The knights of Xorax 2- Alla ricerca del numero d'oro

di MonaLuna
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il risveglio degli stregoni ***
Capitolo 2: *** Primo giorno di scuola ***
Capitolo 3: *** Pericolo! ***
Capitolo 4: *** La generazione 10-beta e il dolore di Nina ***



Capitolo 1
*** Il risveglio degli stregoni ***


Ormai la terra andrà verso il fatal declino. Quattro diavoli, rinchiusi nelle celle glaciali stanno per risvegliarsi. I terremoti segnalano l'evento nefasto. Sarà la nostra ora? Soltanto il futuro lo sa- e chi vorrà leggere la storia, entrerà in un mondo in cui tutto è già stato deciso perchè esiste il Sempre ...

Ormai i terremoti attanagliano le città per colpa di quattro esseri perfidi di cuore che stavano per svegliarsi: gli stregoni del cerchio nero. Costoro, quindici anni fa, sconfitti dalle fate leggendarie, furono esiliati sottoterra, ma il loro sonno è finito, come per qualcuno di nostra conoscenza...

Adesso volgiamo lo sguardo oltre... volete anche voi?

Ci spostiamo in Irlanda. La nazione è in ginocchio a causa delle forti alluvioni. Lo smeraldo del pianeta aveva conosciuto la rabbia della natura, crudele e capace di riprendersi ciò che l'uomo le aveva sottratto. Forse tutto questo non è una coincidenza... Nelle profondità della costa c'era un santuario invisibile ai nostri occhi. Lì c'è la prigione degli stregoni. Le fate leggendarie (conosciute sulla Terra come Winx) avevano intrappolato i folli dentro il suddetto. Adesso si stavano liberando. Un'esplosione e il gruppo si liberò dal sonno in cui erano intrappolati. Erano tre giovani: uno biondo con il cappello, un afroamericano e un uomo dai capelli rossi.

"Finalmente siamo fuori da questa galera! Aspettavo da tanto questo momento!" disse Ogrom, l'uomo dai capelli rossi. Intelligente e spietato, pronto ad assoggettare il mondo. "Hai ragione. Le Fate pagheranno questa onta" rispose il biondo Gantlos. "Anche la Sesta Luna, che le ha aiutate, non la passerà liscia. Ogni persona che ci è andata contro farà una fine orrenda." l'affermazione provenne dalla bocca di Gantlos, l'afroamericano. "Usciamo di qui, ragazzi. Dobbiamo prepararci... Vendicheremo anche Duman" incitò Ogrom. "Frenate un secondo, ragazzi" la voce misteriosa rimbombò nella sala. "E tu chi sei?" disse Anagan. "Un uomo contro il sistema" e uscì fuori un vecchietto. Altero, con una tunica viola. La domanda dei tre Crociati del male era: chi è costui? "Io sono Jacopo Ca' D'Oro, ragazzi."

"Sono qui per vendicare mio fratello Karkon, ucciso da un branco di mocciosi, detti Cavalieri. Quei quattro disgraziati son riusciti ad ammazzarlo con i loro sciocchi trucchi da guerrieri..." e con un colpo di tosse, Jacopo continuò: "Controllano l'Acqua, il Fuoco, la Terra e l'Aria. Il fatto più allarmante è che i piccoli vermi sono riusciti a rianimare la nipote del professor Misha. Se mi aiuterete, diventeremo i padroni dell'Universo. Allora ci state?" propose il vecchio maledetto. "Certo, diteci dove si trovano e noi li ammazzeremo." dissero in coro gli stregoni. "Benissimo, non c'è tempo da perdere" incitò Jacopo. La Terra correva, dunque, un nuovo pericolo... Che ne sarà di noi?

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Capitolo 2
*** Primo giorno di scuola ***


Note dell'autrice: Capitolo tributo a Iloveryuga2000. Racconta di primo giorno e... lei saprà cosa intendo. Per te.

Tokyo, ore 7.30. Cinque mesi dopo il ritrovamento della Shandà, il Quarto Arcano. Dopo l'addio a Venezia, i nostri eroi sono tornati a casa, lasciando alle spalle le loro essenze magiche. In un appartamento, l'urlo di un ragazzo:
"Oh, mamma, sono in ritardo!" A qualcuno stava andando storto. Agosto, il 20, per essere precisi. Iniziava un altro capitolo nella vita dei Cavalieri della Sesta Luna. Alcuni dovettero ancora pizzicarsi e voler vivere normalmente, ma non era così facile.

"Signorino, si sbrighi! E' in ritardo!" le strilla di Carlo Bernotti, trasferitosi per sua scelta ad assistere i ragazzi per volere di Nina, per ringraziarli di aver recuperato la sua memoria e per soddisfare i desideri di Carlo. Sì, avete capito... Carlo aveva sognato fin da quando era bambino di andare in Giappone. Era un ottimo maggiordomo in giovinezza, ma il giadiniere sessantenne aveva lo spirito d'avventura di un fanciullo.

Il ragazzino stroppicciò gli occhi blu cobalto. Dopo l'incidente in Italia aveva anche il viso lentigginoso. Proprio dei bei ricordini per il cavaliere. "Forza, signorino, faccia colazione!" Colazione: frullato e toast con insalata. Altro che i manicaretti di Ljuba, la tata di Nina. Bevve il frullato in 10 secondi e addentò tre quarti di toast in 20 secondi. "Signorino, le ho stirato la camicia. Le serve altro?" "No, Carlo, sono a posto. Ottimo lavoro" rispose con la bocca piena. "Signorino, lo sa che è maleducazione parlare con la bocca piena? Certo che è un cafone!" rimproverò Carlo. Il ragazzino si mise la camicia bianca e dimenticò di metterla dentro ai jeans; indossò frettolosamente le sneakers azzurre e un gilet nero. Correndo a scuola, prese la postina celeste e salutò Carlo. Si diresse a scuola e ripensò a marzo, in cui era a Venezia. Pensò imbarazzato al fatto che avevano creduto che fosse scomparso, con la sua foto che era comparsa nelle televisioni di tutto il paese. La WBBA aveva fatto all'epoca una pessima figura. Entrò subito in classe e pensò: "Non è più tutto come prima" e sospirò. Infatti tutti gli altri erano nelle sue stesse condizioni. Adesso dovevano rispondere a Xorax, per ogni pericolo che correva l'Universo.

Era un istituto privato e lui aveva avuto accesso previa un particolare esame generale. Doveva avere una vita normale per ordine di Xorax. Gli rimbombavano le parole di Eterea: "Nessuno deve sapere di quello che è successo. diventate normali ragazzi." Nessuno deve sapere : quelle parole suonavano di complottismo. Scherzi a parte, si rasserenò del fatto che i suoi amici avevano tenuto il segreto fra di loro e suo padre, il direttore della WBBA. Era per il momento al sicuro. Arrivarono dei ragazzi che chiaccheravano allegramente.

Il giovane prese un libro di storia e iniziò a leggerlo, facendo attenzione che lo vedessero impacciato. "Ehi, tu" urlò un ragazzo. il cavaliere si girò e vide un adolescente. Doveva avere 14 anni, capelli neri e occhi blu-verdi. Indossava una maglietta con su scritto in inglese GLI ALIENI SONO FRA NOI, pantaloni beige e i mocassini del colore della maglietta. La ragazzina, in disparte, doveva avere la sua stessa età: aveva gli occhi viola e i capelli neri con delle mechés rosa. Un cappello stile gangster sulla ventitrè, una giacca bianca, un vestito rosa, leggings rosa carico e stivali viola.

Stavano per chiedere qualcosa, ma suonò la campana. Entrarono tutti in classe e arrivò il professore di matematica, che iniziò dicendo: "Ragazzi, oggi è arrivato un nuovo compagno nella classe" indicando il cavaliere disse: "Presentati alla tua classe, la terza C" Il ragazzino si alzò e, calmo, disse: "Buongiorno a tutti. Sono un nuovo arrivato. Il mio nome è Gingka Hagane. Lieto di conoscervi." "Bene" rispose il professore, che sistemò il suo monocolo, portato a destra e il panciotto nero, come i pantaloni "Ti parlerò del tuo esame. Negli ultimi argomenti, le disequazioni di secondo grado e la similitudine, sei stato bravino" "Come bravino, prof?" Il vecchio prof tossì e rispose: "Sì, e hai conseguito in tutto una B e il consiglio di classe, vista la situazione, ha deciso di ammetterti. Ragazzi, superate le vostre C e fate come questo ragazzo." concluse il professor Kepler, riducendo gli occhi color ghiaccio a due spilli. "Wow" "Ok, iniziamo la lezione"incitò il prof e la giornata proseguì normale. Due ore di matematica, una di storia dell'arte, con il professor Proust, una di filosofia con la professoressa Shilley e una di biologia con il professor Darwin. Arrivò il pranzo.Ma il Male era pronto a combattere...

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Capitolo 3
*** Pericolo! ***


Pericolo!

Note: Terzo capitolo. Dopo le modifiche alle prime due, sono pronta a scrivere il terzo capitolo. Ci sarà uno stravolgimento temporale dopo questo capitolo completo. Chiedo la massima pazienza. Comparirà un nuovo aiuto ai Cavalieri. Si tratta di Endou (Mark) di Inazuma Eleven. Buona lettura!

Il gruppo compatto di Jacopo e il Cerchio Nero si diresse in un castello diroccato. Il vecchio fratello di Karkon disse: "Voi aspettatemi qui. Devo avvertire mio figlio." "Come? Lei ha un figlio?" esclamò Ogrom. "Certo. Mi ero sposato diciasette anni fa... Uccisi mia moglie appena ebbe generato mio figlio. Era un'Alchimista della Luce mia schiava." Sputò e continuò: "Comunque, chi se ne importa? Io sapevo che mio fratello era un pallone gonfiato e sottovalutava i suoi rivali... Come vedete, è defunto..." Si affacciò alla finestra e iniziò a strepitare: "LIVIOOOO! VIENI SUBITO QUI! E' UN ORDINE!" "Secondo me, è matto" commentò Anagan. "Eccomi, padre" si affacciò un quindicenne dai grandi occhi neri e una folta chioma bruna. Aveva la pelle chiara, le labbra rosee. Alto e magro. Il figlio del fratello del Magister Magicum aveva una bellezza senza pari, in contrasto con la sua cattiveria. "Ti ordino di preparare il santuario, capito?" "Agli ordini" Rivolgendosi ai suoi nuovi discepoli, Jacopo disse: "Il vostro amico tornerà in vita! So un incantesimo di resurrezione molto vecchio, ma utile al nostro scopo"

Su Xorax, la Madre Alchimista si sentì una scossa di brividi e stava per svenire nella Sala del Trono, fatta di luce bianca. I suoi servitori andarono a soccorerla. "Maestà, tutto bene?" chiese Birian Birov, lo scrittore russo morto sette anni fa. "Le chiamiamo il Medico di Corte" propose il grande alchimista Tadino de' Giorgis. "No, sto bene, miei cari sudditi." Gli occhi turchini preoccupati della Regina davano la sensazione opposta. "Ho capito" disse il professor Misha "Maestà, la Terra è di nuovo in pericolo? Ogni volta, questi sintomi sono collegati alle energie negative che avverte"
"Sì" confermò la Regina "Ci sono nuovi esseri che vogliono controllare la Terra. I nostri alchimisti normali non possono nulla. Sono troppo forti. Anche per me." I due russi rabbrividirono: "Allora, i Cavalieri hanno di nuovo in mano le redini della situazione? Ma è pericoloso, Altezza. Sono solo dei ragazzi... Sono troppo giovani per mandarli a morire..." La Madre Alchimista s'innervosì: "Credete che non lo sappia? Dai settemila anni che governo, al posto di Lucentia, la mia antenata, credete che non abbia a cuore il fatto che sono ragazzi? Lo so! Invece che esserci la pace e la libertà del pensiero, adesso vedo altri dolori. Voi non siete capaci di fare nulla. Non avete i poteri sufficienti! Capisco che i Cavalieri sono scelti come risorsa estrema, e purtroppo non abbiamo altra scelta!" Nel salone scese un silenzio tombale... La reazione della Regina fu come un fulmine a ciel sereno.
"OK, Maestà, è vero, ha ragione, però... Le consiglio di non sforzarsi... Si è sentita male... " reagì preoccupato il nonno di Nina. "Scusatemi, la situazione è pessima... Potremmo anche morire... Mi sono innervosita per niente... Ora, voglio solo che voi predisponete lo stato di allarme. Preparatevi al peggio, miei cari sudditi..." e la Regina si ritirò nelle sue stanze, seguita dalle sue due fidate ancelle, Eos e Solaria.

Eterea andò nella sua stanza da letto. Molto semplice per una regina, lì trovava la pace, lontana dalle questioni politiche che toccavano tutto l'Universo. Congedò le ancelle, ringraziandole, e poi si mise in meditazione per invocare un suo allievo, ormai divenuto adulto: Il Consigliere. Chi è costui, vi starete chiedendo. E' un uomo col cuore puro (solitamente pupillo della Regina) saggio, forte e abile nell'uso di tutte le arti magiche; scelto per guidare i Cavalieri. I nostri quattro eroi non l'avevano mai conosciuto, perché egli viveva lontano e per ordine di Xorax non doveva intervenire, per evitare ulteriori guai ai ragazzi. Adesso, solo durante una ricerca, al secondo livello, doveva entrare in scena.
"Mark, sono io Eterea" Il comando arrivò all'uomo misterioso che rispose: " Sono qui, Maestà. Ha bisogno d'aiuto?" "Sì, mio fedelissimo allievo" replicò Eterea "La Terra è di nuovo in pericolo e il Cuore Rosso ha esaurito il suo carburante"
"Che cosa?!" il Consigliere era rimasto di stucco "Ma il Cuore Rosso... Insomma, non doveva durare fino alla sua abdicazione, che cosa significa? Non ci capisco più niente..." Eterea capì la preoccupazione dell'allievo e lo rassicurò: "Sì, è vero... Però adesso ho bisogno di te: ci sono quattro ragazzi speciali che cercheranno la Gemma Aurea della Sapienza... Ma altre persone lo vorranno: il tuo compito è proteggerlo" "Io non sono sicuro, Maestà... La mia squadra è appena pronta... Non sa come fare in questa situazione..." il Consigliere era molto agitato. "Fidati di me, andrà tutto bene... Adesso vai e dai l'allarme anche alla tua casa... Non c'è tempo da perdere!" e la Regina chiuse la comunicazione. Nonostante il nervosismo e le strane indicazioni, l'operato di Eterea era a fin di bene. E presto la squadra se ne sarebbe accorta.

Nel mentre, nel castello diroccato, residenza di Jacopo, gli Stregoni erano pronti a rescuscitare Duman. Il fratello di Karkon si mise al centro di un cerchio creato con l'athame ed era pronto a pronunciare la formula. I tre si misero attorno. "Grandi potenze oscure, io v'invoco, v'invoco, v'invoco." Iniziò Jacopo con la sua voce rauca e profonda "V'invoco per il Rito della Risurrezione. Date vita al vostro servitore caduto Duman. Accogliete questa mia preghiera in cambio di questo sacrificio" Detto questo, si tagliò un dito e versò dieci gocce di sangue all'interno del cerchio magico. Iniziò a urlare a squarciagola: "Rinasci! Rinasci nel Male! Ritorna tra i vivi!" Un forte boato seguì le urla. Il paesaggio, nel raggio di venti miglia, iniziò a cambiare: gli animali morirono bruciati, gli alberi si seccarono e al loro posto, dei rovi iniziarono a sorgere. Uno spettacolo raccappricciante. Nel cerchio, comparve un uomo con una cresta viola. Duman era tornato in vita! "Bentornato" dissero gli Stregoni. "Io sono pronto, grande Jacopo. Ho sentito tutto dagli Inferi." Ora la squadra poteva di nuovo seminare il terrore sulla Terra. "Non siamo al completo, figlioli" frenò Jacopo. "Ovvero, vecchio?" provocò Ogrom. "Ci mancano gli aiutanti di mio fratello: due robot e un servitore mezzo cieco. Ma non so dove siano" "Non pensare a loro, verranno da noi. Ci conviene aspettare, padre!" disse Livio. A seguito una risata satanica si sparse attorno, come l'allarme di un bombardamento. I Knights salveranno il pianeta? Eviteranno la sciagura che sta per imbattersi sulla Terra? Le risposte saranno lontane...

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Capitolo 4
*** La generazione 10-beta e il dolore di Nina ***


La generazione 10-beta

Riassunto dei capitoli non ancora pronti: Dopo essere stati avvertiti del pericolo incombente, il gruppo si precipita a Venezia, ove trova il team Black Crop, finalmente compatto. I giovani sono stati orrendamente sconfitti. Siamo alla parte in cui Ogrom abbandona il campo di battaglia con una strana gemma...

Note: Incompleta. Alle disposizioni finali questo è il quinto capitolo.

"Tu sei inservibile alla tua squadra, un debole! Ora ti saluto, schiappa. Goditi le tue ultime ore di vita, ne hai un bisogno enorme..." E Ogrom sghignazzò maleficamente, volando nei cieli verso una nuova meta in cui tormentare il prossimo. "Farabutto!" L'urlo sconvolto dell'Aqua Knight, ridotto a uno straccio, che guardava il cacciatore di fate allontanarsi. La rabbia e il dolore erano immensi nel suo cuore: non sapeva più che fare. Il gruppo aveva pagato un prezzo troppo alto: il Fire Knight si era fuso con Cesco, l'Earth Knight aveva perso la vista e l'Air Knight era a pezzi dalla ginocchiata allo stomaco. "Hanno perso! Hanno perso!" commentò sconvolta Roxy. "Ve.. vero. Pre.. pre.. sto. An.. di.. diamo a soccorerli." disse Dodo, con in mano una valigetta di primo soccorso. "Ragazzi, è uno scacco matto, ma dovranno riprendersi... E... Oh, povera Nina!" esclamò Fiore. "Perchè?" chiese Roxy. "Come possiamo dirle che il suo ragazzo è... morto e finito nel corpo di Cesco? La poverina avrà un colpo al cuore e sarebbero due duri colpi per lei!" precisò Fiore, prima di singhiozzare. "Ci penserai tu, Dodo" ordinò Roxy. "Ma.. ma.. perchè io?" domandò il timido. "Sei amico dei Cavalieri e di Cesco, quindi sei il più indicato..." rispose acida Roxy. La notizia avrebbe cambiato tutto.

Siamo nei giardini della villa. I ragazzi entrarono con una faccia da funerale nella Sala del Caminetto, ove si trovava Nina. La ragazza appena li vide, chiese: "Com'è andata?" Dodo stava pensando a cosa dire: "In... in... sommmmma, non molto bene. Non... non... so... co... co... come dir... te... te... lo. Siamo andati sul posto e..." Nina rimase sconvolta. Guardò Dodo con i suoi occhi azzurri e disse: "E' successo qualcosa? Dov'è..." Roxy, distaccata, rispose: "Se parli del tuo ragazzo e gli altri, ci sono brutte notizie... Primo: i Cavalieri sono stati sconfitti a causa della loro sottovalutazione della situazione. Secondo: Cesco è stato ferito. Terzo: il tuo ragazzo..." Nina raggelò: "No, lui no! Non può essere stato ucciso! E' una menzogna!" "Beh, lui non ha più corpo, e Cesco, per salvarlo, si è fatto possedere dal suo spirito. Adesso sono una sola persona. Devi essere forte adesso! Gli altri ti sapranno spiegare meglio la situazione..." La bionda non sapeva più che fare per consolare l'amica, visibilmente turbata. "No... no... NOOOOOO!" urlò la bambina di Xorax, iniziando ad urlare di dolore. "Non può avermi lasciata adesso... Eravamo una coppia! Non è giusto! Chi è l'assassino? Voglio andare a vendicarlo!" continuò piangendo.
"Ascolta, non puoi fare niente per adesso. Lo so che quello che ti ho detto è una crudeltà, però è meglio così." rispose pacata Roxy che, dopo un sospiro, continuò: "Sono quattro maghi molto forti e senza cuore. Non puoi pretendere di andare all'attacco senza una strategia e i poteri adeguati. Guardaci: ci avrebbero fatto fuori in pochi secondi. Non devi farti acceccare dalla vendetta. E' la stessa cosa che avrebbe detto tuo nonno. Il tuo ragazzo sapeva dei rischi che correva. Adesso devi aspettare."

"Voi state mentendo!" Nina era molto disperata. Continuava a piangere disperata, stringendo il Taldom. Bloom stava piangendo in silenzio, provando pena per l'amica. Dodo le diede delle pacche, esclamando: "Si è sacrificato come un vero eroe! Devi essere fiera di lui!" Nina, rudemente, scostò la mano. Sentiva gli occhi bruciare, ormai gonfi di lacrime. Continuava a singhiozzare, seduta nel divano.
"Nina!" erano i Blader. La ragazza della Sesta Luna sentì una rabbia incredibile scorrere nelle vene. Appena vide Gingka, iniziò ad urlare: "Non avete fatto nulla per aiutarlo!" Il rosso era sconvolto: "Nina, ti prego! Smettila! Non stai ragionando!" esclamò. "Sarei io quella senza ragione? Il mio ragazzo è morto! Come puoi accettare questo? Dimmelo!" Nina era sempre più furiosa e disperata. "Nina, non fare così. Non aiuti in questa situazione!" Roxy stava cercando di calmare le acque. Ma il litigio si prospettava focoso.

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