Fight for Fire Saga : The Official Video di Martychan Fantasy (/viewuser.php?uid=92783)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Storyboard01: Da dove tutto ha avuto inizio ***
Capitolo 2: *** Storyboard02: Un passo dopo l'altro ***
Capitolo 3: *** Storyboard03: Due chiacchiere sui Pirati dell'Asso di Cuori ***
Capitolo 4: *** Storyboard04: Marduk Boward, il medico dell'Asso di Cuori ***
Capitolo 5: *** Storyboard05: Lasciarsi illuminare ***
Capitolo 6: *** Storyboard06. Il clan del Dragone Nero ***
Capitolo 7: *** Storyboard07. La guerriera e la piratessa ***
Capitolo 8: *** Storyboard08. Il Drago e l'Asso ***
Capitolo 9: *** Storyboard09. Una luce per Bett ***
Capitolo 10: *** Storyboard10. Dolore e Rancore ***
Capitolo 11: *** Storyboard11. A che punto siamo ***
Capitolo 1 *** Storyboard01: Da dove tutto ha avuto inizio ***
Fight for Fire01
Fight for Fire Saga : The Official Video
In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono
riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti,
che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video
ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright©
Tutti i disegni presentati in questo
storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su
EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©
I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall,
Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk
Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi
secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary
Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole
comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©
I
personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy,
Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou,
Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i
soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in
alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di
Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il
viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole
comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©
Storyboard 01. Da dove tutto ha avuto inizio
L'
idea di dare "vita" agli avvenimenti raccontati nella fanfiction 'Fight
for Fire', è nata proprio per caso, quasi senza rendersene
conto!. Tutto è cominciato un afoso giorno di luglio 2012,
precisamente il 14/07/12 alle ore 11:24, quando avevo da poco postato
il capitolo 4 della storia, col titolo: ' Grazie per essere qui',
e la carissima Itchi, come un fulmine a ciel sereno, è arrivata
a commentare con la prima di una lunga serie di esilaranti recensioni!
xD
Mi
sono così divertita nel leggere i suoi pensieri, un pò
folli, ma tanto sinceri e gentili, che ci è venuto naturale,
così come mi è felicemente successo con altre carissime e
carissimi lettori della storia, di iniziare a sentirsi al di fuori di
EFP. Tra noi in breve si è creato un affiatamento particolare,
naturale e senza troppe pretese o idealizzazioni, tanto che in poco
tempo, Itchi decise di sana pianta, di creare un disegno dedicato alla
mia storia:
Appena
l'ho ricevuto ad una delle mie caselle di posta privata, non ho potuto
fare a meno di strabuzzare gli occhi sia dalla felicità che
dall'esaltazione che il disegno mi suscitava! Insomma! Avere lettori
che si appassionano a ciò che scrivi, è per un autore
fonte di soddisfazione, autostima, e conferma positiva a ciò che
fai! Ma se in più, questi lettori, si mettono di loro, a
dedicare al tuo lavoro un disegno...b'è! Direi che l'emozione
positiva e le soddisfazioni raddoppiano!^^
In
breve, quando io ed Itchi ci siamo risentite non molto tempo dopo,
oltre a ricoprirla di complimenti per la sua bravura, ho iniziato a
fantasticare con lei, ricordando gli avvenimenti originali della Saga
di Marineford, mettendoci di mezzo quello che invece avevo scritto io,
e che stravolgeva praticamente tutto. Ci siamo messe a ridere, e a
chiederci, come sarebbe stato bello vedere DAVVERO, una Eve/Martine che
spunta dal nulla e si butta in mezzo tra Akainu il maledetto ed Ace!.
Dopo questa bella chiacchierata particolare, ho chiesto ad Itchi il
permesso di colorare il suo disegno, visto che non me la cavo affatto
male con alcuni programmi per la grafica ed affini, ed inoltre, le ho
chiesto se le andava bene, che io utilizzassi il suo disegno come nuova
copertina per la mia fanfiction:
Così,
pian piano, ho dato colore al bel disegno di Itchi, dandogli poi il
posto 'di testata' in ogni capitolo della mia storia. Successivamente,
nelle nostre chiacchiere serali, ci siamo di nuovo ritrovate a parlare
dell'argomento Marineford, e ancora una volta, quasi per caso, una
frase buttata lì tanto per dire, è stato il punto di
partenza di tutto quanto:
"Sarebbe proprio bello, vedere la fanfiction, come fosse un
cartone animato!"
"Ma dai! Sai che non è per niente una brutta idea?"
Ora
non ricordo di preciso, chi ha detto per prima cosa, ma erano frasi in
mezzo a tantissime altre frasi, che però hanno dato il VIA a
QUALCOSA. Successivamente, avendo l'idea che mi ronzava in testa,
mattina, pomeriggio e sera (ci mancava solo la notte! xD), ho buttato
là la richiesta a Itchi. Le ho proposto, se se la sentiva, di
provare a disegnare alcune scene di Marineford così come
io le avevo raccontate nella fanfiction. Ne è stata da subito
entusiasta, e così in breve tempo, si è calata alla
grande direi, nel ruolo di 'Disegnatrice Ufficiale della FF'! xD
Il
primo disegno che ha realizzato è stato forse, quello che
nell'originale, tutti noi ricordiamo come il momento più orrendo
e crudele della Saga di Marineford:
Però,
gente! Vedere quella determinata scena, cambiata in meglio, in maniera
così realistica e veritiera, tanto da poter vantare
tranquillamente la sovrapposizione all'originale, mi ha fatto provare
una sensazione positiva e bellissima, davvero incredibile!.
La
fanfiction Fight for Fire, nata come semplice sfogo personale, ad un
fatto cruento e negativo nel manga/anime One Piece, in origine, doveva
essere solo una one-shot e niente più. Il prosequo di tutto, con
una seconda, una terza e una quarta one-shot suddivise in parti, data
la lunghezza dei testi, è venuto grazie all'entusiasmo,
incoraggiamento e affetto di alcune e alcuni carissimi lettori, che
ancora ringrazio di cuore, desiderosi e curiosi di poter avere la
possibilità di leggere e proprio VEDERE attraverso la lettura,
come tutto sarebbe potuto essere, in una maniera completamente diversa.
Ho cercato quindi, documentandomi di nuovo meglio che potevo, su ogni
personaggio originale di Oda, con cui avrei 'lavorato', di rimanere il
più possibile fedele ai caratteri e personalità
originali, per stare nel famoso IC, e al contempo, cercare pian piano,
di far EVOLVERE ogni singolo individuo, in base alla nuova e
completamente diversa situazione di una persona morta, che invece qui
è ancora viva.
Ammetto
che non sempre è stato facile avere a che fare con le
personalità di alcuni personaggi come Ace,Marco e Rayleigh, solo
per citare quelli con cui ho sudato di più, anche per via
del fatto, che mi ritrovavo a raccontare di qualcosa di nuovo e
diverso, che nell'originale non esiste, e quindi la preoccupazione sul
'così andrà bene?' era spesso a braccetto con me mentre
scrivevo. Colorare il disegno-scena di Itchi però, è
stato un modo molto utile per scaricare dubbi e incertezze, e insieme
ad alcune preziose amiche di penna, sempre pronte a sostenere le mie
paranoie, sono riuscita a sogliere quelle preoccupazioni e incertezze,
e scrivere più tranquillamente, seguento istinto, cuore e
sensazioni, per come io conoscevo i personaggi, per come li avevo
vissuti e sentiti dentro di me, facendo del mio meglio per mantenerli
il più possibile fedeli a loro stessi, e in seguito, con le
successive pubblicazioni delle varie one-shot, il riscontro dei
lettori, mi ha felicemente confermato sempre di più, che ci ero
riuscita.
Intanto,
l'ultima parte della quarta one-shot, doveva concludere quella che era
diventata ormai una 'raccolta', ma io per prima non ero per nulla
convinta che tutto si sarebbe ridotto a delle one-shot, essendo una
chiacchierona, ho il 'difetto', di scrivere, scrivere e scrivere
tantissimo, senza rendermene conto prima, ma solo alla fine della
lunghezza di un singolo capitolo! Questa cosa mi è stata fatta
GENTILMENTE notare da una amica-lettrice, che mi ha incoraggiata a
proseguire oltre le one-shot, perchè era chiaro, che quello che
avevo da dire e raccontare, proprio non era ancora finito, e ci
volevano una FANFICTION e dei CAPITOLI veri e propri per tutte le mie
lunge, lunghissime parole! xD
Allora, dalle one-shot di Fight for Fire, nasceva quindi la fanfiction Fight for Fire : The Cronicles of Ace and Eve.
Fight for Fire Saga/The Official Video01- bye bye to the next step!.
Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan
Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken
__________________________________________________________
Ciao a tutti carissimi! ^_^
Come vi avevo anticipato tempo fa, nelle note dell'utlimo capitolo di "FforF",
è iniziata la pubblicazione a racconto, dei vari passaggi e
situazioni che hanno portato allo studio e realizzazione di alcuni
video dedicati a questa fanfiction!^^
Sono molto fiera del lavoro che io e Itchi stiamo portando avanti! Non
vi nascondo che è un bell'impegno non indifferente, ma è
un impegno piacevole, portato avanti nelle ore o anche solo minuti
liberi. Un impegno che spero con tutto il cuore, potrà dare
anche a voi, quando potrete vedere i primi risultati, le stesse
fantastiche e postitive emozioni, che stiamo provando noi!^^
Dunque..
Non ho la possibilità di dare delle date e tempistiche precise,
sul quando il primo video arriverà! Intanto, e proprio per
questo motivo, abbiamo pensato di tenervi aggiornati con questi
capitoli storyboard, per raccontarvi e mostrarvi come portiamo avanti
il tutto.
Spero che questo 'primo capitolo' vi sia piaciuto e vi abbia anche un
pò incuriosito! Per qualsiasi cosa o curiosità, potete
pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure
contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di
posta EFP!
Ci risentiamo al più presto con lo STEP02 !!!
Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!
Martychan
(Nota Importante: L'amministrazione
di EFP è stata contattata ed è al corrente di queste
particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il
più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del
Sito.)
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Capitolo 2 *** Storyboard02: Un passo dopo l'altro ***
Fight for Fire01
Fight for Fire Saga : The Official Video
In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono
riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti,
che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video
ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright©
Tutti i disegni presentati in questo
storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su
EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©
I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall,
Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk
Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi
secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary
Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole
comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©
I
personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy,
Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou,
Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i
soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in
alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di
Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il
viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole
comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©
Storyboard 02. Un passo dopo l'altro
Non
c'è mai stata l'idea chiara di come sarebbe stato questo video.
Inizialmente, tutto si basava sul disegnare solo alcune scene della
fanfiction, colorarle, e magari inserirle in qualche parte dei capitoli
nella storia, ma niente di più. Tra le tante 'discussioni' e
scambi di pareri con Itchi, è saltata poi fuori l'idea di creare
per davvero un video 'in movimento'. C'era però un problema :
nè io, nè tanto meno Itchi, sapevamo utilizzare quei
famosi programmi per l'animazione che parte dai disegni, e che permette
di animare nel vero senso della parola, tutto ciò che si vuole,
da un braccio che si alza in alto, ad una bocca imbronciata che poi
sorride. Quindi, che fare? Un video è un movimento, e non
può essere totalmente statico!.
Esistono
molti video in giro per il web, creati esclusivamente con immagini di
qual si voglia genere, ma alcuni di questi sono veramente statici,
perchè non danno a queste immagini, il minimo movimento. Per
movimento, in un'immagine fissa, non elaborata con programmi 'movie',
intendo quantomeno, lo spostamento da destra a sinistra, dall'alto al
basso, in prospettiva panoramica, oppure, uscente o rientrante. In
questo modo, si dà alle immagini un minimo di senso del
movimento, che può catturare in maniera più sicura e
coinvolgente, lo spettatore.
Ora,
qui abbiamo lo stesso 'piccolo problema'. Abbiamo delle bellissime
immagini, che già da sole parlano e coinvolgono molto, ma non
abbiamo la possibilità di dare loro 'vita e movie', veri e
propri, se non con piccoli stratagemmi come ho spiegato sopra.
Cosa è venuto quindi in mente a me e Itchi, non potendo permetterci di avere delle immagini animate?
Abbiamo
deciso, di creare dei disegni 'a sequenza', che mostrano in vari
momenti significativi, le scene più belle della fanfiction. In
pratica abbiamo suddiviso più scene in più parti, per
farvi un esempio:
La scena di Marineford
Abbiamo
mostrato il momento del pugno di Akainu bloccato da Martine, e i
successivi momenti dopo questo avvenimento, riprendendo le espressioni
o posizioni di altri personaggi presenti. (non posso svelarvi
tutto quello che vedrete! xP)
La scena della prima sera di festa alla Mobydick
Anche
qui, stesso discorso, in sequenze legate le une alle altre da filo
logico, abbiamo mostrato i momenti più belli ed emozionati di
quei determinati momenti.
Oltre
a questa idea molto buona, non avendo la possibilità di far
parlare i protagonisti, anche qui abbiamo optato per un'altra soluzione
interessante. Ah! Prima di spiegarvi quale, questa proprio la devo
scrivere! A propostito del 'far parlare i personaggi'!! Ancora
arrossisco come un peperone al ricordo di questa particolare
chiacchierata con Itchi! xD
La
cara ragazza, mi ha suggerito, anche con varie frecciatine comiche, di
registrare la MIA voce, e far PARLARE in questo modo Eve o Martine, in
alcuni momenti più toccanti dei video. Ora, idea originalissima,
bellissima, usata già da molti creatori di videofans prima di
me, ma...ehm! Proprio, se devo essere sincera, non me la sono sentita!
(troppo vergognosa,cosa volete che vi dica?? xD) Sarebbe stato
fantastico, trovare qualcuno disposto a prestare la propria voce, sia
maschile che femminile, per far dire qualche battuta da inserire nei
video. Ammetto che l'idea mi era balenata eccome in mente! Però
poi, calcolando tempistiche ed impegno, ho deciso di evitare la cosa,
anche perchè, tirare in ballo altre persone, fargli fare le
prove vocali ecc., sarebbe diventato un impegno troppo gravoso, che
sarebbe andato ben al di là, della semplicità che invece
hanno questi piccoli video. Poco male, perchè, tornando a quello
che volevo spiegarvi prima, anche per la mancanza 'vocale' nei
personaggi, abbiamo trovato alla fine una buona soluzione!.
Si
tratta, in sostanza, di dare musicalità ai video, ovviando
così al problema della mancanza dei dialoghi. E' quindi poi
scattata la ricerca agli audio da introduzione, alle musiche
contemporanee più belle e inerenti al tema della fanfiction,
facendo bene attenzione alle parole in esse contenute, per poterne
magari riportare qualche frase nel video, potendo accompagnare in questo
modo, ogni immagine, e dare più coinvolgimento allo spettatore.
Ogni canzone o musica orchestrale trovata, sono state ore di
chiacchierate sia serie che divertenti, che però ci hanno alla
fine portate a capire come impostare il tutto. Da UNO SOLO che doveva
essere questo video dedica, siamo giunte alla conclusione, che per
lunghezza e quantità di materiale, sarebbe stato suddiviso in
più mini-video, con le diverse scene della storia, con la loro
musica e parole dall'inizio alla fine.
schizzo realizzato da Itchi
adattamento e colorazione di Martychan
Per
ingolosire ancora di più la vostra curiosità, posso darvi
ancora qualche piccola informazione, per permettervi di farvi un'idea
di come saranno questi videofans.
Tutti
i video saranno 'individuali', nel senso che avranno un loro inzio e
una loro fine, e racconteranno le scene più belle estrapolate
dalla fanfiction. Allo stesso tempo, sono collegati tra loro, come
fossero delle 'puntate', con canzone d'introduzione, testata, titolo,
scene con cazone, canzone di chiusura.
In
sostanza, verranno tutti impostati come fossero delle puntate anime
vere e proprie! Speriamo davvero di fare un buon lavoro, per dare ai
lettori e spettatori il meglio. Siamo anche coscienti, di non avere a
disposizione chissà che programmi, e quindi non avremo la
possibilità di creare effetti speciali esagerati o altro, ma nel
nostro piccolo, lavoreremo facendo del nostro meglio, per regalarvi
comunque, qualcosa di molto bello da vedere e rivedere tutte le volte
che vorrete, e per poter sorridere un pò, come già stiamo
facendo noi, nel vedere un qualcosa di diverso dall'originale, e di
più positivo nell'idea di come le cose potevano andare.
Fight for Fire Saga/The Official Video02- bye bye to the next step!.
Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan
Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken
__________________________________________________________
Ciao a tutti carissimi! ^_^
Rieccomi qui, con lo STEP02 per raccontarvi ancora qualcosina di cosa stiamo combinando io e la cara Itchi! xD
Per darvi un'aggiornamento anche qui nelle note, posso dirvi che
l'adattamento e colorazione delle scene dei video, stà andando
avanti molto bene e abbastanza speditamente, lavoro e impegni vari
permettendo, e quindi, speriamo al più presto, qualcosa
vedrà la luce! xP
Per qualsiasi cosa o curiosità, potete
pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure
contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di
posta EFP!
Ci risentiamo al più presto con lo STEP03 !!!
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Martychan
(Nota Importante: L'amministrazione
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particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il
più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del
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Capitolo 3 *** Storyboard03: Due chiacchiere sui Pirati dell'Asso di Cuori ***
Fight for Fire01
Fight for Fire Saga : The Official Video
In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono
riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti,
che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video
ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright©
Tutti i disegni presentati in questo
storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su
EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©
I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall,
Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk
Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi
secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary
Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole
comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©
I
personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy,
Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou,
Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i
soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in
alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di
Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il
viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole
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Storyboard 03. Due chiacchiere sui Pirati dell'Asso di Cuori
In
tanti mi hanno sempre chiesto, nelle mail qui su EFP, oppure nelle
conversazioni a parte, come io sia riuscita a creare dal nulla, i
compagni di ventura della nostra Eve. Mi è stato detto, con mio
grandissimo piacere e soddisfazione, che questa ciurma di pirati, e la
stessa nave Fire and Tunder, sono riusciti con estrema facilità,
e addirittura, naturalezza, ad entrare sia nella storia originale di
Oda, che nel cuore dei lettori. In tutta sincerità..non
sò esattamente come ho fatto! Ahahah! xD Nel senso che la
nascita e vita di questi personaggi, mi è venuta estremamente
naturale, come fossero stati da sempre lì in maniera ovvia e
scontata, accanto alla nostra buona ma un pò maldestra ed
insicura piratessa.^^ Sono nati nella mia testa un pò folle, uno
dietro l'altro, e riuscivo già a vederli negli occhi della mia
mente, ancora prima di descriverli a computer. Non nascondo affatto, di
essere anche stata molto influenzata positivamente, sia dai mugiwara di
Rufy, che dai pirati del babbo!. Facendo nella mia testolina, un mix
tra mugiwara, pirati di BB, e i miei gusti personali, ecco, sono nati i
pirati dell'Asso di Cuori.
Cosa c'entrano i miei gusti personali?
B'è,
per esempio! Per creare la bella e affascinante Viola, mi sono rifatta
non solo allo stile Nami, ma ci ho aggiunto un pò di pepe e
provocazione in più nel suo essere femminile. (parlando di
vestiti e accessori! L'ho trasformata in una maniaca della moda! xD)
Inoltre, ho associato a lei, come colore dominante nei capelli o nel
suo colore preferito d'abbigliamento, la violetta, un fiore tra i miei
preferiti. La violetta, nonostante sia un fiore che nasce come
selvatico, è assai delicato e bello, ma allo stesso tempo, molto
forte e risoluto nell'affrontare le intemperie o le situazioni
più disparate! Pensate che una volta, mi è nata una
piantina di violetta tra i sassi degli autobloccanti del cortile, dove
c'è sempre secco e picchia un sole assurdo! Ma essendo un fiore
forte, è cresciuto e vissuto anche in quel punto del mio
giardino così sfavorevole! (io ovviamente, la innaffiavo ogni
giorno, devo ammetterlo!).
Quindi,
ho associato la violetta delicata e bella, ma anche forte e
determinata, alla navigatrice e migliore amica della nostra Eve! E
appunto, pensando a quel bel fiorellino, l'ho chiamata con un nome di
fascino e risolutezza : Lein Von Viola. Doveva avere una persona forte
come figura femminile di riferimento, quella testa complessata della
mia Eve! ahahahah!^^
Per
quanto riguarda Oscar! (turchino lestofante, fata turchina ecc.
Poverino! Ha una lunga lista di soprannomi sfottò!) Ho sempre
adorato la figura del fratello maggiore! Anche qui mi ha influenzato
molto il rapporto speciale tra Ace e Rufy. Non mi interessava il legame
di sangue vero e proprio, perchè da sempre sono convinta, che si
può essere veri fratelli perchè ci si è scelti, e
non per il sangue che ci scorre nelle vene! Bho, sarà che sono
figlia unica? xD Non lo sò, ma è una convinzione che mi
porto dentro tra le tante che ho!. Quindi, oltre ad una figura
femminile dolce ma risoluta per Eve, ho pensato che servisse anche una
figura di riferimento maschile, ancora più forte e decisa. E
così è nato Oscar! Non ridete poverino! Ma ho proprio
pensato alla famosa Fata Turchina di Pinocchio, quando meditavo sulla
sua creazione! (Oscar non uccidermi! ahaha!) La buona madrina che viene
in nostro soccorso nei momenti più bui, e che ci protegge sempre
anche quando non la vediamo. Il nostro angelo custode insomma! Ed ecco
com'è nato Flangwell Oscar.
Flangwell
è un cognome strano vero? B'è, non significa niente e
significa tutto! Il cognome di Oscar, non è altro che
l'accozzaglia di idee che mi è venuta quando pensavo a lui come
personaggio e alla sua personalità : spaccone, irriverente,
casinista, fumantino... (un concorrente di Ace in fatto di carattere
acceso!) Ecco che cosa significa il cognome Flangwell : un insieme di
fastidioso rumore. Poi, il colore dominante che ho donato a Oscar nei
capelli e nel vestiario, è il blu mischiato all'azzurro acceso.
Adorando il mare ed il cielo limpido dell'estate, ho voluto donare
questi colori a questo personaggio, che per Eve rappresenta tutto
ciò di rassicurante e positivo che lei ha sempre desiderato di
un fratello. E poi b'è..non potevo non dargli anche una
ehm...certa bellezza e fascino maschile! xD Non ho proprio resistito!
ahahahaahah!! ( non sò perchè rido).
Lucky
Bett Mary.. Cosa dire di questa donna portentosa, con la
forza dell'uomo più brutale, ed il fascino femminile
prorompente ed accattivante? B'è! Volevo una figura materna e
più saggia accanto ad Eve, oltre a Oscar e Viola che sono suoi
coetanei. Una donna sulla trentina, con una vita già vissuta
alle spalle, con un doloroso passato assai crudo e misterioso, tutto
racchiuso in quell'enorme tatuaggio raffigurante un dragone nero su
tutta la schiena. Una persona sensibile e amorevole, sempre pronta a
consolare e spronare Eve con le parole giuste. Capace di dartele di
santa ragione se lo meriti, ma anche di coccolarti e viziarti
(eccessivamente Bett, eccessivamente! xP) come la più buona
delle mamme. Insomma! Ho cercato di fondere la brutalità tipica
di un omone grande e grosso, esperto lottatore di arti marziali, col
corpo fascinoso e sensuale di una donna fatta e finita. Ho dato a Bett
due braccia belle muscolose, proprio per far notare questa unione tra
forza e grazia presenti in lei. Il biondo luminoso dei suoi lunghi
capelli, raccolti in una coda di cavallo alta, l'ho dedicato al sole.
Il sole caldo e luminoso che riscalda e rassicura, proprio come la cara,
rude e amorevole Lucky Bett Mary.
Marduk
Boward, il medico di bordo della Fire and Tunder. Oddio! Vi dico subito
che il suo nome mi è venuto di getto! Inventato di sana pianta,
non ha alcun senso! xD Per Bow, ho pensato subito ad un alto e
nerboruto combattente. Una sorta di incrocio tra un mercenario abituato
ai campi di battaglia più cruenti, e ad uno degli antichi
guerrieri Maya del Messico! AHAHAHAHHAHA!!! Oddio che associazione
assurda! Però credetemi! All'inizio ho fatto questo mix assurdo
pensando a Bow! Ecco perchè, anche nel vestire ricorda tanto un
soldato in cannottiera, pantalone verde, stivale, e bicipite gonfio in bella
vista!. Poi mi sono ridimensionata un attimo e mi sono detta : "Calma
Marty! Respira e ragiona! Sei nel contesto pirati, non sul campo di
battaglia di Full Metal Panic!". uhuhuhuh! Scusate lo sviamento dal
nostro discorso!^^
Allora,
ho mantenuto un pò le fattezze dell'uomo abituato alle
battaglie, associato questo al suo passato difficile, gli ho dato un
tatuaggio tribale nero sulla spalla e parte del braccio destro, l'aria
dura e quasi sempre accigliata e imbronciata, il pizzetto nero sul
mento, e dei lunghi, lunghissimi capelli neri raccolti in una morbida
treccia dietro la schiena. Questo non l'ho rivelato purtroppo nella mia
storia, così come per Bett a cui ho dato solo un accenno della
sua vita passata segnata da un lutto e un desiderio di vendetta. Anche
Boward ha perduto delle persone molto care nel suo passato, ed è
da allora che non si è più tagliato i capelli. Mah, forse
in un prossimo capitolo di questo storyboard, approfondirò il
passato di Boward, così potrete prenderne parte tutti, insieme a
me!^_^
Ad
ogni modo, Boward è il più anziano tra i vice capitani di
Eve, coi suoi trentacinque anni. E' la figura di riferimento per tutti
gli altri vice, non solo per l'età o perchè è il
medico di bordo, ma perchè, come Bett ispira sicurezza materna,
Boward accende nei suoi giovani compagni, la sicurezza della figura
paterna. (si ho deciso! prossimamente vi svelo il suo passato!! xD)
Ninetine
Frollo, il musico di bordo.
Ninetine Van Lucas Arcibald Frollo, figlio
del Governatore dell'isola di Rubinia nel Mare Occidentale. Un nobile.
'na fatica per questo personaggio apparentemente timido e riservato,
gente!. Ho sudato come una pazza, prima di tutto per la collocazione
sia temporale che geografica della sua storia e vita, poi, per il suo
collegamento con Brook e i Pirati Rumba (ma desideravo troppo legare in
qualche modo i Mugiwara agli Asso di Cuori!!!), ed infine, per la sua
realizzazione fisica vera e propria. Ero un pò in dubbio su di
lui, ci ho pensato sù un pò, ma alla fine sono riuscita a
tirare le conclusioni. Frollo all'apparenza, doveva essere un ragazzino
di diciannove anni, dai capelli castani e gli occhi grigio-verdi,
fisico nè magro nè muscoloso, un pò timido ed
introverso, dall'animo sensibile e molto, molto abile con gli strumenti
musicali. La sua storia la conoscete bene tutti, visto che gli ho dato
largo spazio in uno dei capitoli della fanfiction. Ero un pò
preoccupata di addentrarmi nell'argomento nobili e pirati, ma poi,
anche incoraggiata da alcune carissime lettrici, ho deciso di provarci.
Del resto, avevo proprio pensato a Sabo e alla sua storia, quando ho
dato forma a Frollo ed alla sua. Sentivo il bisogno di avere in questa
ciurma, l'animo fiero, puro, sensibile e musicale. E chi meglio di
Frollo, poteva esserlo?.
E arriviamo ai due pestiferi e casinistici fratellini di fatto : Supper Tuono e Abigaw O' Neil!.
Loro
due sono i miei piccoli amorini! xD Ahahahahah!!! Li ho amati alla
follia da subito, non appena hanno preso forma nella mia mente, e
concretezza nello scritto. Anche a loro ho dedicato un ampio spazio in
un capitolo della storia, perchè sentivo che se lo meritavano
tutto. Oltre alle figure maggiori di riferimento, di un fratello ed una
sorella, di un padre e una madre, all'interno della ciurma, ero certa
che Eve avesse bisogno, anche di due figure fraterne, più
giovani e bisognose della sua protezione, o per meglio dire, di uno
scambio reciproco di certezze, protezione e amore, tra lei e i due
piccoli fratelli. Ed ecco nascere Tuono e Neil, due sventurati orfani,
che legano per un destino crudele comune, crescono insieme come veri
fratelli, negli stenti e nella miseria, per poi rinascere e iniziare
davvero a vivere con l'arrivo di Eve. Per Tuono, il maggiore dei due,
ho pensato subito ai colori accesi del giallo intenso, tipici di un
'fulmine a ciel sereno' come si suol dire! uhuhuhhu!!^^ Abilissimo
carpentiere, nonostante la giovane età (solo sedici anni), ha un
dono di natura, e lo si potrebbe tranquillamente paragonare quasi a
Franky, per la sua bravura di mastro carpentiere. Predilige l'uso delle
pistole, ma non disdegna la spada all'occorrenza.
Per
quanto riguarda Abigaw O' Neil, il più piccolo dei due (quindici
anni), pfff! mi viene da ridere a pensare a lui!. E' proprio il
classico fratello minore, innamorato perso della sua sorellina, che
farebbe a botte con qualsiasi uomo le si avvicini, terrorizzato
all'idea che gliela portino via! xD AHAHAHAHAH!!! Nonostante questo,
Neil è adorabile! Buono, sensibile, determinato e fedele fino
alla morte. A lui ho pensato, come ad un diamante un pò grezzo
all'inizio, ma poi l'ho associato allo smeraldo. Quella pietra verde,
dalla bellissima luce e colore così particolare e magnetica.
Così, gli ho dato come colore dominante nei capelli e negli
occhi, questo particolare colore. Alla fine lui è il piccolo
tesoro di Eve, no? xD
schizzo realizzato da Itchi per le diapositive dell'Opening dei video
Che altro dire sui pirati dell'Asso di Cuori?
Oltre
ai sette vice capitani, la Fire and Tunder, ospita anche altri
componenti secondari della ciurma. Uomini di tutte le età e ceti
sociali, che si sono uniti a Eve nel corso dei suoi viaggi prima di
raggiungere la Moby Dick, convinti che con lei, avrebbero potuto
ricominciare. Persone con diverse storie alle spalle, ma nessuna di
esse discriminata, ma, se con buone intenzioni e con i giusti ideali,
accettata senza alcun problema. (e anche qui, ammirando tanto la figura
di Edward Newgate, ho fatto un pò del suo modo di pensare, parte
del modo di pensare di Eve!)
I due pirati secondari che più sono
spiccati, e che ho spesso citato in alcuni momenti sulla Fire and
Tunder, sono stati Matthew e Louis. Il primo, un vecchio lupo di mare
di una cinquantina d'anni, con molte storie ed esperienze di vita alle
spalle, che in Eve rivede un pò la figlia perduta, ed il
secondo, Louis, un giovane mozzo ventenne, col grande sogno di
diventare un giorno un grande pirata ricordato nella storia. Entrambi,
sono le vedette della Fire, che si alternano nella sorveglianza della
nave tra il giorno e la notte, ed è divertente il loro
battibeccoso rapporto. Sempre pronti a bisticciare e farsi dispetti di
ogni tipo, strappando sempre grasse risate al loro capitano ed ai loro
compagni. Paiono a tutti uno zio che vuole fare ancora il ragazzino, ed
il suo giovane e un pò sbadato nipote vendicativo. xD
In
tutto, togliendo i sette vice capitani, la Fire and Tunder conta una
ventina e più membri della ciurma. Non ho voluto esagerare nella
quantità dell'equipaggio di Eve, perchè gestire troppi
personaggi, anche se secondari e di sfondo alla storia diciamo, sarebbe
diventato troppo complesso!.
Storyboard 03 BONUS. Trailer01 della Saga!!
Avete
capito bene!! Non stò vaneggiando! xD Dopo settimane, settimane,
e SEETTTIIIMANEEE, di duro lavoro e impegno, fatto anche solo di minuti
o secondi, o piccoli spazi di serate a disposizione.. Sono FINALMENTE
riuscita a colorare, tagliare e montare, il PRIMO TRAILER UFFICIALE
!!!! YEEHHHH!!!!! ^O^
Non
sapete quanto io ed Itchi siamo felici, gasate ed orgogliose per
questo!!^^ Per adesso non è molto! E' solo una piccola
anticipazione che vi mostra qualcosina di cosa vedrete nei video veri e
propri, ma almeno vi farete un'idea!.
cliccate sull'immagine oppure QUI per accedere direttamente al Trailer
Speriamo
con tutto il cuore che vi piaccia, e vi possa regalare le prime
bellissime emozioni che abbiamo provato noi!^^ Fateci sapere se vi
và, cosa vi è sembrato!.
Fight for Fire Saga/The Official Video03- bye bye to the next step!.
Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan
Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken
__________________________________________________________
Ciao a tutti carissimi! ^_^
Eccomi finalmente, con lo STEP03 dopo un pò di tempo.
Tra il ponte del 25 Aprile, e l'imminente 1 Maggio, non ho avuto praticamente quasi il tempo per respirare! xD
Ma ce l'ho fatta! Giuro che non sò ancora come (lo dico ogni
volta), ma ci sono riuscita, a scrivere anche questa parte dello
storyboard, ed a rilasciare on-line il primo trailer ufficiale dedicato
alla Saga!! ^o^
Siamo davvero fiere di questo primo piccolo risultato, e speriamo
davvero che vi possa piacere ed emozionare almeno un pò!.
Per qualsiasi cosa o curiosità, potete
pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure
contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di
posta EFP!
Ci risentiamo al più presto con lo STEP04 !!!
Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!
Martychan
(Nota Importante: L'amministrazione
di EFP è stata contattata ed è al corrente di queste
particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il
più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del
Sito.)
|
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Capitolo 4 *** Storyboard04: Marduk Boward, il medico dell'Asso di Cuori ***
Fight for Fire01
Fight for Fire Saga : The Official Video
In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono
riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti,
che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video
ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright©
Tutti i disegni presentati in questo
storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su
EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©
I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall,
Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk
Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi
secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary
Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole
comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©
I
personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy,
Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou,
Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i
soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in
alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di
Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il
viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole
comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©
Storyboard 04. Marduk Boward, il medico dell'Asso di Cuori
Eccoci qua, cari amici!^^
Come
promesso nello scorso capitolo, in questa parte dello storyboard,
approfondirò di più la storia del nostro serio e
muscoloso pirata medico. (in più, vi mostrerò altri
piccoli "step" delle immagini work in progress, per il video^^)
La
storia sul passato di Boward, l'ho sempre avuta in mente, mentre
scrivevo la ff, così com'è stato per tutti gli altri
pirati di Eve. La questione, è stata puramente per mancanza di
spazio negli ultimi capitoli finali, dato che mi ero prefissata
testardamente di restare nei 20 capitoli. Così, ho fatto la
scelta di accennare solamente qualcosa del passato di Boward e di Bett
Mary, un pò anche per lasciare il sapore della "storia aperta" e
della curiosità nei lettori.^^ Volevo che si percepisse, che
anche se la ff in sè, era conclusa con 20 capitoli, era sempre
aperta e poteva continuare nella fantasia e fantasticheria di ogni
lettore. Non escludo in un futuro prossimo, di scrivere un seguito di
"FforF", anche perchè tantissimi di voi mi hanno scritto e detto
che non potevo lasciare quel maledetto di Teach a ridersela nel Nuovo
Mondo, pronto a rapire Eve da un momento all'altro, senza dargli la
lezione che si merita da ormai troppo tempo! xD
Ahahahahahahahah!!!
Quando ho letto questi messaggi su Efp, ho prima sorriso intenerita
dall'affetto che ha riscontrato questa storia in tanti di voi, e poi ho
ridacchiato tra me e me, pensando che effettivamente...una bella
batosta a quel peloso e puzzolente antagonista di Op, bisogna proprio
darla!. Non sò assolutamente se e quando! Per ora la
possibilità di un continuo resta solo un'idea nella mia
testolina folle...ma non si sà mai.
Tornando al nostro Bow..
Approfitto quindi, di questo spazio dello storyboard dei video, per approfondire con voi il suo passato e la sua storia.
Marduk
Boward, viveva da quando era nato, prima coi suoi amati genitori, e poi
anche in seguito alla loro prematura morte, su una piccola isoletta
pacifica e tranquilla, nel Mare Orientale, Vanilla Island. Così
come suggerisce il nome di questa piccola isola, è un luogo
davvero tranquillo, pacifico e 'leggero', circondato spesso da piccole
e candide nuvolette che sembrano zucchero filato. In quest'isola la
maggior fonte di sostentamento e guadagno, per i suoi abitanti, è
rappresentato dalla coltivazione di 'fiori da zucchero', piccoli e
graziosi fiorellini candidi che crescono come cespugli in grandi
distese di campi coltivati. (non chiedetemi dove mi è uscito il
'fiore da zucchero' xD. Pensavo alle coltivazioni dello zucchero e mi
è saltato in mente, di inventarmi dei fiorellini che se
trattati, producono dell'ottimo zucchero! xD ahahahaha! ok sono pazza,
ma voi ormai lo sapete! Le idee mi saltano alla testa così dal
niente!)
Boward,
da quando era bambino, aiutava i suoi genitori nella coltivazione di
questi fiorellini da zucchero nei loro campi, facendo ottimi affari
coi commercianti delle altre isole, ed avendo così la
possibilità di fare una vita agiata e tranquilla. Sull'isola di
Vanilla, oltre alle coltivazioni dei fiori da zucchero, esistevano
anche una Scuola di Medicina, ed una Scuola Militare, quest'ultima
affilliata ovviamente alla Marina, che formava sin dalla tenera
età, i migliori elementi nativi dell'isola, per poi spedirli
nelle sedi maggiori militari, dove continuare l'addestramento, per
diventare dei veri e propri soldati al servizio del Governo.
Questo
però, non interessava minimamente a Boward, e nemmeno era stato
preso in considerazione dagli esaminatori di quella Scuola che, quando
lo passarono in rassegna con altri bambini, lo scartarono perchè
troppo gracile e delicato. Boward continuò così la sua
attività di coltivatore con la sua famiglia, passando anni
d'infanzia e adolescenza, felici e spensierati, con molti amici uniti e
affiatati. Tra questi amici, c'era Lilian, una bellissima ragazzina dai
capelli color del miele e gli occhi azzurri come il cielo. Boward aveva
avuto da sempre un debole per lei, e cercava di dimostrarglielo in ogni
modo. Lilian gli voleva molto bene, ma lo considerava solo un caro
amico, quasi un fratello, ma nulla di più. Quando entrambi
compirono quindici anni, l'età in cui i primi amori e sentimenti
diventano più forti e passionali, Boward cercò di
confessarle ciò che provava, portandola al tramonto su un'altura
dell'isola, che mostrava uno spettacolo mozzafiato tra cielo e mare.
Quando il giovane stava finalmente trovando il coraggio per confessarle
tutto, vennero interrotti dall'arrivo di uno dei loro amici che
frequentava la Scuola Militare e con cui Lilian usciva da qualche
tempo. Alla vista dei due, che si abbracciavano e scambiavano
effusioni, in Boward scoppiò improvvisamente qualcosa, e capì, o almeno si convinse amaramente,
per cosa la sua bella amata avesse un debole. Uomini forti, prestanti,
che infondono sicurezza. Erano tutte cose che a Boward non erano mai
interessate, perchè non le riteneva importanti per dimostrare il
vero valore di un'uomo, che, secondo lui, risiedeva in tutt'altro che
la sola forza fisica. Ma per Lilian, per il suo amore, per riuscire
disperatamente a fare in modo che lei lo guardasse come ora guardava
quel Peter, si sarebbe spezzato anche tutte le ossa del corpo, se fosse
stato necessario.
Così,
decise di presentarsi alla Scuola Militare, chiedendo di essere
accettato come 'recluta in prova', ben sapendo che col fisico debole e
smilzo che si ritrovava ad avere, non aveva poi molte
possibilità. Nonostante le iniziali resistenze del Direttore
della Scuola, grazie alla sua testardaggine, Boward riuscì a
farsi accettare, a patto che si sottoponesse agli addestramenti
più duri, e che in più, si dedicasse a prestare servizio
come tuttofare, dalle pulizie delle camerate alle cucine. Niente
spaventò il coraggioso e testardo ragazzo, che si impegnò
con tutta l'anima, deciso a raggiungere il suo obbiettivo : Lilian.
Salutati i genitori, perplessi e preoccupati per lui, si trasferì
a vivere nella Scuola, iniziando così la sua lenta e dura
metamorfosi fisica. Inizialmente, veniva continuamente vessato da tutti
per il suo fisico secco, anche da Peter e da alcuni di quelli che un
tempo, quando erano bambini, erano stati suoi compagni di giochi.
Nemmeno questo lo scoraggiò, anzi, tra angherie e soprusi,
andava avanti testardamente, iniziando lentamente, coi mesi che
passavano, a sentire i primi risultati nel suo corpo. Gli insegnanti o i
suoi compagni superiori, non avevano alcuna pietà, ma questo per
lui era solo il modo migliore. Più veniva portato al limite
fisico, più lui caparbio anche a costo di consumarsi, arrivava
alla fine a superarlo, pronto per un limite nuovo.
Akainu,
scena originale di Marineford, ripresa per 'FforF' e modificata per
l'intromissione di Martine Dowall. Disegno realizzato da Itchi,
colorazione a computer 'in progress' di Martychan.
Anche
Lilian era preoccupata per Boward. Gli voleva molto bene, e non
riusciva assolutamente a capire, cosa in quel suo gentile e delicato
amico fosse cambiato, al punto da fargli desiderare qualcosa che prima
aveva sempre ignorato. Trascorse comunque un anno, ed una sera
d'estate, alla festa tradizionale che si svolgeva da sempre su Vanilla,
Lilian prese da parte Boward per parlargli. Inizialmente, si
sentì un pò a disagio, quasi intimorita dal suo mutamento
fisico. Boward era molto cresciuto in altezza, ed il suo fisico non
più mingherlino, era molto ingrossato e muscoloso. I capelli
neri, che aveva sempre tenuti ordinati e corti, tirati da un lato del
viso, ora erano lunghi fin quasi sulle spalle, scompigliati e ribelli.
Il viso gentile e sorridente, era indurito dai tanti dolorosi
allenamenti, e perennemente serio ed imperturbabile. Lilian non
riusciva a capire cosa fosse successo a Boward, e nonostante il
disagio, gli parlò delle sue preoccupazioni, arrivando con lui
fino al litigio. Boward dal canto suo, era furente, perchè
nonostante tutto il suo impegno e sacrificio, Lilian continuava a
vedersi con l'odioso e stupido Peter, che nel tempo vissuto nella
Scuola, aveva imparato a conoscere bene. Peter era un ragazzo egoista e
prepotente col prossimo, e nei suoi idioti discorsi di camerata coi
compagni, non faceva nemmeno eccezzione per ciò che si
permetteva di dire o pensare di Lilian. Nella lite con lei, Boward
esasperato, arrivò a urlarle in faccia perchè fosse
entrato nella Scuola Militare, e perchè fosse cambiato: per lei
e perchè l'amava da quando erano bambini. Finì per
baciarla con prepotenza nell'impeto della confessione e della lite,
ottenendo solo uno schiaffo, e la fuga confusa ed in lacrime di Lilian.
Dopo quell'episodio, non si parlarono più per molto tempo, ed in
quel tempo, quando capitava dai suoi genitori, oppure per le vie del paese,
Boward la incontrava o con le amiche, o con l'idiota di Peter, ma tra
loro, mai un saluto. Passarono altri mesi, e alla vigilia dell'inverno,
quando su Vanilla le nuvole si ingrossavano e facevano cadere la neve,
una sera come tante che era in libera uscita dalla Scuola, Boward
assisstette alla scena che da sempre temeva di poter vedere un giorno.
C'erano Lilian e Peter, in un angolo semibuio della piazza del paese.
Mentre tra la confusione della gente che si affannava in ogni dove, tra
risa e saluti allegri, in quell'angolo, Peter cercava di ottenere da
Lilian un bacio, ma non riuscendoci, alle resistenze della ragazza, le
mise rabbiosamente le mani addosso, cercando di arrivare a toccarla sul
petto. Quella scena prepotente e violenta, fece esplodere Boward come
un vulcano. Si avventò su Peter in pochi secondi, ingaggiando
con lui una dura lotta a mani nude. Alla fine, Boward ebbe la meglio, e
riuscì a stendere l'idiota che un tempo ormai troppo lontano,
era stato un suo caro amico. Alla scena, oltre alla gente, avevano
assistito alcuni compagni della Scuola, che da quel momento, decisero
di stare dalla parte di Boward.
Nonostante
tutto, Boward non rivolse una parola a Lilian. Dopo la disputa, si
caricò Peter sulle spalle in silenzio, ritornando con gli altri
compagni alla scuola. In Lilian invece, già da quel loro litigio
e bacio di alcuni mesi prima, qualcosa si era prepotentemente mosso, e
si agitava burrascosamente. Cominciava a capire, che in lei, c'era
qualcosa di davvero più profondo dell'amicizia per Boward. La
sua bontà e lealtà, nonostante il mutamento fisico, erano
rimaste inalterate, ed era questo che lo differenziava in maniera
marcata da Peter. Boward era rimasto il ragazzo buono e gentile di
sempre. Lilian non fece passare troppo tempo, e quando l'inverno su
Vanilla fu nel suo pieno, e gli studenti della Scuola Militare, avevano
il permesso di tornare a casa alcune settimane, andò una sera a
trovare Boward a casa. Il giovane fu stupito ed emozionato dentro di
sè, di ritrovarsela davanti dopo tutto quello che era successo,
ma fuori, continuava a mostrarsi serio ed imperturbabile. Fu un
pò brusco nei modi, nonostante Lilian cercasse timidamente di
parlargli e spiegargli cosa provava dentro. Finirono nuovamente per
litigare, ma questa volta, nell'agitazione generale, fu Lilian a
prendere di scatto il volto di Boward tra le mani, baciandolo
appassionatamente. Inizialmente, l'istinto della ragazza, fu quello di
staccarsi subito da lui, fuggire via e lasciar perdere tutto,
terrorizzata all'idea che la respingesse in malo modo, rovinando
così del tutto, quel poco che ancora restava della loro
amicizia. Ma contrariamente a tutti i suoi timori, Boward la trattenne,
avvolgendola in un abbraccio forte ma gentile, stringendola con calore
tra le braccia, ricambiando quel bacio con tutto l'amore che sentiva
per lei. Da quel momento, dopo essersi chiariti, Lilian e Boward
presero a frequentarsi, riscoprendo un'unione ed un amore reciproco,
meraviglioso e puro.
Passarono alcuni anni..
Al
compimento dei vent'anni, Boward ottenne il Diploma coi massimi voti
alla Scuola Militare di Vanilla, ricevendo molti elogi e complimenti
dai Marines venuti come esaminatori esterni, durante le prove finali.
Per Boward si prospettava un roseo futuro come soldato all'interno
della Marina. Il destino però, gli eventi, ed il corso della
vita, che non è mai dritto come tutti noi vorremmo,
iniziò a lasciare i suoi primi oscuri segni. I genitori di
Boward, morirono in un disgraziato incidente. Un giorno, che tornavano
dal porto dell'isola, dopo una grossa consegna dei loro fiori da
zucchero, il cavallo, incontrato un lupo sceso dai monti del nord, si era
imbizzarrito, facendo cadere il padre dal carro, colpito poi in testa
da uno zoccolo, e la madre, rimasta indifesa, ferita a morte
dall'animale selvatico affamato. Non erano molti i casi in cui i lupi
scendevano dalle montagne di Vanilla, avventurandosi a valle vicino
alle abitazioni, salvo, dopo un lungo e rigido inverno che li aveva
molto provati ed affamati, come era disgraziatamente capitato
quell'anno. Così, rimasto solo, Boward decise di lasciar perdere
con la carriera militare, e prese in mano la piccola azienda di
famiglia, continuando personalmente, aiutato dai fedeli braccianti del
padre, la produzione dei fiori da zucchero. Lilian in tutto questo,
decise di non lasciar solo Boward, e prese a lavorare con lui nei
campi. Dopo non molti mesi dalla disgrazia, ritrovata una certa
serenità e deciso ad andare avanti con la sua vita, Boward
chiese a Lilian di sposarlo. Era consapevole che erano entrambi molto
giovani, ma l'amava molto, la sentiva così vicina e affine a
sè, che non trovò alcun motivo per non desiderare di
vivere per sempre insieme a lei. Lilian accettò con le lacrime
agli occhi, ed in capo ad una manciata di mesi, si sposarono. Dopo due
anni, trascorsi nella pace e nella gioia, all'età di ventidue
anni, Boward seppe che presto sarebbe diventato padre. Lilian era
incinta del loro primo figlio. Dopo nove mesi, nacque una splendida
bambina che i due decisero di chiamare Juliet.
Sembrava
che la vita, dopo un grande dolore, avesse deciso di ridare a Boward
grandi felicità in famiglia, e grandi soddisfazioni e ricchezze
nel lavoro. Juliet cresceva bene ed in salute, ed era una meraviglia di
creatura. Quei sei anni che passarono prima della 'fine' della vita di
Boward, furono i più splendidi e luminosi. Ma di nuovo, scese il
buio, e questa volta, fu un'oscurità così nera, fredda e
profonda, che per il coraggioso e buon giovane, la morte sarebbe stata
solo un misero sollievo. Aveva ventotto anni Boward, quando tutto il
suo mondo cadde in pezzi. Su Vanilla Island, una mattina luminosa di
primavera, arrivarono i pirati. Non era una novità invero, che
passassero o si fermassero spesso, ciurme di pirati o briganti, ma
questi erano la feccia della peggior specie della pirateria. Erano
quella categoria di pirati, crudeli e senza alcuna pietà per il
prossimo. Tagliagole senza memoria di cosa significasse essere umani,
assetati di richezze e delle vite del prossimo, convinti di poterne
disporre a loro capriccio e piacimento. Pirati senza sogni e senza
onore, indegni dello stesso titolo di cui tanto si vantano. Vanilla fu
messa sotto assedio dai colpi di cannone e di spade, ed in poco tempo, tutta
l'isola andava a fuoco. Gli studendi della Scuola Militare erano in
minoranza di numero, rispetto ai malvagi invasori, arrivati con ben tre
navi pirata delle più grandi. La gente gridava, fuggiva dove e
come poteva, i bambini piangevano, le madri e le sorelle venivano
violate in ogni angolo possibile del paese, i padri ed i fratelli,
sgozzati e fatti a pezzi. I fiori da zucchero di Vanilla, bruciavano e
diventavano cenere al vento.
Boward quella mattina, era stato chiamato
alla Scuola Militare per discutere su un suo possibile impiego come
insegnante per le nuove reclute, data la sua bravura ed eccellenza.
Quando l'attacco ebbe inizio, rimase bloccato a combattere con gli
altri compagni della scuola, impossibilitato a raggiungere la sua casa,
sua moglie e sua figlia. Passarono minuti, ore ed ore, prima che lo
scontro avesse una fine, grazie all'intervento di una divisione della
Marina, a cui la Scuola era riuscita a mandare l'allarme.
Disegno realizzato da Itchi. Colorazione a computer 'in progress' di Martychan.
Quando
finalmente, tra le fiamme rimaste ancora a dilaniare prati, campi e
boschi, Boward riuscì a raggiungere la sua casa, una parte di
sè, si spense per sempre in quel momento. La sua casa era stata
distrutta dal fuoco, e tra le macerie, riconobbe i corpi carbonizzati
dei braccianti che lavoravano con lui. Cercando disperatamente Lilian e
Juliet, finì per arrivare ai suoi amati campi di fiori da
zucchero, trovandovi però solo cenere e polvere. Su un cespuglio
di fiori rimasto semi intatto, intravide da lontano, uno dei nastrini
rossi che solevano adornare i capelli di sua figlia. Col cuore in gola,
corse in quel punto, ritrovando così i corpi senza vita di
Lilian, coi vestiti logori dalla violenza ed il corpo ferito ovunque, e
poco più in là, il corpicino della sua piccola Juliet,
con la testa decapitata.
Vomito, dolori lancinanti alla testa ed al
petto, vertigini, sangue dalla bocca per il troppo mordersi la guancia
dall'interno.. Boward desiderò solo di poter morire in
quell'istante, perchè tutto ciò che amava, tutto
ciò che rappresentava la sua vita ed il suo senso d'esistere,
gli era stato strappato via per sempre. Pianse, gridò e le sue
urla riecheggiarono per tutta la piccola isola di Vanilla, ora
così silenziosa e dilaniata.
Fu
ritrovato ore dopo, svenuto poco distante dai corpi delle sue donne, da
alcuni compagni della Scuola Militare, e alcuni soldati della Marina.
Quando si risvegliò, nel letto dell'infermeria della Scuola di
Medicina, inizialmente, cercò di fare di tutto per ferirsi in
modo grave, costringendo i dottori a sedarlo continuamente. Boward non
voleva più vivere, perchè la sua vita non aveva
più alcun senso, senza Lilian e Juliet.
All'inizio, mentre pian
piano Vanilla rinasceva dalle sue ceneri, e la vita sull'isola
ricominciava a scorrere, Boward si muoveva tra la gente come l'ombra di
sè stesso. Cercò di recuperare le poche piante di fiori
da zucchero, sopravvissute al fuoco, muovendosi, respirando, lavorando,
mangiando poco e niente, dando una parvenza di sè agli altri, di
uno che cerca di andare avanti, anche se in realtà, dentro
continuava ad essere un morto che finge di essere vivo. Quando la vita
e l'attività di Vanilla, ricominciò a girare a pieno,
Boward aveva ripreso a commerciare i suoi fiori da zucchero, in
silenzio, sempre scuro in volto, completamente solo. Si era isolato
completamente dalla vita del paese, anche se tutti continuavano a
volergli bene e ad aiutarlo come potevano. Nella mente, sia il giorno
che la notte, le immagini di quel giorno nefasto, e dei corpi
martoriati delle sue amate Lilian e Juliet, erano sempre vive e
brucianti ferite senza possibilità di guarigione. Intanto,
dentro di lui cresceva sempre di più una rabbia feroce e sorda
contro qualsiasi pirata. Al solo sentirli nominare o sui giornali, o
per bocca della gente del paese, in Boward si accendeva la fiamma della
vendetta. Non gli importava nulla di che pirati fossero o come si
comportassero. Li odiava tutti nel medesimo modo. I pirati che avevano
distrutto la sua vita, erano morti e sepolti da anni ormai, ma in lui
la pace era tutto fuorchè possibile nonostante la consapevolezza
di ciò. Quando compì trent'anni, Boward assistette di
nuovo all'arrivo di una nave di pirati su Vanilla. Questi però,
erano diversi da coloro che l'avevano invasa e messa a fuoco e fiamme, perchè
semplici pirati buontemponi col sogno di trovare lo One Piece, di
passaggio sull'isola per fare rifornimenti. Nonostante non dessero
alcun segno ostile, e si fossero fermati all'osteria del porto,
evitando di entrare nel cuore dell'isola, Boward non ci vide
più, e trovò in quel gruppo di ridanciani e pacifici
pirati, lo sfogo a tutti i suoi dolori e frustrazioni. A nulla valsero
i richiami dei suoi vecchi compagni della Scuola Militare, a nulla valsero le
voci degli amici di paese che lo intimavano a fermarsi. Boward si
recò all'osteria del porto, e si avventò con tutta la sua
furia, rabbia e dolore, su quel piccolo gruppetto di sorridenti e
canterini pirati innocui, trucidandoli e uccidendoli uno ad uno ad una
velocità e perfezione nei colpi impressionante. Li fece a pezzi
uno ad uno, lasciando per ultimo il loro capitano, riservandosi il
gusto di guardarlo negli occhi mentre gli puntava la sua pistola in
fronte e poco dopo premeva il grilletto. Ma anche così, anche
dopo essersi rivalso su un gruppo di innocenti, con la sola colpa di
fregiarsi del titolo di 'uomini liberi del mare', Boward non si sentiva
affatto meglio. Le immagini dolorose erano ancora lì, fisse
nella sua mente, il dolore e la rabbia ancor più gradi di prima,
ed un'irrefrenabile voglia di puntarsi alla tempia la pistola che gli
tremava tra le mani, grande quanto il male che sentiva nel cuore.
Inaspettatamente,
fu Peter a fermarlo, poggiando la sua mano su quella che Boward si
stava portando alla testa, pronto ad uccidersi. Proprio quell'idiota di
Peter, che anni addietro aveva cercato di far del male alla sua Lilian,
anche se solo per via dell'irruenza dettata dalla giovane età
adolescente.
-Questo non è da te. Così continui a far soffrire Lilian e Juliet.-
Fu
tutto ciò che Peter disse a Boward, guardandolo fisso negli
occhi, riuscendo infine a levargli la pistola dalla mano. Peter in
quegli anni era cambiato. Osservando Boward, dopo la loro lite per via
di Lilian, aveva imparato da lui, cosa volesse dire il rispetto e la
lealtà verso il prossimo. Si erano riavvicinati un poco,
diventando due compagni rispettosi l'uno dell'altro, durante gli ultimi
anni d'addestramento. Ora, che proprio Peter faceva sciogliere qualcosa
in lui con quelle parole, Boward si lasciò andare ad un pianto
profondo e disperato. Un pianto di liberazione e accettazione della
realtà crudele in cui era costretto a vivere, senza Lilian e
senza Juliet. Poi, rimase ad osservare i corpi dei pirati che lui
stesso aveva brutalmente sterminato, ricordando il giorno dell'attacco
a Vanilla, tutta quella gente gravemente ferita, ed i dottori della
Scuola di Medicina che non bastavano per prestare soccorso a tutti.
Lui, che da semplice contadino, era diventato un valente soldato, ora
si sentiva sporco come il peggiore degli assassini. Desiderava fare
qualcosa, combattere quel dolore e quelle persecuzioni mentali che
continuava ad autoinfliggersi.
La
Marina, saputi i fatti accaduti al porto di Vanilla, elogiò
Boward e la sua incredibile bravura di combattente, cercando ancora di
convincerlo ad arruolarsi. Boward rimase disgustato dalle parole e
dall'atteggiamento dei marines che un tempo aveva tanto ammirato, e che
ora, lo applaudivano perchè aveva levato di mezzo dal mondo e
dall'ordine, un altro sudicio branco di inutili morti di fame. Si
chiese, come potessero quei soldati, che dovevano essere giusti e
corretti nel giudizio, elogiarlo in quel frangente? D'accordo che erano
dei pirati, ma erano pur sempre degli esseri umani, delle persone! E
lui si sentiva solo da condannare per il modo in cui si era avventato
su di loro. Ricordò, come ridevano, come cantavano spensierati
tra loro in quell'osteria, prima che la sua furia si scatenasse.
Ricordò, che alcuni di quei pirati lo avevano guardato mentre si
avvicinava, sorridendogli e alzando il calice di birra nella sua
direzione, come a volerlo invitare ad unirsi a loro nella festa,
nonostante fossero perfetti sconosciuti.
Allora, Boward capì cosa doveva fare, e cosa era giusto fare.
Rifiutò
nuovamente l'offerta della Marina, intimandoli di non cercarlo mai
più. Raccolse ad uno ad uno i corpi di quei pirati, e li
seppellì nel modo migliore che potè, su una delle alture
dell'isola che dava sul mare, e prese in custodia la loro nave pirata.
Poi, deciso come ormai i suoi compagni e la gente del paese, non lo
vedevano da tempo, andò alla Scuola Militare e si fece
rinchiudere in una delle prigioni sotterranee, fermamente convinto di
dover passare lì dentro molto del suo tempo, per poter ripagare,
seppur in misera parte, al tempo che aveva tolto per sempre a quei
pirati innocenti. Il Direttore della scuola, lasciò che Boward
facesse come credeva, stimandolo molto come soldato e come uomo, ma fu
irremovibile sul tempo della sua condanna auto-inflitta. Volle dare a
Boward solo un anno di reclusione, scaduto il quale, l'avrebbe
ricacciato nel mondo a calci. (parole del Direttore)
Trascorso
quell'anno, la mattina in cui proprio Peter, accompagnato dal
Direttore, venne ad aprire la porta della sua cella, Boward sorrise
loro, mostrandosi nuovamente, come l'uomo buono e sereno che era stato
un tempo. Aveva preso una decisione importante. Voleva unire alle sue
capacità fisiche, la conoscenza medica, per poter essere in
grado di soccorrere la gente della sua isola, se e quando ce ne sarebbe
stato bisogno. Così, all'età di trentun'anni,
entrò nella Scuola di Medicina di Vanilla, applicandosi al
massimo delle sue capacità mentali, e con tutta la buona
volontà che possedeva, risultando un ottimo studente, molto ben
predisposto per gli studi medici. Nel giro di quattro anni, Boward
divenne medico e dottore a pieno titolo, ed il giorno che uscì
dalla Scuola di Medicina, le immagini orribili che lo perseguitavano, e
continuavano a mostrargli le povere Lilian e Juliet, svanirono. Si
sentiva un uomo nuovo, pronto a ricominciare ancora una volta
nonostante tutto. Una parte di sè se n'era andata per sempre, ma
lui era ancora lì su quella terra, era ancora vivo, e nel nome
di coloro che aveva sempre tanto amato, sarebbe andato avanti, le
avrebbe rese ancora fiere di lui, continuando a coltivare i loro amati
campi di fiori da zucchero, proteggendo la loro gente quando ce ne
sarebbe stato bisogno, e curando ogni ferito o malato che fosse venuto
a chiedere il suo aiuto, senza fare nessuna distinzione.
Camminava
alla soglia dei trentacinque anni, Marduk Boward, quando una piccola,
ma intensa luce, giunse su Vanilla Island, ad illuminare il suo buio e
a cambiare per sempre la sua vita.
Fight for Fire Saga/The Official Video04- bye bye to the next step!.
Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan
Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken
__________________________________________________________
Ciao a tutti carissimi! ^_^
Ed eccomi di nuovo a voi, con un'altro capitolo dello storyboard.
Questa volta però, l'ho utilizzato tutto per raccontarvi di
Boward e del suo passato! (scusate la prepotenza nel spostare il
discorso dei video!!^^''') La storia passata di Boward è molto
dolce e molto amara, e anche se qui ve l'ho raccontata sinteticamente e
velocemente, solo per darvi l'idea, mi è costata alcune
lacrimucce e sospiri. B'è, adesso però lo conoscete un
pò meglio anche voi, e potete capire perchè quell'aria
sempre seria e minacciosa. xD In realtà è l'uomo
più buono del mondo!^^ Che ne dite? Il prossimo step vi parlo
del suo incontro con Eve? Però dividerò in due parti lo
step05, nel senso che per un pezzo parlerò ancora di Bow, e nell'altro tornerò sull'argomento video.^^
A proposito! Che ve ne pare delle immagini 'in progress' del
maledettissimo Akamerd??? xD Sarà brutto, bastardo e
merdoso...ma è venuto proprio bene,no? uhuhuhuhuh!!
Non sò se avete notato, ma la cara Itchi nella sua pagina
personale, in un momento di follia (xD) ha cambiato il suo nick da
Itchi D. Hiken a Itchi Bellamy Winchester! Per me resterà per
sempre Itchi D. Hiken però! L'ho conosciuta così, e
così continuerò a chiamarla!!^_^
Vaaaaa beeeneeeeeee!!!
Miei carissimissimi!!!^^ Ci risentiamo prossimamente allora! Presto arriverà il TRAILER02! Per cui...tenetevi forte!!! xP
Per qualsiasi cosa o curiosità, potete
pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure
contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di
posta EFP!
Ci risentiamo al più presto con lo STEP05 !!!
Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!
Martychan
(Nota Importante: L'amministrazione
di EFP è stata contattata ed è al corrente di queste
particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il
più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del
Sito.)
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Capitolo 5 *** Storyboard05: Lasciarsi illuminare ***
Fight for Fire01
Fight for Fire Saga : The Official Video
In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono
riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti,
che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video
ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright©
Tutti i disegni presentati in questo
storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su
EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©
I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall,
Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk
Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi
secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary
Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole
comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©
I
personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy,
Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou,
Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i
soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in
alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di
Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il
viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole
comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©
Storyboard 05. Lasciarsi illuminare
Come
Boward incontrò Eve, non fu nè bizzarro, nè
tantomeno singolare. Accadde tutto in maniera piuttosto 'normale'.
Perchè metto la parola 'normale' tra le virgolette? xD
Ahahahaha! B'è..perchè per quanto il loro incontro fu
semplice..possiamo dire che fu comunque di una normalità non
comune!^^
Come
sapete, dopo essere tornata per la seconda volta nel mondo di One
Piece, e preso il nome del suo stesso personaggio, Eve prima di ogni
altra cosa, era andata alla ricerca di suo fratello Oscar, ingaggiando
con lui una furiosa disputa per riuscire a convincerlo a mollare la
vita sanguinosa di brigante, e tornare ad essere quello di un tempo.
Recuperato il fratello dopo non poca fatica, Eve prenderà una
piccola nave da pescatori, ed insieme ad Oscar, inizierà il viaggio verso la
nascita dei Pirati dell'Asso di Cuori. La traversata, dopo alcune
piccole vicissitudini, li condurrà proprio su Vanilla Island.
Durante il viaggio, Oscar contrae una febbre molto forte
e debilitante, e non riuscendo in alcun modo a curarlo, Eve si ritrovò a dover
affrontare da sola la traversata in mare, con la speranza di arrivare
presto ad una nuova isola dove poter chiedere aiuto. L'isola fu proprio
quella di Boward per loro fortuna.
Come
prima cosa, raggiunto il porto di Vanilla ,col vecchio peschereccio
ormai quasi del tutto a pezzi, Eve fece un gran baccano, invocando
disperatamente l'aiuto di un medico. I marinai del porto le indicarono
la casa di Boward, e alcuni cadetti della Scuola Militare, presenti in
quel momento all'osteria del porto, si offrirono di accompagnarla.
Boward stava nei campi dei fiori da zucchero, assieme ai suoi
braccianti, quando un carro guidato da due suoi vecchi compagni della
scuola, arrivò nei pressi della sua casa. La prima occhiata tra
Boward ed Eve, disperata, che teneva Oscar delirante tra le braccia,
chiedendo aiuto in continuazione, fu probabilmente quella che lo
fulminò all'istante nel vero senso della parola. Non sò
se vi è mai capitato, di provare la sensazione di una piccola ma
intensa scarica elettrica, che parte dai vostri occhi, e vi attraversa
per tutto il corpo.. Una cosa che capita una sola volta nella vita, e
non è necessariamente per amore. Può succedere per
amicizia o per molte altre cose. Comunque, la prima occhiata che Boward
lanciò ad Eve, incrociando il suo sguardo, fu quella che lo
legò a lei per sempre, anche se il buon coltivatore di fiori da
zucchero, non se ne rese conto subito.
Ad
ogni modo, svelto, raccolse Oscar dalle braccia della spaventata
fanciulla, e lo portò immediatamente in casa, stendendolo sul
suo letto, ed iniziando subito a visitarlo e curarlo al meglio. Boward
aveva mantenuto fede nel tempo successivo alla sua auto-punizione per
quei pirati che aveva ingiustamente sterminato, alla promessa che si
era fatto. Aiutare chiunque fosse giunto alla sua porta, senza fare
distinzione tra pirati, persone comuni o briganti. Se poi, chi avesse
ricevuto il suo aiuto, si fosse rivelato una persona malvagia, avrebbe
provveduto a catturarla e consegnarla alle autorità della sua
isola, ma non prima di aver compiuto il suo dovere. Anche in questo
caso, Boward compì al meglio il suo dovere, curando bene Oscar,
che già dalle prime medicine somministrategli, si era calmato,
sprofondando in un riposo tranquillo. Eve lo ringraziò col
più luminoso dei suoi sorrisi, dicendogli che non avevano denaro
con loro, e che avrebbe aiutato nella raccolta dei fiori nei campi, per
potersi sdebitare.
-Dove
siete diretti?- le aveva domandato Boward con quella sua aria sempre
seria e accigliata. La sua voce profonda e quasi oscura, faceva
tristezza alla giovane, che scrutandolo in ogni suo movimento, capiva
che c'era qualcosa di doloroso, dietro tutta quella forza e bravura
medica.
-Ovunque la nostra strada ci condurrà- aveva risposto lei con un sorriso semplice e disarmante.
Boward
l'aveva guardata molto perplesso. Non era uno sprovveduto in fin dei
conti, ma ancora non riusciva a convincersi sul serio, che quella
fanciulla all'apparenza così delicata e gentile, e quel suo
fratello dai capelli di un bizzaro blu, potessero davvero essere dei
pirati. Già, non ci aveva messo molto a capirlo. Vedendo
com'erano vestiti, e come lei si poneva, in maniera più sbragata
e scomposta, rispetto a come si comportavano le altre giovani, Boward
aveva annusato da subito l'inconfondibile odore di pirata. Non si
sentiva nervoso, arrabbiato o collerico. Quel tempo era morto insieme a
quei poveretti che avevano pagato ingiustamente per la sua ira passata.
Non sopportava comunque i pirati, perchè per la maggior parte,
erano come quelli che gli avevano rovinato per sempre la vita.
Però.. Più osservava quella strana ragazza china per i
campi, che rideva amabilmente coi suoi braccianti, come fosse stata
sempre tra loro, e raccoglieva i fiori da zucchero felice di farlo,
nonostante non le fosse stato chiesto.. più Boward si sentiva
strano dentro. Qualcosa nella sua oscurità immobile dell'anima,
si stava timidamente muovendo.
Oscar
ci avrebbe messo qualche giorno a ristabilirsi da quella violenta
febbre, così Boward aveva deciso di ospitare entrambi i ragazzi
nella sua casa. Erano anni ormai, che non aveva più nessuno
attorno anche la sera prima di coricarsi. Le risate, le voci allegre di
donna..era così tanto il tempo passato nel silenzio dei ricordi
dolci e amari di Lilian e Juliet, che a Boward non pareva quasi
normale. Invece, improvvisamente, già da due giorni, si
ritrovava in casa un ragazzo semi stecchito e febbriciante, e la sua
curiosa e singolare sorella sempre allegra e sorridente.
-Posso
farti una domanda, Eve?- proruppe nel silenzio della cena che stavano
consumando nella sua cucina di cotto e mattoni rossi,
-Certamente, Signor Marduk!^^-
-Tu e tuo fratello..non vi somigliate per niente! Non siete davvero fratelli, non è vero?-
Eve
aveva allargato il suo sorriso a quella domanda. Non le creava problemi
parlare della storia sua e di Oscar con Boward, anche se erano solo due
giorni che si conoscevano. In Boward sentiva provenire una sorta di
energia positiva, si sentiva sicura vicino a quell'omone dall'aria rude
e minacciosa, e non le dispiaceva affatto rispondere alle sue ovvie
domande curiose. Aveva capito che era un tipo sveglio e perspicace.
Prima di rispondergli, aveva spostato lo sguardo su alcune fotografie
in cornice, poste su un grazioso mobile di legno bianco, osservandole
intensamente. Quella bambina e quella donna bellissima ritratte in
tutte quelle foto assieme a Boward, facevano capire ad Eve molte
più cose di quanto le parole avrebbero potuto. Specialmente, una
di quelle foto, che ritraeva solo Boward e Lilian, molto giovani, forse
appena ventenni, così sorridenti e luminosi, dava ad Eve un
motivo in più per sentirsi sicura vicino a quell'uomo:
-No,
dice bene. Io ed Oscar non siamo fratelli di sangue. Le nostre madri
erano amiche fin dalla tenera età, e siamo cresciuti insieme fin
da piccoli, però..- si fermò un istante chiudendo gli
occhi,
-Però?- incalzò Boward molto curioso
-Noi
siamo comunque fratelli! E' un rapporto molto profondo, che và
ben al dì là di un legame di sangue, Signor Marduk!-
-Eh?Non credo di capire bene..-
Eve rise a quelle perplessità, ma volle rispondere comunque:
-Noi non siamo fratelli perchè di sangue. Noi siamo fratelli, perchè ci siamo scelti!-
Quello
fu, uno dei primi Credo, una delle prime parole significative, che
colpirono profondamente Boward, dopo lo sguardo di quella strana
ragazza. C'era qualcosa di dannatamente attraente in lei. Una specie
di..luce che spingeva sul buio per illuminarlo e permettere al terreno
arido e secco di rigenerarsi e dare di nuovo frutto.
Dopo
altri due giorni, in cui Eve continuò ad aiutare nella raccolta
dei fiori da zucchero, ed in cui Boward non aveva fatto altro che
osservarla e rimuginare con sè stesso, Oscar si alzò da
solo dal letto, uscendo dalla casa del medico sbuffando sonoramente :
-Ehi, Eve! Si può sapere dove accidenti siamo finiti?!-
Boward
lo osservò con tanto d'occhi, mentre la fanciulla gli saltava
raggiante al collo, riempiendolo di baci e risa festanti. Sembrava come
nuovo, per nulla indebolito dai giorni passati a letto delirante. Di
certo, anche quel tipo doveva essere una persona non comune rispetto
alle altre. La sera stessa a cena, Eve annunciò a Boward che
l'indomani mattina, lei ed il fratello sarebbero partiti. Il massiccio
omone, non riuscì a nascondere una nota di dispiacere a quella
notizia. L'idea di ripiombare nuovamente nel buio e nel silenzio dei
suoi ricordi, non lo allettava per niente. Non dopo aver conosciuto lei.
-E
ditemi..dove andrete con quella bagnarola con cui siete arrivati? Non
credo farete molta strada..- commentò mentre posava i piatti nel
lavandino,
-E
nemmeno abbiamo i soldi per farla riparare o comprarci un'imbarcazione
più decente. Il vecchio non ha tutti i torti, sorellina!-
sbuffò Oscar portandosi le braccia dietro la nuca con aria
annoiata,
-Vecchio a chi, moccioso?!- sbraitò Boward fulminandolo con un'occhiataccia
Eve diede un calcio nello stinco ad Oscar, e con una risata nervosa, chiese a Boward di perdonare la maleducazione del fratello.
-Non
ha importanza, non si deve preoccupare, Signor Marduk!^^ In qualche
modo ce la caveremo. Io..non posso fermarmi..non ancora.- e lo disse in
un modo così sentito e triste, che Boward sentì dentro di
sè, qualcosa agitarsi in maniera più furiosa del solito.
-Bah!
Troveremo qualcosa giù al porto! Un passaggio da qualcuno in
partenza..o nel caso..cercherò di recuperare qualche pezzo per
riparare al meglio quella bagnarola! Almeno per resistere fino alla
prossima isola!-
-Voi siete dei pirati.-
Boward
esordì improvvisamente, dal nulla, dando voce a ciò a cui
pensava dal giorno in cui aveva visto giungere quella ragazza in
lacrime col suo strambo fratello agonizzante. Non parlò con
disprezzo o rabbia. Lo disse in maniera seria ma ovvia. Lo disse,
nascondendo ancora ciò che stava provando con quei due accanto,
ma lo fece prima di tutto per capire perchè due ragazzini come
loro, avessero intrapreso una strada come quella, e per capire cosa in
sè stesso stava accadendo a causa loro.
Oscar
aveva già messo mano ad una delle sue due spade tempestate di
zaffiri, troppo abituato a chi li voleva solo attaccare, ma una mano di
Eve posata delicatamente sulla sua, lo fece rilassare all'istante. Se
la sorella si sentiva tranquilla, lui non poteva che fare altrettanto.
-Si, è così. Noi siamo pirati.- rispose sorridendo gentile
-La cosa ti crea qualche problema, vecchio?- lo guardò male Oscar
-Come lo avete capito?- chiese gentilmente Eve
Boward
si volse finalmente dalla sua posizione di spalle rivolta al lavello, e
tornò a guardare i due ragazzi in faccia, prima con aria truce,
e poi con un mezzo sorriso ironico:
-Ehe!
B'è! Non siete certo due personaggi comuni voi due mocciosi..Il
modo in cui siete vestiti, come parlate..non è difficile capire
che non siete due comuni cittadini come gli altri!-
-E quindi? Hai intenzione di consegnarci ai tuoi compari soldati per caso?!-
-Oscar!-
-No,
affatto. Ma essendo pirati, vi dò il consiglio di sparire
più veloce che potete da qui. Quelli come voi non sono graditi
su Vanilla!-
-Tsè!
Ma certo! La solita storia del resto..- sbuffò Oscar levandosi
in piedi - Vieni Eve, andiamocene al porto. Possiamo anche dormire sul
peschereccio per stanotte!-
Prima
di seguire il fratello verso l'uscita, Eve osservò intensamente
quel massiccio uomo, che aveva posato un triste sguardo sulle foto
delle sue amate.
-Vieni con noi-
Per
la prima volta, da quando era lì con lui, Eve si rivolse a
Boward col 'tu'. C'erano troppo dolore e troppi ricordi sofferenti in
quell'uomo, ma soprattutto, c'era ancora un disperato bisogno di vivere
in lui, tanto forte e prepotente, quanto represso e nascosto in un
silenzio voluto e creato attorno alla sua persona, convinto che in quel
modo, non avrebbe più dovuto soffrire. La reazione di Boward a
quella domanda, fu lo sconcerto, lo smarrimento, e l'agitazione
dell'animo, mentre ad occhi sgranati, fissava quella singolare ragazza
che gli sorrideva invitante. Cosa c'era in lei che lo attraeva con
tanta forza?! Perchè la sua presenza lo metteva così in
discussione? Perchè, tutto quel silenzio in cui si era calato,
ora, sapendo che se ne sarebbe andata, di colpo lo infastidiva??.
-Che
stai dicendo, Eve?! Quello non è un semplice contadino, o un
medico! L'hai guardato bene? E' di sicuro immischiato con i militari
che bazzicano quest'isola!-
-Potrebbe
anche essere un marine, per quel che mi riguarda, Oscar! Non mi
importa.- fu la risposta secca e decisa della giovane, che poi
tornò a guardare Boward con sicurezza:
-I
ricordi che ti legano a questo luogo, sono sicuramente importanti,
belli e dolci, Signor Marduk! Ma di questi ricordi, non puoi vivere
davvero..e sono sicura che anche loro non vorrebbero questo per te!-
asserì sicura fissando le foto di Lilian e Juliet.
Boward
era sconvolto. Come faceva, quella perfetta sconosciuta, piombata
lì dal nulla, che non sapeva un accidente di lui e della sua
storia, pretendere di capirlo?! E per di più era anche un
pirata! Aha! Sembrava che la vita si divertisse un mondo a prenderlo in
giro!.
-Che
cosa vuoi saperne tu?! Non sai niente di me, e pretendi di essere in
grado di capirmi?? Mi chiedi di venire via con te, certa che non ti
consegnerò alle autorità?!- la rabbia e la paura di
ciò che lui stesso provava, furono le prime reazioni, prima di
arrivare alla consapevolezza e all'accettazione. Eve poteva anche non
conoscerlo per niente, non sapere nulla della sua storia e della sua
tragedia, ma aveva comunque detto il vero, questo nonostante tutto,
Boward non poteva negarlo con sè stesso.
Di
quei ricordi, lui non poteva vivere, perchè erano solo fantasmi
di una vita passata che ormai non esisteva più. Restare
lì, e continuare a rimanere legato a qualcosa di intagibile e
sfuggente, era una costante condanna alla solitudine, alla tristezza e
all'oblio. Davvero era certo di voler finire in quel modo? Sul serio,
non sentiva dentro il desiderio di poter vivere davvero e dare ancora
molto di sè stesso agli altri?
Eve gli sorrise dolce:
-Ti aspetterò fino ad un'ora dopo l'alba,Signor Marduk!^^-
E detto ciò, seguì Oscar, lasciando Boward solo coi suoi pensieri e le sue inquietudini.
La
notte, fu la più lunga e sofferta dopo la prima passata senza
Lilian e Juliet. Boward non aveva fatto altro che restarsene seduto sul
bordo del letto a mani intrecciate, fisso a riflettere, lanciando ogni
tanto delle occhiate alle cose di Lilian, che ancora occupavano diversi
punti della loro camera. Aveva camminato avanti e indietro per la
cucina di cotto e mattoni rossi, nel buio della notte, come un fantasma
che cerca la via che percorrono i vivi. Aveva accarezzato il lettino
vuoto e freddo di Juliet, respirando l'aria che ancora di poco, gli
ricordava l'odore dolce e fruttato dei capelli della sua adorata
bambina.
Era
uscito fuori dalla sua casa dai muri di pesca ed il tetto rosso,
inspirando profondamente l'odore fresco e pungente della notte,
perdendosi con lo sguardo nelle tante stelle della notte, camminando
poi, camminando tanto nei suoi amati campi di fiori da zucchero.
La
sua anima si agitava furiosa. Sentiva il suo stesso corpo, chiedergli
di muoversi, di camminare fino al porto e raggiungere quella ragazza.
Ma perchè? Cosa c'era in lei che poteva fare la differenza?!.
Quando
sorse l'alba al porto di Vanilla Island, solo i pescatori e i marinai
animavano con lenti gesti quotidiani, il silenzio che regnava
tutt'intorno. Il mare brillava d'oro e rosei contorni, ed Eve
affascinata come sempre, lo osservava già in piedi, alla prua
del peschereccio semi distrutto.
-Per quanto tempo hai intenzione di aspettarlo? Quello non verrà mai, fidati!-
-Ha tempo un'ora da adesso.-
-Io
non ti capisco, Eve! Non puoi fidarti di uno che ha avuto a che fare
con la Marina! Ho chiesto qui in giro! Marduk Boward è il
miglior cadetto della Scuola Militare di quest'isola! La Marina gli fa
la corte da quando è uscito da quella scuola!-
-E quindi,fratellino?^^- sorrise gioviale lei
-Dahh! Accidenti a te! Ma si può sapere cosa ci trovi in quel vecchio codinato???- sbuffò Oscar arrendendosi
-Il
suo cuore, i suoi occhi..E' senz'altro un uomo molto buono, Oscar! E il
suo dolore. Lui è come noi! Non voglio pensare che una persona
così fantastica, si lasci andare in questo modo, giorno dopo
giorno!-
-Eve..- Oscar lo disse sospirando ormai del tutto arreso alla sorella
-Boward è un uomo che merita ancora troppe cose dalla vita!-
-Un
nuovo membro della ciurma, eh? Uff! B'è..in fin dei conti..un
medico con le sue doti belliche..ci farebbe proprio comodo!- sogghigno
il turchino incrociando le braccia al petto
-AH! Ora ti vado bene,moccioso?-
Oscar strabuzzò gli occhi sorpreso.
Eve sorrise chiudendo gli occhi felice.
-Ma guarda un pò! Sei venuto per davvero!- lo provocò Oscar
-Signor Marduk!^^- Eve si volse a salutarlo con un caloroso sorriso
Boward
la fissava serio dal pontile, affascinato dalla luce che saliva dal
mare, e la illuminava tutta dal dietro. Sembrava quasi un essere
sovrannaturale.
-Non
illudetevi, mocciosi! Sono solo venuto a salutarvi, e ad evitarvi una
rovinosa colata a picco appena raggiunto il mare aperto!-
-Eh? Che intendi dire,vecchio?-
-Seguitemi- si avviò verso la parte del porto dov'erano ancorate le navi mercantili ed i pescherecci più grandi.
Boward
si fermò dinnanzi all'ultima imbarcazione alla fine del pontile.
Oscar ed Eve la osservarono curiosi. Era una bella nave dalle medie
dimensioni e la forma slanciata. Di sicuro doveva essere veloce una
volta preso vento. Non aveva bandiere sui due pennoni principali, ma
osservando la polena raffigurante una sinuosa sirena, Eve intuì
qualcosa. Si avvicinò lentamente, sfiorando con una mano il
legnoso scafo di quella silenziosa nave, ne avvertì il leggero
ruvido sotto ai polpastrelli, e le tante irregolarità delle
rifiniture, segni tipici di una nave che aveva vissuto per molti anni
in mare.
-Prendete
questa nave. E' ferma qui da ormai troppo tempo. E' un pò
vecchia, ma vi condurrà senza problemi per una buona parte del
vostro viaggio-
-E sarebbe tua, questa vecchia signora?- biascicò Oscar sospettoso
-No. Ma la tengo in custodia da tempo- fu la risposta cupa e triste di Boward
Eve si volse a guardarlo senza dire nulla.
-Su,
andate! Non perdete altro tempo qui. Come voi stessi avete notato,
quest'isola è molto frequentata dalla Marina.- cercò di
abbozzare un mezzo sorriso meglio che potè. Erano anni che non
sorrideva più, e faticava quasi a ricordare come si facesse.
-Perchè
ci aiuti? Hai fatto chiaramente capire il disprezzo che provi per chi
si fa chiamare 'pirata'! E' per caso un tranello, ah? Soldato
travestito da medico?!!-
-Oscar!!- gridò Eve infastidita dalla durezza ancora troppo violenta del fratello
-Si,
è vero. Non sopporto i pirati. Per la maggior parte sono esseri
senza cuore e alcuna pietà! Indegni di essere chiamati umani! Ma
voi due..tu ragazzina..Voi siete diversi!-
Eve
sospirò profondamente a quelle parole dure e tristi. Non erano i
veri pirati, quelli di cui stava parlando Boward. Desiderava provare
almeno a farglielo coprendere:
-Quelli
che descrivi tu, sono idegni persino del titolo 'pirata'! Non è
quello il vero modo di essere pirati! I veri pirati, sono uomini liberi del mare.
Uomini con onore e principi. Uomini che hanno scelto di vivere la loro
vita fuori da ogni regola ed ogni imposizione sociale, ma che allo
stesso tempo rispettano il loro prossimo, aiutano i deboli e puniscono
i prepotenti!. I veri pirati non vanno in cerca di glorie e onori tra i
popoli. Non vanno in cerca di semplici ricchezze di metallo. I veri
pirati vanno in cerca di libertà, di avventure. I veri pirati
vanno in cerca della vita vera, e la vivono goccia dopo goccia. Essi
sono differenti gli uni dagli altri, tutti con storie diverse alle
spalle, ma con un unico grande desiderio in comune : Sentirsi vivi davvero, e poter avere una seconda occasione.-
Non
si accorse di nulla. I suoi piedi, le sue gambe e le sue braccia si
mossero di loro volontà. Prima parlarono i suoi occhi, tremanti
e sconvolti, poi gonfi sempre più di lacrime. Il nodo nel suo
cuore si sciolse, e la sua anima si lasciò finalmente illuminare
da quella piccola ma intensa luce calda e confortevole, spazzando via
finalmente tutto quel doloroso e freddo buio di ricordi e di rimpianti.
Boward aveva camminato verso quella luce. Boward aveva abbracciato
forte a sè quella luce, con tutta la forza della disperazione
che libera un uomo dalle catene del suo passato. Quando le esili
braccia di Eve lo circondarono per le muscolose spalle dure, Marduk
Boward capì finalmente, cosa lo attraeva così tando di
lei. Dentro Ocean J. Eve, brillava la stessa luce pura e confortevole,
che aveva sempre visto in sua moglie Lilian e poi in sua figlia Juliet.
In Ocean J. Eve, Boward aveva ritrovato una ragione per esistere, e per
ricominciare a vivere davvero. In Ocean J. Eve, gli era parso di vedere
il sorriso delle sue amate, e ora lo sentiva, lo sentiva bene il suo
cuore, battere forte all'unisono col suo.
Così
alla fine, Boward lasciò le sue proprietà in mano al capo
dei suoi braccianti, un amico fidato in cui poter riporre ogni
sicurezza ed ogni bene. Chiuse la sua casa, e ne lasciò le
chiavi agli anziani suoceri, dicendo loro di aprirla ogni tanto, per
poter dare spazio all'aria fresca, ed alla vita di muoversi ancora per
quelle stanze silenziose, ma piene di ricordi e di tanto vissuto amore.
Salutò Peter e gli altri suoi amici, ed infine salpò su
quella che un tempo fu una nave pirata, sulla quale fece un
giuramento, dopo il suo orrendo crimine. Pian piano, avrebbe
riacquistato la fiducia nella vita. Pian piano, si sarebbe aperto a
coloro che ora ne facevano parte, e gli avevano permesso di sentir di
nuovo battere il cuore.
Mentre
guadagnavano il mare aperto velocemente, Boward si avvicinò ad
Eve, intenta a scrutare seriamente il mare, così, senza dirle
nulla. Fu lei a parlare per prima :
-Qualche giorno fa, mi hai chiesto dove siamo diretti, ricordi?- esordì seria ma sempre gentile,
-Si..- affermò curioso
-Ebbene, non soltanto..dove la nostra strada ci condurrà. Almeno, non è così per me.-
-...- la osservò con attenzione. Era divenuta così seria e triste allo stesso tempo, da farlo preoccupare,
-C'è una persona. Una persona che voglio incontrare.-
Allora,
Boward capì che anche in Eve c'era nascosto un profondo dolore,
ed un profondo desiderio di vivere. In più, aveva il desiderio
di ritrovare qualcuno, e da come lo diceva, sembrava essere la cosa
più importante del mondo per lei.
-Io ti aiuterò a trovarla, piccola Eve- le sorrise gentilmente
-Ma bene! Benvenuto nella ciurma allora, caro Marduk Boward!- sghignazzò Oscar avvicinandosi a sua volta,
-Non sono più il 'vecchio' per te, moccioso?- ghignò Boward
-Ehe! Solo nei giorni storti, o quando mi fai incazzare!- ghignò Oscar,
-Benvenuto a casa, Boward!^^- sorrise gentile Eve per poi abbracciarlo stretto in vita
Boward sorrise, e questa volta non ebbe difficoltà a farlo. Fu naturale, spontaneo e sentito di cuore.
Era a casa dopo tanto tempo.
Era a casa di nuovo.
Storyboard 05 BONUS. Trailer02 della Saga!!
Posso annunciarvi felicemente e piena di soddisfazione, che il
TRAILER02 di 'FforF' è FINALMENTE on-line!!!! ^o^ Scusate il tempo
d'attesa, ma sono stata davvero impegnata, oserei dire sommersa di cose
da fare e grattacapi vari, per cui ci ho messo più tempo di
quello che pensavo, ma ora ce l'ho fatta!!.
cliccate sull'immagine oppure QUI per accedere direttamente al Trailer
In
questo secondo trailer, viene mostrato qualcosina di più
rispetto al primo, tanto per dare un'idea maggiore di come saranno i
long video!^^ Sono state riportate alcune parole originale della
fanfiction, e alcune b'è..che mi sono venute di getto! xD
Spero tanto vi possa piacere!!
Fight for Fire Saga/The Official Video05- bye bye to the next step!.
Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan
Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken
__________________________________________________________
Ciao a tutti carissimi! ^_^
Finalmenteeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! xD
Ce l'ho fatta dannatissima dannazione!! (?)
Uff!! Ci ho messo un pò col nuovo Step e col secondo trailer! Scusatemi davvero!! ^^''
Ma sono stata MOLTO MOLTO MOLTO incasinata ultimamente!.
Per il prossimo step non penso ci sarà da attendere più
delle solite due settimane (almeno spero!^^'''), mentre per il TRAILER03
vi devo chiedere un pochino di pazienza in più. Capite anche voi
che ci vuole taaantoooo tempo tra contornare i disegni e colorarli
decentemente al pc, essendo sola soletta! eh eheh!
Sono davvero molto curiosa di sapere cosa ne pensate! Sia di questa
'seconda parte' che racconta l'incontro di Eve con Bow, e sia per cosa
ve ne è sembrato del secondo trailer!.
Anche qui, per quanto riguarda lo storyboard, sono stata alquanto
striminzita nel raccontarvi di Bow e di Eve..ma se entravo nel
dettaglio di ogni singola cosa, veniva fuori un'altra fanfiction! xDD
ahahahaha!! Mi sono dovuta trattenere!. Comunque per eventuali
curiosità, non fatevi problemi a chiedere, ok?^^
Bene!
Passo e chiudo per il momento! A presto a tutti!!
Per qualsiasi cosa o curiosità, potete
pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure
contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di
posta EFP!
Ci risentiamo al più presto con lo STEP06 !!!
Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!
Martychan
(Nota Importante: L'amministrazione
di EFP è stata contattata ed è al corrente di queste
particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il
più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del
Sito.)
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Capitolo 6 *** Storyboard06. Il clan del Dragone Nero ***
Fight for Fire01
Fight for Fire Saga : The Official Video
In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono
riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti,
che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video
ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright©
Tutti i disegni presentati in questo
storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su
EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©
I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall,
Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk
Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi
secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary
Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole
comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©
I
personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy,
Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou,
Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i
soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in
alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di
Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il
viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole
comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©
Storyboard 06. Il Clan del Dragone Nero
Dopo
avervi raccontato il passato di Boward, e il suo incontro con la nostra
Eve, mancava solo la storia della cara Bett Mary. Per quanto riguarda
lei, e come l'ho immaginata inizialmente, tutto, dal suo aspetto ai
suoi modi di fare, è come 'maturato' e cambiato, nel corso della
stesura della fanfiction.
Per
farmi capire: Nei primi capitoli delle one-shot, descrivevo Bett, come
una donnona-armadio, molto grossa e muscolosa, che in contrasto, ha un
carattere molto materno e protettivo.
Invece,
nella long fic, la faccio mutare completamente! xD Ehe! B'è..non
me ne sono accorta subito! Però, dall'essere un donnone grande e
grosso, l'ho fatta diventare diciamo, a dimensioni umane normali, dal
fisico molto slanciato e snello. L'unica cosa che le ho lasciato, sono
le braccia leggermente più muscolose di quelle delle altre
donne, braccia che possono ingrossarsi di molto, come anche il suo
fisico, se e quando lei lo ritiene necessario, quando usa le sue
tecniche marziali di combattimento. Ero anche incasinata con la scelta
del colore dei suoi capelli! xD
Prima la volevo rossa, poi l'ho fatta bionda! (che macello! ahahaha!)
Il
risultato finale comunque, è lo schizzo realizzato dalla mia
amata Itchi, che potete vedere subito qui sotto. Questa è la
Bett Mary definitiva di tutta la storia:
Ora,
vorrei passare a raccontarvi la storia di Bett, sperando di essere il
più concisa e sintetica possibile! (anche se conoscendomi..ne
dubito! xD)
La
vita di Lucky Bett Mary, fino al suo incontro con Eve, si incentra
tutta sul suo piccolo paese d'origine, nell'isola del Mare Orientale
chiamata Volcano Blind, un'isola dalla perfetta forma circolare, molto
vasta e verdeggiante, senza grandi città o paesi commerciali, ma
suddivisa in piccoli paesi di legno e mattoni, ognuno col proprio capo
villaggio e le proprie leggi. Non sono presenti basi della Marina o
sedi Governative, data la stabilità ferrea e pacifica del luogo,
e la particolarità dell'isola stessa di essere 'invisibile' e
nascosta ai naviganti, a meno che non si conoscano la rotta e le
coordinate esatte per raggiungerla. Ciò che rende l'isola
invisibile a chi non ne conosce l'ubicazione, è il suo vulcano.
Non un vulcano comune come gli altri, dormienti da secoli, o spesso
eruttanti lava, ma un vulcano speciale, perchè erutta solo ed
esclusivamente, un particolare fumo bianco e denso, che alzandosi
nell'atmosfera attorno all'isola, fa impazzire le bussole o gli
strumenti di navigazione, impedendo così a chiunque, di
raggiungerla.
Per
quanto riguarda il discorso governativo,volevo precisare, anche se non
vi è la supervisione della Marina, essa è comunque in
contatto con l'isola, per via della preziosa utilità che possono
avere alcuni dei suoi abitanti.
Questo
perchè, su Volcano Blind, vivono e si addestrano fin dalla
tenera età, i migliori combattenti di arti marziali e di vario
genere armato, in un perfetto stile antico di leggi e tradizioni, che
ricorda molto quello giapponese. (visto che di pirati e storia
giapponese stiamo parlando)
Sull'isola
sono presenti quattro paesi, con quattro antichi clan, ognuno con la
sua antica storia e formazione, e con le sue diverse abilità e
poteri:
Il clan del Dragone Nero (quello di Bett)
Il clan dell'Airone Bianco
Il clan del Lupo Rosso
Il clan della Tartaruga Blu
Ognuno
di questi paesi, prende il nome del clan che lo governa e amministra.
Sono totalmente indipendenti gli uni dagli altri, anche se spesso,
durante l'arco di ogni anno, i capi dei quattro paesi si ritrovano, per
organizzare dei tornei ove dare luce ai nuovi allievi di ogni clan,
testarne le doti e le abilità, e dichiarare quale tra le quattro
scuole, sia la titolare in carica sulle altre tre. Una forma di
'superiorità' di comando in più, per garantire un
portavoce supremo tra i quattro clan, laddove l'isola fosse stata
assediata, in pericolo, o avesse dovuto relazionarsi con la Marina ed
il resto del Mondo.
Bett Mary quando nacque venne chiamata Akarui Umi
(luminoso mare) da suo padre Akarui Sora (luminoso cielo), per via dei
suoi folti capelli biondissimi e luminosi, e i suoi grandi occhi di un
intenso e magnetico azzurro scuro. (almeno..così volevo gli
occhi di Bett! Ma se non sbaglio..glieli ho dati sul castano scuro
all'inizio delle one-shot! xD)
Umi
era la primogenita del clan del Dragone Nero, e fu un grande stupore e
perplessità per tutta la gente del suo paese, che il primogenito
del giovane capo, appena succeduto al vecchio padre, fosse proprio una
femmina. Gli altri capi clan avevano avuto tutti figli maschi, mentre
Sora una primogenita femmina. Il Consiglio del Dragone Nero, premeva
con insistenza Sora, perchè cercasse di avere un secondo figlio
dalla moglie, questa volta maschio, per potergli tramandare tutti i
saperi e le tecniche di combattimento del clan. Nei primi sei anni di
vita di Umi, il padre cercò di assecondare il Consiglio,
tentando di avere un figlio maschio, e nel mentre, continuava il suo
compito di Maestro, allenando gli altri giovani figli della gente del
suo villaggio. Sora continuava comunque ad essere pensieroso.
Perchè proprio a lui, era toccato come primogenito, una bambina?
Ai suoi preoccupati interrogativi, rispose la stessa Umi. Quella
piccola e graziosa bambina, senza che il padre se ne rendesse conto,
invece di giocare con bambole e ninnoli di legno, aveva spiato le
lezioni agli allievi del clan, e ne ripeteva le mosse la sera dopo cena
sul retro del giardino di casa, certa di non essere vista da nessuno.
Una sera, che cercava la figlia per fare una passeggiata con lei, Sora
la vide allenarsi da sola, ripetendo alla perfezione, ciò che
lui aveva insegnato il giorno stesso alla loro scuola. Umi aveva solo
sei anni, era una femmina, ma nonostante questo, dimostrava di
possedere una incredibile predisposizione naturale per l'arte del
combattimento. Così, Sora si riunì col Consiglio, e
annunciò agli anziani che lo formavano, cosa aveva veduto di sua
figlia, e che aveva deciso di allenarla come sua leggittima e futura
erede. Nonostante le rimostranze e perplessità del Consiglio,
Sora continuò con la decisione che aveva preso, iniziando
così ad allenare sua figlia Umi. La allenò duramente,
forse con maggiore durezza di come allenava gli allievi della scuola,
ma nonostante ciò, Umi non si lasciava sopraffare, anzi,
più cadeva e si faceva male, più era desiderosa di
rialzarsi e diventare più forte. Sora leggeva una grande forza,
determinazione e desiderio di rivalsa, negli occhi della figlia, e una
sera, le chiese perchè:
-Figlia, perchè quello sguardo carico di risentimento? Lo vedo sai, quanto desideri la forza, attraverso i tuoi occhi!-
-Lo
sapete anche voi, padre. Come primo genito, voi avreste dovuto avere un
maschio, così com'è sempre stato nelle nostre tradizioni,
mentre le femmine, sono solo buone per la casa e per i figli!. Ebbene!
Io sono il vostro primo genito! E sono femmina! Non sapete..quanto le
voci e le parole degli anziani o della gente mi abbiano ferita!-
-E dunque? Cosa vorresti dimostrare con ciò?-
-Che
io si..sono femmina è vero. Ma che sono più forte e
potente di un uomo!! Io cambierò la storia del nostro
clan,padre!-
Aveva
dieci anni Umi, quando affermò di voler cambiare la storia delle
loro secolari tradizioni. Sora rimase molto colpito dalla
determinazione e dalla forza che percepiva dentro sua figlia, e si
sentì molto fiero di lei, fiero e soddisfatto. Capì che
nessun figlio maschio, sarebbe riuscito ad eguagliare la sua Umi, e con
più sicurezza e soddisfazione, continuò ad allenarla al
meglio. Anche gli anziani, notarono le capacità di Umi,
così come la gente del villaggio, che iniziò a
rivalutarla, a credere che in lei ardesse la fiamma del vero uomo,
racchiusa straordinariamente nel corpo di una donna. Donna che davvero,
suo malgrado, avrebbe cambiato la storia del suo clan.
Gli
allenamenti e i tornei che sostenne Umi, superandoli e vincendoli tutti
nei successivi cinque anni, la portarono ad essere il guerriero
più forte tra le giovani promesse di Volcano Blind, dando lustro
e supremazia al clan del Dragone Nero, su tutti gli altri. La famiglia
e il paese di Umi, erano orgogliosi di lei, che finalmente, ottenne la
considerazione ed il rispetto che aveva sempre voluto. Per grandi gioie
e soddisfazioni, alle volte, si muovono in parallelo, anche grandi
dolori e inaspettate tragedie. Il padre di Umi, nonostante fosse ancora
giovane, avendo raggiunto da poco la soglia dei cinquant'anni,
morì per vie naturali. Umi aveva da poco compiuto sedici anni, e
si apprestava ad affrontare il nuovo torneo annuale, per riconfermarsi
ancora una volta, il guerriero più forte. I capi clan, come era
solito, solevano scontrarsi 'amichevolmente' tra loro, mostrando alcune
delle loro migliori tecniche personali. Il padre di Umi, si stava da
poco scontrando col capo del Clan del Lupo Rosso, quando, dopo non
molti scambi di colpi, iniziò a sentirsi male. Ad un affondo
dell'avversario, che non riuscì a parare a causa del dolore,
Sora cadde a terra, e non si rialzò mai più. Era
sovvenuto, un male naturale nel padre di Umi, una malformazione al
cuore dalla nascita, che gli causò un infarto fulminante, che in
pochi secondi, se lo portò via. Quel giorno del torneo, divenne
lutto per tutta l'isola. Il buon Akarui Sora, rispettato tredicesimo
capo clan del Dragone Nero, si era spento per sempre.
Così,
il tatuaggio simbolo del Clan, che ad ogni morte di reggente, appariva
naturalmente sulla schiena del suo successore, comparve sulla schiena
della giovane Umi, che divenne il quattordicesimo capo Clan del Dragone
Nero, alla giovanissima età di sedici anni.
Il
dolore che la giovane Umi doveva sopportare però, non si sarebbe
limitato alla morte dell'amato genitore. Nel silenzio e nell'ombra, i
vertici degli altri tre clan dell'isola, tramavano alle spalle del Clan
del Dragone Nero, ora che Sora era morto. Difatti, solo il villaggio
del Dragone, aveva davvero accettato che una donna fosse il capo del
clan, mentre per gli altri tre era una blasfemia. L'invida, la voglia
di rivalsa e di avere tutto per sè il comando sugli altri, si
era nutrito per anni nei cuori deboli dei tre capi clan. Non
tolleravano il disonore raddoppiato, nel vedere i propri primogeniti
maschi, venir miseramente battuti da un'insulsa femmina. La rabbia e
l'invida, l'ignoranza e la troppa credenza in leggi e tradizioni troppo
vecchie per essere ancora verosimili, erano tutte demoni oscuri,
cattivi e pessimi consiglieri alle orecchie dell'animo dei tre capi
clan. Essi si organizzarono, per tentare alla vita di Umi di nascosto,
accordandosi perfino con la più squallida e spietata banda di
briganti che trovarono in circolazione. (Guarda tu il fato, è la
stessa banda di briganti, che qualche anno dopo, rapirà Oscar
dalla sua isola natale, separandolo per un certo tempo da Eve)
Diedero
le coordinate esatte dell'isola ai briganti, credendo alla loro fasulla
parola d'onore, che oltre a uccidere Umi, e a mettere a fuoco il
villaggio del Dragone, non avrebbero fatto nulla al resto dell'isola e
degli altri clan. Mai patto fu più sconsiderato e sanguinoso. I
briganti vennero una calda e tranquilla notte d'estate, cogliendo per
primi, gli abitanti del villaggio del Dragone, uccidendo e violentando,
saccheggiando e mettendo a fuoco tutto. Tentarono come era stato loro
chiesto, di uccidere Umi, cogliendola nel sonno, ma questa, vigile e
attiva anche nel riposo, riuscì a difendersi e abbattere i suoi
assalitori. Il resto dei briganti però, continuò la sua
opera di distruzione, espandendosi, com'era prevedibile, anche per il
resto dei tre paesi, uccidendo e depredando ogni cosa o persona. I tre
stolti capi clan, per la loro superficiale ignoranza e
malvagità, furono ripagati con la loro stessa moneta, venendo
sgozzati dai briganti senza tanti complimenti, quando cercarono di
opporsi ai loro saccheggi e distruzioni. Umi in questo modo, non seppe
mai chi in realtà, era l'artefice della disgrazia che si era
abbattuta su Volcano Blind, dando tutta la responsabilità ai
briganti, che nel frattempo era riuscita a scacciare aiutata dagli
altri guerrieri dei clan, che, contrariamente ai loro capi, la
rispettavano.
Volcano
Blind bruciava, così come l'anima di Umi, che ritornata alla sua
casa, prese tra le braccia il corpo esanime della madre. Nonostante le
numerose ferite e torture subite durante l'attacco, nei suoi ultimi
respiri, la madre di Umi, una donna molto dolce e buona, riuscì
a sorriderle, accarezzarle una guancia, e sussurrarle tra gli spasmi:
-Per
fortuna..che tu sei viva,figlia mia!^^ Con te, la nostra isola
potrà avere ancora una speranza..cough!cough! Sei una creatura
forte..e molto..molto..fortunata..-
detto ciò, la madre di Umi le spirò tra le braccia.
Fortunata.
Così l'aveva chiamata sua madre. Fortunata.
Lucky.
Tra
l'indicibile dolore delle sue tante ingiuste perdite di quella notte,
tra le sue urla incontenibili e le sue lacrime amare ed inconsolabili,
Umi lasciò che a morire con sua madre e la sua gente sterminata,
fosse anche una parte di ciò che insieme a loro, lei era sempre
stata: Akarui Umi.
Lei,
da quella stessa notte, mentre seppelliva assieme ai pochi
sopravvissuti, i loro fratelli e compagni, i loro genitori e amici,
incise anche il suo nome sulla pietra tombale di famiglia, cambiando
sè stessa per sempre.
Lucky Bett Mary. La Fortunata Bella del Mare.
Storyboard 06 BONUS. Trailer03 della Saga!!
Yohohohoooo Yoh ho ho hooooo!!!!!! xD Ahahahaahah!!!!
La follia è totalmente in me! Scappate finchè siete in tempo!. xP
Dunque, dunque, DUNQUE!^_^
Non
credevo assolutamente di farcela con storyboard e trailer, invece, mi
sono dovuta ricredere di me stessa!. Cinque minuti appena possibili,
anche la sera, fanno davvero la differenza, e piano piano, sono
riuscita a preparare anche il terzo trailer della Saga! YEEEHHH!!!!!
Questo
mi è uscito proprio di getto, non avevo la benchè minima
idea di come fare o che accidenti di musica usare..ma quando ho messo
insieme alcune diapositive già pronte per il long video, e ci ho
associato la canzone di sottofondo e le sue bellissime e intense
parole..b'è..questo è il risultato!^^
cliccate sull'immagine oppure QUI per accedere direttamente al Trailer
Mi
auguro davvero che vi lasci le stesse emozioni che ho provato io quando
l'ho riguardato a opera finita!^^ Dopo questo, dovrebbe esserci anche
il trailer04, ma a questo proposito, vi avviso già da ora, che
non ho la minima idea dei tempi. (come mio solito)
Tra
il fatto che il mese prossimo circa la metà, andrò in
meritatissime ferie, e il casino giornaliero che ho tra i piedi, non
sò dirvi quanto ci metterò col prossimo storyboard ed il
prossimo trailer, che tra l'altro, dovrebbe essere o l'ultimo o il
penultimo, prima del primo long video!. Voi tenete sempre d'occhio il
fandom e la mia pagina, che non si sà mai!^^ Sappiate che come
sempre, farò del mio meglio perchè tutto arrivi nel minor
tempo possibile!.
Fight for Fire Saga/The Official Video06- bye bye to the next step!.
Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan
Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken
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Ciao a tutti carissimi! ^_^
E allooorrraaaaaaaaaaaaa!!!!!!!! xD
Ce l'ho fatta!
Sono o non sono la MAGA dei MIRACOLI?!!! Uahahahaahah!!! Oppure
dobbiamo ringraziare Oscar 'la fata turchina', per quest'incredibile
capitolo + video??!! xDD
Assolutamente, non credevo di farcela in tempi così brevi,
considerando quanto mi occorre per fare tutto. Questa volta
però, devo ringraziare la mia follia creativa, perchè, da
una pagina video vuota, improvvisamente, mi si è accesa la
lampadina, mi è venuta un'ideona, e in un paio d'ore serali, ho
tagliato e montato quest'ultimo trailer! Quindi...grazie follia
pazzoide di Martychan! xD ahahahah!!!
Sono molto, molto curiosa di sapere cosa ne pensate di quest'ultima
fatica 'movie', e altrettanto, di cosa ve ne pare della prima parte
della storia della cara Bett Mary.^^ Col prossimo storyboard, vi
racconterò cosa è successo dopo il passaggio dei briganti
e di come Eve abbia incontrato Bett!.
Ok! Per il momento è tutto! Passo e chiudo e vi aspetto se lo vorrete, nella sezione recensioni!^__^
Per qualsiasi cosa o curiosità, potete
pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure
contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di
posta EFP!
Ci risentiamo al più presto con lo STEP07 !!!
Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!
Martychan
(Nota Importante: L'amministrazione
di EFP è stata contattata ed è al corrente di queste
particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il
più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del
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Capitolo 7 *** Storyboard07. La guerriera e la piratessa ***
Fight for Fire01
Fight for Fire Saga : The Official Video
In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono
riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti,
che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video
ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright©
Tutti i disegni presentati in questo
storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su
EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©
I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall,
Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk
Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi
secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary
Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole
comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©
I
personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy,
Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou,
Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i
soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in
alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di
Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il
viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole
comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©
Storyboard 07. La guerriera e la piratessa
Sepolta
una parte di sè stessa, Lucky Bett Mary riprese in mano le
redini del suo clan come meglio le permisero le dolorose circostanze. A
conti fatti, dopo aver dato degne sepolture ai tanti morti, e
ricostruito ciò che era andato distrutto in tutta Volcano Blind,
il clan del Dragone Nero era il solo rimasto col maggior numero di
adepti, metre i restanti erano stati quasi del tutto annientati dalla
ferocia dei briganti.
Del
clan dell'Airone Bianco, erano rimasti solo donne e pochi bambini
ancora troppo piccoli, mentre del clan della Tartaruga Blu
sfortunatamente, erano sopravvissuti solo un pugno di deboli anziani.
Il destino, fu crudele più di chiunque altro, proprio col clan
del Lupo Rosso, completamente annientato dalla furia dei briganti, che
proprio dal loro capo, avevano ricevuto l'ordine di uccidere Akarui
Umi. Risollevatasi in piedi, dopo la tremenda tragedia, Bett Mary non
potè far altro in quel doloroso frangente, che accogliere al suo
villaggio e quindi, nel suo clan, i pochi soppravvissuti degli altri
due. Così, i villaggi degli altri tre clan di Volcano Blind,
rimasero semi distrutti e disabitati, divenendo col tempo che passava,
pallidi e sfuocati ricordi di un Era ormai perduta. Il Dragone Nero
divenne l'unico clan di Volcano Blind, e Bett Mary non perse mai un
solo giorno o una sola ora, nel cercare con ogni mezzo di capire cosa
fosse successo la notte in cui tentarono di ucciderla, e chi aveva
ordito quella trappola, permettendo ai briganti di mettere piede
sull'isola.
Ad
ogni modo, i mesi e gli anni, ripresero a scorrere veloci e la giovane
ragazza capo, si trasformò in una forte e bellissima donna,
guida giusta e premurosa per i suoi conpaesani. Il cuore di Bett
però, si era completamente irrigidito e chiuso a chiunque. Non
permetteva nè a chi cercava di donarle amicizia, o a chi
avanzava proposte amorose, di avvicinarsi troppo, preferendo la
solitudine piuttosto che rischiare di dover provare altro possibile
dolore. Al primo posto, in ogni caso, anche se non sapeva che i
responsabili della disgrazia, furono proprio quelli del Lupo Rosso,
c'era la spasmodica ricerca di quei briganti assassini che avevano messo
a fuoco e fiamme la sua amata isola. Almeno, pensava la giovane, se
fosse riuscita a vendicarsi su di loro, si sarebbe sentita in parte
alleggerita dal suo pesante e doloroso fardello. Così, con ogni
mezzo a disposizione, prese a fare ricerche su ricerche, ma scovare
quei briganti del mare, non era affatto facile. Scoprì che non
erano semblici tagliagole qualunque, ma un vero e proprio clan a loro
volta, che da generazioni si tramandava la guida di quella banda di
briganti, da padre a figlio, oppure, dal vecchio capo, al più
forte e spietato dei suoi membri. Questi esseri crudeli si facevano
chiamare 'Iron Claw', non avevano una sede precisa, ma si spostavano
continuamente come nomadi, per il mare e per le isole, offrendo anche i
loro sporchi servigi al miglior offerente. Pareva fossero anche molto
forti, e nemmeno la Marina era ancora riuscita a sgominarli.
Per
potersi avvicinare maggiormente a quei briganti, Bett Mary
cambiò completamente alcune delle ferree regole che avevano
sempre dominato Volcano Blind. Sciolse la regola che imponeva ad ogni
clan di non intrattenere alcun tipo di rapporto commerciale con la
Marina Militare, recandosi personalmente col veliero del Dragone Nero
presso una delle tante sedi della Marina, per stringere un accordo. Lei
avrebbe offerto i suoi servigi di guerriero agli scopi dei mantelli
bianchi, ed in cambio, loro le avrebbero fornito ogni informazione e
mezzo per avvicinarsi il più possibile agli Iron Claw.
Non
fu una delle decisioni più sagge che la bella Bett prese. A lei
stessa bruciava nel profondo, il doversi mettere a disposizione di
quegli odiosi mantelli bianchi, dato che non nutriva alcun tipo di
rispetto o stima nei loro confronti, ma lo ritenne un sacrificio
necessario per arrivare al suo fine ultimo. La Marina in un primo
momento, cercò invano di ottenere da Bett Mary le coordinate di
Volcano Blind, per poter ottenere un'altra isola sotto al loro
controllo, ma la bionda bella del mare fu irremovibile, preferendo un
nulla di fatto, piuttosto che mettere nelle mani dello stesso Governo
Mondiale la sua amata terra. I militari quindi, si accontentarono solo
dei servigi di Bett Mary e dei migliori guerrieri del suo clan,
mettendoli inizialmente a disposizione dei marines incaricati di
allenare ed istruire bellicamente i nuovi cadetti. Grazie alle secolari
tecniche di lotta degli abitanti guerrieri di Volcano Blind, la Marina
si assicurava futuri soldati più forti e preparati alle
battaglie.
Le
ricerche di Bett intanto, proseguivano senza sosta. Grazie al patto
stretto coi militari, potè accedere a varie documentazioni ed
informazioni inerenti i briganti Iron Claw, e spesso, tenendosi
informata dai giornali o dalla Marina dei loro spostamenti, era
riuscita ad avere degli incontri con loro, anche se, sfortunatamente
non era mai riuscita ad affrontarli faccia a faccia, arrivando sempre
troppo tardi nel luogo in cui si trovavano. Pareva che il fato si
divertisse un mondo a prendere in giro la povera Bett.
L'incontro
tra Bett Mary e Ocean J. Eve, avvenne proprio durante lo svolgersi di
queste circostanze, mentre la guerriera era ancora legata con un patto
alla Marina, e mentre la piratessa dell'asso di cuori avanzava sicura
nella rotta del grande blu coi suoi cinque compagni : Oscar, Boward,
Neil, Tuono e Viola.
La
Fire and Tunder, era guidata da un eccellente nuovo navigatore, Lein
Von Viola, alla pari di Nami non solo in bellezza, ma anche in
destrezza e preparazione nautica ad ogni evenienza richiedessero i
diversi e difficoltosi spostamenti nel mare. Ciò nonostante,
Viola non aveva certo doni intelletuali tali da permetterle di
individuare un'isola invisibile come Volcano Blind. Fu il caso, ma a
mio parere, l'inevitabile, a far dirigere la Fire and Tunder sulle
coordinate esatte di rotta dell'isola dei guerrieri. La nave dei pirati
dell'asso di cuori, giunse in vista dell'isola, dopo averne superate le
rigide cortine fumogene naturali, ritrovandosi presto in
prossimità del porto. Non appena i guerrieri addetti alle navi
dell'isola, avvistarono il veliero sconosciuto, corsero a suonare la
campana dall'arme, posta su un'alta torre di mattoni bianchi poco
distante dal porto. Era tardi per fare marcia indietro, quindi Eve
ordinò di attraccare senza batter ciglio. Ad accoglierli alla
discesa dall'asse di legno, furono centinaia di guerrieri di ogni
età e dimensione, armati fino ai denti di ogni arma da
combattimento possibile o immaginabile.
Nonostante
le insistenze di Oscar, perhè la sorella desse l'ordine di
combattere, e fuggire via il prima possibile, Eve non fece nulla,
lasciando che sia lei che tutti i suoi uomini a terra o sulla nave,
venissero catturati. Non era mai sua intenzione, mostrarsi ostile,
quali che fossero gli abitanti di un'isola. Per Eve non faceva
differenza, anzi, cercava di far capire loro che non avevano nulla da
temere. Non fu una cosa molto facile questa volta. La bella piratessa
si trovava su un'isola abitata da persone che mostravano di possedere
una grande forza combattiva, sia fisica che spirituale, e comprese ben
presto, che per errore, lei e la sua ciurma erano entrati nella rotta
della loro isola, che per il mondo intero era da sempre anonima ed
invisibile.
Eve
si lasciò comunque catturare, e mentre un gruppo di guerrieri
teneva in ostaggio i suoi uomini sulla Fire, un altro gruppo conduceva
lei ed i suoi cinque vice capitani, alla casa del capo di Volcano
Blind. Bett Mary in quei giorni, era tornata a casa per un pò di
riposo dagli impegni che la costringevano a tenere quelli della Marina,
e dalle faticose ricerche degli Iron Claw. La guerriera non era mai
imprudente, e anzi, temeva seriamente che la Marina stesse ancora
tentando di nascosto di scoprire la rotta per la sua isola. In ogni
viaggio di ritorno che compiva dai diversi quartier generali dei
mantelli bianchi, si assicurava sempre che la sua nave fosse 'pulita' e
libera da possibili spie o infiltrati, ma certo non poteva immaginare,
che tra i suoi fedeli uomini, si nascondeva un pericoloso traditore.
Ad
ogni modo, quando i guerrieri del porto, le portarono dinnanzi Eve e il
suo gruppo, Bett Mary si trovava sulla poltrona del capo clan, nella
sala centrale della sua casa, ove si svolgevano da generazioni,
riunioni o consigli importanti. Stava fumando la lunga pipa orizzontale di legno di
pino e oro, tramandata da padre a figlio nella sua famiglia, e leggendo
assorta alcuni documenti presi dall'ultima base militare visitata,
inerenti come al solito ai briganti del mare. Teneva sciolti i lunghi
capelli biondi, e indossava la tipica tunica in stile giapponese bianca
e nera, con stampe di tanti dragoni neri intrecciati tra loro.
-Perdonate il disturbo, mia Signora!- le si rivolse Dew, il capo squadra del porto, affacciatosi appena sulla soglia della sala
Bett
alzò appena un sopracciglio nell'udire la sua voce, ma
continuò concentrata a rilasciare ampie boccate di fumo, e
sfogliare i fogli. Dew impacciato e intimorito, stava quasi per dirle
altro, ma Bett alla fine parlò facendolo sussultare :
-Capo
squadra del porto di Volcano Blind...cosa ti porta qui?- fece con la
sua voce sia suadente, che profonda e dura per essere di donna
-E..ecco mia Signora...-
-Ho sentito suonare la Campana della Torre...cosa è successo?-
Prima
di dirle altro, Dew fece cenno ai suoi uomini rimasti fuori, di
avvicinarsi e seguirlo, entrando così sulla soglia della sala,
coi pirati prigionieri al seguito. Solo allora, al rumore di tutti quei
passi, infastidita, Bett alzò lo sguardo sul fondo della sala
delle riunioni, notando i prigionieri. Lasciò andare i documenti
sul basso tavolino in legno di mogano, si tirò eretta contro lo
schienale della sua morbida seduta, e diede un'altra tirata alla pipa,
osservando seria i sei soggetti che i suoi uomini le avevano portato.
Non si scompose minimamente, quando capì in poche occhiate, che
si trovava davanti ad un gruppo di pirati:
-Capisco..Quindi è a causa vostra che la Campana ha suonato.-
-Sono
comparsi dalla cortina fumogena del vulcano! Ci hanno presi di
sorpresa, mia Signora! E' dall'istituzione dell'isola, che nessuno,
senza le nostre direttive può mettervi piede!- si agitò
Dew
-La
domanda più che altro è...perchè sono qui...- fece
con voce bassa e tagliente la bionda guerriera, rilasciando altro fumo
dalle narici, e fissando ostile Eve dritta negli occhi.
La
piratessa dal canto suo, restò impassibile, principalmente seria
e composta nell'osservare e capire cosa le stava succedendo attorno. Se
solo avessero voluto, sia lei, che i suoi cinque compagni, avrebbero
potuto spezzare quelle misere e normali catene che li opprimevano ai
polsi, ma nessuno si sarebbe mosso senza un suo preciso cenno.
-C-che volete dire,mia Signora??- strabuzzò Dew
Senza
degnare il suo sottoposto d'attenzione, Bett, continuando a fissare gli
occhi in quelli di Eve, si tirò leggermente in avanti parlandole:
-Ragazzina..sei tu il capitano, vero?-
Gli
occhi di Eve scintillarono per un solo istante di fuoco e fulmine, ma
quell'istante bastò a Bett per sorprendersi, percependo in
quello sguardo un grande potere nascosto. Eve dopo quello scambio
minaccioso di sguardi, chiuse gli occhi e fece un largo ghigno
divertito, tramutandolo poi nel più limpido dei sorrisi. Bett
tornò invece seria, rimettendosi con la schiena poggiata allo
schienale:
-Esatto! Sono proprio io! Hai indovinato,brava! Ehe!^^- rise la piratessa candidamente
-Mocciosa!
Non osare rivolgerti in tono tanto confidenziale con la nostra
Signora!- la redarguì con un latrato Dew, alzando minaccioso il
manico della lunga lancia che aveva in mano, verso il viso di Eve.
Oscar fulmineo, si parò davanti alla sorella, fulminando il guerriero con lo sguardo più gelido che sapeva fare:
-Non
osare tu...alzare anche solo un dito su mia sorella!- sbraitò
con aria sinistra, facendo bloccare il braccio del guerriero a
mezz'aria, che non riuscì ad evitarsi dei sudori freddi alle
tempie, percependo l'energia bellica che il turchino dimostrava di
possedere,
Eve
non aveva smesso di sorridere in direzione di Bett, dimostrando di non
essere per nulla scossa. La bionda guerriera si portò una mano
alla tempia sinistra, dimostrando attenzione e improvviso interesse per
quel gruppetto di giovani pirati. Non poteva però evitarsi di
pensare, che quegli strani giovani, potessero essere le spie che la
Marina le aveva mandato appresso per scovare la sua preziosa isola. Non
era un pensiero tanto assurdo o inusuale. Del resto, da quanto ne
sapeva, la Marina Militare faceva spesso ricorso a sporchi intrighi e
patti nascosti con alcuni pirati, proprio per fare gli interessi del
Governo Mondiale. Pensando alla famosa Flotta dei 7, Bett Mary non si
stupiva più di un tanto, del pensiero appena fatto.
-Interessante..-
parlò mentre sbuffava un'altra nuvola di fumo, dalla lunga pipa
d'oro orizzontale -...una ferrea fedeltà..sancita dalla
fratellanza,uhm? Vedo..come anche gli altri quattro si siano tesi
improvvisamente allo scatto del mio subalterno..-
-Zitta, vecchia gallina! Vedi di lasciarci andare piuttosto!!- sputò il solito sanguigno Abigaw O' Neil
-Non abbiamo alcun interesse a rimanere qui! E' per sbaglio, se siamo finiti sulla tua isola!- fece Viola decisa
Bett
guardò Neil con aria molto contrariata, trattenendosi a stento
dal balzargli dinnanzi e piantargli un sonoro pugno in testa per la sua
orrenda maleducazione, e fissò poi Viola con seria attenzione.
Poteva credere alle loro parole? Davvero era per errore che erano
giunti a Volcano Blind? Eppure..guarda un pò il caso..la Marina
cercava da sempre le coordinate per impossessarsi del controllo della
sua isola, e mai nessuno fino a quel giorno era riuscito a raggiungerla
senza l'aiuto degli stessi abitanti.
No, non poteva rischiare. Non poteva permetterselo.
-E
chi mi dice invece, che non siate qui per conto della Marina Militare?-
affermò ferrea, ottenendo dal gruppo di pirati un momentaneo e
pesante silenzio,
Subito dopo, Bett si ritrovò per la seconda volta a restare sorpresa:
-PFFF!!! UAHAHAHAHAHA!!!!- scoppiarono a ridere Neil e Tuono all'unisono
-AHAHAHAAH!!!! Ma che dice?!! AHAHAHA!!!- scoppiò a ridere Viola
-GYAHAHAHHAHAHA!!! Assurdo!!!- si unì Boward
-AHAHAHAHA!!! NOI?!! Noi con la Marina Militare??? AHAHAHAHA!!!!- chiuse il coro Oscar,
L'unica
che non rideva, ma continuava a sorridere sicura e fissare Bett Mary
negli occhi, rimaneva Ocean J. Eve. E da quegli occhi castani,
così limpidi, agitati da fiamme e fulmini, Bett iniziava
inconsciamente ad essere ammaliata. Era ancora troppo prematuro
comunque, perchè la bionda guerriera comprendesse quale fosse il
suo futuro destino. Per il momento, agì come un buon capo
villaggio doveva agire:
-BASTA
COSI'!!!- tuonò imperativa battendo con forza le mani sui
braccioli della sua seduta - Sbatteteli in cella, finchè non
deciderò quale sarà il loro destino! Ne ho abbastanza per
ora!!- sentenziò autoritaria rivolta a Dew e i suoi uomini, che
annuendole, le fecero un inchino e si trascinarono dietro i cinque
pirati che smesso di ridere, si dimenavano come anguille, lamentando e
sbraitando l'ingiustizia di quella decisione. Eve fu l'ultima ad essere
condotta via, rimasta ancora ferma in piedi a sorridere verso Bett Mary.
Le
due, si scambiarono ancora una profonda occhiata. Infine, trascinandola
via con meno brutalità di prima, Dew la condusse verso i suoi
compagni, diretti alle celle sotterranee della casa del capo villaggio
di Volcano Blind.
Storyboard 07 BONUS. Opening Ufficiale della Saga!!
Ebbene!
Dopo una lunga attesa, prima dell'ultimo trailer ufficiale della Saga,
vi annuncio con immensa gioia e soddisfazione, che è on-line
l'Opening Ufficiale di Fight for Fire Saga!!! xD Yuhuuuuuuu!!!! E'
stato un lavoro lungo e duro, fatto di tanti momenti di sconforto,
ripresa di energie e delirio senza fine! Ma ne è valsa la pena!
Io e la cara Itchi-chan, siamo felicissime di presentarvelo! Speriamo
con tutto il cuore che vi piaccia e vi dia la giusta carica, in attesa
del Trailer04!!^__^
cliccate sull'immagine oppure QUI per accedere direttamente al Trailer
Buona visione a tutti carissimi amici! Spero di ricevere tanti pareri e impressioni!
Fight for Fire Saga/The Official Video07- bye bye to the next step!.
Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan
Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken
__________________________________________________________
Ciao a tutti carissimi! ^_^
Holaaaaa!!!! xD
Come state??? Passate delle buone vacanze estive??^^
E' da tantissimo tempo che non aggiorno, e vi chiedo scusa, ma tra le
ferie imminenti che avevo, dopo la pubblicazione del precedente
capitolo, la lavorazione dell'opening e gli impegni
quotidiani...b'è...xD capite anche voi che il tempo passato era
un tantino inevitabile! ahahahaha!!!^^'''
Allora! Cosa ne dite di questa "seconda parte" dedicata alla cara Bett
Mary?^^ Interessante, eh? Col prossimo capitolo, si conclude
l'anteprima di Eve e Bett, almeno...spero di starci dentro! xD
ahahahah!!
Spero tantissimo, insieme alla mia adorata collaboratrice Itchi, che l'opening ufficiale dei video vi sia piaciuto!
Vi avviso per non lasciarvi sorpresi, che il prossimo aggiornamento,
richiederà un tempo più lungo delle solite due settimane
con cui ho sempre aggiornato. Questo perchè ora, siamo entrate
nella lavorazione dei LONG VIDEO, e questo comporta tantissimo impegno
e tempo, maggiore di quello che occorreva prima per i Trailer!. Per
ciò, carissimi, se vedrete che per un pò non
aggiornerò, non temete! E' solo che ci servirà più
tempo di prima, ma come sempre, faremo il possibile per aggiornare in
tempi brevi!^^
Buon rientro a chi torna dalle ferie! Buon inizio scuola a chi tra poco
riprende dietro ai banchi, e buon lavoro a chi torna a lavorare!^___^
Ok! Per il momento è tutto! Passo e chiudo e vi aspetto se lo vorrete, nella sezione recensioni!^__^
Per qualsiasi cosa o curiosità, potete
pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure
contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di
posta EFP!
Ci risentiamo al più presto con lo STEP08 !!!
Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!
Martychan
(Nota Importante: L'amministrazione
di EFP è stata contattata ed è al corrente di queste
particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il
più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del
Sito.)
|
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Capitolo 8 *** Storyboard08. Il Drago e l'Asso ***
Fight for Fire01
Fight for Fire Saga : The Official Video
In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono
riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti,
che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video
ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright©
Tutti i disegni presentati in questo
storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su
EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©
I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall,
Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk
Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi
secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary
Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole
comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©
I
personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy,
Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou,
Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i
soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in
alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di
Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il
viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole
comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©
Fight for Fire Saga con L'Angolo di Martychan è approdato anche su Google+!!
Vi aspettiamo!!
Storyboard 08. Il Drago e l'Asso
Nonostante
i tanti doveri di capo villaggio, ed i pensieri continui per le sue
ricerche, unite ai grattacapi che le procurava la Marina, Lucky Bett
Mary, non riusciva a smettere nemmeno per un solo istante, di pensare
agli occhi profondi ed intensi della piratessa che da circa una
settimana ormai, teneva prigioniera nelle celle sotterranee della sua
casa, assieme ai suoi sette vice. Rivedeva quel volto e quello sguardo,
in ogni momento inaspettato del giorno, mentre la notte faticava a
prendere sonno, ossessionata da quella luce che aveva visto chiaramente
splendere in quegli occhi. Ma perchè? Cosa diavolo c'era in quella
mocciosa di così speciale, da attrarla così tanto?! Perchè non riusciva
a smettere di pensare a lei?.
>TUD!!!
Posò
con un tonfo secco e rabbioso, la lunga pipa d'oro e legno lavorato,
sul suo appoggio posto sul basso tavolino che aveva dinnanzi,
portandosi poi la mano al mento, pensierosa e molto irritata. Non
riusciva a concentrarsi come voleva, nè a pensare con la mente sgombra,
e tutto a causa di quella ragazzetta arrogante e spavalda, che
'soggiornava' tutta tranquilla, e senza batter ciglio, nelle sue
prigioni sotterranee. Ah! In quella settimana! Cosa non aveva udito
dire da Dew, o dalle sue ancelle, incaricate di occuparsi del rancio
per quegli otto zotici e maleducati prigionieri!. Parevano chiassosi
galli di un pollaio, tutti con la cresta bella alta ed il piumaggio
gonfio. Pronti a lamentele di ogni tipo, dal cibo troppo scarso,
all'umidità troppo forte delle mura delle celle, alle richieste lagnose
di più coperte e cuscini per la notte, eccetera eccetera. Insomma!
Quando mai si erano visti prigionieri come quelli?!. Erano assurdi,
privi di una logica normale! Come se per loro quella situazione non fosse
affatto pericolosa o deleteria. Sembravano anzi, tranquillissimi, quasi
annoiati per giunta! E facevano chiaramente intendere, che se
rimanevano lì in quelle celle, era solo perchè il loro capitano non
accennava ad andarsene, o si sarebbero potuti liberare in qualsiasi
momento. Pazzesco!. Queste considerazioni facevano letteralmente andare
in bestia Bett Mary, spiazzata per la prima volta in vita sua, da
individui assurdi, che invece di tremare e chiedere pietà, ronfavano e
gozzovigliavano tranquilli e beati. Udiva anche in quel momento, le
risa forti e divertite di quegli otto, giungere dal fondo di uno dei
corridoi della casa.
-Maledizione!-
biascicò tra i denti con nervosismo, incapace di accettare una
situazione simile. Ma come darle torto del resto?
In
alcun modo, era riuscita a mettere in difficoltà quelle persone.
Trovavano sempre la maniera di rigirare una situazione difficile a loro
vantaggio.
-DEW!!!!- gridò latrando, passandosi veloce una mano tra le lunghe e morbite chiome bionde,
-SI, mia Signora!!- accorse subito quello, tutto trafelato
Da
quando Ocean J. Eve ed i suoi sette vice, erano tenuti prigionieri nei
sotterranei del Clan del Dragone Nero, il capo della sorveglianza del
porto, era stato incaricato da Bett Mary, di scegliere dieci tra i
suoi migliori uomini, e restare nei pressi delle segrete per tenerli
costantemente sott'occhio. Per la Fire and Tunder, ed il resto del suo
equipaggio, il discorso era pressochè lo stesso. I restanti
incaricati
della sorveglianza del porto, tenevano in ostaggio nave e ciurma, ma
anche nel caso dei membri di quell'assurdo equipaggio, a Bett Mary
arrivavano notizie delle più incredibili. I prigionieri su
quella nave,
legati come salami, o incatenati ai polsi, non perdevano la loro vena
allegra e fischiettante, continuando come nulla fosse la loro vita di
bordo, sbrigando faccende e incarichi di manutenzione della nave, anche
se erano legati o incatenati, così, beati e sereni, e per
giunta, spesso chiedevano con cordialità ai loro sorveglianti,
se volevano unirsi a loro per una partita a carte, o una bevuta in
compagnia, in tranquilla attesa del ritorno del loro capitano.
-Cos'è
questo chiasso infernale?! Non riesco a concentrarmi!!- sbraitò
rabbiosa, non appena il suo sottoposto ebbe finito di farle l'inchino,
-P-Perdonate,
mia Signora! M-ma sono quei pirati! S-si sono messi a g-giocare a carte
e per q-questo..- cercò di spiegare l'uomo, molto imbarazzato.
-...- Bett Mary non rispose, ma per lei parlarono i suoi occhi, furenti e omicidi.
Si
erano messi, a giocare a carte?! Dietro alle sbarre delle sue gelide
prigioni, al buio e al freddo, ignari di quale poteva essere il loro
destino all'alba del giorno dopo..e questi si erano messi a giocare a
carte, ridendo e sbraitando festosamente?!. No, era troppo per il suo
orgoglio di capo villaggio. Si alzò in piedi di scatto, facendo
muovere bruscamente le leggere pieghe del suo kimono bianco con le
stampe di tanti draghi neri attorcigliati tra loro, e prese veloce a
camminare in direzione delle segrete. Il ticchiettio dei suoi zoccoli,
faceva rabbrividire ogni servitore della casa che incontrava sul suo
cammino. Dew, prontamente la seguiva alcuni passi indietro, tutto
sudato ed agitato. Non osava nemmeno pensare, quale sarebbe stata la
sua punizione, per non essere riuscito a tenere a bada quegli otto
pestiferi fuorilegge!.
In
pochi attimi, Bett Mary stava già scendendo le alte rampe di
scale in sasso battuto, mentre Dew le faceva luce con una grossa
torcia. Le risa di quei fastidiosi pirati, divenivano sempre più
forti, più scendeva in profondità, e ancora, gli occhi
luminosi e profondi di quella ragazza, tornavano a tormentarla nella
mente. Corrugò la fronte, cercando di domare invano la visione
di quella luce zampillante. Perchè?! Perchè una mocciosa
di quella risma, doveva ifluenzarla così tanto?! Cosa c'era in
lei di così speciale?!. L'unico modo per liberarsi da quel
tormento, era vederla di nuovo, parlarle e capire cosa diavolo erano
andati a fare su Volcano Blind, perchè ancora, Bett Mary non
credeva alle loro parole. Non credeva che fossero capitati lì
per caso, da che erano secoli che nessuno trovava l'isola se non su
stessa indicazione di un suo abitante!. Allo stesso tempo, la sua
teoria, circa che quegli otto, fossero in combutta con la Marina, non
la convinceva più, non dopo aver visto e sentito come si
comportavano. Tipi come quelli, la Marina di sicuro, la mettevano sotto
alle scarpe ad ogni occasione possibile!.
-M-mia
Signora! Dovete perdonarci, ma...! Quei pirati sono più coriacei
di quanto pensassim..- stava intanto cercando di scusarsi Dew
-Fà
silenzio! E pensa a farmi più luce piuttosto!- lo zittì
Bett mentre ormai erano nei sotterranei, e camminavano lungo il vasto e
profondo corridoio che costeggiava le tante celle.
Eve
ed i suoi compagni, erano stati sistemati quasi sul fondo, nella parte
più umida, fredda e buia, ma nonostante quel crudele
trattamento, li sentiva continuare a ridere e fare battute delle
più stupide. Persone come quelle, erano da considerarsi tra le
più scaltre, o tra le più stolte? Con quel quesito in
mente, come ultimo pensiero, Bett arrivò finalmente dinnanzi
alla cella che ospitava i suoi otto prigionieri, e non appena li vide,
non riuscì ad evitarsi un moto di stupore. Erano là,
dentro a quella stredda ed umida cella, e non sapeva come diavolo
avessero potuto fare, o dove avessero recuperato i materiali, ma
avevano trasformato quell'orrido e sudicio buco, in un ambiente
piccolo, ma caldo ed accogliente. C'erano tante piccole lanterne appese
ovunque che facevano una gran luce, letti ben fatti con coperte e
cuscini caldi (quelli sapeva che arrivavano dalle sue ancelle, ma i
materassi????), un tavolino basso in legno in mezzo alla cella, ove gli
otto erano radunati in cerchio a giocare chiassosamente a carte, acqua,
birra e pagnotte a volontà (che avessero corrotto le guardie?!),
tendaggi alle finestrelle della cella e lungo le inferiate. Il tutto,
dava l'aria di trovarsi in una piccola ma graziosa stanzetta di una
qualsiasi casa popolare, e non in una sudica cella di un sotterraneo.
-Ma..ma che stà succedendo qui?!!- iniziò incerta e ancora stupita, per poi terminare con decisione,
-AH!
BENE! La nostra ospite, si è finalmente degnata di onorarci
della sua presenza! BWAHAHAHAHA!!- la prese in giro Boward,
evidentemente un pò alticcio per via dell'alcool,
-Ehi,
vecchia! Non è che potresti farci avere altre pagnotte?? Sono
davvero buonissime!!- le gridò Neil, mentre ne addentava una,
-E
altre coperte?? La notte fà freddino, visto che il nostro
capitano non ne vuole sapere di riscaldarci!!- brontolò Tuono
-...-
Bett rimase nuovamente senza parole, mentre i tre che ancora non
avevano parlato, ossia Oscar, Viola e Eve, continuavano a ridere e fare
la loro mossa al gioco.
Che
intendeva dire, il moccioso, con "il nostro capitano non ne vuole
sapere di riscaldarci" poi?! Detta così, suonava alquanto
equivoca come frase! Screanzati e maleducati che non erano altro!
Maledetti pirati!!. Bett pestò violentemente uno zoccolo a
terra, urlando al limite della pazienza:
-ORA BASTAAA!!!!-
E
calò improvvisamente silenzio per tutto il sotterraneo. Tuono,
Neil e Boward, la fissarono seriamente, così come Oscar e Viola,
mentre Eve continuava a sorridere tranquilla trà sè,
pescando una carta. Che buffo, le era uscito l'Asso di Picche! Lo
fissò un istante con tenerezza, per poi unirlo al suo mazzo,
mettendolo accanto ad un altro Asso che già possedeva, quello di
Cuori. Bett Mary dal canto suo, ansimava per la bile che aveva cacciato
fuori assieme al suo urlo, fissando con ostinazione solamente Eve,
incapace di credere che quella mocciosa possedesse un ascendente
così grande e forte. Voleva guardarla ancora una volta negli
occhi, ne aveva bisogno.
-Dew!
Apri la cella, e fai uscire solo il loro capitano! Ammanettato
ovviamente! Portala nel retro dei miei giardini, tra cinque minuti!!- e
sbraitato ciò, girò i tacchi, dopo aver tolto la torcia
di mano al suo sottoposto, facendo la strada a ritroso.
Solo
un istante, solo una decina di minuti, dinnanzi a quell'assurdo
spettacolo di spensieratezza e sicurezza, e tutta la sua determinazione
era sfumata. Ma chi erano quei pirati?! Di sicuro, non pirati comuni, e
tanto meno persone comuni! Questo era poco ma sicuro!.
-COSA?!
Portare via il nostro capitano?!- prese ad agitarsi Neil, mentre Dew,
eseguendo gli ordini, aveva aperto la cella, e si apprestava ad
ammanettare Eve per i polsi. La piratessa, si era alzata in piedi di
sua iniziativa, mostrando i polsi all'uomo con un sorriso tranquillo,
lasciandolo per l'ennesima volta distucco per un atteggiamento
così inusuale. Quelle celle, e quelle manette, non avevano il
potere di inibire le capacità di chi aveva mangiato un frutto
del diavolo, dato che sull'isola nessuno ne possedeva uno, avendone
solo sentito parlare, grazie ai tanti viaggi intrapresi da Bett. Eve si
sarebbe potuta liberare anche in quel preciso momento, ma ancora non lo
fece, lasciando i suoi compagni ancora in attesa.
-Che cosa vuole, quella donna, da Eve?!- fece Oscar fissando male Dew
-State
tranquilli, amici! Io e lei, dobbiamo solo parlare!^^- sorrise Eve
incoraggiante, seguendo poi Dew che le faceva strada, mentre due uomini
armati di lance la seguivano alle sue spalle.
**
Mordendosi
ripetutamente l'unghia del pollice destro, Bett Mary faceva
nervosamente su e giù per un tratto dei suoi magnifici giardini
privati, tenendo l'altra mano su un fianco, e fissando un punto
indefinito nel vuoto. Agitazione e attesa nervosa. Non ricordava di
essersi mai sentita scombussolata a quel modo, se non quando era una
ragazzina che imparava i primi rudimenti dell'arte della lotta da suo
padre.
"Già"
pensò fermando un istante il suo isterico avanti e indietro "E'
da un pò di tempo, che non vado più a trovarli" si disse,
pensando ai suoi cari nel cimitero dell'isola. Precisamente, dal giorno
della loro morte, da quando aveva inciso il suo vero nome sulla lapide
accanto a quello di suo padre, Bett non era più andata a
trovarli. Si era ripromessa di farlo, solo quando fosse riuscita a
capire, cosa davvero avvenne su Volcano Blind, il giorno che quei
briganti tentarono di
ucciderla, e chi avesse tradito, permettendo loro di entrarvi. Ci
pensava da un pò di tempo ormai. Quei briganti, gli Iron Claw,
per quanto potessero essere forti, esperti e ben organizzati, non
potevano essere riusciti ad entrare da soli su Volcano Blind. A che
scopo, poi? Le uniche ricchezze dell'isola, erano i loro stessi
abitanti ed il loro millenario sapere sulle arti della lotta!. A dei
briganti non sarebbe mai potuto interessare nulla. E allora, prendeva
sempre più forma concreta, l'idea che qualcuno dell'isola aveva
tradito, anche se questo pensiero, oltre a far ribollire di rabbia il
sangue nelle vene della guerriera, le faceva anche tanta tristezza.
-Cugina..-
la
voce giovane di qualcuno, interruppe Bett Mary dal proseguire coi suoi
oscuri ragionamenti, facendola volgere alle sue spalle.
-Oh,
Kitai!*- (*traduzione : Speranza. Nd.autrice) fece seria fissando il
giovane ragazzo che la guardava dalla soglia di una delle vaste stanze,
collegate ai giardini.
Akarui
Kitai, era il giovane cugino di Bett, figlio del fratello di suo padre.
Nella tragedia che colpì Volcano Blind, alcuni anni addietro, di
tutta la famiglia, ed i parenti che aveva, Bett riuscì a mettere
in salvo solo il piccolo Kitai, oggi robusto sedicenne, e futura
promessa per il clan del Dragone Nero. L'aveva trovato vivo, anche se
ferito gravemente, avvolto nell'abbraccio protettivo della madre,
purtroppo morta. Bett aveva fatto del suo meglio per crescere quel
bambino, terrorizzato dal mondo, e farlo diventare un giovane forte e
coraggioso, e ci era riuscita, con somma soddisfazione ed orgoglio.
-Che succede,cugina? Cosa ti affligge tanto?- le domandò ancora il ragazzo, scendendo in giardino, avvicinandosi
Bett Mary gli sorrise amorevole, per poi dargli una calorosa carezza sul capo biondo, una volta avutolo accanto.
-Nulla
di troppo grave, caro cugino. Devo solo scambiare due parole con il
capitano di quegli zotici pirati!- rispose un pò scocciata,
tornando ad agitarsi
-Ancora
quei pirati? Perchè non li lasci andare,cugina? Non mi hanno
dato impressione, di essere soggetti pericolosi per noi!-
-Li
hai visti?!- si stupì Bett della sempre più iniziativa
che il ragazzo prendeva, senza più interpellarla,
-Si,
cugina. Sono sceso nelle segrete ieri sera. Li ho trovati che cantavano
canzoni di mare, e si raccontavano allegre barzellette. Sono rimasto un
pò in loro compagnia, e li ho trovati anche molto simpatici!-
-...-
Bett non aveva parole, e guardava il cugino Kitai con occhi sgranati.
Eppure, era semplice e disarmante vedere il mondo, con gli occhi ancora
troppo ingenui di un ragazzino, non ancora avvezzo ai pensieri troppo
cupi e complicati degli adulti.
-Non
guardarmi a quel modo, Umi! Non sono lo sciocco ingenuo che ti ostini a
credermi!- la stupì nuovamente, anticipandola nelle parole che
ancora le aleggiavano in testa come pensieri-Sono convinto di quello
che ti ho detto. Quelle persone non sono malvage, e non ritengo abbiano
nulla a che fare con la Marina Militare o il Governo!- proseguì
Kitai incrociando le braccia al petto, facendo frusciare le pieghe
delle lunghe maniche del suo kimono bianco con le stampe dei
draghi, identico a quello di Bett.
-Come
fai a dirlo con certezza, Kitai? Sappi che i peggiori, sono proprio
quelli che si celano dietro ad allegria e gentilezza! A mie spese, ho
dovuto impararlo!- fece cupa Bett
-Parli
della Marina? Lo sapevamo già che di quella gente non ci si
può fidare! Pretendono ordine e rispetto, e chi non segue le
regole viene cacciato come il peggior rifiuto! Sono ben pochi
all'interno di quel sistema, gli uomini davvero giusti e onesti,
cugina! E nonostante il tuo disprezzo per loro, sei comunque voluta
scendere a patti per aver maggiori possibilità di trovare quei
briganti!- parlò duramente il ragazzo, troppo duramente per la
giovane età che aveva,
-C-cosa vorresti dire con questo?!- si alterò Bett
-Che
sei tu quella che ha voluto fidarsi dei falsi onesti, cugina! E sbatti
in cella chi invece di giusto e onesto dimostra tutto!-
-Kitai! Quelli sono PIRATI! Lo stai forse dimenticando?!- sbraitò Bett ormai molto nervosa,
-Affatto,
cugina! Ma da quando ero un bambino, e tu oltre alle arti della lotta,
mi hai iniziato allo studio ed al sapere, mi sono sempre molto
informato sul nostro mondo, e su come girino le cose! Sò
perfettamente cosa significhi essere pirati, specie per chi li
definisce con disprezzo in quel modo. Ma sò anche, che esistono
pirati d'onore, uomini e donne validi e giusti, che hanno solamente
scelto un modo libero di vivere, fuori da schemi, regole e imposizioni!
Sono forse persone orribili, per questo?-
-Kitai...-
Bett Mary, non era rimasta senza parole, solo per la lingua fin
troppo sciolta del giovane ragazzo, quanto per la risolutezza e
determinazione nelle parole e nei pensieri che aveva appena espresso.
Fidarsi era bene, ma non fidarsi, era ancora tanto meglio!. Bett ormai,
se lo ripeteva da che era una ragazzina rimasta orfana, e non voleva
assolutamente rischiare nulla, neppure in minima parte. Anche se il suo
stesso adorato cugino, le stava dicendo, che si fidava di quegli otto
che teneva prigionieri, come non si fidava della Marina, Bett non
voleva ascoltare, non poteva permettersi alcun passo falso.
-Ora
lasciami..cugino. Devo discorrere col capitano di quei pirati che tanto
ti ispirano fiducia!- lo congendò con un sorriso tra il serio e
l'ironico,
-Ma..Umi..- cercò ancora di convincerla
-Niente,
ma! Ora vai! Poi, parleremo!- disse secca, facendo capire che non
ammetteva altre repliche-E una cosa...Smettila una buona volta, di
chiamarmi Umi! Quella ragazzina è morta da anni ormai!!-
Con
un sospiro, ed uno squotere di capo, Kitai si volse e tornò da
dove era venuto, sperando nel buon cuore della cugina, nascosto
sotto alla sua dura corazza di ferro e diffidenza.
-Signora..vi
abbiamo portato la prigioniera..- arrivarono subito dopo Dew e le due
guardie che scortavano Eve ammanettata per i polsi.
-...-
Bett la fissò, assumendo l'espressione più seria ed
imperativa che sapeva fare. Scrutò la giovane in ogni più
piccolo particolare, restandone però infine come ipnotizzata.
Era una giovane dalle normali apparenze. Bella certo, alta e slanciata,
con un certo fascino, nella sua semplice figura, ma a prima vista, non
sebrava esserci altro. Però, quando arrivò a fissarla
nuovamente negli occhi, ecco che il cuore di Bett prese a galoppare
nuovamente come impazzito. Quella luce, e quella profondità
così avvolgente e disarmante, le fecero comprendere e capire,
perchè suo cugino Kitai le avesse appena parlato di lei e i suoi
uomini, con tanta fiducia e sicurezza. Quella ragazza, emanava davvero
qualcosa di speciale, e quel qualcosa, veniva mostrato all'esterno
attraverso il suo sguardo.
Eve sorrise gentile alla sua ospite, avvicinandosi di alcuni passi, ma le guardie, subito scattarono con le lance fermandola.
-Non c'è bisogno! Andate! Lasciateci sole!- proferì Bett autoritaria
-Ma..Signora..- cercò di dissentire Dew
-Non avete sentito cosa ho detto?! Tornate a sorvegliare i suoi compagni, e non osate più contraddirmi!!-
-S-si, Signora! Ai vostri ordini!- fece dei veloci inchini l'uomo, per poi allontanarsi velocemente, seguito dalle due guardie.
Rimaste
finalmente sole, Bett si guardò un attimo attorno, per calmare i
nervi e recuperare la padronanza di sè, mentre Eve continuava
tranquilla e serena a fissarla con un piccolo sorriso stampato in
volto. La giovane capo villaggio, sospirò profondamente, e poi,
si sedette su una delle tante panche di fine legno lavorato a mano, che
adornavano i suoi giardini, assieme a piante, alberi e fiori di ogni
tipo.
-Hai
davvero un giardino stupendo, sai?^^- Eve ruppe il silenzio con
amichevole allegria, facendo sussultare di poco Bett, che tornò
a guardarla con stupore. Le si rivolgeva col "tu",già dalla
prima volta che si erano viste, e anche se quella mancanza di rispetto,
ad un altro l'avrebbe fatta pagare, con quella piratessa, non riusciva.
Non le dava alcun fastidio, per quanto si stupisse di sè stessa.
Non potè evitarsi di sorridere a quel commento gentile:
-Ti ringrazio. Da quando, ai pirati, interessano fiori e giardini?- divenne però subito dopo appositamente provocatoria,
-Oh!
A noi piacciono molto!^^ Abbiamo un giardino molto carino anche sulla
nostra nave! Vorresti vederlo?- continuò Eve sempre sorridente e
allegra,
-...-
Bett la fissò senza parole, per poi scoppiare inevitabilmente a
ridere. - Pfff....Ah...Ahahahah! AHAHAHAHAH!!!!- ma non erano risa di
scherno o disprezzo. Bett stava ridendo semplicemente per ridere. Il
modo di fare di Eve non permetteva altro che questo. La piratessa
ridacchiò a sua volta.
-Ahahaha!
Vieni! Siedi qui accanto a me! uhuhuh!- la chiamò con un gesto
della mano, e Eve la raggiunse sulla panca, accompagnata dal cingolio
delle manette.
Bett
la fissò ancora, seria, guardandole poi i polsi ancora stretti
da quelle catene di ferro, colpita dalla serenità che
dimostrava, benchè si trovasse prigioniera e lontana dalla sua
nave:
-Allora?
Mi vuoi spiegare, come diavolo avete fatto tu, e i tuoi compari, ad
agghindare una delle mie celle a quel modo?!- domandò davvero
curiosa
-Pfff!
Ti riferisci all'ambiente 'più allegro' che abbiamo dato a
quella topaia? B'è..è tutto merito di Tuono, il mio
carpentiere! Sai..nella sua sacca che si porta sempre appresso,
nasconde attrezzi e marchingegni di ogni tipo..- ridacchiò
divertita dal sempre maggiore stupore di Bett alla sua spiegazione.
-Cioè, mi stai dicendo? Che lanterne, tavolo, e letti...li ha costruiti uno di quei mocciosi di punto in bianco??-
-Eh,eh,eh,eh,eh,eh! Con un 'piccolo' aiutino..- ghignò Eve davvero divertita
-Aaahh..-
Bett la guardò assottigliando gli occhi a due brillanti fessure
da gatta. Associò in pochi secondi il suo caro cugino, a quel
'piccolo' aiutino di cui la ragazza stava parlando. Doveva essere stato
lui a fornire i materiali al carpentiere, e sollecitare a sua insaputa
ancelle e guardie per coperte e cibarie. Quel benedetto ragazzino!.
-E'
davvero un bravo ragazzo, tuo cugino! Diventerà senz'altro un
uomo onesto e di valore!^^- commentò Eve sincera, facendo
sussultare Bett, che si prese alcuni attimi per riflettere.
Poi le parlò di nuovo:
-Sono
davvero rimasta colpita dalla tua persona, Ocean J. Eve! E anche dai
tuoi bizzarri compagni di ventura! Non siete certo dei tipi comuni, voi
altri!- terminò incrociando le braccia al petto
-Aha! Ti ringrazio!- fece Eve orgogliosa
-Ehe? Lo prendi come un complimento?!-
-Non lo era?^^-
-Eh...Ma..tu
guarda! Sei davvero una tipa fuori dal comune, mocciosa!- Bett
ridacchiò nuovamente, e poi si ricompose, mantenendo però
un sorriso ed un'aria tranquilla. Non si era nemmeno resa conto, che
l'ascendente che Eve possedeva, l'aveva fatta calmare e mettere a suo
completo agio-Ho fatto alcune ricerche su di te, in questi giorni. Ho
scoperto che sei un fresco ricercato dalla Marina Militare, uhm? Il
famigerato Asso di Cuori da 99,000,000,000 milioni di berri. Sembra che
tu ti diverta un mondo a schernire i mantelli bianchi o scontrarti
contro altri pirati per la corsa nel Nuovo Mondo..-
Eve
sorrise di quei commenti. Conosceva alla perfezione, le voci che la
Marina aveva messo in giro sul suo conto, oltre alla sua taglia da
ricercato. Ovvio che non parlassero, del fatto che i suoi scontri con
altri pirati, erano solamente per aiutare chi da questi veniva colpito,
o che schernisse la Marina, scoprendone i sotterfugi con quegli stessi
crudeli pirati.
-E tu credi, a quello che dicono di me?- domandò serena
-Quello
che credo io, ha poca importanza. Resti comunque un pirata, ma il fatto
che tu non perda occasione per dar prurito a quei matelli
bianchi, mi dice che non puoi essere una spia mandata da loro.-
Eve
allargò il suo sorriso, sorpresa dalle parole di quella donna,
che fin dal primo momento aveva compreso, essere molto dura e
ferrea.Però, aveva anche visto negli occhi di Bett, una vena di
costante dolore ed
inquietudine, e solo per quel fatto, Eve aveva deciso di non liberarsi,
ma capire cosa poter fare per lei. Bett Mary l'aveva profondamente
colpita, così com'era stato coi sui cinque compagni che
l'aspettavano in cella. Un colpo di fulmine, un'alchimia,
un'affinità così intensa ed immediata, a cui era
impossibile rimanere indifferenti e non rispondere:
-Ma
non per questo, posso lasciarti andare, ragazza.- la nuova durezza
nelle parole della capo villaggio, fece incupire Eve, che tornò
a guardarla seriamente,
-Siete
comunque dei soggetti pericolosi, siete dei pirati, ed io non nutro
alcuna stima nemmeno in quelli come voi. Per me non avete valore,
esattamente come non ne hanno la Marina ed il Governo!- parlò
fredda, alzandosi in piedi e allontanadosi da Eve di alcuni passi.
Si,
il calore di quella ragazza l'aveva affascinata e stregata. Bett Mary,
sentiva che Eve era speciale, e diversa dagli altri pirati. Ma non
poteva nè voleva fidarsi di lei. Mai più, si sarebbe
permessa il lusso di dare la sua fiducia a qualcuno che non fosse lei
stessa. A nessuno, avrebbe più permesso di ferirla, anche se il
suo cuore le diceva, che di quella ragazza non aveva nulla da temere.
-Capisco-
fu tutto ciò che si limitò a dire Eve, chiudendo un
istante gli occhi, attirando di nuovo l'attenzione di Bett su di
sè.
Capiva?!
Cosa diavolo voleva saperne lei, di ciò che le era successo, e
di tutto quello che era costretta ad affrontare, per dare pace alla sua
anima in cerca di vendetta?!. Stava per urlarle in faccia tutta la sua
frustrazione, quando improvvisi e profondi, i rintocchi della Campana
della Torre del porto, arrivarono a squarciare l'aria di quel momento
così teso.
>DOOONN!! DOOONNN!!! DONNN!!! DONNN!!!! DONNN!!!!
La
campana suonava rintocchi veloci e secchi, e quel tipo di suono per
Bett Mary era angosciante, pieno solo di orribili ricordi. Quelli erano
i rintocchi d'allarme di massima gravità, che già anni
addietro aveva udito, mentre l'isola andava in fiamme per mano di quei
maledetti Iron Claw.
-Che
succede?!!!!- gridò sgomenta, mentre vedeva Dew e metà
degli uomini che stavano di guardia nelle prigioni, uscire di corsa nei
giardini, mentre altri guerrieri che arrivavano di corsa dal porto, si
affettavano trafelati a portare notizie.
-...- Eve si alzò in piedi con apparente calma, studiando attenta la situazione e ascoltando ogni singola parola.
Una
volta ricevuta la notizia del perchè quel grave suono d'allarme,
che ancora impregnava l'aria, Dew corse sudato e bianco come un
lenzuolo verso Bett Mary, senza inchini e senza tante cerimonie,
fissandola con aria dura e grave:
-Signora..- iniziò con enfasi e ansia, come non trovando le parole per proseguire
-Dew..avanti parlami! Cosa stà succedendo?!- Bett Mary tradiva la sua calma apparente, attraverso la sua voce spezzata
-..la..la Marina Militare..I-il vice ammiraglio Strawberry con quattro corazzate..è all'ingresso dell'isola!-
Tradita.
Ancora una volta, tradita.
Bett
Mary strinse forte i pugni lungo i fianchi, conficcandosi le unghie
nella carne di entrambi i palmi. Tremava così tanto di rabbia,
che l'erba sotto ai suoi piedi frusciava velocemente, tanto il
suo spirito combattivo premeva per esplodere.
Chi aveva osato? Non poteva credere che fosse successo una seconda volta!.
-...-
Eve in silenzio, ancora in disparte, fissò profondamente il
profilo indurito di Bett, per poi concentrarsi sul rumore quasi
assordante dei frenetici rintocchi della campana del porto.
A
quanto pareva, la Marina aveva raggiunto Volcano Blind, contro la
volontà del suo stesso capo villaggio, e quindi con l'aiuto di
un traditore. La piratessa non sapeva nulla di quella donna e di quali
rapporti la legassero inesorabilmente con la Marina e il Governo.
Sapeva solo che Bett Mary le piaceva molto, e voleva aiutarla. Altro,
ad Ocean J. Eve, non interessava.
Storyboard 08 BONUS. Trailer 04 della Saga!!
Finalmenteee!!!
T^T Dopo un'infinità di tempo, torno a portarvi buone notizie
per quanto riguarda il TRAILER04 e l'andamento di preparazione del
primo LONGvideo!!! ^o^
L'ultimo
trailer della Saga è FINALMENTE on-line!! Potrete visionarlo
come al solito, cliccando sull'immagine qui sotto, o sulla frase subito
sottostante. Questa volta è un trailer 'zuccheroso' rispetto ai
primi tre un pò tristi e drammatici!^^'''
Ma mi pareva doveroso, dai! Alla fine, questa 'storia alternativa', parla appunto dello scampato evento drammatico, no? xD
Sono sicura che tutte voi ragazze, apprezzerete! (e spero anche i ragazzi, perchè no?^^)
Per
quanto riguarda il LONGvideo, ho anche per questo buone notizie!^^ Il
materiale è quasi tutto pronto! La parte centrale è
fatta, così come l'opening e l'introduzione.*si asciuga la
fronte imperlata di sudore* Stiamo lavorando sull'ending, e a breve
sarà pronto anche quello. Per tirare le conclusioni...ancora un
pò di pazienza! xD Non sò darvi tempistiche come al
solito, sappiate solo che stiamo facendo come sempre del nostro
meglio.^_^
cliccate sull'immagine oppure QUI per accedere direttamente al Trailer
Buona visione a tutti carissimi amici! Spero di ricevere tanti pareri e impressioni!
Fight for Fire Saga/The Official Video08- bye bye to the next step!.
Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan
Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken
__________________________________________________________
Ciao a tutti carissimi! ^_^
Finalmente, torno ad aggiornare dopo un pochetto di tempo!
Come pensavo, non sono riuscita a stringere la storia di Bett in soli
due capitoli! xD Mi ci vorrà anche il prossimo! ahahahha! Spero
di starci dentro!^^'''
Chiedo ancora scusa, se nel narrarvi del passato di Eve e dei suoi
compagni, sono un pò veloce e sbrigativa, ma se non facessi
così, non ci starei dentro con tutto. Ci vorrebbe una long fic!
xD ahahahha!
Vorrei cogliere l'occasione di questo spazio che utilizzo per le mie
note, per mettere tutti voi lettori a parte di una questione,
diciamo...spinosa!.
Un lettore di EFP (di cui non faccio il nome), mi ha scritto qualche
giorno fa, facendomi i complimenti per la storia e tutto quanto, ma
facendomi anche notare, che il disegno che Itchi aveva regalato a
"FforF", e che io avevo elaborato e trasformato in copertina, ha la
posa identica ad un'altro di cui vi riporto qui il disegno a confronto, in modo che
voi lo possiate vedere:
Allora, anche se non avevo idea dell'esistenza di una fanart
identica,non voglio aprire dibattiti o fare polemiche, ma perchè
voglio essere onesta, e non avere niente di cui dovermi preoccupare, lo
dico adesso chiaro e tondo, e non lo ripeto più!.
Itchi è stata informata di questa pesona che mi ha scritto
facendomi notare questa somiglianza di posa, ne abbiamo parlato, e lei
mi ha assicurato, che era rimasta solo affascinata dalla posizione del
disegno, non è stata a guardare se era un AcexRufy o cosa,
ridisegnandolo di suo pugno. La conosco, sò che persona buona
sia, e voglio fidarmi delle sue parole. Inoltre vorrei capire..cosa ha
fatto di male? Ha
preso spunto, ma non ha fatto altro, ridisegnando tutto di suo. Non
posso negare che il disegno sia pressochè identico, anche se il
personaggio di Rufy cambia in quello di Eve. Solo per questa
uguaglianza, mi scuso personalmente
con l'autore/ice originale della fanart, e assicuro a tutti che in
futuro, per quanto mi riguarda, non capiterà più una cosa
simile, a meno che non si sia già d'accordo con un dato autore
di un disegno. In questo caso, provvederemo con l'autore ad una
commissione.
Questo inoltre è il link alla fan art:
http://c0.img.v4.skyrock.net/4656/86014656/pics/3126133109_1_3_ieiULk0B.gif
Per
etica, è corretto dirlo, ma per tutto il resto, di cosa stiamo
parlando? Io e lei, lucriamo forse su scritti o disegni che stiamo
proponendo su OP??! No! Siamo solo Fans, che per amore e dedica, creano
tutto questo per altri Fans. Tutto qui.
Se dovessimo guardare a tutto, per essere completamente onesti allora,
nessuno di quelli che disegna su OP, o altri anime e manga, dovrebbe
permettersi di prendere i personaggi originali di un dato mangaka e
usarli a suo piacimento!!.
Con questo, stò solo cercando di dire, che non mi sento di
condannare Itchi, o nessun altro, perchè lei ha agito
semplicemente con ingenuità e col cuore.
Per quanto riguarda i video che stiamo preparando,
tutte le immagini che
vedrete al loro interno, le abbiamo create
attraverso le basi originali dell'anime di OP, attraverso basi
originali anime libere,ossia scheletri 'nudi' e 'rapati a zero' senza
volto spesso e volentieri, che chiunque può utilizzare come
aiuto ad un disegno, e solo tre prese spunto in pose di tre disegni,
di cui ci siamo premurate di trovare e chiedere 'permesso'
all'autore/ice originale, che attualmente stà valutando la
nostra proposta, e a cui ho anche chiesto se è possibile per
quei tre disegni, una commissione. Se questo fanartist non darà
il consenso, anche dopo aver visionato il materiale che gli abbiamo
inviato, provvederemo a rifare quelle tre immagini da capo.
Ho voluto solo fare un attimo chiarezza e dire la mia. Il mio pensiero
è che siamo tutti fans, è giusto essere chiari e
corretti, ma di cattive intenzioni qui, io non ne vedo nessuna. A voi
popolo, la parola ed il pensiero.
Ok! Per il momento è tutto! Passo e chiudo e vi aspetto se lo vorrete, nella sezione recensioni!^__^
Per qualsiasi cosa o curiosità, potete
pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure
contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di
posta EFP!
Ci risentiamo al più presto con lo STEP09 !!!
Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!
Martychan
(Nota Importante: L'amministrazione
di EFP è stata contattata ed è al corrente di queste
particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il
più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del
Sito.)
|
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Capitolo 9 *** Storyboard09. Una luce per Bett ***
Fight for Fire01
Fight for Fire Saga : The Official Video
In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono
riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti,
che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video
ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright©
Tutti i disegni presentati in questo
storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su
EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©
I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall,
Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk
Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi
secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary
Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole
comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©
I
personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy,
Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou,
Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i
soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in
alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di
Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il
viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole
comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©
Tenetevi sempre aggiornati per primi sulle ultime novità! Fight for Fire con
L'Angolo di Martychan è anche su Google+ Facebook e Twitter!!
Vi aspettiamo!!
Storyboard 09. Una luce per Bett
Il
suono incessante della Campana del Porto di Volcano Blind,
continuava a riempire pesantemente l'aria. Qualsiasi altro rumore
veniva soffocato all'istante, da quei secchi e inquietanti rintocchi
veloci. Bett Mary, con ancora le unghie conficcate nei palmi delle mani
chiuse a pugno duro, e tremanti rabbia, fissava furiosa nella direzione
in cui si trovava il porto della sua isola. Oltre le alte fronde degli
alberi, seguito dai rumori di colpi di cannone, si era levato un fumo
via via sempre più denso, accompagnato da guizzi di fiamme,
sempre più alte e minacciose. A quanto pareva, il caro vice
ammiraglio Strawberry, non aveva perso tempo ad attaccare per primo.
Stava a significare, che dietro tutte le false cortesie che la Marina
le aveva sempre riservato, la convinzione che anche lei e la sua gente,
fossero dei fuorilegge perchè estranei di propria iniziativa,
alle leggi che governavano quel mondo, c'era l'intento di invaderli,
sottometterli al Governo Mondiale, oppure distruggerli se avessero
opposto resistenza.
"Dannato
Governo Mondiale della malora!! Maledetti Marines di merda!!"
pensò la bionda guerriera con il sangue che le ribolliva furioso
nelle vene
Malediceva
mentalmente, il giorno che si era lasciata convincere da quei falsi
sorrisi e carezzevoli moine, quando quei miserabili mantelli bianchi,
in cambio delle coordinate della sua isola, le avevano proposto di
servire la Marina col suo sapere sulle arti da combattimento!. Tutto
per avere qualche briciolo di informazione o possibilità in
più, di mettere le mani su quei bastardi Iron Claw!. Alla fine,
non è che avesse ottenuto poi, più di quanto non aveva
racimolato con le sue sole forze. Aveva proprio ragione suo cugino
Kitai. Si era venduta per poche briciole in più, proprio a
coloro che da sempre lei e la sua gente detestavano. Si volse
lentamente, presa dallo sconforto del momento, a fissare lo sguardo
negli occhi della piratessa a pochi passi dietro di lei, ancora
lì, ferma immobile in piedi, seria e attenta, con quelle catene
strette ingiustamente ai polsi. Quella piratessa, che da subito le era
sembrata una brava persona, diversa da tutti gli altri pirati che aveva
avuto il dispiacere di incontrare nelle sue navigazioni passate. Quella
ragazza dal sorriso così puro e caloroso, con la luce negli
occhi di chi è in grado davvero di capire senza pretendere
nulla. Lei ora, ricambiava in pieno il suo sguardo smarrito e ferito, e
anche in quel momento, le sorrideva incoraggiante.
Pirati d'Onore
Una
volta, nei suoi viaggi, Bett ne aveva sentito parlare, su una piccola
isola di cui ora non ricordava il nome, sulla quale si era fermata a
fare rifornimenti. Quella gente umile ma felice, parlava dei pirati,
come si parla di un caro amico o di un famigliare. Ricordò che
si era stupita di quei discorsi, e aveva chiesto ad un vecchio
pescatore, perchè ne parlassero a quel modo.Non erano forse
tutti uguali i pirati? Esseri pericolosi, crudeli e spietati? La
risposta, l'aveva lasciata ancor più di stucco:
"Ah
ah ah ah! Mai sentito parlare dei 'Pirati d'Onore', ragazza?! Eppure
non sono pochi, e sono anche molto famosi in questi mari! Non sono alla
stregua di tutti gli altri, che si fanno chiamare pirati, ma in
realtà sono solo assassini senza pietà, animali affamati
senza orgoglio, cuore o rispetto!. I Pirati d'Onore, sono persone con
un valore, con un'etica, ma soprattutto, con un sogno! Loro hanno
scelto di vivere fuori da ogni legge o regola imposta dagli uomini,
ognuno alla conquista del proprio sogno e tesoro. Ah, ah, ah! Sono
persone straordinarie! Forse un giorno..avrai anche tu la fortuna di
incontrare uno di loro!"
Quella
volta, non aveva voluto dare troppo peso, alle parole di quel vecchio.
Per quanto ci potesse essere qualche pirata, che invece di saccheggiare
e distruggere, rispettava e passava via dritto, non significava certo
che fossero persone buone e corrette. Chi era pirata, non era buono e
nemmeno corretto. Ma alla fine, chi era davvero il buono, e chi il
cattivo? I pirati erano i cattivi, e i marines i buoni? Perchè?
Chi aveva deciso che doveva essere proprio così?? Adesso che la
luce negli occhi di Ocean J. Eve, la stava in qualche modo accarezzando
nel profondo, Bett Mary non lo sapeva più chi fosse il buono e
chi il cattivo, non ci capiva più nulla.
Sapeva
solo che lei e la sua gente, erano considerati fuorilegge, e quindi
dalla parte dei cosiddetti 'cattivi', proprio come i pirati.
-S-Signora!
Cosa dobbiamo fare?! Quali sono i vostri ordini?!- la voce profonda e
agitata di Dew, fece tornare Bett Mary in sè, in qualche modo
Bett staccò lo sguardo da Eve, tornando a guardare i suoi uomini davanti a sè, seria:
-Riportate
la prigioniera in cella. Radunate tutti i nostri guerrieri alle mura
del porto! Scattare, forza!!- finì di parlare gridando
-...-
senza dire una parola, Eve si lasciò frettolosamente guidare
verso le segrete della casa, dando un'ultimo sguardo alle larghe spalle
tremanti di Bett.
Dew
lasciò il compito di ricondurre Eve in cella, dal suo secondo in
capo, Gen, un giovane sulla trentina, dall'aria dura in apparenza, ma
gentile e disponibile in verità. Tutti gli altri guerrieri,
seguirono Dew al porto, richiamando a loro, tutti i combattenti
disponibili per la difesa dell'isola. Putroppo, la grande maggioranza
dei migliori uomini di Bett Mary, era ancora in servizio presso alcuni
quartier generali della Marina, con l'incarico di istruire le nuove
reclute, e quindi, la giovane capo villaggio, si trovava in un
disastroso netto svantaggio contro quell'improvvisa invasione
inaspettata.
-Mi
spiace dovervi riportare in questo posto umido e buio, signorina..-
stava dicendo Gen ad Eve, mentre tenendola per il capo delle catene, la
conduceva lungo il freddo corridoio delle prigioni -..ma così
vuole la mia Signora, e così devo fare- concluse l'omone in tono
dispiaciuto.
Eve sorrise tra sè, divertita.
Quel
guerriero era un interessante miscuglio di dolcezza e brutalità.
Era stato tra i primi, subito dopo Kitai in quelle settimane, ad
avvicinarsi a lei ed ai suoi compagni, a parlare con loro, a
condividere allegre risate e bevute nella loro cella. E dopo Gen, anche
altri uomini incaricati di sorvegliarli, cercando di non farsi scoprire
da Bett Mary, si erano uniti allegramente alle baldorie. Così,
Eve si era convinta una volta in più, sulla buona fede di quelle
persone, aveva capito chi davvero era Bett Mary per loro, e cosa
rappresentava per tutti la libertà di Volcano Blind. Fuori da
ogni legge imposta dagli uomini che vogliono stare al di sopra di altri
uomini. Guidati da regole di rispetto e onestà, tutto nelle mani
di un capo che non stà al di sopra dei suoi sudditi, ma che
siede al loro pari. Ecco chi era Lucky Bett Mary, ed ecco perchè
Eve si era convinta di volerla aiutare, e poi..
-Uh?
Sei già di ritorno? Colloquio piuttosto breve..- sentì
borbottare distrattamente da Oscar, una volta che lei e Gen, furono
dinnanzi alla cella
-Ho sentito due colpi di cannone..- fece serio e imperturbabile Boward
-Cos'è successo là fuori?- fece Viola curiosa
Eve
li guardò uno ad uno, sorridendo, anzi, ghignando in quella
tipica maniera che era solita usare, quanto per lei era arrivato il
momento di agire. Tuono e Neil a quell'incurvamento di labbra da parte
del loro capitano, furono i primi a mollare la partita a carte che
stavano facendo tra loro, illuminandosi di nuovo vigore, pronti a darci
dentro come sempre.
-Allora? Si và, capitano?- fece tutto esaltato Neil
-Gen..- chiamò Eve, mentre l'uomo si apprestava ad aprire la cella per farla entrare,
-Si?-
fece quello distrattamente, voltandosi a guardarla, nell'esatto istante
in cui lei, con un colpo secco, faceva in pezzi la catena che
le obbligava i polsi uniti tra loro:
>CLAAANGGG!!!
Gen
strabuzzò gli occhi per la sorpresa, incredulo che quella bella
ragazza, dall'apparenza così esile e delicata, potesse invece
nascondere una forza simile.
-M-ma c-che?!- balbettava incredulo
>SCCCLANGGG !!!!
E
nello stesso momento, dopo aver gonfiato per bene i suoi enormi
bicipiti, Boward rimuoveva in un colpo deciso, alcune delle sbarre
della cella, staccandole di netto e gettandole lontano. Nelle sue mani
poderose, quelle aste di ferro parevano fuscelli di legno secco.
-E-eh?
EHHH????????!!!!!!- strabuzzò ancor più il povero Gen,
mentre con non curanza, i compagni di Eve uscivano dalla cella, e
Boward rimuoveva dai polsi di Eve, ciò che rimaneva delle
manette.
-Perdonaci,
caro Gen! Ma la nostra permanenza qui, è finita!^^- sorrise Eve
candidamente al pover'uomo che, circondato dai suoi compagni, non
sapeva più dove guardare o cosa fare.
Non
poteva assolutamente crederci, eppure era proprio così.
Quindi..quei ragazzi..fino a quel giorno..non avevano fatto altro che
restare lì di loro volontà?! Assurdo! Se avessero voluto,
se ne sarebbero potuti andare in qualsiasi momento! Eppure..
-S-signorina
Eve! E ora? Dove state andando?!- riuscì finalmente a gridare,
mentre Eve ed i suoi compagni, già si avviavano lungo il buio
corridoio per guadagnare l'uscita
-Al porto dell'isola! C'è una cosa che voglio fare, prima di andarmene!^^- rispose Eve voltandosi un istante
-Eve-san!!-
All'improvviso
richiamo, tutti si voltarono verso il fondo del corridoio da dove
questo proveniva. Si sentirono i forti ticchiettii di zoccoli di legno
sulle scale di sasso, e la voce agitata e trafelata di Akarui Kitai,
chiamare ancora :
-EVE-SAN!!!-
Il giovane comparve subito dopo, arrivando in una frenetica corsa a perdi fiato.
-Signorino,
Kitai!! Cosa ci fate qui!!- Gen corse subito a frapporsi tra i pirati
ed il suo Signorino, puntando la sua lancia affilata in sua difesa.
L'uomo sapeva che da Eve ed i suoi compagni non aveva nulla da temere.
Ma ora, che aveva riscoperto in loro, poteri e forze che andavano ben
al di sopra delle comuni persone, non poteva esimersi dal mostrarsi
loro ostile se fosse stato necessario.
-Gen?!
Sei rimasto qui solo tu?! E..Eve-san!! Ragazzi! Siete stati liberati?!-
parlò sorpreso ed agitato il ragazzo, non appena li vide liberi
dalle catene e fuori dalla cella,
-Andatevene
via da qui, Signorino! Questi pirati ci hanno ingannati! Hanno una
forza ed un potere, molto pericoloso! Potevano liberarsi in qualsiasi
momento avessero voluto!!- sbraitò l'omone agitando la lancia
tra le mani,
-C-come?!- strabuzzò gli occhi Kitai
-B'è...in
verità è proprio andata così, moccioso!-
sbuffò Oscar mettendosi le mani dietro alla nuca con fare
annoiato
-Devi scusarci, ma non potevamo fare diversamente!- sorrise gentile Viola
-Già!
Questo è il modo di fare del nostro capitano! Non vuole mai
attaccare un'isola o la gente comune, e se questa si dimostra ostile
nei nostri confronti, si lascia catturare, e attende il momento buono
per dimostrare che da lei e da noi, non c'è nulla da temere!
Ehe!- affermò ironicamente Neil
-Del
resto..attaccare isole, o saccheggiare la gente..non ha nulla a che
vedere con noi! Non è roba che ci interessi!- fece Tuono con
serietà
-...- Gen, anche se continuava a puntar loro contro la sua lancia, iniziava a sentirsi davvero confuso e combattuto
-Quindi!
Voi! Siete Pirati d'Onore?!!- si infervorò Kitai all'istante,
dopo quelle spiegazioni, scavalcando con una spinta Gen, e prendendo le
mani di Eve nelle sue con enfasi.
-Eh?- fecero Eve ed i suoi all'unisono
-Ma
certamente!! Come ho fatto a non accorgermene prima!! Eppure! Nelle
serate che ho passato in vostra compagnia, tutto diceva di voi,
fuorchè che foste pirati pericolosi!!-
-Ahahahaha!!- se la rideva Eve divertita
-Ehm!
Ragazzino! Non sò chi siano questi 'Pirati d'Onore' di cui tu
parli! Sò solo, che questo è il nostro modo di fare e
basta!- lo picchiettò Oscar sulla fronte.
Kitai
rimase senza parole. Quindi, loro non si reputavano Pirati d'Onore?!
Agivano a quel modo, perchè era così che erano fatti? Li
guardò uno alla volta, stralunato, incredulo. Quelle persone
agivano di cuore e di buone intenzioni, senza sapere minimamente cosa
potesse significare per gli altri quel loro comportamento. Aveva letto
tra i suoi tanti studi, molte cose sulla differenza che c'era tra i
pirati malvagi, ed i pirati d'onore. Scritti di voci fuori dai cori
comuni, persone che esprimendo quei pensieri, avevano rischiato severe
punizioni dal Governo o dalla Marina, o che addirittura le avessero poi
anche subite, ma che, non per questo, avevano ceduto e taciuto. Voci
che raccontavano di pirati che solcavano i mari nel rispetto delle
genti delle isole, scontrandosi se necessario, solo con altri pirati o
con la Marina, ma cercando sempre di non nuocere al prossimo. Voci che
raccontavano di pirati allegri e festaioli, ma mai crudeli ed
assassini. Voci che raccontavano di pirati che proteggevano e
tutelavano i deboli, pronti a rispondere a qualsiasi attacco ai loro
protetti, come se fosse stato rivolto loro in prima persona. Erano
piccole e poche voci, quasi soffocate da cori grandi e prepotenti, di
chi per ignoranza e paura, non capiva e non sapeva distinguere i pirati
giusti dai malvagi.
Kitai
aspirò profondamente, come nell'atto di cacciar fuori dai
polmoni, un prepotente urlo. Aveva la fortuna di avere davanti, proprio
dei pirati buoni com'erano descritti in quei racconti. Forse, la sua
amata cugina e Volcano Blind, avevano ancora una speranza.
-EVE-SAN!! AIUTA MIA CUGINA, TI PREGO!!- gridò alla fine strizzando gli occhi e serrando forte i pugni
-S-Signorino?!- strabuzzò Gen
-A
me non interessa..se siete pirati!! Per me siete persone buone e
giuste, e io mi fido di voi!!- continuò agitato non staccando
mai gli occhi da quelli di Eve
-Signorino..- Gen ormai, non puntava più la sua lancia contro nessuno. Non ce n'era più motivo.
-Ti
prego!! Mia cugina Umi..ha fatto l'errore di fidarsi di quei dannati
mantelli bianchi..solo per disperazione e dolore!! Per avere maggiori
possibilità di rintracciare gli assassini delle nostre famiglie
e dei Clan che un tempo esistevano oltre al Dragone Nero!!-
Eve
guardava Kitai, mentre le stringeva forte le mani, mentre le lacrime
inondavano sempre di più il suo giovane e bel viso, mischiate a
tante confuse ed agitate parole. La piratessa, non sapeva nulla sulla
storia di Volcano Blind o la loro capo villaggio, ma adesso, da quelle
poche e confuse cose che il giovane le stava dicendo, comprendeva
maggiormente il perchè di quella situazione attuale, e come mai,
proprio un vice ammiraglio con quattro corazzate, fosse stato mandato a
tradimento ad attaccare l'isola dei guerrieri, proprio nel momento in
cui era più scoperta e vulnerabile. Tipico modo brutale di fare
della Marina, quando voleva ottenere a tutti i costi qualcosa. Se non
vi riusciva con le buone, terminata la pazienza, alla prima occasione,
passava all'attacco con le cattive.
-Umi? Ma non si chiama Bett Mary, tua cugina?- fece dubbiosa Viola
-E-Ecco..in verità..-
Kitai
sapeva che non c'era tempo da perdere, che i suoi compaesani e la sua
amata cugina, avevano immediatamente bisogno dell'aiuto di qualcuno di
veramente forte. Però, voleva anche che quelle buone persone che
aveva davanti, di cui sentiva di provare nel profondo una grande
fiducia, sapessero cosa fosse successo per arrivare fino a quel punto.
In una manciata di minuti, veloce e conciso, raccontò brevemente
cosa era accaduto a Volcano Blind, quando Bett era una ragazzina, di
come morì suo padre, della sua ascesa precoce a capo clan del
Dragone Nero, dell'attentato alla sua vita e della quasi totale
distruzione dell'isola a causa del clan di briganti Iron Claw.
Spiegò come Bett fosse giunta allo stringere un sofferto patto
con la Marina, che da quanto l'aveva tra le sue mani, aveva cercato in
ogni modo di scoprire le coordinate dell'isola, senza però alcun
successo.
Al
solo sentire il nome del vecchio clan di briganti a cui un tempo
apparteneva, Oscar sbiancò, avvertendo una leggera vertigine.
Viola lo sostenne per un braccio, mentre Eve scambiò con lui un
intenso sguardo d'intesa.
-Capite,
ora?!! Vi prego!! Aiutateci!!- Kitai stringendo più forte le
mani di Eve, si inchinò dinnanzi a lei, supplichevole e
disperato. Non sapeva, di quali forze potessero disporre quei sette
pirati strampalati. Ma se erano riusciti a liberarsi da soli con quella
facilità, di sicuro dovevano essere molto abili e forti.
-Senti,
amico! Anche se decidessimo di darvi una mano..Non è che
risolveremmo il problema! La Marina ormai conosce le coordinate della
vostra isola! Cacciarli indietro ora, sarebbe solamente un
pagliativo!!- sbottò Neil incrociando le braccia al petto
-...-
Kitai non rispose nulla, continuando a restare inchinato davanti ad
Eve, stringendole le mani e tremando di rabbia ed ansia al pensiero
della cugina in mezzo alle fiamme.
Una
mano delicata, dopo essersi liberata dalle sue, calò a dargli
una gentile carezza tra i biondi capelli ispidi. Kitai sgranò
gli occhi a quel tocco caldo e gentile, alzando di riflesso il capo per
incontrare di nuovo gli occhi della piratessa che gli stava sorridendo
gentile. Sembrava diversa però, non aveva più l'aria
della dolce ragazza. No, sembrava diventata di colpo un'altra persona,
dallo sguardo duro e battagliero, l'aria più matura e decisa.
-Ti
ringrazio..per aver avuto fiducia in me, e in noi, decidendo di
raccontarci la vostra difficile storia. Ora, ho un motivo in più
per fare ciò che già volevo!-
-C-come?- farfugliò Kitai
-Lo sapevo! Non avevi semplicemente intenzione di raggiungere la nostra nave e andarcene, vero?- fece ironico Oscar
Boward già faceva scricchiolare le nocche delle sue manone, ghignando : -Io sono pronto!-
-La solita! Incorreggibile!- sbuffò Viola ridacchiando
-Ma!!
Vuoi davvero aiutare quella vecchiaccia malefica...dopo tutto quello
che ci ha fatto passare?!!!- sbraitò Neil arrabbiato
-Non siamo stati così male, tuttavia..lei non voleva lasciarci liberi..- brontolò le sue considerazioni Tuono
-Suvvia,
ragazzi miei!^^ Bett Mary è una persona buona! Sbraita tanto, ma
è tutta apparenza! E poi! Grazie agli aiuti di Kitai, Gen e
Dew..non siamo stati poi così scomodi, durante la nostra
permanenza qui..no?- parlò Eve con quel candore tipico, che
stava a significare, che per quanto ci provassero, lei aveva già
deciso cosa fare.
-Pffff!!!!
Sorellina,sorellina! Sei sempre la solita!- ridacchiò Oscar
circondandole le spalle con un braccio, dandole una veloce strapazzata
al capo con la mano,
-I-io! Io non capisco...volete forse dire..- continuava a farfugliare Kitai confuso
-Vuol
dire, che noi ora usciamo da qui, e andiamo a prendere a calci in culo
quel vice ammiraglio ed i suoi tirapiedi! Contento?!- sbraitò
Neil a pugno duro
Kitai
fissò Neil a bocca aperta, e poi Eve che ancora gli sorrideva
gentilmente. Le lacrime vennero velocemente sostituite da un largo
sorriso di speranza.
-Si,
ma anche così..il problema non cambia per voi, Kitai. La Marina
ha comunque le coordinate di Volcano Blind, adesso.- asserì
Viola preoccupata
-Di
questo, non dovete preoccuparvi! Volcano Blind non è un'isola
come tutte le altre! Le sue coordinate possono essere cambiate se lo
vogliamo!- fece Kitai trionfante, lasciando i pirati dell'asso di cuori
con tanto d'occhi.
Come
si potevano cabiare, le coordinate di un'isola?!! A meno che non fosse
un'isola cresciuta su una tartaruga gigante, o fosse un'isola
galleggiante..non vi era modo!.
-Avrò
bisogno del tuo aiuto, Gen! Fidatevi di me, ragazzi! Voi se potete,
allontanate i marines dall'isola, più al largo che potete! Al
resto, penserò io!!- il giovane pareva aver ritrovato tutte le
sue energie.
Non c'era più tempo da perdere. Si sentivano in lontananza, altri colpi di cannone, e le grida di molta gente.
-E come penseresti di fare?!- obiettò Neil scettico
-Non
c'è più tempo!!- proferì Eve secca e decisa,
avviandosi poi verso le scale - Come Kitai si fida di noi, noi ci
fideremo di lui e di quel che dice! Forza, andiamo!!- asserì con
forza, sorridendo poi verso il giovane volcaniano -Spingeremo i marines
al largo, e li ricacceremo da dove sono venuti!-
Dopo
aver ottenuto un sorriso colmo di gratitudine e speranza da parte del
giovane, Eve gli annuì, e poi prese a correre veloce verso
l'uscita, subito seguita dai suoi compagni.
**
Le
fiamme ardevano voraci e senza pietà, distruggendo e divorando
tutto ciò che incontravano sul loro cammino. Il porto di Volcano
Blind era ormai alla mercè dei marines, sempre più
vicini, quasi ad un passo dall'attraccare e scendere a terra. Bett Mary
ed i suoi uomini, erano ancora trincerati dietro le mura dell'isola,
impegniati al massimo per difendere l'ingresso principale all'isola,
utilizzando tutte le armi che avevano a disposizione, anche se i loro
sforzi risultavano pressochè vani. Stavano solamente guadagnando
del tempo, e questo, stringendo forte i denti per l'ira, Bett Mary lo
sapeva perfettamente. Non potevano permettersi di uscire allo scoperto
e attaccare. Equivaleva a lasciare il paese indifeso, dato che oltre al
pugno di guerrieri rimasti a Volcano Blind, non vi erano altro che
donne, vecchi e bambini piccoli.
-SIGNORA!!! Le mura non reggeranno ancora per molto!!- le stava in quel momento gridando Dew dall'alto di un torrione
-Le navi della Marina stanno quasi per attraccare al porto!! Se scendono a terra siamo finiti!!!- gridava un altro guerriero
"Dannazione!!!"
dignignò forte i denti la capo villaggio, stringendo le
mani sul cornicione di pietra, fissando dritto verso la corazzata
centrale, quella che sapeva, ospitava il vice ammiraglio Strawberry.
Ma
quell'uomo, non era forse lodato per la sua generosità?! Non
veniva forse chiamato 'uomo d'onore' dai soldati da cui ne aveva
sentito parlare, in uno dei quartier generali?!. Bett Mary non era una
stupida, e nemmeno una sprovveduta. Da quando aveva stretto
quell'odiosa alleanza con la Marina, aveva fatto le domande giuste nei
momenti giusti, e soprattutto, teso le orecchie e accumulato
informazioni su informazioni, circa le gerarchie interne, o quanto
meno, ne sapeva abbastanza su ogni ammiraglio o vice ammiraglio in
carica, circa la personalità o il modo di agire in battaglia.
Ora, quel dannatissimo Strawberry, era osannato da molti, perchè
uomo magnanimo e corretto anche in guerra. C'erano donne, vecchi e
bambini sull'isola! Perchè diavolo attaccava senza prima
permettere almeno a loro, di mettersi in salvo?!.
-PASSATEMI UN LUMACOFONO!!!- gridò imperativa
Stava
quasi per parlare, quando fu preceduta proprio dalla voce profonda e
autoritaria del vice ammiraglio. Anch'egli a sua volta, aveva preso
alla mano un lumacofono. Come se le avesse letto nel pensiero, il
marine aveva fatto cessare i colpi di cannone, ma non per ciò
che Bett Mary sperava:
-Capo
villaggio Akarui Umi! Visto lo stato fuorilegge in cui voi e la vostra
gente, avete vissuto sino ad oggi..Ho ricevuto l'ordine di distruggere
Volcano Blind!!- iniziò a parlare con calma lapidaria e
tagliente, mentre Bett Mary tremava di rabbia e odio puro,
-A
meno che voi, non decidiate di arrendervi subito, entrando a far parte
delle terre sotto la giusta guida del Governo Mondiale..la vostra isola
sarà distrutta, e tutti coloro che l'abitano, giustiziati!!-
concluse perentorio lasciando che le sue parole si disperdessero feroci
nell'aria.
Bett
si morse con forza il labbro inferiore, mentre il lumacofono che
reggeva in una mano, tremava convulsamente emettendo un rumore
metallico. Non fidarsi mai, nè del Governo, nè tanto meno
della Marina Militare. Questo, le aveva sempre detto suo padre, da che
ne aveva memoria, perchè così era sempre stato detto a
lui, così come fu per suo nonno ed i suoi avi. Volcano Blind non
era un'isola come le altre, era speciale. Essa fu costruita in tempi
antichi, da studiosi, scienziati e carpentieri, che non volevano vivere
assogettati alle leggi di uomini che volevano governare sopra tutti gli
altri. Erano un pugno di sognatori, che desideravano creare un luogo
libero dove poter vivere la loro vita in pace. Un luogo sì, con
le proprie leggi e i propri capi, ma eletti e ben voluti dal popolo,
perchè da esso partoriti e cresciuti, per tutelarlo e guidarlo,
senza volerlo controllare e sottomettere, ma camminando al fianco delle
sue genti con onore e rispetto, sempre.
Ed
ora, dopo secoli e secoli che nessun marine o membro del governo, era
mai riuscito a spezzare il filo rosso di quel sogno comune che li aveva
sempre legati, divenuto poi realtà concreta per le generazioni
che si erano succedute, dopo quei primi grandi uomini, creatori
dell'isola libera, ora, giungeva chi a quella libertà voleva
mettere fine?!. Perchè, proprio quando era lei, Bett Mary, ad
avere nelle mani la guida e le sorti della sua gente, doveva accadere
tutto ciò?!.
La bionda guerriera, strizzò forte gli occhi, chinando di poco il capo affranta.
"E' solo colpa mia" pensò con amarezza
Se
solo non avesse stretto un patto, proprio con quelli da cui doveva
guardarsi! Se solo la rabbia ed il dolore, non avessero accecato i suoi
sensi e la sua mente!. Aveva creduto di essere lei la più forte
e la più furba. Aveva creduto, che sarebbe stato tutto facile,
che sarebbe riuscita a sfruttare quegli odiosi marines per i suoi
scopi, certa che mai, per quanto avessero cercato, sarebbero riusciti a
trovare la sua isola. Pensava di poter fare ciò che voleva,
senza rimetterci, trovare gli Iron Claw e poi mandare al diavolo sia
loro che il patto con la Marina. Quanto era stata superficiale,
stupida, illusa ed ingenua. Aveva messo nelle mani di quei soldati, e
quindi, proprio di quel Governo che voleva tutto il Mondo sotto al suo
ferreo controllo e rigore, tutta la sua gente, tutto il suo mondo,
tutta la sua vita e l'onore di chi l'aveva preceduta. Si sentiva
un'inetta in quell'istante, una fallita che aveva disonorato ancora una
volta il suo clan e suo padre.
-Capo
villaggio Akarui Umi!! Stò aspettando una risposta! Se tarderete
ancora a parlare, lo considererò un'opposizione, e quindi
procederò con l'attacc..- Strawberry aveva ripreso a parlare al
lumacofono, ma subito con voce furiosa e imperiosa, Bett lo interruppe:
-STA' ZITTO, MALEDETTO!!!!-
urlò irosa e la sua voce rimbombò come un tuono per tutte
le mura ed il porto. La giovane ansimò pesantemente alcuni
secondi, poi si avvicinò meglio il lumacofono alla bocca, e
riprese a parlare gridando:
-Come
capo dei Guerrieri del Dragone Nero, ho stretto un accordo con voi
della Marina! Le nostre arti di combattimento, in cambio delle
informazioni in vostro possesso su alcuni briganti che stò
cercando da anni!! Perchè dunque, ora ci attaccate?!-
-Come
già vi ho detto, capo villaggio Akarui Umi, voi e la vostra
isola, siete fuori dalle leggi del nostro Governo! Non ha alcun valore
il vostro patto, stretto come semplice capo di un clan di guerrieri!
Voi siete a capo di un'intera isola!! Un'isola che ci risulta..sia
stata costruita contro ogni regola o legge!-
Bett
tremò ancor più di ira profonda. Quel vice ammiraglio era
un vero e proprio bastardo. Ma del resto, cosa si aspettava? Stava
succedendo proprio ciò che aveva sempre temuto, se mai un giorno
le coordinate della sua isola, fossero state scoperte.
-Quindi,
vice ammiraglio! Mi state dicendo, che la Marina, giusta e onesta come
dovrebbe essere..non rispetta un accordo preso e siglato?- cercava di
prendere tempo, ancora, anche se ormai, non sapeva più cosa fare
-Un
accordo stipulato con chi mente, e vive fuori dalle leggi senza
rispettarle, non ha alcun valore! Ho l'ordine di distruggere la vostra
isola, Akarui Umi! A meno che non decidiate di entrare a far parte
delle terre del nostro Governo!-
Chi
era stato? Chi aveva osato tanto, arrivando a tradirla?! Ormai era
più che chiaro, era lampante! Qualcuno l'aveva tradita,
rivelando le coordinate di Volcano Blind alla Marina. Anche se, il solo
pensare una cosa del genere, la faceva stare male fino al vomito, Bett
Mary non poteva più evitarlo. Qualcuno, tra coloro di cui si
fidava ciecamente, aveva tradito e fatto la spia. Non poteva esserci
nessun'altra spiegazione.
-Inoltre!
Sò che sull'isola oltre a voi e pochi guerrieri d'età
avanzata..ci sono anche molte donne, anziani e bambini!
Permetterò ad ognuno di loro di salire a bordo delle nostre
navi, e avere salva la vita! Ma dovranno giurare fedeltà nelle
leggi del Governo!!-
"GRRR!!!!"
Bett ringhiò dentro di sè, ormai al limite della
sopportazione. Si trovava in trappola, non aveva forze sufficienti su
cui fare affidamento, l'isola stava per essere distrutta, e tutto, solo
a causa sua.
-Stò aspettando, Akarui Umi!- intimò ancora l'odioso marine
Per
quanto fosse crudele e senza pietà quel modo di fare, quel vice
ammiraglio, stava comunque aspettando, e dando modo alla sua gente di
fare una scelta. Tutte quelle persone innocenti, avevano la
possibilità di salvarsi.Ormai, l'unica cosa che Bett poteva
fare, era incitarle ad andarsene e fare come quel marine chiedeva. Ma
era davvero tutto ciò che restava? Non vi erano altre strade?.
Sentiva dal basso, poco distanti dalle mura, le voci concitate della
sua gente, i pianti dei bambini, e l'ansia dei vecchi. Erano tutti
là, dietro di lei, nonostante il grande pericolo, erano ancora
tutti là. Il dispiacere in Bett cresceva ancora di più,
ma sentì di non poter fare altro:
-Permetterete
alla mia gente di salvarsi..se verranno con voi, e faranno ciò
che dite?- chiese con voce incolore al lumacofono
Tutti,
dai guerrieri attorno a lei, all'ultimo vecchio sotto alle mura, in
ascolto e attesa, rimasero a bocca aperta per la sorpresa, non
aspettandosi assolutamente parole simili, proprio dal loro capo.
Nessuno infatti, aveva la minima intenzione di arrendersi alla Marina o
al Governo, anche a costo di morire. La loro libertà era troppo
importante e preziosa, per poter essere presa da gente come quella.
-S-Signora?! Ma che state dicendo?!- le si era fatto vicino Dew di corsa
-Quello
che è meglio per tutti voi, Dew. Andate! Se farete come vi dice,
avrete salva la vita. Io non posso più fare niente! Ho fallito!
Io...E' SOLO MIA LA COLPA DI TUTTO QUESTO! E ORA, NON POSSO PENSARE CHE
LA VOSTRA VITA SIA IN PERICOLO A CAUSA DI UN MIO STUPIDO ERRORE!!!!-
gridò distrutta
-Signora..- mormorava la gente dal basso delle mura
-Se andrete, sarete in salvo! Vi prego!- ormai Bett tratteneva a stento le lacrime
-NO!!!- si sentì urlare da qualcuno proprio dal basso.
A quel grido, se ne unirono molti altri, diventando cori di voci sempre più forti e convinti:
-NESSUNO SE NE ANDRA' DA QUI, SINGORA!-
-NOI SIAMO CON VOI, SEMPRE!!-
-SE DOVREMO MORIRE, ALLORA MORIREMO CON VOI!!-
-TUTTI NOI SIAMO VOLCANO BLIND! NON ABBANDONEREMO MAI LA NOSTRA CASA, E LA NOSTRA LIBERTA'!!!-
Lacrime.
Era da tanto, che Bett non piangeva di gioia.
Non
credeva che un giorno le sarebbe stato possibile, eppure, stava
accadendo, proprio nel momento in cui la fine era a un passo dal
coglierli tutti. Nonostante il suo sbaglio, i suoi uomini, la sua
gente, tutti quanti loro, non avevano intenzione di abbandonarla,
volevano restare fino alla fine, combattere anche con scope e bastoni,
piuttosto che arrendersi.
-Voi
avete agito, cercando sempre di fare il bene di tutti noi, Signora!
Avete sempre riposto la massima fiducia, in ogni guerriero al vostro
fianco! Se qualcuno oggi ha tradito, permettendo a quei maledetti di
trovarci..la colpa non è vostra!- Dew mise una mano sulla spalla
di Bett, parlandole con un sorriso un pò sghembo e un profondo
affetto quasi paterno. Attraverso le parole di quel vecchio guerriero,
che paziente e rispettoso, l'aveva sempre servita e seguita fedelmente,
Bett sentiva l'assenso di tutto il resto della sua gente. Credevano
tutti in lei, e non avevano intenzione di abbandonarla.
-Bene!
Se questa è la vostra risposta..se il vostro stesso popolo
desidera la morte alla salvezza..così sia!- irruppe
improvvisamente la voce tagliente di Strawberry, che tramite il
lumacofono aperto di Bett, aveva sentito tutto.
>KAAABOOM!!! KAAABOMMM!!!! KAAABOOMMM!!!! KAAABOOMMM!!!!
Quattro
assordanti spari di cannone, partirono da ogni corazzata, diretti a far
cedere definitivamente le mura di Volcano Blind, dando quindi l'inizio
alla fine, della secolare isola dei sognatori liberi. Bett Mary,
posò il lumacofono sulla balaustra, voltandosi poi a guardare
Dew negli occhi, sorridendogli con profondo affetto e gratitudine. Non
sarebbe stata sola, fino alla fine.
-Combatteremo,
Signora! Combatteremo fino all'ultimo respiro!!- le stava dicendo
l'uomo, mentre le palle di cannone stavano quasi per colpirli,
>WOOOSHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!
>ZACK!!! ZACK!! ZACK!!!
>BOMMMMM!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Qualcosa
accadde all'improvviso, proprio pochi istanti prima che i colpi
raggiungessero le mura dell'isola. Un fortissimo spostamento d'aria, e
due figure colorate, sospese nel cielo a mezz'aria, con sciabole e
lunghe spade sguainate, avevano intercettato le quattro palle di
cannone, tagliandole letteralmente in pezzi, facendole esplodere in
aria. I due, velocissimi, atterrarono poi sul cornicione di pietra
delle mura, proprio dinnanzi ad una sconcertata Bett Mary, rimasta a
bocca aperta per l'improvviso stupore.
-M-ma! MA VOI DUE SIETE....!!!!- fece Dew avendoli subito riconosciuti
-Hey, vecchio! Tutto a posto??- ghignò Neil voltandosi a guardarlo
-Abbiamo fatto appena in tempo- proferì Oscar rimanendo fisso a guardare verso le navi dei marines
-V-voi...voi...- farfugliava Bett come in catalessi
Come diavolo avevano fatto, a mani nude, con delle semplici sciabole e spade, a distruggere quelle palle di cannone?!
-AVANTI UOMINI!! E' ORA DI COMBATTERE!!!-
-YAHHHHHAAAHHHH!!!!!!-
Si
sentirono potentissime urla provenienti dal porto, proprio dalla nave
pirata Fire and Thunder, in quel momento sotto alla guida di Boward,
che aveva cacciato l'urlo di guerra, accompagnato da Tuono e Viola. Al
suo richiamo, tutti i pirati della nave, si erano subito liberati senza
troppa fatica, da catene e funi, imbracciato le armi e accesi i motori
interni della nave, per liberarla velocemente dal pontile del porto,
rivolgendola contro le corazzate della Marina.
-V-vice ammiraglio Strawberry!!- chiamò un sott'ufficiale agitato
-Ma
chi sono quelli?!! C'erano dei pirati, nascosti su quest'isola?!!!-
sbraitò il vice ammiraglio furioso per quell'imprevisto.
Un
soldato, osservando con un binocolo, verso la nave pirata ormai libera
e prossima a raggiungerli, sbiancò, riconoscendo il jolly roger
impresso sulla prima vela maestra:
-Vele nere..e un cuore rosso con sopra un teschio..V-VICE AMMIRAGLIO!!!! Quelli sono!! SONO I PIRATI DELL'ASSO DI CUORI!!!!- gridò il soldato agitatissimo
-Che
cosa?!- strabuzzò il sott'ufficiale al fianco di Strawberry,
che, dal canto suo, era tornato impassibile, anche se a denti stretti.
Conosceva
molto bene anche lui, ciò che si diceva su quella giovane
piratessa sbucata dal nulla, e del misterioso potere del diavolo che
possedeva. Il tremendo polverone che aveva alzato alle sue spalle, in
brevissimo tempo, era diventato un inevitabile fastidio per il Governo
e la Marina, e la sua taglia da 99,000,000,000 di berri, era da tempo
una ricompensa troppo bassa per tutti i danni ed i problemi che stava
causando.
-Dunque..quella
sarebbe la nave della piratessa Ocean J. Eve, uhm?! Pirati in difesa di
fuorilegge! Che altro ci si poteva aspettare?!! Avremmo dovuto
immaginarlo!- commentò tra sè il vice ammiraglio.
Dal
porto, proprio sulla riva del ponte principale, si levò un vento
fortissimo e vorticoso, che in breve tempo, risucchiò via tutte
le fiamme che ancora divoravano impietose l'ingresso dell'isola. Da
quel vento, quando svanì di colpo, comparve l'esile e slanciata
figura femminile di una donna con una bandana e un nero cappello calati
a coprirle il volto e la testa, ed un ghigno di sfida dipinto sul
volto. Abbassò la mano con cui, in pochi secondi, aveva
risucchiato via tutte le fiamme, e la poggiò con fare
provocatorio sul fianco destro.
-V-Vice Ammiraglio!! Quella laggiù è..!!!- indicarono alcuni soldati agitati
>FLAAMMMMMMMMMMMMMM !!!!!!!!!!!!!
Si
accese di fiamme e fulmini, con una potenza ed un'esplosione tale, da
raggiungere con la forza del suo calore rovente, anche i visi di
Strawberry ed i suoi sottoposti atterriti. Ma le sue fiamme, al
contrario di quelle scatenate poco prima dai marines, non bruciavano il
suolo dell'isola e nemmeno ne divoravano le barche o gli alberi. Le
fiamme della piratessa dell'Asso di Cuori, accarezzavano tutto
ciò che le circondavano, senza bruciare o ferire, pronte solo a
colpire chi la loro portatrice, riteneva essere loro nemico.
Ocean J. Eve levò lo sguardo verso la corazzata del vice ammiraglio Strawberry, ridendo di sfida:
-Attaccare
in maniera così vile delle persone indifese, e poi pretendere di
imporre su di esse la propria volontà! Tipico di voi animali,
tirapiedi del Governo!!- una luce di rabbia viva, guizzò nello
sguardo della giovane-Vice Ammiraglio Strawberry! Voi e i vostri
insulsi uomini,ve ne andrete immediatente da quest'isola! Oppure..saranno le mie fiamme ed i miei fulmini a divorarvi!!-
Strawberry
grugnì trà sè, mentre una vena alla tempia
sinistra, iniziava a pulsargli per la rabbia. La nave dell'Asso di
Cuori ora, era al centro della baia del porto, proprio dinnanzi alle
quattro corazzate, pronta ad impedire loro qualsiasi altro attacco. Una
sola nave, contro quattro corazzate della Marina. Bett Mary
spalancò gli occhi alla vista di quella piratessa, che aveva
appena dichiarato guerra ad un vice ammiaglio ed il suo minaccioso
seguito. Ma chi era davvero, quella ragazza? Si rese conto solo in
quell'istante, della superficialità delle informazioni distratte
che aveva raccolto sul suo conto in quelle settimane, capendo che da
sapere su di lei, c'era molto di più di quello che si era
immaginata.
-Ocean...J...Eve..-
farfugliò tra sè la guerriera, mentre ammirava la
maestosità del fuoco e del fulmine di cui la piratessa era
padrona, vedendoli alzarsi imperiosi al cielo, richiamando grandi
nuvoloni neri minacciosi, mentre il mare si ingrossava sempre di
più agitandosi.
-Ehe! Ora viene il bello!- sentì affermare da Oscar con tono divertito.
Sembrava
impossibile, eppure, quella ragazzina, oltre all'aver risucchiato le
fiamme causate dai marines, ed avere il potere del fuoco e del fulmine,
stava ora creando una vera e propria tempesta in mare.
Eve allargò il suo ghigno di sfida.
La lotta era aperta.
Storyboard 09 BONUS: Fight for Fire Saga Parte Prima!
Sono veramente lieta, ed orgogliosissima di presentarvi...Il primo LONG VIDEO dedicato alla Saga di Fight for Fire!!!
Sono
stati mesi e mesi di lavoro, lungo lavoro, momenti di panico e
agitazione, risate a non finire e reciproche pacche sulle spalle tra me
e la mia favolosa collaboratrice Itchi, a cui davvero devo gran parte
del risultato di tutto questo!!^^
La
Parte I è dedicata alla Guerra di Marineford, ed al momento in
cui, invece di venir trafitto da Akainu, come da storia originale, Ace
viene salvato dall'intervento di una misteriosa ragazza comparsa dal
nulla.
Speriamo
davvero con tutto il cuore, che il nostro lavoro possa darvi non solo
dei minuti da passare in allegria e divertimento, ma anche tanta
soddisfazione, nel poter vedere realmente una realtà alternativa
alla storia originale. L'unico cruccio, almeno per quanto mi riguarda,
è l'impossibilità di dare vera e propria animazione movie
alle immagini. Non avevamo a disposizione mezzi e programmi
professionali tali, da permetterci risultati simili, ma nel nostro
piccolo, abbiamo confezionato tutto questo nel migliore dei modi
possibili, sperando davvero di regalare dei sorrisi felici a chi poi
avrebbe visto il risultato finale.
Quindi, carissimi tutti! Che altro dirvi, se non..BUONA VISIONE!!! ^__^
cliccate sull'immagine oppure QUI per accedere direttamente al Trailer
E
se vi và, fateci sapere cosa ve ne è sembrato!
Impressioni, idee, suggerimenti, emozioni suscitate...tutto ciò
che vi passerà per la testa (nel rispetto di tutti s'intende)
è da noi ben accetto, fonte di aiuto per i lavori futuri!!
Grazie di cuore a tutti!!
Fight for Fire Saga/The Official Video09- bye bye to the next step!.
Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan
Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken
__________________________________________________________
Ciao a tutti carissimi! ^_^
Con gioia infinita, oltre all'aggiornamento dello Storyboard, ancora
una volta dedicato al passato di Bett, che ancora non sono riuscita a
concludere... xD vi porto finalmente la PARTE I dei long video dedicati alla Saga!! T^T
Sono felicissima, ho pianto la sera che ho scritto l'ultimo credits
nell'ending del video!! SIGH!!! Pianto di gioia e soddisfazione,
ovviamente! E' bello, quando ci si pone un obbiettivo, e alla fine,
dopo tanto lavoro, lo si riesce a raggiungere!^^
Speriamo davvero che questo primo lavoro, anche se breve, vi possa far
passare dei bei momenti, e strapparvi qualche sorriso!. Per quanto
riguarda il prossimo long video... xD Non chiedete date o tempistiche,
perchè non ne abbiamo la più pallida idea! xDD
Ci occorrerà nuovamente tanto ma taantoo tempo, come anche voi
avrete ormai capito, il lavoro che c'è dietro è lungo e
complesso. Nel frattempo, continuerò a farvi compagnia con nuovi
interessanti capitoli dello Storyboard! ;)
Ah! Dimenticavo!
Volevo fare una sola nota, prima di concludere!
Per quanto riguarda il discorso dei disegni o delle tre commissioni che
avevamo fatto per alcune diapositive dei video, ci tenevo ad
informarvi, che le abbiamo disdette! Quindi, tutto ciò che
vedrete nei video di Fight for Fire,
è tutta farina del sacco mio e di Itchi, attentissime a non
cadere in altre possibili 'copie' di pose di altri disegni, ma
scrupolose nell'utilizzare solo basi manga/anime libere!.
Bene! Detto ciò, un bacione grande a tutti!!!!^_^
Ok! Per il momento è tutto! Passo e chiudo e vi aspetto se lo vorrete, nella sezione recensioni!^__^
Per qualsiasi cosa o curiosità, potete
pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure
contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di
posta EFP!
Ci risentiamo al più presto con lo STEP010 !!!
Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!
Martychan
(Nota Importante: L'amministrazione
di EFP è stata contattata ed è al corrente di queste
particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il
più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del
Sito.)
|
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Capitolo 10 *** Storyboard10. Dolore e Rancore ***
Fight for Fire01
Fight for Fire Saga : The Official Video
In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono
riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti,
che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video
ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright©
Tutti i disegni presentati in questo
storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su
EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©
I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall,
Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk
Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi
secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary
Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole
comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©
I
personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy,
Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou,
Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i
soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in
alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di
Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il
viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole
comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©
Tenetevi sempre aggiornati per primi sulle ultime novità! Fight for Fire con
L'Angolo di Martychan è anche su Google+ Facebook e Twitter!!
Vi aspettiamo!!
Storyboard 10. Dolore e Rancore
Bett
Mary tremava convulsamente, mentre ancora osservava a bocca aperta
l'incredibile scena che le si apriva dinnanzi agli occhi. Una sola nave
pirata contro quattro corazzate della marina guidate da un vice
ammiraglio. Uno straordinario fuoco avvolto con grazia da luminosi
fulmini gialli, che si espandeva immenso e maestoso tra cielo e mare.
-Ehe!
Ora viene il bello!- sentì distrattamente ghignare di puro
divertimento da Oscar, uno dei due compagni di Eve che insieme al
giovane Neil, era intervenuto per difenderla dai cannoni della marina,
Subito
dopo quell'affermazione, in un breve istante di calma piatta, il fuoco
ed il fulmine si erano accesi con un'improvvisa esplosione attorno al
corpo della giovane piratessa, che con un solo gesto di una mano
rivolta al mare, aveva in pochi attimi scatenato una vera tempesta
contro le quattro navi della marina, ora seriamente in
difficoltà dal tentare di non rimaner inghiottite dai violenti
flutti. La cosa sconcertante, era che la tempesta al largo, si era
scatenata solo ed escusivamente nel punto di mare ove si trovavano i
marines. Sia sulla Fire and Tunder, che sul resto della baia, il mare
rimaneva calmo e piatto.
-E'....incredibile...- sfuggì di bocca in un profondo moto di ammirazione, alla bionda capo villaggio
-Straordinario!-
farfugliò Dew accanto a lei, e così tutta la gente dietro
alle mura di cinta, spiando dalle finestrelle tra i mattoni, rimaneva a
bocca aperta a quello spettacolo.
Ovviamente,
non era dello stesso avviso il vice ammiraglio Strawberry, iroso
più che mai per quel fastidioso quanto inaspettato intralcio al
compimento del suo dovere. Conosceva Ocean J. Eve per voci e sentito
dire, ma non aveva mai avuto il dispiacere di averci a che fare di
persona. Se ne erano dette tante su di lei ed il suo miscuglio di
poteri unici nel loro genere, ma non aveva mai trovato che fosse una
chissà quale pericolosa minaccia per il Governo Mondiale. Ora
invece, che la poteva vedere in azione coi suoi occhi, il barbuto
soldato dalla testa smisuratamente lunga, riconsiderava molto
velocemente le sue antiche convinzioni, danto credito alle dicerie su
quella piratessa sbucata un bel giorno dal nulla con la sua nave pirata
dalle vele nere, alla ricerca di chissà cosa e chissà
dove.
-Fuori
i cannoni di tribordo e babordo!! Caricare il cannone principale di
prua!!- continuava a gridare Boward imperativo dal timone della Fire,
Al
suo ordine, nella sala macchine posta nel cuore della nave pirata,
Tuono, aiutato da alcuni pirati, metteva in moto gli ingranaggi che
muovevano i cannoni, facendoli così uscire dai bocchettoni di
destra e sinistra della Fire, mentre di suo solo pugno, caricava il
cannone più grande e potente della nave, quello posto alla prua,
appena sopra la testa della polena angelica. Erano dieci cannoni
laterali in tutto più uno centrale. Cinque dal lato destro e cinque dal lato sinistro.
-CHE
FACCIAMO VICE AMMIRAGLIO??!!!! LE ONDE SONO TROPPO FORTI!!! INPEDISCONO
AGLI UOMINI DI CARICARE I CANNONI CON PRECISIONE!!!- gridava un soldato
da sotto il ponte di comando, tentando in ogni modo di restare in piedi
aggrappato con tutte le sue forze ad una fune di fortuna,
Strawberry
non rispose ai richiami dei suoi uomini, troppo carico d'ira e
disappunto. Non si aspettava certo tutta quella forza e tutto quel
potere spaventoso, racchiusi in una mocciosa come quella!. Bruciava
nell'orgoglio ammetterlo, ma se non facevano subito marcia indietro,
quell'insulsa piccola banda di piratucoli da strapazzo, o meglio, il
loro mostruoso capitano, li avrebbe fatti di sicuro colare a picco.
-Allora, vice ammiraglio? Non ho ancora udito la vostra risposta!!- gridò in tono di sfida e di scherno Eve,
-S-SIGNORE!!!-
gridò ancora il soldato da sotto il ponte di comando, poco prima
di esser sommerso da una violenta ondata che spazzò con furia
tutto il ponte secondario della corazzata
Strawberry
impugnò nuovamente il lumacofono, ma poi rimase col microfono a
mezz'aria, interdetto sul da farsi, consapevole, che qualsiasi minaccia
in quel momento sarebbe stata vana contro quel potere spaventoso che li
teneva irrimediabilmente in pugno. Potevano provare a fare fuoco coi
cannoni, ma se quella piratessa avesse dato più intensità
a quella tempesta spaventosa....? Per la prima volta in vita sua, il
marine si trovò costretto alle strette, in difficoltà,
impotente in uno scontro dove numericamente era avvantaggiato, ma di
potere dannatamente inferiore. Avrebbe di sicuro fatto rapporto
però, dopo un'incontro del genere! Non era certo finita
lì, e quella mocciosa gliel'avrebbe pagata cara!.
Però forse...
-S-SIGNOR...!!!!-
gridò per l'ultima volta il soldato dal basso del ponte
inferiore, ma le sue grida si persero nel furioso vento, quando
un'ondata più alta e forte lo sommerse completamente
trascinandolo in mare
-PRONTI A FARE FUOCO!!- gridò con un largo ghigno divertito Boward, pronto a dare il segnale da un momento all'altro,
-Uhuhuhuhh!-
prese a ridacchiare improvvisamente tra sè il vice ammiraglio,
lasciando i suoi uomini interdetti ed Eve dubbiosa - AHAHAHAHAHAH!!!-
scoppiò poi in una crudele ilarità che non prometteva
nulla di buono,
-Singore?!- domandò il suo secondo lì accanto, non capendo quel repentino cambio d'umore.
Ma
quando Strawberry si girò proprio verso di lui, il soldato si
sentì raggelare nel sangue a quello sguardo gelido carico di
crudeltà e sete smisurata di distruzione. Ecco che il vice
ammiragio dal lungo testone, mostrava quale fosse la sua vera natura.
Un altro uomo di legge che in nome di un ordine e di un governo al di
sopra di ogni essere vivente, era disposto a tutto, anche alla
più vile bassezza:
-Portami
YOSHIDA KURO...e i restanti dieci guerrieri della cara Akarui Umi...-
pronunciò quel nome e quelle parole parlando intenzionalmente al
microfono del lumacofono aperto, facendo gridare istintivamente Bett
Mary in tono terrorizzato e doloroso, mentre tutti i restanti abitanti
di Volcano Blind, restavano sconcertati ed impietriti.
-NOOOOHOOOOO!!!!!!!!-
-...-
Eve aggrottò di molto la fronte, comprendendo all'istante che
quel vice ammiraglio aveva nelle sue mani quei guerrieri scelti da Bett
per servire nella Marina, in cambio delle notizie sugli Iron Claw. A
quanto pareva, Strawberry era più scaltro e sadico di quanto non
sembrasse in apparenza. Si era portato dietro gli uomini di Bett che
erano rimasti con la Marina, per essere sicuro di avere un ultimo asso
nella manica da giocare, pur di convincere la capo clan e la sua gente
alla resa ed alla sottomissione al Governo Mondiale!.
In
pochi istanti, dal portone centrale della nave del vice ammiraglio,
tutti videro arrivare, spinti dalle spade e dalle lance dei marines,
Yoshida Kuro e i dieci guerrieri di Volcano Blind. Tutti giovani e
aitanti combattenti tra i migliori del clan del Dragone Nero, tutti
affezionatissimi alla loro terra e fedeli fino alla morte al loro capo
Akarui Umi. Specialmente Yoshida, coetaneo di Bett, cresciuto sotto
alla severa ma giusta guida di Akarui Sora, suo prediletto alievo alla
scuola del Dragone Nero, sfidato e sconfitto in seguito da Bett, nella
corsa per il posto di primo guerriero del clan. Successivamente, dopo la
morte del padre di Bett, Yoshida, che negli anni le era rimasto vicino
e fedele amico, l'aveva sostenuta nella sua nomina a successore di
Akarui Sora, giurandole fedeltà fino alla morte. Bett Mary
voleva molto bene a Yoshida, unico uomo tra tutti a poterla avvicinare,
a poter conoscere tutto di lei, ad avere un posto speciale nel suo
cuore, dopo i suoi genitori ed il cugino Kitai.
Bett
Mary corse disperata ad aggrapparsi e sporgersi dal muro di cinta,
guardando col cuore in tumulto, il suo amico fidato ed i
suoi compagni, portati come ostaggi sul ponte dell'ammiraglia di
Strawberry. Il vice ammiraglio con aria trionfate e sguardo di sfida,
prese a parlare al lumacofono:
-Ferma
immediatamente questa tempesta, Ocean J. Eve.. altrimenti sarà
la fine di questi uomini!- e nel proferire ciò con voce sinistra
e tagliente, ad un suo gesto della mano, i soldati armati che
circondavano Yoshida ed i suoi compagni, puntarono loro nella schiena
ed alla gola, fucili e spade, pronti all'ordine.
-Ghh! Che lurido figlio di troia!- ringhiò Boward tra i denti, non potendo più avere modo di attaccare,
-Un colpo basso e vile, tipico di quelli come lui!- sbottò Viola lì accanto, incrociando le braccia al petto,
-Che
succede?!!- uscì da sotto coperta Tuono, non capendo
perchè l'ordine di sparare di Boward, tardava tanto ad arrivare,
Eve,
per nulla intimorita dalle minacce del vile soldato, con alcuni balzi
poderosi, raggiunse la punta del primo albero maestro della sua nave,
fermandosi a fissare con aria truce nella direzione di Strawberry. Poi,
senza dire ancora una parola,mosse una mano, e la tempesta da lei
stessa creata, si calmò leggermente. Strawberry rise ancora
agghiacciante, sfidando una seconda volta la piratessa dell'asso di
cuori:
-A-ah!
Così non ci siamo, mocciosa! Ti avevo detto di far cessare la
tempesta! Non di chetarla leggermente....- e nel ridere ciò,
mosse ancora una volta la mano, cosicchè i soldati spinsero
maggiormente le lame delle spade sulle gole dei prigionieri,
-K-KUROO
!!!!!!- griò Bett Mary esasperata, spaventata, distrutta,
ricevendo dal giovane un veloce sguardo serio e stranamene dispiaciuto.
Perchè Yoshida Kuro doveva essere dispiaciuto?
-Che bastardo!- righiò Neil tra i denti, mentre Oscar accigliato, continuava a fissare le mosse della sorella,
-Allora! Ocean J. Eve! Non mi hai sentito?! Non sei forse dalla parte di questi fuorilegge?!-
-....- Eve con sguardo truce mosse ancora una volta la mano, e la tempesta svanì del tutto,
-Ahhhh!!
AHAHAHAHAHAH! Molto bene! Non è stato difficile, visto?!
Ahahahah! In fin dei conti non sei altro che una mocciosa impertinente
che gioca a fare il grande pirata d'onore! AHAHAHAH!! Tutti quelli come
te...o come questa gente che ha vissuto per generazioni fuori dalle
leggi del nostro mondo..non siete altro che feccia! Inutili scarti
umani che non meritano altro, se non di sparire per sempre!-
-LURIDO
FIGLIO DI.....!!!!- Neil stava per saltare verso la nave di Strawberry
al colmo dell'ira per quegli insulti, ma lesto Oscar lo trattenne per
il bavero della camicia,
-Non
sò cosa tu stia cercando di fare, cosa cerchi di dimostrare
muovendoti ed agendo in determinati modi sciocchi e sentimentali!
Qualsiasi siano le tue motivazioni, resti sempre feccia umana,
mocciosa! Tutti coloro che agiscono al di fuori delle leggi del
Governo, non meritano un posto in cui vivere!-
"Quelli come voi, non meritano un posto in cui vivere!!"
Quelle parole crudeli.
Quelle
parole senza pietà alcuna, senza comprensione alcuna verso il
prossimo. Le parole di Akainu. Eve fremette in tutto il corpo, mentre
abbassando il cappello sulla fronte, stringeva forte un pugno tremante
lungo il fianco destro. Quelle parole le riportavano alla memoria, uno
dei momenti più orribili della sua vita, quando scoprì
che la malvagità degli uomini non ha confini, ed alle volte,
anzi, spesse volte è in grado di schiacciare i propri simili
senza alcuna pietà, solo perchè di pensieri, credo o
volontà diverse.
-Prima
di far fuori questi inutili insetti, e radere finalmente al suolo
quella stupida isola coi suoi abitanti..vorrei mettervi a parte di una
divertente questione...capo clan Akarui Umi...- Strawberry si rivolse
in maniera sprezzante e crudele verso la bionda guerriera con le unghie
ormai spezzate conficcate nel duro sasso del muro di cinta,
-Voi,
che tanto vi mostrate fiera e risoluta! Che tanto avete sempre
sbandierato senza tanti complimenti la vostra avversione per noi della
Marina, ma non avete esitato un solo istante, a tradire le vostre
stesse convinzioni e quelle della vostra gente, pur di arrivare un
pò più vicina a quel clan di banditi che vi ha quasi
tolto la vita...- continuò schernendo Bett con voce fintamente
sdolcinata,
-Voi,
così ciecamente sicura di coloro che vi hanno sempre circondata!
Certa della loro fedeltà assoluta e della loro buona fede!
Uhuhuhuhuh! Non vi siete chiesta...come sia stato possibile il nostro
arrivo qui, oggi?-
-!!!!-
Bett Mary sbiancò all'istante a quelle parole orribili e
crudeli, incapace di credere alle allusioni che velatamente
nascondevano tra le righe di tutti quei discorsi. Eppure, qualcosa nel
profondo del suo cuore, mentre cercava gli occhi di Kuro, e vedeva che
questi scostava lo sguardo con aria colpevole e dispiaciuta, le si
spezzava dolorosamente e le sussurrava la realtà che si
rifiutava di cogliere. Non poteva credere che fosse vero. Non da lui,
non dal suo fidato amico Yoshida Kuro. Non da un uomo di valore come
lui.
-Quelle
dannate coordinate, che tanto vi siete prodigata a proteggere a qualunque
costo, sono state la condanna a morte per voi e per il vostro popolo,
Akarui Umi!-
-Ma di che stà parlando?!-
-Cosa stà insinuando?!-
-Non ha alcun senso!!- vociava la gente dell'isola
-Tra
i vostri fidati uomini, c'era da sempre qualcuno che nutriva forti
dubbi, e forte risentimento verso di voi, Akarui Umi! Voi! Una donna a
capo di un clan che per secolari tradizioni è sempre stato in mano alla
guida degli uomini! Non importava quanto forte e combattiva potevate
dimostrarvi! Non importava se la vostra forza egualiava quella di un
uomo! Qualcuno a voi molto vicino, ha sempre bramato nell'ombra il
posto che voi avete preso solo per diritto di parentela, ma non certo
per meriti!-
-COME
OSI PARLARE IN QUESTO MODO ALLA NOSTRA SIGNORA, CANE DEL GOVERNO?!!! La
Signora ha ricoperto il ruolo di nostra guida, per più di un merito!!
Un capo migliore di lei non potevamo augurarci!!- urlò in preda ad
un'improvvisa collera il vecchio Dew,
-Tsk!
C'era da sempre qualcuno a lei molto vicino, che non l'ha mai pensata
in questo modo. Qualcuno che a causa sua, ha finito irrimediabilmente
per restare nell'ombra, per divenire l'eterno secondo invisibile!-
-No.....-
farfugliò Bett esausta da tutte quelle parole, guardando coi suoi begli
occhi blu in direzione di Kuro, che ancora evitava il suo sguardo,
-Avete
capito perfettamente..Akarui Umi! Stò parlando proprio del
vostro più vicino e fedele guerriero.. YOSHIDA KURO!!!-
gridò imperativo e malvagio Strawberry scatenando, con quelle
parole, una dolorosa catena di reazioni incredule e spaesate.
La
gente dell'isola da dietro le mura di cinta, si accalcava gridando di
rabbia e di dolore, c'era chi piangeva e chi si strappava i capelli,
chi scoteva il capo incapace di credere ad un tradimento simile, e chi
agitava in aria bastoni o spade, desideroso di gettarsi sulla gola del
traditore. Sull'ammiraglia di Strawberry si creò un certo
trambusto a quella rivelazione. I dieci guerrieri che stavano agli
ordini di Kuro, in assenza di Bett, insorsero contro di lui, tutti a
loro volta ignari che il loro comandante avesse potuto agire in maniera
tanto vile alle spalle di Volcano Blind. Molti gridavano insulti, si
dimenavano tra le catene e le spade dei marines che cercavano di
tenerli fermi, cercando di spingersi verso Kuro per linciarlo. Il
giovane guerriero dal canto suo, rimaneva ancora accanto a Strawberry
immobile. Alle ultime parole del vice ammiraglio, aveva emesso un
sospiro profondo, chiudendo gli occhi un istante, e solo allora, una
volta scoperto il suo tradimento, aveva finalmente puntato il suo nero
sguardo profondo nel blu degli occhi colmi di lacrime e dolore di Bett
Mary.
-Potete
togliere le sue catene, uomini. Non sono più necessarie.-
affermò Strawberry in tono serio e superiore, sicuro ormai di
avere nuovamente tutta la situazione in pugno.
Un
paio di soldati si fecero vicini a Kuro, liberandolo dalle catene a
piedi e polsi, rendendolo nuovamente libero. Kuro si massaggiò
alcuni istanti i polsi doloranti, mentre ancora i suoi dieci compagni
poco lontani, continuavano a gridargli contro ed insultarlo con le
peggiori offese:
-LURIDO VERME INFAME!!-
-COME HAI POTUTO DISONORARCI TUTTI IN QUESTO MODO?!-
-VOLCANO BLIND E' LA NOSTRA VITA!! IL NOSTRO CAPO E' LA NOSTRA VITA!!!-
-Uhuhuhuhuh!
FATELI TACERE!!- ordinò imperativo il vice ammiraglio, e subito i dieci
guerrieri vennero presi a calci e pugni per intimar loro il silenzio,
Kuro
sembrava impassibile, ma al pestaggio dei compagni, non riuscì a
nascondere un moto di fastidio ed un fremito lungo il corpo.
Guardò ancora Bett Mary negli occhi, come a volerle trasmettere
chissà quale muto pensiero. La giovane capo clan dal canto suo,
si sentiva spaccata in due per sempre nel cuore. Il suo più
fidato guerriero ed amico, l'unico a cui aveva permesso di avvicinarla,
venendo così meno a ciò che si era fermamente imposta il
giorno della morte dei suoi genitori. L'unico che sapeva come
prenderla, come consolarla, come farla ridere in allegria. Il valente
combattente col quale non era mai paga di allenarsi fino al limite. Il
fratello insostituibile che non aveva potuto avere a causa del destino
infame. Lacrime e rabbia stavano invadendo il corpo, la mente ed il
cuore di Bett Mary. Non avrebbe mai creduto che un giorno, sarebbe
riuscita nuovamente a soffrire così tanto per qualcuno.
"Qualsiasi cosa accada..noi saremo compagni..per sempre!"
Ricordare
quella stretta di mano e muscoli tra loro, il giorno che l'aveva
sconfitto, ed era divenuta lei il primo guerriero più forte di
tutti i clan dell'isola, faceva male. Ricordare il suo sorriso sincero
e solare, quando le diceva quelle parole, faceva male. Ricordare tutto
di lui, e di come si era sempre dimostrato affezionato e leale, le
faceva dannatamente male. Ora, non poteva credere che l'uomo di pietra
che aveva davanti su quella fottuta nave della marina, fosse lo stesso
di quelle parole.
-Se
vuoi parlare, prima che io dia l'ordine di attaccare..fai pure Kuro!-
ridacchiò Strawberry, passando il lumacofono nelle mani di
Yoshida,
Il guerriero guardò in silenzio il microfono.
La profondità del suo sguardo e dell'espressione del suo viso,
tradiva emozioni e parole che sembrava trattenere a stento dentro di
sè. Stava infine per aprire bocca, quando un'altra voce ed altre
parole scavalcarono le sue, lentamente, con serietà e dolore:
-Vice
ammiraglio Strawberry..voglio negoziare con voi, ora, SUBITO!-
affermò decisa Bett Mary, il microfono in una mano, e le dita
tagliate e insanguinate, ancora strette nella dura pietra nell'altra
-AHAHAHAHAHH!!!
NEGOZIARE?!!! E cosa mai avreste da offrire, capo villaggio Akarui
Umi?! Non avete niente, niente che possa interessarci ormai! State solo
prendendo qualche inutile istante di vita per voi e la vostra gente!!-
Bett
Mary balzò in piedi sul muro di cinta, lasciando tutti a bocca
aperta in moti di profondo stupore. Il lumacofono stretto nelle mani
tremanti e piene di sangue, ed i lunghi capelli d'oro al vento,
luminosi e brillanti più che mai. Lo sguardo deciso e fiero di
un vero capo, un vero governante disposto a tutto per la sua terra e
per la sua gente:
-..la mia VITA...!!- affermò dura,seria, impassibile
Fu
stupore e silenzio per tutti. Lo stesso Strawberry, che non si aspettava
un risvolto simile, rimase interdetto alcuni istanti nei quali Bett si
approfittò per continuare ad esporre ciò che aveva in
mente. Tutto, pur di ottenere la salvezza dell'isola e dei suoi amati
compaesani, tutto, anche per Kuro, perchè lo conosceva meglio di
chiunque altro, perchè nonostante il tradimento, lo capiva:
-Sono
io sola la responsabile di tutto questo. Il mio errore è stato
cedere ad un patto con voi della Marina, accecata dall'odio e dalla
sete di vendetta. Questo errore però, io sola devo pagare..-
-S-signora...! Ma che state....?- farfugliò Dew interdetto
-...- Oscar e Neil, in piedi poco più avanti di Bett, la osservavano ed ascoltavano seri
-....- Kuro guardava Bett tremando in tutto il corpo
-..allora,
vice ammiraglio Strawberry, io vi offro la mia vita, in cambio della
salvezza di Volcano Blind e di tutti i suoi abitanti! Mettete pure
Yoshida Kuro a capo dell'isola se vi fà comodo, ma risparimate
la gente innocente che non merita di pagare per l'errore di una singola
persona!- concluse ferma e decisa
-CHE DITE, SIGNORA?!!!-
-NON POTETE PARLARE SUL SERIO!!!-
-SIGNORA !!!-
Ma
le grida della sua gente, non la fecero cedere o desistere dal suo
proposito. Costava la morte dell'anima fiera alla coraggiosa Bett, il
donare Volcano Blind in quella maniera, ma sapeva altrettanto che non
c'era altro modo, non c'era altra strada. Si era illusa, quando aveva
visto il fuoco ed i fulmini di quella piratessa, ed aveva sbagliato a
riporre in lei tutte le sue speranze di salvezza. Quelle erano solo
favole sentimentali e sognatrici. I sognatori erano destinati a morte
certa, e Bett Mary non poteva permettersi debolezze simili. Il mondo
era meschino e crudele, e una volta messi alle strette, era necessario
scendere a patti a qualunque costo, anche calpestando l'onore pur di
salvare vite innocenti.
Eve
non si era più mossa e non aveva più fiatato. Aveva
partecipato come spettatore passivo di tutta quella tragica situazione,
senza più intervenire, lasciando la scelta in mano ai
protagonisti di quella faccenda. Non era ancora il momento di muoversi,
e come lei, i suoi compagni attendevano in silenzio un suo cenno o un
suo ordine.
Yoshida Kuro dal canto suo, non sapeva più cosa sentiva.
Da
quando era rimasto coi suoi compagni in uno dei quartier generali della
Marina, non aveva fatto altro che svolgere il compito di addestrare le
nuove reclute nelle tecniche di combattimento, e rodersi dentro l'anima
per Bett Mary. Kuro era un giovane buono e leale, ma anche testardo,
orgoglioso e tremendamente ferito dalla sua eterna condizione di
'secondo' dietro a Bett. Per tutta la vita, da quando aveva cinque
anni, si era duramente allenato sotto la guida di Akarui Sora, era
diventato il suo prediletto, il futuro erede del clan del Dragone Nero,
proprio perchè il capo non aveva avuto come primo genito un
maschio come da tradizione. Kuro ci aveva creduto con tutto sè
stesso. Voleva molto bene alla piccola Umi, fantasticava sul loro
futuro, sognava di prenderla in moglie, e rendere molto fiero il loro
clan. Che delusione, che affronto vedere invece tutti i suoi sogni, le
sue gioie, le sue speranze cadere invece a pezzi. Scoprire un giorno,
improvvisamente, che la piccola e dolce Umi, spiava di nascosto le
lezioni e si allenava da sola. Venir a sapere che il maestro Sora si
era convinto di voler dare la possibilità a sua figlia di
allenarsi seriamente, e presentarsi come guerriero ai tornei dei clan,
come un qualsiasi altro partecipante uomo. Trovarsi al torneo, essere
sconfitto da lei, proprio dalla sua amata piccola Umi, divenendo
così l'eterno secondo. Trovarsi combattuto e dilaniato dentro
tra l'amore e il risentimento.
Digrignò forte i denti, Yoshida Kuro. Li digrignò così tanto da ferirsi.
**
Nello
stesso istante, Akarui Kitai, seguito a ruota dal fedele Gen, correva a
perdi fiato lungo la fitta boscaglia fuori dal villaggio del Dragone.
Il giovane si stava dirigendo verso il cuore dell'isola, nel suo pieno
centro, ove sapeva di trovare il mezzo per spostare l'isola e cambiare
così nuovamente le sue coordinate. Kitai era molto amante dello studio,
in particolare quello dedicato alla storia del mondo o del passato
della sua terra natia. Aveva letto e riletto centinaia di libri e
pergamene che parlavano delle origini di Volcano Blind, della sua
costruzione da parte di un pugno di sognatori che, stanchi di
sottostare alle regole imposte dalla società e dal Governo, si erano
ritirati alla ricerca di un luogo libero ove poter vivere in pace.
Trovarono dopo anni di viaggi per mare, una piccola isola galleggiante,
emersa probabilmente a causa dei movimenti della terra in fondo agli
oceani, e staccatasi da essa, era divenuta un'isola solitaria in
continuo sebbene lento movimento.
Felici
più che mai di quell'inaspettata scoperta, i "nomadi sognatori
del mare", vi attraccarono stabilendosi su quell'oasi felice in maniera
definitiva. Con gli anni ed i secoli, misero in pratica i loro
differenti saperi e conoscenze, trasformando l'isola in alcune sue
profonde parti, rendendo la sua "rotta" in continuo cambiamento
casuale, governabile se e quando avessero voluto. Era questo, tra le
tante cose che Kitai aveva appreso nelle letture sui suoi avi, che gli
interessava e che sperava di trovare, raggiungendo il vulcano
dell'isola, nel cui interno si scriveva nei testi, vi fosse custodito
il "Grande Timone dei Sognatori". La sola possibilità che
avevano di salvarsi dalla minaccia della Marina, il solo modo di
impedire che Bett Mary potesse commettere qualche pazzia pur di salvare
tutti.
-Ci
siamo, Gen!! Inizio a scorgere l'ingresso del vulcano là in
fondo!!- gridò trionfante Kitai sorridendo di sollievo,
-Sbrighiamoci, Signorino! Non abbiamo più molto tempo, temo!!- gridò a sua volta il guerriero
Le
nere ombre oltre l'antro del grande vulcano, inghiottirono in pochi
secondi i due coraggiosi volcaniani. La speranza di farcela era a due
passi da loro, la riuscita ancora dubbia e sfuggente.
Fight for Fire Saga/The Official Video10- bye bye to the next step!.
Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan
Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken
__________________________________________________________
Ben ritrovati a tutti, carissimi!! ^_^
Era da un bel pò che non aggiornavo questo storyboard, ma
finalmente oltre all'ispirazione che mancava, ho trovato anche il
tempo!^^'''
Ormai mi rassegno! Cos'è? La quarta volta che spero di
concludere la "Saga Bett Mary"??!! xD Ahahahaha! Ma anche
stavolta..niente! Vedremo col prossimo aggiornamento se arriverò
ad un finale per il passato di questo interessante membro della ciurma
dell'Asso di Cuori!^^
Finalmente scopriamo come ha fatto la Marina a scoprire le segretissime
coordinate di Volcano Blind! Ed entra in scena l'autore del misfatto :
Yoshida Kuro. Voi che ne pensate di questo personaggio? :
A me non fa rabbia, nonostante il vile tradimento. Diciamo che si
è lasciato stupidamente accecare dalla sua ossessione di 'eterno
secondo' dietro a Bett. B'è! Nel prossimo capitolo (spero)
vorrei riuscire a far ancora più luce su di lui e sul rapporto
che lo ha legato da sempre alla famiglia Akarui. Eve per ora è
'passiva', ma presto (povero testone di Strawcacca..) scatenerà
un putiferio che farà pentire il viceammiraglio di essersi
avventurato a Volcano Blind. xD
Ebbene sì! Non riesco a nascondere il mio godimento, nel
descrivere un personaggio potente come Eve, in grado di far mangiare
acqua salata, polvere o sabbia agli idioti della Marina! Muahahahah! xD
A-ehm! Ok! Riprendiamoci!
Per quanto riguarda lo stato di avanzamento del Secondo Video dedicato
a questa Saga, eh.....il lavoro è lungo ed intenso, ma
stà procedendo bene. Abbiate pazienza, purtroppo di mani a
disposizione ne abbiamo solo quattro, e facciamo del nostro meglio!^^
Presto comunque, ci sarà la pubblicazione di un interessante
video che riguarda proprio lo stato di avanzamento dei lavori!
Quindi...non cambiate canale gente! (?) xD
Ok! Per il momento è tutto! Passo e chiudo e vi aspetto se lo vorrete, nella sezione recensioni!^__^
Per qualsiasi cosa o curiosità, potete
pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure
contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di
posta EFP!
Ci risentiamo al più presto con lo STEP011 !!!
Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!
Martychan
(Nota Importante: L'amministrazione
di EFP è stata contattata ed è al corrente di queste
particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il
più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del
Sito.)
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Capitolo 11 *** Storyboard11. A che punto siamo ***
Fight for Fire01
Fight for Fire Saga : The Official Video
In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono
riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti,
che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video
ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright©
Tutti i disegni presentati in questo
storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su
EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©
I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall,
Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk
Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi
secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary
Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole
comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©
I
personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy,
Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou,
Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i
soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in
alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di
Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il
viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole
comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©
Tenetevi sempre aggiornati per primi sulle ultime novità! Fight for Fire con
L'Angolo di Martychan è anche su Google+ Facebook e Twitter!!
Vi aspettiamo!!
Storyboard 11. A che punto siamo
Ben ritrovati a tutti carissimi!^^
E'
da un pò di tempo che lo Storyboard non viene aggiornato, ma
questo perchè eravamo in piena fase di elaborazione di un
mini-video dedicato ai W.I.P. (work in progress) ovvero ai lavori in
corso che comprendono i prossimi tre video dedicati alla Saga. In
tutto, i video che raccontano brevemente i momenti più salienti
della fanfiction 'Fight for Fire Saga' saranno quindi quattro,
comprendendo il primo già rilasciato on-line tempo fa,
intitolato 'Il cambiamento della Storia'.
Cosa mostreremo in questo piccolo video di lavori in corso?
Sarà
un allegro susseguirsi di immagini prese direttamente dal computer di
Itchi e dal mio, durante l'elaborazione delle future diapositive dei
prossimi video. Potrete vedere quindi in anteprima gli 'scheletri' dei
personaggi e i primi schizzi accompagnati dalle varie prove che abbiamo
fatto, prima di arrivare ai disegni puliti e definitivi, pronti per
essere colorati. Non mancheranno anche delle vignettine divertenti,
dove Itchi in particolare si è sbizzarrita a lasciare i suoi
commenti ed i suoi scleri personali mentre disegnava! xD E' stato
davvero divertente montare questo piccolo video, e speriamo davvero che
il risultato finale sia di vostro gradimento e vi strappi anche qualche
piccola risata.
Per
quanto riguarda QUANDO il secondo video con la seconda puntata,
sarà pronto e rilasciato, b'è, posso dirvi che se tutto
và bene e non avremo contrattempi significativi, dovremmo
riuscire ad ultimarlo entro la fine dell'estate. Nel caso i tempi si
allunghino, lasceremo sempre qui nello storyboard un avviso,
così come nelle pagine ufficiali de L'angolo di Martychan
presenti su Facebook, Google+ e Twitter. ;)
Il
capitolo successivo a questo, sarà interamente dedicato
all'ultima parte della storia di Bett Mary e del suo passato. Vedremo
come Eve riuscirà a sconfiggere il vice ammiraglio Strawberry,
scopriremo in che modo Kitai, il cugino di Bett, riuscirà a far
spostare l'isola e cambiare così le coordinate facendola tornare
segreta e inaccessibile. Capiremo meglio il rapporto complicato tra
Bett Mary e Yoshida Kuro e cosa, soprattutto, succederà proprio
a quest'ultimo, tornato alla sua isola come traditore.
Che
altro aggiungere? Perdonate se questo capitolo è stato usato in
maniera 'tecnica', ma urgeva davvero fare il punto della situazione e
non avevamo mezzo migliore se non lo storyboard per dare a tutti voi
questi aggiornamenti. Se avete domande o curiosità di qualsiasi
genere, non esistate a contattarci! :D Vi lasciamo quindi alla visione
di questo mini-video e vi diamo appuntamento prossimamente (non ho idea
di quando xD ) col prossimo capitolo!^^
cliccate sull'immagine oppure QUI per accedere direttamente al Trailer
Buona visione a tutti carissimi amici! Spero di ricevere tanti pareri e impressioni!
Fight for Fire Saga/The Official Video11- bye bye to the next step!.
Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan
Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken
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Ben ritrovati a tutti, carissimi!! ^_^
Madò! Era veramente un sacchissimo che non aggiornavo più questo storyboard!^^''
Chiedo venia a tutti, ma eravamo veramente presissime non solo con le
nostre faccende personali, ma anche con la preparazione e la correzione
dei vari disegni. Ora, quando li avremo pronti tutti (che non sembra
quando girano nel video, ma sono tantissimi! O_O''') saranno da
colorare! Quindi, pazienza ancora per un pò di tempo e poi, se
tutto và come deve, entro la fine dell'estate, dovremmo avere
pronto il secondo video con la seconda puntata.^^
Alla prossima, allora, con il capitolo conclusivo sul passato della nostra Bett Mary!
Ok! Per il momento è tutto! Passo e chiudo e vi aspetto se lo vorrete, nella sezione recensioni!^__^
Per qualsiasi cosa o curiosità, potete
pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure
contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di
posta EFP!
Ci risentiamo al più presto con lo STEP012 !!!
Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!
Martychan
(Nota Importante: L'amministrazione
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particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il
più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del
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