New Destiny

di Perla Bane
(/viewuser.php?uid=624469)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo I ***
Capitolo 3: *** Capitolo II ***
Capitolo 4: *** Capitolo III ***
Capitolo 5: *** Capitolo IV ***
Capitolo 6: *** Capitolo V ***
Capitolo 7: *** Capitolo VI ***
Capitolo 8: *** Capitolo VII ***
Capitolo 9: *** Capitolo VIII ***
Capitolo 10: *** Capitolo IX ***
Capitolo 11: *** Capitolo X ***
Capitolo 12: *** Capitolo XI ***
Capitolo 13: *** Capitolo XII ***
Capitolo 14: *** Capitolo XIII ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Image and video hosting by TinyPic

Banner di: Miss Black

 


DICIASSETTE ANNI PRIMA - JOCELYN

Devo andare.. subito.. è un mostro.. ha ucciso... vuole il dominio assoluto.. ce la farà unendo le forze con demoni e nascosti.. ora lui non c'è.. è uscito portandosi dietro Jonathan.. gli assomiglia così tanto..chissà cosa gli ha fatto con quella coppa maledetta.. tornerò a prenderlo.. ma ora me ne devo andare.. ha ucciso Caius perchè gli ha negato il possesso sulla figlia.. ha ucciso tutti quelli che non la pensavano come lui.. ha ucciso Luke.. il suo parabatai..

Mi appoggio una mano sulla pancia.. ti terrò al sicuro dall'uomo nero piccola mia..

Afferro una borsa e ci butto dentro due magliette... lo stilo.. un paio di pantaloni.. mi allontano dalla camera.. no.. mi volto velocemente e afferro la foto di Jonathan.. la guardo e mi scende una lacrima.. il panico mi assale.. non posso lasciarlo.. no.. mi tremano le mani.. ma non posso restare qui.. tornerò a prenderlo quando la piccola sarà nata..

Esco dalla camera.. corro per il corridoio.. se non me ne vado subito non me ne andrò mai più...

Passo velocemente per il soggiorno.. solo il fuoco del camino illumina i miei passi furtivi..

Afferro la maniglia della porta d'entrata e ho un momento di esitazione.. mi tremano le mani.. Jonathan.. posso salvarlo dalla pazzia di Valentine.. no.. devo andare...

La spalanco e mi pietrifico... “Valentine” sussurro con il cuore in gola..

Fa un passo avanti e mi afferra per il collo.. Jonathan corre dentro dalla porta.. inizia a piangere quando Valentine mi sbatte contro il muro.. :”pappà! No bua a mamma!” mio figlio inizia a singhiozzare sconsolato e si attacca alla gamba di suo padre , lo stringe con tutta la forza che ha...

Valentine mi fissa negli occhi:”pensavi davvero che ti avrei fatto portare via mia figlia?! Sei mia Jossy!!” mi urla nelle orecchie..

Afferra Jonathan per un braccio e lo solleva:”lascialo Valentine! Gli fai male!” urlo ma non ce la faccio, stringe forte la mano sulla mia gola.. inizio a sentirmi mancare..

“Dì a tuo figlio che lo stavi abbandonando, che non vale le tue attenzioni!” urla ancora.. cerco di allungare le mani per afferrare Jhon.. ma non ce la faccio.. mi sento debole..

Lascia cadere Jonathan con un tonfo.. lancio un gemito strozzato..

Cerco di divincolarmi ma mi colpisce sul viso con un manrovescio..

Cado atterra.. l'ultima cosa che vedo è il visino triste di mio figlio che piange.. buio...

 

 

OGGI

 

CLARY

Mi siedo comoda sullo sgabello davanti alla mia scrivania.. afferro lo stilo e ricomincio a disegnare sul blocco da disegno.. tutte le notti lo stesso sogno.. un ragazzo dai capelli biondi e occhi ambrati mi sorride.. appena ci tocchiamo sono percorsa da un brivido e vedo una runa.. ma non abbastanza bene da potermela ricordare..

Muovo con destrezza lo stilo come se fosse una matita.. riesco a fare tutte le sfumature che voglio.. l'ho modificato semplicemente incidendoci sopra una runa..

“Che bel ragazzo” la mia parabatai mi sorride e fa l'occhiolino..

Sorrido e ne delineo gli occhi con il polpastrello:“è un amante dei sogni.. eppure sembra così reale.. come se esistesse veramente”

“Magari è una visione.. la tua anima gemella.. dopo tanti ragazzi magari trovi quello giusto..” fa apparire una spazzola e inizia a pettinarmi i capelli..

“haha, i ragazzi non sono mai tanti.. dovresti lasciarti andare di più.. sei strana in questo periodo.. parli di amore.. di anima gemella.. sembri mia madre..” sorrido amaramente.. mia madre.. non passava giorno senza che ci parlasse dell'amore.. l'amore è l'unica cosa per cui valga la pena vivere.. ci ha cresciute con amore anche se mio padre le diceva di smetterla di coccolarci.. siamo come sorelle.. al contrario mio fratello non ha mai manifestato affetto nei suoi confronti...

“sono sempre io..” sussurra e mi passa le mani nei capelli..

“ti sento diversa.. spensierata e felice.. ogni mattina esci a fare colazione con un sorriso smagliante sulle labbra..” Arrossisce.. “con chi dormi Perla? O meglio dire... con chi stai sveglia per poi dormire?”

Scuote la testa e mi spazzola i ricci delicatamente arricciandoseli attorno alle dita..”sono soffici.. con chi hai dormito stanotte? Un altro vampiro?” dice per cambiare discorso..

“Stanotte non ho dormito..” le faccio l'occhiolino.. non era un vampiro ma un cacciatore.. comunque non voglio che cambi discorso “cos'è che non lo puoi dire alla tua parabatai?” sospiro e la guarda riflessa nello specchio davanti a me.. troppe cose coincidono.. “anche Jhon è più mansueto nelle ultime settimane.. non si vedono più nascoste in giro per casa.. e sorride pure.. mai visto mio fratello sorridere..” sorrido..

E' arrossita ancora di più... mi guarda attraverso lo specchio “Clary...” si morde un labbro..

“perchè non me l'hai detto? Insomma.. siamo come sorelle..” sbotto e le faccio una smorfia.. non l'ha detto a me?!

“proprio per questo... siamo cresciuti tutti assieme..” è in difficoltà...

Mi volto verso di lei:”non è tuo fratello Perla.. e poi sentirlo ridere ogni tanto piace anche a me..”

“è favoloso Clary.. non è come si presenta quando c'è Valentine.. o tutti gli altri.. è così dolce, simpatico, premuroso..” sorride e chiude leggermente le palpebre..

“com'è stato?” la guardo maliziosamente..

Scuote la testa e spalanca gli occhi..

Oh per l'Angelo.. non ci ha fatto niente..“allora gli piaci proprio..”

Sorride e si siede sulle mie gambe.. mi abbraccia:”ti voglio bene”

La porta si apre di scatto, Pangborn e Blackwell, gli scagnozzi di mio padre si affiancano:”che spreco.. possiamo fargli cambiare sponda in un attimo..” Pangborn ride..

Che idiota.. alto, grosso e muscoloso, capelli neri cortissimi.. pieno di rune ovviamente.. e con un cervello talmente piccolo da invidiare quello di una formica...

“Fuori dal cazzo!” Jhon li afferra per la manica della divisa e li spintona per il corridoio, torna su di noi e ci guarda.. anche se non me l'ha mai detto, mio fratello mi vuole bene.. guai chi mi tocca.. guai chi mi squadra.. alto, biondo, occhi verdi come i miei, muscoloso.. è il braccio destro di nostro padre ovviamente.. accenna un sorriso ma torna subito nella sua maschera.. “Valentine ci aspetta, muovetevi” dice serio..

Usciamo velocemente dalla camera, indossiamo entrambe i pantaloni della divisa.. di certo non possiamo mettere vestitini carini..

Arriviamo allo studio di mio padre ed entriamo precedute da Jhon..

Ci sono i due scagnozzi cretini di mio padre, lui ovviamente, Jhon si piazza alla sua destra.. alzo gli occhi su un vampiro.. affascinante.. Perla si volta e fa una smorfia meravigliata..

“Finalmente, vi siete perse?!” mio padre ci guarda severo..

“Scusa” diciamo contemporaneamente io e la mia parabatai..

“Clarissa, lui è Raphael, un vampiro a cui necessita una delle tue rune, vogliono essere invulnerabili alla luce del sole, pensi di poterlo aiutare?” usa sempre un tono educato quando si rivolge a me..

che domanda “certo padre, tutto per i nostri alleati” dico con un sorriso..

Annuisce orgoglioso di me “ottimo figlia mia”

Raphael si avvicina, mi afferra la mano e la bacia.. per l'Angelo.. “hai un profumo dolcissimo Clarissa..”

Sorrido.. “lo so.. me lo dicono in tanti. Ma chiamami Clary” rispondo sicura di me...

Mi restituisce un sorriso malizioso e mi accarezza le nocche con il pollice.. è davvero affascinante questo vampiro.. “quando possiamo cominciare?”

“Domani sera.”

Mi osserva dall'alto al basso e fa una smorfia soddisfatta.. “perfetto”

Perla arrossisce per me.. com'è timida.. io invece non lascio i suoi occhi..

Un boato ci fa sussultare, impugniamo tutti le armi.. Io la mia spada, Perla il suo prezioso pugnale..

Si apre un portale e ne esce uno strano soggetto in vestaglia.. Spalanco gli occhi.. e questo da dove viene?!

 

IZZY

Seguo con gli occhi il mio ragazzo sfrecciare dall'altra parte della discoteca ad una velocità incredibile.. siamo a caccia di demoni, deve aver visto qualcosa, mi avvicino all'orecchio di mio fratello:”vado da Jace, torniamo subito”

Annuisce e mi sorride..

Afferro la spada e avvicino le labbra a questa meravigliosa lama in adamas.. “Jhoel” sussurro e subito l'arma prende vita..

Mi faccio strada e mi guardo attorno in cerca di Jace.. dove sarà?!?

Ah, ecco, vedo una splendida testa bionda.. mi avvicino velocemente.. è strano.. ha lo sguardo fisso nel vuoto e la spada bassa.. cosa sarà successo?

Gli accarezzo un braccio:“Hei Jace! Stai bene? Dov'è il demone?!”

Mi guarda con gli occhi spalancati..:”era qui.. e poi è imploso.. una ragazza con gli occhi da matta e uno biondo mi hanno fissato e sono svaniti.. così.. per magia.. senza portali.. si sono semplicemente dissolti..”

Per l'Angelo.. è davvero scioccato.. gli accarezzo il viso, è tutto sudato.. sorrido:”magari erano fantasmi.. uuu..” rido e fa una smorfia..

Ripongo la spada e gli sorrido.. “dai, vieni, Alec ne individuato un altro.”

Scuote la testa e torna ad essere il fantastico ragazzo di sempre..

Mi tira i capelli dietro alle orecchi e mi bacia dolcemente.. tutti attorno a noi si muovono a ritmo di musica, ma nessuno può vederci.. restiamo fermi a baciarci.. Jace mi accarezza i fianchi e sorride..

“ti amo” Sorrido.. lo amo davvero..

“Dobbiamo fare il pieno.. domani parto per la missione..” mi dice sfiorandomi il sedere..

Lo guardo negli occhi, sono meravigliosi, i più belli del mondo.. ambrati con delle pagliuzze dorate.. ormai stiamo assieme da un anno e mezzo.. ci amiamo.. non me l'ha mai detto.. ma lo so che mi ama.. Annuisco e gli metto le mani nei capelli.. “torniamo in istituto allora..”

 

JONATHAN

Ma guarda questo... da dove cavolo arriva?! Spalanco leggermente gli occhi.. uno stregone questo?! Per l'Angelo.. ha i capelli corti e neri, gli occhi sembrano quelli di un gatto... orecchie tempestate di orecchini e pelle abbronzata.. è pure truccato.. Per l'Angelo.. mah.. indossa una vestaglia rossa in seta.. dubito abbia le mutande..

Si avvicina subito alla moretta e le bacia la mano.. mi tremano le mani.. “Piacere carina, ma guardati, sembri una modella.. fai una giravolta su te stessa.. ottimo.. sisi, brava la mia allieva.. sei uno splendore! Farai una strage di maschietti.. se fossi stata brutta non ti avrei mai addestrata.. non mi piacciono le persone brutte.. e neanche le cose brutte.. sono un insulto alla vita!” Sorride e le fa l'occhiolino.. oh per l'Angelo.. Sorride nervosa e diventa paonazza.. che diavolo dice?!?

Posa gli occhi su Clary e sorride estasiato :”per Lilith! Lei è la tua gemella in versione rosso fuoco?! È incantevole! Peccato che non sia magica.. ma mi piace ugualmente! Siete una accoppiata mostruosamente affascinante!” incrocia le braccia e le squadra entrambe..

Riponiamo tutti le armi e Valentine si avvicina allo stregone:”Magnus, grazie d'essere venuto”

Lui accenna un gesto con la testa ma non toglie gli occhi dalla mia ragazza..

Ci sta provando con la moretta?! Vivrà poco questo stregone..

Si aggiusta la vestaglia e sorride a Perla, si sta prendendo troppa confidenza:“bene.. allora, tuo padre mi ha detto di perfezionare al meglio la tua magia.. hai dei poteri incredibili.. nessuno stregone riesce a svanire e riapparire dove vuole senza un portale.. sei una creaturina davvero speciale.. sono contento che tuo padre sia venuto da me.. ti farò diventare una strega perfetta! Dove pensi d'essere mancante tesorina?”

“Non è mia figlia Magnus, l'ho solo cresciuta come tale” mio padre lo interrompe con tono freddo e distaccato... lo sottolinea sempre..

Lui non gli dà ascolto e sventola una mano in direzione di Perla per farla parlare..“bè.. mi scarico facilmente.. dopo una decina di incantesimi vari sono atterra.. poi la mia conoscenza dei vampiri è davvero limitata..”

E' una ragazza formidabile e dotata.. le manca solo un piccolo incentivo... non riesce ad accedere completamente alla sua magia..

La guarda ed annuisce:”capisco, troverò sicuramente un vampiro disposto a farti da cicerone.. è un inizio, poi sperimenteremo assieme le tue capacità..” sospira e sorride “la magia è dentro di te zuccherino.. devi solo tirarla fuori.. è come quando stai per raggiungere l'orgasmo.. la magia si scatena assieme a tutti i muscoli e nervi del tuo corpo, ti carichi in un attimo esplodendo..”

Clary sorride e si morde un labbro.. Perla diventa talmente rossa da fare comunella con i capelli di mia sorella.. Per l'Angelo.. niente sesso caro Magnus, mi tiene al guinzaglio senza quello.. appena lo faremo sarò un burattino tra le sue mani.. ne sono sicuro... è una ragazza davvero speciale..

La mascella della moretta si apre e rimane a guardarlo attonita..

Lui incrocia le braccia e la fissa:“è una cosa naturale caramellina.. non c'è nulla da vergognarsi... siamo stati creati apposta per quello! Per il piacere!!”

Sorride nervosa e scuote leggermente la testa.. penso desideri solo riapparire dall'altra parte del mondo.. la stiamo tutti guardando..

Pangborn e Blackwell ridono, che coglioni, gli lancio uno sguardo di fuoco e subito tornano sull'attenti..

Lo stregone apre le mani e la fissa con gli occhi spalancati.. la mette ancora di più a disagio così..“Per Lilith.. non posso pensare anche alla tua verginità! So che sarà un trauma per te ma non posso aiutarti.. è da secoli che preferisco i maschietti.. Sono qui per insegnarti ad usare la magia! Domani sera darò una festa.. ti metti un bell'abitino stuzzicoso, ti trovi un bel ragazzotto e ci fai un po' di sesso... così capirai cosa ti serve per poter accedere a tutta la tua magia!”

“Sembra facile, no Perla?!” mio padre è sempre freddo come il ghiaccio con lei..

La moretta trema leggermente.. manca solo che la costringa a fare sesso.. è talmente in imbarazzo.. mi dispiace..

Lo stregone stringe le labbra e sventola in aria la mano:“Dai, chiudi quella bocca che troverai sicuramente qualcuno che ti tira fuori le parole domani sera..” alza le mani ed apre un portale “e non azzardarti a non venire! Consideralo un compito a casa.. non quello di fare sesso.. quello di venire alla festa ovviamente.. ti lasci andare e diventi una strega a tutti gli effetti...” Si massaggia le tempie e sospira:”quanto lavoro che avrò da fare con te.. Per Lilith.. dai, ora vai a fare un po' di shopping.. di certo non puoi venire vestita così.. a domani sera.. Ciao dolcetto..”

Lo stregone se ne va entrando nel buio..

Siamo ancora in silenzio.. mio padre osserva attentamente la mappa di Alicante posata sul tavolo dello studio..

Osservo la moretta.. si guarda le dita delle mani che si incrociano tra di loro.. “posso andare?” sussurra con un filo di voce..

Valentine alza il capo “ci serve a pieno la tua magia, vedi di rimediare!” le ruggisce contro.. perchè ce l'ha sempre con lei?! Mi fa incazzare..

E' percorsa da un brivido di paura, chiude gli occhi e svanisce..

Clary mi guarda e scuote leggermente la testa.. è triste per lei.. mio padre non manca mai l'occasione per farla sentire sbagliata e mancante..

 

SOLDATO ANGELICO, INFILTRATO SPECIALE JACE LIGHTWOOD

Sono stato convocato nella tana del lupo.. per l'Angelo.. siamo qui per conquistare la sua fiducia e ricavare informazioni...

“Benvenuti” Valentine stringe la mano prima a me e poi al mio parabatai..

“Questo è mio figlio Jonathan” dice orgoglioso..

Stringiamo le mani anche a questo ragazzo.. avrà circa la nostra età, alto, muscoloso, biondo con i capelli corti e gli occhi verdi.. il figlio.. bene..

I due scagnozzi di Valentine si presentano, sono quelli che fanno il lavoro sporco..

“Venite, vi presento il resto della famiglia” Valentine ci fa strada..

Il resto della famiglia?! Quanti figli ha questo?!

Percorriamo un lungo corridoio, le pareti sono decorate con meravigliosi quadri.. alcuni sono molto tristi.. lacrime.. tante lacrime..

Sento delle risate.. due voci distinte che si assomigliano molto “sei scema!” una voce cristallina mi fa venire i brividi.. sono ragazze.. che diavolo ci fanno qui con Valentine?

Ridono ancora.. sento più chiaramente il vociare man mano che ci avviciniamo..

“dai, è carino così!”

“sei fuori di testa, è troppo corto Perla! Se mi chino a prendere qualcosa mi si vede tutto il sedere!”

Sorrido.. la cosa si fa interessante..

“il mio mi piace.. magari è meglio rosso”

“Si, ti sta bene.. gli farai girare la testa!” ride..

Entriamo in soggiorno.. quello che vedo è incredibile.. due ragazze vestite con un abitino mini.. una mora con gli occhi arancioni e i capelli castano scuro indossa un abito rosso senza spalline e cortissimo.. è carina.. fisico asciutto.. appena ci vede fa una smorfia e si mette la mano davanti alla bocca per trattenere la risata.. arrossisce... mah..

Una ragazza con il suo stesso fisico è girata di spalle, ha i capelli rosso fuoco.. wow.. sembra una fiamma.. le arrivano oltre metà schiena.. si volta di scatto quando vede la sua amica fissare la porta..

wow.. sento il cuore iniziare a battere velocissimo.. per l'Angelo.. è la perfezione fatta femmina..

Lentiggini... splendide lentiggini sono sparse sul suo viso.. ha gli occhi verdi... è bella oltre ogni misura.. labbra colore delle ciliegie mature.. penso abbiano anche la stessa consistenza.. fisico perfetto, curve mozzafiato.. mai visto una ragazza così bella..

Scuoto la testa.. che idiota.. Izzy.. Izzy è bella.. sono percorso da un brivido.. che cavolo mi succede?!

“è il tuo disegno Clary..” sussurra la mora..

La rossa è rimasta a bocca aperta e mi fissa attonita.. ok.. sorrido, spesso faccio questo effetto alle donne..

“Perchè siete conciate così?” Valentine rivolge loro uno sguardo severo.. le ragazze tornano alla realtà e si guardano..

“proviamo i vestiti per la festa dello stregone papà..” la rossa sorride..

Cazzo.. è la figlia di Valentine.. non è possibile.. il nemico.. la figlia del nemico.. no.. non può essere..

L'uomo scuote la testa e si volta verso di noi:”sono giovani.. abbiate pazienza come facciamo noi.. cresceranno.. la ragazza con i capelli rossi è mia figlia Clarissa, ha sangue d'angelo che le scorre nelle vene.. ha la capacità di creare nuove rune..” dice con orgoglio e un sorriso “la ragazza con i capelli mori si chiama Perla, è una mezza strega..” dice velocemente come se fosse incazzato con lei.. non deve andarle molto a genio..

Le ragazze si lanciano uno sguardo come se si potessero parlare il pensiero.. sono parabatai.. vedo la runa..

Clarissa.. bellissima.. troppo bella.. non devo farmi distrarre dalla missione.. indossa un abito favoloso... le sta un incanto.. Per l'Angelo.. mi avrà fatto un incantesimo..

 

PERLA

Finalmente sera.. tra poco arriverà Jhon.. sento già il cuore battere velocissimo.. indosso una canottiera rosa e degli slip dello stello colore.. attizzo il fuoco nel camino.. mi piace lo scoppiettio del legno...

Afferro il libro che sto leggendo e lo apro.. interessante.. la magia nei rituali.. Valentine non capisce che non è così facile da padroneggiare la magia.. pensa che sia come tirare una freccia.. Per l'Angelo.. mi tratta sempre con sufficienza..

La porta si apre, alzo gli occhi dal libro e Jhon entra silenziosamente chiudendosi la porta alle spalle.. mi sorride:”ciao bellissima” dice con dolcezza..

E così tutti i miei pensieri si volatizzano.. sorrido e ripongo il libro:”com'è andato l'incontro? I nuovi cacciatori devono essere proprio fidati..”

Sospira e ti toglie la giacca della divisa.. è bello.. per l'Angelo.. è bellissimo.. gli è cresciuta un po' di barba.. è proprio meraviglioso.. ha un sorriso che dedica solo a me.. appoggia sulla sedia della scrivania la giacca e si avvicina:”l'incontro è andato bene.. i cacciatori sono stati raccomandati a mio padre da così tante persone che è impossibile non fidarsi.. stiamo organizzando qualcosa di grande.. finalmente tutto inizia a coincidere.. mio padre ha delle grandi idee..”

“non mi va di parlare di tuo padre.. mi guarda sempre come se fossi una creatura sporca..” sussurro.. mi guardo nervosamente le dita intrecciate delle mani.. ha detto che devo rimediare così da diventare una strega completa.. che sono una mezza strega.. mi odia proprio..

Si toglie gli stivali e si siede accanto a me sul letto.. mi accarezza i capelli:”sei una creatura unica moretta.. sei splendida.. intelligente..” sorride e poso gli occhi nei suoi “sei unica.. sai com'è fatto mio padre... non dare peso a quello che dice.. sei unica e speciale.. e tutta mia..” si sporge verso di me e mi bacia.. un dolcissimo bacio.. un meraviglioso bacio.. gli metto le mani nei capelli.. il bacio si fa passionale.. Per l'Angelo..

Mi afferra per i fianchi e mi solleva sopra di lui... siedo a cavalcioni e inizia ad accarezzarmi la schiena..

“pensi d'indossare il mini abitino che avevi oggi per la festa dello stregone?!” mi guarda male..

Urka.. “si.. Clary ha detto che mi sta bene..” sussurro.. forse no.. forse mi sbaglio..

Fa una smorfia :”si, anche troppo bene.. verrò anch'io.. non mi va che ti girino attorno una marea di maschietti allupati.”

Sorrido e gli metto le mani nei capelli:”Ma a me piaci tu Jhon.. non gli altri...” gli sussurro a fior di labbra..

Sorride a mi stringe forte a lui.. sento il cuore battergli veloce attraverso la maglietta.. gliela faccio sparire e gli accarezzo le spalle.. così forti, muscolose.. mi fa impazzire..

“sei unica moretta..e tutta mia..” dice dolcemente..

Mi toglie la canottiera e sorride, tiro indietro la testa.. inizia a baciarmi il collo.. con una mano mi tiene stretta dietro alla schiena.. con l'altra mi accarezza i seni..

Mi sento esplodere.. gemo forte.. lo sento sorridere.. “sei bellissima..” mi dice..

Chiudo gli occhi e continuo ad accarezzargli il collo e le spalle..

In un attimo mi ritrovo stesa sul letto.. le mani non mi danno tregua.. mi accarezza e mi stringe con le sue mani fantastiche.. uniche.. è capace di farmi impazzire..

Dio.. è divino... scende con le labbra sul mio collo e mugolo.. le mani scivolano lentamente sul bordo delle mie mutandine.. no.. ecco che mi blocco.. no.. quelle no... Non ancora..

“Aspetta” sussurro con il cuore in gola..

Sospira e stringe gli occhi.. si appoggia al mio collo.. “moretta.. mi fermi sempre sul più bello..” dice ansante... “Lo so che mi vuoi.. ogni volta che stiamo assieme.. che ti accarezzo.. lo sento che mi vuoi.. mi baci con una passione incredibile.. ansimi.. mi fai impazzire.. ti voglio così tanto.. voglio sentirti mia..”

Per l'Angelo.. vorrei farmi piccola piccola.. “Scusa..” sussurro..

Alza il viso e mi guarda negli occhi sorridendo dolcemente “sei così bella che è difficile fermarmi..”

Il cuore mi trotta nel torace... “ci tieni a me?”

Mi guarda confuso “certo”

Sospiro “provi qualcosa per me?”

Mi bacia dolcemente sulle labbra e sorride ancora “un senso di protezione, stima, desiderio, rispetto, passione..”

“giusto..” accenno un sorriso tirato.. “niente di più..”

Sospira..“Perla.. l'amore è solo una psico cazzata di cui mia madre continuava a parlare..” freddo e distaccato.. ecco il Jonathan di suo padre..

Merda.. questo è il colpo di grazia... cosa mi aspettavo? È sempre attaccato a Valentine... “non è vero..” sussurro con la voce tremante..

Sbuffa e si appoggia con la testa sul cuscino accanto a me.. mi copro con il lenzuolo e lo guardo.. ha lo sguardo perso, guarda il soffitto ma non lo vede.. “per questo non vuoi fare sesso?” dice con tono duro e severo...

Stringo il lenzuolo rosso a cuori bianchi del mio letto con le mani e faccio spallucce.. non è per questo... non l'ho mai fatto.. vorrei fosse speciale.. non obbligato...

Si alza dal letto in malomodo e mi fissa “deciditi, finire così ogni notte è frustrante! Non ho intenzione di aspettarti in eterno!”

Mi mordo un labbro e mi metto seduta:“pensi che sia così terribile l'amore?” sento gli occhi pieni di lacrime.. Jossy continuava a dirci che è l'unica cosa per cui valga la pena vivere.. io e Clary ci vogliamo bene.. non siamo solo parabatai.. e Jhon.. io penso d'amarlo..

Si passa una mano sugli occhi e sospira rumorosamente, sono un fascio di nervi.. “l'amore rende deboli e io non sono un debole, mia madre vi ha insegnato che l'amore è speciale, ma non è così, hai visto com'è finta? Si è suicidata! Io sono un vincente, sono un leader, sono il miglior combattente! Sono l'erede del dominio per cui Valentine sta lottando da tutta la vita..”

Gioco nervosamente con il lenzuolo e non lo guardo “a me interessi tu.. non quello che sei.. mi piaci tu quando sorridi, quando stiamo assieme.. quando mi parli di te e di quello che ti piace fare.. quando ridiamo.. l'amore non rende deboli.. l'affetto non rende deboli.. rende solo tutto più bello..” mormoro con la gola chiusa.. ho il magone...

Scuote la testa e raccatta insieme i suoi vestiti sparsi sul pavimento..

Inizio a piangiucchiare... se ne sta andando.. volto il viso verso la finestra per non guardarlo.. “non voglio farlo solo perchè me lo ordina tuo padre.. voglio che sia qualcosa di più...” dico con un filo di voce..

“tutto questo è assurdo, non c'è amore tra noi..” bofonchia.. “è finita!” dice secco..

Sento solo la porta della mia stanza sbattere forte.. e con un rumore assordante il mio cuore innamorato si spezza.. affondo il viso nelle mani e inizio a piangere.. mi ha lasciata..

 

EMMANUEL

“Certo Magnus.. per una creatura così particolare mi sacrificherò volentieri.. si, domani sera alle ventitre.. Perla.. una perla rara.. haha.. mi piace.. ottimo, a buon rendere” infilo il telefono in tasca e osservo le mie guardie del corpo..

Franck, indossa sempre i soliti jeans neri e una camicia a righe bianca e azzurra.. ha gli occhi rossi, si è appena nutrito, è il mio braccio destro, mi ha salvato la vita in più di un'occasione e ora è in prima linea per aiutarmi a prendere il dominio della città.. offriamo sangue umano ai nostri membri e la possibilità ai mondani di unirsi a noi.. diventeremo il clan più numeroso dell'America... molti vampiri del clan di Raphael si sono già uniti a noi.. non sarà difficile..

Zoè, la compagna di Franck, ha molte conoscenze in città, è una donna molto bella, alta, slanciata, con i capelli colore della paglia, ha già radunato molti amici..

Occupiamo un intero edificio accanto a Central Park, settanta piani di cemento armato che ci permetteranno di avere il dominio sulla città..

I vetri blindati sono oscurati, il sole non entra, ma riusciamo a vedere tutto quello che succede all'esterno.. il parco è bellissimo in estate.. cosa darei per poter stare alla luce del sole.. sul lago ci navigano delle barchette a remi e gli alberi che lo costeggiano sono verdissimi.. mi piace il profumo della natura..

“Novità da mio fratello?" chiedo serio..

“Si stanno muovendo.. Suo fratello Raphael ha stretto un'alleanza con Valentine.. dobbiamo prepararci ad un attacco, non cederà il dominio senza combattere..” il mio braccio destro mi risponde velocemente..

Giusto giusto.. Valentine.. “tutti abbiamo un prezzo Franck, tutti.. sarà facile trovare il suo..”

 

VALENTINE

Solo.. ora sono solo.. odio stare solo.. Jossy non c'è.. ormai non c'è più da cinque anni.. non sono riuscito a salvarla.. ma mi ha insegnato una cosa importante.. il tempo, solo con il tempo si possono fare bene le cose..

Ha cresciuto Clary magnificamente.. è responsabile, dotata, sicura di sé.. Jonathan è esattamente come me, mi segue in ogni mio passo e non si fa distrarre da nulla.. niente è più importante della nostra missione..

Passo la mano sulla mappa di Idris.. niente scontri per il momento.. solo alleanze.. ormai del Conclave rimane davvero poco di pulito.. li ho tutti in mano.. in un verso o nell'altro li ho in mano tutti..

Ancora un po' ed entrerò ad Idris rovesciando la loro politica e mettendo me al vertice di tutto.. un dittatore.. tutto quello che dirò sarà legge.. tutti quelli che non saranno d'accordo con me moriranno semplicemente..

I miei figli in prima linea per il dominio di tutto.. tutti gli altri sono sacrificabili.. ma noi domineremo..


-.-.-.-.-.-

Nuovo progetto.. vediamo come va <3 Sono molto incerta, quindi vediamo se vi piace.

Aspetto recensioni <3

Grazie a tutte, a presto, kisss

Perla

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo I ***


Image and video hosting by TinyPic

Banner di: Miss Black

 

 

JACE

Siamo seduti a colazione nello stesso tavolo di Valentine.. i contatti del Conclave sono stati impeccabili, ci pensa dalla loro parte..

La reggia dove alloggiano è impossibile da localizzare, per uscire ed entrare siamo sempre scortati dai suoi tirapiedi.. la vedo dura fornire le coordinate al conclave, una fortezza fantasma come questa cambia sede ogni ora..

La tavola è perfettamente imbandita, c'è di tutto, dal dolce al salato, il tavolo è in vetro satinato e le poltrone sono comodissime.. altro che la mensa di Alicante.. Per l'Angelo.. vivono nel lusso..

Imburro del pane e afferro la marmellata alle fragole.. la mia preferita.. mmm...

Il piano è chiaro, guadagnare la fiducia del demone e più informazioni possibili... dobbiamo stilare una lista dettagliata con i nomi dei membri del consiglio corrotti..

Una chioma rossa fuoco entra nella sala per la colazione e per un attimo mi fa dimenticare anche chi sono.. Per l'Angelo.. indossa una maglietta senza spalline arancione e dei pantaloncini cortissimi bianchi.. è perfetta.. resto a gustarmela per un tempo che sembra infinito.. che diavolo mi sta succedendo? Ho salutato ieri Izzy e sto fissando un'altra ragazza come se non esistesse al mondo creatura migliore di lei.. incrocia le braccia e mi sorride.. ha degli occhi che sembrano smeraldi..

Alec nota la mia reazione e mi dà una gomitata nelle costole.. tossisco leggermente..

Valentine si accorge della figlia e alza il viso con un sorriso:”luce dei miei occhi, ben svegliata, vieni, fai colazione con noi”

Si avvicina a suo padre e gli bacia una guancia.. non sembra un fottuto e malvagio calcolatore.. è premuroso nei suoi confronti..

Salta un posto e si siede accanto a me “buongiorno Jace, dormito bene? Stasera presto ho un impegno, ma poi vorrei scambiare due chiacchere con te, ti va?”

Per l'Angelo.. com'è determinata questa ragazza.. “certo, farebbe piacere anche ad Alec unirsi a noi”

Fa una smorfia.. probabilmente preferiva passare del tempo da solo con me?! “bè.. allora da due a tre non è più una chiaccherata intima, sembra più una festa.. e io sono già stata invitata ad una festa, quindi quando avrai le idee più chiare fammi un fischio”

Resto a bocca aperta... neanche il tempo di risponderle che entra nella sala suo fratello.. Per l'Angelo... sembra nervoso..

Valentine posa il caffè:”buongiorno, finalmente ci degni della tua presenza” dice in tono sarcastico...

Lui scuote la testa e afferra saldamente con le mani la il bordo della sedia libera, si guarda attorno e curiosa agitato nella cucina, poi guarda la sorella:“Dov'è Perla?”

Valentine lo guarda alzando un sopracciglio:”mi ha lasciato un biglietto, ha detto di chiamarla se abbiamo bisogno di lei” ride e sorseggia del caffè “magari ha dato ascolto allo stregone e ha deciso di diventare una strega completa.. è debole così” ridacchia..

Per l'Angelo... la tensione si taglia con il coltello.. Clary inizia a mangiare come se niente fosse.. Jonathan mastica nervosamente il niente e sta cercando di trattenersi.. poi apre la bocca.. apriti o cielo.. guarda suo padre con gli occhi iniettati di rabbia.. “Piantala di dire cazzate! Ci ha salvato il culo in più di un'occasione! Ti ha riattaccato un braccio, se non fosse per lei ti mancherebbe quello destro! È ancora giovane e la magia non è come impugnare una spada! Smettila di trattarla come se non contasse nulla e sbagliasse sempre tutto!” urla esasperato verso Valentine..

La rossa non si è minimamente scompigliata.. anzi, continua la sua colazione come se niente fosse... per l'Angelo..

Tra poco ci scappa il morto.. Valentine appoggia la tazza di caffè con un colpo e fissa il figlio:“ma guarda chi ha preso le difese della streghetta, calmati Jonathan, sembri tua madre.. se ho investito molto su di lei significa che credo nel suo potenziale, altrimenti avrebbe fatto la fine di suo padre. Siediti e mangia, tu, Clary, Jace e Alec dovete andare a prendermi una cosa molto importante ad Auschwitz...” Auschwitz?! Che diavolo avrà in mente? Riafferra la tazza del caffè e ricomincia a parlare “hanno chiuso tutto il campo ai mondani.. si è riempito di dimenticati.. dovrete fare attenzione.. vi dirò cosa mi serve, ma ora mangia, devi essere in forze”

Cosa può servirgli da un campo di concentramento? Guardo Alec e annuisco leggermente, sicuramente lo comunicheremo al conclave..

Poi torno con lo sguardo sul ragazzo in piedi.. sospira e guarda la sorella “puoi chiamarla? Devo parlarle” sembra in pena..

Clary ridacchia, strofina le mani per far cadere le briciole nel piatto e beve un sorso di spremuta.. con tutta la calma si pulisce la bocca con un tovagliolo in cotone e finalmente lo guarda:“caro fratellino, ha detto di chiamarla solo per un reale bisogno e dubito che tu ne abbia uno..” dice tagliente come un rasoio..

Per l'Angelo.. cazzuta questa ragazza..

Lui la fissa negli occhi.. gli parla con il pensiero? Lei sospira e si addolcisce:”non so dove sia andata Jhon.. l'ho vista solo stanotte.. ha dormito con me.. non stava bene..”

Il ragazzo si passa la mano sugli occhi.. annuisce ed esce dalla sala..

Per l'Angelo.. che strana famiglia...

 

Colazione finita, andiamo a prepararci per la missione.. Cazzo.. il mio parabatai mi afferra per la maglietta e mi trascina dentro la nostra stanza.. la chiude con un iratze e ne traccia uno per il silenzio.. nessuno può sentirci..

Anche la nostra stanza è ben arredata e davvero grande, due letti da una piazza e mezza costeggiano le pareti, ci sono due bacheche per le armi in legno e due armadi, un bagno... siamo alloggiati bene.. durante l'ultima missione dormivamo in una tenda, le docce erano sostituite dal fiume e i bagni erano liberi nel bosco.. praticamente vivevamo come animali selvaggi..

Il mio parabatai tossisce per attirare la mia attenzione.. mi volto e infilo le mani in tasca, incrocia le braccia e mi punta “ti sei invaghito di cappuccetto rosso, Jace? Ricordati che siamo nella tana del lupo!” stringe i pugni.. non sono uno scemo, so dove ci troviamo..

Mi passo una mano sugli occhi e faccio spallucce.. mi ha incantato.. sfoggio la mia migliore faccia da poker e sorrido “che ci posso fare se sono irresistibile?” mi scompiglio i capelli e ammicco...

Alec si passa entrambe le mani sugli occhi “mi sembri troppo interessato.. a Izzy non ci pensi? Per l'Angelo.. non ti sei mai comportato così!” alza leggermente la voce..

Cazzo.. Izzy.. certo che ci penso.. deve avermi fatto un incantesimo.. sospiro e guardo negli occhi il mio parabatati:”è solo un mezzo per ricavare informazioni.. penso dovrei invitarla a cena.. sai com'è.. il fascino non è acqua, vuoterà il sacco.. a chi non piacciono i biondi?!”

Alec ride.. finalmente si è rilassato “Attento a non scottarti Jace, credo sia una fiamma libera quella ragazza..” annuisco e gli sbatto la mano sulla spalla, sorride “tornerò da Magnus stasera, forse ha delle notizie nuove da darmi... è stato fortunato, tra tutti gli stregoni Valentine ha scelto lui per l'addestramento alla strega.. ci metterà all'erta per eventuali complicanze.. per ora seguiamo il piano.”

“ok” strofino le mani.. mi aspetta una seratina niente male.. con soli scopi investigativi ovviamente.. uh-uh!!!

 

CLARY

Arriviamo direttamente davanti al cancello del capo.. per l'Angelo alzo gli occhi.. Arbeit macht frei.. il lavoro rende liberi.. scuoto la testa e sospiro.. il mondo invisibile non si intromette nelle vicissitudini dei mondani.. ma in questo caso avrebbero dovuto fare un'eccezione.. Perla li avrebbe fatti saltare in aria in un momento..

Questo posto mi dà i brividi..

“tenetevi pronti.. appena varcheremo il cancello ci saranno addosso..” Mio fratello impugna la spada.. Jace e Alec fanno uguale..

Io afferro lo stilo.. Restiamo immobili a fissare la porta dell'inferno.. una cancellata in ferro battuto arrugginito alta circa cinque metri ci blocca l'entrata.. mi avvicino e traccio una runa per aprirlo..

Si spalanca in un istante..

“Andiamo” alzo gli occhi, Jonathan è tornato ad essere freddo..

Impugno la spada e seguo mio fratello..

Ci aspettavamo un attacco ma non si muove neanche una foglia.. restiamo tutti all'erta..

“E' l'ultimo edificio sulla sinistra.. state all'erta.. sento odore di morte..”

Ci incamminiamo.. qui nevica, sulla strada ci sono circa dieci centimetri di neve.. mi traccio velocemente una runa per proteggermi dal freddo, non riesco a maneggiare bene la spada con le dita gelate..

Ci sono solo le nostre impronte sulla neve.. non c'è nessuno qui...

Costeggiamo in silenzio l'edificio fatto interamente in mattoncini rossi e alto tre piani.. non si sente il minimo rumore.. le finestre sono troppo in alto per permetterci di vedere all'interno..

Raggiungiamo velocemente l'edificio giusto, è esattamente come quelli che abbiamo appena oltrepassato, la porta che mi trovo davanti è in legno pieno, traccio una runa e Jonathan mi passa avanti.. come se non sapessi gestire una situazione di pericolo...

Gli lascio il passo, oggi non è in vena di litigare..

Afferra la stregaluce ed entra sicuro di sé, io, Jace e Alec lo seguiamo..

Per l'Angelo.. la luce è accesa.. quello che troviamo davanti è un unico corridoio con pavimenti bianchi luridi fatti di piastrelle bianche molto piccole.. alcune sono rotte.. le pareti sono verdi fino ad un metro e mezzo d'altezza e poi bianco sporco.. stanno cadendo a pezzi, sono terribilmente scrostate.. e poi porte.. ogni sei metri c'è una porta chiusa.. mi vengono i brividi..

“Erano le celle usate dai nazisti, mettevano le cavie umane in attesa degli esperimenti.. noi dobbiamo recarci nel laboratorio.. è la porta in fondo.. ” Jonathan spezza il silenzio..

“Bastardi” sussurro..

“Sorellina.. non pensare che i cacciatori siano meglio.. anche il Conclave faceva esperimenti.. però usavano i nascosti.. la moretta sarebbe stata vivisezionata..” sussurra con disgusto..

“La moretta?!” lo guardo male.. chi è questa?!

“Perla” sussurra senza guardarmi..

Idiota di fratello.. ha pianto tutta la notte la mia parabatai...“Sei scemo” e con questa affermazione chiudo il discorso..

“Avete voglia di fare salotto? Perchè sinceramente sento puzza di morte e preferisco tornare nella fortezza..” Jace ci batte sulle spalle..

Ci incamminiamo velocemente.. passiamo le prime dieci porte.. mi sembra impossibile che non ci sia nessuno..

Come al solito.. le ultime parole famose.. tutte le porte si aprono contemporaneamente e ne escono una dozzina di dimenticati..

“Attenta Clary!” mi urla mio fratello.. iniziamo a combattere.. mi sporgo in avanti e colpisco un essere senza capelli, con gli occhi sporgenti e la bava alla bocca... è ricoperto di rune..

Jhon si muove con destrezza, è forte e veloce... grazie al sangue di Lilith.. Giro gli occhi verso gli altri due cacciatori.. Jace è veloce tanto quanto Jhon e Alec se la cava alla grande..

“Andate, li teniamo occupati noi, vi raggiungiamo!” Jace urla nella nostra direzione..

Jhon mi afferra per un braccio e uccide il dimenticato che mi stava per trafiggermi.. “grazie” soffio con un sussurro a mio fratello..

Corriamo verso l'ultima porta, questo corridoio sembra senza fine.. è terribile.. arriviamo alla porta... è chiusa.. traccio un'altra runa..

Entriamo velocemente.. quello che mi ritrovo davanti mi fa boccheggiare..

Una stanza completamente bianca, le pareti e il pavimento sono immacolati.. l'odore di candeggina mi brucia le narici.. dev'esserci qualcuno qui.. le lampade al neon illuminano la stanza con un aluce fredda..

Sulla sinistra ci sono due poltrone da dentisti, gli attrezzi sono ancora tutti sul tavolino adiacente.. seghetti, pinze.. per l'Angelo... scalpelli, un martello.. al centro ci sono due tavoli in metallo.. io e Jhon ci avviciniamo, un tavolo è pieno di attrezzi “sono strumenti chirurgici e ginecologici del dottor Mengele.. l'angelo nero di Auschwitz..” mio fratello rabbrividisce..

Per l'Angelo.. artigli, ganci, pinze, seghe, coltellini.. bisturi.. non ho neanche il coraggio di toccarli “sembrano lasciati qui per essere ancora usati” dico disgustata..

“chi pensi che abbia creato i dimenticati lì fuori?!” Jhon stringe i denti.. “c'è una fonte di potere demoniaco qui dentro pari alla luce angelica, è racchiusa nella pyxies.. Valentine è riuscito ad intercettarla con un rituale particolare.. dobbiamo portargliela, ne farà buon uso.. ”

Certo... C'è un silenzio di tomba qui dentro..

Jhon ripone la spada nel fodero e si avvicina al muro accanto alla porta... afferra lo stilo e inizia ad incidere la parete..

Ripongo anch'io l'arma.. lui è tranquillo.. lo sono anch'io..

Mi guardo attorno.. è la stanza degli orrori... il soffitto è ricoperto di ganci..

“aaaaaaah!” abbasso lo sguardo su Jhon, un uomo con indosso un camice bianco e i capelli neri è uscito dalla stanza che ha appena aperto e l'ha pugnalato.. cade atterra sul corpo dolorante di mio fratello e gli rigira il pugnale bel petto... afferro la spada e gli taglio la testa...

Mi avvento su di lui..

Geme dal dolore “non me lo aspettavo..” sussurra con voce spezzata..

La porta si spalanca, afferro la spada ma subito la ripongo, Jace e Alec entrano ansanti.. Alec sanguina..

Mio fratello continua a imprecare.. Jace e Alec si accucciano accanto a noi, Alec estrae lo stilo e inizia a tracciargli le rune.. ma non funzionano.. afferro il pugnale dell'uomo, manca la punta.. “è in metallo demoniaco Jhon, chiamo Perla” merda.. non può morire.. se non faccio subito qualcosa morirà...

Chiudo gli occhi e mi tocco la runa.. ecco come chiamare la mia magica parabatai...

Mio fratello stringe i denti e cerca di non urlare.. ma è impossibile.. la punta si muove devastando gli organi che trova sul suo cammino..

Perla appare accanto a me.. indossa una canottiera rossa e dei jeans corti.. appena vede Jhon si accuccia davanti a lui.. gli accarezza il viso..

Jace e Alec fanno un passo indietro “impossibile..” sussurrano contemporaneamente.. non conoscono mia sorella..

“ha la punta di un pugnale che gira nel suo corpo Perla.. salvalo” la imploro.. come se dovessi farlo.. lo ama..

Mio fratello si contorce sul pavimento..

Perla lo fa restare a torace nudo e ci appoggia sopra la mano sinistra.. guarda Jhon negli occhi “farà male.. ma poi ti guarisco Jhon.. promesso.. cinque secondi e sarai come nuovo..” usa una voce dolcissima.. Che scemo di fratello..

A Perla tremano le mani.. chiude gli occhi e alza la mano destra.. la punta schizza dal torace di mio fratello accompagnata da un urlo disumano.. perde i sensi.. appena finito appoggia entrambe le mani sul torace e libera la luce.. le ferite si rimarginano all'istante.. Jhon ricomincia a respirare regolarmente..

Sospiro e mi siedo sul pavimento.. è stato imprudente... Perla lo guarda con un'amore infinito e gli accarezza una guancia.. ha ancora gli occhi rossi.. di certo non era a fare shopping.. stupido fratello testardo..

Jace e Alec sono scioccati dai poteri di mia sorella.. li guardo e rido “avete bisogno di un'aggiustatina? Chiedo con un sorriso.. mio fratello sta bene e siamo al sicuro adesso.. inizio a rilassarmi..

Ripongono le armi e scuotono la testa, Jace non lascia i miei occhi.. è davvero carino..

Jhon apre gli occhi e si mette seduto, guarda Perla ma lei si alza velocemente guardandosi attorno “dove diavolo siamo?” chiede impressionata dalla stanza sinistra in cui ci troviamo..

“Nella valle della morte” dico velocemente.. Guardo Jhon “stai meglio?”

Annuisce ed entra nella stanza.. si mette a cercare qualcosa.. non mi interessa.. mi avvicino a Jace ed Alec che stanno parlando con Perla..

“è solo magia” mia sorella giustifica i suoi poteri sempre con la solita frase..

“mai vista una cacciatrice magica” Alec la guarda meravigliato.. è un ragazzo molto muscoloso con i capelli neri e gli occhi azzurri.. è il parabatai di Jace..

“bè.. ora l'hai conosciuta” Perla è dello stesso colore dei miei capelli..

Jace mi sta fissando, appena arrivo nei suoi occhi sposta lo sguardo.. ha rifiutato il mio invito.. impossibile.. ha qualcosa di strano questo ragazzo..

Jhon ci affianca tenendo in mano una scatola ottagonale bizzarra, grande circa dieci centimetri, fatta in pietra scura decorata e liscia, vedo dei serpenti incisi sul contorno, il coperchio sembra rappresentare un sole..

“ti sei fatto quasi uccidere per quella?!” gli chiedo alzando le sopracciglia..

“si..” la porta si spalanca e un'orda di dimenticati invade la stanza.. Perla alza le mani e crea uno scudo attorno a noi..

Jace e Alec afferrano la spada, noi restiamo fermi e li guardiamo alienati, la barriera invisibile della mia parabatai è indistruttibile..

Ci guardano confusi..

“Scudo” dico spalancando gli occhi e indicando la parete leggermente opaca che ci divide da quegli schifosi.. Si stanno ammassando attorno a noi, sono tantissimi.. circa tre dozzine.. per l'Angelo.. sono davvero orribili.. dev'essere stato quello che ho appena ucciso a crearli.. mi vengono i brividi..

“se fosse venuta con noi ci saremmo risparmiati una fatica” Jace ripone la spada e fa una smorfia..

“non abituatevi troppo bene” Jhon li ammonisce con un tono severo..

“Penso di doverli uccidere.. almeno non soffrono più..” sussurra Perla..

Alec ride “tutti? Da sola?! Scommetto dieci dollari che non ce la fai..” la guarda con aria di sfida..

Prela arrossisce e fa spallucce.. chiude gli occhi e fa vibrare la cupola.. in un secondo tutti i dimenticati accalcati attorno a noi cadono sul pavimento morti..

“Porca Lilith” Jace si mette le mani nei capelli e si guarda attorno esterrefatto..

Iniziamo a ridere..

Jace mi si avvicina “vorrei portarti a cena da solo questa sera, l'invito è ancora valido?” mi guarda con una luce che non ho mai visto negli occhi di nessuno..

“Certo” asserisco sicura di me.. non aspetto altro da quando ti ho sognato...

 

JACE

Finalmente sera.. che giornata.. sono nel loro salotto e aspetto la focosa rossa.. hem.. Clary.. chissà perchè mi attizza così tanto... Ho indossato i miei jeans più belli e la camicia nera.. sono uno splendore.. inutile nasconderlo.. Infilo le mani in tasca e aspetto.. questa casa ha dei quadri stupendi.. alcuni dolci, tanti altri tristi.. questo che ho davanti è molto grande, la tela misura circa un metro e mezzo.. sembra un pozzo di colori.. come se una forza dominante cercasse in tutti i modi di portarti a fondo..

“li ha disegnati mia madre” sussulto nel sentire la sua voce..

Vi volto e sorrido, per l'Angleo.. “c-ciao” balbetto come un idiota.. non è bella, di più.. cazzo mi succede?!

I capelli le ricadono morbidi sulle spalle, sembrano soffici e delicati.. gli occhi verdi spiccano nel viso come se fossero dei fari, si è anche truccata leggermente.. è affascinante..

Indossa un abito argentato che le fascia perfettamente tutte le stuzzicanti curve che ha.. la ammiro dalla testa ai piedi.. Per l'Angelo..

Ride e guarda la sua amica “penso gli piaccia il vestito” le sussurra all'orecchio..

Scosto gli occhi da lei e guardo la mora “scusa, non ti ho salutata, ciao, avete dei bellissimi abiti” bofonchio e mi schiarisco la voce..

La strega indossa un abito rosso scollato, hanno praticamente la stessa corporatura, solo che la sua pelle è abbronzata, quella di Clarissa è chiara e tempestata di lentiggini.. mi stuzzica parecchio...

Sentiamo dei passi, Jonathan entra nel salotto diretto allo studio, appena ci vede rallenta il suo passo e si blocca “dove andate?!” chiede in tono autoritario..

Penso che questo ragazzo sia perennemente incazzato...

“Usciamo caro fratellino, non dobbiamo chiederti il permesso” sua sorella gli risponde tagliente come un rasoio..

“Non potete uscire vestite così, è fuori discussione!” il figlio del demone alza la voce indicandole..

Spalanco gli occhi.. è una sorta di fratello/padrone?!

Clary ride “sì che possiamo e lo faremo, non hai vite da rovinare stasera?!”

Il ragazzo guarda la strega:“Cambiati Perla” sembra sempre più incazzato.. stringe gli occhi e ci passa sopra una mano..

Lei non lo guarda negli occhi “Clary ha detto che sto bene..” sussurra..

Io non la capisco questa famiglia..

“non.. non è vero, il rosso ti sta male!” dice esasperato facendo cadere le mani sui fianchi...

La strega avvampa in difficoltà e diventa dello stesso colore del vestito.. intreccia le mani e abbassa lo sguardo..

“Vai a farti un giro Jonathan, parli con il culo stasera!” Clary alza la voce verso suo fratello per difendere la sua amica “Magnus le recapiterà un bel vampiro alla festa, il rosso le sta un incanto, farà faville!” gli lancia un sorrisetto incazzato e alza il dito medio della mano..

“Fanculo Clary...” bofonchia Jonathan uscendo velocemente dalla stanza..

Clary abbraccia Perla e le bacia la guancia “sei bellissima, non pensare a lui e volta pagina, troverai capitoli migliori” Mi sono perso qualcosa?!

Scioglie l'abbraccio e mi guarda sorridendo maliziosamente:“pronto?!”

Annuisco.. spero di sì, ha ragione Alec, è una fiamma libera, devo stare attento a non scottarmi...

 

EMMANUEL

Arrivo alla festa del sommo stregone accompagnato dalle mie guardie del corpo..

Indosso il mio vestito grigio elegante preferito e una camicia bianca immacolata, sono ancora euforico ed eccitato dal sangue umano che ho appena bevuto, è meglio di qualsiasi droga.. vedo ancora le stelline.. strizzo gli occhi e mi guardo attorno, scuoto la testa, festa eccentrica come l'ideatore, Magnus non ha rivali.. come al solito è tutto perfetto..

Ci saranno circa ottanta nascosti, vampiri, fate, lupi mannari.. tutte facce conosciute..

Il terrazzo è illuminato da colori tenui e soffusi, delle sfere di luce fluttuano indisturbate sopra le teste di tutti gli invitati..

Al cento c'è un bar rotondo, camerieri sfrecciano velocemente tra i tavoli con vassoi pieni di bicchieri.. la pista da ballo è affollata, tutti si stanno divertendo..

Alzo gli occhi e vedo lo stregone.. indossa solo una giacca elegante nera senza pantaloni.. incredibile.. mi fa cenno di avvicinarmi..

Vediamo se c'è questa perlina..

Mi faccio strada tra la folla, tutti vogliono salutarmi, ovvio, ricopro un ruolo importante.. il mio clan cresce a vista d'occhio.. ormai Raphael è prossimo al collasso..

Lo stregone mi viene incontro e ci stringiamo le mani “bella festa”

Annuisce “lo so”

Sorrido sempre sicuro di sé...

“Ti mostro la ragazza, ho da fare, mi dispiace non poterti deliziare con la mia compagnia, ma sono sicuro che Perla soddisferà le tue aspettative”

Si avvicina e mi cinge le spalle con una mano, seguo il dito di Magnus e vedo la ragazza in piedi davanti al bar.. è carina davvero..

Alta, magra ma con curve perfette.. capelli scuri, quasi neri lisci e labbra rosse come il sangue.. wow..

“E' timida.. terribilmente timida e insicura.. non so perchè, è splendida, dotata e incredibilmente potente.. in secoli di vita non ho mai percepito un potere così grande..” mi batte la mano sulla spalla “è tutta tua vuole conoscere il mondo dei vampiri e magari riesci a darle una scrollata”

Sorrido compiaciuto “fantastico, buona serata Magnus”

“Anche a te amico”

Si volta e torna dai suoi invitati..

Mi incammino lentamente osservando quella creatura così inconsapevole di lei.. un cameriere le allunga un bicchiere con un liquido verde.. lei lo guarda disgustata, lo annusa e scuote la testa.. sorrido.. alza una mano, il bicchiere svanisce e viene subito sostituito da un flute di champagne.. è magica davvero eppure è anche una shadowhunters, ha alcune rune incise sulla pelle.. arrivo accanto a lei e sorrido “facile così”

Alza gli occhi e arrossisce “aveva un odore pungente.. non faceva per me.. ma sicuramente era buono”

Allungo la mano “Sono Emmanuel, il tuo nuovo cicerone, sono amico di Magnus”

Sorride e mi stringe la mano “non preoccuparti, ti ruberò pochissimo tempo” sussurra.. cerca di lasciare la presa ma non la mollo..

“sono immortale, ho tutto il tempo da dedicarti, non mi hai detto il tuo nome”

“Perla..” dice imbarazzata.. lo sapevo ma volevo sentirlo da lei.. è davvero timida..

Le stringo forte la mano, è calda e il suo profumo mi attira molto “piacere Perla, ti piace la festa?”

Le lascio la mano e si sistema i capelli “mia sorella si sarebbe divertita tantissimo”

Fa fatica a parlare di lei.. “a te piace?”

Faccio un gesto al cameriere e subito si mette a prepararmi un drink

Spalanca gli occhi, non dev'essere abituata a qualcuno che si interessa di quello che pensa, annuisce e sorride “mi piace la musica”

Sorrido “quanti anni hai?”

“diciassette e mezzo, tu?” sorseggia il suo drink..

Dio.. è giovanissima.. è ancora più intrigante “circa quattrocento”

Spalanca la bocca e mi osserva da capo a piedi:“hai un dipinto nascosto da qualche parte che invecchia al tuo posto?!”

Rido e mi passo la mano sugli occhi “no.. niente Dorian Gray”

Sorride e si morde un labbro..

 

CLARY

Cena favolosa.. è interessante questo ragazzo... è davvero interessato a quello che facciamo..

Passeggiamo lentamente sotto la torre Eiffel, mi fermo e guardo il gigante di metallo davanti a me..

Jace invece non smette di guardarmi.. “ti sei incantato Jace?”

Abbasso lo sguardo e poso gli occhi nei suoi.. “difficile non esserlo.. sei splendida..”

Il cuore mi batte veloce.. mi avvicino fino ad arrivare a pochi centimetri da lui.. lo guardo negli occhi.. mi fissa le labbra e sospira.. sorrido “la serata non deve finire così”

Ho voglia di baciarlo.. la serata è stata incredibile.. abbiamo parlato di tutto e riso.. è simpatico e intelligente.. mi piace.. Perla dice che è un segno del destino.. per questo l'ho sognato.. secondo me l'ho visto da qualche parte di sfuggita e i sogni me l'hanno ricordato..

Mi sorride ancora.. mi piace molto il suo sorriso.. mi avvicino e appoggio le labbra sulle sue..

Si irrigidisce un attimo ma poi mi mette le braccia attorno alla vita.. mi tiene salda stringendomi i fianchi..

Le labbra sono morbidissime.. ha un gusto delizioso.. sorrido e gli lecco il labbro.. non mi basta.. mi sento come se dovessi esplodere.. gli metto le mani nei capelli e lo tiro a me.. nel momento esatto in cui le nostre lingue si incontrano sono percorsa da un brivido.. le ginocchia mi tremano e lo stomaco mi si stringe.. Jace mi stringe ancora di più a sé e mi circonda tutta la schiena con le mani.. sono forti e determinate..

Per l'Angelo.. è il bacio più bello di tutta la mia vita.. l'atmosfera è perfetta.. lo stringo ancora di più contro di me, gli mordo un labbro.. Jace geme e respira velocemente.. si rilancia nella mia bocca e continuiamo a baciarci..

Chiudo gli occhi e mi godo a pieno questo incredibile bacio.. MERDA! Una luce.. Ecco la runa! Non ci credo! Come nel sogno!! ha delle linee regolari e armoniose.. dev'essere una runa angelica sicuramente.. è avvolta dalla luce..

“Aspetta Clary..” Jace si scosta dalle mie labbra.. ho visto la runa... non ci credo.. “sei incredibile.. voglio che sia speciale.. sei una ragazza straordinaria.. non vorrei rovinare tutto affrettando le cose..” dice ansante...

Spalanco gli occhi.. e cerco di riprendere il controllo.. ansimo.. la runa.. è apparsa la runa del mio sogno.. Aggrotto le sopracciglia, cosa?! mi sta rifiutando?! Arrossisco.. non sono mai arrossita in vita mia.. mi fa uno strano effetto..

“o-ok..” balbetto ancora scossa..

Mi lascia un dolcissimo bacio sulle labbra e mi cinge in vita con un braccio, iniziamo a camminare..

Il cuore non smette di tamburellarmi nel petto.. la runa... chissà a cosa serve.. non mi sono mai sentita così in tutta la mia vita..

Per l'Angelo...

 

PERLA

Per l'Angelo... che cosa stupida che ho detto.. intreccio le dita delle mani e le fisso..

“non essere in imbarazzo, è una domanda sensata, adoro i libri di Oscar Wilde, hai letto La ballata del carcere di Reading?” mi chiede tranquillamente sorseggiando un drink..

Alzo gli occhi nei suoi, è gentile.. mi metta a mio agio.. se ne intende di libri.. annuisco “l'ha scritto dopo essere stato scarcerato nel 1897 dalla prigione di Reading.. mi piace molto.. tutto il racconto gira attorno alla pena di morte.. assurdo.. è stato accusato di omosessualità e condannato a due anni di lavori forzati.. di gente ignorante è pieno il mondo..”

Sorride e si infila una mano in tasca:“allora sai esprimere anche i tuoi pensieri..”

Faccio spallucce.. giro gli occhi alle sue spalle e vedo Jonathan.. per l'Angelo..mi si ferma il cuore.. è bellissimo.. indossa una camicia a righe sottili bianca e azzurra slacciata per metà e i jeans blu scuro.. è proprio bello.. mi fissa e per un attimo mi sento mancare il fiato.. sta cercando di raggiungerci.. non ho voglia di parlargli...

Emmanuel mi guarda confuso “va tutto bene?!”

Strizzo gli occhi... no.. non va bene.. “ti va di andare da qualche altra parte?” dico velocemente..

Appoggia il bicchiere e mi circonda la vita con un braccio:“certo, vieni, ti porto in un locale davvero carino”

Scuoto la testa “meglio di no.. dammi le mani e chiudi gli occhi”

“Cosa?!” bofonchia confuso

Mi mordo un labbro.. aggrotta le sopracciglia e chiude gli occhi.. appena in tempo.. Jonathan è a cinque metri da noi..

Chiudo gli occhi..

 

“Porca Lilith.. come hai fatto?!” Emmanuel fa due passi indietro e si guarda attorno sconcertato..

“magia..” sussurro.. “si fa prima così” faccio una smorfia mortificata..

Ridacchia e si passa una mano sugli occhi:“ha ragione Mangus, sei davvero potente.. le mie guardie del corpo staranno impazzendo in questo momento, non sono mai svanito così..”

Spalanco gli occhi “scusa, non ci avevo pensato.. vuoi che torniamo?” dico velocemente..

Fa di no con la testa e si guarda attorno.. alzo una mano e attizzo il fuoco.. la nostra casa è sempre in ordine e pulita.. la luce della luna piena entra dalle finestre del terrazzo.. la fortezza fantasma è immensa e impenetrabile..

in questo piano ci viviamo solo noi ovviamente.. sotto ci sono i nuovi cacciatori e gli scagnozzi di Valentine..

“Io vivo qui” sussurro in imbarazzo..

Emmanuel si guarda attorno con le mani intasca “è un bel salotto”

Intreccio le dita e mi fisso le mani.. l'ho portato a casa mia.. dubito che Jhon venga qui.. troverà qualcuno alla festa con cui passare la notte.. che tristezza...

Si siede sul divano e mi guarda “Magnus ha detto che non conosci i vampiri, quindi scatenati, sono a tua completa disposizione” sorride e batte le mani sulle gambe..

Sorrido anch'io, non fa caso alla mia timidezza, mi mette a mio agio.. Scendo dalle scarpe con i tacchi e faccio una smorfia di dolore..

“Tutto bene?” mi chiede guardandomi i piedi..

Mi butto sul divano.. indosso questo abitino striminzito.. per l'Angelo.. con un cenno della mano mi cambio, indosso una canottiera dei pantaloncini corti..

“Non indosso spesso i tacchi.. tra un attimo mi passa il male ai piedi..”

Mi afferra un piede e inizia a massaggiarlo, spalanco gli occhi..

“Non ho intenzione di morderti un piede.. stai tranquilla Perla.. preferisco il collo..”

Rido nervosa e mi stendo sul divano appoggiandogli anche l'altro piede sulle gambe..

“Grazie” sussurro “non ho mai ricevuto un massaggio ai piedi”

Sorride e mi passa il pollice per tutta la lunghezza della pianta.. wow..

“sei freddo” asserisco..

Annuisce “il cuore non batte, il sangue non circola e la pelle non si scalda”

Abbiamo già iniziato le domande.. sembra una lezione di anatomia..

“Non hai tante rune eppure sei una cacciatrice, perchè?!” mi guarda negli occhi..

Mi metto comoda e intreccio le mani sulla pancia “Il sangue che mi scorre nelle vene è anche di stregone.. quindi tante doti che ai cacciatori vengono fornite con le rune a me non servono.. la vista per esempio..” faccio spallucce..

“Hai l'ombelico?” mi chiede a freddo..

Strabuzzo gli occhi, cosa?! “certo che ce l'ho! Che domanda è?”

Ride “gli stregoni non lo hanno.. non ci credo, fammelo vedere”

“io non sono una strega, solo una mezza strega”

“sei più di quello che pensi Perla, dai, fammelo vedere!” insiste e allunga una mano verso la mia canottiera..

Guardo in alto e alzo la maglietta, è pazzo questo ragazzo..

Mi infila l'indice nel buco della pancia, mi vengono i brividi dal freddo “hei!” dico sorridendo “vuoi che ti faccia esplodere?”

Scuote la testa e ride “volevo constatare fosse vero.. hai dei bellissimi occhi quando ridi”

Arrossisco ancora..

“non mi rendi le cose facili se arrossisci.. il sangue ti risale in superficie e sento ancora di più il tuo profumo”

Per l'Angelo.. non ci avevo pensato.. “scusa” sussurro..

“Non scusarti, hai un profumo del tutto nuovo.. mi piace.. dai, tocca a te” dice sorridendo.. continua a massaggiarmi i piedi.. è piacevole..

Incrocio le braccia:”hai partecipato a qualche guerra importante?”

Ci pensa su.. “no, non mi sono mai interessate le guerre dei mondani”

Capisco.. “cosa provi quando bevi il sangue?”

Sospira a pieni polmoni “pensa alla cosa che ti dà più emozioni in assoluto.. poi moltiplicala perchè dal sangue deriva la sopravvivenza..”

Arrossisco.. non iniziare a parlare di sesso anche tu.. “tipo il cioccolato?” mormoro..

Ride e scuote la testa “diciamo di si.. ti piace il cioccolato?”

Annuisco, mi porto il dito indice sulla guancia e ruoto il polso da una parte all'altra.. altro che, è delizioso. “mmm..”

“ho fondato la Jacques Torres Chocolate circa cento anni fa.. ora le azioni valgono parecchio..”

Spalanco la bocca e mi metto seduta “adoro il loro cioccolato!”

Mi accarezza il viso “bene, ora ne conosci il fondatore.. io vivo a NY, il palazzo di vetro accanto a Central Park è tutto mio, mi piacerebbe accompagnarti alla cioccolateria..”

“se si parla di cioccolato sono sempre disponibile, soprattutto se posso mangiarlo” dico ridendo..

“Perfetto, tocca a me..”

E' simpatico.. mi ristendo sul divano e inizia a massaggiarmi le caviglie..

 

JONATHAN

Fanculo... appena mi ha visto si è smaterializzata.. volevo solo parlarle.. devo parlarle.. per dirle cosa? Non ti amo ma ti voglio? Non ti amo ma non averti tra le braccia mi fa stare male? Che idiota.. penserà che l'ho lasciata perchè non vuole fare sesso.. invece l'ho lasciata perchè ha parlato d'amore.. e io non provo amore, non lo proverò mai.. io sono forte...

Cammino verso la mia stanza.. Voci.. è la moretta.. ride.. cazzo.. non pensavo sarebbero venuti qui.. afferro lo stilo e mi traccio la runa del silenzio.. mi avvicino al salotto e curioso attraverso la porta senza farmi vedere, sono avvolto dall'oscurità.. non possono vedermi..

Le due bajour in vetro colorato sui tavolini adiacenti al divano illuminano il soffitto della stanza con infiniti colori, il vampiro è seduto da una parte del divano in pelle nera e ha in grembo i piedi della moretta.. li massaggia e intanto non lascia i suoi occhi.. sento le mani tremare.. perchè si fa toccare così da un estraneo? Lei sorride.. lui sorride.. merda..

Il caminetto è acceso.. non mi piace.. è un'atmosfera troppo... romantica..

“Credi nell'amore?” la moretta si guarda nervosa le dita delle mani.. cazzo.. non mi piace come si stanno mettendo le cose qui..

“Certo che ci credo” dice sicuro di sé il vampiro..

Perla alza lo sguardo e spalanca gli occhi sorpresa:“Sei mai stato innamorato?”

Il vampiro ride e passa all'altro piede:”ho circa quattrocento anni.. l'amore è una delle poche cose che rende interessante una esistenza così lunga.. tu? Ti sei mai innamorata?”

La moretta sospira e fa spallucce:“penso di si..” sussurra..

“e?” il succhiasangue alza le sopracciglia..

“mi ha lasciata..” dice con un filo di voce..

Per l'Angelo... mi ama.. sento una stretta al cuore.. non si è indebolita.. è solo triste.. merda.. mi sento una pezza.. sembra proprio amareggiata..

Il vampiro allunga una mano e stringe le sue, lei alza gli occhi su di lui:“Ci ha perso lui.. vorrei conoscerti meglio.. domani sera a cena, che ne dici?”

“Tu mangi?” no.. moretta.. digli di no.. non farmi questo.. no.. non voglio che lo vedi ancora.. non posso amarti.. non posso diventare un debole.. ma possiamo stare assieme comunque..

Il vampiro ride, ovvio, la moretta è divertente.. “no.. ma guarderò te mangiare..”

“Da quando origli Jonathan?!” tremo come una foglia.. mio padre mi fa sobbalzare come se fossi un soldato infiltrato..

“Stavo controllando” bofonchio senza voce..

Scuote la testa ed entra in salotto, respiro profondamente e gli vado dietro, recupero la mia posizione fiera e fisso subito la moretta negli occhi...

Scatta in piedi velocissima e diventa rossissima..”Valentine” sussurra in difficoltà “stavamo chiaccherando..”

Il vampiro si alza in piedi e si volta verso di noi “Valentine, è un piacere fare la tua conoscenza, sono Emmanuel Santiago”

Cazzo! Ecco chi è.. merda...

Mio padre si avvicina con un sorriso e allunga una mano “piacere mio Emmanuel, sono settimane che cerco invano d'avere un colloquio con te.. e poi ti trovo nel mio salotto in compagnia di mia figlia adottiva”

Mi scappa una risata che subito soffoco.. figlia adottiva.. figlia? non fa altro che trattarla male.. non la considera sua figlia..

Perla intreccia le mani dietro alla schiena, lo fa sempre quando è nervosa.. se fosse per me ucciderei all'istante questo vampiro..

Emmanuel si infila le mani in tasca e si volta verso la moretta, gli fa un sorriso “non sapevo fosse figlia tua, è una ragazza splendida, dotata e divertente, Magnus mi ha chiesto di farle da cicerone, ma credo d'essere stato io il più fortunato in questo accordo”

Stringo i pugni e cerco di controllarmi, Perla arrossisce e gli sorride dolcemente.. ci sta provando con lei?! Dio!

Allungo la mano verso il vampiro “piacere, sono Jonathan Cristopher Morgenstern” dico fiero di me..

Scosta lo sguardo dalla ragazza e mi guarda negli occhi stringendo la mano con forza “ah, il fratello” dice sorridendo.

“non siamo fratelli” diciamo in coro io e Perla.. per l'Angelo.. penso d'essere arrossito anch'io adesso..

Il vampiro e mio padre iniziano a ridere..

“visto che se qui possiamo parlare Emmanuel?” mio padre cercava questa alleanza da mesi..

Lui sospira pesantemente, è venuto qui per divertirsi con Perla.. non per parlare:“perchè no, penso che sia tardi per Perla, deve riposare quindi ho qualche minuto da dedicarti Valentine”

Poi si rivolge verso Perla, si allunga e le afferra una mano, si china e gliela bacia dolcemente, lei sorride “grazie del massaggio” sussurra imbarazzata..

Si solleva e si avvicina a lei arrotolando un ciuffo di capelli attorno al dito:“quando vuoi, ci vediamo domani sera?”

COSA?! no.. digli di no! Stringo le labbra e lo guardo in cagnesco..

Lei annuisce e sorride “a domani” dice a bassa voce..

Mio padre schiocca le mani “bene, ti faccio strada Emmanuel, buona notte ragazzi”

Emmanuel lancia l'ultimo sorriso a Perla, fa un cenno di saluto nella mia direzione ed esce dalla stanza preceduto da mio padre..

Perla si volta e si avvicina velocemente al divano afferrando le scarpe con il tacco rosso dal pavimento.. non è di certo uscita vestita così stasera.. stava un incanto con quel vestitino rosso.. glielo avrei strappato di dosso in un secondo.. sta bene con tutto.. pantaloncini corti aderenti blu e una canottiera bianca.. è bellissima.. sento che è nervosa.. le tremano leggermente le mani..

Devo dirle che mi dispiace.. dirle che io non amerò mai.. che non credo nell'amore.. che non voglio che si veda con quel vampiro.. ma voglio averla con me.. “esci con lui adesso?!” cazzo.. ho usato un tono duro e severo.. merda.. non volevo dirle questo..

Si irrigidisce e non si volta neanche verso di me “mi hai lasciata... mi hai lasciata perchè non ho fatto sesso con te.. perchè volevo qualcosa di più con te.. tu non mi ami.. è sicuramente una cosa da me.. nessuno mi amerà mai.. i miei genitori mi hanno abbandonata.. sono una mezza strega.. per l'Angelo.. sono un disastro..” dice con voce tremolante trattenendo un singhiozzo e svanisce..

Mi passo le mani nei capelli.. CAZZO! Non è un disastro, è speciale, unica e splendida.. Vorrei solo tenerla stretta a me.. corro per le scale e mi inciampo.. che rincoglionito, dev'essere andata a dormire.. devo parlarle...

Supero la mia porta.. mi blocco.. non c'è più la sua porta.. passo le mani sul muro in difficoltà.. non ci credo, l'ha fatta svanire? Non ci credo.. passo le mani sul muro bianco liscio.. non c'è più la porta ma la sua camera è sicuramente lì..

Alzo il pugno e sbatto contro il muro “fanculo!” urlo..

Che diavolo ho fatto...

 

VALENTINE

E rieccomi nel mio studio da solo.. Finalmente qualcosa di decente l'ha fatto anche la strega.. spero non rovini tutto.. Emmanuel ha detto che penserà alla mia proposta..

Mi passo le mani sugli occhi..

Ricapitoliamo..

I membri del circolo negli ultimi anni hanno lavorato dall'interno.. molti ricoprono ruoli importanti e fanno parte del consiglio di Alicante.. l'inquisitore Rubert è dalla mia parte.. Porzio ha ancora dei dubbi.. da quando ho ucciso suo fratello Caius perchè si è rifiutato di lasciarmi crescere Perla come volevo io si è allontanato dal circolo.. pensa che sua nipote sia morta con lui.. se non accetterà potrò sempre ricattarlo minacciando di uccidere la strega..

Emmanuel ha circa cinquecento vampiri in continuo aumento dalla sua parte.. Raphael ne ha circa quattrocento.. i fratelli sono in lotta.. spero risolveranno senza perdere troppi adepti, ci perderei uomini.. mi serve un esercito numeroso..

Domani andrò dalla Regina della Corte Seelie.. i licantropi sono troppo legati al conclave.. sarà difficile avvicinarsi..

Sospiro.. chi manca? Afferro il mio diario degli appunti.. è un ricordo molto prezioso.. la copertina l'ha dipinta Jossy quando ancora mi amava.. perchè da quella maledetta sera in cui ho rischiato di perderla non mi ha più amato.. non mi ha più guadato negli occhi.. quanto mi manca..

Mi arriva un messaggio di fuoco.. mi alzo velocemente avvicinandomi al camino, un foglio si materializza con una fiammata..

 

Tua figlia non si è vista questa sera,

avevamo un accordo Valentine!

Se non avrò la runa entro domani il nostro accordo salterà!

Raphael Santiago”

 

Sospiro “figli..”

 

 

❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧ ❧

 

Carissime!! Nuovo capitolo, spero vi piaccia ♡♥ ♡♥ ♡♥

Fatemi sapere se vi intrippa o no con un commentino!!!

Siete specialissime!!

 

Grazie di cuore a:

♡♥ Giadina

♡♥ Jess

♡♥ Drachen

♡♥ Hope Carter

♡♥ lollipop 2013

♡♥ ambra irene

♡♥ Tormentina J

♡♥ San_90

 

Per il preziosissimo contributo ♕. Grazie d'aver recensito, grazie di cuore!! Adoro leggervi!!

Grazie anche a tutte le lettrici silenziose e a quelle che hanno già inserito la ff nelle preferite, seguite.. ecc ✰✰✰✰

uh-uh!! GRAZIE A TUTTE!!

A presto dolcezze, kissss

Perla

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo II ***


Image and video hosting by TinyPic

Banner di: Miss Black


 

DICIOTTO ANNI PRIMA

JOCELYN

Gli occhi mi saltano da un punto all'altro della stanza illuminata solo dal fuoco che brucia vivo nel caminetto.

I quadri che ho dipinto, la finestra rossa chiusa con le sicure, i ciocchi di legno che ardono creando un colore caldo, un misto di arancione e giallo, con sfumature di blu, è bellissimo.

Sospiro, sento solo il battito dei nostri cuori.

Il silenzio mi permette di sentire se qualcuno sta arrivando ad ucciderci.

Il silenzio mi permette d'essere pronta per un eventuale attacco.

Amo il silenzio.

Guardo il meraviglioso bambino tra le mie braccia, Jonathan cresce, appena nato sembrava un demone ma ora non più, era colpa di quello che Valentine mi costringeva a bere durante la gravidanza, ora è un bel bambino. E' un vero bambino. Cresce bene.

E' l'orgoglio di Valentine.

Ma io ho paura, ho paura che possa trasformarlo in lui.

Guardo il suo bel faccino paffuto, ha i miei occhi verdi e i capelli biondissimi.

E' il bambino più bello del mondo “ti darò una vita per cui valga la pena di vivere figlio mio, sei nato dal..” Per l'Angelo, sussulto sul divano. Sento la porta d'ingresso sbattere. Tremo e metto Jonathan nella culla. Afferro subito la spada, l'avvicino alle labbra e la chiamo “Williams” sussurro a bassa voce, in un attimo la lama si illumina confermandomi che sono pronta allo scontro, sono venuti a prenderci, vogliono metterci al rogo, è arrivato il Conclave.

Ho il cuore che batte velocissimo, impugno saldamente la mia arma, non morirò senza combattere! Proteggerò il mio bambino fino alla morte!

Sento dei passi leggeri e un singhiozzo.

Oddio, sospiro e la testa mi gira, è la mia amica quella che ho difronte, Claudia è sconvolta e trema. La maglia bianca che indossa è completamente insanguinata, oddio!

La spada mi cade dalle mani e accorro subito da lei, le alzo la stoffa per controllare la ferita.

Trema come una foglia, per l'Angelo.

“Hei Claudia, calmati..” afferro lo stilo ma lei si ritrae.

“Valentine, sto cercando lui, tuo marito è qui?!” mi chiede in ansia con gli occhi spalancati, è davvero scioccata.

I capelli mori li ha raccolti in una coda tutta scompigliata, non so cosa le sia accaduto..

“No, tornerà tra poco. Cos'è successo, stai bene?! La bambina?” le accarezzo la pancia.

“Non so cosa mi succeda Jossy.. mi sono ferita e magicamente la lacerazione si è rimarginata senza alcuna runa.. l'altro giorno sono sicura d'aver visto una scintilla apparirmi tra le mani.. Caius si è messo a ridere, ma io mi sento strana, sarà perchè la gravidanza sta volgendo alla fine, forse sono solo preoccupata..” mi guarda sconvolta, solo ora con la luce del fuoco riesco a vedere bene il colore dei suoi occhi, non sono come me li ricordavo, oltre al nocciola riesco ad intravedere delle pagliuzze arancioni.

Oddio, un brivido mi percorre la schiena, non anche lei “non devi più bere nulla di quello che ti dà Valentine!” la voce mi esce come un rimprovero.

Ride nervosa e mi guarda confusa “non scherzare, mi fa stare bene, ora che sono incinta mi servono vitamine in più” si accarezza dolcemente la pancia.

Per l'Angelo, no! Non sono vitamine!! “Ti sta avvelenando!” le urlo afferrandole le braccia.

Fa un passo indietro e mi guarda come se fossi pazza, forse lo sono davvero.

“impossibile, è sempre molto gentile, Caius lo stima molto, dice che la bambina sarà una perla rara” sorride guardandosi la pancia “unica nel suo genere. Penso che la chiamerò così. Perla Julia Aldercross, suona bene, no?!”

Per l'Angelo..


 

CINQUE ANNI PRIMA

VALENTINE

Entro velocemente nel mio studio, è sempre tutto come lo lascio, nessuno si fida ad entrare qui dentro. Una bella scrivania in noce antico domina l'intera stanza, la mia poltrona in pelle verde è davvero comoda. Dietro ad essa c'è un dipinto di Jossy, occupa l'intera parete, me l'ha fatto appena ci siamo conosciuti, un suo autoritratto, è il più bel quadro che esista al mondo.

I capelli rossi e lunghi le circondano il viso allungato coprendone parzialmente un lato. Quello che preferisco di più in questo dipinto è lo sguardo che le ha attribuito, gli occhi verdi mi guardano con amore e fiducia.. sospiro, ormai non mi guarda più così da tredici anni.

Mi passo le mani sul viso e mi strofino gli occhi, sono in ritardo, è già notte fonda.

Giornata proficua, ora l'unica cosa che voglio fare è stendermi accanto al corpo caldo di mia moglie.

Arrivo alla scrivania e poso i registri con i nomi dei miei alleati, iniziano ad essere un numero considerevole, ancora qualche anno e sarà tutto come progettato.

Stiracchio le gambe, sono davvero stanco. L'occhio mi cade su un cartoncino dal bordo dorato appoggiato al centro della mia scrivania accanto al portapenne in vetro.

Lo afferro velocemente, è la calligrafia di Jossy, non mi scrive un biglietto da dodici anni, forse ha deciso di perdonarmi, forse ricomincerà a rivolgermi la parola.

 

Forte come la morte è l’amore,

tenace come il regno dei morti è la passione...

Avresti dovuto lasciarmi andare quella notte,

sei solo riuscito ad incatenare il mio corpo,

non la mia anima.

Se solo avessi scelto me, tutto questo non sarebbe successo.

Finalmente sarò libera.

 

Cosa?! Mi tremano le mani e il foglio mi cade svolazzando lentamente ai miei piedi, senza neanche pensarci inizio a correre verso la nostra camera da letto.

Ci arrivo in pochi secondi e poi tutto accade a rallentatore.. è come se riuscissi a vedere la scena dall'alto..

Spalanco la porta e mi guardo attorno terrorizzato, ho paura, come la sera in cui voleva lasciarmi.

Ed ecco la mia Jossy riversa sul pavimento in una pozza di sangue con addosso una semplice camicia da notte azzurra.

Corro e mi inginocchio accanto a lei sporcandomi del suo sangue, del sangue dell'unica donna che mi abbia mai reso felice.. non respira, è fredda, è bianca, ma ha un leggero sorriso sulle labbra..

Ora è libera?! Libera da me?! Non è possibile! Urlo, un urlo disumano mi esce dalla gola. Un grido di dolore e disperazione, cosa farò ora senza di lei?! Tutto quello che ho fatto ha portato a questo?!

Perchè?!

Ed ecco i miei figli entrare dalla porta, Clary, la mia bambina grida portandosi una mano alla bocca e si avvicina a noi. Io resto immobile con il senso di colpa che mi divora, è colpa mia.

La mia bambina inizia a piangere disperata urlando il nome della madre.. ma invano, non risponderà mai più. Jonathan l'afferra per i fianchi trattenendola, lui la guarda distaccato, non cede alle emozioni, l'ho educato al meglio, non soffrirà mai come me, non si farà distrarre da nulla...

Ecco la strega, deve curarla, non le chiedo nulla, fa tutto in automatico, le vuole bene, è stata cresciuta da lei. Si tuffa accanto a noi immergendo le gambe nel sangue di mia moglie, allunga una mano e libera la luce, ma è troppo tardi, è fredda, è già morta.. non può resuscitare un morto, neanche se è l'angelo del mio cuore.


 

UN ANNO E MEZZO PRIMA

JACE

Che noia, l'ennesima serata chiuso in istituto. Guardo Izzy che sbadiglia appoggiandosi il libro aperto sulla pancia.

“perchè Alec può uscire tutte le sere e noi no?!” le chiedo sbuffando.

Lei sospira alzando le braccia oltre il divano “Perchè va dallo stregone a ricavarne informazioni” sussurra con uno sbadiglio.

Per l'Angelo, la biblioteca è davvero silenziosa e buia a quest'ora “mi annoio” dico con un lamento incrociando le braccia.

Mi sorride mordendosi un labbro. Che diavolo vuole fare?! Si alza velocemente dal divano in cui era seduta e si siede accanto a me sventolandmi i capelli legati in una coda davanti agli occhi.

“io ho un modo divertente per far passare il tempo” dice profondamente.

Cosa?! Resto a guardarla negli occhi, spero non voglia tirare fuori i nostri vecchi giochi in scatola.

Sorride maliziosa e mi sale sopra le gambe a cavalcioni, rimango pietrificato mentre mi allaccia le braccia attorno al collo “cosa fai Izzy?!” le chiedo irrigidendomi sbarrando gli occhi.

Si avvicina e mi bacia velocemente sulle labbra “faccio passare il tempo Jace, solo questo” sussurra dolcemente.

Oh per l'Angelo!

La osservo con occhi diversi, indossa una canottiera nera aderente, è carina, una ragazza davvero carina, ha delle belle curve e un delizioso profumo. La gonnella a fantastia floreale azzurra e biancha che indossa ricade stropicciata sul mio grembo. Alzo gli occhi e le osservo la bocca, ha il labbro inferiore stretto tra i denti, oddio, è carina la sua bocca, mi guarda maliziosa e sorride.

“Solo passare il tempo?!” le chiedo per conferma, non voglio di più.

Annuisce e si avvicina appoggiando compretamente il bacino al mio “solo passare il tempo” mormora lussuriosa.

In un attimo afferra il bordo della canottiera e se la sfila, non indossa il reggiseno e resto allibito alla visione del suo torace nudo. Seni rotondi e sodi spiccano tra le rune nere, ha la pelle chiara e senza imperfezioni. Le appoggio le mani sui fianchi e sospiro osservando con la bocca aperta la parte denudata del suo corpo.

Emetto un gemito di stupore “ok” sussurro perdendomi in lei.


 

SEI MESI PRIMA

ALEC

Mi schiarisco la voce, finalmente ci siamo, guardo il mio parabatai sull'attenti accanto a me. Indossiamo finalmente le divise ufficiali dei cacciatori angelici speciali, nere decorate con rune dorate, mi sta una favola, Magnus resterà a bocca asciutta. Sono orgoglioso di noi, solo un gruppo selezionatissimo tra i migliori cacciatori lo costituisce.

La sala del Consiglio è maestosa, una enorme scultura dorata rappresentante il conflitto tra bene e male domina la parete davanti a noi, i soffitti sono alti e le colonne sono rifinite in oro. I pavimenti sono in marmo colorato lucido, le varie pietre sono posizionate per creare un disegno geometrico che pone al centro di tutto la statua dell'Angelo. Affreschi adornano tutte le pareti rispecchiando la coppa mortale, l'Angelo Raziel e i combattimenti nei secoli avvenuti tra cacciatori e demoni.

È un onore trovarci qui.

Il Console cammina davanti a noi e incrocia le braccia dietro alla schiena “Valutati i vostri impegni e sforzi per arrivare fino qui, abbiamo deciso di promuovervi a Cacciatori Speciali, complimenti ragazzi” dice fiero.

Sto fermo immobile ma la mia anima sta ballando la macarena su una spiaggia bianca, per l'Angelo, ce l'abbiamo fatta!

“Abbiamo già deciso la vostra missione, sarà assolutamente segreta, nessuno saprà di voi all'infuori di pochi fidati membri del consiglio. Dovrete stanare i membri corrotti del Conclave e aiutarci ad annientare il nemico. So che non ci deluderete”.

Annuiamo all'unisono e ci avviamo verso l'uscita.


 

DUE MESI PRIMA

JONATHAN

Il mio compleanno, fantastica discoteca nel centro di Rio, c'è tantissima gente, diciotto anni! Sono un adulto a tutti gli effetti!

Mi guardo attorno cercando la mia sorellina, i capelli rossi di Clary spiccano ovunque, è seduta su uno sgabello alto accanto al bancone del bar, ha un carattere forte, incredibilmente sicura di sé, dotata e sveglia. E ne è del tutto consapevole, riesce a mettere in ginocchio chiunque con l'uso della lingua o della spada. Fantastica rossa.

Da sola sta intrattenendo una decina di ragazzi, tutti si accalcano attorno a lei nella speranza di portarsela a casa.

Ghigno, poveri illusi, ha già scelto con chi passerà la notte. Con l'unica persona che la fissa dalla parte opposta del locale gustandosi ogni suo movimento.

Un giovane cacciatore dai capelli neri e gli occhi nocciola la sta osservando dal momento esatto in cui siamo arrivati, lei gli ha sorriso e continuano a scambiarsi dolci occhiate cariche di desiderio.

Per l'Angelo. Finchè è felice lei, lo sono anch'io.

Io sono in un salottino privato a lato della pista da ballo, chiacchero con due ragazze sedute sul divano bianco in pelle, una fata dagli occhi blu elettrico e una licantropa dagli occhi gialli, sono carine, penso che me le porterò a casa entrambe. Uh.uh!!

Sorrido, mmm.. adoro gli abiti che indossano. Così corti ed aderenti che lasciano poco spazio all'immaginazione. Una bionda con i capelli corti e l'altra rossa con le trecce, sembrano due a cui piace particolarmente divertirsi, a mio padre verrà un infarto quando entrambe parteciperanno alla colazione di domani mattina.

Haha, tanto le vedrà una volta soltanto, sono superficiali e vuote queste ragazze, fanno discorsi noiosi e non mi stuzzicano abbastanza.

Sono in piedi davanti a loro, indosso una camicia bianca slacciata per metà questa sera e dei jeans blu. Mi infilo le mani nelle tasche e le osservo, mi mangiano con gli occhi.

“hei!” qualcuno alza la voce, Perla?! Sta chiamando me così?!

Mi volto di scatto ed eccomela davanti, mi guarda in maniera diversa stasera. Ieri era furiosa, mi ha lanciato addosso una sedia perchè una ragazza con cui avevo passato la notte si è messa a cercare vestiti in camera sua, era proprio incazzata.

Aggrotto le sopracciglia, è a cinque metri da me. Indossa un abitino bianco scollato con i tacchi alti. Ci sta bene, proprio bene, ha delle gambe favolose. Solo gli occhi le spiccano come fari di un arancione mai visto prima, i capelli le cadono dolcemente sulle spalle. È una bella ragazza, si incammina decisa senza lasciare i miei occhi.

Cosa avrà adesso?!

Si avvicina velocemente e arriva troppo vicina a me, troppo! Oh per l'Angelo! Si è tuffata sulle mie labbra! Mi sta baciando con una passione incredibile. Oh mio Dio, è... è fantastica.

Barcollo ma non lascia la presa mi mordicchia un labbro e un brivido mi sale per la schiena.

Chiudo gli occhi e mi lascio andare, impossibile resistere. Ha le labbra così soffici e dolci. Le avvolgo la schiena con le braccia e la sollevo dal pavimento. Mi bacia ancora, le nostre lingue si muovono all'unisono danzando a ritmo di una musica tutta nostra, il cuore mi batte velocissimo, la stringo forte e la faccio aderire completamente al mio corpo.

Mi accarezza il viso e poi porta le mani nei miei capelli, non pensavo potesse baciare così, baciare me così!

Si stacca dalle mie labbra e mi guarda intensamente negli occhi ”Non sei stufo di ragazze superficiali e vuote?” mi chiede ansante.

Come fa a saperlo? Mi ha letto nel pensiero “si” sussurro, l'arancione dei suoi occhi è incredibilmente intenso.

Mi bacia ancora e sono percorso da un nuovo brivido di piacere.

“lo sapevo, allora andiamo. Chiudi gli occhi” dice con un soffio.

Eseguo il suo ordine e quando li riapro tutto ha un senso.


 

OGGI


 

JACE

Colazione finita, dobbiamo allenarci con i figli del demonio, ma prima voglio vederla da solo.

Mi appoggio al muro nella penombra del corridoio in fondo alle scale, deve passare di qua per andare in palestra, sospiro. Alec è riuscito a comunicare con il Conclave . Eccola che arriva, passa velocemente per il corridoio ma le afferro un polso e la tiro verso di me.

Urla gaia, poi una risata fantastica che echeggia in tutta la fortezza mi arriva fino all'anima.

La faccio aderire al muro e ce la inchiodo facendo appoggiando tutto il mio torace al suo, sorride maliziosa “ciao cappuccetto rosso” le sussurro all'orecchio.

Sono un soldato in cerca di informazioni e lei è sicuramente il metodo migliore per ottenerle, questo, solo questo deve essere.. eppure non è così.

Per l'Angelo, ha un profumo talmente dolce da farmi impazzire.

Si morde un labbro e sorride “io sono il lupo cattivo Jace, stai attento” posa le unghie sui miei fianchi e scende, un brivido mi arriva fin sopra i capelli.

Mi guarda negli occhi, non penso d'aver mai visto occhi così belli “a meno che tu non sia qui per salvare cappuccetto rosso, mio bel cacciatore, ti consiglio di vedermi per quello che sono in realtà.”

Strabuzzo gli occhi! Oddio, è pure misteriosa. E' la figlia del nemico, ma lei non è il nemico, verrà risparmiata dal Conclave dopo aver passato l'interrogatorio con i Fratelli Silenti.

Si avvicina alle mie labbra, pochi millimetri ci separano, voglio solo sentire quella meraviglia su di me, ovunque. Già mi gusto il contatto, inghiottisco la saliva, il respiro mi si è accellerato..

“Non sono il bersaglio Jace, ma la freccia” mi soffia sulla bocca, un dolcissimo alito mi entra nei polmoni facendomi trasalire. DIO!

Mi avvicino, devo baciarla ancora, sento il suo profumo avvolgermi, ci sono quasi, ma mi punta le mani affusolate sul torace allontanandomi dal suo corpo caldo e sorride.

“Deciditi Jace, sì o no..” mi sussurra sulle labbra.

Scivola via dalla parete come se fosse una brezza marina d'estate lasciandomi ansante.

Per l'Angelo, mi ha in pugno.

Appoggio entrambe le mani alla parete e cerco di recuperare i pensieri oltre al respiro.

Chino la testa, cos'ho intenzione di fare esattamente? Ho detto ad Alec che cercherò di avvicinarmi a lei solo per ricavare informazioni, ma non è la verità.

La ragazza mi piace, mi piace oltre qualsiasi limite accettato. Amo la sua risata, le sue labbra dolci, il suo carattere così determinato. I suoi occhi, le sue mani.

Per l'Angelo... devo allontanarmi da lei, devo tenere le distanze, non posso farmi distrarre.

Ho una missione importante da portare a termine e una ragazza da cui tornare.

E se non volessi tutto questo in realtà?


 

ALEC

Cerco inutilmente di afferrare questa strega, ma è tutto inutile, si muove veloce e svanisce per poi riapparire.

Devo parlarne con Magnus e riferirlo immediatamente al Conclave, la ragazza è pericolosa, è impossibile fermarla.

Mi colpisce con un calcio sul torace, non l'ho vista neanche apparire.

Indietreggio e le lancio un pugnale, ma subito lo blocca in aria e ghigna, in questo momento sembra un'altra persona. Non è la ragazza timidina che arrossisce ad ogni sguardo, sembra una furia omicida.

Afferro la spada, è disarmata, svanirà ancora.

Sorride e allunga la mano al suo fianco e magicamente appare una spada angelica.

L'afferra saldamente tra le dita e l'avvicina alle labbra “Williams” sussurra e la lama prende vita.

“Sei in vantaggio solo perchè usi la magia cara strega, se smettessi d'usarla ti batterei subito” le dico ansimando.

Stringe gli occhi a fessura e impugna meglio la spada, gli occhi le si illuminano, faccio una smorfia, devo averla toccata nell'orgoglio.

“mi alleno da tutta la vita, sei sicuramente più forte di me, ma non più bravo. Ci sto!” dice secca.

Jace non mi degna di uno sguardo, è da quando siamo arrivati in palestra che chiaccherare con la rossa seduti su dei materassi.

Sento un movimento, una lama che taglia l'aria e subito paro il colpo.

“se vuoi colpirmi quando sono distratto non sei molto sicura di te” le dico sorridendo, è facile farla incazzare.

Alza la spada e affonda, è rapida nonostante non stia usando la magia, affondo e fa una smorfia quando para la stoccata, sono più forte di lei e ne è consapevole, indietreggia ma non la risparmio, alzo ancora la lama e la colpisco, si scansa e cerca di colpirmi lei “sei veloce cacciatore” dice ansimando, ora sta sudando anche lei.

Ha i capelli legati in una coda, le guance rosse e la maglietta impregnata di sudore.

Afferro un altro pugnale e glielo lancio contro, lo schiva barcollando e in quel momento affondo la spada tagliandole un braccio.

Per l'Angelo, spalanco gli occhi scioccato e abbasso l'arma “stai bene?”

Sbuffa e guarda in altro stringendo la spada “sto meglio di te, non mi servono rune per guarire!” alza la voce e mi colpisce con un calcio, poi un pugno ma riesco ad afferrarle il braccio e la faccio ruotare su se stessa portandole la lama alla gola, l'ho immobilizzata “morta streghetta” le mormoro all'orecchio.

Ansima, è senza fiato.

“merda” sussurra cercando di riprendere aria mentre vede entrare in palestra il fratello.

Il ragazzo ci raggiunge rabbioso “toglile subito le mani di dosso!” mi urla contro, questo è pazzo! Dev'esserci sotto qualcosa.

Mollo la presa e ridacchio “ci stavamo allenando” dico tranquillo.

“come ti sei permesso di ferirla?” urla ancora, si vede che è figlio di Valentine.

“Sto bene Jonathan” la strega cerca di traquillizzarlo mostrandogli il braccio senza guardarlo.

La ferita si è rimarginata da sola ma lui la scruta attento, dev'esserci qualcosa tra di loro.

Forse no visto che si è smaterializzata appena lui l'ha sfiorata.

Clary e Jace si avvicinano, guardo il mio parabatai e scuoto la testa. Devo parlare anche con lui.. ancora.

La rossa si rivolge al fratello alzando la voce “lasciala stare Jonathan, hai fatto la tua scelta, ora lasciala andare avanti!”


 

JONATHAN

E' svanita, per l'Angelo, non si è fatta neanche sfiorare. Ho bisogno di parlarle. Che cosa mi sta succedendo? La voglio, la voglio vicina, mi manca.. non riesco neanche a dormire bene senza lei accanto.

“ti è sfuggita!” Jace mi batte sulla spalla e ride “è veloce la streghetta!”

Al diavolo! Questo cacciatore inizia a starmi sui nervi, si sta prendendo troppe confidenze. Mi volto verso di lui e stringo i pugni “non prenderti queste confidenze, rimani un cacciatore come tutti gli altri, non sei importante per quello che facciamo, mio padre vi ha permesso di unirvi a noi solo perchè le cose stanno finalmente arrivando al termine e ci servono delle guardie del corpo, non pensare che tu e il tuo amichetto contiate qualcosa, siete sacrificabili, qui di importanti ci siamo solo noi!” gli urlo contro rabbioso.

Clary spalanca la bocca scioccata. Alec e Jace mi fissano sconcertati. Nessuno si aspettava una reazione così. Ho i nervi a fior di pelle.

Il cacciatore biondo spalanca gli occhi smarrito ma subito si ricompone guardando Alec e ride “dai, non prendertela così, l'amore va e viene!” mi appoggia la mano sulla spalla e ci vedo rosso!

NON E' AMORE! L'amore non esiste!

Lancio uno sguardo di fuoco a Clary e lei inclina la testa di lato, le ha detto che ci frequentavamo!

Spintono il nephlim biondo davanti a me sbattendogli le mani sul torace, sono forte, l'ho fatto indietreggiare di due metri, gli punto il dito addosso “Piantala di parlarmi!” urlo ancora.

Sogghigna e incrocia le braccia “siamo qui per allenarci e tu fai il sentimentalista!” scuote la mano con nonchalance.

Fottuto cacciatore!

Mi avvicino stringendo i pugni, ora lo gonfio. Clary si butta tra di noi e mi appoggia le mani sul petto “Smettila Jonathan, tutto è accaduto per colpa tua!” mi grida in faccia “non prendertela con lui!”.

Mi blocco.. cosa?! Tutto cosa? Perchè mi sento così?! ASSURDO! “non è colpa mia Clary, è colpa di nostra madre che ha riempito la testa della moretta con storie assurde!” la guardo negli occhi e il suo sguardo non vacilla, resta ferma davanti a me rabbiosa.

Stringo le labbra “Il ragazzo vuole allenarsi? Bene, lo farò nero!”

Scanso mia sorella e mi butto sul ragazzo angelico.


 

VALENTINE

La Regina della corte Seelie ha valutato la mia offerta ma darà la risposta solo a Clary e a Perla. Chissà cos'ha in mente.

Entro in palestra senza farmi sentire, Jonathan sta lottando con il nuovo cacciatore, Jace se non sbaglio..

Sono orgoglioso di mio figlio, gli piazza un pugno sul viso e il cacciatore cade atterra, ma non cede, fa una capriola e subito è in piedi, si muove velocemente, mi ricorda vagamente qualcuno.

Dio! Ora i ruoli si sono ribaltati, mio figlio le sta prendendo! Lo sta massacrando, mi passo le mani nei capelli, è distratto anche oggi, chissà cosa gli starà mai succedendo.

Per l'Angelo, Clary mi adocchia e arriva saltellando a salutarmi. Non indossa la divisa da allenamento ma dei semplicissimi shorts rossi e una canottiera bianca. Odia le divise.

Mi bacia la guancia e le accarezzo la testa “tuo fratello è distratto in questi ultimi giorni” sospiro e guardo mio figlio che prende più colpi di quelli che riesce ad infliggere.

Fa spallucce e sorride “colpa di una ragazza!” mi risponde gaia.

Spalanco gli occhi, Dio! Ci mancava anche questo. È da mesi che non vedo a colazione nascoste. Magari si è infatuato di qualcuna.

La mia figliola prediletta si sposta accanto a me e appoggia la testa alla mia spalla “tranquillo papà, non ti farò mai impazzire io” dice teneramente.

“ieri hai mancato l'appuntamento con il vampiro” dico severo. La disciplina prima di tutto.

Si irrigidisce e mi guarda in difficoltà “scusa, me ne sono dimenticata, rimedierò stasera” sbatte le ciglia e subito mi ammorbidisco, la mia splendida figlia sa come manipolarmi.

“Mi raccomando Clarissa, è un accordo vantaggioso, una sola runa e avrò a disposizione il suo clan” le dico sorridendo.

Annuisce seria, le stringo il braccio attorno alle spalle, nel frattempo arrivano anche i tre ragazzi.

Punto mio figlio in cagnesco “ti sei indebolito” dico severo.

Si asciuga il viso con la maglietta e si traccia una runa “cazzate, resto sempre il migliore”. Ha usato un tono strafottente, classico di Morgenstern junior.

“sei finito a terra più di una volta, hai la testa altrove, vedi di ritrovarla!” gli ruggisco contro.

Stringe la mascella ma non ci faccio caso. Guardo mia figlia “chiama Perla, dovete presentarvi alla Corte della Regina delle fate” gli dico con un sorriso.

“ci vado anch'io” Jonathan interviene prontamente.

Lo osservo dalla testa ai piedi “no Jonathan, ieri ti sei quasi fatto uccidere, oggi le hai prese da Jace. Sei distratto in questi giorni, spero sia una cosa passeggera.”

Sta per ribattere ma alzo la mano per fermarlo “allenati e ritrova la concentrazione, altrimenti ti farai uccidere!” alzo la voce e si zittisce.

Ecco apparire la mezza strega “ciao Valentine” mi sorride, ma io non ricambio il sorriso, le faccio solo un cenno con la testa, non è sangue del mio sangue, rimane sempre un soggetto sacrificabile, sarà la sua anima ad essere divorata dalla pixies, poi il potere a cui avrà accesso mi sarà comodo.

La guardo negli occhi “tu e Clary dalla Regina delle Fate, vuole vedervi per discutere dell'alleanza, lascia parlare Clary, sono stato chiaro?” le dico duramente.

Annuisce e allaccia le mani dietro alla schiena “me ne sto sempre zitta, non occorre specificarlo” borbotta a bassa voce.

Stringo le labbra “è perchè tu non sei una Morgenstern, devi stare al tuo posto!” le urlo contro.

Annuisce e le spalle le tremano.

“Ora piantala! Ieri sera era tua figlia adottiva solo perchè ti faceva comodo e adesso è tornata ad essere lo scarto!” Jonathan avanza verso di me alzando il tono della voce.

Poso gli occhi nei suoi, ultimamente è suscettibile quando si parla della strega “non ho intenzione di discuterne con te, io l'ho allevata per uno scopo!”

“non sei stato tu ad allevarla, era sempre con Clary e la mamma!” mi urla in faccia con gli occhi spalancati, poi si volta a guardare la strega e sospira. Una espressione triste gli cala sul viso, scuote la testa come a scacciare un pensiero che fa male e si incupisce. Si volta senza salutare nessuno ed esce dalla palestra in silenzio con la testa bassa.

Mi tremano le mani. Jossy..


 

PERLA

Sbuffo, siamo qui da venti minuti in piedi in un prato fiorito. C'è profumo di erba tagliata e boccioli di rosa.

Se penso che tutto questo si trova sotto terra mi vengono i brividi, qui non vedono mai la luce del sole eppure i fiori sono rigogliosi. Le pareti sono splendide, ricoperte di vegetazione. Edere e piccole margherite si intrecciano per creare composizioni amorose, un piccolo cupido che lancia una freccia ad un cuore. Per l'Angelo, le piante si muovono per creare un nuovo disegno, una coppia che bacia. Mi si stringe il cuore.

Jonathan..

“quando dovremo attendere ancora? Sono stufa di aspettare” la voce di mia sorella fa cessare le visioni, le sorrido e faccio spallucce “avrà da fare” le dico ammiccando.

“Come va con il cacciatore dei sogni?” chiedo con un sussurro come se fossimo ascoltate.

Gli occhi le si illuminano di pura lussuria “ci siamo baciati, ma ha detto che vuole fare le cose con calma” sospira per l'emozione “è stato fantastico, ho visto la runa. Una runa angelica ma non so a cosa serva” mormora agitata.

L'abbraccio e la stringo forte “andrà tutto bene, anche lui cadrà ai tuoi piedi come succede sempre, ne sono sicura”. Nessuno può resisterle.

Ridacchia e ci allontaniamo “Jhon sta andando fuori di testa” sussurra accarezzandomi il viso “devi lasciarlo perdere” dice sicura di sé.

Stringo le labbra in una smorfia addolorata “non voglio lasciar perdere, lo amo Clary”. La gola mi si stringe e mi imbroncio, perchè non mi ama?

Sorride dolcemente “dai una possibilità ad Emmanuel, mi sembra un bravo vampiro. Dolce e premuroso, stasera lasciati andare un po', ok?”

Sospiro pesantemente e abbasso lo sguardo sulle mani intrecciate, desidero solo l'amore di Jonathan. Ma forse ha ragione Clary, come sempre..

Guardo mia sorella, è molto bella anche con la divisa addosso, è sempre perfetta.

I capelli legati in una treccia morbida, lentiggini che le spiccano sul naso e sulle guance e degli occhi del colore giusto, verdi come quelli di Jonathan.

Distolgo lo sguardo, non mi ama, mi ha lasciata..

Musica, una deliziosa musica mi riempe le orecchie, è dolcissima. Wow, ma da dove verrà? E' fantastica, mi alleggerisce il peso che ho sul cuore, mi fa sentire felice. Mi guardo attorno, non c'è nessuno a parte Clary.

“La senti?!” le chiedo con un sorriso.

Mi guarda alienata “cosa?!” borbotta.

Inspiro profondamente e le sorrido ancora “Una melodia dolcissima”.

Scuote la testa sospettosa “stai all'erta Perla, le fate sono malvagie”.

Annuisco ma la musica si sta facendo sempre più alta, mi fa sentire bene.

Chiudo gli occhi per un secondo seguendo il benessere e quando li riapro sono in una sala bellissima.

Impossibile, non ho desiderato d'essere qui. Una luce calda mi avvolge, non so da dove provenga ma è fantastica, sembra il sole. Mi sento così bene, il canto soave mi entra dentro, lo sento vibrare fino nei polmoni. Che sensazione meravigliosa.

Inizio a volteggiare senza volerlo in questa meravigliosa stanza circolare, le pareti sono decorate con dei fiori rosa e viola. Hibiscus sbocciano man mano che mi muovo, wow, sono bellissimi. Il pavimento è caldo e in legno, la divisa è sparita, non so come ho fatto ma ho i piedi scalzi e indosso un abito azzurro leggero e fresco. Tutto è così perfetto.

Rido mentre volteggio, mi sento una farfalla, è bellissimo qui..

Sono in paradiso forse?! Per l'Angelo, voglio rimanerci per sempre.


 

CLARY

Mi metto le mani nei capelli.. dov'è Perla?!

All'improvviso entra nella sala la Regina della Corte Seelie avvolta in un leggerissimo abito colore del cielo, i capelli setosi e rossi le ondeggiano attorno come se fossero mossi dal vento. Sembrerebbe un angelo se non fosse per i terribili occhi azzurro elettrico freddi come il ghiaccio.

Mi vengono i brividi vedendo il ghigno malvagio che le adorna il viso. Non la saluto neanche, mi guardo attorno sconcertata “dov'è mia sorella?!” le chiedo severa, è stata lei!

La regina stringe le labbra e si porta il dito indice sul mento come se stesse riflettendo su qualcosa di molto importante “non hai sorelle cara Clarissa” dice canticchiando.

Al diavolo, che stirpe inutile “Perla, la mia migliore amica, la mia parabatai, la ragazza con cui vivo da quando sono nata. È come una sorella, dov'è?” le urlo contro, se le ha fatto del male le mozzerò la testa!

La regina ridacchia, le labbra incurvate in un sorriso non coinvolgono gli occhi, è malvagità pura “bè, si sta divertendo parecchio cara Clarissa, seguimi, te la mostrerò”.

Si volta fluttuando e si dirige verso la parete ondeggiando i fianchi e ad un cenno della mano i rampicanti si diradano mostrando un'apertura.

Per l'Angelo, eccola, balla senza musica, i piedi le stanno sanguinando, il pavimento è pieno di impronte di sangue.

Faccio un gesto verso di lei ma la regina mi blocca porgendomi un amuleto blu “Se riesci a convincerla ad andarsene prima che questo ciondolo diventi completamente bianco potrete andarvene assieme. Tuo padre avrà l'alleanza in ogni caso: se uscirai con la tua parabatai, se uscirai sola o se non uscirete affatto” dice ghignando.

Le braccia mi si ricoprono di brividi.

“Accetti la sfida cacciatrice angelica?” la Regina inclina la testa sulla spalla e chiude gli occhi a fessura “puoi anche andartene subito e lasciarmi qui tua sorella” dice giuliva.

Mi porge il ciondolo e subito lo afferro emettendo un grugnito, Perla mi ha sempre ascoltata, usciremo in un attimo assieme. Mi sono addestrata per una vita intera anche contro i trucchetti delle fate, non cadrò nel vortice vizioso.

Infilo la collana al collo e oltrepasso la soglia della stanza, mia sorella mi sorride gaia.

Si avvicina volteggiando e mi prende le mani “Clary, che bello vederti!” mi abbraccia forte “vieni anche tu, è bellissimo qui, mi sento così bene!” scioglie l'abbraccio e mi prende per mano “ti voglio bene Clary, non sono più triste, mi sento felice e accettata da tutto e tutti!” Perla ride sguazzando nel suo stesso sangue.

Le accarezzo il viso con una smorfia di dolore, il rifiuto di Jonathan l'ha fatta cadere nella depressione. La poca sicurezza che aveva in sé stessa è svanita del tutto. La guardo negli occhi, da arancioni sono diventati blu elettrico, è sotto il dominio fatato ora. Non può essere troppo tardi, devo salvarla. In questi giorni è a pezzi. Le prendo il viso tra le mani e le sorrido tristemente “tesoro, dobbiamo andarcene, altrimenti moriremo qui” le sussurro.

Scuote la testa e gli occhi le si incupiscono “è triste il mondo fuori da qui. Jhon non mi ama, tuo padre mi tratta sempre male. Emmanuel è dolce ma non è Jonathan.. sono solo una mezza strega. Sono come un pinguino Clary” si allontana di un passo e sospira “ho le ali ma non sono capace ad usarle” mormora affranta.

No, non è la verità.

Poi fa un radioso sorriso e guarda la luce sopra le nostre teste “ma qui sono un cigno Clary” apre le braccia e simula il volo.

Inizio a sentire la musica, è davvero dolce, per l'Angelo, afferro il ciondolo, si sta scolorendo.

Scuoto la testa e mi concentro su di lei “sei dotata sorellina, io ti voglio bene. Sei una strega a tutti gli effetti, anzi, di più. Io credo in te. Jhon è scemo, ma non è l'unico ragazzo al mondo” l'afferro per le spalle e la scuoto leggermente.

“ma io amo lui” dice con un lamento.

Il cuore mi si frantuma per la tristezza della mia parabatai.

La musica si fa sempre più alta, inizio a percepirla chiaramente, sembrano dei lamenti di dolore. Sono qui da troppo tempo, devo affrettarmi “Perla, dobbiamo andarcene subito, muoviti!” l'afferro per un braccio e la strattono, ma non riesco a muoverla di un passo nonostante ci metta tutta la mia forza, dev'essere un incantesimo fatato.

La mia parabatai inclina la testa e sorride, si avvicina e mi bacia dolcemente la guancia “tu vai Clray, tu sei perfetta, tu vivi bene fuori di qui, ma io no. Ti voglio bene sorella” dice dolcemente prima di voltarsi.

Si allontana velocemente saltellando e volteggiando.

Non posso andarmene senza di lei! Il ciondolo sta per diventare completamente bianco, ma non posso lasciarla qui, devo portarla via con me. Ora la prendo per i capelli e la trascino fuori!

Faccio un passo per raggiungerla ma inizio a sentire i piedi leggeri.

Per l'Angelo, NO!

Il ciondolo ha cambiato completamente colore.

Cosa sono venuta a fare qui?!


 

JONATHAN

Mio padre fa irruzione nella biblioteca sbattendo la porta talmente forte da far vibrare le pareti.

Spalanco gli occhi appena intercetto il suo stato d'animo, è puro panico quello che vedo sul suo viso “Devi recarti con delle guardie alla Corte della Regina delle fate. Mi ha mandato un messaggio, le ragazze sono state trattenute. Armati fino ai denti, porta a casa tua sorella a costo di scatenare una guerra. Portati i cacciatori nuovi, Pangborn e Blackwell” si passa una mano nei capelli “un lavoro pulito. Ricorda la strega è sacrificabile, tua sorella assolutamente no!”

Scuoto la testa, bastardo, stringo i pugni e lo guardo negli occhi “Perla non è sacrificabile!”.


 

√v^√v^√♥ Spazio Autrice √v^√v^√♥

Carissime lettrici, grazie per avermi aspettata :)

Broken Dreams è terminato ed eccomi qui con un nuovo aggiornamento.

Fatemi sapere cosa ne pensate.

Consigli? Cosa devo approfondire o chi?? Sono un tantino agitata, spero vi piaccia questa nuova ff <3

A presto, kisss

Perla

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo III ***


Image and video hosting by TinyPic


Banner di: Miss Black



 

ALEC

Ho il cuore che mi sfonda il petto per l'Angelo, questa ci farà saltare la copertura. Jace dice di stare tranquillo ma ho i nervi a fior di pelle, al primo sospetto ce ne andremo a gambe levate, almeno siamo su un terreno neutrale.

“Benvenuti cacciatori” la Regina ci accoglie con un ghigno malvagio stesa su un triclino romano con cuscini bianchi bordati di rosso. Piccoli fiorellini dorati adornano le gambe del letto.. spalanco gli occhi, no, le gambe sono dei tronchi veri e propri completi di radici che si muovono lentamente nel terreno.

Per l'Angelo, ci mancavano anche le piante viventi!

Mi piazzo accanto al mio parabatai e mi preparo allo scontro, in un attimo taglio la gola di Pangborn e per poi affondare la lama nel petto di Blackwell intanto che Jace atterra il figlio del demone.

Un due tre, sono addestrato, quattro cinque sei, sono un cavaliere angelico speciale, sette otto nove, in caso mi rifugio a casa di Magnus e resto lì finchè le acque non si calmano.

Jonathan fa un passo avanti e alza il mento “Dove sono le ragazze?” chiede rivolto alla fata davanti a noi.

La Regina sorride e si accomoda un cuscino dietro alla schiena “quanta fretta cacciatore, stanno bene, si stanno divertendo da morire” dice chiudendo gli occhi a fessura e ghigna “devi essere davvero impaziente, ma come biasimarti, ho rinchiuso il tuo sangue e il tuo cuore” dice sorridendo “non dev'essere facile per te reprimere quello che provi.. i sentimenti sono così inutili, non trovi?”.

Faccio una smorfia, cosa può saperne lei? Non prova nulla.

“Siete solo invidiosa!” il ragazzo biondo scatta in avanti rabbioso, è fuori di testa quello. Con la Regina non si può comportarsi così. Dev'essere presa con le lusinghe...

Lei ride ad alta voce schernendolo per poi posare gli occhi blu elettrico nei suoi “davvero mio bel cacciatore? Perchè ti senti bene in questo momento? No, hai paura! Io so la verità su tutti qui!”.

Per l'Angelo, si sta arrabbiando, brutto segno. Si volta e guarda Jace negli occhi e inclina la testa di lato. Ecco, ci siamo ora ci farà scoprire, avvicino le mani al pugnale, ci siamo.

Jace stringe le labbra e fa spallucce infilandosi le mani in tasca “io penso che lei abbia sempre ragione mia Regina” dice con un sorrisetto malizioso ammiccando.

Sorrido orgoglioso del mio parabatai, lui sa esattamente come comportarsi. Scuoto la testa, Jace non perde mai l'occasione per mettere in mostra il proprio fascino. Si gongola in queste cose come una ragazzetta alla prima cotta. Sorrido, forse ce la facciamo.

Riguardo la fata davanti a noi rilassarsi e sorridere a Jace “sai come comportarti bel cacciatore ma dimmi, sicuro della scelta che il tuo cuore ha già preso?” gli chiede passandosi lentamente una mano nei capelli.

Jace sbuffa portandosi una mano sul cuore “in questo momento il mio cuore batte solo per lei, mia Regina, ma non vorrei annoiarla con inutili e noiose dichiarazioni. Vorremo solo riportare le cacciatrici che le hanno fatto visita a casa con noi, se non le dispiace” dice sorridendo.

Ottimo! Sta cercando di riavere le ragazze diplomaticamente. Jonathan le trancerebbe direttamente la testa...

“A chi va la vostra devozione cacciatori?” la Regina piega la testa di lato e si accarezza sensualmente il collo sottile con le mani “una sola risposta è quella giusta cacciatori

Aggrotto le sopracciglia, fortuna che non devo rispondere io. La mia devozione va al Conclave, ovviamente a Jace e alla mia famiglia.. Per l'Angelo.

La Regina ride guardando Jonathan rimuginare sulla risposta “al vostro cuore, sciocchi!” urla con un tono talmente stridulo da farci sobbalzare.

Le luci tremano e le pareti prendono vita, i fiori spariscono sostituiti da scuri rovi spinati.

La fata si alza in piedi e si avvicina velocemente a Jonathan “tuo padre avrà la mia alleanza, le ragazze sono cadute senza il mio volere nel mondo fatato. La cacciatrice magica è stata richiamata dal canto della beatitudine e la sua parabatai voleva liberarla a tutti i costi, ma inutilmente. Starà a voi liberarle, ma tutto ha un prezzo cacciatori. Sarà una prova difficile da superare per il vostro cuore” dice sorridendo “Jonathan e Jonathan, sarete voi a tentare di portar via di qui le cacciatrici”.

Il cuore mi salta un battito, ha chiamato Jace con il suo vero nome. Merda, Jonathan lo guarda dubbioso e Jace fa semplicemente spallucce e si scosta i capelli dal viso con una mano “Jace è un diminutivo, ormai mi chiamano così da tutta la vita, penso si addica meglio a questo bel visino”.

Jonathan scuote la testa “sei un idiota, comunque hai ragione, Jonathan è un nome troppo importante per uno come te” dice acido.

Jace sogghigna e assieme al cacciatore seguono la Regina.

Faccio un respiro profondo e finalmente mi rilasso, l'abbiamo scampata.

 

 

JACE

La Regina fa un cenno con la mano e sulla parete difronte a noi i rovi si diradano fino a mostrare l'entrata di una sala circolare.

Io e Jonathan varchiamo l'arco e vediamo le ragazze ballare senza musica, hanno i piedi insanguinati. Sembrano proprio felici, entrambe hanno dei terribili occhi blu elettrico e indossano degli abitini vaporosi azzurri.

Ridono e si abbracciano sguazzando nel proprio sangue. Altro che orge demoniache! Le fate sono pazze..

Appena Clary vede il fratello fa un magnifico sorriso e gli corre tra le braccia “oh fratellino, quanto ti voglio bene! Mi fai sentire sempre così importante, nessuno potrà mai farmi del male perchè ci sei tu che vegli sempre su di me. Sono così felice!” gli bacia la guancia dondolandosi tra le sue braccia.

Cosa sono venuto a fare se è corsa tra le braccia del fratello? Pensavo venisse da me sinceramente.

Jonathan le bacia i capelli e la stringe forte “certo che veglio su di te Clary, sei la mia sorellina” sospira pesantemente guardando la strega per poi tornare sulla sorella “stai bene? Andiamo a casa, va bene?”.

Si allontana leggermente da lui dubbiosa, “casa?” chiede incerta.

Per l'Angelo! Mi guarda con uno sguardo infuocato, stringe e denti e si dirige rabbiosa verso di me. Alzo le mani “Ciao bellissima” le dico con un sorriso, ma lei non sorride, mi colpisce il volto con la mano aperta lasciandomi costernato.

Jonathan ride mettendosi la mano sullo stomaco “lei se la caverà alla grande, ha già capito tutto dalla vita” dice per poi avviarsi verso la strega.

Sento la guancia pulsare e senza il minimo preavviso Clary si butta tra le mie braccia accoccolandosi sul mio petto “non mi sono mai sentita così con qualcuno Jace, quando ci siamo baciati ho visto una runa. Ma non so come utilizzarla, è una runa angelica” dice alzando il viso e posando gli occhi blu elettrico nei miei “sei un soldato angelico Jace?!” chiede dolcemente accarezzandomi i capelli.

Per l'Angelo, mi ha scoperto? Impossibile, ho fatto tacere la Regina e lei sa già tutto?

“tu non hai sentito la scintilla quando ci siamo baciati?” allunga una mano e mi accarezza le labbra, sento un brivido salirmi per la schiena.

Stringo gli occhi “ho sentito una scintilla anch'io, è la prima volta che mi sento così” mormoro. Mi sento così confuso.

Si allunga e mi bacia dolcemente sulle labbra, mi piace, per l'Angelo, le stringo i fianchi e la sento gemere nella mia bocca “penso d'amarti Jace”.

Spalanco gli occhi e sorrido, questi intrugli fatati sono davvero allucinogeni. Le accarezzo il viso “Clary, so d'essere bellissimo, ma ora stai vaneggiando. La corte della Regina è infida, riprenditi”.

Stringe gli occhi a fessura e mi guarda male “sei l'unico ragazzo che non è caduto ai miei piedi e questo può significare solo una cosa” si posa le mani sui fianchi e fa spallucce “sei gay!” dice alzando la voce.

Oh per l'Angelo! Questa poi! Spalanco la bocca scioccato, alla faccia della prova difficile, sembra una candid camera.. come se non bastasse sento Alec ridere alle mie spalle. Stronzo.

Ridacchio, che situazione assurda, metto da parte il mio ego e le accarezzo il viso “forse hai trovato pane per i tuoi denti cara cacciatrice, magari aspetto che sia tu a cadere ai miei piedi” le dico con malizia.

Inizia a ridere, talmente forte che la risata echeggia in tutta la stanza. Inizia a lacrimare dal ridere, le lacrime le escono blu e gli occhi ricominciano ad essere verdi “non succederà mai!” dice ridendo ancora.

Punto le mani sui fianchi fingendomi offeso e ride ancora più di gusto. Mi avvicino e la prendo tra le braccia “cadrai ai miei piedi splendida cacciatrice” le sussurro sulle labbra aggiustandole un ciuffo di capelli dietro l'orecchio.

Ormai gli occhi sono completamente verdi, è tornata in lei. Mi accarezza il viso e si avvicina sfiorando le labbra sulle mie, chiudo gli occhi pregustandomi il dolce sapore ma nulla “scommettiamo?” soffia dolcemente lasciandomi ansante. Ci sta prendendo gusto a lasciarmi così!

Vediamo chi cederà prima.

 

JONATHAN

Volgo lo sguardo verso la moretta che danza dolcemente a pochi metri da noi, mi avvicino lentamente e le accarezzo una spalla.

Si volta e mi sorride, un sorriso che riempie il vuoto che ho nel petto. Mi manca.

“moretta andiamocene” le dico accarezzandole il viso. Per l'Angelo, ha gli occhi blu elettrico anche lei.

Scuote la testa “odio piangere continuamente per colpa tua!” urla furiosa.

Spalanco gli occhi sconcertato, non l'ho mai sentita urlare.

“mi fa male continuare a vederti, quindi ho deciso di restarmene qui!” punta i piedi incrociando le braccia e uno schizzo di sangue le macchia la gonna. Subito dopo torna ad essere gaia e ricomincia a volteggiare.

Sarà più difficile di quello che pensassi. Mi avvicino, non c'è musica qui, eppure non fa che muoversi.

Mi giro verso Clary, il cacciatore la sta portando verso l'uscita della sala, lei è salva.

Sospiro pesantemente e mi avvicino a Perla “a me piace vederti invece” richiamo la sua attenzione accarezzandole una spalla “sei parte della famiglia, non posso lasciarti qui” le dico sorridendo.

Si volta e mi guarda negli occhi “ma io ti amo John. Perchè tu no? Cos'ho che non va?!”

Le accarezzo il viso e inizia a piangere. Le lacrime che le escono dagli occhi sono blu “non hai niente che non va Perla, sei una ragazza splendida, sono io che non vado bene”

Si appoggia con il viso al mio torace e si struscia delicatamente “mi manca il tuo profumo, le tue mani” stringe gli occhi “mi manca la tua voce, le tue labbra su di me” sussurra amareggiata.

Sento una voragine aprirsi in mezzo al petto, una fitta di dolore come se fossi oltrepassato da una spada “mi manchi anche tu” le mormoro sui capelli.

Alza il viso e mi guarda negli occhi “sei un ragazzo brillante, capace ed intelligente. Io sono quella che sono ma mi impegnerò se non sono abbastanza” continua a piangere, questa prova è dolorosa, più di qualsiasi altra prima d'ora.

Le accarezzo il viso e per un attimo socchiude gli occhi godendosi a pieno il contatto “sei perfetta Perla, sei divertente, intelligente, bellissima e sei l'unica cacciatrice al mondo a saper usare la magia. Sei unica” le sorrido mentre scuote la testa “nessuna al mondo è migliore di te, ma non posso” le ultime parole mi muoiono in gola.

Stringe gli occhi a fessura e alza i pugni “sei cattivo! Mi hai fatta innamorare e poi mi hai lasciata!” inizia a picchiarmi sul torace. La lascio fare, deve sfogarsi. Mi merito ogni singolo colpo. L'ho ferita.

Io non la amo, io non amo nessuno.

Singhiozza sconsolata e gli occhi ricominciano a tornarle del suo meraviglioso colore arancione.

L'afferro per le spalle e la blocco, la guardo negli occhi “non posso amarti! Non posso diventare debole. Non sei tu moretta, ti meriti il meglio, tutto il meglio”.

Si blocca e mi guarda negli occhi, ormai sono arancioni del tutto “nessuno è meglio di te!” singhiozza sconsolata. È così triste per colpa mia e io sono triste perchè non posso darle quello che vuole.

“Forse ha ragione Clary, dovrei dare una possibilità ad Emmanuel.. lui crede nell'amore e si è già innamorato” sussurra stringendosi tra le braccia.

Cosa?! Altra stilettata al cuore, non posso immaginare le mani di nessuno sulla moretta. Stringo gli occhi “non va bene lui per te, non è abbastanza” le dico con la gola chiusa.

Il labbro inferiore le trema e intreccia le mani sul cuore “io voglio te, voglio il tuo amore”.

In questo momento vorrei solo baciarla, mi lascio andare e poso le labbra sulle sue, un bacio casto della stessa intensità di un soffio ma capace di farmi battere fortissimo il cuore.

“Perla.. torniamo a stare assieme come prima, era bello” le sussurro sulle dolci labbra “mi manchi” le confesso.

Fa un passo indietro allontanandosi da me “non era abbastanza, voglio sentirmi amata, non sono mai stata amata” continua a singhiozzare e finalmente le lacrime ricominciano ad essere trasparenti.

Si guarda attorno smarrita, è tornata in sé. Fa un altro passo indietro “scusa” sussurra “non dovevo picchiarti così, mi-mi dispiace” continua coprendosi la bocca con le mani.

Inclino la testa di lato “non devi scusarti, hai detto tutte cose vere..” le mormoro.

“Tuo padre mi ucciderà!” mi interrompe terrorizzata sbarrando gli occhi.

Si volta verso mia sorella e le corre tra le braccia “scusa Clary, avevi ragione” singhiozza.

Non voglio che si veda con un altro.

 

 

VALENTINE

Mi passo innumerevoli volte le mani nei capelli, sono via da ore ormai. Sospiro pesantemente, mi fido di mio figlio, farà di tutto per portare a casa la sorella.

Mi faccio cadere pesantemente sulla poltrona in pelle verde del mio studio e osservo il ritratto di Jossy, la mia amata Jossy.

Non c'era giorno in cui mi ricordasse che la mia missione avrebbe ucciso qualcuno a cui tengo, di certo non mi aspettavo che si uccidesse per dimostrarmelo.

Mi si stringe il cuore e ora Clary è imprigionata. Per l'Angelo! Mi passo entrambe le mani sul viso, non avrei dovuto mandarla da sola con la strega, è debole.

Sento un fortissimo profumo di fiori e alzo lo sguardo, il peso che avevo sul petto subito mi si scioglie, lei è qui. Balzo in piedi e controllo subito mia figlia, sta bene. Le accarezzo un braccio, come diavolo è vestita?

Faccio un cenno con la testa a mio figlio, è stato bravo, Clary è qui. Ha riportato indietro anche la strega, non male, è comunque utile ogni tanto.

Guardo Perla, appena intercetta i miei occhi abbassa il capo e allaccia le mani dietro alla schiena, sarà stata colpa sua. Ovvio, è DEBOLE!

“che diavolo è successo?” alzo la voce furioso.

Jonathan fa un passo avanti, è nervoso ma non è ricoperto di sangue, non hanno combattuto per riportarle qui “c'è stato solo un contrattempo, la Regina ha accettato il tuo accordo, sarà nostra alleata. Non ha trattenuto le ragazze con la forza, solo con un inganno” dice serio stringendo le labbra.

Aggrotto le sopracciglia e guardo Clary, indossa un abito azzurro vaporoso in satin senza spalline, non è ferita, solo un po' pallida. Lei mi sorride “sto bene papà, ci siamo solo divertite per un po' con le fate” mi accarezza il braccio, cerca di distrarmi da quello che è successo?

Guardo la strega ancora con lo sguardo fisso sul pavimento “di chi è stata la colpa?” alzo la voce nella sua direzione.

La strega trasalisce e alza gli occhi nei miei “è stata colpa mia, mi-mi dispiace Valentine. Ho chiuso gli occhi un attimo e mi sono ritrovata in una stanza avvolta da una musica dolcissima” dice con un sussurro.

Stringo i denti, lo sapevo! “Clary sarebbe potuta morire!” le urlo in faccia.

“Lo so, chiedo scusa” mormora mortificata, non è abbastanza!

“Perchè pensi che l'abbia legata a te? Solo perchè tu la protegga, pensavo saresti stata una cacciatrice più forte e avresti usato il tuo potere per tenerla in vita, non per metterla in pericolo!” le urlo contro. Stupida strega “per cosa pensi che ti abbia fatta crescere con noi? Solo per questo!”.

Clary mi stringe la mano ma non mi distraggo, resto con gli occhi puntati in quelli arancioni della strega “sei debole! Ti ho salvato la vita e ora mi ripaghi così? Sei un fardello!” sono dannatamente infuriato!

Jonathan fa un passo avanti ma subito lo blocco fulminandolo con lo sguardo, guai se si azzarda a mettersi in mezzo ora!

Perla slaccia le mani e le fa cadere pesantemente sui fianchi “Perchè mi tieni qui se sono un peso così terribile? Se non fosse per Clary me ne sarei già andata, odio sentirmi costantemente inadeguata” sussurra con la gola chiusa.

Jonathan si avvicina alla strega “non sei inadeguata Perla, sei solo giovane” le accarezza il braccio ma lei chiude gli occhi e scuote la testa.

“Stupidaggini! Sei qui per la causa!” le urlo ancora.

“no” sussurra “sono qui solo per Clary, di certo non mi fai sentire parte di qualcosa” fa spallucce e si accarezza le braccia.

Spalanco gli occhi “perchè non sei valida!” le urlo contro.

Le spalle della strega tremano e inizia a piangere in silenzio.

“Papà, ora basta. È stata anche colpa mia, volevo salvarla da sola invece che chiedere aiuto a voi” dice Clary avvicinandosi con un timido sorriso.

La prendo tra le braccia e la stringo con amore, ho avuto paura “non vale la tua vita Clary, ho deciso di legarla a te così ti avrebbe salvato a costo della sua vita, invece ti ha messa in pericolo”.

“Ora posso andare? Ho un incontro con lo stregone e poi con il vampiro. Se avete bisogno del mio aiuto..” interrompo la strega guardandola male.

“Il tuo aiuto?” la schernisco con una risata grottesca “e per cosa dovremmo aver bisogno di te? Per morire?” le chiedo acido.

Alza gli occhi nei miei e stringe i denti, fa per controbattere invece chiude gli occhi e svanisce.

Jonathan fissa il vuoto lasciato dalla strega ed espira rumorosamente “stai giocando con il fuoco padre, potrebbe decidere di andarsene in ogni momento e perderesti un guerriero importante” fa un profondo sospiro e guarda Clary “noi invece qualcosa di più..” scuote la testa e sospira pesantemente per poi girarsi e uscire dal mio studio in silenzio.

Stringo le labbra, è magica ma ancora debole, dubito che migliorerà.

Clary mi sorride riempiendomi il cuore di gioia “stai tranquillo, sono forte, Perla mi ha guarita in un attimo, ora vado, devo vedere Raphael” mi bacia sulla guancia “ti voglio bene papà” dice con un sorriso ed esce dalla stanza saltellando tranquilla.

Scuoto la testa e sospiro, l'amore rende deboli. Ho avuto paura, avrei scatenato una guerra contro il Regno Fatato per salvare mia figlia perchè le voglio bene.

È così simile a Jossy, determinata, brillante, audace, bellissima, dotata.. sento una fitta al cuore.

Mi manca mia moglie.

 

 

JACE

Sbuffo entrando nell'appartamento dello stregone, guardo il mio parabatai e faccio una smorfia “perchè sono dovuto venire anch'io?” gli chiedo acido.

Mi guarda severo “per ricordarti chi sei in realtà!” risponde freddamente.

Mi infilo le mani in tasca e osservo l'ambiente che mi circonda. Per l'Angelo, sono nel mondo dei glitter!

Inorridisco nel vedere un mobile anni ottanta completamente decorato con lustrini colorati.

Le pareti sono ricoperte da carta da parati con motivi circolari dai colori caldi, il rosso e l'arancione sono prevalenti. Una sedia rossa in plastica nell'angolo, accanto a quella il fluido di una gigantesca lava lamp si muove lentamente. Che schifo di casa. Un divano bianco pieno di cuscini rossi e gialli in mezzo al salotto e un tappeto a quadrati rossi e marroni ricopre tutto il pavimento in legno scuro.

Una testolina mora correre verso di me distraendomi e mi salta tra le braccia allacciandomi le gambe ai fianchi. Per l'Angelo. Iz!

Mi prende subito il viso tra le mani e mi bacia con dolcezza, le sono mancato. Oddio ecco chi sono.. un cacciatore angelico speciale infiltrato per conto del Conclave e ho una ragazza.

Sorride ammaliata e mi stringe forte “mi sei mancato! Alec voleva farti una sorpresa!” dice gaia e mi bacia ancora. Non provo nulla, non sento più nulla mentre la bacio. Il cuore continua a battere regolare e non provo l'irrefrenabile voglia di stringerla a me.

È finita. Le cose sono cambiate, io sono cambiato. Per l'Angelo.

Volgo uno sguardo freddo verso il mio parabatai, lui fa spallucce e raggiunge lo stregone nell'altra stanza.

La faccio appoggiare i piedi sul pavimento e chino la testa, cosa le dico?

“Non sembri felice di vedermi” mi prende una mano e mi scosta i capelli dal viso “va tutto bene?” mi chiede dolcemente. Oh Iz..

Sospiro pesantemente, cosa posso dirle? Che la figlia del nemico mi ha stregato?

La guardo negli occhi, è carina e dolce, ma non è Clary “la missione è più impegnativa di quello che pensassi” si mordo un labbro “sarebbe meglio prenderci una pausa” mormoro senza la minima sicurezza.

Spalanca gli occhi e mi lascia la mano “cosa significa prenderci una pausa? In questi anni sei già stato in missione ma non hai mai detto una cosa del genere!” alza la voce, per l'Angelo, si sta arrabbiando.

Alec e Magnus tornano nella salotto, lo stergone indossa solo una vestaglia in seta nera con disegnato un dragone rosso. Non ha il minimo senso del pudore..

Guardo intensamente il mio parabatai negli occhi, verrà fuori un casino ora. Stringe le labbra, non voleva creare problemi, solo rimettermi sulla giusta via, ma io non so più quale sia quella giusta...

Izzy guarda il fratello “cosa succede?” lo implora con un gemito.

Alec fa spallucce e si passa la mano sugli occhi esasperato “è una missione diversa dalle altre, non ci siamo solo noi e i demoni. Viviamo con una famiglia..” dice con un sussurro.

Magnus schiocca le mani e sorride gaio “altro che famiglia” alza la voce e gli si illuminano gli occhi da gatto “due ragazze a dir poco fa-vo-lo-se! Una cacciatrice magica bellissima con i capelli dello stesso colore del cioccolato fondente, dolce con delle gambe stupende e una cacciatrice con i capelli rossi come il fuoco, incantevole con gli occhi dello stesso colore degli smeraldi. Sicura e seducente.. un vero peperoncino!” si sventola la mano davanti al viso per farsi aria come se stesse andando a fuoco.

Io e Alec lo guardiamo a bocca aperta, mi sento mancare la terra sotto i piedi. Le ha detto delle ragazze.. ora si incazzerà di brutto!

Magnus si accorge del silenzio e aggrotta le sopracciglia “che c'è?” chiede innocente.

Guardo Izzy, fa un passo indietro e le mani le tremano leggermente. Alza gli occhi nei miei, per l'Angelo, sono velati dalle lacrime, alzo la mano per accarezzarla ma si scansa dal mio tocco “mi stai lasciando per una ragazza che hai appena conosciuto e finirà in prigione quando avrete finito la missione?!” chiede duramente.

Per l'Angelo, non si merita di soffrire, è una ragazza dolce, maliziosa e vivace, non voglio ferirla.

“Iz...” uno schiaffo potente sulla guancia sinistra mi blocca lasciandomi di stucco. Oggi va così.

La ragazza difronte a me mi guarda inorridita, i capelli sciolti le cadono lisci sulle spalle. Indossa il mio abito preferito, quello viola di seta corto, si è vestita così per me, perchè le mancavo. Sono un idiota.. Cerco di avvicinarmi ma alza la mano per fermarmi “non toccarmi Jonathan! E non chiamarmi Iz! Sei un idiota! Un ragazzo idiota! Ti pentirai della scelta che hai appena fatto!” mi urla contro e corre fuori dall'appartamento.

Sento la guancia bruciare ma non più del senso di colpa che mi divora in questo momento. Ha ragione, in parte ha ragione. Quando Clary scoprirà chi sono in realtà non vorrà più saperne di me..

A cosa sono disposto a rinunciare?

 

 

JONATHAN

Mi sento sempre uno straccio in questi giorni. Ho lo stomaco chiuso e dormo da schifo.

Cammino lentamente per la fortezza con le mani infilate nei jeans pensando alla moretta, chissà dov'è andata, non vuole continuare a vedermi come prima, vuole di più, ma io non so cosa significhi il di più, io non amo nessuno e non amerò mai nessuno.

Ha detto che solo Clary la tiene qui, mi ha fatto male quella affermazione.. stringo le labbra affranto.

Mi manca.

Oltrepasso la cucina, mi è passata anche la fame, ricordo quando abbiamo comprato le caramelle alla Wonka di NY, Perla era entusiasta, mi trascinava da un espositore ad un altro con uno splendido sorriso sulle labbra, è riuscita a riempire di schifezze ben due cestini, poi siamo andati in montagna davanti al monte Rushmore a mangiarle. Abbiamo passato un pomeriggio fantastico, abbiamo riso, ci siamo baciati, abbiamo chiaccherato.. per l'Angelo, cosa mi succede?

“Sicura che funzionerà? Guarda Perla che ti mordo se non funziona!” la voce di Clary che arriva dal salotto mi distoglie dai pensieri tristi, però è seguita dalla splendida risata della moretta che mi riapre una voragine nel petto, adoro la sua risata.

Mi avvicino al salotto, vivo qui, posso frequentare lo stesso salotto dove c'è lei, no?

“Oggi Magnus l'ha eseguito su di me, funzionerà sicuramente, ha detto che odia i marmocchi ed è la cosa migliore per tutte le belle ragazze” le risponde ridendo Perla.

È bello sentirla spensierata e a suo agio.

Entro in soggiorno e la vedo difronte a mia sorella con le mani appoggiate sulla sua pancia.

Clary ride chiudendo gli occhi e alza le mani in aria, ha la maglietta bianca sollevata infilata sotto il seno e i pantaloncini corti neri slacciati. La moretta ride accucciata davanti a lei con le mani appoggiate ancora sulla pancia di mia sorella “se continui a farmi ridere tra nove mesi saremo in cinque qui!”.

Per l'Angelo che si sono messe in mente?! Perla, indossa dei pantaloncini corti di jeans e una mini maglietta senza spalline bianca, adoro la sua pelle. Ha i capelli legati in una coda e alcuni ciuffi le cadono morbidi attorno al viso. Non si sono accorte di me, le osservo con un sorriso, sono proprio amiche. Clary ha ripreso il suo colorito roseo, oggi alla corte della Regina era terribilmente pallida, aveva perso tantissimo sangue. Rabbrividisco al ricordo di tutto quel sangue sparso ovunque..

“Mo fa lori agbara ti angeli eṣu eegun yi obirin” Perla pronuncia chiaramente quello che sembra un incantesimo.

“Che state facendo?” chiedo alle ragazze di fronte a me.

Sobbalzano entrambe nell'udire la mia voce e si voltano. La moretta incrocia le mani davanti a lei e distoglie lo sguardo. Clary fa una smorfia e sbuffa allacciandosi i pantaloncini e sistemandosi la maglietta “mi maledice l'utero” dice tranquilla.

Spalanco gli occhi “cosa?” la voce mi è uscita di due toni più alta del dovuto.

Le parabatai si guardano e ridono “mi maledice l'utero così da evitare di usare ancora quegli scomodi anticoncezionali mondani che odio con tutta me stessa. Quando vorremo dei bambini basterà togliere la maledizione e tutto funzionerà come prima” dice con un sorriso.

Sono sconvolto, da quando la moretta ha bisogno di anticoncezionali?! Non posso credere che voglia fare del sesso con il vampiro! Non riesco a dire una parola, ok che Clary ormai si dà da fare da anni, ma la moretta no.. ho la bocca asciutta mentre osservo Perla che si strofina le braccia imbarazzata.

“E perchè l'hai fatto?” dico tutto ad un fiato alla moretta.

Lei fa spallucce e abbassa lo sguardo “lo stregone ha detto che male non fa e visto che padroneggio la magia potrò toglierlo quando vorrò..”

Sento un brivido salirmi per la schiena “ma tu non fai sesso, a cosa ti serve?” chiedo velocemente, ha forse cambiato idea?

Alza gli occhi nei miei, sono di un arancione chiaro e velati dalle lacrime “un giorno troverò qualcuno che mi ama nonostante tutti i miei difetti” sussurra a voce bassa.

Il nodo alla gola e il peso sul petto si fanno più pesanti, è perfetta, si merita tutto “Non hai difetti Perla..” le dico ma Clary mi interrompe afferrando la mano della sua parabatai e sbuffando ad alta voce “lo sappiamo tutti che non ha difetti, ma si merita quello che desidera e questi non sono più affari che ti riguardano visto il modo in cui ti sei comportato” dice severa stringendo gli occhi a fessura “e ora se vuoi scusarci, abbiamo un appuntamento con due vampiri molto sexy”.

No, non può rivedersi con il vampiro, l'ha fatta ridere.. “Aspetta!” urlo, ma sono già svanite.

Cosa devo fare? Stringo gli occhi e sospiro. Parlare con Clary.

 

JACE

Sorseggio la mia birra e intanto mi godo lo spettacolo, ha ragione Izzy, quando scoprirà chi sono non mi vorrà più. Ma ha detto d'amarmi, per l'Angelo, sento una stretta al cuore, provo qualcosa di grande per quella fiamma libera.

È bellissima e sexy da morire, indossa un abito bianco corto e senza spalline, le sta una favola. Sospiro, non mi sono mai sentito così.

Sorride al vampiro e gli accarezza la nuova runa che gli ha inciso. La ragazza ha un dono speciale, inventa nuove rune che possono essere apposte su chiunque, non solo su cacciatori. Alec è andato ad informare il Conclave, ha reso invulnerabile un vampiro alla luce del sole. Incredibile, è dotata.

Ad un certo punto intercetta il mio sguardo e mi saluta con la mano, sorride a Raphael e si incammina verso di me ondeggiando i fianchi.

Si ferma accanto a me e si aggiusta i capelli dietro le spalle “ti godi lo spettacolo Jace?” la ragazza si passa la lingua sui denti e sorride.

“Lo sai d'essere bella Clarissa, ovvio che i ragazzi ti guardino” gli rispondo malizioso.

Si morde un labbro e fa un passo verso di me aderendo il bacino al mio, siamo vicinissimi, mi sfiora i fianchi con le mani e si avvicina “e cos'altro piace fare ai ragazzi Jace?”.

Sento un brivido, le sfioro dolcemente il viso e mi avvicino alle sue labbra.

Le passo la lingua sul labbro inferiore, il respiro le si è fatto pesante, mi vuole. Sorrido, ho un certo potere anch'io su di lei “non ancora Clary, non sei caduta ai miei piedi” le mormoro allontanandomi con un sorriso.

Spalanca gli occhi per poi ridurli a fessura, fa un passo indietro incrociando le braccia “avevo ragione allora, sei gay!” alza la voce rabbiosa.

Una donna rifiutata è pericolosa.

Si volta per tornare dal vampiro ma l'afferro per un braccio bloccandola. Con un gesto repentino la faccio aderire con la schiena al mio torace premendole il sedere sulla mia erezione. Sussulta mentre la prendo per il collo stringendola con la mano e obbligandola ad appoggiarsi con la testa alla mia spalla.

Geme per la sorpresa o per il piacere e le gambe le tremano. Sorrido, ha un profumo inebriante, le sfioro la guancia con le labbra fino ad arrivare all'orecchio “non si può avere sempre quello che si vuole, le cose sono complicate. Senti l'effetto che mi fai?” che chiedo sensualmente.

Annuisce senza fiato, socchiude gli occhi mentre le accarezzo i fianchi continuando a premerla contro di me.

Le sfioro il lobo con i denti e la sento rabbrividire “pensi che non sarebbe più facile per me portarti in un privé e fotterti come si deve?” le sussurro all'orecchio.

“P-penso di sì” mormora ansante.

Annuisco e aumento la stretta sul collo “non voglio farlo perchè sei speciale e stai sconvolgendo il mondo in cui pensavo di vivere. Le cose sono più complicate di quello che pensassi e tu non mi permetti ragionare. Hai detto d'amarmi alla Corte Seelie e, come sai, eri sotto un incantesimo fatato e non potevi mentire.. bè, mi hai sconvolto perché non mi sono mai sentito così coinvolto in qualcosa da farmi perdere la concezione di tutto il resto.”

Mi mordo un labbro, sto perdendo di vista l'obiettivo che mi ero imposto..

Le bacio la guancia e le volto la testa costringendola a guardarmi negli occhi “anch'io provo qualcosa per te Clary e questo mi spaventa” sussurro stringendo gli occhi.

E' più forte di me, avvicino le labbra alle sue e mi godo la pienezza e il calore, le dischiudo la bocca unendo la lingua alla sua e la volto con un solo movimento, la faccio indietreggiare fino alla parete del locale in penombra. É fantastica da baciare, è davvero magnifica, le faccio scivolare le mani sul sedere tenendola premuta contro di me.

Ansima forte e mi porta le mani nei capelli, mi afferra con i denti il labbro stringendolo forte.

Sento il corpo tendersi dal piacere, la alzo dal pavimento appoggiandola alla parete e mi allaccia le gambe attorno alla vita.

Continuiamo a baciarci ed ad accarezzarci con una passione incredibile, ha una pelle così liscia e soda, mi scosto dalle sue labbra e scendo sul collo succhiandolo con enfasi, la sento mugolare e inarcare indietro il collo, scendo ancora arrivando nell'incavo dei seni. Ci passo la lingua, sono un burattino nelle sue mani, se mi chiederà di saltare le risponderò semplicemente quanto in alto.. mi ha stregato. È unica!

Tutto quello che ci circonda è sparito, ci siamo solo noi qui. Le palpeggio il seno e faccio per abbassarle il vestito ma slaccia le gambe e posa i piedi a terra lasciandomi confuso e pieno di desiderio, ha gli occhi carichi di passione, il verde sembra brillare di luce propria. Mi sorride e riposa dolcemente le labbra sulle mie “andiamocene via di qui” mi sussurra prendendomi per mano.

Ho il cuore in fibrillazione, non è possibile, mi sono innamorato della figlia del nemico.

A chi va ora la mia devozione?

 

EMMANUEL

Cena deliziosa, è divertente e intelligente questa ragazza. È davvero interessante.

Ora passeggiamo lentamente per la Fifth Avenue, ancora cinque minuti e arriveremo alla cioccolateria. L'ho chiusa al pubblico, volevo farle una sorpresa.

“Lo stregone mi tratta come se fossi una caramella gommosa” dice ridendo la ragazza al mio fianco.

Contraccambio il sorriso e mi fermo davanti ad una vetrina piena di fiori prendendola per mano. Le accarezzo dolcemente le nocche e le aggiusto i capelli dietro all'orecchio “sei una bellissima ragazza Perla, quando lo capirai che sei speciale?”

Fa spallucce e intreccia le mani.

Le sfioro dolcemente il viso, ho una voglia matta di baciarla in questo momento. Lei arrossisce e abbassa lo sguardo nervosa.

Il profumo del suo sangue mi inebria i sensi.

“perchè sei qui?” le chiedo sfiorandole delicatamente il labbro con il pollice.

Si bagna le labbra con la lingua per poi alzare gli occhi nei miei “per darmi una possibilità d'essere felice” sussurra con un filo di voce appena udibile.

Mi guarda negli occhi, così innocenti e dolci, sarà una gioia passare anni della mia infinita vita assieme a lei. Le sorrido teneramente “bene, perchè ho intenzione di farti felice”.

Mi chino leggermente e poso la bocca sulla sua. Dio! Ha le labbra calde, soffici e profumate, sento il cuore batterle velocemente attraverso il torace e il respiro accelerare. Le appoggio le mani sui fianchi mentre continuo a sfiorarle le labbra con le mie, sorrido, ne ho baciate di ragazze in questi secoli ma con ognuna è come se fosse la mia prima volta.

Timidamente porta le mani sulle mie spalle e sorrido, è dolce da baciare.

Le faccio scivolare la lingua sul labbro inferiore e la sento rabbrividire. Si scosta leggermente affondando il viso nel mio collo “scusa” sussurra ansimando.

Le accarezzo la schiena e mi godo la fantastica sensazione di calore che emana il suo corpo “non scusarti, ho tutto il tempo del mondo da dedicarti maghetta, sei davvero speciale, mi piacerebbe conoscerti meglio e innamorarmi di te” le sussurro tra i capelli. Ne inspiro il dolce profumo di mandorla mischiato al sangue che le scorre nelle vene. Deliziosa.

Ho trovato la ragazza che starà al mio fianco per i prossimi anni. Ne sono sicuro, è lei. Se avessi un cuore batterebbe all'impazzata in questo momento.

Si irrigidisce leggermente “nessuno mi amerà mai” dice con un soffio tremolante.

Le bacio la testa e le sollevo il viso guardandola negli occhi “io non sono nessuno e provo già qualcosa per te” le dico dolcemente.

Sorride arrossendo, l'ho già conquistata.

 

VALENTINE

Che giornata.. sospiro e mi stiracchio sulla poltrona del mio studio vuoto.

Il silenzio mi fa ricordare quanto mi sento solo ogni giorno. Oggi ho rischiato di perdere mia figlia, niente e nessuno vale la sua vita.

Jonathan fa capolino nel mio studio indossando dei pantaloni della tuta e una maglietta larga pure sporca di sangue, deve essersi allenato in palestra fino ad ora, per l'Angelo, in questi giorni sembra un vampiro agonizzante a causa della luce del sole.

Si infila le mani in tasca e mi guarda “le consegne per domani?” mi chiede sofferente con un tono piatto.

Mi alzo in piedi e mi piazzo davanti a lui posando gli occhi nei suoi “dovrete andare a prendermi il libro Bianco presso l'istituto di Londra” faccio un sospiro pesante “tu, Clary, la strega e i due nuovi cacciatori”.

Jonathan annuisce sospirando “va bene, buonanotte” si volta per andarsene ma lo fermo afferrandolo per un braccio.

Si volta guardandomi perplesso. Che diavolo gli sarà successo? Un giovane pieno di vita si è trasformato in un bambolotto inanimato! Per l'Angelo faccio cadere le braccia sui fianchi esasperato “si può sapere cos'hai? Non esci più, non vedo più ragazze la mattina a colazione, sei sempre di cattivo umore, giri sempre per la fortezza con le mani infilate nelle tasche e ti atteggi a cane bastonato!” spalanco gli occhi ma non risponde, si limita a fare spallucce.

“Clary dice che è per una ragazza, spero che non sia così Jonathan. L'amore rende deboli, io sono l'esempio perfetto purtroppo” sospiro pesantemente mentre lui mi guarda attentamente negli occhi “ho amato una donna con tutto me stesso e lei si è suicidata per punirmi” gli appoggio una mano sulla spalla “non farti rovinare la vita” gli dico con il cuore “sei destinato a grandi cose”.

Si morde un labbro e abbassa lo sguardo “non so cosa significa essere innamorati” sussurra amaramente e scuote la testa “mi piace una ragazza e sto cercando di dimenticarla ma non ce la faccio. Mi piace tutto di lei, gli occhi, il sorriso.. è intelligente e dotata” temporeggia e alza gli occhi nei miei “ride di rado ma quando lo fa mi sembra di sentire i campanelli del paradiso” sorride ammaliato.

Cazzo, così non va bene. Si è innamorato davvero! Mi allontano di un passo e stringo i pugni guardandolo serio “stai lontano da questa ragazza, non devi più vederla. È solo un'infatuazione, non è amore questo ma ti sta comunque rovinando la vita. Esci con altre ragazze e ignorala, te ne dimenticherai velocemente. Ne sono sicuro” dico con tono severo. Spero mi ascolti.

Annuisce e sospira “grazie padre, domattina dopo la colazione radunerò le ragazze, i cacciatori e andremo a prenderti quello che ti serve” accenna un sorriso e si avvicina alla porta del mio studio.

“Mi raccomando Jonathan, segui il mio consiglio” gli dico speranzoso, non voglio che soffra come me.

Annuisce tristemente e se ne và.

E ora mi ritrovo ancora da solo.

 

JONATHAN

Niente da fare, il sonno non arriva neanche dopo due ore di allenamento in palestra e una doccia calda. Cammino lentamente verso la camera di Clary, devo parlare con lei, mi rassicurerà. Lei saprà sicuramente consigliarmi. Sospiro, papà sa come ci si sente quando si è innamorati e mi ha detto che non lo sono. Sorrido. Sono ancora forte, si tratta di una infatuazione, mi passo le mani sugli occhi, non sono innamorato.

Stringo le labbra.. certo che se per una sbandata ci si sente così male, non oso immaginare quando si è innamorati davvero.

Mi sento vuoto, non ho voglia di mangiare né di divertirmi. Ho solo voglia di parlare e ridere con lei. Faccio fatica a dormire e quando dormo la sogno bellissima e sorridente mentre mi bacia... mentre fa apparire una scatola di cioccolatini al parco guardandosi attorno per non essere vista dai mondani o quando dorme rilassata accanto a me, mentre mi bacia dolcemente per svegliarmi la mattina.. oddio.. mi manca.

Arrivo alla porta di Clary superando la parete dove una volta c'era quella della moretta e impugno la maniglia, sono le tre di mattina, dev'essere qui per forza.

Apro lentamente la porta, la stanza è leggermente illuminata da due stregaluci appoggiate sulla scrivania.

E' silenziosa, il pavimento è pieno di riviste, gli abiti tutti allineati ordinatamente nell'enorme guardaroba. C'è profumo di caramelle. Giro lo sguardo e gli occhi mi cadono sul letto, oh per l'Angelo...

 

 

¸.·’★*·~-.¸-★ Spazio Autrice ★-,.-~*¸.·’★¸.·’★

 

Carissime lettrici, vi è piaciuto il capitolo? Lasciatemi un commentino così capisco se sto facendo le cose per bene :)

Accetto consigli, soprattutto su Clary, cerco sempre di non sminuirla e darle l'importanza che merita ma come al solito faccio una fatica immonda.. Quindi AIUTATEMI!!

 

Poi sono in crisi con COHF, vedere i Clace che non possono neanche sfiorarsi e Jonathan cattivo mi ha traumatizzata! Mi sono abituata troppo bene con le fantastiche ff dei Clace sposati e dei i Perthan che non riescono a togliersi le mani di dosso.. Per l'Angelo!

 

Un ringraziamento speciale a tutte le lettrici che hanno aggiunto la storia alle seguite, ricordate, eccc e naturalmente a tutte le specialissime e zuccherose ragazze che hanno trovato due minuti per recensire il capitolo precedente: Giadina, Jess, Clary F, Isabelle_Lightwood, TormentinaJ, bry987, ambra irene, selvaggia_Aly99.

Grazie, a presto, kisss

P.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo IV ***


Image and video hosting by TinyPic


Banner di: Miss Black

 

 

JONATHAN

Arrivo alla porta di Clary superando la parete dove una volta c'era quella della moretta e impugno la maniglia, sono le tre di mattina, dev'essere qui per forza.

Apro lentamente la porta, la stanza è leggermente illuminata da due stregaluci appoggiate sulla scrivania.

E' silenziosa, il pavimento è pieno di riviste, gli abiti tutti allineati ordinatamente nell'enorme guardaroba. C'è profumo di caramelle. Giro lo sguardo e gli occhi mi cadono sul letto, oh per l'Angelo...

 

Perla dorme nel letto di Clary ma lei non c'è. Per l'Angelo. Mio padre dice di starci lontano ma ora dorme, che cosa può fare mettermi un po' accanto a lei e bearmi di un dolce contatto?

Chiudo la porta dietro di me e sospiro, è bella e dolce e tenera.. Afferro lo stilo e mi traccio la runa del silenzio, così non si accorgerà di me. Mi sfilo le scarpe e mi avvicino stendendomi sul letto accanto a lei, è bellissima quando dorme, le labbra le si schiudono leggermente e ha sempre un'espressione rilassata. Le accarezzo i capelli scostandoglieli dal viso, profuma sempre di buono, si muove leggermente e si avvicina al mio torace appoggiando il nasetto alla mia maglietta.

Le accarezza il viso “non sai neanche quanto mi manchi moretta” le sussurro sui capelli, profuma di cioccolato “non voglio che rivedi il vampiro, non ti amo ma ci tengo a te” bisbiglio per non svegliarla ma devo trovare il modo di alleggerire il peso che mi porto dietro da quella maledetta sera “voglio stare con te e vorrei mi dicessi di sì” le accarezzo in viso e accenna un sorriso.

Trattengo il respiro, non so neanch'io se voglio che si svegli oppure no. Allunga una mano e mi accarezza il fianco “amo il tuo profumo, mi manchi” sussurra mentre dorme.

Il peso si fa ancora più pesante e se ne aggiunge un altro che mi chiude la gola, devo essere malato... Stringo le labbra e afferro un ciuffo dei suoi capelli rigirandomelo tra le dita. Mi piace il contatto con lei, mi manca come l'aria, con lei accanto mi sento bene. Mi sento completo.

Le palpebre mi cadono ma scuoto la testa, non voglio addormentarmi, non voglio perdermi neanche un attimo con lei. Mi chino leggermente e le bacio la fronte, ho paura di svegliarla ma non resisto.

Ha il profumo della beatitudine.

 

Hai ragione Jhon, l'amore non esiste, quello che abbiamo è fantastico. Mi sei mancato” Perla mi bacia dolcemente facendo scivolare le mani sull'abito verde che indossa, è dello stesso colore dei miei occhi.

Sorride maliziosa e mi strizza l'occhio dandomi le spalle. Fa scendere lentamente l'abito scuotendo indietro la testa, i capelli sembrano cioccolato fuso su quel corpo tutto da succhiare.

Il vestito le scivola fino ai fianchi e si volta ammiccando “continua tu, sono tua Jhon, sono solo tua”.

Mi avvicino di gran passo afferrandole i fianchi e le mordo una spalla facendola sussultare “mi piace” sussurra in preda all'enfasi “di più, voglio di più”.

Chiudo gli occhi e faccio scendere le mani oltre l'ombelico arrivando finalmente nella terra promessa.

Jonathan!” alza la voce e spalanco gli occhi, indietreggio sconvolto vedendo davanti a me solo capelli rossi.

Per l'Angelo, Clary?!

 

Mi sento pizzicare un braccio e spalanco gli occhi, era un sogno..

“Jonathan! Vattene subito! Le hai spezzato il cuore e ora l'unica cosa buona che puoi fare se la rispetti almeno un pò è lasciare che sia felice! Se si sveglia così penserà che ci sia ancora una possibilità, non puoi illuderla così! Non se lo merita!”.

Ecco di chi era la voce nel mio sogno, Clary bisbiglia rabbiosa puntando il dito verso la porta “vattene subito!”.

“Volevo stare un po' con lei Clary, non voglio illuderla, le ho detto di tornare assieme a me ma ha detto di no” mi passo una mano sugli occhi, era solo un sogno.. Dio..

“ha bisogno di qualcuno che le faccia capire che è perfetta, deve sentirsi accettata e recuperare la fiducia in sé stessa. Lei vuole essere amata, perchè non vuoi che sia felice?” si passa le mani sugli occhi esasperata da questo monologo.

Sospiro appoggiando la testa al cuscino “voglio che sia felice, voglio solo che sia felice, ma non..” stringo gli occhi, non posso amarla? Non so cosa sia l'amore? L'amore ha distrutto nostro padre e io sono destinato a grandi cose “lei crede in una cosa che devasta l'essere umano, io non la amo, io non amo nessuno. Vorrei stare assieme a lei come prima, ridevamo, stavamo assieme.. eravamo felici assieme, ma non è amore questo” che diavolo sto dicendo..

Clary incrocia le braccia e sospira puntando gli occhi nei miei “possibile che non la ami Jhon?” mi chiede inclinando la testa “perchè ti stai comportando come un innamorato”.

Spalanco gli occhi e scuoto la testa, non la amo. Si sbaglia.

“Clary vieni a letto” Perla si agita nel letto, merda, scatto in piedi senza farmi vedere e mi appiattisco contro la parete nell'angolo buio della stanza in silenzio.

La moretta si mette seduta stropicciandosi gli occhi e sorride alla sua parabatai “Ho sognato Jonathan” sussurra con un sospiro triste “mi diceva che gli mancavo”.

Per l'Angelo, mi ha sentito? Sì che mi manchi Perla, mi manchi come l'aria, ma non ti amo.

Clary si toglie le scarpe e si avvicina al letto “dai, non pensare più a lui, dimmi del vampiro, com'è andata?”

La splendida moretta fa spallucce “mi ha baciata” sussurra e il mio petto si squarcia a metà come se fosse oltrepassato da una spada infuocata. Questo è dolore fisico! Sto per morire, me lo sento..

Clary sorride sedendosi accanto a lei “e com'è stato?”

“Freddo” mormora “niente di emozionante.. ma avevi ragione, gli darò una possibilità”.

Stringo le labbra, ha baciato il vampiro e gli darà una possibilità. Si è maledetta l'utero per poter fare sesso sicuro.. oddio. Appena trovo il vampiro lo uccido. Così risolvo il problema sul nascere.

Resto fermo ed immobile, ma è difficile, vorrei buttarmi ai suoi piedi dicendole di non vederlo mai più che lei è perfetta, che l'amore non fa per me ma io.. io le voglio bene, penso.

Le ragazze si prendono per mano e restano a guardarsi negli occhi come se riuscissero a parlarsi nel pensiero. Immobili con gli occhi puntati gli uni negli altri, sono una cosa sola. Dev'essere bello avere un parabatai, una persona che ti vuole bene, che tiene a te indipendentemente da tutto quello che ti circonda.

Le guance della moretta iniziano a rigarsi di lacrime, Clary le accarezza il viso e inclina la testa di lato, è addolorata tanto quanto lei “non sei tu Perla, lo so cosa vuoi, ma non è colpa tua”.

Per l'Angelo, mi sono perso, cosa vuole? Merda, inizia a singhiozzare e io a sentirmi ancora più male di prima.

“Perché non mi ama Clary? Perché?” Perla si copre il viso con entrambe le mani e piange sconsolata, per l'Angelo, no moretta, non piangere, sto male anch'io quando piangi.

Mia sorella la prende tra le braccia “devi lasciarlo perdere, sai che mio fratello è incasinato e tu meriti di più” le dice con la gola chiusa. Sono afflitte dallo stesso dolore come se fossero una persona sola.

Cosa sta dicendo? Parlano di me? Perchè io non la amo? Non posso amarla perchè nulla di buono viene portato dall'amore. Ecco la risposta esatta alla domanda della splendida ragazza mora che piange.. piange per colpa mia. Dio, è ogni giorno peggio qui, mi sento.. vuoto.

Clary le asciuga le lacrime con la mano e le sorride “dai, basta piangere, hai riempito il lago Lyn a forza di lacrime, andiamo a farci una the e lo beviamo in salotto, ti va?”

Perla sorride emettendo un ultimo singhiozzo e inclina la testa di lato “è stato dolce sai? Ha riservato tutta la cioccolateria per noi, abbiamo parlato per ore, è stato carino, comprensivo, divertente...”

La rossa le sorride “mi piace già da come ne parli, stasera vorrei conoscerlo”.

Cazzo, stasera rivede il vampiro?! Dio, no!

Perla sospira e si asciuga per bene le lacrime, è bella anche quando piange, le labbra le si gonfiano leggermente e diventano più rosse. Devono essere ancora più morbide da baciare. Ho le palpitazioni al solo pensiero..

“Sembri felice, hai visto Jace?” la moretta sorride incrociando le gambe.

Clary lancia un'occhiata nella mia direzione, che centra Jace adesso? Stanno assieme? Ci mancava anche questa!

“ne parliamo dopo, vieni. Non vorrei ci sentissero” afferra la mano di Perla e svaniscono.

Oddio.

 

 

VALENTINE

Afferro i miei registri e mi incammino velocemente verso la sala per la colazione, sono le otto e cinque, dovrebbero essere tutti arrivati.

Faccio il mio ingresso con passo pesante e tutti i cacciatori si voltano a guardarmi.

Sorrido a Clary e faccio un cenno di saluto agli altri.

Mi siedo comodo a capotavola e appoggio il faldone davanti a me. Guardo mio figlio e sospiro, spero abbia seguito il mio consiglio “la missione è rimandata a domani. Vi allenerete in palestra per tutta la mattina per poi fare quello che volete fino a domani”.

Jonathan annuisce e beve un sorso di caffè, il suo piatto è vuoto. Dio! “che fai, non mangi?” gli chiedo acido.

Lui si limita a fare spallucce “non ho fame”.

“Ha fame d'altro” dice Clary azzannando una fetta biscottata piena di marmellata.

Emetto l'ennesimo sospiro e stringo le labbra.

“Clary è tornata tardissimo stanotte” ribatte Jonathan facendo una smorfia alla sorella.

Per l'Angelo, siamo tornati a quand'erano bambini.

“non è vero” la parabatai di Clary si intromette alzando la voce.

Mio figlio la guarda male “probabilmente baciare il vampiro ti ha fatto perdere la concezione del tempo!” dice acido facendo arrossire la ragazza magica.

Spalanco gli occhi, questa poi, forse Perla serve a qualcosa!

“Lasciala in pace Jonathan, hai fatto le ore piccole anche tu a quanto pare!” Clary interviene prontamente.

Jonathan apre la bocca ma lo zittisco all'istante “piantatela tutti, sembrate bambini!” alzo la voce e tutti diventano seri “finite di mangiare e andate in palestra, mi fate venire il mal di testa!”.

Clary alza il dito medio in direzione del fratello facendogli la linguaccia. Per l'Angelo, scrollo la testa sorridendo, deve avere sempre l'ultima parola.

 

 

JONATHAN

Cammino ancora nella fortezza con gli occhi bassi e le mani infilate in tasca, ormai passo il mio tempo libero così. Non faccio altro che pensare alla moretta, al profumo che aveva stanotte, il suo corpo caldo accanto al mio.

Amo il tuo profumo, mi manchi mi ha detto mentre dormiva. Mi manca anche lei. Una giornata passata così.. immersa nei pensieri, è come se fossi spettatore della mia vita ed è già pomeriggio inoltrato.

Che vita di merda.

Rinuncerei a tutto pur di stare con lei.. non posso mentirle dicendole che la amo quando invece non provo amore..

Arrivo fino alle camere da letto e vedo la porta di Clary aperta, busso forte per annunciarmi, l'ultima volta che sono entrato poco mancava che mi cavasse gli occhi..

“è aperto!” urla Clary e, senza farmelo ripetere due volte, entro nella sua stanza chiudendomi la porta alle spalle.

È seduta davanti alla specchiera intenta a mettersi un rossetto rosso. Si è vestita di tutto punto, ha un abito corto bianco e nero con un motivo floreale sulla schiena, le sta bene. Indossa i tacchi e i capelli li ha lisciati alla perfezione, sorrido, è una ragazza bellissima “esci?”. Domanda assurda ma da qualche parte devo iniziare.

Si volta e mi guarda sorridendo “spiacente, Perla non c'è” dice chiudendo il rossetto che ha in mano.

Sospiro “sono qui per te veramente”.

Aggrotta le sopracciglia e mi sorride facendomi cenno di sedermi sul letto. Faccio come mi dice e resto in attesa di una sua parola, ho bisogno di parlare con lei, ho bisogno di.. non lo so, ho bisogno di sentirmi dire che sto facendo la cosa giusta.

“cosa c'è Jonathan?” accavalla la gambe e intreccia le mani sul ginocchio.

La guardo male, quella gonna è decisamente troppo corta, le si vede tutta la coscia.

“non iniziare” Clary taglia corto ignorando il mio disappunto e mi fa cenno di iniziare a parlare.

Affondo il viso nelle mani e chiudo gli occhi “mi sento a pezzi in questi giorni, faccio fatica a dormire, mangiare, anche combattere.. mi sento svogliato, non ho voglia di fare nulla se non restare a letto o camminare per la fortezza senza una meta” alzo lo sguardo verso di lei ed espiro profondamente.

Clary mi sta guardando con un sorriso dolcissimo sulle labbra. Inclina la testa e si alza per sedersi accanto a me. Mi accarezza il viso e poi scende prendendomi una mano e la stringe nella sua “ne sei innamorato Jonathan, vai da lei e diglielo. Lei ti ama con tutto il suo cuore, il vampiro è gentile, disponibile, dolce e sicuramente Perla confonderà l'affetto che inizierà a provare per lui con una sorta d'amore. Ma lei non lo amerà mai, ama te. Devi dirglielo. Lei vuole sentirselo dire. Potete essere felici assieme”.

Spalanco la bocca e scuoto la testa, non è amore, non può provare affetto per il vampiro, non può.. e io non posso. Dio! “non la amo, ti sbagli”.

Sorride stringendomi ancora di più la mano “ti manca ogni cosa di lei, non riesci a mangiare né a dormire, oggi eri incazzato e l'hai punzecchiata per tutta la mattina perché sai che ha baciato il vampiro”.

Scrollo la testa, è solo una cotta passeggera, passerà... e ovvio che mi sono incazzato perchè ha baciato il vampiro, non voglio che la tocchi. Stringo le labbra “papà ha detto che non è amore”. Papà sa cos'è l'amore e io gli credo.

Gli occhi di Clary si rattristano all'istante “papà mente perché non è riuscito a far felice la mamma, ha scelto la causa invece di lei e ora se ne pente. Se ne pente in ogni momento. L'amore è bellissimo Jonathan e tu mio caro fratellone sei innamorato di Perla”.

Mi alzo in piedi di scatto “non è vero!” alzo la voce, non può aver ragione.

Fa spallucce “come vuoi, si trova al Pendemoniun Club con Emmanuel. Se non ti darà fastidio vederla tra le braccia del vampiro allora significa che non la ami. Se invece andrai fuori di testa se solo la sfiora significa che la ami e anche di brutto”. Continua a guardarmi con un sorrisetto compiaciuto sulle labbra, non ha ragione!

Fanculo, si sbaglia “Cazzate Clary, ti stai sbagliando e te lo dimostrerò. Verrò al Club con una sventola bionda che vuole solo scoparmi. Me la porterò in camera e farò venire giù le mura della fortezza a forza di farla urlare. Così anche la moretta si renderà conto che l'amore non esiste e si metterà il cuore in pace!” dico rabbioso.

Clary si alza in piedi sistemandosi il vestito e ride “hem.. pallone gonfiato megalomane” borbotta “verrò anch'io alla festa con Jace quindi lo vedrò con i miei occhi”.

Oddio, un altro casino adesso “da quando ti vedi con Jace?” ci mancava anche questa.

“So che ci sei sempre tu Jonathan, nessuno potrà mai farmi del male, è un bravo ragazzo, se così non fosse gli farai saltare la testa, ok?” si avvicina appoggiandomi le mani sul torace.

Restiamo a guardarci negli occhi e le sorrido “guai a chi fa del male alla mia sorellina, se si comporta male dimmelo che lo faccio fuori in un attimo”.

Ridacchia, è una ragazza dolcissima “lo so, lo sanno tutti Jonathan, stai tranquillo. Sono sicura che questa volta sia quella buona” si avvicina a baciarmi sulla guancia e io mi godo a pieno questo momento di pura felicità.

Le sistemo un ciuffo di capelli dietro all'orecchio e le accarezzo il viso “non te l'ho mai detto Clary, ma..” la porta si apre di colpo sbattendomi addosso ed interrompendo la mia frase.

Una testa bionda curiosa nella camera, è Jace “per l'Angelo, scusa Jonathan, era bloccata” dice per scusarsi ma senza guardarmi, ha occhi solo per Clary.

Per l'Angelo, la osserva con una intensità tale da mettermi a disagio. Lo guardo male e stringo le labbra “attento a quello che fai, potrei ucciderti nel sonno” dico con voce grave.

Clary mi colpisce con una sberla sulla testa e fa una smorfia “ora vattene e pensa a quello che ho detto. Fallo prima che sia troppo tardi”. Mi indica la porta ed io esco velocemente diretto alla mia stanza.

Entro in un attimo e mi butto in doccia.

Bionda, bionda.. bionda.. come cavolo si chiamava quella? Ferdinanda, Fernanda.. il nome faceva rima con bevanda.. Merda, era una mezza puttanella che si è fatta scopare nel bagno del locale, mi sembra.. fai casino come un'intera banda, per l'Angelo.. AMANDA! Ecco come si chiama, uscirò con lei stasera.

 

 

EMMANUEL

Fantastica festa nel centro di NY, il locale è favoloso, il Pandemonium Club è la discoteca più rinomata di tutta la città.

Ci sono molti membri del mio clan, i cocktail sono deliziosi, ci mettono la giusta quantità di sangue in ogni bicchiere. Ma stasera mi delizierò la mia nuova splendida ragazza.

Guardo Perla al mio fianco, indossa un abito splendido che le calza a pennello, è in seta argentata aderente sul seno e largo sui fianchi. Mi piace il tessuto liscio scaldato dal calore del suo corpo. Ha un profumo dolcissimo.

Il bar in questa zona del locale è tranquillo, lontano dalla musica eccessiva e dalla gente che balla scatenata ammucchiata sulla pista da ballo.

Si sta bene, è tranquillo. Appoggio il gomito libero sul bancone mentre con l'altra mano scivolo lentamente sul corpo della ragazza magica e guardo i miei amici arrivare regalandoci un sorriso sincero.

“Maghetta, loro sono Zoe e Frank, le mie guardie del corpo” stringo il fianco della mia splendida ragazzina che sorridente allunga una mano per salutarli.

Zoe ignora il gesto e con uno scatto repentino la prende tra le braccia stringendola “benvenuta cara, sono sicura che diventeremo grandi amiche” dice con un sorriso. Le pupille le si dilatano, piace anche a lei il profumo del suo sangue.

Perla si pietrifica con le braccia alzate “ok” sussurra nervosa.

“Zoe è ancora fresca di vampiri, lasciamola abituarsi un po' a noi” ammonisco la mia amica con un sorriso.

Lei scioglie l'abbraccio e le accarezza la guancia “sei splendida” continua facendo arrossire la mia piccola maghetta.

“Ok, andate a bere qualcosa, a dopo” congedo i miei amici e torno sulla mia ragazza.

Perla si sistema l'abito e mi sorride “sono gentili” sussurra più rossa che mai.

Le accarezzo la schiena e mi avvicino per baciarla ma si scosta leggermente. Stringo le labbra, non è la reazione che mi aspettavo “cosa c'è che non va?” le chiedo accarezzandole il viso “non dirmi che hai paura che ti morda” dico ridendo.

Avvampa e si prende il labbro tra i denti. Oh mio Dio! Ci ho azzeccato, non ci credo!

Sorrido e trattengo una risata, non voglio di certo metterla a disagio. Le alzo il suo bel visino costringendola a guardarmi negli occhi “non ci si nutre dalle labbra Maghetta, io preferisco il collo. Non aver paura di quello che sono, se avessi un cuore funzionante batterebbe all'impazzata per te. Sei troppo preziosa per il mio benessere e adesso ho una voglia matta di baciarti quindi vedimi per quello che sono in realtà. Un uomo che vuole baciare una splendida ragazza”.

Non le lascio il tempo di rispondermi e poso le labbra sulle sue, porto una mano nei suoi capelli e le faccio chinare leggermente il capo da una parte. Timidamente fa scivolare le mani sui miei fianchi facendomi sorridere.

Ha le labbra così soffici e morbide, le dischiude leggermente mentre le muove e lentamente faccio scivolare la lingua nella sua bocca. Devo trattenermi, ha un sapore dolcissimo.

Sussulta per il freddo improvviso ma poi ricambia il bacio intrecciando la lingua con la mia, Dio, voglio di più! La cingo in vita stringendola a me, erano anni che non mi sentivo così. È una ragazza così timida, decisamente speciale.. e tutta mia.

Aumento la stretta e la bacio con passione, la voglio. Faccio scivolare una mano sul fianco e risalgo lentamente fino al collo, sento il cuore batterle veloce nella giugulare. Fortuna che ho un'esperienza centenaria, altrimenti l'avrei già morsa.

“mi rendi felice” le sussurro sulle labbra.

Apre gli occhi e mi guarda come se avesse visto per la prima volta la luce del sole “grazie” mormora e mi porta le mani nei capelli trascinandomi sulle sue labbra, la volto appoggiandola con la schiena al bancone del bar. Le sfioro i fianchi e la schiena, voglio portarla via di qua.. Dio!

Mi accarezza goffamente il collo e i capelli, un brivido mi sale per la schiena. Non so quanto resisterò. Labbra calde, sapore idilliaco, profumo invitante.. le lingue si muovono come se non cercassero altro.

Adoro questa ragazza.

“Ciao sorellina! Ti diverti, è?” una voce squillante ci interrompe. Perla si allontana repentina portandosi una mano alla bocca “per l'Angelo, Clary!” sussurra imbarazzata.

Scioglie l'abbraccio e ansima nervosa.

“che fai, non mi presenti il tuo bel vampiro?” la ragazza rossa sorride alla mia maghetta, ci ha interrotti, stringo i denti e cerco di tranquillizzarmi, la prenderei volentieri per i capelli e la getterei in pasto ai miei.

Perla è in difficoltà “c-certo, Emmanuel, questa è la mia parabatai Clary”-

Ecco, questa ragazza già non mi piace, i parabatai hanno un legame speciale, non va bene per quello che desidero io, dev'essere solo mia. Allungo una mano continuando a tenere tra le braccia la mia maghetta “piacere Mery” sorrido mieloso.

“Clary” dicono le due ragazze contemporaneamente, la rossa mi fulmina con lo sguardo e la mia maghetta arrossisce.

“trattala bene o te la vedrai con me” dice acida la parabatai della mia maghetta stringendomi forte la mano.

Mi metto a ridere non ha idea di cosa sono capace.. Annuisco comunque “l'affetto dei parabatai è forte tanto quanto l'amore, si merita il meglio la mia maghetta e farò del mio meglio”.

La rossa sforza un sorriso “sarà meglio per te”.

Bacia la ragazza al mio fianco sussurrandole qualcosa all'orecchio e poi si allontana senza guardarmi.

Torno sulla mia splendida compagna e le sfioro il viso con le mani “dov'eravamo rimasti?” le chiedo sorridendo.

Lo sguardo della ragazza vacilla e sbianca in volto “Jhon” sussurra con voce tremolante guardando dall'altra parte del locale.

 

 

JONATHAN

Sono appena arrivato e ho già individuato la moretta. Mi guardo attorno e vedo anche Clary assieme al cacciatore. Bene, vedrà con i suoi occhi che si sbaglia. Torno ad osservare Perla, il vampiro continua a sfiorarle la schiena e i fianchi. Sento le mani tremare da sole. Scuoto la testa, non ho niente di cui essere geloso, Amanda continua ad accarezzarmi il torace e strusciarsi addosso a me. Mi succhia il collo dandomi fastidio, la scosto con la mano appena mi si piazza davanti e torno a guardare Perla.

“dai Jonathan, mi hai portata qui per cosa? Almeno fammi ballare prima di portarmi a casa tua” la bionda mi sfiora il cavallo dei pantaloni con la mano per poi addentarmi il lobo dell'orecchio.

Mi sposto seccato e le metto una mano sul sedere stringendolo con forza, è una ragazza.. interessante. Mezza puttana ma non è brutta. La palpeggio mentre continua a ballarmi addosso, spero che Clary mi veda così vedrà che ho ragione.

“mi sei mancato” Amanda mi ansima nell'orecchio accarezzandomi il torace scendendo sempre più giù.

Non è brutta, è insulsa.. ma poco importa, devo solo sbattermela. Ha i capelli a caschetto biondi platino, gli occhi azzurri, naso e labbra sottili. Troppo sottili, ricordo di non averla neanche mai baciata, abbiamo scopato circa quattro mesi fa e poi non mi sono fatto più sentire, è stata entusiasta di rivedermi. Non mi è mancata per niente, ma è l'unica bionda di cui mi ricordavo il nome.

La moretta mi guarda in sottecchi e intreccia le mani nervosa abbassando lo sguardo.

Il vampiro si china a sussurrarle qualcosa all'orecchio e lei arrossisce lanciandomi un'occhiata veloce nel momento esatto in cui Amanda mi prende il viso tra le mani per baciarmi sulle labbra. Mi allontano subito, merda, non è così che dovrei reagire. Non mi piace, Dio! Sono le sue labbra che vorrei su di me.

Odio quando Clary ha ragione! Fanculo!

Perla ci sta osservando e appena incrocia i miei miei occhi sulle sue belle labbra si disegna una smorfia addolorata. Piccola la mia moretta..

Per l'Angelo, Clary deve sempre avere ragione! Sorella impicciona!

Emmanuel le solleva il viso con due dita afferrandola per il mento costringendola a guardarlo negli occhi. Si china su di lei e sorride, la sta per baciare!

Scosto la zoccola che si è già quasi spogliata in mezzo al locale e scatto verso la coppia, sono furioso! In un attimo gli sono accanto e allontano questo cazzo di vampiro da Perla prima che riesca ad appoggiare le sue luride labbra di nascosto su quelle dolcissime della moretta “stacci lontano, chiaro?!” dico tagliente al vampiro davanti a me.

Lui ride ”ci divertiamo, tranquillo, farò solo del bene a tua sorella Jonathan. È davvero unica” sogghigna accarezzando il fianco di Perla.

Vedo solo rosso! Non è mia sorella e non voglio che faccia nulla con lui!

Perla si accorge della mia reazione e mi appoggia le mani sul torace facendomi arretrare di due metri.

Non posso vederla con un altro, ha ragione Clary. Dio!

La guardo negli occhi, è bellissima questa sera, gli occhi leggermente truccati le fanno risaltare l'arancione “mi fa incazzare vederti con quello stronzo che vuole solo entrare nelle tue mutandine!” lo indico stringendo i denti, ora lo faccio secco.

Perla spalanca gli occhi imbarazzata ”Jhon, abbassa la voce, ci stanno osservando” sussurra guardandosi attorno.

Stringo gli occhi “non me ne frega un cazzo, se ti sfiora ancora lo faccio diventare cenere, sono stato chiaro?” alzo la voce rabbioso, non si deve azzardare a toccarla ancora.

Emmanuel ride scuotendo la testa e sorseggia il suo drink. Due vampiri, un maschio e una femmina, gli si accostano immediatamente e mi fissano mostrando i canini.

Stupidi esseri intolleranti alla luce solare, li faccio fuori in un attimo!

Perla incrocia le braccia e mi guarda con gli occhi a fessura ”mi hai lasciata! E ti sei presentato qui con una ragazzetta che non fa altro che strusciarsi addosso a te e ficcarti la lingua ovunque!” mi risponde secca.

Mi passo una mano sugli occhi, ho il cuore che mi batte velocissimo e sento le mani tremare ”quella non è niente, cazzo, quelle non valgono niente. Non contano niente.. tu Perla, ci sei solo tu” sospiro “non sono niente in confronto a te”.

Abbiamo una cerchia attorno a noi, sfioro la spada dei Morgenstern con le dita, non mi piace come stanno evolvendo le cose, sono stufo di sentirmi così.. vuoto.

Perla spalanca gli occhi e mi accarezza i polsi preoccupata, mi conosce, sa che sto per perdere il controllo “stai tranquillo Jonathan, bevevamo solo una cosa” sorride leggermente e si guarda attorno preoccupata.

Cazzo, ci siamo “non sto calmo, ho appena scoperto d'amarti Perla!” alzo la voce e stringo gli occhi, l'ho detto ad alta voce!

La splendida ragazza davanti a me spalanca gli occhi stupefatta “Jhon..” sussurra incredula.

Faccio cadere le braccia sui fianchi esasperato, assurdo, è davvero tutto ASSURDO.

Sollevo le mani con fare teatrale e guardo tutti quelli che ci stanno fissando in silenzio.

Alzo la voce per farmi sentire bene “la amo! Per l'Angelo, Jonathan Cristopher Morgenstern si è innamorato! LA A.M.O! Voglio che sia chiaro a tutti!” guardo Perla negli occhi “ti amo, ti amo tantissimo, con tutto il mio cuore” le dico portandomi le mani sul torace.

Tutti attorno a noi iniziano ad applaudire e fischiare. Per l'Angelo, è una dichiarazione in piena regola. Emmauel mi guarda male ma non me ne frega proprio un cazzo di quel fetido succhiasangue.

Sorrido alla mia moretta, penso non sia mai stata così rossa in tutta la sua vita, non ha neanche la forza di smaterializzarsi. È pietrificata davanti a me con gli occhi lucidi. Non è solo bellissima, intelligente e dolce, è l'amore della mia vita. Io ne sono innamorato, la mia vita è migliore con lei.

Il vampiro fa un passo avanti verso la mia moretta ma non ho intenzione di farla andare via con lui. Non me ne frega niente di tutte le persone che ci stanno guardando, le prendo il viso tra le mani e la bacio.. è mia.. la mia ragazza, la amo, la amo tantissimo.. finalmente gliel'ho detto. Le do un bacio disperato pieno dell'amore che provo per lei, la stringo forte, è amore, ha ragione Clary, la amo.

Le lingue si muovono limpide nelle nostre bocche, la mia ragazza. Ho il cuore che minaccia di esplodermi nel torace ma finalmente mi sento felice, ricambia passionale il bacio, mi ama e io amo lei.

Punto, ora staremo assieme e saremo felici.

Mi afferra dolcemente i polsi e sorride scostandosi dalle mie labbra ”ok, penso che abbiamo dato abbastanza spettacolo per stasera” dice gaia.

“voglio che lo sappiano tutti che ti amo, che sei solo mia e io sono solo tuo. Che ci apparteniamo perchè ci amiamo” le dico disperato a fior di labbra baciandola ancora.

Sorride e mi accarezza il viso, è così bella “ti amo anch'io e ora chiudi gli occhi”.

 

JACE

Che scenata allucinante, non ho idea di cosa gli passasse per la testa al fratello pazzo di Clary ma io non l'avrei mai fatto. Si possono dire le stesse cose in privato senza mettere in piedi una commedia.

Clary invece sorride felice “dolcissimi, non trovi?” mi chiede con una splendida luce negli occhi.

Annuisco e forzo un sorriso “sembra una cosa perfetta per tuo fratello, gli piace stare al centro dell'attenzione, no?”.

Mi guarda male e faccio una smorfia, ho parlato prima di pensare, in fin dei conti è suo fratello. Incrocia le braccia e stringe le labbra, per l'Angelo, l'ho offesa “scusa, non volevo..”

Si mette a ridere colpendomi la spalla con un pugno “te l'ho fatta!” ghigna e si butta in mezzo alla pista da ballo “gli piace stare al centro dell'attenzione ma io lo trovo dolcissimo comunque!”.

Spalanco la bocca, mi ha preso in giro?! Assurdo! Sorrido e le corro dietro afferrandola per i fianchi. Mi metto davanti a lei e le accarezzo il viso “chi la fa l'aspetti bellezza!” le dico toccandole in nasetto pieno di lentiggini con il dito, è il naso più bello del mondo. Mi chino e lo sfioro con le labbra, è morbida e liscia la sua pelle e ha un profumo meraviglioso, mi sposto sulle labbra e la bacio dolcemente.

Sorride e inizia a muoversi a ritmo di musica, non me lo faccio ripetere due volte e inizio ad ondeggiare assieme a lei. Le metto una mano sulla schiena e l'accarezzo con foga stringendola e tastandola con ardore, cosa non le farei!

Non ho portato i preservativi apposta per non farci del sesso, non posso, non sarebbe giusto, non.. oddio, non vorrei fare altro.

Mi sfiora il torace e si struscia con così tanta sensualità da farmi rimpiangere la promessa fatta ad Alec di non portarmi dietro protezioni.. Per l'Angelo, si avvicina e mi passa la lingua sul labbro.

È tutto così privo di senso, la conosco da pochissimi giorni eppure la amo, non ci sono altre spiegazioni per quello che provo, la amo.

Stoppo i movimenti e la guardo negli occhi, aggrotta le sopracciglia confusa e schiude le labbra.

Le passo un dito sul labbro inferiore beandomi della morbidezza e del calore che emette per poi affondarle delicatamente entrambe le mani nei capelli, sono soffici e lisci, profumati e rossi, adoro il rosso.

Mi avvicino e la bacio con dolcezza, attorno a noi tutti si muovono a ritmo di musica ma noi, noi in questo momento è come se fossimo soli.

Io e questa nuova parte di me.

“Ti amo” le soffio appoggiando ancora le labbra su di lei.

Sorride estasiata e chiudo gli occhi assaporando questo magnifico contatto.

All'improvviso vengo arpionato da qualcosa all'altezza della spalla che mi fa indietreggiare barcollando, mi duole la ferita e mi volto verso la figura che brandisce la frusta.

“Iz” mormoro scioccato.

È qui.


 

JONATHAN

Ci ritroviamo in camera sua, non resisto, la stringo forte tra le braccia e la cullo dolcemente “ti amo Perla, ti amo con tutto il mio cuore. Vorrei tanto tornare a stare assieme a te, ti amo tantissimo. Vederti con quel sudicio vampiro mi ha fatto ribollire il sangue, se tu mi vuoi ancora sarò solo tuo per sempre. Hai già il mio cuore, la mia mente, la mia anima, tutto di me è nelle tue mani. La mia vita è tua” dico tutto d'un fiato, ma non mi fermo, c'è di più, le bacio dolcemente la testa “mi rendi felice, sei l'unica che desidero avere accanto quando dormo, quando mangio, quando combatto.. quando faccio tutto. Sei l'unica che mi rende la vita bella, una vita che vale la pena d'essere vissuta” ecco, le ho detto tutta la verità, ho ansia, ho paura che non mi voglia più perchè l'ho fatta soffrire.

Alza il viso e mi guarda negli occhi, sta piangendo ma sorride felice “ti amo Jonathan” dice con dolcezza. Si alza sulle punte dei piedi e mi bacia, un bacio delicato e pieno d'amore, per l'Angelo, l'amore è bellissimo.

Sorride e inizio a baciarla con passione, passa un dito sui bottoni della camicia e li slaccia per magia. Fantastica magia, me la sfila e sorride ammaliata. Le piaccio ancora.

Le mie mani ormai sanno esattamente cosa fare, le afferro l'abito e lo riduco in brandelli in un attimo, non sono riuscito a trattenermi.

Sogghigna guardando i frammenti di tessuto sul pavimento “non ti piaceva?”.

Stringo gli occhi, le stava una favola ma.. “scusa, mi sono lasciato trasportare dalle emozioni” mi gratto la testa imbarazzato. Cerco di continuare a guardarla negli occhi ma è difficile, indossa solo un paio di mutandine nere di pizzo.

“Mi piace quando ti lasci trasportare dalle emozioni” dice con un dolce sussurro e mi accarezza il torace delineando delicatamente le rune e le cicatrici con le dita, è una cosa solo nostra, è un gesto che mi fa sentire.. amato.

Rabbrividisco dal piacere “mi sei mancata” le sussurro guardandola negli occhi “hai tolto la porta” dico in tono severo. É stata un'azione terribile, mi ha tagliato fuori dal nostro mondo.

Si alza sulle punte dei piedi e mi bacia dolcemente “la rimetterò, mi sei mancato anche tu”.

Ricomincio a baciarla, è tutta la mia vita, la amo. Per l'Angelo, la amo tantissimo “ti amo, ti amavo anche la sera che abbiamo litigato, ero spaventato perchè mi sentivo diverso, scusami, sono stato uno scemo, scusami. Mi sento così male senza di te, è amore, è vero amore, Clary ha ragione” le dico con il cuore in mano..

Si morde un labbro e mi slaccia la cintura dei jeans, Dio, mi vuole ancora. Sospiro nel sentire le sue dita che mi sfiorano i boxer, sono percorso da un brivido.

I pantaloni mi cadono trascinati da Fosforos che sbatte sul pavimento in legno con un tonfo.

Non mi serve la spada, è Perla la mia luce adesso.

Mi fermo a guardarla, è bella oltre ogni misura, mi sorride estasiata con le sue meravigliose labbra rosse come fragole, gli occhi sono di un arancione carico. Bella, bellissima, ha un corpo meraviglioso, delle curve mozzafiato. Per l'Angelo, sono felice, la amo ed è tutta mia..

Sorride e arrossisce, mi piace quando succede. Intreccia le mani con le mie e chiude gli occhi. Si avvicina al mio torace e inizia a baciarmi il petto. Dio, mi piace è fantastica.

“ti amo” sussurra tra un bacio e l'altro.

Per l'Angelo, quanto la voglio. Le stringo forte le mani “ti amo” le dico baciandole i capelli..

Sorride gaia, ha una meravigliosa luce negli occhi, è davvero felice. Risale lentamente dal petto e inizia a baciarmi dolcemente il collo, la pelle mi si accappona dopo ogni singolo bacio.

La alzo dal pavimento e la faccio scivolare in mezzo al letto, è bella, bellissima.

Mi siedo tra le sue gambe e mi chino sopra di lei afferrandole i fianchi. Inizio a baciarle la pancia per poi risalire sui seni. Continuo a baciarli delicatamente, è così sensibile. Ansima e mi mette le mani nei capelli tirandoli leggermente.

Geme forte e inarca il collo, se questa ragazza non mi desidera tanto quanto la desidero io non mi chiamo più Jonathan.

Risalgo lentamente fino al collo mordicchiandolo “ti amo” le dico ancora, non mi stuferò mai di dirglielo “sei unica e importante. Dotata e meravigliosa e staremo sempre assieme, io ci sarò sempre per te” le dico con amore.

Sorride e annuisce accarezzandomi il viso “ti amo tanto” mi sussurra con gli occhi lucidi.

Le sorrido “ti amo anch'io”.

Mi prende le spalle attirandomi verso di lei, arrivo alla sua bocca e le lecco il labbro, sorride e unisce la lingua alla mia.

Scendo lentamente con le mani e la pelle le si ricopre di brividi. Arrivo fino alle mutandine nere di pizzo che indossa e la sento trattenere il respiro. Ti prego, non fermarmi ora, ti voglio così tanto, ho bisogno d'essere una cosa sola con te moretta.

“due corpi e una sola anima” le sussurro baciandola ancora. Stiamo bene solo se stiamo assieme, ci completiamo.

Respira velocemente e mi stringe le spalle.

Infilo lentamente le dita nell'elastico e le sfioro la pelle che non ho mai toccato.

“Jhon..” ansima scostandosi dalle mie labbra.

La amo, ok, non è pronta “va bene, scusa..” stringo gli occhi e sospiro “ora mi fermo”.

Mi accarezza il collo “no, non fermarti, ma ti prego, fai piano” mi supplica con un filo di voce.

Sento un brivido che mi percorre la spina dorsale “mi vuoi?”.

Arrossisce e mi accarezza il labbro con il pollice “ti amo, certo che ti voglio” mormora imbarazzata.

“ti amo” le soffio a fior di labbra, la amo davvero.

Piano.. delicato.. difficile.. molto difficile.. è fantastica.

Mi metto seduto accanto a lei e le sfilo lentamente le mutandine. Finalmente sto andando sull'isola che non c'è, non mi sembra vero.

Alzo gli occhi e la guardo con amore, è arrossita e si sta coprendo gli occhi con le mani “sei bellissima moretta, non hai niente di cui vergognarti”.

Le bacio le gambe, lisce, morbide, perfette. La stento tremare leggermente “rilassati” le sussurro sul ginocchio. Le sfioro tutte le cosce con le labbra, che meraviglia.

Risalgo lentamente e la sento ansimare. Mi vuole.

Ha un profumo meraviglioso, latte e mandorla. Un sapore dolcissimo, tiro fuori la lingua quando arrivo sull'linguine assaporandola completamente. Si morde il labbro per soffocare un gemito.

Sorrido e risalgo con le labbra...

 

IZZY

Bastardo figlio di un demone strisciante, stava avvinghiato alla ragazza rossa, sicuramente quella di cui parlava Magnus.

Brutta schifosa!

Guardo il ragazzo scioccato davanti a me e riavvolgo la frusta al braccio “è per lei che mi hai lasciata?” urlo fuori di me additando la sciacquetta con gli occhi sbarrati e i capelli rossi sicuramente tinti.

Jace fa un passo verso di me ma scuoto la testa “Izzy, calmati” dice nervoso ma non me ne frega niente della sua copertura “Sei un idiota Jace! Quando tutta questa merda sarà finita non potrete stare assieme!” gli grido in faccia.

Subito sbarra gli occhi e mi afferra per le braccia “Isabelle, controllati! Non puoi e lo sai!” mi dice con voce tagliente.

Mi divincolo fino a fargli lasciare la presa e stringo i denti “non lo faccio solo per Alec, ti pentirai della decisione che hai preso! Non manca molto!” urlo ancora e volgo lo sguardo verso la ragazza che mi sta fissando sotto shock.

“Fanculo rossa, brucerai all'inferno!” le urlo prima di correre fuori dalla discoteca.

Pochi giorni e finirà in prigione.

Puttana.

 

 

JONATHAN

Respira velocemente, fino ad ora è stato magnifico. Ci siamo baciati, accarezzati. Ha preso confidenza con tutto il mio corpo e sta scoprendo il suo, Per l'Angelo. Mi metto tra le sue gambe e le accarezzo le cosce.

Chiude gli occhi nervosa, ci siamo.

“Ti amo Perla, ti amo con tutto il mio cuore. Vuoi che mi fermo? Perchè se non te la senti non mi arrabbierò. Non sbaglierò mai più, ti amo” le sussurro sulle labbra.

Accenna un sorriso ed espira profondamente “ho paura” mormora.

Che dolce la mia piccola, il cuore mi si riempie d'amore “ti è piaciuto quello che abbiamo fatto fino ad adesso?” le chiedo.

Arrossisce e annuisce appena.

Mi appoggio sugli avambracci e le accarezzo il viso ”è solo più bello, non ne hai mai parlato con Clary?”

Fa spallucce e si morde un labbro “si limita a dire per l'Angelo, è stato favoloso, si vede che ha secoli di esperienza. Oppure lupo di specie e di fatto, non riusciva a starsene zitto”.

Rido, che scema di sorella. La bacio sulle labbra, si è rilassata ”sarò qui tutto il tempo, non ti lascerò sola neanche per un momento, promesso amore mio”.

Sorride ”mi hai chiamata amore mio?!”.

Le sfioro il naso con il mio ”si, non mi sono mai innamorato prima, è bellissimo, sarà la prima volta anche per me”.

Sorride e annuisce, mi mette le mani nei capelli e mi trascina sulle sue labbra. Inizia a succhiarle con desiderio, sono percorso da un brivido.

Mi avvicino con il bacino al suo. Lentamente, molto delicatamente. Voglio che sia speciale anche per lei, è iniziato il viaggio verso l'isola che non c'è.

Dio, tremo io adesso. Sono proprio scemo. L'ho fatto centinaia di volte e mi sento come un novellino. Dio!

Perla sorride e mi accarezza una guancia ”rilassati” sussurra amorevolmente.

“dobbiamo rilassarci entrambi, scusa, mi sto facendo trasportare dai sentimenti” sospiro nervoso. Nervoso io?! Assurdo!

“mi piace, non mi fai sentire sola così” risponde con un soffio. Mi accarezza le spalle lasciandomi innumerevoli baci sulla guancia, sulla mascella, sul mento “ti amo” mi dice ancora..

“non subito ma poi sarà fantastico. Promesso, poi sarà sempre fantastico. Sarò qui con te. Ti amo moretta” ho il cuore che mi batte talmente veloce che temo mi verrà un infarto.

Per l'Angelo, l'amore cambia proprio.

Mi avvicino ancora ed entro in lei delicatamente, piano piano. Geme leggermente e strizza gli occhi. Le bacio la guancia e la faccio aderire con la mia iniziando a sussurrarle tutto quello che ho nel cuore. Che è fantastica, unica, speciale, che la amo. Che non posso vivere senza di lei perchè una vita senza di lei non può essere chiamata tale.

Intanto continuo ad avanzare lentamente, mi stringe le spalle ma non mi dice di fermarmi. Tremo ancora, sta succedendo davvero.

Mugolo dal piacere, mi è scappato. Le accarezzo una coscia e le tiro la gamba sul mio fianco. Inutile continuare così piano, sembra una tortura. Con estrema delicatezza entro completamente dentro di lei.

Sospiro, sono percorso da un intenso brivido, siamo una cosa sola.

Si irrigidisce e le gambe le tremano leggermente “Jhon” geme il mio nome “non so come faccia a piacere così tanto a Clary” dice con un lamento.

Mi appoggio sugli avambracci e le accarezzo il viso stando fermo immobile, si deve solo abituare a me dentro di lei. Respira velocemente, il torace sale e scende aderendo al mio.

“ti amo Perla.. ti amo tantissimo” le bacio la punta del naso.

Ha gli occhi chiusi e le mani strette sulle mie spalle, le accarezzo il fianco lentamente e risalgo per la schiena. Inizia a calmarsi e apre gli occhi posandoli nei miei.

Sorrido con il cuore pieno di felicità e le sfioro il naso con il mio “ti amo e sei bellissima amore mio, tra poco sarà fantastico anche per te” mi butto sulle sue labbra e ricomincio a muovermi.

Piano ma con un movimento continuo. Mi piace, solo l'Angelo sa quanto sia speciale questo momento.

È come se tutti i pezzi del puzzle della vita combaciassero per magia.

Mugola, stavolta un verso quasi di piacere e mi stringe le gambe attorno alla vita.

Sorrido, ci siamo, finalmente inizia a divertirsi anche lei. Le bacio il collo dolcemente senza tralasciarne neanche un pezzetto, ma ce la faccio fino ad un certo punto. Ansimo e gemo dal puro piacere.

Si è rilassata, mi accarezza le spalle e il collo. Mi passa le unghie sulla schiena e gemo forte nella sua bocca. Mi morde il labbro durante un affondo profondo che le fa inarcare i fianchi per il piace.

“è bellissimo” sussurra eccitata.

“è speciale, l'amore è davvero speciale, avevi ragione, rende tutto più bello” le mormoro sulle labbra e torno a baciarla con passione.

L' accarezzo tutta, i movimenti si sono fatti più aggressivi. Il bisogno disperato di arrivare al culmine si è impadronito di me. A Perla piace, muove il bacino per farlo scontrare con il mio.

Siamo così in sintonia, siamo fatti uno per l'altra.

“Jhon..” tende tutta sotto di me e ansima rumorosamente, mi eccita un casino “cosa?!” dice con soffio tremolante.

Cosa le sta succedendo? Per l'Angelo, stai arrivando sull'isola che non c'è moretta “stai per raggiungere le stelle amore mio, lasciati andare” spingo ancora dentro di lei, un movimento deciso e profondo.

Le bacio il collo e continuo a muovermi, la mia Perla, solo mia, tutta mia. Quanto la amo.

Geme forte e mi stringe le spalle “Dio” sussurra e afferra con forza il lenzuolo sotto di lei.

Tutto attorno a noi inizia a tremare leggermente, mi sollevo puntando il gomito sul materasso e la guardo, è bella, bellissima. Ha gli occhi chiusi, le labbra rosse e gonfie, le gote leggermente arrossate. Tira indietro la testa, i nostri vocalizzi di piacere riempono l'intera stanza, mi muovo ancora e geme forte.

Le tremano le gambe e viene, mi stringe forte le cosce attorno alla vita e continuo a farla mia. Sento un tintinnio generale nella stanza. I suoi poteri stanno davvero sbocciando? Lo stregone aveva ragione.

Geme forte e mi fa scattare l'eccitazione alle stelle, non riesce a trattenere un urlo di piacere.

“Jhon!” alza la voce in preda all'euforia. Wow..

Per l'Angelo, non riesco più a resistere. Raggiungo le stelle assieme assieme alla mia innamorata, mai emozione è stata più forte e coinvolgente di questa. Mi spingo ancora dentro di lei e mugolo in preda al piacere.

“Ti amo” le sussurro all'orecchio muovendomi ancora.

Mi porta le mani nei capelli e mi bacia sorridendo “ti amo” mi soffia in estasi.

Per l'Angelo è questo che intendeva mia madre l'amore rende tutto migliore, dalla più piccola cosa a quella più grande. Che scemo, non le ho mai creduto fino a questo momento.

 

 

CLARY

Mi incammino velocemente fuori dal locale, Perla e Jonathan sono andati via assieme, non voglio disturbarli per tornare a casa, creerò un portale.

Imbocco il vicolo laterale e ripenso alle parole della ragazza quando tutta questa merda sarà finita non potrete stare assieme che diavolo significa?

Sento dei passi e mi volto impugnando il pugnale, Jace si blocca alzando le mani “ma chi sei tu?!” gli chiedo in ansia, per l'Angelo sento che c'è qualcosa che non va.

Si avvicina lentamente guardandomi negli occhi, sono splendidi, sembrano dorati ma non mi faccio fregare “chi era quella? La tua ragazza?” gli urlo contro, mi ha sconvolta.

Lui scuote la testa “la mia ex ragazza, l'ho lasciata perchè dal momento in cui ti ho vista tutto è cambiato per me” dice con un lamento “mi hai sconvolto con la tua bellezza, la tua determinazione, il tuo carattere.. Dio!” si passa le mani nei capelli e sospira “ho in mente solo te giorno e notte e cerco di trattenermi perchè so che quando ti bacerò di nuovo sarò un burattino nelle tue mani per l'eternità” dice sconsolato facendo un passo avanti verso di me.

Tengo saldo il pugnale nel palmo della mano e glielo punto contro “chi diavolo sei!” urlo ma non ferma la sua avanzata, si ferma davanti a me con il pugnale puntato in mezzo al suo torace. Mi mette le mani sui fianchi senza lasciare i miei occhi “vedimi semplicemente per quello che sono, un ragazzo innamorato di te”.

Oh per l'Angelo, il pugnale mi cade dalle mani e mi butto sulle sue labbra affondando immediatamente le mani nei suoi capelli, le labbra si sfiorano per pochi secondi e le nostre bocche si aprono all'unisono, ha un sapore dolcissimo, sublime.

Porta le mani nei miei capelli e prende il dominio della mia bocca assaporandomi completamente, sono quasi senza fiato ma non ho intenzione di smettere, mi morde il labbro inferiore facendomi gemere e sorride soddisfatto, gli piaccio parecchio.

Restiamo a baciarci con passione nel veicolo per un tempo infinito, mi accarezza ovunque facendosi strada con le mani sotto il mio vestito.

Mi abbassa il colletto dell'abito e scende con le labbra sui miei seni, Dio! Mi spinge dietro ad un muretto e si abbassa per aver pieno accesso al mio petto. Lo stuzzica con le dita, la lingua e i denti facendomi ansimare dal godimento che riesce a darmi, socchiudo gli occhi e gli lascio farmi quello che desidera, mi morde leggermente un capezzolo facendomi gemere forte.

Al diavolo! Lo afferro per le spalle e lo sbatto contro il muro, non ho intenzione di aspettare altro, mi sta facendo impazzire.

Mi impossesso delle sue labbra e abbasso le mani sulla sua cintura ma subito mi afferra i polsi e sospira “no aspetta Clary” mi sussurra tra le labbra “non ho..” Jace si interrompe, non ha il preservativo?

La mia dea interiore ringrazia tutti gli stregoni del mondo in questo momento sorrido in estasi “non preoccuparti, mi ha maledetta” e cerco di divincolarmi dalla sua presa ma è inutile, Jace si scosta dalle mie labbra sbarrando gli occhi confuso.

Gli lecco il labbro e lo prendo tra i denti. Jace mugola e scuote la testa “non possiamo” dice con un lamento.

Sorrido baciandolo ancora “Perla mi ha maledetto l'utero, niente bambini, sarà fantastico” dico tutto d'un fiato.

“Sicura? Tuo fratello cercherebbe di uccidermi” risponde il ragazzo davanti a me.

Sorrido “lo metteresti al tappeto in un attimo” ridacchio, mi ha lasciato le mani e risalgo accarezzandogli il torace.

All'improvviso si fa serio, stringe le labbra “Clary, io...” mi guarda negli occhi, è preoccupato, una parte di lui ha paura.

Appoggio le labbra sulle sue per zittirlo “ssh, in questo momento siamo solo una coppia innamorata”. C'è qualcosa che non va, ma non è questo il momento di pensarci.

Repentino mi alza la gonna appoggiandomi le mani sui fianchi, mi accarezza ansimando gustandosi il contatto con la mia pelle nuda, mi strappa le mutandine mentre gli slaccio abilmente la cintura dei jeans e glieli abbasso, i nostri occhi non si lasciano neanche per un istante, mi piace la sua determinazione, in un attimo mi afferra per il sedere e mi prende in braccio. Gli porto le mani sulle spalle e mi appoggia delicatamente al muro del veicolo entrando dentro di me con un movimento deciso e profondo.

“Dio!” mi lascio sfuggire un gemito di puro piacere, è diverso dalle altre volte, il cuore mi batte frenetico nel petto, le mie labbra cercano quelle di Jace e in un attimo le nostre lingue si uniscono.. Ansimo, per l'Angelo, mi sono innamorata.. questo è amore.

“Ti amo Clarissa, niente potrà mai cambiare quello che provo per te” Jace inizia a baciarmi il collo muovendosi lentamente fuori e dentro di me, sento i muscoli contrarsi e le formiche del piacere avvolgermi, per l'Angelo!

Gli affondo le mani nei capelli e mi godo a pieno questa nuova sensazione, non è solo un piacere fisico, è qualcosa di più che mi arriva fino al cuore inebriandomi i sensi.

Mi spinge contro il muro con forza e ogni suo movimento è accompagnato da un mio mugolio di puro piacere. Gli stringo forte le cosce attorno ai fianchi e gli infilo le mani sotto la maglietta beandomi del suo corpo muscoloso caldo e sudato avvinghiato al mio.

Le spinte si sono fatte intense, sono così vicina all'orgasmo da poterlo quasi vedere.

Aderisce la guancia con la mia e rallenta i movimenti “lo sapevo, me-me lo sentivo, senti come siamo perfetti assieme? Combaciamo alla perfezione” dice con un ansimo di godimento.

Si muove lentamente facendomi assaporare ogni parte di lui così perfetta dentro di me, ha ragione, siamo una cosa sola, siamo perfetti.

Mi stringe forte le natiche e mi prende con forza strappandomi un piccolo urlo di piacere “vorrei che questo momento non finisse mai” dice inarcando il collo all'indietro.

Le mie labbra si precipitano subito sulla sua gola baciandola e succhiandola con foga, non riesce a trattenersi e apre la bocca lasciandosi andare, geme mandandomi in estasi, l'eccitazione si fa ancora più forte finchè non arrivo al suo orecchio e gli mordo il lobo.

Grugnisce a denti stretti, un verso accattivante e seducente di appagamento puro che mi fa eccitare ancora di più. Mi afferra saldamente buttandosi sulle mie labbra e baciandole con furia e ricomincia a muoversi con ardore.

“Jace” soffio, ci sono vicina e lui non smette, apro gli occhi e cerco i suoi, mi sta guardando, si gode lo spettacolo, gli piace quello che vede.

Me in preda alla passione.

Un affondo più violento degli altri mi innesca la magia, raggiungo l'orgasmo alzando la voce senza rendermene conto.

Jace appoggia subito le labbra sulle mie soffocando le urla di entrambi quando anche lui raggiunge la vetta.

Sento le gambe tremare e il piacere ancora irradiarsi dentro di me come una luce, come un fuoco di passione che ci divora entrambi.

Com'è possibile che l'abbia visto nei miei sogni? Era destino che ci incontrassimo, era il volere degli Angeli, la runa che ho visto è angelica.

Lentamente rallenta i movimenti ma restiamo abbracciati ancora uniti, ansimo per recuperare l'aria e stringo forte le braccia attorno al collo di Jace, profuma di aria fresca.

“Sei un turbine vizioso, non mi sono mai sentito così. Ti amo” geme ancora stringendomi i fianchi con le mani.

Sorrido “è così anche per me” dico baciandolo sulle labbra.

“bene, perchè non ho la minima intenzione di lasciarti andare via” mormora respirando profondamente.

Slaccio le gambe dai suoi fianchi e le rimetto atterra sospirando “è stato intenso” dico togliendo le mani dalle sue spalle e sistemandomi la gonna.

Sorride malizioso mentre si allaccia i jeans “intenso mi piace” dice con un ghigno compiaciuto.

Annuisco “bene, perchè adesso ho intenzione di portarti in camera mia”.

Afferro lo stilo e apro un portale, la notte sarà intensa...

 

 

VAMPIRO

Non ho mai visto una ragazza così agguerrita in tutta la mia vita, mi fiondo fuori dal locale correndole dietro, spero non mi faccia saltare in aria.

Corre con una velocità inaudita, fortuna che sono un vampiro, altrimenti non riuscirei a starle dietro.

“Hei” urlo per farla rallentare e si blocca immediatamente.

“Jace” mormora girandosi verso di me.

Sorrido e faccio spallucce “non sono Jace, magari ti aspettavi il principe azzurro, ma sono solo io” dico stringendomi nelle spalle, non sono niente di chè “ma se vuoi posso offrirti una cioccolata calda”.

La ragazza mi osserva per un attimo per poi accennare un sorriso mentre legge la scritta sulla mia maglietta.

Mi passo nervosamente la mano nei capelli e scuoto la testa. Potevo mettermi qualcosa di meglio questa notte..

Dio!

La ragazza inclina la testa “hai già una ragazza?” mi chiede spiazzandomi.

Che domanda singolare “no” dico in imbarazzo, non sono di certo il vampiro che spicca tra il clan.

Allungo goffamente la mano e sorrido ancora “piacere, mi chiamo Simon”.

Lei mi sorride dolcemente, se avessi ancora un cuore funzionante mi farebbe arrossire in questo momento.

Afferra la mia mano “piacere Simon, mi chiamo Isabelle”.

Sorrido come un ragazzino e annuisco “andiamo a bere qualcosa?”

Annuisce. Sento i campanelli del paradiso! Dio!

 

 

PERLA

Ho ancora il cuore che mi batte velocissimo. Ansimo recuperando l'aria, è stato bello, bellissimo, sto bene. Per l'Angelo, è come se avessi visto per la prima volta i colori..

Jonathan scivola su un fianco e aderisce tutto il corpo a me. Resto coperta dal lenzuolo solo dall'ombelico in giù. Mi tremano leggermente le mani, per l'Angelo. È come se fossi prossima ad un'esplosione, mi sento piena di magia.

“come stai moretta?” Jhon mi bacia dolcemente le labbra appoggiando la testa sul braccio.

“Bene, un po' indolenzita ma tra un attimo mi passa” sussurro imbarazzata.

“sei fantastica, sei unica, ti amo così tanto” mi accarezza i capelli e mi bacia ancora “sei perfetta, è stato bellissimo” mi mormora sulle labbra sorridendo.

Siamo una cosa sola, mi ama. Abbiamo fatto l'amore ed è stato incredibile “ti amo” gli sussurro e gli porto le mani nei capelli. Lo amo tantissimo.

Sorride e mi guarda, mi sposta i capelli dal viso e mi lascia un dolce bacio sulle labbra ”hai fame, sete? Vuoi qualcosa?”

Sorrido, com'è premuroso, davvero dolce, mi guarda con occhi pieni d'ammirazione e amore, non potrei essere più felice di così.

Per l'Angelo, mi rabbuio, ecco cosa può fare per me “non dirlo a tuo padre” lo imploro con gli occhi, manca solo che faccia un discorso sul fatto che non sono alla sua altezza, per l'Angelo.

Ci pensa un attimo e poi annuisce “come vuoi amore mio, ti è piaciuto?” mi regala un sorrisetto compiaciuto.

Per l'Angelo avvampo ancora “si, tanto” mormoro.

Annuisce soddisfatto e mi bacia ancora “anche a me, ti senti amata?”

Sorrido felice “si” gli metto le mani nei capelli e lo accarezzo dolcemente.

Jhon ride e mi bacia “dopo la scenata che ho fatto mi rideranno tutti dietro”

Lo spingo sul letto e mi appoggio al suo torace con il mio, gli passo un dito sulla mascella “è stato romantico, una vera prova d'amore”.

Si infila un braccio sotto la testa e mi accarezza la schiena con la punta delle dita, è così dolce “è la verità Perla, ti amo” mi guarda intensamente negli occhi, non mente, mi ama “ti ho amato dal primo bacio che mi hai rubato la sera del mio compleanno”.

Sorrido vergognandomi, ho fatto una pazzia quella sera, avevo chiesto a Clary una runa del coraggio, ero gelosa e stufa di vederlo sempre con altre ragazze.

Mi alza il viso e mi guarda negli occhi, sono di un verde così brillante che potrei perdermici per sempre “ti meriti d'essere amata e felice perchè sei una persona straordinaria e dotata, devi rendertene conto amore mio. Sono io il fortunato ad averti con me, te lo ripeterò ogni giorno della nostra vita perchè è la verità” dice serio accarezzandomi i capelli.

Mi mordo un labbro, è davvero dolce e amorevole, forse ha ragione. Lo bacio ancora e annuisco leggermente. Mi ama.

Sorride felice “quindi adesso siamo una coppia a tutti gli effetti? Perchè pretendo che quel viscido di vampiro non ti sfiori mai più” dice severo.

“haha” rido “sei geloso!” com'è dolce!

Sospira ridendo “a dir poco geloso moretta, ti amo” mi accarezza il viso e mi crogiolo in quel contatto così dolce e atteso.

Sorrido “una coppia” cantileno dondolando la testa, mi sento così bene. Gli traccio i contorni delle rune che ha sul petto con le dita e le sfioro con le labbra.

Jhon si passa la mano libera sugli occhi “se vuoi ci sposiamo. Tutto pur di non perderti ancora” dice serio.

Oh per l'Angelo, questa poi, fa proprio sul serio! Spalanco gli occhi e scuoto la testa “non ancora Jhon, non ancora” rido e lo bacio.

“Ok, non ancora” sorride compiaciuto “una runa ce la scambiamo?”

Cosa?! “l'amore ti ha dato alla testa!” rido e scrollo la testa. Niente da fare.

“Dai moretta, una piccola dove non la vede nessuno” mi implora sorridendo. Si mette seduto facendomi stendere accanto a lui e afferra il mio stilo dal comodino.

Resto a bocca aperta “me lo vedranno, ne ho nove su tutto il corpo” sono in difficoltà, se lo vede Valentine è finita.

Sorride malizioso e io avvampo “te lo faccio dove non si vede” strizza l'occhio e mi mette prona afferrandomi il fianco. Si infila sotto le coperte baciandomi la schiena. Wow, è una sensazione bellissima.. mmm.

All'improvviso inizia a farmi il solletico e rido contorcendomi “Jhon, dove vuoi farmelo?”

“sul sedere” ridacchia e mi mordicchia.

“COSA?! Non lo voglio sul sedere!” rido ancora cercando di alzarmi.

Si stende sopra di me, siamo nudi, mi bacia le spalle e lascia scivolare lo stilo sul letto “ti amo” mi sussurra “sei speciale” mi bacia dolcemente la schiena. Mi morde un fianco e scende lentamente, mi sfugge un gemito di piacere e afferro il cuscino con forza. Mi piace.. Risale con calma passandomi la lingua sulla spina dorsale, mi vengono i brividi. D'istinto apro lentamente le gambe. Si appoggia completamente sopra di me senza schiacciarmi, quanto mi piace averlo vicino. Sento tutti i suoi muscoli tesi e il suo profumo mi manda in estasi.. mi bacia ancora e preme il bacino sul mio.

Oh per l'Angelo, mi irrigidisco e sospiro nervosa.

“cosa c'è?” mi guarda preoccupato accarezzandomi i capelli.

Deglutisco e mi volto verso di lui “spero di non essere guarita proprio lì” dico a bassa voce, sarebbe terribile provare un dolore del genere ogni volta che facciamo l'amore. Faccio una smorfia e lo guardo impaurita.

Spalanca gli occhi esterrefatto e comincia a ridere forte lasciandomi costernata. Lo faccio ridere?

Dio! Si appoggia al cuscino con la testa e si tiene lo stomaco con la mano, è pazzo! Ghigna di gusto ad alta voce.

Resto a bocca aperta. Si diverte proprio!

Mi infila la mano sotto il collo e mi tira tra le braccia, mi bacia la testa e mi accarezza la spalla ”oh moretta, mi hai fatto venire un colpo! Tra tutte le cose che mi sono venute in mente, questa proprio non avevo pensato” ride ancora “ne dubito, guarisci dove ce né bisogno. Però ho intenzione di riprovarci subito, penseremo dopo alla runa”.

Divento paonazza, ancora?!

“se arrossisci mi è impossibile resisterti amore mio, ti amo” mi succhia il labbro e sorride.

In un attimo si fa spazio tra le mie gambe.

Per l'Angelo!

 

“Guarita?” mugola nel mio orecchio.

“no.. continua” gli rispondo con un soffio.

 

VALENTINE

Un messaggio di fuoco, mi avvicino al caminetto del mio e afferro il foglietto.

 

Avrai a disposizione il mio clan,

in cambio voglio costantemente

la compagnia di Perla, la cacciatrice magica.

 

Emmanuel Hermann Santiago

Capo Clan Sud-Est di NY

 

Sorrido annuendo, finalmente la strega serve a qualcosa, seguirà i miei ordini.

 

 

 

Spazio Autrice ♏

 

Carissime lettrici, inizio con il ringraziare tutte le splendide ragazze che seguono costantemente la ff e quelle super speciali che trovano tre minuti per recensirla offrendomi il loro prezioso parere.

E un super bacio a Giadina che mi supporta (sopporta.. XD) sempre e mi corregge capitoli prima della pubblicazione <3

 

Ora torniamo a noi, vi è piaciuto il capitolo? I Clace pizzicano?? E per quanto riguarda i Perthan lo sappiamo che sono più per un rapporto carnale che sentimentale... :P per questo finiscono subito in camera :D

Valentine e Emmanuel.. lascio a voi libera interpretazione del messaggio e dei pensieri del folle.. Vediamo come si evolveranno le cose.

 

Vi adoro tutte, un bacionissimo, fatemi sapere se vi piace il capitolo con una recensione, a presto, kisss

P.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo V ***


Image and video hosting by TinyPic


Banner di: Miss Black

Due paroline: mi scuso per il ritardo. E' stato un periodo un po' strano. Spero che vi piaccia, ho intenzione di aggiornare almeno una volta ogni 10gg.
Grazie a tutte le lettrici che hanno inserito la storia tra le preferite, seguite, ecc e, pazienti, hanno atteso l'aggiornamento. <3
Fatemi sapere se il capitolo vi piace :)
A presto, kisss
Pi




JONATHAN

Entro in silenzio nella sala per la colazione e subito la vedo. Indossa una maglietta a maniche corte a righe bianche e rosse che le lascia una spalla scoperta.
Le sta divinamente.
Ha i capelli legati in una crocchia morbida e un meraviglioso sorrisetto di pura felicità le adorna il viso. Ha lo sguardo perso davanti a sè fisso sul bicchiere che tiene in mano, sta forse pensando a noi?
Sicuramente.
Il cuore mi si riempie di gioia. Amo questa ragazza.
Appena mi vede sorride innamorata e inizia a mangiare la sua colazione. Le faccio l'occhiolino e mi siedo difronte a lei. Senza farmi vedere da mio padre allungo i piedi sotto il tavolo sfiorando i suoi.
“Buongiorno” le dico con un sorriso malizioso.
Lei in risposta arrossisce come al solito. Per l'Angelo. Mi stuzzica quando arrossisce.
“Sembri di buon umore stamattina, hai fame?” mio padre continua a leggere il suo fascicolo sorseggiando il caffè.
Sorrido ancora alla mia ragazza “mi sento davvero bene” dico gaio iniziando a riempirmi il piatto di leccornie. Croissant, uova, pancetta, alcuni pezzi di mela e mi riempio il bicchiere con del succo d'arancia. Tutto sotto gli occhietti compiaciuti della mia splendida fidanzata.
“Finalmente ti sei tolto dalla testa quella ragazza” Morgenstern Senior alza la voce senza togliere gli occhi dai suoi appunti.
Perla inizia a tossire portandosi le mani nel mezzo del torace, le è andata di traverso la spremuta.
Spalanca gli occhi alienata, teme gli abbia parlato di lei. Le faccio subito l'occhiolino per tranquillizzarla.
Lui non sa nulla di noi.
Mio padre non si scompone minimamente e io ridacchio per la reazione della moretta “diciamo che ho sistemato le cose” dico tranquillamente.
“Forse ora sarai più concentrato, finita la colazione partirete per la missione” dice serio.
Annuisco e addento il mio croissant. È delizioso, non ho mai mangiato con così tanta voglia in vita mia. Mi sento felice e completo. Il terribile peso che portavo sul petto è evaporato, tutto è perfetto ora.
“Passami la spremuta” Valentine si rivolge a Perla sempre con un tono freddo e distaccato, come se tutto gli fosse dovuto.
Perla alza una mano e.. CAZZO! La brocca è esplosa mandando succo ovunque.
Spremuta e pezzi di vetro ricoprono l'intera tavolata.
Spalanco gli occhi sbalordito e guardo la moretta, le mani le tremano “Per l'Angelo... mi-mi dispiace, non so cosa sia successo” dice scioccata.
Siamo tutti imbrattati di spremuta e sconvolti, la magia le è scappata dalle mani.
Per l'Angelo.
“Perla, da quando non riesci a trattenere la magia?” mio padre la ammonisce con lo sguardo spostando i suoi fascicoli fortunatamente illesi.
Mi alzo in piedi per valutare i danni “può succedere, non ha mica ucciso qualcuno”.
Afferro un paio di stracci dalla vetrina accanto alla parete e mi asciugo la divisa.
“non ho chiesto a te Jonathan!” mi rimprovera lui e torna con gli occhi sulla moretta.
Perla è rossa come un pomodoro “mi sento un po' strana stamattina, come se fossi troppo piena di magia” sussurra in difficoltà.
Mio padre sbatte la tazza sul tavolo e stringe le labbra borbottando qualcosa tra sé. Riordina meticolosamente i suoi registri posandoli nella borsa accanto alla gamba del tavolo. Riprende in mano la sua tazza di caffè e si rivolge a Perla intenta a riordinare la tavola come una semplice mondana ”ho sentito Emmanuel” dice tranquillo.
Cazzo, stringo le labbra. Gli avrà raccontato della mia scenata di ieri sera al locale, succederà un casino.
“E' interessato ad una alleanza con noi,” continua sorseggiando il suo caffè “non chiedermi il perchè, ma è particolarmente affascinato a te Perla” dice sconcertato.
Sbuffo senza neanche accorgermene mentre raccatto i vetri “non è difficile da comprendere” sussurro sovra pensiero con un sorriso.
Cala il silenzio. Alzo lo sguardo e vedo Perla diventare ancora più rossa e mio padre fissarmi dubbioso ”qualcosa da dirmi Jonathan?”
Scuoto il capo e sorrido alla mia ragazza “meglio pulire alla vecchia maniera, magari fai esplodere anche il tavolo.” Prendo un altro strofinaccio e finiamo ripulire.
Mio padre sospira ”comunque è interessato a te, vuole costantemente la tua compagnia in cambio dell'alleanza” prosegue calmo e distaccato come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Inorridisco guardando Perla, è sbiancata in un secondo.
“Cosa?” chiedo nervoso a mio padre. Spero d'aver capito male.
Mi guarda alzando le sopracciglia ”che diavolo hai oggi Jonathan? Negli ultimi giorni eri distratto e ora sembra che tu non riesca a capire nulla di quello che io dica!” alza la voce ma non me ne frega niente. Voglio capire se sta insinuando quello che credo.
Sarebbe a dir poco deplorevole! 
Stringo i pugni ”che diavolo vuol dire vuole costantemente la tua compagnia? Perchè da come si strusciava contro di lei ieri sera, di certo non vuole portarla fuori a cena!” urlo inorridito.
Si alza in piedi di scatto e si avvicina di un passo a me. Ora siamo faccia a faccia.
Siamo alti uguali, ma io sono più muscoloso di lui.
Ci guardiamo rabbiosi, il nero e il verde dei nostri occhi si fonde come fiamme infernali ”queste non sono cose che ti riguardano Jonathan, è adulta ormai! Può contribuire alla causa con quello di cui è capace!” asserisce con un tono disgustato.
Rido nervoso mettendomi la mano sullo stomaco, dev'essere impazzito.
Poso un attimo lo sguardo sulla mia ragazza. Dolce ragazza. Ha le mani tremanti e ci fissa spaventata.
Se fossi stato in lei, gli avrei fatto saltare la testa!
Torno negli occhi di mio padre, dev'essere impazzito “pensi d'essere un Dio e poter decidere tutto?! Anche con chi una ragazza dolce e pura come lei deve giacere ogni notte? Sei pazzo caro padre, non lo farà mai! SCORDATELO!” gli grido in faccia scandendo l'ultima parola.
Mio padre ne ha fatte di cose subdole, ma questa sarebbe la peggiore.
Perla è rimasta a bocca aperta a guardarmi.
Valentine stringe i pugni e arriva a pochi centimetri dal mio viso “io decido Jonathan, voi eseguite!” mi urla “non dirmi che è lei la ragazza di cui ti sei infatuato perchè non ci credo! È solo una pedina sacrificabile, la guardia del corpo di Clary! Non vale nulla!”
Egocentrico bastardo.
Sento le mani formicolare e vedo rosso.
 

JACE
Sono steso nel suo letto sveglio ormai da più di un'ora ponendomi sempre la stessa domanda: come dirglielo?
Non posso mentire a lei.
Respiro a pieni polmoni, l'aria che entra dalla finestra aperta profuma di pino, la fortezza dev'essersi spostata in montagna.
Penso e ripenso ad un discorso che non la faccia infuriare... mi chiamo Jonathan Herondale, ho da poco compiuto diciotto anni e prima di questo momento non mi ero mai innamorato... Mi passo le mani sugli occhi, non le interessa certo questo, riproviamo.
Mi chiamo Jonathan Herondale, faccio parte di una selezionatissima cerchia di cacciatori creata per stanare i traditori del Conclave. Abbiamo scoperto che tuo padre ha stretto un'alleanza con la Regina delle Fate, con Raphael, il capo clan dei Vampiri e alcuni nomi dei membri del consiglio. Io e Alec siamo fantastici nel nostro lavoro, tutto andava perfettamente finchè non ti ho vista e tutto quello in cui ho sempre creduto è passato in secondo piano. Ti amo Clarissa. E ora lei, nella mia fantasia, inizia a lanciarmi coltelli mentre la sua parabatai mi immobilizza per scorticarmi vivo.
ODDIO!
Mi volto verso di lei, è di spalle, una ragazza così speciale, io farò di tutto, lei non può essere imprigionata come traditrice, lei non ha avuto scelta. È qui perchè suo è padre che vuole distruggere il nostro consiglio, non lei.
Accarezzo con la punta delle dita questi fianchi specchio della perfezione e risalgo lentamente verso la schiena, i capelli della splendida ragazza con cui ho trascorso la notte più bella della mia vita, hanno lo stesso colore della lava appena fuoriuscita da un vulcano, un fascino primordiale con una pericolosità talmente intensa da poterti uccidere.
Dio, cosa farò.
Continuo a percorrere con le dita questo corpo paragonabile solo alla Venere di Milo gustandomi ogni piccolo punto. Avvicino la bocca, ha un profumo incredibile “per te gli uomini delle caverne hanno dipinto sulla roccia” le sussurro sul fianco scendendo verso il sedere, le sfioro con le labbra una runa mai vista prima, chissà a cosa serve.
Risalgo lentamente baciandole tutta la schiena “siamo noi gli amanti che Antonio Canova rappresenta nella sua scultura più dolce, però l'angelo sei tu, ne sono sicuro Clary” le bacio i capelli inspirandone il delicato profumo di pulito.
“Sei poetico, mi piace” Clary si volta verso di me sorridendo innamorata.
É una gioia per i sensi, gli occhi verdi, il nasetto delicato, le labbra carnose, la pelle liscia e piena delle piccole lentiggini che amo tanto. Non ha rovinato la pelle sul torace con le rune e questa cosa mi piace tantissimo, i seni sono semplicemente perfetti e candidi.
“Ti godi lo spettacolo, è cacciatore?!” ride felice.
Annuisco quasi senza fiato, è una bellezza pericolosa.
Sorride ancora accarezzandomi il viso e mi passa delicatamente l'indice sul mento “mi piace un po' di barba, pizzica dove serve”. Si morde un labbro e ammicca maliziosa.
Mi sciolgo come burro al sole appoggiandomi di getto al cuscino accanto a lei, è fuoco vivo! Finirò col bruciarmi, è sicuro.
Ridacchia e si mette a cavalcioni sopra il mio bacino, i capelli le scendono delicati attorno al viso, sulle spalle e poi sui seni, è bella da far paura.
Si stende sul mio torace appoggiando la guancia sulla mia spalla stellata “la cosa che mi nascondi è così terribile Jace?” mi sussurra nell'orecchio.
Strizzo gli occhi e il cuore inizia a battermi talmente forte da farmi paura. Sono stato addestrato a subire interrogatori intensi e crudeli, ma non di certo eseguiti da splendide ragazze nude di cui sono innamorato.
La dolcezza spacca.
Clary allunga una mano appoggiandomela sul cuore e sospira “io mi fido di te, tranquillo, non voglio saperlo ora” mormora iniziando a sfiorarmi il collo con le labbra.
Come farò a confessarle chi sono in realtà “ti amo Clarissa, è tutto così complicato...”.
La ragazza mi tappa la bocca con la sua prima di farmi finire la frase, sa che c'è qualcosa che non va e sa che è una cosa che ci separerebbe... ma non lo vuole sapere perchè vuole stare con me.
Mi guarda con un'intensità tale da farmi rabbrividire, gli occhi si sono leggermente scuriti “Ti amo anch'io” biascica “non roviniamo tutto, non mi sono innamorata prima, non voglio...”
Appoggio immediatamente le labbra sulle sue inebriandomi i sensi, le afferro i fianchi per metterla sotto di me ma fa leva sul ginocchio impuntandosi sul materasso impedendomi la manovra.
Spalanco gli occhi confuso. Lo sguardo le si trasforma, non è più dolce e tenero ma malizioso e lussurioso “non sono una bambola inanimata Jace, sono capace di grandi cose anch'io...”
Alza le mani sopra la testa e lega i capelli in una coda morbida liberando le sue fantastiche curve per la gioia dei miei occhi.
Allungo subito le mani sui suoi seni ma afferra con forza i miei polsi e si avvicina alle mio viso sorridendo “ti dirò io quando potrai toccarmi” sussurra con voce sexy.
Il torace mi vibra e un sibilo di frustrazione mi esce tra i denti “sei perfetta.”
Annuisce mordendosi un labbro.
L'amore è l'arma più potente di cui l'essere umano disponga.
 

PERLA
Dio, non può essere vero!
Jonathan alza il pugno e colpisce suo padre dritto sul viso, per l'Angelo!
“Jhon!” urlo mentre Valentine vola per due metri e cade atterra con un tonfo sordo.
Rabbrividisco scioccata, ha picchiato suo padre... per me?!
“Piantala di trattarla così!” gli urla Jonathan puntandogli il dito contro “sei un folle! Non l'userai mai come puttana per avere una cazzo di alleanza! Smettila di mentire! Quando ne abbiamo parlato lo sapevi che ne ero innamorato, eppure hai deciso di confondermi. Per me vale tutto! Tanto quanto Clary!” gli grida contro e resto immobile con uno straccio zuppo di spremuta tra le mani.
Mi ama così tanto?
Valentine resta a fissare suo figlio con gli occhi spalancati, è sconvolto dalla sua reazione “non puoi essere sincero, sei uno stupido, non posso crederci, ti sei innamorato davvero. Quando finirà ne resterai devastato, nulla di buono viene portato dall'amore Jonathan” sibila con le labbra tese grondanti di sangue.
Jhon stringe gli occhi e scrolla la testa, ha agito d'impulso e ora si è reso conto del suo gesto. Allunga una mano per aiutarlo ad alzarsi ma Valentine la scansa e si alza da solo con un lamento.
“Non finirà, non mi comporterò come te, non le darò nessun motivo per odiarmi. La amo” dice il mio ragazzo sospirando profondamente.
Merda.
Valentine scuote la testa “l'amore rende deboli Jonathan, ti senti invincibile, ma sei diventato vulnerabile. Lei è il tuo punto debole ora” si passa le mani sugli occhi per poi guardare il figlio “dovrò rifiutare l'offerta di Emmanuel, questo ci indebolirà.”
Non valgo nulla per Mr Morgenstern, sono solo un oggetto, una cosa utile per il fine.
Per l'Angelo.
La pelle mi si ricopre di brividi.
Jhon sospira “non ne avremo bisogno, ci baserà quella di Raphael” lo sguardo gli si è fatto incredibilmente serio “padre, mi sento bene, non mi sono mai sentito meglio in tutta la mia vita. Voglio portare avanti i nostri progetti con lei accanto, è speciale. Se tu le dessi un'occasione ti renderesti conto che è una persona valorosa e capace di grandi cose.”
Oddio, mi viene da piangere.
Suo padre scuote la testa “stai già diventando debole, rifiutare una collaborazione del genere è da stupidi. L'amore rende deboli Jonathan, quando se ne andrà tutto il tuo mondo cadrà” sospira e si allontana con il labbro rotto senza guardarci.
Inizio a piangiucchiare, Dio, vorrei sparire. Devo parlare con Clary. Per l'Angelo, è stato terribile, le mani mi tremano, dovrei fare sesso con il vampiro in cambio di un'alleanza? Sembra un libro dell'orrore.
Jhon scuote la testa e si avvicina velocemente, mi prende tra le braccia stringendomi forte e mi bacia la testa “Tranquilla moretta, andrà tutto bene. Scusa, non volevi lo sapesse ma era troppo questo. Ha davvero esagerato, mi dispiace.”
Chiudo gli occhi e appoggio il viso sulla sua maglietta “non voglio che ci lasciamo” dico con un sussurro strozzato.
Mi stringe forte le braccia attorno alla schiena “neanche io amore” ridacchia “sei magia pura è?”
Per l'Angelo, ha la capacità di cambiare umore in un attimo.
Sorrido alzando gli occhi nei suoi “aveva ragione lo stregone, mi sento esplodere, dovrò imparare a controllarmi. Più tardi andrò a parlargli, fino ad allora non guardarmi come fai di solito...” dico arrossendo.
Sorride maliziosamente “guardarti come, amore?”
Mi sfiora la schiena fino ad arrivare al sedere.
Per l'Angelo, mi vengono i brividi “così, non guardarmi così come stai facendo ora, mi fai... mi metti...” non so neanche come finire la frase, sono in confusione! Sospiro sonoramente mentre Jhon continua ad accarezzarmi la schiena “mi emozioni e mi cresce una cosa dentro...” oddio, continua a guardarmi sorridendo, scrollo la testa “mi ha fatto uno strano effetto quello che abbiamo fatto, sento che potrei distruggere il mondo intero...” gli sussurro smettendola di straparlare.
Sorride orgoglioso di sé stesso “felice di continuare a contribuire allora. Mi ami?” mi chiede serio.
“Si” gli rispondo guardandolo negli occhi.
“Bene, perchè io amo te” dice posando le labbra sulle mie. Gli porto le mani nei capelli e ci baciamo con passione, ho il cuore che mi batte velocissimo.
Mi stringe forte i fianchi e fa aderire i nostri corpi alla perfezione. Gli tiro i capelli facendolo gemere nella mia bocca.
“Andiamo in camera?” mi sussurra sulle labbra.
Oddio.
“Si” gli mormoro avvinghiandomi a lui.
“Oh per l'Angelo, sembrate molto felici entrambi, mi carierete i denti con tutta questa dolcezza!”
Per l'Angelo, scosto le labbra da Jhon e sorrido alla mia parabatai.
Clary entra nella sala da pranzo tra le braccia di Jace, devono aver passato la notte assieme. È radiosa stamattina.
Lascio Jhon e vado ad abbracciare mia sorella.
“Tutto bene?” mi sussurra all'orecchio.
Annuisco e arrossisco “è stato bello.”
Scioglie l'abbraccio e mi accarezza il viso, mi vuole bene “sento che stai bene, sono contenta che si sia deciso a dirti quello che prova” indica il fratello con il pollice “è bello avere sempre ragione” ridacchia facendo spallucce.
Jonathan sbuffa salutando Jace e ci dirigiamo verso il tavolo.
Clary si pietrifica guardando il macello che ho fatto “ma cosa?!”
Storco la bocca osservando il tavolo. La tovaglia, una volta bianca, è completamente arancione e i frammenti di vetro ricoprono tutte le pietanze. La torta alle fragole, i toast, le uova, il bacon... le varie marmellate.
Ho fatto un disastro.
Mi mordo un labbro “ora sistemo” dico velocemente “ho fatto esplodere la brocca...” bisbiglio arrossendo.
Clary ride e fa spallucce “almeno non hai fatto esplodere Jhon!”
Jonathan le sorride malizioso “dipende da cosa intendi con esplodere.
Il terzetto si mette a ridere e io divento rossissima “Per l'Angelo, voi due! Se continuate così, altro che la brocca esploderà!”
Jace accarezza dolcemente i fianchi della mia parabatai e Jhon sorride guardando la sorella.
Clary ricambia il suo sguardo con uno dolcissimo e si sorridono. Si vogliono bene.
Jace sembra uno apposto, guarda Clary con una luce meravigliosa negli occhi. Secondo me ne è davvero innamorato.
Sembra un segno del destino. La mia parabatai lo sognava ancora prima di conoscerlo e la runa che ha visto quando l'ha baciato dev'essere davvero importante.
Mia sorella ne è un po' spaventata, non sa come usarla. Ha provato a tracciarsela sulla pelle, ma la runa è svanita immediatamente. Pensa gliela debba incidere lui, ma non ne conosce il significato.
“Ma io ho fame” Clary ride ancora “se dovessi combinare io una cosa del genere ogni volta... aiuto.”
Jonathan si copre le orecchie con le mani “non voglio sapere!”
Ridiamo ancora.
“E ora silenzio prima che faccia una strage...” chiudo gli occhi e alzo le mani inspirando profondamente.
“Brava amore” Jonathan mi guarda con orgoglio e prende posto accanto a me.
La tavola è perfetta, piena di cibo e apparecchiata a puntino, sorrido a Clary e finiamo di fare colazione.
Guardo la mia famiglia e sorrido, Clary e Jonathan continuano a parlare spensierati, fanno discorsi da veri fratelli e Jace sorride alla mia parabatai ridendo e scherzando anche con Jhon.
Sorrido amaramente, sarebbe tutto perfetto se non avessi paura di Valentine.
Dubito che mi farà passare impunito questo affronto.
 

JACE
In un attimo arriviamo nel salotto della fortezza fantasma.
La spada mi cade dalle mani e subito mi inginocchio accanto a Clary.
Un rivolo di sangue le esce dalla bocca. Afferro lo stilo e le traccio una runa, ma le ferite sono troppo profonde.
Alzo gli occhi e guardo la strega, perchè resta immobile con le mani tremanti?! “Curala!” grido.
“Potrei farla esplodere” biascica scioccata con un filo di voce.
Jonathan si avvicina a Perla ed inizia a strofinarle le mani, gli parla guardandola negli occhi in tono pacato, ma io non sento nulla, guardo solo la splendida ragazza senza sensi stesa sul pavimento. Sta perdendo molto sangue, non so per quanto resisterà ancora...
Le incido un'altra runa sulla pelle, ma la ferita si sta rimarginando lentamente, troppo lentamente!
Durante la missione nell'Istituto di Londra, il cacciatore angelico mi ha riconosciuto, abbiamo frequentato la stessa accademia ad Alicante. Stava per lanciarmi il pugnale, ma non l'ha fatto. Si è girato verso Clary e l'ha lanciato talmente veloce da non permettere alla strega di fermarlo.
E poi il caos. La strega l'ha ucciso facendolo a pezzi, è esploso come un'anguria e ho ancora il suo sangue addosso.
Dovrò assolutamente riferirlo al Console, dovranno trovare un modo per renderla inoffensiva, forse Magnus ci aiuterà anche questa volta.
Accarezzo il viso di Clary, il rivolo di sangue si è ridotto a qualche goccia, le rune funzionano. Solo stamattina la coccolavo e ora sta per morire.
Io amo questa rag...
“Toglile le mani di dosso!” un urlo e all'improvviso sento due mani che mi afferrano le spalle. In un attimo mi ritrovo sbattuto al muro con una mano che mi stringe il collo.
Gli occhi di Jonathan sono talmente spalancati da permettermi di vedere completamente la palla dell'occhio.
Mi sta conficcando le unghie nel collo.
“Il soldato ti ha mancato volutamente! Perchè?!”
Porca merda, se né accorto.
Devo reagire, non posso farmi vedere debole. Confermerei la mia colpevolezza.
Alzo il braccio e con il gomito gli colpisco il polso della mano che mi sta strangolando. Mi muovo velocemente e gli colpisco il torace con lo stivale facendolo indietreggiare per tre metri.
Non ho mai visto uno sguardo così vacuo. Sembrano gli occhi di un demone.
Un questo momento è solo istinto. Chi è questo ragazzo!?
Mi preparo a lottare, Clary sta morendo e lui vuole combattere. Con un colpo ben piazzato gli farò perdere i sensi.
“Fermati Jhon!” un grido e finalmente mi rilasso.
La voce di Clary mi arriva dritta al cuore.
“Va tutto bene, Perla mi ha guarita!” la splendida rossa appoggia i palmi sul petto del ragazzo e lo guarda negli occhi.
Lui non smette di fissarmi “il cacciatore morto ha volutamente risparmiato lui, dev'esserci qualcosa sotto Clary, non mi fido!” urla.
Anche la strega arriva mettendosi davanti a lui, Clary si scosta leggermente e Perla prende il viso del ragazzo tra le mani e si avvicina per baciarlo “va tutto bene Jhon” gli sussurra sulle labbra.
Finalmente Morgenstern Junior distoglie gli occhi dai miei e prende tra le braccia entrambe le ragazze.
Clary gli sorride indietreggiando di un passo “ho la pellaccia dura fratellone, Probabilmente il soldato ha visto che ero un bersaglio più facile, per questo ha attaccato me e non Jace. Ero di spalle.”
Lui scuote la testa e si passa nervosamente la mano sugli occhi. In un attimo esce dalla stanza stringendo la strega, senza neanche guardarmi.
Oh per l'Angelo, come si fa a non amare una ragazza così?! Avanzo senza neanche accorgermene e la prendo tra le braccia affondando il viso tra i suoi capelli.
“Mi dispiace” le sussurro all'orecchio inspirando a pieni polmoni il suo dolcissimo profumo.
In un attimo sento le sue mani stringere le mie “spero sia quello il motivo...” sussurra con un sospiro sconsolato.
Stringo le labbra.
La verità è vicina, la perderò.
 

EMMANUEL
Ecco la mia splendida ragazza, ho degli informatori davvero validi.
Un locale di nascosti nel centro di NY. È uno dei miei luoghi preferiti. Moderno ed elegante. Tavoli bianchi laccati in legno massiccio e sedie nere imbottite.
Le luci soffuse illuminano solo i tavoli, l'ambiente è tranquillo ed elegante.
La Maghetta è raggiante questa sera, da qui la vedo alla perfezione. Ha i capelli legati in una treccia ed indossa un aderente abitino bianco e sorride gaia alla sua parabatai.
È bellissima quando ride.
Con loro c'è anche il fratello e un altro cacciatore.
Entro in un attimo nel ristorante seguito dalle mie guardie del corpo e inspiro già il dolce profumo del suo sangue. Ormai è diventato un richiamo troppo forte, non riesco a controllarmi.
È in compagnia dei fratelli e di un altro cacciatore.
Ieri mi ha lasciato al locale senza degnarmi di uno sguardo, ma può succedere, è giovane.
Ero talmente furioso! Ho dovuto uccidere sei mondane per riuscire a calmarmi.
Ma ora è tutto passato, appena mi vedrà mi seguirà in capo al mondo.
Mi avvicino in silenzio, sento la sua dolce risata echeggiarmi nelle orecchie.
Nessuno mi ha notato, arrivo alle sue spalle e subito allungo una mano accarezzandole il collo. La pelle le si ricopre di brividi in un istante. Sento il cuore batterle attraverso la giugulare e il sangue scorrere con più velocità.
Sono in estasi.
Devo affondarci i denti.
Accenno un sorriso e, per istinto, mi chino leggermente, ma in un attimo il fratello mi afferra il braccio spintonandomi lontano dalla mia ragazza.
Sento i canini scattare da soli e un ringhio di frustrazione ruggirmi nella gola.
“Stacci lontano, chiaro? La proposta che hai fatto a mio padre è stata degna di te! Un essere vuoto!” il giovane Morgenstern mi urla contro sguainando la spada.
Nel locale nessuno si è scomposto, i nascosti sono esseri superiori, si fanno gli affari propri.
Io non gli do peso, stringo le labbra infilandomi la mano in tasca e guardo la mia ragazzina che si alza elegantemente in piedi e stringe le labbra preoccupata. Teme possa fare del male alla sua famiglia, forse.
L'ammiro dalla testa ai piedi, indossa i tacchi stasera, le farei volentieri un massaggio. La guardo negli occhi e inclino la testa di lato  “pensavo che tra di noi le cose si stessero mettendo bene, ma poi ti ho vista svanire davanti agli occhi assieme a tuo fratello che ti ha dichiarato il suo amore davanti a tutti i pezzi grossi del mondo invisibile. È lui quello di cui ti eri innamorata e poi ti ha lasciata?”
Il ragazzo mi punta il dito contro “questi non sono affari tuoi!”
Lo ignoro completamente e non lascio il visino della mia ragazza, è arrossita come al solito e il suo profumo mi avvolge completamente. Appoggia le sue belle manine sul torace del fratello e gli sussurra qualcosa all'orecchio. Lui annuisce e sforza un sorriso per poi baciarla dolcemente sulle labbra.
Stringo i pugni. Devo trattenermi, vorrei solo staccargli la testa. Ha osato baciare le labbra della mia ragazza, le labbra che ho baciato io. Le mie labbra!
La maghetta si avvicina fino ad arrivare ad un metro da me, il cacciatore alle sue spalle resta con gli occhi puntati su di noi.
Non me ne frega nulla, io sono qui per la mia ragazza.
Perla mi sorride dolcemente “mi dispiace” sussurra, è sincera. “Sei un uomo dolcissimo ma il mio cuore è sempre appartenuto a lui.”
Cazzate!
Sento le mani tremare nelle tasche dal nervoso, ma annuisco tranquillo “mi hai baciato” sibilo trattenendo la rabbia, nessuno mi ha mai rifiutato.
Sorride e annuisce inclinando la testa “sì, è stato...”
“Intenso” concludo io.
“Freddo” asserisce lei sicura “solo freddo, mi dispiace Emmanuel.”
Mi mordo un labbro, non doveva andare così “abbiamo parlato, riso, sono stato comprensivo e dolce nei tuoi confronti rispettandoti” alzo leggermente la voce e lei si avvicina accarezzandomi le braccia “sei un uomo perfetto Emmanuel, ma non siamo perfetti assieme” mormora.
Gli occhi le si velano di lacrime, è dispiaciuta per me? Vuole offrirmi la sua compassione?!
Sciocca ragazzina!
Non ho bisogno di compassione, quello che voglio, pretendo!
Quello che voglio, mi spetta di diritto!
“Tu. Sei. Mia” ruggisco tagliente riducendo gli occhi a due fessure.
Perla trasalisce e fa un passo indietro rabbrividendo. L'ho spaventata, le pupille le si sono dilatate e il cuore ha iniziato a battere più velocemente.
Sorrido deliziato dalla sua paura, è bellissima che così.
Grazie alla mia incredibile velocità balzo in avanti prendendole il viso tra le mani e appoggio la bocca alla sua facendo scattare i canini, ferendola.
Sussulta e prima che possa assaporare il suo dolce sapore, sono colpito da suo fratello con un calcio talmente forte, da farmi indietreggiare di due metri.
Il silenzio è calato tutto attorno a noi. Molti sono scappati dal locale, altri si sono allontanati continuando a guardarci curiosi.
Le mie guardi del corpo sono già accanto a me proteggendomi da Morgenstern Junior che brandisce la spada.
“Non toccarla mai più o ti ucciderò!” mi urla contro con gli occhi iniettati di rabbia.
Sogghigno, non ha idea di cosa sono capace.
Mi lecco le labbra assaporando il sapore della mia ragazza. Un brivido caldo mi sale per tutta la schiena mandandomi in estasi, Dio! Ha un sapore dolcissimo. Guardo la ragazza mora scioccata dal mio gesto abbracciare la sorella, Mery credo.
Sogghigno, ci sarà da divertirsi “sei buona Maghetta, da decenni non assaggiavo un sangue così.”
Faccio un cenno alle mie guardie ed usciamo dal locale senza guardarci indietro.
“Devo parlare con Valentine, subito!” ringhio al mio braccio destro.
Ho trovato le clausole per l'accordo.
 

VALENTINE
Alzo le sopracciglia, sono senza parole.
A questo non avevo pensato...
“Magari è troppo per te” Emmanuel alza il mento infilandosi le mani in tasca.
Mi sta sfidando?!
“Sono abituato a risposte veloci, il mio esercito è in continuo aumento e quello di mio fratello diminuisce minuto dopo minuto. Sì o no Valentine?” il vampiro continua imperterrito ad istigarmi.
È davvero subdolo. Forse tanto quando me. Un metro e novanta di pura viscida bastardaggine.
Vuole la strega, i miei studi sono approfonditi, la runa che la lega a Clary è più forte di qualsiasi altro vincolo. Così facendo lui non potrà tirarsi indietro e io avrò tutto quello che mi serve.
Accenno un sorriso e annuisco appena. Allungo il braccio verso di lui e gli stringo la mano gelata per convalidare l'accordo.
Le pupille contornate di rosso gli scintillano di luce propria “ottima scelta Valentine, il mio esercito ti farà comodo.”
Stupido, non conosce il reale potere degli iratze.
 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo VI ***


Image and video hosting by TinyPic


Banner di: Miss Black

PERLA

Lo studio di Valentine puzza sempre di muffa. Non so come mai, è sempre pulito e splendente...

Mi ha convocata come se nulla fosse e ora sono in piedi davanti a lui da dieci minuti. Continua a leggere i suoi documenti come se non fossi qui con lui.

Perchè non mi congeda?

Finalmente alza lo sguardo e mi guarda diritto negli occhi. Un brivido di paura mi rizza i capelli dietro il collo. Allunga una mano verso di me consegnandomi un'ampolla con un liquido scuro al suo interno “è una pozione per incrementare i tuoi poteri” dice Valentine serio.

Oddio, guardo l'ampolla disgustata. Sento l'odore pungente fino a qui “sono già abbastanza potente credo...” Faccio una smorfia, non mi va di bere questo intruglio.

Valentine appoggia entrambi i gomiti sul tavolo e intreccia le mani davanti a lui, riduce gli occhi a fessura e lo sguardo gli si incupisce “ora che sei entrata nelle grazie di mio figlio vuoi fare la ribelle? Pensi che non conosca il tuo gioco?” dice digrignando i denti.

Per l'Angelo, cosa vuole insinuare? Mi paralizzo, non riesco a muovere un muscolo. Pensa che il mio amore per Jhon sia falso e nato solo per un interesse?

“So che l'hai incantato in qualche modo, ma prima o poi si stuferà di te come si è sempre stufato di tutte le ragazze che ha frequentato e quel giorno tornerai ad essere quello che sei sempre stata. Una nullità!” sibila con disprezzo. Sul viso gli si dipinge un ghigno malvagio.

Trattengo le lacrime a fatica e sento il labbro inferiore tremare. Non sono una nullità. Jhon mi ama, Clary mi vuole bene.

“E ora bevi! È un ordine!” La voce di Valentine rimbomba in tutto il suo studio facendomi sussultare.

Annuisco nervosamente e trangugio l'intruglio in due secondi.

Deglutisco velocemente e trattengo, a stento, un conato di vomito.

Ha un sapore metallico... oddio, sembra sangue.

“Non vomitare, me ne accorgerei!” mi dice acido e facendo cenno d'andarmene.

Ho la nausea.

Chiudo gli occhi e arrivo subito da Clary, appena mi guarda in faccia sbianca e si avvicina accarezzandomi i capelli “cosa ti ha fatto?” chiede preoccupata.

Scuoto la testa “nulla, mi ha fatto bere una pozione disgustosa.. ha detto che avrebbe migliorato i miei poteri. Sapeva di.. sangue. Blea”

Faccio apparire una spremuta d'arancia e mi bevo l'intero bicchiere.

Mi siedo sul divano seguita da Clary. Mi prende la mano e sorride dolcemente “più potente di così, tiri giù la fortezza.” ridacchia per sdrammatizzare. “Stai meglio?”

Annuisco e le stringo la mano.

Dopo pochi secondi, Jhon entra sorridente in salotto.

Per l'Angelo. Mi pietrifico ad ammirarlo. Dev'essere stato in palestra. Indossa una canottiera bianca e i pantaloni di cotone.

È incredibilmente sexy. Si strofina l'asciugamano sui capelli per ripulirsi dal sudore.

I muscoli adornano ogni centimetro del suo corpo. Oh, wow, pizzica incredibilmente. E io l'ho visto anche nudo!

Gli sorrido dolcemente arrossendo vistosamente.

Lui ricambia il mio sorriso e si avvicina sedendosi accanto a me. Saluta Clary facendole l'occhiolino e regalandole un sorriso che dedica solo a lei. Un sentimento che non è mai riuscito a dirle, ma che continua a dimostrarle.

Poi si concentra su di me e mi sistema i capelli dietro l'orecchio “hei amore, sei sopravvissuta.”

Annuisco ondeggiando la testa “si, ho solo bevuto una pozione, sono ancora viva.”

Mi trascina sulle sue ginocchia baciandomi sulla guancia “vedrai che accetterà la situazione, ti amo.”

Sospiro, ma non gli riferisco quello che mi ha detto Valentine, mi limito a baciarlo sulle labbra “ti amo anch'io.” Gli dico semplicemente, è amore. Suo padre si sbaglia.

Clary ci sorride portandosi entrambe le mani davanti alla bocca “non immaginate neanche quanto sia contenta di vedervi assieme!” inclina la testa e sfoggia un sorriso a trentadue denti “Risparmierò sui regali visto che dovrò farne due invece di quattro.”

Guardo mia sorella negli occhi e ridiamo.

Jhon sbuffa guardando in alto e afferra una ciocca dei capelli di Clary tirandola dolcemente “sei la solita pigra!”

 

 

MAGNUS

Oh sì Alec, ancora, esci da quel separé, mi stai torturando.. quel vedo e non vedo mi manda ai pazzi.

Per Lilith, sei il più bel Angelo del paradiso. Muoviti ancora per me, sì, così..

“Drinnn!”

Sobbalzo sul divano e mi copro gli occhi con la mano, maledizione! Era solo un sogno..

La festa è stata intensa stanotte.

“Drinnnn” il citofono suona ancora, porca Lilith, chi interrompe il mio riposino di bellezza?

Mi alzo dal divano a malavoglia dirigendomi verso la porta e alzo il citofono “chi osa disturbare il Sommo Stregone di Brooklyn?” dico con voce grave, mi hanno svegliato da un sogno meraviglioso!

“Il tuo amato fiorellino, ma se non hai tempo tornerò in un altro momento”

Oh per l'Angelo, è qui! I sogni si avverano ogni tanto! Il mio amato ha usato il solito tono zuccheroso e accattivante capace di farmi sciogliere. Avvampo al solo ricordo di lui dietro al separé e mi aggrappo al citofono “nono, figurati dolcezza, ho sempre tempo per te amato mio” gli rispondo mieloso con il cuore martellante nel petto.

Aggancio il citofono e mi guardo attorno sconvolto, la casa è un disastro! Mi guardo allo specchio e inorridisco, io sono un DISASTRO!!

Muovo abilmente le mie splendide dita e in un attimo una nuvola viola glitterata riempie la stanza seminando ordine e pulizia in ogni angolo, anche il Presidente Miao ora sonnecchia beato su un nuovo cuscino di fattura inglese. Viene direttamente dal Buckingham Palace. L'adorato gattino ama le cose in grande stile.

Mi guardo allo specchio, ora manco solo io. Dubito che baserà una nebbiolina ma, tentar non nuoce.

Chiudo gli occhi e sprigiono la magia. Ed eccomi più accettabile che mai, ho solo gli occhi stanchi..

“Magnus, pensi di farmi entrare?” Alec bussa alla porta in malomodo.

Mi infilo una nuova vestaglia nera glitterata e mi precipito alla porta aprendola con un innamoratissimo sorriso sulle labbra.

Alec spalanca gli occhi e sorride a sua volta “fortuna che non c'è Jace, vederti mezzo nudo lo mette sempre a disagio” dice con nonchalance entrando in casa.

Per l'Angelo, non ho chiuso la vestaglia “è solo invidioso di quello che non può avere” rispondo con malizia.

Ammicco in direzione del mio innamorato buttandomi sulle sue labbra “mi sei mancato” dico mentre gli stringo le braccia attorno al collo.

Annuisce e sorride teneramente “sono qui per conto del Conclave Magnus, ho poco tempo, mi dispiace”.

Sospiro pesantemente e metto il broncio “niente baci, niente informazioni” dico incrociando le braccia, sembro l'ufficio informazioni?

Alec ride con amore, il solito sorriso capace di farmi traboccare il cuore di felicità.

Mi prende per mano e si siede sul divano rosso dell'ingresso trascinandomi sulle sue ginocchia. Mi accoccolo appoggiano il viso alla sua spalla e inspiro il suo pungente profumo.

“Questa missione sta mettendo alla prova i miei nervi, Jace si è infatuato della rossa... ho bisogno di sapere qualcosa di più dei Morgenstern. Sei l'unico di cui mi fido” la voce di Alec sembra un sussurro, è davvero stanco.

Gli passo una mano nei capelli corvini e gli lascio un tenero bacio sulla tempia “quando questa missione sarà finita, ti coccolerò dalla mattina alla sera, intesi?”

Il mio fidanzato alza gli occhi color del cielo nei miei e finalmente lo vedo rilassarsi “non vedo l'ora.”

Mi chino e lo bacio sulle labbra mentre sento le sue forti mani stringermi dolcemente i fianchi.

“Grazie Magnus” mi soffia sulle labbra facendomi rabbrividire.

Faccio una smorfia divertita “non ringraziarmi, mi farò ripagare profumatamente.”

“Intesi” ridacchia il mio fiorellino passandosi una mano sugli occhi stanchi “iniziamo dalla rossa, le rune che inventa, funzionano?”.

Stringo le labbra “sì, possono essere un problema, può inventarne per qualsiasi cosa. Una runa della verità sarebbe pericolosa per voi.”

Sospira preoccupato strizzando le palpebre “staremo attenti. La strega è potente?”

Altro problema, mi accomodo meglio sulle sue ginocchia e gli accarezzo le spalle “sì. ma non è ancora completa. Non vi leggerà nella mente, non ne è capace” lo bacio dolcemente per rassicurarlo “non glielo insegnerò, ma potrebbe imparare da sola quando raggiungerà la maturità.”

Il cacciatore sbuffa “come farà a maturare?”

Sorrido grattandogli la leggera barba che ha sul mento “la magia è dominata dalle emozioni e l'amore unito al sesso è quella più grande che un essere possa raggiungere” dico ammiccando

“Ahah, per l'Angelo, scherzi vero?!” gli occhi di Alec si spalancano per la sorpresa.

Scuoto la testa stringendo le labbra turbato e lo guardo dritto negli occhi “cercherò di farla ragionare, ma state attenti, Valentine è un pazzo, mira solo al potere. La strega, la cacciatrice dai capelli rossi e il ragazzo, assieme sono davvero pericolosi. Dovete finire alla svelta questa missione Alec, siete in terra pericolosa. Solo l'inferno è peggiore.”

“Magnus sono Perla, ci sei?! Scusa l'intrusione... ho bisogno di un consiglio”

“Porca merda! La strega è qui!” Alec si nasconde velocemente dietro alla tenda mimetizzandosi con l'arredamento.

 

ALEC

Cerco di rallentare i battiti del cuore calmando il respiro. Se mi trova qui la copertura salterà e tutto il lavoro che abbiamo fatto fin ora, sarà stato inutile.

“Scusa Magnus se sono capitata qui così, ho bisogno di un consiglio” la vocina della strega sembra un sospiro. Quando acquisterà fiducia in sé stessa?

Sento il divano scricchiolare e Magnus sospirare, si dev'essere spaparanzato sul sofà per evitare di crollare “allora zuccherino, che succede?”

Per l'Angelo, quanto andranno avanti ora?

“Sono piena di magia” soffia la strega con un filo di voce “faccio fatica a controllarla.”

Sembra imbarazzata, scommetto che è diventata rossa come una fragola. Trattengo una risata e continuo ad ascoltare.

Magnus si dev'essere alzato dal divano e avvicinato a lei, sento le pantofole strofinare sul pavimento “Guardami bene Perla.” dice lo stregone seriamente, gli starà per fare un discorso serio “Già ti avevo detto che la tua magia è legata alle tue emozioni, questo cambiamento è del tutto normale, con il tempo riuscirai a controllare perfettamente la tua magia, ma la cosa importante, ora, è capire cosa fare con il potere che ti è stato conferito.”

Il mio meraviglioso fidanzato cerca ancora di salvare i discendenti di Morgenstern, non ho mai capito perchè continua ad insistere sul fatto che i figli non hanno nulla a che vedere con il padre.

Continua a ribadire che loro sono solo delle pedine e si comportano così solo perchè non conoscono la verità sugli shadowhunters.

Magnus continua a parlare dopo un profondo sospiro “non buttare via una dote così preziosa schierandoti dalla parte sbagliata. Farai la differenza nella guerra che si sta per scatenare, io vorrei che tu prendessi una decisione basandoti su quello che senti nel cuore, e non da quello che si aspettano da te.”

“Bè, insomma... io sono solo... io. Clary e Jhon” la strega farfuglia qualche parola confusa, ma lo stregone la interrompe “Confettino dolce, sei uguale a tua madre” dice dolcemente.

Cosa?!

“Cosa?” borbotta la strega comprendo una mia imprecazione mentale, Magnus conosceva sua madre?! E perchè diavolo di motivo non me l'ha mai, detto!?

Ecco perchè si è offerto gratuitamente per avvicinare la strega ed essere il suo mentore, perchè conosceva sua madre.

Aspetta un attimo... come la conosceva?!

Mi agito dietro la tenda, devo calmarmi, ma non ce la faccio. Magari stavano assieme, magari Perla è sua figlia!

Per l'Angelo!! Non può essere!

Sento ancora dei passi ed un tonfo sordo, Magnus deve essersi gettato sul divano “I tuoi genitori non ti hanno abbandonata Perla, tuo padre ha combattuto fino alla morte per salvarti, ma non ce l'ha fatta. Ti amavano più della loro vita.”

Raziel, grazie. Un tacito ringraziamento all'Angelo, non è sua figlia.

“Cosa dici Magnus?” la voce della strega trema.

“Sono stati uccisi dall'uomo che ti ha cresciuta perchè voleva usarti come un'arma tesoro mio. Conoscevo i tuoi genitori e hai ancora un parente in vita che ignora la tua esistenza.” la voce dello stregone è ferma ed incredibilmente seria.

Porca merda, sono stati uccisi da Valentine.

 

 

EMMANUEL

Pregusto il dolce sapore del sangue della mia maghetta, presto sarà mia.

Sfioro con le dita il bordo del bicchiere pieno di sangue che tengo tra le fredde dita e mi accomodo meglio sulla poltrona del mio attico.

È giorno. Odio e amo la luce. Vorrei poter camminare sotto i raggi del sole senza correre il rischio di morire.

Valentine ha sottovalutato tante cose. Il mio potere sui soggiogati è più forte di quello degli altri vampiri. Sono sicuro che ha pensato subito alla runa parabatai. Crede che la magia di un semplice iratze sia più forte della mia...

Povero sciocco. La ragazza obbedirà come una schiava, anticiperà le mie volontà solo per gratificarmi.

Diventerò invincibile con l'unica clausola di non uccidere i Morgenstern. Il contratto è stato firmato con il sangue, Valentine si crede furbo, ma ha sbagliato.

La strega sarà una compagna come mai nessuna prima di lei. Ha la capacità di guarire da sola, potrò nutrirmi senza aver paura d'ucciderla.

E sarà mia. La mia maghetta. Ha un sapore talmente dolce... mmm...

Un boato nel camino mi distoglie dai pensieri. Mi alzo lentamente e afferro il bigliettino

 

Le ho dato il sangue, il tuo esercito è mio.

 

☼ ☼ ☼ ☼ ☼  Spazio Autrice ☼ ☼ ☼ ☼ ☼

Carissime lettrici, fatemi sapere se vi interessa ancora la storia.
A presto, kiss
Pi

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo VII ***


Image and video hosting by TinyPic


Banner di: Miss Black

JONATHAN

 

“Questa è la sala del Consiglio ad Alicante. La strega aprirà un portale...”

“Perla” dico serio interrompendo mio padre “chiamala con il suo nome”.

Stringe i pugni sulla planimetria, ma non alza lo sguardo, prosegue ignorandomi completamente.

Jace, Alec, Pangborn e Blackwell pendono dalle sue labbra come se le parole che ne escono, fossero d'oro.

I due nuovi cacciatori si sono rivelati delle ottime pedine. Veloci, precisi, letali, grandi ascoltatori e Clary non ci permetterà di liberarci di loro molto facilmente, spero si stufi in fretta di quel biondino.

Quando oggi Perla è tornata in lacrime dopo la chiaccherata con Magnus, temevo che Clarissa aprisse un portale e gli facesse saltare la testa con una nuova runa. Era a dir poco furiosa dopo aver sentito le parole della moretta. Lo stregone ha osato infamare il nome di nostro padre con una storia falsa e crudele. Jace l'ha convinta a lasciar perdere, ma Clary non è una che si dimentica delle cose.

Sento una pressione nella mano, distolgo gli occhi dalla scrivania e mi guardo il palmo. Un biglietto?! Lo apro velocemente senza farmi notare.

 

Sono in biblioteca e....

non indosso le mutandine.

Ti amo,

Tua

 

La bocca mi si prosciuga e resto basito, un brivido caldo mi sale per la schiena.

Per l'Angelo, ho creato un mostro... Wow, un mostro meravigliosamente sexy che mi aspetta in biblioteca.

“Jonathan, va tutto bene?” la voce severa di mio padre mi riporta nello studio.

Espiro profondamente, Perla non mi ha mai sedotto consapevolmente, mi ci dovrò abituare.

“Jonathan? Sembra che tu abbia la febbre, sei arrossito” Valentine fa una smorfia confusa.

Cerco di camuffare il sorrisetto innamorato che mi decora la faccia come una ghirlanda sull'albero di Natale e annuisco. Mi infilo il biglietto in tasca e schiocco le mani emozionato.

I cacciatori mi guardano come se indossassi un abito rosa a fiori gialli.

Sorrido, sono felice! “io ho finito, continuate pure senza di me, so cosa devo fare, istruirò io Perla” tossisco leggermente e scuoto la testa, sto vaneggiando “nel senso che le consegnerò” oddio, non faccio altro che pensarla nuda nella biblioteca “le dirò tutto io” concludo velocemente.

Stringo i pugni e costringo il cervello a ragionare, il cuore continua a battermi frenetico, ma devo essere lucido per un attimo. Alzo gli occhi verso mio padre “a dopo” dico velocemente e mi catapulto verso la biblioteca.

 

 

PERLA

Trovo una nota scritta a mano, sarà il promemoria...

 

Come riconoscere le trappole del Demonio

Questa pratica funesta ha lo scopo di indirizzare il male satanico contro una persona attraverso formule e riti magici, sempre occulti, misteriosi, qualche volta intrecciati, che richiamano Satana. Per poter nuocere alla persona di solito il mago cerca qualche cosa che le appartiene: capelli, unghie, pelle. Suggerisce alla sua vittima alcune regole rituali che deve effettuare per aver successo, come ad esempio percorrere sette chiese, accendere la candela in un certo modo, spargere la polvere, visitare il cimitero mettendo o togliendo determinate cose dalla tomba, indossare alcuni oggetti per "proteggersi" o depositarli da qualche parte, consumare particolare cibo o bevande.

Oh per l'Angelo, questo libro è da pazzi, mi sono venuti i brividi..

Mi hanno visitato madri che portavano i loro figli dagli stregoni che davano loro alcuni oggetti da indossare. A prima vista può sembrare ingenuo e insignificante. Si è visto e scoperto invece che tale pratica ha avuto effetti malefici essendo la forma dell'azione diabolica.

Oddio, ma questo è un libro degli orrori..

“Ciao amore mio” una voce al mio orecchio mi fa sobbalzare. Faccio un salto sul divano dallo spavento e sento Jhon ridacchiare.

“Per l'Angelo Jhon! Mi hai fatto venire un colpo, pensavo fossi in riunione” balbetto sorpresa.

Mi bacia la guancia e si lancia accanto a me scavalcando il divano “scusa amore, non volevo spaventarti. Lettura leggera, è?” sorride prendendomi tra le braccia e mettendomi a sedere su di lui.

Com'è bello. Ho il cuore che mi trotta ancora nel torace “Che ci fai qui? Avevi detto che ne avresti avuto per due ore..”

Mi affonda il viso nel collo accarezzandomi i fianchi “mi è arrivato il tuo biglietto” sussurra malizioso.

Avvampo “non credevo saresti venuto.. subito.”

Ridacchia mordicchiandomi il lobo, qualcosa dentro di me si accende e socchiudo gli occhi “non sono abituato a queste cose, ti amo così tanto amore mio” mi succhia dolcemente il collo “non immagini neanche cosa significhi per me. Non credevo nell'amore e ora mi sento così felice. Sono sempre felice, basta che senta pronunciare il tuo nome e sorrido come un bambino nel giorno del suo compleanno.”

Per l'Angelo, è dolcissimo. Lancio il libro in fondo ai miei piedi e gli stringo le braccia attorno al collo “ti amo” gli sussurro baciandogli la testa.

Aumenta la stretta e mi bacia il collo “ti amo” mormora con amore.

Inarco il collo e sorrido, mi mordicchia e soffoco un mugolio.. “mmm”. Continua a baciarmi…

 

Mi schiocca un bacio dietro all'orecchio e si accomoda meglio sul divano appoggiando la schiena allo schienale in velluto.

Co-cosa fa?! Spalanco gli occhi confusa, mi lascia così?

Ansimo guardandolo negli occhi, lui sorride malizioso e mi sfiora le ginocchia con una mano. Abbasso lo sguardo e trattengo il respiro sperando che avanzi verso l'alto. Si sposta lentamente verso la mia coscia creando dei piccoli cerchietti con l'indice, mi sta facendo impazzire.

Avvicina il viso al mio e mi bacia la guancia “ci stai prendendo gusto” dice con un sorrisetto soddisfatto.

Mi mordo un labbro e arrossisco ricominciando a respirare.

“Volevo andare a fare a fare una passeggiata sul mare e poi a cenare in un bel ristorantino, ma sembra che tu abbia voglia di fare altro adesso” avanza ancora con la mano arrivando al bordo della gonna che indosso. Sono percorsa da un brivido che mi arriva dritto nel centro del piacere facendomi ansimare.

Alzo il viso e lo guardo negli occhi “scusa...” bisbiglio a bassissima voce “mi fai sentire bene” gli confesso cercando di controllare il respiro. Ma è del tutto inutile.

Annuisce e sorride “siamo fatti l'uno per l'altra moretta” mi accarezza il viso spostandomi i capelli dietro all'orecchio guardandomi con amore “non c'è niente di cui chiedere scusa, il sesso è solo il coronamento di un rapporto perfetto, dell'amore che proviamo l'uno per l'altra.”

Arrossisco mentre Jhon si sporge per baciarmi sulle labbra “ti amo”.

 

Mi blocco, siamo in biblioteca! Potrebbe entrare chiunque “magari è meglio..”

Jhon sorride e mi volta in modo che gli dia le spalle, mi accarezza la schiena “ho chiuso la porta con un iratze inventato da Clary, solo lei sa toglierlo e non è scema, se la porta è chiusa sa che c'è un motivo valido.”

Annuisco già in preda all'eccitazione, mi bacia il collo e allunga le mani sulle cosce risalendo lentamente.. Allunga una mano sotto la gonna e ridacchia appoggiandomi la fronte sulla schiena “non ci credo! Non indossi davvero le mutandine!” ansima stringendomi il sedere.

Sorrido godendomi le sue mani su di me “te l'avevo scritto..” sussurro imbarazzata.

Annuisce e mi alza la gonna “sì, ma non pensavo.. mi farai impazzire, prima mi seducevi senza volerlo e ora.. sei consapevole del potere che hai su di me?”

Oddio, potere? Per un paio di mutandine? Spalanco la bocca e scuoto la testa.

“Hai il potere di farmi fare tutto quello che desideri amore mio, io per te farei di tutto, tutto tutto tutto.. pensa ad una cosa e io la farei per te senza neanche pensarci. Sei la padrona del mio cuore e ora ho voglia di farti mia.”

Faccio per alzarmi ma mi trattiene “no amore, lo faremo così.”

Oddio, ho l'ansia, in questa posizione? Per l'Angelo “non sono capace..” biascico senza fiato, non so come fare, non so come muovermi..

Mi scosta i capelli dalla spalla e mi bacia la guancia “ti guiderò io amore, ti divertirai ad avere anche il controllo del mio piacere.”

Oh per l'Angelo, divento rossa come i capelli di Clary.

Si sposta in avanti sul divano fino ad arrivare sul bordo e mi apre le gambe facendomi scivolare sulle sue ginocchia, lo sento armeggiare con la cintura e abbassarsi i pantaloni della divisa..

Oddio, sta succedendo davvero.. in biblioteca!!! Ho il cuore che mi scoppia e le mani sudate, sono nervosa.

Mi afferra per i fianchi e mi fa alzare leggermente “aggrappati alle mie ginocchia” mi sussurra con passione.

Faccio quello che mi dice mentre mi fa sedere sopra di lui, sussulto leggermente mentre entra in me delicatamente e con infinita dolcezza, mi piace..

“Ah” gemo e mi abituo a questa piacevole pienezza.

“Due corpi e una sola anima amore mio, è quello che siamo noi, per questo ci amiamo, per questo siamo felici quando stiamo assieme..ci completiamo” Jhon inizia a baciarmi la schiena e mi stringe i fianchi guidandomi nei movimenti.

Dio! È una sensazione sublime, ansimo mentre gli stringo le ginocchia, ad ogni movimento mi sento completa, riempita e appagata... mi sento sua.

Mi porta una mano sul collo e mi tira indietro facendomi appoggiare la testa sulla sua spalla. Mi volta il viso con decisione impadronendosi della mia bocca. La succhia per poi iniziare a mordere il labbro inferiore facendomi ansimare.

Mi sfugge un gemito che somiglia ad un urlo di puro piacere e sento se mani di Jhon stringermi con forza.

I suoi vocalizzi mi mandano in estasi.

Con la mano libera Jhon mi abbassa il vestito scoprendomi i seni e li stringe con decisione. Lancio un piccolo urlo di piacere più che di sorpresa, non pensavo fosse così eccitante.

“Sei bellissima moretta” mi afferra il fianco e aumenta il ritmo “ti amo” ansima nel mio orecchio e inizia a succhiarmi il collo.

Gli stringo il braccio attorno al collo e lo accarezzo tendendolo stretto a me “sei fantastico” mormoro in prenda al piacere.

La biblioteca è piena dei nostri vocalizzi di piacere, delle promesse d'amore, di parole dolci e passionali. Siamo solo noi, ma assieme è come se fossimo tutto quello di cui abbiamo bisogno.

Ci amiamo, è davvero unico l'amore.

Mi muovo velocemente, sono così vicina al culmine. Sento il calore invadermi, Jhon continua a stringermi e ad accarezzarmi, è fantastico.

Mi morde una spalla e inarco indietro la testa, mi fa impazzire!

Gemo forte, ma mi mordo un labbro, non vorrei ci sentissero..

“Ti amo Perla, sei perfetta” Jhon mugola nel mio orecchio mandandomi l'eccitazione alle stelle.

Ma cosa.. inizio a sentire freddo.. im-impossibile. Spalanco gli occhi e rallento i movimenti, Jhon ansima nel mio orecchio “mi torturi amore? Vuoi farlo durare di più.. ok, mi piace.. sei fantastica.”

No.. non è questo.. sento il freddo crescermi nello stomaco, Jhon mi tiene salda per i fianchi e continua a muovermi sopra di lui ma io.. “c'è qualcosa che non va” sussurro preoccupata.

La sensazione di freddo si espande all'interno di tutto il torace. Sento una voce in lontananza, sembra un brusio confuso, ma piano piano inizio a distinguere le parole... vieni da me... vieni dal tuo padrone...

Mi immobilizzo e rabbrividisco, devo andare.

 

 

JONATHAN

Cosa succede? Le stringo un seno e la riprendo con decisione, ma si è irrigidita.

Si alza di scatto sfuggendomi dalle braccia, ma cosa?!

“Ah! Perla!” gemo stringendo i denti, che dolore! Mi ha fatto un gran male.

Resta immobile, in silenzio davanti a me di spalle.

“Amore, cosa c'è?” le accarezzo la schiena, ma ancora non si muove “non è il massimo spostarsi così, non ti piaceva?”

Si volta verso di me e si sistema l'abito abbassandosi la gonna e coprendosi i seni. Per l'Angelo, sembrava coinvolta parecchio.. ha le guance arrossate, le labbra gonfie. Oh cazzo! Ha gli occhi velati di bianco. Cosa?!

Balzo in piedi e mi avvicino di un passo, le accarezzo il viso, sembra disorientata “moretta, amore, stai bene?”

Scuote leggermente la testa confusa “devo andare” sussurra con tono piatto.

Andare?! Cosa sta succedendo? Mi tremano le mani, c'è qualcosa che non va, è fredda e distaccata “cosa ti è successo?” le accarezzo un braccio e continuo a guardarla negli occhi, l'arancione si intravede appena sotto la coltre bianca che le invade interamente gli occhi, mi chino su di lei e le accarezzo i capelli.

Guarda verso di me, ma è come se non mi vedesse.. per l'Angelo, cosa le sarà successo? Forse.. “Hai sbagliato un incantesimo del libro Bianco? Dove devi andare?” sembra ipnotizzata.

Inclina la testa su una spalla e mi sorride “devo andare dal padrone, mi sta chiamando” sussurra e svanisce chiudendo gli occhi.

La pelle mi si ricopre di brividi. Che diavolo è successo? Padrone!? ODDIO! Mi passo le mani nei capelli, devo trovarla!

Mi riabbottono velocemente i pantaloni e corro fuori dalla biblioteca scardinando con un calcio la porta, non ho tempo per un iratze.

“Clary!” urlo con il cuore in gola. Mi dirigo verso il salotto, prima era lì. Continuo a chiamare mia sorella, deve richiamare la moretta.

“Perla!” la voce terrorizzata di Clary che arriva dalle camere da letto, mi fa rabbrividire.

Svolto velocemente e con un balzo supero le scale che separano il soggiorno dalla zona notte e finalmente la vedo. Mia sorella è inginocchiata sul pavimento boccheggiante mentre si stringe la runa parabatai sul polso. Pessimo segno, mi butto accanto a lei e le sollevo il viso, ha le lacrime agli occhi “cos'è successo Jonathan, la sento fredda!” alza la voce come se volesse sfogare un terribile dolore che prova emettendo un urlo disumano.

Mi guarda negli occhi, è confusa e impaurita “l'ho chiamata ma non-non arriva Jhon, cos'è successo?”

Per l'Angelo, non può essere vero...

 

EMMANUEL

Eccola apparirmi davanti, com'è bella la mia ragazza “ciao Maghetta” le sussurro dolcemente, è più bella che mai. Ha un profumo delizioso. Gli occhi sono perfetti, una soggiogata a tutti gli effetti.

Si stringe nelle spalle e mi sorride inclinando la testa “ciao Padrone.”

Mi avvicino, indossa un bel abitino rosso, le sta un incanto, aderente e cortissimo, ha il collo completamente scoperto “cosa ci farò con te per i prossimi decenni?” le dico accarezzandole la giugulare.

Si morde un labbro maliziosamente “tutto quello che desidera il Padrone.”

Annuisco e mi avvicino cingendola in vita “esatto” le sussurro baciandola sulle labbra.

Sorride e apre subito la bocca accogliendo la mia lingua, fantastica la mia nuova compagna.

Sa esattamente come compiacermi.

È mia!

 
☀
Un ringraziamento speciale a tutte le splendide lettrici che recensiscono e seguono la ff.
A presto, kiss
Pi

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo VIII ***


Image and video hosting by TinyPic


Banner di: Miss Black

 

 

 

EMMANUEL

 

Non ho mai avuto una compagna così in tutta la mia vita. Un essere umano da comandare e da cui nutrirmi, con poteri magici. La ragazza non fa parte dell'ordine degli Shadowhunters, quindi non violo nessuno degli accordi intrapresi con il Conclave.

Il contratto di Valentine, firmato con il sangue, riguardava solo lui, i suoi figli ed il mio esercito, non ha mai menzionato nulla sulla strega, l'ha solo considerata merce di scambio.

Povero idiota. Probabilmente è convinto che la runa parabatai sia più potente dei miei poteri.

Mi allontano di un passo dalla maghetta e la osservo compiaciuto. È completamente sotto il mio controllo. Gli occhi sono velati di bianco, il libero arbitrio si è dissolto come un vampiro al sole.

Polverizzato.

Perla incrocia le mani sul ventre e resta immobile in attesa di una mia parola.

L'osservo con immenso piacere. È molto bella. Il naso sottile, le labbra rosse, i lineamenti dolci e morbidi del viso la rendono una preda ambita tra i vampiri. Alla parvenza così innocente ed innocua, mentre in realtà è una creatura potente e spietata.

L'abito rosso aderente che indossa le sta un incanto. Mi riavvicino scostandole i capelli color del cioccolato dal collo e inspiro il profumo del sangue che le scorre nelle vene.

L'unica cosa che desidero è farla mia, completamente mia.

Le sfioro il collo con le labbra e sento immediatamente il suo corpo reagire ricoprendosi di brividi. Questa reazione non durerà per sempre, presto si abituerà al freddo.

La faccio indietreggiare lentamente cingendola per i fianchi e la alzo facendola sedere sulla scrivania del mio studio.

La sento sorridere nell'esatto momento in cui le sfioro la giugulare con i canini. Da perfetta soggiogata avverte ogni mio stato d'animo e compiacermi le dà piacere.

È il suo unico scopo.

Scendo lentamente per i fianchi accarezzandole le cosce ed arrivando fino al bordo della gonna che indossa.

Un brivido di eccitazione mi percorre dalla testa ai piedi facendomi sussultare.

Tengo gli occhi fissi nei suoi mentre, con dolcezza, mi circonda il collo con le mani.

Adoro la sua indole.

Infilo lentamente le mani sotto le vesti della mia ragazza e le sfilo le mutandine.

“Mia” le sussurro sulle labbra prima di baciarla teneramente.

La strega annuisce sorridendo.

Lentamente le faccio spalancare le cosce e mi piazzo nel mezzo.

Ha la pelle così calda e soffice, le accarezzo le spalle, risalendo lentamente verso la testa. Affondo le mani nella chioma profumata e mi avvicino per baciarla con passione. Le nostre lingue danzano con voracità, come se da questo bacio dipendesse la nostra vita.

Mi stacco lasciandola vistosamente insoddisfatta, ma è necessario, la ragazza deve respirare.

Alzo lentamente una mano sotto gli occhi devoti della mia succube e mi ferisco l'indice con l'aiuto dei canini. Deve continuare a bere il mio sangue, in questo modo continuerà ad aver bisogno di me.

“Sei mia maghetta?” le chiedo avvicinando il dito insanguinato alle sue labbra.

Il suo sguardo non vacilla neanche per un istante “sì Padrone, solo vostra” asserisce con sicurezza prima di dischiudere le labbra accogliendo il mio sangue.

Geme leggermente quando sente il sapore metallico sulla lingua calda. Dall'eccitazione i canini mi scattano da soli ferendomi il labbro.

Non posso più resistere.

In un attimo l'afferro per i capelli e le scopro il collo inclinandole la testa di lato, è dal momento in cui l'ho vista che desidero nutrirmi di lei.

“Sei mia!” le ringhio sulla giugulare prima di affondare i canini nella sua carne.

Perla geme ad alta voce e mi pianta le unghie nei fianchi.

Il dolce sapore idilliaco della mia preda mi riempie di vita. Sento il sangue scendere nella gola ed espandersi all'istante in tutto il mio corpo lasciando una scia di calore pulsante al suo passaggio.

Non ho mai bevuto un sangue così in tutta la mia vita. Conficco i denti ancora più in profondità e mi delizio di questa creatura, non ne ho abbastanza, non ne avrò mai abbastanza.

La stretta di Perla si fa più intensa, un urlo di piacere le esce dalle labbra mandandomi l'eccitazione alle stelle. Mi serra le cosce attorno ai fianchi e mugola ancora.

Le abbasso il vestito scoprendo i seni che inizio a stuzzicare con la punta delle dita. Sento il suo corpo reagire ad ogni mio movimento.

Ansima, si agita, è pronta ad accogliermi completamente.

Farò finalmente l'amore con lei. Sarà mia a tutti gli effetti.

“Lasciala subito, BASTARDO!”

Mi stacco all'improvviso dalla mia fonte di vita ruotando lo sguardo verso l'origine di quel insulto.

Scorgo appena la divisa di un cacciatore prima di concentrarmi su un oggetto metallico che è stato scagliato contro di me.

Alzo la mano per proteggermi, ma inutilmente. La mia splendida ragazza ha usato la magia per proteggermi.

Perla ha creato uno scudo attorno a noi proteggendoci da tutto e tutti.

Fantastica.

Con estrema naturalezza la mia soggiogata si alza dalla scrivania, si sistema con noncuranza l'abito e sventola l'indice per aria in direzione del nephlim “no, no cacciatore, non si tocca il Padrone” dice con calma.

Sogghigno osservando l'espressione disperata di Morgenstern junior a quella affermazione.

Una smorfia addolorata si impadronisce del suo viso e la spada gli scivola dalle mani cadendo con un tonfo sul pavimento.

“Stupido ragazzino” ridacchio sfiorando i fianchi della maghetta.

Jonathan non mi degna di uno sguardo, ha occhi solo per la mia maghetta. Si avvicina lentamente allo scudo della strega e ci appoggia le mani come a poterla toccare “amore, cosa.. cosa ti è successo?” mormora incredulo “torniamo a casa”.

Perla aggrotta le sopracciglia e mi guarda confusa, l'amore rimane sempre la più grande delle magie.

Accarezzo dolcemente il viso della mia soggiogata e le sorrido teneramente. Subito si tranquillizza e si volta verso di me appoggiandomi il viso sulla spalla “hai un buon profumo Padrone, ci ha interrotti, mi dispiace..” mi sussurra sul collo solleticandomi con il naso.

Le accarezzo la schiena “non preoccuparti tesoro, abbiamo centinaia di anni davanti a noi.”

“PADRONE?! Cosa gli hai fatto!” odo una voce femminile e mi guardo attorno confuso, non avevo visto nessun altro nella stanza.

Subito mi accorgo della ragazza rossa che, con foga, colpisce lo scudo della strega con l'elsa della spada, ma non succede nulla.

Perla inizia a sfiorarmi il collo con le labbra come se nulla ci circondasse, come se fossimo soli in questa stanza. Non le interessa più nulla della sua famiglia. Sa cosa voglio, è qui solo per compiacermi. E' qui solo per me.

La ragazza rossa, afferra lo stilo e inizia a tracciare una runa sullo scudo. Non va bene, le sue rune sono pericolose. Perla percepisce la mia preoccupazione e fa svanire l'oggetto con un gesto della mano, poi alza il viso e mi sorride in attesa della mia approvazione. Faccio scattare i canini e le sfioro le labbra. Immediatamente inarca il collo e sposta i capelli per lasciar scoperta la giugulare, sogghigno mentre i ragazzi cercano ancora di entrare.

“Non toccarla, ti giuro che ti ucciderò!” il ragazzo mi urla contro “come ti sei permesso! Mio padre ti scatenerà contro tutto il suo esercito per questo affronto!” grida incenerendomi con lo sguardo.

Volto lentamente la ragazza e la cingo in vita con un braccio, con l'altro le faccio appoggiare la testa sulla mia spalla e le stingo la gola con una mano. Perla sorride e chiude gli occhi ignorando completamente i suoi fratelli, desidera solo me.

Ghigno in faccia a suo fratello “tuo padre non lo farebbe mai, è stato lui ad accettare questo accordo cari Morgenstern.”

E con un gesto esperto, affondo i canini nel collo del mio nuovo piacere.

 

PERLA

Toglietemelo di dosso!

Mi fa male! Jonathan, fai qualcosa!

Perchè non riesco a controllare il mio corpo, uccidetelo subito!

Dev'essere un incubo!

“Mi piace” è la mia bocca che parla! Non io! Angelo liberami da quest'inferno! Non è vero, non mi piace.

Jhon! Aiutami!!!

Perla svegliati! Fallo esplodere!! Non toccarmi, no!! Vi prego.. liberatemi!

Toglimi le mani di dosso!

“Lo so che ti piace, lo sento” Emmanuel mi accarezza i seni, no! Non toccarmi! NO!

“Moretta, amore mio..” no Jhon, non sono io, non guardarmi così, mi fa schifo, non mi piace, non-non riesco a controllare il mio corpo.

Clary si fiora la runa parabatai, ma io non la sento... cosa mi è successo.

Clary... Clary, sorella mia.. ti prego, uccidimi, ti prego.

“Falli sparire tesoro mio e andiamo a divertirci da soli” Emmanuel mi lascia un bacio umido sulle labbra e sorride.

Per l'Angelo, che schifo!!

La mano mi si muove da sola e la mia famiglia svanisce all'istante.

Sono perduta.

 

 

CLARY

La pelle mi pizzica e in un attimo svanisco.

Appena riappaio Mi guardo attorno spaventata brandendo il pugnale. Chissà dove siamo.

“Clay, siamo a casa” odo la voce di Jhon e subito la luce si accende.

Dio... cos'è successo. Siamo nella nostra biblioteca.

Tutti i libri sono in ordine, tranne uno, quello che Perla stava leggendo prima d'andarsene giace ancora sul divano.

Mi accascio sulle ginocchia in preda allo sconforto. Non è possibile. Mi sento spezzata, incompleta, incompiuta... come un'opera d'arte che non riesce a trasmettere nulla.

Vuota.

Non può essere vero, papà non può aver fatto una cosa del genere. Non gli credo. Non può essere vero.

Oddio, che schifo. La toccava, si nutriva, la stava per violentare.

La pelle mi si ricopre di brividi, dove sarà ora?

Devo trovarla!

“Clary” Jhon si avvicina accucciandosi davanti a me distogliendomi dai miei pensieri. Mi appoggia entrambe le mani attorno alle spalle e alzo il viso incontrando i suoi occhi verdi. Sono tristi, furiosi, disperati, violenti “lo ucciderò e la libereremo.” asserisce sicuro di sé.

Mi mordo un labbro e scuoto la testa “non riuscirai neanche ad avvicinarti a lui Jhon” gli sussurro demoralizzata “è diventata una soggiogata.”

Mi accarezzo la runa parabatai ormai fredda “non la sento viva” la voce mi si spezza.

Per la prima volta nella mia vita vedo la disperazione divorare il volto di mio fratello. Chissà a cosa sta pensando. Strizza gli occhi e scuote leggermente la testa.

Mi accarezza i capelli e appoggia la fronte alla mia tenendo gli occhi chiusi “ti voglio bene Clarissa” bisbiglia lasciandomi costernata. Non me l'ha mai detto. Il cuore mi si stringe.

Ci ha messo diciassette anni per dirmelo...

“Ti ho sempre voluto bene, ma non potevo...” le parole gli si smorzano in gola.

Lo bacio teneramente sulla guancia e gli sorrido tristemente. Ora ci guardiamo negli occhi, siamo parte uno dell'altra “lo so quello che provi per me Jonathan, l'ho sempre saputo.”

Restiamo a guardarci negli occhi per pochi secondi prima che Jhon mi aiuti ad alzarmi “mi sento debole” sussurro barcollando.

Mi aggrappo al suo braccio finchè recupero completamente l'equilibrio.

“Perchè Perla sta soffrendo” mi informa con voce grave. Il suo umore è cambiato, è tornato ad essere il leader con sangue demoniaco che gli scorre nelle vene. “Vai a chiamare Jace, gli altri cacciatori e raggiungetemi subito nello studio di Valentine, dobbiamo radunare l'esercito e liberarla immediatamente.”

Annuisco sicura di me, li farò fuori tutti quegli schifosi vampiri.

L'adrenalina ricomincia a scorrermi copiosa nelle vene e subito recupero le forzo.

Afferro il pugnale regalatomi da mia sorella il giorno in cui siamo diventate parabatai dal pavimento, lo infilo nella cintura ed inizio a correre.

Jace dev'essere in camera sua.

La runa del silenzio sta ancora facendo effetto, gli stivali non emettono il minimo rumore a contatto con il parquet che ricopre l'intera zona notte.

In un attimo arrivo accanto alla porta della camera di Jace ed Alec.

Mi immobilizzo appena sento un bisbiglio, la porta è socchiusa e sento una discussione animata, ma a bassa voce. Non vogliono farsi sentire?!

“Senza la strega sarà un casino, non se ne potranno andare” Jace sembra preoccupato, dove dobbiamo andare?

“Jace, cazzo! Devono essere processati, è una buona notizia, nessuno potrà scappare.” Alec invece sembra arrabbiato.

Di cosa stanno parlando? Dobbiamo scappare? Cosa sanno di Perla?

“Non posso fare una cosa del genere a Clary.”

Mi avvicino di più alla porta restando nascosta nel buio per sentire meglio.

“Sei impazzito Jace, molto semplice! Non possiamo contattare il Conclave dicendo -come non detto, rimandiamo tra una settimana.- I soldati arriveranno domani, un intero esercito e faranno sparire tutti. Jace, lo sapevi che apparteneva ad un altro mondo diverso dal nostro. Le verranno tolti i marchi, dobbiamo andarcene subito” la voce di Alec è un sibilo.

Per l'Angelo. Sono cacciatori devoti al Conclave.

Le mani mi tremano per la rabbia. Mi ha ingannata! Ecco cosa nascondeva! Mi ha usata per avere informazioni!

Perla è sparita, Jace è un impostore... cosa succederà ancora?

“Non ha avuto scelta Alexsander! È sua figlia, sono i suoi figli, per questo si sono uniti a lui. Sono stati obbligati. L'inquisitore deve capirlo. Comunque io non verrò. Io resto qui con lei. Io non la lascerò.” Jace insiste, ma sono parole al vento. Mi ha presa in giro fin dall'inizio. Non può amarmi. Non è vero amore. Gli servivo solo per il suo scopo.

Sento qualcosa dentro di me spezzarsi e un dolore pungente invadermi il torace.

“Non fare l'idiota Jace! Cazzo! Ti uccideranno! Prendi le tue cose, Magnus aprirà un portale tra pochi minuti, staremo da lui per qualche settimana, finchè le acque non si saranno calmate.” Alec gli risponde con un ruggito sbattendo il tacco dello stivale sul pavimento.

Afferro il pugnale e spalanco la porta con un calcio balzando nella loro stanza.

I due cacciatori subito impugnano le armi, ma Jace la fa cadere a terra e alza le mani “Clary” sospira guardandomi dritto negli occhi.

Oddio, è tutto vero.

 


 

♪ ♫ ♩ ♬ ♭ Spazio Autrice ♪ ♫ ♩ ♬ ♭

 

Carissime lettrici, la ff ha perso tantissime letture. Le recensioni sono calate drasticamente e questo perchè, probabilmente, non è di vostro gradimento.

Non so se continuare.

Vedrò come va questo capitolo e poi deciderò.

Fatemi sapere se vi interessa ancora la storia ;)

A presto

Pi

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo IX ***


Image and video hosting by TinyPic


Banner di: Miss Black

 

JACE

 

Mi avvicino con il cuore in pezzi, l'ha scoperto nel peggiore dei modi “Clary, amore. Lasciami spiegare.”

Alza il pugnale puntandomelo sul cuore “è la verità?” la voce le si incrina. “Sei una spia?”

Strizzo gli occhi abbassando le mani “sono un nephlim devoto al Conclave. Mi dispiace. Ma le cose sono cambiate quando mi sono innamorato di te.”

La smorfia di dolore che si impossessa del viso di Clary, dopo le mie parole, posso paragonarla a mille pugnalate, fa male.

“Bugiardo!” mi ringhia contro. Preme la punta del pugnale nel mio petto fino a farmi sanguinare, ma non mi sposto. Il mio cuore le appartiene, può farne quello che desidera.

Ci guardiamo negli occhi, la sua disperazione si trasforma in rabbia.

“Mi dispiace, perdonami Clary, io ti amo” le dico, ma non si ferma.

Conficca la lama in profondità facendomi sussultare “bugiardo!” ringhia ruotando il polso.

Due mani mi afferrano le spalle facendomi indietreggiare. Alec mi scuote “andiamocene subito!” mi sibila contro il mio parabatai.

“Non vengo, io resto qui con Clary” gli rispondo con sicurezza.

“Vattene, andatevene subito. Jhon ti ucciderà, ha perso l'amore della sua vita e sarebbe capace di uccidervi a mani nude.. Voi... voi non lo conoscete. Quando si arrabbia è come se il sangue di demone che gli circola nelle vene avesse il sopravvento. Diventa una vera furia. Vi ucciderebbe con una mano sola!” mormora l'amore della mia vita.

“Non posso...”

Un boato fa tremare le pareti. Si è aperto il portale.

Alec mi afferra per un braccio e mi trascina a forza al suo interno.

“NO!” grido, ma è inutile. Mi trovo già nel loft di Magnus.

 

 

 

CLARY

 

Entro nello studio di mio padre barcollando. Mi sento debole, Perla ha bisogno di me.

Sento un gemito di dolore e scuoto la testa ridestandomi, sul pavimento vedo i corpi incoscienti di Pangborn e Blackwell.

Alzo lo sguardo e afferro il pugnale, il Conclave è già arrivato!

No, non sono loro! Il demone è uscito allo scoperto.

“Jhon! Lascialo subito!” urlo.

Mio fratello ha sbattuto al muro nostro padre e lo tiene stretto per il collo. Deve averlo picchiato, ha il labbro tumefatto e un occhio gonfio.

Lo ucciderà!

Mi precipito verso di loro afferrando Jonathan per le spalle, sento i muscoli tesi, sembra ricoperto dal marmo.

“Jhon, ti prego, lascialo, lo stai uccidendo!” gli grido strattonandolo.

Mio padre cade atterra e ricomincia a respirare, mi inginocchio accanto a lui e gli traccio subito un iratze sulla mano.

Hanno già litigato in passato, ma Jonathan non ha mai alzato le mani contro di lui.

Aiuto mio padre ad alzarsi e mi volto verso mio fratello, ci mancava anche questo!

Jhon indietreggia di qualche passo e si passa la mano sugli occhi. Sembra in stato di shock.

Toglie le mani dal viso e tira indietro i capelli “è stato lui Clary” mormora senza fiato “Lui ha consegnato Perla al vampiro. Lui. È stato lui a dare il sangue alla moretta. È tutto vero quello quello che ha detto Emmanuel. L'ha venduta.” conclude tutto d'un fiato.

Mi sento mancare e barcollo lontano da mio padre guardandolo negli occhi, non è possibile “dimmi che non è vero.” bisbiglio.

Valentine incrocia le braccia al petto ed alza il mento per evidenziare la sua superiorità “E' la verità Clary, lei non fa parte di noi. È una pedina, lo è sempre stata.”

Jhon avanza ancora, ma alzo il braccio bloccandolo.

Le parole di Valentine sgretolano completamente il mio mondo.

Ho perso una parte di me, ho perso l'amore della mia vita e ora anche mio padre...

Guardo Valentine come se non fossi più sua figlia “è la mia parabatai, mia sorella, la fidanzata di Jonathan, una della famiglia da sempre.” gli sibilo contro “Quanto poco valiamo per te padre?! Quant'è il mio prezzo?”

Spalanca gli occhi meravigliato “tu sei mia figlia Clarissa, tu non hai prezzo. Perla è legata a te dalla runa parabatai, appena la chiamerai farà ritorno. Non esiste potere più grande di quello delle rune.”

Una risata nervosa mi esce dalle labbra senza volerlo. Squarcio la manica della divisa con il coltello e gli mostro la runa parabatai ormai fredda e leggermente sbiadita “ecco la runa che ci unisce padre” ringhio “non siamo più legate, non funziona!”

La sicurezza di Valentine lo abbandona immediatamente “assurdità” asserisce “i miei studi sono esatti ed approfonditi.”

Egocentrico bastardo!

“Non funziona!” gli urlo in faccia “siamo riusciti a rintracciarla, ma non è più lei. Non ci riconosce neanche!”

“Hai ucciso i suoi genitori, padre?” la voce di Jonathan arriva affranta e senza più il minimo filtro. Si percepiscono tutte le emozioni che ha nascosto per anni.

Ridacchio agitata, non può aver fatto una cosa del genere.

Gli occhi di Valentine si riducono ad una fessura “ho fatto quello che dovevo, non volevano lasciarmi la bambina ed era mio diritto averla. Io l'ho creata, doveva essere mia. È potente!”

“Cazzo, no!” Jonathan colpisce il muro dello studio rompendo una pietra.

Le ginocchia mi cedono e cado atterra, alzo il viso rigato dalle lacrime e guardo l'uomo davanti a me “ma chi sei tu?”

Ha assassinato i genitori di Perla, l'ha fatta legare a me così da indurla a sacrificarsi per proteggermi, l'ha venduta per un tornaconto.

Jhon avanza puntandogli il dito “chiama immediatamente il vampiro e fai in modo di scindere l'accordo.” Valentine temporeggia, ma Jhon stringe i pugni talmente forte da far scricchiolare le ossa “SUBITO!” gli urla a gran voce.

 

 

 

EMMANUEL

 

Adoro il sole. Non ho mai camminato per il Central Park di giorno.

L'autunno ormai ha lasciato spazio alla primavera. I gigli sono in fiore, le uova delle anatre si sono schiuse, il lago è circondato da mondani stesi a chiaccherare beandosi della mite temperatura.

L'ho sognato così tanto e ora è realtà.

La runa che mi ha inciso la mia ragazza mi ha reso invulnerabile ai raggi del sole. Mi sento finalmente vivo.

La stretta di Perla si intensifica, si alza sulle punte e mi bacia la guancia “sei felice Padrone?”

Mi volto verso di lei. I raggi del sole penetrano attraverso gli occhiali che indossa facendo scintillare il poco arancione che rimane nei suoi occhi.

Mi piaceva quando arrossiva...

Annuisco baciandola sulle labbra rosse “sei stata molto brava oggi, sono davvero orgoglioso di te maghetta. Il mio clan ha triplicato i suoi adepti. Non potevi essere più precisa di così. Raphael...”

Il suono del cellulare mi interrompe.

Allento a malavoglia la presa dal fianco di Perla e afferro il telefono. Sorrido nel vedere chi mi sta chiamando... “Valentine” ghigno a gran voce “quale onore ricevere una tua telefonata.”

“Ti aspetto nel mio studio immediatamente, l'accordo ti obbliga a presentarti al mio cospetto quando ti chiamo.” Morgenstern riattacca la chiamata.

Quanto si sbaglia...

“Problemi Padrone?” Perla si mette difronte a me accarezzandomi i capelli.

Scuoto la testa divertito, non ho violato nulla dell'accordo preso “dobbiamo andare dal Signor Morgenster...”

La maghetta afferra entrambe le mie mani e, dopo un battito di ciglia, ci ritroviamo nello studio di Valentine.

L'odore di muffa mi solletica le narici.

Prima di concedere la mia attenzione ai cacciatori che mi circondano, poso gli occhi in quella della maghetta in attesa di un mio apprezzamento.

Le sfioro il viso facendola rabbrividire, lei si crogiola in questo contatto di gratitudine “bravissima” le sussurro abbracciandola.

“Lasciala andare!” Morgenstern junior continua la sua lotta personale contro di me, avanza di due passi, ma la maghetta si volta di scatto alzando la mano.

Lo scaraventa addosso alla libreria stringendo i denti “è già la seconda volta che cerchi di colpire il Padrone, cacciatore. La prossima volta dovrò ucciderti!” le ringhia contro.

Il nephlim cade atterra privo di sensi.

“Questo comportamento fa saltare gli accordi!” Valentine si avvicina posando i pungi chiusi sui fianchi.

Ridacchio accarezzando il sedere della mia guardia del corpo e guardandolo dritto negli occhi “sbagli Morgenstern, il contratto è chiaro. Io non posso infliggervi del male od ordinare ad altri di farlo, ma Perla agisce di propria volontà, sta a voi non sfidarla. Ha da poco eliminato mio fratello e tutti i suoi più fedeli sostenitori... da sola ovviamente. Ormai il mio esercito si è triplicato, dovresti esserne contento.”

“Sorella, tesoro... possibile che non ci riconosci?” la ragazza rossa avanza mostrando le mani libere da armi.

“Io...” le mani di Perla tremano e una lacrima le riga il viso. Si volta verso di me in pena.

Maledetto amore!

Devo riprendere immediatamente in mano la situazione.

L'afferro per i capelli cingendola per il collo e le pianto i canini nella giugulare riempiendomi di lei. L'urlo di disgusto che ne consegue si mescola con i mugolii emessi dalla mia soggiogata.

In questo modo le confondo la mente legandola a me.

“Non erano questi gli accordi Emmanuel!” Valentine impugna il contratto mostrandomelo.

Lecco la ferita sul collo e volto Perla verso di me abbracciandola. Lei si accoccola nell'incavo del mio collo in estasi, nutrirmi di lei la fa stare bene “grazie Padrone” uggiola con un sospiro appagato.

Guardo Morgenstern dritto negli occhi. Mi ha stufato! “Cosa pensavi che intendessi con le parole costantemente la compagnia della strega? Conoscevo i tuoi piani, volevi firmassi l'accordo per poi richiamare la ragazza grazie al legame parabatai che ha con tua figlia.” sorrido guardando i fratelli, il ragazzo si è svegliato e la rossa è inchinata accanto a lui. Torno a guardare il mio alleato “Non funziona così con me, sono un vampiro dotato, io sono speciale.”

“Tu sei un pazzo! Ma io ti ucciderò!” Clary mi punta il dito contro mentre viene bloccata dal padre prima di avvicinarsi troppo.

Rido di gusto guardando quanto sia inferiore questa razza.

“L'accordo è chiaro, tu puoi pretendere la mia presenza solo quando si tratta del mio esercito, non per altro. Ricordatelo!” gli ringhio contro.

Lascio i tre spiazzati senza la minima speranza.

Esseri inferiori.

Sfioro le spalle della mia maghetta “andiamo tesoro.”

E in un attimo svaniamo.

 

 

 

JONATHAN

 

Se né andata... l'ho persa.

Mi passo le mani sugli occhi cercando di non impazzire.

Restiamo in silenzio, quando c'era Perla il silenzio non esisteva in casa. Lei e Clary continuavano a parlare ininterrottamente di qualsiasi cosa. Un brusio continuo riempiva il vuoto che ci circonda ora.

Un ricordo lontano, ormai.

Strofino forte le palpebre fino a vedere le stelle, devo trovare una soluzione.

Inghiottisco un conato di vomito, non riesco a togliermi dalla mente l'immagine del vampiro mentre si nutre di lei...

Si è sfamato...

“Non è importante, riusciremo nel nostri intento anche senza di lei.” la voce di Valentine mi arriva come una stilettata dritta al cuore.

Il mio corpo si muove da solo senza neanche comandarlo.

I muscoli si irrigidiscono e, come un liquido nero che mi avvolge completamente, mi sento più forte che mai.

Veloce, preciso, freddo, letale... invincibile.

Lo uccido.

“Jhon, ti prego, non ucciderlo!” sento solo le mani di Clary sul torace e la sua voce che mi ridesta da una sorta di tranche.

Mia sorella mi sta guardando con le lacrime agli occhi “non cedere Jhon” mormora “ti prego, ho bisogno di te.”

Splendida sorellina. Le accarezzo i morbidi capelli rossi come il fuoco ed annuisco.

Ha ragione. Ha sempre ragione, ha sempre avuto ragione.

Alzo gli occhi verso mio padre, si è appiattito contro il muro, temeva d'essere ucciso. Ucciso da me.

Codardo.

Gli punto il dito contro “hai ucciso i genitori di Perla, l'hai sempre sottovalutata e trattata male per un tuo tornaconto. Ora l'hai data in pasto ad un vampiro sapendo cosa noi proviamo per lei...” emetto un sospiro profondo.

“Troveremo il modo di liberarla e poi prenderò Clary e ce ne andremo da qui. Non siamo al sicuro qui. Saresti pronto a venderci per un qualsiasi tornaconto.”

“Non è vero...” Valentine stringe le labbra.

“Zitto!” urlo “Sei un mostro. Un assassino, un egocentrico bastardo...” scuoto la testa “come ho fatto a non accorgermene prima?”

“Siete i miei figli, il vostro posto è con me.” Valentine sbatte un pugno sulla scrivania.

Clary indietreggia affiancandomi. Alza il mento e si stringe la runa parabatai incisa sul polso “nonostante tutto quello che hai fatto, sarai sempre nostro padre, ma non seguiremo la tua strada.”

Con il cuore infranto si volta ed esce dallo studio di Valentine ignorando le parole di nostro padre e io la seguo chiudendoci la porta alle spalle.

Restiamo in silenzio, ancora silenzio...

“Dobbiamo chiedere aiuto a Magnus” dice Clary afferrando lo stilo “ci aiuterà.”




♚ ♛ Spazio Autrice ♔ ♕

Carissime, fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto.
Grazie a tutte le lettrici che hanno recensito il capitolo precedente e a tutte quelle che seguono la ff.
A presto, kiss
P
i

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo X ***


Image and video hosting by TinyPic


Banner di: Miss Black

 

 

Carissime lettrici!

Grazie per l'attesa.

Non so se finire questa ff o Brothers, ma credo che vi stuzzichi di più questa.

Dai che desidero finirla, quindi se avete consigli, SCRIVETEMELI!

Cosa succederà ora?

Vi è piaciuto il capitolo?

Le recensioni mi spronano a continuare!! Fatemi sapere!!

Grazie a tutte, sto già scrivendo il prossimo capitolo, a prsto, kisss

Pi

 

 

MAGNUS

“Togli quegli orrendi stivali dal mio tavolino peruviano!” alzo la voce indicando gli scarponi di Jace grondanti di icore. Questa convivenza forzata è davvero stressante.

Anche i miei capelli ne risentono, non sono più scintillanti come un tempo.

“Non puoi uscire di qui, non posso proteggervi se te ne vai a caccia di demoni!” mi passo la mano sugli occhi e guardo Alec.

Restiamo a fissarci negli occhi per qualche secondo.

Indossa un mio pigiama in seta leopardata, l'ho praticamente obbligato, ma questi sono dettagli. Sorrido innamorato, Jace è un fardello accettabile se il premio è Alec.

Stiamo assieme da un tempo che mi sembra infinito, ormai riusciamo a capirci con un solo sguardo.

Lui emette un sospiro profondo e, inciampando sulle babbuccine in pelo di ermellino, si siede accanto al suo parabatai.

Jace si volta verso di lui inarcando il sopracciglio “Non avrai mica intenzione di farmi un discorsetto conciato così, vero?” Si sistema i capelli e scrolla leggermente le scarpe imbrattando completamente il mio tavolino.

Ora lo trasformo in un ranocchio!

Il mio amato fiorellino si liscia la maglia del pigiama e fa spallucce “Ci stiamo rilassando...” inizia, ma Jace scatta in piedi interrompendolo.

“Non ci stiamo rilassando! Tu ti stai rilassando, io mi sento in trappola qui! Il conclave non ci ha detto come ha intenzione di intervenire con i Morgenstern e io non faccio altro che pensare a Clary!” alza la voce esasperato.

Scuoto la mano guardando Alec “Posso trasformarlo in un poggiapiedi ora?” gli chiedo annoiato “Così posso tornare a preparare dei cupcake.”

Alec si alza in piedi lanciandomi un'occhiataccia. Guai a toccargli il suo parabatai. Alzo le mani in segno di resa, mai mettersi contro un fiorellino con cui ami dormire.

Un boato ci fa sussultare, è stato aperto un portale.

Ci voltiamo all'unisono verso l'origine del rumore.

Un'onda rossa esce dal portale seguita da una testa bionda.

I giovani Morgenstern sono qui.

“Vado a cambiarmi.” Alec corre in camera a togliersi il suo delizioso abbigliamento.

Ecco come trasformare una favolosa penthouse in un odioso ostello per la gioventù.

Come mi sono ridotto...

“Bastardo!” il figlio di Valentine si lancia addosso a Jace, ma lo colpisco con un raggio violaceo facendolo retrocedere.

“Jhon, hai promesso!” la rossa gli punta addosso il dito urlando.

“Siete piombati nel mio loft senza invito, questo mi autorizza ad uccidervi.” dico semplicemente.

“Clary!” Jace si avvicina alla rossa, ma lei alza la mano per bloccarlo.

“Non sono qui per te.” dice velenosa voltandosi verso di me. Si avvicina allungandomi la mano “Siamo qui per chiederti aiuto.”

Fa scivolare un ciondolo verdognolo sul palmo e me lo porge “E' di Perla.” sussurra.

Scuoto la testa afferrando lo smeraldo incastonato in un intreccio d'oro e legato ad una catenina sottile.

Quanti meravigliosi ricordi richiama alla mia mente questa levigata pietra. Anni di amicizia e dolore per la perdita... Me lo passo delicatamente tra le dita sorridendo amaramente “Era di sua madre.”

“Devi aiutarci a liberarla!” Morgenstern junior desidera farsi uccidere oggi.

Stringo i denti riducendo gli occhi a fessura “Io non devo fare nulla, la colpa è solo vostra!”

 

JACE

Mi avvicino a Clary, devo parlarle.

E' così bella nella divisa da cacciatrice, le sta alla perfezione. In pelle nera decorata da rune mai viste in prima d'ora. La cintura è piena di pugnali e della sua spada, Eosforos, brilla di luce propria.

La amo con tutto me stesso.

La chioma rossa fuoco le cade sulle spalle, mi manca il suo profumo.

Ignoro i battibecchi di Magnus e Jonathan, tra poco inizieranno a volare i tavoli.

La splendida rossa si copre il viso con le mani e scuote nervosamente la testa.

“Clarissa.” sussurro con il tono di voce più dolce che mi è mai uscito dalle labbra.

Lei mi ignora tenendo gli occhi incollati al fratello.

 

CLARY

"Ogni secondo che passa con il vampiro, perde una parte di sé stessa!” Jonathan alza la voce sfiorando Fosforos. Tocca sempre la spada quando è nervoso, gli infonde sicurezza.

Le labbra dello stregone diventano una linea sottile “Ti ha donato la parte più preziosa di lei, era tua responsabilità tenerla al sicuro.”

“Clary, mi sono innamorato senza neanche accorgermene. La prima volta che ti ho vista, la tua risata, la tua sicurezza... è stato come un fulmine a ciel sereno.” Jace continua a parlarmi ininterrottamente, così facendo mi distrae terribilmente.

Jhon e Magnus non smettono di parlare, ora è arrivato anche Alec a questionare. Non ci capisco più niente!

“Non sappiamo neanche se è ancora viva.” mio fratello mi passa una mano sugli occhi, non l'ho mai visto così disperato in tutta la mia vita.

“Ti amo con tutto il mio cuore, sono disposto a seguirti ovunque Clary, cielo o terra, paradiso o inferno... io sarò sempre per te.” Jace mi parla nell'orecchio.

Possibile che non capisca che ora ho altre priorità?!

Mi avvicino al trio che sta discutendo animatamente e mostro la mia runa parabatai “Non è morta, lo percepirei. La sento fredda ed assente... come se vagasse nel limbo.”

Magnus mi accarezza l'iratze e sospira, è dispiaciuto “Non è abbastanza potente questa runa, dolcezza.”

“Clary, dimmi cosa posso fare per te” Jace si è avvicinato ed ha ricominciato a bisbigliarmi all'orecchio.

“Hei, allontanati immediatamente da mia sorella, è chiaro?!” Jhon si butta addosso a Jace, ma Alec si mette in mezzo.

Oh per l'Angelo, mi tappo le orecchie, non ne posso più di tutto questo casino!

 

 

 

JACE

“Basta Jace!” mi urla conto Clary “Sono qui per salvare mia sorella. Tra di noi è finita, fattene una ragione! Evidentemente non è stato così speciale per me, come per te.” conclude spiazzandomi.

Mi passo nervosamente le mani nei capelli “Non ci credo, non è possibile. Io so che mi ami, sento che mi ami.”

Clarissa afferra lo stilo e inizia a tracciarsi una runa sulla mano “Io non posso pensare a quello che mi hai fatto,” sussurra cercando di trattenere le lacrime “sei stato veramente cattivo a farmi innamorare di te. Potevi trovare un altro modo per spillarmi delle informazioni...”

Scuoto la testa nel panico, non può pensare davvero questo. Io la amo, devo farglielo capire.

La cacciatrice inclina la testa di lato e alza la mano nella mia direzione.

Una runa mai vista le decora la mano di cui mi sono innamorato. A cosa servirà?!

Una lacrima le riga il viso ed inizia a svanire davanti ai miei occhi. No, non è possibile!

“E' temporanea.” sussurra prima di sparire completamente.

Ha usato una runa dell'invisibilità contro di me.

 

EMMANUEL

Sarà circa mezzogiorno. Il sole delle Hawaii è davvero cocente. La runa che mi ha apposto sul braccio la mia splendida maghetta, brilla di luce propria assorbendo i raggi ultra violetti nocivi per la mia esistenza.

Meravigliosa magia. Ora non riuscirei più a far a meno della luce solare.

Mi accomodo meglio sul letto e osservo il corpo caldo e morbido della mia soggiogata muoversi ritmicamente sopra di me.

Adoro fare l'amore con lei.

Si tiene saldamente alle mie ginocchia e inarca indietro la testa gemendo ed ansimando ad ogni movimento.

I seni sodi e prosperosi sembrano le mele del peccato originale, succulenti e mature. I capelli che le ricadono sulla schiena mi solleticano le gambe.

Amo questa creatura, tutto di lei riesce a compiacermi.

Le stringo forte i fianchi fino a farla sussultare “Vieni per me.” le sibilo avvolto dal piacere inebriante. Appena finisco di parlare inizia a contorcersi in preda agli spasmi dell'orgasmo. Continua a muoversi per prolungare il piacere finchè, senza forze, cade sul mio torace ansimando.

Non esiste creatura più perfetta al mondo.

“Grazie Padrone.” mormora con il fiato corto la mia soggiogata “E' stato bellissimo.”

Sorrido gustandomi la morbidezza, il calore e il profumo del suo corpo sudato sopra di me “Sento che ti è piaciuto tanto quanto a me, sei formidabile maghetta.”

Inizia a baciarmi dolcemente il torace e solleticarmi con la lingua, questi suoi gesti sono in gradi di infondermi una tranquillità inimmaginabile.

Si scosta i capelli dal collo porgendomi la mia fonte di vita.

Delizioso sangue. L'afferro con forza conficcando i canini nella sua giugulare.

Inizio a nutrirmi di lei e sento il suo corpo reagire all'erotismo che porta questo mio gesto.

Faccio una capriola portandola sotto di me e ricomincio a muovermi dentro di lei.

Pianto i denti ancora più in profondità riempiendomi di lei.

Da secoli non concludevo un affare così vantaggioso.

 

CLARY

Per l'Angelo. Quanto dolore.

In questo momento vorrei solo rannicchiarmi tra le braccia di Perla e farmi ripetere all'infinito che sono speciale, che lui non mi merita, che io valgo mille volte di più di tutti gli esseri viventi al mondo... invece mi ritrovo spezzata a metà, tradita dalla persona che amo e dal mio stesso padre.

Terribile.

Jace si è seduto sul divano con la testa tra le ginocchia. La runa era inevitabile, dovevo fare qualcosa per fermarlo.

Sarei scoppiata a piangere tra le sue braccia, se gli avessi permesso di continuare.

Mi ha mentito, è finita. Punto!

Jonathan si è calmato, non sono passati alle mani con lo stregone. Anche perchè a quest'ora sarebbe parte integrante dell'arredamento.

“Potreste sempre consegnarvi al Conclave. Sarebbe l'unico modo per garantire l'assistenza da parte dei Fratelli Silenti a Perla e metterla al sicuro dal vampiro.” Alec ci si avvicina con le braccia incrociate come se stesse parlando del tempo invece di un suicidio.

“Tu sei pazzo!” Jonathan alza la voce anticipando i miei pensieri. Il Conclave ci sbatterebbe in prigione senza neanche farci parlare.

“No, no. Alec ha ragione. Dareste prova della vostra buona fede. Verreste solo interrogati con la Spada e giudicati innocenti.” Jace prosegue guardando il suo parabathai “E' la cosa più sensata da fare. Non potrete fare i fuggiaschi per tutta la vita. Soprattutto con Perla nei panni di una soggiogata.” conclude.

Jhon si dirige verso la porta per andarsene, ma io non mi muovo.

“Hanno ragione.” asserisco seria. “Dobbiamo salvare Perla e il loro aiuto è indispensabile.”

Mio fratello si avvicina scuotendo la testa “Ci faranno fuori Clary, io non mi fido. Ci toglieranno i marchi, ci appenderanno per il collo nella piazza dell'Angelo.”

Stringo le labbra “E' un pericolo che dobbiamo correre. Ci prenderebbero nel giro di una settimana, Jhon. Con Perla al sicuro, potremmo fare quello che vogliamo.”

Lui si passa nervosamente le mani nei capelli, ma capisce che non abbiamo scelta.

Jace fa un gesto impercettibile verso Alec per poi guardare verso di noi “Diremo ai Fratelli Silenti di tenersi pronti.”

“Non ne sono convinto Clary. Non mi fido di loro.” Jhon si morde nervosamente l'interno della guancia.

“E di chi dovreste fidarvi? Vostro padre? Un pluriassassino che guarda solo i propri interessi?” Magnus si lascia cadere sul divano e appoggia i piedi sopra un tavolino di cristallo.

“Ora rimane solo di capire come possiamo avvicinarci a lei senza essere uccisi.” Alec mi guarda come se potessi fare qualcosa.

“L'unica cosa che posso fare io è renderla innocua, addormentandola.” Magnus fa spallucce sistemandosi il polsino della camicia. “Ma non esiste magia che mi permetta di richiamarla qui. Dovete trovare un potere superiore... uno demoniaco.”

Potere. Potere superiore. Un potere a cui posso attingere per chiamare mia sorella.

Chiudo gli occhi, la stanza è calata nel silenzio.

Potrei creare una runa ed obbligare un demone ad invocare Perla, ma sarebbe pericoloso. Potrebbe ucciderla.

Potere, potere, potere.

Un potere racchiuso in qualcosa, tipo lo scrigno di Pandora... no, non lo scrigno.

Una pixies.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Capitolo XI ***


Image and video hosting by TinyPic


Banner di: Miss Black

 

 

 

 

 

CLARY

Ho detto a Jhon che sarei andata a fare due passi in Central Park per schiarirmi le idee, spero vada tutto bene, altrimenti me lo rinfaccerà per il resto della vita.

Varco silenziosamente il portale diretta nello studio di mio padre. Lì è custodita la pixies.

Afferro il pugnale pronta ad eliminare chiunque si metterà tra me e la possibile salvezza di mia sorella.

Mi traccio una runa del silenzio sugli stivali, a contatto con il parquet della zona notte creano un rumore assordante.

Mentre cammino ripenso alla runa che ho ideato. Un iratze capace di conferirmi il potere di comandare il demone contenuto nella pixies.

Attingerò alla sua forza per invocare Perla grazie alla runa parabatai.

Una volta cancellata la runa elimineremo il demone con un'arma angelica.

Sorrido compiacendomi di me stessa, un piano perfetto!

Scendo le scale che dividono la zona notte da quella giorno e mi guardo attorno. Non c'è nessuno.

Magari il Conclave è già venuto... mio padre sarà salvo?!

Scuoto la testa, è stato malvagio, viscido ed ipocrita... ma resta sempre mio padre.

Mi sento così combattuta e debole.

Un brusio di voci mi fa rabbrividire. Stringo con più forza il pugnale e mi appiattisco alla parete.

C'è qualcuno nella sala conferenze.

Mi avvicino lentamente controllando che nessuno mi possa vedere, il corridoio è in penombra.

Quando vivevamo qui c'era sempre una musica in sottofondo e le nostre risate riempivano l'intera fortezza.

Che tristezza.

Mi avvicino alla porta in mogano, è socchiusa e ne esce un odore rivoltante. Con chi starà parlando mio padre?

Curioso nella fessura ed intravedo un essere basso e tozzo, metà caprino e metà umano. Dev'essere un inviato delle fate.

Porge a mio padre una fiala di vetro contenente un liquido ambrato e gli fa un inchino “E' la pozione che avete chiesto, mio Signore. Quando i vostri figli la berranno, non si ricorderanno più della ragazza magica. Per loro sarà come se non fosse mai esistita. La mia Regina, desidera che vi ricordi gli accordi. In cambio di questo potente intruglio magico,” Il satiro alza un dito sorridendo malignamente “voi le dovrete un figlio. Un mezzo sangue nato dall'incontro tra la mia Regina e vostro figlio Jonathan.”

Per l'Angelo!

Mi porto una mano sulla bocca per soffocare un urlo.

Sento l'abile salirmi in gola. Non ci posso credere!

Una pozione per farci dimenticare Perla?! Il figlio di Jhon con la Regina delle Fate?!

Non è possibile!

Mi viene da vomitare. Ci sta vendendo a pezzi!

Inizio ad iperventilare, non voglio sapere altro.

Per me, mio padre, è morto.

Indietreggio velocemente e corro verso lo studio, non voglio restare oltre in questa casa. Devo prendere la pixies ed andarmene per sempre.

Oddio, non è possibile.

Non può essere così, non può essere l'uomo che mia madre amava. Non è possibile.

Arrivata in fondo al corridoio svolto a destra e scendo le scale saltando tre scalini alla volta.

Voglio andarmene da qui!

Ho il cuore a mille, svolto nell'ultimo corridoio e vado a sbattere contro qualcuno.

Cado sul pavimento sbattendo la schiena sul marmo freddo.

Merda, che botta!

Scuoto la testa e spalanco gli occhi.

Pangborn è sorpreso tanto quanto me di vedermi.

Incrocia le braccia e ridacchia.

Che babbeo!

“Ohu, ohu.” borbotta sogghignando “Mi sa che Jonathan non è con te.”

Se mi porta da mio padre mi costringerà a bere la pozione. Non posso permetterlo.

Si accuccia davanti a me e sorride malvagiamente “Questo significa che prima di portarti da Valentine, posso divertirmi con te.”

Strofina le mani una sull'altra e si lecca le labbra “Non sai neanche quante volte avrei voluto toccarti, ogni notte passavo ore davanti alla porta della tua camera ascoltando mugolii e ansimi.”

Oddio, sono disgustata. Mi spiava quando passavo la notte con qualcuno.

Cerco di indietreggiare, ma mi afferra una caviglia con forza fermando la mia fuga. Il viso gli si colora di rosso e stringe gli occhi a fessura “Brutta puttana! Se solo mi fossi avvicinato a te o alla strega, Jonathan mi avrebbe fatto saltare la testa.” sibila allungando le mani verso di me.

Non mi faccio intimorire.

Alzo lo stivale e lo colpisco dritto sul ginocchio, frantumandoglielo. Un urlo disumano gli esce dalla gola.

Poggio le mani sul pavimento freddo e prendo lo slancio. Fletto la gamba e gli scaglio uno stivale sul viso.

Lo scagnozzo di mio padre cade sul pavimento con un tonfo.

Centoventi chilogrammi di incompetenza.

Balzo in piedi stringendo il pugnale, se continua a fare tutto questo baccano arriveranno subito gli altri.

Il cacciatore si mette su un fianco e si alza in piedi appoggiandosi alla parete.

Sputa per terra il sangue che gli imbratta la bocca e si tocca il naso rotto. Con un movimento brusco se lo risistema.

Devo andarmene da qui. Prendere la pixies e raggiungere Jhon.

Faccio per scattare in avanti verso lo studio di Valentine, ma il cacciatore alza la mano afferrandomi per il collo.

Stringe con forza e mi sbatte contro la parete facendomi picchiare forte la testa “Puttana.” borbotta ridendo e mi palpeggia un seno.

Sento l'adrenalina scorrermi nelle vene. Ho già perso tanto e permesso alle persone di ferirmi. Lui non ha nessun diritto di farmi del male!

Lo colpisco con il ginocchio in mezzo alle gambe con tutta la forza che ho. Il cacciatore allenta la presa, ma non cede.

Geme dal dolore sorpreso dalla mia reazione. Piego il braccio a novanta gradi e gli colpisco la mano con cui mi sta trattenendo.

Il viscido perde la presa e mi lascia andare.

Gli sferro un pugno sul viso rompendogli un'altra volta il naso e gli affondo il pugnale nel fianco rigirandolo su sé stesso “Di me avresti dovuto aver paura!” gli ringhio contro e gli sferro un calcio sul ginocchio già rotto.

Idiota!

Finalmente Pangborn cade inerme sul pavimento.

Ripongo il pugnale nella cintura e gli infliggo l'ultimo calcio in pieno volto. Perde i sensi immediatamente.

“Bastardo.” uggio ormai senza forze.

Mi appoggio qualche secondo alla parete del corridoio per riprendere fiato.

Il bastardo mi ha ferita, ho il collo insanguinato.

Mi traccio velocemente una runa della forza e una che mi guarisca dalle ferite. Devo essere in forze per quello che ho intenzione di fare.

Afferro Eosforos impugnandola alla perfezione, la prossima persona che mi si parerà davanti verrà uccisa all'istante.

Percorro il corridoio verso lo studio di mio padre e, fortunatamente, lo trovo vuoto.

Chiudo la porta con una runa e mi metto a cercare il contenitore demoniaco.

L'autoritratto di mia madre, domina l'intera parete davanti alla scrivania. Si dipingeva sempre così triste, probabilmente perchè conosceva la vera natura di mio padre.

Un groppo mi invade la gola.

Per questo si è uccisa, non poteva andarsene né con noi, né senza di noi e il suicidio era l'unico modo per lasciarlo.

Mi avvicino alla parete e accarezzo i tratti dolci del suo mento e risalgo fino agli occhi velati dalle lacrime.

Doveva essere infinitamente triste.

Mi dispiace tanto.

“Clarissa!” la voce di mio padre mi fa tremare “Apri immediatamente la porta ed esci tesoro mio, sono stato molto in pensiero per te.”

Spalanco gli occhi terrorizzata. La runa non terrà se rompono la porta.

Mi lancio verso le bacheche contenenti tutti gli oggetti importanti per mio padre e infrango il vetro con l'aiuto della spada.

“Clary, maledizione, apri!” le urla di Valentine si intensificano e dei colpi iniziano a dilaniare la porta.

Lancio contro la parete opposta tutte le pozioni e i manufatti che potrebbero servirgli per farci del male e finalmente trovo la pixies.

Afferro la scatola ottagonale in pietra decorata e me la infilo in tasca.

Incido sulla scrivania di mio padre una runa incendiaria e mi precipito verso il quadro di mia madre.

La stanza inizia a riempirsi di fumo e io accarezzo il suo viso per l'ultima volta.

“Ti voglio bene, ho deciso di fare la cosa giusta per le persone che amo.” sussurro e apro un portale dileguandomi nell'oscurità.

Non c'è più nulla che mi trattenga in quella casa.

 

Sbuco nel loft dello stregone e mi preparo alle urla di mio fratello.

Jonathan scatta in piedi e mi rivolge uno sguardo rabbioso “Dove cazzo sei andata!” urla venendomi incontro.

Scuoto la testa, non ho tempo da perdere.

Jace, Alec e Magnus ci raggiungono immediatamente. Hanno sentito le urla di Jhon.

Guardo i due cacciatori devoti al conclave “Chiamate subito il Fratelli Silenti, Perla arriverà tra poco.”

Jace annuisce “Fratello Zaccaria è già qui.”

Sento le mani tremare. È il momento.

Tolgo la giacca della divisa e la lascio cadere sul pavimento.

Afferro lo stilo e inizio a tracciarmi la runa che ho ideato accanto a quella parabatai.

“Cosa fai Clary?” Jonathan mi afferra il braccio, ma non importa.

La runa è completata.

Alzo gli occhi in quelli di mio fratello “Ti voglio bene. Riporterò qui Perla, entrambi abbiamo bisogno di lei. Allontanati e poi eliminate il demone.”

“Demone?” la sua voce si incrina.

Jace ed Alec sanno quanto sia profondo il rapporto tra parabatai. Quello tra me e Perla lo è ancora di più. Siamo nate a pochi mesi di distanza e da allora siamo state sempre assieme.

Ogni caduta, ogni risata, ogni allenamento. Ogni problema che avevo ne parlavo con lei. E lei era sempre pronta ad ascoltarmi, a dirmi che ero la migliore e che avrei eccelso in qualsiasi cosa.

Avrei dovuto dirle più spesso che anche lei era dotata, migliore di me in molte cose...

Guardo Jace negli occhi, percepisce immediatamente quello che deve fare.

Annuisce e mi sorride dolcemente, un guizzo dorato gli illumina lo sguardo come se mi volesse dire Mi fido di te.

Aiutato da Alec, afferrano mio fratello per le spalle e lo strattonano dall'altra parte della stanza.

“E' l'unico modo.” dico ad alta voce per infondermi coraggio.

Lo faccio per lei.

Afferro la pixies e la lancio sul parquet in legno scuro con forza.

Il contenitore si rompe e una nuvola nera mi avvolge all'istante.

Il pavimento trema facendomi barcollare. All'improvviso un freddo glaciale si fa strada nei miei polmoni rendendomi la respirazione difficoltosa. È come se respirassi aghi.

Sono nel buio e nel silenzio più totale, non percepisco neanche il battito del mio cuore.

All'improvviso odo un fruscio e alzo lo sguardo, due occhi viola, vuoti, inespressivi, morti, mi fissano malvagiamente.

Alzo il braccio con la nuova runa nella sua direzione, questo è il momento di vincolare il demone ai miei comandi, ma non succede nulla.

Una risata acuta mi sfonda i timpani, istintivamente mi tappo le orecchie, ma lo stridio che ne consegue mi fa rabbrividire “Sciocca nephilim! Davvero pensavi che una runa avesse il potere di far cadere ai tuoi piedi un demone superiore!?”

Una forza magica mi solleva dal pavimento, mi dimeno lanciando calci e pugni in tutte le direzioni, ma non riesco a colpire nulla. I due occhi si fanno sempre più vicini e la voce del demone mi rimbomba nella cassa toracica “Io sono Lilith e prima di tornare a seminare morte nel mondo, disintegrerò la tua anima!”

Un fumo denso mi entra nelle narici, sento il demone entrare in me come se fossi trafitta da mille lame incandescenti.

Cado sul pavimento con le ginocchia, riesco a distinguere ogni minimo movimento, ogni graffio, ogni morso di Lilith che si fa spazio nelle mie vene.

Il demone mi sta divorando!

Non perdo tempo, morirò, ma pretendo che la mia morte non sia stata vana.

Devo salvarla.

Afferro la runa parabatai e pronuncio il suo nome “Perla.” sussurro.

Poi più nulla.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Capitolo XII ***


Image and video hosting by TinyPic


Banner di: Miss Black

 

 

JONATHAN

Resto immobile come se fossi svuotato di qualsiasi forza.

La scena che mi si riversa davanti posso paragonarla ai miei peggiori incubi.

Il soggiorno dello stregone è un cumulo di macerie annerite, siamo stati scagliati atterra da una forza sovrumana che ci ha lacerato la pelle come se fossimo stati trapassati da migliaia di schegge.

La polvere depositata lascia intravedere le persone più importanti della mia vita, in completa difficoltà.

Clary è accasciata in un angolo fumante della stanza, trema come in preda alle convulsioni e ha la pelle di un grigio pallido. I capelli hanno perso il loro splendido colore fino a diventare argentati.

Non assomiglia più alla mia amata sorella, sembra indossare la pelle d'un demone.

Accanto a lei, la mia adorata ragazza si guarda attorno smarrita. È completamente nuda, ricoperta di sangue dalla testa ai piedi.

Sembra un incubo.

In questo momento di pura disperazione pronuncio una parola che non ho mai osato dire in tutta la mia vita. Muovo le labbra e cerco di articolare una semplice parola emettendo un flebile sussurro “Aiuto.”

Tutti attorno a me si muovono.

Alec, Jace e il Fratello Silente si inginocchiano accanto a Clary e cercano di capire cosa sia successo. Fratello Zaccaria inizia ad incidere la pelle di mia sorella con rune conosciute solo dai curatori.

Lo stregone muove le dita e una nuvola azzurrina circonda Perla addormentandola all'istante. Con passo svelto si avvicina alla moretta contraendo le labbra. Si volta verso di me guardandomi serio “Aprirò un portale, dobbiamo portarle immediatamente ad Alicante, saranno al sicuro da tuo padre.”

Scuoto impercettibilmente la testa. No, questi non erano gli accordi!

Come se io non esistessi, lo stregone alza le mani e pronuncia alcune parole in una lingua poco conosciuta.

Un boato e il portale si apre.

Jace prende delicatamente Clary in braccio e, senza guardarmi, varca il portale seguito dal suo parabatai e dal Fratello Silente.

Non possono farlo!

Vorrei corrergli dietro, ma le mie gambe non me lo permettono, peseranno cento chilogrammi ciascuna.

“Muoviti!” la voce dello stregone riesce a ridestarmi.

Con estrema facilità faccio un passo verso di loro. Ha preso in braccio la mia ragazza ed oltrepassato il portale.

Lo seguo senza pensarci.

Quando arrivo dall'altra parte, il frastuono ci circonda.

Una sala circolare piena di cacciatori angelici non mi permette neanche di vedere dove siamo.

Riesco a scorgere a malapena lo stregone e Jace che spariscono oltre un arco in marmo.

Scatto in avanti per seguirli, ma vengo subito bloccato.

“Prendetelo!” un urlo e subito sono circondato da guardie armate devote al Conclave. Indossano delle divise nere adornate da rune luminescenti.

Non erano questi gli accordi! Ci hanno teso un'imboscata. Devo salvare la famiglia che mi è rimasta.

Mi muovo velocemente atterrando cinque cacciatori senza la minima fatica, io sono forte, il migliore. Sguaino abilmente la spada, se vogliono giustiziarmi, dovranno meritarselo.

“Jonathan, fermati!” Alec mi grida contro parandosi davanti a me, alza le mani per calmarmi. Ha i capelli appiccicati alla fronte e uno sguardo sconvolto. “Aiuteremo Clary e Perla, ma devono interrogarti. È la prassi. Ti prometto che ci prenderemo cura noi di loro, finchè non arriverai tu.”

Mi guardo attorno sperduto, non mi sono mai sentito così in tutta la mia vita. Non vedo nessuno della mia famiglia e mi rendo conto che per poterle salvare, devo stare alle loro regole.

Abbasso le mani e strizzo gli occhi. Clary si fidava di loro e io mi fiderò di loro.

Fosforos mi scivola dalle dita e cade sul pavimento. La luce si è affievolita...

“Avanti.” un comando chiaro ed autoritario scatena le guardie armate, in un attimo sono accanto a me.

Circondato. Devo attingere a tutta la mia forza per non reagire, devo farlo per Clary, devo farlo per Perla.

Mi disarmano completamente ed iniziano ad incidermi una runa sul collo. La pelle brucia e la vista inizia ad offuscarsi.

Non riesco più a vedere nulla e le forze mi mancano.

Cado a terra perdendo i sensi.

 

JACE

Ormai sono qui da ore in compagnia dei Fratelli Silenti. Non hanno mai visto una cosa del genere.

La runa incisa sul polso di Clary non esiste, eppure funziona. Valentine l'aveva asserito con infinito orgoglio, Clarissa ha la capacità di creare rune nuove funzionanti.

Fratello Zaccariah e innumerevoli altri suoi Fratelli stanno cercando di svegliarla.

L'infermeria è stata sgombrata, nel lettino 18 giace la ragazza che amo, ma di lei è rimasto davvero poco.

Ha la pelle pallida, quasi bianca e i capelli sono argentati. Non hanno la minima idea di come abbia fatto a far entrare dentro di lei il demone, ma ne conosco il motivo.

Era disperata, una parte di lei era smarrita, la sua parabatai era in pericolo e lei ha deciso di sacrificarsi per salvarla.

Amo questa ragazza.

Mi avvicino lentamente al suo lettino, Clary giace immobile sopra il lenzuolo bianco. L'hanno spogliata, il torace e il bacino sono coperti da una coperta rossa, decorata di rune della guarigione.

Le accarezzo i piedi gelati nella speranza che un mio tocco la possa svegliare, ma è del tutto inutile, non si sveglia.

Respira velocemente, dei piccoli spasmi le fanno contrarre le dita delle mani.

Per l'Angelo, non può morire.

-Tutto quello che potevamo fare, l'abbiamo fatto. È una cacciatrice con un'incredibile forza di volontà, sta lottando per sopravvivere. Possiamo solo sperare si svegli presto.- La voce di fratello Enoch mi entra nella mente facendomi trasalire.

Sperare? Non è sicuro che si sveglierà?!

Le ginocchia mi tremano e mi accuccio ai suoi piedi stringendoli tra le mani.

Forse la sua parabati potrà fare qualcosa.

 

 

JONATHAN

Non so neanche da quante ore sono rinchiuso qui. Segregato in questa stanza circolare senza finestre con un odore rivoltante. La porta è stata chiusa con una runa, potrei scardinarla, ma poi cosa potrei fare?

Vagare senza armi in una fortezza in cerca della mia famiglia uccidendo chiunque incontro?! No, posso solo aspettare.

Mi passo una mano sugli occhi, sono esasperato. Mi hanno incastrato. Mi hanno usato per scoprire tutti i piani di mio padre. La spada che stringevo tra le mani non mi permetteva di omettere nulla.

La verità mi è stata strappata dalla gola senza la mia volontà.

Nomi di alleati, doppiogiochisti pronti a ribaltare la politica di Idris solo per avere un posto di privilegio nel nuovo consiglio di mio padre.

Per l'Angelo.

Dei rumori anticipano l'apertura del portone difronte a me, scatto in piedi stringendo i pugni, devono dirmi qualcosa di Clary e Perla, o rischierò di impazzire!

Un uomo di circa quarantacinque anni si avvicina. Ha i capelli scuri e gli occhi azzurri. Una lunga cicatrice gli deturpa parte del collo.

“Pretendo di sapere dove sono mia sorella e la mia ragazza! Ho risposto a tutte le vostre domande, vi ho detto tutto quello che sapevo...” ho un attimo di smarrimento, ma subito mi riprendo “Voglio solo sapere come sta la mia famiglia.”

Il nephilim davanti a me accenna un sorriso mentre mi studia dalla testa ai piedi. Dopo alcuni secondi mi fa cenno di seguirlo “Mi chiamo Porzio, Jonathan. Ho assistito al tuo interrogatorio, sei un cacciatore dotato, hai resistito per cinque ore a contatto con la spada mortale, altri cacciatori hanno perso i sensi dopo appena due ore.”

Stringo impercettibilmente le labbra. Non mi servono i suoi complimenti, so quanto valgo “Mia sorella e la mia ragazza, come stanno?”

Porzio alza la mano verso le le quattro guardie armate che troviamo nel corridoio e svoltiamo verso destra, il passaggio prima angusto e poco luminoso, viene sostituito da un ambiente arioso e finemente decorato.

Alle pareti sono appesi meravigliosi arazzi illuminati dalle stregaluci e un profumo di arrosto mi riempie le narici, ormai è calata la sera ad Idris.

“Stiamo andando da Perla, Jonathan. Si è svegliata da poco e ha chiesto di te e della sua parabatai. È molto debole, ma fuori pericolo, il vampiro non la controlla più. Abbiamo preferito non informarla delle condizioni di Clary, lei non ha ancora riacquistato i sensi, ma è stabile.”

Sospiro e mi blocco un momento, so che non mi diranno nulla di più per il momento. Prenderò Perla e andremo assieme da Clary, lei saprà curarla.

Porzio mi guarda sorpreso e mi fa cenno di proseguire “Abbiamo capito che non avete avuto altra scelta se non quella di unirvi alla causa di Valentine e tu non desideri continuare a far parte del suo consiglio.”

Scuoto leggermente la testa, il mio posto è con Clary e Perla, non voglio più essere quello che ero prima. La marionetta di un uomo che punta al potere assoluto, non contiamo nulla per lui.

“Ti prometto che farò tutto il possibile per assicurare un giusto processo a tuo padre, quando verrà catturato...”

Lo blocco alzando la voce “Non mi interessa! Ha fatto del male alle persone che amo, ci ha usati come pedine, ha ucciso i genitori di Perla e l'ha venduta come puttana personale per avere dei vantaggi politici. Ha costretto Clarissa ad evocare un demone per poterla salvare e ora lotta contro la morte!” lo guardo profondamente negli occhi “Non mi interessa cosa succederà a mio padre. Mi interessa essere sicuro che le persone che amo di più al mondo siano al sicuro da lui e da voi! Come posso fidarmi di lei? Come posso essere sicuro che dopo aver preso Valentine, non riserverete lo stesso trattamento a noi?”

Gli occhi del cacciatore si fanno incredibilmente teneri “Mi chiamo Porzio William Aldercross, sono il fratello del padre di Perla.”

Le gambe mi cedono, non so se per la stanchezza o per il fatto che il mondo sembra essermi caduto addosso negli ultimi giorni, mi ritrovo accasciato sul pavimento di marmo scuro in un corridoio laterale.

Il cacciatore mi appoggia una mano sulla spalla “Posso darti la mia parola che nessuno farà del male a te, a tua sorella e tantomeno a mia nipote, Jonathan. E ora ricomponiti, c'è la ragazza che ami dall'altra parte di questa porta, e dopo quello che ha passato, ha davvero bisogno del tuo supporto. Sei pronto?”

Mi raddrizzo sulla schiena e prendo una grande boccata d'aria, voglio credere a quest'uomo. Non ho alternativa.

Annuisco riprendendo in mano tutta la situazione ed impugno la maniglia della porta che mi trovo davanti.

La apro lentamente e subito odo dei singhiozzi.

Sbircio dentro alla stanza e mi rendo conto che si tratta di una camera da letto accuratamente ammobiliata.

Il pavimento in parquet in legno chiaro si adatta perfettamente al mobiglio nella stessa tonalità. Apro un po' di più la porta e un uomo si volta. Solo quando incontro i suoi occhi capisco che si tratta di Magnus Bane. Accanto a lui c'è Alec, il cacciatore che si era infiltrato nella nostra casa.

In questo momento non mi interessa, appena entro dalla porta scorgo l'origine dei singhiozzi e il cuore mi si squarcia a metà.

Perla, la mia ragazza, l'amore della mia vita, è seduta al centro di un grande letto a baldacchino con lenzuola colorate.

Mi avvicino lentamente, magari non mi vuole più, a questo non avevo pensato. Forse non vuole più avere nulla a che fare con me perchè non sono stato in grado di proteggerla, di liberarla dal vampiro... Di salvarla.

Pozio, alle mie spalle, si schiarisce la voce e Perla sussulta alzando lo sguardo.

Appena incontro i suoi occhi tutto il resto svanisce. Mi incammino velocemente verso di lei, non ci mette due secondi ad alzarsi e a gettarsi tra le mie braccia.

Allaccia le mani dietro al mio collo e le gambe attorno al mio bacino, la prendo in braccio e la stringo fino a farle quasi male.

“Ti prego, perdonami!” mi urla nell'orecchio senza riuscire a trattenere i singhiozzi che la fanno tremare tra le mie braccia.

Perdonarla?! E per cosa?! Io devo chiederle scusa per non essere stato all'altezza.

Mi stringe ancora più forte e intanto mi inebrio i sensi con il suo profumo, con il suo calore... quanto mi è mancata.

“Temevo d'averti ucciso, scusami Jhon, non volevo colpirti! Ti amo così tanto!” un altro spasmo la percuote.

Per l'Angelo, mi ama ancora...

Mi siedo sul pavimento senza lasciarla andare, la cullo tra le braccia e le accarezzo i capelli per tranquillizzarla “Ti amo tanto amore mio, ti amo più della mia stessa vita. Non ti devi scusare.”

A queste parole singhiozza ancora più forte.

Ha passato l'inferno, ma ora è salva. È qui con me, risolveremo tutto assieme.

“Shh, shh, shh. Non piangere piccola mia, è finita. C'è una taglia sulla testa del vampiro, verrà catturato e giustiziato per quello che ti ha fatto.” stringo i denti per la frustrazione e proseguo “E' finita.”

Lo ucciderò a mani nude...

Le persone nella stanza con noi restano in silenzio, non si sente neanche un respiro.

Continuo ad accarezzare la mia ragazza sulla schiena, sui capelli, le spalle, le braccia. Lentamente, ad ogni carezza, si rilassa tra le mie braccia.

Scosta il viso dal mio torace zuppo di lacrime e volge lo sguardo verso di me.

Sembra fresca come una rosa, la sua capacità di guarire non permette neanche un rossore attorno agli occhi... ma il suo sguardo. Il suo sguardo è quello di qualcuno che è stato all'inferno ed è tornato a fatica.

Mi chino lentamente e la bacio sulle labbra, finalmente il contatto di cui avevo estremo bisogno.

“Ti amo.” ci sussurriamo all'unisono. Due parole che ci strappano un sorriso anche in un momento di pura disperazione.

Perla allunga le mani sul mio collo e mi accarezza dolcemente “Non mi hanno voluto dire di Clary, dov'è?”

Socchiudo gli occhi e scuoto la testa “Non sta bene...”

“Lo so.” mormora accarezzandosi la runa parabatai.

La porta si apre sbattendo sul muro, Perla si irrigidisce e balza in piedi. Io la seguo scattando davanti a lei per proteggerla.

Quando mi rendo conto di chi sia, capisco che è successo qualcosa a Clary.

Jace ci guarda con gli occhi spalancati “Si è svegliata!”

 

PERLA

Mi sento terribilmente debole, non mi è mai successo in tutta la mia vita. Magnus dice che questa spossatezza durerà ancora per qualche giorno. Non riesco neanche ad usare la magia per il momento. Tornerà quando avrò recuperato le forze.

Cammino più velocemente possibile stretta tra le braccia di Jhon. Abbiamo oltrepassato un lungo corridoio e sceso diverse scale per andare nella stanza dov'è rinchiusa Clary.

 

Entro nella stanza illuminata debolmente da alcune stregaluci e faccio fatica a riconoscere mia sorella.

Clarissa è di spalle difronte ad una parete tempestata di rune scritte con un pennarello. Ne incide una dopo l'altra senza fermarsi un attimo.

“Non possiamo fidarci a darle uno stilo. Le rune che sta disegnando non esistono, non sappiamo che effetto possano avere. Il demone che la possiede potrebbe usarla per ucciderci tutti...” la voce di Porzio, il presidente del consiglio, mi schioccano.

Un demone dentro di lei?!

Non c'è neanche un letto in questa camera. Le pareti, prima bianche, sono disegnate fino a quasi due metri di altezza.

Clary non si ferma un attimo, continua a disegnare una runa dopo l'altra.

Per l'Angelo.

I cacciatori si mettono a parlare e io decido di avvicinarmi a lei. Solo la figura esile mi ricorda lontanamente mia sorella. I capelli sono argentati e la pelle talmente pallida da sembrare una velina.

Sono a poco più di un metro e la sento borbottare tra sé parole in una lingua che non ho mai sentito.

“Sorella.” sussurro per chiamarla, ma mi ignora completamente.

Mi volto verso Jhon che sta parlando animatamente con Magnus, Jace e il Presidente del consiglio senza perdermi di vista.

Mi giro verso la mia parabatai e le sfioro la spalla girandola verso di me “Clary.” mormoro.

La sua reazione è immediata.

Mi afferra con entrambe le mani il collo e mi sbatte con forza contro la parete “Muori nephilim!” urla con una voce che non le appartiene.

Sento le unghie penetrare dentro la carne e la vista annebbiarsi.

Le afferro con entrambe le mani i polsi, ma non riesco a smuoverla di un millimetro.

È incredibilmente forte.

Prima che i cacciatori nella stanza riescano a circondarla, Clary riesce a sbattermi con la testa sul muro altre tre volte. Inizio a sanguinare copiosamente e perdo la vista da un occhio.

Morirò.

Urla, tante urla mi circondano, ma la risata che emette la bocca di Clarissa riesce ad entrarmi dentro fino a farmi tremare le ossa.

Morirò.

Quattro cacciatori e uno stregone cercano di farle allentare la presa, ma non riescono a smuoverla di un centimetro.

Nonostante pesi poco più di cinquanta chilogrammi, i suoi piedi sono piantati nel terreno come le radici di una sequoia e le sue mani mi arpionano il collo senza cedere.

Non riesco più a respirare. Se continua così morirò per mano della mia parabatai.

La magia mi ha abbandonata, non sono in grado di svanire.

Ho passato l'inferno per mano di un vampiro e ora la morte mi raggiungerà grazie alla persona che divide con me parte della sua anima.

Cosa ho fatto nella mia vita per meritarmi questo?

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Capitolo XIII ***


Image and video hosting by TinyPic


Banner di: Miss Black

 

PERLA

Faccio un respiro profondo, sono viva.

Non mi muovo di un millimetro, non voglio risvegliarmi in un incubo. La violenza subita dal vampiro mi fa tremare ancora, sento il freddo impadronirsi di me ogni volta che i miei pensieri tornano a lui.

Le sue parole sussurrate come se fossero un comando supremo, le sue mani che violavano il mio corpo, la carne morta che lo compone, strofinarsi contro di me, dentro di me.

Trattengo il respiro, ma immancabilmente il corpo reagisce. Lo spirito di sopravvivenza prende il sopravvento e ad un respiro ne sussegue subito un altro.

Ma non posso arrendermi. Clary, devo salvarla come lei ha salvato me.

Sono stesa su un letto morbido, sento la stoffa calda e le coperte che mi avvolgono. Odo dei leggeri passi, sembra che una persona cammini avanti ed indietro accanto a me.

Muovo leggermente le dita e sento la magia fluire, finalmente è tornata, finalmente posso fare qualcosa per aiutare la mia parabatai.

Sono padrona di me stessa finalmente.

Apro gli occhi e capisco subito d'essere nella stanza che mi è stata data al mio arrivo qui. Muovo la testa verso la fonte del rumore e vedo il Capo del Consiglio che si muove nervosamente avanti ed indietro.

Mi metto seduta e porto le gambe al petto circondandole con le braccia.

Sto bene, le ferite al collo sono magicamente guarite.

L'uomo nella stanza sente il fruscio delle lenzuola e si volta verso di me.

“Sono felice che tu stia bene. Se te lo stai chiedendo, Jonathan sta avendo una riunione con i Fratelli Silenti e altri membri del consiglio. Stanno parlando di Clarissa. Mi ha chiesto di stare qui con te, nel caso ti svegliassi.” mi rivolge un sorriso familiare e si siede sulla poltrona in pelle scura accanto al letto.

Le sopracciglia mi si alzano senza volerlo. Se Jhon gli ha chiesto di stare qui con me, significa che si fida di quest'uomo. “Grazie.” sussurro.

Il cacciatore percepisce i miei pensieri e sorride ancora. Si sposta in avanti sulla sedia e si passa le mani sugli occhi.

I suoi occhi mi ricordano qualcuno.

Sospira profondamente “Vorrei parlarti un po' di me, ancora non me ne capacito...” si liscia una piega dei pantaloni e alza gli occhi nei miei “Avevo un fratello minore. Uno di quei fratelli testardi e determinati, che non danno mai ascolto a nessuno. Una persona meravigliosa, ma con un carattere difficile. Quello che voleva, doveva averlo. Un giorno si unì ad un gruppo di cacciatori con idee rivoluzionarie ed estremiste” sbuffa e scuote leggermente la testa guardando in alto. “Erano determinati a far valere la propria superiorità nei confronti di tutti gli altri. Lui era un oratore come pochi, in un minuto riusciva a convincere chiunque che le sue idee erano giuste. Che l'Angelo in persona aveva scelto quella strada per tutti i nephilim, che il Consiglio era debole e loro avrebbero estirpato il male dal mondo.” Porzio sorride tristemente e continua “Un giorno venne da me chiedendomi aiuto. La donna che amava era incinta e temeva per il destino di sua figlia. Doveva andarsene. Valentine era il capo di questo Clan.”

La voce mi trema “Cosa?!” mugolo incredula.

“Temeva per la tua vita. Ti amava più dei sui ideali, più di qualsiasi altra cosa al mondo, Perla.” continua sorridendo ancora.

Mi porto entrambe le mani sulla bocca, sento il cuore battere talmente veloce da sfondarmi il torace “Per l'Angelo.”

Porzio si accarezza la cicatrice che ha sul collo “Ho provato a salvarlo, ma sono stato colpito. Valentine...” prende fiato e scuote la testa “Valentine ci ha mandato la prova della morte di mio fratello e di Claudia, tua madre, dicendo che anche la sua stirpe di traditore era stata annientata.”

Inizio a singhiozzare, per l'Angelo! Mi sposto in avanti affondando il viso nella coperta. I miei genitori mi amavano, non mi hanno abbandonata. Mi volevano bene davvero. Lui li ha uccisi per avere me, perchè sapeva cosa sarei diventata.

“Sei mia nipote Perla e per me, riavere una parte del mio amato fratello, non ha prezzo.” dice con affetto.

Continuo a piangere sconsolata, vorrei avere accanto a me Clary e Jhon. Loro saprebbero infondermi coraggio.

Allungo timidamente la mano verso Porzio e sento subito le sue dita stringere le mie. E finalmente provo una sensazione che non sentivo da anni. Da quando Jocelyn mi abbracciava e teneva stretta.

Amore incondizionato.

 

JONATHAN

Mi massaggio le tempie e cerco di ricompormi. Nessuno sa come aiutare Clary. Proseguo velocemente per il corridoio in pietra chiara, vengo accompagnato solo dal rumore dei miei pensieri. Ormai sono un cacciatore libero, posso muovermi ovunque senza scorta. Sanno che non sarò un problema finchè Perla e Clary non staranno bene.

Non sono stupidi. Sono consapevoli del valore che hanno per me.

Svolto a destra e l'ambiente cambia. Supero il lussuoso soggiorno della casa di Porzio e proseguo verso le camere da letto.

All'improvviso il cuore inizia a palpitarmi all'impazzata. Accelero il passo fino a correre, delle urla escono dalla stanza che occupa Perla.

Spalanco la porta con una mano e subito valuto la situazione.

Vedo la mia preziosa ragazza in piedi, al centro alla stanza, circondata da due soldati armati. Ignoro Porzio e l'inquisitore che discutono animatamente dall'altro lato della camera e mi precipito addosso alle due guardie.

Perla, bella come non mai, mi vede e mi regala un sorriso pieno d'amore. È felice che io sia qui, non permetterò mai più a nessuno di farle del male.

I due nephilim si voltano all'unisono verso di me. Ho così tanta rabbia e frustrazione dentro di me, che rischio di esplodere.

“Allontanatevi da lei!” urlo esasperato.

Alzo il pugno e colpisco un cacciatore con una velocità tale che neanche riesce a reagire. Cade atterra con un tonfo volando per due metri oltre Perla.

L'altro soldato si avventa verso di me, ma è del tutto inutile. Gli afferro il polso e in un secondo glielo giro dietro alla sua schiena sbattendolo al muro.

Un gemito di dolore gli esce dalla gola e lo appiattisco al muro “Toccala e sei morto.” gli sibilo all'orecchio.

Nessuno al mondo la toccherà più.

Nella stanza è calato il silenzio.

“Calmiamoci!” sospira Porzio voltandosi verso di me “Lascialo, nessuno qui vi farà del male.”

Sento le calde mani di Perla sfiorarmi le spalle “Va tutto bene Jhon, lascialo andare.” sussurra accarezzandomi.

Sento le braccia tremare. Quando sono furioso qualcosa si impadronisce di me, un fumo oscuro invade la mia anima riducendomi a puro istinto “Non sbaglierò un'altra volta, nessuno ti farà più del male.” mormoro guardando la mia moretta negli occhi.

Lei mi sorride e annuisce afferrandomi un polso “Ti amo.” mi dice semplicemente e in un secondo tutti i pezzi della mia vita tornano al loro posto.

Lascio il soldato e prendo Perla per mano.

“Questo è un comportamento oltraggioso!” l'inquisitore mi addita avvicinandosi. Ha il viso tutto rosso, è davvero infuriato. Anche Porzio si avvicina a noi storcendo la bocca. L'inquisitore stringe gli occhi a fessura “La ragazza dev'essere interrogata immediatamente, niente scuse, nessun privilegio. Dobbiamo interrogarla Porzio, tu non sei affidabile in questo momento, è una tua parente, non puoi esprimere giudizi razionali. Il consiglio ha deciso, per poterla lasciare libera e garantirle una protezione, dobbiamo essere sicuri che non sia una spia!”

Inizio a ridere di pancia. Non ci posso credere. Perla una spia! Oh mio Dio!

“Cazzate!” alzo la voce nella loro direzione.

Porzio sospira e fa cadere le braccia sui fianchi “Hanno ragione, l'interrogatorio sarà breve. Poi sarà libera di fare quello che desidera ed aiutare Clary.”

Scuoto la testa. No! L'interrogatorio con la spada Angelica è doloroso, le farà del male.

“Okay.” risponde Perla con voce calma e decisa “Non ho nulla da nascondere, se questo mi permetterà di salvare Clary, va bene.”

“No, non sono d'accordo.” prendo la mia ragazza per un braccio e la volto verso di me “Non hai mai fatto nulla che non ti sia stato ordinato.” stringo gli occhi ripensandola tra le braccia del vampiro, scuoto la testa e ritorno nei suoi occhi “Non sei obbligata a sopportare anche questo dopo tutto quello che è successo.”

La moretta si avvicina “Non temere, la magia è tornata e loro non lo sanno.” mormora al mio orecchio per poi lasciarmi un dolce bacio sulle labbra.

Annuisce ed esce dalla stanza scortata dalle guardie armate.

Resto solo con il capo del Consiglio e mi rendo conto di non avere più nulla sotto controllo.

 

PERLA

Le mani mi bruciano come se fossero a contatto con una lama infuocata e le forze mi abbandonano. Chiudo gli occhi e cerco di rilassarmi, ma inutilmente. Le gambe mi cedono e mi ritrovo inginocchiata atterra. Il pavimento è freddo come il ghiaccio e ho le braccia tese verso l'alto a causa della spada Angelica che stringo tra le mani.

Dolore, ancora dolore.

“Andiamo subito al sodo, mi hanno concesso poco tempo.” la voce dell'inquisitore mi arriva nitida alle orecchie. “Vuoi ancora essere una seguace di Valentine?”

“Non sono mai stata una sua seguace. Era la mia famiglia. La mia unica famiglia era la sua. Ho sempre e solo eseguito i suoi ordini. Non tornerò mai più indietro.” la voce mi esce senza volerlo.

“Parliamo della morte avvenuta nell'Istituto di Londra dove avete rubato il libro Bianco. Un cacciatore angelico è stato letteralmente fatto esplodere. I nostri informatori hanno detto che sei stata tu. Volevi ucciderlo?” l'inquisitore continua l'interrogatorio.

Oh per l'Angelo “No. È stato un incidente. Ha quasi ucciso la mia parabatai, volevo bloccarlo, ma la magia mi era scappata dalle mani ed è... esploso.” le parole mi vengono strappate dalla gola. Stringo forte gli occhi, la spada non mi lascia omettere nulla. “Non volevo ucciderlo, mi dispiace tanto. Quando siamo arrivati a casa avevo paura di uccidere anche Clarissa però sono riuscita a guarirla. Volevo inciderle una delle sue rune, stava sanguinando troppo, sarebbe morta se non l'avessi guarita immediatamente. E poi Jhon ha litigato con Jace e io non sapevo più cosa fare... Clary doveva aiutarmi.”

Le sue rune, Clary crea nuove rune. Rune miracolose, come quella che vedeva in sogno prima di incontrare Jace. Era scritto nel loro destino. L''amore, Jace.

Alzo la testa a fatica e guardo l'inquisitore “So come salvare Clary.” mormoro a fatica. Chiudo gli occhi, mi concentro e svanisco.

La soluzione è sempre stata davanti ai nostri occhi.

L'amore.

 

JONATHAN

Pazza, ho una fidanzata pazza. Bellissima, intelligente, coraggiosa, formidabile... ma anche pazza.

È davanti ai miei occhi in tutta la sua magnificenza. Capelli scuri raccolti in una treccia, una nuova divisa nera che la fascia a pennello e gli occhi arancioni che sembrano brillare di luce propria.

Temo abbia trovato il suo posto nel mondo, sorride come se non stesse per mettere in pericolo la propria vita, e di conseguenza anche la mia.

Annuisce e mostra a Jace il suo piano. Parla con una naturalezza che sembra non appartenere minimamente alla Perla di prima. Alla ragazza prima del rapimento, timida, impaurita, schiva, introversa... alla ragazza che aveva sempre bisogno di una conferma per poter agire.

Quello che ha passato l'ha trasformata in qualcosa di più. È più sicura di sé stessa, più consapevole del suo valore.

Parla con disinvoltura ed indica lo schizzo appoggiato sul tavolo, il cacciatore l'ascolta ed annuisce.

Poi alza lo sguardo e i nostri occhi si incontrano. Verde e arancione si fondono.

Noi siamo una cosa sola. La amo con tutto me stesso.

Mi avvicino a loro incrociando le braccia. Anch'io indosso una nuova divisa, nera impreziosita da rune di protezione e di buona sorte.

Siamo pronti alla battaglia, uno scontro che dovremo assolutamente vincere.

“Vado a prenderla.” dice deciso Jace prima di allontanarsi.

Perla mi raggiunge e in un attimo le prendo il viso tra le mani e la bacio. Avremo da parlare di tante cose. Le cose che le sono successe e io dovrò ascoltare in silenzio. Senza avere la possibilità di uccidere l'essere che le ha fatto del male, dovrò accettare i suoi sfoghi in modo che il suo dolore possa trasformarsi in qualcos'altro. Qualcosa che è stato, ma non sarà mai più.

Liberarsi del passato per poter guardare al futuro.

Mi bacia con dolcezza “Andrà tutto bene,” mi rassicura “sono stata addestrata bene. Mi hai insegnato bene.”

“Io resto con te.” rispondo pacato.

Scuote la testa e stringe le labbra “Promettimi che non interferirai, dimmi che credi nelle mie capacità. Che sono speciale.”

Per l'Angelo. L'avvolgo completamente tra le braccia, vorrei tenerla così per sempre. Protetta da tutto e da tutti. “Credo in te Perla, sei speciale. La salverai. Ne sono sicuro.” le soffio all'orecchio.

“Okay, okay. È tutto molto romantico!” Magnus ci interrompe sbuffando “Vorrei tornarmene nel mio loft, tranquillo a sorseggiare qualcosa di colorato, non di certo qui a rischiare la libertà. Il cerchio è pronto. Si deve iniziare subito, non so neanche quante leggi stiamo infrangendo in questo momento. Se dopo tutto questo mi metteranno in prigione, sarete moralmente obbligati a farmi uscire. Chiaro?”

Jace arriva ridacchiando nervosamente “Credo che ci faremo compagnia Magnus, metteranno anche noi in gattabuia.”

Ha tra le braccia mia sorella, o perlomeno quello che ne resta.

Un fantoccio scarne con capelli argentati e la pelle grigia. Le accarezzo il viso, è fredda come il ghiaccio e respira a fatica. Le hanno fatto una runa per renderla inerme, le restano poche ore di vita, il corpo sta cedendo.

Il demone la sta divorando, sta vincendo.

Perla le accarezza la runa che le lega fino a diventare un'unica entità “Dove andrai tu, andrò anch’io;” mormora commossa “Dove morirai tu, moriró anch’io e vi saró sepolto: l’angelo faccia a me questo e anche di peggio. Se altra cosa che la morte mi separerà da te.”

Nella stanza cala il silenzio, tutti gli occhi sono volti a guardare la magia dell'amore incondizionato che lega due persone.

I parabatai.

Magnus sistema l'ultimo cristallo sul pavimento della sala in cui ci troviamo e anche lui alza il viso verso di loro.

Guardiamo tutti incantati Perla che si avvicina all'orecchio di Clarissa “Ti ucciderò.” sibila stringendo i denti “Mi senti Lilith?! Io ti ucciderò per quello che hai fatto alla mia parabatai.”

Il cuore mi si riempe d'orgoglio, sono fiero di lei.

La cacciatrice alza gli occhi arancioni e sorride malignamente “Iniziamo.”

Sento un brivido di freddo salirmi per la schiena, dev'essere paura.

 

JACE

La stanza circolare in cui ci troviamo, è la biblioteca privata del Capo del Consiglio. Abbiamo ammassato tutti i mobili a ridosso delle librerie che adornano le pareti della stanza.

Nonostante l'antico camino acceso, la temperatura all'interno del cerchio magico in cui ci troviamo, è bassissima. Magnus ha procurato dei rari cristalli provenienti dal Perù, ha formulato incantesimi per ore nella speranza di indebolire il demone che sarà, nelle migliori delle ipotesi, imprigionato qui dentro con Perla.

Il mio compito è chiaro e semplice. Tracciare la runa e prendermi cura in tutti i modi della ragazza che amo.

“Non entrate nel cerchio per nessun motivo, se il demone esce da qui, seminerà morte in tutta Alicante.” la cacciatrice magica guarda verso Jonathan per l'ultima volta, poi si volta verso di me e annuisce nervosamente.

Sventola in alto le dita ed inspira profondamente “Tracciale la runa, appena sarà libera dal demone, ve ne andrete, okay?” Perla ripete per la decima volta la stessa cosa e io le dò corda, evidentemente le infonde coraggio avere tutto sotto controllo. Spero funzioni.

Annuisco e mi preparo.

Impugno con decisione lo stilo e le scopro la spalla di Clarissa, la pelle è cadente e rugosa, ma riesco in pochi secondi a tracciarle la runa.

Un iratze mai visto prima di cui non so neanche l'effetto, ma l'ha disegnato lei e per me basta come motivazione.

Il cuore inizia a galopparmi, non succede nulla. Tengo stretta la figura esile, una volta meravigliosa, di quello che è rimasto di Clary.

Il colore della pelle è ormai cereo, i capelli sono argentati, gli occhi circondati da profonde occhiaie nere, sono grigi. E le labbra, le dolci labbra che ho baciato con infinito amore, sono ricoperte di tagli e vesciche. Il demone la sta uccidendo dall'interno.

Senza volerlo, all'improvviso Clary mi scivola dalle braccia cadendo sul pavimento in preda alle convulsioni, il suo corpo sembra oltrepassato da scariche elettriche, ma non grida.

La bocca le se spalanca senza emettere il minimo rumore ed una nuvola nera le esce dalle labbra.

Sembra svuotarsi di ogni energia, la nube colore della notte inizia a vorticare attorno a noi, in cerca di una via d'uscita. Sbatte violentemente addosso al cerchio magico creato da Magnus, ma non mi lascio distrarre.

Prendo tra le braccia il corpo esanime e freddo della ragazza che amo e subito sento la pelle pizzicare, mi sto smaterializzando.

“Salvala!” ordina la sua parabatai prima di farci svanire.

Quando riapro gli occhi non posso che sorridere.

 

 

 

.-.-.-.-

Si, okay, è passato un anno e mezzo... ma ora sono decisa a finirla.

Fatemi sapere se mi sono arrugginita nella scrittura.

Grazie delle letture e dei commenti di questi anni, ho deciso di continuarla solo grazie voi.

Spero vi piaccia.

A presto

Pi.

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2593643