Una specie di principe in divisa serpeverde

di _Lola99_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Molte persone lo chiamano un inizio poco promettente ***
Capitolo 2: *** Incontrarsi in uno sgabuzzino al buio non è una cosa normale... ***
Capitolo 3: *** Strana notte, strano risveglio ***
Capitolo 4: *** Cercasi guai! ***
Capitolo 5: *** L'armadio di Malfoy... brutto presagio! ***
Capitolo 6: *** Stare lontana da tutto ciò che è verde-argento è un'impresa! ***
Capitolo 7: *** Quasi amici... ***
Capitolo 8: *** Non è mai un bene giocare con il fuoco... ***
Capitolo 9: *** Il momento in cui tutto mi cadde addosso ***
Capitolo 10: *** Piccolo appunto: mai parlare con Ginny di questioni d'amore ***
Capitolo 11: *** Questa data me la devo appuntare: Malfoy ci ha definiti ***
Capitolo 12: *** Obbligo o verità spudorata ***
Capitolo 13: *** Esserci quando cadi è la mia specialità! ***
Capitolo 14: *** L'ultima pagina della sua vita ***
Capitolo 15: *** Una lettera per Daisy ***
Capitolo 16: *** Il nulla irrompe ovunque io mi trovi ***
Capitolo 17: *** Per essere cattivi ci vuole stile ***
Capitolo 18: *** Prigionieri... ***
Capitolo 19: *** Lasciarti di nuovo potrebbe essere fatale per me ***
Capitolo 20: *** Devo presentarti i miei, ma non insultarli ***
Capitolo 21: *** Come mettere in imbarazzo una figlia con il suo ragazzo di Jane Granger ***
Capitolo 22: *** Il mio punto debole viene a galla ***
Capitolo 23: *** Haley ***
Capitolo 24: *** Una giornata per riflettere e dimenticare ***
Capitolo 25: *** Ritorno alla realtà ***
Capitolo 26: *** L'attimo prima della tempesta ***
Capitolo 27: *** La resa dei conti finale ***
Capitolo 28: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Molte persone lo chiamano un inizio poco promettente ***


CAPITOLO  1: Molte persone lo chiamano un inizio poco promettente

 

Ci sono molti modi per raccontare una storia triste…

A volte renderla più dolce serve a raccontarla meglio.

La mia storia con il mio principe, se così lo si può definire, non è stata per niente semplice anzi piuttosto travagliata piena di sorprese, momenti belli in cui sembrava di essere su una nuvola soffice e nulla mi potesse tirare giù e momenti brutti dove la mia vita mi sembrava uno schifo.

Ma dopotutto chi non ha mai pensato anche solo un momento a questi pensieri che ho ora io?

Tutto è cominciato qualche anno fa...




 

Eccoli entrambi lì sul mio letto.

Non so cosa scegliere. Il giornale babbano o quello magico?

Prendo il primo di questi due e leggo la copertina.

"Ponte in centro a Londra improvvisamente caduto. Centinaia di vittime."

Lo riappoggio sul letto.

Centinaia di persone innocenti morte per divertimento... morte per mano dei Mangiamorte completamente impazziti.

Decido allora di prendere in mano il giornale magico e lì in copertina c'è una grande foto di Malfoy in centro alla pagina.

Ha la sua solita faccia, una maschera di freddezza, ma dai suoi occhi si può capire quanto sia sconvolto.

Sopra la foto un enorme titolo:

"La famiglia Malfoy cade in disgrazia. Lucius Malfoy ad Azkaban!"

Poco distante, sempre in prima pagina c'è un'altra piccola foto del negozio di Olivander in fiamme. Che motivo ha il signore oscuro per distruggere il negozio di Olivander?

Sento il verso di una civetta, ma non una civetta qualunque... Edvige.

Corro fuori dalla camera di Ginny e mi affaccio alla ringhiera.

- E' una civetta quella che ho sentito?

-A quanto pare Harry sta girando per casa.

Arriccio il naso. Come è possibile che il mio migliore amico girovaghi per casa senza salutare nessuno?

- Davvero?

- Davvero.

Non è stata Ginny a rispondermi, ma la voce di Harry.

Mi fiondo giù dalle scale correndo come una pazza. Appena arrivata giù vedo Ginny che abbraccia Harry e subito dopo anche io lo abbraccio seguita da Ron e Molly.

- Harry caro ci potevi avvertire che arrivavi.

- Non lo sapevo neanche io signora Weasley. Silente.

- Ah, quell'uomo. Cosa faremmo senza di lui? Dai vieni sei tutto bagnato!

Molly trascina letteralmente Harry in salotto seguita da Ginny. Rimaniamo solo io e Ron.

Il mio cuore, nel sentire la mia constatazione, accellera il battito.

Lui si gira verso di me e indica il mio labbro.

- Hai del dentifricio alla menta sul labbro!

Mi sfrego velocemente la mano per togliermi il segno che mi sono lavata i denti. Alzo lo sguardo e vedo che lui mi sta sorridendo. Imbarazzatissima, salgo di nuovo in camera mia e cerco di far calmare il mio cuore impazzito.

La mia enorme cotta per Ron fa parte della mia vita da ormai quattro anni e ogni volta che mi sorride per me è come se fosse la prima volta.

Mi metto il pigiama e comincio a leggere un libro di Incantesimi.

Poco dopo qualcuno bussa alla porta. E' Ron.

- Harry vuole chiaccherare un pò con noi sul terrazzo. Vieni?

Annuisco e lo seguo su per le scale. Grattastinchi, da bravo gatto, ci segue e quando Ron apre la porta, lui salta subito sulla poltrona piena di cuscini e si accoccola su uno di quelli.

Io invece mi siedo per terra di fianco a Harry, il quale sta bruciando una pagina dello stesso giornale che leggevo prima del suo arrivo.

- Da quanto sei qui Hermione?

- Da qualche giorno. Per un pò non sapevo se sarei venuta. Perfino i miei genitori sanno ciò che accade la fuori. Per fortuna che sono riuscita a convincerli o non sarei qui.

Ron sospira, mentre Harry sposta lo sguardo dalla piccola palla infuocata, che gira su se stessa, a me.

- Ma cosa può accaderci di male? Siamo sotto il miglior preside di tutti i tempi!

- Harry, Silente sta invecchiando! Ha...

- 150 anni... o più?

Tutti scoppiamo a ridere e tra una chiacchiera ed un'altra ci addormentiamo tutti e tre lì in terrazza.




 

Un raggio di sole colpisce proprio i miei occhi.

Lentamente e con molta fatica li apro.

Appena cerco di muovermi mi accorgo che sono tutta indolenzita. Di certo il pavimento non è il massimo se uno vuole dormirci sopra, neanche con la coperta e i pochi cuscini che ci sono.

Mi metto seduta e mi guardo attorno. Ron che russa e dorme abbracciato ad un cuscino blu alla mia sinistra e Harry che dorme a pancia in su alla mia destra.

Per me loro non sono solo degli amici, sono come miei fratelli. Conosco tutto di loro. Della passione per le ragazze rosse di Harry alla umiliante sfilata che Ron ha dovuto fare pochi giorni fa davanti a tutta la sua famiglia vestito solo con un vestitino attillato di Ginny e dei tacchi.

Mai scommettere con Fred e George.

Lo prendono ancora in giro!

Per non parlare della faccia di Arthur nel vederlo scendere dalle scale conciato così. Era buffissima.

Sposto lo sguardo dai miei amici e mi guardo intorno.

Il sole è già sorto da un paio di ore e... o mio Dio! E' l'uno settembre e dobbiamo essere a King's Cross per le 11.

Guardo subito l'orologio... le 10 e un quarto!

Provo a svegliare Ron e Harry dandogli uno scossone, ma senza successo. Allora mi alzo in piedi e prendo la bacchetta.

- Aguamenti.

Un getto di acqua fuori esce dalla mia bacchetta e inzuppa i due ragazzi che subito saltano a sedere stupiti.

- Forza pelandroni! Tra mezzora dobbiamo essere in stazione, per cui alzatevi e datevi una mossa!

Ron comincia a strofinarsi una mano sugli occhi, mentre Harry si stiracchia.

Pronuncio un incantesimo che li fa asciugare entrambi per risparmiare tempo.

- Odio quando ci svegli con le cattive. Sembri un sergente babbano.

Alzo gli occhi al cielo e dopo essermi assicurata che entrambi non tornassero a letto, corro giù in camera di Ginny e mia per qualche giorno all'anno, per cambiarmi.

Appena ho finito di vestirmi prendo il mio baule e lo trascino giù in cucina.

Il resto della famiglia Weasley sta già facendo colazione. Come al solito Fred e George stanno chiaccherando dei nuovi articoli del loro negozio, Ginny sta discutendo con Molly su cosa mettere ancora nel baule che andrà a Hogwarts e Arthur legge il giornale.

Mi siedo con loro e comincio a mangiare la mia colazione in fretta cercando contemporaneamente di non strozzarmi con i cereali.

Scendono anche Harry e Ron ancora mezzi addormentati e danno il buon giorno a tutti sedendosi a tavola.

Finita la colazione ci prepariamo e andiamo a King's Cross.

Appena passato il portale vediamo tantissimi studenti che caricano i loro bagagli e entrano nel treno. Noi li imitiamo e dopo aver ringraziato i signori Weasley saliamo sul treno per trovare uno scomparto libero.

Io apro subito il mio libro di Incantesimi e comincio a leggere.

Passata mezzora, Harry sospira rumorosamente.

- Che c'è?

- Malfoy è diventato un mangiamorte!

- Harry di nuovo con questa storia?

- Che storia?

Mi giro verso Ron che ora ci guarda come se stessimo parlando un lingua sconosciuta all'uomo.

- Harry ha visto Malfoy che entrava a Magie Sinistre e pensa che c'è stata una specie di... cerimonia per Mangiamorte.

- Harry, Malfoy è un tipo da brividi e Magie Sinistre è un posto da brividi. Non è una cosa strana?

- Insisto. E' un mangiamorte!

- Non lo è.

- Secondo me sì.

- NO, NON LO E'!

Harry e Ron spalancano gli occhi e mi guardano stupiti.

Non so perchè mi da così fastidio il fatto che Malfoy potrebbe essere un Mangiamorte, così lo giustificai a me stessa con un "Mi da fastidio perché se fossi nei suoi panni non mi piacerebbe essere paragonato ad un Mangiamorte senza prove.".

- Scusatemi, vado a prendere un po' di aria.

Mi alzo,esco dallo scompartimento e mi incammino verso la fine del treno dove c'è un ampia terrazza.

Attraverso tutto il treno: prima tutti i grifoni, poi i Tassorosso, i Serpeverde e infine i Corvonero.

Apro una piccola porta , poi me la richiudo dietro.

Appena mi giro vedo un ragazzo biondo che guarda l'orizzonte con le mani appoggiate alla ringhiera.

- Ciao.

Il ragazzo si gira e due occhi color ghiaccio mi trapassano.... Draco Malfoy.

- Mezzosangue vattene! Voglio stare solo!

- Nessuno vuole sul serio stare solo, ma nel tuo caso sono gli altri che se ne vanno nel constatare quanto sei maleducato!

- Già.

Spalanco gli occhi.

Malfoy non ha risposto a un mio insulto!

Lui mi fissa per un po' poi si rigira verso l'orizzonte.

- Vattene!

- Non puoi darmi ordini! Me ne vado solo se voglio!

Lui, di nuovo,si gira velocemente verso di me e alza la voce.

- Vuoi proprio litigare, mezzosangue?!?! Bhè vatti a cercare qualcun'altro perché come ti ho già detto voglio stare solo!

Lo ha detto tutto di un fiato facendomi spalancare ancora di più la bocca.

Sembra molto spaventato da qualcosa.

Ha il fiatone e c'è una strana scintilla nei suoi occhi.

- Che hai fatto? Sembri diverso….

Lui abbassa lo sguardo, impedendomi di leggere cosa prova veramente. I suoi occhi sono come una crepa nella sua maschera di freddezza e indifferenza. Ormai l'ho capito dopo anni di scuola.

- Che c'è Granger? Adesso siamo amici per cui ti devo dire quello che mi preoccupa?

- No, se non vuoi parlare, lascia stare.

- Esatto, non voglio parlare.

Lo dice in un modo piuttosto seccato. Qualcosa sta tramando...

- Va bene ti lascio solo. Scusami se volevo provare ad aiutarti.

- Non ho bisogno del tuo aiuto lurida Mezzosangue.

Lo fulmino con lo sguardo e esco dalla terrazza ancora più furiosa di prima.

Passo davanti agli scomparti dei Corvonero e vedo che in uno c'è Ginny e Luna che chiaccherano con Dean decido di entrare per sbollirmi un po'.

Così dopo essermi seduta inizio a conversare con Ginny a proposito di un libro che ha letto anche lei.

Pochi minuti dopo vedo che Malfoy passa lentamente davanti al nostro scompartimento e noto che si sta sfregando una mano che sanguina leggermente.

Non vuole un aiuto da una lurida mezzosangue e io non glielo darò!








Ciao a tutti!
Spero vi sia piaciuto questo umile primo capitolo.
Questa storia mi girava in testa da un bel pò e finalmente dopo aver scritto una decina di capitolo di margine (per riuscire ad aggiornare con costanza) l'ho pubblicata! 
Come al solito pubblicherò ogni sabato pomeriggio e questa è la storia che prenderà il posto di "A very strange cinderella story". Bene, ho detto tutto.
Fatemi sapere cosa ne pensate
Un bacione super coccoloso (non credo esista)
Lola

 

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Capitolo 2
*** Incontrarsi in uno sgabuzzino al buio non è una cosa normale... ***


CAPITOLO 2: Incontrarsi in uno sgabuzzino al buio non è una cosa normale

 

Guardo con il mio sguardo da omicida Ron mentre si ingozza letteralmente di budino al cioccolato e panna con delle piccole ciliegie.

- Non ti preoccupare Herm...

Un altro boccone enorme di budino.

-... fafà fuì a fumenti!

Piccoli pezzi di cilegie e di panna vengono sputacchiai dappertutto. Sento la rabbia che mi cresce dentro.

Faccio un respiro profondo e mi appello a tutto il mio auto controllo, ma questo cede.

Prendo il mio fedele libro e lo sbatto ripetutamente addosso a Ron.

Odio quando fa così.

- Come.... puoi ... mangiare... quando ... il tuo .... migliore amico .... è .... scomparso???

Lui fissa un punto alle mie spalle, poi mi guarda di nuovo.

- Girati squinternata.

Mi volto e un Harry insanguinato mi si presenta davanti.

- E' di nuovo coperto di sangue e ... questa volta sembra il suo...

Harry si siede e comincia a mangiare il suo dolce come se non ci fosse sangue sul suo volto e sulla sua divisa.

- Che ti è successo?

- Nulla.... Malfoy.

A quel nome trattengo il respiro ricordando la chiaccherata di oggi pomeriggio.

- Che mi sono perso?

Sospiro e prendo parola visto che Ron ha di nuovo la bocca piena e Ginny si sta preoccupano di tamponare il sangue che fuoriesce dal naso di Harry.

- Il riassunto di ciò che ci ha detto il cappello è che ci vuole forti durante questi tempi buii.

- Ok.

Silente in quel momento prende la parola e fa un piccolo discorso sul fatto che forze oscure si stanno muovendo nel mondo e potrebbero penetrare il castello. La cattedra di pozioni verrà affidata al professor Lumacorno, invece quella di Difesa contro le Arti Oscure a Piton.

Tutti gli studenti Serpeverde applaudono tranne uno Malfoy che fissa il vuoto con uno sguardo pensieroso che mi preoccupa.

- ... e ora tutti a letto!

Ginny si alza e senza fare parola mi trascina letteralmente via dalla sala Grande. So già che quando fa così mi deve parlare.

Arriviamo al dormitorio femminile delle Grifondoro. Lei mi fa sedere sul suo letto e comincia a camminare avanti e indietro senza aprire bocca.

Passati dieci minuti, intervengo per risolvere questa situazione.

- Ginny? Mi volevi parlare?

Lei fa un respiro profondo e si siede di fianco a me.

- Sono ancora innamorata di Harry.

Io non mi stupisco più di tanto. Sono stata proprio io a consigliare a Ginny di lasciare stare per un po' Harry e dedicarsi a altri ragazzi che le vengono dietro. Ma lei continua a pensare a Harry ininterrottamente.

- Il problema Herm è che lui non mi nota nemmeno e sto iniziando a pensare che non avrò nessuna possibilità con lui e-

- Ok fermati. Harry ci tiene veramente a te e prima o poi si farà avanti perchè tu sei fantastica e non è così idiota da lasciarti andare.

Finito il mio monologo, Ginny mi sorride e mi abbraccia forte.

Un pensiero mi attraversa la testa in quel momento...

- E con Dean che farai?

- Penso che lo lascierò... Speriamo non si arrabbi troppo.

- Penso che capirà...

Le sorrido e vado nella mia stanza. Lavanda e Calì si stanno dando lo smalto e stanno spettegolando come al solito.

Io entro le saluto con un sorriso e appoggio l'enorme borsa piena di libri che avevo affidato a Ginny prima di arrivare al castello. Mi preparo e vado a letto.

Dopo circa un ora passata a rigirarmi nel letto, il sonno comincia ad arrivare.

L'ultimo mio pensiero della giornata è per Malfoy... sembrava turbato.... un momento da quando mi importa di Malfoy?

Spalanco gli occhi e noto che è tutto buio.

Lavanda e Calì devono dormire già. Provo inutilmente a girarmi dall'altra parte, ma il pensiero che Malfoy sta tramando qualcosa non mi fa dormire.

Alla fine mi arrendo alla possibilità di passare la notte a dormire. Mi alzo dal letto e decido di andare in cucina a farmi una camomilla.

Lentamente e senza fare rumore attraverso  i corridoi buii della scuola. Deve essere circa mezzanotte...

Cerco di orientarmi , ma il buio è talmente fitto che faccio fatica a vedere ad un metro di distanza.

Senza accorgemene, mi ritrovo davanti all'aula di trasfigurazioni.

Sento dei passi provenire dal fondo del corridoio e ciò mi spaventa non poco. Non posso farmi trovare fuori dal letto dopo il coprifuoco. Sono pur sempre Hermione Granger!

- Chi va là?

La voce di Gazza giunge alle mie orecchie come un allarme. Devo nascondermi!

Sto per scappare via quando una mano calda mi trascina dentro l'aula.

Un profumo di alcol e caffè mischiato a menta mi invade.

Mi volto e spalanco gli occhi.

Draco Malfoy mi sta fissando con il suo solito ghigno stampato in faccia.

Quanto mi piacerebbe strapparglielo  via quel ghigno che sembra dire " Sei solo un'inutile persona!".

Sto per gridargli contro quando sentiamo che Gazza sta per entrare nell'aula.

Il mio cervello non riesce a elaborare un'idea per sfuggire al custode,ma a quanto pare ci ha già pensato mister furetto platinato perchè mi afferra con violenza e mi trascina nello sgabuzzino in fondo alla classe.

Appena entrati mi tappa la bocca con la sua mano e inspiro di nuovo il suo odore e devo ammettere che non è male in confronto a quello di Ron...

- So che siete qui piccoli vandali. Appena vi troverò giuro che vi appenderò a testa in giù per i pollici. Prima o poi dovrete uscire!

Malfoy apre leggermente e senza fare rumore la porta dello sgabuzzino dove siamo rinchiusi.

- Gazza si è seduto davanti alla porta per uscire e non sembra intenzionato a muoversi considerando che ha preso un giornale e una sedia. Ok, mezzosangue fuori la bacchetta!

- Non ho preso la bacchetta visto che stavo andando nella cucina per farmi una camomilla.

- Mezzosangue sei inutile!

- E come mai neanche tu hai la bacchetta?

- Per il tuo stesso motivo. Ti rendi vero conto che dovremo passare tutta la notte rinchiusi qui dentro vero?

- Purtroppo sì, furetto.

- Cominciamo bene se mi insulti dopo che abbiamo passato un minuto insieme nello stesso sgabuzzino.

Sospira e si siede per terra scivolando sul muro.

Non c'è molto spazio per cui mi siedo anche io di fianco a lui.

Malfoy si passa una mano tra i capelli, chiude gli occhi e appoggia la testa indietro.

Non l'ho mai visto così da vicino... ok, ora lo considero un animale raro, ma è vero e solo ora noto che ha un viso bellissimo. I lineamenti sono perfetti e sembra che non abbia neanche i pori!

Decido di provare a conversare civilmente con lui.

- Sembri turbato?

Lui senza neanche aprire gli occhi o semplicemente girarsi verso di me mi risponde con il suo solito tono seccato.

- Oggi Granger sei proprio interessata a ciò che mi accade. Non è che ti stai prendendo una cotta per me? No, già è vero. Sei cotta di Weasley.

Arrossisco e ringrazio il cielo di essere al buio così lui non riesce a vedermi.

- Come ti ho già detto volevo solo cercare di aiutarti e essere civile con te, ma vedo che è una cosa impossibile.

- Vuoi aiutarmi Granger? Stai zitta e dormi. Dovremo passare tutta la notte qui e visto che domani iniziano le lezioni, vorrai essere sveglia, no?

- Ovvio

- Allora chiudi quella bocca, stai ferma e dormi.

Provo a seguire il suo consiglio, ma dormire seduta per terra con la schiena contro un muro congelato non è molto facile.

Provo a girarmi un paio di volte per trovare una posizione ideale, ma con scarsi risultati.

- Ok, Granger, cosa non hai capito della frase stare ferma e dormire?

- Il muro è freddo  e duro... non riesco a dormire se appoggio la testa lì come fai tu.

Lui non parla per un po', molto probabilmente sta pensando un modo per uccidermi, poi sospira.

-Domani dovrò farmi una bella doccia e disinfettarmi, ma... appoggiati a me. Forse sarò più comodo del muro.

Io spalanco gli occhi e lo guardo.

- Cosa?

- Granger, non farmelo ripetere. Appoggiati prima che cambi idea e ricordati che lo faccio solo per farti stare zitta e ferma. Sai non sono abituato a dormire con un uragano di fianco.

Rassegnata a passare una intera notte in compagnia di Malfoy, mi appoggio alla spalla di lui e stranamente è caldo come una stufa nonostante dentro lo sgabuzzino ci sia abbastanza freddo da avere i brividi.

Sussulto e lui se ne accorge.

- Che c'è ora , Granger?

Chiede esasperato.

- Sei caldo.

- Sai Granger, io sono un essere umano.

- Lo so, ma pensavo fosse più bassa la temperatura media del tuo corpo.

- Mi stai forse dicendo che pensavi che fossi un ghiacciolo?

- In un certo senso sì.

Sento che ghigna e poi sospira di nuovo.

Chiudo gli occhi e mi abbandono al sonno.




Come prima cosa voglio ringraziare tutte le persone che seguono questa storia. Mi ha fatto piacere che il primo capitolo vi sia piaciuto.
Tornando al secondo capitolo...
Che ne pensate? 
Draco esasperato
Ginny innamorata di Harry
Ron che mangia (non è una novità, lo so...)
Fatemi sapere cosa ne pensate con un recensione!
Il prossimo capitolo potrebbe arrivare domenica prossima, ma non prometto nulla. Sarò molto stanca per il viaggio in Inghilterra e non so se riuscirò ad aggiornare...
Alla prossima
Un bacione
Lola


 

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Capitolo 3
*** Strana notte, strano risveglio ***


CAPITOLO 3: Strana notte, strano risveglio

 

Un piccolo spiraglio di luce mi colpisce facendomi svegliare, ma sono talmente comoda che non apro neanche gli occhi.

Un profumo di alcol e menta mi invade le narici e senza rendermene conto mi rilasso.

Cambio posizione e mi accoccolo nel punto da dove proviene questo profumo così piacevole.

Due braccia forti mi stringono forte e mi attraggono sempre di più verso quel morbido cuscino che sa di menta.

Mi sento così al sicuro in questo momento.

Sicuramente sto ancora sognando sognando perchè nessuno dorme nel mio letto se non Grattastinchi, ma da quel che ricordo in questo momento i gatti non hanno due braccia forti.

Apro leggermente gli occhi e mi trovo appoggiata al petto di qualcuno.

Provo ad allontanarmi, ma il ragazzo in questione non sembra intenzionato a lasciarmi andare.

Strano, di solito quando sono triste e Harry mi consola per tutta la notte, dopo che mi sono addormentata lui torna nel suo dormitorio o si stende nel divanetto che c'è nella nostra stanza... non ha mai dormito abbracciato a me... forse è Ron!

Mi ricordo benissimo quando aveva litigato con Harry al quarto anno e lui mi chiese se volevo fargli compagnia.

Io avevo già una cotta per lui per cui senza farmelo ripetere gli dissi di sì e passammo tutta la notte a chiaccherare e a mangiare le caramelle che gli piacciono cioè tutti i tipi di tutti i gusti!

Poi ci addormentammo abbracciati. La mattina ero così imbarazzata che scappai via nel mio dormitorio e da quel momento non ne abbiamo più parlato...

Stringo forte il corpo vicino a me e lui subito risponde al mio abbraccio.

Oggi Ron è veramente strano... forse è in vena di sentimentalismi...

Apro legggermente gli occhi e vedo uno stemma serpeverde e una camicia ben messa nei pantaloni.

Una sorpresa dietro l'altra! Prima l'abbraccio, poi la camicia sistemata e lo stemma serpeverde.... un momento... serpeverde?!?!

Solo in quel momento ricordo che sono chiusa in uno sgabuzzino insieme al furetto.

Sto per urlare quando noto che il respiro di Malfoy è regolare per cui sicuramente sta dormendo.

Mi scosto lentamente dal suo abbraccio stando attenta a non svegliarlo e mi accorgo che la sua giacca è sulle mie spalle.

Ecco perchè stavo comoda!

Ero appoggiata, devo ammetterlo a me stessa con grande tristezza, a uno dei ragazzi più ambiti della scuola e avevo la sua giacca addosso che mi teneva calda.

Mi alzo, prendo la sua giacca e gliela appoggio addosso.

Dopotutto lui aveva fatto lo stesso per me ieri notte.

Mi auto-convinco di questa enorme scusa e esco dallo sgabuzzino.

Guardo l'orologio e noto che sono le cinque e mezza di mattina.. Un pò presto per i miei standar, così decido di andare nel mio dormitorio per farmi una doccia per svegliarmi un pò...

Sto per uscire quando la mia coscienza mi ferma.

E se Malfoy si sveglia tardi durante le lezioni?

Non è un problema mio!

Vuoi che ti disprezzi più di quanto non faccia già?

Che faccia! Non mi interessa!

Bugiarda! Sì che ti interessa. Ti fa molto male sapere che qualcuno non ti sopporta.

Non sono più una bambina e non mi importa di quello che pensa la gente.

Bugia, di nuovo! Ti importa eccome! Pensa cosa avrebbe fatto lui?

Mi avrebbe tirato un secchio di acqua gelata per svegliarmi.

Ma ti avrebbe svegliato, no?

Sospiro e torno indietro.

Apro la piccola porta dello sgabuzzino e lo vedo ancora addormentato. Doveva essere davvero stanco!

In quel momento ricordo che teniamo sempre una bacchetta di riserva che si adatta a tutti nel cassetto della cattedra.

Vado e la prendo.

Con un abile incantesimo faccio in modo che Dra... Malfoy non venga scoperto da nessuno, poi tranquilla torno al mio dormitorio.

Appena entrata, sento delle urla che provengono dalla sala comune. Arrivo e vedo Ginny e Dean che discutono.

- Non ci credo! Quindi mi hai solo usato per arrivare al Prescelto? Non me lo aspettavo da te Ginevra!

- Ginny! Chiamami Ginny! Quanto ti costa chiamarmi con il mio soprannome? E non ti ho usato, solo non posso dirti che ti amo anche io. Non posso mentirti in questo modo. E' crudele.

- E' crudele il fatto che mi hai illuso solo per far ingelosire Harry!

- Va bene, se la metti così sì è vero. Una parte di me stessa voleva far ingelosire Harry. Sei contento ora?

Dean diventa rosso e tira uno schiaffo in faccia a Ginny.

Subito come una molla scatto in avanti, esco dal mio nascondiglio e vedo che non sono la sola: Harry scatta da dietro la porta che va al dormitorio dei ragazzi e si fionda su Dean cominciando a prenderlo a pugni.

Ginny li separa con un incantesimo.

Dean rimane a terra steso e dolorante, mentre Harry si alza e va vicino a Ginny.

La guarda negli occhi, le passa una mano sul viso dove prima Dean l'ha colpita e lei fa una smorfia di dolore.

Harry le sorride poi si volta verso Dean.

- Toccala di nuovo e tu sei un uomo morto, ricordatelo!

Non ho mai sentito Harry parlare con un tono così sicuro di sè e ciò mi stupisce. La abbraccia forte lasciandomi a bocca aperta sapendo quanto sia timido con le ragazze che gli piacciono.

Harry la prende per mano e la porta in infermeria salutandomi con un semplice "Ciao Herm! In sala Grande come al solito alle 8 per la colazione".

Sorrido e mi incammino verso la mia camera.

Appena arrivata punto la mia sveglia babbana alle sette e torno a dormire.

Mi addormento subito e dopo un pò comincio a sognare.

 

....

- Sei solo mia!

Alzo gli occhi e incontro due azzurro ghiaccio.

Azzurro ghiaccio...

Azzurro ghiaccio! Non azzurro mare!

- Ti amo Hermione!

- Anche io, Draco.

...

 

Salto seduta con il fiatone.

Tutto quello stare a contatto con Malfoy mi ha dato alla testa. Ho sognato che lui mi diceva che sono solo sua..

Ok, sono completamente impazzita!

Guardo la sveglia e mi accorgo che ho dormito solo quaranta minuti, invece che un'ora intera.

Mi alzo, mi faccio una doccia e vado in sala Grande mezzora prima dell'orario stabilito con Harry.

Un odore di paste appena sfornate condito con un rumore di lunedì mattina cioè di ragazzi che sbadigliano o chiaccherano in modo veramente lento quasi assonnato, mi annunciano che la scuola è ufficialmente iniziata!

Non potrei essere più felice. Sì, amo le vacanze ma non quanto la scuola nonostante abbia alle prime tre ore pozioni.

Percorro velocemente la sala Grande fino a quando una voce non mi fa fermare e voltare.

- Mezzosangue! Per fortuna ti ho trovato.

- Perchè dove dovrei essere?

- Mi sono svegliato e tu non c'eri più. Mi sono spaventato a morte.

Spalanco la bocca. Anche lui rimane stupito delle parole che ha detto tanto che rimane a bocca aperta.

- Malfoy, da quando tu ti preoccupi per me? Ma soprattutto anche se tu ti preoccupassi, cosa mi dovrebbe succedere?

Negli occhi di lui passa una scintilla e all'improvviso cambia espressione: da stupita e preoccupata alla sua solita maschera di freddezza.

- Niente mezzosangue... dimentica quello che ho detto. Ci vediamo in classe... purtroppo!

Si volta e se ne va verso il tavolo serpeverde.

Quel ragazzo è veramente strano... prima mi insulta , poi mi dice di appoggiarmi a lui, mi cerca poi fa finta di niente. Deve riordinarsi le idee quel furetto!

Scuoto la testa e mi siedo a fare colazione con Calì e Ron.







Ok, lo ammetto. Questo capitolo non mi convince molto, ma spero che a voi sia piaciuto!
E' un capitolo di transizione. 
Nel prossimo vi giuro che ne accadranno delle belle...
Per farmi perdonare del ritardo vi darò un piccolo spoiler:

 

- Avrai quello che vuoi...

- Cioè?

-Weasley.

Spero di avervi un pò incuriosito.
Fatemi sapere cosa ne pensate, mi raccomando!
Al prossimo sabato
Un buonsalve a tutti

Lola

 

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Capitolo 4
*** Cercasi guai! ***


CAPITOLO 4: Cercasi guai!

 

Cammino per i corridoi pieni di studenti, pensando.

E' passato solo un giorno e già mi sono capitate un mucchio di cose.

Ron è decisamente più affettuoso rispetto agli altri anni, Harry e Ginny forse hanno capito finalmente quello che provano e ho iniziato a leggere il libro che ho comprato al Ghirigoro. Infine c'è Malfoy che ha degli sbalzi di umore come se fosse incinta.

Entro in classe e vedo che sono in ritardo visto che sia i Grifondoro che seguono pozioni e tutti i Serpeverde sono già in piedi intorno ad un tavolo.

- Bene, cominciamo! Su questo tavolo ho posizionato una serie di pozioni. Chi sa dirmi che pozioni sono?

Io come al solito alzo la mano come una saetta.

- Si signorina...

- Granger, signore.

Mi volto leggermente e incontro gli occhi del furetto che in questo momento mi stanno fissando.

Faccio finta di niente e mi avvicino al tavolo. Indico il primo calderone e comincio a spiegare.

- Questo è Veritaserum, il siero della verità. Questa è la pozione Pollisucco, difficilissima da preparare, invece questa è ...

Un rumore di passi mi interrompe.

Harry e Ron sono appena entrati nell'aula di pozioni e a giudicare dall'espressione di Ron, harry deve averlo costretto a venire.

- Signor Potter... ormai non ci speravo più. E lei è il signor...

- Weasley, una schiappa in pozioni per cui io....

Harry lo ferma e lo spinge in avanti.

- Aaahh... un amico di Harry. Bhè chi è amico di Harry è amico mio.

Mi volto verso destra e noto che Lavanda Brown sta letteralmente sbavando guardando Ron e la cosa mi da parecchio fastidio.

Mi schiarisco la voce in modo che Lavanda si svegli da qualunque sogno erotico stia facendo sul mio Ron.

- Come stavo dicendo questa invece è Ammortensia, il filtro d'amore più potente del mondo.

Mi avvicino con cautela e comincio ad annusare.

- Dovrebbe avere un odore diverso per ogni persona a seconda di ciò che ci attrae. Io ad esempio sento... odore di caffè appena fatto... rum ... e menta.

Vado al mio posto in fretta per non arrossire davanti a tutti.

Non ci posso credere che sono attratta da Malfoy, come è possibile. Sicuramente la pozione si sbaglia!

Quando riesco a trovare un pò di coraggio alzo gli occhi e senza neanche farlo apposta incontro gli occhi del proprietario dell'odore che ho sentito.

Sposto subito lo sguardo da lui al professor Lumacorno.

- Questa invece è una fiala di Felix Felicis o comunemente nota come-

- Fortuna Liquida.

- Esatto signorina Granger. Un sorso e tutte le vostre imprese avranno successo e questa piccola fiala sarà il premio per chi mi preparerà un'ottima Amortensia del colore giusto, poi voglio sapere da voi cosa sentite. La ricetta a pagina 345 del vostro libro. Al lavoro!

Comincio subito a prendere gli ingredienti.

1. Tagliare lo scioppodo e spremete il suo succo dentro la pozione

Lo prendo e provo a tagliare, ma quello continua a muoversi.

Vedo Harry che lo spreme già.

- Come hai fatto?

- Se lo schiacci esce più succo.

Faccio un respiro profondo e faccio appello a tutto il mio autocontrollo.

- No, il libro dice "tagliare"

Lui alza le spalle e continua a leggere.

Guardo il mio libro poi la pozione. Sospiro e faccio come mi ha consigliato Harry. Non mi piace fare qualcosa che non sia quella che c'è scritta sul libro.

Intanto che mescolo mi guardo intorno.

Tiger ha fuso il cucchiaio, Seamus ha fatto esplodere come al solito la sua pozione, mentre Draco continua velocemente a fare la sua pozione come se la preparasse tutti i giorni.

Lui alza lo sguardo e incrocia il mio. Io subito imbarazzata, mi volto e continuo a mescolare.

Passata mezzora i miei capelli sono diventati un cespuglio a causa del vapore e la mia pozione è finita ma non è un granchè.

Un profumo invitante mi intontisce per un pò, poi ne prendo una fiala e la consegno al professore.

- Perfetta!

Mi giro e vedo Lumacorno con in mano la fiala di Harry e la osserva.

- Colore perfetto e temperatura giusta. E' talmente perfetta che una goccia e saremmo tutti ai tuoi piedi. Ecco la tua fiala di Felix Felicis. Usala bene...

Manda al suo posto Harry e si siede alla cattedra.

- Bene. Ora uno alla volta vi alzate e direte cosa sentite quando annusate la vostra pozione. Cominci lei signor Potter!

- Erbe tagliata,lucido per scope e fragole.

Poi ho smesso di ascoltare perchè alcune erano veramente strane.

- Preego signorina Parkinson.

- Alcol, caffè e menta.

Poi con un sorrisino da smorfiosa si siede fissando intensamente Malfoy il quale non la degna di uno sguardo.

- Signor Malfoy.

Non si alza nemmeno in piedi

- Vaniglia, libri e paste al cioccolato.

- Bene. Signor Wealsley?

Ron imbarazzato si alza e sussurra qualcosa che non riesco a sentire.

- Alzi la voce. Non ho sentito nulla.

- Vaniglia, carta di pergamena e pasta di dentifricio alla menta.

La ragazza di cui è attratto Ron mi assomiglia. Un scintilla nel mio cuore si accende di nuovo... ma non capisco ancora il perchè sento l'odore di malfoy e non quello di Ron. Forse perchè sono stata molto a contatto con il furetto.

- Signorina Granger?

- Caffè, rum e menta.

Sento che i suoi occhi mi stanno guardando, ma il mio autocontrollo è più forte.

In quel momento suona la campanella e tutti usciamo dall'aula per andare a Trasfigurazione.

Certo non è il miglior modo di cominciare l'anno tre ore di pozioni, ma si può fare.

Sono quasi arrivata alla Sala Grande quando una mano mi afferrà il braccio e mi trascina in un'aula buia.

Sto per mettermi ad urlare quando mi accorgo che un Draco Malfoy mi sta pregando con gli occhi di non urlare.

- Ma che cavolo ti prende Malfoy?

- Ti sembrerà strano, ma ho bisogno del tuo aiuto.

Lo guardo stupita. Ha appena chiesto il mio aiuto?

- Perchè mai dovrei aiutarti Malfoy? E poi in cosa?

- Devo aggiustare un armadio Svanitore e sei o non sei una delle ragazze più secchione della scuola?

Passo oltre all'insulto e mi siedo su un banco.

- E cosa ci guadagnerei io?

Questa volta è lui  che mi guarda stupito, poi ghigna

- la Granger che vuole in cambio qualcosa se qualcuno le chiede aiuto? Che ne hai fetto della vera mezzosangue?

- Faccio favori a tutti tranne a quelli che mi insultano continuamente. Non hai risposto alla mia domanda.

- Avrai quello che vuoi...

- Cioè?

-Weasley.

Arrossisco violentemente e abbasso lo sguardo imbarazzata.

- Allora è vero che hai una cotta per lui? Mi chiedo come abbia fatto uno straccione come lui ad averti conquistata.

Trapassata da una rabbia mista a imbarazzo, alzo la testa e lo guardo negli occhi color ghiaccio.

- Ma che dici Malfoy?!?!?!  Io e Ron siamo solo amici.

- Sì, e io sono un Tassorosso. Allora accetti?

Aiutare Malfoy… magari per un losco piano in cambio di far ingelosire Ron. Va bene che sono innamorata di lui, ma fidandomi di Malfoy potrei compiere uno degli errori più grandi della mia vita.

- Mi dispiace Malfoy, ma non mi svendo per un bel ragazzo.

Malfoy sbuffa e incrocia le mani dietro la testa facendo aderire la camicia al petto muscoloso. Cerco di non guardarlo per non dargli un’altra soddisfazione.

- Per favore Granger! Bel ragazzo Weasley! Puoi trovare di meglio perfino tu che sei una sporca mezzosangue.

- Senti furetto, tu-

- BECCATI!

Ci giriamo entrambi verso l’entrata della porta e vediamo Gazza con Miss Purr in braccio che ci fissa soddisfatto.

- Tutti e due dalla McGrannit!







 

- E’ colpa sua professoressa.

Mi giro con uno sguardo da omicida verso il furetto.

- Colpa mia!?!?! Sei tu che mi hai trascinata in quell’aula buia senza motivo!

- Dettagli…

- DETTAGLI?!?!?!? Furetto io-

- Lei niente signorina Granger.

Solo in quel momento mi accorgo che siamo entrambi davanti alla McGrannit che in questo momento sembra leggermente alterata. Solo guardarla negli occhi mi fa zittire.

- Mi avete molto deluso! I miei due migliori studenti che saltano in questo modo delle lezioni molto importanti se uno vuole superare i Mago. Soprattutto lei signorina Granger. Dal signor Malfoy me lo aspettavo, ma da lei no.

Sento Malfoy al mio fianco che comincia a sghignazzare e appena la profesoressa abbassa gli occhi per guardare le nostre schede, pesto “accidentalmente” il piede di Malfoy il quale stringe i denti per non darmi la soddisfazione di vederlo urlare dal dolore.

- Bene. Guardando le vostre schede si capisce benissimo che tipo di persone siete. Lei signor Malfoy, è un perfetto serpeverde, Tutte le sue infrazioni sono raccolte in ben tre cartelle oltre a naturalmente la sua scheda.

Malfoy sorride compiaciuto e con un cenno ringrazia la McGrannit la quale passa oltre per non dover segnare un’ulteriore infrazione del regolamento.

- Signorina Granger, lei sulla sua scheda ha solo infrazioni o legate a Harry Potter o al signor Malfoy. Quindi non posso fare a meno di notare che lei e il signor Malfoy, nonostante siano passati tutti questi anni non siete ancora riusciti ad appianare le vostre innumerevoli divergenze. Per cui la vostra punizione è semplice: dovrete pulire gli scantinati, passare almeno tre ore insieme al giorno e studiare insieme. Se non sbaglio le materie in cui la signorina Granger è meno brava, il signor Malfoy eccelle.

- Professoressa, senta…

- Niente scuse. O questo o l’espulsione. Potrò sembrare severa, ma non lo sono. Questa storia deve subito finire e vi ho dato sei anni. Mi sembra che non è cambiato nulla dal giorno in cui avete messo piede qui no? Bene, ora potete andare a cominciare la vostra punizione, tanto se non mi sbaglio non avete più lezioni oggi. Gazza li accompagni negli scantinati.

Il guardiano prende due scope e due secchi colmi di acqua e ce li da quasi lanciandoli. Prende la sua bacchetta da magonò e ce la punta contro per intimarci a scendere. Lentamente usciamo dall’ufficio della professoressa e scendiamo sempre più giù passando anche per i sotterranei.

- Sapete miei cari teppisti, mi avete fatto un favore, odio questo posto e anche più pulirlo. Grazie a voi avrò un pomeriggio in più questo mese.

E ci lascia in un posto buio illuminato solo da qualche finestrella qua e là. Completamente impolverato, e pieno di schifezze. Gazza comincia a ridere vedendo le nostre facce sconvolte e esce per i corridoi attirando gli occhi degli studenti che in quel momento passavano.

- Bhè, diamoci dentro.

Malfoy mi guarda malissimo prima di scoppiare a ridere. Solo quando lo vedo accasciarsi a terra per le risate mi rendo conto di quello che ho detto.

- Oh per favore Malfoy, non essere infantile! Hai capito benissimo!

Lui prova ad alzarsi ancora in preda alle risate e mi guarda divertito.

- Si certo ho capito benissimo che cosa vuoi fare, ma prima forse dovremo pulire. Sai come dicono i babbani “Prima il dovere poi il piacere”

- Da quando citi dei luridi babbani?

- Da quando i loro detti calzano a pennello alla situazione piuttosto equivoca in cui ci troviamo.

E ricomincia a ridere, ancora più forte.

Io mi avvicino a lui, lo prendo per le spalle e lo guardo negli occhi. E con tutto la tranquillità che una persona normale possa provare dico una cosa che riassume tutto il monologo che avrei fatto se non fosse una chiara provocazione per continuare a litigare. 

- Muori.

Mi giro, prendo la scopa e comincio a spazzare, mentre il furetto preso dagli spasmi della sua risata comincia a spolverare. Tutto d’un tratto sento che smette di ridere.

- Che fai domani pomeriggio Granger?

Alzo lo sguardo e lo vedo che mi fissa in modo insistente.

- Ci sono le selezioni per il Quiddich.

- Tu odi volare.

- Vado a vedere Ron, Harry e Ginny.

Prendo il secchio colmo di acqua e comincio a sfregare per terra.

- Ricordi vero delle tre ore che dovremo passare insieme?

- Come potrei dimenticarlo, furetto

- Bhè… ti voglio far vedere una cosa...








Un buonsalve a tutti!
Finalmente è finita!
Ebbene sì, finita la scuola mi concentrerò più sulle fan fiction e meno sui compiti.
Che ne dite del capitolo? 
Hermione e Draco in punizione.
L'ammortensia che da segnali contrastanti.
L' attrazione tra i nostri piccioncini
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Ho deciso che vi lascierò in ogni capitolo un piccolo spoiler. Ecco quello di questa settimana!

 

- Zitto... abbassa la voce o lo sapranno tutti. Comunque gli ho solo dato una mano, Malfoy. E poi sono solo le selezioni, non imbroglierei mai durante le partite.

- Se... continua a ripetertelo Granger, magari un giorno ti convincerai.

Spero di avervi un pò incuriosito!
Fatemi sapere se volete che io la continuii a pubblicare!
Un saluto e buon inizio vacanze!
Lola

 

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Capitolo 5
*** L'armadio di Malfoy... brutto presagio! ***


CAPITOLO 5: L’armadio di Malfoy…. butto presagio!

 

Salgo sugli spalti Grifondoro del campo da Quiddich e mi siedo in ultima fila.

Un leggero e freddo vento autunnale mi scompiglia i capelli e mi fa rabbrividire... sta arrivando l'inverno!

Pochi posti avanti a me è seduta Lavanda Brown che legge una rivista magica con molto interesse. Se uno la guardasse da lontano vedrebbe solo un puntino rosa: indossa una gonna rosa con calze rosa, un cerchietto rosa, un maglioncino a collo alto rosa e una sciarpa di lana rosa.

Questo mi ricorda vagamente la Umbrige.

Rabbrividisco solo al pensiero di cosa abbiamo dovuto sopportare l'anno scorso.

Un rumore di scope mi annuncia che sono iniziate le selezioni.

Alzo lo sguardo e vedo Harry e Ginny che fanno un giro del campo a cavallo delle loro scope per poi planare al centro del campo sull'erba.

Harry prova a parlare con gli altri giocatori, ma loro non lo considerano neanche finchè Ginny non si arrabbia e urla a loro di stare zitti.

Sento dei rumori di fianco a me.

Mi giro e vedo un Malfoy tranquillissimo che osserva il campo.

Io lo guardo stupita.

- Che cosa CAVOLO ci fai qui????

Lui mi guarda come se fosse la cosa più ovvia del mondo e ciò mi infastidisce molto.

- Ovvio! Non posso perdere l'occasione di starti sulle pluffe, no? Poi più è distratto Weasley meno ha possibilità di entrare nella squadra.

Comincia a sfregarsi le mani con una faccia soddisfatta.

- Mi immagino già la sua faccia da straccione.. il bellissimo serpeverde ci prova con la sua futura ragazza e lui non ottiene il posto in squadra.

Gli do un pugno sull'avambraccio non forte come quello che gli ho dato al terzo anno, ma nonostante questo, Malfoy fa una smorfia di dolore.

Qualcosa attira l'attenzione del furetto alle mie spalle, giù nel campo di Quiddich.

- McLaggen ti sta fissando... lo sai?

Guardo anche io verso il campo di Quiddich e Cormac mi fa un occhiolino malizioso.

Sento un braccio che mi avvolge e mi attrae verso un corpo un pò troppo familiare.

Mi volto al ralletatore con uno sguardo assassino e guardo Malfoy.

Lui avvicina la bocca al mio orecchio e mi fa venire i brividi lungo la spina dorsale.

- Stai al gioco , mezzosangue e non essere così rigida.

- Di che gioco stiamo parlando Malfoy?

- Tu non essere così innaturale e sorridi. Vedrai che Weasley diventerà geloso.

Sospiro e assecondo Malfoy. Dopotutto quella che ci guadagna sono io.

Sposto lo sguardo da Malfoy al campo di Quiddich e vedo un McLaggen scoraggiato e Ron completamente sbalordito e verde di gelosia.

Sorrido soddisfatta del nostro lavoro.

Malfoy sbuffa sonoramente.

- Perchè sbuffi?

- Perchè voglio che tu mi debba un favore e sembra che questo sia uno dei motivi più facili per averlo, solo che mi dovrò disinfettare dopo.

- Vai a farti fottere Malfoy!

Mi giro verso di lui e arrossisco.

Solo ora mi accorgo quanto io sia vicino al viso di Malfoy e quanti significati può assumere questa mia risposta.

Imbarazzati ci stacchiamo leggermente e sposto la mia concentrazione sul gioco.

Ginny, da perfetta giocatrice di Quiddich, riesce a rubare la pluffa ai sui avversari e tirare più di una volta.

Ron para le prima pluffe con la testa e con i piedi e non da una buona impressione.

Lavanda comincia a saltellare applaudendo e io sospiro.

Stupida oca giuliva!

Alla fine delle selezioni, Ron ne ha parate quattro.

Se la prossima pluffa McLaggen non la prende il posto sarà suo , ma con la sua velocità di sicuro la prenderà.

Devo fare qualcosa...

Ginny arriva veloce a cavallo della sua scopa e tira la pluffa contro uno degli anelli.

- Cunfundus.

Subito la scopa di McLaggen prende la direzione opposta a quella della pluffa.

Sorrido e sposto lo sguardo con aria innocente.

Mi giro verso destra e vedo Malfoy che mi guarda con gli occhi fuori dalle orbite e la bocca semi aperta.

Mi sono dimenticata che il furetto è seduto vicino a me e perciò a visto tutto.

Abbasso lo sguardo imbarazzata.

- Granger? Hai appena imbrogliato da brava serpeverde?

- Zitto... abbassa la voce o lo sapranno tutti. Comunque gli ho solo dato una mano, Malfoy. E poi sono solo le selezioni, non imbroglierei mai durante le partite.

- Se... continua a ripetertelo Granger, magari un giorno ti convincerai. Ora che lo sfigato pel di carota ti ha visto con me e si è ingelosito, mi devi un favore. Andiamo..

Vedo da lontano tutti i componenti della squadra che  sollevano il nuovo portiere dei Grifondoro. Sorrido nel vedere il volto felice di Ron, poi mi lascio trascinare dal furetto fino alla Stanza delle Necessità.

Appena entrati noto che siamo in quella stanza dove puoi nascondere qualunque cosa e non trovarla più.

Ho letto molto e si dice che all'interno ci sono tante cose inutili quante sono quelle importanti.

Draco si ferma davanti a un armadio gigantesco.

- Ecco qua!

Faccio un veloce giro intorno a quell'armadio enorme e tetro.

- E' un armadio Svanitore.

- No? Giura Granger! E io che pensavo che fosse Schioppodo Sparacoda!

Io lo fulmino con lo sguardo. Lo osservo ancora da più vicino e capisco cosa non va.

- Ha una valvola staccata. Mi ci vorrà un pò per aggiustarla.

- Un pò quanto?

- Un mesetto o due.

- UN MESETTO O DUE!?!?!?

Lo guardo sbalordita. Perchè si arrabbia tanto?

- Che fretta hai?

Lui sembra rendersi conto di quello che ha detto solo ora e torna alla sua maschera iniziale.Si rivolge verso di me minaccioso.

- Nessuna domanda. Non ne voglio parlare

- Sta calmo! Scusami....

Lui sembra calmarsi e decido di cambiare argomento.

- Malfoy mi togli una curiosità?

- Dipende, mezzosangue.

- C'è qualche purosangue nella tua vita?

Lui mi guarda come se fossi un'aliena e ghigna.

- Perchè mai ti dovrebbe interessare?

- Te l'ho detto, curiosità... E allora?

- Mi dispiace Granger… Scapolo a vita

- Non ci credo che non ha mai avuto una piccola minuscola cotterella per qualcuna… C’è stata?

- Sì.

Un "sì" secco che lancia un sottile messaggio: basta domande anche su questo argomento.

Mi rimbocco le maniche e dedico la mia attenzione all'armadio.

- Passami la bacchetta.

Dopo  aver osservato attentamente il punto in cui l'armadio è rotto e comincio a sussurrare una serie di incantesimi complicati che ho letto da poco su uno dei miei libri.

Piccole valvole cominciano a muoversi a ritmo delle mie parole e poco a poco si incastrano, anche se non del tutto.

Sento i suoi occhi sulla mia schiena... mi sta fissando intensamente come se mi volesse trapassare.

Finito il mio lavoro, mi alzo e prendo la mia borsa.

- Io vado. Domani in biblioteca alle cinque per il mio ripasso di pozioni. Sii puntuale.

Mi giro e senza neanche aspettare una risposta esco dalla Stanza delle Necessità.

Sto per chiudere la porta quando sendo Malfoy che mi risponde.

- Un Malfoy non è mai in ritardo!

Sorrido tra me e me.

Mi ero quasi illusa che per una volta fossi riuscita ad avere l'ultima parola, ma mi sbagliavo.

Mi incammino veloce verso il mio dormitorio e appena entrata vedo Harry e Ron davanti al caminetto.

Harry legge il suo libro di pozioni invece Ron gioca con una noce.

Appoggio la borsa e prendo un libro dai piccoli scaffali di una libreria in Sala Comune.

Mi siedo ai piedi del divano e comincio a leggere.

Dopo un pò Ron schiaccia la noce che ha in mano e comincia a blaterare qualcosa sul Quiddich e poi dice qualcosa che attira la mia attenzione.

- Cormac ha una cotta per te Herm...

Trattengo il respiro e cerco di essere indifferente.

- Lui è un maniaco.

Abbasso lo sguardo per non far notare che questo mi imbarazza molto.

Proseguo a leggere il mio libro sperando di riuscire a leggere almeno un capitolo... speravo invano!

- Lo conosci questo incantesimo... il Sectumsempra?

Alzo lo sguardo infastidita e guardo Harry.

- No. E se tu non fossi così egoista lo restituiresti.

Torno sul mio libro, ma la voce di Ron mi fa di nuovo alzare la testa.

- Neanche per idea. E' il primo della classe. E' perfino più bravo di te.

Colpito e affondato nel mio orgoglio.

Mi volto con uno sguardo assassino verso Ron e decido di vendicarmi. Oddio sembro proprio Malfoy!

- Voglio sapere di chi era quel libro?

Harry si alza subito in piedi e comincia ad inventare una valanga di scuse a cui io naturalmente non credo.

Con un rapido gesto della mia bacchetta il libro finisce in mano mia.

Lo apro e scritto in bellissima calligrafia c'è un nome.

- Chi è il principe mezzosangue?






Un buonsalve a tutti!
Ok, prima che cominciate a scagliarmi addosso cruciatus a volontà, lo ammetto questo capitolo non è il massimo. Ho voluto attenermi almeno un pochino al libro in modo da non contraddire del tutto zia Rowling.
Detto questo...
Come vi è sembrato?
Draco stupito
Hermione che imbroglia
La faccia di McLaggen
L'armadio
Fatemelo sapere con un recensione e ricordate:
"Un recensione al giorno salva un'autore da una depressione a livelli clinici"
Non credo che il detto iniziale sia esattamente questo...
Ringrazio tantissimo tutte le persone che hanno recensito l'ultimo capitolo. Siete fantastiche!
Pensavate che io me lo sia scordato, invece no... Ecco lo spoiler di questa settimana!

 
Mi avvicino a lui puntandogli il dito contro.

- Se ti senti un burattino, cavolo, ribellati! Tira fuori le palle e battiti per quello che vuoi, no?

Non mi risponde. Sta lì a fissarmi con gli occhi sbalorditi dal mio discorso. Faccio un passo verso di lui e nel farlo scivolo su una lastra di ghiaccio.

Chiudo gli occhi e aspetto di sentire il forte dolore alla schiena per la caduta, ma questo non avviene.

Spero di avervi un pò incuriosito!
Alla prossima
Un bacione
Lola

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Capitolo 6
*** Stare lontana da tutto ciò che è verde-argento è un'impresa! ***


CAPITOLO 6: Stare lontana da tutto ciò che è verde-argento è un’impresa!

 

Nevica... di nuovo!

E' il quinto giorno che non smette di nevicare.

Dalla finestra della biblioteca vedo grandi fiocchi di neve che sbattono contro il vetro provocando un rilassante rumore che mi impedisce di concentrarmi.

- Ehm... Granger? Che stai facendo? Lo so che sono fantastico, ma non pensavo così tanto da far incantare la secchiona di Hogwarts.

Mi volto verso destra e vedo Malfoy con il suo  ghigno stampato sulla faccia.

- Malfoy, ma quanto sei presuntuoso? Mi sono solo distratta a guardare la neve, ora riprendo le mie ricerche.

Lui alza le spalle e torna alla lettura per il compito di babbanologia.

Lo osservo e vedo che ha delle profonde occhiaie sotto i suoi occhi di ghiaccio e è leggermente dimagrito rispetto agli anni precedenti.

Senza alzare gli occhi dal suo libro, lui sospira.

- Mezzosangue, smettila di fissarmi. Ti distraggo troppo e non riesci a studiare. Bhè io vado. Sono finite le tre ore e Blaise mi aspetta.Dobbiamo andare a Hogsmeade. Ci vediamo in giro Granger.

Si alza e ghignando si avvia verso l'uscita con il suo solito passo elegante.

Lo guardo sparire dietro la porta e sospiro.

Torno a leggere il mio grosso tomo alla ricerca di qualche notizia a proposito del principe mezzosangue, fino a quando non noto che Malfoy ha lasciato un piccolo libro sul tavolo.

Lo prendo e noto che è chiuso da un difficile incantesimo. Ma forse non abbastanza difficile per me...

Presa dalla curiosità cerco velocemente un incantesimo potente di apertura con grande successo. Pronuncio la formula e il libro si apre lentamente mostrandomi le prime pagine scritte in modo molto infantile.

So che questa è una cosa privata, di Malfoy, ma non riesco a resistere... devo leggerlo.

Vado alla prima pagina e comincio a leggere saltando qualche capitolo.

 

1 Settembre, treno per Hogwarts

E' arrivato il momento che attendevo da tutto una vita: finalmente vado a Hogwarts! Spero di essere smistato in serpeverde! Mio padre dice che la casa Serpeverde è la migliore di tutte e piena di persone come me cioè purosangue. Prima nel mio scompartimento è entrata una ragazza molto buffa, penso sia una mezzosangue, ma non ne sono sicuro. Sembra simpatica, ma questo mio padre non lo verrà mai a sapere. Aveva una piccola margherita disegnata sul grande libro che teneva in mano e mi piacerebbe sapere come ha fatto a disegnarla così bene.

Ti aggiornerò sugli eventi che accadranno

Draco


1 Settembre, dormitorio serpeverde

Aveva ragione mio padre: sono stato smistato in serpeverde e sono molto felice di questo.Anche Tiger, Goyle e Blaise sono serpeverde e dividono il mio dormitorio. Avevo capito bene riguardo alla ragazza  che io soprannominerò Daisy perchè nonostante questo piccolo quaderno sia protetto da molti incantesimi, non si sa mai. Qualcuno potrebbe leggerlo e spifferare tutto a mio padre. Chissà che scenata farebbe se scoprisse che mi sta simpatica una come lei.Comunque la ragazza è una mezzosangue e io dovrei odiarla... dovrei... Ora devo smettere di scrivere perchè Blaise sta diventando curioso.

Draco

 

7  Ottobre, campo di Quiddich

Non ci credo! Potter è entrato in squadra e ha vinto anche la partita. Domani che farà... salverà il mondo magico? La cosa che mi da più fastidio è che Daisy continuava a fissarlo e sorridere. Giuro che io Potter lo uccido... si crede chissà chi!


14 Novembre, aula di Incantesimi

Ora è certo! Daisy mi odia. Forse non dovevo insultare i suoi eroi davanti a tutti... Volevo solo attirare la sua attenzione!


23 Dicembre, Malfoy Manor

Al ritorno verso casa sono finito sulla stessa carrozza di Daisy e i suoi capelli brillavano alla luce della luna così come i suoi occhi. Non mi rivologe la parola perchè insulto San Potter e Weasley. Credo che lei abbia una cotta per quel maledetto sfregiato. Sono arrivato a casa infuriato e mi sono beccato una punizione severa per aver risposto male a mio padre quando mi ha chiesto perchè non sono entrato in squadra come Potter. Passerò le vacanze senza vedere e senza sentire Blaise... gli spiegherò al ritorno a scuola.


15 marzo, giardini di Hogwarts

Oggi è il compleanno di Daisy. Io di nascosto gli ho fatto un regalo... spero che apprezzi. Ieri quella megera della McGranitt mi ha messo in punizione con il Trio dei miracoli. Nella foresta proibita, insieme a Potter ho visto una strana cosa che beveva sangue di unicorno... Non ce l'ho fatta sono scappato. Non mi sono mai vergognato tanto quando sono rientrato...



 

23 maggio, dormitorio serpeverde

Ma perchè non sto mai zitto?!?!  Ho detto che il prossimo passo di Potter è salvare il mondo magico...  e ci è riuscito! Ha sconfitto un'altra volta Tu-Sai-Chi diventando l'eroe di Hogwarts! Oltre al fatto che all'ultimo momenti quel vecchiaccio di Silente ha dato punti a Grifondoro e hanno vinto la Coppa delle Case... Che fastidio!


Chiudo velocemente il libro.

Questo è il diario di Malfoy... racconta i suoi anni passati a Hogwarts.

Dovrei restituirglielo, ma ora devo andare con Harry e Ron a Hogsmeade.

Infilo velocemente il libro dentro la mia borsa e dopo aver raccolto le mie cose corro fuori al cancello dove i miei amici mi stanno aspettando.

Insieme andiamo al villaggio. Sul sentiero incontriamo Lumacorno scaricato con una scusa da Virtuos.

- Volete una burrobirra?

Guardo stupita Harry, ma alla fine decido di seguirlo fino ai Tre Manici di scopa.

Appena entrati un profumo di  dolci e burrobirra ci investe insieme a una forte sensazione di trovarsi in un posto caldo e accogliente.

Ci sediamo ad una tavolo e ordiniamo tre burrobirre, la mia con lo zenzero.

- Harry?

- Dimmi Herm

- Non vuoi davvero scoprire chi sia il principe mezzosangue?

Lui sbuffa e sposta lo sguardo dalla sua burrobirra a me.

- Herm, non sono curioso di sapere chi sia

- Bhè io sì! Così sono andata in-

- Biblioteca.

Odio quando qualcuno finisce le frasi per me, ma faccio un respiro profondo e lascio perdere il mio lato pignolo.

- E niente. Nessun libro parla di questo strano principe e...

- Salve professor Lumacorno!

Harry comincia a conversare con Lumacorno dimenticandosi completamente di me. Dire che in questo momento io mi sento offesa è troppo poco.

Tiro fuori il quaderno di Malfoy e comincio a leggere mentre Ron spia Ginny che chiacchera amichevolmente con Dean.

 

30 Agosto, Diagon Alley

Ho osservato tutto il tempo  Daisy, mentre comprava i suoi libri per l'anno scolastico. Durante l'estate è cambiata e ora non è più così buffa. I suoi genitori babbani sembravano dei bambini in un negozio di caramelle: guardavano dappertutto con gli occhi spalancati. Potter è finito in prima pagina con quell'idiota di Allock... non ho resistito.... dovevo  insultarlo. Appena sono sceso abbiamo iniziato a litigare, ma sono stato fermato da mio padre il quale ha discusso anche con Weasley Senior. Sono usciti tutti infuriati con noi. Anche io ero infuriato con mio padre perchè ha fatto senza saperlo un brutto commento sui genitori di Daisy: se sono dei luridi babbani non è colpa loro, no?

 

 

15 Settembre, giardini di Hogwarts

Finalmente ho trovato un modo per riuscire ad impressionare Daisy: diventerò il cacciatore della squadra di Quiddich  e sconfiggerò Potter rendendolo ridicolo agli occhi di lei. Papà ha pagato le scope a tutta la scuadra e diciamo che ho avuto una marcia in più. Un piano perfetto...


18 Ottobre, dormitorio serpeverde

Caro amico, ricordi il mio piano perfetto... ecco.... è stato LETTERALMENTE un fiasco. Mostrando a tutti i grifondoro e a Daisy che sono diventato un cacciatore, ho solo guadagnato un commento gelido da quest'ultima. Il vero problema è che io le ho risposto veramente male facendola piangere... Mi si è spezzato il cuore quando ho visto le sue lacrime e mi sarei cruciato da solo! Così quando è iniziata la partita ero arrabbiatissimo, ho insultato Potter e non ho visto il boccino facendo vincere i Grifoni...


24 Novembre, sala dei duelli

Di nuovo umiliato da Potter. In più di fronte a Daisy! Pensavo che il serpente lo fermasse, ma mi sbagliavo... Ha incominciato a parlarci e io come al solito ho fatto la figura dell'idiota.. del cattivo... di quello di cui non ci si deve fidare...


24 Dicembre, dormitorio Serpeverde

Stasera Tiger e Goyle sono strani. Goyle riusciva a parlare senza balbettare di continuo e Tiger stava persino leggendo con i suoi occhiali stile "Sfregiato". Ci credi che sa leggere? Credo che andrò a stuzzicare Daisy tanto per ricordarle che non esistono solo i suoi amici!


23 Gennaio, corridoio sesto piano

Caro amico, scusa se sto bagnando le tue pagine, ma ho un buon motivo. Non vedevo in giro Daisy da un pò... un pò troppo, così sono andato a fare un giro in infermeria a vedere come sta una mia compagna serpeverde pietrificata e lì su un piccolo letto ho visto Daisy. Il cuore ha perso un battito. Era immobile, ferma a fissare il vuoto. Nella mia testa mi ripetevo che non era morta ma solo pietrificata per non andare del tutto in panico. All'improvviso ho sentito delle voci e mi sono nascosto dietro un separè. Dalla porta sono entrati i suoi amici che hanno combiato l'acqua ai fiori e sono rimasti un pò lì, poi sono scappati di corsa verso l'uscita come se si fossero appena ricordati di una cosa. Io sono uscito dal mio nascondiglio tremando e sono scappato via come una serpe. Credo che tornerò stanotte, quando non ci sarà nessuno...Per un pò non ti scriverò, perchè mi sono accorto che qui parlo soprattutto di Daisy e scrivere di lei in questo momento mi fa solo ricordare in che stato è, per cui preferisco seppellire i miei sentimenti e andare avanti...


25 Aprile, Sala Grande

Eccola di nuovo arrivare con il suo sorriso. In un certo senso mi è mancato litigare con lei... E' stata pietrificata per quattro mesi e per me sono stati un'inferno. Sono stato punito molte volte perchè mi beccavano alzato nei corridoii intorno all'Infermeria dopo il coprifuoco e ho dovuto passare la maggior parte dei miei pomeriggi a pulire o a svolgere piccoli compiti. Alcune volte riuscivo a arrivare in Infermeria

 

Chiudo il libro e lo osservo all'esterno.

Verde con rifiniture argento... tanto per cambiare. Le pagine  sono leggermente consumate e gialle.

Sembra quasi umano in questo quaderno Malfoy e ciò ha sconvolto il mio mondo.

- Hermione? Mi hai sentito?

Scuoto la testa per svegliarmi dai miei pensieri e guardo Ron con uno sguardo interrogativo.

- Cosa?

- Ti ho chiesto che cosa stai leggendo?

Ron che si interessa a cosa faccio?  Sì, il mondo è stato sconvolto. Mento spudoratamente.

- Un libro sulla vita di un autore brittannico.

- Ah ok.

Arrivano le nostre burrobirre e improvvisamente Ron comincia a a sospirare e guardare da tutte le parti tranne dietro di me.

Mi giro e vedo Ginny e Dean che molto probabilmente hanno fatto pace che si baciano appassionatamente.

- Stupido schioppodo sparacoda! Vorrei andarmene.

- Ron non essere immaturo. Se lei venisse qui e vedrebbe che ci sbaciucchiamo non credo che avrebbe avuto nulla da dire.

Ron rimane a bocca aperta e arrossisce, ma mai quanto me.

Prendo la mia burrobirra che improvvisamente cattura la mia più totale attenzione.

All'improvviso un getto bollente di thè mi arriva sulle gambe.

- Tutti in coperta Granger!

Sorrido infastidita e cerco di asciugarmi con dei tovaglioli.

- Sai caro...

Continua Lumacorno.

- ... a Natale do una piccola festicciola. Che ne dici di venire? Naturalmente anche lei signorina Granger sarebbe la benvenuta.

- Ne sarei onorata professor Lumacorno.

- Perfetto. Allora occhio al mio gufo! Buongiorno anche a te Wollelby.

Ron sospira rassegnato al fatto che il professore di pozioni non imparerà mai il suo nome.

- Ma che gioco stai facendo? Vuoi fare il leccapiedi a Lumacorno, perchè se è così non ne hai bisogno.

- No, Ron. Silente mi ha chiesto di tenerlo d'occhio.

Bevo un sorso della mia burrobirra, poi guardo i ragazzi i quali cominciano ad indicare il loro labbro supariore.

- Hai un pò di...

D'istinto porto la mano alla bocca e mi accorgo che sono sporca di schiuma.

Ron mi sorride leggermente e con dolcezza e subito divento rossa. Il mio cuore inizia a battere velocissimo così per non darlo a vedere mi alzo prendo il giubbotto e con una scusa banale mi avvio verso l'uscita da sola.

Devo cercare di non sembrare come quell'oca giuliva di Lavanda. Non posso dimostrare così apertamente i miei sentimenti  o assomiglierò proprio a lei.

Senza neanche accorgermene mi ritrovo davanti alla recintazione della Stramberga Strillante. La neve che la ricopre sembra che da un momento all'altro sfondi il tetto.

- Granger stai cercando casa con il Rosso?

Mi volto scocciata riconoscendo questa voce così familiare e fastidiosa.

- Malfoy, rinnova il repertorio di battute squallide. Questa l'hai già usata tre anni fa.

Lui ghigna e si appoggia a una quercia. Tira fuori una sigaretta e comincia a fumare.

- Da quando fumi, furetto?

- Da quando non sono cazzi tuoi, Mezzosangue.

- Fa male. Ti potrebbe danneggiare i polmoni. Hai mai sentito parlare del cancro? Potresti morire.

Lui sbuffa e fa cadere la sigaretta per poi schiacciarla.

- Solo per farti stare zitta. E comunque, che mi uccidesse così porrebbe fine alla mia stupida vita da burattino.

Mi volto di nuovo verso la Stamberga Strillante e ricomincio a fissare la neve che comincia a scendere giù dal cielo.

- Sul serio, quella casa il tuo caro Pel di carota potrebbe permettersela. Potrete fare tutti i bambini rossi che vorrete e potrai vivere per sempre da brava mezzosangue Grifondoro al freddo e al gelo felici e contenti saltellando nella neve.

Una furia mi trapassa la spina dorsale e invade tutto il mio corpo. Mi giro con la mia faccia da omicida e lo vedo che ghigna.

- Furetto! Il fatto che la tua vita ti faccia schifo non è un problema mio e non ti da il permesso di criticare in questo modo la mia che se non ti dispiace la gestisco come mi pare e piace.

Mi avvicino a lui puntandogli il dito contro.

- Se ti senti un burattino, cavolo, ribellati! Tira fuori le palle e battiti per quello che vuoi, no?

Non mi risponde. Sta lì a fissarmi con gli occhi sbalorditi dal mio discorso. Faccio un passo verso di lui e nel farlo scivolo su una lastra di ghiaccio.

Chiudo gli occhi e aspetto di sentire il forte dolore alla schiena per la caduta, ma questo non avviene.

Apro lentamente gli occhi e mi trovo tra  le braccia di Malfoy, il quale per prendermi ha fatto un lungo slancio in avanti e mi ha presa appena in tempo.

Con un rapido movimento mi fa alzare, ma senza staccarmi neanche di un centimetro da lui.

Il suo viso è così vicino che sento il suo fiato sulle mie labbra. Voglio allontanarlo, voglio staccarmi da lui e ringraziarlo, ma non ci riesco. Mi sento protetta tra le sue braccia forti che mi trattengono a se. Dopo aver passato un pò di secondi a boccheggiare alla ricerca di qualcosa da dirgli, dalle mie labbra esce solo una cosa.

- Malfoy, siamo un pò troppo vicini...

- Lo so, Granger.

Il suo viso si avvicina di più e di conseguenza anche le sua labbra si avvicinano e io non ho la forza di fare nulla se non quella di chiudere gli occhi. Il mio respiro aumenta così come il ritmo dei nostri cuori. Le labbra si stanno per sfiorare quando sentiamo un forte urlo che proviene dalla strada principale. Come per un sogno, entrambi ci svegliamo e prontamente ci stacchiamo imbarazzati da questo momento di debolezza.

- Granger, quello che stava per succedere, era una cosa completamente assurda e non riaccadrà più.

- Ovvio.

Silenzio imbarazzante.... fa qualcosa Hermione!

- Vado a cercare Ginny. Ci vediamo stasera per l'armadio che devi aggiustare.

- Ok.

- Ok.

- Ciao

- Ciao

Corro via imbarazzata più che mai senza guardarmi indietro. Il diario glielo darò un'altra volta... magari non quando ci stiamo per baciare.

Ma cosa mi è preso? Stavo per baciare il furetto! Per fortuna ci siamo bloccati.

Io amo Ron e non posso fargli questo.

Anche se stare tra le braccia di Draco era così bello?

Sì, continuerò per la mia strada facendo finta di niente.

Sè... Ripetitelo così magari ti convinci.

Io amo Ron.

Finisco così la discussione con la vocina nella mia testa che però continua  a ripetermi che se Draco voleva baciarmi e io non glielo avrei impedito.



Un buonsalve a tutte!
La vostra Lola vi scrive dal mare e qui fa un caldo disumano!
Comunque... prima che cominciate a cruciarmi pesantemente, vi voglio ringraziare tantissimo per le bellissime recensioni che mi avete lasciato. Sono davvero stupende e mi avete salvato ancora una volta dalla depressione dell'autore.
E ora ditemi.... Che ve ne pare del capitolo?
Il diario di Draco
Draco con un futuro da fotomodello
Ginny e Dean (mi dispiace per lui, ma... ancora per poco)
Il quasi bacio tra i nostri due piccioncini
Impressioni su Daisy
Fatemelo sapere con una recensione e salvatemi dalla depressione!
Ecco lo spoiler di questa settimana:


 

Ok, sicuramente sto dando di matto… La parola “Malfoy” e “migliore amico” non possono stare nella stessa frase. Sicuramente c’era qualcosa nel mio gelato. Allucinogeni? Eroina? Altre droghe babbane? Non lo so, ma qualcosa c’era!

Spero di avervi incuriosito!
Un bacione e alla prossima
Lola (in vacanza)

 

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Capitolo 7
*** Quasi amici... ***


CAPITOLO 7: Quasi amici...

 

Katie è stata attaccata da un forte incantesimo oscuro. ora è al San Mungo, priva del tutto di conoscenza.

In un certo senso dovrei ringraziarla... se non fosse per il suo urlo non sarei corsa da Harry e Ron e avrei baciato Malfoy. Non so perchè ma una parte di me lo voleva, voleva che Malfoy si sbrigasse ad appoggiare le sue labbra sulle mie.

Ok, sto ufficialmente impazzendo. Io amo Ron. Io mi farò una vita con lui e diventerò la nuova signora Weasley. E' questo il mio destino, ne sono più che sicura!

- Signorina Granger tutto bene?

- Si signore.

Abbasso lo sguardo sulla mia coppa di gelato e ci gioco un pò.

Di fianco a me Harry sta fissando Ginny in modo molto intenso come se volesse memorizzare ogni piccolo dettaglio dei suoi occhi gonfi dal pianto a causa della nuova rottura con Dean. Prima o poi gli dovrà dire che finalmente si è accorto di lei  e che è innamorato perso. Non sembra neanche interessato al dolce, ma solo alla mia amica.

- Che lavoro fanno i suoi genitori, signorina Granger?

- Dentisti...

Notando l'imbarazzante silenzio mi do della scema: sono maghi non sanno cosa sia un dentista.

- Curano i denti delle persone.

- E si può considerare un mestiere pericoloso?

- No... O almeno una volta un bambino ha morso la mano di mio padre. Gli hanno dovuto dare cinque punti.

Rido da sola.

Lumacorno annuisce con uno sguardo perso. Mi do di nuovo della scema ricordandomi che i maghi bevono pozioni, non si fanno mettere punti.

McLaggen si gira verso di me e con il cucchiaino pieno di gelato si fa il contorno delle labbra. Scuoto la testa e con una scusa banale saluto il professore e esco dalla stanza.

Giro l'angolo e mi trovo di fronte a Malfoy che fuma una sigaretta seduto per terra guardando il cielo pieno di stelle.

Lo osservo così intensamente che lui si gira e mi vede.

- Granger lo so cosa stai per dire... sono un fotomodello e dovrei lasciare Hogwarts e mandare a quel paese mio padre per seguire questo mio sogno.

- Invece ti sbagli Malfoy. Non stavo pensando a questo.

- A si?

- Stavo pensando che tu dovresti smettere di fumare e di essere il pupazzetto di tuo padre e ribellarti. Si vede che stai male...

Lui fa un sorriso triste e mi invita a avvicinarmi.

- Non ti ho ringraziato per avermi presa al volo oggi pomeriggio.

- Dovere di cavaliere.

Mi siedo di fianco a lui e  guardo fuori dalla finestra. Le nostre spalle si toccano e sembra quasi che siamo due amici per la pelle che si ritrovano a chiaccherare.

- Granger, ho sentito Weasley che parlava in modo diabetico di te.

Arrossisco e sposto lo sguardo ai miei piedi.

- Davvero?

- Ti prego non fare la faccia da brava ragazza che scopre che il suo principe azzurro la ama. Non posso sopportarla. Ho un livello di glicemia da mantenere.

Poi comincia a ridere molto rumorosamente.

- Che hai da ridere?

- Mi sono immaginato la Umbrige con questa faccia che pensa a Gazza.

Comincio a ridere alla sua affermazione. Giuro che se qualcuno qualche mese fa mi diceva che mi sarei ritrovata a ridere ad una battuta di Malfoy con Malfoy lo avrei scortato personalmente al reparto di psicologia al San Mungo a fare compagnia a Gilderoy Allock. Ora anche lui  ha ripreso a ridere e devo ammettere che mi piace il suo sorriso.

- Dai smettila! Era pur sempre una nostra professoressa..

Gli do un piccolo pugno sulla spalla e lui comincia a ridere ancora più forte.  

Forse non sembriamo due amici  che chiaccherano seduti.... lo siamo vagamente.

Dopo aver passato quasi tutta la serata a chiacchierare, Draco mi accompagna fino al dormitorio dei Grifondoro e sospira.

- Non farci l’abitudine Granger. Non voglio viziarti per cui questa sarà l’ultima volta che ti riaccompagnerò al tuo dormitorio.

Mi volto verso di lui sorridendogli.

- Sì, continua a ripetertelo furetto.

- Mezzosangue smettila immediatamente di chiamarmi in quel modo!

Sorrido di nuovo e chiudo la porta del dormitorio.

E’ molto strano…

Sembra che tutto il mondo si sia stravolto.

Harry mi parla a malapena: tra quello stupido libro di pozioni e Voldemort quando si ricorda mi saluta la mattina

Ron parla di Quiddich oppure Quiddich e in rari casi di Quiddich… o di cibo, per cui non si può avere una conversazione intelligente.

Ginny è forse l’unica che almeno mi ascolta e parla di cose fattibili, ma essendo un anno più piccola di me, non ci vediamo spesso…

Spalanco gli occhi entrando nella mia stanza stupendomi di me stessa.

Sto davvero facendo uno di quei discorsi dove sto escludendo tutti i miei amici per poi fare una riflessione su quanto Malfoy si adatti all’immagine che ho in testa del perfetto amico?

Ok, sicuramente sto dando di matto… La parola “Malfoy” e “migliore amico” non possono stare nella stessa frase. Sicuramente c’era qualcosa nel mio gelato. Allucinogeni? Eroina? Altre droghe babbane? Non lo so, ma qualcosa c’era!

Mi spoglio e mi infilo nel mio pigiama ridendo dei miei pensieri così fuori dal normale. Sto per prendere un libro dalla mia borsa, quando di nuovo quel piccolo libretto verde sbuca dalla tasca più piccola. Mi ero dimenticata del quaderno di Malfoy. Sono passate delle settimane e non glielo ho ancora restituito. Sicuramente non vorrebbe che io lo leggessi, ma è più forte di me…

Apro il quaderno maledicendo la mia curiosità.

 

2 settembre, dormitorio serpeverde

La notizia che Potter ha gonfiato la zia sta facendo il giro della scuola. Ma cosa c’è da esultare? Ha gonfiato la zia! E allora?

In compenso ho avuto la mia rivincita quando è svenuto come uno sfigato di fronte al nuovo professore di Difesa contro le Arti Oscure. Che risate che ci siamo fatti io e Blaise!



 

27 settembre, infermeria

Quello stupido pollo enorme! Stupido Potter! E’ riuscito a cavalcare quel pollo volante al primo colpo solo perchè ha fortuna. Il grosso problema è che Daisy non gli staccava gli occhi di dosso. Lo guardava, ammirata e stupita, volare nel cielo azzurro con qualche nuvoletta bianca. Patetico! Mancavano solo gli unicorni con le ali argentate che svolazzano intorno a lui rilasciando una polverina rosa shock che cadendo formava la frase “Guardatemi sono il prescelto!”. Ad un certo punto mi sono stancato di vedere lo “Sfregiato Show” e ci ho provato anche io. E… diciamo che non ho eseguito esattamente le istruzioni di quel mezzo-gigante e il pollo mi ha aggredito ferendomi al braccio. Nulla di grave, ma per Daisy ne ho fatto una vera tragedia e… lei mi odia ancora di più di prima! Grande Draco! Solo tu puoi peggiorare le cose più di quanto non lo fossero già…


24 ottobre, giardino

Pansy è molto carina… Mi ha smaniato dietro tutto oggi pomeriggio e io da bravo gentiluomo non ho rifiutato quelle lusinghe, in più Daisy mi guardava con uno strano sguardo…. era quasi gelosa e questo mi ha solo fatto piacere. Certo Pansy è bella,ma Daisy è Daisy. Nessuno può competere con lei e per fortuna non molto ragazzi l’hanno notata e spero rimarrà così finchè non raccolgo un po di coraggio per dichiararmi…

 

4 dicembre, sala comune dei serpeverde

Oggi i Grifondoro fanno campeggio! A quanto pare l’ennesimo assassino  che vuole ammazzare Potter è nel castello!Tanto per cambiare! E ora sono tutti in Sala Grande compresa Daisy! So cosa fare… un bellissimo scherzetto per attirare la sua attenzione…

 

1 gennaio, Malfoy Manor

Ieri sera è stata una bellissima serata. Ho ballato con tante ragazze. Astoria, Daphne, Pansy e perfino mia madre! Mio padre ha parlato tutto il tempo a parlarmi di Astoria, non è stato zitto un minuto… Credo che voglia firmare un contratto matrimoniale con il signor GreenGrass, ma spero vivamente di no. Non voglio sposare nessuna che non sia Daisy. La parte più bella della serata è stata quando mancavano pochi secondi all’anno nuovo e io ho espresso un bellissimo desiderio: le cose tra me e Daisy devono cambiare! Spero si avveri…


27 febbraio, corridoio terzo piano

Il mio desiderio si è avverato! Daisy mi ha… meglio che non lo dica o mi compatirò ancora di più. Comunuque… sono stato umiliato da lei. Pensavo che tenesse a me, invece non sono altro che un ragazzo spocchioso e viziato per lei. Che rabbia!

 

15 aprile, rive del Lago Nero

Ho deciso, per me Daisy non esisterà più! Proverò a dimenticarla e se ci riuscirò sposerò una purosangue e vivrò felice anche senza di lei… se è possibile…

 

31 maggio, stazione

Potter ha di nuovo salvato il mondo magico. Sembra quasi che ci abbia preso gusto a salvarci tutti quasi per caso, ogni anno… Quanto lo odio! Oltre a non staccare gli occhi da Daisy neppure un minuto costringendomi a dimenticarla si prende anche tutte le lodi di Silente e i suoi lecchini cioè i prof. Forse solo Piton non lo fa e per me è diventato un eroe.


Chiudo il libro lentamente per fare in modo di sentire ancora l’odore di menta che emanano le pagine sporche di inchiostro.

Malfoy da piccolo era innamorato di una persona molto diversa da lui. Leggendo quello che ha scritto anni fa è una mezzosangue, ma che io conosca nessuna del nostro anno ha un nome che può ricordare una margherita.

- Hermione sei ancora sveglia?

Alzo lo sguardo e vedo Calì che mi guarda con uno sguardo interrogativo.

- Stavo per andare a letto adesso. Tu dove sei stata?

Le sue guance si colorano velocemente di rosso.

- Michael Corner mi ha invitata ad una appuntamento così siamo andati al Lago Nero e abbiamo fatto una specie di picnic al chiaro di luna. Molto romantico! Poi mi ha riaccompagnata qui.

Io le sorrido. Non l’ho mai vista così felice e ho la leggera impressione che lui le piaccia molto.

Lei risponde al mio sorriso e si incammina verso il suo letto saltellando.

Io la guardo stendersi e mettersi le mani sugli occhi mentre ripesa con un sorriso sulle labbra alla sua serata.

Sorrido di nuovo. Un giorno anche io farò quel gesto.

Spero che non tardi molto a succedere…








Un buonsalve a tutti!
Come vi è sembrato questo capitolo?
Il terzo anno per Draco
Le riflessioni di Hermione
Lo "Sfregiato Show"
Gazza e la Umbrige 
Daisy (ricordate nulla e come sembra e per quanto la coppia dramione mi piaccia, in questa Ff nulla è ovvio)
Fatemi sapere cosa ne pensate e salvatemi dalla depressione.
Scusate se oggi aggiorno così tardi, ma me ne ero completamente dimenticata. Prometto di essere più puntuale.
Ecco lo spoiler di questa settimana.

 

“Il ragazzo che volevo non mi ha invitato al ballo. Cosa stupida vero?”

“Non del tutto. Chiunque può piangere per amore”

“Anche Draco Malfoy?”

Ci penso un attimo e la risposta mi viene naturale

“Anche Draco Malfoy”

Spero di avervi incuriosito come al solito almeno un pò
Un bacione e alla prossima settimana
Lola


 

 

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Capitolo 8
*** Non è mai un bene giocare con il fuoco... ***


CAPITOLO 8: Non è mai un bene giocare con il fuoco

 

Entro in Sala Grande con un enorme libro in mano. Quasi non guardo dove sto andando da quanto è interessante capire la logica di Malfoy. Non mi ha mai interessato la psicologia, ma dopo aver passato una notte insonne a pensare chi potrebbe essere questa Daisy di cui Malfoy parla tanto, mi sono fatta una promessa: riuscirò a scoprire chi è e l’unico modo per scoprirlo è continuare a leggere. Mi siedo facendo attenzione a non cadere come un sasso fuori dalla sedia e giro pagina. In alto un enorme titolo: “Quarto anno a Hogwarts”

 

4 settembre, giardino di Hogwarts

Sono arrivati i concorrenti per la coppa tre maghi. Gli allievi delle scuole di Durmstrang e Beauxbatons. i bulgari sono poco socevoli e privi di umorismo, considerato che non hanno riso a una battuta molto bella e divertente di Blaise. Le ragazze francesi sono di una bellezza stratosferica, della serie le guardi e ti sciogli. Molte di loro però sono troppo altezzose. Ci guardano come se fossimo degli essere spaventosi e zannuti o almeno… guardano gli altri in questo modo. Sono tutte così carine con me e non posso fare a meno di ringraziare mia madre per avermi fatto così bello


15 ottobre, dormitorio serpeverde

Non ci credo. E’ bastata una volta, uno sguardo per farmi ricordare tutto quello che ho provato per lei. Stavo camminando tranquillo per i corridoi cercando di evitare i bulgari quando vado a sbattere contro una persona cadendo per terra. Alzo lo sguardo e la vedo. I suoi occhi bellissimi e quei suoi capelli ora non più indomabili. Lei è sopra di me e mi guarda con uno sguardo stupito e un pò spaventato. Appena però mi riconosce torna il suo sguardo freddo e distaccato, si alza raccoglie il suo libro e dopo un “scusa” sussurrato se ne va lasciandomi solo e per terra. Tre mesi che non la vedo e mi sembra di essermi dimenticato di lei, poi basta uno sguardo e sono di nuovo da capo… di nuovo innamorato di lei


19 novembre, corridoio sesto piano

Potter ha barato! Non ha 17 anni, non è maggiorenne e non può essere un campione. Ma lui è il cocco del preside, per cui può fare tutto a differenza degli altri che devono stare a guardare e subire queste ingiustizie… Non sai che rabbia mi sta ribollendo dentro!

 

31 novembre, campo di Quiddich

Potter ha passato la prima prova per miracolo o per fortuna, ma una cosa è certa non per bravura. Piton ci ha annunciato il ballo del Ceppo. Vorrei tanto invitare Daisy, ma mi riderebbe in faccia se glielo chiedessi. Per cui penso che fischierò e aspetterò che pansy arrivi già pronta e vestita per accompagnarmici.

 

15 dicembre, meglio che non ti dica dove sono

Prenderò a pugni quello stupido bulgaro! Non ci credo l’ha invitata. L’ho sfidato e lui l’ha invitata per ripicca. Davanti ai miei occhi.

Quell’ idiota di … non riesco neanche a scrivere il suo nome da quanto sono furioso avevamo fatto una scommessa banale e come al solito io ho vinto. Lui vedendo come guardo Daisy l’ha invitata al ballo del ceppo davanti a me. Ora mi sto fasciando la mano. Una piccola annotazione per il futuro: mai fidarsi di un bulgaro e non prendere a pugni la porta della tua stanza se non hai le palle per invitare la ragazza che ti piace

 

24 dicembre, bagno del secondo piano

Era stupenda! Una dea fatta carne! Appena l’ho vista scendere dalle scale sono rimasto pietrificato. Vestito blu, capelli legati e stretti in una acconciatura fantastica e il sorriso che mi ha fatto innamorare di lei disegnato sul viso. Peccato che quel sorriso non era rivolto a me, ma a quello stupido bulgaro. L’ho guardata entrare nella Sala Grande ballare e ridere felice senza neanche sapere che ero lì a guardarla. Strano… io sono Draco, il ragazzo stronzo e bellissimo a cui basta schioccare le dita e tutte le ragazze si prostrano ai suoi piedi.. tutte ma non quella che vuole. La cosa più brutta è che non potevo andare lì e strapparla da quell’idiota e non lasciarla mai più. Non potevo perchè io oltre ad essere Draco sono anche Malfoy, il ragazzo freddo e distaccato che odia quelle come lei e le disprezza. Ora sono qui. Pansy sta per buttare giù la porta pur di portarmi a ballare e io dovrò uscire e guardare in faccia tutti fingendo che il mio cuore non si stia smantellando


24 dicembre, dormitorio serpeverde

Non ci credo a quello che ho appena fatto! Sono un pazzo e spero che non mi abbia visto nessuno. L’ho baciata e l’ho obliviata. Stava piangendo nel giardino, era seduta su una panchina in riva al Lago Nero e singhiozzava. Io mi sono avvicinato lentamente  e non so con che coraggio mi sono seduto accanto a lei. Il bulgaro l’ha mollata per una francesina anche se non vedo il perchè. Lei appena si gira e mi vede si allontana e riesco a leggere nei suoi occhi il suo stupore. Anche lei si sta chiedendo come me il perchè io sia seduto accanto a lei.Ricordo a memoria il discorso che abbiamo fatto e lo voglio scrivere per non dimenticarmelo più…

“ Che hai fatto?”

“Che cosa te ne importa? Tu mi odi”

E’ vero dovrei odiarla.. dovrei

“Un Malfoy ti dovrebbe odiare, io non ti odio però”

Rimane stupita dalle mie parole, poi però sorride

“Il ragazzo che volevo non mi ha invitato al ballo. Cosa stupida vero?”

“Non del tutto. Chiunque può piangere per amore”

“Anche Draco Malfoy?”

Ci penso un attimo e la risposta mi viene naturale

“Anche Draco Malfoy”

Lei mi sorride di nuovo e insieme guardiamo il Lago Nero la cui superfice è piena di riflessi della luce della luna. Ad un certo punto lei si alza.

“Io credo che dovremo rientrare”

“Aspetta!”

Lei si gira verso di me e mi guarda con i suoi grandi occhi a cerbiatto

“Che c’è?”

“Sappiamo entrambi che appena varcherai quella porta la nostra piccola tregua finirà e tu tornerai ad essere quella di prima e io il solito stronzo no?”

Lei si morde il labbro poi mi guarda di nuovo e annuisce

“Bene, siamo daccordo. Però Draco vorrebbe fare una cosa prima che la tregua finisca”

Senza aspettare una risposta e giocandomi tutto la prendo per un braccio e la attiro a me. Lei mi guarda come se fossi un alieno e io sorrido.

“Sei così bella stasera, anzi no tu sei bella sempre anche la mattina quando sei appena alzata e vieni in Sala Grande a fare colazione senza spazzolarti bene i capelli. Sei bellissima!”

Lei mi guarda confusa e imbarazzata, poi abbassa lo sguardo. Io le appoggio una mano sulla guancia e le alzo il mento per poterla guardare negli occhi. Non ho resistito e l’ho baciata. E’ stato un bacio fantastico! Passato un primo momento di stupore Daisy ha risposto al bacio e ciò mi ha reso la persona più felice della terra. Volevo che non finisse mai più, ma tutto ha una fine. Lei si stacca leggermente e appoggia la fronte contro la mia.

“Che intendi fare ora che mi hai baciato?”

“Non ti conviene saperlo. E’ vietato ai minori.”

Lei ride, prende la mia mano e l’appoggia di nuovo sulla sua guancia appoggianndoci sopra la testa e accarezzandola leggermente. Io quasi non respiro.

“Sai una cosa?”

La guardo e penso che sicuramente avrò un sorriso da ebete. Me ne frego e le rispondo.

“Cosa?”

“Noi due ci completiamo. Non prendermi per pazza. Me ne sono accorta ora. Tu sei l’esatto opposto di me e questo potrebbe giocare a nostro favore”

“Già… Quindi cosa proponi?”

“Potremo fare una settimana di prova e… certo i miei amici saranno parecchio contrariati e molti ti prenderanno in giro, ma credo che potremo farcela.. credo”

Solo in quel momento ho capito quanti sacrifici dovrà fare: i suoi amici smetteranno sicuramente di parlarle, molti la prenderanno in giro, senza parlare di mio padre e delle scenate di gelosia di Pansy e tanto altro. Non lascerò che lei butti via tutto quello che ha per me. Magari tra un pò, ma ora chiederle questo è una tortura alla quale io non voglio che si sottoponga.

Le prendo il viso e la bacio velocemente. Poi prendo la bacchetta e pronuncio l’incantesimo per cancellare dalla sua memoria questa parte di serata. Sviene tra le mie braccia e una lacrima scende dai miei occhi. Le  ho variato leggermente i ricordi in modo che non possa a risalire a me. In questa  occasione ho ringraziato calorosamente mio padre per le lezioni extra sugli incantesimi che qui non ci insegnano.  L’ho riportata al suo dormitorio e sono tornato nella mia stanza. E ora sono qui! Sto ancora cercando di convincermi che ho fatto la cosa giusta





 

5 gennaio, Malfoy Manor

Non riesco a smettere di pensare a lei e a quello che è successo. E se ho sbagliato a cancellarle la memoria? Se ora lei ricorda tutto? Ero talmente agitato che avrei potuto pronunciare un “Lumos” al posto di un “Oblivion”. Se non fossi scappato a casa la mattina presto del giorno dopo forse lo saprei. invece da bravo codardo sono scappato come sempre dopotutto… Lucius sembra molto preoccupato in questi giorni e credo di sapere perchè

 

23 gennaio, riva del lago nero

E anche la seconda prova è passata. Potter come al solito essendo il cocco dei professori ha ricevuto dei punti in più per aver salvato la sorella della francesina che è in gara. Che rabbia! Daisy per fortuna o per sfortuna dipende dai punti di vista, non ricorda nulla del bacio e fino a pochi minuti fa la guardavo scrutare l’acqua con impazienza, mentre aspettava che uno dei suoi eroi spuntasse fuori dall’acqua. A volte mi chiedo cosa sarebbe successo se fossi stato un grifondoro… Molto probabilmente starei a genio a Potter (mi viene la pelle d’oca solo a pensarlo) quindi automaticamente anche a Daisy. Sarei stato sbattuto fuori di casa da mio padre e mia madre mi avrebbe incontrato solo di nascosto quando mio padre non è in casa senza contare la vergogna che avrei subito da parte di tutta la mia famiglia come lo zio Sirius. Ma per la mia Daisy ce l’avrei fatta a sopportare tutto questo!

 

3 marzo, dormitorio serpeverde

Sto per andare a uccidere Potter con le mie mani. C’è in giro la voce che a lui piaccia da morire Daisy. Sul treno di andata si dice che abbia sbavato quando l’ha vista e che in Sala Grande abbia fatto l’idiota sputando il succo di zucca che aveva in bocca quando lei lo ha guardato. Voglio prenderlo a pugni fin dal primo momento che l’ho visto e ora ho anche un valido motivo

 

30 aprile, campo di quiddich

E’ morto il ragazzo tassorosso che gareggiava per hogwarts. Sono tutti molto tristi… soprattutto Daisy. L’ho vista piangere nell’aula di trasfigurazione senza i tre cagnolini dei suoi amici in torno.

Quanto avrei voluto andare lì e abbracciarla e dirle che sicuramente Diggory è andato in un posto migliore, ma non  posso. All’improvviso è scesa dalla cattedra su cui era seduta e l’ho vista uscire dalla seconda porta. Certo a volte è difficile: difficile vederla sempre intorno, difficile fingere che io per lei non esisto e difficile pensare che sono solo io a provare questo per lei…


Non avrei mai pensato che Malfoy potesse essere anche solo un pò umano fino a qualche settimana fa. Poi con tutto quel passare il tempo insieme, lo studiare in biblioteca e la mano che gli sta dando con il suo stupido armadio, mi ha fatto capire che in realtà non è solo uno stupido furetto, o almeno lo è ma non più come prima… prima che leggessi quello che ha scritto. Mi accorgo solo ora che alla fine del libretto mancano solo poche pagine e ho un pò paura di quello che ci sarà scritto. Sento distrattamente dei rumori vicino a me. Alzo gli occhi e vedo Harry e Ron che si siedono con la loro solita delicatezza di un rinoceronte con dei pattini in un negozio di vetro soffiato.

- Buongiorno Herm!

- Buongiorno Harry.

Alzo lo sguardo dal libro e osservo Ron.Oggi c’è la partita e a giudicare dalla sua faccia è leggermente preoccupato per l’esito considerando che è la sua prima partita, per di più contro i Serpeverde che a quanto ho capito da lui qualche giorno fa quest’anno hanno studiato una nuova strategia per vincere la coppa di Quiddich. Ron alza lo sguardo notando che lo sto guardando e sospira.

- Come è andata la cenetta con Lumacorno?

- Bene, a Harry è piaciuto tanto il dolce.

Harry quasi non si strozza con il succo di zucca e mi fulmina con lo sguardo. Non ha toccato il dolce nemmeno con un dito da quanto era impegnato a fissare Ginny.

Decido di cambiare discorso prima che Ron faccia una di quelle domande imbarazzanti sul cibo.

- A Natale Lumacorno da una festa. Possiamo invitare una persona-

- Naturalmente tu inviterai Malfoy. Siete molto affiatati da quando la McGrannit vi a messi in punizione.

Lo guardo malissimo mentre cerco di controllare la rabbia che mi bolle dentro

- Veramente volevo invitare te.

- Davvero? Non ci credo.

Sospiro e prendo il giornale che mi è stato appena consegnato da un gufo della scuola. Lo apro e comincio a leggere il titolo “Attacco a un villaggio del sud dell’Inghilterra. Dieci morti e venti sette feriti. I mangiamorte continuano ad uccidere senza motivo persone innocenti”. Alzo gli occhi per non leggere ancora cose come quelle che mi fanno male. Solo pensare che tra quelle persone ci potevano essere tranquillamente i miei genitori mi provoca una fitta profonda al petto.

Lavanda Brown si avvicina con il suo sorriso melenso al nostro tavolo più specificatamente a Ron e la cosa mi da molto fastidio.

-Buona fortuna per oggi! Ron so che sarai fantastico!

Poi saltellando come una bambina piccola va a sedersi di fianco a Calì senza smettere di fissare Ron

- Basta! Dopo questa partita mi ritiro.

- Non dire sciocchezze Ron.

Harry passa un bicchiere di succo di zucca a Ron e gli fa l’occhiolino. Pensa che nessuno ha visto quello che ha fatto, ma si sbagliava.

- Buongiorno.

Mi giro e vedo Luna con un grosso copricapo a forma di leone piuttosto bizzarro.

- Che brutta faccia che hai Ron. E’ per questo che hai messo quella roba nel bicchiere? E’ un tonico?

Harry sorride e dal taschino fa vedere la Felix Felicis.

Mi volto velocemente verso Ron e lo guardo con uno sguardo severo.

- NO, Ron non berla.

Ma quando mai Ron ascolta quello che dice? Mai.

Mi volto verso Harry arrabbiatissima.

- Potresti essere espulso per questo.

- Non so di che cosa parli Hermione. Sono troppo concentrato a pensare a quanto fosse squisito quel dolce!

Ron la beve tutta d’un fiato e si incammina con Harry verso il campo di Quiddich. Ginny prima di uscire dalla Sala Grande mi fa un sorriso dispiaciuto poi va anche lei per andarsi a preparare per la partita.

Sospiro infastidita e sentendo dei rumori mi volto seccata. Due occhi color tempesta mi stanno fissando divertiti.

- Che c’è ora malfoy? Non è il momento

- No , Granger vedevo quanto i tuoi amici ti ascoltano.

Lo fulmino con lo sguardo e mentre lo faccio vedo due enormi occhiaie sotto i suoi occhi.

- Malfoy, da quanto tempo non dormi?

- Da ben due ore. Perchè?

- Non mi mentire.

- Ehi Granger, non siamo mica sposati? Non ti devo dire la verità per forza. Vai a vedere la partita?

Annuisco mentre raccolgo le mie cose e mi infilo il giubotto.

- E questo cosa comporta Malfoy? Vuoi vedere i Grifoni vincere imbrogliando?

- Non solo, voglio scalare dal tempo che dobbiamo passare insieme qualche ora.

Dopo tutto non ha tutti i torti. Meno tempo passo con lui, meno lo considero un amico.

- Mi scoccia dirlo, ma hai ragione.

- Quando ci vuole, ci vuole.

E insieme ci incamminiamo, lui con le mani dietro la testa e io con i miei libri in mano, verso il campo di Quiddich per assistere alla partita che cambierà tutto.

- Quanto scommetti che vinceranno i Grifoni?

Lui si gira verso di me, si allaccia la sciarpa al collo e ghigna.

- Attenta Granger! Stai giocando con il fuoco!





Buon salve a tutti!
Che ve ne pare di questo capitolo?
Mi sembrava giusto almeno concedere al giovane Draco un bacio con la bella Daisy, anche se l'ha obliviata subito dopo. Li trovo molto carini insieme nonostante la mia passione per le dramioni...
Fatemi sapere cosa ne pensate e soprattutto se avete sospetti su chi sia Daisy. Mi interessa sapere le vostre idee su chi sia per vedere se ho raggiunto il mio scopo...
Muahahahha
Ok, attimo di pazzia finito
Ringrazio le persone che seguono questa storia e dramione_00_ per aver recensito!
Ecco lo spoiler:


 

Non so perchè, ma questo mi infonde una specie di coraggio e decido di fare una cosa non da me: è ora che io dica quello che provo a Ron. O la và o la spacca direbbe mia madre.

 

Un bacione e ricordate: "Con una recensione salvi un autore dalla depressione!"
Lo so... sono brava con gli slogan :D
Alla prossima
Lola




 

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Capitolo 9
*** Il momento in cui tutto mi cadde addosso ***


CAPITOLO 9: Il momento in cui tutto mi cadde addosso

 

Ed ecco che di nuovo i Serpeverde fanno la formazione di attacco, pronti a colpire. Lanciano la pluffa, ma Ron, grazie alla Felix la intercetta e la devia verso Ginny la quale la afferra e fa centro nel cerchio della squadra verde-argento. A giudicare dalla faccia sconvolta di Draco seduto di fianco a me, l’azione è stata molto buona e quei venti punti sono molto graditi alla squadra rosso-oro.

- Dicevi piccolo fiammifferaio? Non dovevo giocare con il fuoco, ma a quanto pare siamo noi il fuoco.

- Granger, non hai il diritto di parlare. Il fatto che i grifoni stanno vincendo non significa che tu abbia capito come si gioca. Per quello che sai tu del Quiddich, in questo momento potremo stare vincendo noi.

Io sbuffo e continuo ad applaudire ignorandolo bellamente. Di nuovo le serpi attaccano, ma Ron di nuovo la para. Devo ammettere che a cavallo di quella scopa con il vento che gli scompiglia i capelli fa un certo effetto su di me. Mi viene voglia di andare lì a baciarlo come desidero fare da tanto tempo.

Da lontano vedo Ginny che ruba la pluffa a Zabini e fa di nuovo centro nella porta degli avversari. Presa da una scarica di adrenalina abbraccio il mio vicino, dimenticandomi completamente chi è.

Mi accorgo dell’enorme…. enorme… cazzata che  ho fatto solo quando vedo che al posto di una sciarpa rosso e oro, dal collo della persona svolazza una sciarpa verde ed argento. Mi stacco dal furetto come se ci fossimo bruciati e dopo uno sguardo colmo di imbarazzo, gli sussurro un “scusa” e mi concentro sulla partita cercando di ignorare il suo sguardo gelido sulle mie spalle.

C’è stato un attimo tra lo sguardo sorpreso e quello imbarazzato in cui ho visto chiaramente un sorriso sul volto del furetto, ma credo di essermelo sognato. Perchè dovrebbe essere felice? La sua squadra sta perdendo. Stava sorridendo perchè l’ho abbracciato?

Mi do mentalmente della stupida. Devo smettere di studiare fino a tardi, mi sta dando alla testa.

Un boato proveniente dalla curva dei grifoni mi fa risvegliare: Harry ha afferrato il boccino e ora lo sta mostrando a tutta la folla esultante.

Sento provenire uno sbuffo infastidito  da Malfoy il quale senza chiedere il mio parere (come se lo facesse di solito) mi afferra per un braccio e mi trascina contro la mia volontà dentro il castello.

Dopo l’ennesimo corridoio che attraversiamo, libero il mio braccio dalla presa di Malfoy.

- Si può sapere che ti prende?

- Volevo andarmene.

- E perchè mi hai trascinato con te? Volevo rimanere lì a -

- Fissare Weasley con una faccia da pesce lesso. Se è così, mi devi ringraziare perché ti ho salvato da una figura da ragazza stupida come la Brown.  Oltretutto per Weasley non ne vale la pena. E’ uno straccione!

Una rabbia mi attraversa tutto il corpo.  Mi viene voglia si strozzarlo, ma non ci tengo a farmi un paio di anni ad Askaban, quindi mi limito ad alzare il tono della voce.

- Come ti permetti di criticare ed insultare i miei amici? Non li conosci nemmeno.

- Invece li conosco abbastanza bene per dire che sono solo degli idioti. Quando te ne accorgerai chiamami ok?

- MA CHE COSA TI HANNO MAI FATTO?

- HO DELLE BUONE  RAGIONI PER DIRE QUELLO CHE STO DICENDO.

- TU, STUPIDO-

- Non ci credo.

Entrambi ci giriamo verso la persona che ha parlato e ci troviamo davanti all McGrannit la quale ci guarda con uno sguardo severo.

- Quindi la mia punizione non è servita a nulla? Sarò costretta a mettere in atto una forma più dura della punizione visto che non ci sono stati cambiamenti nel vostro comportamento.

- Ma...

- Niente discussioni. C’è una porta al quarto piano che porta nella torre più piccola di Howarts. Là c’è una stanza con due letti.

Di colpo capisco cosa mi aspetterà nei prossimi mesi: l’Inferno.

- Dormirete là finchè non sarete in grado di comportarvi civilmente. Non esiste che i miei due migliori studenti si rapportino così fra di loro. E ora se non vi dispiace andrei nella mia stanza. La vostra roba è già là. Non dovrete tornare nel dormitorio a prenderla. Arrivederci.

La McGrannit ci sorpassa lasciandoci completamente sconvolti e scioccati. Dovrò passare i prossimi mesi nella stessa camera con Malfoy… senza ucciderlo, schiantarlo, torturarlo , insultarlo e altre cose del genere?

Mi giro verso di lui  e vedo che è sconvolto quanto me… se non di più. Quando riesce a riprendersi si gira verso di me e mi guarda furioso.

- E’ colpa tua!

- Cosa? Sarebbe colpa mia se dovremo passare il resto dell’anno nella stessa stanza?

Lui mi guarda come se fosse una cosa ovvia e mi viene voglia di ripetere quello che ho fatto al terzo anno.

- Si, ovvio!

- Malfoy, lascia perdere. Ci vediamo tra 45 minuti in camera. Vado a dirlo a Ginny e agli altri.

Lui sospira infastidito e si dirige verso il quarto piano.

Sono le sette e tre quarti.

Ora vado nel dormitorio a salutare Harry, Ron e Ginny, passo un attimo in biblioteca e comincia il mio Inferno.

Corro veloce fino al dormitorio dei Grifondoro e sento delle urla che provengono dall’interno.

Ron.

Entro dentro veloce  e una valanga di gente mi investe. Stanno tutti festeggiando la vittoria dei grifoni. Con fatica riesco a farmi spazio tra la folla e quello che vedo mi stupisce molto. Harry sta correndo verso Ginny e la bacia…. ma non un bacio qualunque, un bacio vero! Applaudo entusiasta. Finalmente! E’ da una vita che quei due si rincorrono!

Sono abbastanza vicina da poter sentire Ginny parlare. Dice una sola frase che riassume tutto quello che sta pensando secondo me.

- Era ora, Potter!

Lui le sorride e ricomincia a baciarla.

Non so perchè, ma questo mi infonde una specie di coraggio e decido di fare una cosa non da me: è ora che io dica quello che provo a Ron. O la và o la spacca direbbe mia madre.

Lo vedo tra la folla che lo solleva in alto mentre urlano il suo nome. Sul mio viso si stampa un sorriso da ebete. Mi faccio spazio tra la folla, ma quando arrivo da lui trovo una brutta scena davanti ai miei occhi: Ron sta baciando con trasporto Lavanda Brown.

Qualcosa dentro di me si spezza facendo un rumore orribile che risuona in tutto il mio corpo.

Lui sta baciando Lavanda…. Lui la sta baciando davanti a me.

Le lacrime cercano di uscire dai miei occhi, ma io non gli darò la soddisfazione di vedermi piangere. Prendo la mia borsa ed esco velocemente dal dormitorio senza farmi notare da nessuno.

Corro.

Corro per i corridoi e piango.

Tutto quello in cui avevo creduto negli ultimi sei anni è andato in frantumi in un momento.

Vedo un’aula vuota e mi ci infilo dentro.

Mi siedo sulla cattedra e lì mi sfogo. Comincio a singhiozzare e a versare lacrime pensando a tutto il tempo perso che ho sprecato a pensare a lui, tutto il tempo che ho passato a chiedermi se a lui piaccio, proprio come una ragazzina.

Non so di precisione quanto tempo sono rimasta lì. So solo che ad un certo punto sento qualcuno che sta arrivando.

- Granger, sei qui?

La sua voce fredda mi fa risvegliare dai miei pensieri e ad una velocità esorbitante mi strofino gli occhi per cancellare inutilmente il segno che ho pianto. Ora ci manca solo Malfoy che mi prende in giro.

Lui vedendomi seduta si avvicina sbuffando.

- Sai Granger, mi sono accorto che la puntualità non è il tuo forte. Avevi detto quaranta cinque minuti, ma è passata un’ora e mezza. Non che mi im-

Si è fermato…. le ha viste.

Raccolgo un pò di coraggio e alzo lo sguardo. Lo vedo stupito. Non si aspettava di vedermi in lacrime, glielo leggo in faccia.

- Che cosa cavolo è successo?

- Nulla.

Lui mi guarda male facendomi chiaramente capire che non ci casca e che non avrebbe lasciato correre.

-Granger, la verità.

- Non è successo nulla.

-Non sei brava a mentire

Mi alzo dalla cattedra e cerco di rassicurarlo.

- Tranquillo… adesso mi riprendo. Non è successo niente…

Lui sta per ribattere quando vediamo entrare dalla porta Ron seguito da Lavanda Brown. Stavano ridacchiando per i corridoi quando sono entrati qui. Si vede dalle loro facce. Un’altra fitta al cuore mi trapassa.

Draco guarda prima me, poi loro, poi me e poi di nuovo loro. E come se una lampadina gli si fosse accesa in testa, capisce tutto. Si avvicina a Ron e senza dargli il tempo di difendersi o schivarlo, gli tira un pugno sul naso facendolo cadere a terra.

Spalanco la bocca stupita. Non ci credo…

Draco si gira verso di me accennando un sorriso misto ad un ghigno e comincia a muovere la mano velocemente per il male che gli ha fatto colpire il viso di Ron Vedendo che non reagisco mi fa un cenno con la testa.

- Non c’è di che Granger. Ora andiamo. Sarei stanco.

E come se non fosse successo nulla di strano mi prende per un braccio e mi trascina fuori dall’aula. Per tutto il tragitto non parlo, lo fisso soltanto. Lui sentendo il mio sguardo su di sè ad un certo punto di gira.

- Granger, devo picchiare più spesso Weasley se serve a farti stare zitta.

Tra tutte le cose che posso dire ora, riesco a sussurrare solo questa, mentre saliamo le scale per arrivare alla nostra stanza.

- Perchè lo hai fatto?

- Oh andiamo Granger! Lo volevi fare anche tu. Te lo leggevo negli occhi, ma a differenza tua, il mio pugno gli ha rotto il naso. Il tuo fa solo venire un livido che scompare se non sbaglio dopo uno o due giorni. Lo so per esperienza.

Io accenno un sorriso e in un certo senso gli sono grata per quello che ha fatto. Ripensando alle sue parole, un bel pugno a Ron glielo avrei dato volentieri!

Apriamo lentamente la porta e rimaniamo entrambi stupiti. La camera è a forma semicircolare caratterizzata da due enormi letti disposto rispettivamente dalle due parti opposte della stanza. Uno è rosso e oro e l’altro è verde e argento. Di fronte a noi due enormi armadi e due piccole scrivanie molto comode. Mi avvicino ai letti e vedo due comodini, sia a sinistra della stanza vicino al letto verde-argento sia a destra dalla parte rosso-oro. E per finire due enormi finestre: una da sul lago nero, l’altra sul tramonto.

- Bene Granger. Direi che non dobbiamo neanche litigare per i letti perché io non ci dormo tra quelle coperte rosso-oro così grifondoro. Io vado a cambiarmi.

Ed entra dentro una porticina che presumo sia il bagno.

Mi siedo sul letto e mi metto una mano sul cuore.

Troppe emozioni in una volta...




Salve a tutti,
Prima cosa, mi scuso per il mio ritardo, ma ero al mare e purtroppo là Internet non va e non ho potuto aggiornare.
Comunqueeeeee.... Come vi è sembrato il capitolo?
La vittoria dei Grifoni
Una punizione più dura
Lavanda e Ron
Il pugno di Draco
Fatemi sapere cosa ne pensate... personalmente lo adoro, ma non deve piacere solo a me. Ricordate: "Con una recensione salvate un autore dalla depressione!"
Grazie mille per le recensioni dell'ultimo capitolo!
Ecco lo spoiler di questa settimana:

 

Un sussurro che sa vagamente di menta arriva alle mie orecchie.
- Granger, lo sfigato le sta mangiando la faccia?
Mi volto leggermente e vedo il furetto di fianco a me leggermente piegato per riuscire ad arrivare al mio orecchio  meglio.
- A quanto sembra


A Sabato prossimo
Un bacione grande
Lola

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Capitolo 10
*** Piccolo appunto: mai parlare con Ginny di questioni d'amore ***


CAPITOLO 10:  Piccolo appunto: mai parlare con Ginny di questioni d’amore

 

Un raggio si sole colpisce i miei occhi ancora chiusi e mi fa svegliare contro voglia. E’ sabato e anche la so-tutto-io della scuola merita di dormire!

Provo a girarmi dall’altra parte e sto per addormentarmi quando sento una persona respirare pesantemente e mugolare.

Sicuramente quello che è successo ieri è tutto un sogno.

Stessa camera con Malfoy

Ron e Lavanda

Pugno di Draco a Ron

Nuova stanza

Apro gli occhi rendendomi conto che purtroppo non è un sogno, ma la pura realtà.

Mi metto seduta e osservo meglio la stanza.

Molto spaziosa e luminosa, con molti dettagli e rifiniture.

Un particolare dettaglio attira la mia attenzione dall’altra parte della stanza. Draco Malfoy che dorme a pancia in giù senza maglietta con una smorfia preoccupata sul volto.

Scendo dal letto e come se avessi premuto un pulsante Malfoy si gira a pancia in su e comincia a blaterare cose senza senso.

Forse sta facendo un brutto sogno.

- Lei no… farò quello…. quello che vuoi… mamma …. no….

Mi avvicino al suo letto titubate e cercando di fare il meno rumore possibile.

- No, lei no…. smettetela… le state facendo male…. ho già accettato… smettetela… NO!

All’improvviso scatta seduto, coperto di sudore e con gli occhi sbarrati. Il suo respiro è affannoso e mi guarda. Non so per quanto ci fissiamo so solo che ad un certo punto decido di parlare

- Chi sognavi?

- Cosa?

- Chi stavi sognando?

Guardandolo negli occhi riesco a vedere il suo sguardo cambiare e tornare alla vecchia maschera di stronzo numero uno all mondo.

- Mezzosangue non te ne deve fregare assolutamente nulla di ciò che sogno.

- Scusa se ho cercato di essere gentile. Con permesso, ora vado a cambiarmi.

E mi fiondo in bagno.

Certe volte penso che sia veramente incinta.

Qualche mese fa era incazzato con me, poi arrabbiato, poi simpatico, poi stronzo, poi vulnerabile, poi di nuovo simpatico, poi furioso, poi altruista e infine di nuovo stronzo.

Forse è peggio di una donna incinta…. lei cambierebbe l’umore meno volte.

Entro nel bagno con la mia roba e comincio a vestirmi. Solo quando ho finito mi accorgo che qualcosa non va. La gonna è più corta del solito e la camicia più aderente. Guardo immediatamente l’etichetta e al posto di apparire le mie iniziali appaiono tre lettere diverse.

G.M.W.

Ginevra Molly Weasley

Maledico mentalmente me stessa per non aver ridato la divisa a Ginny quando mi ha prestato una delle sue, mentre la mia era sporca.

Mi fiondo fuori dal bagno e comincio a cercarne un’altra nel mio armadio, ma sembra che la fortuna non sia dalla mia parte questa mattina.

Mi giro infastidita e vedo Malfoy a bocca aperta che mi fissa.

- Che c’è?

Non mi importa se mi è uscito un tono seccato, dopotutto neanche lui è stato molto carino oggi.

- Ehm…

- Che c’è Malfoy? Finalmente ti è caduta la lingua?

Lui ghigna e mi indica la gonna.

Mi guardo e mi accorgo che a malapena mi copre il sedere. Presa dall’imbarazzo pronuncio un incantesimo che fa si che la gonna mi arrivi almeno dieci centimetri più in basso. Non è molto ma è sempre meglio di niente.

Lui continua a fissarmi con insistenza, abbasso lo sguardo e capisco il perchè.

Mi allaccio gli ultimi bottoni della camicia sperando che da un momento all’altro non saltino via. Pur troppo riesco ad abbottonarne solo due perchè io e Ginny abbiamo taglie diverse.

Io mi infilo il maglioncino con lo stemma grifondoro e prendo la mia borsa. Mi giro verso di lui e lo vedo ghignare mentre mi osserva dalla testa ai piedi

- Smettila di guardarmi in quel modo, porco.

Ed esco dalla stanza dirigendomi in Sala Grande per la colazione. Appena scorgo in fondo al corridoio la porta principale sento una voce che mi chiama. Sto cominciando ad abituarmici alla sua voce.

- Granger aspettami! Primo: non ti stavo guardando. Stavo guardando le tue gambe e magari qualcosa in più. Secondo:  voglio vedere il livido che ho lasciato in faccia a Weasley.

Sospiro e lo ignoro. Entro in Sala Grande senza di lui.

Il solito profumo di pancakes e di muffin mischiato al profumo di caffè mi travolge e mi risolleva un pò l’umore, ma soprattutto risveglia il mio stomaco.

Sto per raggiungere il mio posto quando vedo Ron che sbaciucchia quella che d’ora in poi sarà soprannominata “Oca giuliva” da me. Mi si gela di nuovo il sangue nelle vene rivedendo quella scena e cerco di controllarmi dal fare una strage.

Un sussurro che sa vagamente di menta arriva alle mie orecchie.

- Granger, lo sfigato le sta mangiando la faccia?

Mi volto leggermente e vedo il furetto di fianco a me leggermente piegato per riuscire ad arrivare al mio orecchio  meglio.

- A quanto sembra sì. Vado a sedermi vicino a Ginny.

- Bene, io torno al mio tavolo. Ci vediamo in giro.

Mi avvicino a Ginny e mi siedo di fianco a lei cominciando a mangiare silenziosamente. Lei mi guarda come se stesse per dirmi una cosa di vitale importanza, ma non sa se dirmela o no. Voglio vedere quanto resiste….

- Ti posso chiedere una cosa?

Ha resistito 0, 0001 secondi

- Certo Ginny. Dimmi.

- Bhè… ho molte domande da porti.

- Prego. Ho la giornata libera.

Lei sospira e si mette più comoda per ascoltarmi.

- Primo: perchè non hai dormito nella tua stanza stanotte?

- La McGrannit ha aumentato la punizione e dovrò dormire nella stessa stanza con Malfoy fino alla fine dell’anno.

Ginny rimane un pò stupita, ma per poco perchè ricomincia subito con le sue domande

- Ok, poi tra te e Malfoy c’è… bhè insomma… qualcosa?

Quasi non mi strozzo con il succo di zucca.

- Cosa?

- Lo sapevo! Si vede da un chilometro!

- Cosa si vede da un chilometro?

- Come ti guarda, come lo guardi quando naturalmente non state litigando.

Comincio a ridere da sola. Io e Malfoy? Prima che  succeda il mondo dovrà completamente stravolgersi.

- Ginny, guarda che sei completamente fuori strada. io e il furetto siamo solo…. ci sopportiamo insomma. Ma io e lui fidanzati?

Comincio a ridere da sola mentre Ginny fa un sorriso da chi sa già come andrà a finire una storia

- No… no… no no  no no  no… Assolutamente no… no….no no no no …..no.

- Herm, dillo ancora una volta e ti credo.

- Ginny se ti rende più sicura ti prometto che se mai Malfoy mi chiederà di sposarlo sarai la prima a saperlo.

Lei alza gli occhi esasperata poi continua con il suo interrogatorio degno di un detective di fama mondiale.

- Lasciamo perdere questo discorso e voglio che la mantieni questa promessa.

- Ginny ero sarcastica. io e Malfoy non potremo mai stare insieme.

- Sì, continua a ripetertelo. Comunque quell’idiota di mio fratello non è stato giusto con te per niente. Mi viene voglia di prendere i capelli di quella … meglio che non le dia un aggettivo o sarà molto peggio. Ma tu come stai?

- Vorrei spaccare la faccia ad entrambi, ma non lo faccio. Ci ha già pensato Malfoy.

- Che intendi dire?

Sospiro. Non avrei dovuto dirglielo. Sicuramente ora nella sua testa staranno girando immagini di Malfoy a cavallo che arriva a salvarmi dal mostro che mi ha spezzato il cuore calpestandolo come se non fosse nulla, umiliandomi pubblicamente visto che anche i muri di Hogwarts sanno che ho una cotta per lui. E’ veramente un…. Ok, sto divagando.

Racconto tutto quello che è successo ieri sera a Ginny e poi con una scusa banale mi alzo dal tavolo e vado sulle rive del Lago Nero. Vado sempre lì quando voglio rilassarmi e non pensare a nulla.

Tiro fuori il mio libro di incantesimi e come se lo facesse apposta da dentro la mia borsa esce il quaderno di Malfoy. Mi ricordo che mancavano poche pagine alla fine e questa cosa stuzzica la mia curiosità, ma decido comunque di aspettare. Devo finire di studiare incantesimi e pozioni e non sia mai che io arrivi impreparata per colpa di un ragazzo, per di più se è Malfoy.

Detto questo comincio a studiare finchè il mio stomaco non ricomincia a reclamare cibo. Vado a pranzo, poi ricomincio in biblioteca.

Non ho mai passato una giornata così bella. Ho imparato una valanga di cose e finalmente dopo aver finito tutti quei compiti prendo il libro di Malfoy e comincio a leggere. All’inizio della pagina appare un grande titolo: “ Quinto anno ad Hogwarts”


1 settembre, dormitorio serpeverde

Potter è diventato più sensibile quest’anno. Gli ho detto una sciocchezza e lui se l’è presa come una femminuccia. A volte mi chiedo come possa essere il Prescelto. E’ così sfigato…

 

25 ottobre , giardini

Daisy mi fa impazzire. Ogni volta che le guardo mi sembra più bella di prima. Peccato che lei mi veda solo come un bambino fastidioso e viziato e nient’altro.

Sai è arrivata una nuova professoressa di Difesa contro le Arti Oscure. E’ molto buffa e sembra ce l’abbia con Potter e la cosa mi fa molto felice!

 

30 novembre, corridoio quarto piano

Sai ho notato che Daisy e i suoi amici vanno spesso nella stanza delle necessità insieme a Potter e compagnia. Secondo me stanno tramando qualcosa e troverò il modo di scoprirlo….

 

23 dicembre, nascondiglio per spiare Potter

Ce l’ho fatta! Dopo aver passato  quasi un mese a cercare un modo per capire cosa stanno facendo lì dentro ce l’ho fatta! Nulla è impossibile per Draco Malfoy!

Comunque… Potter sta aiutando un’altra ventina di studenti tra cui Daisy a combattere contro Tu sai Chi. E’ dall’inizio dell’anno che dice a tutti che è tornato. Mi costa ammetterlo, ma credo che abbia ragione. Lo vedo. Non sono ceco fino a questo punto. Mio padre è diventato stranamente mansueto e mia madre mi guarda come se dovessi morire domani…

 

19 gennaio, nascondiglio per spiare quelli dell’ES

Daisy è una grande!  Ha schiantato così forte quello sfigato che è andato contro il muro opposto. Quanto mi piacerebbe essere qualcun’altro per poter andare lì a dirle quanto è brava, invece di insultarla...

 

24 febbraio, ufficio della megera versione rosa

Mi sono arruolato per distruggere l’ES. Ora ti starai chiedendo perchè. Te lo dico io il perchè! Vogliono prepararsi per uccidere mangiamorte a destra e a manca pensando anche solo di poter sconfiggere Tu sai chi in questo modo! Stando uniti e facendosi forza! Invece si faranno solo uccidere! Io non posso permetterlo. non che mi freghi qualcosa di Potter e dei suoi amici, ma di Daisy mi importa eccome e non le permetterò di morire per lo Sfregiato.

 

31 marzo, dormitorio serpeverde

La megera in rosa è diventata preside al posto di Silente. Un pò mi mancherà quell’assegnatore di punti a Grifondoro ambulante. Comunque, per questo mese ho fatto finta di non sapere dove si trova l’ES, ma ora basta. Il loro piano è patetico e si faranno uccidere per cui ho convinto quella sciocca Corvonero a spifferare tutto. Ora stanno subendo la loro punizione. Mi dispiace per Daisy, ma preferisco questo a non vederla mai più vivere…

 

27 aprile, dormitorio serpeverde

Non ci credo! Ci sono andati comunque al ministero e hanno rischiato di farsi ammazzare. Non so se c’era o no Daisy, molto probabile considerando la cotta che ha per lo Sfregiato o per lo straccione. Mi fa arrabbiare tantissimo! Io cerco di proteggerla e lei va  praticamente a suicidarsi!

 

3 giugno, Malfoy Manor

Questa sarà la mia ultima annotazione.

L’ultima volta che ti scrivo perchè la mia vita da ragazzino sta finendo… più precisamente  finirà a metà Luglio quando il Signore Oscuro mi marchierà. Eh già! Potter ha avuto ragione fin dall’inizio dell’anno e ne ho avuto la prova. E’ arrivato a casa mia  e mi ha abbracciato senza motivo. E’orribile. Pelato e senza  un naso.

Si è staccato e mi ha guardato negli occhi dicendo mi che sarò perfetto per il suo prossimo piano.

Mio padre è ad Askaban quindi non può fare nulla per la mamma.

Già, la stanno torturando perchè io non voglio diventare un mangiamorte.

Gli andrò a dire che sono d’accordo e farò tutto quello che vorranno basta che la lascino in pace.


Hanno smesso di torurarla, ma mi hanno detto che al primo passo falso la uccideranno e io non voglio che accada. Ma questo non è l’unico motivo per cui non ti scriverò più.

Il vero problema è Daisy.  Non volevo farle del male.Lei è così buona così giusta e coraggiosa e … morta. Si è morta… è morta per me… Non esiste più.

Mi farò marchiare, non ho più ragione per vivere…   Tanto vale che mi faccia uccidere da un Auror o morire ad Askaban.   



 

Trattengo il respiro.

Malfoy è un mangiamorte?

Malfoy mangiamorte per amore di sua madre?

Devo trovarlo e parlargli

Raccolgo le mie cose velocemente e mi fiondo fuori dalla biblioteca. Ormai è quasi buio, ma riesco ancora ad individuare la piccola porta che porta a camera nostra.

Spalanco la porta e lo vedo ai piedi del suo letto con la testa fra le mani e i gomiti appoggiati sulle ginocchia.

Appena mi vede si alza in piedi e mi fissa negli occhi furioso.

- Granger, non è il momento per tornare in camera. Torna dai tuoi amichetti.

Cerca di non farlo notare però non ci riesce. Ha pianto, lo si vede dagli occhi rossi.

- Non me ne vado da nessuna parte finchè non me lo hai fatto vedere.

- Vedere cosa, Granger?

- Il marchio.

Lo vedo irrigidirsi nel sentire quello che ho detto.

- Non so di cosa tu stia parlando.

- Si che lo sai. Fammelo vedere.

- Per cosa Granger?Per farlo vedere a Potter? Per dirgli che aveva sempre avuto ragione su di me? Per sbattermi ad Azkaban? No, grazie!

E’ disperato e furioso, ma non con me. Con Lui, con colui che gli ha dato questo marchio con colui che ha ucciso Daisy e l’amore che provava per lei. Si passa una mano tra i capelli e torna a fissarmi con il suo sguardo gelido.

- No, niente di tutto questo.

- E allora perché?

- Per aiutarti.

- Per aiutarmi? Perché dovresti farlo?

- Perché devi ammettere Malfoy che noi due negli ultimi tempi…  ci sopportiamo molto bene, tralasciando l’ultima discussione che ci ha portati qui. Posso aiutarti!

- No, TU NON CAPISCI!

- ALLORA AIUTAMI A CAPIRE!

Non mi piace quando qualcuno mi urla contro, ma passo oltre o complicherei solo le cose…

Vedo alcune lacrime inumidirgli gli occhi, ma non escono. Non sia mai che qualcuno veda Malfoy piangere…

- La torturano ogni giorno.

- Chi torturano?

- Mia madre

- Perché?

Lui scuote la testa e si siede sul letto. Io mi avvicino e mi siedo accanto a lui.

- Lui vuole punire mio padre per l’insuccesso al Ministero e me per non aver terminato la mia missione.

- Che missione?

- Se te lo dicessi la ucciderebbero senza esitare, mi dispiace.

- Capisco. Era lei che hai sognato la scorsa notte?

Lui annuisce e sospira rumorosamente.

- Sono stanco di sognarla in catene che urla. Sono stanco di stare a guardare mia madre soffrire. Non riesco a dormire bene la notte…

Si fa indietro, si stende sul letto e chiude gli occhi.

Deducendo che ha finito di parlare, mi alzo, ma una mano mi prende per il polso. Mi giro e vedo i suoi occhi color ghiaccio guardarmi supplichevoli.

- Ti prego, lo so che dormi a tre metri da me e sai bene quanto io odi farmi vedere debole, ma potresti rimanere qui stasera, mezzosangue?

- Sei ben strano Malfoy. Non sapevo che i purosangue per chiedere un favore a una persona la insultano.

Lui ghigna e si sposta verso sinistra per farmi spazio. Io senza pensare mi sdraio di fianco a lui. Appena i nostri corpi si sfiorano sento un brivido lungo la schiena dorsale, ma lo ignoro e chiudo gli occhi.

E’ stata una lunga giornata, piena di scoperte, ma soprattutto piena di domande che ho ancora. Chi è Daisy? Come è morta?

Ho una valanga di domande da fargli, ma a questo penseremo domani…



Salve bellissima gente...
Lo so, sono in ritardo. A quanto pare la puntualità non è il mio forte.
Che ve ne pare del capitolo?
Narcissa torturata dai mangiamorte
Draco sensibile
Ginny curiosa
E' solo un capitolo di passaggio, ma personalmente mi piace.
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Un grazie enorme a tutti quelli che hanno recensito l'ultimo capitolo. Grazie, grazie, grazie!
Ecco lo spoiler:

 

- Come te lo dovrei dire?

- Certamente non rispondendo alla mia domanda “come stai?” con un “Bene, Malfoy mi ha dato appuntamento alle nove e mezza stasera.”

Spero di avervi incuriosito.
Un bacione e alla prossima settimana
Lola
Ps. Una recensione, meno depressione!

 


 

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Capitolo 11
*** Questa data me la devo appuntare: Malfoy ci ha definiti ***


CAPITOLO 11: Questa data me la devo appuntare: Malfoy ci ha definiti… amici!

 

Un improvviso senso di pesantezza mi annuncia che mi sono svegliata.

Devo ammettere che non sono mai stata così comoda. Apro la bocca e comincio a muoverla un pò, per non avere la voce troppo impastata dal sonno.

Apro gli occhi e mi accorgo di un piccolissimo particolare fuori posto… Malfoy ed io ci stiamo abbracciando e lui dorme ancora con la testa appoggiata nell’incavo tra la mia spalla e il mio collo e il suo braccio è intorno ai miei fianchi. Io invece ho un braccio come cuscino e l’altro intorno alle sue spalle.

Provo a muovermi , ma sembra che Malfoy non sia d’accordo, perchè mi stringe ancora di più.

- Granger…

Si vede che si è appena svegliato perchè ha una voce più bassa del solito e completamente impastata dal sonno.

- Granger, prova a muoverti e giuro che ti pietrifico. Non dormo per un’intera notte da molto tempo e visto che siamo in vacanza ed è la vigilia di Natale, non penso proprio che ti lascerò andare.

Arrossisco violentemente e ringrazio il cielo che lui abbia gli occhi chiusi.

- Malfoy, ti potrei infettare, lo sai?

- E se ti rispondessi che non me ne frega assolutamente nulla?

- Direi che sei diventato completamente pazzo.

Lui alza la testa e mi guarda. Il suo sguardo mi trapassa da quanto è intenso.

- Completamente.

Come se mi fossi bruciata mi stacco da lui e mi alzo dal letto rossa in viso.

Il mio cuore sta battendo non veloce di più e mi preoccupa molto questa cosa.

Non posso fidarmi del tutto di lui…

- O-ora devo proprio andare. Sono già le nove e io … bhè devo andare.

Non faccio in tempo a girarmi che la sua mano mi afferra il polso.

- Granger, permettimi di ricambiare il favore

- Io non ti ho fatto nessun favore.

- Credimi lo hai fatto. Sta sera. Davanti alla porta principale. Ore nove e mezza. Ci stai?





 

- COSA?!?!?!?!?

- Ginny lo saprà tutto il mondo magico se non abbassi la voce

- Malfoy ti ha dato un appuntamento e tu me lo dici così!

- Primo: non so neanche che cosa voglia e non è un appuntamento. Secondo: come te lo dovrei dire?

- Certamente non rispondendo alla mia domanda “come stai?” con un “Bene, Malfoy mi ha dato appuntamento alle nove e mezza stasera.”

Alzo gli occhi esasperata, poi continuo a studiare.

- Un momento Herm, l’appuntamento è tra solo mezzora e tu ti devi ancora preparare.

La guardo alibita.

- Devo solo prendere la giacca…

- Assolutamente no!

Mi prende per un braccio e mi trascina di peso nella sua stanza.

- Ginny che vuoi fare?

Nella mia voce si legge chiaramente una forte preoccupazione. L’ultima volta che mi ha guardato in quel modo è stato al ballo del Ceppo e non è stato un piacere stare seduta per quattro ore su uno sgabello scomodissimo mentre Ginny si sbizzarriva con il trucco e parrucco.

- Visto che sicuramente non ti farai fare il servizio completo da me, penso a una revisione veloce…

La guardo impaurita mentre tira fuori dal suo baule un enorme “coso” magico di cui non conosco l’utilizzo

- Rilassati Herm.

- Ginny che vuoi fare?

- E’ il mio magi-ripara capelli 3000. Il mio regalo di compleanno dell’anno scorso. Farà in un attimo!

Lo apre e me lo punta addosso. un lampo di luce bianca mi investe per un secondo poi smette all’improvviso.

Mi giro e mi guardo nello specchio. I miei capelli non sono più cespugliosi e arruffati, ma morbidi boccoli definiti che cadono sulle mie spalle.

Ginny non perde tempo: mi mette un pò di matita e un pò di mascara, poi si allontana e mi guarda con un sorriso stampato sulla faccia.

- Perfetta.

Io non trovo assolutamente nulla di “Perfetto” nel mio aspetto leggermente cambiato, ma per non iniziare una discussione con Ginny sulla mia bassa autostima preferisco tacere.

- Raccontami i dettagli mi raccomando!

- Non ci saranno dattagli da raccontare.

Lei mi lascia sola ed esce dalla stanza sussurrando un “Ce ne saranno… ce ne saranno…” e ciò mi fa capire che tutto questo stare con l’uomo dei suoi sogni ossia Harry le ha dato alla testa e ora vede coppiette dappertutto.

Prendo la mia giacca e me la infilo così come a sciarpa e la mia berretta.

Sto per raggiungere la porta di ingresso quando vado a sbattere contro una persona

Ron

Lui appena mi riconosce, mi guarda sbalordito.

- Scusami Hermione non ti avevo visto. Ma dove vai conciata così?

Alle parole “Conciata così” una rabbia comincia a bollirmi dentro. Come si permetteva? Non aveva nessun diritto di chiedermi dove andavo vestita così e a quel punto la parte non buona di me prese il sopravvento.

- Ho un appuntamento e sono in ritardo.

Lui mi guarda come se fossi un’aliena.

- Come? Un appuntamento? Tu?

- Sì, io Ron e come ti ho già detto sono in ritardo.

Faccio per superarlo, ma lui si posiziona davanti a me.

- Con chi?

- Non credo che siano fatti tuoi

- Con Malfoy vero? Hermione, ti sta prendendo in giro…

Lo guardo incredula… Me lo sta veramente dicendo?

- Scusami Ron, ma non può essere semplicemente attratto da me?

- Non sei esattamente il suo tipo…

- E sentiamo quale sarebbe il suo tipo?

- Che ne so… come Astoria Greengrass o Pansy Parkinson

Il mio sguardo si riempe di odio. Ma una persona può essere tanto stupida?

- A quanto pare, secondo il diretto interessato io sono il suo tipo visto che mi ha invitato ad un appuntamento. E ora se hai finito di dirmi quanto io non sono bella per Mal… Draco, dovrei andare!

Di nuovo cerco di superarlo, ma lui mi ferma prendendomi per un polso. Una scarica elettrica mi attraversa e mi chiedo di nuovo come ho fatto a innamorarmi di uno così.

- Non era quello che intendevo.

- Invece è proprio quello che intendevi!

Mi libero della sua presa e camminando velocemente mi ritrovo fuori dal portone. Mi guardo in giro e lo vedo appoggiato ad una colonna con una sacca in mano.

- Ehi.

Lui alza lo sguardo da terra e incontra il mio.

- Granger, pensavo che ti fossi persa.

- No, Ron mi ha fermato per dirmi… No, lascia stare.

- Dimmi che ha fatto lo straccione.

- Niente di importante. Gli ho mentito su dove stiamo andando, anche perchè non so dove, dicendogli che abbiamo un appuntamento e …

Sono costretta a fermarmi perchè Draco si sta per accasciare a terra dal ridere. Io alzo un sopracciglio e lo guardo scettica.

- Io …. e te …… ad un appuntamento….

- Finito di ridere?

Lui fa un respiro profondo e mi fa cenno di continuare.

- Bene, lui ha incominciato a dirmi che mi stavi prendendo in giro e che non ero al tuo livello eccetera eccetera. Andiamo ora? Sono curiosa.

Lui mi ferma un attimo e mi guarda incredulo.

- Cioè, oltre a baciare una smorfiosa davanti a te, ti dice che non sei all’altezza di uno come me sottointendendo che non sei abbastanza bella?

- In un certo senso, sì

- Ma si può essere più scemi?

Scoppio a ridere vedendo la sua faccia buffa.

- No, sul serio Granger. Mai e dico mai dire a una donna che non è abbastanza per qualcosa. Puoi insultarla, dire che è inferiore, ma mai dire che non è abbastanza per fare qualcosa o si impunterà ancora di più per averla.

- Mi stai suggerendo di provarci con te, furetto?

- Per l’amor del cielo, no.

Nel suo discorso c’è qualcosa che non quadra…

- Non fraitendermi, se non fossi una sanguesporco, direi al tuo caro Ronnino che deve fare una visita neurologica perchè come purosangue non saresti male.

- E’ un complimento Malfoy?

Lui si gira verso di me e mi guarda scettico.

- Non corriamo Granger. Ho detto infatti che se non fossi una Mezzosangue lo direi, ma non è così.

Io sorrido e cominciamo a camminare.

- Ed ecco tornare la tua parte stronza!

- Cosa ci vuoi fare Granger, è la natura…

- Dove mi stai portando, mangiamorte?

- In un bel posto… Malfoy Manor.

Mi blocco e lo guardo stupita. Pessimo piano per rapirmi.

- Dovrei preoccuparmi?

Lui mi guarda interrogativo, poi capisce il perchè di questa mia domanda.

- Oh, no Granger! Non te lo avrei detto così se ci fosse qualcosa di pericoloso. Non sono lo straccione! Ho mandato un gufo ieri a mia madre e mi ha detto che per stasera Tu sai chi sarebbe rimasto a casa sua e c’è un posto che mi piacerebbe farti vedere, prima di Natale. Ti fidi?

Mi porge il braccio per la smaterilizzazione congiunta. La domanda che mi ha fatto rimbomba nelle mie orecchie.

Mi fido di lui?

Io credo di sì. Dopotutto mi ha aiutato molte volte…

Potrebbe aver finto tutto il tempo

Mi ha confessato di essere un mangiarmorte

Per la verità lo hai scoperto tu

Mi ha confessato perchè lo ha fatto

E da quando credi a tutto quello che dice?

Mi è sembrato sincero

Non è che hai una cot-

Zittisco la voce della mia coscienza prima che dica quella parola e afferro con decisione il braccio di Malfoy.

Una leggera senzazione di voltastomaco mi colpisce per qualche secondo per poi scomparire del tutto vedendo il posto in cui il furetto mi ha portato.

E’ uno spettacolo per gli occhi. Un enorme lago ghiacciato illuminato da alcune lanterne che galleggiano nel buio della notte.

Mi giro verso il furetto e vedo che sta ghignando.

- E questo cos’è?

- Mia madre ama pattinare e prima che tornasse il signore oscuro quando io ero ancora piccolo ha fatto costruire questo poco distante dal manor. E’ magico e riflette i pensieri di mia madre e a giudicare dall’aspetto di stasera deve essere proprio contenta.

- Infatti lo sono.

Mi volto e come se fossi stata colpita da un incantesimo mi pietrifico. Una piuttosto sciupata Narcissa Malfoy mi sta sorridendo.

- Mamma!

- Draco, che piacere vederti!

Lui corre da lei e la abbraccia, per poco però perchè lei lo fa scostare e riprende a guardarmi.

- E’ la ragazza diversa dal solito che mi volevi presentare?

- Lo so mamma che è una mezzosangue, ma-

- Draco per favore, non tirare fuori questa storia stupida! Sai meglio di me che io non credo a queste cose. E’ solo tuo padre che non vuole accettare l’idea che lui è come qualunque altro nato babbano.

Sto per prostrarmi e adorarla. La prima donna che vedo che riesce a zittire Malfoy… semplicemente un genio!

- Hermione è un piacere conoscerti. Ora scusatemi se torno dentro, ma fa un pò freddo.

- Anche per me signora Malfoy è stato un piacere.

- Chiamami Narcissa.

A quelle parole Malfoy spalanca la bocca e guarda sua madre come se fosse una persona che non conosce.

- Ok, grazie Narcissa.

Mi volto e comincio a guardarmi meglio intorno, ma non mi allontano abbastanza per non sentire Narcissa sussurrare

- Non fartela scappare, Draco!

Arrossisco a quelle parole e ringrazio il cielo che sono girata.

- Mamma, devo conviverci e tanto vale che me la faccia amica, no?

- Solo amica?

- Mamma, basta con le fiction su me e la Granger. E’ da quando ci hanno messo in punizione che continui a ripetermelo. Non la sposerò, stai tranquilla.

- Vedremo…

E con aria misteriosa se ne va ridendo sotto i baffi mentre Draco alza gli occhi al cielo e torna da me.

- Bene, Granger. Ecco i pattini!

Mi da in mano un paio di pattini con la lama ben affilata e io lo guardo impaurita.

- Che c’è? Non ti ho dato in mano un cadavere di un ratto.

- Ecco … io non so pattinare.

- Non è un problema. Mi farò qualche risata in più vedendoti cadere per terra come un sacco di patate.

Lo guardai arrabbiata e finsi un muso. Devo avere la stoffa per l’attrice perchè lui mi guarda in modo strano.

- Scherzavo Granger. In qualche modo faremo!

E con una classe innata dopo essersi messo i pattini comincia a scivolare sul ghiaccio. Io provo a fare lo stesso, ma neanche dopo trenta secondi sono a terra con il sedere. Draco si avvicina e mi guarda con la testa leggermente piegata verso sinistra.

- Tutto bene?

- Più o meno…

Lui mi porge la mano e fa una specie di sorriso.

- Afferra.

Io mi fido e con un rapido slancio sono di nuovo in piedi. Lui mi mette una mano sul fianco e l’altra nella mia mano facendomi arrossire. Mi devo ricordare di cercare in biblioteca un incantesimo per nascondere l’imbarazzo!

- E’ semplice. fa scivolare il piede destro, poi il sinistro restando in equilibrio. Per farlo sposta il tuo peso in avanti.

Poi lentamente e insieme ci spostiamo in avanti pattinando.

Era strano, ma bello.

Continuiamo così per un’oretta buona poi ci sediamo lungo il bordo della pista e cominciamo a chiacchierare sempre con una buona dose di frecciatine finché una domanda non comincia a ronzarmi nella testa.

- Malfoy posso farti una domanda?

- Certo, Granger

Lo fisso un attimo. Non mi ero mai accorta veramente di quanto fosse bello… Scuoto la testa e gli faccio la mia domanda.

- Secondo te, noi siamo...siamo un pò amici?

Lui si gira verso di me e mi guarda divertito.

- Esattamente che intendi per “un pò amici”?

- Lo sai. Quegli amici che sono amici, ma non del tutto.

Lui comincia a ridere.

- Granger, non capisco il filo del discorso, ma ti risponderò comunque… sì penso che siamo “un pò amici”. Ti chiedo io una cosa ora.

- Prego.

- Ti offendi se ti chiedo di non dirlo in giro?

Ci penso un attimo. Da una parte è offensivo dall’altra ragionevole.

Offensivo perchè non vuole farsi vedere in giro con una mezzosangue, ragionevole perchè penso alle reazioni di Harry, Ron e tutti gli altri se sapessero che io e Malfoy siamo amici.

- No, non mi offendo perchè ti do ragione. Sarebbe uno scandalo.

- Oh, io non lo faccio per questo.

- Ah no?

- No. Saresti in pericolo se Tu sai chi lo scoprisse.

- Dimentichi che io sono già in pericolo. Ricordi Harry Potter, migliore amico, nemico di Tu sai chi..

- Già… Stupido Potter!

- Tua mamma ha fatto proprio un bel lavoro qui.

- Eh già. Sai Granger ti dovresti considerare fortunata.

- Perché?

- Mio padre ha portato a casa una montagna di purosangue, bellissime e … no, non posso dire intelligenti. Comunque per loro mia madre è sempre stata “Lady Malfoy”. Per te invece è Narcissa. Considerati una delle poche che possono chiamarla così.

- Per me è un onore.

Lui abbassa la testa cercando di nascondere un sorriso che però riesco ad intravedere.

- Bene. E’ finita la pausa! Forza in piedi mezzosangue! Ho bisogno di smaltire tutte queste smancerie e confessioni. Non sono da me

Mi porge la mano come prima solo che tirandomi su si sbilancia e mi trascina a terra con lui in mezzo alla neve bianca.

I nostri visi sono a pochi centimetri di distanza e non posso fare a meno di arrossire di nuovo e sorridere imbarazzata. Lui accenna un sorriso, ma non sia mai che un Malfoy sorrida del tutto.

All’improvviso sento qualcosa che mi cade sulla testa , alzo la testa e vedo che sta cominciando a nevicare. Non posso fare a meno di pensare che manca solo che Narcissa esca dal Manor con un violino e cominci a suonare una serenata.

Mi sposto di fianco a Malfoy per evitare fraitendimenti sulla nostra posizione, poi torno a guardarlo. Sembra molto concentrato a trapassarmi con i suoi occhi color ghiaccio.

- Buon Natale Mezzosangue...

- Buon Natale, furetto...

E rimaniamo a pancia in su ad osservare i fiocchi di neve che cadono lentamente dal cielo ignari che una persona particolarmente felice ci osserva da una finestra del Manor sorridendo.

 



Salve a tutti,
Lo so cosa state pensando
Sono diventata diabetica pure io rileggendolo, ma mi sembrava giusto dare un attimo di "diabeticità" ai due piccioncini prima di cominciare con tutti i casini che arriveranno nei prossimi capitoli. E ne vedrete delle belle... Comunque non anticipo nulla. Aspettate e vedrete!
Comunque... Cosa ne pensate di tutto questo zucchero?  
Ginny impazzita
Draco dolce
Una Narcissa mitica
fatemelo sapere con una recensione!
Ecco lo spoiler di questa settimana:


 

- Stiamo insieme, non la sto torturando a morte. E’ qui per sua libera scelta.

Ron ci pensa un pò poi sorride in un modo che mi fa rabbrividire. Dove è finito il Ron che conoscevo? Che sia gelosia?

- Quindi se state insieme non sarà un problema se vi baciate?

Spero di avervi incuriosito come al solito.
Un grazie enorme a tutte le persone
 che hanno recensito l'ultimo capitolo. Grazie mille!
Alla prossima settimana!
Un bacione
Lola
P.S. Sono stata puntuale, me la merito una recensioncina!
 

 

 

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Capitolo 12
*** Obbligo o verità spudorata ***


CAPITOLO 12: Obbligo o Verità spudorata

 

Ok, ora sono nei casini!

Non posso entrare alla festa di Lumacorno senza un accompagnatore.

Harry ha Ginny, Ron ha Lavanda e perfino McLaggen ha invitato Cho.

Mi infilo il mio vestito e mi osservo allo specchio.

Aveva ragione Ginny. Mi sta bene il nero, anche se non è molto allegro, per fortuna ho aggiunto una fascia bianca che mi cinge perfettamente i fianchi e risalta un pò di più la mia pelle così pallida .

Mi raccolgo i capelli in un concio lento e lascio fuori due ciuffi per incorniciarmi il viso. Spero che con questo abbigliamento passi abbastanza inosservata.

Esco dal bagno e vedo che Malfoy sta leggendo un libro disteso sul letto.

- Bene, io vado.

Lui alza gli occhi dal libro e mi guarda. Preso forse dallo spavento che provoco con questi abiti poco adatti al mio stile jeans e maglietta, cade dal letto. Maledicendo i tacchi mi avvicino più velocemente possibile a lui.

- Tutto bene?

- S-si

Io lo aiuto ad alzarsi e gli sorrido divertita

- Da quando balbetti Malfoy?

- Sei splendida Granger…

- Grazie mille.

- Chi sarà il tuo accompagnatore stasera?

- Questo è l’unico problema… non ce l’ho, ma farò lo stesso. Non ho bisogno di un uomo.

Lui ghigna e torna a leggere il suo libro.

Io esco dalla nostra stanza e mi dirigo verso la festa del Luma Club.

Appena entro, mi guardo in giro alla ricerca dei miei amici, ma vengo quasi subito fermata dal mio professore di pozioni.

- Che bello signorina Granger che lei sia venuta. Dov’è il suo accompagnatore?

- Credo sia in bagno. Arriverà a momenti…

- Voglio conoscerlo per cui dopo passi a salutarmi con lui. Voglio dirgli quanto è fortunato ad avere una come lei.

- Grazie. Dopo passeremo a salutarla.

- Ci conto allora.

E si allontana per importunare un’altro alunno.

Ma cosa mi è venuto in testa? Adesso che mi invento?

- Hermione..

Mi giro e vedo Ginny che arriva verso di me trascinando il povero Harry per un braccio.

- Sei stupenda stasera. Dai vieni! Ti devo far assaggiare un paio di stuzzichini fantastici.

Harry alza gli occhi e con la scusa di indagare per Silente mi lascia con Ginny la quale mi prende per un braccio e tra uno stuzzichino ed un altro mi racconta di come ha passato il Natale.

Io sono stata molto felice di passarlo insieme alla mia famiglia, invece da quanto mi ha raccontato Draco, lui ha dovuto passare un Natale piuttosto freddo, ma dal suo tono ho capito che non è la prima volta che lo passava così il Natale.

Sto per afferrare uno stuzzichino quando il suono di una voce piuttosto familiare raggiunge le mie orecchie.

- Toglimi le mani di dosso, stupido magonò!

Mi metto una mano sulla fronte. E’ riuscito di nuovo ad attirare l’attenzione su di sè… è pessimo come mangiamorte lo devo ammettere…

Gazza si schiarisce la voce pronto con orgoglio ad accusare Draco.

- Questo ragazzo è stato trovato nel corridoio con la scusa di essere stato invitato.

Lumacorno si  avvicina e scuote leggermente la testa provando a ricordare a chi ha spedito gli inviti della festa. Devo intervenire. Se è qui ci deve essere un motivo

- Non mi ricordo di-

- E va bene. Non sono stato invitato perché-

- E’ il mio accompagnatore.

La musica si spegne. Tutti si girano verso di me e mi guardano sbalorditi.

Io da buona attrice mi avvicino a lui, lo levo dalle mani di Gazza e comincio a spolverare la sua giacca in modo amorevole.

- Tesoro,  quante volte ti ho detto che devi essere puntuale. Cominciavo a pensare che te ne fossi dimenticato.

Draco capendo il mio trucco comincia a recitare anche lui, trattenendo a stento le risate.

- Scusami amore, ma il custode mi ha trattenuto.

- Non ti preoccupare, ti perdono solo se mi porti a ballare.

Lui fa un breve inchino ghignando e mi accompagna al centro della pista e cominciamo a ballare insieme ad altre coppiette. Nessuno ci staccava gli occhi di dosso. Malfoy si avvicina al mio orecchio e comincia a sussurrare

- Per fortuna non volevi causare troppo scalpore, eh?

- Amore, scusami, ma non ho resistito a salvarti il culo. Saresti in punizione se non fossi intervenuta.

- Vero… allora devo ricombiare il favore... Facciamo ingelosire Weasley e il suo “non abbastanza”?

Io comincio a ridere attirando l’attenzione di tutta la sala che non credeva che fosse possibile che Hermione Granger, grifondoro per eccellenza stesse ridendo con Draco Malfoy, serpeverde ancora prima di nascere.

Finita la musica ci avviciniamo al tavolo delle bevande e lì incontriamo la coppietta dell’anno: Ron e Lavanda.

Lui sembra tranquillo… sembra visto che fa il suo sorriso falso.

- Allora voi due state insieme?

Sto per rispondergli di farsi i cavoli suoi, ma Draco mi ferma.

- Sì, non da molto, ma sì.

- Bene. Quando ti spezzerà il cuore, Hermione, non venire a piangere da noi.

Quella risposta mi fa gelare il sangue nelle vene. Sembra che da un momento all’altro voglia uccidere Draco…

- Non ce ne sarà bisogno Weasley.

- Invece sì. Le farai solo del male…

- Stiamo insieme, non la sto torturando a morte. E’ qui per sua libera scelta.

Ron ci pensa un pò poi sorride in un modo che mi fa rabbrividire. Dove è finito il Ron che conoscevo? Che sia gelosia?

- Quindi se state insieme non sarà un problema se vi baciate?

Mi si ferma il respiro. Farlo ingelosire fino ad un certo punto e … questo punto con quella richiesta lo abbiamo superato un bel pò.

- Ci vergognamo qui davanti a tutti…

- Sciocchezze. Nessuno vi sta guardando.

Io mi giro verso Draco e lo vedo irrigidirsi stringendo la mascella.

Poi si volta verso di me, mi prende per un braccio e prima che me ne possa accorgere mi trovo le sue labbra morbide sulle mie. Sanno di menta e alcol.

Come se fosse una cosa da tutti i giorni gli metto le mani nei suoi capelli mentre lui, le sue, le posiziona sui miei fianchi e mi attira maggiormente verso il suo petto.

Mi sembra di stare toccando il cielo con un dito… o proprio con tutta la mano, mentre il mio cuore batte molto velocemente.

Lentamente mi stacco e lo guardo negli occhi… sono freddi e senza emozione, ma non ci credo a quest’ultima mia constatazione. Gli poggio una mano sul petto e sento che il suo cuore va ancora più veloce del mio… il suo cuore lo ha tradito.

Mi giro verso Ron e lo vedo a bocca aperta che ci fissa furioso.

- Ron- Ron che hai?

Lavanda vedendo che Ron non riesce a parlare,  si gira verso di me con un sorriso splendente felice che finalmente mi sia cavata dalla testa Ron.

- Siete fantastici insieme.

- Grazie.

Secco e freddo.

Forse si è pentito di avermi aiutato…

Mi giro verso Draco e lo vedo abbastanza irritato. Mi prende per mano e mi trascina in mezzo alla pista per ballare un lento. Dopo aver passato mezzora , mi stanco e decido di chiarire.

Dieci..

- Che ti succede?

- Nulla

Nove…

- Malfoy, neanche tu sei molto bravo a mentire in queste occasioni

- E’ solo che è stato strano…

Otto…

Mi fermo per riuscire a guardarlo meglio negli occhi.

- Cioè non fraintendermi. E’ stato un bel bacio… solo strano.

Sette…

Io sorrido e appoggio la testa sulla sua spalla.

- Granger, Weasley continua a fissarci e credo che mi voglia morto. Buon segno, no?

Sei…

Ron..

Mentre recitavamo, se così si può chiamare quello che stavamo facendo, non mi è passato neanche per idea il fatto che lo stavo facendo per farlo ingelosire.

Cinque…

Che cominci a provare qualcosa per Draco?

Non credo sia possibile, anche se ora è una parte integrante della mia vita e non so se potrei escluderlo. Alzo gli occhi e lo guardo. I suoi occhi mi stanno trapassando con il suo sguardo intenso.

Quattro…

- Malfoy, se ti dico una cosa prometti di non scappare?

- Granger, a meno che tu non mi abbia drogato l’altra sera, lo abbiamo fatto e ora sei incinta, prometto che non scapperò… parola di serpeverde!

Tre…

- Sai vero che la parola di Serpeverde non vale nulla.

- Ovvio.

Due…

- Granger, scusami, ma lo devo fare. La faccia di Weasley è troppo verde dalla gelosia e non mi capiterà un’altra occasione come questa. Dopo mi dirai cosa mi vuoi dire…

Uno…

- Fare cosa?

BUON ANNO!

E subito dopo aver sentito questa frase, di nuovo le labbra di Malfoy sono sulle mia.

Di nuovo le stesse sensazioni piacevoli che quel bacio mi da mi attraversano come un fiume in piena e decido di assecondarlo. Di nuovo le mie mani sono tra i suoi capelli biondi e le sua mani di nuovo sui miei fianchi. Le urla di felicità per l’anno nuovo ci arrivano alle nostre orecchie solo come brusii come se il resto del mondo fosse stato improvvisamente escluso dal piccolo momento che ci siamo creati.

Lentamente le nostre labbra si separano.

Subito Draco guarda alle mie spalle e sorride.

- Il tuo caro Ron-Ron sta per morire. E’ verde di gelosia in un modo incredibile. Mi piace vederlo così… Granger giuro che non pensavo che lo avrei mai detto, ma se non fosse per la tua cotta enorme per lo straccione, non mi sarei mai goduto così tanto il momento in cui io, Draco Malfoy, rubo con così facilità la ragazza a Ron Weasley. Comunque… cosa volevi dirmi?

Lo guardo negli occhi e capisco che sono stata una stupida.

Io amo Ron…

Provo una leggera attrazione verso Draco solo perché sono stata molto a contatto con lui…

Io amo Ron…. o almeno credo.



 

Sospiro. Sono le sei e mezza di pomeriggio. Ultima lezione della giornata.

La lezione di Incantesimi oggi è piuttosto noiosa o forse sono io che non riesco a concentrarmi abbastanza.

Tutta colpa del furetto!

Dalla notte di capodanno sono passati ben due mesi… sono volati!

Grazie alla sua capacità di stronzo mangiamorte sono migliorata molto sia in pozioni sia in Difesa contro le arti oscure. Piton sembra che mi guardi con occhi diversi ora che frequesto il suo pupillo. Ieri mi ha dato un “Eccezionale” e non mi ha tolto neanche un punto.

Dopotutto essere amica di malfoy non è così male…

- Professor Virtuos, dovrei parlare con Hermione Granger

Alzo gli occhi dall’enorme libro che ho davanti e vedo Blaise che mi guarda preoccupato.

- Certo. Vada pure signorina Granger

Mi alzo titubante ed esco per parlare con Blaise.

Appena la porta si chiude alle mie spalle, mi giro e lo guardo.

- Che succede?

Lui mi guarda serio, fa un respiro profondo e comincia a parlare

- Draco è stato attaccato da un gruppo di mangiamorte. E’ in condizioni critiche e non si sa se supererà la notte. Granger, io…

Dopo questo smetto di ascoltare e il mio cuore perde un battito…




Buon Salve a tutti!
Cosa ne pensate del capitolo?
Il bacio tra Herm e Draco
L'uscita allo scoperto dei piccioncini
Ron verde
Draco in fin di vita
Spero vi sia  piaciuto e fatemelo sapere con una recensione!
Voglio ringraziare tutte le persone che hanno recensito l'ultima volta. Grazie, grazie e ancora grazie! Mi avete sorpreso (in senso buono) con tutte quelle recensioni e mi avete rallegrato molto la giornata.... fate il bis questa settimana? 
Ecco lo spoiler di questa settimana per ringraziarvi:

 

- E quindi hai infranto milioni di regole per venire qui solo per vedere un ragazzo che ti ha insultato e discriminato per anni che solo negli ultimi tempi è riuscito a diventare tuo amico e farsi perdonare?
- Si?
Provo a rispondere come se fosse un quiz.


Spero di avervi incuriosito
Alla prossima
Un bacio
Lola

 


 

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Capitolo 13
*** Esserci quando cadi è la mia specialità! ***


CAPITOLO 13: Esserci sempre quando cadi è la mia specialità!

 

- Granger tutto bene?

Draco sta per morire, una delle persone più importanti per me è in condizioni critiche.

Sì, lo ammetto. Non posso più negarlo. Draco Lucius Malfoy è una persona fondamentale nella mia vita. Mi è stato vicino, forse solo perché la McGranitt glielo ha imposto, eppure il suo sorriso, il suo modo di essere stronzo, le volte in cui mi ha difeso, quando mi ha aiutato a far ingelosire Ron mettendo a repentaglio la sua reputazione di principe delle Serpi, non mi sembrano azioni di una persona che è costretta a diventare per forza mio amico.

- Dove è adesso?

- Al San Mungo.Sono appena stato avvertito e mi sembravi una delle poche persone oltre a me, Pansy, Daphne Astoria e Theo che tenesse veramente a lui per questo te lo sto dicendo.

- Grazie mille…

Presa dall’ansia corro velocemente verso la porta principale e senza neanche pensarci appena varco la soglia del cancello di Hogwarts, mi smaterilizzo.

Mi ritrovo davanti ad un enorme edificio bianco.

Anche un babbano potrebbe capire che questo è l’ospedale.

Lentamente entro.

Subito una maginfermiera mi passa di fianco con una barella costringendomi a a schiacciarmi contro il muro. L’uomo steso sulla barella, aveva una profonda ferita che si apriva sul petto. Il respiro mi si blocca quando l’odore del sangue arriva alle mie narici.

Dopo aver fatto un respiro profondo, mi avvicino al bancone dietro al quale c’è un enorme cartellone con su scritto il nome dei pazienti e il rispettivo stato indicato con un pallino.

Subito cerco il suo nome  e smetto di respirare.

Draco Lucius Malfoy, camera 16, rosso.

Camera 16, rosso

Camera 16

Mi dirigo quasi correndo verso la sua stanza e lo vedo., disteso sul letto ricoperto di fascie.

Ha la faccia rilessata e se non fosse attaccato a delle macchine crederei che sta dormendo.

- Sei venuta qui anche tu?

Mi giro spaventata e vedo una ragazza alta e snella dai lunghi capelli biondi e dagli occhi azzurri.

Astoria...

- Greengrass che-

- Ti prego Hermione chiamami Astoria. Odio il mio cognome.

Cercando di non fare la faccia dell’idiota dopo aver sentito la frase che un esponente di una famiglia purosangue da generazioni quasi quanto i Malfoy ha appena detto

Mi siedo nella sedia accanto a Draco.

- Ok, Astoria. Potrei farti la stessa domanda.

- Io sono la promessa di Draco. I miei mi hanno ritirato dalla scuola perché secondo loro devo stare qui, seduta dove sei tu finché non si sveglia invece di seguire il mio cuore e stare con Rayn.

- Rayn?

- Purosangue. Del mio anno. Cioè senza offesa per Draco, è mio amico, ma preferirei stare a scuola con il mio ragazzo.

- Capisco.

- Non hai risposto alla mia domanda.

Faccio un respiro profondo e la guarda. E’ davvero bella e non mi sorprendo che sia la promessa di Draco anche se controvoglia.

- Draco è in un certo senso mio amico, così sono venuta a trovarlo.

- Certo…

Sorride e si appoggia allo stipite della porta scuotendo la testa come se sapesse qualcosa che io non so. Non mi piace questa cosa.

- E quindi hai infranto milioni di regole per venire qui solo per vedere un ragazzo che ti ha insultato e discriminato per anni che solo negli ultimi tempi è riuscito a diventare tuo amico e farsi perdonare?

In effetti il suo ragionamento non fa una piega.

Forse è vero che provo qualcosa di molto forte per Draco, ma amo anche Ron.

Lui è, nonostante gli ultimi tempi, l’uomo perfetto per me, il mio principe rosso.

- Si?

Provo a rispondere come se fosse un quiz.

Lei inizia a ridere. Dopo dieci minuti così, fa un respiro profondo e riprende a parlare senza togliere il sorriso da serpe sul volto.

- Se ne sei convinta tu, ne siamo convinti tutti. Io so solo che Draco per te non è solo un amico… e penso che lo sappia anche tu. Insomma non so come fate tra voi grifoni, ma tra le serpi se sai che avrai sua notizie presto non rischi di essere espulso dalla scuola come stai facendo tu.

Mi mordo il labbro.

Da quando sono una persona avventata?

- Forse e dico forse hai ragione…

Lei mi sorride e incrocia le mani sotto il seno.

- Non mi darai mai ragione del tutto, vero?

Sorrido anche io. Forse non è così male come pensavo.

- No…

- Mi potresti fare un favore?

La guardo stupita. Mi sta sul serio chiedendo un favore?

Lei deve capire quello che sto pensando.

- Ti ho svelato la tua cotta per il nostro Drake. Mi devi un favore!

- Serpe.

- Lo so. E allora me lo fai?

Sospiro ad annuisco.

- Trattalo bene. Ne sta passando di tutti i colori e ha bisogno di una persona come te al suo fianco.

- Ehi non ti ho mica detto che me lo sposo!

- Lo so, ma in questi ultimi mesi sorrideva più spesso e a meno che non si sia fatto di anfetamina dubito che fosse per noi. Credo che fosse per merito tuo…

- Davvero?

- Davvero… Bhè visto che ci sei tu ora io vado.

Scatto in piedi e la guardo sbalordita.

- Cosa? No. E se arrivano i suoi genitori?

Lo sguardo di Astoria si incupisce all’improvviso e prima di uscire definitivamente dalla stanza mi sorride in modo triste.

- Narcissa è chiusa in casa perchè il signore Oscuro non vuole che lei esca sapendo che potrebbe tradirli per Draco. Invece Lucius semplicemente se ne frega.

- Fammi capire. Suo figlio è in condizioni critiche e lui se ne frega?

- In un certo senso sì. E’ venuto qui solo per firmare essendo Draco minorenne.

Lo dice come se fosse una cosa ovvia, come se fosse normale che un padre se ne fregasse  in questo modo del figlio malato.

- Non ti scandalizzare. Lucius è fatto così. Ce ne siamo tutti fatti una ragione, anche Draco. Vado. Rayn mi aspetta! Ci vediamo in giro Granger!

- Ciao Astoria.

Appena lei chiude la porta mi giro verso Draco.

Sembra così tranquillo. Provo a sentirgli la fronte ed è calda, ma non troppo. Sembra migliorare.

Affianco al suo letto c’è una bacinella con un panno.

Lo prendo e dopo averlo inumidito glielo passo sulla fronte costringendomi a toccare i suoi capelli. Sono soffici e morbidi e profumano terribilmente di menta e caffè.

Nell’ora successiva aiuto un’infermiera a pulirgli le ferite spacciandomi per sua cugina. Per rendere almeno realistica la bugia mi trasfiguro i capelli di biondo platino come i suoi.

Appena l’infermiera esce, mi concentro sul respiro. E’ regolare.. è un buon segno.

Cullata da questo rumore lentamente chiudo gli occhi abbandonandomi in un sonno pesante.

___________________________________________________

 

Un raggio di sole attraverso una tapparella mi fa svegliare.

Un male atroce alla schiena mi ricorda dove mi sono addormentata.

Su una sedia… di fianco al letto di Malfoy.

Lentamente apro gli occhi e il mio sguardo assonnato incontra due occhi color ghiaccio che mi stanno fissando.

E’ riuscito a superare la notte

E’ sveglio.

Non so da quanto, ma non mi interessa. Se è sveglio vuol dire che sta meglio.

- Buongiorno.

- Giorno anche a te, Granger. Sei stata lì tutta la notte?

Annuisco mentre mi stroppiccio gli occhi e mi stiracchio.

- Non eri scomoda?

Io mi giro e gli sorrido. Si stava preoccupando per me…

- Un pò. Ho la schiena a pezzi…

- Vuoi sdraiarti qui? C’è un pò di spazio anche per te. Sono solo le cinque… hai tempo.

A quella parola qualcosa scatta nella mia testa.

- Cavoli! Devo tornare a scuola per le lezioni di stamattina e..

- Granger… E’ sabato….

Arrossisco imbarazzata e scatto in piedi sistemando la sedia al suo posto cioè qualche metro più lontano dal letto di Draco.

La avevo avvicinata per essere pronta a scattare in caso di emergenza.

Lo sento ridere e devo ammetere che mi è mancato sentire la sua risata che mi prende in giro.

- Che hai da ridere, furetto?

- Vieni qui Granger.

Mi avvicino e lui con uno scatto mi prende per un braccio e attira sul letto contro il suo petto.

Il suo odore mischiato a quello di disinfettante mi investe e mi fa rilassare completamente.

- Qui è decisamente più comodo, però ti do fastidio. Tu hai tutti quei tubi attaccati addosso. Tra noi due quello che deve stare comodo sei tu.

Lui mi fa appoggiare la testa nell’incavo tra la sua spalla e il suo collo.

- Non ti preoccupare. Sono comodissimo così. Grazie per essere qui…

- Prego. Ma che ne hai fatto del vecchio Draco Malfoy?

- Quello era Malfoy, non Draco. Può essere strano, ma per una volta non voglio pensare a tutto quello che mio padre mi ha inculcato.

Lo stringo più forte e mi addormento di nuovo.

Prima di cadere di nuovo tra le braccia di Morfeo sento una frase sussurrata.

- Grazie per esserci sempre quando cado…

- Non ti preoccupare Malfoy. Esserci quando cadi per farti rialzare ormai è una mia specialità, ma anche tu non te la cavi male.

Lo sento ghignare. Non si aspettava che fossi sveglia…




Salve bella gente!
Scusate per il giorno di ritardo, ma avendo già pronti un pò di capitoli mi sono presa una pausa e mi sono completamente dimenticata.
Spero che questo capitolo mi faccia perdonare, dopotutto non ho ucciso Draco (per ora...) e merito il vostro perdono.
Vi ringrazio per tutte le recensioni e mi dispiace di non essere riuscita a rispondere a tutti, ma le ho lette tutte e mi sono sbellicata dalle risate perché la maggior parte di voi mi avrebbe voluto cruciare per come ho lasciato in sospeso il capitolo.
Ma dopo questo mio monologo, ditemi: che ne pensate di questo capitolo diabetico?
Astoria gentile
Hermione che si accorge dei suoi sentimenti per il nostro Dracuccio
Draco dolce, quasi diabetico
Fetemelo sapere con una recensione
Per ringraziarvi di tutti i commenti che mi avete lasciato vi lascio uno spoiler mooooolto interessante sul prossimo capitolo. Eccolo qua:


- Vattene…

- No, lo sai perfettamente che non ti lascerò stare e che se sarà necessario ti seguirò.

Si gira furioso verso di me. Ha la faccia rossa e gli occhi leggermente lucidi.

- NO! VATTENE DAISY!

Spero , anzi , sono sicura di avervi incuriosito.
Alla prossima
Un bacione
Lola

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Capitolo 14
*** L'ultima pagina della sua vita ***


CAPITOLO 14: L’ultima pagina della sua vita

 

- Bhè Hermione, io vado.

Saluto con un cenno Calì mentre finisco il compito che la McGrannit ci ha assegnato.

Rimango sola, immersa completamente nel profumo della pergamena antica e nel fruscio delle pagine sfogliate. La biblioteca è il mio ambiente naturale, piena di silenzio e di piacevoli piccoli rumori; mi piace stare qui.

Faccio un respiro profondo e mi godo questa pace ricominciando a leggere il mio libro. Non riesco neanche a finire la prima frase che un rumore forte mi interrompe.

Alzo lo sguardo e vedo un Harry Potter piuttosto preoccupato con il fiatone.

- Che succede, Harry?

- Romilda Vane ha messo una pozione d’amore nei miei cioccolatini. Ron li ha mangiati  e ora è in Infermeria dopo che ha bevuto uno strano liquido in una bottiglia di Idromele.

Mi alzo di scatto e comincio a correre seguita da Harry.

Ron…

Ultimamente con il fatto che Draco è stato attaccato non l’ho visto molto.

La mattina in classe, il pomeriggio in camera ad aiutare il furetto a non perdere le lezioni, non che a lui importi qualcosa. Ora sta meglio…

Sto davvero pensando a Malfoy in questo momento?

Spalanco la porta dell’Infermeria e lo vedo.

E’ steso su uno dei letti bianchi della stanza, la faciatura gli circonda il braccio scendendo giù lungo il petto. Mi avvicino lentamente senza staccare gli occhi dal suo viso rilassato e gli prendo la mano.

Sono parecchio confusa

Quando ho saputo di Draco mi sentivo vuota, come se una parte di me si fosse staccata, ora sono solo preoccupata per un amico come se al posto di Ron ci fosse Harry o Neville o Ginny o Seamus…

- Dov’è il mio Ron-Ron?

Mi giro di scatto e vedo che non sono più sola: Silente, la McGrannit,Piton, Harry, Ginny e ora anche Lavanda sono sulla porta. Quest’ultima mi guarda scettica e una voglia sfrenata di tirarle un pugno in faccia mi sovrasta, ma resisto.

- Che ci fai tu qui?

- Si da il caso che io sia la sua…

Cosa sono per lui?

Cos’è lui per me?

- … amica

- Ma se sono settimane che non vi parlate!

- Herm… Herm… mione. Hermione…

Torno immediatamente ha guardare Ron come se avesse appena imprecato.

Lui ha reagito sentendo la mia voce?

Il rumore di alcuni singhiozzi mi risvegliano dalla trance in cui sono caduta. Mi volto e vedo Lavanda in lacrime che scappa via verso l’uscita.

- Ahh l’amore giovane. Fa molto male al cuore, ma aiuta a crescere.

Mi giro verso il preside e il suo sguardo mi trapassa. Lui sa qualcosa che io non so.

- Credo che il signor Weasley sia in buone mani.

Lo ha capito perfino il preside che sono cotta di lui… o almeno credo di esserlo…

Tutti se ne vanno. Chi con un sorriso complice, chi normalmente alzando le spalle. Appena la porta dell’infermeria si chiude mi volto verso Ron e gli prendo la mano.

E’ davvero lui che voglio al mio fianco per il resto della mia vita?

Sento una leggera pressione sul palmo della mia mano. Alzo lo sguardo e lo vedo con gli occhi aperti che mi guarda.

- Ci hai fatto prendere un bello spavento, Ron.

- Lo so. Ma dove sono tutti gli altri?

- Se ne sono appena andati.

- E tu no?

Il cuore comincia a martellarmi nel petto e mi sorprendo di me stessa. Non sta battendo forte perchè lui è contento di vedermi qui, ma perché ho paura che da un momento all’altro lui mi dica che gli piaccio e io non sprei cosa rispondere.

- Non mi sembrava giusto lasciarti qui da solo.

Brava Hermione, dagli speranza!

- Ok… Hermione ti devo dire una cosa che forse ti farà felice.

No, ti prego no.

- Mi piaci da un sacco di tempo, forse dal primo momento che ti ho vista e vorrei tanto sapere se è lo stesso per te.

Il respiro mi si blocca.

Aspetto questo momento da quando avevo 12 anni e ora che è arrivato non so che cosa rispondere.

- Ron, io…

Sospira.

- Capito.

Comincia ad annuire distogliendo lo sguardo dal mio.

- Senti Ron..

- Non c’é bisogno che tu lo dica. Sei innamorata di lui e io mi sono solo messo in ridicolo davanti a te. Se solo non ci avessi messo così tanto tempo a dirtelo...

- No. Assolutamente no.

Lui mi guarda sorpreso.

- Allora provi qualcosa per me?

Sospiro e cerco di trovare le parole giuste per non perdere un amico.

- Come dicevo io. Mi hai solo preso in giro.

Sentendo quelle parole fermo tutti i pensieri che mi girano nella testa e mi concentro sulla realtà.

- Cosa?

- Tutti i segnali che mi mandavi. Le occhiate, mi aiuti con i compiti, il tuo modo di sgridarmi…

- Il mio modo di sgridarti?

- Si e ora questo. Perché sei qui Herm?

Perché sono qui? Perché non sono andata con gli altri?

- Voglio scoprire cosa voglio.

- Herm non hai bisogno di scoprirlo. Tu lo sai già o avresti risposto subito di sì alla mia prima domanda. Hai solo paura di quello che potrebbe succedere.

Forse ha ragione.

Per una volta Ron è riuscito a capire una cosa prima di me…

Lui per me è come una seconda possibilità nel caso Draco non ricambiasse.

- Promettimi una cosa Hermione

- Cosa?

- Sii prudente e felice.

Gli sorrido e lo abbraccio sussurrandogli un lieve grazie all’orecchio.

-Va da lui.

- Ma-

- Starò bene, non ti preoccupare.

Senza perdere tempo comincio a correre verso la nostra camera… finalmente ho capito cosa voglio e ha un nome Draco.

Mentre salgo le scale inciampo e mi slogo una caviglia. Un dolore atroce mi invade, ma decido comunque di continuare a correre anche se zoppicando un pò

Apro la porta e lo vedo. Sta facendo la valigia non so per cosa, ma la sta facendo.

Ancora con il sorriso da ebete stampato in faccia mi avvicino.

Lui mi guarda con uno sguardo che mi fa rabbrividire: freddo e distaccato come quelli che mi lanciava prima che diventassimo “amici”.

- Che fai?

- Me ne vado. Il mio compito è finito.

Torna a fare la valigia ignorandomi con freddezza. Il sorriso mi muore sul volto.

- Ma l’anno non è ancora finito.

- Non importa sono venuto qui solo per quello stupido armadio e grazie  a te ho finito prima. Ora me ne torno a casa.

- Cosa? Non ha senso. Io non capisco.

- Ti ho solo usata Mezzosangue. Il mio obbiettivo era diventare tuo amico e riparare quell’oggetto.

Spalanco gli occhi incredula. Tutta una bugia? Non ci credo caro furetto.

- Quindi gli abbracci, lo starmi sempre intorno, aiutarmi e perfino la punizione sono serviti al tuo scopo?

Si gira tranquillo verso di me e ghigna.

- Sì, esatto. Perspicace la sanguesporco.

- Non ti credo

- Pensa quel che vuoi. Sono stato sincero per una volta.

- Perché me lo stai dicendo allora?

Vedo le sue pupille dilatarsi. Ha preparato bene la sua recita, ma non si aspettava questa domanda. Ho imparato a capire quando mente durante questi ultimi mesi, basta guardarlo negli occhi. Può mentire con il corpo e con la bocca… ma con gli occhi no.

- Per la gioia di vederti piangere mentre il tuo amichetto del cuore ti pugnala alle spalle.

- Non piangerò Malfoy. Dopotutto non vale la pena di piangere per una cosa che sapevi che sarebbe accaduta…

Colpito a affondato. Di nuovo una scintilla attraversa il ghiaccio dei suoi occhi.

- E questo dimostra che stai mentendo. Draco dimmi che ti succede!

- Come fai a sapere  se sto mentendo o no?

- Gli occhi

- Cosa?

- I tuoi occhi rispecchiano cosa provi. Quando sorridi, diventano più accesi. Quando sei seccato, sono più buii. Quando hai voglia di stuzzicarmi con uno dei tuoi giochetti si assottigliano e quando menti le tue pupille di dilatano.

- Che abile osservatrice, ma non sto mentendo e di certo non ti dirò cosa mi succede sperando che tu mi salva dal casino che è la mia vita, lurida mezzosangue. Sai il cespuglio che ha in testa ha bisogno di una strigliata. Forse non dovevi correre così forte…

Mi si blocca il respiro. Mi ero dimenticata perché correvo così veloce.

- Stavo correndo da te…

Un sussurro, ma nonostante questo lui lo sente. Per un attimo abbandona la maschera da duro e mi guarda come se avessi  detto una cosa strabiliante, poi scuote la testa e riprende il controllo.

Afferra la borsa convinto ed esce dalla stanza.

 

- Grazie per esserci sempre quando cado…

- Non ti preoccupare Malfoy. Esserci quando cadi per farti rialzare ormai è una mia specialità

 

Devo aiutarti a rialzarti come tu hai sempre fatto per me.

Stai mentendo

Non posso accettare questa cosa

Stai mentendo, lo so.

Mi fiondo giù dalle scale e lo vedo che attraversa il corridoio deserto con la sua borsa sulle spalle.

- Draco!

Lui si gira poi vedendo che sono io, sbuffa e continua a camminare solo più forte. Provo a corrergli dietro esasperata. Devo dargli una mano, che la voglia o no.

- Draco fermati!

- Vattene

- No, non me ne vado finché non mi avrai dato una spiegazione decente.

- Non sono affari tuoi.

Attraversa tutto il giardino. Sono sempre cinque o sei passi dietro di lui. La caviglia continua a farmi male, ma stringo i denti e continuo nonostante il dolore lancinante.

- Draco per favore. La caviglia mi fa un male cane, fermati e parliamone.

- Ne abbiamo già parlato mezzosangue.

- Draco, voglio solo aiutarti.

- Nessuno può aiutarmi!

Varchiamo il cancello e so che tra un pò si smaterilizzerà via.

- DRACO!

- Vattene…

- Draco…

Il dolore mi sta trapassando letteralmente e comincio a respirare male.

- Draco! ASCOLTAMI!

- Vattene…

- No, lo sai perfettamente che non ti lascerò stare e che se sarà necessario ti seguirò.

Si gira furioso verso di me. Ha la faccia rossa e gli occhi leggermente lucidi.

- NO! VATTENE DAISY!

A quel nome entrambi ci blocchiamo. Ha la faccia sconvolta e sembra che non respiri.

- C-come m-mi hai chiamato?

Sul volto di lui appare un sorriso malinconico quasi dolce, prima di smaterilizzarsi lasciandomi sola in balia dei miei pensieri.

Quasi del tutto assente torno in camera.

Appena apro la porta il suo profumo mi investe e una fitta al cuore mi colpisce. Proprio ora che sono sicura di quello che voglio lui se ne va chiamandomi Daisy.

Perché mi ha chiamato così?

Daisy è morta da quanto ricordo al quinto anno e …

Un lampo di genio attraversa la mia mente.

Il quaderno di Malfoy.

Presa da una furia sconosciuta comincio a rovistare tra i miei libri, ma niente.

Sto per correre in biblioteca per vedere se l’ho lasciato là quando lo vedo sul mio cuscino. In mezzo c’è un segnalibro che prima non c’era.





Salve bella gente, come va?
Qua da me diluvia.
Ma questo non centra nulla con il fatto che ora mi vorreste uccidere con tutti voi stessi per il capitolo.
Lo so, è un pò sconvolgente.
Finalmente Hermione capisce  (capire non è proprio il verbo adatto visto che Draco glielo ha praticamente urlato addosso) di essere Daisy ed è un pò sconvolta.
Come al solito finisco il capitolo con il fiato sospeso... lo so che mi vorreste uccidere, ma credetemi, vale la pena aspettare almeno il prossimo capitolo.
Detto questo, ringrazio tantissimo le persone che hanno recensito e mi scuso di nuovo per non aver risposto alle recensioni, ma torno a casa una volta alla settimana cioè il sabato e avendo il wi-fi solo qui sono costretta ad usare il mio tempo ad aggiornare e a leggere le recensioni prima di ripartire.
Non cruciatemi ve ne prego!
Ecco lo spoiler:


- Da quello che ho capito dalla lettera è andato a liberarla e si farà uccidere se ci andrà da solo e io pensavo che…

- Non possiamo aiutarlo Herm.

Mi giro e vedo Harry seduto sul divano con la testa tra le mani.

- E’ un mangiamorte. Non possiamo aiutarlo.

Spero di aavervi incuriosito
Un bacione
alla prossima
Lola

 


 

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Capitolo 15
*** Una lettera per Daisy ***


Capitolo 15: Una lettera per Daisy 
 
Con mano tremante lo afferro. 
Ho paura di ciò che potrebbe esserci scritto, ma se voglio sapere 
devo leggere la pagina che Malfoy ha scritto. 
Dopo aver fatto un respiro profondo lo apro e comincio a 
leggere. 
 
Cara Daisy,  
adesso mi rivolgo direttamente a te. 
Sono stanco di nascondermi dietro il mio cognome. Io ti ho 
amata fin dal primo momento che ti ho vista e in questa lettera 
mi voglio scusare per il mio comportamento in tutti questi anni. 
Come avrai già capito l’ho fatto all’inizio per attirare la tua 
attenzione su di me, poi per lo più per proteggerti. Perdonami! 
Non voglio solo scusarmi, voglio anche spiegarti quello che è 
accaduto nei mesi seguenti al giorno in cui sono stato marchiato 
contro la mia volontà. 
Mia madre veniva e viene ancora torturata per punire mio padre 
e io non posso sopportarlo ancora un minuto di più.  
All’inizio dell’anno avevo ancora intenzione di ignorare quello 
che provo per te come ho fatto per gli anni precedenti, ma non 
ci sono riuscito. 
Quando quella mattina a inizio settembre non ti ho vista al mio 
fianco, ho subito pensato che Voldemort aveva scoperto tutto e 
che era venuto a prenderti nel sonno. Non mi sono mai 
spaventato tanto. 
Ora tu mi crederai un vigliacco di prima categoria visto che 
neanche pronuncio il tuo nome e hai ragione. Non riesco a  pronunciarlo ad alta voce per paura che qualcuno mi senta e ti 
porti via da me per sempre. 
Tu non immagini neanche cosa provavo ogni volta che mi stavi 
vicino. 
A volte la notte mi svegliavo di soprassalto tremando perché 
avevo sognato che qualcuno ti uccideva. Mi bastava avvicinarmi 
al tuo letto e constatare che stavi bene per mettermi il cuore in 
pace.  
Da quando la McGrannit ci ha messi in punizione, mia madre 
non fa che elogiarti dicendomi che tu saresti perfetta per me, 
come se io non lo sapessi. Dice che sei l’unica persona che oltre 
a lei, tiene testa alla mia mente cocciuta perché lo sei quanto 
me, se non di più. 
Ora sicuramente ti starai chiedendo perchè io ti dica tutte 
queste cose adesso… bhè non lo so nemmeno io il perchè. Forse 
perché  stasera sfiderò il signore oscuro mentre cercherò di 
liberare mia madre e non so se ne uscirò vivo… o forse perché 
non ce la faccio più a vederti correre dietro a quello sfigato 
rosso.  
Non sono molto sicuro di quello che sto facendo.. il rischiare la 
vita in questo modo… deluderti dicendo che non mi importa 
nulla di te, come se fosse possibile. Forse solo di una cosa sono 
sicuro: ti amo Daisy.  
Non mi era mai capitato prima di incontrarti e credimi quando ti 
dico che ci ho messo degli anni prima di riuscire ad ammetterlo 
a me stesso.  
Dovevo dirtelo in faccia e invece da bravo vigliacco te l’ho scritto 
prima di scappare. L’unica cosa coraggiosa che ho mai fatto e 
quella di dimenticare “accidentalmente” questo mio quaderno su 
quel tavolo della biblioteca per farti scoprire tutto. Ti prometto 
che cercherò di tornare vivo e vegeto e te le dirò in faccia queste 
cose. Farò di tutto per che questo accada! Per ora posso dirti 
solo che ti amo e che mi mancherai Daisy... 
Mi mancherà tutto di te... 
I tuoi capelli indomabili, il tuo caratterino, i nostri litigi, quando 
mi chiamavi furetto platinato, i tuoi occhi... 
Mi mancherai Daisy 
Mi mancherai… Hermione. 
 
Leggendo il mio nome al posto di quello di Daisy, mi si blocca il 
cuore. 
Io ti ho amata fin dal primo momento che ti ho vista 
Lui mi ama… 
Mi mancherai Daisy 
Mi mancherai… Hermione. 
Io sono Daisy… 
Forse perché  stasera sfiderò il signore oscuro mentre cercherò 
di liberare mia madre e non so se ne uscirò vivo 
Presa da una foga incredibile prendo il diario e corro fuori dalla 
mia stanza fiondandomi nella sala comune dei grifoni. Le lacrime 
che cercano di venire Lì come mi aspettavo c’è Ginny che sta 
tranquillamente stesa sulle ginocchia di Harry. 
Vedendomi arrivare i due piccioncini si alzano e mi guardano in 
modo strano. 
- Hermione pensavamo che fossi con Ron. Perché hai gli occhi 
lucidi? 
Apro la bocca cercando di parlare, ma la voce mi muore in gola. 
Do la lettera a Ginny e mi siedo sul divano. 
Non devo piangere… 
Non devo piangere o loro capiranno che il sentimento che prova 
Draco è ricambiato e rischio solo di allontanarli. 
Vedo la testa di Ginny muoversi e leggere velocemente. Ad un 
certo punto si mette una mano sul cuore e sospira. 
- Herm è stupenda, però dimmi chi te l’ha scritta. 
- Draco Malfoy 
Li vedo spalancare gli occhi increduli e dopo una buona 
manciata di minuti durante i quali entrambi non riescono quasi 
a respirare, Ginny si riprende. 
- Ne sei sicura? 
- E’ la sua calligrafia. Ne sono più che sicura. 
Ginny sospira e mi guarda intensamente. 
- Herm… Malfoy è ricambiato? 
Ecco la domanda fatidica a cui speravo di non rispondere. 
Dico la verità e rischio di rimanere sola o mento ai miei migliori 
amici su una cosa che prima o poi verrà fuori? 
Guardo per un attimo Harry e mi immagino che di fianco a lui ci 
sia anche Ron. Non voglio mentirgli e spero che capiranno… 
- Sì… 
Vedo Harry cadere all’improvviso indietro. Per fortuna è vicino al 
divano. 
Faccio un passo in avanti per soccorrerlo, ma Ginny mi ferma. 
- Non ti preoccupare Herm, si riprenderà tra poco.Non ho capito 
perché tu sia qui invece che da lui. 
Faccio un respiro profondo e comincio a parlare. 
- Narcissa Malfoy viene torturata per punire Lucius. Draco aveva 
un compito dentro la scuola da parte di Voldemort e se non lo 
portava a termine Tu sai Chi avrebbe ucciso sua madre. Non 
sono da lui perché se ne è andato. Da quello che ho capito dalla 
lettera è andato a liberarla e si farà uccidere se ci andrà da solo 
e io pensavo che… 
- Non possiamo aiutarlo Herm. 
Mi giro e vedo Harry seduto sul divano con la testa tra le mani. 
- E’ un mangiamorte. Non possiamo aiutarlo. 
- Lui non vuole essere un mangiamorte. Lo è diventato per 
salvare sua madre. 
- Questo non cambia il fatto che lo sia.  
Sospira e mi guarda malinconico. 
- Aiutarlo significherebbe farci notare da Voldemort e dargli di 
nuovo la possibilità di ucciderci e avere la meglio su di noi. 
- Ma… 
Una buona risposta Hermione, una buona risposta. 
- Ma niente Herm. Se la caverà… 
Il mio cuore sentendo quelle parole si incrina pericolosamente. 
- Come puoi dire una cosa del genere? Stiamo parlando di un 
ragazzo di 17 anni che ha bisogno di aiuto per salvare sua 
madre. 
- No Herm. Stiamo parlando di Draco Malfoy, mangiamorte 
alleato di Voldemort e il ragazzo che per anni ci ha messo 
sempre i bastoni tra le ruote. 
Questa volta sono io a sospirare e a guardare con occhi 
imploranti Harry. 
- Ti prego Harry… Ha bisogno di noi. 
- Se avesse davvero bisogno di noi, te ne avrebbe parlato. 
- E’ orgoglioso… Non lo avrebbe mai fatto, lo sai benissimo! 
Lui mi viene vicino e mi prende per le spalle. 
- Se la caverà anche senza di noi. 
Non posso fare  a meno di scrollarmi le sue mani dalle spalle e 
di uscire di corsa dalla Sala Comune. Se pensa che mi fermerò 
perché me lo ha detto lui, si sbaglia. 
___________________________________________________ 
 
- Hermione vieni subito a mangiare! 
- Un attimo Gin, devo finire di leggere a proposito del marchio 
nero. Pensa sono riuscita a capire che c’è un modo specifico per 
scoprire dove si trova un mangiamorte. E’ un incantesimo di 
richiamo particolare e- 
Non riesco a finire. 
Ginny sospira e mi trascina di peso fuori dalla biblioteca. 
- Hermione devi smetterla! Passi ore e ore sui libri. Perfino la tua 
media si è abbassata e la cosa non ti tocca neanche un pò.
La guardo seria mentre entrambe ci dirigiamo verso il tavolo 
Grifondoro 
- Ginny, sono a un passo dal capire dove si trovi Draco. Se ci 
riesco posso andare ad aiutarlo e stargli accanto. 
- Hai mai pensato che fosse tutta una messinscena? Cioè sono 
passate ormai due settimane e lui non si è ancora fatto vivo, è 
possibile che sia stato tutto un piano per farti cedere 
- No. 
- Sicura? 
-O ha ideato quest piano quando era piccolo o non lo è. Ha 
scritto la prima pagina del diario con la calligrafia di un bambino 
di 10 anni. 
- Sei proprio cotta, eh? Si vede tantissimo da come lo difendi 
Arrossisco violentemente e mi metto velocemente seduta nel 
mio posto subito dopo essermi guadagnata uno sguardo 
divertito da parte di Ginny. 
Cominciamo a fare colazione tranquillamente quando sento 
qualcuno che tossisce in modo insistente alle mie spalle. Mi giro 
e vedo la McGrannit che ci fissa intensamente. 
- Potter, Granger… nel mio ufficio. 
Ci alziamo e seguiamo la professoressa fino a destinazione. 
Durante il tragitto, un brutto presentimento mi travolge.  
Appena entriamo nell’ufficio capisco che si tratta di Draco… non 
può essere altrimenti o Blaise, Pansy, Theo e Astoria non 
sarebbero qui. 
- Bene, vi ho convocati qui perchè ho delle spiacevoli notizie. 
Riguardano il signor Malfoy. Ecco… lui è stato ucciso. Capisco 
che- 
Non sono riuscita a sentire più nulla. Non volevo sentire più 
nulla 
- Non può essere! 
- Si calmi signorina Granger 
- Non posso calmarmi. Come può chiedermi di calmarmi.
 
Il mio respiro comincia ad aumentare di velocità così come il 
battito del mio cuore. All’improvviso le gambe non riesc
cono più a 
tenermi in piedi. Cado in ginocchio. 
Sento le mie lacrime calde scendere dalle mie guance. 
Lui non può essere morto… 
- Me lo aveva promesso… 
- Hermione 
Harry si inginocchia accanto a me e mi abbraccia. 
- Me… me lo aveva promesso. 
- Cosa le aveva promesso signorina Granger? 
- Che sarebbe tornato da me. 





Ehilà 
Come vi è sembrato questo umile captolo di passaggio?
Lo so, volete cruciarmi. Draco morto non piace a nessuno e neanche un'autrice morta giusto? Per cui abbiate pietà di me ancora per qualche capitolo, poi potrete uccidermi.
Ora saperte perché ho detto qualche capitolo fa "Per ora..."
Ringrazio tantissimo le persone che hanno recensito l'ultimo capitolo.
Grazie, grazie e ancora grazie
Ecco lo spoiler di questa settimana:

 
E anche se non ne sono del tutto sicura e fidarsi di un 
mangiamorte non è il massimo, dico quella parola voltando per 
la prima volta, purtroppo neanche l’ultima, le spalle ai miei 
amici. 
- Accetto Pansy, accetto 

Ta Dahhh
Alla prossima settimana
Un bacione
Lola

 

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Capitolo 16
*** Il nulla irrompe ovunque io mi trovi ***


Capitolo 16: Il nulla irrompe ovunque io mi trovi

 

Vuota.

Non credo di essermi veramente mai sentita così.

Come se nulla importasse più, quasi sperando che arrivino all’improvviso i mangiamorte ad ucciderci.

Potresti rivederlo se morissi

Scaccio dalla mia mente il pensiero che mi perseguita da giorni.

E’ morto…

E’ morto senza sapere che la donna che amava da anni finalmente ha aperto gli occhi e lo ricambia. Senza sapere che la sua Daisy lo ama dall’inizio dell’anno e ci ha messo tanto per capirlo… troppo.

Mi giro dall’altra parte del letto cercando di trattenere le lacrime che ancora una volta vogliono uscire.

Che stupida che sono stata.

Come ho fatto a non capire che sono io Daisy, come ho fatto a non capire che aveva bisogno di una mano.

- Harry non possiamo più coprirla.

Stanno di nuovo bisbigliando…

- Ginny, la McGrannit sa che non si muove dal suo letto da settimane e sta cercando qualcuno che possa aiutarla.

- Ma nessuno è ancora riuscito a farla alzare. Sono così preoccupata.

- Non ti preoccupare Gin. Quando è stata l’ultima volta che ha mangiato?

- Ieri pomeriggio. Sono riuscita a farle mangiare un pò di caramelle.

- Ok.Tieni ho un panino e una bottiglia di acqua. Li ho presi dalla cucina senza farmi vedere. Daglieli, falla mangiare… falla reagire! Non poso sopportare di vederla ancora così. Rivoglio la mia Hermione.

- Farò quel che potrò.

Sento la porta della mia stanza aprirsi e dei passi che si avvicinano al mio letto.

- Hermione, sono tornata.

Non dico nulla.

Continuo a fissare il vuoto.

- Ho portato un panino e dell’acqua.

La vedo appoggiare il mio pranzo sul comodino e sedersi sulla sedia di fianco al mio letto.

- Herm, siamo tutti preoccupati per te. Non mangi praticamente nulla, non ti muovi dal letto e respingi le persone, particolarmente Harry. Perché non mi vuoi dire cosa ti sta succedendo?

Distolgo lo sguardo dai suoi occhi azzurri lucidi e fisso un punto indefinito sulla porta.

- Hermione ti prego torna quella di prima. L’allegra, intelligente e stupenda Hermione. Sono settimane che stai qui, sdraiata sul tuo letto senza fare nulla. Hermione, tu-

Decido di fermarla.

- Non ho mai amato una persona così tanto e non riesco a perdonarmi il fatto che l’ho capito troppo tardi. Sei contenta?

- Oh Herm…

Sento due braccia che mi circondano e mi stringono forte.

Quanto vorrei che quelle braccia fossero di un’altra persona…

- Hermione hai affrontato i mangiamorte più temibili in questi anni, supererai anche la morte del furetto… scusa, non riesco ad abituarmi a chiamarlo Draco.

Un lieve sorriso apparve senza volerlo sul mio viso e Ginny vedendolo mi stringe ancora di più.

- E’ il primo sorriso che vedo da settimane. Harry ne sarà felicissimo. Vuoi salutarlo?

- No

Il volto di Ginny si incupisce all’improvviso.

- Per quanto non vorrai ancora vederlo? Lo sai che non è colpa sua.

Una rabbia disumana mi trapassa.

- So benissimo che non è stata colpa sua, ma questo non cambia il fatto che se mi avesse dato una mano forse avremo trovato Draco e lo avremo potuto salvare. Se non mi avesse voltato le spalle forse Draco sarebbe vivo.

- Stai dicendo bene: forse. Non sapremo mai cosa sarebbe accaduto

Di nuovo le lacrime cercano di farsi strada per uscire dai miei occhi e innondare il mio volto

- Lo avremo potuto salvare… ecco cosa sarebbe accaduto.

- Herm, io-

- Lasciami sola Gin

Vedo la rossa sospirare e uscire dalla mia stanza chiudendo la porta.

Di nuovo i miei pensieri occupano la mia mente fino a che non mi addormento.

Non so di preciso per quanto tempo rimango con gli occhi chiusi, so solo che ad un certo punto qualcosa mi li fa aprire. La scena che mi ritrovo davanti è sicuramente un sogno.

Draco Malfoy è concentrato a guardarmi dormire.

- Ti sei svegliata finalmente.

Un sogno… non può essere altro.

- Mi manchi sai. Non mi è mai mancata una persona così tanto… forse dipende dal fatto che non ho mai amato una persona in questo modo…

Lui mi sorride dolce, poi ghigna

- Ho battuto lo sfregiato allora!

- Mi è mancata perfino la tua voce…

- Allora devi essere proprio impazzita

- Piuttosto innamorata pazza di te.

Vedo i suoi occhi grigi diventare lucidi, si avvicina, si stende accanto a me e mi abbraccia.

- Non sai per quanto ho sperato che me lo dicessi

- Un pò in ritardo, ma l’ho capito

Lo sento ridere

Alzo la testa e lo guardo.

Mi sembra tutto così vero

I suoi occhi, il suo viso…

Non mi sono mai resa conto di quanto io sia dipendente da lui.

- Hermione, forse ti sembrerà strano, ma devi perdonare lo sfregiato e andare avanti. Io ormai non faccio più parte della tua vita…

- Non è vero. Ne farai sempre parte.

Di nuovo le sue braccia forti mi circondano.

Io mi avvicino e lo bacio.

Lentamente lo sento che sparisce. Sento che sta svanendo…

Apro gli occhi e vedo che davanti a me non c’è nulla, nemmeno il mio letto. Tutto bianco. Il nulla più assoluto.

Scatto seduta in preda ai brividi e il mio sguardo si scontra con uno color miele e mi sorge spontanea una domanda: perché mai Pansy Parkinson è nella mia camera?

- Granger, incubi eh? Inoltre noto dal tuo sguardo che non ti aspettavi di vedermi qui.

- Hai indovinato Parkinson. Mi hai sorpreso… Illuminami dicendomi il perché tu sia qui.

Lei ghigna e incrocia le braccia.

- Ti sei mai chiesta quante cose sono accadute perché tu ti sei impicciata negli affari di Draco?

Litigi

Amicizia

Punizioni

Amore

Baci

Vuoto

Delusioni

Lacrime

Pianti

- Tante cose… Vai al punto.

- Io so una cosa che è ben chiara a tutti quelli come me cioè-

- Le stronze bisbetiche?

- No, quelli al mio livello.

- Cosa ti è così chiaro Parkinson?

Lei sorride in un modo che mi fa rabbrividire.

-Draco è vivo e vegeto.

Il mondo intorno a me si blocca. E’ vivo?

- Se questo è uno scherzo è proprio di cattivo gusto.

- Non sto scherzando. E’ vivo e lo potrai vedere se…

- Se?

Pansy sorride di nuovo e si siede nella poltroncina poco distante dal mio letto incrociando le gambe.

- Ho sentito che tu e Harry Potter non siete in buoni rapporti, no?

- Non ci parliamo da un po’...

- Bene. vado al sodo. Il signore oscuro ha bisogno della tua conoscenza negli incantesimi perchè secondo lui sei insostituibile e ti vuole incontrare un paio di volte per chiederti chiarimenti, poi potrai tornare alla tua vita di sempre.

La guardo sbalordita. Mi sta davvero chiedendo di tradire tutti i miei amici e le persone che conosco, gli auror e l’ordine?

- Sei seria? Stai davvero chiedendo a me,amica di Harry Potter di voltargli le spalle in questo modo?

- Non lo chiamerei un tradimento, ma uno scambio.

- Un scambio? Io cosa ci guadagno?

- La vita di Draco. Sappiamo dov’è e lui è solo con solo una bacchetta in mano a proteggerlo. Un po’ poco contro decine di mangiamorte pronti ad ucciderlo in qualsiasi momento. Allora che ne dici?

Mi si blocca il fiato.

Tradire Harry… tradire i Weasley per una cosa che non so nemmeno se è vera.

- Voglio una prova di ciò che stai dicendo.

- Lo sapevo che me lo avresti chiesto. Ecco qua.

Dalla tasca della giacca estrae una foto. E’ in bianco e nero. Al centro si vede un uomo biondo che cammina guardandosi in torno per le strade di Notturn Alley. La data sul retro dice che è stata scattata tre giorni fa. Solo guardandolo, mi si stringe il cuore. E’ vivo veramente?

- Se io dicessi di no?

- Direi che è un vero peccato che Draco sia morto accidentalmente in un incidente procurato da….. che ne so… un babbano ubriaco.

- Quindi la scelta è collaboro o Draco muore? Mi sembra più un ricatto.

- In effetti non hai tutti i torti. Allora? Accetti?

Fidarsi o no?

Fidarsi di una mangiamorte  e tradire i miei amici o rischiare e sperare che quello che mi ha detto è falso?

Di solito quando una mi fa una domanda so sempre come rispondere, i libri mi hanno aiutata molto, ma la risposta a questa domanda non te la insegnano i libri… semplicemente sai già la risposta e perfino ciò che ti spinge a dirlo.

Voglio bene a Harry e a tutti gli altri,nonostante tutto,  ma non voglio vivere un altro secondo senza sapere se Draco è vivo o no.

Devo trovarlo e dopo che lo avrò fatto lo prenderò a mazzate per quello che mi ha fatto per poi baciarlo.

Questo è il mio piano.

Lo amo troppo e anche solo pensare di continuare a vivere senza di lui mi distrugge.

E anche se non ne sono del tutto sicura e fidarsi di un mangiamorte non è il massimo, dico quella parola voltando per la prima volta, purtroppo neanche l’ultima, le spalle ai miei amici.

- Accetto Pansy, accetto






Ehilà!
Come vi è sembrato il capitolo?
Lo so, ho stravolto un pò il carattere combattivo di Hermione e credo che questo sia stato uno dei capitoli più difficili da scrivere per me. Volevo esprimere il dolore di Hermione per farvi intendere quanto amasse Draco e credo di esserci riscita, anche se non benissimo.
Che ne pensate?
Hermione che non vole vedere Harry
Ginny preoccupata
Il sogno di Hermione
La proposta di Pansy e soprattutto la risposta sciccante di Hermione (non ci credevo pure io quando l'ho scritto)
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo
Ringrazio tanto le persone che hanno recensito e vi prometto che la prossima volta risponderò a tutte, ma come sapete il mio wi-fi non mi permette di fare molte cose se non aggiornare.
Ecco lo spoiler di questa settimana:

 

- Sei passata da Grifondoro amica di Potter a futura mangiamorte pupilla di Voldemort. Che cambiamento...

Faccio un sorriso malinconico e riprendo a camminare veloce.

- Già… un gran cambiamento…

Spero di avervi incuriosito e di non avervi sconvolto troppo con un'Hermione piuttosto diversa.
Alla prossima
Lola

 

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Capitolo 17
*** Per essere cattivi ci vuole stile ***


Capitolo 17: Per essere cattivi, ci vuole stile.

 

Cammino svelta sui tacchi alti che Pansy mi ha dato. Neri, come gli abiti e come il mio umore. Sono tre settimane che ormai sono qui e ancora nulla che riguardi Draco. Intanto raccolgo informazioni su ciò che fa Voldemort e le invio in forma anonima alla McGrannit sperando che non si accorga che sono io a mandargliele. Il signore Oscuro mi fa molte domande precise e per il bene di Harry e dei miei amici ad alcune non rispondo. E’ vero che in questo momento le cose tra me e Harry non vanno bene, ma non per questo lo consegnerò a Voldemort.

- Hermione ti vogliono nella sala riunioni.

Mi giro e vedo Astoria che cammina veloce al mio fianco. Dopo aver scoperto quello che sto facendo per Draco, si è fatta trasferire qui a Malfoy Manor con la scusa di voler stare vicino al suo Signore. I suoi genitori, sentendo quelle parole, sono diventati euforici e l’hanno accontentata.

- Cavoli Granger ci sai fare con i tacchi. Vai più veloce di un giaguaro.

Ringrazio mentalmente Ginny per le lezioni extra di “Come camminare sui tacchi a spillo”

- Grazie. Nessuna notizia di Draco?

- Sì e se rallenti un secondo te le dico senza avere il fiatone.

Non riesco a sentire tutta la frase… smetto di ascoltare al “Sì”.

Mi blocco in mezzo a uno degli innumerevoli corridoii dell’enorme Manor fissando la bionda con uno sguardo carico di attese.

- Ok, ora che ho la tua completa attenzione ti dico tutto. Draco ha appuntamento con un mangiamorte tra una mezzora al Brew, a Londra in centro. E’ un piccolo locale per maghi, molto appartato e sicuro. Non sa chi ci sarà ad attenderlo per cui siamo a cavallo. Devi solo convincere il Signore Oscuro a mandare te da sola.

- E dici che siamo a cavallo? Direi piuttosto che abbiamo messo solo la sella. Cercherò di convincerlo. Stavo andando giusto da lui.

Lei mi guarda dalla testa ai piedi e sorride  sorpresa.

- Sei passata da Grifondoro amica di Potter a futura mangiamorte pupilla di Voldemort. Che cambiamento...

Faccio un sorriso malinconico e riprendo a camminare veloce.

- Già… un gran cambiamento… Harry mi ha voltato le spalle quando gli ho chiesto di aiutarmi a proteggere Draco

- Sei ancora arrabbiata con lui allora?

- Puoi dirlo forte! Ora devo entrare. Augurami buona fortuna.

- In bocca al lupo Herm!

Faccio un respiro profondo e apro la porta della Sala principale del Manor e subito i suoi occhi rossi puntano su di me.

Anche se so che non mi farà nulla perchè ha bisogno di me, ogni volta che mi guarda non posso fare a meno di rabbrividire e pensare che abbia scoperto la mia copertura.

- Signorina Granger, che piacere che lei sia venuta alla nostra riunione. Prego venga a sedesi vicino a me.

Senza far trapelare alcuna emozione dal mio volto mi accomodo di fianco al professor Piton senza sorprendermi di trovarlo lì.

Lo sapevo che era un mangiamorte. Fin dal quarto anno…

- Signorina Granger, si è informata sull’argomento che le avevo chiesto?

- Sì, mio signore.

- Buone notizie?

- Purtroppo no signore. Da quello che ho letto, una volta dopo aver riacquistato il corpo originale, non è possibile creare altri Horcruks essendo l’anima troppo rovinata dai crimini che avete commesso per crearli. Dovrete affrontare Harry Potter faccia a faccia, magari facendo leva sui sensi di colpa. Funzionano sempre con lui…

- Bene signorina Granger. Nonostante le cattive notizie ha fatto un buon lavoro e grazie per il consiglio prezioso. Lo userò di certo. Si è informata su quanti Horcruks mancano?

- Ne mancano quattro: lei, Nagini, il diadema e Harry signore.

Le sue pupille si allargano rendendo gli occhi ancora più spaventosi.

- E la coppa? E il diario? E il medaglione?

-La coppa signore l’ha distrutta la signorina Weasley, Ginevra. Il diario, Harry al secondo anno e il medaglione Silente. Sanno come distruggerla, signore, dovrebbe essere cauto…*

- Non si preoccupi, lo sarò… Può andare, ora comincia la vera riunione e come sa non può farne parte. Sarà una riunione molto lunga.

- Certo, mio Signore

Ghigno come faceva sempre Draco e esco dalla stanza.

Appena la porta si chiude dietro di me, faccio un respiro profondo. Non ho ottenuto il permesso che volevo, ma ho un pò di tempo per vederlo dopo settimane che non ci vediamo.

Afferro con una velocità spropositata il mantello nero che il Signore Oscuro mi ha donato appena sono arrivata qui al manor con la scusa di non essere riconosciuta e mi smaterilizzo.

Appena riapro gli occhi mi trovo davanti ad un bar piuttosto malandato e non so come faccia l’insegna a stare su con quella corda consumata.

Entro velocemente dentro il locale e maledico i tacchi che mi hanno costretto a portare. “Per essere cattivi ci vuole stile” aveva detto Pansy appena arrivata al Manor… Ora però stanno attirando terribilmente l’attenzione su di me, per fortuna il cappuccio mi copre del tutto il viso e nessuno riesce a riconoscermi, infatti tutti si zittiscono e distolgono lo sguardo.

Non ho molto tempo. Spero che Draco sia puntuale.

Il rumore della campanella attaccata alla porta mi fa sobbalzare.

Guardo distrattamente l’orologio.

Puntuale come un’orologio svizzero. Tre e mezza precise

Una persona vestita in modo sportivo si siede di fronte a me sospirando.

- Non mi unirò a voi. Qualunque sia la proposta.

La sua voce mi comincia a rimbombare nella testa.

E’ vivo allora…

- Io non voglio farti nessuna proposta…

Alzo lo sguardo e incontro il suo.

E’ molto stupito di vedermi così.

- Hermione…

Ora passa dallo stupito al preoccupato.

Non riesco a staccare gli occhi dai suoi e non riesco a fermare quella lacrima solitaria che ora cade lentamente seguendo il profilo della guancia.

- Sai, quando Pansy mi ha detto che eri vivo non le credevo, ma ora che sei davanti a me io…

- Hermione, devi andartene da qui sei in pericolo.

- Sono dalla parte sbagliata per cui-

- Ancora peggio di prima. Non capisci? Sono diventato un mangiamorte anche per proteggerti da loro.

- La stessa cosa che ho fatto io. Se non avessi accettato di aiutare Voldemort ora tu saresti morto.

Lui si raddrizza sulla sedia e mi guarda stupito.

- Tu stai aiutando Tu sai Chi?

Io sospiro e mi asciugo il viso.

- Ho dovuto farlo. La scelta era o io dalla sua parte o tu morto definitivamente. Mi avevano appena detto che tu eri ancora vivo e questo ha condizionato molto la mia scelta.

- Potter sa quello che stai facendo?

- Non sa nemmeno dove sono. Il signore Oscuro mi ha detto che ci saresti stato venerdì alla riunione e saresti stato la mia ricompensa per il mio duro lavoro.

- Ti devo portare in un luogo sicuro.

Mi afferra per un braccio e ci smaterilizziamo in una camera piuttosto disordinata. Credo che siamo al Paiolo Magico

Lo guardo e lui mi invita a togliermi il mantello nero.

Ha l’aria stanca e parecchio sciupata, ma questo non mi ferma dallo sfogarmi completamente.

- Tu sei un codardo!

- Cosa?

- Non hai avuto le palle per anni di dirmi quello che senti . Mi fai leggere una diario dove hai scritto quando tu tieni a me, poi mi lasci soffrire per settimane lasciandomi in un mare di sensi di colpa per non averti detto prima che ti amavo. Sei solo un bast-

Non riesco a finire la frase perchè le sue braccia mi afferrano e le sue labbra sono sulle mie. Un calore innaturale mi trapassa il corpo e non so come ma mi ritrovo a ricambiare. Se non fossi ancora arrabbiata con lui, sarebbe stato un bacio perfetto. Lentamente, anche se non abbastanza secondo me, le sue mani e il suo viso si allontanano da me e un sorriso smonco appare sul suo viso d’angelo.

- Non pensare che questo sistemi tutto.

- Non lo penso infatti.

- Bene, perché dopo tutto quello che mi hai fatto mi ci vorrà un pò per perdonarti.

- Ti capisco

- Ok, bene…

Un silenzio imbarazzante irrompe nella stanza, finchè dopo neanche un minuto, lo spezzo.

- Non cambia nulla, ricorda

Lo afferrò velocemente per il braccio e lo attiro verso di me dandogli un bacio che esprime tutto quello che ho provato in questi mesi. Lo sento sorridere sulle labbra e rispondere al bacio rendendolo più passionale. Sento le sue mani morbide che dopo essersi posate sui miei fianchi mi attraggono verso di lui. Passano minuti o forse ore e ho ancora voglia di stare tra le sue braccia forti con le sue labbra sulle mie. Per mancanza di ossigeno, mi costringo a staccarmi dal mio paradiso personale e subito tutta la sofferenza che mi ha causato con il "suo modo di proteggermi" mi cade addosso.
Non voglio che mi veda piangere, non voglio che veda quanto mi è mancato. 
Abbasso lo sguardo e velocemente afferro il mio mantello nero e sto per andarmene quando la sua mano mi afferra e mi fa voltare. Appena incontro il suo sguardo color tempesta, non riesco a non pensare che ho passato giorni interi cercando di convincermi che non avrei mai più rivisto degli occhi del genere. Ma a quanto pare mi sbagliavo…

Non riesco a trattenere le lacrime che ora scivolano calde lungo le mie guance. Lui, appena le vede, fa un passo in avanti e io subito uno indietro. Spalanca gli occhi e mi guarda stupito.

- Mi hai fatta soffrire sul serio. Se eri vivo, sapevi come ero ridotta?

Lui annuisce e io mando giù il nodo alla gola che mi si era formato, mentre cerco di non singhiozzare senza ottenere grandi risultati.

- Quindi dichiari di amarmi e poi mi lasci soffrire in quel modo?

- Sono stato costretto a farlo. Mi avresti trovato nel giro di pochi giorni con il tuo incantesimo e sicuramente saresti venuta da me a farti uccidere.. Non potevo permettertelo.

- Così mi hai fatto credere che fossi morto?

- Se ci fosse stata un’altra soluzione per tenerti al sicuro l’avrei fatto

Sospiro e mi siedo sul letto.

- E la lettera per Daisy?

- L’ho scritta prima di decidere che me ne sarei andato. Il piano era farmi odiare così non mi avresti mai più cercato. In futuro ti saresti sposata e saresti stata felice. Io in qualche modo sarei sopravvissuto. Ma dopo...

- Ma dopo mi hai chiamato Daisy.

Lui sorride con quel suo modo malinconico e si siede accanto a me.

- Già… allora capì di essere nei guai e che tu avresti riletto il diario e avresti trovato la lettera. Ho passato interi giorni a pensare come fare a tenerti lontana da me e da tutto il mio mondo e sono giunto solo a questa soluzione. Ho contattato lo Sfregiato…

- Harry?

- Sì.

- Harry sapeva che tu eri vivo?

- Sì, e lui mi ha aiutato ad entrare a scuola. Tu stavi cercando l’incantesimo e eri chiusa in biblioteca, quindi non mi hai visto. Sono andato dalla McGrannit e le ho chiesto di darvi la notizia.

Annuisco.

- E tua madre?

- L’ho salvata appena in tempo. Ora è in Provenza in una delle tante tenute che noi Malfoy abbiamo. Ti prego Hermione, cerca di capirmi…

- Scusa cosa pensavi? Rimanere morto per il resto dei tuoi giorni? Lo avrei scoperto prima  o poi!

- Lo so , ma-

- Ho pensato più volte alla morte, ero completamente stravolta. Non riuscivo neppure a mangiare. Sei una delle persone a cui tengo di più al mondo e appena lo scopro tu ti fingi morto per proteggermi? Pensavo che ero una stupida a non aver capito prima quanto io tenessi a te e quanto io ti ami sul serio e mi sentivo terribilmente in colpa. Non riuscivo a perdonarmi Draco! Capisci?Più ci pensavo più credevo che sarei rimasta sola per tutta la vita per paura di far soffrire qualcun altro. Se andava bene Ginny mi sentiva parlare due o tre volte al giorno. Ero distrutta.

- Lo so e mi dispiace tantissimo

Sospiro di nuovo e mi alzo in piedi senza staccare mai gli occhi dal suo viso.

- E’ questo il tuo problema…

Mi guarda in modo interrogativo si alza anche lui in piedi.

- Quale problema?

- Mi lasci fuori dalla tua vita come se non centrassi nulla-

- Non è vero!

- Questo lo devi dire a te stesso per autoconvincerti. Sai benissimo che è la verità. Mi lasci fuori da ogni tuo piano e persino da una probabile relazione tra noi due.

- Esagerata, è-

- La verità, io sono stanca di essere messa da parte e non so se riuscirò a fidarmi di nuovo.

- Herm, dammi una possibilità ti prego…

- Ci penserò.

Indosso il mantello ed esco da quella stanza, cercando di asciugarmi il viso con le mani. Sento alcune gocce che bagnano i miei capelli e alzo la testa verso il cielo.

Manca solo la pioggia.

- Hermione!

Mi giro e vedo Draco sotto la pioggia come me che corre nella mia direzione.

Ad un certo punto, il suo viso cambia espressione.

- Hermione! No!

Poi il buio più nero.


* Ho deciso di cambiare il numero di Horkrucks da distruggere, perché non sapevo come giustificare il fatto che sono stati distrutti anche senza l'aiuto di Hermione e il viaggio alla ricerca di essi.

Ehilà!
Scusatemi se non ho aggiornato la scorsa settimana, ma ho deciso di saltare l'aggiornamento per dedicarmi completamente al ripasso delle mie materie incredibimente babbane così d'avere questi miei ultimi giorni di vacanza liberi per scrivere qualche capitolo per portarmi avanti.
Come seconda cosa ringrazio tantissimo quelli che hanno recensito l'ultima volta.
Sono stata brava e ho risposto a tutti.
Terzo: cosa ne pensate del capitolo?
Hermione sotto sotto ancora buona
Draco ancora vivo che non capisce che l'ha fatta soffrire
Il finale in sospeso
Lo so volete cruciarmi a sangue ma resistete ancora un pò, ve ne prego!
Ecco lo spoiler:

 

Tutto è come l’ho visto l’ultima volta tranne un piccolo particolare.. biondo per la precisione.

Il mio sguardo si trattiene troppo su di lui e lascio intuire a Voldemort il motivo.

Lo vedo spalancare i suoi enormi occhi rossi e sorridere in un modo che mi fa venire brividi.

- Sei innamorata di lui?

Spero di avervi stuzzicato al curiosità.
Aggiornerò il prossimo venerdì pomeriggio, forse un pò più tardi visto che con grande rammarico le vacanze sono finite anche per la vostra povera Lola che deve tornare in quella scuola babbana e non vede l'ora che arrivi Natale per dormire fino a tardi di nuovo.
Un bacione e in bocca al lupo a tutte le persone che lunedì ricominciano!
Lola 

P.S. Visto l'incombente inizio del mio incubo, ho bisogno di molte recensioni anti-depressive per cui ... RECENSITE IN MOLTI!!!!



 

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Capitolo 18
*** Prigionieri... ***


Capitolo 18: Prigionieri…

 

Una goccia cade sul mio viso facendomi risvegliare.

Non so dove mi trovo, ma mi basta un’occhiata in giro per capire che non mi trovo in un posto sicuro.

Sono in una cella, piuttosto umida e buia che non promette nulla di buono.
Sento che qualcosa di viscoso scende dalla mia fronte. Metto la mano dove sento scendere il liquido e un dolore lancinante mi trapassa. Ritiro la mano velocemente.

Devo aver battuto la testa da qualche parte…

Provo a ricordare senza molto successo cosa è accaduto dopo aver visto Draco che mi viene incontro.

Nulla.

Qualcosa mi ha colpito e buio.

Provo ad alzarmi in piedi nonostante mi giri vorticosamente la testa e provo a camminare. A passi lenti riesco a raggiungere la porta che si trova dal punto opposto della stanza e ad affacciarmi alla piccola fessura.

Non c’è nessuno.

Provo a cercare la bacchetta nelle mie tasche, ma come pensavo non c’è. Mi siedo stanca di fianco alla porta aspettando qualunque segno di vita che , per mia disgrazia, non tarda ad arrivare.

La porta si spalanca e un uomo incappucciato mi afferra per le braccia e mi trascina a malo modo su per delle scale. Solo quando entriamo in uno dei corridoi principali capisco dove siamo: Malfoy Manor.

L’uomo mi fa entrare con una spinta dentro la sala facendomi cadere.

Per quanto tempo sono rimasta incosciente?

Per quanto tempo non ho mangiato per non riuscire neanche a usare i riflessi?

Cado a terra.

Il pavimento è freddissimo…

Alzo lo sguardo e vedo una lunga tunica nera venirmi in contro.

- Signorina Granger che piacere vederla di nuovo?

Alzo gli occhi e lo vedo. Con quei suoi occhi rosso sangue mi sta fissando mentre ghigna.

- Qualcosa mi dice che la fiducia che io ho riposto in lei è stata tradita…

Cerco con le ultime forze che mi rimangono di tirarmi in piedi.

- Mi vuole spiegare cosa ci faceva a Diagon Alley? Stava forse cercando di mettersi in contatto con Harry Potter?

- No, assolutamente no. Sarebbe da stupidi anche solo provarci visto che controllate tutto il mondo magico e comunque non ho intenzione di farlo.

- Allora mi illumini signorina Granger.

Comincio a guardarmi intorno.

Tutto è come l’ho visto l’ultima volta tranne un piccolo particolare.. biondo per la precisione.

Il mio sguardo si trattiene troppo su di lui e lascio intuire a Voldemort il motivo.

Lo vedo spalancare i suoi enormi occhi rossi e sorridere in un modo che mi fa venire brividi.

- Sei innamorata di lui?

E così facile capirlo? Si nota davvero così tanto?

Voldemort comincia a girare intorno a Draco guardandolo come se fosse un animale raro, poi lo indica e mi guarda sorpreso.

- Ti sei davvero innamorata di un Malfoy?

Trattengo il fiato.

- La compagna fedele di Potter si è innamorata di un inutile Malfoy?

Vedo Draco stringere i denti e le mani a pugno finchè non le vedo sbiancare.

- Questa mi è nuova. E scommetto che, da come hai cercato di proteggerla quando finalmente ti ho riportato a casa, è ricambiata, no?

Draco non dice nulla. Continua a fissare un punto indefinito dietro le mie spalle.

Voldemort comincia a battere le mani. Ci ha in pugno ormai…

- Bene, bene. Quindi se faccio questo… Crucio!

Draco cade in ginocchio in preda al dolore.

Voldemort sorride nel vedere la mia espressione.

- Crucio!

Ora cade definitivamente a terra.

- NO! DRACO!

Comincio a correre per soccorrerlo, ma Voldemort è più veloce di me e con un movimento di bacchetta mi spinge facendomi scivolare contro una colonna. Un dolore molto forte mi attraversa, ma questo non mi impedisce di distogliere gli occhi dalla figura di Draco

- Crucio!

Ora comincia a urlare forte.

Riprovo a correre verso di lui, ma un mangiamorte mi prende e mi trattiene per le braccia.

- Basta…

Non mi ascolta.

Provo a dimenarmi, ma nulla.

Continua a torturarlo senza sosta.

Sento le sue urla che cominciano a perforarmi il cervello e a farmi sgretolare il cuore.

- Basta… Ti prego!

Non mi guarda nemmeno. Sento le lacrime scendere lentamente giu per le mie guance

- BASTA!

Voldemort si gira e mi guarda sorpreso.

- Ti prego basta. Farò tutto quello che vuoi. Tutto, ma lascialo stare.

Mi guarda attentamente, poi fa un cenno di consenso.

In un secondo mi trovo alzata da terra, contro la colonna e la sua bacchetta puntata alla gola.

- Ho alcune domande. Se menti lui morirà. Non ci metto tanto a uccidere un traditore. Capito?

- Sì, ho capito.

- Bene, come ha fatto Harry Potter a sapere degli Horkrucks?

- Silente. Da quel che ho capito lui dava lezioni a Harry su come fare per ucciderla mostrandogli la vostra infanzia.

- Attraverso cosa?

- Il pensatoio nell’ufficio del preside

- E bravo Silente! Perchè da istruzioni al ragazzo?

- Credo sia stato colpito da un maledizione alla mano. L’ho notato in sala Grande e credo che il professor Piton glielo possa confermare.

Voldemort si gira verso una figura nera e incappucciata seduta al tavolo nel centro del salone.

- E’ vero Severus?

- La Granger non mente. Silente ha indossato il vostro anello.

Si volta di nuovo verso di me e ricomincia a aguardarmi.

- Perché quando abbiamo attaccato Hogwarts Potter non era lì dentro?

- C’era una passaporta che si attiva solo una volta a piacimento nascosta dentro la sala comune dei Grifondoro. Era per le emergenze. La McGrannit e Silente lo sapevano. Molto probabilmente l’avrà usata quella per scappare.

Lascia la presa e cado a terra. Sembra soddisfatto, ma non del tutto. Si dirige verso Draco che intanto è riuscito a tirarsi seduto.

Ha un grosso taglio sulla fronte dal quale perde sangue.

- Avada Keda-

- NO!

Mi fiondo tra lui e Draco senza neanche pensarci. Voldemort comincia a ridere.

- Stupida mezzosangue! Credi che non mi fermerò se tu sei davanti a quel traditore del suo sangue?

- Se vuoi che Harry Potter venga qui, hai bisogno di me… viva. Ricorda: il suo punto debole sono gli amici. Fa in modo che lui sappia che sono qui e in un secondo sarà di fronte a te. Mi starà già cercando...

Ci pensa, poi abbassa la bacchetta.

- Portateli entrambi nelle segrete.

Due mangiamorte ci afferrano e ci sbattono in una cella.

Appena la porta si chiude, mi fiondo a prendere la ciotola d’acqua che mi hanno dato prima nell’angolo buio della cella e mi strappo, grazie a una forza sconosciuta, molto probabilmente adrenalina,  un po di vestito.

Lo intingo nell’acqua e cerco di pulire la ferita alla fronte di Draco. Lo sento sussultare non appena appoggio il pezzo di stoffa umido sulla sua pelle.

Sospiro. Almeno non ha perso i sensi…

- Sta fermo. Non riesco a pulirti la ferita se ti muovi.

- Her… Hermione.

- Sono qui. Dimmi.

- Non d-dovevi dirgli q-quelle cos-cose.

- Ti avrebbe ucciso. Non si discute.

Lo faccio sedere contro il muro. Mentre bagno di nuovo lo straccio mi mette una mano sulla schiena e rabbrividisco. Mi ero dimenticata della ferita.

Lui deve averlo notato perché ritira subito la mano.

- Non è niente. Tranquillo…

Non mi crede.

Mi alza la maglietta e scopre un enorme livido violaceo che mi copre un fianco e circa metà schiena.

- Nulla è Granger?

- Nulla in confronto a quello che hai passato tu, ok?

Lo vedo ghignare.

Con un movimento svelto mi attira a sè facendomi accoccolare contro il suo petto. Sento la sua mano che mi accarezza la schiena e per un momento ciò mi da sollievo.

Deglutisco velocemente e mi stringo a lui appoggiando il viso sul suo petto. Un pensiero mi attraversa la testa.

- Draco... h-ho paura.

- Paura?

- Sì, di perderti. Una paura pazza di perderti.

- Non mi perderai. Non è facile spedirmi all’altro mondo.

- Ma Voldemort ci stava riuscendo pochi minuti fa!

- Hermione… Non ti preoccupare. Ce la faremo. Te lo prometto: ne usciremo insieme da questa situazione, sani e salvi.Non ti lascierò andare via da me un’ altra volta. Prendila come una promessa che non può essere spezzata, okay?

Annuisco.

Con mani tremanti stacco il ciondolo che porto al collo a forma di stella e lo porgo a Draco.

- Cos’è?

Lo apro e una dolce ninna nanna comincia a suonare lentamente. La lascio suonare fino alla fine poi richiudo e lo metto in mano a Draco.

- E’ un carlioon. Era di mia nonna e suona la ninna nanna che mi cantava. L’ho trasformato in un ciondolo all’inizio dell’anno più o meno quando lei è morta. Ce l’ho avuto sempre al collo. Nemmeno Harry sa della morte di mia nonna e ti chiedo di non dirglielo. Non è importante ora. Voglio che lo tieni tu, me lo ridarai quando tutto sarà finito.

- Perché?

- Lei conosceva il mondo magico… sapeva che io ero “diversa” dalle altre bambine. Le ho parlato di tutte le persone nuove che ho conosciuto e anche di te. Ogni estate l’aggiornavo su quello che era accaduto. Lo scorso agosto mia nonna si è ammalata e in punto di morte mi ha chiesto di darti una possibilità che secondo lei non eri poi così cattivo. Io non le credevo, ma una possibilità te l’ho data interessandomi a te e accettando il patto di aiutarti con il tuo armadio. Insomma è grazie a lei se ora sono così felice con te.

Lui sorride e si infila il ciondolo in tasca prima di stringermi più forte. Cullata da quelle braccia forti non riesco a resistere al sonno che arriva e mi costringe a chiudere gli occhi.








Ehilà bella gente, 
Come è andato l'inizio?
Il mio abbastanza bene.
Tornando al capitolo... Che ne dite?
Draco torturato
Hermione da nuove informazioni
Voldemort che li sacrifica per un secondo scopo
Fatemelo sapere con un recensione come al solito!
Voglio ringraziare tantissimo le persone che hanno recensito il capitolo scorso. Grazie, grazie e ancora grazie! Siete fantastiche!
Ed ecco lo spoiler:

 

- Hermione, è molto arrabbiato. Questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Non so per quanto lo terrà vivo. Vuole punirlo e…
- E?
- Herm, mi dispiace…
Sentendo quelle parole,il resto della frase la completo io.
- Mi vuole uccidere…

Spero di avervi incuriosito.
Un bacione 
Lola
P.S. Si, mi piace mettere nei casini la nostra coppietta di piccioncini, ma vi prometto che tra un paio di capitoli ci sarà un pò di serenità prima della burrasca finale!

 

 

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Capitolo 19
*** Lasciarti di nuovo potrebbe essere fatale per me ***


Capitolo 19: Lasciarti di nuovo potrebbe essere fatale per me

 

- Draco, dove sei?

Il buio mi circonda.

Il silenzio più totale

Non so neanche dove mi trovo.

Comincio a guardarmi intorno alla ricerca di un dettaglio che mi possa far capire dove sono. All’improvviso vedo una figura pallida che mi si avvicina.

- Draco? Sei tu?

Lui si avvicina con una faccia sconvolta. Sembra un fantasma.

- Mi dispiace. Devo farlo. Per te.

Spalanco gli occhi dalla sorpresa.

- Cosa devi fare?

- Stare con me ti ha portato solo danni. Devo farlo

- Fare cosa.

Lo vedo allontanarsi a grandi passi verso un ponte a me familiare. Si volta indietro e mi guarda preoccupato.

All’improvviso appare un mangiamorte dietro di lui coperto in volto da un cappuccio nero.

- Avada Kedavra!

Vedo gli occhi color ghiaccio di Draco spalancarsi e con un grido si acascia nella polvere.

- NO!

Mi sveglio di soprassalto in un bagno di sudore.

Con le mani sto praticamente graffiando la roccia del pavimento.

E’ stato soltanto un sogno… un brutto sogno

Mi giro per vedere come sta Draco e il sangue mi si gela nelle vene. Lui non c’è.

Comincio a guardare per tutta la cella, ma nulla. Lui non è più qui. Una paura sovraumana mi attraversa.

E se lo hanno preso?

Lo staranno torturando?

E se lo hanno ucciso?

Mi si blocca il respiro solo a pensarlo. Sto per cominciare a urlare e a gridare il suo nome sperando di sentire una risposta, quando un mangiamorte apre la porta e mi invita a salire. Senza farmelo ripetere un’altra volta lo sorpasso e arrivo nel salone.

Nessuno.

Non c’è nessuno.

Le porte dietro di me si aprono di nuovo. Mi giro velocemente e vedo Astoria in lacrime.

Appena le porte di richiudono, mi fiondo ad abbracciarla.

Senza farsi aspettare , lei ricambia stringendomi forte.

Dopo un paio di minuti ci stacchiamo e faccio la domanda che mi ronza in testa da quando è entrata.

- Draco dov’è? Sta bene?

Lei tira su con il naso e ciò mi fa spaventare ancora di più.

- Sta bene, o almeno credo. Lo ha torturato tutta la mattina quando ha saputo dell’insuccesso della sua missione e il salvataggio di Narcissa. E’ incatenato nell’altra stanza.

Ricomincio a respirare. Lui è vivo.

- Hermione, è molto arrabbiato. Questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Non so per quanto lo terrà vivo. Vuole punirlo e…

- E?

- Herm, mi dispiace…

Sentendo quelle parole,il resto della frase la completo io.

- Mi vuole uccidere…

Astoria si avvicina a mi prende per le braccia

- Mi dispiace Herm, Ho fatto tutto quello che era in mio potere per dissuaderlo. Ho provato a parlare con i miei genitori, ma non mi hanno voluto ascoltare. Ho provato con Piton, ma mi ha risposto che devi farti carico delle conseguenze dei tuoi sbagli. Ho chiesto a Codaliscia, ma l’unica cosa che ha detto è che a Lui non gli serve una rosa se può avere l’intero giardino. Non ho capito e-

- Ha trovato un’altro modo per ricattare Harry e io non gli servo più.

- Herm io-

- Perchè sei qui Astoria?

- M-mi ha ordinato di prepararti alla tua esecuzione.

Mi si gela il sangue nelle vene.

E’ la fine. Mi guardo intorno.

Provo ad aprire la finestra, ma questa è bloccata. Siamo barricate all’interno. Guardo la porta con lo sguardo pieno di speranza, ma Astoria ferma subito la mia fantasia

- Ci son due mangiamorte che mi hanno scortata qui. Credo che vogliono chiuderti qui finchè non sarai pronta.

Sospiro.

Troverò un modo, non posso abbandonare Draco e i miei amici in questo modo. Per ora farò la brava…

- Fai pure quello che devi fare.

Lei mi fa un sorriso malinconico e comincia lentamente a spazzolarmi i capelli con una strana spazzola argentata.

Lei nota che la sto guardando e un sorriso sincero appare sul suo viso.

- Era di mia nonna. Mary Elisabeth Greengrass. Una donna stupenda, Corvonero fino al midollo e un’amante dei libri. E’ stata lei ad insegnare a me e a Daphne a leggere. Penso che fosse qualche anno più giovane di Silente quindi avrebbe avuto circa 150 o più.

Ad entrambe sfugge una risata, poi il suo sorriso cambia. Diventa malinconico.

- Prima di morire mi ha dato questa e mi ha fatto promettere di non diventare come suo figlio cioè mio padre. Una promessa che ho mantenuto a quanto pare.

Tira fuori la bacchetta e con un colpo i miei capelli si intrecciano fino a formare un’acconciatura mozzafiato.

- Piccolo trucchetto.

Si gira e dall’enorme borsa estrae un vestito blu scuro  e me lo fa indossare. Non capisco perché sta facendo tutto questo… Non deve uccidermi?

Astoria mi sorride e mi mostra la mia immagine riflessa nello specchio che ora tiene in mano.

Non sto poi così male.

Il vestito blu mi arriva alle ginocchia e mi slancia parecchio.

Guardo Astoria con uno sguardo interrogativo e a lei vengono gli occhi lucidi.

- Sei… Sei bellissima!

Le sorrido.

- Astoria, grazie mi-

Le porte si spalancano e due mangiamorte dal volto coperto mi prendono dalle spalle e mi trascinano dietro ma non abbastanza in fretta per impedirmi di sentire Astoria gridare “Stanno arrivando”.

Chi sta arrivando?

Cerco di ribellarmi, ma niente da fare così decido di lasciarli fare.

Mi trascinano con la forza per i corridoi buii del Manor. Tutto sembra tranquillo se non fosse per una voce maschile che grida incessantemente.

Solo quando ci avviciniamo di più capisco che è Draco.

- Fatemela vedere. Ne ho il diritto.

Uno dei due mangiamorte sbuffa sonoramente e cambia direzione trascinandomi dietro. L’altro lo guarda incuriosito poi alza le spalle e se ne va.

- Fatemela vedere un’ultima volta! Cosa vi costa rimandare per qualche minuto!?!

Il mangiamorte si toglie il cappuccio e mostra dei capelli biondissimi e lunghi.

Stesso colore.

Non posso sbagliarmi

E’ Lucius Malfoy senza dubbio.

La mia ipotesi viene subito confermata dalla voce.

- Draco smettila di gridare!

Lui non sembra ascoltarlo perché comincia a gridare più

forte e a sbattere la mano sulla porta della cella.

- Draco smettila! Sono io.

Dallo spioncino appare un occhio color tempesta che appena mi vede si allarga dallo stupore.

Lucius apre la cella cercando di fare il meno rumore possibile.

Per un attimo stacco il cervello e mi fiondo tra le braccia di Draco.

Lui mi stringe forte, riesco a sentire perfettamente il battito del suo cuore che accellera e il suo profumo innebriante.

Lui avvicina il viso al mio orecchio e sussurra.

- Hermione promettimi di andare con loro.

Sta parlando dei mangiamorte?

- Stanno venendo a prenderti. Promettimi che anche se dovrò rimanere qui tu andrai con loro.

- Di che cosa stai parlando?

- Basta Draco, è scaduto il tempo.

Lucius mi afferra da dietro e mi trascina via da un Draco abbastanza mal ridotto.

Prima non me ne ero nemmeno accorta dei tagli sul petto e uno piuttosto preoccupante sulla fronte.

Lucius richiude la cella e si rimette il cappuccio.

La voce di Draco mi arriva nonostante la porta chiusa come se fosse accanto a me

- Va con loro Hermione. Ti amo, sappilo!

Continuo ad essere confusa. Odio non sapere le cose.

- Bene signorina Granger. E’ stato un piacere conoscerla.

- Non posso dire altrettanto signor Malfoy.

Ci fermiamo davanti alla porta principale.

- Hai fatto solo del male a mio figlio durante questi anni e devo ammettere che la scena è stata piuttosto pietosa quando vi guardavate con occhi innamorati. Lui si è rammollito completamente e dopo la tua morte farò in modo che ti dimentichi e viva secondo le mie regole.

Lo guardo schifata.

E questo dovrebbe essere padre?

Lui mi guarda e ghigna.

- Però devo ammettere che Draco a buon gusto e se non fosse per il tuo lurido sangue potrei anche considerarti una strega molto bella e intelligente.

Apre la porta e mi porta al centro.

Mi guardo intorno e mi accorgo che ci sono solo alcuni mangiamorte con a capo Bellatrix che sta ridendo mentre si avvicina lentamente a me.

- Ma guarda un po chi si rivede?

Mi osserva per qualche minuto girandomi intorno.

- Hermione Granger. Ho un paio di domande da farti…

- Perché dovrei rispondere? Tanto da quel che ho capito mi ucciderete comunque.

- Lurida mezzosangue come osi parlarmi così? Sai che farò. So un modo che ti rimetterà al tuo posto.

Si avventa su di me con il coltello sguainato e comincia a incidere sul mio braccio sinistro.

Presa dal dolore comincio a urlare forte.

E’ insopportabile.

Sento il mio sangue che scende velocemente lungo il mio braccio.

Comincio a graffiare il pavimento dal dolore quando sento la porta spalancarsi.

Bellatrix si alza e non so con che forza riesco a girare la testa.

Vedo Kingsley, Dobby, Draco e un paio di auror sulla soglia.

Astoria arriva di corsa, fa un cenno a Draco e insieme ad altre due persone chiede a Dobby di smaterilizzarsi.

Li vedo scomparire subito dopo.

La confusione comincia a regnare nel salone.

Partono incantesimi grida e io di tutto questo riesco a sentire solo poche cose.

Vedo Draco un po’ sfocato che mi si avvicina e dice qualcosa a Kingsley. L’auror annuisce, mi afferra per un braccio e mi tira in piedi, dice a Draco qualcosa poi un senso di nausea mi attraversa.

Mi stanno portando via dalla battaglia.

Mi stanno portando via da lui di nuovo…






Lo so ... ho dei problemi seri... non riesco a tenere Draco ed Hermione insieme per più di un capitolo, ma sto facendo progressi. Nei prossimi capitoli ci sarà un pò più di calma. Hermione tornerà sè stessa e anche Draco il che complica le cose.
Che ne dite di questo capitolo?
Spero vi sia piaciuto...
Un ringraziamento speciale per tutte le persone che hanno recensito l'ultimo capitolo.
Grazie, mi avete tirato su il morale ancora a terra per l'inizio della scuola
Ecco lo spoiler

Mi giro verso di lui, gli sistemo la giacca e gli rifaccio la cravatta al collo, poi lo guardo seria

- Ripassiamo le regole: i miei parenti non amano molto la magia per cui:

Niente bacchette, niente telecinesi, niente incentesimi non verbali, niente insulti ,niente “sta zitto deficente di un babbano!”

Spero di avervi incuriosito
Un bacione
Lola

 

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Capitolo 20
*** Devo presentarti i miei, ma non insultarli ***


Capitolo 20: Devo presentarti i miei, ma promettimi di non insultarli

 

Apro gli occhi lentamente.

Un senso di solievo e di fresco mi fa insospettire.

Non ho mai dormito bene nelle ultime settimane, prima per i sensi di colpa, poi per i dolori.

Mi metto seduta e mi accorgo che non sono nella solita cella buia e umida.

Mi trovo in una stanza che non ho mai visto su un letto a due piazze pieno di morbidi cuscini. Muovo le gambe e sorprendentemente non sento quasi più il dolore che di solito c’era.

Mi alzo (a malavoglia devo confessarlo) dal letto e mi vado a specchiare nello specchio. Solo guardandomi mi accorgo che indosso vestiti diversi da quello che indossavo. Ora sono in pigiama, un pigiama non mio, e ho una benda che mi copre il braccio sinistro. Parecchie mie cicatrici ora sono quasi del tutto sparite come per magia.

Certo questo detto ormai ha perso significato da circa sei anni e mezzo, ma al momento non saprei come dirlo meglio.

La porta si apre e dietro quest’ultima appare una bimba credo sui sette anni con dei folti capelli neri, pelle scura e grandi occhi color nocciola che in questo momento mi stanno guardando curiosi.

- Tu devi essere Hermione, giusto?

- Sì sono io. E tu chi sei?

- Io sono Ashley Sharcklebolt

- La figlia di Kingsley?

Lei mi sorride e annuisce.

- Mi sai dire dov’è il tuo papà?

Lei si avvicina mi prende per mano e mi accompagna di sotto dove trovo Draco e Kingsley parlare mentre una signora gli passa un caffè a giudicare dall’odore.

Appena varco la soglie tutti e tre si voltano a guardarmi.

Non faccio in tempo a dire nulla che la signora, molto probabilmente la moglie di Kingsley mi abbraccia forte.

- Oh, Hermione che piacere vederti in piedi e di conoscerti.

- Piacere mio.. ehm

Lei scioglie l’abbraccio e mi sorride in un modo che mi ricorda molto la signora Weasley.

- Chiamami Helen.

- Ok, Helen

- Vedo che hai già conosciuto Ashley. La piccola di casa. Ora vatti a sedere di fianco a quel bel ragazzo.

A quelle parole Draco si alza e senza esitare mi avvicino e lo abbraccio. Lui ricambia poi sentendoci entrambi in imbarazzo ci sediamo l’uno accanto all’altra sul divano di fronte a Kingsley.

- Bene, ora che Hermione è sveglia glielo possiamo dire.

- Dirmi cosa?

- Harry è riuscito a distruggere il diadema. E’ riuscito a tornare a Hogwarts per alcune ore e distruggerlo. Purtroppo è dovuto scappare prima che gli scagnozzi di Piton lo trovassero.

- Bene, uno in meno.

- Dovete trovarvi un posto dove stare temporaneamente. I mangiamorte sono arrabbiati per la nostra intrusione e vi stanno cercando.

-  Hogwarts non è più sicuro?

Mi giro verso Draco e lo guardo male.

- Che c’è?

- Hogwarts è pieno di mangiamorte in questo momento. NOn è il posto adatto.

- Qualche mia tenuta? Ne abbiamo molte in giro per l’Europa.

- Tuo padre le sorveglia insieme ai suoi amici. Inoltre preferirei avervi in Inghilterra… nel mondo babbano magari…

Riesco perfino a vedere in questo momento l’idea che fa brillare gli occhi di Kingsley. Anche Draco deve averla vista perché comincia a scuotere la testa.

- Neanche per idea!

- E’ per la vostra sicurezza.

- Io in mezzo a dei babbani non ci sto. Posso apprezzare i mezzosangue in particolare la MIA mezzosangue, ma babbani-babbani NO!

Sospiro.

Si sarà anche innamorato di me, ma in fondo è rimasto sempre lo stesso.

- Draco non dovrai stare per molto tra i babbani. Lo so , sono strani, ma ti prometto che troverò un appartamento dove tu potrai stare tranquillo e poco a contatto con i babbani.

Draco alza gli occhi dal cielo e sbuffa chiarendo il fatto che non accetta la proposta.

- Hermione, che ne dici di casa tua?

Sia io che Draco spalanchiamo gli occhi dallo stupore.

- Cosa?

- A casa dei tuoi Hermione.

- No, lei non vuole mandarci là.

- E’ l’unica opzione possibile. Pensaci è in mezzo ai babbani, ci sono mille incantesimi protettivi che tu stessa hai posizionato, inoltre se non sbaglio i tuoi genitori hanno cambiato cognome perchè tu glielo hai detto per proteggerli. Perfetto no?

Mi alzo in piedi scioccata.

- Lo sa vero Kingsley che lei ci sta spedendo dalla padella alla brace. Io… non sono pronta a presentare Draco ai miei.

Questa volta è Kingsley a guardarmi sbalordito e a lui si aggiunge Draco 0, 00001 secondi dopo.

- Credimi Draco tu non sei pronto per conoscerli.

- Per quale motivo?

- Li conosco e…. meglio di no.

Sentendomi leggermente in imbarazzo con tutti gli occhi puntati su di me compresi quelli di Ashley ed Helen, vado nella stanza di sopra a rimettermi il vestito blu che avevo prima di arrivare qui.

Appena ho finito di prepararmi Draco fa irruzione nella stanza.

- E’ deciso andremo dai tuoi.

- No , non andremo dai miei. Non se ne parla neanche.

- Cosa c’è che non va? Ti vergogni di me?

- No, assolutamente no. Non è questo.

- E allora cos’è?

Faccio un respiro profondo  e lo guardo negli occhi accennando senza volendo ad un sorriso.

- Va bene, andremo dai miei, ma-

- Quel ma mi spaventa.

- Ma visto che DEVO presentarti ai miei per favore trattieni gli insulti fino a quando non saremo soli con la camera isolata.

- Perchè mai dovrei insultarli? Mi sembra che il fatto che siano babbani dica già tutto.

Nel sentire queste parole gli do un pugno sulla spalla.

- E’ proprio di questo che parlo.

- Sto scherzando. Preferisco i tuoi genitori tra qualunque babbano presente in questo mondo.

- Aspetta a dirlo…

Cerco con una certa ansia in corpo le mie scarpe e alla fine le trovo sotto al letto.

- Perchè parli così dei tuoi genitori? Ti hanno forse fatto passare una brutta infanzia?

- No,ho passato un’infanzia serena solo che loro sono un pò… non so come dire…

- Hermione Granger che non sa come dire qualcosa?

- Smettila stupido! Sono leggermente… bhè lo vedrai, no? Ormai è tutto preparato.

Lui mi sorride e mi abbraccia da dietro cullandomi leggermente.

- Vedrai che andrà tutto bene.

- Lo spero... Con tutto il cuore…

Mi prende per mano e dopo aver salutato e ringraziato Kingsley e a sua famiglia mi smaterilizzo davanti a casa mia.

- Wow!

Tutto è come l’ho lasciato.

Apro l’enorme cancello d’acciaio con su incisa una G enorme costringendoci a cambiare il cognome in Green, il primo che mi è venuto in mente con la G.

- Granger-

- Green ora.

- Non mi avevi detto che abitavi in un palazzo.

- Non consideravo la mia casa un palazzo da molto tempo… l’ultima volta indossavo un vestito rosa di tulle che mi faceva assomigliare terribilmente ad una bomboniera

- Mi sarebbe piaciuto vederti.

Sospiro e mi incammino per il vialetto

- Mi vedrai. Se conosco mia madre mi vedrai presto in quelle condizioni.

Attraverso il lungo giardino pieno di fiori e con qualche fontana qua e la. Mi devo più volte fermare per trascinare in avanti Draco stupito che i babbani avessero “un minimo di stile” usando sue parole. Alla fine arriviamo davanti al portone verde e io tiro fuori i tacchi dalla borsa e ci infilo le scarpe.

- Perché ti metti i tacchi?

- Perché noi siamo strani in famiglia, o almeno lo sono loro…

Mi giro verso di lui, gli sistemo la giacca e gli rifaccio la cravatta al collo, poi lo guardo seria

- Ripassiamo le regole: i miei non amano molto la magia per cui:

Niente bacchette, niente telecinesi, niente incentesimi non verbali, niente insulti ,niente “sta zitto deficente di un babbano!”

- Hermione,non sono così stupido. Non hai ancora capito che se un giorno vorrò sposarti devo avere i tuoi genitori dalla mia parte. Ti prometto che non farò nulla di sbagliato.

Mi giro e suono il campanello

- Sappi che non dipende solo da te.

- Anche da te, giusto?

Scuoto la testa rassegnata

- E da chi altro?

Non faccio in tempo a rispondere che la porta si apre.

Si affaccia una donna piuttosto in carne chiaramente ispanica che riconosco subito.

- Diòs mìo, Hermione.

Due braccia mi avvolgono in un abbraccio che sa di biscotti appena sfornati.

- Rosa, es un placer veerte de nuevo. (E’ un piacere vederti di nuovo)

- Granger, parli spagnolo?

- Non molto bene, ma sì. Rosa non parla inglese, ma lo capisce anche se poco. Non ha mai voluto imparare.

- Quièn es este tipo?

Draco si avvicina al mio orecchio e guarda Rosa preoccupato.

- Cosa ha detto?

- Es mi novio. (e’ il mio fidanzato)

Mi volto verso di lui.

- Mi ha chiesto chi sei. Salutala o si offenderà e tu non vuoi vederla offesa.

- Ehm... ¡Hola!

Vedo Rosa che lo guarda in modo strano come se fosse indecisa tra il farlo entrare o ucciderlo direttamente sul pianerottolo.

Cerco di sviare l’attenzione della mia tata da Draco abbracciandola di nuovo.

- Me has enchado, Rosa (Mi sei mancata, rosa)

- Tu tambien, Hermione (Anche tu)

¿Usted puede dir e a mis padres que soy llegada? (Puoi avvertire i miei genitori che sono arrivata?)

- Seguro señorita! (Siguro signorina!)

Rosa sfoggia un dei suoi più bei sorrisi a me scagliando fulmini e saette con gli occhi a Draco e scompare dietro una porta.

- Granger, è una mia impressione o mi vuole uccidere?

Io mi levo la giacca  e con aria tranquilla gli rispondo.

- Se fossi in te starei attento a quello che mangi visto che cucina lei.

Non sentendo una risposta mi giro verso di lui e lo vedo che sta guardando in giro a bocca aperta.

- Questo posto è meraviglioso.

In effetti tornare a casa dopo tanto tempo me la fa apprezzare di più.

Il solito salotto con un grande camino che riscalda l’atmosfera.

Le solite scale che salgono come in un vero castello fino al piano superiore.

La cucina di Rosa sempre in ordine.

Lo studio di mio padre.

La libreria che occupa circa metà casa

La sala da pranzo che potrebbe ospitare l’esercito brittannico.

Ebbene sì, una parte di me voleva tornare a casa.

- Hermione!

Che lo show cominci!


HOLA!
SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE DAVVERO TANTISSIMOOOOO!!!!
Vi chiedo UMILMENTE scusa per il mio enorme ritardo e per il mio più che orrido spagnolo.
Ho avuto vari problemi sia d'ispirazione che di connessione Wi-Fi...
Ora, dato che mio fratello ha smesso di ciuccarmi tutto l'Internet, sono riuscita ad aggionate (e aggiungerei anche un ALLELUJA!!)
Cosa ne pensatee??
Vi ringrazio tantissimo per le recensioni dell'ultimo capitolo e vi mando un enorme e gigantesco e dolcissimo e zuccheroso e calorosissimo Bacio (Perugina)!

Eccovi lo spooooiiiiller di questa piovosa settimana:

 

- Che ore sono?

Lui mi guarda stupito.

- Le sei e trenta, perchè?

- Cavolo siamo in ritardo!

Trascino Draco al piano di sopra e mi raccomando con lui di vestirsi elegante, ma non troppo e lui dopo aver sussurrato un “Come se non lo fossi tutti i giorni” va in camera a prepararsi senza saperlo al suo interrogatorio da parte di tutta la mia famiglia.

 

Okaayyy ragazzi, ci vediamo la prossima settimana se per caso dovessi sopravvivere alla settimana da incubo che mi attende.

Un abbraccionee!!

Lola

P.S. Questo capitolo è stato spagnolosamente corretto da Herm_ione



 

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Capitolo 21
*** Come mettere in imbarazzo una figlia con il suo ragazzo di Jane Granger ***


Capitolo 21: “Come mettere in imbarazzo una figlia con il suo ragazzo” di Jane Granger

 

- Hermione, cara!

Sospiro e cerco di ricreare il mio sorriso più falso e allo stesso tempo credibile mentre mi volto verso le scale.

- Mamma, che bello vederti.

Lei mi viene vicino e mi abbraccia.

- Hermione mi sei mancata. Non ti vedo quasi mai durante il periodo scolastico. Non starai marinando la scuola vero?

-Mamma, c’è una guerra e diciamo che non lo chiamerei proprio “marinare la scuola”.

Mia mamma mette le mani sui fianchi e mi guarda dall’alto dei suoi tacchi dodici con il suo sguardo severo.

-Hermione Jean Gra… Green non  mi interessa quante guerre ci sono nel “tuo mondo”, non devi trascurare la scuola. E’ stato quel ragazzo… Harry a convincerti?

- Mamma per favore,lui-

Non riesco a finire a frase perchè l’attenzione di mia mamma si sposta su Draco.

- E questo bel ragazzo chi è ?

Rosa appare da dietro la porta della cucina all’improvviso e risponde alla domanda di mia madre.

- Es el chico de Hermione, senora.

- Oh…

Vedo le pupille di mia mamma dilatarsi dallo stupore.

E’ il primo ragazzo che presento ai miei genitori dopo il mio fidanzatino alle elementari. Da quel pomeriggio insieme a Mark e i miei, ho imparato molto…

Mia mamma si avvicina a Draco e lo abbraccia stritolandolo.

Dopo un paio di minuti vedo la faccia di Draco che lentamente impallidisce.

- Mamma, lo stai soffocando.

Lei si stacca come si fosse scottata e lo guarda come se fosse un dipinto che ha appena finito.

- Hermione, hai davvero i gusti di tua madre… E’ proprio carino.

Abbasso la testa sconsolata… Non cambierà mai mia madre.

Mi giro verso Draco chiedendogli scusa e lo vedo rosso.

E’ incredibile con che velocità abbia cambiato colore…

- Rosa, muestra la Càmara a .

- Stavo dicendo mamma… lui è Draco

- A Draco por favor.

Poi con un sorriso si rivolge a noi

- Draco segui Rosa, ti mostrerà la tua camera e-

-Mamma veramente noi-

- Rimanete vero? Sono sicura che dopo qualche giorno qua quelle occhiaie che avete scompariranno.

E senza aspettare la risposta si dirige nella stanza accanto.

- Dove è andata Granger?

- Nella sala del tè.

- Avete una sala del tè?

Sospiro e dopo aver preso la mia valigia comincio a salire le scale con passo rassegnato

Subito dopo essere arrivata al pianerottolo accompagno Draco per il lungo corridoio fino ad arrivare a due porte bianche una di fronte all’altra alla fine del corridoio vicino ad una luminosa finestra con una divanetto davanti sul quale mi piaceva leggere da piccola i miei libri preferiti.

Mi volto verso il mio furetto e gli sorrido.

- Bene, la tua camera è proprio questa di fronte.

- Grazie. Mi scoccia un pò ammetterlo, ma è molto bello qui.

- Oh, Dios mio mi esto es solo un estùpido

- No ser grossero, Rosa. (non essere scortese)

- Cosa ha detto Mezzosangue?

Lo guardo preoccupata.

- Meglio che tu non lo sappia

Lui annuisce divertito ed entra nella sua stanza ad appoggiare il suo zaino.

Poi torna fuori e mi guarda come se aspettasse qualcosa.

Io mi giro e apro la porta della mia camera e subito un odore familiare mi investe: libri e cannella.

- O mio dio Granger! Hai una camera così… così grifondoro

Comincio a ridere. In effetti non ha tutti i torti.

Sul grande letto matrimoniale c’è un’enorme coperta rossa e oro, tende rosse e un grande stendardo grifondoro che ho attaccato quando andavo al secondo anno. Sulla parete di fronte alla finestra c’è una grande bacheca piena di foto di me con Harry Ron e Ginny di quando eravamo piccoli.

Mi si stringe il cuore solo a pensare quanto eravamo felici quei giorni.

In una sullo sfondo c’è Draco con un broncio con Tiger e Goyle a destra e a sinistra. Scoppio a ridere meritandomi uno sguardo interrogativo da parte del ragazzo alle mie spalle.

- Guarda che faccino imbronciato che avevi! Che carino!

Draco osserva la foto che gli indico e fa la stessa faccia.

- Non ero carino… Ero splendido. Guarda che portamento che avevo.

Non riesco a smettere di ridere.

Sento bussare alla porta e dopo aver risposto si affaccia Rosa.

- Tu madre te quiere ver

- Gracias Rosa

Mi asciugo le lacrime e lo trascino di sotto per un braccio sghignazzando.

Il sorriso mi si spegne appena vedo mia mamma seduta sul divano con una custodia di una cassetta del videoregistratore in mano.

- No, mamma.

Lei sorride innocente e ha il coraggio di guardarmi negli occhi e dirmi:

- No cosa, cara?

Abbasso gli occhi rassegnata.

Lo farà vedere di nuovo

A Draco

Il quale mi prenderà in giro a vita

Draco appare da dietro alla porta con le mani nei jeans con il suo solito ghigno.

Vedo la luce illuminare gli occhi di mia madre come se avesse appena visto il suo sogno più nascosto avverarsi. Non mi piace quell’ espressione.

- Draco, caro vieni a sederti accanto a me. Voglio mostrarti una cosa…

- Ti prego mamma no.

Lei fa una faccia sorpresa, naturalmente falsa.

- Non posso nemmeno vantarmi della mia piccolina.

Spinge il pulsante “Play” del telecomando e il video parte.

Subito sul televisore appare una bimba riccissima, occhi scuri e con i denti leggermente sporgenti con un coro di angeli dietro. Con quel vestitino bianco e vaporoso sembravo davvero una principessa/ bomboniera.

Nel video comincio a dondolare con le spalle facendo uno dei miei sorrisoni.

La musica parte e la piccola me comincia a cantare una canzoncina  di cui non ricordo più il nome. La maestra mi aveva scelto per cantare perché sarebbe stato il mio ultimo anno alla Warton. Avevo già ricevuto la mia lettera per Hogwarts e i miei avevano avvertito la maestra che avrei lasciato la scuola. Ad un certo punto Draco si gira verso di me sorpreso

- Granger , non mi avevi detto che cantavi così bene.

- Da piccola la nostra Hermi era una bambina così dotata di talento. Cantava e suonava pianoforte prima di diventare una strega. Era così brava…

Alzo gli occhi  al cielo esasperata.

Ogni volta che c’è un ospite deve far vedere quel video come se volesse far vedere al mondo che ha una figlia che sa cantare e suonare il piano ed è una ragazza normalissima, come se i babbani sospettassero qualcosa su di me.  Vedo gli occhi di Draco seguire con attenzione ogni mia mossa nello schermo. La mia insegnante di canto mi aveva spiegato come comportarsi quando uno è una star e si può permettere  di esserlo.

Ad un certo punto la figura nello schermo fa un acuto perfetto che fa spalancare gli occhi di Draco e far lacrimare quelli di mia madre mentre il coro continua a cantare sotto il ritornello.

Draco si alza e  mi abbraccia da dietro mentre la canzone finisce e gli applausi si scatenano nella vecchia palestra della Warton. Se uno si avvicina alle casse può sentire mia mamma e mio padre urlare “Quella è la mia bambina”

Erano così fieri di me.

- Non sapevo che eri una star anche nel mondo babbano.

- Ora lo sai.

Mia mamma spegne il televisore e prende l’album delle foto, ma non dice nulla perchè io la fulmino con lo sguardo.

- Va bene, niente foto della tua prima volta al parco e del tuo primo bagnetto.

Draco scoppia a ridere.

- Era una brava bimba, sempre a leggere o a giocare con… bhè era una persona speciale e lo è tuttora.

- Lo so , signora Granger.

Mia mamma sorride e prende una foto dall’album come se l’avesse preparata da tempo e la passa a Draco.

Mi avvicino per vederla meglio e vedo uno scricciolo con qualche capello riccio sulla testa in una culla rosa con un braccialettino con scritto “Hermione Granger” al polso.

Mia mamma vedendoci così vicini si allontana nell’altra stanza sorridendo sotto i baffi come se io non l’avessi vista.

- Granger, avevi un faccino adorabile.

Alzo gli occhi al cielo e faccio finta che non abbia detto nulla

- Che ore sono?

Lui mi guarda stupito.

- Le sei e trenta, perchè?

- Cavolo siamo in ritardo!

Trascino Draco al piano di sopra e mi raccomando con lui di vestirsi elegante, ma non troppo e lui dopo aver sussurrato un “Come se non lo fossi tutti i giorni” va in camera a prepararsi senza saperlo al suo interrogatorio da parte di tutta la mia famiglia.

Infatti il sabato sera mia zia insieme alla mia nonna paterna, ancora in vita, vengono a trovarci. E come se non bastasse pure mio padre torna a casa dalle sue conferenze il sabato sera e cena con tutta la famiglia. Molti direbbero che non è una grande occasione e questo chiarisce che non sono mai stati ad una cena con mia nonna, mia zia e mio padre nella stessa stanza.

Mia nonna paterna, completamente diversa da quella materna, deve criticare di continuo chiunque e da quando le abbiamo detto che frequenterò una scuola privata all’estero, mi considera quella che deve essere sempre perfetta, con ottimi voti senza margine di errore e pretende che siamo tutti vestiti eleganti durante quella cena e che i suoi due figli siano presenti.

La zia non sopporta mio padre perché non l’ha aiutata durante il divorzio dal suo ex-marito.

Mio padre non sopporta entrambe perché pensa che lo abbiano ridotto all’esasperazione

C’è anche un altro motivo per cui la mia famiglia riunita non è una bella cosa, ma non mi piace ricordarlo. La nonna e la zia non hanno ancora capito che se pronunciano il suo nome fanno star male tutti soprattuto me.

Tutti e tre arriveranno alle sei e tre quarti precisi, non un minuto in più o in meno. Mia mamma si mette il vestito buono e Rosa prepara i suoi piatti migliori per la nonna che poi è quella che si deve temere di più

E’ già un inferno quando non c’è nessuno in più e non so come reagiranno quando vedranno Draco.

Velocemente mi infilo il mio vestito buono mi raccolgo i capelli con un fermaglio, tacchi trucco e mi fiondo fuori a bussare alla porta di Draco.

Lui esce e mi guarda con gli occhi spalancati.

- Ma che ti prende?

- Alla fine della serata mi ringrazierai di essere così..

Sto per scendere le scale quando mi ricordo una cosa.

- Ah già… se i miei te lo chiedono dì che tu sei uno importante e stra-maledettamente ricco.

- Ma io sono uno importante stra-meledettamente ricco.

Non posso fare a meno di sorridere.

Mi avvicino e lo bacio.

Lui non se lo fa ripetere due volte e risponde.

Vorrei che durasse di più di qualche minuto, ma le urla di panico di mia madre mi ricordano cosa sta per accadere.

Mi stacco e sorrido di nuovo vedendolo ghignare.

- Lucidalabbra alla ciliegia, eh?

Gli do un pugno sulla spalla e scendiamo le scale.

Vedo mia mamma in ansia, come ogni sabato, per l’arrivo della nonna che da quando ha portato via il suo “bambino” da casa sposandolo, non fa altro che criticarla. Se non fosse per il grande aiuto che lei ci ha dato nel momento del bisogno, per mia madre sarebbe già fuori di casa.

Ci sistemiamo davanti alla porta pronti ad accoglierla con il sorriso più falso che possiamo fare.

Draco arriva da dietro e mi sussurra

- Sei bellissima.

- Lo so, anche tu, ma ora fa uno dei tuoi sorrisi moderati e preparati all’inferno.





Ed eccomi di nuovo qua, un pò in ritardo ma sono comunque ancora viva considerando la settimana che ho passato piena di verifiche e molto altro...
Prima cosa: perdonate il mio spagnolo. Come ho scritto nell'ultimo capitolo e nelle risposte alle recensioni, non ho mai fatto spagnolo, non lo parlo e non lo capisco e mi sono completamente affidata a Google Traduttore e ad una mia amica. Per cui... SCUSATEMI AMICHE E AMICI CHE PARLANO O SONO SPAGNOLI, NON VOLEVO OFFENDERE CON IL MIO "SPAGNOLESE" LA VOSTRA LINGUA!
Seconda cosa: cosa ne pensate del mio capitolo?
E' solo l'inizio per Draco da quanto si capisce e durante questi capitoli capiremo molto su chi era Hermione prima di andare a Hogwarts (come infanzia me la sono immaginata come bambina prodigio stile zecchino d'oro, l'adolescenza sarà un pò più turbolenta)
Fatemelo sapere con una recensione
Sono curiosa
Terza e ultima, ma non per importanza: Grazie mille per tutte le recensioni che ho ricevuto!
Mi avete sollevato il morale e sono riuscita ad affrontare la settimana con un filo di ottimismo in più!
Grazie Grazie e ancora Grazie!
Detto questo ecco lo spoiler:


 

- John Richard Granger, smettila immediatamente di fare queste domande scomode.

- Mi assicuro semplicemente che non sia una persona di cui non ci si può fidare.

- Non è quel tipo di persona...

Mia zia comincia a ghignare.

- Anche Andrew non lo era e guarda dove ha portato Haley…

Alla prossima settimana sempre se sono ancora viva a causa della montagna di compiti che mi sommerge e che devo fare.
Un bacione
Lola

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Capitolo 22
*** Il mio punto debole viene a galla ***


Capitolo 22: Il mio punto debole viene a galla

 

- …. preparati all’inferno.

Faccio appena in tempo a dire questa frase che il campanello suona.

Sfoggio il mio migliore sorrido, falso ovviamente mentre mia mamma va ad aprire.

Da dietro la porta appare una nonna un pò bassa con i capelli grigi perfettamente legati dietro la nucca con un fermaglio vecchio stile. Vestito impeccabile di un nero brillante, tacchi non molto alti e un ghigno sul viso.

- Jane cara, è un piacere rivederti. Vestito, nuovo? Non ti sta molto bene..

Alzo gli occhi al cielo… Non cambierà mai.

- Hermione, cara!

Mi avvicino e l’abbraccio.

- E’ un piacere rivederti cara nonna

- Posso dire lo stesso Hermione. Chi è quel giovane alle tue spalle?

- E’ il mio ragazzo nonna lo ho conosciuto a scuola.

Mia nonna si avvicina e lo scruta attraverso gli occhiali.

- Di che classe sociale sei figliolo?

- Alta borghesia ovviamente.

La nonna fa un sorriso a 32 denti e lo abbraccia come se fosse stato un nipote appena acquisito.

- Caro, benvenuto in famiglia!

- Ehm.. Grazie signora.

Non ha mai abbracciato uno così… neanche sua nipote cioè io.

Finito l’abbraccio si gira verso di me

- E brava la mia ragazza! Hai proprio buon gusto nel scegliere i ragazzi.

Alzo gli occhi al cielo e prego che Draco non cominci a considerare la mia famiglia così superficiale.

- Che stiamo aspettando?

- Probabilmente me, mamma.

Mi giro e da dietro la porta appare mia zia con un largo sorriso misto a ghigno sul viso. Lunghi capelli mori e lisci, borsetta e cellulare sempre alla mano e rigorosamente vestita di rosso.

- E’ bello rivedervi famiglia. Dov’è il mio fratellino?

Non so come faccia, ma ogni cosa che fa la fa in modo sensuale e allo stesso tempo freddo come se si fosse allenata tutta la vita a fare la cattiva nella storia.

La nonna stringe il bastone tra le mani. Probabilmente l’avrebbe già uccisa se non fosse sua figlia e sotto sotto non le volesse bene.

La zia guarda per un paio di secondi Draco poi me poi di nuovo Draco e sospira avviandosi senza chiedere il permesso verso la sala da pranzo.

- John arriverà tra un paio di minuti, possiamo accomodarci a tavola

La nonna sorride prende sotto braccio Draco e lo trascina in sala da pranzo mentre gli racconta di quanto far parte della grande famiglia dei Granger sia un privilegio.

La mamma espira e mi guarda facendo un sorriso debole.

- Direi che Draco è stato accettato dalla nonna e dalla zia più che bene, ora rimane da superare lo scoglio più grosso…

- Papà, lo so…

Lei sorride e insieme andiamo a sederci nell’enorme salone al centro della casa. Ci accomodiamo nei posti che ci ha assegnato mia mamma: io e Draco da una parte, la mamma e la zia dall’altra e papà e la nonna a capo tavola.

Rosa entra nella stanza con un piatto di arrosto in mano e con un sorriso orgoglioso sulla faccia. Avrà lavorato tutto il pomeriggio su quel capolavoro. Appoggia il piatto con delicatezza e sospira soddisfatta

- La cena

- Jane, quando ti deciderai a assumere una cuoca inglese?

- Non c’è n’è bisogno. Rosa è con noi da tanti anni e mantiene allenato lo spagnolo di Hermione.

- Sarà… ma non capisco quello che dice

Rosa alza gli occhi al cielo e va in cucina borbottando insulti spagnoli rivolti a mia nonna.

Stiamo per servirci quando mio padre entra in sala abbandonando la valigetta sulla poltrona vicino alla porta. Si avvicina al tavolo senza accorgersi di Draco.

- Buona sera, mamma.

La nonna non lo ascolta nemmeno da quanto è presa a criticare la cena di Rosa

Mio padre va da mia madre e la bacia sulla guancia.

- Jane, bella come sempre.

Vedo le sue guance arrossire leggermente come un’adolescente con la sua prima cotta. Mio padre si siede sulla sua sedia e posiziona il tovagliolo sulle gambe.

- Ashley, che piacere vederti.

Mia zia sbuffa e alza gli occhi al cielo

- Si, si raccontala a qualcun’altro questa balla.

- Vero

Si gira verso di me.

- Hermione sei splendida come...

Lo ha notato.

Vedo chiaramente lo sguardo di mio padre cambiare nei suoi grandi occhi scuri: da sorpreso a omicida.

E’ diventato molto più protettivo da quando… bhè da quando è accaduto quello che non doveva accadere.

- Papà, lui è Draco, il mio ragazzo.

Senza cambiarlo, punta il suo sguardo su di me per qualche secondo poi di nuovo su Draco.

L’imbarazzante silenzio che piomba nella stanza in questo momento lo si può toccare. Draco , non so con che coraggio visto lo sguardo truce di mio padre puntato su di lui, riesce a parlare.

- E’ un piacere conoscerla signor Granger.

Mio padre mugola qualcosa che potrebbe assomigliare a un “Anche per me” se uno lo storpia un pò.

Vedo Draco stringere le mani sulle ginocchia cercando di controllarsi dall’andare nel panico definitivamente. E’ sempre questo il primo impatto che diamo agli sconosciuti: sembriamo quelli insopportabili, saputelli, ma soprattutto permalosi e terribilmente aggressivi.

Mia zia sospira e appoggiando il gomito sul tavolo per poi fare gli occhi da civetta (peggio di Edwige) si rivolge a Draco.

- Allora Draco da dove vieni?

- Londra. I miei possiedono un Manor poco distante dal centro.

Mia nonna alla parola “Manor” sorride ancora di più.

- E la tua media scolastica?

- Piuttosto alta.

Mio padre non stacca gli occhi da Draco e per paura che da un momento all’altro lo uccida decido di intervenire.

- Draco è uno tra i migliori del suo gruppo e ha una media come la mia.

Mia mamma comincia a mangiare sorridendo come se non fossimo nel bel mezzo di un processo per decidere se far vivere Draco o no.

- Suppongo che tu abbbia la stessa età di Hermione?

- Si, abbiamo entrambi 17 anni.

- Cosa intendi fare nel futuro?

- Ehm… Mi piacerebbe fare il pozionista, ma non ne sono certo.

Mia nonna lo guarda strano.

- Voleva dire che intende diventare uno scienziato nell’ambito della Chimica.

- Già… E’ proprio quello che intendevo..

Il sorriso riappare sul volto del “giudice”.

Ricominciamo a mangiare mentre mia zia racconta della sua ultima conquista con grande disappunto da parte della nonna.

Rosa sta per servire il dolce quando mio padre, costretto da mia madre più che altro, si rivolge a Draco.

- Draco, mai bevuto alcool pesante?

- Non più di un bicchiere a capodanno.

Bugia

Beve un bicchiere di Whisky Incendiario la sera quando è stressato.

- Mai fatto uso di droghe?

- Non so neanche cosa sono.

Questo potrebbe essere vero…

- Hai mai picchiato seriamente qualcuno?

- Due o tre volte, solo maschi

- Mai avuto attacchi di rabbia?

- Sì, ma non violenti

- Di panico?

Credo che ne stia per avere uno tra poco con tutte queste domande da parte di mio padre.

- No, di panico no.

- Mia figlia è ancora vergine?

- John, saranno domande da fare?

Ringrazio mentalmente mia madre per avere provato a fermarlo, anche se inutilmente.

- Rispondi

- Credo di sì. Se non lo è, non è merito mio.

Lo sguardo di mio padre si sposta su di me.

- E’ vero.

Rispondo imbarazzata

Il suo sguardo si indurisce.

Lo so cosa sta facendo, sta cercando un motivo per sbatterlo fuori di qui. Lanonna sbuffa e prende in mano la situazione

- John Richard Granger, smettila immediatamente di fare queste domande scomode.

- Mi assicuro semplicemente che non sia una persona di cui non ci si può fidare.

- Non è quel tipo di persona...

Mia zia comincia a ghignare.

- Anche Andrew non lo era e guarda dove ha portato Haley…

Appena sento quel nome il sangue mi si gela nelle vene e la mente mi porta a tre anni fa…

 

- Haley, devi  andare!

- E’ di nuovo sballato e non ho intenzione di andarlo a ripescare come al solito

- Ma lui lo farebbe per te.

- Io non ne sono così sicura.

- Ha bisogno di te ed è il tuo fidanzato.

- Se ci vado la smetti di stressarmi , streghetta?

- Sì

- Allora vado e torno

- Vengo anche io!

- Streghetta, non se ne parla neanche. Papà non te lo permetterebbe mai così come lo faccio io. E’ pericoloso!

- Se è pericoloso per me , lo è anche per te. E poi in due è meglio di uno

- Non se ne parla..

- Se ti prometto che farò la brava e me ne resterò tranquilla e buona in un ancolo della tua macchina?

- Streghetta…

- Ti prego Haley…

- E va bene andiamo, ma porta la bachetta! Non si sa mai…

 

Scuoto la testa per non ricordare cosa è successo dopo e mi concentro su quello che accade ora nella stanza.

La nonna sta cercando di fulminare mia zia mentre lei ghigna soddisfatta del suo lavoro da “pecora nera” della famiglia.

Papà non sa che dire e da quanto vedo sta trattenendo il respiro come me.

La mamma invece ha abbassato lo sguardo per non far vedere le lacrime agli occhi che cercano di uscire.

Rosa le si avvicina e comincia a sussurrarle qualche parola di conforto in spagnolo ovviamente.

Infine Draco completamente confuso non sapendo chi è Haley e la sua storia.

- Ashley, Andrew è completamente diverso da Draco inoltre Hermione è molto più responsabile di quanto non lo fosse Haley.

- Prima che succedesse l’incidente Haley era quella responsabile, non Hermione.

Mi si blocca di nuovo il respiro.

 

- Streghetta sei sicura di volere vedere Andrew in quello stato? Credo che il tuo cuoricino si spezzerebbe vista la cotta che hai per lui.

- Non ho una cotta per lui.

- Sì, certo streghetta. Si deve dare ragione ai matti.

- Smettila Haley!

- Scherzo Streghetta

 

Negli occhi della nonna ora si possono scorgere scintille di rabbia

- Non è vero, Ashley  smettila di essere così impertinente.

La zia si sistema in avanti sulla sedia appoggiando le mani sul tavolo e alza il tono della voce

- Oh no, invece lo sono. Sono stata zitta tre anni, adesso basta!

- Abbiamo ospiti Ashley

Il tono duro di mio padre però non riesce a fermare mia zia.

- NOn mi importa nulla. Se Draco vuole entrare nella nostra famiglia deve sapere cosa è accaduto.

- Di cosa sta parlando?

Il tentativo di Draco di entrare a far parte della discussione viene fermato in nascita da mio padre.

- Tu sta zitto! Non sai nulla…

- Appunto John. Non credi che dovrebbe sapere che tipo di persona era Haley in realtà?

- Haley era una brava ragazza.

- Sicuri? Perchè non mi sembrava una brava ragazza quando mi chiamava nel cuore della notte per era troppo ubriaca per guidare e tornare a casa. Sei sicuro John? Sei sicuro che fosse la brava ragazza che fingeva di essere?

Scatto in piedi come una molla.

- BASTA!

Forse l’ho gridato un pò troppo forte, ma non ce la facevo più a stare lì seduta ad ascoltare.

- Vi prego basta.

Le lacrime agli occhi sono sull’orlo di uscire.

Alzo lo sguardo e noto che tutti gli occhi sono puntati su di me.

Un enorme macigno si deposita di nuovo sul mio petto costringendomi ad arrancare per un pò di aria.

- Scusatemi…

Sposto la sedia e mi incammino verso la mia stanza.

- Hermione....

Neanche la voce di Draco in questo momento mi ferma.

Salgo velocemente le scale, entro nella mia stanza e mi chiudo la porta alle spalle.

Ciondolando raggiungo il letto e mi ci siedo sopra.

E’ colpa mia

Lo so. L’ho sempre saputo che lei non è più qui per colpa mia.

Sono io che l’ho spinta a farlo.

La porta si apre.

So già chi è, non c’è neanche bisogno che io alzi lo sguardo.

- Mezzosangue, dobbiamo parlare...





Ehilà...
...
...
Dan dan dan daaan

Vi è piaciuta la sorpresa!
Nuovo personaggio inedito!
Ho sempre pensato, come ha fatto J.K. Rowling, che Hermione doveva avere una sorella.
La nostra grande scrittrice aveva detto piccola, ma io preferisco grande ed è per questo che l'ho inserita. Spero vi sia piaciuto il new entry
Detto questo... che ne pensate della famiglia della nostra Hermione?
Personalmente non sopporto la zia ... un pò troppo sicura di sè...
Voglio ringraziare tutti quanti per le vostre recensioni, mi hanno fatto molto piacere!
Ecco il grosso spoiler di questa settimana:


 

Le sorrido e cominciamo a cantare a squarcia gola sopra la radio una canzone famosa di quell’anno.

Poi è successo tutto troppo in fretta  e nella mia testa è così realistico che mi sembra di essere ancora lì.

Un ubriacone che passa con il rosso

Io che urlo a Haley di stare attenta

Lei che si gira e vede il camion venirci addosso.

Poi mi sorride dolcemente per una frazione di secondo prima di buttarsi addosso a me per proteggermi

E allora che ne dite?
Interessante, vero?
Al prossimo sabato
Un bacione
Lola

P.S. Sono sopravvissuta per miracolo a una settimana da incubo. La prossima sarà più calma e continuerò a scrivere! Lo prometto!

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Capitolo 23
*** Haley ***


Capitolo 23: Haley

 

- Dobbiamo parlare...

Sorrido anche se è un sorriso forzato.

- Allora, mi spieghi chi è Haley?

Non posso caricarlo con anche questo peso

Mi asciugo velocemente le lacrime e mi alzo in piedi.

- Non c’è bisogno che te lo spieghi. Sto molto meglio, andiamo giù a finire il dolce…

Mi avvio verso la porta ma la sua mano mi ferma.

- Granger non sei brava a mentire. Tu non stai bene.

- Ti dico di sì. Haley non è…. nessuno

Mi giro per non far vedere chiaramente che non è vero, ma devo far proprio schifo a mentire.

- Hermione ti prego dimmi chi è…

- Non voglio farlo okay?

Lui sospira e poi si siede sul letto.

- Lo sai vero che chiedertelo prima gentilmente è solo una forma di cortesia e che lo scoprirò comunque?

Mi avvicino curiosa e incrocio le braccia al petto.

- Voglio vedere come farai a farmi parlare.

- Lo sai che sono il primo della classe del corso privato per purosangue di Legimazia?

- Non oserai.

- Invece oso. Legiliments!

Presa di sorpresa, non riesco a formare una bariera abbastanza potente per respingere Draco e in un secondo ci ritroviamo nel lontano 20 luglio 1992.

Siamo tutti e due nel giardino sul retro di casa mia dove una ragazzina sui dodici anni e una sui quindici anni stanno sedute al sole su degli sdrai giganti a bordo piscina.

- Streghetta, mi passi la crema solare per favore?

- Certo!

La più piccola si alza e dopo aver preso il tubetto blu dal tavolino lo da alla sorella più grande.

- La mamma ha detto che tra un pò arriverà il pulisci piscine.

- Quel vecchietto che ha le tette talmente grosse che non gli stanno più su?

Tutte e due cominciano a ridere.

All’improvviso arriva un ragazzo piuttosto alto, magro con bellissimi capelli castano chiaro e due occhi azzurri come l’acqua della piscina.

Sento Draco sussurrare nella mia mente

- Quello è Andrew...

Il ragazzo si avvicina alle due sorelle e sorride malizioso alla più grande.

- Salve, sono Andrew Morris e il mio capo mi ha mandato per pulire la piscina.

Il cuore della bambina riccia, la più piccola, tra le due comincia a battere forte.

- No, ti prego Granger non dirmi che avevi una cotta per lui…

La ragazza dai lunghi capelli lisci risponde al sorriso

- Prego. faccia pure il suo lavoro…

 

La mia testa comincia a girare e la scena cambia.

Ora siamo fuori dal salotto.


23 giugno 1993

La bimba riccia e castana con due denti piuttosto sporgenti stava in ascolto dietro la porta.

- Haley non potrai uscire per un mese.

- Sai benissimo mamma che questo non mi fermerà. Io e lui ci amiamo!

- Questo non è amore! Andare a ubriacarsi, droghe non andare a scuola non è volersi bene, è distruggersi!

- Io non mi drogo e ho saltato la scuola una volta in tutto quest’anno scolastico.

- E l’alcool?

- E’ per lo stress di avere una famiglia come la mia.

- Non pensi a tua sorella? all’esempio che le dai? Per Hermione sei un idolo.

- Hermione ha tredici anni e vive circa dieci mesi all’anno a Hogwarts circondata da buoni esempi.

- Questo non ti impedisce di sfruttarla quando è qui per farle fare piccoli incantesimi per aiutarti a fuggire.

- Si chiama, gioco di squadra. E poi io e Andrew stiamo insieme da più di un anno e vogliamo uscire insieme senza che papà ci segua con la macchina qualche metro più indietro.

- Scusa se non vogliamo che nostra figlia si droghi

- Non mi son mai drogata in vita mia, mamma lo vuoi capire.

- E noi ci dovremmo fidare? No, grazie. Hermione non deve vedere sua sorella che torna alle due ubriaca fradicia che non sta nemmeno in piedi!

In quel momento la bambina entra nella stanza con gli occhi in lacrime e si fionda tra le braccia della sorella maggiore.

- Haley non voglio che tu stia male.

La ragazza rimane stupita per qualche minuto poi ricambia l’abbraccio.

- Haley, promettimi che non ti farai più del male, promettimelo!

La ragazza sorride e la stringe ancora più forte

- Te lo prometto, streghetta. Smetterò con tutto. Ora però torniamo a letto okay?

La bimba annuisce e insieme alla sorella si incamminano su per le scale.

Un nuovo giramento di testa, una nuova scena


24 luglio 1994

Le due ragazze si rincorrono per il giardino di casa Granger urlando.

- Tanto poi ti prendo!

- Ne sei sicura streghetta?

Haley si avvicina alla colonna e lentamente guarda dietro per vedere se la sorella si nasconde lì, ma quest’ultima sbuca da dietro di lei e la prende per i fianchi trascinandola per terra.

Entrambe cadono sull’erba verde e cominciano a ridere.

- Sai streghetta, ho incontrato Andrew a scuola un paio di giorni fa e mi ha chiesto se ci potevamo vedere

- E tu che cosa gli hai risposto?

- Di sì, sembrava pulito e cambiato dall’ultima volta che ci siamo visti.

- E come è andata?

Lei si gira verso la riccia e le sorride

- Bene, anzi benissimo. E’ cambiato tantissimo e abbiamo deciso di riprovarci, ma per favore non dirlo alla mamma e a papà. Ne farebbero una questione di stato.

- Okay , sarò muta come un pesce.

Haley sorride e si toglie il ciondolo a forma di stella che porta al collo.

- Voglio che questo lo tenga tu

- Ma te lo ha regalato la nonna per il compleanno.

- Lo so, ma credo che sia più azzeccato se lo terrai tu

Un gatto rosso e piuttosto in carne si avvicina alle due ragazze e si accoccola tra le due.

- Anche Grattastinchi si è accorto che qui si sta bene.

- Voglio svelarti un segreto streghetta.

- Dimmi

Haley sorride e apre la stellina.

Una ninna nanna dolce comincia a suonare riempendo l’aria di allegria.

- E’ la ninna nanna che ci cantava la nonna!

- Esatto! So che ti piaceva allora ho deciso di regalartelo.

La ragazzina riccia si avvicina alla sorella e l’abbraccia

- Ti voglio bene Haley

- Anche io te ne voglio streghetta

 

Concentro tutte le forze che ho per far uscire Draco dalla mia mente prima che arrivi al giorno in cui accadde l’incidente.

Apro gli occhi e vedo che siamo tornati nella mia stanza.

Un forte senso di nausea mi attraversa e mi fa perdere l’equilibrio mi appoggio alla cassettiera e con l’aiuto di Draco mi riesco a sedere sul letto.

Dopo aver fatto un respiro profondo decido di affrontare le domande di Draco.

- Così hai conosciuto mia sorella Haley… E per la cronaca Harry, Ron e Ginny lo sanno che avevo una sorella e il pugno che ti ho tirato centra con lei oltre che con Fierobecco.

Lui ghigna e mi abbraccia

- Non smetterai mai di stupirmi Hermione Jean Granger. Con tutti gli insulti che mi avresti potuto rifilare per essere entrato nella tua mente senza il tuo permesso

- Penserò ad insultarti quando sarò di nuovo in forze

- La prendo come una promessa. Quindi tecnicamente il ciondolo a forma di stella che mi hai dato in realtà te lo ha regalato Haley?

- Si

- Okay... Mi vuoi raccontare cosa è successo dopo?

Sospiro e lo guardo negli occhi

- Cosa serve chiedermelo se lo scoprirai lo stesso?

- Sono un gentiluomo.

- Spiritoso…

Faccio un altro respiro profondo poi annuisco

- Vai! Sono pronta!

- Sicura?

Annuisco convinta di nuovo e lui pronuncia la formula.


26 luglio 1994

Di colpo ci ritroviamo in camera mia solo tre anni fa.

La piccola me è seduta sul letto che sfogli un libro di Trasfigurazione con interesse quando la porta si spalanca e Haley entra sbuffando.

- Mi ha chiamato ancora. Vuole che vada da lui

- Haley, devi  andare!

La ragazza si stende sul letto a pancia in su e fissa il soffitto

- E’ di nuovo sballato e non ho intenzione di andarlo a ripescare come al solito

- Ma lui lo farebbe per te.

- Io non ne sono così sicura.

- Ha bisogno di te ed è il tuo fidanzato.

Lei si mette seduta e guarda divertita sua sorella

- Se ci vado la smetti di stressarmi streghetta?

- Sì

- Allora vado e torno subito

- Vengo anche io!

- Streghetta, non se ne parla neanche. Papà non te lo permetterebbe mai così come lo faccio io. E’ pericoloso!

- Se è pericoloso per me , lo è anche per te. E poi in due è meglio di uno

- Non se ne parla..

- Se ti prometto che farò la brava e me ne resterò tranquilla e buona in un angolo della tua macchina?

- Streghetta…

- Ti prego Haley…

- E va bene andiamo, ma porta la bachetta! Non si sa mai…

La ragazzina sorride e tutte e due scendendo dal balcone usando l’edera fitta della signora Granger e prendendo la macchina della sorella grande si avviano verso i quartieri poco raccomandati di Greenwood* una cittadella a venti minuti da Londra.

Arrivate caricarono Andrew sulla macchina e si avviarono di nuovo verso casa del ragazzo

Le parole a questo punto non si sentono bene. Il tempo deve avermi fatto dimenticare le parole precise che la mamma di Andrew ha detto al figlio e a noi.

Le frasi riprendono a essere comprensibili pochi minuti dopo durante il viaggio di ritorno a casa.

- Che ne dici se mettiamo su un pò di musica?

Le sorrido e cominciamo a cantare a squarcia gola sopra la radio una canzone famosa di quell’anno.

Poi è successo tutto troppo in fretta  e nella mia testa è così realistico che mi sembra di essere ancora lì.

Un ubriacone che passa con il rosso

Io che urlo a Haley di stare attenta

Lei che si gira e vede il camion venirci addosso.

Poi mi sorride dolcemente per una frazione di secondo prima di buttarsi addosso a me per proteggermi

Infine bianco.

Cambio di scena, senso di nausea e ora ci troviamo nel giorno peggiore della mia vita.

27 luglio 1994

Vedo me stessa sdraiata sul lettino di un ospedale. Apro gli occhi e mi guardo ancora in giro confusa.

Non sapevo ancora

Mia mamma dorme a bordo del letto e pochi minuti dopo si sveglia e vedendomi sveglia comincia a piangere.

- Grazie a Dio sei viva!

Io la guardo confusa perché non riesco ancora a capire perché dovrebbe essere così triste.

Lei mi abbraccia forte e continua a piangere sulla mia spalla

Con un filo di voce quando lei scioglie l’abbraccio riesco a chiedere l’unica cosa che mi importa veramente sapere.

- Haley?

- E’ in terapia inensiva. Non risponde a nessuna cura medica...
 

L’ansia di rivivere di nuovo questo mi risucchia fuori dal ricordo. e mi ritrovo  con le unghie piantate nella coperta, il respiro corto e con  Draco piuttosto scioccato davanti a me.

Non riesco a fermare le lacrime che sgorgano dai miei occhi come fiumi in piena.

Draco si avvicina e mi abbraccia facendomi stendere sul letto accanto al lui.

Mi ci vogliono un paio di minuti per ricominciare a respirare normalmente. Capisco dal silenzio di Draco che vuole delle risposte e decido di farla finita dicendogli tutto.

- Haley è morta il giorno dopo. La mattina dopo mia mamma è entrata nella mia camera piangendo e ha scosso la testa  e da lì ho capito che non ce l’aveva fatta. Non è riuscita a sopravvivere alla notte. Il mio mondo è crollato.

- Granger c’è ancora una cosa che non ho capito. Cosa centra il pugno che mi hai dato con tutto questo?

- Mi hanno detto che i dottori l’hanno vista morire senza fare nulla per salvarla e quando mesi dopo ho visto te e i tuoi scagnozzi che guardavate Fierobecco che stava per morire, mi sono immaginata la scena di mia sorella e ho fatto in parte quello che ti meritavi  in parte quello che meritavano quei dottori per averla lasciata morire in quel modo. E’ solo colpa mia…

- Non dire sciocchezze Granger!

- Sono io che ho insistito per andare a recuperare Andrew, sono io che ho insistito per prendere una scorciatoia verso casa. Sono io che sono stata protetta da Lei quando potevo benissimo salvarla con la magia… Sono una strega e non ho fatto nulla

- Granger, non devi neanche pensarle queste cose okay? SEi una strega brillante ma non onnipotente

Annuisco poco convinta.

Sento Draco che mi stringe forte e vorrei che non finisse mai questo momento perché non so se ce la farei ad alzarmi di nuovo per andare avanti dopo aver rivissuto di nuovo tutto da capo.

- Granger è quasi mezzanotte. Devo andare in camera mia o tua padre mi fucila.

- Resta ti prego.

Lui mi guarda e mi fa uno dei suoi sorrisi che scioglierebbero qualunque cuore congelato, forse persino il suo se si guardasse allo specchio.

- Come posso dire di no a un Granger ridotta così?

Torna nella posizione di prima e insieme ci addormentiamo.




Ehilà...
Okay non uccidetemi.
Sono state settimane da incubo e scrivere per me è diventata una cosa lontana anni luce. Il prossimo capitolo è quasi pronto, ma mi vedo costretta a rimandare ancora di una settimana. Quindi aggiornerò puntuale sabato 22 novembre, lo prometto! Giurin giurello!
Allora che ne dite della storia di Haley?
Hermione distrutta?
Draco ascoltatore?
Fatemelo sapere con un recensione.
La scorsa settimana ho ricevuto tante recensioni positive e fantastiche e mi hanno fatto commuovere. Ne approfitto per ringraziare tantissimo tutte le persone che seguono la storia per la loro pazienza con me.
Ecco lo spoiler di questa settimana:


- Dove sono?
- Saranno usciti per una passeggiata...
- Loro non escono per una passeggiata. Dove sono i miei genitori?



Curiose eh??
Alla prossima volta!
Un bacione
Lola

 

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Capitolo 24
*** Una giornata per riflettere e dimenticare ***


Capitolo 24: Una giornata per riflettere e dimenticare

 

- Mezzosangue?

Mi volto dall’altra parte.

- Granger?

Sa essere peggio di una mosca che ti ronza vicino all’orecchio mentre dormi,  quando vuole.

- Alzati. Tua mamma ci vuole di sotto tra dieci minuti per la colazione.

Mi strofino gli occhi e mugolo  con una voce che mi ricorda una bambina capricciosa.

- Non voglio alzarmi. Sto bene a letto…

- Tutti stanno bene nel proprio letto. Ma io sono venuto come primo avvertimento e mi sembra di aver capito che il secondo e ultimo è Rosa.

Un improvviso ricordo di Rosa che mi sveglia per andare a scuola, mi fa cambiare idea.

Lentamente mi metto seduta  e ,anche se la testa comincia a pulsarmi forte, alzo lo sguardo e incontro il viso di Draco con il suo enorme ghigno stampato sopra.

- Perchè ghigni?

- Perchè non ti sei accorta di avere la bava sulla bocca e i capelli che assomigliano vagamente al nido di un condor.

Spalanco gli occhi e mi fiondo in bagno diventando completamente rossa.

- Vado a vestirmi. Torno tra cinque minuti...

Velocemente mi spoglio e mi faccio una doccia.

E’ domenica mattina… questo vuol dire che Rosa ha fatto i pancakes e le uova, che mio padre è a casa e che mia madre ha messo il vestito buono della domenica.

Esco gocciolante e mi fiondo alla ricerca di un intimo.

Apro l’armadio e un profumò di cannella e vaniglia mi investe.

Dopo aver scelto cosa mettermi, indosso tutto e mi dedico completamente ai capelli.

Appena finito di sistemarli in modo che gli uccelli non pensino che i miei capelli siano un nido, Draco entra e mi sorride.

Gli vado vicino e lo bacio velocemente prima di scendere tutti e due a far colazione

Appena sceso l’ultimo gradino un profumo molto invitante di caffè mi attira nella sala da pranzo.

Appena entrati vedo mio padre che legge il giornale sorseggiando un caffè. Mia madre invece sta discutendo con Rosa sul colore delle tende della sala da ricevimenti.

- Buenos dìas, Hermione

- Buenos dìas a ti tambien, Rosa

Draco si limita ad un cenno, ma Rosa lo fulmina subito e ciò mi fa sorridere. E’ sempre stata protettiva nei miei confronti specialmente dopo Haley, ma mai avrei pensato che potesse arrivare a non dare il buon giorno a una persona che non le ha fatto nulla.

Mi siedo a tavola e comincio a versarmi del te nella tazza.

Mia mamma si gira verso di me e mi sorride.

- Buongiorno Hermione. Come hai dormito di nuovo nel tuo letto?

- Molto bene, grazie

Lei prende una fetta di pane e comincia a spalmarla con del burro.

- Oggi a mezzogiorno c’è l’incontro con le socie del mio club delle donne, mi piacerebbe che ci fossi anche tu con Draco.

- Mamma, veramente volevo far vedere Londra a Draco.

- Londra la può vedere in ogni momento. Ho bisogno che tu sia qui. Voglio diventare la presidentessa e ho bisogno del vostro supporto, inoltre Draco sarà abituato agli incontri di alta borghesia, no?

Mi giro verso di lui e lo vedo concentrato a mangiare pane e nutella in perfetto stile italiano. Sentendosi chiamato in causa , deglutisce e sorride cercando di convincere mia madre che era attento alla sua domanda.

- Draco tua madre organizzava giusto incontri tra donne Purosangue?

- Si, ogni mercoledì pomeriggio

Mi mamma in quel momento si illumina.

- Quindi saprai perfettamente come comportarti se io ti chiedessi di ….

_____________________________________________

 

- Draco non sei costretto a farlo.

- Tranquilla, non ci rimetto nulla.

- Sicuro?   

- Sicuro tranquilla Hermione. Mi ha chiesto solo di farle pubblicità

Mi guardo intorno preoccupata.

Ci mancava solo che mia mamma sfruttasse il mio ragazzo per salire al vertice del suo club solo per donne.

Draco si gira a guardarmi e ghigna.

- Sei  bellissima quando fai quella smorfia di preoccupazione

Mi volto per guardarlo e mi ritrovo incatenata ai suoi occhi

Lui mi sorride e mi prende il viso con le mani e mi bacia.

Un bacio casto, ma che mi fa comunque perdere la testa.

- Draco è arrivato il tuo momento...

Mi giro e vedo mia madre piuttosto agitata che si guarda intorno cercando errori nel modo in cui ha organizzato il party. Impeccabile come al solito, ma lei non si fida mai.

Sorseggio pensierosa il mio cocktail mentre Draco si avvicina alle colleghe di mia madre e si presenta con un sorriso mozzafiato.

- Hermione… posso parlarti in privato?

Mi volto e vedo mio padre in giacca e cravatta con un bicchiere ricco di scotch in mano.

- Certo papà.

Lo seguo  lontano dalla festa preoccupata.

Perchè vuole parlarmi in privato?

Si ferma vicino al roseto di famiglia e sospira.

- Hermione, mi volevo scusare con te per come mi sono comportato ieri sera. Non è stato educato nei tuoi confronti e in quelli del tuo ragazzo.

- Grazie, ma non è solo con me che ti devi scusare.

Lui alza gli occhi al cielo e sbuffa.

- Assomigli troppo a tua madre. Cercherò di accennare questo discorso anche a.. Come hai detto che si chiama?

- Draco, papà. Non sai nemmeno il suo nome…

- E’ lo stesso. Dopo tutto è importante il pensiero no?

Alzo gli occhi al cielo e lo abbraccio.

Mi è mancato, nonostante tutto.

- Hermione!

Il grido di mia mamma mi arriva alle orecchie come un secchiata di acqua gelata. Si deve tornare in scena.

Sciolgo l’abbraccio e gli sorrido.

- Devi andare o la mamma diventa isterica.

- Si, vado

Mi volto e velocemente raggiungo il centro della festa.

- Vai in mezzo agli invitati o penseranno che io abbia una figlia maleducata.

Sospiro e eseguo gli ordini impartiti da mia madre cercando Draco tra la folla.

Appena lo vedo mi avvicino a lui, il quale ormai ha fatto il giro completo degli invitati e ora sta parlando con la vecchia signora Purpose, la nostra vicina di casa. E’ rimasta vedova vent’anni fa senza contare il figlio perso in battaglia e nonostante tutto riesce ad essere sempre allegra ed è stata una delle persone più vicine alla mia famiglia nei periodi più bui come la morte di Haley. Appena mi vede mi viene incontro sorridendo e mi abbraccia forte.

- Hermione, che piacere rivederti. Come mai sei a casa così presto quest’anno? Di solito prima di giugno non ti fai vedere…

- C’è…. stato un imprevisto e ci hanno fatto tornare prima. Hai conosciuto Draco allora?

- Sì, un ragazzo davvero simpatico e divertente.

Il biondo platinato alla mia sinistra sfoggia il suo classico ghigno  costringendomi a sorridere.

- Hai proprio trovato un ragazzo da sposare. Anche il mio Charles era così e anche negli ultimi mesi riusciva sempre a farmi ridere come una pazza. Ora vado che Genevieve mi sta chiamando per la solita partita a carte

Le sorrido e mi volto verso Draco.

- Partita a carte?

- Un vecchio gioco che fanno ai circoli per anziani dove usano delle carte per giocare, a volte scommettono anche soldi.

- Okay, buona a sapersi.

Si guarda in giro con uno sguardo che ha un bambino quando sta per combinare qualcosa e ciò mi fa preoccupare un po’

- Cosa cerchi?

- Seguimi!

- Non possiamo lasciare il party.

- Come no? Certo che possiamo. Sii serpe per una volta!

L’idea di mollare tutto e scappare con lui mi stuzzica e decido di ascoltarlo e diventare un serpe per una volta.

Annuisco e lui contento mi trascina correndo nel punto più isolato del giardino dietro ad un albero poi si smaterilizza insieme a me.

Apro gli occhi e con sorpresa mi ritrovo in un parco… non so con precisione dove siamo, ma è un posto meraviglioso.

Mi guardo attentamente intorno e riconosco il posto in cui lui mi ha portata. Siamo nell’Holland Park in centro a Londra e stranamente non è affollato come al solito. Domenica mattina e nessuno in tutta Londra è a fare un passeggiata?

In lontananza vedo che sotto un albero è stesa una coperta a scacchi e di fianco c’è un cestino da picnic.

Lo guardo incredula e lui ghigna.

- Dopo che mi hai detto di Haley eri così distrutta che ho pensato che ti ci volesse qualcosa per tirarti su di morale così, non ti arrabbiare, ho mandato un elfo e ho comprato questo posto per un giorno.

- Hai comprato uno dei più bei parchi di Londra per un giorno per me?     Ma è legale?

- Non ne sono certo ma con un bel po’ di soldi e un po di Imperio sui controllori...

- In che senso un po’ di imperio sui controllori? Cos’è una ricetta? Un po’ di imperio per gradire?

Incrocio le braccia al petto e lo guardo negli occhi.

- Adoro quando fai la sarcastica!

- Draco, apprezzo tantissimo quello che hai fatto, ma…

- Va bene, riapro il cancello, ma non venire a lamentarti se i babbani sono troppo rumorosi.

- Dimentichi il fatto che io ci ho vissuto per anni tra i babbani…

- Vero, anche questo. Dai vieni!

Mi prende per mano e mi trascina su per la collina.

Arriviamo sotto l’albero e guardando ora da più vicino noto che oltre al cestino sulla coperta ci sono anche due cuscini rossi.

Lui mi guarda mentre io cerco un’espressione che descriva quello che provo in questo momento.

- Granger ti piace?

- Se  mi piace? Dico che adoro quando sei terribilmente diabetico e mi vizi in questo modo!

Lui sorride soddisfatto e ci sediamo per terra.

Mi passa un calice colmo di uno strano liquido color oro.

- Champagne?

- Non mi faccio mancare nulla. Se devo fare una cosa romantica non da me, devo farla in grande stile, no?

Mi avvicino e lo bacio appassionatamente. Lui senza esitare appoggia il bicchiere e posa entrambe le mani sui miei fianchi e mi fa sdraiare.

Non so di preciso quanto rimaniamo in questa posizione so solo che ad un certo punto sentiamo un rumore che ci risveglia.

Draco con il fianco ha rovesciato lo champagne.

Si rialza e entrambi ci mettiamo seduti trattenendo a stento le risate.

Dopo un pò Draco si accorge che sto meditando su qualcosa e riversa lo champagne porgendomelo.

- A che pensi?

- Nulla…

- Hermione

- E’ che non mi sono mai sentita più leggera e felice e vorrei che questo non finisse mai. Vorrei pensare che nel nostro mondo non ci sia una guerra contro persone come la tua famiglia che vogliono sterminare quelli come me. Vorrei pensare che i miei amici sono ancora miei amici e che sono ancora vivi anche senza il mio aiuto. Spero che la McGrannit abbia consegnato le ultime informazioni sui piani di Voldemort a Harry e che lui intuisca che il fatto che io sia sparita dopo il nostro litigio non influisce sul fatto che sarò sempre dalla parte. Spero che abbia capito che non sono scomparsa solo per seguirti, ma l’ho fatto anche per lui. Spero che Ron e Ginny non se la siano presa, ma soprattutto spero che questa guerra finisca presto…

- Granger tu hai troppe cose che ti ronzano in quella testa. Lasciati andare…

- I miei amici sono-

- Granger, ti chiedo solo un pomeriggio senza problemi… solo uno.

Gli sorrido  e annuisco.

Mi sembra così cambiato, che sia stata io a cambiarlo?

- Bene, qui abbiamo...

Fruga per un paio di secondi nel cestino e tira fuori un paio di panini.

- Burro di arachidi, marmellata di albicocca o cioccolato.

Lo guardo scettica.

- Vada per il cioccolato.

- Mi capisci al volo.

- Granger ti devo ricordare che ti ho praticamente pedinata per anni.

- Me lo ricordo, mio misterioso ammiratore

Lui si avvicina a me e mi prende il viso con le mani guardandomi negli occhi.

- Sei la mia felicità, Daisy.

Non aspetto un secondo di più.

Lo bacio con ancora più passione di prima.

Quasi non vedo più il ragazzino borioso di qualche anno fa… ora è un uomo, sempre un furetto platinato, ma è il mio furetto platinato

Così quando, entrambi avvolti dalle coperte in un parco deserto circondati da panini di vari tipi, cuscini e champagne con il sole che lentamente scende oltre l’orizzonte, lui mi chiede “Sei sicura di volerlo fare ora?” io senza esitare gli rispondo di sì

 

-----------------------------------------------------------------

 

Sono ormai le otto di sera.

La casa è buia e lentamente e senza fare rumore entriamo dentro ridendo come dei pazzi.

Una delle più belle e indimenticabili giornate della mia vita.

Chiudo la porta alle mie spalle e accendo la luce.

Rosa entra nella stanza con la faccia sconvolta.

- Ellos hay màs, ellos hay màs! (Non ci sono più)

- Tòmelo fàcil, Rosa. Quien ha desaparacido? (Calmati, chi è scomparso)

- Senores Green (I signori Green) Esos hombres encapuchados secuestraron a ellos (Quei uomini incappucciati li hanno rapiti)

- Granger che succede?

Ignoro completamente la domanda di Draco e comincio a chiamare i miei in giro per casa come una disperata.

Draco mi raggiunge e mi ferma

- Cosa succede?

- Dove sono?

- Chi?

- I miei genitori. non sono in casa. Dove sono?

- Saranno fuori a passeggiare.

- I miei non fanno passeggiate. Dove sono?

Spalanco la porta del salone e il respiro mi si blocca. Tutto è sotto sopra. Vetri rotti, tende sgualcite e piccoli frammenti di bicchieri e piatti stanno sul pavimento. Alzo lo sguardo e non posso fare a meno di rimanere a bocca aperta. Sulla parete c’è un’enorme scritta di colore rosso.

“Vi abbiamo trovati, ora tocca a voi trovarli prima che sia troppo tardi”





Salve bella gente, 
eccomi di nuovo qua con un nuovo capitolo.
Che ve ne pare? I genitori della nostra Hermione sono nei guai e dopo questo periodo di pace, arriviamo alla burrasca finale.
Mi dispiace e promettetemi di non cruciarmi, ma mi vedo costretta per motivi vari ad aggiornare momentaneamente ogni due settimane. Solo per questo periodo molto stressante, poi riprenderò ad aggiornare come al solito ogni sabato. Per cui il capitolo 25 verrà pubblicato il 6 Dicembre. Perdonatemi, ma non ho due secondi per scrivere ed ho esaurito i miei capitoli di scorta.
Detto questo vi ringrazio per tutte le recensioni. Sono riuscita a leggerle e a rispondere a tutte (Ma guarda che brava che sono stata)
Ecco lo spoiler:


Facile Rosso, o la tua vita o la sua... Scegli!
Vedo la mano del mio amico afferrare la bacchetta e il suo petto cominciare a muoversi più in fretta.
- Avada Kedavra!


Spero di avervi incuriosito.
Un bacione 
Lola

P.S. Con una recensione salvi un autore dalla depressione!
Ricordatelo sempre!

 

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Capitolo 25
*** Ritorno alla realtà ***


Capitolo 25: Ritorno alla realtà

- Hermione aspetta!

Non mi fermo, nulla mi fermerà.

- Hermione!

Nemmeno lui ci riuscirà.

- Dio se sei testarda! ​
Ho già perso Haley, non perderò anche i miei genitori.

- Ti farai uccidere!

- Non mi importa.

- Bhè, importa a me.

Afferro il giaccone e la bacchetta e mi fiondo fuori da casa mia

- Vuoi sul serio tornare nella mia umile dimora invasa dai mangiamorte a farti uccidere?

- No, voglio tornare per prenderli a calci uno per uno e per vedere la loro testa al rogo.

Aumento il passo dirigendomi verso il cancello.

- Violenta Granger.

- Possono torturarmi, farmi sputare sangue dal dolore, ma non toccano i miei genitori.

- Diventi impulsiva quando si tratta di persone che ami.

Non perdo tempo afferro la bacchetta e guardo Draco con uno sguardo interrogativo.

- Allora vieni con me?

- Per aiutarti a suicidarti? Neanche per sogno, io non ci vado, nemmeno tu. Organizziamo un piano e poi insieme ad Auror vari libereremo Malfoy Manor e i tuoi genitori.

- No, forse non hai capito. O tu vieni con me o ci vado da sola. ORA!

- Hermione…

- Vieni o no?

- Ti supplico…

- Mi sto per smaterializzare senza o con te.

Lui sospira e mi afferra la mano con decisione e in un attimo sono davanti al lugubre cancello di villa Malfoy.

Senza neanche esitare provo ad entrare ma il cancello non intende aprirsi. Comincio a scuotere forte le sbarre sentendo che ad ogni volta l’ansia di perdere i miei genitori  cresce pericolosamente, finchè la mano di Draco si poggia sulla mia spalla.

- Granger, non si entra così facilmente in un covo di mangiamorte. Non basta aprire il cancello.

Faccio un respiro profondo e mi volto verso di lui.

- Come si entra, Draco?

Lui mi sorride dolcemente e sussurra una formula che stranamente non ho mai sentito. In un attimo si dissolve in un fumo nero e scuro che ruota su se stesso e attraversa il cancello. Subito dopo il viso di Draco mi appare più chiaro nella nube di fumo.

- Fatto.

- Come hai fatto?

- Devi avere il marchio per riuscire ad entrare senza permesso.

- E io come faccio?

- Semplice...

Appoggia la mano e da quella parte un flusso di energia color oro che invade tutto il cancello e poi un leggero e sottile suono di un cancello che si apre. Attraverso la soglia come un fulmine e con la chiara intenzione di entrare e schiantarli tutti mi affretto a raggiungere la porta. Sto per arrivare quando la vedo svanire davanti ai miei occhi.

Mi ritrovo in un posto buio e terribilmente umido con due forti braccia che mi circondano.

- Lumos.

La stanza si illumina e mi mostra un ambiente totalmente diverso da come me lo sono immaginato negli ultimi secondi.

E’ un lungo corridoio grigio perfettamente squadrato con solo due direzioni. Mi giro furiosa verso Draco pronta ad aggredirlo.

- Perché lo hai fatto?

- Non ti permetterò di farti uccidere dopo tutto quello che siamo riusciti ad affrontare.

- I miei genitori stanno per essere uccisi.

- Lo so, ma entrando in quel modo gli darai solo l’occasione di far uccidere te e loro e io non lo permetterò

Sospiro, costretta a dargli ragione e incrocio le braccia al petto.

- Dove siamo?
In uno dei tunnel che collegano casa mia a quella di Zabini per vederci anche quando ero in punizione. Da quella parte si può tornare a Malfoy Manor…

- Andiamo allora.

- No, aspetteremo gli Auror che ci raggiungeranno qui in pochi minuti. Devo uscire per chiamare l’Ordine, tu promettimi che non ti muoverai.

- Perchè non posso venire con te?

- Perchè sei troppo impulsiva quando si tratta di persone che ami, basta pensare a come ti sei comportata in queste ultime ore o quando sono scomparso, ti sei consegnata al nemico solo per salvarli senza neanche pensare quello che potrebbe accadere a te. Promettimi che rimarrai qui.

Lo guardo negli occhi e mi sembra davvero preoccupato. Annuisco e lui sospira . Mi prende il viso con le  mani e appoggia le sue labbra sulle mie. Questo bacio mi sa troppo da addio e ciò non mi piace per nulla, ma magari è solo una brutta sensazione

Lui si stacca e mi sorride prima di sparire definitivamente lasciandomi con il fiato sospeso.

Mi siedo a terra contro il muro.

Tutta la preoccupazione e l’ansia mi scivola addosso come un peso di acciaio. I miei genitori in questo momento sono nelle mani dei mangiamorte e io sono qua seduta a far nulla aspettando che il mio ragazzo chiami i rinforzi. Li staranno torturando? Saranno ancora vivi?

Presa dall’ansia decido di rialzarmi e comincio a camminare avanti e indietro.

L’attesa si fa interminabile e ogni secondo che passa mi sembra di fare un torto ai miei genitori.

Guardo nella direzione dove è scomparso Draco.

Spero che mi perdonerà…

Mi metto a correre nella direzione opposta fino a quando non arrivo ad una botola sopra di me

Lentamente la apro e dopo aver controllato che non ci sia nessuno, salgo sopra. Mi guardo in torno e noto che sono chiaramente nella stanza di Draco. Stendardi serpeverde attaccati nel muro, alcune foto di Draco con amici, Blaise, Daphne Astoria Nott e perfino Tiger e Goyle. Mi avvicino al comodino di fianco all’enorme letto delle lenzuola verdi con rifiniture argento e nere e vedo che dal cassetto sbuca un pezzo di carta. Lo apro e spalanco gli occhi: è una mia foto.

Sto semplicemente scendendo le scale per uscire da Hogwarts, sto sorridendo e ho alcuni libri in mano. I capelli sono scompigliati dal vento, ma non si muovono molto a causa della berretta bianca che porto. Sembro molto felice…

Appoggio la foto e controllo nel cassetto se ce ne sono altre, non sbaglio. In una sono con Harry mentre lo aiuto a ripassare, in un’altra sono così concentrata a studiare che non mi sono accorta che stavo mordicchiando la matita.

Sto per mettere tutto a posto tutto quando una cosa mi fa fermare. Lentamente afferro con mano tremante una foto e sorrido.

Nella foto ci siamo io e Draco io cerco di abbracciarlo sorridente mentre lui mi guarda in modo incredulo e tremendamente dolce allo stesso tempo.

Me la ricordo.

L’ha scattata  Narcissa, il giorno prima di Natale, quando lui mi ha portato a vedere il lago ghiacciato. Narcissa voleva un ricordo della giornata.

Velocemente me la infilo in tasca e esco dalla stanza.

Sento delle voci familiari che vengono da di sotto.

Scendo le scale e arrivata davanti alla porta la socchiudo per vedere chi sta parlando e la scena mi sconvolge.

Ron davanti a mio padre.

Trattengo il respiro e mi appello a tutto il mio autocontrollo per non entrare nella stanza. Potrei metterli entrambi in pericolo.

Vedo Voldemort avvicinarsi lentamente ridendo e applaudendo.

- Guarda un pò chi è stato beccato nel giardino.

Un mangiamorte incappucciato spinge avanti un ragazzo biondo .

Draco…

- Draco, sei tornato a casa finalmente. Dov’è la mezzosangue?
Lasciala fuori da questa storia.​
Come posso lasciarla fuori se proprio qui davanti a me c’è suo padre in ginocchio ai miei piedi

Stringo forte i pugni cercando di controllare la mia rabbia che cresce dentro di me.

Vedo Draco digrignare i denti furioso.

Mio padre alza lo sguardo e lo riconosce.

- Draco cosa ci fai qui?

Voldemort si avvicina divertito e contento di avere nuove marionette con cui giocare

- Signor?
Granger.
Signor Granger, riconosce questo ragazzo?

Mio padre lo guarda confuso.

- Sì, è il ragazzo di mia figlia...

Una risata colma di crudeltà riempe la stanza

- La mezzosangue ti ha presentato ai suoi genitori. Allora è una cosa seria, Draco. Come sei caduto in basso...

Draco prova a liberarsi dal mangiamorte che lo trattiene , ma non ci riesce.

- Draco, dov’è Hermione?
Al sicuro, signor Granger, non si preoccupi.

Voldemort comincia a camminare intorno a mio padre con un ghigno stampato in faccia.

- Draco, non dovresti dire a quest’inutile babbano dove si trova? Che questa è la casa della tua famiglia?… E’ scortese da parte tua.

Mio padre sposta lo sguardo da Voldemort a Draco.

- Casa tua? Sei uno di loro?

Draco abbassa la testa senza dire nulla e questo fa capire tutto a mio padre.

- Mia figlia lo sa?
​- 

La mascella di mio padre si irrigidisce in un modo impressionante.

Per lui si sta ripetendo la storia di Haley…

Si volta verso il Signore Oscuro e sicuro e deciso parla.

- Dovrei dire una cosa molto importante al ragazzo biondo.
E pensi che ti accontenterò stupido babbano?

Cosa ti costa? Dopo tutto da quel che ho capito morirò comunque.

A quelle parole una fitta mi stringe il cuore. Non può morire…

- Hai ragione. Prego faccia  pure…

Mi padre con le gambe tremanti si alza in piedi e si avvicina all’orecchio di Draco. Vorrei tanto sapere cosa gli sta dicendo, ma non riesco a sentire nulla. La faccia di Draco cambia completamente diventando più cupa. Voldemort con un gesto di bacchetta trascina mio padre dove era prima con violenza.

- Tempo scaduto e ora entri in gioco tu Rosso.

Ron alza lo sguardo spaventato. Ha un grosso taglio che gli squarcia la faccia come quello di Bill solo un po’ meno profondo, sembra sconvolto come se fosse qui da settimane.

- Ti ripropongo il patto: lo uccidi e sarai libero, non lo uccidi e morirai tu.

Spalanco la bocca.

Si può essere crudeli fino a questo punto?

Senza pensare faccio un passo in avanti ed esco allo scoperto.

Subito due mangiamorte si accorgono di me e mi afferrano per le braccia.

- Non farlo Ron!

Tutti si girano verso di me. Draco e mio padre mi guardano sorpresi  e mi stanno chiaramente rimproverando con lo sguardo. Poi si volta Ron...Sul suo viso non appare nessuna emozione e ciò mi preoccupa molto.

- Hermione…
​- Ron ti prego non farlo!

Le lacrime cominciano a sgorgare dai miei occhi velocemente e io non posso fare nulla per fermarle.

- Hermione… pensavamo fossi morta…
Ron...

Parla in un modo inquietante come se fosse ipnotizzato, ma non lo è.

Chi è sotto imperio è come un drogato, Ron è solo sconvolto e spaventato.

- Hermione mi dispiace…

- Non farlo.. Ron, ti supplico. Non dargliela vinta…
​- Io non ce la faccio più a sopportare tutto questo...

Ormai i singhiozzi storpiano completamente la mia voce, ma ciò non mi impedisce di urlargli contro.

- Non mio padre, ti supplico…

- Mi dispiace...

Ron si volta verso mio padre mentre Voldemort si avvicina compiaciuto e porge la bacchetta a Ron.

Lui esita… lo sa che non lo perdonerò mai se lo fa.

Dov’è finito l’animo da Grifone che è in lui?

Dov’è il Ron che conosco?

Dov’è uno dei due miei migliori amici?

- Su, Weasley, è facile: o lui muore o tu muori, scegli.

Ron afferra la bacchetta e il suo petto comincia a muoversi più velocemente.

- Avada Kedavra!

Un fascio di luce verde colpisce in pieno petto mio padre facendolo cadere disteso supino.

Il silenzio più totale cade nella stanza

Mi si blocca il fiato

Mio padre è morto.

L’ho perso proprio come con Haley.

Vado in shock.

Non so per quanto tempo rimango immobile.

Tutto quello che succede dopo accade come se fosse una cosa lontana, tutte le voci che gridano arrivano alle mie orecchie come suoni lontani e la vista mi offusca tutt’intorno al corpo di mio padre.

Vedo solo quello

Vedo solo i suoi occhi spaventati dal terrore di una morte imminente che ormai è già arrivata senza che io abbia potuto fare nulla.

Esattamente come Haley.

Non so come, ma ora le mie braccia sono libere, sento un brusio intorno a me, ma non ci do ascolto. Mi avvicino al corpo di mio padre a mi inginocchio di fianco al cadavere di mio padre. Gli prendo la mano e la stringo forte. E’ gelata, ma io la stringo comunque come se potessi ridare la vita a mio padre attraverso quel contatto.

Non accade nulla però.

Mio padre se ne è andato davvero, lasciandomi sempre più sola.

Due braccia mi afferrano da dietro, non so chi sia

Cerco di fare resistenza, ma è molto forte e mi trascina con la forza lontana da mio padre.

Nausea.

Mi stanno portando via.

Apro gli occhi e mi ritrovo in mezzo ad un mucchio di amache, tavoli e sedie, nella Stanza delle necessità ad Hogwarts circondata dai miei vecchi compagni compreso Harry e Ginny insieme ad un immobile e scombussolato  Ron.

Mi volto confusa verso la persona che mi ha portato via e vedo Draco che mi guarda preoccupato.

Non è l’unico…

Vedo Dean, Ginny, Blaise, Luna e perfino Astoria tutti intorno a me in attesa che io faccia qualcosa. Qualcosa che gli dimostri che sono ancora viva, all’esterno.

L’unica cosa che riesco a fare è piegarmi in due dal dolore, mentre Draco cerca di sorreggermi. Urlo, urlo dal dolore come una pazza.

Non ho più lacrime per cui mi limito ad urlare e a singhiozzare.

Draco comincia a stringermi forte cercando di consolarmi.

Io ricambio l’abbraccio non sapendo che altro fare.

Mio padre è morto.

Un’altra anima sulla mia coscienza e … non so se riuscirò a superare questo dolore…

… un’altra volta.






Eccomi qua puntuale
Che ne dite di questo capitolo?
...
...
...

Okay prima che mi fate affondare nei vostri accidenti che sicuramente mi mandate, lasciatemi difendere con qualcosa: vi prometto che tutto sarà spiegato nel prossimo capitolo che sarà anche il penultimo di questa storia e penso che ci sarà un seguito, non lo so sono indecisa per cui fatemi sapere se vorreste o no un seguito
Lo so che vi ho sconvolto con la storia di Ron, ma è un trampolino di lancio per il finale
Detto questo vi ringrazio per le recensioni che mi avete mandato. Siete delle lettrici stupende!
Ecco lo spoiler:
 

- Pensaci Hermione. Hai perso tuo padre perchè eri con me a casa dei tuoi. I tuoi amici non ti sopportano perchè stai con me. A scuola sei evitata da molti dei tuoi vecchi compagni per colpa mia.

- Draco, fa lo stesso… Capiranno e mi accetteranno per la persona che sono ora.
- No, non fa lo stesso. La tua vita sarebbe migliore se non ci fossi io!


Al prossimo prossimo sabato (ovvero Sabato 20)
Un bacione
Lola

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Capitolo 26
*** L'attimo prima della tempesta ***


Capitolo 26: L’attimo prima della tempesta

 

Fisso il vuoto con uno sguardo perso, ancora non riesco a elaborare il fatto che lui non sia più qui.

Sono ferma da ormai mezzora in questa stanza vuota e nessuno è ancora venuto a salutarmi o a chiedermi come stavo. La notizia che ho aiutato i mangiamorte deve essersi sparsa in giro. Draco è andato da Luna e Cho a farsi curare i graffi e mi ha lasciato seduta qui su un divano malformato.

Quasi non mi accorgo che Ginny ed Harry sono entrati nella stanza.

Lei si avvicina e senza parlare mi abbraccia forte. Mi è mancata molto, ma in questo momento non riesco a muovermi.

- Tieni Herm.

Ginny mi passa una tazza di caffè bollente e comincio a soffiarci sopra mentre Harry si siede di fronte a me.

Sussurra qualcosa a Ginny e lei sorride e se ne va via

Non voglio che vada via. So che prima o poi dovrò parlare con Harry, ma non ora che sono rimasta senza una metà fondamentale della mia famiglia.

- Hermione, come stai?

- Ho appena perso mio padre per mano di uno che credevo fosse mio amico.

- Ron è tuo amico…

- Ha ucciso mio padre, Harry

- E’ stato torturato per mesi. Non sta bene per nulla…

- Non è un valido motivo per uccidere mio padre

- Hermione, mi sembra che neanche tu sei stata una buona amica negli ultimi tempi.

Spalanco gli occhi dallo stupore.

- Io non ho ucciso nessuno

- Sei scomparsa nel nulla da un giorno all’altro nel momento del bisogno. E vengo poi a sapere che sei diventata una delle schiavette di Voldemort

- L’ho fatto per salvare Draco, inoltre da dove pensi che arrivino tutte le informazioni sugli spostamenti di Voldemort dei mesi scorsi?

Lui si alza e comincia a fissarmi con uno sguardo interrogativo

- Eri tu che mandavi tutte quelle informazioni alla McGrannit?

- Chi altro?

Lui si mette le mani nei capelli e comincia a camminare avanti e indietro davanti a me.

- Quando pensavi di tornare e dirci la verità?

- Riavuto Draco nella mia vita volevo tornare per darvi una mano, poi ci hanno scoperti e catturati. Torturati per giorni finchè Voldermort non ha deciso che non gli servivo più per arrivare a te. Sapevo che eri arrabbiato con me per cui ho dato la colpa a questo per quello che voleva farmi.

- Cioè?

- Uccidermi.

Lui annuisce e si siede di nuovo.

E’ cambiato dall’ultima volta che l’ho visto. Sembra che abbia sofferto molto, ha delle profonde occhiaie e sembra meno innocente… Il suo sguardo è cambiato e molto probabilmente non si fida più di me.

- Voleva ucciderti?

- Pensava che tu ormai non tenessi più a me dopo quello che ho fatto così, per vedicarsi su Draco e contemporaneamente darti un avvertimento, ha optato per questa soluzione.

- Poi?

Faccio un respiro profondo e continuo la storia.

- Draco è riuscito a mettersi in contatto con Kingsley e alcuni auror che sono riusciti a portarci via in tempo. Draco e Kingsley pensavano che casa dei miei genitori  fosse un posto sicuro e per qualche giorno ha anche funzionato. Poi i mangiamorte devono aver scoperto il cambio di cognome da Granger a Green e hanno trovato subito la casa. Li hanno attaccati e rapiti, non so dove sia mia madre e mio padre … bhè lo sai… Ora tocca a te. Cosa è successo dopo che me ne sono andata?

Lui sospira e mi guarda fisso negli occhi.

E’ successo qualcosa, ne sono sicura.

- Dopo che te ne sei andata si è scatenato l’inferno. Nessuno sapeva più cosa pensare. Tutti hanno cominciato a dubitare di tutti. Ron era convinto che ci avessi tradito e che volessi solo trovare Malfoy e andartene abbandonarci in una guerra che non potevamo affrontare da soli, o almeno senza  di te. Io sapevo che Malfoy era vivo e probabilmente Ron era accecato dalla gelosia, era ed  è ancora arrabbiato con te per non aver scelto lui.

- Non posso decidere chi amare!

- Lui questo non lo ha ancora capito a quanto pare. Era furioso così gli ho detto cha appena ti avrebbe rivista avreste potuto parlare di questo…. Mi ha risposto chiaramente che non aveva intenzione di aspettare, che aveva bisogno di parlarti assolutamente, poi so solo che è stato catturato e torturato.

Mi prendo la testa tra le mani.

Nonostante abbia sofferto molto a causa mia negli ultimi mesi, non riesco a perdonarlo in questo momento.

- Sai Hermione? Ti ho odiato per un pò… Lui si è consegnato al nemico perché tu eri la per Malfoy, inoltre non riuscivo a smettere di pensare a te, mentre lo guardi soffrire. Ora so che tu non lo sapevi e che non eri la, in quel momento.

Alzo la testa di scatto e lo guardo incredula.

- Io ci tenevo a Ron e non lo avrei mai lasciato li sotto torure. Lo avrei aiutato anche se la mia vita fosse stata in pericolo.

- Buona a sapersi...

- Non mi credi?

Il silenzio che segue la mia domanda  mi fa capire molto.

- Harry tu devi credermi! Non pensavo che le mie azioni potessero spingerlo fino a consegnarsi a Voldemort. E’ da stupidi!

- Eppure tu lo hai fatto per Draco...

- E’ diverso…

- In cosa è diverso Hermione? Spiegamelo perché non riesco a capirlo!

Sospiro esasperata. Odio quando alza la voce...

- Pansy mi ha minacciata, okay?

- Cosa?

- Ha minacciato di ucciderlo se non fossi passata dalla loro parte. Lo avrebbe ucciso. Credimi Harry non è stata una scelta facile. La scelta era tra trovarlo, salvarlo e contemporaneamente darvi informazioni utili sacrificandomi anche per voi, o perderlo una volta per tutte e soffrire ancora.

Lui sospira e mi guarda scuotendo la testa.

Non sarà mai più come prima la nostra amicizia…. Penso che ci vorrà molto tempo per ritrovarla

- Bene, non ti capisco, ma è uguale.

- Cosa non capisci Harry?

- Perchè hai scelto lui e non noi. Ti ha insultato e discriminato per anni e poi all’improvviso lui è più importante di noi?

- Lo amo Harry. Non dirmi che se al mio posto ci fossi stato tu non lo avresti fatto per Ginny.

Lui abbassa la testa e io accenno ad un sorriso

- Appunto...

Gli voglio bene, ma sa essere cocciuto quando vuole.

In quel momento Draco entra nella stanza sbattendo la porta.

- Vedo che il furetto è tornato. Che piacere vederti ancora vivo

- Il piacere non è ricambiato Sfregiato.

Alzo gli occhi al cielo.

Non riusciranno mai ad avere un rapporto tra persone mature.

- Devo parlare con Hermione.

- Ora la chiami Hermione? Non era sporca mezzosangue il tuo nomignolo preferito?

Draco stringe i denti mentre mi alzo per dividerli prendendoli entrambi per un braccio.

- Ragazzi per favore, non è il momento per litigare.

Harry si libera dalla mia stretta e mi guarda malissimo.

- Mi piaceva di più l’ Hermione di prima. Sei cambiata davvero tanto..

E se ne va, lasciandomi scioccata e molto triste.

Non abbiamo mai avuto una discussione del genere..

Draco si avvicina e mi cinge i fianchi con un braccio. Mi volto verso di lui e sto per baciarlo quando all’improvviso si tira indietro di scatto.

- Che ti succede?

- Nulla..

Bugia

Comincia a guardarsi intorno con uno sguardo preoccupato e ciò mi fa preoccupare non poco.

- Draco?

- Comincio a pensare che avesse ragione…

- Cosa stai dicendo?

Si stacca definitivamente da me e si mette le mani tra i capelli.

- Hai perso anche i tuoi amici ora. Aveva ragione.

- Draco, mi stai facendo preoccupare cosa stai dicendo?

- Hai perso tutto a causa mia e di questa guerra che nemmeno vogliamo.

Lo guardo incredula e provo a prendergli la mano , ma lui si scosta.

Faccio un respiro profondo e calmo il mio cuore che in questo momento sta battendo fortissimo.

- Draco non è colpa tua. Cosa ti fa pensare che lo sia?

- Pensaci Hermione. Hai perso tuo padre perchè eri con me a casa dei tuoi. I tuoi amici non ti sopportano perchè stai con me. A scuola sei evitata da molti dei tuoi vecchi compagni per colpa mia.

- Draco, fa lo stesso… Capiranno e mi accetteranno per la persona che sono ora.

- No, non fa lo stesso. La tua vita sarebbe migliore se non ci fossi io!

Rimango a bocca aperta.

Lui ha il fiatone e mi guarda in un modo strano troppo triste.

Mi avvicino e gli prendo il viso con le mani e provo a guardarlo negli occhi visto che lui cerca in ogni modo di evitare il mio sguardo.

- Draco io ti amo e non cambierei la mia vita per nulla al mondo.

- Bhè dovresti, invece...

Mi stacco da lui come se mi fossi bruciata.

Ho paura a pronunciare la domanda che mi ronza in testa. Potrei non poter accettare la risposta. Non posso perdere anche lui… Ora meno che mai.

- Vorresti non essere mai entrato nella mia vita?

Sussurro questa domanda sperando con tutta me stessa che lui risponda “No, certo che no. Amo essere nella tua vita accanto a te”, ma questo non accade.

Non mi risponde.

Le lacrime cominciano a spingere per uscire dai miei occhi

Lui sta aprendo la bocca, ma non riesce a pronunciare nulla perché la porta si spalanca e appare Neville.

- Hanno rotto le protezioni del castello. La battaglia finale comincia.

Poi corre via.

Draco mi guarda serio mentre afferra la bacchetta.

- Dobbiamo andare...

E si incammina verso l’uscita senza curarsi del fatto che io non lo sto seguendo.

Ricaccio le lacrime su e mi preparo alla battaglia. Devo spegnere le preoccupazioni per i miei problemi e concentrarmi sul campo o rischio di perdere la concentrazione e farmi uccidere.

Mi avvicino alla finestra e guardo fuori. Piccoli pezzi di una pellicola azzurrina cadono bruciati al suolo.

E’ arrivata l’ora di combattere.

In quel momento mi sembrava di essere già in una tempesta, scoprii più tardi che quello era soltanto l’attimo prima.




Ehilà, come state?
Io sono stressatissima ma contenta perchè finalmente arriva il Natale con le sue vacanze il che significa un pò di riposo finalemente. Significa anche che ricomincerò a scrivere gli ultimi capitoli. Ne mancano solo due.
Penso proprio che pubblicherò un seguito ma dovrete aspettare un pò dopo la fine di questa storia per leggerlo in modo che io abbia il tempo per scrivere almeno i primi capitoli.
Detto questo, che ve ne pare del capitolo?
Naturalmente è solo un capitolo di passaggio per il grande finale, ma fatemi comunque sapere cosa ne dite.
Vi ringrazio per le recensioni!
Mi hanno fatto molto piacere!
Ecco lo spoiler:


Lo guardavo, mentre con gli occhi lo pregavo di venire qui dove sono io ad aiutarmi.
Mi guarda anche lui, dritto negli occhi completamente immobile come se vedesse qualcun altro accanto a me che gli dice l'esatto contrario di quello che sto dicendo io.
Poi lo vedo sospirare, scuotere la testa, girarsi e andarsene lasciandomi lì, sola...


Spero di avervi incuriosito.
Appuntamento al 3 gennaio e visto che salto praticamente tutte le feste vi auguro subito un Buon Natale e Buon Anno alle migliori lettrici del mondo!
Un bacione natalizio
Lola

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Capitolo 27
*** La resa dei conti finale ***


Capitolo 27: La resa dei conti finale

 

- Hermione ci sono quelli del primo anno da portare nella stanza delle necessità!

Annuisco a Ginny e mentre lei corre nella direzione opposta  io vado verso il gruppo di studenti sulla sinistra

Comincio a radunarli e a dirigerli verso la Stanza delle Necessità dove potranno fuggire. Sento in continuazione scoppi che rimbombano in tutto il castello. La guerra sta iniziando e i più piccoli non sono ancora in salvo.

Riesco a farli entrare e a tranquillizzarli un poco. Sembrano tutti dei pulcini impauriti. Dopo averli affidati a uno del quinto anno assicurandomi personalmente che stiano tutti bene, decido che non voglio fare la vittima sconvolta che sta in un angolo a guardare.

Devo combattere, per i miei amici, per mia madre, per la memoria di mio padre e anche per distrarmi. Ho perso di vista Draco e ho una paura tremenda della risposta che mi deve dare o peggio ancora che gli possa succedere qualcosa. Decido di muovermi veloce e senza farmi notare troppo mi confondo nella folla.

- Hermione!

Mi giro e vedo Ginny combattere contro  due mangiamorte e senza esitare corro ad aiutarla. In due riusciamo a stordirli momentaneamente con solo qualche graffio. Mi volto verso la mia amica e controllo che stia bene.

- Dove sono Harry e Ron?

- Sono andati al molo. Harry ha avuto una visione

- Una visione? E’ entrato di nuovo nella testa di Voldemort?

- Era l’unico modo per sapere dov’è ora….

Annuisco e corro nella direzione del molo.

Tutti stanno combattendo per Hogwarts, anche delle enormi statue di pietra che cercano in tutti i modi di respingere l’esercito di mangiamorte che sta violentemente cercando di impadronirsi della scuola.

Vedo in lontananza Harry e Ron, accasciati contro la porta immobili.

Mi avvicino silenziosamente.

Harry se ne accorge e tutto quello che fa è guardarmi fisso come se fosse stupito che io non sia dalla parte opposta  degli schieramenti.

Ron non si volta.

Continua a fissare un punto indefinito dietro la spalla di Harry senza degnarmi di uno sguardo.

- Severus la bacchetta non mi risponde.

Mi si blocca il fiato.

Avevo dimenticato quanto fosse terrificante la sua voce.

Il dolore e il ricordo vivido del momento della morte di mio padre torna a galla e cerco di reprimerlo più che posso.

- Mio signore, siete il suo unico padrone.

- Non è esatto Severus. Non sono io il padrone, ma tu.

Trattengo il respiro mentre vedo Harry abbassare il capo pensieroso. Credo che lui lo sappia già…

- Mio signore…

- Nagini Uccidi!

Un rumore forte

La sagoma di Piton si accascia lentamente lasciando una scia di sangue sul vetro

Cerco di trattenere l’urlo che mi nasce in fondo alla gola.

Appena sentiamo il rumore della smaterilizzazione entriamo nella stanza. Piton ha un profondo taglio al collo dalla quale esce una scia di sangue. Harry si avvicina subito e prova a tamponare la ferita, ma il morso di Nagini deve aver rotto un’arteria considerando il colore rosso scuro del sangue.

Sono completamente paralizzata.

Anche se non sono mai stata particolarmente legata a Piton, anzi diciamo che non era affatto il mio professore preferito, vederlo sul punto di morte mi ha completamente bloccato.

Quest’uomo mi ha vista crescere e mi ha insegnato molto anche se mi scoccia un pò ammetterlo.

Lo vedo piangere e cercare di dire qualcosa. Alla fine riesce a dire una parola

- Prendile...

Harry lo guarda confuso mentre cerca di sorreggergli il viso.

- Harry, le lacrime.

- Dammi una fiala.

Frugo nella mia borsa in cerca dell’oggettino di vetro in questione e alla fine lo trovo sotto un libro di Storia di Hogwarts.

La porgo a Harry e lui raccoglie le lacrime

- Portale nel pensatoio.

Harry annuisce,  poi lentamente vedo la vita  del mio professore lasciare il suo corpo.

Harry gli chiude gli occhi e si alza.

- Devo trovare un pensatoio.

- Credo che ce ne sia uno nell’ufficio del preside.

- Grazie.

Non mi rivolge neanche uno sguardo.

Dice di essermi ancora amico, ma credo che la mia scelta abbia cambiato il significato di quella parola nei miei confronti.

Sento la mano di Ron che si appoggia sulla mia spalla come segno di conforto, ma io la scrollo via. Non sono ancora pronta a guardarlo in faccia perchè ricorderei solo mio padre steso su quel pavimento freddo del salone di Malfoy Manor.

Un rumore acuto mi risveglia dai miei pensieri.

Mi cade la bacchetta a terra e mi tappo le orecchie con entrambe le mani  cercando di contemporaneamente di ascoltare cosa la voce dice.

“Avete combattuto con coraggio, ma invano. Avete un’ora per disporre i morti con dignità. E ora mi rivolgo direttamente a te, Harry Potter, hai lasciato che i tuoi amici morissero per te. Se vuoi mettere fine a questa battaglia vieni nella foresta proibita e combatti contro di me”

Il rumore finisce.

Ricomincio a respirare normalmente.

Alzo lo sguardo e vedo Harry con i fiatone concentrato su un punto indefinito per terra.

- Harry…

- Lasciami stare Hermione.

Ed esce dalla stanza seguito da Ron.

Sospiro.

Spero che un giorno mi perdonerà e capirà perchè ho fatto quel che ho fatto.

Raccolgo la bacchetta e guardo per l’ultima volta il volto del mio professore di pozioni. Nonostante tutto è stato un’insegnante molto bravo. Con un semplice incantesimo trasfiguro un pezzo di legno li vicino in una splendida rosa bianca e la appoggio vicino alle mani di Piton.

Esco da quella stanza correndo velocemente verso il castello.

Devo trovare Draco, Ginny, Astoria, Luna, Neville e tanti altri.

Devo trovarli e sapere che stanno tutti bene.

Con il fiatone arrivo al portone principale.

Lo apro lentamente e mi accorgo che intorno a me non c’è nessun rumore. Tutto il castello sembra completamente deserto. Vado verso la Sala Grande e solo il rumore delle mie scarpe risuona lungo i corridoi

Non è un buon segno lo so.

All’improvviso delle grida, seguite da un brusio di voci.

Entro nella Sala Grande e mi si blocca il respiro.

Centinaia di corpi messi in fila, stesi e immobili

Vedo Remus e Tonks, ragazzini ancora troppo piccoli che hanno deciso di combattere, alcuni miei compagni, alcuni Tassorosso che venivano a Difesa contro le arti oscure con me. In lontananza vedo Madama Chips che copre una ragazza scuotendo la testa.

Sono concentrata su un Corvonero  a cui solo pochi mesi fa facevo ripetizioni di Incantesimi steso a terra immobile, quando qualcuno mi viene addosso.

Harry…

Mi guarda negli occhi con uno sguardo deluso e se ne va quasi correndo. Mi giro verso la direzione da dove veniva e vedo una folla di persone dai capelli color rame intorno ad un corpo.

Una di quelle persone alza la testa e mi vede.

Subito quel tornado rosso che una volta vedevo sorridere e arrossire quando passava Harry, quella persona che mi è stata vicino nonostante tutto quello che è successo, venirmi incontro piangendo e abbracciarmi forte.

Nonostante tutte le domande che in questo momento mi ronzano in testa ricambio l’abbraccio e la stringo forte. Non l’ho mai vista così fragile, lei è sempre stata quella forte tra le due, quella che non piange mai.

Tra un singhiozzo ed un’altro Ginny mi sussura una parola

- Fred...

Il mio mondo si ferma.

Non può essere morto…

Mi stacco leggermente dall’abbraccio di Ginny e vado verso quel corpo circondato da così tante teste rosse.

Sembra quasi che stia dormendo.

Ha un sorriso sul volto come se tutto questo fosse uno scherzo e che lui in realtà ci sta prendendo in giro.

Adesso si risveglierà e Molly lo sgriderà per averle fatto prendere un colpo.

Non succede nulla però.

La signora Weasley continua ad accarezzare il suo viso mentre George piange disperato al suo fianco.

Come farà ad andare avanti? Come farò io ad andare avanti quando riaccenderò i sentimenti e dovrò affrontare tutto il dolore che ho messo da parte?

Guardo il signor Weasley che si avvicina a Ginny e si lascia abbracciare da lei. Si sta trattenendo dal non piangere, cerca di essere forte per i suoi figli e per sua moglie, ma vedo chiaramente le sue lacrime sgorgare in silenzio.

Mi allontano da loro.

Perchè le persone più buone devono soffrire così tanto?

Mi giro verso il portone e vedo Astoria.

Ha qualche taglio sulle braccia e uno sulla guancia, ma sembra stare bene comunque. Mi viene incontro e l’abbraccio.

Mi è stata vicino in un momento difficile per me e di questo non potrò mai ripagarla abbastanza.

Comincio a piangere anche io.

In questo momento vederla viva mi fa felice.

- Ehi, Hermione… Stai piangendo?

Tiro su con il naso e lei mi stringe ancora più forte.

- Di la verità, un’anno fa mi avresti schiantata volentieri se non fosse per il bellissimo vestito che ti ho regalato quando sei passata al lato sbagliato della storia.

Non posso fare a meno di sorridere.

Mi libero dall’abbraccio e mi asciugo le lacrime.

- Astoria?

- Dimmi coraggiosa leonessa.

Rido ancora.

Non so come faccia a farmi ridere in questo momento.

Torno seria e la guardo negli occhi.

- Perchè la gente intorno a me mi abbandona?

- Non dire così. Sai che non è vero…

- Sì, che è vero. Mio padre, Haley, Harry, Ron, i miei amici e anche Draco…

- Aspetta cosa? Draco?

Annuisco.

- Brutto figlio di p...buona donna! Ha fatto i salti mortali per averti e ora manda tutto a pu...capriole! Io appena vedo quel furetto lo strapazzo e gli faccio entrare in quella testa bacata ripiena di … carta straccia che non può trattare le persone come mer.. marionette solo perchè pensa che sia il meglio per loro. Lui non ha ancora capito che esistono  al mondo che vogliono stargli vicino senza volere soldi o potere. Appena lo trovo vedrai cosa gli dico e-

- Astoria calmati.

- No, non mi calmo cavolini. E’ il mio migliore amico e merita di essere felice, ma a quanto pare non riesce a non mandare tutto all’aria e-

L’abbraccio forte.

Forse è l’unico modo per farla zittire un minuto.

La mia mente ha esaurito le parole da sostituire alle parolacce contro Draco.

Lei si stacca e mi sorride.

Vedo la folla che lentamente si muove verso l’esterno.

La seguo fuori e la scena che mi attende è devastante.

Voldemort al centro del giardino che guarda tutti con un sorriso maligno sul viso.

- Harry Potter è morto.

Ginny comincia a correre e a urlare, ma per fortuna il signor Weasley la trattiene.

- Harry Potter è morto, stupida ragazzina. E ora dovete riporre la vostra fiducia e speranza in me. Ho posto un incantesimo. Nessuno di voi può uscire da Hogwarts vivo o senza marchio.

Un silenzio di tomba cade su tutta Hogwarts.

Solo una donna dai capelli biondi si fa avanti e guarda intensamente qualcuno tra di noi.

- Draco…

Mi giro e lo vedo.

Ha la faccia ricoperta di cenere e un taglio piuttosto profondo sulla guancia.

- Draco vieni..

Lui abbassa il volto e si fa strada tra i suoi compagni fino ad arrivare di fronte a Voldemort. Lui lo abbraccia e lo lascia andare verso Narcissa la quale lo abbraccia forte.

Non si è girato nemmeno una volta. Non si è neanche accorto che per tutto il tempo io sono rimasta li a guardarlo nella speranza che si girasse e che mi dicesse qualcosa, qualunque cosa mi sarebbe andata bene.

Voldemort comincia a ridere forse di lui.

Ginny  si libera della presa del padre e sta per pronunciare un incantesimo, ma Voldemort la precede e la fa cadere a terra facendole sanguinare il braccio. Lui la guarda con quei suoi occhi color sangue con un ghigno malvagio in viso.

- Ora basta ragazzina mi hai stancato. Avad-

Un tonfo, mi giro e vedo che Harry si è alzato in piedi.

E’ vivo.

Un boato di gioia scoppia alle mie spalle.

- Lei non la tocchi.

Non l’ho mai visto così serio.

Si mette di fronte a Ginny e impugna la bacchetta.

Un lampo di luce e lo scontro finale ha inizio.

I mangiamorte cominciano ad attaccarci in massa.

Comincio a difendermi schiantando tutti i mangiamorte che mi attaccano.

L’adrenalina che ho in circolo mi permette di rispondere velocemente ad ogni attacco senza difficoltà.

Mi volto verso il ponte e lo vedo.

Se ne sta andando con sua madre.

- Draco!

Comincio a corrergli dietro urlando il suo nome, ma incontro una barriera invisibile, come uno specchio che mi impedisce di andare avanti

“Nessuno uscirà di qui vivo o senza marchio”

Non posso uscire, non posso raggiungerlo.

Comincio a battere forte contro la barriera urlando il suo nome. Il suono della mia voce sembra come rinchiuso dentro una boccia di vetro e nonostante ciò lui mi sente e si gira.

Mi guarda combattuto.

Non sa cosa fare.

Sua madre si avvicina e gli sussurra qualcosa. Lui annuisce e torna indietro.

Corre verso di me più forte che può e mi raggiunge.

Metto una mano contro il vetro che ci separa.

Lui la vede e ci appoggia la sua. Forse è solo la mia immaginazione ma riesco a sentire il calore della sua mano attraverso la barriera.

Lui fa un sorriso malinconico e mi guarda negli occhi.

- Mi dispiace Hermione.... Mi dispiace tantissimo... Non posso continuare a stare con te sapendo che stai rinunciando a tutto a causa mia. Non posso farti questo.

Non lo sta dicendo sul serio.

Lui non può  abbandonarmi ora.

Non può farlo

Le lacrime cominciano a sgorgare senza che io riesca a fermarle.

- Draco non dirlo..

- Hermione devo farlo…

- NON DIRLO!

Lui sospira e abbassa il capo.

- Sì Hermione, vorrei non essere mai entrato nella tua vita. Vorrei che tu non mi avessi parlato quel primo giorno di scuola. Vorrei che non fossimo mai diventati amici. Vorrei non averti mai lasciato scoprire i sentimenti che provo per te.

Lui stacca la mano dal vetro e dice le parole che non avrei voluto mai sentire.

- Addio Hermione.

Lo guardavo, mentre con gli occhi lo pregavo di venire qui dove sono io ad aiutarmi, di rimangiarsi tutto quello che aveva detto.

Mi guarda anche lui, dritto negli occhi completamente immobile come se vedesse qualcun altro accanto a me che gli dice l'esatto contrario di quello che sto dicendo io, che gli suggerisce quello da dirmi.

Poi lo vedo sospirare, scuotere la testa, girarsi e andarsene lasciandomi lì, sola…

Sento il respiro mancarmi mentre lo vedo allontanarsi velocemente.

Mi accascio contro il vetro piangendo. Tutti i dolori e i sentimenti che avevo messo da parte mi investono tutti insieme.

L’unica cosa che mi tratteneva dall’impazzire era Draco, ma ora lui non c’è più.

Non mi importa se adesso qualcuno mi uccide.

Ho perso tutto

La famiglia

Gli amici

L’amore

Tutto

All’improvviso un urlo.

Mi volto e vedo Neville con la spada in mano e Nagini decapitato.

Questo vuol dire che  Voldemort è vulnerabile. Mi alzo in piedi e mi faccio strada tra la folla.

Il corpo del signore Oscuro cade a terra* privo di vita.

Vedo Ginny che corre verso Harry e lo abbraccia forte.

Tutti cominciano ad esultare mentre gli ultimi mangiamorte si smaterilizzano lontano da una vita ad Azkaban certa.

Finalmente guerra è finita.

Alcuni cominciano a intonare una canzoncina buffa sulla fine della guerra.

Guardo i miei amici abbracciarsi felici di essere sopravvissuti in un modo o nell’altro a questa guerra.

Lentamente e senza dare nell’occhio mi allontano da tutto questo attraversando il ponte.

Sto per attraversare il confine  quando Ginny mi chiama.

Mi giro e la vedo correre verso di me.

- Hermione, dove stai-

Non la lascio finire.

Mi smaterilizzo via da lì, lasciandomi dietro una scia di domande alle quali non voglio dare una risposta.



 

Ed eccomi qui.

Alla fine di questa storia.

A raccontarla a una persona che nemmeno conosco, con un camice da ospedale addosso, completamente distrutta e sola.

Ebbene sì, è questa la mia storia con il principe in divisa verde-argento.

Lo stesso principe che mi ha tenuta viva, che si è curato di non farmi impazzire rendendo la mia felicità dipendente da lui,che mi ha fatto volare da quanto ero felice.  Poi in un attimo mi ha fatta cadere giù, in un pozzo dalla quale non riesco più a risalire.


*n.d.A niente coriandoli! Mi dispiace ma è una delle cose che mi ha dato più fastidio nel film





Ehilà gente!
Come sono andate le vacanze? Io sarò ingrassata 20 kg con tutta la roba che ho mangiato!
Lo so, che mi aspetteranno centinaia di cruciatus per essere in ritardo, ma vi giuro che con tutte queste vacanze ero convintissima che fosse oggi Sabato. Mi scuso tantissimo.
Per farmi perdonare vi annuncio che l'Epilogo verrà pubblicato tra una settimana e non due. Oltre all'epilogo ci sarà anche il prologo del sequel. Metterò il link alla fine dell'epilogo.
Detto questo, cosa ne pensate del finale?
Ho avuto parecchi dubbi su come concludere questa storia e devo ammettere che non mi piace molto. Spero che questo non condizioni la vostra scelta di leggere anche il sequel.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Voglio ringraziare tutte le persone che hanno recensito o che seguono/preferiscono/ricordano questa storia. Grazie, grazie e ancora grazie per il vostro tempo dedicato a questa mia umile storia!
Niente spoiler per l'epilogo, deve essere una sorpresa!
Un bacione 
Sempre la solita
Lola

 

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Capitolo 28
*** Epilogo ***


Epilogo (introduzione al sequel)

 

Esco da quell’aula infernale.

Lo hanno fatto, lo hanno coperto di nuovo, nonostante sia io la vittima in questa storia. Cammino velocemente cercando di raggiungere più in fretta possibile l’uscita del tribunale quando una mano mi blocca il polso.

- Non puoi continuare così Hermione!

Mi giro di scatto verso Harry mentre una rabbia insolita mi attraversa tutto il corpo facendomi accaponare la pelle.

- Così come?

- A trattarci in questo modo per colpa sua.

- Voi gli date ragione e io dovrei fare finta che i miei migliori amici non mi abbiano voltato le spalle. No, grazie.

Mi volto di nuovo verso l’uscita decisa ad uscire una volta per tutte da questo inferno, ma di nuovo la voce di Harry mi ferma.

- Non ti abbiamo voltato le spalle.

- Spero che tu stia scherzando. Lo avete difeso, nonostante lui abbia ucciso mio padre

- E’ stato un incidente…

- Non è stato un incidente, sapeva che gli auror sarebbero arrivati a momenti. Sapeva che se aspettava qualche secondo avrebbe potuto salvare tutti e due… Eppure ha scelto di ucciderlo.

- Lo sai benissimo che Ron è dispiaciutissimo per quello che è successo

- Questo non cambia il fatto che mio padre sia morto

Harry sospira e mi guarda fisso negli occhi.

- Perdonalo, per favore.

- Quando e se tornerò considererò la tua proposta. Ora non riesco neanche a pensare ad una cosa simile.

- Significa che te ne vai di nuovo?Pensavo che dopo sei mesi non avessi più intenzione di ignorarci

- Questo prima che lui uscisse pulito da un processo che lo accusava di omicidio colposo. Ora non ho voglio di vedervi per un po’

Mi giro, ma Harry mi si piazza davanti. Si è alzato parecchio di statura e ora porta i capelli decisamente più corti di come li portava a scuola con un taglio più maturo.

- Hermione andartene di nuovo non cambierà le cose qua. Ginny ha ancora bisogno di te, lo sai. La morte di Fred, Ron, il fatto che io viaggio molto ha bisogno di una amica al suo fianco.

- Non usare Ginny come scusa. E’ stata l’unica che ha testimoniato contro di lui, che  ha avuto la decenza di dire la verità al giudice. Lei mi vuole ancora bene.

- Forse non sarà così quando le dirò che l’hai lasciata ancora da sola.

Mi avvicino al viso di Harry e mi appello a tutto il mio autocontrollo.

- Mi stai minacciando?

- Forse… ma lo faccio per il tuo bene.

Faccio un sorriso sarcastico.

E’ cambiato molto Harry dalla fine della guerra. Prima era mio amico o almeno lo credevo fino a quando non mi ha voltato le spalle prima con la finta morte di Draco, poi quando si è trovato davanti al bivio coprire Ron o farlo finire in prigione

- Sai Harry, non avevo intenzione di andarmene, ma penso che ora non ci sia altra alternativa.

- Hai sempre un’altra alternativa che puoi scegliere.

- Già e penso che sceglierò questa.

Mi giro una volta per tutte e mi dirigo fuori.Una brezza primaverile mi investe facendomi svolazzare i capelli. Prendo il cellulare e digito un numero che non avrei mai pensato di digitare in vita mia fino a pochi mesi fa.

Dopo tre squilli una voce femminile risponde.

- Pronto?

- Sto arrivando. Grazie per avermi fatta uscire.



Eccomi qua con l'epilogo!
Lo ammetto non è molto interessante in questo momento, ma tutto ha un suo perché. Il fatto che Hermione si trovava in un ospedale a parlare di sè stessa, il fatto che Draco l'ha abbandonata senza un motivo apparente, il litigio con Harry e il numero che Hermione ha chiamato... A tutto c'è un perché che naturalmente scoprirete  più avanti.
Voglio ringraziare tantissimo le persone che hanno seguito questa storia e che spero seguiranno anche dopo la sua fine con il sequel. Siete delle persone fantastiche perché siete riuscite a superare i miei errori grammaticali mostruosi e avete comunque letto questa storia. GRAZIE!
Entro stasera pubblicherò anche il prologo e il primo capitolo del sequel che si chiamerà 
"Salvare quello che è rimasto di te". Potrete trovarlo come al solito cliccando sul mio profilo tra un paio di minuti, tempo di rileggerlo e pubblicarlo
Detto questo vi saluto e spero di vedervi presto nella nuova storia
Un bacione
Sempre la vostra
Lola

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