Catch your dreams before they slip away.

di Honey23
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** After & Before ***
Capitolo 2: *** Little dad's promise. ***
Capitolo 3: *** Bad day ***
Capitolo 4: *** Brother ***
Capitolo 5: *** Dream. ***
Capitolo 6: *** Confusion. ***
Capitolo 7: *** Afternoon. ***
Capitolo 8: *** Different. ***
Capitolo 9: *** Last day of school. ***
Capitolo 10: *** This. ***
Capitolo 11: *** Started. ***
Capitolo 12: *** I'm wrong. ***
Capitolo 13: *** Another day? ***
Capitolo 14: *** Well. ***
Capitolo 15: *** SBAM! ***
Capitolo 16: *** REALLY? ***
Capitolo 17: *** Special breakfast. ***
Capitolo 18: *** Not so easy. ***
Capitolo 19: *** Ehm...OKAY! ***
Capitolo 20: *** Special night. ***
Capitolo 21: *** Dear Denise. ***
Capitolo 22: *** Sporting love. ***
Capitolo 23: *** Too. ***
Capitolo 24: *** He is my first kiss. ***
Capitolo 25: *** Lovely night. ***
Capitolo 26: *** There is a problem....KYLE! ***
Capitolo 27: *** Differents Kind. ***
Capitolo 28: *** Little Things only for me. ***
Capitolo 29: *** I love you but I hate this. ***
Capitolo 30: *** Good night love. ***
Capitolo 31: *** Good good morning. ***
Capitolo 32: *** Lunch. ***
Capitolo 33: *** Brothers and love. ***
Capitolo 34: *** Beloved. ***
Capitolo 35: *** They. ***
Capitolo 36: *** Can I call you 'LOVE'? ***
Capitolo 37: *** Goodbay. ***
Capitolo 38: *** Darkness. ***
Capitolo 39: *** You are my awakening. ***
Capitolo 40: *** All this. ***
Capitolo 41: *** SHE. ***
Capitolo 42: *** Empty. ***
Capitolo 43: *** I love, I can't, I hate. ***
Capitolo 44: *** NIGHTMARES. ***
Capitolo 45: *** Where will we go? ***
Capitolo 46: *** You know. ***
Capitolo 47: *** Grandma. ***
Capitolo 48: *** I don't understand. ***
Capitolo 49: *** HAPPY BIRTHDAY! ***
Capitolo 50: *** Finally Together. ***
Capitolo 51: *** Lifetime. ***
Capitolo 52: *** Nice to meet you. ***
Capitolo 53: *** You are PERFECT TOGETHER. ***
Capitolo 54: *** She knows. ***
Capitolo 55: *** I want only you DENISE ANDERSON. ***
Capitolo 56: *** I'll protect you, baby. ***



Capitolo 1
*** After & Before ***


~~H. 3.05
“Amore” accarezzandomi lievemente il braccio.
“C’è la piccola che piange, vai tu?” mi chiese sussurrandomi appena all’orecchio.
“Mhm” sospirai con la testa immersa nel cuscino.
“Vuoi che vada io?” mi chiese con la voce rauca.
“No, tranquillo ci penso io” alzandomi dal letto.

Mi diressi in camera di Rose, forse aveva fame o pure aveva avuto qualche incubo o qualche colica al pancino pensai.
Mi avvicinai alla culla e sollevai quel piccolo fagottino e me la portai al petto cullandola tra le mie braccia, e smise subito di piangere chiudendo gli occhi. Aveva gli occhi di suo padre, due grandi irridi verdi che riuscivano a farti incantare con un semplice sguardo, di capelli ne aveva ancora pochi  ed era una cosa bellissima pensare che fino ad un mese fa quella piccola creatura indifesa stava crescendo dentro di me. Era la prova in carne ed ossa del nostro amore, mio e di Harry <3

Aspettai qualche minuto e poi la rimisi delicatamente nella sua culla facendo attenzione a non svegliarla, non volevo che riprendesse a piangere.

Scesi le scale e accesi la luce della cucina, mi guardai intorno e fissai il grande orologio appeso alla parete. Erano appena le 3 e mezza di notte, ma stranamente non ero poi così stanca allora decisi di prepararmi una tisana. Accesi il bollitore dell’acqua e mentre aspettavo che bolliva svuotai la lavastoviglie e poi scelsi una tazza, ne presi una a caso e mi ci buttai un filtro d’infuso rilassante “sogni d’oro” magari mi avrebbe aiutato a prendere sonno. Mi sedetti sul tavolo e riempì la tazza con l’acqua bollente.

Mentre aspettavo che si raffreddasse almeno un po’ muovendo su e giù l’infuso immerso nell’acqua mi soffermai a osservare la tazza che avevo scelto, non mi ricordavo nemmeno di averla forse perché ne avevo avute così tante che facevo fatica a ricordarmene una ad una. Era da un po’ che non la vedevo e che non la usavo eppure era la mia tazza preferita quando ero ancora a casa dei miei.


*FLASHBACK*

“Sono tornataaaaaaaa!” urlò mia mamma sbattendo la porta facendomi sobbalzare e schiacciare tasti a caso sulla tastiera del pc.
Chiusi di corsa lo schermo e scesi giù.
“Denise! Dove sono tuo fratello e tua sorella?”
“So che non crederai a quello che ti sto per dire ma Kyle ha portato Hope al parco! Così ha detto”

Ci guardammo per un attimo poi scoppiammo in una risata ad unisono.

“ok. Ma davvero o sono nascosti da qualche parte?”
“Penso che centri qualche ragazza, mamma” prendendo alcune cose dalle buste piene di spesa sul tavolo e inserirle all’interno della credenza in cucina.
“Ragazza? E chi è quest’ultima?” chiese dubbiosa.
“Non so, ormai ho perso il conto e con i nomi faccio confusione”
“Già. Tuo fratello cambia ragazze come le mutande” scuotendo la testa.
“Dai mamma! Insomma mica le fa del male (spero)”
“Comunque menomale che non ci sono, ti ho comprato una cosa”
“Davvero? E cosa?” entusiasta.
“Questa tazza” dandomi una scatola.
“Un'altra, mamma non abbiamo più posto nel mobile” voltandomi a guardarla.
“Lo so, ma appena l’ho vista non potevo lasciarla là e poi ti si addice parecchio!” ridacchiando.

Intanto aprì la scatola ed eccola una tazza di Brontolo quello dei sette nani di Biancaneve.

“Mi si addice?”
“Si! È Brontolo e tu sei la mia brontolona” schioccandomi un bacio sulla guancia stritolandomi.
“Ahia, mamma mi fai male”
“Ecco hai visto? Brontolo, anzi Brontola!” ridendo.

Guardai la tazza, bè insomma era anche bella! Si mi piaceva. Risi.

“Ti piace?”
“Si! Grazie mammina” schioccandole un bacio e abbracciandola forte.
“Ok ok adesso lasciami che devo preparare la cena, cerca di rintracciare tuo fratello.”
“Certo! Faccio subito.” E andai a prendere il mio telefono per chiamare Kyle.

Io mia mamma, Kyle e la piccola Hope vivevamo in Italia a Milano, mentre papà era sempre in viaggio per il suo lavoro. I miei genitori sono entrambi italiani ma si sono conosciuti all’università a Oxford, questo il motivo per cui noi tre non abbiamo nessun nome italiano.

Kyle aveva 19 anni, io 16. Andavamo molto d’accordo a parte quando tirava fuori le sue idee da perfetto puttaniere. Penso sia l’età ma sinceramente spero che cambi, non mi piaceva avere un fratello che si comportava così con le ragazze, dato che ne sapevo qualcosa per esperienza. Alla fine ci stavo malissimo per ragazzi come lui. Perciò non oso immaginare quante ragazze abbia fatto soffrire anche se era furbo in un certo senso se le cercava tutte puttane, perciò niente di serio. Abbiamo due caratteri differenti:
-Lui, quello che esce tutti i giorni, i sabati in discoteca e locali. Io quella impegnata tutta la settimana tra scuola e danza e il sabato sera crollavo davanti alla tv.
-Lui il ragazzo indipendente da tutti ma amico del mondo, conosciuto, il bello della situazione, il ragazzo cool della scuola. Io una qualunque, pertanto a volte mi chiedo se siamo realmente dello stesso sangue.

Però nonostante tutti i suoi difetti amo il suo essere protettivo anche se le poche volte che esco preferirei non mi chiamasse ad ogni ora o scrivermi ogni minuti! Però è anche l’unico che capisce la mia situazione dato che viviamo nelle stesse circostanze.

Hope nostra sorella è l’ultima arrivata in casa ha appena compiuto un anno e ci tiene occupati a tutte le ore. Vuole tutta l’attenzione su di lei e non è facile starle dietro dopo aver avuto una lunga giornata.

 

*SPAZIO AUTRICE*
Intanto ciao a tutti! Questa è la mia prima FanFiction che pubblico, in passato avevo pubblicato una One Shot e se volete passare a leggerla sarai felice.
Spero vi piaccia questa storia e mi aspetto grandi cose da voi lettori.
UN BACIO.
DENISE xx

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Capitolo 2
*** Little dad's promise. ***


~~“Se quest’anno venite tutti e due promossi, vi prometto un viaggio con la vostra libera scelta nella destinazione.” Disse papà mentre inghiottiva l’ultimo pezzo della sua fetta di torta, preparata da mamma come ogni sabato sera.
“Si che bello! Dove potremmo andare?” disse mamma tutta eccitata stringendo la mano a papà.
“Dove vogliono loro cara”
“New York city” disse serio Kyle puntando il dito in alto.
“Non andremmo proprio da nessuna parte” ammisi io.
“Perché dici questo? Guarda che ve lo prometto.” Si irrigidì papà.
“No, non è che non ci credo anzi so che mantieni le tue promesse papà. Ma il problema è Kyle, se viene promosso (.-.)”

Mamma e papà si diedero uno sguardo e poi incominciarono a ridere.

“Perché non dovrei venire promosso, sentiamo.. forse sei tu che verrai bocciata!” mi disse Kyle.
“Forse perché.. aspetta quante sono 6 o 7 le materie che hai sotto?”
“Guarda che non è vero! Cosa ne sai tu?”
“Bè se permetti Kyle, tua sorella ha ragione, l’ultima pagella non era per niente brillante” ammise papà.
“Non è mica finita la scuola?!” disse tenendo testa alla situazione.
“Siamo ad Aprile” dissi tossendo.
“Bene facciamo una scommessa allora?”
“No! Non faccio scommesse con te, scordatelo! Piuttosto vorrei che non mi rovinassi le mie vacanze, grazie” dissi scocciata.
“Io vi dico che ce la farò e quest’anno andremo a..”
“Los Angeles! Hollywood! Si papà possiamo andare là?” chiesi quasi pregandolo.
“dovete decidere insieme Denise” rispose ridendo.
“Los Angeles sarebbe perfetta” ammise mamma con un sospiro.
“Kyle?” chiese papà.
“Los Angeles, aggiudicato! Tanto vengo promosso e.. Denise? Cerca di non essere rimandata o bocciata, non rovinarmi le mie splendide vacanze te ne prego” alzandosi e dandomi un bacio sulla fronte, ridendo.
“Siete assolutamente pazzi voi due” ci disse papà.
“Dove stai andando Kyle?” domandò mamma.
“Vado a farmi una doccia, poi esco con Jacopo, Marco e altri”
“Devo accompagnarti?” chiese papà.
“No, grazie. Prendo la macchina” rispose Kyle poi andò di sopra.
“Esce sempre, non sta mai a casa” disse mamma con aria dispiaciuta.
“Ha 19 anni lascialo divertire un po’. Si stancherà prima o poi, vedrai” la confortò papà e lei annuì.
“Denise, devo accompagnarti da qualche parte?” chiese papà.
“Dove mi dovresti accompagnare?” chiesi confusa.
“Hai 16 anni, non so”
“No non devo andare da nessuna parte” risposi.
“La mia bambina! Certo che sei completamente l’opposto di Kyle tu, eh?”
“Meglio così, almeno i miei sforzi sono serviti a qualcosa” ripeté mamma, fiera.
“Kyle è un Don Giovanni cara, i ragazzi in quell’età vogliono solo quello, si sa è normale poi le passerà quando incontrerà la ragazza giusta. Sii paziente ancora per un po’” la abbracciò papà alzandosi.

Si vedeva che mamma stava male per il comportamento di mio fratello rispetto alle ragazze, avrebbe voluto che fosse gentile, rispettoso e non un perfetto idiota e approfittatore delle donne. Non era quello che mamma aveva sempre cercato di insegnarli. Ma Kyle è sempre stato un po’ ribelle e ha sempre voluto fare di testa sua perciò non ci si può fare niente per cambiarlo.

 Dopo aiutai mamma a sparecchiare e mettere la lavastoviglie mentre papà andò in salotto con Hope.

Il mio sabato sera abituale era divano, tv e Hope distesa su di me che non stava mai ferma. Oppure spesso andavo in camera mia, mettevo un  po’ di musica e leggevo. Ma spesso Hope saliva e si metteva a saltare sul mio letto perciò ero costretta a portarla in camera sua e rimanere a giocare con lei, almeno ero sicura che non mi avrebbe distrutto la camera!

Sta sera in tv non c’era niente che mi interessava perciò salutai mamma e papà e andai in camera. Mi sdraiai sul letto, c’era silenzio forse anche un po’ troppo ma avevo bisogno di un po’ di tranquillità e stare da sola ma la mia quiete finì presto.


TOCC-TOC

“C’è una bimba che la sta cercando” disse mio papà entrando con Hope in braccio.
“Hope!” dissi.
Lei mi guardò e rise poi mi alzai e la presi dalle braccia di papà e la presi con me dandole un bacio sulla fronte.
“Io vi lascio sole” facendomi l’occhiolino e chiudendo la porta.
‘Ti odio papà’ ammisi dentro di me scuotendo la testa.

Misi Hope sul letto e mi sdraiai accanto a lei mentre prese qualche pupazzo e incominciò a giocare.
A volte vorrei tornare piccola e non avere nessun pensiero, insomma a quell’età non fai altro che mangiare, giocare e dormire.

Lo schermo del mio telefono si illuminò era Jonhatan. Andavamo in classe insieme ed era da una settimana che continuava a scrivermi tutti i pomeriggi e in più era diventato più simpatico e dolce con me in classe ma non capivo il perché di tutte queste attenzioni.
Risposi al suo messaggio e poi mi ributtai sul cuscino.
Dopo neanche un secondo ecco un suo altro messaggio.
“Cosa fai domani?”
Rilessi quel messaggio circa dieci volte guardando Hope e dicendo “Cosa faccio domani?” poi decisi di rispondere con un semplice “Niente” dato che in realtà era così non avevo niente in programma.
“Potremmo fare qualcosa insieme, no?” rispose lui con uno smile.
“Certo, volentieri” risposi io, poi pensai a cosa stavo facendo.
Alla fine domani pomeriggio sarei uscita con un ragazzo, un mio compagno di classe e non sapevo nemmeno perché avevo accettato.

Jonhatan non era male come ragazzo, diciamo che era nella norma perché non era nemmeno il bellissimo principe azzurro. Ma era dolce con me ed era piuttosto simpatico poi stavo bene insieme a lui riusciva a farmi ridere ma come amico, credo.
Forse più che lui, mi piaceva il fatto di ricevere un po’ di attenzioni da parte di un ragazzo.
Ma non sarebbe potuto durare per troppo insomma quando mai mi è successo qualcosa di bello ed è rimasta? MAI.

*SPAZIO AUTRICE*
Ciao a tutti! Questo è il mio secondo capitolo, so che forse non è molto bello.. ma vi prometto che più avanti la storia sarà più bella e ci saranno tante sorprese*.*
Recensite in tanti mi raccomando!!
UN BACIO.
DENISE xx

 

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Capitolo 3
*** Bad day ***


~~*Three weeks later*
‘Cosa c’è di sbagliato in me?’ mi affrettai a scrivere alla mia migliore amica Hanna con le lacrime che si dimenavano per uscire.

Davanti a me: Jonathan e Lucy che si stavano baciando in mezzo al corridoio durante la ricreazione.

Non capivo, forse non avevo proprio capito niente! Avevo interpretato male tutte le sue attenzioni? Ero io quella che si era immaginata un possibile rapporto tra me e lui?

Mi sentii ferita, come un colpo al cuore. Non ero solita a frequentare ragazzi e ci mettevo un po’ prima di fidarmi del tutto. Ma questa volta sembrava tutto diverso, insomma sembrava così reale e possibile ma evidentemente la mia felicità per qualcuno di realmente possibile da avere non poteva durare troppo a lungo.

Mi ero bloccata davanti a quella scena e la mia mente incominciò a rielaborare scene passate.
Tutti quegli abbracci, i piccoli baci sulla guancia, gli sguardi, e quelle frasi:
“Ti voglio bene Denise”
“Sei bellissima”
“Ho tanta voglia di vederti”
“Sei unica”
“Sei perfetta, ce ne sono poche di ragazze come te: belle e non stupide”
“So che non faresti come le altre, perché sei unica”
“Mi manchi”
“Buona notte”
“Starei tutto il giorno abbracciato a te”

Dopo qualche secondo ritornai alla realtà e decisi di voltarmi e andare via.
Non sapevo dove andare, strinsi il telefono e incominciai a dimenarmi per passare in mezzo al corridoio affollato, chiedendo “permesso” con le lacrime che ormai non ero riuscita più a tenere dentro.

Presi le ultime scale e salii sulla terrazza nel tetto, so che era proibito andarci ma era l’unico posto in cui mi andava di andare, dato che non avrei trovato nessuno.
Mi sedetti sulla panchina di legno, appoggiai la schiena e mi portai le gambe al petto. Poi presi le mie cuffiette e le infilai nel mio telefono e misi “STRONG” a tutto volume. In quel momento era l’unica cosa che forse mi avrebbe aiutato un po’, sentire le voci dei miei idoli che in queste ultime settimane avevo trascurato un po’ perché la mia menta l’aveva riempita Jonathan.

Non avevo intenzione di ritornare in classe, quando sarebbe suonata la campanella. Non mi importava di quello che avrei potuto subire, potevano mettermi pure una nota ma non sarei entrata in classe con lui dentro!

Ad un certo punto sentì la porta chiudersi ed era Hanna che stava salendo.

“Ehy! Che è successo?” venendomi in contro e abbracciandomi.
“Che ci fai qua?” chiesi io singhiozzando.
“Ho letto il tuo messaggio, sono passata in classe tua e nessuno sapeva dove eri. Perciò ho capito che potevi essere solo in un posto. Ma cosa è successo?”
“Jonathan.. tanto sai cosa si rimetterà con la sua ex!” dissi io scuotendo le braccia.
“Cosa ti fa pensare questo?”
“Stavano limonando in corridoio.”
“Che stronzo! Ma io quello lo uccido, ok?” disse con tono fermo.
“Il fatto è.. perché? Perché si stava comportando così con me? Insomma sono io che ho interpretato male tutti i suoi gesti? Sono io l’unica stupida che per l’ennesima volta si è illusa?” finendo di nuovo tra le braccia di Hanna.
“No, è lui che è uno stronzo! È lui che ha sbagliato, non doveva chiederti di uscire.. non avrebbe dovuto dirti certe cose..”
“Appunto! Lo penso anche io, insomma alla fine scusa se non gli interessavo non mi avrebbe scritto oppure non avrebbe avuto senso che sarebbe venuto con me quella volta che dovevamo uscire tutti insieme, giusto?”
“A me non mi è mai piaciuto quel tipo, te l’avevo detto no?”
“Si” ammisi.
“Insomma dai non è mica così bello, giusto?”
“Si lo so.. ma infatti..”
“Tu sei la mia piccolina.. e sei così fragile con i sentimenti e lui se n’è approfittato! Mi fa schifo, lo ammazzerei giuro! Però adesso non piangere più che altrimenti piango anche io, ok?” asciugandosi un occhio.
“Ti voglio bene” le dissi.
“Anche io, tanto!” abbracciandomi.
“Ah e non c’è niente di sbagliato in te! È lui che è un perfetto coglione, capito?” ribattendo la risposta del mio messaggio.
“Grazie” le dissi io.
“Bene, adesso però dobbiamo scendere, io ho interrogazione e tu devi tornare in classe!” alzandosi e prendendomi una mano.
“Non torno in classe!” dissi convinta.
“E cosa hai intenzione di fare?”
“Non lo so, starò qua sopra oppure andrò nei bagni.. non lo so! Tanto ho un ora di supplenza”
“E starai da sola?”
“Si!”
“Sicura? Sai che stare volentieri qua con te? Ma ho necessità di recuperare geografia o verrò rimandata(.-.)”
“Si lo so, tranquilla! Cosa fai ancora qua?” le dissi con le mani sui fianchi.
“Scema! Voglio vederti con il sorriso ehe”
“Siiiii” sorridendo più che potevo.
“Bene, a dopo” mentre mi diede l’ultimo abbraccio e poi corse sulle scale e chiuse la porta.

Dopo qualche minuto mi arriva un messaggio da Kelly, la mia compagna di classe. Lei era come una seconda migliore amica, dal momento che io e Hanna non eravamo nella stessa classe, Kelly mi è sempre stata vicino e ci siamo sempre appoggiate e ci raccontavamo quasi tutto.

‘Dove sei? È appena entrata la prof che ci fa da supplenza’
 ‘Sono sul tetto e non ho intenzione di entrare in classe, almeno per quest’ora.’ Risposi velocemente.

Mi arrivò immediatamente la sua risposta.
‘Ma che cavolo stai dicendo? Muoviti che sta iniziando a fare l’appello.’
‘No.’
‘Jonathan?’ scrisse lei in risposta.
‘Ragazza perspicace’ risposi.
‘Vai in bagno, ci vediamo là’

Corsi giù e andai nei bagni del corridoio in cui c’era la mia classe e dopo qualche istante che arrivai ecco che arrivò anche Kelly.

“Sai che mi sono presa parole dalla prof?”
“Immagino.”
“Hai pianto, stai piangendo! Cosa è successo?”

Raccontai a Kelly quello che avevo visto e parlammo per circa cinque minuti poi mi fece sciacquare il viso ed infine mi trascinò con la forza in classe.

“Le avevo detto un minuto, sono passati dieci minuti da quando l’ho fatta uscire signorina!”
“Si mi scusi, ma lei si è sentita male.. perciò sono passata dai bidelli e adesso eccoci qua!” sorrise Kelly.
“Non ho capito quello che ha detto ma comunque andate a sedervi”

Passammo tutta l’ora a parlare e mi sfogai, ne avevo proprio bisogno.

Dopo ci fu un'altra ora e poi potevamo andare a casa, finalmente!”

*SPAZIO AUTRICE*
Ecco il terzo capitolo, spero che vi piaccia!
In questo capitolo vediamo una situazione che succede sempre alle ragazze normali come Denise. Però è anche difficile da accettare come situazione!
Come continuerà la storia? Presto lo scoprirete.
RECENSITE IN TANTI!!

RINGRAZIO tantissimo per il sostegno xVMLDx <3

UN BACIO.

 

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Capitolo 4
*** Brother ***


~~
Aspettai Kyle all’uscita mentre salutai Hanna e Kelly che si diressero alla fermata dell’autobus.

“Ehy sorellina!” incrociando il suo braccio sul mio collo e dandomi un bacio sulla fronte.
“Ehy” mi limitai a rispondere facendo il sorriso più falso che avrei potuto fare.
“Andiamo?” chiese Kyle dubbioso.
Annuii senza rispondere e incominciai a camminare e Kyle corse a mettersi al mio fianco.
Dovevo far finta di niente, dovevo fingere con mio fratello che stavo benissimo e non era successo niente. Ma come facevo a fingere con lui? Avrebbe subito capito e dopo incomincerà con i suoi soliti interrogatori. Opterò per una risposta “sono un po’ stanca” “non ne posso più” “credo che il compito sia andato male”.

Dopo cinque minuti che stavamo camminando, Kyle mi tolse la mia cuffietta sinistra.

“Allora, vediamo cosa ti ha fatto quel bastardo?”

Cosa?! Come cavolo faceva a sapere che mi sentivo con Jonathan? Aveva letto i miei messaggi? Si! Avrà sbirciato nel mio telefono quando lo avevo lasciato sul divano ed ero andata a prendergli da mangiare in cucina. Oppure le voci girano? Lo ha saputo dai suoi amici, insomma ci sono sempre i suoi amici dappertutto, perciò magari mi avevano visto con lui. Anzi no! Quella volta che ero andata ai giardini per incontrarmi con lui, forse mi ha seguita oppure aspetta avevo visto un suo amico che mi aveva pure salutato. Ma i cavoli suoi no?!

“DENISE! Aahahahaha sai non sei brava a fingere con me” ammise ridendo.
“Io..”

OK non sapevo che cosa dirgli adesso.

“Quindi c’è davvero un ragazzo? E ti ha fatto qualcosa.. dimmi chi è che ci penso io!” disse arrabbiato.

Si, era arrabbiato! Gli si era irrigidita la mascella e aveva teso le braccia e stretto i pugni più che poteva lasciando vedersi le vene su tutto il braccio e sul collo.

*CAZZO!* pensai.
“Allora facciamo che me lo dici tu o devo fare un giro di telefonate? Intanto ti ha messo le mani addosso?”
“KYLE!” gli urlai contro.
“Ti ha costretto a farlo?”
“No! Santo cielo no! Non mi ha messo le mani addosso nessuno e nessuno mi ha costretto a fare sesso e per la cronaca non c’è nessuno! Nessun ragazzo..”
“Come si chiama?” disse a tono basso con un briciolo di dolcezza (?)
“Jonathan” risposi con lo stesso suo tono. Poi feci una pausa e urlai “Cazzo Kyle, ti odio! Fanculo!”

Ok come ho potuto farmi scappare il nome? Ma sono stupida o cosa?

“Ah si Jonathan, quello in classe tua, giusto? Fammi indovinare lo hai visto limonare con la sua ex?”

Non risposi e aumentai il passo. Stava diventando una conversazione imbarazzante adesso!

“Ok chi tace consente” disse da dietro ridendo.

Finalmente arrivammo a casa dopo circa trenta minuti a piedi.

Entrammo in casa e andai subito di sopra e mi rinchiusi in camera mia, buttandomi sul letto. Di certo non avrei mangiato con mio fratello dopo che praticamente gli avevo detto tutto io, per colpa della mia ingenuità e del suo modo di persuadere la gente!

Dopo una mezzoretta ecco che bussano alla porta, ovviamente era Kyle che entrò prima che io gli dicessi avanti (-.-“)
“Ehy.. ti ho preparato qualcosa da mangiare”

Entrando con un vassoio sul quale c’era Nutella, gelato, fragole e banane tagliate in una ciotola e quattro cucchiaini ai lati, tovaglioli e una rosa di colore rosa e due bicchieri pieni di acqua con ghiaccio e limone e due dvd.

“Questo sarebbe un pranzo?” gli chiesi guardandolo mentre appoggiava il vassoio sul letto e si sedeva accanto a me.
“Un pranzo per una ragazza con il cuore ferito”

Mollai la testa all’indietro chiudendo gli occhi, poi lo guardai e gli sorrisi scuotendo la testa.

“Tu mi farai ingrassare lo sai?”
“Tranquilla non ti voglio mica così male, la nutella e il gelato sono per me” mettendosi la mano sul cuore.
“Ah scusa, quindi per me solo frutta? Allora si che sei un tesoro.” Dissi abbracciandolo.
“Ti ho portato anche due dei tuoi film sdolcinati, hai visto?”

Guardai le copertine e poi gli stampai un bacio sulla guancia.

“Ti amo Kyle!”
“Si lo so che sono molto attraente, ma vedi di controllarti dato che sono tuo fratello, ok?”

Scoppiai a ridere e lo riabbracciai e rise anche lui. Ecco in questi momenti mi faceva sentire la ragazza più fortunata di questo mondo ad avere un ragazzo così come fratello maggiore.

“Bene con che film iniziamo?” chiese lui, alzandosi.
“Stai qui con me? Non esci con i tuoi amici oggi?”
“Non penserai mica che lascio mia sorella da sola dopo aver avuto una delusione d’amore, vero? Insomma non si sa mai, presa dalla tanta disperazione non sia mai che decida di buttarti dalla finestra” disse con una smorfia.
“Oh che gentile! Bè scegli tu dai..”
“mm.. allora va bè iniziamo da questo mi ispira di più la copertina”
“Perfetto.” Dissi appoggiando la schiena al muro e stendendo le gambe.

Poi arrivò Kyle che si mise affianco a me, prese il vassoio e mi passò un cucchiaio e ci immergemmo tra nutella, gelato e tanto per non rovinare la linea.. FRUTTA.

Amavo mio fratello.

“Poi dobbiamo far sparire tutte le prove, ok? Se mamma scopre che ci siamo mangiati un barattolo di nutella da 750g e un kilo di gelato potrebbe ucciderci lo sai?”
“Ahahahaha Kyle prima che torna andiamo a fare la spesa, ok?”

Rise.

“Ok adesso basta, inizia il film.” lo zittii.
“chi me lo ha fatto fare.” Disse Kyle imprecando a bassa voce, ma lo sentii ugualmente e risi piano.

Passammo tutto il pomeriggio così fino alle 18.00 quando terminò l’ultimo film.

“Va bè dai alla fine non sono neanche così tanto brutti i tuoi film”
“Lo so, sono bellissimi infatti” scavalcandolo.

Andai a estrarre il dvd dal registratore e spensi tutto e rimisi i dvd nelle loro custodie.

“Bene sono le sei, alzati che andiamo a fare un po’ di spesa prima che arrivi mamma e magari potresti aiutarmi a preparare qualcosa per cena, che ne dici?”

Sbuffò e poi prese il vassoio e mi seguì giù.

“Non vorrai mica lasciare una ragazza con il cuore spezzato da sola ai fornelli e in mezzo ai coltelli, vero?”
“Ti aiuto si, tranquilla!” sbuffando ancora.

Ridacchiai in silenzio. Forse me ne stavo approfittando un pochino.
Dopo aver buttato tutto e messo le cose sporche in lavastoviglie andammo al supermercato e dopo tornammo subito a casa per preparare la cena.

“Dato che io sinceramente non ho fame, prepariamo un insalata magari?”

Lo guardai sbalordita, non pensavo avrebbe mai mangiato quelle cose verdi acquose come le chiamava lui.

“Mamma sarà fiera di noi, lo sai?”

Ridemmo all’unisono.

“Hope?”
“Dovevamo andarla a prendere noi all’asilo, Kyle! Ci siamo dimenticati!” dissi seria, ovviamente non era vero! Oggi era mercoledì perciò andava con una sua amichetta ai gonfiabili dato che la mamma lavorava là e tutti i mercoledì pomeriggio siccome rimanevano chiusi, ne approfittava per controllare i conti ecc.. e intanto portava sua figlia a giocare e dato che erano molto amiche portava sempre anche Hope. Ma di certo Kyle non si sarebbe mai ricordato di una cosa del genere.

“Denise! Cazzo mamma ci uccide, ok? E Hope dove sarà adesso?”
“Va bè ma non hanno chiamato a casa, quindi sarà andato qualcun altro a prenderla” tagliando tranquillamente le verdure.
“Oddio e se l’hanno rapita? Denise ma ti rendi conto?”
“Oh guarda da una parte lo spero, insomma ti rendi conto nessun mostriciattolo da controllare e possiamo sempre uscire e non stare a casa a controllarla, non è fantastico?” dissi al punto di scoppiare a ridere.
“Ma!?”

Scoppiai a ridere, non riuscivo a trattenermi e tanto meno a smettere! Mentre Kyle continuava a fissarmi a bocca aperta con la paura negli occhi.

“Hope sta bene, è con una sua amica è mercoledì oggi! Testa vuoto!” colpendolo in testa.
“Perciò?”
“Perciò arriverà con mamma, tutta felice come sempre”

Lo guardai e scoppiai di nuovo a ridere.

“Smettila di ridere non è divertente, ok? Mi hai fatto prendere un colpo!”
“Scusa” andai ad abbracciarlo.
“Si.”
“E grazie per oggi”
“Prego”

Poi arrivarono mamma e Hope.
“Siamo a casa, ciao a tutti!” disse mamma con Hope in braccio entrando in cucina.
“Ciao!” io e Kyle in risposta.
“Mangiamo insalata? Davvero Kyle?”
“Si mamma, non avevo voglia delle solite cose.”
“Stai bene? Hai la febbre per caso?” disse mamma girandosi poi verso di me.
“No non ha la febbre, direi che è un miracolo ahaha” dissi io.

*SPAZIO AUTRICE*
Un saluto a tutti quanti, ringrazio tutti quelli che hanno messo la mia storia tra le preferite e seguite! Grazie davvero..
Spero vi sia piaciuto questo capitolo! Che dire, magari avere un fratello come Kyle eh? Ahahahaha
Cosa succederà nei prossimi capitoli avete qualche idea? Jonathan si farà vivo in qualche modo oppure interverrà Kyle in difesa di sua sorella? Oppure faranno tutti come se non fosse successo niente?

A PRESTO.
UN BACIO.

La vostra De xx

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Capitolo 5
*** Dream. ***


Il giorno dopo mi svegliai rilassata e serena, forse un po’ troppo e il sole sembrava già alto.
Presi il telefono dalla mensola e guardai l’ora: ‘12.22’
Mi alzai di colpo e scesi giù dalle scale urlando “KYLE”.

“Ehy non gridare!” mi disse mentre se ne stava in mutande seduto sul divano a mangiare pop corn.
“Ma? Non dobbiamo andare a scuola?”
“Tesoro sono le 12.30 non so se ti sei accorta” disse con ovvietà.
“Kyle?” lo richiamai.
“Avevo un paio di interrogazioni e verifiche e ieri non ho studiato, perciò ho deciso di staccare tutte le sveglie così che tu non ti saresti svegliata, scusa” disse con aria tra paura e convinzione.
“Ok” dissi io andando verso la cucina.

Poi sentii Kyle alzarsi e correre verso di me.

“Cioè ok? Non sei arrabbiata o qualcosa di simile?”
“Si certo, perché dovrei arrabbiarmi scusa?” dissi io voltandomi a guardarlo.
“No così insomma non lo so, ti arrabbi sempre.”
“No tranquillo anzi meglio così, avevo proprio bisogno di riposarmi un po’ perciò grazie fratellone” schioccandoli un bacio sulla guancia mentre presi un pacco di biscotti e mi diressi sul divano.
“Allora cosa stavi guardando Kyle?” dissi ad alta voce così che mi sentisse dalla cucina in cui era rimasto.
“OK” disse buttandosi sul divano con la delicatezza di un bisonte (.-.)
“Accomodato?” chiesi io guardandolo al mio fianco.
“Si, adesso si”
Scossi la testa e presi il telecomando.
“Bene non c’è niente” fermandomi poi al canale musicale.
“Già”
“Ma mamma lo sa che siamo rimasti a casa?”
“Certo! L’ho chiamata alle 10 quando mi sono svegliato e le ho detto che la mia sveglia non aveva suonato e che tu non ti eri svegliata”
“E lei?”
“Niente, ha detto di riposarci” alzando le spalle.
“Davvero?” chiesi sorpresa.
“Si, cioè in fondo cosa poteva dirci?”
“Bo..”
“Oh no” disse Kyle appena vide che stava iniziando una canzone degli One Direction.
“Oh si! Ahahahaha” prendendo il telecomando e alzando a tutto volume, poi mi alzai in piedi facendo balletti stupidi tanto per infastidire mio fratello.
“No Denise per favore, smettila!”

Io continuai fino alla fine della canzone e mi misi anche a cantare urlando a squarciagola. Amavo rompere le palle a mio fratello con i miei ragazzi.

“Bene, finalmente è finita! Che poi quella canzone non era neanche male ma tu riesci a rovinarle tutte da quanto stupida sei (.-.)” lamentandosi con me.

Io scoppiai a ridere poi lo schiaffeggiai piano e scappai correndo fuori in giardino perché sapevo che mi avrebbe rincorso per farmi il solletico *mannaggia a me*
Corsi più che potevo ma non ce la facevo più e mi buttai per terra in mezzo agli alberi, tanto avevo visto che Kyle non mi aveva nemmeno rincorso o almeno così credevo.

“Aaaaaaah” urlai alzandomi di colpo appena l’acqua ghiacciata della pompa toccò il mio corpo.
“Adesso chi è che ride?” disse Kyle tenendo puntata su di me la pompa dell’acqua.
“Dai per favore! E’ ghiacciata cavolo.. e sei stupido!” dissi io gesticolando con le mani in aria.
“Se vuoi che la smetta devi dire: < Scusami, caro fratellone mio adorato! Che senza di te sarei persa. Mi dispiace di averti tirato uno schiaffo. Scusami davvero per la mia coglionaggine, perché sono proprio una stupida, ti prego perdonami! Ti prometto che ti farò il letto per tutta l’estate se la smetti subito > su ripeti!” mi disse ridendo.
“Non ti dirò mai scusa! Poi per cosa? Non capisco.” Sbuffai.
“Allora come vuoi, continuerò a bagnarti finché non sentirò Lo bloccai subito urlando.
“Va bene! Va bene, ti chiedo scusa”
“Non basta cara sorellina, pensavo di essere stato più chiaro su ciò che devi dire”
“kyle!” gridai.
“Io sto aspettando, sei tu che non ti spicci” disse ovvio.
“Ti odio Kyle!” urlai in risposta.
Poi cambiai immediatamente tono di voce con quello dolce, falso e cortese.
“Scusami tanto, caro fratellone per averti tirato quello schiaffo.. Adesso smettila subito!”
“Non ho sentito, scusa?”
“Scusami per la mia stupidità?”
“E poi? Ti prometto di fare il letto per tutta l’estate.. su ripeti”
“Non ti faccio il letto per tutta l’estate!”
“Va bè ho capito, non c’è da divertirsi con te” sbuffò, spengendo la pompa.
Corsi in casa andai in bagno e decisi infine di lavarmi e poi vestirmi.
 
Verso le tre Kyle uscì con i suoi amici e io avevo ancora un ora per riposarmi e stare tranquilla, dato che verso le quattro sarebbe uscita Hope da scuola.

Mi sdraiai sul letto, misi un po’ di musica e poi presi il mio diario, quello in cui scrivevo o attaccavo foto, immagine o carte di qualche caramella. Tanto per descrivere qualche giornata particolare.
Mi cadde sul pavimento una foto di Harry Styles, uno dei miei idoli e la raccolsi da terra. La presi in mano e la fissai. Dio quanto poteva essere perfetto questo ragazzo? Lo amavo, ma purtroppo probabilmente non avrei nemmeno mai avuto la possibilità di vedere quel sorriso dal vivo e vicino. Oppure ammirare i suoi occhi verdi e passare in mezzo a quei ricci le mie dita. Non sentirò mai la sua voce sussurrarmi, non avrò mai i suoi occhi su di me. Mi era mancato. Mi mancava la sua voce ogni tanto. Prima di addormentarmi ero solita ad ascoltare dei pezzi registrati dove parlava, poi avevo smesso. Ma adesso ne avevo ancora bisogno. Poi la verità è che nessuno lo conosce veramente per quello che è. Insomma siamo sempre abituati a leggere o guardare i media. Ma cosa voglio? Insomma lui è così famoso, io sono una semplice ragazza di 17 anni e le nostre vite non si incroceranno mai. Arriverà il giorno in cui conoscerà la donna della sua vita e di sicuro incontrerò anche io qualcun altro. Anche se forse una parte del mio cuore sarà sempre legata a quei cinque ragazzi? Soprattutto a LUI. Chi è in grado di capire questo mio amore? Nessuno. Probabilmente nessuno capirebbe. Amo qualcuno di troppo distante e troppo impossibile. Troppo irraggiungibile. Ma come faccio? Insomma dovrei trovare un altro ragazzo da amare? Ma i ragazzi che conosco non sono come TE. Non sono come LUI. Non sono LUI. Per adesso i ragazzi ‘normali’ che ho conosciuto sono riusciti solamente a farmi del male, approfittandosene di me. Ci sono stata male. Forse per questo che non voglio uscire o andare a delle stupide feste per trovare qualcuno. Io ho già trovato qualcuno ma lui non ha ancora trovato me. Questo è il punto. Non ci siamo ancora trovati. E forse mai ci incontreremo. Giusto?
 
A farmi tornare alla realtà fu il mio telefono che squillò.
“Pronto” risposi.
“Ehy, tutto bene?”
“Kyle! Cosa vuoi?”
“Niente, volevo dirti che ti voglio tanto tanto bene, lo sai?”
“Si lo so, cosa succede? Devi stare fuori a dormire?”
“Ecco.. mi servirebbe che tu dicessi a mamma se..”
“Ok ho capito. Ti copro io ma dove devi andare?”
“Ehm ti spiegherò.. adesso no! Ok?”
“Centra una ragazza?”
“Esatto! Che sorella perspicace che ho”
“Ok va bene, ho capito. Mi raccomando! Divertiti Kyle e non fare lo stronzo.” Ops. Attaccai.
Dopo poco mi arrivò un messaggio da Kyle.
‘Penso di essermi innamorato questa volta, a domani.”
Bene. Pensai.
Scesi giù dal letto di corsa, presi la borsa e mi diressi per prendere Hope.
 
 

Bene! Ciao a tutti.
Mi scuso subito per il tempo che ci ho messo per pubblicare questo capitolo, ma ho avuto da studiare tantissimo tutti i giorni, perciò non trovavo mai del tempo a disposizione.
Cosa ne pensate di questo capitolo? La storia come vi sembra? almeno per adesso..
RECENSITE IN TANTI MI RACCOMANDO.

UN BACIO A TUTTI. E UN GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO MESSO LA STORIA TRA LE PREFERITE, SEGUITE E DA RICORDARE. 

XXXX

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Capitolo 6
*** Confusion. ***


Ormai la scuola era praticamente finita, mancava una settimana al mio primo giorno di vacanza. Ero così felice non vedevo l’ora, mi ero impegnata così tanto per tutto l’anno e nell’ultimo periodo mi sono altrettanto impegnata a mantenere degli ottimi voti. Insomma non avevo nessuna intenzione di passare tutta l’estate a casa, mi serviva, ne avevo proprio bisogno di farmi almeno due settimane di assoluto relax in un posto sconosciuto e lontano dalla mia vita quotidiana.

H.10.55

Finalmente ricreazione, ho urgenza di andare in bagno. La mia pancia sta per scoppiare.
Raggiunsi velocemente il bagno alla fine del corridoio, per fortuna non c’era ancora nessuna. Dopo aver pisciato al lungo, mi lavai le mani e mi diedi una rinfrescata al viso. Incominciava davvero a fare molto caldo in classe. Avevo le guance rosse e la matita che stava colando piano piano, sciogliendosi.
Uscì dai bagni che stavano diventando affollati e mi affrettai in corridoio per raggiungere la classe di Hanna.

“Ahi!”
“Ops scusami, Denise!”
“Ciao (?)”

Odiavo incontrare amici di mio fratello fighi. Perché mi mettevano abbastanza a disagio, non ero una di quelle ragazze che si buttavano tra le braccia del primo che passa come le molte che vedo intorno a me.

“Scusami non volevo, tutto apposto?”
“Si certo, non mi hai fatto male alla fine. Ho solo l’abitudine di dire ‘ahia’ ecco..”
“ah ok, buffo” sorridendomi.
“Già”
*doveva stare a parlarmi ancora per molto?* pensai.
“Bè, ci vediamo. In giro” sorridendomi e scuotendo la mano allontanandosi.
“Si, certo.. Ciao!”

Ah che stress. E dire che non posso nemmeno pensare, tanto non lo vedrò più perché ovviamente alloggerà insieme a tutto il resto del gruppo a casa mia accampati durante l’estate grazie a Kyle.

Mentre ripensavo ai vari episodi entrai in classe di Hanna.
“Ehy Denise, che ci fai qui?” mi venne ad abbracciare appena mi vide.
“Niente, faccio un giretto.”
“Ok Ok bravissima. Comunque non ne posso più di questa scuola cavolo! E poi fa caldissimo!”
“Già, non dirlo a me..”
“Comunque sai che quest’estate verrò da te molto spesso, vero?”
“Davvero? Se vuoi puoi trasferirti direttamente ahahahah”
“Si! Fatta! Davvero ahahahah”
“Pazza!”
“Non so se ti rendi conto, ma ci saranno in giro per casa tua i ragazzi più fighi di questa scuola!”
“Si che mi usano la mia piscina, il mio divano e mangiano il mio gelato.. bellissimo direi!”
“ahahahahahahahahahahahahahahahah”
“Guarda che non è divertente, non posso nemmeno girare per casa in mutande che ne spunta uno da ogni angolo”
“Non ti accorgi della fortuna che hai piccola” facendomi l’occhiolino e portandomi fuori dall’aula.
“Ciao Kyle!” disse Hanna con un tono decisamente allegro.
“Ehy.. ehm, si insomma”
“Si chiama Hanna, sai è la mia migliore amica. Viene spesso a casa nostra e beh ci conosciamo da parecchio tempo..” mi intromisi io.
“Si Denise, lo so.. ciao Hanna” mettendo il suo braccio intorno al suo collo.

MA COSA?!

“Comunque non credo che tu sappia i nomi di tutti i miei amici, perciò.. e poi io so il suo nome! La conosco e conosco anche Kelly.. e Vanessa e Jade e Katie”
“Quelle tre sono solo delle troiette che vanno in giro a darla a tutti, non voglio che sai i loro nomi!”
“Ok va bene tranquilla. Comunque Kelly è tua amica..”
“Si lei si! Intendevo le altre..”
“Kyle andiamo?” disse uno dei suoi amici.
“Certo Mike, andiamo. Salve ragazze.” Salutandoci e dando un bacio sulla guancia alla mia migliore amica (?)
“Ok adesso tu mi dici immediatamente cosa c’è tra te e mio fratello!”
“Niente! Cosa cavolo vuoi che ci sia tra me e Kyle? Insomma è solo il fratello della mia migliore amica cioè tu..”
“Sicura?”
“Ovviamente, sei pazza se pensi che mi interessa tuo fratello! Insomma non che non sia bello, perché se dovrei dire il mio ragazzo perfetto per aspetto fisico è lui fidati ma purtroppo il carattere è quello che è..”
“Wow non pensavo che Kyle potesse piacerti di aspetto ahahahahahah”
“Smettila! Così mi imbarazzi.. comunque ha tanti amici che non sono per niente male”
“Già”

Suonò la campanella e salutai di corsa Hanna e mi diressi in classe, ancora due ore e poi sarei andata a casa! Il fatto è che oggi Kelly non era venuta a scuola e perciò non potevo parlare o almeno non avevo nessuno con cui far passare il tempo.

Finalmente passarono anche queste due ore e uscì da quell’edificio, mentre cercavo di fare il numero di Kyle, Jonhatan si fermò davanti a me per parlarmi.

“Ehy.. ehm ciao!” incominciò lui.
“Ciao (?) cosa c’è?”
“Ehm vedi io dovrei parlarti, insomma volevo almeno provare a spiegarti”
“Spiegarmi cosa? Sono passati tre mesi, ormai..”
“Tre mesi? Wow passa veloce il tempo eh?”
“Già..”
“Ti va di andare a mangiare qualcosa insieme? Così magari possiamo parlare in tranquillità?”
“No scusa, scusami davvero ma vedi c’è mio fratello che mi aspetta e non ho tempo da perdere con uno come te. Mi dispiace.”
“Denise, per favore..”
“Te lo chiedo io questa volta, per favore lasciami in pace. Con te ho chiuso, non so te ma io non ho molto tempo da perdere”
“Possiamo vederci un altro giorno?”
“Certo, non so se ti sei accorto ma frequentiamo la stessa classe! Perciò ci vediamo tutti i giorni nonostante tu mi abbia evitato in questi ultimi mesi senza nessuna parola con quanto successo, perciò certo che ci vediamo un altro giorno! Domani in classe come sempre.. ciao.” Andandomene con un mezzo sorriso e dirigendomi verso mio fratello.

Quando arrivammo a casa mangiammo dei toast e poi mi diressi nella mia sala. Avevo una stanza o meglio una sala, di parquè con le pareti ricoperte di specchi e qualche sbarra. E il mio amato stereo.

Misi su una canzone “A thousand  years” e guardandomi allo specchio incominciai a muovermi a ballare e subito mi sentii libera. Libera di tutto e da tutti. Nessun pensiero. Solo io, la danza e la musica.

Ci passavo ore là dentro, soprattutto quando avevo qualche problema o troppi pensieri. Fino ad un anno fa frequentavo una vera scuola di danza. Facevo danza classica e moderna-jazz. Poi avevo mollato tutto nonostante non volessi ma gli impegni scolastici erano diventati troppi.
Però papà aveva avuto la brillante idea di trasformare quella stanza in una vera e propria sala da ballo, la mia!
E adesso stava progettando di fare un campetto da calcio in mezzo al giardino per mio fratello.

Si siamo una famiglia a cui i soldi di certo non mancano.
 

Ritornai in sala dove c’era Kyle disteso sul divano a guardare la tele.
“Ehy sorellina”
“Che fai?”
“Aspetto le quattro per andare a prendere Hope, la porto al parco oggi.. ti va di venire?”
“Non devi studiare? Fare i compiti?” chiesi io immaginando che di certo non avrebbe avuto tutte le materie sopra.
“Ah mia piccola Denise ho la media dell’otto per tua informazione” disse orgoglioso.
“Scherzi?”
“No! È la verità.. insomma non vorrai mica dirmi che rimarremo a casa per colpa tua quest’estate.”
“No! Assolutamente no! Ma di certo io pensavo che tu avessi avuto qualche materia sotto..”
“E invece..”
“Pazzesco!” ammisi io ancora incredula.
“LOS ANGELES ASPETTACI” urlò Kyle.
“ahahahahaha ci puoi contare!”
“Non vedo l’ora ahahhahahahha”
“a chi lo dici, non ne posso più della scuola davvero!”
“Resisti ancora qualche giorno e poi potremmo dire addio a questi dolcissimi professori del cazzo!”
“ahahahahhaa si decisamente”
 
 
 
 
 

Salve a tutti quanti! Intanto ringarzio a tutti coloro che seguono la storia.. secondo volevo scusarmi per aver aggiornato così tardi ma apparte che nell'ultimo periodo scolastico ho avuto troppo, troppo da fare davvero! Adesso che sono iniziate le vacanze non ho avuto un po' di tempo.
Prometto adesso di aggiornare più spesso, spero solo di non avere altri inconvenienti.

Allora cosa ne pensate di questo capitolo? Jonhatan? Succederà ancora qualcosa o Denise ha chiuso davvero per sempre come ha detto?

GRAZIE DI CUORE A TUTTI. VOGLIO TANTE RECENSIONI MI RACCOMANDO.

UN BACIONE xxx

 

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Capitolo 7
*** Afternoon. ***


~~Erano le cinque e mezza quando suonarono il campanello, pensai immediatamente che fosse Kyle con Hope.. insomma non immaginavo che lui sarebbe durato troppo a lungo in un parco in mezzo a tanti bambini che saltano, corrono e urlano da una parte all’altra.

Invece mi sbagliavo, avevo poca molta fiducia in mio fratello (OPS)

Guardai dalla finestra, ma non riuscivo a capire chi era. Insomma il cancello era ben lontano dalla casa. Allora dovetti spostarmi e andare al citofono e vedere la telecamera.

Era Mike, un amico di mio fratello. Adesso cosa dovevo fare? Dovevo forse aprirgli?

Decisi di uscire e di raggiungere il cancello per fargli sapere che Kyle non c’era e se voleva poteva trovarlo al parco qua vicino.

“Ehy! Kyle non c’è, mi dispiace.”

Era una situazione imbarazzante OK?

“Oh ok, capisco”
“Se vuoi, posso chiamartelo.. oppure guarda è al parco qua vicino con Hope, mia sorella”
“Ah capisco.. perciò sei da sola?”
“Io?”

Ovvio che intende me! Che stupida che sono.

“Si, cioè non mi pare ci sia qualcun altro qui” sorridendomi.
“Già, si certo.. comunque ehm io si cioè sono sola.. a casa intendo.”
“Tutta sola in una casa così grande?” rise piano.
“Ci sono abituata, insomma stiamo spesso da soli.”
“Già.. lo so. Disturbo?”
“Cosa?”
“Si insomma ti ho disturbato? Cosa fai?”

Ok forse dovevo farlo entrare? Insomma era bruttissimo parlare attraverso delle sbarre. Perciò non so perché e il perché lo feci ma decisi di farlo entrare.

“Ti va di entrare? Così puoi aspettare Kyle se ti va..”

L’ho detto davvero? Ma che diamine!

“Si! Grazie. Volentieri!”
“Ok”

Aprì il cancello e feci strada verso l’ingresso.

“Wow avete una casa favolosa!”
“Grazie, ma non è la prima volta che vieni, o mi sbaglio?”
“D’estate posso dire che è come la mia seconda casa, quante feste che abbiamo fatto qua in giardino”
“Già, Kyle si diverte a organizzare queste cose..”

Purtroppo.

“A te invece no, vero?” disse mentre stavo tenendo il portone per farlo entrare.
“Siamo un po’ diversi io e Kyle” ammisi ridendo.
“Prego, accomodati pure sul divano.. ehm vuoi qualcosa da bere? Da mangiare?”
“Sono apposto, grazie mille Denise”

OK.

“Ehm arrivo subito..” entrando in cucina.

Presi il mio telefono e chiamai immediatamente Hanna.
“Pronto! Denise cosa c’è?”
“Ehy cosa stai facendo? Sei libera? Vieni da me per favore?”
“Cosa?”
“Ti prego, c’è un amico di mio fratello. Mike. Insomma però Kyle non c’è!”
“Cosa? Ma se Kyle non c’è perché c’è un suo amico da te?”
“Senti non lo so cosa mi sia passato per la testa ma l’ho fatto entrare, insomma era venuto per mio fratello ma lui non c’è e stavamo parlando un attimo e poi non lo so l’ho fatto entrare.”
“wow”
“Dimmi che vieni ti prego!”
“Vorrei moltissimo ma non posso, sono al centro commerciale con mia mamma. Sai devo aiutarla a scegliere il vestito adatto per quella cena che ti dicevo”
“Si giusto! Ma io cosa faccio?”
“Non lo so, intrattienilo non lo so.. Denise devo lasciarti però”
“Ok ok ciao! Prega per me per favore..”
“Idiota! Ahahahahah ciao!”


Ok bene, allora adesso torno di là e mi siedo sul divano? Dove c’è Mike e beh se vorrà parlare, parlerà lui, giusto? Ma quando tornerà Kyle? Giuro che lo uccido se rientra tardi! Va beh non è nemmeno colpa sua insomma è stata una mia idea di farlo entrare! Ma perché mi è venuta questa idea? A che cavolo stavo pensando in quel momento? Ah no non stavo proprio pensando ecco.

Continuavo a camminare avanti e indietro per la cucina.

“Denise, tutto bene?” sentii Mike gridare dal salotto.

Poi sentii immediatamente i suoi passi farsi sempre più vicino così mi precipitai al frizer.

“Tutto bene?” chiese lui confuso (?)
“Ehm si certo, stavo pensando.. ti va del gelato?”
“mm ok grazie.” Sorridendo.
Perché sorrideva sempre in quel modo?
“Ok, allora prendo delle ciotole, cucchiai, e quella roba per prendere il gelato!” corsi subito ad aprire il cassetto e la mensola in alto”
“Calmati!”
“Cosa?”
“Cioè stai correndo da una parte all’altra della cucina, rilassati.. posso aspettare, fai con calma Denise”
“Oh”
“Ehy scusami non volevo..”
“No scusami tu, ma non lo so.. hai ragione tu sto facendo tutto troppo in fretta”

Che diamine!

“Ok, vuoi che ti dia una mano?”
“No, ce la faccio.. grazie”

Che carino. Ma cosa sto dicendo?!

“Che gusto vuoi?”
“Che gusti hai? No aspetta è quella cosa che usano in gelateria per metterti il gelato?”
“Si?”
“Che figo! Ahahahaha”
“Già”

Ma che?!

“Comunque ho stracciatella, biscottino, liquirizia, nutella, zuppa inglese, fragola, limone, e forse ho anche nocciola! Ma probabilmente è finito, Kyle lo avrà finito per forza!”
“Wow, potresti aprire una gelateria ahaha”

Sorrisi.

“Fai uno di tutto, se non è un problema..”
“No, tranquillo non è un problema.. sono abituata con Hope! Per non parlare di Kyle! Aprono i biscotti solo per mangiarne uno, poi aprono anche gli altri.. un casino fidati!”
“Si! Basta pensare d’Estate quando veniamo a trovarlo, svuotiamo mezza dispensa tra tutti noi.”
“Si mi sono accorta, comunque non solo d’Estate! Poi a me tocca andare a ricomprare tutto quanto altrimenti chi la sente più a nostra madre!”
“Povera donna! E’ una santa Clara!”
“Si a volte no però ahahah”

Quando finì di mettere il gelato nelle coppette, presi la crema al cioccolato e lo spruzzai sopra.

“Wow sai potresti fare la gelataia, pasticcera, o non so cosa altro! Ahahaha”
“Si certo..” Girandomi a mettere a posto tutto e mettere in lavastoviglie l’aggeggio per il gelato.
“Per caso ti serve un lavoretto estivo?”
“Perché?”
“Mio cugino Oliver ha un bar/pasticceria/gelateria/fast-food vicino al mare e d’Estate ha sempre bisogno di ragazze o ragazzi.. potrei mettere una buona parola su di te” ammiccò.
“Davvero? Cioè sarebbe grandioso ma ho solo 17 anni”
“Non è un problema, assume sempre studenti della nostra età.. è diventato molto conosciuto per questo appunto! Infatti per questo, lavoreresti solo due settimane al mese, oppure solo nei fine settimana.. non è male e poi è divertente e ti fai qualche soldo ecco..”
“Si mi interessa! Mi piacerebbe, sembra divertente.. poi potrei farlo almeno per un mese soltanto, giusto?”
“Si esatto, è abbastanza flessibile anche con gli orari comunque.”
“Beh allora grazie! Magari ne parlo prima con i miei poi ti faccio sapere”

L’imbarazzo che avevo all’inizio era passato e avevo capito che era anche un ragazzo molto simpatico, chi l’avrebbe mai detto? Insomma io a malapena li salutavo gli amici di mio fratello! Adesso invece ne avevo conosciuto uno! Wow. Mike. Che era molto simpatico e riusciva a farti sentire liberamente a tuo agio perciò era fantastico! Adesso però si erano fatte le sei del pomeriggio e di Kyle ancora nessuna traccia! Il problema non era per lui, perché era grande
abbastanza per rientrare quando voleva ma aveva Hope con lui e non avevo avuto nessuna notizia di  loro, ancora.


 

SALVE A TUTTI!
Questo è il settimo capitolo, allora cosa ne pensate? Cosa pensate di questo Mike? Avrà qualche buona/brutta intenzione o semplicemente era un amico di passaggio?

SCRIVETEMI le vostre impressioni, sensazioni o aspettative! E anche i vostri giugizi positivi e/o negativi che siano sono sempre molto importanti per me!

GRAZIE A TUTTI VOI <3

UN BACIO A PRESTO xx

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Capitolo 8
*** Different. ***


~~
“Sono quasi le sette e Kyle non è ancora a casa, non mi ha nemmeno chiamato! A momenti potrebbe arrivare nostra madre per cena e io cosa le dico?”
“Calmati! Vedrai staranno rientrando, comunque mia mamma mi aspetta per cena.. credo”
“Oh beh si ti aspetterà..”
“Non aspettarti una telefonata da Kyle, ti conviene chiamarlo te” mi disse.

Sicuramente si era accorto che avevo incominciato a sbloccare il telefono ad ogni secondo.

“Si hai ragione, adesso lo chiamo.”

Provai a chiamarlo migliaia di volte ma tutte le volte il telefono squillava fino a che non interveniva la segreteria telefonica, Kyle ma dove sei finito? E Hope?

“Non risponde! Non risponde! Non risponde!”
“Denise!”
“Scusami, ma ah! Odio Kyle, perché cavolo non guarda il telefono? Non si è accorto dell’ora? No certo non è sua abitudine essere a casa presto! Ma cavolo ha Hope con lui! Non può mica rientrare a mezzanotte! E poi lo sa che mamma rientra per quest’ora di solito, perciò doveva sapere di tornare giusto in tempo! E se gli è successo qualcosa? Oppure  ha conosciuto una ragazza e se ne è andato via con lei, lasciando Hope al parco da sola?”
“Ehy, davvero calmati! Mi stai facendo venire l’ansia pure a me.. siediti qua sul divano e rilassati un attimo”

Afferrandomi il braccio e facendomi sedere sul divano.

“Vuoi che ti porta un bicchiere d’acqua? O vuoi una camomilla, non lo so.. dimmi e ti vado a prendere qualsiasi cosa tanto ormai so dove tenete le cose in cucina.”
“Grazie, sei un tesoro davvero! Ma non mi serve nessuna camomilla..”
“Sicura sicura?”
“Si, tranquillo e comunque insomma dato che è ora di cena.. puoi pure andartene a casa”
“Stai scherzando? Io resto qua con te, non ti lascio capito?”

Ma? OK.

Rimanemmo a fissarci fino a quando non fummo sempre più vicini, insomma lui continuava ad avvicinarsi al mio viso. Ma la verità? Ho un segreto che forse è anche abbastanza imbarazzante da dire, nonostante la mia età io non ho mai dato “il mio primo bacio” e di certo non avrei voluto averlo con Mike. Per carità era un bellissimo ragazzo, simpatico e oggi avevo avuto l’occasione di conoscerlo bene ma era pur sempre un amico di mio fratello, uno dei ragazzi più popolari della scuola e io era totalmente in esperta in tutto. Non avrei mai voluto che poi si spargesse la voce che io non sapevo baciare o cose simili. Non volevo umiliarmi davanti a tutti, tanto meno con mio fratello. Perciò mi scansai e mi alzai dal divano.

“Ehm.. io.. è meglio se riprovo a chiamarlo, chiamare Kyle”

Dissi mentre mi ero alzata e andando verso la cucina.

“Si certo, fai pure.” Sentii quando raggiunsi ormai l’altra stanza.

Non riuscivo nemmeno a fare il numero perché mi bloccavo a pensare a cosa era successo pochi istanti fa.

Poco dopo mi arriva una chiamata di Kyle e risposi immediatamente.
“Kyle! Finalmente!”
“Scusami, ma abbiamo fatto un sacco di cose con Hope e comunque non preparare niente per cena perché siamo andati a prendere delle pizze e mamma arriva tardi sta sera, perciò ceniamo solo noi..”
“Ah ok”
“Denise tutto bene?”
“Si certo..”
“Ok va bene, allora ci vediamo tra venti minuti”
“Si a dopo.”
Attaccai.

Bene e adesso? Devo tornare di là? Mettermi a parlare di nuovo con Mike? Quel ragazzo che pochi minuti fa voleva baciarmi? OK Denise calmati! Calmati, puoi farcela. Insomma non è mica un mostro! E’ Mike quel ragazzo con cui hai passato tutto il pomeriggio tra chiacchiere e gelato (?) ok bene adesso andiamo di là e..

Mentre stavo parlando mentalmente da sola, arrivai in sala dove c’era Mike ancora seduto nello stesso punto dove lo avevo lasciato prima.

“Allora?” chiese lui.
“Mi ha chiamato lui, ha detto che stanno rientrando. Hanno fatto un sacco di giri e sono andati a comprare la pizza per sta sera, perciò non devo cucinare e mamma rientra tardi.”
“Perfetto allora! Vedi non è successo niente.”
“Già tra un venti minuti saranno a casa..”
“Bene allora direi che posso andare”
“Ok”

Dove sono finite tutte le mie parole?
“Beh buona serata allora e grazie per avermi fatto compagnia questo pomeriggio”  mentre tenevo il portone di casa aperto.
“Niente, è stato divertente”
“Grazie.. ci vediamo allora”
“A scuola”
“Si certo”
“bene”
“bene” ripetei io.
“Ciao” mi salutò lui scuotendo la mano.
“Ciao” aspettando che raggiunse il cancello e se ne andasse.

Poi rientrai in casa e chiusi la porta. Andai in cucina e incominciai a preparare la tavola per la cena, dato che a momenti sarebbero rientrati i miei fratelli. Poi salì di sopra e preparai i vestiti per la notte di Hope e li appoggiai nel bagno principale, così che dopo cena l’avrei subito lavata e messa a letto dato che tanto mamma sarebbe rientrata troppo tardi.

Feci tutto un po’ senza pensarci realmente, la mia testa rivedeva continuamente la stessa scena da quando Mike mi disse “Stai scherzando? Io resto qua con te, non ti lascio capito?” e poi rivedevo la sua faccia avvicinarsi sempre di più e poi io che non sapevo cosa fare e alla fine decisi di alzarmi e andarmene.
Venni riportata alla realtà da Kyle che appena entrò in casa si mise ad urlare “PIZZA PER TUTTI!” seguito poi da Hope.
Mi resi conto di essere rimasta seduta in camera di Hope, così mi alzai e scesi le scale.

“Ehy ben tornati eh!”

Hope mi venne incontro per salutarmi e io la sollevai da terra prendendola in braccio.

“Piccola mia, che bella che sei! Ti sei divertita con Kyle?”
“Si, molto tantissimo”

Risi e poi gli schioccai un bacione sulla guancia stringendola forte facendo si che si muovesse per scendere e poi la ‘liberai’.

“Dai Hope andiamo a mangiare la pizza?”
“Pizza pizza pizza!” ripeté lei.
“Ehy sorellina! Cosa hai fatto tutto il giorno?” mi disse Kyle mentre tagliava le pizze in tranci.

Avrei dovuto dirgli di Mike? Insomma che era venuto ed era stato qua con me? O forse meglio di no? Insomma magari pensa male.

“Niente, non ho fatto niente tutto il giorno”
“Brava! Hai fatto bene”
“Grazie ahahah comunque è passato Mike, il tuo amico.. ti cercava”
“E cosa voleva?”
“Boh non lo so, so solo che ti cercava ecco..”
“E non lo hai fatto entrare?”
“No! È un tuo amico e basta! Ti stava cercando e tu non c’eri!”
“Ok ok calmati però..”
“Sono calmissima direi!”
No per niente.
“Prendete pure il pezzo che preferite, ne ho prese quattro diverse, così magari anche per mamma. Basta che se la riscalda nel microonde ed è apposto”
“Hai fatto bene” dissi io.

Quando finimmo di mangiare, lasciai a Kyle il lavoro di sparecchiare e mettere in lavastoviglie e io mi occupai di rincorrere Hope per tutto il salotto per lavarla.
Finalmente dopo un po’ si calmò e riuscì a prenderla in braccia e portarla di sopra. Intanto che si svestiva (per modo di dire) feci scorrere l’acqua e incominciai a riempire la vasca. Poi Hope prese i suoi giocattoli e li buttò dentro insieme alla schiuma. Poi toccò a me spogliarla del tutto e metterla seduta in vasca e lavarla. Per quanto stancante era lavare una bambina che voleva solo giocare al momento stesso, avere il braccio a contatto con l’acqua calda e la schiuma riusciva ad essere anche un momento rilassante.

Dopo un ora finimmo, il bagno era durato dieci minuti ma tutto il resta era un gioco di qua e gioco di là, per non parlare di quando devi farla uscire.
L’asciugai per bene, le misi la crema corpo e poi la vestì. Per fortuna che era stanca e quando la presi in braccio per portarla nella sua cameretta, per quanto corto era il tragitto si addormentò sulla mia spalla. Era talmente stanca che non aprì nemmeno poco poco i suoi occhietti quando l’appoggiai nel letto.
Finalmente potevo lavarmi io adesso. Scesi giù per vedere come era messo Kyle alle prese con la cucina, poi lo vidi sul divano guardando una partita, perciò capì che ci era riuscito. Ma da quanto mi fido andai ugualmente in cucina a controllare.

“Guarda che sono capace anche io a mettere a posto le cose” disse Kyle quando vide che raggiunsi la cucina.
“Wow hai anche già preparato la tavola per la colazione di domani”
“Hai visto? Sono bravo pure io”
“Si, bravissimo direi” dandogli un bacio sulla guancia.
“Cosa è tutto questo amore?”
“Io ti voglio sempre bene, sei mio fratello!”
“Mm non sempre, a volte sei un po’ antipatica”
“Non è vero! Ahahah sei tu quello un po’ antipatico”
“Ma smettila ahahaha”
“Va beh io vado di sopra, mi lavo e poi vado a letto”
“Ok, io rimango a guardare la partita.. Buonanotte Denise!”
“Buonanotte Kyle, ti voglio bene!”
“Si anche io Denise.”

Salì di sopra e entrai in doccia, poi mi misi il pigiama e mi infilai sotto le coperte. Mentre la scena di questo pomeriggio si ripeteva appena chiudevo gli occhi, cominciai a girarmi e rigirarmi nel letto. Volevo solo dormire in santa pace, chiedo troppo?

Dopo sentì aprirsi la porta della mia camera.
“Denise? Denise sei sveglia? Devo dirti una cosa..”
“Cosa c’è Kyle?” accendendo la luce del mio letto.
“Hai presente la partita che sto guardando?”
“Si?”
“E’ una partita di beneficenza!”
“E allora?”
“E allora mi sono accorto adesso che stanno giocando i One Direction! Muoviti se vuoi vederli..”
“Cosa?!”

Scesi praticamente giù dal letto, spensi la luce e scesi giù per le scale, avrei potuto tranquillamente uccidermi ma per fortuna arrivai sana e salva sul divano.

“Bene, mi farai compagnia vedo” disse Kyle.
“Contento?”
“Bah è indifferente”
“Che cattivo” mentre lo guardavo sedersi affianco a me.
“Oh guarda c’è Niall!” urlò Kyle con una voce da ragazza arrappata (?)   
“ahahahahahahahahaha Kyle per favore!”
“Oh guarda Liam! Amore che bello”
Continuai a ridere come una stupida, non ce la facevo a non ridere.
“No! Oh mio Dio Harry Styles io ti amo!”
“Kyle?” risi ancora.
“Louis Tomlinson dove dannazione sei?”
“E Zayn Malik anche!”
“Oh ecco Louis, Zayn non c’è che furbetto!”
“Kyle per favore, mi fa male la pancia smettila!” continuai a ridere.
Alla fine rise anche lui e scoppiammo in una risata all’unisono.
“Shh c’è Hope che dorme!” mi ricordai io.
“Ok giusto!”
“Comunque io non faccio così, non urlo con quella voce!”
“Perché non ti accorgi ma fidati sei così quando li vedi in tv ahahaha”
“Non è vero!”
“Hai ragione sei peggio ahahah”
“Stupido!” dandogli una botta sul braccio.

Continuammo a guardare la partita fino a quando io poi non mi addormentai appoggiata a Kyle. Ero troppo stanca. Non ne potevo più e poi non c’erano solo i miei idoli in tv ma inquadravano tutti i giocatori e tutta la partita, era diventata un po’ noiosa insieme ai miei occhi che si chiudevano piano piano sempre di più fino a quando non riuscì a tenerli aperti.

Quando finì la partita sentì Kyle spegnere la tv e alzarsi, ma feci finta di niente e continuai a dormire. Lo sentì prendere le mie ciabatte e salire di sopra, spero per lui che venga a prendermi e portarmi di sopra altrimenti domani mattina lo picchierò. Richiusi immediatamente gli occhi quando lo sentì scendere le scale e poi venne a prendermi in braccio e mi portò in camera mia e mi appoggiò sul letto, mi coprì e poi mi sposto i capelli e mi diede un bacio sulla fronte e lo sentì dire ‘Buonanotte’ mentre spense la luce e se ne andò. Che cucciolino. Me ne approfittavo spesso di lui, perché in fondo sapevo che mi avrebbe protetto sempre e sarebbe disposto a dare la vita per me. E per Hope anche.




 

Buon Pomeriggio a tutti! Vi ringrazio tanto tutti quanti, anche se vedo che nessuno vuole recensire..
Ve ne sarei grata se mi fate sapere il vostro parere sulla storia o qualsiasi altra cosa, DAVVERO!

Ringrazio Lei (xVMDLx) che mi appoggia sempre e ha sempre recensito, ti ricordo che il tuo appoggio è importantissimo per me!:)

UN BACIONE A TUTTI xxx
 

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Capitolo 9
*** Last day of school. ***


~~

ULTIMO GIORNO DI SCUOLA.

Appena la mia sveglia incominciò a suonare mi alzai immediatamente a spegnerla e mi preparai. Feci il letto e aprii le tende della mia camera per far entrare tutta la luce del sole. Era davvero una splendida giornata oggi e io ero più sveglia del solito e il mio umore era alle stelle. Era l’ultimo giorno di scuola!

Scesi di sotto saltellando e raggiunsi mamma in cucina e dopo pochissimo arrivò anche Kyle.

“Ehy buon giorno amori!” ci disse mamma mentre si versava del caffè.
“Buongiorno!” dissi io tutta entusiasta.
“Buongiorno anche a te mamma” disse Kyle dandole un bacio sulla guancia.
“Wow sta succedendo davvero? Denise che mi saluta di prima mattina e Kyle che mi da un bacio?”
“Sarà l’effetto dell’estate” dissi io.
“Sarà l’effetto dell’ultimo giorno di scuola invece” disse mamma scuotendo la testa.
Poi ridemmo.
“Bene oggi potete pure fare una colazione con calma dato che siete in perfetto anticipo, wow!” disse mamma fiera.
“Papà rientra oggi?” chiesi io.
“Si, l’ho sentito ieri notte mentre stavo rientrando e si dovrebbe arrivare questo pomeriggio”
“E?” disse Kyle.
“E cosa?” rispose mamma.
“Le nostre vacanze? Insomma quando partiamo per Los Angeles?”
Rise.
“Mamma?” la richiamai io.
“Ok ok. Prima vogliamo le pagelle e poi decideremo se partire o no, i patti erano questi, no?”
“Si ma noi siamo già promossi!” disse Kyle facendo una smorfia.
“Beh questo è da vedere, tesoro” disse mamma alzandosi e dandogli un bacio sulla fronte.
Kyle rispose con un'altra smorfia.
“Bene, ragazzi io vado altrimenti faccio tardi. Hope sta ancora dormendo ma tra cinque minuti deve venire Miss Smitty”
“Perciò?”
“Perciò, Kyle non devi fare niente solo aprirle e farla entrare. E salutarla quando uscite è sempre molto gentile con voi al contrario vostro”
“Ehy Ehy Ehy! Io sono sempre molto educato con lei” disse Kyle alzandosi.
“Anche lasciando la tua camera in un perfetto caos?”
“E’ il suo lavoro riordinare, pulire e fare tutto! La paghiamo per questo no?”
“Me ne vado prima che gli tiri uno schiaffo! Ciao Denise” dandomi un abbraccio.
“Ciao mamma” dissi io mentre chiuse la porta.
Risi.
“Che c’è?” disse Kyle.
“Niente..”
Risi di nuovo. E lui prese a fissarmi.
“Ok ok. Ha ragione mamma! Non è carino che lasci le tue mutande sporche in giro per la tua camera povera Miss Smitty”
“Oh diamine! Non è neanche bello trovare degli assorbenti usati insieme alle mutande in mezzo alla biancheria da lavare..” disse con sguardo di sfida.
“Oh santo cielo è successo una volta soltanto! Mi ero dimenticata di staccarlo, ok?”
“Niente scuse Denise, niente scuse.”
“Ah Kyle ti odio davvero” dissi mentre sorseggiavo tranquilla il mio caffè.
“Si lo so, ti amo anche io tranquilla”
“E io che volevo pure ringraziarti per ieri notte che mi hai portato a letto..”
“Tranquilla non mi aspetto i tuoi ringraziamenti dato che non me li fai mai..”
“Scherzi spero! Ti dico sempre grazie e ti faccio sempre dei bellissimo regali IO”
“Oh certo ma io sono più bravo nei regali” disse facendomi l’occhiolino.
“Che vorresti dire?”
“Eh sapessi..”
“Kyle?”
“Non ti dirò cosa ti ho comprato per il tuo compleanno aspetterai ancora due mesi!”
“Lo hai già preso?”
“Ovviamente! Da tantissimo anche..”
“E che cosa è?”
“Denise aspetta altri due mesi e poi lo scoprirai, no?” disse ridendo.
“Kyle per favore!!”
“CIAO!” disse andandosene di sopra.

E adesso? Insomma mi aveva già preso il regalo per il compleanno? Ed il mio compleanno era ad agosto! Perché lo avrebbe dovuto prendere così tanto in anticipo? O forse non c’era nessun regalo e lo aveva detto così solo per farmi stare zitta o per stuzzicarmi. Si di sicuro lo avrà detto per stuzzicarmi.
Misi apposto la tavola e poi andai a lavarmi i denti, presi la mia borsa, il telefono e le cuffiette e uscii di casa seguita da Kyle mentre parlava con Miss Smitty che era appena arrivata.

Arrivai in classe e andai a salutare immediatamente Kelly che era già in classe.

“Ultimo giorno di scuola?”
“Sii!” dissi io abbracciandola.
“Dove andrai quest’estate?”
“Los Angeles.. almeno così credo.”
“Allora è vero! Pensavo fosse una cosa detta così”
“No almeno spero.. comunque stamattina mamma ci ha detto che dopo le pagelle partiamo se sono positive di entrambi”
“Auguri allora”
“Beh io sono promossa insomma non ho materie sotto..”
“Dico per tuo fratello..”
“Ha detto che lui è apposto, si è dato da fare nell’ultimo periodo e da quanto ha detto sarà promosso con ottimi voti”
“Speriamo”
“Beh se non è così lo uccido fidati ahaha”
“Vai stasera alla festa”
“Quale festa?”
“Come quale festa? La festa dell’ultimo giorno, la solita di ogni anno..”
“Ah si giusto! Beh credo di si allora, tanto.. penso che Kyle ci andrà perciò posso farmi dare un passaggio da lui e rientrare con lui a casa.. non penso i miei abbiano qualcosa in contrario”
“Perfetto allora ci vediamo là”
“Ok” risi.

Misero della musica in classe nostra e prepararono una tavolata di cose da mangiare.
Perché erano tutti così simpatici solo l’ultimo giorno di scuola?

Alla terza ora entrò Hanna da me.
“Ehy Denny!”
“Ehy allora?”
“Allora tu?”
“Allora io che cosa?”
“Non ci siamo praticamente viste, mi devi raccontare di Mike come è andata quel pomeriggio”
“Cosa cosa cosa?” intervenne Kelly.
“Ok.. ehm ok usciamo da qui e vi racconto tutto.”

Durante lo spostamento dalla mia classe al giardino sentivo Hanna che raccontava a Kelly quello che avevo fatto e Kelly esultare alle mie spalle. Insomma se stavano zitte mi facevano un favore.

“Bene adesso siamo sole, perciò parla!” dissero in coro puntandomi.
“Ok ma calmatevi ahahah”

Le raccontai come erano andate le cose e loro non la smettevano di fissarmi e immaginarmi con lui. Perché?

“Ma a te piace?” mi chiese Kelly.
“Non lo so. No. Insomma è un amico di Kyle.”
“Non ti piace perché è un amico di tuo fratello?” ripeté Hanna.
“Si. Cioè no. Non lo so.”
“Ok sei un po’ confusa forse.” Mi guardò Kelly.
“No non sono confusa. Io amo un altro ragazzo.”
“Si Denise, ma non puoi amare qualcuno che non sa nemmeno che esisti.. non puoi continuare ad amare lui!”

Guardai Kelly che aveva finito di parlare, poi guardai Hanna che mi fissava con aria “Ha ragione Kelly” e così decisi di cambiare verso del muretto.
Guardai in alto cercando di trattenermi le lacrime. Ma forse quelle lacrime avevano bisogno di uscire.

“Ehy scusa non volevo..” disse Kelly mettendomi una mano sulla spalla.
“Denise, dai non devi prendertela.. insomma Kelly ha detto quello che vediamo noi tutti i giorni”
Non avevo parole da dire.
“Ehy sai cosa facciamo? Sta sera tu verrai alla festa e ci divertiremo, incontrerai qualche ragazzo.. forse Mike e ci ballerai assieme e ti dimenticherai di “Harry” lui fa parte della tua fantasia. Lo sai che è una storia impossibile insomma lui è un cantante famoso! Tu sei tu.”
“E se non volessi nessun altro se non lui?” dissi io di scatto.
“Adesso dici così ma poi tra qualche anno? Quando sarai grande e avrai una tua vita, una tua famiglia ti scorderai di lui.. fidati!”
“La smettete di farmi da mammina per un istante e fare le mie amiche? Grazie” dissi io alzandomi e andando via.
“Denise dove stai andando?” disse Hanna alzandosi.
“Voglio stare sola, lasciatemi stare.”
“Denise..” sentii Kelly.

Ma si fermarono entrambe dietro di me lasciandomi finalmente andare da sola.

Camminai per tutto il giardino della scuola, era immenso potevo dire che era una distesa verde piena di fiori ed era un peccato che nessuno veniva a passeggiarci. Non sembrava nemmeno far parte della scuola da quanto era bello. Mi sedetti all’ombra su una panchina davanti ad un ruscello. Wow era pazzesco! Non aveva senso avere un giardino così bello e non sfruttarlo io la preside non la capisco.
Presi il telefono e attaccai le cuffiette avevo bisogno di sentire le loro voci, avevo bisogno di sentire i miei idoli. Poi accesi internet e andai su twitter scrissi alcune cose consapevole che non gli avrebbero mai letto e mai mi avrebbero seguita.
Mi ritornarono in mente le parole di Kelly e quelle di Hanna e scoppiai a piangere. Forse perché in realtà lo sapevo, era la verità quello che avevano detto ma è brutto quando te la sbattono in faccia così soprattutto le tue migliori amiche. Non pensavo mi avessero mai detto tutto ciò.

Dopo un ora mi arrivò un messaggio da Hanna: “Dove sei?”
E dopo cinque minuti uno da Kelly: “Mi dispiace aver detto quelle cose, ma per favore non essere arrabbiata con me!”
Decisi di non rispondere a nessuna delle due e non so se feci bene, dato che dopo mezz’ora incominciarono a torturarmi di messaggi:
“Dove sei? Rientra in classe per favore”
“Ehy su non devi prendertela con lei! Noi ti vogliamo bene”
“Denise che fine hai fatto?”
“Ho provato a cercarti sul tetto ma non c’eri.. dove sei finita?”
“Denise appena leggi rispondi per favore”
“Ti aspettiamo in classe, ok?”
“Denise dove cazzo sei? Sei viva almeno?”
“Cazzo Denise rispondi!”
“Ehy ci stai facendo spaventare, ok?”
“Giuro che se entro cinque minuti non mi rispondi faccio venirti a cercare dalla sicurezza!”
“Denise devo chiamare Kyle? Non so cosa fare! Sono preoccupata, dove sei?”
“Stiamo andando con Hanna ha chiamare tuo fratello! Davvero non sappiamo che altro fare, chiameremo la sicurezza se non ti fai vedere o sentire entro adesso!”

OK RISPOSI.

Mandai un messaggio a tutte e due uguale: “Sto bene, non preoccupatevi sono viva!”
Subito dopo mi risposero con: “Fanculo! Credevamo ti fossi suicidata o qualcosa del genere! Rientra in classe per favore o almeno dicci dove sei che ti veniamo in contro..”

Davvero pensavano che potessi suicidarmi? Ok tutto ma ammazzarmi proprio no!
Avevo bisogno di altro tempo per stare da sola perciò dissi loro che stavo arrivando e di aspettarmi in classe.
Appena varcai la porta della classe mi vennero ad abbracciarmi e si scusarono.

“Ehy sto bene! Avete ragione voi.. perciò stasera verrò a quella festa e mi divertirò e magari incontrerò un ragazzo fantastico, no?”
“Così ti voglio!” disse Kelly.
“Questa è la mia Denise” disse Hanna.

Passammo il resto del tempo a parlare e scherzare e discutere su cosa ci saremmo messe stasera. Mentre mangiavamo qualche patatina e bevevamo coca-cola.
Al suono della campana urlammo tutti quanti e ci abbracciammo. Tutti quelli di classe mia vennero a salutarmi e mi abbracciarono. Wow. Con alcuni non avevo neanche mai scambiato una parola, fantastico direi!

Uscimmo e vidi Kyle con i suoi amici con i gavettoni che si bagnavano a vicenda e bagnavano chiunque passasse il cancello. Ah!

“Io sono tua sorella, decidi tu se passare un estate da inferno o spassartela”
“ahahahahahah Kyle tua sorella è molto simpatica” disse uno con il cappello.

Poi vidi Mike sorridermi.

Mike.

“Tu frequenti questa scuola perciò non sei esentata dai gavettoni dell’ultimo giorno è una tradizione! Fai finta che non mi conosci, è tanto difficile?”
“Ah!” urlai dopo che Kyle ci bagnò.
“Faremo i conti a casa sconosciuto!” dissi io attraversando il cancello.

Salutai Kelly e Hanna che andavano verso la fermata dell’autobus che era opposta a dove dovevo andare io.
Si raccomandarono per sta sera e si scusarono ancora per prima ma io le ricordai che era tutto OK e che stavo benissimo. Mi sedetti su una panchina fuori dal cancello per aspettare lo stupido di mio fratello.
 


 

Ehy salve a tutti quanti! Mi scuso per l'enorme ritardo ma sono sempre in viaggio particamente..
Allora cosa ne pensate della storia? scrivetemi le vostre opinioni, please!


Domanda che non riguarda la storia siete andate ad uno dei concerti a Milano? o dovete andare a Torino?
IO sono andata domenica a San Siro ed è stato il più bel giorno della mia vita, davvero! E' stato pazzesco!! Un sogno diventato realtà!!


Beh adesso vi lascio a voi commentare, voglio tante recensioni per favore!:)

UN BACIO ENORME e UN GRAZIE A TUTTI <3

 

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Capitolo 10
*** This. ***


~~

Mentre cercavo di passare il tempo guardando qualcosa sul telefono sentii una voce alle mie spalle.

“Ehy”
Mi voltai ed era Mike.
Non pensai e risposi.
“Ciao, come va?”
“Alla grande direi! L’inferno è finito!” voltandosi indicando l’edifico alle nostre spalle.
“Già! Finalmente posso dare inizio alle mie vacanze”
“Los Angeles?”
“Kyle?”
“Ci diciamo tutto..contenta?”
“Si! Tantissimo ahaha”
“Che fai sta sera?” mi chiese imbarazzato.

Imbarazzato Mike? Imbarazzato lui? Perché dovrebbe esserlo?

“Ehm io.. pensavo di andare alla festa dell’ultimo giorno.. te?”
“Anche io! Wow allora ci vediamo..”
“Già..” dissi io in imbarazzo.

Che situazione! Ero a disagio io adesso..

“Con chi ci vai?” chiese lui con tono più calmo di prima.
“Io pensavo di farmi dare un passaggio da Kyle.. poi starò con le mie amiche, credo..”
“Non contare su Kyle, Denise.. deve già andare a prendere una ragazza stasera”
“Davvero? E chi è?”
“Non posso dirtelo! Altrimenti non sarei un migliore amico.. non credi?”
“Nemmeno a me?” facendo la faccia da cucciolo.
“Tanto meno a te che sei sua sorella Denise! Ahahah”
“Sei cattivo come Kyle, adesco capisco perché siete migliori amici..uff!”
“Ehy non arrabbiarti! Non voglio che tu ti arrabbi con me.. dopo non potrei vivere con questo peso..” disse con uno sguardo ammiccante.
“Ehy!” dissi io quasi ridendo.
“Voglio vederti con il sorriso sempre e non con il broncio”

Sorrisi abbassando lo sguardo.

“Passo da te alle otto, va bene?”
“Cosa?”
“Passo a prenderti alle otto sta sera per andare alla festa.. dato che sei sola”
“Oh cioè io posso sempre andarci con Hanna e Kelly..” lo vidi piano piano cambiare espressione.. il suo sorriso si stava spegnendo (?) e per colpa mia?

Denise ma che diavola stai facendo? Davvero vorresti rinunciare a Mike? Ad un ragazzo? Insomma è pure carino, no? Ti piace, giusto?

Basta!

“Per le otto credo che vada bene..”
“Davvero?” disse sorpreso. Tanto sorpreso quanto me.
“Si certo.. sarà divertente andarci con qualcuno, no?”
“Non te ne pentirai..”
“Lo so..”

Lo sapevo?

“Farò di tutto per non farti pentire di aver accettato di venire con me, vedrai!”

Oh che dolce! Ok cosa sto dicendo? Cosa sto facendo?

“Ehy cosa state facendo voi due?” arrivò Kyle tutto bagnato.
“Kyle!” dissi io.
“Mike ti ricordo che è mia sorella.. è MIA”
“Non sarà TUA per sempre, fattene una ragione!” rispose Mike.

Ma che cosa stanno dicendo?

“Ok ok ma finché è minorenne è sotto la mia responsabilità. E per ora gli appuntamenti glieli organizzo io!”
“Kyle! Sono grande abbastanza per decidere con chi uscire o meno, non credi?”
“No! Dato che poi mi tocca mangiare gelato, nutella e non so che altro per farti compagnia mentre piangi..”
“Ok Kyle sai sei proprio uno stronzo!” dissi io alzandomi dalla panchina.
“Cosa?” alzò la voce Kyle.
“E invece tu? Chi è questa ragazza con cui esci stasera?”
“Mike?” si girò verso Mike.
“Lui non centra niente, tutti lo sanno! Come tutti sanno che cambi ragazza ogni sera!”
“Ehy non è vero!”
“Adesso vorrei andare a casa, tu che fai?” dissi cambiando discorso.
“Vengo con te ovviamente!”
“Bene” dissi io.
“Bene” rispose Kyle.
“Ci vediamo stasera Mike ah e aspetta questo è il mio numero..” porgendoli un bigliettino con il mio numero scritto.
“Grazie, ti scriverò..”
“Se ci ripenserai fammi sapere..” lo guardai.
“Andiamo?” disse Kyle mentre si avviava.
“Meglio che vai Denise, altrimenti chi lo sente più Kyle?”
“Già”
Rise.
“Posso?” dandomi un bacio sulla guancia.
“Ehm..”
“Dovevo”
“Vado?”
“Vai, a stasera”
“a stasera” voltandomi e andandomene.

Per tutto il tragitto io e Kyle non parlammo. Quando arrivammo a casa trovammo tutta la tavola apparecchiata e del vero cibo preparato. Di solito ci arrangiavamo con una fetta di pane e nutella o gelato (i nostri mitici pranzi).

“Ehy ragazzi! Bentornati. Vi ho preparato il pranzo” ci venne incontro Miss Smitty.
“Grazie mille!” guardando con ammirazione la tavola.
“Hope sta riposando di sopra, io continuo a pulire di sopra intanto voi mangiate..”
“CERTO” disse Kyle.

Durante il pranzo nessuno di noi due prese parola se non per passarci l’acqua o altra cosa.
Quando finii di mangiare mi alzai e mentre stavo per uscire dalla cucina Kyle mi richiamò.
“Denise?”
“Cosa c’è?”
“Volevo dirti.. si insomma scusa! Scusa perché hai ragione tu sono uno stronzo. Scusami davvero!”
“Kyle? Io..”
“Voglio che tu sia felice, non voglio vederti soffrire..”
“Lo so.. ma è giusto che faccia le mie scelte a volte!”
“Sei felice?”
“Felice?”
“Si insomma di uscire con quello..”
“Quello?”
“Si dai hai capito.. quello là”
“Vuoi dire Mike?”
“Si esatto!”
“Il tuo migliore amico?”
“Che parolone.. migliore amico!”
“Kyle? Tutto ok?”
“Si tranquilla.. comunque si il mio migliore amico Mike! Sei contenta di uscirci? Ti piace?”
“Non so se mi piace, non lo conosco nemmeno..”
“Appunto! Non so neanche perché te lo abbia chiesto. Insomma non vi siete nemmeno mai parlati! Giusto?”

Kyle se solo sapessi..

“Beh ci siamo parlati quando è venuto quel giorno che ti cercava..”
“Si del tipo “Kyle non c’è” “Ok ripasserò”?”
“In realtà l’ho fatto entrare e gli ho offerto del gelato..”
“Cosa? E perché non me lo hai detto?”
“Perché non credevo potesse interessarti.. insomma non è successo niente”
“Sicura? Insomma mi sembri agitata..”
“Tu mi fai agitare Kyle!”

Per favore fai che questa conversazione finisca presto Signore..

“Denise odio litigare con te! Odio queste situazioni!”
Lo guardai.
“Ti prego scusami, scusami se mi comporto da papà! Non mi piace farlo ma per me sei la mia piccolina e non voglio che ti succeda niente di brutto, io voglio solo il meglio per te! Non lo sopporto affatto quando soffri per qualche emerito coglione!”
“Ehy”
Lo abbracciai.
“Lo so è tutto ok.. davvero!”
“Oh Denise!” abbracciandomi.
“Ok adesso vado che devo lavarmi, farmi la piastra e scegliere cosa mettermi sta sera”
“Oh scusami” disse con una voce da femmina.
“Kyle! Mi fai morire quando fai la voce da ragazza!”
“Non prendermi in giro tesorino” con la stessa voce di prima mentre gesticolava.
“Ok basta, dovrei farti un video una volta così potrei ricattarti o semplicemente farti vedere quanto scemo sei ahahahahahaha”

Scoppiò a ridere anche lui. E ridemmo insieme. Poi ci abbracciammo.

“Adesso vai a prepararti che altrimenti mi darai la colpa se non sei pronta in tempo.. e prima mi fai vedere come ti vesti non voglio vederti con cose troppo corte o troppo scollate, capito?”
“Non sei papà!”
“Non importa! Sono tuo fratello, ricordatelo..” facendomi l’occhiolino.
“Idiota” dissi io dandogli una pacca sul petto e voltandomi per raggiungere le scale.

Salii di sopra e andai in camera mia. Prima di tutto mi buttai sul letto! Ero stanca ma ero felice: “Finalmente la scuola era finita!”

Mi alzai quasi subito e feci partire l’ultimo disco dei miei idoli. Dopodiché mi ributtai sul letto e rimasi sdraiata per circa mezzora. Quando riguardai l’ora erano le 16.00 forse era meglio se mi alzavo e iniziavo almeno a lavarmi i capelli e farmi una piastra decente.
Raggiunsi il mio bagno, accesi l’acqua della vasca e mentre aspettavo che uscisse alla mia temperatura incominciai a mettermi i capelli in tutti i modi più strani e fare smorfie allo specchio mentre mi muovevo ballando in modo ridicolo. Tanto chi mi avrebbe mai visto? Nessuno.
Mi inchinai nella vasca e mi lavai i capelli, di solito facevo due shampoo ma oggi volevo esagerare e mi misi anche una specie di maschera per i capelli con cui devi rimanere in posa per dieci minuti. Passati questi lunghissimi dieci minuti risciacquai i capelli e poi li strizzai prima di avvolgerli in un asciugamano facendo il tipico “TURBANTE”. Mi era colato il mascara perciò mi struccai. Infine asciugai i capelli con il phon e incominciai a farmi la piastra. Finì di farla che erano le cinque e mezza.

Forse ero in ritardo!

Andai in camera e decisi di scegliere prima cosa mettermi e poi entrare in doccia dato che sicuramente mi sarei provata mezzo guardaroba e avrei sudato dal nervoso perché sicuramente non avrei trovato niente che mi piacesse veramente.

Perché era sempre così complicato scegliersi i vestiti? 

Provai tutti gli abbinamenti possibili e immaginabili ma non c’era niente che mi convincesse davvero! Tirai fuori di tutto e quando mi girai avevo il letto sommerso di vestiti.
E le scarpe? Che scarpe metto? Merda la borsa! Allora prima devo decidere cosa cavolo mettermi e poi le scarpe e la borsa vengono dopo no? AIUTO!

DENISE CALMATI! CALMA! E’ TUTTO OK!!

“Cazzo sono le quasi le sei e mezza e devo ancora lavarmi e truccarmi! Non ce la farò mai! Ok sto parlando da sola? Allora adesso vado a lavarmi magari mi viene un illuminazione su come vestirmi, giusto? Ovviamente! Bene mi rispondo pure da sola..”

Corsi a spogliarmi e entrai in doccia, era fantastico come il getto caldo dell’acqua riusciva a liberarti la mente e farti dimenticare tutto quanto.

DENISE?? MUOVITI. Parlò il mio subconscio.

ILLUMINAZIONE. Metterò il vestito nero il quale nella schiena ha solo una striscia verticale dorata lasciandola scoperta. Si metterò quello! Non sarà mica troppo eccessivo, vero? Insomma davanti e tutto coperto..

Mentre ragionavo tra me e me, mi asciugai. Mi misi la crema corpo e iniziai a truccarmi. Ero fiera di me! Ero riuscita a fare un bellissimo trucco leggero.
Andai in camera e il mio orologio segnava le sette e un quarto. PERFETTO.

Presi il vestitino che avevo pensato in doccia e dopo averlo indossato con un paio di tacchi (come ordinato da Hanna e Kelly dovetti lasciare a casa le mie amate converse) presi una pochette, scelsi quella di CHANEL. La mia preferita, regalata da mamma e papà per natale. 
Mi guardai di nuovo allo specchio e si dovevo ammettere che mi piacevo. Strano ma vero! Andai di nuovo in bagno e mi spruzzai un po’ di profumo e scesi giù finalmente pronta.

“Ehy guarda guarda la nostra sorellina Hope!”
“Ehy..” dissi io.
“Sei bellissima” disse Hope.
“Ehy grazie piccolina! Ma tu lo sei di più..” andando verso di loro sul divano.
“Wow” disse Kyle guardandomi di nuovo.
“Che c’è?”
“Devo ammetterlo ho una sorella figa”
“Ma smettila! IDIOTA!” dissi ridendo.
“Ehy dico davvero, Hope non è bellissima Denise?”
“Siiiiiiiiiii!” disse Hope battendo le mani.
“Non sapete cosa state dicendo! Comunque Kyle non sei male nemmeno tu!” dissi facendogli l’occhiolino.
“Lo so siamo una famiglia di fighi” fece spallucce Kyle.
“Se lo dici tu” commentai.
“Vero Hope che siamo una famiglia di fighi?”
“Si fighi fighi fighi!” disse Hope battendo le mani.

Credo che avesse preso il vizio di battere le mani.

“Bene sono le otto” dissi mentre guardai l’ora della tv.

Presi il telefono di cui mi ero praticamente scordata nelle ultime quattro ore e vidi che avevo quattro messaggi da un numero sconosciuto. MIKE!
“Ehy questo è il mio numero. Mike.”
“Allora per sta sera alle otto, va bene vero?”
“Non vedo l’ora di vederti. Mike.”
L’ultimo messaggio risaliva alle sette e mezza.

Bloccai il telefono e mi fermai sull’immagine di sblocco.
Oh Harry. Scusami. Ma stasera proverò a divertirmi. Ti amo. Tanto. Forse troppo. Ok. Basta. Proverò a divertirmi. Mi mancherai. Anzi mi manchi.

A fermarmi fu il campanello.



 

Ehy saluti a tutti quanti!
Allora come va? Vi piace questa storia?
Cosa ne pensate del capitolo 10?

Cosa succederà alla festa? Avete in mente qualcosa? scrivetemi pure tutto quello che vi passa per la testa!

RECENSITE PLEASE.

KISSES xxx

 

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Capitolo 11
*** Started. ***


~~
“Credo che ci sia un ragazzo qua fuori che aspetta una bellissima principessa” disse Miss Smitty mentre stava spolverando le vetrate della sala.
Mi alzai e le sorrisi.
“Wow hai deciso di cambiare look?” sorrise lei.
“Ti piace?” dissi girandomi su me stessa.
“Si! Ho sempre pensato che fossi una bellissima ragazza anche con quelle felpe extralarge ma così sei davvero uno schianto! Non mi stupirei se sta sera qualcuno facesse a botte per te” facendomi l’occhiolino.
Risi in imbarazzo.
“Ma smettila, sono sempre la stessa Denise di tutti i giorni” guardandomi nello specchio all’ingresso.
“Credo che dovresti andare adesso, non è così carino far aspettare troppo un ragazzo” disse lei porgendomi la mia borsa e aprendomi la porta.
Sospirai.
“Andrà bene, vedrai! E divertiti, te lo meriti tesoro”

Ma quanto poteva essere dolce quella donna? A volte avrei voluto fosse mia mamma! Non che mia mamma non fosse dolce o altro ma come mio papà erano sempre a lavoro e a volte io avevo bisogno di una figura più grande femminile.

“Denise aspetta!” sentii Kyle alle mie spalle.
“Che c’è?” mi voltai.
“Hai la schiena scoperta! Non pensi sia un po’ troppo scollato?” disse lui con un aria di domanda e preoccupazione.
“Denise sei bellissima! E lei signorino Kyle si vada a preparare che è giunta l’ora di andare a prendere anche lei la sua donzella!” lo fece rientrare Miss Smitty mentre mi sorrise spingendo dentro Kyle.
*Per fortuna c’era lei* pensai.

Raggiunsi il cancello e lo passai. Stavo già odiando questi tacchi! Come avrei fatto a sopportarli per tutta la notte? Ok Denise calmati starai seduta tutto il tempo! FANTASTICO ALLORA!

Dovrei smetterla di pensare in momenti come questi.

“Ehy!” mi venne a salutare Mike scendendo dalla macchina.
“Ciao” dissi io con un timido sorriso.

Non ero del tutto a mio agio con questo genere di vestiti. Per non parlare di queste stupide scarpe.

“Wow sei bellissima”
“Ti piace?” toccandomi il vestito abbassando lo sguardo.
“Stai benissimo, davvero”
“Grazie”

Rimase a fissarmi per un po’ e io non sapevo se richiamarlo o magari dopo sarei sembrata maleducata? Aspettai.

“Oh si scusa” aprendomi la portiera della macchina.
“Grazie!” dissi sorpresa.

Non pensavo esistessero ancora ragazzi che ti aprivano la portiera della macchina. Pensavo che ormai era passato di moda? Anche se per me era una cosa bellissima. Pensavo che nessuno lo avrebbe fatto con me intanto sognavo attraverso i film. Invece mi era appena successo! WOW.

Salì in macchina anche Mike e partimmo.

Era una bella macchina, ed era pulitissima! Sembrava come appena comprata tanto è che avevo paura di sporcarla e non sapevo come mettere le gambe! Per paura di sporcare con le scarpe. AIUTO!

Durante i primi dieci minuti non parlò nessuno, io non sapevo davvero che cosa dire perciò fissai fuori dal finestrino come il mio solito.
Silenzio imbarazzante.

Quante cose dovrei dirgli! Prima di tutto volevo scusarmi con lui per “quel bacio” a cui io ho rifiutato. Lo so che è stupido ma ho un terribile senso di colpa anche se non me ne pento perché so che ho fatto la scelta giusta per me. Ma cosa pensa un ragazzo?

E poi non voglio che si faccia false illusioni oppure sono io che immagino che potrei piacergli. Io lo vedo come un amico, non penso di immaginarlo come un fidanzato! Si Denise perché il tuo fidanzato sarà di sicuro Harry Styles, giusto? Perché tu sei convinta di incontrarlo e pensi che lui perda la testa appena ti vede. E quando i vostri sguardi si incroceranno lui ti chiederà: “Vuoi sposarmi?” scapperete insieme, avrete una vita perfetta, una casa perfetta e dei figli perfetti. La tua vita sarà PERFETTA!

BASTA!

Perché il mio subconscio è così crudele con me?


“Denise tutto bene?” chiese Mike con voce preoccupata.
“Oh si benissimo, perché?”
“Sembri perplessa, ma forse mi sbaglio..”
“Si forse ti sbagli” dissi io chiudendo questa lunghissima conversazione.

Presi il mio telefono e avevo due messaggi:
“Ehy io sono appena arrivata, ti aspetto all’ingresso! Hanna xxx”
“Dimmi quando parti così ti aspettiamo all’ingresso. Kelly xxx”
Scrissi velocemente: “Sto arrivando” anche se in realtà non ne avevo la minima idea di dove fossimo e di quanto distante era ancora il luogo della festa.

“Chi è?” chiese cortesemente Mike ma con un briciolo di curiosità.
“Hanna e Kelly.. sono sempre loro! Mi hanno chiesto quando arrivo..”
“Capisco.. comunque non è molto lontano, tranquilla”
“Ok”
“Denise? Posso chiederti una cosa?”
Odio quando mi chiedono se possono chiedermi una cosa, insomma perché non chiedete e basta?
“Si certo, dimmi..” sospirai in silenzio.
“Cosa pensi di me? Anzi no lascia perdere..scusami!”
“Perché? Ormai me lo hai chiesto e adesso ti rispondo scusa..”
“Non sei obbligata!”
“Penso che tu sia un ragazzo splendido, insomma non ti conosco così affondo però sei simpatico ed è forse inutile dirlo ma sei anche un bel ragazzo..”
“Ma?”
“Ma cosa?”
“Dillo! Non sono il tuo tipo, giusto?”
“Io..”
“Sai ti ho osservato in questi giorni, cioè non fraintendermi non ti ho stalkerato eh”
“Tranquillo” risi.
“Ma insomma se ti piacessi davvero mi avresti baciato, giusto? Perciò quando hai accettato il mio invito non ho più capito, perché avrebbe accettato? Forse solo per educazione ma non ne sono così sicuro..”
“Io lo penso davvero quanto ti dico che sei un bel ragazzo! Ma capiscimi io ti vedo come un amico o meglio “Il migliore amico di mio fratello” è una situazione diversa..”
“Capisco.. perciò perché hai accettato?”
“Tu perché me lo hai chiesto?”
“Non si vede?”
“Cosa?”
“Che mi piaci, forse?”
“Oh io.. scusami, sono una stupida!”
“No dai se non si vede è wow pazzesco potrei andare a fare l’attore!”
Ridemmo. Che bello.
“Comunque non voglio che tu ti senta in difficoltà o in imbarazzo perché saprai che volendo ho tutte le ragazze che potrei desiderare”
“Già.. grazie! Mi hai già rimpiazzato?”
“Ehy ehy non intendevo questo”
“A me sembrava proprio di si invece”
Ridemmo.
“Sei fantastica lo sai? Sei diversa da tutte le altre ragazze, sarà fortunato colui che ti avrà un giorno..”
“Davvero? Non pensi che potrebbe suicidarsi? Insomma una come me? Una perfetta rompipalle? Che cambia umore ogni cinque secondi? si offende facilmente, si sente esclusa con poco e preferisce stare a casa in pigiama e leggere un buon libro invece che uscire e fare festa? Dico non è una palla?!”
“No.”
Risi.
“Dico davvero, sai se fosse stata un'altra ragazza al tuo posto probabilmente quel pomeriggio avremmo fatto pure sesso, capisci cosa intendo?”
“Appunto non c’è divertimento con me”
“Al contrario invece, rendi le cose più difficili e fai impazzire le persone.. in senso buono non fraintendere.”
“Grazie! Dici davvero?”
“Certo! Ahahahahaha”
“Sei un ragazzo fantastico! Spero che troverai la ragazza giusta..”
“Sei una ragazza fantastica! Spero che troverai il ragazzo giusto..”
Ci guardammo e ridemmo.
“Credo che tu possa essere un buon amico!”
“E tu un amica perfetta, credimi!”
Risi.

Continuammo il percorso in silenzio. Quanto avrei voluto dirgli sai in realtà il ragazzo giusto io l’ho trovato ma sai come è lui non sa nemmeno che esisto!

“Ecco siamo arrivati..”

Scendemmo dalla macchina.

“Ehy tranquilla ok? È una festa e serve per divertirsi..”
“Grazie”
“Tranquilla”

Ci abbracciammo.

Forse avevo proprio bisogno di un amico maschio.

“Insomma adesso noi entriamo e poi? Cioè cosa facciamo?”
“Puoi andare a prendere qualcosa da bere, oppure piombarti al centro della sala e incominciare a ballare ahahahahaha Denise quello che vuoi principalmente..”

E senza accorgermene fummo già dentro.

Wow.

Arrivarono immediatamente Hanna e Kelly incontro a noi.

“Ehy Denny! Ciao Mike, giusto?” disse Kelly.
“Mike, lei è Kelly.. e Mike, Hanna”
“Volete qualcosa da bere?”
“Io si” ammiccò Kelly.
“Io sono apposto grazie” dissi io.
“Per adesso niente, grazie” disse Hanna.
“Bene allora, noi andiamo al bar” disse Mike prendendo la mano di Kelly.
Se ne andarono.
“Wow è stato veloce ahahah” ammisi io.
“Già, ti dà fastidio?” disse Hanna.
“Oh no, anzi ne sarei felice sia per lei che per lui sono dei ragazzi fantastici e si meritano il meglio perciò chissà io ne sarei felicissima se succedesse qualcosa tra i due, tu che dici?”
“Si ahahaha tu sei strana, lo sai?”
“E adesso cerchiamo di adocchiarne uno anche per te, ok?”
“E magari anche per te Denise..”

Non risposi.

Andammo a sederci nei divanetti e in me che non si dica ecco dei ragazzi in arrivo che si siedono proprio nel nostro tavolino.
Si presentarono e toccò farlo anche a noi. Hanna sembrava anche abbastanza in sintonia con il tipo davanti a lei. Incominciarono a parlare e parlare e parlare.

Forse il problema ero io, non ero di compagnia?

“Scusatemi, devo andare alla toilette” dissi alzandomi.
“Posso accompagnarti se ti va” aggiunse il tipo che ci stava provando con me.

Povero. Come si chiamava? Jin? John? Jack? Ok sembrava piuttosto un nome da cane ma va bene. Forse non stavo nemmeno ascoltando. Anzi no non stavo proprio ascoltando. Ha detto che frequentava la nostra scuola? No, non credo non l’ho mai visto.

“Sono in grado di muovermi da sola per adesso, grazie!” dissi con ironia.

Mi diressi verso il bagno, era piena di coppiette che non facevano altro che limonare o ballare parlando tutti felici e scherzando. WOW.
Finalmente arrivai in bagno, mi sembrava impossibile che non ci fosse nessuno. Ma tanto meglio per me. Mi soffermai a guardarmi sullo specchio.

“Ma cosa c’è che non va in me?” dissi.

Tanto non c’era nessuno e di certo non poteva sentirmi nessuno. Dopo sentì delle voci che si facevano sempre più vicine. Come non detto!
Entrai in un gabinetto, chiusi a chiave e abbassai il coperchio del water e mi sedetti. Non sapevo cosa fare. Ma quella voce era di Kyle?

MERDA!

E adesso cosa faccio? Non ho intenzione di assistere alle sue smancerie o chissà cos’altro avrebbero fatto. Perciò decisi di uscire..

 

EHY TANTI SALUTI A TUTTI QUANTI!

Fatemi sapere i vostri pareri, voglio tante recensioni! Mi raccomando! PLEASE:)


UN BACIO ENORME A PRESTO XX

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Capitolo 12
*** I'm wrong. ***


~~
Aprì il bagno facendo finta di niente.

Non chiamatemi. Non chiamatemi. Non chiamatemi.

Sentì l’ultima porta chiudersi, mi voltai e infatti non c’era più nessuno.

Non pensare male! Denise calmati.

Ritornai in mezzo alla pista. Che palle! Davvero, insomma cosa si fa se non hai il tuo ragazzo?

Decisi di avvicinarmi al bar. Mi sedetti su uno di quelli sgabelli e guardai il ragazzo dei cocktail mentre agitava le bevande.

Un giorno voglio provare a farli anche io quelle cose, mi diverte il fatto di agitare le bevande. Da piccola agitavo le bottigliette d’acqua ma poi me le toglievano perché mia mamma era fissata che dopo avrebbe fatto schifo e nessuno la poteva più bere! Io la bevevo e aveva lo stesso sapore.

“Cosa desidera?” mi chiese il ragazzo dei cocktail.

Cosa desidero? Beh desidero avere un Harry Styles qui con me, desidero stare con quel ragazzo, desidero essere la sua ragazza, desidero sapere che lui è solo mio, desidero avere la certezza che mi ami ogni giorno come il primo, desidero avere una vita con lui, desidero essere io e lui e basta, desidero che esistesse un noi.

“Ehm un bicchiere d’acqua naturale penso vada bene, grazie”

Il ragazzo mi fissò per un istante aspettando qualcosa.

“Che c’è?”

Rise.

Lo fissai con aria dubbiosa.

“Stai scherzando, vero?” mi chiese.
“Cosa ho detto?”
“Acqua naturale!”

Ah ok! Pensavo di aver detto e non pensato ciò che desidero realmente.

“Bene! Allora non vedo cosa c’è di strano” disse seccata.
“Siamo in un bel mezzo di una festa, è sabato sera e tu mi chiedi di portarti un bicchiere d’acqua?”
“Cosa dovrei ordinare, scusa?”

Stavo incominciando ad irritarmi.

Mi passò un foglio colorato con tutti nomi strani.

“Hai mai sentito parlare di cocktail?” mi chiese.

Ma da dove pensa che arrivi dalla luna?!

“Certo che ho sentito parlare di cocktail! Ma mi dispiace per te, non me ne piace nessuno di questi cosi alcolici, non bevo!” sbottai.
“Non bevi? Davvero? E gli hai provati tutti quanti?” disse stuzzicandomi.
“Senti me la dai l’acqua o no?” dissi io.
“Arriva subito!” sorridendomi.

Ma che?!

“Ecco a te la tua acqua” porgendomi una bottiglietta.
“Grazie mille!” dissi io.

Ma dimmi te quante storie ha fatto questo per darmi una bottiglietta d’acqua! Insomma ci ha messo meno di un minuto per portarmela alla fine.
Dopo dieci minuti ecco il ragazzo dei cocktail che viene dalla mia parte con un bicchiere in mano.

“Questo è per te! Un omaggio per la mia cliente preferita” disse felice porgendomi un bicchiere con del liquido colorato.
“Cosa è?” chiesi io.
“Assaggia! È una mia specialità..” disse orgoglioso.
“Senti, non ho mai bevuto fino ad ora e odio l’alcool da principio perciò non credo che berrò questo coso colorato! Mi dispiace..” dissi girandomi sullo sgabello.
“Questo lo avevo capito! Proprio per questo voglio che tu sia la prima ad assaggiarlo e sentire il tuo parere.. saresti l’unica che mi direbbe la verità in ogni caso: 1 perché non ci conosciamo; 2 perché non hai mai assaggiato nulla del genere; 3 perché odi l’alcool.”
“Io non capisco..” lo guardai perplessa.
“Su assaggia, basta un sorso soltanto poi se fa schifo ti do il dovere di lanciarmelo addosso! Allora ci stai?”

Beh devo dire che la cosa di lanciarli dietro il bicchiere non è una cattiva idea.

“Ok lo assaggio ma ti avviso, non mi piacerà e te lo troverai tutto addosso!” dissi divertita.
“Questi sono i patti, no?”
“Ok” dissi.

Presi il bicchiere in mano. E presi un sorso di quella bevanda.

Merda! È pure buono! Ma è alcolico?

“Allora?” chiese il tipo.

Ok mi piace! Mi piace! Ha un buon sapore: fragola, limone e non so cosa altro ma è fresco e tremendamente buono!

“Ehy allora?” richiese lui guardandomi.
“Ehm.. ok io devo ammettere che questo è davvero buono! Complimenti!”
“Davvero?” disse lui incredulo.
“Si insomma è fresco e buonissimo! Ma curiosità è alcolico?”
“ahahaha certo che è alcolico! Ma è un bel miscuglio anche di frutta”
“Beh complimenti allora! Cosa ha dentro? Voglio saperlo!”
“Ricetta segreta tesoro”
“Come?”
“E’ una mia invenzione! Ci ho lavorato un mese e tu sei stata la prima a cui l’ho fatto assaggiare.. a proposito come ti chiami?”
“Ehm Denise, perché?”
“Denise.. direi che è perfetto!”
“Perfetto cosa?”
“Il nuovo cocktail, prenderà il tuo nome”
“Oh davvero?”
“Si certo!”
“Tu sei pazzo!” risi.
“Si hai ragione sono pazzo perché mi sono innamorato di te”

Oh no ti prego! Cosa è uno scherzo?

“Cosa?”
“Sto scherzando tranquilla.. calmati ahahaha anche se non vedo il motivo per cui tu ti debba agitare insomma dovresti sapere che sei una bella ragazza e di certo sarai piena di ragazzi che ti fanno lusinghe”
“Ehm è un complimento?”
“Ti ho appena detto che sei una ragazza bellissima! Io direi che è un super complimento, no?”
“Beh allora ti ringrazio” sorrisi.

Un altro ragazzo che ci prova con me no ti prego! Insomma sono stata anni senza che nessuno mi rivolgesse parola e sta sera cosa sta succedendo? Mike che mi ha detto che gli piaccio, il tipo che ci provava con me al tavolo e adesso questo che mi riempie di complimenti e usa il mio nome per un cocktail?
Non credo avessi desiderato questo.

“Senti me ne faresti un altro di questo allora?” dissi io indicando il mio bicchiere vuoto.
“Certo comunque mi chiamo Steve!”
“Ok.. Steve!”

Adesso incomincerò a bere questo drink e ne prenderò altri se è necessario a non pensare tutto questo che mi sta succedendo sta sera!

Dopo qualche drink mi sentivo strana, più libera?

“Ehy Denise tutto bene?”
“Certo! Mai stata meglio..” risi.
“Ok..”

Incominciai a ridere mentre osservavo il mio blocco sfondo. Harry.

“Cosa hai da ridere?” chiese Steve preoccupato.
“Guarda! Non è il ragazzo più bello di questo mondo? Insomma guardalo è perfetto! Vogliamo parlare del suo sorriso? Farebbe invidia al sole.. per non parlare dei suoi ricci! Sai cosa sarebbe bello? Toccare quei ricci e perdersi nel suo sguardo.. i suoi occhi verdi. Hai visto le fossette? Sai quando era più piccolo erano più evidenti. Come si fa ad odiare un ragazzo del genere? E’ dolcissimo! Guarda guardalo! Guardate tutti quanti!” dissi alzandomi sventolando il telefono.

“Denise! Denise tutto bene?” si avvicinò Mike.
“Lui è bellissimo, non è vero?”
“Ehm scusa ma cosa ha bevuto?” rivolgendosi al tipo dei cocktail.
“A bevuto qualche drink, ma penso che non abbia mai bevuto perciò..”
“Ok ok ti porto fuori!” prendendomi per il sotto braccio.
“Andiamo da Harry? Sai a me manca.. lo sai? Io ho voglia di pizza!”
“Denise, Denise siediti qua adesso”
“Ho mal di pancia..” sbuffai.
“Hai freddo?”
“Io ho freddo?”
“Tieni la mia giacca! Vado a chiamare Kyle.. tu non muoverti ok?”
“Ok” dissi.

Crollai e mi addormentai.



Quando aprì gli occhi non capivo dove ero e avevo un po’ di mal di testa.
“Ehy tutto bene?”

Cercai di alzarmi, o meglio mettermi seduta.

Mike.

“Ehy! Dove siamo? Che ore sono?”
“Una domanda alla volta.. siamo a casa mia dato che da te ci sarebbero stati i tuoi e Kyle non ha voluto ti portassi là e secondo sono solo le tre del mattino. Kyle dovrebbe passarti a prendere tra poco..”
“Oh”

Non sapevo cosa dire.

“Tranquilla! Non è successo niente comunque..”
“Kelly?”
“Lei cosa?”
“Insomma tu te ne sei andato.. per me e io, non volevo questo..”
“Kelly capirà!”
“No lei mi odierà adesso..” dissi alzandomi sistemandomi il vestitino.
“Denise.. non dovresti sforzarti”
“Mike io non volevo questo, mi dispiace! Sono un disastro e adesso Kelly mi odierà perché a lei tu piaci, le piaci davvero! Ed io mi sono comportata da stronza, da perfetta egoista ecco..”
“Ehy ehy è tutto apposto.. non hai fatto un bel nulla!”
“Appunto non faccio mai niente per Kelly o per Hanna! Insomma io penso solo e sempre a me stessa e guarda! Guardami faccio schifo.. perché? Io amo un ragazzo che non sa che esisto! E dimmi perché dovrei pensare che un giorno ci potrebbe essere un noi? Dimmelo!”

Incominciai a piangere.

Il mio discorso non aveva nemmeno senso.

“Denise, tutti ti vogliono bene.. ci sono tanti ragazzi che ti ammirano e ti trovano bella! Forse dovresti solo aprire il tuo cuore e lasciarti andare..”
“Io devo andare Mike.. scusa” 

Scesi le scale ma mi bloccai a metà. Merda devo vomitare! Corsi di nuovo di sopra con la mano davanti alla bocca.
“Oddio il bagno è qua” disse Mike di fretta facendomi strada.
Vomitai. Non berrò mai più nessun intruglio promesso! Denise devi ragionare di più sulle tue azioni cazzo!

Mi sciacquai la bocca e mi diedi una rinfrescata al viso.

Scesi di sotto dove Mike stava preparando una tisana in cucina. Una tisana?
“Ehm..”
“Oh eccoti! Tutto bene? Ti senti meglio?”
“Si! Mi sento bene.. diciamo. Tu invece?” dissi io.
“Io? Tieni questa tisana ti aiuterà per lo stomaco in subbuglio e una tisana è sempre la miglior medicina per riposarsi.” Passandomi una tazza bollente.
Risi.
“Che c’è?”
“No niente, sembri un miscuglio tra mio fratello e mia madre o forse una nonna”
“Cosa?”
“In senso positivo, tranquillo..”

Perché nessuno capisce le mie battute ironiche? Le poche volte che le dico al mondo questo neanche ride.

Eravamo seduti in cucina in mezzo al silenzio e una luce soffusa alle tre di notte. Wow.
“Dovrei parlare con Kelly e scusarmi con lei..” incominciai.
“Scusarti per cosa?” mi guardò Mike.
“Perché tu sei qui.. con me e non alla festa con lei”
“Dovrei scusarmi io invece, non trovi? Insomma è stata una mia scelta venire da te e portarti fuori e poi qui da me..”

Bene! Perfetto! Grazie mille Mike, adesso Kelly mi odierà ancora di più perché tu hai scelto me e non lei..

“Posso farti una domanda?”
“Non chiedermi se vuoi chiedermi qualcosa.. semplicemente chiedi e basta! Per favore..”
“Frequenti qualcuno?”
“Qualcuno? Ehm fammi pensare.. io credo proprio di no” sorrisi ovvia.
“Certo.. e chi è Harry?”

Harry? Come scusa? Ha detto Harry? No Denise avrai capito male di sicuro..

“Chi?”
“Harry..”
“Harry?”
“Si insomma hai parlato di lui.. e anche mentre stavi dormendo lo avrai nominato almeno cinque volte”

Ok. Facciamo un discorso tranquillo e mentiamo davanti all’evidenza?

Non sapendo cosa dire. Mi misi a ridere. Davvero l’ho fatto? Sto ridendo?

“Mi piace il tuo spirito dell’umorismo Denise, lo sai?” rise anche lui.

Continuai a ridere. Ma lui smise. Ok non era più divertente. Mi fermai anche io.

“Insomma è il ragazzo di cui sei innamorata? Che non sa che esisti?” riprese lui.

Devo imparare a stare zitta! E non tirare fuori cose solo perché ho bisogno di sfogarmi senza pensare.

“Adesso tu mi crederai una pazza e ti capirei.. perché insomma non è una cosa normale. Comunque è una storia lunga, sicuro di voler ascoltare?”

Fai che dica: “No in realtà non mi interessa” “Ok mi fido di te” “Non mi piacciono le storie lunghe”
Mentre speravo in una di quelle risposte.. ovviamente non sentì quello che speravo.

“Sono tutto orecchie..” guardandomi.
“Ehm.. io.. allora si insomma.. Harry? Harry è Harry Styles.. degli One Direction? Li conosci, no?”
“Si?”
“Ecco.. a me piacciono! Sono una loro grandissima fan non so se Kyle te lo abbia mai detto o mi abbia sputtanato raccontando in giro i miei schizzi da pazza psicopatica quando li vedo in tv ecco..”
“No non mi ha mai raccontato niente di tutto ciò..” rise incredulo.
“Bene io li amo e penso che sia normale avere uno preferito (?), insomma sono in cinque (odio questo genere di discorsi)”
“Quindi?”
“Mi sono innamorata.. io sono perdutamente innamorata di uno di loro, amo anche gli altri cinque non fraintendiamo ma Harry non lo so! Non so nemmeno spiegarmi il perché! Non so darti una spiegazione al perché.. io non lo so e come se in una notte cupido mi avesse trafilato il cuore con una delle sue frecce con inciso il suo nome!”

Suonò il campanello. Era Kyle. Uscì immediatamente salutando Mike che rimase a fissarmi alzando la mano e mi diressi in macchina di mio fratello.

Nessuno fece parola sul quanto era accaduto questa sera. E mentalmente ringraziai mio fratello per questo silenzio. Andai in camere, mi cambiai e mi misi sotto le coperte e mentre stavo per spegnere la luce entrò Kyle con un vassoio.
“Cosa c’è di meglio di una tazza di tè e dei buon biscotti?”
“Kyle! Così mi farai ingrassare.. l’estate è appena iniziata e devo superare la prova costume..” dissi scherzando mettendo il broncio.
“Mangia e bevi il tè! È caldo e ti farà bene.. domani mattina dobbiamo parlare. Buonanotte sorellina” dandomi un bacio sulla fronte e andandosene chiudendomi la porta.
“Domani dobbiamo parlare” odiavo questa parola (dobbiamo).


 

ALLORA?
Cosa vi sembra questo capitolo? La nostra Denise è un po' un disastro.. o forse è troppo ossessionata? o meglio troppo innamorata?

LASCIATEMI LE VOSTRE RECENSIONI.

KISSES xxxxx

 

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Capitolo 13
*** Another day? ***


~~
La mattina seguente mi svegliai riposata come non mai. Stavo benissimo.
Guardai l’ora ed erano le 10.35. Scesi giù e andai a fare colazione.

“Buongiorno, come stai?” disse Kyle con un tono freddo.
“Kyle.. bene anzi benissimo direi! Ho dormito da Dio sta notte, sai?”
“Bene..”
“Mi passi la nutella?” chiesi io indicando il barattolo affianco a lui.

Non rispose e non mi guardò neanche. Allungò il braccio trascinando il grosso barattolo verso di me.

OK. PERFETTO E’ INCAZZATO CON ME.

“Ok bene.. mi dispiace ok? Lo so che non dovevo ubriacarmi ma non l’ho fatto apposta, va bene? Insomma avrò bevuto si e no al massimo cinque di quei cosi colorati alcolici! Il fatto è che non ho mai bevuto in vita mia. Posso contare su una mano quante volte sono uscita il sabato sera per andare ad una stupida festa! Pensavo sarebbe stato divertente, capisci? Ho detto: <>. Ma invece sai cosa ti dico? Non mi sono divertita affatto! Non fa per me quel luogo! Ragazzi che ti fanno avance per poi portarti a letto? No grazie! Ho ancora una dignità sulle spalle e voglio custodire ancora per un po’ la mia verginità finché non troverò il ragazzo giusto se mai esistesse da qualche parte a questo punto.. anche se insomma io so qual è il mio tipo di ragazzo ideale ma lasciamo perdere adesso! E poi scusa tu non sarai mica perfetto, no? Quante ragazze hai mollato? O meglio hai tradito? A quante hai mentito? Quante te ne sei portato a letto in una stessa notte? Ma io non ti ho mai giudicato! Non ti ho mai rimproverato, non ti ho mai detto niente perché è la tua vita! Decidi tu come e cosa fare con essa. Perciò non voglio sentirmi fare una stupida predica, ok? Perché per una volta nessuno mi ha detto cosa dovevo o potevo fare! E poi scusatemi tanto ma mi avete lasciato sola come una deficiente! Mike se ne è andato via con Kelly e Hanna con un tipo che non so nemmeno il suo nome e te non ti ho praticamente mai visto in giro. Nessuno di quelli che conoscevo è venuto da me anche solo per dirmi ‘CIAO’ nessuno della mia classe è venuto da me! Si ok forse non sono nemmeno così tanto simpatica con loro ma preferisco essere vera e realista invece di fare la falsa con tutti e dire ‘Ciao tesoro come stai?’ come fanno tutte. Scusa io non ci riesco perché devo fare la falsa cortese con una che mi sta sul cazzo? Spiegamelo perché non l’ho mai capito!”
“Da quanto tempo non parli con qualcuno di ciò che provi veramente?” mi guardò Kyle sbalordito.
“Cosa?!”
“Si”

Ah una cosa che odio è quando mi si parla in monosillabi!

“Puoi parlare in maniera comprensibile? GRAZIE!”
“Comunque io devo dirti una cosa! È importante..”
“Spara..”
“Ho conosciuto una ragazza o meglio ci conoscevamo già da tantissimo ma non abbiamo mai parlato veramente e ieri l’ho baciata”
“Baciata e poi scopata?”
“Denise!” disse urlando.
“Ok ok la smetto.” Dissi mettendo le mani davanti.
“Sai è una sensazione strana! Perché per una volta riesco a non pensare ad altro? Però è imbarazzante perché come hai detto tu io sono Kyle il tipo che si scopa cento ragazze a notte e la mattina non se ne ricorda nemmeno una! La gente mi conosce per quello, per lo stronzo che sono..”

Annuisco.

“Sai ti ammiro sorellina! Sei ancora vergine e non hai probabilmente nemmeno mai baciato un ragazzo, sbaglio?”
“Ehm.. no.. non sbagli!”
“Sicura di essere mia sorella?” rise.

Lo guardai male senza rispondere.

“Sto scherzando.. comunque vorrei che conoscessi questa ragazza! È molto importante per me..”
“Ma da quanto vi sentite?”
“Da una settimana.. e siamo usciti due volte più ieri sera? Quindi tre (?)”
“E non l’hai tradita già con qualcun'altra?”
“No! Non ci riesco.. ho lei fissa nella mia testa e basta, non vedo l’ora di rivederla in continuazione e ho le palpitazioni quando la vedo”
“Wow mio fratello si è innamorato? Incredibile direi! Voglio conoscerla per congratularmi con lei, davvero! A proposito la conosco?”
“Ehm.. no no non la conosci.. certo che no!”

Ok. La conosco.

“Ahn capito, pazienza allora.”
“Oggi usciamo.. andiamo in centro” disse lui tutto entusiasta.

Poi lo sentì sussurrare ‘dannazione!” probabilmente non doveva dirmelo.

Mi alzai e traslocai sul divano. Mamma e papà erano usciti con Hope da questa mattina presto per fare delle commissioni e conoscendoli rimarranno tutto il giorno in giro. Kyle esce con la ‘sua’ ragazza e io? Chiamerò Hanna e le dirò di venire da me! Kelly ehm dovrei chiamarla per scusarmi.. anzi prima sento Mike per ringraziarlo di nuovo e dopo gli chiederò di Kelly.

Dopo pranzo Kyle andò a lavarsi e prepararsi anche se mancavano ancora tre ore all’appuntamento. Certo che la curiosità di sapere chi era lei era enorme, lo ammetto.
Mentre stavo dormendo sul divano beatamente ecco che Kyle mi sveglia.

“Denise! Meglio questa o questa?” mettendomi due camicie davanti agli occhi.

Sospirai. Poi mi alzai.

“Dove vai?”
“In camera tua! Dai ti faccio l’outfit perfetto… muoviti prima che cambio idea!” dissi mentre salivo le scale.

Kyle mi raggiunse in una velocità spaventosa.
Tirai fuori dalla sua cabina armadio ciò che amavo di più. E in dieci minuti gli avevo scelto ciò che doveva indossare, lasciando tutto sul suo letto. Poi me ne andai di sotto. Di nuovo.

Accesi la TV ma ovviamente quando mi serve che ci sia qualcosa non c’è mai niente. MAGNIFICO.

Mentre continuavo a fare zapping scese Kyle tutto fiero di come lo avevo vestito. Continuava a girarsi su se stesso, guardarmi e sorridere come un idiota facendo facce strane.

“Allora? Come sto?”
“Sei un figurino fratellone mio” ammiccai io.

AHAHA una cosa che amavo è fare la scema insieme a lui. Almeno ero sicura che avrebbe capito qualsiasi stupida battuta avessi fatto. E io avrei riso per le sue cazzate.

“Grazie davvero Denise! Ti devo un favore poi..”
“mm un favore? Portami con te al centro per conoscere ‘la tua amata’ ti prego!”
“ SCOR-DA-TE-LO”
“Ma?”
“Un altro giorno, non so quale, di quale mese e soprattutto di quale anno!”
“Ma Kyle! Avevi detto” lo raggiunsi alla porta.
“Anche io ti voglio bene sorellina” dandomi un bacio sulla fronte.
“Certo” sbuffai.
“Ciao!”
“Divertiti allora!” dissi io mentre chiuse la porta.

Bene sono da sola a casa. Strano, vero? Insomma non succede mai!
Mi ributtai sul divano. Forse dovrei chiedere ai miei di regalarmi un cane così quando mi lasciano a casa non sono poi sola. Ok posso pure chiederlo e magari specificare che sappia respirare, mangiare e abbaiare per davvero e cammina da solo senza premere nessun pulsante! Quando lo chiesi a 10 anni mi regalarono un cane di peluche enorme. Mi accontentai lo stesso, lo ammetto. Ma adesso non penso lo accetterei. NO NON LO ACCETTEREI!

Presi il telefono e chiamai Hanna che mi rispose immediatamente.
“Ah Denise sei tu..”
“Piacere di sentirti anche io!”
“No cioè scusami e che aspettavo la telefonata da tuo, cioè da qualcun altro.. un'altra persona ecco!”
“Oook. Dove sei? Devi fare qualcosa questo pomeriggio o adesso? Perché sono sola a casa e mi annoio”
“Io sono in centro che aspetto, cioè non sto aspettando nessuno.. aspetto mia mamma che finisca di comprare un paio di paste in pasticceria (?)”
“Hanna tutto bene?”
“Io? Certo che si! Tu?”
“Bene grazie.. ah sai che Kyle ha conosciuto una ragazza? Si direbbe che è molto innamorato, sai?”
“Molto innamorato? Dici davvero?”
“Certo! Lo ha detto lui.. ah e oggi si incontravano in centro! Magari se lo incontri fai una foto alla tipa, devo sapere chi è ASSOLUTATISSIMAMENTE! Ok?”
“Che dolce..”
“Cosa?”
“Ehm cosa?”
“Hai detto: << Che dolce..>> e io ti ho chiesto: <>”
“Ahn si che dolce il cioè la torta che ha preso mia mamma adesso”
“Certo.. va beh ti lascio ok?”
“Si va bene.. ci sentiamo sta sera, ok?”
“Non sei impegnata? Insomma davvero possiamo sentirci?” dissi io.
“Ehm no hai ragione.. sono ad una festa di compleanno di parenti ecco perché mia mamma sta comprando cioè ha appena comprato una torta e pasticcini”
“Appunto! Va bene dai non importa.. a domani allora. Un bacio”
“Si un bacio, ti voglio bene Denise!”

CONOSCO I MIEI POLLI. NON ME L’HA RACCONTATA GIUSTA!

Non è che lei e Kyle.. si insomma è lei la ragazza per cui Kyle si è innamorato? NO OK DENISE SMETTILA DI DIRE CAZZATE!
Insomma Hanna quando le avevo chiesto di mio fratello aveva risposto che.. ehm..

“sei pazza se pensi che mi interessa tuo fratello! Insomma non che non sia bello, perché se dovrei dire il mio ragazzo perfetto per aspetto fisico è lui fidati ma purtroppo il carattere è quello che è..”

Beh il carattere non le piace, anche se nell’ultima settimana Kyle è cambiato e loro due erano cioè mi sembravano più intimi che mai. Però ieri Kyle doveva andare a prendere una ragazza e di certo non poteva essere Hanna. O forse lo ha detto solo per farmi confondere? Insomma nell’ultimo periodo c’era questa ragazza che.. Kyle ha perso la testa!

Hanna e Kyle? Lei e lui? La mia migliore amica con mio fratello?

Nel frattempo chiamai Mike.
“Ehy Denise! Tutto bene?”
“Oh si! Grazie mille ancora per ieri notte.. volevo chiederti se avevi sentito Kelly”
“Certo! E sai una cosa? Sta sera usciamo”
“Tu e Kelly?”
“Certo altrimenti io con chi? AHAHA comunque tranquilla è tutto apposto ci ho parlato io e anzi è stata piuttosto comprensiva devo ammettere..”
“Davvero? Non è arrabbiata con me?”
“No! E ha detto che le piacerebbe che la chiamassi, ma io non ti ho detto nulla, ok?”
“Davvero? Oh Mike grazie mille di cuore! A proposito devo chiederti una cosa..”
“Dica signorina”
“Si tratta di Kyle, sai per caso con chi esce?”
“AHAHAHA scherziamo? Io sono il suo migliore amico, perciò tu cosa credi? Che lo so oppure no? Denise se non te lo ha detto vuol dire che non vuole fartelo sapere! Ma prima o poi vedrai che te lo dirà e tu beh spero ne rimarrai felice”
“Io ho una mezza idea di chi possa essere..”
“Davvero? AHAHAH CHI?”
“Hanna”
“AHAHAHAHAH ok capito.. beh io non posso dirti niente, perciò non ti dico ne si ne no! Adesso devo lasciarti e mi raccomando chiama Kelly per favore, un bacio”
“Sei cattivo, lo sai? Va beh un bacio anche a te! Adesso la chiamo tranquillo.”

Appena attaccai con lui chiamai Kelly.
“Ehy.. Kelly?”
“Denise..”
“Come stai? Allora si cioè io volevo chiederti scusa per il fatto di Mike ecco..”
“Ehy! Tranquilla è tutto apposto e sai una cosa? Sta sera usciamo assieme!!” disse felice.
“Davvero? Wow! Sono davvero, davvero felice per te Kelly!” feci finta di non sapere niente.
“Posso chiederti una cosa?”
“Certo! AHAHA”
“Verresti da me.. ADESSO?”
“Adesso? Ehm si certo! Dammi il tempo di vestirmi e di arrivare e sono da te..”
“GRAZIE MILLE! A TRA POCO!”
Attaccò.

Bene direi che anche questa è fatta. Adesso mi preparo e dai Denise almeno cambi aria per un po’.
Mi misi un vestitino sportivo e un paio di converse. Presi la borsa, il telefono e le cuffiette e ah si le chiavi!

Uscì.

Mentre camminavo. Dato che dovevo andarci a piedi mandai un messaggio a mia mamma:

“Ciao mamma! Io sto andando a casa di Kelly e Kyle è fuori con degli amici. Saluti”

Meglio avvisare prima di vedersi ricercata dalla polizia perché non mi trovano a casa, se mai dovessero rientrare mentre sono fuori.
 Arrivai a casa di Kelly dopo quasi mezzora di camminata. Suonai e salutai sua nonna, era una donna magnifica e diciamo che ogni tanto faceva da nonna anche a me.

“Ehy Denise, finalmente!” scese dalle scale Kelly.
“Si scusa ma non ho ancora una macchina..” risposi io ironicamente.
“Meglio così, meglio così cara” si intromise sua nonna alzandosi dalla sua poltrona e venendomi incontro.
“Dai Sali!” mi prese per un braccio Kelly trascinandomi di sopra in camera sua.
“Wow hai buttato giù l’intero armadio?” dissi io indicando il suo letto che non si vedeva neanche più.
“Ehm avevo incominciato a provarmi qualcosa..”

La aiutai a scegliere i vestiti, a fare un bellissimo make-up e una piastra decente.
Parlammo un sacco. E devo ammettere che mi mancavano questi pomeriggi, davvero!

“Senti ma Hanna? Con chi sta uscendo?”
“Cosa?” sbiancò Kelly.
“Sai qualcosa?”
“Io? Nooo.. perché? Come ti viene in mente una cosa simile? Se non lo ha detto a te, non lo avrà detto nemmeno a me, non trovi?”

Sospirai.

“A che ora passa Mike?” chiesi io cambiando discorso.
“In realtà ci troviamo alle sette al “Maddy & Johnson””
“E chi ti accompagna?”
“Io pensavo che potrei andarci a piedi..”
“Ma sei impazzita? A piedi? Hai idea di quanto dista da qui?” dissi scuotendo la testa.
“Ehm allora vediamo.. ehm.. chiedere un passaggio a mia nonna, non ne sono sicura”

Ridemmo.

“No è meglio di no”

Continuammo a ridere.

“Chiamo Kyle, ok?” dissi io.
“Kyle? Ma sarà impegnato con Ha... cioè con i suoi amici, no?”
“Cosa?”
“Cosa?”
“Niente...posso provare a chiamarlo, usciva con una ragazza questo pomeriggio sai? Ma sta sera deve tornare a casa per forza! Papà ci vuole tutti a cena quando torna”
“Beh allora le sarei grata per sempre a tuo fratello” disse con le mani giunte.
 “E poi così non torno a casa a piedi nemmeno io”
“AHAH okay adesso capisco..”

Alle otto arrivò Kyle e accompagnammo Kelly e poi noi due tornammo a casa. Durante il viaggio non fece parola e tutte le volte che cercavo di dirgli qualcosa alzava il
volume della radio.




 

EHY! SCUSATEMI PER L'ENORME RITARDO MA SONO PARTITA DI NUOVO E SONO STATA SENZA INTERNET E NON POTEVO PUBBLICARE :(

Spero che questo non vi abbia fatto passare la voglia di continuare a seguire la storia... Inoltre volevo dirvi che cercherò di rimediare pubblicando un capitolo ogni sera o almeno due a settimana! PERDONATEMI!!

ADESSO voglio le vostre recensioni.

GRAZIE A TUTTI VOI.


SUPER BACIONI AI MIEI LETTORI PREFERITI:)

 

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Capitolo 14
*** Well. ***


~~
Il giorno dopo ci alzammo tutti quanti alle otto. Papà era stato molto chiaro la sera prima a cena, dovevamo andare tutti e due con lui a prendere le pagelle e se anche soltanto uno di noi si ritrovava una materia a settembre non saremo partiti a Los Angeles, in California.

Mi alzai di fretta, mi vestii, misi un filo di matita nera e mascara e scattai in cucina.
“Buongiorno a tutti!” urlai.

Ma dove sono tutti?

Guardai fuori e non c’era nessuno. Guardai all’ingresso e vidi le chiavi della macchina ancora appese.
Guardai l’ora per sicurezza. Infatti! Cioè mi ero svegliata alle 6? Erano le 6.15 adesso.
Decisi di andare in cucina e fare colazione, dato che il tempo a disposizione era parecchio.

Mi preparai un caffè lungo e riscaldai due pancakes, dove ci avrei spalmato la nutella. Anzi niente nutella! Devo dimagrire cazzo! Siamo in estate, partiremo per Los Angeles e io sono una balena. Vediamo se c’è della frutta. Aprii il frigo e con mia gran gioia trovai le banane. So che può sembrare ridicolo o la gente pensa male, sempre... ma la banana è il mio frutto preferito, dico davvero. Insomma la trovo buonissima.

Ne presi una e la mangiai, lasciai sul tavolo i due pancakes caldi e andai sul divano con il mio caffè lungo.
Accesi la tv e trovai un film che sembrava carino e lo guardai. Dopo neanche cinque minuti mi aveva già stufato e incominciò a venirmi l’ansia. Ero stata sempre così sicura di come sarei uscita quest’anno che adesso mi vennero un sacco di dubbi! Era possibile? Maledette pagelle!

Alle 7.50 scese papà a fare colazione.
“Ehy Denise, che ci fai già alzata a quest’ora?” disse sbalordito appena mi vide.
“Eh.. ho sbagliato a mettere la sveglia, il fatto è che ero talmente sicura che fossero le otto che non ho nemmeno guardato un orologio..”
“AHAHAHA sarà l’ansia delle pagelle” facendomi il verso.
“No papà ti prego! Insomma sono promossa, ok?”
“Che sicurezza ragazzi!”
“Già... ero più sicura i giorni scorsi però”
“Andrà bene, tranquilla” disse mentre stava andando verso la cucina.
“Ho già preparato il caffè e sul tavolo ci sono due pancakes pronti se vuoi..” urlai.
“Grazie” si girò a sorridermi.

Alle otto in punto scese Kyle tutto vestito e profumato.
“Buongiorno Denise, non fai colazione oggi?”
“Già fatta... sono in piedi dalle sei” sbuffai.
“Perché così presto? Ansia?”
“No ho sbagliato a mettere la sveglia” sbuffai di nuovo.
“Capito” andando in cucina.

Dopo li sentii conversare tra di loro e ridere, perciò andai anche io.

“Eccola la mia bimba” disse papà appena mi vide.
“Sta crescendo troppo in fretta secondo me, ma nonostante la sua età è una ragazza molto responsabile ed io sono fiero di lei” disse Kyle.
“Oh wow grazie Kyle cosa ho fatto per meritarmi tutti questi complimenti?”
“Lo sai che io ti voglio bene, insomma sei mia sorella!” sorrise.
“Che bello essere a casa, fare colazione con i miei ragazzi e vedervi sempre così uniti” disse papà.
“Già” dissi io.
“Dovrebbero consegnare più pagelle” ammise papà.
“No grazie” disse Kyle.

Papà rise.

“No davvero, bastano quelle che ci sono” dissi io sedendomi.
“Grazie mille ragazzi! Non mi volete proprio eh? Vi siete abituati bene senza di me vedo..” scherzò papà.
“Dai smettila.. noi ti vogliamo bene e potresti fermarti più spesso, magari qualche giorno in più durante l’anno” dissi io.
“Lo so lo so.. io scherzavo ragazzi. Anche a me piacerebbe davvero tanto passare più tempo con voi”
“Già ma il lavoro è il lavoro... perciò dobbiamo accontentarci di vederti il fine settimana e per le feste” aggiunse Kyle.

Papà ci guardò e poi prese l’ultimo sorso di caffè.

“Bene io adesso vado a prepararmi e poi usciamo”

Io e Kyle annuimmo insieme. Mettemmo a posto la tavola e poi aspettammo papà fuori.

“Come è andata ieri con la tua ragazza? Non mi hai raccontato ancora nulla” lo rimproverai.
“Benissimo” sorrise.
“Ma allora è ufficiale? State assieme?” chiesi io entusiasta.
“No no... cioè per adesso usciamo, ci sentiamo e poi non è importante se stiamo assieme o no ufficialmente. L’importante sono i sentimenti che provo quando sto con lei, la voglia che ho di vederla subito dopo averla salutata, capisci quello che voglio dire?”
“Si...”
“Allora siamo pronti?” sbucò papà alle nostre spalle.
“Oh mio Dio, papà!” urlai con la mano al cuore.
“La solita” disse Kyle guardandomi mentre rideva e scosse la testa.

Salimmo in macchina e andammo a scuola.

Quando entrammo ci scontrammo con Hanna e sua mamma.

“Ehy chi si vede, Mark”
“Buongiorno Azzurra... Hanna allora tutto bene, spero!” salutò papà.
“Si si ce l’abbiamo fatta! Promossa, vero?” disse Azzurra, la mamma di Hanna.
“Già! Per fortuna davvero, non potevo passare un'altra estate a studiare... per carità.”
“Grande!” l’abbracciai io.
“Sai c’è parecchia gente, ti conviene metterti in coda...” consigliò Azzurra a papà.
“Oh grazie mille, allora vado subito... felice di avervi rivisto” salutò papà e se ne andò.
“Allora Kyle e tu? Tutto bene?” riprese Azzurra sempre sorridente.
“Mamma...” la rimproverò Hanna.
“Che c’è? Sto chiedendo solo come sta”

Kyle rise e poi rispose. Parlammo un po’ con la mamma di Hanna poi se ne andò perché doveva cercare Steve il suo secondo figlio, fratello di Hanna più piccolo che si era fermato con i suoi amici.

Rimanemmo in tre. Io. Hanna. Kyle.

“Allora voi quando partite?” disse Hanna.
“Non lo sappiamo ancora” dissi io entusiasta ugualmente.
“Sai mi sarebbe piaciuto portarti con me a Los Angeles Hanna ma... insomma sinceramente non ne abbiamo mai neanche parlato se avessi voluto portare qualcuno, però okay non so cosa sto dicendo scusatemi. Ma a proposito c’è qualcuno di classe mia in coda? O sono solo genitori? Perché sai non ne ho molta voglia di incontrare qualcuno... ah e poi sai di Kelly? Come è andata ieri sera? Con Mike? Hanna?”

Nessuno che mi ascoltava. Sembravano imbambolati l’uno con l’altra.

“Ah okay ragazzi sapete che vi dico? Che non sono così stupida come pensate! Vi voglio bene piccioncini” dando un bacio sulla guancia prima a Kyle e poi ad Hanna e poi andai dentro per raggiungere papà.
“Denise aspetta...” sentì i due miei polli all’unisono.

Non mi girai e continuai la mia strada e trovai papà.

“Kyle?” chiese lui appena mi vide.
“Fuori” sorrisi.
“Con chi?”
“Papà non sono mica un investigatore privato, scusami...”

Scosse la testa.

Wow. Non riuscivo a crederci. Hanna e Kyle. Cioè davvero? Perciò insomma la mia migliore amica diventerà ehm...mia cognata? ...

Quando toccava quasi a noi arrivò Kyle.

“Eccolo il mio uomo, pensavamo fossi sparito... vero Denise?”

Sorrisi.

Toccò a noi. Papà disse i nostri nomi e la signora della segreteria andò subito a prendere le nostre pagelle.

“Complimenti ragazzi! Deve essere proprio orgoglioso dei suoi figli signore”
“Oh lo sono...lo sono sempre stato” mentre prese le due pagelle.
“Allora?” urlammo io e Kyle.
“Allora un attimo...prima le guardo io e poi le guardate voi, ok?”
“Papà!” urlammo in coro.
“Siete promossi ragazzi e wow che votacci”
“Dai” urlammo di nuovo insieme.

Poi ce le consegnò e abbracciai papà saltellando.

“Bene, quando partiamo allora?” dissi io con un sorriso a 32 denti.
“Domani mattina.” Disse girandosi andando verso la macchina lasciando me e Kyle a guardarci.
“No aspetta, cosa? Domani” disse Kyle raggiungendolo.

Entrammo in macchina.

“Si domani possiamo partire, perciò preparate le vostre valigie e Los Angeles stiamo arrivando!!” urlò papà.

Ed io urlai di gioia in risposta.

Appena arrivammo a casa trovai mamma che ci aspettava ansiosa. Le saltai addosso.

“Domani mattina partiamo!! AHAHAHA CHE BELLO” dissi io.
“Davvero? Fatemi vedere quelle pagelle dannazione!” togliendo i fogli dalle mani di mio papà.

Ci scommetto quello che volete ma stava piangendo. Anche se cercava di nasconderlo.

“Oh ragazzi sono fiera dei miei bambini, venite qui” abbracciandoci fortissimo.

Passai la giornata a saltellare e canticchiare “Los Angeles arriviamo” o “Andiamo a Los Angeles” mentre tiravo fuori i vestiti che mi sarei portata in valigia. Diedi un occhiata anche alle scarpe e alle borse. Poi guardai la mia valigia. Non ci sarebbe mai stato tutto questo. Dovevo selezionare meglio le cose. Denise concentrati, puoi farcela.

“Denise quanti costumi ti porti?” entrò mamma in camera.

Costumi? Oh mamma ecco cosa stavo dimenticando: costumi e anche l’intimo. Aprii la cassettiera.

“Non dirmi che stavi dimenticando di prendere l’intimo, vero?” mi guardò mamma.   
“No ma figurati...” scherzai.
“Bene, ti serve una mano per scegliere i vestiti?” disse mentre raggiunse il mio letto.
“Ehm in realtà...si mamma aiutami ti prego!”
“Dai su, ti aiuto io” raggiunse la mia cabina armadio.

Nel frattempo ne approfittai per parlare un po’ con la mia mammina. Ho sempre avuto molta stima nei suoi confronti ed infatti l’ammiro molto. Nonostante tutto il lavoro e lo stress che potrebbe causarle, quando rientra a casa è sempre molto energica e piena di vita con noi. Odio quando deve rientrare tardi ma capisco che è il suo lavoro e lei lo ama e si vede.

“Hai visto mamma che bell’otto in matematica e italiano?” dissi fiera di me.
“Oh si ho visto anche l’otto in matematica di tuo fratello, è pazzesco! Siete diventati dei geni tutto d’un colpo... è incredibile l’effetto dei viaggi su di voi! Non è vero?” scherzò.

Risi.

“Ne abbiamo bisogno di una vacanza noi cinque, insomma direi che ce la maritiamo tutti quanti” aggiunsi io.
“Si e poi staremo tutti assieme che è la cosa più bella, non trovi?”
“Si”
“Da quanto tempo...”

Continuammo a parlare del più e del meno, come mi vanno le cose a me. Se c’è qualche ragazzo che mi piace o se c’è qualcuno a cui piaccio. Solite chiacchiere tra madre e figlia. Poi le raccontai di Kelly con Mike e della serata in discoteca. Tralasciando il fatto che mi ero ubriacata, ovviamente.
Finì di fare la valigia, la chiusi e poi con l’aiuto di mamma la portammo giù.

“Oh che brave, avete già preparato le vostre valigie? Fantastico! E tu Hope?” disse papà.

Lei rise.

“Per Hope ci abbiamo pensato noi e comunque è pronta anche la sua, vero piccolina?” dissi dandole un bacio.
“Bene allora manca la tua e quella di Kyle!” aggiunse mamma.
“Ma dov’è Kyle?” chiesi io.
“E’ su sta preparando la valigia...così aveva detto un ora fa! Insomma di solito è molto veloce, ma secondo me si è addormentato o è su internet”
“No papà, secondo me si è addormentato” aggiunsi io.
“Non mi sono addormentato, ma sai non ho avuto l’aiuto di mamma come te...ho fatto tutto da solo” disse Kyle mentre scendeva le scale con la sua valigia.
“Oh amore mio, non ti sarai mica offeso vero? Pensavo non volessi il mio aiuto...scusami” gli disse mamma in risposta andando verso di lui baciandolo sulla guancia.

Infine ridemmo tutti quanti.

Dopo cena preparai i vestiti che mi sarei messa la mattina dopo per partire. Infine feci un giro di telefonate, prima con Kelly che mi raccontò della sera prima e mi disse che si erano dati appuntamento per domani pomeriggio, questa volta aveva accettato di farsi venire a prendere (menomale). Ero davvero felice per lei. Dopo che ebbi finito con Kelly chiamai Hanna che lasciò squillare un po’ il suo telefono prima di rispondermi. Decisi di non chiederle di Kyle e non feci parola sulla loro situazione. Uno perché in effetti non potevo ancora crederci e poi quando avranno voglia me ne parleranno direttamente loro. Attaccai che erano le dieci e mezza. Mi preparai per la notte ed infine scesi al secondo piano dove avevano la camera da letto i miei e Hope per dare la buona notte a tutti.

“Ehy papà, la mamma?” domandai mentre stavo entrando nella loro camera matrimoniale.
“Mamma sta mettendo a letto Hope”
“D’accordo allora...Buonanotte papino” dandogli un bacio sulla guancia.
“Notte, Denise” rispose lui.

Raggiunsi la camera di Hope, salutai allo stesso modo mamma e tornai al terzo piano. Entrai in camera di Kyle e lo salutai. Ma lui volle che mi sedetti un po’ nel suo letto, così non so bene il perché. Inizialmente pensavo volesse parlarmi, ma poi non parlò. Se non per dirmi che mi vuole bene e che era incredibile che saremo partiti domani mattina.

Mentre mi stavo alzando per andarmene mi prese per un braccio e mi fermò.

“Denise aspetta...”
“Che c’è?” sorrisi.
“Volevo dirti si insomma, dato che lo hai capito da sola forse non dovrei più dirtelo però io...”
“Kyle? Va tutto bene, insomma sono felice per voi anche se mi è un po’ strano pensare che tu ed Hanna cioè la mia migliore amica e mio fratello? Wow è incredibile”
“Grazie”
“Oh e di cosa? Non vi ho ancora dato la mia benedizione! Non cantare vittoria troppo presto” scherzai.
“Oh allora dovrò aspettare molto?”
“Vedremo” sospirai “Non lo so”

Risi.

Poi raggiunsi la porta.

“Buonanotte sorellina”
“Buonanotte fratellone”




 

Ecco come vi avevo promesso! Un altro capitolo tutto per voi:)

SPERO CHE VI PIACCIA e che MI ABBIATE PERDONANDO!!

RECENSITE? SI dai ne vorrei qualcuna in più del solito, voi che dite si può fare?

BACIONI xxx 

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Capitolo 15
*** SBAM! ***


~~

Arrivammo a Los Angeles dopo 17 ore di volo. Ero decisamente morta. Eravamo partiti alle 6.00 e arrivammo che erano le undici passate di notte. Ma considerando che ci sono meno 9 ore di fuso orario là erano solo le due del pomeriggio. PAZZESCO!

Corremmo a prendere le valigie, era una sensazione strana camminare dopo diciassette ore di viaggio. Ringrazio papà ed il suo lavoro per averci fatto volare in prima classe tutti e cinque. Almeno avevamo tutto a nostra disposizione: Tv, film, cibo, giochi, riviste, libri e non so cosa altro.

“Allora ragazzi, siamo a Los Angeles! Contenti?” disse papà sorridendoci.
“Facci questa domanda domani, grazie!” lo fulminò mamma con lo sguardo.

Aspettammo l’uscita delle nostre valigie dopo aver girato per un ora se non di più alla ricerca di dove sarebbero arrivate. Gente da ogni parte che correva di qua e di là. Il rumore delle ruote dei trolley. Non potevo farcela. Mi stavo sentendo male.

“Kyle, per favore ho bisogno di aria non mi sento bene” mi aggrappai al suo braccio.
“Denise non ora, ok? Rilassati per favore adesso prendiamo queste maledette valigie e usciamo subito, ok?”
“Ok...ma stammi vicino così se dovessi svenire non cado per terra”
Sbuffò. Poi mi prese per sotto il braccio.

Finalmente avevamo tutti quanti i nostri bagagli e andammo verso l’uscita. L’uscita infinita.

Quando finalmente uscimmo, salimmo su un taxi. E dopo un ora ancora arrivammo in albergo.

Presi la mia valigia e papà me la sfilò di mano.

“Tesoro, non siamo in un albergo a quattro stelle... lascia fare agli addetti e lascia che ti facciano trovare la tua valigia direttamente nella tua stanza, ok?”

Lo guardai e annuì.

Poi alzai lo sguardo per vedere il nostro albergo o meglio Resort?

Entrammo e papà andò a fare il check-in mentre un cameriere ci venne in contro per farci accomodare e offrirci qualcosa da bere. Mi chiedo quanto costa qua dentro un bicchier d’acqua con ghiaccio.

“Non abbiamo bisogno di niente, per ora...grazie lo stesso” parlò per prima mamma.

Ma io avevo davvero bisogno di bere acqua, mamma!

“Wow è magnifico questo Resort, mamma!” disse Kyle mentre si guardò intorno.
“Già lo so... quando vostro padre me lo ha fatto vedere da internet non ci credevo che aveva davvero prenotato, poi mi ha fatto vedere le prenotazioni e poi adesso siamo qua! Passeremo due settimane da veri re” disse entusiasta.
“sono stanca, voglio un letto” dissi io.
“Eccoci qua ragazzuoli: Kyle questa è la tua chiave; Denise questa è tua e di Hope, spero che vada bene e questa amore è la chiave della nostra SUITE”
“Salve, io sono Holly e sono a vostra disposizione o meglio sono a completa disposizione per la piccola Hope”
“Una specie di babysitter?” si girò mamma verso papà incredula.
“Si tesoro”
“Piacere Holly, io sono Clara la mamma di Hope e di questi due ragazzi: lei è Denise e lui è Kyle”
“Benissimo allora questi posso lasciarveli” porgendoci dei volantini a me e Kyle.
“Certamente ehm...Holly?” disse Kyle mentre mi passò il foglietto.

Oh no non dirmi che adesso cerca di fare colpo sulla babysitter! Si ricorda che sono la migliore amica di Hanna?

“Bene adesso io se non avete bisogno di niente vado, potete chiamarmi quando volete...” disse Holly rivolgendosi ai miei.
“Allora grazie mille!” disse mamma.
“Bene allora che ne dite, andiamo a vedere le camere?” disse papà.
“Certo!” urlammo entusiasti tutti insieme.

Presi Hope in braccio e salimmo in ascensore, ok avevamo le stanze in tre piani diversi. Come avrei fatto da sola con Hope? E dovevo addormentarla io? E poi come faccio a ricordarmi in che piano sono mamma e papà e il numero della camera e di Kyle?

Io e Hope stavamo al quinto piano, Kyle al sesto e mamma e papà al decimo. Bene ci hanno voluto molto vicino a quanto vedo.

Appena raggiungemmo la nostra stanza, trovammo davanti alla porta un ragazzo giovane in divisa elegante che teneva le nostre valigie.

“Signorina Denise e signorina Hope, giusto?”
“Si?” sorrisi.
“Ehm le chiavi...”
“Oh si eccole, mi scusi...” consegnandogliele.
“Prego, prima le signore...”
“Oh grazie” entrammo.
“Ecco questa è la vostra camera... di là c’è il letto e di qua c’è il bagno e poi vi faccio vedere la terrazza, ok? Si vede il mare è una bellissima veduta” aprendo le tende e aprendo le vetrate.
“Wow è bellissima davvero” guardai io incantata.
“Bene, io sono Kinn e per qualsiasi cosa sono a vostra disposizione, inoltre per la cena potete dire a me e se preferite consumare i pasti in camera basta dirlo. C’è qualcosa in particolare che desiderate per cena?”
“Un insalata va benissimo, grazie...anche se sinceramente non ho fame ma ho un gran sonno cioè il fuso orario mi sta distruggendo”
“Oh la capisco signorina, bene allora le faccio avere la sua insalata a che ora?”
“Scusami ma...facciamo niente cena oggi? Perché davvero non ho fame e credo che ci mettiamo a dormire adesso”
“Oh si scusami, io non volevo metterti pressione” guardandomi.
“Ehm tranquillo, anzi grazie mille”
“Non ringraziarmi, questo è il mio lavoro...insomma mi pagano per questo” rise.

Risi anche io.

Quando chiuse la porta aspettai qualche secondo per poi prendere in braccio Hope e saltellare urlando.

Dopo cinque minuti decisi di aprire le valigie e mettere i vestiti negli armadi. Tirai fuori i giochi a Hope e si mise a giocare. Quando finì di sistemare mi buttai sul letto erano le 20.00. passa in fretta il tempo. Dopo nemmeno due secondi che finalmente mi ero sdraiata sul letto. Squillò il telefono della camera.

Risposi. Era Kyle.

“Denise sono Kyle, tuo fratello”
“Ciao Kyle” risi.
“Com’è la vostra stanza? Perché la mia è fantastica”
“Oh beh sono contenta, anche la nostra è fantastica...insomma abbiamo l’ingresso con un salotto, poi c’è la camera da letto e abbiamo un letto matrimoniale che enorme e c’è anche la culla e poi abbiamo un bagno con una vasca idromassaggio enorme penso che ci passerò delle ore là dentro per non parlare della terrazza con vista mare” dissi io.
“Bene è come la mia allora tranne il salottino perché quello non ce l’ho”
“Tanto sei da solo, no?”
“Si mi mancherete però”
“Oh che cucciolo, anche tu ci mancherai...vero Hope? Ci mancherà Kyle vero?”

Lei annuì.

“Sta sera alle nove c’è una festa sulla spiaggia per noi giovani e Holly passa a prendere Hope tra mezzora ha detto mamma”
“Perché?”
“A quanto pare fanno dei party anche per loro con martini al latte”
“Ma smettila! Sei un cretino...” risi.
“A che ora passo a prenderti?”
“Ehm io non so se ho molta voglia di venire a festeggiare...sono un po’ stanca, tu no?”
“Denise siamo in vacanza su con la vita! Quando torniamo a casa avremmo tutto il tempo per dormire”
“Kyle divertiti! Ma sta sera me ne starò dentro alla mia super vasca idromassaggio con musica e candele profumate, ho trovato una marea di mini candele e petali di rose nel cassetto in bagno, sai?” dissi sbalordita.
“Va bene, divertiti anche tu allora...non addormentarti a mollo e stai attenta a non prendere fuoco”
“AAHAHAHA CERTO”

Attaccammo.

Lavai Hope velocissimamente e la vestii per la sera e subito dopo arrivò Holly a prendersela.

Sono da sola. Pace assoluta. Ho circa tre ore prima di andare a prendere Hope al piano di sotto riservato ai bambini. Non so se lo troverò in realtà ma, ci proverò al massimo chiedo a qualcuno.

Aprì l’acqua della vasca e la feci scorrere fino a che non si riempì del tutto. Misi una goccia di bagnoschiuma e poi attivai l’idromassaggio. Accesi la radio in bagno, mi spogliai e mi immersi nella vasca. RELAX.







Mi svegliai di colpo. Ero ancora immersa nell’acqua. Lo ammetto questa vasca idromassaggio era il massimo. Guardai l’ora ed erano quasi le undici, così decisi che era meglio abbandonare la vasca e vestirmi per poi scendere giù a prendere Hope.

Scelsi una gonna lunga fino per terra grigia di tessuto sportivo, un top bianco e converse bianche.

Presi le tessere cioè le chiavi e lasciai il telefono in stanza, non avevo voglio di prendere una borsa.

Di solito prendo le scale se sono da sola, perché ho paura dell’ascensore. Se si dovesse bloccare e io fossi sola penso che non ce la farei, potrei morire sul colpo. Però qua c’erano quelli che facevano il mestiere di schiacciare il piano al posto tuo.

“A che piano desidera andare?”
“Ehm primo? Io cercavo il piano dei bambini sa devo andare a prendere la mia sorellina”
“Ok”

Era di molte parole questo tipo devo ammettere.
Scesi dall’ascensore e cercai la stanza in cui facevano il baby-party (?)

Menomale lo trovai subito e presi Hope e menomale non fece storie per venire via. Era troppo stanca per rimanere ancora a giocare. La presi in braccio e decisi di fare un giro per vedere come era il Resort. Era enorme ed era magnifico. Sembrava di essere in una vita di qualcun altro. Sembrava tutto quel lusso che vedi solo nelle riviste o in tv in qualche film. Girai per circa un oretta ma poi decisi di ritornare al quinto piano, Hope stava diventando pesante e continuava a strofinarsi gli occhietti perché aveva sonno.

Quando arrivai davanti alla nostra porta, dovetti mettere giù Hope e sfilare una carta per aprire la porta.
“Hope non muoverti, ok?”
“Si”

Dopo cinque volte che la passavo dentro e cercavo di aprire. Non si apriva. Riprovai altre tre volte e poi diedi un colpo alla porta e urlai non troppo forte un “dannazione apriti stupida porta!”

Dall’altra parte del corridoio sentì una voce maschile dire: << Tutto ok? >>

Non mi girai e continuai a provare e riprovare ad aprire la porta, cambiai tessera e niente.

“Ehy ehy calmati...così la romperai” rise sfilandomi di mano la tessera.

Un ragazzo alto. Si era piuttosto alto. Forse perché io sono alta un metro e un barattolo ma era alto. Non lo vidi in faccia subito. Aveva i capelli ricci, si piuttosto riccioluti e castani all’incirca.

“Ecco qua, non ci voleva poi molto” sorrise mentre si girò a guardarmi.

Rimasi immobile, sgranai gli occhi circa dieci volte. Non poteva essere vero. Stavo sognando?

“Ehm tutto bene?” chiese di nuovo il ragazzo davanti a me.

Denise? Denise? Svegliati! Devi rispondergli!

“Ehm...si...tutto bene...io...ehm grazie (?)”
“Oh di niente tranquilla, basta farci un po’ di pratica anche io all’inizio facevo un casino per aprire con queste cose”
“Oh beh questo mi consola...”
“Io rimango dall’idea che sono meglio le chiavi che delle schede magnetiche, ma che rimanga tra di noi, ok?” sussurrò. Poi rise di nuovo.

*LA SUA RISATA*

Sorrisi in risposta.

Rimanemmo a fissarci per un po’.

“Ehm... Denise” gli porsi la mia mano.
“Oh...ehm...Harry (?)” mi strinse anche lui la mano e sorrise.

*IL SUO SORRISO*

Continuai a stringergli la mano. Senza accorgermene.

“Ehm...sicura di stare bene? Hai la mano ghiacciata, hai freddo?” mi chiese lui preoccupato.
“Oh scusami” lasciando la presa. “Io...ehm...”

Guardai in basso.

“HOPE!” urlai voltandomi.
“Cosa?” chiese lui.
“Hope! Oddio l’ho persa!” dissi io con il cuore in gola.
“Ehy non ti seguo, tutto ok?”
“Mia sorella di due anni, Hope... era qua con me e adesso non c’è più” stavo per mettermi a piangere.
“Ehy...ehm calmati adesso la cerchiamo aspetta” andò verso la sua stanza probabilmente.

Rise.

“Sai c’è una piccolina sul mio letto” sorridendomi.
“Cosa?” dissi io avvicinandomi.
“Penso di aver trovato tua sorella” facendomi entrare in camera sua.
“Hope!” urlai e la presi in braccio. “Mi hai fatto prendere un colpo, sai? Non farlo mai più!”
“Bene meglio così, mi ricordavo di aver lasciato la porta aperta ed era chiusa...”
“Grazie! Grazie davvero” gli dissi io.

Hope incominciò a muoversi tra le mie braccia per scendere. La lasciai. E andò di nuovo sul letto di Harry (?)

DOVEVO ANCORA REALIZZARE COSA STAVA SUCCEDENDO.

“Le piace il mio letto” scherzò lui.
“Già...a quanto pare...ehm Hope dai andiamo adesso, non possiamo rimanere qua...Harry deve riposare anche lui, non sei stanca?”
“No” rispose Hope.

Non parlava ancora molto, era ancora piccola e in realtà avrebbe fatto due anni a Settembre.. Ma “Si” “No” e “Pizza” era tutto quello che riusciva a dire meglio.

“Hope, per favore...”

E adesso come faccio? Se piange? Se le viene una crisi isterica?

“No” disse di nuovo sorridendomi e girandosi nel letto giocando con il cuscino.
“Hope adesso basta, ok? Dobbiamo andare non puoi andare nelle camere degli altri” cercai di prenderla ma andò dall’altra parte del letto.

Incominciò a fare l’opposto di me sul letto e prese a ridere. Capisco che per lei era un gioco ma così mi rendeva le cose difficili.

“Denise? ehy tranquilla...non è un problema, può stare qui se vuole è così dolce, vero Hope?”
“Si” disse lei ridendo.
“Ehm...Harry...tu dovrai riposare, no?”
“Sono abituato agli orari strani, non preoccuparti e poi c’è spazio per tutti in questo letto”

Cosa?

“Cioè possiamo vedere un film e ordinare qualcosa da mangiare, così intanto lei si addormenta qua e non piange, non voglio che si metta ad urlare...mi dispiacerebbe troppo vederla piangere” continuò lui.
“Io...davvero? Insomma dici sul serio?” dissi io.

In questo momento non sapevo se saltargli addosso, ringraziarlo per quello che stava facendo. O saltargli addosso piangendo dicendogli “Ti amo” “Grazie per tutto” “La tua voce, amo voi ragazzi” “Possiamo fare una foto assieme? Mi faresti un autografo? Oh mio Dio non ci posso credere tu sei un sogno”

 “Certo, che film volete vedere? Che film ti piace Hope?” si sedette nel letto accanto ad Hope.

Oddio vedere lui con una bambina potrebbe farmi piangere in questo momento. Maledette lacrime non ora! OK?

“Guarda, ti faccio vedere che film ci sono ok? Poi mi dici quale vuoi?” parlando a Hope in un modo dolcissimo.

Sorrisi mentre lo guardai.

“Guarda Hope, aspetta questo no è un po’ più da grandi...” rise. Facendo ridere anche Hope.

Sarà un padre fantastico. Davvero.

“Ma tu sei una monella, eh?” facendogli il solletico al pancino e lei incominciò a ridere un sacco.

Continuò a giocare con Hope ancora per un bel po’ e io mi sentivo di troppo. Forse. Ma mi avvicinai lo stesso al letto e mi sedetti pure io. E stetti al gioco. Forse era questo il bello. I bambini riescono a farti dimenticare qualsiasi cosa e dimentichi anche il tempo che passa.

Hope incominciò a fare “l’indiano” cioè teneva la bocca aperta e poi ci metteva sopra la mano e la toglieva di continuo facendo una specie di “ba ba ba ba”
Ridemmo tutti e due. Poi Harry si mise a farlo anche lui, facendo ridere ancora di più Hope.

“Voglio pizza! Voglio pizza!” disse ad un certo punto mia sorella.
“Ehy è ora di andare a dormire adesso, domani se vuoi la mangiamo va bene? Ma adesso dobbiamo andare a letto Hope su.” Dissi io.
“No io voglio la pizza! Voglio la pizza! Uff voglio la pizza” stava per mettersi a piangere.
“Ehy no non piangere...sai che tua sorella potrebbe uccidermi? Ma adesso sai che facciamo? Che pizza ti piace?” disse Harry cercando di consolarla.
“Magherita” rispose lei con il broncio.
“Oh bene, ottima scelta...ce la facciamo portare qui in stanza va bene? Vuoi anche da bere?”
“Arancia”
“Hope per favore...Harry io davvero non so come ringraziarti ma deve capire che non può ottenere sempre quello che vuole”
“Ma io penso che questa bimba si comporti benissimo, vero piccolina?”
“Ok Ok una pizza ma poi andiamo subito a dormire Hope, d’accordo?”
“Perfetto, chiamo subito” sorrise Harry dando un bacio a Hope e poi a me, sulla guancia.
“Pizza pizza pizza pizza pizza!”
“Shhhh piccolina” disse lui mentre teneva il telefono all’orecchio.


IO SINCERAMENTE RIMASI IMMOBILE.





 

Eccosi qua siamo al quindicesimo capitolo!
Spero che vi sia piaciuto e che non vi stia annoiando come storia, ditemi cosa ne pensate!!
Da quanto aspettava la nostra protagonista questo momento eh? Già magari non lo aveva immaginato proprio così il suo incontro con Harry ma non si può programmare tutto nella vita, alcune cose succedono quando meno ce l'aspettiamo. Cosa succederà?
Vi lascio con questa domanda e spero che vi cresca la curiosità: AMATEMI!

RINGRAZIO tutti quelli che hanno messo questa storia tra le preferite, seguite e da ricordare. GRAZIE DI CUORE!!
Sono felicissima di vedere che state aumentando. Ma una cosa che non ho ancora visto aumentare sono le recensioni:( Mi piacerebbe davvero leggerne almeno quacuna in più, non vi mangio eh! Mi aiutereste soltanto a capire meglio e se volete darmi qualche consiglio...

Vi anticipo che probabilmente non riuscirò ad aggiungere il capitolo 16 domani perchè è il mio compleanno e starò via tutto il giorno, comunque sia se ci riesco ve lo pubblico!!:)

BACIONI A PRESTO xxx

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Capitolo 16
*** REALLY? ***


~~

NON REALIZZAVO. NON CAPIVO. MI MANCAVA L’ARIA. MA COSA STAVA SUCCEDENDO?

“Allora la pizza arriva tra quindici minuti, spero che ti vada bene l’acqua perché (non sapevo cosa fosse ‘ARANCIA’)” sorrise a Hope.
“Acqua nomale?” ribatté Hope.
“Oh si certo, naturale?” guardandomi.

Feci si con la testa.

QUESTA SITUAZIONE STAVA DIVENTANDO STRANA. INSOMMA SONO IN CAMERA DI HARRY STYLES. SONO CON LUI IN UNA STANZA CON MIA SORELLA LA QUALE GLI HA FATTO ORDINARE UNA PIZZA?

“Siete in vacanza?” mi chiese lui.
“Ehm...noi si, siamo in vacanza e tu?”

Che domanda idiota che avevo appena fatto io.

“Si più o meno, diciamo che è una pausa” sorrise.

Ho già detto che il suo sorriso era perfetto? Tutte le volte che sorrideva era un colpo al cuore! Non so se il mio povero cuoricino possa resistere a lungo.

“Quanto vi fermate?”
“Due settimane? Ehm.. si due settimane, è una specie di premiazione per me e mio fratello...sai le pagelle” cercai di spiegare.
“Oh già ehm quanti anni hai?” mi chiese.

Lo guardai e feci una pausa. Quanti anni ho? Insomma potrei dire che ho qualche anno in più ma ho detto che vado a scuola.-. quanto stupida sono?

“Scusami non è carino chiedere ad una ragazza la sua età, il suo peso e...mi manca il terzo” sdrammatizzando.
“Ehm...tranquillo non mi da fastidio insomma non sono così vecchia da nascondere la mia età” risi.
“Giusto! Hai ragione” rise anche lui.
“Comunque diciassette o meglio ad agosto ne farò diciassette in realtà...”
“Oh sei piccolina allora” sorrise.
“Già...”

Persi un po’ della mia felicità.

“Io ne ho venti”

Ma non ne aveva ventuno? Insomma quest’anno a febbraio ne aveva fatti ventuno...avevamo quattro anni di differenza.

“No scusami ne ho ventuno! Devo ancora farci l’abitudine, mi sembra come incredibile insomma wow io ho ventuno anni! Ti rendi conto?” rise.
“Già...succede anche a me a volte” ammisi.
“Sai a volte mi manca la scuola, mi pento ogni tanto, poche volte ma comunque ci penso al fatto di non aver finito la scuola...”
“Non hai finito la scuola?”

Ma che cazzo di domanda fai Denise? lo sai bene che non ha fatto il diploma! Era entrato ad X-factor e poi da là è incominciato tutto. E tu ti sei innamorata. Lo hai desiderato. Lo hai aspettato così tanto questo momento. Di poterlo vedere, di parlarci e cosa fai? Non gli chiedi nemmeno una foto o un abbraccio?

Per fortuna ad interrompere la sua risposta fu il cameriere che bussò alla porta. La pizza.

“Ecco la pizza!”
“Si” disse Hope soddisfatta.
“Siediti bene Hope, altrimenti niente pizza” disse Harry.

Oddio sembrava quelle scene padre e figlia. E devo ammettere che ci sapeva fare, Hope si era seduta bene senza fare un capriccio.

“Ma questa bimba è bravissima!” disse Harry mentre le passò un trancio di pizza.
“Piazza magherita si!” disse Hope felice.
“Ehy attenta a non sporcare” le ricordai io.
“Denise vuoi un pezzo?” mi chiese Harry.
“Ehm...no grazie”

Hai la pancia che brontola da mezzora, un pezzo di pizza non ha mai ucciso nessuno! E poi te la offre Harry styles!!
Odio il mio subconscio.

“Non dirmi che sei a dieta o qualcosa di simile” mi guardò lui.
“Devo mettermi in costume da bagno e io non credo di essere ancora pronta per una prova costume impeccabile” dissi.
“Ma smettila! Io penso che tu stia benissimo così”
“Oh certo perché mi vedi con questa gonna lunga che nasconde le mie cosce” dissi.
“Penso che saresti ugualmente bellissima anche con 10 chili in più”
“Oh io penso invece che con 10 chili in più sarei una balena enorme che non uscirebbe neppure da quella porta” indicando la porta d’ingresso.
“Beh se fosse un modo per non farti più uscire da qui, non sarebbe una brutta idea”
“Cosa?” lo guardai confusa.
“Ehm niente, dimentica quello che ho detto...scusa”
“Però...adesso che ci penso un pezzo di pizza non mi ucciderebbe” cercai di sorridere più che potevo.
“Brava! Così mi piaci...” passandomi un trancio di pizza.
“Non ce ne era uno più piccolo...”
“Denise?!”
“Ok ok questo va benissimo, grazie” prendendo il pezzo di pizza dalle sue mani.
“Brava ragazza, così mi piaci” disse facendomi l’occhiolino.

Avevo una strana sensazione alla pancia, il cuore che mi scoppiava e un mix di emozioni. Sarei riuscita a nascondere tutto questo?

“Avete programmi per questi giorni? Insomma escursioni, giri in barca a vela, paracadutismo, tiro con l’arco, canoa o qualcos’altro?” rise.
“Io veramente non so nemmeno come è fatto questo Resort” sussurai ridendo.
“Siete arrivate da poco?”
“Siamo arrivate questo pomeriggio circa verso le sei credo...”
“Ah ecco, adesso capisco perché non ti avevo ancora vista anche se si è abbastanza grande qui che non c’è la seconda volta di vedere qualcuno” spiegò.
“Davvero?”
“Si fidati e per qualche motivo è una cosa positiva sai?”
“Posso immaginare... tu ci sei da tanto? Vieni spesso qui?”

Una domanda per volta. Controllati!

“E’ il mio terzo giorno. Di solito si vengo qua a Los Angeles mi piace sai il mare, la gente i locali è un bel posto”
“Si poi Hollywood...”
“Ci sono stato...e sono sicuro che ti piacerà” sorrise.
“Si, è una bellissima città o almeno vista nelle copertine delle riviste lo è”

Rise in risposta.

Continuammo a parlare per un po’ poi Hope costrinse tutti a guardare un film e finimmo tutti e tre a guardare uno stupido film per bambini, molto stupido che sembrava senza fine. Ero molto stanca e non riuscì a controllare il mio sonno e si mi addormentai.






Mi svegliai felice. Sorrisi.
Era stato proprio un bel sogno insomma avevo sognato Harry. Si devo ammettere che il sogno era molto strano, sembrava così reale. Lui era così perfetto e con Hope era stato dolcissimo, già perché c’era anche mia sorella che stava mangiando la pizza. Poi non mi ricordo più.

Allungai la mano sul comodino per prendere il telefono e vedere che ore erano ma al posto del mio telefono presi un foglietto. Ok non mi ricordavo che ero in un albergo a Los Angeles.

Presi il foglio tra le mani confusa e lessi:
“Ci vediamo per la colazione, alle h.9.00 spero non sia troppo presto per te...conto sulla tua presenza.”
Firmato: Harry.

“Che cosa?!” Urlai. Si urlai.

Mi alzai di colpo dal letto, guardai intorno ed ero in una magnifica suite di un albergo. Giusto sono a Los Angeles.

Rilessi il foglietto più volte, si molte volte continuavo a rileggerlo all’infinito. A bloccarmi fu il mio cellulare che iniziò a squillare.
Era Kyle. Risposi.

“Kyle!” dissi sconvolta.
“Buongiorno sorellina, spero di non averti disturbato così tanto...ma ecco forse un giorno mi ringrazierai per averti svegliata, sai?”
“Che cosa? Ma che ore sono?”
“Quasi le nove, perché? Lo so perdonami forse è troppo presto per te ma...sono giù a fare colazione e tu non ci crederai mai chi ho davanti a me in questo momento?!”
“Kyle dai...la mamma?”
“Dimenticavo il tuo scetticismo di appena sveglia, perdonami! Comunque no! Hai presente quella band che ti piace tanto? Come si chiamano? One Direction?”
“Cosa?”
“Si ti sto dicendo che c’è Harry Styles seduto con me al tavolo, vuoi l’autografo? Mi faccio fare una foto insieme ok?”
“Kyle...devo parlarti...si io ho un urgente bisogno di parlarti ora!”
“Ok ok arrivo, ti faccio fare una dedica?”
“No! Non fare niente...per favore”
“Ok. Sto salendo”
“Grazie”
Attaccai.

Andai in bagno, ero ancora vestita come la sera prima. Mi sedetti sul cesso e pisciai.
Ma allora non era un sogno? Era stato tutto vero!
Bussarono alla porta e ritornai alla realtà. Mi alzai dal water e scattai l’acqua poi andai ad aprire ed entrò subito Kyle.

“Adesso mi spieghi cosa hai?” sbottò lui.
“Intanto fai silenzio che Hope dorme e poi io sono in ritardo! Devo farmi immediatamente una doccia, truccarmi e vestirmi!”
“Calmati, cosa dovevi dirmi di così importante? Guarda ho la foto con Harry Styles! L’ho fatta per te” passandomi il suo telefono.

Guardai la foto e glielo ripassai. Entrai in bagno, mi spogliai ed entrai in doccia. Una doccia ghiacciata mi avrebbe schiarito le idee.

Feci una doccia in meno di due minuti, record battuto! Mi lavai i denti e mi feci portare la truss da Kyle. Misi una crema viso protettiva e poi passai un filo di matita sotto e mi feci le lineette ai lati e passai il mascara. Avevo ancora l’accappatoio addosso.

“Senti Denise vuoi spiegarmi cosa ti prende?” cercava di rincorrermi Kyle alle spalle mentre facevo avanti e indietro per la stanza.
“Senti Kyle è una cosa strana, ok? Non saprei nemmeno da dove iniziare, ti rendi conto?”
“Ma rendermene conto di cosa? Se non parli...”
“Kyle girati devo vestirmi”
“Oh santo cielo, Denise!” si girò.

Infilai mutande e reggiseno e poi andai all’armadio e presi un vestitino bianco e infilai un paio di sandali, mi sistemai i capelli ed ero pronta.

“Denise mi spieghi?”
“Ora devo andare” lo zittì con un bacio sulla guancia.
“E ora dove vai?” chiese quando stavo per chiudergli la porta in faccia.
“A fare colazione, controlla Hope!”
“Che cosa?”
“Ti spiegherò più tardi...” chiusi la porta e corsi giù.

Dimenticavo una cosa! Dove si fa colazione?
Entrai in ascensore.

“Dove deve andare signorina?”
“Devo fare colazione”

Continuò a fissarmi.

“Scusi ma non ne ho la più pallida idea di dove si faccia colazione qua quindi schiacci lei dato che ci lavora e penso che sappia in quale piano si faccia colazione, giusto?”

Sbuffò e poi schiacciò sullo zero. Quando si aprirono le porti uscì e mi girai dal tizio dell’ascensore.

“Bene! Grazie mille, davvero!” dissi con la voce più falsa che potevo fare.

Raggiunsi l’area colazione. Oddio era bellissimo, non mi ero accorta che da questo lato eravamo direttamente sulla spiaggia. Era il paradiso questo posto.

“Ehy Denise” mi chiamò LUI.

ECCOLO. Eccolo così perfetto. Con il suo sorriso che si intonava alla perfezione con la luce del sole. I suoi occhi brillanti. La sua perfezione. LUI HARRY SONOLAPERFEZIONE STYLES.



 

Ehy! Allora che ne pensate di questo capitolo?
Sono consapevole del fatto che è una cosa stranissima incontrare Harry così e che succeda tutto questo ma... le cose belle succedono quando meno ce l'aspettiamo, no?

Siete curiosi di sapere cosa succederà? Beh continuate a seguirmi e RECENSITE!!:)

BACI A TUTTI xxx

GRAZIE DI CUORE A TUTTI VOI LETTORI E LETTRICI DI QUESTA FAN FICTION <3 

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Capitolo 17
*** Special breakfast. ***


~~
Denise calmati, fai un respiro profondo. Ti siedi al tavolo con lui e fate colazione. Sarà una colazione tranquilla e beh da quanto sognavi questo momento? Guarda hai Harry che ti sta chiamando e non è un Harry qualsiasi ma beh è il tuo grande amore. Ricordi? Ricordi tutte le volte che guardavi le sue foto ed una lacrima scappava? Forse perché eri troppo consapevole che il fatto di incontrarlo sarebbe stato troppo impossibile come troppo impossibile da credere ciò che ti sta succedendo adesso ma sai: “I sogni son desideri” come dice il tuo cartone preferito, la tua favola preferita di quando eri piccola...CENERENTOLA.

Sorrisi al mio subconscio. Per una volta era stato buono con me.

Poi presi di nuovo a camminare e andai in direzione del ragazzo perfetto che mi stava sorridendo.

Dimentichiamo chi è realmente, il suo lavoro e la sua vita. Dimentichiamo chi sono io e viviamo questo momento come due persone normali di questo mondo che fanno colazione insieme.

“Ehy” dissi io sorridendo.

Odio sentirmi in imbarazzo.

“Buongiorno Denise”

No però se si metteva anche lui...insomma ho sempre amato quando un ragazzo mi chiama per nome. Non so spiegare il motivo ed il perché mi piace ma la trovo una cosa dolcissima. E lui con la sua pronuncia inglese mi faceva fermare il cuore.

“Sai avevo paura che non venissi” ammise quando ci sedemmo.
“Perché?” chiesi io.
“Perché si insomma non ero sicuro che avessi letto il biglietto ecco”
“Ah beh forse hai ragione ma invece è la prima cosa che ho visto quando mi sono svegliata, sai?”
“Bene allora ha funzionato” sorrise.
“Già” sorrisi anche io.
“Ecco a lei la sua colazione Mr. Sty”

Harry lo bloccò.

“Ehm...grazie” rispose alzandosi prendendo il vassoio con la sua colazione al cameriere.

Poi mi guardò e sorrise. Sorrise cercando di far sembrare tutto normale.

“Cosa prendi Denise?” mi chiese Harry.
“Ehm io...”
“Il numero della sua stanza signorina?” si intromise il cameriere.
“Ehm...580”
“Ahn si aveva già detto a Kinn cosa desiderava per colazione?”
“Io si avevo fatto una lista, mi pare...”
“Perfetto allora arrivo subito”
“Grazie” dissi io.

Harry continuava a sorridermi e io non sapevo cosa dire. Non pensai e dissi la prima cosa che mi passò per la testa.
“Hope sta ancora dormendo, sai?”
“Piccola, hai una sorella dolcissima”
“Grazie” sorrisi.
“Vi assomigliate molto, sai?”
“Davvero? Io non riesco a vederlo, ce lo dicono praticamente tutti ma quando ci guardiamo allo specchio io non vedo tutta questa somiglianza. Per non parlare poi con Kyle insomma secondo me non ci assomigliamo e poi loro sono entrambi biondi” risi.
“Penso sia normale, anche io ho una sorella e beh si ci assomigliamo tanto o almeno tutti ce lo dicono ma si non riesco a vederlo nemmeno io”
“Oggi che farai?” cambiai discorso.
“Tu che farai?” chiese lui.
“Te l’ho chiesto prima io! Comunque non lo so, qualche idea?” sorrisi.
“Io contavo su una tua proposta in realtà” rise.
Risi anche io in risposta.
“E’ una bellissima giornata da spiaggia secondo me” dissi convinta.
“Vada per la spiaggia allora” fece l’occhiolino Harry.

Dovrebbero darmi un premio come miglior attrice del momento! Sto cercando di essere più naturale possibile e cerco di nascondere i miei mix di emozioni e stati d’animo che variano da felice e tranquilla a pazza schizofrenica che potrebbe mettersi ad urlare e piangere.

“Perfetto allora” risposi.
“Eh comunque non penso tu sia così in sovrappeso come dici e ora non puoi tirare in ballo niente per giustificarmi perché hai un vestitino che beh ti sta benissimo”
“I vestiti snelliscono, non lo sai?” dissi io in imbarazzo.
“No non lo so e non penso neanche che sia vero e poi ieri sera ti ho presa in braccio per riportarti in camera tua, non volevo svegliarti e lasciatelo dire sei leggerissima” guardandomi.
Sospirai. Poi sorrisi, abbassando lo sguardo.

Quanto avrei voluto dirgli: “Sei troppo dolce Harry” ma trattenni i miei sentimenti.

Arrivò la mia colazione: un Tè verde, una ciotola di cereali integrali con pezzi di cioccolato e una banana. Dovrei mangiarmi una banana? Davanti a lui? Le prossime volte che mi chiedono cosa voglio per colazione devo pensare meglio su cosa prendere!

“Ma dove sono i cereali?” disse guardando la mia ciotola e poi la sua.
“Smettila! Per favore...davvero insomma non posso mangiare troppo devo tenermi” dissi per l’ennesima volta.
Lui sospirò scuotendo la testa in risposta.
“E’ meglio se la taglio in tanti pezzettini o la mangio direttamente così?” dissi indicando la banana.

OPS questo doveva rimanere solo un pensiero tra me e me non un pensiero a voce alta, dannazione!

“Come vuoi” rise. “anche direttamente mangiarla così, penso sia più buona mangiata così che tagliuzzata”
“Dici? Ma si hai ragione, non è che fa brutto però? Insomma siamo in un Resort di lusso in cui guarda sembrano tutti così perfetti” guardandomi in torno.
“Davvero?” disse lui con la bocca piena facendolo apposta.

Risi e lui cercò di buttare giù il boccone prima che si soffocasse con la sua stessa risata.

“Scusa...” dissi io con aria in cerca di perdono (?)
“Tranquilla e poi scusa per cosa? Comunque cosa stavi dicendo? Ah già sono tutti perfetti qua...beh io non penso guarda quello come mastica, hai visto? Sembra un cavallo!” indicando con gli occhi.
“Dai! Che schifo” dissi ridendo.
“Pensa se divento così anche io da vecchio..” disse scherzando.
“Beh io non te lo permetterò” dissi.
“Cosa ti fa pensare che un giorno io e te ci sposeremo” disse stuzzicandomi.
“Cosa?”
“Tu hai detto che non me lo permetterai di diventare così questo vuol dire che dovremmo sposarci se vuoi impedirmelo, non trovi?” disse abbassando il tono di voce.
“Tu sei pazzo!” ammisi io ridendo.
Lui continuò a fissarmi sorridendo.

Se mi voleva morta beh ci stava riuscendo.

Abbassai lo sguardo dall’imbarazzo e suonò il mio telefono, per fortuna era in silenzioso o altrimenti sarebbe partita qualche canzone a tutto volume e lascio a voi immaginare di chi...

Papà.

“Ehm devo rispondere, scusa”
“Certo” sorrise.

Presi il telefono e mi alzai.
“Pronto papà, cosa c’è?”
“Buongiorno anche a te tesoro, felice di sentirti”
“Dai papà! Dimmi...” mentre controllavo Harry da lontano.

Dio era bellissimo. Era così perfetto.

“Allora va bene?” disse papà, richiamandomi.
“Cosa? Va bene cosa?”
“Ma mi ascolti? Ti ho detto se ti andava bene oggi andare a fare un po’ di shopping in città. Tua mamma è ancora un po’ stanca perciò oggi niente visite di qua e di là”
“Ehm io non mi sento molto bene in realtà...”
“Cosa hai?” chiese papà con tono preoccupato.
“No niente ho solo un po’ di mal di testa e la pancia mi fa male”
“Oh tesoro mi dispiace allora dobbiamo cambiare programmi”
“No!” urlai. “Cioè no non dovete insomma andate voi a fare shopping io rimarrò in camera” dissi cambiando il tono di voce.
“Sicura? Insomma so quanto ti piace fare shopping...poi a Los Angeles”
“Tranquillo tanto avrò tempo di fare shopping anche io, no? Insomma ci andremo un altro giorno tutti insieme...però voi andateci pure oggi e divertitevi da parte mia”
“Dici davvero? Sei sicura? Non so, lasciarti proprio sola tutta il giorno?”
“Papà non sono mica sola in questo Resort e se mi sento male ci sono 3000 dipendenti solo per me, quindi andate tranquilli e divertitevi”
“Va bene, tesoro...riesci a preparare Hope?”
“Oh si certo dammi un orario”
“Tra un ora passiamo in camera tua”
“Perfetto, a dopo allora”

Attaccai e tornai al tavolo.

“Allora?” chiese Harry.
“Era mio papà...vanno a fare shopping”
“E tu? Non vai con loro?” chiese.
“No! Certo che no! Insomma sbaglio o ti avevo promesso di venire in spiaggia con te?”
“E i tuoi hanno detto va bene?” chiese confuso.
“Come potevano obbligarmi ad andare con loro dopo che li ho detto che ho un forte mal di testa?”
Rise.
“Sai che non si mente ai genitori?” continuò a ridere.
“Ehy se non vuoi più passare la giornata con me ci metto un attimo a chiamare papà e dirgli che il mio mal di testa è sparito” dissi.
“No no no...insomma si...”
“Si cosa?” lo stuzzicai io questa volta.
“Si VOGLIO passare la giornata con te” disse tutto d’un fiato scandendo la parola ‘voglio’.


IL MIO CUORE SI ERA FERMATO.

Non riuscivo a parlare. Mi ero fermata io mentre tutto in torno continuava.

Feci un sorriso, lo guardai e mi voltai.
“Denise”
Mi voltai.
“Quando sei pronta, passo a prenderti ok?” chiese.
Annui.

Mi rivoltai e andai verso l’ascensore più felice che mai che non potevo contenermi in un semplice sorriso. Non mi interessava se la gente pensava qualcosa ma continuai a sorridere e ridere di gioia per tutti i corridoi. Mi feci cinque piani a piedi senza accorgermene. Avevo in mente lui e le sue parole. Sembrava di essere dentro un sogno.

Raggiunsi la mia camera ed entrai. Non mi resi nemmeno conto che c’era Kyle seduto sul divano che mi aspettava e Hope che si stava svegliando.
Mentre superai Kyle lui mi richiamò e forse da quel momento tornai alla così detta realtà.

“Era di questo che volevi parlarmi, giusto? Tu Harry lo hai già conosciuto...” disse Kyle con un aria che non riuscì a decifrare, sventolando il foglietto.

Glielo strappai di mano.

“Non sono affari tuoi, ok?”
“Denise ma che hai? Non mi hai mai nascosto niente e adesso...”
“Ti fidi di me?”
“Si” sospirò.
“E allora non farmi domande, per favore”
“Mamma ha detto che non verrai a fare shopping con noi, a quanto pare hai mal di pancia e mal di testa”
Scossi la testa.
“Devo preparare Hope adesso” dissi andando a prenderla dalla culla.

Preparai mia sorella, le feci bere il latte e mangiare due biscotti che avevo chiesto di portare in camera e poi la vestii.

E puntualissimi arrivarono mamma e papà. Presero Hope e mi fecero le solite raccomandazioni da genitori preoccupati per la loro figlia inferma. Quando stavano andando via tutti. Kyle si girò verso di me.
“Divertiti con si...insomma...quello, hai capito”
Risi.
“Grazie”
“Non ti preoccupare con mamma e papà...non dirò niente” mentre stava per chiudere la porta.
“Kyle aspetta! Grazie, ti voglio bene non dimenticarlo” andai verso di lui dandogli un bacio sulla guancia.
“Ah e aspetta, io non gli ho detto nulla della mia pazza sorella ossessionata dagli One Direction... insomma quando l’ho visto gli ho solo chiesto se potevamo fare una foto assieme poi ti ho chiamato, perciò vai tranquilla” sorrise.
Sorrisi e annuì e Kyle chiuse la porta.

Bene adesso dovevo prepararmi io! Perché ho proposto di andare in spiaggia? Adesso dovevo mettermi in costume e io odio il mio corpo. Non sono grassa ma odio le mie cosce le vedo così enormi.

Provai tutti i costumi per cercare quello che mi faceva sembrare più magra. Ma era possibile? Basta devo smettere di mangiare cavolo! Così magari se ne va tutto questo grasso. Ci rinunciai e misi poi un costume a caso. Indossai i miei pantaloncini e una camicia per il mare bianca un po’ larga. Misi le ciabatte per la spiaggia e presi la mia borsa con l’asciugamano, la crema solare e ci infilai anche il telefono e le cuffiette. Beh non penso serviranno le cuffiette per la musica ma almeno so dove saranno. Mi guardai allo specchio e decisi poi di struccarmi tanto non mi truccavo nemmeno tanto perciò non sarei sembrata troppo peggio.

Il mio make-up day  era: matita nera sotto l’occhio solo sino a metà (non mi piaceva fare tutto il contorno), una linea piccola in alto ai lati degli occhi e un filo di mascara.
E dire che avevo una marea di trucchi! Ma non gli usavo. Mi portavo dietro un sacco di cose che la mia truss o beauty non si chiudeva per poi usare solo una matita e un mascara. Il fatto è che tutte le volte pensavo magari per la sera mi truccherò meglio o magari dobbiamo fare qualcosa o abbino un ombretto a come mi vesto. Ma niente di tutto ciò succedeva veramente.


All’improvviso sentì bussare alla porta.

 

Ecco il capitolo 17 spero di non avervi fatto aspettare così tanto.
Allora cosa ne pensate? Vi ricordo una piccola cosa: NON TUTTO E' UN SOGNO!

Recensite in tanti, per una volta riesco ad avere almeno una recensione in più del solito, PLEASE...è davvero molto importante per me sapere le vostre impressioni sulla storia e anche per come scrivo.

BEH ALLA PROSSIMA, BACI A TUTTI xxxxx
 

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Capitolo 18
*** Not so easy. ***


~~


Sobbalzai quando bussarono alla porta. Sapevo chi era o almeno speravo che fosse LUI.

Mi riguardai allo specchio e cercai di sistemarmi ancora. Poi andai ad aprire.

“Ehy sei pronta?” disse con il suo sorriso smagliante.
“Si certo” dissi io cercando di imitare il suo sorriso.
Ridemmo senza motivo.
“Allora possiamo andare, signorina Denise?” disse disinvolto porgendomi la mano.
“Si, grazie” dissi imitando una SNOB appoggiando la mano sulla sua.
Ridemmo ancora.
“Siamo proprio dei pessimi attori” ammise lui ridendo.
“Parla per te, signorino” dissi colpendolo sulla spalla.
“Ahi” scherzò. “Mi hai fatto male” disse mettendo il broncio come i bambini.
“Così impari” dissi voltandomi. Pentendomi.
“Ma dove vai senza di me?” venne ad abbracciarmi da dietro.
“Ehy” lo guardai, sorridendo sorpresa.

Mi girai e ci trovammo a faccia a faccia. Solo adesso mi rendo conto il bisogno di usare dei tacchi. Ci fissammo rimanendo in silenzio. Eravamo così vicini i suoi occhi che brillavano e la sua espressione. Era tutto così troppo perfetto ed io ero così troppo inadeguata. Non sapevo cosa fare. Non mi ero mai trovata in una situazione simile! Insomma non ho neanche mai baciato un ragazzo perciò io non sapevo cosa dovevo fare. Sono troppo confusa. E i miei pensieri mi facevano venire il mal di testa.

Dopo almeno due minuti che eravamo così vicini Harry si staccò.
“Ehm...Andiamo?” disse iniziando a camminare verso l’ascensore.
“Andiamo” sospirai io sottovoce.

Entrammo in ascensore e scendemmo al piano terra, dove Harry dovette parlare con un paio di bodyguard. Dimenticavo che era Harry Styles.

Da lontano lo guardai arrabbiarsi mentre cercava di spiegare qualcosa a quegli omoni. Beh se fossi in lui non mi scalderei così tanto insomma sono grandi e grossi che potrebbero prendere dieci persone e impacchettarle tutte insieme (?). Dall’altra parte avevo paura che fosse per causa mia, insomma io forse non mi stavo rendendo conto di quello che sarebbe potuto succedere là fuori. Avrebbero visto lui con una ragazza cioè io la quale a quanto pare non è nemmeno maggiorenne. Perché deve sempre essere tutto così complicato?

Lo vidi tornare verso di me. Non con il suo solito sorriso però.

“Denise devo parlarti” disse mentre mi prese la mano portandomi verso non so dove.

Decisi di non parlare durante il breve tragitto e di non fare nessuna domanda. Ad un certo punto uscimmo e ci ritrovammo davanti ad un grossissimo campo da golf ma non penso fosse sua intenzione giocare a golf in questo momento, infatti mi portò in mezzo a degli alberi su una panchina davanti ad un piccolo laghetto.

Ci sedemmo.

Lo vidi che continuava a torturarsi le mani. Potevo dire che era nervoso. E dopo un po’ decisi di prendere parola io.

“E’ un bel posto qui”
Mi guardò.
“Ci sono anche le paperelle, guarda” dissi indicandole sorridendo, cercando di far sorridere un po’ anche lui.
Sorrise.
“Sono adorabili, però devo confessarti una cosa...sono terrorizzata da tutti gli animali che hanno un becco”

Si lo so sono stupida, un 10 per i miei discorsi cretini.

Mi guardò con aria interrogativa.
“Una volta quando avevo tre anni stavo dando da mangiare a dei piccioni e loro mi hanno assalito beccandomi le gambe, cioè io gli davo del cibo e loro mi aggrediscono? E ho pianto tanto...mi avevano fatto tanto male, sai? Da quel giorno non li ho più dato da mangiare!”
Rise.

Sono riuscita a farlo ridere? Io davvero? È una sensazione bellissima essere l’artefice della sua risata.

“Beh se lo sono meritati” ammise.
“Già” risposi.
Di nuovo silenzio.
“Denise io...si insomma forse non sono stato così sincero con te”
Lo fermai.
“Ehy non devi dirmi niente...so chi sei insomma il tuo lavoro ecc...” dissi calma.
“Davvero?” chiese confuso.
“Si davvero...e scusa se hai dovuto discutere con i tuoi bodyguard per causa mia” dissi piano.
“Ah no non devi scusarti e poi noi non abbiamo litigato, se mi sono alterato è con me stesso perché dimentico che non posso fare quello che voglio ma tu non centri”
“Sicuro?”
“Certo stai tranquilla...ma”
“Ma?” ripetei io con un filo di paura (?).
“Ma...come hai fatto? Insomma grazie! Denise tu mi hai fatto sentire di nuovo me stesso, Harry e basta e non ‘Harry Styles’ capisci?” disse.
Lo guardai.
“Sai da quando siamo famosi...quando devi conoscere gente nuova è normale dire i propri nomi, no? Ma quando dico ‘Harry’ mi guardano e ridono per poi dire ‘Oh si lo so non preoccuparti’ non che non mi piace tutto questo perché wow è pazzesco e dico davvero! Tutti che ti conoscono, tutti che sanno chi sei e ti salutano o fanno i carini con te...ma non perché io sia Harry solo Harry ma perché sono ‘famoso’” disse.
“Già...capisco cosa vuoi dire e penso che non sia facile nemmeno avere una vita normale”
“E’ questa la cosa che mi pesa di più...se incontro una ragazza o semplicemente ci parlo finisco in prima pagina con il titolo ‘Nuova fiamma per Harry Styles’” disse.
“Già...” risi.
“E tu sei cioè non sei nemmeno maggiorenne e questo potrebbe scatenare un vero putiferio, solo perché magari abbiamo mangiato dei cereali in uno stupido e stesso tavolo ed io sinceramente non voglio che il mondo si scagli contro di te perché non te lo meriti, non hai fatto niente di male..”
“NOI...non stiamo facendo niente di male, Harry...” disse.
“E tu però mi fai stare bene...mi metti tranquillità. Tanto che sei riuscita a farmi dimenticare per un giorno chi sono realmente e non so nemmeno come tu abbia fatto a far sembrare tutto così naturale, spontaneo..”
“Quindi?”
“Quindi ti meriti un abbraccio” disse in conclusione.
“Dici davvero?” dissi quasi con le lacrime agli occhi.
“Si” abbracciandomi.

Avevo il mio mondo tra le braccia. Lo strinsi forte per paura di perderlo, o lo strinsi così forte da non poter dimenticarmi di quell’abbraccio dato che probabilmente sarebbe stato il primo ed ultimo. Insomma in quel momento avevo capito che non si può vivere per sempre dentro ad un sogno e i sogni non si realizzano come realmente tu vuoi. Perché di una cosa adesso ne ero assolutamente certa io, Harry non lo avrei mai più rivisto. Sarebbe stato solo un bellissimo ricordo di un estate. Un bellissimo giorno, il giorno perfetto in cui avevo avuto la possibilità di incontrare Harry e passare del tempo con lui e stringerlo tra le mie braccia.

Pensando a tutto questo incominciarono a scendermi le lacrime e continuai a stringermi sempre di più tra le sue braccia. Avrei tanto voluto dirgli: resta con me ancora. Ma non si può fare tutto nella vita e volevo almeno ricordarmi questo momento come il più bello che io potessi vivere in questa vita.

“Ehy stai piangendo?” mi chiese Harry guardandomi.
“Ehm...no” dissi cercando di asciugarmi gli occhi facendo finta di niente.

Ma queste lacrime non volevano smettere di uscire.

“Ehy stai piangendo..” accarezzandomi la guancia.
“Io...vuoi sapere una cosa?” dissi con le lacrime che scendevano.
“Dimmi...”
“Io sono una vostra grandissima fan, sai? Amo i One Direction, amo voi ragazzi e...poi si insomma potrei anche avere una cotta per te” dissi tra un sorriso leggero e una lacrima.
“Hai una cotta per me?” chiese.
“L’ho detto davvero?” sussurrai.
Rise.
“Si” dissi piano.
Non parlò.
Sospirai.
“Si lo so è stupido insomma innamorarsi di un cantante e...”

No ok meglio non continuare o potrebbe prendermi per pazza.

“Wow” disse.
“No ti prego non dire niente...” continuai io.
“Ehy io penso che tu sia una bellissima ragazza e credo che non hai nemmeno nessun problema a trovare un ragazzo o sbaglio?”

Ecco.

Non risposi. E mi fermai a guardare il laghetto.

“Sai tra una cosa e l’altra abbiamo fatto ora di pranzo...io avevo organizzato un bel pranzetto in barca in realtà ma niente barca per noi, perciò sono rimasti solo dei sandwich e un insalata che ci aspettano” disse sorridendo.

Lo guardai come per dire “Stai scherzando?”

“Io ho piuttosto fame, tu no?” alzandosi.
Annuì e lo raggiunsi.

Io non capivo. Non capivo cosa sarebbe successo adesso e non sapevo cosa aveva in mente di fare lui. Per me era tutto così incomprensibile e difficile da interpretare le sue azioni. Non sapevo nemmeno come dovevo comportarmi adesso.

Prendemmo le scale questa volta e quando arrivammo nel nostro piano tirò fuori il suo telefono.

“Facciamo un selfie?” disse.
“Cosa?” risposi.
“Ehm sai cosa è? Si insomma un selfie...”
“So cosa è un selfie Harry ma...perché?”
“Perché ti meriti questo piccolo regalo” disse lui sorridendomi.
“Cioè?” chiesi.
“Una foto insieme che pubblicherò sul mio profilo instagram, ti va?”
“Ma così tutti la vedono” dissi confusa.
“Si ma la gente leggerà che l’ho postata io perché avevi dimenticato il telefono in stanza”
Sorrisi.
“Dai vieni qua” girandomi verso il telefono.
“Sorridi” mi disse e poi schiacciò.
“Bene, perfetta direi” disse guardandola.
“No aspetta fammela vedere, insomma se faccio schifo non puoi metterla” quasi lo minacciai.
“Ehy sei venuta benissimo e per sembrare la situazione il più reale possibile non può essere perfetta” mi ricordò.
Annuì.
“Ti dispiace se prima mi cambio e poi andiamo a mangiare?” chiesi.
“Certo ma tanto mangiamo in camera tua...ho visto che hai un terrazzo bellissimo con vista mare e nessuno può vederti perciò direi che è perfetto”
“Ook” dissi prendendo la tessera e aprendo la camera.

Avevano già pulito la mia stanza e avevano anche apparecchiato un bellissimo tavolo fuori.

“Wow” dissi.
“Ti piace?”
“Si tantissimo e grazie insomma non sei obbligato a fare tutto questo”
“Te lo devo Denise...non preoccuparti” sorrise.

Andai in bagno per cambiarmi mentre Harry mi aspettava sulla terrazza, così aveva detto.

Cercai di fare il più presto possibile ma non penso ne sarei stata capace, ogni movimento che facevo si bloccava con un pensiero. Era tutto così strano. Questa situazione. Sembrava di essere dentro ad un libro in corso senza ancora un lieto fine.

Denise cerca di goderti tutto questo e custodisci questi ricordi che rimarranno solo tuoi e suoi. Rimarranno segreti. E per una volta hai avuto la possibilità di conoscere uno dei tuoi idoli. Lui, colui per cui ti sei innamorata ma non potrà succedere veramente ciò che vuoi. Sentiti fortunata rispetto a tutte quelle ragazze là fuori. Goditi questi momenti anche per loro e sii loro riconoscente. Dedica questi momenti a te stessa, per una volta non pensare troppo e buttati. Non organizzare, non pensare ma VIVI.

Mi asciugai di nuovo le lacrime che erano uscite in questi ultimi minuti. Finì di cambiarmi e sorrisi allo specchio. VIVI.

Andai di là. Raggiunsi il terrazzo e beh avevo il cuore in palla. Forse adesso stavo iniziando a realizzare cosa mi stava succedendo.

“Beh mangiamo?” chiese Harry mentre tolse il coperchio dai piatti.

Lo guardai. Era bellissimo. Era perfetto.

“Grazie” dissi guardandolo.
“Oh non ringraziarmi per qualsiasi cosa...non faccio niente di straordinario”
Sorrisi in risposta.

Incominciammo a mangiare. Io la mia insalatina e lui il suo bel sandwich.

“Posso chiederti come fai a mangiarti un insalata così senza nemmeno condirla?” chiese sbalordito.
Risi.
“No dico davvero, come fai?”
“Forse per l’abitudine non lo so comunque a me piace mangiare insalata perciò non è un peso ecco...”
“Beh i miei manager sarebbero fieri se noi ragazzi mangiassimo così ma sai non possono escluderci per sempre biscotti, pizza, patatine e hamburger”
Sorrisi.

Forse le mie parole erano in difficoltà ad uscire. Forse per la situazione. Forse perché avevo perso la sicurezza dell’inizio. Forse non lo so.

Finimmo di mangiare e Harry propose di sdraiarci sugli sdrai e così andò.

Ci sdraiammo sui lettini della mia terrazza e guardammo dritto, io cercai di guardare oltre l’infinito e avrei voluto che tutto questo non finisse mai. Ma perché avevo l’impressione che sarebbe finito troppo in fretta invece?

“Ok Denise...cosa c’è?” chiese calmo Harry.

Credo avesse notato il mio troppo silenzio.

“Niente” risposi.
“Niente? E come mai non parli più? Non hai più sorriso come facevi prima che ti parlassi...dimmi se ho sbagliato qualcosa”
“Harry...per me è difficile questa situazione, capisci? Insomma sono qui con te ora ma ho paura che tutto questo potrebbe finire da un momento all’altro”

Ecco l’ho detto.

“Ehy...io sono qui adesso ed è questo che conta, ok?”
“Si...”
“Amici come prima?”
“Eravamo amici prima?” chiesi scherzando.
“Ecco a me piace questa Denise...quella ragazza spontanea, divertente e solare”
Sorrisi.
“Ah e poi certo che siamo amici, insomma ci conosciamo ormai da più di 24 ore, tu che dici?” continuò lui.
“No io credo che non sia ancora passato un giorno, sai?” dissi pensando.
“Non importa” sollevò le spalle.
“Ok amico mio” risi.



 

Eccoci di nuovo! Allora beh che dire...non è una situazione facile, vero?
Come pensate si svolgerà il resto della giornata? Potrebbe succedere qualsiasi cosa, no? Beh non mi resta che dire CONTINUATE A SEGUIRE LA STORIA!!:)

RINGRAZIO due persone in particolare che recensiscono sempre sempre! Perciò GRAZIE DI CUORE!!

BACI xxxxx



 

 

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Capitolo 19
*** Ehm...OKAY! ***


~~

Passammo due ore splendide a parlare e scherzare. Era possibile che ero riuscita a sentirmi libera? Stavo bene e mi faceva sentire a mio agio quel ragazzo. Come posso poi chiuderlo fuori dalla mia vita una volta finite le vacanze? A proposito quanto sarebbe rimasto lui qua? Potrebbe dover partire in un qualsiasi momento. Ed io svegliarmi una mattina e trovare la sua camera vuota.

“Adesso è meglio che vada, i tuoi potrebbero rientrare e non saprei inventarmi una scusa per cui io possa essere qua” ammise.
“Si in effetti non è una cosa da tutti i giorni passare un intera giornata insieme ad Harry Styles” ammisi io.
“Esatto e poi tu non ti sentivi bene, ricordi?” disse alzandosi.
“Ehm oddio io ho un forte mal di pancia e mal di testa” dissi facendo finta di averceli davvero.
“Già, perciò è meglio se ti metti a letto” consigliò lui.
“Già...”

Arrivammo alla porta e ci salutammo.
“Allora ciao” disse lui in cerca di parole.
“Ciao...”
“Ehm...ci vediamo”
“Okay” risposi mentre aprì la porta.
“Ehm aspetta...”
“Cosa c’è?” guardandolo confusa.
“Dimenticavo questo” dandomi un bacio sulla guancia.

Rimasi immobile, come imbambolata. Poi sorrisi.

“Ciao” continuò lui alzando la mano mentre uscì dalla mia camera.

Rimasi a fissarlo fino a che non entrò nella sua stanza poi chiusi anche io la mia porta.

Mi aveva dato un bacio? Un piccolo bacio sulla guancia. Era stato così dolce. Lui era così dolce e perfetto.

Non so se sarei riuscita a fingere con i miei che stavo davvero male, dato che ogni tre secondi continuavo a sorridere al ricordo di Harry qui con me. Mi sdraiai sul letto e cercai di fare il possibile per sembrare che stessi male davvero.

Dopo mezzora bussarono i miei alla porta, dovetti alzarmi e andai ad aprire.
“Ehy tesoro, come stai?” mi abbracciò mamma preoccupata.

La sua reazione era stata piuttosto sufficiente a capire che ero stata brava ad arruffarmi i capelli e fare una finta faccia da malata.

“Piccola stai ancora male?” chiese papà mentre teneva quattro buste.
“Un po’...non mi sono ripresa del tutto” dissi scocciata.
“Eh so che sei arrabbiata anche perché sentirsi male proprio adesso che siamo a Los Angeles dove volevi venire da così tanto tempo...” disse papà in risposta della mia faccia.
“Però vediamo se riusciamo a farti sentire un po’ meglio” disse mamma prendendo le buste dalle mani di papà e porgendomele.
“Sono per me?” chiesi confusa.
“Certo, dato che non sei potuta venire...abbiamo o meglio ho pensato che ti avrebbe fatto piacere ricevere qualche cosa” disse lei.
“Qualche cosa?” dissi guardando le buste piene e poi lei.
“Sai come è tua mamma, no? Si fa prendere troppo la mano quando si tratta di shopping per i suoi figli...” disse papà.
“Beh allora grazie mamma...e grazie papà” dando un bacio a tutte e due, mentre tenevo le buste in mano.
“Adesso guardati quello che ti ho preso e poi fammi sapere, noi andiamo in camera e ci prepariamo per la cena, ci vediamo giù...per te va bene?”
“Ehm certo...si”
“Se stai male non sei obbligata” disse papà ricordando a mamma che non stavo bene.
“Oh no no...comunque non sto più così tanto male come sta mattina perciò tra qualche ora spero sia tutto passato e poi sta sera mi piacerebbe andare alla festa con Kyle dato che glielo avevo promesso”
“Ok tesoro, ma non sei obbligata...perciò se non te la senti non fa niente” riconfermò papà.
“Certo...lo so ma a proposito di Kyle, dov’è? E Hope?”
“Si sono fermati in piscina”
“Ah capito” sorrisi.
“Beh noi tesoro andiamo” disse papà trascinando via mia mamma.
“Ciao a dopo” dissi io mentre chiusi la porta.

...

“Allora vediamo cosa mi hanno comprato” Dissi a voce alta parlando da sola.

Svuotai tutte le quattro buste e vidi subito che mi aveva comprato due paia di scarpe. Una scatola era delle converse perciò la aprì subito e con mia gran sorpresa vidi un paio di converse alte nere.

“Beh stanno bene con tutto e poi sono nere, giusto?” dissi mentre continuavo a guardarle.
 “E queste?” dissi aprendo l’altra scatola.
“Non ci posso credere! E dove pensa che vado con queste? Non uso i tacchi, beh però potrei iniziare...sono così belli e sono eleganti questi, perciò potrei provare a metterli sta sera, no?”

Continuavo a parlare da sola. Forse avevo qualche problema.

“Bene adesso passiamo ai vestiti...allora un vestitino nero, uno bianco che è praticamente identico! Un altro vestito decorato, una gonna lunga nera.. una corta e una mini in jeans. Un top bianco, uno nero ed una maglia. Questa maglia mi piace è larga e fa proprio al caso mio mi stupisce che me l’abbia davvero comprata. Ah due pantaloncini in jeans anche...beh che dire amo mia mamma!”

Finì il mio discorso da pazza e pensai che se qualcuno mi avrebbe sentito parlare così da sola avrebbe potuto chiamare i servizi segreti e portarmi in un riservatissimo centro psichiatrico. Mi vennero i brividi. Non vorrei mai andare in uno di quei cosi.

Tolsi tutte le etichette e misi tutto quanto nell’armadio. Non so dove le avrei messe tutte queste cose in valigia dato che ero già partita con altri mille vestiti.

Decisi di mettermi il nuovo vestitino nero e di sacrificarmi a mettere i tacchi che mamma mi aveva comprato. Chissà magari li aveva presi per lei, sai che figura? Quando mi vede arrivare a cena con i suoi tacchi? Va beh gli avevo già usati una volta un paio perciò non dovrebbe guardarmi in modo strano, giusto?

Andai a farmi una doccia e lavai anche i capelli questa volta, perciò ci rimasi decisamente di più di sta mattina.

Mi tornò in mente Harry e andai a sedermi un po’ sul letto. Sbloccai il mio telefono e guardai le foto che avevamo fatto questo pomeriggio, adesso dovrò mettere il codice di sblocco al telefono! Queste foto nessuno dovrà vederle. Nemmeno Hanna e Kelly. Loro non capirebbero e continuerebbero con i loro discorsi “Adesso avrai capito che non succederà niente tra di voi, no? Adesso lo hai incontrato e stop! È ora di trovare un ragazzo per te” dato che a quanto pare si erano sistemate piuttosto bene loro. Hanna con Kyle e Kelly con Mike.

Non so come avrei fatto a nascondere tutto ciò ma l’amore che provavo per LUI era molto più grande del voler dire alle mie migliori amiche tutto questo.

Mi alzai e mi spalmai la crema corpo, mi misi in intimo e andai a lavarmi i denti. Mi lavai la faccia e applicai delle creme al viso e poi mi truccai come al mio solito. Ero indecisa se applicare anche un ombretto color argento ma poi lo rimisi al suo posto e andai a vestirmi. Preparai una pochette, misi le scarpe e mi guardai allo specchio.
Sembravo più magra con i tacchi, questo mi piaceva! I miei capelli sempre voluminosi. Tanto volte pensavo perché non ero nata con i capelli lisci. Come mia mamma. Invece dovevo combattere con i miei bellissimi capelli ricci e molto voluminosi.

Mentre cercavo di sistemarmi in qualche modo decente i capelli mi venne in mente che avevo portato degli orecchini che sarebbero stati bene con questo outfit. E così gli indossai. Poi uscì e scesi al ristorante dell’albergo. Per fortuna trovai subito Kyle.

“Ehy” dissi guardando mio fratello.
“Denise, come stai?” chiese Kyle.
“Bene grazie...ma parliamo un po’ di te, questo smoking?” dissi sbattendo le ciglia.
“Ti piace? È nuovo...e credo sia perfetto per la serata di sta sera! Ma vedo che non scherzi nemmeno tu! Guarda che tacchi e questo vestito ti sta proprio bene...ti è piaciuto tutto?”
“Ah si si grazie! Davvero tutto bellissimo...”
“Ehm...come è andata con lui?” disse sussurrandomi all’orecchio.
“Oh...bene…” dissi con tono molto basso anche io.
“Sicura?”
“Oh si...certo” dissi.
“Ecco i nostri ragazzi!” disse mamma mentre ci venne in contro insieme a Hope e papà.
“Ma che bella la mia sorellina” mi abbassai all’altezza di Hope e lei rise.
“Andiamo a sederci?” disse papà facendoci poi strada.

Andammo a sederci e venne immediatamente un cameriere che ci lasciò un menù ciascuno e subito dopo venne un altro per riempirci i bicchieri.

“Bene...allora vi piace qui?” chiese papà.
“Oh si!” urlammo entusiasti io e Kyle.
“Bene bene, sono contentissimo.”
“Cosa prendiamo?” disse mamma.

E tutti tornammo a leggere il menù.

Io amo il pesce. Mi piace tantissimo e in tutti i modi perciò non sapevo cosa prendere mentre una vocina dentro di me mi ripeteva “Devi dimagrire, ricordi? Devi dimagrire...”

“Ok io prendo un insalata mista con i gamberetti” dissi chiudendo il menù.

Tutti mi guardarono.

“Prendi un insalata? Allora la prendo anche io? Dovrei tenermi insomma mi è di nuovo tornata la pancia” disse mamma.
“Oh amore io amo la tua pancetta” disse papà.

Io sorrisi e guardai Kyle che sorrise in risposta.

Beh questo è amore! Vedere i miei che dopo tanti anni si amano ancora tantissimo e papà che trova mamma ancora attraente con qualche chiletto in più rispetto a quando si conobbero.

“Tu sei un po’ di parte mi sa” disse mamma rivolta a papà.

Ridemmo tutti quanti.

Quando eravamo pronti a ordinare arrivò un altro cameriere e aspettammo.

“Mamma mamma mamma” chiamò Hope mentre indicava il cielo alla sua sinistra.
“Cosa c’è Hope, le stelle?” disse mamma.
“STEL-LE” disse Hope.
“Stelle! Si brava piccolina...” disse papà.
“Oh non ci credo” disse mamma battendo le mani.
“La nostra piccolina cresce” disse Kyle.
“Stiamo crescendo tutti qua” dissi io.

Continuammo a parlare e arrivarono le nostre ordinazioni, era una bella serata. Era bello passarla così in famiglia dato che capita solo poche volte a casa.

Ci portarono i menù dei dessert.
“Ed ecco a lei signorina” disse il cameriere porgendomi un menù.
“Oh grazie” dissi stupita.

Agli altri lo aveva passato senza dire niente a me invece era come se dovesse consegnarmi quel menù a me e solo a me.

“Io sinceramente non ho voglia di dolci” dissi.
“Guarda che dolci ci sono invece!” disse mamma leggendo ad alta voce alcuni nomi strani.

Sospirai ed aprì il menù. Quando lo sollevai mi cadde sulle gambe un foglietto. Mi guardai in torno e guardai i miei e Kyle al mio fianco per vedere se mi stavano guardando o meno. Nessuno si era accorto di niente, anzi erano molto presi nel leggere la carta dei dessert.

Cercai di aprire quel biglietto sulle mie gambe confondendolo con la tovaglia guardando continuamente Kyle e i miei per vedere se mi stavano guadando.

“Denise, cosa hai?” mi chiese Kyle.
“Ehm...niente, perché?
“Non so sei strana, ti guardi intorno...e...”
“E?” chiesi.
“Bo non lo so” disse immergendosi di nuovo nel menù.

Decisi di prendere il menù e tenerlo alzato per poi metterci il foglietto e poterlo leggere, così gli altri avrebbero pensato che stavo leggendo i nomi dei dolci che non avrei preso.

Vieni alle 22.15 all’ingresso del campo da golf. Ti aspetto. Harry.” Lessi tra me e me.

Cercai di trattenermi. E di contenere le miei mille emozioni. Chiusi il menù, sfilai il biglietto e lo misi nella mia pochette e presi il mio cellulare.
Erano ancora le 21.50. bene.

“Allora prendete qualcosa?” ci chiese papà.
“Ehm io no” dissi.
“Nemmeno io, magari un'altra volta ma oggi no c’è una festa che mi aspetta” disse Kyle alzandosi.
“Oh il mio uomo” disse mamma e lui andò ad abbracciarla da dietro e le diede un bacio sulla guancia.
“Oh cosa ho fatto per meritarmi questo?” disse mamma sorpresa.
“Niente, ti voglio solo tanto bene...tutto qua” disse Kyle staccandosi.
“Vorrei vedere se dopo averci fatto spendere un intero patrimonio per i suoi vestiti non ci è riconoscente in qualche modo” scherzò papà e ridemmo tutti quanti.
“Denise vieni con me?” mi chiese mio fratello.

Ci pensai un attimo poi accettai di andare con lui così mamma e papà avrebbero pensato che sarei andata alla festa con Kyle e non avrebbero sospettato di nulla.

“Portatevi anche Hope e lasciatela a Holly nel piano bambini...io e vostra madre abbiamo già degli impegni” ammise papà.
“Caro!” lo rimproverò mamma.

Kyle si mise a ridere ed io scossi la testa disgustata. La spontaneità dei miei mi sorprendeva sempre, lo ammetto.

“Allora, portiamo Hope e poi vieni con me alla festa?” mi chiese mio fratello.
“Ehm...io in realtà...”
“Va beh ho capito! Fai quello che vuoi...sappi che se vorrai mi trovi al party”
“Ok va bene” sorrisi.
“Sei felice vedo, cosa sta succedendo?”
“Ehm...niente” sorrisi di nuovo.
“Centra lui?”
“Potrebbe essere...” risi.
“Sappi che se si azzarda a toccarti non avrà dei trattamenti speciale perché è famoso, lo uccido come farei con qualunque altro ragazzo! Capito?”
“Kyle? Ma sei diventato pazzo per caso?”
“Voglio troppo bene alle mie sorelle...non permetterò che qualcuno vi faccia soffrire”
“Beh grazie allora...io e Hope ti siamo molto riconoscenti per questo, vero piccolina? Ma cerca di avere un minimo di autocontrollo, ok?”
Sospirò.

Mollammo Hope a Holly che appena la vide se la sbaciucchiò tutta facendole i complimenti di quanto era bella con quel vestitino. Non so se lo faceva con tutti i bambini.

“Bene sorellina, siamo rimasti solo io e te...devo accompagnarti da qualche parte?”
“No grazie...anzi ci salutiamo qua” dissi fermandomi.
“mmm ok”
“Che entusiasmo ragazzi! Devia andare ad una festa e sembra che tu debba andare in una prigione” disse.
“Che bello devo andare ad una festa” scherzò.
“Sei proprio stupido fratellone mio”
“Ciao” disse lasciandomi con un bacio sulla guancia.

Sorrisi guardandolo andare via e corsi verso l’uscita per l’ingresso al campo da golf. Odio queste scarpe. Saranno bellissime ma per correre non sono la cosa più comoda che esiste!


 

ECCOCI al capitolo 19! Contenti?
AMATEMI per avervi lasciato così...forse con la curiosità di sapere cosa succederà adesso, ad esempio. Sbaglio?

Sono molto contenta delle vostre recensioni, dico davvero! Almeno per ora sono state tutte molto positive...voi mi date quella carica in più per scrivere meglio questa storia, sapete? Perciò è anche merito vostro tutto ciò e GRAZIE MILLE!:)

Vi lascio così e...AL PROSSIMO CAPITOLO NUMBER 20!!

KISSES xxxx
 

 

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Capitolo 20
*** Special night. ***


~~

Finalmente raggiunsi la mia destinazione e con mia grande sorpresa vidi Harry che guardava l’ora.

“Ehy” lo raggiunsi.
“Eccoti” sorrise.
“Sono in ritardo?” chiesi guardandolo.
“Oh no no sei...perfetta” disse guardandomi.
“Bene” sorrisi.
“Sei cresciuta in giro di poche ore?” mi guardò.
“I tacchi fanno miracoli” sussurrai.
“Ahn già” disse prendendomi la mano.
“Che fai?” chiesi.
“Wow sei uno schianto Denise” disse facendomi girare su me stessa.
“Beh nemmeno tu scherzi” dissi sistemandogli il colletto della camicia.

Beh gli stavano benissimo le camicie. E poi con quella giacca nera stava davvero bene. Forse è anche inutile dirlo che era PERFETTO.

“Comunque ho scoperto che alla fine del campo si arriva alla spiaggia”
“Davvero?”
“Certo! Solo che c’è un problemino”
“Cioè?” chiesi confusa non capendo.
“Dovremmo correre su tutto questo campo, tu ce la fai con quei tacchi?”
“Adesso? Io non avevo capito che...andiamo in spiaggia?” chiesi sorpresa.
“Devo rimediare...insomma non abbiamo potuto andarci di giorno? E noi ci andiamo di notte!” disse convinto.
Risi.
“Allora sei pronta?” porgendomi la mano.

Tolsi i tacchi e presi la sua mano.

“Tu sei pazzo Styles!” ammisi.
“mmm di questa cosa ne riparliamo, ok?”
Risi.

Poi incominciammo a correre in questo immenso prato da golf, al buio. Era una pazzia. Ma stavo amando questa cosa! Era una di quelle cose che avrei sempre voluto fare. Sono quelle piccole esperienze che possono sembrare stupide e infondo forse lo sono ma sono le migliori, a mio avviso.

Continuammo a ridere. Sembravamo dei bambini di tre anni che scappavano dalla maestra.

“Aspetta aspetta...ti prego, non ce la faccio più” dissi.
“Beh ci credo se continui a mangiare una misera insalata a pranzo e a cena come puoi avere energie?” stuzzicandomi.
“Oh davvero?” dissi riprendendo a correre.
“Ehy Denise aspetta...aspettami” disse con il fiatone e fermandosi.
“Ecco cosa succede a mangiare troppi sandwich...ti senti affaticato dopo pochissimo” dissi guardandolo.
“Ah! Vieni qua” disse prendendomi la mano facendomi cadere a terra.

Ci sdraiammo sull’erba e continuammo a ridere. Sembrava una di quelle scene da film dove i due innamorati scappano dal mondo intero. Ahn dimenticavo noi non siamo due innamorati. Quella innamorata qua sono solo io!

Smettemmo di ridere e osservammo il cielo.
“Hai visto quante stelle sta notte?”
“Già” sussurrai.
“Sai che se ci trovano qua potrebbero arrestarci?” disse.
“Scherzi?” dissi io preoccupata.
“C’è sempre la cauzione e puoi uscire subito” disse e poi rise.
“Idiota!” dissi io colpendolo sulla spalla.
“Ehy se continui a prendertela con la mia spalla, dovrò andarmi a fare una ricostruzione!” rise.
Risi anche io. Quello che aveva detto non aveva senso.

“Dai andiamo” disse alzandosi porgendomi la sua mano.

Mi alzai anche io e continuammo il nostro percorso. Questa volta camminammo.

“Merda!” disse guardando l’ora.
“Cosa c’è?” risposi fermandomi.
“Ehm..”
“Ah!” urlammo tutti e due.

Bene si era attivato l’impianto di irrigazione automatico. L’acqua era gelata.

“Penso di aver fatto male i conti” disse lui in cerca di scuse.
Risi e rise anche lui.
“Tutto questo è pazzesco” ammisi ridendo.
“Non sei arrabbiata?”
“Se mi ammalo davvero lo potrei diventare però” risi.
“Allora muoviamoci, l’acqua è gelata” disse prendendomi la mano.

Ed iniziammo di nuovo a correre. In mezzo agli spruzzi d’acqua che continuavano ad uscire dall’erba. Finalmente raggiungemmo la fine di quel parco enorme e saltammo la recensione fatta di piante. Appena mettemmo piede sulla sabbia ci girammo a vedere la strada che avevamo fatto e il sistema d’irrigazione finì.

“Oh bene aspettava che uscissimo” dissi io.
“Ovviamente...ne abbiamo fatta di strada però” disse Harry guardandosi alle spalle.
“No ma dai? Non finiva più quel coso”
“Scusa...”
“Ehy” risi. “E’ stata la cosa più divertente che io abbia mai fatto!” ammisi.
“Davvero?”
“Certo!”
“Dai ci aspetta ancora una notte in spiaggia” disse sorridendo facendo strada.

Dopo un po’ raggiungemmo la riva del mare.

Io andai a bagnarmi i piedi. Cavolo era un pochino gelata!

“Com’è?” disse Harry mentre mi guardava.
“Ehm diciamo piuttosto fredda” risi allungando la mia mano verso di lui.
“Non posso, ho le scarpe...”
“Ma le scarpe si possono pure togliere o no?” dissi.
“Ah” sospirò e si tolse le scarpe.

Era divertente tutto questo. Era una situazione surreale ma la più bella ed entusiasmante di tutta la mia vita sino ad ora.

“Sai una cosa? Tu mi fai diventare pazzo” rise mentre mi raggiunse.
Risi in risposta.
“E’ ghiacciata!” urlò tornando indietro.
“Andiamo..” continuai a ridere.
“Dico davvero tu mi fai impazzire” disse prendendo la mia mano.
“Ed è una cosa positiva?” chiesi a bassa voce.
“mm dovrei pensarci”
“Cosa? Devi pensarci?” mi staccai e lo schizzai.
“Denise…Denise!” continuò a chiamarmi per farmi smettere poi incominciò a bagnarmi anche lui.

Ridemmo un sacco mentre ci bagnavamo a vicenda. L’acqua era gelata ma era la cosa più divertente che avevo mai fatto! Perciò la questione della temperatura poteva passare in secondo piano, almeno per ora.

“Adesso ti prendo!” urlò Harry.
“Beh provaci allora” dissi mentre continuavo a bagnarlo, cercando di allontanarmi.

Riuscì a prendermi un braccio.

“Tanto non ci riesci” dissi cercando di staccare il mio polso dalla sua presa e continuando a schizzarlo con l’altra mano.
“Presa!”
“Uff” scherzai.

Mi tenne abbracciata a lui.

Risi.

“Ridi ancora?” chiese.
“Si sai era divertente sentirti urlare ‘Denise smettila, l’acqua è gelata’” lo imitai.
“Ah si? Bene vediamo se ti diverte anche questo allora” disse facendomi girare per guardarlo.
“Che vuoi fare?” risi.
“Questo!”

Mi prese in braccio mettendomi con la pancia sulla sua spalla e poi cominciò a farmi il solletico sui fianchi. Ok il solletico no. Non riesco a sopportarlo, il fatto è che basta che mi toccano e io lo soffro perciò lascio a voi immaginare come mi dimenavo per scendere e continuavo a ridere.

“Harry per favore...” dissi ridendo.
Lui rise.
“Harry mettimi giù...per favore! Non ce la faccio più” continuando a ridere e muovermi per scendere.
“Ok ok ti metto giù” disse fermandosi con il solletico.
“Beh che aspetti?” chiesi.
“Una cosa alla volta Denise...” incominciando a camminare.
“Che vuoi fare?”
Non rispose.

Poi mi appoggiò su un lettino da spiaggia e si mise anche lui su quello affianco a me.

“Sai pensavo mi volessi buttare in acqua” ammisi.
“Davvero? E perché avrei dovuto farlo?”
“Non lo so” risi.

Poi ci fu un momento di silenzio.

“Tutto questo è un po’ strano...” disse.
“Non dirlo a me! Insomma sono qua con Harry Styles? Uno dei ragazzi più desiderati al mondo? Wow”
“Smettila! Non esagerare adesso...”
“Dico davvero!”
“Beh ed io sono qua con la ragazza più pazza, più simpatica, più solare e anche più bella di tutto il pianeta” sorrise.
“Dici davvero?” chiesi quasi commossa.
“Mi stupisce la tua poca autostima, sai?”
Sorrisi.
“Oh piccola” disse toccandomi una guancia.
Alzai gli occhi e lo guardai. Poi mi strinsi tra me e me.
“Hai freddo?”
“Ehm...diciamo che non fa così caldo” risposi.
“Dai fammi spazio” disse alzandosi e venendo sul mio lettino.

Mi fece mettere tra le sue gambe e appoggiai la schiena al suo petto. Per fortuna che faceva freddo altrimenti sarei andata a fuoco in questo preciso momento con il cuore che mi scoppiava.

Mi passò la sua giacca e me la mise sulle spalle poi mi abbracciò.

“Così va meglio?”
Annuì.

Poi mi diede un bacio sulla guancia ed io automaticamente sorrisi. Anche se in realtà mi faceva sentire in imbarazzo così.

“Amo quando sorridi” disse stringendomi sempre più forte.
“Io amo il tuo di sorriso” ammisi.

In realtà avrei voluto dirgli “Io invece amo te” ma avevo paura che avrei rovinato tutto questo.

Potevo sentire il battito del suo cuore. Era piuttosto forte, accelerato. Era per me? Sorrisi al mio pensiero.

“Ti voglio tanto bene Denise” dandomi un altro bacio sulla guancia.

Io credo che se continua ad essere sempre così dolce io potrei svenire da un momento all’altro oppure avere un attacco al mio povero cuoricino. Non penso avrebbe sopportato ancora tutte queste emozioni insieme.

Mi girai e lo guardai. Dio era bellissimo. Lo amavo. Si lo amavo. Ma come facevo a dirglielo?

“E’ la prima volta che qualcuno organizza qualcosa del genere per me, sai?”
“Davvero? Ah non capiscono niente quei ragazzi...”
Risi piano.
“Non capiscono la fortuna che hanno? Loro potrebbero organizzare qualsiasi cosa e non ne approfittano? Ma cosa hanno in quella testa?”
“Non lo so” risi.
“Comunque è la prima volta che organizzo qualcosa del genere per qualcuna”
“Mi sento lusingata...”
“Oh non esagerare...come vedi non posso organizzare chissà che cosa. I paparazzi non me lo permettono” sospirò.
“Sappi che preferisco questo genere di cose rispetto a delle stupide feste affollate o locali o qualsiasi altra cosa...e poi ci sei tu”
“Io penso che tu sia troppo dolce, Denise...”
Sorrisi.

Continuammo a parlare ancora per un po’ poi  verso l’una dovemmo avviarci per tornare nelle nostre camere. Avremmo dovuto riattraversare tutto il campo da golf ed era meglio muoversi se non volevamo essere scoperti.

Rientrammo in albergo e guardai il telefono se avevo messaggi. Con mia grande sorpresa vidi tre messaggi di Kyle e due sue chiamate perse.
“Tutto apposto?” chiese Harry.
“Mio fratello...dimenticavo che Hope dorme con me e dovevo andarla a prendere a mezzanotte”
“E’ colpa mia...”
“Oh no è colpa mia, tu non potevi saperlo e poi sai che ti dico per una volta mi sono divertita e non ho pensato a nient’altro tranne che a noi...cioè a me e te...si insomma a si beh hai capito, no?”

Denise, Denise, Denise.

“Va bene” mi sorrise. “Adesso dov’è Hope?”
“E’ in camera da sola a quanto pare che dorme” dissi confusa mentre leggevo l’ultimo messaggio di Kyle.
“Da sola?” chiese preoccupato Harry.
“Già...mio fratello è un totale irresponsabile!”
“Dai muoviamoci allora” mi prese Harry per un braccio.

Arrivammo al nostro piano e lui mi accompagnò alla porta.
“Allora buonanotte piccola Denise”
“Piccola Denise?”
Annuì lasciandomi un altro bacio sulla guancia.
Chiusi gli occhi e sorrisi poi glielo diedi uno anche io sempre sulla guancia. Non avrei preso l’iniziativa di baciarlo in bocca anche se ero molto tentata. Ma il mio subconscio mi ricordava che non sapevo nemmeno come si dava un vero bacio perciò ritirai le mie idee.

“Buonanotte Harry”
Lui sorrise e se ne andò verso la sua stanza. Prima di entrare mi salutò con la mano e poi chiudemmo entrambi la porta.


Appena entrai tolsi i tacchi e li lasciai all’ingresso, mi spogliai e misi il pigiama. Intanto andai a vedere Hope. Stava dormendo come un angioletto e con mia grande sorpresa vidi che Kyle le aveva messo il pigiama. Wow stava migliorando il ragazzo a quanto pare.

Andai a struccarmi e poi mi diressi nel mio grande letto matrimoniale. Sembro stupida se dico che avrei voluto Harry nel letto con me?

Non riuscivo ad addormentarmi, continuavo a girarmi e rigirarmi nel letto. Non vedevo l’ora che fosse domani mattina per rivedere quel ragazzo speciale che mi aveva rapito il cuore già da tempo ma che ora se lo era davvero preso in prestito.






 

 Eccomi!
SCUSATEMI ma non riuscivo a collegarmi, davvero!
Spero che vi innamoriate di questo capitolo. Amo le cose semplici.
 
Recensite e fatemi sapere...purtroppo devo avvisarvi che per il prossimo capitolo dovete aspettare sino a venerdì o almeno giovedì notte perchè mi portano via il mio internet:(

Spero capiate... Baciii xxx
 

 

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Capitolo 21
*** Dear Denise. ***


~~

A svegliarmi questa mattina fu Hope che riuscì a scavalcare la culla e venne nel mio letto.

“Denise! Denise? Denise!”

Sentì una piccola manina toccarmi la guancia.

“Hope che ci fai già sveglia?” le chiesi con gli occhi ancora socchiusi.

Lei sorrise e incominciò a sbattere le sue manine sul mio letto. Credo che le piacesse il modo in cui affondavano e rimaneva il segno per un po’.

“Vuoi salire?” le chiesi prendendola tra le braccia e portandola affianco a me.
“Ti va di fare ancora un po’ di nanna?” dissi mentre mi sdraiai guardandola.
“No” disse lei.
“No? Nemmeno un pochino? È presto, sai?”
“No” scosse la testa.

In realtà non sapevo che ore erano. Ma avevo sonno e avrei detto qualsiasi cosa per farla riaddormentare così da poter dormire ancora. Ma non ci riuscì a convincerla e mi alzai. Anche se devo ammettere che ero piuttosto rilassata e serena. Era l’effetto che mi faceva il riccio inglese secondo me.
Sorrisi al suo pensiero e non vedevo l’ora di fare colazione con lui.

Misi giù dal letto anche Hope che incominciò a correre per tutta la stanza e io andai in bagno poi la sentì chiamarmi e venne da me.
“Denise! Denise! Denise!” prendendomi la mano.
“Che c’è Hope” dissi facendomi ‘guidare’.

Mi portò davanti alla porta ed indicò per terra. C’era un pacchetto con una lettera appoggiata dove c’era scritto il mio nome.

“Che cos’è?” dissi guardando Hope e poi di nuovo il pacchetto.

Lo presi tra le mani e andai a sedermi sul divano. Hope mi seguì e aspettava che aprissi il pacchetto.

Prima di aprire la scatola, aprì la lettera.

"Cara Denise,

non so nemmeno come si scrive una vera lettera e probabilmente è anche la prima che faccio. Escludendo le volte che copiavo il testo alla lavagna per la letterina della festa della mamma quando ero ancora un bambino.

Come prima cosa ti starai chiedendo come ho fatto ad entrare in camera tua...sappi che ho preso in prestito la chiave che usano quelle delle pulizie. Come seconda cosa ti chiederai perché ti ho scritto questo.

Perdonami se non ti ho detto che sta mattina alle cinque avrei lasciato Los Angeles. È una di quelle cose che non sono riuscito a dirti a parole. Mi sarebbe stato troppo difficile dirti addio guardandoti negli occhi. Può sembrare una follia ma in questi due giorni mi sono davvero affezionato a te. Si mi mancherai e si ti penserò parecchio.

E’ difficile da spiegare. È sempre difficile.

Sai la prima volta che ti ho visto è stato divertente. Eri davvero buffa mentre litigavi con la tua porta e la minacciavi di farle male se non si sarebbe aperta. Poi ti sei presentata e sinceramente non me l’aspettavo. Avevo paura di dire il mio nome infatti non so se te ne sei accorta con che tono ho detto “Harry”. Adesso capisco la tua reazione quando mi hai visto. Sembravi sconvolta ma nonostante questo non hai urlato “Tu sei Harry Styles!”. Se ci penso ti ammiro. Ancora adesso penso a come hai fatto a nascondere che in realtà mi conoscevi ma ti ringrazio per averlo fatto. Poi Hope. La ringrazio tantissimo per essere scappata ed aver scelto la mia stanza. Probabilmente se non fosse stato per lei non avrei mai trovato una buona scusa per invitarti a mangiare una pizza in camera mia. Quando mi hai detto la tua età mi hai fatto venire in mente me.

Quando ti sei addormentata, ammetto che ero in imbarazzo! Non sapevo se svegliarti o lasciarti dormire nel mio letto e poi la mattina quando ti saresti svegliata saresti andata in camera tua insieme a Hope. Ma avevo paura che sarebbe entrato qualcuno. Sai non sono così libero di fare ciò che voglio, perciò ti ho preso in braccio e ti ho portato nel tuo letto. Non sapevo se dovevo toglierti almeno la gonna ma...avevo capito che non eri così sicura di te stessa e per non metterti a disagio la mattina dopo, ti lasciai nel letto vestita come eri. Me ne stavo andando via quando mi è venuta quella sensazione che mi stavi già mancando e avrei voluto rivederti perciò ti scrissi quel biglietto e lo appoggiai sul tuo comodino. Inizialmente non pensai a quello che stavo facendo e lo feci. Poi quando chiusi la porta della tua camera beh ci furono dei ripensamenti! Ma non perché non volevo più vederti ma tu eri così piccolina che se ci avrebbero visto in pubblico non so cosa sarebbe successo per non parlare di ciò che dovevo affrontare con i miei bodyguard o manager. Ma a questo ci pensai solo dopo. Sai perché? Perché tu sei riuscita a farmi dimenticare il mio lavoro e chi sono realmente.

La mattina ero molto agitato, tanto è che scesi giù alle sei. Per poi vederti alle nove se mai avessi letto quel biglietto! Incominciarono a venirmi mille pensieri se non di più e bevvi una decina di caffè nel frattempo (tanto per tenermi tranquillo). Poi ti vidi arrivare con quel vestito bianco che ti donava alla perfezione forse perché mi hai subito dato l’impressione di essere una ragazza molto solare. Non volevo starti lontano perciò ne approfittai per organizzare qualcosa ma ovviamente non fu possibile realizzarlo. Ci sarebbero stati paparazzi da tutto il mondo e non volevo che scrivessero cattiverie su di te. Perciò cambio di programma. Dovetti dirti la verità che poi tu già conoscevi. Beh se non sapevi chi ero veramente potevo preoccuparmi, insomma siamo diventati così famosi che ci mettono dappertutto.

E tu sei stata così...FANTASTICA!

Non so cosa mi sta succedendo. Ma mi sento male al solo pensiero che probabilmente non ci vedremo più. Ho cercato di fare finta di niente ieri notte e non è stato facile. No non lo è stato proprio per niente doverti dare solo un piccolo bacio sulla guancia e salutarti con un ‘Buonanotte’.


Non odiarmi ti prego. Ma fidati è stato meglio così (credo).

Ti voglio bene.


Con amore. Harry.


P.S. Ti ho lasciato due piccoli regalini. Una collana, è la mia collana preferita. L’aeroplano...anche se non la stavo più indossando ultimamente (per paura di perderla durante i concerti, dato che era già successo che una fan me la strappò! Fortunatamente riuscì a riaverla) l’ho sempre portata con me. Custodiscila tu.

C’è anche una maglia, è una mia maglietta in realtà. Scusa ma non sapevo cosa altro autografarti. Ti ho scritto una piccola dedica. Ho fatto anche stampare le foto che abbiamo fatto così se vorrai potrai attaccarle dove vuoi. È inutile ricordarti di tenere segreto tutto ciò perché so che lo farai.

Troverai un piccolo peluche sempre autografato, quello è per la piccola Hope. Spero che tuo fratello non mi uccida per non avergli lasciato niente ma non l’ho nemmeno conosciuto perciò non ha nulla di cui rimproverarmi (spero).


Beh okay adesso basta. Magari ti ho annoiato e se l’ho fatto perdonami. Perdonami anche se non ti ho dato l’occasione di darmi un vero addio. Scusami. Non odiarmi. Ci starei malissimo altrimenti.

Ah ultima cosa...ti seguo su twitter adesso!”



Aprì il pacchetto con le lacrime agli occhi. Mentre cercavo di non piangere troppo per non far preoccupare Hope ma lei si accorse subito che qualcosa non andava e mi abbracciò. La mia piccolina non era poi così piccola, forse capiva più cose di noi adulti.

Presi il piccolo peluche e le lo diedi.
“Ehy guarda questo è per te, ti piace? Te lo ha regalato Harry” dissi con le lacrime che continuavano a scendere.
“Harry!” disse Hope.
“Si amore Harry! Ti ricordi ti aveva fatto mangiare la pizza in camera sua...”

Non riuscivo a controllare le mie lacrime.

“Si Harry!” disse prendendo poi il peluche dalla mia mano e se lo strinse a se.

Sorrisi mentre la guardai. Poi andò verso la sua culla e si mise a giocare con gli altri peluche. Io ero in un fiume di lacrime. Presi la sua collana. La collana di Harry e la strinsi al cuore. Dovevo controllarmi non potevo piangere troppo forte Hope cosa avrebbe pensato?

Tirai fuori la maglia e sorrisi.

“They don’t know about us. Harry.”

Sorrisi appena lessi quella frase per poi piangere di nuovo...forse più di prima.

Hope poco dopo venne da me e mi porse un pacchetto di fazzoletti. L’abbracciai e poi se ne andò di nuovo a giocare. Io rilessi la lettera. La rilessi almeno altre 10 volte.

Poi bussarono alla porta. Mi asciugai gli occhi anche se le lacrime continuavano a scendere senza un minimo di autocontrollo. Il mio cuore era a pezzi. È come se andandosene, Harry se lo era portato via con se. Avevo un profondo vuoto al petto.

Continuarono a bussare alla porta. Misi il pacchetto e la lettera dentro all’armadio e andai ad aprire. Era Kyle.

“Ehy Denise buongiorno! Allora preparati che andiamo a visitare Hollywood...” disse pieno di entusiasmo.
“Hollywood?” chiesi.
“Si ma...tutto okay? Perché stai piangendo?” chiese aggrottando la fronte.
Scoppiai di nuovo in lacrime e lo abbracciai.
“Ehy no Denise...cosa è successo?”

Non riuscivo a parlare e continuai a piangere tra le braccia di mio fratello.

“Ehy è tutto apposto ora, okay? Non è successo niente...tranquilla” cercò di consolarmi.

Entrammo in camera e ci sedemmo sul divano. Io mi sdraiai con la testa sopra Kyle e provai a spiegare.
“Harry se ne è andato” dissi tutto d’un fiato.
“Ehy...so che cosa provi per lui ma non poteva restare per sempre con te Denise...lui è famoso, va in tour e fa concerti in tutto il mondo”
“Si ma...”
“Ehy ascoltami...quest’anno andrai ad un loro concerto va bene? Farò di tutto per riuscirti a prendere un posto in prima fila e se da qualche parte fanno i meet&great ti accompagnerò anche se dovesse essere in capo al mondo te lo prometto! Odio vedere mia sorella così...” mi abbracciò.
“Io vorrei solo poterlo riabbracciare un ultima volta Kyle...”
“Lo farai...te lo prometto Denise” mi abbracciò di nuovo.

Poi arrivò Hope e fece vedere il nuovo peluche.
“Ma che bello, dove lo hai preso?” chiese Kyle.
“Harry” rispose lei.

Kyle mi guardò in cerca di risposte mentre Hope se ne andò di nuovo a giocare.

“Ehm Harry mi ha lasciato un pacchetto con una lettera prima di partire”
Mi guardò.

Io mi alzai e gli feci vedere cosa mi aveva regalato e la lettera. Non gliela feci leggere sia chiaro anche se continuava a pregarmi di poterla vedere.

“Ti rendi conto? Harry e non un Harry qualsiasi ma Harry Styles! Ti ha lasciato una sua maglia con questa dedica in cui dice ‘loro non sanno di noi’ e ti ha scritto una lettera? Lasciandoti anche il suo ciondolo...Denise ti rendi conto?”
Risi alle sue parole mentre continuavano a scendere le lacrime.
“No non credo” ammisi.
“E ci hai passato anche del tempo insieme, guarda che belle foto”
“Ehy no ok adesso basta! Le foto no...”
“Troppo tardi” disse porgendomele.
Scossi la testa riprendendole e mettendole dentro alla busta insieme alla lettera. Misi di nuovo tutto nel pacchetto che nascosi per bene. Poi andai a prepararmi.

“Kyle ti dispiacerebbe se...si insomma me la metti?” dissi passandogli la collana di Harry.
Non disse niente e me la mise.

La toccai e la strinsi forte.

“Bene sono pronta...adesso preparo Hope e poi possiamo scendere” dissi cercando di sorridere.

È inutile dire che avrei continuato a piangere ma c’era una gita a Hollywood che mi aspettava e non volevo che i miei incominciassero a fare domande anche se sapevo che sarebbe stata la cosa più difficile del mondo far sembrare tutto normale. Che stavo benissimo ed ero super felice. Perché la mia parte più importante se ne era andata.

Scendemmo tutti e tre giù per fare colazione.

Mentirei se dicessi che non mi venne un colpo al cuore quando ci sedemmo nello stesso tavolo in cui mi ero seduta la mattina prima con Harry. Ma come avrei fatto adesso? Dovevo davvero fare finta di niente e continuare la mia vita? Ma non ero così sicura di farcela!

Ci portarono immediatamente le nostre colazioni. Non avevo fame.

“Ehy Denise...devi mangiare qualcosa, insomma dobbiamo camminare parecchio credo” disse Kyle preoccupato.
“Ehm non ho fame”
“Mangia almeno un po’ non devi per forza finire tutto ma...”
“Non ho fame ok?” sbottai alzandomi.
“Denise e ora dove vai?”
“Devo preparare una borsa...sai com’è dobbiamo uscire!” andandomene.


Raggiunsi la mia camera. Entrai in bagno e accesi l’acqua del rubinetto facendola scorrere tenendo la mano sotto il getto. La misi gelata. Non so spiegare il motivo per cui lo facevo, ma quando piangevo avevo l’abitudine di finire in bagno davanti allo specchio e tenere la mano destra sotto il getto d’acqua ghiacciata.
Forse aiutava a calmarmi? Non lo so.

Dopo circa mezzora riuscì a calmarmi. Preparai davvero una borsa con tutte le mie cose e andai di sotto dove trovai Kyle e Hope che aspettavano mamma e papà.

Kyle non ebbe il tempo di chiedermi come stavo perché arrivarono i nostri genitori.

“Allora siamo pronti?” disse papà.
“Certo! Noi siamo prontissimi!” dissi sorridente come non mai.

Prendemmo una navetta. Perché a quanto pare partecipavamo alle escursioni di gruppo e ovviamente accanto a me si sedette mio fratello. Che bello!

“Denise...io” cercò di iniziare una conversazione Kyle a bassa voce.
“Kyle è tutto apposto, ok? Evita di parlarmi” dissi guardando fuori dal finestrino.

Continuai tutto il viaggio a mordermi il labbro inferiore e trattenere il respiro per impedire alle mie lacrime di uscire. Ma non finivano mai queste?

Finalmente arrivammo.

Fu un esperienza davvero magnifica. Hollywood è pazzesco. Ma non credo di essermelo goduta come avrei dovuto o voluto. Insomma come potevo? E tra l’altro ogni volta che qualcuno diceva qualcosa mi veniva in mente Harry. Per non parlare della coppia inglese che ogni volta che il ragazzo parlava mi ricordava il suo accento. La sua voce. Le sue parole. Di conseguenza anche tutti i suoi gesti. Perché doveva finire? Per una volta che sono felice, per una volta che mi innamoro davvero e per la prima volta in cui un mio sogno si realizza...perché è durato solo così poco?

Per pranzo ci portarono in un tipico ristorantino in cui vanno tutti gli attori famosi. C’era un infinita varietà di cibo. Mi venne da vomitare. Era l’ultima cosa che volevo fare: mangiare. Insistettero tutti quanti nel provare alcuni piatti tipici e molto famosi di questa zona ma io ordinai un riso in bianco che non mangiai nemmeno la metà di quello che mi portarono. Forse era la prima volta in quasi 17 anni che ordinavo un riso in bianco in un ristorante.

Mamma e papà mi guardarono stupiti mentre Kyle si limitò a sorridermi.

Ci portarono a vedere anche la pasticceria più famosa, conosciuta in tutto il mondo. In cui mamma acquistò dei dolcetti strani con cioccolato e qualcos’altro che aveva un nome strano o forse avevo solo capito male. Insomma non ero molto attenta a seguire ciò che dicevano le guide. Passammo anche davanti all’atelier di abiti da sposa di Los Angeles che fanno vedere in tv. Ma non entrammo.

Finalmente tornammo in albergo per le sette. Dissi ai miei che ero troppo stanca per scendere a cena perciò me la sarei fatta portare in camera e anche loro a quanto pare avrebbero fatto lo stesso. Kyle non lo so.

Bussarono alla porta. Era la nostra cena.
“Buona sera signorine” entrò Kinn con un carrello da cucina.
“Ciao Kinn” dissi facendolo passare.
“Allora io lascio tutto qui sul tavolo, quando avete finito passerò a ritirare tutto quanto, ok?”
“Grazie” sorrisi mentre lo riaccompagnai alla porta.
“Bene Hope, mangiamo?”
“Si!” urlò lei felice.

Povera penso avesse tanta fame, oggi non aveva nemmeno fatto la merenda e si deve essere stancata molto.

Chiamai Kinn per portare via tutto.
“Signorina ma non ha mangiato niente” mi guardò preoccupato.
“Sono molto stanca Kinn e non ho fame”
“Si sente bene?”
“Certo, grazie”
Uscì.

Io e Hope ci preparammo per la notte e poi andammo sul divano per vedere un po’ di tele. Ma la mia piccolina appena vide il divano si addormentò. Ero stanca pure io perciò la presi in braccio e la portai nella sua culla e le diedi un bacio.

Andai a prendere di nuovo la lettera di Harry e la lessi ancora e ancora. Mi alzai e misi al posto del mio pigiama la sua maglia. Era un po’ grande ma l’amavo e poi così potevo sentire ancora il suo profumo.

Mi mancava.


Mi mancava troppo.

Cercai di addormentarmi ma non ci riuscivo. Era impossibile. Così presi il mio telefono e accesi il WI-FI.

Mi arrivarono un casino di notifiche. Già dimenticavo. La foto di Harry su instagram in cui mi aveva taggato e adesso mi seguiva anche su twitter.

Sorrisi mentre passavo veloce sulle notifiche. Era una sensazione strana vedere che i miei follower erano aumentati a dismisura e non solo su Instagram ma anche su twitter. Andai a vedere il suo profilo e non aveva scritto niente di nuovo. Sospirai. Così mi venne in mente che potevo scrivergli nei messaggi diretti.

“Grazie di tutto. Mi mancherai tanto. Ti voglio bene. Denise xxx”

Invia su! Ordinò il mio subconscio ma ci pensai un po’ poi chiusi gli occhi e schiacciai INVIA.

L’ho inviato. Sospirai.

Spensi internet e cercai di addormentarmi.





 

ALLORA? Che ne pensate?
Non credo vi aspettavate questo, vero? Beh posso anticiparvi che ci sarà un altra cosa inaspettata in uno dei prossimi capitoli!:) 

Spero che vi sia piaciuto anche questo capitolo... RINGRAZIO CHI HA RECENSITO IL CAPITOLO PRECEDENTE!! Secondo me siete troppo gentili!! GRAZIE DAVVERO GRAZIE DI CUORE!!

Non mi resta che dirvi al prossimo capitolo! Baci xxx

 

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Capitolo 22
*** Sporting love. ***


~~

La mattina mi svegliai che erano le undici. Mi alzai di scatto e andai a vedere Hope. Stava ancora dormendo come un angioletto. Non avevo voglia di scendere a fare colazione e sinceramente non avevo nemmeno voglia di farla. Mi rimisi a letto ma il mio sonno era sparito così presi il telefono e navigai su internet.

Vidi che Hanna mi aveva lasciato vari messaggi su facebook. Risposi a tutti quanti e l’ultimo mi stupì. Si era accorta che Harry aveva incominciato a seguirmi su twitter e aveva visto la foto postata da lui su Instagram. Disse che avevo avuto un culo pazzesco ed era felice per me almeno avevo visto uno dei miei idoli.

Già.

Anche Kelly mi aveva scritto. Mi aveva raccontato un po’ di lei e Mike e mi pregava di mandare tanti messaggi diretti a Harry con i loro nick: suo e di Hanna; per farle seguire. Risposi che lo avrei fatto sicuramente ma in realtà non lo avrei mai fatto. Lo so forse sto diventando stronza. O forse sono solo nervosa. Ma infondo a loro non importa così tanto degli One Direction e tanto meno di Harry. E poi tutto quello che mi hanno detto? Beh mi dispiace ma ogni tanto bisogna essere stronzi anche con i migliori amici. Infine le migliori amiche sono anche le peggiori nemiche.

Poi passai a twitter e con mia grande gioia vidi che Harry mi aveva risposto! Oddio mi aveva risposto davvero?  Era una sensazione che non sapevo spiegare ma ero al settimo cielo!

“Ehy pensavo non mi avresti più perdonato! Invece mi sbagliavo. A me manchi già. Ti voglio bene non dimenticarlo mai.”

Tu ragazzo sei l’amore. La mia pancia, il mio cuore, le mie gambe. Era tutto in subbuglio. Piansi. Piansi di gioia? Non so se piansi perché mi aveva risposto o perché probabilmente non ci saremo mai più rivisti.

Risposi con le mani che mi tremavano.

“Non lo dimenticherò. Non ti dimenticherò mai Harry.”

Senza pensarci troppo lo inviai.

Incominciai ad agitarmi e aggiornavo continuamente il mio profilo. Per fortuna Hope si svegliò e mi fece smettere di stare al telefono.
“Ehy piccolina, buon giorno! Hai dormito eh?” dissi mentre lei si mise in piedi sulla culla.
“Hai fame? Vuoi il latte con i biscotti?”
Annuì mentre si strofinò un occhietto e poi allungò le braccia in segno di “Prendimi in braccio”.

La misi seduta sul divano a guardare dei cartoni animati mentre chiamai Kinn per la colazione di Hope.
“Ecco le vostre colazioni”
“Io avevo chiesto solo quella di Hope...”
“Lo so Denise ma...ieri mattina non hai mangiato, ieri a pranzo hai mangiato si e no due forchette di riso in bianco e la cena non l’hai nemmeno toccata! Come pensi di riuscire a stare in piedi se non mangi?”

Lo guardai. E mi ricordai Harry quando mi disse: “se continui a mangiare una misera insalata a pranzo e a cena come puoi avere energie?”

Guardai Kinn senza parlare. Poi mi sbloccai e presi anche la mia colazione e lo feci uscire.

Feci sedere Hope al tavolo con me e incominciammo a mangiare.

Guardai i miei cereali e mi ricordai quando avevo fatto colazione con lui. Ma come facevo ad andare avanti se ogni cosa mi ricordava Harry? Forse stavo diventando paranoica.

Mangiai.

Quando finimmo chiamai Kyle per sapere se avevamo qualcosa in programma per oggi e con mia grande sorpresa rispose di no. Allora mi prenotai alla SPA dell’albergo.

Lasciai Hope con Holly ed andai a rilassarmi nella SPA. Non c’ero mai andata sino ad ora ma dicono che è bellissimo ed è uno spasso quindi perché non approfittarne? Adesso che sono qui voglio provare tutto. Mi iscriverò anche al corso di tennis, canoa, tiro con l’arco, golf, windsurf, surf, acqua-gym in piscina e poi mi iscriverò in palestra e anche ad alcune escursioni. Se mi terrò impegnata non penserò troppo e mi aiuterà, no?

mm.

Entrai. E mi venne immediatamente in contro una donna piuttosto giovane, era così perfetta. Il suo corpo. Perché non sono così magra anche io?

“Tu devi essere Denise, giusto?”
“Giusto” sorrisi.
“Kyle è tuo fratello, vero? Sai ogni mattina viene qua da noi” facendomi strada in un lungo corridoio pieno di stanze.
“Davvero?” chiesi stupita.
“Certo!” disse mentre aprì una porta.
Entrammo.
“Bene questo è il tuo camerino, spero vada bene”
“Grazie...ehm si va...più che bene” dissi girandomi in torno.
“Perfetto! Allora qui c’è una lista di tutto quello che facciamo qui dentro. Tu devi solo indicare con una crocetta quello che hai intenzione di fare! Poi ti prepari. Qua ci sono i vari abbigliamenti e asciugamani. Quando sei pronta basta che ti rechi in una delle grandi sale del corridoio opposto ed inizierai la tua giornata qua alla SPA” finì di dire sempre sorridente.
Annuì e sorrisi anche io.

Lasciai che se ne andò per poi aprire l’armadio. Vidi con mia grande sorpresa che c’era un etichetta in alto per ogni vestito e asciugamano. Era tutto abbinato e curato nel minimo dettaglio. Presi in mano L’i-pad che mi aveva lasciato e segnai tutte le cose che avrei voluto fare. Forse sarebbe stato meglio se mi avesse spiegato che cosa erano. La maggior parte dei massaggi o trattamenti avevano dei nomi stranissimi che non sapevo nemmeno se potevo farli. Nonostante questo segnai con delle crocette tutto quello che mi andava di fare o meglio tutto ciò che mi ispirava dai nomi e le cose semplici più comuni.

Decisi di iniziare con i massaggi. Almeno mi sarei rilassata un pochino. O almeno speravo.

Mi spogliai e indossai l’intimo dell’armadio sotto il cartellino ‘massaggi’ poi presi l’accappatoio e ritornai all’inizio del corridoio.

“Ecco Denise. Questo sarà il tuo programma per oggi...anche per gli altri giorni se vorrai ma sappi che puoi cambiare sempre” sorrise la tipa di prima.
“Grazie” dissi prendendo il foglio.
Diedi un occhiata e mi stupì. Forse avevo scelto un po’ troppe cose che neanche mi ricordavo! 
“Ah scusami ma non mi sono nemmeno presentata! Mi chiamo Emily” porgendomi la mano.
“Oh...ehm...piacere” dissi.

Poi tornò al bancone dell’ingresso, lasciandomi là immobile come una stupida. Cosa avrei dovuto fare adesso?

Aspettai un attimo poi aprì la grande porta scorrevole e mi ritrovai in un altro immenso corridoio ma questa volta molto più largo e con tante stanze altrettanto più grandi.

Lessi il foglio e vidi che Emily mi aveva scritto in quale stanza dovevo entrare.

Iniziamo.

Entrai nella stanza numero 8.

“Buongiorno signorina Denise io sono Ashley e oggi mi occuperò di lei” disse sorridente accompagnandomi in un'altra stanza dove c’era un lettino e un sacco di prodotti in bella vista nella vetrina.
“Bene si può togliere l’accappatoio e stendersi a pancia in giù, io arrivo subito” disse chiudendo la porta.
Tolsi l’accappatoio ma non sapevo dove metterlo, perciò decisi di tenerlo sotto di me. Lo sistemai e poi mi distesi sopra.
“Bene possiamo iniziare” disse Ashley mentre entrò di nuovo abbassando la luce e mettendo della musica dolce.

Poi incominciò con i massaggi. Partì dalle spalle che fu una meraviglia. Questi massaggi sono paradisiaci davvero! Il problema ci fu quando iniziò ad avvicinarsi al mio fondo schiena toccandomi troppo delicatamente. Io soffro il solletico!

Incominciai a muovermi cercando di girare la testa da un lato poi dall’altro tanto per mascherare che in realtà avevo bisogno di muovermi perché mi stava facendo il solletico.

“Ehm signorina cerchi di rilassarsi...”
“Si...mi scusi...”

Cavolo e adesso come faccio? A me fa troppo solletico non ce la faccio!

“Ehm mi scusi ma mi sono dimenticata che mio papà voleva vedermi questa mattina e sono già in ritardo...che testa! Ah non mi ricordo mai di niente!” cercai di inventarmi mentre mi alzai e me ne andai.

Non diedi nemmeno il tempo ad Ashley di rispondermi perché uscì subito e ritornai nel mio camerino. Mi rivestì e uscì da quella SPA.

“Signorina Denise...” sentì urlare da Emily.

Non mi voltai nemmeno. Non avevo proprio voglia di dare spiegazioni. Ditemi cosa ho che non va, vi prego!

....


Feci un giro nella Hall.
“Ehm mi scusi sa dirmi per caso dove sono le iscrizioni ai vari corsi?” chiesi all’uomo della reception.
“Certo ecco...qua ci sono tutti, a quale vorrebbe iscriversi?”
“Ehm potrebbe darmi una penna? Posso fare da sola, grazie!” ammisi.
Lui me la passò confuso.

Perché quello che faccio non va mai bene?

“Basta il suo nome ed il numero della stanza” spiegò.
Annuì.

Bene allora vediamo: corso di tennis, sì! Golf? Ma sì sarà divertente. Ah canoa non posso perdermelo. Windsurf? Ho sempre sognato di salire su quelle cose. Nuoto posso saltarlo. Equitazione? Ehm non ho proprio una bella affinità con i cavalli...meglio di no! Tiro con l’arco però si! Yoga? Davvero fanno yoga? Beh devo iscrivermi!

“Ehm signorina mi scusi se la interrompo ma non si sta iscrivendo da troppe parti?”
Sorrisi.

Iscriviamoci anche in palestra e poi magari anche...no va beh basta così! Magari torno più tardi quando cambiano i turni.

Appoggiai la penna al bancone della reception e presi il foglio con tutti gli orari dei corsi. Inizierò golf e tennis questo pomeriggio, canoa se mi muovo inizia tra dieci minuti e dopo c’è il corso di windsurf. Tiro con l’arco invece dovrò aspettare prossima settimana a quanto pare. Yoga invece è di mattina perciò inizierò domani e la palestra è libera. Ci andrò sta sera.

Andai in camera e mi cambiai. Adesso ero prontissima ad affrontare un corso di canoa e windsurf...sarà divertente!

Arrivai giusto quando incominciò a presentarsi l’istruttore di canoa. Ci spiego le varie cose e poi ci fece fare un giretto da soli qua vicino. Durò circa un oretta. E bastò un ora a distruggere le mie povere braccia.

“Niente male Denise! E’ la tua prima volta?” mi chiese John l’istruttore.
“Si in realtà si”
“Bene...perché non sei stata per niente male, complimenti!” disse contento.
“Grazie!” dissi felice.

Bene ho trovato qualcosa per cui sono portata. Per essere il primo corso direi che è andato alla grande!

Mi spostai nell’altro corso per windsurf.

Ci fecero fare prima delle prove di postura sul bagnasciuga per farci vedere come dovevamo tenere la vela e dovevamo stare in modo da non cadere.
Non era difficile come pensavo. Dissi prima di provarlo in acqua mentre guardavo gli altri. Ce la farò anche io sicuro!

Bene era il mio turno.

Legai la caviglia alla tavola e poi salì. Anzi cercai di salire su quella dannata tavola che continuava a muoversi nell’acqua e farmi scivolare.
“Ehm Denise calma...una cosa per volta, ok?”
“Senta una cosa! Se questa tavola non sta ferma come posso salirci sopra?” dissi irritata.

Bene il windsurf non fa per me!

Mollai la vela in acqua e me ne andai.

Guardai l’ora ed erano le due e mezza avevo una fame! Andai al ristorante e chiesi se era possibile avere il mio pranzo. Mi apparecchiarono un tavolo fuori sulla terrazza vista mare all’ombra. Si stava benissimo e il posto era favoloso. Finalmente arrivò la mia bella insalatina. E la mia buonissima acqua naturale.

Mangiai tutto e alle tre e mezza mi diressi sul campo da tennis. Bene iniziamo.

Ci fecero provare le posizioni e poi decisero di dividerci in coppie ma siccome le coppie erano già formate a me toccò stare con l’istruttore. Passai un ora a rincorrere una stupida palla. Non riuscì mai a prenderla e mi annoiai parecchio! Non vedevo l’ora che finiva!

“Non devi scoraggiarti! Vedrai che le prossime volte andrà molto meglio...” cercò di essere positivo Jimmy l’istruttore di tennis.
“mm io non credo ci saranno prossime volte, mi dispiace” salutandolo e andandomene.

Ero distrutta ma mi mancava il corso di golf adesso. Spero tanto che non sia così difficile.
“Bene benvenuti al corso di golf io sono Mark e vi seguirò per queste lezioni, qualcuno sa già giocare?” 
Tutti alzarono la mano. Tranne io.
“Perfetto! Allora siamo tutti professionisti...che bello!” rise.

Ehm no io non ho mai giocato a golf.

Ci passarono le mazze e incominciò a dire cose tecniche che non capivo. No non capivo. Che palle!

“Bene il campo è vostro” disse e tutti si diressero verso la loro buca.
Io rimasi là. Immobile.
“Mi scusi ed io? Dove vado?”
“Ha mai preso in mano una mazza da golf?” mi guardò.
“No”
“Si vede...” sospirò prendendomi la mazza dalle mani.
“Allora intanto si tiene così, capito? E poi non è niente di difficile deve solo colpire la pallina...per il momento”
Ripresi la mia mazza e mi misi in posizione.
“Signorina si raddrizzi un po’” mi rimproverò.
Mi sistemai e poi provai a colpire la pallina. Non la colpì.
“Okay non si preoccupi...ci riprovi”

Provai altre cinque volte e alla sesta mi partì via la mazza. OPS.

“Okay dai a me piace essere positivo. Al suo decimo tentativo vedrà che ci riuscirà” mi incoraggiò.

E così fu. Il mio decimo tentativo, non dico sia stato un tiro perfetto, ma almeno riuscì a colpire la pallina e mandarla più o meno lontano.

Però era stato più divertente attraversarlo di notte, questo parco.
Sospirai al mio pensiero.
Come faccio?
*Harry ti prego torna.* implorai a me stessa.


Passata l’ora salutammo tutti Mark che invece mi trattenne ancora per farmi provare altri tiri con diverse mazze. Poi per fortuna mi lasciò andare anche a me. Ero esausta!

Se ero una di quelle persone normali direi:”Ho proprio bisogno di un massaggio!” ma siccome non sono come le comuni persone mi accontenterò di stendermi un po’ sul letto.

Andai in camera mia e vidi che erano le cinque e un quarto e decisi che sarei potuta andare un po’ in spiaggia, tanto per vedere come era.

Appena attraversai il bar sulla spiaggia mi sentì chiamare. Era Kyle.
“Ehy Denise! Cosa hai fatto tutto il giorno? Non ti trovavo” disse preoccupato.
“Sono stata impegnata con vari corsi e tu?”
“Ti presento: Steve, Monica e Darren” disse.

Ci mancava solo conoscere altra gente.

“Piacere” dissi cercando di essere davvero felice di conoscerli.
“Ci sarai alla festa sta sera?” mi chiese Monica.
“Ehm...io sinceramente”

Kyle mi guardò male e poi rispose al posto mio.
“Certo che verrà! Lei non se ne perde neanche una di feste così”
“Già...” sorrisi.
Poi mi girai verso mio fratello e sussurrai “Dopo ti uccido” e sorrisi di nuovo.

Per fortuna riuscì ad andarmene e presi un lettino in prima fila, appoggiai il mio asciugamano e la mia borsa e andai subito a farmi un bagno. L’acqua non era bassa e nemmeno così calda. Perciò non ci stetti troppo a lungo. Uscì e mi riposai. Mi addormentai.
Mi svegliai dopo un ora. Erano le sette.

Una cosa che non capisco sapete qual è? È che quando mi addormento durante il giorno, faccio un ora giusta e poi mi sveglio. Boh impostato un ora di riposo?
Ah i miei stupidi pensieri!

Decisi che era meglio tornare in camera e prepararmi per la cena dato che poi sarei dovuta andare ad una stupida festa.

Dopo aver cenato con mamma e papà, io e Kyle andammo al party in piscina. C’era musica, tante luci e molti camerieri che facevano avanti e indietro con vassoi pieni di alcolici e tartine. Nonostante tutto riuscì a divertirmi un po’. Steve e Monica erano fidanzati già da un anno ormai e posso dire che si vedeva che si amavano. Erano dei ragazzi semplicissimi e questo mi fece piacere. Darren era più piccolo di loro ma aveva l’età di Kyle. Era il fratello di Monica ed in cerca di qualche pollastrella da catturare. Mi stupì il comportamento di mio fratello invece! Nonostante abbia ballato con tremila ragazze diverse non si era spinto oltre dicendo: “Scusa ma sono già impegnato!”. Ero fiera di lui. Beh altrimenti lo avrei ucciso, non dimentichiamolo mai Hanna era la mia migliore amica.

“Ehy Denise allora? Come va?” disse Monica mentre si sedette nel divanetto accanto a me.
“Bene grazie!” dissi sorridendo.
“Sai non ci siamo nemmeno dette niente per conoscerci...e forse è colpa mia insomma Steve mi vuole sempre tutta per se” scosse la testa.
“Beh è una cosa positiva, no?” ammisi.
“Si ma...sai non sono più libera di fare ciò che voglio come vorrei” disse.
Io la guardai in cerca di un'altra sua risposta perché non sapevo davvero che cosa dire adesso.




 

Ecco come promesso il capitolo successivo!:)

Spero vi sia piaciuto...Vi ringrazio tantissimo per il vostro supporto è molto importante per me, sappiatelo!

P.S. forse sta sera metto il capitolo successivo, altrimenti lunedì sera...

KISSES xxxx

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Capitolo 23
*** Too. ***


~~

Monica mi guardò e poi rise.
Risi anche io.
“Sei fidanzata?” mi chiese.

Odio questa domanda.

“Ehm no non lo sono” sorrisi.
“Davvero?”

Oh ti prego non incominciamo con “Io pensavo che lo fossi, insomma sei una ragazza così bella e poi ho visto che non hai ballato con nessuno”.

“Già...” risposi.
“Wow che strano...sai pensavo che lo fossi”

Ecco.

“Si?”
“Si insomma sei una ragazza bellissima a mio avviso e poi non ti ho visto ballare con dei ragazzi perciò ho pensato che tu fossi già impegnata...tutto qua”

Come non detto.

“Ah capisco...beh non mi butto tra le braccia del primo che passa” dissi.
“Fai bene” rise. “Mai fidarsi degli sconosciuti”

Stava incominciando ad essermi simpatica questa ragazza.

“Tu e Steve da quanto state assieme?” domandai io.
“Da circa nove mesi” sorrise.
“Nove mesi?” chiesi.
“Si” rise. “Sembra una gravidanza” ammise.
Ridemmo.
“State davvero bene insieme...lo penso davvero!” dissi.
“Grazie...sei molto carina, sai? Quanto vorrei che Darren incontrasse una ragazza come te! Così magari cambia atteggiamento”
“Vedrai che la troverà...guarda Kyle fino ad un mese fa si comportava come tuo fratello! Tale e quale a lui, fidati!” dissi.
“Non sembra...”
“E invece si...fidati! l’unico problema è che sta con la mia migliore amica” ammisi.
“E questo ti da fastidio?”

Nessuno me lo aveva chiesto se la cosa mi desse fastidio. Insomma mio fratello con la mia migliore amica. Io non ci avevo nemmeno mai pensato se mi dava fastidio.

“Non credo...anche se io con Kyle ho un bellissimo rapporto! Ci confidiamo su tutto e ci fidiamo molto l’uno dell’altra e forse il fatto che adesso potrebbe esserci una storia con Hanna io non so più se riesco a confidarmi come prima. Capisci quello che voglio dire?”
“Certo...dopo non sai se è più sicuro rivelargli tutto per paura che le lo dice alla tua migliore amica”
“Esatto”

Forse era anche questo il motivo per cui mi stavo allontanando da Hanna e Kelly.

“Beh vedrai che riuscirai a superare la cosa...vuoi da bere?” sorrise.
“Ehm no meglio di no, grazie lo stesso!” sorrisi.

Proprio di bere è meglio di no.

“Comunque vuoi un consiglio? Divertiti! Hai conosciuto qualche ragazzo da quando sei qui?”

Un ragazzo? Io ho conosciuto l’amore della mia vita cara Monica. Peccato che lui non sappia quanto lo ami. Ma forse è stato meglio così. Lui non è un ragazzo come tanti. Lui è Harry. Un ragazzo speciale. Beh per me lo è e lo amo più di ogni altra cosa al mondo. Non so cosa farò adesso, non so nemmeno se lo rivedrò. Ci sarebbero state una marea di cose che avrei voluto dirgli ma che non gli ho detto. Non avevo nemmeno fatto i conti che se ne sarebbe andato da un giorno all’altro. Avevo dimenticato che aveva un tour in corso e Los Angeles era solo una distrazione per staccare la spina per qualche giorno. Chissà se mi starà pensando. Chissà se mi avrà pensato davvero da quando se ne è andato. Io l’ho fatto e lo sto facendo continuamente. Non so se mi sto facendo male da sola a leggere la sua lettera tremila volte al giorno o a pensarlo sempre ma non riesco a farne a meno. Non riesco a fare a meno di lui. Non ce la faccio. E poi penso a cosa dovrò fare una volta tornata a casa. Dovrò fingere con tutti quanti. Perché di certo non posso raccontare che ho passato del tempo con Harry Styles e siamo andati in spiaggia di notte. Abbiamo attraversato un campo da golf al buio. Abbiamo pranzato sulla terrazza della mia stanza. Nessuno mi crederebbe. Dopo potrebbero decidere di mandarmi davvero in psicoterapia intensiva. Ma il fatto è che: riuscirò mai a dimenticarlo? Riuscirò mai ad innamorarmi di un altro ragazzo?

“Ehy Denise ci sei?” mi richiamò Monica.
“Ehm si scusami...” mi voltai.
“In realtà c’è un ragazzo, non è vero?” mi stuzzicò.
“Cosa?”
“Si vede che e non penso di sbagliarmi...tu sei innamorata!” disse.
“Ehm no io non sono innamorata di nessuno...” incominciai a torturarmi le mani.
“mm come vuoi...ma sappi che non puoi mentire a te stessa” sorrise.

Già lo so anche io.

“Ehm sono già l’una. Come passa il tempo eh? Devo andare, ho mia sorella da ritirare...mi dispiace” dissi alzandosi.
“Certo Denise...vai pure ma ricordati che il cuore non mente mai” mi salutò.
Rimasi immobile mentre lei se ne andò. Poi mi sbloccai ed entrai in albergo.

Passai a prendere Hope. Lo ammetto mi era mancata quella piccolina! Non la vedevo da tutto il giorno. Ma appena la presi in braccio si addormentò. Si risvegliò mentre le stavo mettendo il pigiama ma quando toccò il suo lettino si riaddormentò senza fare un capriccio.

Anche io ero piuttosto stanca e domani mi sarei svegliata prima per andare in spiaggia e poi al corso di canoa e se ne avrei avuto voglia potevo andare a Yoga ma non sapevo più se volevo fare così tante attività! 

Mi addormentai subito.


…..


Ero quasi alla fine della mia vacanza. Mancavano altri cinque giorni da passare qui a Los Angeles. Due settimane purtroppo passano troppo in fretta! Avevo imparato ad organizzarmi e frequentavo solo il corso di canoa, poi facevo spiaggia tutto il giorno o almeno fino a pranzo. Andavo a pranzo con Kyle, Monica e Darren. Erano dei ragazzi molto simpatici anche se avevo come l’impressione che tutti quanti volessero farmi mettere con Darren e anche lui se ne accorse. Come quella sera che ci dissero di vederci e poi ci ritrovammo solo io e lui. Per fortuna era un ragazzo sveglio e capì anche lui perciò passammo ugualmente una bella serata come amici. Mi raccontò un po’ di lui e mi disse che non voleva una storia seria per il momento come invece voleva sua sorella. Lui voleva divertirsi ancora per un po’ poi era consapevole del fatto che quando avrebbe trovato la ragazza giusta sarebbe stato solo e sempre con lei.

Di pomeriggio andavamo spesso insieme a mamma e papà a fare dei giri per visitare la città. E la sera ogni tanto mi toccava andare alle feste organizzate per noi giovani adulti. Tanto per non deludere Kyle e i suoi nuovi amici.

Di Harry non avevo più avuto nessuna sua notizia. Non sapevo neanche se aveva letto la mia risposta su twitter. Intanto ogni sera prima di addormentarmi rileggevo almeno cinque volte la sua lettera. La sua collana era sempre al mio collo e la sua maglia dormiva con me.

Capitava spesso che quando rimanevo da sola in camera piangevo. Ma ci avevo fatto l’abitudine a fingere che tutto andava benissimo ed io ero molto felice. Kyle non mi aveva più chiesto niente riguardo ad Harry e non so se era per farmi meno male o non aveva trovato abbastanza tempo da solo con me per parlarmi.

Mi ero ambientata benissimo in questo Resort e mi ero abituata ad avere tutti ai miei piedi per qualsiasi cosa. E devo ammettere che anche l’uomo dell’ascensore alla fine si era sciolto e adesso mi parlava. Fu un miracolo quando mi rispose alla domanda: “Come stai?”. Salutavo chiunque lavorava qui dentro e loro ricambiavano sempre sorridenti. Los Angeles era favolosa e papà ci faceva sempre un sacco di foto quando andavamo in giro. Per fortuna c’era lui!

...

Questa mattina come sempre mi alzai alle nove e andai giù con Hope a fare colazione e subito dopo andammo in spiaggia.

“Mamma anche voi in spiaggia?” dissi sorpresa quando vidi mia mamma stesa su un lettino.
“Si tesoro sono qui dalle sette...sai devo abbronzarmi! Comunque tuo padre è ancora a letto!”
Risi.
“Come sta il mio piccolo angioletto?” disse prendendo Hope in braccio.
“Bene, sta bene...sta mattina ha fatto un sacco di storie per bere il latte!” dissi stanca.
“E’ vero Hope? E come mai?”
Hope rise ed io sospirai.

Mi misi nel lettino affianco a mia mamma e poi entrai in acqua con mia sorella. Verso le undici poi andai al corso di canoa. Sarebbe stata l’ultima lezione per me avevo deciso di fare questi ultimi giorni di assoluto relax e non fare proprio un bel niente.

“Ehy Denise buon giorno, come va?” mi chiese John.
“Bene grazie...oggi è la mia ultima lezione!” dissi.
“Eh lo so ho visto...beh mi mancherà la mia allieva preferita” ammise dispiaciuto.

John era un uomo su quasi i cinquanta anni ma li portava benissimo e si comportava come se fossi una sua nipote. Era davvero adorabile. E mi raccontò anche di qualche personaggio famoso che era venuto a provare il corso ed erano proprio negati e lui non riusciva a dirgli “Senti è meglio che provi un altro sport!”. Mi faceva ridere e almeno era simpatico.

Finito il corso Maya mi rincorse per tutta la spiaggia. Lei era l’addetta a distribuire volantini in spiaggia di feste, party, serate a tema, corsi, escursioni, spettacoli ecc...
“Ehy Denise aspetta!” mi chiamò.
“Ciao!” mi voltai fermandomi.
“Tieni...” porgendomi un foglietto.
“Che cos’è?” chiesi prendendolo.
“Sta sera c’è l’escursione notturna in canoa...celo stellato, luna piena, insomma una vera e propria escursione romantica, non credi?”
“Deve essere bello” dissi leggendo.
“Si certo, basta che ti presenti qui in spiaggia alle nove meno venti di sta sera...la partenza è prevista per le nove”
“Non lo so...”
“Ci saranno anche i fuochi d’artifici...festeggiano una specie di ricorrenza”
“Capito...”
“Dovresti andarci insomma è l’ultima volta che andrai in canoa, giusto? E poi quando ti ricapita una cosa del genere?”

Beh sul fatto di quando mi sarebbe ricapitato una cosa del genere aveva ragione perciò...

“Già...ma è per due persone insomma io non ho un ragazzo (?)” dissi.
“Non ti preoccupare verranno molte persone da sole...non sarà un problema e poi ci sono anche le canoe da uno...dovresti saperlo!” cercò di convincermi.

Ci pensai un attimo poi accettai.

“Va bene allora ci sarò!” risi.
“Ottima risposta...vedrai ti piacerà!”
“Si...” risposi mentre se ne andò.

Bene ero riuscita anche ad impegnarmi la mia serata per oggi.

All’una andai a pranzo con i miei e Hope. Kyle non si era visto per tutto il giorno. Lo incrociai verso le quattro del pomeriggio quando accompagnai Hope al miniclub.

“Denise” mi chiamò Kyle.
“Kyle! Ma dove eri sparito?”
“Sparito?” disse non capendo.
“Si insomma non ti abbiamo visto tutto il giorno...sai abbiamo pranzato insieme con mamma e papà, io e Hope...mancavi tu”
“Mancavo?”
“Si Kyle non c’eri” risi. “Ma che hai? Stai bene?”
“Oh si scusami...ehm”
“Va bene...non ti chiederò che hai fatto e nemmeno perché ti comporti in questo modo ma non finisce qui capito?”
“Okay”
Gli diedi un bacio sulla guancia e poi ci salutammo.

Andai in camera mia. Finalmente avrei potuto riposare tutto il tempo che volevo fino a sta sera. Non mi sembrava vero!

Mi sdraiai sul letto e misi un po’ di musica. Mi addormentai subito.

Alle sei mi svegliai e decisi di farmi un bel bagnetto nella mia magica vasca. Ci stetti un ora abbondante poi mi preparai per la cena e scesi giù.

“Allora sta sera ci sono feste in programma?” chiese papà mentre inghiottì l’ultimo boccone della sua bistecca.
“Beh papà che domande fai?” chiese Kyle scherzando.
“Io vado a fare un escursione notturna” dissi.
“Davvero?” chiese mamma.
“Certo! Hanno detto che è un esperienza unica e poi ci saranno anche i fuochi” dissi entusiasta.
“Wow potremmo andarci anche noi cara” disse papà rivolgendosi a mamma.
“E’ in canoa papà...” aggiunsi.
“Davvero? Ma che bello! Cara che ne pensi?” disse rivolgendosi di nuovo a mamma.
“Assolutamente no! Non vado in canoa e poi di notte! No mi dispiace ma non mi fido...Denise tu sei proprio sicura di andarci?” disse preoccupata.
“Si mamma io ci vado...comunque ci sono tutti gli istruttori ecc...quindi è abbastanza sicuro! Poi ho seguito i corsi perciò...” sorrisi.
“mm va bene ma stai attenta, okay?”
“Certo mamma! Non preoccuparti...” sorrisi
“Okay mi fido. Noi invece andiamo a farci un giro in città con Hope sta sera” disse mamma sorridente.
“E quando lo abbiamo deciso?” chiese papà.
“Beh adesso!” rise mamma.
Ridemmo tutti quanti.
“Comunque mamma non so a che ora rientro dall’escursione, perciò come facciamo con Hope?” chiesi.
“Tranquilla tu divertiti, Hope per una sera può dormire pure in camera nostra” disse mamma.
“Dici davvero?” chiesi.
“Davvero?” chiese papà.
“Caro!” lo rimproverò mamma. “Certo Denise” sorrise.
“Beh allora grazie davvero!” dissi felice.
“Di niente...te lo meriti! Insomma ti sei sempre occupata di Hope in questi giorni e te ne sono grata...ma anche quando siamo a casa ti dedichi completamente a lei e tu hai bisogno dei tuoi spazi. Perciò sta sera divertiti e pensa solo a te!” sorrise.
Sorrisi in risposta.

La cena finì e io mi diressi in camera per cambiarmi. Misi un costume e un vestitino semplice e le ciabatte da mare. Poi mi diressi in spiaggia. Ero in perfetto orario, che bello! Non vedevo l’ora di fare questa escursione.

Arrivarono tutti gli istruttori. Erano una decina. Poi mi guardai in torno e vidi che c’erano solo coppiette felici che avrebbero fatto questo giro in canoa.

Bene a quanto pare sarei salita da sola. Non ero più tanto sicura di volerlo fare davvero. Insomma perché non ho un ragazzo anche io? Quanto vorrei che ci fosse Harry qua con me.

Cavolo mi manca ancora. Per quanto tempo sentirò ancora la sua mancanza?

“Bene ragazzi mettetevi in coda che partiamo” disse uno degli istruttori presenti.

Mi misi in fila anche io.

“Denise e tu con chi sei?” mi chiese John appena mi vide.
“Ehm io veramente...sono da sola” ammisi.

E tutti si girarono a guardarmi.

Ma è così tanto brutto essere soli scusate?

“Da sola? Sei sicura?”

Ehm sicura di cosa? Ah stavo odiando queste domande.

“Si si è stata una mia scelta perciò ci andrò da sola”
John si girò e non mi disse più niente o almeno in quel momento sembrava così ma poi riprese con il suo interrogatorio.
“Senti sei davvero sicura? Insomma potrebbe essere pericoloso...”
“Io non penso che se fossi con qualcun altro sarebbe meno pericoloso, il fatto di essere in due non lo aiuterebbe lo stesso!” dissi.
“Si ma...”
“Meglio da soli che male accompagnati!” urlai.

Quando toccò a me mi rifece per l’ennesima volta la stessa domanda.
“Denise...sei proprio sicura di andarci da sola?”
“Io...”

Feci una pausa e pensai. Insomma io volevo farlo e poi non penso che sarebbe stato brutto e poi saremmo stati tutti in gruppo. Boh adesso mi stavano facendo venire mille dubbi per la testa. Perché?

A fermare i miei pensieri fu una voce maschile.

“Salgo io con lei!” urlò qualcuno in lontananza alle mie spalle.




 

Allora non se sia stato meglio aggiugere questo capitolo e lasciarvi così però ormai è fatta! AMATEMI DAI!:)
Devo avvisarvi che non sono sicura di riuscire ad aggironare domani sera, perchè rientrerò molto tardi a quanto pare da una gita in barca...però cercherò di fare il possibile! PROMESSO! In ogni caso metterò il capitolo lunedì nel pomeriggio tardi perchè non ho una vera e propria linea internet essendo ancora in vacanza.

Beh okay parliamo del capitolo? Cosa ne pensate? Vi piace? Curiosi di sapere il seguito? SPERO DI SI!

VI RINGRAZIO SEMPRE PER IL VOSTRO SOSTEGNO, BACI xxx

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Capitolo 24
*** He is my first kiss. ***


~~

“Salgo io con lei” disse una voce affaticata mentre si fermò cercando di passare in mezzo alle persone.
Mi girai.

Non riuscivo a vederlo. Ma...

“Harry” sussurrai a me stessa.
“Eccomi” sorrise mentre venne accanto a me.
Rimasi a fissarlo.
“Mr. Styles che onore averla qui con noi” disse John appena lo vide.
“Non esageriamo...” rise mentre si toccò i capelli.
Io rimasi immobile e continuai a fissarlo.

Era tornato? Era davvero qui? Accanto a me?

“Allora sali tu con lei? Non è un problema?” chiese di nuovo John.
“Certo che no! Ho chiesto alla reception se c’era qualcosa sta sera e quando ho sentito questa escursione notturna ho subito chiesto se c’era un posto libero e a quanto pare c’è” girandosi verso di me.
Sorrisi.

Era un sogno. Lui era il mio sogno.

“Denise wow dovresti sentirti molto fortunata...insomma Harry Styles” disse John.
Mi venne da ridere. Forse per l’imbarazzo.
“Io sono fortunato” disse Harry.
John lo guardò.
“Si insomma fortunato che c’é lei da sola così posso fare questa escursione anche io” disse.
“Si...” rispose John mentre ci guardò.
Guardai Harry e gli sorrisi mentre una lacrima mi rigò il viso.
Ci guardammo.
Lui mi sorrise e mi sussurrò di non piangere.

Poi abbassai lo sguardo a terra e lui mi si avvicinò di più. In un primo momento mi accorsi che stava per abbracciarmi ma subito dopo lo vidi abbassare le braccia e mettersi le mani in tasca sospirando. Non sarebbe stato possibile.

“Mi sei mancata piccolina” mi sussurrò all’orecchio facendo finta di niente mentre si guardava in torno.
Io alzai lo sguardo per guardarlo e sorrisi.

Oh Styles non sai quanto tu sia mancato a me in questa settimana.

“Allora siete pronti? È meglio se facciamo salire la ragazza davanti...va bene?” ci disse l’istruttore.
Io annuì.
“Mi sei mancato anche tu” dissi girandomi mimando leggermente le labbra verso Harry.
Lui sorrise.
Poi mi girai ed entrammo in acqua e infilammo i giubbotti salvagente.
“Ehm io in realtà non so come si remi...è la prima volta che salgo su una canoa” ammise Harry preoccupato.
“Oh non preoccuparti hai l’allieva più brava che io abbia mai avuto davanti a te, vero Denise?” disse John elogiandomi.
Sorrisi.
“Su Denise spiegali tu” propose John.

Certo. Magari appena mi riprendo, okay?

“Ehm...okay...ehm non è difficile insomma devi solo remare, remare molto alternando destra e sinistra per andare dritto altrimenti solo a destra per girare a sinistra e a sinistra per girare a destra” dissi.
“Grazie” sussurrò.
Sorrisi.
“Vedrai che andrà bene” disse John mentre diede una pacca sulla spalla ad Harry.

Salimmo entrambi in canoa e dopodiché ci diedero una piccola spinta e incominciammo a remare. Per il primo tratto non parlammo. Io dovevo ancora riprendermi, insomma dovevo realizzare ciò che stava succedendo. Avevo il cuore in palla e la mia testa non ragionava più. Ma dovevo restare concentrata insomma dovevo tenere il ritmo per stare dietro agli altri del gruppo. Non potevamo permetterci di restare indietro al buio in mezzo all’oceano.

Dopo un tratto ci fermammo per osservare le stelle e incominciarono a raccontarci una leggenda.
“Denise stai ascoltando?” mi chiese Harry piano.
“Ehm...in realtà mi sono persa, non so cosa sta dicendo. Tu?” dissi piano per non farmi sentire dagli altri.
“No” rise.
Scossi la testa e risi anche io.

Il mio cuore stava per esplodere.

“Ma se io volessi ad esempio abbracciarti in questo momento?”
“Sh! NON muoverti” dissi.
“Okay come non detto” sbuffò.
“Scusami ma...cerca di tenere a bada i tuoi ormoni signorino Styles okay? Insomma hai idea di cosa possa succedere se ti alzi? Cadiamo in acqua! E poi c’è troppa gente qui, ricordi?” dissi.

A proposito voleva abbracciarmi davvero? Era una cosa dolce. Beh anche io avrei voluto. Tanto.

Sbuffò.

Non volevo si arrabbiasse con me. Ma non era esattamente il momento giusto.

“Quanto dura questa cosa?” chiese piano.
“Perché? Non ti stai divertendo?” chiesi.

Odiavo non poterlo guardare. Era più forte di me girarmi ma non potevo permettermi di rischiare di far ribaltare la canoa.

“Mi divertirei di più se ti avessi tra le mie braccia in realtà” sussurrò.
Sorrisi.

Feci un mega sorriso per la verità. Tanto non poteva vedermi nessuno. E le farfalle nello stomaco? Beh non mancarono neanche loro all’appello insieme al battito accelerato del mio cuore e la mia testa su un altro pianeta.

“Potresti dire che non ti senti bene così possiamo tornare sulla spiaggia e posso abbracciarti”
“Harry” lo richiamai.
“Era solo un idea...”

Sembrava un bambino. Lo amavo.

Spero vivamente che gli altri non stiano sentendo questa conversazione.

“Potresti far finta di vomitare...potrebbe funzionare” ammise.
“Tu sei pazzo Styles” ammisi ridendo.
“Si lo so ma...ecco vedi, in realtà io sono pazzo di te!” disse.

Non esitai un attimo. Al diavolo questa escursione notturna. Al diavolo la canoa. Sarà pure un esperienza unica. Ma quando mi ricapiterà di stare con lui?

“Ehm John mi sento malissimo...ho la nausea, credo che sia meglio che ritorni indietro” urlai per farmi sentire.
Immediatamente si avvicinò John con il suo gommone e ci fece luce.
“Oh Denise...davvero? Cosa hai?” disse preoccupato mentre teneva la torcia contro di me.
Okay così mi stava accecando però.
“Potrei vomitare da un momento all’altro” dissi e sentì Harry ridere piano.
Questo bastò per farci strada e riportarci a riva.
“Mi dispiace davvero!” ci disse John.
“Già...non sai quanto a me ma...”
“Forse è meglio se l’accompagno immediatamente in camera sua” si intromise Harry.
“Oh tu sei un tesoro ad occuparti di lei...mi dispiace solo che non hai potuto continuare l’escursione. Potrei accompagnarla io e tu potresti ritornare con Michael in gommone ma non posso lasciarli da soli...meglio che abbiano rinforzi se mai dovesse succedere qualcosa”
“Non si preoccupi, non è un problema per me e poi sono anche piuttosto stanco in realtà” disse Harry veloce.
“Okay” si limitò John a dire.
Lo salutammo e se ne andò via con il gommone.

Adesso eravamo soli ed al buio. Nessuno avrebbe potuto vederci.

Mi girai a guardare Harry. Anche se non potevo vederlo benissimo era perfetto! Lo era sempre.

“Bene ora posso abbracciarti” disse facendomi alzare da terra stringendomi fortissimo.

Troppo forte. Mi stava soffocando.

“Harry non respiro” dissi tutto d’un colpo.
“Oh scusa” disse lasciandomi.
Risi.

Poi mi riabbracciò e lo abbracciai anche io. Dopo gli scappò un piccolo bacio sulla mia guancia. Io sorrisi al suo gesto.

Mi era mancato. Mi era mancato tantissimo. Mi era mancato il suo profumo. Mi era mancata la sua voce. Mie era mancato tutto di lui.

“Mi dispiace per la tua serata in canoa” scherzò lui.
“Già dovrai farti perdonare, lo sai vero?” dissi.
“Non vedo l’ora” sorrise.
Risi.

Come facevo a non amarlo?

“Comunque devo portarti in camera adesso! Tu non ti senti bene ed hai bisogno di un letto” disse mentre mi prese in braccio a mo di principessa.
“Ehy” risi.
“Shh tranquilla” disse.

Appena entrammo e attraversammo la Hall incominciarono a venirci in contro tre addetti.
“Mr. Styles!”
“Oh non è successo niente...la ragazza qua non si sente bene, ha avuto un capo giro”

Cercai di fingere chiudendo gli occhi.

“Oh ci pensiamo noi se vuole”
“No no ci penso io...posso farcela!” disse Harry raggiungendo l’ascensore.
“Ma Mr. Styles...”
Si chiuse l’ascensore.
“Quinto piano per favore” disse Harry.

Appena arrivammo davanti alla mia camera sfilò una carta dai suoi pantaloni e aprì la porta.
“Hai la chiave della mia stanza?” chiesi mentre entrammo e mi mise giù.
“Non si sa mai...”
“Cosa?”
“Metti che ti senti male o svieni...almeno sono sicuro di poter entrare e salvarti” disse serio.
“Okay...” sorrisi.

Era serio?

“Che facciamo?” chiesi.
Sorrise malizioso.

Devo pensarci prima di fare certe domande.

“Ti va di sederci fuori?” proposi.
“Ehm okay...” rispose.

Andai a sedermi su un lettino. Lui rimase in piedi davanti a me e mi guardò.
“Che c’è?” lo guardai.
“Fammi spazio”
Scossi la testa e gli feci spazio. Si sedette e mi abbracciò.
“Così va meglio. Decisamente meglio” disse.
Risi.

Ci fu di nuovo un po’ di silenzio.

“Mi dispiace di essere partito così” sussurrò.
“Penso sia stato meglio così, non sarei riuscita a dirti addio...” ammisi.
“Mi sei mancata tantissimo. E non ho passato un secondo senza pensarti. Mi hai fatto dimenticare le parole di una canzone durante un concerto, lo sai?”
“Io? Non ero mica lì davanti a te” scherzai.
“Appunto! Il fatto di non averti vicina mi ha distrutto...perciò finito il concerto ho preso il primo aereo per Los Angeles”
“Non dovevi...”
“Invece si e l’ho fatto e vuoi sapere un'altra cosa?” chiese.
“Cosa?” sorrisi.
“Mi fermo quattro giorni, perciò poi partiamo lo stesso giorno” dandomi un bacio sulla guancia.
Sorrisi.

Non credevo a tutto questo. Stava succedendo davvero?

“Ma non hai concerti in questi giorni?” chiesi.
“No no tranquilla. Non mi avrebbero fatto partire altrimenti. Piuttosto mi avrebbero legato ad una sedia...E poi non credo sarebbe giusto nei confronti delle fan e dei ragazzi, insomma siamo una band...”
“Non sarebbero gli One Direction, Harry”
Rise.
“Dico davvero se manca uno di voi non siete più gli One Direction non trovi? Voi siete cinque e cinque lo sarete per sempre”
“Ti voglio bene” disse stringendomi.
“Anche io Harry” lo guardai.

Poi riguardai davanti a me. Il panorama era mozzafiato. Si vedevano tutte le luci in lontananza e il rumore dell’oceano faceva sembrare tutto più magico.

“Parlami un po’ di te, mi piace sentire la tua voce” disse.
“mm non saprei che cosa dirti però” risi. “Io odio la mia voce”
“A me piace la tua voce, comunque potresti iniziare da...si se c’è stato un ragazzo importante nella tua vita o ti sei lasciata da poco oppure...sei fidanzata?” chiese in cerca di una risposta veloce.
“Davvero ti interessa?” risi.
“Certo! Mi serve per capire se devo fare a botte con qualcuno...potrei diventare molto geloso”

Geloso? Ha detto geloso?

“Come?”
“Su dai rispondi...” disse impaziente.
“Allora uno non voglio che tu faccia a botte con nessuno...E due non hai nessun ragazzo da temere...tranquillo” sorrisi.
“Nessuno per farmi felice o nessuno per davvero? Insomma io penso che tu sia bellissima e immagino che hai una fila di corteggiatori pronti a portarti a cena fuori...”
“Harry ho solo diciassette anni (quasi) nessuno mi ha mai portato a cena fuori...” dissi.
“Perciò potrei essere il primo?” chiese.
“Si...saresti il primo” risi. “Vuoi portarmi a cena?” chiesi con il cuore a mille.

Okay Denise calmati!

“Ho solo detto che potrei...”

Cioè?
Non risposi.

“Io VOGLIO portarti a cena fuori e lo farò” sorrise.
“E cosa ti fa pensare che io potrei accettare?” scherzai.
“Non vuoi?” disse triste.
“Certo che voglio Styles! Come potrei rifiutare?”

Insomma non sognavo altro che passare più tempo possibile con te.

“Bene” mi strinse di nuovo.
“Comunque non ho mai avuto una relazione con qualcuno...”
“Davvero?”
“Già e vuoi sapere un'altra cosa?” risi mentre mi girai e mi misi davanti a lui.
“Cosa?”
“Non ho nemmeno mai baciato un ragazzo...” dissi.

L’ho detto davvero?

Harry sorrise.
Sorrisi anche io. Mi contagiava! Ma abbassai lo sguardo per l’imbarazzo.
“Perciò io sarei il tuo primo bacio?” chiese.
“Ehm...si...se”

Non riuscì a finire la frase anche se sinceramente non credo sarei riuscita a dire una frase di senso compiuto!

Harry mi baciò.

Io non sapevo cosa fare. Insomma perché diamine non ho cercato un video in cui spiegavano come si bacia?

Chiusi gli occhi e mi limitai a seguirlo. Il che era piuttosto facile dato che a quanto pare ci sapeva fare. Era strano ma bellissimo. Sentire il sapore delle sue labbra e le nostre lingue che si incontravano alla perfezione. Questo fu il mio primo bacio. Non so se era esattamente come lo immaginavo ma lo diedi al ragazzo che amavo e questo era quello che contava di più per me.

Quando ci staccammo fu imbarazzante. Io sentivo un caldo eccessivo e stavo andando completamente a fuoco!

Lui mi guardò e poi prese il mio viso tra le sue mani.
“Allora...sono perdonato?” chiese sorridendo.





 

Eccolo qua il capitolo 24!:)
Scusatemi se non ho aggiornato ieri come avevo promesso ma non ho potuto farlo, piccoli imprevisti .-.

Allora? Ve lo aspettavate? Siete contente? 
Denise ha dato il suo primo bacio e poi con Harry. Proprio come ha sempre voluto. Un sogno!
Avete qualche idea di cosa succederà dopo? 

RECENSITE...

GRAZIE PER IL SOSTEGNO A PRESTO xxx 

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Capitolo 25
*** Lovely night. ***


~~

Mi limitai a guardarlo.

Mi aveva appena baciato? Questo era stato il mio primo bacio. Lo avevo dato a lui? Davvero? Non voglio svegliarmi da questo sogno. Vi prego! Vorrei non finisse mai tutto questo.

“Perdonato?” chiesi confusa tornando piano piano alla realtà.

Sinceramente avevo la testa vuota che non riuscivo nemmeno a pensare ad altro se non che c’eravamo appena baciati!

“Si Denise! insomma non ti ho fatto fare il tuo giro in canoa...” mi guardò.
Risi.

Era bello fissarlo negli occhi. Quegli occhi verdi, brillanti e perfetti.

Lo abbracciai. Lo feci d’istinto senza pensarci.
“Ehy piccolina allora?” disse mentre mi strinse a lui.
“Harry...io...” pensai a quello che stavo per dire poi ci ripensai e cambiai “Si direi che ti sei fatto perdonare”

Stavo per dirgli che lo amavo? Denise...

Mi fece staccare e mi baciò di nuovo. Bene devo ammettere che ci stavo prendendo confidenza con questi baci e amavo i suoi baci. Amavo lui. Forse riuscì anche a godermelo un po’ di più questa volta.

Poi mi sedetti di nuovo davanti a lui con la schiena contro il suo petto e lui mi tenne stretta. Alzai lo sguardo e gli sorrisi. Mi guardò anche lui e mi diede un bacio a stampo. Poi tornai con lo sguardo verso il mare.

Ma che cosa stava succedendo? Era tutto così surreale.

“Harry...io...” cercai di dire.
“Cosa c’è Denise?” chiese lui preoccupato.
Ci pensai di nuovo.
“Ehm niente...lascia stare” dissi

Per quanto ancora sarei riuscita a tenermi dentro le parole “Ti amo?”

Harry mi strinse forte. Ed io lo guardai e gli sorrisi.
“Ti voglio tanto bene Denise” sussurrò.
Lo abbracciai anche io.
“Ti voglio bene anche io Harry...tanto” dissi mentre mi stringevo tra le sue braccia.

Vorrei rimanere così per sempre. Rimanere tra le sue braccia per il resto della mia vita. Non volevo che tutto questo finisse. Non volevo.

“Ehy piccolina stai piangendo?” disse guardandomi.
“Ehm...forse” cercai di sorridere.
“Cosa c’è? Ho fatto qualcosa che non va?” chiese preoccupato.
“No...no tu non centri. Tu sei il ragazzo perfetto. E io mi sento così imperfetta confronto a te” ammisi.
“La perfezione non esiste...ma una persona lo può diventare se trova un'altra persona che lo completa e viceversa ed io penso di aver trovato quella persona...”
Lo guardai.
“Non piangere...o farai piangere anche me” disse.
Lo riabbracciai.
“Grazie” gli sussurrai.
“Grazie di cosa?” chiese.
“Di tutto quello che fai e che stai facendo per me”
“Io non sto facendo proprio un bel niente...tutto questo lo stiamo facendo assieme” disse.
“Ti voglio bene” dissi.
“Anche io Denise...non sai quanto” disse stringendomi sempre più forte.
“Vorrei che tutto questo non finisse mai...non voglio svegliarmi un bel giorno in cui tutto questo è solo un bel ricordo di un estate, Harry”

L’ho detto davvero?

“Non succederà”
“Resta con me, ti prego” dissi mentre lo stringevo a me.
“Lo farò te lo prometto”
Mi staccai e lo guardai.
Ci baciammo di nuovo.

La mia pancia era invasa da troppe farfalle. Le mie gambe, non le sentivo più ed il mio cuore era impazzito. Questo era l’effetto che mi faceva questo ragazzo. Con i suoi gesti riusciva a farmi andare in estasi.

Sorrisi quando ci staccammo e poi ridemmo.

Dopo un po’ sentimmo il rumore dei fuochi d’artificio.
“Ehy guarda” dissi alzandomi.
“Beh dai possiamo vederli anche da qua allora” mi guardò Harry.
“Già e direi che è anche molto meglio” dissi.
“Dici?”
“Si insomma...possiamo guardarli così” dissi mentre gli presi le sue mani per farmi abbracciare.
Rise.
Lo guardai e risi anche io.
“Si sai hai ragione, penso siano i fuochi d’artificio migliori che io abbia mai visto” disse.
“Si lo penso anche io” risposi.
Ridemmo.

Amavo questa complicità. E in questi momenti dimenticavo tutto.

“Si sono proprio belli” disse mentre mi diede un bacio sulla guancia.
“Già” risposi dandogli un bacio sulla guancia anche io.
“Quanto ti voglio bene?” disse mentre mi diede altri tre baci sulla guancia.
Risi.

Tutto questo era un vero e proprio sogno, okay?

Avevo sempre sognato di guardare i fuochi d’artificio con un ragazzo che non era Kyle e poterlo abbracciare e baciare senza nessun ostacolo.

Quando finirono i fuochi Harry guardò l’ora dal telefono.
“Ehy aspetta” dissi fermandolo prima che rimettesse il telefono in tasca.
“Che c’è?” chiese.
“La foto...che sfondo hai?” chiesi.
“Una foto...”
“Hai una mia foto?” chiesi interrogativa.
“Può essere...” sorrise.
“Che foto hai? Dai fammela vedere...” dissi pregandolo.
“No” mi guardò.
“Perché? Dai ti prego...”
“No”
“Ti prego ti prego ti prego...ti prego voglio vederla” dissi pregandolo facendo la faccia da cucciolo.
“Così non vale però” disse riprendendo il suo telefono.
Risi.
“Ecco...” mostrandomi la foto.
“Certo che una migliore non potevi trovarla eh?” dissi ridendo.
“Ecco lo sapevo...”
“Cosa?”
“Per me sei bellissima...sempre” disse rimettendosi il telefono in tasca.
“Per me...tu sei bellissimo sempre” dissi.
Ci baciammo di nuovo per la quarta volta.

Se in quasi diciassette anni non avevo mai baciato nessuno...questa sera mi stavo rifacendo! Ma ero al settimo cielo non potevo resistergli era tutto quello che avevo sempre desiderato e sognato ed ora stava succedendo davvero! Tutto questo era perfetto.

Ridemmo.
“Dobbiamo andare a prendere Hope? Sono l’una meno venti...”
“Ehm dobbiamo? In caso dovrei...ma sta sera no!” sorrisi.
“Perché sta sera no?” chiese.
“Perché dato che i miei sapevano che avrei fatto l’escursione in canoa...e non sapevo a che ora sarei rientrata, mia mamma ha deciso che per sta notte avrebbe dormito con loro.”
“Davvero?”
“Si” risi.
“mm perciò sei tutta sola sta notte?”
“Già...a quanto pare” sollevai le spalle.
Sospirò.
“Che intenzioni hai Styles?” scherzai.
“Io? Ehm niente...” mentì.
“Okay...comunque se non ricordo male anche tu dormi da solo, giusto?”
Annuì sorridendo.

E se gli chiedo di rimanere a dormire qui con me? È una pazzia?

“Resta con me stanotte” dissi.

Doveva essere una domanda in realtà.

“Non ti lascio per nessuna ragione al mondo” rispose.
Ci abbracciammo.
“Bene io sto iniziando ad avere freddo, entriamo?”
“Okay”

Andai verso il divano e accesi la tv.
“Vuoi guardare qualcosa?” mi chiese.
“Boh tu?”
“Non c’è niente a quest’ora...” disse.
“Già” mentre giravo i canali. “Okay non c’è niente che mi piace” dissi spegnendo la tv.
Harry mi guardò e rise.
“Okay io vado a mettermi il pigiama...” dissi avvicinandomi all’armadio.
“Potresti mettere questa” disse Harry anticipandomi.
Sorrisi. Mentre presi la sua maglia che mi aveva regalato.
“Dove vai?” mi chiese.
“Ehm vado a mettermi questa” dissi.
“Puoi cambiarti qui se vuoi...è la tua camera”
Lo guardai.
“Posso girarmi se ti da fastidio” disse.
Gli sorrisi.
“Vado in bagno” dissi entrandoci.

Mi cambiai velocemente.

Avete presente quando siete talmente felici che avete bisogno di urlare? Ecco. Dovetti trattenermi e urlai senza voce. Non potevo ancora crederci.

Tornai di là e vidi Harry sdraiato a pancia in su sul mio letto. Quanto poteva essere bello?

Andai verso di lui e mi sdraiai al suo fianco a pancia in giù però.
“Ehy” dissi mentre mi stesi.
“Mi sei mancata” disse.
“Dici davvero?”
Annuì ed io sorrisi.

Poi si alzò leggermente e mi diede un bacio sulla testa.
“Ti stanno bene le mie magliette” disse.
“Ehm...grazie” sorrisi.
“Dovrei regalartene di più...”
“Per me va benissimo”
Ridemmo.
“Hai la mia collana” disse indicandola.
“Te ne sei accorto solo adesso?” chiesi.
“Si...in realtà si...forse perché era buio non ci ho fatto caso”
“Si hai ragione.”

Silenzio.

“Tu non ti cambi?” chiesi guardandolo.
“Oh io...non uso pigiami o cose varie” ammise ridendo.
“Già...” annuì.
“Però se ci tieni tanto...” disse mentre si tolse la maglietta.
Io mi coprì il viso con le mani.
“Oh piccolina” rise mentre mi abbracciò.

Poi si alzò e si tolse anche le scarpe e i pantaloni.

Okay posso dire ADDIO MONDO.

Cercai di non fissarlo e di fare finta di niente. Ma come potevo davanti ad una scena del genere?

Per fortuna non si accorse di nulla e tornò sul letto questa volta a pancia in giù come me e prese il telefono.
“Che fai?” chiesi guardandolo.
“Entro un po’ su twitter” disse mettendo il suo profilo.
Poi scrisse un tweet.
“Cosa scrivi?”
Mi sorrise e poi mi passò il telefono.
“You make me feel happy” lessi.
Mi guardò e sorrise riprendendosi il suo telefono.
“Tu mi fai sentire felice, Denise” disse mentre mi guardava.
“Anche tu tantissimo” ammisi con un sorriso.
“Su avvicinati che facciamo una foto insieme” disse abbracciandomi.

Doveva essere una foto inizialmente ma ci ritrovammo ad averne fatte una ventina e finimmo per guardarle e commentarle.

“A proposito hai visto quanti mi piace ha avuto la nostra foto su instagram?” mi chiese.
“No...in realtà no” ammisi.

Entrò con il suo profilo e guardammo. Oddio certo che le sue notifiche sui social network erano esagerate.

“Guarda che belli che siamo” disse mostrandomi la foto.
Risi.
“Non siamo belli?” scherzò.
“Si dai siamo bellissimi” risi.
Ridemmo.
“Cosa hanno scritto sotto?” chiesi.
“Ho smesso di leggere i commenti...evito se posso” disse.
“Perché?”
“Perché mi dà fastidio leggere certe cose...” ammise.
“Già...capisco” sospirai.
“Hai sonno?” chiese.
“Un pochino” ammisi.

Lui si alzò e andò ad aprire le coperte. Mi alzai anche io e raggiunsi la mia parte.

Avevo un sacco di pensieri che mi passavano per la testa.

Entrammo dentro le coperte e mi limitai a stare su un lato del letto. Praticamente lontanissima da Harry. Non so cosa dovevo fare.

Spensi la luce.

“Buonanotte Harry” dissi.
“Buonanotte Denise” rispose.

Passò un po’ di tempo.

“Harry stai dormendo?” chiesi piano.
“No” rise.
“Mi abbracci?” chiesi avvicinandomi.
“Non aspettavo altro piccolina” abbracciandomi.

Dopo poco ci addormentammo.  
 





 

Eccoci di nuovo!
Allora allora voglio sapere cosa ne pensate!!

RECENSITE IN TANTI!!

GRAZIE DEL SUPPORTO!:)

Baci a presto xxxx
 

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Capitolo 26
*** There is a problem....KYLE! ***


~~

Il giorno dopo mi svegliai e mi ritrovai con la testa sopra la schiena di Harry.

Ehm...
Cercai di spostarmi piano, non volevo svegliarlo ma...

“Ehy” disse aprendo gli occhi girandosi verso di me.
“Buongiorno” dissi sorridendo.
“Che ore sono?” chiese.
“Non lo so...aspetta che guardo” prendendo il telefono “sono le nove” dissi riappoggiando il telefono sul comodino.
“mm è ancora presto” disse tirandomi a lui.
“Ehy” dissi.
“Non ti lascio più” disse stringendomi chiudendo gli occhi.
“Oh beh per me non penso ci siano problemi ma...”
“Shh” sussurrò.
“Okay” dissi stringendomi a lui chiudendo gli occhi anche io.

Così mi riaddormentai nuovamente insieme a lui.


Toc-Toc

“Denise! ci sei? Denise?”
Mi svegliai di colpo.
“Ma chi è?” chiese Harry con gli occhi socchiusi.
“Non lo so!” dissi mentre mi alzai di scatto.
Lui sbuffò.
“Hai intenzione di rimanere a letto?” chiesi.
“Si” disse ributtandosi.
“Sei peggio di me per svegliarti la mattina!” dissi scuotendo la testa.

Andai verso la porta e la aprì.
“Papà!” urlai.
“Denise...perché urli?”
“Ho urlato?” dissi mentre uscì tenendo la porta socchiusa dietro di me.

Come se non lo avessi fatto apposta.

“Ehm c’è qualcuno in camera?” mi chiese papà aggrottando la fronte.
“Ehm...no! perché dovrebbe esserci qualcuno?” dissi.
“Sei sicura?” mi chiese di nuovo.
“Certo papà! Vuoi entrare?” dissi.
“No okay mi fido...comunque scusami se ti ho svegliato! Ma sono venuto a portarti il mio pc con la macchina fotografica...potresti mettermi le foto nel computer? Così tua mamma non rompe e mi liberi la memoria della macchina che è piena?” disse.
“Ehm okay...va bene” dissi prendendo il pc e la macchina fotografica.
“Grazie” disse. “Io adesso vado in spiaggia...tua mamma è là dalle sette” disse.
“mm ma che ore sono?” chiesi.
“Sono le dieci e un quarto! Tua mamma mi uccide...devo andare” disse guardando l’orologio.
Risi.
“Ci vediamo a pranzo?” chiese.
“Ehm si okay va bene...” dissi rientrando in camera.

Appoggiai il pc e la macchina fotografica sul tavolino e poi tornai da Harry.
“Okay se ne è andato” dissi e lo vidi spuntare da sotto le coperte.
“Per fortuna...pensavo volesse entrare! Non avevo voglia di alzarmi”
“Sei poco stanco a quanto pare” scherzai.
“I concerti mi distruggono, scusami...”
“Tranquillo...” risi.
“La mattina è un vero strazio farmi alzare dal letto” ammise.
“Bene me lo segnerò” risi.
“Che voleva a proposito tua padre?”
“Niente...mi ha chiesto di mettergli le foto sul pc” dissi tornando nel letto.
“Capito...”
“Comunque gli ho promesso che vado a pranzo con loro...”
“Okay”
“Sei arrabbiato?” chiesi.
“No...no! Piccola non sono arrabbiato...dovrei esserlo?”
“Non lo so insomma...non ti ho nemmeno chiesto cosa volessi fare oggi”
“Ehy non potevi dire di no ai tuoi, okay?”
Sorrisi.
“E poi è solo un pranzo...noi potremmo cenare insieme invece” propose sorridendo.
“Ci sto” sorrisi.
“Sei bella anche appena sveglia con i capelli arruffati, sai?” rise.
“Già...ho il mio fascino mattutino” dissi facendo una mossa strana, poi scoppiai a ridere.
“Pazza” rise Harry.
“Comunque nemmeno tu scherzi eh Styles?” dissi.
“Ho il mio fascino mattutino anche io” disse imitandomi.
“Ehy!” dissi prendendo il mio cuscino e lanciandoglielo in faccia.
“Denise” disse mentre si tolse il cuscino.
Lo guardai e sorrisi.
Lui si alzò e mi tirò verso di lui e incominciò a farmi il solletico.
“No ti prego” risi. “Harry” urlai. “Per favore” continuai ad urlare mentre ridevo come un idiota.
“Ahia” urlò Harry.

Ops gli avevo dato una gomitata in pancia.

“Harry basta per favore non ce la faccio più” urlai ridendo mentre mi dimenavo per liberarmi.
“Okay siamo pari adesso” disse lasciandomi.
Ridemmo.

Poi sentimmo bussare alla porta.

Perché sta mattina ero così ricercata?

“Nasconditi!” ordinai ad Harry mentre andai ad aprire.
“Kyle!” urlai.
“Denise!” urlò lui in risposta.
“Perché urli?” lo guardai.
“Hai iniziato tu...” mi guardò.
“Okay va beh non importa cosa c’è?” dissi.
“Posso entrare?” disse cercando di passare.
“Ehm perché?” dissi tenendo la porta.
“Non sei sola?”
“Ehm...Kyle ma che domande fai?” cercando di far sembrare tutto normale.
“Allora fammi entrare se non c’è NESSUNO” disse.
“Devo lavarmi e prepararmi...non ho tempo di parlare” cercai di giustificarmi.
“E’ importante...per favore”
“Kyle possiamo riparlarne a pranzo?”
“Non con mamma e papà...ti prego! Avevo bisogno di un consiglio”
Sbuffai poi lo feci entrare.
“Grazie” entrò.

Fai che Harry si sia nascosto. Fai che Kyle non si accorga di niente.

Rimanemmo dove c’era il divano e lo feci sedere là. Speriamo che non si alzi.

Intanto vidi Harry in terrazza che mi fece segno con la mano. Era ancora in mutande? Non si era vestito? I suoi vestiti?

Mi alzai e guardai per terra dove c’era il mio letto.

“Ehm Denise tutto okay?” chiese Kyle seguendomi con lo sguardo.
“Ehm si tutto okay...dai dimmi” dissi sedendomi di fronte a lui.
“Allora sai Hanna? Volevo si insomma comprarle qual cosa...ma non so cosa”
Lo guardai.

Cioè voleva un consiglio su cosa comprare ad Hanna? Pensavo fosse davvero importante come cosa!

“Ehm Kyle io non lo so...”
“Tu pensi che sia troppo presto regalarle un anello? Oppure pensi che sia passato di moda?”
“Ehm...penso sia romantico da parte tua, forse un po’ precipitoso ma...era questa la cosa importante? Perché non ho molto tempo da perdere mi dispiace” dissi.
“Volevo solo un consiglio...Denise” mi guardò.
“Si lo so...ma...”
“Per una volta che ti chiedo qualcosa Denise...un consiglio tu che fai? Mi dici che non hai tempo da perdere con queste cazzate? Beh mi dispiace ammetterlo ma sappi che nemmeno io avevo tempo da perdere quando avevi qualche problema ma ci sono sempre stato per te! Beh vuol dire che hai di meglio da fare, giusto?” disse alzandosi.
“Kyle” seguendolo.
“Con chi hai dormito sta notte?” disse guardando il letto.
“Kyle...” lo richiamai.
“Denise che diavolo stai facendo?” disse arrabbiato.
“Niente! Non sto facendo proprio niente...sei tu che interpreti sempre male! Scusami se non riesco a darti dei consigli su Hanna ma tu...voi...nessuno mi ha chiesto se per me andava bene che vi frequentavate! Non hai pensato che magari potrebbe darmi fastidio? Insomma mio fratello con la mia migliore amica! Come pensi che mi debba comportare adesso? Non so nemmeno se posso continuare a dirle certe cose e se posso ancora parlare di tutto con mio fratello”

Okay.

“Perciò non approvi? Non sei felice per me ed Hanna?” chiese tornando ad un tono calmo.
“Sono felice per mio fratello che ha trovato una ragazza...e sono felice per la mia migliore amica che ha trovato un ragazzo che la ama ma...per me non è così facile”
“Okay allora non ti chiederò mai più niente su di lei...scusami” disse mentre raggiunse la porta.
“Kyle per favore...” cercai di fermarlo.
“Tranquilla...ti capisco” disse aprendo la porta.
“Non volevo...”
“Ah un ultima cosa non usare questa scusa per giustificare il fatto di portarti a letto degli sconosciuti”
“Non sono andata a letto con uno sconosciuto non ho fatto niente!”
“Beh a me non sembra sia così visto in che stato era il letto...non disfi un intero letto matrimoniale se dormi sola, Denise! E poi come spieghi i jeans per terra? Non penso fossero tuoi”
Non risposi.
“Ah e un'altra cosa ricordati di prendere precauzioni” disse.
“Non ci credo!”
“Ah ultimo...nascondi meglio le prove, prossima volta...perché le bugie hanno le gambe corte sorellina!”
“E tu evidentemente ne sai qualcosa” sbottai.
Se ne andò.

Pazzesco davvero! Adesso pensava veramente che avevo fatto sesso con qualcuno?

Chiusi la porta sbattendola.

Harry entrò.
“Era tuo fratello?” sorrise.
“Si” dissi buttandomi sul divano.
“Che è successo?” disse sedendosi affianco a me sul divano.
“Abbracciami” dissi e così fece.

Non capitava quasi mai che io litigassi con Kyle. Eravamo sempre molto uniti e adesso invece era come se il nostro bel rapporto da fratelli felici si era frantumato in mille pezzi.

“E’ per colpa mia? Insomma ha detto qualcosa? Si è accorto di qualcosa?” mi chiese Harry spostandomi i capelli dal viso.
“No...tu non centri” dissi mentre continuai ad abbracciarlo.
“Ti va di parlarne?” chiese calmo.
“Mio fratello e la mia migliore amica...si insomma stanno praticamente insieme, si frequentano e sono innamorati”
“E a te sta bene questa cosa?”
“Grazie per avermelo chiesto” lo guardai.
Rise confuso.
“Dico davvero! Grazie!”
Mi guardò.
“Il fatto è che adesso non so più se posso parlare con Hanna di certe cose perché potrebbe dirle a Kyle in un qualsiasi momento e viceversa lui con lei. Insomma io con mio fratello parlo molto almeno so che posso fidarmi e che non andrebbe mai a dire in giro le mie cose...lui è l’unico a sapere di noi insomma dopo che te ne sei andato io avevo bisogno di parlare con qualcuno e so che di lui posso fidarmi! Ma adesso? Cosa succederà?”
“Capisco...beh però non sei sola adesso” disse baciandomi la fronte.
Lo guardai.
“Ci sono io, piccolina” mi strinse di nuovo a lui.
“Ci sarai sempre?”
“Tutte le volte che vorrai...basta fare uno squillo e io correrò da te” disse.
“Grazie” sorrisi.
“Non ringraziarmi...lo faccio perché ti voglio bene capito?”
Annuì.
“Bene...e poi non voglio vederti così perché mi fai stare male anche a me” disse.
Mi sedetti meglio e lo abbracciai forte.
Poi ci baciammo.

Adesso si che mi sentivo meglio. Riusciva a farmi sentire protetta, sempre.

“Ti voglio bene” gli sussurrai.
Lui mi strinse forte e mi diede un altro bacio in risposta.
“Va un po’ meglio?” chiese.
“Si” sorrisi.
“Bene...mi mancava il tuo sorriso” ammise.
“Tu sei troppo dolce Harry...è tutto merito tuo! Mi fai sentire felice...mi fai sentire al sicuro, protetta e so che posso fidarmi di te”
“Tu mi fai sentire bene, Denise” disse.
Lo guardai e ci baciammo di nuovo.
“Comunque vedrai che si sistemerà tutto” disse.
“Lo spero...abbiamo un pranzo da affrontare tra poco” ammisi preoccupata.
“Hai paura?”
“No solo che non lo so...”
“Non pensarci” disse.
Sorrisi.
Mi baciò di nuovo.


Aww lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. wLo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amvo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo. Lo amavo.

E lo amo.





 

Ecco il capitolo 26 spero che vi sia piaciuto anche questo!
Appena sembra che tutto vada per il verso giusto ecco che c'è qualcosa pronto a rovinare qualcosa. Ma l'amore vince su tutto. SEMPRE.

Cosa succederà con Kyle? Sistemeranno le cose? E tra Denise e Harry come procederanno le cose?
Recensite e fatemi sapere...Grazie mille per il vostro sostegno! Siete dolcissimi tutti quanti, vi amo!

BACI A PRESTO xxx 

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Capitolo 27
*** Differents Kind. ***


~~

Lasciai che Harry andasse nella sua camera e poi mi preparai per il pranzo.

“Denise” mi fece cenno con la mano mamma da un tavolo.
“Ehy buongiorno a tutti” dissi sedendomi.
“Allora abbiamo già ordinato noi...e portano anche il tuo dato che avevi già lasciato scritto cosa volevi” disse mamma sorridente.
“Grazie” sorrisi anche io mentre guardai Kyle a fianco a me.
Non mi guardò. Mi evitò praticamente per tutto il pranzo.
“Allora alla fine come è stata l’escursione in canoa?” chiese mamma ormai quasi al termine della cena.
“Oh beh è stato bellissimo...davvero pazzesco” dissi felice.
“Pazzesco il giro in canoa o il dopo in camera?” chiese Kyle guardandomi.
Lo guardai.

Ma che intenzioni aveva?

“Cosa?” chiese mamma confusa.
“Ah non lo so...prova a chiedere a tua figlia” disse Kyle alzandosi dal tavolo.
“Dove vai?” gli chiese papà.
“Mi sembra di aver finito, con permesso...” se ne andò.
“Ma cosa è successo? Che cosa ha Kyle?” dissero entrambi rivolti a me.
“Non lo so...non lo so, scusatemi” dissi alzandomi.
“E adesso dove vai anche tu?” chiese papà.
“Ehm devo fare una cosa...” dissi.

Raggiunsi Kyle al bar sulla spiaggia.
“Kyle aspetta” mi sedetti davanti a lui.
“Che vuoi?”
“Che hai?” dissi.
“Che hai tu piuttosto dato che vai a letto con sconosciuti”
“Me lo hai forse chiesto? Mi hai chiesto se sono andata a letto con qualcuno ed io ti ho detto si? Perché non mi sembra di averti detto questo!” sbottai.
“La situazione è piuttosto ovvia...Denise” sorrise in modo falso.
“Forse per te è piuttosto ovvia ma per me no...dato che sono ancora vergine!”
“E come mi spighi il letto tutto disfatto? E quei jeans?”
“Potrei aver dormito con qualcuno ma questo non vuol dire che io ci abbia fatto sesso Kyle! Non so come sei abituato te e non voglio nemmeno saperlo...ma non sono come te, non sono tutti come te mi spiace!” dissi alzandomi.
“Denise aspetta!” disse prendendomi il braccio. “Davvero non hai fatto niente?”
“No” sbuffai.
“Okay...chi è?” chiese tornando calmo.
“Non ha importanza chi è dato che non è successo niente...” dissi.
“E’ tornato? È qui a Los Angeles...di nuovo?” chiese.
Mi girai sospirando.
“Denise! aspetta...” mi fermò di nuovo.
Mi girai a guardarlo.
“Niente...” mi lasciò.
Me ne andai.

Pazzesco! Pazzesco davvero! Era riuscito a rovinare un intero pranzo per delle sue stupide idee. Adesso so cosa faceva tutte le sere quando non rientrava a casa a dormire. Non lo riconoscevo più. Anzi probabilmente non conosco mio fratello come ragazzo di tutti i giorni. Ma lui invece dovrebbe sapere come sono! Come gli viene in mente che andrei a letto con qualcuno così? Menomale che lui mi conosceva!

Tornai in camera e vidi che l’avevano già pulita. Un' altra cosa che amavo di questo posto è che appena uscivi entravano a farti la camera immediatamente!

Mi buttai sul letto e stetti sdraiata per un bel po’. Pensai a Kyle e tutto quello che mi aveva detto. Ancora non ci credevo.

Poi mi venne in mente Harry. Per fortuna c’era lui. Il mio eroe.

Avevamo dormito insieme ed era stato bellissimo.
 E poi mi quel bacio inaspettato. È stato tutto così perfetto. Lui è così perfetto ed è così dolce che non so nemmeno come farò senza vederlo quando ce ne saremo andati entrambi da Los Angeles.

Sarei riuscita a tenere nascosto tutto questo? E se qualcuno lo avrebbe scoperto?
Erano troppo le domande che mi tormentavano e io le odiavo. Le odiavo.
Ma continuavo a ripetermi che lo amavo troppo per perdere tempo a pensare a certe cose.

Bussarono alla porta.

Mi alzai e andai ad aprire.

“Ciao Denise” disse Harry mentre teneva in braccio Hope.
“Che ci fai con mia sorella?” dissi dando un bacio a quella piccolina.

Entrarono e ci sedemmo sul divano.
“Allora? Come hai fatto a prenderla?” chiesi.
“Ho i miei segreti...”
Risi.
“Ho incontrato Hope mentre stava giocando con altri bambini” iniziò.
“E l’hai presa?” chiesi confusa.
“Si...insomma lei appena mi ha visto mi è venuta in contro, vero Hope?”
“Ehm...ma” dissi confusa.
“Si e la tizia la babysitter è rimasta stupita...perché Hope è corsa verso di me dicendo: ‘Harry’ ‘Harry’ ‘Harry’” rise.
“E te l’ha lasciata?”
“Si insomma io l’ho presa in braccio e lei non capiva bene la situazione...penso che sia rimasta bloccata” rise.
“Scemo!” risi.
Rise anche lui.
“Non so se crederti o meno” ammisi ridendo.
“Beh non hai molte scelte...” sorrise.

Aww il suo sorriso.

Le sue fossette.



Dopo poco Hope andò a prendere tutti i suoi giochi e glieli portò ad Harry. Aveva trovato un esca con cui giocare, brava la mia sorellina!

Si misero per terra e svuotarono lo zainetto dei giochi. Spero tanto che dopo rimettano loro apposto, non ho voglia di riordinare anche in vacanza...vi prego!

Era bello vedere le persone che amavo di più insieme. Certo mancava Kyle all’appello ma per il momento cercai di pensarci il meno possibile. Non volevo rovinarmi la giornata per delle stupide e sciocche idee che si faceva su di me senza nemmeno chiedermi in anticipo la verità.

“Questo è il mio peluche...quello che ti ho regalato!” disse Harry prendendolo dalle mani di Hope. “E’ il mio” disse guardandomi.
Io gli sorrisi in risposta.
“Lui è Harry” disse Hope.
“Ma si chiama come me!” rise Harry. “Che onore!” sorrise.
“Lei è Denise” disse Hope mentre gli passò un orsacchiotto con un vestitino rosa e una coroncina.
“Denise?” mi intromisi.

Ero convinta davvero che si chiamasse in un altro modo.

“Non si chiama Pink?” chiesi.
Hope mi guardò e fece di no con la testa.
“Lei è Hope” disse indicando un piccolo orsacchiotto di peluche con la tutina da notte rosa.

Anche quello mi pareva che avesse un nome diverso. Non dava il suo stesso nome ai peluche. Che strano!

“Oh ma è bellissima” disse Harry.
Poi Harry alzò lo sguardò, mi guardò e mi mandò un bacio da lontano.
Sorrisi e gliene mandai uno anche io.
“Lui è Harry...” disse Hope passando il peluche a Harry. “Lei è Denise” disse passandomi l’altro.
“Oh grazie” dissi rimanendo sul divano.
“Lei è Hope” disse mentre lo sventolò per aria.
Le sorrisi.
“Denise!” mi chiamò mia sorella.
“Hope cosa c’è?” chiesi.
Lei si alzò e mi prese la mano tirandomi. Bene voleva che mi mettevo a giocare con loro.
Sospirai e mi buttai per terra vicino ad entrambi i miei amori.

Bene che si fa ora?

“Ciao Hope!” dissi muovendo il mio orsacchiotto.
“No!” si alzò Hope.

Che ho fatto adesso?

“Loro due sono insieme e lei è la loro piccola principessina” disse. “Loro sono i miei fratellini” disse poi indicando una intera squadra di orsacchiotti dietro di lei.
“Oh” dissi.
“Ciao mamma, ciao papà” incominciò il gioco Hope.
“Ciao tesoro” dissi.
“Dove vai?” chiese Harry.
Lo guardai e mi venne da ridere.
“Scusa” dissi piano.
Lui mi guardò e sorrise scuotendo la testa.
“Io vado a giocare con loro”
“Oh d’accordo...fate i bravi mi raccomando” continuai io.
“Si mamma!” disse Hope mentre fece dare un bacio al suo orsacchiotto al mio e quello di Harry.

Poi la piccola si girò e si mise a giocare per conto suo con gli altri peluche.

Io ed Harry ci guardammo interrogativi come per chiederci che cosa sarebbe successo ora.

“Giocate” ci rimproverò Hope.

Che intenzioni aveva quella piccola pesta?

“oh...ehm...come sta la mia mogliettina?” riprese il gioco Harry.
“Ehm bene...” risposi incerta.
Hope ci guardò ed annuì con la testa.

Ah! I bambini...

“Posso dare un bacio alla mia mogliettina?”
Sorrisi.
“Ma certo” dissi muovendo il peluche.
Ridemmo.
Poi Harry avvicinò il suo orsacchiotto al mio.
Ma baciò me nella realtà, sulla guancia.
Diedi un colpo di tosse e lo guardai indicando Hope.
“Oh lei ha pianificato tutto...credo” ammise Harry.
“Già...probabile” ammisi.
Ci baciammo.

Hope ogni tanto si girava a guardarci e sorrideva. Noi in tanto tutte le volte che la vedevamo voltarsi riprendevamo a muovere i peluche e dire qualche battuta. Insomma non mi dispiaceva poi così tanto questa situazione.

Dopo un po’ però io ed Harry decidemmo di traslocare sul divano e ci sdraiammo abbracciati mentre Hope continuava a giocare per terra. Non ci disse niente, anzi ogni tanto appariva dal nulla davanti a noi e rideva.

Che avesse già capito tutta la situazione? Beh probabile.

Accendemmo la televisione e fermai al canale musicale dato che non avevo trovato altro.

Dopo tre canzoni misero “Midnight Memories”. Hope si alzò immediatamente e venne sul divano in mezzo a noi. A me venne da ridere. Poi Hope mi guardò e guardò Harry.

“Tu sei Harry...” disse Hope guardando la tv e guardando Harry sul divano.
“Già” sorrise lui in risposta.

Poi presi Hope in braccio e incominciai a muoverla tutta prendendogli le braccia e incominciò a ridere mentre ripeteva il ritornello. Così ci trovammo tutti e tre a cantare escludendo che per la maggior parte continuavo a ridere per le facce strane che facevano loro due.

“No!” urlò Hope quando finì la canzone.
“E’ finita?” dissi.
Lei sbuffò.
“Ma sei bravissima! Sai?” le disse Harry.
“Si” sorrise.
L’abbracciai e le diedi un bacio.

La mia sorellina. La mia piccola bimba innocente poco modesta.

“Sai dovresti venire sul palco a cantare con noi, Hope” propose Harry.
“Hai sentito?” la guardai.
“Si si si! Si” disse.
“Lo sai che adesso gli hai messo in testa questo, vero? Sei consapevole che finché non succederà torturerà te o me...molto probabilmente?” dissi guardandolo.
Lui alzò le spalle. Prendendosi poi in braccio la piccolina.
“Come si fa a non prometterle certe cose? Non si può! È così dolce” disse abbracciandosela tutta.
“Non è così difficile! E poi non può avere tutto quello che vuole, vero Hope?”
Non mi guardò.
“Vedi...io non voglio che poi si arrabbi” disse Harry.
“Si ma tu così la vizi” dissi.
“Beh pazienza...è troppo dolce per non viziarla” sorrise.
Scossi la testa.
“Tua sorella è gelosa” sussurrò Harry ad Hope.
“Non sono gelosa...” dissi.
“Tu che dici Hope? È un pochino gelosa?”
Hope annuì ridendo.
“Ah! Il fatto è che ci sono io a casa e sono io quella che deve subirsi le sue lamentele ed i suoi capricci, Harry...”  
“Ma Hope non fa i capricci, lei è una brava bambina...non è vero?” dando un bacio sulla guancia a Hope.
“Pazzesco...” ammisi.
“Oh” disse Harry mentre mise un braccio intorno al mio collo tirandomi verso di lui. “Ammettilo che sei gelosa delle attenzioni che sto dando a tua sorella adesso” mi stuzzicò.
“Non scono gelosa” guardandolo.
Mi fece una smorfia ed io risi.
“Ti voglio bene Denise” mi baciò sulla fronte mentre mi stringeva a lui con un braccio e con l’altro teneva Hope.
“Dai abbraccio di gruppo” propose lui.

E così finimmo con l’abbracciarci tutti e tre e Hope rise.

“Mm è ora di fare merenda, che ne dici Hope?” propose Harry.
“Merenda?” chiesi.
“Certo Denise...il pasto più importante della giornata” scherzò. “Giusto Hope?”
“Si! Merenda yeeee” urlò mia sorella saltando sul divano.
“Non so chi sia peggio tra te o lei” risi.

Immediatamente si fecero portare la merenda in camera e apparecchiarono in terrazza. Si okay adesso me la stava viziando un po’ troppo.

“Cosa tutto avete ordinato?” dissi quando raggiunsi il tavolo fuori.
“Solo un po’ di cose” disse Harry ridendo.
“Me la vizi così...” continuai a dire.

Si erano fatti portare: gelato, patatine, pizza, biscotti, nutella e non so cosa altro. Io mi limitai a stare sdraiata su un lettino. Non volevo vedere cosa erano capaci di mangiare quei due. Io ero a dieta!

“Ecco a lei signorina Denise” dissero in coro porgendomi una ciotola di frutta tagliata.
Risi.
“Abbiamo pensato che avrebbe gradito un po’ di frutta come merenda” continuò Harry.
“Oh ma grazie allora” dissi prendendo la ciotola di frutta. “Non è condita, vero?”
“No no è solo frutta fresca senza succo e zucchero” rispose Harry.
“E’ naturale” disse Hope.
“Come piace a te” aggiunse Harry.
“Oh ma grazie! Come farei senza di voi?” dissi.
“Eh già non vivresti infatti...” scherzò lui.
“Venite qua dai” dissi dando un bacio ad entrambi.
Poi loro tornarono al tavolo e finirono la loro ‘merenda’.

Non volevo sapere cosa tutto avevano ingerito in quell’ora.

Poi vennero verso di me e Hope volle stendersi con me sul lettino perciò ad Harry toccò stare nell’altro.
Mi venne da ridere mentre lo guardai da solo sul lettino a fianco.

“Dammi la mano almeno” disse.
Gliela diedi e risi.

Poco dopo Hope si addormentò sopra di me. Ed io e Harry continuammo a stare per mano ancora per un bel po’.

“Vuoi che la porto nel letto?” chiese quasi sottovoce Harry.
“No...tranquillo ci penso io” dissi cercando di prenderla.
“Lascia faccio io” disse alzandosi.
“Okay come vuoi” alzai le mani in segno di arresa.

La prese in braccio. E le tenne la testa sussurrandogli all’orecchio: “Shh dormi piccolina”.

Era l’amore. Si lo era davvero! Vederlo con Hope nei panni di non so il giovane papà perfetto? Era bellissimo vederlo così. Mi riempiva il cuore ancora di più e poi era così dolce con mia sorella. E vederlo con i bambini faceva un certo effetto, lo ammetto.

“E anche questa è fatta” disse tornando da me.
Risi.
“Siamo davvero dei perfetti babysitter” scherzò.
“Già” sospirai.




 

Allora? Wow siamo già al capitolo 27, non mi sembra vero!

Come vi sembra? Troviamo due situazioni opposte: da una parte Kyle e le sue idee; dall'altra Harry con le sue attenzioni al momento giusto.
Pomeriggio da Babysitter per i due eh? Ma forse la piccola Hope è più furba di quanto faccia sembrare. MAI SOTTOVALUTARE I BAMBINI!

Idee per il prossimo capitolo? Avete già qualcosa in mente su cosa succederà?
Beh vi lascio riflettere ed immaginare mentre aspettate l'aggiornamento del capitolo 28 che anticipo arriverà presto!

Grazie mille per tutto il vostro sostegno. Grazie per le recensioni che stanno aumentando. Grazie davvero di cuore. Continuate così mi raccomando!

BACI A PRESTISSIMO xxxx

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Capitolo 28
*** Little Things only for me. ***


~~

Era bello passare del tempo con Harry. Ed ero riuscita anche ad abituarmi abbastanza all’idea di questa situazione che si stava creando tra di noi. Non riuscivo mai a prevedere quello che poteva succedere e questa cosa mi piaceva almeno riuscivo a vivermi ogni secondo che passava come se fosse l’ultimo.

Erano quasi le nove di sera ed Harry mi aspettava in piscina per cena. Aveva organizzato tutto lui perciò non sapevo bene cosa mi aspettava veramente. Sapevo solo di essere al settimo cielo.

Presi la borsa ed uscì.

“Kyle!” dissi stupita quando aprì la mia porta.
“Ehm...ciao” disse girandosi.
“Che c’è?” chiesi cercando di rimanere calma.
“Ehm stai uscendo?”
“Già” sorrisi.
“Stai andando a cena?”
“Ehm si...ti serviva qualcosa?” chiesi.
“Vai a cena con Harry? Si insomma...certo che vai a cena con lui”

Lo guardai con aria confusa. Come faceva a sapere di Harry?

“Ehm beh non voglio rubarti altro tempo...volevo solo chiederti scusa per aver pensato male di te e aver sottovalutato i sentimenti di...si...cioè lui...insomma...Harry” cercò di spiegare.
“Ehm scuse accettate Kyle...” dissi confusa.

Non capivo molto. Dopo quello che era successo oggi era strano che era venuto a chiedermi scusa di sua spontanea volontà e rimaneva un dubbio come faceva a sapere di Harry?

“Si ecco vedi...abbiamo parlato” riprese.
“Chi?” chiesi.
“Io ed Harry...si insomma io sono tuo fratello e lui beh è il ragazzo con cui esci (?)”
“Hai parlato con Harry?” chiesi stupita.
“Si cioè lui è venuto da me in realtà...”
“Harry è venuto da te?”
“Si sai e ho capito che è un bravo ragazzo...ho capito che tiene molto a te e questo mi tranquillizza insomma siamo riusciti a parlare perché infondo a tutti e due importa del tuo benessere e vederti felice è l’unica cosa che conta”
“Quindi?”
Cercai di non sorridere.
“Quindi pace?” chiese.
“Pace cretino!” dissi abbracciandolo.
“Bene...sai non potevo rimanere arrabbiato con te e non volevo nemmeno che tu fossi arrabbiata con me”
“Già...oh Kyle” lo riabbracciai.
“Beh adesso però vai che altrimenti fai tardi e non è bello far aspettare troppo un ragazzo” scherzò.
Sorrisi.

Chiusi la porta.
“Kyle grazie” dissi dirigendomi verso l’ascensore.
Lui sorrise in risposta.
“Ah... Denise un giorno mi piacerebbe conoscerlo meglio, magari un giorno di questi potremmo ad esempio pranzare tutti e tre insieme” disse.
“Okay” risi mentre entrai in ascensore.

Non ci credevo. Harry era andato a parlare con Kyle? Lo aveva fatto per me? Come avrà fatto a sapere qual era mio fratello? Bah va beh non mi interessa. So solo che è troppo dolce e adesso ho anche la certezza che tiene davvero a me. Anche io tengo molto a lui, anzi moltissimo! E poi Kyle che adesso vuole anche pranzarci assieme? Questo si che è strano AHAHA!

Raggiunsi la piscina.
“Ehy...wow sei bellissima” disse Harry mentre mi prese la mano.
“Grazie” sorrisi. “Anche tu non stai male con questo smoking” dissi.

Si era messo lo smoking?

“Prego” disse alzandomi la sedia.
“Grazie” dissi sedendomi. “Wow è bellissimo, Harry” guardandomi in torno.
“Può andare come prima cena?” scherzò.
“Se può andare? Beh diciamo che supera tutte le cene in assoluto” sorrisi.
Rise.
“Dico davvero...il minimo che avrebbero potuto fare i ragazzi che conosco compreso mio fratello era prenotare un tavolo al Mc Donald’s” ammisi.
“Non esageriamo” rise.
“Tu forse dimentichi ogni tanto la mia età...” dissi.
“Forse perché sembri solo più matura delle altre”
“Davvero?”
“Si...insomma ti ho osservato e sei molto responsabile soprattutto con Hope! Wow sembri sua mamma a volte...”
“Oh no ti prego” risi.
“Non fraintendere! È un complimento perché nonostante i tuoi quasi diciassette anni sei consapevole delle scelte che fai ma hai comunque diciassette anni e ti diverti...”
Sorrisi.
“Grazie...” dissi. “Ah e comunque sappi che anche un tuo invito al Mc Donald’s sarebbe stato ugualmente perfetto” aggiunsi.
Rise.
“Mr. Styles noi siamo pronti” disse un cameriere.
“Okay va bene” rispose Harry. “Mi sono fatto aiutare da tuo fratello...oggi è una serata speciale perciò niente insalata se permetti” disse.
“Oh Harry” risi.
“Filetto di branzino e verdure alla griglia...tutto al naturale” disse il cameriere portandomi il piatto.
Sorrisi.

Questo ragazzo era pazzo.

“E per lei...”
“Non importa...so cosa ho ordinato” lo interruppe Harry.
Aspettammo che il cameriere se ne andò poi parlai io.
“Povero! Lui voleva fare le cose per bene e tu lo tronchi sul colpo?” risi.
“Io l’ho fatto solo per te...insomma se sentivi quello che veramente c’è nel mio piatto! Mi dispiaceva soltanto per te...insomma uno stupido filetto di pesce con delle misere verdure senza nemmeno un filo d’olio o sale...ma come fai?”
“Si chiama mangiare sano Styles” risi. “E comunque grazie...è tutto così perfetto!”
“Sono contento che ti piaccia...beh buon appetito” sorrise.
“Buon appetito anche a te” sorrisi.
“E’ buono?” mi chiese dopo un po’.
“Si è ottimo, davvero! Ma tu sei pazzo! Insomma andava bene anche un semplice hamburger con patatine” dissi.
“Ehy è una serata speciale e hamburger e patatine lo mangio ogni giorno e tu non mi pare mangi tutti quei grassi! Poi se permetti sono contento di fare questo per te! Certo devo ammettere che beh...mi costi ragazza!” scherzò.
“Ecco vedi insomma un insalata era meglio”
“Ehy diciamo che non ho problemi di soldi” ammise. “E poi il cibo direi che è eccezionale e l’atmosfera è perfetta” disse fiero guardandosi intorno.
“Già è tutto perfetto...grazie” Sorrisi.
“Grazie a te di essere venuta” sorrise.

Era aww non ci sono parole per descriverlo.

“Comunque ti ho osservato oggi con Hope e lasciatelo dire sei stato...ehm bravissimo?” sorrisi.
“Dici? Non hai fatto altro che ripetermi: ‘Guarda che così la vizi!’” rise.
Ridemmo.
“Scusami...ma è la verità. Però sarai un ottimo papà anche se certo dovrai esercitarti a dire di no” scherzai.
“Beh ci sarai già tu a dire di no” disse.
“Io?” 
“Certo!” mi sussurrò all’orecchio. “Mi concede questo ballo signorina?” disse poi prendendomi la mano mentre fece segno al pianista.

Sorrisi e afferrai la sua mano.

Incominciammo a ballare. A ballare per modo di dire. Ci tenevamo abbracciati e dondolavamo.

“Perdonami ma non sono un bravo ballerino” ammise.
“Si lo so” risi.
“Lo sai?”
“Beh diciamo che seguo abbastanza gli One Direction” dissi.
“Oh gli conosci? Loro si che sono dei terribili ballerini” scherzò.
“Si soprattutto ehm come si chiama? Si quello riccio, hai presente?”
“Oh vuoi dire quello riccio e sexy!” mi corresse.
“Ehm si...quello riccio e sexy” risi.
“Vedi però in compenso che è un pessimo ballerino è sexy, no?”
“Direi che in compenso sono degli ottimi cantanti e si... ammetto che il riccio è piuttosto attraente” dissi.
Mi guardò.
“Comunque che rimanga tra noi...amo i loro balletti ridicoli” sussurrai.
“Oh davvero? Beh magari potrei fartene vedere qualcuno...”
Risi.
“Magari non qua” disse.
Ridemmo.
“No meglio di no” continuai.
“Potrei cantarti una canzone però...quale ti piace?” chiese.
“Ehm io non saprei davvero quale scegliere” dissi in difficoltà.
“Okay ehm Little Things?”
“E’ perfetta quella canzone” dissi.
“Okay” disse staccandosi da me dirigendosi verso il pianista.

Si sedette vicino al pianoforte e il pianista cambiò musica.

Avevo le gambe che tremavano, il cuore che scoppiava e la testa in paradiso.

Rimasi là in piedi dove mi aveva lasciato, non avevo le forze di spostarmi ero troppo entusiasta per quello che stava per succedere. Little Things in acustica solo per me da parte di Harry Styles? Non c’è male direi!

Incominciò.

Ammetto che era strano sentire i pezzi degli altri, cantati da lui. Ma era troppo perfetto. La sua voce, la musica, l’atmosfera... che mi commossi. Mi sciolsi.

Quando arrivò al suo pezzo:

 

“I know you’ve never loved the sound of your voice on tape you never want to know how much you weight you still have to squeeze into your jeans but you’re perfect to me”



Si alzò e venne da me. Mi prese la mano e mi strinse a lui mentre continuò poi con il ritornello:

 

“I won’t let these little things slip out of my mouth but if it’s true it’s you it’s you they add up to i’m in love with you and all these little things”


Continuai a guardarlo negli occhi. I suoi occhi verdi brillanti. E mi fece sedere in braccio a lui sullo sgabello vicino al pianoforte.

La sua voce era troppo perfetta sentita dal vivo così. Sarei rimasta viva ancora a lungo?

Amavo il pezzo di Niall.
 

“You’ve never loved yourself half as much as I love you you’ll never treat yourself right darling but I  want you to if I let you know I’m here for you maybe you’ll love yourself like I love you”

“Love you” ripetei io appoggiando la mia testa sulla sua spalla.
 


Lui mi guardò, sorrise e poi cantò l’ultimo pezzo:

 

“I’ve just left these little things slip out of my mouth because it’s you oh it’s you it’s you they add up to and i’m in love with you and all these little things I won’t let these little things slip out of my mouth but if it’s true it’s you it’s you it’s you they add up to I’m in love with you...and all your little things”



Lo guardai.


Mi aveva appena dedicato little things qua. Dove c’eravamo solo io e lui. Non avrei potuto desiderare di meglio. Lui riusciva sempre a fare la cosa giusta. Lui riusciva ad essere perfetto sempre.

Lo baciai. Si lo baciai, questa volta fui io a prendere l’iniziativa. Era da troppo che aspettavo. Mi erano mancate le sue labbra, mi era mancato sentire il suo sapore.

“Ehm” tossì il pianista.

OPS.

Ci staccammo e lo guardammo.

“Scusatemi se vi interrompo ma tra mezzora devo essere in sala ricevimenti...c’è una festa privata” cercò di giustificarsi.
“Oh ehm si certo...non si preoccupi! Vada pure” rispose Harry.
Io annuì.
“Grazie...perdonatemi ancora”
“La capiamo e anzi grazie a lei” dissi guardando poi Harry. “Ahn e se riesce a tenere segreto tutto questo, gliene saremo grati” ricordai io.
“Oh signorina mi hanno pagato per tacere, non si preoccupi” sorrise.

Sorrisi alle sue parole anche se mi fece uno strano effetto. Come un colpo al cuore?

“Ehy tutto bene?” mi chiese Harry appena se ne andò l’uomo del piano.

Era incredibile come riusciva ad accorgersene quando c’era qualcosa che non andava o non mi sentivo a mio agio era come se ci conoscessimo da una vita.

“Si...tutto bene” lo guardai.
“Sicura?”
“Ehm si” lo abbracciai. “Grazie”
“Dai alziamoci...” disse.

Lo guardai confusa.

“Non penserai mica che la serata finisce qua vero?”
“Tu riesci sempre a stupirmi Styles” sorrisi prendendo la sua mano.
“Ecco la tua borsa” passandomi la pochette. “Adesso possiamo andare”.

Entrammo all’interno e scendemmo nel garage.
“Dove stiamo andando?”
“Lo scoprirai presto” disse facendomi salire in macchina.
“E’ sicura questa cosa? Insomma non incontreremo mica paparazzi, vero?” dissi mentre mettevo la cintura.
“Tranquilla è tutto sotto controllo è troppo tardi per trovarne qualcuno in strada ormai...” sorrise.
Partimmo.

Lo guardai per quasi tutto il viaggio mentre guidava e continuavo a sorridere. Era così dannatamente sexy quando guidava! Il modo in cui guardava la strada. Il suo modo di essere prudente, non lo so. Ma era bellissimo.

Si girò a guardarmi anche lui per un istante e sorrise.

Io tornai alla realtà e mi girai verso il finestrino facendo finta di niente.

“Sappi che non mi da fastidio che mi guardi e sorridi” disse toccandomi la coscia.

Mi mossi a quel suo gesto. E se il mio cuore in questo tratto di strada era riuscito a calmarsi adesso aveva ripreso a battere ad una velocità davvero troppo eccessiva.

“L’unica cosa che non mi piace è che non posso guardarti io tutto il tempo” si girò veloce verso di me, poi riprese a guardare la strada.
Sorrisi e abbassai lo sguardo.
“Però non manca tanto, perciò una volta scesi ti avrò tutta per me” andò scendendo di toni.

La sua voce.

“Ah e non devi preoccuparti per Hope mi sono assicurato che per sta sera tuo fratello si occupi di lei” continuò cambiando discorso.
“Kyle?” chiesi confusa.
“Ehm si sempre che non hai un altro fratello” scherzò.
“Okay” risi. “Direi che come fratello mi basta lui” scherzai.
“Bene eccoci arrivati” disse fermando la macchina.
“Siamo al porto” dissi.
“Esatto” disse lasciandomi un bacio sulla guancia prima di uscire dalla macchina e correre ad aprirmi lo sportello.
“Grazie” sorrisi mentre scesi.
“Andiamo” disse prendendomi la mano.

Io mi aggrappai al suo braccio. Non mi sentivo così sicura con questi stupidi tacchi. Forse sarà la quinta volta che li uso e sarei dovuta salire su...una barca?




 

ECCOCI AL CAPITOLO 28!!!
Spero che vi sia piaciuto...io cerco sempre di fare del mio meglio.
Scusatemi se non ho aggiornato prima!

Comunque allora con Kyle alla fine si è sistemato tutto,  felici? L'amore va oltre tutto, SEMPRE.
Harry beh lui organizza sempre cose dolci per Denise. E lei ne è completamente innamorata, chissà quando riuscirà a dire TI AMO!
Little Things. Beh è una delle canzoni più dolci che avrebbe potuto scegliere! Vi immaginate? Per la nostra protagonista le sorprese non finiscono mai!

Non mi resto altro che dirvi... Al prossimo capitolo!:)
Vi ringrazio per le recensioni e per il vostro sostegno... RECENSITE anche questa volta mi raccomando!! BACI BACI xxx 

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Capitolo 29
*** I love you but I hate this. ***


~~

“Ehm andiamo in barca?” chiesi mentre raggiungemmo il ponticello che collegava la terra ferma con l’imbarcazione.
Harry sorrise.
“Buona sera” disse un tizio dando la mano ad Harry. “Signorina..” continuò poi girandosi verso di me.
Io mi limitai a sorridere.
“Beh prego” disse facendoci salire.

Attraversammo quel piccolo ponticello che continuava a muoversi. Okay se non ci fosse stato Harry attaccato a me probabilmente sarei caduta.

“Harry...ehm” incominciò un altro tizio appena salimmo.
“Denise” dissi.
“Denise” sorrise l’uomo dentro alla barca. “Bene ho fatto preparare come avevi chiesto...perciò potete accomodarvi così poi appena siamo pronti partiamo” finì di dire.
“Perfetto! Grazie mille Eric” disse Harry.

Eric (avevo scoperto come si chiamava) ci lasciò e noi andammo a sederci sui due lettini messi fuori davanti.

“Beh a noi ce ne basta uno” ammise Harry guardandoli.
Sorrisi e poi mi sedetti insieme a lui.
“Allora...dove mi porti?” chiesi curiosa.
“Facciamo il giro della costa...” rispose.
“Bello!” dissi entusiasta.
“Già...non escludo il fatto che avrei voluto portarti sulle isolette qua vicino ma non sarebbe stato così prudente ecco”
“A me basta che ci sei tu, non importa dove andiamo l’importante è sapere di averti qui con me Harry” dissi.
Mi strinse forte e mi diede un bacio sulla guancia.
“Non potevo sperare di incontrare una ragazza migliore che TE” disse.
“Io non potevo desiderare altro che TE, Harry” dissi guardandolo.

Ci baciammo. Ci baciammo a lungo tanto non avevamo nessuno che poteva interromperci o che avrebbe potuto rovinare questo momento.

Poi la barca partì.

Stavamo facendo la circumnavigazione di tutta la costa. Era bellissimo vedere tutti i colori della città dal mare e poi sembrava tutto così tranquillo da qua.

“Scusatemi se interrompo qualcosa...ma ho pensato che avevate bisogno di queste” disse un uomo porgendoci due coperte.
“Oh grazie” dissi afferrandole.
“Desiderate anche una tazza di tè?”
“Ehm...” guardai Harry in cerca di una risposta.
“Per me si! Grazie” rispose.
“Anche per me allora” dissi.
“Perfetto! Ve le faccio preparare subito”
“Grazie” rispose Harry.
“Ehm per me senza zucchero” dissi richiamandolo.
“Okay” disse tornando indietro.
Harry rise.
“Che c’è?” chiesi.
“No niente insomma dovevo immaginare che bevevi il tè senza zucchero” rise.
Lo guardai.
“Ma a me piaci anche con queste tue regole salutiste” disse.
“Grazie” risi.

Ci coprimmo con le coperte che ci avevano lasciato e poi arrivarono le nostre tazze.

Okay scottavano!

“Attenzione che scottano” ci ricordò il tizio.
“Già” dissi riappoggiandola.
Harry rise.

Ci lasciarono di nuovo da soli. E aspettammo un po’ prima di prendere in mano le tazze.

“Abbiamo le tazze con i nomi” dissi leggendo.
“Ti piacciono?”
“Si moltissimo” risi.

Beh alla fine erano due tazze bianche con la scritta nera in corsivo del nostro nome. Ma avevano quel non so che di carino.

“Come è?” chiese Harry.
“Buono, sa di tè” risi. “E il tuo?”
“Sa di zucchero” sorrise.
risi.
“Dimmi pure quello che stai pensando avanti” sbuffò.
Risi.
“Okay okay ehm...che ho ragione? Insomma il tè è più buono senza niente?” risi.
Ridemmo.

Quando finimmo riappoggiammo le tazze sul vassoio che ci aveva lasciato sul tavolino affianco al lettino.

Dopodiché ci fu un lungo silenzio.

La barca si fermò.

“Che succede?” dissi preoccupata.
“Cosa?” chiese Harry confuso.
“Ci siamo fermati”
“Oh già” rise.
Lo guardai in cerca di una risposta.
“E’ tutto okay tranquilla” sorrise.
“Sicuro?”
“Hai paura?”
“No no” dissi riappoggiandomi a lui.
“La mia piccolina” disse riabbracciandomi.
Sorrisi.

Poi ci fu un'altra pausa.

“Sei sicuro che è tutto okay? Insomma non affondiamo, vero?” dissi.
“No Denise...non affondiamo è tutto okay avevo chiesto io di fermarci un po’ in mezzo all’oceano” spiegò.
“Oh”
“Posso sempre dire di tornare indietro” mi stuzzicò.
“No” lo fermai. “Va bene” dissi.
“Okay” sorrise.
“Vorrei rimanere per sempre così abbracciata a te...esiste un qualcosa per fermare il tempo?” dissi.
“Ehm che io sappia no” rise.
“No?”
“No”
Lo guardai.
“Sai è incredibile...tu sei incredibile! Se ci penso che fino a due settimane fa noi non ci conoscevamo nemmeno e adesso...tutto questo è un sogno! Davvero è un bellissimo sogno...ho sempre desiderato qualcosa del genere e adesso che sta succedendo ho paura...ho paura che potrebbe finire da un momento all’altro e per questo vorrei che il tempo si fermasse o almeno che le giornate raddoppiassero le loro ore. Per poter passare più tempo con te, Harry”

Okay lo avevo detto davvero?

“Sai se qualcuno mi avesse detto che la prossima volta che sarei venuto qua a Los Angeles avrei incontrato una ragazza che sarebbe riuscita a farmi perdere la testa...beh non ci avrei creduto! Insomma io vengo spesso qui e ho conosciuto moltissime persone...per la maggior parte famosa. Cioè molte ragazze disponibili, belle e attraenti ma...non ho mai trovato una ragazza bella e simpatica e...speciale come te”

Lo aveva detto davvero?

“Harry io penso di...”

Amarti. A-MAR-TI. È tanto difficile dire “TI AMO HARRY?”

“Si io...” continuai.
“Ti amo Denise” mi anticipò Harry.

Come?

“Cosa?” sussurrai.
“Ti amo...si io ti amo! Amo la tua risata, amo il tuo sorriso...amo la tua voce. Amo i tuoi piccoli baci e i tuoi abbracci. Amo quando diventi rossa per un complimento. Amo i tuoi occhi scuri. Amo i tuoi capelli arruffati. E amo la tua ironia, il tuo essere sempre così viva e felice, solare! Amo anche i tuoi piani di ‘mangiare sano’. Amo come mi fai sentire quando sto con te. Io ti amo” disse.
“Anche io...” lo guardai. “Io ti amo, Harry...ti amo”.
Sorrise.
“Ti amo. Io ti amo? L’ho detto davvero?” sorrisi.
“Già”
Ridemmo.
“Amo la tua risata Harry. Amo quando sorridi perché adoro le tue fossette” dissi toccandogliele.
Mi guardò e sorrise.
“Amo i tuoi occhi...perché brillano”
“Tu me li fai brillare, Denise...tu mi fai sorridere! Tu mi fai sentire bene” disse.
“Io amo le tue mani” dissi prendendogliele. “Sai perché? Perché mi fanno sentire sicura”
Mi baciò.

Ci staccammo un attimo e sorridemmo poi riprendemmo a baciarci.

Ero riuscita a dirgli “Ti amo” e anche lui mi amava? Questo era stato molto meglio di come mi ero immaginata il mio futuro. Anche se ero consapevole che questo non sarebbe potuto durare troppo a lungo anzi probabilmente tra qualche giorno avremmo dovuto dirci addio.

Ci abbracciammo.
“Cosa pensi che dovremmo fare adesso?” chiesi mentre eravamo abbracciati.
“Potremmo fare questo” mi baciò.
Okay non intendevo questo ma...

Dopo poco mi staccai.

“Dico davvero...insomma cosa succederà?”
“Che vuoi dire?” mi guardò.
“Sai a cosa mi riferisco...tu sei Harry Styles e io sono una giovane ragazza di diciassette anni”
Sospirò e non parlò.
“Ehy? Scusami non avrei dovuto chiedertelo in questo momento” cercai di dire.
“No tu hai ragione...è tutta colpa mia”
“Che vuoi dire?” chiesi confusa.
“Si insomma avrei dovuto essere più responsabile e non trascinarti fino a questo punto” disse serio.

Non sorrideva più.

“Sono un coglione! Mi dispiace!” continuò.
“Ehy...” lo guardai.
“Non avrei mai dovuto scriverti quel biglietto...non avrei dovuto invitarti a colazione e far continuare tutto questo! Era ovvio che provavi qualcosa per me ed io mi sono lasciato prendere dai sentimenti”

Incominciarono a scendermi le lacrime.

“Non piangere Denise...mi rendi le cose solo più difficili”
“Come faccio a non piangere Harry? Scusa ma io non capisco...” dissi alzandomi in piedi.
“Nemmeno io mi capisco” disse coprendosi il volto con le mani.
“Hai fatto un sacco di cose carine per me...stai facendo tante cose per me e hai appena detto che mi ami e adesso?”
“Io ti amo”
“E allora? Perché stai cercando di chiudere tutto?”
“Perché ti amo. E non voglio farti soffrire”
“Harry io so che beh se questa cosa venisse fuori succederebbe un casino! Milioni di persone verrebbero incontro a tutto questo...so che la maggior parte non approverebbe ma se staremo assieme noi possiamo affrontare tutto quanto, no?”
“Non voglio causarti problemi...non vorrei mai che ti trovassi ad avere problemi. Magari a scuola! E non voglio che tu sia poi costretta a mollare tutto. Non potrei mai farlo...Ho già fatto troppe cose”

Le mie lacrime ormai continuavano a scendere senza una fine.

“Harry tutte queste cose le abbiamo fatte assieme!”
“Già” disse alzandosi ed entrando all’interno della barca.

Bene! Perfetto direi!

“Cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo? Non penso io abbia fatto qualcosa di tanto sbagliato, no? Eppure mi stai rovinando la vita, sai? Pensavo che adesso sarei potuta essere felice! Avevo incontrato Harry. Il ragazzo per cui avevo perso la testa. Io lo amavo, anzi io lo amo! Hai sentito? Io lo amo! Lo amo più della mia stessa vita, dannazione! Perché non posso essere felice anche io? Cosa hai contro di me?” dissi mentalmente guardando il cielo.

Dopo circa dieci minuti tornò Harry.

Mi girai e lo guardai.

“Adesso ripartiamo” disse.
Io annuì.

Poi mi rigirai verso il mare e rimasi attaccata al bordo della barca mentre ripresi a piangere. Cercai di piangere in silenzio.

Era strano pensare che durante il viaggio di andata io ero così felice ed entusiasta per quello che Harry stava facendo per me. Noi eravamo così felici e complici tra l’uno e l’altra. Poi c’eravamo detti quel maledetto ti amo e io ho fatto quella dannata domanda! Perché l’ho fatta? Non potevo stare zitta? Avevo rovinato tutto? Wow avevo rovinato davvero tutto io?

Scendemmo dalla barca e salimmo in macchina. Nessuno dei due parlò. Io cercai di guardare sempre fuori dal finestrino e di controllare le mie lacrime. Ma non si può avere il controllo sui sentimenti.

“Denise”
Non risposi.
“Okay va bene, so che adesso sei arrabbiata con  me! E fidati lo sono anche io con me stesso. Amo la mia vita, amo il mio lavoro ma odio lo odio essere famoso e non poter fare davvero quello che voglio! Dannazione! Io ti amo Denise, ti amo!” urlò.
“Harry ti prego...smettila!” dissi piangendo.

Per il resto del viaggio nessuno dei due riprese parola.


Arrivammo al cancello del Resort.
“Fammi scendere” dissi.
“Cosa?”
“Fammi scendere...”
“Ma Denise...”
“Harry voglio scendere! Così non dobbiamo nemmeno inventarci troppo scuse” dissi.

Harry fermò la macchina e io scesi. Aspettai che ripartì e poi incominciai a camminare verso l’ingresso.

Dovevo cercare di calmarmi. Non potevo entrare piangendo come una disperata.

“Maledetti tacchi!” dissi togliendomeli.
Gli avrei buttati volentieri per terra ma non avrei trovato una scusa se mia mamma gli avesse trovati mezzi spaccati perciò li tenni in mano.

Per fortuna era abbastanza lungo il pezzo di strada da fare dal cancello all’ingresso. Almeno avrei avuto un po’ di tempo per nascondere la mia situazione.

Entrai di fretta senza guardare nessuno in faccia. Raggiunsi immediatamente un ascensore e salì in camera. Al terzo tentativo finalmente si aprì. Ci mancava solo la porta adesso!

Entrai in camera e buttai letteralmente a terra scarpe e borsa.

Ripresi a piangere e mi buttai sul letto. Okay adesso sembravo davvero una di quelle madri a cui gli era morto il figlio.

Avrei tanto voluto che in questo momento ci fosse Hanna qua a consolarmi. Poi pensai che probabilmente avrebbe finito le sue consolazioni dicendomi:”Io te lo avevo detto” perciò piansi ancora di più.

Che senso aveva avuto tutto questo? Che senso aveva avuto incontrarlo? Perché c’eravamo incontrati se poi le cose dovevano andare così? Non ha senso! Adesso non so più se avrò un bel futuro come pensavo! Probabilmente rimarrò zitella a vita piangendo tutto il giorno e parlando con ventimila gatti.

Continuai a piangere.

Quella notte riuscì ad addormentarmi solamente alle quattro di notte.


….


Il giorno dopo mi svegliai alle due del pomeriggio. In realtà continuavo a svegliarmi ad ogni mezzora! Volevo che il tempo passasse veloce e volevo andarmene da Los Angeles. Volevo andarmene da questa stanza perché ogni singola cosa mi ricordava Harry. Mi ricordava tutte quelle belle cose che avevamo fatto insieme.

Sentì bussare alla porta. Non mi alzai e non risposi.
Ero ancora vestita con il vestito di ieri sera e sinceramente non avevo voglia di alzarmi, cambiarmi, lavarmi o di fare qualsiasi altra cosa.

Dopo un ora ribussarono alla mia porta molto forte. Ma non mi alzai e non risposi nemmeno questa volta.

Avevo paura di aprire.

Verso le sette di sera bussarono di nuovo alla porta ma questa volta sentì Kyle che mi chiamava da fuori.
“Denise? Per favore aprì questa porta!”
Non risposi e ripresi a piangere.
“Denise! giuro che se non apri al mio tre la butto giù! Dovresti sapere che quello che dico poi lo faccio davvero!” urlò.
Decisi di alzarmi ed andare ad aprire.
“Oh finalmente!” urlò entrando.
Incrociai le braccia e lo guardai.
“Hai pianto?” disse guardandomi.
“No dai! Mi chiedi se ho pianto? Beh si è da ieri che piango Kyle! Non ho dormito un cazzo e non ho voglia di fare niente! Perciò se devi dirmi qualcosa parla altrimenti per favore vattene!” sbottai.
“Ho parlato con Harry” disse.




 

Bene questo è il capitolo 29!
Ehm non è quello che forse vi aspettavate ma...spero che vi abbia colpito.
Ammetto che ho pianto mentre lo scrivevo ahaha

Non vi anticipo niente sul prossimo capitolo, non vi dico se si aggiusteranno le cose o meno. Lascio a voi immaginare fino a sta notte! Sono troppo consapevole che non posso lasciarvi così, perciò sta sera aggiornerò di nuovo se volete.

Fatemi sapere con le vostre recensioni.
A prestissimo.
Baci xxxx 

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Capitolo 30
*** Good night love. ***


~~

“Bene! Sei venuto a dirmi questo? Perché non mi interessa” dissi piangendo.
“Denise!” urlò.
“Che c’è Kyle? Cosa vuoi?”
“So cosa è successo ieri...e beh ti avviso che se avessi potuto lo avrei buttato giù dal decimo piano o affogato in piscina dopo avermi detto quello che era successo”
“Oh che bello” urlai.
“Perdonalo”
“Cosa?”
“Lui ti ama...perdonalo!”
“Io dovrei perdonarlo? No scusa non posso dopo avermi detto che quello che stavamo facendo non poteva continuare!”
“Denise...”

Lo abbracciai e piansi. Mi sfogai ancora di più. Okay adesso mi chiedevo se sarei mai riuscita a smettere di piangere!

“Io lo amo...lo amo” dissi tra un singhiozzo e un altro.
Kyle non rispose. Continuò a stringermi forte e accarezzarmi cercando di consolarmi.
“Perché non mi hai impedito di vederlo? Non potevi legarmi e rinchiudermi in camera ad esempio?”
“Oh Denise non sai quante volte ci ho pensato... ma poi mi sono chiesto perché strapparle questa opportunità? Avrei rischiato di perderti per sempre, non credo mi avresti più parlato se ti avessi fatto una cosa del genere” baciandomi la fronte.
“Sapevo che non sarebbe stata una relazione facile...insomma lui è famoso ed io non sono nemmeno maggiorenne!”
“Certo che non potevi scegliere ragazzo migliore eh?” cercò di sdrammatizzare.
“Mi complico la vita da sola” dissi.
“Non si può comandare al cuore, Denise...non si possono nemmeno nascondere i sentimenti”
“Beh ma è quello che dovrò fare invece” dissi asciugandomi le lacrime. “Mi manca” dissi abbracciando forte mio fratello.

Non era lo stesso abbracciare Kyle. Io avevo bisogno di Harry.

Rimanemmo ancora così per un po’.

“Sono le otto” disse Kyle guardando l’orologio. “dovrei scendere a cena con mamma e papà...non ti chiedo di scendere con me”
“Grazie...ma cosa li dirai?”
“Che dobbiamo andare ad una festa e che non abbiamo tempo di cenare e mangiamo qualcosa direttamente là” disse. “Anzi li chiamo così ha più senso” disse facendo il numero di papà.

Mi allontanai da Kyle e andai sulla terrazza.

Tutto mi ricordava Harry. Questa terrazza. I fuochi d’artificio. I bei pomeriggi passati su quei lettini mentre mi teneva abbracciata tutto il tempo. Il mio primo bacio o meglio Il nostro primo bacio.

“Ehy” mi raggiunse Kyle.
Mi voltai e mi asciugai dall’ultima lacrima.
“Ehy...vedrai che si sistemerà tutto, d’accordo?” continuò lui.
Annuì.
“Mamma e papà se la sono bevuta perciò siamo apposto” disse sollevato.
Sorrisi.
“Giuro che mi sto pentendo di non averlo strozzato questo pomeriggio” disse riabbracciandomi.
Rincominciai a piangere.
“Non parliamone più per favore...” dissi. “Raccontami come vanno le cose tra te e Hanna”
“Davvero vuoi sapere?” chiese calmo.
“Ti chiederei di parlarmi anche di calcio per distrarmi” ammisi.
“Okay” rise. “Comunque con Hanna le cose continuano ad andare...ci sentiamo ogni giorno, sai?”
“Wow davvero? Io non sento più la mia migliore amica da penso più di una settimana” dissi.
“Già me lo ha detto...”
“Perché non mi ha chiamato?” chiesi.
“Pensava che non la volessi sentire in realtà...”
“Ma è la mia migliore amica! Certo che voglio sentirla” dissi.
“Beh allora potresti chiamarla” propose.
“Magari oggi no ecco” dissi.
Kyle rise in risposta.
“Penso che avrei più bisogno di parlare con un ragazzo...voi almeno sapete ascoltare e non giudicate e siete anche piuttosto comprensivi” dissi.
“Puoi sempre chiamare Mike è un ottimo amico”
“Non lo metto in dubbio...ma frequenta Kelly perciò non credo sia il caso” ammisi.
“Già...”
“Si insomma le mie due migliori amiche si sono sistemate per bene” scherzai.
“Troveremo qualcuno anche per te” scherzò Kyle.
“Già...ma per il momento va bene così” dissi.
“Comunque io devo davvero andare ad una festa...”
“Dovevo immaginarlo...” dissi. “Beh se devi andare vai!” sorrisi.
“Ma tu come stai? Insomma posso anche saltarla...”
“Ehy io sto bene! E non ti chiederei mai di saltare una festa per delle mie stupide paranoie”
“Davvero? Sicura? Insomma se hai bisogno di compagnia io resto”
“Vattene immediatamente! E vai a divertirti, okay?” dissi spingendolo fuori dalla mia stanza.
“Ti voglio bene sorellina” disse abbracciandomi.
“Si lo so anche io” sorrisi. “Divertiti” lo salutai chiudendo la porta.

Sorrisi pensando a mio fratello. Non so come avrei fatto senza di lui. Poteva essere anche rompi palle ma era un ottimo fratello maggiore che sapeva ascoltare e consolarti.

Andai a sedermi sul divano e appena mi sistemai bussarono di nuovo alla porta.

Sbuffai e mi alzai.

“Kyle cosa hai dimenticato?” dissi ridendo mentre mi diressi alla porta.


“Harry” dissi cambiando espressione e tono di voce quando lo vidi.
“Ehy...”
Lo guardai.

Cosa sarebbe successo ora? Cosa avrei dovuto fare?

Il mio cuore mi diceva di abbracciarlo, baciarlo e portarmelo in camera e tenerlo stretto per sempre.
La mia testa mi diceva di lasciarlo perdere e chiudere quella porta per sempre invece.

Testa e cuore non sono mai andati d’accordo eppure non possono vivere senza l’un l’altro.

Rimanemmo a guardarci senza dire niente o muoverci.

Poi Harry si avvicinò e ci baciammo.

Mi erano mancate le sue labbra. Mi era mancato il suo sapore. Mi era mancato il suo profumo.

Come faccio? Non riuscivo a staccarmi come diceva la mia testa. Mi spiace questa volta il cuore ha la meglio.

Continuammo a baciarci quasi violentemente. Sembrava che erano passati anni senza vederci e avevamo il bisogno di recuperare tutto il tempo perso. Baciarci, sentirci e abbracciarci.

Harry entrò e chiuse la porta alle sue spalle. Intanto continuavamo a rimanere attaccati e baciarci e baciarci e baciarci mentre mi scese una lacrima. Sorrisi mentre continuavo a baciarlo. Non avrei più voluto lasciarlo andare.

Mi prese in braccio mentre continuavamo a baciarci e raggiungemmo il letto. Non riuscivo a pensare a cosa stessimo facendo avevo solo bisogno che mi baciasse. Mi baciasse e mi baciasse di nuovo.

Ci sdraiammo sul letto e continuavamo a baciarci. Mi mancava il respiro anzi eravamo senza fiato tutti e due che anche se non volevamo dovemmo staccarci per un attimo e respirare.

Ci guardammo e sorridemmo entrambi poi mi diede di nuovo un bacio veloce per poi passare sul collo. Piegai leggermente la testa all’indietro mentre infilai le mie dita tra i suoi capelli.

Ansimai.

Tornai un attimo al buon senso. Cosa stavamo facendo? Quanto oltre saremo potuti andare?

“Harry” sussurrai.
“Che c’è?” disse continuando a baciarmi.
Non risposi.

Avevo così bisogno di sentirlo che non sapevo nemmeno cosa avrei potuto e dovuto fare adesso.

“Mi sei mancata piccolina” sussurrò.
“Anche tu” dissi baciandolo. “Non litighiamo più, non lasciarmi ti prego” dissi guardandolo negli occhi.
“Non succederà più, promesso! Non riesco a starti lontano” ammise.
Sorrisi e ci abbracciammo. Incominciai di nuovo a piangere.

Okay non so perché continuavano a scendermi le lacrime ma ero diventata troppo fragile nelle ultime ventiquattro ore.

“Senti” disse prendendomi la mia mano e mettendola sopra il suo cuore. “Lo senti?” chiese.
Annuì.
“Questo è l’effetto che mi fai” disse tenendomi la mano.
Sorrisi tra una lacrima e l’altra.
“Non piangere” disse asciugandomi le guance.
“Ti amo” dissi.
Mi baciò.
“Ti amo anche io piccola! Non sai quanto...” disse tenendomi il viso tra le sue mani.
Aveva gli occhi lucidi e sorrisi appena me ne accorsi.
“Sai mi sei mancato troppo e...si io non ho fatto altro che piangere tutto il giorno” ammisi.
“Anche io” disse.
“Hai pianto?” chiesi.
Annuì.
“Per me?” chiesi piano.
“Per NOI” disse.
Risi e lo baciai di nuovo per poi riabbracciarlo.
“Mi sei mancata troppo...non riuscivo a perdonarmi il fatto che non ci saremo dati nemmeno un ultimo bacio, Denise” disse. “Scusa per quello che ho detto ieri notte ma forse non sono così forte come la gente crede”
“Le persone vedono solo quello che vogliono vedere e ti ricordi cosa mi hai lasciato scritto sulla tua maglia?” lo guardai. “Loro non sanno di noi” dissi.
“Già...”
“Loro non sapranno mai di quanto avremmo lottato per questo nostro amore...quando sarà possibile vedranno solo due persone felici ed innamorati”
“La gente giudica troppo...tu sei pronta ad affrontare tutto questo?”
“Solo se ci sarai tu al mio fianco Harry”
Sorrise.
“Affronteremo tutto questo insieme e aspetteremo...aspetteremo il momento giusto per uscire allo scoperto” dissi.
“Era questo che intendevo quando dicevo che sei più matura rispetto alle altre! Non avrei potuto desiderare di avere una ragazza migliore” disse.
Di avere una ragazza migliore?
Sorrisi.
“Ti amo troppo per lasciarti andare via” continuò.
“Non devi lasciarmi andare via”
“Infatti non lo farò” sorrise.
“Ed io rimarrò qui...con te”
“Per sempre” dicemmo insieme.
Ridemmo.
“Siamo una cosa sola” disse.
Sorrisi e lo abbracciai.
“Resti con me stanotte? Hope dorme con Kyle” dissi.
Rise.
“Lo prendo per un sì?” continuai.
Annuì ed incominciò di nuovo a baciarmi.

Eravamo stesi sul letto mentre ci baciavamo e Harry si tolse la maglietta. Io improvvisamente sentì caldo. Stavo andando a fuoco, completamente.
Continuavamo a baciarci. Era la cosa più bella sentire il suo profumo addosso e così vicino. Misi le mani sul suo petto mentre continuava a baciarmi.

I suoi tatuaggi. Erano la perfezione.

Mi tenne abbracciata mentre cercò di tirare giù la cerniera del mio vestito. Non riuscivo a ragionare così. Lui che continuava a baciarmi sul collo. Averlo qui con me. Io non riuscivo a trovare le parole se non farlo continuare.

Mi tolse il vestito e nemmeno me ne accorsi. Ero entrata in una fase di estasi totale. Come se avessi perso tutte le mie capacità di intendere e di volere.

Iniziò poi a baciarmi su tutto il corpo. Piccoli baci che mi fecero venire i brividi ed Harry sorrise.

Tornai leggermente alla realtà per capire cosa stavamo per fare.

“Harry” lo fermai.
“Tranquilla...” sorrise. “Non siamo costretti a farlo se non te la senti” continuò dolcemente.
“Grazie” dissi abbracciandolo.

Okay adesso mi sentivo in colpa. Ma non credo di essere stata pronta per la mia prima volta. Almeno non adesso.

“Non preoccuparti” mi strinse forte a sé.

Era troppo dolce questo ragazzo.

“Scusa” lo guardai.
“E’ tutto okay Denise...ti capisco” sorrise lievemente. “E ti amo” mi baciò.
“Ti amo anche io” sussurrai.
“Hai freddo?” chiese guardandomi.
“Ehm...” mi guardai.

Okay ero in intimo davanti a lui.

“Tieni questa” disse passandomi la sua maglietta che si era tolto prima.
La presi e me la misi.
“Sei bellissima” disse guardandomi.
“E tu sei perfetto”
Si morse le labbra e mi diede un altro bacio.
“Okay” disse alzandosi.
Lo guardai confusa.
“Meglio che dormiamo o non riuscirò a controllarmi” disse.
Io risi e mi infilai sotto le coperte insieme a lui.
Ci abbracciammo e rimanemmo così tutta la notte.

“Buonanotte amore” disse dandomi un bacio sulla guancia prima di spegnere la luce.

Buonanotte amore? Mi aveva chiamato amore? Beh gente...addio!
 





 

Allora ecco a voi come promesso il capitolo 30!
Cosa vi avevo detto nel capitolo precedente? L'amore vince su tutto!

Siete contente che alla fine si sia sistemato tutto? Spero di si! E spero anche di avervi fatto innamorare ancora di più di questa storia.

Siete dolcissimi tutti quanti. Mi fate un sacco di complimenti e io sono davvero felice per questo! GRAZIE MILLE DI CUORE!!

Alla prossima.
Baci baci xxx

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Capitolo 31
*** Good good morning. ***


~~

Mi svegliai e mi girai a guardare il mio paradiso.

“Buongiorno” disse Harry appena mi girai verso di lui.
“mm buongiorno” cercai di dire con gli occhi ancora mezzi chiusi.
Harry rise.
“mm ho sonno” dissi appoggiando la testa sul suo petto chiudendo di nuovo gli occhi.
“E’ bello svegliarsi così...con te” disse Harry toccandomi i capelli.
Alzai la testa per guardarlo e gli sorrisi.
Poi mi riappoggiai su di lui.
“Hai tanto sonno?” chiese.
“Si sai non ho dormito molto la scorsa notte...” ammisi.
“Per colpa mia”
Sospirai.

Non volevo riaprire quell’argomento. Adesso sinceramente volevo solo vivere a pieno questi momenti felici con lui.

“Ti voglio troppo bene” disse continuando ad accarezzarmi i capelli.
“Ti piacciono i miei capelli?” scherzai.
“Si scusami” rise.
“Oh...è rilassante” dissi.
“Okay” riprese ad arricciarmeli.
“Che ore sono?” chiesi.
“Le dieci” disse prendendo il suo telefono. “Vuoi fare colazione?”
“Non ho molta voglia di alzarmi” dissi mentre continuavo a toccargli i tatuaggi sul petto.
Rise.
“Potrei portartela io” propose.
“mm non voglio rimanere sola” dissi.
“Ti piacciono?”
“Cosa?” dissi fermando la mia mano.
“I tatuaggi” rise.
“Si beh...mi piace tutto di te” dissi mettendomi a pancia in giù di fianco a lui per poterlo guardare negli occhi.
“Sei sempre così dolce anche di mattina?” sorrise.
“Ehm no” risi. “In realtà preferisco non incontrare nessuno appena mi sveglio o finisco per aggredirlo” ammisi.
“Davvero?”
“Chiedi a Kyle...quando ci troviamo giù a fare colazione non ci salutiamo nemmeno, se va bene posso dirgli ciao quando ho finito di mangiare” risi. “Ma per te posso fare delle eccezioni” dissi.
“mm questo mi piace” disse dandomi un bacio.
Ridemmo.
“Adesso che ci penso ho piuttosto fame in realtà” dissi. “Non ho mangiato niente per tutto il giorno ieri” ammisi anche a me stessa.
“Davvero?”
“Si” dissi incredula.

Non avevo mangiato per tutto il giorno e non me ne ero neanche accorta beh wow non era da me.

“Allora ci vuole una super colazione per la mia piccolina” disse tirandomi a sé per baciarmi.
“Mm dipende cosa intendi per super colazione” dissi.
Rise.
“Devo preoccuparmi?” chiesi.
“No no devi solo fidarti di me” disse alzandosi.
Mi misi seduta mentre lo guardai vestirsi.

Era proprio bello. Si si.

Sorrisi.
“Ehy” mi sorrise.

Penso che si era accorto che continuavo a fissarlo sorridendo. Bene Denise.

“Bene arrivo subito. Aspettami qua” disse lasciandomi un bacio sulla guancia.
“mm non penso di avere le forza di alzarmi” dissi ributtandomi sotto le coperte.

Sembravo lui due mattine fa quando non voleva alzarsi. 

Harry mi guardò, rise e poi uscì.

Sorrisi al suo pensiero. Ero troppo, davvero troppo felice.
Strinsi il suo cuscino. Sapeva di lui. C’era il suo profumo dappertutto. Peccato che cambiavano le lenzuola ogni santissimo giorno. Volendo me le sarei portata pure a casa (Okay non sapevo quello che stavo dicendo).

Mi riaddormentai.

“Ehy Denise...ti ho portato la colazione” mi sussurrò Harry svegliandomi.

Perché non posso svegliarmi così tutte le mattine? Specialmente quando devo andare a scuola! Insomma incomincerei meglio la giornata e sarei più felice già di prima mattina.

“A cosa pensi?” mi chiese mentre mi porse il vassoio.
“A quanto bello è averti qui tutto per me” dissi.
Sorrise.
“mm... è anche per te tutto questo spero” dissi guardando il vassoio pieno di cibo.
“Non sei costretta a mangiare tutto” rise.
“Okay perché non penso di mangiare cinque cornetti più lo yogurt, biscotti e una macedonia insieme al thè” dissi.
“In realtà non sapevo quale cornetto di piacesse...perciò te ne ho presi alcuni” ammise.
Risi.
“In realtà mi sono accorto di non sapere molto su di te...a parte il fatto che vivi di foglie verdi e sei bellissima e... anche che sei la persona più dolce che io abbia mai conosciuto”
“Foglie verdi? Mi fai una di quelle caprette ammesso che mangino l’erba...” scossi la testa. “E poi non so dove tu abbia visto tutta questa dolcezza in me” sorrisi.
“mm in questo ad esempio” disse baciandomi.
Risi quando ci staccammo.
“Comunque di cornetti mangio quelli vuoti o con la nutella anche integrali vanno bene ma odio quelli ripieni con marmellata o miele” dissi.
 “Me lo segnerò” rise.
“E amo il gelato” continuai.
“Il gelato? Io pensavo tu non mangiassi queste cose” rise.
“A casa faccio strage con Kyle...non facciamo mai un vero pranzo in realtà dal momento che siamo soli a casa e nessuno ha voglia di cucinare”
“Non cucini?”
“Ehm la mia specialità sono i toast” scherzai. “Sono davvero brava ad usare il tosta pane” risi.
“Oh wow un vero e proprio talento” scherzò.
“Già sono piena di risorse, lo so...” dissi scherzando.
“E chi cucinerà per me quando tornerò a casa?” sorrise.
“Ehm non lo so...ti abituerai a mangiare delle stupide foglie verdi come me” dissi prendendo un morso di un cornetto.
Scosse la testa.
“Dai sono brava anche a fare la pasta o il riso”
“Allora sei bravissima” disse.
“Dai e se vuoi posso cucinarti anche uno di quei stupidi panini con hamburger e patatine”
“Ehy cosa hai contro quei super panini?” scherzò.
“A parte il fatto che sono pieni di grassi? Ehm niente” risi.
“Andremo a cena fuori...ho capito! Così ognuno prende quello che vuole” rise.
“Come vuoi allora” sorrisi.
 “Sei incredibile” rise.
“Spero in senso buono” lo stuzzicai.
“Ovviamente”
Ridemmo.

Finimmo di fare colazione e poi riappoggiai il vassoio sul tavolo.

“Bene adesso che si fa?” dissi.
“Dormiamo” disse Harry ributtandosi a letto.
“Come dormiamo? Abbiamo appena mangiato un sacco di cose. Dobbiamo smaltire tutte le mille calorie ingerite”

Ovviamente scherzai.

“Cosa?”
Risi mentre mi avvicinai al letto.
“Vieni qua mangiatrice di insalata e gelato...a proposito gli hai mai provati insieme?”  
“Cosa?” dissi guardandolo.
“Niente...” disse scosse la testa tirandomi a sé per farmi stendere insieme a lui.
Sorrisi.
“Ti ho già detto che ti amo?” chiese.
“Ehm fammi pensare...ti amo? No...no non mi pare” scherzai.
“Allora...Ti amo Denise” disse.
“Anche io” risi.
Ci baciammo.
“Sai stavo pensando che...potrei portarti a Hollywood e baciarti in mezzo a tutta la gente che passa”disse.
“Mm Styles dovremmo aspettare per questo” dissi.

Non che non volessi ma non volevo che pubblicassero cose sbagliate sui giornali.

Sbuffò.
“Pensa invece come faremo a vederci dopo che ce ne saremo andati da qui” dissi.
“A proposito dove abiti?” 
“Dove abito? Non ci crederai mai se te lo dico” risi.
“Perché?”
“Perché vivo a Milano, in Italia” ammisi.
“Sei italiana?”
“So che sembriamo più inglesi che italiani...tranquillo!” risi.
“Sai che dall’accento ero pronto a mettere la mano sul fuoco che voi abitaste a Londra”
“Già lo so...storia lunga” sospirai.
“Ma parlate perfettamente inglese e anche tua sorella”
“I miei sono nati in Italia ma il padre di mio papà e la mamma di mamma sono inglesi”
“Wow”
“Già il bello è che i miei si sono conosciuti all’università di Oxford e non in Italia” risi.

Ero consapevole che tutta questa storia fosse pazzesca ma era così.

“E’ una storia strana” ammise.
“Tranquillo ci ho messo sedici anni a capire davvero tutta la storia” risi.
“Oh mi consoli così” rise.
“Però abbiamo una casa in un quartiere di Londra ma non chiedermi il nome perché non lo so”
“Ci andate mai?”
“Diciamo che la usa papà quando si trova là per lavoro”
“Capisco...”
“Comunque beh ritornando al fatto che parliamo perfettamente inglese...è perché con i miei parliamo solo inglese a casa da quando siamo piccoli. Infatti ricordo ancora il mio primo giorno di asilo che continuavo a dire le cose in inglese e la maestra mi guardava come se ero indemoniata” risi.
“Davvero?” rise
“Si poi ho imparato velocemente l’italiano dato che viviamo in Italia...e non chiedermi perché i miei non ci hanno mai parlato in italiano perché non ne ho idea...comunque anche con Kyle o con Hope io parlo solo inglese”
“Già e lo parlate benissimo!” rise. “Comunque wow perciò sei bilingue”
“Si” risi. “Senza accorgermene so italiano e inglese così” schioccai le dita.
“Bello! Mi insegnerai l’italiano allora...così quando andiamo a fare i concerti riusciamo a comunicare meglio con il pubblico” rise.
“Quando vuoi” dissi.
“Però io non posso venire in Italia così...insomma come faccio? Non è come Los Angeles che ormai ci vengo frequenetemente”
“Verrò io a Londra...potrei approfittarne per andare a trovare mia nonna! Da quando è morto suo marito si è trasferita là nella sua vecchia patria”
Mi guardò senza dire niente.
“Potrei approfittarne qualche weekend” continuai.
“Sarebbe fantastico” sorrise.
“Male che vada ci incontreremo in un aeroporto, magari in un coffee shop” risi.
“Sai avrei dovuto capire che in fondo eri italiana” sorrise.
“Perché?” chiesi.
“Perché sei così solare...sorridente e viva! In Italia siete tutti così calorosi” ammise.
“mm davvero?” risi.
“Si forse perché il tempo è bello”
“Piove anche da noi fidati!” dissi.
“Si ma mai quanto in Inghilterra”
“Forse non così tanto ma piove” risi.
“E’ tutto così...”
“Strano?” lo anticipai.
“Si in un certo senso” rise.
“Già...guardaci siamo qui a parlare del futuro” risi.
“Del NOSTRO però” disse guardandomi.
“Ti amo” dissi lasciandogli un piccolo bacio a stampo veloce prima di alzarmi a rispondere al telefono.

“Kyle buon giorno” risposi al telefono.
“Wow ehm avete fatto pace?”
“Ehm cosa ti fa pensare questo?” chiesi.
“La tua voce felice” rise.
“Oh”
“Tranquilla sono davvero felice per voi? Ehm immagino che abbiate dormito assieme, giusto? Sai ho visto Harry salire con un vassoio” rise. “Era piuttosto buffo mentre sceglieva i cornetti” rise.
“Oh ehm è stato molto dolce invece” risi anche io.
“Già...te ne ha preso almeno uno al cioccolato?”
“Kyle!” urlai.
“Okay okay la smetto” rise.
“Comunque si me ne aveva preso uno al cioccolato e anche uno vuoto” dissi.
“Ringraziami allora”
“Cosa?”
“Va beh senti mi stavo chiedendo se avevate voglia di scendere a pranzo con me...sai Monica, Steve e Darren sono partiti sta mattina e non voglio ritrovarmi a dividere un sandwich con me stesso”
“Oh povero cucciolo” scherzai. “Comunque ehm sei sicuro? Insomma noi tre a pranzo insieme?”
“Certo! Io, mia sorella e...Harry. Si tranquilla non metterò del veleno sul suo piatto” scherzò.
“Ti conviene!” risi. “Ehm per me è okay chiedo ad Harry poi ti mando un messaggio va bene?”
“Okay aspetterò allora” attaccò.

Tornai da Harry ridendo.

“Chi era?” chiese lui.
“Mio fratello” dissi scuotendo la testa. “Sai mi ha chiesto se andiamo a pranzo con lui”
“Chi? Io e te?”
“Già” risi.
“E tu cosa gli hai detto?”
“Che avrei chiesto a te e gli avrei fatto sapere” dissi.
“mm”
“Non ti va?” chiesi avvicinandomi.
“Tu cosa pensi?” disse.
“Io penso che sarebbe una cosa carina...i miei due uomini seduti nello stesso tavolo? Direi che sarebbe bello?” dissi. “Mancherebbe solo mio padre e abbiamo completato il quadretto” scherzai.
“Già”
“Ehy? Cosa c’è?” chiesi sedendomi affianco a lui.
“Non lo so ma...non penso che stia così simpatico a tuo fratello ecco...”
“Ehy andrà bene okay? E poi ha detto che non oserà mettere nessun veleno sul tuo cibo” scherzai.
“Oh fantastico!” rise.
“Allora?” sorrisi.
“Ehm okay” si arrese.



 

Capitolo 31!
Non è uno dei miei preferiti ma spero che vi sia piaciuto...

MAGARI svegliarsi così, eh?
Comunque a quanto pare sembra che abbiano fatto pace del tutto Harry e Denise. Adesso c'è un pranzo da affrontare, come andrà?
Harry e Kyle...c'è un po' di tensione tra i due? Beh lo scoprirete nel prossimo capitolo!

Recensite e fatemi sapere cosa ne pensate...intantto vi ringrazio perchè siete molto dolci tutti quanti e mi rendete super felici con le vostre recensioni! GRAZIE GRAZIE GRAZIE <3

Mi scuso per avervi fatto aspettare qualche giorno... alla prossima.
BACI xxx  

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Capitolo 32
*** Lunch. ***


~~

Mi preparai per il pranzo e aspettai Harry sulle scale.

“Eccoti finalmente! Pensavo non saresti più venuto” dissi quando mi raggiunse.
“In effetti ho avuto qualche ripensamento” ammise.
“Ehy calmati...andrà bene okay? È solo mio fratello”
“Già SOLO tuo fratello” disse teso.
“Rilassati” dissi mettendogli le mani intorno al collo.
“mm”
“Sai mi piacciono i tuoi capelli appena lavati” dissi toccandoglieli.
“Sai che qualcuno potrebbe vederci?” sussurrò.
Sorrisi per poi girarmi e iniziare a camminare.

Harry Non mi raggiunse e rimase indietro.

“Andiamo?” mi voltai richiamandolo.
Mi raggiunse e gli presi la mano.
Lui mi guardò e io gli sorrisi.

Se era teso per uno stupido pranzo con mio fratello quando dovrò presentargli mio padre cosa farà? Si butterà dal primo ponte che incontra?
Si Denise perché tu pensi già che tutto questo durerà per sempre, giusto?
Parlò il mio subconscio e lo zitti.

Arrivammo sul posto. Vidi Kyle in piedi che ci fece il cenno con la mano.

“Denise” mi fermò Harry.
“Andrà bene...tranquillo” sorrisi.
Sospirò.

Ma poi scusa non si erano già parlati? Già conosciuti? Boh.

Kyle ci venne incontro.
“Ehy spero che vi piaccia il tavolo che ho preso” disse indicandone uno sul bordo della terrazza.
“E’ perfetto” dissi dirigendomi al tavolo.

Mi accorsi di aver lasciato Kyle e Harry dietro di me e mi girai per aspettarli.

Piccolo problema, come ci sediamo adesso?
Non riuscivo a pensare ad una possibile postazione intelligente. Perché non fanno i tavoli per tre persone?

Per fortuna mio fratello anticipò.
“Prego” disse Kyle sedendosi.
Okay io ed Harry ci sedemmo davanti a lui.
Silenzio.

Odiavo dover rompere il silenzio ma lo dovetti fare.

“Ah scusatemi! Non vi ho nemmeno presentato” dissi. “Harry Kyle e Kyle Harry” finì di dire.
“Ehm ci siamo già conosciuti tranquilla” mi sorrise Harry.
“Okay” sorrisi.

Di nuovo silenzio.

“Mm che fame che ho!” dissi. “Vediamo cosa possiamo prendere” dissi prendendo un menù.

Nessuno mi rispose. Però presero anche loro un menù.
Cercai di leggere a voce alta i nomi dei cibi tanto per non stare in silenzio.

“Cosa prendete?” cercai di iniziare una conversazione.
“Non posso non prendere un doppio cheeseburger con bacon, patatine e salsa barbecue” disse Kyle.
“Anche io prendo quello” disse Harry.

Oh bene andavano d’accordo sul cibo almeno.

Sorrisi.
“Io prendo un insalata... ‘felice estate’?” dissi leggendo.
“La solita” dissero insieme.
Gli guardai.

Per fortuna arrivò un cameriere e ordinammo il nostro pranzo. Peccato che se ne andò subito.

Okay.

“Hope dov’è?” chiesi a Kyle.
“E’ con Holly...dovrebbe portarcela tra un quarto d’ora, sai pranza con noi e mi sono pure dimenticato di ordinarle per lei” fece una pausa. “Che palle!” disse scocciato.

IDEA.

“Sai cosa faccio adesso? Vado a prenderla io Hope e intanto passo ad ordinarle il pranzo” dissi alzandomi.
“Ma non ce ne è bisogno...c’è già Holly” cercò di farmi rimanere Kyle.
“Si ma ci metterà un sacco prima di portarcela” dissi trovando una scusa.
“Denise” mi richiamò Harry.
“Farò presto promesso” dissi andandomene.

Spero solo che non si uccidono a vicenda. Ma almeno potranno parlarsi, o almeno spero che lo faranno. Intanto passai ad ordinare il pranzo di Hope e poi l’andai a prendere.


Kyle’s POV

Bene siamo soli signorino Styles. Vediamo cosa potrei farti. Ehm questa è proprio una bellissima terrazza, perfetta per un piccolo volo. L’ho scelto apposta in effetti.
Pensai a tutti i possibili modi per fargliela pagare poi mi venne in mente Denise e beh se solo avessi staccato metà capello a Harry probabilmente mi ritroverò io a volare tra le nuvole.

Continuai a fissarlo.

“Allora Harry...tu e mia sorella si ecco vi frequentate” dissi.
“Già...” sorrise.

Odiavo quel suo sorrisetto.

“Ti piace?”
“Si tantissimo...” sorrise di nuovo.
“La ami?” chiesi.
“Io penso che...si la amo! La amo tantissimo” rispose convinto.

Beh sembrava anche piuttosto sincero.

“Cosa ti ha colpito di lei?”
“Penso la sua voglia di vivere? Si è sempre così piena di vita...è felice e amo quando sorride, mi riempie il cuore” sorrise.

Beh okay forse era innamorato davvero.

“Si Denise ride sempre” ammisi.
“Già e poi è così spontanea in tutto...è fantastica”

Okay calma!

Sorrisi.
“Come gestirete tutta questa cosa?” chiesi.
“Ancora non lo so”

Bene è un IRRESPONSABILE.

“Non lo sai ancora? E quando pensi di poterlo sapere?” chiesi.
“Affronteremo la distanza e affronteremo tutto questo...INSIEME! IO E LEI” disse.

Insieme, io e lei. Ah!

“Denise ha moltissimi difetti sai?” dissi.
“Tutti abbiamo dei difetti” rise.
“Si ma lei ne ha davvero tanti...” lo guardai.
“A me piace così” sorrise.

CHE PALLE!

Dovevo trovare qualcosa per fargli cambiare idea su Denise. Anzi no... lei sembra così felice e no okay dovrò accettarlo e basta, giusto? Ecco cosa dovrò fare!



Harry’s POV

Adesso capivo come si sentivano i ragazzi che frequentavano mia sorella. E capisco il perché non volevano più venirla a prendere a casa ma si davano appuntamento altrove. Insomma mentre mia sorella si stava ancora preparando scendevo ad aprire io la porta per poi fargli uno di quei discorsi: “Lei è mia sorella e se la tocchi ti uccido!”

Però questa conversazione tra me e il fratello di Denise stava diventando imbarazzante. Okay che non gli stavo simpatico e forse è colpa mia anzi togliamo il forse! Dato che ero andato a dirgli quello che avevo fatto ma ero in un momento disperato e non so perché ma ho pensato che lui avrebbe potuto AIUTARMI (?) Poi ammetto che era stato piuttosto comprensivo quella volta ma mi dovetti ricredere a colazione quando mi ha consigliato degli stupidi cornetti alla marmellata si ananas e altri frutti tropicali.

E adesso cercava di farmi uno stupido interrogatorio in cui mancava la domanda “Quante volte vi siete baciati?”. E poi continuava a fissarmi, era stressante!

Denise torna presto...ti prego!

Continuava a fissarmi in un modo strano. Non mi stupirei se stava pensando ad un piano per uccidermi.

Sospirai prima di iniziare un discorso io questa volta.

“Kyle posso chiederti una cosa?” parlai.
“Certo” sorrise.
“Perché stai cercando in tutti i modi di farmi cambiare opinione su tua sorella?”
“Io? No! Ti sbagli” rise mentre bevve un sorso d’acqua.

Certo come no.

“Allora non stai cercando in tutti i modi di eliminarmi?” lo sfidai.
“Senti una cosa potrai essere anche più grande, ricco e famoso okay? Ma Denise è mia sorella perciò tu prova a farle del male e io ti verrò a cercare anche in capo al mondo per fartela pagare”

Bene.

“Ti capisco sai? Anche io ho sempre fatto così con i ragazzi che uscivano con Gemma, mia sorella” dissi.
“Bene allora non dovevi neanche farmi quella domanda” disse.
“Si ma a differenza tua io ho imparato a dare un chance! Non potevo tenere Gemma sottocontrollo per sempre...ha diritto anche lei ad una vita privata”
“Denise è la mia sorellina ed io ho il diritto e il dovere di proteggerla, okay?”
“Non hai già una tua ragazza da proteggere scusa?” alzai il tono della voce.
“E con questo?”
“Lascia che la protegga io Denise adesso” dissi.
“Ti ha detto per caso qualcosa di me e Hanna?” chiese calmo.

Aveva cambiato tono adesso.

“Potrebbe avermi accennato qualcosa” dissi.
“Non mi dirai mai quello che ha detto, non è vero?”
“Non sarebbe giusto nei confronti di Denise...perciò mi spiace”
“Già”
“Ah e comunque grazie per avermi consigliato i cornetti” sorrisi in modo falso.

Lo avevo incontrato a colazione quando ero sceso per prenderla a Denise e mi aveva detto che le piacevano un sacco quelli ripieni con marmellate tropicali e per fortuna non lo ascoltai del tutto e presi anche uno vuoto e uno al cioccolato perché lei in realtà odia la marmellata!

Per fortuna vidi arrivare Denise e ci girammo entrambi.

“Senti voglio troppo bene a mia sorella perciò farò finta che mi stai simpatico ma sappi che lo faccio solo per lei” disse Kyle veloce.
“Bene...grazie” dissi chiudendo questa conversazione.


Denise’s POV

“Eccoci qua” dissi tornando da i miei due uomini con Hope in braccio.
“Harry” disse lei mentre volle che la misi giù per andarlo a salutare.
“Hope...piccolina! Ma quanto sei bella?” disse Harry prendendola in braccio dandole un bacio sulla guancia.
“Su dai Hope siediti adesso” la richiamai mettendola sul seggiolone che mi portarono.
“Non salutarmi piccola pesta” sbuffò Kyle.
Risi.
“Hope dai saluta anche Kyle” dissi.
“No” rispose lei.

Non la costrinsi e andai a sedermi e Harry mi strinse la mano sopra il tavolo. Io sorrisi a quel gesto e guardai Kyle che fece una faccia di indifferenza.

Chissà se saranno mai andati d’accordo un giorno.

“Allora vi sono mancata?” chiesi.
“Si” dissero insieme.
Io risi mentre loro si lanciarono un occhiataccia.
“Di cosa avete parlato durante la mia assenza?” gli stuzzicai.
“Harry mi stava raccontando del tour” disse Kyle.
“Davvero?” guardai Harry sorpresa.
“Già” cercò di sorridere in risposta.

Bene non avevano parlato di nessun tour.

“Già” mossi la testa guardandoli.
“Cosa mangia Hope?” chiesi a Kyle per cambiare discorso.
“Ehm non lo so hai ordinato tu” mi guardò ovvio.
“Si ma io ho detto di far preparare anche il pranzo di Hope non cosa avrebbe mangiato” dissi.
“Boh ci avrà già pensato mamma allora”
“A proposito dove sono mamma e papà?” chiesi.
“Sono andati a farsi il giro sulle isole qua vicino mi pare” disse Kyle cercando di ricordare.
“Se la spassano quei due...” risi.
“Già e ci lasciano Hope...” ammise.

Hope incominciò a giocare con l’acqua del suo bicchiere bagnando la tovaglia mentre infilava le sue manine dentro e ci lavava le posate.

“Hope per favore” dissi. “Kyle falla smettere, ti prego”
“Ehy piccola non si fa” intervenne Harry allontanandole il bicchiere.

Hope lo guardò male però poi per fortuna non fece nessun capriccio.

Era sorprendente come ascoltava Harry. Faceva tutto quello che le diceva. Beh forse riesce a incantarla con quel suo sorriso e la sua voce paradisiaca.
Poi incominciò a sbattere le sue manine sul tavolo.

“Suoni?” le chiese Harry.
Lei rise.
“Guarda cosa facciamo adesso” disse Harry mentre capovolse il suo bicchiere e incominciò picchiettarlo con il coltello.
Risi mentre li guardai.

Erano così dolci e Hope si divertiva un sacco con lui.

“E’ troppo bella questa bimba, non è vero?” disse Harry prendendole la manina.
“Se vuoi te la regaliamo” disse Kyle.
“Kyle!” lo rimproverai.
“Che c’è? Sembra che Hope preferisca lui che me...”

Oh era geloso AHAHA.

“Sei geloso?”
“No assolutamente no! Perché dovrei esserlo scusa?”

Harry ci guardava. Penso si sentisse un po’ in imbarazzo ma continuò a giocare con mia sorella.

“Forse perché Hope non ti cerca? E si diverte più con lui che con te?” dissi ovvia.
Sbuffò.

Poi arrivarono le nostre ordinazioni e per Hope un piatto di pastina al pomodoro.

“Ma che buona! Mm” scherzò Harry con Hope.
“Vediamo se la mangia tutta” dissi.
“Certo che Hope la mangia tutta, vero piccola? Tu sei bravissima diglielo a tua sorella...”
“Sono bravissima” disse Hope con una faccia convinta.
Ridemmo tutti quanti per la sua espressione.
“Beh allora se sei bravissima la mangerai tutta” le sorrisi.
Lei fece di sì con la testa.
“Ma sa mangiare da sola?” chiese Harry.
“Più o meno” risposi io.

Intanto iniziammo noi mentre Hope più che mangiare la sua pastina ci giocava. Perciò decisi di fare cambio di posto con Kyle per non far spostare il seggiolone dato che era impossibile.

“Dai Hope che arriva la nave...” dissi muovendo la forchetta verso la sua bocca. “Ahm mm che buona” cercai di convincerla.

Primo boccone fatto!

Intanto continuai a mangiare io poi ripresi con lei.

“Scusate” si avvicinò una ragazza sui vent’anni circa.
Ci girammo a guardarla.
“Ehm Harry Styles?” disse mentre le tremavano le mani.
Io la guardai e sorrisi.
“Si? Vuoi fare una foto?” chiese Harry alzandosi.
Lei scoppiò a piangere ed Harry l’abbracciò.

No ma adesso mi viene da piangere pure a me però.

Le presi il telefono e le feci delle foto con Harry che continuava ad abbracciarla per consolarla.

“Scusatemi” disse mentre cercò di calmarsi.
“Tranquilla” risposi io.
“Voi siete amici?” chiese.
“Già...” sorrisi.
“Scusatemi se vi ho interrotto allora” disse.
“Non disturbi affatto” dissi.

Povera mi faceva sentire così male vederla piangere. E mi ricordò di quanto fortunata ero.

“Beh grazie per la foto, Harry! Grazie di tutto...sei fantastico! Io vi amo” finì di dire.
“Oh noi siamo fieri delle nostre fans! Voi siete le migliori fans del mondo e senza di voi e senza di te non saremo dove siamo ora...perciò grazie a te” sorrise Harry.

Quanto dolce poteva essere?

La ragazza lo riabbracciò un ultima volta e poi se ne andò portata via penso dal suo ragazzo.

“Tutti i giorni è così? Insomma ti fermano e ti chiedono una foto” chiese Kyle.
“Già” sorrise Harry.
“E non è stressante tutto questo?” continuò Kyle.
“No. Insomma amo il mio lavoro e amo le nostre fans e senza di loro i One Direction non esisterebbero perciò è molto importante fermarsi con loro e poi... fa parte del lavoro, no?”
“Si ma è sempre così?”
“Oh si anche peggio a volte...ma ci fai l’abitudine dopo un po’ e si okay ammetto che a volte vorrei uscire di casa e passeggiare tranquillo senza che nessuno urli all’improvviso ‘C’è Harry Styles!’ ma non posso farci niente” sorrise. “Denise vuoi che continui io a dar da mangiare a Hope?” mi chiese.
“Ehm se non ti scoccia” dissi.
“Oh no tranquilla anzi...” disse mentre avvicinò Hope a lui.
“Grazie” dissi.
Lui mi sorrise in risposta.



 

Capitolo 32 "Lunch" ahahah okay ammetto che i miei titoli non li batte nessuno.

Comunque lasciamo perdere il titolo. Allora un pranzo più o meno normale, no?
Abbiamo le due versioni: Kyle ed Harry. Non sembrano andare così alla grande ma forse con il tempo le cose andranno meglio, giusto? E poi dai Kyle è il fratello maggiore e ha paura di vedere sua sorella stare male. E poi c'è Harry.
Hope aiuta a tenere un po' di pace in quanto piccola. Ma Kyle continua per la sua strada vedendosi messo da parte! Ma è solo una sua stupida impressione perchè non è per niente così.

Bene okay lasciatemi come sempre le vostre recensioni perchè amo leggerle!:)

Baci a presto xxx

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Capitolo 33
*** Brothers and love. ***


~~

Dopo pranzo io, Hope e Kyle andammo in spiaggia dato che era praticamente il penultimo giorno qui a Los Angeles. Se vi dico che non volevo più tornare a casa?
Era un paradiso qua e poi ero consapevole del fatto che probabilmente sarebbe passato moltissimo tempo prima di poter riabbracciare quel ragazzo splendido che amavo.

Harry questo pomeriggio dovette andare in città a fare delle cose per gli One Direction perciò passai un pomeriggio con i miei fratelli, semplicemente in spiaggia.

“Kyle devi gonfiare il salvagente” dissi passandoglielo.
“Io?”
“Per favore” lo supplicai.
“Va bene...dammi qua” disse prendendolo.
“Vieni Hope che ti metto un po’ di crema” dissi mettendola in piedi sul lettino.
“La crema a quest’ora?” chiese Kyle.
“Boh è piccola...ha la pelle delicata, no?” dissi.
“Si beh...”

Quando fu pronto il salvagente entrammo tutti e tre in acqua.
“Allora...è andato bene il pranzo oggi, non è vero?” dissi.
“Si dai...” ammise mio fratello.
“Kyle non puoi fingere con me...c’è qualcosa che non va? Cosa non ti piace di lui?” dissi tenendo Hope vicina.
“Non penso sia un discorso se mi sta simpatico o meno Denise...”
“Quindi vuoi dire che non ti sta antipatico?” sorrisi.
“No anzi penso che sia anche un bravo ragazzo ecco” ammise.
“Davvero?”
“Non farmi rimangiare quello che ho detto” scherzò.
“Okay non lo farò” risi.
“Però tu sei mia sorella perciò credo che vedrei male qualsiasi ragazzo al tuo fianco”
Scossi la testa ridendo.
“Si insomma a me da fastidio pensare che un ragazzo dovrà portarti via da me”
“Oh Kyle” scherzai toccandogli i capelli.
“Smettila” rise. “Dico davvero...insomma sai quando Mike ti aveva invitato ad accompagnarti alla festa?”
“Si...”
“Ecco io lo avrei ucciso! Stavo per litigare con il mio migliore amico per te, capisci?”
Lo guardai.
“So che non è normale e forse tu non capiresti ma vedila così...tu e Hope siete le mie due sorelle e siete più piccole e io mi sento in dovere di proteggervi da qualsiasi cosa e pensare di non poterti più avere sotto il mio controllo e che devo starmene seduto ad aspettare che mi chiami o che torni da me mi uccide”
“Ti facevo un fratello protettivo, lo ammetto...Ma non così tanto!” risi.
“Perciò mi ci vorrà un po’ di tempo prima che mi abitui a tutto questo, okay?”
“Okay” sorrisi.
“Insomma non sarò più il tuo unico uomo” disse triste.
“Oh ma tu sarai sempre mio fratello e ti vorrò comunque bene come sempre anche se ci sarà un altro uomo nella mia vita” sorrisi per poi abbracciarlo.
“Già...ma il pensiero che un giorno potrebbe farti del male mi consuma”
“Mettila così...se dovesse farmi del male hai il mio consenso di dargli la caccia, okay?” scherzai.
“Non ho bisogno del tuo consenso Denise” rise.
“Ma non succederà...io...lui mi fa stare bene e sono molto felice quando sto con lui” sorrisi.
“Me ne sono accorto, tranquilla” rise.
“Comunque cosa vi siete detti quando sono andata a prendere Hope?”

Ero troppo curiosa.

“Ah niente...abbiamo parlato più che altro di Los Angeles”
“Non è vero! Non ci credo...”
“Beh dovrai crederci dal momento che non ti dico altro” rise.
Sbuffai.
“Comunque è molto innamorato di te” rise.
“Dici davvero?”
“Si! Basta vedere come ti guarda...il suo sguardo, i suoi occhi brillano! Come se si illuminassero” rise.
Sorrisi.
“Anche tu però...insomma basta che senti il suo nome e cambi immediatamente espressione. Diventi più serena, più felice e sorridi diventando rossa”
“Non è vero!” lo picchiai.
“Non è vero? Vuoi la dimostrazione?” mi sfidò.
“No okay niente dimostrazione”
Ridemmo.

Sapevo benissimo cosa facevo quando sentivo solo nominare il suo nome.

“E poi perché non mi hai mai detto che eri innamorata di Harry Styles?” chiese.
“Perché avrei dovuto dirtelo? Non avresti capito...”
“Non avrei capito come era amare qualcuno di impossibile?”
“Già...”
“Beh non ti avrei giudicato...”
“Lo so ma era piuttosto difficile sapere che non lo avrei mai incontrato”
“Si ma guardati adesso! Lo hai conosciuto e sei la sua ragazza WOW” sorrise.
“Non sono ancora la sua ragazza”
“No? E allora che cosa siete voi due se non due innamorati?”
“Non abbiamo parlato di che cosa siamo in realtà” ammisi.

Che cosa eravamo io e Harry?

“Beh allora siete due amici molto intimi...molto molto intimi” scherzò.
“Kyle!” risi.
“Ammetto che state bene assieme però” rise.
“Beh grazie” sorrisi.
“Però mi da fastidio il fatto che si comporta così in modo dolce anche con Hope! Non gli basta già prendermi una sorella?” scosse la testa.
Risi.
“Non è divertente Denise” mi rimproverò.
“Oh okay” dissi fermandomi.
Poi lo guardai di nuovo e scoppiai di nuovo a ridere.
“Scusami” dissi abbracciandolo mentre continuavo a ridere.
“Ammetti che però è molto carino con lei” dissi.
“Si dai lo ammetto” disse. “Però anche io sarei carino con lei se non la vedessi tutti i giorni” sbuffò.
“GELOSO” risi.
“Smettila!”
“Ti voglio bene Kyle” dissi dandogli un bacio sulla guancia.
“Si si lo so...ma sappi che non mi compri con un semplice ti voglio bene”
Risi e lui mi sorrise.
“E se ti dico che sei il migliore fratello maggiore del mondo? Anzi dell’universo? E ti voglio bene anzi ti voglio un bene infinito? Ritirerai tutti i brutti pensieri che ti eri fatto su Harry?” dissi abbracciandolo dandogli tanti baci sulle guancie.
“Adulatrice” rise.
Sorrisi.
“Comunque potrei magari...si ecco ripensarci” rise.
“Bene” risi anche io.

Rimanemmo in acqua ancora per molto. Oggi faceva molto caldo perciò era meglio rimanere a mollo in acqua che stendersi al sole sulla spiaggia.
Hope si divertì tanto e ci divertimmo anche noi grandi alla fine. Era bello passare un pomeriggio insieme solo noi, i fratelli Anderson.


KYLE’S POV

Erano le sette. Avevamo trascorso praticamente un intero pomeriggio in spiaggia con le mie sorelle. Era da tanto che non stavamo solo noi tre insieme. Mi mancava.

Le salutai mentre continuai a guardarle fino a che non fui certo che raggiunsero l’ingresso dell’albergo. Okay forse dovrei smetterla di guardare film e leggere i giornali! Neanche papà si preoccupava così ma infondo lui non vedeva Denise quanto era cresciuta e forse non si rendeva conto che era diventata una donna ormai. Già mi è difficile anche per me ammetterlo ma gli anni passano.

Decisi di prendermi un drink prima di andare in camera e prepararmi per la cena. Mi dispiace un po’ per Denise perché probabilmente ha finito i suoi pranzetti e cenette romantiche con Harry Styles. Mamma e papà avranno di sicuro organizzato tutta la giornata di domani dato che sarebbe stato il nostro ultimo giorno di vacanza qui a Los Angeles.

Non oso immaginare mia sorella come passerà il viaggio di ritorno. Per non parlare di quando si renderà conto che siamo tornati a casa e avrà dovuto dire addio ad Harry.

Bevvi il mio cocktail veloce e poi me ne andai dentro.

“Ehy Harry” lo salutai mentre lo vidi percorrendo il corridoio.
“Kyle” mi raggiunse.
“Senti mi dispiace per oggi a pranzo è che beh avrai capito, no? Sono il classico fratello maggiore che vuole avere tutto sotto controllo” dovetti ammettere.
“Tranquillo...anzi scusami tu insomma avrei dovuto capirlo che tenevi molto a lei, d'altronde è tua sorella!” disse.
“Non hai di che scusarti Harry sono solo io che devo chiederti scusa...perciò scusami tanto e spero che questo non comporti niente tra te e Denise” dissi convinto.
“Beh è tutto okay allora” sorrise.
“Bene” dissi sollevato. “Sai non sai quanto mi rincuora sentirtelo dire” sorrisi.
“Mi sembra che entrambi vogliamo bene a Denise perciò è normale se c’è un po’ di competizione, credo”
“Già...ma è arrivato anche il momento di lasciarla libera. Non è più una bambina perciò spero mi darai un'altra chance per conoscerci meglio! Dato che io sono il suo fratello maggiore e tu il suo ragazzo” dissi.
“Ehm si non sono proprio il suo ragazzo...insomma noi ne abbiamo proprio parlato” disse confuso.
“Già Denise me lo ha detto...ma ragazzi parlatene allora!” risi. “Insomma siete amici? Due amici non si baciano...due amici non fanno certe cose, due semplici amici non si guardano come fate voi” dissi.
“Grazie” sorrise.
“Prego” risi. “Comunque se ti va sta sera c’è una festa...potremmo andarci insieme! Una serata tra amici, musica e ragazze” scherzai.
“Ehm per me va bene...eccetto per le ragazze perché sono impegnato adesso e con tua sorella per di più” rise.
“Già hai ragione” risi. “In realtà volevo metterti alla prova”
“Oh bene...perciò prova superata?” scherzò.

Era un tipo piuttosto simpatico alla fine.

“Credo proprio di si” risi. “Comunque niente ragazze...dal momento che sono impegnato anche io” ammisi.
“Giusto...Hanna” disse.
“Hanna” sorrisi. “Allora a sta sera?”
“Certo a sta sera” disse muovendo un pacchetto che teneva in mano.
“Che cos’è?” chiesi indicando il pacchetto.
“Ehm...un regalo per tua sorella”
“Oh”
“Si è un bracciale” disse.
“Di pandora?” lessi sulla bustina.
“Già” sorrise.
“Le piacerà vedrai...ne ha sempre voluto uno di quella marca ma non le lo hanno mai regalato” sorrisi.
“Davvero?”
“Si le piacerà tantissimo ci scommetto tutto quello che vuoi” sorrisi.
“Beh grazie allora”
“E di cosa?” risi. “Va beh io adesso vado che altrimenti faccio tardi...ma a sta sera, okay?”
“A sta sera” mi salutò.

Bene beh come cognato mi piace! Insomma è simpatico, sta al gioco e sa cosa regalare a mia sorella. Vorrei tanto vedere la sua faccia quando aprirà il regalo o solo leggerà “PANDORA” sulla bustina. Come minimo le salterà addosso poi...okay preferisco non immaginare.
 

DENISE’S POV

Mi ero appena lavata i capelli e adesso stavo cercando di spogliare Hope per farle il bagno. Avevo dimenticato quanto difficile fosse dal momento che da quando eravamo qua aveva la sua babysitter personale.

“Dai Hope per favore” dissi rincorrendola per tutta la stanza.
Lei rideva.
“Hope guarda che se non ti lavi Harry non giocherà mai più con te” dissi senza pensare.
Si fermò.

Wow miracolo.

Andò in bagno e poi mi chiamò.
“Che brava la mia bimba” dissi togliendole il costume per poi metterla dentro alla vasca.
“Ma Harry?” chiese guardandomi.
“Harry cosa?” sorrisi.
“Gioca con me dopo?”
“Se fai la brava e ti lavi per bene si Hope” dissi.

Wow avevo trovato un modo per farla stare sotto al mio comando. Che bello!

“Denise?” sentì urlare mentre sentì chiudere la porta della camera.
“Harry?” dissi.
“Harry!” urlò Hope.
“Ah siete qui” disse entrando in bagno.

Ehm okay.

“Che ci fai tu qui?” dissi voltandomi.
“Mi mancavi” disse dandomi un bacio sulla guancia.
“Harry” disse Hope sorridendo.
“Fai il bagnetto?” si inginocchiò Harry per terra.
“Già stiamo facendo il bagnetto...tu come hai fatto ad entrare?” chiesi.
“Ho le chiavi, ricordi?” sorrise. “Qua qua qua qua” fece il verso della paperella spruzzando Hope.
Risi.
“qua qua” ripeté Hope.

Incredibile.

Mentre Harry la distraeva con i suoi giochetti io riuscì a lavarle i capelli alla perfezione! Non mi sembrava vero, faceva sempre un sacco di storie a casa e si muoveva tutta.

“Bene abbiamo finito, vado a prendere l’accappatoio” dissi alzandomi. “la controlli?”
“Vai tranquilla ci sono io” mi sorrise Harry.

Aww perché non può venire ad abitare con me? Anzi perché non andiamo a vivere assieme?

Tornai da loro con l’accappatoio.
“Come fai? Vuoi che te la alzo?” disse Harry alzandosi.
“Ehm si in realtà mi faresti un grosso favore” ammisi.

La alzò e la tenne mentre io l’avvolsi nel suo accappatoio poi le misi il cappuccio che le copriva gli occhi. Lei scosse la testa e glielo sistemai mentre Harry l’abbracciò e la portò sul letto.

“Grazie” dissi guardandolo.
“Tranquilla! È stato un piacere” sorrise.
“okay” lo guardai.
“Che c’è?” chiese.
“Ehm devo metterle la crema...insomma ti giri?” dissi.
“Cosa? Denise per favore! È piccola e poi è già tardi perciò facciamo una cosa: adesso tu vai a lavarti e ad Hope ci penso io” disse.
“Sei sicuro?” chiesi incerta.
“Certo che sono sicuro...muoviti” disse spingendomi verso il bagno.
“Ma...”
“Denise ci penso io non preoccuparti” sorrise.
“Si ma devi metterle la crema e anche il talco e usa ancora i pannolini” dissi.
“Lo so ho visto” rise. “Hai già preparato tutto sul letto” mi ricordò.
“Giusto”dissi.
“Entra e fatti un bel bagno rilassante” disse spingendomi dentro.
“mmm”
Mi baciò.
Sorrisi quando ci staccammo.
“Rilassati, ci penso io a Hope” sorrise e se ne andò.

Quanto dolce poteva essere? Certo ammetto che pensare che era di là e io dovevo spogliarmi per entrare in doccia mi faceva uno strano effetto. Prima di spogliarmi aspettai un po’ ed aprì pochissimo la porta del bagno per sentire Harry e Hope. Stavano ridendo e Harry continuava a dire cose senza senso canticchiando cose stupide.

Chiusi la porta e sorrisi.

Come facevo a non amarlo?
 





 

Come promesso ecco il capitolo 33!
Finalmente Kyle che ragiona un po'. Diventeranno amici? O meglio dei futuri ottimi cognati?
Harry è sempre così dolce sia con Hope che con Denise. Peccato che siamo agli sgoccioli, insomma manca un giorno e addio LOS ANGELES e ADDIO TUTTO.
Cosa succederà?

POI UNA COSA CHE NON C'ENTRA CON LA STORIA:
- Mi sono innamorata della nuova canzone dei ragazzi "Fireproof" l'avete ascoltata?

BEH TORNANDO AL CAPITOLO:
-voglio le vostre recensioni.
-grazie e non smetterò mai di dirlo per tutto il vostro sostegno.

GRAZIE ANCORA.
A PRESTO.
BACI xxx

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Capitolo 34
*** Beloved. ***


~~

Presi un asciugamano e uscì dalla doccia.

MERDA!

Non mi ero portata nessun vestito qua dentro. Questo significa che dovevo andare di là così?

Dopo aver fatto il giro del bagno almeno cinque volte mi decisi ed uscì.



HARRY’S POV

Stavo ancora giocando con Hope sul letto quando arrivò Denise con un solo asciugamano addosso.

Perché doveva sempre essere così dannatamente sexy anche con i capelli legati a mo’ di casalinga disperata? Beh è anche vero che era ancora tutta bagnata e con quell’asciugamano bianco che l’avvolgeva.

OKAY CONTROLLATI!

“Eccoti finalmente” scherzai.
“Ci ho messo tanto?” si preoccupò cercando l’ora da qualche parte.
“Sei giustissima” risi. “Stavo scherzando...” spiegai.
Scosse la testa e mi sorrise.
“Spero non ti dispiaccia che abbia aperto il vostro armadio e scelto un vestitino ad Hope” dissi mentre la vidi aprendolo.
“Oh” si girò a guardarmi anzi probabilmente per vedere come avevo conciato sua sorella.
“Va bene? O dovevo metterle altro?” chiesi.
“Oh no è perfetto” disse. “Sai volevo metterle quello in effetti” rise.
“Davvero?”
“Si” sorrise prima di girarsi per cercare nel suo armadio.

Okay non riuscivo a pensare a nient’altro avendo Denise davanti a me così. Come potevo resisterle? Ah ce la posso fare!

DEVO!

La sentì sospirare e sbuffare allo stesso tempo.
“Che c’è?” chiesi.
“Non riesco a trovare il reggiseno nero” sbuffò. “Cioè non...ah!” cercò di rimangiarsi le parole.
“Prova a vedere in fondo a destra” le consigliai.

Okay forse ho dato un occhiata ai suoi vestiti.

“Ehm grazie” disse girandosi in cerca di una risposta.
Le sorrisi alzando le spalle.
“Sei incredibile” disse per poi rigirandosi.

Incominciò a spostare tutti gli appendi abiti. Avete presente quando in quei film ci sono quelle donne che cercano qualcosa ma non lo trovano e girano tutti i reparti escludendo i capi uno ad uno? Ecco lei stava facendo lo stesso.

“Che palle” disse piano.
“Potresti provare a mettere quello” le consigliai fermandola.
“Dici?” disse prendendo il vestito nero. “Sicuro? Non lo so” disse guardandosi allo specchio.
“Sei bellissima” dissi.
“Metto questo?”
“Si” sorrisi. “Starai benissimo”
“Mm okay allora vado” disse ritornando in bagno.

Beh ammettiamo che per me le sarebbe stato benissimo tutto quanto ecco.
Okay sto diventando un po’ troppo di parte forse?

Mi ricordai del pacchetto che avevo lasciato sul tavolo all’ingresso. Mi stavo quasi dimenticando! Lo andai a prendere e poi tornai da Hope intanto che aspettavo Denise.



DENISE’S POV

Tornai in bagno, mi vestì e poi passai al trucco.

Una domanda mi porsi spontanea: Come faceva a sapere dove erano le mie cose? Aveva sbirciato nei miei vestiti? Nel mio intimo?

Okay era imbarazzante dato che oltre ad avere tutte le mutande uguali color carne e nere ne avevo altre color carne e nere. Avete presente gli slip senza elastico? Sottili sottili? Ecco io usavo quelle. Per non parlare dei miei classici reggiseno senza imbottitura nero e color carne tutti uguali! Ne avevo solo uno diverso che era grigio e carino? Forse avevo bisogno di modernizzare un po’ la mia biancheria tutta uguale .

Prima di uscire mi guardai bene allo specchio del lavello e mi sistemai un po’ i miei capelli ricci indomabili.

“Adesso mancano le scarpe” dissi.
“Wow” disse Harry.
Sorrisi.
“E adesso che scarpe mi metto?” dissi. “Converse o tacchi?” dissi girandomi.
“Ehm staresti bene con qualsiasi cosa”

Aww.

“Tacchi quelli neri” aggiunse.
“Mi metto quelli solo ad una condizione” dissi.
“Quale?” sorrise.
“Che mi accompagni fino al ristornate” risi.

Non avevo intenzione di cadere durante il tragitto stanza-ristorante.

“Sarà un vero onore” sorrise.

Mi misi le scarpe e poi mi guardai allo specchio. Ero dimagrita da quando ero arrivata. Be volevo vedere se non dimagrivo dato che è due settimane che vivo di insalata senza mangiare schifezze fuori pasto.

Mi girai per guardarmi come stavo dietro. Okay sarò pure dimagrita ma il mio culo c’è sempre! Però mi piaceva come mi stava e ammetto che mi faceva anche un bel culetto.

Era un vestito nero e aderente e mi fasciava alla perfezione facendomi sentire del tutto a mio agio.

Okay sono strana lo ammetto.

Sbuffai.
 “Sei bellissima” disse Harry abbracciandomi da dietro venendo allo specchio.
“Grazie” dissi dandogli un bacio sulla guancia.

Poi ci raggiunse anche Hope che si mise davanti a me.
“Siamo proprio belli” disse Harry mentre ci guardammo tutti e tre allo specchio.
Risi.
“Ci vuole una foto” disse.
“Tu sei fissato con le foto” risi.
“Mi piace immortalare ogni singolo momento. Mi piace riguardarle e rivivere questi momenti” ammise.
Lo guardai e gli sorrisi.
“Cosa c’è?” rise.
“Ti amo” dissi.
“Oh anche io signorina Anderson” disse baciandomi.
“Aspetta” dissi staccandomi. “Come fai a sapere il mio cognome?” risi.
“Sulla tv quando l’accendi viene scritto un messaggio di benvenuto al signor Anderson e presumo sia tuo padre dato che le avrà prenotate a suo nome le stanze”
“Astuto il ragazzo” scherzai guardando Hope.
“Dai sorridete” ci disse Harry.

Ci mettemmo tutti e tre in posa e scattammo una marea di foto. Le prime erano anche normali poi più continuavamo e più le nostre espressioni diventavano stupide.

“Guarda che bel quadretto che siamo” ammise Harry.
“Già” dissi appoggiandomi a lui.
“Guarda come sono bellissima” disse Hope mettendosi davanti ad Harry.
“Oh si sei proprio bellissima” disse Harry prendendola in braccio.
“Ne voglio una così” dissi prendendo il mio telefono. “Sorridete” dissi e poi scattai tre foto.

Poi Hope mi prese il telefono di mano per vederle.
“Hope piano” dissi.
E Harry la mise seduta sul letto.

“Ah Denise questo è per te” disse Harry tornando da me con una bustina.
“Per me?” chiesi prendendo la busta.
Sorrise.
“Pandora?” lessi.
“Già” rise.
“Tu sei pazzo” dissi sedendomi per aprirlo.
Lo aprì.
“E’ un bracciale” disse.
“Si e...è bellissimo Harry” dissi prendendolo tra le mani.
“Lo avevo prenotato sai? Insomma ho voluto farti incidere delle cose...e ci vogliono un po’ di giorni ma oggi era pronto e per questo sono dovuto andare in città”
“Non dovevi fare cose per la band?”
“Ehm no” rise.
“Harry” sussurrai. “E’ bellissimo” dissi abbracciandolo.
“Ti piace davvero?”
“Si e poi questi charms sono perfetti” ammisi sorridendo.

Okay stavo per mettermi a piangere.

“La chiave ricorda come ci siamo conosciuti” rise.
“Già un modo un po’ diverso per conoscere qualcuno” ammisi.
“Questo rappresenta noi, il nostro piccolo mondo” sorrise.
(Era un ciondolo tondo fatto di tanti cuoricini rosa)
Continuai a guardarlo.
“Questo invece rappresenta il nostro primo ballo?” rise.
(C’erano due sagome in posizione di ballo in coppia)
“Ah già in piscina” risi.
“Già almeno quella parte di serata era stata bella” ammise.
“Sh non importa” lo fermai.
“E questo...l’ultimo è in simbolo di affetto” (una pallina rosa) mi guardò. “Perché soltanto...”
“rimanendo insieme possiamo esprimere il nostro affetto più grande” dissi insieme a lui.
Lui mi guardò e sorrise.

Ogni ciondolo aveva la data incisa. Ogni ciondolo rappresentava qualcosa di noi.

“Grazie” dissi.
“Aspetta te lo metto io” disse prendendomelo dalla mano.
Me lo mise e poi ci baciammo.
“Tu sei pazzo! Sai che ho sempre desiderato un bracciale di Pandora?”
“Sì l’ho saputo” sorrise. “E si beh adesso è un po’ vuoto ma ti prometto che per ogni data importante ti regalerò un ciondolo” disse baciandomi di nuovo.
“Ti amo troppo” dissi abbracciandolo.
“Anche io” rispose.

Poi arrivò anche Hope. Lei spuntava sempre in mezzo.

“Abbraccio grande” urlò mettendosi tra di noi.
Io ed Harry ridemmo e poi ci stringemmo forte e rise anche lei.

“Dai vi accompagno che si è fatto tardi” disse.
“Sarei rimasta volentieri con te” ammisi.
“Anche io” sussurrò.

Uscimmo e Harry ci accompagnò fino all’ingresso del ristorante dell’albergo che dava sul mare. Una cosa bella di questo Resort è che c’erano diversi ristoranti, pizzerie e anche fast food insieme a bar. C’era davvero di tutto.

“Passi da me più tardi?” chiesi.
“Ehm in realtà...si passo da te più tardi” disse lasciandomi un bacio.


….


La cena andò piuttosto bene e mamma e papà non fecero altro che raccontarci del loro giretto in barca.
Mi ricordò un po’ quello fatto con Harry ma cercai di non pensarci.

“Denise...quel bracciale?” chiese mamma.
“Ehm...” guardai il mio polso.

Cosa le dicevo adesso? Cosa mi invento?

“Allora?” mi guardò.

Denise Denise Denise!

“Ehm questo bracciale?” dissi scuotendo il polso.
“Si quell’unico bracciale che indossi...dove lo hai preso?” mi guardò.
“Ehm io...”
“Denise è un braccialetto pandora?!” disse mamma.
“Ehm già...” sorrisi.
“Chi te lo ha regalato? Dove lo hai preso? Con quali soldi?”

Perché non mi viene in mente nessuna idea/scusa plausibile?

Sospirai.
“Okay...mamma io” incominciai ma Kyle mi fermò.
“Si insomma sapete che sono uno che socializza facilmente, no? Perciò ho conosciuto il figlio della signora della gioielleria qui del Resort...”
“E con questo?” disse seria mamma.
“Si insomma” rise. “Praticamente mi stava raccontando che sua mamma era in crisi perché aveva un paio di cose da buttare che non poteva più vendere dato che doveva rinnovare la collezione esposta e lui mi ha chiesto se ero interessato e quando mi ha detto la marca mi è venuta in mente Denise!” disse.
Sorrisi a Kyle.

Stava facendo questo per me?

“E così mi ha lasciato scegliere alcuni ciondoli e le lo regalato alla mia sorellina, ne ha sempre voluto uno” sorrise.
“Oh che bel gesto Kyle” disse papà.
“Già io non ci credevo quando me lo ha portato” dissi cercando di essere il più convincente possibile.
“E di tua mamma non ti sei ricordato?” lo guardò mamma.
“Ehm non pensavo ti piacessero i bracciali mamma” cercò una scusa Kyle.
“Anche se non li uso non vuol dire che non mi piacciono! E poi si tratta di un bracciale pandora” gli ricordò. “Ne ha altri da regalarti?” chiese.
“Ehm no” scosse la testa Kyle dispiaciuto. “Purtroppo erano rimasti quelli”
“Amore non ti preoccupare te lo comprerò io” le disse papà.

WOW.

“Si certo è da vent’anni che aspetto” le ricordò mamma.
“Dimentichi i due anni di fidanzamento” la rimproverò papà scherzando.
“Oh beh allora anche di più!” rise.
“Prima o poi te lo compro...magari per Natale” disse.
“Tranquillo...non è così importante alla fine” sospirò. “Comunque è molto bello Denise”
“Già lo so” sorrisi.

Lo sapevo. Era perfetto.

Se solo sapesse la verità.

Finita la cena mamma e papà mi chiesero se volevo andare con loro a fare un giro in città dato che portavano anche Hope e Kyle sarebbe andato ad una festa.
“Si Denise dovresti andare con loro” disse Kyle.

Cercava di convincermi. Anzi mi obbligò ad andarci.

“Kyle posso parlarti un attimo” dissi mentre entrammo in camera mia.

Se dovevo uscire a camminare mi sarei messa le converse.

“Dimmi pure...”
“Perché hai voluto che andassi a tutti i costi con loro? Io avevo detto ad Harry di passare da me più tardi e così non mi troverà” dissi.
“Tranquilla...in realtà ho voluto che andassi così non passi del tempo da sola”
“Cosa? Ma se ti ho detto”
“Denise ho capito ma Harry viene alla festa con me...insomma per conoscerci meglio e poi prometto di portartelo sano e salvo da te più tardi, okay?”
“Andate ad una festa? Voi due? Insieme? E da quando?” dissi scioccata.
“Storia lunga...ti spiegherò”
“Kyle non”
“Tranquilla non ci saranno ragazze...siamo due uomini impegnati ormai” sorrise.
Lo guardai e scossi la testa. Incredibile.
“Divertiti sorellina” disse salutandomi.
“Ciao” dissi ancora scioccata.

Certo che Kyle riusciva sempre a sorprendermi! Era incredibilmente pazzesco mio fratello!





 

Capitolo 34!:)

Mi scuso tantissimo per non aver aggiornato come avevo promesso! Ma ho fatto un viaggio lunghissimo ieri e adesso sono a casa perciò ho di nuovo la mia ADSL con internet a tempo pieno AWW **

E dato che devo farmi perdonare vedrò di aggiornare con due capitoli domani, okay? Anche perchè poi sabato devo ripartire...vado una settimana a Londra perciò per una settimana non potrò proprio aggiornare:(
Mi farò perdonare quando torno anche se sarà già iniziata la scuola poi...cercherò di fare il possibile, davvero!:)

Dopo questo parliamo del capitolo ahaha
Allora Harry deve controllarsi un po' a quanto pare e Denise quando riceve il braccialetto rimane assolutamente senza parole...è un bellissimo gesto, è troppo dolce quel ragazzo ahaha
Hope è senpre in mezzo!
Kyle beh lascia sorpresa Denise e dimostra di aver cambiato totalmente idea su Harry e sul fatto di essere il fratello maggiore super protettivo.
Cosa succederà anzi come andrà tra Kyle e Harry? Lo scoprirete presto...DOMANI!:)

RECENSITE e non smetterò mai di ringraziarvi!:)

BACI BACI A TUTTI xxxx

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Capitolo 35
*** They. ***


~~

KYLE’S POV

Aspettai Harry seduto su uno sgabello al bar. Ammetto che mi chiesi più volte perché lo avevo fatto davvero e come risposta c’era Denise. Sempre.

“Ehy” mi sentì toccare la spalla.
“Harry” mi girai. “Siediti” indicai lo sgabello affianco a me.
“Cosa prendete?” mi anticipò il ragazzo dietro al bancone.
“Ehm...” mi girai verso Harry.
“Credo che prenderò un Summer Love” sorrise.
“Io invece...”

Non sapevo quale prendere ce ne erano un paio che mi ispiravano.

“Prendilo anche tu...” sorrise.
“Okay allora due Summer Love” dissi. “Tanto per rimanere in tema” scherzai.
“E’ un po’ forte ma credimi è buonissimo e comunque beh si il nome è azzeccato”
“Sono abituato a prendere il peggio” risi.
“Sei un tipo che frequenta molti locali?” mi chiese.
“Diciamo che non mi perdo nessuna festa” scherzai.
“Denise non ha preso da te su questo aspetto” scherzò.
“No direi proprio di no! Anzi non sembra nemmeno mia sorella” ammisi.
“Beh meglio così...cioè” si bloccò.
“Si ho capito! È più facile organizzare qualche cosa per lei...ama le piccole cose e la semplicità” dissi.
“Esatto e a me piace così” sorrise.
“Comunque a proposito di Denise cosa ha fatto appena a visto il bracciale?” chiesi curioso.
“Stava per mettersi a piangere” disse. “Si... stava per mettersi a piangere ma ho fatto finta di niente e comunque è rimasta senza parole e gli è piaciuto tantissimo” disse felice.
“Immagino” risi. “Ha detto anche quanto tu fossi pazzo?”
“Conosci bene tua sorella” scherzò.
“Già” ammisi.
Ridemmo mentre arrivarono i nostri drink.
“Sta sera? Dormirete insieme?” chiesi bevendo un sorso.
“Ehm non penso dovrei risponderti” rise.
“Oh andiamo!” scherzai.
“No davvero...io penso che dovremmo lasciare perdere” disse. “Non mi sento così a mio agio, tu sei sempre suo fratello” mi guardò.
“Già sarò pure suo fratello ma come prima cosa sono un normale ragazzo con i tuoi stessi desideri per la proprio ragazza (?)” dissi.
“Ehm okay...okay ehm possiamo evitare questo discorso?” rise.
“Okay come vuoi” mi arresi. “Comunque avevi ragione...è forte questo coso” dissi buttando giù un altro sorso.
“Già fai piano” disse preoccupato.
“Tranquillo ci sono abituato” dissi.

O almeno credo.

“Quanti anni hai Kyle?”
“Diciannove...Perché?”
“No così...chiedevo”
“Giocate a calcio? Perché vi ho visto in televisione per una partita di beneficenza”
“Ehm Louis gioca davvero...noi giochiamo così”
“Potremmo fare una partita quando verrai o verrete a casa nostra, papà sta facendo un progetto per fare un piccolo campetto in giardino” dissi.
“In giardino? Avete un grande giardino allora...”
“Si beh se non avevamo soldi non eravamo in vacanza qui” dissi ovvio.
“Giusto hai ragione...” sorrise.
Sospirai.

Perché non mi ero preparato una scaletta con argomenti da poter trattare?

“Siete in tour ancora, giusto?”
“Si ma siamo quasi alla fine credo...non so mai bene in realtà a che numero siamo però” ammise.
“Sarà difficile tenere il conto...”
“Più che altro i nostri manager sono così bravi da non farci preoccupare di certe cose...tu vai ancora a scuola?”
“Si...ma sono all’ultimo anno! Sai se ci penso sono stato uno stupido a farmi bocciare l’anno scorso”
“Già uno ci pensa sempre e solo dopo...”
“Ma tu non giri con guardie o cose varie?” urlai sopra la musica.
“Intendi quei tipi laggiù?” rise.
“Oh” risi.
“Già non è proprio il massimo però mi lasciano molto spazio...pensa nessuno si è ancora accorto di Denise!” disse. “Anzi nessuno non mi ha ancora fatto domande” si corresse.
“Che vita...non ti invidio troppo” ammisi.

Non riuscirei mai a sentirmi controllato in ogni momento.

“Ci fai l’abitudine e poi insomma la cosa positiva è che faccio il lavoro più bello del mondo!” sorrise. “Non potevo sognare di meglio” ammise.
“E’ divertente girare il mondo però...” sorrisi.
“Già...e poi ci divertiamo tantissimo in tour” rise. “Siamo come fratelli ormai...e lo staff è diventato come una famiglia. La nostra grande famiglia”
“Fico!” dissi.
“Già lo è...però sai a volte è pesante! La lontananza da casa il non vedere per mesi i nostri familiari...è dura”
“Immagino”
“Ed è difficile mantenere un rapporto quando non ci si vede per mesi interi” ammise
“Denise ti ama molto” dissi serio.
Sorrise.
“Lei è davvero innamorata” continuai.
“Lo so e anche io lo sono...fidati!” disse.
“State bene insieme!”
“Grazie” disse stupito.
“Dico davvero”
“Beh tua sorella...lei è così...speciale” fece una pausa. “E bellissima” rise.
Risi.
“Cosa c’è?” mi guardò.
“No niente... insomma tu sei Harry Styles e sei innamorato di mia sorella! È un po’ difficile da crederci” ammisi.
“Sono un semplice ragazzo come te...non sono un supereroe” sorrise.
“Per mia sorella un po’ lo sei”
Rise.
“Io amo tua sorella” urlò. “Il bello della musica a tutto volume è che puoi gridare tutto quello che vuoi senza creare casini” scherzò.
“Già”
“La amo davvero tua sorella...sia chiaro!” disse.
“Non lo metto in dubbio” risi. “E poi capisci quando uno è davvero innamorato” gli feci l’occhiolino.
“Ehm si vede?” chiese.
“Un pochino” risi.

In realtà si vedeva lontano un miglio che era un ragazzo innamorato!

“Domani però sarà l’ultimo giorno...” sospirò.
“Si e finalmente rivedrò Hanna” dissi felice.
Non rispose.

E rimanemmo un attimo in silenzio.

“Sono contento per te...” cercò di sorridere.
“So che sarà dura dirvi addio” cercai di consolarlo.
“Kyle...”
“No io ti capisco e non deve essere nemmeno facile affrontare tutta questa situazione ma l’affronterete vedrai”

Wow sto dicendo davvero queste cose?

“Il fatto è che io la amo e solo il pensiero di non sapere quando la potrò riabbracciare... è difficile nascondere la verità”
“Posso immaginare”
“Non lo so”
“Ho paura che non ce la faremo...”
“Io penso che voi insieme potete affrontare tutto quanto” dissi e lo pensai davvero.
“Ho paura” disse.

Non riuscì a rispondere perché venne praticamente attaccato da un gruppo di ragazze che urlavano in cerca di una foto o di un autografo.

“Ehy!” urlai. “Stai attenta!” dissi alzandomi dallo sgabello prima che una ragazza mi avrebbe potuto uccidere.

Vidi Harry in difficoltà. Insomma stavamo affrontando un discorso serio e guarda un po’ queste cosa fanno!

“Okay okay adesso basta” dissi mettendomi in mezzo.

Poi arrivarono due bodyguard ed entrammo in albergo.

“Ehy mi dispiace” dissi.

Mi sentivo in colpa perché era stata una mia idea andare a quella stupida festa e...ah! Lasciamo perdere.

“Qualcuno ha parlato...sanno che sei qui Harry!” parlò uno dei due bodyguard.
“Non lo so” sbottò lui in risposta.
“Dovresti andare in camera tua adesso noi facciamo un giro per tutto il Resort” dissero uscendo i due.
“Harry...”
“Tranquillo...ci sono abituato” sospirò. “Aspetto Denise in camera sua mi fai compagnia?” sorrise.
“Ehm in camera sua?” chiesi.
“Fai finta di non essere suo fratello per un attimo” mi supplicò.
“Okay?”
“Ho la sua chiave” disse tirando fuori la tessera.
“Devo fare finta di non essere suo fratello. Devo fare finta di non essere suo fratello. Non pensiamo male. Devo fare finta di non essere suo fratello. Okay posso farcela” Continuai a ripetere altre cinque volte.
“Okay Kyle” rise Harry.

Faceva uno strano effetto entrare in camera di Denise senza di lei. Insomma non era normale!

“Bene che si fa?” dissi.
“Aspettiamo” rispose lui sedendosi sul divano.

Oh certo fai come se fosse camera tua Styles.

Mi sedetti sull’altro divano e incominciò a suonarmi il telefono.
Era Hanna.


HARRY’S POV.

Okay lo ammetto non era una situazione del tutto normale questa. E poi mi mancava Denise. continuavo a guardare l’ora e chiedermi a che ora sarebbe rientrata. Wow non pensavo diventassi davvero così ossessionato. Forse era la prima volta che mi innamoravo davvero.

“Fanculo!” sentì urlare Kyle mentre gettò il telefono per terra.
“Ehm tutto okay?” chiesi.
“Oh si a parte il fatto che Hanna si è incazzata con me adesso” disse buttandosi sul divano.
“Che è successo?” chiesi.
“Non lo so! Ha deciso di essere incazzata con me e basta!”
“Okay...”  dissi
Sospirò.
“State insieme ufficialmente?” chiesi dopo un po’.
“No...non ancora. In realtà volevo chiederglielo quando saremo tornati”
“E invece?”
“Invece non penso ci sarà un fidanzamento” cercò di scherzare.
“Wow” dissi. “Che hai combinato?”
“Adesso? Niente! È solo che non si può cancellare da un giorno all’altro tutto il passato...”
“Ex che tornano?” chiesi.
“In realtà non ho mai avuto storie serie...ci andavo a letto una notte e la mattina addio”
“Capisco...”
“Si e adesso lei ha parlato con questa Julia che non so nemmeno chi sia e se l’è presa con me...cioè io non so nemmeno chi sia sta qua!”
“Classico...” dissi pensando.
“Già...” scosse la testa.
“Dovresti farle una sorpresa” dissi.
“Si tra due giorni mi presenterò a casa sua...sai che bello!” disse ironico.
“Non puoi aspettare due giorni! In due giorni potrebbe incontrare un altro ragazzo senza un passato pieno di ragazze da una botta e via e scappare con lui” dissi cercando di spronare il ragazzo.
“Grazie ma così non mia aiuti” sorrise.
“La ami?”
“Si penso di si”
“Ti ho chiesto se la ami, non se pensi di amarla Kyle” dissi.
“La amo! Si la amo” disse.
“Bene!” risi. “Dovresti fare qualcosa di immemorabile per lei...adesso!” dissi.
“Adesso?”
“Si...che ore sono in Italia adesso?”
“Circa...ehm le tre del pomeriggio, perché?”
“Kyle chiama un fioraio e falle arrivare un mazzo di fiori adesso!”
“E come faccio? Dimentichi che siamo lontani miglia e miglia? Siamo praticamente dall’altra parte dell’oceano...”
“Ragazzo niente e nessuno potrà mettersi in mezzo se vi amate davvero”
“Vai al punto...”
“Devo spiegarti proprio tutto? Prendi il portatile e accendilo” ordinai.

Cercai in internet un sito in cui prenotare un mazzo di fiori personalizzato. Kyle scelse quello che più gli piaceva e gli consigliai anche di aggiungere una collana e cercammo qualche dolce frase da scriverle sul bigliettino.

“Fatto” dissi aprendo l’e-mai di conferma.
“Siamo sicuri che riceverà il tutto tra meno di mezzora?”
“Aspetta e vedrai” sorrisi.

Dopo circa quaranta minuti squillò il suo telefono.

Lo guardai.
“E’ Hanna” disse incredulo fissando lo schermo del telefono.
“Rispondi!” risi.

Dopo un po’ mi fece cenno di ‘okay’ da fuori con un sorriso da più di 36 denti.

“Bene adesso devo solo aspettare il mio amore” dissi tra me e me accendendo la tv.



DENISE’S POV.

“Hope muoviti” dissi chiamandola più volte.
Finalmente entrammo in camera.

“Harry” dissi vedendolo sul mio divano.
Mi sorrise girandosi.
“Kyle” dissi mentre lo vidi entrare dalla mia terrazza.
“Ha ricevuto i fiori!” disse dando il cinque ad Harry.

Che cosa?

“Hai visto? Che ti avevo detto? Sapevo che avrebbe funzionato!” sorrise a Kyle.
“Ehy ciao Denise!” mi salutò Kyle felice.
“Ciao” dissi leggermente confusa.
“Va beh io vi lascio da soli...Hope vieni a dormire con me?” disse Kyle.
Lo guardai confusa.
“Dai Hope andiamo” disse prendendola in braccio raggiungendo la porta. “Ah Denise il tuo ragazzo è incredibile!” sorrise.
Guardai Harry e poi Kyle in cerca di risposte.
“Buonanotte piccioncini” disse chiudendo la porta.
Harry mi guardò e rise.
Io appoggiai la borsa all’ingresso e mi avvicinai verso di lui aggrottando la fronte.
“Cosa è successo tra te e Kyle?” chiesi.
“Storia lunga” disse facendomi sedere affianco a lui.
“Cioè?”
“Mi sei mancata piccolina” disse dandomi un bacio sulla guancia mettendomi il braccio intorno al collo.
Sospirai e sorrisi.




 

Capitolo 35!
Ecco questo è un po' di come è andata la serata tra Kyle ed Harry. Non è andata male alla fine, giusto?
Kyle che aiuta Harry. Harry che aiuta Kyle. Stanno imparando a conoscersi? Chissà.
Intanto adesso cosa succederà tra Harry e Denise?
Vi lascio con questo pensiero solo per poche ore. Sta sera aggiorno di nuovo.

Grazie per il supporto e per la vostra comprensione. Non sapete davvero quanto mi dispiaccia!

RECENSITE MI RACCOMANDO. BACI XXXX

 

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Capitolo 36
*** Can I call you 'LOVE'? ***


~~

“Cosa c’è?” mi chiese Harry preoccupato.
“Non lo so...dimmelo tu”
“Che vuoi dire?” chiese.
“Sono entrata qui e ho visto mio fratello e il ragazzo che amo dandosi il cinque, ridere e scherzare...sembravate amici!”
“Già” rise. “Non sei contenta?”
“Si...solo è un po’ strano ecco” ammisi. “Insomma fino a poche ore fa voi due vi volevate uccidere a vicenda, Harry” dissi.
Rise.
“Insomma è un sogno o è tutto reale?” scherzai.
“E’ tutto vero” rise.
“Wow cosa avete bevuto?” dissi baciandolo.
“Ehm si sente ancora?” disse staccandosi.
“Un po’ ma non intendevo quello” risi.
“Ti amo piccolina” disse.
“Anche io Harry” dissi baciandolo di nuovo.
“E’ normale che in queste ore tu mi sia mancata come l’aria?”
Sorrisi.
“Dico davvero” mi guardò.
“Hai sempre le parole giuste tu” lo guardai negli occhi.
“Tu mi fai dire queste cose...perché solo tu riesci a farmi battere il cuore così forte e mandarmi in tilt il cervello...tu riesci a tirare fuori il meglio di me”
Ci baciammo.

Fu un lungo e appassionato bacio che ci fece stendere uno sopra l’altro sul divano.

“Mi mancherà non poterti vedere tutti i giorni...non poterti toccare”
“Si ti mancherà non toccarmi i capelli immagino” scherzai.

Non avevo voglia di disperarmi già da ora.

“Okay piccolina” rise. “Che ne dici di andarci a fare un bagno al mare?”
“mm il bagno di mezzanotte” dissi alzandomi. “Beh sono l’una ma si può fare lo stesso” risi.
“Ti amo Denise” rise.
“Oh anche io Styles” dissi avvolgendo le mie braccia sul suo collo.
Rise.
“Mi fai diventare pazzo, sai? Anzi mi fai così impazzire quando...”
“Quando?” lo guardai stuzzicandolo.
“Aww” si morse il labbro inferiore.
Ci baciammo.

Mi staccai. Lo feci apposta in realtà.

“Devo mettermi il costume” risi.
“Possiamo anche scendere così e...”
“E cosa?” sorrisi.

Okay stavo andando in palla.

“Andare...spogliarci ed entrare in acqua” mi sussurrò all’orecchio per poi lasciarmi dei piccoli baci sul collo.
“Così non vale però” mi lamentai.
“Si che vale” disse tra un bacio e l’altro.
“No” dissi quasi senza fiato.

Era questo quello che riusciva a farmi. Riusciva a mandarmi in estasi con dei piccoli baci. La sua voce calda, il suo sorriso paradisiaco e i suo occhi verdi.

“Allora?” sussurrò.
“mm” mi lamentai.
Rise.
“Allora vado a mettermi il costume” dissi scappando dalla sua presa dirigendomi in bagno.
Lo sentì sbuffare.

Mi piaceva sentirmi desiderata? Okay forse sono un po’ cattiva ma amo quando dimostra in tutti i modi quanto vorrebbe non lasciarmi andare. Mi divertiva questa cosa.

Mi infilai un costume veloce e mi rimisi il vestito che avevo prima.

“Okay possiamo andare” dissi girandomi per uscire ma mi bloccai. “Che ci fai qui?” dissi imbarazzata.
“Sei sexy”
“Non ti ho dato il permesso di entrare” dissi.
“Sei bellissima”
“Da quanto sei qui?”
“Ti amo”
Sbuffai.
“Ci rinuncio” dissi scuotendo la testa. “Sei impossibile” lo guardai.
“Andiamo” disse prendendomi la mano.

Quanto poteva essere persuasivo? Riusciva ad avere il pieno controllo su di me.

Ci volle circa un ora prima che arrivammo davvero in spiaggia. E intanto durante il tragitto mi raccontò cosa avevano fatto lui e Kyle prima.

“Sono davvero fiera dei miei uomini” scherzai.
Mi guardò sorridente tenendomi la mano mentre raggiungemmo la riva del mare.
“Che c’è?” dissi fissandolo anche io.
Sospirò guardando verso il mare.
“Okay...entriamo?” chiesi.
Mi guardò senza parlare sorridendomi.
“Allora?” lo richiamai lasciando a terra il mio vestito rimanendo in costume.
“Ti amo”
Sorrisi.
“Anche io Styles” dissi avvicinandomi a lui.
Rise.
“Ti muovi o devo toglierti i vestiti come i bambini?”

Ehm non volevo dirlo davvero.

“Sono tuo” disse alzando le mani.
Risi e mi voltai verso il mare.
“Andiamo si tratta solo di un aiutino” disse.
Respirai e mi rigirai verso di lui.
“A patto che tu ti tolga proprio tutto tutto però” lo sfidai.
“Non ti facevo così Denise” rise divertito.
“E invece...” lo guardai.
“Solo se lo fai anche tu” mi stuzzicò.
“mm” pensai.

No non pensai in realtà.
.
“Okay ma solo dopo essere entrati entrambi in acqua” dissi.

Ma che cavolo stai dicendo, Denise? TORNA IN TE!

“Sarà divertente” sorrise. “Ci sto” disse.

Cosa?

“Ci stai?” tornai alla realtà.

Pensavo che non avrebbe accettato questa specie di giochetto e invece. Merda Denise e adesso?

“Mi aiuti?” chiese. “Sai ho difficoltà con la cerniera dei jeans” disse.

Ditemi che sono una stupida!

Mi avvicinai a lui continuando a guardarlo negli occhi.
Non stava succedendo davvero, giusto?

“Ehy” mi fece alzare lo sguardo.
Era tornato ad un tono dolce.
“Harry...”
Mi guardò.

Okay Denise puoi farcela.

Mi tremavano le mani. Davvero. Era imbarazzante, okay? Okay!

Chiusi gli occhi. Cercai la cerniera e gliela abbassai poi mi girai dalla vergogna.
Ero una stupida! Stupida e stupida! Volevo far vedere qualcosa che non so nemmeno cosa quando in realtà non riesco nemmeno a dare un bel bacio come sapeva fare lui.

“Salta su” disse mettendosi davanti a me.
“Cosa?” chiesi confusa.
“Ti porto sulle spalle” sorrise dolcemente.
Mi aggrappai a lui.

Era bello respirare la sua pelle. Era bello sentire il suo calore.

Entrammo in acqua e inarcai la schiena. Era fredda. Perciò mi strinsi di più a lui.

Dopo un po’ si fermò e scesi.
“Sei così piccolina e innocente” sorrise toccandomi i capelli.
Sorrisi.
“Ti amo per questo Denise”
“Grazie” lo abbracciai.
Rimanemmo abbracciati tutto il tempo.
“Ci siamo solo noi qua” disse.
“Già” lo guardai.
“Sei bellissima anche con i capelli bagnati”
“Anche tu” dissi riabbracciandolo forte.
“Siamo bellissimi insieme allora” disse.
  Risi.
“Posso chiamarti amore?”
“Harry...” lo guardai stupita.
“Si amore?”
“Ti amo troppo” lo riabbracciai.
“Anche io amore mio” disse stringendomi a lui.
“Perciò cosa significa questo?” lo guardai.
“Che tu sei il mio amore grande” disse.
Sorrisi.
“Potremmo provarci...ad avere una relazione seria” disse.
“Dici davvero?”
“Si Denise dico davvero!”
“Sarebbe una relazione a distanza...”
“Si ma...noi l’affronteremo”
“Sarebbe una relazione segreta”
“Si ma noi ci amiamo e non abbiamo bisogno di farlo vedere”
“Sarebbe...”
“Denise lo so che sarà rischioso e difficile ma”
Lo fermai.
“Sarebbe perfetto Harry” dissi.
Sorrise e poi mi baciò.
“Ti ho già detto che ti amo tantissimo?”
“Si” sorrisi.
“Beh non smetterò mai di dirtelo”
“Ed io non mi stancherò mai di sentirtelo dire” dissi.
Ridemmo.
“Perciò da adesso sono impegnato” scherzò.
“Già a quanto pare” dissi.
“Anche lei però signorina Anderson”
“Già a quanto pare...” risi.
“O forse dovrei chiamarla futura Mrs. Styles?”
Risi.
“Suona bene, non trovi?” chiese.
“Suona benissimo” sorrisi.
Ci baciammo di nuovo.
“Tu sei incredibile” ammisi.
“Anche tu” disse incominciando a baciarmi partendo dalla spalla.

Mi faceva venire i brividi con i suoi gesti così delicati e perfetti. Ma la cosa straordinaria era quella che le sue mani le sentivo sicure e non mi faceva il solletico quando mi toccava.

“Pensi che dovremmo rientrare?” sussurrai.
“Rientrare?”
“In camera...insomma sarà tardi”
“E se rimaniamo in spiaggia fino all’alba?”
“Okay” dissi.
Rise.
“Che c’è?”
“No niente...amo quando accetti tutte le mie proposte”
Scossi la testa.

Subito dopo uscimmo dall’acqua e ci sedemmo sulla sabbia. Asciugandoci con i nostri vestiti.
“Hai freddo?”
“Un po’” dissi.
“Adesso?” disse abbracciandomi.
“Va un po’ meglio” sorrisi.

Rimanemmo in silenzio per un po’.

“Stringimi forte” dissi.
“Si”
“Amore?” dissi.
“Si?”
“Questo è un sogno”
“No amore questa è la realtà”
“Ho paura”
“Di cosa?” chiese.
“Non andartene mai” dissi.
“Non lo farò...”
“Sicuro?”
“Si”
“E se incontrerai un'altra donna?”
“Ne incontrerò milioni di donne ma nessuna saprà farmi battere il cuore come fai tu”
“Come fai a dirlo?”
“Perché...io ti amo” disse.
“E se un giorno ti innamorerai di un'altra?”
“Io voglio te e nessun altra, Denise”
“Ma...”
Mi fermò.
“Io amo te...solo te, capito?”
Annuì.
Mi baciò.
“Ti amo amore” dissi io questa volta.
“Anche io amore” disse baciandomi di nuovo.
Sorrisi.
“Vedi? Ti amo troppo per lasciarti andare...”
“Ma dovrai farlo...domani” dissi mentre mi scese una lacrima.
“E se scappassimo?”
“Cosa?”
“Scappiamo...scappiamo insieme” disse.
“Non potrei mai lasciartelo fare, Harry” ammisi.
“Perché?”
“Non ti chiederei mai una cosa del genere”
“Perché?”
“Non sarebbe giusto...”
“Perché?”
“Non sarebbe giusto nei tuoi confronti. Non sarebbe giusto nei confronti dei ragazzi e non sarebbe giusto nei confronti delle fans” dissi.
“Tu non mi chiederai mai di scegliere tra te e la band, non è vero?”
“Esatto! Non potrei mai chiedertelo...perché ti amo e rispetto il tuo lavoro e so quanto ami cantare” dissi.
“E’ anche per questo che ti amo Denise”
“Fa parte di te, no? Insomma io amo te per come sei e per il tuo lavoro”
“Sono davvero fortunato”
“Io sono fortunata” dissi.
“Ti amo amore”
“Anche io...amore” dissi.
 


 

Capitolo 36!:)
Scusatemi l'ora.
Ma dovevo pubblicarvelo lo stesso. Lo avevo promesso.

Allora? Cosa ne pensate? Vi è piaciuto?
Finalmente Harry e Denise si può dire che stanno insieme davvero eh? Cosa pensate succederà dopo? Insomma dovranno lasciarsi...

Okay vi lascio con questo capitolo e i vostri dubbi e speranze! Posso solo dirvi che ci vedremo tra una settimana, dato che sarò a Londra come già comunicato.

RECENSITE E TANTI MILLE BACI A TUTTI VOI. GRAZIE DI TUTTO. A PRESTO.

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Capitolo 37
*** Goodbay. ***


~~

Ero rientrata in camera da sola. Avrei avuto quattro ore per dormire prima di lasciare questo albergo.

Dopo essermi lavata mi infilai sotto le coperte ripetendo a me stessa “Devo dormire”. Avete presente quando incominciate a muovervi, girarvi e rigirarvi nel letto per trovare la posizione perfetta che sembra scomparsa? Ecco era quello che stava succedendo a me adesso.

Incominciarono a venirmi in mente piccole scene di me ed Harry qua a Los Angeles. Chiudevo gli occhi e riuscivo a rivederci dentro a quella stanza con la pizza in mano. Hope che saltava e Harry che rideva. Quella volta nel bosco dove mi ha abbracciato. Il nostro primo abbraccio.

È come se riuscissi a sentire anche le stesse emozioni che avevo provato in quei momenti.

La sua lettera. Kyle. La fila per salire in canoa e poi lui, là così perfetto che viene verso di me. Il bacio. Il nostro primo bacio. I fuochi d’artificio sulla mia terrazza. Noi due accoccolati sul letto. Anzi in realtà prima eravamo così distanti ma era ovvio che non potevamo restare così lontani troppo a lungo. La colazione a letto. Il pomeriggio con Hope. Le litigate con Kyle per poi vederli insieme...adesso ridono e si aiutano a vicenda.

Il nostro pranzetto in terrazza. La nostra cena perfetta. Little things. L’atmosfera perfetta. Il giro in barca. Le tazze e poi quel maledetto “Ti amo”. Quel ti amo tanto desiderato quanto odiato subito dopo. Io che piangevo e non riuscivo a parlare e non avevo nemmeno il coraggio di guardarlo negli occhi. La notte peggiore della mia vita senza Harry. Poi eccolo davanti alla mia porta che mi guarda con quegli occhi lucidi e grandi. Come potevamo stare lontani? Avevamo bisogno di sentirci, di toccarci.

IO AVEVO BISOGNO DI LUI.

Il braccialetto di Pandora! Quello era stato probabilmente la cosa più folle che aveva potuto fare per me in queste due settimane. Anche se devo ammettere che il fatto di essere tornato così a Los Angeles e raggiungermi all’escursione in canoa fu davvero azzardato come gesto. Ammetto. Per non parlare del giro in barca o della cena, insomma chiunque avrebbe potuto parlare se avesse voluto.

Erano passate due settimane. Devo essere sincera? Non avevo mai pensato che in due settimane a Los Angeles sarebbe successo tutto questo! Mi ero immaginata queste due settimane in giro a visitare luoghi, spiagge e negozi con i miei, Kyle e Hope. Magari avrei conosciuto dei ragazzi della mia età con cui avrei passato il tempo in albergo. Invece le cose erano state un po’ diverse...ma era successo tutto quello che desideravo più di ogni altra cosa al mondo e se ci penso ogni tanto faccio ancora fatica a crederci. Come quando per la strada vedo i poster degli One Direction e guardo Harry. Sembra strano e lo vedo in un modo diverso adesso. Non saprei come spiegarvi ma lo vedo con degli occhi diversi. Non oso immaginare che effetto  mi farà tornare in camera mia e guardare la mia parete ricoperta dalle loro immagine che di tanto in tanto avevo stampato.


Avvolta dai miei pensieri mi addormentai.



….



La sveglia suonò alle otto. Volete la verità? Avrei voluto non suonasse mai!

Tolsi la coperta e feci un respiro profondo prima di riuscire ad alzarmi dal letto. Alle otto e mezza ero pronta per scendere a fare colazione con Hope.

“Hope cosa vuoi da mangiare?”
“Ho sonno” disse mettendo il broncio incrociando le braccia sopra il tavolo.
“Vado a prenderti del latte e dei biscotti, okay?” dissi alzandomi alla ricerca di un cameriere disponibile.

Finalmente trovai qualcuno disposto a prendere la mia ordinazione e tornai al tavolo da Hope.
“Kyle! buongiorno” dissi vedendolo seduto affianco a Hope.
“Buongiorno” disse sbadigliando.

OKAY A QUANTO PARE ERO IO LA PIU’ SVEGLIA OGGI.

“Hai già preparato le valigie?”
“No, te? A che ora dobbiamo lasciare la stanza?” dissi andando in panico.

Avevo paura di non farcela a preparare tutto e di non riuscire a salutare Harry.

“Tranquilla abbiamo l’aereo all’una e mezza” disse Kyle mentre si strofinò gli occhi.

Sembrava un bambino in questo momento. Anzi non saprei chi dei due dimostrava avere i due anni tra Kyle e Hope.

Arrivarono le nostre colazioni e mi buttai di fretta a mangiare.

Okay ero in ansia ed ero agitata. In realtà non sapevo nemmeno a che ora sarebbe partito Harry. E se era già partito? No beh me lo avrebbe detto, giusto? Insomma dovevamo darci un addio vero questa volta. Anche se poteva essere difficile quanto voleva non poteva partire senza salutarmi, giusto?

Presa dalla paura di non poterlo più vedere bevvi il tè caldo tutto d’un fiato. Consiglio a tutti quanti di non farlo mai!

“MERDA!” urlai appoggiando la tazza sul tavolo poco delicatamente.
“Sei scema o cosa?” mi guardò Kyle ovvio.
“Okay devo andare” dissi alzandomi.
“Dove vai?”
Mi bruciava tutto lo stomaco. Stavo andando a fuoco.
“Ci vediamo dopo” dissi di fretta mentre corsi verso il primo ascensore libero.

Credevo di morire! Sentivo il calore dentro che mi bruciava lo stomaco.

Entrai in camera mia e cercai una busta. Intanto, per fortuna mi era passato un po’ e non sentivo più lo stomaco a fuoco anche se penso di aver perso la sensibilità della lingua adesso.

“Merda e adesso dov’è?” dissi spostando tutto.
“Dove diamine l’ho messa?” dissi a voce alta mentre toglievo i vestiti dall’armadio.
Poi corsi verso la borsa che avevo all’ingresso ed eccola qua. La busta che cercavo.
La presi ed uscì di nuovo.

Camminai il più veloce possibile per raggiungere l’altra parte del piano. Avevo il fiatone mentre camminavo ed il cuore in gola mentre tenevo stretta la busta.

“Ha…” mi bloccai letteralmente facendo un passo indietro.


“Comunque non ti sarai mica innamorato di quella ragazzina, vero?” chiese un ragazzo a Harry mentre chiudeva la sua porta.
“Chi Denise? Ma no! Tranquillo...” disse.
“Ah okay amico...no sai perché secondo me dovresti provarci con la modella” disse un tizio dai capelli biondo platino.
“La modella?”
“Si la Jenner? Si chiama così no? Guarda che si vede che tra di voi c’è un certo feeling...certe cose non passano inosservate Harry” fece l’occhiolino.
“Non lo so”
“Dovresti richiamarla”
“Magari ci penso, okay?” disse Harry prendendo la sua borsa.
“Sareste una bella coppia...secondo me! E poi sembra che abbia una bella cotta per te Styles”
“Beh e allora se è così...non esiterò a farle sapere quanto il mio cuore batta per lei” rise.

Continuai ad ascoltare.

Avete presente quella sensazione di vuoto totale? Come se qualcuno vi stesse strappando il cuore lasciandovi vuoti?

I miei occhi incominciarono a bagnarsi fino a che non scoppiarono in lacrime. Facevo fatica a respirare ed il mio cuore si era fermato. Anzi se ne era andato.

Avrei giurato che quello che Harry stava dicendo in realtà non fosse vero ma sembrava così sincero e convincente che dovetti affrontare la realtà.

Vennero nella mia direzione. Anzi no ma Harry mi guardò e i nostri sguardi si incrociarono.
Non ci pensai un attimo e corsi via.
“Denise...” sentì in lontananza.

Corsi più che potevo e mi rinchiusi in camera. Sbattei la porta alle mie spalle e caddi a terra in un pianto senza fine.

Dopo cinque minuti mi alzai.
Avete presente quando piangete in modo talmente disperato e passate dall’essere delusa all’essere arrabbiata, infuriata? Ecco.
Mi alzai. Misi le valige sul letto e cominciai a buttarci di forza i vestiti dentro. Ero arrabbiata, delusa. Persa.



HARRY’S POV.

Den continuava a parlarmi di questa modella che nemmeno ricordavo il nome. L’avevamo conosciuta ancora la scorsa volta insieme ad altri amici e da quel giorno lui è convinto che lei sia la ragazza perfetta per me. È popolare, bella, piena di soldi e potremmo essere la coppia dell’anno. I soliti ragionamenti da ragazzo idiota che non capisce niente dell’amore.

Cercavo di seguirlo mentre parlava altrimenti mi avrebbe potuto rimproverare facendomi una delle sue solite prediche da padre rompi scatole. Ma la verità era che non facevo altro che pensare a Denise. Non sapevo bene a che ora avrebbe lasciato l’albergo e ieri notte abbiamo preferito non toccare l’argomento ‘PARTENZA’. Volevamo goderci le ultime ore insieme e così abbiamo fatto. Lo so. Lo ammetto. Avrei tanto voluto dormire con lei ma date le circostanze abbiamo deciso che era meglio di no.

“Den se vuoi ti do il suo numero così ci parli tu con lei, okay?” dissi scuotendo la testa.

Stava incominciando a seccarmi adesso!

“Guarda che non farei mai una cosa del genere al mio migliore amico, Harry! So che ti piace e te la lascio...”

Non risposi. Pensai fu meglio così e mi girai.

Denise.

La vidi immobile in lacrime.

Aveva sentito tutto? MERDA!

Ci guardammo per una decina di secondi poi se ne andò. Non ebbi la forza di fermarla dopo quello che avevo detto: “Chi Denise? Ma no! Tranquillo...”.

Sono un coglione cazzo!

Sussurrai il suo nome facendo tre passi raggiungendo il posto in cui era lei pochi secondi prima. Mi voltai a guardare Den e poi abbassai lo sguardo.

Sono uno stupido!

Raccolsi una busta azzurra con scritto ‘Harry’ in maiuscolo.

“Ehy cosa stai facendo? Ti muovi?” mi chiamò Den.
Non risposi. Non risposi per educazione perché in questo preciso istante avrei potuto sbottare qualsiasi cosa contro di lui.
“Vai avanti. Ti raggiungo tra un po’” dissi tornando in camera.
“Okay come vuoi” disse confuso andandosene.

Entrai in camera e buttai la borsa per terra andando a sedermi sul letto.
Aprì la busta e presi un poster tutto ripiegato. Lo aprì ed era un collage di foto.
Sorrisi appena vidi che foto erano.
Poi afferrai un bigliettino.

 

“Nobody loves you baby the way I do.
TI AMO AMORE MIO.”



Chiusi gli occhi per un istante. Mi alzai e non pensai nemmeno un secondo a quello che stavo per fare. Raggiunsi la Hall e la vidi fuori con la sua valigia mentre aspettava il taxi da sola. Probabilmente i suoi dovevano ancora scendere. Probabilmente era in super anticipo e non vedeva l’ora di andarsene da questo posto per colpa mia!

La raggiunsi. Le presi il braccio per farla girare e la baciai.

“Harry per favore...” si staccò.
Continuai a baciarla. Non potevo perderla.
“Harry”

Non risposi. Non volevo lasciarla andare. Avevo il cuore che mi esplodeva. Avevo paura.

“Per favore lasciami andare...” disse staccandosi del tutto mettendomi le mani sul petto.
“So che non è quello che vuoi, Denise” dissi.
“Non...noi non possiamo”
La fermai.
“Noi possiamo invece! Perché lo stiamo facendo” dissi.
“Harry” incominciò a piangere.
“Ti amo Denise e non posso lasciarti andare così! Devo sapere che un giorno ci rivedremo...devo sapere che mi aspetterai...devo sapere che tu mi ami”

Non mi ero mai innamorato sino ad ora.

Mi guardò. Rimanendo in silenzio.
Fu il minuto più lungo della mia vita questo. Aspettavo una sua risposta. Avevo bisogno di sentire la sua voce ma avevo paura.

“Tu mi aspetterai?” disse piano.
“Ti aspetterei anche se dovesse essere per una vita intera sapendo che poi ti riabbraccerò, Denise”
Non rispose.
“Io amo te...non lei! Den è un coglione e io probabilmente lo sono più di lui” cercai di giustificare.
“Quindi non c’è niente tra te e lei?”

Aveva paura. Potevo sentirlo dalla sua voce sottile e vederlo dal suo sguardo.

“Lei non è niente per me”
“E’ una bella ragazza” disse.

Cosa?

“Si lo è...ma tu sei più bella” la guardai.

Per favore Denise.

“Sarebbe la ragazza perfetta” abbassò lo sguardo.
“Denise...guardami”
Alzò lo sguardo.
“Sarà perfetta...ma non per me” dissi prendendole il viso tra le mani. “Tu sei la ragazza perfetta per me”
Mi spostò le mani e abbassò di nuovo lo sguardo.
“Io non so se posso sopportare tutto questo...”
“Abbiamo promesso di affrontarlo insieme, ricordi?” cercai i suoi occhi.
Fece un respiro profondo.
“Denise...”
“Ti odio” disse dandomi un piccolo colpetto sul petto per poi abbracciarmi.
Sorrisi. La amavo troppo.
La strinsi più forte che potevo.
“Ti amo piccola” dissi guardandola negli occhi.

Era così piccolina che quando non indossava i tacchi mi arrivava giusto all’altezza del cuore e amavo quando doveva alzare la testa per guardarmi. Era dolcissima. Bellissima. perfetta.

“Dovremmo staccarci adesso” disse.
“Perché?” chiesi confuso.
“Qualcuno potrebbe farci una foto e pubblicarla in internet” disse.
“Possono fare quello che vogliono...se noi ci amiamo non è colpa nostra”
“Come farò senza di te...”
“Sh” la fermai ristringendola forte.
“Adesso però dobbiamo salutarci...arriveranno i miei e...”
“Tranquilla” sorrisi.

Mi tolsi il cappello e glielo misi in testa a lei. Risi perché le era piuttosto grande.

“Ehy” rise.
“Sei bellissima”

Era perfetta.

“Grazie” sorrise.

Amavo quando diventava rossa per un mio complimento. Non so se se ne rendeva conto, probabilmente no e non glielo avrei mai detto! Sh.

La baciai per l’ultima volta.
Non volevo più staccarmi e nemmeno lei. Lo potevo sentire dalla sua presa ma non potevamo fermare il tempo purtroppo.
Non volevo che finisse questo bacio ma nulla è infinito.

“Ti amo amore. Buon viaggio e mi raccomando fai la brava” le dissi.
“Non sono una bambina” rise.
“Sei comunque la mia piccolina” le ricordai.
“Ti amo troppo” disse riabbracciandomi.

Fu difficilissimo doverle dire addio e farla staccare da me. Perché non volevo nemmeno io dirle addio e lasciarla andare ma ci sono cose a cui non si può fuggire.
Per quanto mi fu difficile mi staccai e ci salutammo. Presi il primo taxi e partì.

Mi mancava già. Avevo il cuore a pezzi. Ero tentato nel dire al taxista di tornare indietro ma...non potevo.




DENISE’S POV

Harry se ne era andato.

Rimasi immobile. Stavo tremando. Avevo freddo e avevo un vuoto al cuore.

HARRY.

Incominciarono a scendermi alcune lacrime che dovetti asciugare subito appena vidi arrivare i miei.

“Allora si torna a casa!” disse papà.
Feci un mezzo sorriso.
“Lo so Denise che avresti voluto rimanere ancora qua ma...non si può” disse papà mettendomi un braccio intorno al collo.
Annuì.

Non avevo le forse di parlare. Se parlavo sarei scoppiata a piangere.

“Su Kyle aiutami a mettere le valigie in macchina” ordinò papà.
Io mi spostai e mi misi accanto a mamma e Hope.
Mamma sospirò.
La guardai e mi sorrise.
“Mi mancherà tutto questo lusso” disse facendo la faccia triste.
Risi. Cercai di ridere.

Salimmo in macchina e non feci parola con nessuno. Non so se se ne sarebbero accorti del mio silenzio ma stavo troppo male per rispondere in questo momento.
Per fortuna arrivammo in aeroporto e il check-in fu abbastanza veloce. Passammo i controlli e poi aspettammo l’apertura del gate. Rimasi seduta ad aspettare. Mentre mamma e Hope andarono a farsi dei giri nei negozi e papà e Kyle andarono a mangiare qualche schifezza.

Alle 12.30 andammo per l’imbarco e salimmo.
All’una esatta l’aereo decollò.


ADDIO LOS ANGELES.



 

ECCOMI! 
Capitolo 37...

Allora intanto sono tornata a casa adesso. Londra è bellissima. La amo!
Ho avuto qualche problema con la famiglia che ci ha ospitato ma OKAY. Il resto è andato tutto benissimo, davvero.

Allora è stato difficile aspettare quasi due settimane per questo capitolo? Mi dispiace, sappiatelo.
Comunque adesso sono a casa ma questo non vorrà dire che aggiornerò come d'Estate perchè è rincominciata la scuola e quest'anno me lo sento sarà un anno difficilissimo! Io cercherò di pubblicare almeno uno o due capitoli a settimana così da non far passare troppo tempo da un capitolo all'altro perchè altrimenti l'attesa potrebbe essere noiosa. SPERO CAPIATE.  

RECENSITE.
Fatemi sapere cosa ne pensate e se avete consigli dite pure. ACCETTO TUTTO!:)
IDEE per i prossimi capitoli? Ne avete o vuoto totale?
Harry è partito. Denise torna a casa e adesso?
BOH.

Vi lascio con i vostri pensieri e dubbi.
Baci e grazie di tutto xxxx 

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Capitolo 38
*** Darkness. ***


~~

Arrivammo con la macchina a casa esattamente alle 18.00 .

“Arrivati” disse papà sospirando mentre fermò la macchina nel parcheggio di casa.
“Già” sospirò mamma distrutta.
“E io che avevo detto che sarei uscito sta sera? Ma siamo matti? Io dormo!” disse Kyle.

WOW.

A quanto pare eravamo distrutti. Il viaggio in aereo era andato benissimo, nessuna turbolenza. Tutto tranquillo a parte le troppe ore. Per non parlare delle nove ore di fuso orario che dovevamo subirci adesso.

Nessuno aveva ne la forza e ne la voglia di alzarsi e scendere dalla macchina. Saremo rimasti in macchina per sempre?

Papà fu il primo dopo qualche minuto ad aprire la portiera della macchina e scese. Quando aprì il cofano, a ruota partendo da mamma scendemmo anche noi.

Mamma andò direttamente ad aprire il portone d’ingresso.
“Ah! Casa dolce casa” disse fermandosi all’ingresso.
Sorrisi.
Era divertente vedere che almeno non ero l’unica presa male in questo momento.

Papà e Kyle portarono dentro le valigie ma avevo come l’impressione che per le prossime 24h sarebbero rimaste ferme all’ingresso.

“Ragazzi scusatemi ma sono troppo stanca, ho bisogno di stendermi a letto e rimanerci a lungo! Non svegliatemi...non entrate per favore. Non voglio ne sentire e ne vedere nessuno” disse mamma salendo le scale.
Sembrava un morto che camminava.
“Se avete fame...dovrebbe esserci del pan carré, nutella e cose così in cucina. Ma per favore non chiamatemi!” continuò a dire fino a che non raggiunse il piano superiore.
“Bene ragazzi vado anche io da vostra madre...se avete fame mangiate e mi raccomando a Hope” ci ricordò papà.

Ecco papà sembrava l’unico a dare dei segni di vita evidenti in confronto a me, Kyle e Hope che appena eravamo entrati in casa c’eravamo buttati sul divano uno sopra all’altro.

“Ma con Harry?” mi chiese Kyle piano.
“Sh” lo zittì chiudendo gli occhi.
Mi addormentai.


….



Sentì un rumore e mi svegliai.
“Kyle” dissi con gli occhi mezzi aperti.
“Sh porto Hope nel suo lettino” disse.
“Ma che ore sono?” chiesi mettendomi seduta.
“Le cinque e mezza passate...”

Le cinque e mezza passate? Okay non capivo.

Guardai Kyle come se stesse parlando un'altra lingua.
“Sono le cinque di mattina...è presto!” disse scuotendo la testa per poi fare un cenno di risata.
“Ma Harry? Se ne è andato?”
“Cosa?”
Mi alzai in piedi e camminai.

Non mi trovavo più. Dove ero? Perché Kyle era in camera mia? Aspetta dov’è il letto?

“Kyle ma...” dissi andando in panico.
“Denise siamo tornati a casa...casa nostra, Italia...Milano” cercò di dire.

Avevo il cuore che batteva fortissimo e una forte sensazione di panico e vuoto assoluto in testa.

“Kyle...” dissi prima di entrare in un buio totale.




KYLE’S POV.


“Denise!” urlai lasciando Hope sul divano e andando verso Denise.

Cazzo era svenuta!

“Mamma!” urlai. “Papà!” urlai ancora più forte.
“Denise cazzo! Svegliati!” urlai mentre la presi tra le mie braccia raccogliendola da terra.

Ci mancava solo questo adesso.

Chiamai nuovamente mamma e papà che finalmente dopo cinque volte scesero.

“Kyle che cosa c’è?!” sbottò papà per poi fermarsi e correre verso me.
“Denise” urlò mamma.
Hope si svegliò.
“Kyle chiama un ambulanza” mi ordinò mamma passandomi il telefono di casa. “Io vado a prendere dell’acqua”

Composi il numero e dovetti aspettare un po’ prima che qualcuno mi rispondesse. Ero incazzato perché non rispondevano e avevo paura.

“Hanno detto che stanno arrivando” dissi lanciando il telefono sul divano.
“Tieni Hope” disse mamma.
“Denise...svegliati!” disse papà mentre continuava a muoverle delicatamente la testa.
“Non si sveglia...” disse mamma.

Probabilmente sarebbe svenuta anche lei in questo momento. Pregai mentalmente che non succedesse.

Finalmente arrivò l’ambulanza e la portarono con loro. Mamma salì con Denise, mentre noi tre andammo in macchina.

Per tutto il viaggio non parlò nessuno.
Hope continuava a guardarmi terrorizzata. Era piccola ma penso che avesse capito la gravità della cosa.




*CINQUE ORE DOPO*



Mamma continuava a fissare il vuoto mentre se ne stava seduta su una sedia in questa merda di sala d’attesa. Papà invece continuava a fare avanti e indietro per tutto il reparto e io tenevo in braccio Hope cercando di farla distrarre con dei peluche.

Probabilmente furono le ore più lunghe di sempre. E probabilmente non avevo mai pregato mentalmente così tanto in tutta la mia vita. Appena esco di qua andrò a confessarmi e inizierò a frequentare almeno una volta al mese la chiesa.

Non volevo pensare al peggio, perché no! Non volevo e non poteva succedere cazzo! Aveva solo diciassette anni e la sua vita adesso era quasi perfetta. Ha conosciuto Harry. Lei lo ama. Lui la ama. Loro si amano dannazione! Hanno tutto il diritto di passare ancora tanti bei momenti insieme.

HARRY.
Non ho nemmeno un cazzo di numero per contattarlo. E se dovesse succedere qualcosa a Denise? Come farò a dirglielo?

Kyle cazzo non succederà niente perché tanto adesso tua sorella si sveglierà e vivrà felice e contenta come sempre.

Vidi in lontananza Hanna, Mike e Kelly (penso si chiamasse così).
Lasciai Hope seduta su una sedia da sola e andai in contro ai nostri amici.
“Kyle” mi abbracciò Hanna scoppiando in lacrime.
“Non piangere ti prego...” le sussurrai.
“Si sa qualcosa?” mi chiese Mike mettendomi una mano sulla mia spalla destra.
“No” sospirai. “Se almeno uscisse un cazzo di medico da quella stanza” urlai.
“Kyle andrà tutto bene” mi abbracciò Mike.

Non volevo piangere. Non potevo piangere.

“Tua mamma?” chiese Hanna delicatamente.
Mi spostai e la indicai.
“Non ha detto una parola. Non si è mossa. Non...”

Cazzo!

“Vado a prendere delle tazze di caffè...volete qualcosa da mangiare?” propose Kelly.
“No grazie...basta un caffè” dissi.
Annuì e se ne andò.

Hanna e Mike si avvicinarono a mamma, che appena li vide scoppiò a piangere.

Io tornai da Hope e la presi di nuovo in braccio.
“Ma Denise torna?” mi chiese Hope.
Aveva la voce così innocente e mi guardava con quegli occhi così puri.
“Certo...” dissi cercando di essere convincente per convincermi anche io.
“Giocherà ancora con me?”
“Certo piccola...appena esce.” Feci una pausa. “Giocherà sempre con te” dissi dandole un bacio sulla fronte.

Dopo qualche minuto vidi papà andare contro ad un dottore.
Mi alzai e andai anche io con Hope in braccio. Poi ci raggiunse anche mamma, Mike e Hanna.
“La ragazza sta bene...ha avuto solo un calo di pressione o almeno crediamo sia così. Magari il viaggio, la stanchezza e cibi sbagliati sono un mix perfetto per andare KO ma siamo arrivati in tempo prima che potesse fare un arresto cardiaco o un collasso come volete chiamarlo... perciò direi che è stata fortunata” sorrise il dottore.
“Posso vederla?” disse mamma in lacrime mentre papà la teneva abbracciata a se.
“Ehm si ma direi che è meglio se prima si calmi un po’ ed entri tranquilla...si asciughi le lacrime perché non c’è bisogno di piangere, okay?”
Mamma annuì.
“Posso entrare?” chiesi.
“Si ma la bambina no” fece una faccia dispiaciuta.
“Ma...”
“Mi dispiace...sono le regole” disse fermo.
“Okay”
“Kyle la tengo io” disse Hanna prendendomela dalle braccia.
“Grazie” dissi.
Lei mi sorrise.


Entrai.

Era strano vedere mia sorella sdraiata in un lettino di un ospedale con dei tubicini attaccati. E pensare che lei odiava gli ospedali ed era terrorizzata dagli aghi, dalle medicine e dai dottori.

Quando dovevamo accompagnare mamma per le visite quando era ancora incinta di Hope mi ricordo che appena entravamo incominciava ad agitarsi e si aggrappava al mio braccio. Oppure quando la dovevamo tenere in dieci per fare uno stupido vaccino a quindici anni. Si lei è mia sorella. Una ragazza molto matura.


Avevo paura.

“Denise” dissi piano avvicinandomi.

Aveva gli occhi chiusi.

“So che puoi sentirmi...” dissi prendendole la mano.
“Kyle” sussurrò.
“Sh” le strinsi la mano. “Sono qui...non affaticarti...devi riposarti”
“Cosa mi è successo?” disse aprendo gli occhi.

Aveva la voce debole. E la sua presa era quasi nulla.

“Hai perso i sensi...ma è normale insomma la stanchezza, il viaggio e poi...” non continuai.

Sapevo quanto le era stato difficile dire addio ad Harry. Non aveva toccato mai l’argomento in viaggio.

“Harry”
“Lo rivedrai presto...vedrai”
Sorrise.
“Beh adesso ti lascio riposare, okay?”
Non rispose.

Avrei voluto prenderla, abbracciarla e stringerla fortissimo. Non riuscivo a vederla così era troppo per me. Era così indifesa e senza forze! E’ mia sorella!

“Vado...riposati” dissi prima di uscire.


Subito dopo entrarono mamma e papà.


“Kyle...allora?” mi fermò Mike.
Scossi la testa e me ne andai.

Avevo bisogno di uscire da questo inferno. Avevo bisogno di uscire da questo ospedale.

Andai al parco di fronte e mi sedetti sopra ad una panchina dove stetti un oretta da solo.

“Ehy” mi sentì toccare.
“Hanna” mi girai.
“Sta bene...adesso è sveglia e ha ripreso anche a parlare...”
Sorrisi.

Non avevo molte parole da dire. Volevo solo piangere, okay?

“Denise è forte...e l’importante è che adesso sta bene” disse sedendosi accanto a me.
“Ho creduto di perderla per un istante...” ammisi.

Già pensavo che non l’avrei più rivista.

“Kyle...”
L’abbracciai. Piansi.
“Ti amo” dissi tutto d’un fiato.

Non so perché lo feci. Non so perché proprio adesso ma avevo bisogno di dirglielo. Avevo bisogno di farle sapere che la amavo.

“Davvero?”
“Si Hanna” dissi.
La baciai senza pensarci troppo. La amavo e avevo bisogno di lei in questo momento.
Quando ci staccammo la tenni abbracciata a me.
“Forse è meglio se torniamo dentro, tu che dici?” disse lei.
“Okay amore come vuoi” dissi dandole un bacio sulla fronte.

Entrammo mano per la mano. L’amavo e dovevano sapere tutti quanti che questa ragazza era la mia adesso.
Mamma quando ci vide arrivare mi guardò confusa in cerca di una spiegazione ma non fece parola e io nemmeno.


“Tua sorella chiede di te Kyle” disse Mike uscendo ridendo con Kelly.
“E’ la ragazza più pazza che conosco” ammise Kelly sorridendo.
Risi alle loro parole.

Avevo il cuore che batteva fortissimo. Mi faceva uno strano effetto entrare in quella stanza e vedere Denise in quello stato.

“Ehy!” disse appena ci vide entrare. “Allora? Voi due dovete dirmi qualcosa?” disse.

Era tornata la Denise di sempre. Risi.

“Ci hai fatto prendere un colpo, lo sai?” disse Hanna staccandosi da me per andare ad abbracciare Denise.
“Ahi piano...”
“Scusa...” disse Hanna mollandola subito spaventata.




DENISE’S POV.


Avevo un fortissimo mal di testa. Per non parlare del dolore sulla chiappa destra e la schiena. Ma non volevo dirlo agli altri. Avevo paura. Ho sempre avuto paura degli ospedali e non riuscivo nemmeno a guardare la flebo attaccata al mio braccio. Che schifo.

“Come ti senti?” mi chiese Kyle.
Sembrava terrorizzato.
“Bene” risi. “Sto bene”

Non stavo così bene in realtà. Avevo tanta ma tanta paura.

Nessuno parlava. Io aspettavo che mi dicessero loro qualcosa e invece dovetti parlare io ah!

“Okay...piccioncini devo tirarvi le parole di bocca con le pinze o riuscite a dire qualcosa?”
Si guardarono tra di loro.
“Okay okay tranquilli...la smetto” sospirai.
Poi Kyle prese la mano di Hanna e si avvicinarono di più a me.
“Ecco vedi? Guardaci” disse tra l’essere felice e l’essere terrorizzato a morte.

Aveva paura per me?

“Allora? È ufficiale?” dissi sorridendo.
“Già” disse Hanna guardando Kyle.
Ridemmo tutti quanti.

Ahia non potevo nemmeno ridere adesso.

“Comunque io penso che sono presa malissimo...perciò non guardatemi troppo vi prego”
“Sei bellissima tranquilla” mi sorrise Kyle.
Risi.

Devo essere sincera? Non me l’aspettavo questa frase da Kyle.

“Hai bisogno di qualcosa? Dobbiamo portarti qualcosa da casa?” mi chiese Hanna.
“Direi che se mi porti un mascara e una matita sarà più che sufficiente” scherzai.
Risero entrambi.
“Stupida” mi prese la mano Hanna “Cavolo mi sei mancata tantissimo in queste due settimane”
“Si lo so...so che ogni notte piangevi e contavi i giorni che mancavano al mio rientro” scherzai.
“Okay” rise.
“No dai davvero se mi portate il mio telefono con le cuffiette ve ne sarei grata e magari anche il caricatore ecco...”
“Vuoi anche l’Ipad?” mi chiese Kyle.
“No va beh basta il telefono, tanto ho internet” dissi.
“Allora hai conosciuto qualche ragazzo a Los Angeles?” chiese Hanna tutta entusiasta.

Ho conosciuto qualche ragazzo? Si sai ho incontrato Harry Styles e ci siamo baciati e sai anche un'altra cosa? Noi abbiamo una relazione.
Rimasi a fissarla per un po’ non sapevo cosa rispondere. Non volevo mentire alla mia migliore amica ma non potevo dirle la verità.

“Forse è meglio se andiamo, Hanna” intervenne Kyle.

Amo mio fratello.

“Ma siamo appena entrati...” disse lei dispiaciuta.
“Lo so ma...è meglio se la lasciamo riposare”
“Si hai ragione...scusami Denise! Io ti faccio anche tutte queste domande idiote...perdonami” disse in cerca di perdono.
“Ehy tranquilla” sorrisi.
“Beh noi andiamo” disse di fretta.

Potevo vedere dai suoi occhi quanta fatica stava facendo a lasciarmi ma penso fosse meglio così e poi non so per quanto tempo avrei finto di stare bene.
Uscirono e rimasi per qualche minuto da sola prima che entrò il dottore per sapere come stavo. Finalmente però se ne andarono tutti e rimasi solo io.

Ho sempre pensato che se dovevo essere ricoverata in ospedale volevo la stanza tutta e solo per me ma adesso non ne ero così sicura. Non c’era una televisione, non c’era musica. Non avevo niente da fare. E avevo paura che se mi addormentavo magari entrava qualcuno per uccidermi. OKAY GUARDO TROPPI FILM!

Dopo non so quanto tempo mi addormentai e mi risvegliai sulle sei. Dico che erano le sei perché mi portarono la cena. Non so che cosa era quel brodo colorato ma di certo non lo avrei mangiato perciò non toccai niente e lasciai tutto sul vassoio come me lo avevano portato.

Presi un colpo quando aprirono la mia porta.

MAMMA!

“Ehy tesoro come stai? Hai mangiato? Ti hanno già portato la cena? Ti ho portato il telefono, le cuffiette e il caricatore. Appoggio qua? Ah ti ho portato anche l’ipad...e qualche rivista. Come stai?” disse tutto d’un fiato.
“Mamma” dissi guardandola.
Sospirò poi si scusò.

Si vedeva che faceva di tutto per non far sembrare che stava malissimo ma non era una brava attrice. No non lo era per niente.

“Mamma sto bene...non preoccuparti! Ma non mangio quella cosa, okay?” dissi disgustata.
“Denise! per favore non è il momento di fare la schizzinosa soprattutto perché sei in queste condizioni! Devi mangiare qualcosa o il tuo corpo non reggerà” disse.

Si vedeva che l’ultima frase le era costata molto dirla.

“La mangerò solo per te allora, sappilo”
Sorrise. Fece un sorriso più grande di lei e prese il vassoio tra le mani e si sedette accanto a me.

So che non aspettava altro se non prendersi cura di me.




 

Capitolo 38! Dai che ce la faccio ad aggiornare:)

Allora questo capitolo è un po' tragico. Denise che sviene e si sente male ma a quanto pare si è ripresa del tutto o almeno un po'. Manca Harry però.
Sono tornati a casa. Non è stato un bellissimo rientro. Rivediamo i suoi amici e Kyle e Hanna adesso stanno insieme a quanto pare. Chissà.

Avete idee di come continuerà o vuoto totale? Non vi aspettavate questo, vero? Beh ci saranno un sacco di sorprese per voi.

Grazie per il vostro immenso supporto. Vi amo!:)

Spero di aggiornare presto. Baci xxxx  

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Capitolo 39
*** You are my awakening. ***


~~

Sulle nove mamma se ne andò. Diciamo che la costrinsi io ad andarsene perché se fosse stato per lei sarebbe rimasta a dormire su quella sedia scomodissima solo per restare con me. Ma infondo la capivo. Anche io probabilmente farei lo stesso se avessi una figlia in ospedale.

Presi il telefono e attivai internet.
Vidi che mi era arrivata un email da un indirizzo sconosciuto.
La aprì senza pensarci due volte.

Capì immediatamente da chi era stata scritta. Appena lessi “Ciao Piccolina”.

Era Harry.

Non pensai a come aveva fatto ad avere la mia e-mail. Davvero non ci pensai. Ma mi venne in mente solo dopo che gli risposi.

Mi aveva allegato un video e due foto perciò decisi di prendere il mio i-pad e di guardare il video là.
“Ciao piccola. Mi manchi tanto sai? Sappi che sei bellissima e che ti amo tantissimo. Ti mando un bacio, ciao.”

Quanto poteva essere bello? Quanto dolce era questo ragazzo? Quanto potevo amarlo?

“Ciao piccola. Mi manchi tanto sai? Sappi che sei bellissima e che ti amo tantissimo. Ti mando un bacio, ciao.”
“Ciao piccola. Mi manchi tanto sai? Sappi che sei bellissima e che ti amo tantissimo. Ti mando un bacio, ciao.”
“Ciao piccola. Mi manchi tanto sai? Sappi che sei bellissima e che ti amo tantissimo. Ti mando un bacio, ciao.”
"Ciao piccola. Mi manchi tanto sai? Sappi che sei bellissima e che ti amo tantissimo. Ti mando un bacio, ciao."
"Ciao piccola. Mi manchi tanto sai? Sappi che sei bellissima e che ti amo tantissimo. Ti mando un bacio, ciao."
"Ciao piccola. Mi manchi tanto sai? Sappi che sei bellissima e che ti amo tantissimo. Ti mando un bacio, ciao."

Riguardai il video almeno una cinquantina di volte. La sua voce era qualcosa di incredibile. Mi mancava troppo. Mi mancava già tantissimo, come farò a non vederlo per chissà quanti mesi?

Rilessi l’e-mail e poi aprì le foto.

Sapeva come farmi ridere. Già. Mi conosceva più di quanto immaginassi.

Risposi immediatamente.
Non sapevo se dovevo dirgli che mi ero sentita male e adesso mi trovavo ricoverata in ospedale. Avrei dovuto dirglielo? No va beh evitiamo di farlo preoccupare.

Dissi che il viaggio era andato tutto bene ed ero arrivata a casa sana e salva. Ero stanca ma stavo bene. Inoltre che mi mancava più dell’aria ma OKAY. Gli chiesi anche dove avrebbero fatto i prossimi concerti e di inviarmi tante foto con la vista dal palco. Gli raccontai un po’ di Hope dato che mi chiese di salutargliela e poi gli chiesi anche come aveva fatto a fare quelle due foto. Si era fatto due foto mentre ‘guidava’ un aereo, sembrava in volo, perciò glielo chiesi.

Anche io voglio fare una foto mentre piloto un aereo! Non è giusto. Anzi no, non ho nemmeno il coraggio di alzarmi e camminare quando volo. Già quando dovevo andare in bagno, le poche volte che ci sono andata mi facevo sempre accompagnare da Kyle facendolo aspettare fuori dalla porta con l’obbligo di parlarmi altrimenti andavo in panico.

Il mio mal di testa mi fece ricordare che non potevo sforzarmi troppo e dovetti smettere di scrivere, perciò scrissi le ultime cose velocemente per poi chiudere ma ovviamente io divento indecisa anche su come salutarlo:
“Mi manchi.” No dopo sembro troppo depressa. Insomma glielo’ho già scritto che mi manca.
“Ti amo tanto amore” amore?
“Ti amo tanto Harry” o Harry?
“Ti amo.” Così è troppo semplice dopo sembra che non mi interessa.
“Ti amo tanto Styles” mm okay. Questo va bene.

INVIA.

PROSEGUI.

E-MAIL INVIATA.

Spensi tutto e cercai di addormentarmi.

Non so come avrei fatto a dormire con questo mal di testa assurdo. E poi non potevo muovermi perché altrimenti sentivo male alle ossa. Che palle. Ma perché proprio a me?

Dato che non riuscivo a chiudere occhio ripensai all’e-mail e quello che mi aveva scritto. Il video e le foto. E una domanda mi venne spontanea: Come aveva fatto ad avere la mia e-mail? Non riuscivo a darmi una risposta. Pensai che probabilmente Kyle gliela aveva data ma non riuscivo a pensare in quale momento lo avrebbe potuto fare. Loro e i loro misteri. Glielo chiederò. Nella prossima e-mail, sperando che mi risponda.

Okay devo rivedere il suo video messaggio.

Riaccesi l’i-pad ed aprì di nuovo la sua e-mail.
“Ciao piccola. Mi manchi tanto sai? Sappi che sei bellissima e che ti amo tantissimo. Ti mando un bacio, ciao.”

Anche tu mi manchi! Anche tu sei bellissimo e anche io ti amo tantissimo. Ti mando un bacio anche io, ciao amore.

Ecco adesso mi deprimo.
Non posso nemmeno fargli un video messaggio perché guardate tutti dove sono! In uno stupido lettino di un ospedale...

Sentivo il cuore esplodermi e mi agitai.
Cazzo Denise calmati!

Cercai di non guardare la macchinetta che mi controllava il battito cardiaco e decisi di chiudere gli occhi e di non pensare a niente e diciamo che funzionò perché riuscì a dormire per circa sei ore buone.



….



“Buongiorno signorina Anderson come si sente sta mattina?” mi domandò una giovane infermiera.

Sembrava simpatica. Direi che è la prima che incontro che a primo impatto non mi sta antipatica.

“Ho ancora un po’ di mal di testa, è normale? Perché non lo sopporto più” sbuffai.
“Direi che si è normale dato che ha avuto un cedimento ieri...ha male da qualche parte?”
“Se da qualche parte intende: schiena, braccia, sedere e avere le gambe pesanti...allora si altrimenti sto apposto grazie”
“Lei è una ragazza tosta” rise. “E’ fortunato il suo ragazzo”
“Il mio ragazzo?” sbiancai.
“Si se ne ha uno...tutto bene?” si preoccupò.
“Oh ehm si...” cercai di tornare normale.

Ovvio che non poteva sapere di Harry! Nessuno lo sa Denise...

“Okay vediamo il respiro...intanto il battito del cuore sembra tornato normale” sorrise.
“Ma lei è un medico?” chiesi.
“Si...piacere sono la dottoressa Morgan” mi sorrise.
“Io ero convinta che lei fosse un infermiera...mi scusi” dissi.

Che figura!

“Tranquilla...ci sono abituata! Molti pazienti mi scambiano per una semplice infermiera perché mi vedono così giovane e credono che sono solo alle mie prime armi ma in realtà non è così” rise.
Sorrisi in risposta.

Comunque c’era qualcosa che non mi tornava. Era troppo giovane per essere già laureata in medicina e che era già medico. Boh.

“Le faccio portare la sua colazione subito” disse uscendo.

Spero che sia meglio della cena di ieri sinceramente.

“Le lascio il vassoio qua sopra” disse una donna piuttosto in carne che neanche mi guardò in faccia.

Ecco lei era un infermiera.

Perché a me devono capitare quelle più stronze? Come faccio a prendere il vassoio se me lo ha lasciato dall’altra parte della stanza! Ma dico ci vedono?

Sbuffai. E poi suonai il campanello.

“Cosa c’è?” entrò un altra infermiera.
“Ehm la colazione...io non riesco a prenderla” dissi indicando il vassoio.
Rise mentre me lo portò sul letto e poi se ne andò.

OKAY.

C’era solo una tazza con acqua calda...che cosa era una camomilla? Questa è una colazione?

Sbuffai di nuovo e bevvi la mia camomilla. Che colazione ragazzi.

Appoggiai tutto sul tavolino affianco a me e presi l’i-pad. Entrai nell’e-mail ma vidi che Harry non mi aveva ancora risposto. Beh in realtà non so nemmeno dove sono, perciò potrebbe essere notte o magari sta facendo un concerto adesso.

Okay cerchiamo in internet e togliamoci questi dubbi.
“Allora...giù...no...ecco! Sono in...bo non hanno concerti oggi. Però ieri erano in America...da qualche parte in America...”
“Chi sono in America?” entrarono mamma e papà.
“Ehm nessuno” dissi chiudendo tutte le pagine internet.
“One Direction?” chiese papà ridendo.
“Ehm...si” risi anche io.

Devo stare più attenta quando parlo da sola. Metti che dicevo di Harry o qualcos’altro. Ah Denise, Denise.

“Allora ti hanno portato la colazione?” chiese mamma sedendosi sulla sedia accanto a me.
“Se si può chiamare colazione una tazza di camomilla allora si” dissi.

Io avevo fame.

Risero entrambi.

Grazie mamma e papà per prendermi anche in giro. Intanto scommetto che voi sta mattina avete fatto colazione al bar con un bel cappuccino e un cornetto megagalattico ripieno, strapieno di nutella che usciva da tutte le parti. OKAY BASTA MI STO FACENDO DEL MALE DA SOLA.

“Kyle e Hope dormono ancora...comunque più tardi vengono a trovarti anche loro” disse mamma felice.

Okay perché era così felice? Non era incinta di nuovo vero?

“Noi dobbiamo dirti una cosa amore” disse papà sorridendo a mamma.

Oh cielo aspettano davvero un altro figlio? Ma dico non potete contenervi un po’? Esistono le precauzioni sapete?

“Cosa?” chiesi facendo la faccia stupita.
“Abbiamo pensato che dato che siete giovani e avete bisogno di divertirvi...io e tuo padre abbiamo pensato che tu e Kyle potete andare in vacanza insieme a Mike, Hanna e Kelly tutto il mese di Agosto in Sardegna al mare” disse mamma.
“Davvero? Quindi non sei incinta?” dissi felice.

OPS.

“Cosa? Denise ma...”
“Niente” risi. “Ma in Sardegna?”
“Si abbiamo comprato una casa al mare” disse papà.
“Abbiamo una casa in Sardegna? E da quando?” chiesi.
“Da circa un giorno” risero.

Stanno scherzando?

“Wow io non so davvero cosa dire ma...”
“Ma non ti preoccupare...abbiamo chiamato la nonna e lei è disposta a venire tutto agosto in Sardegna con voi! Così potete portare anche Hope”
“E voi?”

Sapevo già la risposta.

“Tesoro noi lavoriamo...e staremo un mese in Australia”
“In Australia? Ma è lontanissimo...”
“Si ma voi vi divertirete...al mare, in Sardegna...voi ragazzi e la nonna” continuò mamma.

Non so se cercava di convincere più se stessa che era una buona idea o me.

“La nonna è felicissima di rivedervi. Non sai quanto era contenta quando mamma l’ha chiamata” aggiunse papà.
“Immagino”

Non vedevo mia nonna da quando avevo dieci anni probabilmente. Da quando si era trasferita di nuovo in Inghilterra, aveva cambiato totalmente vita era sempre in giro per il mondo e a noi ci arrivavano le sue cartoline. Ah e anche le sue foto quando scala le montagne. Beh si ho una nonna piuttosto sprint. Ma non me la ricordo molto in realtà.

“Sarà divertente, vedrai” mi abbracciò mamma.
“Già...” sorrisi.

So che facevano un lavoro importantissimo e che non potevano rinunciare a niente. Perché infondo lo facevano per noi, per portarci in Resort di lusso. Farci vivere in una casa enorme con un parco come giardino e adesso anche la casa in Sardegna. Ma a volte vorrei passare più tempo con loro.

“Tu come ti senti oggi?” mi chiese mamma.
“Meglio” sorrisi.
“Abbiamo parlato con la dottoressa Morgan...si chiama così giusto?” disse papà guardando mamma.
“Si” annuì lei.
“Sembra in gamba...è molto giovane però”
“Si...e ha detto che potrai tornare a casa dopo domani se continui così” sorrise mamma.
“Bene...non vedo l’ora perché mi annoio qua dentro” dissi sospirando.
Mamma mi guardò e rise.

Rimasero tutta la mattina con me. Questo mi fece molto piacere, almeno potevo stare un po’ con loro e mi piaceva averceli tutti per me. Però questo mi impediva di controllare l’e-mail e forse era un bene perché se sarei stata da sola probabilmente ero qua ad aggiornare di continuo aspettando la risposta di Harry facendomi mille idee possibili su cosa stava facendo. Che palle se inizio così già da adesso, come farò quando non saranno più giorni ma mesi?

Arrivò il mio pranzetto.
Una misera minestrina. Non so nemmeno se erano due cucchiai.

“Che buona” dissi falsa.
“Smettila Denise...devi sentirti fortunata che hai del cibo” mi rimproverò mamma.

Ecco odiavo quando incominciava con questi discorsi dopo che ho saputo che erano andati davvero al bar a fare colazione e a pranzo avevano prenotato al loro ristorante preferito.

Sbuffai e finì la mia BUONISSIMA e INFINITA minestrina.

“Va beh tesoro noi andiamo che altrimenti ci dicono parole, perché siamo sempre gli ultimi ad andare via e superiamo sempre l’orario di visita ma devono capire che tu sei mia figlia perciò non possono dirmi quando e quanto posso vedere la mia bambina!” disse mamma.
Scossi la testa e risi.
“Andate dai” risi.
Mi diedero tutte e due un bacio sulla fronte e mi salutarono.
“Buon pranzo” dissi quando uscirono.

Non era giusto che andavo al ristorante a mangiare pesce adesso...non gli è bastato mangiarlo tutti i giorni a Los Angeles per due settimane?

Aspettai un po’ e poi presi di nuovo il mio i-pad ed entrai nell’e-mail.

10 NUOVE E-MAIL.

Pubblicità, pubblicità, pubblicità, pubblicità, pubblicità...HARRY.

MI HA RISPOSTO YEEEEH.

Battei le mani e feci un mezzo urlo ma mi tappai subito la bocca perché mi ricordai che ero in un luogo pubblico con la porta aperta.

Allora allora dai caricati!

Bene.


 

“Ehy.
Che ore sono lì da te? Noi siamo in Philadelphia e sta sera abbiamo il secondo concerto...poi partiamo di nuovo e questa volta si va verso Detroit.
Ti ho allegato delle foto del concerto e anche della mia stanza d’albergo.
NON CONTINUARE A LEGGERE L’E-MAIL MA GUARDA PRIMA LE FOTO.”




Okay come vuoi ragazzo.

Cliccai sugli allegati e guardai le foto. Wow anche io voglio andare ad un loro concerto!
Wow che bella stanza. Mi ricorda la mia di Los Angeles. Uff.
Tornai a leggere.

 

“Allora viste le foto?
Ho un letto enorme...ma ho dormito malissimo! È troppo grande...manchi tu. Manca la tua presenza. Mi manca stringerti a me durante la notte. Adesso mi pento di non aver dormito con te l’ultima notte.
Il tuo letto come è? Ti manco?

Sai vorrei davvero che tu fossi qui con me. Vedo Perrie e Zayn insieme e mi ricordano noi. Ma non dirlo a nessuno noi siamo più belli!;)

Adesso ho due ore di assoluto relax. Ma non so più nemmeno come rilassarmi senza di te. Okay basta sto diventando paranoico adesso. Dimmi qualcosa tu. Ti sei ripresa dal viaggio? Hai sistemato già le valigie? Hai dormito a sufficienza? Stai mangiando qualcosa di più sostanzioso adesso che sei tornata a casa o continuerai a vivere di foglie verdi?
Sai che mi preoccupo per te. Insomma se ti dovessi sentire male, o avere un calo di zuccheri e io non sono lì con te...insomma ho paura piccolina.

Comunque volevo chiederti hai Skype?
Beh adesso ti lascio. Magari ti stresso.
Mi manchi.

Harry.”




AWW AMORE TI AMO. LO AMO. LO AMO. LO AMO. LO AMO.

Risposi subito.

Forse dovevo dirglielo che ero in ospedale? Che palle perché devo essere così indecisa?

OKAY NON GLIELO SCRIVO.

Si preoccupa per me. Forse però ha ragione dovrei mangiare qualcosa di più. Beh non ci saranno problemi, quando uscirò da qua mi farò fuori 20kg di gelato e nutella. Combinazione perfetta.

Il mio letto? Beh il mio letto sarebbe matrimoniale ma non ci ho ancora dormito. E questo lettino è piccolissimo. Okay Denise concentrati.

Mi sentivo malissimo al pensiero di nascondergli qualcosa. E anche se non gli avevo detto proprio una bugia era come se lo avessi fatto.

Scrissi che mi mancava anche a me e la notte mi sentivo sola nel mio letto. Le valigie le avevo svuotate e mi ero ripresa quasi del tutto dal viaggio e stavo riprendendo l’ora italiana. Raccontai che da quando sono arrivata a casa non faccio altro che mangiare panini e toast perché mamma non è ancora andata a fare la spesa e nessuno ha voglia di uscire di casa.

Dissi che non mi ricordavo più la password di Skype. Non potevo fare una video chiamata e farmi vedere con una flebo attaccata. Si sarebbe preoccupato troppo per niente. Perciò quando tornerò a casa la prima cosa che farò sarà scrivergli che ho ritrovato la password e gli darò il nome del mio account.

Che palle avevo voglia di vederlo.

Mi fece ridere quando lessi: “Ma non dirlo a nessuno noi siamo più belli!;)”. Solo lui poteva dire qualcosa del genere. Beh ma come dargli torto però. No okay io amo la coppia Zayn e Perrie. Mi faceva strano parlare di questo ma dovrò abituarmi. Già.

Finì di dire le ultime cose e poi inviai. Speravo tanto che mi avrebbe risposto subito e infatti fu così. Dopo circa mezzora mi arrivò la sua risposta.

 

“Ehy! Sei stata velocissima a rispondere... beh meglio così.
Allora per il tuo account Skype...non puoi fartene uno nuovo, tipo adesso? Ho tanta voglia di sentirti, mi manca la tua voce e il tuo sorriso. Cioè non faccio altro che guardare le tue foto sul telefono (OPS).

Comunque ho intenzione di parlare di te ai ragazzi, ma volevo chiederti se ti andava bene. Capiscimi ci passo praticamente la maggior parte del tempo insieme adesso che siamo in tour e mi è difficilissimo non parlare con qualcuno di te. So che posso fidarmi di loro, non potrebbero mai dirlo a nessuno dal momento che viviamo la stessa vita. Però so anche che magari potresti pensare che non sia giusto il fatto che io posso dirlo a loro e tu non alle tue amiche. Spero che capirai che è un po’ diverso ma...okay non lo so. Ti prego dimmi tu qualcosa.

A proposito di amici, hai già visto qualcuno? Sei già uscita? Hai qualche festa in programma?
No perché sai potrei diventare geloso ecco...

Sai cosa mi manca più di tutto di te? La tua risata e sentirti parlare. Davvero! Mi mancano i tuoi discorsi ahaahahaha.

Ciao Denise. 
Harry.”




AWW VUOI FARMI PIANGERE?

Piansi e risi allo stesso tempo. Okay la cosa che amavo di più di tutte era il modo in cui riusciva a farmi ridere. Mi faceva sentire bene.



VOGLIO USCIRE DA QUESTO OSPEDALE. ORA!

VOGLIO VEDERE, ABBRACCIARE, BACIARE HARRY. ORA!





 

Capitolo 39!

Allora stabiliamo una cosa così sapete quando aggiorno. Aggiornerò sempre tra il venerdì e la domenica almeno un capitolo o due ogni settimana.

Questo capitolo vediamo email e ancora email. Non sappiamo ancora come Harry faccia ad avere il suo idirizzo di posta elettronica ma ovviamenete ci sarà lo zampino di Kyle. Giusto?
Denise fortunatamente sembra essersi ripresa abbastanza e speriamo che possa davvero tornare a casa presto! Magari già nel prossimo capitolo.

MENOMALE che esiste la tecnologia altrimenti sarebbe stato ancora più difficile per i due tenersi in contatto, vero? Speriamo che le cose andranno sempre per il verso giusto ma è difficile far funzionare alla perfezione un rapposrto a distanza per troppo tempo...FORSE. Ma forse NO. Vedremo come affronteranno tutto nei prossimi capitoli.

Idee per il continuo della storia? Immaginate qualcosa?

Beh ora vi saluto. Vi ringrazio tanto per il sostegno. Baci a presto xxxx

 

 

 

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Capitolo 40
*** All this. ***


~~

Per fortuna erano passati anche questi due giorni e finalmente potevo tornare a casa. Mi sentivo benissimo fisicamente anche se il mio cuore mi ricordava che infondo c’era un vuoto.

MI MANCAVA TROPPO.

Se pensavo che ce l’avrei fatta. Se pensavo che non fosse così tanto difficile stargli lontana. Beh mi sbagliavo. In quelle due settimane, anzi diciamo gli ultimi cinque giorni, mi ero abituata a vederlo ventiquattro ore su ventiquattro e adesso invece potevo solo scrivergli tramite un e-mail (Beh ringrazio il fondatore dell’e-mail però).

“Allora hai preso tutto?” mi chiese mamma mentre prese la mia valigia praticamente vuota.
“Si si, il pigiama...l’i-pad l’ho messo e anche i caricatori e il telefono ce l’ho in mano” dissi mostrandoglielo.
“Okay” disse guardandosi in torno.
Sembrava più terrorizzata di me all’idea di dimenticare qualcosa.

Uscì finalmente da quella stanza e la dottoressa mi salutò con un enorme abbraccio che mi sorprese.
“Mi mancherà la mia paziente preferita” rise.
Sorrisi.

La sua paziente preferita? Sta scherzando. Insomma penso che le abbia fatto passare dei giorni d’inferno dal momento che tutte le volte che mi davano delle medicine mi rifiutavo di prenderle e per farmi alzare dal letto ci sono volute circa tre ore e mezza. Come per togliermi l’ago dal braccio.
Okay mi faceva senso!

Mamma rise e poi incominciarono a prendermi in giro entrambe. Ma scherziamo? Stavano praticamente urlando in mezzo al corridoio e tutti che ci fissavano. OKAY era imbarazzante dal momento che era pieno di bambini.

Finalmente ce ne andammo ed uscimmo dall’edificio grigio.
“Ah” sospirai. “Ossigeno” dissi inspirando.
Mamma rise.
Continuai a respirare l’aria. Voi non potete capire cosa erano stati per me questi quattro giorni chiusa in una stanza senza mai uscire a prendere una boccata d’aria.
“Dai sali in macchina e smettila di fare l’idiota” sbuffò mamma alzando le mani al cielo.
“Tu non immagini...”
Mi fermò.
“Cosa vuol dire passare quattro giorni chiusa in una stanza all’ospedale” disse imitandomi.
“Mamma” la guardai mentre si metteva la cintura.
“Ricorda che per te, tuo fratello e tua sorella io sono dovuta stare sempre cinque giorni dopo aver partorito” disse mettendo in moto la macchina.
“Beh ma è stata una tua scelta di avere dei figli, mamma” dissi.

Scusa voleva mettere la sua storia con la mia?

“Ah Denise” rise.
Sbuffai e mi attaccai al finestrino.
“Comunque oggi a pranzo ci sono anche Mike, Kelly e Hanna...”
“Okay” mi limitai a dire.

Cioè lei organizzava pranzi mentre io ero in queste condizioni?

“A proposito di Hanna...ma”
“Si mamma Kyle e Hanna stanno assieme” sorrisi.
“Già...” disse.
Non parlò più per tutto il viaggio. Lo avevo immaginato in realtà.

Finalmente arrivai a casa e andai subito a farmi una doccia. Anche se continuavano a dirmi che avrei dovuto aspettare e riposarmi. Cioè non so se capivano cosa voleva dire sentirsi sporchi.

Mi lavai. Mi era mancata la mia doccia. Ma ammetto che la super vasca di Los Angeles non la batteva niente e nessuno.
Anzi sul nessuno dovrei pensarci eheh.

Mi sistemai in maniera decente e poi decisi di svuotare la valigia.

“Posso entrare?” chiese mia mamma entrando.

Non capivo il senso della sua domanda se tanto era già entrata ma OKAY MAMMA.

Annuì.
“Stai sistemando? Non dovresti riposare?” disse con tono di rimprovero incrociando le braccia.
“Mamma” la guardai scuotendo la testa. “Sto bene” dissi infine ritornando a piegare i vestiti.
Sospirò in risposta.
Silenzio.

Odiavo il silenzio.

“Okay mamma ti serve qualcosa? Devi dirmi qualcosa? O hai intenzione di guardarmi e rimanere in silenzio tutto il tempo?” dissi.
Era dubbiosa.

La guardai confusa. Non riuscivo ad interpretare il suo sguardo e nemmeno la sua faccia. Cosa voleva?

“Questo cappello è tuo?” disse prendendolo in mano.

Praticamente lo aveva lasciato fuori dalla porta della mia camera appeso alla maniglia prima di entrare. Tutto normale, giusto?

“Ehm...si?”

Si era mio. O meglio di Harry.

Fece di si con la testa.
Sorrisi.

Okay mamma o vai dritta al punto o io esco.

“E’ un po’ grande...” iniziò.
“Già” risi.

Lo sapevo anche io che mi era grande. Ero consapevole di essere stata ridicola in aeroporto ma non me ne fregava niente. Era di Harry ed era l’unica cosa che aveva ancora il suo profumo.

“Senti Denise andrò dritta al punto con te...devi dirmi qualcosa? Devi raccontarmi qualcosa? C’è qualcosa che devo sapere?” chiese convinta di avere una risposta.

“Del tipo?”

Lo so mamma che mi ami tanto in questo momento.

“Hai conosciuto un ragazzo a Los Angeles?” disse seccata.

OKAY.

Ho conosciuto un ragazzo a Los Angeles?

“Si? Ho conosciuto un ragazzo a Los Angeles...”

Non so perché lo dissi.

“Okay...è lo stesso ragazzo del braccialetto?” disse passandomi il bracciale che mi aveva regalato Harry.

Okay. Ehm. Idee dove siete?

“Dov’era? L’ho cercato dappertutto” dissi afferrandolo.

Stavo cercando un modo per cambiare argomento? Si, stavo cercando un modo per cambiare argomento.

“Te l’ho tolto prima che ti portassero via in ambulanza...” disse.
“Oh” mi bloccai. “Grazie” sorrisi.

AIUTATEMI.

“Comunque non crederai mica che io abbia creduto alla storia dell’amico di Kyle che aveva la mamma che lavorava in gioielleria e beh si...sai la storia”
“Okay” mi limitai a rispondere sedendomi sul letto.

Cosa avrei dovuto fare adesso? Raccontargli tutta la verità? Cosa dovevo fare?

“Insomma puoi dirmelo...sono tua mamma! Denise ho guardato quei ciondoli e hanno una data incisa...erano i giorni in cui eravamo là e l’anno dice tutto. Però una cosa non capisco...è un bracciale di Pandora e sappiamo entrambe che non costa dieci euro” disse calma sedendosi a fianco a me.
“Okay ho conosciuto un ragazzo e...si noi abbiamo passato del tempo insieme e sono stata così bene mamma, lui è così bello e dolce...mi fa stare bene. Riusciva a farmi ridere a non pensare a niente...dovresti vedere i suoi occhi verdi mamma...ed il suo sorriso, lui è semplicemente...LUI”

Ero io che parlavo con mia mamma? 

“Il ragazzo perfetto insomma” sorrise lei.

Mamma?

“Si direi che è perfetto” sospirai.

Quanto poteva mancarmi?

“E’ di buona famiglia quindi? Insomma direi di buonissima famiglia se ti ha fatto un regalo del genere” rise.
“Ehm...non...in realtà...cioè si”

Non potevo dirgli la verità. Adesso no.
Scusa mamma.

“Bene...” sorrise. “Dove abita?”
“In Inghilterra” sorrisi alzandomi.

Non volevo mentirle proprio del tutto dai.

“In Inghilterra?”
“Già...” sospirai.
“Non è così lontano” cercò di convincersi.
“Si ma nemmeno così vicino” ribattei io.

Poi... magari fosse fermo in un posto. Sai mamma in realtà lui viaggia parecchio.

“Mi dispiace...non deve essere stato facile dirvi addio” disse triste.

Non so se ero più angosciata io o lei in questo momento.

“E’ stato piuttosto difficile” ammisi.
“Beh ma vi siete scambiati i numeri no? Insomma con tutta questa tecnologia che c’è adesso potete rimanere in contatto” sorrise.
“Già” sorrisi.

Ma non posso abbracciarlo.

“Ti confido una cosa: le relazioni a distanza sono le più belle. Nonostante tutto quando ti rivedi c’è più amore...impari ad apprezzare di più le piccole cose e stai attenta a non sprecare nemmeno mezzo secondo, fidati di me che di relazione a distanza ne so abbastanza” ammise sorridendo.
“Già...te e papà” sorrisi.
“Appunto” rise.
Sorrisi.

Non sapevo più che cosa dire adesso. Avrei voluto raccontarle tutto quanto di chi era davvero quel ragazzo di quanto era perfetto e di quanto ci amavamo ma dovevo fermare il mio entusiasmo e tenermi tutto dentro.

“Allora state già insieme?” chiese amichevolmente.
“Si...cioè lo so forse può sembrare un po’ presto ma stiamo provando ad avere un rapporto a distanza” mi girai a guardarla sorridendo.
“Wow” disse stupita.
“Già” risi.

In realtà a pensarci bene eravamo stati molto veloci nel fare tutto. Ma ai sentimenti non si scappa, giusto?

“Perciò...si insomma anche qualche bacio? Cioè voi due vi sarete scambiati qualche bacio...presumo” disse.

Potevo vedere la preoccupazione nei suoi occhi. Sapevo che non era facile vedermi crescere e vedere che non avevo più tre anni.

“Qualche bacio...si” risposi.
Annuì in silenzio.
“Mamma?” la richiamai dopo qualche secondo.
Sembrava essersi persa tra i suoi pensieri.
“Denise...sei mai andata oltre il bacio?” mi chiese seria ma con tono calmo.
“Che vuoi dire?” chiesi.

Avevo una mezza idea di cosa intendeva ma era imbarazzante comunque anche se non avevo mai fatto niente.

“Si insomma...sei mai andata a letto con un ragazzo? E non solo dormire nello stesso letto...insomma hai capito cosa intendo?” sembrava in imbarazzo più di me adesso.
“Mamma io ho solo sedici anni” dissi.
“Appunto! Sai parlando con delle mie colleghe era venuto fuori questo discorso...ed io voglio essere a conoscenza di quello che fa mia figlia non vorrei mai dover venire a sapere che sei al terzo mese di gravidanza, capisci?”

OKAY STOP.

“Mamma! Ma...sei seria? Insomma davvero pensi che io lo abbia già fatto? E poi con chi? E quando soprattutto se sono sempre a casa...e di certo a Los Angeles non è successo! Okay che lo amo, perché mamma se solo capissi quanto amo quel ragazzo...ci amiamo tanto sai? Ma non vuol dire che io mi sia buttata così...io non credo di essere pronta, almeno non adesso” dissi.

Stavo avendo davvero una conversazione del genere con mia mamma?

Fece un sospiro di sollievo prima di parlare.
“Bene...sono fiera di te! Devo essere davvero orgogliosa di mia figlia...comunque me lo dirai quando sarà il momento?”
“Mamma...penso che oddio io non lo so” scossi la testa. “Possiamo cambiare argomento per favore?” la supplicai.
“Okay...scusami davvero” sorrise. “Allora come si chiama questo ragazzo?” disse tornando con tono dolce.
“mm” la guardai.

Lo voleva sapere davvero?

“Okay ho capito ho già chiesto troppo...me ne vado” disse alzandosi dal letto. “Torno in cucina” sussurrò gesticolando mentre uscì.
Scossi la testa.

Mia mamma...che donna! Ammetto che le sue domande erano state un po’ non so, imbarazzanti? Ma sapevo che lo faceva perché si preoccupava per me e oddio mi aveva davvero chiesto se ero ancora vergine o meno?

Dopo un po’ ripresi a piegare i vestiti e finalmente finì!
Presi il cappello di Harry e me lo misi in testa e andai a guardarmi allo specchio. Incominciai a fare tutte facce strane e mi ricordai di quella volta quando eravamo io, lui e Hope davanti allo specchio a fare foto. Perché adesso tutto doveva ricordarmi lui?

Mi buttai sul letto e rimasi a pancia in giù.

“Denise è pronto...ci sono Mike, Kelly e Hanna giù” disse Kyle entrando in camera mia.

Perché in questa casa nessuno rispetta il cartello “BUSSARE PRIMA DI ENTRARE ED ASPETTARE IL MIO PERMESSO”?

“Denise stai bene?”
“Si” sbuffai. “Adesso mi alzo”
“Okay”

Scesi giù seguita da mio fratello e andammo diretti a sederci in sala da pranzo.
“Bentornata a casa alla mia bambina” disse papà battendo le mani seguito poi da tutti gli altri.

OKAY GRAZIE.

“Grazie...” dissi in imbarazzo.

Non me l’aspettavo tutte queste feste.

“Ho fatto la pizza, scusate ma non ho avuto il tempo di organizzarmi” disse mamma mettendo le mani avanti mentre portò in tavola le teglie di pizza.
“Noi amiamo la pizza” sorrise Mike.
“Menomale” rise mamma.
Ridemmo tutti quanti in realtà.
“Allora...buon appetito ragazzi!” disse papà riempiendosi il piatto.
Risi e ringraziai. Era sempre il solito goloso.
“Allora ragazzi dato che siete tutti presenti noi dobbiamo dirvi una cosa molto importante che vi piacerà tantissimo, o almeno speriamo che sia così” disse mamma.
“Cosa?” chiese Kyle curioso.
“Tua sorella lo sa già” rispose mamma guardandomi.

Perché mamma?

Kyle mi guardò male.
“Devo dirlo io?” chiesi.
Mamma e papà annuirono.

Okay. Grazie genitori.

“Bene allora...ad agosto ce ne andiamo tutti quanti in Sardegna tranne i due vecchi qua seduti” scherzai.
Risero tutti.
“Che vuoi dire con tutti?” chiese Hanna.
“Che io, te, Kyle, Mike, Kelly ed Hope staremo un mese al mare da soli senza genitori” sorrisi.
“Scherzi?” mi guardò serio Kyle.
“Ci sarà la nonna con voi” aggiunse papà.
“Nonna Megan?” chiese Kyle.
“Si tua nonna Megan” rise mamma.
“Davvero? Insomma è da forse più di sei anni che non la vedo”
“Già e ci passerai un mese insieme pensa un po’” scherzò mamma.
“Lo so è strano ma ci pensi? Rivediamo nonna Megan” sorrisi a Kyle.
“Già...beh solo lei poteva accettare di stare un mese con cinque ragazzi adolescenti” rise.
“Kyle” lo rimproverai.

Così faceva vedere a mamma e papà che non eravamo dei bravi ragazzi.

“Ci sarà anche Hope” gli ricordò papà.
“E voi?” chiese Kelly. “Dove andrete di bello?”
“Eh tesoro...noi staremo un mese in Australia” rispose mamma.
“Alla faccia...” disse Mike.

Mi faceva morire dal ridere quel ragazzo. Diceva le cose con una spontaneità incredibile.

 “Beh ma per lavoro...” aggiunse mamma.
 “Mike” lo rimproverò di sottofondo Kelly dopo la risposta di mamma.

Che cuccioli.

Kyle non rispose. Nessuno più parlò e continuammo a mangiare fino alla fine.

“Okay dato che non mi sono sprecata molto per le pizze ho fatto almeno un dolce veloce” sorrise mamma portando in tavola un grosso tiramisù.
“Mamma tu mi vuoi far ingrassare” dissi.
Tutti mi fissarono.

Cosa avevo detto adesso?

“Denise quanti chili hai perso in queste due settimane?” mi chiese Hanna seria.
“Non lo so...ma cosa centra adesso?” dissi tranquilla.
“Beh sei dimagrita troppo” aggiunse Kelly.
“Okay...” le guardai confusa. “Posso avere la mia fetta di tiramisù o no?” finì.

Okay odiavo quando mi dicevano qualcosa del mio corpo. 

“Tieni tesoro” disse mamma mentre mi porse il piatto con una bella fetta di tiramisù.
Incominciai a mangiarlo con gusto esultando ad ogni boccone. Lo feci apposta ovviamente.

Quando finimmo di mangiare decisi di andare in camera mia a riposarmi. Ero stanca. O forse non avevo voglia di rimanere a parlare con tutti.

Mi buttai sul letto ma dopo neanche cinque minuti mi alzai ed andai a prendere il pc dalla mia scrivania e lo portai sul letto. Lo accesi ed entrai su Skype.

Scrissi un e-mail veloce ad Harry e speravo davvero che potesse rispondermi subito. Avevo bisogno di lui in questo momento. Era l’unica persona che avevo voglia di sentire, di vedere e di parlarci.

Aspettai mezzora ma niente. Guardai l’ora e feci il conto delle ore di fuso orario. In teoria erano le dieci del mattino, perciò...beh magari stava ancora dormendo.

Perciò chiusi l’e-mail e trasferì le nostre foto sul pc e creai una cartella privata in cui per aprirla bisognava inserire una password così evito che qualcuno possa vederle.

Passai un ora intera a guardarle. Era normale che stavo piangendo?
Non sono più sicura di potercela fare. Perché doveva essere così difficile?

Sentì bussare e abbassai immediatamente lo schermo del pc e cercai di asciugarmi le lacrime prima di andare ad aprire la porta.
“Kyle...”
“Ehy...tutto okay?” mi chiese preoccupato.
Non risposi e andai di nuovo sul letto.
“Ti va di parlarne?” disse chiudendo la porta.
“Perché?” chiesi.
“Harry?” disse raggiungendomi sul letto.
“Già...io non so se riuscirò a superare tutto questo” ammisi.

Almeno adesso potevo parlare con qualcuno.

“Denise” disse abbracciandomi.

Avevo davvero bisogno di un abbraccio.

“Kyle” lo strinsi forte.
“Ce la farai vedrai...anzi ce la farete, credo in voi” cercò di farmi ridere.

Apprezzavo i suoi sforzi.

“Grazie, sei diventato un nostro sostenitore?”
“Lo sono sempre stato io” disse mettendo la mano sul cuore.
Risi.
“A proposito...hai dato tu la mia e-mail a Harry?” chiesi vaga.
“Ti ha scritto un e-mail?” chiese stupito.
“Ehm potrebbe essere...forse anche più di una” sorrisi mordendomi il labbro inferiore.
“E cosa vi scrivete? Voglio leggere” urlò entusiasta.
“Kyle” lo rimproverai facendolo stare zitto.
Ridemmo.
“Okay scusa” sussurrò.
“Non leggerai mai le nostre e-mail” risi.
“Che cattiva oh” mise il broncio. “Dopo che io ti aiuto, vi aiuto lasciandogli il tuo indirizzo di posta elettronica tu mi tratti così? Beh brava...grazie mille”

Sapevo che stava scherzando ma aveva ammesso che era stato lui a dare ad Harry la mia e-mail.

“Perciò gliel’hai data tu la mia e-mail” lo guardai annuendo.
Lui rise.
“Oh io ti amo! Grazie grazie grazie” dissi stritolandolo.
“Okay okay okay” disse liberandosi dal mio abbraccio. “Prego” sorrise alzandosi.
“Kyle?” aspettai che raggiunse la porta.
“Che c’è?” si girò verso di me.
“Ti voglio bene” sorrisi.

Gli volevo davvero bene. Non saprei come avrei fatto a sopravvivere senza di lui.

“Oh grazie” rise.
Lo guardai in cerca di una risposta come ad esempio “Anche io Denise”.
“Oh andiamo lo sai che ti voglio bene anche io! Non c’è bisogno che te lo dica ogni volta, piccola Denise” sorrise.

Non chiamarmi piccola.




 

CAPITOLO 40!:)

Allora non succede niente tra Denise ed Harry ma troviamo di nuovo i loro amici, la sua casa, la sua vita normale diciamo. Abbiamo una bella conversazione tra Denise e sua mamma, beh alle mamme non sfugge niente. Non si può mentire. Ma...
Andranno in vacanza tutti insieme e incontreremo anche un nuovo personaggio: la nonna ahaha poi capirete l'importanza.
NON POSSO ANTICIPARE TUTTO MA...
Prossimo capitolo sarà del tutto dedicato ad Harry. Perciò preparatevi ad un lungo HARRY'S POV.

Con questo concludo. Spero vi sia piaciuto anche questo ultimo capitolo.  
Vi ringrazio sempre e mi raccomando TANTE RECENSIONI.

A questo fine settimana con il capitolo 41. BACI xxx


 

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Capitolo 41
*** SHE. ***


~~

HARRY’S POV.

Erano le 12.15 quando mi svegliai e indovinate la prima cosa che feci?

GUARDARE L’E-MAIL.

Anzi in realtà come prima cosa ammirai il mio bellissimo sfondo del telefono.

LEI.

Okay erano sei giorni che non la vedevo e che non sentivo più la sua voce dal vivo. In realtà tutte le notti prima di addormentarmi guardavo un video che avevamo fatto insieme a Los Angeles. Uno di quelli stupidi senza senso ma lei era bellissima. E’ bellissima. Avevo paura che con il passare del tempo mi sarei dimenticato sempre di più del suo volto. Non volevo.

Avevo paura di perderla. Ogni tanto ci pensavo. Se si dovesse innamorare di un altro? Se non riusciva più a sopportare tutta questa situazione? Intendo la lontananza e il dover aspettare troppo per vederci. Avrebbe avuto tutte le ragioni del mondo per lasciarmi un giorno. Insomma era bellissima (o almeno per me lo era) e aveva solo sedici anni. Aveva tutta la libertà del mondo per divertirsi ed avere qualsiasi ragazzo lei volesse. Perché avrebbe dovuto aspettarmi? Aspettare tutto questo tempo per stare con me?

BASTA! DEVO SMETTERLA DI PENSARE A QUESTO.

Sospirai ed entrai nell’e-mail e sorrisi quando ne vidi una nuova di Denise.

Lessi ciò che mi aveva scritto. Finalmente mi disse che aveva trovato la password di Skype perciò adesso potevamo fare anche qualche videochiamata.

Non vedevo l’ora.

 

“Per quanto riguarda il parlare con i ragazzi di me...oddio sarebbe dolcissimo se tu lo facessi (okay). Insomma parlare di me a loro? Perciò dopo saprebbero di noi? di me? Aww.

Ti amo troppo e non vedo l’ora di poterti riabbracciare! A proposito di questo devo trovare un modo, dobbiamo trovare un modo per vederci...so che è praticamente impossibile ma io non posso vivere senza sapere quando ti rivedrò, capisci? (Sto diventando ossessiva? Paranoica? Dimmelo se lo sono).
Comunque quando parlerai di me ai ragazzi, dopo voglio sapere cosa dicono e cosa pensano...okay? Guarda che sei obbligato a raccontarmi tutto amore.
Amore. Sai, mi fa ancora un po’ strano chiamarti amore. Sei la cosa più bella che potesse succedermi, lo sai?

Ahn ti racconto una cosa divertente/imbarazzante.
Ho avuto una conversazione piuttosto insolita con mia mamma...sa che ho conosciuto un ragazzo a Los Angeles. Non le ho detto chi è però. Ma non ho potuto mentire del tutto e poi era ovvio che prima o poi capisse: uno è mia mamma, secondo il tuo cappello e terzo il tuo bracciale che da quando me lo hai regalato lo indosso sempre. Non è un braccialetto comprato alle bancarelle sulla spiaggia e per questo non ci vuole molto per capirlo. Le ho detto un po’ di te ma non troppo: che sei un ragazzo fantastico, bellissimo e che ti amo tanto e abiti in Inghilterra. Mi ha chiesto un po’ di cose tra cui se siamo andati oltre ad un bacio. Non pensavo mi chiedesse mai una cosa del genere ma è successo. Sai come ha giustificato la sua domanda?

“Denise sono tua madre e non vorrei mai venire a sapere che sei al terzo mese di gravidanza”

Cioè ti rendi conto? Sono sua figlia, dovrebbe conoscermi, no? Non so se ridere o piangere. Ma nel dubbio la prendo a ridere. Dovevi vederla era in imbarazzo e aveva paura di un possibile “Si mamma io non sono più vergine”.
Comunque per il resto è stata dolce (?) perché rispetta la nostra storia e poi ha detto che le relazioni a distanza sono le più belle. Avevo bisogno che qualcuno me lo dicesse, sai?
Che ti amo non ho dubbi e non ne ho mai avuti e mai ne avrò. Ma il dubbio di non farcela c’era...ma adesso credo di potercela fare. Siamo in due e l’affronteremo la distanza! Le ore, i giorni, le settimane, i mesi...NOI INSIEME CE LA FAREMO AMORE!

Okay avevo davvero bisogno di scriverti.

TI AMO TROPPO. MI MANCHI TROPPO.

Aspetto una tua immediata risposta perché ho davvero bisogno di te in questo momento. Baci.


Il tuo amore. La tua piccola.”



Solo lei riusciva a farmi sorridere così. Riusciva anche a farmi emozionare. Cazzo mi sembra di essere tornato adolescente con lei. La amo più della mia stessa vita. La amo in un modo pazzesco, indefinito, immenso.

Risposi alla sua e-mail ma dovetti sbrigarmi perché alle 13 dovevo scendere giù con i ragazzi.

Dopo che le inviai la mia risposta, mi feci una doccia veloce, mi vestì e scesi giù.
“Alla buon ora Styles” disse Liam facendomi il segno con la mano.
“Sono le 13 giuste” dissi guardando il telefono.

Dovevamo incontrarci alle 13, giusto?

“E poi sarei io quello che non si sveglia alla mattina”sbuffò Zayn.
“Guardate che mi sono svegliato alle 12.15” cercai di dire anche se non aveva molto senso.

Avevo come l’impressione di aver sbagliato orario.

“Da quando ci metti così tanto per prepararti?” domandò Liam.
“Beh non ci ho messo così tanto...” dissi facendo due calcoli veloci.

Beh 45 minuti non sono così tanti, ma probabilmente non ci ho mai messo più di venti minuti a farmi una doccia, vestirmi e scendere. Ma magari ci ho messo tanto ad alzarmi dal letto? Perché non pensano alle tante ipotesi? Forse perché mi conoscevano abbastanza da capire che mentivo.

“Cosa hai fatto in tutto questo tempo?” Intervenne Louis.

Ecco appunto.

“Mi sono fatto una doccia...” risposi confuso.

Perché tutte queste domande?

“Solo una doccia?” ribatté Liam.
“Mi sono vestito...le solite cose che si fanno quando ci si alza dal letto” dissi con mezzo sorriso.
“Si Harry...” aggiunse Liam con tono vago.
Gli guardai uno ad uno confuso poi scossi la testa.
“Ehy tutto okay?” mi chiese Louis.

Era tutto okay?
No non lo era. Mi mancava Denise.

“Okay Harry è successo qualcosa? O devi raccontarci qualcosa?” si preoccupò di più Liam guardando gli altri.

Era impossibile nascondere le cose con loro.

“Ehm...io”

Come facevo a nasconderglielo? Ma come facevo a dirglielo? Okay lo dico e basta!

“Ho conosciuto una ragazza” dissi tutto d’un fiato.
Ci fu un minuto di silenzio in cui ci guardammo praticamente tutti quanti a vicenda.
“Oh una ragazza” mi fece l’occhiolino Niall.

Si non avevo pensato di dirvelo adesso ma...

“Bene Harry era ora” scherzò Louis.

Già.

“Una ragazza? Bene e com’è?” chiese Liam.
“E’ carina?” aggiunse Niall.

Okay una domanda per volta o non capisco più niente.

“Ehm più che carina...io direi che è perfetta” dissi mentre pensai alla sua immagine.

LEI era la mia ragazza perfetta.

“Qui qualcuno è innamorato” si sorprese Zayn.
“Già” dissero in coro Niall, Louis e Liam.

Perché dovevano fissarmi tutti in quel modo adesso?

“Oh il piccolo Styles si è innamorato” disse Zayn allungando la mano per darmi un pizzicotto sulla guancia.

OKAY.
Non sono il piccolo Styles.

Risero in coro subito dopo il gesto di Zayn.

Okay non ricordo di aver avuto conversazioni così imbarazzanti con loro o meglio non mi ero mai sentito così a disagio.

“Okay basta” gli zittì.
“Guarda che è una cosa positiva” tornò serio Zayn. “E’ bello amare una persona, soprattutto quando il tuo amore è corrisposto” sorrise. “Insomma lei ci sta?” chiese serio.
“Si si...certo!” dissi.

Certo che ci stava. Noi ci amavamo e stavamo anche insieme.

“Zayn ha ragione...è bellissimo trovare una ragazza che ti fa stare bene e che ti faccia perdere la testa” rise Louis.
“E’ un po’ dura per la lontananza quando siamo in tour... ma guarda che belli esempi che hai qua” rise Liam.
“Esatto! Io e Perrie...Louis e Eleanor, Liam e Sophia e però l’esempio più bello in assoluto è...lui! Loro: Niall e la sua torta al cioccolato” scherzò Zayn.
“Ehy!” alzò le spalle Niall.
“L’hai mangiata tutta tu?” dissi scioccato.

Era una di quelle torte enormi con più strati di pan di spagna con crema e cioccolata e come se non bastasse tutta completamente ricoperta di nutella. Mi veniva da vomitare solo pensare che fino ad ora ne aveva fatta fuori metà da solo.

“Beh so che siete solo gelosi, voi non riuscirete mai a mangiare tutto questo” alzò le spalle tagliando un'altra fetta di torta.
Ridemmo tutti quanti.
“Come si chiama questa ragazza?” Chiese Louis ancora ridendo per Niall.
“Denise” dissi.

Ero felice quando pronunciavo il suo nome. Mi faceva sentire bene, come rinato. Forse stavo diventando pazzo.

“Bellissimo nome direi” ammise Niall.

Già dimenticavo che era anche il nome di sua cognata. La mamma di Theo.

Risi in risposta.
“Allora dove vi siete conosciuti? Quando? Ieri sera?” mi riempì di domande Zayn.
“In realtà...ci siamo conosciuti a Los Angeles” sorrisi.
“Non mi pare che abbiamo avuto concerti a Los Angeles di recente…” rispose dubbioso.

Okay adesso devo raccontare tutto... ma Louis mi precedette.

“Aspettate noi non siamo andati a Los Angles ma lui si...nell’arco di due settimane c’è stato due volte”
“Appunto...” sorrisi.
“E la seconda volta è stato un viaggio molto veloce, sei partito subito dopo il concerto” sorrise Niall annuendo con la testa puntandomi il dito.
“Esatto” sorrisi.

Certo che se mi lasciavano parlare forse sarebbe stato più facile. Sembrava un interrogatorio invece che una conversazioni con i miei migliori amici.

“Una vera e propria fuga d’amore eh Styles?” disse Liam e tutti risero.
“Okay la finite di prendermi in giro?” dissi prima di mettermi a ridere anche io.
Sbuffarono scherzosamente ma smisero di ridere almeno.
“Come vi siete conosciuti?” chiese curioso Niall.
“Okay se mi lasciate parlare forse riesco a raccontarvi un po’ di cose” ammisi.
“Okay vai” dissero tutti insieme.
“Allora ci siamo conosciuti così per caso...lei non riusciva ad aprire la sua stanza ed io”
“E tu l’hai aiutata” annuì Zayn.
“Si...” risposi.

Perché dovevano sempre continuamente interrompermi?

“Il nostro piccolo eroe ragazzi!” urlò Louis.
Li guardai e scossi la testa.
“Scusaci” disse Zayn mettendo le mani avanti.
“Okay...beh si l’ho aiutata, mi sono avvicinato e l’ho aiutata...cioè le ho preso la tessera di mano e le ho aperto la porta”

In realtà detto così non sembrava molto dolce come cosa.
Va beh.

“Però aveva una sorella più piccola con lei ma poi non c’era più...okay? Ed era entrata in camera mia” mi fermai.
Avevano delle facce perplesse. Mi ero spiegato male?
“Ehm...avete capito? Posso continuare?” chiesi.
“Cioè sua sorella era entrata in camera tua? Mentre tu stavi aiutando Denise? quanti anni ha sua sorella?” chiese Louis confuso.
“Hope...si chiama Hope la sorellina di Denise e ha circa due anni” sorrisi. “E’ dolcissima, dovreste vederla” sorrisi di nuovo.
“Oh che dolce” disse Louis.
“Già...e va beh siamo entrati in camera mia e Hope stava saltando sul letto, era molto sveglia quella bambina” ammisi.

Già Hope era una bambina molto sveglia. Sembrava la nostra fatina che fece di tutto per far si che io e Denise ci mettessimo insieme.

“Che cognatina” scherzò Zayn.

Sapete una cosa? Non ci avevo mai pensato che Hope sarebbe stata mia cognata, insomma la vedevo come non lo so ma non come una futura cognata. Era troppo piccola.

“Beh praticamente lei non voleva andarsene e perciò abbiamo ordinato una pizza e ce la siamo fatti portare in camera” dissi.

Ero felice. Finalmente potevo raccontare quello che mi era successo a qualcuno.

“Harry...wow non hai pensato che sarebbe potuto finire sui giornali?” mi interruppe Liam.
“No” ammisi.

In realtà no. Perché lei mi aveva fatto dimenticare chi ero.

“E’ come se lei fosse riuscita a farmi sentire solo Harry, capite? Non ha urlato ed è stata piuttosto complice del fatto che io ero io e lei era lei. Non le importava il fatto che fossi Harry Styles degli One Direction, capite? Forse è questo che mi ha fatto innamorare di lei...insieme alla sua spontaneità nel dire le cose, il suo sorriso...la sua risata. Lei in sé è perfetta. È così solare...viva”
“Wow” disse Niall.
“Hai una foto di questa splendida ragazza? Perché sembra che ti ha davvero rapito Harry” sorrise Louis.
“Già...” annuì Liam.
Presi il telefono e beh avevo una sua foto come sfondo perciò mostrai direttamente quella.
Si passarono il telefono e poi me lo diedero di nuovo a me.

Silenzio.

Pensavo che almeno mi dicessero qualcosa non immaginavo che stessero in silenzio.
Avevano paura di chiedere qualcosa. Già si vedeva che volevano farmi tutti quella domanda ma nessuno si azzardava a farla.

“E’ una bella ragazza bro” mi sorrise Zayn.

Almeno aveva avuto il coraggio di dire qualcosa. Ma avevo come l’impressione che voleva dirmi altro.

“Si è...davvero una bellissima ragazza” mi diede una pacca Liam.
“Ottima scelta Harry”mi fece l’occhiolino Louis.
Niall sbuffò.
“Questa me la pagate ragazzi...” disse guardando gli altri. “Quanti anni ha?”

Appunto.

Sospirai.

Perché? Perché?

“Deve farne diciassette ad Agosto”

Beh ma cosa centrava l’età? Non dicono tutti: L’AMORE NON HA ETA’?

Mi sorrisero tutti quanti. Potevo vedere un velo di dolcezza nei loro occhi.
“Sentite io la amo! Noi ci amiamo e non mi interessa a questo punto cosa pensate voi o cosa pensa la gente, okay?” esplosi.
“Ehy noi non ti stiamo giudicando, non lo potremmo mai fare. Chi siamo noi per dirti cosa devi e non devi fare? O chi devi frequentare, la vita è tua...siamo contentissimi per te invece, solo che beh ci preoccupiamo per te Harry. Siamo come cinque fratelli e permettimi di non volerti vedere soffrire per le critiche che riceverai nei giornali...so cosa vuol dire, sappiamo tutti cosa vuol dire quando viene fuori che frequentiamo qualcuno, Harry ed è ovvia la cosa che io in prima persona non voglio che tu stai male per i commenti negativi dei giornalisti o delle fans...perché io ci ho sofferto, ne abbiamo letti troppi di messaggi cattivi e forse questo è una di quelle cose a cui non riusciremo mai ad abituarci o almeno io non credo di abituar mici mai.” Disse Liam.

So cosa intendeva. So di cosa parlava. Sapevamo benissimo tutti quanti la nostra realtà anche se era comunque sempre difficile affrontarla.

“Noi crediamo di poterlo tenere nascosto...almeno per un anno” dissi.
“E’ una cosa seria allora!” disse Niall.
“Si noi stiamo provando ad avere una relazione a distanza” dissi facendo una pausa. “Si chiama così, no?” gli guardai in cerca di aiuto.
“Da quanto vi conoscete?” si stupì Zayn.
“Beh da una settimana o due circa...”

Si okay non era tanto. In realtà era pochissimo ma sembrava che ci conoscessimo da una vita in realtà. Avete presente quando state talmente bene con una persona che
sembra che vi conoscete da sempre?

“Un vero e proprio colpo di fulmine dicono”
“Già in realtà non ho mai creduto all’amore a prima vista ma...” ammisi.

Pensavo non potesse essere possibile innamorarsi così di una persona. Innamorarsi nel senso di essere completamente preso da lei. Di non riuscire a pensare a nient’altro se non a lei. Avere sempre quella voglia impulsiva addosso di vederla, di stringerla forte e non lasciarla più andare. Avere voglia di baciarla a tutte le ore del giorno. Desiderarla di continuo. Aver paura di non essere abbastanza per lei. Aver paura di perderla da un giorno all’altro. Voler passare ogni singolo secondo solo con lei.

“Come farete a vedervi?” mi chiese calmo Niall.
“Non lo so” scossi la testa.
“Beh sono sicuro che troverete molti modi per vedervi” sorrise Liam. Il suo sorriso era un sorriso di conforto.
“Già e poi quando finiremo il tour potete vedervi quando volete...dato che torniamo a casa” disse Louis.
“Ehm...lei vive in Italia” dissi.
“Davvero? E' italiana?” chiese Niall.
“Si” risi. “Lo so...solo io posso ritrovarmi in queste situazioni” scossi la testa.
“Beh troverai un modo per andare in Italia Harry” rise Liam.
“Già o lei verrà in Inghilterra” sorrisi.
“Basta che vi mettiate d’accordo...sai se succede che volete fare una sorpresa all’altro e lei ti chiama dall’aeroporto di Londra e tu dall’Italia? Che poi dove abita di preciso?” rise Louis.
“No beh penso che ci metteremo d’accordo...comunque abita a Milano” sorrisi.
“Sarebbe divertente però” rise Louis.
“No non sarebbe divertente...vorrebbe dire aspettare altre ore prima di poterla riabbracciare” scossi la testa.
“Oh” dissero in coro alzandosi venendomi addosso.

OKAY MI STAVANO SOFFOCANDO.

“Ragazzi?” cercai di dire. “Ragazzi?”
“Non ti lasciamo più” disse Zayn ridendo.
“Okay...ragazzi!” dissi liberandomi.

ARIA.

Sospirai e loro risero.
“Che c’è?” li guardai.
“No niente...hai solo l’aria di uno innamorato” scherzò Niall.
“Ah!” sospirai.
Ridemmo tutti quanti.
“Come stanno i miei cinque bambini preferiti?” arrivò Paul uno dei nostri bodyguard.
“PAUL!” gli saltammo addosso tutti e cinque.
“Okay ragazzi tutti in studio adesso!”
“Ma io non ho mangiato...” dissi.
“Come non hai mangiato? A che ora ti sei svegliato Harry?”
“Ehm...”
“E’ innamorato...” sospirò Zayn ridendo scompigliandomi i capelli.
“Innamorato?” mi guardò Paul.
“E’ tutto okay” lo rassicurò Liam mentre lo prese facendoci strada verso lo studio in cui avremmo dovuto provare per il concerto di sta sera.


Mi sentivo più sereno adesso. Mi ero tolto un peso nel dire ai ragazzi di Denise, almeno avrei potuto sfogarmi con qualcuno durante le mie giornate no o i miei momenti di caduta, dato che immagino che se continuano ad aumentare i giorni senza vederci potrei diventare pazzo.

Appena finiamo le prove le scriverò, devo raccontarle tutto quanto dato che mi ha fatto promettere di dirle tutto. Immagino che quando dirò a Denise che li ho fatto vedere anche una sua foto incomincerà a chiedermi che foto e quando capirà quale mi rimprovererà per non averli mostrato una foto più decente. Cioè una sua foto decente secondo lei era...aspetta ehm nessuna! Quando in realtà veniva bene sempre. Non riuscivo a capire la sua totale mancanza di autostima. Ma a me piaceva ricordarle quanto fosse bella vedendola arrossire e poi abbassare lo sguardo mentre ripeteva “non è vero”. Era dolcissima.






 

CAPITOLO 41!:)

Finalmente un HARRY'S POV. Contente? Vi è piaciuto? Cosa ne pensate di questo capitolo?
Harry ha parlato di Denise ai ragazzi, loro sembrano averla presa bene e sono felici per loro...si preoccupano per il loro amico però. Beh infondo sono come fratelli, perciò è normale.
Harry sembra totalmente innamorato, anzi lo è.

Beh che altro dire...RECENSITE? Dai che mi piace leggere i vostri giudizi e i vostri consigli, che mi aiutano molto.
Per quanto riguarda il prossimo aggiornamento, potrei aggiungere il capitolo 42 domani o comunque intorno a lunedì.

GRAZIE PER IL SOSTEGNO. SIETE DOLCISSIMI TUTTI QUANTI :-*

BACI A PRESTISSIMO xxx

 

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Capitolo 42
*** Empty. ***


~~

DENISE’S POV.


 

“AMORE!

Mi manchi anche tu, tantissimo ma si SUPEREREMO tutto INSIEME.
Sai ti penso spesso durante il giorno, anzi diciamo che ti penso sempre. L’altra sera a un concerto c’era una ragazza che ti assomigliava, giuro che sembravi tu da lontano e poi con il buio e quelle luci... ma quando mi sono avvicinato beh... non eri tu.

Stavo pensando che potresti venire a un nostro concerto. Posso farti avere un biglietto... oppure venire a un Meet&Great che ne dici? Posso procurarti sempre un vip pass. Ti metteresti in fila e aspetti insieme a tutte le altre ragazze e nessuno saprebbe niente. Così incontreresti anche Louis, Liam, Niall e Zayn. Sai non vedo l’ora di poterli parlare di te... ho la tua parola, giusto?

Ti mando il nostro programma sta sera come allegato così magari possiamo organizzarci e decidere come vederci. Almeno per ora dovremmo fare così, anche se vorrei poter venire da te, uscire abbracciati, ma non posso e non voglio rovinarti l’anno scolastico prima ancora che inizi la scuola.
Poi stavo pensando per Natale sei a casa? Perché siamo a casa anche noi e potremmo organizzare qualcosa insieme. so come ma ci penseremo!

Tua mamma è davvero fantastica! Pensi che mi ucciderebbe se sapesse chi sono realmente? Cioè forse per la differenza di età... anche se poi dannazione quattro anni non sono niente! Conosco gente che ha anche undici anni di differenza... E poi se noi ci amiamo, ci amiamo.

Dobbiamo decidere e stabilire un giorno, un’ora per sentirci via skype. Dimmi tu quando puoi. E ti faccio sapere con i miei impegni. Oppure tutte le mattine ti scriverò un e-mail in cui ti dico a che ora sentirci. Ho davvero bisogno di sentire la tua voce anche se tramite uno schermo... ma mi manchi.
Adesso ti lascio che altrimenti faccio tardi. Dobbiamo provare per stasera.

Ti mando un bacio enorme e danne uno anche da parte mia a Hope.

Harry.”




Lessi subito la sua e-mail.

Già... perciò non sono solo io che m’immagino lui. Come quella volta in ospedale che è passato un ragazzo che avrei giurato fosse Harry ma quando è ripassato non gli assomigliava proprio per niente. Oppure quel ragazzo in macchina. Adesso ci manca solo che scambio le persone, impazzisco e mi rinchiudono in un manicomio.

Perché devo sempre essere tragica alla fine?

Incominciai a immaginarmi a un loro concerto o se dovessi andare a un Meet&Great. Probabilmente non me ne andrei più. Non so se era una buona idea e non so nemmeno se sarei riuscita, a fare finta di niente. Beh se volevo vederlo, avrei fatto qualsiasi cosa.

< “Guarda che bello che è Harry! Si si è proprio un bel ragazzo... e poi guarda che occhi”>>

Harry era il suo preferito. Diceva che erano tutti belli perché in fondo le dispiaceva, ma per lui impazziva e doveva dedicare almeno mezzora per fare una specie di discorso solo per lui.

Indovinate con chi ero andata a vedere THIS IS US quattro anni fa? SI CON LEI.

Io che piangevo e lei che continuava a ripetere tutte le volte: “Ah guardalo! Ma quanto bello è? Perché Kyle non si taglia i capelli come lui?”
Per farla stare zitta le avevo preso i popcorn.

Mi facevano ridere i suoi discorsi perché parlava in modo molto tranquillo e non si accorgeva di quello che realmente stava dicendo probabilmente.

Ah oppure quella volta che era rientrata a casa con un pacchetto di Natale e lo aveva messo sotto l’albero. Non mi aveva voluto dire niente. Perciò mi avvicinai un giorno e lessi “Per Clara”. In pratica si era fatta un regalo da sola per Natale. Quando arrivò il momento di aprire il pacchetto rimasi senza parole: era una tazza personalizzata con una foto di Harry e ci aveva fatto scrivere una specie di dedica con l’autografo.
Mi ricordo ancora quando ce la mostrò e papà e Kyle si guardarono e scoppiarono a ridere e poi m’incolparono a me. Probabilmente sono ancora convinti che le la abbia regalata io quella tazza. Ovviamente incolpavano sempre a me se lei era ossessionata.
A volte mi vergognavo quando andavo in giro con lei e capita spesso di vedere cose loro. Beh guardate è peggio delle dodicenni!



Questo pomeriggio rimasi a casa e me la spassai tra PC, musica, Kyle e Hope. Almeno riuscivano a farmi distrarre per alcune ore da quella dannata posta elettronica. Giuro che non ho mai scritto così tante e-mail da quando abbiamo un computer in casa.

“Allora io e papà andiamo a cena fuori” ripeté mamma poco convinta. 

Non voleva lasciarci a casa da soli.

“Si mamma!” dissi ridendo.
“Siete sicuri? E per mangiare? Volete che vi cucini qualcosa, prima?” disse mentre cercava una scusa per rimanere con noi.
“Mamma siamo grandi abbastanza per usare la cucina e poi smettila di preoccuparti” disse Kyle alzandosi per andarle in contro.
“Sì ma... ”
“Clara?” la richiamò papà.
“Senti non m’interessa okay? Io mi preoccupo non sono come te... ” sbuffò.
Ridemmo tutti quanti.
“Eh smettetela di ridere o rimarrò a casa” urlò.
Silenzio.
“Bene... non ci volete proprio eh? Bene!” disse prendendo la sua borsa.
Io, Hope e Kyle ci guardammo cercando di non scoppiare a ridere.
“Bene! Noi ce ne andiamo...”
Non le rispondemmo.
“Andiamo a mangiare PESCE...” fece una pausa aspettando una nostra reazione che non ci fu. “Si andiamo a mangiare pesce avete capito bene”
Sentì papà ridere mentre cercava di trattenersi.

Sapevo che non sarebbero andati a mangiare pesce. Probabilmente andranno in centro e mangeranno un gelato o qualcosa del genere.

“Bene noi usciamo! Ciao!” disse aprendo la porta.
“Ciao mamma buona cena! Divertitevi” parlammo in coro.
“Ah” sospirò uscendo.
Ci girammo rimanendo sul divano.
“Ciao ragazzi” rise papà.
“Ciao” ridemmo noi come risposta.

La mamma è sempre la mamma.

“Bene poiché sono il più grande, decido io cosa si fa sta sera” disse Kyle.
Io e Hope ci guardammo e scoppiammo a ridere.
“Lo sapevo... sarebbe stato meglio avere dei fratelli maschi, insomma voi femmine non mi date ascolto” scherzò sbuffando.
Io e Hope continuammo a ridere.
“Bene ma noi siamo donne e quindi decidiamo noi” dissi afferrando per mano Hope.
“Film?” chiese lei indicando i DVD.
“Okay babe” le diedi il cinque.
“This Is Us” disse prendendolo.
“No” sbuffò Kyle. “Tutto ma non This Is Us”
“Perché?” risi io.
“Perché già devo subirmi uno di loro come cognato... ci manca solo vedermelo anche in tv il sabato sera” scosse la testa.
“This Is Us This Is Us This Is Us This Is Us This Is Us This Is Us This Is Us This Is Us” continuò ad urlare Hope.
“Okay okay basta! Hai vinto tu basta che la smetti di urlare” cedette Kyle.

Aww amavo la mia sorellina.

Non so quanto bene poteva farmi guardarlo ma...sempre meglio di uno di quei film super sdolcinati o quelli tristissimi in cui alla fine o muore lei o muore lui.

“Guardiamo This Is Us a patto che...” si fermò a pensare.
“A patto che...” lo imitai sbuffando.

Ho sempre avuto paura di ciò che poteva inventarsi. Come quella volta che quando avevo cinque anni avevo rotto un vaso e pregai Kyle di non dire alla mamma che ero stata io e lui promise a patto che io bucassi le ruote della bici di mamma. Perché lui odiava che lei ci portasse a scuola così, voleva a tutti i costi andare in macchina. In realtà se ci penso adesso non ebbe molto senso perché poi comunque mamma si arrabbiò perché mi vide bucare una gomma della sua bici e poi scoprì anche che le avevo rotto il vaso. TUTTO GRAZIE AL MIO GENTILISSIMO FRATELLO MAGGIORE.
In pratica mi ero beccata doppia punizione più uno sculaccione, me lo ricordo ancora avevo avuto talmente tanta paura di mia mamma quella volta che rimasi per un mese senza guardarla negli occhi e tutte le volte che si avvicinava mi spostavo per paura che mi picchiasse di nuovo.
Già la mia infanzia non era stata molto tranquilla in effetti. Kyle mi usava sempre. Si divertiva un sacco a fare li esperimenti e indovinate chi usava come cavia? Oppure quando voleva giocare al circo, mi metteva a fare sempre l’ostacolo da saltare. Mi diceva: “Stai giù e non muoverti e se fai la brava, dopo giochiamo con le barbie” mi prometteva sempre di giocare con le barbie insieme a me ma in realtà non ha mai giocato. Perché ovviamente quando poi cambiava gioco, automaticamente mamma ci chiamava per lavarci e rientrare a casa per la cena. Passavamo sempre il nostro tempo fuori in giardino.

“Vai da sola a prendere le pizze” sorrise.
“Tutto qua?” dissi.
“Certo” rise.
“Okay” accettai.
“Anzi non ho voglia di pizza, l’abbiamo già mangiata oggi a pranzo e poi hai ragione è troppo superficiale come cosa... facciamo una partita a fifa” mi supplicò.
“Okay” sbuffai.

Perché i ragazzi erano fissati con questo cavolo di fifa per la playstation?

“Bene iniziamo con la partita alla play? Pronta?”
“Pronta” urlai facendo la finta entusiasta.

Odiavo questi giochi e poi non ero capace.

“Bene iniziamo” disse passandomi un aggeggio.
“No aspetta come iniziamo? Io non so come si gioca! Che cavolo sono tutti questi pulsanti?”
“Denise per favore...” mi fece stare zitta.

Fece partire quello stupido gioco ed io non toccai nemmeno un tasto.

“Denise guarda che è iniziata la partita...” mi ricordò ridendo.
“Sì...quanto dura?”
“Almeno muovi qualcosa!” mi urlò.
Sbuffai e incominciai a premere tasti a caso.
“Bene abbiamo finito?” dissi appoggiando quella cosa sul tavolino in vetro davanti a noi.
“No, era solo il primo tempo” rise.
“Oh santo cielo” dissi alzandomi andando in cucina.
“Dove vai?”
“A mangiare qualcosa” urlai per farmi sentire.

Hope mi aveva seguito. Poverina aveva fame.
“Che cosa vuoi?” le chiesi.
Lei mi fissò.

Okay non avevo voglia di prepararle le sue pappine.

“Che ne dici di un po’ di gelato e biscotti?”
“Si” batté le mani sul tavolo.
“Okay perfetto”

Preparai tre ciotole con gelato, nutella e biscotti. Tanto per restare a dieta.

“Tieni! Guarda cosa ti ho preparato...” portai una ciotola anche a Kyle.
“mm e questo che cosa è? Un ti prego Kyle finiamola qua e guardiamo This Is Us?” rise.
“Si ti prego” dissi con tono di supplica.

Non volevo fare un'altra partita con quella cosa. Non avrei passato un minuto di più a giocarci.

“Okay dai, visto che mi hai preparato questa delizia... possiamo fare uno strappo alla regola” sorrise mentre si alzò per mettere via le sue cose e inserire il DVD. FINALMENTE!

OKAY.

“Sì ma a me viene già da piangere” dissi.
“No ti prego...” scosse la testa Kyle.
“Harry!” indicò Hope alla televisione.
“Eh sì... lo riconosci?” le dissi abbracciandola.“Kyle guardalo...” dissi appoggiandomi a lui.
“Non incominciare però...” chiuse gli occhi.
“Dai” gli diedi un colpetto sulla spalla.

Devo dire che andò bene questa visione. Kyle non fece nessun commento stupido e Hope ogni tanto mi guardava ridendo e indicava Harry alla tv. Non son cosa pensasse in realtà.
Avete presente quel pezzo in cui Harry parla del fatto che odia, essere definito famoso? Ecco! Ho sempre pianto per quella parte, forse perché mi ero fissata anche con un video fatto da una fan “More Than Famous”. Mi venne in mente il secondo giorno a Los Angeles. La colazione, lui. Io seduta davanti a Harry e poi il mio abbigliamento da spiaggia che non servì in realtà. Il suo abbraccio. Ricordo ancora il mio cuore che batteva fortissimo e avevo le gambe che mi tremavano, per fortuna ero seduta! E il nostro primo pranzetto insieme. La foto postata su Instagram... oddio come faccio ad andare avanti se continuo a vederci insieme a Los Angeles?

Non me ne resi conto subito ma mi ero praticamente attaccata al braccio di Kyle e stavo lacrimando.
“Denise?” mi guardò Kyle.
“Si?” lo guardai cercando di nascondere le lacrime.
“E’ finito” sussurrò.
“Cosa?”
“Il film è finito” disse sorridendo.
“Oh” dissi fissando la tv.

Non me ne ero nemmeno accorta.

“Dove è Harry?” chiese Hope.
“Ehm...” guardai Kyle in cerca di aiuto.
“Harry è in tour... sta facendo un concerto adesso” sorrise Kyle.

Io non risposi e mi alzai per portare le ciotole in cucina.

Odiavo questa sensazione di vuoto assoluto. Soprattutto dopo che immaginavo scene assurde tipo:

Harry che bussa alla finestra della cucina mentre sto facendo colazione? Oppure durante quei pomeriggi di studio ecco che suonano il campanello, tu scazzata ti alzi e vai a vedere chi è. lo vedi esci di casa magari anche durante un temporale e gli vai incontro. O che esci da scuola e te lo ritrovi fuori dalla sua macchina scura là, in piedi con il suo sorriso perfetto che ti aspetta. Oppure mentre sei seduta da qualche parte in giro e stai parlando con i tuoi amici, lui sbuca da dietro coprendoti gli occhi e domandandoti “Chi sono?”.

Sapevo che tutto questo non sarebbe mai potuto succedere. Ma non ne ero arrabbiata, solo che avrei voluto essere più vicina a lui... tutto qui.

Mi ricordai immediatamente che in realtà non gli avevo nemmeno risposto all’e-mail in cui mi aveva risposto. Così scappai di sopra e presi il mio portatile e scesi nuovamente giù.

“Kyle ma la piscina? Hanno attivato l’acqua per riempirla?”
“Ecco appunto! Adesso che mi ci fai pensare devo buttarci il disinfettante” sbuffò alzandosi dal divano.
Presi Hope per mano e seguimmo Kyle fuori.
“Fa caldo...” disse.
“Già...ma alla fine si sta bene” sorrisi avvicinando due lettini.
“Kyle voglio entrare” si lamentò Hope.
“Non si può...forse domani, ma dovremmo aspettare ancora un giorno” rispose lui.
“Denise posso entrare?” venne da me Hope.
Risi e mi guardò malissimo.
“Piccola hai sentito cosa ha detto Kyle? Non si può” sorrisi.
Sbuffò senza rispondere e venne a sedersi sul lettino affianco a me.

Per fortuna il wi-fi prendeva anche qua e mi collegai all’e-mail e risposi a Harry che mi aveva scritto ancora questo pomeriggio.
Aspettai un bel po’ dopo avergliela inviata e incominciai ad aggiornare tremilacinquecento volte se non di più la pagina. Poi feci qualche conto per sapere che ore erano da lui.
Devo smetterla di essere così ossessiva o non vivrò più.

“Ma dimmi te che senso ha” sbuffò Kyle mentre continuava a passare con l’asta di ferro in acqua.
“Cosa?” chiesi.
“Questo!” indicò la piscina.
Lo guardai perplessa. Non aveva senso la piscina?
“Cioè noi settimana prossima partiamo cazzo!”
“Ah okay... beh si hai ragione ma comunque pensa almeno ci facciamo una settimana con la nostra super piscina, no?” cercai di fargli cambiare idea.
Sospirò.
“Comunque stavo pensando... mercoledì potremmo fare una festa a casa”
“mm sicuro che è una buona idea? Insomma mamma e papà saranno a casa...” dissi.

Non penso avrebbe voluto fare party con i nostri genitori in casa.

“Beh mercoledì è il loro anniversario di matrimonio quindi io avevo pensato che potremmo regalargli una giornata alle terme magari al Lago” sorrise. “Che ne dici?”
“Ehm penso sarebbe un bellissimo regalo ma con che soldi hai intenzione di regalargli tutto ciò?”
“Piccola Denise, devo spiegarti proprio tutto?” scosse la testa ridendo.

Beh che io sappia nessuno dei presenti ha un lavoro Kyle.

“Con la carta di credito” disse ovvio.
“Si Kyle perché noi abbiamo una nostra carta di credito?” gli chiesi scuotendo la testa.

Si sentiva quando parlava?

“Denise Denise Denise... piccola Denise”
Ah quanto odiavo quando voleva fare il filosofo.
“Kyle va al dunque per favore” dissi scocciata.
“Ti ricordi che papà ci aveva detto che ci lasciava a disposizione la carta delle emergenze? Beh questa è un’emergenza mia cara, dolce e piccola sorellina Denise” rise.
Scossi la testa. Non so se era una buona idea, infondo.
“Vuoi dire che non è un’emergenza questa?”
“No no solo che... si insomma si non penso sia un’emergenza questa!” ammisi.
“Io direi proprio di si invece... DEVO organizzare almeno una festa perché poi staremo via fino a settembre” disse ovvio.

Dimenticavo chi era mio fratello. Uno dei ragazzi più “importanti” della scuola.

“Okay allora prenotiamo?” sorrisi.
“Ti amo!” urlò. “Vado a prendere la carta” disse rientrando in casa.
Risi.
Non era possibile.
“Tu piccolina non hai sentito nulla okay?” dissi guardando Hope.
“Uff io voglio Harry!” disse mettendo il broncio girandosi dalla parte opposta rispetto a me.
“Cosa?” risi. “Hope tu vuoi Harry? Ed io cosa dovrei dire allora?” mi fermai.

Non potevo prendermela con una bambina di due anni.

“Bene eccomi qua... fammi spazio e passami il PC che prenotiamo una dolce giornata per i nostri vecchi” rise Kyle prendendomi il computer di mano.
“Ehy” urlai.
“Scusa.” Disse.
Ah!

Ci vollero circa due ore prima di completare il tutto. Volevamo essere sicuri del posto in cui avremmo prenotato. Per fortuna trovammo anche un’offerta con il pacchetto tutto compreso. Eravamo stati fortunati, spero solo che apprezzino il mini viaggetto sul lago e che non rompano tanto quando vedranno che abbiamo usato la loro carta delle emergenze. Se vedono, quanto abbiamo speso penso che ci ucciderebbero ma siccome era il nostro regalo per il loro anniversario magari, potevano evitare di rimproverarci. Perciò preparammo una busta con i biglietti e una lettera in cui spiegavamo tutto e la lasciammo in camera loro sul loro letto così appena sarebbero rientrati potevano vederla.

Non aspettavo altro che riavere il mio pc e con mia grande gioia lessi la risposta di Harry.

 

“Amore!

Scusa per il ritardo... non posso nemmeno scriverti tanto perché dobbiamo andare per il concerto e tra prepararci e tutto ci vuole un sacco e noi come il solito siamo sempre in ritardo ma che vuoi farci, non siamo dei ragazzi perfetti.
Ti ho allegato il programma così da farti un’idea. Fammi sapere mi raccomando! Comunque se ti serve un biglietto o un pass non preoccuparti, ti presenti là e chiedi poi ti dirò se deciderai di venire, come fare. Sai ci terrei moltissimo, anche se non so se riuscirei a cantare andando in giro per tutto il palco, potrei fermarmi e cantare solo per te. (Okay).

HO RACCONTATO DI TE AI RAGAZZI!

Sì, hai letto bene, tranquilla...

Hanno detto che sei bella e sono contentissimi per noi. Avevo proprio bisogno di parlarne con qualcuno e chi se non con i miei quattro migliori amici? Beh sai mi sostengono molto e sono molto felice di questo, hanno incominciato a dire che dovrò trovare un modo per venire in Italia da te ma non so come e se erano davvero consapevoli di quello che dicevano.

Per colpa tua ho dimenticato le parole di una canzone... mi ero perso tra i miei pensieri. In realtà stavo pensando a te e a quando ci saremmo rivisti. Poi mi sono ricordato di quella volta sul campo da golf, ricordi? Ci siamo fatti una bella doccia e poi in spiaggia quando mi hai incominciato a schizzare.


MI MANCHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII. TANTO.


Per Skype domani ti dirò... stasera mi leggo il programma anch’io, sai in realtà non so nemmeno che tappe abbiamo ancora.
Ti scrivo io.
Dato che non so che ore sono là da te... ma penso che insomma secondo i miei calcoli sia sera/notte probabilmente andrai a dormire. Quindi...

Buonanotte piccolina e fai tanti sogni belli.


Harry.”











 

Capitolo 42!:)

Beh non è niente di chè questo capitolo alla fine... perciò non so, vi è piaciuto? Perchè a me non convince moltissimo.
Abbiamo due e-mail di Harry in questo capitolo: una all'inizio e una alla fine.
Kyle vuole fare a tutti i costi una festa a casa loro prima di partire in vacanza. Chissà.
Finalmente poi partiranno e succederanno tante tante cose ahahahaha.

ALLORA RECENSITE? SI, DAI!!!:)

Grazie come sempre a tutti quanti, vi voglio bene <3

P.S. Prossio capitolo arriverà sabato, vorrei poter aggiornare prima ma la scuola non me lo permette (UFF)

BACI A PRESTO xxx

 


 

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Capitolo 43
*** I love, I can't, I hate. ***


~~

Erano tre giorni che non sentivo Harry. Non avevo avuto più sue notizie da domenica sera. Avevamo stabilito il giorno in cui ci saremo sentiti via Skype durante la settimana. Il sabato era stato il giorno perfetto dato che i concerti sembravano essere tutti in settimana e poi così avrei potuto mantenere lo stesso ritmo anche quando riprenderò la scuola.
Perciò questo fine settimana ci saremo sentiti e visti tramite schermo per la prima volta e poi il giorno dopo sarei partita insieme a Kyle, Hope, Hanna, Kelly e Mike per la Sardegna. Non avevo ancora capito come facevamo ad incontrarci con la nonna ma okay.

Sono anche tre giorni che Kyle allestisce lo spazio fuori per la sua festa di sta sera. Posso dire che palle? Passava il suo tempo al telefono e a guardare immagini sul pc per non parlare che la nostra casa era diventata un via e vai di gente che portava materiali, bibite e cibo. Mi stupiva l’indifferenza dei miei ma come dargli torto, intanto loro erano partiti questa mattina e si erano portati via anche Hope, perché non mi ero prenotata anche io una stanza?

“Denise per favore vuoi scendere a darmi una mano? Non so se ti rendi conto ma questa festa deve rimanere nella storia, okay?” disse Kyle entrando in camera mia.
“Che palle” sbuffai alzandomi dal letto.
“Bene...buongiorno anche a te” rispose.
Sbuffai e scesi giù.
“Dato che so che ti diverti tanto a disporre i bicchieri ecc.. fallo” mi ordinò.

Mi lasciò praticamente là da sola in cucina come un idiota. Decisi di uscire in giardino e guardare dove aveva scelto di fare il tutto.

“Oh mio Dio Kyle ma che?” dissi rimanendo a bocca aperta.
“Ti piace?”
“Hai preso un piano bar? Hai montato un mini palco...chi suona?” dissi.
“Un gruppo” rise.
Annuii.
“Kyle per le luci? Come le mettiamo?” chiese un tipo.
“Oh ti presento mia sorella...Denise lui è Marco...Marco lei è Denise”
“Piacere” dissi.

Certo che mio fratello non aveva momenti migliori per presentarmi ragazzi se non alle dieci della mattina quando io mi sono appena alzata dal letto ovviamente.

“Complimenti hai una bellissima sorella” sorrise il ragazzo.
“Già...ha preso tutto da me”

Ecco come rovinare un bel complimento.

Sorrisi a mio fratello ringraziando poi il suo amico.
“Comunque allora io pensavo...” incominciarono a parlare tra di loro delle luci.

Me ne tornai dentro.
“Mike!” urlai dallo spavento.
“Denise...scusa” scoppiò a ridere.
“Scusami ma ho ancora sonno e mi sono appena svegliata” ammisi.
Avevo ancora gli occhi mezzi chiusi. Era normale?
“Si...si vede” rise.
“Grazie” dissi.
“Non fraintendere...sei ugualmente bellissima tranquilla” disse.
“Davvero?”
“Certo” mi sorrise.
“Beh grazie” sorrisi anche io.

Wow non pensavo di avere così tanto fascino da appena sveglia (?) anche se infatti credo che non ne abbia neanche un po'.

“Mi aiuteresti con la musica?”
“Certo...dimmi anzi no aspetta io non me ne intendo di musica da DISCO capisci?”
“Meglio!” rise. “Ho bisogno di un parere e fidati tu sei la persona più adatta”

Io sono sempre quella più adatta a testare le cose secondo gli altri.

“Okay” risi.

Passammo due ore e mezza in cui alla domanda: “Questa?” io rispondevo “Si” “No” “E’ uguale all’altra”. Era stato anche piuttosto divertente ma dopo un po’ mi sembravano tutte uguali perciò mollammo tutto e andammo a mangiare qualcosa in cucina.

“Prosciutto o salame?” chiesi guardando in frigo.
“Salame grazie” rispose Mike.
“Vuoi anche formaggio? Sottiletta? Perché io non ho intenzione di toccare quelle cose” lo guardai schifata.

Non mangiavo formaggi e mi faceva schifo toccarli.

Mike scoppiò a ridere. Si era letteralmente capottato per terra dalle risate.

OKAY.

Risi anche io.
“Tranquilla faccio io” disse raggiungendo il frigo.
“Bene” sorrisi prendendo una banana.
“Tu non mangi un panino?” mi chiese.
“No” sorrisi.
“Giusto...scusa la dieta” scosse la testa.
“Ah si la dieta” sbuffai.

Perché nessuno mi prendeva sul serio?

Ci sedemmo poi entrambi al tavolo.
“Allora con Kelly come va?” chiesi.
“Beh direi alla grande Denise” sorrise.
“Bene sono davvero felice per voi” dissi pensandolo davvero.
“Grazie” rise.
“Posso chiederti una cosa?”

Non dovresti chiederglielo Denise. Ma era già da un po’ che ci pensavo.

“Siete andati oltre il bacio?” chiesi seria.
“Denise ma?” mi guardò confuso.
“No okay scusa dimentica quello che ho detto! Che stupida...” dissi alzandomi per buttare la buccia della banana.
“Denise...ti darebbe fastidio?” mi chiese girandosi verso di me.
“Oh no!” risi. “No non penserai mica che...oddio no! Io sono impegnata” sorrisi. “Non preoccuparti, tranquillo” finì di dire.
“Impegnata?”
“Ehm si...comunque te l’ho chiesto perché è da settimane che non ho una conversazione con Hanna e Kelly e volevo vedere se...si insomma se”

Okay il mio discorso a metà non fa una piega.

“Ah okay ehm se vorrà te lo dirà lei allora...scusa” sorrise.
“Oh” feci una pausa. “Okay...” sorrisi.

Lo avevano fatto? E Hanna e Kyle? Okay devo smetterla di pensare a queste cose, insomma sono tutti grandi abbastanza per fare quello che vogliono!
Spesso mi comportavo come la loro mamma, ecco qual era il problema.


...


Verso le sei arrivarono Hanna e Kelly a casa e si piombarono in camera mia. Solo che non le sentì arrivare e quando uscì dal bagno me le ritrovai davanti e urlai chiudendole la porta in faccia (OPS).

“Denise cazzo!” urlò Kelly.
“Oddio scusatemi!” riaprì immediatamente la porta.
“Ahi” si lamentò Hanna.
“Scusate...davvero! ma anche voi mettervi davanti alla porta in questo modo” cercai di giustificarmi.
“Okay okay scusaci ma pensavamo ci avessi sentito” rise Hanna. “Comunque come ti vesti?”
“Io pensavo alla tutina verde in pizzo? Avete presente?” dissi andando verso l’armadio.
“Oh ehm no?” sorrise Kelly.
“mm...aspetta! eccola, trovata!” dissi mostrandogliela.
“Quando l’hai presa?” mi chiese Hanna.
“Ancora quando c’era scuola...l’ho messa una volta sola” feci una pausa. “A Los Angeles”
“Capito...beh è bella mi piace e scarpe?”
“Lo vuoi sapere davvero?” risi.
“Ehm...okay no” sbuffò.

Sapevano che tanto mi sarei messa un paio di scarpe come le converse se non addirittura in ciabatte. Ero a casa mia e la festa si svolgeva per lo più in bordo piscina.

“Okay trucchiamoci! Mi ripassi la piastra poi? Posso usare la tua, giusto?” mi supplicò Hanna.
“Certo che puoi” dissi.

Alle otto eravamo pronte e scendemmo giù dove le attendevano i loro cavalieri. Ah.
Mentirei se non dicessi che mi fece male quella scena. Insomma loro che scendono e vengono riempite di complimenti dai loro ragazzi e poi c’ero io. Sembravo tanto il terzo incomodo.

“Anche tu Denise sei bellissima” mi sorrise Kyle.
Gli sorrisi ringraziandolo mentalmente.

Probabilmente si era accorto del mio imbarazzo in questa situazione. E poi tutta questa dolcezza, i sorrisi che si scambiavano mi facevano ricordare che Harry non era qui con me. Faceva male. Soprattutto il fatto che non potevo parlarne con nessuno di ciò che mi passava per la testa! Si okay avevo mio fratello ma non potevo dirgli proprio tutto tutto, mi mancava da questo punto di vista parlare con le mie amiche.

Verso le nove incominciò ad arrivare un sacco di gente che non avevo nemmeno mai visto! Il fatto strano era che tutti sapevano chi ero e come mi chiamavo. Mi salutarono tutti quanti man mano che mi vedevano.

Devo ammettere che Kyle era stato davvero bravo con i preparativi e l’effetto finale era fantastico, anche se mi scocciava il fatto che tutta questa gente ubriaca si sdraiava sui miei divani o limonava in cucina.

“Denise vai a prendere un'altra cassa di queste birre?” mi chiese Kyle.
“Okay...Hanna mi aiuti?” la presi per il braccio trascinandola dentro insieme a me.

Non volevo entrare da sola in cucina e ritrovarmi ragazzi ubriachi che limonavano sul tavolo. Per fortuna era vuota anche se l’isola era completamente piena di bicchieri vuoti o spazzatura.

Sospirai.
“Tranquilla vi aiutiamo noi a mettere a posto, sta notte dormiamo qua” mi sorrise Hanna cercando di confortarmi.
“Oh che bello era da tanto che non dormivate qua” ammisi.
“Già”

Appoggiai il mio telefono sopra il piano della cucina con lo schermo rivolto in alto.

“Allora cosa voleva Kyle?” dissi aprendo il frigo.
“Carino Marco, no?” iniziò lei.
“Si...è un bel ragazzo” la guardai sorridendo.

Non capivo dove voleva arrivare.

“E poi è anche simpatico...” ridacchiò.
“Si Hanna ma ti ricordo che stai con mio fratello” scossi la testa ridendo.
“Si si ma non era per me infatti”
“Okay”
“Denise secondo me potresti provarci” si avvicinò di più a me.
“Hanna!” sbuffai.
“Guarda che ho visto come ti guardava e potrei mettere la mano sul fuoco per il fatto che gli piaci”
“Si vai convinta” risi. “Neanche ci conosciamo e dovrei piacergli?”
“Certo...ma perché non ti butti?”
“Perché no...chi ti dice che io non sia già impegnata?” sorrisi prendendo qualche bottiglie di birra.
“Cosa?”
“Niente” risi. “Dai aiutami” dissi girandomi per uscire.
“Ehm...Denise c’è Harry che ti sta chiamando?” disse confusa guardando lo schermo del mio telefono che si era illuminato.
“Cosa?” dissi.
“Hai una chiamata su Skype da Harry...ma chi è?”

Cazzo!

Mollai immediatamente le birre e presi il mio telefono strappandoglielo di mano.

“Pensaci tu con le bibite” urlai scappando in camera mia.
Chiusi la porta a chiave e schiacciai sul tasto rispondi.

“caricamento...attendere prego” lessi sullo schermo.

Che palle muoviti! Ci manca solo che ho perso la sua chiamata ecco...e poi oggi non è nemmeno sabato! E sono tre giorni che non risponde all’e-mail non posso stare un altro giorno senza sentirlo.


“Ehy Denise perdonami!” disse appena riuscì a vederlo sullo schermo.
“Harry” sussurrai.

Non mi sentì.

“Piccola mi dispiace, lo so che sono tre giorni che non ci sentiamo e probabilmente mi avrai lasciato un casino di e-mail ma ho un problema con la mia posta elettronica non riesco ad entrarci e si impalla” disse senza fermarsi un attimo.
“Respira” risi.
“Grazie” rise anche lui prendendo fiato.
“Come stai?” dissi.

Ero felicissima ed emozionata avevo il mio cuore che okay era praticamente partito a mille e il mio cervello era andato in palla. Ciao mondo.

“Bene amore tu?” sorrise.

Era dolcissimo.

“Bene...si cioè adesso benissimo” sorrisi.

Non ci credevo.

“E’ strano parlarti così e poi va a scatti sta roba” mi lamentai.
Si mise a ridere.

Sapete una cosa? Mi era mancata quella risata. Mi era mancato quel sorriso. Mi erano mancati quegli occhi. Mi era mancato quello sguardo. Mi era mancato quel ragazzo.
Sorrisi.

“Mi manchiiiiii” mise il broncio.

Aww.

“Anche tu Harry, tantissimo” feci la faccia triste.
“Perché non posso abbracciarti?”

Non dirmi queste cose.

“Perché siamo in due continenti opposti” risposi.
“Già...a proposito stai uscendo? Devi uscire?” mi riempì di domande.
“No no...perché tu si?” risi.
“No è che ti vedo vestita? Truccata e hai gli orecchini...”

Era geloso?

“Beh si in effetti...Kyle ha organizzato una super mega festa a casa nostra e beh non potevo scendere in pigiama” risposi.
“Capito...ci sono molti ragazzi?” chiese.

Non sorrideva più?

“Si è pieno di gente” sbuffai.
“Ci sono tanti ragazzi maschi?” chiese di nuovo.
“Si molti...che poi bevono come delle spugne okay? E si strusciano sui miei divani...a me fa schifo!” mi lamentai.
“Ci sono tanti ragazzi ubriachi?”
“Si una buona parte si...direi la maggior parte” risi anche se non era divertente in realtà.
Lui annuì senza parlare.
“Ehy? Cosa c’è?” dissi trattenendomi la risata.

Era geloso e lo amavo quando faceva così. Sembrava un bambino che aveva perso tutte le attenzioni.

“Niente” si toccò i capelli.
“Okay...comunque oggi non è sabato” dissi.
“Si ma non potevo rimanere un altro giorno senza sentirti...ma forse ho interrotto qualcosa?”
“Beh si a dire al vero c’era un ragazzo che ci stava provando con me...devo dire che era molto carino e beh se non mi avessi chiamato probabilmente io si cioè noi...” mi fermò.
“OKAY BASTA!” sbottò.
Scoppiai a ridere.
“Non è divertente” sbuffò.
“Si invece!” continuai a ridere “perché non c’è nessun ragazzo nella mia vita a parte te” sorrisi.
“Si Denise...”
“Ehy guarda che stavo scherzando prima...ci sono molti ragazzi si ma non oserei mai ad avvicinarmi sapendo che dall’altra parte del mondo c’è il ragazzo più bello del mondo che mi aspetta”
Scosse la testa.
“Guarda che IO TI AMO!” urlai.
“Sei bellissima” disse.
“E tu sei il ragazzo più dolce del mondo lo sai?”
“Si lo so...sono anche il ragazzo più bello del mondo IO” annuì con la testa.
“Sei incredibile” risi. “Mi era mancata la tua voce...amore”
“Davvero?” sorrise.
“Si tantissimo!” risposi. “A proposito hai parlato di noi ai ragazzi e hanno detto che sono bellissima? ma che foto li hai fatto vedere?” chiesi curiosa.
“Non te lo dirò mai” rise.
“Come non me lo dirai mai?” ripetei confusa.
“Tanto ti lamenteresti soltanto” alzò le spalle.
“Beh su questo hai ragione” ammisi. “Comunque...cosa hanno detto?”
“Lo sai cosa hanno detto” rise.
“Si okay uff” scossi la testa.
“Tra tre ore ho un concerto, sai? Ah e a proposito di concerti hai deciso qualcosa?” disse speranzoso in una risposta positiva.
“Ehm...in realtà non lo so, insomma ti avevo detto che sabato parto e starò via un mese intero in Sardegna?”
“Si mi avevi accennato qualcosa...”
“Bene...ci accompagna nostra nonna, sai? È da anni che non la vedo chissà come mi ricorda”
“Bellissima come sempre”

Il ragazzo più dolce del mondo? Si ce l’ho io.

“Che palle devo lasciarti...” disse stufo.
“Oh okay tranquillo...ci sentiamo sabato?”
“Ovviamente amore” sorrise.
“Ci sentiamo per e-mail o non so...”
“Ehm no perché non le leggerei...non funziona! Però ci sentiamo sabato” cercò di sorridere più che poteva.
“Okay allora a sabato...buon concerto” sorrisi.
“Amore ti amo, buonanotte” disse facendomi ciao con la mano e mandandomi un bacio.

Afferrai il bacio con la mano e feci il segno di custodirlo nel cuore, sorridendogli.

“Ti amo anche io Harry. Ciao” dissi mandandogli un bacio e lui fece lo stesso che feci io prima.
Sorrisi al suo gesto.

“CHIAMATA TERMINATA” lessi.

Chiusi la pagina di Skype e mi buttai sul letto. Non avevo voglia di scendere. La mia voglia di festeggiare se ne era praticamente andata insieme a lui. E poi nel più bello che avevo incominciato a dirgli delle cose doveva andare. Dovevo dirgli ancora un sacco di cose. Dovevo raccontargli le cose che avevo fatto.

“Giovedì, venerdì e sabato...tre giorni. Dovrò aspettare tre giorni per risentirlo. Beh non sono tanti giusto?” sospirai prendendo il mio cuscino per stringerlo forte.

Ad un certo punto sentì bussare.
“Denise mi senti? Sono Hanna...”

Non risposi. Beh avrei sempre potuto dire che dalla musica non avevo sentito, dato che in parte era vero che si sentiva fortissimo soprattutto in camera mia dato che dava sul lato dietro della casa dove c’era la piscina, cioè dove Kyle aveva allestito con casse e strumenti.

“Denise? Per favore, apri? Io penso che noi due dobbiamo parlare o almeno tu devi dirmi qualcosa...”

Rimasi stesa sul letto in silenzio. Non avevo la forza di urlare e nemmeno quella di alzarmi.

“Denise? Okay se non vuoi parlare...non parliamo ma sei sicura di stare bene? Hai conosciuto qualcuno a Los Angeles? Tipo un ragazzo intendo...”

Mi chiesi per quanto avrebbe continuato a stare fuori dalla porta aspettando una mia risposta.

“Okay va bene...come vuoi tu ma sappi che non puoi startene chiusa in camera tua per sempre! Perciò domani sarai costretta appena ti svegli a raccontarmi tutto! Denise diamine sono la tua migliore amica perché mi vuoi escludere dalla tua vita?” bussò di nuovo alla porta più forte questa volta.

Scusami.

Ma non sai quanto io vorrei poterti parlare in questo momento. Non sai quanto avrei bisogno dell’abbraccio della mia migliore amica. Non immagini quanto mi mancano i tuoi discorsi da mammina. Mi manca poter parlare con te, Hanna. Vorrei poterti dire tutto. Raccontarti che ho conosciuto il ragazzo che ho sempre amato e che adesso stiamo affrontando una relazione a distanza. Sono la persona più felice del mondo in questo momento ma anche la più distrutta. Ho solo sedici anni e guarda che vita che sto facendo. Vorrei poterti raccontare ogni singolo secondo che ho passato insieme ad Harry a Los Angeles ma non posso. Non posso. Davvero non posso. Adesso no.








 

Capitolo43!:)
Sono in ritardo di un giorno, lo so!
Mi dispiace troppo ma ieri è stata una giornata pienissima.

Allora festa fatta. E prima videochiamata tra Harry e Denise a sorpresa.
Ovviamente non possono avere una vita normale, tutta perfetta nessun inconveniente, giusto? ahahha beh penso lo avete capito dai.
Comunque adesso che Hanna ha letto, Denise dovrà parlarci prima o poi...non potrà rimanere rinchiusa per sempre in camera sua. Cosa si inventerà?

RECENSITE E FATEMI SAPERE TUTTO!
GRAZIE.
BACI.
A PRESTO.
XXXXXX

 

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Capitolo 44
*** NIGHTMARES. ***


~~

Erano le sei del mattino quando finalmente se ne andarono tutti e si poteva dire: “FESTA FINITA!”. Che poi non ci avevo nemmeno preso parte. Era a casa mia, potevo essere al centro dell’attenzione e invece sono rimasta chiusa in questa camera.

Beh ho riflettuto. Ho potuto riflettere su cosa mi sta succedendo. Su ciò che sto facendo. Su ciò che sto vivendo in questo momento.

Ho pianto, riso, sorriso guardando di nuovo quelle foto. Ho sentito di nuovo le farfalle allo stomaco mentre ricordavo alcuni momenti insieme al mio AMORE.

Ho realizzato, forse per la prima volta quello che è davvero successo in questo ultimo mese.

Mi sono immaginata insieme a lui su un letto abbracciati mentre ci raccontavamo la giornata. Ho sognato come potrebbe essere il futuro insieme. Vivere insieme nella nostra casa, cucinare insieme e stare seduti nello stesso tavolo a parlare di ciò che ci piacerebbe fare più avanti. Guardare in braccio a lui un film la sera e rimanere abbracciati tutto il tempo, scambiandoci tanti baci. Dormire insieme, nello stesso letto. E dopo una lunga litigata fare la pace nel modo più dolce che esista. La mattina, guardarlo accanto a me e svegliarlo con un carezza. Passare tutta la domenica mattina a letto a fare progetti e non pensare a niente che non sia NOI.

Ho capito che senza di Harry non posso stare. Lui è la mia forza, il mio amore, la mia gioia. Ho bisogno di lui per vivere. Ho bisogno del suo amore e delle sue attenzioni. Lui è il mio amore più grande, è la parte migliore di me e quella più importante. Ci tengo troppo a quel ragazzo. Lo amo troppo. È colui che amo di più al mondo. Mi fa sentire bene, ma anche male. Mi fa vivere e riesce a mandarmi in tilt la testa. Ogni suo piccolo gesto mi riempie il cuore e basta un suo sorriso per sentirmi subito meglio. Il suo “CIAO” è unico. E il mio cuore sussulta quando sente il suo nome. Mi tremano le gambe al suono della sua voce.

IO NE SONO DAVVERO INNAMORATA.

Non ho mai amato una persona. Non mi sono mai sentita così. Non mi sono mai innamorata per davvero sino ad ora. Adesso sorriderò sempre perché lo amo e so che lui prova lo stesso per me. Non mi interessa se dovrò aspettare mesi per riabbracciarlo anche solo per un minuto ma lo amo talmente tanto che aspetterei decenni pur di vederlo anche solo per poco tempo.
Adesso dovevo solo alzarmi da questo letto. Essere felice e inventarmi qualcosa con Hanna. Le avrei raccontato la versione di mia mamma e me la sarei cavata o almeno così speravo. E magari più avanti le avrei potuto raccontare tutta la verità.


...


All’improvviso bussarono alla porta.

“Denise sono Kyle...apri questa porta per favore? Ho bisogno di sapere come stai e sai che” lo bloccai andando ad aprirgli la porta.
“Sai che non me ne andrò fino a che non aprirai questa dannata porta? Si lo so” sorrisi finendo di imitarlo.
“Denise” disse confuso.
“Scusa per non aver partecipato alla tua festa...scusa se ti ho mollato così ma”
“Ehy” rise. “So quanto ti ho rotto le scatole in questi quattro giorni perciò diciamo che me lo meritavo”
Lo guardai confusa.
“Okay...” chiuse la porta alle sue spalle. “Dobbiamo parlare di una cosa” disse serio.
“Già” sospirai.
“Hai già capito?”
“Immagino di si...Hanna?” chiesi.
“Esatto...hai avuto una chiamata di Harry?”
“Si te lo ha detto lei?” chiesi anche se la risposta era ovvia.
“Si...”
“Cosa le hai detto?”

Mi fidavo di Kyle e sapevo che non avrebbe mai detto niente ma avevo comunque paura.

“Niente” sospirò sedendosi sul mio letto. “Le ho detto che appena avresti voluto le lo avresti detto tu”
“Grazie” dissi abbracciandolo fortissimo.

Troppo forte direi. Lo feci apposta.

Avete presente quando siete innamorati e prendete la vita alla leggera? Siete sempre felici, sereni e più scherzosi? Ecco io mi sentivo così ora.

“Denise mi stai strozzando” disse Kyle con la voce soffocata.
Lo lasciai e scoppiai a ridere. In realtà non riuscivo più a smettere.
“Ehm okay stai bene? Non hai bevuto qualcosa, vero?”
“No no” risi di nuovo buttandomi sul letto a pancia in su.
“Okay devo fidarmi?”
“Certo che devi fidarti! Kyle sono tua sorella” lo guardai dandogli un colpetto sul petto.
“Okay va bene...scendi a darci una mano?” mi pregò.
“Certo andiamo!” sorrisi alzandomi.

Non mi ero mai sentita meglio in tutta la mia vita.

Scendemmo giù e sembravo l’unica sveglia tra tutti.
“Bene che le pulizie abbiano inizio” urlai mettendomi i guanti.

La cosa che sapevo fare meglio, era quella di essere idiota.

Mi guardarono tutti sorpresi poi mi seguirono e ci mettemmo tutti quanti all’opera.

“Denise” si avvicinò Hanna.
“Ciao” le sorrisi.
“Dobbiamo parlare...insomma chi è Harry?” disse sussurrando per non farsi sentire dagli altri.
“Okay... Ho conosciuto un ragazzo inglese che si chiama Harry a Los Angeles, noi siamo andati subito molto d’accordo. Sai stavamo bene insieme, sembrava che ci conoscessimo da una vita” sorrisi.
“Perché non me lo hai detto prima?”
“Non lo so” ammisi.
“Va beh dai su racconta”
“Beh noi ci siamo baciati...si e oddio è stato bellissimo Hanna davvero! Lui è perfetto”
Sorrise felice.
“E abbiamo dormito anche insieme, sai?”
“Davvero?” sussultò.
“Si ed è stato dolcissimo...mi ha anche portato la colazione a letto che poi Kyle gli aveva suggerito cose che io odio, tipo i cornetti alla marmellata ma dettagli” risi.
“Kyle?” rise.
“Però è stato tutto perfetto...io mi sono innamorata Hanna” dissi.
“Aww amore vieni qua” disse abbracciandomi.

Bene direi che anche questa è andata.

“Ma adesso come fate? Lui dove abita?”
“Ci sentiremo via Skype dato che abita in Inghilterra." feci una pausa. "Noi ci amiamo” sorrisi.
“Cucciola sono davvero felice per te, non sai quanto ma...potevi dirmelo! Insomma così evitavo di romperti le scatole con guarda quello, perché non balli con lui! Insomma adesso mi sento in colpa...”
“Non devi Hanna perché non potevi saperlo”
Ci abbracciammo di nuovo e poi riprendemmo le pulizie.

Bene direi che la prima parte della storia era andata. Adesso mancava la seconda parte cioè chi è davvero Harry. Ma penso avrei aspettato ancora un po’ anche se non vedevo l’ora di dirglielo.




HARRY’S POV.

Rimasi seduto a riflettere.
Ero geloso? Insomma a me dava fastidio il fatto che c’erano molti ragazzi attorno a Denise. Ma lei ha detto che non gli considerava. A lei importa solo di me. Ama solo me.
Anche io amo solo lei.
Già la amo. Mi sono innamorato di lei. Non mi sono mai sentito così prima. Ho amato ma mai così, penso sia questo l’amore che tutti dicono. Il vero amore. L’essere davvero perso per una persona. Ero completamente preso da quella ragazza. Era come se mi avesse fatto un incantesimo e inciso il suo nome sopra il mio cuore.

“Sei pensieroso?” si sedette Niall accanto a me.
“Già” sbuffai.
“Denise?” sorrise.
“E’ normale essere geloso fino al punto di esplodere e voler uscire, prendere il primo aereo e andare da lei?” chiesi.
“Ti sei innamorato Harry” sorrise.
“Si” dissi convinto.

La amo.

“Allora direi che è normale che tu sia geloso” rise.
“Si ma... insomma non posso dirle di non uscire più o di non frequentare i suoi amici, Niall”
“No non puoi ma, tu ti fidi di lei?”
“Certo che mi fido di lei”
“E allora devi stare tranquillo e continuare a fidarti di Denise” disse dandomi una pacca sulla spalla.
“Lei me lo ha detto chiaramente che non andrebbe mai con un altro ragazzo sapendo che dall’altra parte del mondo ci sono io ad aspettarla”

Si lo ammetto. Quella frase mi ha davvero fatto impazzire. Insomma quanto dolce poteva essere?

“Allora non hai di che preoccuparti” sorrise.
“E’ dolcissima...”
“Si? E tu sei completamente andato” disse muovendo le mani.
Ridemmo.
“Ah e poi aspetta ritornando al discorso essere gelosi o cosa; non pensi che è lei quella che potrebbe ingelosirsi?” chiese stuzzicandomi.
“Niall”
“Si sono io.” Rise.
Lo minacciai con lo sguardo.
“Insomma sai quante immagini di te escono con moltissime ragazze?”
“Si ma al massimo sono fans” giustificai.
“Ma magari alcune sono belle e poi non facciamo foto solo con le fans, Harry” mi ricordò.
“Si ma”
“Ma molte sono persone famose o giornaliste oppure non lo so”
“Lei sa che io la amo” dissi.
“Non ho dubbi su questo... sto solo dicendo che dato che tu diventi geloso con poco lei potrebbe avere tutte le ragioni del mondo per ingelosirsi invece” sorrise.
“Niall ti odio” dissi sbuffando.
“Lo so che mi ami tranquillo” disse facendo lo stupido mandandomi un bacio.
“Idiota” scoppiai a ridere.
“Voi due andate immediatamente a prepararvi” arrivò Mark, uno del nostro staff.
“Andiamo” ribattei io guardando Niall prima di alzarci.
“Che bravi ragazzi” fece finta di commuoversi lui.
“Vuoi fare una partita alla play con noi, Mark?” chiese Niall trattenendosi la risata.
“Non fatemi arrabbiare” rispose lui.
Noi due scoppiammo a ridere.
“Quando imparerete a comportarvi da adulti?” rise Mark.
“Mai perché altrimenti sappiamo che poi vi annoiereste” risposi io.
“Ah wow grazie allora” disse scherzando mettendo la mano sul cuore.

Ridemmo tutti quanti insieme e come al solito rischiavamo di essere in ritardo.

“Okay ci siamo” disse Paul.
“Okay forza ragazzi!” urlò Louis.
“uno, due, tre spacchiamo!” urlammo prima di salire sul palco tutti e cinque.

AMAVO TUTTO QUESTO. AMAVO LA MIA VITA. AMAVO STARE SUL PALCO. AMAVO CANTARE.

Eravamo più o meno a metà concerto e Liam incominciò a presentare la prossima canzone che avremmo cantato: “Steal My Girl”. Ad un certo punto durante il ritornello Niall mi guarda indicandomi cambiando una parola del testo.

“Everybody wants to steal YOUR girl”

Lo guardai e mi misi a ridere prima di alzare le spalle e fare finta di chiedermi “La mia ragazza?”. Lo feci solo per loro, per tutte le ragazze che erano venute qua per noi. Era per scena. Insomma sapevo benissimo che avevo una ragazza e chi era.

Ripresi anche io il ritornello e cantammo di nuovo tutti insieme saltando da una parte all’altra del palco. Queste sono le nostre esibizioni. Identici ai balletti delle altre band, mettiamola così.

Dopo avrei dovuto fare un discorsetto a quel biondino irlandese.

Finito il concerto andammo tutti nel tour bus.
Avevo le orecchie che mi fischiavano e l’adrenalina ancora tutta in corpo. È bello l’effetto dei concerti, vivrei su quel palco tutta la vita perché è davvero una sensazione straordinaria.

“Grande serata ragazzi” disse Liam passando un cinque a tutti.
“Già” rispose Louis.
“Si è stato fantastico, avete letto quel cartellone con scritto ‘One direction + Directioners = AMORE’?”
“Si io si, sono troppo dolci le nostre ragazze” sorrise Zayn.
“Oh si sono dolcissime” sottolineò Louis.

All’improvviso ridemmo tutti quanti. Capitava sempre, facevamo un momento di silenzio e poi scoppiavamo a ridere così senza un motivo.

“Everybody wants steal your girl” canticchiò Zayn girandosi verso di me.
“Anche tu?” sbuffai.

Non era possibile una cosa del genere.

“Nessuno se ne sarà accorto dai” disse Liam.
“No no” disse Louis ironico e poi scoppiò a ridere insieme a Niall.
“Grazie davvero, grazie” dissi alzandomi andando a stendermi su un lettino.
“Ehy” sentì chiamarmi alle mie spalle.
“Harry dai stiamo scherzando” continuarono.

Forse stavo diventando troppo permaloso. Stavo incominciando a prendermela con loro, per ogni cosa. So che scherzavano, abbiamo sempre scherzato tra di noi ma adesso è diverso. Quando toccano l’argomento “Denise” io non lo so. Forse è solo perché mi manca troppo. Infondo è quasi un mese che non la vedo e so che ne passeranno tanti altri prima di poterla stringere di nuovo a me.

PERCHE’?



DENISE’S POV.

Dopo quattro ore di pulizie eravamo morti! Eravamo riusciti a buttare tutta la spazzatura, ripulire tutto il piano di sotto e la zona piscina. Mancava da smontare tutte le apparecchiature ma a quello ci avremmo pensato in un secondo momento. Eravamo troppo stanchi.

“Basta” disse stanco Mike.
“Finito” si sedette Hanna sul divano.
“Direi che possiamo andare a dormire” dissi guardando quei tre ragazzi distrutti sul divano.
“Ma tu hai ancora le forze di stare in piedi?” mi chiese Kelly.
“In realtà andrei volentieri a dormire” ammisi.
“Bene” disse Kyle alzandosi.
“Mamma mi ha appena scritto che rientreranno direttamente domani pomeriggio...dice che non vuole fare un infarto per lo stato della casa dopo la tua festa Kyle” lessi il messaggio che mi aveva appena inviato.
“Perfetto direi” rispose lui allungando la mano ad Hanna.

Okay Denise sono fidanzati perciò hanno tutto il diritto di dormire insieme.
Il mio subconscio a volte aiutava.

Hanna si girò verso di me prima di afferrare la mano di Kyle. Voleva essere sicura della mia approvazione?
Feci di si con la testa e lei ricambiò con un sorriso prima di andarsene di sopra con Kyle.

“Voi dormite insieme immagino...o almeno vorreste dormire insieme giusto?” domandai a Mike e Kelly.
Loro mi guardarono in imbarazzo.
“Cioè se per te va bene...” parlò Kelly.
“Altrimenti io posso dormire anche sul divano da solo...e Kelly viene su da te” disse Mike.
“Ma per favore!” risi. “Vi cerco le chiavi della casetta” sorrisi dirigendomi in cucina.

Non avevo ancora capito il senso di tenere le chiavi in un cassetto della cucina ma evidentemente i miei lo avevano trovato.

“Eccole, trovate” dissi dandogliele a Kelly.
“Ma non avevi una stanza degli ospiti qua?”
“Si ma io penso che voi preferite un posto migliore e poi così avete la tv, lo stereo e non so forse c’è anche del cibo nella casetta e poi scusate io lo faccio per voi” sorrisi.
“Grazie” disse Kelly abbracciandomi.
“Okay” risi. “Mi stai soffocando”
“Okay okay scusa ma dato che non mi hai ancora detto di questo Harry dovevo farlo” sorrise.
“Hanna” sorrisi.
“Già e sappi che ci sono rimasta male che non me lo hai detto anche a me” fece l’offesa.
“Ma io ve lo avrei detto prima o poi a tutte e due solo che lei ha visto la chiamata e...”
“Lo so tranquilla, io scherzavo” sorrise. “Grazie” disse scuotendo le chiavi.
“Prego” sorrisi.

Uscirono e rimasi da sola in sala.

Non avevo voglia di salire di sopra in camera e in realtà non avevo nemmeno così tanto sonno, ero solo un po’ stanca di stare in piedi e infatti mi distesi sul divano e accesi la tv. Non capisco perché quando posso guardarla da sola in sala non fanno mai niente, invece quando c’è qualcosa che mi piace ce ne sono altre cento che piacciono ai miei o a Kyle. Così finiamo sempre con il litigare e la maggior parte delle volte salgo in camera e guardo la tele direttamente dal mio letto.

Dopo cinque minuti di zapping decisi che era meglio salire in camera mia. Mi sdraiai e mi addormentai subito, in pratica.


….



HARRY’S POV.

“Amore” la chiamai con tono dolce.
“Non chiamarmi amore, Harry basta!” urlò voltandosi con le lacrime agli occhi.
“Ma io ti amo!” dissi.

Eravamo su un marciapiede, non so dove al buio.

“Beh smettila di ripeterlo, okay?”

Stavamo litigando.

“Non è stata colpa mia cazzo!” cercai di spiegare.
“Senti non mi va di sentire le tue scuse, okay? Perciò puoi anche risparmiarti tutte le belle parole”
“Denise...per favore” dissi afferrandole il braccio.

Rimasi immobile per un istante mentre ci guardammo negli occhi.

“Fammi spiegare...” dissi piano.
“Cosa c’è da spiegare? Hai baciato un'altra...” disse staccandosi.

Non avevo le forze di trattenerla ancora.

Quella sera avevo bevuto un po’ troppo e non so come ma mi sono ritrovato a limonare con una. Denise aveva avuto un contrattempo con l’aereo e arrivò tardi alla festa del mio compleanno organizzata da alcuni miei amici. Nessuno mi aveva detto che ci sarebbe stata anche lei. Mi avevano detto che c’era una sorpresa per me a fine serata ma mai avrei potuto collegare Denise con la mia sorpresa.
Erano sei mesi che non ci vedevamo e mi mancava troppo, avevo smesso di uscire con i miei amici e non vedevo l’ora che ricominciasse il prossimo TOUR così sarei stato impegnato sempre e non avevo molto tempo a cui pensare alla mancanza che avevo.
Il fatto è che quella sera mi lasciai troppo andare per divertirmi e non pensare ma mi mancava così tanto, mi mancavano le sue labbra che la prima che mi si buttò addosso me la feci, immaginando che fosse LEI.

“Ma io voglio te, se l’ho baciata è perché mi mancavi tu e non ce l’ho fatta... ho pensato per un momento che potevi essere tu”
“Certo” disse dandomi le spalle.
“Ascoltami cazzo!”
“Smettila di urlarmi e non toccarmi! Sei ubriaco” disse delusa.

Era delusa di me.

“Scusa se non sono perfetto come volevi” dissi senza pensare.
“Cosa?”
“Tu quanti te ne sarai fatta in questi mesi? Andiamo ho visto le foto in internet...tutti quei ragazzi”
“Si certo” scosse la testa.
“Mi vuoi davvero dire che non te ne sei mai fatta nessuno?” urlai.
“Davvero pensi che io abbia potuto tradirti?” disse fermandosi.
Non risposi.
“Non rispondi?”
Continuai a fissarla.

Cosa avevo ancora in mia difesa a parte il fatto di dirle che la amavo?

“Non ci credo davvero! Vuol dire che...aspetta quante altre volte hai baciato altre ragazze? O aspetta quante te ne sei portato a letto?”
“Denise...”
“Mi fai schifo, non voglio più vederti Harry...ti odio!”
“So che tanto non lo pensi davvero!” urlai.
Si voltò.

Sapevo che mentiva ma era troppo orgogliosa per ammettere il contrario.

“Sai cosa ti dico? Fai quello che vuoi!” urlai.
Si voltò a guardarmi. Stava piangendo.

Era tutta colpa mia!

Non volevo perderla.

“Addio Harry” disse prima di attraversare la strada.

A metà corsia si fermò o meglio si bloccò mentre un camion la investì.

Ci guardammo per l'ultima volta. Urlai.

“ti amo” lessi le sue labbra prima di vedere il suo corpo volare.

Mi precipitai su di lei urlando con le lacrime agli occhi.



“DENISE!” urlai all’improvviso svegliandomi.

Avevo il cuore a mille e stavo sudando.

“Harry!” si svegliò di colpo Zayn.

Ero rimasto a dormire nel TOUR BUS e Zayn era nel letto affianco.

“Incubo?”
“Si cazzo” dissi con il fiatone.
“Anche a me a volte capita...ma l’importante è che ora è tutto finito ed era solo un brutto sogno” mi sorrise.
“Già”
“Posso tornare a dormire o vuoi parlarne?” mi chiese gentilmente.
“Tranquillo, torna pure a dormire” dissi.
“Sicuro?”
“Certo è tutto okay”
“Va bene allora buona notte” disse tornando al suo posto.
“Notte”

Rimasi circa un ora a fissare il vuoto mentre ripensavo all’incubo che avevo fatto.
“Denise dove sei?” dissi quasi sussurrando al buio.

Presi il telefono e cercai di chiamarla su Skype ma dopo vari tentativi lasciai stare e le diedi la buona notte da lontano anche se non l’avrebbe mai ricevuta e poi mi riaddormentai.







 

Capitolo 44!:)
Eccoci anche questa settimana. Non sapete quanto vorrei poter aggiornare più spesso, davvero...

Allora in questo capitolo abbiamo un intreccio di POV.
Inizia con la riflessione di Denise e che inizia a raccontare ad Hanna di Harry. Per quanto terrà nascosta la sua vera identità? Lo scoprirete.
Abbiamo un primo POV di Harry in cui ripensa alla chiamata fatta su Skype (la prima) in cui l'unica cosa che ha capito è: "Ci sono molti ragazzi". Il concerto e il modo che hanno di scherzare i ragazzi con Harry che però sembra prendersela un pò troppo.
Il secondo POV di Denise non è niente di particolare e l'ultimo di Harry è il suo incubo. Povero ha anche provato a chiamarla... chissà cosa penserà Denise quando vedrà le chiamtate.

Allora fatemi sapere se vi è piaciuto questo capitolo e datemi consigli se ne avete o qualsiasi altra cosa.
RECENSITE, RECENSITE, RECENSITE E RECENSITE ANCORA.

VI VOGLIO BENE. BACI A PRESTO XXX  

 

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Capitolo 45
*** Where will we go? ***


~~


DENISE’S POV.

Eravamo in mezzo a interi preparativi pre-viaggio.
Vestiti sul letto, cassetti aperti, scarpe sparse, borse sulla sedia. Questa era lo scenario spaventoso della mia camera in questo momento. Alle tre di questa notte saremo dovuti partire in macchina. Kyle e Mike guidavano e noi ragazze facevamo da passeggeri. Eravamo obbligati a prendere due macchine, perché eravamo in sei e ognuno con almeno una valigia e poi avremmo dovuto prendere anche nonna Megan al porto. Spero soltanto che riusciremo a incontrarci e che lei sia puntuale con l’orario. Avevamo provato a convincere i nostri genitori a pagarci il viaggio in aereo e in più due macchine a noleggio ma ci risero in faccia appena finimmo di dire la nostra idea. Sapevamo che sarebbe stato più costoso ma almeno avremo avuto degli orari normali e non partire di casa alle tre, in piena notte, per andare a prendere la nave a Livorno alle otto della mattina. Non capivo il senso di arrivare due ore prima ma papà ci aveva fatto una testa tanto che alla fine ci rifiutammo di ribattere.

“Denise ha chiamato nonna” entrò Kyle in camera mia urlando.
“Che cosa ha detto?” sorrisi.
“Ha detto che alle sei in punto lei arriva al porto con un taxi, non mi sembra vero che abbia capito davvero tutto” disse incredulo.
“Che bello non vedo l’ora di poterla riabbracciare Kyle!”
“Già sono passati anni dall’ultima volta, avevo forse dodici anni io... “.
“Si io dieci quindi, chissà se ci riconoscerà. Siamo cambiati dall’ultima volta” lo guardai.
“Si penso che siamo cambiati un pochino...solo un po’ dai” rise.
“Hope non l’ha nemmeno mai vista, magari dirà che assomiglia a me” feci una smorfia.
“O magari a nessuno”

Odiavo quando rovinava tutto.

Sbuffai prima di voltarmi.
“Comunque mamma ha già preparato la valigia a Hope e mi ha chiesto se vogliamo del cibo”.
“Cibo?”
“Si per domani... qualche cosa per la colazione, pranzo e cena quando arriviamo ah e poi comunque ci ha preparato una borsa con pasta, riso, sugo, pancarré, merendine e altro”
“Bene così non dobbiamo spendere i nostri soldi... bene, bene” sorrisi.
“Già ma conoscendola... se gli dico di darci qualcosa per pranzo e cena domani ci metterà frutta!” disse quasi spaventato.
Risi.
“Dai Denise io voglio un bel panino, non una mela” si lamentò.
“Diglielo” risi.

Questa sera a cena fummo in tantissimi. Mamma aveva apparecchiato una bella tavolata fuori. Eravamo noi, Hanna e la sua famiglia, Mike e i suoi genitori e Kelly con la mamma e sua nonna. Amavo fare queste cene perché in fondo eravamo come una grande famiglia.
Hanna, Mike e Kelly si sarebbero fermati da noi a dormire perché alle tre dovevamo partire insieme.

I discorsi di quella sera tra i nostri genitori erano “Immaginate se... ” devo ammettere che avevano molta fantasia e poca fiducia in noi.
“Si poi con tua mamma... chissà che risate, vorrei poterci essere anch’io là solo per vedere le cose folli che farà Megan” rise papà.
“Smettila!” lo rimproverò mamma.
“Come cose folli?” domandò la mamma di Hanna quasi preoccupata.
“No lascia stare... ” disse mamma.
“Perché non le racconti delle sue avventure? Quella donna è una vera sfera di vita” rise papà.
“Si Mark” gli sorrise mamma.
“Voglio essere come lei a ottanta anni” disse.
Ridemmo tutti quanti.
“Nonna viaggia molto, scale monti e fa Bungee Jumping” intervenne Kyle.
“Sì, ma comunque non ha ottanta anni o almeno non ancora... ” disse mamma.
“Che donna” disse il papà di Hanna e ridemmo di nuovo tutti quanti.

Tra una risata e una chiacchiera passò il tempo e alle nove chiesi a mamma se potevo andare a finire di preparare le mie valigie e lei annuì. Perciò lasciai il tavolo e mi diressi in camera mia da sola. In realtà avevo già tutto pronto ma avevo un appuntamento adesso via skype. Mi collegai con il PC questa volta, almeno avrei visto la sua immagine più grande rispetto a come si vede sul telefono. Mentre aspettai, mi rimisi a controllare se avevo preso tutto.


‘RISPONDI’


“Amore!” urlai appena lo vidi.
“Piccola” rispose.
“Come stai? Tutto bene?”
“Si si tutto bene grazie e te? A proposito, è domani che parti?” domandò lui.
“Si partirò domani, anzi sta notte alle tre” sbuffai.
Sorrise.
“Cioè alle tre... ti rendi conto?”
“Denise” rise.
“Non dormo niente così... che poi tanto non riuscirò nemmeno a prendere sonno”
“Ricordati la sveglia” sorrise.
Sorrisi.

Aveva capito tutto quel ragazzo! Sapeva che avrei preso sonno alla fine e non mi sarei più svegliata.

“Come sta andando il tour? I ragazzi come stanno?” chiesi.

Parlavo troppo velocemente forse, ma avevo paura di non fare in tempo a dirgli tutto.

“Il tour procede, sono un po’ stanco ma tutto okay... i ragazzi, beh loro... ” si fermò.

“Ciao Denise!” urlò Louis spuntando da dietro.
“Ciao!” mosse la mano Niall.
“Ciao Denise... ” sorrise Zayn.
“Finalmente ti conosciamo Denise!” sorrise Liam.

“Bene, ragazzi basta! Fatemi parlare a me con lei” disse Harry voltandosi verso di loro.

Rimasi leggermente sconvolta (?). Insomma mi avevano appena salutato: Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik e Liam Payne? No aspettate, è tutto vero?

Harry si rigirò verso di me.
“Scusali... ” rise.
“Io non so nemmeno che cosa dire... ”
“Ciao?”
“Ciao? Devi già andare?” dissi triste.
“No no!” scosse la testa. “Potresti dirli ciao semplicemente, ai ragazzi intendo” sorrise.
“Oh già io...ehm ciao ragazzi!?” dissi confusa.

Mi faceva strana tutta questa situazione.

“Amore tranquilla” disse piano Harry.

La sua voce rassicurante. Quanto mi era mancata? Quanto mi mancava?

“Ti amo Harry”
“Oh amore anch’io tanto” mi mandò un bacio.
“Avete concerto sta sera?” chiesi.
“Si si ma qua sono ancora mezzogiorno, là invece sono le nove e mezza di sera? Giusto?”
“Si giustissimo” dissi guardando l’ora.
“Perfetto, hai visto che bravo? Mi sono impostato l’ora italiana sul telefono e mi sono messo la sveglia per chiamarti”
“Ma che bravo” risi.
“Guarda che è stranissimo, faccio un casino perché non so mai che ore sono in realtà dove sono io e arrivo sempre tardi agli appuntamenti che ci danno e tutto questo è per colpa tua” m’indicò.
“Mi dispiace” sorrisi. “Spero che mi perdonerai... ”
“Si beh vedremo... ”
“Per punizione quando ci vediamo, mi farai dormire con te allora”
“Piccola monella” scosse la testa mettendosi a ridere.
“Ti preparo anche la colazione... ti cucino un hamburger e la pizza, cosa vuoi di più?” scherzai.
“A me basta averti vicino e stringerti a me”
“Già... ” risposi.
“Prima che mi dimentico, dammi il tuo numero di telefono” sorrise.
“Dammi?”
“Per favore” disse con tono dolce, come i bambini.
“M’incanti così! Non vale Styles... ”
“Mi mancava sentirmi chiamare per cognome da te”
Sorrisi.
“Allora arriva questo numero o no?”
“Che impazienza” risi. “Aspetta te lo scrivo su un foglietto e te lo mostro”
“Va bene”
Scrissi su un foglio di carta il mio numero e poi glielo mostrai attraverso la webcam.
“Perfetto” sorrise.
“Come mi memorizzi?” chiesi curiosa.
“Piccola rompiscatole”
“Ah grazie eh” feci la finta offesa.

Insomma sapevo che scherzava.

“Dai dai” rise.
“Guarda che voglio saperlo, devi dirmelo o ti torturerò per il resto dei tuoi giorni” lo minacciai.
“Beh quando sarai qui in braccio a me lo vedrai da sola”
“Ma non posso aspettare così tanto” misi il broncio.
“Tra dieci giorni è il tuo compleanno!” mi sorrise.
“Guarda che non vale cambiare discorso così”
“Ormai... ”
“Ti odio” risi.
“Ma io ti amo” mise il broncio.
“Perché ottieni sempre quello che vuoi con così troppa facilità?” mi lamentai.
“Il mio fascino” sorrise.
“Ah! Comunque ho detto di te a Hanna... cioè non sa che di cognome fai Styles ma sa che c’è un Harry nella mia vita ecco”

Mi stavo dimenticando.

“C’è un Harry nella tua vita ed io non so niente? Guarda che divento geloso eh”
“Idiota” risi.
“Comunque tranquilla, se ti fidi, puoi anche dirle la verità... insomma capisco che non deve essere facile nascondere una cosa così alla propria migliore amica ed io ai ragazzi l’ho detto perciò penso che tu abbia tutto il diritto di parlare con lei”
“Dici davvero?”
“Si Denise... alla fine ci ho pensato, non so quanto a lungo riuscirò a tenere nascosto tutto questo”
Sorrisi.
“Insomma io mi sforzo ma io vorrei davvero potermi sentire libero di prendere un aereo e venire da te nei giorni liberi” continuò.
“Lo so ma... ehy guardami ti prometto che farò di tutto per vederci presto, Harry” sorrisi.

Anche a me mancava. Mi mancava ogni giorno di più e lo capivo benissimo ciò che intendeva. Ci amavamo e dovevamo nasconderlo, ma quanto si può tenere nascosto un amore?




HARRY’S POV.


Avevo tutto il tempo che volevo a mia disposizione oggi, per parlare con la mia ragazza. A volte quando pronuncio la parola “RAGAZZA” mi fa un po’ strano insomma era da un po’ che non m’innamoravo e poi considerando che lei avesse quattro anni in meno era ancora più strano. Mi sono sempre trovato attratto da donne più grandi, forse perché mi davano l’idea di essere più mature e più responsabili ma lei era la ragazza più matura, più responsabile che io abbia mai conosciuto nonostante i suoi sedici anni. Però era anche molto spontanea e non c’era bisogno di fare troppi programmi con lei. Basta che le chiedi, ti va di fare questo? E lei è già pronta. Sarebbe la prima che partirebbe con un volo last minute senza valigia. Lei era così e a me piaceva la sua spontaneità. La amavo.

“Sai cosa dovremmo fare una volta?” disse.

Ecco adesso mi aspetto una cosa assolutamente assurda.

“Cosa?” chiesi.
“Bungee Jumping” urlò.
Risi.
“Dico davvero! Sarebbe troppo divertente, però ho troppa paura perciò lo farei solo con qualcuno attaccato a me” rise anche lei.

La verità era che dopo una certa ora incominciava a fare discorsi senza senso. Avevo avuto l’occasione di conoscerla molto bene anche se per poco tempo.

“E questo qualcuno con cui vorresti farlo chi è?”
“Beh io so che tu mi ami talmente tanto che ti butteresti insieme con me” sorrise.
“Ovviamente perché io adesso vado e mi butto così, giusto?”
“Certo” rise.

La sua risata. Mi faceva impazzire okay?

“Oppure un giorno voglio saltare insieme a un canguro, sai che bello?”
“Saltare con un canguro?”
“Sì, secondo te se metti un canguro su un tappetino elastico? Cioè hai idea di quanto alto potrebbe saltare?”

Basta non ce la facevo più dalle risate. Mi stava facendo venire i crampi alla pancia adesso. Ma la cosa buffa era che mentre diceva tutte queste cose, lei era estremamente seria.

“Sai però, dove mi piacerebbe andare? A Machu Picchu. Davvero sarebbe bellissimo andarci”
“Io ci sono già stato” sorrisi.
“Lo so”
“Dai ci andremo insieme, promesso” sorrisi.
“Mi porti anche nella casa di Babbo Natale?” mi chiese.
“La casa di Babbo Natale?”
“Sì al polo nord! La fanno sempre vedere in tv, ci sono tutte le luci colorate e poi le renne! Insomma andremo a cavalcare una renna”
“Non si cavalcano le renne, Denise” risi.
“Beh allora saliremo sulla slitta di Babbo Natale, ti prego ti prego ti prego”
“Ma da dove ti vengono tutte queste idee?” risi.
“Non lo so” scoppiò a ridere anche lei.

Ecco nonostante questi suoi discorsi idioti, era davvero una ragazza matura e responsabile. Anche se dopo di questo non so se ci potete credere ancora.

“Hope come sta?” chiesi.

Mi mancava quella bimba.

“Bene, lei sta bene... sai che ha voluto guardare This Is Us? In pratica durante tutto il film non ha fatto altro che chiedermi dove eri e perché non eri con lei a giocare... ”
“Davvero?”
“Sì... sai non è facile spiegarle che sei in tour e che non puoi venire da noi, ha solo due anni!”
“Già ma è piuttosto sveglia come bambina” ammisi.
“Si me ne sono accorta anch’io” sorrise.
“Lo sai che sei bellissima?” le dissi.

Mi piaceva farle i complimenti e vedere la sua reazione.

“Non vale però... mi fai diventare tutta rossa” abbassò lo sguardo.

Ecco questo era uno di quei momenti in cui avrei voluto essere là con lei e baciarla.

“Ti bacerei in questo momento” dissi.
“Non puoi dirmi certe cose Styles ho solo sedici anni, mi uccidi in questo modo” sorrise.
Risi.
“Dico davvero... ”
“Ma io mi diverto a farti i complimenti” dissi.
“Lo so” rise.
“Comunque vuoi che ti lascio? Dovresti riposare... ”
“No, non dormirei comunque perché penserei a te”

AWW.
Perché non esiste il teletrasporto?

“Anche tu però sai come prendermi eh?”
“Certo” rise.
“Sai che ore sono?” le chiesi.
“No e non voglio nemmeno saperlo... ”
“Perché?”
“Perché so che è tardi e probabilmente sarebbe meglio salutarci, dato che devo riposare, ma NON voglio”

Ecco. Nemmeno io avrei mai voluto finire questa chiamata.

“La mia Denise” sospirò.
“La tua Denise?” sorrise.
“Certo perché tu SEI MIA”
Sorrise.

Sapevo che infondo avrebbe voluto continuare a ribattere su questo solo per scherzare e stuzzicarmi ma non lo fece.

“Non voglio che domani mattina ti sveglierai male, perciò adesso ti lascio dormire amore” dissi.
“Mi lasci già?” disse triste.

Perché era così difficile?

“Amore lo sai che rimarrei altre quattro ore e anche di più a parlare con te” le ricordai.
Annuì.
“Fammi un sorriso però” la rimproverai.
Sorrise.

Amavo troppo quel sorriso.

“Sei bellissima quando sorrisi” le dissi.
“Solo quando sorrido?”
“Sei impossibile, lo sai?” risi.
“Mi piace stuzzicarti dai” rise.
“Ah bene lo avevo capito comunque... ecco perché ti ho memorizzato come piccola rompiscatole” dissi.

Non era vero ma mi piaceva scherzare così con lei.

“Grazie questo me lo segno poi vediamo chi ci rimette” scherzò.
“Okay” risi.
“Beh adesso devo lasciarti davvero, stanno salendo Hanna e Kelly” sbuffò.
“Okay amore, allora ciao”
“Ciao” disse mandandomi un bacio.
“Ti amo tanto” dissi prima di chiudere.
“Anch’io.” Rispose lei.


‘CHIAMATA TERMINATA’


Mi dispiace ma la ragazza migliore ce l’ho io. Davvero è tutto quello che si può desiderare in una ragazza e poi era capace di farti tornare il buon umore con le sue cazzate. Ma allo stesso tempo era dolce, seria e bellissima. Si era proprio bella la mia piccolina.

Dopo cinque minuti che rimasi là immobile a pensare a ciò che c’eravamo detti, mi accorsi dell’ora e scesi giù a pranzo, dove c’erano i ragazzi che mi aspettavano.

“L’hai salutata da parte nostra?” chiese Liam.
“Ehm... ”
“Styles ti sei dimenticato?” continuò.
Sembrava una di quelle situazioni mamma e figlio.
“Io... l’avevate già salutata voi, no?” cercai di trovare una scusa su cui agganciarmi.
Liam rise e dopo di lui anche noi.
“Sapete che lunedì prossimo è il suo compleanno?” dissi.
“Di chi?” mi guardò confuso Niall.
“Denise” dissi ovvio.
“Scusa” alzò le mani come risposta.
“Non abbiamo nessun concerto lunedì... potresti organizzare qualcosa” mi suggerì Zayn.
“Sì ma cosa? Insomma dovrei andare in un posto assolutamente sperduto!” dissi.
“Beh se ti serve una mano dimmi... i fotografi non possono rincorrerti ovunque” rise Zayn.

Su questo aveva ragione.





 

Capitolo 45!:)
Wow passano in fretta i capitoli ahaha.
Mi scusate? Davvero non so come dirvelo ma SCUSATEMI TANTO!
Ma mi è davvero molto difficile scrivere durante la settimana. Tutta colpa della scuola!
Voglio di nuovo l'estate che riuscivo ad aggiornare ogni due giorni circa.

Comunque allora parliamo del capitolo: possiamo dire che è incentrato sulla loro videochiamata del sabato sera. La nostra Denise non è molto normale (in senso buono) scherza molto, le piace dire tutto quello che le passa per la testa e a Harry questa sua spontaneità in tutto piace. Vanno molto d'accordo i due e si amano ogni giorno di più. Ma Harry farà davvero qualcosa per il compleanno della sua 'piccola'?

Vi lascio con questa domanda e ci vediamo tra una settimana. Vi ringrazio come sempre.

BACI xxxx

 

 

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Capitolo 46
*** You know. ***


~~

DENISE’S POV.


Suonò la sveglia alle due in punto. Feci un verso di lamento, poi mi alzai. Presi in mano il telefono e vidi che avevo un messaggio da un numero sconosciuto.

“BUONGIORNO, MIO AMORE. HARRY.”

Senza accorgermene feci un mega sorriso, appena lo lessi. Sapeva che mi sarei svegliata esattamente un’ora prima di uscire.

LO AMAVO TROPPO.

“E’ già ora?” si lamentò Hanna alzando la testa verso di me.
“Già...”
“Ti ha scritto?” chiese.
“Cosa?” dissi bloccando il telefono e alzandomi.
“Sai a chi mi riferisco... hai fatto un megasorriso, di certo non è merito della sveglia questo tuo bellissimo risveglio” mi fece l’occhiolino.
“Smettila” dissi lanciandole il cuscino.
“Ahi ” rise.
“Chi ti ha scritto?” si svegliò Kelly.
“Nessuno” sorrisi.
“Nessuno con il nome HARRY” disse Hanna.
“Dai muovetevi! Vado a svegliare Kyle e Mike intanto” dissi cambiando discorso.
“Posso andare io a svegliare tuo fratello?” mi chiese piano Hanna.
“Appunto, posso andare a svegliare Mike?” mi chiese piano anche Kelly.
“Fate come volete basta che vi muovete” dissi entrando nel mio bagno.

Alle due e quaranta eravamo tutti pronti per salire in macchina. Salutammo i nostri genitori, ricontrollai se avevo tutto in borsa e poi partimmo. Appena Kyle mise in moto la macchina io e Hope ci addormentammo. Dormimmo per tutto il viaggio fino al porto.



“La nonna dovrebbe essere... davanti al bar, voi state qua, Mike ed io andiamo a recuperarla” disse Kyle.
“Okay... ” dissi sbadigliando.
Dopo circa mezzora eccoli che tornarono in compagnia di una dolce signora.
“Nonna!” urlai saltando fuori dalla macchina.
“Denise?” disse lei mentre la abbracciai.
“Si sono io” dissi.
“Sei una donna ormai” disse scuotendomi.
“Già... ma è sempre piccola” s’intromise Kyle.
“Sei peggio di tuo padre scommetto!” disse lei rivolgendosi a lui.
“Nonna loro sono Hanna e Kelly” disse Kyle cambiando discorso.
“Oh che belle ragazze” le salutò lei. “Ma, la mia piccola Hope, dov’è?” chiese.
“In macchina che dorme... ” dissi indicandola.
“Oh che piccolina... mi ricorda voi” disse.

Era strano rivedere nonna Megan dopo così tanti anni. Posso dire che invece di invecchiare sembrava ancora più giovane di come me la ricordavo? Era molto colorata nel vestire e aveva un cappello enorme di paglia con un fiocco bianco e i capelli perfettamente biondi e ricci. Poi il suo italiano-inglese era troppo! Avevo come l’impressione che ci saremo divertiti davvero tanto con lei.

Finalmente ci imbarcammo e andammo a prendere le cabine. Io, nonna e Hope ne avevamo una. Mike e Kelly ne avevano un'altra che condividevano con Hanna e Kyle. Forse è inutile dire che dopo che Hope si addormentò insieme a nonna, io uscì con Hanna e Kelly per andare a fare un giro per la nave.

“Kyle e Mike?” chiesi.
“Quei due appena hanno toccato il letto sono crollati” dissero in coro.
Risi.
“Va beh alla fine hanno guidato, perciò è comprensibile il fatto che abbiano sonno” disse Hanna amorevolmente.
“Si appunto” dissi ancora ridendo.
“Io ho una fame assurda ragazze!” disse Kelly fermandosi davanti al bar.
“Andiamo a fare colazione” dissi entrando.

Ordinammo tre brioche al cioccolato e tre spremute d’arancia.

“Dove ci mettiamo? È tutto occupato” disse Kelly sbuffando.
“Guarda c’è un posto laggiù, dovremmo starci... ” dissi facendo strada.
Ci sedemmo e incominciammo a parlare un po’.
“C’è il WI-FI” disse Hanna guardando il telefono.
“Sì ma a me non mi si connette” sbuffai.
“A me si” disse Kelly.
“Non è giusto” dissi.

Dovetti rassegnarmi e lasciai il telefono, dedicandomi esclusivamente alla mia brioche.

“Tua nonna sembra simpatica” sorrise Kelly.
“Già anche se ha un modo di vestire alquanto bizzarro, Denise” continuò Hanna.
“Si lo so ma non era così una volta, è cambiata un sacco ed è molto più raggiante di come me la ricordavo” sorrisi.

Dopo un po’ Hanna e Kelly incominciarono a parlare tra di loro ed io m’isolai mentalmente guardando un po’ di foto dal mio telefono. Poi guardai Hanna e Kelly e infine ritornai sullo schermo del mio cellulare. Dovevo ammettere che infondo eravamo bell’insieme Harry ed io. Si si, eravamo bellissimi. Okay è colpa sua se sto diventando così modesta. Poi queste foto sono idiote ma siamo anche venuti abbastanza bene.

“Che cosa guardi?” si voltò verso di me Kelly.
“Ehm niente, perché?” risposi.
“Avevi un sorriso che... non lo so, i tuoi occhi” cercò di spiegarsi.
“I miei occhi cosa?” la guardai con aria interrogativa.
“Hai presente lo sguardo da ragazza innamorata? Ecco si proprio l’espressione della ragazza innamorata” sorrise.

OPS.

“Innamorata...” ripeté Hanna.
Alzai le spalle sorridendo.

Io non ce la facevo più a nasconderli la verità, io ho bisogno davvero di sfogarmi con qualcuno, soprattutto con loro! Le mie migliori amiche.

“Hanna guarda questa foto e dimmi com’è” dissi passandole il mio telefono.
“Si certo, vediamo” disse prendendolo.
Sbarrò gli occhi.
“Oddio ma?” chiese sbalordita.
“Vediamo?” le prese il telefono di mano Kelly. “Oh mio Dio” disse guardando la foto ripassando il telefono a Hanna.
Hanna incominciò poi a scorrere le immagini e a ogni foto faceva no con la testa, poi mi guardarono entrambe in cerca di una spiegazione.
Scoppiai a ridere. Avevano una faccia tra terrorizzata e incredula. Sembrava avessero visto un fantasma.

Ripresi in mano il mio telefono e sorrisi.

“Allora come sono? Fanno tanto schifo?” ironizzai.
Continuarono a fissarmi senza parlare.
“Cazzo Denise è Harry Sty” urlò Hanna.
La bloccai appena in tempo alzandomi, tappandole la bocca. Si girarono tutti a fissarci.
“Sh!” la rimproverai. “Fai piano” dissi sussurrando guardandomi in torno.
“Harry è Harry... cioè Harry” disse Kelly.
“Si Harry è... Harry” risi confusa.
“Ma... racconta tutto immediatamente e vogliamo anche i dettagli!” disse Hanna con un mega sorriso.
“Cioè io non posso crederci” sorrise Kelly scuotendo la testa.
“Racconta!” insisté Hanna.
“Si dai devi dirci tutto per filo e per segno” continuò Kelly.
“Okay se mi lasciate parlare forse posso anche dirvi qualcosa” risi.
“Non posso crederci” disse Hanna alzandosi per abbracciarmi. “Sono troppo felice per te! Cioè oddio non può essere vero, Harry è ah oddio Denise!”
Risi.
“Ma state insieme per davvero?” chiese Kelly.
“Noi stiamo provando ad avere una relazione a distanza” sorrisi annuendo.
“Tutto questo è incredibilmente pazzesco” disse forte Hanna.

Era talmente felice che non riusciva a stare seduta e continuava a sorridermi.

“La nostra piccola Denise, cioè ti rendi conto?” chiese a Kelly.
“Hanna!” la richiamai prima di rimettermi a ridere.
“Io però adesso voglio sapere com’è successo, come vi siete conosciuti, dove lo hai incontrato e oh no, dai ma è tutto vero?” disse Kelly battendo le mani.

Forse avrei dovuto parlare con loro di questa cosa in un luogo assolutamente isolato.

“Sì ma non urlate per favore” dissi.
“Scusa, scusaci” disse Hanna tornando seria. O almeno per quel mezzo secondo.
“Facciamo una cosa andiamo in cabina così possiamo anche schizzare male, okay?” propose Kelly alzandosi.

Mi misi a ridere, poi annuii e andammo tutte e tre nella cabina in cui c’erano Mike e Kyle che dormivano. Se avremmo urlato, potevamo anche dire addio a questo mondo.

Ci sedemmo sui letti giù e incominciai a raccontare.
“Allora okay... ero con Hope, era la prima notte a Los Angeles ed erano circa mezzanotte. Stavamo rientrando in camera e siccome la stanza si apriva con la tessera magnetica, io non ero capace a usarla” mi soffermai un attimo dopo che sentì un verso di lamento da parte di Kyle.
“Continua continua” disse Hanna dopo qualche secondo.
“Sì e perciò non riuscivo ad aprire la mia porta, contemporaneamente dall’altra parte del corridoio” mi fermarono.
“C’era Harry Styles” urlarono.
“Sh” dissi.
“Scusa” dissero, ridendo in coro.
“Ecco. C’era Harry, Styles ed io... stavo dando le botte alla porta perché non si apriva” dissi aggrottando le ciglia.

Non mi ero mai soffermata su quest’aspetto. Era stata una situazione abbastanza imbarazzante adesso che ci penso. E un incontro assolutamente assurdo.

Loro annuirono aspettando che continuassi.
“Si è avvicinato e mi ha dato una mano”
“Che romantico” sospirò Hanna.
“Dici?” la guardai perplessa.
“Sì... tu la povera donzella in pericolo” disse viaggiando per la cabina. “E lui il tuo eroe che arriva in tuo aiuto” disse finendo con un sospiro.
Kelly ed io ci guardammo e poi scoppiammo a ridere.
“Volete fare silenzio? C’è gente che non ha dormito durante il viaggio, ma ha guidato” ci sgridò Kyle.
“Appunto” sbottò Mike.
“Che antipatici” si lamentò Hanna.
“Sh” dissi.

Sapete una cosa? Hanna sembrava completamente andata e non aveva bevuto niente a parte la spremuta al bar. Non pensavo che comunicandole questa notizia avrebbe reagito così.

Continuai a raccontare alle ragazze tutto quello che era successo a Los Angeles senza tralasciare nulla. Ogni tanto mi toccava tappare la bocca a qualcuno per non farle urlare ma per il resto direi che andò tutto bene anzi ne avevo davvero bisogno di parlare con loro di ciò che provavo e di come mi sentivo.



Dopo circa sette ore di viaggio in nave e due di macchina in cui Hanna continuava a ripetere a Kyle se si rendeva conto che sua sorella, cioè io, aveva una relazione segreta con Harry Styles; arrivammo.

“Allora la casa dovrebbe essere... ” disse Kyle girando in una strada.
“Quella” dissi, indicandola.

Era una villetta con un piccolo giardino intorno ed era direttamente sul mare. 

“Hope dorme” dissi.
“Aspetta che chiamo il proprietario” disse Kyle.

Dopo qualche minuto arrivò il vecchio proprietario con sua moglie e ci consegnarono le chiavi e infine si fermarono a parlare con nostra nonna. In realtà era lei che li stava intrattenendo.

“Beh dato che siete qui, potete farci vedere voi la casa” disse infine nonna Megan.
“Nonna... non pensi che possano avere degli impegni?” la guardai.
“Non ti preoccupare, anzi sarei contenta di farvela vedere personalmente” rispose la donna riprendendo le chiavi.
“Questo è il salotto, di qua c’è la cucina... ” disse lei facendoci strada. “C’è anche un piccolo bagno giù che è esattamente questo” disse aprendo la porta.
“Bene” sorrise nonna girandosi a guardarmi.
“E queste sono le scale... prego” ci sorrise.
“Adesso scegliamo la camera più bella Hope” dissi a mia sorella, la quale era rimasta in braccio a me.
“Che belle nipoti che ha” si complimentò la signora a mia nonna.
“Grazie mille! Infondo sono miei nipoti” scherzò lei.
Ridemmo tutti quanti e poi ci mostrò le varie stanze: avevamo quattro camere doppie e due bagni.
“E adesso quale scelgo?” pensai a voce alta.
“Io ti consiglierei questa, hai la vista mare e poi è un po’ più grande rispetto alle altre” mi sorrise la donna.
“Beh grazie allora” risi afferrando per mano Hope. “Allora Hope ti piace questa camera per noi due?”
“Yes” rispose.
Risi.

Riscendemmo di sotto e mi feci aiutare da Mike e Kyle per portare su tutte le valigie, mentre nonna volle a tutti i costi offrire un caffè ai due signori. Non la capivo.



“Hope dove vuoi dormire?” chiesi.
“In mezzo” rispose.

Avevamo un letto matrimoniale e mi serviva sapere da quale parte avrebbe voluto dormire così da poter mettere una specie di sbarra per evitare che la notte possa cadere dal letto.

“Come in mezzo?” la guardai non capendo.
“In mezzo” disse di nuovo.
“Va bene da questa parte?” dissi.
“No!” urlò.
“No no okay allora di qua dormo io” dissi in fretta. Non volevo che si mettesse a strillare. Dopo questo lunghissimo viaggio era stanca e avevo mal di testa.
“Io dormo in mezzo a te e Harry” disse incrociando le braccia al petto.

Harry?

“Harry?” chiesi confusa.
“Sì, come a Lo Angy” disse.
“No... ” dissi avvicinandomi a lei. “Harry è in tour e non verrà in vacanza con noi Hope” dissi prendendola in braccio mentre mi sedetti sul letto.
“Perché?” mi guardò con quello sguardo innocente.
“Perché... perché deve fare i concerti” sorrisi.
“Vero che vado a cantare con lui? Harry ha detto che io posso” disse.
Risi.
“Si piccola” dissi abbracciandola.
“Io voglio giocare con lui” disse incrociando le braccia e imbronciandosi.
“Anch’io vorrei giocare con lui... ” sospirai.
“Chi gioca con me?”
“Kyle! Io, Mike, Hanna e Kelly e la nonna!” sorrisi dandole un bacio.

Sbuffò e poi scese dalle mie gambe e andò a prendersi il suo peluche. Quel peluche che le era stato regalato per l’appunto da Harry e che lei lo aveva soprannominato con il nome “HARRY-BEAR”.

“Si può?” disse entrando Hanna.
“Certo” dissi alzandomi riprendendo a sistemare i vestiti nell’armadio.
“Fammi vedere questa monella” disse prendendosi in braccio Hope facendola ridere. “Quanto bella è questa bambina? Quanto bella sei?” disse dandole un grosso bacio.
“Però non è giusto che voi avete la camera migliore” disse Hanna guardando la finestra.
“Guarda... ” dissi aprendo la porta finestra.

Avevamo anche una piccola veranda con uno sdraio.

“No non ci credo” rise. “Questo non è giusto, dovrò parlare con i tuoi” rise.
“Fai pure” annuii.
“Ma che bel peluche” disse Hanna abbassandosi a Hope.
“Questo... me l’ha regalato Harry, perché Harry giocava con me e poi... ”

Non sentii più ciò che disse, poiché le lo sussurrò all’orecchio, ma capii immediatamente dalla faccia di Hanna che era qualcosa riferito a me.

“Così tua sorella e Harry eh? Ah guarda che birbanti!” cercò di restare seria.
Mi girai a guardarle.
“Però io di nascosto li vedevo” continuò Hope.
Mi voltai a piegare l’ultima maglietta e sorrisi.

Immagino che le avesse raccontato di quella volta che ci aveva costretto a giocare con lei ma che alla fine ci abbandonò e che si accorse che fingevamo di usare i peluche.

“Denise comunque tua nonna ha chiesto se anche a te va bene la pasta” si alzò venendo verso di me.
“Pasta? Ehm no grazie dille che non ho fame... ” risposi.
“Non hai fame? Non hai mangiato nemmeno il panino a pranzo... ” scosse la testa.
“sarà il viaggio” cercai una scusa.
“Va bene, come vuoi... Hope?”
“Hope va bene la pasta al pomodoro?” chiesi a mia sorella.
Lei annuì felice.
“Bene qualcuno d’intelligente c’è” disse Hanna andandosene facendomi una smorfia.

Dopo che ebbi finito di mettere tutti i vestiti nell’armadio, mi distesi sul letto cinque minuti e fissai il vuoto. Ero troppo stanca. Davvero troppo stanca. Presi il telefono e mandai un messaggio a Harry, dato che non lo avevo nemmeno ringraziato per il suo buongiorno.

‘Amore, io sono appena arrivata. Io e Hope ci siamo sistemate nella camera più grande, abbiamo la terrazza sul mare e ho un letto matrimoniale. Hope chiede se dormirai con noi questa notte. TI ASPETTIAMO!!’

Sorrisi e inviai.

Mancava ogni giorno di più quel ragazzo.



HARRY’S POV.


Uscii dalla doccia e vidi illuminarsi lo schermo del mio telefono. Sbloccai e lessi.

“TI ASPETTIAMO!!” lessi a voce alta.

Non sai quanto vorrei poter venire in questo momento.

Scrissi velocemente: “Aspettatemi che arrivo donne.”

Inviai.

Dopo qualche minuto mi arrivò un altro messaggio da parte sua: “Dai dai ti aspettiamo davvero Styles.”

“Lo sai che potrei farlo davvero?” inviai.







 

Capitolo 46!:)
Sono molto contenta di essere riuscita ad aggiornare DOMENICA.
Vi ringrazio come sempre per tutto il sostegno.

Veniamo al capitolo:
-Denise è ufficialmente in vacanza con i suoi amici e sua nonna.
-Harry è ancora in giro per il mondo per il tour.
-Il buongiorno di lui.
-Denise che finalmente racconta tutta la verità alle sue migliori amiche.
-Hope, quella piccola furbetta.
-I messaggi. 
-L'ultimo messaggio di Harry.

Beh cosa ne pensate? Vi è piaciuto? Avete qualche consiglio? Dubbi? Idee?
RECENSITE E FATEMI SAPERE TUTTO QUANTO.

ALLA PROSSIMA. 
UN BACIO ENORME A TUTTI I MIEI LETTORI xxxxx  

 

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Capitolo 47
*** Grandma. ***


~~

DENISE’S POV.

Erano le nove e un quarto e c’eravamo appena seduti a tavola. Nonna portò una ciotola piena di pasta con un enorme mestolo. Neanche fossimo un esercito da sfamare.

“Nonna non avrai un po’ esagerato con la dose?” osservò Kyle.
“Non si rinuncia mai a un buon piatto di pasta” sorrise e prese i piatti uno a uno.
“Io non mangio... la pasta” dissi.
“Non preoccuparti, per te ci sono le banane in frigo” rise Kyle.
Lo fulminai con lo sguardo e poi mi coprì gli occhi.
“Ti piacciono le banane?” mi sorrise nonna.
“Ehm sì... ” risposi incerta.
“Oh si le piacciono da matti e dovresti vederla come se le gusta” continuò Kyle ridendo.
“Che rompi palle che sei!” sbuffai alzandomi.
“Beh se le piacciono non vedo quale sia il problema Kyle... perché ridi? Non sai che fanno bene?” lo guardò lei ingenua.

Mi stupii del fatto che non capì il lato perverso del discorso di mio fratello, senza senso.

“Vado in cucina” informai mentre entrai in casa.
“Certo certo” disse Kyle mettendosi di nuovo a ridere.
“Ti odio” urlai dall’interno.

Sentii nonna rimproverarlo e mi misi a ridere compiaciuta. Dopo che mangiai la banana, tornai a sedermi con gli altri.

“Già fatto?” chiese mio fratello seguendomi con lo sguardo.
“La smetti?” dissi mentre mi stavo per mettere a ridere anch’io.
Hanna e Kelly si guardarono e poi scoppiarono in una risata a ruota dopo Mike e Kyle.
“Adesso mi spiegate cosa succede” disse nonna seria pulendosi i lati della bocca come una vera signora.
“No niente” dissi.
“Guardate che non sono nata ieri” ci guardò uno a uno.
Rimanemmo tutti quanti in silenzio a fissarla. Dopo qualche minuto ci sorrise e riprese in mano la sua forchetta.
“Beh buon appetito ragazzi” rise.
Ci guardammo tra di noi e poi in coro ringraziammo.

“Allora Denise perché non hai portato con te il tuo ragazzo?” chiese.
“Cosa?” la guardai aggrottando la fronte.
“Si insomma, Kyle è con Hanna e Mike è con Kelly... ” si guardò intorno.
“Come fa a sapere che io sto con suo nipote?” chiese Hanna quasi scioccata.
“Tesoro non sono nata ieri, certe cose si vedono e comunque chiamami Megan e dammi pure del tu o mi farai sentire una vecchia decrepita” si fermò facendo una faccia strana. “Si dice decrepita?” sussurrò voltandosi verso di me.
“Si nonna” risi.
“Ecco” riprese la parola lei, sorridendo. “Allora? Dove lo hai lasciato il tuo love?” mi guardò.
Feci un sorriso sforzato prima di risponderle.
“La verità è che non c’è nessun ragazzo nella mia vita” mentii.
“Oh ti prego potrai pure nasconderlo ai tuoi genitori, ma a me non freghi” alzò un dito.
“Beh è la verità” dissi appoggiandomi allo schienale della sedia mentre continuavo a giocherellare con il tovagliolo.
“Hanna?” la chiamò.
“La pasta era ottima” sorrise nervosamente in risposta.
“Sì, è davvero un ottima cuoca Megan” continuò Kelly.
“Hai delle amiche che ti vogliono molto bene, lo sai? Ma sono delle pessime attrici... ” rise.
Mi limitai a guardarla.
“Beh non preoccuparti, lo scoprirò da sola dov’è questo tuo boyfriend” mi fece l’occhiolino.

Per fortuna intervenne Kyle e cambiammo discorso e lei incominciò a raccontare di uno dei suoi infiniti viaggi in giro per il mondo di questi ultimi anni.



“Denise mi aiuti a sparecchiare?” mi chiese quando rimanemmo solo io e lei.
“Si” dissi alzandomi dalla sedia.
“Non lo dirò ai tuoi... come si chiama?” mi si avvicinò.
“Chi?” mi voltai a guardarla.
“Denise lo sai chi... insomma è tutta la cena che guardi quel telefono, bloccandolo e sbloccandolo di nuovo. Sono stata giovane anch’io, anche se in realtà ai miei tempi non c’erano questi aggeggi, ma sono stata innamorata alla tua età, passavo le ore a guardare l’orologio sperando che quel telefono squillasse” disse dolcemente.
“Non è una relazione come tutte le altre” risposi in arresa, prendendo alcuni piatti e portandoli in cucina.
“Ogni storia è diversa, l’unica cosa che hanno in comune tutte le relazioni è l’amore” disse raggiungendomi.
Sospirai appoggiandomi al tavolo.
“Sì ma non è facile”
“Non conosco nessuna storia d’amore che non abbia delle complicazioni” ammise sorridendo.
“Lui non è un ragazzo come tutti... lui non è un ragazzo qualsiasi nonna!”
“Certo che non lo è, altrimenti non ne saresti innamorata” disse ovvia lasciandomi da sola.

Ripetei nella mia testa l’ultima frase che aveva detto.

“Stai pensando a ciò che ti ho detto?” fece un cenno di risata quando mi vide ancora nella stessa posizione.
Sorrisi.
“Mi prendi la pastiglia per la lavastoviglie?” mi chiese.
“Dov’è?” chiesi.
“Dovrebbe essere sotto il lavandino” indicò.
Guardai e gliene passai una.
“Lui non fa un lavoro del tutto normale, ecco... ” ripresi.
“Quanti anni ha?” si girò verso di me.
“ventuno” dissi piano.
“Non va a scuola? Non dovrebbe essere all’università?” scherzò.
“Lui ha finito la scuola già da un po’ in realtà” ammisi. “Cioè è difficile da spiegare nonna”
“Dimmelo e basta! Che lavoro fa?” scosse la testa.
“Canta” dissi fiera.
“Canta?”
“Sì, in una band” sorrisi.
Fece cenno con la testa, restando con lo sguardo confuso.
“Sai, forse la conosci anche la band” dissi.
“Non penso tesoro” rise. “Non frequento i locali di Milano” sorrise.
“Oh no ma lui non abita in Italia, la sua band è inglese” dissi.
Aggrottò la fronte. La stavo confondendo ancora di più.
“Ma è un ragazzo che ti piace soltanto o state insieme davvero?” chiese dopo un po’.
“Noi stiamo insieme per davvero” dissi muovendo il polso.
“Te l’ha regalato lui?” disse afferrandomi il polso.
“Sì è di Pandora, ti piace?” sorrisi.
“Sì tesoro è bellissimo, immagino che questi ciondoli abbiano tutti un significato ben preciso” ammiccò.
“Esatto” risi.
“Comunque tornando al fatto che io dovrei o potrei conoscerlo?” chiese lasciandomi il polso, prima di mettersi a sistemare alcune cose nella dispensa.
“mm”
“Denise?”
“Conosci gli One Direction?” dissi con tono serio.
“Oh si! Certo che li conosco, ti piacciono?”
“Sì” risi.
“Sai che ho incontrato Harry Styles in un centro commerciale? Qualche mese fa... ”
“Ecco appunto” diedi un colpo di tosse.
“Sono davvero carini, guarda dovrei anche avere la foto sul telefono! Ero con delle mie amiche, a un certo punto mi sono ritrovata lui davanti a me alla cassa e ci siamo fatti una foto insieme. È troppo bello quel ragazzo, sarebbe il nipote che vizierei a vita” si mise a ridere a fine discorso mentre cercò la foto sul telefono.
Scoppiai a ridere anch’io.
“Ecco guarda” disse mostrandomi il telefono.
Sorrisi e annuii.
“Se sapevo, gli chiedevo un autografo per te, non ci ho pensato... ”
“Oh non importa” risi.

Me ne stavo andando quando lei mi richiamò.
“Denise aspetta... ”
“Si?”
“No va beh niente... lascia stare” scosse la testa.

Andai in salotto ma quando arrivai, vidi che posto per me non ce ne era più. Perciò decisi di salire di sopra e farmi una doccia.

“Denise posso entrare?” bussò Mike.
“Ehm un secondo” dissi avvolgendomi velocemente un asciugamano.
Presi di fretta i vestiti sporchi e andai ad aprire la porta.
“Okay puoi entrare” dissi uscendo.
“Vestiti che usciamo, tua nonna non ci vuole a casa prima delle due” rise.
“Cosa?”
“Ha detto che siamo giovani e dobbiamo divertirci e uscire, non stare incollati a una tv”
“Ma io ho sonno” sbuffai.
“Avete sedici anni! Io alla vostra età ero piena di vita” disse imitando la voce di mia nonna.
Scoppiai a ridere.
“No dai davvero, muoviti” tornò serio prima di chiudere la porta.

Okay.

Entrai in camera. Mi misi velocemente la crema e indossai l’intimo. Mi tolsi l’asciugamano dai capelli e infine invece di mettermi qualcosa per uscire indossai una maglia di Harry che gli avevo fregato ancora a Los Angeles. Mi stava come vestito e con quella maglia mi sentivo bene.

“Nonna io ho sonno” dissi buttandomi sul divano affianco a lei.
“E quindi?” mi chiese.
“Non è che potrei rimanere qua con te e Hope?” dissi piano.
Lei scoppiò a ridere e poi annuì.
“Grazie” le diedi un bacio.
“Allora noi usciamo... ” disse Kyle aprendo la porta di casa.
“Certo ragazzi, divertitevi!” sorrise nonna dal divano.
“Okay... ” rispose lui.
“Ricordate che prima delle due non vi voglio a casa, per il resto comportatevi bene e attenzione alle ragazze mi raccomando. I telefoni ce li avete sempre in mano perciò chiamate se ci sono problemi” disse mentre cambiava canale alla tv.
“Buona serata Megan” salutò Hanna.
“Siete ancora qua? Andatevene!” rise.
“Ciao” dissi in cantilena mentre chiusero la porta.


“Allora cosa volete guardare?” ci chiese nonna voltandosi verso me e Hope.
“Non c’è niente” dissi rimettendo il telecomando sul tavolino.
“Che ne dite di preparare i cornetti per la colazione di domani?” si alzò allegra.
Sembrava una ragazzina a volte.
“Cornetti?”
“Le brioche, come si chiamano... quelle con la nutella, marmellata. Quelli che prendi al bar per colazione”
Risi sentendo le sue spiegazioni.
“Si nonna ho capito, so cosa sono i cornetti ma abbiamo pasta sfoglia?” sorrisi.
“Certo! Mi sono portata via un bel po’ di cose” disse seria andando in cucina.
Io e Hope ci guardammo confuse mentre eravamo rimaste sedute sul divano.
“Andiamo a fare le pasticcere mia piccola Hope” risi mentre mi alzai e lei mi seguì.
“Eccoci!” urlò mia sorella.
“Bene allora lavatevi le mani che io intanto preparo le cose sul tavolo” disse mentre apriva tutti i cassetti.

Diciamo che in realtà io non feci molto. Mi limitai a guardare nonna e a ridere alle sue battute, o alle sue canzoncine in inglese e Hope continuava a immergere il suo ditino nel barattolo della nutella.

“Anche noi siamo andati a Los Angeles nonna!” dissi.
“Giusto me lo aveva detto vostra madre al telefono” rise.
“E’ bellissima” sorrisi.
“Hai conosciuto qualcuno?” mi chiese mentre continuava a stendere la pasta con il mattarello.
“Si” mi anticipò Hope di un secondo.
“No” dissi io troppo tardi.
“Sì o no?” rise.
“Si Harry!” urlò Hope.

Mi voltai a fissarla con sguardo fulmineo ma a quanto pare la piccolina non ci fece caso.

“Harry?” alzò gli occhi guardandomi.
Le sorrisi e lei dopo qualche minuto di silenzio si mise a ridere.
“Che c’è?” chiesi.
“Quando mi hai fatto tutto quel discorso sul ragazzo misterioso che lavora in una band... ha ventuno anni e canta. Poi mi hai chiesto se conoscevo gli One Direction. Ovviamente non centra niente questo Harry, giusto?” disse con tono malizioso.
“Sì Harry canta! Ha detto che un giorno andrò sul palco con lui” concluse mia sorella.
“Denise?” lasciò il mattarello e mi guardò dritta negli occhi in cerca di una spiegazione.

Mi voltai a guardare fuori dalla finestra.

“Styles?” chiese.
“E’ troppo incredibile da credere, giusto?” dissi voltandomi verso di lei.
“Davvero?” disse in preda all’entusiasmo.
Alzai le spalle in senso di arresa e lei fece un urlo.
“Denise oddio ma questa è una grandissima notizia!” disse abbracciandomi.
“Sì nonna... ” risi per il suo comportamento.
“La mia nipotina che sta con Harry Styles!” disse tenendomi.
Sorrisi.
“Non c’è male direi” scherzò.
“No infatti” risi.
“Oh sono davvero felice! Dovrai presentarmelo, insomma avrò Harry Styles come nipote adesso!” disse saltellando.
“Non è tuo nipote, nonna... ” aggrottai la fronte.
“Beh dal momento che tu sei mia nipote e lui è il tuo ragazzo, diventa automaticamente mio nipote acquisito” disse fiera del suo ragionamento.
Scoppiai a ridere.

Che mia nonna non fosse una delle tante, questo lo sapevo ma che saltellava e urlava in quel modo... non immaginavo fosse rimasta adolescente da quel punto di vista.



Verso mezzanotte Hope crollò e la portai su in camera e poi scesi nuovamente a parlare con nonna, che dopo ciò che aveva scoperto non la smetteva di farmi domande personali al riguardo di Harry.

“Ma bacia bene?” disse interrompendo il silenzio.
“Nonna!” la supplicai.
“Ho solo fatto una domanda” mise le mani avanti.
“Solo una domanda” scossi la testa imitandola, mettendomi a ridere.
“Dai che sono curiosa... ” si mise a ridere anche lei.
“Neanche mamma mi farebbe tutte queste domande” ammisi sorridendo.
“Oh tua mamma andrebbe diretta a un solo punto tesoro” ammiccò.
“Nonna” la richiamai incredula.
Scoppiammo a ridere.
“Comunque... a parte il fatto che è stato il primo e unico ragazzo che ho baciato” mi fermai un attimo.
Lei mi guardò aspettando che continuassi.
“Bacia in modo perfetto” dissi ripensando alle sue labbra sulle mie.
“Oh non avevo dubbi” mi fece l’occhiolino.
Alzai gli occhi al cielo.
“Non siete andati oltre il bacio, vero?” chiese con aria pronta al rimprovero.
“No” misi le mani avanti.
“Bene” sorrise. “Voi ragazzi d’oggi siete molto precoci nelle cose... perciò volevo essere sicura” osservò.
Non potei trattenere un cenno di risata.
“Ai miei tempi certe cose si facevano solo da sposati” sottolineò.
“Quindi anche tu?”
“Ho detto ‘ai miei tempi’”
La guardai confusa.
“Io ero una tipa piuttosto ribelle e trasgressiva” disse imbarazzata.
“Non lo avevo capito” ironizzai.
“Ah!” scosse la testa.
Risi.
“Ma papà e mamma non sanno proprio niente di Harry?”
Feci cenno di no con la testa.
“Capisco... ”
“Probabilmente se lo scoprissero: mamma non mi parlerebbe più e papà lo ucciderebbe” dissi terrorizzata all’idea.
Nonna si mise a ridere.
“Tua mamma non ti parlerebbe più? Perché?”
“Lei è praticamente pazza di lui” ammisi.
“Oh beh non conosco nessuno che non sia pazzo per quei cinque ragazzi” fece l’occhiolino.
“Penso che sarebbe imbarazzante presentarglielo”
“E Kyle? Come l’ha pesa?”
“Loro vanno abbastanza d’accordo in realtà” risi.
“Davvero?” disse stupita.
“Sì” sorrisi.
“Hope lo adora invece” osservò.
“Sì, lei lo adora! Penso perché era spontaneo con lei, non si faceva problemi e si è messo subito a giocare, la prendeva in braccio e ci scherzava”
Annuì.

“Nonna posso farti una domanda?” chiesi speranzosa.
“Certo” sorrise.
“Ma se assaggiamo i nostri cornetti alla nutella?”
“Denise sono per la colazione!” mi sgridò.
“Ma io non faccio colazione e poi è da un sacco di tempo che non mangio la nutella! Ti prego... ” la pregai.
“Andiamo” disse alzandosi.
“YESS” dissi.

Mentre gustavo il mio cornetto pieno di nutella, mi venne in mente quando Harry mi portò la colazione a letto e glielo raccontai a nonna. Tanto ormai c’ero entrata in confidenza.

“Avete dormito insieme?” disse con tono scioccato.
“Sì ed è stato bellissimo” dissi facendo finta della sua espressione. “Abbiamo passato tutta la notte abbracciati, avevo il profumo della sua pelle addosso! Nonna... mi manca” dissi finendo triste.

Chiuse gli occhi un attimo, tanto per rimuginare ciò che aveva appena sentito poi mi abbracciò.

“Lo rivedrai presto vedrai”.







 

CAPITOLO 47!:)
Eccoci qua anche questa settimana è passata. AIUTO!

Allora questo capitolo è interamente dedicato alla conversazione tra Denise e sua nonna. Una donna piuttosto sveglia e molto attiva!
Non succede niente tra Harry e Denise in questo capitolo, ma molto presto avrete una sorpresa!

NON DIMENTICATE DI RECENSIRE! GRAZIE DI TUTTO.
ALLA PROSSIMA.
BACI XXXXX 

 

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Capitolo 48
*** I don't understand. ***


~~


KYLE’S POV.


“Nonna calmati!” urlai.

Stavamo aspettando la chiamata via Skype da parte di Harry, dovevamo metterci d’accordo su alcune cose per la festa a sorpresa di mia sorella e nonna appena seppe che dovevo collegarmi con lui tramite webcam, mi costrinse a renderla partecipe. Erano solo le dieci della mattina ma Denise era già in spiaggia, diceva che il sole mattutino abbronzava. Solite cose da ragazze. Comunque meglio così, almeno avevo tutto il tempo che occorreva per organizzare alle sue spalle.

“Ma quanto ci mette?” guardò l’ora nonna facendo avanti e indietro per la cucina.
“Nonna vuoi calmarti per favore? Ti siedi? Mi stai innervosendo” sospirai.
“Senti Kyle, sto per avere una videochiamata con uno degli One Direction, d’accordo?” mi rimproverò.

Scoppiai a ridere per la sua espressione. Era impossibile quella donna. Sembrava un adolescente senza responsabilità e per niente matura ma le volevo un mondo di bene.


‘CHIAMATA IN ARRIVO’ lessi e cliccai su ‘RISPONDI’ ma ci vollero due minuti prima che partì davvero la chiamata.


“Ehi Kyle!” mi salutò lui.
“Ciao!” urlò nonna.

Chiusi gli occhi ripetendomi “Kyle sta calmo”. Sospirai.

“Lei è mia nonna, Harry” dissi indicandogliela.
“Uh salve” disse imbarazzato.
“Mi ha appena salutato” disse nonna sussultando con la mano sul cuore.
Alzai gli occhi al cielo e feci finta di niente.
“Hai letto l’e-mail?” gli chiesi.
“No Kyle, mi dispiace ma non mi funziona... ho ricevuto solo i tuoi messaggi sul telefono” si scusò.
“Oh non preoccuparti, non importa tesoro” sorrise nonna.
“Tranquillo” dissi cercando di non fare caso a lei.
“Comunque hai già preso i biglietti per Londra?” mi chiese.
“Sì, già presi. Arriviamo sabato mattina e il pomeriggio andremo a fare un giretto turistico per la città con questa donna” risi indicando mia nonna.
Lui sorrise in risposta.
“Che cosa hai contro di me?” mi chiese lei.
“Niente” sbuffai.
“Io arriverò domenica, il giorno del suo compleanno... sabato notte abbiamo un concerto e perciò arriverò tardi domenica” disse.
“Sì, non preoccuparti” sorrisi.
“Ci vediamo la sera! Non vedo l’ora” disse.
“Ah che bello” s’intromise nonna.
“Sì ecco non ne ho idea di cosa fare per la sera... ” ammisi.
“Lui non ha mai idee” scosse la testa nonna parlando con Harry.
“Oh” rise lui.
“Nonna per favore” scossi la testa.
“Dovremmo andare a cena fuori, un bel posto elegante e poi tu potresti arrivare dal nulla e sbucare alle sue spalle! Sarebbe così romantico... ” disse nonna congiungendo le mani con tono sognante, rivolta ovviamente a Harry.
“Sai Kyle tua nonna ha delle belle idee” sorrise lui. “Come si chiama?”
“Megan, mi chiamo Megan” disse prendendosi il portatile, girandolo tutto verso di lei.
“Megan... ”
“Sì Megan proprio così” annuì lei.
“Nonna!” dissi riprendendo il PC.
Lei sbuffò e mi diede una botta sul braccio e notai che Harry scoppiò a ridere.
“Tu non ne hai idea di cosa mi sta facendo passare in questi giorni” dissi.
Lui continuò a ridere.
“Non è vero! Sono anche molto permissiva, ricorda che adesso ho cambiato il coprifuoco, allungandolo di un’ora” disse convinta.
“Hai ragione! Scusa... lei è la nonna più buona del mondo! Cioè non puoi capire ci lascia tutto il giorno a fare ciò che vogliamo e la sera non dobbiamo essere a casa prima delle tre. Cucina per un esercito e prepara delle torte alla nutella che sono la fine del mondo” dissi infine mentre guardavo nonna annuire orgogliosa di se stessa.
“Ah però detto tra noi, ha una cotta per voi e quando ha saputo che sei tu il ragazzo di sua nipote, dovevi vederla! Si è messa a saltellare e urlare per tutta la casa dalla gioia. Ha detto che sarai come un suo nipote e ti cucinerà tutto quello che vorrai” finii.
Lei mi guardò con sguardo di rimprovero.
“Allora quando ci vediamo Megan, le porto il nostro ultimo cd autografato, okay? Comunque è molto gentile da parte tua, come un nipote? Grazie!”
“Oh che gentile! Non ringraziarmi tesoro, sei il ragazzo di mia nipote... ma volevo chiederti una cosa, ti ricordi di me?”
Guardai mia nonna in modo confuso e vidi Harry in difficoltà di risposta.
“Ci siamo incontrati in un centro commerciale, qualche mese fa... guarda ti mostro la foto aspettami che vado a prendere il telefono” disse.


“Finalmente soli” sospirai felice.
“Kyle, scatto foto con migliaia di persone al giorno, non mi ricordo di averci mai parlato con lei... come faccio? Cosa le dico?” mi chiese in panico.
“Quando ti mostra la foto tu, sorridi, annuisci e dille che ti ricordi... facile!” sorrisi.
“Okay. Denise?”
“Denise è in spiaggia. Si alza tutte le mattine alle sette per andare ad abbronzarsi... dimmi quali problemi la affliggono... ” risi.
“Ehm... Kyle!” scoppiò a ridere.
“Poi aspetta perché questa devo raccontartela” incominciai a ridere. “Allora ieri siamo rimasti fino a tarda sera in spiaggia e avevamo ancora l’ombrellone aperto, a un certo punto è arrivato un colpo di vento e dovevi vederla come cercava di rincorrerlo” risi. “Anzi dovevi sentirla come lo chiamava! Diceva <> credevo di morire a un certo punto” continuai a ridere.
“Questo è un vero e proprio sputtanamento, Kyle” osservò prima di mettersi a ridere anche lui.
“Oppure l’altra mattina è arrivata in spiaggia e non si era cambiata. Si stava togliendo la maglietta quando si è accorta di avere ancora l’intimo sotto. L’abbiamo vista scappare a casa e urlare <>”
“Io non dovrei ridere, lo sai?” disse trattenendosi.
“Beh fai come vuoi” risi.
“Sei un coglione, Kyle!” scherzò.
“Ma no! Io le voglio bene” risi.
“Comunque... ” cercò di trattenersi dal ridere per rispetto di Denise. “Tua nonna si è persa?” osservò.
“Probabile” sorrisi.
“Beh dille che mi dispiace tanto ma devo proprio andare e che mi scuso! Dille anche di prenotare un ristorante sul Tamigi, penso che a Denise piacerà! Ah e dimenticavo che probabilmente non ce la farò a venire per cena... ma ci teniamo in contatto tramite cellulare, okay?” disse dispiaciuto.
“Tranquillo! So quanto è difficile per te trovare un buco durante un tour perciò non preoccuparti, ci penseremo una volta che saremo là” dissi capendolo.
“Non pensare che sia un peso, anzi fidati che farei qualsiasi cosa pur di vedere tua sorella anche solo per un minuto!”
“Lo so” sorrisi.
“Ci sentiamo Kyle! Ciao!” mi salutò.
“Ciao!” dissi terminando la chiamata.

So quanto ci teneva a Denise e questo mi faceva davvero piacere, soprattutto viste le sue circostanze.  Di essere al centro del mondo. Mi piaceva come ragazzo per mia sorella. Sono davvero felice che lui e lei stiano assieme, perché penso che entrambi abbiano bisogno l’uno dell’altro. Lei ne aveva davvero bisogno di qualcuno che la amasse e lui anche. Insieme si completavano. E poi devo proprio ammettere che avere Harry Styles come “cognato” non mi dispiaceva.

“Eccomi! Non lo trovavo, ma questa è la foto” arrivò nonna mostrando il telefono al PC spento. “Ma?” mi guardò.
“Harry si scusa moltissimo ma doveva scappare, aveva degli impegni! Comunque ha detto di prenotare un ristorante sul Tamigi e che lui molto probabilmente arriverà dopo cena, domenica.” Dissi sistemando la sedia sotto il tavolo.
Lei rimase qualche secondo in silenzio a fissarmi poi annuì comprensiva.



….




DENISE’S POV.



“Io direi il vestito azzurro!” urlai indicando la foto sul PC.
“A me piace quello giallo” indicò Kelly.
“Così non mi aiutate!” osservò Hanna.
“Azzurro!” ribattei.
“Giallo, o forse questo nero... ” scese giù con il cursore Kelly.
“Fai vedere?” dissi afferrando il PC. “Io direi che dovresti prenderteli tutti” risi.
“Grazie dell’aiuto ragazze” sbuffò quasi disperata.
“Chiedi a Kyle” le consigliai. “Kyle? Vieni qua e dicci quale preferisci?” lo chiamai.
“Dai Mike vieni anche tu... ” sbuffò arrivando dietro il divano.
“A me piace questo” indicai il vestito azzurro.
“Anche a me” disse Mike.
“Dovevi dire giallo” lo rimproverò Kelly.
“Scusa... ” mimò con le labbra.
“A me piacciono tutti” si lamentò Hanna.
“Prendili tutti allora” disse facile Kyle.
“Sì e con quali soldi?” lo guardò lei.
“Allora nessuno” si mise a ridere lui.
“Grazie sei molto gentile”
Io risi.
“Megan ho bisogno di un consiglio, quale dovrei prendere?” disse Hanna passando il PC a mia nonna, che era seduta nell’altro divano.
“Vediamo... ” disse muovendo il mouse.
Dopo qualche minuto scelse.
“Prendi questo, scommetto che ti starà benissimo!” lo ingrandì.
“Grazie” sorrise Hanna riprendendosi il PC. “Comprerò questo allora” disse felice.
“Ma per cosa ti serve?” domandai.
“Ehm... per il tuo compleanno, no?” disse agitandosi.
“Il mio compleanno? Ma se ho detto che saremo in spiaggia tutto il giorno! Non hai bisogno di un bel vestito... ” dissi confusa.
“Ma... ” mi guardò lei.
“Ecco Denise... ” incominciò Kelly girandosi verso Kyle e Mike.
“Buon compleanno in anticipo sorellina” disse Kyle porgendomi una busta bianca.
“Che cos’è?” chiesi prendendola in mano.
“Aprila e lo scoprirai” suggerì nonna facendomi l’occhiolino.
Aprì la busta e tirai fuori un biglietto di sola andata in aereo per LONDRA!
“Ma? Oddio! Siete impazziti per caso?” mi alzai in piedi urlando.
“Andremo a Londra per il tuo compleanno” disse Hanna saltandomi addosso.
“Voi siete pazzi!” urlai di nuovo mentre continuavo a guardare il biglietto.
“Contenta?”
“Sì! Kyle cioè ti rendi conto? Festeggerò il mio compleanno a Londra! Grazie!” lo abbracciai.
“Ci andremo tutti” si alzò nonna.
“Davvero?” chiesi felice.
“Certo!” sorrise.
“Aww non ci credo” saltellai felice.
“Credici invece” mi diede un bacio Kelly.
“No cioè non so come ringraziarvi, davvero! Festeggerò il mio compleanno in una delle città più belle del mondo” dissi battendo le mani.
“Già” mi abbracciò nonna.
“Devo chiamare immediatamente Harry, devo dirglielo!” dissi prendendo il telefono mentre raggiunsi le scale.
Sentì Kyle ridere e mi girai verso di lui.
“Che c’è?” lo guardai ridendo anch’io.
“No niente” mi lasciò andare.

Composi il numero e sperai davvero che mi rispondesse. Non m’importava se avrei finito tutti i soldi nel telefono chiamandolo, ma dovevo farglielo sapere.

“Ehi piccola” rispose.
“Amore devo dirti una cosa bellissima” urlai appena sentì la sua voce.
“Okay dai dimmi” rise.
“Festeggerò il mio compleanno a Londra!” urlai di nuovo.
“Bene” disse con tono fermo.
“Non sei contento? Potremmo vederci... ” dissi cambiando tono di voce.
“Denise lo sai che mi piacerebbe tanto ma non posso”.
“Oh okay... uhm hai un concerto domenica?” chiesi.
“Uhm si ho un concerto, proprio domenica. Mi dispiace amore” finì la frase.
“Uhm okay, non importa insomma sei in tour. Capisco tranquillo” dissi veloce.
“Mi dispiace Denise... ”
“Non fa niente... ” dissi mordendomi il labbro.
“Ti prometto che appena avrò qualche giorno, organizzeremo qualcosa”
“Certo” dissi sforzandomi.
“Okay ma adesso attacco o spenderai tutti i soldi, okay?”
“Oh ehm okay. Ciao... allora.” dissi.
“Ti amo Denise” disse prima di attaccare.


Mi sedetti sul letto un attimo e fissai il biglietto aereo. Poi presi un foglio dalla mia borsa e guardai le date dei concerti: non ne avevano domenica 10 Agosto. Lo sapevo, me li ero studiati a memoria i giorni liberi di Harry e... mi aveva mentito.

In quell’istante sentì un bruciore alla gola e gli occhi bagnarsi. Cercai di trattenermi ma una lacrima uscì. Rimasi circa un quarto d’ora in camera da sola fino a che non sentii chiamarmi da nonna che era pronta la cena. Cercai di asciugarmi il più possibile gli occhi e di assumere un’espressione del tutto tranquilla e scesi giù in silenzio sedendomi al tavolo.

“Allora? Che ha detto?” mi rivolse un sorriso Kelly.
“Chi?” chiesi indifferente.
“Come chi?” mi guardò Hanna confusa.
“Denise tutto okay?” mi chiese nonna.
“Uhm si è che... non riesco ancora a crederci che andiamo a Londra per il mio compleanno! Troppe emozioni in una sola volta... ” spiegai cercando di essere il più convincente possibile.
Nonna annuì e nessuno fece più domande. Ma Kyle continuava a fissarmi dall’altra parte del tavolo.
“Nonna io... ti dispiace se vado di sopra? Insomma sono un po’ stanca e non mi sento molto bene” dissi.
“Non vuoi mangiare?”
“Ehm no... ti dispiace?”
“No tesoro, se non stai bene, vai pure di sopra” mi sorrise dolcemente.
Scambiai un lieve sorriso anch’io e andai in camera mia. Mi sdraiai sul letto e iniziai a piangere. Era come se stavo vivendo in un sogno e questo stava per finire. All’improvviso sentii bussare la porta ma non risposi, mi mancavano le forze. Poi sentii la porta aprirsi e un peso sedersi al bordo del letto alle mie spalle, fino a che una mano non mi sfiorò la testa spostandomi i capelli.

“Non verrà?” sentì la voce di Kyle.
Rimasi in silenzio e lo sentì sospirare.
“Denise lo sai che lui non è un ragazzo che sta a casa” si fermò. “Non è colpa sua se ha un concerto il giorno del tuo compleanno... o qualche altro impegno”
“Non ha concerti Kyle... ” cercai di prendere parola tra le lacrime. “Sabato hanno l’ultimo concerto, poi due settimane di riposo” mi sedetti per guardare mio fratello. “Mi ha mentito” dissi.
Mi faceva male ammetterlo. Speravo mi venissero in mente alcune giustificazioni, ma evidentemente non me ne vennero perché non ce ne erano. Mi aveva mentito e basta!
“Ti ha mentito?”
“Mi ha detto che hanno un concerto domenica, ma non è vero! Almeno inventarsi una scusa migliore, no? Insomma lo sa, che so i suoi giorni liberi, è lui che ha voluto darmi il loro calendario!”
“Vedrai che non è così... ci sarà una spiegazione” sorrise.
“Quale?”
“Ti ha mentito sì, ma per una buona causa suppongo” mi accarezzò una guancia.
“Da quando si mente per una buona causa?”
“Perché devi pensare subito male?”
“Perché sono abituata ad avere una delusione dopo l’altra Kyle... non mi stupirei se tutto ciò finisce! Insomma per una volta che sono felice e tutto sembra perfetto nella mia vita, deve succedere sempre qualcosa che rovina tutto... ”
“Non piangere Denise perché fidati non ce n'é motivo” disse baciandomi la fronte.
“Parli come se conoscessi la verità, cosa nascondi?”
“Niente Denise... ” sorrise.
“Allora come fai, a essere così sicuro che ci sia una spiegazione positiva?”
“Fiducia” alzò le spalle prima di uscire dalla camera.
 

Fiducia? Da quando era diventato sostenitore del mio ragazzo? Avrebbe dovuto difendermi come sempre, ma non lo fece. Non lo capivo. Non capivo più niente e avevo paura. Era come se lentamente vedevo la mia vita frantumarsi davanti ai miei occhi e una fitta al cuore mi colpii. Perché quando tutto sembra essere perfetto, deve succedere qualcosa che dimostra il contrario?







 

Capitolo 48!:)

SURPRISE!

Aggiornamento straordinario ahaha.

Allora:
-Kyle e Harry che cercano di organizzare una festa a sorpresa insieme a nonna Megan. Quella donna è una vera carica di vita!
-Denise che riceve il biglietto per Londra.
-Harry che è costretto a mentirle e Kyle che cerca di difenderlo senza tralasciare niente.
-Denise?

Quindi come immaginerete prossimo capitolo, saranno dove?
Cosa succederà?
Harry e Denise? Ci saranno momenti Denarry (?) ??
Festa?
IDEE. ASPETTATIVE. SCRIVETE TUTTO NELLE RECENSIONI! 
 

AGGIORNERO' OVVIAMENTE ANCHE DOMENICA;)

BACI A PRESTISSIMO XXXX
 

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Capitolo 49
*** HAPPY BIRTHDAY! ***


~~

Ero a Londra da un giorno e non me la stavo godendo nemmeno un po’. Oggi era il mio compleanno e stavo odiando questo giorno, dovevo addirittura prepararmi perché mi avrebbero portato a cena fuori e continuavo a chiedermi: per quanto ancora, sarei riuscita a nascondere tutto ciò che avevo dentro da due giorni. Per fortuna c’era la mia sorellina.

“Denise, Denise, Denise!” ripeté il mio nome per poi mettersi a ridere.
“Che c’è?” la schizzai con la paperella mentre le facevo il bagnetto.
“Quanti anni hai oggi?” mi chiese.
“Diciassette, Hope” sorrisi.

Me lo avrà chiesto almeno trenta volte da stamattina.

“Sono tanti” spalancò gli occhi provando a contare con le sue dita.
“Guarda, dieci e sette” dissi.
Lei mi guardò e scosse la testa.
“Sono tanti?” la guardai.
“Sì” ammise quasi disperata. “Io due” disse contando.
“Ma tu sei piccolina” le sporcai il naso con la schiuma.
Si toccò il naso e immerse tutta la sua manina nell’acqua per prendere la schiuma e sporcarmi la maglietta.
“Hope!” urlai.
Lei rise, schizzandomi poi con l’acqua.
“Hope!” la sgridai e lei scoppiò a ridere.
Poi incominciò a schizzare dappertutto e mi alzai.
“Okay adesso usciamo” dissi aprendo il tappo della vasca per svuotarla.
“Nooooo” piagnucolò.
“Eh invece si! Non puoi bagnare sempre tutto, Hope” cercai di calmarmi.
Sbuffò incrociando le braccia e mise il broncio.

Risi alla sua espressione. Era buffa quando faceva così e metteva in risalto le sue guanciotte.

La alzai in piedi e la risciacquai tutta, prima di portarla fuori e asciugarla.
“Adesso mettiamo la crema?” cercai di farla sorridere ma tenne il broncio e cercava di non guardarmi negli occhi. “Mettiamo la crema rosa? Quella tutta rosa? Eh?” sorrisi applicandogliela. “E adesso il pannolino!” dissi.

Certo che se qualcuno mi sentiva parlare con mia sorella, poteva pensare che non era totalmente stabile mentalmente.

“Guarda, ci sono i leoncini disegnati! Ma che belli... sì, si sono proprio adorabili, vero Hope? Guarda che cucciolini che sono! Come fanno i leoncini? AGRR” dissi ridicolizzandomi, ma almeno riuscii a farla ridere.
“Oh ti è tornato il sorriso! Pensavo saresti rimasta arrabbiata con me per sempre... ” dissi triste.
“No no” rispose.
“Bene e adesso quale vestitino mettiamo?” dissi portandomi le mani sui fianchi. “Quello giallo? O questo rosa? Oppure... ” dissi tirando fuori i suoi vestitini.
Pensai un attimo.
“Voglio quello bianco con i fiori” disse indicandolo.
“Questo?” dissi tirandolo fuori.
“Si” annuì lei in risposta.
“Allora sai una cosa? Mi metto anch’io il vestito bianco con le rose” dissi.
“Uguale a me” sorrise.

Annuii e le diedi un bacio prima di vestirla. Dopo che le ebbi messo anche le sue converse, la lasciai giocare con i peluche sul letto e intanto pensai a me.


“Anche a me il rossetto” scese dal letto Hope raggiungendomi allo specchio.
“Tu sei piccola” risi.
“No io sono grande” disse allungando la sua manina.
“Vieni qua” dissi abbassandomi alla sua altezza e gliene misi un po’. “Vieni che ci spruzziamo anche il profumo” dissi prendendo la boccetta del mio preferito.
Lei si mise in posa e aspettò.
Sorrisi e glielo spruzzai.

Eravamo praticamente vestite uguali. Avevamo entrambe un vestitino bianco con la stampa di rose rosse, solo che il mio aveva le spalline sottili, mentre il suo aveva le maniche corte a palloncino come la parte sotto del vestito, mentre il mio cadeva morbido. Entrambe indossavamo le converse bianche e per una volta anch’io avevo i capelli lisci, merito della piastra.

Presi la mia pochette bianca e Hope mi seguì in salotto, dove ci stavano aspettando tutti.
“Ma che belle ragazze che abbiamo” ci fece i complimenti nonna.
“Grazie” disse Hope scuotendosi, facendo muovere il suo vestitino.
“Sembrate le veline, la mora e la bionda” disse Kyle dandoci un bacio.
“Andiamo?” disse Mike aprendo la porta.
“Andiamo” annuì nonna e noi la seguimmo fuori.

La sua casa era una delle tipiche inglesi che io amavo. Non era molto grande ma era davvero graziosa e accogliente. Era tutta perfettamente in ordine ma con noi sembrava un caos.

“Allora dove mi portare a cena?” chiesi curiosa.
“Sorpresa” disse Hanna sorridendomi.

La cosa stressante di Londra era che dovevamo sempre prendere la metro, anche se alla fine ammetto che era comodissima.

Tenevo Hope per mano mentre cercavamo di stare al passo di nonna.
“Su è questa, saliamo” disse appena si aprirono le porte del mezzo.

Dopo cinque fermate scendemmo e ritornammo in superficie.

“Non fa caldissimo come in Italia” notai.
“Eh no” rise nonna. “Dai venite” disse percorrendo strada.
“Wow” dissi quando arrivammo a costeggiare il Tamigi. “Siamo a Londra” strillai con voce acuta.
“Siamo a Londra” m’imitò Mike.
Scoppiarono tutti a ridere.
“Eh grazie!” risi anch’io, poi mi voltai e con Hope andammo avanti.
“Signorine venite qua!” ci richiamò nonna.
Ci fermammo per voltarci.
“Siete tutti sotto la mia tutela, perciò vi voglio in fila ordinata dietro di me” disse andando avanti decisa.
Io guardai Hope che fece una smorfia e poi guardammo gli altri.
“Dai ragazzi! Non avete fame?” si voltò ridendo.

Erano appena le sei e mezza, ma avevo fame, dato che a pranzo non avevo toccato niente.

“Sì!” ammisi.
“La mia diciassettenne” disse abbracciandomi.
Sorrisi.

Dopo poco ci fermammo in un ristorante lungo il fiume.
“Allora com’è avere diciassette anni?” mi strinse la mano nonna, mentre portarono i menù.
Feci spallucce.
“Strano? Sì mi è strano pensare che ne abbia diciassette adesso” ammisi.
“Oh non ti scorderai mai di questi anni fidati” mi fece l’occhiolino.
“No, infatti, lo penso anch’io” sospirai con tono.
Mi guardarono tutti in modo strano.
“Che ho detto?”
“No no” scosse la testa Kyle.

Durante la cena parlammo di tutto o meglio, parlarono. Io spesso e volentieri mi perdevo nei miei pensieri e... si lo ammetto non riuscivo a staccarmi dal mio telefono, dovevo vedere se Harry mi scriveva. Era tutto il giorno che aspettavo una sua chiamata, un suo messaggio o non lo so almeno qualcosa con scritto “BUON COMPLEANNO”.

“Molti ti hanno fatto gli auguri?” mi chiese nonna vedendomi fissa al telefono.
“Si moltissimi che neanche mi salutano, bello eh?” dissi.

Si okay sta sera non ero molto socievole.

“Mamma e papà? Li hai già sentiti?” chiese Kyle.
“Certo loro si sono ricordati... a differenza di qualcun altro invece” mi guardai intorno.
Hanna diede un colpo di tosse e Kyle sorrise.
Sorrisi anch’io nel modo più falso che potessi fare.

“Se abbiamo finito di mangiare, Denise perché non andiamo sulla London Eye?” disse Kyle facendomi alzare.
“Cosa? Ma io, il dolce?” mi lamentai.
“Non c’è nessun dolce” mi trascinò.
“Kyle” cercai di liberarmi.
“Vi raggiungiamo subito” ci sorrise Hanna.
“Ma?” la guardai confusa mentre Kyle mi trascinava via.
“Sai che ti voglio bene?” mi sorrise lui.
“Oh non oso immaginare se non me ne volessi” osservai.
“Scusa” disse lasciandomi il polso.
Sospirai.
“Comunque volevo fare un giro tu ed io da soli, volevo passare almeno mezzoretta con la mia sorellina se non ti dispiace” sorrise e sembrò piuttosto convincente.
“Okay” risposi confusa. “Ma non c’era bisogno di trascinarmi così” dissi osservandolo.
“Come?”
“Mi ascolti quando ti parlo?”
Sorrise mentre continuava a guardare il suo telefono.
“Kyle?” lo richiamai.
“Sì Denise, andiamo!” rise mentre mi afferrò la mano dirigendomi all’ingresso.
“Ma i biglietti? Non li prendiamo?” osservai guardando la biglietteria.
“Oh non preoccuparti” disse.

Passammo i controlli e arrivammo nel punto in cui bisogna salire sulla navicella. Una cosa che non capivo era che nessuno ci aveva chiesto dei biglietti.

“Sali prima tu” disse Kyle.

Non lo guardai e cercai di concentrarmi per salire poiché rimaneva in movimento e saltai. Poi mi sentii afferrare la mano da dietro e una figura alle mie spalle che salì insieme a me.

Mi voltai mentre ero ancora attaccata a quella presa. Pensando fosse Kyle.



“Harry” sussultai.

“BUON COMPLEANNO” mi sorrise alzando le spalle.

Mi portai la mano alla bocca e subito dopo gli saltai in braccio.

“Ti odio” dissi piagnucolando apposta.
“Anche a me sei mancata” rise, lasciandomi un bacio sulla guancia mentre mi teneva stretta in braccio a lui.
“Sei cattivo!” soffocai tra la sua pelle.
“Oh si ti amo anch’io” mi guardò.
“Lo sai che... ” mi fermai a guardarlo negli occhi.

Mi persi nel suo sguardo per un istante.

“Che?”
“Niente, non importa... mi sei mancato troppo!” lo strinsi ancora più forte, cercando di trattenere le lacrime.
Poi mi mise a terra.

Eravamo da soli su una navicella, ero sulla London Eye con lui e... questo è il compleanno più bello di sempre!

“Allora come sta la mia neo-diciassettenne?” sorrise mentre mi fece sedere al centro.
“Beh diciamo che è al settimo cielo adesso” ammisi mentre mi asciugai velocemente una lacrima traditrice.
Sorrise mentre continuava a tenermi le mani.
“Wow! Siamo sulla London Eye!” urlai, guardandomi intorno.
“Già! Benvenuta in Inghilterra, cioè a Londra” rise.
“Grazie grazie” scherzai.
“Diventi sempre più bella, tu?” sorrise.
Scossi la testa e mi accarezzò una guancia.
“Quello è il parlamento e quello è il Big Ben!” indicò alzandosi.
Annuii.
“Il parlamento di Londra è stato costruito nel... ehm... molto tempo fa” disse imitando le guide turistiche.
“Molto tempo fa?” lo guardai.
“Si signorina e il Big Ben, beh quello è molto famoso come orologio... invece questo è il Tamigi e questi sono molti palazzi, grattaceli... di Londra, tipici della città” inventò al momento.
“Oh belli, molto interessanti... ”
“Sì e poi ci sono molti ponti, per andare da una parte all’altra della città, sai com’è no? E guarda laggiù ci sono le giostre” indicò.
Risi.
“Sei pessimo come guida turistica amore” scoppiai a ridere.
“Pessimo? Ah grazie, davvero... cioè io avevo anche organizzato una sorpresa per dopo ma direi che... basta! Evidentemente non ti piaccio abbastanza come guida, perciò cercatene un altro, non ti porto più a fare il giro notturno di Londra” sbuffò tornando seduto.

Ovviamente stavamo scherzando.

“mm... e se invece dicessi che sei la guida più sexy e affascinante che io abbia mai incontrato?” dissi abbracciandolo da dietro.
“Beh potrei ripensarci... ”
“mm” pensai.
“Però con un bacio, forse potremmo risolvere tutto signorina, lei che dice?”
“Dico che si può fare” dissi stando al gioco.
“Vieni qua” mi prese in braccio.
Risi.
“Mi era mancata la tua risata, sai?”
“Si? Kyle e gli altri non fanno altro che imitarla tutto il tempo e tu la ami?”
Annuì e mi bacio.

Quanto mi era mancato il suo contatto? Quanto mi erano mancate le sue labbra? E il suo profumo?

“Mi sei mancato troppo” sospirai abbracciandolo di nuovo.
“Anche a me... ” mi guardò negli occhi.

Rimanemmo a fissarci per un paio di minuti fino a che non fece una smorfia.

“Che c’è?” chiesi.
“Dove sono i tuoi ricci?” disse scombussolandomi i capelli.
Chiusi gli occhi e sorrisi.
“Non ti piacciono?”
“Sei sempre bellissima” mi baciò.
“Anche tu”
“Lo so” rise.
“Ovvio” risi, anch’io. “Però con questi capelli così selvaggi... questa camicia easy tutta aperta. Sai a chi assomigli?” dissi mettendomi a ridere.
“A chi? Sentiamo... ”
“No va beh a nessuno... dopo magari ti offendi” risi.
“Beh ma adesso sono curioso, perciò adesso me lo dici!”
“Uff”
“Denise?”
“mm... mi ricordi, come... Tarzan?” scoppiai a ridergli addosso, coprendomi la faccia.
“Tarzan?” mi guardò confuso.
“Sì, non lo conosci?” chiesi.
Scoppiò a ridere.

Questa volta fui io a guardarlo confusa.

“Aspetta com’è che si chiama lei? Ehm... ahn sì! Tu sei la mia Jane allora” rise.
Risi.
“Uh Uh” disse imitando il verso delle scimmie.
Scoppiammo entrambi a ridere.
“Stupido!” risi dandogli una pacca sul braccio.
“Aspetta che adesso ci fanno la foto” disse girandosi.
“Cosa?” dissi ancora ridendo.
“Vieni qua e sorridi Jane” disse girandomi tenendomi sempre in braccio a lui.

Mentre scattarono la foto, mi diede un bacio sulla guancia.

“Sarò venuta malissimo” mi lamentai.
“Non preoccuparti, scommetto che siamo venuti benissimo invece” sorrise.

Dopo mezzora sulla London Eye scendemmo e ritirammo la foto.
“Guarda che... ” si fermò a osservare la foto sullo schermo. “Selvaggi” disse convinto.
Risi. Non ce la facevo più dalle risate e avevo male alla pancia; così mi attaccai al suo braccio.

“Harry Styles degli One Direction” disse la signorina mentre stampava la foto.
“Già” rise lui guardandomi.
“Che ragazza fortunata” mi sorrise.
Sorrisi in risposta.
“Oh non direi, sono io quello fortunato piuttosto” disse Harry lasciando trenta sterline sul bancone mentre prese la busta con le due copie.
Lo guardai sorridendo e poi uscimmo.

Era la prima volta che qualcuno ci vedeva insieme e lui non aveva detto niente per nasconderlo ma anzi era stato dolce.


“Harry!” urlò Kyle venendoci incontro.
“Kyle” si abbracciarono. “E la mia piccola Hope?” disse prendendola in braccio. “Quanto bella è questa bimba?” disse dandole un bacio.
“Harry loro sono Mike e Kelly” iniziò Kyle.
“Piacere” sorrise lui.
“Lei è Megan!” disse Harry prendendo la mano di mia nonna.
“Oh” s’imbarazzò lei.

Sorrisi a questa scena. Era bello vedere Harry essere un ragazzo qualsiasi che incontrava i miei amici.

“Lei è Hanna, la mia ragazza” disse Kyle presentandogliela.
“Oh lui mi ha parlato davvero tanto di te” le sorrise.

Vidi Hanna con gli occhi lucidi. So che probabilmente avere un incontro così con Harry deve essere un bell’impatto, soprattutto se il tuo ragazzo gli ha anche parlato di te. Kyle si accorse del suo imbarazzo e la strinse a sé dandole un bacio sulla testa. Erano davvero adorabili insieme. Finalmente mi ero abituata anch’io a loro.

“Allora noi avevamo pensato di fare un giro e... voi potete stare da soli e girare per conto vostro, insomma immagino che abbiate molto di cui parlare” mi fece l’occhiolino nonna.
Sorrisi guardando Harry.
“Io pensavo di portarti in giro e poi potremmo andare al Luna Park” mi sorrise lui imbarazzato.
Annuii.
“Bene allora magari ci sentiamo per telefono” disse Kyle portandosi tutti via.
Sorrisi vedendo tutti quanti allontanarsi, lasciando me e Harry da soli.

“Siamo rimasti solo tu ed io Styles” sorrisi.
“Salta su” disse abbassandosi.
“Cosa? Sei pazzo?” dissi.
“Dai Jane”
“Oh cosa ti ho messo in testa adesso... ” dissi alzando gli occhi al cielo.
“Era ambientata anche in Inghilterra, no? È perfetto!”
“Sei pazzo” risi.
“Sì Jane, di te”
“Ma ho il vestito... ” notai.
“Sali” disse infine e saltai sopra di lui.
Mi aggrappai a lui e montai sulla sua schiena.
“Sai che qualcuno potrebbe vederci?”

Era una delle cose più assurde che potessi fare: farmi portare sulle spalle in giro per Londra.

“Io sono il tuo Tarzan e tu sei la mia Jane, non potevo mica lasciarti camminare... ” disse ovvio.
“E’ la cosa più stupida che potessi fare, lo sai?”
“Amore non è colpa mia se sono cresciuto con delle scimmie, non so come si usa tra le persone comuni” si mise a ridere.
“Ti amo”
“Anch’io piccola”
“Dove mi porti?”
“Nella Giungla” scherzò.
“Sembra un bel posto” scherzai anch’io.
“Ti piacerà vedrai.”

Camminammo per le vie di Londra in mezzo alla gente così: io sulle sue spalle. Ridemmo praticamente tutto il tempo, sembravamo due idioti e la gente ci fissava divertita o stupita. Era divertente vedere le loro facce, non so se era più strano che fossi sulle spalle di Harry Styles o girare la città sulle spalle del mio ragazzo, passando il tempo a dire cazzate e ridendo come se non ci fosse un domani. Fatto sta che fu uno dei momenti migliori di sempre e per una volta non ci fu nessuno che ci impose limiti o divieti. Eravamo io e lui, solo noi in mezzo al mondo.

“Okay okay mio Tarzan” dissi ridendo rimettendo i piedi a terra.
“Hai fame?” disse all’ingresso del Luna Park.
“mm sai cosa vorrei tanto tanto?” dissi osservando le persone che passavano.
“Una mela al cioccolato” rise.
“Esatto” sorrisi.
“Aspettami qui” disse per poi tornare dopo qualche minuto.
“Aww sai che ti amo” dissi prendendogli la mela dalle mani.
Rise.
“mm” la osservai.

Come la mangio adesso?

“Che c’è?”
“Come faccio a mangiarla?” osservai.
“Così” disse addentandone un pezzo.
“Oh”
Scoppiammo a ridere.
“Grazie” ammisi.
“Grazie di cosa?”
“Di averla iniziata così mi è più facile, cioè è durissima!” osservai la confettura di cioccolato.
“Dimenticavo che non sei cresciuta nella Giungla come me” fece il filosofo.
Gli diedi una spinta.
“Ehy”
Risi.
“Che giostre ti piacciono?”
“mm... tranquille?”
“Non vorrai mica dirmi che hai paura delle montagne russe, vero?” mi stuzzicò.
“Io? No, no! Anzi, perché non ci andiamo?” dissi.

Lui mi prese la mano e raggiungemmo quella bellissima giostra. Io stavo andando in panico. Ho il terrore delle montagne russe o qualsiasi altro gioco che vada veloce e affronta discese a una velocità estrema.

“Vado a prendere i biglietti” sorrise.
Annuii.

Mi stavo torturando le mani ed ero tra urlargli di non prendere più i biglietti o lasciar fare al destino.

Notai che il signore della giostra volle farsi un selfie con lui e sorrisi. Dimenticavo chi era davvero a volte.

“Eccomi, ne ho presi quattro, okay? Facciamo due giri” mi osservò.
“Due giri?” lo guardai con panico.
“Dimmi se ha paura” disse con sguardo divertito.
“Non ho paura” dissi superandolo.
“Sicura di voler metterti davanti?” mi scrutò il viso.
“Uh si” dissi sedendomi.
Si sedette anche lui affianco a me e aspettammo qualche minuto prima che diedero il via alla partenza.
“Dammi la mano” mi guardò Harry, porgendomi la sua.
“Non avrai mica paura Styles” dissi capovolgendo la situazione anche se sapevo che l’unica che aveva il cuore in gola in questo momento ero io.
“E tu?” sorrise divertito.
Feci una smorfia.

Tenni sempre gli occhi chiusi e mi attaccai al braccio di Harry mentre gli stritolavo la mano. Non urlai a differenza sua che continuava a ridere e schiamazzare insieme, con gli altri dietro. Non urlavo mai quando avevo paura, mi bloccavo, chiudevo gli occhi e stringevo qualsiasi cosa avessi vicino.

Sospirai quando ci fermammo.
Lui mi guardò ridendo.
“mm non dicevi sul serio sui quattro biglietti, vero?” chiesi.

Lui si liberò dalla chiusura di sicurezza e scese dal gioco.

“Oh grazie al cielo!” esclamai seguendolo.

“Piccolina mia” disse afferrandomi per un fianco, stringendomi a sé.







 

CAPITOLO 49!:)

AWW.
Allora intanto ecco come promesso il capitolo. DOMENICA (ahaha).

BENE!
Allora? Cosa ne pensate? Contenti? Da quanto è che aspettavate il loro incontro?
La normalità diciamo che non scorre nel loro sangue a differenza della loro spontaneità.
Girano per la città come se nulla fosse e per il momento non sembrano nemmeno accorgersi di ciò che fanno. Forse è meglio così. Sembrano due bambini alla scoperta del mondo.
Avranno modo di passare un po' di tempo insieme, cosa faranno? Cosa succederà?

RECENSITE! 

Scrivetemi in tanti, per consigli, opinioni e per qualsiasi altra cosa. Mi piace sapere cosa pensate, le vostre aspettative ecc.

ALLA PROSSIMA. UN BACIO ENORME A TUTTI! XXXXX

 

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Capitolo 50
*** Finally Together. ***


~~

I luoghi affollati come i Luna Park di Londra, mi piacevano e nonostante avessi paura che qualcuno si accorgesse di noi, dovetti capire che mai nessuno si sarebbe accorto. Era notte, c’erano luci colorate che facevano perdere la testa, musica a tutto volume, gente che andava avanti e indietro spingendo per passare, file senza fine per i giochi e infine noi in mezzo a tutto quel caos.

“Harry” urlai per farmi sentire mentre cercavamo di passare in mezzo ad un gruppo di persone.
Lui continuava a tenermi stretta per la mano, ma stavo soffocando in mezzo a tutta quella gente.
Mimò qualcosa con le labbra ma non riuscì a sentirlo e mi limitai a seguirlo tenendomi attaccata a lui.

“Ah” fece un enorme respiro appena uscimmo dal Luna Park.
“Credevo di morire” dissi passandomi una mano tra i capelli.
“Andiamo” disse afferrandomi per mano, iniziando a correre verso non so cosa.
“Dove?” urlai mentre cercavo di corrergli affianco.
“Okay basta non ce la faccio più” disse con il fiatone.
“Nemmeno io” lo guardai mentre si abbassò.
Ci guardammo e ridemmo.
“Non facevo tutto questo da quando avevo probabilmente la tua età” disse.
“Già... sei vecchio” lo stuzzicai ma si limitò a farmi una smorfia.
“Un modo alternativo di passare un compleanno romantico” scherzò.
“mm io direi perfetto” dissi.
“Oh ma non penserai mica che sia finita qua, vero? Abbiamo ancora tutta la notte” si avvicinò di più a me.
“Che intenzioni hai Styles?” dissi guardandolo negli occhi.
“Solo di passare le prossime ore con la mia ragazza” disse baciandomi.

Mi tenne per mano mentre ci dirigemmo verso la sua macchina.
“Prego” disse aprendomi la portiera.
“Grazie” mi tenni il vestito.
“Eccoci” disse mettendo in moto e partimmo.

Continuai a guardarlo per tutto il tragitto. Era così bello con quel suo sguardo attento mentre guidava.
“Che c’è?” mi guardò un attimo.
“Niente” sorrisi. “Stavo solo pensando, quanto bello è il mio ragazzo mentre guida” sorrisi.
“Sai che non devi dirmi queste cose Denise, siamo in macchina” scosse la testa sorridendo, mentre cercava di tenere gli occhi sulla strada.
“E quindi?”
“Ah” si accostò con l’auto.
Lo guardai confusa.
“Ti amo” disse spegnendo il motore per poi baciarmi.
“Okay” risi rimettendomi apposto.
“Mi farai impazzire così” ammise.
“Impazziremo insieme allora” ammiccai.

Passammo circa un’ora in macchina, credo. In realtà mi ero addormentata! Lo so è ridicolo ma le automobili mi hanno sempre fatto addormentare da quando sono nata.



HARRY’S POV.


“Adesso ti porto a casa, cioè a casa mia ma che poi diventerà anche tua... si insomma” mi voltai per guardarla.

STAVA DORMENDO.

Sorrisi.

Era così bella vederla dormire. Mi era mancata un sacco in questo mese e dovrei essere il primo consapevole, a sapere che passeranno mesi interi senza poterci vedere in futuro. Ma io non voglio. Voglio averla sempre con me, stringerla a tutte le ore del giorno e della notte. Voglio sentirla parlare per ore e baciarla quando tenta di avere ragione. Voglio avere il suo profumo addosso per sempre. Non posso starle lontano, non ci riesco.

Squillò il mio telefono e risposi. Era Liam.
“Hey allora? Com’è andata?” m’interrogò.
“Ehm... si è appena addormentata” la guardai.
“Si è appena addormentata? Ma? Dove siete?”
“Guarda che non ho quindici anni! Posso benissimo dormire con una ragazza Liam... comunque siamo in macchina” dissi.
“Oh si è addormentata in macchina quindi... come ha reagito quando ti ha visto?”
“Mm mi è saltata addosso e ha detto che mi odia” risi.
“Oh wow complimenti!” scoppiò a ridere.
“Ha detto che mi odia e tu mi fai i complimenti?” scherzai.
“Beh immagino che voleva dire ti amo Harold”
“Si beh dal modo in cui sono andate le cose, penso che abbia solo sbagliato a pronunciare”
“Ecco! Comunque domani potremmo andare tutti quanti a cena insieme! Insomma siamo tutti troppo entusiasti all’idea di conoscere la tua nuova fiamma”
“Si non vediamo l’ora di conoscerla!” disse Niall di sottofondo.
“Niall?” domandai.
“Già si è fermato da me, rimane per due giorni poi parte e va in Irlanda”
“E Sophia?” chiesi.
“E’ qui” rise.
“Ciao Harry!” me la passò.
“Oh Niall è il terzo incomodo, ho capito” risi.
“Harry!” rise Liam. “Non è un terzo incomodo... deve rimanere solo per due giorni poi”
“Sì ma tu e Soph non vi vedete da un bel po’ ne avrete di cose da dirvi o meglio da fare” tossii.
“Harry!” mi rimproverò.
“Che ho detto?” risi.
“Sempre a pensare a certe cose” si lamentò.
“Va beh”
“Stai portando Denise a casa tua?”
“Già” ammisi.
“Vedi di andarci piano con lei” disse.
“Liam! Sempre a pensare a certe cose... ” lo imitai.
Ridemmo entrambi.
“Comunque adesso ti lascio guidare... per domani va bene?” riprese lui la parola.
“Ne parlo con Denise poi ti mando un messaggio, okay?”
“ne parlo prima con Denise” m’imitò. “Wow” disse.
“Ah”
“E’ bello sentirti parlare così, lo sai?”
“mm”
“Beh buona notte e ci sentiamo domani allora! Mi raccomando” finì la frase.
“Sì Liam, notte!” lo salutai e chiusi la chiamata.


Quando arrivai a casa, parcheggiai la macchina nel mio cortile e mi fermai a guardare la mia principessa. Non sapevo se svegliarla o no. Solo che, mi dispiaceva interrompere il suo sonno, era così tranquilla. Così bella.

“mm ma?” aprì gli occhi e mi guardò.
“Dormito bene?” dissi piano.
“mm dove siamo?” disse mettendosi composta.
“A casa” sorrisi, lasciandole un piccolo bacio sulla guancia prima di scendere dalla macchina.

Raggiunsi la sua parte e le aprii lo sportello e la afferrai per mano.

“Hai davvero una bella casa” osservò.
“Grazie” dissi prendendo le chiavi.

Entrammo e accesi le luci. Avevo ancora la valigia all’ingresso da questo pomeriggio (OPS).

“Quando sei arrivato?” chiese, osservando la valigia per terra.
“Questo pomeriggio” alzai le spalle.
Sorrise.

Okay.

“Vieni ti faccio vedere il resto” dissi tirandomela a me.
“Ma non ti senti solo a volte, in una casa così grande?” mi chiese.
“Infatti, ti ho portato qui con me” dissi prendendola in braccio.
“Harry” rise.
“Manca l’ultima stanza” dissi.
“Oh si lo so, aspettavo solo di vedere la tua camera infatti” disse correggendosi subito. “Cioè nel senso... sono solo curiosa di vedere dove dormi ecco”
Risi.
“Che c’è?” chiese.
“Ammetti che muori dalla voglia di provare il letto” scherzai.
“Non è vero!” sorrise imbarazzata.

Le diedi un bacio. Amavo quando diventava rossa a causa mia. Era dolcissima.

“Ecco questa è la mia stanza” dissi mettendola giù.
“Wow non ti facevo così bravo nell’arredamento” sorrise.
“Pensi che non abbia gusto?”
“Oh no, solo che sinceramente non avevo mai pensato a come sarebbe stata la tua stanza, lo stile ecco... “ spiegò.
“Ti piace?” dissi stringendola a me.
“Sì” disse guardandomi negli occhi.
“Perciò ti piace tutto? Insomma non cambieresti nulla?”
“Aggiungerei soltanto alcune foto in giro per casa” sorrise.
“Oh beh avremmo tempo di metterne”
Mi guardò senza capire.
“Insomma potresti... venire ad abitare qui... con me”
“Harry... ”
“Più avanti... potresti”
Mi sorrise e annuì.
“Non vedo l’ora” sussurrò entusiasta.
“Sta sera ci sono le stelle cadenti!” mi ricordai.
“Già” rise.
“Non vuoi esprimere un desiderio?”
“Il mio desiderio si è già avverato” ammise.

Ero io il suo desiderio che si era avverato.

La baciai.

“Puoi sempre esprimere che rimanga tutto così per sempre” dissi quando ci staccammo.
“Ti amo troppo” mi abbracciò.

Lei era la mia piccolina. Amavo i suoi abbracci, riusciva ad attaccarsi alla perfezione. Noi combaciavamo alla perfezione.

“Ho un'altra sorpresa per te” annunciai facendole strada in cucina.
“Tu non smetterai mai di stupirmi, vero?” disse seguendomi.
“Già” dissi aprendo il frigo.

Speravo soltanto che la torta fosse rimasta intatta come quando l’avevo portata a casa.

“Harry ma? Non dovevi davvero!” disse avvicinandosi al tavolo.
Aprì la scatola e la tirai fuori.
“Oh ma... ” rimase senza parole, intanto cercai dei fiammiferi per accendere le diciassette candeline.
“Allora?” la guardai mentre incomincia ad accendere le candeline.
Non rispose.
Quando finì con i fiammiferi, mi abbracciò fortissimo.
“Grazie” sussurrò.
“Auguri piccola”
“Mi fai piangere però” sbuffò dolcemente.
Sorrisi.
“Dobbiamo farle una foto perché è bellissima” disse prendendo il suo telefono.
“Sono contento che ti sia piaciuta, in realtà è stata un’idea dell’ultimo secondo” ammisi.
“Amo le tue idee dell’ultimo secondo” alzò il dito.
Risi.
“E’ perfetta, grazie” disse ancora asciugandosi una lacrima.
“Ma adesso bisogna spegnere le candeline!” ricordai.
“Prima c’è la canzoncina ridicola” disse.
“Oh giusto” ridemmo.

Le cantai “Tanti Auguri” e finimmo con il soffiare insieme tutte le candeline e ci abbracciammo.

“Adesso va mangiata” dissi tirando fuori due piatti, due forchette e un coltello per torta.
“Oh ma è un peccato tagliarla” disse mentre tagliai la prima fetta.
“Ormai” sorrisi.
“Non grande per me... ” disse.
“Oggi è festa perciò dieta interrotta” la zittii.
Prendemmo i due piatti e andammo a sederci fuori.



DENISE’S POV.


Aveva fatto tutto questo per me. Era stato davvero tutto perfetto, partendo dalla London Eye. Non avevo mai pensato che avrebbe potuto farmi una sorpresa del genere, anche se Kyle si era comportato in un modo strano in questi ultimi giorni, non pensavo c’entrasse Harry e il mio compleanno. Fatto sta che è il compleanno più bello di sempre. Cos’è un compleanno senza torta? Non è un vero compleanno! Era riuscito anche a farmi avere il dolce, che poi credo sia stato il più bello in tutti i miei diciassette anni di vita. Aveva un collage con le nostre foto e la scritta “Tanti Auguri Ragazza”. Possono sembrare piccole cose: una passeggiata, il luna Park, una torta. Ma per me significavano molto, rappresentavano l’amore di Harry nei miei confronti e questo mi faceva capire che ero davvero la ragazza più fortunata del mondo! Adesso lo potevo dire davvero: “Sono la ragazza più felice del pianeta.”

Era una situazione bizzarra per alcuni versi, io ero una semplice ragazza e stavo con il ragazzo più bello e uno dei più desiderati al mondo. Mi spaventava come cosa ma, mi bastava guardarlo negli occhi che tutte le mie paure svanivano. Lui era un po’ come il mio eroe, con lui tutto il male svanisce e l’amore trionfa. Infondo io l’ho sempre amato, ma all’inizio era solo un amore platonico fino a che non è diventato reale.

Non avevo mai immaginato che il giorno del mio diciassettesimo compleanno avrei potuto esprimere come desiderio di voler lasciare le cose come sono, di non voler cambiare niente di tutto ciò perché voglio vivere con lui per sempre.

“Hai visto la stella?” mi chiese.
“Sì” sorrisi.
“Hai espresso il tuo desiderio?”
“Sì” dissi pensando a ciò che avevo espresso.
“Che cosa hai desiderato?”
“Non si dice, altrimenti non si avvera!” lo guardai ovvia.
“mm forse so cosa hai espresso” sorrise.
“Cosa?” lo stuzzicai.
“Se c’entra un NOI e un PER SEMPRE allora abbiamo espresso la stessa cosa” sorrise.
“Quanto posso amarti?”
“Quanto ti conosco?”
Ridemmo e finimmo con un bacio.
“Comunque questo è il tuo regalo” disse porgendomi una scatolina.
“Già tutto questo è un regalo, non dovevi anche comprarmi qualcosa... ” dissi.
“Sai che lo faccio volentieri per te, no?”
“Che cos’è?” sorrisi prendendo tra le mani la piccola scatola colorata.
“Aprila e vedrai” sorrise.

La aprì ed era un ciondolo. Era un lucchetto a forma di cuore.

“Ti avevo detto che piano, piano avremmo riempito tutto il bracciale, giusto?” sorrise.
“Ti amo Styles” lo baciai.
“Posso?” disse prendendo il ciondolo.
“Certo” sorrisi.
Mi mise il ciondolo nel bracciale e poi mi guardò soddisfatto.
“Sapevo che ci sarebbe stato alla perfezione”
“E’ un simbolo importante” guardai il mio polso.
“Lo so, ma da oggi inizierà una nuova parte della nostra vita”
Lo guardai confusa.
“E’ passato un mese da quando ci siamo conosciuti e non ho mai smesso di pensarti, anzi io ho capito di essermi davvero innamorato di te Denise”

Mi scese una lacrima.

“Nessuno mi ha mai detto queste cose... ” ammisi.
“Perché nessuno ha saputo guardarti come ho fatto io” si fermò. “E da una parte meglio così, insomma non devo litigare con nessun ex geloso” scherzò.
“Idiota” risi dandogli una pacca sul petto.
Mi abbracciò.
“Non ti lascerò mai a nessun altro, sei solo mia adesso”
“Anche tu, non ho intenzioni di condividerti con altre ragazze, capito?” gli ricordai.
“mm... beh sarai l’unica che potrà abbracciarmi sempre, baciarmi e... vedermi nudo sotto la doccia”
“Oh” risi e scossi la testa.
“Guarda che è la verità” rise anche lui.
“Sì” alzai gli occhi al cielo.
“Beh non mi vedrai nudo solo sotto la doccia, insomma esistono tante parti della casa comunque”
“Harry!” risi.
“Piccolina mia” mi abbracciò.

Passammo altre due orette a ridere e scherzare in giardino. Era l’unico che riusciva a farmi avere i crampi allo stomaco in quel modo e farmi uscire le lacrime agli occhi e poi una cosa che gli riusciva bene, era interrompere una frase dolce con un’assurdità. Anche se erano verità, infondo.


“Andiamo a letto piccolina?” disse dandomi un bacio sulla fronte.
“mm sì” dissi con gli occhi chiusi mentre ero rimasta appoggiata alla sua spalla.

Andammo in camera e mi sedetti ai piedi del letto.

“Non ho un pigiama” osservai.
“Puoi sempre rimanere in mutande e reggiseno, se hai freddo ti riscaldo io” disse piano.

Mi fermai un attimo a pensare ma dopo una certa ora non riuscivo a riflettere.

“Penso che questa possa andarti bene” disse passandomi una maglia nera a maniche corte.
“Grazie” dissi prendendola.
“Puoi andare in bagno se vuoi...” disse indicando la porta.

Mi alzai e andai in bagno. Notai che era tutto perfettamente in ordine. Ammetto che lui era molto più ordinato di me. Mi sciacquai il viso e usai un po’ del suo colluttorio alla menta. Infilai la sua maglietta e uscii.

“Sapevo che ti starebbe stata bene” sorrise.
“già”
“vado un attimo in bagno e poi arrivo subito a farti compagnia, non addormentarti”

Annuii e mi misi nel letto. In realtà non sapevo da che parte mettermi, cercai di pensare alla posizione dei miei ma poi capii che cambiavano. Perciò m’infilai in mezzo e lasciai a Harry la scelta.

“Ho tipo venti messaggi da tuo fratello e tre chiamate perse” disse lasciando il suo telefono sul comodino prima di mettersi a letto.
“Oh no” sbuffai alzandomi, andando alla ricerca del mio cellulare.

Avevo venti chiamate perse e cinquanta messaggi. Composi il numero di Kyle e rispose immediatamente.
“Cazzo Denise ma dove siete finiti?” urlò dall’altra parte del telefono.
“Scusa... mi sono dimenticata di avvisarti?” dissi incerta sul fatto che avrei dovuto avvisarlo.
“Dove siete?”
“In realtà noi stiamo giusto andando a letto...” dissi piano.
“A letto? In che senso a letto?”
“Ehm nel senso che adesso dormiamo Kyle” dissi ovvia.
“Oh uhm ah io scusa, ma ti ho svegliato?” si preoccupò.
“Ti ho chiamato io Kyle”
“Sì ma... già è vero” rise.
“Beh buona notte” dissi.
“Buona notte a entrambi ah e mi raccomando ricorda a Harry che hai diciassette anni!” aggiunse.
Feci una smorfia e guardai Harry poi attaccai.

“Che cosa ha detto?” mi chiese lui.
“mm di ricordarti che ho diciassette anni” risi.
“Devo ricordare a Kyle che anche la sua ragazza ne ha diciassette e a differenza sua io non sono uscito fuori regola perciò direi che non deve rimproverarmi nulla” osservò.
“E’ come se tu fossi a conoscenza di qualcosa che io non so” lo guardai.
“Infatti è così” ammise e sorrise.
“Non è giusto!” dissi incrociando le braccia.
 “Vieni qua piccolina” disse abbracciandomi tenendomi contro il suo petto nudo.







 

CAPITOLO 50!:)

LO SO! SONO IN RITARDISSIMO DI DUE SETTIMANE!:(
MI DISPIACE...

Ho avuto troppe cose da fare e per finire in bellezza sono stata pure male. Ma adesso basta giustificazioni!

PARLIAMO DEL CAPITOLO:
-Harry e Denise proseguono la loro serata;
-Lui riesce sempre a stupirla;
-Loro si amano troppo;
-Liam? Niall? Sophia? I ragazzi?
-Kyle?
-La dolcezza di Harry è infinita.
-Sono troppo cucciolini insieme quei due ahaha.

ALLORA ADESSO ASPETTO LE VOSTRE RECENSIONI E MI SCUSO ANCORA! SPERO MI PERDONIATE...

a presto amori. Baci xxxxx

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Capitolo 51
*** Lifetime. ***


~~

Aprii gli occhi e mi ritrovai con il braccio di Harry attorno alla vita. Guardai la stanza e pensai a una possibile fuga in bagno senza fare rumore. La mia pancia stava per scoppiare, avevo un urgente bisogno di andare in bagno! Cercai di spostarmi piano, cercando di alzare il suo braccio fino a che il mio piano di fare silenzio s’interruppe con un sospiro di Harry che mi fece spaventare e lasciare all’improvviso la sua mano, facendola cadere di peso sul mio ventre.

“Ehy” si girò verso di me con gli occhi socchiusi e la voce roca.
“Buongiorno” sorrisi.
“Dormito bene?”
“Benissimo” ammisi.
“Anch’io” disse afferrandomi per stringermi a lui.
“Ahi” mi lamentai. “La pancia... ”
“Ti fa male la pancia?” disse preoccupato, appoggiandoci sopra la sua mano calda.
“Ehm... in realtà dovrei andare a fare pipì” dissi in imbarazzo.

Perché solo a me devono succedere queste cose? Il tipico: “Come interrompere un momento dolce”.

“Uh okay” sorrise.
“Posso?” domandai.
“Certo” rispose confuso lasciandomi andare.

Corsi in bagno, anzi strusciai i piedi dato che non riuscivo a muovermi a causa delle fitte alla vescica. Mi sembrava aver avuto una liberazione immensa quando raggiunsi il water e mi svuotai completamente! Quando tornai, vidi Harry seduto che rideva.

“Perché ridi?” lo scrutai per bene.
“Perché sei unica” disse.
“Oh grazie” lo raggiunsi. “Spero in senso positivo” aggiunsi mentre mi sistemai accanto a lui.
“Ovviamente” mise le mani davanti.
“Certo... ” dissi poco convinta, mettendomi a ridere.
“No dai davvero, sei unica al mondo e ti amo” disse. “Nel senso che... dimmi un'altra ragazza che mentre il suo ragazzo l’abbraccia per coccolarla, lei scappa in bagno per fare pipì” rise.
“Dovevo andarci da tanto ma stavo dormendo, cioè guarda che fa malissimo dopo che la trattieni per ore” giustificai.
“vedi?” rise.
Sbuffai incrociando le braccia al petto.
“Mi fai passare per la ragazza poco romantica” dissi.
“Perché non lo sei?”
“Ah grazie” feci una smorfia.
“Sai che ti amo quando fai la ragazza offesa?”
“mm” non lo guardai.
“In realtà ti amo sempre... quando ti arrabbi, quando dici cazzate, quando vuoi avere assolutamente ragione o quando arrossisci. E tutte le altre volte che sei tu” mi diede un bacio sulla guancia.

Cercai di trattenermi il sorriso che combatteva per uscire, ma non volevo dargliela vinta.

“Non rimarrai mica arrabbiata con me per tutto il giorno, vero?”
“Non lo so, forse” mi alzai dal letto. “Devo pensarci”
“Dove vai?” mi chiese.
“A fare colazione” dissi voltandomi.
“La prepari anche per me?” ridacchiò.
“Ovvio che no! Ti alzi e te la prepari da solo” dissi uscendo.



HARRY’S POV.

Mi divertiva questa situazione. La Denise arrabbiata era ancora più sexy di quella normale, calma e sorridente. Tanto sapevo che non avrebbe potuto continuare per troppo tempo, mi avrebbe sicuramente chiesto qualcosa a proposito di dove sono le cose in cucina. Avevo tanti modi per raggirare la situazione ma se uno di questi non dovesse funzionare, ne ho uno infallibile che di certo non potrà non abbracciarmi e baciarmi.

La raggiunsi in cucina e la vidi in difficoltà.
“Se vuoi il caffè, prova a guardare in alto a destra altrimenti dovrei avere del succo in frigo da iniziare... ”
“Grazie ma mi arrangio benissimo da sola” disse mentre continuava ad aprire e chiudere cassetti.
“Ti serve una tazza?” dissi avvicinandomi a lei.
“La trovo da sola” sbuffò.
“Non serve” dissi porgendogliene una.
Alzò gli occhi al cielo e poi decise di prenderla.
“Che biscotti ti piacciono? Oppure... ti va di fare delle crepes?” proposi.
“Non sono capace a fare le crepes” disse.
“Non sai cucinare delle crepes?” dissi sbalordito, in realtà pensavo che sapesse fare tutto.
“Non sono capace, c’è qualche problema?” incrociò le braccia.
“Oh no anzi, t’insegno io se vuoi” sorrisi.

In realtà speravo che avesse accettato questa proposta. M’intrigava vederci ai fornelli.

“No grazie, non m’interessano le tue lezioni di cucina” si sedette al tavolo. “Mangerò questi biscotti”
“Okay come vuoi” alzai le spalle.

Era davvero testarda.

“Non cucini le crepes?” mi chiese appena mi sedetti accanto a lei.
“Non ha senso cucinare una crepes” dissi. “Era più divertente se le cucinavamo insieme”
“Ahm capisco” disse mordendo un biscotto.
“Rimarrai così tutto il giorno?” chiesi.
Alzò le spalle.
“Spero proprio di no” dissi.
“Perché?” chiese.
“Perché stasera devo presentarti ai ragazzi e di certo non posso presentarli una ragazza arrabbiata, li ho sempre detto che sei una ragazza solare, sorridi sempre, sei divertente e sarebbe contorto” dissi tranquillo.

Ci fu silenzio per circa due minuti.

“Stasera?” domandò.
“Sì stasera andiamo a mangiare con i ragazzi qualcosa” sorrisi con nonchalance, anche se mi veniva da ridere.
“Con i ragazzi” ripeté.
“Già” annuii.
Si alzò di scatto in piedi.
“I ragazzi... Niall, Louis, Liam e Zayn?”
“Sì proprio loro” sorrisi.

Si fermò un attimo a fissarmi in silenzio. Non so cosa sarebbe successo adesso.

“Mi presenterai a loro, sta sera?” chiese.
“Certo! Non vedevo l’ora di farlo in realtà... ”
Fece un piccolo urlo acuto congiungendo le mani.
“Oh che bello! Cioè oddio io... ” incominciò ad agitarsi andando avanti e indietro per la cucina.
“Ehy” dissi preoccupato andandole in contro. La fermai e la tenni ferma per le braccia. “Fai un respiro profondo e calmati, okay?”  le dissi dolcemente.
Annuì e fece lunghi respiri.
“Vieni qua” dissi abbracciandola.
“Non è giusto che alla fine vinci sempre tu però” osservò.
“Lo sai che ti amo e che farò qualsiasi cosa pur di vederti felice, no? Non potevo far sì, che rimanessi arrabbiata con me tutto il giorno, non lo sopporterei! Io ho bisogno dei tuoi abbracci, della tua voce e di sentire il tuo sapore sulle labbra. Non posso perdere un giorno senza toccarti amore” dissi.
“Ho paura... ” disse piano.
“Di cosa?” chiesi.
“Ho come la sensazione che le cose stiano andando troppo velocemente... ho paura che possa finire altrettanto presto tutto questo, Harry”
“Hai paura che un giorno io possa non amarti più?”
“Non ho detto questo ma... sì”
“Ehy guardami” le alzai il mento. “Tu sei la mia piccolina, ti amo! Ti amo come non ho mai amato, Denise. Sono davvero innamorato di te, non riesco a pensare alla mia vita, al mio futuro senza di te o affianco a qualcun’altra e fidati di me di ciò che ti dico perché se non fosse vero, se non provassi niente, allora non sarei mai tornato a Los Angeles la seconda volta”
Sorrise.
“Non ho mai comprato un regalo troppo significativo come a te dopo una settimana, perché ho sempre pensato che potesse essere troppo precipitoso e sì forse hai ragione stiamo o meglio sto facendo progetti troppo grandi con te, ma se sto facendo tutto questo è solo perché ti amo e lo so con certezza di amarti e so cosa voglio” dissi.
“E cosa vuoi Styles?” scosse la testa.
“Invecchiare insieme”
“Ma se... ” disse.
“Non c’è nessun ma! C’è solo un ti amo oggi come ti amerò domani se non di più” finii.
Sorrise in modo dolce e i suoi occhi si bagnarono, la presi per i fianchi dandole infine un bacio sulla bocca.
“Non ti lascerò mai, capito? Non sopporterei il fatto di lasciarti a qualcun altro”
“Ti amo” disse infine lei e ci baciammo un'altra volta.



*TRE ORE PIU’ TARDI*


DENISE’S POV.


“Nonna! Dov’è la mia valigia?” urlai dalla stanza e nessuno rispose.

Uscì dalla camera in accappatoio e con un asciugamano in testa.
“Denise ma?” mi scrutò nonna quando scesi in salotto.
“Nonna dov’è la mia valigia? Non trovo più il mio beauty non c’è più niente” dissi quasi disperata.
“Scusa Harry ma devo andare in suo aiuto” disse lei alzandosi accarezzando la gamba del mio ragazzo.
“Oh sì... ” sorrise lui.
Seguì nonna e tirò fuori tutte le mie cose.
“Ma non potevi lasciarle, dove erano? Perché hai messo tutto apposto?” chiesi.
“Tesoro scusa ma pensavo che in questi giorni tu ti saresti trasferita a casa di Harry... così ho pensato di farti trovare tutto già pronto”
Sorrisi.

Non mi aspettavo questa risposta in realtà.

“Posso?” disse Harry bussando.
“Oh ma certo! Vi lascio soli... ” fece l’occhiolino nonna chiudendo la porta alle sue spalle, lasciandomi con lui.
“Aveva già preparato tutto” sorrisi.
“Già” rise.
“Che donna” osservai.
“Potevi farti la doccia da me” disse quasi offeso avvicinandosi al mio orecchio.
“Ma non avevo i vestiti... ” risposi.
“Sai che nonostante questo tuo look, sei sexy” disse sfiorandomi la pelle sul collo.
“Harry... ”ansimai.
Mi prese per i fianchi per farmi girare e misi le mie braccia attorno al suo collo.

Ecco: questo era il mio paradiso.

Incominciammo a baciarci, prima in modo dolce poi sempre con più foga. Era come se il tempo stesse finendo e noi non volessimo lasciarci più.

“Ho lasciato... “ entrò nonna. “Il mio smartphone... ” fece una pausa guardandoci imbarazzata quanto noi.
Nessuno tra me e lui parlò.
“Eccolo” disse prendendo il suo telefono. “Vi lascio soli adesso... ” disse. “Divertitevi” ci sorrise chiudendo la porta.
“Nonna!” urlai.
Harry scoppiò a ridere e mi contagiò, anche se non volevo.
“Non c’è niente da ridere! Quella donna è... ”
“Fantastica!” rise lui.
“Pazza direi... ” scossi la testa.

Mi sedetti sul letto un attimo e poi mi distesi.
“Stanca?” chiese.
“Un po’” ammisi.
“Eh non abbiamo fatto niente” disse.
“Harry!” lo richiamai.
“Ho solo detto che non abbiamo fatto grandi cose da quando ci siamo svegliati” sorrise.
Risi.
“Sì certo... come se volessi intendere quello” lo indicai.
Sorrise malizioso.
“Che giovane pervertito” risi.
“Io non ho detto niente eh! Sei tu quella che ha pensato male... ” disse.
“Certo... ma solo perché tu me lo hai lasciato intendere” dissi convinta.
Alzò gli occhi al cielo e sorrise.
“Guarda che ho imparato a conoscerti molto bene” lo guardai.
“Oh sì anch’io” mi fece l’occhiolino.
“Idiota” risi mentre lo guardai lasciare la stanza.



HARRY’S POV.

Dovevo assolutamente uscire da quella stanza o non so per quanto ancora sarei riuscito a trattenere i miei ormoni in circolazione.


“Hope la mia piccola Hope” dissi prendendola in braccio.

Mi era mancata anche lei in tutto questo tempo. Mi ricordava un sacco Denise soprattutto il modo in cui sorrideva, si assomigliavano molto a parte per i capelli. Hope era bionda e liscia e Denise era praticamente l’opposto: castana e riccia.

“Denise ti ama tanto, lo sai?” disse Hope con la sua vocina acuta.
“Oh davvero?” cercai di non saperlo.
“Sì però è un segreto! Lei non sa che io te lo dico... però lei ha pianto anche, quando siamo andate a casa dopo LAS ed è andata anche all’ospedale perché il suo cuore era rotto perché tu non eri con lei e quindi il dottore la visitava sempre e non voleva farmela vedere però poi io sono entrata poi siamo andate a casa solo con mamma e papà e Denise no ed io avevo paura perché lei mi racconta sempre la favola della buonanotte e lei non poteva perché ha dormito all’ospedale”
La fermai.
“Cosa? Denise è andata all’ospedale? Quando?”
“Dopo l’aereo siamo tornati a casa, dopo che ti ha salutato e aveva il tuo cappello” continuò Hope.

Denise era finita in ospedale ed io non ne sapevo niente?

“Guarda” disse Hope alzandosi il vestitino. “One direction” disse mostrandomi le sue mutandine con la stampa della nostra foto.
“Non usi più i pannolini?” dissi stupito.
“Ci stiamo lavorando in realtà” arrivò Denise. “Hope non si mostrano le mutandine ai ragazzi”
“Va beh ma tanto lui è il tuo ragazzo” alzò le spalle, la piccolina.
“E cosa centra?” la guardò lei.
“Che lui è il tuo ragazzo e quindi è come un altro come Kyle e quindi è come un mio fratello, quindi... ” alzò le sue manine.
“Hope non si fa comunque” continuò Denise.
“Non importa” sbuffò Hope.
“Beh dai non importa tanto siamo in famiglia, giusto Hope?” dissi io.
“Sì” sorrise la piccolina.
“Comunque non sapevo che facciamo anche mutande per bambini” ammisi. “Ah e... se stasera ce la portiamo con noi?” proposi.
“Harry... ” si lamentò Denise.
“Dai le faccio conoscere i ragazzi e poi vedrai sarà bellissimo e così posso passarci un po’ di tempo insieme anch’io... mi fa troppa tenerezza tua sorella, lo sai che ho un debole per i bambini”
“Hai un debole per i bambini? Non lo avevo capito... ” disse ironica.
Feci un verso e lei scoppiò a ridere.

-

“Hope sta sera viene con noi, va bene?” dissi rivolgendomi a Megan che era attenta a preparare un dolce.
“Oh grazie ve ne sarei davvero grata! Dorme con voi?” mi chiese.
“Per me non c’è nessun problema” dissi.
“Grazie! Che tesoro che sei” mi abbracciò.

Sorrisi in imbarazzo. In realtà non conoscevo benissimo la nonna di Denise e non pensavo avessimo tutta questa confidenza, anche se l’ultima ora l’avevo passata con lei in sala a parlare.

“Denise è davvero fortunata ad aver trovato un ragazzo come te, sai? Non è mai stata una di quelle che stava sempre in mezzo a tante persone, anche quando era piccola, lei preferiva starsene in camera sua a giocare da sola”
“Com’era Denise da piccola?” chiesi curioso.
“Oh beh io non ho avuto modo di passarci molto tempo ma ricordo che era sempre molto attaccata a Kyle, era la sua ombra in pratica, lo seguiva ovunque ma non si faceva fregare anzi era lei che fregava suo fratello spesso e volentieri... comunque è sempre stata molto dolce e le piaceva tanto ballare, ha fatto danza per tanto tempo ha smesso credo l’anno scorso... ”
“Faceva danza?” domandai.
“Sì, classica e moderna... penso che abbia smesso per qualcosa di più profondo in realtà”
“In che senso?”
“Nel senso che lei dice di aver smesso perché con la scuola non ce la faceva... ma Clara mi ha detto che secondo lei è successo qualcosa di più... insomma non puoi mollare una tua passione da un giorno all’altro”
“No beh non puoi... ”

A volte pensavo di conoscerla, poi altre invece mi rendevo conto che aspetti era buio per me.
 

“Harry sono le cinque, dobbiamo ancora prepararci... ” arrivò Denise in cucina.
“Oh sì è meglio se andiamo... ” osservai.
“Allora aspetta che prendo le cose di Hope” disse Megan salendo di sopra senza lasciare il tempo a Denise di chiederle spiegazioni.
“Viene con noi” la abbracciai da dietro.
Sospirò.
“Sarà divertente” risi.
“Oh sì mi toccherà fare la babysitter tutta la sera, imboccarla e contemporaneamente realizzare il fatto di essere a cena con gli One Direction” disse.
“Beh se può farti sentire meglio, ci sarà il tuo ragazzo con te, cioè io” le diedi un bacio sulla guancia stringendola per i fianchi.
“Oh sì questo mi tranquillizza parecchio” scherzò.
“Pensa che anche il tuo ragazzo fa parte della band” scherzai.
“Sai che forse devo realizzare ancora la cosa?” rise.
“Ah okay, beh avrai una vita intera per realizzare la cosa” sorrisi.
“Aww ti amo Harry” mi baciò.

Amavo quando prendeva lei l’iniziativa di baciarmi perché era piccolina e i suoi baci erano dolcissimi.

“Ecco a voi” disse Megan passandoci un borsone.
Denise guardò il borsone poi me. Io mi limitai ad alzare le spalle facendo un sorriso.
“Saluta gli altri e dilli che siamo passati, avevano la possibilità di conoscere il mio ragazzo e l’hanno persa” disse Denise scherzando, rivolgendosi a sua nonna.
“Oh non preoccuparti glielo dirò senz’altro” rise Megan. “Soprattutto dirò loro che io ho passato un intero pomeriggio a parlare con Harry Styles” rise lei.
“Sì” risi anch’io.
Salutammo Megan e presi in braccio Hope per metterla in macchina.



DENISE’S POV.

Stavamo tornando a casa di Harry. Eravamo passati a casa di mia nonna per prendere i miei vestiti e le mie cose dato che avrei trascorso i miei giorni a casa del mio ragazzo. Era una strana sensazione quella di essere insieme con qualcuno che amavo davvero e vedere che lui ricambiava in ogni gesto, mi faceva sentire benissimo. Diciamo che il mio cuore aumentava il suo battito ogni singolo momento, era il mio primo ragazzo, la mia prima storia vera ed era davvero importante per me. Di solito vedevo queste scene solo nei film o attraverso altre persone ma questa volta posso dire di essere io la protagonista. Cercavo di stare con i piedi per terra e rimanere nella realtà per godermi ogni singola cosa. Cercavo di non pensare al futuro perché non volevo illudermi, ma era difficile allo stesso tempo vivere con la paura che tutto questo un giorno potrebbe finire. Non perché il mio fidanzato si chiama Harry Styles ma solo perché è il primo che è riuscito a comprendermi, ha capito come prendermi e riesce a farmi sentire a casa ovunque, tra le sue braccia.

“Ragazzi! Aspettate!” ci urlò nonna uscendo con in mano un seggiolino, per Hope.
“Il seggiolino” lo indicai.
“Come pensavate di portarvela in macchina senza questo?” ci chiese ovvia.
Io guardai Harry che teneva in braccio Hope e lui guardò me.
“Ti aiuto a metterlo” disse nonna rivolta a Harry che intanto mise giù Hope.

Ammetto che vedere la scena di lui insieme a mia nonna che mettevano il seggiolino in macchina, era bello. M’immaginai una piccola scena in cui andavamo in giro per i negozi a scegliere il corredo per nostra figlia. Ovviamente quando avrei avuto almeno trent’anni eh!

“Perfetto andiamo Hope” disse Harry prendendola in braccio per metterla nel seggiolino.

Non ricordo mia sorella così tranquilla per legarla, di solito papà ci rinunciava e la lasciava a casa perché le sue urla erano troppo insopportabili.

“Che brava bambina” le diede un bacio lui, e lei rise.

Che furba.

“Divertitevi ragazzi” ci salutò nonna e poi partimmo.
“Sai, penso che dovrò comprare un seggiolino per la macchina” disse Harry guardando Hope dallo specchietto.
“Mm perché? Tanto sarà la prima e ultima volta che verrà con noi” risi.
“Che cattiva” scosse la testa lui.
“No dai... però non vedo la necessità di comprartene uno” ammisi.
“Beh mi prendo avanti per il futuro” mi fece l’occhiolino.
“Che cosa vuoi dire?”
“Per i nostri figli amore” disse ovvio.
“I nostri figli?” dissi.
“Certo! Non vuoi avere dei bambini?” mi guardò triste.
“Oh sì ma... insomma io penso che potremmo riparlarne tra almeno quindici anni” dissi.
Lui rise.
“Guarda che non voglio partecipare al programma sedici anni incinta te lo dico” scherzai.
“Diciassette” mi corresse.
“Va beh comunque... è sempre presto” scossi la testa.
“Tranquilla avremo tempo di pensarci”
“Tra molti anni direi”
“Oh sì amore non preoccuparti, tanto dobbiamo passare tutta la vita insieme quindi direi che ne abbiamo fin troppo di tempo” sorrise.
“Mi piace quando parli convinto del fatto che passeremo tutta la vita insieme, sai?” sorrisi.






 

CAPITOLO 51!:)

Dovevo farmi perdonarein qualche modo, no? Perciò ho fatto il possibile per riuscire ad aggiornare sabato sera! Spero che vi sia piaciuto questo capitolo. Forse è un po' incasinato, dal  momento che succedono troppe cose...
Abbiamo vari momenti che variano da dolcezza a ironia/spontaneità/normalità. 

Rincominciano i momenti Harry con Hope, preparatevi ai prossimi capitoli;)

Intanto penso che sappiate cosa ci sarà nel prossimo. Farò il possibile di aggiornare prima del prossimo fine settimana, magari verso mercoledì.

RECENSITE, VOGLIO LE VOSTRE OPINIONI, CONSIGLI e IDEE.

A PRESTO. BACI XXXX
 

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Capitolo 52
*** Nice to meet you. ***


~~

Quando arrivammo a casa di Harry, Hope corse in mezzo a tutto il giardino urlando a squarciagola.
“Hope... ” la richiamai.
“Lasciala divertire... ” mi sorrise lui.

Appoggiai la mia testa sul suo petto. Ero stanca di avere sempre sottocontrollo mia sorella.

“Che c’è amore?” mi chiese preoccupato.
“Nulla” sospirai stanca.
“mm sai che non puoi nascondermi niente, vero?”
“Già” feci un mezzo sorriso.
“Amore che hai?” mi richiese, abbracciandomi.
“Sono solo stanca di avere tutte queste responsabilità su mia sorella, insomma a volte sembro io la sua mamma!” mi lamentai abbracciandolo.
“E lasciati dire che interpreti il ruolo alla perfezione” disse sorridendomi.
“Ma smettila” dissi colpendolo al petto.
“Hope stravede per te, sei come la sua DEA per alcuni sensi. Lei ti vuole molto bene e ti vede come la sua protettrice, insomma sei sua sorella maggiore! Perciò non c’è niente di sbagliato in ciò che fai, tu sei solo sua sorella e non devi preoccuparti di sbagliare, preoccupati solo di farla divertire”
“Devo preoccuparmi di farla divertire e basta?” lo guardai.
“Certo!” sorrise.
“Okay... ” sospirai. “Hope andiamo a divertirci su!” dissi afferrandola per mano, facendo l’occhiolino a Harry.

Le ore successive furono tutte di preparativi, io mi truccai e mi sistemai i capelli. A Hope le feci mettere un nuovo vestitino e Harry si preparò. Nel frattempo avevamo la radio per la casa a tutto volume e cantavamo tutti quanti a squarciagola e ci inventavamo balletti idioti. Hope rideva e si divertiva allo stesso tempo. Il fatto che ero stonatissima confronto a Harry, non m’interessava. Con lui mi sentivo libera di essere davvero me stessa ed è una di quelle cose a mio avviso, fondamentali per iniziare una relazione. Ma anche per sentirsi bene con se stessi. Con lui non mi vergognavo, non mi facevo tremila problemi su ogni singola cosa, non dovevo pensare troppo a cosa dire o a cosa fare, agivo istintivamente.

“Amore metto questa o questa? O meglio una maglia?” disse mostrandomi due camice.
“mm non hai una camicia bianca normale?” scossi la testa ridendo.
“Che cosa hai contro le mie camicie colorate?” rise tornando al suo armadio.
“Niente” sorrisi. “Amo le tue camicie colorate” sorrisi.
“mm” mi osservò serio.
“Dai! Lo sai che mi piaci con qualsiasi cosa addosso, no?” dissi avvicinandomi a lui.
“Boh”
“Ehy! Guarda che dico sul serio... però ecco questa, potremmo anche buttarla” dissi prendendo una camicia con dei disegni infantili che non si capiva nemmeno che cosa erano.
“Ma è nuova! Non l’ho mai usata... ” brontolò.
“Bene... e mai la userai” risi mentre la tirai fuori.
“Ma?”
“Amami” sorrisi mandandogli un bacio.
“Ah” sospirò. “Cosa non si fa per amore” disse tra se e se ma lo sentii ugualmente.
Sorrisi e gli diedi immediatamente un bacio sulla guancia.
“E poi dammi pure del ragazzo cattivo eh” disse serio, scherzando ovviamente.
“Non ti ho mai dato del ragazzo cattivo Harry” dissi.
“Spero” si voltò di nuovo per cercare una camicia da mettersi.
“Ma tu lo sai che io ti amo tanto tanto” dissi mettendomi davanti a lui.
Ci baciammo e poi lo lasciai scegliersi una camicia.
“Vado a finirmi di truccare” dissi tornando in bagno.
“Un giorno mi spiegherai il tuo make-up” rise.
“Non prendere in giro il mio modo di truccarmi eh” lo minacciai scherzosamente.



HARRY’S POV.

Alla fine optai davvero per una semplice camicia bianca come consigliava la mia piccola Denise. Non avevo mai assistito a una sua preparazione e ammetto che era davvero divertente vederla andare avanti e indietro, prendere le cose, sbuffare, lamentarsi e fare facce strane davanti allo specchio.

“Sei pronta?” dissi entrando in bagno.
“No! Non sono pronta psicologicamente capisci?” urlò.
“Sei bellissima” la fermai.
“Hai scelto la camicia bianca alla fine” mi guardò compiaciuta.
“Sì alla fine ho scelto questa, come sto?”
“Divinamente” ammiccò.
Misi un po’ di profumo e poi rimasi a guardarla.
“Guarda che sei bellissima” le sorrisi.
“mm non so... cioè forse dovrei mettermi un po’ di questo?” disse mettendosi qualcosa negli occhi.
“Sei bellissima lo stesso” dissi.
“Secondo te dovrei mettere più rossetto?” mi chiese.
“Ehm io credo che... ”
“Ho chiesto alla persona sbagliata ho capito” rise.
“Ehy!” la rimproverai. “Per me sarai sempre bellissima” le diedi un bacio e sorrise. “Andiamo” la afferrai per mano.
“Hope? Le hai fatto mettere le scarpe?” mi domandò preoccupata.
“Sì amore, ho preparato anche la sua borsa con le salviettine e un paio di mutandine di ricambio e un pannolino” dissi orgoglioso di ciò che avevo fatto.
“Wow io non mi sarei ricordata” scosse la testa. “Sto andando in crisi, sono agitata” disse gesticolando nervosamente.
“Fidati, non ce n’è bisogno, sono solo i ragazzi... sì cioè io sono abituato alla loro presenza ma comunque sono ragazzi normali non hanno niente di cui aver paura” cercai di dirle.
“Sì immagino, insomma sono solo i tuoi migliori amici, giusto?” sorrise nervosa.
“Esatto” cercai di tranquillizzarla.

Quando salimmo in macchina, ci fu silenzio tutto il tempo fino a che Hope non prese parola.
“Dove andiamo?” chiese la piccolina.
“Andiamo a cena” dissi guardando però Denise.
Continuava a fissare fuori dal finestrino e mordersi il labbro inferiore. Era nervosa.
“Ehy andrà tutto bene” le misi la mano sulla sua coscia.
Si voltò e cercò di sorridermi lievemente.
“Non devi preoccuparti di niente, vedrai che sarà divertente” cercai di tranquillizzarla ancora.
“E se non dovessi piacergli? Se pensano che io non sia adatta?” chiese preoccupata. “Io non voglio che dopo... non lo so” si fermò.
“Amore sii te stessa e vedrai che li piacerai, sono dei semplici ragazzi e sono sicuro che ti divertirai e non preoccuparti perché non faranno niente per metterti a disagio anzi faranno di tutto per farti sentire a casa ne sono sicuro” sorrisi.
Sospirò guardando di nuovo fuori. La lasciai stare per il resto del viaggio finché non arrivammo.
“Ahn non ti avevo detto che ceniamo a casa di Liam, spero che per te vada bene” dissi spegnendo la macchina.
“Oh okay è okay, anzi forse è meglio almeno è un ambiente più intimo” disse incerta. 
“Sì amore” la baciai.

So quanto fosse difficile per lei. Sapevo quante paranoie si faceva prima di uscire e dei problemi che si poneva con gli altri, aveva così poca autostima di se stessa che mi faceva venir voglia ancora di più di coccolarla tutto il tempo e proteggerla tenendola stretta tra le mie braccia, sussurrandole quanto è bella.

“Andiamo” dissi prendendo Hope in braccio e la mano di Denise. “Sei bellissima” la rassicurai dandole un bacio mentre raggiungemmo la porta d’ingresso.

Suonai il campanello e Niall ci aprì immediatamente.
“Ehy!” ci sorrise felice, facendoci entrare. “Benvenuti a casa di Liam” rise.
“Grazie Niall” risi anch’io mentre guardai Denise toccarsi le punte dei capelli.
“Tu devi essere Denise, giusto?” si presentò Niall.
“Già, piacere” sorrise porgendogli la mano.
Ciao bellissima, come stai?” disse Niall facendo una faccia strana parlando in italiano.
Vidi Denise sorridere e scuotere un po’ la testa divertita.
Molto bene, grazie” rispose anche lei in italiano.
“Molto bene” affermò Niall.
“Ma cosa combinate voi due? Ci nascondete una bimba?” scherzò Liam venendoci incontro.
“Eh sai com’è, non ci siamo fatti mancare niente in realtà” dissi.
“Finalmente ti conosciamo!” ci raggiunse anche Louis andando in contro a Denise.
“Esatto! Harry non faceva altro che parlare di te e guardare le tue foto a tutte le ore” disse Zayn.
“Oh grazie ragazzi” dissi in imbarazzo andando a sedermi in divano.
“Allora Denise com’è Harry con te? Ti tratta bene?” la prese Louis mettendole un braccio intorno al collo.
“Oh io... cioè lui è davvero un ragazzo d’oro” disse imbarazzata sedendosi con Louis nell’altro divano.
“Com’è come fidanzato?” le chiese Niall sedendosi affianco a me.
“Davvero fantastico” sorrise.
“Okay basta fare domande di come sono con lei” dissi.
“Vogliamo solo accertarci del fatto che la tratti bene Harold” disse Liam.
“Mi tratta meravigliosamente, quasi come una regina” sorrise lei.



DENISE’S POV.

Ero seduta in mezzo a cinque ragazzi.  A Harry ormai mi ero abituata, insomma era il mio ragazzo e non lo vedevo più come il personaggio, cantante famoso degli One Direction; ma gli altri, era la prima volta per me che li incontravo. Il mio imbarazzo ero alle stelle e non so se sarei mai riuscita a calmarmi e sentirmi a mio agio questa sera.

“Quindi sei italiana” disse Zayn.
Annuii timidamente spostandomi i capelli tutti a destra.
“L’Italia è magica, noi la amiamo. Ci potresti fare un corso veloce d’italiano” propose Niall sorridente.
“Magari prima di andarci” annuì Louis.
“Oh okay, quando allora... ” sorrisi.
“Okay Sophia dovrebbe arrivare tra dieci minuti” annunciò Liam guardando il suo telefono.
Sorrisi.
“Allora è la prima volta che vieni in Inghilterra?” mi chiese Louis.
“In realtà quando ero piccolina, venivo spesso, i miei hanno un appartamento qua a Londra, cioè nei dintorni... però non mi ricordo niente quindi, posso dire che è la mia prima volta ?” risposi.
“L’hai portata già in giro?” chiese Liam a Harry.
“Ieri era il suo compleanno!” sorrise lui guardandomi.
“Oh AUGURI!” urlò Louis al mio fianco abbracciandomi e dandomi un bacio sulla guancia.

OKAY.

“Potevi dirmelo!” Liam si rivolse a Harry . “E adesso come facciamo? Siamo senza regalo” si scusò con me.
“Tranquilli non è obbligatorio il regalo” dissi.
“Lascia che ti dia un bacio però” si alzò Liam.

AWW.

“Auguri Denise” mi diede un bacio anche Zayn, e Niall mi abbracciò.
“Spero che almeno lui ti abbia fatto un super regalo” disse Liam rivolto sempre a Harry.
“Certo! Guarda che sottovaluti le mie doti... ” sbuffò lui in risposta.
Liam mi guardò in cerca di conferma.
“Mi ha fatto una sorpresa, non sapevo che sarebbe venuto a Londra per il mio compleanno... ”
“Quando mi aveva chiamato per dirmelo le ho dovuto mentire, dicendole che avevamo un concerto e non avrei potuto raggiungerla” continuò Harry.
“Povera” mi guardò Louis compassionevole.
“Ho pianto lo ammetto, anche perché sapevo che non avevate nessun concerto perciò mi aveva mentito... e poi non mi aveva scritto nemmeno un messaggio per farmi gli auguri, perciò io pensavo davvero che mi fossi solo illusa in un certo senso... ”
“Fino a che non” s’intromise lui, facendo segno di continuare.
“Sì fino a che non è salito con me sulla London Eye, cioè io stavo salendo e mi sono sentita prendere la mano da dietro e qualcuno salire insieme con me... e quando mi sono girata beh mi sono ritrovata questo ragazzo” sorrisi indicandolo.
“Oh Harold che tempismo perfetto!” lo elogiò Zayn.
“Grazie grazie lo so” disse inchinandosi.
Risi.
“Quindi avete fatto il giro sulla London Eye? Ti è piaciuto? Bello vero?” mi chiese Zayn.
“Sì bellissimo e poi... ” guardai Harry.
“C’era lui... abbiamo capito Denise” rise Niall.
Ridemmo un po’ tutti quanti.
“L’ho portata anche in giro per la città e siamo stati al Luna Park” sorrise Harry.
“Oh wow ne avete fatte di cose” ci osservò Louis.
“Eh già e poi non è mica finita qui” annunciò Niall.
Lo guardai confusa.
“Ahn sì! Mi ha fatto trovare anche una torta bellissima” dissi.
“Wow” dissero in coro stupiti.
“Già aspetta ho anche una foto” dissi prendendo il telefono.
“Bella! Il nostro Styles stupisce ancora” ammise Louis.
“Oh guarda che io sono un vero cavaliere” disse orgoglioso.
Gli sorrisi.

Suonarono il campanello e Liam annunciò che era Sophia. Non vedevo l’ora di conoscerla.
“Ehy scusate ma non ce l’ho fatta ad arrivare prima, c’era traffico” disse. “Tu sei Denise, giusto?” mi porse la mano.
“Sì” sorrisi.
“Ottima scelta Harry” gli sorrise lei voltandosi.
“Liam mi aiuti in cucina un attimo?” chiese lei.
“Se vuoi, posso aiutarti io... ” dissi.
“Oh okay infondo cosa c’è di meglio di una mano italiana in cucina?” scherzò lei.
“mm su questo hai preso l’italiana sbagliata” ammisi.

Risero tutti a questa mia affermazione. Poi seguì Sophia in cucina e Hope ci raggiunse.

“Denise vengo anch’io con te” disse scendendo dalle gambe di Harry.
“Vieni” dissi afferrandola per mano ed entrammo nella cucina di Liam.
“Oh ha già preparato tutto lui” sorrise Sophia osservando la tavola.
“Che ragazzo in gamba eh?” ammiccai.
“Già! Liam è davvero fantastico” sorrise mettendosi poi a ridere. “Ti piace il “Fish & Chips”? Mi chiese prendendo una teglia dal forno.
“Sì tranquilla” sorrisi.
“Allora okay... è tua sorella giusto?” disse indicando Hope.
“Già lei è la mia sorellina” sorrisi. “Si vede?”
“Vi assomigliate molto sì, anche se siete completamente l’opposto” osservò.
“Già i capelli”
“Esatto, però amo i tuoi capelli, mi piacciono” disse.
“Oh grazie” sorrisi. “Io in realtà a volte vorrei averli lisci ma devo accontentarmi... ”
“Ma sono bellissimi ricci così” disse.
“mm sì non sono male dai” scossi la testa.
“Com’è avere Harry Styles come fidanzato?” chiese entusiasta. “Cioè è una domanda stupida lo so ma io conosco Harry da circa due anni adesso e mi sono sempre chiesta come fosse con una ragazza, sì i miei pensieri stupidi... perdonami” scosse la testa coprendosi il viso.
“Oh” risi. “Tranquilla ehm... lui è incredibile sì, riesce sempre a sorprendermi insomma non sai mai cosa succederà con lui perché magari siamo seduti, tranquilli e un minuto dopo siamo sulle montagne russe... capisci cosa intendo?”
“Sì so cosa intendi” rise. “Lui è fatto così è un tipo piuttosto uhm imprevedibile e anche molto esibizionista a volte”
Ridemmo.
“Sì spesso e volentieri lo è” ammisi. “Però riesce anche a essere la persona più dolce del mondo... ” sorrisi.

“Di cosa parlate?” arrivò giusto Harry.
Noi lo guardammo e scoppiammo di nuovo a ridere.
“Sai che mi sei mancata?” mi sussurrò all’orecchio abbracciandomi da dietro.
Sorrisi e abbassai lo sguardo.
“Parlavamo di te” disse Sophia.
“Di me?” mi guardò lui.
“Già” sorrisi.
“E cosa dicevate?” aggrottò la fronte curioso.
“Denise mi stava raccontando di quanto fantastico sei con lei”
Lo vidi sorridere e abbassare lo sguardo.
“Ti amo” dissi dandogli un bacio sulla guancia.
“Sapete che siete proprio belli insieme? Siete dolcissimi” disse lei osservandoci e noi sorridemmo.

“Allora è pronto?” arrivò Niall.
“Sì possiamo sederci a tavola” disse lei finendo di portare le ultime cose.
“Il mio amore” la abbracciò Liam.

Anche loro due non scherzavano per la dolcezza.

Mi stavo sedendo quando mi ricordai che avevo Hope da sistemare per prima e ovviamente volle mettersi tra me e Harry.

“Così però sembrate davvero una famiglia” ci guardò Louis.
“No no” risi.
“Beh questa piccolina è solo la mia cognatina” alzò le spalle Harry.
“Appunto” sorrisi.

Incominciammo a mangiare e Hope ogni tanto era aiutata da me o da Harry ma per lo più si mostrò (stranamente) una bambina piuttosto indipendente.

“Allora Denise conosci le nostre canzoni o ci segui?” mi chiese Niall.
“Beh è impossibile non seguirvi” ammisi. “Comunque a me piacciono molto gli One Direction” dissi.
“Davvero?” s’intromise Liam.
“Già” risi imbarazzata.
“Sei mai venuta a un nostro concerto?” mi chiese Zayn e Harry si girò a guardarmi curioso. Non avevamo mai parlato della mia vita da fan.
“Oh beh sì sono venuta a un vostro concerto, solo uno però... la corsa ai biglietti è troppo affollata e sono riuscita solo una volta a realizzare il “mio piccolo sogno”” sorrisi.
“Che bello!” affermò Niall.
Ci voltammo tutti verso di lui.
“Una ragazza italiana che è pure una tua fan credo che sia la fidanzata perfetta” disse.
Louis scosse la testa ridendo.
“E’ divertente” ammise Zayn.
“Dipende... ” osservò Liam.
“Non lo so” alzò le spalle Harry e mi girai a guardarlo.

Non lo so?

“Io so solo che Denise è perfetta, non so se è perché viene dall’Italia o perché è una nostra fan” mi guardò. “Lei è semplicemente lei, anche se è strano pensare che facevi di tutto per vederci (?)” rise.
“Che cosa ho detto” dissi mettendomi una mano sulla fronte.
Risero tutti quanti.
“Ma io ti amo” sorrise.

Aww.

Mi girai a guardarlo e sorrisi. Solo che quando ero in imbarazzo avevo il vizio di mordermi il labbro inferiore mentre sorridevo.
“Mi farai impazzire così” disse piano avvicinandosi per baciarmi.
Intanto Hope si mise le mani davanti e quando ci staccammo, guardò Harry.
“Lei è mia sorella” disse alzando il suo ditino verso di lui.
Ridemmo tutti quanti a questa sua affermazione.
“Perdonami” alzò le mani arreso, Harry.
“mm devo pensarci, se la tratti bene va bene ma se la tratti male tu, non dormi più con Denise” disse lei.
“Hope” risi dandole un bacio.

Era strano che dicesse queste cose perché sembrava che lo amasse a volte.

“Kyle ha detto che devo tenerti d’occhio” continuò Hope rivolta a Harry.
Okay adesso capivo.
“Kyle?” chiese Louis.
“E’ mio fratello, ha due anni in più di me... il solito fratello maggiore super protettivo” alzai gli occhi al cielo.
“Fa bene, anch’io se un ragazzo dovrebbe far del male a una delle mie sorelle lo ucciderei, nel vero senso della parola” osservò.
“Sì okay ma Harry è Harry” dissi.
Risero tutti quanti.
“Abbiamo capito che lo ami, non preoccuparti” mi fece l’occhiolino Zayn.
“Opss” dissi guardando Harry che si mise a ridere.

Il resto della serata passò alla grande. Mi abituai alla fine alla presenza di quei ragazzi e posso assicurarvi che sono dei ragazzi normalissimi che sono rimasti probabilmente gli stessi. Sono molto legati alla loro famiglia e alle loro origini, infatti, mi raccontarono un paio di fatti che succedevano quando tornavano a casa e ciò che facevano i loro genitori, soprattutto le loro madri. Ad esempio che preparavano per un reggimento con tutti i loro cibi preferiti. Zayn e Louis mi raccontarono delle scene delle amiche delle loro sorelle che passavano le giornate a casa loro aspettandoli o cose varie. Dissero che all’inizio era strano e spesso lo trovavano ridicolo poi, però ci fai l’abitudine ed è divertente dal momento che nessuno capisce che hanno delle loro case private e che non abitano più con la loro mamma. Liam, Louis e Zayn invece mi raccontarono della lontananza dalle proprie fidanzate e Sophia ammise che segnava sul calendario i giorni che uno a uno passavano prima di vedere il suo ragazzo e Liam quasi si commosse che la baciò. Mi raccontò che però era divertente avere un ragazzo che faceva parte di una band e che andava in giro per il mondo, perché così potevi raggiungerlo nei posti più belli e visitare luoghi nuovi. Mi propose di andare con lei una volta per raggiungerli. Zayn mi raccontò di Perrie, anche se per lo più era un tipo piuttosto riservato, infatti, non gli feci molte domande (dovetti trattenermi). Louis mi raccontò di El, quando lo raggiungeva ai concerti e che tutte le volte comprava sempre qualcosa anche per lui.

Quando finimmo di mangiare, ci spostammo fuori sui divanetti.

“Sei già andato da tua mamma?” chiese Liam a Harry.
“No in realtà no, l’ho chiamata quando sono atterrato e basta. Poi le ho scritto qualche messaggio... penso che mi ucciderà” rise.
“Io tornerò domani in Irlanda” disse Niall.
“Io sono stata una volta in Irlanda” dissi.
“Vero che è il posto più bello del mondo?”
“Ammetto che mi è piaciuta molto e poi è molto verde e tranquilla” sorrisi.
“Brava” sorrise soddisfatto.
Vidi Harry alzare gli occhi al cielo e mettersi a ridere.
“Comunque pensavo che potremmo andare domani da mia mamma” disse mettendomi il braccio intorno al collo.
“Potremmo?” mi girai verso di lui.
“Sì penso che potremmo andarci domani da mamma e Robin” mi sorrise.
Aggrottai la fronte.
“TU ed IO domani potremmo andare a trovare mia mamma e Robin” disse quasi ridendo.
“Davvero?” lo guardai quasi commossa.

Insomma aveva intenzione di presentarmi già a sua mamma?

“Certo” mi baciò stringendomi a lui.
“Attento che me la fai morire, insomma oggi l’hai presentata a noi, domani ad Anne... vai con calma” disse Louis scherzando e Zayn sorrise.
“Io ho conosciuto sua nonna, suo fratello e sua sorella... lei per ora non ha conosciuto ancora nessuno” alzò le spalle.
“Ma amore non dobbiamo correre troppo” dissi.
“Non preoccuparti, fidati soltanto” mi baciò sulla guancia.







 

CAPITOLO 52!:)

Allora in questo capitolo abbiamo una visione della serata in cui Denise finalmente incontra i ragazzi. Non finisce qui;)

Mi scuso per avervi fatto aspettare troppo ma sono stata male per due settimane, con fla ebbre alta perciò non avevo molta voglia di scrivere. Più che altro mi bloccavo con le idee-.-"

Adesso però sto molto meglio e finalmente sono anche in vacanza perciò avrò molto tempo per dedicarmi alla storia :D

MI SCUSO ANCORA CON VOI E VI RINGRAZIO COME AL SOLITO PER IL VOSTRO SOSTEGNO <3

ALLA PROSSIMA, SPERO PRESTO. BACI xxxx

 

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Capitolo 53
*** You are PERFECT TOGETHER. ***


~~

“Tua sorella è qualcosa di troppo dolce” disse Sophia raggiungendoci in giardino insieme a Hope.
“A casa non è proprio così dolce” scherzai.
“E’ molto decisa e sa perfettamente ciò che vuole ” disse sorpresa.
“Sì... sa bene ciò che vuole soprattutto sul gusto del gelato” risi prendendo in braccio mia sorella. “Sai che se mamma ti vedesse mangiare gelato a quest’ora probabilmente picchierebbe prima me e poi te, Hope?” ammisi.
Alzò le spalle in risposta e s’infilò un cucchiaio di gelato in bocca.
Ridemmo tutti quanti quanto la vedemmo sporcarsi tutta.
“E’ troppo dolce” la guardò Sophia.
“Se vuoi, te la lascio” dissi.
“Non dirle così Denise, perché sarebbe capace di dirti anche di sì” scosse la testa Liam.
“Amo i bambini belli, scusami” rispose lei.
Risi.
“Hope viene via con noi, vero piccolina?” intervenne Harry mentre la ripuliva.

Era molto più attento di me a volte.

“Harold passione babysitter” disse Zayn.
Risi alla sua affermazione e mi girai a vedere Harry che rispose con una smorfia. Amavo quando scherzavano tra di loro perché si vedeva, quanto erano uniti come amici.


Dal nulla squillò il mio telefono. Era mia mamma.

“Ehm devo rispondere, scusate” dissi alzandomi, passando Hope in braccio a Harry.

Mi allontanai un po’ e risposi.
“Ciao mamma” dissi felice.
“Ciao... Denise” disse in cerca di qualche spiegazione.

Sapeva che non ero a casa con gli altri?

“Come stai?” disse tornando con un tono normale.
“Bene e voi? Vi state divertendo?”
“Oh tesoro dovresti vedere che meraviglia! Io e tuo padre siamo stati in mezzo ai canguri questo pomeriggio! Abbiamo fatto il giro con le Jeep in un parco ed è stato qualcosa di spettacolare” rise.
“Tua madre ha urlato tutto il tempo” sentii papà di sottofondo.
Risi.
“Stai zitto!” urlò mamma. “Comunque... voi? Avete girato Londra? Che cosa state facendo in questi giorni?”
“Sì è bellissima mamma! Dovremmo venirci più spesso d’ora in poi! Abbiamo anche un appartamento e non lo usiamo mai non è normale come cosa” risi.
“Eh... vedremo dai! Magari per Natale potremmo andarci”
“Sì mamma ti prego! Dobbiamo!” dissi quasi saltellando mentre camminavo avanti e indietro per un pezzo del giardino.



HARRY’S POV.

Mi girai per assicurarmi che Denise non si allontanasse troppo. Lo so era patetico ma il fatto di proteggerla era ormai diventata un’abitudine/ossessione e non so bene come e da dove era iniziata. Forse era solo aumentata da quando Hope mi aveva rivelato che era stata male.

Decisi di fermare i miei pensieri e ritornai tra gli altri.

“La mia cognatina” stritolai Hope tra le mie braccia e lei rise.
“Che bella che è” le toccò il pancino Louis.
“Ma quanti anni ha?” mi chiese Sophia.
“Eh io... Hope quanti anni hai? Due?”
“Due, uno e due” disse mostrandoci i suoi ditini.
“Ma che brava!” le sorrise Zayn.
“Come Theo allora” disse Niall.
“Potreste farli incontrare” rise Liam.
“Solo se è bello” disse Hope.
“Solo se è bello? E se è solo simpatico?” chiesi.

Mi divertivo troppo a stuzzicarla e incasinarla perché comunque una risposta la dava sempre, anche se era piccolina e poi devo dire che dall’ultima volta parla molto di più.

“Bello e simpatico” disse.
“Giusto!” annuì Sophia.
“E se è simpatico, ma brutto?” chiesi ancora.
“No no” disse ovvia.
“E se è bello, ma è cattivo? Non è simpatico?”
“Uff no! Deve essere bello e buono con me perché altrimenti io non lo voglio” incrociò le braccia.
Risi.
“Ma non si può avere tutto... magari ne trovi uno che è buono, bravo e simpatico, ma magari non è tanto bello, però con lui stai bene” disse Sophia.
“Ne cerco un altro” alzò le spalle. “Mio marito deve essere bellissimo come me”
“Ahn bellissimo come te? Giusto” rise Louis. “Altrimenti ti fa fare brutta figura quando esci, vero?”
“Sì ed io non voglio, dopo io mi vergogno troppo a uscire con uno brutto”
“Hope Hope Hope” si mise a ridere Zayn.
“Hope è mamma vuoi parlarle?” tornò Denise.
Hope le prese il telefono e incominciò a parlare con sua mamma.

“Perché ridete?” chiese lei.
“Tua sorella è pazzesca” rise Zayn.
“Che cosa ha detto?” disse preoccupata voltandosi verso di me.
“Stavamo parlando del suo futuro ragazzo perfetto” rispose Louis.
“Oh” scoppiò a ridere. “Ha detto che ne vuole uno bellissimo? Biondo, occhi azzurri che fa il modello all’Abercrombie?”
“Cosa?” scoppiammo a ridere tutti quanti.
“Non ha detto questo?” ci guardò confusa Denise.
“No... ha solo detto che ne vuole uno bello come lei” dissi io, guardandola attentamente.

Modello dell’Abercrombie?

“mm okay” scoppiò a ridere, poi si girò per vedere Hope che era finita dietro al divano seduta per terra.
“Perché modello dell’abercrombie?” le chiesi.
“Ehm perché guardavamo insieme un programma alla tv dove sceglievano i modelli più belli a New York” rise. “Lo so che è patetico ma insomma era tanto per rifarmi un po’ la vista... un bell’americano biondo, alto, occhi chiari... aww direi solo PERFFETTO”
“Anche le modelle di Victoria’s  Secret non sono niente male” dissi.

Ci fu silenzio tombale.

“Che c’è?” alzai le mani.
“Sei geloso?” mi chiese Denise.
Scossi la testa.
“Sì è geloso” rise Niall.
“Va beh dai per alto e occhi chiari ci siamo, Harry” rise Zayn.
“No ma io...” iniziò Denise. “Io stavo solo dicendo... insomma ovviamente tu sei molto meglio di tutti quei modelli messi insieme Harry” cercò di rimediare avvicinandosi di più a me.
Non la guardai e tenni lo sguardo fisso dalla parte opposta.
“E’ offeso... ” disse Liam a Denise.
“Ehy? Harry...  ” mi prese la mano. “Lo sai che ti amo, no?”

Mi divertiva questa situazione. Ammetto che ero geloso ma non sarei mai riuscito a restare offeso allungo.

“Harry dai... sei un po’ troppo geloso!” rise Denise appoggiandosi sulla mia spalla.
“E tu no?” chiesi.
“mm forse” sorrise. “Ma tanto so che infondo non ti piacciono le modelle di Victoria’s Secret” disse sicura.
“Perché non dovrebbero piacermi?” chiesi.
“Perché sono tutte troppo alte, troppo bionde e troppo perfette” disse ovvia.
“Appunto!” sorrisi.

Non capivo, dove voleva arrivare.

“Appunto... tu hai scelto una troppo poco alta, per niente bionda e troppo poco perfetta” disse.

La guardai e sorrisi. Come faceva ad essere sempre così spontanea nel dire le cose?

“Giusto! Ottima osservazione Denise” si congratulò Niall e Zayn fece un cenno di risata.
“Okay” dissi.
“Lo so” disse Denise dandomi un bacio sulla guancia.
“Lo sai cosa?” chiesi.
“Che ciò che ho detto è vero, giusto e saggio”
Scoppiai a ridere.
“Quanto stupida sei?”
Scoppiò a ridere e si aggrappò al mio braccio.
“Sono solo innamorata di un ragazzo idiota che è pure geloso” mi abbracciò.
Sentì gli altri ridacchiare.
“Siete una bellissima coppia” rise Liam.
“Già concordo” rise Niall.
“Siete come, anzi no! Lo siete... PERFETTI INSIEME” disse Zayn.
“Già... fortuna che vi siete trovati” rise Louis.
Denise ed io ci guardammo e scoppiamo a ridere.

“Deniseeeee” arrivò Hope che interruppe tutto.
“Grazie piccolina, hai salutato anche papà?”
“Sì”
“Comunque Hope... stavate parlando del tuo ragazzo perfetto?” chiese Denise a sua sorella.
“Sì” sorrise lei.
“Sai che Niall potrebbe farti conoscere il suo nipotino? Ha la tua età giusto?” disse Denise continuando il discorso, rivolgendosi a Niall.
“Oh sì ha la sua stessa età... ti faccio vedere una foto?” rispose Niall.
“E’ una cosa ridicola” dissi.
“Non è vero è una cosa dolcissima invece” mi sorrise Denise.
“Se lo dici tu” alzai le spalle.

“Baciami” disse sottovoce.
Sapeva come giocare. Ma decisi di non cedere.
“Dopo” sussurrai.
Mi guardò stupita e poi scosse la testa divertita mentre guardava insieme a Hope le foto di Theo dal telefono di Niall.

“Sì che bello che è! Io vedo sempre le foto che pubblica su Instagram sua mamma, ed è un amore davvero!” disse Denise.
“Vedi le foto che mette Denise?” chiese sorpreso Niall.

Ero sorpreso anch’io in realtà.

“Beh sì insomma... è tua cognata! È la moglie di tuo fratello... tu sei Niall” cercò di giustificarsi.
“Certo tu sei una Directioner! Perdonami me ne ero dimenticato” rise Niall.
“Già” rise imbarazzata lei.
“Però è innamorata di me” dissi.
Lei sorrise.
“E’ solo MIA mi dispiace” scossi la testa e l’abbracciai.
“Lo sappiamo Styles” disse Zayn.
Risero tutti quanti.



DENISE’S POV

Stavo davvero passando un’ottima serata e il tempo era volato nelle ultime ore. Erano dei ragazzi straordinari e finalmente potevo essere me stessa insieme a Harry anche con altre persone.

“Denise ho sonno” disse Hope strofinandosi l’occhietto destro.
“Hai sonno? Beh sono mezzanotte... vuoi che andiamo a casa?”
“Poverina è stanca” disse Liam. “Denise non sei una brava sorella” scherzò.
“Eh lo so... ” risi.
“Ho sonno” ripeté Hope.
“Hope calmati dai” cercai di zittirla un po’.
“Dai non preoccupatevi, tanto guarda anche Louis e Zayn se ne vanno adesso” disse Liam.
“Dobbiamo assolutamente vederci un'altra volta e dobbiamo anche andare a fare shopping insieme a New York” disse Sophia mentre ci alzammo per salutarci.
“New York? Sarebbe bellissimo” sorrisi mentre la abbracciai.

Poi mi girai a vedere cosa avrebbe detto Harry ma con mia sorpresa non disse nulla al riguardo. Continuava a fissarmi e sorridere.

“Devi venire una volta in tour così io, te ed El ce ne andiamo in giro per i negozi mentre loro fanno le prove e tutto il resto”
“El prossima volta me la tengo con me” rise Louis.
“Perché?” domandai.
“Perché ha comprato troppe cose che poi ho dovuto portare con me dato che non aveva spazio in valigia” scoppiò a ridere.
“Però dovrai farmela conoscere!” dissi.
“Volentieri! Anzi stasera le sarebbe anche piaciuto esserci ma ha avuto un imprevisto a casa... ”
“Oh spero nulla di grave... ” mi preoccupai.
“No tranquilla” mi sorrise, prima di abbracciarmi per salutarmi.
“E tu dovrai presentarmi Perrie prossima volta” dissi a Zayn mentre lo salutai.
“Certo! Magari organizziamo qualcosa quando è a casa anche lei” mi sorrise.
“Ti aspetto in tour allora” mi fece l’occhiolino Liam mentre mi diede due baci.
“Magari” congiunsi le mani.
“Harry! Perché no?” chiese Liam rivolto a Harry.
“Boh io... non ci ho nemmeno mai pensato, o meglio ci ho pensato ma lei ha la scuola e... ”
“Si tratta solo di qualche giorno non deve mica venire via sei mesi” interruppe Niall.
“Per me potrebbe vivere direttamente con me ma... ”
“Non si può” sbuffai andando tra le braccia del mio bellissimo ragazzo.
“Qualche giorno, tanto per approfittarne e imparare qualcosa d’italiano” disse Niall.
“Beh questa è un’ottima idea” osservai.
“Lo so” rise lui fiero.
“Beh vediamo dai” disse Harry baciandomi la fronte.
Salutai Niall e poi aspettai che Hope diede un bacio a tutti e poi la presi in braccio e noi tre salimmo in macchina.



HARRY’S POV

Eravamo appena partiti e Denise scoppiò a ridere nel silenzio. La guardai in cerca di una spiegazione e poi scoppiai a ridere anch’io, mi contagiava questa ragazza.

“Non mi sembra vero! Ho appena avuto una serata con gli One Direction al completo... non c’è male direi” rise.
“Pazza” dissi.
“Direi che questo è il più bel compleanno di sempre... i miei diciassette anni sono iniziati proprio bene”
Scossi la testa.
“E poi ho il ragazzo più romantico, più dolce, più bello, più... uhm... simpatico, più buono, più divertente... più perfetto che esiste” mi sorrise.
“Ed io ho la ragazza più ruffiana e più perfetta del mondo” dissi.
“Ho dimenticato più geloso” rise. “Comunque non sono ruffiana” mi diede un colpo al braccio sinistro.
“Ehy sto guidando, attenta” risi.
Alzò le mani al cielo.

Quando arrivammo a casa, Hope si era addormentata perciò la presi in braccio io e andammo subito in camera.
“Hope dai dobbiamo togliere il vestitino e mettere la maglietta del pigiama” le disse Denise piano mentre cercava di spogliarla sul letto.
Intanto ne approfittai per andare in bagno e quando tornai, vidi Denise che dondolava Hope in braccio.
“Harry dove la mettiamo a dormire?” mi chiese.
E adesso?
“mm vuole un suo lettino?” chiesi.
“Sì ti prego” sorrise.

Le feci strada in un'altra stanza. Non so quanto accogliente potesse essere per una bimba così piccola, ma non avevo stanze arredate per bambini. Dovrò provvedere.

“Buonanotte Hope” disse Denise mentre spense la luce della stanza.

“Adesso mi cambio e poi vengo a letto con te” mi diede un bacio veloce sulla bocca.

Ogni tanto mi venivano questi impulsi di prenderla baciarla senza fine e buttarci insieme sotto le coperte a fare l’amore. Ma sapevo che era ancora vergine e non volevo metterle pressione. Volevo che si fidasse di me e che si sentisse protetta e sicura. Non doveva vergognarsi o avere paura o sentirsi in imbarazzo con me perché ero il suo ragazzo, quindi allo stesso tempo la persona di cui non avrebbe mai dovuto dubitare.

Mi tolsi i vestiti e gli lasciai sulla sedia in camera, poi scelsi una maglietta dal mio armadio da far indossare a Denise per dormire. Mi piaceva troppo vederla con addosso le mie maglie, era ancora più dolce.

“Eccomi qua” si buttò sul letto.
“mm” osservai il suo pigiama.
“Che c’è?” si preoccupò.
“Il pigiama... ” indicai.
“Che cosa ha? Non ti piace?” lo guardò dubbiosa.
Risi per la sua espressione.
“Okay... sicuro di stare bene?” disse sistemandosi nel letto.
“Starei meglio se tu indossassi la mia maglia come pigiama” le sussurrai all’orecchio.
Sorrise e scosse la testa.
“Ah dammi qua!” mi prese la maglietta dalle mani. “Arrivo subito... amore” disse lasciandomi un bacio veloce sulla guancia.
“Puoi cambiarti anche qua... insomma ci sono solo io” alzai le spalle.
“Un giorno mi spiegherai come fai, okay?” disse mentre si tolse la maglietta del suo pigiama davanti a me.
Sorrisi.
“Non guardarmi in quel modo... parla!” disse gesticolando mentre si cambiava.
“Parla? Ehm... sei bellissima” incominciai. “E ti amo tanto... sta sera sei stata fantastica..”
“Okay amore prossima volta incomincio io un argomento” rise tornando vicino a me.
“Adesso va meglio” dissi mentre la presi tra le mie braccia.
“Stupido” scosse la testa.
“Ti amo”
“Anch’io Harry”
Ci baciammo.

Mi erano mancate le sue labbra e il suo contatto. La sua bocca sapeva di menta, sicuramente aveva usato il mio colluttorio e la questione mi piaceva. Mi piaceva il fatto di condividere con lei le mie cose. Anche le più banali come ad esempio un pacco di biscotti. Ma la cosa che amavo di più era condividere con lei il mio letto. Tenerla abbracciata tutto il tempo, sapere di averla così vicino mi mandava fuori di testa.

“Ti sei divertita sta sera?” le chiesi.
“Sì tanto” rise. “Sono simpaticissimi”
“Anche a loro sei piaciuta molto” sorrisi.
“Sì? Come fai a saperlo?”
“Ti vogliono in tour” dissi ovvio.
Rise.
“Anch’io ti voglio in tour con me” le diedi un bacio sul collo.
“mm potresti chiedermelo ed io potrei accettare” disse.
“Verresti in tour con me?” chiesi sbalordito.
“Verrei ovunque con te amore” rispose.
“Davvero? E con la scuola?”
“Hai detto anche tu che non verrei via per mesi, ma solo per qualche giorno quindi direi che si può fare” sorrise.
“Aww” la baciai.
“Okay però ci sarebbe un problemino in realtà”
“Cioè?” sospirai.
“Dirlo ai miei” rise.
“Beh potremmo prendere un volo per l’Australia e presentarci così insieme” dissi.
“Oh ottima idea davvero” disse con tono ironico.
“Dai non è una brutta idea!” risi.
“Oh no infatti” scherzò.
Rimanemmo un attimo in silenzio.
“Hai mai parlato di me a tua mamma?” mi chiese.
“Non esattamente... ”
“Okay... ” disse.
“Nervosa?” la guardai negli occhi.
“Sì” ammise. “Sì insomma sono ancora emozionata per questa sera e poi ripensandoci la mia vita è completamente cambiata nell’ultimo mese e poi ogni tanto mi fermo a guardarti mentre sorridi e mi chiedo se tutto questo è davvero reale... insomma tu sei il mio primo ragazzo ed io non ne ho la minima idea di come funzionano certe cose, Harry. Mi sento così ingenua a volta che neanche immagini, però basta stare tra le tue braccia che allora mi sento a casa, al sicuro, protetta.”
“Piccola” la strinsi forte. “Anche la mia vita è completamente cambiata fidati, prima avevo in testa solo me, i ragazzi, il lavoro principalmente... adesso è un po’ cambiato è come se mi si è aperto un mondo. Non è facile avere una relazione, soprattutto per me è sempre stato difficile avere altre relazioni al di fuori della band. Penso che per far funzionare le cose non basta l’amarsi, il volersi bene ma c’è bisogno di fiducia, di complicità, di piccole cose. Penso sia più un discorso a pelle, se stai bene con una persona sempre sin dal primo momento, è quella giusta altrimenti non potrà mai funzionare davvero, anche se impari a conoscerti nel corso degli anni.”
“Già esatto! Anche secondo me è più un discorso a pelle... tutte le volte che guardo i miei, insomma capisci che nonostante gli anni si amano ancora come il primo giorno, non so il modo in cui si guardano, è dolce” sorrise.
“Non posso fare lo stesso esempio... ” sorrisi.
“Mi dispiace” disse.
“Oh no tranquilla ho passato quella fase da almeno dieci anni ormai e poi a me basta vedere mia mamma felice... ”
“Comunque dobbiamo passare a comprare qualcosa prima di andare da tua mamma” disse.
“Perché?” chiesi.
“Perché è buona educazione presentarsi con qualcosa... insomma sta sera non mi hai fatto portare niente e mi sono sentita davvero una brutta persona dato che sono stati così gentili con me e con Hope” mi incolpò.
Scoppiai a ridere.
“Non ridere perché domani andremo a comprare qualcosa a tua mamma” ordinò.
“Sai che sei ancora più bella quando fai così?” la abbracciai.
“Eh tu sei davvero insopportabile a volte” sospirò sdraiandosi.
“Hai sonno?” chiesi sorpreso.
“Ho bisogno di dormire o domani finirò con il dormire in macchina” disse.
“Tanto ti addormenterai lo stesso” spensi la luce.
“Stai zitto” sbuffò.
“Buona notte anche a te amore” risi.
“Notte antipatico”
“Come?” riaccesi la luce.
“Cosa?” rise girandosi verso di me.
“Lo sai che ti amo” sorrisi.

Mi guardò con sguardo interrogativo ma la lasciai senza spiegazioni e incominciai a farle il solletico ma forse non fu una buona idea perché incominciò a urlare, ridere e dimenarsi nel letto che svegliammo Hope.

“Sh” ci fermammo.
“Hope? Bravo l’hai svegliata” trattenne la risata.
“Aspetta” mi alzai e andai a vedere.

Vidi la piccolina seduta sul letto che cercava un modo per scendere, la presi in braccio e la portai in camera da noi.
“Hope” disse Denise alzandosi e prendendola in braccio.
“Dorme con noi adesso” alzai le spalle.
“Colpa tua” scosse la testa tenendo sua sorella tra le braccia.
“Beh dai ringraziami” dissi rimettendomi nel letto.
“Ringraziarti?” chiese.
“Guarda quante opportunità ci sono date, saremo dei perfetti genitori un giorno” risi.
“Sei fissato! Ti ricordo che non ho intenzione di rimanere incinta troppo presto e poi non voglio partorire” disse quasi terrorizzata.
“Un giorno, più avanti quando saremo pronti” sorrisi.
“Non sarò mai pronta per partorire” scosse la testa.
“Ti starò vicino io”
“Mi starai vicino tu? Mm non so se sia una cosa positiva” osservò.
“Perché?”
“Non lo so... penso che dovrai rinchiudermi in una clinica per pazzi quando si avvicinerà la data del parto. Andrò fuori di testa e piangerò tutti i giorni”
“Sai non sei normale” risi.
“Nemmeno tu se è per questo” disse.
“E’ destino che dovevamo incontrarci”
“Forse” sorrise.
“Siamo due idioti”
“Parla per te amore” rise.
Mi baciò.
“Buonanotte a tutte e due” dissi spegnendo la luce.
“Buonanotte” rispose Denise mentre sistemò Hope in mezzo che si era già riaddormentata.







 

CAPITOLO 53!:)

Mi dispiace ma ho finito male il 2014 e iniziato male il 2015. Sono stata a letto malata tutte le feste per questo non aggiornavo più .-.

INTANTO BUON ANNO A TUTTI!

Allora come avete trovato questo capitolo? Piaciuto? Abbiamo un bel mix di cose e momenti vari. Intanto la serata si è conclusa, forse con mille interrogativi per voi ma è finita. Nel prossimo avremmo sicuramente l'incontro con Anne la mamma di Harry e Denise. Chissà cosa succederà e soprattutto se andranno d'accordo e vediamo come il nostro giovane Styles riesce a spiegare in poco tempo tutta la storia a sua mamma.

PROMETTO DAVVERO DI AGGIORNARE PRIMA DI VENERDI' QUESTA VOLTA!

Grazie di tutto! Recensite mi raccomando!:)

UN BACIO GRANDE xxx

 

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Capitolo 54
*** She knows. ***


~~

“Denise sei pronta?” mi richiamò Harry per la quinta volta.

Dannazione! Perché quando dovevo uscire, mi scappava la pipì ogni tre secondi?

“Sì ho finito” urlai in risposta.

Eravamo passati a casa di mia nonna per lasciarle Hope e salutare. Ero venuta in vacanza con loro ma in realtà stavo vivendo a casa di Harry.

“Eccomi” uscì dal bagno e mi ritrovai subito lui davanti.
“Tutto bene?” mi chiese preoccupato.
“Sì amore, perché?”
“Così” sorrise.

Scendemmo giù, dove c’era nonna che stava cucinando mentre Kyle e Mike preparavano la tavola. Hanna e Kelly invece erano uscite a comprare l’insalata.
“Sicuri che non vi fermate per pranzo?” ci richiese nonna.
“No no... ma grazie lo stesso Megan” rispose Harry.
“Abbiamo già fatto colazione, basta e avanza” mi toccai la pancia.
“Siete a dieta tutti e due?” ci chiese.
“Certo! Lui è ancora in tour ed io sono la sua ragazza” dissi.
Harry rise.
“Come volete” si girò a mescolare il sugo.
“Allora è lontano Holmes Chapel?” chiese Mike.

Mi stupì il fatto che sapeva dove saremo andati, probabilmente il tempo che ero stata chiusa in bagno è stato più che sufficiente a farli avere una conversazione piuttosto lunga.

“Ci vogliono quattro ore, quattro ore e mezza... dipende” rispose Harry.
“Mi raccomando non correre hai mia nipote sottotutela” gli ricordò nonna.
“Non ti preoccupare nonna, Harry lo sa” disse Kyle ridendo, scambiandosi un’occhiata con Harry.

Quei due ogni tanto mi davano l’impressione di nascondere qualcosa.

“Volevo salutare Hanna e Kelly ma quelle due non sono mai a casa quando vengo... ” mi lamentai.

Mi mancavano le mie amiche, avrei voluto passarci del tempo insieme e come tutti fanno, presentargli meglio Harry. Forse era banale perché non aveva bisogno di molte presentazioni, ma ci tenevo che lo conoscessero per il ragazzo normale che era.

“Faranno tardi come il solito e poi il fatto di uscire a comprare qualcosa per il pranzo è solo una scusa per girarsi tutti i negozi, come ieri che le abbiamo accompagnate...” disse Mike.
“Scommetto che il supermercato è stato la loro ultima tappa” risi.
“Già” annuì Kyle.
“Beh ma noi è meglio che andiamo Denise... ” guardò l’ora Harry.
“Okay” sorrisi.

Salutammo nonna, Kyle e Mike e demmo un bacio a Hope che stava giocando sul divano e finalmente eravamo in macchina solo io e lui.

“Dobbiamo comprare qualcosa a tua mamma” gli ricordai.
“Ho uno scatolone in cofano pieno di gadget della band, cose autografate ecc... ” rispose sicuro che avrei accettato.
“Stai scherzando spero” dissi.
“Okay ho capito ci fermiamo da qualche parte” scosse la testa e poi si mise a ridere.
“Bravo ragazzo” risi. “Cosa le prendiamo?” chiesi.
“Boh hai idee?”
“Non conosco ancora tua mamma perciò non saprei” dissi piuttosto ovvia.
“Bene allora niente... usiamo i miei regali e vedrai che sarà felicissima” rise.
“Ti ho appena detto che sei un bravo ragazzo” alzai gli occhi al cielo.
“Guarda che lei ama queste cose, pensa che se le compra anche da sola”

Risi e immaginai Anne e mia mamma che compravano cose degli One Direction insieme. Probabilmente in un possibile futuro succederà.

“Dico davvero! Ha il calendario, il pigiama... la coperta che usa d’inverno quando è sul divano, le tazze...”
“E’ solo fiera del suo bambino” gli scompigliai i capelli.
“Lo so” sorrise. “Ma quando torno a casa, vorrei stare tranquillo e non girare per le stanze e vedermi appeso o prendere una tazza di tè e trovare la mia faccia stampata sopra... è patetico”
Risi di nuovo.
“Comunque se vuoi, le compriamo dei fiori o una pianta da mettere in giardino, dato che le piace fare giardinaggio”
“Perfetto se le piace okay” sorrisi.
“Bene” mi toccò una coscia.
Tremai al suo gesto e sorrisi.
“Hai già pensato a come presentarmi? A proposito sa che stai andando a trovarla?”domandai.
“Penso di chiamarla quando stiamo arrivando, magari quando deve aprirci” rise.
“Povera donna” risi.
Alzò le spalle.

Nessuno dei due conversava molto in macchina, infatti, si poteva sentire solo la radio. Ed io finii con l’addormentarmi, anche se non volevo, ma questo era l’effetto che mi faceva l’auto.

“Non ti è bastato dormire stanotte, vero?” incominciò lui appena mi svegliai.
Alzai gli occhi al cielo e sbadigliai.
“Buongiorno anche a te” scherzò.
“Lo so, non sono di molta compagnia” risi.
“Ma no! Dovrebbero darti il premio come miglior compagna di viaggio... in macchina” scoppiò a ridere.
“Idiota” scoppiai a ridere anch’io. “Holmes Chapel” lessi il cartello.
“Già hai dormito tutto il viaggio” continuò a ridere.
“C’è un fioraio, vero?”
“Denise sì non preoccuparti, adesso andiamo a prendere il regalo” scosse la testa.
“Okay okay non ti scoccio più allora” dissi.

Parcheggiammo la macchina dall’altra parte della strada ed entrammo nel negozio.

“Harry!” gli andò incontro una signora.

Mi staccai un attimo da quella scena e cercai di fare finta di niente e cercare qualcosa da prendere ad Anne. Solo che non avevo idea di che pianta prendere e poi per dirla tutta io non conoscevo nemmeno i nomi di tutti i fiori, mi sono sempre limitata a dire: “Quello giallo, quello rosa, quello viola.”

“Sei tornato? Finito il tour?” si avvicinò un signore a Harry.

A quanto pare lo conoscevano tutti.

Continuai a girare per i vari scaffali e reparti ma in realtà non trovai nulla che potesse andare bene o forse ero io che non riuscivo a concentrarmi. Perché quando mi serve una mano, non arrivano le centinaia di commesse irritanti? Ah già dimenticavo sono tutti fermi a parlare con il mio ragazzo, a cui non posso nemmeno chiedere un parere altrimenti, non oso immaginare quante domande su di me potrebbe fare.

“Serve una mano signorina?”
“Ehm... ” mi voltai. “Sì mi serve una mano!” dissi disperata ma allo stesso tempo sollevata quando vidi che era Harry.
“Allora vediamo...uhm... intanto penso che tu abbia sbagliato reparto” si guardò intorno e feci lo stesso.
Scoppiammo a ridere.
“Sì penso che tua mamma possa comprarsele da sola questi aggeggi” osservai.
“Vieni” mi afferrò per mano e mi portò al bancone.
“Oh buona sera signorina” mi sorrise la signora dall’altra parte.
“Salve... ” dissi sorridendo nervosamente.
“Lei è Denise” mi presentò Harry.

Rimasi piuttosto colpita da quel gesto, fu la prima volta che mi presentava a qualcuno di non troppo stretto.

“Oh piacere di conoscerti” mi sorrise porgendomi la mano ed io ricambiai sorridendo.
“Avremmo bisogno di una pianta, dei fiori da piantare... sai consigliarci qualcosa?” intervenne Harry.
“Guardate se vi possono piacere una di queste che ho qua” ci fece strada.
“Che ne dici?” mi chiese Harry.
“Uhm... io non lo so” dissi in stato confusionale.
“Vi lascio decidere da soli” mi sorrise la donna tornandosene al banco.
Sospirai e mi voltai a guardare tutte le piantine colorate.
“Mi piacciono questi” dissi indicando un vaso di fiori che sembravano delle margherite, ma rimanevano più grandi e fucsia.
“Okay allora è deciso” sorrise afferrando il vaso, tornando verso la cassa.

Pagammo la piantina ma quando Harry ebbe finito, notai una bellissima collana che si abbinava con i fiori che avevamo preso.

“Uhm hai già pagato?” chiesi con innocenza.
“Che cosa hai visto?” mi sorrise lui.
“Questa!” dissi passandogli la collana. “Starebbe benissimo a tua mamma e poi si abbina con la piantina che abbiamo preso” sorrisi.
Scosse la testa e poi pagò anche la collana. In macchina gli avrei detto di fare metà con la cifra, anche se tanto so che m’ignorerà per ovvi motivi e, infatti, fu esattamente così.
“Adesso chiamo mamma e tu smettila di dire cavolate, non mi manderai in rovina per aver speso in tutto cinquanta sterline mettitelo bene in testa, okay?” scosse di nuovo la testa ridendo.
“Lo so ma non lo trovo giusto... insomma è anche da parte mia” sbuffai.
“Amore stiamo insieme oppure no?”
“Che cosa centra? Non siamo sposati quindi tu hai i tuoi soldi ed io ho i miei... ” dissi.
“Allora vedrò di sposarti al più presto così risolviamo la faccenda, okay?” sorrise.
“Okay d’accordo” risi.
Abbassai la radio mentre Harry stava chiamando.
“Ciao mamma!... sì sono io. Lo so mamma. Scusa. Sì tutto bene. Ti ho mandato un messaggio per avvisarti non è colpa mia se non lo hai letto, ma che poi mi hai anche risposto. Va bene. Sì sì. Uh divertente. Sì lo so è già partita? Ah bene. Peccato però, non la vedrò. Certo ahaha molto probabilmente direi. Figo! Ah comunque mamma mi stavo dimenticando di dirti una cosa, sono davanti casa, ci apri?” finì la telefonata quando arrivammo e parcheggiammo.

Ero stata piuttosto tranquilla durante tutto il viaggio e adesso incominciavo ad avere di nuovo l’ansia e mi riscappava pure la pipì! Ma come si fa? E poi avevo paura. Insomma non sapevo che reazione avrebbe avuto sua mamma nel vedermi e pensai alla reazione che avrebbe avuto la mia nel presentarle un ragazzo senza preavviso. Troppe domande incominciarono a venirmi in testa ma non riuscì a finire la mia ondata di pensieri perché appena scendemmo dalla macchina, Anne uscì da casa.

“Stupido” lo abbracciò lei.

Io rimasi un po’ indietro pensando a cosa dire o a cosa fare tra qualche istante. Ma la mia mente era vuota. Le mie idee erano svanite e avevo una forte voglia di rimandare questo incontro.

“Mamma mamma aspetta devo presentarti una persona” disse Harry girandosi verso di me, prendendomi la mano.
Anne mi guardò sorpresa ma continuò a sorridere.
“Lei è Denise” mi strinse la mano per tranquillizzarmi lui.
“Piacere, Anne” mi sorrise porgendomi la sua mano.

Era una situazione strana ed ero in imbarazzo e vidi che anche lei era un po’ confusa e non sapeva bene cosa dire.

“Allora mamma ci fai entrare o no?” disse Harry scherzando, rompendo il silenzio che si era creato.
Sorrise a Harry e gli scompigliò i capelli, poi si spostò e ci fece segno di entrare prima noi.
“Harry il regalo” dissi.
“Opss mamma aspetta” riaprì la porta e andò a prendere la piantina con la collana che avevamo fatto mettere all’interno con una scatolina colorata.
“Mi avete preso un regalo?” si girò Anne verso di me.
“Sì, non potevamo venire senza niente” sorrisi.
“Tesoro è la prima volta che mi porta un vero regalo” rise vedendolo arrivare con una piantina di fiori.
Risi a quella sua affermazione.
“Guarda mamma, ti piace? L’ha scelta lei perciò se non ti piace non prendertela con me” scherzò dandole un bacio.
“Ah grazie” dissi scuotendo la testa.
“E’ bellissima” disse appoggiandola sul tavolo della cucina.
“C’è anche una collana perché secondo lei non era abbastanza” venne ad abbracciarmi Harry.
Sorrisi e guardai Harry vicino a me. Quanto era importante il suo contatto.
“Lei è un tesoro” disse Anne aprendo la scatoletta. “Oh è bellissima”
Le piace davvero. Missione compiuta.
“Te la metto?” chiese Harry staccandosi da me.
“Oh grazie grazie” rise lei. “E’ bellissima Denise, grazie! Ma non dovevate... ” sorrise. “Come sto?” chiese.
“Benissimo” risposi sorridendo.
Rise.
“Dai venite... ” ci fece strada in sala e ci accomodammo sul divano.

Mi sistemai sul divano davanti alla televisione e Harry si mise alla mia sinistra mentre sua mamma si sedette nell’altro divano. Rimanemmo un po’ in silenzio e lei continuava a fissarci. Più che un incontro sembrava un interrogatorio! Anne sembrava giusto l’insegnante che rimproverava noi bambini per ciò che avevamo commesso. Ero troppo agitata e in imbarazzo, Harry dì qualcosa!

“Perdonami se non ti ho avvisato prima” iniziò Harry.
“Ormai ti conosco” sorrise.
“Sì in realtà faccio spesso così” ammise lui voltandosi verso di me.
Sorrisi e guardai Harry. Continuai a guardarlo sperando che mi aiutasse.
“Io ho fame” disse alzandosi. “Tu?” mi chiese.
“Ehm... ” guardai prima sua mamma e poi Harry che aspettava una mia risposta.
“Volete dei sandwich? Vado a prepararli” si alzò Anne dal divano andando in cucina.
“Aspetta cinque minuti e torno” mi sussurrò Harry e andò da sua mamma.
Annuii e sospirai.

Bene sono da sola su questo bellissimo divano. Pensai a cosa avrebbe potuto dire Harry a sua mamma e avevo poche idee e confuse, il mio stato di tranquillità era ancora troppo lontano adesso.



HARRY’S POV.

“Che cosa vuoi nei panini?” mi chiese mamma mentre tirava fuori di tutto dalla credenza.
“mm prosciutto, maionese e formaggio? E poi boh qualche altra cosa... ” dissi veloce.
“Solito” sospiro e mi sorrise.
“Ma Denise non mangia quelle cose... se hai della frutta, sarà felice” dissi.
“Okay” disse mamma quasi ridendo.
“Mamma devo parlarti” dissi.
“Ed io voglio sapere” rispose.
“Ecco... noi ci siamo conosciuti a Los Angeles a luglio” iniziai.
“E’ molto bella” strizzò l’occhio.

Ecco perché odiavo tanto fare discorsi seri con mia mamma.

“Già” sorrisi. “Non ci siamo più lasciati dal giorno che ci siamo incontrati e anzi forse adesso tu mi prenderai per pazzo ma stiamo già insieme... forse è stato precipitoso ma sono davvero innamorato, mamma! Lei è la ragazza perfetta e l’ho capito dalla prima volta che l’ho vista... ” sorrisi.

Non sapevo che risposta avrebbe potuto darmi.

“Si vede lontano un miglio che tra voi due c’é amore, Harry. Ma non ho chiesto subito perché mi sembrava scortese e poi tu potevi avvisarmi prima... insomma potevi dirmi di aver incontrato una ragazza e che la cosa stava funzionando, no?”
Alzai le spalle.
“E’ più piccola vero?” sorrise.
“Sì”
“Che bello” batté le mani felice.
Scossi la testa non capendo.
“Ho sempre odiato le tue ex fidanzate, le accettavo perché eri mio figlio, ma non mi sono mai piaciute per l’età! Erano sempre troppo grandi per il mio bambino” mi diede un bacio sulla guancia e andò diretta in sala con un vassoio.
“Davvero mamma?” dissi ma non mi sentì.
Era incredibile quella donna! Mi sorprendeva tutte le volte.




DENISE’S POV.

Mi guardai intorno mentre aspettai l’arrivo di qualcuno. Non ero a mio agio da sola, seduta sul divano. La casa per quello che ho visto fin ora era molto accogliente e arredata in modo moderno e molto luminosa.

“Eccomi qua” arrivò Anne. “Immagino che tu non mangi le schifezze di mio figlio perciò ho pensato che una macedonia fosse meglio, spero di non essermi sbagliata” disse appoggiando un vassoio con due ciotole di frutta tagliata.
“Oh grazie” sorrisi stupita.
“Hai azzeccato in pieno mamma” arrivò Harry ridendo con in mano un sandwich pieno di cose dentro. “Lei vive di frutta, verdura e guai ai condimenti” rise.
“Smettila! Non è vero” cercai di dire.
“Beh almeno lei cerca di tenersi in linea a differenza tua, ti verrà la pancia a furia di mangiare le tue schifezze” disse sua mamma.
Stavo per scoppiare a ridere ma cercai di trattenermi almeno un po’.
“Pazzesco io torno a casa per salutarti e tu incominci a rimproverarmi per ciò che mangio” scherzò lui. “E poi non ho la pancia” disse guadandosi.
Sua mamma alzò le spalle e mi guardò.
“Ho la pancia?” chiese rivolto a me.
Alzai le spalle e guardai Anne e scoppiammo a ridere.
“Cioè voi due non vi siete nemmeno conosciute del tutto e già vi siete alleate contro di me? Che gioco è questo?”
“Noi vogliamo solo la tua salute Harry” disse sua mamma.
“Già” sorrisi.
“Allora Denise... Harry mi ha detto che vi siete conosciuti a Los Angeles. Eri in vacanza?” mi chiese dolcemente.
“Sì con la mia famiglia” risposi.
“E come vi siete conosciuti? Sono curiosa” rise.

Vidi Harry mettersi a ridere e poi voltarsi verso di me e dire “lasciala perdere, non sta bene mentalmente” ma ovviamente sua mamma sentì e gli diede una botta sul braccio.

“Ci siamo conosciuti in un modo un po’ strano in realtà... mi ha aiutato ad aprire la stanza” risi.
“Oh che vero gentiluomo” disse fiera.
“Hai visto?” disse lui.
“E poi?” chiese lei.
“E poi un po’ grazie alla sua sorellina più piccola un po’ perché non lo so, adesso siamo qui insieme” riassunse Harry.
Sorrise mentre ci guardò.
“Sai che è una nostra fan? Ma se non me lo avesse detto, non lo avrei mai pensato... ” continuò lui.
“Davvero? Oh che bello allora verrai a settembre al concerto a Londra? Ci andiamo insieme!” mi disse Anne.
“Concerto?” chiesi.
“Mamma non so se può, va ancora a scuola” s’intromise Harry.
“Beh che problema c’è? Tanto si tratta solo di una notte” sorrise.
Già solo di una notte.
“Abito in Italia” dissi.

Oh finalmente mi erano tornate le parole!

“Sei italiana? Io amo l’Italia!” disse Anne.
“Mamma!”
Risi.
“Sì sono italiana” sorrisi. “Ma il papà di mio papà era inglese e anche la mamma di mia mamma, infatti, lei abita a Londra... i miei hanno frequentato l’università a Oxford e si sono conosciuti là ed è da quando sono nata che mi parlano in inglese... a casa parliamo solo inglese tra di noi praticamente” dissi.
“Bellissimo” congiunse le mani.
“Okay mamma... ” la guardò Harry.
“Che c’è?” chiese lei.
Lui scosse la testa e fece cenno di lasciar perdere.
“Ha una bellissima casa” affermai.
“Grazie, ho arredato da poco tutta la cucina e il soggiorno” sorrise. “E comunque chiamami pure Anne e dammi semplicemente del tu”

Aveva lo stesso sorriso di Harry.

“Okay” annuii.
“Robin?” chiese Harry.
“E’ a lavoro... ma di solito per le sei e mezza è a casa” rispose lei. “Vi fermate a cena, vero?” ci chiese, anche se dal tono era più un’affermazione.
“Certo” anticipai io sorridente.
“Bene allora devo andare a fare la spesa” disse. “Cosa volete?”
“Boh quello che vuoi mamma, è indifferente”
“No” alzò gli occhi al cielo. “Denise?”
“Non saprei... ” risposi timidamente.
“Okay allora venite con me al supermercato” ci ordinò.
“No” si lamentò Harry.
“Non era una domanda bambino mio” disse alzandosi dal divano Anne lasciandoci soli.

Guardai Harry e risi per la sua espressione.
“Non c’è nulla da ridere... tu non sai cosa vuol dire andare a fare la spesa con mia mamma” scosse la testa.
“Perché?”
“Lascia stare” disse alzandosi.
“Ehy dai sarà divertente questa volta” sorrisi.
“mm”
“Sei sexy quando fai così” dissi mettendomi contro il suo petto.
Sorrise e gli toccai le fossette.
Mi baciò improvvisamente e rimanemmo attaccati a lungo. Poi arrivò Anne che diede un colpo di tosse e noi ci staccammo imbarazzati.
“Andiamo?” ci sorrise lei.
Mi voltai a guardare Harry e sorrisi.
“Andiamo” disse Harry. “Ma facciamo una cosa... io sto in macchina” incominciò a dire.
“Fai come vuoi!” alzò gli occhi sua mamma. “Denise tu vieni con me?” mi chiese quasi pregandomi.
“Certo” risi guardando Harry.

Mi stupii del fatto cha Anne volle a tutti i costi che andassi io davanti e lei si sedette dietro. Io in realtà stavo già salendo nei posti posteriori quando mi chiese il perché di ciò che stavo facendo. Era una donna piuttosto imprevedibile, simpatica, solare e se sarà sempre così con me, penso che avrò la suocera migliore del mondo, anche se dovevo ancora conoscerla bene.







 

CAPITOLO 54!:)
 
Ecco come promesso il capitolo.

Prima parte dell'incontro con Anne. Quella donna aveva già intuito tutto molto prima.
Cosa ne pensate del capitolo? E di come sta procedendo tutta la storia?

Vedo con mia grande gioia che aumentano i lettori e anche i recensori, sono molto felice per questo! GRAZIE MILLE <3

Prossimo aggiornamento spero di riuscirlo a fare in tempi brevi. Farò del mio meglio, promesso!

UN BACIO. A PRESTO xxxx
 

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Capitolo 55
*** I want only you DENISE ANDERSON. ***



~~

“Denise” mi chiamò Harry mentre io e sua mamma scendemmo dalla macchina.
Gli sorrisi.
“Resti con me?” mi chiese quasi pregandomi.

E ora che faccio? Guardai Harry e poi sua mamma. Perché mi devo trovare in queste situazioni?

“Ti prego... ” congiunse le mani.
“Ma... ” lo guardai e poi mi voltai verso Anne.
“Stai pure con lui... ” scosse la testa ridendo. “Andate dove volete e divertitevi, io mi faccio venire a prendere da Robin”
“Sicura?” dissi un po’ dispiaciuta.
“Certo Denise non preoccuparti, ma dopo non lamentatevi per la cena” scherzò.
“Mi sembra giusto” osservai.
“Divertitevi piccioncini” ci salutò canticchiando.
“Grazie mamma ti amo” urlò Harry prima di mettere in moto la macchina.

Rimasi in silenzio.

“Che cosa c’è che non va?” mi chiese Harry posando la sua mano sulla mia coscia.
“Mi sento in colpa” ammisi.
“In colpa per cosa?” chiese.
“Per non essere andata con tua mamma... insomma me lo aveva chiesto ed io le lo avevo promesso”
Scoppiò a ridere.
Mi voltai a guardarlo confusa.
“Non devi sentirti in colpa! Insomma non hai fatto niente di male e poi non è colpa tua” strizzò l’occhio.
“Lo so... è tutta colpa tua e del modo che hai nel persuadermi” sbuffai appoggiandomi del tutto allo schienale del sedile.
Rise.
“E’ vero!” riaffermai.
“Beh io faccio del mio meglio” sorrise.
Scossi la testa.
“Stai tranquilla, okay?” mi tranquillizzò.
Sospirai.
“Adesso ti porto in un posto che ti piacerà tantissimo” annunciò.
“Dove?” chiesi curiosa.
“Lo vedrai tra poco”
“Comunque se tua mamma mi odierà, sarà per colpa tua” lo avvertì.
“Non ti odia e non lo farà mai” rise. “A quanto pare ti ama già”
“Ma smettila” risi dandogli una botta sul braccio.
“Giuro! Conosco mia mamma abbastanza da dire che le sei piaciuta subito” sorrise.
Sorrisi.

Dopo altri cinque minuti fermò la macchina.

“Arrivati” disse.
“Un parco?” domandai togliendomi la cintura di sicurezza.
“Non è un semplice parco, è il mio parco” sorrise scendendo.
“Il tuo parco?”
“Sì” disse afferrandomi per mano.



HARRY’S POV.

Portai Denise a vedere dove passavo le mie giornate quando vivevo qui e andavo ancora a scuola. Volevo farle vedere qualsiasi posto, voglio portarla ovunque. Gireremo il mondo insieme.

“Allora... è qui che passavi i tuoi pomeriggi invece di studiare?” mi chiese stuzzicandomi.
“Guarda che io ero è un alunno modello” dissi fiero.
“Sì certo” scoppiò a ridere.
“Non ci credi?”
“Scusa ma non t’immagino” continuò a ridere.

Amavo la sua risata contagiosa. E poi non era capace di stare dritta mentre camminava e rideva perciò finiva sempre con l’aggrapparsi al mio braccio per poi venire contro il mio petto.

“Ero bravo a scuola... davvero!” dissi.
“Okay okay” si arrese afferrandomi la maglietta.

So che quello che sto per dirle e farle vedere non è molto carino ma una cosa che non so di lei è quanto gelosa sia. Era sempre piuttosto brava a nascondere le sue emozioni, anche se sono sempre riuscito a capirla più di quanto, lei sa. Ma il fatto di vederla gelosa mi manca.

“Adesso ti mostro un posto molto significativo per me”
Sorrise.
Stavo per mettermi a ridere.
“Allora... eccoci” la portai sotto un grosso albero.
“mm” mi sorrise guardandomi negli occhi aspettando una spiegazione.
“Qui è, dove ho dato il mio primo bacio” sussurrai.
“Cosa?” urlò.
Mi trattenni per non ridere.
“Qui è, dove ho dato il mio primo bacio” dissi di nuovo facendo finta di niente.
“No no... cioè okay questo l’ho capito! Ma... non capisco perché tu mi abbia portato qui” disse ovvia.
“Perché è dove ho dato il mio primo bacio, insomma è stato importante per me” dissi.
“Importante? Quanto importante?”
“Abbastanza” sorrisi.
“abbastanza... ” ripeté lei.
“Sei gelosa?” chiesi divertito.
“Diciamo che non è carino portare la propria ragazza nel luogo in cui si ha baciato un'altra” disse voltandosi.
“Lo so” la abbraccia da dietro.
Mi guardò confusa.
“Ti amo”
Alzò gli occhi al cielo e le diedi un bacio sulla guancia.
“Sì sono gelosa, va bene?” sbottò voltandosi verso di me.
Risi.
“Sei cattivo però... ” mi abbracciò.
“Perché?”
“Perché lo sapevi... lo hai fatto apposta”
“Salta su” dissi mettendomela sulla schiena. “Torniamo a casa” dissi.
“Era bella la ragazza?” mi chiese.
“Bellissima” risi.
“Stupido” mi diede un calcio.
“Non mi ricordo in realtà”
“Come non ti ricordi? Hai detto che è stato molto importante, una cosa molto significativa... ”
“L’unica cosa importante sei tu e significativo è stato il NOSTRO primo bacio” risposi. “Te lo ricordi?”
“Sì ricordo, è stato piuttosto imbarazzante” rise.
“Perché imbarazzante?”
“Diciamo che non avevo la minima idea di come si dava un bacio...  ”
“Direi che ti sei sciolta subito amore”
“Non prendermi in giro grazie”
“Non ti sto prendendo in giro”
“Sicuro?”
“Sappi che i tuoi baci sono i migliori”
“Grazie” disse con tono sorpreso.
“Tutto merito di un maestro eccezionale” scherzai riferendomi a me.
“Non so se sia bella come cosa” rise.
“Non sono stato con tante ragazze, sono solo bravo di mio amore”
“Ah okay basta parlare delle tue ex però” si lamentò.
“Gelosa”
“Io? E tu invece?”
“Io sono super geloso, infatti” dissi mettendola giù.
“Non devi” disse.
“Perché?”
“Perché sai che non sono la tipa che ha la fila di ragazzi dietro di lei”
“Nemmeno io ho la fila di ragazze dietro di me” dissi.
“Oh certo... ”
“Comunque anche se ci dovesse essere, tra tutte non riuscirei a trovarne una migliore di te”
“Come lo sai? Insomma ho tanti difetti e poi guardami non... ” la bloccai.
“VOGLIO SOLO TE DENISE ANDERSON” la baciai.



DENISE’S POV

Quando tornammo a casa di Anne, eravamo solo io e lui perciò preparammo la tavola. In realtà mi sentivo un po’ in imbarazzo a frugare nei cassetti in una cucina che non era la mia. Harry aveva ragione quando mi diceva che dovevo farmi meno problemi. Sono sempre stata poco sicura di me di fronte agli altri ma con lui riuscivo a stare tranquilla ed essere me stessa, senza pensare troppo facevo ciò che sentivo.

“Ottimo lavoro” mi diede il cinque Harry quando finimmo di apparecchiare la tavola.
“Siamo bravissimi” sorrisi.

Mi afferrò per mano portandomi sul divano. Rimanemmo accoccolati l’uno all’atro in silenzio.
“Sono curiosa di vedere la tua cameretta” alzai lo sguardo a lui.
“Non è niente di che” alzò le spalle.
Continuai a fissarlo in segno di farmela vedere.
“Okay vieni” mi afferrò per mano portandomi di sopra. “Non è niente di speciale” disse accendendo la luce e facendomi entrare.

Era una camera non molto grande con un letto al centro, l’armadio a destra e una scrivania a sinistra e la finestra affianco al letto. C’erano ancora libri di scuola sulla libreria e qualche foto sparsa.

“Questa foto la amo” indicai.
“Avevo credo due anni” sorrise. “Allora? Hai visto non è bellissima... quella di Gemma è meglio” disse trasportandomi nella camera di sua sorella.
“Passavo molto più tempo qua che in camera mia” ammise. “Passavo le mie ore allo specchio con un microfono in mano e cantavo tutto il tempo... sognavo di salire su un palco e cantare davanti ad una folla” sorrise.
“Direi che ce l’hai fatta” dissi fiera di lui.
“Mi mettevo qui e cantavo” disse posizionandosi davanti allo specchio. “E’ pazzesco”
“Già” sorrisi mettendomi sotto il suo braccio.
“Sono un cantante, faccio il lavoro che ho sempre sognato”
“E lo fai alla perfezione” dissi.
“E’ strano chiamarlo lavoro sai? Perché io mi diverto, insomma amo cantare, salire sul palco ed esibirmi per tutte quelle persone... è semplicemente wow”
Rimanemmo in silenzio davanti allo specchio per qualche minuto finché lui non si mise a ridere.
“E poi... non avrei mai immaginato di incontrare una ragazza così bella come te” mi baciò.
“Ed io non potevo sognare un ragazzo più perfetto” dissi.


“Harry? Denise? Siete a casa?” urlò Anne dal piano di sotto.
“Scendiamo” urlò Harry in risposta e scendemmo.
“Eccovi” ci sorrise. “Ho preso un pollo, lo faccio al forno con le patate... va bene?” ci chiese e noi annuimmo.
“Rob?” chiese Harry.
“Sta portando le ultime buste” rise lei.
“Harry” entrò Robin.
Appoggiò le buste sul tavolo e poi abbracciò Harry.
“Tu devi essere Denise, giusto?”
“Sì” sorrisi porgendoli la mia mano.
“Robin” disse sorridendomi. “Anne non ha fatto altro che parlare di te per tutto il viaggio di ritorno” mi sorrise.
Sorrisi imbarazzata.

Anne aveva parlato di me a Robin per tutto il tempo?

“Hai visto?” mi chiese Harry. “Era preoccupata che ti saresti arrabbiata con lei, dato che non ti ha più accompagnato a fare la spesa” disse riferendosi a sua mamma.
“Oh no! Non potrei mai” disse Anne.
Sorrisi.
“Hai visto mamma che abbiamo apparecchiato la tavola?”
“Che bravi ragazzi” rise guardando suo figlio.

Aiutai Anne a cucinare e mettere a posto il resto della spesa anche se sinceramente non so quanto d’aiuto, io sia stata, dato che per ogni cosa chiedevo dove dovevo metterla e penso di aver cambiato il luogo di qualcosa. Harry intanto andò con Robin in giardino e sinceramente non so cosa andassero a fare. Io rimasi dentro con sua mamma, volevo conoscerla meglio. Amava suo figlio e non perdeva mai un’occasione per elogiarlo ma non si fece problemi a dirmi tutto ciò che odiava e quello che combinava con Gemma quando erano a casa entrambi. Mi raccontò qualche episodio di quando erano piccoli e mi fece ridere un sacco. Mi stavo commuovendo invece disse di Harry che entrò a X-Factor. Era felice del successo ma non poteva nascondere che spesso lo vorrebbe di nuovo tutto per lei a casa. Come darle torto? Io intanto ne approfittai per parlare un po’ di me e dirle un po’ di Hope e Kyle. Finimmo poi con il parlare di cosa mi piacerebbe fare dopo la scuola. Sinceramente non ho ancora le idee molto chiare ma amo il marketing, la pubblicità e tutto ciò che la riguarda. Anne mi chiese se facevo qualche sport. Quella domanda fu come un colpo al cuore quando risposi ‘no’. Nessuno me lo aveva più chiesto da due anni, quando smettessi di fare danza. Non ne avevo mai parlato con nessuno della vera ragione per cui la abbandonai e forse il motivo è perché non ho mai voluto dare l’impressione agli altri di avere debolezze. Odiavo dimostrare i miei fallimenti, non ho mai sopportato l’idea di non essere riuscita a raggiungere l’obiettivo. E per la danza fu un episodio simile. Il brutto è che tenevo sempre tutto per me, non mi sfogavo mai realmente in pubblico e non lo facevo nemmeno con la mia migliore amica.

“Vai a chiamare i due uomini” scherzò Anne indicando fuori.
Sorrisi e mi affrettai a uscire per chiamarli.
“Che buon profumo” disse Robin dando un bacio a sua moglie mentre appoggiava il vassoio sul tavolo.
“Bene buon appetito a tutti” sorrise Harry.
Lo guardai e sorrisi.

La cena procedette meravigliosamente e la mia paura/ansia che avevo all’inizio era completamente svanita. Anne e Robin erano riusciti a farmi sentire a mio agio ed erano delle persone fantastiche.

“Vi fermate per la notte o tornate a Londra?” ci chiese Robin.
Harry ed io ci guardammo non sapendo cosa rispondere.
“Rimangono a dormire qua” intervenne Anne.
“Se per Denise va bene... ” disse Harry voltandosi verso di me.
“Per me va benissimo” sorrisi.
“L’unico problema è che non abbiamo un letto per noi” disse Harry preoccupato.
“Ma c’è un letto in camera tua e anche uno in quella di tua sorella” dissi.
“Sì ma... ”
Robin rise capendo l’osservazione di Harry.
“Appunto ognuno ha il suo letto così siete più comodi, Denise può dormire in camera tua e tu in quella di tua sorella” alzò le spalle sua mamma.
“Ma... ” mi guardò Harry.
“Esatto” sorrisi ad Anne.

L’idea di non poter dormire con lui abbracciata tutta la notte non piaceva nemmeno a me; ma la situazione che si era creata era piuttosto imbarazzante perciò direi che per stanotte andava così.



HARRY’S POV.

Verso mezzanotte Denise ed io salimmo di sopra. Non volevo dormire da solo e cercai in tutti i modi di convincerla a dormire con me ma non cedette alla promessa che aveva fatto a mia mamma: “Ognuno nella sua stanza”.

“Quindi buonanotte?” dissi davanti alla porta.
“Buonanotte” sorrise dandomi un bacio.
“Sicura che ti va bene? Mi chiami se hai bisogno di qualcosa?”
“Harry hai la stanza qui affianco, starò bene” sorrise.
“Sì ma... ”
“Non è la prima volta che dormo da sola” osservò. “Ci sono abituata... ”
Sospirai.
“Ti amo bambino” disse toccandomi le guance.
“Sei un po’ cattiva” ammisi.
“Non sono io quella che porta il suo ragazzo dove ha baciato un altro” disse scherzando ma in modo vendicativo.
“Ahn okay ho capito, ti stai vendicando” la guardai.
“Vai a letto adesso” disse spingendomi fuori. “Buonanotte” disse mandandomi un bacio volante prima di chiudere la porta.

Sono fuori. Dormirò davvero da solo stanotte.

Mi sedetti sul letto di mia sorella e rimasi immobile per circa dieci minuti poi mi spogliai e rimasi in mutande e incominciai a pensare un modo infallibile per intrufolarmi nel letto di Denise.

Le scrissi un messaggio sul telefono.

“Sei ancora sveglia?”
“Mi stavo addormentando... mi hai svegliato!” rispose immediatamente.

Bugiarda. So che in realtà non aspettava altro che una mia azione.

“Mi manchi... ” scrissi velocemente.
“Lo so ahaha”
“Io non ti manco nemmeno un po’?”
“Un pochino sì dai” 
“Hai freddo? Perché potrei venire a riscaldarti”
“Sto benissimo, grazie ;)”

Odiavo quando faceva così.

“Il letto è comodo?”
“Perfetto, il tuo?”
“Sarebbe perfetto se ti avessi tra le mie braccia”
“Harry... ”
“Dimmelo e vengo subito”
“Non hai sonno?”
“Tu?” chiesi.
“Sì ma... ” lasciò sospeso il messaggio, così mi precipitai immediatamente nella camera affianco.

“Potevi dirmelo subito invece di fare tutti questi giri di parole” dissi mettendomi nel letto con lei.
“Io stavo per scriverti ‘Ho sonno MA tu non mi lasci dormire se continui a scrivermi’” rise.
“So che non è vero” dissi.
“Non puoi averle sempre vinte Styles” rise.
“Tanto alla fine vinco sempre” osservai.
Sbuffò.
“Lo so che non riesci a starmi lontana” la abbracciai.
“Pensi che cadremmo? Insomma io sono giusto all’orlo del letto” disse.
“Ti tengo io” la strinsi più forte tirandola a me.
“Mi mancherai quando tornerò a casa” disse con tono triste.
“Potrei venire a casa con te” le sussurrai.
“Ti ricordo che hai un tour in corso” mise la sua mano sopra la mia.
“Quando ho i giorni liberi, insomma si tratterebbe solo di alcune notti”
“Sai che non si può fare”

Già. Non si può fare.

“Pensi che tua mamma ci ucciderà se ci trova entrambi su un letto?” cambiò discorso.
“Sì, ci picchia” scherzai.
“Beh le dirò che tu sei venuto quando io stavo già dormendo e poi la mattina ti ho trovato con me”
“Ti devi ancora vendicare per la faccenda di questo pomeriggio?” chiesi.
Rise.
“Lo sai che mi piaci quando fai la gelosa?”
“Lo so ho molto fascino” parlò con nonchalance.
“Stupida”

Ridemmo e contemporaneamente ci zittimmo a vicenda per non fare rumore.

“Adesso immaginati tua mamma che entra e ci sgrida” disse tappandosi la bocca, soffocando una risata.
“Come nei film” risi.
“Sh! Ho sentito un rumore”
“Io non sento niente” ammisi.
“Boh non so che cosa era ma è meglio se adesso dormiamo, domani mattina a che ora dobbiamo svegliarci?” chiese.
“l’ora che vogliamo” dissi ovvio. “Perché?”
“Perché boh non lo so... ”
“Non ti lascio da sola tranquilla, mi sveglierò con te, okay?” le diedi un bacio sulla spalla.
“Okay e poi domani cosa facciamo?”
“Ce ne stiamo un po’ tu ed io da soli”
“Questa idea mi piace”
“Torniamo a casa e stiamo tutto il giorno insieme”
“Perfetto”
“Buonanotte piccolina”
“Buonanotte”

Le diedi un bacio e poi chiusi gli occhi.










 

CAPITOLO 55!:)

Allora wow siamo già al capitolo 55 non mi sembra vero Ringrazio tutti quelli che la seguono dall'inizio e continuano a seguirla, tutti quelli che recensiscono e tutti i miei LETTRORI che leggono questa storia. VI AMO!

In questo capitolo abbiamo più momenti Harry/Denise e anche il prossimo soprattutto che sarà solo ed esclusivamente loro due. Avranno molte cose da dirsi e verranno a galla anche molti segreti.

Per quanto riguarda questo capitolo Harry e Denise scherzano molto e si divertono. Ma per quanto ancora?


RECENSITE PLEASE... e se avete consigli, suggerimenti o qualsiasi altra cosa da dirmi SCRIVETEMI!

UN BACIO. A PRESTO.

XXXXXXXXXXXXXXXXXX

 

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Capitolo 56
*** I'll protect you, baby. ***


~~

DENISE’S POV.

Eravamo in macchina da appena cinque minuti, avevamo salutato Anne e Robin e avevo promesso a loro che ci saremo rivisti presto. Mi avevano trattato benissimo ed erano due persone adorabili e la mamma di Harry era stata assolutamente fantastica!
Adesso ci aspettavano quattro ore prima di tornare a Londra.

“Lo sai che tua mamma mi ha già mandato due messaggi da quando siamo partiti?” dissi rivolgendomi a Harry con tono sbalordito.
“Te l’ho detto che non dovevi darle il tuo numero” rispose.
“Adesso tocca a me presentarti ai miei” sospirai.
“C’è tempo non preoccuparti” mi sorrise.
“C’è tempo?” risi. “Mi suona nuova questa parola” scherzai.
“Okay okay ammetto che ho, abbiamo e stiamo facendo le cose un po’ più veloci rispetto agli altri esseri umani” fece una piccola pausa. “Però se l’ho fatto ci sono delle motivazioni... non era mia intenzione presentarti a mia mamma così, anche se ammetto che la cosa ha funzionato alla grande” rise.
“Sì penso anch’io...” sventolai il mio telefono che continuava a vibrare.
“Ma sarei dovuto andare a trovarla lo stesso e in contemporanea c’eri tu ed io non potevo perdere un giorno per stare insieme noi due, quindi ho unito le due cose... ”
Gli sorrisi.
“I tuoi me li presenterai magari con più calma” disse quasi pregandomi.
“Tranquillo non è mia intenzione farti piombare davanti a loro all’improvviso, non penso reggerebbero il colpo” ammisi.
“Già” sorrise. “Sarà divertente credo... e poi sono curioso di conoscere tua mamma”
“Perché?” domandai.
“Perché sì, immagino che vi assomigliate molto... ”
“Sì dai abbastanza” risi.
“Devo chiederti una cosa a proposito di Hope” disse con tono serio facendomi preoccupare.
“Cioè?”
“Mi ha detto una cosa che mi ha lasciato un po’ strano, sono due giorni ormai che me la tengo dentro e ci ripenso continuamente... ”
“Cosa ti ha detto?” mi affrettai a chiedere.
“Quando sei tornata a casa da LA, sei stata male?” chiese.
“Cosa ti ha detto di preciso?”
“Non è importante ciò che mi ha detto, voglio che tu sia sincera con me Denise... insomma sei stata male ed io non ne sapevo niente!”
“Non volevo che ti preoccupassi... ” dissi piano.
“Sei la mia ragazza e non me lo perdonerei mai se ti succedesse qualcosa quando sei lontana, io sarei venuto e verrò ovunque per te... ”
“Sono solo svenuta... non è stato niente di grave, okay? Mi dispiace non avertelo detto Harry... davvero, perdonami”
“Sicura niente di grave?”
“Certo” sorrisi.
“Denise sei importante per me, ti prego non tenermi fuori da alcune cose”
Mi limitai ad annuire, anche se mi sembrava volesse arrivare a un punto preciso.
“Ti amo” disse.
Rimasi con un dubbio ma decisi di non pensarci e lasciar perdere.



HARRY’S POV.

Erano ormai due ore e mezza che eravamo in macchina e dopo la conversazione all’inizio non avevamo più parlato molto. Avrei voluto tanto conoscere di più ma mi accorsi che la macchina non era il luogo giusto per parlare di cose serie. Avevo bisogno di guardarla negli occhi e stringerla a me.

“Hai fame?” dissi leggendo il cartello di un autogrill a pochi metri.
“No, ma devo assolutamente fare pipì” strinse i denti.
“Okay allora ci fermiamo” dissi girando con la macchina.
“Sicura che non vuoi niente da mangiare o da bere?” dissi quando entrammo nella stazione di servizio.
“Sicurissima” disse indicando il bagno e dirigendosi di corsa.

Faceva ridere a volte, era buffa con le sue mosse e tutte le sue espressioni. Ed io ne ero completamente innamorato.

Intanto che la aspettai, prima di scegliere se prendere un panino o solo un caffè, decisi di fare un giro sugli espositori di giornali. Ne presi uno a caso e lo sfogliai fermandomi sulla pagina: “Harry Styles e la sua nuova ragazza?”
C’era una foto sfuocata di me e Denise la sera del suo compleanno, mentre la tenevo sulle spalle in una via di Londra. Chiusi il giornale di colpo e lo misi sotto a un quotidiano e mi allontanai. Come facevo a dirle che eravamo finiti su una pagina di una rivista?

Intanto mentre camminavo per tutto il bar, mi fermarono due ragazze.
“Harry? Harry? Oddio sei Harry Styles?” mi chiese una ragazza bionda.
“Sì penso di essere io” sorrisi.
“Carl” chiamò la sua amica tirandola per un braccio.
“Oh mio Dio” mi guardò l’altra ragazza. “Oh posso abbracciarti?”
“Certo” sorrisi dandole un abbraccio.
Ero ormai abituato a incontrare fans ovunque ed era buffo vedere le loro reazioni, era davvero bello sapere di fare del bene a molta gente tramite la propria musica. È una bella sensazione.



DENISE’S POV.

Lasciai Harry davanti al bancone dei panini e corsi in bagno. Non ne potevo più e come se non bastasse, il bagno delle ragazze era sempre pieno! Mi misi in coda e aspettai il mio turno mentre cercavo di non pensare troppo altrimenti me la sarei fatta davvero addosso, questa volta!
Decisi di prendere il mio telefono e distrarmi un po’. Ma mi soffermai ad ascoltare una conversazione tra due ragazze davanti a me.

“Hai visto questa?” disse la ragazza rossa passando il suo telefono all’amica, presumo.
“E chi è?” rispose l’altra sbuffando.
“Non lo so, non si sa niente! Non dicono niente che palle”
“Sarà una delle solite”
“Ma è bella secondo te? Insomma non si vede un cazzo in questa foto!”
“Ma non ce ne sono altre?”
“Sì ma sono tutte sfuocate, non si capisce molto... guarda” disse rimostrando il suo telefono all’amica bionda ossigenata.
“Che troia” guardò disgustata.

*Da che pulpito* Pensai osservandole entrambe. Anche se non avevo la minima idea di cosa stessero parlando.

“Ma non può rimanere single?” fece una pausa, la tipa rossa. “Lui e Niall sono single e devono rimanere tali! Non possono portarceli via tutti che palle... ”
Stavano parlando di Harry? Del mio Harry? Erano uscite delle nostre foto? Senza pensare mi rivolsi alle due ragazze.
“Scusate se m’intrometto ma... non ho potuto fare a meno di ascoltarvi e Harry Styles sta con una ragazza?” chiesi.
“Sei una directioner?” mi squadrarono entrambe.
“Sì” cercai di sorridere.
“Guarda” disse la biondina mostrandomi una foto sul telefono.

Rimasi a fissare la foto per circa un minuto senza dire una parola.

“Ehy? Tutto bene?” mi chiese la ragazza rossa.
“mm? Uh io... ”

Non sapevo cosa dire.

“Tranquilla ti capiamo! Anche noi già la odiamo questa tipa, chiunque essa sia” disse toccandomi il braccio per tranquillizzarmi.
Annuii rimanendo in silenzio.
“Spero soltanto che non sia nulla di serio e che non ce ne saranno più di foto così... ”

Feci un cenno di sorriso, tanto per non dare troppo nell’occhio ma mi sentii morire in quel momento. Appena si liberò uno dei gabinetti chiesi perdono e passai avanti a tutti. Dovevo andarmene da qui al più presto!



HARRY’S POV.

Denise era ancora in bagno così anticipai e mi misi in coda alla cassa e presi due panini e due bottigliette d’acqua. La conoscevo abbastanza da sapere che sandwich mangiava. All’improvviso mi squillò il telefono ed era lei.

“Ehy” risposi immediatamente.
“Ehm... io ho quasi finito, sto uscendo... aspettami pure in macchina okay? Cioè vai in macchina che sto arrivando” disse attaccando.
Rimasi a pensare un attimo, non mi ci voleva molto per capire che c’era qualcosa che non andava e mi diressi in auto ad aspettarla.

“Scusa se ci ho messo tanto ma c’era una coda che non finiva più” si giustificò entrando in auto.
“Tranquilla” la guardai.

Era davvero bellissima.

“Possiamo andare adesso?” disse agitata.
“Sì... amore tutto bene?” domandai aggrottando la fronte.
“Certo” sorrise in modo falso.

Cosa aveva?

Per quanto cercai di iniziare una conversazione, lei rispondeva a monosillabi e non era per niente partecipe.



DENISE’S POV.

Durante il tragitto in macchina dopo essere stata in quell’autogrill, cercai in internet foto di Harry degli ultimi giorni e trovai un sacco di foto di noi due in giro per Londra, la cosa positiva (se si può dire) era che in tutte le foto o ero girata o comunque ero venuta sfuocata. Per fortuna non sono una tipa statica. La cosa che mi tormentava però era come avrei fatto a dirlo a Harry, non volevo che si accanissero contro di lui per colpa mia. Non lo avrei mai sopportato.

“Finalmente a casa” dissi gettando la mia borsa all’ingresso, abbandonandomi poi sul divano.
Harry chiuse la porta e venne a darmi un bacio.
“Cosa c’è?” domandai dopo che lo vidi sorridermi in un modo strano.
“Hai detto: “CASA”” sorrise.
Sorrisi e allungai le braccia in segno di abbraccio.
“Il mio amore” urlò buttandosi addosso a me.
“Vacci piano” dissi.
Poi scoppiammo a ridere come due idioti e ci sistemammo per bene in modo che io fossi appoggiata al suo petto con la schiena.
“Allora cosa vogliamo fare oggi?”
“Voglio stare tutto il giorno abbracciata a te” lo baciai.
“D’accordo” sorrise facendomi girare per guardarlo negli occhi e riprendemmo a baciarci.

Eravamo una cosa sola. NOI. Ma sul più bello mi tornarono in mente le due ragazze dell’autogrill e mi staccai da lui.

“Ehy... ” mi guardò preoccupato. “Ho fatto qualcosa che... ” mi spostò i capelli dal viso.
“Harry no, tu non centri... il fatto è che quando sono andata in bagno in autogrill, quando ero in coda, è successa una cosa... ” deglutii.
“Cosa?” aggrottò la fronte.
“Ecco vedi... c’erano due ragazze che parlavano tra di loro e a quanto pare sono uscite... si insomma ci sono... come... ”
“Delle foto di me e te la sera del tuo compleanno... ” mi anticipò abbassando lo sguardo.
“Come lo sai?” mi stupii del suo intervento.
Sospirò.
“Harry... ”
“Mentre ti aspettavo, stavo sfogliando un giornale e niente si è aperta una pagina in cui c’eravamo tu ed io la sera del tuo compleanno” alzò gli occhi per guardarmi.
“Perché non me lo hai detto subito?” chiesi.
“Non volevo che questo ti creasse... io non lo so, non sapevo come avresti reagito... insomma ti avevo promesso che avresti continuato ad avere una vita normale ma... non ci sono riuscito. Non sono riuscito a mantenere la promessa Denise.” Si fermò un attimo e poi riprese. “E tu? Perché non me lo hai detto subito?”
“Per lo stesso motivo... ” abbassai lo sguardo per un attimo.
Poi ci guardammo e ci scappò a entrambi un sorriso.
“Questo è amore, l’amore di cui tutti parlano... il fatto di voler proteggere la persona che si ama dal mondo esterno” ammise.
“Già... sembra incredibile”
“Anche a me... non ho mai amato una ragazza come sto amando te in questo momento Denise”
“Sei il ragazzo più dolce del mondo, Harry”
“Sei tu la mia dolcezza, riesci sempre a tirare fuori il meglio di me”
Sorrisi.
“Ti amo tanto piccola” mi sussurrò.
“Anch’io gigante” sorrisi abbracciandolo.
“Beh gli opposti si attraggono, no?” osservò.
“Già... hai ragione” risi.
“Non voglio lasciarti andare” mi strinse più forte.
“Non voglio andare” sospirai.

Passammo tutto il pomeriggio accoccolati sul divano e a sussurrarci cose dolci. Anche se poi finivamo con dire cose stupide e scoppiavamo a ridere come degli idioti. Finalmente avevo trovato qualcuno con il mio stesso umorismo e capiva le mie battute ironiche. Almeno non mi sentivo l’unica scema a dire certe cose. Sfruttammo questo tempo anche per conoscerci meglio, avevo scoperto chi erano i PACKERS! Ci era rimasto un po’ male quando gli ho detto che non li conoscevo, così mi aveva portato a vedere una parte del suo guardaroba da vero tifoso! Giuro non lo avrei mai detto: Harry tifoso di una squadra di football americano. Sinceramente non ci avevo mai fatto a caso alle scritte delle sue magliette o sui cappelli. Adesso invece avevo avuto una visione diversa del suo guardaroba.
Devo rivelare una cosa che ovviamente non dirò mai a lui ma... il suo armadio è perfettamente ordinato a differenza del mio che anche dopo tutti gli sforzi, che faccio e l’impegno che ci metto a sistemarlo già il giorno dopo ho maglie buttate una sopra l’altra.
Tornando ai Packers, mi ha promesso di portarmi a una partita e ha detto che mi regalerà una felpa e un cappellino. Perché: “Bisogna andare allo stadio con lo stile giusto!” Disse. Cercò anche di spiegarmi le vittorie che avevano ottenuto, ma sinceramente non capii niente, d’altronde non so nemmeno quali sono le regole del football americano. Ho scoperto che è stato a Roma e Venezia con la scuola e mi raccontò un po’ di ciò che gli era piaciuto di più, anche se non stava molto attento all’insegnante che spiegava. Mi ha fatto promettere che la prossima volta gli farò io da guida e ha detto che gli piacerebbe fare un viaggio “Italy on the road” insieme. Io proposi di fare un “UK on the road” e scoppiò a ridere ma ha detto che lo faremo. Era bello pensare al futuro insieme, era strano ma era una cosa dolce. Era la prima volta che condividevo la mia vita con qualcuno, un ragazzo. Vedevo sempre i film con scene di questo tipo e viverle non mi sembrava vero, soprattutto perché il ragazzo che amavo ricambiava il suo amore nei miei confronti. Forse un po’ l’idea di passare la vita con qualcuno mi spaventava ma mi rendeva felice il fatto di immaginare di trascorrere il futuro con l’uomo che amo più di ogni altra cosa al mondo.
Ovviamente a interromperci ci furono: Kyle, Hanna e Kelly, mia nonna e i miei cari genitori. Nessuno dei quali aveva altri orari per chiamarmi. Kyle mi fece il quarto grado per sapere cosa facevo con Harry sottolineando il dopo cena. Gli attaccai il telefono in faccia appena me lo chiese! Hanna e Kelly mi chiamarono subito aver chiuso la telefonata a mio fratello, obbligate da lui, ovviamente. Dissi che erano affari miei e di Harry su ciò che decidevamo di fare e sottolineai che io non chiedevo loro se scopavano o no! Per fortuna afferrarono il concetto e finirono con il dirmi che sono tutti felici per me, che sto con un ragazzo fantastico come Harry. Secondo me soffrivano di qualche disturbo di bipolarità. Nonna più che parlare con me, fece una lunga conversazione con il mio fidanzato! Non lo lasciava più e Harry continuava a farmi ridere mentre ripeteva le domande che gli faceva. Di certo non potevano mancare mamma e papà che sembravano quasi non volessero più dirmi ciao! Ma riuscii a salutarli inventandomi che dovevo lavarmi e me la cavai così.


Per cena andammo a fare la spesa al supermercato ma non fu per niente un’idea saggia. Ne pagammo le conseguenze la mattina dopo.

“Chi è?” si alzò di colpo Harry dal letto facendomi spaventare.
Erano le sette del mattino e il suo telefono incominciò a squillare.
“Il tuo telefono?” domandai con gli occhi socchiusi mentre cercavo di mettermi seduta.
Lo sentì brontolare qualcosa prima di rispondere e uscire dalla camera. Io intanto ricaddi nel sonno più profondo.



HARRY’S POV.

“Zayn che vuoi?” risposi alla chiamata mentre lottavo con tutte le forze per tenere gli occhi aperti.
“Felice di sentirti anch’io amico” rise.
“mm”
“Okay... ti ho chiamato perché sono uscite un sacco di foto di te e Denise, lo sapevi?”
“Cosa?” mugolai.
“Ci sono un bel po’ di foto di voi due in rete” disse.
“Zayn... ”
“Harry ma che cos’hai?” chiese preoccupandosi. “Uh aspetta sono le sette del mattino” rise. “Perdonami”
“Che ci fai già sveglio tu?” domandai.
“Non riuscivo a dormire”
“Non riuscivi a dormire? Tu? Proprio tu? Zayn Malik?” chiesi scherzando.
“Lo so che non è da me, ma mettiamola così: ho avuto una piccola discussione al telefono con Perrie ieri notte tardi e per quanto io abbia sonno, non riesco ad addormentarmi”
“Che cosa è successo? Spero niente di grave” dissi.
“Tranquillo so come sistemare le cose”
“Sono con te bro” affermai. “Comunque che foto ci sono? Perché quelle a Londra le abbiamo già viste... ”
“Oh no, queste sono... si beh siete in un supermercato” fece una piccola pausa. “Siete carini insieme, sai?”
“Grazie, ma come? Ne sono uscite altre? Sono di ieri! Zayn... come faccio?”
“Penso che Denise lo sappia, è consapevole a quello che sta andando in contro dal momento che vi siete messi insieme Harry! Ti ama e lo si vede benissimo perciò non devi preoccuparti, lei ti accetta per tutto quello che sei, perché semplicemente è innamorata di te”
“Ma?”
“Devi solo parlarci e non succederà niente, stai tranquillo”
“Non ho paura per cosa mi dirà Zayn... perché so che mi ama da sopportare qualsiasi cosa ma io ho paura di rovinarle la vita, insomma cosa succederà se uscirà il suo nome? Lei va ancora a scuola, non potrò sopportare il fatto di vedere il mondo scagliarsi contro di lei! Non permetterò mai a nessuno di trattarla male per qualcosa che riguarda soltanto me”
“Riguarda voi, non solo te Harry”
Sospirai.
“Adesso ti lascio, dormici un po’ su e poi decidi cosa fare... a proposito quando parte?”
“Dopodomani” dissi triste.
“Quindi dopo ci toccherà sopportarti tutto il tempo mentre continuerai a guardare il telefono?”
“Spiritoso, davvero!” dissi.
“Lo so!” scoppiò a ridere.
“Va beh... ”
“Scusami... ” smise di ridere. “Adesso però devo lasciarti perché ho una chiamata di Perrie sull’altro telefono, scusa” disse svelto.
“Ciao!” dissi attaccando.
Risi.

L’amore era in grado di cambiarti da un momento all’altro.

Tornai in camera e vidi Denise con gli occhi chiusi. Si era riaddormentata. Feci pianissimo e mi rimisi delicatamente al suo fianco. Come potevo lasciarla andare via? Come facevo a farle prendere un aereo sapendo che prima o poi tutti avrebbero scoperto la nostra storia? IO DOVEVO PROTEGGERLA.

“Chi era al telefono?” disse con gli occhi chiusi mentre mi prese la mano.
“Zayn” le diedi un bacio sul braccio.
“E cosa voleva?” disse con voce fioca.
“Dormi piccolina” la strinsi a me e riprendemmo sonno entrambi.









 

CAPITOLO 56!:)

Ecco il capitolo tanto atteso. Non riesco ad aggiornare tutte le settimane, mi dispiace! Ma con la scuola sono sempre impegnata.

COMUNQUE VENIAMO A NOI.
Harry e Denise stanno trascorrendo tutto il tempo insieme e a breve dovrenno risalutarsi. Come sarà?
Abbiamo l'inizio dei problemi con i paparazzi, cosa decideranno di fare?

ASPETTO LE VOSTRE RECENSIONI. Volevo dirvi che ho aggiunto la storia anche su wattpad e mi trovate come Honey23_

UN BACIO. ALLA PROSSIMA.
XXXXX

 

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