The Past

di Evil Devil
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Johann Krauss ***
Capitolo 2: *** Abraham Sapien ***
Capitolo 3: *** Elizabeth Sherman ***



Capitolo 1
*** Johann Krauss ***


Di solito uso cambiare le S in Z per dare l'accento tedesco però, visto che i personaggi stanno parlando in tedesco, non userò questa regola. Tranne che non si stia parlando in inglese.


-Allora, cosa vuoi per i tuoi dieci anni?- sua madre lo guardava con uno sguardo fin troppo zuccheroso che trovava assillante...ma d'altra parte era quasi un'estranea per lui, cresciuto con la sua balia -Un...un libro. Sì, un libro di scienza!- lo guardò con fare irritato -Hai dieci anni! Non sarebbero più congrui dei soldatini?- disse seccatamente lei -Beh madre, voi me lo avete chiesto...- rispose Johann con una punta di nervosismo; la discussione si concluse con un rapido "Valuterò la situazione" da parte di Dame Krauss.
La balia lo guardò con un sorriso triste -Non ci pensate, liebe Johann. Andiamo a fare una passeggiata e vediamo se troviamo noi un bel libro di scienza?- poco dopo erano dentro la biblioteca comunale di Stoccarda e il ragazzino guardava rapito un libro sulla scienza del paranormale, quando vide un ragazzo che pareva fatto di uno strano fumo azzurrino dai contorni sfumati avvicinarsi e pregarlo in silenzio.
Indicava il libro che stava leggendo e congiungeva le mani, come se lui fosse la sua sola salvezza, ma non usciva un suono dalla sua bocca spalancata in un muto grido di dolore...ciò che maggiormente lo impressionava era che nessun'altro lo notasse. Cosa di cui ebbe la conferma quando la balia, dall'altro lato del corridoio, lo guardò senza vedere la figura che si aggrappava con tutte le sue forze al libro che aveva in mano -Hai trovato qualcosa di interessante?- disse lei dolcissima -N...non vedi n...nulla, Ms Brigit?- fece lui stressato -Non capisco cosa dovrei vedere, Johann...- la ragazza sembrava quasi spaventata dallo sguardo frastornato di lui, di solito così razionale e ligio alle regole -...Sei sicuro di stare bene?- il ragazzo, per non spaventare la balia, esclamò -Prendo questo libro, tu và alla cassa a pagarlo. Ti aspetto qua!- appena Ms Brigit si allontanò, si rivolse al ragazzo di fumo -Chi sei? Perché non parli? I...io non capisco!- la figura si dissolse.
Episodi simili cominciarono a ripetersi sempre più spesso e divennero per Johann un'ossessione, ogni volta lui provava a comunicare con loro ed aiutarli ma da loro non un suono, ogni volta si dissolvevano in una nuvoletta di fumo...questo lo portò a decidere di fuggire da Stoccarda e recarsi a Monaco, dove prese lezioni di spiritualismo da una vecchia con la macabra reputazione di strega di nome Anneliese Stiener.
Così Johann Krauss studiava medicina la mattina ed esoterismo e spiritualismo la sera con Stiener e gli altri suoi discepoli, continuò così per cinque anni durante i quali si laureò ed imparò ad evocare e comunicare con i morti.
Quell'anno però, scoprì che gli altri si erano votati ai sacrifici umani e alle vendette tramite gli spiriti malvagi, cosa che non gradì, tanto da troncare i rapporti con la sua mentore ed aprire un suo ufficio per indagini e consulenze spiritiche...In quegli anni lavorò anche in collaborazione con il neonato B.P.R.D. quando i suoi casi lo portavano in America e conobbe il professor Trevor Bruttenholm, di cui divenne molto amico.
In un'indagine ad Heidelberg dove doveva esorcizzare una casa infestata scoprì che l'abitazione era semplicemente ben attrezzata di trucchi per far credere che vi fossero fantasmi da una ragazza della sua età...si innamorarono al primo sguardo e così Johann non disse nulla ai clienti e si limitò a non farsi pagare.
Inizialmente lui e Anja, questo era il nome della ragazza, lavorarono insieme ma dopo circa un anno decisero di sposarsi e invitarono tutto il B.P.R.D., la famiglia della sposa e perfino dame Stiener ma non la famiglia dello sposo, che ricorda ancora le discussioni in merito a chi invitare:
-Allora, sei pronta a diventare Ms Krauss?- disse lui sorridendo, aveva trent'anni ed era proprio un bel ragazzo, alto circa 1.75 m, magro con capelli ed occhi neri -Sì però... Sei sicuro di non voler invitare quanto meno i tuoi genitori?- disse lei passandogli una mano tra i capelli e facendogli corrugare la fronte -Ne abbiamo già parlato, non li voglio al mio matrimonio...non se lo meritano!-
-Invece Ms Stiener se lo merita pienamente a quanto pare!!-
-Amore, Stiener è solo un pò pazza ma ho trascorso un bel periodo della mia vita con lei.- già, Johann ricordava perfettamente quella discussione!
Nel 2002, dopo ben 26 anni di matrimonio, i coniugi Krauss decisero che quello da cui si stavano recando sarebbe stato il loro ultimo cliente...in parole povere, dopo quel caso Johann aveva promesso alla moglie di esercitare la professione di medico e chiudere la sua agenzia investigativa spiritica e di questo parlavano mentre raggiungevano un magazzino contenente manufatti occulti nell'Oregon, negli USA, su cui stavano indagando già da giorni ma dove non riuscivano a trovare l'obiettivo della loro ricerca: una sottospecie di cofanetto maledetto che si diceva che uccidesse chiunque nel raggio di un miglio se aperto -Promettimelo un'altra volta! Su, dì che chiuderai l'agenzia una volta terminato l'incarico!- fece Anja puntandogli un indice sul petto -Ma certo, t'è l'ho promesso già circa quattro volte!- sorrise il 56enne Johann aprendo la porta del magazzino.
Quando riuscirono a trovare un manufatto che corrispondeva all'oggetto richiesto, chiamarono il cliente che accorse sul posto, entusiasta -Siete i crucchi più in gamba che io abbia mai incontrato!!- disse con il suo slang americano prendendo in mano il cofanetto e armeggiando con il lucchetto -Cosa zta facendo Herr Jones? È diventato pazzo!?- l'altro lo guardò con uno sguardo che glie ne diede la conferma, così il Dottor Krauss cercò di sottrarglielo senza riuscirsi...venne solo spinto di lato insieme alla sua signora che mormorava -Dio, fà quelle leggende fossero infondate! Johann...- il marito si girò -...qualunque cosa succeda, ti amo!!- furono le ultime parole che sentì da vivo.
Quando si "svegliò" un'infinità di tempo dopo, attorno a lui tutte le cose erano come le aveva lasciate, ma tutti gli esseri viventi erano in polvere...la città era deserta, al posto delle persone c'era solo polvere, il che faceva sorgere spontanea una domanda: perché lui era ancora lì e non...in qualunque posto ci fosse dopo la morte??
Si alzò lo scirocco e a quel punto si accorse che c'era qualcosa che non andava, il vento lo attraversava senza incontrare resistenza e guardando il suo riflesso nelle vetrine della città deserta vedeva solo una sorta di nebbia dalla forma vagamente umana.
Decise di fare la prima cosa che gli passò per la testa, cioè telefonare al B.P.R.D.e farsi aiutare ma...ci volle un pò perché capisse che l'unico modo per telefonare era penetrare dentro il telefono e "possederlo".
Tuu...tuu...tuu...-Qui è il professor Bruttenholm, chi parla?-
-Oh Broom, grazie al cielo!! Zono io, Krauss! Ho combinato un casinen pazzesco!!-
-Johann, pensavo che tu fossi con tua moglie in quel magazzino nell'Oregon!! Per fortuna che non eravate lì, è scomparsa ogni forma di vita nel raggio di un miglio da là...allora, questo casino?-
-Scheize! Appunto, io...zono proprio qui nell'Oregon... Non zo zpiegarti niente, zo zolo che probabilmente mi dizzolverò ze non venite prezto, che Anja non c'è più e che ti devi preparare ad uno shock!-.
Il resto, come si suol dire, è storia...Broom creò una tuta, simile ad uno scafandro, in grado di contenere l'anima di Johann e lui diventò in pochi anni un pezzo grosso di Washington nonchè il più gran bacchettone mai esistito, tutto per cercare di non pensare alla sua Anja e a ciò che era diventato: una sacca di gas, in fin dei conti...proprio come lo avrebbe definito Hellboy in futuro.
Ora voleva solo chiudersi in un guscio dove i sentimenti non sono ammessi...le mancava così tanto, era anche andato a riprendersi le loro due fedi appena ottenuta la tuta di contenimento!!
L'ultima volta che sentì il prof. Broom fu per telefono:
-Ciao Johann, come stai? Ho sentito che hai fatto carriera!-
-Oh Trevor, che zorpreza! Ja, zi fa quel che zi può...come ztai?-
-Beh, è proprio per questo che ti ho chiamato. Ho scoperto di essere gravemente malato e... Non so a chi dirlo...-
-Mmm...e quanto meno tu hai avuto la cortezia di chiamarmi prima di morire, giuzto? Mi dizpiace! Parliamo d'altro, mi zembra meglio, non mi hai mai prezentato quel figlio adottivo di cui mi parlazti quando mi fabbricazti la tuta!-
-Già...ma sono sicuro che avrai modo di conoscerlo e di...litigarci! Ha un gran brutto caratteraccio!-
E il professor Broom non sapeva neanche lontanamente quanto avesse ragione...


Glossarietto: dame=signora, liebe=caro, Ms= signorina, Herr=signor e scheize=merda (scusate...).

Angolo dell'autrice
Finalmente ho finito!! È stata un'impresa! Avete idea di quanto sia difficile far quadrare date ed avvenimenti?
La vita di Johann poi è velocissima, non fa mai la stessa cosa per più di cinque anni di fila!
Spero che sia venuto in maniera decente: accetto anche i commenti più spietati!!
Un'ultima cosa: se c'è qualche parte che sembra forzata probabilmente è perché cerco di far quadrare le parti che immagino io che fanno intuire nel film con quelle che trovo su internet...beh, al prossimo capitolo con la vita di Abe!  

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Capitolo 2
*** Abraham Sapien ***


Questa sarà sicuramente il capitolo più difficile... Ringraziate che non l'ho scritto in linguaggio ottocentesco!!


Dal diario di Ms. Edith Johnson

14 Maggio 1860
Caro diario, oggi il signor Langdon Caul è tornato da una delle sue spedizioni alla ricerca delle creature occulte come il Num-Yabisc, di cui mi ha parlato la volta scorsa.
Mi sono avvicinata ai suoi reperti, costituiti in gran parte da statuette e maschere con le fattezze di un uomo-pesce, e gli ho chiesto cosa raffigurassero di preciso -È...è l'Ictyo Sapien, un essere anfibio...- ha risposto- Una divinità marina minore, difatti è un sottoposto di Num-Yabisc. Ricordi? Te ne ho parlato...- ho detto subito che ricordavo alla perfezione, ma non è parso convinto.
Però è diventato rosso.
È un uomo talmente affascinante!
Con i suoi modi pacati, il suo lento gesticolare e l'esser impacciato con le ragazze, ma anche con il suo spirito da nobile avventuriero!
Chissà, forse, in futuro... No, mio padre non mi darebbe mai il permesso di sposare un uomo senza famiglia e con ambizioni così astratte per lui.
Trovare una civiltà perduta fatta di esseri subacquei, non capirebbe mai neanche di cosa si parla...Dio, temo i matrimoni combinati più della ghigliottina!
Spero che trovi ciò che cerca.


27 Settembre 1863
Sono due anni che io e Langdon siamo fidanzati, è giunto il momento che chieda la mia mano.
Oggi Lang è andato dai miei genitori per chiedere il permesso di sposarmi e non è andata affatto bene: mio padre gli ha dato dello sciagurato e del buono a nulla.
Buono a nulla!? Ma se è laureato e ha una cattedra all'Università di Washington!
Io l'ho ovviamente difeso ed alla fine ho comunicato ai miei che lo sposerò, con o senza la loro approvazione!!
Ci sposeremo nel Marzo dell'anno entrante, se possibile.


Dal diario di Mrs. Edith Caul

2 Febbraio 1865
Ho cercato di dissuadere Langdon dal partire in una data così vicina al nostro anniversario di matrimonio, il ventisei Marzo, ma lui è stato irremovibile.
D'altro canto mi ha giurato che tornerà in tempo, ma non rispetta quasi mai questo genere di promesse, ma so che lo fa perché sta lavorando!
Chissà se stavolta troverà qualcosa di più interessante... È da qualche anno che è alla ricerca dell'uovo di Ictyo Sapien, che potrebbe dimostrare l'esistenza di questa specie, ma io sono sola a casa.
A volte mi chiedo se non ho fatto male a sposarlo.
Mi ama, lo so, ma vorrei averlo accanto!!


Dal diario di bordo del SeaSpirit, veliero attrezzato per ricerche scientifiche.
Compilato da John Moore, amico fidato nonché collega di Langdon Caul.


15 Febbraio 1865
Stiamo entrando in questo momento nel Triangolo delle Bermuda; secondo alcuni scritti, infatti, là dovrebbe trovarsi ciò che cerchiamo.
Il tempo è sereno e fin ora niente ci ha spazzati via, credo sia un buon segno.

17 Febbraio 1865
Ancora niente, abbiamo già percorso tutto un lato del "Triangolo", ma di civiltà subacquee nemmeno l'ombra.

21 Febbraio 1865
Abbiamo completato il perimetro dei tre lati, inutilmente.
Ora punteremo al centro preciso, se non troviamo niente neanche lì torneremo a casa.

25 Febbraio 1865
Il tempo non promette bene, ma abbiamo trovato qualcosa: una sottospecie di tempio sommerso decorato con esseri simili all'Ictyo Sapien.
Domani metteremo in mare lo scafandro e vedremo cosa c'è all'interno.

26 Febbraio 1865
Langdon è voluto scendere di persona ad esplorare nonostante glielo abbia vivamente sconsigliato, ma con i suoi modi signorili e gentili è capace di farti fare qualunque cosa senza che tu te ne accorga.
È tornato in superficie sotto shock, ma con quello che volevamo: l'uovo è nelle nostre mani!
Trascrivo di seguito l'allucinato racconto di ciò che è successo sotto dettatura di Caul.
"Appena forzata la porta in pietra del tempio mi sono ritrovato in una sala immensa dove, nonostante fosse sommersa e con il portone spalancato, non entrava una sola goccia d'acqua.
Sono arrivato fino al centro della stanza, dove si ergeva un altro templietto più piccolo e là dentro ho visto Num-Yabisc in forma di sirena, con capelli come la Medusa dei miti greci.
Accanto a lei, su un piedistallo, c'era l'uovo e lei mi ha detto - Dunque tu studi l'occulto che si cela nel mare...hai mai pensato che l'occulto non voglia essere studiato?- il suo tono faceva rabbrividire, sembravano tante voci che recitavano all'unisono.
Ho risposto che avrei preso l'uovo come prova di un'altra civiltà e che il mondo esterno era pronto ad accoglierli e lei - Belle parole! In sintesi, vuoi solo l'uovo... Prendilo! Possa qualcuno dare la caccia a te con lo stesso ardore con cui tu hai dato la caccia a noi!!- poi è sparita ed io... ho afferrato l'uovo".
Probabilmente ha immaginato tutto l'incontro con questa "Num-Yabisc" per colpa dell'alta pressione!
Si torna a Washington!!


Dal diario di John Moore, documentazione personale degli esperimenti con l'uovo.

13 Aprile 1865
Dopo festeggiamenti e viaggi vari con la consorte, Langdon è finalmente pronto a svelare il segreto dell'Ictyo Sapien.
Cominceremo domani, ma non vedo l'ora!!

14 Aprile 1865
Il Saint Trinian Hospital ci ha messo a disposizione il seminterrato adibito a Laboratorio segreto dell'Oannes Society, una società interessata a creare degli esseri con le caratteristiche dell'Ictyo Sapien.
Non abbiamo detto a Langdon di avere accordi con questa associazione, non sarebbe mai stato d'accordo con tutti i codici morali che si porta dietro!
Appena Lang ha scalfito la superficie dell'uovo i suoi occhi sono diventati completamente bianchi, l'uovo si è come sgonfiato e lui è caduto a terra, colto da strani dolori.

15 Aprile 1865
Langdon è entrato in coma.
Il punto è che non è neanche la cosa più grave: tra ieri e oggi ha subito degli stranissimi cambiamenti morfologici, fino a diventare identico alle varie raffigurazioni dell'Ictyo Sapien, con pelle blu, biancastra e viscida, piedi e mani palmate e branchie.
Lo abbiamo chiuso in una vasca circolare in vetro colma d'acqua, con un bigliettino con la data e la...beh...razza; chi lo troverà deciderà che fare.
Lo stiamo abbandonando...Dio ci perdonerà mai per questo?
È morto Abraham Lincoln e appena ha saputo della "morte" di suo marito (le abbiamo solo detto che ha sbattuto la testa su un gradino), Edith Caul si è suicidata.
Non siamo riusciti a fermarla.



St. Trinian Hospital, Novembre 1978

-Tu sei voluto venire, quindi ora fai il bravo e aspetti che io finisca di fare questi controlli!- Trevor Broom, professore del paranormale, doveva fare una visita medica, era già da un pò di tempo che era affetto da un fastidioso tumore ed un trentaquattrenne ed irrequieto Hellboy aveva deciso di accompagnarlo -Faccio un giro- quelle tre parole misero in agitazione il prof. Broom -Non combinare niente!- per fortuna lì conoscevano il suo demoniaco figlio adottivo.
Poco dopo, mentre si risistemava la camicia dopo l'ecografia, udì un distinto -Ma porc...!- venire da un punto imprecisato alla fine del corridoio, dove trovò un enorme buco nel pavimento e HB che dal fondo guardava su -Hellboy!! Ti avevo detto di non...bah, lasciamo perdere. Cosa hai fatto?- Red borbottò -Niente, camminavo e il pavimento a ceduto! Comunque c'è qualcosa di strano quaggiù. Porta due agenti e una scala, papà!-.
Quando scese il prof. Si trovò davanti ad un laboratorio segreto dove, in un angolo, una strana figura galleggiava in una vasca -È un uomo-pesce??- disse suo figlio picchettando sul vetro -Mmm... Dobbiamo trasportarlo al B.P.R.D.-.
Arrivato a destinazione, T. Broom fece una riunione per decidere cosa fare con il misterioso "anfibio", cui fu dato il nome Abraham in quanto la data scritta sulla sua vasca era quella dell'assassinio di Abraham Lincoln: non sembrava pericoloso, forse si poteva risvegliare dal coma!
I vertici dell'associazione non erano d'accordo e avrebbero preferito vivisezionarlo, ma per non fare un torto a nessuno decisero di provare a rianimarlo.
Hellboy non si fidò e spiò i due medici che si stavano occupando di quell'essere blu, che gli riusciva simpatico, finalmente qualcun'altro con la pelle di uno strano colore!
Quando vide che stavano per cominciare a tagliuzzarlo senza nemmeno aver provato a risvegliarlo, Red entrò nella stanza inca***** nero e dovettero fare l'elettroshock con HB presente; appena l'anfibio aprì gli occhi, un grosso demone rosso invase il suo campo visivo -Ciao Abe, sono Hellboy. Ti ho appena evitato la vivisezione e...tranquillo, non ringraziarmi!- Langdon, stordito e completamente senza memoria, sussurò solamente -Co...cosa sei?- Hellboy scosse la testa -Pessima domanda! Ti se guardato allo specchio di recente? Tipo...dopo la morte di Lincoln?- l'altro sgranò gli occhi -È morto Lincoln? A...aspetta, cosa intendevi con "ti sei guardato allo specchio"?- detto questo cercò di muoversi dal lettino acquatico, senza riuscirci -Ehi, piano! Sei stato in coma per 113 anni!! Intendevo...uhm...temo che avrai una brutta sorpresa se pensi di assomigliare più ai due umani là dietro che a me!-.
Il prof. Broom entrò -Okay, Hellboy! Come shock direi che per oggi può bastare!- poi, rivolgendosi ad Abe -Sono il professor Trevor Bruttenholm, spero che ti troverai a tuo agio qui, hai molte cose da imparare...- venne bruscamente interrotto da Abe che tese una mano palmata verso di lui -P...professore, lei...è per caso malato?- disse di no e poi fece uscire Red -Come fai a capirlo?- disse meravigliato -Non lo so, l'ho come...letto.- il prof. Broom sorrise -Sarai un ottimo agente, solo...non dire del tumore a mio figlio- guardò la faccia perplessa di Abe e annuì -Adottivo...-.



Angolino dell'autrice
Che faticaccia!! L'ho scritta tutta in una notte!
Spero sia venuta in modo decente, la storia di Abe è parecchio complessa e far quadrare le date è sempre un problema...
Spero vi sia piaciuta l'idea di raccontare tramite degli stralci di diario (idea presa da Dracula) e il discorso con Num-Yabisc, preso quasi interamente da...boh, mi tornerà in mente prima o poi... Grazie a chi leggerà e cercate di mettere una recensioncina, anche breve! Al prossimo capitolo, blocco dello scrittore permettendo!!

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Capitolo 3
*** Elizabeth Sherman ***


Ecchime!! Sono tornata! Scusate il ritardo...

Sono nata nel 1962 a Kansas City.
Ricordo ben poco dei miei primi anni di vita: genitori religiosi fino a sfiorare il fanatismo, un fratellino dispettoso con quattro anni meno di me, vita tranquilla.
Ma dopo il mio decimo compleanno tutto cambiò...
Un giorno rubai un giocattolo a mio fratello e lui mi diede uno schiaffo e disse di odiarmi.
Ovviamente non sapeva nemmeno cosa volesse dire, era solo arrabbiato, ma io la presi malissimo e mi chiusi in camera.
Mi misi a piangere e di colpo tutto il mio corpo diventò caldissimo e le mie mani presero letteralmente fuoco, senza scottarsi.
All'epoca attribuii l'avvenimento ad una specie di punizione divina per i miei peccati, i miei genitori mi avevano abituata così...che stupida, come se Dio si preoccupasse di punire tutte le ragazzine che tolgono i giocattoli ai loro fratellini!!
Per un po' andai avanti bloccando i miei poteri con un misto di preghiera e semplice forza di volontà e, inaspettatamente, bastò!
Come curare un moribondo con un'aspirina, praticamente.
Nel 1973 fui invitata alla festa del ragazzino di cui ero perdutamente innamorata, nonché mio vicino di casa.
Ero al settimo cielo!
Mi vestii con l'abitino più grazioso che avevo e mi feci le codine, che mi aveva detto che gli piacevano tanto.
La festa stava per finire quando io mi avvicinai a James, questo era il nome del ragazzo, per dichiarargli tutto il mio amore.
Lui si mise a ridere e mi tirò con forza le mie codine, dandomi della stupida e della pazza.
Piangevo e tutto cominciava prendere fuoco, gli invitati sembravano inorriditi e qualcuno mi lanciò perfino qualcosa...
Non riuscii a frenarmi.
Un'esplosione,
un botto fortissimo,
tutto in cenere.
Svengo sempre quando i poteri sfuggono al mio controllo, così, quando mi svegliai, ero in una stanza di ospedale ignifuga, con attorno delle persone che borbottavano qualcosa sul l'essere rimasta illesa nell'esplosione, su dei misteriosi poteri, sulla mia famiglia.
Erano morti.
Erano morti tutti: i miei genitori, mio fratello, tutti i miei amici, l'intero isolato era ridotto in cenere.
Dei tizi con la sigla B.P.R.D. stampata sulle giacche discutevano animatamente con mia zia Polly e mio zio Herman.
Volevano tenermi con loro, ma i miei zii protestavano dicendo che io ero sotto la loro custodia e ottennero il permesso di portarmi a casa loro.
Erano convinti che non fossi io la causa dell'incendio.
Sfortunatamente avevano torto ed io mi premurai di dirglielo, dicendo che mi sarei impegnata a controllare i miei poteri...loro si rifiutarono di crederci, ma i miei "attacchi" divennero sempre più frequenti e si dovettero arrendere all'evidenza.
Quello che non mi aspettavo era che, appena scoperto che ero stata veramente io, mi mandassero al B.P.R.D., da quei signori in giacca e cravatta tanto esperti di sovrannaturale.
Anche per loro la soluzione più logica e sicura era rinchiudermi in una stanza antincendio e non mettermi in contatto con nessuno, tranne gli scienziati muniti di tute ignifughe.
L'unico a provare un po' di compassione era il prof. Trevor Bruttenholm, il capo del dipartimento nonché massima autorità come studioso dell'occulto.
Ogni tanto veniva a parlarmi, ovviamente con una tuta addosso, ed era gentile e cordiale ma si capiva che mi considerava diversa...ma almeno si preoccupava per me.
Potendo entrare in contatto solo con dei cervelloni in scafandro andai in depressione, convincendomi di essere un pericolo per tutto e per tutti.
Forse, se non ci fosse stato LUI, sarei ancora in isolamento o forse sarei stata soppressa, non so... So solo che Hellboy entrò nella mia vita come un fulmine a ciel sereno.
Aveva 31 anni e ne dimostrava 16.
Era il 1975 e stavo pregando dentro la mia stanzetta ignifuga quando vidi entrare un ragazzo con la pelle rossa, un paio di corna spezzate, un enorme braccio di pietra, la coda e un lecca-lecca in mano.
Per una ragazza credente come me vedere un demone in carne ed ossa mi lasciò un po' spiazzata...ma era così gentile!
Mi si avvicinò, si sedette accanto a me e mi offrì il lecca-lecca.
Io, schiva per natura, non fui tanto simpatica...dissi qualcosa come -Sei un incosciente o cosa? Ti potrei incenerire in un istante.- ma lui non si scompose -Mi sta bene baby, ma quanto meno voglio morire vedendo una ragazza sorridente, non imbronciata!- io mi impermalosii e presi fuoco, ma senza esplodere.
Lui era proprio accanto a me, le mie fiamme lo lambivano, ma non faceva una piega.
Anzi, ruppe la telecamera della stanza, uscì un sigaro dalla tasca, lo accese con le mie fiamme, tirò una boccata e sussurrò -Non lo dire a nessuno, papà non sa che fumo...- e mi schiacciò l'occhio.
Fu un primo incontro alquanto particolare, ma per la prima volta in vita mia non mi sentivo fuori posto.
HB convinse suo "padre" ,che scoprii essere il prof. Bruttenholm, a togliermi dall'isolamento e farmi trasferire in un alloggio qualunque da agente del B.P.R.D.
Ricordo ancora quando gli chiesi come poteva il prof. Broom essere suo padre...
-Dunque, lui è tuo...padre?- dissi con un tono particolarmente perplesso -Sì, non noti la somiglianza?- fece lui ridacchiando per poi riprendere, più serio -È il mio padre adottivo...l'altro è un po' lontano da raggiungere e non ci tengo più di tanto!-.
All'inizio fu come un fratellone per me, ma con il tempo diventò qualcosa di più, soprattutto da quando sono diventata un agente operativo ed ho potuto seguirlo nelle sue missioni.
Ora, incinta di due gemelli, posso dire che non ho dubbi che Red, con tutti i suoi difetti sarà un ottimo padre...perché è dolce e sa farti superare i momenti più bui.
La mia vita non è diventata normale come speravo diventasse quando pregavo nella mia stanzetta, ma non sono sicura che sia meglio una vita borghese di una come agente del paranormale!!



Angolo dell'autrice:
Ormai ho preso l'abitudine di scrivere i capitoli di "The Past" in una notte... Che mi dite?
Io sinceramente non sono soddisfatta, ma l'ho detto anche per gli altri due chappy!
Allora...capitolo per un personaggio di cui adoro i poteri ma che non mi appassiona più di tanto.
Spero che non si sia sentito nel racconto e scusate i per il capitolo corto, non c'è molto materiale su Liz.
Ringrazio Cho/Sakura yamamory e Ludomasan per le recensioni e tutti i lettori silenziosi, più chiunque voglia farmi una rece!
Non mi pare ci sia altro da aggiungere, a presto!!

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