And i remember all this time

di Bleeding_girl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tutto ha inizio quando... ***
Capitolo 2: *** Thanks for the memories. ***



Capitolo 1
*** Tutto ha inizio quando... ***


PRIMO CAPITOLO.
TUTTO INIZIò QUANDO...
Era una sera d'estate come tante.
Mentre tutti uscivano a sballarsi e passare serate a girovagare senza una meta precisa io mi ero limitata a posizionarmi fuori il mio giardinetto suonando la chitarra e mangiando tramezzini al prosciutto.
Mi ha sempre fatto star bene entrare a contatto con un cielo stellato attraverso la cosa che amo di più, la musica. Potevo così entrare in quel che era il mio mondo, fatto di sogni, sorrisi veri, ricordi persi e amore; era la mia salvezza quel mondo, una via per sfuggire alla vita che mano mano divorava sempre più tutto ciò che si ritrovava avanti.
Dopo aver suonato ''Wake me up when september ends'' dei Green Day, iniziai a fumare una sigaretta, ammetto che non fumavo spesso ma se lo facevo era per rilassarmi perchè si, il fumo ha sempre avuto effetti di relax su di me.. Ero molto stressata in quel periodo dato che l'inizio del liceo era vicino ed io non mi ero mai preparata davvero ad affrontare psicologicamente un mondo del tutto diverso da quello delle banali scuole medie.
Uh, che sciocca, non mi sono presentata...
Bhe, mi chiamo Chiara, ho gli occhi verdi e i capelli viola (bhe poi dipende dalla tinta che mi va di fare) e a dire il vero non so più cosa aggiungere perchè su di me non c'è niente da dire. Direi che potrebbe essere l'altra gente a descrivermi, ma magari non ci riuscirebbe dato che nessuno mi conosce davvero, tutti sanno solo pronunciare al meglio il mio nome, sanno chiedermi i favori, pareri, aiuti e consigli... ma chi davvero si importerebbe dei miei sentimenti e della mia storia?
Il tempo di sbloccare lo schermo del mio telefono e mi ritrovo tremila messaggi dal mio ragazzo in cui diceva di volermi parlare e così lo chiamo.
Il mio ragazzo si chiamava Matteo, aveva i miei gusti musicali e ci capitava spesso di sballarci insieme, scopare sotto le coperte fino allo sfinimento, ascoltare o suonare musica, insomma eravamo in perfetta sintonia tra di noi, eravamo al centro del nostro universo e non ce ne fregava di nulla e di nessuno.
Lo chiamo.
Mi dice che vuole vedermi domani mattina per parlare di una cosa urgente.
''Eh bhe...'' pensai:''Matteo è uno che le cose le dice in faccia e allora mi sa che... vuole lasciarmi (?)''.
Una notte intera passata a riflettere sulle sue parole. Quelle freddi parole che mi bombardarono la testa come se fosse in guerra, come se fosse una casa infestata da fantasmi e quando finalmente fu mattina mi alzai dal letto e mi preparai tutta presa dall'ansia e fui pronta per le 9.00. Non esitai ad aspettare altro tempo e mi recai da lui.
Ci vedemmo e parlammo... Parlammo di noi e del fatto che lui si doveva trasferire e voleva lasciar andare tutto il lavoro di un amore realizzato in 10 mesi, diceva che avrebbe trovato una migliore di me e iniziammo a litigare ed il tutto si concluse con un vaffanculo...
Ma un ''vaffanculo'' che stava ad indicare che comunque ero io quella che ci stava male dato che trovavo impossibile come poter dimenticare Matteo, un ragazzo così unico e fantastico che solo lui era in grado di salvarmi da quel mare di tristezza e solitudine nel quale mi stavo affogando lentamente e mi chiedevo chi avrebbe mai potuto prendere il suo posto e trasportarmi dall'amore alla perversione come solo lui sapeva fare e la risposta era solo una: nessuno.

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Capitolo 2
*** Thanks for the memories. ***


SECONDO CAPITOLO. Thanks for the memories. ''My secrets are burning a hole through my heart And my bones catch a fever When it cuts you up this deep It’s hard to find a way to breatheYour eyes are swallowing me Mirrors start to whisper Shadows start to see My skin’s smothering me Help me find a way to breathe''. Queste erano le parole della mia sveglia, Sleepwalking dei Bring Me The Horizon, ed era un po' come mi sentivo anch'io, in quella mattina che precedeva due giorni all'inizio di ciò che era il mondo del liceo in cui tanti altri ragazzi come me (credo) dovevano avventurarsi. Quella mattina credevo di poter ritrovarmi un messaggio di buongiorno da parte di Matteo ma... niente, l'unica notifica che avevo era quella del messaggio della tim che mi comunicava di aver finito il credito. Neanche il tempo di pensare a tutta la delusione subita che la mia migliore amica mi invia un messaggio. ''Perfezione so che stai male, che ne dici se andiamo a fare una camminata insieme? Spero che almeno riuscirei a farti sorridere'' Con questo messaggio pensai che lei era l'unica cosa bella che mi fosse capitata.. Si, Noemi era il nome della mia migliore amica, la ragazza più splendida che io abbia mai conosciuto e mi ha salvato la vita quando non c'era nessuno. Mi preparai, indossai una di quelle magliette enormi, maschili, degli AC\DC, con un leggins e le solite mie amate vans e scesi di casa con Adam song dei blink-182 nelle cuffiette. Incontrai Noemi e l'abbracciai più forte che potevo e subito iniziammo a parlare. -''Allora?! Voglio sapere cosa gli è venuto in mente a quel deficiente!'' inizio a dire quasi ironicamente Noemi. -''Non ne ho la più pallida idea, so solo che non mi va di star male anche per lui.. Sto già una merda per cazzi vari'' le risposi io. -''Ei, ce ne sono di migliori di lui e anche dopo tutto quel tempo magari riuscirai ad innamorarti di nuovo''. -''Ma a me non bastano gli altri ragazzi. A me basta lui''. Fu così che scoppiai a piangere come se fossi una fontana e lei mi disse: ''Sai, forse nella vita perderai molte persone ma ovviamente non perderai mai me!''-Evidenziando le ultime parole con tono deciso-''Ma devi imparare che le perdite possono essere conquiste e devi sempre prendere quelle ''avventure'' come delle lezioni da imparare, perchè la vita è tutta da scoprire e una volta scoperta devi solo impararla. Tutti abbiamo delle anime gemelle e tu sicuramente troverai la tua''. Continuammo a parlare, girovagare, fumare e mangiare per tutta la mattinata fino a quando si fece ora di pranzo. Il pomeriggio si presentò a casa mia di suo proposito, ma a me fece piacere dato che non esiste cosa migliore che trascorrere del tempo con lei, suonammo, ridemmo.. Quando stavo con lei insomma era come se iniziassi a vivere ogni giorno di più. Poi mi disse che la sera saremmo uscite e che ci saremmo dovute divertire quindi non esitò a pettinarmi, truccarmi e scegliermi i vestiti. Ci recammo prima al centro commerciale come era solito fare il sabato sera da parte di quasi tutti i ragazzi e le ragazze della città e fu allora che incotrammo amici e fumammo qua e là, mangiammo al mec e poi andammo in un locale. Due ore e mezzo passate tra musica a palla, vodka e sigarette. Mi potevo permettere di fare tutto questo dato che i miei genitori erano divorziati e mia madre non se ne fotteva un cazzo. Fu così che andai a sbattere contro un ragazzo mentre mi davo alla pazza gioia nel ballare e cercare di divertirmi il più possibile. Lui mi guardò e poi mi prese come se avesse voluto farmi sua e iniziammo a ballare insieme. Mentre ballavamo mi spinse contro il muro e iniziò a farmi i succhiotti sul collo. -''Come ti chiami, bellissima?'' disse lui. -''Non ti interessa'' risposi io ridendo. Mi morse. -''Aah scemo, mi fai male!'' urlai io sempre ridendo. Iniziò a toccarmi il culo e continuava a chiedermi quale fosse il mio nome. -''Oh mi chiamo Chiara! Va bene?'' dissi io. -''Adesso si! Un nome bello per una ragazza meravigliosa'' replicò lui ''mi chiamo Giovanni io'' aggiunse. E fu così che cercammo di conoscerci nonostante fossimo lucidi e ci fosse scappata qualche mano che andò nelle mutande dell'altro e qualche bacio di troppo, ci divertimmo anche con gli altri amici e anche se per quella sera l'alcol, il fumo, quel Giovanni e tutti gli altri mi avevano fatto dimenticare Matteo, me lo ricordarono il giorno dopo col malditesta. Quindi la mattina che seguì era quella che precedeva il primo giorno di scuola. La mattina in cui stracciai ogni tipo di ricordo del passato e mi impostai di dover iniziare a vivere davvero.

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