Al lupo al lupo

di miseichan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sottinteso ***
Capitolo 2: *** Fraintendimenti ***
Capitolo 3: *** Abilità culinarie ***
Capitolo 4: *** Preliminari ***
Capitolo 5: *** Tre limonate e mezzo ***
Capitolo 6: *** Calo di zuccheri ***
Capitolo 7: *** (Im)possibile ***
Capitolo 8: *** Convalescenza ***
Capitolo 9: *** Odi et amo ***



Capitolo 1
*** Sottinteso ***





Sottinteso

 

 

 

“Me lo avevi promesso.”
Derek non mosse un muscolo.
Continuò semplicemente a fissare quello scricciolo di uomo e sorridere; anzi, prego, sogghignare. Derek Hale sogghignava. 
“Ti devo un favore, Stiles.” gli fece il verso Stilinski.
“Non ho mai detto una cosa del genere!”
“Era sottinteso, Derek! Mi devi un dannatissimo favore e verrai con me!”
Derek sbuffò. “Al comicoso?”
“Comicon.” sospirò Stiles “Si dice comicon.
“E cosa dovrei fare?”
Stava cedendo e lo sapevano entrambi. 
“Niente.” 
Derek corrugò le sopracciglia. 
“Solo quella cosa delle unghie, ecco.” mormorò tra i denti Stiles “E gli occhi rossi.”
“Perché di grazia?”
“Perché tu sei il lupo cattivo.”
Derek smise di corrugare le sopracciglia e si limitò a inarcarle. 
“E tu chi saresti?”
“Il cacciatore, ovviamente.” rispose l’altro, indicandosi la camicia a quadrettoni. 
Osservò l’espressione seria di Stiles e fu un miracolo se riuscì a trattenere la risata. 
“Non se ne parla.”
“Oh, dai.” borbottò tristemente “Credevo di averti quasi convinto e...”
“Tu sei Cappuccetto Rosso.”
Derek scomparve al piano di sopra per ricomparire con una mantella rossa in mano. 
“Sarò il Lupo Cattivo se tu sarai Cappuccetto Rosso.”
Vide chiaramente Stiles soppesare la situazione, incerto; gliel’avrebbe data vinta e anche questo lo sapevano entrambi. 
“Lo sai, vero, che Cappuccetto vince contro il Lupo?” 
Derek incrociò quegli occhioni castani che cercavano i suoi e sospirò.
Certo che lo sapeva. 
Anche quello, del resto, era sottinteso. 

 

§

 

 

Drabble partecipante al Drabble Day...
... anzi, al Drabble Weekend, del gruppo ‘We are JohnLOCKed’ di fb.

Per il prompt e l’idea, ringraziate apollo41. <3

 

 

P.s. okay, è una flashfic, ma non ditelo a nessuno. ;)

 

 

§§

 

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Capitolo 2
*** Fraintendimenti ***




Fraintendimenti

 

 

 

“Dove diavolo eri finito?”
Stiles si chiuse la porta della camera alle spalle sospirando. 
Accese la luce e fissò Derek senza dire una parola. 
“Se tieni il cellulare spento non è possibile rintracciarti, lo sai, vero?”
Stiles ignorò il tono arrabbiato e gettò lo zaino sotto la scrivania. 
“Dovevi essere di ritorno più di tre ore fa!” 
Stiles annuì tanto per farlo contento e si sfilò la felpa. 
“Chiariamoci.” mormorò con fare stanco “Non puoi dare di matto solo perché uno è un po’ in ritardo e il suo cellulare è scarico, okay?”
Sapeva che Derek era già pronto a ribattere, così gli si avvicinò e gli aprì i pantaloni. 
“Detto questo,” continuò mentre gli sfilava la cintura “devi trovarti un hobby.”
Si ritrovò sul letto senza neanche sapere come. 
I denti di Derek a mordicchiargli il collo resero arduo riordinare i pensieri, ma lui era Stiles Stilinski e in qualche modo riuscì a formulare anche quell’ultima frase.
“Un hobby che non sia scopare me.”
Si sentì afferrare brutalmente una chiappa e capì di non essersi espresso al meglio. 
“Un hobby oltre questo, allora.”

 

 

 

§

 

Drabble partecipante al Drabble Day...
... anzi, al Drabble Weekend, del gruppo ‘We are JohnLOCKed’ di fb.

Per il prompt e l’idea, ringraziate apollo41. <3

 

 

§§

 

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Capitolo 3
*** Abilità culinarie ***


 

Abilità culinarie

 

 

Ho sbagliato, gli diceva la madre mentre cucinava la colazione, avrei dovuto sposare un uomo che sapesse cucinare. 
Lo ripeteva tutte le volte, ridacchiando in direzione del marito che leggeva il giornale. 
E Stiles rideva con lei.
Quando lo raccontò a Derek tutto ciò che ottenne fu uno sbuffo.
Uno sbuffo e quell’espressione che significava: non ti mordo solo perché sei tu, ma sappi che vorrei tanto farlo. 
L’argomento riemerse due giorni dopo, con gran sorpresa di Stiles. 
“So cucinare.” 
Sentì la voce prima ancora di vederlo. 
Intravide le sue spalle nude e sospirò, infastidito senza apparente motivo.
“Perché non indossi mai una magliet...”
“Addominali al cioccolato.” 
Con la gola secca, Stiles riuscì a malapena ad annuire. 
Derek cominciò a sbottonarsi i pantaloni e sogghignò mostrandogli una bomboletta.
“E dessert alla panna.”
Il brivido lo percorse tutto, senza lasciargli scampo. 
“Sì.” sussurrò Stiles “Sai cucinare.”

 

“Sposami!”

 

 

 

 

§

 

 

Drabble partecipante al Drabble Day...
... anzi, al Drabble Weekend, del gruppo ‘We are JohnLOCKed’ di fb.

Per il prompt e l’idea, ringraziate l’ormai unica e inimitabile apollo41. <3

 

 

§§

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Capitolo 4
*** Preliminari ***





Preliminari

 

 

Derek si sgranchì il braccio.
Stiles si leccò le labbra. 

Isaac sospirò. 
Derek si massaggiò la spalla. 
Stiles si morse il labbro. 
Isaac roteò gli occhi, sbuffò e chiuse il libro con un tonfo. 
“Oh, per l’amor del cielo!” sbottò alzandosi in piedi “Fatelo e facciamola finita.”
“Che cosa?” balbettò Stiles. 
“Di che diavolo parli?” ringhiò Derek. 
“Sentite, davvero, per me non è un problema.”
Isaac nicchiò con il capo e afferrò la sciarpa che pendeva dalla scrivania. 
“Continuate a tenerlo nascosto, gridatelo ai quattro venti... fate quello che vi pare.” 
Girò la maniglia e tentennò sull’uscio. 
“Solo... non sul mio letto, okay?” e si chiuse la porta alle spalle.
“Cosa ci ha traditi?” 
Stiles inarcò un sopracciglio: “Hai scritto sesso in faccia.”
“Prego?”
“Non riuscivi a smettere di guardarmi le labbra!”
“Perché tu non la smettevi di morderle!”
“Perché tu continuavi a toccarti la spalla!”
La porta si aprì e comparve Scott: “Ehi, tutto bene? Vi si sente urlare e...”
Non riuscì a terminare la frase, placcato da Isaac che lo trascinò via in fretta e furia. 
“Ehi! E se quei due si scannano, adesso? Lo sai come sono!”
Isaac piegò il capo e arricciò le labbra, pensieroso.
“Hai presente i preliminari, Scott?”

 

 

§

 

Il drabble weekend è finito.
Le drabble invece no.

Per il prompt, questa volta, ringraziate la magnifica Illunis <3

Oh! Se avete idee, desideri o prompt, basta che lo diciate! *-*
Accetto di tutto u.u 

 

 

 

§§ 

 

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Capitolo 5
*** Tre limonate e mezzo ***




Tre limonate e mezzo

 

 

Tre limonate e mezzo. 
Derek stava per portargli la quarta quando lo vide scattare in piedi, il telefonino abbandonato in fretta e furia, per correre in direzione dei bagni. 
Alla buon’ora, pensò. Rischiava di farsi scoppiare la vescica l’idiota. 
Un idiota carino, certo, ma pur sempre idiota. 
Poggiò la quarta limonata sul tavolo e lo schermo del cellulare s’illuminò. 

 

Il mio cameriere è uno schianto. 

 

Trattenne a stento un sorriso. 
Ecco spiegato il perché di tutta quella sete. 

 

Farò cadere il fazzoletto e accidentalmente gli succhierò il...

 

Distolse lo sguardo di colpo. 
“La luce nel bagno ha qualche problema, sa?”
Fissò quegli occhioni da cucciolo e si ritrovò a corto di parole. 
“Sfarfalla in maniera inquietante.” 
Derek annuì, prese il fazzoletto con due dita e lo lasciò cadere a terra.
Il ragazzino guardò prima lui, poi il fazzoletto, quindi il cellulare. 
“Oh.” accennò una risatina isterica. 
Derek la trovò adorabile. 
“Posso spiegare, deve aver frainteso.”
Derek scostò la sedia libera e prese posto. 
“Sono in pausa.” sogghignò “Comincia pure a spiegare.”
E sperò di non aver frainteso. 

 

§

 

 

Mi state riempendo di magnifici esilaranti prompt. ^^
Spero solo di non sfociare mai nell’idiozia, qualora dovesse accadere non fatevi scrupoli a farmelo notare. 

Chiunque volesse aggiungere idee alla lista è più che il benvenuto!

 

Per il prompt  ringraziate Illunis <3

 

§§ 

 

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Capitolo 6
*** Calo di zuccheri ***


Calo di zuccheri

 

“Gran brutto taglio.”
Derek schiuse lentamente gli occhi e si guardò attorno. 
Ospedale. Era in un fottuto letto di ospedale. 
“Mi sa che è il caso di ricucirlo, sa?”
Il ragazzino annuì con aria sicura e si sistemò al suo fianco. 
Una siringa gli comparve tra le dita e Derek arretrò di colpo. 
“No!” berciò “Assolutamente no. Devo andare via. Ora.
“Oh.” Stiles guardò la siringa a sua volta “Belonefobia? Tripanofobia?”
“Cosa diavolo...?”
“Senti,” Stiles passò al tu “fammi fare il mio lavoro e dopo ti porto un bel budino, okay?”
“Devi uccidermi?” sospirò Derek “Te lo ha chiesto Peter, non è vero?”
Stiles inarcò un sopracciglio e indicò il cartellino appuntato ai suoi jeans:
“Sono un medico.”
Derek si sporse a controllare, basito: “Dottor Stilinski.”
“Proprio così.” e gli conficcò la siringa nel fianco.
Derek crollò sui cuscini, le palpebre improvvisamente pesanti. 
“Quanti anni hai?” chiese caustico “Dodici?”
Stiles scosse la testa. 
“Abbastanza da portarti il dolce, dopo.” gli ammiccò, strappandogli un ultimo sorriso.
Quando si risvegliò era solo e non perdeva più sangue. 
Guardò la serie di punti che gli chiudevano il fianco e pensò che no, un po’ di zuccheri non gli avrebbero certo fatto male. 
Un budino. 
Un budino sarebbe proprio stato l’ideale. 

 

§

 

Per Illunis.  <3
Amor, non so cosa mi è preso. 

Guardavo la tua immagine e pensavo al budino. 

 

 

Belenofobia: paura degli aghi.
Tripanofobia: paura delle iniezioni. 

 

 

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Capitolo 7
*** (Im)possibile ***




(Im)possibile

 

 

Quando Derek bussò alla porta Scott finse di non essere in casa. 
Quando gli mandò un messaggio, chiuse gli occhi e lo ignorò. 
Poi arrivò la chiamata di Stiles: 
“Allora?”
“Sto facendo finta di niente.”
“Non lo sa, quindi?”
“Che gli hai appositamente e maldestramente rotto il tubo dell’acqua? No, non lo sa.”
“E prima o poi dovrà pur farsi una doccia, giusto?”
“Sì...”
Sentì l’amico squittire contento.
“Lo aspetterò con l’acqua aperta.” 
Sospirò e si trattenne dal commentare.
“Uhm... che dici, anche senza maglietta o rischio di esagerare?”

 

Cinque giorni dopo...

 

 

Scott annusò l’aria. 
Percepì di nuovo quel profumo e aggrottò le sopracciglia. 
Muschio bianco. Possibile?
Si guardò attorno per cercarne la fonte e individuò la giacca che Derek aveva lasciato sul divano. Impossibile. 
Chiamò Stiles. 
“Derek profuma come te.” 
“Per forza,” rispose Stiles “mi sta finendo il bagnoschiuma.”
Scott cercò inutilmente di assumere un’espressione ancora più corrucciata.
“Oh, digli che se oggi ha intenzione di farsi una doccia deve passare dopo le sette perché papà ha il turno di notte.”
Scott chiuse la chiamata. 
Derek aveva trovato il guasto più di tre giorni prima.
Derek aveva aggiustato il guasto più di tre giorni prima, si corresse. 
Scott stava per pensare che l’impossibile può diventare possibile quando decise di non pensare più a niente. 
Perché fingere di non capire nulla può rivelarsi estremamente rilassante. 

 

§

 

 

Double Drabble
dedicata a quell’amore di Aika Morgan <3

 

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Capitolo 8
*** Convalescenza ***





Convalescenza

 

 

 

Derek lanciò uno sguardo corrucciato a Stiles. 
Grugnì. Inclinò leggermente il capo. 
Quando serrò anche la mascella Scott decise che era il caso di intervenire. 
“Derek?” tentò incerto. “Qualcosa non va?”
“Continua a tirarsi su i pantaloni.”
“Cosa...?”
“Perché diavolo continua a tirarsi su quei dannatissimi pantaloni?”
“Oh. Ma per la febbre.”
Un paio di occhi neri saettò su di lui e Scott arretrò di un passo. 
“La settimana scorsa...” si affrettò a spiegare. “Credevo lo sapessi. Niente di grave, ma ha perso un paio di chili e...”
Derek sbuffò, interrompendolo. 
“Speriamo solo che alla prima folata di vento voli via,” borbottò allontanandosi. 

 

 

 

“Basta.”
Derek lo fulminò con lo sguardo. 
“No, basta, per favore.”
Stiles fece per alzarsi ma una mano gli si poggiò sulla spalla. Salda. 
Irremovibile. 
“Non ti muovere.”
“Derek, davvero... avevo già mangiato un panino! E il tuo spezzatino era ottimo, credimi. Così come la pasta, la torta e... è budino, quello?”
“Stiles...”
“E’ un modo contorto per punirmi? Fa tanto ‘Hansel e Gretel’, sai? Il che non mi conforta per niente, del resto, perché se...”
“Alzati e togliti la cintura.”
Stiles pietrificò. Lo fissò, gli occhi spalancati. “Prego?”
“Fammi vedere se i pantaloni restano su da soli,” sospirò Derek, sollevandolo di peso. 
Stiles represse a stento un sorriso, riconoscendo l’ombra che oscurava il viso dell’altro. 
L’ombra della preoccupazione. 
Ognuno, del resto, dimostra l’affetto a modo suo. 

 

 

 

§

 



Drabble partecipante al Drabble Weekend, del gruppo ‘We are JohnLOCKed’ di fb.
Per il prompt va ringraziata ApolloQuarantuno. <3






 

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Capitolo 9
*** Odi et amo ***


 



Odi et amo

 

 

 

“Sono sempre così?”
“Così come?”

 

 

“Quelli sono i miei appunti.”
“Ho quasi finito, per l’amor del cielo!”
“Non ti ho dato il permesso per…”

“Sei così territoriale, Derek. Sul serio. Ho fatto.”

 

*

 

“Hai buttato la mia maglietta?!”
“Sì.”
“Come… come ti sei permesso? Perché? Derek, giuro che…”
“Era logora, quasi trasparente. Ti ho fatto un piacere, credimi.”

 

*

“Hai parcheggiato di nuovo al mio posto.”
“Non è il tuo posto, Derek.”
Derek incrociò le braccia al petto e schioccò la lingua. 
Stiles sogghignò. 
“Lo sta facendo di nuovo,” sussurrò dando di gomito a Scott. “Lo vedi? Quello è lo sguardo del grande lupo cattivo. Non lo trovi terrificante?”
“In effetti,” annuì Scott. “E’ abbastanza spaventoso, sì.”
Stiles roteò gli occhi. “Ero sarcastico, Scott.”
“Non parcheggiare più al mio posto, Stilinski.”
“Oppure cosa?”
“O ti togliamo quel sorriso dalla faccia a suon di pugni,” intervenne candidamente Jackson. 
Stiles sbuffò e alzò gli occhi al cielo.
“Vieni, Scott. Lascia che ti istruisca sulla sottile arte del sarcasmo.”

 

*

 

“Hai preso il gelato?”
Derek sprofondò nel divano e gli passò la vaschetta. “Ovviamente.”
“Cioccolato?”
“Sì.”
“Con una spruzzata di cannella?”
“Sì.”
“Panna a parte?”
“Sì.”
“L’occhio nero di Jackson è merito tuo?”
“Sì.”
Stiles mise da parte il gelato e gli si arrampicò in grembo. “Gran bel gancio.”
“Meritato, più che altro.”
“So difendermi benissimo da solo, lo sai?”
“Oh, ne sono sicuro. Tu e tutto quel sarcasmo sicuramente…”
Stiles lo zittì con un bacio. Più che meritato.

 

 

 

“Pronti a saltarsi alla gola alla prima occasione.”
“Oh, sì. E’ il loro modo di dirsi ‘ti amo’.”

 

 

 

 

 

§

 

 

 

Per Clio Pernich <3






 

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