La Vendetta di Egalord

di Aman
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le Guardiane della Libertà ***
Capitolo 2: *** Il Codice Mogriff ***
Capitolo 3: *** Il Saluto di Will ***
Capitolo 4: *** Rinato a nuova vita... ***
Capitolo 5: *** Battaglia Per Meridian ***
Capitolo 6: *** Il Coraggio di Hay Lin ***
Capitolo 7: *** Una scomoda Identità ***
Capitolo 8: *** Pace Apparente, Pericolo Costante ***
Capitolo 9: *** Il Profeta di Amagoss ***
Capitolo 10: *** Che vinca il migliore, che il peggiore perisca... ***



Capitolo 1
*** Le Guardiane della Libertà ***


"Tieni accesa la mia luce fino al giorno che Tu sai, con i miei fratelli assieme a te sarò"
Se m'accogli

Casa di Will...

CALEB: Dunque, Will. Ripetimi il pensiero di Kant.
WILL: Senti, Cal. Non è che io non ti voglia come tutor, anzi... trovo molto carino il fatto che tu mi stia aiutando a studiare filosofia, ma vedi...
Ci sarebbero altre cose che io dovrei fare.
CALEB: Come drogarti o fare festini da sballo con le tue amiche. Non se ne parla, voi Guardiane dovete avere un'educazione esemplare. Metti che
gente come Phobos ti tenda un tranello, saresti spacciata e così tutta Meridian. Né io né Blunk saremo sempre lì a proteggerti.
WILL: Sei peggio di mia madre.
CALEB: Io lo faccio per il tuo bene, piccola mia. Non esiste che tu venga su male.
WILL: Senti, ho tredici...
CALEB: ...dodici anni e mezzo, per la cronaca. E se speri di salvare l'Universo è ora che ti impegno.
WILL: Senti, io ho il potere del Cuore di Kandrakar.
CALEB: E io ho il comando di dieci legioni di soldati di Meridian, ma non per questo posso dormire tranquillo. Fra turni di guardia e parate militari
io e Vathek possiamo stare qui sulla Terra a giorni alterni. E quindi non vorrei sprecare le ultime ore che ho a disposizione in questo mondo.
WILL: Sei odioso.
EGALORD: Oltre che una patetica pianticella da giardino.
WILL: Cosa? Chi ha parlato?
CALEB: Cosa?
WILL: Non hai sentio?
CALEB: Se ti riferisci alla tua opprimente ignoranza, allora sì, l'ho sentita benissimo.
WILL: No, la... voce.
EGALORD: Il Mormorante non può sentirci, bimba. Siamo solo io e te.
WILL: Chi sei?
EGALORD: Devo essere schietto con te?
WILL: Te ne sarei grata.
EGALORD: Il mio nome è Egalord, Signore degli Elementi Rinnegati, Prossimo alla Divinizzazione come Padrone Assoluto degli Elementi, Legittimo
Proprietario del Cuore di Kandrakar, che tanto spavaldamente porti al collo.
WILL: E dalla spiccata umiltà, vedo.
CALEB: La smetti di parlare da sola? Stai diventando inquietante!
WILL: Dimmi cosa vuoi.
EGALORD: Aiutarvi a sconfiggere i vostri nemici.
WILL: E perché mai faresti una cosa del genere?
EGALORD: Perché io ero un Guardiano un tempo, ero stato scelto da Kandrakar per mantenere la Pace Universale, finché...
WILL: Finché cosa?
EGALORD: Vuoi saperlo?
WILL: Visto che vivi nel mio ciondolo sarebbe anche carino da parte tua se me lo dicessi, no?
EGALORD: No, te lo farò vedere. Il Cuore di Kandrakar contiene il frammento della mia memoria di quel traste giorno in cui... Sei sicura di volerlo
vedere?
WILL: Assolutamente.
EGALORD: Guardami bene negli occhi, allora. Vi troverai ogni risposta.



Ricordo di Egalord...

WILL: Dove ci troviamo?
EGALORD: A Meridian, nell'anno 2456 dopo la fondazione di Kandrakar, circa il 13° secolo Avanti Cristo. Io e le mie compagne eravamo i primi
Guardiani, gli E.N.G.E.L.
WILL: Mi ricorda un economista del mio pianeta.
EGALORD: Può darsi, comunque... Io, Egalord, ero custode del Cuore di Kandrakar ed avevo dunque il potere della Quintessenza, Namas, mia moglie,
controllava l'Acqua, Galatt, nostra figlia, controllava l'Aria, Elen, nostra figlia minore, controllava la Terra ed infine, Leimor, mio fratello, controllava
il Fuoco.
WILL: Tutto il famiglia, dunque.
EGALORD: Sì, allora erano molto propensi ad accettare anche uomini e parenti fra il gruppo delle Guardiane, in modo che i legami fossero più forti in
caso di bisogno, ma... ahimé... fu proprio questo a condurmi alla fine.
WILL: Sei stato... tradito? ...dalla tua famiglia?
EGALORD: Purtroppo sì, piccola. Il mondo era così ed è così tuttora. Quando ormai ero prossimo ad unirmi a Eran, Satoss e Klumahh, Dei di Meridian
e a lasciare in pace questa vita, nacque una discussione fra i miei famigliari su a chi spettasse il potere del Cuore di Kandrakar, facevano certe scenate
quando io ero ancora in vita, e di questo me ne dispiacevo molto, ma così era il mondo. A mia insaputa i miei famigliari avevano raggiunto un accordo,
1/4 del potere di Kandrakar a testa, diviso in modo equo a seconda degli Elementi, in questo modo ognuno poteva avere almeno una parte del preziosissimo
potere della Quintessenza, affidato solo ai più meritevoli, come noi.
Un giorno, a pranzo, mi imposero di dividere fra loro il potere come avevano pattuito, mai io mi rifiutai, non esisteva che un potere così grande venisse
spartito solo per cupidigia. Mi opposi a parole, ma la mia famiglia arrivò presto ai fatti. Namas mi stese a terra con una soffiata di acqua gelida, Galatt mi
fece turbinare in un ciclone fino a farmi sbattere contro mobili e il muro, Elen mi immobilizzò con le assi di legno del pavimento e Leimor, oddio, Leimor,
non posso credere che sia stato proprio mio fratello a farmi questo.
WILL: Cosa ti ha fatto?
EGALORD: Mi ha ucciso. Ha usato il potere del fuoco per bruciarmi vivo. Appena il Cuore di Kandrakar passò dal mio cadavere carbonizzato alle luride mani
dei miei assassini, questi iniziarono a combattere fra di loro per il dominio totale sugli Elementi. Gli Elementi si scatenarono, L'Acqua estinse il Fuoco, il Fuoco
bruciò la Terra, la Terra spaccò l'Aria e l'Aria annientà l'Acqua.
Quando l'Oracolo scese dalle nuvole per tentare di rimettere le cose a posto, vi trovò solo cinque corpi senza vita e il prezioso gioiello conteso ancora
per terra. Con un gesto di amore infinito, permise alla mia anima di restare nel Cuore di Kandrakar, permettendomi così di essere da monito per le
nuove generazioni di Guardiane.
Le ho conosciute quasi tutte, ragazze carine, giovani, sempre in gamba, provenivano da ogni pianeta conosciuto, specialmente Basiliade o la Terra,
luogo privilegiato per la selezione delle Guerriere Mistiche.
Gli ultimi cinquant'anni sono stai per me un vero turbamento, Nerissa adoperò il potere del Cuore per scopi personali e io non potei fare nulla, finché
Cassidy... Oh, poveretta... non farmici pensare. Fatto sta che finalmente, dopo millenni e millenni, sono arrivato qui da te.
WILL: Perché sei tanto sollevato?
EGALORD: Perché solo tu puoi aiutarmi.
WILL: Aiutarti a far cosa?
EGALORD: A tornare in vita. Il mio unico desiderio è tornare su Meridian e tornare a vivere una vita dignitosa nelle mie campagne.
WILL: Senti, non sono porprio un'asso nel riportare in vita i morti. Se fosse così facile dare la vita, avrei già animato la mia ranocchiella peluches.
EGALORD: Io ti insegnerò come utilizzare la Quintessenza per ridare la vita a chi l'ha perduta. Ho cercato di spiegarlo anche ai tuoi predecessori, ma loro
erano animati solo dalla smania di crearsi un esercito di zombie... ma tu... sento che sei diversa... il tuo cuore è puro e la tua anima sempre volta al bene,
aiutami, ti prego.
WILL: Io...
EGALORD: Il mio ricordo finisce qui, la tua vita deve continuare e, spero, anche la mia.

Casa di Will...

CALEB: Woooh... Ci sei?
WILL: Eh?... Sì?
CALEB: Will, sono tre minuti che te ne stai lì mezza incantata. Cos'è, soffri di crisi epilettiche? No, perché sai, conosco un Guaritore di Meridian che
fa dei miracoli, sai?
WILL: No, no, Caleb, grazie. Sto... bene.
CALEB: Sicura?
WILL: Sì, sto bene.

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Capitolo 2
*** Il Codice Mogriff ***


"Mi sembra ieri che quel pazzo ci scatenava contro i Demoni di Uhytaii"
Drathek, figlio di Reothsak

-Maestà!- disse il ciambellano -La Guardiana di Kandrakar chiede udienza presso di voi-
-Udienza acconsentita- disse Elyon -Accomodati, Will-
-Vi porgo i miei saluti, Regina di Meridian, Maestà degli Escanor-
-Non essere così formale, amica mai. Detesto i salamelecchi, i vassalli e i valvassori me ne fatto talmente tanti che ormai sprizzo ipocrisia da tutti i pori. Piuttosto, cosa ti porta qui a Meridian?-
-So che può sembrarti strano, Elyon, ma ho bisogno di alcune informazioni riguardo ad un abitante di questo pianeta, potresti fornirmi qualche documento ufficiale?-
-Volentieri. Galgheita- chiamò la Regina, l'essere rettiliforme e premuroso si avvicinò a passo svelto
-Sì, Maestà?- domandò.
-Galgheita, tu hai accesso alla Biblioteca Reale Proibita, accontenta la curiosità della nostra cara Guardiana- Elyon fece un sorrisino alla sua amica.
Galgheita agrottò le sopracciglia -Ho accesso a ciò che ne rimane, Maestà. Phobos ha fatto bruciare quasi tutti i volumi, ci rimangono solo pochi schedari-
-Mi servono solo delle informazioni su un uomo assassinato circa tremilatrecento anni fa- sorrise stancamente Will, i suoi capelli rosso fiamma tagliati a caschetto riflettevano la luce delle lampade ad olio, che si facevano via via più frequenti mentre si indistricavano nelle oscure viscere del Palazzo, fino ad arrivare davanti al portone di quercia della Biblioteca Reale Proibita



-Amuhh'seiw-eish- mormorò Galgheita in meridiano stretto, la porta si aprì immediatamente con un cigolo, sfoggiando al suo interno una marea di pagine ingiallite, scaffali troncati da colpi d'ascia e dei topi grigi che stavano consumando le briciole di pane su ciò che restava delle preziose rilegature dorate. -Eklimahan... Sekkrequillass!-
-Come?- domandò Will.
-Intendo dire che la Regina Adariel non avrebbe mai permesso tutto questo. Santi Dei del Yudraktorrh! Non gli era bastato succhiarci via tutta l'energia vitale? Quel maiale di Phobos doveva anche distruggere la nostra preziosissima biblioteca e tentare di uccidere la sorella. Appena Caleb e i suoi lo avranno scovato gli farò leccare via tutta l'immondizia che ha osato spargere per tutto il palazzo. Sono cinquantasei anni che lavoro qui e...-
-La prego, professoressa Rudolph, potrebbe darmi le informazioni che cerco?-
-Sì, bambina mia- Galgheita alzò le braccia verso uno dei volumi posti in alto -Eiuytr Laxazz Quemarr... Codice Antico, mostrami il passato di chi versò il suo sangue nel nostro mondo-
Un pesante volume si librò in aria, si aprì all'improvviso su una delle prime pagine ed un'immagine olografica di Egalord si materializzò davanti a loro, e iniziò a parlare -EGALORD. MERIDIANO. RAZZA ESCANOR, RIFIUTO' I DIRITTI NOBILIARI DELLA SUA RAZZA PER DIVENTARE GUARDIANO DI KANDRAKAR ASSIEME ALLA SUA FAMIGLIA. MORTO IN CIRCOSTANZE IGNOTE...- L'immagine svanì subito.
-Questo lo so già!- esclamò Will -Non puoi dirmi nulla di nuovo?-
Qusta volta semprò che fosse il libro stesso a parlare -PER ORDINE DEL PRINCIPE PHOBOS, QUESTO CODICE NON PERMETTE A NESSUNO DI RICEVERE INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI SUL SOGGETTO "EGALORD"-
Galgheita si gonfiò stizzita -Come sarebbe a dire? Io sono la Guaritrice personale della Regina Elyon e di sua madre prima di lei, pretendo che il Codice mi dia le altre informazioni su questo soggetto. Lukraxanza'rash nakin'otruk!-
-PER ORDINE DI LORD CEDRIC, SUL SOGGETTO "EGALORD" E' STATO INSERITO IL CODICE MOGRIFF, LE INFORMAZIONI VERRANNO AUTOMATICAMENTE CANCELLATE ALLA PROSSIMA RICHIESTA DI VISUALIZZARLE-
-Aspetta- si fece avanti Will -Noi...-
-INFORMAZIONI CANCELLATE- il volume rotolò nell'aria, poi si sistemò di nuovo sulla propria scansia. -Uhm...- Galgheita distolse lo sguardo dall'area vuota dove poco prima stava fluttuando il Codice Antico, e portò i suoi occhioni inumani su Will -Come hai saputo di lui?-
-Ehm...l'ho sentito in giro- sorrise Will, cercando di nascondere la tensione.
-Nessuno a parte Phobos e Cedric hanno avuto accesso a questo volume, come puoi averlo "sentito in giro"?-
-La prego, professoressa Rudolph, vorrei...-
-...stare sola? Ti capisco. Ma, bambina mia, se sai qualcosa che nessun altro sa, ti prego, confidati con me. Il male è molto possessivo e non si separa mai dalle sue prede, finché il potere non dilania l'anima della vittima e il giogo del male si abbatte su qualcun altro-
-Senti, Galghi, non preoccuparti, ok?- Will pose le sue mani sulle spalle ricurve dell'altra. La sproporzione di altezza si faceva sempre più evidente fra le due.
-Se hai bisogno di un degno confessore, Will, mi troverai nell'infermeria del palazzo- Galgheita si incamminò verso la porta.
-Ce l'ho già- Will fissò lo sguardo sul Cuore di Kandrakar.

Intimità del Cuore di Will, verso sera...
-Egalord-
-Sì, Will?- domandò Egalord.
-Senti, c'è qualcosa di strano... riguardo a te...-
-Nessuno è perfetto, Will-
-Non è questo, Phobos ha cancellato alcune informazioni sul tuo conto-
-Non vuole che si sappia delle mie scoperte-
-Quali scoperte?-
-Nel corso della mia lunga vita terrena, ho trovato il modo di convertire la Quintessenza in Essenza Assoluta, in grado di cancellare l'Energia Mistica di ogni essere magico dell'Universo. Phobos era ben acculturato e sapeva che io serbavo ancora il segreto di questo potere nel Cuore di Kandrakar, per questo ha cercato di eliminare tutte le informazioni scomode e compromettenti nei miei riguardi. Lui non vuole che tu diventi più forte di lui. Lui teme che tu possa sconfiggerlo. Ma presto si accorgerà del suo errore, si accorgerà della nostra potenza... Noi saremo invincibili-
-Noi saremo invincibili- ripeté Will, stringendo fra le mani il Cuore di Kandrakar.

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Capitolo 3
*** Il Saluto di Will ***


"Queste sono le Quattro Nobili Verità. La vita è dolore, il male è origine del dolore, i beni terreni uniscono l'uomo al dolore, solo con la meditazione e la rinuncia si può vincere il dolore e raggiungere il Nirvana"
Buddha

(Nota dell'autore: Chiedo scusa se il risultato potrebbe venire un po' deludente, ma io scrivo di getto e non so proprio come utilizzare al meglio il codice HTML. Ti prego, mio caro MaxT, so che può sembrare un obrobrio disumano, ma ci ho messo tutto me stesso)

Meridian. Città Infinita...



Nel meraviglioso delinearsi di complicati corridoi a labirinto che si diramano sotto la città per svariate centinaia di chilometri, centinaia di soldati ribelli, ex-rivoltosi sotto il dominio di Phobos, guardie di palazzo, inservienti, gente comune e i più alti ranghi dell'Esercito Reale Meridiano, quali il comandante Caleb, il veterano Vathek, Aldarn, quello strano pessling di nome Blunk, le quattro Guardiana degli Elementi, Hay Lin, Taranee, Cornelia e Irma, seguite dalle loro corrispettive più attempate, la saggia Yan Lin, Halinor, Kadma e... purtroppo il posto riservato a Cassidy restava vuoto da un bel po' di tempo, al suo posto era seduta Nerissa, catturata per l'ennersima volta, le era stato permesso da Endarno (con molta insistenza dell'Oracolo) di partecipare a questa importante evento (tenuta sempre costantemente sott'occhio da due Sentinelle della Torre delle Nebbie armati di spade e conoscitori di tecniche in grado di atterrire una balenottera azzurra in un colpo solo).
Will si fece avanti a testa china fino al centro del palco, dove tutti la guardavano incuriositi, pendevano dalle sue labbra...
Will si fece coraggio più che poteva -Cari soldati, Cari ambasciatori... Cari amici- le parole le uscivano debolissime dalla bocca -Ho preso una decisione e ho creduto giusto dirvela prima di metterla in atto- le prime lacrime fuoriuscirono dagli occhi stanchi e tremanti -Ho deciso di proseguire il mio apprendistato di Guardiana della Muraglia in maniera indipendente, mi darò ad un periodo di meditazione ed eremitaggio sui colli Salkakar di Basiliade, lì affinerò il potere della Quintessenza e tornerò solo quando l'avrò padroneggiato appieno-
Un silenzio di delusione si allargò a macchia d'olio per l'intera Città Infinita, ma non era la loro reazione che Will temeva, ma quella delle sue compagne.
-Egoista!- le disse telepaticamente Taranee, sentiva il suo fuoco bruciarle la mente.
-Non puoi andartene quando ti pare e piace- commentò Cornelia.
-Una delle tue responsabilità è di farci trasformare in Guardiane, come faremo senza di te?- si fece avanti Irma.
Era il caso di dire loro la verità? Sì. Sarebbe partita di lì a poco e non sarebbe servito a nulla mentire sull'ultimo argomento che probabilmente avrebbero tratto insieme -In realtà... per sfruttare appieno il potere della Quintessenza, ho bisogno di attingere poteri anche dagli altri elementi, dunque, voi non potrete più trasformarvi in Guardiane-
-Stai scherzando?- una fiammella si disegnò fra le mani di Taranee -Phobos è ancora a piede libero, Nerissa potrebbe evadere da un giorno all'altro e tu scegli proprio questo momento per toglierci i poteri-
-Vi prego, ragazze- era molto più difficile per Will di quanto loro non potessero immaginare.
-Le W.I.T.C.H. hanno chiuso, ragazze. D'ora in poi vedremo un W e basta- anche Hay Lin le voltò le spalle, eppure lei era sempre così comprensiva, così gentile nei suoi confronti.
Mentre si recava verso l'uscita al luogo stabilito con l'Oracolo per il teletrasporto dimensionale, Will si sentì sfiorare al braccio, Nerissa l'aveva toccata, le due sentinelle impugnarono le armi e gliele puntarono alla nuca, ma la donna fece cenno di resa e sorrise alla ragazzina -Complimenti, Will, ora sei proprio come me. Sembra che le Guardiane della Quintesseza abbiano una certa predisposizione ad isolarsi, forse un giorno anche tu farai fuori una delle tue amiche e ti macchierai di crimini inenarrabili. Vorrei solo essere lì quel giorno-
Will non voleva sentire, con gli occhi pieni di lacrime e il cuore pieno di rimorso, scappò.

Colli Salkakar, Basiliade...

Will entrò in una capanna in tipico stile giapponese e venne accolta da un uomo alto e calvo, dal viso segnato da molte rughe.
-Salute a voi, Guardiana- l'uomo fece un profondo inchino, lo stesso fece la consorte, una donna dai tratti felini vestita di un pratico kimono rosa -Il mio nome è Houselk, figlio di Werith, sono padre di Himerish, colui che voi chiamate l'Oracolo-
-Cavolo! Dev'essere una vera soddisfazione per voi- Will si mise a sedere ad un bassissimo banchetto imbandito.
-Non sempre- sospirò la moglie -Nostro figlio ha talmente tanti impegni, che a volte si dimentica delle sue stesse radici, qui a Basiliade- versò una tazza di té alla Guardiana -Ma mi rincuora il fatto che ti abbia inviata qui da noi, mio marito è un esperto di Elementi e di Poteri Mistici, lui saprà darti una mano in quello che cerchi-
-A proposito, cosa cerchi?- domandò l'uomo.
-Io cerco di...- temporeggiò, non voleva sembrare una folle fanatica -...riportare in vita un amico morto tempo fa, di cui custodico l'anima nel Cuore di Kandrakar-
Le pupille dell'uomo si dilatarno, tese le mani -Posso vedere il ciondolo?-
-Prego- glielo porse, l'uomo ci armeggiò un po', poi commentò -Incredibile! Quest'anima si è legata in modo indissolubile alla Quintessenza, ne ha potenziato l'energia in maniera esponenziale. Oserei dire che potresti fare a pezzi Kandrakar se cedessi all'ira più incntrollata-
-Allora, che si fa?-
-Ti addesterò io come ho fatto con mio figlio. Ciò che hai fra le mani potrebbe essere il più astuto strumento del demonio o amico di vitale importanza-

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Capitolo 4
*** Rinato a nuova vita... ***


Colli Salkakar, Basiliade...

Will entrò nell'anguasta caverna solfurea posta fra due monticelli, appena dentro, porse un piatto di spaghetti al vapore preparati da Yan Lin al Silver Dragon (con enorme disprezzo di Yan Lin stessa, vista la decisone di Will) ad una figura ammantata in degli stracci color rame e fango.
-Cibo- bisbigliò l'essere -Ho bisogno di mangiare-
-Prendi, Egalord- la ragazzina tese il piatto all'essere e questi si tolse il cappuccio, rivelando la sua inquietante identità, quella di una scheletro dalle ossa ingiallite dal calcare e dal tempo, le orbite vuote, però, trasmettevano una tenerezza e un senso di pietà molto umano, Will se lo sentiva nel cuore, non solo in quello di Kandrakar.
Quell'essere era parte integrante della sua storia, di tutti gli sforzi che aveva fatto per arrivare fin lì, di tutto quello che aveva fatto per diventare una Guardiana a tutti gli effetti e, in futuro, una donna, forse un'abitante della Terra o forse un eremita con poteri mistici sovrannaturali, costretta a vivere al limite della leggenda vivente. Questo non lo sapeva ancora, sapeva solo che lui era lì e che lei non poteva tirarsi indietro proprio ora che aveva aquisito il Flusso Vitale della Quintessenza.
-Eccellente- gliene rese merito Egalord stesso, contemplando le dita ossute -In pochi giorni sei riuscita a forgiare il mio scheletro con delle roccie calcaree e a infondervi all'interno la mia anima. Un lavoretto non da poco visto anche quanto sei giovane-
-Non sono in grado di fare di meglio, mi dispiace- Will chinò il capo, era difficile, era estenuante anche solo pensare di poter ricreare una cellula di pelle o di tessuto muscolare o altro organo interno, i suoi poteri non potevano spingersi oltre il limite tollerabile dei canoni imposti dalla natura.
Lui la vide sconsolata e la abbracciò con gli avambracci cavi -Come va con il Maestro Houselk?- le domandò.
-Bene- rispose Will -Dice che presto potrò dare la vita perfino agli oggetti inanimati senza dover necessariamente trasferirgli all'interno una coscenza esistita precedentemente-
Egalord annuì, a suo tempo era il più esperto in assoluto in questo genere di cose -Schiavi senza libertà di scelta. E' più o meno lo stesso concetto utilizzato per creare i cloni, le Gocce Astrali e i Mormoranti, anche se questi ultimi si sono rivelati molto... difettosi. Se fossi stato in Phobos sarei corso sulla Terra ad acquistare un falciaerba e avrei sterminato tutti quei fiori del cavolo prima che iniziassero a mormorarmi contro-
-Ora devo andare- Will non voleva ammettere che si sentiva un po' imbarazzata e smarrita fra le braccia di quello scheletro, così torvò la prima scusa buona per andarsene -Il Maestro mi sta aspettando per le litanie pomeridiane al dio Yu'erlir. Tornerò domani-
-Ci conto- lo scheletro stette un attimo in silenzio, come in profonda concentrazione, poi si nascose completamente sotto gli stracci -Arriva qualcuno!-
Questo fantomatico "qualcuno" non si fece attendere a lungo, era un gigantesco energumeno alto due metri e mezzo, vestito di una tunica verde e turchese, il volto coperto da una maschera d'oro con espressione perennemente stoica, i capelli raccolti in piccole treccine nere e un paio di ali nere che gli fendevano dalle scapole, Will non avrebbe potuto scambiarlo per un altro, era Shagon, l'Angelo del Rancore.
-Will- disse la voce calda e metallica di Shagon -Ti ho cercata dappertutto, le altre mi hanno detto che eri sparita, per poco non ho avuto un attacco cardiomistico ai miei poteri- in un lampo di luce, la creatura tornò al suo aspetto originale, quello di un ragazzo di campagna coi capelli scuri un po' lunghi, un accenno di pizzetto sul mento e vestito di una felpa grigia e un paio di jeans a zampa di elefante, era Matt, la sua controparte -Allora, che storia è questa?-
-Ho deciso di troncare i legami col passato, Matt- rispose lei, decisa.
-Hai solo tredici anni, hai ancora una vita davanti... e poi, non ci pensi a me? Al nostro futuro insieme?-
-Il mio dovere di Guardiana viene prima di ogni altra aspirazione personale-
-Il tuo dovere di Guardiana è quello di portare pace e amicizia fra tutti i popoli dell'Universo, non stare rinchiusa in una caverna con un sacco di iuta a piangerti addosso- la voce del ragazzo cominciava a non essere più pacata come al solito, i suoi sguardi sempre più dannatamente penetranti.
-Matt...- Will non voleva arrivare a tanto, non voleva arrivare a dover scegliere fra l'amore per Matt e la promessa che aveva fatto a Egalord, non voleva tutto questo, voleva solo essere capace di scegliere con la propria testa, non guidata dal torto o dal piacere di altri. Si portò le mani alle tempie e sedette su una roccia sporgente.
-Lai ha scelto me, ragazzo- dal cumulo si stracci emerse Egalord in tutta la sua spaventosa umiltà -E tu hai scelto il momento proprizio per offrirti a me- Matt si ritrasformò in Shagon all'istante, ma un fulmine lo colpì dritto al petto e lo paralizzò -Dammi tutta la tua energia mistica, creatura. Il potere del rancore mi darà nuova forza-



-NOOOO!!!- lo implorò Will, mentre Matt cadeva a terra prono, sembrava che non respirasse nemmeno.
La ragazzina si gettò sul corpo esanime del ragazzo, che piano piano riaprì gli occhi -Will...- mormorò a mezza voce.
Appena Will riportò lo sguardo su Egalord, lo trovò cambiato, ora era vestito di una tunica color rosso porpora, nella mano destra brandiva un verga d'oro, in quella sinista una copia perfetta del Cuore di Kandrakar e, sulla fronte ossea, il Diadema delle Tenebre, artefatto in antitesi con la Corona di Luce della casata Escanor di Meridian.
-La sua energia mistica mi serviva- rispose in fretta Egalord, come se avesse già intuito la domanda che la giovinetta stava ancora formulando nella mente -Presto faremo vendetta su chi ci ha fatto del male. Presto depureremo quest'Universo dalla feccia e dal peccato. Col potere della Quintessenza perfino la morte si prostrerà ai nostri pieni. Riporteremo un ordine interdimensionale che durerà per l'eternità-
-Questo lo farai da solo, chiaro?- il volto di Will era rigato di lacrime, i grandi occhi color nocciola si erano ridotti a due fessure, era troppo per lei, troppo per mantenere tutto dentro, si sentiva esplodere -Mi hai usata per riportarti in vita, separarmi dalle mie amiche e far del male al mio ragazzo. Sei soddisfatto ora?-
Una risata profonda, di scherno e divertimento -La domanda vera è: "Sei soddisfatta tu di quello che hai fatto?". Se decidi di rifarti al giudizio di Kandrakar, essi ti accuserebbero di favoreggiamento alla stregoneria e tu passeresti il resto dei tuoi giorni nelle celle di Endarno ridotta a pane e acqua, deperirai in fretta e Nerissa potrebbe resistere tanto da andare a ballare il tip-tap sul tuo sepolcro e a farsi un walzer insieme a Phobos e a Cedric. Ora ti lascio col tuo amico ferito e un macigno sulla coscenza. Io non ti ho mai obbligata, sei stata tu ad accogliermi, ed ora, se non mi seguirai, i milioni e milioni di persone che massacrerò vive saranno morte unicamente per colpa tua- in un lampo scomparve.
Will abbracciò forte il corpo di Matt, se la morte l'avesse colto, sperava solo che fosse tanto misericordiosa da portarsi via anche lei, perché la situazione era diventata davvero disperata, non trovava più vie di fuga.

Kandrakar, Consiglio della Congrega...

I volti attoniti dei partecipanti lasciavano tasparire il loro sgomento e la loro perpelssità.
-Guardiana, ciò che dici sembra non avere alcun senso- protestò l'Oracolo -Se non l'avessi visto con i miei occhi non ci avrei mai creduto. Com'e possibile? Cosa può aver ostacolato in questo modo le mie doti divinatorie, tanto da rendermi cieco in questa maniera riguardo ad un'anima che aleggiava da secoli nel Cuore di Kandrakar?-
Will provò a fare mente locale degli ultimi mesi insieme a Egalord -Egalord era un Guardiano molto potente, che legò la sua anima alla Quintessenza, forse il fatto che noi Guardiane utilizziamo spesso i nostri poteri mistici ha permesso ad Egalord di passare inosservato di Guardiana in Guardiana fino a... fino a me...- questa era la parte peggiore, sentiva già la pena dell'ergastolo vicina.
-Guardiana, il tuo compito sarà fermare Egalord e i suoi assurdi piani di conquista. L'equilibrio sta per esserci ritorto contro, prevedo battaglie a non finire contro le forze dell'occulto- disse invece l'Oracolo -Tenerti in prigione non servirebbe a nulla, col passare del tempo, Egalord arriverebbe anche qui a Kandrakar a giustiziarci tutti e noi non potremmo far nulla per fermarlo allora, ma tu... Guardiana... giochi un ruolo fondamentale. Dovrai dividere il suo corpo dalla sua anima e annientare ogni vincolo col mondo terreno, consentendole di tornare finalmente agli Dei.
-Accetto la missione- disse Will.
-Accettiamo la missione- corresse Cornelia, appena giunta con le altre Guardiana a Kandrakar -Ora che quel... coso... ha il potere del Cuore di Kandrakar è una responsabilità di tutti gli Elementi-
-Le Guardiane torneranno a fare scintille- Hay Lin saltellò gioviale dalla felicità, le cinque si riabbracciarono.
-Guardiane...- esordì l'Oracolo.
-W.I.T.C.H....- corresse Irma.
-D'accordo. W.I.T.C.H., andare in nome di Kandrakar-
Will prese fra le mani in Cuore di Kandrakar e recitò la frase di rito, fra i sorrisi amari ma consolanti delle sue compagne -Guardiane, Unitevi!-

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Capitolo 5
*** Battaglia Per Meridian ***


(Nota dell'autore: Ringrazio MaxT per i dubbi che gli sono sorti rispetto ad un nemico così compromettente ed ambiguo come Egalord. Queste domande così ben radicate se le pose anche Will e forse sarà lo stesso Egalord a spiegare le motivazioni del suo comportamento, ma iniziamo dal principio...)

Meridian, Città...

Un assembramento di guardie di palazzo si erano messe in posizione a testuggine davanti alle entrate principali della città, Caleb e Vathek guidavano il gruppo, Rythor, Sandpit e Gargoylee stavano nelle retrovie in caso ci fosse voluto l'intervento di creature molto potenti e di uno stratega con quasi quarant'anni di esperienza a servizio della Legione di Phobos.
Le nubi si erano addensate e coprivano il caldo e tranquillo sole.
A Meridian non era un buon segno, non lo era mai. I soldati impugnarono le lance con decisione e attesero.
-Blunk no capisce cosa succede- disse Blunk -Blunk paura che questo possa influire negativamente su suoi affari-
-Blunk, tu cercati un riparo- ordinò Caleb, con un tono allarmistico che non accettava repliche di nessun tipo -Alborn, Miriadel, voi andate a palazzo a proteggere la Regina-
-Ormai ci siamo abituati- disse Alborn, non si capiva se stesse scherzando o meno, ma in fondo non era che la pura verità.
-Restate in attesa!- tutti i soldati serrarono i ranghi, gli scudi porti di fronte.
-Salve- disse una voce sibilante, non si capiva da dove venisse, i soldati si disposero a ventaglio in tutte le direzioni -Vedo che mi avete preparato una festa di bentornato nel regno dei vivi, molto bene. Non vedo l'ora di giocare assieme a voi, spero che non vi dispiaccia se ho portato con me diversi amici... dovrebbero essere vostre vecchie conoscenze-
Il cancello principale della città venne completamente scardinato e cadde in mille pezzi sui soldati di prima linea.
Delle sagome si modellarono in volti e corpi già molto noti alla popolazione di Meridian.
Il primo era una ragazzo giovane, coi capelli biondi lisci e lunghissimi, l'altra era una ragazzina con tratti asiatici, vestita di una comoda tunica verde scuro, sorrideva in modo inumano, poi c'erano nelle retrovie una figura umanoide dal viso scarnificato con in mano una pesante mazza ferrata di colore verde, e Frost il Cacciatore.
In primo piano, davanti a tutti Egalord, aleggiante di potenza accompagnato da Phobos e Nerissa. -Ho dovuto assorbire un po' di energia mistica in giro e alla fine sono riuscito a convincere tutti i vostri nemici a coalizzarsi sotto il mio comando per vendicarsi dei traditori di Meridian- annunciò Egalord. -Avete scelto voi questa vita-
Caleb si fece coraggiosamente in avanti, estrasse la spada dal fodero -Voi avete voluto tutto, anche a scapito della vita della povera gente. Non abbiamo avuto altra scelta che esiliarvi e cacciarvi da questo mondo. La Regina ora ci guida con sapienza e prontezza-
-La vostra Regina sarà deposta prima dell'imbrunir del sole- Egalord tese la mano in avanti e la spada di Caleb gli scivolò dalle mani, conficcandosi nel terreno fino all'elsa -Se non abdicherà volontariamente, interverrò io col mio potere. L'unico sovrano di Meridian sarà il Re Phobos- a parole tutti i soldati fremettero di collera, non si era mai sentito un insulto del genere a Meridian, alla Regina e alle loro tradizioni -Cedric e gli altri saranno amministratori di questo mondo e lo regoleranno col pugno di ferro. Darò la Terra a Nerissa, gli umani con la loro patetica tecnologia non potranno opporsi ai miei poteri. Infine, io ucciderò Himerish e diventerò il nuovo Oracolo e Re di Kandrakar, sceglierò io le mie Guardiane, darò loro dei poteri inimmaginabili e riporterò stabilità dell'Universo. Ogni resistenza sarà inutile, i mondi resteranno così come sono ora, solo che saranno sotto il nostro controllo. Io vi offro la pace- lo scheletro accennò ad un sorriso coi solidi denti di pietra.
Vathek si fece avanti, furibondo -Tu ci offri la schiavitù!- con due alabarde fra le mani, tentò di colpire Phobos, ma questi lo atterrò a mezz'aria con un raggio di energia.
-Cosa decidete, allora? Libertà o morte?- domandò Egalord, come ultimatum.
-Libertà!- urlarono i soldati -Ma libertà da voi, traditori!-
-D'accordo- Egalord si voltò di spalle, come se stesse per andarsene -Non voglio intervenire in sigolar persona, né voglio andare contro il vostro volere- sospirò -Uccideteli tutti- poi, con un lampo, si teletrasportò via, lasciando i ribelli in balia dei loro vecchi nemici.
-Per Meridian!- Caleb riprese possesso della spada e si lanciò contro i nemici.
Fu una battaglia all'ultimo uomo, il ragazzo biondo si era trasformato in un uomo-serpente di sei metri e mezzo, che menava colpi all'impazzata, la ragazzina con tratti asiatici era diventata un grosso ragno peloso con braccia e gambe al posto delle zampe, Frost tranciava, squartava e trafiggeva chiunque capitasse a tiro del suo rinoceronte da battaglia, il Segugio faceva roteare la sua mazza ferrata e almeno una decina di soldati cadevano a terra ad ogni giro, poi, ovviamente, Phobos e Nerissa davano il loro modesto contributo con fasci ionizzati e fulmini.
Nello schieramento di Meridian, Caleb e Vathek resistevano a fatica ma non erano intenzionati a mollare, Aldarn e gli altri generali coordinavano il supporto delle catapulte, Sandpit e Gargoylee sbaragliarono il nemico al massimo delle loro possibilità, ma non era ancora abbastanza per contrastare la terribile e devastante avanzata del nemico, che in venti minuti era già arrivata fino alla piazza, verso sera aveva già preso la scalinata d'onore che portava al castello.
La Regina era in serissimo pericolo!
-Piano B!- ordinò Rythor quando tutti i (ben pochi) soldati superstiti raggiunsero il palazzo reale a tutta randa.
Caleb prese in mano una fiaccola e si calò giù per il fianco della montagna con una fune, accese la miccia collegata ad alcune casse di legno e risalì in fretta la fune, appena in tempo per vedere la scalinata saltare in aria
-Ora non potranno raggiungere il palazzo reale-
-Non ci proteggerà per sempre- disse Vathek -Ho appena fatto evacuare la Città Infinita. Dove sono finite le tue amiche Guardiane?-
-Non ne ho la più pallida idea- rispose Caleb -Mi hanno solo detto che dovevano inseguire un certo Egalord e strappargli l'anima... ma non ho capito molto bene il loro discorso, ero troppo concentrato su Cornelia-



-Noi lotteremo per la Regina fino alla fine- sentenziò Rythor, poi si batté il petto -Meridian è il nostro mondo e quello schifoso di Phobos non lo avrà mai!-

Haeterfield. Casa Hale...

-Rosalba!- disse la bella signora Hale alla balia italiana che era appena entrata -Accomodati. Io e Harold dobbiamo andare ad una cena di lavoro stasera. Ci baderesti Lilian per un po'?-
-Con molto piacere, signora- la donna in carne chinò rispettosamente il capo -Non le chiederò nemmeno di essere pagata per questo extra-
-Oh, Rosalba!- la signora Hale la abbracciò -Come faremo senza di te? Non posso mai lasciare Lilian e Cornelia a casa da sole perché si scannerebbero dalla mattina alla sera, mentre tu fai anche gli straordinari... dovrebbero prendere esempio da te quelle bambinaie dei giorni nostri-
-Sono molto affezionata alla bambina-
-Allora la lasciamo nelle tue mani- la donna si infilò il cappotto di pelliccia sintetica e raggiunse il marito che la stava aspettando in macchina da dieci minuti.
-Buona sera, signora- la donna chiuse la porta alle spalle e andò in salotto, dove Lilian stava guardando qualche assurdo cartone per bambine -Lilly- le disse -Sono le otto e mezza. Devi andare a dormire-
Lilian sbuffò e, di malavoglia, seguì Rosalba fin nella cameretta, si sistemò sul letto ad una piazza e mezzo con il gatto Napoleone accoccolato sul ventre, che le faceva le fusa.
-Mi leggi una favola?- chiese la piccola, aspettandosi un solito “No!” secco come risposta.
-Volentieri, Lilly. Ho portato un libro di favole apposta per te- la donna estrasse dalla borsa un libro parecchio antico, con la copertina cartonata e rivestita in cuoio di color celeste.
-”Favole di Meridian”- lesse Lilian incuriosita -Dove l'hai comprato?-
-Su Meridian parecchio tempo fa-
-Dov'è questo... Meridian?-
-Hai presente quegli strani vortici di luce azzurra che la gente vede per strada e scambia per effetti speciali?-
-Sì. La mamma mi dice sempre di starne alla larga-
-Vedi, quelli sono portali per Meridian. Se vuoi possiamo andarci assieme un giorno...- la donna prese la mano della bambina - ...ma ho bisogno che tu mi dia la chiave per entrarci-
-Quale chiave?-
-È dentro di te, dentro al tuo cuore... basterà che tu dica “Decido spontaneamente di donare il Cuore della Terra al potente Egalord” e poi potremo andare insieme su Meridian, giocare fra le colline e mangiare tanti dolci- il sorriso di Rosalba era smodatamente dolce.
-Va bene. Io decido spontaneamente di donare il Cuore della Terra al potente Egalord-
Subito la donna scattò in piedi -SI'!- esclamò, e in un colpo il suo voluminoso corpo si ridusse letteralmente all'osso, Lilian svenì di colpo senza nemmeno poter urlare.
-Come mai sapevo di poterti trovare qui?- Will si fece avanti dalla penombra di un angolo della cameretta col Cuore di Kandrakar in mano.
-Perché mi hai teso una trappola mentre io ne stavo tendendo una ad un altro- ripose Egalord senza scomporsi.
-Sai cosa voglio da te?- gli puntò il cristallo sul retro del cranio.
-Risposte. Non chiedi altro da quando ci siamo conosciuti. Ebbene sì. Per rispetto di tutto quello che hai fatto per me, io risponderò alle tue domande-
-Prima di tutto. Perché hai fatto del male a Matt e non a me?-
-Che domanda patetica. La Quintessenza non può assorbire la Quintessenza e non trovando altro per rafforzarmi, ho dovuto per forza assorbire l'energia mistica di quel giovanotto con le ali. Voglio comunque spezzare una lancia in tuo favore, mi hai dato un corpo nuovo, inossidabile e spaventoso, è questo che voglio che i miei futuri sudditi vedano, paura... paura di trasgredire e di essere puniti severamente-
-Hai finito coi discorsi deliranti? Ora voglio sapere di te. Non puoi essere diventato così malvagio di punto in bianco. Esigo una spiegazione-
Egalord si voltò verso Will, le sue orbite vuote brillavano di un intenso rosso fuoco -La verità è che io ho iniziato fin da quand'ero in vita a sfruttare le straordinarie potenzialità della Quintessenza, finché la mia arroganza non intorpidì il mio cuore e quello della mia famiglia, cosicché loro... -
-Taglia corto. Questa parte la so già- Will cercò di mantenere gli occhi fissi su di lui, ma era difficile, lui era orribilmente potente.
-Quando il precedente Oracolo trovò la mia anima ancora ancorata all'ultimo respiro del mio corpo morente, comprese che il mio potere era troppo prezioso per andare perduto in tale maniera. Con un gesto apparentemente caritatevole, offese gli Elementi Supremi salvandomi e fondendomi al Cuore di Kandrakar. Ogni Oracolo che gli successe vigilò attentamente sul Cuore e sul suo utilizzo, sperando che io fungessi solo da consigliere delle Guardiane e non facessi mai riemergere la mia natura malvagia. I membri della Congrega sapevano che ad ogni generazione di Guardiane io assorbivo una piccola parte delle loro ambizioni ed impurità, accrescendo la mia influenza su di loro e inibendo l'occhio vigile dell'Oracolo nei miei riguardi. Al tempo delle C.H.Y.K.N., io avevo raggiunto un livello tale di potere da rendere la Guardiana dipendente dal Cuore di Kandrakar. Minai piano piano la salute mentale di Nerissa, gli effetti furono prima con delle lucide filippiche critiche rivolte alla venerabile Congrega, poi con atti violenti ed isterici, infine, quando le fui sottratto, compì tradimento ed omicidio. Avevo così tanti progetti per quella ragazza, e ci sarei anche riuscito se solo quell'ottuso idealista dell'Oracolo non mi avesse segregato per decenni nelle mani di quella sgualdrina incorruttibile di Yan Lin. Speravano che la mia anima si fosse acquietata, che avessi già raggiunto la pace eterna e che il Cuore fosse stato di nuovo depurato. Illusi! La criminalità e i mali della Terra mi hanno rafforzato sempre di più, finché quegli sciocchi Elementi, a cui io ero in parte sottomesso, mi affidarono a te. Ti ho seguita dalla culla fino alle medie, da quando hai preso per la prima volta il Cuore di Kandrakar fra le tue mani fino a quel giorno in cui, sfruttando la tua scaramuccia con Caleb, l'energia negativa accumulata nei millenni mi ha fatto riaffiorare nella tua mente, poi nel tuo spirito, finché non hai fatto quello che ti avevo chiesto... mi hai creato un corpo indipendente e, con il rancore del tuo amico, ho generato il Cuore di Egalord- le mostrò una copia del Cuore di Kandrakar, ma con supporto in nero basalto e con una perla color rosso sangue che brillava all'interno -Ora che ho anche assorbito il Cuore della Terra, il tuo mondo e chi ci vive sono in mio potere. Già per domani mattina, Nerissa diventerà Regina della Terra e Phobos Re di Meridian, come ho promesso loro, ed io marcerò coi miei eserciti su Kandrakar, mi assicurerò di tenere Himerish in agonia per molti secoli prima di ucciderlo, voglio vedere il suo viso contorcersi dal dolore, percepire ogni suo atomo che invoca pietà. Solo allora si renderà conto di come mi sono sentito per così tanti anni- -Mi dispiace molto per te, Egalord- Will aveva voce ferma e nessuna paura nel volto, era una vera Guardiana -Ma il Cuore della Terra non ce l'ha Lilian-
-COSA!?- Egalord lanciò una saetta contro Will -COM'E' POSSIBILE?-
Will la parò con altre saette e le lanciò contro Egalord in un globo fulminante -Lilian è troppo piccola per un potere del genere, l'abbiamo affidato tempo fa ai suoi tre Reggenti. Matt, Mr.Huggles e Napoleone- Egalord ne uscì completamente illeso -Tre Reggenti? Va bene comunque... ho assorbito i poteri del ragazzo e con essi anche un terzo del Cuore-
-Non esattamente. Un Cuore può essere solo ceduto, non preso con la forza. Tu hai aggredito Matt e il Cuore non sarà mai tuo. Piuttosto lui, Huggles e Napoleone sarebbero disposti a portarselo nella tomba- Egalord si trattenne dall'insultare Will in meridiano stretto, mantenne la calma e si avviò verso un portale da lui aperto nella cameretta sul momento.
-Non puoi scappare per sempre, Egalord. Io ti ritroverò ovunque tu andrai-
-Sicura che sia io a scappare?- Il portale si richiuse alle sue spalle.
Cornelia, Taranee, Hay Lin ed Irma accorsero in fretta.
-Abbiamo sentito delle voci- ansimò Irma, crollando dalla fatica -Siamo volate qui da San Francisco (uno dei luoghi in cui ci eravamo appostate per trovare Egalord)-
-Lilian!- Cornelia si avvicinò al letto della sorellina -Se Egalord le ha fatto qualcosa giuro che...-
-Sta bene, Corny- la rassicurò Will -Sta solo dormendo, beata lei. Noi dobbiamo continuare a cercare Egalord-
-Ma se era qui un minuto fa?- si stupì Taranee.
-Lo so, ma è fuggito chissà dove. Sta a noi Guardiane trovarlo e dargli ciò che si merita-

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Capitolo 6
*** Il Coraggio di Hay Lin ***


Editto di Nerissa, Sovrana Assoluta della Terra, 1/7/2001

In nome del potere centrale istituito dalla grande Nerissa, dalla data odierna saranno in vigore le seguenti leggi:
1. Sarà severamente proibito ad umani e meridiani immigrati sulla Terra di utilizzare magie di qualsiasi tipo, dalla necromanzia al misticismo, dalla stregoneria al trasformismo (anche solo come trucco), per ognuna di queste tipologia di magia se ne risponderà alla grande Nerissa in persona.
2. Ogni umano o cratura magica ivi residente dovrà essere censita entro tre giorni a partire dalla data odierna, chi si rifiuterà di fornire i proprio dati personali verrà ucciso, così come chi ne sarà impossibilitato per i casi più svariati.
3. E' proibito attraversare portali dimensionali o peggio, teletrasportarsi da un mondo ad un altro se non si è autorizzati dalla grande Nerissa, chi trasgredirà a questa legge verrà ucciso.
4. Ogni tentativo di rivolta verrà represso senza pietà. Chi sarà sospettato di essere alleato di coalizione ribelli verrà ucciso, chi sarà sorpreso a prendere parte ad una seduta di un partito indipendente verrà ucciso, chi tenterà di appoggiare una coalizione di ribelli sarà tenuto sotto stretto controllo dai Cavalieri Hamukrat, ma se appoggeranno le Guardiane verranno uccisi.


I manifesti tappezzavano l'intera Haeterfiel e tutti i cittadini ci stavano lentamente facendo l'abitudine.
Cinque figure ammantate correvano da un vicolo cieco ad un altro, con soste prolungate dietro a cassonetti dell'immondizia e lampioni, erano diretti al portale che dava sul supermercato.
Camminarono veloci, mantenendo il battito del cuore più calmo possibile a dispetto degli sguardi stupiti del passanti.
Erano ormai al portale, quando un Cavaliere Hamukrat a cavallo sbarrò loro la strada, il cavallo si imbizzarì e tre di loro caddero a terra.
Il Cavaliere disarcionò e torreggiò sulla minuta figura incappucciata con i suoi due metri e novanta di armatura nera piena di spuntoni.
-Non è permesso attraversare il portale- il Cavaliere estrasse una spada lunga almeno un metro e mezzo, avrebbe potuto tagliare in due quelle cinque in un sol colpo, se non fosse stata prontamente fermata da un foglio di carta stampato che una di loro gli sventolava sull'elmo -Siete autorizzati da Nerissa!?- si stupì e le lasciò passare con un inchino riverente.



Appena arrivati a Meridian, le figure ammantate corsero nelle tortuose vie della Città Alta, fino a raggiungere i corridoi stipati delle umide catacombe della Città Infinita.
Navigarono per un po' a vuoto finché non raggiunsero un portone in ebano, bussarono, dallo spioncino spuntarono due occhi vispi -Parola d'Ordine- domandò l'essere dietro la porta.
-Wingardium Leviosa- rispose una delle figue ammantate.
La porta si aprì con un cigolo e le figure ammantate entrarono in un bunker sotterraneo d'emergenza, che ospitava pochi soldati superstiti feriti e alcuni maghi di varie razze.
-Che cosa ci fate ancora qui?- una delle figure ammantate si rivolse a Blunk -Vathek vi aveva ordinato di fuggire-
-Fuggire dove?- rispose Blunk amareggiato -Phobos controlla tutto. Se noi esce fuori, lui decapita noi. Lui scoperto invenzione di esecuzione da umani, loro chiama "Ghigliottina"-
-Esecuzioni pubbliche?- una delle figure si tolse il cappuccio e una cascata di capelli bioni diedero più tono alla stanza illuminata solo da fiaccole e candelabri -Come si può arrivare a tanto?-
-Lui vuole giustiziare tutti prigionieri. Blunk sentito che Vathek e Rythor saranno primi giustiziati-
-E' una follia!- la seconda si levò il cappuccio e annichilì con lo sguardo severo tutti i presenti, eppure si vedeva che era solo una giovanotta dalla pelle scura e i capelli divisi in piccole treccine.
-Non temere, ti aiuteremo noi- aggiunse una ragazza dai tratti orientali, i capelli divisi in due lunghe trecce.
-Spero che sia facile come auspichiamo- la ragazza con i capelli castani si sedette su una panca di legno -La' fuori sono tutti contro di noi. Se facciamo un passo falso ci finiamo noi su quelle forche-
L'ultima figura non si tolse il cappuccio, ma si rivolse direttamente a Blunk -Noi possiamo salvare il tuo popolo, noi possiamo riportare la pace alla tua gente, ma tu dovrai farmi un grandissimo favore-
-Parla, Blunk ti ascolta- Blunk si infilò uno sgualcito mantello da generale strappato sugli abiti luridi -In ogni caso Blunk guida suo popolo a riconquista di Meridian. Noi passling coraggiosi, noi passling anche ottimi guerrieri-
-Ho bisogno che tu mi dia un artefatto magico che Egalord non conosca. Comincia ad essere difficile anche muoversi col Cuore di Kandrakar da quando lui ha sviluppato la capacità di percepire la Quintessenza. Per sperare di avere una chance ho bisogno di prenderlo di sorpresa. Per questo chiedo aiuto a te, Blunk. Ti prego, aiutami, sei la mia ultima speranza-
Il Passling non aveva mai udito rivolte a sé parole che lo nobilitassero più di "verme delle paludi", "rospo spilorcio" o "lurido ladro", con gli occhi colmi di lacrime di commozione, si slacciò il pendente che teneva al collo e lo porse alla Guardiana -Questo Dente di Tonga, Oracolo donato Blunk per suoi meriti. Permette di portare te dove tu già stata-
-Grazie infinite, Blunk. Potresti aver contribuito a sconfiggere quel tiranno- Will si tolse il cappuccio e prese fra le mani il monile con veneranda devozione, se lo infilò in tasca e si rivolse alle altre Guardiane -W.I.T.C.H., soldati, maghi e chiunque sia determinato a lottare per un mondo che è nostro, per un mondo che è libero. Noi non lasceremo mai indietro nessuno dei nostri, noi li riporteremo a casa ed elimineremo la minaccia del male dai nostri mondi. I figli dei nostri figli godranno della libertà grazie allo spirito di umanità e di patriottismo che oggi state dimostrando. Io non vi chiedo di lottare per me, ma per gli altri, per voi stessi e per i vostri discendenti. Noi Guardiane non ci saremo per sempre e un giorno toccherà a voi, miei piccoli eroi, combattere per salvare la vostra Regina in pericolo. Allora brandirete le spade e gli scudi al dio Holikserr e lotterete dall'alba all'imbrunire per il vostro mondo... per gli Escanor... per Meridian!-
Un urlo indefesso si sparse per tutta la Città Infinita, tutti correvano nelle fucine ad armarsi e a bardarsi con delle armature forgiate alla meglio. Le Guardiane volavano in testa al gruppo, tutte tranne Will.
-Io non verrò con voi alla cerimonia di esecuzione- le avvertì la ragazzina -Io e Egalord abbiamo un conto in sospeso e intendo saldarlo il prima possibile-
-Stai lottando contro te stessa, Will. Lui conosce il tuo cuore e sa delle tue debolezze, così come sapeva delle debolezze di tutte le altre Guardiane prima di te- Hay Lin le si fece sempre più vicino, le sfiorò il braccio e la fissò intensamente con gli occhi a mandorla, come se perceppisse le emozioni contrastanti dell'amica -Noi ti lasceremo andare, ma solo se sei veramente sicura di riuscire a farlo. Sarebbe inutile farti rischiare se poi non avrai il coraggio di farlo fuori-
-Ti prego, Hay Lin. Ho appena percepito il suo arrivo a Kandrakar. Devo andare a fermarlo- la implorò Will, sentiva il dubbio crescente nella sua mente.
-Una Guardiana andrà a Kandrakar, ma sarà quella che Egalord non si aspetta- rispose fermamente Hay Lin, con una mossa impercettibile di arti marziali, strinse le dita intorno alla vena cardioencefaloidale dell'amica, che cadde a terra svenuta come un sacco di patate -Mi dispiace Will- sussurrò Hay Lin, le afferrò il Dente del Tonga dalla tasca e riportò alla mente le immagini di Kandrakar, un fascio di luce la investì e si ritrovò nella Fortezza al Centro dell'Infinito.

Si guardò intorno, utilizzò il potere dell'aria per crearsi mentalmente una mappa tridimensionale grazie alla percezione dei punti in cui l'aria lascia posto alla materia, avvertendola di ogni tipo di ostacolo o dell'eventuale presenza di nemici.
Girovagò per un po', sempre senza far rumore utilizzando il potere dell'aria per insonorizzare i proprio passi, eliminando le vibrazioni percepite dall'orecchio di chiunque potesse sentirla.
Arrivò nella Stanza delle Stille, dove cinque sfere di luce aleggiavano intorno ad una tinozza di marmo.
Troppo meravigliata da quello spettacolo abbacinante, non si accorse nemmeno di avere la lama di un coltello puntata contro la carotide, quando se ne rese conto, l'aggressore le tappò la bocca con la mano.
-Ssst...- le sussurrò l'aggressore -Sono Luba, la Guardiana delle Stille. Mi sono appostata qui per sorprendere Egalord in caso volesse mettere le mani sulle Stille-
-Lui è qui?- domandò telepaticamente Hay Lin.
-Sì. Si è nascosto dentro la Fortezza e ci sta dando non pochi problemi, ci fa crollare addosso grossi pezzi di marmo, ci colpisce con scariche di Quintessenza a intervalli irregolari per evitare di adattarci, ha perfino trafitto uno dei nostri, uccidendolo. L'Oracolo ha dichiarato lo stato di emergenza assoluta, ognuno deve difendere le proprie postazioni a qualsiasi costo, soprattutto io ed Endrarno, che abbiamo la responsabilità dei Poteri Elementari e della detenzione dei più potenti criminali dell'Universo. Halinor ha cercato di mettersi in contatto col Cuore di Kandrakar, ma Will non risponde. E' ancora viva?-
-Beh... in un certo senso... diciamo che l'ho messa K.O. per un po'-
-Tu sei pazza, Guardiana dell'Aria. Solo la Guardiana della Quintessenza è in grado di uccidere Egalord -
-Non direi proprio, nella cultura da cui provengo, l'aria è legata all'anima, quindi è possibile che io possieda anche poteri spiritici-
-Non ci avevo mai pensato in effetti. In più tu sei l'ultima persona che Egalord si aspetta di ritrovarsi a Kandrakar, per lui l'Aria è l'Elemento di minor importanza in assoluto e spesso lo sottovaluta completamente. Adesso vedremo come se la caverà-
-Puoi dirmi approssimativamente dove si trova?-
-Te l'ho detto, io non lo so. Posso solo utilizzare il mio udito per individuare l'origine dei rumori fino a un massimo di venti metri di raggio, Kandrakar è immensa e mi ci vorrebbero giorni per batterla tutta al setaccio, a patto che Egalord si trovi nello stesso punto, ovviamente-
Hay Lin non finì mai di ringraziare abbastanza i suoi neuroni per aver elaborato così in fretta una soluzione tanto astuta -Se io amplificassi mentalmente ogni suono nei confini di Kandrakar tu potresti... trovarne l'origine?-
-Assolutamente sì. Ma avrò bisogno del tuo aiuto anche per isolare i suoni in eccesso e per costruire una mappa mentale di ubicazione sonora-
Luba prese le mani di Hay Lin e le due caddero in uno stato di concentrazione totale.
I vuoti d'aria costruivano i primi contorni della Fortezza, arricchita con percezioni minori come voci o commenti, che venivano isolate mentalmente da Hay Lin. Individuarono con dei puntini creati mentalmente l'ubicazione di ogni corpo che producesse suoni. Un sudore freddo si condensò sulla pelle olivastra della Guardiana, che però mantenne la concentrazione al massimo.
Il fatto che non ci fossero animali a Kandrakar aiutava nelle ricerche. Isolarono i battiti cardiaci di ogni corpo che era ingrado di provocarne, restò un solo puntino, che come ricostruzione mentale aveva un'aria vagamente umana, ma il dettaglio che lo incastrò fu la sua assenza di un cuore... il puntino si muoveva con passo deciso verso una stanzetta circolare.
Luba riaprì gli occhi e interruppe il contatto mentale -La Camera di Meditazione! L'Oracolo si era fermato lì a riposare! Non c'è un minuto da perdere, dobbiamo fermare Egalord-
-Non così in fretta, Luba- Hay Lin le fece l'occhiolino -Effetto sorpresa, ricorda-

-Himerish- sibilò la voce, l'Oracolo sapeva che sarebbe arrivato prima o poi, le sue doti divinatorie erano buone nonostante il potere di quel mostro. Aveva chiesto di essere lasciato solo a riposare proprio per attrarre Egalord in quella Camera e sfidarlo in singolar persona, senza dover mettere più a rischio la vita di nessuno.
Forse sarebbe stato il suo ultimo duello, ma se quella bestia voleva la carica di Oracolo doveva prima passare sul suo sepolcro e su quello dei suoi antenati.
Stringendo i denti, attese l'entrata del suo nemico -Fatti avanti, allora-
Lo scheletro si materializzò dall'altro capo della stanza, le ossa erano molto più bianche del solito, evidentemente, nascosto nelle viscere di Kandrakar aveva assimilato la composizione del marmo e l'aveva fatta propria, forse sfruttandola anche per mimetizzarsi perfettamente con qualche cadavere andato a male nella Torre delle Nebbie o come una statua di un artista necrofilo.
-La tua morte, Oracolo, mi riempirà di potere fino all'orlo, forse dovrò distribuirlo in altri miei cloni- Egalord si fece sempre più avanti, il Cuore irridescente pulsava fra le sue mani.
-Prima dovrai farmi lasciare questo mondo- l'Oracolo tese la mano, una sfera di luce partì contro Egalord, lui la deviò con la verga e gli lanciò contro una scarica di saette rosse, l'Oracolo si spostò sulla sinista e afferrò il manico di una delle sue preziosissime spade da collezzione millenarie, si lanciò di peso contro il nemico e gli tranciò il braccio di netto, con l'altro braccio, Egalord lo prese per il collo e lo sbatté contro il muro -Illuso. Io non posso nemmeno sentire dolore per un braccio di roccia che posso ricomporre quando voglio, Ma tu, folle hai deciso di scavarti la fossa da solo, avrei voluto vederti soffrire di più, ma per il momento mi sei più utile morto che vivo, forse un giorno, quando non avrò più nemici, mi verrà voglia di riportarti in vita con il potere della Quintessenza e divertirmi un pò con te-
Di tutta risposta, l'Oracolo sputò nelle orbite oculari vuote del nemico, i modo non certo consono al suo rango -Sei coraggioso- Egalord strinse di più la gola -Non vedo l'ora che Will entri da quella porta e ti veda morire-
-Ne sei così certo?-
-Sicurissimo. Tutte le Guardiane della Quintessenza hanno sempre anelato al mio potere, non mancherebbe per nessuna ragione al mondo al suo appuntamento con destino.
Il portone della Camera di Meditazione si aprì di colpo -Oh, Will, vedo che...- ne seguì un urlo inumano, simile allo squittio di un porcellino d'india misto al grido di un'emozionale donna del sud al funerale di suo marito.
-Sorpresa!- disse Hay Lin.
-Mi piacerebbe farti a pezzi, Guardiana, tu hai rovinato tutto!- Egalord lanciò l'Oracolo contro la parete opposta e fece partire una scarica di saette.
Hay Lin scagliò un tornado mistico, amplificato dai poteri di Luba, che disgregò le saette e trattenne Egalord a mezz'aria, intento a lottare per la sua stessa vita.
-Cosa mi stai... facendo!?- gridò.
-Che lo spirito vitale che in te aleggia lascia ora la sua sede mortale- disse Hay Lin, il tornado si fece sempre più forte e difficile da trattenere -RIPOSA IN PACE, ORA!-
Con un urlo, lo scheletro cadde a terra supino, ancora tremante.
Senza aspettare un secondo di più, l'Oracolo brandì la spada e fece a brandelli quello che restava delle ossa -Non dobbiamo rischiare che utilizzi di nuovo questo corpo- concluse.
Hay Lin non credeva ai proprio occhi -L'ho... sconfitto?-
-No- rispose l'Oracolo, molto provato, si distese su un lettino di marmo -Il destino che ho visto vede solo Egalord e Will in un confronto definitivo. Per quanto eroico possa essere stato il tuo gesto, Guardiana, non hai fatto altro che posticipare il confronto finale che attende la tua amica. Egalord deve aver trovato una nuova sistemazione per la sua anima-
-Mi permette, signore- Hay Lin espresse una perplessità -Se sapevate che sarebbe stata Will a sconfiggere Egalord, perché avete lottato contro di lui? Avreste perso comunque-
-Ah, mia cara Hay Lin, sei identica a tua nonna, energica e fine d'intuito. La tua stessa presenza qui mi ha confermato che né io né Egalord abbiamo una chiaroveggenza certa del futuro. Io so per certo solo che si terrà presto la battaglia finale, non ho mai detto che sarebbe stata Will a vincere-

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Capitolo 7
*** Una scomoda Identità ***


Meridian, Città Infinita, Fonte dell'Antica Maga...

-Sei sicuro che sia la scelta giusta?- domandò Irma, ancora nella sua forma umana, imbacuccata nel pesante cappotto verde acqua.
-Sicurissimo, Irma- rispose prontamente Caleb, avanzava impettito e con sicurezza sulle umide, sporche e usurate dal tempo piastrelle del pavimento della Città Infinita, scavate nei sotterranei di Meridian da Wertimorgg, figlio di Opteryiomorgg, primo Re di Meridian della Quinta Dinastia Pre-Escanor.
-Non per mettere in discussione le Supreme Autorità Magiche di Meridian, ma... non sarebbe più comodo un test del D.N.A.-
-Più comodo sì, ma molto dispendioso, richiede periodi troppo lunghi e ci offrirebbe un risultato valido solo su certi soggetti già registrati dalla polizia. Non è il caso di rischiare, farebbe solo insospettire tuo padre- Caleb si fermò davanti alla cascatella artificiale delle Celle Irraggiungibili -Omer'Sibah-all... Omer'Sibah-all Maga-
Una figura bellissima e quasi eterea emerse dalla cascatella,gli occhi brillavano di un verde spettrale e la voce era calda ma distante -Omer'Sibah-all... Omer'Sibah-all Moromorante-
-Io e la Guardiana siamo venuti a chiederti consiglio, Antica Maga- Caleb si inginocchiò, Irma fece lo stesso per non sembrare sgarbata.
-I miei consigli sono come fumo nel fumo, non ti daranno la limpidezza, ma aumenteranno la foschia sui tuoi occhi- rispose sibillina l'Antica Maga.
-Ti chiedo umilmente di mostrarmi il volto di colui il cui sangue macchiò questa spada- Caleb le porse la spada di Rythor, che non era stata toccata in nessun modo dalla sera dell'aggressione, una scia rossastra di sangue secco ne ricopriva ancora il filo della lama.
L'Antica Maga la fece levitare per qualche secondo a pochi centimentri dalle sue mani, poi pose il suo sguardo su Irma.

-Arduo chi brama, arduo chi pecca, arduo chi sfrutta il sangue alleato, arduo chi tiene il sangue celato, arduo chi sfrutta il sangue che ama-
-Come prego?- Irma aveva preso tre e mezzo in poesia proprio la settimana scorsa. Non andava molto d'accordo con i versi, le prose, la divisione in stanze e le similitudini, per quello ci voleva una come Hay Lin -Può spiegarsi meglio?-
-Volete che io vi mostri il volto del vostro nemico? Volete che io vi mostri il volto del meridiano che si fa chiamare Egalord?-
-Antica Maga- Caleb estrasse un coltello dalla cintura, si ferì profondamente la mano e un rivolo di sangue bluastro sgorgò nella vasca di raccolta della cascatella -Sul sangue dei Mormoranti, figli di Phobos, io ti prego. Dicci chi è... mostraci il suo volto-
-Il dolore provato dalle tue carni di pianta non sono nulla in confronto a quello che proveranno le Guardiane nel loro cuore di umane. Terribile e indomabile è il destino che vi cinge. Nulla vivrà se nulla morrà. Il volto che bramate io ve lo farò vedere, ma starà a voi versare il sangue senza esitazione o per la Guardiana che amate sarà la fine-
-Sarà la fine per tutti- Caleb si immerse nell'acqua fino alle ginocchia e tese la mano a Irma -Guardiana dell'Acqua. Avrò bisogno del tuo potere per dar forma e colore al volto che vedremo nelle onde-
Irma si immerse ed espanse i sensi, ogni molecola di idrogeno e ossigeno le comunicava qualcosa di diverso, ognuna con un suo colore come dei pixel disordinati.
-Usa la mente, Guardiana, usa la mente per decodificare ogni impulso idrico - sussurrò l'Antica Maga -Io ho sistemato le molecole secondo il Codice Vitae che mi avete mostrato nel sangue di Egalord. Dimmi cosa vedi...-
Irma decise di non gettarsi a capofitto, decise di procedere per gradi, con molta calma, cullata dalle acque.
-Vedo una Y...-
-Ottimo, se il secondo cromosoma è Y allora si tratta di un uomo-
-...vedo un degrado... sull'orlo del disfacimento...-
-Tipica età intorno ai quarantasette e cinquant'anni, in cui il corpo perde la sua parvenza immortale e si avvia verso le tribolazioni del futuro-
-...vedo un corpo...-
-Un corpo? Com'è fatto?-
-...robusto credo... robusto e...-
-Così ci metteremo cent'anni- le interruppe Caleb -Irma, devi concentrarti sul viso e sugli occhi e dirmi se lo riconosci-
-...gli occhi sono marroni, molto intensi e i capelli...-
-Irma! Cosa vedi? Dimmi!-
-...sono rossi, di un rosso fiamma inconfondibile, scurito nel tempo- Irma riaprì gli occhi, era sconvolta, fissò gli occhi carichi di stoicità dell'Antica Maga -Si tratta di lui?-
-Ciò che hai visto è cio che mi hai dato. Io non ho interferito in nessun modo, Guardiana-
-Insomma? Si può sapere chi hai visto? L'hai riconosciuto?- insistette Caleb.
-Era Tony Vandom, il padre di Will-
Caleb rimase a bocca aperta -Antica Maga, la prego. Come può essere possibile? Come può Will trovare la forza di uccidere suo padre?-
-Egalord si fece la stessa domanda, solo che la sfruttò a suo vantaggio. Il mio consulto l'avete avuto, di più non mi è concesso aiutarvi- l'Antica Maga tornò nelle gelide acque della cascatella, lasciando Caleb e Irma con un sacco di risposte e ben poche domande a cui associarle.

Kandrakar...

Le tre ragazze si fecero avanti, per loro l'Oracolo aveva aperto un portale d'emergenza di priorità assoluta.
Taranee, Cornelia e Hay Lin non avevano avuto neanche pochi minuti per pettinarsi o truccarsi per farsi belle davanti alla venerandissima Congrega, la cui età media si aggirava intorno ai duecentoventotto anni.
-Fatevi avanti, Guardiane- le accolse l'Oracolo -Abbiamo molto di cui parlare. Irma ci ha appena fornito l'identikit del nuovo corpo posseduto da Egalord-
-Finalmente scoveremo quell'impostore dell'altra sera- disse Cornelia.
-Di questo parleremo in seguito- l'Oracolo non voleva trattare subito un argomento così delicato, la sua millenaria esperienza gli aveva insegnato ad ordinare gli argomenti di cui trattare nelle lunghissime sedute del Consiglio Superiore di Kandrakar -Hay Lin, per il grando coraggio con cui ti sei battuta contro Egalord, per l'averlo sconfitto e per aver dimostrato un esemplare spirito di sacrificio prendendo il posto della tua amic, la Congrega ti consente di parlare per prima, in modo che tu faccia il punto sulla situazione attuale-
Un po' titubante, Hay Lin si fece avanti, fino alla pedana circolare, dove centinaia di occhi erano puntati su di lei -Allora... ehm... immagino che tutti voi sappiate della situazione in cui ci troviamo- era il momento peggiore per una crisi da palcoscenico -Ma noi Guardiane abbiamo un piano per sconfiggere Egalord-
-E quale sarebbe?- Endarno stava con le braccia incrociate, imponente dietro al saggio Tibor -Non mi sembra che voi Guardiane abbiate mai fatto qualcosa che non metta in serio pericolo la Congrega o il vostro stesso mondo. Il più delle volte con Phobos ve la siete cavata all'ultimo secondo-
-Ti prego, Endarno- ribatté Halinor, l'ex-Guardiana del Fuoco -Solo perché la mia generazione è stata la peggiore non devi fare di tutta l'erba un fascio. Sia io che Luba abbiamo visto la Guardiana dell'Aria salvare la vita all'Oracolo. Se non fosse stata per lei oggi non saremo qui, ma in un campo di concentramento su Basiliade ad aspettare la nostra fine-
Stava per nascere una pesante discussione, ma l'Oracolo placò gli animi con un gesto imperioso -Hay Lin, ti prego, continua-
-Quando si terrà lo scontro finale, abbiamo intenzione di utilizzare la purezza degli Elementi per annientare la malvagità di Egalord e fargli raggiungere spontaneamente la libertà dell'anima, in modo da non compromettere la salute del corpo che sta possedendo-
Endarno la fissava, aveva solo collera e ardore negli occhi, voleva spiazzare definitivamente quell'impudente ragazzina -Bisogna ricordare però che gli Elementi sono fallimentari. Se una di voi non dovesse avere la coscenza a posto il piano salterebbe...- rifletté. Come mettere in seria difficoltà la Guardiana impicciona? Trovato! In fondo aveva pur sempre centotrent'anni di esperienza più di lei in questo genere di cose -Io proporrei di far sì che Egalord si impossessi della Guardiana della Quintessenza. Il loro potere è compatibile e potrebbe resistere al potere della malvagità quanto basta per permetterci di ucciderla e liberarci di (entrambi) Egalord-
Le Guardiane e buona parte dei presenti guardavano con disprezzo quell'uomo tanto astuto, meschino e approfittatore.
L'Oracolo, in un modo o nell'altro, sapeva che le cose avrebbero preso questa piega. Chiuse le palpebre e l'intera sala di zittì di colpo -Che sia messa ai voti. Ognuno avrà la possibilità di decidere. Verrà attuato il piano che riceverà più voti-
La votazione si concluse con centoquarantotto voti per Hay Lin e centoquarantanove voti per Endarno.
A malincuore, l'Oracolo fu costretto ad accettare la proposta più friste ma più efficace.
Le Guardiane si rivolsero inferocite verso Endarno, il quale rideva di buon gusto, non tanto per la futura sconfitta di Egalord, ma per l'impotenza dei suoi avversari.
-Tu!- Hay Lin aveva quasi la schiuma alla bocca -Tu sei un mostro!- gli si fece vicino e gli tirò un pugno sulla guancia -Non ti importa quello che accadrà a Will?-
-Mi importa, invece. In questo modo le risparmierò la paura di far del male al suo paparino- Endarno afferrò Hay Lin per la spalla e lei cominciò ad urlare, la sua presa era rovente, bruciava la carne e faceva un dolore pazzesco -La vostra amica è finita in ogni caso. Solo che io vi offro la possibilità di sbarazzarvi anche di Egalord una volta per tutte-
-Adesso basta, Endarno- con un gesto imperioso, l'Oracolo fece cessare la morsa rovente di Endarno -Non hai già fatto loro abbastanza male?-
-Non è nemmeno un decimo di ciò che si meritano- Endarno, indispettito, si voltò, il mantello di ermellino fluttuava nell'aria con un'eleganza incredibile -Lascio i nove decimi ad Egalord-

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Capitolo 8
*** Pace Apparente, Pericolo Costante ***


"Fredda la mano, le ossa e il cuore, freddo il corpo del viaggiatore. Non conosce ciò che il futuro gli porta, che quando il sole è calato, la luna è già morta"
Smeagol

-Voi permette me, Altezza?- domandò il generale Blunk.
-Fate pure- acconsentì Elyon.
Blunk conficcò nel terreno lo stendardo degli Escanor -Gli Dei salvino la Regina!- gridò al popolo.
-Lunga vita alla Regina Elyon! Lunga vita alla Regina Elyon!- acclamò il popolino all'unisono.
Dal trono di legno montato sulla piazza centrale, la Regina stava con i suoi dignitari, i suoi generali e col fratello ridotto in catene -Ti stai divertendo?- gli domandò.
-Feccia degli Escanor!- gridò Phobos a sqaurciagola -Nostra madre non avrebbe mai voluto tutto questo. Un esercito di Passling, l'intervento di Guardiane umane... hai gettato la tua dinastia nella bassezza più assoluta-



La Regina si alzò dal suo trono e si mise faccia a faccia col fratello, lui era sempre più alto di lei, ma a Meridian le fattezze non contavano più di tanto e, come dimostrava la recente vittoria, le creature più piccole e deboli sono sempre le più astute e coraggiose -E tu, fratello, hai gettato la rovina sul mondo che dicevi di amare, dalla Battaglia di Grigiobosco alle deportazioni a Cavigor, dalle frustate alle impiccagioni. Il mio popolo ha sofferto la fame e la sete per colpa tua. Ore estenuanti di lavoro per te, leva obbligatoria fin dalla tenera età ed infine, hai osato spodestarmi dal trono di Meridian, mi hai richiamata sul mio mondo solo per tentare di rubarmi i poteri e gettare nell'oblio ogni speranza.
Non lo dico solo perché tentare una cosa del genere è un sacrilegio indissolubile, ma anche perché hai tradito l'amore che provavo per te, quell'amore misto a smarrimento e a felicità indicibile quando Cedric mi ha portata qui.
Ogni cosa che mi avevi dato era solo un enorme inganno, il giardino reale, il castello fiabesco e i boschi fioriti. Appena mi apprestavo a dormire, l'oscurità riaffiorava nel mio mondo, la gente soffriva, il sangue macchiava i miei possedimenti e i miei cortigiani non erano altro che mostri... e...- Elyon tirò uno schiaffo fragoroso al fratello -...e tu eri sempre lì, sempre lì per mentirmi ogni giorno di più. Ora prova a solo a biasimarmi e a darmi dell'inclemente e ti getterò senza troppi rimpianti nella Torre delle Nebbie-
La Regina si rivolse al popolo -Che sia pace!-
Phobos venne portato nella sua ormai abituale cella di isolamento nel carcere della Città Infinita, sotto la custodia dell'Antica Maga che viveva nella cascatella artificiale di accesso alle prigioni.

Silver Dragon, verso sera...

-Presto, portatemi un altro po' di sali- diceva Hay Lin, smaneggiando con delle bende di lino che posava con intermittenza sulla fronte di Will e poi faceva bollire in un pentolino sopra un fornelletto a gas della cantina.
-Ti dispice!? Mi sto mettendo la smalto, i sali rovinano le unghie- disse la frivola Cornelia -Perché non vai tu, Caleb?-
-Noi Mormoranti, in quanto piante, non andiamo molto d'accordo col sale- rispose il temerario comandante dei Ribelli.
-Ma è possibile che tu sia sempre così manesca?- Taranee rimproverò Hay Lin.
-Volevo solo dimostrare di non essere brava soltanto a fare il riso alla cantonese- si discolpò lei -Ho dovuto farlo per evitare che si agitasse per niente-
-E hai fatto molto bene, nipote mia- l'anziana e mite Yan Lin entrò nella cantina con un vassoio pieno di rimedi tradizionali cinesi e qualche sacchettino di sali del Mar Morto -Hai dimostrato coraggio, spirito di sacrificio e nervi saldi. Qualità molto rare di questi tempi-
-Grazie, nonna. Tu sai sempre come risollevare gli animi- sorrise Hay Lin e aprì un vasetto aromatico proprio sotto le narici di Will, la quale riprese subito conoscenza.
-Bentornata, Will!- salutò allegramente Irma.
-Cos'è successo?- Will cercò di rimettersi in piedi, poi una fitta terribile le trapassò le tempie e ricadde sul lettino degli ospiti.
-Non ti muovere. L'assenza di circolazione di ossigeno al sistema nervoso centrale ti ha indebolito parecchio, mi dispiace di averti fatto male, amica mia-
Will sfoggiò uno dei suoi sorrisi più puri e sinceri -Oh, non fa niente. Allora non sei brava solo a fare i ravioli al vapore- poi, come succedeva costantemente, la sua mente tornò a lui -Egalord! Dov'è finito?-
-Beh... prima avremmo una sorpresa per te...- Hay Lin tese a Will un pesante oggetto raggomitolato in un pezzo di stoffa gialla -Aprilo-
Will si aspettava i soliti regalini scontati, come le ranocchielle peluches, gli zaini decorati con le ranocchielle, o una miniatura di Kermit, la rana dei Muppets, invece, appena aprì il sacchetto, vi trovò solo un sasso -Mi state prendendo in giro?- domandò sorridendo ad ognuno dei suoi amici lì presenti.
-E' il pezzo più grande che sono riuscita a recuperare dallo scheletro di Egalord, l'Oracolo lo ha ridotto in pezzi e dopo mille scongiuri, malocchi e formule arcane, me l'ha consegnato. Ha detto che ora dovrebbe anche ampliare i nostri poteri e portarci fortuna, anche se sono molto scettica a riguardo-
-Oh, Hay Lin- gli occhi di Will si colmarono di lacrime -Hai fatto tutto questo per me! Avrei voluto tanto essere lì con te a lottare contro quel demonio-
-Avrai la tua occasione, ne sono certa- rivelò vagamente l'amica, sapendo dell'onnipresente possibilità che lo scontro finale si potesse concludere con un clamoroso 1 a 0 per Egalord.
Le porta della cantina si aprì di colpo e tutti, specialmente Vathek, si nascosero per paura che si trattasse di un "babbano" come il padre di Hay Lin.
Tirarono un sospiro di solievo, era solo Shagon, con le ali dispiegate, accompagnato da Mr Huggles, un comune ghiro in versione Kon, mostro gigante peloso e Napoleone, il gatto di Lilian, in versione pantera-lupo mannaro.
-Siamo ora di ritorno dal municipio- Shagon ritornò Matt e Huggles e Napoleone nelle loro meno appariscenti forme animali -Dove abbiamo sconfitto Nerissa-
-Matt!- Will ritrovò misteriosamente la forza di tenersi in piedi e di correre fra le braccia del suo fidanzato -Come avete fatto?-
-Con un pizzico di fortuna, un po' di forza fisica e il Cuore della Terra a nostra disposizione- rispose Matt.
-Quello che mi importa è che tu sia vivo e stia bene-
-Per te sopravviverei anche nella bocca dell'Etna se necessario. E' il potere del Cuore a tenermi in forze, solo che non so se sia il potere di Lilian o quello dell'amore a farmi dare sempre il massimo-
-Adesso basta con le guerre, basta con le battaglie, amore mio. Voglio solo tornare a casa e farmi una bella doccia. Speriamo che mia madre non si sia chiesta dove sono stata nelle ultime settimane-
-Per favore, ha appena partorito il tuo fratellino. Avrà troppo da fare per farsi domande così effimere- scherzò Irma, sottraendo l'amica al prolungato abbraccio del fidanzato.
-Comunque non ti biasimo. Tornate pure a casa e riposatevi. Il peggio è passato- Hay Lin stava per dire "è appena cominciato", ma trattenne il suo pessimismo per deprimersi maggiormente con le poesie del Leopardi e mantenne il suo proverbiale ottimismo taoista.
Prima che Matt varcasse la soglia del Silver Dragon, Yan Lin utilizzò le sue scarse doti di controllo dell'aria per inviargli con un soffio d'aria un messaggio rivolto a lui soltanto "Stasera... 11:30... Libreria di Cedric... Non mancare".
Matt annuì, se c'era qualcosa che Will non doveva sapere significava che come minimo il pianeta era sull'orlo del collasso totale.
-A domani, Will- salutò lui, appena davanti a casa dell'amica.
-Aspetta, Matt- Will si vergognava un pochino, ma colse l'attimo fuggente -Mi canteresti una serenata?-
-Non ho la chitarra-
-Così, anche a voce se ti va-
Matt sorrise... aveva scritto una canzoncina sulle avventure delle Guardiane, non era un poema epico ovviamente, ma dava l'idea di un'avventura fantastica, che un giorno i loro discendenti avrebbero potuto ascoltare per ricordare questa generazione di Guardiane...
Prese fiato ed intonò -Le Guardiane della libertà per il mondo che verrà.
Sono cinque le ragazze che mai nessuno vincerà.
Ad ognuna il suo elemento che, il Cristallo donerà.
Acqua, Aria, Terra, Fuoco e Will, questo gruppo guiderà...
-
Le gote di Will si tinsero di rosso fuoco, di un colore a metà fra i suoi capelli e un caco andato a male da un mese.
-...le super W.I.T.C.H., ragazze OK,
In lotta per l'umanità,
amiche per l'eternità,
sono le W.I.T.C.H...
.-
Ogni sua parola e riempiva la mente di dolci e tristi ricordi.
-...le Guardiane più agguerrite che abbia conosciuto mai,
contro Phobos, Cedric, su Meridian, non si arrenderanno mai,
Guerriere Mistiche,
Non è facile dividersi, fra scuola e ostilità,
ma a loro, basta solo, l'amicizia e l'allegria
-
Si interruppe all'ultima nota, poi accarezzò dolcemente il volto della ragazzina emozionata e lei, colpita da qualche istinto passionale, lo baciò in bocca.
Entrambi rimasero interdetti per un bel po', poi si divisero come se nulla fosse, ma quell'evento sarebbe rimasto impresso nei loro neuroni per il resto dei loro giorni.

Ye Old Bookshop, 11:30 precise...

-Siamo al muro del pianto ormai- annunciò Hay Lin ai presenti -Egalord si è rintanato in un nuovo corpo e, quel che peggio, ha appreso come mascherare la Quintessenza in suo possesso. Non lo riconosceremmo nemmeno se si consegnasse volontariamente a noi!-
-La situazione è quello che è purtroppo- disse Caleb, vestito col suo solito pastrano marron chiaro, le braccia incrociate e la spada a protata di mano -Non serve a nulla compiangerci, dobbiamo inventaci qualcosa per scovarlo-
-Perché non sguinzagliamo per il mondo una trentina di Sarvask?- propose Vathek -Lo costringeremo ad uscire allo scoperto per forza-
-No- Rythor scuoté il capo, in segno di disapprovazione -Non riusciremo a scucirgli una parola nemmeno se lo ficcassimo in un alveare di Larvek a digiuno da venti mesi-
-Dobbiamo agire con intuito e con calma- disse Matt -Ok, io non sono uno stratega meridiano, non sono un bestione blu di due metri né una cratura di nessun altro tipo... sono solo un ragazzo, penso da ragazzo e ragiono da ragazzo... sicuramente Egalord si aspetta proprio che noi ce ne stiamo qui a scervellarci su come trovare un modo per sconfiggerlo...-
-...dunque potrebbe essere venuto a...- Irma guardò negli occhi ad uno ad uno tutti i presenti, ognuno guardava fuori dalla finestra, dove una figura scura, avvolta in un cappotto verde con tanto di cappuccio per la pioggia, li stava osservando, non distogliendo mai il volto da una copia del quotidiano di Haeterfiled, tenuto erroneamente al contrario.
-La scrittura meridiana è dal basso verso l'alto e da destra verso sinistra- commentò distrattamente Caleb, poi si rese conto della scoperta e afferrò la spada, gli altri presenti fecero lo stesso, chi poteva si trasformava e si diressero in massa all'uscita della libreria. Se era veramente Egalord non dovevano farselo scappare per nessuna ragione al mondo.
Appena notò il movimento un po' troppo accentuato, il losco figuro gettò il giornale a terra e corse a tutta velocità per le vie periferiche della città.
Rythor, abituato com'era all'azione, sfondò direttamente la vetrina del Ye Old Bookshop e si capitombolò sulla strada, restando sempre ad una distanza minima dalla spia.
Il losco figuro svoltò in un vicolo cieco, Rythor fece appena in tempo a fendere la spada, che egli era già sparito, sembrava si fosse teletrasportato in un lampo di luce.
-Dannazione!- pieno di rabbia, Caleb tirò un calcio ad un bidone -Ce l'avevamo in pugno!-
-Non è detto- notò Vathek -Rythor, dammi la tua spada-
Il guerriero gliela porse, il gigante azzurro passò il suo enorme indice tozzo sul filo della lama e se lo portò alla lingua -E' sangue umano, non ci sono dubbi- concluse -Sei riuscito a ferirlo prima che si teletrasportasse-
-Vuoi dire che ci basterebbe controllare ogni uomo ferito alla gamba per riuscire a scovarlo?- Hay Lin si sentiva ad ogni passo sempre più vicino alla soluzione del fitto mistero della fantomatica reincarnazione, o meglio, della fantomatica impossessione.
-No, è rimasto acora un po' di sangue fresco- Matt prese l'elsa della spada fra le mani ferme -possiamo fare qualcosa che Egalord non si aspetta minimamente. Una pratica che abbiamo appreso noi umani nell'ultimo secolo e che è a lui completamente ignota. L'analisi del D.N.A.-
Irma si sbatté la mano sulla fronte -Ma certo! L'analisi del D.N.A.! Come ho fatto a non averci pensato prima? E pensare che mio padre è un poliziotto, possiamo chiedere alla scientifica di analizzare quella goccia di sangue da parte nostra-
-Speriamo solo di convincerli- disse Cornelia -Per ora, restiamo calmi, calmi... tutti zen, assolutamente zen... Se ho ben capito, questo tizio vuole uccidere Will (e non sarebbe nemmeno il primo). Dobbiamo tornare alla nostra vita quotidiana e lasciargli credere che ci siamo arresi, che non lo stiamo più cercando. Allora sarà lui a fare il passo falso e sarà nostro-

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Capitolo 9
*** Il Profeta di Amagoss ***


"In origine vi erano tre Dèi... Kroitarr, Dio della Vita e della Morte, Azamoo, Dio del Fato e Amagoss, Dio della Vita Infinita.
Quando i tre Dèi e la loro progenie forgiarono Meridian nelle vastità dell'Universo, Kroitarr generò i Galhot, i giganti dalla pelle blu che furono i primi ad abitarla, Azamoo iniviò da un mondo lontano Escanor, il primo re, e i suoi figli per liberare il mondo dalla tirannia del potere e della cupidigia, Azamoo parlava alle Regine tramite segni e simboli, infine, Amagoss, vedendo che la morte persisteva su Meridian, offrì ai pochi immortali dell'Universo, un luogo sicuro ed immutabile in cui albergare... tutto ciò a caro prezzo, la solitudine eterna e la continua morte e rinascita."
Umer'kross, Libro Sacro di Meridian, Cap.1, Dall'oscurità

Casa di Will, in una sera di pioggia...

L'essere che stava con Matt sull'uscio non era per niente umano, già da una prima occhiata tramite lo spioncino della porta, Will capì di chi si trattasse...
-Che aspetti ad aprire, tesoro?- domandò la madre lievemente irritata, mentre allattava il figlioletto appena nato e contemporaneamente compilava frettolosamente un paio di moduli di vendita e contrattazione.
Will aprì la porta per un quarto e sussurrò agli ospiti -Forza, entrate. Ma non fatevi vedere-
-Sarò discreto come sempre- sussurrò Vathek.
Matt le fece l'occhiolino -Per Vathek "discrezione" significa correre a tutta randa verso i nemici con un'alabarda in mano-
-Ok... cercate di essere più discreti del solito- Will li invitò a seguirli, attraversarono rapidamente il corridoio che dava sulla cucina, poi proseguirono verso la meta, la cameretta di Will, l'unico problema era il soggiorno, tappa obligatoria per arrivare a destinazione... e lì c'era sua madre.
-Mi è venuta un'idea- disse Matt, prese Vathek per il braccio e si presentarono davanti agli occhi inebetiti della madre di Will e del pargoletto che teneva in braccio.
-Salve, signora Vandom. Io e Vathe... ehm... Valter. Siamo qui per fare la prova costume della Bella e la Bestia per la scuola-
-Uhm... non lo sapevo... ma del resto di cosa mi devo stupire? Quella marmocchietta non mi racconta mai nulla... Va bene, Matt, come tua futura suocera non ho niente in contrario... almeno questa volta Will inizierà a fare qualcosa di utile per la società-
Matt e Vathek raggiunsero Will in camera sua, era rossa in faccia come un peperone.
-Quanto odio quella donna- seduta a gambe incrociate sul letto, iniziò a mordere il cuscino -Non sai cosa darei per poter vivere con mio padre, almeno lui...-
-Non penso che sia una buona idea, con i tempi che corrono- disse Vathek, ma se ne pentì subito, Irma gli aveva detto la verità su Egalord e su ciò che ognuno di loro avrebbe dovuto fare con Will -Soldo di cacio, ascolta...- il gigante accarezzò i tratti morbidi del viso della ragazzina, poi le lisciò affettuosamente i capelli rosso fiamma -Non sai da quanto tempo ci conosciamo, piccolina. Mi ricordo ancora quando io e Cedric ti abbiamo teso la prima trappola a Heatherfield, ed ora, nuovamente, mi chiedono di ucciderti- poi, accadde ciò che Will non si sarebbe mai aspettata da un gigante alto due metri e largo la metà, Vathek stava piangendo, la teneva stretta fra le sue manore, i suoi singhiozzi erano come i grugniti di un cinghiale ferito.
-Vathek, ti prego. Non dobbiamo essere così diretti- Matt si fece più vicino al gigante, Vathek si voltò e prese il ragazzo per la gola.
-NON DOBBIAMO ESSERE COSI' DIRETTI!? Brutto schiavo di Nerissa! Ti faccio notare che ci hanno ordinato di ammazzare la tua ragazza e tu mi dici di NON ESSERE COSI' DIRETTO!?-
-Vathek, basta!- Will paralizzò il braccio di Vathek con una debole scarica elettrica -Matt, esigo spiegazioni!-
Il giovane si riprese dall'agressione, respirando a fatica -Kandrakar... ha votato contro la proposta di Hay Lin... Endarno e l'Oracolo ci hanno ordinato di far sì che Egalord si impossessi di te, nella frazione di secondo in cui il Potere Assoluto avrà raggiunto il suo apice, la tua energia vitale sarà al minimo indispensabile per mantenerti in vita e allora, noi dovremo scagliare contro di te un attacco congiunto di tutti gli Elementi e...-
Vathek, furibondo, tirò un pugno contro una mensola, sfasciandola -...e ucciderti-
-Cosa!?- Will sapeva che né Matt né Vathek le avrebbero mai mentito riguardo ad una cosa così seria e forse era proprio quello che la rendeva così triste -Con che coraggio venite a dirmelo in questo modo?-
-Perché sappiamo che c'è ancora speranza... vogliamo tentare l'impossibile- rispose Matt.
-Caleb mi farebbe la pelle se sapessi che sto organizzando un piano contrario alle direttive di Kandrakar- disse Vathek.
-Non dovete assolutamente preoccuparvi. Tu, Vathek, in quanto meridiano, devi obbedire solo agli ordini di Elyon, Matt, anche se ha poteri mistici, resta comunque un terreste come me, ed entrambi dobbiamo rispondere delle nostre azioni solo davanti al Governo Confederato degli Stati Uniti d'America- Will si infilò rapida la giacca, se c'era una possibilità di salvare il mondo e la sua stessa vita, voleva tentare il tutto per tutto -Allora? Dove andiamo? Avete già pronto il piano?-
-Ehm... ecco... sì, ma non so se...- Matt le si fece sempre più vicino -...è difficile da spiegare, in pratica...-
-...dobbiamo chiedere aiuto a Nerissa- tagliò corto Vathek -Lei si è sempre pavoneggiata di conoscere i segreti del deserto di Amagoss, vie sconosciute a noi mortali-
-Mi spiegherete tutto strada facendo. Dov'è il portale?-
-Portale? No, non c'è nessun portale. Quando io e gli altri Reggenti abbiamo sconfitto Nerissa, l'abbiamo intrappolata qui sulla Terra, togliendole i poteri, ovviamente. Ora si trova nel penitenziario di Alcatraz- Matt accennò ad un sorrisetto spavaldo -Da lì non evaderà di certo-
-Sapete, mi è difficile ammetterlo, ma i penitenziari della Terra sono i migliori dell'Universo. Migliori perfino del Carcere Irraggiungibile dell'Antica Maga- Vathek inpugnò con la mano destra un'alabarda bipenne, con la mano sinistra una falce affilata e, a tracolla, portava una mazza ferrata di almeno centoventotto chili -Andiamo a far "cantare" Nerissa-

Alcatraz...

-Quintessenza!- di colpo, tutti i secondini e i custodi delle celle caddero a terra stordire.
-Wow!- si complimentò Matt -Hai fatto dei progressi non da poco col tuo potere-
-Dubitavi forse delle mie capacità di mettere K.O. duecentoventi persone alla volta?- Will avanzò impettiva verso la cella umida e oscura, in cui era detenuta, secondo gli archivi che avevano trafugato nell'ufficio del direttore, il soggetto KS443HNN89, che rispondeva al nome di Nerissa, di età compresa fra i settantasei e gli ottantaquattro anni, accusata di terrorismo e di tentato dominio dittatoriale planetario.
Will fece qualche colpetto di tosse, una figura anziana e brutta come la fame la guardò dritta negli occhi, fu un silenzio ricco di follia e di paura.


-Cuore di Kandrakar, sei tornato da me!- esclamò la donna -Ti ho chiamato e sei venuto, ti ho aspettato per tutti questi anni...-
Will capì che stare troppo a contatto con Egalord aveva degli effetti molto negativi sulla salute mentale, oltre che causare una dipendenza assoluta dal potere, quasi quanto l'Unico Anello di Sauron.
-Nerissa, siamo qui per chiederti aiuto- disse Will.
-Voi mi avete inchiusa qua dentro... in mano a questi umani... non vi aiuterò se non riceverò in cambio il Cuore di Kandrakar-
-Te lo puoi scordare!- ringhiò Vathek con le armi strette fra le mani -Tu ora ci aiuterai senza troppe storie o sarà peggio per te-
-Non usare quel tono con me, Bestia!- Nerissa tirò un violento pugno contro le sbarre serrate -Solo io so il sentiero per raggiungere il Deserto della Vita Eterna, sono io ad avere il coltello dalla parte del manico, solo che voi siete così stolti da non rendervene conto-
-Avrai la completa amnistia e una parte del potere del Cuore di Kandrakar quando avremo sconfitto Egalord- cercò di patteggiare Will -A patto che tu prometta sul Cuore di Kandrakar di collaborare con noi e di non tradirci mai e poi mai-
-Non vorrai fidarti di lei, spero- sussurrò Matt.
-Appena avrà giurato, sarà vincolata dalla sua parola e se proverà a fregarci, non avrà mai il Cuore di Kandrakar- gli rispose Will, sottovoce.
-Giuro sul Cuore di Kandrakar e sulla mia stessa vita- promise Nerissa -Ora liberatemi, ci aspetta un lungo viaggio-
A Will bastò alzare un dito, la sua volontà si plasmò in energia pura, che distruggeva la materia al contatto, dei sottilissimi filamenti segarno le sbarre di netto e Nerissa fu di nuovo libera... Ma, suo malgrado, non poteva nuocere a quei tre impudenti.
-Seguimi- disse l'ex-Guardiana alla Guardiana -Prendi la mia mano. Dammi parte della tua energia, condividi con me il tuo potere, io ti porterò nelle Sabbie dell'Oblio-
Will prese la mano di Nerissa, la Quintessenza passò per entrambi i corpi come se fossero una persona sola.
Intorno a loro, tutto cominciò a roteare, Will sentiva la nausea salirle ogni secondo di più, Nerissa, invece, era completamente assuefatta dal potere riacquistato.
-Fuytkratta's poytlakk sunnayyruett...- ripeteva Nerissa nella sua mente, Will riusciva a percepirla, era come un impulso diretto al suo cervello, la Quintessenza le stava conducendo da qualche parte...

Appena la sequenza di teletrasporto fu completata, Will vide intorno a sé solo un'immensa landa desolata di sabbia e rocce, l'unico elemento bizzarro di quel luogo, erano le scariche elettriche, che emergevano di tanto in tanto dalla sabbia.
-Ti do il benvenuto nel Deserto di Amagoss, nel continente meso-temporale di Meridian- Nerissa aveva riacquistato il suo aspetto di guardiana, giovane, bellissima, dai lunghissimi capelli setosi che le incorniciavano il corpo.
-Che cos'è successo? Non ho mai provato una sensazione del genere teletrasportandomi- Will si rialzò in piedi, lei, tuttavia, aveva riacquisito le sue sembianze umane.
-E' un banalissimo teletrasporto dimensionale- rispose la donna, contemplandosi le lunghe unghie ben curate -Solo che in questo luogo possiamo accedere solo noi che possediamo la Quintessenza, l'Elemento Supremo, l'energia della vita. A dire la verità, questa landa è una specie di... prigione degli Immortali, creata all'inizio dei tempi dal dio Amagoss-
-Perché mi hai portata qui? Che cosa devo fare?-
-Incontrare il Profeta. Lui ti insegnerà come rinascere dopo la morte...-
Will non era così stupida da cascarci, sapeva che con Nerissa tutto era un inganno volto a suo favore -Un attimo. Se fosse così facile ottenere il segreto dell'Immortalità, perché tu non l'hai già ottenuto?-
-Perché è il Profeta a donarlo solo alle Guardiane più meritevoli... a volte l'ho implorato, scongiurato e fatto a pezzi, ma il Profeta tornava sempre in vita, sempre più ostinato a precludermi quel potere. Mi diceva che l'avrebbe donato solo a chi ne avesse avuto bisogno veramente, e, visto il pericolo esponenziale a cui ci sta esponendo Egalord, ho pensato subito che fossi tu la Prescelta-
-Va bene, ma dov'è il Profeta?-
-Segui l'energia, sono come delle orme sulla sabbia, come raggi elettrici che convergono tutte nella piana dove vive il Profeta-
-Quindi non mi accompagnerai?-
-Scherzi? A me basta averti scucito la promessa di avere metà del potere del Cuore di Kandrakar dopo la sconfitta di Egalord, non voglio correre altri rischi con quel pazzo mistico, e poi sei tu la Prescelta, dovrai vedertela tu con la sua senile follia spiritica- Nerissa sbatté forte la verga contro la sabbia e, con un lampo, sparì.
Will si ritrovò sola, sola in mezzo al nulla, persa nella vastità dell'Infinito.
L'unica guida e compagnia erano le scariche elettriche a bassissima frequenza, che la guidavano fra le dune e le rocce, fra le fonti e le colline aride, fino alla piana dove una specie di geko di cento chili stava brucando.
Will si avvicinò piano piano, cercando di non fare rumore, ma il geko avvertì la sua presenza, si voltò verso di lei e la fissò per circa cinque minuti con i suoi rotondi occhi gialli, sembrava che le squame del suo corpo stessero andando in putrefazione, tutte secche e spellate, gli artigli erano neri, putridi e ricurvi, sulla coda aveva dei pelucchi grigiastri.
-Buono, lucertola... o qualunque cosa tu sia- Will avvicinò la sua mano verso alla creatura, che digrignò i denti, si mise in posizione perfettamente eretta e le si avvicinò strisciando la coda sulla sabbia.
-Agrash'lakamakk, Guardiana- disse la creatura, la sua voce era masculina, ma molto stridula -Io sono il Profeta di Amagoss, da tempo immemorabile aspetto qui il tuo arrivo. So chi dovrai affrontare, lo conosco molto bene, fu lui a ridurmi in questo stato-
-L-l'ha... trasformata in una lucertola?- osò Will.
-RAZZISTA!- il Profeta le portò la chiostra di denti affilati a pocchissimi millimetri dalla faccia -Io sono così di natura! Lui mi ha dato l'immortalità e io sono costretto in questo deserto per sempre!-
-Mi dispiace- disse sinceramente Will.
-Non devi volertene, piccola mammifera, lascia che io ti dica il mio nome e ti racconti la mia storia, solo così capirai perché mi è così difficile accettarla- la creatura ritornò a quattro zampe e si rannicchiò sulla coda, Will si sedetta a gambe incrociate -Il mio nome di battesimo è Radroj, figlio di Operiord, appartengo alla razza dei Mustardil'l, primi abitanti di Arkhanta, prima che gli uomini colonizzassero il pianeta.
Io venni scelto per rappresentare il mio mondo presso la Congrega di Kandrakar e presto, per via delle mie doti diplomatiche e per la mia empatia, divenni l'Oracolo.
Fui io a scegliere Egalord e la sua famiglia come Guardiani di Kandrakar, perché sapevo che c'era qualcosa di meraviglioso in tutti loro, nonostante fossero spesso vittime di pregiudizi, come lo ero stato io per lunghi anni a questa parte.
Vigiliai per giorni e per notti sulla situazione degenerante degli Elementi e pregai a lungo gli Dèi perché mi dessero la forza di fare scelta giuste e ponderate.
Proprio mentre ero intento a recitare un rosario al Dio dei terrestri, venni informato della strage degli Elementi su Meridian.
Presi con me i più validi guaritori e liberai io stesso i Guardiani morti dalle macerie della casa di Egalord, con la forza dei miei artigli e i miei poteri mistici.
Non potevo più fare nulla per nessuno, quando lo spirito di Egalord mi parlò e mi convinse a far sopravvivere la sua anima nel Cuore di Kandrakar con astitissime lusinghe, sul fatto che io ero il migliore degli Oracoli che Kadrakar avesse mai avuto e che meritassi di guidare la Congrega per sempre.
Appena mi resi conto di ciò che avevo fatto, rinnegai Kandrakar e mi esiliai volontariamente in questo deserto, consolato dalla mia chiaroveggenza assoluta sul futuro-
-Che cosa accadrà? Vi prego, ditemelo-
-Egalord sarà sconfitto, i tuoi amici saranno salvi, Egalord troverà la pace, ma tu...- il Profeta disegnò con gli artigli sulla sabbia delle lettere e dei numeri.

WILEHLMINA VANDOM
3/3/1988

-Sì- disse Will -Quello è il mio nome, sono nata in quel giorno-
Ma il Profeta, implacabile, continuò a scrivere un altra serie di cifre.

7/4/2001

-Che cosa significa?- domandò lei.
-L'ho visto scritto sulla tua lapide, piccola. Tu morirai perché non avrai il coraggio di ucciderlo... tu morirai perché lui sarà più forte di te... tu morirai...-
-No!- Will si alzò in piedi, le lacrime le rigavano il volto -IO NON VOGLIO!-
-Esatto! Sei tu a volerlo, non io, Egalord o il Dio del Fato. Sei tu... Tu vuoi crescere, diventare grande, avere una famiglia col tuo amato Matt, essere felice con lui, avere dei figli, dei nipoti forse, essere Guardiana per molti anni ancora. Tu vuoi questo, non c'è nulla di più importante... Questo è il segreto dell'Immortalità, che io tramando a te e tu tramanderai ai tuoi successori assieme al Cuore di Kandrakar. Col cuore in pace e libero da ogni preoccupazione, mi appresto a tornare nella dimora di Kroitarr, dove sono i miei antenati e dove un giorno sarai anche tu. Ma prima di andarmene, ti dirò in che corpo si nasconde Egalord e per te sarà la tristezza più grande...-
Will cercò di sorridere, strinse forte il corpo squamoso a sé -Cosa può rendermi più triste di un lucertolone moribondo? Dimmi chi è Egalord, io mi batterò con lui, chiunque esso sia-
-Tuo padre- il respiro del Profeta si arrestò di colpo, i suoi occhi gialli ancora sbarrati che fissavano il vuoto.
Will pianse tutte le lacrime che cercava di reprimere, un po' per l'angoscia, un po' per spavalderia, un po' per il dolore, il terribile dolore e la consapevolezza di dover fare ciò che andava fatto.
-Riposa in pace, Radroj, figlio di Operiord- Will utilizzò il potere della Quintessenza per scavare un profondo buco nella sabbia e lì vi posò le spoglie del Profeta.
Con le lacrime che le bruciavano gli occhi, incise delle parole di commemorazione su una pietra.

LONTANO E' IL CUORE DI CHI SBAGLIA,
VICINO IL CUORE DI CHI SI REDIME,
LA FORZA DELL'AMORE DA SEMPRE SBARAGLIA
IL CUOR VANO DI CHI LA REPRIME.
La Guardiana di Kandrakar si teletrasportò via da quel luogo.
Ora tutto le era chiaro, tutto ciò che avrebbe dovuto fare... lottare... patire... ma non si sarebbe mai data per vinta, lei voleva sconfiggerlo una volta per tutte e sarebbe stata lei a sconfiggerlo e non le forze di Kandrakar.

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Capitolo 10
*** Che vinca il migliore, che il peggiore perisca... ***


"Che il Signore della Terra Nera si faccia avanti. Che sia fatta giustizia su di lui..."
Aragorn, figlio di Arathorn

Haeterfield, Centro...

-Unità 1 e 2 con me...- gridò il caporale -Samuelson, tu segui il plotone 3 a nordest...-
-Le armi degli uomini non possono farmi nulla- disse Egalord, quegli sciocchi umani non vedevano altro che un uomo che lanciava fulmini contro palazzi, strade e passanti.
Ogni proiettile veniva magnetizzato dalle cariche elettriche positive e rispedito direttamente nel cuore del mittente dalle scariche negative di repulsione.
-Fate fuoco appena pronti!-
Tutti gli elicotteri e i jet da combattimento sincronizzarono i loro colpi sul bersaglio, ma ogni missile gli ritornava contro, riducendoli in obrobri ardenti in cielo, che precipitavano sulla città.
Una scarica elettrica violentissima si propagò in ogni direzione, causando un arresto cardiaco ad ogni soldato nelle vicinanze.
-Nessuno deve osare opporsi a me- Egalord prese per il colletto il caporale sanguinante -Dov'è la vostra Guardiana? Dove la nascondete?-
-Io non so di cosa parli- ripose il soldato.
-Tu menti! Lei viene da questo mondo, lei vi protegge...-
-Non è l'unica- disse la voce di una giovane donna alle spalle dell'Oscuro Signore.
Egalord si voltò e vide le quattro Guardiane degli Elementi, guidate dall'elemento Aria.
-Dov'è Will? Non potete esservi trasformate senza il Cuore di Kandrakar!-
-In casi di emergenza Luba e l'Oracolo ci consentono delle facoltà speciali- spiegò Hay Lin -E sono solo a noi-
Guidate da Nerissa, altre tre giovani Guardiane punterellavano il cielo notturno.
-E' comunque inutile. Solo Will è in grado di tenermi testa. I suoi poteri sono più grandi di tutti i vostri messi insieme-
-Non dei miei!- Nerissa tese la verga e un lampo energetico più potente di un fulmine colpì Egalord, ma egli era ancora vivo, vegeto e in perfetta salute.
-Traditrice. Io ti avevo offerto il mondo- Egalord lanciò un fascio di saette viola, Nerissa le intercettò con una scarica di fulmini azzurrini.
-Tu mi avevi offerto troppo poco- sorrise Nerissa -Io volevo il Cuore di Kandrakar, come lo volevi tu e Phobos, solo che io sono arrivata a patteggiare con le Guardiane. Tu morirai solo!-
-ARIA!- Hay Lin e la nonna Yan Lin, in versione di giovane Guardiana, scagliarono un tornado contro il nemico.
-ACQUA!- Irma, anche senza l'aiuto di Cassidy, genrò uno tsunami in miniatura, ma di eguale potenza, dal piccolo canale che passava per la periferia di Haeterfield.
-TERRA!- Cornelia e Kadma, due furie elegantissime, fecero tremare la città sotto ai loro piedi, due grattacieli presero vita e iniziarono amenare fendenti di cemento armato contro Egalord.
-FUOCO!- Taranee e Halinor fecero cadere dal cielo due getti incandescenti di colore arancio e verde chiaro, l'asfalto stesso si scioglieva di fronte ad un attacco così devastante.
-QUINTESSENZA!- il fulmine letale di Nerissa generò una coltre di fumo e polvere, che annebbiò la vista delle otto Guardiane.
Ciò che successe poi le lasciò tutte inebetite.
Egalord era davanti a loro, immobile, senza neanche un graffio, reggeva con la mano destra il Cuore di Egalord.
-Sorprese?- accennò ad un sorrisetto -Il Cuore di Egalord è in grado di generare Elementi opposti a quelli con cui mi avete attaccato, annullandoli. L'aria l'ho vinta con la terra, l'acuqa col fuoco, la terra con l'acqua e il fuoco con l'aria. L'unico attacco che è riuscito a ferirmi è stato il fulmine, che mi ha colpito quand'ero occupato a bloccare gli altri- si strappò un lembo della camicia bianca e rivelò un profondo taglio carbonizzato sulla spalla -E sappi, cara Nerissa, che questa te la farò pagare molto cara-
Un raggio di energia partì dalle mani di Egalord, diretto precisamente al cuore di Nerissa, rimasta paralizzata dalla paura.
Sarebbe morta, se lo sentiva... Avrebbe pagato il prezzo dei suoi peccati...
Un'altro fulmine intercettò il raggio poco prima che l'ex-Guardiana venisse mandata al Creatore.
Egalord sorrise e alzò lo sguardo.
Finalmente era arrivata.
-Piccola mia, ti stavo aspettando!-



-Hay Lin, Guardiane, voglio che ve ne andiate subito di qui- disse lei, con voce ferma.
-Ma... Will... noi... - Hay Lin le volò vicino, il suo viso era stremato, di un bianco olivastro, portava i lunghi capelli sciolti lungo la schiena.
-...voi dovete uccidermi. Sì, lo so- lo sgardo di Will era ostinatamente determinato e fiero, non c'era quasi più traccia della bambina insicura che era quando toccò per la prima volta il Cuore di Kandrakar -Solo, cercate di fidarvi di me. Il Profeta ha dato la sua vita per insegnarmi qualcosa, che sarò solo io a scegliere il mio destino- prese il volto dell'amica fra le mani -Addio, Hay Lin. In ogni caso Egalord verrà sconfitto-
Gli occhi a mandorla di Hay Lin si colmarono di lacrime piene -Un mondo libero da Egalord senza di te sarebbe peggio di una schiavitù eterna. Essere stata lì e non aver potuto fare niente per impedirlo... non so come potrei andare avanti-
-Col coraggio e la speranza che si addicono al futuro capo delle Guardiane- Will fece levitare il Cuore di Kandrakar verso Hay Lin -Il tuo cuore è puro e cristallino, tu non vacillerai alle tentazioni del potere. Prendilo, tu sei l'unica che lo meriti veramente-
Hay Lin abbracciò forte Will.
-Addio, amica mia. Vai e lotta per tutti noi-
Will si sentì una mano sulla spalla -Addio, giovane Will- disse Nerissa -Mi hai salvato la vita, dunque ti donerò una sepoltura singola, se Egalord me lo consentirà, oppure potrei metterti in una fossa comune o cannibalizzare il tuo cadavere offrendolo come antipasto ad una delle mie cenettere romantiche con Phobos...-
-Grazie, Nerissa- sorrise semplicemente Will, quello era il modo in cui Nerissa ringraziava le persone, quelle poche con cui aveva un conto in sospeso.
La Guardiana si voltò verso Egalord, lui la stava aspettando, lei le stava dinanzi.
-Che vinca il migliore, che il peggiore perisca davanti agli occhi di questo mondo- disse Egalord.
-E' l'unica cosa sensata che ti ho sentito dire finora- Will tese la mano -QUINTESSENZA!- partì un fulmine.
-Perché continui a resistermi? E' vano lottare contro chi ti ha generata-
-Tu non sei mio padre. Mi basta sapere questo per essere libera dalle tue menzogne-
Scariche elttriche di tutte le intensità saettavano a destra e a manca, entrambi stavano consumando quintali di energia mistica al minuto.
-Si può sapere che cos'hai nella testa? Speri davvero di potermi eliminare senza uccidere anche il tuo paparino?-
-Non è questo che ho in serbo per te-
-Ah, davvero!?... Immagino che Kandrakar ti abbia inviata qui col preciso ordine di eliminarmi, sfruttandoti come vile carne da macello. Quegli ignobili impostori opportunisti sarebbero pronti a farci saltare in aria per mantenere un idilliaco "Ordine Universale". Loro ci hanno fatto del male, loro ci hanno sfruttati-
-Sei tu che hai sfruttato te stesso e la Congrega, Egalord. Tu hai venduto te stesso alle tentazioni del male, tu hai vanificato il tuo impegno di Guardiano inseguendo vie che non ti erano concesse, hai trascinato il tuo gruppo verso il completo disfacimento, anche a dispetto delle persone che ti volevano bene- queste parole riportarono vecchi, sepolti ricordi alla mente dell'Oscuro Signore.
-L'Oracolo era debole, l'offerta che gli feci era conveniente per entrambi e lui l'ha accettata, bramoso com'era di vita eterna. Era solo un ipocrita senza scrupoli-
-Tu non hai fatto altro che seminare odio nelle tenebre!-
-Tu non poi parlarmi così! Io sono l'unico che è sempre stato al tuo fianco quando eri sola e pensavi di non farcela! Tutti i poteri superiori che hai ottenuto sono derivati dalla mia energia, che ti ho disinteressatamente donato ed ora... TU, QUI, DI FRONTE AL TUO MONDO, DA SOLA, MI RINNEGHI!?-
-Io non sono sola- mormorò Will, la convinzione le vibrava in tutte le membra -Le mie amiche, le mie compagne, sono loro la forza di una Guardiana. Caleb, Blunk, Matt, Vathek, Nerissa... tutti loro sanno che io ti sconfiggerò ed è il loro coraggio a darmi la vera energia per sconfiggerti-
Egalord si sentì soffocare poco prima di venire investito da un'ondata di purezza assoluta, di coraggio e determinazione.
Lo sentiva, gli ustionavano l'anima... era l'orribile sensazione dell'amore...
Con un grido disumano, Egalord abbandonò il corpo di Tony Vandom e tentò di possedere la Guardiana, ma più cercava di penetrare la sua mente e il suo spirito, più esse lo respingevano, con raffiche di coraggio e determinazione allo stato puro.
-Le tue tenebre non potranno più oscurare la luce di Kandrakar. TORNA NELL'OMBRA, SPIRITO DEL MALE...-
Un frammento di pura cattiveria si sublimò all'istante e lo spirito di Egalord tornò alla forma che aveva quand'era in vita.
Era un giovane uomo, non troppo alto, non troppo basso, coi capelli castani tagliati corti sulla nuca, vestito con una semplice tunica color porpora.
-Orukass-Naksil'- ringraziò Egalord, il cui nome significava in meridiano "Signore dell'Io", poi il suo spirito tornò nella dimora di Kroitarr e, dopo secoli, ritrovò finalmente la pace.

Will ricadde a terra sull'asfalto bagnato dalla pioggia, al suo fianco il corpo esanime del padre.
Hay Lin non osava avvicinarsi, sapeva che Egalord poteva manifestarsi da un momento all'altro, colpirla con un fulmine e ucciderla... tese il Cuore di Kandrakar... se solo quel mostro avesse osato...
-Hay Lin, toglimi quel coso dalla faccia!- Will riaprì gli occhi a fatica, mezza acciecata dal bagliore rosato.
-Oh, Will! Sei salva!- tutte le W.I.T.C.H. si unirono in un lungo abbraccio.
-Sì, ragazze. Poi vi spiego tutto- disse Will.
-Forse è il caso che spieghiate qualcosa anche a me!- la signora Vandom, col figlioletto in braccio, si era precipitata come una furia sulla figlia e il marito dispesi a terra -Tony! E' possibile che non riesci a stare un secondo senza mettere in pericolo nostra figlia?- si rivolse all'uomo mezzo intontito, che si stava riprendendo a fatica -Poi prova anche a chiederti perché abbiamo divorziato!- poi indicò il gruppo di amici meridiani e kandrakariani che erano accorsi ad aiutare le Guardiane in difficoltà -E si può sapere chi è tutta questa gente?-
Will sbuffò, sapeva che sarebbe arrivato il giorno in cui avrebbe dovuto raccontare tutta la faccenda a sua madre, solo che quel giorno era arrivato proprio nel momento in cui lei era più stanca, così, supportata dalle amiche, iniziò a raccontare tutta la loro vicenda.
-D'accordo, d'accordo...- la madre sembrava aver accettato con molta calma quell'orda di alieni e creature magiche che le si erano raggruppate attorno -Ma questa gente paga le tasse?-
-In quanto meridiani siamo esenti dal sistema tributario terrestre- rispose Caleb.
-COSA!?- la donna si rivolse alla figlia -Wilhelmina Vandom. Sei in un mare di guai! Hai fatto entrare clandestinamente sul nostro pianeta degli evasori fiscali!-
-Ma dai, mamma... non sarà poi così grave-
-Infatti- sorrise la donna -Non vedo l'ora di conoscere i vostri segreti per sfuggire al fisco, miei cari amici. Ho preparato le lasagne, vi va di restare a cena a casa nostra?-
Su Meridian nessuno aveva mai fatto menzione a queste fantomatiche "lasagne", così, i più curiosi decisero di provare questo piatto così esotico.

Casa di Will...

L'Oracolo vomitò subito dopo due bocconi di lasagne. A Kandrakar non mangiano mai cibi così saporiti, per poco non svenì dalla nausea...
Vathek osservava con interesse dei tuberi a lesso.
-Che piante sono?- domandò alla padrona di casa.
-Patate, Vathek, patate- rispose lei.
-Molto strane, sia di nome che di sapore. Sa, io giù in campagna ho una piantagione di carciofi, di quelli buoni, quand'è la stagione giusta me li richiedono da ogni parte del Metamondo-
La donna e il gigante continuarono a parlare di ortaggi per il resto della serata.
Irma, Cornelia, Taranee e Hay Lin fecero da baby-sitter al fratellino di Will assieme a Blunk e al padre di Will.
-Che strano... eppure non ricordavo di avere un secondo figlio- l'uomo fece un buffetto al pargoletto.
-Infatti non è mica figlio tuo- disse tranquillamente Taranee -Tua moglie l'ha avuto col professor Collins-
-Ah, lo sapevo! E poi da a me del maiale!- ma non ce l'aveva con lei.
Sapeva ciò che la figlia aveva patito per colpa di quello spirito che lo aveva posseduto, lui non voleva obbedirgli, ma quell'essere controllava ogni suo movimento, la sua volontà non era abbastanza forte.
Luba, Hay Lin e Halinor aiutarono l'Oracolo a riprendersi, con lunghe sorsate di té caldo e un bello straccio per pulire il venerabile rigurgito del divino stomaco dell'esimio Oracolo, che imbrattava il bellissimo tappeto persiano.
Kadma e Narissa, due bestie umane, si scontravano a braccio di ferro fra donne, come ai vecchi tempi, in cui non c'erano ancora così tante divergenze fra di loro.

Nascosta alle luci del fibrillante soggiorno, Will stava sulla veranda, cullata dalla tenue brezza notturna.
-Tutto è compiuto- le disse una voce sottile e gracidante al suo fianco, era il fantasma del Profeta -Sono felice che la mia morte sia servita ad aiutarti a ritrovare coraggio in te stessa. E' questo il significato dell'Immortalità, il non abbattersi mai, il lottare sempre con onore e rettitudine-
-Sei tornato. Per quando resterai ancora?- Will non si scomodò in manifestazioni di eccessivo affetto, speva che era completamente inutile con un fantasma.
-Pochi minuti mi restano per manifestarti la mia gratitudine-
-Io vorrei chiederti di restare con noi per sempre. Sai, si è liberato un posto- Will mostrò il Cuore di Kandrakar allo spettro, il quale trasalì.
-Vorresti davvero fare il mio stesso errore?-
-Tu sei sempre stato retto e giusto. I nostri poteri non potranne che beneficiarne- tese ancora di più il ciondolo.
-D'accordo, piccola mia- lo spirito sfiorò con le eteree dita artigliate il monile -Che gli Elementi mi benedicano e mi proteggano per le prossime avventure che vivrò con voi-
-Quali avventure? Egalord è sconfitto- Will sbadigliò visibilmente.
-Sì, lui sì, per lo meno. Ma molti altri seguiranno vie sbagliate e toccherà a te e alle tue amiche salvare i mondi. Dovrete guardarvi bene dagli stessi terrestri, che non mi sembrano tanto ottusi da non poter fare due più due sugli avvenimenti accaduti di recente e cercare di raggiungere ed usufruire del nostro segretissimo potere segreto-
-Quanto la fai lunga... ormai le Guardiane non temono alcuna sfida-
-Goditi la sera con la tua famiglia e le tue amiche, Will. Per oggi avete già fatto molto, io veglierò sul vostro riposo e sul vostro futuro-
 

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