Fight for Fire Saga : The Official Video

di Martychan Fantasy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Storyboard01: Da dove tutto ha avuto inizio ***
Capitolo 2: *** Storyboard02: Un passo dopo l'altro ***
Capitolo 3: *** Storyboard03: Due chiacchiere sui Pirati dell'Asso di Cuori ***
Capitolo 4: *** Storyboard04: Marduk Boward, il medico dell'Asso di Cuori ***
Capitolo 5: *** Storyboard05: Lasciarsi illuminare ***
Capitolo 6: *** Storyboard06. Il clan del Dragone Nero ***
Capitolo 7: *** Storyboard07. La guerriera e la piratessa ***
Capitolo 8: *** Storyboard08. Il Drago e l'Asso ***
Capitolo 9: *** Storyboard09. Una luce per Bett ***
Capitolo 10: *** Storyboard10. Dolore e Rancore ***
Capitolo 11: *** Storyboard11. A che punto siamo ***



Capitolo 1
*** Storyboard01: Da dove tutto ha avuto inizio ***


Fight for Fire01
Fight for Fire Saga

Fight for Fire Saga : The Official Video

In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti, che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright
©

Tutti i disegni presentati in questo storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©

I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall, Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©

I personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy, Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou, Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©


Storyboard 01. Da dove tutto ha avuto inizio


L' idea di dare "vita" agli avvenimenti raccontati nella fanfiction 'Fight for Fire', è nata proprio per caso, quasi senza rendersene conto!. Tutto è cominciato un afoso giorno di luglio 2012, precisamente il 14/07/12 alle ore 11:24, quando avevo da poco postato il capitolo 4 della storia, col titolo: ' Grazie per essere qui', e la carissima Itchi, come un fulmine a ciel sereno, è arrivata a commentare con la prima di una lunga serie di esilaranti recensioni! xD

Mi sono così divertita nel leggere i suoi pensieri, un pò folli, ma tanto sinceri e gentili, che ci è venuto naturale, così come mi è felicemente successo con altre carissime e carissimi lettori della storia, di iniziare a sentirsi al di fuori di EFP. Tra noi in breve si è creato un affiatamento particolare, naturale e senza troppe pretese o idealizzazioni, tanto che in poco tempo, Itchi decise di sana pianta, di creare un disegno dedicato alla mia storia:

image00

Appena l'ho ricevuto ad una delle mie caselle di posta privata, non ho potuto fare a meno di strabuzzare gli occhi sia dalla felicità che dall'esaltazione che il disegno mi suscitava! Insomma! Avere lettori che si appassionano a ciò che scrivi, è per un autore fonte di soddisfazione, autostima, e conferma positiva a ciò che fai! Ma se in più, questi lettori, si mettono di loro, a dedicare al tuo lavoro un disegno...b'è! Direi che l'emozione positiva e le soddisfazioni raddoppiano!^^ 

In breve, quando io ed Itchi ci siamo risentite non molto tempo dopo, oltre a ricoprirla di complimenti per la sua bravura, ho iniziato a fantasticare con lei, ricordando gli avvenimenti originali della Saga di Marineford, mettendoci di mezzo quello che invece avevo scritto io, e che stravolgeva praticamente tutto. Ci siamo messe a ridere, e a chiederci, come sarebbe stato bello vedere DAVVERO, una Eve/Martine che spunta dal nulla e si butta in mezzo tra Akainu il maledetto ed Ace!. Dopo questa bella chiacchierata particolare, ho chiesto ad Itchi il permesso di colorare il suo disegno, visto che non me la cavo affatto male con alcuni programmi per la grafica ed affini, ed inoltre, le ho chiesto se le andava bene, che io utilizzassi il suo disegno come nuova copertina per la mia fanfiction:

image02

Così, pian piano, ho dato colore al bel disegno di Itchi, dandogli poi il posto 'di testata' in ogni capitolo della mia storia. Successivamente, nelle nostre chiacchiere serali, ci siamo di nuovo ritrovate a parlare dell'argomento Marineford, e ancora una volta, quasi per caso, una frase buttata lì tanto per dire, è stato il punto di partenza di tutto quanto: 

"Sarebbe proprio bello, vedere la fanfiction, come fosse un cartone animato!"

"Ma dai! Sai che non è per niente una brutta idea?"

Ora non ricordo di preciso, chi ha detto per prima cosa, ma erano frasi in mezzo a tantissime altre frasi, che però hanno dato il VIA a QUALCOSA. Successivamente, avendo l'idea che mi ronzava in testa, mattina, pomeriggio e sera (ci mancava solo la notte! xD), ho buttato là la richiesta a Itchi. Le ho proposto, se se la sentiva, di provare a  disegnare alcune scene di Marineford così come io le avevo raccontate nella fanfiction. Ne è stata da subito entusiasta, e così in breve tempo, si è calata alla grande direi, nel ruolo di 'Disegnatrice Ufficiale della FF'! xD 

Il primo disegno che ha realizzato è stato forse, quello che nell'originale, tutti noi ricordiamo come il momento più orrendo e crudele della Saga di Marineford:

step01

Però, gente! Vedere quella determinata scena, cambiata in meglio, in maniera così realistica e veritiera, tanto da poter vantare tranquillamente la sovrapposizione all'originale, mi ha fatto provare una sensazione positiva e bellissima, davvero incredibile!.

La fanfiction Fight for Fire, nata come semplice sfogo personale, ad un fatto cruento e negativo nel manga/anime One Piece, in origine, doveva essere solo una one-shot e niente più. Il prosequo di tutto, con una seconda, una terza e una quarta one-shot suddivise in parti, data la lunghezza dei testi, è venuto grazie all'entusiasmo, incoraggiamento e affetto di alcune e alcuni carissimi lettori, che ancora ringrazio di cuore, desiderosi e curiosi di poter avere la possibilità di leggere e proprio VEDERE attraverso la lettura, come tutto sarebbe potuto essere, in una maniera completamente diversa. Ho cercato quindi, documentandomi di nuovo meglio che potevo, su ogni personaggio originale di Oda, con cui avrei 'lavorato', di rimanere il più possibile fedele ai caratteri e personalità originali, per stare nel famoso IC, e al contempo, cercare pian piano, di far EVOLVERE ogni singolo individuo, in base alla nuova e completamente diversa situazione di una persona morta, che invece qui è ancora viva.

step02

Ammetto che non sempre è stato facile avere a che fare con le personalità di alcuni personaggi come Ace,Marco e Rayleigh, solo per citare quelli con cui ho sudato di più, anche per via del fatto, che mi ritrovavo a raccontare di qualcosa di nuovo e diverso, che nell'originale non esiste, e quindi la preoccupazione sul 'così andrà bene?' era spesso a braccetto con me mentre scrivevo. Colorare il disegno-scena di Itchi però, è stato un modo molto utile per scaricare dubbi e incertezze, e insieme ad alcune preziose amiche di penna, sempre pronte a sostenere le mie paranoie, sono riuscita a sogliere quelle preoccupazioni e incertezze, e scrivere più tranquillamente, seguento istinto, cuore e sensazioni, per come io conoscevo i personaggi, per come li avevo vissuti e sentiti dentro di me, facendo del mio meglio per mantenerli il più possibile fedeli a loro stessi, e in seguito, con le successive pubblicazioni delle varie one-shot, il riscontro dei lettori, mi ha felicemente confermato sempre di più, che ci ero riuscita.

Intanto, l'ultima parte della quarta one-shot, doveva concludere quella che era diventata ormai una 'raccolta', ma io per prima non ero per nulla convinta che tutto si sarebbe ridotto a delle one-shot, essendo una chiacchierona, ho il 'difetto', di scrivere, scrivere e scrivere tantissimo, senza rendermene conto prima, ma solo alla fine della lunghezza di un singolo capitolo! Questa cosa mi è stata fatta GENTILMENTE notare da una amica-lettrice, che mi ha incoraggiata a proseguire oltre le one-shot, perchè era chiaro, che quello che avevo da dire e raccontare, proprio non era ancora finito, e ci volevano una FANFICTION e dei CAPITOLI veri e propri per tutte le mie lunge, lunghissime parole! xD

step03Step04

 

Allora, dalle one-shot di Fight for Fire, nasceva quindi la fanfiction Fight for Fire : The Cronicles of Ace and Eve.

 

 

 

 

Fight for Fire Saga/The Official Video01- bye bye to the next step!.



Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan


Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken


 

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Ciao a tutti carissimi! ^_^

Come vi avevo anticipato tempo fa, nelle note dell'utlimo capitolo di "FforF", è iniziata la pubblicazione a racconto, dei vari passaggi e situazioni che hanno portato allo studio e realizzazione di alcuni video dedicati a questa fanfiction!^^
Sono molto fiera del lavoro che io e Itchi stiamo portando avanti! Non vi nascondo che è un bell'impegno non indifferente, ma è un impegno piacevole, portato avanti nelle ore o anche solo minuti liberi. Un impegno che spero con tutto il cuore, potrà dare anche a voi, quando potrete vedere i primi risultati, le stesse fantastiche e postitive emozioni, che stiamo provando noi!^^
Dunque..
Non ho la possibilità di dare delle date e tempistiche precise, sul quando il primo video arriverà! Intanto, e proprio per questo motivo, abbiamo pensato di tenervi aggiornati con questi capitoli storyboard, per raccontarvi e mostrarvi come portiamo avanti il tutto.

Spero che questo 'primo capitolo' vi sia piaciuto e vi abbia anche un pò incuriosito! Per qualsiasi cosa o curiosità, potete pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di posta EFP!

Ci risentiamo al più presto con lo STEP02 !!!



Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!

Martychan

(Nota Importante: L'amministrazione di EFP è stata contattata ed è al corrente di queste particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del Sito.)

 


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Capitolo 2
*** Storyboard02: Un passo dopo l'altro ***


Fight for Fire01
Fight for Fire Saga

Fight for Fire Saga : The Official Video

In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti, che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright
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Tutti i disegni presentati in questo storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©

I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall, Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©

I personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy, Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou, Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©


Storyboard 02. Un passo dopo l'altro


Non c'è mai stata l'idea chiara di come sarebbe stato questo video. Inizialmente, tutto si basava sul disegnare solo alcune scene della fanfiction, colorarle, e magari inserirle in qualche parte dei capitoli nella storia, ma niente di più. Tra le tante 'discussioni' e scambi di pareri con Itchi, è saltata poi fuori l'idea di creare per davvero un video 'in movimento'. C'era però un problema : nè io, nè tanto meno Itchi, sapevamo utilizzare quei famosi programmi per l'animazione che parte dai disegni, e che permette di animare nel vero senso della parola, tutto ciò che si vuole, da un braccio che si alza in alto, ad una bocca imbronciata che poi sorride. Quindi, che fare? Un video è un movimento, e non può essere totalmente statico!.

Esistono molti video in giro per il web, creati esclusivamente con immagini di qual si voglia genere, ma alcuni di questi sono veramente statici, perchè non danno a queste immagini, il minimo movimento. Per movimento, in un'immagine fissa, non elaborata con programmi 'movie', intendo quantomeno, lo spostamento da destra a sinistra, dall'alto al basso, in prospettiva panoramica, oppure, uscente o rientrante. In questo modo, si dà alle immagini un minimo di senso del movimento, che può catturare in maniera più sicura e coinvolgente, lo spettatore.

Ora, qui abbiamo lo stesso 'piccolo problema'. Abbiamo delle bellissime immagini, che già da sole parlano e coinvolgono molto, ma non abbiamo la possibilità di dare loro 'vita e movie', veri e propri, se non con piccoli stratagemmi come ho spiegato sopra.

Cosa è venuto quindi in mente a me e Itchi, non potendo permetterci di avere delle immagini animate?

Abbiamo deciso, di creare dei disegni 'a sequenza', che mostrano in vari momenti significativi, le scene più belle della fanfiction. In pratica abbiamo suddiviso più scene in più parti, per farvi un esempio: 

La scena di Marineford

Abbiamo mostrato il momento del pugno di Akainu bloccato da Martine, e i successivi momenti dopo questo avvenimento, riprendendo le espressioni o posizioni di altri personaggi presenti. (non posso svelarvi tutto quello che vedrete! xP)

La scena della prima sera di festa alla Mobydick

Anche qui, stesso discorso, in sequenze legate le une alle altre da filo logico, abbiamo mostrato i momenti più belli ed emozionati di quei determinati momenti.

Oltre a questa idea molto buona, non avendo la possibilità di far parlare i protagonisti, anche qui abbiamo optato per un'altra soluzione interessante. Ah! Prima di spiegarvi quale, questa proprio la devo scrivere! A propostito del 'far parlare i personaggi'!! Ancora arrossisco come un peperone al ricordo di questa particolare chiacchierata con Itchi! xD

La cara ragazza, mi ha suggerito, anche con varie frecciatine comiche, di registrare la MIA voce, e far PARLARE in questo modo Eve o Martine, in alcuni momenti più toccanti dei video. Ora, idea originalissima, bellissima, usata già da molti creatori di videofans prima di me, ma...ehm! Proprio, se devo essere sincera, non me la sono sentita! (troppo vergognosa,cosa volete che vi dica?? xD) Sarebbe stato fantastico, trovare qualcuno disposto a prestare la propria voce, sia maschile che femminile, per far dire qualche battuta da inserire nei video. Ammetto che l'idea mi era balenata eccome in mente! Però poi, calcolando tempistiche ed impegno, ho deciso di evitare la cosa, anche perchè, tirare in ballo altre persone, fargli fare le prove vocali ecc., sarebbe diventato un impegno troppo gravoso, che sarebbe andato ben al di là, della semplicità che invece hanno questi piccoli video. Poco male, perchè, tornando a quello che volevo spiegarvi prima, anche per la mancanza 'vocale' nei personaggi, abbiamo trovato alla fine una buona soluzione!.

Si tratta, in sostanza, di dare musicalità ai video, ovviando così al problema della mancanza dei dialoghi. E' quindi poi scattata la ricerca agli audio da introduzione, alle musiche contemporanee più belle e inerenti al tema della fanfiction, facendo bene attenzione alle parole in esse contenute, per poterne magari riportare qualche frase nel video, potendo accompagnare in questo modo, ogni immagine, e dare più coinvolgimento allo spettatore. Ogni canzone o musica orchestrale trovata, sono state ore di chiacchierate sia serie che divertenti, che però ci hanno alla fine portate a capire come impostare il tutto. Da UNO SOLO che doveva essere questo video dedica, siamo giunte alla conclusione, che per lunghezza e quantità di materiale, sarebbe stato suddiviso in più mini-video, con le diverse scene della storia, con la loro musica e parole dall'inizio alla fine.

story06

schizzo realizzato da Itchi

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adattamento e colorazione di Martychan

Per ingolosire ancora di più la vostra curiosità, posso darvi ancora qualche piccola informazione, per permettervi di farvi un'idea di come saranno questi videofans.

Tutti i video saranno 'individuali', nel senso che avranno un loro inzio e una loro fine, e racconteranno le scene più belle estrapolate dalla fanfiction. Allo stesso tempo, sono collegati tra loro, come fossero delle 'puntate', con canzone d'introduzione, testata, titolo, scene con cazone, canzone di chiusura.

In sostanza, verranno tutti impostati come fossero delle puntate anime vere e proprie! Speriamo davvero di fare un buon lavoro, per dare ai lettori e spettatori il meglio. Siamo anche coscienti, di non avere a disposizione chissà che programmi, e quindi non avremo la possibilità di creare effetti speciali esagerati o altro, ma nel nostro piccolo, lavoreremo facendo del nostro meglio, per regalarvi comunque, qualcosa di molto bello da vedere e rivedere tutte le volte che vorrete, e per poter sorridere un pò, come già stiamo facendo noi, nel vedere un qualcosa di diverso dall'originale, e di più positivo nell'idea di come le cose potevano andare.




Fight for Fire Saga/The Official Video02- bye bye to the next step!.



Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan


Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken


 

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Ciao a tutti carissimi! ^_^

Rieccomi qui, con lo STEP02 per raccontarvi ancora qualcosina di cosa stiamo combinando io e la cara Itchi! xD
Per darvi un'aggiornamento anche qui nelle note, posso dirvi che l'adattamento e colorazione delle scene dei video, stà andando avanti molto bene e abbastanza speditamente, lavoro e impegni vari permettendo, e quindi, speriamo al più presto, qualcosa vedrà la luce! xP


Per qualsiasi cosa o curiosità, potete pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di posta EFP!

Ci risentiamo al più presto con lo STEP03 !!!



Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!

Martychan

(Nota Importante: L'amministrazione di EFP è stata contattata ed è al corrente di queste particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del Sito.)

 


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Capitolo 3
*** Storyboard03: Due chiacchiere sui Pirati dell'Asso di Cuori ***


Fight for Fire01
Fight for Fire Saga

Fight for Fire Saga : The Official Video

In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti, che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright
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Tutti i disegni presentati in questo storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©

I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall, Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©

I personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy, Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou, Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©


Storyboard 03. Due chiacchiere sui Pirati dell'Asso di Cuori


In tanti mi hanno sempre chiesto, nelle mail qui su EFP, oppure nelle conversazioni a parte, come io sia riuscita a creare dal nulla, i compagni di ventura della nostra Eve. Mi è stato detto, con mio grandissimo piacere e soddisfazione, che questa ciurma di pirati, e la stessa nave Fire and Tunder, sono riusciti con estrema facilità, e addirittura, naturalezza, ad entrare sia nella storia originale di Oda, che nel cuore dei lettori. In tutta sincerità..non sò esattamente come ho fatto! Ahahah! xD Nel senso che la nascita e vita di questi personaggi, mi è venuta estremamente naturale, come fossero stati da sempre lì in maniera ovvia e scontata, accanto alla nostra buona ma un pò maldestra ed insicura piratessa.^^ Sono nati nella mia testa un pò folle, uno dietro l'altro, e riuscivo già a vederli negli occhi della mia mente, ancora prima di descriverli a computer. Non nascondo affatto, di essere anche stata molto influenzata positivamente, sia dai mugiwara di Rufy, che dai pirati del babbo!. Facendo nella mia testolina, un mix tra mugiwara, pirati di BB, e i miei gusti personali, ecco, sono nati i pirati dell'Asso di Cuori.

Cosa c'entrano i miei gusti personali?

B'è, per esempio! Per creare la bella e affascinante Viola, mi sono rifatta non solo allo stile Nami, ma ci ho aggiunto un pò di pepe e provocazione in più nel suo essere femminile. (parlando di vestiti e accessori! L'ho trasformata in una maniaca della moda! xD) Inoltre, ho associato a lei, come colore dominante nei capelli o nel suo colore preferito d'abbigliamento, la violetta, un fiore tra i miei preferiti. La violetta, nonostante sia un fiore che nasce come selvatico, è assai delicato e bello, ma allo stesso tempo, molto forte e risoluto nell'affrontare le intemperie o le situazioni più disparate! Pensate che una volta, mi è nata una piantina di violetta tra i sassi degli autobloccanti del cortile, dove c'è sempre secco e picchia un sole assurdo! Ma essendo un fiore forte, è cresciuto e vissuto anche in quel punto del mio giardino così sfavorevole! (io ovviamente, la innaffiavo ogni giorno, devo ammetterlo!).

Quindi, ho associato la violetta delicata e bella, ma anche forte e determinata, alla navigatrice e migliore amica della nostra Eve! E appunto, pensando a quel bel fiorellino, l'ho chiamata con un nome di fascino e risolutezza : Lein Von Viola. Doveva avere una persona forte come figura femminile di riferimento, quella testa complessata della mia Eve! ahahahah!^^

Per quanto riguarda Oscar! (turchino lestofante, fata turchina ecc. Poverino! Ha una lunga lista di soprannomi sfottò!) Ho sempre adorato la figura del fratello maggiore! Anche qui mi ha influenzato molto il rapporto speciale tra Ace e Rufy. Non mi interessava il legame di sangue vero e proprio, perchè da sempre sono convinta, che si può essere veri fratelli perchè ci si è scelti, e non per il sangue che ci scorre nelle vene! Bho, sarà che sono figlia unica? xD Non lo sò, ma è una convinzione che mi porto dentro tra le tante che ho!. Quindi, oltre ad una figura femminile dolce ma risoluta per Eve, ho pensato che servisse anche una figura di riferimento maschile, ancora più forte e decisa. E così è nato Oscar! Non ridete poverino! Ma ho proprio pensato alla famosa Fata Turchina di Pinocchio, quando meditavo sulla sua creazione! (Oscar non uccidermi! ahaha!) La buona madrina che viene in nostro soccorso nei momenti più bui, e che ci protegge sempre anche quando non la vediamo. Il nostro angelo custode insomma! Ed ecco com'è nato Flangwell Oscar.

Flangwell è un cognome strano vero? B'è, non significa niente e significa tutto! Il cognome di Oscar, non è altro che l'accozzaglia di idee che mi è venuta quando pensavo a lui come personaggio e alla sua personalità : spaccone, irriverente, casinista, fumantino... (un concorrente di Ace in fatto di carattere acceso!) Ecco che cosa significa il cognome Flangwell : un insieme di fastidioso rumore. Poi, il colore dominante che ho donato a Oscar nei capelli e nel vestiario, è il blu mischiato all'azzurro acceso. Adorando il mare ed il cielo limpido dell'estate, ho voluto donare questi colori a questo personaggio, che per Eve rappresenta tutto ciò di rassicurante e positivo che lei ha sempre desiderato di un fratello. E poi b'è..non potevo non dargli anche una ehm...certa bellezza e fascino maschile! xD Non ho proprio resistito! ahahahaahah!! ( non sò perchè rido).

Lucky Bett Mary.. Cosa dire di questa donna portentosa, con la forza dell'uomo più brutale, ed il fascino femminile prorompente ed accattivante? B'è! Volevo una figura materna e più saggia accanto ad Eve, oltre a Oscar e Viola che sono suoi coetanei. Una donna sulla trentina, con una vita già vissuta alle spalle, con un doloroso passato assai crudo e misterioso, tutto racchiuso in quell'enorme tatuaggio raffigurante un dragone nero su tutta la schiena. Una persona sensibile e amorevole, sempre pronta a consolare e spronare Eve con le parole giuste. Capace di dartele di santa ragione se lo meriti, ma anche di coccolarti e viziarti (eccessivamente Bett, eccessivamente! xP) come la più buona delle mamme. Insomma! Ho cercato di fondere la brutalità tipica di un omone grande e grosso, esperto lottatore di arti marziali, col corpo fascinoso e sensuale di una donna fatta e finita. Ho dato a Bett due braccia belle muscolose, proprio per far notare questa unione tra forza e grazia presenti in lei. Il biondo luminoso dei suoi lunghi capelli, raccolti in una coda di cavallo alta, l'ho dedicato al sole. Il sole caldo e luminoso che riscalda e rassicura, proprio come la cara, rude e amorevole Lucky Bett Mary.

Marduk Boward, il medico di bordo della Fire and Tunder. Oddio! Vi dico subito che il suo nome mi è venuto di getto! Inventato di sana pianta, non ha alcun senso! xD Per Bow, ho pensato subito ad un alto e nerboruto combattente. Una sorta di incrocio tra un mercenario abituato ai campi di battaglia più cruenti, e ad uno degli antichi guerrieri Maya del Messico! AHAHAHAHHAHA!!! Oddio che associazione assurda! Però credetemi! All'inizio ho fatto questo mix assurdo pensando a Bow! Ecco perchè, anche nel vestire ricorda tanto un soldato in cannottiera, pantalone verde, stivale, e bicipite gonfio in bella vista!. Poi mi sono ridimensionata un attimo e mi sono detta : "Calma Marty! Respira e ragiona! Sei nel contesto pirati, non sul campo di battaglia di Full Metal Panic!". uhuhuhuh! Scusate lo sviamento dal nostro discorso!^^

Allora, ho mantenuto un pò le fattezze dell'uomo abituato alle battaglie, associato questo al suo passato difficile, gli ho dato un tatuaggio tribale nero sulla spalla e parte del braccio destro, l'aria dura e quasi sempre accigliata e imbronciata, il pizzetto nero sul mento, e dei lunghi, lunghissimi capelli neri raccolti in una morbida treccia dietro la schiena. Questo non l'ho rivelato purtroppo nella mia storia, così come per Bett a cui ho dato solo un accenno della sua vita passata segnata da un lutto e un desiderio di vendetta. Anche Boward ha perduto delle persone molto care nel suo passato, ed è da allora che non si è più tagliato i capelli. Mah, forse in un prossimo capitolo di questo storyboard, approfondirò il passato di Boward, così potrete prenderne parte tutti, insieme a me!^_^

Ad ogni modo, Boward è il più anziano tra i vice capitani di Eve, coi suoi trentacinque anni. E' la figura di riferimento per tutti gli altri vice, non solo per l'età o perchè è il medico di bordo, ma perchè, come Bett ispira sicurezza materna, Boward accende nei suoi giovani compagni, la sicurezza della figura paterna. (si ho deciso! prossimamente vi svelo il suo passato!! xD)

Ninetine Frollo, il musico di bordo. 

Ninetine Van Lucas Arcibald Frollo, figlio del Governatore dell'isola di Rubinia nel Mare Occidentale. Un nobile. 

'na fatica per questo personaggio apparentemente timido e riservato, gente!. Ho sudato come una pazza, prima di tutto per la collocazione sia temporale che geografica della sua storia e vita, poi, per il suo collegamento con Brook e i Pirati Rumba (ma desideravo troppo legare in qualche modo i Mugiwara agli Asso di Cuori!!!), ed infine, per la sua realizzazione fisica vera e propria. Ero un pò in dubbio su di lui, ci ho pensato sù un pò, ma alla fine sono riuscita a tirare le conclusioni. Frollo all'apparenza, doveva essere un ragazzino di diciannove anni, dai capelli castani e gli occhi grigio-verdi, fisico nè magro nè muscoloso, un pò timido ed introverso, dall'animo sensibile e molto, molto abile con gli strumenti musicali. La sua storia la conoscete bene tutti, visto che gli ho dato largo spazio in uno dei capitoli della fanfiction. Ero un pò preoccupata di addentrarmi nell'argomento nobili e pirati, ma poi, anche incoraggiata da alcune carissime lettrici, ho deciso di provarci. Del resto, avevo proprio pensato a Sabo e alla sua storia, quando ho dato forma a Frollo ed alla sua. Sentivo il bisogno di avere in questa ciurma, l'animo fiero, puro, sensibile e musicale. E chi meglio di Frollo, poteva esserlo?.

E arriviamo ai due pestiferi e casinistici fratellini di fatto : Supper Tuono e Abigaw O' Neil!.

Loro due sono i miei piccoli amorini! xD Ahahahahah!!! Li ho amati alla follia da subito, non appena hanno preso forma nella mia mente, e concretezza nello scritto. Anche a loro ho dedicato un ampio spazio in un capitolo della storia, perchè sentivo che se lo meritavano tutto. Oltre alle figure maggiori di riferimento, di un fratello ed una sorella, di un padre e una madre, all'interno della ciurma, ero certa che Eve avesse bisogno, anche di due figure fraterne, più giovani e bisognose della sua protezione, o per meglio dire, di uno scambio reciproco di certezze, protezione e amore, tra lei e i due piccoli fratelli. Ed ecco nascere Tuono e Neil, due sventurati orfani, che legano per un destino crudele comune, crescono insieme come veri fratelli, negli stenti e nella miseria, per poi rinascere e iniziare davvero a vivere con l'arrivo di Eve. Per Tuono, il maggiore dei due, ho pensato subito ai colori accesi del giallo intenso, tipici di un 'fulmine a ciel sereno' come si suol dire! uhuhuhhu!!^^ Abilissimo carpentiere, nonostante la giovane età (solo sedici anni), ha un dono di natura, e lo si potrebbe tranquillamente paragonare quasi a Franky, per la sua bravura di mastro carpentiere. Predilige l'uso delle pistole, ma non disdegna la spada all'occorrenza.

Per quanto riguarda Abigaw O' Neil, il più piccolo dei due (quindici anni), pfff! mi viene da ridere a pensare a lui!. E' proprio il classico fratello minore, innamorato perso della sua sorellina, che farebbe a botte con qualsiasi uomo le si avvicini, terrorizzato all'idea che gliela portino via! xD AHAHAHAHAH!!! Nonostante questo, Neil è adorabile! Buono, sensibile, determinato e fedele fino alla morte. A lui ho pensato, come ad un diamante un pò grezzo all'inizio, ma poi l'ho associato allo smeraldo. Quella pietra verde, dalla bellissima luce e colore così particolare e magnetica. Così, gli ho dato come colore dominante nei capelli e negli occhi, questo particolare colore. Alla fine lui è il piccolo tesoro di Eve, no? xD

HeartPirates

schizzo realizzato da Itchi per le diapositive dell'Opening dei video

Che altro dire sui pirati dell'Asso di Cuori?

Oltre ai sette vice capitani, la Fire and Tunder, ospita anche altri componenti secondari della ciurma. Uomini di tutte le età e ceti sociali, che si sono uniti a Eve nel corso dei suoi viaggi prima di raggiungere la Moby Dick, convinti che con lei, avrebbero potuto ricominciare. Persone con diverse storie alle spalle, ma nessuna di esse discriminata, ma, se con buone intenzioni e con i giusti ideali, accettata senza alcun problema. (e anche qui, ammirando tanto la figura di Edward Newgate, ho fatto un pò del suo modo di pensare, parte del modo di pensare di Eve!) 

I due pirati secondari che più sono spiccati, e che ho spesso citato in alcuni momenti sulla Fire and Tunder, sono stati Matthew e Louis. Il primo, un vecchio lupo di mare di una cinquantina d'anni, con molte storie ed esperienze di vita alle spalle, che in Eve rivede un pò la figlia perduta, ed il secondo, Louis, un giovane mozzo ventenne, col grande sogno di diventare un giorno un grande pirata ricordato nella storia. Entrambi, sono le vedette della Fire, che si alternano nella sorveglianza della nave tra il giorno e la notte, ed è divertente il loro battibeccoso rapporto. Sempre pronti a bisticciare e farsi dispetti di ogni tipo, strappando sempre grasse risate al loro capitano ed ai loro compagni. Paiono a tutti uno zio che vuole fare ancora il ragazzino, ed il suo giovane e un pò sbadato nipote vendicativo. xD

In tutto, togliendo i sette vice capitani, la Fire and Tunder conta una ventina e più membri della ciurma. Non ho voluto esagerare nella quantità dell'equipaggio di Eve, perchè gestire troppi personaggi, anche se secondari e di sfondo alla storia diciamo, sarebbe diventato troppo complesso!.

Storyboard 03 BONUS. Trailer01 della Saga!!

Avete capito bene!! Non stò vaneggiando! xD Dopo settimane, settimane, e SEETTTIIIMANEEE, di duro lavoro e impegno, fatto anche solo di minuti o secondi, o piccoli spazi di serate a disposizione.. Sono FINALMENTE riuscita a colorare, tagliare e montare, il PRIMO TRAILER UFFICIALE !!!! YEEHHHH!!!!! ^O^

Non sapete quanto io ed Itchi siamo felici, gasate ed orgogliose per questo!!^^ Per adesso non è molto! E' solo una piccola anticipazione che vi mostra qualcosina di cosa vedrete nei video veri e propri, ma almeno vi farete un'idea!.

Trailer01

cliccate sull'immagine oppure QUI per accedere direttamente al Trailer

Speriamo con tutto il cuore che vi piaccia, e vi possa regalare le prime bellissime emozioni che abbiamo provato noi!^^ Fateci sapere se vi và, cosa vi è sembrato!.




Fight for Fire Saga/The Official Video03- bye bye to the next step!.



Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan


Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken


 

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Ciao a tutti carissimi! ^_^

Eccomi finalmente, con lo STEP03 dopo un pò di tempo.
Tra il ponte del 25 Aprile, e l'imminente 1 Maggio, non ho  avuto praticamente quasi il tempo per respirare! xD
Ma ce l'ho fatta! Giuro che non sò ancora come (lo dico ogni volta), ma ci sono riuscita, a scrivere anche questa parte dello storyboard, ed a rilasciare on-line il primo trailer ufficiale dedicato alla Saga!! ^o^
Siamo davvero fiere di questo primo piccolo risultato, e speriamo davvero che vi possa piacere ed emozionare almeno un pò!.


Per qualsiasi cosa o curiosità, potete pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di posta EFP!

Ci risentiamo al più presto con lo STEP04 !!!



Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!

Martychan

(Nota Importante: L'amministrazione di EFP è stata contattata ed è al corrente di queste particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del Sito.)

 


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Capitolo 4
*** Storyboard04: Marduk Boward, il medico dell'Asso di Cuori ***


Fight for Fire01
Fight for Fire Saga

Fight for Fire Saga : The Official Video

In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti, che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright
©

Tutti i disegni presentati in questo storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©

I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall, Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©

I personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy, Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou, Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©


Storyboard 04. Marduk Boward, il medico dell'Asso di Cuori


Eccoci qua, cari amici!^^

Come promesso nello scorso capitolo, in questa parte dello storyboard, approfondirò di più la storia del nostro serio e muscoloso pirata medico. (in più, vi mostrerò altri piccoli "step" delle immagini work in progress, per il video^^)

La storia sul passato di Boward, l'ho sempre avuta in mente, mentre scrivevo la ff, così com'è stato per tutti gli altri pirati di Eve. La questione, è stata puramente per mancanza di spazio negli ultimi capitoli finali, dato che mi ero prefissata testardamente di restare nei 20 capitoli. Così, ho fatto la scelta di accennare solamente qualcosa del passato di Boward e di Bett Mary, un pò anche per lasciare il sapore della "storia aperta" e della curiosità nei lettori.^^ Volevo che si percepisse, che anche se la ff in sè, era conclusa con 20 capitoli, era sempre aperta e poteva continuare nella fantasia e fantasticheria di ogni lettore. Non escludo in un futuro prossimo, di scrivere un seguito di "FforF", anche perchè tantissimi di voi mi hanno scritto e detto che non potevo lasciare quel maledetto di Teach a ridersela nel Nuovo Mondo, pronto a rapire Eve da un momento all'altro, senza dargli la lezione che si merita da ormai troppo tempo! xD

Ahahahahahahahah!!! Quando ho letto questi messaggi su Efp, ho prima sorriso intenerita dall'affetto che ha riscontrato questa storia in tanti di voi, e poi ho ridacchiato tra me e me, pensando che effettivamente...una bella batosta a quel peloso e puzzolente antagonista di Op, bisogna proprio darla!. Non sò assolutamente se e quando! Per ora la possibilità di un continuo resta solo un'idea nella mia testolina folle...ma non si sà mai.

Tornando al nostro Bow..

Approfitto quindi, di questo spazio dello storyboard dei video, per approfondire con voi il suo passato e la sua storia.

Marduk Boward, viveva da quando era nato, prima coi suoi amati genitori, e poi anche in seguito alla loro prematura morte, su una piccola isoletta pacifica e tranquilla, nel Mare Orientale, Vanilla Island. Così come suggerisce il nome di questa piccola isola, è un luogo davvero tranquillo, pacifico e 'leggero', circondato spesso da piccole e candide nuvolette che sembrano zucchero filato. In quest'isola la maggior fonte di sostentamento e guadagno, per i suoi abitanti, è rappresentato dalla coltivazione di 'fiori da zucchero', piccoli e graziosi fiorellini candidi che crescono come cespugli in grandi distese di campi coltivati. (non chiedetemi dove mi è uscito il 'fiore da zucchero' xD. Pensavo alle coltivazioni dello zucchero e mi è saltato in mente, di inventarmi dei fiorellini che se trattati, producono dell'ottimo zucchero! xD ahahahaha! ok sono pazza, ma voi ormai lo sapete! Le idee mi saltano alla testa così dal niente!)

Boward, da quando era bambino, aiutava i suoi genitori nella coltivazione di questi fiorellini da zucchero nei loro campi, facendo ottimi affari coi commercianti delle altre isole, ed avendo così la possibilità di fare una vita agiata e tranquilla. Sull'isola di Vanilla, oltre alle coltivazioni dei fiori da zucchero, esistevano anche una Scuola di Medicina, ed una Scuola Militare, quest'ultima affilliata ovviamente alla Marina, che formava sin dalla tenera età, i migliori elementi nativi dell'isola, per poi spedirli nelle sedi maggiori militari, dove continuare l'addestramento, per diventare dei veri e propri soldati al servizio del Governo.

Questo però, non interessava minimamente a Boward, e nemmeno era stato preso in considerazione dagli esaminatori di quella Scuola che, quando lo passarono in rassegna con altri bambini, lo scartarono perchè troppo gracile e delicato. Boward continuò così la sua attività di coltivatore con la sua famiglia, passando anni d'infanzia e adolescenza, felici e spensierati, con molti amici uniti e affiatati. Tra questi amici, c'era Lilian, una bellissima ragazzina dai capelli color del miele e gli occhi azzurri come il cielo. Boward aveva avuto da sempre un debole per lei, e cercava di dimostrarglielo in ogni modo. Lilian gli voleva molto bene, ma lo considerava solo un caro amico, quasi un fratello, ma nulla di più. Quando entrambi compirono quindici anni, l'età in cui i primi amori e sentimenti diventano più forti e passionali, Boward cercò di confessarle ciò che provava, portandola al tramonto su un'altura dell'isola, che mostrava uno spettacolo mozzafiato tra cielo e mare. Quando il giovane stava finalmente trovando il coraggio per confessarle tutto, vennero interrotti dall'arrivo di uno dei loro amici che frequentava la Scuola Militare e con cui Lilian usciva da qualche tempo. Alla vista dei due, che si abbracciavano e scambiavano effusioni, in Boward scoppiò improvvisamente qualcosa, e capì, o almeno si convinse amaramente, per cosa la sua bella amata avesse un debole. Uomini forti, prestanti, che infondono sicurezza. Erano tutte cose che a Boward non erano mai interessate, perchè non le riteneva importanti per dimostrare il vero valore di un'uomo, che, secondo lui, risiedeva in tutt'altro che la sola forza fisica. Ma per Lilian, per il suo amore, per riuscire disperatamente a fare in modo che lei lo guardasse come ora guardava quel Peter, si sarebbe spezzato anche tutte le ossa del corpo, se fosse stato necessario. 

Così, decise di presentarsi alla Scuola Militare, chiedendo di essere accettato come 'recluta in prova', ben sapendo che col fisico debole e smilzo che si ritrovava ad avere, non aveva poi molte possibilità. Nonostante le iniziali resistenze del Direttore della Scuola, grazie alla sua testardaggine, Boward riuscì a farsi accettare, a patto che si sottoponesse agli addestramenti più duri, e che in più, si dedicasse a prestare servizio come tuttofare, dalle pulizie delle camerate alle cucine. Niente spaventò il coraggioso e testardo ragazzo, che si impegnò con tutta l'anima, deciso a raggiungere il suo obbiettivo : Lilian. Salutati i genitori, perplessi e preoccupati per lui, si trasferì a vivere nella Scuola, iniziando così la sua lenta e dura metamorfosi fisica. Inizialmente, veniva continuamente vessato da tutti per il suo fisico secco, anche da Peter e da alcuni di quelli che un tempo, quando erano bambini, erano stati suoi compagni di giochi. Nemmeno questo lo scoraggiò, anzi, tra angherie e soprusi, andava avanti testardamente, iniziando lentamente, coi mesi che passavano, a sentire i primi risultati nel suo corpo. Gli insegnanti o i suoi compagni superiori, non avevano alcuna pietà, ma questo per lui era solo il modo migliore. Più veniva portato al limite fisico, più lui caparbio anche a costo di consumarsi, arrivava alla fine a superarlo, pronto per un limite nuovo.

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Akainu, scena originale di Marineford, ripresa per 'FforF' e modificata per l'intromissione di Martine Dowall. Disegno realizzato da Itchi, colorazione a computer 'in progress' di Martychan.

Anche Lilian era preoccupata per Boward. Gli voleva molto bene, e non riusciva assolutamente a capire, cosa in quel suo gentile e delicato amico fosse cambiato, al punto da fargli desiderare qualcosa che prima aveva sempre ignorato. Trascorse comunque un anno, ed una sera d'estate, alla festa tradizionale che si svolgeva da sempre su Vanilla, Lilian prese da parte Boward per parlargli. Inizialmente, si sentì un pò a disagio, quasi intimorita dal suo mutamento fisico. Boward era molto cresciuto in altezza, ed il suo fisico non più mingherlino, era molto ingrossato e muscoloso. I capelli neri, che aveva sempre tenuti ordinati e corti, tirati da un lato del viso, ora erano lunghi fin quasi sulle spalle, scompigliati e ribelli. Il viso gentile e sorridente, era indurito dai tanti dolorosi allenamenti, e perennemente serio ed imperturbabile. Lilian non riusciva a capire cosa fosse successo a Boward, e nonostante il disagio, gli parlò delle sue preoccupazioni, arrivando con lui fino al litigio. Boward dal canto suo, era furente, perchè nonostante tutto il suo impegno e sacrificio, Lilian continuava a vedersi con l'odioso e stupido Peter, che nel tempo vissuto nella Scuola, aveva imparato a conoscere bene. Peter era un ragazzo egoista e prepotente col prossimo, e nei suoi idioti discorsi di camerata coi compagni, non faceva nemmeno eccezzione per ciò che si permetteva di dire o pensare di Lilian. Nella lite con lei, Boward esasperato, arrivò a urlarle in faccia perchè fosse entrato nella Scuola Militare, e perchè fosse cambiato: per lei e perchè l'amava da quando erano bambini. Finì per baciarla con prepotenza nell'impeto della confessione e della lite, ottenendo solo uno schiaffo, e la fuga confusa ed in lacrime di Lilian. Dopo quell'episodio, non si parlarono più per molto tempo, ed in quel tempo, quando capitava dai suoi genitori, oppure per le vie del paese, Boward la incontrava o con le amiche, o con l'idiota di Peter, ma tra loro, mai un saluto. Passarono altri mesi, e alla vigilia dell'inverno, quando su Vanilla le nuvole si ingrossavano e facevano cadere la neve, una sera come tante che era in libera uscita dalla Scuola, Boward assisstette alla scena che da sempre temeva di poter vedere un giorno. C'erano Lilian e Peter, in un angolo semibuio della piazza del paese. Mentre tra la confusione della gente che si affannava in ogni dove, tra risa e saluti allegri, in quell'angolo, Peter cercava di ottenere da Lilian un bacio, ma non riuscendoci, alle resistenze della ragazza, le mise rabbiosamente le mani addosso, cercando di arrivare a toccarla sul petto. Quella scena prepotente e violenta, fece esplodere Boward come un vulcano. Si avventò su Peter in pochi secondi, ingaggiando con lui una dura lotta a mani nude. Alla fine, Boward ebbe la meglio, e riuscì a stendere l'idiota che un tempo ormai troppo lontano, era stato un suo caro amico. Alla scena, oltre alla gente, avevano assistito alcuni compagni della Scuola, che da quel momento, decisero di stare dalla parte di Boward. 

Nonostante tutto, Boward non rivolse una parola a Lilian. Dopo la disputa, si caricò Peter sulle spalle in silenzio, ritornando con gli altri compagni alla scuola. In Lilian invece, già da quel loro litigio e bacio di alcuni mesi prima, qualcosa si era prepotentemente mosso, e si agitava burrascosamente. Cominciava a capire, che in lei, c'era qualcosa di davvero più profondo dell'amicizia per Boward. La sua bontà e lealtà, nonostante il mutamento fisico, erano rimaste inalterate, ed era questo che lo differenziava in maniera marcata da Peter. Boward era rimasto il ragazzo buono e gentile di sempre. Lilian non fece passare troppo tempo, e quando l'inverno su Vanilla fu nel suo pieno, e gli studenti della Scuola Militare, avevano il permesso di tornare a casa alcune settimane, andò una sera a trovare Boward a casa. Il giovane fu stupito ed emozionato dentro di sè, di ritrovarsela davanti dopo tutto quello che era successo, ma fuori, continuava a mostrarsi serio ed imperturbabile. Fu un pò brusco nei modi, nonostante Lilian cercasse timidamente di parlargli e spiegargli cosa provava dentro. Finirono nuovamente per litigare, ma questa volta, nell'agitazione generale, fu Lilian a prendere di scatto il volto di Boward tra le mani, baciandolo appassionatamente. Inizialmente, l'istinto della ragazza, fu quello di staccarsi subito da lui, fuggire via e lasciar perdere tutto, terrorizzata all'idea che la respingesse in malo modo, rovinando così del tutto, quel poco che ancora restava della loro amicizia. Ma contrariamente a tutti i suoi timori, Boward la trattenne, avvolgendola in un abbraccio forte ma gentile, stringendola con calore tra le braccia, ricambiando quel bacio con tutto l'amore che sentiva per lei. Da quel momento, dopo essersi chiariti, Lilian e Boward presero a frequentarsi, riscoprendo un'unione ed un amore reciproco, meraviglioso e puro.

Passarono alcuni anni..

Al compimento dei vent'anni, Boward ottenne il Diploma coi massimi voti alla Scuola Militare di Vanilla, ricevendo molti elogi e complimenti dai Marines venuti come esaminatori esterni, durante le prove finali. Per Boward si prospettava un roseo futuro come soldato all'interno della Marina. Il destino però, gli eventi, ed il corso della vita, che non è mai dritto come tutti noi vorremmo, iniziò a lasciare i suoi primi oscuri segni. I genitori di Boward, morirono in un disgraziato incidente. Un giorno, che tornavano dal porto dell'isola, dopo una grossa  consegna dei loro fiori da zucchero, il cavallo, incontrato un lupo sceso dai monti del nord, si era imbizzarrito, facendo cadere il padre dal carro, colpito poi in testa da uno zoccolo, e la madre, rimasta indifesa, ferita a morte dall'animale selvatico affamato. Non erano molti i casi in cui i lupi scendevano dalle montagne di Vanilla, avventurandosi a valle vicino alle abitazioni, salvo, dopo un lungo e rigido inverno che li aveva molto provati ed affamati, come era disgraziatamente capitato quell'anno. Così, rimasto solo, Boward decise di lasciar perdere con la carriera militare, e prese in mano la piccola azienda di famiglia, continuando personalmente, aiutato dai fedeli braccianti del padre, la produzione dei fiori da zucchero. Lilian in tutto questo, decise di non lasciar solo Boward, e prese a lavorare con lui nei campi. Dopo non molti mesi dalla disgrazia, ritrovata una certa serenità e deciso ad andare avanti con la sua vita, Boward chiese a Lilian di sposarlo. Era consapevole che erano entrambi molto giovani, ma l'amava molto, la sentiva così vicina e affine a sè, che non trovò alcun motivo per non desiderare di vivere per sempre insieme a lei. Lilian accettò con le lacrime agli occhi, ed in capo ad una manciata di mesi, si sposarono. Dopo due anni, trascorsi nella pace e nella gioia, all'età di ventidue anni, Boward seppe che presto sarebbe diventato padre. Lilian era incinta del loro primo figlio. Dopo nove mesi, nacque una splendida bambina che i due decisero di chiamare Juliet.

Sembrava che la vita, dopo un grande dolore, avesse deciso di ridare a Boward grandi felicità in famiglia, e grandi soddisfazioni e ricchezze nel lavoro. Juliet cresceva bene ed in salute, ed era una meraviglia di creatura. Quei sei anni che passarono prima della 'fine' della vita di Boward, furono i più splendidi e luminosi. Ma di nuovo, scese il buio, e questa volta, fu un'oscurità così nera, fredda e profonda, che per il coraggioso e buon giovane, la morte sarebbe stata solo un misero sollievo. Aveva ventotto anni Boward, quando tutto il suo mondo cadde in pezzi. Su Vanilla Island, una mattina luminosa di primavera, arrivarono i pirati. Non era una novità invero, che passassero o si fermassero spesso, ciurme di pirati o briganti, ma questi erano la feccia della peggior specie della pirateria. Erano quella categoria di pirati, crudeli e senza alcuna pietà per il prossimo. Tagliagole senza memoria di cosa significasse essere umani, assetati di richezze e delle vite del prossimo, convinti di poterne disporre a loro capriccio e piacimento. Pirati senza sogni e senza onore, indegni dello stesso titolo di cui tanto si vantano. Vanilla fu messa sotto assedio dai colpi di cannone e di spade, ed in poco tempo, tutta l'isola andava a fuoco. Gli studendi della Scuola Militare erano in minoranza di numero, rispetto ai malvagi invasori, arrivati con ben tre navi pirata delle più grandi. La gente gridava, fuggiva dove e come poteva, i bambini piangevano, le madri e le sorelle venivano violate in ogni angolo possibile del paese, i padri ed i fratelli, sgozzati e fatti a pezzi. I fiori da zucchero di Vanilla, bruciavano e diventavano cenere al vento. 

Boward quella mattina, era stato chiamato alla Scuola Militare per discutere su un suo possibile impiego come insegnante per le nuove reclute, data la sua bravura ed eccellenza. Quando l'attacco ebbe inizio, rimase bloccato a combattere con gli altri compagni della scuola, impossibilitato a raggiungere la sua casa, sua moglie e sua figlia. Passarono minuti, ore ed ore, prima che lo scontro avesse una fine, grazie all'intervento di una divisione della Marina, a cui la Scuola era riuscita a mandare l'allarme.

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Disegno realizzato da Itchi. Colorazione a computer 'in progress' di Martychan.

Quando finalmente, tra le fiamme rimaste ancora a dilaniare prati, campi e boschi, Boward riuscì a raggiungere la sua casa, una parte di sè, si spense per sempre in quel momento. La sua casa era stata distrutta dal fuoco, e tra le macerie, riconobbe i corpi carbonizzati dei braccianti che lavoravano con lui. Cercando disperatamente Lilian e Juliet, finì per arrivare ai suoi amati campi di fiori da zucchero, trovandovi però solo cenere e polvere. Su un cespuglio di fiori rimasto semi intatto, intravide da lontano, uno dei nastrini rossi che solevano adornare i capelli di sua figlia. Col cuore in gola, corse in quel punto, ritrovando così i corpi senza vita di Lilian, coi vestiti logori dalla violenza ed il corpo ferito ovunque, e poco più in là, il corpicino della sua piccola Juliet, con la testa decapitata. 

Vomito, dolori lancinanti alla testa ed al petto, vertigini, sangue dalla bocca per il troppo mordersi la guancia dall'interno.. Boward desiderò solo di poter morire in quell'istante, perchè tutto ciò che amava, tutto ciò che rappresentava la sua vita ed il suo senso d'esistere, gli era stato strappato via per sempre. Pianse, gridò e le sue urla riecheggiarono per tutta la piccola isola di Vanilla, ora così silenziosa e dilaniata.

Fu ritrovato ore dopo, svenuto poco distante dai corpi delle sue donne, da alcuni compagni della Scuola Militare, e alcuni soldati della Marina. Quando si risvegliò, nel letto dell'infermeria della Scuola di Medicina, inizialmente, cercò di fare di tutto per ferirsi in modo grave, costringendo i dottori a sedarlo continuamente. Boward non voleva più vivere, perchè la sua vita non aveva più alcun senso, senza Lilian e Juliet. 

All'inizio, mentre pian piano Vanilla rinasceva dalle sue ceneri, e la vita sull'isola ricominciava a scorrere, Boward si muoveva tra la gente come l'ombra di sè stesso. Cercò di recuperare le poche piante di fiori da zucchero, sopravvissute al fuoco, muovendosi, respirando, lavorando, mangiando poco e niente, dando una parvenza di sè agli altri, di uno che cerca di andare avanti, anche se in realtà, dentro continuava ad essere un morto che finge di essere vivo. Quando la vita e l'attività di Vanilla, ricominciò a girare a pieno, Boward aveva ripreso a commerciare i suoi fiori da zucchero, in silenzio, sempre scuro in volto, completamente solo. Si era isolato completamente dalla vita del paese, anche se tutti continuavano a volergli bene e ad aiutarlo come potevano. Nella mente, sia il giorno che la notte, le immagini di quel giorno nefasto, e dei corpi martoriati delle sue amate Lilian e Juliet, erano sempre vive e brucianti ferite senza possibilità di guarigione. Intanto, dentro di lui cresceva sempre di più una rabbia feroce e sorda contro qualsiasi pirata. Al solo sentirli nominare o sui giornali, o per bocca della gente del paese, in Boward si accendeva la fiamma della vendetta. Non gli importava nulla di che pirati fossero o come si comportassero. Li odiava tutti nel medesimo modo. I pirati che avevano distrutto la sua vita, erano morti e sepolti da anni ormai, ma in lui la pace era tutto fuorchè possibile nonostante la consapevolezza di ciò. Quando compì trent'anni, Boward assistette di nuovo all'arrivo di una nave di pirati su Vanilla. Questi però, erano diversi da coloro che l'avevano invasa e messa a fuoco e fiamme, perchè semplici pirati buontemponi col sogno di trovare lo One Piece, di passaggio sull'isola per fare rifornimenti. Nonostante non dessero alcun segno ostile, e si fossero fermati all'osteria del porto, evitando di entrare nel cuore dell'isola, Boward non ci vide più, e trovò in quel gruppo di ridanciani e pacifici pirati, lo sfogo a tutti i suoi dolori e frustrazioni. A nulla valsero i richiami dei suoi vecchi compagni della Scuola Militare, a nulla valsero le voci degli amici di paese che lo intimavano a fermarsi. Boward si recò all'osteria del porto, e si avventò con tutta la sua furia, rabbia e dolore, su quel piccolo gruppetto di sorridenti e canterini pirati innocui, trucidandoli e uccidendoli uno ad uno ad una velocità e perfezione nei colpi impressionante. Li fece a pezzi uno ad uno, lasciando per ultimo il loro capitano, riservandosi il gusto di guardarlo negli occhi mentre gli puntava la sua pistola in fronte e poco dopo premeva il grilletto. Ma anche così, anche dopo essersi rivalso su un gruppo di innocenti, con la sola colpa di fregiarsi del titolo di 'uomini liberi del mare', Boward non si sentiva affatto meglio. Le immagini dolorose erano ancora lì, fisse nella sua mente, il dolore e la rabbia ancor più gradi di prima, ed un'irrefrenabile voglia di puntarsi alla tempia la pistola che gli tremava tra le mani, grande quanto il male che sentiva nel cuore.

Inaspettatamente, fu Peter a fermarlo, poggiando la sua mano su quella che Boward si stava portando alla testa, pronto ad uccidersi. Proprio quell'idiota di Peter, che anni addietro aveva cercato di far del male alla sua Lilian, anche se solo per via dell'irruenza dettata dalla giovane età adolescente.

-Questo non è da te. Così continui a far soffrire Lilian e Juliet.-

Fu tutto ciò che Peter disse a Boward, guardandolo fisso negli occhi, riuscendo infine a levargli la pistola dalla mano. Peter in quegli anni era cambiato. Osservando Boward, dopo la loro lite per via di Lilian, aveva imparato da lui, cosa volesse dire il rispetto e la lealtà verso il prossimo. Si erano riavvicinati un poco, diventando due compagni rispettosi l'uno dell'altro, durante gli ultimi anni d'addestramento. Ora, che proprio Peter faceva sciogliere qualcosa in lui con quelle parole, Boward si lasciò andare ad un pianto profondo e disperato. Un pianto di liberazione e accettazione della realtà crudele in cui era costretto a vivere, senza Lilian e senza Juliet. Poi, rimase ad osservare i corpi dei pirati che lui stesso aveva brutalmente sterminato, ricordando il giorno dell'attacco a Vanilla, tutta quella gente gravemente ferita, ed i dottori della Scuola di Medicina che non bastavano per prestare soccorso a tutti. Lui, che da semplice contadino, era diventato un valente soldato, ora si sentiva sporco come il peggiore degli assassini. Desiderava fare qualcosa, combattere quel dolore e quelle persecuzioni mentali che continuava ad autoinfliggersi.

La Marina, saputi i fatti accaduti al porto di Vanilla, elogiò Boward e la sua incredibile bravura di combattente, cercando ancora di convincerlo ad arruolarsi. Boward rimase disgustato dalle parole e dall'atteggiamento dei marines che un tempo aveva tanto ammirato, e che ora, lo applaudivano perchè aveva levato di mezzo dal mondo e dall'ordine, un altro sudicio branco di inutili morti di fame. Si chiese, come potessero quei soldati, che dovevano essere giusti e corretti nel giudizio, elogiarlo in quel frangente? D'accordo che erano dei pirati, ma erano pur sempre degli esseri umani, delle persone! E lui si sentiva solo da condannare per il modo in cui si era avventato su di loro. Ricordò, come ridevano, come cantavano spensierati tra loro in quell'osteria, prima che la sua furia si scatenasse. Ricordò, che alcuni di quei pirati lo avevano guardato mentre si avvicinava, sorridendogli e alzando il calice di birra nella sua direzione, come a volerlo invitare ad unirsi a loro nella festa, nonostante fossero perfetti sconosciuti.

Allora, Boward capì cosa doveva fare, e cosa era giusto fare.

Rifiutò nuovamente l'offerta della Marina, intimandoli di non cercarlo mai più. Raccolse ad uno ad uno i corpi di quei pirati, e li seppellì nel modo migliore che potè, su una delle alture dell'isola che dava sul mare, e prese in custodia la loro nave pirata. Poi, deciso come ormai i suoi compagni e la gente del paese, non lo vedevano da tempo, andò alla Scuola Militare e si fece rinchiudere in una delle prigioni sotterranee, fermamente convinto di dover passare lì dentro molto del suo tempo, per poter ripagare, seppur in misera parte, al tempo che aveva tolto per sempre a quei pirati innocenti. Il Direttore della scuola, lasciò che Boward facesse come credeva, stimandolo molto come soldato e come uomo, ma fu irremovibile sul tempo della sua condanna auto-inflitta. Volle dare a Boward solo un anno di reclusione, scaduto il quale, l'avrebbe ricacciato nel mondo a calci. (parole del Direttore)

Trascorso quell'anno, la mattina in cui proprio Peter, accompagnato dal Direttore, venne ad aprire la porta della sua cella, Boward sorrise loro, mostrandosi nuovamente, come l'uomo buono e sereno che era stato un tempo. Aveva preso una decisione importante. Voleva unire alle sue capacità fisiche, la conoscenza medica, per poter essere in grado di soccorrere la gente della sua isola, se e quando ce ne sarebbe stato bisogno. Così, all'età di trentun'anni, entrò nella Scuola di Medicina di Vanilla, applicandosi al massimo delle sue capacità mentali, e con tutta la buona volontà che possedeva, risultando un ottimo studente, molto ben predisposto per gli studi medici. Nel giro di quattro anni, Boward divenne medico e dottore a pieno titolo, ed il giorno che uscì dalla Scuola di Medicina, le immagini orribili che lo perseguitavano, e continuavano a mostrargli le povere Lilian e Juliet, svanirono. Si sentiva un uomo nuovo, pronto a ricominciare ancora una volta nonostante tutto. Una parte di sè se n'era andata per sempre, ma lui era ancora lì su quella terra, era ancora vivo, e nel nome di coloro che aveva sempre tanto amato, sarebbe andato avanti, le avrebbe rese ancora fiere di lui, continuando a coltivare i loro amati campi di fiori da zucchero, proteggendo la loro gente quando ce ne sarebbe stato bisogno, e curando ogni ferito o malato che fosse venuto a chiedere il suo aiuto, senza fare nessuna distinzione.

Camminava alla soglia dei trentacinque anni, Marduk Boward, quando una piccola, ma intensa luce, giunse su Vanilla Island, ad illuminare il suo buio e a cambiare per sempre la sua vita.




Fight for Fire Saga/The Official Video04- bye bye to the next step!.



Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan


Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken


 

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Ciao a tutti carissimi! ^_^

Ed eccomi di nuovo a voi, con un'altro capitolo dello storyboard. Questa volta però, l'ho utilizzato tutto per raccontarvi di Boward e del suo passato! (scusate la prepotenza nel spostare il discorso dei video!!^^''') La storia passata di Boward è molto dolce e molto amara, e anche se qui ve l'ho raccontata sinteticamente e velocemente, solo per darvi l'idea, mi è costata alcune lacrimucce e sospiri. B'è, adesso però lo conoscete un pò meglio anche voi, e potete capire perchè quell'aria sempre seria e minacciosa. xD In realtà è l'uomo più buono del mondo!^^ Che ne dite? Il prossimo step vi parlo del suo incontro con Eve? Però dividerò in due parti lo step05, nel senso che per un pezzo parlerò ancora di Bow, e nell'altro tornerò sull'argomento video.^^
A proposito! Che ve ne pare delle immagini 'in progress' del maledettissimo Akamerd??? xD Sarà brutto, bastardo e merdoso...ma è venuto proprio bene,no? uhuhuhuhuh!!
Non sò se avete notato, ma la cara Itchi nella sua pagina personale, in un momento di follia (xD) ha cambiato il suo nick da Itchi D. Hiken a Itchi Bellamy Winchester! Per me resterà per sempre Itchi D. Hiken però! L'ho conosciuta così, e così continuerò a chiamarla!!^_^
Vaaaaa beeeneeeeeee!!!
Miei carissimissimi!!!^^ Ci risentiamo prossimamente allora! Presto arriverà il TRAILER02! Per cui...tenetevi forte!!! xP


Per qualsiasi cosa o curiosità, potete pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di posta EFP!

Ci risentiamo al più presto con lo STEP05 !!!



Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!

Martychan

(Nota Importante: L'amministrazione di EFP è stata contattata ed è al corrente di queste particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del Sito.)

 


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Capitolo 5
*** Storyboard05: Lasciarsi illuminare ***


Fight for Fire01
Fight for Fire Saga

Fight for Fire Saga : The Official Video

In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti, che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright
©

Tutti i disegni presentati in questo storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©

I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall, Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©

I personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy, Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou, Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©


Storyboard 05. Lasciarsi illuminare


Come Boward incontrò Eve, non fu nè bizzarro, nè tantomeno singolare. Accadde tutto in maniera piuttosto 'normale'. Perchè metto la parola 'normale' tra le virgolette? xD Ahahahaha! B'è..perchè per quanto il loro incontro fu semplice..possiamo dire che fu comunque di una normalità non comune!^^

Come sapete, dopo essere tornata per la seconda volta nel mondo di One Piece, e preso il nome del suo stesso personaggio, Eve prima di ogni altra cosa, era andata alla ricerca di suo fratello Oscar, ingaggiando con lui una furiosa disputa per riuscire a convincerlo a mollare la vita sanguinosa di brigante, e tornare ad essere quello di un tempo. Recuperato il fratello dopo non poca fatica, Eve prenderà una piccola nave da pescatori, ed insieme ad Oscar, inizierà il viaggio verso la nascita dei Pirati dell'Asso di Cuori. La traversata, dopo alcune piccole vicissitudini, li condurrà proprio su Vanilla Island. 

Durante  il viaggio, Oscar contrae una febbre molto forte e debilitante, e non riuscendo in alcun modo a curarlo, Eve si ritrovò a dover affrontare da sola la traversata in mare, con la speranza di arrivare presto ad una nuova isola dove poter chiedere aiuto. L'isola fu proprio quella di Boward per loro fortuna.

Come prima cosa, raggiunto il porto di Vanilla ,col vecchio peschereccio ormai quasi del tutto a pezzi, Eve fece un gran baccano, invocando disperatamente l'aiuto di un medico. I marinai del porto le indicarono la casa di Boward, e alcuni cadetti della Scuola Militare, presenti in quel momento all'osteria del porto, si offrirono di accompagnarla. Boward stava nei campi dei fiori da zucchero, assieme ai suoi braccianti, quando un carro guidato da due suoi vecchi compagni della scuola, arrivò nei pressi della sua casa. La prima occhiata tra Boward ed Eve, disperata, che teneva Oscar delirante tra le braccia, chiedendo aiuto in continuazione, fu probabilmente quella che lo fulminò all'istante nel vero senso della parola. Non sò se vi è mai capitato, di provare la sensazione di una piccola ma intensa scarica elettrica, che parte dai vostri occhi, e vi attraversa per tutto il corpo.. Una cosa che capita una sola volta nella vita, e non è necessariamente per amore. Può succedere per amicizia o per molte altre cose. Comunque, la prima occhiata che Boward lanciò ad Eve, incrociando il suo sguardo, fu quella che lo legò a lei per sempre, anche se il buon coltivatore di fiori da zucchero, non se ne rese conto subito.

Ad ogni modo, svelto, raccolse Oscar dalle braccia della spaventata fanciulla, e lo portò immediatamente in casa, stendendolo sul suo letto, ed iniziando subito a visitarlo e curarlo al meglio. Boward aveva mantenuto fede nel tempo successivo alla sua auto-punizione per quei pirati che aveva ingiustamente sterminato, alla promessa che si era fatto. Aiutare chiunque fosse giunto alla sua porta, senza fare distinzione tra pirati, persone comuni o briganti. Se poi, chi avesse ricevuto il suo aiuto, si fosse rivelato una persona malvagia, avrebbe provveduto a catturarla e consegnarla alle autorità della sua isola, ma non prima di aver compiuto il suo dovere. Anche in questo caso, Boward compì al meglio il suo dovere, curando bene Oscar, che già dalle prime medicine somministrategli, si era calmato, sprofondando in un riposo tranquillo. Eve lo ringraziò col più luminoso dei suoi sorrisi, dicendogli che non avevano denaro con loro, e che avrebbe aiutato nella raccolta dei fiori nei campi, per potersi sdebitare.

-Dove siete diretti?- le aveva domandato Boward con quella sua aria sempre seria e accigliata. La sua voce profonda e quasi oscura, faceva tristezza alla giovane, che scrutandolo in ogni suo movimento, capiva che c'era qualcosa di doloroso, dietro tutta quella forza e bravura medica.

-Ovunque la nostra strada ci condurrà- aveva risposto lei con un sorriso semplice e disarmante.

Boward l'aveva guardata molto perplesso. Non era uno sprovveduto in fin dei conti, ma ancora non riusciva a convincersi sul serio, che quella fanciulla all'apparenza così delicata e gentile, e quel suo fratello dai capelli di un bizzaro blu, potessero davvero essere dei pirati. Già, non ci aveva messo molto a capirlo. Vedendo com'erano vestiti, e come lei si poneva, in maniera più sbragata e scomposta, rispetto a come si comportavano le altre giovani, Boward aveva annusato da subito l'inconfondibile odore di pirata. Non si sentiva nervoso, arrabbiato o collerico. Quel tempo era morto insieme a quei poveretti che avevano pagato ingiustamente per la sua ira passata. Non sopportava comunque i pirati, perchè per la maggior parte, erano come quelli che gli avevano rovinato per sempre la vita. Però.. Più osservava quella strana ragazza china per i campi, che rideva amabilmente coi suoi braccianti, come fosse stata sempre tra loro, e raccoglieva i fiori da zucchero felice di farlo, nonostante non le fosse stato chiesto.. più Boward si sentiva strano dentro. Qualcosa nella sua oscurità immobile dell'anima, si stava timidamente muovendo.

Oscar ci avrebbe messo qualche giorno a ristabilirsi da quella violenta febbre, così Boward aveva deciso di ospitare entrambi i ragazzi nella sua casa. Erano anni ormai, che non aveva più nessuno attorno anche la sera prima di coricarsi. Le risate, le voci allegre di donna..era così tanto il tempo passato nel silenzio dei ricordi dolci e amari di Lilian e Juliet, che a Boward non pareva quasi normale. Invece, improvvisamente, già da due giorni, si ritrovava in casa un ragazzo semi stecchito e febbriciante, e la sua curiosa e singolare sorella sempre allegra e sorridente.

-Posso farti una domanda, Eve?- proruppe nel silenzio della cena che stavano consumando nella sua cucina di cotto e mattoni rossi,

-Certamente, Signor Marduk!^^-

-Tu e tuo fratello..non vi somigliate per niente! Non siete davvero fratelli, non è vero?-

Eve aveva allargato il suo sorriso a quella domanda. Non le creava problemi parlare della storia sua e di Oscar con Boward, anche se erano solo due giorni che si conoscevano. In Boward sentiva provenire una sorta di energia positiva, si sentiva sicura vicino a quell'omone dall'aria rude e minacciosa, e non le dispiaceva affatto rispondere alle sue ovvie domande curiose. Aveva capito che era un tipo sveglio e perspicace. Prima di rispondergli, aveva spostato lo sguardo su alcune fotografie in cornice, poste su un grazioso mobile di legno bianco, osservandole intensamente. Quella bambina e quella donna bellissima ritratte in tutte quelle foto assieme a Boward, facevano capire ad Eve molte più cose di quanto le parole avrebbero potuto. Specialmente, una di quelle foto, che ritraeva solo Boward e Lilian, molto giovani, forse appena ventenni, così sorridenti e luminosi, dava ad Eve un motivo in più per sentirsi sicura vicino a quell'uomo:

-No, dice bene. Io ed Oscar non siamo fratelli di sangue. Le nostre madri erano amiche fin dalla tenera età, e siamo cresciuti insieme fin da piccoli, però..- si fermò un istante chiudendo gli occhi,

-Però?- incalzò Boward molto curioso

-Noi siamo comunque fratelli! E' un rapporto molto profondo, che và ben al dì là di un legame di sangue, Signor Marduk!-

-Eh?Non credo di capire bene..-

Eve rise a quelle perplessità, ma volle rispondere comunque:

-Noi non siamo fratelli perchè di sangue. Noi siamo fratelli, perchè ci siamo scelti!-

Quello fu, uno dei primi Credo, una delle prime parole significative, che colpirono profondamente Boward, dopo lo sguardo di quella strana ragazza. C'era qualcosa di dannatamente attraente in lei. Una specie di..luce che spingeva sul buio per illuminarlo e permettere al terreno arido e secco di rigenerarsi e dare di nuovo frutto. 

Dopo altri due giorni, in cui Eve continuò ad aiutare nella raccolta dei fiori da zucchero, ed in cui Boward non aveva fatto altro che osservarla e rimuginare con sè stesso, Oscar si alzò da solo dal letto, uscendo dalla casa del medico sbuffando sonoramente :

-Ehi, Eve! Si può sapere dove accidenti siamo finiti?!-

Boward lo osservò con tanto d'occhi, mentre la fanciulla gli saltava raggiante al collo, riempiendolo di baci e risa festanti. Sembrava come nuovo, per nulla indebolito dai giorni passati a letto delirante. Di certo, anche quel tipo doveva essere una persona non comune rispetto alle altre. La sera stessa a cena, Eve annunciò a Boward che l'indomani mattina, lei ed il fratello sarebbero partiti. Il massiccio omone, non riuscì a nascondere una nota di dispiacere a quella notizia. L'idea di ripiombare nuovamente nel buio e nel silenzio dei suoi ricordi, non lo allettava per niente. Non dopo aver conosciuto lei.

-E ditemi..dove andrete con quella bagnarola con cui siete arrivati? Non credo farete molta strada..- commentò mentre posava i piatti nel lavandino,

-E nemmeno abbiamo i soldi per farla riparare o comprarci un'imbarcazione più decente. Il vecchio non ha tutti i torti, sorellina!- sbuffò Oscar portandosi le braccia dietro la nuca con aria annoiata,

-Vecchio a chi, moccioso?!- sbraitò Boward fulminandolo con un'occhiataccia

Eve diede un calcio nello stinco ad Oscar, e con una risata nervosa, chiese a Boward di perdonare la maleducazione del fratello.

-Non ha importanza, non si deve preoccupare, Signor Marduk!^^ In qualche modo ce la caveremo. Io..non posso fermarmi..non ancora.- e lo disse in un modo così sentito e triste, che Boward sentì dentro di sè, qualcosa agitarsi in maniera più furiosa del solito.

-Bah! Troveremo qualcosa giù al porto! Un passaggio da qualcuno in partenza..o nel caso..cercherò di recuperare qualche pezzo per riparare al meglio quella bagnarola! Almeno per resistere fino alla prossima isola!-

-Voi siete dei pirati.-

Boward esordì improvvisamente, dal nulla, dando voce a ciò a cui pensava dal giorno in cui aveva visto giungere quella ragazza in lacrime col suo strambo fratello agonizzante. Non parlò con disprezzo o rabbia. Lo disse in maniera seria ma ovvia. Lo disse, nascondendo ancora ciò che stava provando con quei due accanto, ma lo fece prima di tutto per capire perchè due ragazzini come loro, avessero intrapreso una strada come quella, e per capire cosa in sè stesso stava accadendo a causa loro.

Oscar aveva già messo mano ad una delle sue due spade tempestate di zaffiri, troppo abituato a chi li voleva solo attaccare, ma una mano di Eve posata delicatamente sulla sua, lo fece rilassare all'istante. Se la sorella si sentiva tranquilla, lui non poteva che fare altrettanto.

-Si, è così. Noi siamo pirati.- rispose sorridendo gentile

-La cosa ti crea qualche problema, vecchio?- lo guardò male Oscar

-Come lo avete capito?- chiese gentilmente Eve

Boward si volse finalmente dalla sua posizione di spalle rivolta al lavello, e tornò a guardare i due ragazzi in faccia, prima con aria truce, e poi con un mezzo sorriso ironico:

-Ehe! B'è! Non siete certo due personaggi comuni voi due mocciosi..Il modo in cui siete vestiti, come parlate..non è difficile capire che non siete due comuni cittadini come gli altri!-

-E quindi? Hai intenzione di consegnarci ai tuoi compari soldati per caso?!-

-Oscar!-

-No, affatto. Ma essendo pirati, vi dò il consiglio di sparire più veloce che potete da qui. Quelli come voi non sono graditi su Vanilla!-

-Tsè! Ma certo! La solita storia del resto..- sbuffò Oscar levandosi in piedi - Vieni Eve, andiamocene al porto. Possiamo anche dormire sul peschereccio per stanotte!-

Prima di seguire il fratello verso l'uscita, Eve osservò intensamente quel massiccio uomo, che aveva posato un triste sguardo sulle foto delle sue amate.

-Vieni con noi-

Per la prima volta, da quando era lì con lui, Eve si rivolse a Boward col 'tu'. C'erano troppo dolore e troppi ricordi sofferenti in quell'uomo, ma soprattutto, c'era ancora un disperato bisogno di vivere in lui, tanto forte e prepotente, quanto represso e nascosto in un silenzio voluto e creato attorno alla sua persona, convinto che in quel modo, non avrebbe più dovuto soffrire. La reazione di Boward a quella domanda, fu lo sconcerto, lo smarrimento, e l'agitazione dell'animo, mentre ad occhi sgranati, fissava quella singolare ragazza che gli sorrideva invitante. Cosa c'era in lei che lo attraeva con tanta forza?! Perchè la sua presenza lo metteva così in discussione? Perchè, tutto quel silenzio in cui si era calato, ora, sapendo che se ne sarebbe andata, di colpo lo infastidiva??.

-Che stai dicendo, Eve?! Quello non è un semplice contadino, o un medico! L'hai guardato bene? E' di sicuro immischiato con i militari che bazzicano quest'isola!-

-Potrebbe anche essere un marine, per quel che mi riguarda, Oscar! Non mi importa.- fu la risposta secca e decisa della giovane, che poi tornò a guardare Boward con sicurezza:

-I ricordi che ti legano a questo luogo, sono sicuramente importanti, belli e dolci, Signor Marduk! Ma di questi ricordi, non puoi vivere davvero..e sono sicura che anche loro non vorrebbero questo per te!- asserì sicura fissando le foto di Lilian e Juliet.

Boward era sconvolto. Come faceva, quella perfetta sconosciuta, piombata lì dal nulla, che non sapeva un accidente di lui e della sua storia, pretendere di capirlo?! E per di più era anche un pirata! Aha! Sembrava che la vita si divertisse un mondo a prenderlo in giro!.

-Che cosa vuoi saperne tu?! Non sai niente di me, e pretendi di essere in grado di capirmi?? Mi chiedi di venire via con te, certa che non ti consegnerò alle autorità?!- la rabbia e la paura di ciò che lui stesso provava, furono le prime reazioni, prima di arrivare alla consapevolezza e all'accettazione. Eve poteva anche non conoscerlo per niente, non sapere nulla della sua storia e della sua tragedia, ma aveva comunque detto il vero, questo nonostante tutto, Boward non poteva negarlo con sè stesso. 

Di quei ricordi, lui non poteva vivere, perchè erano solo fantasmi di una vita passata che ormai non esisteva più. Restare lì, e continuare a rimanere legato a qualcosa di intagibile e sfuggente, era una costante condanna alla solitudine, alla tristezza e all'oblio. Davvero era certo di voler finire in quel modo? Sul serio, non sentiva dentro il desiderio di poter vivere davvero e dare ancora molto di sè stesso agli altri?

Eve gli sorrise dolce:

-Ti aspetterò fino ad un'ora dopo l'alba,Signor Marduk!^^-

E detto ciò, seguì Oscar, lasciando Boward solo coi suoi pensieri e le sue inquietudini. 

La notte, fu la più lunga e sofferta dopo la prima passata senza Lilian e Juliet. Boward non aveva fatto altro che restarsene seduto sul bordo del letto a mani intrecciate, fisso a riflettere, lanciando ogni tanto delle occhiate alle cose di Lilian, che ancora occupavano diversi punti della loro camera. Aveva camminato avanti e indietro per la cucina di cotto e mattoni rossi, nel buio della notte, come un fantasma che cerca la via che percorrono i vivi. Aveva accarezzato il lettino vuoto e freddo di Juliet, respirando l'aria che ancora di poco, gli ricordava l'odore dolce e fruttato dei capelli della sua adorata bambina.

Era uscito fuori dalla sua casa dai muri di pesca ed il tetto rosso, inspirando profondamente l'odore fresco e pungente della notte, perdendosi con lo sguardo nelle tante stelle della notte, camminando poi, camminando tanto nei suoi amati campi di fiori da zucchero.

La sua anima si agitava furiosa. Sentiva il suo stesso corpo, chiedergli di muoversi, di camminare fino al porto e raggiungere quella ragazza. Ma perchè? Cosa c'era in lei che poteva fare la differenza?!.

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Quando sorse l'alba al porto di Vanilla Island, solo i pescatori e i marinai animavano con lenti gesti quotidiani, il silenzio che regnava tutt'intorno. Il mare brillava d'oro e rosei contorni, ed Eve affascinata come sempre, lo osservava già in piedi, alla prua del peschereccio semi distrutto.

-Per quanto tempo hai intenzione di aspettarlo? Quello non verrà mai, fidati!-

-Ha tempo un'ora da adesso.-

-Io non ti capisco, Eve! Non puoi fidarti di uno che ha avuto a che fare con la Marina! Ho chiesto qui in giro! Marduk Boward è il miglior cadetto della Scuola Militare di quest'isola! La Marina gli fa la corte da quando è uscito da quella scuola!-

-E quindi,fratellino?^^- sorrise gioviale lei

-Dahh! Accidenti a te! Ma si può sapere cosa ci trovi in quel vecchio codinato???- sbuffò Oscar arrendendosi

-Il suo cuore, i suoi occhi..E' senz'altro un uomo molto buono, Oscar! E il suo dolore. Lui è come noi! Non voglio pensare che una persona così fantastica, si lasci andare in questo modo, giorno dopo giorno!-

-Eve..- Oscar lo disse sospirando ormai del tutto arreso alla sorella

-Boward è un uomo che merita ancora troppe cose dalla vita!-

-Un nuovo membro della ciurma, eh? Uff! B'è..in fin dei conti..un medico con le sue doti belliche..ci farebbe proprio comodo!- sogghigno il turchino incrociando le braccia al petto

-AH! Ora ti vado bene,moccioso?-

Oscar strabuzzò gli occhi sorpreso.

Eve sorrise chiudendo gli occhi felice.

-Ma guarda un pò! Sei venuto per davvero!- lo provocò Oscar

-Signor Marduk!^^- Eve si volse a salutarlo con un caloroso sorriso

Boward la fissava serio dal pontile, affascinato dalla luce che saliva dal mare, e la illuminava tutta dal dietro. Sembrava quasi un essere sovrannaturale.

-Non illudetevi, mocciosi! Sono solo venuto a salutarvi, e ad evitarvi una rovinosa colata a picco appena raggiunto il mare aperto!-

-Eh? Che intendi dire,vecchio?-

-Seguitemi- si avviò verso la parte del porto dov'erano ancorate le navi mercantili ed i pescherecci più grandi.

Boward si fermò dinnanzi all'ultima imbarcazione alla fine del pontile. Oscar ed Eve la osservarono curiosi. Era una bella nave dalle medie dimensioni e la forma slanciata. Di sicuro doveva essere veloce una volta preso vento. Non aveva bandiere sui due pennoni principali, ma osservando la polena raffigurante una sinuosa sirena, Eve intuì qualcosa. Si avvicinò lentamente, sfiorando con una mano il legnoso scafo di quella silenziosa nave, ne avvertì il leggero ruvido sotto ai polpastrelli, e le tante irregolarità delle rifiniture, segni tipici di una nave che aveva vissuto per molti anni in mare.

-Prendete questa nave. E' ferma qui da ormai troppo tempo. E' un pò vecchia, ma vi condurrà senza problemi per una buona parte del vostro viaggio-

-E sarebbe tua, questa vecchia signora?- biascicò Oscar sospettoso

-No. Ma la tengo in custodia da tempo- fu la risposta cupa e triste di Boward

Eve si volse a guardarlo senza dire nulla.

-Su, andate! Non perdete altro tempo qui. Come voi stessi avete notato, quest'isola è molto frequentata dalla Marina.- cercò di abbozzare un mezzo sorriso meglio che potè. Erano anni che non sorrideva più, e faticava quasi a ricordare come si facesse.

-Perchè ci aiuti? Hai fatto chiaramente capire il disprezzo che provi per chi si fa chiamare 'pirata'! E' per caso un tranello, ah? Soldato travestito da medico?!!-

-Oscar!!- gridò Eve infastidita dalla durezza ancora troppo violenta del fratello

-Si, è vero. Non sopporto i pirati. Per la maggior parte sono esseri senza cuore e alcuna pietà! Indegni di essere chiamati umani! Ma voi due..tu ragazzina..Voi siete diversi!-

Eve sospirò profondamente a quelle parole dure e tristi. Non erano i veri pirati, quelli di cui stava parlando Boward. Desiderava provare almeno a farglielo coprendere:

-Quelli che descrivi tu, sono idegni persino del titolo 'pirata'! Non è quello il vero modo di essere pirati! I veri pirati, sono uomini liberi del mare. Uomini con onore e principi. Uomini che hanno scelto di vivere la loro vita fuori da ogni regola ed ogni imposizione sociale, ma che allo stesso tempo rispettano il loro prossimo, aiutano i deboli e puniscono i prepotenti!. I veri pirati non vanno in cerca di glorie e onori tra i popoli. Non vanno in cerca di semplici ricchezze di metallo. I veri pirati vanno in cerca di libertà, di avventure. I veri pirati vanno in cerca della vita vera, e la vivono goccia dopo goccia. Essi sono differenti gli uni dagli altri, tutti con storie diverse alle spalle, ma con un unico grande desiderio in comune : Sentirsi vivi davvero, e poter avere una seconda occasione.-

Non si accorse di nulla. I suoi piedi, le sue gambe e le sue braccia si mossero di loro volontà. Prima parlarono i suoi occhi, tremanti e sconvolti, poi gonfi sempre più di lacrime. Il nodo nel suo cuore si sciolse, e la sua anima si lasciò finalmente illuminare da quella piccola ma intensa luce calda e confortevole, spazzando via finalmente tutto quel doloroso e freddo buio di ricordi e di rimpianti. Boward aveva camminato verso quella luce. Boward aveva abbracciato forte a sè quella luce, con tutta la forza della disperazione che libera un uomo dalle catene del suo passato. Quando le esili braccia di Eve lo circondarono per le muscolose spalle dure, Marduk Boward capì finalmente, cosa lo attraeva così tando di lei. Dentro Ocean J. Eve, brillava la stessa luce pura e confortevole, che aveva sempre visto in sua moglie Lilian e poi in sua figlia Juliet. In Ocean J. Eve, Boward aveva ritrovato una ragione per esistere, e per ricominciare a vivere davvero. In Ocean J. Eve, gli era parso di vedere il sorriso delle sue amate, e ora lo sentiva, lo sentiva bene il suo cuore, battere forte all'unisono col suo.

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Così alla fine, Boward lasciò le sue proprietà in mano al capo dei suoi braccianti, un amico fidato in cui poter riporre ogni sicurezza ed ogni bene. Chiuse la sua casa, e ne lasciò le chiavi agli anziani suoceri, dicendo loro di aprirla ogni tanto, per poter dare spazio all'aria fresca, ed alla vita di muoversi ancora per quelle stanze silenziose, ma piene di ricordi e di tanto vissuto amore. Salutò Peter e gli altri suoi amici, ed infine salpò su quella che un tempo fu una nave pirata, sulla quale fece un giuramento, dopo il suo orrendo crimine. Pian piano, avrebbe riacquistato la fiducia nella vita. Pian piano, si sarebbe aperto a coloro che ora ne facevano parte, e gli avevano permesso di sentir di nuovo battere il cuore.

Mentre guadagnavano il mare aperto velocemente, Boward si avvicinò ad Eve, intenta a scrutare seriamente il mare, così, senza dirle nulla. Fu lei a parlare per prima :

-Qualche giorno fa, mi hai chiesto dove siamo diretti, ricordi?- esordì seria ma sempre gentile,

-Si..- affermò curioso

-Ebbene, non soltanto..dove la nostra strada ci condurrà. Almeno, non è così per me.-

-...- la osservò con attenzione. Era divenuta così seria e triste allo stesso tempo, da farlo preoccupare,

-C'è una persona. Una persona che voglio incontrare.-

Allora, Boward capì che anche in Eve c'era nascosto un profondo dolore, ed un profondo desiderio di vivere. In più, aveva il desiderio di ritrovare qualcuno, e da come lo diceva, sembrava essere la cosa più importante del mondo per lei.

-Io ti aiuterò a trovarla, piccola Eve- le sorrise gentilmente

-Ma bene! Benvenuto nella ciurma allora, caro Marduk Boward!- sghignazzò Oscar avvicinandosi a sua volta,

-Non sono più il 'vecchio' per te, moccioso?- ghignò Boward

-Ehe! Solo nei giorni storti, o quando mi fai incazzare!- ghignò Oscar,

-Benvenuto a casa, Boward!^^- sorrise gentile Eve per poi abbracciarlo stretto in vita

Boward sorrise, e questa volta non ebbe difficoltà a farlo. Fu naturale, spontaneo e sentito di cuore. 

Era a casa dopo tanto tempo.

Era a casa di nuovo.

Storyboard 05 BONUS. Trailer02 della Saga!!

Posso annunciarvi felicemente e piena di soddisfazione, che il TRAILER02 di 'FforF' è FINALMENTE on-line!!!! ^o^ Scusate il tempo d'attesa, ma sono stata davvero impegnata, oserei dire sommersa di cose da fare e grattacapi vari, per cui ci ho messo più tempo di quello che pensavo, ma ora ce l'ho fatta!!. 

trailer02

cliccate sull'immagine oppure QUI per accedere direttamente al Trailer

In questo secondo trailer, viene mostrato qualcosina di più rispetto al primo, tanto per dare un'idea maggiore di come saranno i long video!^^ Sono state riportate alcune parole originale della fanfiction, e alcune b'è..che mi sono venute di getto! xD

Spero tanto vi possa piacere!! 

Fight for Fire Saga/The Official Video05- bye bye to the next step!.



Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan


Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken


 

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Ciao a tutti carissimi! ^_^

Finalmenteeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! xD
Ce l'ho fatta dannatissima dannazione!! (?)
Uff!! Ci ho messo un pò col nuovo Step e col secondo trailer! Scusatemi davvero!! ^^''
Ma sono stata MOLTO MOLTO MOLTO incasinata ultimamente!.
Per il prossimo step non penso ci sarà da attendere più delle solite due settimane (almeno spero!^^'''), mentre per il TRAILER03 vi devo chiedere un pochino di pazienza in più. Capite anche voi che ci vuole taaantoooo tempo tra contornare i disegni e colorarli decentemente al pc, essendo sola soletta! eh eheh!

Sono davvero molto curiosa di sapere cosa ne pensate! Sia di questa 'seconda parte' che racconta l'incontro di Eve con Bow, e sia per cosa ve ne è sembrato del secondo trailer!.
Anche qui, per quanto riguarda lo storyboard, sono stata alquanto striminzita nel raccontarvi di Bow e di Eve..ma se entravo nel dettaglio di ogni singola cosa, veniva fuori un'altra fanfiction! xDD ahahahaha!! Mi sono dovuta trattenere!. Comunque per eventuali curiosità, non fatevi problemi a chiedere, ok?^^
Bene!
Passo e chiudo per il momento! A presto a tutti!!


Per qualsiasi cosa o curiosità, potete pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di posta EFP!

Ci risentiamo al più presto con lo STEP06 !!!



Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!

Martychan

(Nota Importante: L'amministrazione di EFP è stata contattata ed è al corrente di queste particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del Sito.)

 


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Capitolo 6
*** Storyboard06. Il clan del Dragone Nero ***


Fight for Fire01
Fight for Fire Saga

Fight for Fire Saga : The Official Video

In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti, che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright
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Tutti i disegni presentati in questo storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©

I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall, Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©

I personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy, Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou, Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©


Storyboard 06. Il Clan del Dragone Nero


Dopo avervi raccontato il passato di Boward, e il suo incontro con la nostra Eve, mancava solo la storia della cara Bett Mary. Per quanto riguarda lei, e come l'ho immaginata inizialmente, tutto, dal suo aspetto ai suoi modi di fare, è come 'maturato' e cambiato, nel corso della stesura della fanfiction.

Per farmi capire: Nei primi capitoli delle one-shot, descrivevo Bett, come una donnona-armadio, molto grossa e muscolosa, che in contrasto, ha un carattere molto materno e protettivo.

Invece, nella long fic, la faccio mutare completamente! xD Ehe! B'è..non me ne sono accorta subito! Però, dall'essere un donnone grande e grosso, l'ho fatta diventare diciamo, a dimensioni umane normali, dal fisico molto slanciato e snello. L'unica cosa che le ho lasciato, sono le braccia leggermente più muscolose di quelle delle altre donne, braccia che possono ingrossarsi di molto, come anche il suo fisico, se e quando lei lo ritiene necessario, quando usa le sue tecniche marziali di combattimento. Ero anche incasinata con la scelta del colore dei suoi capelli! xD

Prima la volevo rossa, poi l'ho fatta bionda! (che macello! ahahaha!)

Il risultato finale comunque, è lo schizzo realizzato dalla mia amata Itchi, che potete vedere subito qui sotto. Questa è la Bett Mary definitiva di tutta la storia:

bettmary

Ora, vorrei passare a raccontarvi la storia di Bett, sperando di essere il più concisa e sintetica possibile! (anche se conoscendomi..ne dubito! xD)

La vita di Lucky Bett Mary, fino al suo incontro con Eve, si incentra tutta sul suo piccolo paese d'origine, nell'isola del Mare Orientale chiamata Volcano Blind, un'isola dalla perfetta forma circolare, molto vasta e verdeggiante, senza grandi città o paesi commerciali, ma suddivisa in piccoli paesi di legno e mattoni, ognuno col proprio capo villaggio e le proprie leggi. Non sono presenti basi della Marina o sedi Governative, data la stabilità ferrea e pacifica del luogo, e la particolarità dell'isola stessa di essere 'invisibile' e nascosta ai naviganti, a meno che non si conoscano la rotta e le coordinate esatte per raggiungerla. Ciò che rende l'isola invisibile a chi non ne conosce l'ubicazione, è il suo vulcano. Non un vulcano comune come gli altri, dormienti da secoli, o spesso eruttanti lava, ma un vulcano speciale, perchè erutta solo ed esclusivamente, un particolare fumo bianco e denso, che alzandosi nell'atmosfera attorno all'isola, fa impazzire le bussole o gli strumenti di navigazione, impedendo così a chiunque, di raggiungerla.

Per quanto riguarda il discorso governativo,volevo precisare, anche se non vi è la supervisione della Marina, essa è comunque in contatto con l'isola, per via della preziosa utilità che possono avere alcuni dei suoi abitanti.

Questo perchè, su Volcano Blind, vivono e si addestrano fin dalla tenera età, i migliori combattenti di arti marziali e di vario genere armato, in un perfetto stile antico di leggi e tradizioni, che ricorda molto quello giapponese. (visto che di pirati e storia giapponese stiamo parlando)

Sull'isola sono presenti quattro paesi, con quattro antichi clan, ognuno con la sua antica storia e formazione, e con le sue diverse abilità e poteri: 

Il clan del Dragone Nero (quello di Bett)

Il clan dell'Airone Bianco

Il clan del Lupo Rosso

Il clan della Tartaruga Blu

Ognuno di questi paesi, prende il nome del clan che lo governa e amministra. Sono totalmente indipendenti gli uni dagli altri, anche se spesso, durante l'arco di ogni anno, i capi dei quattro paesi si ritrovano, per organizzare dei tornei ove dare luce ai nuovi allievi di ogni clan, testarne le doti e le abilità, e dichiarare quale tra le quattro scuole, sia la titolare in carica sulle altre tre. Una forma di 'superiorità' di comando in più, per garantire un portavoce supremo tra i quattro clan, laddove l'isola fosse stata assediata, in pericolo, o avesse dovuto relazionarsi con la Marina ed il resto del Mondo.

Bett Mary quando nacque venne chiamata Akarui Umi (luminoso mare) da suo padre Akarui Sora (luminoso cielo), per via dei suoi folti capelli biondissimi e luminosi, e i suoi grandi occhi di un intenso e magnetico azzurro scuro. (almeno..così volevo gli occhi di Bett! Ma se non sbaglio..glieli ho dati sul castano scuro all'inizio delle one-shot! xD)

Umi era la primogenita del clan del Dragone Nero, e fu un grande stupore e perplessità per tutta la gente del suo paese, che il primogenito del giovane capo, appena succeduto al vecchio padre, fosse proprio una femmina. Gli altri capi clan avevano avuto tutti figli maschi, mentre Sora una primogenita femmina. Il Consiglio del Dragone Nero, premeva con insistenza Sora, perchè cercasse di avere un secondo figlio dalla moglie, questa volta maschio, per potergli tramandare tutti i saperi e le tecniche di combattimento del clan. Nei primi sei anni di vita di Umi, il padre cercò di assecondare il Consiglio, tentando di avere un figlio maschio, e nel mentre, continuava il suo compito di Maestro, allenando gli altri giovani figli della gente del suo villaggio. Sora continuava comunque ad essere pensieroso. Perchè proprio a lui, era toccato come primogenito, una bambina? Ai suoi preoccupati interrogativi, rispose la stessa Umi. Quella piccola e graziosa bambina, senza che il padre se ne rendesse conto, invece di giocare con bambole e ninnoli di legno, aveva spiato le lezioni agli allievi del clan, e ne ripeteva le mosse la sera dopo cena sul retro del giardino di casa, certa di non essere vista da nessuno. Una sera, che cercava la figlia per fare una passeggiata con lei, Sora la vide allenarsi da sola, ripetendo alla perfezione, ciò che lui aveva insegnato il giorno stesso alla loro scuola. Umi aveva solo sei anni, era una femmina, ma nonostante questo, dimostrava di possedere una incredibile predisposizione naturale per l'arte del combattimento. Così, Sora si riunì col Consiglio, e annunciò agli anziani che lo formavano, cosa aveva veduto di sua figlia, e che aveva deciso di allenarla come sua leggittima e futura erede. Nonostante le rimostranze e perplessità del Consiglio, Sora continuò con la decisione che aveva preso, iniziando così ad allenare sua figlia Umi. La allenò duramente, forse con maggiore durezza di come allenava gli allievi della scuola, ma nonostante ciò, Umi non si lasciava sopraffare, anzi, più cadeva e si faceva male, più era desiderosa di rialzarsi e diventare più forte. Sora leggeva una grande forza, determinazione e desiderio di rivalsa, negli occhi della figlia, e una sera, le chiese perchè:

-Figlia, perchè quello sguardo carico di risentimento? Lo vedo sai, quanto desideri la forza, attraverso i tuoi occhi!-

-Lo sapete anche voi, padre. Come primo genito, voi avreste dovuto avere un maschio, così com'è sempre stato nelle nostre tradizioni, mentre le femmine, sono solo buone per la casa e per i figli!. Ebbene! Io sono il vostro primo genito! E sono femmina! Non sapete..quanto le voci e le parole degli anziani o della gente mi abbiano ferita!-

-E dunque? Cosa vorresti dimostrare con ciò?-

-Che io si..sono femmina è vero. Ma che sono più forte e potente di un uomo!! Io cambierò la storia del nostro clan,padre!-

Aveva dieci anni Umi, quando affermò di voler cambiare la storia delle loro secolari tradizioni. Sora rimase molto colpito dalla determinazione e dalla forza che percepiva dentro sua figlia, e si sentì molto fiero di lei, fiero e soddisfatto. Capì che nessun figlio maschio, sarebbe riuscito ad eguagliare la sua Umi, e con più sicurezza e soddisfazione, continuò ad allenarla al meglio. Anche gli anziani, notarono le capacità di Umi, così come la gente del villaggio, che iniziò a rivalutarla, a credere che in lei ardesse la fiamma del vero uomo, racchiusa straordinariamente nel corpo di una donna. Donna che davvero, suo malgrado, avrebbe cambiato la storia del suo clan.

Gli allenamenti e i tornei che sostenne Umi, superandoli e vincendoli tutti nei successivi cinque anni, la portarono ad essere il guerriero più forte tra le giovani promesse di Volcano Blind, dando lustro e supremazia al clan del Dragone Nero, su tutti gli altri. La famiglia e il paese di Umi, erano orgogliosi di lei, che finalmente, ottenne la considerazione ed il rispetto che aveva sempre voluto. Per grandi gioie e soddisfazioni, alle volte, si muovono in parallelo, anche grandi dolori e inaspettate tragedie. Il padre di Umi, nonostante fosse ancora giovane, avendo raggiunto da poco la soglia dei cinquant'anni, morì per vie naturali. Umi aveva da poco compiuto sedici anni, e si apprestava ad affrontare il nuovo torneo annuale, per riconfermarsi ancora una volta, il guerriero più forte. I capi clan, come era solito, solevano scontrarsi 'amichevolmente' tra loro, mostrando alcune delle loro migliori tecniche personali. Il padre di Umi, si stava da poco scontrando col capo del Clan del Lupo Rosso, quando, dopo non molti scambi di colpi, iniziò a sentirsi male. Ad un affondo dell'avversario, che non riuscì a parare a causa del dolore, Sora cadde a terra, e non si rialzò mai più. Era sovvenuto, un male naturale nel padre di Umi, una malformazione al cuore dalla nascita, che gli causò un infarto fulminante, che in pochi secondi, se lo portò via. Quel giorno del torneo, divenne lutto per tutta l'isola. Il buon Akarui Sora, rispettato tredicesimo capo clan del Dragone Nero, si era spento per sempre. 

Così, il tatuaggio simbolo del Clan, che ad ogni morte di reggente, appariva naturalmente sulla schiena del suo successore, comparve sulla schiena della giovane Umi, che divenne il quattordicesimo capo Clan del Dragone Nero, alla giovanissima età di sedici anni.

trio01trio02

Il dolore che la giovane Umi doveva sopportare però, non si sarebbe limitato alla morte dell'amato genitore. Nel silenzio e nell'ombra, i vertici degli altri tre clan dell'isola, tramavano alle spalle del Clan del Dragone Nero, ora che Sora era morto. Difatti, solo il villaggio del Dragone, aveva davvero accettato che una donna fosse il capo del clan, mentre per gli altri tre era una blasfemia. L'invida, la voglia di rivalsa e di avere tutto per sè il comando sugli altri, si era nutrito per anni nei cuori deboli dei tre capi clan. Non tolleravano il disonore raddoppiato, nel vedere i propri primogeniti maschi, venir miseramente battuti da un'insulsa femmina. La rabbia e l'invida, l'ignoranza e la troppa credenza in leggi e tradizioni troppo vecchie per essere ancora verosimili, erano tutte demoni oscuri, cattivi e pessimi consiglieri alle orecchie dell'animo dei tre capi clan. Essi si organizzarono, per tentare alla vita di Umi di nascosto, accordandosi perfino con la più squallida e spietata banda di briganti che trovarono in circolazione. (Guarda tu il fato, è la stessa banda di briganti, che qualche anno dopo, rapirà Oscar dalla sua isola natale, separandolo per un certo tempo da Eve)

Diedero le coordinate esatte dell'isola ai briganti, credendo alla loro fasulla parola d'onore, che oltre a uccidere Umi, e a mettere a fuoco il villaggio del Dragone, non avrebbero fatto nulla al resto dell'isola e degli altri clan. Mai patto fu più sconsiderato e sanguinoso. I briganti vennero una calda e tranquilla notte d'estate, cogliendo per primi, gli abitanti del villaggio del Dragone, uccidendo e violentando, saccheggiando e mettendo a fuoco tutto. Tentarono come era stato loro chiesto, di uccidere Umi, cogliendola nel sonno, ma questa, vigile e attiva anche nel riposo, riuscì a difendersi e abbattere i suoi assalitori. Il resto dei briganti però, continuò la sua opera di distruzione, espandendosi, com'era prevedibile, anche per il resto dei tre paesi, uccidendo e depredando ogni cosa o persona. I tre stolti capi clan, per la loro superficiale ignoranza e malvagità, furono ripagati con la loro stessa moneta, venendo sgozzati dai briganti senza tanti complimenti, quando cercarono di opporsi ai loro saccheggi e distruzioni. Umi in questo modo, non seppe mai chi in realtà, era l'artefice della disgrazia che si era abbattuta su Volcano Blind, dando tutta la responsabilità ai briganti, che nel frattempo era riuscita a scacciare aiutata dagli altri guerrieri dei clan, che, contrariamente ai loro capi, la rispettavano.

Volcano Blind bruciava, così come l'anima di Umi, che ritornata alla sua casa, prese tra le braccia il corpo esanime della madre. Nonostante le numerose ferite e torture subite durante l'attacco, nei suoi ultimi respiri, la madre di Umi, una donna molto dolce e buona, riuscì a sorriderle, accarezzarle una guancia, e sussurrarle tra gli spasmi:

-Per fortuna..che tu sei viva,figlia mia!^^ Con te, la nostra isola potrà avere ancora una speranza..cough!cough! Sei una creatura forte..e molto..molto..fortunata..-

detto ciò, la madre di Umi le spirò tra le braccia.

Fortunata.

Così l'aveva chiamata sua madre. Fortunata.

Lucky.

Tra l'indicibile dolore delle sue tante ingiuste perdite di quella notte, tra le sue urla incontenibili e le sue lacrime amare ed inconsolabili, Umi lasciò che a morire con sua madre e la sua gente sterminata, fosse anche una parte di ciò che insieme a loro, lei era sempre stata: Akarui Umi.

Lei, da quella stessa notte, mentre seppelliva assieme ai pochi sopravvissuti, i loro fratelli e compagni, i loro genitori e amici, incise anche il suo nome sulla pietra tombale di famiglia, cambiando sè stessa per sempre.

Lucky Bett Mary. La Fortunata Bella del Mare.

Storyboard 06 BONUS. Trailer03 della Saga!!

Yohohohoooo Yoh ho ho hooooo!!!!!! xD Ahahahaahah!!!!

La follia è totalmente in me! Scappate finchè siete in tempo!. xP

Dunque, dunque, DUNQUE!^_^

Non credevo assolutamente di farcela con storyboard e trailer, invece, mi sono dovuta ricredere di me stessa!. Cinque minuti appena possibili, anche la sera, fanno davvero la differenza, e piano piano, sono riuscita a preparare anche il terzo trailer della Saga! YEEEHHH!!!!!

Questo mi è uscito proprio di getto, non avevo la benchè minima idea di come fare o che accidenti di musica usare..ma quando ho messo insieme alcune diapositive già pronte per il long video, e ci ho associato la canzone di sottofondo e le sue bellissime e intense parole..b'è..questo è il risultato!^^ 

trailer03

cliccate sull'immagine oppure QUI per accedere direttamente al Trailer

Mi auguro davvero che vi lasci le stesse emozioni che ho provato io quando l'ho riguardato a opera finita!^^ Dopo questo, dovrebbe esserci anche il trailer04, ma a questo proposito, vi avviso già da ora, che non ho la minima idea dei tempi. (come mio solito)

Tra il fatto che il mese prossimo circa la metà, andrò in meritatissime ferie, e il casino giornaliero che ho tra i piedi, non sò dirvi quanto ci metterò col prossimo storyboard ed il prossimo trailer, che tra l'altro, dovrebbe essere o l'ultimo o il penultimo, prima del primo long video!. Voi tenete sempre d'occhio il fandom e la mia pagina, che non si sà mai!^^ Sappiate che come sempre, farò del mio meglio perchè tutto arrivi nel minor tempo possibile!.
 

Fight for Fire Saga/The Official Video06- bye bye to the next step!.



Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan


Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken


 

 __________________________________________________________


Ciao a tutti carissimi! ^_^

E allooorrraaaaaaaaaaaaa!!!!!!!! xD
Ce l'ho fatta!
Sono o non sono la MAGA dei MIRACOLI?!!! Uahahahaahah!!! Oppure dobbiamo ringraziare Oscar 'la fata turchina', per quest'incredibile capitolo + video??!! xDD
Assolutamente, non credevo di farcela in tempi così brevi, considerando quanto mi occorre per fare tutto. Questa volta però, devo ringraziare la mia follia creativa, perchè, da una pagina video vuota, improvvisamente, mi si è accesa la lampadina, mi è venuta un'ideona, e in un paio d'ore serali, ho tagliato e montato quest'ultimo trailer! Quindi...grazie follia pazzoide di Martychan! xD ahahahah!!!

Sono molto, molto curiosa di sapere cosa ne pensate di quest'ultima fatica 'movie', e altrettanto, di cosa ve ne pare della prima parte della storia della cara Bett Mary.^^ Col prossimo storyboard, vi racconterò cosa è successo dopo il passaggio dei briganti e di come Eve abbia incontrato Bett!.

Ok! Per il momento è tutto! Passo e chiudo e vi aspetto se lo vorrete, nella sezione recensioni!^__^


Per qualsiasi cosa o curiosità, potete pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di posta EFP!

Ci risentiamo al più presto con lo STEP07 !!!



Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!

Martychan

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Capitolo 7
*** Storyboard07. La guerriera e la piratessa ***


Fight for Fire01
Fight for Fire Saga

Fight for Fire Saga : The Official Video

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Tutti i disegni presentati in questo storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©

I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall, Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©

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Storyboard 07. La guerriera e la piratessa


Sepolta una parte di sè stessa, Lucky Bett Mary riprese in mano le redini del suo clan come meglio le permisero le dolorose circostanze. A conti fatti, dopo aver dato degne sepolture ai tanti morti, e ricostruito ciò che era andato distrutto in tutta Volcano Blind, il clan del Dragone Nero era il solo rimasto col maggior numero di adepti, metre i restanti erano stati quasi del tutto annientati dalla ferocia dei briganti.

Del clan dell'Airone Bianco, erano rimasti solo donne e pochi bambini ancora troppo piccoli, mentre del clan della Tartaruga Blu sfortunatamente, erano sopravvissuti solo un pugno di deboli anziani. Il destino, fu crudele più di chiunque altro, proprio col clan del Lupo Rosso, completamente annientato dalla furia dei briganti, che proprio dal loro capo, avevano ricevuto l'ordine di uccidere Akarui Umi. Risollevatasi in piedi, dopo la tremenda tragedia, Bett Mary non potè far altro in quel doloroso frangente, che accogliere al suo villaggio e quindi, nel suo clan, i pochi soppravvissuti degli altri due. Così, i villaggi degli altri tre clan di Volcano Blind, rimasero semi distrutti e disabitati, divenendo col tempo che passava, pallidi e sfuocati ricordi di un Era ormai perduta. Il Dragone Nero divenne l'unico clan di Volcano Blind, e Bett Mary non perse mai un solo giorno o una sola ora, nel cercare con ogni mezzo di capire cosa fosse successo la notte in cui tentarono di ucciderla, e chi aveva ordito quella trappola, permettendo ai briganti di mettere piede sull'isola.

Ad ogni modo, i mesi e gli anni, ripresero a scorrere veloci e la giovane ragazza capo, si trasformò in una forte e bellissima donna, guida giusta e premurosa per i suoi conpaesani. Il cuore di Bett però, si era completamente irrigidito e chiuso a chiunque. Non permetteva nè a chi cercava di donarle amicizia, o a chi avanzava proposte amorose, di avvicinarsi troppo, preferendo la solitudine piuttosto che rischiare di dover provare altro possibile dolore. Al primo posto, in ogni caso, anche se non sapeva che i responsabili della disgrazia, furono proprio quelli del Lupo Rosso, c'era la spasmodica ricerca di quei briganti assassini che avevano messo a fuoco e fiamme la sua amata isola. Almeno, pensava la giovane, se fosse riuscita a vendicarsi su di loro, si sarebbe sentita in parte alleggerita dal suo pesante e doloroso fardello. Così, con ogni mezzo a disposizione, prese a fare ricerche su ricerche, ma scovare quei briganti del mare, non era affatto facile. Scoprì che non erano semblici tagliagole qualunque, ma un vero e proprio clan a loro volta, che da generazioni si tramandava la guida di quella banda di briganti, da padre a figlio, oppure, dal vecchio capo, al più forte e spietato dei suoi membri. Questi esseri crudeli si facevano chiamare 'Iron Claw', non avevano una sede precisa, ma si spostavano continuamente come nomadi, per il mare e per le isole, offrendo anche i loro sporchi servigi al miglior offerente. Pareva fossero anche molto forti, e nemmeno la Marina era ancora riuscita a sgominarli.

Per potersi avvicinare maggiormente a quei briganti, Bett Mary cambiò completamente alcune delle ferree regole che avevano sempre dominato Volcano Blind. Sciolse la regola che imponeva ad ogni clan di non intrattenere alcun tipo di rapporto commerciale con la Marina Militare, recandosi personalmente col veliero del Dragone Nero presso una delle tante sedi della Marina, per stringere un accordo. Lei avrebbe offerto i suoi servigi di guerriero agli scopi dei mantelli bianchi, ed in cambio, loro le avrebbero fornito ogni informazione e mezzo per avvicinarsi il più possibile agli Iron Claw.

Non fu una delle decisioni più sagge che la bella Bett prese. A lei stessa bruciava nel profondo, il doversi mettere a disposizione di quegli odiosi mantelli bianchi, dato che non nutriva alcun tipo di rispetto o stima nei loro confronti, ma lo ritenne un sacrificio necessario per arrivare al suo fine ultimo. La Marina in un primo momento, cercò invano di ottenere da Bett Mary le coordinate di Volcano Blind, per poter ottenere un'altra isola sotto al loro controllo, ma la bionda bella del mare fu irremovibile, preferendo un nulla di fatto, piuttosto che mettere nelle mani dello stesso Governo Mondiale la sua amata terra. I militari quindi, si accontentarono solo dei servigi di Bett Mary e dei migliori guerrieri del suo clan, mettendoli inizialmente a disposizione dei marines incaricati di allenare ed istruire bellicamente i nuovi cadetti. Grazie alle secolari tecniche di lotta degli abitanti guerrieri di Volcano Blind, la Marina si assicurava futuri soldati più forti e preparati alle battaglie.

pirates01pirates02

Le ricerche di Bett intanto, proseguivano senza sosta. Grazie al patto stretto coi militari, potè accedere a varie documentazioni ed informazioni inerenti i briganti Iron Claw, e spesso, tenendosi informata dai giornali o dalla Marina dei loro spostamenti, era riuscita ad avere degli incontri con loro, anche se, sfortunatamente non era mai riuscita ad affrontarli faccia a faccia, arrivando sempre troppo tardi nel luogo in cui si trovavano. Pareva che il fato si divertisse un mondo a prendere in giro la povera Bett. 

L'incontro tra Bett Mary e Ocean J. Eve, avvenne proprio durante lo svolgersi di queste circostanze, mentre la guerriera era ancora legata con un patto alla Marina, e mentre la piratessa dell'asso di cuori avanzava sicura nella rotta del grande blu coi suoi cinque compagni : Oscar, Boward, Neil, Tuono e Viola.

La Fire and Tunder, era guidata da un eccellente nuovo navigatore, Lein Von Viola, alla pari di Nami non solo in bellezza, ma anche in destrezza e preparazione nautica ad ogni evenienza richiedessero i diversi e difficoltosi spostamenti nel mare. Ciò nonostante, Viola non aveva certo doni intelletuali tali da permetterle di individuare un'isola invisibile come Volcano Blind. Fu il caso, ma a mio parere, l'inevitabile, a far dirigere la Fire and Tunder sulle coordinate esatte di rotta dell'isola dei guerrieri. La nave dei pirati dell'asso di cuori, giunse in vista dell'isola, dopo averne superate le rigide cortine fumogene naturali, ritrovandosi presto in prossimità del porto. Non appena i guerrieri addetti alle navi dell'isola, avvistarono il veliero sconosciuto, corsero a suonare la campana dall'arme, posta su un'alta torre di mattoni bianchi poco distante dal porto. Era tardi per fare marcia indietro, quindi Eve ordinò di attraccare senza batter ciglio. Ad accoglierli alla discesa dall'asse di legno, furono centinaia di guerrieri di ogni età e dimensione, armati fino ai denti di ogni arma da combattimento possibile o immaginabile.

Nonostante le insistenze di Oscar, perhè la sorella desse l'ordine di combattere, e fuggire via il prima possibile, Eve non fece nulla, lasciando che sia lei che tutti i suoi uomini a terra o sulla nave, venissero catturati. Non era mai sua intenzione, mostrarsi ostile, quali che fossero gli abitanti di un'isola. Per Eve non faceva differenza, anzi, cercava di far capire loro che non avevano nulla da temere. Non fu una cosa molto facile questa volta. La bella piratessa si trovava su un'isola abitata da persone che mostravano di possedere una grande forza combattiva, sia fisica che spirituale, e comprese ben presto, che per errore, lei e la sua ciurma erano entrati nella rotta della loro isola, che per il mondo intero era da sempre anonima ed invisibile.

Eve si lasciò comunque catturare, e mentre un gruppo di guerrieri teneva in ostaggio i suoi uomini sulla Fire, un altro gruppo conduceva lei ed i suoi cinque vice capitani, alla casa del capo di Volcano Blind. Bett Mary in quei giorni, era tornata a casa per un pò di riposo dagli impegni che la costringevano a tenere quelli della Marina, e dalle faticose ricerche degli Iron Claw. La guerriera non era mai imprudente, e anzi, temeva seriamente che la Marina stesse ancora tentando di nascosto di scoprire la rotta per la sua isola. In ogni viaggio di ritorno che compiva dai diversi quartier generali dei mantelli bianchi, si assicurava sempre che la sua nave fosse 'pulita' e libera da possibili spie o infiltrati, ma certo non poteva immaginare, che tra i suoi fedeli uomini, si nascondeva un pericoloso traditore.

Ad ogni modo, quando i guerrieri del porto, le portarono dinnanzi Eve e il suo gruppo, Bett Mary si trovava sulla poltrona del capo clan, nella sala centrale della sua casa, ove si svolgevano da generazioni, riunioni o consigli importanti. Stava fumando la lunga pipa orizzontale di legno di pino e oro, tramandata da padre a figlio nella sua famiglia, e leggendo assorta alcuni documenti presi dall'ultima base militare visitata, inerenti come al solito ai briganti del mare. Teneva sciolti i lunghi capelli biondi, e indossava la tipica tunica in stile giapponese bianca e nera, con stampe di tanti dragoni neri intrecciati tra loro.

-Perdonate il disturbo, mia Signora!- le si rivolse Dew, il capo squadra del porto, affacciatosi appena sulla soglia della sala

Bett alzò appena un sopracciglio nell'udire la sua voce, ma continuò concentrata a rilasciare ampie boccate di fumo, e sfogliare i fogli. Dew impacciato e intimorito, stava quasi per dirle altro, ma Bett alla fine parlò facendolo sussultare :

-Capo squadra del porto di Volcano Blind...cosa ti porta qui?- fece con la sua voce sia suadente, che profonda e dura per essere di donna

-E..ecco mia Signora...-

-Ho sentito suonare la Campana della Torre...cosa è successo?-

Prima di dirle altro, Dew fece cenno ai suoi uomini rimasti fuori, di avvicinarsi e seguirlo, entrando così sulla soglia della sala, coi pirati prigionieri al seguito. Solo allora, al rumore di tutti quei passi, infastidita, Bett alzò lo sguardo sul fondo della sala delle riunioni, notando i prigionieri. Lasciò andare i documenti sul basso tavolino in legno di mogano, si tirò eretta contro lo schienale della sua morbida seduta, e diede un'altra tirata alla pipa, osservando seria i sei soggetti che i suoi uomini le avevano portato. Non si scompose minimamente, quando capì in poche occhiate, che si trovava davanti ad un gruppo di pirati:

-Capisco..Quindi è a causa vostra che la Campana ha suonato.-

-Sono comparsi dalla cortina fumogena del vulcano! Ci hanno presi di sorpresa, mia Signora! E' dall'istituzione dell'isola, che nessuno, senza le nostre direttive può mettervi piede!- si agitò Dew

-La domanda più che altro è...perchè sono qui...- fece con voce bassa e tagliente la bionda guerriera, rilasciando altro fumo dalle narici, e fissando ostile Eve dritta negli occhi.

La piratessa dal canto suo, restò impassibile, principalmente seria e composta nell'osservare e capire cosa le stava succedendo attorno. Se solo avessero voluto, sia lei, che i suoi cinque compagni, avrebbero potuto spezzare quelle misere e normali catene che li opprimevano ai polsi, ma nessuno si sarebbe mosso senza un suo preciso cenno.

-C-che volete dire,mia Signora??- strabuzzò Dew

Senza degnare il suo sottoposto d'attenzione, Bett, continuando a fissare gli occhi in quelli di Eve, si tirò leggermente in avanti parlandole:

-Ragazzina..sei tu il capitano, vero?-

Gli occhi di Eve scintillarono per un solo istante di fuoco e fulmine, ma quell'istante bastò a Bett per sorprendersi, percependo in quello sguardo un grande potere nascosto. Eve dopo quello scambio minaccioso di sguardi, chiuse gli occhi e fece un largo ghigno divertito, tramutandolo poi nel più limpido dei sorrisi. Bett tornò invece seria, rimettendosi con la schiena poggiata allo schienale:

-Esatto! Sono proprio io! Hai indovinato,brava! Ehe!^^- rise la piratessa  candidamente

-Mocciosa! Non osare rivolgerti in tono tanto confidenziale con la nostra Signora!- la redarguì con un latrato Dew, alzando minaccioso il manico della lunga lancia che aveva in mano, verso il viso di Eve.

Oscar fulmineo, si parò davanti alla sorella, fulminando il guerriero con lo sguardo più gelido che sapeva fare:

-Non osare tu...alzare anche solo un dito su mia sorella!- sbraitò con aria sinistra, facendo bloccare il braccio del guerriero a mezz'aria, che non riuscì ad evitarsi dei sudori freddi alle tempie, percependo l'energia bellica che il turchino dimostrava di possedere,

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Eve non aveva smesso di sorridere in direzione di Bett, dimostrando di non essere per nulla scossa. La bionda guerriera si portò una mano alla tempia sinistra, dimostrando attenzione e improvviso interesse per quel gruppetto di giovani pirati. Non poteva però evitarsi di pensare, che quegli strani giovani, potessero essere le spie che la Marina le aveva mandato appresso per scovare la sua preziosa isola. Non era un pensiero tanto assurdo o inusuale. Del resto, da quanto ne sapeva, la Marina Militare faceva spesso ricorso a sporchi intrighi e patti nascosti con alcuni pirati, proprio per fare gli interessi del Governo Mondiale. Pensando alla famosa Flotta dei 7, Bett Mary non si stupiva più di un tanto, del pensiero appena fatto.

-Interessante..- parlò mentre sbuffava un'altra nuvola di fumo, dalla lunga pipa d'oro orizzontale  -...una ferrea fedeltà..sancita dalla fratellanza,uhm? Vedo..come anche gli altri quattro si siano tesi improvvisamente allo scatto del mio subalterno..-

-Zitta, vecchia gallina! Vedi di lasciarci andare piuttosto!!- sputò il solito sanguigno Abigaw O' Neil

-Non abbiamo alcun interesse a rimanere qui! E' per sbaglio, se siamo finiti sulla tua isola!- fece Viola decisa

Bett guardò Neil con aria molto contrariata, trattenendosi a stento dal balzargli dinnanzi e piantargli un sonoro pugno in testa per la sua orrenda maleducazione, e fissò poi Viola con seria attenzione. Poteva credere alle loro parole? Davvero era per errore che erano giunti a Volcano Blind? Eppure..guarda un pò il caso..la Marina cercava da sempre le coordinate per impossessarsi del controllo della sua isola, e mai nessuno fino a quel giorno era riuscito a raggiungerla senza l'aiuto degli stessi abitanti.

No, non poteva rischiare. Non poteva permetterselo.

-E chi mi dice invece, che non siate qui per conto della Marina Militare?- affermò ferrea, ottenendo dal gruppo di pirati un momentaneo e pesante silenzio,

Subito dopo, Bett si ritrovò per la seconda volta a restare sorpresa:

-PFFF!!! UAHAHAHAHAHA!!!!- scoppiarono a ridere Neil e Tuono all'unisono

-AHAHAHAAH!!!! Ma che dice?!! AHAHAHA!!!- scoppiò a ridere Viola

-GYAHAHAHHAHAHA!!! Assurdo!!!- si unì Boward

-AHAHAHAHA!!! NOI?!! Noi con la Marina Militare??? AHAHAHAHA!!!!- chiuse il coro Oscar,

L'unica che non rideva, ma continuava a sorridere sicura e fissare Bett Mary negli occhi, rimaneva Ocean J. Eve. E da quegli occhi castani, così limpidi, agitati da fiamme e fulmini, Bett iniziava inconsciamente ad essere ammaliata. Era ancora troppo prematuro comunque, perchè la bionda guerriera comprendesse quale fosse il suo futuro destino. Per il momento, agì come un buon capo villaggio doveva agire:

-BASTA COSI'!!!- tuonò imperativa battendo con forza le mani sui braccioli della sua seduta - Sbatteteli in cella, finchè non deciderò quale sarà il loro destino! Ne ho abbastanza per ora!!- sentenziò autoritaria rivolta a Dew e i suoi uomini, che annuendole, le fecero un inchino e si trascinarono dietro i cinque pirati che smesso di ridere, si dimenavano come anguille, lamentando e sbraitando l'ingiustizia di quella decisione. Eve fu l'ultima ad essere condotta via, rimasta ancora ferma in piedi a sorridere verso Bett Mary.

Le due, si scambiarono ancora una profonda occhiata. Infine, trascinandola via con meno brutalità di prima, Dew la condusse verso i suoi compagni, diretti alle celle sotterranee della casa del capo villaggio di Volcano Blind.

Storyboard 07 BONUS. Opening Ufficiale della Saga!!

Ebbene! Dopo una lunga attesa, prima dell'ultimo trailer ufficiale della Saga, vi annuncio con immensa gioia e soddisfazione, che è on-line l'Opening Ufficiale di Fight for Fire Saga!!! xD Yuhuuuuuuu!!!! E' stato un lavoro lungo e duro, fatto di tanti momenti di sconforto, ripresa di energie e delirio senza fine! Ma ne è valsa la pena! Io e la cara Itchi-chan, siamo felicissime di presentarvelo! Speriamo con tutto il cuore che vi piaccia e vi dia la giusta carica, in attesa del Trailer04!!^__^ 

traileropening

cliccate sull'immagine oppure QUI per accedere direttamente al Trailer

Buona visione a tutti carissimi amici! Spero di ricevere tanti pareri e impressioni!
 

Fight for Fire Saga/The Official Video07- bye bye to the next step!.



Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan


Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken


 

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Ciao a tutti carissimi! ^_^

Holaaaaa!!!! xD
Come state??? Passate delle buone vacanze estive??^^
E' da tantissimo tempo che non aggiorno, e vi chiedo scusa, ma tra le ferie imminenti che avevo, dopo la pubblicazione del precedente capitolo, la lavorazione dell'opening e gli impegni quotidiani...b'è...xD capite anche voi che il tempo passato era un tantino inevitabile! ahahahaha!!!^^'''
Allora! Cosa ne dite di questa "seconda parte" dedicata alla cara Bett Mary?^^ Interessante, eh? Col prossimo capitolo, si conclude l'anteprima di Eve e Bett, almeno...spero di starci dentro! xD ahahahah!!

Spero tantissimo, insieme alla mia adorata collaboratrice Itchi, che l'opening ufficiale dei video vi sia piaciuto!
Vi avviso per non lasciarvi sorpresi, che il prossimo aggiornamento, richiederà un tempo più lungo delle solite due settimane con cui ho sempre aggiornato. Questo perchè ora, siamo entrate nella lavorazione dei LONG VIDEO, e questo comporta tantissimo impegno e tempo, maggiore di quello che occorreva prima per i Trailer!. Per ciò, carissimi, se vedrete che per un pò non aggiornerò, non temete! E' solo che ci servirà più tempo di prima, ma come sempre, faremo il possibile per aggiornare in tempi brevi!^^

Buon rientro a chi torna dalle ferie! Buon inizio scuola a chi tra poco riprende dietro ai banchi, e buon lavoro a chi torna a lavorare!^___^

Ok! Per il momento è tutto! Passo e chiudo e vi aspetto se lo vorrete, nella sezione recensioni!^__^


Per qualsiasi cosa o curiosità, potete pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di posta EFP!

Ci risentiamo al più presto con lo STEP08 !!!



Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!

Martychan

(Nota Importante: L'amministrazione di EFP è stata contattata ed è al corrente di queste particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del Sito.)

 


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Capitolo 8
*** Storyboard08. Il Drago e l'Asso ***


Fight for Fire01
Fight for Fire Saga

Fight for Fire Saga : The Official Video

In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti, che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright
©

Tutti i disegni presentati in questo storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©

I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall, Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©

I personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy, Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou, Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©



google+  Fight for Fire Saga con L'Angolo di Martychan è approdato anche su Google+!!
             Vi aspettiamo!!




Storyboard 08. Il Drago e l'Asso

Nonostante i tanti doveri di capo villaggio, ed i pensieri continui per le sue ricerche, unite ai grattacapi che le procurava la Marina, Lucky Bett Mary, non riusciva a smettere nemmeno per un solo istante, di pensare agli occhi profondi ed intensi della piratessa che da circa una settimana ormai, teneva prigioniera nelle celle sotterranee della sua casa, assieme ai suoi sette vice. Rivedeva quel volto e quello sguardo, in ogni momento inaspettato del giorno, mentre la notte faticava a prendere sonno, ossessionata da quella luce che aveva visto chiaramente splendere in quegli occhi. Ma perchè? Cosa diavolo c'era in quella mocciosa di così speciale, da attrarla così tanto?! Perchè non riusciva a smettere di pensare a lei?.

>TUD!!!

Posò con un tonfo secco e rabbioso, la lunga pipa d'oro e legno lavorato, sul suo appoggio posto sul basso tavolino che aveva dinnanzi, portandosi poi la mano al mento, pensierosa e molto irritata. Non riusciva a concentrarsi come voleva, nè a pensare con la mente sgombra, e tutto a causa di quella ragazzetta arrogante e spavalda, che 'soggiornava' tutta tranquilla, e senza batter ciglio, nelle sue prigioni sotterranee. Ah! In quella settimana! Cosa non aveva udito dire da Dew, o dalle sue ancelle, incaricate di occuparsi del rancio per quegli otto zotici e maleducati prigionieri!. Parevano chiassosi galli di un pollaio, tutti con la cresta bella alta ed il piumaggio gonfio. Pronti a lamentele di ogni tipo, dal cibo troppo scarso, all'umidità troppo forte delle mura delle celle, alle richieste lagnose di più coperte e cuscini per la notte, eccetera eccetera. Insomma! Quando mai si erano visti prigionieri come quelli?!. Erano assurdi, privi di una logica normale! Come se per loro quella situazione non fosse affatto pericolosa o deleteria. Sembravano anzi, tranquillissimi, quasi annoiati per giunta! E facevano chiaramente intendere, che se rimanevano lì in quelle celle, era solo perchè il loro capitano non accennava ad andarsene, o si sarebbero potuti liberare in qualsiasi momento. Pazzesco!. Queste considerazioni facevano letteralmente andare in bestia Bett Mary, spiazzata per la prima volta in vita sua, da individui assurdi, che invece di tremare e chiedere pietà, ronfavano e gozzovigliavano tranquilli e beati. Udiva anche in quel momento, le risa forti e divertite di quegli otto, giungere dal fondo di uno dei corridoi della casa.

-Maledizione!- biascicò tra i denti con nervosismo, incapace di accettare una situazione simile. Ma come darle torto del resto? 

In alcun modo, era riuscita a mettere in difficoltà quelle persone. Trovavano sempre la maniera di rigirare una situazione difficile a loro vantaggio.

-DEW!!!!- gridò latrando, passandosi veloce una mano tra le lunghe e morbite chiome bionde,

-SI, mia Signora!!- accorse subito quello, tutto trafelato

Da quando Ocean J. Eve ed i suoi sette vice, erano tenuti prigionieri nei sotterranei del Clan del Dragone Nero, il capo della sorveglianza del porto, era stato incaricato da Bett Mary, di scegliere dieci tra i suoi migliori uomini, e restare nei pressi delle segrete per tenerli costantemente sott'occhio. Per la Fire and Tunder, ed il resto del suo equipaggio, il discorso era pressochè lo stesso. I restanti incaricati della sorveglianza del porto, tenevano in ostaggio nave e ciurma, ma anche nel caso dei membri di quell'assurdo equipaggio, a Bett Mary arrivavano notizie delle più incredibili. I prigionieri su quella nave, legati come salami, o incatenati ai polsi, non perdevano la loro vena allegra e fischiettante, continuando come nulla fosse la loro vita di bordo, sbrigando faccende e incarichi di manutenzione della nave, anche se erano legati o incatenati, così, beati e sereni, e per giunta, spesso chiedevano con cordialità ai loro sorveglianti, se volevano unirsi a loro per una partita a carte, o una bevuta in compagnia, in tranquilla attesa del ritorno del loro capitano.

-Cos'è questo chiasso infernale?! Non riesco a concentrarmi!!- sbraitò rabbiosa, non appena il suo sottoposto ebbe finito di farle l'inchino,

-P-Perdonate, mia Signora! M-ma sono quei pirati! S-si sono messi a g-giocare a carte e per q-questo..- cercò di spiegare l'uomo, molto imbarazzato.

-...- Bett Mary non rispose, ma per lei parlarono i suoi occhi, furenti e omicidi.

Si erano messi, a giocare a carte?! Dietro alle sbarre delle sue gelide prigioni, al buio e al freddo, ignari di quale poteva essere il loro destino all'alba del giorno dopo..e questi si erano messi a giocare a carte, ridendo e sbraitando festosamente?!. No, era troppo per il suo orgoglio di capo villaggio. Si alzò in piedi di scatto, facendo muovere bruscamente le leggere pieghe del suo kimono bianco con le stampe di tanti draghi neri attorcigliati tra loro, e prese veloce a camminare in direzione delle segrete. Il ticchiettio dei suoi zoccoli, faceva rabbrividire ogni servitore della casa che incontrava sul suo cammino. Dew, prontamente la seguiva alcuni passi indietro, tutto sudato ed agitato. Non osava nemmeno pensare, quale sarebbe stata la sua punizione, per non essere riuscito a tenere a bada quegli otto pestiferi fuorilegge!.

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In pochi attimi, Bett Mary stava già scendendo le alte rampe di scale in sasso battuto, mentre Dew le faceva luce con una grossa torcia. Le risa di quei fastidiosi pirati, divenivano sempre più forti, più scendeva in profondità, e ancora, gli occhi luminosi e profondi di quella ragazza, tornavano a tormentarla nella mente. Corrugò la fronte, cercando di domare invano la visione di quella luce zampillante. Perchè?! Perchè una mocciosa di quella risma, doveva ifluenzarla così tanto?! Cosa c'era in lei di così speciale?!. L'unico modo per liberarsi da quel tormento, era vederla di nuovo, parlarle e capire cosa diavolo erano andati a fare su Volcano Blind, perchè ancora, Bett Mary non credeva alle loro parole. Non credeva che fossero capitati lì per caso, da che erano secoli che nessuno trovava l'isola se non su stessa indicazione di un suo abitante!. Allo stesso tempo, la sua teoria, circa che quegli otto, fossero in combutta con la Marina, non la convinceva più, non dopo aver visto e sentito come si comportavano. Tipi come quelli, la Marina di sicuro, la mettevano sotto alle scarpe ad ogni occasione possibile!.

-M-mia Signora! Dovete perdonarci, ma...! Quei pirati sono più coriacei di quanto pensassim..- stava intanto cercando di scusarsi Dew

-Fà silenzio! E pensa a farmi più luce piuttosto!- lo zittì Bett mentre ormai erano nei sotterranei, e camminavano lungo il vasto e profondo corridoio che costeggiava le tante celle.

Eve ed i suoi compagni, erano stati sistemati quasi sul fondo, nella parte più umida, fredda e buia, ma nonostante quel crudele trattamento, li sentiva continuare a ridere e fare battute delle più stupide. Persone come quelle, erano da considerarsi tra le più scaltre, o tra le più stolte? Con quel quesito in mente, come ultimo pensiero, Bett arrivò finalmente dinnanzi alla cella che ospitava i suoi otto prigionieri, e non appena li vide, non riuscì ad evitarsi un moto di stupore. Erano là, dentro a quella stredda ed umida cella, e non sapeva come diavolo avessero potuto fare, o dove avessero recuperato i materiali, ma avevano trasformato quell'orrido e sudicio buco, in un ambiente piccolo, ma caldo ed accogliente. C'erano tante piccole lanterne appese ovunque che facevano una gran luce, letti ben fatti con coperte e cuscini caldi (quelli sapeva che arrivavano dalle sue ancelle, ma i materassi????), un tavolino basso in legno in mezzo alla cella, ove gli otto erano radunati in cerchio a giocare chiassosamente a carte, acqua, birra e pagnotte a volontà (che avessero corrotto le guardie?!), tendaggi alle finestrelle della cella e lungo le inferiate. Il tutto, dava l'aria di trovarsi in una piccola ma graziosa stanzetta di una qualsiasi casa popolare, e non in una sudica cella di un sotterraneo.

-Ma..ma che stà succedendo qui?!!- iniziò incerta e ancora stupita, per poi terminare con decisione,

-AH! BENE! La nostra ospite, si è finalmente degnata di onorarci della sua presenza! BWAHAHAHAHA!!- la prese in giro Boward, evidentemente un pò alticcio per via dell'alcool,

-Ehi, vecchia! Non è che potresti farci avere altre pagnotte?? Sono davvero buonissime!!- le gridò Neil, mentre ne addentava una,

-E altre coperte?? La notte fà freddino, visto che il nostro capitano non ne vuole sapere di riscaldarci!!- brontolò Tuono

-...- Bett rimase nuovamente senza parole, mentre i tre che ancora non avevano parlato, ossia Oscar, Viola e Eve, continuavano a ridere e fare la loro mossa al gioco.

Che intendeva dire, il moccioso, con "il nostro capitano non ne vuole sapere di riscaldarci" poi?! Detta così, suonava alquanto equivoca come frase! Screanzati e maleducati che non erano altro! Maledetti pirati!!. Bett pestò violentemente uno zoccolo a terra, urlando al limite della pazienza:

-ORA BASTAAA!!!!-

E calò improvvisamente silenzio per tutto il sotterraneo. Tuono, Neil e Boward, la fissarono seriamente, così come Oscar e Viola, mentre Eve continuava a sorridere tranquilla trà sè, pescando una carta. Che buffo, le era uscito l'Asso di Picche! Lo fissò un istante con tenerezza, per poi unirlo al suo mazzo, mettendolo accanto ad un altro Asso che già possedeva, quello di Cuori. Bett Mary dal canto suo, ansimava per la bile che aveva cacciato fuori assieme al suo urlo, fissando con ostinazione solamente Eve, incapace di credere che quella mocciosa possedesse un ascendente così grande e forte. Voleva guardarla ancora una volta negli occhi, ne aveva bisogno.

-Dew! Apri la cella, e fai uscire solo il loro capitano! Ammanettato ovviamente! Portala nel retro dei miei giardini, tra cinque minuti!!- e sbraitato ciò, girò i tacchi, dopo aver tolto la torcia di mano al suo sottoposto, facendo la strada a ritroso.

Solo un istante, solo una decina di minuti, dinnanzi a quell'assurdo spettacolo di spensieratezza e sicurezza, e tutta la sua determinazione era sfumata. Ma chi erano quei pirati?! Di sicuro, non pirati comuni, e tanto meno persone comuni! Questo era poco ma sicuro!.

-COSA?! Portare via il nostro capitano?!- prese ad agitarsi Neil, mentre Dew, eseguendo gli ordini, aveva aperto la cella, e si apprestava ad ammanettare Eve per i polsi. La piratessa, si era alzata in piedi di sua iniziativa, mostrando i polsi all'uomo con un sorriso tranquillo, lasciandolo per l'ennesima volta distucco per un atteggiamento così inusuale. Quelle celle, e quelle manette, non avevano il potere di inibire le capacità di chi aveva mangiato un frutto del diavolo, dato che sull'isola nessuno ne possedeva uno, avendone solo sentito parlare, grazie ai tanti viaggi intrapresi da Bett. Eve si sarebbe potuta liberare anche in quel preciso momento, ma ancora non lo fece, lasciando i suoi compagni ancora in attesa.

-Che cosa vuole, quella donna, da Eve?!- fece Oscar fissando male Dew

-State tranquilli, amici! Io e lei, dobbiamo solo parlare!^^- sorrise Eve incoraggiante, seguendo poi Dew che le faceva strada, mentre due uomini armati di lance la seguivano alle sue spalle.

**

Mordendosi ripetutamente l'unghia del pollice destro, Bett Mary faceva nervosamente su e giù per un tratto dei suoi magnifici giardini privati, tenendo l'altra mano su un fianco, e fissando un punto indefinito nel vuoto. Agitazione e attesa nervosa. Non ricordava di essersi mai sentita scombussolata a quel modo, se non quando era una ragazzina che imparava i primi rudimenti dell'arte della lotta da suo padre. 

"Già" pensò fermando un istante il suo isterico avanti e indietro "E' da un pò di tempo, che non vado più a trovarli" si disse, pensando ai suoi cari nel cimitero dell'isola. Precisamente, dal giorno della loro morte, da quando aveva inciso il suo vero nome sulla lapide accanto a quello di suo padre, Bett non era più andata a trovarli. Si era ripromessa di farlo, solo quando fosse riuscita a capire, cosa davvero avvenne su Volcano Blind, il giorno che quei briganti tentarono di ucciderla, e chi avesse tradito, permettendo loro di entrarvi. Ci pensava da un pò di tempo ormai. Quei briganti, gli Iron Claw, per quanto potessero essere forti, esperti e ben organizzati, non potevano essere riusciti ad entrare da soli su Volcano Blind. A che scopo, poi? Le uniche ricchezze dell'isola, erano i loro stessi abitanti ed il loro millenario sapere sulle arti della lotta!. A dei briganti non sarebbe mai potuto interessare nulla. E allora, prendeva sempre più forma concreta, l'idea che qualcuno dell'isola aveva tradito, anche se questo pensiero, oltre a far ribollire di rabbia il sangue nelle vene della guerriera, le faceva anche tanta tristezza.

-Cugina..- 

la voce giovane di qualcuno, interruppe Bett Mary dal proseguire coi suoi oscuri ragionamenti, facendola volgere alle sue spalle.

-Oh, Kitai!*- (*traduzione : Speranza. Nd.autrice) fece seria fissando il giovane ragazzo che la guardava dalla soglia di una delle vaste stanze, collegate ai giardini.

Akarui Kitai, era il giovane cugino di Bett, figlio del fratello di suo padre. Nella tragedia che colpì Volcano Blind, alcuni anni addietro, di tutta la famiglia, ed i parenti che aveva, Bett riuscì a mettere in salvo solo il piccolo Kitai, oggi robusto sedicenne, e futura promessa per il clan del Dragone Nero. L'aveva trovato vivo, anche se ferito gravemente, avvolto nell'abbraccio protettivo della madre, purtroppo morta. Bett aveva fatto del suo meglio per crescere quel bambino, terrorizzato dal mondo, e farlo diventare un giovane forte e coraggioso, e ci era riuscita, con somma soddisfazione ed orgoglio.

-Che succede,cugina? Cosa ti affligge tanto?- le domandò ancora il ragazzo, scendendo in giardino, avvicinandosi

Bett Mary gli sorrise amorevole, per poi dargli una calorosa carezza sul capo biondo, una volta avutolo accanto.

-Nulla di troppo grave, caro cugino. Devo solo scambiare due parole con il capitano di quegli zotici pirati!- rispose un pò scocciata, tornando ad agitarsi

-Ancora quei pirati? Perchè non li lasci andare,cugina? Non mi hanno dato impressione, di essere soggetti pericolosi per noi!-

-Li hai visti?!- si stupì Bett della sempre più iniziativa che il ragazzo prendeva, senza più interpellarla,

-Si, cugina. Sono sceso nelle segrete ieri sera. Li ho trovati che cantavano canzoni di mare, e si raccontavano allegre barzellette. Sono rimasto un pò in loro compagnia, e li ho trovati anche molto simpatici!-

-...- Bett non aveva parole, e guardava il cugino Kitai con occhi sgranati. Eppure, era semplice e disarmante vedere il mondo, con gli occhi ancora troppo ingenui di un ragazzino, non ancora avvezzo ai pensieri troppo cupi e complicati degli adulti.

-Non guardarmi a quel modo, Umi! Non sono lo sciocco ingenuo che ti ostini a credermi!- la stupì nuovamente, anticipandola nelle parole che ancora le aleggiavano in testa come pensieri-Sono convinto di quello che ti ho detto. Quelle persone non sono malvage, e non ritengo abbiano nulla a che fare con la Marina Militare o il Governo!- proseguì Kitai incrociando le braccia al petto, facendo frusciare le pieghe delle lunghe maniche del suo kimono bianco con le  stampe dei draghi, identico a quello di Bett.

-Come fai a dirlo con certezza, Kitai? Sappi che i peggiori, sono proprio quelli che si celano dietro ad allegria e gentilezza! A mie spese, ho dovuto impararlo!- fece cupa Bett

-Parli della Marina? Lo sapevamo già che di quella gente non ci si può fidare! Pretendono ordine e rispetto, e chi non segue le regole viene cacciato come il peggior rifiuto! Sono ben pochi all'interno di quel sistema, gli uomini davvero giusti e onesti, cugina! E nonostante il tuo disprezzo per loro, sei comunque voluta scendere a patti per aver maggiori possibilità di trovare quei briganti!- parlò duramente il ragazzo, troppo duramente per la giovane età che aveva,

-C-cosa vorresti dire con questo?!- si alterò Bett

-Che sei tu quella che ha voluto fidarsi dei falsi onesti, cugina! E sbatti in cella chi invece di giusto e onesto dimostra tutto!-

-Kitai! Quelli sono PIRATI! Lo stai forse dimenticando?!- sbraitò Bett ormai molto nervosa,

-Affatto, cugina! Ma da quando ero un bambino, e tu oltre alle arti della lotta, mi hai iniziato allo studio ed al sapere, mi sono sempre molto informato sul nostro mondo, e su come girino le cose! Sò perfettamente cosa significhi essere pirati, specie per chi li definisce con disprezzo in quel modo. Ma sò anche, che esistono pirati d'onore, uomini e donne validi e giusti, che hanno solamente scelto un modo libero di vivere, fuori da schemi, regole e imposizioni! Sono forse persone orribili, per questo?-

-Kitai...-  Bett Mary, non era rimasta senza parole, solo per la lingua fin troppo sciolta del giovane ragazzo, quanto per la risolutezza e determinazione nelle parole e nei pensieri che aveva appena espresso. Fidarsi era bene, ma non fidarsi, era ancora tanto meglio!. Bett ormai, se lo ripeteva da che era una ragazzina rimasta orfana, e non voleva assolutamente rischiare nulla, neppure in minima parte. Anche se il suo stesso adorato cugino, le stava dicendo, che si fidava di quegli otto che teneva prigionieri, come non si fidava della Marina, Bett non voleva ascoltare, non poteva permettersi alcun passo falso.

-Ora lasciami..cugino. Devo discorrere col capitano di quei pirati che tanto ti ispirano fiducia!- lo congendò con un sorriso tra il serio e l'ironico,

-Ma..Umi..- cercò ancora di convincerla

-Niente, ma! Ora vai! Poi, parleremo!- disse secca, facendo capire che non ammetteva altre repliche-E una cosa...Smettila una buona volta, di chiamarmi Umi! Quella ragazzina è morta da anni ormai!!-

Con un sospiro, ed uno squotere di capo, Kitai si volse e tornò da dove era venuto, sperando nel buon cuore della cugina, nascosto sotto alla sua dura corazza di ferro e diffidenza.

-Signora..vi abbiamo portato la prigioniera..- arrivarono subito dopo Dew e le due guardie che scortavano Eve ammanettata per i polsi.

-...- Bett la fissò, assumendo l'espressione più seria ed imperativa che sapeva fare. Scrutò la giovane in ogni più piccolo particolare, restandone però infine come ipnotizzata. Era una giovane dalle normali apparenze. Bella certo, alta e slanciata, con un certo fascino, nella sua semplice figura, ma a prima vista, non sebrava esserci altro. Però, quando arrivò a fissarla nuovamente negli occhi, ecco che il cuore di Bett prese a galoppare nuovamente come impazzito. Quella luce, e quella profondità così avvolgente e disarmante, le fecero comprendere e capire, perchè suo cugino Kitai le avesse appena parlato di lei e i suoi uomini, con tanta fiducia e sicurezza. Quella ragazza, emanava davvero qualcosa di speciale, e quel qualcosa, veniva mostrato all'esterno attraverso il suo sguardo.

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Eve sorrise gentile alla sua ospite, avvicinandosi di alcuni passi, ma le guardie, subito scattarono con le lance fermandola.

-Non c'è bisogno! Andate! Lasciateci sole!- proferì Bett autoritaria

-Ma..Signora..- cercò di dissentire Dew

-Non avete sentito cosa ho detto?! Tornate a sorvegliare i suoi compagni, e non osate più contraddirmi!!-

-S-si, Signora! Ai vostri ordini!- fece dei veloci inchini l'uomo, per poi allontanarsi velocemente, seguito dalle due guardie.

Rimaste finalmente sole, Bett si guardò un attimo attorno, per calmare i nervi e recuperare la padronanza di sè, mentre Eve continuava tranquilla e serena a fissarla con un piccolo sorriso stampato in volto. La giovane capo villaggio, sospirò profondamente, e poi, si sedette su una delle tante panche di fine legno lavorato a mano, che adornavano i suoi giardini, assieme a piante, alberi e fiori di ogni tipo.

-Hai davvero un giardino stupendo, sai?^^- Eve ruppe il silenzio con amichevole allegria, facendo sussultare di poco Bett, che tornò a guardarla con stupore. Le si rivolgeva col "tu",già dalla prima volta che si erano viste, e anche se quella mancanza di rispetto, ad un altro l'avrebbe fatta pagare, con quella piratessa, non riusciva. Non le dava alcun fastidio, per quanto si stupisse di sè stessa. Non potè evitarsi di sorridere a quel commento gentile:

-Ti ringrazio. Da quando, ai pirati, interessano fiori e giardini?- divenne però subito dopo appositamente provocatoria,

-Oh! A noi piacciono molto!^^ Abbiamo un giardino molto carino anche sulla nostra nave! Vorresti vederlo?- continuò Eve sempre sorridente e allegra,

-...- Bett la fissò senza parole, per poi scoppiare inevitabilmente a ridere. - Pfff....Ah...Ahahahah! AHAHAHAHAH!!!!- ma non erano risa di scherno o disprezzo. Bett stava ridendo semplicemente per ridere. Il modo di fare di Eve non permetteva altro che questo. La piratessa ridacchiò a sua volta.

-Ahahaha! Vieni! Siedi qui accanto a me! uhuhuh!- la chiamò con un gesto della mano, e Eve la raggiunse sulla panca, accompagnata dal cingolio delle manette.

Bett la fissò ancora, seria, guardandole poi i polsi ancora stretti da quelle catene di ferro, colpita dalla serenità che dimostrava, benchè si trovasse prigioniera e lontana dalla sua nave:

-Allora? Mi vuoi spiegare, come diavolo avete fatto tu, e i tuoi compari, ad agghindare una delle mie celle a quel modo?!- domandò davvero curiosa

-Pfff! Ti riferisci all'ambiente 'più allegro' che abbiamo dato a quella topaia? B'è..è tutto merito di Tuono, il mio carpentiere! Sai..nella sua sacca che si porta sempre appresso, nasconde attrezzi e marchingegni di ogni tipo..- ridacchiò divertita dal sempre maggiore stupore di Bett alla sua spiegazione.

-Cioè, mi stai dicendo? Che lanterne, tavolo, e letti...li ha costruiti uno di quei mocciosi di punto in bianco??-

-Eh,eh,eh,eh,eh,eh! Con un 'piccolo' aiutino..- ghignò Eve davvero divertita

-Aaahh..- Bett la guardò assottigliando gli occhi a due brillanti fessure da gatta. Associò in pochi secondi il suo caro cugino, a quel 'piccolo' aiutino di cui la ragazza stava parlando. Doveva essere stato lui a fornire i materiali al carpentiere, e sollecitare a sua insaputa ancelle e guardie per coperte e cibarie. Quel benedetto ragazzino!.

-E' davvero un bravo ragazzo, tuo cugino! Diventerà senz'altro un uomo onesto e di valore!^^- commentò Eve sincera, facendo sussultare Bett, che si prese alcuni attimi per riflettere.

Poi le parlò di nuovo:

-Sono davvero rimasta colpita dalla tua persona, Ocean J. Eve! E anche dai tuoi bizzarri compagni di ventura! Non siete certo dei tipi comuni, voi altri!- terminò incrociando le braccia al petto

-Aha! Ti ringrazio!- fece Eve orgogliosa

-Ehe? Lo prendi come un complimento?!-

-Non lo era?^^-

-Eh...Ma..tu guarda! Sei davvero una tipa fuori dal comune, mocciosa!- Bett ridacchiò nuovamente, e poi si ricompose, mantenendo però un sorriso ed un'aria tranquilla. Non si era nemmeno resa conto, che l'ascendente che Eve possedeva, l'aveva fatta calmare e mettere a suo completo agio-Ho fatto alcune ricerche su di te, in questi giorni. Ho scoperto che sei un fresco ricercato dalla Marina Militare, uhm? Il famigerato Asso di Cuori da 99,000,000,000 milioni di berri. Sembra che tu ti diverta un mondo a schernire i mantelli bianchi o scontrarti contro altri pirati per la corsa nel Nuovo Mondo..-

Eve sorrise di quei commenti. Conosceva alla perfezione, le voci che la Marina aveva messo in giro sul suo conto, oltre alla sua taglia da ricercato. Ovvio che non parlassero, del fatto che i suoi scontri con altri pirati, erano solamente per aiutare chi da questi veniva colpito, o che schernisse la Marina, scoprendone i sotterfugi con quegli stessi crudeli pirati.

-E tu credi, a quello che dicono di me?- domandò serena

-Quello che credo io, ha poca importanza. Resti comunque un pirata, ma il fatto che tu non perda occasione per dar prurito a quei matelli bianchi, mi dice che non puoi essere una spia mandata da loro.-

Eve allargò il suo sorriso, sorpresa dalle parole di quella donna, che fin dal primo momento aveva compreso, essere molto dura e ferrea.Però, aveva anche visto negli occhi di Bett, una vena di costante dolore ed inquietudine, e solo per quel fatto, Eve aveva deciso di non liberarsi, ma capire cosa poter fare per lei. Bett Mary l'aveva profondamente colpita, così com'era stato coi sui cinque compagni che l'aspettavano in cella. Un colpo di fulmine, un'alchimia, un'affinità così intensa ed immediata, a cui era impossibile rimanere indifferenti e non rispondere:

-Ma non per questo, posso lasciarti andare, ragazza.- la nuova durezza nelle parole della capo villaggio, fece incupire Eve, che tornò a guardarla seriamente,

-Siete comunque dei soggetti pericolosi, siete dei pirati, ed io non nutro alcuna stima nemmeno in quelli come voi. Per me non avete valore, esattamente come non ne hanno la Marina ed il Governo!- parlò fredda, alzandosi in piedi e allontanadosi da Eve di alcuni passi.

Si, il calore di quella ragazza l'aveva affascinata e stregata. Bett Mary, sentiva che Eve era speciale, e diversa dagli altri pirati. Ma non poteva nè voleva fidarsi di lei. Mai più, si sarebbe permessa il lusso di dare la sua fiducia a qualcuno che non fosse lei stessa. A nessuno, avrebbe più permesso di ferirla, anche se il suo cuore le diceva, che di quella ragazza non aveva nulla da temere.

-Capisco- fu tutto ciò che si limitò a dire Eve, chiudendo un istante gli occhi, attirando di nuovo l'attenzione di Bett su di sè.

Capiva?! Cosa diavolo voleva saperne lei, di ciò che le era successo, e di tutto quello che era costretta ad affrontare, per dare pace alla sua anima in cerca di vendetta?!. Stava per urlarle in faccia tutta la sua frustrazione, quando improvvisi e profondi, i rintocchi della Campana della Torre del porto, arrivarono a squarciare l'aria di quel momento così teso.

>DOOONN!! DOOONNN!!! DONNN!!! DONNN!!!! DONNN!!!!

La campana suonava rintocchi veloci e secchi, e quel tipo di suono per Bett Mary era angosciante, pieno solo di orribili ricordi. Quelli erano i rintocchi d'allarme di massima gravità, che già anni addietro aveva udito, mentre l'isola andava in fiamme per mano di quei maledetti Iron Claw.

-Che succede?!!!!- gridò sgomenta, mentre vedeva Dew e metà degli uomini che stavano di guardia nelle prigioni, uscire di corsa nei giardini, mentre altri guerrieri che arrivavano di corsa dal porto, si affettavano trafelati a portare notizie.

-...- Eve si alzò in piedi con apparente calma, studiando attenta la situazione e ascoltando ogni singola parola.

Una volta ricevuta la notizia del perchè quel grave suono d'allarme, che ancora impregnava l'aria, Dew corse sudato e bianco come un lenzuolo verso Bett Mary, senza inchini e senza tante cerimonie, fissandola con aria dura e grave:

-Signora..- iniziò con enfasi e ansia, come non trovando le parole per proseguire

-Dew..avanti parlami! Cosa stà succedendo?!- Bett Mary tradiva la sua calma apparente, attraverso la sua voce spezzata

-..la..la Marina Militare..I-il vice ammiraglio Strawberry con quattro corazzate..è all'ingresso dell'isola!-

Tradita.

Ancora una volta, tradita.

Bett Mary strinse forte i pugni lungo i fianchi, conficcandosi le unghie nella carne di entrambi i palmi. Tremava così tanto di rabbia, che l'erba sotto ai suoi piedi frusciava  velocemente, tanto il suo spirito combattivo premeva per esplodere.

Chi aveva osato? Non poteva credere che fosse successo una seconda volta!.

-...- Eve in silenzio, ancora in disparte, fissò profondamente il profilo indurito di Bett, per poi concentrarsi sul rumore quasi assordante dei frenetici rintocchi della campana del porto.

A quanto pareva, la Marina aveva raggiunto Volcano Blind, contro la volontà del suo stesso capo villaggio, e quindi con l'aiuto di un traditore. La piratessa non sapeva nulla di quella donna e di quali rapporti la legassero inesorabilmente con la Marina e il Governo. Sapeva solo che Bett Mary le piaceva molto, e voleva aiutarla. Altro, ad Ocean J. Eve, non interessava.

Storyboard 08 BONUS. Trailer 04 della Saga!!

Finalmenteee!!! T^T Dopo un'infinità di tempo, torno a portarvi buone notizie per quanto riguarda il TRAILER04 e l'andamento di preparazione del primo LONGvideo!!! ^o^

L'ultimo trailer della Saga è FINALMENTE on-line!! Potrete visionarlo come al solito, cliccando sull'immagine qui sotto, o sulla frase subito sottostante. Questa volta è un trailer 'zuccheroso' rispetto ai primi tre un pò tristi e drammatici!^^'''

Ma mi pareva doveroso, dai! Alla fine, questa 'storia alternativa', parla appunto dello scampato evento drammatico, no? xD

Sono sicura che tutte voi ragazze, apprezzerete! (e spero anche i ragazzi, perchè no?^^)

Per quanto riguarda il LONGvideo, ho anche per questo buone notizie!^^ Il materiale è quasi tutto pronto! La parte centrale è fatta, così come l'opening e l'introduzione.*si asciuga la fronte imperlata di sudore* Stiamo lavorando sull'ending, e a breve sarà pronto anche quello. Per tirare le conclusioni...ancora un pò di pazienza! xD Non sò darvi tempistiche come al solito, sappiate solo che stiamo facendo come sempre del nostro meglio.^_^

trailer04

cliccate sull'immagine oppure QUI per accedere direttamente al Trailer

Buona visione a tutti carissimi amici! Spero di ricevere tanti pareri e impressioni!
 

Fight for Fire Saga/The Official Video08- bye bye to the next step!.



Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan


Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken


 

 __________________________________________________________


Ciao a tutti carissimi! ^_^

Finalmente, torno ad aggiornare dopo un pochetto di tempo!
Come pensavo, non sono riuscita a stringere la storia di Bett in soli due capitoli! xD Mi ci vorrà anche il prossimo! ahahahha! Spero di starci dentro!^^'''
Chiedo ancora scusa, se nel narrarvi del passato di Eve e dei suoi compagni, sono un pò veloce e sbrigativa, ma se non facessi così, non ci starei dentro con tutto. Ci vorrebbe una long fic! xD ahahahha!

Vorrei cogliere l'occasione di questo spazio che utilizzo per le mie note, per mettere tutti voi lettori a parte di una questione, diciamo...spinosa!.
Un lettore di EFP (di cui non faccio il nome), mi ha scritto qualche giorno fa, facendomi i complimenti per la storia e tutto quanto, ma facendomi anche notare, che il disegno che Itchi aveva regalato a "FforF", e che io avevo elaborato e trasformato in copertina, ha la posa identica ad un'altro di cui vi riporto qui il disegno a confronto, in modo che voi lo possiate vedere:
RufyxAce    itchi2



Allora, anche se non avevo idea dell'esistenza di una fanart identica,non voglio aprire dibattiti o fare polemiche, ma perchè voglio essere onesta, e non avere niente di cui dovermi preoccupare, lo dico adesso chiaro e tondo, e non lo ripeto più!.
Itchi è stata informata di questa pesona che mi ha scritto facendomi notare questa somiglianza di posa, ne abbiamo parlato, e lei mi ha assicurato, che era rimasta solo affascinata dalla posizione del disegno, non è stata a guardare se era un AcexRufy o cosa, ridisegnandolo di suo pugno. La conosco, sò che persona buona sia, e voglio fidarmi delle sue parole. Inoltre vorrei capire..cosa ha fatto di male? Ha preso spunto, ma non ha fatto altro, ridisegnando tutto di suo. Non posso negare che il disegno sia pressochè identico, anche se il personaggio di Rufy cambia in quello di Eve. Solo per questa uguaglianza, mi scuso personalmente con l'autore/ice originale della fanart, e assicuro a tutti che in futuro, per quanto mi riguarda, non capiterà più una cosa simile, a meno che non si sia già d'accordo con un dato autore di un disegno. In questo caso, provvederemo con l'autore ad una commissione.

Questo inoltre è il link alla fan art:

http://c0.img.v4.skyrock.net/4656/86014656/pics/3126133109_1_3_ieiULk0B.gif


Per etica, è corretto dirlo, ma per tutto il resto, di cosa stiamo parlando? Io e lei, lucriamo forse su scritti o disegni che stiamo proponendo su OP??! No! Siamo solo Fans, che per amore e dedica, creano tutto questo per altri Fans. Tutto qui.
Se dovessimo guardare a tutto, per essere completamente onesti allora, nessuno di quelli che disegna su OP, o altri anime e manga, dovrebbe permettersi di prendere i personaggi originali di un dato mangaka e usarli a suo piacimento!!.
Con questo, stò solo cercando di dire, che non mi sento di condannare Itchi, o nessun altro, perchè lei ha agito semplicemente con ingenuità e col cuore. 


Per quanto riguarda i video che stiamo preparando, tutte le immagini che vedrete al loro interno, le abbiamo create attraverso le basi originali dell'anime di OP, attraverso basi originali anime libere,ossia scheletri 'nudi' e 'rapati a zero' senza volto spesso e volentieri, che chiunque può utilizzare come aiuto ad un disegno, e solo tre prese spunto in pose di tre disegni, di cui ci siamo premurate di trovare e chiedere 'permesso' all'autore/ice originale, che attualmente stà valutando la nostra proposta, e a cui ho anche chiesto se è possibile per quei tre disegni, una commissione. Se questo fanartist non darà il consenso, anche dopo aver visionato il materiale che gli abbiamo inviato, provvederemo a rifare quelle tre immagini da capo.

Ho voluto solo fare un attimo chiarezza e dire la mia. Il mio pensiero è che siamo tutti fans, è giusto essere chiari e corretti, ma di cattive intenzioni qui, io non ne vedo nessuna. A voi popolo, la parola ed il pensiero.

Ok! Per il momento è tutto! Passo e chiudo e vi aspetto se lo vorrete, nella sezione recensioni!^__^


Per qualsiasi cosa o curiosità, potete pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di posta EFP!

Ci risentiamo al più presto con lo STEP09 !!!



Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!

Martychan

(Nota Importante: L'amministrazione di EFP è stata contattata ed è al corrente di queste particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del Sito.)

 


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Capitolo 9
*** Storyboard09. Una luce per Bett ***


Fight for Fire01
Fight for Fire Saga

Fight for Fire Saga : The Official Video

In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti, che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright
©

Tutti i disegni presentati in questo storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©

I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall, Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©

I personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy, Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou, Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©



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Vi aspettiamo!!


  



Storyboard 09. Una luce per Bett

Il  suono incessante della Campana del Porto di Volcano Blind, continuava a riempire pesantemente l'aria. Qualsiasi altro rumore veniva soffocato all'istante, da quei secchi e inquietanti rintocchi veloci. Bett Mary, con ancora le unghie conficcate nei palmi delle mani chiuse a pugno duro, e tremanti rabbia, fissava furiosa nella direzione in cui si trovava il porto della sua isola. Oltre le alte fronde degli alberi, seguito dai rumori di colpi di cannone, si era levato un fumo via via sempre più denso, accompagnato da guizzi di fiamme, sempre più alte e minacciose. A quanto pareva, il caro vice ammiraglio Strawberry, non aveva perso tempo ad attaccare per primo. Stava a significare, che dietro tutte le false cortesie che la Marina le aveva sempre riservato, la convinzione che anche lei e la sua gente, fossero dei fuorilegge perchè estranei di propria iniziativa, alle leggi che governavano quel mondo, c'era l'intento di invaderli, sottometterli al Governo Mondiale, oppure distruggerli se avessero opposto resistenza. 

"Dannato Governo Mondiale della malora!! Maledetti Marines di merda!!" pensò la bionda guerriera con il sangue che le ribolliva furioso nelle vene

Malediceva mentalmente, il giorno che si era lasciata convincere da quei falsi sorrisi e carezzevoli moine, quando quei miserabili mantelli bianchi, in cambio delle coordinate della sua isola, le avevano proposto di servire la Marina col suo sapere sulle arti da combattimento!. Tutto per avere qualche briciolo di informazione o possibilità in più, di mettere le mani su quei bastardi Iron Claw!. Alla fine, non è che avesse ottenuto poi, più di quanto non aveva racimolato con le sue sole forze. Aveva proprio ragione suo cugino Kitai. Si era venduta per poche briciole in più, proprio a coloro che da sempre lei e la sua gente detestavano. Si volse lentamente, presa dallo sconforto del momento, a fissare lo sguardo negli occhi della piratessa a pochi passi dietro di lei, ancora lì, ferma immobile in piedi, seria e attenta, con quelle catene strette ingiustamente ai polsi. Quella piratessa, che da subito le era sembrata una brava persona, diversa da tutti gli altri pirati che aveva avuto il dispiacere di incontrare nelle sue navigazioni passate. Quella ragazza dal sorriso così puro e caloroso, con la luce negli occhi di chi è in grado davvero di capire senza pretendere nulla. Lei ora, ricambiava in pieno il suo sguardo smarrito e ferito, e anche in quel momento, le sorrideva incoraggiante. 

Pirati d'Onore

Una volta, nei suoi viaggi, Bett ne aveva sentito parlare, su una piccola isola di cui ora non ricordava il nome, sulla quale si era fermata a fare rifornimenti. Quella gente umile ma felice, parlava dei pirati, come si parla di un caro amico o di un famigliare. Ricordò che si era stupita di quei discorsi, e aveva chiesto ad un vecchio pescatore, perchè ne parlassero a quel modo.Non erano forse tutti uguali i pirati? Esseri pericolosi, crudeli e spietati? La risposta, l'aveva lasciata ancor più di stucco:

"Ah ah ah ah! Mai sentito parlare dei 'Pirati d'Onore', ragazza?! Eppure non sono pochi, e sono anche molto famosi in questi mari! Non sono alla stregua di tutti gli altri, che si fanno chiamare pirati, ma in realtà sono solo assassini senza pietà, animali affamati senza orgoglio, cuore o rispetto!. I Pirati d'Onore, sono persone con un valore, con un'etica, ma soprattutto, con un sogno! Loro hanno scelto di vivere fuori da ogni legge o regola imposta dagli uomini, ognuno alla conquista del proprio sogno e tesoro. Ah, ah, ah! Sono persone straordinarie! Forse un giorno..avrai anche tu la fortuna di incontrare uno di loro!"

fire and thunder

Quella volta, non aveva voluto dare troppo peso, alle parole di quel vecchio. Per quanto ci potesse essere qualche pirata, che invece di saccheggiare e distruggere, rispettava e passava via dritto, non significava certo che fossero persone buone e corrette. Chi era pirata, non era buono e nemmeno corretto. Ma alla fine, chi era davvero il buono, e chi il cattivo? I pirati erano i cattivi, e i marines i buoni? Perchè? Chi aveva deciso che doveva essere proprio così?? Adesso che la luce negli occhi di Ocean J. Eve, la stava in qualche modo accarezzando nel profondo, Bett Mary non lo sapeva più chi fosse il buono e chi il cattivo, non ci capiva più nulla.

Sapeva solo che lei e la sua gente, erano considerati fuorilegge, e quindi dalla parte dei cosiddetti 'cattivi', proprio come i pirati.

-S-Signora! Cosa dobbiamo fare?! Quali sono i vostri ordini?!- la voce profonda e agitata di Dew, fece tornare Bett Mary in sè, in qualche modo

Bett staccò lo sguardo da Eve, tornando a guardare i suoi uomini davanti a sè, seria:

-Riportate la prigioniera in cella. Radunate tutti i nostri guerrieri alle mura del porto! Scattare, forza!!- finì di parlare gridando

-...- senza dire una parola, Eve si lasciò frettolosamente guidare verso le segrete della casa, dando un'ultimo sguardo alle larghe spalle tremanti di Bett.

Dew lasciò il compito di ricondurre Eve in cella, dal suo secondo in capo, Gen, un giovane sulla trentina, dall'aria dura in apparenza, ma gentile e disponibile in verità. Tutti gli altri guerrieri, seguirono Dew al porto, richiamando a loro, tutti i combattenti disponibili per la difesa dell'isola. Putroppo, la grande maggioranza dei migliori uomini di Bett Mary, era ancora in servizio presso alcuni quartier generali della Marina, con l'incarico di istruire le nuove reclute, e quindi, la giovane capo villaggio, si trovava in un disastroso netto svantaggio contro quell'improvvisa invasione inaspettata.

-Mi spiace dovervi riportare in questo posto umido e buio, signorina..- stava dicendo Gen ad Eve, mentre tenendola per il capo delle catene, la conduceva lungo il freddo corridoio delle prigioni -..ma così vuole la mia Signora, e così devo fare- concluse l'omone in tono dispiaciuto.

Eve sorrise tra sè, divertita. 

Quel guerriero era un interessante miscuglio di dolcezza e brutalità. Era stato tra i primi, subito dopo Kitai in quelle settimane, ad avvicinarsi a lei ed ai suoi compagni, a parlare con loro, a condividere allegre risate e bevute nella loro cella. E dopo Gen, anche altri uomini incaricati di sorvegliarli, cercando di non farsi scoprire da Bett Mary, si erano uniti allegramente alle baldorie. Così, Eve si era convinta una volta in più, sulla buona fede di quelle persone, aveva capito chi davvero era Bett Mary per loro, e cosa rappresentava per tutti la libertà di Volcano Blind. Fuori da ogni legge imposta dagli uomini che vogliono stare al di sopra di altri uomini. Guidati da regole di rispetto e onestà, tutto nelle mani di un capo che non stà al di sopra dei suoi sudditi, ma che siede al loro pari. Ecco chi era Lucky Bett Mary, ed ecco perchè Eve si era convinta di volerla aiutare, e poi..

-Uh? Sei già di ritorno? Colloquio piuttosto breve..- sentì borbottare distrattamente da Oscar, una volta che lei e Gen, furono dinnanzi alla cella

-Ho sentito due colpi di cannone..- fece serio e imperturbabile Boward

-Cos'è successo là fuori?- fece Viola curiosa

Eve li guardò uno ad uno, sorridendo, anzi, ghignando in quella tipica maniera che era solita usare, quanto per lei era arrivato il momento di agire. Tuono e Neil a quell'incurvamento di labbra da parte del loro capitano, furono i primi a mollare la partita a carte che stavano facendo tra loro, illuminandosi di nuovo vigore, pronti a darci dentro come sempre.

-Allora? Si và, capitano?- fece tutto esaltato Neil

-Gen..- chiamò Eve, mentre l'uomo si apprestava ad aprire la cella per farla entrare,

-Si?- fece quello distrattamente, voltandosi a guardarla, nell'esatto istante in cui lei, con un colpo secco, faceva in pezzi la catena che le obbligava i polsi uniti tra loro:

>CLAAANGGG!!!

Gen strabuzzò gli occhi per la sorpresa, incredulo che quella bella ragazza, dall'apparenza così esile e delicata, potesse invece nascondere una forza simile.

-M-ma c-che?!- balbettava incredulo

>SCCCLANGGG !!!!

E nello stesso momento, dopo aver gonfiato per bene i suoi enormi bicipiti, Boward rimuoveva in un colpo deciso, alcune delle sbarre della cella, staccandole di netto e gettandole lontano. Nelle sue mani poderose, quelle aste di ferro parevano fuscelli di legno secco.

-E-eh? EHHH????????!!!!!!- strabuzzò ancor più il povero Gen, mentre con non curanza, i compagni di Eve uscivano dalla cella, e Boward rimuoveva dai polsi di Eve, ciò che rimaneva delle manette.

-Perdonaci, caro Gen! Ma la nostra permanenza qui, è finita!^^- sorrise Eve candidamente al pover'uomo che, circondato dai suoi compagni, non sapeva più dove guardare o cosa fare.

Non poteva assolutamente crederci, eppure era proprio così. Quindi..quei ragazzi..fino a quel giorno..non avevano fatto altro che restare lì di loro volontà?! Assurdo! Se avessero voluto, se ne sarebbero potuti andare in qualsiasi momento! Eppure..

-S-signorina Eve! E ora? Dove state andando?!- riuscì finalmente a gridare, mentre Eve ed i suoi compagni, già si avviavano lungo il buio corridoio per guadagnare l'uscita

-Al porto dell'isola! C'è una cosa che voglio fare, prima di andarmene!^^- rispose Eve voltandosi un istante

-Eve-san!!-

All'improvviso richiamo, tutti si voltarono verso il fondo del corridoio da dove questo proveniva. Si sentirono i forti ticchiettii di zoccoli di legno sulle scale di sasso, e la voce agitata e trafelata di Akarui Kitai, chiamare ancora :

-EVE-SAN!!!-

Il giovane comparve subito dopo, arrivando in una frenetica corsa a perdi fiato.

-Signorino, Kitai!! Cosa ci fate qui!!- Gen corse subito a frapporsi tra i pirati ed il suo Signorino, puntando la sua lancia affilata in sua difesa. L'uomo sapeva che da Eve ed i suoi compagni non aveva nulla da temere. Ma ora, che aveva riscoperto in loro, poteri e forze che andavano ben al di sopra delle comuni persone, non poteva esimersi dal mostrarsi loro ostile se fosse stato necessario.

-Gen?! Sei rimasto qui solo tu?! E..Eve-san!! Ragazzi! Siete stati liberati?!- parlò sorpreso ed agitato il ragazzo, non appena li vide liberi dalle catene e fuori dalla cella,

-Andatevene via da qui, Signorino! Questi pirati ci hanno ingannati! Hanno una forza ed un potere, molto pericoloso! Potevano liberarsi in qualsiasi momento avessero voluto!!- sbraitò l'omone agitando la lancia tra le mani,

-C-come?!- strabuzzò gli occhi Kitai

-B'è...in verità è proprio andata così, moccioso!- sbuffò Oscar mettendosi le mani dietro alla nuca con fare annoiato

-Devi scusarci, ma non potevamo fare diversamente!- sorrise gentile Viola

-Già! Questo è il modo di fare del nostro capitano! Non vuole mai attaccare un'isola o la gente comune, e se questa si dimostra ostile nei nostri confronti, si lascia catturare, e attende il momento buono per dimostrare che da lei e da noi, non c'è nulla da temere! Ehe!- affermò ironicamente Neil

-Del resto..attaccare isole, o saccheggiare la gente..non ha nulla a che vedere con noi! Non è roba che ci interessi!- fece Tuono con serietà

-...- Gen, anche se continuava a puntar loro contro la sua lancia, iniziava a sentirsi davvero confuso e combattuto

-Quindi! Voi! Siete Pirati d'Onore?!!- si infervorò Kitai all'istante, dopo quelle spiegazioni, scavalcando con una spinta Gen, e prendendo le mani di Eve nelle sue con enfasi.

-Eh?- fecero Eve ed i suoi all'unisono

-Ma certamente!! Come ho fatto a non accorgermene prima!! Eppure! Nelle serate che ho passato in vostra compagnia, tutto diceva di voi, fuorchè che foste pirati pericolosi!!-

-Ahahahaha!!- se la rideva Eve divertita

-Ehm! Ragazzino! Non sò chi siano questi 'Pirati d'Onore' di cui tu parli! Sò solo, che questo è il nostro modo di fare e basta!- lo picchiettò Oscar sulla fronte.

Kitai rimase senza parole. Quindi, loro non si reputavano Pirati d'Onore?! Agivano a quel modo, perchè era così che erano fatti? Li guardò uno alla volta, stralunato, incredulo. Quelle persone agivano di cuore e di buone intenzioni, senza sapere minimamente cosa potesse significare per gli altri quel loro comportamento. Aveva letto tra i suoi tanti studi, molte cose sulla differenza che c'era tra i pirati malvagi, ed i pirati d'onore. Scritti di voci fuori dai cori comuni, persone che esprimendo quei pensieri, avevano rischiato severe punizioni dal Governo o dalla Marina, o che addirittura le avessero poi anche subite, ma che, non per questo, avevano ceduto e taciuto. Voci che raccontavano di pirati che solcavano i mari nel rispetto delle genti delle isole, scontrandosi se necessario, solo con altri pirati o con la Marina, ma cercando sempre di non nuocere al prossimo. Voci che raccontavano di pirati allegri e festaioli, ma mai crudeli ed assassini. Voci che raccontavano di pirati che proteggevano e tutelavano i deboli, pronti a rispondere a qualsiasi attacco ai loro protetti, come se fosse stato rivolto loro in prima persona. Erano piccole e poche voci, quasi soffocate da cori grandi e prepotenti, di chi per ignoranza e paura, non capiva e non sapeva distinguere i pirati giusti dai malvagi.

Kitai aspirò profondamente, come nell'atto di cacciar fuori dai polmoni, un prepotente urlo. Aveva la fortuna di avere davanti, proprio dei pirati buoni com'erano descritti in quei racconti. Forse, la sua amata cugina e Volcano Blind, avevano ancora una speranza.

-EVE-SAN!! AIUTA MIA CUGINA, TI PREGO!!- gridò alla fine strizzando gli occhi e serrando forte i pugni

-S-Signorino?!- strabuzzò Gen

-A me non interessa..se siete pirati!! Per me siete persone buone e giuste, e io mi fido di voi!!- continuò agitato non staccando mai gli occhi da quelli di Eve

-Signorino..- Gen ormai, non puntava più la sua lancia contro nessuno. Non ce n'era più motivo.

-Ti prego!! Mia cugina Umi..ha fatto l'errore di fidarsi di quei dannati mantelli bianchi..solo per disperazione e dolore!! Per avere maggiori possibilità di rintracciare gli assassini delle nostre famiglie e dei Clan che un tempo esistevano oltre al Dragone Nero!!-

Eve guardava Kitai, mentre le stringeva forte le mani, mentre le lacrime inondavano sempre di più il suo giovane e bel viso, mischiate a tante confuse ed agitate parole. La piratessa, non sapeva nulla sulla storia di Volcano Blind o la loro capo villaggio, ma adesso, da quelle poche e confuse cose che il giovane le stava dicendo, comprendeva maggiormente il perchè di quella situazione attuale, e come mai, proprio un vice ammiraglio con quattro corazzate, fosse stato mandato a tradimento ad attaccare l'isola dei guerrieri, proprio nel momento in cui era più scoperta e vulnerabile. Tipico modo brutale di fare della Marina, quando voleva ottenere a tutti i costi qualcosa. Se non vi riusciva con le buone, terminata la pazienza, alla prima occasione, passava all'attacco con le cattive.

-Umi? Ma non si chiama Bett Mary, tua cugina?- fece dubbiosa Viola

-E-Ecco..in verità..-

Kitai sapeva che non c'era tempo da perdere, che i suoi compaesani e la sua amata cugina, avevano immediatamente bisogno dell'aiuto di qualcuno di veramente forte. Però, voleva anche che quelle buone persone che aveva davanti, di cui sentiva di provare nel profondo una grande fiducia, sapessero cosa fosse successo per arrivare fino a quel punto. In una manciata di minuti, veloce e conciso, raccontò brevemente cosa era accaduto a Volcano Blind, quando Bett era una ragazzina, di come morì suo padre, della sua ascesa precoce a capo clan del Dragone Nero, dell'attentato alla sua vita e della quasi totale distruzione dell'isola a causa del clan di briganti Iron Claw. Spiegò come Bett fosse giunta allo stringere un sofferto patto con la Marina, che da quanto l'aveva tra le sue mani, aveva cercato in ogni modo di scoprire le coordinate dell'isola, senza però alcun successo.

Al solo sentire il nome del vecchio clan di briganti a cui un tempo apparteneva, Oscar sbiancò, avvertendo una leggera vertigine. Viola lo sostenne per un braccio, mentre Eve scambiò con lui un intenso sguardo d'intesa.

-Capite, ora?!! Vi prego!! Aiutateci!!- Kitai stringendo più forte le mani di Eve, si inchinò dinnanzi a lei, supplichevole e disperato. Non sapeva, di quali forze potessero disporre quei sette pirati strampalati. Ma se erano riusciti a liberarsi da soli con quella facilità, di sicuro dovevano essere molto abili e forti.

-Senti, amico! Anche se decidessimo di darvi una mano..Non è che risolveremmo il problema! La Marina ormai conosce le coordinate della vostra isola! Cacciarli indietro ora, sarebbe solamente un pagliativo!!- sbottò Neil incrociando le braccia al petto

-...- Kitai non rispose nulla, continuando a restare inchinato davanti ad Eve, stringendole le mani e tremando di rabbia ed ansia al pensiero della cugina in mezzo alle fiamme.

Una mano delicata, dopo essersi liberata dalle sue, calò a dargli una gentile carezza tra i biondi capelli ispidi. Kitai sgranò gli occhi a quel tocco caldo e gentile, alzando di riflesso il capo per incontrare di nuovo gli occhi della piratessa che gli stava sorridendo gentile. Sembrava diversa però, non aveva più l'aria della dolce ragazza. No, sembrava diventata di colpo un'altra persona, dallo sguardo duro e battagliero, l'aria più matura e decisa.

-Ti ringrazio..per aver avuto fiducia in me, e in noi, decidendo di raccontarci la vostra difficile storia. Ora, ho un motivo in più per fare ciò che già volevo!-

-C-come?- farfugliò Kitai

-Lo sapevo! Non avevi semplicemente intenzione di raggiungere la nostra nave e andarcene, vero?- fece ironico Oscar

Boward già faceva scricchiolare le nocche delle sue manone, ghignando : -Io sono pronto!-

-La solita! Incorreggibile!- sbuffò Viola ridacchiando

-Ma!! Vuoi davvero aiutare quella vecchiaccia malefica...dopo tutto quello che ci ha fatto passare?!!!- sbraitò Neil arrabbiato

-Non siamo stati così male, tuttavia..lei non voleva lasciarci liberi..- brontolò le sue considerazioni Tuono

-Suvvia, ragazzi miei!^^ Bett Mary è una persona buona! Sbraita tanto, ma è tutta apparenza! E poi! Grazie agli aiuti di Kitai, Gen e Dew..non siamo stati poi così scomodi, durante la nostra permanenza qui..no?- parlò Eve con quel candore tipico, che stava a significare, che per quanto ci provassero, lei aveva già deciso cosa fare.

-Pffff!!!! Sorellina,sorellina! Sei sempre la solita!- ridacchiò Oscar circondandole le spalle con un braccio, dandole una veloce strapazzata al capo con la mano,

-I-io! Io non capisco...volete forse dire..- continuava a farfugliare Kitai confuso

-Vuol dire, che noi ora usciamo da qui, e andiamo a prendere a calci in culo quel vice ammiraglio ed i suoi tirapiedi! Contento?!- sbraitò Neil a pugno duro

Kitai fissò Neil a bocca aperta, e poi Eve che ancora gli sorrideva gentilmente. Le lacrime vennero velocemente sostituite da un largo sorriso di speranza.

-Si, ma anche così..il problema non cambia per voi, Kitai. La Marina ha comunque le coordinate di Volcano Blind, adesso.- asserì Viola preoccupata

-Di questo, non dovete preoccuparvi! Volcano Blind non è un'isola come tutte le altre! Le sue coordinate possono essere cambiate se lo vogliamo!- fece Kitai trionfante, lasciando i pirati dell'asso di cuori con tanto d'occhi.

Come si potevano cabiare, le coordinate di un'isola?!! A meno che non fosse un'isola cresciuta su una tartaruga gigante, o fosse un'isola galleggiante..non vi era modo!.

-Avrò bisogno del tuo aiuto, Gen! Fidatevi di me, ragazzi! Voi se potete, allontanate i marines dall'isola, più al largo che potete! Al resto, penserò io!!- il giovane pareva aver ritrovato tutte le sue energie.

Non c'era più tempo da perdere. Si sentivano in lontananza, altri colpi di cannone, e le grida di molta gente.

-E come penseresti di fare?!- obiettò Neil scettico

-Non c'è più tempo!!- proferì Eve secca e decisa, avviandosi poi verso le scale - Come Kitai si fida di noi, noi ci fideremo di lui e di quel che dice! Forza, andiamo!!- asserì con forza, sorridendo poi verso il giovane volcaniano -Spingeremo i marines al largo, e li ricacceremo da dove sono venuti!-

Dopo aver ottenuto un sorriso colmo di gratitudine e speranza da parte del giovane, Eve gli annuì, e poi prese a correre veloce verso l'uscita, subito seguita dai suoi compagni.

**

Le fiamme ardevano voraci e senza pietà, distruggendo e divorando tutto ciò che incontravano sul loro cammino. Il porto di Volcano Blind era ormai alla mercè dei marines, sempre più vicini, quasi ad un passo dall'attraccare e scendere a terra. Bett Mary ed i suoi uomini, erano ancora trincerati dietro le mura dell'isola, impegniati al massimo per difendere l'ingresso principale all'isola, utilizzando tutte le armi che avevano a disposizione, anche se i loro sforzi risultavano pressochè vani. Stavano solamente guadagnando del tempo, e questo, stringendo forte i denti per l'ira, Bett Mary lo sapeva perfettamente. Non potevano permettersi di uscire allo scoperto e attaccare. Equivaleva a lasciare il paese indifeso, dato che oltre al pugno di guerrieri rimasti a Volcano Blind, non vi erano altro che donne, vecchi e bambini piccoli.

evechan prima seraeve thunder fire

-SIGNORA!!! Le mura non reggeranno ancora per molto!!- le stava in quel momento gridando Dew dall'alto di un torrione

-Le navi della Marina stanno quasi per attraccare al porto!! Se scendono a terra siamo finiti!!!- gridava un altro guerriero

"Dannazione!!!" dignignò forte i denti la capo villaggio, stringendo le mani sul cornicione di pietra, fissando dritto verso la corazzata centrale, quella che sapeva, ospitava il vice ammiraglio Strawberry.

Ma quell'uomo, non era forse lodato per la sua generosità?! Non veniva forse chiamato 'uomo d'onore' dai soldati da cui ne aveva sentito parlare, in uno dei quartier generali?!. Bett Mary non era una stupida, e nemmeno una sprovveduta. Da quando aveva stretto quell'odiosa alleanza con la Marina, aveva fatto le domande giuste nei momenti giusti, e soprattutto, teso le orecchie e accumulato informazioni su informazioni, circa le gerarchie interne, o quanto meno, ne sapeva abbastanza su ogni ammiraglio o vice ammiraglio in carica, circa la personalità o il modo di agire in battaglia. Ora, quel dannatissimo Strawberry, era osannato da molti, perchè uomo magnanimo e corretto anche in guerra. C'erano donne, vecchi e bambini sull'isola! Perchè diavolo attaccava senza prima permettere almeno a loro, di mettersi in salvo?!.

-PASSATEMI UN LUMACOFONO!!!- gridò imperativa

Stava quasi per parlare, quando fu preceduta proprio dalla voce profonda e autoritaria del vice ammiraglio. Anch'egli a sua volta, aveva preso alla mano un lumacofono. Come se le avesse letto nel pensiero, il marine aveva fatto cessare i colpi di cannone, ma non per ciò che Bett Mary sperava:

-Capo villaggio Akarui Umi! Visto lo stato fuorilegge in cui voi e la vostra gente, avete vissuto sino ad oggi..Ho ricevuto l'ordine di distruggere Volcano Blind!!- iniziò a parlare con calma lapidaria e tagliente, mentre Bett Mary tremava di rabbia e odio puro,

-A meno che voi, non decidiate di arrendervi subito, entrando a far parte delle terre sotto la giusta guida del Governo Mondiale..la vostra isola sarà distrutta, e tutti coloro che l'abitano, giustiziati!!- concluse perentorio lasciando che le sue parole si disperdessero feroci nell'aria.

Bett si morse con forza il labbro inferiore, mentre il lumacofono che reggeva in una mano, tremava convulsamente emettendo un rumore metallico. Non fidarsi mai, nè del Governo, nè tanto meno della Marina Militare. Questo, le aveva sempre detto suo padre, da che ne aveva memoria, perchè così era sempre stato detto a lui, così come fu per suo nonno ed i suoi avi. Volcano Blind non era un'isola come le altre, era speciale. Essa fu costruita in tempi antichi, da studiosi, scienziati e carpentieri, che non volevano vivere assogettati alle leggi di uomini che volevano governare sopra tutti gli altri. Erano un pugno di sognatori, che desideravano creare un luogo libero dove poter vivere la loro vita in pace. Un luogo sì, con le proprie leggi e i propri capi, ma eletti e ben voluti dal popolo, perchè da esso partoriti e cresciuti, per tutelarlo e guidarlo, senza volerlo controllare e sottomettere, ma camminando al fianco delle sue genti con onore e rispetto, sempre.

Ed ora, dopo secoli e secoli che nessun marine o membro del governo, era mai riuscito a spezzare il filo rosso di quel sogno comune che li aveva sempre legati, divenuto poi realtà concreta per le generazioni che si erano succedute, dopo quei primi grandi uomini, creatori dell'isola libera, ora, giungeva chi a quella libertà voleva mettere fine?!. Perchè, proprio quando era lei, Bett Mary, ad avere nelle mani la guida e le sorti della sua gente, doveva accadere tutto ciò?!.

La bionda guerriera, strizzò forte gli occhi, chinando di poco il capo affranta.

"E' solo colpa mia" pensò con amarezza

Se solo non avesse stretto un patto, proprio con quelli da cui doveva guardarsi! Se solo la rabbia ed il dolore, non avessero accecato i suoi sensi e la sua mente!. Aveva creduto di essere lei la più forte e la più furba. Aveva creduto, che sarebbe stato tutto facile, che sarebbe riuscita a sfruttare quegli odiosi marines per i suoi scopi, certa che mai, per quanto avessero cercato, sarebbero riusciti a trovare la sua isola. Pensava di poter fare ciò che voleva, senza rimetterci, trovare gli Iron Claw e poi mandare al diavolo sia loro che il patto con la Marina. Quanto era stata superficiale, stupida, illusa ed ingenua. Aveva messo nelle mani di quei soldati, e quindi, proprio di quel Governo che voleva tutto il Mondo sotto al suo ferreo controllo e rigore, tutta la sua gente, tutto il suo mondo, tutta la sua vita e l'onore di chi l'aveva preceduta. Si sentiva un'inetta in quell'istante, una fallita che aveva disonorato ancora una volta il suo clan e suo padre.

-Capo villaggio Akarui Umi!! Stò aspettando una risposta! Se tarderete ancora a parlare, lo considererò un'opposizione, e quindi procederò con l'attacc..- Strawberry aveva ripreso a parlare al lumacofono, ma subito con voce furiosa e imperiosa, Bett lo interruppe:

-STA' ZITTO, MALEDETTO!!!!- urlò irosa e la sua voce rimbombò come un tuono per tutte le mura ed il porto. La giovane ansimò pesantemente alcuni secondi, poi si avvicinò meglio il lumacofono alla bocca, e riprese a parlare gridando:

-Come capo dei Guerrieri del Dragone Nero, ho stretto un accordo con voi della Marina! Le nostre arti di combattimento, in cambio delle informazioni in vostro possesso su alcuni briganti che stò cercando da anni!! Perchè dunque, ora ci attaccate?!-

-Come già vi ho detto, capo villaggio Akarui Umi, voi e la vostra isola, siete fuori dalle leggi del nostro Governo! Non ha alcun valore il vostro patto, stretto come semplice capo di un clan di guerrieri! Voi siete a capo di un'intera isola!! Un'isola che ci risulta..sia stata costruita contro ogni regola o legge!-

Bett tremò ancor più di ira profonda. Quel vice ammiraglio era un vero e proprio bastardo. Ma del resto, cosa si aspettava? Stava succedendo proprio ciò che aveva sempre temuto, se mai un giorno le coordinate della sua isola, fossero state scoperte.

-Quindi, vice ammiraglio! Mi state dicendo, che la Marina, giusta e onesta come dovrebbe essere..non rispetta un accordo preso e siglato?- cercava di prendere tempo, ancora, anche se ormai, non sapeva più cosa fare

-Un accordo stipulato con chi mente, e vive fuori dalle leggi senza rispettarle, non ha alcun valore! Ho l'ordine di distruggere la vostra isola, Akarui Umi! A meno che non decidiate di entrare a far parte delle terre del nostro Governo!-

Chi era stato? Chi aveva osato tanto, arrivando a tradirla?! Ormai era più che chiaro, era lampante! Qualcuno l'aveva tradita, rivelando le coordinate di Volcano Blind alla Marina. Anche se, il solo pensare una cosa del genere, la faceva stare male fino al vomito, Bett Mary non poteva più evitarlo. Qualcuno, tra coloro di cui si fidava ciecamente, aveva tradito e fatto la spia. Non poteva esserci nessun'altra spiegazione.

-Inoltre! Sò che sull'isola oltre a voi e pochi guerrieri d'età avanzata..ci sono anche molte donne, anziani e bambini! Permetterò ad ognuno di loro di salire a bordo delle nostre navi, e avere salva la vita! Ma dovranno giurare fedeltà nelle leggi del Governo!!-

"GRRR!!!!" Bett ringhiò dentro di sè, ormai al limite della sopportazione. Si trovava in trappola, non aveva forze sufficienti su cui fare affidamento, l'isola stava per essere distrutta, e tutto, solo a causa sua.

-Stò aspettando, Akarui Umi!- intimò ancora l'odioso marine

Per quanto fosse crudele e senza pietà quel modo di fare, quel vice ammiraglio, stava comunque aspettando, e dando modo alla sua gente di fare una scelta. Tutte quelle persone innocenti, avevano la possibilità di salvarsi.Ormai, l'unica cosa che Bett poteva fare, era incitarle ad andarsene e fare come quel marine chiedeva. Ma era davvero tutto ciò che restava? Non vi erano altre strade?. Sentiva dal basso, poco distanti dalle mura, le voci concitate della sua gente, i pianti dei bambini, e l'ansia dei vecchi. Erano tutti là, dietro di lei, nonostante il grande pericolo, erano ancora tutti là. Il dispiacere in Bett cresceva ancora di più, ma sentì di non poter fare altro:

-Permetterete alla mia gente di salvarsi..se verranno con voi, e faranno ciò che dite?- chiese con voce incolore al lumacofono

Tutti, dai guerrieri attorno a lei, all'ultimo vecchio sotto alle mura, in ascolto e attesa, rimasero a bocca aperta per la sorpresa, non aspettandosi assolutamente parole simili, proprio dal loro capo. Nessuno infatti, aveva la minima intenzione di arrendersi alla Marina o al Governo, anche a costo di morire. La loro libertà era troppo importante e preziosa, per poter essere presa da gente come quella.

-S-Signora?! Ma che state dicendo?!- le si era fatto vicino Dew di corsa

-Quello che è meglio per tutti voi, Dew. Andate! Se farete come vi dice, avrete salva la vita. Io non posso più fare niente! Ho fallito! Io...E' SOLO MIA LA COLPA DI TUTTO QUESTO! E ORA, NON POSSO PENSARE CHE LA VOSTRA VITA SIA IN PERICOLO A CAUSA DI UN MIO STUPIDO ERRORE!!!!-  gridò distrutta

-Signora..- mormorava la gente dal basso delle mura

-Se andrete, sarete in salvo! Vi prego!- ormai Bett tratteneva a stento le lacrime

-NO!!!- si sentì urlare da qualcuno proprio dal basso.

A quel grido, se ne unirono molti altri, diventando cori di voci sempre più forti e convinti:

-NESSUNO SE NE ANDRA' DA QUI, SINGORA!-

-NOI SIAMO CON VOI, SEMPRE!!-

-SE DOVREMO MORIRE, ALLORA MORIREMO CON VOI!!-

-TUTTI NOI SIAMO VOLCANO BLIND! NON ABBANDONEREMO MAI LA NOSTRA CASA, E LA NOSTRA LIBERTA'!!!-

Lacrime.

Era da tanto, che Bett non piangeva di gioia.

Non credeva che un giorno le sarebbe stato possibile, eppure, stava accadendo, proprio nel momento in cui la fine era a un passo dal coglierli tutti. Nonostante il suo sbaglio, i suoi uomini, la sua gente, tutti quanti loro, non avevano intenzione di abbandonarla, volevano restare fino alla fine, combattere anche con scope e bastoni, piuttosto che arrendersi.

-Voi avete agito, cercando sempre di fare il bene di tutti noi, Signora! Avete sempre riposto la massima fiducia, in ogni guerriero al vostro fianco! Se qualcuno oggi ha tradito, permettendo a quei maledetti di trovarci..la colpa non è vostra!- Dew mise una mano sulla spalla di Bett, parlandole con un sorriso un pò sghembo e un profondo affetto quasi paterno. Attraverso le parole di quel vecchio guerriero, che paziente e rispettoso, l'aveva sempre servita e seguita fedelmente, Bett sentiva l'assenso di tutto il resto della sua gente. Credevano tutti in lei, e non avevano intenzione di abbandonarla.

-Bene! Se questa è la vostra risposta..se il vostro stesso popolo desidera la morte alla salvezza..così sia!- irruppe improvvisamente la voce tagliente di Strawberry, che tramite il lumacofono aperto di Bett, aveva sentito tutto.

>KAAABOOM!!! KAAABOMMM!!!! KAAABOOMMM!!!! KAAABOOMMM!!!!

Quattro assordanti spari di cannone, partirono da ogni corazzata, diretti a far cedere definitivamente le mura di Volcano Blind, dando quindi l'inizio alla fine, della secolare isola dei sognatori liberi. Bett Mary, posò il lumacofono sulla balaustra, voltandosi poi a guardare Dew negli occhi, sorridendogli con profondo affetto e gratitudine. Non sarebbe stata sola, fino alla fine.

-Combatteremo, Signora! Combatteremo fino all'ultimo respiro!!- le stava dicendo l'uomo, mentre le palle di cannone stavano quasi per colpirli,

>WOOOSHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!

>ZACK!!! ZACK!! ZACK!!!


>BOMMMMM!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Qualcosa accadde all'improvviso, proprio pochi istanti prima che i colpi raggiungessero le mura dell'isola. Un fortissimo spostamento d'aria, e due figure colorate, sospese nel cielo a mezz'aria, con sciabole e lunghe spade sguainate, avevano intercettato le quattro palle di cannone, tagliandole letteralmente in pezzi, facendole esplodere in aria. I due, velocissimi, atterrarono poi sul cornicione di pietra delle mura, proprio dinnanzi ad una sconcertata Bett Mary, rimasta a bocca aperta per l'improvviso stupore.

-M-ma! MA VOI DUE SIETE....!!!!- fece Dew avendoli subito riconosciuti

-Hey, vecchio! Tutto a posto??- ghignò Neil voltandosi a guardarlo

-Abbiamo fatto appena in tempo- proferì Oscar rimanendo fisso a guardare verso le navi dei marines

-V-voi...voi...- farfugliava Bett come in catalessi

Come diavolo avevano fatto, a mani nude, con delle semplici sciabole e spade, a distruggere quelle palle di cannone?!

-AVANTI UOMINI!! E' ORA DI COMBATTERE!!!-

-YAHHHHHAAAHHHH!!!!!!-

Si sentirono potentissime urla provenienti dal porto, proprio dalla nave pirata Fire and Thunder, in quel momento sotto alla guida di Boward, che aveva cacciato l'urlo di guerra, accompagnato da Tuono e Viola. Al suo richiamo, tutti i pirati della nave, si erano subito liberati senza troppa fatica, da catene e funi, imbracciato le armi e accesi i motori interni della nave, per liberarla velocemente dal pontile del porto, rivolgendola contro le corazzate della Marina.

-V-vice ammiraglio Strawberry!!- chiamò un sott'ufficiale agitato

-Ma chi sono quelli?!! C'erano dei pirati, nascosti su quest'isola?!!!- sbraitò il vice ammiraglio furioso per quell'imprevisto.

Un soldato, osservando con un binocolo, verso la nave pirata ormai libera e prossima a raggiungerli, sbiancò, riconoscendo il jolly roger impresso sulla prima vela maestra:

-Vele nere..e un cuore rosso con sopra un teschio..V-VICE AMMIRAGLIO!!!! Quelli sono!! SONO I PIRATI DELL'ASSO DI CUORI!!!!- gridò il soldato agitatissimo

-Che cosa?!- strabuzzò il sott'ufficiale al fianco di Strawberry, che, dal canto suo, era tornato impassibile, anche se a denti stretti.

Conosceva molto bene anche lui, ciò che si diceva su quella giovane piratessa sbucata dal nulla, e del misterioso potere del diavolo che possedeva. Il tremendo polverone che aveva alzato alle sue spalle, in brevissimo tempo, era diventato un inevitabile fastidio per il Governo e la Marina, e la sua taglia da 99,000,000,000 di berri, era da tempo una ricompensa troppo bassa per tutti i danni ed i problemi che stava causando.

-Dunque..quella sarebbe la nave della piratessa Ocean J. Eve, uhm?! Pirati in difesa di fuorilegge! Che altro ci si poteva aspettare?!! Avremmo dovuto immaginarlo!- commentò tra sè il vice ammiraglio.

Dal porto, proprio sulla riva del ponte principale, si levò un vento fortissimo e vorticoso, che in breve tempo, risucchiò via tutte le fiamme che ancora divoravano impietose l'ingresso dell'isola. Da quel vento, quando svanì di colpo, comparve l'esile e slanciata figura femminile di una donna con una bandana e un nero cappello calati a coprirle il volto e la testa, ed un ghigno di sfida dipinto sul volto. Abbassò la mano con cui, in pochi secondi, aveva risucchiato via tutte le fiamme, e la poggiò con fare provocatorio sul fianco destro.

-V-Vice Ammiraglio!! Quella laggiù è..!!!- indicarono alcuni soldati agitati

>FLAAMMMMMMMMMMMMMM !!!!!!!!!!!!!

Si accese di fiamme e fulmini, con una potenza ed un'esplosione tale, da raggiungere con la forza del suo calore rovente, anche i visi di Strawberry ed i suoi sottoposti atterriti. Ma le sue fiamme, al contrario di quelle scatenate poco prima dai marines, non bruciavano il suolo dell'isola e nemmeno ne divoravano le barche o gli alberi. Le fiamme della piratessa dell'Asso di Cuori, accarezzavano tutto ciò che le circondavano, senza bruciare o ferire, pronte solo a colpire chi la loro portatrice, riteneva essere loro nemico.

Ocean J. Eve levò lo sguardo verso la corazzata del vice ammiraglio Strawberry, ridendo di sfida:

-Attaccare in maniera così vile delle persone indifese, e poi pretendere di imporre su di esse la propria volontà! Tipico di voi animali, tirapiedi del Governo!!- una luce di rabbia viva, guizzò nello sguardo della giovane-Vice Ammiraglio Strawberry! Voi e i vostri insulsi uomini,ve ne andrete immediatente da quest'isola! Oppure..saranno le mie fiamme ed i miei fulmini a divorarvi!!-

Strawberry grugnì trà sè, mentre una vena alla tempia sinistra, iniziava a pulsargli per la rabbia. La nave dell'Asso di Cuori ora, era al centro della baia del porto, proprio dinnanzi alle quattro corazzate, pronta ad impedire loro qualsiasi altro attacco. Una sola nave, contro quattro corazzate della Marina. Bett Mary spalancò gli occhi alla vista di quella piratessa, che aveva appena dichiarato guerra ad un vice ammiaglio ed il suo minaccioso seguito. Ma chi era davvero, quella ragazza? Si rese conto solo in quell'istante, della superficialità delle informazioni distratte che aveva raccolto sul suo conto in quelle settimane, capendo che da sapere su di lei, c'era molto di più di quello che si era immaginata.

-Ocean...J...Eve..- farfugliò tra sè la guerriera, mentre ammirava la maestosità del fuoco e del fulmine di cui la piratessa era padrona, vedendoli alzarsi imperiosi al cielo, richiamando grandi nuvoloni neri minacciosi, mentre il mare si ingrossava sempre di più agitandosi.

-Ehe! Ora viene il bello!- sentì affermare da Oscar con tono divertito.

Sembrava impossibile, eppure, quella ragazzina, oltre all'aver risucchiato le fiamme causate dai marines, ed avere il potere del fuoco e del fulmine, stava ora creando una vera e propria tempesta in mare.


Eve allargò il suo ghigno di sfida. 

La lotta era aperta.

Storyboard 09 BONUS: Fight for Fire Saga Parte Prima!

Sono veramente lieta, ed orgogliosissima di presentarvi...Il primo LONG VIDEO dedicato alla Saga di Fight for Fire!!!

Sono stati mesi e mesi di lavoro, lungo lavoro, momenti di panico e agitazione, risate a non finire e reciproche pacche sulle spalle tra me e la mia favolosa collaboratrice Itchi, a cui davvero devo gran parte del risultato di tutto questo!!^^ 

La Parte I è dedicata alla Guerra di Marineford, ed al momento in cui, invece di venir trafitto da Akainu, come da storia originale, Ace viene salvato dall'intervento di una misteriosa ragazza comparsa dal nulla.

Speriamo davvero con tutto il cuore, che il nostro lavoro possa darvi non solo dei minuti da passare in allegria e divertimento, ma anche tanta soddisfazione, nel poter vedere realmente una realtà alternativa alla storia originale. L'unico cruccio, almeno per quanto mi riguarda, è l'impossibilità di dare vera e propria animazione movie alle immagini. Non avevamo a disposizione mezzi e programmi professionali tali, da permetterci risultati simili, ma nel nostro piccolo, abbiamo confezionato tutto questo nel migliore dei modi possibili, sperando davvero di regalare dei sorrisi felici a chi poi avrebbe visto il risultato finale.

Quindi, carissimi tutti! Che altro dirvi, se non..BUONA VISIONE!!! ^__^

Saga Parte I

cliccate sull'immagine oppure QUI per accedere direttamente al Trailer

E se vi và, fateci sapere cosa ve ne è sembrato! Impressioni, idee, suggerimenti, emozioni suscitate...tutto ciò che vi passerà per la testa (nel rispetto di tutti s'intende) è da noi ben accetto, fonte di aiuto per i lavori futuri!!

Grazie di cuore a tutti!!

Fight for Fire Saga/The Official Video09- bye bye to the next step!.



Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan


Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken


 

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Ciao a tutti carissimi! ^_^

Con gioia infinita, oltre all'aggiornamento dello Storyboard, ancora una volta dedicato al passato di Bett, che ancora non sono riuscita a concludere... xD vi porto finalmente la PARTE I dei long video dedicati alla Saga!! T^T
Sono felicissima, ho pianto la sera che ho scritto l'ultimo credits nell'ending del video!! SIGH!!! Pianto di gioia e soddisfazione, ovviamente! E' bello, quando ci si pone un obbiettivo, e alla fine, dopo tanto lavoro, lo si riesce a raggiungere!^^
Speriamo davvero che questo primo lavoro, anche se breve, vi possa far passare dei bei momenti, e strapparvi qualche sorriso!. Per quanto riguarda il prossimo long video... xD Non chiedete date o tempistiche, perchè non ne abbiamo la più pallida idea! xDD
Ci occorrerà nuovamente tanto ma taantoo tempo, come anche voi avrete ormai capito, il lavoro che c'è dietro è lungo e complesso. Nel frattempo, continuerò a farvi compagnia con nuovi interessanti capitoli dello Storyboard! ;)

Ah! Dimenticavo!
Volevo fare una sola nota, prima di concludere!
Per quanto riguarda il discorso dei disegni o delle tre commissioni che avevamo fatto per alcune diapositive dei video, ci tenevo ad informarvi, che le abbiamo disdette! Quindi, tutto ciò che vedrete nei video di Fight for Fire, è tutta farina del sacco mio e di Itchi, attentissime a non cadere in altre possibili 'copie' di pose di altri disegni, ma scrupolose nell'utilizzare solo basi manga/anime libere!.

Bene! Detto ciò, un bacione grande a tutti!!!!^_^

Ok! Per il momento è tutto! Passo e chiudo e vi aspetto se lo vorrete, nella sezione recensioni!^__^


Per qualsiasi cosa o curiosità, potete pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di posta EFP!

Ci risentiamo al più presto con lo STEP010 !!!



Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!

Martychan

(Nota Importante: L'amministrazione di EFP è stata contattata ed è al corrente di queste particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del Sito.)

 


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Capitolo 10
*** Storyboard10. Dolore e Rancore ***


Fight for Fire01
Fight for Fire Saga

Fight for Fire Saga : The Official Video

In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti, che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright
©

Tutti i disegni presentati in questo storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©

I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall, Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©

I personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy, Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou, Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©



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Vi aspettiamo!!


  



Storyboard 10. Dolore e Rancore

Bett Mary tremava convulsamente, mentre ancora osservava a bocca aperta l'incredibile scena che le si apriva dinnanzi agli occhi. Una sola nave pirata contro quattro corazzate della marina guidate da un vice ammiraglio. Uno straordinario fuoco avvolto con grazia da luminosi fulmini gialli, che si espandeva immenso e maestoso tra cielo e mare.

-Ehe! Ora viene il bello!- sentì distrattamente ghignare di puro divertimento da Oscar, uno dei due compagni di Eve che insieme al giovane Neil, era intervenuto per difenderla dai cannoni della marina,

Subito dopo quell'affermazione, in un breve istante di calma piatta, il fuoco ed il fulmine si erano accesi con un'improvvisa esplosione attorno al corpo della giovane piratessa, che con un solo gesto di una mano rivolta al mare, aveva in pochi attimi scatenato una vera tempesta contro le quattro navi della marina, ora seriamente in difficoltà dal tentare di non rimaner inghiottite dai violenti flutti. La cosa sconcertante, era che la tempesta al largo, si era scatenata solo ed escusivamente nel punto di mare ove si trovavano i marines. Sia sulla Fire and Tunder, che sul resto della baia, il mare rimaneva calmo e piatto.

-E'....incredibile...- sfuggì di bocca in un profondo moto di ammirazione, alla bionda capo villaggio

-Straordinario!- farfugliò Dew accanto a lei, e così tutta la gente dietro alle mura di cinta, spiando dalle finestrelle tra i mattoni, rimaneva a bocca aperta a quello spettacolo.

Ovviamente, non era dello stesso avviso il vice ammiraglio Strawberry, iroso più che mai per quel fastidioso quanto inaspettato intralcio al compimento del suo dovere. Conosceva Ocean J. Eve per voci e sentito dire, ma non aveva mai avuto il dispiacere di averci a che fare di persona. Se ne erano dette tante su di lei ed il suo miscuglio di poteri unici nel loro genere, ma non aveva mai trovato che fosse una chissà quale pericolosa minaccia per il Governo Mondiale. Ora invece, che la poteva vedere in azione coi suoi occhi, il barbuto soldato dalla testa smisuratamente lunga, riconsiderava molto velocemente le sue antiche convinzioni, danto credito alle dicerie su quella piratessa sbucata un bel giorno dal nulla con la sua nave pirata dalle vele nere, alla ricerca di chissà cosa e chissà dove.

-Fuori i cannoni di tribordo e babordo!! Caricare il cannone principale di prua!!- continuava a gridare Boward imperativo dal timone della Fire,

Al suo ordine, nella sala macchine posta nel cuore della nave pirata, Tuono, aiutato da alcuni pirati, metteva in moto gli ingranaggi che muovevano i cannoni, facendoli così uscire dai bocchettoni di destra e sinistra della Fire, mentre di suo solo pugno, caricava il cannone più grande e potente della nave, quello posto alla prua, appena sopra la testa della polena angelica. Erano dieci cannoni laterali in tutto più uno centrale. Cinque dal lato destro e cinque dal lato sinistro.

Run Martine

-CHE FACCIAMO VICE AMMIRAGLIO??!!!! LE ONDE SONO TROPPO FORTI!!! INPEDISCONO AGLI UOMINI DI CARICARE I CANNONI CON PRECISIONE!!!- gridava un soldato da sotto il ponte di comando, tentando in ogni modo di restare in piedi aggrappato con tutte le sue forze ad una fune di fortuna,

Strawberry non rispose ai richiami dei suoi uomini, troppo carico d'ira e disappunto. Non si aspettava certo tutta quella forza e tutto quel potere spaventoso, racchiusi in una mocciosa come quella!. Bruciava nell'orgoglio ammetterlo, ma se non facevano subito marcia indietro, quell'insulsa piccola banda di piratucoli da strapazzo, o meglio, il loro mostruoso capitano, li avrebbe fatti di sicuro colare a picco.

-Allora, vice ammiraglio? Non ho ancora udito la vostra risposta!!- gridò in tono di sfida e di scherno Eve,

-S-SIGNORE!!!- gridò ancora il soldato da sotto il ponte di comando, poco prima di esser sommerso da una violenta ondata che spazzò con furia tutto il ponte secondario della corazzata

Strawberry impugnò nuovamente il lumacofono, ma poi rimase col microfono a mezz'aria, interdetto sul da farsi, consapevole, che qualsiasi minaccia in quel momento sarebbe stata vana contro quel potere spaventoso che li teneva irrimediabilmente in pugno. Potevano provare a fare fuoco coi cannoni, ma se quella piratessa avesse dato più intensità a quella tempesta spaventosa....? Per la prima volta in vita sua, il marine si trovò costretto alle strette, in difficoltà, impotente in uno scontro dove numericamente era avvantaggiato, ma di potere dannatamente inferiore. Avrebbe di sicuro fatto rapporto però, dopo un'incontro del genere! Non era certo finita lì, e quella mocciosa gliel'avrebbe pagata cara!.

Però forse...

-S-SIGNOR...!!!!- gridò per l'ultima volta il soldato dal basso del ponte inferiore, ma le sue grida si persero nel furioso vento, quando un'ondata più alta e forte lo sommerse completamente trascinandolo in mare

-PRONTI A FARE FUOCO!!- gridò con un largo ghigno divertito Boward, pronto a dare il segnale da un momento all'altro,

-Uhuhuhuhh!- prese a ridacchiare improvvisamente tra sè il vice ammiraglio, lasciando i suoi uomini interdetti ed Eve dubbiosa - AHAHAHAHAHAH!!!- scoppiò poi in una crudele ilarità che non prometteva nulla di buono,

-Singore?!- domandò il suo secondo lì accanto, non capendo  quel repentino cambio d'umore.

Ma quando Strawberry si girò proprio verso di lui, il soldato si sentì raggelare nel sangue a quello sguardo gelido carico di crudeltà e sete smisurata di distruzione. Ecco che il vice ammiragio dal lungo testone, mostrava quale fosse la sua vera natura. Un altro uomo di legge che in nome di un ordine e di un governo al di sopra di ogni essere vivente, era disposto a tutto, anche alla più vile bassezza:

-Portami YOSHIDA KURO...e i restanti dieci guerrieri della cara Akarui Umi...- pronunciò quel nome e quelle parole parlando intenzionalmente al microfono del lumacofono aperto, facendo gridare istintivamente Bett Mary in tono terrorizzato e doloroso, mentre tutti i restanti abitanti di Volcano Blind, restavano sconcertati ed impietriti.

-NOOOOHOOOOO!!!!!!!!-

-...- Eve aggrottò di molto la fronte, comprendendo all'istante che quel vice ammiraglio aveva nelle sue mani quei guerrieri scelti da Bett per servire nella Marina, in cambio delle notizie sugli Iron Claw. A quanto pareva, Strawberry era più scaltro e sadico di quanto non sembrasse in apparenza. Si era portato dietro gli uomini di Bett che erano rimasti con la Marina, per essere sicuro di avere un ultimo asso nella manica da giocare, pur di convincere la capo clan e la sua gente alla resa ed alla sottomissione al Governo Mondiale!.

In pochi istanti, dal portone centrale della nave del vice ammiraglio, tutti videro arrivare, spinti dalle spade e dalle lance dei marines, Yoshida Kuro e i dieci guerrieri di Volcano Blind. Tutti giovani e aitanti combattenti tra i migliori del clan del Dragone Nero, tutti affezionatissimi alla loro terra e fedeli fino alla morte al loro capo Akarui Umi. Specialmente Yoshida, coetaneo di Bett, cresciuto sotto alla severa ma giusta guida di Akarui Sora, suo prediletto alievo alla scuola del Dragone Nero, sfidato e sconfitto in seguito da Bett, nella corsa per il posto di primo guerriero del clan. Successivamente, dopo la morte del padre di Bett, Yoshida, che negli anni le era rimasto vicino e fedele amico, l'aveva sostenuta nella sua nomina a successore di Akarui Sora, giurandole fedeltà fino alla morte. Bett Mary voleva molto bene a Yoshida, unico uomo tra tutti a poterla avvicinare, a poter conoscere tutto di lei, ad avere un posto speciale nel suo cuore, dopo i suoi genitori ed il cugino Kitai.

Bett Mary corse disperata ad aggrapparsi e sporgersi dal muro di cinta, guardando col cuore in tumulto, il suo amico fidato ed i suoi compagni, portati come ostaggi sul ponte dell'ammiraglia di Strawberry. Il vice ammiraglio con aria trionfate e sguardo di sfida, prese a parlare al lumacofono:

-Ferma immediatamente questa tempesta, Ocean J. Eve.. altrimenti sarà la fine di questi uomini!- e nel proferire ciò con voce sinistra e tagliente, ad un suo gesto della mano, i soldati armati che circondavano Yoshida ed i suoi compagni, puntarono loro nella schiena ed alla gola, fucili e spade, pronti all'ordine.

-Ghh! Che lurido figlio di troia!- ringhiò Boward tra i denti, non potendo più avere modo di attaccare,

-Un colpo basso e vile, tipico di quelli come lui!- sbottò Viola lì accanto, incrociando le braccia al petto,

-Che succede?!!- uscì da sotto coperta Tuono, non capendo perchè l'ordine di sparare di Boward, tardava tanto ad arrivare,

Eve, per nulla intimorita dalle minacce del vile soldato, con alcuni balzi poderosi, raggiunse la punta del primo albero maestro della sua nave, fermandosi a fissare con aria truce nella direzione di Strawberry. Poi, senza dire ancora una parola,mosse una mano, e la tempesta da lei stessa creata, si calmò leggermente. Strawberry rise ancora agghiacciante, sfidando una seconda volta la piratessa dell'asso di cuori:

-A-ah! Così non ci siamo, mocciosa! Ti avevo detto di far cessare la tempesta! Non di chetarla leggermente....- e nel ridere ciò, mosse ancora una volta la mano, cosicchè i soldati spinsero maggiormente le lame delle spade sulle gole dei prigionieri,

-K-KUROO !!!!!!- griò Bett Mary esasperata, spaventata, distrutta, ricevendo dal giovane un veloce sguardo serio e stranamene dispiaciuto. Perchè Yoshida Kuro doveva essere dispiaciuto?

-Che bastardo!- righiò Neil tra i denti, mentre Oscar accigliato, continuava a fissare le mosse della sorella,

-Allora! Ocean J. Eve! Non mi hai sentito?! Non sei forse dalla parte di questi fuorilegge?!-

-....- Eve con sguardo truce mosse ancora una volta la mano, e la tempesta svanì del tutto,

-Ahhhh!! AHAHAHAHAHAH! Molto bene! Non è stato difficile, visto?! Ahahahah! In fin dei conti non sei altro che una mocciosa impertinente che gioca a fare il grande pirata d'onore! AHAHAHAH!! Tutti quelli come te...o come questa gente che ha vissuto per generazioni fuori dalle leggi del nostro mondo..non siete altro che feccia! Inutili scarti umani che non meritano altro, se non di sparire per sempre!-

-LURIDO FIGLIO DI.....!!!!- Neil stava per saltare verso la nave di Strawberry al colmo dell'ira per quegli insulti, ma lesto Oscar lo trattenne per il bavero della camicia,

-Non sò cosa tu stia cercando di fare, cosa cerchi di dimostrare muovendoti ed agendo in determinati modi sciocchi e sentimentali! Qualsiasi siano le tue motivazioni, resti sempre feccia umana, mocciosa! Tutti coloro che agiscono al di fuori delle leggi del Governo, non meritano un posto in cui vivere!-

"Quelli come voi, non meritano un posto in cui vivere!!"

Quelle parole crudeli.

Quelle parole senza pietà alcuna, senza comprensione alcuna verso il prossimo. Le parole di Akainu. Eve fremette in tutto il corpo, mentre abbassando il cappello sulla fronte, stringeva forte un pugno tremante lungo il fianco destro. Quelle parole le riportavano alla memoria, uno dei momenti più orribili della sua vita, quando scoprì che la malvagità degli uomini non ha confini, ed alle volte, anzi, spesse volte è in grado di schiacciare i propri simili senza alcuna pietà, solo perchè di pensieri, credo o volontà diverse.

-Prima di far fuori questi inutili insetti, e radere finalmente al suolo quella stupida isola coi suoi abitanti..vorrei mettervi a parte di una divertente questione...capo clan Akarui Umi...- Strawberry si rivolse in maniera sprezzante e crudele verso la bionda guerriera con le unghie ormai spezzate conficcate nel duro sasso del muro di cinta,

-Voi, che tanto vi mostrate fiera e risoluta! Che tanto avete sempre sbandierato senza tanti complimenti la vostra avversione per noi della Marina, ma non avete esitato un solo istante, a tradire le vostre stesse convinzioni e quelle della vostra gente, pur di arrivare un pò più vicina a quel clan di banditi che vi ha quasi tolto la vita...- continuò schernendo Bett con voce fintamente sdolcinata,

-Voi, così ciecamente sicura di coloro che vi hanno sempre circondata! Certa della loro fedeltà assoluta e della loro buona fede! Uhuhuhuhuh! Non vi siete chiesta...come sia stato possibile il nostro arrivo qui, oggi?-

-!!!!- Bett Mary sbiancò all'istante a quelle parole orribili e crudeli, incapace di credere alle allusioni che velatamente nascondevano tra le righe di tutti quei discorsi. Eppure, qualcosa nel profondo del suo cuore, mentre cercava gli occhi di Kuro, e vedeva che questi scostava lo sguardo con aria colpevole e dispiaciuta, le si spezzava dolorosamente e le sussurrava la realtà che si rifiutava di cogliere. Non poteva credere che fosse vero. Non da lui, non dal suo fidato amico Yoshida Kuro. Non da un uomo di valore come lui.

-Quelle dannate coordinate, che tanto vi siete prodigata a proteggere a qualunque costo, sono state la condanna a morte per voi e per il vostro popolo, Akarui Umi!-

-Ma di che stà parlando?!-

-Cosa stà insinuando?!-

-Non ha alcun senso!!- vociava la gente dell'isola

-Tra i vostri fidati uomini, c'era da sempre qualcuno che nutriva forti dubbi, e forte risentimento verso di voi, Akarui Umi! Voi! Una donna a capo di un clan che per secolari tradizioni è sempre stato in mano alla guida degli uomini! Non importava quanto forte e combattiva potevate dimostrarvi! Non importava se la vostra forza egualiava quella di un uomo! Qualcuno a voi molto vicino, ha sempre bramato nell'ombra il posto che voi avete preso solo per diritto di parentela, ma non certo per meriti!-

-COME OSI PARLARE IN QUESTO MODO ALLA NOSTRA SIGNORA, CANE DEL GOVERNO?!!! La Signora ha ricoperto il ruolo di nostra guida, per più di un merito!! Un capo migliore di lei non potevamo augurarci!!- urlò in preda ad un'improvvisa collera il vecchio Dew,

-Tsk! C'era da sempre qualcuno a lei molto vicino, che non l'ha mai pensata in questo modo. Qualcuno che a causa sua, ha finito irrimediabilmente per restare nell'ombra, per divenire l'eterno secondo invisibile!-

-No.....- farfugliò Bett esausta da tutte quelle parole, guardando coi suoi begli occhi blu in direzione di Kuro, che ancora evitava il suo sguardo,

-Avete capito perfettamente..Akarui Umi! Stò parlando proprio del vostro più vicino e fedele guerriero.. YOSHIDA KURO!!!- gridò imperativo e malvagio Strawberry scatenando, con quelle parole, una dolorosa catena di reazioni incredule e spaesate.

La gente dell'isola da dietro le mura di cinta, si accalcava gridando di rabbia e di dolore, c'era chi piangeva e chi si strappava i capelli, chi scoteva il capo incapace di credere ad un tradimento simile, e chi agitava in aria bastoni o spade, desideroso di gettarsi sulla gola del traditore. Sull'ammiraglia di Strawberry si creò un certo trambusto a quella rivelazione. I dieci guerrieri che stavano agli ordini di Kuro, in assenza di Bett, insorsero contro di lui, tutti a loro volta ignari che il loro comandante avesse potuto agire in maniera tanto vile alle spalle di Volcano Blind. Molti gridavano insulti, si dimenavano tra le catene e le spade dei marines che cercavano di tenerli fermi, cercando di spingersi verso Kuro per linciarlo. Il giovane guerriero dal canto suo, rimaneva ancora accanto a Strawberry immobile. Alle ultime parole del vice ammiraglio, aveva emesso un sospiro profondo, chiudendo gli occhi un istante, e solo allora, una volta scoperto il suo tradimento, aveva finalmente puntato il suo nero sguardo profondo nel blu degli occhi colmi di lacrime e dolore di Bett Mary.

-Potete togliere le sue catene, uomini. Non sono più necessarie.- affermò Strawberry in tono serio e superiore, sicuro ormai di avere nuovamente tutta la situazione in pugno.

Un paio di soldati si fecero vicini a Kuro, liberandolo dalle catene a piedi e polsi, rendendolo nuovamente libero. Kuro si massaggiò alcuni istanti i polsi doloranti, mentre ancora i suoi dieci compagni poco lontani, continuavano a gridargli contro ed insultarlo con le peggiori offese:

-LURIDO VERME INFAME!!-

-COME HAI POTUTO DISONORARCI TUTTI IN QUESTO MODO?!-

-VOLCANO BLIND E' LA NOSTRA VITA!! IL NOSTRO CAPO E' LA NOSTRA VITA!!!-

-Uhuhuhuhuh! FATELI TACERE!!- ordinò imperativo il vice ammiraglio, e subito i dieci guerrieri vennero presi a calci e pugni per intimar loro il silenzio,

macellaio pazzo

Kuro sembrava impassibile, ma al pestaggio dei compagni, non riuscì a nascondere un moto di fastidio ed un fremito lungo il corpo. Guardò ancora Bett Mary negli occhi, come a volerle trasmettere chissà quale muto pensiero. La giovane capo clan dal canto suo, si sentiva spaccata in due per sempre nel cuore. Il suo più fidato guerriero ed amico, l'unico a cui aveva permesso di avvicinarla, venendo così meno a ciò che si era fermamente imposta il giorno della morte dei suoi genitori. L'unico che sapeva come prenderla, come consolarla, come farla ridere in allegria. Il valente combattente col quale non era mai paga di allenarsi fino al limite. Il fratello insostituibile che non aveva potuto avere a causa del destino infame. Lacrime e rabbia stavano invadendo il corpo, la mente ed il cuore di Bett Mary. Non avrebbe mai creduto che un giorno, sarebbe riuscita nuovamente a soffrire così tanto per qualcuno.

"Qualsiasi cosa accada..noi saremo compagni..per sempre!"

Ricordare quella stretta di mano e muscoli tra loro, il giorno che l'aveva sconfitto, ed era divenuta lei il primo guerriero più forte di tutti i clan dell'isola, faceva male. Ricordare il suo sorriso sincero e solare, quando le diceva quelle parole, faceva male. Ricordare tutto di lui, e di come si era sempre dimostrato affezionato e leale, le faceva dannatamente male. Ora, non poteva credere che l'uomo di pietra che aveva davanti su quella fottuta nave della marina, fosse lo stesso di quelle parole.

-Se vuoi parlare, prima che io dia l'ordine di attaccare..fai pure Kuro!- ridacchiò Strawberry, passando il lumacofono nelle mani di Yoshida,

Il guerriero guardò in silenzio il microfono.

La profondità del suo sguardo e dell'espressione del suo viso, tradiva emozioni e parole che sembrava trattenere a stento dentro di sè. Stava infine per aprire bocca, quando un'altra voce ed altre parole scavalcarono le sue, lentamente, con serietà e dolore:

-Vice ammiraglio Strawberry..voglio negoziare con voi, ora, SUBITO!- affermò decisa Bett Mary, il microfono in una mano, e le dita tagliate e insanguinate, ancora strette nella dura pietra nell'altra

-AHAHAHAHAHH!!! NEGOZIARE?!!! E cosa mai avreste da offrire, capo villaggio Akarui Umi?! Non avete niente, niente che possa interessarci ormai! State solo prendendo qualche inutile istante di vita per voi e la vostra gente!!-

Bett Mary balzò in piedi sul muro di cinta, lasciando tutti a bocca aperta in moti di profondo stupore. Il lumacofono stretto nelle mani tremanti e piene di sangue, ed i lunghi capelli d'oro al vento, luminosi e brillanti più che mai. Lo sguardo deciso e fiero di un vero capo, un vero governante disposto a tutto per la sua terra e per la sua gente:

-..la mia VITA...!!- affermò dura,seria, impassibile

Fu stupore e silenzio per tutti. Lo stesso Strawberry, che non si aspettava un risvolto simile, rimase interdetto alcuni istanti nei quali Bett si approfittò per continuare ad esporre ciò che aveva in mente. Tutto, pur di ottenere la salvezza dell'isola e dei suoi amati compaesani, tutto, anche per Kuro, perchè lo conosceva meglio di chiunque altro, perchè nonostante il tradimento, lo capiva:

-Sono io sola la responsabile di tutto questo. Il mio errore è stato cedere ad un patto con voi della Marina, accecata dall'odio e dalla sete di vendetta. Questo errore però, io sola devo pagare..-

-S-signora...! Ma che state....?- farfugliò Dew interdetto

-...- Oscar e Neil, in piedi poco più avanti di Bett, la osservavano ed ascoltavano seri

-....- Kuro guardava Bett tremando in tutto il corpo

-..allora, vice ammiraglio Strawberry, io vi offro la mia vita, in cambio della salvezza di Volcano Blind e di tutti i suoi abitanti! Mettete pure Yoshida Kuro a capo dell'isola se vi fà comodo, ma risparimate la gente innocente che non merita di pagare per l'errore di una singola persona!- concluse ferma e decisa

-CHE DITE, SIGNORA?!!!-

-NON POTETE PARLARE SUL SERIO!!!-

-SIGNORA !!!-

Eve and Marco

Ma le grida della sua gente, non la fecero cedere o desistere dal suo proposito. Costava la morte dell'anima fiera alla coraggiosa Bett, il donare Volcano Blind in quella maniera, ma sapeva altrettanto che non c'era altro modo, non c'era altra strada. Si era illusa, quando aveva visto il fuoco ed i fulmini di quella piratessa, ed aveva sbagliato a riporre in lei tutte le sue speranze di salvezza. Quelle erano solo favole sentimentali e sognatrici. I sognatori erano destinati a morte certa, e Bett Mary non poteva permettersi debolezze simili. Il mondo era meschino e crudele, e una volta messi alle strette, era necessario scendere a patti a qualunque costo, anche calpestando l'onore pur di salvare vite innocenti.

Eve non si era più mossa e non aveva più fiatato. Aveva partecipato come spettatore passivo di tutta quella tragica situazione, senza più intervenire, lasciando la scelta in mano ai protagonisti di quella faccenda. Non era ancora il momento di muoversi, e come lei, i suoi compagni attendevano in silenzio un suo cenno o un suo ordine.

Yoshida Kuro dal canto suo, non sapeva più cosa sentiva.

Da quando era rimasto coi suoi compagni in uno dei quartier generali della Marina, non aveva fatto altro che svolgere il compito di addestrare le nuove reclute nelle tecniche di combattimento, e rodersi dentro l'anima per Bett Mary. Kuro era un giovane buono e leale, ma anche testardo, orgoglioso e tremendamente ferito dalla sua eterna condizione di 'secondo' dietro a Bett. Per tutta la vita, da quando aveva cinque anni, si era duramente allenato sotto la guida di Akarui Sora, era diventato il suo prediletto, il futuro erede del clan del Dragone Nero, proprio perchè il capo non aveva avuto come primo genito un maschio come da tradizione. Kuro ci aveva creduto con tutto sè stesso. Voleva molto bene alla piccola Umi, fantasticava sul loro futuro, sognava di prenderla in moglie, e rendere molto fiero il loro clan. Che delusione, che affronto vedere invece tutti i suoi sogni, le sue gioie, le sue speranze cadere invece a pezzi. Scoprire un giorno, improvvisamente, che la piccola e dolce Umi, spiava di nascosto le lezioni e si allenava da sola. Venir a sapere che il maestro Sora si era convinto di voler dare la possibilità a sua figlia di allenarsi seriamente, e presentarsi come guerriero ai tornei dei clan, come un qualsiasi altro partecipante uomo. Trovarsi al torneo, essere sconfitto da lei, proprio dalla sua amata piccola Umi, divenendo così l'eterno secondo. Trovarsi combattuto e dilaniato dentro tra l'amore e il risentimento.

Digrignò forte i denti, Yoshida Kuro. Li digrignò così tanto da ferirsi.

**

Ace furia

Nello stesso istante, Akarui Kitai, seguito a ruota dal fedele Gen, correva a perdi fiato lungo la fitta boscaglia fuori dal villaggio del Dragone. Il giovane si stava dirigendo verso il cuore dell'isola, nel suo pieno centro, ove sapeva di trovare il mezzo per spostare l'isola e cambiare così nuovamente le sue coordinate. Kitai era molto amante dello studio, in particolare quello dedicato alla storia del mondo o del passato della sua terra natia. Aveva letto e riletto centinaia di libri e pergamene che parlavano delle origini di Volcano Blind, della sua costruzione da parte di un pugno di sognatori che, stanchi di sottostare alle regole imposte dalla società e dal Governo, si erano ritirati alla ricerca di un luogo libero ove poter vivere in pace. Trovarono dopo anni di viaggi per mare, una piccola isola galleggiante, emersa probabilmente a causa dei movimenti della terra in fondo agli oceani, e staccatasi da essa, era divenuta un'isola solitaria in continuo sebbene lento movimento.

Felici più che mai di quell'inaspettata scoperta, i "nomadi sognatori del mare", vi attraccarono stabilendosi su quell'oasi felice in maniera definitiva. Con gli anni ed i secoli, misero in pratica i loro differenti saperi e conoscenze, trasformando l'isola in alcune sue profonde parti, rendendo la sua "rotta" in continuo cambiamento casuale, governabile se e quando avessero voluto. Era questo, tra le tante cose che Kitai aveva appreso nelle letture sui suoi avi, che gli interessava e che sperava di trovare, raggiungendo il vulcano dell'isola, nel cui interno si scriveva nei testi, vi fosse custodito il "Grande Timone dei Sognatori". La sola possibilità che avevano di salvarsi dalla minaccia della Marina, il solo modo di impedire che Bett Mary potesse commettere qualche pazzia pur di salvare tutti.

-Ci siamo, Gen!! Inizio a scorgere l'ingresso del vulcano là in fondo!!- gridò trionfante Kitai sorridendo di sollievo,

-Sbrighiamoci, Signorino! Non abbiamo più molto tempo, temo!!- gridò a sua volta il guerriero

Le nere ombre oltre l'antro del grande vulcano, inghiottirono in pochi secondi i due coraggiosi volcaniani. La speranza di farcela era a due passi da loro, la riuscita ancora dubbia e sfuggente.

Fight for Fire Saga/The Official Video10- bye bye to the next step!.



Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan


Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken


 

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Ben ritrovati a tutti, carissimi!! ^_^

Era da un bel pò che non aggiornavo questo storyboard, ma finalmente oltre all'ispirazione che mancava, ho trovato anche il tempo!^^'''
Ormai mi rassegno! Cos'è? La quarta volta che spero di concludere la "Saga Bett Mary"??!! xD Ahahahaha! Ma anche stavolta..niente! Vedremo col prossimo aggiornamento se arriverò ad un finale per il passato di questo interessante membro della ciurma dell'Asso di Cuori!^^
Finalmente scopriamo come ha fatto la Marina a scoprire le segretissime coordinate di Volcano Blind! Ed entra in scena l'autore del misfatto : Yoshida Kuro. Voi che ne pensate di questo personaggio? :
A me non fa rabbia, nonostante il vile tradimento. Diciamo che si è lasciato stupidamente accecare dalla sua ossessione di 'eterno secondo' dietro a Bett. B'è! Nel prossimo capitolo (spero) vorrei riuscire a far ancora più luce su di lui e sul rapporto che lo ha legato da sempre alla famiglia Akarui. Eve per ora è 'passiva', ma presto (povero testone di Strawcacca..) scatenerà un putiferio che farà pentire il viceammiraglio di essersi avventurato a Volcano Blind. xD
Ebbene sì! Non riesco a nascondere il mio godimento, nel descrivere un personaggio potente come Eve, in grado di far mangiare acqua salata, polvere o sabbia agli idioti della Marina! Muahahahah! xD A-ehm! Ok! Riprendiamoci!

Per quanto riguarda lo stato di avanzamento del Secondo Video dedicato a questa Saga, eh.....il lavoro è lungo ed intenso, ma stà procedendo bene. Abbiate pazienza, purtroppo di mani a disposizione ne abbiamo solo quattro, e facciamo del nostro meglio!^^ Presto comunque, ci sarà la pubblicazione di un interessante video che riguarda proprio lo stato di avanzamento dei lavori! Quindi...non cambiate canale gente! (?) xD

Ok! Per il momento è tutto! Passo e chiudo e vi aspetto se lo vorrete, nella sezione recensioni!^__^


Per qualsiasi cosa o curiosità, potete pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di posta EFP!

Ci risentiamo al più presto con lo STEP011 !!!



Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!

Martychan

(Nota Importante: L'amministrazione di EFP è stata contattata ed è al corrente di queste particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del Sito.)

 


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Capitolo 11
*** Storyboard11. A che punto siamo ***


Fight for Fire01
Fight for Fire Saga

Fight for Fire Saga : The Official Video

In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti, che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright
©

Tutti i disegni presentati in questo storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©

I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall, Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©

I personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy, Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou, Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©



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Vi aspettiamo!!


  



Storyboard 11. A che punto siamo

Ben ritrovati a tutti carissimi!^^

E' da un pò di tempo che lo Storyboard non viene aggiornato, ma questo perchè eravamo in piena fase di elaborazione di un mini-video dedicato ai W.I.P. (work in progress) ovvero ai lavori in corso che comprendono i prossimi tre video dedicati alla Saga. In tutto, i video che raccontano brevemente i momenti più salienti della fanfiction 'Fight for Fire Saga' saranno quindi quattro, comprendendo il primo già rilasciato on-line tempo fa, intitolato 'Il cambiamento della Storia'.

mini01 mini03

Cosa mostreremo in questo piccolo video di lavori in corso?

Sarà un allegro susseguirsi di immagini prese direttamente dal computer di Itchi e dal mio, durante l'elaborazione delle future diapositive dei prossimi video. Potrete vedere quindi in anteprima gli 'scheletri' dei personaggi e i primi schizzi accompagnati dalle varie prove che abbiamo fatto, prima di arrivare ai disegni puliti e definitivi, pronti per essere colorati. Non mancheranno anche delle vignettine divertenti, dove Itchi in particolare si è sbizzarrita a lasciare i suoi commenti ed i suoi scleri personali mentre disegnava! xD E' stato davvero divertente montare questo piccolo video, e speriamo davvero che il risultato finale sia di vostro gradimento e vi strappi anche qualche piccola risata.

mini05 mini02

Per quanto riguarda QUANDO il secondo video con la seconda puntata, sarà pronto e rilasciato, b'è, posso dirvi che se tutto và bene e non avremo contrattempi significativi, dovremmo riuscire ad ultimarlo entro la fine dell'estate. Nel caso i tempi si allunghino, lasceremo sempre qui nello storyboard un avviso, così come nelle pagine ufficiali de L'angolo di Martychan presenti su Facebook, Google+ e Twitter. ;)

Il capitolo successivo a questo, sarà interamente dedicato all'ultima parte della storia di Bett Mary e del suo passato. Vedremo come Eve riuscirà a sconfiggere il vice ammiraglio Strawberry, scopriremo in che modo Kitai, il cugino di Bett, riuscirà a far spostare l'isola e cambiare così le coordinate facendola tornare segreta e inaccessibile. Capiremo meglio il rapporto complicato tra Bett Mary e Yoshida Kuro e cosa, soprattutto, succederà proprio a quest'ultimo, tornato alla sua isola come traditore.

Che altro aggiungere? Perdonate se questo capitolo è stato usato in maniera 'tecnica', ma urgeva davvero fare il punto della situazione e non avevamo mezzo migliore se non lo storyboard per dare a tutti voi questi aggiornamenti. Se avete domande o curiosità di qualsiasi genere, non esistate a contattarci! :D Vi lasciamo quindi alla visione di questo mini-video e vi diamo appuntamento prossimamente (non ho idea di quando xD ) col prossimo capitolo!^^

mini04

cliccate sull'immagine oppure QUI per accedere direttamente al Trailer

Buona visione a tutti carissimi amici! Spero di ricevere tanti pareri e impressioni!

Fight for Fire Saga/The Official Video11- bye bye to the next step!.



Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan


Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken


 

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Ben ritrovati a tutti, carissimi!! ^_^

Madò! Era veramente un sacchissimo che non aggiornavo più questo storyboard!^^''
Chiedo venia a tutti, ma eravamo veramente presissime non solo con le nostre faccende personali, ma anche con la preparazione e la correzione dei vari disegni. Ora, quando li avremo pronti tutti (che non sembra quando girano nel video, ma sono tantissimi! O_O''') saranno da colorare! Quindi, pazienza ancora per un pò di tempo e poi, se tutto và come deve, entro la fine dell'estate, dovremmo avere pronto il secondo video con la seconda puntata.^^
Alla prossima, allora, con il capitolo conclusivo sul passato della nostra Bett Mary!

Ok! Per il momento è tutto! Passo e chiudo e vi aspetto se lo vorrete, nella sezione recensioni!^__^


Per qualsiasi cosa o curiosità, potete pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di posta EFP!

Ci risentiamo al più presto con lo STEP012 !!!



Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!

Martychan

(Nota Importante: L'amministrazione di EFP è stata contattata ed è al corrente di queste particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del Sito.)

 


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