One More Chance To Live

di ArtistAtPlay
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hope ***
Capitolo 2: *** Faith ***
Capitolo 3: *** Trust ***
Capitolo 4: *** Loyalty ***
Capitolo 5: *** Fraternity ***



Capitolo 1
*** Hope ***


ONE MORE CHANCE TO LIVE
 
Questa storia è la traduzione di "One More Chance To Live" scitta da ArtistAtPlay; questo è il link alla storia originale https://www.fanfiction.net/s/9847725/1/One-More-Chance-to-LiveL'autrice mi ha dato gentilmente il permesso di tradurla. Buona lettura a tutti!
 
I pensieri di Thor furono riportati al presente quando I suoni delle risate degli ubriachi e l’allegria generale riempì l’aria della locanda in cui i Tre Guerrieri e Sif stavano celebrando la loro ultima vittoria. Sif e Fandral stavano combattendo amichevolmente al centro della stanza. Sembrava che Sif fosse in vantaggio poiché l’attenzione di Fandral veniva costantemente deviata dalle numerose e attraenti donne che facevano con veemenza il tifo per lui. Lì Accanto, Volstagg sembrava essere ignaro dell’agitazione intorno a lui mentre prendeva con una mano un altro boccale di birra, mentre con l’altra portava una coscia di agnello arrosto alla sua bocca. Hogun guardava impassibile la finta battaglia mentre Fandral perdeva  l’equilibrio e cadeva all’indietro sul pavimento in un groviglio di membra e di vestiti decorati delle donne intorno a lui.

“Mi arrendo, Mi arrendo. Hai vinto tu.” disse Fandral mentre tutti ancora ridevano.

“È un bene che tu non abbia combattuto così male oggi o non saresti stato qui a festeggiare con noi ora. ” lo prese in giro Sif mentre rinfoderava la spada e gli offriva una mano per aiutarlo ad alzarsi. Thor non sentì la sua risposta poichè i suoi pensieri tornarono ancora alla precedente battaglia.

Tornati ad Asgard, avevano sentito di una minaccia al Padre Tutto e al regno, così erano partiti subito per Vanaheim. Una volta lì avevano incontrato un gruppo di ribelli a circa un miglio dalla città nella quale risiedevano al momento. Gli insorti avevano costruito il loro campo in una radura erbosa vicino ad una piccola foresta. Non c’erano tutti i ribelli, forse circa ottanta guerrieri. Non era nulla che i cinque compagni non avessero incontrato prima, e con l’aiuto di alcuni guerrieri locali sarebbe stata una perfetta vittoria.

Molti dei ribelli erano caduti. La vittoria era assicurata. Mentre l’ultimo nemico nelle sue immediate vicinanze moriva, gli occhi di Thor esaminarono il resto della battaglia dove tutti i suoi amici stavano combattendo gli ultimi avversari. Sul lato opposto della radura, un arciere aveva preso la mira su Sif che stava già combattendo contro uno degli spadaccini più esperti. Thor era sicuro che lei sarebbe stata in grado di deviare la freccia senza alcuna difficoltà, ma perché correre il rischio? Lanciò Mjölnir e l’arciere morì prima che la freccia potesse volare. Questo quando vide un movimento con l’angolo dell’occhio. Uno dei ribelli che Thor aveva presunto morto si era alzato e ora stava caricando con la sua ascia. Thor tese il braccio e il Mjölnir iniziò a volare verso di lui, ma il suo nemico era già su di lui e la sua ascia oscillò verso il basso. Thor ebbe un attimo di panico, ma poi vide una brillante luce verde volare fuori dagli alberi e colpire il suo avversario alla mano. Fece cadere l’ascia per il dolore. Giusto in quel momento Mjölnir raggiunse la mano tesa di Thor che lo calò immediatamente sull’uomo. Una volta che Thor fu sicuro che l’uomo era morto sul serio, guardò verso gli alberi da dove la luce era uscita, ma non vide nulla.

Non era possibile, aveva pensato Thor; l’esplosione di energia doveva essere stata lanciata da qualcun altro. Forse era uno stregone locale che non voleva correre il rischio di uno scontro aperto. Thor odiò il modo in cui la sua mente pensò subito a suo fratello. Loki era morto da più di cinque anni. Thor ricordava chiaramente quel giorno. Si ricordava come  lui, Loki e Jane erano andati su Svartalfheim per costringere Malekith a uno scontro aperto. Si ricordava come Loki aveva pronunciato le sue ultime parole mentre  era steso tra le braccia di Thor e come avesse esalato l’ultimo respiro prima di restare immobile. Thor scosse la testa per riordinare i pensieri. Non sarebbe stato un bene per lui soffermarsi sul passato. Sospirò guardando ancora l’allegria della locanda, solo per scoprire che Sif stava camminando verso di lui.

“C’è qualcosa che ti preoccupa Thor?” gli chiese quando lo raggiunse. “Sei rimasto immerso nei tuoi pensieri per molto tempo. Perché non partecipi alla nostra allegria?”

“Perdonami Sif, non sono dell’umore giusto per festeggiare stanotte. I miei pensieri mi distraggono.”

“Distratto da cosa? È successo qualcosa?”

Thor pensò ancora all’esplosione verde di energia di poco prima. Era identica a quelle che aveva visto Loki evocare innumerevoli volte prima.

“No, non è niente. Forse ho semplicemente bevuto troppa birra. Penso che farò una passeggiata per schiarirmi le idee.”

Era una bugia e Sif lo sapeva, ma erano amici e compagni d’armi da secoli, così non disse nulla. Tutti hanno dei segreti talvolta e lei sapeva che se la situazione fosse stata pericolosa non avrebbe esitato ad avvertirla.

“Molto bene, vuoi andare da solo o vuoi che ti accompagni?”

“Sto bene, grazie Sif, ci vediamo dopo.” Thor le afferrò brevemente la spalla e le sorrise prima di voltarsi e lasciare la locanda.

Una volta lontano da essa Thor chiamò il Mjölnir al suo fianco. Stava accadendo qualcosa di strano, se lo sentiva. Non avrebbe voluto coinvolgere i Tre Guerrieri o Sif, non subito, ma non era un pazzo e non sarebbe caduto impreparato in una potenziale trappola. Inoltre, Mjölnir aveva il bonus di essere in grado di portarlo alla sua destinazione più velocemente. Thor fece oscillare qualche volta il martello intorno al suo polso e poi lo lanciò in alto senza lasciarlo andare, lasciando che lo slancio lo portasse in volo. Erano passati alcuni giorni dal plenilunio e lui non aveva problemi a tenersi sulla giusta rotta, sebbene il sole fosse già tramontato da un po’. Atterrò dopo un minuto o poco più ai margini del campo di battaglia.

Non sapeva cosa si aspettasse di trovare, ma sicuramente si aspettava di trovare qualcosa. Il campo era vuoto ora. I corpi dei guerrieri caduti erano stati raccolti in una pira funeraria che stava ancora bruciando in lontananza, lontano dagli alberi dove le fiamme avrebbero potuto espandersi.  L’erba intorno a lui era calpestata e alla luce della luna splendeva scura per il sangue. Sarebbe rimasta così fino alla prossima precipitazione. C’era anche silenzio nella radura. C’era l’occasionale grido del gufo o di qualche altra creatura notturna, ma la maggior parte degli animali era stata spaventata dalla battaglia.

A Thor non era mai piaciuto rivisitare i campi di battaglia. A lui piaceva combattere gli scontri. La sfida con un degno avversario, l’adrenalina, il cameratismo, l’onore di difendere la propria casa, era ciò che definiva gli eroi, ma le conseguenze sembravano sempre… sgradevoli.  Anche se non poteva ancora andarsene. Iniziò a camminare verso l’area della foresta da dove l’esplosione verde era arrivata, magari avrebbe potuto trovare qualche impronta da seguire. Sarebbe stato difficile, ma la luna offriva abbastanza luce così che non sarebbe stato impossibile per qualcuno con la sua esperienza.

 La parte più logica del suo cervello gli diceva che si stava comportando da pazzo. Loki era morto. Lo sapeva, ma c’era un’altra parte del suo cervello slealmente più speranzosa che pensava ‘Chissà?’ Loki era il Dio degli Inganni dopotutto. Era un titolo che si era guadagnato innumerevoli volte. Niente era come sembrava con lui, ed era tornato dalla morte già una volta, dopo essere caduto nel vuoto.

Thor fece una smorfia a quel  ricordo. Era successo tutto così all’improvviso. Quando era stato bandito sulla terra Loki si definiva ancora il fratello di Thor, ma solo tre giorni dopo Thor si era ritrovato a combattere contro il Distruttore che suo fratello gli aveva mandato contro. Non appena era tornato ad Asgard, aveva trovato il fratello che si dava da fare per distruggere tutta Jötunheim. La quantità di cose che erano cambiate in quei tre giorni stordiva ancora Thor, ma questo non era nulla in confronto a quanto Loki era cambiato quando si era mostrato su Midgard mesi dopo. C’era pazzia nei suoi occhi e freddo nel suo cuore. Non aveva più chiamato Thor 'famiglia'. Se Loki era ancora vivo, che uomo avrebbe trovato Thor, circa cinque anni dopo?

Thor sobbalzò, sorpreso, e istintivamente sollevò il Mjölnir in posizione d’attacco quando sentì lo schiocco di una ramo appena a pochi piedi alla sua destra. Indietreggiò di qualche passo e guardò tra gli alberi dove aveva sentito il rumore, ma non vide nulla. Un animale selvatico?

“Metti giù il martello Thor. Non ho intenzione di combattere con te questa notte.”

Thor si girò per trovare l’uomo dei suoi pensieri  lontano non più di dieci piedi da lui, dove prima non c’era altro che aria. Centinaia di cose passarono nella sua mente in una volta. Domande, accuse, sollievo, diffidenza, Thor voleva dire molte cose, ma solo una parola uscì dalle sue labbra. Suonava speranzosa e timorosa al tempo stesso .

“Loki”.

Angolo Autrice:
Ciao a tutti! Questa è la prima volta che pubblico una storia, finalmente mi sono decisa a fare questo passo!!! Sono emozionatissima!!
Tuttavia non mi ritengo ancora pronta a scrivere una storia “mia”, così ho deciso che nel frattempo potrei tradurre storie  dall’inglese per chi, come me, non va molto d’accordo con questa lingua. Questa in particolare è la traduzione della storia presente sul sito di Fanfiction.net dell’autrice ArtistAtPlay (per chi volesse leggerla in lingua originale il link l’ho messo subito sotto il titolo). Perdonate eventuali errori o imprecisini che ho fatto nel tradurre, ma, come ho già detto, non sono molto brava con l'inglese ^^''
Non mi resta di ringraziare tutti coloro che hanno letto questo primo capitolo. Credo di riuscire ad aggiornare una volta la settimana, più probabilmente il venerdì.
Bè non ho altro da dire. Al prossimo capitolo, ciao!
Loki94.

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Capitolo 2
*** Faith ***


ONE MORE CHANCE TO LIVE

Questa storia è la traduzione di "One More Chance To Live" scitta da ArtistAtPlay; questo è il link alla storia originale https://www.fanfiction.net/s/9847725/1/One-More-Chance-to-LiveL'autrice mi ha dato gentilmente il permesso di tradurla. Buona lettura a tutti!

“Metti giù il martello fratello.” Ripeté Loki. Thor lo abbassò leggermente, ma non poteva permettersi di abbassare completamente la guardia.

Proprio davanti a lui c’era suo fratello. Era impossibile. Sfidava qualsiasi logica, e lui era lì, vivo e vegeto. I suoi capelli scuri cadevano dietro le spalle. Si ergeva orgoglioso, la sua postura era ingannevolmente disinvolta, ma Thor poteva vedere la tensione dei muscoli nelle sue spalle. I suoi vestiti erano strani. Il verde, il nero e l’armatura d’oro che Loki aveva preferito per tutta la loro vita erano spariti. Ora vestiva di blu e marrone. I suoi abiti erano ovviamente di ottima qualità e tagliati su misura per lui, ma era sconcertante vedere suo fratello indossare qualcosa di così notevolmente diverso dal suo dal suo stile. Thor non voleva immaginare cosa significasse.

“Com’è che sei qui? Io c’ero quando sei morto su Svartalheim. Non è possibile che ora tu sia qui davanti a me.”

“Hai mai pensato di controllare il battito?” Chiese Loki in modo sfrontato. Sembrava anche leggermente infastidito, come se fosse stanco di spiegare cose ovvie al suo stupido fratello. Era un tono che Thor conosceva bene.

"Io..." Esitò ripensando all'accaduto. "Non sembrava necessario. Sei stato pugnalato al petto. Sei diventato grigio! Che altro avrei potuto pensare?" Aveva davvero commesso una così ovvia svista?

“Nient’atro. Questo era esattamente ciò che dovevi pensare.” Gli ci volle un momento per capire. Loki voleva che lui lo credesse morto? L’aveva pianificato? Thor non fu subito in grado di formulare una risposta e, quando lo fece, la su voce era alta a causa della rabbia.

“Mi stai dicendo che hai simulato la tua stessa morte?! Che per cinque anni hai permesso che io ti piangessi mentre tu eri vivo e vegeto per tutto il tempo? Questo è crudele fratello, persino per te”

Gli occhi di Loki  fissarono  brevemente il Mjölnir quando Thor lo rialzò inconsciamente per la rabbia. Si sforzò di calmarsi. Non sarebbe stato il primo ad attaccare.

“Forse lo era, ma non sono mai stato famoso per la mia benevolenza, e non era mia intenzione tornare in quella prigione. Non tornerò in cella Thor. Così come non tornerò ad Asgard. Ho creato una nuova vita per me su Vanaheim.”

“Una nuova vita? Che nuova vita? Non puoi scappare dal passato Loki. Sei cresciuto ad Asgard. Quella è casa tua.”

“No, era casa mia. Non è rimasto niente ad Asgard che sia per me come una casa ora. Solo ricordi. Alcuni sono piacevoli. La maggior parte no. Non tornerò indietro.” C’era qualcosa nel modo di parlare di Loki che fece capire a Thor che discutere ancora sarebbe stato inutile. Non stava urlando. Non sembrava nemmeno arrabbiato, solo rassegnato. Era come se fosse sceso a patti da molto tempo con questo fatto, e niente di ciò che Thor avrebbe detto gli avrebbe fatto cambiare idea.

Era strano , ma Loki sembrava calmo, più calmo di come Thor lo aveva visto da molto tempo. Poteva ancora vedere la rabbia che tornava negli occhi del fratello quando si menzionava Asgard, ma non c’era la pazzia che era presente fin dal ritorno di Thor dall’esilio. Era Loki e allo stesso tempo non lo era.

“Come faccio ad essere sicuro che tutto questo sia reale? Nulla è mai chiaro con te. Se sei veramente sopravvissuto, se è così perché ti riveli ora? Perché vesti quei colori? Come posso essere sicuro che non sia semplicemente una qualche illusione, lanciata magari da uno dei maghi di Vanaheim? Uno che vorrebbe farmi cadere in trappola? Di sicuro non tutti i nemici sono stati uccisi oggi in battaglia”

“Ti confesso che hai parzialmente ragione” Loki sembrava vagamente impressionato “ Quella che ti sta di fronte ora è un’illusione, ma non una creata dai tuoi nemici. Il mio vero  corpo è…altrove. Vedi,  come tu non puoi fidarti pienamente di me, anche io non posso fidarmi del tutto di te come mi piacerebbe. Rimarresti qui per parlare con me? Mi attaccheresti? Tenteresti di trascinarmi ad Asgard accompagnato dai Quattro Idioti? Senza dubbio non avrebbero la pazienza per una conversazione.” Gli occhi di Loki divennero più scuri al pensiero dei Tre Guerrieri e di Sif, ma si riprese abbastanza velocemente. “E per quel che riguarda  i miei vestiti, è comunemente risaputo che il ribelle Principe di Asgard preferisce il verde e il nero, e io non ho alcun desiderio di essere riconosciuto.”

“Non mi hai ancora detto come posso essere sicuro che sia reale. Loki dammi una ragione per credere a questo.” Thor sapeva che la sua voce suonava supplichevole, ma non poteva costringere se stesso a nascondere le emozioni nella sua voce. Non era più un bambino e non avrebbe accettato cose in base al loro valore apparente, ma voleva credere così tanto che fosse vero.

Loki interruppe il contatto visivo per guardare in lontananza. Prese un respiro profondo e sospirò. Quando parlò la sua voce era esitante e tranquilla.

“Il giorno dell’incoronazione noi due stavamo aspettando fuori dalla sala del trono. Proprio prima che me ne andassi per raggiungere gli altri, ti ho detto che sebbene qualche volta sia invidioso di te, sei mio fratello e mio amico, e che non avresti mai dovuto dubitare del mio amore per te.” Per un momento il respiro di Thor si fermò nella gola. Si ricordava chiaramente quel giorno. Quante volte ci aveva pensato in quegli anni? Era una delle ultime conversazioni che aveva avuto con Loki prima che tutto il suo mondo crollasse. Nessun’altro era presente, e quindi nessuno oltre suo fratello era al corrente della conversazione.

“Loki…” Thor lasciò cadere il Mjölnir.  Non era più nella sua mano, ma non era fuori portata. Fece qualche passo avanti con l’intenzione di abbracciare suo fratello, ma Loki indietreggiò. Thor ricordò che Loki aveva ammesso di essere solo un’illusione e sentì un altro tuffo al cuore.“ Vorrei vederti davvero fratello. Dove ti nascondi?”

La postura di Loki era rigida adesso. Il linguaggio del suo corpo e l’espressione esprimevano circospezione. Guardò di nuovo verso Thor, ma non rispose.

“Per favore fratello.” Lo implorò Thor.

“Cosa farai con questa informazione se te la do?” La voce di Loki era tagliente e sospettosa.

“Cosa intendi?”

“Intendo ‘cosa farai’? Verrai a cercarmi? Lo dirai a Padre Tutto? Mi riporterai ad Asgard? Come posso credere che manterrai il mio segreto? Ho già fatto un grande atto di fiducia rivelando la mia esistenza. È molto più di quanto mi metta a mio agio, dovrei fare di più?!”

Era un punto a suo favore. Loki aveva commesso molti crimini e gli era stata data una pena a vita, che ovviamente non era stata scontata. Era un dovere di Thor verso la corona accertarsi che Loki fosse punito per le sue azioni, ma allo stesso tempo…

“L’ultima volta che ti ho visto, hai salvato la vita a Jane. Hai avuto l’opportunità di tradirmi, ma non l’hai fatto, hai invece combattuto di nuovo al mio fianco. È grazie a te che Asgard e i Nove Regni  esistono ancora. Sono già passati cinque anni e non hai causato danni di cui abbia sentito parlare. Ti darò il beneficio del dubbio. Dimmi dove trovarti e verrò a cercarti, perché  non c’è alcuna possibilità che io non lo faccia, ma non lo dirò a Padre o a qualsiasi altro. Non ti riporterò indietro ad Asgard finché tu non farai qualcosa che romperà ancora la mia fiducia.”

Loki era esitante. I suoi pugni erano chiusi e guardava cupo il terreno, ma rimase in silenzio.

“Per favore.” Disse Thor ancora. “Non posso credere che tu sia venuto qui, ti sia rivelato a me, e non abbia realizzato che io non posso fare altro che passare il resto dei miei giorni a cercarti. Tu devi aver voluto trovarmi, quindi rendi la mia richiesta più semplice e dimmelo”

Loki sospirò. ”Conosci il fiume che scorre a nord del villaggio?” Chiese.

“Lo conosco.” Rispose Thor.

“Se lo segui, troverai una città situata a cinque ore a cavallo, è lì che mi trovo. Le persone qui qualche volta commerciano con loro, qualcuno degli abitanti può mostrarti il sentiero più sicuro da seguire. Credo che domani sia il giorno del mercato. Probabilmente puoi seguire un gruppo di commercianti domani mattina, ma per favore cerca di essere discreto. Non voglio essere riconosciuto dalla delega.”

“Ci vediamo domani di buon’ora allora, e farò del mio meglio per ‘mimetizzarmi’.”

“Questo non è mai stato il tuo forte.”

“Ahimè, questo è vero, ma farò del mio meglio fratello.”

“Thor quando arriverai ci sarà qualcuno che voglio farti conoscere. A dire il vero ci sono due persone attualmente.” Disse Loki prima di sorridere e aggiungere come un ripensamento “ Sono davvero importanti per me, quindi per favore comportati bene, e cerca di non fare nulla di stupido. Come quando eravamo bambini e per la prima volta siamo stati presentati a Lord Frey. Hai cercato di uccidere il suo piccolo cinghiale per la festa di quella sera solo per poi farti inseguire dalla bestia attraverso l’intero palazzo.”

Questo causò una risata da parte di Thor.

 “Senza dubbio da quel giorno ogni volta che visito il palazzo Gullinbursti si tiene lontano da me. È un bene che Frey sia un uomo con un bel carattere, ma chi sono queste persone che vuoi presentarmi?”

“Lo vedrai tu stesso domani, ma sappi che è per amor loro che stiamo parlando ora. Ci vediamo presto Thor.”

Questo fu l’avviso che ricevette Thor prima che Loki sparisse in un lampo di luce verde, lasciandolo solo nel campo silenzioso.
L’incontro inaspettato era andato meglio di quanto Thor si fosse aspettato. Non si sentiva così leggero da anni. Loki era vivo! Avrebbe voluto abbracciare suo fratello, per fissarlo alla realtà, per essere sicuro che non fosse solo un sogno complicato. Domani. Lo avrebbe saputo domani.

Optò per tornare indietro al villaggio camminando piuttosto che volare così da avere il tempo per riordinare i pensieri. Loki era vivo. Il pensiero lo faceva sorridere. Sarebbe tornato alla locanda dove avrebbe dato qualche scusa ai Tre Guerrieri e a Sif, ma avrebbe mantenuto la parola data a Loki e non avrebbe rivelato il suo segreto. Poi avrebbe trovato il gruppo di commercianti per accompagnarlo dove Loki viveva. Dove Loki viveva. Loki era vivo e Thor lo avrebbe rivisto presto.


Angolo Traduttrice:
Eccomi come promesso con il secondo capitolo. È più che altro un capitolo di passaggio con  un po' di dialoghi, in cui vengono fornite le prime spiegazioni, più o meno.
Ringrazzio tutti coloro che hanno messo la storia nelle seguite/preferite e un "grazie" particolare a coloro che hanno recensito il primo capitolo.
Grazie ancora a tutti voi che avete letto!!!

A presto, ciao!
Loki94
 

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Capitolo 3
*** Trust ***


ONE MORE CHANCE TO LIVE

Questa storia è la traduzione di "One More Chance To Live" scitta da ArtistAtPlay; questo è il link alla storia originale https://www.fanfiction.net/s/9847725/1/One-More-Chance-to-LiveL'autrice mi ha dato gentilmente il permesso di tradurla. Buona lettura a tutti!

Thor arrivò a destinazione poco prima di metà mattina. Il cielo era limpido e il sole era caldo. Prometteva essere un bellissimo giorno. Ringraziò quando lasciò il gruppo di commercianti con cui era arrivato, allontanandosi mentre preparavano le loro merci. Si era legato i capelli e aveva indossato un semplice mantello da viaggio per nascondere la sua armatura e il Mjölnir. Era vero che non era conosciuto per essere discreto, ma ce l’avrebbe fatta.

Suo fratello aveva detto che era lì che viveva, ma aveva mancato di dirgli esattamente in quale strada. Si guardò intorno sperando di trovare il viso familiare o una testa dai capelli neri. Non fu così fortunato. Mentre stava in piedi nella piazza della città, si chiese da dove iniziare.

Era davvero un luogo carino. Le strade erano lastricate e i prati ben tenuti e decorati con varie siepi e giardini di fiori. Qualche passo più in là c’era una fontana di marmo bianco con quattro cavalli, ciascuno rivolto verso l’interno, che stavano sulle zampe  posteriori mentre un ruscello d’acqua usciva dalle loro bocche per poi cadere nella vasca al centro. Tutto intorno a lui c’erano i mercanti, le loro bancarelle più o meno pronte. Le strade iniziavano a riempirsi di persone che sembravano eccitate alla prospettiva di un divertente giorno di compere e commercio. Thor decise di curiosare tra le bancarelle. Loki sapeva che era lì. Si sarebbe fatto vedere abbastanza presto.

Girovagò per circa un’ora guardando tutti i beni in vendita mentre con un occhio cercava il suo sempre sfuggente fratello. Thor vide in vendita vestiti, armi, armature, coperte, giochi, cibo e ceramiche. Quando scorse una bellissima collana d’argento e zaffiri, decise di comprarla con qualcuna delle monete che aveva portato. Avrebbe fatto un bel regalo  a Jane Foster la prossima volta che l’avesse vista.

“Sicuramente un bell'articolo di gioielleria, ma stona orribilmente con il tuo mantello.” Disse una voce alla sua sinistra.

“Loki!” Urlò Thor e si girò catturando suo fratello in uno stretto abbraccio. Ci fu uno smorzato “omph” quando Thor strinse forse un po’ troppo, ma c’era Loki, vivo, intero, e finalmente solido!

“Stupido, avevi promesso che non avresti fatto scene.”  Protestò, ma Thor notò che anche se non aveva risposto all’abbraccio non lo aveva spinto via. Si concesse un veloce momento per assaporare l’emozione di poter abbracciare di nuovo suo fratello senza ricevere un pugnale nel petto,       (probabilmente era una sensazione che la maggior parte delle persone non aveva mai provato) prima di lasciarlo andare e fare un passo indietro. Solo una o due persone vicino a loro li stavano guardando e furono felici di tornare velocemente ai loro affari.

Thor incontrò gli occhi di Loki e sorrise.

“ È bello vederti ancora fratello.” Disse tenendo una mano sulla spalla di Loki. Non era ancora in grado di lasciarlo andare del tutto.

“Non è un sentimento condiviso da molti.” Loki si permise di sorridere solo per un momento.

“Forse, ma da quanto ho capito ci sono almeno altre due persone che sono d’accordo con me. Incontrerò presto questi tuoi amici?”

“ ‘Amici’ non è esattamente la parola che userei per descriverli, ma penso sia accurata a sufficienza. Stanno pranzando. Vuoi unirti a noi o hai già mangiato?”

“Mi piacerebbe unirmi a voi, ho assaggiato solo qualche pezzo di frutta da questa mattina.”

“Bene, seguimi allora.” Disse Loki mentre si girava e iniziava a camminare. Thor lasciò ricadere il braccio lungo il fianco mentre iniziava a seguirlo.

“Ti confesso che è strano trovarti in un posto come questo.” Disse Thor quando notò che Loki aveva piegato il capo in segno di saluto verso uno dei mercanti d’armi che ricambiò il gesto . ”Sembra un po’ troppo…” Cercò la parola giusta ”… tranquillo per te. Sei qui da molto?”

Loki fece un sorrisetto. “Da qualche anno. All’inizio ero da Frey, ma sapevo di non poter restare in un posto così evidente a lungo. Mi diede un po’ di soldi e la promessa di un luogo dove poter tornare in caso di necessità. Ho passato alcuni mesi errando in campagna guadagnando occasionalmente qualche moneta come erborista e mago girovago, o a volte come mercenario a seconda della situazione. È così  che ho trovato il mio posto, dove sono rimasto sin da allora.”

“Frey sa che sei vivo? Perché non lo ha detto a Padre?”

“È nostro zio, Thor, il fratello di Frigga. Lo ha fatto per amor suo, come per il mio.”

I due fratelli rimasero in silenzio mentre camminavano, ognuno perso nel suo momento di dolore.

“È per questo che sei venuto a vivere a Vanaheim?” Chiese Thor dopo un momento. “Per visitare la sua terra natia?”

“Questa era la mia ragione iniziale.” Concordò Loki. “Ne ho trovate altre da allora, e stai per incontrarne una fra pochi secondi. Aspetta…”

Loki rallentò il passo e Thor seguì  il suo esempio. Loki teneva la testa dritta davanti a sé, ma i suoi occhi saettavano di lato per guardare qualcosa che Thor non vedeva.

“5…”Contò Loki sottovoce ma continuando a camminare. C’era un sorriso sul suo viso e una dolcezza nei suoi occhi che Thor non vedeva da molti anni “4..3..2..1…”

“BOO!” Urlò una vocina da parte a loro quando un bambino saltò fuori dal suo nascondiglio, dietro una statua, per aggrapparsi alle gambe di Loki. “Ti ho spaventato! Ti ho spaventato! Ti ho spaventato!” Cantilenò felice.

“Lo hai fatto infatti.” Rise Loki mentre si piegava per sollevare il piccolo. “Mi sono preso un colpo da quanto mi hai spaventato.” Il bambino rise di gioia mentre circondava il collo di Loki con le braccia.

Thor rimase bloccato qualche passo indietro. I suoi occhi erano spalancati e la bocca era un po’ aperta per lo shock. Voleva chiedere chi fosse quel bambino, perché non poteva essere ciò a cui stava pensando. Forse era il figlio di uno di quegli amici che Loki aveva menzionato, e il fatto che i suoi capelli corti erano esattamente delle stessa tonalità di nero di quelli di Loki era sicuramente solo una coincidenza. Loki non poteva avere un… ma la forma del viso del bambino, la gioia che c’era nei suoi occhi marroni dopo aver eseguito con successo un piccolo inganno… Thor non poteva non notare quanto somigliasse a suo fratello.

“Loki…” Non riusciva ancora a trovare le parole, ma Loki sapeva esattamente cosa stava cercando di dire.

“Thor vorrei farti conoscere mio figlio. Nari Lokison. Nari di ‘ciao’ a tuo Zio Thor”

Detto questo, il bambino, Nari, lanciò un’occhiata a Thor prima di aggrapparsi a suo padre. Mormorò un veloce ‘ciao’ prima di voltarsi e nascondere il suo viso sotto il mento di Loki, improvvisamente timido.

“Ciao.” Disse Thor ancora sotto shock. Voltava lo sguardo dal bambino verso Loki e di nuovo verso il bambino, ancora incapace di credere a ciò che i suoi occhi gli stavano dicendo. Il suo sguardo si fermò  su Loki. “Così l’altra persona che vuoi che io incontri è sua…” Ancora non riusciva a far uscire le parole.

Loki guardò in basso verso la testa di Nari. “Nari, dov’è tua madre?” Gli chiese.

Nari si staccò da suo padre abbastanza per guardare verso la direzione da dove era appena arrivato. Dopo aver esaminato la folla per un momento indicò qualcuno. Thor seguì la direzione del suo dito, ma non vide nessuno in particolare. Loki non aveva questo problema e sembrò trovarla subito.

Mise giù il bambino, ma rimanendo a livello dei suoi occhi disse: “Nari, ho bisogno che tu torni da tua madre. Dille che sarò subito lì, ma Zio Thor e io abbiamo bisogno di parlare prima, ok?”

“Ok!” Disse Nari e iniziò a correre lontano da loro.

Loki si rialzò in piedi e guardò Thor. Non disse niente, ma i suoi occhi mostravano un misto di emozioni. Aspettò che Thor parlasse per primo, ma c’erano così tante frasi nelle mente di Thor che volevano tutte essere pronunciate per prime.

“È bellissimo.”

“Grazie.” Disse Loki.

“Quanti anni ha?”

“Ne ha appena compiuti tre.”

“Un’età problematica.”

“È la migliore.”

“Questo è meraviglioso Loki. Sono felice per te.”

“Ti avverto ora.” Disse Loki all’improvviso “Non perderò lui, Thor, né sua madre. Combatterò fino al mio ultimo respiro per loro se sarà necessario. La distruzione che ho causato su Midgard non sarà nulla comparata a ciò che farò se qualcuno cercherà di portarmeli via.”

“Allora prego le Norne che nessuno sia così sciocco. Chi è sua madre?” Chiese Thor a disagio con l’argomento.

“Il suo nome è Sigyn. Fa parte della piccola nobiltà qui a Vanaheim. Lei è una donna straordinaria.”

“La ami?” Chiese Thor. Magari era stato un po’ rude, ma le parole erano uscite comunque dalle sue
labbra.

“Credi di sì.” Disse Loki pensieroso “Ma questo è irrilevante.”

“Questo non è trascurabile.” Disse Thor scioccato. Loki lo guardò duramente.

“Ho amato Madre, ho amato  Asgard, per un certo periodo ho amato persino Odino. L’amore non mi ha causato altro che miseria e tradimento. Mi fido di Sigyn. Mi fido di lei completamente. E questo è molto più importante per me che l’amore. Sono stato ingannato per tutta la vita, ma di lei posso fidarmi. Lei me lo ha provato.”

Thor non discusse.

“Sembra che voi due abbiate una storia interessante”

“L’abbiamo, ma sarà lei a raccontartela. Vieni” Fece un cenno con la mano mentre iniziava a camminare. “Te la presento.”

 

Angolo della traduttrice:
Finalmente riesco ad aggiornare!! Allora, in questo capitolo viene presentata una delle due persone che Loki voleva far conoscere a Thor... cosa ne pensate di Nari?? Io me ne sono innamorata sin dal primo istante =) 
Nel prossimo capitolo verranno fornite ulteriori spiegazioni e ci sarà, come ormai avrete capito e come è anticipato alla fine del capitolo, la presenza di Sigyn.
Ringrazzo tutti quelli che leggono la storia e quelli che l'hanno inserita nelle seguite/preferite, ma soprattutto ringrazio chi ha recensito.
Al prossimo capitolo, ciao!
Loki94.

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Capitolo 4
*** Loyalty ***


ONE MORE CHANCE TO LIVE

Questa storia è la traduzione di "One More Chance To Live" scitta da ArtistAtPlay; questo è il link alla storia originale https://www.fanfiction.net/s/9847725/1/One-More-Chance-to-LiveL'autrice mi ha dato gentilmente il permesso di tradurla. Buona lettura a tutti!

Di tutti i pranzi a cui aveva partecipato, questo era probabilmente uno dei più tranquilli a cui Thor avesse preso parte,  e questo era davvero una cosa eccezionale a dirsi dal momento che era un Asgardiano immortale. Dopo le iniziali presentazioni, Loki e Thor si sedettero al tavolo da picnic dove Sigyn e Nari stavano già mangiando. Si erano concentrati sul cibo che era stato precedentemente disposto sul tavolo e da allora si erano a malapena rivolti la parola.

Loki non sembrava ancora credere che Thor non avrebbe lasciato giù il suo sandwich, strappato il suo mantello, preso il Mjölnir e riportato volando ad Asgard, e così stava seduto il più lontano possibile da Thor per quanto il tavolo da picnic lo permettesse. Nari era ancora timido con Thor e sembrava contento di stare semplicemente seduto mentre tranquillamente faceva duellare tra loro due piccole carote nel piatto, avendo già consumato il suo pranzo. Qualunque conversazione ci fosse, era grazie a Sigyn.

Thor doveva dare ragione a Loki, Sigyn era una donna bellissima. Aveva i capelli biondi e mossi e gli occhi marroni. Lo stesso colore, notò Thor, di Nari. Nonostante provenisse dalla bassa nobiltà non sembrava affatto intimidita di stare pranzando con entrambi i principi di Asgard. Con Thor era cortese e rispettosa, ma non aveva riserve nel comportarsi in modo familiare con suo marito.

“Davvero Loki.” Disse lei dopo che un altro tentativo di far partecipare Loki alla loro conversazione era fallito. “Se rifiuti di unirti a noi nella conversazione, potresti portare Nari a vedere i commercianti, così che io e Thor possiamo parlare senza che tu rimugini su noi?”

“Non sto  rimuginando su di voi.” Disse Loki sulla difensiva e in modo un po’ infantile.

“In ogni caso, vorrei una possibilità di conoscere tuo fratello.” Fece una pausa. Thor vide uno scintillio ingannevole nei suoi occhi “… e sono sicura che a Nari piacerebbe scegliere dei giocattoli nuovi. Non è vero Nari?” Loki la guardò come per dire: ‘Questo è giocare sporco’. Sigyn sorrise in modo diabolico e si girò per guardare il figlio che si era subito rianimato alle parole ‘giocattoli nuovi’.

“Possiamo papà? Per favooooooooooooooore?” Gli occhi di Nari erano spalancati e pieni di desiderio. Loki sospirò e lanciò a Sigyn un’occhiata incerta.

“Molto bene.” Acconsentì.

“YAAAAAAAAAAAAAAY!” Si rallegrò Nari saltando giù dalla sua sedia.

Loki fece un gesto di convocazione con la mano. Una giovane serva con un cestino si affrettò verso di lui “Elsa per favore porta i resti del nostro pranzo a casa.”

“Sì, mio signore.” Rispose e iniziò a riempire doverosamente il cestino con i resti del pranzo e i piatti.

Loki andò verso Sigyn e l’aiutò ad alzarsi, e a quel punto divenne evidente che il tavolo a cui stava seduta nascondeva una pancia molto arrotondata a causa della gravidanza. Gli occhi di Thor si spalancarono. Un altro figlio? Doveva ancora riprendersi dallo shock del primo!

Loki mise una mano sul pancione di Sigyn e le sussurrò qualcosa all’orecchio. Lei sorrise in risposta.

“Starò bene.”

“Questo non mi piace.” Lanciò un’occhiata a Thor.

“Lo so, ma ti ringrazio per questo.”

Loki si abbassò leggermente per baciarle la fronte prima di arrendersi al figlio che aveva continuato a tirare il suo braccio libero negli ultimi secondi.

“Ci vediamo dopo.” Disse mentre Nari lo trascinava tra le bancarelle del mercato. Thor lo guardò andare via.

“Non posso fare a meno di sentirmi un intruso, nonostante il fatto che sia stato Loki a cercarmi.” Disse Thor mentre si alzava.

“Sì, mi dispiace per questo.” Disse Sigyn. Stava guardando anche lei la figura di Loki che scompariva. “Sono sicura che in fondo lui voglia che tu sia qui o non sarei mai stata in grado di convincerlo a venire da te, ma come tu sei senza dubbio consapevole di ciò, Loki è una persona molto complicata e testarda. Ha tentato di tagliare tutti i legami con la persona che era. Deve essere molto difficile per lui, il fatto che tu sia qui.” Si voltò a guardare Thor. “ Facciamo una passeggiata. È una giornata bellissima e ho bisogno di sgranchire le gambe.”

“Così sei tu che devo ringraziare per avermi riportato mio fratello.” Disse Thor mentre si alzava e iniziava a camminare accanto a Sigyn. Scelsero di camminare lungo un sentiero che circondava il parco nel quale erano. Partirono nella direzione che li portava lontano dalla piazza della città, e così lontano dalla folla.

“Sì.” Concordò lei. “Ho espresso tempo fa la mia convinzione che lui avrebbe dovuto cercarti, ma non ho insistito sulla questione. Tre settimane fa comunque è diventato molto più importante far rivivere la sua relazione con te.”

“Cos’è successo tre settimane fa?” Chiese Thor.

“Abbiamo fatto visita a una strega locale che è anche un’ostetrica. Avremo un altro figlio.”

“Vi faccio le mie congratulazioni, ma non vedo la connessione.”

“Prima che Nari nascesse Loki era un fascio di nervi e ansia. Non era niente di ingestibile, ma con
Vali quasi qui…” E a queste parole mise una mano sulla pancia. “Ultimamente non dorme bene. È costantemente tormentato dagli incubi. Sono preoccupata per lui. Non lo ammetterà mai, ma penso che veda voi due nei nostri figli. Ha paura che si allontaneranno e che non sarà un buon padre per i suoi figli. Ha paura che inizieranno ad odiarlo. Credo che se voi possiate in qualche modo riavvicinarvi ancora, o almeno avere un’intesa civile, questo potrebbe dare a Loki una speranza per i suoi figli e accettare più facilmente il concetto di paternità. Quando ho sentito che il principe Thor era a Vanaheim, mi sono impuntata e ho insistito perché ti trovasse e alla fine ha acconsentito.”

“Capisco.” Disse Thor. “Questo di certo spiega perché Loki si è mostrato quando lo ha fatto. Farò del mio meglio per essere paziente con lui. Mi piacerebbe anche che noi possiamo riaccendere il nostro legame. Capisco le sue paure, anche se non vedo alcuna ragione perché i suoi figli potrebbero rivelarsi come noi. Come si sente Nari circa il bambino?”

“Oh, è molto eccitato. Non vede l’ora di fare il fratello maggiore. Ci ha anche aiutato a decorare la cameretta. Ha persino rinunciato ai suoi vecchi giochi per il suo futuro fratellino. Come puoi notare, è un grande affare per lui.” Sigyn sorrise al ricordo.

“Credo di poter capire l’ansia di Loki circa la paternità, ho delle difficoltà io stesso a vederlo nel ruolo di padre amorevole. È sempre stato piuttosto…” Thor esitò, cercando la parola giusta. “…fortemente motivato, ma per quanto ho visto fino ad ora sta facendo un lavoro meraviglioso. Nari sembra  amarlo molto.”

“Loki è un padre meraviglioso. Un po’ troppo affettuoso forse, ma ha le sue ragioni, e ci sono cose peggiori. Purtroppo  non posso dire che le sue paure non sono interamente infondate. C’è stato un incidente alcuni mesi fa: Nari ha fatto un sogno dove…” Sigyn esitò e si guardò intorno. Quando iniziò a parlare di nuovo la sua voce era sommessa. ”Ha fatto un sogno in cui un Gigante di Ghiaccio lo ha rapito e lo ha portato su Jotunheim. Era terrorizzato e quasi inconsolabile.”

Thor trattenne il respiro e il cuore si strinse per conto del fratello alle parole di Sigyn. Era anche sorpreso. Loki aveva parlato a Sigyn del suo retaggio? Doveva fidarsi di lei molto di più di quanto Thor avesse pensato.

“È stato un giorno difficile per Loki.” Continuò lei. “Quando infine siamo riusciti a far tornare Nari a dormire, Loki è uscito di casa. Non ho idea di dove sia andato, ma quando è tornato molte ore dopo era sporco e sudato e le mani erano sporche di sangue. Si è rifiutato di parlarne e per amor suo non l’ho più menzionato da allora. Vedi, non abbiamo ancora detto a Nari del retaggio di Loki. È troppo piccolo. Cosa succederebbe se lo dicesse ai vicini? Lo faremo quando sarà più grande e potrà capire meglio queste cose. Facciamo del nostro meglio per spiegargli che non tutti i Giganti di Ghiaccio sono mostri cattivi e brutali, e che non deve ascoltare le chiacchere e le storie, ma non possiamo proteggerlo dalle superstizioni e dai pettegolezzi tutti i giorni.”

“E come ti senti circa questo? Riguardo a  Loki.” Chiese Thor.

Sigyn rimase in silenzio per un momento. Thor era preoccupato per la sua risposta.

“Il suo retaggio non mi preoccupa.” Rispose infine. ”Jotun, Aesir, Vanir. Loki è Loki. Questa è la miglior descrizione per lui. È diverso da chiunque abbia incontrato prima. A volte non posso dire se lo amo o lo odio. Qualche volta è un misto di entrambi, ma è un buon padre per Nari e un buon marito per me. C’è qualcuno che non lo approva. Le circostanze del nostro matrimonio sono ancora nella memoria delle persone, e il fatto che Loki rifiuti di parlare della sua famiglia ha permesso ad alcune persone di pensare che lui sia il figlio illegittimo non riconosciuto di qualche lontana nobile famiglia.”

“Purtroppo è molto più vero di quanto voglia pensare.” Disse Thor pensando a Laufey e Odino.

“Suppongo.” Disse Sigyn. “Ma è solo l’opinione di pochi ora. I più vedono che è un gran lavoratore, un buon padre e marito, e che è molto dotato per la magia così come per la battaglia e la strategia. Ha finito con l’essere un membro accettato dalla nostra comunità.”

“Sono felice di sapere che mio fratello abbia trovato un posto da chiamare casa. Avrei desiderato che quel luogo fosse Asgard, ma se sente che questo è meglio per lui non discuterò. Però devo chiederti cosa volevi dire con ‘le circostanze del nostro matrimonio’?”

“Loki non te l’ha detto?”

“Mi ha solo detto che voi avete una storia interessante.”

Sigyn sorrise. “Questo è sicuramente vero. Vediamo allora. Ho incontrato per la prima volta Loki una settimana prima del giorno in cui avrei dovuto sposare un uomo chiamato Theoric.”

“Inizia a suonare come una ‘storia di Loki’” Disse Thor suonando esasperato.

“Hai appena usato il nome di tuo fratello come un aggettivo?”

“Credo di averlo fatto.”

Sigyn gli lanciò un’occhiata incredula ma divertita prima di continuare con la sua storia.

“Vivevo con mio zio e mia zia a quel tempo. Io e mia zia dovevamo andare in una grande città per prendere il mio abito da sposa. Theoric venne con noi, ma ci era stato detto che c’erano dei banditi lungo la strada, così abbiamo arruolato una piccola scorta per una maggiore protezione. Loki era uno di quegli uomini.”

“Capisco.” fu tutto ciò che Thor disse, non volendo interrompere la storia.

“Ho parlato con Loki poche volte durante il viaggio e il ritorno. Ho gradito la sua compagnia, ma non ho pensato molto alle nostre chiacchierate. Quando siamo arrivati a casa, gli abbiamo pagato la sua quota e se n’è andato. Non pensavo che l’avrei rivisto, non fino al giorno del mio matrimonio. Ero all’altare con Theoric. Le nostre mani erano appena state slegate dalla corda cerimoniale, e aveva appena detto le mie promesse di essere sua moglie, per finire così il rituale del matrimonio, quando chi irruppe nella cappella in un impeto di rabbia… se non Theoric.”

Thor sembrò perplesso per un momento, ma la sua espressone cambiò velocemente in orrore.

“Dimmi che non l’ha fatto!” Gridò Thor, facendo sì che qualche persona li guardasse velocemente.

Sigyn annuì in risposta.

“In un lampo di luce il Theoric che mi stava accanto si trasformò in Loki. Tutti erano indignati, ma come puoi immaginare, nessuno lo era come il vero Theoric. Affermò che Loki aveva usato la sua magia per farlo ritardare e lo sfidò all’Holmgang.”

Thor annuì. Duelli del genere erano comuni nei Nove Regni. Se un uomo si sentiva offeso o insultato da un altro, era nei suoi diritti sfidare quell’uomo in un duello durante il quale i due combattevano uno contro uno. Questi combattimenti non erano da considerarsi sfide fino alla morte, ma se ciò accadeva nessuno dei due uomini sarebbe stato da ritenere responsabile purché la sfida fosse stata dichiarata e accettata pubblicamente. Se un uomo si fosse ritirato da una sfida del genere la punizione era varia a seconda del crimine di cui era accusato. A volte era costretto a pagare un pesante guidrigildo(1) , altre volte veniva bandito. In entrambi i casi era considerato disonorevole.

“Presumo che Loki abbia vinto il duello.” Concluse Thor.

“Lo ha fatto.” Concordò Sigyn. “Non durò molto. Tutti erano impressionati dalle abilità di Loki. Suppongo che dopo essere cresciuto ad Asgard persino un mago sia un esperto di lame.”

Era vero. A entrambi Thor e Loki era stato insegnato ad usare tutti i tipi di arma sin dalla più tenera età. Fu solo quando furono un po’ più grandi che Loki iniziò a focalizzarsi di più sulla sua magia, ma nonostante questo non aveva mai abbandonato del tutto gli allenamenti con le armi.

Sigyn continuò la storia. “Theoric era un esperto spadaccino, ma Loki era così veloce. Theoric non ha mai messo a segno  un colpo. Probabilmente non ha aiutato il fatto che Theoric sia sempre irrazionale quando è arrabbiato. Attaccava alla cieca e Loki era in grado di schivare facilmente tutti gli attacchi, cosa che lo faceva infuriare di più. Non ha mai avuto alcuna possibilità.”

“Cosa gli è successo?”

“Non ne sono sicura. È ancora vivo, ma dopo che ha perso il duello se n’è andato. Da allora non l’ho più visto né sentito.”

“Così Loki ha vinto il duello, Theoric fu costretto a ritirare le sue pretese su di te e sei rimasta la moglie di Loki.”

“Questo è più o meno corretto. Dopo che Loki vinse, il sacerdote che ci aveva spostato mi ha dato la possibilità di annullare il matrimonio. Mi ha detto che dal momento che, non sapevo a chi stavo facendo le mie promesse, non sarei stata legata ad esse. Ho rifiutato l’offerta.”

Le sopracciglia di Thor si alzarono per la sorpresa. “Questo è stato molto… nobile da parte tua. Non molte persone avrebbero fatto lo stesso. Immagino sia una delle ragioni per cui Loki si fida di te così tanto. Hai scelto di stargli accanto nonostante tutto. Perché?”

“Questo è qualcosa che devi sapere su di me. Quando ero piccola, mia madre lasciò mio padre per andare con un altro uomo. Mi ricordo appena di lei, è stato tanto tempo fa. Mi ricordo cosa ciò ha causato a mio padre. Lui amava veramente mia madre ed era distrutto. Siamo andati da sua sorella e suo marito. Non era una brutta vita. Erano tutti molto affettuosi, ma il dolore del tradimento di mia madre non ha mai lasciato gli occhi di mio padre. Poco dopo che ho raggiunto la maggiore età è morto, credo di crepacuore.”

“Mi dispiace per la tua perdita.” Disse Thor.

“Grazie. Questo è perché, tempo fa, promisi a me stessa che quando mi sarei sposata, sarei stata fedele a mio marito e sarei rimasta con lui. Ecco perché sono rimasta con Loki. È stata una fortuna per me che sia un così buon marito e che, nonostante i suoi modi non certo irreprensibili, sia un buon uomo. Abbiamo avuto i nostri problemi all’inizio. Vedi, non è che perché sono fedele voglio che pensi che sia quel tipo di donna che si piega alla volontà del marito e passa in secondo piano. Loki è ben consapevole che gli starò sempre accanto, ma ciò non significa che le sue azioni non avranno conseguenze.”

“Sei un buon abbinamento per mio fratello.” Disse Thor sorridendo. “Sono felice che ti abbia trovato, nonostante le circostanze inusuali del vostro matrimonio.”

“Grazie.” Disse ancora Sigyn. “Vieni. Probabilmente dobbiamo trovarli prima che Loki compri tutti i giocattoli del mercato per Nari.”

“Lo farebbe davvero?”

Sigyn sorrise consapevolmente. “Per Nari, non c’è nulla che Loki non farebbe”.
 
Angolo della Traduttrice:
(1) Ho inserito questa nota per tutti coloro che, come me, non sanno cosa sia il guidrigildo; metto due link che, a mio parere, lo spiegano bene:http://it.wikipedia.org/wiki/Guidrigildohttp://www.treccani.it/vocabolario/guidrigildo
Ecco qui il penultimo capitolo. Finalmente ci viene presentata Sigyn, che ne pensate??? Secondo me è adorabile ed ha un caratterino niente male =) E ci viene inoltre spiegato come si sono incontrati. Ringrazio tutti coloro che leggono la storia, o che l'hanno inserita nelle seguite/preferite e in particolare tutti coloro che recensiscono.
A venerdì prossimo.
Ciao!
Loki94.

 

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Capitolo 5
*** Fraternity ***


ONE MORE CHANCE TO LIVE

Questa storia è la traduzione di "One More Chance To Live" scitta da ArtistAtPlay; questo è il link alla storia originale https://www.fanfiction.net/s/9847725/1/One-More-Chance-to-LiveL'autrice mi ha dato gentilmente il permesso di tradurla. Buona lettura a tutti!

Loki e Sigyn avevano una bella casa. Non era un palazzo asgardiano (infatti tutta intera poteva probabilmente entrare nella sola camera di Thor), ma era grande rispetto alla media  e arredata con gusto. Thor sedeva sul pavimento di legno del soggiorno con Nari, che lentamente si era animato con lui durante il corso della giornata. Loro stavano giocando con una serie di costruzioni che erano state tagliate in differenti forme e dimensioni.

Quando lui e Sigyn erano tornati nel luogo del mercato, Loki aveva già comprato una borsa di costruzioni, una miniatura di una nave, una palla di pelle e un nuovo cerchio per Nari. Sigyn  aveva sbuffato e aveva detto  che avevano comprato abbastanza giochi per quel giorno. Loki aveva sorriso in risposta.

Il resto della giornata era passata guardando bancarelle e chiacchierando. Ad un certo punto Sygin aveva comprato dei vestiti e dopo qualche baratto Loki aveva preso un nuovo pugnale e la fodera in cambio di un incantesimo per rendere il grembiule del fabbro più resistente al calore. Tutto questo mentre Nari correva attorno a loro con il suo nuovo cerchio e la sua bacchetta.

Thor sorrise al ricordo. Era bello vedere il fratello così in pace. Thor guardò dove Loki sedeva su una sedia vicino al focolare leggendo un libro. Sigyn era proprio accanto a lui, appoggiata al suo fianco mentre ricamava una piccola coperta per il bambino. La loro serva, Elsa, era andata a casa poco dopo che i piatti della cena erano stati lavati. C’era una pace confortevole.

Thor tornò a guardare Nari. La sua testa iniziava a ciondolare e lottava per tenere gli occhi aperti. Teneva ancora un blocco nella mano aperta non essendo disposto a rinunciare così presto al loro attuale progetto. Quando lo lasciò inevitabilmente cadere facendo cadere la costruzione, il conseguente crollo lo scosse nuovo in uno stato di quasi-allerta.

“Sembra che per qualcuno sia ora di andare a dormire.” Disse Sigyn avendo anche già sentito il crollo.

“Non sono stanco.” ribatté Nari assonnato.

“Bene, ma è ora di andare a letto in qualunque caso.” Sigyn mise giù il ricamo e si avvicinò. “Saluta Thor. Probabilmente domani se ne sarà già andato quando ti sveglierai. È un uomo molto occupato e deve partire presto.”

“Non voglio andare a dormire.” Affermò Nari con un po’ più di forza.

“Nari non discutere con tua madre.” Disse Loki dalla sua sedia.

Nari gli lanciò un’occhiataccia. Il fatto che fosse mezzo addormentato diminuì un po’ l’effetto.

“Ciao zio Thor.” Borbottò alzandosi lentamente.

“Ciao Nari e buona notte.”

Sigyn prese per mano Nari e lo portò via per prepararlo per la notte. Non avendo intenzione  di giocare con le costruzioni da solo, Thor iniziò a rimetterle nella borsa da dove le aveva prese. Fu un po’ sorpreso quando vide Loki avvicinarsi per aiutare. Saggiamente decise di non fare commenti a riguardo e i due lavorarono in silenzio finché tutti i blocchi furono riposti nella borsa.

“Vuoi seguirmi fuori?” Chiese Loki dopo avere messo la borsa nella cesta dei giochi di Nari. Era rivolto vero Thor.

“Certo Loki.”

Thor si alzò e seguì suo fratello fuori dalla porta sul retro fino al giardino. Non era ancora uscito. C’era un melo nel loro cortile, ma non era sufficiente per fermare il chiaro di luna. Mentre si guardava attorno vide anche qualche pianta comune come verdure ed erbe che crescevano in righe regolari e ben mantenute nel terreno. C’era anche una serra piena di piante esotiche che Thor non aveva speranza di riconoscere. Suppose che servissero per scopi medici o magici. Nell’angolo della casa vide una fontana ben fatta con un recinto eretto attorno ad essa per tenere Nari lontano.

“Vuoi parlare con me?” Chiese Thor dal momento che Loki non aveva parlato. Suo fratello era appoggiato contro il fianco della casa e guardava il terreno.

“Hai una bella casa.” Disse Thor quando Loki rimase in silenzio.

“Qualche volta.”

“Qualche volta?”

Le mani di Loki si chiusero a pugno. “Sono nato come un principe. Sono cresciuto al Palazzo Reale di Asgard. questo posto è un tugurio fatiscente in confrontato a quello. Nari dovrebbe avere le sue stanze per giocare. Sigyn dovrebbe avere una sua ancella che faccia i suoi ricami e le spese al suo posto. Ora possiamo permetterci di pagare una sola serva. Potrei essere in grado di provvedere a loro con molto di più e al momento il mio status in società lo devo al fatto di essere  entrato nella sua famiglia. Mi guadagno da vivere come erborista.” Indicò la serra. “Ma con questo posso a fatica permettermi per la  mia famiglia il lusso che dovrei essere in grado di offrire.”

“Capisco i tuoi sentimenti, ma Loki…”

“Non preoccuparti, Thor.” Lo interruppe Loki. ”Non ho progettato o nemmeno desiderato di tornare al trono. Questa è la vita che ho scelto e questa è la vita che vivrò. Potrei non essere contento di ogni suo aspetto, ma sono soddisfatto per ora.”

“Pensavo che la soddisfazione non fosse nella tua natura.”

“Non lo era prima che Sigyn e Nari entrassero nella mia vita, e presto Vali si unirà a noi. Starò qui per loro. Non posso sottoporli alle prove della vita a corte. Se si presenta l’opportunità di una situazione migliore per noi la coglierò, ma per ora è così.”

“Non è impossibile, lo sai. Se tornassi ad Asgard- calma fratello!” Thor indietreggiò alzando le mani in un gesto non ostile all’intensità dell’occhiata che Loki gli aveva lanciato. “Sto parlando ipoteticamente. Se,se, tornassi ad Asgard per tua scelta, Padre Tutto potrebbe considerare di rivalutare la tua sentenza. Di sicuro non penserebbe di separarti dalla tua nuova famiglia. Probabilmente dovrai restituire qualcosa o un guidrigildo ma poi potrai vivere, se non a palazzo, allora in una tenuta fuori dalle mura. Sarai controllato ma potrai tornare a casa. Potrai vivere ad Asgard beneficiando appieno del tuo titolo, così come Sigyn e Nari.”

Loki sospirò “Sei un’idiota.” Disse.

Perché?”

“Odino ha detto chiaramente al mio ritorno da Midgard che la sola ragione per cui non mi ha condannato a morte era per Madre. Se tornassi ora, non ci sarebbe alcuna tenuta per me. Non ci sarebbe nemmeno una prigione. Ci sarebbe solo un’ascia, e questo è tutto. Sigyn sarà vedova e Nari e Vali orfani di padre.”

“Padre ti ha detto questo?” Chiese Thor sbalordito.

“Certo.”

“Questo certamente spiega perché sei così irremovibile circa il non tornare più, ma Loki devi credere che io non permetterò mai che questo sia il tuo destino.”

“Sì perché sei stato così ostinato nel volermi difendere l’ultima volta e in tutto quel tempo mi ha fatto visita una sola volta mentre ero in cella, è stato commovente Thor, davvero commovente.”

“Non ho discusso la decisione di Padre Tutto perché non mi ha detto di aver considerato altre opzioni oltre la prigione. Non ho discusso questo perché, nel caso te ne sia dimenticato, hai tentato di porre fine alla mia vita molte volte! Avrei provato a farti visita, ma ero un po’ impegnato a combattere battaglie in tutti i Nove Regni cercando di riportare l’ordine dopo che il Bifrost è stato danneggiato durante il tuo attacco a Jotunheim!” La voce di Thor aumentò progressivamente di volume mentre parlava.

“SHHHHHHHHH!” Lo zittì Loki e si guardò attorno come se improvvisamente dovesse trovare uno dei suoi vicini nel suo cortile. Non c’era nessuno. “Abbassa la voce! Mi hai promesso che saresti stato discreto!”

Thor fece un respiro profondo ed espirò lentamente. “Scusami.” Disse con voce più calma. “Non desidero rovinare il mio tempo qui con un altro litigio.”

Loki sorrise. “Tuttavia senza uno di essi difficilmente sarebbe una visita appropriata.”

“Suppongo di no.” Acconsentì Thor con riluttanza, il suo buon umore era tornato.“ Ho parlato con Sigyn oggi.”

“Ne sono a conoscenza.” Disse Loki con tono asciutto.

“Mi ha raccontato la storia del vostro matrimonio.”

“E ti ha sorpreso? Puoi davvero immaginarmi impegnato in un corteggiamento secondo la consuetudine con parole dolci, tramonti e fiori?”

“Suppongo di no, ma ugualmente perché lo hai fatto? Da che mi ricordo non hai mai avuto la stessa donna nel letto due volte, e ora sei sposato con una donna che conoscevi da un giorno o due.”

“Un giorno o due è bastato. Lei è stata la prima persona da molto tempo che non solo non ha criticato li mio uso della magia ma lo ha lodato apertamente. Era intelligente, bella, leale e meritava molto di meglio che quell’idiota-doppiogiochista- poco dotato- figlio di una prostituta.”

“Immagino che non tu non sia un grande fan di Theoric.” Dichiarò Thor.

“Certo che no. Era molto galante quando intorno aveva quelli che voleva impressionare, ma con quelli che riteneva inferiori a lui, come per esempio i soldati semplici, diventava una persona del tutto diversa. Fece una cosa degna di nota dicendomi esattamente cosa pensava degli uomini che usavano la magia. Il pugnale che è atterrato nel notevole spazio tra le sue gambe lo ha scoraggiato a continuare le sue osservazioni e mi ha evitato per tutto il resto del viaggio. Gli altri non furono così fortunati, e come parlava di Sigyn! Parlava di lei come se fosse una comune bestia da soma o un qualche trofeo da vincere. È andato avanti ancora e ancora a raccontare le cose che aveva progettato di farle una volta sposati. Non aveva alcuna decenza né immaginazione. Sigyn sarebbe stata condannata a spendere i suoi giorni con un maiale irrispettoso senza alcuna abilità a letto. Lei meritava qualcuno di migliore.”
Thor non poté fare a meno di sorridere alla descrizione dell’uomo fatta da Loki. “Bene, a prescindere da come è accaduto, vedo che lei ti rende felice e io sono contento che tu l’abbia trovata.”

“Come lo sono io. È bello avere ancora una famiglia.”

“Non hai perso la tua famiglia Loki.” L’occhiata che gli rivolse Loki disse che lui credeva diversamente. “Non hai perso me almeno.”

“Sì ma questo è diverso, è permanente. Tu e io non condividiamo lo stesso sangue. Siamo fratelli solo a parole e le parole sono labili. Le parole possono mentire. Lo so meglio di chiunque altro. Cosa accadrebbe se facessi una mossa per  salire ancora al trono o se attaccassi altri regni? Mi chiameresti ancora fratello? Rinunceresti alla speranza alla fine? Ciò che abbiamo è così instabile Thor, così soggetto al cambiamento.”

Thor era tranquillo. Era in piedi di fronte a Loki con un’espressione triste sul viso. Loki ancora non capiva? Era vero che in passato Thor era quasi pronto a credere che Loki non poteva essere salvato, ma non aveva mai smesso di chiamarlo fratello nelle sua mente. Come poteva convincerlo…?

“Cambiamolo allora.” Disse improvvisamente.

“Cosa? Come?”

“Dammi il tuo pugnale.”

“Non ne ho con me.”

Thor gli lanciò un’occhiata indifferente. “Ne porti sempre uno con te. Fammelo vedere.”

“No.”

“Loki per favore, puoi fidarti di me.”

Loki esitò, ma alla fine si arrese ed estrasse un piccolo pugnale dal suo stivale. Thor lo prese e fece un piccolo taglio sul palmo della mano destra.

“Per i Nove Regni cosa stai facen… Oh” Si fermò quando comprese ciò che stave facendo. “Oh Thor, no. Non possiamo.”

“Sì possiamo e lo faremo.” Disse Thor restituendogli il pugnale. Loki lo afferrò e lo sollevò sul palmo ma non si ferì. Guardò Thor che annuiva incoraggiandolo. Loki prese un respiro profondo e premette  il pugnale contro il suo palmo. Lasciò cadere il pugnale al suo fianco e porse il palmo a Thor,che lo afferrò con il suo. Ci fu silenzio per un momento. Stavano in piedi uno di fronte all’altro, mano nella mano e taglio contro taglio. Stavano entrambi fissando le loro mani. Fu Thor infine che a rompere il silenzio.

“Ora condividiamo il sangue Loki, siamo fratelli nel sangue così come nelle parole e niente potrà cambiarlo. Qualunque cosa accada in futuro condivideremo sempre questo legame.”

“Thor…” Per una volta, Loki era a corto di parole. Stava lì in piedi guardando ancora le loro mani. La sua presa era salda.

Thor non aveva bisogno che lui parlasse. Si avvicinò di un passo e avvolse il fratello con il braccio libero. Fu felice quando sentì anche il braccio di Loki circondarlo con cautela. Le loro mani rimasero unite tra loro.


Angolo della traduttrice:
Ecco qui l'ultimo capitolo, scusate il ritardo ^^''
Non so se l'autrice ha intenzione di scrivere un sequel, ma ho visto che ha già pubblicato una specie di prequel, quindi non appena avrò un po' di tregua dagli esami lo tradurrò.
Ringrazzio 
aiolia91,BillieJCoco86Destiel_DopedLokiDManiaMarilu396MerihonMystique_APomettoSerenella94Sirina89Zigo per avere messo la storia nelle seguite; così come ringrazzio Coco86Doctor05Lady AssassinLakkyMokita per avere messo la storia nelle preferite.
Un grazie particolare a tutti coloro che hanno recensito durante questi cinque capitoli.

Spero a presto.
Loki94

 

 

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