Il segreto di Men Jason

di BKMattias
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Men ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Sotto Terra ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Krukin ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Men ***


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Capitolo 1: Men


Men era un semplice quindicenne di campagna che amava la natura e tutto cio da cui essa deriva, sempre vestito con jeans e maglietta rossa
Occhi blu scuro, qualche lentiggine sul volto, a suo dire, naso un po "grandicello"
Labbra sottili e leggere come se gli fossero state dipinte sul volto con un pennello! Ma non si puo dire lo stesso dei suoi capelli
Sempre in disordine, color castano chiaro qualche volta accompagnati da un berretto della sua squadra preferita, e soprattutto un sorrisone sempre stampato sul volto.
Viveva nella grande fattoria di suo padre, una casa in legno dipinta di rosso con qualche recinto per animali intorno e un sentiero di pietre che portava ad essa,
Non poco lontano da li il padre parcheggiava il suo camioncino, vicino ad un cartello con scritto " Jason's Farm", il cognome di Men.
Non era strano vedere il ragazzo dietro la fattoria dove qualche metro piu avanti un ruscello passava, posto perfetto per leggere i libri che a lui tanto piacevano.
Un ragazzo normale magari state pensando, forse anche un pò fortunato per il posto in cui vive, ma di fortuna lui ne aveva molta di piu
Una fortuna che non tutti potevano dire di avere, qualcosa di speciale... Non misurabile a parole.
Era un giorno d'Estate quando canticchiando si dirigeva al ruscello per leggere un bel libro, Sfogliò qualche pagina camminando e una volta arrivato si accorse che
Il libro era quasi finito, mancavano solo 10 pagine e come d'abitudine, avrebbe dovuto leggerlo con suo padre, tutti i libri che Men leggeva
Erano stati prima letti dal padre e poi passati al figlio. Non potendo leggere e non avendo voglia di tornare alla fattoria, si tolse la maglia
E gli scarponcini e decise di sguazzare un po nel fiume ma qualcosa lo bloccò, qualcosa che gli procurava inquietudine, un buco, si e no di 1 metro
Giusto per saltarci dentro vicino ad una parte di fiume che finora non aveva mai esplorato, capì che era un buco artificiale e la curiosità lo colpi, la voglia
Di entrarci era tanta ma tale quale alla paura che gli procurava. Prima di prendere una qualsiasi decisione, egli osservò il tempo sul suo vecchio orologio da polso
Era tardi, quasi ora di cena, doveva fare rientro a casa quindi decise che avrebbe indagato di piu sul grande buco il giorno dopo.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Sotto Terra ***


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Capitolo 2: Sotto Terra

Era mattino, un mattina come tutte le altre, ma non per Men, Scalpitava per uscire di casa perchè l'unica cosa che voleva fare era esplorare quel profondo buco.
Mise scarponcini e giacchetta, prese una lunga corda e un coltellino per precauzione e senza neanche fare colazione si dirise fuori casa correndo come un pazzo.
Pioveva, una lieve pioggerella di quelle che molte persone trovano piacevole, persone come Men che però non aveva il tempo di sedersi a osservare le nuvole grigie,
qualcosa di piu misterioso lo aspettava, qualcosa che gli metteva una curiosità incredibile.
Arrivato al fiume, scorse il buco e cosi si avvicinò ancora, le gocce cadevano dentro e scomparivano, Men prese un sasso e lo gettò dentro, Nessun rumore.
Prese la corda e legò un estremità ben salda ad un albero e gettò l'altra nell'oscurità, aspettò un pò e con molto timore iniziò a calarsi giu per il precipizio, Dopo
diversi minuti di discesa toccò il suolo era tutto buio ed in quel momento si accorse di non aver portato niente per far luce, deciso a risalire
e abbandonare l'esplorazione notò che la corda si reggeva nel nulla e, dopo un piccolo strattone, cadde proprio ai suoi piedi. Men si sedette e
iniziò a lasciarsi trasportare dall'ansia, non sapeva piu cosa fare e tornare a casa non era più un opzione plausibile quindi tirò fuori il coltellino e decise di provare a continuare dritto
per la caverna pur non vedendo niente. Tastava il terreno con i piedi e le sue mani strisciavano contro la parete in terriccio, la sua camminata durò diversi minuti fino a che scorse una luce
in lontananza, proseguì a passo deciso ma sempre con attenzione a dove metteva i piedi fino a che la luce diventava sempre più grande e con essa la speranza di trovare aiuto.
Continuando a camminare, la figura alla fine del cunicolo diventava sempre più chiara, una porta con 6 lanterne piazzate a lato salendo per il muro. Men non sapeva cosa fare, la porta stava a significare che
qualcuno nera arrivato li prima di lui e l'idea lo spaventava ma capì di non avere altra possibilità allora si preparò al peggio e aprì la porta.
Casa sua. in tutto e per tutto, solo con un aria molto più desolata, gli animali non erano presenti e Men non si spiegava cosa fosse accaduto, inizio a urlare il nome del
padre ma nessuna risposta seguì le grida del ragazzo. Sembrava tutto immobile, come un quadro. Camminò un pò per i prati e poi un pensiero iniziò a dargli fastidio, Men allungò il passo e piano piano inizio a correre, sempre più veloce
finchè non arrivò dove voleva, Il fiume. Sembrava tutto tranquillo, come se la natura avesse perso la sua anima, niente uccelli che fischiettavano, niente rane sulla sponda
E niente pesci che sguazzavano ma, non era questo che turbava Men, era ben altro, il buco. Il buco non c'era piu, Men iniziò a scavare proprio dove una volta lui era entrato
proprio nella zona in cui ricordava esserci quel misterioso buco, fonte dei suoi guai ma niente, non trovò niente. Preso dalla angoscia si sdraiò chiuse gli occhi e qualche secondo dopo
un ombra cadde su di lui, aprì gli occhi e quello che vide lo sorprese molto.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Krukin ***


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Capitolo 3: Krukin

Apriti gli occhi, Men scorse qualcosa di molto strano o meglio, qualcuno. Aveva la testa tozza con un naso a patata ancor più grande di quello del ragazzo, treccine che scendevano posandosi sul collo e gli occhi piccoli e socchiusi, Men guardava la strana personcina in faccia e l'ambiguo scambio di sguardi proseguì per
Qualche minuto, Men era sorpreso di vedere qualcuno e anche lo sconosciuto lo sembrava. Men si alzò e notò che la persona appena incontrata era alta piu o meno fino al suo ombelico, capì che aveva davanti un nano! Un vero nano come quelli delle antiche storie che leggeva sui libri di suo padre.
A quel punto il dilemma fù capire se quello strano personaggio fosse stato benintenzionato o meno, Men scorse un'ascia sulla schiena del personaggio, Di quelle grandi quasi quanto il nano e sicuramente il suo coltellino non avrebbe potuto competere. Decise di parlare, chiese perchè un nano da guerra si aggirasse nei pressi di casa sua e quale fosse il suo nome
Attimi di silenzio. Qualche secondo dopo il nano rispose. Si chiamava Krukin e affermava che la casa in campagna fosse del suo superiore, Sajon, Ora fuori a combattere con la propria casta. Insospettito dal tutto Men si fece accompagnare da Krukin a casa sua o, da quanto veniva affermato, a casa di Sajon. Una volta entrati, poco differiva dalla vera casa di Men, c'era solo un tocco un pò piu antico. Men capiva sempre di meno e decise di aspettare Sajon
per chiedere spiegazioni in quanto Krukin sembrava un pò tonto, Aspettando il ritorno del padrone di casa Men parlò con Krukin e capì che era prettamente innocuo a patto di non farlo arrabbiare, Lesse anche qualche libro, sembravano tutti uguali a quelli di casa sua, tranne uno, un grande libro un pò rovinato, il titolo era quasi illeggibile, solo qualche lettera era scampata all'umidità e all'usura di tutte le volte in cui è stato letto. Era veramente vecchio, Men lo aprì e lesse qualche pagina, i suoi occhi si muovevano veloci per scorrere tra le parole e
farsi un idea generale di quanto scritto fino a che il suo sguardo non si bloccò, una pagina parlava di una caverna, una caverna che poteva fare da collegamento fra due luoghi epocalmente differenti, pensò subito alla similitudine di quanto letto con gli avvenimenti che gli stavano accadendo quando uno scricchiolio di un portone fermò i suoi pensieri, un nano entrò, non era Krukin, questo nano era un pò piu alto e aveva un espressione di pieno orgoglio, brandiva una spada ed un ascia sporche di sangue come la sua armatura di pelle, alzò lo sguardo e i suoi occhi incrociarono
quelli di Men, occhi preoccupati e impauritidi fronte a quelli sicuri del nano, Men non era molto sicuro di chi lui avesse davanti, la porta si chiuse e le labbra del nano si mossero, "Alla fine è giunto il momento".

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