storia di una fata

di wolf_blood_001
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incontro ***
Capitolo 2: *** ehm... così io sarei una fata? ***
Capitolo 3: *** nuove sensazioni ***
Capitolo 4: *** nuova vita ***



Capitolo 1
*** L'incontro ***


quando lo vedo nella scuola mi infurio. corro verso di lui e gli  dico:- perchè cazzo mi devi seguire ovunque io vada?-
-perchè non dovrei?- mi sento rispondere.
mi arrabbio ancora di più e sbraito:- perchè non mi va che un mezzo matto che pensa che io sia un vegetale mi segua ovunque io mi trovi.
se continui così chiamo la polizia!!!-
- e credi che la polizia mi possa trovare?-
mi giro e me ne vado piantandolo lì.
quel ragazzo è capace di farmi arrabbiare semplicemente stando fermo.ma allo stesso tempo risveglia qualcosa in me. qualcosa di bello.
mi doco di no: io stò con David. e odio Tamani.
quello scontroso, arrogante ma bellissimo ragazzo.
basta Laurel. 
tu lo odi. punto. fine della discussione.
ma non è vero. e io lo so. anche se non voglio accettarlo.
e con questi pensieri mi diriggo verso David.

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Capitolo 2
*** ehm... così io sarei una fata? ***


~~non ne posso veramente più. Quel ragazzo mi segue ovunque.O-V-U-N-Q-U-E. lo vedo fuori dalla classe, nel giadino di casa. Anche fuori dal bagno. ma, come se non bastasse ho anche un altro picclo, insignificante problema: mi è sbocciato un enorme fiore sulla schiena. Mentre sono presa dall'istinto sempre più forte di sbattere la testa al muro sperando di avere una risposta alle mie mille domande, il telefono squilla: lo schermo si accende: David. rispondo all'istante. -Ciao-
-hey-
-mi chiedevo se oggi posso passare da te così parliamo di quella situazione.... ehm... vegetosa....-
-si certo- rispondo
-allora porto il microscopio-
-ok. Facciamo alle 5?-
-si va benisimo. a dopo-
-ciao-
--
4:57... 4:58... 4:59... 5:00... 5:01...
-tock tock-
-entra-
-ciao-
-ciao-
mi fiondo su di lui e gli stampo un bacio sulle labbra.
-anche io sono felice di vederti- le sue labbra si increspano in un mezzo sorriso.
-dai.-dico- iniziamo a ehm.... cercare di capirci qualcosa-
-ok- mi tolgo la maglietta, e rimango in reggiseno. se entrasse mia madre mi punirebbe per sempre...dopo essersi ripresa dallo shok di vedere la propria figlia con un fiore sulla schiena.ma non me ne frega niente. non mi vergogno nemmeno del fatto che sono in reggiseno davanti a un ragazzo...DEVO risolvere questa questione. David si gira, e non riesce a trattenere un: WOW. gli scocco un'occhiataccia ma non faccio commenti. lui delicatamente prende un petalo tra quelli più esterni e lo avvicina al microscopio costringendomi in una posizione innaturale. paasano 4 minuti... 5... 6... finalmente lascia il petalo. mi raddrizzo. lui prende la lente d'ingrandimento e inizia a studiare la mia schiena. dopo una decina di minuti posa la lente e dice: -ecco. ho finito. puoi rimetterti la maglietta.- mi rivesto david mi guarda.
-niente-
-come niente-
-i petali sono quelli di una pianta, e sembrano spuntare dalla carne, no anzi sembrano fondersi con la tua pelle. come... come delle ali. -
inizio a sntirmi male. ma qualcosa scatta dentro me. sono assalita dalla rabbia. mi giro. davanti la finestra c'è Tamani che mi guarda. Apro la finestra, lo faccio entrare. divento rossa. - che cavolo ci fai quì. DINUOVO-
-senti.io ti posso aiutare-
-ah si? e come? facendomi credere di essere una specie di carota ambulante?-
-se mi lasci spiegare vedrai, capirai tutto- guardo David. lui annuisce. tanto vale provarle tutte.
-dai inizia- mi accuccio accanto a David. lui mi abbraccia e vedo la sicurezza di Tamani vacillare per una frazione di secondo. inizia a raccontare. passano due ore. effettivamente ciò che ha detto Tamani ha un senso. -allora...io...s-ono una fata???- -esattamente. se non ci credi guarda cosa succede se ti pungi!-
(???) -posso- dice tirando fuori dalla tasca un ago annuisco e chiudo gli occhi quando li apro Tamani ha già tolto l'ago. guardo il mio dito indice. ne esce una gocciolina verde. incredula provo ad assaggiarla. é linfa. mi appoggio a David e scoppio a piangere.







 Angolo di Wolf_blood ehm ecco a voi il capitolo numero 2. spero vi piaccia. domani sarò impegnata nel pomeriggio. quindi spero di riuscire a scrivere nella mattina. vi avverto già che lunedì non posterò nulla per impegni. quindi a domani. (spero) p.s. scusate gli errori di battitura. segnalatemeli perché avendo perso office non riesco a vedere tutti gli errori. un bacio grande. Recensite

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Capitolo 3
*** nuove sensazioni ***


anche se gli altri due capitoli erano più o meno uguali al libro, nel terzo sconvolgerò la trama. non me ne vogliate. ma la Tam merita tutto l'amore di Laurel
*smak*

mentre piango, David guarda in cagnesco Tamani.
io mi alzo, mi calmo e dico:
-David non è colpa di Tam...ani.-
-ah no? stai piangendo per la gioia? non credo proprio-
-David! Tamani mi ha solo fatto un piacere- 
e detto questo chi scocco un bacio sulla guancia.
è solo un bacio per ringraziarlo. ma, quando le mie labbra sfiorano la guancia di Tam, sento qualcosa. Qualcosa che non sento neppure nei baci di David.
mi stacco subito, ma David si accorge che sono arrossita. ammesso che sia possibile per unma pianta.
inizia a sbraitare.
-CHE CAVOLO LAUREL-
-COSA DAVID?-
-MA TI PARE CHE GLI DAI UN BACIO?-
-SEI PARANOICO. -
-AH SI? E ALLORA PERCHE' L'HAI BACIATO?-
-PERCHE' MI HA APPENA RIVELATO CHE NON SONO UNO SCHERZO DELLA NATURA. MA TI PARE?-
la discusione va avanti per un'ora.
--
-COME VUOI TU-
-COME VOGLIO IO COSA DAVID?-
 -CHIUDIAMO QUESTA STORIA-
-S...STAI CHIUDENDO CON ME?-
-ESATTAMENTE.-
-BENE-
-ADDIO-
e detto questo se ne va come una furia.
mi siedo sul letto e scoppio a piangere. DINUOVO.
Tam si alza e dice:
-v..vuoi restare sola?-
chiede.io scuoto la testa.
Tam si siede accanto a me e mi abbraccia.
mi sfogo nelle sue spalle.
alzo lo  guardo. i suoi occhi incrociano i miei.
lentamente copriamo la distanza che ci separa, e le nostre labbra si fondono in un'unica cosa.
mi alzo e gli dico :
-senti. per me non sei una seconda scelta-
-Laurel non è...-
-no. aspetta. quando ti ho dato quel bacio sulla guancia ho provato una sensazione che non ho mai provato, nemmeno con David -
-Laurel...io...-
-Ti amo-
gli occhi di lui si illuminano
-Ti amo-  
e le nostre labbra si fondono ancora

Angolo Wolf_blood
ecco a voi il capitolo 3. spero vi piaccia. commentate perfavore. un bacione Wolf_Blood_01

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Capitolo 4
*** nuova vita ***


Sto sdraiata sul letto a pancia in su, con Tamani che mi coccola.
-Hey- mi sussurra –stai bene?-
 Tamani… con lui sto  benissimo   e lo amo alla follia; ma  non riesco a credere a come David mi ha mollata, certo, non sento più niente per lui, insomma è passato un anno da quando ci siamo lasciati, ma oggi, non so perché ripenso al modo in cui mi ha lasciata …
-si…- rispondo.
Mi metto a sedere sul letto e lo guardo.
-Qualcosa non va?- mi chiede spaventato
-Sai che c’è?- gli chiedo in tono quasi  irritato,
Nei suoi occhi vedo un’ombra: paura, di perdermi, di aver fatto qualcosa di sbagliato..
-C…cosa?- mi chiede nel panico più assoluto
-C’è che ti amo- dico ridendo, e gli stampo un bacio sulle labbra.
-Mi hai fatto quasi prendere un colpo- mi dice ridendo, prima di baciarmi ancora.
-Hey, ho un’idea – mi dice piano.
-E quale sarebbe?- chiedo curiosa
-è.. è solo un’idea quindi se non vuoi…-
-dai, dimmi.- dico ancora più curiosa
-Stavo pensando,  lo so che hai ancora solo diciassette  anni, ma volevo chiederti di venire a vivere ad Avalon con me. E po..potrai  fare visita ai tuoi genitori e a Cheelsa quando vorrai…- mi dice, più rosso di un peperone
- Tam è per caso una.. proposta di matrimonio? – chiedo commossa.
-No- dice lui..
Rimango un po’ male, ma prima che io dica qualcosa..
  -Questa.. è una proposta di matrimonio ..- mi dice inginocchiandosi davanti a me
- Laurel Sewell… mi vuoi sposare?- dice tirando fuori una scatolina contenente un anello talmente bello da rimanere a bocca aperta..
-Io… oh Tam, certo che lo voglio- dico piangendo.
Tamani  mi infila l’anello e poi si alza, mi abbraccia e mi bacia.
Restiamo così per almeno venti minuti,  fino a che non mi sorge un dubbio..
- Tam - sussurro, per non rovinare il momento
-Dimmi..- mi risponde
-Mi hai detto che le fate si sposano molto tardi, non avrai intenzione di sposarmi quando di anni ne avrò centodiciassette vero? Non ho alcuna intenzione di aspettare cent’anni..-  chiedo
-Hai ragione, dice ridendo, ma ultimamente, e intendo nell’ultimo anno, tante coppie di fate si stanno sposando da giovanissimi, quindi, non devi preoccuparti.   -
Sorrido… ma poi sorge un altro problema:
-Credi che mia madre e mio padre mi lasceranno venire ad Avalon... - chiedo
-si, ne sono sicuro, e, se vorranno potranno assistere al matrimonio, e anche Cheelsa. Ho ottenuto il permesso della regina  - mi dice sorridendo.
-Allora che aspettiamo? Facciamo i bagagli.-  dico ridendo
--
Pronte le valigie scendo con Tamani in cucina, pronti per affrontare mamma e papà.
-Mamma, Papà – chiamo nervosa
-Si tesoro?- chiedono in coro
-beh, io, conoscete Avalon vero? – inizio.
-Si- rispondono.
-Beh, se voi acconsentite, io e Tamani vorremmo andare a vivere insieme, lì.-
Mia madre e mio padre si guardarono e poi mia mamma dice:
-Ormai hai quasi diciotto anni, e, se questo è quello che vuoi, non possiamo impedirtelo. –
Una lacrima i riga la guancia e corro ad abbracciare mamma e papà.
-Grazie- dico – grazie, grazie, grazie –
I miei genitori sorridono.
Guardo Tamani e decidiamo di dirglielo:- Mamma, Papà, Tamani ed io abbiamo deciso che ad Avalon… -
-SI?- mi chiede mamma agitata
-abbiamo, insomma deciso di.. sposarci.-
I miei genitori sorridono, ma nei loro occhi vedo un velo di tristezza.
-Siamo contentissimi per voi- dice mio padre… - e anche se  volevamo vederti andare all’altare…-
-Oh papà- lo interrompo- mi ero scordata, la regina vi ha accordato il permesso di assistere al matrimonio.
Sul volto dei miei genitori appare un largo sorriso, e mi stringono in un altro abbraccio.
--
Il giorno è arrivato: oggi io e il mio quasi-marito andremo ad Avalon a vivere in una deliziosa casetta.
-Pronta?- mi chiede Tamani
-Prontissima- rispondo.
Le sentinelle aprono il cancello con l’aiuto di Jasmine, la piccola fata d’inverno, e io, Tam, e le innumerevoli borse entriamo nel meraviglioso  regno di Avalon.
Camminiamo per dieci minuti insieme allo stuolo di fate di primavera che ci accompagnavano per portare le borse, nonostante le mie proteste…
Arrivati nella nostra nuova casa subito ci mettiamo a sistemare le cose,e, nell’arco di una giornata, la casa è pronta, grazie all’aiuto di venti efficacissime fate di primavera.
Ora inizia la mia vita, la mia vita da fata.
--
Mi sveglio presto, oggi devo fare un sacco di cose;
ho già organizzato quasi tutto per il matrimonio, ma mi manca il mio vestito, il quale mi ruberà tuta la giornata.
Saluto Tam che ancora dorme con un bacio sulla guancia e gli sussurro :
-io vado. Ci vediamo stasera-
Lui, ancora mezzo addormentato mi Saluta e continua a godersi il suo giorno di ferie.
Esco, e mi reco nell’atelier. Ad Avalon non si paga con i soldi, ma con le gratificazioni, per questo posso permettermi un bellissimo vestito.
-Buongiorno- saluto.
-Salve signorina, io sono Anne, e queste sono Mary e Sophie- mi accolgono tre fate di primavera.
La prima inizia a parlare:- Per il vestito la prima cosa che ci serve è il modello, come lo desidera?- mi chiede.
-Beh, mi piacerebbe molto avere un abito ampio, molto ampio..- continuo a dare indicazioni alle ragazze fino a che il bozzetto non è esattamente come lo immaginavo.
-oh, dimenticavo, - esclamo, le tre ragazze mi guardano – l’abito deve avere una profondissima scollatura sulla schiena, per dare spazio al fiore.-
Le ragazze modificano leggermente il bozzetto e mi mostrano l’operato: è bellissimo.
-Avete fatto un ottimo lavoro, è davvero bello-
-ora, se vuole seguirci prendiamo le misure-
Mi conducono in una stanza e iniziano a misurarmi i fianchi, le spalle, la vita…
Una volta finito una ragazza mi dice: -signorina, ora iniziamo a cucire l’abito, se vuole seguire le nostre colleghe le mostreranno gli accessori, le scarpe e il velo. –
-Oh, d’accordo, grazie mille- dico mentre altre due ragazze vengono a prendermi.  
Si presentano come Lucy e Amily e subito mi conducono in un’altra sala piena di scarpe.
Dopo almeno quattro ore ho scelto scarpe, velo e gioielli.
--
Ormai è pomeriggio, e io ho mangiato solo un panino, ma ne è valsa la pena, perché il vestito è pronto.
Quando me lo portano rimango a bocca aperta: è ancora più bello  del bozzetto.
Lo provo ed esco per guardarmi allo specchio.
La gonna di tulle è ampia e il corsetto stretto al punto giusto è costellato di piccoli ricami, la schiena è nuda, e riesco ad intravedere un piccolo pallino, segno che il mio bellissimo fiore sta per sbocciare.
Levo il vestito e mi rivesto.
-è davvero é meraviglioso- ringrazio e ragazze ed esco dal negozio.
Quando arrivo a casa, è ormai ora di cena, e Tam si alza per darmi un bacio.
-Hai fatto ?- mi chiede dolcemente
-si. L’abito  meraviglioso- rispondo sorridendo.
Tam  ride e mi bacia ancora, e ancora.
-ti amo – mi sussurra
-io di più- rispondo
-non credo proprio- dice dandomi un altro bacio.
Ceniamo insieme e poi guardiamo un film, fino all’ora di andare a dormire.
Mi infilo il pigiama e mi infilo a letto aspettando Tamani, che , appena arriva mi abbraccia, e ci addormentiamo così
 --
Una  settimana dopo.
 
È il giorno del matrimonio. Mi sveglio nel letto singolo dove mi hanno fatto dormire alcune fate di primavera che si sono offerte di aiutarmi.
-Buongiorno signorina- mi salutano.
Mi faccio una doccia e poi mi lascio asciugare e pettinare i capelli.
Una delle ragazze mi trucca, mentre altre due mi sistemano i capelli. Appena hanno finito una quarta mi porta il vestito.
Tolgo l’accappatoio e indosso il mio bellissimo abito bianco.
Le ragazze sistemano il fiore alla perfezione, posizionando i petali e ravvivando i colori con degli oli speciali.
Bussano alla porta, e quando una delle ragazze apre, trovo mamma, papà e Cheelsa.
Corro a salutarli:
-Mamma, Papà, Cheelsa!!! Non riesco a credere che siate qua.-
-Tesoro, sei bellissima, - mi dice mio padre.
Torno a sedermi e così fa anche Cheelsa. Iniziamo a chiacchierare del più e del meno mentre le ragazze mi portano il velo, i gioielli e le scarpe.
I miei genitori si limitano ad osservare le ragazze mentre ultimano il loro lavoro.
Quando sono pronta saluto Cheelsa e la mamma che vanno a sedersi in prima fila, mentre papà aspetta con me.
Passano dieci minuti, quando una delle ragazze viene a chiamarci.
Io e Papà ci dirigiamo verso il bellissimo giardino dove si terrà il matrimonio.
Durante il cammino non parliamo, per evitare di piangere, ma prima di entrare mio padre mi sussurra:
-sei bellissima.-
Percorriamo la navata mentre tutto il popolo di Avalon si alza in piedi.
Raggiungo Tam all’altare pronta per dire “Si”, e, quando arriva il momento sono talmente emozionata che per poco non mi metto a piangere.
Finalmente la regina ci dichiara marito e moglie e possiamo baciarci.
Poi ci dirigiamo tutti nella parte posteriore del giardino, adibita per il ricevimento.
-Ti amo – sussurro a Tam
-Ti amo- mi risponde sorridendo.                        



Angolo dell'autore
ciaooooo..

scusate se mi sono fermata per così tanto tempo.. ma ho avuto un sacco da fare.. spero che il capitolo vi piaccia. un bacio

Wolf_Blood_001 
                  

 

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