Gelosia

di Anetta
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo compagno di scuola ***
Capitolo 2: *** Golden Pair in azione ***
Capitolo 3: *** Riappacificazione ***



Capitolo 1
*** Un nuovo compagno di scuola ***


Ciao, sono sempre IO!! La unica ed inimitabile Anetta!!! Questa è la mia prima fanfiction sul Principe del Tennis (del quale ignoravo l'esistenza finché non sono andata in Messico il mese scorso...).
Siate buoni, vi preeeeeeeeegoooooooooooooo!

Istituto Seishun Gakuen. Campi da tennis.
La squadra è riunita come al solito per gli allenamenti quando, improvvisamente, qualcuno si avvicina a loro.
«Adesso posso entrare nella squadra?», domanda.
I ragazzi si voltano e vedono che a parlare è stato un ragazzo, piuttosto attraente, con i capelli biondi, corti, e gli occhi verde smeraldo, con indosso la divisa della scuola.
«Beh, può darsi», risponde freddamente Tezuka. «Sono ancora un po' indeciso... Ho bisogno di una conferma. Non facciamo certo entrare chiunque»
«Va bene, mettetemi pure alla prova se volete»
«C-capitano, p-posso sfidarlo i-io...?», domanda timidamente Kawamura a Tezuka.
«Veramente pensavo a Kaidoh...»
«Veramente?!», lo interroga quest'ultimo.
«Si», gli risponde.
«Posso giocare io?»
«Si»
«EVVAI!! Non vedevo l'ora!! Ti straccerò bel biondino!!»
Ma così non fu, perché il nuovo arrivato gli dà una sonora batosta come quella che si è preso quando giocò contro Ryoma. Gli altri membri rimasero a bocca aperta per la velocità con cui il giovane vinse (Ryoma compreso).
«Capitano, capitano! È dentro, vero? >O<», domanda eccitato Eiji.
«Direi di sì...», risponde tirandosi su gli occhiali al suo solito modo.«Tuttavia resterà tra le riserve anche se si potrà allenare con noi titolari»
Nel frattempo il giovane si era avvicinato a Tezuka e lo fissava, immobile, in attesa di una risposta.
Tezuka gli ricambia lo sguardo e inizia a parlare.
«Bene, ragazzo. Sei davvero portato per il tennis. Kaidoh è uno dei migliori , sono rimasto davvero sorpreso dalla velocità con cui l'hai battuto. Hai tutte le carte in regola per diventare un campione...»
«Perciò?», gli domanda impaziente.
«Perciò... benvenuto in squadra, ragazzo»
«Sììì!!! Ce l'ho fatta!!! Grazie capitano!!!», esclama, abbracciando Tezuka, mentre Fuji gli lancia uno sguardo maligno.
«A proposito», dice Eiji. «Come ti chiami, prodigio? >O<»
«Rei», risponde, staccandosi (finalmente) dal capitano. «Mi chiamo Rei Mitsuki»

Alcuni giorni dopo, nel cortile della scuola...
«Mitsuki»
«Dimmi capitano», risponde il giovane.
«Cosa ti ha spinto ad entrare nella squadra?»
«Beh, mi è sempre piaciuto il tennis...»
«Non intendevo questo...»
«...»
«Non mi sono spiegato bene... Volevo dire: cosa ha spinto una ragazza come te ad entrare nella squadra di tennis maschile?»
«Ahh...», dice imbarazzata.
«Come hai fatto ad accorgertene, capitano?»
«Non so perché, ma capisco subito se chi ho davanti è un ragazzo o una ragazza travestita...», spiega Tezuka. «... deve essere per il fatto che sono gay...»
«Naniii!! Veramente?», esclama Rei.
«Sì...», risponde il ragazzo abbassando lo sguardo.
«Ah, per fortuna non sono sola...»
«???»
«Già, io sono lesbica! Comunque, sono entrata nella squadra perché la mia ragazza aveva paura che ci provassi con le ragazze della squadra femminile... ma non ha più importanza il perché... sono fuori, vero?»
«Certo che no! Per tutti gli altri tu sei un ragazzo qualunque e membro della squadra di tennis. Non hanno il minimo sospetto che tu sia una ragazza e, naturalmente, non lo andrò a dire a nessuno, puoi stare tranquilla: il tuo segreto è al sicuro con me»
«Grazie di cuore, capitano!», esclama abbracciandolo.
«Di niente...»
I due, tuttavia, non si accorgono di essere spiati da Fuji, che li guarda da una finestra del corridoio.

Quello stesso giorno (come tutti gli altri, in realtà...) ci furono gli allenamenti.
Alla fine, quando quasi tutti se ne erano tornati a casa, Tezuka e Fuji erano rimasti da soli.
Fuji, a passo veloce, si dirige verso il cancello della scuola, chiamato a gran voce da Tezuka che, non ricevendo alcuna risposta dall'altro, con uno scatto gli pone davanti, costringendolo a fermarsi.
«Che cosa vuoi?», gli domanda Fuji, irritato.
«Come che cosa voglio? È da quando sono iniziati gli allenamenti che mi stai ignorando. Spiegami perché»
«Non ho niente da spiegarti»
«Non è vero. Dimmi perché. Ti ho forse fatto qualcosa?», domanda.
«Se... SE MI HAI FATTO QUALCOSA? CERTO CHE LO HAI FATTO!!», gli grida Fuji. «Non ti voglio parlare né vedere più, lasciami in pace!», esclama correndo via.
Tezuka, non soddisfatto della risposta dell'altro, lo rincorre, riuscendo ad afferrarlo per il braccio.
Fuji si gira di scatto, tirandogli uno schiaffo così forte da fargli cadere a terra gli occhiali che, fortunatamente, non si rompono.
«Lasciami in pace! Non voglio più vederti! LASCIAMI IN PACE!», grida Fuji con le lacrime agli occhi. «TI ODIO, TEZUKA! TI ODIO!!», e, detto questo, corre verso casa piangendo.
Una volta lì, Fuji si dirige in camera sua e, sempre piangendo, si butta sul letto.
«Sei un idiota. Tezuka, sei un vero idiota. Come hai potuto farmi questo? E con l'ultimo arrivato perfino», dice affondando il volto nel cuscino. «Ti odio, Tezuka. Ti odio...»

«Maledizione!», esclama Tezuka sbattendo la porta della sua camera da letto. «Che diavolo gli ha preso a Fuji? Perché mi ha trattato così?»
"TI ODIO, TEZUKA! TI ODIO!", pensa alle ultime parole che Fuji gli aveva rivolto. Appoggia gli occhiali sul materasso mentre con l'altra mano si copre gli occhi.
Una lacrima gli scende lungo la guancia.
"TI ODIO!"
«Perché mi odi, Fuji? Che ti ho fatto?»

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Capitolo 2
*** Golden Pair in azione ***


Il giorno seguente, a scuola, Tezuka era assente... e anche Fuji.
«Oggi il capitano non c'è», dice Rei.
«Gà, e neanche Fujiko-chan... Sono triste :( », continua Eiji.
«Non è da loro fare assenze. Deve essere successo qualcosa», considera Oishi, volgendo lo sguardo verso Eiji.
«Senza il capitano è inutile allenarsi e manca anche Ryuzaki-sensei, non abbiamo nessuno che ci dirige. Torniamo a casa?», domanda uno svogliato Momoshiro.
«Comunque, in assenza di Tezuka, il capitano è Oishi», dice Inui, guardando il diretto interessato.
«Tutti a casa, ok?», dice Oishi trascinando via Eiji, con il quale va a rinchiudersi nel bagno dello spogliatoio.
«Deve essere accaduto qualcosa di grave per non essere venuti oggi», dice Oishi. «Forse stavano male...»
«Tutti e due nello stesso momento?», gli domanda dubbioso Eiji.
«Beh, può essere... o magari hanno avuto problemi familiari...»
«O problemi di cuore...», continua il rossino.
«Perchè dici questo?»
«Ieri Fujiko-chan era strano, sembrava ignorasse Tezuka di proposito»
«Pensi che abbiano litigato?»
«È possibile. Comunque adesso vado da Fuji a vedere come sta, tu puoi fare un salto da Tezuka?», dice un Eiji stranamente serio.
«Contaci. Poi ci vediamo a te come al solito?»
«Sì, dopo cena a casa mia ^O^»

Dopo essere andati nelle case dei rispettivi compagni, Eiji e Oishi sono ora in camere del primo a parlare.
«Allora, hai parlato con Fuji, no? Come stava?», domanda Oishi.
«Non bene. Non faceva altro che piangere, aveva gli occhi gonfi... non l'ho mai visto così»
«Che ti ha detto?»
«Mi ha detto...»

-Flashback-
«Tezuka è un idiota!», esclama Fuji singhiozzando.
«Perchè dici questo? Ti ha fatto qualcosa?», gli domanda Eiji.
«Stamattina l'ho visto con Mitsuki»
«Con Mitsuki?»
«Sì, e si stavano abbracciando», e si butta al collo dell'amico piangendo più forte. «Mi ha tradito! Capisci, Eiji, MI HA TRADITO!!»
«Ma dai, Tezuka non lo farebbe mai, avrai frainteso», lo consola Eiji.
«Ti dico che è così!»
«Hai provato a parlargli?»
«Certo che no -sigh-... i fatti si spiegano da soli -sigh-...»
«Domani vieni a scuola?», gli chiede cambiando discorso.
«Non voglio vederlo.», risponde ancora singhiozzando. «Domani non ci vado a scuola.»
«Ok, però cerca di pensarci...»

-Fine Flashback-

«Sono certo che ha frainteso tutto!», esclama Eiji.
«È logico. Tezuka non lo tradirebbe mai», confrerma Oishi.
«A proposito, come è andata con lui?»
«Beh, vedi...»

-Flashback-
«Non capisco cosa gli abbia preso. Agli allenameti mi ha ignorato e poi non mi ha voluto dare spiegazioni. Quando l'ho fermato mi ha tirato un ceffone e mi ha detto che mi odia. Però piangeva e non ne capisco il perchè», dice Tezuka.
«Sicuro di  non avergli fatto niente?», gli domanda Oishi.
«Sicuro!»
«Pensaci bene...»
«Mmmh... deve essere successo dopo le lezioni ma prima degli allenamenti... Beh, in quel periodo di tempo mi sono visto con Mitsuki...»
«Non ci vedo nulla di strano... ma se fossi Fuji e vi avessi visto mi sarei ingelosito... Asp... forse vi ha proprio visto!!»
«Eh? Dici? In effetti è possibile, ma non c'è nulla di cui essere gelosi... a meno che non abbia visto  tutto...»
«Sarebbe?»
«Alla fine Mitsuki mi ha abbracciato...»
«Ma ce l'ha di fissa!! Adesso capisco perchè Fuji si è comportato così... deve aver frainteso... Ma perchè ti sei visto con Rei?»
«Il classico colloquio post-entrata. Ryuzaki-sensei è assente in questi giorni, così l'ho fatto al posto suo. Ti ricordi che ha parlato anche con Echizen ( NdAnetta - A dir la verità non so se questo sia veramente successo oppure no, ma dovevo giustificare il fatto che Tezuka stesse parlando con Rei....)»
«Già, è vero! Fuji ha frainteso tutto... dovresti spiegarglielo»
«Sì, dovrei, ma non vuole parlarmi e ha anche spento il cellulare.»
«Beh, vai a casa sua», propone Oishi.
«Per poi farmi sbattere la porta in faccia? No, grazie»
«Parlagli a scuola»
«Tanto domani non verrà e nemmeno io»
«Perché?»
«Perché non ha senso venire a scuola se non posso stare con lui»
«E con la squadra?»
«Digli che hanno la giornata libera»

-Fine Flashback-

«E così domani siamo liberi ^O^», dice Eiji.
«Già...»
«Perfetto! Attueremo il mio piano! ^O^»
«Che cosa intendi fare?», lo interroga il compagno.
«Ascolta...- pissi pissi pissi-...»

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Capitolo 3
*** Riappacificazione ***


Il giorno seguente, alla fine delle lezioni...
«Allura, Puccy (?!), è tutto pronto? Hai avvertito il Buchou?», domanda Eiji.
«Sì, adesso gli mando un sms di conferma. E con Fuji?», risponde Oishi.
«Non sospetta niente, sarà lì come previsto ^O^»
«Perfetto, mi ha risposto»
«Veramente? A me non risponde mai... :( »
«Sì, guarda», dice Oishi mostrandogli il messaggio appena ricevuto.

Quello stesso pomeriggio, come accordato, Tezuka, che è sempre in anticipo, stava aspettando il suo amico sotto un grande ciliegio nel parco cittadino.
Per niente si immaginava ciò che stava per accadere perchè alle cinque Oishi non sarebbe venuto (infatti era solo un losco piano della Golden Pair).
Al posto di Oishi, anzi, compare (Signore & Signori, è proprio lui! L'unico ed inimitabile...) Fuji.
I due si guardano sorpresi.
«F-Fuji, che ci fai qui?», domanda Tezuka.
«Tu cosa ci fai qui. Sono venuto per vedere Eiji», gli risponde malamente.
«E io per Oishi... che non verrà... come Kikumaru...»
«Nandesuka!! Eiji non viene? E tu come lo sai?»
«In questo incontro c'è lo zampino della Golden Pair»
«Maledetto Eiji. Questa te la faccio pagare. ^^*»
«Beh, già che siamo qui, che ne dici di parlare?», propone il più grande (di altezza, si intende...).
«Parlare? Non ho niente da dirti. Sayonara!», dice girandosi e incamminandosi.
«Aspetta!», esclama Tezuka afferrandolo per il polso. «Almeno ascoltami, ti prego», e gli prende anche l'altro braccio.
Fuji non si muove, sa che non potrà liberarsi da quella presa tanto facilmente.
«Ascolta», continua. «Non devi fare così, non sai come sono andate veramente le cose. Hai frainteso tutto»
«Ah, sì? E se quello non era un abbraccio, cos'era?»
«Non mi hai lasciato il tempo di spiegarmi»
«Non c'è bisogno di nessuna spiegazione! Lasciami andare o mi metto a gridare!»
«Ecco, lo stai facendo di nuovo... non vuoi ascoltarmi... Fuji perchè fai così? Non lo sai che mi fai star male?», a queste parole Fuji smette di dimenarsi.
Una lacrima gli scende lungo la guancia.
«Io... non ti credo. Non ti credo! Tu non puoi stare male! Tu sei Tezuka, il freddo e insensibile capitano della squadra di tennis dell'istituto Seishun Gakuen! Niente può ferirti! Niente!», grida ricominciando ad agitarsi.
«Niente... tranne queste terribili parole pronunciate da colui che amo...», sussurra con le lacrime agli occhi. «Fuji... tu... mi stai spezzando il cuore...», e chiude gli occhi per cercare di non piangere.
«No! Non è vero! Non è vero! Tu non puoi soffrire! Non ne sei capace! No!», grida, girandosi verso Tezuka che aveva mollato la presa. «Tu non puoi provare sentimenti! Non sai cosa voglia dire soffrire! Non sai cosa voglia dire amare! Non sai niente! Non sai proprio niente! Ti odio, Tezuka! TI ODIO! TI ODIO! TI ODIO!!», grida ancora più forte, piangendo e battendo i pugni sul petto dell'altro, che rimaneva immobile.
«Mi... mi fanno male... ogni frase... ogni parola... è come una pugnalata al cuore... detta da te... ti prego, Syusuke...», sussurra, abbracciando l'altro ragazzo. «Io... non volevo farti soffrire... è  stato solo un equivoco e tu non mi hai dato il tempo di spiegarmi...Mitsuki... mi ha abbracciato perché ho promesso che non avrei parlato a nessuno del suo segreto...»
«Segreto?», lo interroga Fuji, asciugandosi le lacrime.
«Mitsuki... in realtà... è una ragazza e aveva paura che ne parlassi a qualcuno»
«Mitsuki è una ragazza?»
«Sì, ma tra noi non c'è niente... è lesbica e la sua ragazza l'ha fatta venire da noi perchè aveva paura che potesse tradirla... l'ha fatto perchè la ama...»
«Per... Per questo... era solo un ringraziamento... e io che pensavo a chissacchè... che... stupido sono stato... non ti ho permesso di spiegarti... Mi... mi perdoni?»
Dopo queste parole, Tezuka baciò Fuji dolcemente.
«Sì, ti perdono. Ma tu non fare più certe scenate, non credo di poter resistere ad un secondo atto»
Non riuscendo più a trattenersi, Fuji scoppiò in lacrime, questa volta gettandosi al collo del compagno.
«Non... lo farò più... te lo prometto...», dice singhiozzando. «Stringimi, ti prego. Ho bisogno del tuo calore»
Tezuka lo abbraccò forte e rimasero così a lungo.
«Syusuke?»
«Mh?»
«Pensavi veramente quello che mi avevi detto?»
«No, ero fuori di me dalla gelosia... lo sai che ti amo, Kunimitsu»
«... Ti amo anch'io... Syusuke...»

Il giorno seguente, ai campi...
«Kikumaru. Oishi»
«Che c'è, capitano? ^O^»
«Quaranta giri di campo! Di corsa!»
«Eeeehhhh!! Perché? èoé»
«Sapete benissimo il perché, muoversi!!»
E iniziarono i loro giri di punizione, malvolentieri.
«Basta! Giuro che non aiuterò mai più nessuno! èoé», esclama Eiji, arrabbiato.
«Infondo, un pò ce lo meritiamo, li abbiamo mentito...», dice il povero Oishi.
«Risparmiate il fiato per la corsa!», esclama Tezuka rivolto alla Golden Pair.
«Maledetto Tezuka! Poteva almeno ringraziarci! èoé»
«Lo sai com'è fatto... ^_^ »
«Sì, ma nemmeno Fujiko-chan... :CCC»
«Zitto e corri, se non vuoi altri giri extra...»

-FINE-

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