The Dalton's Miracle

di Downtown_Girl36
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** What Did He Have? ***
Capitolo 2: *** I Have Always Said So ***
Capitolo 3: *** Let's Tell Them ***



Capitolo 1
*** What Did He Have? ***


Questa storia è scritta senza scopo di lucro; tutti i personaggi descritti appartengono a Ryan Murphy e alla Fox (Purtroppo...)


The Dalton’s Miracle

01-What Did He Have?

 

-Guarda Nicky! Dimmi se non sono semplicemente adorabili!- cinguettò Jeff Sterling quella mattina, guardando in direzione del parco giochi che gli si presentava davanti pieno di bambini di 4 e 5 anni che si divertivano su scivoli e altalene, ridendo e sporcandosi di sabbia, ma col sorriso perennemente stampato sul volto.

Nick alzò a malapena gli occhi dal libro che stava leggendo per porgere attenzione all’oggetto dell’attenzione del fidanzato.

Nick non era affatto come Jeff sulla questione bambini.

Quando Jeff vedeva una di quelle piccole creaturine che lui stesso definiva adorabili e innocenti, riempendole di coccole ed apprezzamenti, Nick vedeva solo dei piccoli mostriciattoli che si nascondeva sotto facce angeliche, ma che in fondo erano solo soggetto di continui problemi, soprattutto per i poveri genitori.

-Mh, carini.- Fu l’unico commento che uscì dalla bocca del moro prima di rimmegersi nel suo amato libro.

-Oh, andiamo Nick! Come puoi non vedere tutta la dolcezza che sprigionano? Pensa, tra qualche anno potremmo essere noi due i genitori di questi adorabili marmocchi!- continuò imperterrito il biondo.

Il futuro.

Era una cosa che terrorizzava Nick Duval da quando l’ultimo anno di Liceo era cominciato.

Cosa sarebbe successo poi? Cosa sarebbe successo tra lui e Jeff? Avrebbero frequentato un College? O si sarebbero sposati? Era terribilmente preoccupato di tutto questo, ma ignorò semplicemente il fidanzato.

Jeff sbuffò, notevolmente infastidito dal comportamento distaccato del moro.

Il biondo si guardò un po’ intorno osservando gli alberi che li circondavano.

Lui e Nick andavano al parco ogni domenica mattina, per godersi appieno quella tranquillità che alla Dalton Academy mancava sempre.

Si facevano una passeggiata per il prato per poi riposarsi su una delle varie panchine mentre Jeff si ascoltava della musica canticchiando e Nick si immergeva nella lettura di qualche suo libro.

Ogni tanto parlavano per commentare su qualche passante o spettegolare su qualche compagno o professore della Dalton. Quando poi uno dei due si annoiava si alzavano a ritornavano alla solite routine scolastica.

Eppure quel giorno c’era qualcosa in Jeff, qualcosa che non andava per niente e non riusciva a spiegarsi cosa.

Vedere tutti quei bambini improvvisamente lo innervosì parecchio, sentì un peso sullo stomaco che gli provocò una forte nausea.

Si alzò prendendo Nick per un braccio.

-Nick, torniamo a scuola-

Nick lo guardò. Era sbiancato di colpo.

-Jeff sei sicuro di stare bene? E’ da un po’ di tempo che ti lamenti continuamente di mal di testa e nausee…- si preoccupò il moro.

Infatti era da un po’ di tempo che Jeff aveva nausee mattutine e continui mal di testa che si prolungavano anche per tutta la giornata.

-Sì, non preoccuparti è solo la solita nausea, andiamo alla Dalton così mi distendo un po’-.

Quando, però, tornarono all’Accademia, invece di stendersi sul suo letto, il biondo si precipitò in bagno, vomitando colazione, pranzo e cena dentro la tazza del water.

Nick gli corse subito incontro, accarezzandogli la schiena tremante e sussurandogli dolci parole di conforto.

Quando finì Jeff si buttò tra le braccia del fidanzato singhiozzando, mentre Nick gli passava un fazzoletto con cui pulirsi.

-Jeff,è più di una settimana che vai avanti così,io sono seriamente preoccupato per te, dovresti farti vedere da un dottore- gli disse Nick sincero.

-N-no…Io…io…s-sto bene,c-ce la faccio…-rispose il biondo continuando a singhiozzare.

-No Jeff, tu non stai bene, e si vede! Ti prenoto una visita-

-D’accordo,d’accordo…-si arrese Jeff alla fine.

Mentre il fidanzato si alzava da terra Nick lo guardò preoccupato, il viso pallido, la faccia stanca che mancava della solita vitalità che era presente di solito... Avrebbe potuto essere una semplice influenza, ma si prolungava da troppi giorni e neanche le aspirine sembravano avere effetto.

Che cosa aveva?

 

N.d.A

Beh, questa sarà l’inizio della mia prima long, basata sulla Niff, perchè, povera coppia, mi sembrava sempre un po' abbandonata a sè stessa... 
Come si può notare sarà anche la mia prima Mpreg! :D Mi diverto troppo, ho una passione spropositata per questo genere e non potevo non farne una Niff!
Ci sarà anche un po’ di Thadastian e Klaine nei prossimi capitoli, tranquilli. ;) 
Era da tanto di quel tempo che ce l'avevo in mente e finalmente ho avuto il coraggio di pubblicarla!
Questo capitolo è più una sorta di prologo che un capitolo vero e proprio, ma spero lo apprezzerete lo stesso. 
Beh, spero che sia leggibile! Grazie in anticipo per chiunque leggerà (E, magari, recensirà... Per sapere che ne pensate...)!
Al prossimo capitolo che, se tutto va bene, sarà lunedì! :)

Downtown_Girl36

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** I Have Always Said So ***


Questa storia è stata scritta senza scopo di lucro; i personaggi descritti appartengono alla Fox, a Glee, a Ryan Murphy e a chiunque ci stia dietro

02-I Have Always Said So

 

Nick era seduto su una delle poltrone di pelle presenti nella sala canto, sconfortato, con la testa tra le mani. Vicino a lui erano seduti Thad e Sebastian che cercavano di capire tra i sospiri di Nick cosa stesse succedendo a Jeff.

-Senti Duval, le ragazze sono ragazze, è inutile che te la prendi così tanto. Probabilmente avrà il ciclo, o alla peggio sarà incinta.- cominciò Sebastian.

-Sebastian, smettila! Scusalo Nick, ma sappiamo tutti com’è fatto!- lo rimproverò Thad. -Piuttosto, ripetimi ancora, che cos’è che ha Jeff?-

Nick sospirò ancora una volta, ignorando Sebastian che borbottava qualcosa su un esercito di Mini-Barbie che urlavano per la Dalton, e rispose stancamente:

-Non lo so… E’ quasi un mese che continua ad avere nausee mattutine, sbalzi d’umore, ed è costantemente stanco. Le aspirine non hanno alcun effetto, è per questo che per domani ho prenotato una visita dal dottore per lui...Ma ho paura Thad.... E se fosse qualcosa di grave?!-

-Oh, andiamo Nick! Cosa vuoi che sia! Jeff è sempre stato un ragazzo sanissimo...-

-Mah, io avrei i miei dubbi...-

-SEBASTIAN!!! Dicevo... probabilmente non avrà niente, sarà soltanto un'influenza!-

-Ma dura da troppo tempo...- ribattè Nick.

-Beh... questo è proprio il periodo delle influenze,Nick! Non preoccuparti, un'aspirina e passa.-

-Ha già provato a prendere delle pastiglie,ma non servono a niente... e... e se avesse il cancro?! O l'AIDS?!?!- Nick alzò di scatto la testa per guardare Thad: i suoi occhi erano lucidi e pieni di preoccupazione.

L'ispanico cercò di tranquillizzarlo, sebbene fosse molto preoccupato pure lui:

-Non esagerare Nick! E come avrebbe mai potuto prendere l'AIDS?-

 Il moro sembrò pensarci su, come se non volesse ammettere che Thad avesse ragione, ma poi sbiancò tutto di un colpo.

 -N-nick? Tutto bene, vero?- Thad gli si avvicino accarezzandogli un braccio e guardò gli occhi di Nick ora coperti di  lacrime.

 Il moro mise di nuovo la testa tra le mani cominciando a singhiozzare, mentre l'ispanico cercava con gli occhi lo sguardo  del fidanzato sperando nel suo aiuto.

Sebastian guardò prima Thad e poi Nick e dopo aver sospirato si rivolse al moro:

-Duval? Cos'è successo?-

Nick si ricompose un poco e dopo qualche balbettio incomprensibile si decise a parlare:

-C-circa un mese fa... s-stavamo facendo l'amore e... e a-avevamo finito i preservativi... ma Jeff a-aveva detto che non  importava e...- Nick scoppiò in un pianto isterico non riuscendo a finire la frase.

Thad si portò le mani alla bocca e cercò di nuovo lo sguardo del castano, che, però, questa volta era perso da tutt'altra parte: per quanto non lo avrebbe mai ammesso neanche sotto tortura Sebastian Smythe era seriamente preoccupato per Jeff Sterling.

Thad capì che doveva provarci da solo e con sguardo deciso si rivolse a Nick:

  -F-forza Nick! Non è possibile! Non hai l'AIDS! Come è possibile che tu abbia potuto passarlo a Jeff?! Ora vai dal medico   e vedrai che ti dirà che era solo una semplice influenza!-

  -Thad... H-ho paura.-
  -Non devi avere paura, Nick. Mai. È la paura che fotte le persone. Ora vai.- L'ispanico prese la mano del moro   costringendolo ad alzarsi.

  -Ok, vado. Dopo vi chiamo.- disse Nick asciugandosi le lacrime.

  Uscì dalla sala canto e si diresse verso la sua camera.

  Thad sospirò guardando Sebastian, che passò un braccio sulle sue spalle. L'ispanico si rilassò contro il suo petto   sospirando nuovamente.
  -Sono un ipocrita, Seb. Anche io ho paura.-

  -Tu non sei un ipocrita, Thad. Sei forte. Non devi avere paura, non ti ricordi di già cos'hai detto a Duval? Si sistemerà   tutto, vedrai. Starà soltanto aspettando un bambino.-

  Sebbene l'inappropriatezza di quella battuta in quel momento Thad non potè farsi scappare un sorriso.

  -Speriamo bene.-



-Perchè siamo qua? Io non ci volevo venire qua, scommetto che ci dirà che avrò un'influenza e ci darà degli stupidi!-

 -E anche se avessi una semplice influenza? Sempre meglio essere sicuri, Jeff.-

  -E se ci darà una cattiva notizia?-

  -...Non ci sarà nessuna cattiva notizia...-

Jeff sospirò sconsolato guardando il moro, mentre una voce gentile lo invitava ad entrare dentro lo studio del medico.

Il biondo si alzò incamminandosi verso la stanza con Nick al seguito.

Quando entrarono un dottore sulla cinquantina sereno li accolse rivolgendosi a Jeff, mentre apriva una cartella:

-Tu devi essere Jeffrey Sterling, giusto?-

Il biondo gli sorrise di rimando accomodandosi in una delle due sedie poste di fronte alla scrivania del medico insieme all'altro ragazzo.

-Sì. Spero non ci siano problemi se ho portato anche il mio fidanzato!-

Nick lo guardò sorridendogli: amava il modo in cui al suo ragazzo non importasse dei giudizi degli altri; Jeff era felice nel suo piccolo mondo perfetto, senza le critiche o tutte le opinioni negative che gli altri avevano su di lui.

Al contrario di quanto si aspettasse Nick, il dottore poggiò la cartella sulla scrivania e gli sorrise gentilmente.

-No, nessun problema! Quindi Jeffrey, sembri un ragazzo in salute, come mai sei qua?- Continuò il medico.

-Beh, ho sempre nausee e mal di testa, vomito spesso e mi hanno fatto notare anche che ho continui sbalzi di umore. È da un po' di tempo che vado avanti così e le aspirine che prendo non hanno effetto....-

Il dottore lo ascoltò attento e prese nuovamente in mano la cartella di Jeff risfogliandola. Ad un certo punto si fermò su una pagina e sbarrò gli occhi, atteggiamento che fece notevolmente preoccupare i due ragazzi.

-C-c'è qualche problema?- Chiese il biondo spaventato.

Il medico rilesse nuovamente la pagina prima di guardare Jeff inquieto.

-Scusate, posso farvi una domanda piuttosto personale?- Chiese.

I due Warblers si guardarono prima di riportare la loro attenzione sul medico.

-Beh, d'accordo...- Gli rispose il biondo.

-Voi due avete... Ehm... Una relazione sessuale attiva?-

Alla domanda Jeff arrossì furiosamente abbassando lo sguardo, mentre Nick guardò l'uomo boccheggiando.

-C-come scusi?- Chiese.

Persino il medico si trovava in notevole disagio in quel momento.

-Beh, se avete rapporti fisici...-

Siccome il biondo sembrava essere caduto nella propria voragine di imbarazzo totale, il moro rispose al suo posto:

-S-sì, direi...-

-Ok e... Se posso chiedere, chi è attivo e chi passivo?-

Jeff alzò improvvisamente la testa, gli occhi spalancati puntati verso il dottore.

-Beh, d-direi che dipende dalla situazione in cui ci-

-Sono sempre io.-

Il biondo si girò verso il moro guardandolo sconcertato mentre il suo volto sembrava diventare ancora più rosso.

-Cosa? È la verità.- Gli rispose tranquillo il fidanzato.

Il dottore riguardò la cartella di Jeff, prima di rivolgersi a lui per l'ultima volta:

-Jeffrey, mi potrebbe dare un campione delle sue urine? Le analizzerò e la chiamerò in serata.-



-Hai visto lo sguardo che aveva il medico?! E se è sul serio qualcosa di grave?!-

Jeff stava camminando ininterrottamente da una parte all'altra della stanza rischiando un improvviso attacco di panico, mentre Nick e Thad seduti su suo letto cercavano di tranquillizzarlo nascondendo la propria paura.

-Se era qualcosa di grave te l'avrebbe detto subito non credi, Jeff? E poi perché chiederti sui rapporti sessuali di te e Nick? Stai tranquillo!- Cercò di calmarlo Thad.

Alle parole dell'ispanico il volto di Nick si rabbuiò ricordando il dialogo con Thad e Sebastian la mattina precedente. L'ispanico se ne accorse e poggiò una mano sulla spalla del moro regalandogli un sorriso che riuscì a rassicurare di poco Nick.

Improvvisamente il cellulare di Jeff appoggiato in bella vista sopra la scrivania cominciò a suonare.

Tutti e tre si girarono verso il telefono trattenendo il fiato mentre il biondo rispondeva mettendo in vivavoce.

-Pronto?-

-Pronto? Jeffrey Sterling? Ho le analisi pronte.-

Sentendo al voce del medico dall'altra parte Jeff si sentì improvvisamente debole e si sedette accanto al fidanzato che lo abbracciò rassicurandolo.

-Sì? Che cos'ho?-

-È sicuro?-

Il biondo sentì il dottore sospirare e chiuse gli occhi preparandosi a cosa gli avrebbe detto.

-Sì, mi dica.-

Thad strinse la mano di Jeff cercando di immettergli conforto. I cuori dei ragazzi battevano all'impazzata spaventati e ansiosi: poche parole da parte di quel dottore avrebbero potuto cambiare tutto.

Il medico cominciò a parlare e tutti lo ascoltarono attentamente.

-Vede, non so come dirglielo, ma fin dalla nascita pare abbia l'apparato genitale maschile esterno e quello femminile interno.- Il medico si fermò aspettando la reazione di Jeff, il quale, però, rimase senza parole e sbarrò gli occhi stringendo più forte la mano di Thad.

I ragazzi rimasero interdetti per pochi secondi ma poi lo strinsero a sé facendogli intendere che qualunque cosa sarebbe successa loro sarebbero stati là.

-E quindi è questo?- Chiese Nick al dottore notando che il fidanzato era troppo sconvolto per parlare.

-Beh... Mi dispiace dovergli dare questa notizia, dovuta la sua situazione e la sua età, ma... Lei aspetta un bambino.-

I ragazzi spalancarono gli occhi: di tutte le cose che si aspettavano questa era di sicuro l'ultima.

-Vorrei incontrarla nuovamente. Mi richiami quando se la sente, arrivederci.- Con questo il medico chiuse la chiamata lasciando i tre ragazzi sconvolti.

Dopo minuti di silenzio interminabile delle lacrime cominciarono a rigare il volto di Jeff.

Notando il fidanzato Nick lo strinse di più a sé permettendo che l'altro si lasciasse andare ad un pianto disperato contro il suo petto.

Thad si alzò, deciso a lasciare i due ragazzi da soli e si diresse verso la porta, uscendo.

Percorse il tratto di corridoio che divideva la stanza di Nick e Jeff da quella sua e di Sebastian ed entrò nella sua camera con un'espressione sconvolta sul volto.

Notò il fidanzato leggere un libro seduto sul letto, alzando lo sguardo quando l'ispanico entrò.

-Allora, cos'ha Sterling?-

Thad lo guardò per pochi secondi prima di rispondere.

-Aspetta un bambino. È incinto.-

Sebastian lo guardò scettico, ma quando capì che il moro era serio si rimmerse nella lettura del suo libro.

-Ah.-

L'ispanico lo guardò sconcertato.

-Come “Ah”?! Jeff aspetta un bambino! Ed è un maschio! E tu sai dire solo “Ah??-

Il francese alzò nuovamente lo sguardo dal libro con espressione annoiata.

-E con questo? Io l'avevo sempre detto.-

 


N.d.A

E dovevo essere sotto LSD per averlo sul serio scritto!!

Da qua diciamo che inizia la storia vera e propria, nella quale ho addolcito qualche scena più o meno Angst con delle boiate! :D

La storia sembra essere almeno un po' apprezzata, per cui la continuerò.

Gli aggiornamenti, da oggi, saranno ogni mercoledì, spero di riuscire a mantenerli (Improbabile!)!

Ringrazio chiunque l'abbia letta e l'abbia messa tra le seguite, l'apprezzo

molto! :) (Se vorreste recensire, poi, siete i benvenuti...)

Grazie ancora e al prossimo capitolo!

 

Downtown_Girl36

 

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Capitolo 3
*** Let's Tell Them ***


Era passata una settimana da quando Jeff aveva avuto l'inaspettata notizia. Era stata una settimana stancante tra altre nausee, medicinali prescritti dal medico, idee e progetti.

-Non dobbiamo tenerlo per forza- gli disse un giorno Nick -lo sai.. puoi sempre...-

-No. Teniamolo. È pur sempre nostro figlio- gli rispose il fidanzato dopo averci pensato a lungo.

Purtroppo non era ancora facile per nessuno accettare il fatto che Jeff avrebbe dovuto portare un bambino per 9 mesi, pensare che due ragazzi sarebbero dovuti diventare genitori così giovani. Era qualcosa difficile da accettare non soltanto da Nick e Jeff, ma anche da Thad e Sebastian che cercavano di dargli tutto il sostegno possibile nonostante tutti gli impegni. Infatti, questi ultimi erano gli unici a sapere delle condizioni del biondo, dato che sia Nick che Jeff non erano ancora riusciti a dire niente a nessuno, neppure ai rispettivi genitori.

Non erano ancora pronti nell'accettare che tutto quello stava succedendo per davvero.

 

Jeff si era perso nei suoi pensieri, mentre percorreva il corridoio della Dalton per raggiungere la sua stanza.

Che cosa gli sarebbe successo? Come avrebbero affrontato la situazione? Come avrebbe fatto con la scuola? È vero, era il suo ultimo anno, ma poi? Cosa sarebbe successo? Senza parlare delle prove degli Warblers. E quando si sarebbe notato di più il suo... stato fisico? Sapeva che avrebbe dovuto dirlo alla sua famiglia, agli insegnanti e agli Warblers, i suoi migliori amici: non poteva tenerlo nascosto per sempre e lo sapeva bene.

Proprio in quel momento Jeff sentì una voce chiamarlo. Sì girò e vide Thad che gli correva incontro.

-Dobbiamo parlare- gli disse quando gli fu abbastanza vicino. Si diressero entrambi nell'aula prove e Thad chiuse la porta accertandosi di non attirare l'attenzione di nessuno.

-Cosa devi dirmi?- gli chiese il biondo, sebbene sapesse già di che cosa voleva parlargli l'amico: voleva soltanto illudersi, sperando di evitare l'argomento.

-Jeff, sai che io e Sebastian stiamo facendo di tutto pur di aiutare te e Nick, ma la situazione sta diventando stancante: anche noi dobbiamo frequentare la scuola e pensare al nostro futuro. Mi dispiace, ma credo vivamente che dovreste dirlo a qualcuno, soprattutto ai tuoi genitori-

Jeff sospirò. Era esattamente il discorso che voleva evitare.

-Non credi che sia stancante per me, Thad? Lo so che avete le vostre cose da pensare, ma in questo momento ho, abbiamo, bisogno del vostro aiuto. E poi non mi sento pronto ancora a dirlo a nessuno, specialmente ai miei genitori: per tutti questi anni mi hanno tenuto nascosto come fossi veramente! Ti prego, siete gli unici di cui io possa fidarmi...-

Thad rimase in silenzio per alcuni istanti prima di scuotere la testa sconsolato evitando lo sguardo del biondo che lo guardava con occhi disperati.

-Mi dispiace, Jeff. Devi farlo per il tuo bene. Lo verranno a sapere tutti comunque prima o poi, e lo sai. Non ti sto abbandonando, voglio solo aiutarti, sai quanto io ci tenga a te. Sii forte e accetta la verità- detto questo il moro alzò per un attimo lo sguardo incrociando quello dell'amico che segretamente sperava che l'ispanico cambiasse idea su ciò appena detto, ma non fu così.
Thad era preoccupato per Jeff, certo, ma più di tutto voleva aiutarlo a superare le sue paure e incertezze, e seppurre ci fosse una voce dentro di lui che gli dicesse di non lasciare solo l'amico in quel momento, che stava affrettando le cose, sapeva che stava facendo la cosa giusta e che non avrebbe mai davvero lasciato Jeff da solo.
Rimasero a guardarsi in silenzio per pochi altri attimi, prima che il moro si girasse e si avviasse fuori dall'aula lasciando il biondo in piedi, da solo, a fissare il vuoto.

 

Jeff era disteso sul letto della sua camera osservando la figura del fidanzato piegato sulla scrivania che studiava paragrafi su paragrafi di storia.

Era da quando che avevano ricevuto la notizia imprevista dal medico che si erano ritrovati a parlare poco, evitando il più possibile di parlare dell'argomento che stava cambiando le loro vite. L'unica volta in cui l'avevano menzionato era per decidere se tenere o no il bambino, ma tutto era finito lì. Sapevano entrambi che era qualcosa che avrebbero dovuto affrontare, ma nessuno sapeva cosa dire o cosa fare.

Jeff aveva finalmente deciso di prendere in mano la situazione e dopo aver raccolto tutto il suo coraggio, ricordandosi delle parole di Thad di quella mattina si rivolse a Nick.

-Hey... Dovremmo parlarne, sai...-

-Di cosa?- gli rispose quello senza alzare la testa dal libro. Il biondo sapeva benissimo che il fidanzato stava solo cercando un modo per sviare la domandae la cosa lo innervosiva.

-Nick, ti prego. Sai esattamente cosa intendo-

Finalmente il moro si girò a guardarlo e sospirò.

-Lo so che dobbiamo parlare, Jeff, solo che ora non è il momento-

Jeff si alzò in piedi e si diresse verso il moro risoluto.

-No, Nick. Dobbiamo parlare adesso. È troppo tempo che rinviamo questo discorso e io non so per quanto altro tempo riuscirò ad evitarlo-

Nick guardò Jeff e notò come nel suo volto si poteva leggere tutta la frustrazione che si era tenuto dentro fino a quel momento e capì che fu davvero il momento di parlarne. Si alzò dalla sedia e si sedette sul letto facendo cenno al fidanzato di sistemarsi accanto a lui, cosa che fece.

-Jeff, mi rendo conto di star evitando l'argomento sulla tua improvvisa gravidanza, che devo ammettere, faccio ancora fatica ad accettare,e mi dispiace, so quanto sia difficile per te, ma la verità è che non sono ancora sicuro sulla scelta di tenere il bambino. Siamo ancora giovani e dopo il diploma cominceremo una nuova vita: e se questa non sia una buona decisione? Cosa faremo poi, Jeff? So che avrei dovuto dirtelo prima, ma non sopportavo l'idea di deluderti- mentre diceva questo Nick prese le mani di Jeff tra le sue e le strinse dolcemente, ma ciò non riuscì a calmare il biondo.

Non sapeva che Nick pensasse tutte quelle cose sul loro futuro figlio. Jeff aveva paura, ma era deciso a tenere il bambino fin da subito. Fu rassicurato, però, dal sentire che in fondo i loro dubbi erano gli stessi.

Cosa sarebbe successo dopo.

Jeff guardò il fidanzato negli occhi, in quegli occhi che per anni erano riusciti a trasmettere tutto l'amore possibile ed anche in quel momento, nonostante le paure e le incertezze, continuavano a farlo e in quel momento capì.

Capì cosa voleva farne del suo futuro.

-Nick, anche io ho paura, ma prova a pensare. Potrebbe essere questo il nostro nuovo futuro. Cominciare una nuova vita. Certamente, sarà diverso da come ce lo saremmo mai aspettato entrambi, ma sarà pur sempre una nuova vita che che affronteremo insieme, come abbiamo sempre fatto. E con noi avremo anche un bambino, Nick. E non un bambino qualsiasi, ma nostro figlio. Ho paura anch'io, ma so che finchè staremo insieme andrà tutto bene-

Jeff sorrise dolcemente al fidanzato. Era finalmente riuscito a dire tutto quello che, da una settimana, cercava di uscire e ora sperava con tutto sé stesso una risposta positiva da parte del fidanzato.

Nick lo guardò serio per alcuni secondi che sembrarono ore, sistemandosi le mille idee e problemi che gli giravano per la testa, ma poi gli sorrise. Uno di quei sorrisi rassicuranti che solo lui sapeva fare.

A Jeff sembrava di non sentirsi così bene da anni. Si era appena tolto un peso dal cuore e in quel momento sentì tutta la paura scivolargli via.

-Ti amo- fu l'unica cosa capace di dirgli Nick prima di avvicinarsi al volto del biondo per lasciargli un leggero bacio a fior di labbra.

-Ti amo anch'io-

Rimasero a fissarsi negli occhi per alcuni istanti prima che Jeff interrompesse l'atmosfera appena creata.

-Quindi lo teniamo il bambino, vero?- disse speranzoso.

Nick ridacchiò leggermente prima di rispondergli:

-Certo. L'hai detto tu che è il nostro nuovo futuro-

Jeff sentì il cuore riempirsi letteralmente di gioia e abbracciò il fidanzato di slancio che ricambiò l'abbraccio con altrettanta gioia.

-Però...- interruppe il moro incerto -cosa facciamo con gli Warblers, i nostri genitori e tutto il resto?-

Jeff ci pensò un attimo, ma i suoi dubbi sparirono poco dopo.

Ora ero deciso ad andare avanti e sapeva che se Nick era con lui ce l'avrebbero fatta.

-Diciamoglielo-

 

 

N.d.A

E lo so!! Sono scomparsa per un tempo incredibilmente lungo, ma ora sono tornata! La verità è che mi ero seriamente dimenticata di continuare la long tra una cosa e l'altra, ma ora prometto che la continuerò (Più o meno regolarmente!) D:

Intanto ringrazio tutti quelli che in tutto questo tempo hanno continuato a credere in questa fanfiction (Se ce ne sono ancora) e mi dispiace molto se vi ho fatto aspettare!

Comunque, diciamo che ho fatto un capitolo un po' più serio per perdonarmi, spero che lo apprezzerete! E se per caso non vi siete ancora dimenticati, se voleste anche recensire sapete che i vostri pensieri sono sempre ben accolti. :)

Torno con il prossimo capitolo mercoledì prossimo (Speriamo di non far passare altri mesi)

Downtown_Girl36

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