A volte non si può scappare

di Gaara4
(/viewuser.php?uid=19713)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1) Incontri del passato ***
Capitolo 2: *** 2) Ricordi del passato ***
Capitolo 3: *** 3) Incontri ***



Capitolo 1
*** 1) Incontri del passato ***


Ore 20:00 del19/09  -  Villa di Shaka

 

“Signore e signori vi ringraziamo per aver accettato il nostro invito ci auguriamo che il banchetto sia di vostro gradimento. Grazie dell’attenzione” seguì un applauso da parte di alcuni ricchi boss provenienti da tutto il mondo.

Mur appena finito l’applauso si diresse dal capo della sicurezza un ragazzo freddo, abbastanza riservato

“Com’è la situazione fuori?”  chiese con un filo di voce.

Camus: “Fin ora nessun movimento sospetto…non c’è da preoccuparsi”

Mur annui

“Signore! Signore! Sono arrivati” dissero due delle guardie addette alla sicurezza della porta centrale

“Bene fatteli accomodare nella sala degli affari…”

I due fecero un breve inchino e si allontanarono.

 

Mur corse nella sala della festa “Sono arrivati signore…”

Shaka: “Bene…” disse neutro “Se i signori vogliono scusarmi..” detto questo percorse insieme a Mur il lungo corridoio della sua sfarzosa villa.

Prima di entrare fece cenno a due guardie di avvicinarsi “Non fate entrare nessuno” disse pacato “Mur vai a controllare la festa, con tutti questa gente e probabile che ci siano delle spie.” 

“Sara fatto!” rispose Mur e si allontanò.

 

All’interno dell’enorme stanza c’è un enorme tavolo circolare, fatto di legno pregiato e tre sedie rosse, due delle quali già occupate.

“Vi stavo aspettando signori…” disse Shaka

?: Sempre formale e serio come sempre, non sei cambiato affatto…” commento un ragazzo dai capelli azzurrissimi e gli occhi color del mare.

Shaka: “Guarda chi viene a farmi la predica” disse seccato dalla sua osservazione, -non perde un occasione per rinfacciarmi tutto ciò che faccio-,

?: “Se è per questo neanche lui” disse ridendo e indicando il compagno finora rimasto in silenzio “E cambiato più di tanto…il leader della mafia che opera in tutta l’Asia”

“Tze…da come parli sembra che tu sia un santo, il leader della mafia operante in tutta Europa” disse calmo guardandolo con aria di sfida.

Il compagno stava per replicare quando Shaka li interruppe spegnendo le luci e mostrando una diapositiva.

 

“Finitela! Siamo qui per parlare di affari no? Avremmo tempo dopo di parlare dei vecchi tempi…”

“ed ecco il leader della mafia delle Americhe…” mormorarono all’unisono i due

Shaka fece un sorriso amaro.

 

----- Spazio Autrice ----

Salve non so da dove mi sia venuta l’idea di questa fic

Vi avverto che il personaggio di Shaka sarà molto OOC e i paring devo ancora deciderli.

Ma se avete consigli in merito ai paring o sulla fic sono bene accetti *_*

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 2) Ricordi del passato ***


Ricordi del passato

Ricordi del passato

“Questa sarebbe?” chiese Hades guardando lo schermo

“Sarebbe…il progetto per creare l’energia nucleare di fusione” disse Shaka semplicemente

“Fusione? Forse intendevi fissione, dovresti saperlo anche tu che non è possibile ricreare la stessa energia del sole” disse Hades irritato “Ci hai convocati qui solo farci vedere una cosa che non si può realizzare?”

“Anche se si potesse fare…con cosa pensi di contenere l’energia che una tale potenza sprigionerebbe?” chiese Julian Kevines.

“E quello che voglio scoprire! Ma per farlo mi secca ammetterlo ma mi occorre il vostro aiuto…” disse Shaka sbuffando.

“Ma non puoi fare come hai sempre fatto? Vai, rubi il progetto del contenitore, uccidi chi si intromette e torni a casa felice e contento…” ribattè Julian

-Ma è possibile che non l’abbia ancora capito- pensò Shaka stancamente.

“A proposito dove hai l’hai preso?”

Shaka sorrise pensando alla faccia di Julian appena glielo dirà “Da una mia vecchia conoscenza e anche tua se non mi sbaglio…Saori Kido…vi lascerò il tempo di riflettere ci rivedremo tra una settimana.” Detto questo uscì dalla stanza, non lasciando agli altri il tempo di replicare.

 

Ore 21:00 del 20/09 – Nuova Luxor – Villa Kido

“Finalmente un po’ di riposo” mormorò stancamente Saori stendendosi sul letto.

“Emergenza! Saori-san” disse Hyoga “La prego di seguirmi”

“Cosa succede?” domando Saori giungendo nella sala controlli

“Il progetto della fusione nucleare è stato rubato…” disse Seiya tutto d’un fiato aspettando la sua reazione cosa che avvenne immediatamente.

“Rubato? Ma il capo della sicurezza sta dormendo? Scoprite chi è stato, come è entrato e rafforzate la sicurezza non è possibile che siamo entrati senza essere ripresi dalle telecamere!”

“Signora…” disse Ikki

“Che c’è?” sbraito la Kido

“Sappiamo già chi è stato, ha mandato un esperto di scasso e in sistemi di sicurezza, è entrato manomettendo con un portatile le telecamere e passando attraverso il condotto dell’aria… semplice e geniale” finì Ikki

“Tessi pure le sue lodi adesso?” esclamò estremamente arrabbiata “CHI è STATO?”

“Non penso che le farà piacere saperlo…dopotutto siete due vecchie conoscenze..”

“Ikki!” urlò Saori sul punto di una crisi di nervi

“Era uno degli uomini di Shaka, il boss della mafia americana…”

A quel nome tutte le guardie si irrigidirono, sapevano bene chi era ed il suo modo di fare.

“N-non è possibile…ha rubato solo quel progetto?” domandò Saori sconcertata

“Si” disse semplicemente Seiya

“Andate! Lasciatemi sola…”

“Come desidera…” rispose Ikki uscendo insieme agli altri

-Shaka…possibile…non sei uno stupido lo sai che non esiste un contenitore capace di reggere una simile reazione…- Pensò Saori salendo le scale per il suo appartamento.

Appena entrata si stese sul letto immersa nei suoi pensieri –Perché…perché riaffiorano i vecchi ricordi…

- Un bambino di appena dieci anni e una bambina di un anno inferiore a lui ed il più grande di undici anni, amici da sempre.

“Mi prometti che saremo amici per sempre?” disse la bambina dai capelli viola con la voce squillante mentre giocavano a nascondino. “Certo! Per sempre” rispose il bambino dai capelli biondi come il sole.

“Julian! Anche noi saremo amici per sempre?” chiese Saori al bambino di due anni più grande di lei dai capelli color del mare. “Per sempre” rispose guardandola dolcemente. –

-Poi tutto cambiò-

Finito di formulare questo ultimo pensiero si addormentò...

 

Stesso giorno – 21:00 – Villa di Shaka

Shaka si avviò verso la sua stanza e diede l’ordine alle guardie di non disturbarlo per nessun motivo.

Si stese sul letto pensando come Saori a quel lontano giorno – “Mi prometti che saremo amici per sempre?”

“Certo! Per sempre” si ricordò di aver risposto senza pensarci due volte.

Mentre Julian era ancora lontano, Saori chiese titubante a Shaka

 “Pensi che Julian, vorrà essere mio amico per sempre…”

“Ne sono certo…perché questa domanda?”

“Niente lascia stare…” rispose Saori sorridendo “Julian! Anche noi saremo amici per sempre?”

“Per sempre” rispose lui guardandola dolcemente.

Lei non se ne accorse del suo sguardo, ma a Shaka non sfuggì…-

-Poi tutto cambiò-

Si addormentò…

 

Stesso giorno – 21:00 – Villa di Julian

Da quando Shaka, gli aveva detto di Saori, quello è rimasto il suo chiodi fisso per tutta la giornata.

Sospirò e si avvio alle sue stanze private “Sirya!”

“Mio signore?” rispose lui

“Non fare entrare nessuno e non disturbarmi per nessun motivo.”

Lui fece un inchino e Julian entrò

Stendendosi sul letto anche lui ripenso a quel lontano giorno - “Julian! Anche noi saremo amici per sempre?” Non scordò mai il sorriso che gli vede quel giorno “Per sempre” rispose senza pensarci due volte, guardandola dolcemente.

Più tardi rimasto solo con Shaka mentre si avviavano verso casa Shaka si mise a ridere.

“Perché ridi?” chiese

“Perché non potrò mai scordare la faccia che hai fatto quando ei ti ha sorriso”.

“N-non so di cosa parli” replico Julian cercando di sviare il discorso

“Andiamo non cercare di ingannarmi, si vede lontano un miglio che il tuo sguardo è quello di un innamorato…”

“No, ti sbagli…” disse tentando di convincere più se stesso che Shaka.

“Davvero mi sbaglio?” lo stuzzico l’amico

“No…non sbagli” disse con un filo di voce quasi impercettibile

“Sta tranquillo non glielo dirò” lo rassicurò Shaka

“Grazie amico mio…” disse Julian sospirando

-Poi tutto cambiò-

Si addormentò anche lui…

 

 

---Spazio autrice ---

Risoste alle recensioni:

x whitesary: sono contenta che ti piaccia ^_^, in quanto a Shaka si vedrà più avanti...Baci!

 

xAi91: Sono felicissima che sia piaciuta anche a te! Baci!

word to html converter html help workshop This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder  chm editor perl editor ide

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 3) Incontri ***


Incontri

Incontri

 

Giorno 22/09 – Nuova Luxor – Villa Kido

Toc-toc

“Avanti” disse Saori

“Signorina Saori il capo delle forze armate internazionali la attende a New York per parlarvi…le domanda di arrivare il prima possibile.” disse Hyoga

“Partiamo immediatamente” disse Saori consapevole che questa convocazione non era un buon segno.

Giorno 23/09 – Sede militare – New York

“Lady Saori…finalmente la stavo aspettando” la accolse Deathmask, un uomo freddo, un vero maestro nel scoprire il punto debole dell’avversario e usarlo per ottenere ciò che vuole.

“Venga al dunque…” disse la Kido un po’ tesa

“Quanta fretta…” commentò “Prego si sieda…” disse facendo un sorriso inquietante.

“Vuole qualcosa da bere?” chiese

“No, la ringrazio…” rispose cortesemente Saori, aspettando che l’uomo le spiegasse il motivo dell’incontro.

“Sono stato recentemente informato…” cominciò lui “che un progetto della massima importanza le è stato sottratto vero?”

“Si” rispose Saori

“Avete qualche sospetto su chi possa essere stato?” domando il capo delle forze internazionali.

“No!” mentì lei cercando di sembrare convincente.

“Lei…dovrebbe sapere meglio che chiunque altro che proteggere, o peggio ancora rendersi complice di chi si mette contro la legge è reato.”

“Sta insinuando qualcosa?” domando lei guardandolo negli occhi.

“No, ma non vorrei mai che le sue vecchie conoscenze la influenzassero…dopotutto eravate grandi amici…”

“Basta così!” lo mise a tacere Saori “come fate a sapere…”

Lui sorrise “Ho i miei informatori” tagliò corto

“Sai a volte mi chiedo come è possibile, che tu sia diventato capo delle forze militari internazionali.” disse velenosa Saori.

“Chissà…forse anch’io ho amici influenti come i vostri…” aggiunse alzandosi e uscendo dalla stanza.

“Buona giornata” concluse ironico.

-Maledetto!- pensò Saori

Davanti alla sede vicino ad una cabina telefonica, un uomo osservò Deathmask uscire dalla sede.

Entrò nella cabina e decise di telefonare a suo fratello.

-Bip…Bip…-

“Sono io, non indovineresti mai chi ho visto entrare insieme al capo delle forze militari…”

“Taglia corto Kanon” rispose Saga “Chi? Un’altra delle tue fidanzate?” rispose Saga

“Ma no, scemo! Si tratta di una cosa seria…” disse Kanon

“Allora muoviti! Non ho tutto il giorno per ascoltare le tue idiozie”

“Come sarebbe idiozie? Aspetta che arrivi e ti ammazzo!”

“Certo,certo…ne hai di coraggio eh? Fratellino”

“Senza cervello? Mi lasci finire di parlare?”

“Senza cosa? …aspetta e vedrai…allora dimmi cosa hai visto!” esclamò Saga 

“Ok…ho visto…” disse Kanon

Ma non riuscì a finire la frase, perché venne colpito alla testa e svenne.

- 5 Minuti dopo –

Kanon si risvegliò all’interno della sede, legato ad una sedia scomoda, in una stanza completamente bianca senza finestre.

“Accidenti, che male!” mormoro Kanon, accorgendosi che Saori era in piedi davanti a lui e lo fissava in silenzio.

“Cosa – ci – fai - qui?” scandì Saori

“Beh! Non credo che siano affari vostri” rispose calmo Kanon guardandola con aria di sfida.

“Vedo che non sei cambiato affatto…” constatò lei

Prima che potesse porre un’ altra domanda, Kanon la precedette.

“Lui si, se è questo che desideri sapere…” disse guardandola sapeva di aver fatto centro.

Infatti, lei abbasso gli occhi.

“Dov’è?” chiese Saori, ma a Kanon sembrò una supplica, più che una domanda.

“Se te lo dicessi…mi farebbe uccidere…la cosa che più non sopporta sono i traditori” disse semplicemente Kanon “Adesso mi sleghi? Cominciano a farmi male i polsi…”

Saori sospirò e lo slegò poi lo guardò decisa negli occhi “Digli…digli che voglio incontrarlo.”

Kanon annui e tornò alla villa.

Più tardi alla Villa di Shaka

“Ma si può sapere dov’eri finito? Razza di rimbambito?” urlò Saga, vedendo tornare il fratello.

“Ma che gentile…eri davvero preoccupato per me…ne sono onorato.” disse ironico Kanon

-Conta fino a 10, conta fino a 10 – pensò Saga cercando di resistere alla tentazione di sparare a suo fratello.

“Non crederesti mai a cosa mi è successo…” continuò Kanon

“Ti hanno tirato una botta in testa e ti hanno condotto all’interno della sede, su ordine di Saori” concluse Saga, godendosi la faccia di stupita del fratello.

“E tu come lo sai?” chiese Kanon stizzito

“Una nostra spia, che lavora come addetto alla sicurezza, mi ha informato di tutto…” rispose Saga

“Hai già informato Shaka?” chiese Kanon

“No” rispose

“Bene, lo farò io, non preoccuparti” disse Kanon entrando nell’enorme villa.

-40 minuti dopo-

Saga vede Kanon tornare correndo con un panino in mano.

“Allora? Cosa ha detto?” chiese Saga

“Eh? Riguardo a cosa?” disse Kanon

“Come ‘riguardo a cosa’ l’hai informato, vero?” chiese Saga sospettoso

“AH! Quello… beh… veramente mi sono perso.” rispose Kanon sorridendo, lasciando Saga a bocca aperta.

“Non è che…mi potresti accompagnare tu?” chiese Kanon gentilmente

“E tu hai passato più di mezz’ora a girovagare a vuoto?” chiese Saga sull’orlo di una crisi di nervi.

“Ma no! Vedi mentre facevo un giro turistico della villa…mi sono ritrovato in cucina e…”

“AAAAAAAAAAH!” si sentì provenire dalla cucina “CHI HA SACCHEGGIATO LA DISPENSA???”

A questo punto Saga cominciò a elencare gli infiniti modi per uccidere suo fratello mentre prendeva in mano la pistola “Fucile, sedia elettrica, cappio, mitra…”.

Mentre Kanon divenne pallido “Saga…che intendi f-fare?” e si mise a correre, inseguito dal fratello all’interno della villa.

Finchè non inciamparono tutti e due, nel risvolto del tappeto, davanti a Shaka e Mur che scosse la testa divertito.

“Se i signori hanno finito di giocare…volevi parlarmi Kanon?”  chiese Shaka facendo cenno di seguirlo.

“S-si” rispose Kanon con il fiatone entrando in un’altra stanza.

---Spazio autore ---

Purtroppo non ho molto tempo

Ringrazio anemone333 per aver messo la storia nei preferiti, e Ai91 per aver recensito.

x tutti i lettori starò via dal 1/08 al 26/08 per le vacanze! Per questo lasso di tempo non potrò aggiornare...

ci vediamo al mio ritorno! Baci

word to html converter html help workshop This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder  chm editor perl editor ide

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=261134