
- Vedi Peter,è che la tua faccia mi fa passare
l’appetito…
I miei fratellini si mettono a ridere come se avessi detto una battuta
divertente. Solo un bambino di 11 anni e una bambina di 7 anni possono
ridere per una cosa così banale. Peter si limita ad alzarmi
un sopracciglio. Ovviamente lui è superiore per questo
genere di sciocchezze. Ormai è “grande”.
- Ciao a tutti! – dico sgattaiolando via.
Quando esco fuori la macchina è già li,nera e
lucida,elegante. Devo dire che mia madre ha davvero buon gusto anche in
fatto di auto. Riconosco subito il simbolo della Mercedes. Non so
precisamente che modello sia,ma sinceramente non mi importa un
granché. L’importante è che mi
piaccia,no?
Entro nell’auto e anche l’interno non mi dispiace.
Saluto l’autista e ci dirigiamo nella mia scuola. Una volta
arrivati lo saluto e gli dico a che ora deve tornare a prendermi.
Emily e Nikki sono già all’entrata che mi
aspettano. Entrambe guardano incuriosite la macchina che sfreccia via a
gran velocità.
- Ciao Hailey,macchina fantastica,davvero! I miei complimenti a tua
madre,se ne intende in fatto di belle macchine! Bellissima,davvero!
- Grazie…Ehm,vogliamo andare? Non siamo molto carine qui
davanti all’ingresso…
Le due mi seguono mentre mi avvio verso il cortile della scuola privata
che frequento. Ci sediamo in una delle tante panchine bianche. Non sto
minimamente seguendo i loro stupidi discorsi,sono intenta a
concentrarmi su quanto odio ogni cosa che mi circonda. Mi chiedo come
facciano gli altri a sorridere,tutti allegri e felici. Non hanno la
sensazione di vivere tutta una vita basata sul niente?! Anche qui a
scuola la gente sembra tutta uguale,tutti finti…
- Che fai,maleducato?!
La voce stridula di Nikki mi riporta alla realtà. Che
avrà da strillare tanto…
Mi volto verso di lei,in piedi davanti alla panchina con aria alquanto
infuriata. Non posso fare a meno di ridere un po’. Affianco a
lei ci sono due ragazzi in bici. Uno è un ragazzo,con i
capelli biondi e gli occhi azzurri,che sfodera un sorriso splendente
con tanto di fossette. Aggrappata a lui una ragazza,con i capelli neri
con un taglio strano e due grandi occhi cielesti.
- Scusa bellezza,-fa allegro il ragazzo- non volevo travolgerti!
A dirla tutta non sembra dispiaciuto,visto che per giunta le fa
l’occhiolino e sorride. A giudicare dall’occhiata
assassina Nikki non sembra approvare il suo atteggiamento.
- Alex! –lo rimprovera l’amica colpendolo in testa
– Scusaci,non volevamo beccarti in pieno,è che
eravamo un po’ in ritardo,abbiamo accelerato e non ti abbiamo
proprio visto!
- Non mi avete visto?! Dico,ho un cappotto bianco e sono in una distesa
di verde,come hai fatto a non vedermi?- ribatte Nikki acida. Strano che
non abbia accennato al fatto che il cappotto era Chanel.
Il ragazzo posa i gomiti sul manubrio e si prende la testa tra le mani
assumendo un’aria sognante,con gli occhi verso le nuvole.
- Ah,-sospira- che ci vuoi fare…ero accecato dalla tua
bellezza!!- dice tornando a guardarla tutto sorridente.
La mia amica fa una faccia quasi disgustata e fa un passo indietro,come
se davanti a lei ci fosse una sottospecie di rospo anziché
un bel ragazzo.
La ragazza alza gli occhi al cielo e gli da un altro colpo.- Alex!
Scusalo davvero,è schizzato!
Nikki ed Emily continuano a guardarli di traverso. Sono
l’unica che trova la scena divertente?!
Solo ora noto che nel loro abbigliamento c’è
qualcosa di particolare. La loro divisa è piena di spille
varie,la cravatta del ragazzo è visibilmente larga rispetto
a quelle degli altri ragazzi,mentre lei,invece delle classiche calze
bianche, ne ha un paio a strisce,con colori che differiscono tra loro.
Devo dire anche che sono entrambi davvero carini.
- Bene,-dice alla fine la ragazza dopo un silenzio abbastanza
eloquente- noi togliamo il disturbo!
Mi sorride. Non mi sembra il solito sorrisino di circostanza,sembra
sincero.
- Con permesso…-fa lui accennando un inchino- Au revoir
mademoiselles!
E così dicendo si allontanano a bordo della bici tutti
sorridenti. Sorriso che purtroppo non compare sulla faccia della
cornacchia,lasciando invece esibire uno sguardo ancora più
infuriato di prima.
- Che razza di imbecille…-sibila infine rispolverandosi il
cappotto Chanel.
- Hai perfettamente ragione,un vero imbecille.- concorda Emily mentre
da un’occhiata all’orologio- Oh, accidenti a quei
due,è tardiii!
Accidenti a Emily e a quel suo vizio stupido di allungare le vocali
finali. Mi da sui nervi.
Ci alziamo dalla panchina ed entriamo nella vera e propria scuola,che
altro non è che un’enorme edificio
dall’aspetto austero,infarcito con centinaia di studenti
ricchi e viziati. Non che io sia da meno ovviamente.
Finalmente anche l’ultima campana suona e io mi dirigo quasi
sorridente fuori dall’aula di storia col libro in mano. Sono
assorta nei miei pensieri,quando da dietro un mio compagno mi da una
pacca sulla spalla.
- Hey Hailey!- dice andando via.
D’improvviso mi guardo le mani…vuote. Il libro!
Che fine ha fatto?! Manco a dirlo che la mia domanda trova la sua
risposta:sporgendomi un po’ dalla ringhiera della scala ecco
che riesco a vederlo. Non poteva semplicemente cadere in uno dei
gradini davanti a me?
Tiro subito fuori il cellulare dalla tasca e chiamo il mio autista.
- Pronto?...Si io…No ecco è che
c’è un
problemino…Si…Ok,chiamo io appena ho
finito…Arrivederci.
Richiudo il cellulare e mi fiondo giù per le scale fino ad
arrivare nell’ala della scuola dove è caduto il
libro. Non c’ero mai stata. Mi guardo un po’
intorno e mi rendo subito conto che questa è una delle zone
vecchie dell’edificio,dove sostanzialmente ci sono solo aule
inutilizzate. Ma forse dovrei ricredermi,visto che mentre mi chino a
riprendere il libro sento delle voci.
Mi tiro su svelta,giusto in tempo per vedere quattro figure venir fuori
da una delle aule.
- …e quindi pensavo fosse stato lui!
- No,ti dico di…
Il ragazzo che stava parlando si zittisce di botto. Tutti mi guardano
con aria sorpresa. Forse solitamente nessuno passa mai da queste parti.
Tra tutti riconosco la ragazza di stamattina,ne sono sicura. Forse
anche lei mi ha riconosciuto,perché mi rivolge un sorriso a
quaranta denti e si dirige verso di me. Non so se stare li impalata o
se andarle incontro,ma prima che io possa decidere lei è
già da me e mi prende la mano.
- Sei quella ragazza di stamattina!- dice quasi esultante.
Saltellerà?
- Mmh…si…-dico io timida.
Lei continua a sorridere.- Piacere,io sono Riley!
- Io sono Hailey! – dico ricambiando il sorriso.
- Mi dispiace tanto per la tua amica,davvero! Non volevamo…
- Oh no figurati! E poi Nikki ha esagerato,in fondo è stato
pure divertente…
Il suo viso si illumina nuovamente.- Sapevo che eri simpatica! Ho visto
che ti veniva da ridere…Non sei stata acida…senza
offesa per le tue amiche ovviamente!
- No hai perfettamente ragione,erano un po’
acide…- ci ripenso - Anzi,lo sono. Comunque sia ti
ringrazio,anche tu sembri simpatica…
Per un attimo mi dimentico che ci sono pure gli altri tre. Per tutto il
tempo si sono limitati a guardarci,a parte uno che più che
guardare sembra voler fulminare qualcuno. Senza che nemmeno me ne renda
conto Riley mi trascina verso di loro.
- Allora! Lei è Sky,lui è…Justin,ti
dispiacerebbe girarti almeno un po’? No…Comunque
quello che non si gira è Justin e lui è
Andrew…Ragazzi,questa è Hailey,la ragazza di cui
vi ho parlato!
Bene. Con questa presentazione in grande stile mi sono probabilmente
risparmiata delle imbarazzanti strette di mano. In compenso tutti
insistono a fissarmi,a parte Justin. Sono decisamente imbarazzata,ma
Riley non sembra farci molto caso,visto che continua imperterrita a
sorridere tutta allegra e pimpante.
- Ciao Hailey!-dice sorridente Sky,la biondina con gli occhi verdi e
gli occhiali.
- Lieto di conoscerti,Hailey…-fa quello che con molte
probabilità è Andrew,mentre si china baciandomi
la mano. E la cosa sinceramente non mi dispiace,visto che è
davvero bello. Subito dopo torna a guardarmi.
Ha degli splendidi occhi verdi…
- Justin…-dice Riley quasi implorando.
- Vai al diavolo Riley…- risponde l’altro secco
senza nemmeno guardarla.
Lei per un attimo resta pietrificata mentre lo guarda andar via. Una
volta che il ragazzo con i capelli castani scompare dalla nostra
visuale lo sguardo di Riley scende tristemente verso il basso. Sembra
dispiaciuta.
- Scusalo,-mi dice Sky mentre mette una mano sulla spalla
dell’amica- è fatto così,non ce
l’aveva con te!
Sky mi sorride gentile. Ma dallo sguardo triste e disperato
dell’altra deduco che per lei invece non è tutto a
posto come tutti si ostinano a pensare. Con uno scatto si toglie
bruscamente di dosso la il contatto con
l’amica e si porta le mani in testa.
- No,è colpa mia,forse non avrei dovuto insistere
così. Scusate ma vado da lui. Ciao…
Nessuno riesce a rispondere che lei è già corsa
per andare da lui. Sky alza gli occhi a cielo e mi fa spallucce.
Qualcosa mi dice che non è la prima volta che vedono questa
scena. Eppure la cosa continua ad incuriosirmi. Perché mai
se ne è andato via così?
Intanto Andrew continua a guardarmi e sorridermi. Probabilmente sono
tutta rossa in faccia. Come mai non avevo mai notato prima questo
gruppo di ragazzi?! Forse ero talmente impegnata a criticare tutti gli
alunni di questa scuola che non mi ero nemmeno resa conto che alla fine
qualcosa di buono c’era. Non sembrano i soliti ragazzi
viziati impegnati tutto il tempo a far niente.
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Capitolo 3 *** 3 ***
Salve! Ringrazio ancora tutte le persone che leggono e vi invito a
farmi commenti di qualsiasi tipo! Grazie ancora ed eccovi il nuovo
capitolo!
Continuo ad avviarmi con loro verso l’uscita di scuola,lungo
i corridoi stretti e bui. Perché dei ragazzi tanto carini e
gentili se ne stanno in posti cos desolati?
- Strano che non ti abbia mai vista,Hailey…- mi dice Andrew
mettendomi un braccio intorno alle spalle- Di solito le ragazze carine
come te le noto sempre…
Immagino sia un complimento,visto che mi sorride malizioso.
- Andrew…Devi scusare mio fratello,è un
po’ fuori!
Mi giro verso Sky e la guardo piuttosto perplessa. Come sarebbe a dire
“fratello”?! il mio sguardo passa freneticamente da
lei a lui e da lui a lei. Ora che ci penso e che li guardo bene,il
colore degli occhi,i capelli biondo miele,i tratti del
volto…coincide decisamente.
- Si,siamo fratelli gemelli. – fa Andrew facendo gli occhi
bianchi. Poi torna a sorridere- Ma di la verità,io sono
decisamente più bello…
Mi verrebbe quasi da dire “si,sei davvero più
bello”. Non per dire che Sky non sia carina,anzi,ma Andrew
è divino. Non ho mai visto nessuno indossare la divisa
meglio di lui. Su un ragazzo così perfetto quella orribile
divisa blu sembra stupenda. Non tutti sanno riportare in vita dei
vestiti da morto. Beato lui.
- Andrew,ma come siamo modesti! – lo riprende la sorella.
Lui si limita a rivolgerle un sorriso,per poi tornare con lo sguardo
verso i mie occhi. Non so per quanto tempo ancora riuscirò a
sostenere il suo sguardo prima di svenire.
- Allora Hailey,dove vai di bello dopo la scuola?
Immagino sia molto triste dire che non faccio mai nulla
perché le persone con cui sto mi annoiano a morte e mi
deprimono. Mi prenderebbe per un’imbecille. D’altro
canto questa è la triste verità.
- Oggi nulla…- mi limito a dire.
In fondo non è una bugia. Ho soltanto omesso
alcuni dettagli della faccenda,ma è pur sempre la
verità. e poi è una cosa comprensibile,visto che
oggi è lunedì e la gente preferisce riposarsi
dalla domenica prima e dal drastico rientro a scuola.
- Non fai nulla?! Ragazza mia,oggi è
lunedì,bisogna divertirsi!
La mia mente fa un milione di ragionamenti al secondo.
Lunedì. Non è un giorno
importante,perché bisogna necessariamente divertirsi? Forse
loro praticano qualche strana religione,quindi per loro il
lunedì deve essere un giorno di festa nel quale bisogna fare
follie.
- Hai detto così anche martedì scorso.
– interviene Sky – E anche
mercoledì,giovedì,ven..
- Va bene,va bene,- la interrompe Andrew- è sempre il giorno
buono per divertirsi,cosa c’è di male?
Mi sento sollevata. Non ho la più pallida idea di quale
religione abbia il lunedì come giorno sacro.
- Ah,capito…E cosa fate di divertente?
Mi sorride. Forse ho detto qualcosa di divertente.
- Ho un’idea…
Con uno scatto si pianta nel corridoio bloccando anche me. Si china e
ora il suo viso è a pochi centimetri dal mio. Siamo davvero
vicini,perché sento il respiro. Continua a rivolgermi un
sorriso malizioso,mentre di sotto le mie gambe lentamente si sciolgono
e spero non se ne accorga.
- Che ne dici di venire con noi? – dice alla fine.- Per te
sarà una bella sorpresa…
- Si! Che idea! Geniale fratello!- esulta Sky.
Lui si ritira su e da il cinque alla sorella. Le mie gambe si
ristabilizzano,ma il mio cervello è ancora più
sottosopra di prima per la proposta. No che lo stato confusionale di
poco prima mi dispiacesse,per carità. Anzi,quasi quasi mi
dispiace averlo perso.
- Beh,ecco…Non penso…
Sky si volta di scatto e mi guarda triste. Sembra una bambina delusa.
Andrew fissa il pavimento perplesso,poi gli ritorna il sorrisino di
prima.
- Beh,-dice tornando a chinarsi su di me- questo è da
vedere…
Quanto sono sciocca. Senza che nemmeno me ne renda conto mi sfila di
mano il libro di storia.
- No,ti prego mi serve!
- è per questo che l’ho preso…- dice
mentre do agita in alto col braccio disteso.
Cerco in tutti i modi di recuperarlo saltando il più in alto
possibile,ma è tutto inutile. È decisamente
troppo alto per la mia piccola statura. Accidenti a lui e al suo fisico
perfetto.
- D’accordo, hai vinto.- dico rassegnata – che devo
fare?
Sorride. Ora si prende anche gioco di me?
- Brava Hailey…Domani ti riporterò il libro ad
una condizione,ovvero che tu oggi venga con noi:stasera passiamo a
prenderti alle sette e mezza,fatti trovare pronta a casa tua, e mi
raccomando,occhio ai vestiti!
Accompagna le ultime parole con l’occhiolino. Non capisco
cosa intenda,ma prima che possa dire altro lui è
già andato verso la sua bici. Sky mi si avvicina.
- Hey,forse non sai cosa intende lui con
“vestiti”…
- In effetti…
Mi sorride gentile. – Bene,allora facciamo così:ti
accompagno io a fare shopping,magari anche con Riley. Ti passiamo a
prendere alle cinque e ti portiamo a casa nel giro di un’ora
e mezza massimo,così poi ti puoi preparare. Mi scuso per mio
fratello,è che vuole fare sempre a modo suo…
- Figurati,non è colpa tua…Comunque ti
ringrazio,per me va benissimo,ma sai dove abito?
Ci pensa su. – In effetti no! Facciamo così,dammi
il tuo numero,ti chiamo per sapere la strada. Ok?
- Perfetto.
Ci scambiamo i numeri,mentre Andrew esorta la sorella a raggiungerlo.
- Un attimo,accidenti a te!- poi si rivolge a me – Perfetto!
Grazie mille,a stasera!
Faccio in tempo a dire ciao e lei corre verso il fratello. Spero solo
che lui tratti bene il mio libro,visto che domani dovrò
studiarci su. Devo ammettere che però un po’ mi
hanno incuriosito. Chissà dove andremo di bello. Ma non
capisco il perché del cambio di vestiti. Nemmeno sa lui come
mi vesto io.
Una volta tornata a casa la curiosità aumenta. Il tempo
sembra non passare mai. Guardo l’ora un’altra
volta: sono ancora le quattro e mezza. Sono già prona. Forse
sto esagerando con le aspettative,in fondo sono sempre ragazzi come me.
Anche se a dirla tutta sono davvero particolari. E soprattutto sono
tutti simpatici,o almeno sembrano. In realtà i miei pensieri
sono concentrati su Andrew. Non so perché ma è
lui quello che ha catturato maggiormente la mia attenzione. Ripenso a
lui e a Sky. Caspita,sono fratelli. Probabilmente non ci sarei mai
arrivata da sola. Anche Riley e Justin saranno fratelli?!
No,impossibile,sono troppo diversi. A proposito di Justin,non sono
ancora riuscita a capire cosa gli è preso stamattina. Se ne
è andato che sembrava davvero infuriato. Spero non sia a
causa mia. Sky e Andrew non sembravano molto colpiti dal suo
atteggiamento. Riley però ha avuto una strana reazione.
Forse era successo qualcosa precedentemente e si è sentita
in colpa.
- Ho sentito che esci con quei tipi…- mi dice Peter entrando
in camera mia.
Se ne sta li appoggiato alla porta con aria da gran figo. Si deve
essere dimenticato che non è a scuola e che non deve far
colpo su nessuna ragazza. Ovviamente secondo lui io dovrei capire al
volo cosa intende con “quei tipi”.
- Immagino che bussare sia passato di moda…Comunque chi
intendi?
- Hai capito…Alex,Sky…Andrew…
Pronuncia i nomi con una specie di smorfia per niente carina. Non ho
ancora capito bene come fa, ma lui è sempre informato sulla
mia vita sociale. Forse saranno state le sue informatrici,che altro non
sono che un gruppetto di ragazzine idiote che stravedono per lui. Per
Peter è facile,basta fare un bel sorriso,comportarsi come un
gentiluomo e tutte gli cadono ai piedi. Merito della sua bellezza e
della sua innata capacità di saper nascondere
l’orribile carattere che si ritrova dietro a una maschera da
angioletto. Ovviamente la sua vera natura può essere
rivelata solo con persone dalle quali non ha interesse a trarre
vantaggi,come me per esempio.
- E dunque?- ribatto acida.
- Sai almeno chi sono e che razza di gente frequentano?
Cosa vorrebbe dire “che razza di gente
frequentano”? Mi sembrano persone decisamente migliori di
lui,con rispetto per tutte quelle stupide ragazzine che gli corrono
dietro. Anzi,senza il rispetto.
- Scusa,ma non mi sembrano esattamente fatti tuoi,non trovi?!
Fa una risatina. Spero si soffochi,ma non succede.
- Hailey,Hailey,Hailey…- Idiota,Idiota,Idiota…-
quante cose devi ancora imparare dalla vita…
Ah già. Lui è il grande saggio e profeta.
Ovviamente ha già una vita alle spalle lui,è un
uomo che sa e che può dare a tutti un’importante
lezione di vita.
- Immagino. Senti ora puoi anche andare,avrei delle cose più
urgenti da fare che mettermi a parlare con te. Senza contare che qui
nessuno ti aveva mai invitato. A proposito,non ti senti,come
dire…indesiderato?
- Molto gentile da parte tua Hailey…Comunque ti tengo
d’occhio.- dice infine uscendo dalla stanza.
Quindi mio fratello li conosce. O perlomeno sa di chi si tratta. Mentre
cerco di trattenermi dall’andare a chiedere informazioni su
di loro a Peter,concentro il mio sguardo su una foto che sta sul mio
comodino. Ci siamo io e tutti i miei fratelli da piccoli,tutti
sorridenti. Non ricordavo d’aver mai sorriso in compagnia da
Peter. Io e lui non siamo mai andati troppo d’accordo. Per un
motivo o per un altro finivamo sempre col litigare e la baby-sitter
doveva per forza separarci per evitare pericolosi spargimenti di sangue.
D’improvviso sento il campanello suonare. Mi precipito
giù per le scale,saluto mia madre e corro fuori verso
l’uscita della villa. Richiudendo il cancello mi accorgo che
mio fratello mi guarda tutto sorridente dalla sua finestra. Vai al
diavolo Peter.
Salgo nella macchina,dove dentro trovo Riley e Sky. Riley mi rivolge un
largo sorriso,come se non mi vedesse da anni,mentre Sky ha il suo
solito sorriso gentile. Sembra quasi un angioletto.
- Ciao a tutte…-dico mezzo timida.
Riley non sembra essere tipa da cerimonie e mi abbraccia senza
pensarci. – Hailey! Sono felicissima di vederti qui! Scusa
per oggi,sono dovuta scappare via…
- Tranquilla,è tutto ok!
- No,non è ok. Ti devo almeno una spiegazione. –
mi dice seria- Vedi è che Justin è un
po’ particolare…Cioè è
assolutamente normale,non ha nulla che non vada,solo che non gli vanno
a genio le ragazze o i ragazzi come te,quelli che hanno
l’aria di essere un po’ viziati…senza
offesa!
- No,figurati,è la verità! Sono anche io una
ragazza viziata,non posso negarlo…
- Si ma sei di un gradino superiore agli altri,ne sono convinta. In
ogni caso anche lui è ricco,tutti lo siamo se siamo in
quella scuola. Solo che non amiamo la gente
così,diciamo…superficiale. Lui meno di noi. Ha
una sua ragione per questo modo di vedere le cose,ma non so
se…
- Non ti devi preoccupare Riley,magari nemmeno lui vorrà
dirmela. Sei stata gentile a spiegarmi questo,va bene
così,davvero.
- Mi dispiace così tanto. Non voglio che pensi che ce
l’abbia con te. E comunque sono sicura che tu sei esattamente
come noi,non ti piace come gira il nostro mondo,sono certa che anche
lui si accorgerà che sei una ragazza ok.
Sembra sincera. Devo ammettere che vorrei sapere la storia di Justin,ma
dalla sua faccia capisco che non mi è possibile.
Pazienza,magari prima o poi lo scoprirò.
- Allora,-comincia Sky con un sorrisino malizioso- sei pronta Hailey?
Ora che la guardo mi ricorda vagamente Andrew.
- Mmh,si…- dio poco convinta.
Riley fa una risatina. – Non sai cosa ti aspetta!
Non so come reagire a questa affermazione. Probabilmente dovrei
preoccuparmi,o perlomeno sorprendermi,ma in realtà la cosa
mi attira e mi incuriosisce,tanto che azzardo un sorriso. Se devo
essere sincera con Riley e Sky mi trovo molto più a mio agio
che non con Emily e Nikki. Emily e Nikki. Cavolo,mi sembrano lontane
anni luce da me, loro e le loro vocine stridule.
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Capitolo 4 *** 4 ***
Ciao a tutti! Come al solito ringrazio chi sta seguendo la mia
ff…Buona lettura! ^ ^
Lo shopping con Sky e Riley è stata una delle esperienze
migliori della mia vita e non sto esagerando. Non ridevo
così da non so quanto tempo. E la cosa più
sorprendente è che non siamo entrate in boutique di lusso
come faccio solitamente, ma bensì in semplicissimi negozi
frequentati da tutte le ragazze non ricche.
Il mio attuale abbigliamento è esattamente uguale a quello
di una comune ragazza:Converse All Star bianche e nere,jeans scuri
Killah a vita bassa con strappi qua e là,maglietta Take Two
con scritte varie e giacca fucsia Datch. Immagino che nessuno andrebbe
mai a pensare che in realtà ho una macchina personale con
autista “incorporato”.
Mi guardo allo specchio per l’ennesima volta. So di essere
pronta,ma non mi stancherò mai di dire quanto adori essere
vestita così. Mi guardo e riguardo in tutti i modi e in
tutte le pose possibili, guardando con attenzione ogni dettaglio dei
vestiti che indosso.
Finalmente il campanello suona. Scendo un’altra volta
correndo al piano di sotto,solo che questa volta saluto mia madre
lanciando un urlo. Non penso approverebbe la mia scelta di vestirmi
così.
Una volta fuori dalla villa mi intrufolo in quella che sembra essere
una limousine,anche se decisamente piccola rispetto a quelle che
utilizzo di solito con la mia famiglia. Una volta dentro mi accorgo
immediatamente che tutti sono più o meno vestiti come me.
Riley mi abbraccia. Immagino che diventerà
un’abitudine,ma sinceramente non mi dispiace.
- Hailey!!- fa lei tutta contenta. Mi sembra di conoscerla da una vita.
- Ciao a tutti! – dico prima che mi soffochi.
C’è anche Alex,con la mano presa a Sky.
– Ciao! – dicono in coro loro due. Non so chi abbia
il sorriso più largo. Forse lui,ma anche lei non scherza.
Justin mi guarda e alza il capo. Farfuglia qualcosa che ricorda
vagamente la parola “ciao”. Io gli sorrido,ma forse
è troppo visto che sposta lo sguardo altrove. Mi volto per
un attimo da Riley che è tutta un sorriso. Forse
è stata lei a chiedere a Justin di comportarsi almeno in
modo educato.
Ed eccoci al dunque. Non capisco perché ma voltandomi verso
di lui mi sento rossa. Sarà colpa del suo sorriso malizioso
che mi imbarazza, o per il fatto che è seduto accanto a me.
- Alla fine sei venuta,Hailey…- dice incrociando il mio
sguardo.
- Beh,mi hai quasi ricattato! – dico sorridendo.
Alex scoppia a ridere. – Un classico di Andrew!
Anche lui fa una risatina. – In ogni caso
l’importante è che sei qui,no?
Ed eccolo che torna a mettermi il braccio intorno alle spalle. Rimango
immobile,ho paura di finirgli addosso. Evidentemente si accorge della
mia innaturale rigidità,per cui con uno scatto mi avvicina e
mi ritrovo completamente attaccata a lui,mentre la sua mano scivola
fino alla mia vita. Prego mentalmente perché non continui a
scendere.
- Come mai la…limousine? – azzardo a chiedere.
- Non andremo esattamente con questa. – risponde pronta Riley
– L’ultimo tratto lo faremo a piedi.
È seduta accanto a me,mentre di fronte a lei se ne sta
Justin tutto zitto con il volto cupo che guarda fuori dal finestrino.
Riley lo guarda quasi con aria triste. A momenti sembra gli voglia dire
qualcosa, ma poi abbassa lo sguardo e solo alla fine torna a guardarlo.
Lui non sembra accorgersi del suo sguardo. E dire che probabilmente
anche io me ne accorgerei. Forse lo sta volutamente ignorando, e lei
intanto ne approfitta per rimanere a fissarlo. Sembra quasi che non
possa farne a meno.
- Sei curiosa,Hailey? – mi domanda Andrew.
- Un po’…
- Non pensavo che alla fine saresti venuta sul serio.
- Preferivi che non venissi allora!
- No,no,che hai capito…- dice afferrandomi una mano
– Tutt’altro. Sono davvero contento. Non potevo
chiedere compagnia migliore. Senza di te mi sarei annoiato a morte.
Sarà senza dubbio un complimento. Quasi sicuramente.
Probabilmente. Forse. Nel dubbio meglio sorridere. Anche lui sorride.
Si,era un complimento. Mi sento sollevata.
- Sei davvero molto carina sai?
- Grazie…
Non ricordo di essere mai stata timida in vita mia. Forse acida,ma non
timida.
Sento come degli sguardi addosso. Immagino sia lui che mi guarda.
Eppure sembra uno sguardo più insistente. Alzo lievemente la
testa,fino a vedere Alex e Sky entrambi a bocca aperta che fissano me e
Andrew. Sembra stiano guardando una di quelle telenovele la cui puntata
finisce con un discorso in sospeso,tutti e due con le faccine da pesce
lesso.
- Allora? – dice Andrew alquanto seccato.
Alex sorride tranquillo e decisamente divertito,mentre Sky sembra un
po’ imbarazzata e abbassa lo sguardo come per scusarsi.
Andrew si volta nuovamente da me.
- Dicevamo? Ah,già che sei stupenda…
- Avevi detto carina…
- Avevo sbagliato…
A questo punto mi sembra superfluo dire che ho le gambe e le mani che
tremano. Spero proprio che non se ne accorga,o sarebbe davvero
imbarazzante.
- Siamo arrivati. – annuncia l’autista con voce
grossa. Mi ha fatto prendere un colpo.
- Ah,grazie Jean…- dice Andrew.
Finalmente scendiamo dall’auto. Come veri
gentiluomini i ragazzi fanno scendere prima le ragazze. Io mi volto per
vederli scendere. Il primo è Alex,che subito si avvicina da
Sky e le prende la mano. Poi Andrew,che sorridendo si posiziona accanto
a me. L’ultimo è Justin. Questa volta non
è lui a precipitarsi da una lei,ma è Riley che
ansiosa comincia a scodinzolargli dietro non appena mette un piede a
terra. Lui la vede e le rivolge una specie di sorriso malinconico.
Forse è il massimo che si può pretendere da
Justin,visto che a lei le si illumina il volto e sembra essere al
settimo cielo. Vedendo la sua reazione non mi sembra più un
sospiro così deprimente.
- Non fanno coppia se è questo che ti
incuriosisce…- mi sussurra Andrew all’orecchio.
Non so se spaventarmi perché mi ha letto nel pensiero o
perché è estremamente vicino a me.
- Credevo…- riesco appena a farfugliare confusa.
- Tutti crediamo,ma a quanto pare loro no.
Sembra quasi deluso. In effetti anche io lo sono un po’.
Mi guardo intorno spaesata: non ricordo di essere mai stata qui. La
zona non è particolarmente trafficata,probabilmente ci
troviamo in periferia. Intorno a noi ci sono solo dei vecchi palazzi
semi-abbandonati. Se devo essere sincera stare in una zona
così buia e desolata mi mette a disagio. Non mi piace
proprio per niente.
- Vogliamo andare?- fa Alex tutto euforico.
Tutti lo seguiamo mentre si inoltra in una stradina per niente carina.
E continuo a sentire strani rumorini,tant’è che
ogni tanto mi giro nervosamente in ogni direzione. Andrew sembra
divertito dal mio strano comportamento. Mi sento quasi offesa.
- Hai paura di passare in questa stradina?- mi chiede con una mezza
risatina.
Che sciocchezze. Non penso proprio di aver paura di passare in una
stradina da nulla.
- No.- rispondo secca.
Lui torna a ridere. Forse quando ho detto “no” non
sono stata abbastanza convincente.
- Non dovresti avere paura se ci sono io…
Mi sento nuovamente attaccata a lui.
- Veramente è proprio per questo che dovresti avere paura
Hailey.- aggiunge Riley da dietro.
Entrambi ci voltiamo per guardarla. Non sembra pentita di quello che ha
detto,tanto che ci rivolge un sorriso divertito. Io ricambio il
sorriso,altrettanto divertita. Andrew sembra volerla fulminare,ma alla
fine anche lui cede all’allegria del momento e sorride.
- Tornando a noi…Non sei mai stata qui?
- No,mai…
- Meglio così…
Guardando davanti a me riesco a intravedere un locale con una scritta
fluorescente all’esterno. Si sente della musica provenire da
li. Sky,che è davanti a noi insieme ad Alex,comincia
già a saltellare mentre afferra energicamente il braccio del
ragazzo. Dietro di noi Justin non fa una piega,mentre Riley cerca in
tutti i modi di trattenere l’entusiasmo,anche se quel mezzo
sorrisino che ha in faccia la tradisce non poco. Andrew sorride
apertamente,il che devo dire che mi preoccupa.
Continuando a camminare ci ritroviamo di fronte
all’ingresso,dove un tipo abbastanza robusto ferma a tutti. I
primi sono Alex e Sky,ma dopo averli guardati in faccia fa un mezzo
sorriso alla ragazza e li fa entrare. Andrew mi stringe ancora di
più e mi trascina in avanti,mentre io sono ormai
immobilizzata per la paura.
Il tipo guarda prima Andrew,poi passa a me e si sofferma. Sorride.
- Nuova? – mi domanda.
Non so cosa rispondere e rimango a bocca aperta immobile.
- Già…Passa? – risponde lui per me.
- Certo,passa passa…- risponde senza smettere di sorridere.
Andrew sembra lanciargli un’occhiataccia,poi entriamo dentro
al locale,pieno di luci colorate e con la musica ad alto volume. In
mezzo alla sala c’è gente che
balla,mentre nei tavolini gruppi di ragazzi e ragazze che se ne stanno
tranquillamente seduti. Si respira un’aria allegra.
Effettivamente sono tutti contenti,eppure io mi sento agitata.
Alex e Sky ci fanno cenno di seguirli e andiamo a sederci con loro in
uno dei tavoli,seguiti da Riley e Justin. Appena seduti gli altri
iniziano ad ordinare delle bibite. Non so cosa ci sia dentro al mio
bicchiere,ma continuo a bere perché è davvero
buona.
- Ragazzi,noi andiamo!- fa Alex tutto sorridente.
Afferra Sky per un braccio ed entrambi si avviano verso il centro della
sala,confondendosi tra la folla. Andrew mi guarda allegro.
- Ti va di andare?
- Ok…- rispondo timida.
Ci alziamo dal tavolo,mentre Riley mi rivolge un sorriso. Immagino che
Justin non sia tipo da questo genere di cose,ma lei non sembra essere
dispiaciuta all’idea di restare con lui.
Mi avvio verso la pista,con Andrew al seguito.
- Scusa,- mi ferma un ragazzo con gli occhi chiari – ti va di
venire con me?
Rimango li davanti imbambolata a guardarlo farmi
l’occhiolino. Non so nemmeno cosa dirgli o cosa pensare,ed
ecco che Andrew con una mano afferra il mio polso,mentre posa
l’altra sulla spalla del ragazzo con fare per niente
amichevole.
- Spiacente,è con me.
Non sembra n vena di scherzare. Tutt’altro,è molto
serio se non minaccioso. Il ragazzo fa un passo indietro e gli sorride.
Probabilmente non è lucido a giudicare
dall’instabilità delle gambe.
Intanto Andrew mi trascina a ballare. Siamo nel bel mezzo della folla e
temo d’aver colpito ad almeno quindici persone tra calci e
gomitate vari,mentre lui sembra essere nato per ballare in posti del
genere. Quasi quasi lo invidio. Però devo dire che nel
complesso mi sto divertendo,anche se ogni tanto sento addosso le mani
di altre persone. Per fortuna Andrew sembra avere un radar per queste
cose,così si prende lui il disturbo di togliermele di dosso.
I balli più divertenti sono certamente quelli dove la gente
si scatena e inizia a saltare come se fossero tutti pazzi. Mentre salto
riconosco tra le altre le teste di Alex e Sky. Che coppia quella.
- Ti stai divertendo?! – mi chiede Andrew dopo un bel
po’.
- Direi di si!! – dico euforica. Sento il sorriso che va da
un’estremità all’altra della faccia.
Anche lui e sorridente. – Sono contento…
- Dovrei ringraziarti. Se non fosse stato per te non sarei mai venuta
qui a divertirmi!
- Per me è sempre un piacere…- sussurra al mio
orecchio.
Sento la faccia che va a fuoco.
- Sei davvero carina quando diventi rossa…
Comincio a pensare che mi stia prendendo in giro. A quanto dice lui
sono sempre carina. Io non mi vedo carina nemmeno quando mi trucco alla
perfezione.
- Ehm.. Grazie…- riesco a balbettare.
Si mette a ridere. – Forse è meglio se torniamo a
casa,anche perché domani c’è la scuola
e sono già le undici purtroppo…
Le undici? Come diavolo ha fatto il tempo a passare così
veloce?! Lo guardo un po’ spaesata mentre lui mi porta sempre
più vicino a se e mi trascina fuori dalla pista. Torniamo al
tavolo dove stavamo prima e io sono ancora scombussolata,non so se
è per via del fatto che sono attaccata a lui o per via delle
luci e della musica.
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Capitolo 5 *** 5 ***
Riley e Justin sono nella stessa identica posizione in cui li avevamo
lasciati. Non si sono mossi da li per tutto questo tempo?!
Anche Sky e Alex sono nuovamente seduti,uno più su di giri
dell’altro.
- Allora,andiamo? - chiede Andrew indicando l’uscita.
Gli altri annuiscono e si alzano. Ci dirigiamo tutti fuori dal locale e
ripercorriamo la strada di prima. In realtà penso che a
tutti piacerebbe trattenersi ancora un po’ nel locale,ma il
pensiero di alzarsi presto per andare a scuola fa cambiare idea a tutti.
Ci fermiamo nello stesso punto in cui la limousine ci ha lasciato. La
coppietta si siede in alcuni gradini di un palazzo,Andrew va a
telefonare all’autista e Justin se ne sta appoggiato ad un
muro con lo sguardo perso chissà dove. Riley invece se ne
sta vicino a me sorridendomi.
Rimango incantata a guardare Sky e Alex. Certo che sono strani. Solo
che penso a stamattina quando ho visto Alex con Riley…Un
momento,non era lui quello che diceva a tutte
“bellezza”?!
- Riley…
- Dimmi Hailey…
Ogni volta che le rivolgo la parola sembra sia irresistibilmente
tentata dal fare un saltello di gioia.
- Senti,non è per farmi i fatti degli altri ma…
non era Alex quello che stamattina faceva i complimenti alle mie amiche?
Lei scoppia in una risata. Sembra una cosa contagiosa,quasi quasi rido
anche io.
- Si era lui. Beh è normale che mi faccia questa domanda. Se
ti stai chiedendo de Sky è gelosa la risposta è
no.- dice tranquilla – Per lui non c’è
nessuna oltre lei. Non guarda nessuna allo stesso modo in cui guarda
Sky. E lo stesso ovviamente vale per lei. Non ho mai visto
nessun’altra coppia come loro. Si fidano ciecamente e
nessuno,che io sappia,ha mai tradito la fiducia dell’alta.
A guardare Alex devo dire che non l’avrei mai detto.
Però devo ammetterlo,insieme sono davvero carini. Un
po’ invidio Sky,non penso mi capiterà mai una
fortuna così. Le mie fortune si limitano solo nel campo
scolastico,diversamente la dea bendata si tiene prudentemente lontana
da me.
- Beati loro…- aggiungo con un sorriso.
Ma probabilmente Riley ha già smesso di ascoltarmi. Seguo il
suo sguardo fino ad arrivare a Justin,che si ostina a rimanere in
quella posa. Se non fosse per quella malinconia e quella rabbia che gli
aleggia intorno non esiterei a stargli vicino tutto il tempo. Lei
sembra non notare questi difetti. Lo guarda come se fosse la persona
più bella del mondo. Mi fa tenerezza a vederla
così,con gli occhi perennemente spalancati per paura che
chiudendoli lo perda di vista.
- Arriva!- annuncia Andrew dietro di me.
- Bene! – fa Riley sorridente – Vi lascio soli!
- Certo,vai dal tuo Justin…- bisbiglia lui.
Riley si volta di scatto tutta rossa e gli lancia un’occhiata
omicida,mentre con la mano cerca di coprirsi le guance. Andrew
ridacchia un po’ e le fa cenno di andare.
- Antipatico…-sibila infine tornando sui suoi passi.
- Non sei stato carino con Riley…
- Per me è come se fosse un’altra sorella. Ci
scherzo sempre. E poi sono dell’idea che dovrebbe darsi da
fare con lui se ha intenzione di concludere qualcosa.
Sembra quasi mio padre. “Se desidera concludere a breve quel
contratto si dovrebbe dare una mossa. L’azienda non ha
così tanto tempo da perdere”.
- Magari è timida,o più semplicemente sente che
non andrebbe bene.
- Non vedo nessun’altra che possa star bene con Justin. Solo
lei avrebbe tutta la pazienza necessaria per uno come lui. Ma la
verità è che il problema è lui. Magari
anche lui prova qualcosa per lei e nemmeno se ne rende conto,o cosa
ancora più probabile non l’ha mai presa nemmeno in
considerazione tant’è preso dai suoi pensieri. Ha
un carattere molto freddo e distaccato.
“L’ho notato” mi verrebbe da dire. Eppure
la cosa non mi convince. Come fa a non accorgersi di Riley?! Non solo
per il fatto che è molto carina,ma per il fatto che gli sta
sempre intorno. È un comportamento piuttosto esplicito il
suo,non dovrebbe aver capito che c’è un certo
interesse?!
- Ma scusa,stanno sempre insieme,possibile che…
Mi interrompe ancor prima che possa finire. – No,che io
sappia non è mai successo nulla. Riley dice che non gli
piace lasciarlo solo e così gli sta sempre appresso.
Probabilmente lui ci starebbe pure da solo se non fosse per lei che lo
porta sempre di qua e di là. Certo,con noi parla
volentieri,ma si vede che ha sempre qualcosa sotto che lo isola in un
mondo suo. A volte sta zitto per un sacco di tempo e lei è
li,a guardarlo silenziosa. In effetti è strano a dirsi,ma
tra loro non è mai successo niente.
- Ah.
- Sembri quasi sorpresa…
Se toglie il “quasi” la frase fila completamente
liscia. Che tipi strani.
- Comunque, - dice mentre mi accarezza un braccio – che ne
dici se magari…qualche altra volta…che
so…torni a venire con noi?
- Certo! – mi ritrovo a dire –
Cioè,volentieri…
Fa una risatina. – Non dovrò ricorrere a subdoli
mezzucci,tipo rapimenti di libri di storia…
- No,non penso ce ne sarà bisogno…Però
la prossima volta mi piacerebbe avere un certo margine di
preavviso,sempre che non ti dispiaccia…
- Si può fare…Direi che ne vale la
pena…A proposito di libri,domani ti devo rendere il tuo
giusto?!
- Giusto…
A dire la verità se non me lo avesse ricordato lui non ci
avrei nemmeno pensato a quel libro. Voglio dire,che se ne frega del
libro,l’importante per me è tornare a divertirmi
con loro.
Sorride malizioso. – Bene,molto bene…Allora che ne
dici se ti aspetto all’entrata? Facciamo nell’ala
della scuola dove ci siamo incontrati stamattina?
- Si,perfetto…
Avrei detto che andava bene anche se mi avesse detto che mi aspettava
alle due del pomeriggio nel deserto del Sahara. Ma ora che ci rifletto
sono proprio contenta che non l’abbia detto.
Una decina di minuti e la limousine ci raggiunge. Riprendiamo i posti
precedenti e cominciamo a parlare un po’. Ovviamente
l’argomento del giorno sono io.
- Allora,ti sei divertita?
Riley mi tiene una mano. È euforica anche da parte mia.
- Certo!
Non credo d’aver mai visto un sorriso più largo
del suo. – Sono felice! Tornerai a venire con noi?
Se le dico no sento che si metterà a piangere. –
Certo,sempre che a voi stia bene…
Fa un saltello sul sedile,facendo scattare anche me per lo spavento.
– Si! Si,si,si! Certo che voglio che tu venga! E lo vogliono
pure gli altri! Oh,che idea,perché domani non ti siedi
vicino a noi a pranzo? Mi va tanto di parlare con te…Sky se
ne va con Alex e a me tocca stare con loro due…
Fa una faccina triste. Non posso dirle di no,scoppierà a
piangere come una bambina. Continua a fissarmi con gli occhioni grandi.
– Per favore…
- Ok,se insisti…- dico sorridendo.
Lei fa un altro saltello,ma questa volta me lo aspettavo. –
Grazie! – dice mentre mi abbraccia,o per meglio dire mi
stritola.- Grazie! Prometto,non te ne pentirai! Ci metteremo a parlare
e mi racconterai tutto di te,sono davvero curiosa! E poi ti
dirò di me,sempre che ti interessi…Parleremo di
tutto quello che vuoi tu,musica,ragazzi…
- Magari vorrebbe anche mangiare,visto che parli dell’ora di
pranzo…- si intromette Sky.
Riley la fulmina con una semplice occhiata. – Pensa ad
amoreggiare con Alex tu.
Mi viene da ridere a guardare la sua faccia offesa. Per fortuna non mi
devo trattenere a lungo visto che torna sorridente su di me.
– Allora verrai sul serio? Ti prometto che ti
lascerò anche mangiare…
Fa un sorriso malinconico mentre pronuncia l’ultima frase.
Probabilmente farmi mangiare non era un’azione che rientrava
nei suoi progetti. Mi auguro che cambi idea al più
presto…
- Certo,te l’ho detto…Verrò da
voi,promesso…
Non smette di sorridere. Sorrido pure io,anche se non so a che pranzo
sono andata incontro. Sky mi guarda con aria compassionevole. Immagino
che Riley sia una ragazza piuttosto estroversa. Per certi versi mi
ricorda Emily. Anche lei è particolarmente logorroica. Ma
non sono paragonabili tra loro. Riley per quanto sia logorroica sembra
molto più simpatica,senza contare che è capace di
affrontare discorsi che non riguardano per forza la moda e le ultime
tendenze.
Mi volto verso Andrew che,affianco a me,sembra contento della
notizia,anche se il suo sguardo tradisce pure un po’ di
preoccupazione. Non nego che anche a me l’idea di andare a
pranzare con loro mi attira non poco. Non vorrei essere frettolosa ma
io non vedo l’ora che sia domani.
La prima ad arrivare a casa sono io. La limousine si ferma proprio
davanti al cancello della villa dove abito. Mi sento un po’
triste,in fin dei conti vorrei rimanere con loro. Saluto Riley,Sky,Alex
e Justin,mentre Andrew decide di accompagnarmi fino al cancello.
- Non dovevi disturbarti…
- Non vedo dove sta il disturbo…- fa mentre attraversiamo la
strada.
Arriviamo davanti al cancello in silenzio,un po’ imbarazzati.
O meglio,io mi sento in imbarazzo. Lui sembra sentirsi perfettamente a
suo agio. Mi guarda dall’alto della sua statura,tutto
sorridente. Ho già detto che mi piace molto quando mi
sorride?!
Sono ancora persa in mezzo ai suoi occhi,quando mi rendo conto che il
suo viso è sempre più vicino al mio. Il mio cuore
batte troppo forte,non riesco nemmeno a pensare a nulla. Un momento,ma
non ci siamo conosciuti solo questa mattina?! Sembra non perdere tempo
il ragazzo!
Non appena si rende conto che gli ho letteralmente girato la faccia ci
rimane di sasso. Forse non gli è mai capitato che qualche
ragazza abbia rifiutato un suo bacio. E lo credo,nessuno lo
rifiuterebbe mai. Sono già pentita di quello che ho appena
fatto.
Intanto lui si riprende da quello che per lui sembrerebbe uno shock e
si mette a ridere. Probabilmente non ho combinato nulla di
irreparabile. O almeno me lo auguro di cuore.
- Devo ammettere che sono sorpreso…
- Se davvero sei interessato penso tu debba avere
pazienza…Ti ho conosciuto solo oggi in fin dei conti,un
bacio è pur sempre un bacio…Giusto?
- Giusto…- dice senza smettere di sorridere –
Cambierebbe il risultato se tentassi domani?
Che faccia tosta,ha pure il coraggio di chiedere queste cose.
Però devo ammetterlo,domani sarebbe certamente
un’altra cosa. Non sarebbe più “il
ragazzo conosciuto oggi stesso”. Sarebbe “il
ragazzo conosciuto ieri mattina”. Quanto sono ridicola,la
verità è che voglio solo che l’azione
di poco fa si ripeta nel verso giusto,senza colpi di scena improvvisi e
alquanto stupidi.
- Può darsi…Hai buone
probabilità…
- Bene,allora a domani dolcezza…- dice dandomi un semplice
bacio sulla guancia- Ti aspetterò impaziente…Vedi
di non farmi diventare pazzo…
Sorride ancora,poi si volta e torna verso la limousine,che a sua volta
corre via fino a scomparire.
Quando mi infilo sotto le coperte sono davvero stanca,ma allo stesso
tempo elettrizzata. Un semplice bacio sulla guancia è
bastato ad annebbiarmi completamente la testa. Sento il cellulare che
vibra sotto le coperte. È un messaggio. Prego che non siano
Emily o Nikki che mi chiedono de sono ancora viva,visto che non mi sono
fatta sentire. Sembra che qualcuno le abbia ascoltate le mie
preghiere,una volta tanto. “Buona notte
dolcezza…Sogni d’oro…Andrew”.
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