Non lo capisci che ti amo

di antonellaporrelli
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


Un mese. Era passato esattamente un mese da quando lo scrittore non si presentava al distretto e la bella detective stava impazzendo. Ormai era palese a tutto il dodicesimo  che Kate non era più la stessa da quando Rick non era lì con lei come faceva da ormai tanti anni. Ormai lo aveva capito anche lei.. Aveva bisogno di lui per andare avanti..  Aveva bisogno di lui per vivere perché lui stesso era diventato la sua vita, l’unica persona che li dava ancora un motivo per alzarsi dal letto la mattina … Ma nonostante questo non aveva avuto il coraggio di confessare allo scrittore tutto ciò che provava per lui e aveva capito che avrebbe dovuto farlo al più presto se non voleva perderlo per sempre.. Purtroppo non era per niente facile dal momento che lui non era lì, e lei sapeva benissimo perché!!

Il campanello dell’ascensore suonò  annunciando l’arrivo di un nuovo visitatore al piano del dodicesimo distretto, dove una giovane detective e il suo fedele partner erano intenti ad osservare la lavagna nel tentativo di risolvere l’ennesimo caso, affianco a loro c’erano i loro fidati colleghi/amici Ryan ed Esposito. Dall’ascensore uscì un uomo con un sorriso smagliante sul volto e un portamento da vero macho che si diresse direttamente verso la scrivania dove i 4 amici erano disposti a semicerchio vicino alla lavagna. Il primo ad accorgersi di questa nuova presenza fu proprio lo scrittore, che alla sola vista di quell’individuo si irrigidì all’istante. Più l’uomo si avvicinava più dentro Rick cresceva un senso di rabbia e paura allo stesso tempo. Quello, arrivato vicino al gruppo, si schiarì la gola per annunciare la sua presenza e a quel punto tutti si voltarono verso di lui.
Subito la detective lo saluto con un tono particolarmente amichevole che vece innervosire ancora di più lo scrittore: ciao Tom, come mai da queste parti?
Demming, accortosi di aver ricevuto l’attenzione di Beckett , sfoggiò il miglior sorriso che aveva in repertorio : Ciao Kate, in effetti ero salito proprio per parlare con te!-Certo, che posso fare per te!- rispose subito la detective. -In realtà vorrei invitarti a cena!- rispose sorridendo lui.
A quella proposta la detective non sapeva come rispondere, certo era già uscita con Tom un paio d’anni prima , ma lei amava Rick anche se lui al momento era impegnato con una certa Jessica. Non sapeva che fare: uscire con Tom e cercare per una sera di non pensare allo scrittore che si rotolava nel letto con la sua ragazza? O passare la serata a mangiare gelato in pigiama guardando una vecchia telenovela messicana o piangendo pensando al suo unico grande amore?
Certo Tom accetto molto volentieri!- rispose alla fine Kate;
Rick a quel punto si sentì mancare la terra sotto i piedi. Non poteva uscire con quello lì! Tom non la amava come faceva lui! Tom non avrebbe dato la sua stessa vita per lei! Ma in realtà lui in quel caso non poteva fare assolutamente nulla dal momento che Kate non aveva nessun’obbligo nei suoi confronti, inoltre lui stava con Jessica.
Orgoglioso di aver ricevuto una risposta affermativa,Tom si avvicinò ancor di più a Kate e le disse:  allora passo da te alle 8?- certo!- rispose la detective con un sorriso per niente felice .
Pienamente soddisfatto Tom se ne andò lasciando 4 persone con tre stati d’animo differenti:Ryan ed Esposito erano sconvolti dalla scena appena vista, Kate con la rassegnazione nel cuore per non poter stare con l’uomo che realmente ama , e Rick con l’angoscia nell’anima nel vedere l’amore della sua vita allontanarsi ancora una volta da lui.  
 

Salve , questa è la prima volta che pubblico una storia.. spero vivamente che sia di vostro gradimento.. Mi raccomando recensite per farmi sapere cosa ne pensate!!

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Quella sera Rick non aveva proprio né la forza né la voglia di uscire, ma non riusciva a togliersi dalla mente a “sua” Kate a cena con quel tipo. Sapeva che in parte era colpa sua se la detective aveva accettato quell’invito dal momento che non aveva mai avuto la forza di dichiararsi; è vero avrebbe potuto ricevere un rifiuto ma almeno avrebbe avuto la consapevolezza di aver fatto di tutto per evita che qualcuno facesse breccia nel cuore della donna, ma la paura lo aveva sempre fermato. Si sentiva inferiore per Kate, non si sentiva abbastanza, e il fatto che molto spesso i suoi amici lo paragonassero ad un eterno Peter Pan non ha di certo aiutato. Parecchie volte è stato spronato da sua madre e sua figlia ,e anche dai “bros” di farsi avanti con la bella detective, ma quella paura lo aveva sempre bloccato..

Così ,pur di non restare sul divano con una bottiglia di vino ad immaginare come sarebbe potuta essere la sua vita se solo fosse stato più coraggioso,  decise di portare fuori la sua attuale fidanzata nella speranza di ubriacarsi e dimenticare almeno per una notte al dolore che lo perseguita ogni volta che Kate esce con qualcuno.
Decise così di andare in un nuovo ristorante italiano in una delle zone più lussuose di New York, era pur sempre Richard Castle ,no?!

Arrivati al ristorante , grazie alla sua fama, furono scortati verso uno dei tavoli migliori. Dopo essersi accomodati, Rick osservo attentamente la donna seduta di fronte a lui. Jessica in fondo non era niente male : bella, intelligente, simpatica. Ma aveva un difetto su cui Castle non poteva sorvolare : non era Kate! Quando pensava al suo futuro non vedeva Jessica o qualcun’altra vedeva solo ed esclusivamente Kate.

Per un attimo pensò di odiare la detective. Si è vero la odiava. Odiava il mondo in cui sorrideva ogni volta che li portava il caffè, odiava il mondo in cui si mordeva il labbro quando era in imbarazzo, odiava il modo in aggrottava la fronte quando pensava facendo formare quell’adorabile rughetta tra gli occhi.. ma soprattutto odiava il modo in cui superava le porte del ristorante accompagnata come previsto  da quell’idiota di Demming.

Non appena li vide a Rick andò di traverso l’acqua ma si riprese non appena vide come era vestita la detective. Kate indossava un bellissimo abito lungo color verde acqua che le fasciava in modo splendido le sue favolose curve , senza spalline con uno spacco che li arrivava fino all’apice della coscia , con una cintura nera e dorata posta poco sotto il seno . Una Dea !

Ma la sfortuna di Rick non si fermò solo alla visione della donna della sua vita con un altro uomo ma la situazione peggiorò  quando si accorse che il loro tavolo era molto vicino al loro..

Non appena arrivati al tavolo, Kate alzò lo sguardo e li si mozzò il fiato quando vide che Rick era a pochi metri da lei con la sua fidanzata e la stava guardando. Un moto di gelosia le prese all’altezza dello stomaco quando Jessica perse il volto di Castle tra le mani e si allungo per baciarlo avidamente. Le lacrime iniziarono a pizzicarle gli occhi , ma non voleva mostrarsi debole agli occhi di Tom ma soprattutto agli occhi di Rick..

La serata tutto sommato passo tranquillamente.. entrambi cercavano di non far incrociare i loro occhi , perché entrambi sapevano che non avrebbero retto alla vista dell’altro/a divertirsi con qualcuno che non erano loro.
Ma la calma di Rick si tramutò in rabbia non appena che Tom si stava avvicinando lentamente al viso di Kate e che lei non si stava minimamente allontanando.
A quel punto non ci vide più e si alzò di scatto facendo cadere la sedia attirando l’attenzione di molta gente e andò via senza degnare di una parola o di uno sguardo Jessica.

Kate attirata da quel rumore si voltò appena in tempo per vedere il suo scrittore scappare letteralmente dal ristornate, e senza pensarci due volte si alzò e lo seguì fuori dal locale sotto gli occhi straniti e un po’ delusi per il mancato bacio di Demming.
 
Allora gente questo è il secondo capitolo, spero che la storia vi stia piacendo! Fatemi sapere se devo continuare o non ne vale la pena :P e perdonatemi eventuali errori J

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Codardo!

Ecco cosa Rick continuava a ripetersi nella mente come un mantra.

Codardo,codardo,codardo,codardo..

Perché era scappato in quel modo? Perché non è riuscito a sopportarela vista di quella scena?

Sei solo un codardo, in fondo lei è libera di fare quello che vuole, stupido! Lei non è interessata a te. Perché vorrebbe stare con te , uno scrittore che gioca a fare il detective, quando può avere un uomo forte, gentile, spiritoso che saprebbe difenderla da tutti i mali del mondo?!

Non poteva continuare così! Non poteva andare avanti in questa maniera ! Il dolore che gli attanaglia il petto ogni volta che la vede con qualcuno che non è lui è diventato insopportabile. Doveva andarsene, doveva lasciarla, se voleva stare bene l’unica cosa che poteva fare era allontanarsi dalla causa del suo dolore.

Talmente perso nei suoi pensieri non si era accorto di stare piangendo, solo quando si passò una mano sul viso si accorse che era umida..

Ma come mi sono ridotto per una donna? Dannazione io sono pur sempre Richard Castle il play boy più ambito di New York, perché diavolo devo andare dietro ad una donna che non fa altro che ferirmi?! Basta devo andarmene,questo sarà il mio ultimo caso e poi chiederò al sindaco di ritirare il mio contratto di consulente del distretto! Certo mi mancheranno Ryan ed Esposito ma non posso andare avanti così! Cazzo ho una figlia a cui badare non posso trascurarla per una donna.. non lo mai fatto e non inizierò adesso!

-Rick?- una flebile voce lo riscosse dai suoi pensieri, si voltò e vide proprio la causa del suo star male!

-Kate cosa vuoi?- le rispose lo scrittore cercando di essere il più freddo e distaccato possibile..

La detective si stranì al sentir quel tono di voce che non apparteneva al suo scrittore. Si avvicinò e poso una sua mano sulla spalla.

-Ti ho visto andare via di corsa e ho pensa di venire a vedere come stavi?- rispose Kate col tono più dolce che lo scrittore ebbe mai sentito uscire da quelle labbra perfette.

-E hai lasciato da solo il tuo adorato TOM da solo? Va dentro potrebbe pensare che stiamo facendo qualcosa di male!- l rispose lo scrittore spostandosi bruscamente dal tocco della detective.

-Ma che hai Castle? Che centra Tom in questo momento? Volevo solo vedere se stavi bene!-

A quell’affermazione lo scrittore non ci vide più dalla rabbia!

-VUOI SAPERE SE STO BENE KATE? NO, NON STO BENE! Non capisci che mi fa male vederti con qualcun altro ? Non capisci che sono anni che ti porto il caffè solo per ricevere un tuo sorriso? Non capisci che il tuo menefreghismo nei miei confronti mi sta uccidendo? DANNAZIONE KATE NON LO CAPISCI CHE TI AMO!!

Dopo aver pronunciato l’ultima frase sembrò che tutto si fosse fermato: il tempo , il loro respiro , il loro corpi , i loro cuori.

La detective era immobile con le guance rigate dalle lacrime che non avevano intenzione di fermare la loro discesa..

Non poteva crederci ! Rick! L’amore della sua vita! L’unica persone per cui darebbe la sua stessa vita ricambia il suo forte sentimento! Ma non fece in tempo a rispondere che lui continuò con un tono talmente freddo da far venire brividi di paura alla detective.

-Non ce la faccio più Kate! Sono arrivato al limite ! Ho deciso di lasciare il distretto così ti libererò finalmente della mia presenza! Buona fortuna amore mio!!!

E senza lasciare il tempo alla detective di rispondere se ne andò, e mentre lui camminava verso casa sua senza avvisare né Jessica e lasciando lì la sua Ferrari, Kate era ancora lì con le lacrime che le bagnavano il viso con un solo pensiero per la testa:

Ti prego Rick non mi lasciare, TI AMO anch’io!




Salve ! Allora questo è il terzo capitolo e chiedo venia per eventuali errori! Spero vi piaccia.. e ricordate di recensire 

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Questo capitolo è leggermente più lungo del solito ma spero vi piacerà lo stesso!
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Era già passato un mese da quel giorno, un mese da quando  Castle non andava al distretto, un mese in cui non si avevano notizie di lui, un mese in cui Kate non era più la stessa!
Immersa com’era nei suoi pensieri non accorse degli sguardi preoccupati di Ryan,Esposito e Lanie . I tre sapevano cosa era successo , sapevano cosa affliggeva la loro amica; infatti quella sera stessa la detective si era presentata a casa dell’amica in lacrime ripetendo sempre la stessa frase : se ne andato Lanie, se ne andato!
Più volte i due detective avevano provato a parlare con lo scrittore ma lui sembrava irremovibile, non sarebbe tornato nè ora nè in futuro. I due capivano il suo punto di vista ma non potevano non  star male vedendo lo sguardo vuoto e spento della loro sorellina.
Lanie decise di fare il primo passo avvicinandosi all’amica e con tutta la calma e la dolcezza di cui era disposta porse il caffè ,fatto in precedenza, davanti agli occhi della detective. Alla vista del caffè, come succedeva ormai da un mese, alla detective le si riempirono gli occhi di lacrime, ma non poteva piangere era pur sempre in servizio. Avrebbe aspettato per farlo quando sarebbe tornata a casa!
-Hai provato a chiamarlo?- le chiese con dolcezza la dottoressa
-Tutti i giorni da un mese a questa parte.- le rispose tristemente la detective
Lanie odiava vedere la sua migliore amica in questo stato. Finalmente da quando era arrivato Castle al distretto, anni addietro , finalmente l’amica aveva ritrovato quel sorriso perso quella dannata notte. Ma ora che Rick se ne era andato quel sorriso era sparito con lui.
-Senti che ne dici se ora io e te ci prendiamo il pomeriggio libero così andiamo a fare un po’  di shopping? Mh, che ne dici?- propose la dottoressa.
-Grazie Lanie ma non mi và, voglio solo finire il rapporto e andare a casa per cercare di dormire almeno un po’ stanotte.
Infatti Kate aveva delle grandi borse sotto gli occhi, era pallida, ormai non mangiava e non dormiva. I suoi pensieri erano sempre concentrati sul suo scrittore.
Mio? Lui non è mai stato mio, ed è tutta colpa mia! Ora lui sarebbe qui a farmi compagnia e magari dopo saremmo potuti andare a casa per vedere un film e coccolarci! ma questo non sarà possibile né ora né mai, mio odia e ha tutte le ragioni per farlo! Ti prego Rick torna da me, mi manchi da morire, ti amo !
Una lacrima sfuggì al suo controllo e prima che Lanie potesse dire o fare qualcosa si alzò di scatto prese la giacca e la borsa e si fiondò giù per le scale, scappando come una ladra da quel posto che lei chiamava casa.
Lanie guardò impotente la sua amica fuggire dal distretto, ma decise che non sarebbe rimasta a guardare la  vita scivolare via lentamente dal corpo dell’amica. Così come aveva fatto Kate pochi secondi prima si alzò e rincorse la sua amica, purtroppo lei era già sparita, ma Lanie sapeva perfettamente dove trovarla.
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Davanti a quella lapide, Kate non è più riuscita a trattenersi ed è scoppiata in un pianto disperato!
Mamma ti prego aiutami, non so più come fare. Da quando se ne andato non ho più una ragione per andare avanti perché prima era lui quella ragione. Mi manca, mi manca tutto di lui! Lo amo mamma, come non ho mai amato nessuno, ma ho rovinato tutto e ora lui mi odia.. ed è tutto colpa per la mia stupida paura. Ma paura di cosa? Di essere felice? Ti prego mamma dimmi tu cosa devo fare per farmi perdonare da lui , non posso vivere senza Rick..
All’improvviso qualcuno la abbracciò da dietro e dopo un momento di paura, si lasciò andare contro il corpo della sua migliore amica piangendo ancora più forte.
-Shh, Katie tranquilla si risolverà tutto.
Rimase li ad abbracciare la sua amica fino a quando non si accorse che si era finalmente addormentata tra quelle braccia famigliare anche se non erano quelle che avrebbe voluto.
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Dio che mal di testa!  Ma questa è la mia camera. Come ci sono arrivata qui? Ah, giusto mi sono addormentata al cimitero tra le braccia di Lanie. Dio che figuraccia, devo ricordarmi di ringraziarla appena la vedo!
Ma neanche il tempo di terminare quel pensiero che si voltò verso la porta dove vide la sua amica appoggiata allo stipite con le braccia e le gambe incrociate e un dolcissimo sorriso sulle labbra.
-Ciao dormigliona ti sei svegliata finalmente!
-Già , non mi facevo una dormita così da tempo. Da quando…
-Da quando lui se ne andato, vero?
A quella domanda Kate non rispose anche se sapeva che era vero. Lanie prese un respiro profondo e si andò a sedere vicino alla detective poggiandole una mano sulla gamba.
-Ascoltami tesoro, non puoi andare avanti così! Ti stai auto-distruggendo senza che nemmeno te ne accorgi. Hai visto che alle chiamate non risponde, ai messaggi non risponde allora va da lui! Dimostragli che ci tieni davvero a lui e che sei disposta a mettere da parte l’orgoglio e le tue paure per lui. Sei ancora in tempo per sistemare le cose , ma non puoi pretendere che lui ti aspetti all’infinito !
Kate guardò la sua amica e capì che doveva fare qualcosa di drastico per riprendersi il suo amato!
-Dimmi che devo fare!
E il sorriso che spuntò sul viso dell’amica fu tutto un programma.
 
Come farà Kate per farsi perdonare da Rick? E cosa avrà in mente quella pazza della sua amica? Ma soprattutto Rick sarà disposta a perdonarla ancora una volta? Se volete saperlo ci si vede al prossimo capitolo J
Antonella .

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


Rick, come ormai fa da un mese, è steso sul divano in tuta e con un bicchiere di vino in mano. Da quando ha lasciato il distretto non è più uscito, e solo grazie alle quasi suppliche di Martha e Alexis ha trovato la forza di farsi una doccia e farsi almeno la barba. Da due settimane le due sono riuscite anche a convincerlo ad andare in palestra per passare il tempo invece di oziare tutto il tempo. Ormai da quando si è allontanato da Kate anche l’ispirazione sembra essersi allontanata con essa.
Dio mi manca da morire. Ma ho fatto la cosa giusta ad andarmene. Spero solo che non si è chiusa ancora in se stessa ed è riuscita ad aprirsi almeno con Lanie.
-Ciao papà!- lo saluta Alexis di ritorno dal pomeriggio di studio a casa di un’amica.
-Ciao tesoro!- - Ti ha già chiamata oggi?- - Si stamattina!
Ovviamente Alexis sapeva cosa successe quel giorno, e conoscendo suo padre sa anche che non deve aver dato alla detective neanche il tempo di metabolizzare cosa il padre le stesse dicendo e tantomeno  di rispondergli.
-Papà, senti so che sei arrabbiato con Beckett ma credo che tu li debba almeno dare la possibilità di dire la sua!
-Tesoro so che tu vuoi bene a Kate ma mi dispiace non le darò la possibilità di spezzarmi ancora il cuore dicendomi che in realtà mi vuole sono come amico!
-Dio Papà ma ti senti quando parli. Credi davvero che ti chiamerebbe tutti i giorni sapendo che non le rispondi solo per dirti che ti vuole solo  come amico?!
Mamma mia non l’ho mai vista così nervosa! Deve volerle  davvero bene!
-Secondo te cosa dovrei fare allora?
Oh bene iniziamo a ragionare come si deve! Spero solo che questi due risolvano al più presto!
-Per prima cosa …
La ragazza non riuscì a finire la frase che il campanello suonò. E fu proprio la ragazza ad andare ad aprire trovandosi un elegantissimo Esposito in giacca e cravatta.
-Ciao Esposito, ma come siamo eleganti.  Sei venuto per papà ?
-In effetti si sono qui per lui, è in casa ?
-Si certo accomodati.
Arrivato in salotto non diede neanche il tempo allo scrittore di parlare che subito lo interruppe.
-Allora fratello, non parlare, non fiatare, devi solo eseguire gli ordini. 1) và a fare una doccia 2) mettiti l’abito più elegante che hai!
E senza ulteriori indugi spinse letteralmente lo scrittore al piano di sopra sotto gli occhi confusi di Alexis. Assicuratasi che il padre non fosse a portata d’orecchio si rivolse al detective che aveva uno strano sorriso sul volto.
-È un’idea di Lanie vero?
E vedendo il sorriso di Esposito allargarsi ancora di più non ebbe bisogno di alcuna conferma!
-Ti posso offrire qualcosa mentre aspetti papà?
-No grazie Alexis sto apposto!
-Credi che ce la faranno stavolta?
-Lo spero Alexis, lo spero tanto.
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Mezz’ora dopo Rick entrò in salotto elegante e profumato come non mai.
-Allora Esposito mi spieghi perché mi hai fatto vestire così?
-Tu seguimi  e basta ok!?- 
-Non è solo uno scherzo questo vero?
-Credimi non lo è!
-Okei! A dopo tesoro!
E dopo aver dato un bacio sul capo della ragazza i due amici scesero al piano terra dove videro che fuori al palazzo c’era una bellissima limousine nera.
-Forza Sali!
-Scusa Esposito ma dove dobbiamo andare?
- Sali e fidati di me!
-Va bene- e con un po’ di riluttanza salì in macchina. Esposito invece andò al posto guida.
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Dopo un quarto d’ora Esposito fermò la Limousine davanti a quello che poteva sembrare un vecchio magazzino e fece scendere Castle invitandolo ad entrare. Rick dopo un primo tentennamento decidere di fare ciò che li disse l’amico.
A prima vista sembrava una vecchia pista da ballo. Era tutto buio e non c’era nessuno. Pensando che fosse stato solo uno scherzo dell’amico progettato per farlo uscire di casa si avviò verso l’uscita. Ma proprio allora parti una musica.
I want to be the face you see when you close your eyes
I want to be the touch you need every single night
I want to be your fantasy
And be your reality
And everything between

Un occhio di bue illuminò all’improvviso una figura che si avvicinava sempre più allo scrittore fasciata da un bellissimo vestito lungo senza spalline e la scollatura a cuore con uno spacco non troppo grande e delle scarpe nere con tacco 15. Il viso era ricoperto da un filo di trucco e i capelli erano mossi e lasciati sciolti sulle spalle. Sembrava una Dea.
I want you to need me
Like the air you breathe
I want you to feel me
In everything
I want you to see me
In your every dream
The way that I taste you feel you breathe you need you
I want you to need me
Like I need you

 
-Kate.. -sussurrò estasiato  lo scrittore, mentre la bella detective si avvicinava ancora di più a lui, con sempre la canzone di sottofondo.
 
I want to be the eyes that look deep into your soul
I want to be the world to you
I just want it all
I want to be your deepest kiss
The answer to your every wish
I'm all you ever need

 
Anche la detective stava ammirando lo scrittore in tutta la sua bellezza .
 
Dio quanto è bello con quel vestito. D’accordo Kate la tua felicità dipende da quest’appuntamento. Non fare danni!
 
Avvicinatasi ancora di più con un gesto della mano lo invitò a ballare. Lui ancora sotto shock per quella visione accettò l’invito e le mise le mani sui fianchi avvicinando ancora di più i loro corpi e dando la possibilità a Kate di allacciare le braccia dietro il suo collo. A un solo soffio l’uno dall’altra iniziarono a muoversi a ritmo di musica.
 
I want you to need me
Like the air you breathe
I want you to feel me
In everything
I want you to see me
In your every dream
The way that I taste you feel you breathe you need you
I want you to need me
Like I need you

More than you could know
And I need you
To never never let me go
And I need to be deep inside your heart
I just want to be everywhere you are....

I want to be the face you see when you close your eyes
I want to be the touch you need every single night
I want to be your fantasy
And be your reality
And everything between



Durante tutta la canzone non si erano parlati , si erano solo limitati a guardarsi negli occhi con un sorriso bellissimo sul volto, lasciando che a parlare fossero il loro cuori che battevano all’unisono.
Ma quando la canzone finì, Rick decise che era arrivato il momento di ricevere delle risposte , e con un tono maledettamente dolce chiese alla detective cosa significasse tutto quello. E dopo aver preso un respiro profondo iniziò a parlare.
Rick sò che in tutti questi anni ti ho fatto del male, ma credimi che non era mia intenzione farlo. Da quando sei entrato nella mia vita sono cambiata, mi hai ricordato come si sorride mi hai ricordato come si fa ad essere felici. Io però non volevo essere felice se tu non avessi fatto parte di quella felicità. E per quanto io lo desiderassi avevo paura, paura di essere di nuovo felice e che un giorno quella felicità mi fosse tolta ancora. Avevo paura di soffrire ma mi sono resa conto che allontanandoti soffrivo ancora di più. Quando mi hai detto che avevi una nuova fidanzata qualcosa dentro di me si era rotto, il mio cuore si era rotto ancora Rick, ed è per questo che ho accettato l’invito di Demming quella sera. Per una sera non volevo pensare all’opportunità che mi ero lasciata scappare non dichiarandomi prima a te. – Kate non si era neanche accorta che aveva iniziato a piangere , mentre Rick era incredulo sentendo le parole della sua musa. La detective dopo aver preso un respiro profondo continuò- quando poi ti ho visto scappare dal locale non ci ho pensato due volte a seguirti . Quando mi hai detto quelle parole, quando mi hai detto che mi ami avrei solo voluto avvicinarmi e baciarti con tutta la forza che avevo in corpo. Ma te ne sei andato prima che io avessi avuto la possibilità di fare o dire qualcosa. Ogni giorno ti chiamavo nella speranza che tu mi rispondessi e mi dessi la possibilità di rimediare. E dopo un mese ho deciso , grazie anche all’aiuto di Lanie , che avrei dovuto fare qualcosa di drastico – per Kate era arrivato il momento che aspettava da ormai un mese- lo scopo di questo discorso e di questa serata in generale è quello di dirti che TI AMO anch’io. Che finalmente quando penso al mio futuro non vedo il caso di mia madre ma vedo te. Voglio passare il resto della mia vita con te. Ti amo amore mio.
E senza dare il tempo allo scrittore di rispondere la detective appoggiò le sue labbra su quelle dello scrittore. Aveva paura però che tutto quello che aveva fatto non fosse stato abbastanza. Ma non aveva capito che Rick aspettava quel momento da una vita, così iniziò a muovere le sue labbra su quelle di Kate e le chiese l’accesso alla sua bocca. Quando le loro lingue entrarono in contrasto entrambi gemettero di piacere. Sembrava come se avessero ripreso a respirare dopo un’apnea durata un mese.
Ormai senza fiato si staccarono senza mai lasciare il contatto visivo con le fronti attaccate. Rick ripresosi dallo shock si avvicinò ancora non disposto ad abbandonare il contatto con quelle labbra che aveva sognato per anni. E su di esse finalmente le disse:
-Ti amo anch’io amore mio.
E tornarono a baciarsi con una nuova felicità nel cuore, quella stessa felicità che li avrebbe accompagnati nella loro lunga vita insieme!
 
 
Allora ragazzi:
  1. La mia prima storia è conclusa e spero vivamente che vi sia piaciuta.
  2. La canzone che ho scelto è una delle mie preferite ovvero : I Want You To Need Me di Celine Dion
  3. Mi raccomando recensite e sono anche accettate critiche
  4.  chiedo venie per eventuali errori
 
E con questo vi saluto con affetto ,
Antonella

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