Scivolare dentro ogni cosa

di Tyu_di_Ison
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte 1 ***
Capitolo 2: *** Parte 2 ***
Capitolo 3: *** Parte 3 ***
Capitolo 4: *** Parte 4 ***



Capitolo 1
*** Parte 1 ***


Novembre

Salve a tutti! Questa è la prima fic che decido di pubblicare qui…

La trama non è particolarmente originale, ma la storia resta comunque un po’ particolare, almeno dal mio punto di vista…

Avviso in anticipo che i capitoli non saranno tutti della stessa lunghezza, alcuni potrebbero essere terribilmente lunghi, altri davvero corti… Perché non si tratta di veri e propri capitoli, ma di parti di racconto ^^

Detto questo, per ora non ho altro da aggiungere… Spero solo che leggiate in molti e commentiate in ancora di più! (anche se non credo sia una cosa possibile… =P )

Quindi… Buona lettura a tutti!

Kisses, tyu

 

 

PARTE 1

 

Novembre. Novembre freddo, gelido, secco.

Lui è là, sotto la pensilina, lui è là, che parla ride urla schiamazza.

Il suo pullman non arriva più, quella mattina. Non arriva, ma lui non si preoccupa nemmeno di guardare l'orologio per vedere che ora è. No. Non gli interessa, non gli interessa minimamente.

Divertirsi è l'unica cosa che conti per lui, divertirsi sempre con chiunque ovunque comunque.

Dunque.

Lei non è là, anche se vorrebbe, vorrebbe essere là, là, là, solo e soltanto là. Non perchè ami le pensiline. No, e nemmeno i pullman. E nemmeno la gente che ci sale sopra e le pozzanghere che vi si formano quando piove e la puzza di sudore che l'intasa d'estate e lo stare pressati contro gente sudata o bagnata.

Lei lo vorrebbe. Lo vorrebbe in tutti i sensi. Vorrebbe sia stare là che avere lui.

Lo vorrebbe, appunto.

Perchè lui... Lui è il sole di Primavera che rischiara i verdi prati su cui si scioglie la neve, lui è il miele dolcissimo su cui posi le labbra al mattino non appena sveglio e ti si scioglie in bocca che è una meraviglia.

Non perchè lui sia bello. Lui non è bello. Anzi, forse è il più brutto fra tutti i suoi amici, quelli con cui prende il pullman e passa le giornate a scuole. No, non il più brutto. Il suo amichetto, quello basso basso che non supera il metro e cinquanta, ecco, è lui il più brutto fra tutti.

Ma non per questo lui è bello. Non lo è, non è bello, non si può negare una cosa così evidente a chiunque. Nessuno lo trova bello. Nessuno. Non è un mostro ma non rispetta i canoni della bellezza comune. E' strano, ecco, troppo strano per qualsiasi ragazza.

Strano strano strano.

Eppure.

Lui piace a molte, forse a molti, non si sa. Per il suo carisma, la gioia, la vitalità. La simpatia.

Venerato da molti, adorato da molte.

Ma lei...

Lei non gli ha mai rivolto la parola. Mai. Lo trova comunque simpatico adorabile buffo carino intelligente. Ma soprattutto naturale spontaneo perfetto nei suoi difetti.

E' evidente che lei lo ami. Lo ama da impazzire, da non dormirci la notte per stare su a fantasticare su un'improbabilissima evenienza in cui possa avvenire un loro romantico incontro.

Lo ama, sebbene non lo conosca. Lo ama perchè lui è così lui, lui in ogni minimo dettaglio e particolare. Unico. Lo ama più di chiunque altro, perchè, senza nemmeno averci parlato, è riuscita a capire l'essenza stessa del suo essere, e lo apprezza in ogni cosa come solo lei può fare. Nessuno, davvero, nessuno sa meglio di lei cosa lui provi quando storce il naso o quando si passa frettolosamente una mano fra i capelli scompigliati.

Nessuno.

Lei è nessuno. Lei non ha amici, a parte una sua compagna inseparabile simpatica divertente.

Lei è bellissima, più bella di un bocciolo in fiore, più bella della coda di un pavone, più bella di un diamante preziosissimo e luccicante.

Ma.

Come un fiore deve ancora sbocciare,

come una coda deve ancora aprirsi,

come un diamante deve ancora essere estratta.

Estratta.

Lei è bellissima ma di una bellezza che non si vede. Lei è bellissima perchè la bellezza le viene da dentro. La sua bellezza è però macchiata dalla cupezza, dal dolore, dallo strazio. Lei non fa niente per apparire bella, perciò tutto scompare scompare scompare. Lei scompare.

Lei è bellissima.

Lei sta male, sta malissimo. Non è successo niente, ma sta male lo stesso. La cupezza trionfa e lo strazio non tramonta.

Lei è nessuno, e lui è tutto.

Tutto. Troppo. Per lei. Per. Lei.

 

 

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Capitolo 2
*** Parte 2 ***


PARTE 2

Ciao a tutti ^ __^

Ecco la seconda parte della mia fic… Che dire? E’ piuttosto corta (anzi, diciamo decisamente corta…), perché è una parte di transito. Poi, come ho già detto nelle note del capitolo precedente, questa storia non vuole proprio uscire normale… XD E’ un po’ una prova di scrittura per me, quindi non aspettatevi una cosa regolare…

Comunque ci tenevo a precisare una cosa sulla”Parte 1”, perché se non la preciso non mi sento in pace con me stessa ^//^  Si tratta di questo pezzo: “E' evidente che lei lo ami. Lo ama da impazzire, da non dormirci la notte per stare su a fantasticare su un'improbabilissima evenienza in cui possa avvenire un loro romantico incontro.” e di tutta la parte seguente in cui si dice che lei ama  lui. Ecco, è proprio sul verbo amare che avrei qualcosa da ridire XD  Perché l’ho un po’ usato impropriamente… A mio parere non si può amare realmente qualcuno che non si conosce, se ne può solo essere innamorati, anche follemente, ma comunque solo innamorati. Infatti lei non ama ancora lui, no, per ora ne è solo follemente innamorata ^^ perdonatemi l’imprecisione, ma nel brano avrebbe stonato usare il verbo “innamorarsi” =))

Dopo ciò, vorrei ringraziare Cry90 per la recensione, e dirle che sono felice che abbia prestato particolare attenzione ad alcune frasi piuttosto che ad altre. Grazie ancora, spero che ti piaccia anche questa seconda parte di storia  ^_-

E un grazie anche a Maharet (fan delle Cronache dei vampiri? *_*) e willun10 per aver messo la fic nei preferiti ^^

Spero che questo capitolo riscuota più successo; se leggete ed avete del tempo a vostra disposizione da “buttare” lasciate un commentino, magari… Magari, eh XD Non voglio di certo obbligare nessuno! Solo che fa piacere ricevere pareri, ma soprattutto poterseli scambiare, sulla propria storia…

Quindi… Buona lettura a tutti!!

Tyu

 

PARTE 2

 

Suono di campanella, suono che allieta il cuore.

Così diversi, così lontani, eppure così uguali.

Così uguali.

Perchè quando il suono metallico giunge all'orecchio umano chiunque può sentirsi pervadere dal sollievo.

Persino lei.

Occhio attento, sguardo vispo: un altro intervallo è iniziato, e lei è pronta.

Pronta.

Ed ecco lui, passo lento e sorriso aperto, tutto un saluto, tutto uno scambio di battute, tutto una risata allegra. Sembra conoscere tutto il mondo.

Ma.

Passa davanti a lei senza nemmeno guardarla.

Come fosse aria, come fosse vento: nemmeno degna d'avere forma, d'avere consistenza.

Lei invece...

Lei lo guarda a più non posso, libro di latino che le copre il volto, muro che funge da sostegno.

Mesi sono, mesi, che la storia si ripete, lei lo guarda, lui prosegue.

Accadrà mai che un giorno avvenga un loro incontro?

La speranza ormai svanisce, come il ghiaccio sfuma in minuscole gocce di vapore.

I capelli corvini di lui si scompigliano, i suoi occhi scuri si dilatano, le sue labbra piene si curvano sempre più all'insù.

La speranza svanisce.

La sua risata supera tutte le altre, la sua forte voce incanta chi gli sta attorno, i suoi movimenti si fanno più goffi ma decisamente adorabili.

La speranza svanisce.

Lui la uccide, la uccide lentamente, senza scrupoli né riguardi.

Lui la uccide senza farle niente, ma è proprio questo far nulla che la divora distrugge disintegra fa a pezzi.

Martoriata sanguinante lacera.

Rassicurante è la mano della sua amica, mano che consola, stupisce, risana.

Ma la ferita è troppo profonda.

O lui o niente. O lui o niente.

O. Lui. O. Niente.

Se la sua risata è l'unico suono che possa darle gioia, come potervi rinunciare?

Se il suo sguardo è l'unico capace di penetrarle al cuore, come potervi rinunciare?

Se ogni suo movimento parola gesto è l'unica fonte di sostentamento, come potervi rinunciare?

Rinunciare? Impossibile.

Forse non ne è giunto ancora il momento.

Forse qualcuno là in alto davvero esiste.

Forse...

Speranza che rinasce, si ravviva, si ricolora, si vivacizza.

Battito di cuore inconsulto. Petto che potrebbe esplodere. Tremiti ovunque.

Lui si sta avvicinando, passo dopo passo, attimo dopo attimo.

Lui si sta avvicinando e lei non capisce più niente, lui la guarda e lei impazzisce completamente.

Milioni di domande che affollano la mente, milione di risposte improbabili creanti ancora più caos.

Ma una è la domanda più ovvia, quella che prevale su tutte.

Ovvia, ovvia all'inverosimile.

Dannatamente ovvia.

Perchè lui si sta avvicinando?

 

 

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Capitolo 3
*** Parte 3 ***


PARTE 3

Olè! Ed ecco anche il terzo capitolo, o meglio, la terza parte della storia; questa è un po’ più lunghetta della precedente, così, tanto per informare… spero che sia all’altezza delle altre parti, perché con l’inserimento dei dialoghi mi si è un po’ scombussolato tutto… Ma bando alle ciance, vorrei ringraziare calorosamente chi ha recensito la mia fic, perchè mi ha resa immensamente felice ^//^ davvero, essendo la prima che pubblico su efp non sapete che gioia =)))

Ed ora lasciatemi pure rispondere alle recensioni ^^

 

Cry90: “Perchè lui si sta avvicinando?” mi chiedi… be’, leggi questo capitolo e lo scoprirai ^_- ti ringrazio per aver letto anche la seconda parte… sono felice di esser riuscita a render bene quello che lei prova ^^ i suoi sentimenti sono fondamentali per la storia, che diciamocelo, ruota tutta attorno a quelli ^^ grazie ancora!! Spero che non abbandonerai la storia! Oh, e mi raccomando… aggiorna la tua fic che io continuo a seguirti ^^

 

_NovemberThree_: anche tu ti domandi cosa voglia lui… eh eh, leggere per scoprire XD comunque non fa niente se ti sei accorta dopo dell’aggiornamento ^^ poi apprezzo il fatto che tu gradisca la protagonista della storia, e che tu sia riuscita a comprendere perfettamente la sua personalità. Anche a me in genere piacciono i personaggi di questo genere, non per niente sono proprio queste le caratteristiche che ho voluto dare alla ragazza protagonista ^^ grazie mille per i complimenti!

 

Maharet: eh già, che aggiornamento veloce… ma solo perché la seconda parte era già pronta =P non penso che riuscirò a fare così altre volte... mah XD comunque grazie mille per la splendida recensione, sono davvero felicissima che ti piaccia il mio modo di scrivere, non so, avevo paura che potesse risultare un po’ pesante ^^’ tra l’altro questo, più che essere il mio modo di scrivere, è il mio modo di scrivere questa storia, perché non so se sono l’unica a cui accade –ma non penso proprio-, ma ogni storia, ogni brano che scrivo viene fuori in un modo diverso… quindi mi fa piacere in modo particolare questo tuo apprezzamento allo stile che ho adottato qua ^^ e che dire? Ti faccio i miei complimenti per aver letto la mia logorroica riflessione sul verbo amare nel capitolo precedente… e diciamo che hai interpretato giustamente quel maledetto verbo XD non avrei saputo dirlo meglio di te, sì, insomma… tanti giri di parole solo per dire quello che tu hai riassunto perfettamente in poche parole: “lei è convinta di amarlo, indipendentemente dal fatto che si tratti di amore (poco probabile) o di un folle innamoramento”. Passando all’argomento rice… io non sono esperta come te, purtroppo =P per ora ho letto solo i primi libri delle cronache, è da poco che ho scoperto il fantastico mondo dei vampiri… poi ho lì sul comodino gli altri da leggere, solo che ultimamente sono impegnata nella lettura dei libri “consigliati” dalla scuola -_- devo rimandare perciò il piacere delle cronache a più avanti…

Comunque grazie ancora per la tua recensione ^^

 

Eylis: no, davvero, sono onoratissima di aver fatto una cosa come convincerti a farti sentire… cioè, non so come dire… è davvero molto, molto appagante sapere che grazie a qualcosa scritta di mia mano io sia riuscita a farti venire la voglia di spendere qualche minuto per recensire ^^ (spero che questa frase contorta renda l’idea…) sono davvero onoratissima ^^ e ovviamente anche per gli stupendi complimenti sul modo di scrivere che, come ho detto già a Maharet lì di sopra, è il mio modo di scrivere questa storia. Poi le parole che hai usato per descrivere la storia, be’… sono una musica anche loro, seriamente =) ricevere recensioni è davvero piacevole, ma quando sono così accurate e intense lo è ancora, ancora di più! Senza ovviamente nulla togliere alle altre, perché anche io sono una frana con le recensioni =P riguardo alle tue quasi-speranze –se così si possono chiamare- sulla love story della fic… mah, chi lo sa? Ci saranno sorprese finali? E chi lo dice? XD ti avverto che nella mia mente la trama esiste già interamente, ma che non so con certezza se verrà rispettata nei dettagli… non posso ancora sapere che piega prenderanno i personaggi e il racconto, se staranno buoni o no ^^

Ti ringrazio ancora infinitamente ^^ 

 

Ed infine un grazie anche a __BiMbA__ per aver aggiunto la fic ai preferiti…

Buona lettura a tutti ^^

Tyu

 

PARTE 3

 

Tac. Tac. Tac.

Dieci. Undici. Dodici.

Col tredicesimo passo lui è lì, lì, a pochi centimetri da lei, che la fissa senza nascondere la cosa, che la fissa con vibrante curiosità.

Curiosità. Non interesse...

Le sue labbra carnose si schiudono leggermente. Accenna un mezzo sorriso. Si passa una mano fra i capelli, come sempre. Reclina il capo verso di lei.

Si percepisce -talmente solida, talmente palpabile- tutta la curiosità che prova. Si percepisce.

Curiosità...

Ancora.

E finalmente lui parla. In un solo minimo comunissimo gesto quante sensazioni, quante emozioni sono racchiuse. Un solo minimo comunissimo gesto.

"Tu sei Chiara?"

Lei è talmente impegnata a fissargli le labbra che per un attimo le pare di vedere le parole uscire solide dalla bocca di lui, lettere scure precise ben definite, le vede fluire fuori e spargersi nel vento, percorrere invisibili lo spazio che li separa e trapassarle le orecchie nuovamente percepibili.

Venti sono i secondi che impiega per collegare bocca e cervello e smetterla di avere visioni astratte e riprendersi dallo sconvolgimento.

Grazie alla gomitata della sua amica, poi.

La sua amica, già.

La sua amica.

La sua amica Chiara.

Chiara.

Chiara?

Chiara!

"No, io..."

Patetica, sicuramente appare patetica. Patetica agli occhi di lui.

Decisamente patetica.

Ma non può farne a meno.

Perchè lui ha detto Chiara?

Perchè? Perchè solo sei lettere sbagliate hanno la capacità di sconvolgere la mente di lei in questo modo? In questo modo patetico.

Lui la guarda attonito, incapace di comprendere istantaneamente il proprio errore.

A volte dà troppe cose per scontate, a volte si fida troppo del proprio intuito.

Terribilmente umano, terribilmente normale.

"Sono io Chiara" dice, appunto, Chiara, con fare sicuro, con un sorriso gentile.

Invidia invidia invidia.

Invidia perchè Chiara è così disinvolta spigliata sciolta.

Tutto ciò che lei non è.

Tutto.

In quel momento la odia, specie quando lui le posa lo sguardo addosso, la odia anche se non dovrebbe, no, non è giusto, non è leale, non è corretto.

Ma.

La odia.

Lui odia commettere errori. Ma solo per qualche secondo, perchè poi ama riderci sopra e non pensarci più. Ogni errore è un nuovo avvenimento su cui parlare sorridere scherzare. E' troppo semplice ingenuo benevolo per odiare seriamente.

Lui ora ha compreso lo sbaglio: ha sbagliato, ma sbagliato di poco.

Ride piano, pacca sulla fronte per evidenziare la propria sbadataggine.

La sua risata, seppur debole, seppur leggera, affluisce alle orecchie di lei armoniosamente, dolcemente, sinuosamente; ascoltarlo ridere pare la cosa più bella del mondo.

Lui è la cosa più bella del mondo.

"Oh. Scusate l'errore"

Il tono che usa è divertito, sorride a Chiara, butta un'occhiata veloce a lei.

Un'occhiata veloce le può anche bastare, dopo mesi di nulla...

"Ora che sai che Chiara sono io... Che cosa ti serve?"

Espresse esattamente, le parole.

Chiara le ha espresse esattamente nel modo in cui avrebbe voluto farlo lei.

E lei le avrebbe dette, se ne fosse stata capace.

Le avrebbe dette, se i suoi muscoli facciali avessero accettato l'invito mentale a riprendere le proprie solite funzioni.

Le avrebbe dette, se lui non fosse stato lui e lei non fosse stata lei.

Ma purtroppo lei era lei. Ma per fortuna lui era lui.

Carica di tensione è l'attesa, l'attesa che lei sente in maniera quasi insostenibile mentre lui si decide a confessare il motivo della propria venuta.

Eppure non è che di qualche millesimo di secondo.

L'attesa.

"Be', vedi, Chiara..."

Lui che pronuncia il nome della sua amica è una cosa inammissibile. Non dovrebbe essere quello il nome che esce dalle sue labbra. Non. Dovrebbe.

Invidia invidia invidia.

"...c'è un mio amico, non so se ce l'hai presente, Lorenzo..."

Lorenzo? Lorenzo?

Bene, ora lei può tirare un sospiro di sollievo. L'invidia cala, poco, ma cala.

Ormai è evidente che lui non è interessato a Chiara o chissà cos'altro.

Bene.

E poi... Poi come non sapere chi è Lorenzo?

Lorenzo, be', è semplicemente Lorenzo, uno dei migliori amici di lui, uno dei ragazzi più carini della scuola, nonché ragazzo brillante soddisfatto attraente carismatico.

Lei sa benissimo chi è Lorenzo, anche Chiara lo sa benissimo.

Chiara lo sa meglio di lei, lo ha sempre ritenuto un ragazzo che vale la pena.

Che vale la pena.

"...ecco, Lorenzo è un po' che ti ha notata, dice che ti pensa e che vorrebbe chiarire alcune idee che ha in testa..."

Chiara inizia a sorridere lusingata: non è da tutti poter raccontare d'essere pensata da Lorenzo. Non da uno qualunque, no. Ma da Lorenzo.

Lei è gelosa, gelosa perchè la sua amica è riuscita a trionfare, dopo tanta attesa, mentre lei...

Lei è destinata a vivere nell'ombra.

Perchè d'ombra è fatta la sua anima, perchè l'ombra è l'essenza stessa del suo essere.

Ombra, solo ombra. Ombra ombra ombra.

Infatti.

Chiara non è bella, Chiara non lo è affatto.

Chiara non è la ragazza ideale di Lorenzo, Chiara non lo è affatto.

Chiara non è nemmeno appariscente, Chiara non lo è affatto.

Ma Lorenzo l'ha notata, Lorenzo pazzo -e strano- interessante -e strano- folle -e strano-.

Lei vuole bene alla sua amica, un bene dell'anima, ma questa cosa non la riesce a comprendere.

Miliardi sono le cose che lei non riesce a comprendere.

Come Lorenzo abbia potuto notare Chiara è una di quelle.

"...lui voleva aspettare per venire a dirtelo, ma sai com'è... Non riuscivo più a sopportarlo"

Lui è nuovamente ironico, scherza con Chiara, scherza con lei come se fossero migliori amici, come se si conoscessero da una vita e non da due miseri istanti.

Lei ritorna a fissargli la propria attenzione addosso, ritorna ad accorgersi di quanto lui sia stupendo unico meraviglioso. Lorenzo l'aveva distratta, l'idea di Lorenzo.

Ora che capisce per la seconda volta che lui è lì, così vicino, ma così vicino... Ora che lo capisce per la seconda volta s'irrigidisce ancora di più, si sente togliere il respiro. Come se lui glielo portasse via prepotentemente, senza chiedere, senza porre richieste. No. Lui le toglie il respiro.

E basta.

Lui recita ancora un paio di frasi, qualcosa su Lorenzo, qualcosa su un fantomatico incontro, ma lei riesce solo a guardarlo; impegnata com'è a fare quella determinata azione non riesce a compierne un'altra in contemporanea.

Ascoltarlo vorrebbe dire morire. Morire del tutto.

E poi.

Lui se ne va, ed è come se portasse via con sé anche un pezzettino di lei.

 

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Capitolo 4
*** Parte 4 ***


La quarta parte è arrivata ^^

La quarta parte è arrivata ^^

Anche questa parte è corta, e decisamente più cupa di quella precedente. Insomma, un po’ in stile prime due parti… E infatti avviso che, come nelle parti 1 e 2, non avviene praticamente niente, un’altra parte di transito in cui si accenna solo qualche dettaglio -con un po’ di fantasia si può trovare, questo “qualche dettaglio” XD- su Chiara e Lorenzo… Ma dato che non sono loro ad interessarci non ho voluto perderci troppo tempo.

Comunque, cosa fondamentale, non potrò aggiornare per tutto agosto. Quindi se seguite la storia non vi resta che attendere settembre, sperando che l’autrice non venga colta da un qualche accidente ^^”

 

Ora devo ringraziare Cry90, che continua a seguire la fic e a lasciarmi delle graditissime recensioni, zeppe di complimenti che alle volte non mi merito neanche ^//^ Grazie, sappi che mi riempi sempre di gioia ^W^

Spero che sia di tuo gradimento anche questa parte… ^____^

 

E, come sempre, buona lettura a tutti, anche a chi legge solamente!!

Tyu

 

PARTE 4

 

Già un'ora è passata, ora lunga, ora lenta.

Un'ora.

Abiti carini fiori in regalo dolci prelibati sorrisi accattivanti.

Per un'ora.

Chiara non vuole scordare nulla, Chiara non tralascia alcun dettaglio.

Un'ora.

Un'ora che lei la ascolta, la ascolta sproloquiare. Ascolta quel fiume di parole rosa rosse arancio gialle. Chiare.

Chiara è con l'umore alle stelle; non ha spazio né tempo per parole scure.

Lei non ascolta più, lei si perde come sempre.

Lei non riesce a tenere la concentrazione troppo a lungo. Lei ci riesce solo se si parla di lui.

Di. Lui.

Non di Lorenzo. No.  Lui non si può paragonare a Lorenzo.

Lorenzo ha sì un bel faccino simpatia da vendere fascino ammaliante.

Ma.

Lui è l'unico.

L'unico pensiero che le attraversa la mente

                           che le scalda il cuore

                           che la fa vibrare di emozioni

costantemente.

L'unico è lui, un'ora sul film di Lorenzo e Chiara le è estranea.

Lei è estranea.

Estranea a tutta quella gioia armonia contentezza.

Soprattutto.

All'amore.

Amore...

Lei non troverà mai l'amore, l'amore non troverà mai lei. L'amore la rifugge, l'amore preferisce starle alla larga. Sentimento dolce inebriante passionale stupendo meraviglioso caldo.

Caldo.

Lei è fredda. Cupa oscura buia pessimista.

Perchè lei non guarda con gli occhi.

Lei vede col cuore.

E.

Il suo cuore è nero. Come ebano, come cenere, come pece. Pece.

L'amore la rifugge.

Rosa rosso arancio giallo giungono alle sue orecchie come pensieri astratti, nebulosi; inevitabile il mutamento in colori scuri.

Neri.

L'invidia la corrode, non ce la fa a sentire tutta quella gioia sfiorarla ma non penetrarla, lì ad un soffio, così vicina, così bella...

Ma non destinata a lei.

Non riesce a non stare male.

Perché.

Lei non può avere lui, lui, lui che è d'oro e brillanti, prezioso come diamanti. Lui che brilla di luce propria in un mondo che è ormai destinato a sprofondare nelle tenebre, stella più luminosa del firmamento, luce di faro in mezzo alla notte.

Invece.

Chiara può avere Lorenzo, Chiara che non l'ha mai desiderato ardentemente, che non ha mai perso il senno e la ragione per lui.

Lassù forse qualcuno esiste.

Forse. Lei non crede più.

E anche se fosse... Quel qualcuno, nemmeno quel qualcuno, riesce a vederla.

Invisibile. Invisibile agli occhi del mondo.

Ingiusto mondo, ingiusta vita, ingiusto amore.

Ingiusto ingiusto ingiusto.

Tutto ingiusto.

Persa nei propri pensieri, cornetta scordata in mano. Orecchio bollente richiama all'attenzione.

"Ehi, ma mi stai ascoltando?"

La voce di Chiara risentita all'altro capo.

Lei lo sa.

Sa di non essere una buona amica, con tutti quei pensieri crudeli cattivi negativi.

Lei non è una buona amica.

Lei non è buona a fare niente.

 

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